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FOCUS LOGISTICA
from r&f 7-8/2020
by Edifis
GVA Redilco, la logistica cambia pelle
Con un fatturato di 30 milioni di euro a fine 2019 e una storia lunga 50 anni, GVA Redilco è una delle aziende protagoniste nel real estate italiano e market leader nel settore logistics&industrial. Un segmento dal grande potenziale in cui il lockdown ha accelerato processi già in atto lungo la supply chain con un accento sempre più spinto alla gestione dell’ultimo miglio: dal sito di stoccaggio in periferia al singolo punto vendita cittadino, passando per delivery, locker, ecc. Il contesto che stiamo vivendo, sta intensificato l’interesse di tutti gli stakeholders verso questo settore «La logistica infatti – ha spiegato a r&f Alfredo Mauri, head of logistics&industrial dept. di GVA Redilco – è tra le poche asset class resilienti in questo momento».
Quali sono gli interessi real estate di GVA Redilco?
Lavoriamo su quattro asset class: uffici, high street retail, logistica-industriale e, da ottobre 2019 attraverso l’acquisizione dell’italiana Sigest, anche nel residenziale.
Che servizi offrite ai vostri clienti?
Offriamo tre tipi di servizi orizzontali. Quelli legati al landlord rep e tenant rep, ossia: rappresentiamo i proprietari per valorizzare i propri immobili oppure possibili affittuari in cerca di una soluzione immobiliare per ciascuno dei settori in cui operiamo. L’altro servizio è quello di capital market: advisory per conto di investitori sia sell side che buy side.
In che modo la logistica ha conquistato spazio durante il lockdown?
Già prima dell’emergenza era in corso una sorta di downgrade di tutto ciò che è retail out of town, come centri commerciali e retail park, che iniziavano a scontare il cambiamento degli stili di vita e delle abitudini di consumo. Questo ha liberato risorse per il mondo logistico, soprattutto nella sua declinazione last mile e urban logistic. I retailer, infatti, stanno attuando politiche di vendita multichannel in cui l’eCommerce sta prendendo quota e, di conseguenza, accanto al punto vendita tradizionale fisico si sta affiancando lo store online che ha la necessità fisica di un magazzino dotato di tutto ciò che serve allo storage e al delivery dei prodotti venduti.
Ci sono settori del commercio più attivi di altri?
Abbiamo lavorato molto per la GDO, con l’apertura di centri di smistamento dedicati esclusivamente alla consegna della spesa a casa. Si tratta di strutture allestite come un supermercato spartano dove il professionista del brand si occupa della spesa per il cliente per poi affidare la busta alla rete di delivery. Quest’ultima può dirigersi verso il domicilio del cliente oppure in strutture intermedie come i locker. Una scelta che, per esempio, abbiamo visto diffondersi all’interno dei centri ospedalieri. Qui delle postazioni refrigerate, dislocate nei parcheggi del personale sanitario e a loro dedicate, permettono di ricevere direttamente sul posto di lavoro la propria spesa online senza doversi ulteriormente affannare nel recarsi al supermercato dopo estenuanti turni di lavoro.
Insomma, anche la logistica cambia pelle.
La logistica è forse l’unico settore resiliente del real estate. Dai big box da 100mila mq ai magazzini just in time da 10mila mq è in corso una forte evoluzione. Questo significa: più spazio disponibile anche a scapito di un’efficienza economica del magazzino, maggiore tecnologia e automazione per gestire in modo Alfredo Mauri, head of logistics&industrial dept. di GVA Redilco
più veloce la distribuzione e un avvicinamento ai centri urbani dove il magazzino cambia forma.
Un boom inaspettato o il risultato di un percorso di crescita?
Era già due tre anni che il mercato logistico cresceva molto arrivando quasi a un milione e mezzo di mq logistici affittati all’anno, di cui GVA Redilco occupava una quota fra il 20 e il 25% del totale locato nel 2019. Di fatto, a fine Q1 2020 il vacancy rate era inferiore al 2%.
Cosa ci dobbiamo aspettare nel medio termine?
Se prima erano solo gli operatori logistici ad acquistare magazzini, ora anche i brand hanno iniziato a investire direttamente in questa asset class dove lo spazio viene poi suddiviso in base alla funzione: stoccaggio merci, servizio riparazione, assemblaggio pacchi per evadere gli ordini piazzati tramite eCommerce, pick-up point, ecc. Un fenomeno che si sta diffondendo molto fra gli operatori della GDO, segmento che negli ultimi anni è stato impegnata nell’evoluzione della propria supply chain spesso utilizzata da alcune insegne per arrivare a insediarsi in mercati che difficilmente sarebbero stati “conquistabili” attraverso la classica apertura di uno store.
Possiamo quindi dire che il 2020 è l’anno d’oro della logistica?
Sicuramente il 2020 è l’anno del consolidamento nella percezione sia degli investitori che degli utilizzatori finali. Basta un dato: sul totale investito in ambito real estate commercial in Italia la logistica, tradizionalmente, ha sempre occupato una quota del 7-8%. A fine Q1 eravamo già saliti al 16%. N.G.
