PerchĂŠ un evento in...
Campania Location e scenari d’appeal per eventi memorabili
Un unicum che intriga, ogni volta come fosse la prima. Fascino a profusione, per questa destinazione dal volto eclettico e cangiante e un retrogusto intimista che regala il raro senso dell’emozione
Il centro congressi dell’Hotel Continental è composto di 12 sale congressi modulari e confortevoli, capaci di ospitare dalle 15 alle 400 persone. Perfettamente attrezzate con la tecnologia più innovativa compongono l’offerta di spazi per Meeting e Congressi dell’Hotel Continental e rendono possibile, parallelamente alla manifestazione principale, riunioni di commissioni o di piccoli gruppi.
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Nessuna come lei U
na destinazione “best seller”, quelle di cui si ha una spiccata percezione anche se non la si conosce e che quando ci si arriva accoglie come se fosse “qualcuno” e non qualcosa, sprigionando una nitida impressione di caratterialità. E osservando il senso puro dell’etimologia: chi accoglie rende partecipe di sé. La Campania si rivela nel “corpo a corpo” come pochissime altre e coinvolge da subito il Mice che la sceglie per i suoi eventi, a iniziare da Napoli. La cifra della sua bellezza è quasi una dissipazione: ne ha così tanta, capricciosamente e anarchicamente distribuita che scoprirla è una rivelazione continua e Napoli è anche la quinta città italiana per numero di sedi congressuali – dopo Roma, Milano, Firenze e Torino –, dimore storiche e musei inclusi. Una destinazione esperienziale per antonomasia, la Campania, che fra le sue icone annovera la Costiera Amalfitana, Sorrento e la Penisola Sorrentina, le isole dell’arcipelago con Ischia, Capri e Procida in un infinito gioco di seduzione. E poi la Reggia di Caserta e gli altri siti Unesco: l’acquedotto vanvitelliano e il complesso di San Leucio, Velia e la certosa di Padula – Salerno –, le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata cui si affiancano Paestum, il Cilento e il complesso di Santa Sofia a Benevento, con forti tracce dei longobardi. C’è tutto, in Campania, e a incrementarne l’appeal concorrono, naturalmente, novità e fruibilità.
Una tela di colori, quella della Campania, sempre un passo avanti nello stupire perché non basta sentirla raccontare, bisogna viverla. A iniziare da Napoli, che cattura al primo sguardo e seduce per gli opposti Il set del Mice Il volto della destinazione cambia, si evolve, migliora. A questo concorre la sinergia di intenti, come palesano i dieci milioni di euro stanziati a settembre dalla regione Campania, suddivisi in due ambiti: quattro milioni per gli interventi relativi al “Sistema produttivo della cultura” e sei milioni di euro destinati a “Nuovi prodotti e servizi
Luciana Francesca Rebonato
Sopra, Marina Grande, il primo approccio con Capri per il Mice che approda sul’isola. Sotto, Napoli, destinazione intrigante per gli eventi
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Perché un evento in... Campania
Lo sapevate che.. ✓ È stato inaugurato a ottobre al Maschio Angioino di Napoli un nuovo itinerario di visita, un’apertura sotterranea situata sotto la Torre San Giorgio. Il punto di partenza del nuovo percorso è una bombardiera di epoca aragonese – recentemente riportata alla luce – probabilmente di fine 1495, modificata dagli spagnoli in epoca vicereale e abbandonata in epoca borbonica. ✓ A Pompei è riemersa la domus “vintage”: stucchi colorati che rievocano i marmi più preziosi, antichi e rari decori. Recenti scavi riscrivono la storia di quella che era stata indicata come la casa di Giove, una domus con decori in “primo stile”, detto anche “stile strutturale”. ✓ È stato completato a settembre il restauro di palazzo Diomede Carafa di Napoli che porta il nome del suo ideatore, primo conte di Maddaloni. Situato nel cuore di Napoli, venne ristrutturato nel 1466 con lo scopo di ospitare i reperti delle varie fasi di antichità napoletane.
per il turismo culturale”. Un impegno finalizzato a sostenere le imprese dei prodotti e dei servizi del turismo culturale regionali e che rientra nel “Programma operativo regionale – Campania 2014-2020”, che costituisce il quadro di riferimento per l’utilizzo delle risorse comunitarie del Fesr, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. Il tutto al fine di garantire la convergenza della Campania verso l’innovazione secondo parametri europei: ampio spazio, infatti, è dato allo sviluppo di tecnologia 4.0, commisurata alle esigenze produttive e gestionali del settore. La regione, inoltre, ha messo sul piatto anche un milione e 450mila euro da destinare al cinema con una rosa di 49 progetti che includono 27 festival e 17 tra premi e rassegne. Nel 2018, infatti, la Campania ha destinato fondi alla promozione e alla diffusione della cultura cinematograficoaudiovisiva per la seconda annualità di attuazione e il considerevole incremento di quest’anno
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rispetto al 2017 conferma la concreta strategia – avviata nel biennio precedente – della valorizzazione e del rilancio del comparto. Sempre più sotto i riflettori, la destinazione, i cui set rappresentano molteplici opportunità per i player della meeting industry: più possibilità per i planner, per le strutture ricettive e per i delegati, che partecipando alle riprese in routing post congress, vivono l’esperienza da protagonisti. E in ogni stagione dell’anno, grazie al clima ottimale dell’intera Campania. La varietà delle iniziative, quindi, da quelle storiche e consolidate alle più innovative ed emergenti, evidenzia una forte vi-
Pompei e il Vesuvio nei colori del crepuscolo. Sotto, a sinistra, veduta aerea di Sant’Angelo, paradiso di Ischia e, a destra, Amalfi, che dona il nome alla divina Costiera
vacità territoriale ben distribuita nell’intera destinazione e il ventaglio delle proposte, alcune delle quali da realizzare entro la fine del 2018, palesa un ulteriore valore aggiunto per l’attrattività della destinazione con un sovente ed evidente respiro internazionale.
Emozionale e internazionale L’assessore al turismo Corrado Matera ha dichiarato: «La nuova governance della regione vuole diversificare l’offerta, facendo sì che i territori interni e i nostri numerosi tesori nascosti possano beneficiare degli afflussi di incoming
garantiti dai grandi attrattori. Grazie anche al nostro lavoro, la Campania è la seconda regione in Italia per il turismo culturale e nuovi percorsi e nuove realtà, anche lontane dalle mete tradizionali, sono e saranno in campo, dal turismo religioso a quello green, dall’enogastronomia alla dieta mediterranea». Proiezioni e azioni che si riversano a cascata nel nostro settore, sempre alla ricerca di eccellenza, qualità e diversificazione, con il fil rouge dell’unicità. Come Napoli, che rappresenta uno dei principali poli di crescita congressuale dell’intera Campania, grazie alla sua forte attrattività e al costante potenziamento dei collegamenti aeroportuali e ferroviari che la rendono una destinazione organizzata ad accogliere il target congressuale. E la concertazione è del Convention Bureau Napoli, diretto da Giovanna Lucherini con, nel ruolo di presidente, Armando Brunini, al contempo amministratore delegato di Gesac Spa, società di gestione dell’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino. E uno dei principali obiettivi strategici di sviluppo dell’aeroporto di Napoli è quello di valorizzare la città in chiave internazionale creando un sistema di destination management insieme ai principali attori della filiera locale. Dichiara Brunini: «Quando quattro anni fa abbiamo definito la nuova strategia di sviluppo dell’aeroporto di Napoli, siamo partiti dall’analisi delle principali opportunità e ci siamo posti l’obiettivo di contribuire fattivamente a valorizzare la nostra destinazione, realizzando il suo enorme potenziale. Ci siamo impegnati in prima linea per la costituzione del Convention Bureau Napoli e Gesac è uno dei soci fondatori».
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Perché un evento in... Campania
Monti Lattari, nella Penisola Sorrentina. A destra, Marina Corricella, il borgo marinaro più antico di Procida. In basso, la spettacolare costa di Sorrento vista dal mare e, a destra, Castel Sant’Elmo con la sua vista su Napoli
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Capodichino, green sul podio
Nuovi giardini per la Reggia
L’action plan di Gesac Spa prevede la promozione del territorio e azioni mirate congiunte di destination marketing in collaborazione con enti pubblici e soggetti privati della filiera del turismo, per esempio la partnership con i principali musei e attrattori della città. Fra i risultati, spicca “l’aeroporto archeologico”, ovvero l’itinerario archeologico all’interno dello scalo aeroportuale con statue, affreschi e reperti archeologici, un evergreen nel contesto del patrimonio della destinazione. Un benvenuto al Mice che atterra a Capodichino, un progetto che nasce da un’idea di Gesac e della Soprintendenza Archeologica della Campania, formalizzata in un protocollo d’intesa con Mibact per promuovere il patrimonio archeologico della Campania. Dai must del passato a quelli del presente e ancora il volto nuovo della destinazione passa dall’esempio aeroportuale: grazie a una partnership tra il gestore aeroportuale e Gh Italia, handler storico dello scalo partenopeo, Napoli sarà il primo aeroporto in Italia a utilizzare bus elettrici per il trasporto passeggeri su pista e piazzali. Il progetto, comunicato questa estate, prevede tempi rapidi di realizzazione e la sostituzione degli attuali bus inizierà questo inverno. Non solo. È stato definito un accordo di fornitura per il rinnovo dell’intero parco dei mezzi e delle attrezzature di rampa che saranno sostituiti con quelli a emissioni zero. Napoli, dunque, viene coronata primo scalo green in Italia per l’utilizzo di “bus intercampo” elettrici con conseguenti e ingenti benefici in termini di impatto ambientale, di safety e di qualità.
Alza sempre l’asticella, la Campania, che rinnova il suo volto con progetti di riqualificazione urbana cui fa da portavoce Caserta: a settembre, infatti, è stato firmato il protocollo di intesa tra Agenzia regionale del demanio, comune di Caserta e Confindustria Caserta per l’autorizzazione dei lavori di ripristino dei giardini in piazza Carlo III di Borbone. L’iniziativa nasce dall’esigenza di migliorare l’immagine di quella che è
una delle piazze più importanti di Italia e che si estende dall’ingresso principale della Reggia di Caserta per ben 130mila metri quadrati. I lavori di rivalorizzazione della piazza prevedono una durata complessiva di circa 18 mesi e l’intervento di bonifica dei giardini rientra nell’azione più ampia avviata da Confindustria Caserta per ridare slancio all’immagine del territorio, volontà già manifestata attraverso la recente iniziativa promossa dal comitato tecnico di re-
branding del territorio. Il progetto è sostenuto e finanziato dalle aziende del territorio casertano fra le quali il gruppo Boccardi e Rosa Boccardi, general manager del Grand Hotel Vanvitelli, ha dichiarato che «Il gruppo Bga – e in particolare il Grand Hotel Vanvitelli – opera ormai da vent’anni nel settore turistico della provincia di Caserta. Crediamo, pertanto, di conoscere le potenzialità del nostro territorio, alcune non ancora interamente espresse e ben lungi dall’esserlo. Negli ultimi anni per la Reggia è stato fatto un lavoro egregio e, pur con le maggiori difficoltà del caso, il nostro vuole essere un gesto che sia al tempo stesso un appello affinché venga fatto lo stesso per l’esterno del Palazzo, per quello che è il primo colpo d’occhio. Il nostro vuole essere un segnale: partire da questo per cominciare a ragionare nell’ottica di una città attraente e che sia orgogliosa di sé stessa. Non è detto che l’offerta debba organizzarsi in maniera sistematica. Spesso, in più operatori contemporaneamente – sia pubblici sia privati –, scattano dei meccanismi di consapevolezza spontaneamente, grazie a piccoli segnali. Ci si dà da fare quando si capisce che è il momento buono per muoversi e noi crediamo che questo lo sia». È indubbio, infatti, che nella scelta di una destinazione ci si concentri, oltre che per l’offerta squisitamente Mice, anche sul suo volto e, come prosegue Rosa Boccardi, «sulle bellezze naturali e culturali nelle quali rientrano paesaggi urbani ben tenuti, costruiti in modo equilibrato, puliti e ordinati. La piazza Carlo III, concepita da Vanvitelli, è il primo colpo d’occhio della città e per essere la rappresentazione della grandiosità, non può prescindere da queste considerazioni».
