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Quotidiano online di edilizia dedicato ai professionisti del settore
Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante” Le grandi luci del legno lamellare
Strutture prefabbricate con nuovi materiali
Le pannellature prefabbricate
Passato e futuro
Architettura e prefabbricazione
Le facciate in vetro
Prefabbricati in legno
Tecnica e produzione
sommario Editoriale
Arch. Lorenzo Margiotta 5 Mercato edilizio ed esigenze abitative
ARTICOLI Direttore responsabile Arch. Alessandro Robles Direttore editoriale Arch. Lorenzo Margiotta Redazione Hanno collaborato a questo numero: - Arch. Emmanuele Baldassarre - Arch. Valentina Caprioli - Maurizio Margiotta - Dominika Sochan
Tecnica e produzione
Arch. Alessandro Robles 8 Le grandi luci del legno lamellare Strutture prefabbricate con nuovi materiali
Editore Evolution City Group S.a.S. di Maurizio Margiotta & C.
Arch. Emmanuele Baldassarre 10 Architettura e prefabbricazione Le facciate in vetro
Registrazione Testata giornalistica registrata Registrazione del Tribunale di Bari n. 33/07 del 4 Ottobre 2007 Iscrizione al ROC n. 16655
Arch. Alessandro Robles 11 Le pannellature prefabbricate Passato e futuro
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Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante” Anno 2009 - Numero 5 Tipografia Sagraf Srl - Capurso (BA) © Diritti di riproduzione riservati
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Arch. Alessandro Robles 6 Prefabbricati in legno
modulbagno 7 modulbagno
Un nome costruttivo per la qualità nella serialità dell’ambiente-bagno
Diodoro Edilfer S.r.l. 12 Lastre “VIBROTRAL” e Pannelli precompressi Bonomi Prefabbricati & Immobili S.r.l. 14 Bonomi Prefabbricati
Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante”
EDITORIALE
Mercato edilizio ed esigenze abitative
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l settore delle costruzioni, che affronta quest’anno un momento di crisi, nel corso degli ultimi sette-otto anni consecutivi – è bene ricordarlo - ha proseguito il suo trend di crescita rappresentando circa il 10% del PIL nazionale. Ma tale risultato, che è la sommatoria dei tradizionali settori nei quali si articola il comparto costruttivo: edilizia residenziale privata, edilizia sociale e settore dei lavori pubblici, si trova oggi in una situazione di criticità strutturale. Siccome però la nostra edilizia ha nella sua natura e nella sua storia innumerevoli esempi di grande capacità di adattamento e di vitalità, è probabile che la crisi attuale riuscirà a dare una spinta decisiva sulla strada della chiarificazione di molte sue contraddizioni operative, arrivando così a conseguire anche una maggiore industrializzazione. In questo quadro, quindi, la prefabbricazione potrà giocare il proprio ruolo, entrando di forza nel comparto edilizio con le sue molteplici forme ed impieghi: prodotti, componenti, strutture prefabbricate, ecc. Va ricordato, ad esempio, che in questi giorni si sta costantemente affrontando la problematica del Piano Casa nazionale che avrebbe come obiettivo primario quello di coprire il fabbisogno italiano di circa 100.000 nuovi alloggi. Il Governo, infatti, considerando prioritario il problema abitativo, ha varato un apposito Piano casa, inserito nell’art.11 del decreto legge 25 giugno 2008 n.112, facente parte del cosiddetto pacchetto “Manovra finanziaria 2009”. Il Piano è rivolto all’incremento del patrimonio immobiliare attraverso l’offerta di alloggi di edilizia residenziale e quindi garantire su tutto il territorio nazionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo. Ottima occasione per ritrovare in Italia un nuovo slancio verso l’edilizia moderna che oltre alla prefabbricazione -sia essa di natura pesante o leggera- si avvalga di una migliore organizzazione di cantiere e prioritariamente di una migliore progettazione. Se si vuole essere anche un paese all’avanguardia per buone tecniche www.edilia2000.it
costruttive ci si deve augurare che l’attuale situazione economica fluttuante solleciti e coinvolga fattivamente e collegialmente progettisti, costruttori, general contractor, investitori, amministratori, col precipuo scopo di rendere l’Industria del Costruire uno degli assi trainanti della ripresa economica italiana. Non si può non ricordare che in un’altra situazione simile, un altro grande paese, la Francia degli anni cinquanta, per risollevarsi da una profonda crisi economica, da una carenza endemica di abitazioni e da un numero eccessivo di disoccupati, puntò sulla invenzione di una nuova edilizia basata su componenti assemblati in fabbrica. Era solo la prefabbricazione di pareti a dimensione completa, ma con tali processi si realizzarono interi quartieri che diedero poi vita alla sperimentazione di nuovi metodi e nuove tecnologie. Perché non augurarsi che ciò avvenga anche oggi in Italia? Già oggi si avverte che nel settore dell’architettura sostenibile si sta suscitando una corsa verso nuovi design, modelli, prodotti innovativi e avanzati sistemi modulari in corso di progettazione. Tutta la tecnologia d’avanguardia disponibile dai maggiori produttori europei è messa a disposizione dell’acquirente per un’estrema vivibilità degli spazi abitati. E tra gli obiettivi dei prefabbricati ci deve anche essere la sostenibilità che minimizzi i rifiuti e gli scarti per massimizzare un’efficienza energetica ed un eco-design realmente possibile. La nuova sfida per le imprese che realizzano prefabbricati consisterà in un bilancio fra economia di un design innovativo e sostenibile con una realtà costruttiva e costi di materie prime. Quindi non parliamo più solo di materiali ecocompatibili come acciai o metalli riciclati o legname certificato come sostenibile, il nostro impegno sarà quello di ridurre l’impatto ambientale creando un ambiente sano e confortevole. Arch. Lorenzo Margiotta
Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante”
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articoli
Prefabbricati in legno Tecnica e produzione Arch. Alessandro Robles
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I
l legno, materiale costruttivo naturale per eccellenza, per anni ignorato nelle strutture architettoniche a causa del largo impiego del cemento armato, si è riaffacciato grazie soprattutto alla versione lamellare che consente di coprire grandi luci ed ottenere un effetto scenografico confortevole ed attraente. Ma, questo materiale può essere adoperato per realizzare interi edifici e non solo coperture. I vantaggi di realizzare una casa in legno sono legati all’assenza di ponti termici e rischi di condensa grazie all’elevata permeabilità al vapore, ma anche ad una serie di caratteristiche che rendono il manufatto rispettoso dei canoni di bioedilizia. Elementi strutturali in legno, soprattutto nella versione lamellare, presentano elevata resistenza a trazione, compressione e flessione, oltre a possedere un basso peso specifico ed ottime caratteristiche termo-acustiche. Quanto il legno sia stato impiegato nelle tecniche costruttive lo insegna la storia dell’architettura ed in particolare la tradizione americana del
Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante”
“balloon frame”, poi rimpiazzato dal “platform frame”. Questa tecnica prevede, innanzitutto, la realizzazione della fondazione generalmente con platea in cemento armato. Ad essa, o ad un cordolo di rialzo che si può realizzare per isolare dall’umidità, viene fissato il telaio pretagliato in legno lamellare del primo piano, mediante opportuni ancoranti. Al telaio si appoggia il solaio e si procede per piani secondo lo stesso criterio. Le pareti esterne ed interne sono composte da telai in legno lamellare con pilastri fissati al piede e all’apice con piastre metalliche a travi lamellari di identica base e specifica altezza. Le pareti sono completate, con funzione di irrigidimento del telaio, da pannelli in legname multistrato. Oggi spesso si utilizzano pannelli OSB (Oriented Strand Board), composti da trucioli di legno lunghi e piatti orientati, all’interno dei quali viene inserito un isolante in genere di fibra di cellulosa. L’assemblaggio di travi lamellari e pannelli è ottenuto mediante l’uso di chiodi o viti installati ad interasse regolare. Gli elementi strutturali sono così composti ed assemblati fra loro in modo da ottenere un necessario controventamento. Le pareti esterne sono rivestite con un cappotto termico realizzato con pannelli in polistirene espanso sinterizzato, successivamente rasato e intonacato. Le facciate possono essere rifinite con intonachino ai silicati silossani o rivestimenti di qualsiasi tipo (mattoni a faccia vista, pietre, ecc,). I solai di interpiano sono realizzati con travi appoggiate in legno lamellare, posate in opera ad interasse adeguata alla luce da coprire e collegate da perlinato. Nell’estradosso viene posato un massetto in cls e successivamente realizzato il pavimento finale. Al solaio di copertura si aggiunge un listello in legno per alloggio isolante ed un altro di ventilazione, pannelli in legname multistrato, guaina impermeabilizzante e manto finale di copertura in tegole o coppo di laterizio. In questo modo si ottiene una copertura termo-ventilata. In luogo dei telai della tecnica americana possono essere utilizzati pannelli portanti prefabbricati che consentono maggiore rapidità di esecuzione. Ci sono poi unità abitative che da prototipi sono diventate nuove tipologie costruttive. È il caso della Domospace francese, unità in legno lamellare a forma lenticolare, sospesa su una base di cemento che consente di farla ruotare per seguire l’andamento del sole durante l’anno.
Una costruzione in legno, grazie all’isolamento termico, consente di avere un buon risparmio energetico, con valori di trasmittanza di parete anche di 0.20 W/mq K. Il materiale naturale funge da regolatore climatico e gli interni risultano già sufficientemente coibentati sia d’estate che d’inverno, implicando un rilevante risparmio in impianti di climatizzazione. Un altro importante risparmio si ottiene in termini di tempo di realizzazione. Si stima infatti che la durata media di un cantiere per una casa unifamiliare di medie dimensioni sia pari a circa 90 giorni.
Non si intende però tacere sulle tipiche perplessità legate ancora oggi all’utilizzo del legno per le strutture in edilizia, specialmente per tutto ciò che riguarda la resistenza agli eventi sismici, al fuoco, alle calamità atmosferiche. Ma se torniamo alla storia dell’architettura troviamo numerosi esempi di edifici in legno che hanno resistito alle avversità ambientali. Infatti le realizzazioni in legno sono strettamente legate ai trattamenti e alle soluzioni tecnologiche adoperate: la struttura portante non è mai direttamente esposta all’azione delle fiamme, ma opportunamente protetta e rivestita da materiali che contribuiscono ad aumentarne la resistenza, e per quanto riguarda la reazione al sisma si possono ricordare i numerosi esempi in Giappone e America, dove, allorquando non è conveniente usare l’acciaio, si provvede a costruire con il legno per la buona risposta che questo materiale dimostra sotto l’azione di scosse telluriche. C’è quindi sicuramente l’auspicio di un uso più massiccio dei prefabbricati in legno.