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DESIGN E PROTEZIONE PER I DIVISORI
DI BRUGNOTTO GROUP D i barriere in plexiglas ormai ne abbiamo viste di tutti i tipi, ma poche uniscono protezione e design come quelle realizzate da Brugnotto Group. Con C.19 – Wall for Life, realizzato in collaborazione con Tosca Design e Opaca Lab, l’azienda trevigiana che dal 1980 si occupa di sistemi di arredi modulari per negozi ha lanciato una nuova collezione di divisori per le attività commerciali. Vere e proprie soluzioni di arredo Made in Italy, quelle proposte da Brugnotto Group si distinguono in quattro linee (Kandinsky, Sunset, Ice Cream, Clear) che combinano sicurezza, igiene e bellezza. Tutte le superfici sono facilmente disinfettabili e igienizzabili con i comuni prodotti per la pulizia e permettono il corretto ricircolo dell’aria. In più sono facili da installare e riutilizzabili anche una volta terminata l’emergenza, come semplici paravento o per creare zone riservate. «La nostra è una proposta rivolta ad accettare il distanziamento sociale, per farlo entrare nelle nostre vite in modo gradevole. Il servizio che proponiamo ai titolari delle attività commerciali prevede anche una progettazione su misura, per trovare insieme la migliore distribuzione degli spazi. L’utilizzo dei divisori in plexiglass, infatti, permette di sfruttare al massimo la capacità ricettiva dei locali, mantenendo l’attività a livelli molto vicini a quelli precedenti», ha spiegato Moreno Brugnotto, ceo di Brugnotto Group.
VISA, ONLINE LA PIATTAFORMA
PER I PICCOLI ESERCENTI P er supportare il processo di digitalizzazione dei piccoli esercenti e delle PMI, Visa lancia una piattaforma ad hoc in collaborazione con alcune tra le aziende leader del settore. Dall’introduzione dell’eCommerce all’accettazione dei pagamenti elettronici l’obiettivo è far fronte all’evoluzione forzata dall’emergenza Covid-19. Il servizio Visa, che si inserisce in un piano da 200 milioni di dollari, si struttura come una piattaforma di consulenza professionale accessibile attraverso il sito di Visa Italia, a un costo accessibile, per portare il mondo online all’interno delle proprie attività e far crescere così il proprio business. Creare il proprio logo o un sito web, vendere online i propri prodotti, ricevere prenotazioni online, accettare pagamenti con carta e smartphone, sfruttare al meglio le potenzialità dei social media per trovare nuovi clienti: sono solo alcune delle opportunità possibili grazie alle soluzioni disponibili sulla piattaforma Visa, in collaborazione con partner fra cui Nexi, Vidra, Axepta, Axerve, Shopify, Wix.com, Squarespace, WordPress, Sumup, PayPal, iZettle, Quandoo, Treatwell, MINDBODY, Facebook Blueprint, Sprout Social, Hootsuite, Canva, Tailor Brands, TrustPilot.
GOTOEAT, L’APP ITALIANA PER SFRUTTARE
LA PAUSA PRANZO T agliare le code al ristorante e assicurarsi un servizio immediato ora è più facile grazie all’idea di un team di giovani italiani che ha lanciato GoToEat. L’app Made in Italy punta a conquistare i colletti bianchi di ritorno in ufficio dopo il periodo di smart working dovuto all’emergenza Covid-19 e desiderosi di concedersi una vera e propria pausa pranzo. Coordinandosi con le attività di ristorazione e bar, l’app combina prenotazioni, ordini e pagamenti in un’unica interfaccia che permette di ricevere il servizio al tavolo senza attesa. Un sistema di prenotazione a cui si somma anche la possibilità di servirsi del take away o della consegna a casa o in ufficio (a opera dello staff del punto vendita selezionato). Disponibile da inizio giugno sulla piazza di Milano, GoToEat si propone come soluzione per tutte quelle aziende che vogliono sostituire o ampliare il servizio mensa interno mettendo a disposizione dei propri dipendenti un’offerta anche last minute con la libertà di ordinare cosa e quando si vuole. Vantaggi anche per i ristoratori che, in questo modo, potranno razionalizzare le presenze e massimizzare i profitti durante la pausa pranzo.
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ARNEG LANCIA LA LINEA
DI BANCHI REFRIGERATI LX S eguendo una tradizionale attenzione per l’innovazione e il design all’avanguardia, Arneg introduce sul mercato la linea di banchi refrigerati LX: Osaka 3 LX, Panama 3 LX e Mini Astana LX. Il nuovo concept punta a esaltare al massimo la merce esposta grazie a linee minimaliste e a un gioco di trasparenze volte a ottimizzare la visibilità e l’accessibilità ai prodotti. Performanti, versatili e con elevata capacità di carico, i tre mobili possono ospitare merceologie diverse, tutti nello stesso “stile LX”, creando così nel punto vendita un’unica soluzione estetica ed espositiva. Il tutto per offrire ai clienti sempre la migliore esperienza d’acquisto. Nello specifico, Osaka 3 LX è un mobile verticale refrigerato a temperatura positiva con porte a vetro. Può essere dotato di ventilatori a basso consumo, luci Led di ultima generazione, fino a 8 ripiani regolabili e l’esclusiva tecnologia Arneg Air System che evita le procedure di sbrinamento per un 37% di consumo energetico in meno. Panama 3 LX si caratterizza per l’assenza di porte e un’ampia gamma di soluzioni accessoristiche (spondine, portaprezzo, divisori, ecc). Infine, Mini Astana LX è pensato per esaltare al massimo i prodotti surgelati. Grazie all’uso di porte ad alta efficienza e con ridotto impatto strutturale, infatti, gode di un’area display aumentata dell’8% rispetto alle soluzioni standard.