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Perché un evento in... Campania
L’eleganza della Reggia di Caserta di notte. Sotto, Casertavecchia, borgo medievale alle pendici dei monti Tifatini
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Santuari, porti e waterfront Grande soddisfazione anche da parte di Carlo Marino, sindaco di Caserta, che commenta: «Quando si mettono insieme le istituzioni del territorio, non si possono che ottenere ottimi risultati. L’iniziativa è un grande passo avanti e ringrazio Confindustria insieme all’Agenzia del demanio e alle importanti aziende che hanno sposato questo progetto. Piazza Carlo III tornerà al suo antico splendore e ben presto diventerà il vero cuore pulsante della città. Questo interven-
to costituisce solo la prima iniziativa per quanto concerne la piazza. In quest’area, che comprende anche alcune zone di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana e della Regione Campania situate su viale Ellittico, stiamo realizzando un progetto di valorizzazione che renderà questa piazza un grande attrattore turistico non solo della città di Caserta, ma dell’intera regione. In questo senso, l’apporto di Confindustria e delle realtà produttive risulterà fondamentale nel portare a compimento tale progetto. Abbiamo iniziato una collaborazione di grande importanza, che vedrà lavorare in stretta sinergia comune e Confindustria nello sviluppo di altri importanti iniziative per la crescita della città». E oltre a Caserta, l’intera destinazione è interessata da disegni di riqualificazione e in più contesti, tutti fruibili dal Mice. Sono stati infatti stanziati quattro milioni di euro per interventi – anche di messa in sicurezza – dei santuari campani – nonché dei luoghi di culto – e un maxi investimento di 150 milioni di euro è stato varato dalla giunta regionale per i porti della Campania. Il tutto finalizzato a restituire un refresh alle insenature più belle del territorio. A Salerno, intanto, continua la riqualificazione del fronte mare: la città, infatti, sta preparando nuovi scenari e prospettive fruibili anche dalle zone più panoramiche della destinazione. Salerno la città che cambia, quindi, e da ottobre è ufficiale che anche Maiori, uno fra i gioielli della Costiera Amalfitana, prende in esame un restyling del lato est del suo lungomare. Con tanto di parcheggio interrato.
scelti per voi 1
Sorrento Incontra Sorrento ospita ogni anno milioni di persone provenienti da tutto il mondo attratti, oltre che dallo straordinario territorio, anche da un fitto calendario di eventi culturali eccellenti
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orrento è una destinazione con un’alta capacità attrattiva basata sulla cultura dell’ospitalità, dell’eccellenza delle strutture e dei servizi, ma anche incentrata su un ricco programma di eventi che coinvolge tutta la città in ogni stagione, da quella estiva a quella invernale, il tutto immerso in un contesto paesaggistico invidiabile. Le attività di promozione messe a punto dalla poliedrica amministrazione hanno fatto sì che Sorrento, oltre a poter offrire il fascino dei suoi tesori naturali, la memoria delle tradizioni artigianali e la bellezza indiscussa del mare e dell’ambiente circostante, potesse diversificare il suo ventaglio di proposte introducendo iniziative culturali di grande spessore. Da qualche anno, infatti, Sorrento è allietata da un programma di manifestazioni che rappresentano una valida attività complementare al turismo d’affari e al momento lavorativo vero e proprio. Rassegne letterarie,
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teatro, musica, danza, folklore ed enogastronomia hanno permesso, negli anni, di ottenere risultati importanti nel marketing territoriale.
Aspettando l’inverno Negli ultimi anni l’amministrazione ha intensificato molto l’attività di promozione, volta sopratutto a rendere Sorrento appetibile non solo nella bella stagione. E infatti, da qualche tempo, Sorrento “vive” anche nel periodo invernale un’intensa attività culturale e artistica, che garantisce la presenza di numerosi visitatori. Il merito è di Sorrento Incontra con la kermesse invernale “M’Illumino d’Inverno”, la rassegna culturale che da ottobre a gennaio anima la città con eventi e percorsi di luce installati nel periodo natalizio. L’iniziativa è una miscellanea di arti, cultura, forme espressive e contaminazioni artistiche, in una terra in cui la luce, fonte d’ispirazione per poeti e pittori, ritorna nel periodo autunno-inverno sotto forma di scintillanti
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1 Il Golfo di Sorrento 2 I Barcellona Gipsy Balkan 3 La festa tra terra e mare 4 La vista mozzafiato sul porticciolo 5 Emanuela Bianchini 6 Inva Mula 7 La Uunema orchestra 8 Francesco Di Bella
scelti per voi
decorazioni luminose che valorizzano i tesori artistici della città e danno vita a un teatro vivente lungo le strade, il centro storico, i monumenti. M’Illumino d’Inverno propone quindi l’illuminazione delle emergenze artistico-architettoniche dell’intero centro storico in una sorta di luci cinematografiche, dove spazi, palazzi e monumenti divengono scenari di performance artistiche,
alle quali vengono affiancate le produzioni enogastronomiche. La parafrasi della celeberrima Mattino di Ungaretti ben definisce questa manifestazione sorrentina, poiché la luce illumina il buio dell’inverno e allunga la stagione turistica offrendo anche un servizio socio-culturale ai cittadini. Vista l’importanza internazionale di Sorrento, la qualità del turismo che la popola e la preparazione del pubblico residente abituato a programmazioni artistiche di qualità, è stato messo a punto un programma di alto profilo artistico, al fine di collocare la “città delle sirene” nel circuito dei più prestigiosi festival nazionali e internazionali. Il Teatro Comunale Tasso, il centro storico, le chiese e gli altri luoghi del territorio si trasformano in suggestivi palcoscenici, dove gli allestimenti si
inseriscono discretamente nei contesti, integrandosi perfettamente con i luoghi al fine di esaltarli e rispettarli.
Gli appuntamenti di quest’anno Il calendario dell’edizione 2018/2019 si è aperto già a fine ottobre al Museo Correale con il 23esimo Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito, un incontro sul cinema e i beni culturali, che ha visto la partecipazione e gli interventi di Giancarlo Magalli e Paride Leporace, direttore di Lucana Film Commission. A metà novembre al Teatro Comunale Tasso l’appuntamento è stato con la musica internazionale, con il concerto di Stefano Bollani, un viaggio da Bach ai Beatles, da Stravinskij ai ritmi brasiliani, con incursioni nel pop e nel repertorio italiainformazione pubblicitaria
scelti per voi 9
Sorrento per il Mice Trentamila posti letto, oltre 15mila camere, trecento hotel: l’offerta di Sorrento è davvero esaustiva e articolata, in grado di soddisfare le esigenze di una clientela internazionale, ma anche quelle provenienti dal segmento Mice. La perla della costiera offre panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli, sospesi tra il verde delle colline e l’azzurro del mare, che qui trovano un perfetto equilibrio; un luogo straordinario caratterizzato da un clima mite, un contesto perfetto dove rigenerarsi e trovare energie per intensi momenti di lavoro, ma anche il punto di partenza per programmare escursioni verso mete da sogno come Capri, Ischia, Pompei, Positano, Amalfi, Ercolano, Napoli e il Vesuvio, tutte situate a pochi chilometri di distanza. Un’offerta che porta ogni anno sulla Penisola Sorrentina tre milioni di turisti, attirati oltre che dal paesaggio, dalla storia, dalle tradizioni artigianali, dal mare e da una programmazione di eventi culturali che sempre più spesso risulta decisiva in una competizione così serrata con le altre mete di maggior attrazione turistica. Sono copiosi gli eventi promossi dall’amministrazione comunale, che nel tempo hanno permesso di ottenere risultati importanti nella promozione dell’intera destinazione.
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no degli anni Quaranta. A fine novembre, invece, è prevista l’accensione degli addobbi luminosi e l’apertura, nei fine settimana, delle animazioni da strada e marching band. Sempre al Teatro Comunale Tasso il 30 novembre il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, un’orchestra multietnica nata nel 2002 da un idea di Mario Tronco della Piccola Orchestra Avion Travel all’interno dell’Associazione Apollo 11, un progetto sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare il rione Esquilino di Roma, dove gli italiani sono una minoranza etnica. Da dicembre il calendario si infittisce e prevede, nella cattedrale di Sorrento, la manifestazione Suoni Divini, dove ascoltare le voci di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti di informazione pubblicitaria
Musica Nuda e Viktoria Tolstoy quartet, un’artista affermata non solo nell’ambito jazz, ma anche nel mondo pop. Al Teatro Comunale Tasso le Giornate Professionali del Cinema (dal 2 all’8 dicembre), Zastava Orkestar (8 dicembre) e Sorrento Jazz con Simona Molinari il 14 dicembre, Maria Pia De Vito e la Banda Molleggiata il 15 dicembre, il giorno successivo la B&B Quartet. All’avvicinarsi delle feste natalizie, ancora al Teatro Comunale Tasso, il Concerto della Fondazione Pavarotti (20 dicembre), il concerto di Natale di Ambrogio Sparagna e Peppe Servillo in “Fermarono i Cieli” il 21 dicembre e il 31 dicembre il Concerto Sinfonico di Fine Anno che ripercorre le traccie del famoso Concerto di Capodanno di Vienna. L’inizio del 2019 sarà celebrato con una grande festa con musica in piazza Tasso nel consueto Capodanno in Piazza e con i Fuochi pirotecnici di piazza Tasso, piazza della Vittoria e piazza dei Marinai. Sempre nel mese di gennaio il Teatro Comunale Tasso sarà il protagonista di una serie di spettacoli musicali con l’artista
9 I colori vivaci della Marina Grande 10 Scenografie suggestive in riva al mare 11 I Tortured Soul 12 Enzo Gragnaniello Ssq 12
internazionale Teresa Salgueiro, il cantautore Tommaso Primo e Maldestro, che ha scelto Sorrento come prima tappa del suo tour, che coincide con l’uscita del suo nuovo disco. La kermesse si chiude il 26 gennaio con uno spettacolo che vedrà noti professionisti di fama internazionale uniti ad artisti del territorio.
