Perché un evento in... Veneto

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Perché un evento in...

Veneto Eventi speciali in set classici, non convenzionali ed esclusivi

Una destinazione organizzata e diversificata, emozionale e dall’orchestrazione corale. Un panel di location d’impatto in un susseguirsi di scenari eterogenei e accomunati dal fil rouge della memorabilità


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i chiama “Basket bond turismo veneto”, ma con la pallacanestro non ha nulla a che vedere, anche se si tratta di un gioco di squadra. L’iniziativa, unica in Italia, vede impegnato il team di Confcommercio-Confturismo, Fidimpresa Turismo Veneto e l’advisor-global coordinator Frigiolini Partners Merchant in un’esperienza finalizzata a consentire una maggiore liquidità alle imprese turistiche della destinazione. Un business, quello dei basket bond, di oltre cinque milioni di euro, nato per il distretto costiero – si estenderà gradualmente a tutti i contesti turistici regionali – e che vede la sinergia finanziaria fra più imprese. Un innovativo strumento di accesso al credito pensato su misura per le realtà turistiche venete – sono circa cinquanta quelle coinvolte in questa prima iniziativa – e sempre il turismo è protagonista dell’accordo siglato questa estate da Federalberghi Garda Veneto e Intesa San Paolo, incentrato sul supporto finanziario accordato alle strutture ricettive che intendono accrescere l’attività, investire nell’ammodernamento e rafforzare il proprio posizionamento. In un contesto epocale caratterizzato da forti cambiamenti quali la diversifi-

Deciso e creativo, essenziale e grandioso, territoriale e internazionale. È il Veneto, sempre pronto a rispondere a qualsiasi esigenza della meeting industry, in un mosaico di scenari e location diversificati cazione dell’offerta e lo sviluppo digitale, l’istituto bancario, in un’ottica di sviluppo industriale 4.0, mette a disposizione delle strutture ricettive affiliate a Federalberghi Garda Veneto investimenti funzionali al miglioramento dei servizi digitali e tecnologici. Una destinazione che ama proiettarsi nel futuro con solide basi nel presente, il Veneto, incline a competere nelle sfide e a vincerle: basti pensare alle olimpiadi invernali 2026, che si disputeranno a Cortina d’Ampezzo-Milano: un’assegnazione che, secondo uno studio effettuato dall’Università la Sapienza di Roma, garantirà all’Italia una crescita di 2,3 miliardi di euro di indotto. A cascata, ne beneficerà il turismo congressuale e, nell’alveo delle proiezioni, le finali dei campionati del mondo di sci alpino che si terranno a Cortina nel 2021 sono un ottimo trampolino di lancio per incominciare a interpretare il congressuale in chiave sportiva.

Luciana Francesca Rebonato

Il raffinato cesello della Basilica di San Marco, cuore di Venezia

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Perché un evento in... Veneto

Acque e luce Una fonte inesauribile di sorprese, il Veneto, con una natura grandiosa che si esprime a ogni latitudine. Il Delta del Po – patrimonio dell’Unesco –, per esempio: 645 chilometri quadrati con due aree relativamente omogenee, la laguna e la valle, popolate da oltre trecento specie di uccelli, il paradiso del birdwatching. E dei safari fotografici, di percorsi in barca alla scoperta del più grande sistema lagunare italiano nel quale canali, paludi e laghetti si perdono all’orizzonte nel paesaggio tipico delle valli da pesca, con gli immancabili “casoni” di paglia distribuiti in un – apparente – inestricabile sviluppo di acque e di argini. Il fruscio del vento, le luci filtrate dalle canne, la colonna sonora degli uccelli stanziali e di passo sono da scoprire anche in bicicletta in percorsi lungo gli argini alla portata di tutti i livelli di preparazione del Mice. Ancora acqua, ma di mare: Jesolo, Bibione, Eraclea Mare, Caorle, Cavallino-Treporti, Sottomarina e Rosolina, una novantina di chilometri di costa con destinazioni che prestano il fianco alla meeting industry più adrenalinica: windsurf, vela, attività subacquee, beach volley, tiro con l’arco, escursioni in bicicletta e a cavallo, tennis, karting, minigolf e golf.