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AUGUSTO CONTRACT FIRMA
IL NUOVO PUNTO VENDITA ALICE PIZZA I naugurato il 3 giugno all’interno del Centro Commerciale Milanofiori, il nuovo punto vendita Alice Pizza porta la firma di Augusto Contract: dalle opere edili all’impiantistica, passando per l’arredamento e le attrezzature si tratta della prima collaborazione del foodservice general contractor con il brand romano. Il cantiere, che ha dovuto fare i conti con i rallentamenti dovuti all’emergenza Covid-19, è stato consegnato a inizio giugno per la soddisfazione di tutti i cultori della ricetta italiana più amata al mondo, che trovano in Alice Pizza la qualità di una pizza leggera, croccante, a lunga lievitazione. «Siamo molto orgogliosi di aver collaborato con Alice Pizza alla realizzazione di una nuova pizzeria. Questa apertura ha un valore importante per noi perché significa ripresa e voglia di guardare avanti e siamo felici di averlo fatto insieme ad un brand che ha saputo portare la grande tradizione della pizza romana in tutta Italia e anche all’estero», ha affermato Giacomo Racugno, ad di Augusto Contract. Insieme ad Alice Pizza, sono numerose le realizzazioni dell’azienda di Jesi nel mondo dell’“Arte Bianca”, a testimonianza di un trend che continua a crescere ed entusiasmare i consumatori: «Negli ultimi anni abbiamo realizzato molti locali in cui pizza, pane e lievitati sono protagonisti. È un mondo che piace molto ai consumatori perché ricco di storia e tradizione, ma che ha saputo rinnovarsi con originalità e competenza sia nell’offerta di prodotto che di servizio», ha concluso Racugno.
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MIMOTO ABILITA LA CONSEGNA
ELETTRICA PER JUST EAT S ostenibilità e mobilità fanno coppia nell’accordo fra MiMoto e Just Eat. La piattaforma di delivery sarà equipaggiata da una flotta di 600 scooter elettrici in tre città italiane. L’accordo prevede una convenzione in esclusiva, con pacchetti speciali, dedicati ai rider. Quest’ultimi avranno la possibilità di noleggiare gli e-scooter MiMoto ed effettuare le consegne in modo più rapido, sicuro e sostenibile. La flotta a disposizione, sarà disponibile a Milano (250 mezzi), Torino (250) e Genova (100). Per l’utilizzo, i rider hanno a disposizione pacchetti a tariffa ridotta dell’80%, 0,05 cent al minuto, per un totale di 180 minuti a pacchetto. Il tempo potrà essere utilizzato sia durante gli orari di consegna che nel tempo libero e conteggiato anche in modo non consecutivo fino a 30 giorni dall’attivazione del pacchetto. La convenzione, disponibile per i rider che consegnano con Just Eat, è comprensiva anche di carburante, assicurazione del mezzo e casco.
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COSTA GROUP A NIZZA PER IL NUOVO STORE IT
TRATTORIA B envenuti in Italia; a Nizza. Qui, nella splendida cornice del centro Cap 3000, Costa Group ha firmato l’apertura di IT Villaggio, format di IT Trattoria, brand fondato dai fratelli Gio e Renato Iera che in pochi anni ha già aperto oltre 30 locali tra Francia e Stati Uniti. Nella città della Costa Azzurra, Costa Group è stata incaricata di dare forma a una superficie di 3.000 metri quadri. IT Villaggio è un concept innovativo, evoluzione del format IT Trattoria, un luogo dove gustare l’arte del vivere e mangiare “all’italiana” in ogni sua sfumatura. Come una passeggiata in un villaggio tipico meridionale, tra profumi e prodotti artigianali, ci si affaccia verso una ristorazione veloce ma che tiene conto in primo luogo della qualità e dell’arte culinaria tradizionale. Prodotti genuini e freschi lavorati al momento, dal laboratorio della mozzarella fino alla pizzeria, al caffè senza dimenticare tutta l’eccellenza della gastronomia italiana. Progettato e realizzato insieme a Costa Group, ovunque si posi lo sguardo ci si sente in Italia: dall’eccentrica Fiat 500 dipinta a mano da un artista siciliano sino alle pareti colorate e ai viali fioriti. Un perfetto esempio di italianità che va ben oltre la food experience, regalando momenti di semplicità e divertimento.
PLANET ACQUISISCE 3C PAYMENT PER PAGAMENTI ALL-IN-ONE N uova operazione nel mondo dei pagamenti: Planet ha acquisito 3C Payment. Con oltre 30 anni di esperienza, 3C Payment vanta un ricco portfolio di servizi, in particolare metodi veloci e sicuri per elaborare i pagamenti nei punti vendita fisici o online, che forniscono alle aziende dei settori Retail, Hospitality, Food&Beverage e Parking. Con oltre 11mila clienti in 47 paesi, 3C Payment elabora oltre 300 milioni di transazione per un valore di 22 miliardi di euro all’anno. In questo modo, Planet rafforza le tradizionali soluzioni a valore aggiunto (come il rimborso dell’IVA e la conversione di valuta) per le aziende che hanno la necessità di accettare metodi di pagamento alternativi come Alipay, WeChat Pay e UnionPay, oltre a circuiti globali come Visa, Mastercard e American Express. Questa acquisizione significa che le aziende clienti possono ora lavorare con un unico partner e utilizzare un’unica piattaforma di pagamento per accettare pagamenti complessi, offline e online. La prima integrazione è una soluzione di pagamento ad alto valore aggiunto e all-in-one che genera entrate per il settore dell’Hospitality e del Food&Beverage.