Comune di Sorrento Piazza S. Antonino, 1 80067 Sorrento (Na) Tel. 081 5335111 Fax 39 081 8771980 protocollo@pec.comune.sorrento.na.it www.comune.sorrento.na.it www.sorrentotourism.com
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Perché un evento in... Campania
I protagonisti alla ribalta La destinazione Campania ha il volto di alcune figure-chiave. Professionisti che con la loro esperienza concertano per la meeting industry opzioni, soluzioni e opportunità
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iovanna Lucherini e Armando Brunini: rispettivamente il direttore e il presidente del Convention Bureau Napoli. Abbiamo intervistato Giovanna Lucherini e rivolto una domanda ad Armando Brunini, che è al contempo l’amministratore delegato di Gesac Spa. Attivo e fattivo, il Convention Bureau Napoli riserva grande attenzione alla differenziazione delle tipologie di eccellenze da affiliare. Entriamo nello specifico? «Negli ultimi tre anni, Convention Bureau Napoli e l’industria Mice partenopea hanno lavorato
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con impegno alla promozione della città in chiave congressuale e al miglioramento dell’accoglienza, ottenendo ricadute positive sull’indotto complessivo dell’economia locale. Al fine di incrementare la capacità di attrazione dei flussi congressuali e migliorare immagine e visibilità del territorio, poco comunicata all’esterno e agli operatori Mice, Cbn ha ritenuto fondamentale individuare anche altri “contenitori per eventi” in città da aggregare, puntando sulle numerose sedi “non convenzionali” che caratterizzano l’unicità di Napoli. Sono stati quindi sottoscritti numerosi protocolli d’intesa di partnership con alcuni musei – Complesso Monumentale Donnaregina, Museo Filangieri, Museo Archivio Storico del Banco di Napoli, Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, Amici di Capodimonte per il Museo e Real Bosco – e palazzi storici – Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos di Stigliano, oltre a
stinazione, a partire dai quali l’amministrazione e gli operatori della filiera, in modo congiunto, devono lavorare, ognuno svolgendo i propri compiti nei rispettivi ambiti di competenza. Se questo non accadrà in tempi brevi, perderemo delle opportunità».
Catacombe di San Gennaro e Galleria Borbonica. Grazie all’ineguagliabilità della città, alle sue numerose sedi non convenzionali e tramite Cbn, Napoli è stata recentemente selezionata per la pubblicazione sul prestigioso report annuale “25 Event venues and destinations to watch in 2019”, ed è l’unica destinazione italiana ad apparire sulla guida. In pochi giorni, si sono registrati oltre tremila download in tutto il mondo». “Smart city, smart congress”, una trasformazione essenziale per poter acquisire i grandi congressi internazionali. Ovvero? «Napoli ha grandi potenzialità, in alcuni casi ancora inespresse, che invece devono essere valorizzate per renderla una destinazione ancora più ambita nel mercato Mice nazionale e internazionale. Stiamo continuando a lavorare in autonomia relativamente alla promozione della città e alla destagionalizzazione del congressuale, beneficiando dell’importante crescita dei collegamenti diretti garantiti dall’aeroporto internazionale di Napoli. La strada da percorrere è ancora lunga ed evidentemente non è compito del solo Cbn – a oggi totalmente privato – lavorare in tal senso. Il piano strategico degli Stati Generali del Turismo di Napoli 2017-2020, a cui il Cbn ha partecipato come referente unico al tavolo di lavoro tematico per il Mice, definisce le linee-guida dei fattori che oggi determinano l’attrattività e la competitività della nostra de-
Il contributo del Convention Bureau di Napoli è stato decisivo per assegnare alla città la XXXIX edizione del congresso europeo sulla tossicologia clinica Eapcct, in calendario dal 21 al 24 maggio 2019 e con quattrocento partecipanti previsti. Si torna in Italia dopo 15 anni dall’edizione romana del 2003. Ce ne parla? «L’occasione di candidare Napoli per Eapcct 2019 è nata grazie a un fam trip organizzato a febbraio 2017 insieme alla Regione Campania, a cui ha partecipato Grupo Pacifico, il Pco che ha in carico l’organizzazione dell’evento. Il Convention Bureau Napoli è stato da subito l’unico interlocutore in loco, curando i sopralluoghi con gli organizzatori, la proposta degli hotel per il soggiorno dei delegati e l’elaborazione di diverse soluzioni per la sede congressuale – fra le quali è stata poi scelta la Stazione Marittima – e le serate sociali. Il Cbn ha poi coinvolto il Comune di Napoli, che ha concesso il patrocinio all’evento e ospiterà la giornata di benvenuto del Congresso nella cornice istituzionale del Maschio Angioino. Si torna in Italia dopo 15 anni anche grazie al grande lavoro del local president del congresso, Davide Lonati, che ha candidato la Penisola da sempre all’avanguardia nella tossicologia clinica. Napoli ha vinto contro Bologna e Milano. Punti a favore del capoluogo partenopeo, la facile raggiungibilità di Napoli dalle principali città internazionali e il ricco patrimonio storico e culturale della città oltre la professionalità dimostrata dagli operatori locali, le offerte competitive e un ottimo lavoro di squadra con l’agenzia spagnola e il comitato organizzatore internazionale».
Giovanna Lucherini direttore del Convention Bureau Napoli
Armando Brunini presidente del Convention Bureau Napoli. Nella pagina accanto, in alto, Castel dell’Ovo, il più antico maniero partenopeo. Sotto, Pompei, per eventi nella storia
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Perché un evento in... Campania Stelle campane I ristoranti stellati in Campania, presenti sulla Guida Michelin 2018 Località
Provincia
Stelle
Locale
Sorbo Serpico
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Marenna’
Vallesaccarda
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Oasis-Sapori Antichi
Telese/Terme
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Krèsios
Telese/Terme
Bn
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La Locanda del Borgo
Caserta
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Le Colonne
Vairano Patenora
Ce
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Vairo del Volturno
Brusciano
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Taverna Estia
Capri (Isola)/Anacapri
Na
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L’Olivo
Capri (Isola)/Anacapri
Na
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Il Riccio
Capri (Isola)/Capri
Na
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Mammà
Castellammare di Stabia
Na
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Piazzetta Milù
Ischia (Isola)/ Casamicciola Terme
Na
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Il Mosaico
Ischia (Isola)/Ischia
Na
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Danì Maison
Ischia (Isola)/Lacco Ameno
Na
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Indaco
Massa Lubrense/Nerano
Na
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Quattro Passi
Massa Lubrense/Nerano
Na
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Taverna del Capitano
Massa Lubrense/Termini
Na
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Relais Blu
Napoli
Na
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Il Comandante
Napoli
Na
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Palazzo Petrucci
Napoli
Na
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Veritas
Pompei
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President
Quarto
Na
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Sud
Sant’Agata sui Due Golfi
Na
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Don Alfonso 1890
Sant’Agnello
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Don Geppi
Sorrento
Na
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Il Buco
Sorrento
Na
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Terrazza Bosquet
Vico Equense
Na
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Antica Osteria Nonna Rosa
Vico Equense
Na
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Maxi
Vico Equense/Marina Equa
Na
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Torre del Saracino
Amalfi
Sa
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La Caravella dal 1959
Conca dei Marini
Sa
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Il Refettorio
Eboli
Sa
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Il Papavero
Maiori
Sa
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Il Faro di Capo d’Orso
Mercato San Severino
Sa
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Casa del Nonno 13
Paestum
Sa
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Le Trabe
Positano
Sa
✩N
La Serra
Positano
Sa
✩
La Sponda
Positano
Sa
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Zass
Ravello
Sa
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Rossellinis
Salerno
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Re Maurì
Valva
Sa
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Osteria Arbustico
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Come è articolato il mercato italiano della meeting industry che sceglie Napoli per i propri eventi? Ci sono aree di provenienza prevalenti e, se sì, in quale contesto e per quali numeri? E nel panorama internazionale? «Napoli è sempre più gettonata come meta per congressi scientifici, viaggi di incentivazione e lanci di prodotto: nel primo semestre 2018, Cbn ha ricevuto il +65% di richieste per organizzazione eventi rispetto al 2016, e registra
La formazione è essenziale. Quali scenari auspica relativamente a una sempre più efficace preparazione degli addetti ai lavori? «Per il terzo anno consecutivo saremo partner di Progecta per Bmt – Borsa Mediterranea del Turismo a Napoli 22-24 marzo 2019, e nel calendario della formazione garantiamo alcuni seminari dedicati esclusivamente al Mice in collaborazione anche con Mpi, Meeting Professionals International – Italia Chapter. Durante il prossimo anno, implementeremo i momenti formativi per i nostri affiliati con una masterclass, aperta anche ai non-soci Cbn, con il supporto di alcuni sponsor locali».
una crescita del cinque per cento rispetto al primo semestre 2017. Coloro che si rivolgono a Cbn sono prevalentemente agenzie di organizzazione eventi, ma sono in crescita anche le richieste provenienti da aziende e associazioni scientifiche. La nazionalità dei richiedenti è a oggi composta al settanta per cento da italiani – prevalentemente agenzie del centro-nord – e al trenta per cento da stranieri, prevalentemente europei».
Manager cosmopolita, Armando Brunini è amministratore delegato di Gesac – società che gestisce l’aeroporto cittadino – nonché presidente del Convention Bureau Napoli. Gli abbiamo rivolto una domanda: quali sono gli incentivi alla destinazione da parte dello scalo partenopeo? «L’obiettivo è di accreditare Napoli a un ruolo anche nel settore Mice, con ricadute positive sull’intero indotto della città. Abbiamo realizzato un piano di marketing per incrementare l’offerta di voli per stimolare la domanda, soprattutto incoming. Siamo riusciti infatti a portare EasyJet e Ryanair ad aprire base operativa a Napoli e questo ha velocizzato un forte sviluppo del network dei voli di Napoli. Abbiamo inoltre agito proattivamente per creare un sistema di destination marketing, puntando alla creazione di una fitta rete di collaborazione con gli enti pubblici e privati della filiera turistica locale. Le azioni mirate di destination marketing sono state in collaborazione con enti pubblici e soggetti privati della filiera del turismo quali assessorato alla Cultura
A sinistra, Positano, per post congress d’appeal. Sotto, a sinistra, Capo Miseno, la punta estrema della penisola flegrea; a destra, Piazza del Plebiscito, la “piazza” partenopea per antonomasia
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Perché un evento in... Campania
Atrani, gemma della Costiera Amalfitana. a destra, le vivaci maioliche del chiostro di Santa Chiara a Napoli. Sotto, a sinistra, la fontana di Eolo, nella coreografia outdoor della Reggia di Caserta; a destra, la torre saracena di Capo Palinuro
e al Turismo del Comune di Napoli, Federalberghi, la sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli e tre musei: Mann, Madre e Reggia di Caserta. Vanno considerate, inoltre, attività di partnership con i principali musei ed attrattori della città per attività di marketing congiunte. Questo, molto in sintesi, per rispondere alla domanda». L’anno si avvia alla conclusione. Ci sono sogni nel cassetto, magari anche a lungo termine? «La campagna di affiliazione alla rete d’imprese Cbn è costante durante tutto l’anno pertanto auspichiamo di potere essere sempre più rappresentativi della filiera congressuale professionale della città, in maniera coordinata e strutturata. La sinergia privato-pubblico, come già ricorda-
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to, è necessaria e urgente per la naturale evoluzione di Napoli quale destinazione Mice. Auspichiamo che a breve il Comune realizzi la Dmo annunciata nel piano strategico Napoli 2020 e che la Regione Campania includa nuovamente nella programmazione strategica annuale attività mirate legate non solo al turismo, ma anche al potenziamento del settore Mice partenopeo». Le interviste con i protagonisti della destinazione proseguono con Corrado Matera, assessore regionale allo sviluppo e promozione del turismo Regione Campania. La Campania quest’anno si colloca al secondo posto nella classifica delle destinazioni italiane
Sulle ali degli eventi Vola sempre più in alto, l’aeroporto Capodichino di Napoli. Investe 55 milioni di euro per il biennio 2019-2020 e, nel frattempo, palesa alcuni numeri del 2017. In crescita e all’insegna della destagionalizzazione. ✓ Il traffico passeggeri a Capodichino nel 2017 è aumentato del 27%, crescita quattro volte superiore alla media nazionale e tre volte alla media europea. ✓ L’aeroporto partenopeo è risultato il secondo scalo europeo di categoria per crescita passeggeri nel 2017 e ottavo nel mondo (aeroporti con oltre cinque milioni di passeggeri). ✓ Forte destagionalizzazione: + cinquanta per cento di traffico passeggeri nei mesi invernali. ✓ Nel periodo 2014-2017 sono state raddoppiate le destinazioni con un incremento del 58% dei passeggeri totali e quasi il raddoppio dei passeggeri internazionali.
