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“L a seconda parte dell’anno resta alquanto incerta, dato che alcune materie prime restano ancora sottoposte ad

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Davide Poletto Executive Director

1.

L’andamento 2022, per la nostra società, ha dato dei buoni risultati in termini di fatturato anche se dovuti esclusivamente al forte impatto che hanno avuto gli aumenti delle materie prime, si è registrato però un calo sul valore delle quantità vendute.

2.

N on abbiamo riscontrato particolari differenze tra il primo e il secondo semestre 2022, la scarsa disponibilità di determinate materie prime ha notevolmente condizionato l’andamento del mercato costringendoci ad allocare determinati famiglie di polimeri. Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, hanno subito dei forti rincari giustificati soprattutto da incrementi di energia, gas e da alcuni chimici diventati difficoltosi da reperire sul mercato.

3.

N on abbiamo riscontrato particolari cambiamenti nelle richieste del nostro parco clienti se non una maggior precisione nella schedulazione dei loro fabbisogni dovuta all’allocazione di alcune materie prime.

4.

Non utilizzando o importando materie prime provenienti dalla Russia non crediamo che sulla nostra società ci sia alcun tipo di impatto. Il rischio di questo divieto sarà quello di incorrere, con i produttori europei, in allocazioni di alcuni materiali o, in alternativa, potrebbe esserci un incremento dello share di mercato da parte di fonti extra EU.

5.

A ll’inizio del 2023 il mercato si aspettava delle riduzioni sui costi delle materie prime dovute soprattutto al decremento dei costi di energia elettrica, gas, eccetera; purtroppo la discesa dei prezzi non è stata così repentina come ci si aspettava e questo ha creato un rallentamento della domanda. La seconda parte dell’anno resta alquanto incerta, dato che alcune materie prime restano ancora sottoposte ad allocazioni; se aggiungiamo a questo il fattore prezzi, si potrebbe creare una stagnazione di mercato, se non addirittura una contrazione. u

“I l 2022 è stato un anno non lineare, simile a una giornata nel Regno Unito durante la quale si susseguono in poche ore le quattro stagioni”

TOVO GOMMA

Eraclio Tovo Presidente

1.

A nche se il risultato complessivo di fine anno ha all’incirca replicato quello dell’anno precedente, il 2022 è stato un anno non lineare, simile a una giornata nel Regno Unito durante la quale si susseguono in poche ore le quattro stagioni. I risultati del 2022 sono stati fortemente condizionati dalle turbolenze causate dal sovrapporsi di diversi fattori: la coda del rimbalzo dell’economia in Europa dopo la crisi pandemica è coincisa con il permanere delle restrizioni in Cina e con il rialzo repentino dei prezzi energetici che, iniziato nel secondo semestre 2021, ha poi raggiunto i suoi pieni effetti con l’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Pur nel generale clima inflazionistico dell’industria, l’adeguamento dei prezzi di vendita delle mescole è avvenuto con difficoltà e in ritardo, rendendo difficile la difesa delle marginalità.

2.

L a fine ritardata delle restrizioni per la pandemia in Cina ha incrociato il trend di crescita dell’energia, acutizzato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha anche reso temporaneamente più difficile l’approvvigionamento di alcune materie prime. Il combinarsi di questi fenomeni ha creato una situazione molto confusa, il cui risultato è stato un marcato incremento dei prezzi delle materie prime, che ha raggiunto il suo picco in estate e si è assestato solo verso fine anno in coincidenza con il rallentamento della domanda. Come sempre succede, il prezzo delle commodities incorpora le aspettative degli operatori in merito alla sua disponibilità presente e futura, a volte amplificandone gli effetti. Il 2022 non ha fatto eccezione: le incertezze e i timori per la reperibilità di alcuni materiali e per la loro disponibilità a causa delle possibili ripercussioni logistiche della guerra, hanno fatto crescere i prezzi fino al momento in cui, con l’assestarsi della situazione militare e il chiarirsi delle posizioni geopolitiche, le preoccupazioni si sono ridimensionate anche a causa di una contrazione della domanda intervenuta nel frattempo e in parte generata dall’aumento dei prezzi stesso.

3.

