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Sostenibilità

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Cambio poltrone

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LEVI’S NEW ENTRY DELLO USCTP PER IL COTONE SOSTENIBILE LVMH FINANZIA UN CENTRO RICERCA PER LUSSO “GREEN”

Dovrebbe essere pronto tra il 2024 In meno di un anno sono oltre 450 gli iscritti a USCTP (US Cotton Trust Protocol), progetto che mette insieme le grandi aziende, per e il 2025 il nuovo contro di ricerca per il lusso sostenibile e digitale, che il gruppo Lvmh ha in programlo più della filiera fashion, impegnate a garantire una provenienza so- ma di realizzare a Saclay, a sud di Pastenibile del cotone utilizzato nelle lavorazioni. La pubblicazione più rigi. Il nuovo sito legato alla riceraggiornata degli iscritti ha permesso di mettere in rilievo alcune novità ca in ambito sostenibile impiegherà di peso. Tra le adesioni dell’ultima ora, è arrivata Levi Strauss & Co, 300 collaboratori e ricercatori. Il foinsieme ai suoi brand storici Levi’s®, Dockers®, Denizen® by Levi’s® e cus iniziale sarà sui nuovi materiali, Signature by Levi Strauss & Co. A fine giugno, era stata la volta della ca- le biotecnologie e le digital and data tena di grande distribuzione Tesco e di Gildan Activewear. Compito solutions che possono condurre a una di U.S Cotton Trust Protocol è supportare gli sforzi per la sostenibilità maggiore sostenibilità, con il diktat dei membri, fornendo dati verificati sulle pratiche di sostenibilità dei prioritario di eliminare le plastiche. coltivatori di cotone LVMH ha inoltre creato una casella statunitensi e l’accesso apposita, nel suo management, ad a dati aggregati su ba- occuparsi di inclusione e diversità. È se annua su elementi stato affidato a Vanessa Moungar (in foto) il ruolo di chief diversity chiave quali l’utilizzo and inclusion officer. La manager riporterà a Chantal Gaemperle, videll’acqua, le emissio- ce presidente esecutivo delle risorse umane e delle sinergie di Lvmh. ni di gas a effetto serra, Vanessa Moungar è a oggi membro del French Presidential Council of il consumo di energia, Africa e ha lavorato al World Economic Forum. l’efficienza, l’erosione e la presenza di carbonio organico nel suolo. GUCCI E INTESA

RICERCA RETVIEWS: ALTI E BASSI NEL FAST FASHION

Nel corso del 2020, Zara e C&A hanno ridotto la quota di prodotti sostenibili all’interno delle collezioni, mentre in H&M (in foto una collezione) e Mango la percentuale è aumentata. È quanto emerge da una ricerca redatta da Retviews (gruppo Lectra), intitolata “Il fashion sostenibile nel 2021: la verità sulle collezione ecologicamente sostenibili”, condotta su un campione di brand del fast fashion in Francia, Italia, Spagna, Germania e Regno Unito. Le aziende puntano per lo più sulla produzione di capi sostenibili che rientrano nella definizione di “Never out of stocks”, cioè quegli articoli essenziali che possono anche essere rimessi sul mercato la stagione successiva, se invenduti. Ecco perché i prodotti di fashion sostenibili più popolari sul mercato globale sono le t-shirt (27%), i pantaloni (8%) e i jeans (7%).

PER IL MIGLIORAMENTO DELLA FILIERA

Gucci e Intesa Sanpaolo hanno rinnovato la loro collaborazione a favore della filiera produttiva italiana, mettendo al centro di un progetto la transizione verso pratiche sostenibili e inclusive. L’accordo, che le due parti indicano come unico in Italia, si pone l’obiettivo di supportare le aziende della filiera Gucci a intraprendere un percorso di miglioramento della propria sostenibilità sociale e ambientale attraverso l’attuazione di azioni e interventi concreti, coerenti con le direttrici del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel concreto, il progetto prenderà la forma di finanziamenti agevolati. “Siamo orgogliosi di inaugurare con Intesa Sanpaolo il primo accordo di filiera per il settore della moda che consentirà all’ecosistema Gucci di fare un passo ulteriore verso la rivoluzione sostenibile del business” ha commentato il presidente e Ceo di Gucci, Marco Bizzarri. “L’accordo firmato con una grande impresa di eccellenza” sottolinea Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, “rappresenta un nuovo rapporto tra banca impresa e filiera di riferimento, basato sulla sostenibilità, che lanciamo per primi in una fase di svolta per il nostro Paese rappresentato dall’arrivo dei fondi del programma Ngeu (Next generation Eu)”.

DA LIDL 20 REFERENZE A “COMPENSAZIONE” CONTINUA

Lidl Italia ha inserito nel proprio assortimento una scelta di prodotti “clima neutrali”: 20 referenze ecosostenibili continuative, a cui si aggiungono numerosi articoli promozionali. Tutta la gamma Vemondo, oltre ai marchi Cien Nature, W5 Eco e a una selezione di articoli promozionali che comprendono tessili, giochi e prodotti per il tempo libero, sono oggetto di compensazione. Questo significa che le emissioni generate dalla loro coltivazione, produzione, trasporto e smaltimento sono azzerate, grazie al sostegno da parte di Lidl a progetti certificati per la salvaguardia del clima. “Nei nostri punti vendita i clienti hanno la possibilità di fare una spesa consapevole avvalendosi di un’alternativa più ecologica” ha spiegato Eduardo Tursi, amministratore delegato Acquisti e Marketing di Lidl Italia. “Grazie alla rinnovata proposta di prodotti clima neutrali vi è, infatti, un risvolto positivo sulla tutela del clima e di conseguenza sulla conservazione della biodiversità e delle risorse. Siamo consci del ruolo che rivestiamo nella società e continueremo a impegnarci per un agire sostenibile sviluppando soluzioni a favore dell’ambiente e accessibili al nostro largo pubblico”.

TOYS CENTER PRENDE L’ESCLUSIVA PER I GIOCHI CERTIFICATI WOOD’N PLAY

Toys Center, più altre insegne di Prénatal Retail Group, ha stretto un accordo con cui è diventato distributore in esclusiva per l’Italia dei prodotti Wood’n Play. Si tratta di giochi composti da legno e packaging certificati FSC (marchio dei prodotti provenienti da fonti forestali gestite in modo responsabile), al 100% eco-friendly. Tra minivan, veicoli, giochi di ruolo, costruzioni e giochi educativi, i giocattoli Wood’n Play hanno anche una caratterizzazione “gender free” a livello di packaging, foto, istruzioni. Toys Center nasce negli anni ’90 ed è oggi leader in Italia nel mercato del giocattolo. Negli anni ha sviluppato un format al servizio della famiglia, con una gamma di prodotti sempre più arricchita, che si è estesa dal giocattolo, alla puericultura, passando per il tessile, in spazi sempre più importanti. Con i suoi 130 punti vendita è parte di Prénatal Retail Group, insieme a Prénatal, Bimbostore e King Jouet.

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