per l’offerta di turismo culturale. Un patrimonio d’arte e d’archeologia per il quale lei ha programmato linee di azione concrete e che nel contesto della fruizione interessano al settore degli eventi. Ce ne parla? “La Campania è sul podio delle regioni con maggior turismo culturale anche grazie alle strategie messe in campo dalla nostra governance. La programmazione regionale ha infatti sostenuto il Museo di Capodimonte di Napoli con la mostra Carta Bianca, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli con l’esposizione sui Longobardi oltre a una serie di progetti di valorizzazione dei complessi archeologici di Pompei, Ercolano e Paestum. Questi sono alcuni esempi delle attività attuate dalla regione per promuo-
vere lo straordinario patrimonio archeologico, storico artistico e religioso della destinazione al fine di incrementarne le opportunità di visita per l’intero arco dell’anno. Per la prima volta e con un progetto organico sono state messe in rete le tre certose, Napoli-San Martino, Capri-San Giacomo e Padula-San Lorenzo, gioielli architettonici della tradizione religiosa, sino a poco tempo fa monumenti isolati dagli altri circuiti. È inoltre in corso un ulteriore e interessante progetto, quello dei “Cammini”, che partendo da tradizioni religiose – si pensi ai luoghi visitati da San Francesco – sviluppa itinerari di visita anche di tipo naturalistico. Il fulcro della nostra attività, dunque, è la progettazione di iniziative che considerano i grandi attrattori punti di interconnessione con i luoghi e i siti meno conosciuti. Dalla Campania già svelata a quella da rivelare: i percorsi sono molteplici, identitari e accessibili. La programmazione regionale prosegue, dunque, sul versante culturale nella direzione di attività di promozione integrata e di valorizzazione in chiave di sviluppo e di destagionalizzazione».
Corrado Matera, assessore regionale allo sviluppo e promozione del turismo Regione Campania
Anche il cinema rientra fra gli attrattori della destinazione e occupa una posizione prioritaria fra i suoi programmi. Cosa ci dice a riguardo? «Il cinema è un settore dell’industria molto importante e la Campania, con i suoi talenti artistici e numerose location suggestive, è continuamente protagonista di importantissime produzioni televisive nazionali ed internazionali. L’azione regionale si concretizza attraverso la Film Commission Regione Campania che ha recentemente pubblicato due bandi relativi al progetto “Nuove strategie per il cinema in Campania”. Il primo bando è finalizzato a sostenere opere audiovisive campane in modo di farle partecipare a festival di rilevanza nazionale e internazionale, l’altro è indirizzato allo sviluppo e scrittura
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Perché un evento in... Campania di sceneggiature. Siamo orgogliosi, inoltre, di aver contribuito con il nostro sostegno economico alla realizzazione di prodotti di qualità che hanno ricevuto riconoscimenti a festival internazionali. Per il futuro intendiamo continuare a sostenere il cinema campano con la programmazione di interventi strutturati che favoriscano anche la formazione della professionalità, di nuove occupazioni e attrattive turistiche».
Sotto, Cetara, antica roccaforte araba e, a lato, uno scatto della luminosa Positano
“Fare rete” consente di intraprendere azioni sinergiche in forma aggregata. Il suo assessorato le prevede, ovviamente, ma quali apportano novità nel turismo congressuale? «Il turismo congressuale è una delle anime della Campania turistica. Un settore interessante che deve essere considerato non più come segmento, ma come filiera da interconnettere con le altre per potenziare la destinazione Campania. La diversificazione delle proposte, il rafforzamento dell’organizzazione e dei servizi turistici, la promozione dell’immagine sono azioni generali che puntano anche ad accogliere sempre più turismo congressuale. La Campania è meta turistica da scegliere in ogni periodo dell’anno e per molteplici motivazioni, in quanto siamo in grado di soddisfare diverse esigenze. Puntiamo a far sì che chi ha partecipato a un congresso ritorni in Campania anche per altre finalità e per soggiorni più lunghi in altri periodi dell’anno».
Sopra a sinistra, antiche rovine romane a Ercolano e, a destra, gli interni del Museo nazionale di Capodimonte
Asset in ascesa a livello nazionale sono i borghi, espressioni di tipicità e autenticità congeniali a meeting e incentive “esperienziali”. Oltre alle clas-
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siche e quindi famose icone, quali aree identificare nel brand Campania? «La Campania è un unico brand che si propone declinando di volta in volta i suoi aspetti: culturale, religioso, termale, gastronomico e naturalistico. Dai borghi incastonati nelle aree interne a quelli a picco sul mare, da quelli a ridosso delle grandi aree urbane a quelli connessi con siti monumentali. La Campania dei borghi, come già promosso in occasione dell’anno dei borghi italiani nel 2017, è un territorio che deve essere interamente percorribile e raggiungibile. Si è lavorato per estendere i collegamenti ferroviari verso le aree difficilmente visitabili e nel caso del sistema integrato di trasporto con Frecciarossa e Italo, per meglio collegare le città del
Centro-Nord Italia con il Cilento e il Vallo di Diano e per i collegamenti marittimi per la Costa d’Amalfi, per l’isola di Capri e per le città di Napoli e Salerno. Si è anche proceduto a sostenere il potenziamento dei collegamenti aerei. Dal prossimo mese di maggio saranno operativi voli diretti Napoli-New York e breve altre novità per un accordo con la Cina». Il turismo leisure disegna dinamiche differenti da quello congressuale, ma per entrambi è il territorio che compone il mosaico della destinazione. Quali sono i plus della Campania in un’ottica di fruibilità da parte della meeting industry? «Le dinamiche per le diverse tipologie di industria possono essere diverse e molteplici an-
che perché rispondono e corrispondono a specifiche leggi di mercato. La Regione, dal suo canto, deve procedere in base a una programmazione di grande respiro, di lungo periodo e di integrazione. Il territorio campano, dal mare alle aree interne, dalle città ai piccoli borghi, dal centro alle periferie deve sapersi proporre garantendo offerte di qualità, proposte sostenibili, itinerari integrati e in linea anche con il turismo esperienziale. Il viaggio in Campania deve essere soprattutto un viaggio di grandi emozioni grazie alle straordinarie esperienze vissute nei luoghi di visita. Partendo dai suoi grandi punti di forza quali bellezza e storicità dei siti, identità di culture, bontà dei prodotti e culla della dieta mediterranea, la Campania deve stare sui mercati nazionali e internazionali così come le altre destinazioni italiane e quelle straniere». La Campania è una destinazione dai molteplici volti. Oltre ai programmi appena citati, quali sono gli obiettivi del suo assessorato per il 2019 e cosa maggiormente auspica? «La Campania è un tesoro da promuovere e proporre in Italia e all’estero valorizzando le sue molteplici identità, le sue splendide aree archeologiche e monumentali, i suoi eccellenti prodotti, i suoi piccoli luoghi, le sue città d’arte, le sue mete naturalistiche e religiose. Queste proposte possono e devono essere promosse nella direzione di uno sviluppo sostenibile anche grazie al costante confronto con gli operatori. La Regione sta procedendo attraverso una promozione complessiva del sistema turistico regionale, dei suoi prodotti e dei servizi. Si punta alla promozione della immagine turistica della Campania in Italia e all’estero, si lavora per accrescere la qualità dell’accoglienza turistica e l’accrescimento della accessibilità, si progetta un potenziamento dell’utilizzo di tecnologie innovative dell’informazione e della comunicazione per una più facile, veloce e coerente fruizione delle destinazioni turistiche».
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Perché un evento in... Campania
Parola d’ordine, progettualità È una Campania a tutto Mice, quella che attraversa il presente e si proietta nel futuro, capitanata dal suo capoluogo. Con unità di intenti, obiettivi comuni e congressi salienti
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risultati arrivano. Sono la risposta ad azioni di squadra in binomio con esperienza, capacità e consapevole lungimiranza. Un esempio su tutti: “Destinazione Napoli 2020”, il piano strategico del turismo partenopeo, frutto del lavoro degli Stati Generali del Turismo di Napoli che ha visto come importante player il Convention Bureau Napoli. E il direttore, Giovanna Lucherini, ha affermato a proposito: «Abbiamo portato i contenuti del Mice al centro del dibattito sul
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turismo nella città di Napoli per il decollo del Mice nell’area partenopea». Il progetto ha visto il lavoro coeso di numerosi operatori del turismo e della cultura, che hanno partecipato ai diversi gruppi di lavoro e il risultato è il frutto della condivisione e dell’analisi delle problematiche, ma anche della ricerca delle soluzioni e delle strategie che possono essere fondamentali per il consolidamento del turismo nella città di Napoli. E ancora un successo a tutto Mice e con migliaia di partecipanti dell’industria ospedaliera che si incontrano a Napoli è il 39esimo congresso nazionale Sifo, in calendario dal 29 novembre al 2 dicembre alla Mostra d’Oltremare e dal titolo “Quarant’anni di servizio sanitario nazionale: il farmacista motore di salute per il futuro”.
Poker d’assi arancione Sono quattro le località sulle quali sventola la bandiera arancione, il vessillo di qualità del Touring Club Italiano per il triennio 2018-2020. ✓ Cerreto Sannita (Benevento) ✓ Letino (Caserta) ✓ Morigerati (Salerno) ✓ Sant’Agata de’ Goti (Benevento)
2019 avanti tutta Ha sbaragliato Londra, Istanbul e Salisburgo: Napoli si è aggiudicata la prossima edizione del World Tunnelling Congress 2019 che si terrà nel capoluogo campano dal 3 al 9 maggio 2019 e che riunirà oltre mille ingegneri galleristi internazionali. Napoli sarà quindi la capitale dei tunnel e delle gallerie: arte e architettura, ma anche storia e archeologia in un confronto fra i più
importanti professionisti del settore. E ancora a maggio si terrà, dal 21 al 24, il XXXIX Congresso europeo dei Centri Antiveleni e dei medici tossicologi, prendendo il testimone da Bucarest, città ospitante dell’edizione 2018. Si torna finalmente in Italia, dopo sedici anni dall’edizione romana del 2003: un ottimo lavoro di squadra del Convention Bureau di Napoli con le istituzioni, per una Napoli scenario di congressi internazionali. Dettagli della partenopea Galleria Umberto I; sopra la stazione Toledo della metropolitana, il nuovo volto di Napoli. Nella pagina accanto, arte monumentale nella chiesa del Gesù Nuovo, icona partenopea
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Perché un evento in... Campania
Percorsi d’arte e natura Percorrere la destinazione significa consentire flussi emotivi fatti di aspettative e d’incanto, stupore e ammirazione. Per il Mice che ha già visto molto o per iniziare una lunga storia d’autore
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l suo destino è quello di essere sempre spiegata, interpretata, tradotta. Nessun’altra destinazione può vantare lo stesso effetto ermeneutico: Napoli è la città che conta in assoluto più tentativi di interpretazione. Ovviamente, viene subito automatico da aggiungere, per la sua prorompente bellezza, che consiste proprio nell’attitudine a conservare la sua identità. E le sue contraddizioni: una città-ossimoro, da scoprire per i suoi inediti e per (ri)percorrere le sue icone, che oltre a disegnarne il volto ne esprimono l’anima. A iniziare dal cuore della destinazione: un museo a cielo aperto tutelato dall’Unesco che il Mice può scoprire insieme a palazzi, chiese, i sette manieri e i percorsi sotterranei, il Museo archeologico, poi i luoghi del potere medieva-
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le e rinascimentale addensati attorno a Castel Nuovo e Palazzo Reale. O ancora il lungomare da Castel dell’Ovo a Posillipo o l’area collinare del Vomero che propone, nelle sedi restaurate e riallestite del Palazzo Reale di Capodimonte e della certosa di San Martino, collezioni museali fra le più importanti a mondo.