Efficienza ed efficacia Propositivo e proattivo, eterogeneo e coeso, realistico e fantasioso, il Veneto accoglie il Mice nei suoi set diversificati nei quali custodisce un patrimonio di opportunità per gli eventi della meeting industry. Anche con la complicità dell’Unesco, che a luglio ha annoverato fra i suoi siti le colline – del Prosecco – di Conegliano e Valdobbiadene e che si aggiungono ai precedenti: Venezia e la sua Laguna, l’Orto Botanico di Padova, Verona, Vicenza e le ville di Andrea

Palladio, le Dolomiti, i siti preistorici palafitticoli, le opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo. Verosimilmente, l’aumento record del 21% delle vendite nel 2019 sui mercati esteri del Prosecco – è il vino made in Italy maggiormente esportato –, ha favorito il riconoscimento da parte dell’Unesco al più celebre spumante italiano, espressione di un territorio di rilevante valore storico, culturale e paesaggistico, la cui produzione ha conquistato apprezzamenti corali su scala internazionale. E il mondo intero, dal

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suo canto, si dà convegno in Veneto, articolato in sette macro-aree, ognuna con la propria personalità, tutte essenziali a creare il composito e intrigante arazzo della destinazione, che garantisce al Mice convention bureau dedicati per ogni provincia e un riferimento regionale, il Venice Region Convention Bureau Network. Una vera e propria rete diffusa a servizio dei meeting planner, un processo di collaborazione che vede coinvolti tutti i convention bureau provinciali: Padova Convention & Visitors Bureau, Verona & Lago di Garda Convention Bureau, Vicenza Convention Bureau, Marca Treviso Convention Bureau, Rovigo Convention & Visitors Bureau e Convention Bureau Dolomiti Belluno. A Venezia il congressuale è coordinato da Vela, società pubblica che gestisce il marketing della destinazione e la valorizzazione di asset e location, anche in sinergia con altre realtà operative della città e del suo territorio metropolitano.

da tempo e che inaugura una nuova stagione di attività. Sono circa tremila i “luoghi della cultura” veneti, oltre trecento dei quali fra musei, monumenti e aree archeologiche, 450 location teatrali, circa ottocento archivi – che conservano un ricchissimo patrimonio archeologico, artistico e bibliografico – e 3.800 ville venete. E gli eventi, ovviamente, contemplano anche manifestazioni inedite: Venezia, per esempio, dal mese di giugno di quest’anno, è tornata a ospitare – e sono già state finanziate dal comune le prossime due edizioni – il Salone Nautico, evento fieristico internazionale ospitato dall’Arsenale di Venezia, simbolo del potere e della potenza militare della Repubblica Serenissima e cuore della sua industria navale. E poi Padova, la città dei grandi eventi e dei concerti “live”: numerosi artisti nazionali e internazionali l’hanno scelta in questi anni per una tappa italiana – o anche l’unica nel nostro Paese – del loro tour. Una sfiziosa opportunità post congressuale – accanto a grandi serate dedicate alla lirica, al balletto e agli show con personaggi della cultura –, per emozioni a briglie sciolte dopo le sessioni professionali. E Verona? L’Arena con la sua stagione lirica è un appuntamento irrinunciabile mentre il Lago di Garda vanta un carnet di ben 253 eventi nel corso del 2019. Sfiziosi gli appuntamenti post congress nell’area pedemontana di Treviso, incentrati sulle eccellenze di Bacco, con i maggiori produttori di Prosecco che aprono le cantine al Mice promuovendo, oltre al prodotto, la destinazione. Ancora porte aperte ma di carattere storico-artistico: sono quelle delle dimore storiche vicentine, che fra saloni affrescati, statue e giardini all’italiana conferiscono prestigio e atmosfere suggestive agli eventi. Rovigo, infine, prosegue con le sue proposte culturali e a Palazzo Roverella, da settembre e sino alla fine di gennaio 2020, è in scena la mostra d’arte “Giapponismo – Venti d’Oriente nell’arte europea 1860-1915”.

In alto, lo scenografico Lago di Misurina a Cortina d’Ampezzo In basso a sinistra, la calma serena di Punta San Vigilio Qui sotto, l’iconica Arena di Verona in notturna

Venti di eventi La destinazione è effervescente, quando è ora di far scendere in campo manifestazioni e appuntamenti, intriganti post congress a corollario degli eventi. Dai grandi classici alle novità passando da un calendario di manifestazioni di ampio respiro così come di carattere locale, con la valorizzazione del folklore. Il tutto coadiuvato dalla neonata legge quadro veneta sulla cultura – estate 2019 –, traguardo atteso

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Perché un evento in... Veneto

I professionisti della destinazione

Professionisti autorevoli che per ruolo ed esperienza concorrono al successo del Veneto a tutto Mice. Concentrandosi sul presente, attingendo dal passato e con lo sguardo sempre proteso al futuro

U

na solida e diffusa cultura di “far rete e sistema” è quanto emerge dalle azioni degli stakeholder della destinazione. Abbiamo parlato di questo e di molto altro con Federico Caner, assessore al turismo Regione Veneto.