modulbagno
Un nome costruttivo per la qualità nella serialità dell’ambiente-bagno
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ggi più che mai la vostra stanza da bagno rappresenta una zona-fulcro dell’abitare, sia in ambito residenziale che in quello alberghiero, non più intesa come mero luogo di transito, bensì come spazio in cui volete ritrovare elementi accoglienti, eleganti e confortevoli. Troppo spesso però si tende a sottovalutare la complessità della stanza da bagno in materia di impiantistica avanzata, raziocinio e funzionalità progettuale, creatività e cura per i dettagli, ricerca stilistica degli allestimenti e ottimizzazione degli spazi interni.
Nasce pertanto la necessità di affidarsi totalmente ad esperti qualificati in grado di tradurre in realtà il lavoro progettuale, iniziando sempre dalla comprensione del luogo, dello spazio dove prenderà vita la nuova dimensione volumetrica e dall’analisi del semplice e complesso quadro delle vostre esigenze estetiche e funzionali. modulbagno conferisce volume alle vostre esigenze realizzando il vostro modulo bagno su misura e completo attraverso un processo produttivo altamente industrializzato in ambiente controllato. Il modulo bagno si compone di una struttura autoportante monolitica e tridimensionale prodotta da cassero, interamente realizzata in calcestruzzo armato normale o alleggerito per durare nel tempo, completa di pavimenti e rivestimenti, sanitari, arredi, accessori, rubinetterie e di tutti gli impianti tecnologici, quali adduzione idrica, scarico, elettrico, illuminazione, aspirazione e riscaldamento. modulbagno propone due filosofie costruttive al servizio dell’edilizia moderna che si traducono in altrettante linee di produzione. La prima, denominata “STILELIBERO”, è dedicata alla realizzazione di www.edilia2000.it
cellule bagno su misura per l’edilizia alberghiera, residenziale turistico alberghiera (RTA), residenziale sanitaria assistenziale (RSA), ospedaliera, residenziale per studenti e civile in genere. La seconda, denominata “STILEPRATICO”, invece, è finalizzata alla produzione di cellule bagno di tipo standard per l’edilizia artigianale e industriale, complessi interportuali e ad uso logistica (capannoni prefabbricati), centri direzionali (uffici) e commerciali in genere (ipermercati e punti vendita). Nel vostro capannone il bagno è abitualmente realizzato in opera a costi elevati e non risulta più ricollocabile altrove in quanto rappresenta di fatto una struttura fissa. Il vostro modulo bagno, invece, in quanto struttura mobile, vi consente di spostarlo facilmente in ogni momento all’interno del vostro ambiente di lavoro e se necessario trasferirlo altrove insieme alla vostra attività. Non ultimo, se siete nella necessità di demolire il vostro bagno in opera, il modulo bagno prefabbricato rappresenta per voi l’alternativa più razionale ed economica presente sul mercato.
Quali sono i VANTAGGI? - Il modulo bagno è un prodotto “chiavi in mano” interamente collaudato che garantisce la massima qualità esecutiva ad un prezzo predeterminato, senza sorprese a consuntivo; - Il modulo bagno viene consegnato in cantiere completamente finito, semplificando l’operato della Direzione Lavori nella gestione della programmazione, dei materiali, delle lavorazioni e della manodopera disponibile sempre meno qualificata. Il bagno realizzato in opera rappresenta per il cantiere una vera e propria incognita sia sul piano della qualità che della tempistica. Il bagno prefabbricato rappresenta, invece, un prodotto/ servizio garantito da un unico referente contrattuale; - La riduzione degli oneri finanziari di investimento attraverso una riduzione significativa dei tempi di costruzione e la conseguente possibilità per l’impresa di liberare anticipatamente le proprie risorse, sia economiche che umane, impiegandole in altre attività
in grado, quindi, di aumentare fatturato e utile aziendale. Nell’edilizia moderna, la tempistica risulta essere sempre più determinante per il successo d’impresa. Inoltre, si verifica sempre più spesso che investitore ed impresa siano nella realtà il medesimo soggetto imprenditoriale. In questo caso il vantaggio è duplice; - La totale ispezionabilità degli impianti, frutto di una progettazione oculata e dell’impiego di tecnologie avanzate. Un esempio concreto: l’intero impianto di adduzione idrica e quello elettrico sono completamente sfilabili e, pertanto, facilmente sostituibili, senza necessità di intervenire su pavimenti e rivestimenti interni. Conseguentemente, risultano facilitate le manutenzioni programmate, ovvero tutti gli interventi manutentivi per i quali siano definiti e monitorati i tempi, gli strumenti, e le modalità esecutive atte a garantire o migliorare lo standard qualitativo iniziale di funzionamento del vostro modulo bagno; - La possibilità di spostare il vostro modulo bagno facilmente e se necessario trasferirlo altrove insieme alla vostra attività; - Inevitabilmente, prima o poi, giunge il momento in cui si rende necessario procedere ad un restyling degli allestimenti interni in risposta alla costante evoluzione dei gusti e delle tendenze in materia di design. A tal fine la robusta scocca del vostro modulo bagno rappresenta una struttura ideale per un intervento di parziale ristrutturazione in opera. La progettazione esecutiva consegnata al cliente consente una mappatura precisa dei percorsi dedicati agli impianti tecnologici incassati nelle pareti del modulo bagno, evitando pertanto ogni possibilità di errore e di danneggiamento durante i lavori.