N on abbiamo visto nel mercato cambiamenti di portata e di durata significativi. L’andamento dei diversi mercati su cui siamo presenti, sia dal punto di vista geografico che dei settori di sbocco, ha seguito quello dei contesti di riferimento; le economie di Germania e Francia sono cresciute meglio nel primo semestre rispetto al secondo e anche in Italia c’è stata una frenata nella crescita nell’ultimo trimestre. Il settore auto ha funzionato ancora in modo discontinuo, mentre il settore costruzioni in Italia ha visto il progressivo esaurirsi degli effetti dei generosi incentivi governativi. La richiesta di prodotti Green e in generale il tema ESG appare più presente nell’agenda dei clienti ma al momento l’impatto concreto è limitato e non generalizzato. er Tovo Gomma l’inizio del 2023 è stato all’insegna di una relativa stabilità, anche se si è ulteriormente accorciata la dgts 210x146 2018 TR ai 1 20/03/18 10 53 dgts_210x146_2018_TR.ai 1 20/03/18 10.53

4.

I provvedimenti restrittivi dell’import dalla Russia relativi ai principali materiali necessari alla produzione della gomma non hanno avuto, nell’immediato, gravi conseguenze sulla reperibilità di questi materiali. Anche i prezzi sembrano aver tenuto conto in anticipo delle conseguenze delle decisioni adottate. I tempi e le modalità del regime transitorio hanno probabilmente dato certezza al mercato, disegnando un quadro definito nelle quantità e nei tempi di attuazione. Per il carbon black n on si possono escludere tensioni sui prezzi nell’ultimo periodo del transitorio, di cui potranno soffrire i produttori di mescole che non saranno riusciti a definire delle alternative efficaci e competitive. Per quanto riguarda Tovo Gomma, la struttura manageriale di cui si è dotata negli ultimi anni ha già valutato diversi scenari e approntato un piano di contromisure che ci permettono di rassicurare i nostri clienti sia sulla continuità degli approvvigionamenti che sulla qualità e il prezzo del prodotto, anche dopo l’entrata in vigore delle restrizioni all’import russo.

Le nostre domande visibilità sul futuro. I problemi di disponibilità dei materiali sembrano risolti, il costo dei noli dalla Cina è tornato a livelli normali e l’energia si è assestata su valori che sono doppi di quelli di inizio 2021 ma circa la metà di quelli del

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2. Per quanto riguarda materie prime, prezzi e disponibilità, il 2022 ha avuto connotazioni diverse fra il primo e il secondo semestre. Quali sono stati, secondo voi, i motivi delle criticità dei primi sei mesi e del successivo ritorno a condizioni quasi normali?

3. Avete riscontrato cambiamenti nelle caratteristiche e nelle richieste del mercato, di qualche settore in particolare? E quali politiche avete adottato per superare le eventuali difficoltà incontrate?

4.

Il perdurare del conflitto in Ucraina non lascia molto spazio all’ottimismo per una soluzione a breve termine: avete avuto conseguenze negative, dirette o indirette, sulla vostra attività? E quali pensate che saranno gli effetti del definitivo divieto di importare carbon black e polimeri dalla Russia, sia pure a partire da luglio 2024?

5. All’inizio del 2023 il mercato della gomma è stato caratterizzato da incertezza e confusione. Come valutate il periodo in corso e i possibili sviluppi nel prosieguo dell’anno?

2022. Anche la domanda è stata stabile nel primo trimestre, ma con volumi inferiori alle attese e con riduzioni dei prezzi medi di vendita che recepiscono il graduale, lento assestarsi delle Supply Chain su nuovi equilibri di mercato che sembrano ormai raggiunti. Il clima generale è di grande incertezza per il prosieguo dell’anno. Il timore è che le azioni di raffreddamento dell’inflazione, messe in atto dalle banche centrali attraverso l’aumento dei tassi d’interesse, inducano una fase di contrazione dell’economia in molti paesi sviluppati, con una sensibile contrazione dei consumi e degli investimenti già nel secondo trimestre 2023. I cambiamenti sembrano sempre più veloci e la durata dei cicli si riduce: anche nel mercato della gomma la meteorologia del Regno Unito potrebbe essere the new normal. u

Le nostre domande

1. L’anno scorso è finita la pandemia ma è iniziata la guerra in Ucraina. Alla luce di queste due situazioni, quale è stato l’andamento del 2022 per la vostra azienda?