LONDON CITY AIRPORT RIPRENDE LA COSTRUZIONE DEL NUOVO TERMINAL UK – Dopo tre mesi di chiusura, in concomitanza con la ripresa dei voli e l’annuncio di nuove rotto, il London City Airport si prepara a riaprire le attività travel retail (che a fine giugno si limitavano a farmacia e rent-a-car). All’orizzonte rimane l’implementazione del piano da 644 milioni di dollari per la costruzione del nuovo terminal da 51mila mq che dovrebbe raddoppiare, entro il 2022, il numero di negozi e ristoranti attualmente presenti.
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BUDAPEST, ATTESA PER IL DEBUTTO DEL PIER 1
UNGHERIA – Fase 2 completata in 339 giorni per l’aeroporto di Budapest che, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza Covid, ha svelato il nuovo Pier 1 (progetto da 33 milioni di euro). A disposizione dei clienti un’estensione da 3mila a 11.500 mq di ristoranti, negozi e servizi (compresi 8 collegamenti pedonali con gli aeromobili) che dovrebbero potenziare l’offerta all’interno del Terminal 2.
DUFRY RIDUCE IL PERSONALE DEL 20-35%
SVIZZERA – Con un piano di ristrutturazione che prevede di ridurre il personale del 20-35% a seguito della riduzione delle vendite che a fine anno potrebbe aggirarsi intorno al 40-70% del totale, Dufry punta a mitigare gli effetti del coronavirus sul proprio business. Con oltre 2.400 negozi in aeroporti, navi da crociera, stazioni e altre località di shopping turistico, Dufry ha già registrato una crescita organica in calo del -3,8% a marzo.
GMR CONQUISTA IL NUOVO SCALO DI BHOGAPURAM
INDIA – Un nuovo aeroporto, con una capacità stimata fra i 6,3 e i 18 milioni di passeggeri, sorgerà a Bhogapuram (villaggio sulla costa sud-orientale dell’India). Ad aggiudicarsi i lavori di costruzione, dopo un tira e molla che va avanti dal 1997, è stata GMR Airports (stessa azienda che ha sviluppato il T3 dell’aeroporto di Nuova Delhi) che si è assicurata anche lo sfruttamento commerciale dell’infrastruttura per 40 anni.
SSP GROUP, FOOD&BEVERAGE SEMPRE PIÙ TECH
UK – L’operatore F&B SSP Group si appresta a una graduale e selezionata riapertura dei propri punti vendita (il 10% dei quali aperti da aprile). Obiettivo: recuperare il terreno perduto a causa del lockdown che ha determinato un primo semestre con ricavi a 1,2 milioni di sterline (-3,7%) e vendite like-forlike giù dell’8,4%. Al centro della strategia, un massiccio ricorso alla tecnologia per ordinazioni online, delivery e pagamenti digitali.
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AAHK SI ASSICURA UN PRESTITO DA 4,5 MILIARDI
HONG KONG – Nonostante lo stato attuale del settore, sono 21 gli istituti di credito locali e internazionali che hanno accettato di sostenere l’Autorità Aeroportuale di Hong Kong (AAHK) attraverso la sottoscrizione di un prestito della durata di cinque anni pari a 4,5 miliardi di dollari. La liquidità sarà utilizzata per migliorare le infrastrutture di decollo e atterraggio con l’inizio dei lavori per la terza pista che termineranno entro il 2022.
VIRGIN VOJAGES PRONTA A SALPARE CON SCARLET LADY
USA – Pronta a salpare e poi subito tirata in secca a causa della pandemia, la Scarlet Lady (ultima nave da crociera della flotta Virgin Voyajes) ha ora una nuova data di debutto. Il 16 ottobre, grazie all’implementazione di severe misure e protocolli igienici, prenderà il largo verso i Caraibi. Per andare incontro ai passeggeri e vincere le loro titubanze, Virgin ha messo in campo una politica di prenotazione flessibile che consente la cancellazione del viaggio (e il rimborso al 100%) entro 48 ore dalla partenza.
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CHANGI AIRPORT, NUOVO FORMAT PER I TRANSITI
SINGAPORE – L’International Changi Airport ha svelato i progetti per il nuovo hub dedicato ai viaggiatori in transito. La Transit Holdin Area (THA) sarà equipaggiata con aree gioco e relax. L’offerta commerciale sarà resa disponibile attraverso una serie di vending machine che metteranno a disposizione sia prodotti food che duty free. I passeggeri, inoltre, potranno servirsi del servizio concierge con ordini piazzabili via Whatsapp e consegna sul posto.