Modulbagno Srl Via Trevisago 4E - 25080 Manerba del Garda (BS) tel 0365552399 fax 0365550279 www.modulbagno.com info@modulbagno.com
modulbagno è lieta di presentare la nuova linea di bagni ultraleggeri, soluzione innovativa per l’edilizia moderna: Problemi di carico permanente e sovraccarico accidentale oltre al peso proprio delle strutture ? Toglietevi un “peso” con il neonato bagno prefabbricato ultraleggero “peso alla nascita” certificato: 250 kg / m2 Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante”
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articoli
Le grandi luci del legno lamellare Strutture prefabbricate con nuovi materiali Arch. Alessandro Robles
Sempre più spesso, nel mondo delle costruzioni, le strutture in legno sono preferite dai progettisti e dai committenti sia pubblici che privati. Il legno lamellare, poi, è il nuovo modo di utilizzare il materiale ligneo che è sempre stato presente nelle abitazioni dell’uomo perchè adatto a tutte le parti strutturali dell’edificio: pareti, pavimento, soffitto, tetto, pilastri e travature. Ma questa tecnologia ci consente di espandere a dismisura i campi di applicazione come nelle grandi luci, nelle forme curve, nelle coperture di ampi spazi, nelle travature a sezione piena di diverse misure e lunghezze notevoli. La grande leggerezza, la lavorabilità, l’adattabilità e la flessibilità del materiale hanno permesso, inoltre, di esplorare nuove multiformi espressioni di modernità costruttiva. Ma la produzione fuori opera di materiali e strutture lignee può benissimo perseguire obiettivi di sostenibilità riferiti all’intero processo edilizio quali salvaguardia dell’ambiente, uso razionale delle risorse, benessere e qualità formale. Il pregio architettonico di un edificio in legno lamellare è rilevante e conferisce valore aggiunto all’immobile, anche grazie alla possibilità tecnica di realizzare i progetti più creativi con un materiale da costruzione tradizionale ed innovativo. Ecco perchè la prefabbricazione si integra perfettamente con una qualità progettuale che voglia mirare alla costruzione di edifici dove si possa vi-
vere in modo sano, selezionando quei materiali che nella produzione, nella posa, nella dismissione e nel possibile riciclo non danneggiano nè l’uomo nè l’ambiente. Al confort derivante da una struttura in legno lamellare a chi vi soggiorna, si aggiunge anche un benessere di carattere psicologico, dovuto alla piacevolezza estetica, al fascino ed al calore esercitato dal legno. E oggi, grazie alla modularità delle strutture di legno ed alle lavorazioni a secco, prefabbricare in legno risulta anche conveniente perchè si offrono soluzioni costruttive sicure e competitive con un impatto ambientale limitato. Per questo c’è da augurarsi che sia proprio il legno, lavorato con la fantasia e l’intelligenza dei progettisti, il segno tangibile che contraddistinguerà le strutture delle future realizzazioni di qualità.
lamelle utilizzò un collante a base di caseina. Le prime opere realizzate col legno
La storia Il legno lamellare fa subito pensare alle grandi coperture di impianti sportivi o chiese di recente progettazione, in quanto rappresenta una valida alternativa a materiali strutturali come cemento o acciaio per coronare spazi di grandi dimensioni. Le prime intuizioni si fanno risalire a Leonardo, tuttavia il primo vero passo verso la creazione dell’attuale tecnologia fu gettato in Svizzera nel 1905 dal maestro carpentiere Otto Freidrich Hetzer che per l’assemblaggio delle
lamellare in Italia risalgono al 1935 ma presentano limiti legati alla scelta del legname e all’attaccabilità del materiale da parte di insetti, funghi e fuoco. Con lo sviluppo dell’industria chimica nel secondo dopoguerra e l’introduzione delle resine sintetiche e degli impregnanti la tecnica del lamellare ha raggiunto oggi elevati livelli di qualità.
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Speciale “Prefabbricazione leggera e pesante”
La realizzazione Innanzitutto si procede alla scelta del legname. Non dovendo puntare su particolari essenze, le aziende preferiscono ricorrere a specie facilmente reperibili. In Europa l’albero più utilizzato è l’abete rosso seguito da larice, pino silvestre e rovere. Il criterio di scelta del materiale si basa su due categorie in scala decrescente riguardo alle caratteristiche del legno, quali inclinazione massima della direzione www.edilia2000.it
delle fibre rispetto alla direzione della tavola, qualità e diametro dei nodi, spessore annuo di crescita del tronco. La fase che segue è l’essiccazione, atta ad ottenere un grado di umidità del legno compatibile col tipo di colla e adeguato al progetto strutturale, in genere compresa fra il 7% e il 16%. Dopo un controllo di qualità, si passa alla “giuntatura” di testa delle tavole per realizzare elementi di lunghezza maggiore. In genere vengono realizzati giunti detti “a pettine” o “a dita”, considerato vantaggioso poiché consente di ottenere un’ampia superficie di incollaggio con bassi sfridi rispetto ad altri tipi di giunzioni. Alla fresatura segue l’incollaggio di testa delle tavole effettuato da macchine che applicano forze di compressione variabili in relazione alla lunghezza dei denti dei giunti. Le tavole così composte vengono piallate, in modo da offrire superfici piane, e calibrate, per evitare l’instaurarsi di tensioni. La fase più importante è quella dell’incollaggio in quanto è necessario creare legami intermolecolari fra colla e legno per garantire uguali resistenze fisico-meccaniche in tutta la sezione dell’elemento strutturale. Le colle più usate sono a base di urea-formolo, resorcina-formaldeide e melamminaurea-formaldeide. Le più utilizzate sono le seconde, per l’alta resistenza agli agenti esterni, e le terze se usate in ambienti chiusi. Le ultime fasi sono la pressatura, realizzata in modo rapido e con macchinari che garantiscono uniformità di incollaggio, una ulteriore piallatura e le operazioni di finitura, per realizzare sagome, fori e intestature come da progetto, e impregnare il materiale.
