14 minute read
La Rubrica Legale a cura di Cocuzza & Associati Studio Legale, Milano
from retail&food 06 2023
by Edifis
Il 18 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, in attuazione della Direttiva (UE) 2019/2161, che ha l’obiettivo di migliorare l’applicazione e modernizzare le norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori (cosiddetta Direttiva Omnibus). Il Decreto Legislativo è entrato in vigore il 2 aprile 2023, tuttavia le norme in materia di indicazione di prezzi nelle campagne promozionali si applicheranno a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore, dunque dal 1° luglio 2023. Le novità sono diverse; ci soffermeremo in questo contributo sull’analisi delle principali.
I prezzi di riferimento nelle campagne promozionali
Il Decreto Legislativo n. 26 interviene sul Codice del Consumo introducendo nuove disposizioni in materia di indicazione di “annunci” di riduzione di prezzi nel corso delle campagne promozionali. Il nuovo articolo 17bis del Codice del Consumo stabilisce che, nel corso delle campagne promozionali, debba essere chiaramente indicato al consumatore il prezzo precedente applicato dal professionista. La norma stabilisce che per “prezzo precedente” si intende il prezzo più basso applicato dal venditore nei 30 giorni anteriori l’applicazione della riduzione. Nel caso in cui la riduzione di prezzo sia progressivamente aumentata nel corso della medesima campagna promozionale, la norma stabilisce che venga mantenuto come prezzo precedente di riferimento quello esposto nel primo annuncio di riduzione.
La nuova regola non si applica nel caso in cui i prodotti in promozione siano stati immessi sul mercato da meno di 30 giorni; in tal caso, il “prezzo precedente” sarà quello che il venditore ha applicato nell’arco di tempo inferiore a 30 giorni che precede la promozione. Inoltre, la regola non si applica del tutto nel caso di prezzi di lancio, di vendite sottocosto e di vendita di prodotti agricoli e alimentari deperibili. La sanzione per la violazione dell’articolo 17bis è quella sancita dall’articolo 22 comma 3 del Decreto Legislativo n. 114/1998, ovvero la sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 516,00 a Euro 3.098,00.
Le nuove pratiche commerciali ingannevoli
Il nuovo Decreto Legislativo arricchisce il novero del- le pratiche commerciali scorrette, prevedendo come ingannevoli le seguenti condotte:
• promuovere un bene come identico ad un altro venduto in un diverso Stato membro, che abbia però composizione o caratteristiche significativamente diverse;
• fornire risultati di ricerca online senza indicare chiaramente gli annunci pubblicitari a pagamento che consentono una miglior classificazione dei prodotti;
• indicare che le recensioni di un prodotto sono riconducibili a consumatori che hanno effettivamente acquistato il bene, senza però aver adottato misure ragionevoli per verificare la genuinità delle recensioni stesse;
• inviare, o incaricare altra persona di inviare, recensioni false al fine di promuovere determinati prodotti.
Il Decreto Legislativo n. 26 innalza infine il massimo edittale della sanzione amministrativa per tutte le pratiche commerciali scorrette previste dal Codice Consumo che passa, quindi, da 5mila a 10mila euro.
Le criticità delle nuove norme
Le nuove disposizioni sollevano più di un dubbio interpretativo anche alla luce della loro formulazione, a tratti involuta e di non immediata comprensione. È lecito aspettarsi che soprattutto il tema del “prezzo precedente” e le sue varie declinazioni pratiche richiedano un intervento normativo o, quanto meno, un intervento del ministero competente a livello di linee guida per gli operatori. Infine, le nuove disposizioni appaiono, sotto alcuni aspetti, superflue. Ad esempio, la previsione del prezzo precedente di riferimento parrebbe non necessaria se si considera che l’articolo 21 del Codice del Consumo già annovera tra le pratiche commerciali scorrette l’indicazione di un vantaggio non veritiero quanto al prezzo. In effetti, l’unica vera novità pare essere la qualificazione di “prezzo precedente” con il riferimento temporale ai 30 giorni precedenti. Analogamente, pare ridondante aggiungere nuovi casi alla già lunga lista delle pratiche commerciali scorrette, se si tiene conto che l’articolo 20 del Codice del Consumo contiene una definizione molto ampia di pratica commerciale scorretta mediante la quale le condotte aggiunte sarebbero già punite.