VANTAGE AIRPORT GROUP ENTRA NEL RETAIL FERROVIARIO
USA – Dal business aeroportuale a quello ferroviario, il passo è stato breve per Vantage Airport Group che si è assicurata la gestione delle attività commerciali all’interno della storica William H. Gray III Station di Philadelphia. L’accordo, sottoscritto con la compagnia di trasporto ferroviario Amtrak, ha una durata di 50 anni e può contare su una delle location più trafficate del Paese con 12 milioni di passeggeri all’anno.
LAGARDÈRE CHINA PASSA ALLE VENDITE ONLINE
CINA – Dalla vendita aeroportuale a quella digitale, la divisione cinese dell’operatore Lagardère Travel Retail ha messo in campo un nuovo modello di business per far fronte alla caduta delle presenze all’interno delle aerostazioni. Sfruttando un database di 1,5 milioni di membri, Lagardère punta a raggiungere i clienti core attraverso piattaforme come WeChat offrendo loro lo stesso ventaglio di referenze che troverebbero all’aeroporto; ma con la comodità di riceverle direttamente a casa.
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IL MERCATO TR IN RIPRESA CINESE
CINA – Il mercato travel retail cinese rimbalza, grazie alle performance duty free dell’isola di Hainan (che a giugno è tornata al 90% del traffico incoming). Secondo un’analisi di ForwardKeys, sebbene i voli domestici siano ancora del 39% in meno rispetto a giugno 2019, festività e vacanze hanno indotto il mercato aeronautico verso una ripresa che sconta ancora una certa volatilità: il 68% delle prenotazioni avviene infatti a soli quattro giorni dalla data di partenza.
Covid-19 is accelerating the focus on e-commerce Il Covid-19 sta accelerando il focus sull’eCommerce
Travel retail will never be the same again. In the wake of the coronavirus crisis the channel is having to take a long hard look at itself. And going back to ‘business as usual’ is not an option. Covid-19 has shown that the industry’s great strength, is also its ultimate weakness. The ever-increasing number of air travellers meant that airport retailers could afford to be complacent: traffic would come their way in any case. But when a global respiratory pandemic shut down travel across the world, the retail channel shut down with it. Aviation is not forecast to get back to 2019 passenger levels for several years and during that time the travel retail business will have to find a way to remain a viable proposition. Ecommerce is one way of generating income at a time when physical stores can’t. First quarter results from numerous luxury brands and houses including LVMH and Kering indicate that their e-commerce platforms have served them well during national lockdowns. That is good news for them but not necessarily for airport retailers. Every extra direct sale from a brand is potentially one less for a retailer – whether in the domestic market or in duty free. In the airport channel various e-commerce ideas are being tried. They go from relatively uncomplicated click-andcollect options from individual retailers like Aelia in Italy, to all-encompassing solutions like Heathrow Boutique which has attempted to put multiple retailers and boutiques on the same platform. Further proof that online has made its mark came in early June when Lotte Duty Free launched its eventual 18-store liquor and tobacco concession at Singapore Changi Airport through the gateway’s e-commerce portal. In the dire circumstances of Covid-19 it was the obvious option. These solutions are going to take a more central role in the duty-free and travel retail channel. They give passengers reassurance because ordering online for later collection or delivery limits their contact with staff and other passengers in-store. For travel retailers, an advance purchase is a guaranteed sale that may or may not happen at the airport. And right now revenue is everything.
Il travel retail non sarà mai più lo stesso. Sulla scia della crisi da coronavirus il canale è costretto a guardarsi allo specchio. E tornare indietro al solito business come nulla fosse non è possibile. Il Covid-19 ha dimostrato che la grande forza dell’industria è anche la sua estrema debolezza. Il continuo aumento dei passeggeri ha significato che i retailer aeroportuali si siano potuti permettere di essere compiacenti: il traffico sarebbe comunque stato dalla loro parte. Eppure, quando una pandemia respiratoria ha bloccato gli spostamenti a livello globale, il canale retail ha fatto lo stesso. È previsto che l’aviazione non torni ai livelli del 2019 se non fra diversi anni e durante questo tempo il business travel retail deve trovare nuove strade per rimanere un’opzione praticabile. L’eCommerce è una di queste dal momento che riesce a generare ricavi mentre gli store fisici ne sono impossibilitati. I risultati del primo trimestre di diversi brand luxury e maison del calibro di LVMH e Kering indicano che le loro piattaforme eCommerce hanno risposto bene durante i lockdown nazionali. Una buona notizia per i brand, meno per i retailer aeroportuali. Ogni vendita extra diretta da parte di un brand rappresenta una possibile perdita per i retailer – che sia nel mercato domestico o a livello duty free. Certo non mancano le idee a livello di eCommerce travel retail. Dal poco complicato servizio click&collect come nel caso del retailer italiano Aelia alle soluzioni omnicomprensive messe in atto da Heathrow Boutique che ha testato un modello che unisce molteplici retailer e boutique in un’unica piattaforma. Ulteriori indicazioni che l’eCommerce avesse fatto il suo ingresso sul mercato si sono avute a inizio giugno quando Lotte Duty Free ha lanciato la completa offerta dei suoi 18 store liquori&tabacco attraverso il portale eCommerce dell’aeroporto Changi di Singapore. Strada obbligata nel bel mezzo dell’emergenza Covid-19. Soluzioni come questa andranno via via conquistandosi un posto centrale nel canale duty free e travel retail. Offrono al passeggero la sicurezza di ordinare online e ritirare la merce successivamente oppure farsela spedire a casa, il tutto limitando al massimo i contatti con lo staff e gli altri passeggeri all’interno dello store. Diversamente, per i travel retailer un acquisto in anticipo è una vendita non del tutto garantita, può avvenire o meno. Ma al momento i ricavi sono tutto.
