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Vibram: la sostenibilità è un pilastro strategico
Il colosso delle calzature con suole in gomma, che nel 2022 ha raggiunto nuovi massimi in termini produttivi (45 milioni di paia) e di ricavi (300 milioni di euro), ha adottato già da qualche anno una precisa strategia aziendale per la sostenibilità. Abbiamo intervistato il responsabile di quest’area del gruppo, Marco Guazzoni
Un gruppo varesino che è sinomimo di calzature con suole in gomma a livello internazionale: è Vibram, eccellenza italiana che impiega 820 persone in tutto il mondo (di cui 280 in Italia) e che nel 2022 ha messo a segno un doppio record: quello produttivo, con 45 milioni di paia, e quello di fatturato, che ha raggiunto i 300 milioni di euro, con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2021. L’azienda fondata nel 1937 da Vitale Bramani ha integrato delle precise strategie aziendali in ottica di riduzione del proprio impatto ambientale sin dal 2017, con la nomina di Marco
Guazzoni in qualità di Direttore Sostenibilità del gruppo.
“L’idea iniziale era quella di fare un progetto per la sostenibilità, ma ci siamo resi conto molto velocemente che più che un progetto era necessario un programma e quindi l’abbiamo inserita nella strategia dell’azienda”, ci racconta Guazzoni, “perché la sostenibilità è un continuo miglioramento, quindi ha un inizio ma non ha mai una fine. In realtà all’interno di Vibram erano già presenti delle pratiche allineate con i principi della sostenibilità, per cui si è trattato di inserire quelle che all’epoca erano magari delle iniziative spot in un programma strutturato e successivamente di tramutarle in un vero e proprio piano strategico”.
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STABILIRE I KPI
I l primo passo per l’elaborazione del piano è stato quello di misurare l’impatto di Vibram sull’ambiente, i punti più critici: “Una volta misurato dove ci trovavamo e stabilito dove volevamo andare, ovvero individuati i pilastri della nostra sostenibilità, ci siamo dotati di KPI (key performance indicator), ovvero degli indicatori chiave per arrivare ai nostri obiettivi. Ogni anno rivediamo la strategia, controlliamo i risultati e se ci accor - giamo che qualcosa non va bene interveniamo”, continua Guazzoni. “I nostri pilastri sono sei, di cui tre comuni più o meno a tutte le aziende che perseguono obiettivi di sostenibilità: organizzazione delle procedure interne, gestione degli stakeholder e gestione della supply chain. Quest’ultimo è un fattore chiave, perché Vibram produce il 25% internamente, mentre il restante 75% è e sternalizzato. Gli altri tre pilastri sono nostre peculiarità: il cuore di Vibram è innovazione, di prodotto e di processo, e poi il riutilizzo degli scarti. Nel nostro processo, per esempio, non tocchiamo l’acqua, per cui non abbiamo un impatto negativo da questo punto di vista”.
La Sostenibilit Fa
(ANCHE) RISPARMIARE
I l processo che porta un’azienda ad avvalersi di una precisa strategia per la sostenibilità non sempre è esente da problematiche e criticità. “La difficoltà più grande è metabolizzare che la sostenibilità è un valore e non biso - gna considerarlo un costo per l’azienda. Quando ho elencato al direttore generale gli interventi necessari per la nostra strategia, la sua indicazione è stata di iniziare da quelli a costo zero, una reazione comprensibile, paragonabile a quella di un buon padre di famiglia. Piano piano, però, nei primi due anni, siamo riusciti a dimostrare che la maggior parte delle azioni mirate alla sostenibilità si concretizzavano nella riduzione degli sprechi e degli scarti, quindi in un risparmio economico per l’azienda”, racconta ancora il manager di Vibram.
“Più complicato e lungo è stato effettuare la prima LCA-Life Cycle Assessment (analisi del ciclo di vita) di prodotto per identificare realmente quali erano i grossi impatti e quindi dove investire sul processo o sui materiali per avviare un cambiamento. Vibram è performance: la nostra suola non può peggiorare da questo punto di vista perché diventa sostenibile, ma la sostenibilità deve migliorare a parità di performance”.
Obiettivi Legati Alla Sostenibilit Per Tutti
U n punto di svolta nella strategia per la sostenibilità di Vibram è stato impostare almeno un obiettivo legato alla sostenibilità negli MBO (Management By Objectives) per tutte le funzioni aziendali.
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“N on è stato facile declinare tali obiettivi per tutti i ruoli, ma ci siamo riusciti, e questo ci ha consentito di trasmettere a tutta l’azienda il messaggio che la sostenibilità rappresenta un valore importante e comune a tutti, dai manager agli operai. In questo modo abbiamo accelerato il raggiungimento degli obiettivi.
A mio parere la strada verso la sostenibità”, conclude Guazzoni, “è ormai tracciata e non si torna più indietro: forse il consumatore non è ancora disposto a pagare di più per un prodotto sostenibile, ma fra un po’ di tempo, quando tutte le aziende si allineeranno, quelle che non lo fanno non venderanno più e saranno automaticamente escluse dal mercato”. u
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Le nostre domande
1.
L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?
2.
Per quanto riguarda materie prime, prezzi e disponibilità, il 2022 ha avuto connotazioni diverse fra il primo e il secondo semestre. Quali sono stati, secondo voi, i motivi delle criticità dei primi sei mesi e del successivo ritorno a condizioni quasi normali?
3.
Avete riscontrato cambiamenti nelle caratteristiche e nelle richieste del mercato, di qualche settore in particolare? E quali politiche avete adottato per superare le eventuali difficoltà incontrate?
4.
Il perdurare del conflitto in Ucraina non lascia molto spazio all’ottimismo per una soluzione a breve termine: avete avuto conseguenze negative, dirette o indirette, sulla vostra attività? E quali pensate che saranno gli effetti del definitivo divieto di importare carbon black e polimeri dalla Russia, sia pure a partire da luglio 2024?
5.
All’inizio del 2023 il mercato della gomma è stato caratterizzato da incertezza e confusione. Come valutate il periodo in corso e i possibili sviluppi nel prosieguo dell’anno?