La normativa La normativa di riferimento per il legno lamellare in Italia è data dall’Eurocodice 5, formulazione di normativa da applicarsi ai paesi europei aderenti alla CEE che coinvolge tecnici, produttori e ditte. In Italia l’Eurocodice 5 è stato recepito come norma UNI EN 1995-1:2005 e UNI EN 1995-2:2005. Le ditte produttrici italiane hanno fatto, fino al 2004, prevalentemente riferimento alle norme tedesche DIN 1052 che più volte il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dichiarato ammissibile essendo normativa europea di comprovata affidabilità. Le principali ditte italiane sono in possesso, inoltre, del certificato di incollaggio “Tipo A” rilasciato dall’Istituto per la Ricerca e Prova dei Materiali nel settore edile “Otto-Graf ” dell’Università di Stoccarda, che abilita l’unità produttiva a realizzare strutture portanti in legno lamellare incollato di qualunque tipo e dimensione, riconoscendo l’elevato livello tecnologico degli impianti utilizzati e la specializzazione del personale addetto. La normativa DIN impone come limite massimo di area per la sezione trasversale 60 cmq, per legni di conifera, e 50 cmq, per legni i latifoglia. La larghezza massima consentita per la singola lamella è di 25 cm, con uno spessore non superiore a 30 mm, che può arrivare fino a 40 mm in elementi costruttivi diritti e non esposti a variazioni climatiche rilevanti.
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articoli
Architettura e prefabbricazione Le facciate in vetro Arch. Emmanuele Baldassarre
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U
na delle più diffuse tendenze dell’architettura contemporanea consiste nel mettere in comunicazione i volumi interni degli edifici con quelli esterni, evitando, per quanto possibile, le ostruzioni. Le facciate continue in vetro, che negli ultimi anni sono state oggetto di importanti evoluzioni tecnologiche, si impongono come filtro ideale per questa funzione. Nelle costruzioni di oggi come in quelle di ieri, il vetro viene scelto innanzitutto per le sue caratteristiche di trasparenza, che rispondono alle esigenze innate nell’uomo di luce e comunicazione. Simbolo di modernità nell’architettura fin dal XIX secolo, il vetro si presenta inoltre come un materiale “High-tech”, funzionale e raffinato, in grado di sfruttare le proprie qualità di trasparenza a diversi livelli. Gli architetti si sono impegnati in direzione di questo aspetto scultoreo per produrre oggi facciate che, giocando su sfumature sottili di trasparenza (vetro stampato o satinato, serigrafia, cristalli liquidi, ecc.), disegnano i prospetti degli edifici come se si trattasse di un foglio di carta bianco sul quale esprimere la propria creatività. Alla facciata in vetro viene quindi affidato il compito di disegnare un prospetto che finora era fatto di elementi architettonici definiti. Dissociato dalla struttura, l’involucro leggero ne stempera l’effetto di massa e, attraverso un semplice gioco di riflessi, ne iscrive lettura nell’ambiente esterno. La storia dell’uso del vetro dimostra come esso sia sempre stato associato alle evoluzioni delle tecniche di costruzione. L’immensa vetrata del Crystal Palace costruito a Londra da Paxton nel 1851 (forse il primo esempio di quello che oggi intendiamo per facciata continua) fu eretta in tempo record grazie all’uso di processi di montaggio ultramoderni. Tale caratteristica è rimasta invariata a tutt’oggi, per cui ai vantaggi estetici che possono derivare dall’impiego di una facciata continua si sommano quelli associati all’uso di una tecnica di costruzione “prefabbricata”, quali la velocità del montaggio e la leggerezza dei suoi materiali componenti. Grazie alle attività di ricerca che le sono state dedicate nel corso degli ultimi decenni, oggi la facciata in vetro contribuisce in modo sostanziale