Polo del Gusto, la sub-holding del gruppo Illy che riunisce le attività extra-caffè ha chiuso il 2022 in crescita registrando un fatturato aggregato di oltre 110 milioni di euro, in aumento dell’8% sul 2021. Tutti i marchi hanno registrato un incremento, Dammann Frères e Domori in testa. La prima con 40,5 milioni di euro (+8% rispetto all’esercizio precedente), mentre Domori ha sfiorato i 28 milioni di euro (+ 6% sul 2021). Infine, “il Polo del Gusto debutterà a breve nel mercato retail: a Trieste, verso l’autunno, verrà ufficialmente presentato il nuovo Brand retail che raccoglierà tutte le aziende del Polo, mentre per il punto vendita di Roma si sta scegliendo l’opzione migliore per proseguire l’attività, tra monomarca e plurimarca” dice il presidente Riccardo Illy nella nota stampa. Per il settore caffetterie, invece, Illy ha da poco aperto il suo quarto flagship store milanese Illycaffè a CityLife con oltre 80 posti a sedere in 75 mq e su un’area esterna di oltre 70 mq.
Ode Al Commercio
Quando alzo la saracinesca del mio angolo di storia lo faccio fantasticando su chi, tra le persone che dividono con me questo pezzo di mondo, entrerà quel giorno.
Quello che non sai del lavoro di commerciante è quello che ti stupirà. Chi illuminerà la tua giornata, chi odierai o amerai può svelarsi semplicemente imboccando quella porta.
Dal Cardinale “multianellato” al bengalese che condivide una stanza con altri quattro “paisà” in fondo al viale che porta alle campagne, rispetto tutti come si conviene.
Essere dei commercianti comprende il fatto di saper mettere a proprio agio il proprio cliente, l’interazione tra le persone è probabilmente la ragione che terrà in vita il commercio di prossimità e non.
La grande forza è metterci la faccia.
L’utilizzo del web e la distruzione dello scambio di beni e servizi tra umani è progresso? Sicuramente riscrive gli schemi utilizzati negli ultimi mille anni.
Secondo la rilevazione annuale del Centro studi retail Confimprese, in collaborazione con Global Strategy, nel corso del 2023 le aziende associate prevedono un numero di aperture di nuovi punti vendita stimato in 2400, di cui 1390 diretti e 750 in franchising, a fronte di 260 punti vendita chiusi. Ancora marginale, ma in crescita, la formula del master franchising. Il settore con le migliori prospettive di sviluppo è altro retail, seguito dalla ristorazione. Più limitate le stime su abbigliamento-accessori. Rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti, l’Europa torna al centro delle strategie di sviluppo internazionale. La Francia è la meta prescelta dalla 50% delle aziende. I canali di sviluppo prioritari sono centri commerciali, outlet, retail park. La ristorazione prevede aperture anche nelle aree cittadine, e nel travel, stazioni, duty free, aeroporti.
Le contaminazioni tra persone che si incontrano fisicamente generano conoscenza, cultura, amicizie, guerre. Amore.
Viene commercializzato anche questo, ormai. Ma la possibilità di conoscere persone pagando piattaforme di incontri è aberrante. Sono troppo vecchio.
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte…
Vestopazzo si espande in Italia e in Europa, centri commerciali nel mirino
Continua l’espansione retail del brand Vestopazzo. Dopo aver chiuso il 2022 ad oltre 21 milioni di euro di fatturato, +27% sul 2021, il marchio di bijoux e accessori fondato a Roma nel 1994 da Paola Miotti e Francesco Albonetti apre nuovi monomarca in Italia e in Europa. Le ultime inaugurazioni nella Penisola sono a Roma, in via del Corso, e al centro commerciale Le Vele di Cagliari. Nel corso del mese di maggio è stato inaugurato anche lo store monomarca nel centro storico di Barcellona. La Spagna si conferma un polo strategico per l’espansione internazionale del brand che ha in programma l’apertura di altri flagship store in tre centri commerciali. “Il primo quadrimestre del 2023 è stato un periodo importante per il gruppo in termini di espansione, con ben 12 nuove aperture strategiche fra Italia e Spagna”, ha commentato Albonetti. Oggi il marchio conta oltre 110 negozi, tra monomarca e corner.
Nuovi progetti mixed use: parte il piano per rigenerare l’ex Scalo Vallino di Torino
In arrivo un nuovo progetto di rigenerazione urbana a Torino. A presentarlo è Nova Coop Società Cooperativa e darà una nuova vita e una nuova identità all’ex scalo ferroviario Vallino. L’intervento, che prevede un investimento di circa 60 milioni, interesserà una superficie di circa 32 mila metri quadrati nel quartiere San Salvario. La superficie insediata complessiva è pari a circa 21.500 metri quadrati e si compone di un importante intervento, sviluppato in partnership con le società Taurus e Ca Ventures, per la realizzazione di alloggi per gli studenti di circa 10.500 mq e di ulteriori 10.000 mq con destinazioni miste commerciali e di servizi, che comprendono la presenza di una consistente quota di ristorazione e un Superstore Coop di 2.500 mq. La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2025.