2.

Per quanto riguarda materie prime, prezzi e disponibilità, il 2022 ha avuto connotazioni diverse fra il primo e il secondo semestre. Quali sono stati, secondo voi, i motivi delle criticità dei primi sei mesi e del successivo ritorno a condizioni quasi normali?

3. Avete riscontrato cambiamenti nelle caratteristiche e nelle richieste del mercato, di qualche settore in particolare? E quali politiche avete adottato per superare le eventuali difficoltà incontrate?

4.

T.S.F.

R affaele Ferro

D irector Marketing & Total Quality

1.

È stato un anno molto difficile: lo shortage delle materie prime, le difficoltà logistiche, le difficoltà di programmazione, gli aumenti forti e inattesi dei costi energetici e delle materie prime hanno messo a dura prova noi e tutta la supply chain. Tali forti tensioni hanno portato a fatturati in leggero aumento a fronte di una diminuzione dei volumi di vendita.

2.

Le difficoltà principali sono state legate a diverse cause: la pressocchè inaspettata fuoriuscita dal mercato di un importante produttore di fluoroelastomeri con conseguenti scompensi di copertura del fabbisogno globale ha creato un vuoto che gli altri produttori non hanno potuto coprire in modi e tempi soddisfacenti. La reale mancanza di prodotto e la probabile corsa all’accaparramento hanno contribuito a uno stress improvviso nella prima parte dell’anno seguito da un leggero miglioramento dovuto alla capacità del mercato di assorbire il momento topico. Dobbiamo inoltre aggiungere la diminuita capacità produttiva che alcuni produttori hanno dovuto affrontare a seguito di importanti riassetti legati a restrizioni ambientali. La razionalizzazione del loro portafoglio ha inoltre portato a ulteriori scomparse di alcuni prodotti. A tutt’oggi stiamo assistendo a forti allocazioni di alcune tipologie di prodotti. Non trascuriamo inoltre le difficoltà legate al caos logistico originatosi in Cina a seguito delle drastiche misure antipandemiche che hanno portato alla chiusura totale e parziale di alcuni importanti porti critici. Un mercato fortemente globalizzato si è trovato in forte difficoltà.

3.

Uno dei principali fenomeni cui abbiamo assistito è stato il cambiamento di atteggiamento di tutta la catena a partire dagli OEM in giù: la mancanza di prodotti “ ufficiali, omologati” ha imposto la ricerca e l’accettazione di soluzioni alternative con buona pace della “ immutabilità” richiesta in precedenza. Inoltre le incertezze legate alle ultime scelte del mercato automobilistico hanno portato molti attori del mercato a ricercare diversificazioni verso campi alternativi quali la chemical protection, l’industria petrolchimica, la produzione di semiconduttori.

Il perdurare del conflitto in Ucraina non lascia molto spazio all’ottimismo per una soluzione a breve termine: avete avuto conseguenze negative, dirette o indirette, sulla vostra attività? E quali pensate che saranno gli effetti del definitivo divieto di importare carbon black e polimeri dalla Russia, sia pure a partire da luglio 2024?

5.

All’inizio del 2023 il mercato della gomma è stato caratterizzato da incertezza e confusione. Come valutate il periodo in corso e i possibili sviluppi nel prosieguo dell’anno?

4.

Gli impatti negativi diretti non sono stati rilevanti, lo stesso non possiamo dire per gli impatti indiretti: l’incremento dei costi energetici, l’inflazione, sono uno scotto che tutti noi stiamo pagando. Non utilizziamo carbon black né polimeri di provenienza russa.

5.

“Grande è la confusione sotto il cielo” - diceva Mao Zedong - lui aggiungeva “quindi la situazione è eccellente”: su questa seconda parte oggi sarei molto cauto: cosa decideranno i nostri burocrati di Bruxelles a proposito dei PFAS? Si tratta di una decisione epocale; la possibilità di una scelta puramente ideologica tiene con il fiato sospeso una importante fetta del mercato europeo. u

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