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al miglioramento del comfort degli ambienti. La vastità della gamma di vetrate e delle funzioni corrispondenti e il ruolo sempre più significativo che esse rivestono anche nelle applicazioni per interni, consentono ai progettisti di disporre di una grande libertà nella scelta di una vera e propria struttura architettonica di luce che soddisfi a pieno le esigenze moderne di comfort. Oltre alla funzione estetica, la facciata continua in vetro si è imposta per la sua capacità di rispondere perfettamente alle richieste di benessere dei suoi utenti grazie alle caratteristiche che vanno dal controllo dell’energia (tutela ambientale) alla protezione acustica mediante le vetrate isolanti, dalla protezione solare e controllo della luce alla sicurezza (intesa come protezione dai rischi di ferita, protezione di beni e persone contro il vandalismo, le effrazioni, i proiettili di arma da fuoco e gli incendi). Recentemente la facciata continua in vetro ha trovato applicazione anche nei progetti di recupero di strutture esistenti. Ad esempio a Roma, nell’intervento di ristrutturazione dell’ex mattatoio in zona quartiere Testaccio (progetto dello studio di architettura dell’arch. Luciano Cuppelloni), dove per recuperare e rifunzionalizzare una zona caratterizzata da ampie pensiline in ferro sulle quali era stato posto il vincolo della soprintendenza ai beni culturali, si è scelto di chiudere lo spazio coperto con delle facciate continue a basso impatto estetico che hanno lasciato inalterata la struttura preesistente e la percezione visiva degli elementi storici, consegnando alla città degli spazi nuovi e completamente rivalorizzati sotto ogni punto di vista. Quando si parla di facciate in vetro, bisogna sapere che queste possono essere di vari tipi, con differenze tipologiche e strutturali ed economiche notevoli tra di loro. Il sistema costituito da un insieme di profilati esterni di alluminio e di lastre di vetro al posto delle tradizionali pareti esterne in muratura viene definito: Facciata continua o “curtain wall” se le intelaiature portanti generalmente in alluminio con inserite le lastre di vetro risultano essere in vista. Facciata strutturale o “structural glazing” quando in vista si trova tutto il vetro con le lastre incollate alle intelaiature, poste in posizione retrostante. Invece un sistema di vetrate fissate ad una struttura portante per mezzo di attacchi puntiformi è detta vetrata a ragni o vetrata “spider glass”. Questi “bulloni”, detti rotulle, generalmente
in numero di quattro attraversano il vetro e lo fissano alla struttura. La vetrata non ha quindi prese sul telaio come nelle facciate vetrate tradizionali, né è incollata su un telaio come nel caso delle vetrate strutturali. Questo tipo di fissaggio può essere utilizzato tanto sulla facciata che sul tetto di un edificio e consente di utilizzare sia vetri semplici che vetrate isolanti con particolari trattamenti termici. Nella realizzazione di una facciata vetrata ci sono diversi aspetti che il progettista deve valutare al di là del puro aspetto estetico. Il primo, e forse il più importante, è la scelta della tipologia di facciata che, come abbiamo detto può avere costi sensibilmente diversi a seconda che si prediliga una facciata continua tradizionale, una strutturale o una “spider glass”. Poi vanno scelti i materiali, a partire dalla tipologia di vetro e dalle sue caratteristiche, i tipi di profilo e gli eventuali accessori in acciaio inox. Dal punto di vista progettuale, importante è la scelta della modulazione, che, oltre ad essere frutto di considerazioni estetico/ architettoniche, deve risultare anche dalle normative inerenti la ventilazione degli ambienti e quindi prevedere un adeguato numero di aperture. Questi sono gli aspetti che più di tutti caratterizzeranno la facciata dal punto di vista estetico. In secondo luogo ci sono quegli accorgimenti che sono necessari per rendere funzionale la facciata continua. Ad esempio, risulta importante adottare in tutte le facciate (tranne che in quelle orientate a Nord) un sistema di protezione solare (veneziane, tendaggi, ecc), perché una buona protezione, se associata ad un’appropriata ventilazione naturale, può sostituire egregiamente il condizionamento artificiale. Inoltre, l’adeguata composizione dei vetri è fondamentale per creare le condizioni di comfort all’interno degli ambienti. L’ultimo aspetto, forse il più impegnativo per i progettisti, è la progettazione di tutte le chiusure perimetrali della facciata onde evitare le infiltrazioni d’acqua. Infatti, mentre la facciata continua in sé, qualora non presenti difetti di montaggio, risulta sempre un sistema costruttivo a tenuta, sono i giunti in cui questa si collega alla struttura portante i veri punti critici per possibili infiltrazioni d’acqua o fastidiosi ponti termici. Per tutti questi motivi, al fine di avere una perfetta e duratura funzionalità della facciata in vetro, sono essenziali una programmazione e collaborazione fra progettista, produttore della facciata, fornitore del vetro e posatore.