Trecento, quasi tutti segreti A proposito di musei, è intrigante la Stazione Neapolis, area espositiva collocata all’interno della stazione Museo della metropolitana di Napoli, sottostante il più ampio Museo Archeologico Nazionale. Qui il Mice può scoprire l’evoluzione della città – da Parthenope, la prima fondazione sulla collina di Pizzofalcone – a Neapolis – nell’attuale centro storico – fino alla Napoli cinquecentesca del viceré Don Pedro da Toledo. I reperti archeologici sono venuti alla luce nel corso dei lavori della linea 1 della metropolitana di via Toledo e hanno restituito alla destinazione oltre tremila reperti archeo-
Arianna. Singolare è la visita al vicino teatro romano di Nerone, cui accedere da un’abitazione privata. Sempre scavata nel sottosuolo è la Galleria Borbonica, voluta nel 1853 da Ferdinando II di Borbone. Questo per un assaggio della destinazione. Sono ben trecento i nuovi itinerari della “Napoli insolita e segreta”, una rutilante sequenza di cortili, chiostri, biblioteche antiche, collezioni private, passaggi sotterranei, palazzi nobiliari, itinerari alla scoperta di street art e persino di vigne metropolitane: non molti sanno, per esempio, che il territorio del comune di Napoli è al secondo posto in Europa – dopo Vienna –, per numero di ettari destinati a vigneti. Tantissime nuove opportunità di percorsi post congress da affiancare ai masterpiece della destinazione e alla sua unicità, con Spaccanapoli e il Vesuvio nella top ten della playlist.
Il golfo dei desideri
logici, tutti da scoprire. E Napoli affascina anche nel sottosuolo: un mondo che ha dato vita a leggende, un fitto intrigo di anfratti, grotte e cunicoli che raccontano una storia parallela alla vita della Napoli “a cielo aperto”. Grazie all’ampio recupero della Napoli sotterranea, oggi il Mice può avventurarsi in due percorsi principali: da via dei Tribunali, per esempio, si accede al percorso classico che attraversa l’acquedotto greco-romano, i rifugi antiaerei, il Museo della guerra, gli orti sotterranei e la stazione sismica
È quello del capoluogo partenopeo, che cinge le sue meraviglie e le presenta al Mice. Al centro del golfo ecco Castellamare di Stabia, con le sue ville di Stabiae, i parchi e la natura mentre sul promontorio di Posillipo e a picco sul mare si staglia il Parco Virgiliano, una serie di terrazze panoramiche affacciate sul golfo. Ovunque, nel parco, sono visibili le ripide pareti di tufo che, discendendo verso il mare, rivelano uno spettacolare paesaggio costiero, arricchito dalla Baia di Trentaremi e dal Parco Sommerso della Gaiola: 42 ettari, un gioiello green anche se molto blu. Area marina protetta, deve la sua particolarità alla commistione fra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici: resti di ville romane, approdi, ninfei e peschiere sono oggi visibili al Mice lungo la costa sopra e sotto la superficie del mare. E per post congress all’insegna di Nettuno e archeologia, è da conoscere il Parco arMosaici a Ercolano, per post congress “preziosi”. Sopra, Castellammare di Stabia, scenario di eventi Mice
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Perché un evento in... Campania
cheologico di Baia: statue di Dioniso, di Antonina minore e di Ulisse, strade e antichi mosaici realizzati all’interno e ai margini della villa dell’imperatore Claudio, poi ancora pescherie e magazzini che restituiscono al Mice uno spaccato della vita romana di duemila anni fa. Un tuffo nel passato come in quello Unesco di Pompei, affiancata da Ercolano. Alle pendici del Vesuvio, Pompei è star a livello planetario e fra le sue icone spicca la Villa dei Misteri con oltre settanta stanze e affreschi sui – appunto – misteri dionisiaci. Fra i suoi capolavori annovera il tempio di Apollo e la Casa del Fauno, oltre tremila metri quadrati di archeologia, una delle abitazioni più
Due di noi A completare il quadro della destinazione, altre due province e le loro attrattive. A iniziare dal Sannio, in provincia di Benevento. Terra di storia millenaria, di leggende, tradizioni antiche e per post congress d’arte in una natura integra e di grande impatto paesaggistico: aspri massicci appenninici, colline punteggiate da vigneti e uliveti, vallate verdissime. Routing d’autore non possono prescindere dalla chiesa di Santa Sofia di Benevento, patrimonio dell’Unesco, e dalla Rocca dei Rettori, il castello della destinazione. Ricca di testimonianze del passato è anche Avellino, al centro di un sistema di parchi naturalistici di grande rilievo ambientale grazie a un elevato indice di biodiversità. Un tempo era un borgo medievale di piccole dimensioni, oggi quel nucleo corrisponde alla piazza centrale dove si trova il duomo: nel corso dei secoli numerosi quartieri sono sorti intorno, creando la Avellino di oggi. Una destinazione più defilata ma che custodisce tesori, dalla torre dell’Orologio alla cattedrale, dal museo Irpino ai resti del castello longobardo, solo per citarne alcuni. Non solo. Avellino è un’eccellenza campana nella produzione di tre vini Docg: il Fiano di Avellino, il Taurasi e il Greco di Tufo.
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sontuose e vaste di Pompei, che regala sempre nuovi tesori. Sono infatti emersi recentemente nell’area Regio V nuovi edifici con tre grandi balconi e su uno di questi vi sono addirittura anfore di vino rovesciate, probabilmente messe ad asciugare al sole. Un ritrovamento inusuale per questa zona di Pompei che verrà inserito in un percorso tutto nuovo che collegherà la via di Nola con il vicolo delle Nozze d’Argento.
Isole, Penisola e Costiera Sono cinque e diversificate per caratteristiche naturali e attrattive. Sono le isole partenopee, post congress irrinunciabile per il Mice in cerca
di emozioni: dalla rigenerante Ischia alla mitica Capri, punteggiata da memorie romane passando per Procida, Nisida e Vivara. Luoghi leggendari il cui fascino cresce nel tempo, in particolare Ischia, ritrovo del Mice e da secoli il punto di incontro tra cultura e natura nonché palcoscenico di eventi e seduzioni termali e con un castello aragonese a picco sul mare, intriso di storia e leggende. Una curiosità: un tempo l’isola di Capri e la Penisola Sorrentina – che le è di fronte – erano collegate. Un continuum di bellezza, quindi, con la Penisola Sorrentina che si rivela al Mice in un avvolgente racconto intessuto dal mare e dal sole, accogliendo gli eventi
da Castellammare di Stabia a Punta Campanella, spartiacque fra i golfi di Napoli e Salerno. Città dei giardini, terra dei colori, delle sirene: sono alcune fra le numerose definizioni di Sorrento, arroccata su un’imponente scogliera a picco sul mare, splendida e poliedrica, con pregevoli testimonianze classiche e medievali, cui si intrecciano le architetture del Rinascimento e del Barocco. E i refresh del terzo millennio, che hanno portato la destinazione a stupire per i suoi giochi di sponda che la vedono forte del suo passato e ammaliante per il suo frizzante presente, ritmato da eventi e movida. Il tutto nell’arazzo della natura, spettacolare nelle sue espressioni e ap-
In alto da sinistra, la fontana della Immacolatella e il Vesuvio; la pittoresca Maiori, sulla Costiera Amalfitana; gli scavi archeologici di Santa Maria Capua Vetere In basso il lago del Matese, alle pendici del monte Miletto e, a destra, San Leucio, per routing a tutto Unesco
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Perché un evento in... Campania parizioni, come nel caso della Costiera Amalfitana: a ogni curva lo sguardo cattura cielo, mare, località arrampicate sulla roccia, ville sontuose, vigne e uliveti terrazzati e limoneti a picco sulle onde. La costa è alta, frastagliata e rocciosa, con le rupi calcaree che disegnano strapiombi, insenature e scogli.
Costa divina e reggia reale
Sopra, Acciaroli, nel Parco Nazionale del Cilento e Calitri, un borgo da presepe con ceramica d’autore. Sotto, panorama mozzafiato dal castello aragonese di Agropoli e Velia, nel Cilento e protetti dall’Unesco
Siamo nella “terra di là del mare, dove s’incontrano l’onde col le montagne” – affermava nell’Ottocento Henry Wadsworth Longfellow –, una destinazione nella quale le fragranze di limoni e di zagare sono le note di testa del profumo della Costiera, la salsedine è il cuore del profumo e le note di fondo esprimono la macchia mediterranea. Un paesaggio verticale in cui si snoda un dedalo di scalinate, stradine e vicoli che collegano i due elementi caratterizzanti il territorio: la montagna e il mare, sul quale si affacciano centri da mito: Amalfi, in primis, seguita da Positano, Ravello, Maiori, Minori, Vietri sul Mare e Cetara. Dietro ogni curva della celeberrima strada che percorre il nastro della Costiera si cela una meraviglia, annoverata nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Come la Reggia di Caserta, che nel 2019 sarà visitabile in modalità inedita grazie a un recente progetto che mira a creare una narrazione immersiva attraverso la realtà aumentata, per un’esperienza di visita interattiva. Palazzo maestoso, austero fuori e preziosissimo all’interno, circondato dal famoso parco con le sue scenografiche fontane, è considerato l’ul-
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tima grande espressione del Barocco italiano e rappresenta non solo il capolavoro del genio creativo di Luigi Vanvitelli, ma anche il simbolo della potenza e della ricchezza della monarchia dei Borboni. E storico complesso borbonico tutelato dall’Unesco è anche il complesso di San Leucio – famoso per la sua produzione di seta –, a circa quattro chilometri da Caserta, inserito
in un paesaggio dipinto di verde e punteggiato da antichi edifici dal sapore centenario. Strade alberate si arrampicano dolcemente su pareti collinari e si snodano fra costruzioni in stile vanvitelliano, protagonista di quest’area della Campania nella quale spiccano anche il Parco regionale del Matese con l’omonimo lago, navigabile, per direttrici inusuali a caccia di natura e
preziosità storico-archeologiche. Come a Santa Maria Capua Vetere con il suo anfiteatro, oppure a Capua o ancora a Sessa Aurunca, il cui centro storico rivela una pavimentazione lavica, le cupole e i campanili delle chiese sono rivestite da maioliche gialle e verdi mentre l’impianto urbano, nelle strette vie e nei portali antichi, fa rivivere al Mice l’antico borgo medievale.