CENTO MARKET SENZA CASSA PER EAST JAPAN RAILWAY P rendendo spunto dagli esperimenti di successo negli USA, l’holding giapponese East Japan Railway Co. è pronta a introdurre 100 nuovi supermercati senza cassieri. Il progetto dell’azienda (circa 80mila dipendenti e 17milioni di viaggiatori serviti al giorno) è quello di evolvere il tradizionale convenience store – che nel paese del Sol Levante viene chiamato combini – in un servizio H24 innovativo e in linea con le attuali condizioni del mercato giapponese: scarsa manodopera disponibile e necessari distanziamenti anti-Covid. Per questo, grazie a un network interno di oltre 50 videocamere, gli store in apertura da parte di EJR possono fare a meno delle cassiere. I clienti possono entrare, scegliere il prodotto da acquistare e recarsi alla cassa dove basterà inserire la propria carta di credito nel Pos a disposizione per finalizzare la transazione. Obiettivo dell’azienda è quello di rivoluzionare il mono dei combini: circa 50mila in tutto il Giappone. MACY’S RESISTE AL COVID N el mezzo della tempesta Coronavirus, il retail USA ha dovuto fare i conti con il lockdown. Una situazione in cui solo alcuni brand sono riusciti a tenere la barra dritta. Fra questi c’è Macy’s che è riuscita ad assicurarsi 4,5 miliardi di finanziamenti per la ripresa post-pandemia. Con questa nuova liquidità disponibile, Macy’s si è assicurata i fondi necessari per far fronte ai costi del proprio business in questo momento. Compresi gli acquisti per il nuovo merchandise e il pagamento del debito che verrà maturato nell’anno fiscale 2020-21. Il 9 giugno, infatti, sono stati pubblicati i dati sul primo trimestre (concluso al 2 maggio): calo delle vendite del 45% a quota 3 miliardi di dollari contro i 5,5 miliardi dello stesso periodo 2019. Da qui, una perdita netta di 652 milioni di dollari solo parzialmente mitigata dal buon risultato delle vendite online
Covid-19, in Arabia Saudita crescono IVA e dazi
L’ Arabia Saudita rappresenta il primo partner commerciale dell’Italia per l’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa). Da alcuni anni, il mercato al consumo del regno si è molto aperto ai prodotti tipicamente espressione del Made in Italy: dalla moda al food e soprattutto all’arredo (in totale circa 3 miliardi di euro di importazioni all’anno). Diventa quindi strategica la valutazione dei cambiamenti che stanno investendo questo Paese in quanto, in questi ultimi due mesi, sono state introdotte importanti modifiche fiscali che avranno un impatto economico sull’economicità del business per le aziende italiane. Innanzitutto, l’11 maggio scorso, il governo saudita ha annunciato un aumento dell’IVA dal 5%
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al 15% con validità dal primo luglio. Una decisione choc per i consumatori del Paese che vedono improvvisamente aumentare i prezzi al consumo di circa il 10%. Il drammatico calo dei ricavi derivanti dal petrolio, che rappresenta il 70% del Pil, durante il lockdown ha imposto questa scelta obbligata al fine di stabilizzare l’economia nazionale, i cui fondamentali restano comunque solidi nel rispetto del piano Vision2030. Al contrario, Emirati Arabi Uniti e Barhain hanno deciso diversamente, rallentando l’aumento e venendo meno ai comuni accordi, per dare una boccata di ossigeno alle imprese e alla fiducia dei consumatori duramente colpiti dalla pandemia. Inoltre, l’autorità generale delle dogane saudite subito dopo, il 27 maggio, ha annunciato un importante aumento delle aliquote dei dazi doganali per circa 3.000 prodotti d’importazione. Tali aumenti variano dal 3% al 25% e riguardano generi alimentari, materie plastiche, articoli in pelle, tessuti, calzature, arredi, giocattoli, ecc. Al fine di gestire questi cambiamenti, le aziende che hanno relazioni commerciali con l’Arabia Saudita dovrebbero comprendere l’impatto delle tariffe doganali sulla propria redditività e, al contempo, le conseguenze dell’aumento dell’IVA sui livelli di vendita al consumo. Bisognerebbe anche valutare politiche o tattiche transitorie al fine di meglio interpretare eventuali modifiche o ripensamenti sui provvedimenti presi. In base ad una recente nota sull’argomento apparsa sul sito di Pwc, possono essere prese in considerazione le seguenti opzioni: - esplorare la possibilità di utilizzare magazzini e zone vincolate, sempre più diffuse in tutto il paese, per trattenere temporaneamente le merci in sospensione di servizio, rinviando il pagamento dei dazi al fine di evitarne eventualmente altri sulle merci da riesportare; - valutare l’uso del regime di ammissione temporanea per le merci importate per un periodo di tempo limitato; - considerare una revisione della politica di classificazione tariffaria, concentrandosi sulla razionalizzazione dell’uso delle singole linee tariffarie; - valutate le implicazioni delle citate variazioni delle aliquote doganali sugli scambi e sugli accordi tra i paesi all’interno del Golfo. Infine, per quanto riguarda l’aumento dell’IVA, andrebbe considerato l’impatto sul costo della vita e sulle reazioni dei consumatori. A riguardo, attivare analisi di marketing per monitorare il comportamento dei propri competitors, valutando se tale aumento sia integralmente trasferito sui prezzi al consumo o, in alternativa, parzialmente assorbito.