Le pannellature prefabbricate Passato e futuro
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a tempo la prefabbricazione titanio fotocatalitico autopulente che a pannelli pesanti ha consen- permette al prodotto di mantenere un tito la realizzazione di edifici aspetto inalterato nel tempo annuldi grandi dimensioni, solidi, robusti lando i costi di manutenzione. I pannelli possono essere semplici o a sandwich. Nel primo caso e resistenti, impiegando minor tempo Ma la tecnologia di produzione dei hanno esclusiva funzione di chiusura e l’isolamento termico vierichiesto dalla costruzione tradiziona- pannelli prefabbricati permette oggi le. di offrire ai progettisti una maggiore ne in genere affidato ad elementi aggiuntivi. La solidità del cemento, unita alla libertà di intervento che supera le I pannelli prefabbricati a sandwich, invece, sono composti da resistenza del ferro e ad un’anima standardizzate soluzioni di finitura. strati cui vengono affidate differenti funzioni al fine di garantire prevalentemente coibentata, ha dato Molto interessante, infatti, si è dicaratteristiche prestazionali di buon livello per l’isolamento terla possibilità di creare pannelli in mostrato un recente intervento di mico del manufatto. cemento armato di diverse dimen- prefabbricazione cementizia che ha In dettaglio, un pannello è composto da una pelle esterna dello sioni, per un uso sempre più diffuso rispettato le innovative indicazioni spessore di circa 10 mm, con funzione estetica oltre che di protenell’edilizia. progettuali permettendo la realizzazione dagli agenti atmosferici, un’imbottitura intermedia isolanUna lunga esperienza di produzione zione di pannelli granigliati a superte, costituita da polistirene o lana minerale di spessore variabile, ha permesso di realizzare un’ampia ficie scanalata in modo da conferire ed uno strato interno di altri 8-10 mm con funzione portante gamma di prodotti, dagli usi più geometrie differenti all’aspetto globadiversi, per soddisfare tutti i tipi di le delle facciate, sfruttando gli effetti e rinforzi nei punti di alloggio degli ancoraggi alla struttura richiesta delle imprese costruttrici. chiaroscurali della stessa luce solare. dell’edificio. Lo spessore totale del pannello varia a seconda delle E l’uso di pannelli prefabbricati per le Tutto ciò permette di ottenere una prestazioni che si intendono conferire al rivestimento e vengono facciate continue degli edifici sta tro- gamma di possibilità estetiche che predefinite in fase di produzione. vando oggi un maggior impiego per consentono al pannello prefabbricato Inoltre, gli strati del pannello, con interposto l’isolante, possono una serie di vantaggi che si aggiungo- di superare l’idea di elemento utilizessere collegati tra loro rigidamente od essere liberamente dilatano a quelli prevalentemente economi- zato in ambito quasi esclusivamente bili e consentire il libero movimento dello strato portato rispetto ci che finora ne hanno condizionato industriale. a quello portante. l’uso. E se a ciò si aggiunge la diffusione Gli elementi vengono ancorati all’edificio mediante una strutInfatti oggi si possono realizzare ma- odierna della realizzazione di pannelli tura a guide metalliche che varia in base al tipo di pannello che nufatti dai particolari effetti cromatici di facciata in alluminio, un laminato e morfologici, ad esempio mediante preverniciato con speciali polveri può presentare sui bordi una scanalatura idonea ad accogliere i l’utilizzo di graniglie a miscele diffe- termoindurenti a base di resine ad profili di montaggio. Le guide vengono fissate meccanicamente renziate, e azzerarne la manutenzione alta flessibilità, si comprende come alla struttura del manufatto mediante sistemi di ancoraggio che grazie all’inalterabilità degli elementi si possa sperare in una produzione possono permettere la regolazione del pannello ed assicurano la che compongono il pannello prefab- prefabbricata che si presti a fornire stabilità della facciata. bricato stesso. sempre risposte adeguate ad una proInoltre, scegliendo di realizzare una gettazione di qualità. facciata ad elementi prefabbricati, Arch. Alessandro Robles si possono ottenere dimensioni, forme e spessori vari utilizzando ormai sistemi collaudati di collegamento alla E’ un procedimento che favorisce la decomposizione degli inquinanti evitandone l’accumulo mediante l’utilizzo dell’enerstruttura portante gia luminosa che stimola la formazione di reagenti fortemente ossidanti. dell’edificio. Il sottile strato di biossido di titanio che riveste il pannello dopo il processo di ossidazione, funziona come un “fotocataI pannelli prefabbrilizzatore” favorendo l’ossidazione degli inquinanti atmosferici organici e inorganici (efficacia verificata nei laboratori del cati possono essere Dipartimento di Chimica del Politecnico di Milano). quindi costituiti da La fotocatalisi viene sfruttata anche nei trattamenti di depurazione dell’aria e delle acque. In campo industriale trova malta cementizia impiego anche nella produzione dei vetri autopulenti, sfruttando la superidrofilia dei semiconduttori irradiati. fibrorinforzata, per Il rivestimento a base di titanio, infatti, permette, per azione della luce, la distruzione dello sporco per ossidazione del migliorarne la remateriale organico tramite i radicali dell’ossigeno prodotti sistenza a trazione, oppure da cemento e
Sistema di facciata ad elementi prefabbricati
Il metodo fotocatalitico
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SCHEDE PRODOTTO
Solai a pannelli precompressi e ad armatura aderente alleggeriti con pani in polistirolo o blocchi in laterizio Lastre “VIBROTRAL” ad armatura aderente
Diodoro Edilfer S.r.l. Via Accolle, 14 - 64026 Roseto Degli Abruzzi (TE) Tel: 085 894521 Fax: 085 8930348 email: tecnici@diodoro.it
Il DPR 246/93 vieta esplicitamente l’utilizzo delle lastre prive di Marcatura CE. L’Art 11, Vigilanza , al comma 3 recita: “ I prodotti, che risultino non muniti della Marcatura CE o dell’attestato di conformità , o ne siano comunque privi devono essere ritirati dal commercio e non possono essere incorporati o installati in edifici pena la sospensione dei lavori ed il pagamento delle successive ammende. Il Direttore dei lavori è tenuto a rifiutare forniture di prodotti privi di marcature CE.