Echi di storia e natura Cerniera tra la costa d’Amalfi e la costiera cilentana è Salerno, la possibilità per il Mice di una full immersion fra passato, presente e futuro. Tradizione e modernità si miscelano abilmente in un cocktail di grandi trasformazioni urbanistiche – il rilancio del suo lungomare, per esempio – che si integrano, attraverso un nesso di complementarietà, con il passato glorioso dell’antico principato longobardo e le sue vestigia. E poi, nella sua provincia, il Cilento, scrigno di tesori: un centinaio di chilometri di costa, caratterizzata da un’alternanza di spiagge di sabbia finissima, scogliere, promontori e grotte scavate nella roccia. E poi, a pochissimi chilometri dall’immensa distesa del medio Tirreno, le vette delle Dolomiti del Mezzogiorno, sei della quali superano i 1.700 metri d’altezza. Lungo i declivi collinari, borghi sospesi nel tempo, alcuni arroccati come presepi, quasi tutti all’ombra d’antichi manieri, santuari o monasteri. La pianura, invece, è illanguidita da corsi d’acqua importanti – il Sele, il Calore, il Tanagro e il Bussento – che possono diventare scenario di team building adrenalinici e non a caso il territorio del Cilento e quello contiguo del Vallo di Diano sono annoverati all’interno di un’unica, oasi naturalistica protetta, sotto l’egida dell’Unesco.
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Perché un evento in... Campania
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Grand Hotel Vanvitelli Viale Carlo III 81100 Caserta Tel. 0823 217111 Fax 0823 421330 www.grandhotelvanvitelli.it
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Perché un evento in... Campania
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un simbolo del capoluogo partenopeo, Le Cheminée Business, ed è situato all’interno di un edificio che nel XIX secolo ha ospitato la prestigiosa fabbrica di ceramiche di Capodimonte, nota per la sua ciminiera: in francese, appunto, “cheminée”. Un remind storico per questa location prediletta dalla meeting industry più esigente per i suoi plus, a iniziare dall’ottima raggiungibilità: la struttura, infatti, è un punto di incontro tra chi giunge in città con la tangenziale e chi vi accede dall’autostrada, entrambe distanti meno di due chilometri dall’hotel. L’aeroporto si trova a 2,5 chilometri di distanza – raggiungibile con una comoda navetta su richiesta –, la stazione ferroviaria centrale è a soli dieci minuti di mezzi pubblici – con la fermata del tram proprio di fronte all’albergo – mentre un garage in convenzione – a dieci metri dalla struttura – rende Le Cheminée Business estremamente comodo per il Mice che viaggia
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camere e il soffitto ad archi, tutti elementi tipici delle costruzioni ottocentesche. Un albergo per lavorare in tranquillità ma anche per godersi il giusto riposo lontani dal caos del centro città e agli eventi la struttura dedica spazi flessibili outdoor e indoor, a iniziare dal versatile centro congressi articolato in sei sale meeting multifunzionali – di cui quattro illuminate con luce naturale, provviste – come il chiostro e gli spazi comuni – di connessione wireless gratuita. La sala principale è la Capri, con ingresso indipendente e un’accoglienza di 250 delegati a platea, mentre la capacità complessiva delle sale è di cinquecento persone, cui si aggiungono i trecento metri quadrati dello spazio espositivo. Un’area, quest’ultima, con volte naturali in pietra di tufo, dotata di impianto anti eco, concepita anche per ospitare eventi tematici e perfetta per workshop e showroom. Le sale Nisida, Procida e Ponza, inoltre, possono essere utilizzate anche come unico
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ambiente per eventi con percorsi itineranti, degustazioni di prodotti tipici o piccole fiere. Il centro congressi con le sale meeting si trova al piano inferiore de Le Cheminée Business e si affaccia sulla corte così come la sala lettura, il business point e il lounge bar dagli ampi e colorati salotti. Aree che fanno da cornice al chiostro, che ospita anche il buffet breakfast con un’ampia scelta di prelibatezze – dolci e salate –, tutte rigorosamente preparate nella pasticceria interna all’hotel. Le coreografie del ristorante, dei salotti del bar e del giardino possono diventano cornice di serate a tema e di eventi di qualsiasi tipologia.
Divertirsi lavorando Se il lounge bar è la quinta ideale per un aperitivo o un drink dopo cena, il percorso del gusto ristorativo si svolge nel ristorante Il Chiostro, che deve il suo nome all’attiguo giardino della corte. Concepito per settanta persone in occasioni di cene placée o per cento invitati a cocktail e buffet, il ristorante è quinta raffinata e intima dei momenti conviviali della meeting industry, che qui può apprezzare prelibatezze nazionali e regionali. Scrupolosa attenzione ai dettagli per garantire il massimo comfort agli ospiti sono nel dna della struttura e quindi anche nell’accommodation: 43 camere, tutte con
Tv Lcd e antenna satellitare, climatizzazione e infissi insonorizzati; ampie e contraddistinte da differenti tonalità cromatiche, contemplano anche un salottino con business corner e alcune sono prive di barriere architettoniche, così come il resto della struttura. Gli eventi al Le Cheminée Business sono occasione di aggiornamento professionale in un’ampia gamma di facility: la palestra, per esempio, congeniale ai congressisti che desiderano allontanare la tensione praticando un allenamento o una sessione soft. Non a caso il pay-off dell’albergo recita “Il business comodo come una vacanza”.
Le Cheminée Business Via Stadera, 91 80143 Napoli Tel. 081 5846651 Fax 081 5844681 info@lecheminee.com www.lecheminee.com
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Perché un evento in... Campania
scelti per voi
Lloyd’s Baia Hotel Arroccato su una scogliera a picco sul mare, il prestigioso hotel può essere il punto di partenza per la scoperta del prezioso territorio, targato Unesco, che lo circonda
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l Lloyd’s Baia Hotel – che dal 1955 domina il Golfo di Salerno e dalle cui terrazze è possibile ammirare la leggendaria Costiera Amalfitana –, da qualche tempo convivono due anime: alla sua vocazione leisure si è infatti affiancata un’identità business che lo rende oggi una struttura ideale per la meeting industry. Una location straordinaria a partire dalla posizione, arroccata sulla scogliera a picco sul mare e circondata da numerose località celebri per le bellezze storico-culturali che caratterizzano questo territorio dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Paestum, Pompei, Ercolano, Amalfi, Ravello, Vietri sul Mare, senza dimenticare Napoli e Caserta, possono essere infatti raggiunte comodamente grazie a collegamenti ferroviari e stradali efficienti e veloci.
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Servizi al top La struttura è stata interamente interessata da un intervento di ristrutturazione che ha portato, oltre al rinnovamento degli ambienti, anche l’inserimento di alcune importanti novità come l’area solarium e le apprezzate junior suite, alcune dotate di spa privata con sauna o bagno turco. Accomunate dallo stile ricercato degli arredi, dagli splendidi pavimenti in maiolica che richiamano la tradizione vietrese e dai comfort che esaudiscono i desideri degli ospiti più esigenti, le junior suite sono ambienti ampi e luminosi e nella versione spa rappresentano un angolo di benessere nel quale purificarsi e rigenerarsi dopo un’intensa giornata di lavoro. Complessivamente le camere sono 132, tra cui le raffina-
te suite dotate di terrazzi da cui ammirare il mare, ideali per godersi le meraviglie del panorama. Tre i ristoranti (di cui uno stellato), ai quali si aggiungono le sale cerimonia, sette sale congressi, wi-fi gratuito, bar, palestra, area wellness e due ampi parcheggi per automobili e autobus. Per assicurare una gustosa pausa pranzo è disponibile sia un servizio di ristorazione in sala sia un freschissimo buffet open air con vista sul golfo. Durante il periodo estivo gli ospiti potranno essere accolti anche nel ristorante sulla spiaggia, un ambiente informale e molto apprezzato nel quale rilassarsi, ma anche scambiarsi idee e opportunità di lavoro. Per i palati più esigenti e raffinati, desiderosi di concedersi una esperienza enogastroinformazione pubblicitaria
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nomica a 360 gradi, assolutamente da provare il prestigiosissimo ristorante stellato “Re Maurì”, dove gusto e qualità si fondono armoniosamente per offrire un’esperienza davvero totalizzante. Dotato di ingresso indipendente, il raffinato ristorante è caratterizzato da una tradizionale cucina a vista decorata con le tipiche ceramiche artistiche vietresi, un luogo unico che permette di immergersi nella cultura enogastronomica della costiera e nella genuinità mediterranea, e allo stesso tempo assaporare il suggestivo panorama del Golfo di Salerno.
Piccoli e grandi eventi: un’offerta personalizzata Oggi il Lloyd’s Baia Hotel è molto apprezzato dal segmento Mice perché possiede spazi diversificati per dimeninformazione pubblicitaria
sioni, perfetti per organizzare incontri, convegni o presentazioni, non solo per il classico momento formativo, ma anche – e soprattutto – per i grandi eventi di rappresentanza, le attività di team building e tutto quanto ruota attorno al momento business vero e proprio. Agli ospiti l’hotel offre, infatti, l’opportunità di visitare luoghi indimenticabili grazie a escursioni personalizzate e tour guidati organizzati direttamente da uno staff interno. Il centro congressi presente nella struttura è costituito da sette sale di dimensioni diverse – capaci di accogliere fino a trecento persone – facilmente modulabili, ampiamente attrezzate e soprattutto personalizzabili in base alle richieste. Il team di esperti in business meeting del Lloyd’s Baia affianca gli organizzatori sin dal-
le fasi preliminari, occupandosi di ogni singolo aspetto dell’evento, dalla progettazione alla realizzazione, riuscendo a soddisfare qualsiasi esigenza. Una dotazione di ambienti – interni ed esterni – che permettono di mixare charme e business, per lavorare e allo stesso tempo sentirsi piacevolmente in vacanza. Oltre alle classiche sale, infatti, l’albergo possiede ampie terrazze, ideali per allestire gradevoli coffee break o invitanti light lunch, senza dimenticare la deliziosa spiaggia privata raggiungibile direttamente dalla struttura tramite ascensori panoramici. Business e leisure convivono armoniosamente all’interno di una struttura dallo stile classico ma impreziosito dai comfort di un hotel contemporaneo, un mix in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.