I bijoux di PDPAOLA debuttano in Italia, inaugurato il primo flagship store a Milano
Il brand di gioielli PDPAOLA ha aperto il suo primo negozio in Italia, a Milano. Lo store si trova in corso Vercelli ed è disposto su due piani. PDPAOLA è un brand spagnolo fondato nel 2015, a Barcellona, dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas. Il marchio conta su una diffusa rete di negozi, a partire dalle principali città iberiche come Madrid, Barcellona, Siviglia, Bilbao, San Sebastian, Palma del Maiorca, ma è presente anche a Londra, Porto Rico, Lima e Riyadh. I suoi prodotti, però, sono presenti complessivamente in 10 mercati internazionali e circa 2.000 punti vendita, anche grazie ad accordi di distribuzione (come quello Zales, negli Stati Uniti) o tramite shop-in-shop (El Corte Ingles).L’apertura in Italia è avvenuta in collaborazione con Younicorn, società di retail-real estate advisory, fondata e gestita da Monica Cannalire.
Distribuzione automatica: nel 2022 fatturato 1,5 mld (+10%)
Continua nel 2022 la crescita del settore della distribuzione automatica. Il fatturato del settore cresce del +10% rispetto al 2021 attestandosi a 1,5 miliardi di euro – a cui si aggiungono i 384 mln dell’OCS (office coffee service) il servizio di caffè in capsule e cialde – con quasi 4 miliardi di consumazioni (+5% rispetto al 2021). Lo rivelano i dati dello studio Ipsos per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica. Nel 2022 gli italiani hanno bevuto alle vending machine quasi 2,3 miliardi di caffè (+1,03%), pari al 57% delle consumazioni totali del settore. Non solo caffè tradizionale però, gli italiani tra il 2021 e il 2022 hanno aumentato il consumo anche di ginseng (+13%), di tè (+2,65%) e di cioccolata calda (+2,73%) a discapito del caffè d’orzo (che invece perde il -2,11%).
Botteghe di quartiere, piacciono al 40% degli italiani
Da un’indagine condotta per American Express da SDA Bocconi è emerso che il 40% degli italiani acquista almeno una volta alla settimana nei piccoli negozi. Allo shopping di prossimità gli italiani associano soprattutto i concetti di tradizione, qualità e italianità. Le categorie più apprezzate sono ristorazione e benessere (rispettivamente del 53% e del 42%). Tra le diverse generazioni, la fascia più giovane ha riscoperto il fascino della bottega di quartiere: il 45% del campione tra i 18 e i 25 anni vi si reca settimanalmente, come gli over 60 (47%). Tra le città italiane coinvolte nella ricerca, la preferenza per i negozi di prossimità è più marcata a Napoli (54%) e a Venezia (43%).
Doppio Malto apre all’Autodromo di Imola e non dimentica l’emergenza alluvione
La catena Doppio Malto ha inaugurato un nuovo locale a Imola nell’area dell’Autodromo Internazionale (270 posti con ampio dehors esterno). Quello di Imola è il 36° ristorante Doppio Malto in Italia e il 39° in Europa. L’apertura al pubblico si è tenuta il 25 maggio e arriva in un momento drammatico nella storia di queste terre, colpite dall’alluvione. L’intero incasso della prima giornata di apertura sarà devoluto al sostegno concreto alle famiglie e alle realtà più colpite dall’emergenza. Alessandro Bertusi e Massimo Benati, titolari del locale: “Il modo migliore di ricominciare, per noi che ogni giorno ci impegniamo a regalare ai nostri clienti piccoli momenti di felicità, è sostenere il Comune di Imola. È solo un segno di vicinanza, di partecipazione e solidarietà. Ma un segno che sentiamo indispensabile”.