Questa struttura con l’intradosso finito è concepita per solai su piccole medie e lunghe luci, per sovraccarichi normali. E’ costituita da pannelli in cemento armato vibrato di larghezza cm 120 e soletta inferiore di cm 5 di spessore, irrigidita con tre tralicci in acciaio. Per quanto concerne gli elementi di alleggerimento questi vengono ottenuti con pani in polistirolo espanso. I blocchi in polistirolo possono essere incollati in fase di produzione dei pannelli o forniti separatamente in cantiere. Il completamento della struttura avviene con la posa dell’armatura di ripartizione nella soletta e con il getto in calcestruzzo delle nervature longitudinali e della soletta di conveniente spessore. Eventuali nervature trasversali possono facilmente essere realizzate.
Pannelli precompressi Questa struttura con l’intradosso finito è concepita per solai a grandi luci e sovraccarichi di notevole entità. E’ costituita da pannelli in cemento armato precompresso di larghezza cm 120, soletta inferiore di cm 5 di spessore, irrigidita con tre tralicci in acciaio ed armatura portante con trecce in acciaio RaK 180. Per quanto concerne gli elementi di alleggerimento questi vengono ottenuti con blocchi in laterizio o pani in polistirolo espanso. Il completamento della struttura avviene con la posa dell’armatura di ripartizione nella soletta e con il getto in calcestruzzo delle nervature longitudinali e della soletta di conveniente spessore. Eventuali nervature trasversali possono facilmente essere realizzate.
Il GRUPPO DIODORO costituito dalle società DIODORO EDILFER S.r.l. - DIODORO CASA S.r.l. - IMMOBILIARE DIODORO S.r.l. - I.C.E.I.M. S.r.l. – DH SERVICE S.r.l. - opera da oltre 80 anni nel campo dell’edilizia. Con un forte orientamento alla soddisfazione della propria clientela, esso si è contraddistinto per la costante reingegnerizzazione dei processi produttivi, indispensabile per essere all’avanguardia in un mercato caratterizzato da una continua evoluzione e da una forte competitività. La DIODORO EDILFER S.r.l. è un industria leader nella produzione di solai per l’edilizia civile, commerciale ed industriale, tra i quali travetti in c.a.p. e tralicciati, architravi in laterocemento, doppia lastra, solai autoportanti, lastre predalles ad armatura aderente e pannelli precompressi. 12
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Bonomi Prefabbricati
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a Società Bonomi Prefabbricati è una società dinamica e di successo, con grande esperienza nella modulistica dei prefabbricati, costituita nel 1958 e da oltre 40 anni è Leader nel settore della prefabbricazione cantieristica sia in campo nazionale che internazionale:
Bonomi Prefabbricati & Immobili S.r.l. Divisione General Contractor I - 38086 Pinzolo (Tn) - Italy P.zza Mercato, 8 Uffici Commerciali: Cell. ++39 335215854 Tel. ++39 0465 501411 Tel.++39 0465 500233 Fax ++39 0465 512224 info@bonomiprefabbricati.it www.bonomiprefabbricati.it
La Società, che rappresenta la soluzione giusta per ogni esigenza, propone soluzioni con superfici multiuso, in forma provvisionale, in conformità alle esigenze di mercato: versatilità, rapidità di montaggio e con una elevato grado di sviluppo tecnico. La Bonomi Perfabbricati ha titolo nel proporsi sul mercato con una importante innovazione nel settore della prefabbricazione, poiché strutturata con l’impiego di personale tecnico capace di offrire ai suoi clienti le soluzioni adeguate per ogni necessità, apportando ai propri prodotti soluzioni creative e pratiche. L’alta capacità tecnica e commerciale del personale Bonomi, Le permette di proporre ai suoi clienti fin dalle prime idee del progetto e fino alla consegna e montaggio finale delle strutture modulari prodotte.
Offre prezzi concorrenziali e Container garantiti nel tempo. La loro grande esperienza permette di offrire un prodotto riconosciuto di qualità dai loro depositi quali:
mitori/servizi/spogliatoi, ecc.) • Container Box , Container Open top 20’ e 40’ • Container Reefer • Box Lamiera • Shelter Container speciali modificati su misura, e su disegno del cliente • Container Officina • Container Tank • Container abitativi, monoblocchi prefabbricati coibentati • Box Sanitari • Wc Chimici • Container militari • Container per vernici, per liquidi pericolosi • Container Usati
• Strutture di pronto utilizzo con Monoblocchi mobili (uffici/dor-
La solida struttura, caratterizzata da una grande squadra per grandi sfide,
Offre un servizio integrale, “chiavi in mano” (disegno, progetto ed esecuzione), garantendo un perfetto equilibrio nei costi di realizzazione, qualità, prezzo e consegna. Grazie alla versatilità dei prodotti offerti, la Società Bonomi Prefabbricati può fornire prefabbricati in tutta Italia ed tutta EUROPA, grazie all’esperienza maturata negli anni.
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ha potuto soddisfare le esigenze di una vastissima clientela e non da ultimo si stanno ulteriormente sviluppando in settori a carattere permanente, dati da: • capannoni metallici • strutture in legno lamellare • edifici di civile abitazione in legno, scuole • scuole ed asili nido • progettazione di coperture in legno lamellare, umanitario (Protezione Civile) e Militare In funzione della versatilità con cui i loro prodotti possono essere costruiti ed assemblati, essi possono essere favorevolmente impiegati in situazioni di emergenza e di pronto intervento con risultati decisamente soddisfacenti.
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