Lloyd’s Baia Hotel via Benedetto Croce, Salerno Tel 089 7633111 info@lloydsbaiahotel.it www.lloydsbaiahotel.it
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Perché un evento in... Campania
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Ordine dei Medici di D
1 - L’Aula Magna Vincenzo Buonocore durante la cerimonia di consegna dei Premi della Scuola Medica Salernitana 2 - Il Presidente Giovanni D’Angelo apre la XIX edizione de Le Giornate della Scuola Medica Salernitana
Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno ordinedeimedici.sa@tin.it www.ordinemedicisalerno.it
alla corte di Federico II, tenace salutista e appassionato di medicina, uscirono quei trattati del progresso scientifico e della prevenzione delle malattie che segnarono lo sviluppo della Scuola Medica Salernitana, di antichissime e leggendarie origini intessute di alchimia. Col favore dei longobardi, dei normanni e degli svevi, quella Scuola fu la prima a conferire un titolo accademico riconosciuto nei Paesi europei, una laurea ante litteram, che da qualche anno ha trovato la sua naturale prosecuzione nell’istituto del dipartimento di medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Salerno. Il merito di aver tenuto desta la memoria di un così fine e particolare percorso della storia della città campana è da ascrivere all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, oggi presieduto dal dottore Giovanni D’Angelo. Nel 2019 saranno vent’anni che questa istituzione, che conta, tra i suoi iscritti, circa ottomila medici che operano per lo più sul vasto
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Le Giornate della Scuola Medica Salernitana compiono vent’anni. Per tutti, la possibilità di scoprire un tratto importante e meno noto della nostra Storia territorio del salernitano, organizza le Giornate della Scuola Medica Salernitana con un format suggestivo e rigoroso allo stesso tempo, che abbraccia la tradizione e la ricerca. Ogni anno, nella seconda metà del mese di ottobre, la consegna dei Premi Scuola Medica Salernitana, per la ricerca in campo medico e odontoiatrico, per la carriera e al Medico dell’anno, attirano l’attenzione del mondo scientifico internazionale sulla città ippocratica. Insomma, non si può essere medici senza essere stati a Salerno, culla indiscussa di una delle più rilevanti manifestazioni culturali e scientifiche dell’intero Medioevo perché, se nella terra longobarda, dove i principi si chiamavano Guaimario, Guaiferio, Gisulfo e i medici avevano nomi come Garioponto, Petrocello, Costantino Africano, qui vide i
natali l’istituto che insegnava insieme i princìpi di Ippocrate e le sperimentazioni degli arabi e la sanità mondiale del tempo venne arricchita, oltre che da erbari, lapidari e bestiari, da un prezioso vademecum che nella scuola fu stampato: il Regimen sanitatis salernitanum. Oggi, a Salerno, l’avvocato Bernardo Altieri ne ha raccolte 120 edizioni delle 150 che pare esistano, mentre il museo virtuale di via dei Mercanti, il museo dello strumentario medico di via Trotula de’ Ruggiero (strada del centro storico intitolata alla più grande delle mulieres, le donne medico dell’epoca), passeggiata del medico medievale lungo la via Tasso e il giardino della Minerva dove ancora sopravvivono i semplici del dottore Matteo Silvatico, sono il percorso attraverso la città per conoscere questa storia significante, il motivo per informazione pubblicitaria
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Salerno cui nelle comunità scientifiche del mondo, essere passati per Salerno è considerato quasi un marchio di qualità.
L’evento e i premi L’evento in sé è di livello altissimo. Nella scorsa edizione, il convegno sulle tradizioni della Scuola, organizzato in collaborazione con l’Associazione Eutopia, presieduta dal dottore Bruno Ravera, past president dell’Ordine, che diede il via a questo percorso, ha approfondito la cultura dei “semplici” con l’esame del Circa instans di Plateario dal punto di vista della innovazione iconografica legata al Tractatus de Herbis, manoscritto miniato Egerton 747 della British Library, individuando una relazione sulle cause di questo epocale mutamento raffigurativo che intreccia la Poetica di Aristotele e la presenza di San Tommaso a Salerno. L’altro convegno internazionale, quello che aggancia le nuove scoperte e le nuove frontiere della medicina contemporanea, seguito direttamente dal presidente Giovanni informazione pubblicitaria
D’Angelo, ha avuto il titolo forte e diretto di Il Fuoco Dentro. Il sottotitolo spiegava: “Infiammazione come meccanismo centrale che collega dieta, comportamento e malattie croniche”. Dopo il succedersi, negli ultimi quattro anni, del Simposio sulle cellule staminali e Medicina rigenerativa, sulla Genetica e Medicina di precisione, sulla Epigenetica ed Epigenomica, ancora tutte da esplorare, sui big data con l’obiettivo di una prevenzione di precisione, i riflettori erano puntati sull’infiammazione, una condizione rilevata nel percorso di patologie a carico di moltissimi organi e momento patogenetico della cronicizzazione di alcune malattie. Tra i due eventi, la cerimonia di conferimento dei Premi Internazionali Scuola Medica Salernitana e, nel 2019 attesissima è la seconda edizione del Premio per la ricerca nel settore delle scienze biomediche, istituito dall’Ordine con un primo budget di 29mila euro e vinto per la prima edizione dal dottor Claudio Liguori, ricercatore under 35.
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3 - Una neolaureata legge la formula del Giuramento di Ippocrate 4 - Il Premio alla Carriera al dottor Cesare Gridelli 5 - Il Giuramento di Ippocrate 6 - I finalisti e la commissione del Premio dell’Ordine per la ricerca in campo Biomedico 7 - Il dottore Claudio Liguori vince il Premio dell’Ordine per la ricerca in campo Biomedico 8 - Premio al Medico dell’Anno alla memoria di Giovanni Palumbo, ucciso a Sanremo a settembre (ritira il figlio) 8
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Perché un evento in... Campania
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Romeo hotel È tra gli alberghi più innovativi di Napoli, un omaggio contemporaneo al territorio. Hotel dalla vocazione internazionale, è un tributo all’arte in tutte le sue manifestazioni
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ulla è stato lasciato al caso, nell’ideazione e realizzazione di questo boutique hotel sorto dal completo rifacimento del palazzo del comandante Achille Lauro e su progetto del prestigioso studio Kenzo Tange & Associates. Un continuo dialogo tra il contemporaneo e il territorio in continua evoluzione, un’espressione d’arte, antiquariato e lussuoso made in Italy in chiave internazionale, a partire dalla filosofia con la quale è stato concepito: innovazione che coinvolge l’estetica. Un cinque stelle lusso che accoglie il Mice in un contesto di eccellenza a iniziare dall’ubicazione: l’hotel, infatti, situato accanto al porto di Molo Beverello, consente immediati post congress a Capri, Ischia, Amalfi o Positano, distanti una mezz’oretta di barca.
9850, Napoli-Tokyo La meeting industry nella struttura intraprende un percorso dell’arte eclettico nel quale apparenti contrasti tro-
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vano armonia secondo scelte precise: il rigore giapponese e la vivacità napoletana, per esempio, o ancora la modernità dell’albergo e il legame con il territorio, celebrato con le opere di artisti napoletani che regalano uno sguardo originale e non scontato sulla città con importanti pezzi di antiquariato e arte contemporanea site specific. Atmosfera minimal chic e un panorama mozzafiato disegnano lo spazio dedicato ai meeting e agli eventi del Romeo hotel: quattro sale versatili in grado di accogliere fino a 150 persone con un elegante foyer, un’ideale area di registrazione che ospita una mostra fotografica permanente di fotografi napoletani famosi worldwide. Fra le gemme della location, ecco la sala eventi Beluga: occupa tutto il nono piano e si apre con uno spazio ampio e luminoso caratterizzato da tavoli panoramici sul porto e sulla città. Adiacenti alla sala vi sono la piscina e la terrazza, sempre informazione pubblicitaria
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con impareggiabile vista sul Golfo, sul Vesuvio e sull’isola di Capri. Anche i numeri, hanno un fascino e un significato ben preciso al Romeo hotel. 9850, per esempio, che indica la distanza chilometrica tra Napoli e Tokyo e amplifica il legame – non solo architettonico e di design – tra il Romeo hotel e la città nipponica. La cifra, infatti, è nel nome dell’eclettico Bar 9850, location contemporanea nella quale vivere momenti di relax di fronte a un eccellente drink o a un calice di ottimo vino. Unico ristorante d’albergo stellato a Napoli è il ristorante-gourmet del Romeo hotel, Il Comandante, posto al decimo piano della struttura: dal design elegante, toni scuri negli arredi e con grandi vetrate sul Golfo, intriga con i suoi menu in continua trasformazione e diventa manifesto sperimentalista dello chef. Il tutto conservando, al contempo, la memoria delle origini e il rispetto della materia in un percorso del gusto autentico e capace di seguire il ritmo del tempo. Il Beluga Lounge Bar & Terrace – adiacente alla piscina panoramica – è invece teatro di colazioni a buffet, aperitivi e cocktail e a pranzo informazione pubblicitaria
e a cena si celebra il trionfo dei sapori territoriali riletti in chiave moderna.
Lo stile del lusso L’accommodation del Romeo hotel è concepita come un’esperienza di puro lusso, nelle camere così come nelle suite, tutte pensate per consentire agli ospiti esperienze diversificate. La Romeo Skyline Suite è la punta di diamante: all’ottavo piano della struttura, è dotata di un sontuoso salone con vista spettacolare, un’elegante camera da letto panoramica e un ampio bagno comprensivo di mini spa. La Wellness Suite si delinea ideale per incentive – o per i soggiorni leisure del Mice – interamente dedicati al benessere; le Romeo Bay View vantano una splendida vista sul Golfo circondati da dettagli di autentico lusso; la Garden & Pool Suite è perfetta per rilassarsi tra giardino giapponese e vasca idromassaggio. Collegata all’hotel da un suggestivo passaggio sotterraneo – arricchito da giochi d’acqua –, ecco la Dogana del Sale, tra le pochissime luxury spa di Napoli: mosaici di oro bianco, granito nero, pregiate essenze lignee e ceramiche giapponesi sono
solo alcuni dettagli delle finiture della spa, che si distingue nel panorama dei beauty & health center per la scelta di trattamenti innovativi. Mille metri quadrati dedicati al benessere distribuiti fra area umida, area relax e sala fitness di trecento metri quadrati, attrezzata con macchinari di ultima generazione, strumenti per il body building e cardio fitness. Questi sono solo alcuni degli innumerevoli plus di Romeo hotel, la cui rete è in espansione e riserverà grandi sorprese nel 2020.
Romeo hotel Via Cristoforo Colombo, 45 80133 Napoli Tel. 081 6041580 events@romeohotel.it www.romeohotel.it
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Perché un evento in... Campania
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Hotel Raito e Relais Paradiso L
Ragosta Hotels Collection Largo Giovanni Montemartini 00185 Roma Tel. 06 45661 Fax 06 45661661 info@ragostahotels.com www.ragostahotels.com
e location di Ragosta Hotels Collection sono quinte per eventi top level che nell’Hotel Raito si esprimono in un centro congressi articolato in cinque sale meeting – fino a duecento persone – illuminate con luce naturale e circondate da terrazze affacciate sul mare, sui giardini e sulle piscine. L’accommodation consiste in 77 fra camere e suite e con un plus: il piano “luxury”, il Seiren Floor, raggiungibile con un ascensore panoramico: un’ala privata composta da 26 camere e suite che offrono il massimo di servizi aggiuntivi. All’Hotel Raito il benessere si miscela al lavoro grazie a due piscine panoramiche, una interna riscaldata, una spaboutique e un’area fitness. Via libera all’eccellenza gastronomica nei tre ristoranti con vista mare, che rendono la struttura location privilegiata anche di wedding dal respiro internazionale: il ristorante à la carte Il Golfo, con cucina tipicamente mediterranea e una vista sul Golfo di Salerno e sui faraglioni di Vietri sul Mare, è affiancato da Luna Vietrese e Gli Ulivi, per eventi di prestigio con ampi giardini adiacenti alle sale, che permettono di inebriarsi dei
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Sulla costiera amalfitana, a Vietri sul Mare, Ragosta Hotels Collection invita il Mice nei suoi Hotel Raito e Relais Paradiso, quintessenza di atmosfera ed esclusività
profumi della vasta distesa di limoni e aranci che fa da cornice all’hotel. L’ExLounge Bar & Grill, infine, moderno e con vista sulla piscina dell’hotel, propone specialità mediterranee.