INDITEX CHIUDE 1.200 STORE
E PUNTA UN MILIARDO SUL DIGITALE C hiusura di 1.200 negozi in tutto il mondo: è questa la scelta di Inditex per recuperare dopo l’impatto del coronavirus sul settore fashion retail, gravato dagli effetti del lockdown. Le chiusure riguarderanno tutti i marchi del gruppo spagnolo e si concentreranno principalmente in Asia ed Europa. L’azienda spagnola Inditex, uno dei maggiori produttori di abbigliamento al mondo, passerà da 7.412 punti vendita a un network intorno ai 6.700-6.900 store (comprese circa 450 nuove aperture) tagliando così una serie di outlet a marchio Zara, Bershka, Stradivarius, Oysho, Pull&Bear e Massimo Dutti. A pesare sulla scelta di Inditex, il calo del 44% delle vendite a quota 3,3 miliardi di euro nel primo trimestre dell’anno finanziario. Un duro colpo per il gruppo del fast fashion che ha registrato una perdita di circa 409 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno. Diminuzioni che sono state solo in parte compensate dall’online con l’eCommerce che ha comunque registrato un boom: +95% rispetto ad aprile 2019. Le chiusure, tuttavia, non sono fine a se stesse. Se da un lato permettono risparmi alla voce affitti, dall’altro liberano risorse per ulteriori investimenti nel canale digitale: un miliardo di euro sull’eCommerce (che entro il 2022 dovrebbe arrivare a contare per il 25% totale delle vendite) e 1,7 miliardi sulla trasformazione dei format fisici affinché si trasformino in centri logistici diffusi capaci di gestire ordini, scorte e resi.
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PRET A MANGER LA RIPRESA IN UK PASSA DAL FORMAT VEGGIE
Il lento ritorno alla normalità per Pret a Manger, catena di fast food britannica con circa 500 punti vendita Oltremanica, passa attraverso i format Veggie Pret. Dopo aver dato avvio alla ripresa delle operazioni delivery e take away da metà aprile, Pret a Manger ha ormai riaperto oltre 300 ristoranti compresi i 10 outlet a marchio Veggie Pret presenti a Londra e Manchester. Dovendo scontare il ritardo nell’evoluzione dell’epidemia Covid-19 in Gran Bretagna, Pret a Manger (che dal 2018 fa parte del gruppo tedesco Jab Holding) ha attuato un guardingo piano di ripresa delle attività. Detto diversamente: riduzione dell’offerta sia in termini di servizi che di prodotti con l’introduzione di nuove referenze heat at home, l’installazione di sistemi protettivi alla barriera casse e limitazione dei posti a sedere e della clientela che può accedere al punto vendita. «Stiamo velocemente trasformando il nostro business alla luce dell’impatto della pandemia», ha affermato il ceo Pano Christou. Meta ambita dai professionisti della City e non solo, la catena di fast food Pret a Manger ha dovuto fare i conti con una drammatica caduta della footfall dovuta al repentino passaggio di molte aziende allo smart working. Non fa eccezione il format Veggie Pret, inaugurato nel 2016, la cui ripartenza sarà limitata ai servizi take away e delivery. Una novità per 7 negozi su 10 totali che potranno contare sulla partnership con il provider Deliveroo. Una soluzione di compromesso in attesa della presentazione di un piano di revisione dell’intero business che, già ad aprile, ha richiesto un sostegno di 100 milioni di euro alle banche.
DUBAI DUTY FREE RIAPRE CON
IL CONCIERGE AEROPORTUALE I l più grande aeroporto del Medio Oriente riattiva le operazioni travel retail: Dubay Duty Free riapre i negozi. Dopo la chiusura del 25 marzo, dovuta alle misure degli Emirati Arabi per contrastare l’epedipemia coronavirus, il Dubai International Airport punta alla ripresa. Nel 2019, Dubai Duty Free ha registrato vendite per 24 miliardi di transato per un totale di 66.500 vendite al giorno. Il ritorno all’operatività dei 40mila mq dedicati a cosmetica, gioielleria, profumi, abbigliamento, liquori, ecc rappresenta un ritorno alla normalità. L’obiettivo è recuperare il -49% registrato da gennaio a maggio per una perdita intorno ai 380 milioni di dollari. «Siamo felici di aver ricevuto l’approvazione dalle autorità governative per l’apertura dei negozi all’intrno del Concourse B-West. Possiamo di nuovo tornare a servire i nostri clienti; siamo pronti da metà aprile», ha affermato Colm McLoughlin, executive vice-chairman & ceo di DDF. Tra i servizi implementati da Dubai Duty Free c’è quello del concierge: i passeggeri possono ordinare prodotti dall’operatore preposto alla cassa e i beni saranno recuperati dallo staff DDF e consegnati al momento del pagamento. Allo stesso tempo, DDF ha reintrodotto il servizio click&collect che permette ai passeggeri di ordinare fino a 48 ore prima del viaggio, con gli acquisti disponibili per il pick-up al momento della partenza. Altri interventi sono stati realizzati per migliorare il wayfinding, migliorare i flussi (con l’obbligo di un trolley per passeggero), promuovere i pagamenti cashless.