Last Night A Dj Saved My Store
Usiamo tutti attivamente l’udito mentre facciamo acquisti, indipendentemente dal tipo di negozio in cui ci troviamo: il rumore dei prodotti contribuisce a formare inconsciamente le nostre scelte. Un’insalata croccante è molto probabilmente più fresca e il vicino che sgranocchia le patatine fritte, spesso ci invita a comprarle. Anche la musica e il soundscape -il paesaggio sonoro- che ci circonda in negozio, ci influenza e suscita una risposta emotiva, oltre che intellettuale. Il ritmo stesso può influenzare la nostra fisicità, il nostro battito cardiaco. Con il giusto sottofondo musicale nel retail possiamo rendere più piacevole l’esperienza, ma anche evitare reazioni sgradite, cancellando rumori disturbanti, come parte di un percorso positivo. Segnali acustici ripetitivi alla cassa o annunci stonati del personale tramite microfono, possono causare un affaticamento del cliente, che tende ad andar via il prima possibile, spesso rinunciando a qualche acquisto. E il personale di vendita? Passano giornate intere in negozio e meritano di restare vigili e sereni, senza essere bombardati da una radio sguaiata. Dobbiamo accettare che musica e suoni abbiano molti effetti collaterali inconsci, a seconda del genere, arrivando perfino a concorrere alla selezione del nostro target. Una musica orientata agli adulti di solito annoia gli acquirenti più giovani e viceversa, pezzi molto contemporanei mettono a disagio i clienti più maturi. Certi generi però, donano addirittura maggior credibilità al prodotto: una base hip hop in un negozio di sneakers alla moda, trasmette consistenza. L’opera e la musica classica invece aumentano le vendite di beni di grandi dimensioni o di grande valore, perché si tende ad associarle con prodotti di grande qualità e raffinata fattura, predisponendo il cliente ad una spesa più alta. Un ritmo più rilassato è particolarmente adatto ai supermercati, perché incoraggia una circolazione più lenta e favorisce acquisto d’impulso e voglia di gratificarsi, soprattutto se si spinge il carrello abbastanza a lungo da far scendere i livelli di zucchero nel sangue (fame!). Lo studio del soundscaping però è ancora poco considerato in ambito retail. I brand tendono ad affidarsi ad anonime web radio, a volte personalizzate su basi discutibili o a provider generici, che compilano playlist improbabili. Meritiamo di meglio: la musica è vita e può davvero rendere migliore ogni momento e ci sono dei professionisti a cui vale la pena di affidarsi, persone che di suono vivono da sempre e che possono creare un paesaggio sonoro riconoscibile nei negozi, donando una spiccata personalità musicale al brand.
Nasce MediaWorld “Look&Feel” con un’area per testare mezzi di trasporto green
MediaWorld ha lanciato nel punto vendita di Lucca il nuovo layout “Look & Feel” che, nel corso dei prossimi mesi, caratterizzerà altri store d’Italia ed Europa. La novità del nuovo format sono le Experience Zone (Cooking, Hi-fi, Gaming, Mobility Zone) dove il cliente può immergersi in un ambiente accogliente e sentirsi a proprio agio, toccare con mano, provare, informarsi e comprendere come vivrebbe il prodotto una volta a casa. Nell’area Mobility sarà possibile testare tutte le soluzioni di mobilità dolce e sostenibile. Dalle e-bike ai monopattini, l’area è attrezzata per effettuare test e scegliere il mezzo di trasporto che meglio risponde alle esigenze di mobilità nelle ZTL dentro le mura e adatte ai percorsi ciclopedonali presenti in tutta l’area.
CBRE lancia la campagna Re-Green, coinvolti tutti gli shopping centre in portafoglio
Re-Green è il nome della campagna dedicata alla sostenibilità ambientale lanciata all’interno del network di centri commerciali gestiti da CBRE. L’iniziativa, alla quale hanno aderito 28 shopping centre e retail park del portafoglio di CBRE, ha lo scopo di comunicare le attività green realizzate nei centri e di sensibilizzare visitatori e clienti perché possano attivarsi a loro volta per “ridare al mondo il colore che si merita”. Per amplificare ulteriormente l’importanza di adottare stili di vita e pratiche maggiormente sostenibili, a supporto della campagna di comunicazione, sono state realizzate numerose attività all’interno delle gallerie commerciali e sul web.
Carrefour Italia, una nuova policy aziendale a tutela dei neogenitori
Carrefour Italia promuove la genitorialità in azienda, introducendo una nuova policy aziendale a tutela dei neogenitori. Carrefour Italia riconoscerà 10 giorni di congedo parentale per il secondo genitore, retribuito al 100%, in aggiunta ai 10 giorni previsti attualmente dalla legge e offrirà un’integrazione economica all’indennità prevista dalla legge per i genitori che usufruiscono del congedo parentale facoltativo, che è pari al 30% della retribuzione media giornaliera, riconoscendo una retribuzione pari al 50% per 3 mesi. La policy rivolge a tutti i collaboratori e le collaboratrici di Carrefour Italia: padri e madri, genitori sposati e non, di sesso opposto o dello stesso sesso, famiglie monogenitoriali, sia che si tratti di genitori naturali sia adottivi.