Paradiso degli incentive A cinquecento metri dall’Hotel Raito sorge il lussuoso Relais Paradiso, dal design ricercato, incastonato in una natura incontaminata e con innumerevoli plus. È la location ideale per incentive di alto livello e in esclusiva e accoglie anche piccoli meeting. Il roof garden, situato all’ultimo piano del relais, coniuga magistralmente
gli impegni di lavoro al relax, durante il quale inebriarsi dei rigogliosi giardini della macchia mediterranea. Per eventi con maggiori partecipanti, il Relais Paradiso si avvale delle sale meeting dell’Hotel Raito. Al Relais Paradiso vi sono 22 camere e suite – alcune con idromassaggio esterno – con terrazze panoramiche; per percorsi del gusto è protagonista l’Executive Lounge Restaurant, con veranda vista mare, mentre l’Honesty Bar è un lounge bar irrinunciabile. I trattamenti benessere sono fruibili nell’ExPure del vicinissimo Hotel Raito. informazione pubblicitaria
ANGELO POMPOSO MARTINELLI
ANGELO POMPOSO MARTINELLI
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San Lorenzo Maggiore A Napoli una straordinaria architettura grecoromana, al cui interno sono raccolti preziosi reperti dell’antica Neapolis, lascia senza fiato. Oggi visitarla è un’esperienza indimenticabile
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l Complesso di San Lorenzo Maggiore è la testimonianza storica, perfettamente conservata, di come la città sia cresciuta e si sia evoluta tra l’antico e il moderno, l’esempio tangibile dell’ingegno storico prima greco e ripreso successivamente dai Romani. «È un monumento-libro. Nel Complesso di San Lorenzo Maggiore si può leggere a chiare lettere la storia di Napoli. Qui è racchiuso il Dna della città». Riccardo Muti, durante il concerto che ha tenuto nella Basilica di San Lorenzo Maggiore, ha sintetizzato perfettamente l’anima di questo straordinario complesso. Entrando, infatti, si può percorrere un tempo a ritroso che copre un periodo storico compreso tra il V secolo a.C. e la fine del XVIII seco-
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lo d.C. dove è possibile ammirare strati di diverse costruzioni, frutto dei vari sviluppi urbani susseguitisi nei secoli. Questi strati rappresentano i cambiamenti civili, culturali, politici e istituzionali di diverse civiltà, che hanno in comune lo stesso spazio geografico: dall’Agorà al Foro, dalle fondamenta della Basilica paleocristiana alla roccaforte del convento dei frati francescani, tutti coesistenti nel chiostro di San Lorenzo Maggiore. Il complesso archeologico risale all’età imperiale e la visita comincia dal chiostro, il cui pozzo è sormontato dalla statua di San Lorenzo di Cosimo Fanzago – una delle più famose a Napoli – e dove, lungo i suoi portici, avevano luogo alcuni degli eventi religiosi e civili della città.
Il chiostro fu ricostruito nel 1771 e oggi è uno spazio ampio, e suggestivo, capace di ospitare eventi per una capienza massima di cinquecento persone. Scendendo di circa dieci metri, il percorso archeologico sotterraneo si sviluppa su di una stradina (cardine) dove si possono osservare vari ambienti del mercato romano, tra i quali la fullonica (lavanderia), la bottega di un fornaio, il criptoportico e l’erario, dove era custodito il tesoro pubblico della città. In fondo al chiostro si può ammirare il chiostrino di epoca sveva, attraverso il quale si accede alla maestosa sala Sisto V, in passato sede del refettorio dei frati. Un ambiente a volte che conserva ancora i preziosi affreschi realizzati da Luigi Rodriguez nei primi anni del XVII secolo e che oggi può accogliere 350 persone a platea in circa 430 metri quadrati. Tra due quadrifore in tufo, attraverso un portale del XIV secolo, si accede a un altro spazio suggestivo con volte sempre affrescate da Luigi Rodriguez: è la sala Capitolare, che prende il nome dal Capitolo, ovvero una riunione di frati che qui si svolgeva, per conferire gli incarichi. La sala Capitolare, realizzata all’epoca della dominazione sveva, è l’ambiente più piccolo a disposizione per il Mice. La capacità massima è di 150 persone disposte a platea in un’area di duecento metri quadrati.
Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore Piazza S.Gaetano, 316 80138 Napoli Tel. 081 2110860 Fax 389 1091865
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Perché un evento in... Campania
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Tiberius Events Location e Il Principe Exclusive S
quisitamente gourmet. È la ristorazione del Tiberius Events Location, iniziata cinquant’anni fa e sinonimo di qualità. Un’eccellenza con la regia dello chef Vincenzo Lombardo che in collaborazione con il Principe Exclusive Restaurant – stellato Michelin per 15 anni –, ha creato intriganti sorprese. Il Principe è un ambasciatore dei sapori dell’antica Roma, la sua storia ha inizio nel 1986 e rappresenta un viaggio nelle origini della cucina mediterranea e negli usi e costumi dell’antica Pompei romana a tavola. Le proposte che rendono unica l’offerta sono, oltre ai menu dedicati agli antichi romani, gli approfondimenti storico-culturali sul tema, tutti da vivere in occasione di eventi. E al Principe c’è nientemeno che “l’archeochef’’ Gian Marco Carli, i cui innumerevoli credit sono – anche – internazionali. Due location, il
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Al Tiberius tutto è possibile: un universo insolito, dove l’autenticità e la modernità si fondono. In binomio con le seduzioni de Il Principe, per eventi memorabili Tiberius e Il Principe, che, insieme, hanno unito competenza e valenza, posizione strategica e attività, consentendo alla meeting industry di vivere autentici eventi esperienziali. E per il 2019, un’ulteriore novità: la terrazza outdoor So Zen del Tiberius diventerà un ristorante.
Ora come allora Al Tiberius – situato proprio di fronte agli scavi archeologici e alla Villa dei Misteri – le opportunità di eventi top level sono una miriade e di grande impatto emozionale è il “Pompei toga party”, ovvero la possibilità di indossare toghe come duemila anni fa, di assaporare le preliba-
tezze di un tempo – create sulla base di ricette tradizionali con i prodotti tipici del territorio – e di respirare un’atmosfera carica di fascino e di mistero. Per l’occasione gli ospiti vestono riproduzioni perfette di antichi abiti romani, cuciti a mano con preziosi tessuti di alta sartoria italiana, distintivi delle varie categorie sociali dell’epoca. Poi è la volta del “Pic-nic davanti alle rovine”, ambientato nella terrazza del Giardino dei Sensi, di fronte agli scavi e con panorama mozzafiato sul Vesuvio e sull’isola di Capri. Non un semplice pic-nic, bensì vere e proprie coreografie di altissimo livello con area dedicata, scenografie a tema e ristorazione al top: street food napoletano, per informazione pubblicitaria
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Restaurant Pompei esempio, con pizza di maccheroni, piccole parmigiane, pane del Vesuvio e pasticceria del maestro Graziano Notarnicola. Sempre sulla terrazza si svolgono wine tasting all’insegna dei più pregiati paladini di Bacco mentre proseguono, molto richiesti, gli eventi sulle barche: il toga party, per esempio, lo si può realizzare a bordo, con una cena e una vera e propria festa in costume.
Eventi da set Gli spazi outdoor del Tiberius sono La Terrasse e So Zen. La prima, bianca e solare, con musica chill out, candidi tendaggi e comodi divani, è adatta a eventi estivi e dispone di una capacità di 150 ospiti a cena, che aumenta fino a trecento in versione cocktail. So Zen è un salotto orientale, arredato in stile esotico e attrezzato per fumare il narghilè e bere informazione pubblicitaria
tè selezionati: colori tenui e in armonia con il paesaggio, morbidi divani e profumi di terre lontane. È una terrazza olistica, da affittare anche in esclusiva, nella quale vanno in scena l’henné e la danza del ventre, la zingara e i tarocchi, le serate dedicate all’osservazione del cielo con cannocchiali professionali. Una terrazza che è una commistione tra le seduzioni di Marrakech e la tipicità campana, nella quale si organizzano cooking contest che ripropongono anche la storia della pizza. L’anno prossimo, la terrazza diventerà un ristorante con cucina mediterranea autentica mentre, nel frattempo, il Tiberius accoglie gli eventi in tre saloni e tre terrazze, con arredi dagli stili differenti.
Scrigni di eleganza Nel comfort degli eleganti ambienti indoor del Tiberius
la meeting industry trova spazi nei quali ambientare piccoli congressi: le sale, che possono ospitare da 15 a duecento persone, sono attrezzate con impianti audio-video di ultima generazione e sono illuminate anche con luce naturale. I nomi degli spazi sono evocativi, a iniziare dal Salotto dei Misteri – affrescato dal maestro Franco Gracco –, con una veranda da 280 coperti per incentive, serate a tema classico e attività di team building e per vivere un viaggio nel tempo nell’antica Pompei. Total white per la Fior di Cotone, che può ospitare fino a 240 persone: la sua atmosfera sobria la rende ideale per celebrare importanti momenti professionali mentre giovane e trendy è La Parisienne, utilizzata anche per congressi fino a 180 ospiti: la sua musica e l’area lounge si addicono a party e serate frizzanti.
Tiberius Events Location Via Villa dei Misteri 7 Pompei Scavi (Na) Tel. 081 8613550 info@tiberiusonline.com www.tiberiusonline.com Il Principe Exclusive Restaurant in Pompei
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Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast È
una struttura che si colloca idealmente al centro del turismo congressuale e leisure, è un punto di riferimento per gli eventi scientifici e delle aziende farmaceutiche internazionali e si rivela location ideale per accogliere i viaggi incentive. In primis per la posizione sul mare, le attività sportive outdoor e i team building incentrati su Nettuno, poi per le innumerevoli facility della struttura, a iniziare dalla passeggiata panoramica fronte mare di trecento metri. Non da ultimi, vi sono la piscina privata, il nuovo attracco e l’ottima raggiungibilità. L’albergo, infatti, dista pochi chilometri dall’uscita del casello autostradale e le seduzioni di Sorrento sono a una manciata di minuti.
Il gusto degli eventi
Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast S.S. Sorrentina 145 km 12.400 80053 Castellammare di Stabia (Na) Tel. 081 3946700 Fax 081 3946770 info@towershotelsorrento.com www.towershotelsorrento.com
XLII | novembre-dicembre 2018
L’albergo da quest’anno ha riacquisito la gestione del ristorante collegato allo stabilimento balneare Stone Beach, sempre di proprietà. Già dalla riapertura, agli inizi di maggio, il Blue Stone Restaurant – spettacolare e sul mare del Golfo di Napoli – ha conquistato una clientela di alto profilo. Con la sua cucina mediterranea rivisitata in chiave contemporanea
Una struttura che consolida il suo ruolo di spicco fra le location più esclusive per il Mice, anche nel contesto degli eventi motivazionali, complici i suoi numerosi punti di forza
e l’impegno di tutto lo staff, il Blue Stone Restaurant si è in poco tempo guadagnato – in un ben noto sito di recensioni on-line – la prima posizione fra i ristoranti di Castellammare di Stabia. La location, inoltre, grazie alla sua terrazza e alle vetrate a picco sul mare nonché sul golfo partenopeo, è cornice ideale di cene esclusive e di prestigio sino a un massimo di trenta persone. Il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast dedica agli eventi cinque sale – complessivamente per 370 persone –, provviste di tecnologia all’avanguardia. Fra queste spicca la sala Palizzi, illuminata con luce naturale e
con vista sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio. Stessa vista mozzafiato per la location Convivio Ricevimenti, parte integrante dell’hotel: una villa sul mare con terrazze panoramiche affacciate sul golfo, un’area esterna di mille metri quadrati e una sala dal design minimalchic e total white per duecento persone, un “salotto sul Golfo di Napoli” da raggiungere anche via mare grazie al molo privato. Al Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast il Mice trova il massimo comfort e collegamenti wireless nell’accommodation – 150 fra camere e suite –, nelle aree comuni e nelle sale congressi. informazione pubblicitaria