Federico Caner, assessore al turismo Regione Veneto

Il bilancio numerico del turismo veneto 2018 si è chiuso, ancora una volta, con un incremento alle voci “arrivi” e “presenze”. Approfondiamo? «Veniamo da anni di continua crescita, sfociati in primati difficilmente ripetibili. I dati del 2018 confermano pienamente la forte capacità attrattiva del Veneto: ritoccato in rialzo il numero degli arrivi, che superano i 19,5 milioni grazie all’aumento sia degli stranieri – con un incremento dell’1,8% – sia degli italiani, stimato in un aumento del 2,8%. Si è consolidato il numero dei pernottamenti, oltre 69 milioni, con l’aumento di italiani pari a un +1,6% che compensa la leggera flessione di stranieri, ovvero lo 0,4%. Una flessione non preoccupante ma da non trascurare, soprattutto se si incrocia questo dato con altri. Valutandolo, per esempio, insieme al meno 1,8%

di arrivi e al meno 3,8% di presenze del comprensorio balneare, abbiamo la conferma che, seppur faticosamente, alcuni player mediterranei e nordafricani, storicamente competitivi sul piano dell’economicità dei loro pacchetti di vacanza ma fortemente penalizzati dall’instabilità politica e dall’insicurezza dovuta al terrorismo, si stanno riposizionando sui mercati internazionali. Da questo deriva la necessità di continuare a investire in termini di innovazione e creatività, di innalzamento qualitativo delle strutture e dei servizi, soprattutto negli ambiti più maturi della nostra offerta. Come il mare, appunto, ma anche la montagna – che ha fatto segnare nel 2018 un aumento del 4,4% degli arrivi e una sostanziale tenuta nelle presenze – e che nella sola stagione invernale, grazie alle abbondanti nevicate dello scorso anno, ha registrato un incremento del 12,9% di arrivi e del 6,7% delle presenze. In altre parole, sono proprio i prodotti più tradizionali dell’offerta che si devono misurare con una concorrenza più ampia e più forte, risultando pertanto più vulnerabili. Sta a noi saperci rinnovare con continuità. Un’importante prerogativa del Veneto è la sua sempre più evidente capacità di catalizzare l’interesse dei mercati internazionali: quasi il settanta per cento delle presenze totali, infatti, è straniero. I tedeschi, pur segnando un calo, rimangono i clienti esteri più affezionati e numerosi – 15,6 milioni di presenze, quasi un quarto del dato complessivo –, seguiti

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Slow è meglio

a notevole distanza da austriaci – 3,8 milioni – e inglesi con 2,6 milioni. Ottime le performance per quanto riguarda gli americani con i seguenti aumenti di presenze: 14,1% americani, +5,2% cinesi e 7,9% russi». Il “Piano Strategico del Turismo Veneto” evidenzia la volontà di investire sul medio-lungo periodo. Quali sono le principali linee di azione per il 2019 e quali territori vengono coinvolti, anche minori? «Avere condiviso ed elaborato il “Piano Strategico del Turismo Veneto” è stata una scelta signi-

ficativa, frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto oltre trecento persone del sistema turistico regionale, con l’apporto di una cabina di regia, cinque tavoli tematici coordinati da altrettanti chairperson e una piattaforma digitale per contributi da parte degli stessi stakeholder e del pubblico. Il Piano Strategico del Turismo è articolato in sei assi tematici, 29 linee strategiche e 94 azioni. La azioni del Piano Turistico Annuale 2019 in attuazione del Piano Strategico del Turismo della Regione Veneto sono suddivise in “azioni di lancio” di elevata valenza strategica e ulteriori

Dopo gli eventi, il piacere del genius loci. Idee esperienziali, per post congress a ritmo lento e con prospettive inedite. C’è solo l’imbarazzo della scelta, grazie al mosaico “acquatico” del Veneto articolato – oltre al mare – in fiumi, laghi, torrenti e lagune. Il fiume Adige, per esempio, è la mecca dei canoisti: ogni anno, nel mese di ottobre, si tiene “Adigemarathon”, maratona fluviale con atleti provenienti da tutto il mondo. Poi Padova, soprannominata “la città d’acque”, che consente al Mice di scoprire nella sua rete di canali navigabili le bellezze artistiche, storiche e naturalistiche del suo territorio. E Venezia, naturalmente: navigare alla scoperta delle isole della Serenissima su un bragozzo – tipica barca della cantieristica veneziana – è un must da non lasciarsi sfuggire ed è intrigante la navigazione lungo il Sile, sulle tranquille acque del più lungo fiume di risorgiva italiano, con visite all’oasi di Cervara e ai grandi bacini d’acqua a Quinto di Treviso.

