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LUXURY INSIGHT

«L ’emergenza Covid-19 è stata un acceleratore di tendenze che Luxury Insight Altagamma, alla ricerca di un già andavano affermandosi». Parte da questa certezza, ormai diventata fattore comune nel mondo del commercio al dettaglio, il presidente di Altagamma, Matteo Lunelli nel nuovo paradigma presentare l’ultima edizione di Altagamma

Consumer and Retail Insight. L’evento, trasmesso online il 23 giugno, è stata l’occasione per analizzare i risultati del report TrueLuxury Global Consumer Insight di Boston INTRODUCING A NEW SHOPPING EQUATION WHERE ONLINE ACCELERATES AND STORES EVOLVE INTRODUCING A NEW SHOPPING EQUATION WHERE ONLINE ACCELERATES A STORES EVOLVE

Consulting Group e dell’Altagamma Retail

Evolution di Bernstein. Diverse le evidenze emerse. Fra tutte, la tenuta dell’elemenONLINE ACCELERATION IN STORE BRAND EXPERIENCE SEAMLESS JOURNEY to esperenziale nonostante le misure di distanziamento, il limite alla mobilità internazionale e una precauzione di fondo che l’entusiasmo per la stagione estiva non riesce a nascondere del tutto. «L’importanza delle esperienze si consolida nell’alto di gamma così come l’attenzione alla sostenibilità che mette al centro delle strategie di business gli scenari sociali e ambientali. Il digitale diventa imprescindibile, ma il contatto personale lo "WHERE I LOOK FOR INSPIRATION" "WHERE I LIVE THE EXPERIENCE" "WHERE I ENJOY A SMOOTH SHOPPING EXPERIENCE" potenzia con proposte su misura per un clienteling 2.0. Infine, mai come oggi il turismo si pone come una leva di sviluppo per l’alto di "WHERE I BUY MY PRODUCTS" "WHERE I CONNECT CLOSELY TO PEOPLE" "WHERE I FEEL SPECIAL" gamma e per l’intero Paese dove l’offerta andrebbe riposizionata verso l’alto con un piano strategico nazionale», ha sintetizzato Lunelli. Grazie all’online i consumatori possono apla Cina (a partire da una forte spinta identiCLIENTELING 2.0 taria). In questo senso, il digitale può trasforSource: BCG Knowledge & Analysis profondire la conoscenza di prodotti e brand

Il consumatore marsi nello strumento ideale per seguire un’eattraverso gli opinion leader e i social media,

Il punto di partenza, tuttavia, rimane negaterogenesi dei fini in cui la standardizzazione riescono a trovare ottime offerte sulle piattativo: il 57% dei consumatori True-Luxury diventa un ostacolo. Il clienteling 2.0, allora, forme digitali multimarca e fanno shopping si asterrà, nel breve periodo, dall’effettuare diventa essenziale per garantire una relaziocomodamente dai loro smartphone. Questi spese significative e anche l’approccio emone brand-cliente personalizzata e senza sovantaggi del digitale si combinano con il suctivo avrà bisogno di tempo per recuperare la luzione di continuità; servizio chiave per il cesso crescente dei factory outlet producenfiducia necessaria con un 47% dei consuma46% del campione (76% fra i cinesi, 57% fra do un’emorragia del flusso di visitatori negli tori per cui la ripresa sarà tutt’altro che rapigli italiani). In sintesi, «il lusso esperienziastore. Ecco, allora che i brand sono chiamati a da. Ombre che si stendono oltre la stagione le è diventato più intimo e a corto raggio», ha mettere in campo strategie reattive, riducenestiva, dunque, e lasciano intravedere un auaffermato Nicola Pianon, senior partner e do l’esposizione al wholesale e al mercato gritunno difficile. A meno che non riprenda ramanaging director di BCG. gio, nel tentativo di disinnescare il cortocirpidamente il mercato cinese. Secondo l’indacuito con le piattaforme digitali multimarca. gine BCG, infatti, sono proprio gli shopper del I brand I brand stanno inoltre investendo significagigante asiatico i più ottimisti (il 77% pensa Che impatto avrà tutto ciò sulle strategie dei tivamente in eventi in-store, pop up, mostre che la ripresa avverrà in tempi brevi) e un loro brand? «Le boutique si trasformeranno in ved’arte temporanee, capsule collection escluritorno nel Belpaese, seppur con tempistiche ri e propri “salotti”, dove ammirare le nuove sive, negozi radicati nel territorio, ristoranti e differenti in base alla finalità leisure o busicreazioni e le loro storie. La nuova normacaffè all’interno dei negozi, vip room. «Le imness, rappresenterebbe un primo segnale di lità sarà suscitare interesse ed emozioni atprese moda e lusso vanno in sostanza trasforritorno alla normalità. Parola, quest’ultima, traverso un dialogo continuo, per far vivere mandosi in un particolare tipo di retailer. È che deve trovare una nuova connotazione. Fra un’esperienza che mantiene un forte richianei loro store che i clienti possono apprezzai consumatori Top, per esempio, più della memo alla tradizione», è la risposta di Sabina re a pieno il carattere dei brand, esserne coltà negli USA, il 43% afferma di voler spendere Belli, ceo di Pomellato Group e vice-presipiti e ispirati. Ed è sempre negli store che le più in esperienze di lusso e meno in acquisto dente di Altagamma. In gioco, quindi, c’è la imprese del comparto hanno investito gran di prodotti, con una preferenza per categorie riorganizzazione del paradigma dello store parte del loro flusso di cassa. La produttività più esclusive e private come l’home design, fisico, in particolare i monomarca, già messi dello spazio retail è vitale, sia dal punto di vil’alta cucina e il wellness. Approcci al consualla prova dal Digital Luxury, che negli ultimi sta strategico che da quello finanziario», ha mo che tratteggiano due nuovi valori del lusanni è stato in grado di offrire ai consumatospiegato Luca Solca, senior research analyst so: sobrietà per l’Occidente, eccezionalità per ri servizi ed esperienze sempre più completi. luxury goods di Bernstein. N.G.

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