Il nuovo eco-compattatore Corepla entra nei super Iper
La grande i
Corepla, il Consorzio azionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, in collaborazione con Iper La grande i, presenta Recopet, il primo eco-compattatore che favorisce la raccolta e il riciclo delle bottiglie in pet. Un progetto volto a coinvolgere i cittadini nel processo di raccolta e riciclo delle bottiglie in pet. L’utilizzo dell’eco-compattatore è molto semplice grazie all’App Recopet, realizzata in collaborazione con Interzero, azienda che offre soluzioni e servizi ambientali integrati in materia di sostenibilità, che consente ai cittadini di imparare il corretto utilizzo del macchinario. A fronte del riciclo di 100 bottiglie, ai clienti verrà assegnato un buono da utilizzare in tutti i punti vendita dell’insegna. L’iniziativa è partita a maggio da Il Centro di Arese.
Lush si rinnova in centro a Torino
Lush, brand di saponi e cosmetici fatti a mano, di origine inglese, ha svelato il nuovo look del negozio di una delle principali arterie di passaggio di Torino, corso Garibaldi. Lo store, ampliato, ora si estende su 90 metri quadrati e mette a disposizione anche un piccolo spazio dedicato a consulenze personalizzate per skin e body care. Il rinnovamento fa parte di un piano più ampio di Lush, che nel 2023 ha deciso di stanziare circa 6 milioni di sterline in nuove aperture, relocation o ristrutturazioni in tutta Europa. Anche il negozio di Torino, come tutti quelli della rete italiana, partecipa al programma “Bring it back” che permette ai clienti di riportare tutti i flaconi di prodotti Lush vuoti, da riciclare, ricevendone in cambio 50 cent da spendere.
Quattro negozi nel milanese per gli Artisti del Vegetariano
Si appresta a raggiungere quota quattro negozi, tutti a Milano, il progetto Artisti del Vegetariano, format nato dalla collaborazione tra la chef Cristina Biollo e l’imprenditore Mirko Sanna. Dopo via Ponte Vetero e corso Magenta, è stato inaugurato il punto vendita di via Spallanzani ed è in arrivo quello di piazza Wagner. Il marchio ha anche due ristoranti a Padova. Cristina Biollo è un volto televisivo e autrice di libri di ricette, al 100% vegetariane. Il format è di piccole dimensioni (40 mq l’ultima inaugurazione milanese) e si presta al consumo ai tavolini, ma anche per il take away, oltre a essere affiliati a Deliveroo per la consegna a domicilio. Lo sviluppo prevede l’apertura di circa 30 negozi nei prossimi cinque anni.
Piadineria festeggia 350 locali
La catena dm, specializzata nei prodotti per la cura delle casa e della persona, ha aperto il suo primo punto vendita a Verona, all’interno del centro commerciale Adigeo, il più grande della città. Disposto su un unico piano, lo store occupa più di 500 metri quadrati e propone tutte le referenze, compresi i 26 marchi sviluppati in house (come Balea, dmBio, babylove). Nel negozio veronese saranno presenti alcuni dei servizi più innovativi che caratterizzano la rete di dm in Italia, come il terminale digitale per la stampa di fotografie o il distributore di bio detersivi alla spina. Novità riservata alle neo-mamme, l’angolo allattamento. Per dm si tratta del quinto negozio in Veneto, regione in cui ha sede anche il quartier generale italiano del marchio tedesco. Da ottobre 2022, dm in Italia ha attivato anche la vendita mediante eCommerce.
Il gruppo La Piadineria ha aperto in Toscana, a Lucca, il punto vendita numero 350. Il management ha colto l’occasione per stilare alcuni numeri della più importante catena fast food italiana, per diffusione. Pur nel triennio Covid, La Piadineria ha aperto 25 negozi nel 2020, 47 nel 2021 e 39 nel 2022. Il piano di crescita, da quest’anno, prevede una cinquantina di aperture ogni 12 mesi, così da rafforzare la presenza del marchio in regioni quali Lombardia, Piemonte, Lazio, Toscana, Lazio e Sicilia. Da segnalare, nel 2022, l’apertura del campus La Piadina, nel quartier generale di Montirone (Bs), dotata di auditorium, sale studio e conferenze, una cucina laboratorio, utilizzata sia per ricerca di prodotto sia per formazione rivolta al personale.