Nella pagina accanto in alto, uno scorcio di Verona dal Ponte Pietra sull’Adige In questa pagina in alto, Venezia in notturna Qui a fianco, l’alba vista dalla spiaggia di Lido di Jesolo

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Perché un evento in... Veneto to degli standard di qualità del servizio turistico; la diffusione del marchio ombrello “Veneto the Land of Venice” anche attraverso azioni di packaging e co-branding; l’istituzione e l’avvio dell’Osservatorio turistico regionale federato. Anche l’attuazione delle azioni del Piano avverrà con la stessa logica di coinvolgimento partecipativo che ha portato alla sua elaborazione». Oltre al turismo leisure, quello congressuale. Anche per occasioni “bleisure”. A quando la fattibilità di un osservatorio congressuale regionale? «All’interno delle attività dell’Osservatorio turistico regionale federato troveranno spazio anche le analisi rivolte al congressuale. Saranno però un board e un comitato tecnico-scientifico a definire – d’intesa con la cabina di regia – priorità, modalità, risorse e tempi per la realizzazione delle diverse indagini».

Sopra, la famosa Basilica Palladiana a Vicenza

azioni prioritarie, attuative delle linee strategiche. Fra le azioni di lancio vi sono proprio quelle dedicate alla meeting industry regionale in collaborazione con il coordinamento dei convention bureau veneti; il sostegno al progetto “Cycling in the Land of Venice” con club di prodotto del cicloturismo; l’avvio della predisposizione della “The Land of Venice card”; la trasformazione degli uffici turistici dei principali hub – aeroporti, stazioni, eccetera – in vere e proprie “porte dell’accoglienza”; il potenziamento e la diffusione del Dms regionale; l’avvio di un “Ecosistema digitale veneto”; la predisposizione di una “Carta dell’accoglienza e dell’ospitalità”; il miglioramen-

In base al “Piano Turistico annuale 2019”, la giunta regionale, su sua proposta, ha dato il via libera a iniziative di promozione che si terranno negli aeroporti tedeschi di Monaco di Baviera e Francoforte e in quello della capitale danese, Copenaghen. In cosa consistono? «Il brand “Veneto, the Land of Venice” è già stato protagonista a fine maggio nello scalo di Monaco e siamo presenti a Francoforte a settembre e a Copenaghen in ottobre con spazi espositivi nella zona dei duty free di questi importanti aeroporti internazionali, lungo il passaggio obbligatorio per tutti i passeggeri che si recano alle varie porte d’imbarco dei voli. L’azione prevede la distribuzione di materiale informativo sulle offerte del Veneto, ma anche la presenza dei

A fianco, un’altra romantica “città d’acqua”, Treviso

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Perché un evento in... Veneto

Sopra, a sinistra il celeberrimo Ponte dei Sospiri, tra gli sorci più fotografati di Venezia. A destra,gli interni della chiesa di Santa Maria del Soccorso a Rovigo Sotto, a sinistra il Palazzo della Ragione a Padova. A destra, la pittoresca isola veneziana di San Giorgio Maggiore

rappresentanti dei consorzi di promozione turistica e – grazie al coinvolgimento di alcune aziende – la presentazione di prodotti tipici agroalimentari veneti. La presenza giornaliera di passeggeri in partenza, in attesa dei voli o in transito nelle aree commerciali degli aeroporti è stimata in 17mila persone a Francoforte, in 19mila a Copenaghen e in 11mila a Monaco di Baviera. Prevedendo un’affluenza presso ciascuno stand di almeno il 15% dei clienti dei duty free, l’iniziativa dovrebbe quindi favorire un numero minimo di contatti con circa 175mila persone. È un’iniziativa che ha già dimostrato in passato la sua efficacia e sulla quale puntiamo per rafforzare il nostro appeal nel nord Europa e in Germania, Paese che è da sempre uno dei principali mercati turistici per il Veneto».