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HUDSON GROUP, DOPPIA ESPANSIONE A NEW YORK
LAGUARDIA D opo la chiusura temporanea di 700 punti vendita, Hudson Group riprende le attività nel canale aeroportuale con l’apertura di due nuovi punti vendita allo scalo LaGuardia di New York, per un network totale di oltre mille store in Nord America. All’interno del Terminal B, Hudson Group, divisione di Dufry, ha dato seguito agli investimenti previsti dal contratto della durata di sette anni con LaGuardia Gateway Partners per la realizzazione di due nuovi convenience concept store. L’espansione copre un’area di circa 260 mq all’interno della rinnovata hall arrivi&partenze. Qui trovano posto le insegne NYC Anglow by Hudson e Mad Ave Market by Hudson (che portano a 9 il totale dei punti vendita del subconcessionario nel Terminal B). Il primo è ispirato dallo skyline di New York e offre un’elegante shopping experience, il secondo si richiama alla golden age della pubblicità Anni 20, con dettagli art-deco e moderni sistemi di self-checkout. «Gli aeroporti sono una forte rappresentazione della comunità locale che servono e rappresentano la prima e l’ultima cosa che molti viaggiatori ricordano di una città. Abbiamo la responsabilità di abbracciare la nostra storia e il fascino della città all’interno degli store e attraverso l’offerta», ha affermato Roger Fordyce, ceo di Hudson. Oltre le due aperture, Hudson Group si è distinta anche per la scelta di introdurre alcune vending machine dedicate ai dispositivi di protezione individuale (PPE in inglese) in 27 aeroporti fra USA e Canada.
Compagnia dei Caraibi scopre El Dorado Rum
Un rum elegante, corposo e ricco di aromi entra a far parte del portfolio di Compagnia dei Caraibi. Si tratta di El Dorado Rum, prodotto dalla storica distilleria Demerara Distillers. Nato dal blend di diversi rum, tutti invecchiati in particolari alambicchi di legno, El Dorado Rum si caratterizza per l’unicità e l’attenzione di tutti i processi di produzione che ne fanno un vero e proprio “oro liquido”.
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Foodness lancia Forzo: bevanda multifunzionale
In linea con la mission aziendale del “free from”, Foodness SpA lancia una nuova categoria di prodotto nell’ambito delle specialità da tazzina. Si tratta di Forzo: bevanda d’orzo multifunzionale che contiene il 25% di zinco e selenio. Pensata per il canale bar (in un box di 50 capsule), grazie alle sue peculiarità Forzo contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario
Sysco Davigel, il cheesburger formato mini
Tutta l’essenza di un cheesburger in formato mini grazie a Sysco Davigel. Pensati e porzionati per ridurre gli sprechi alimentari, i 19 grammi della nuova referenza puntano a conquistare buffet e aperitivi. Realizzato con panino pan brioche, carne di manzo, formaggio cheddar e salsa composta da pomodoro e sottaceti, i mini cheesburger Sysco Davigel possono essere serviti sia caldi che freddi.
Pepsi Max al sapore di Lime
L’inconfondibile gusto Pepsi, senza zucchero. Per offrire dei prodotti che soddisfino tutti i palati e si adattino ad ogni occasione, la linea Pepsi Max da oggi diventa ancora più ricca.
Dopo l’ingresso di Pepsi Max
Zero Caffeina, il 2020 ha visto l’introduzione di Pepsi Max
Lime: gusto fresco e dissetante disponibile sia nella classica lattina da 330ml sia in formato bottiglia da 1,5 litri.
Tourtel, la birra analcolica si rifà il look
Birra e benessere, binomio possibile con l’analcolica Tourtel, da oltre 20 anni la più venduta in Italia, disponibile nel canale GDO e Ho.Re.Ca in un pack rinnovato, distintivo e moderno. La nuova etichetta esprime la tradizione Tourtel: sfondo bianco su cui svetta la torre del Castello di Tatonville, paese d’origine del brand fondato nel 1839 e da sempre prodotto wwcon ingredienti 100% naturali.
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AdueA, un panino per l’ambiente
Il panino che dura porta la firma di AdueA: fino a 38 giorni di scadenza nel nuovo film soft-touch, che offre al consumatore una sensazione home-made. Con questa nuova linea, AdueA vuole andare incontro alle richieste dei propri consumatori offrendo un prodotto sia buono che consapevole. Grazie ai prodotti di qualità utilizzati e il ricorso alle risorse rinnovabili, infatti, ogni panino riduce del 45% il ricorso alla plastica.
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Tolleranza e inclusività, nonostante la pandemia. Desigual celebra il mese del Pride (per la prima volta dal 1969 senza parate) colorando i balconi e le vetrine dei propri punti vendita con un simbolo semplice quanto riconoscibile: una bandiera arcobaleno con la scritta LOVE. Un messaggio che si estende oltre la comunità LGBT per abbracciare tutte le persone che in questo periodo manifestano per il riconoscimento dei propri diritti civili.
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