Un’importante prerogativa del Veneto è la sua sempre più evidente capacità di catalizzare l’interesse dei mercati internazionali: quasi il settanta per cento delle presenze totali, infatti, sono straniere. E per quanto riguarda i flussi nazionali? Linee programmatiche per incrementarli? «Sì, è vero. La presenza straniera da noi è prevalente ed è quella che porta valore aggiunto all’economia del Veneto. Ma vi sono margini di miglioramento anche su altri fronti, basti pensare che attualmente il 97% delle presenze turistiche in Veneto si concentra in cento località, mentre gli altri 463 comuni del Veneto si dividono il restante tre per cento. Ciò significa che in queste realtà emergenti vi è la possibilità di mettere a punto nuove proposte turistiche che non replichino il fenomeno del turismo

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Giardini storici, natura ad arte Tesori artistici e naturalistici di particolare bellezza. Sono i giardini storici veneti, un’occasione post congress da non lasciarsi sfuggire. Sono numerosi e fra questi ecco un poker d’assi interessante per il Mice a iniziare dal giardino di Valsanzibio, affacciato su Villa Barbarigo a Galzignano Terme – Padova –, famoso anche per ospitare un grande labirinto. La sua storia parte dal Seicento e dal progetto dell’architetto papale Luigi Bernini, fratello del celebre Gian Lorenzo. Sempre in provincia di Padova, a Vanzo, spicca il giardino della cinquecentesca villa Giustiniani, che comprende un parco con piante ultracentenarie e un roseto con rare varietà di rose. A Negrar di Valpolicella – Verona –, ad accogliere il Mice è il giardino di Pojega, voluto nel Settecento dal conte Rizzardi per promuovere con un imponente progetto nuove inclinazioni culturali. Unendo i canoni classici del giardino all’italiana alle tendenze del nascente Romanticismo, questo giardino propone quattro percorsi principali, tutti da esplorare. Meritano una segnalazione, infine, i giardini Alessandro Rossi, collocati nell’omonima villa a Santorso, in provincia di Vicenza. Ampio e ricco di specie botaniche, il parco comprende uno scenografico laghetto circondato da alberi secolari.

di massa ma che siano in grado di rispondere alla crescente domanda di turismo lento – per esempio cicloturismo ed enogastronomia – che caratterizza prevalentemente la clientela italiana. È su questi segmenti turistici che stiamo puntando anche con il prodotto “Borghi” e con l’iniziativa “Paesaggi d’autore” insieme al coordinamento delle regioni». Nell’ambito della programmazione 2014-2020 la Regione Veneto ha stanziato ingenti risorse per l’erogazione di contributi per investimenti innovativi nel settore ricettivo turistico, riservato specificamente alle Pmi – Piccole e medie imprese – quali sono le prossime iniziative previste? «Dopo avere favorito l’innovazione di prodotto con incentivi alle start up – un nuovo bando in tal senso è di prossima uscita – e la creazione di club di prodotto con contributi per investimenti innovativi, ci apprestiamo ora a sostenere, con cinque milioni di euro in due anni, quelle aggregazioni di imprese – Ati, Ats, consorzi, reti – che presenteranno progetti per promuovere i propri prodotti e le destinazioni di riferimento sui mercati internazionali. Il primo bando dovrebbe essere aperto già nei prossimi mesi».

le il premio ci è stato assegnato, che sottolinea la capacità di organizzare nel portale un’offerta turistica complessa e variegata. Il nuovo portale turistico vuole infatti essere un catalizzatore di informazioni per tutte le realtà turistiche del Veneto. Promuovere turisticamente una regione che vanta così tante bellezze naturalistiche, artistiche, culturali e paesaggistiche non è semplice: c’è sempre il rischio di non dare la giusta visibilità a tutti i luoghi sia noti sia meno conosciuti. Oltre alle città d’arte famose come Venezia, Verona, Padova e Treviso, ci sono borghi, villaggi e località che sono dei veri e propri scrigni di bellezza e autenticità. Questi luoghi meritano il giusto riconoscimento turistico, la giusta visibilità e una promozione adeguata. Oltre alle destinazioni turistiche, sono molti i contenuti che sono stati

“Best Portal Project”: è il riconoscimento – che lei ha ritirato a Milano – assegnato a maggio a www. veneto.eu, il nuovo portale del turismo veneto. Entriamo nei dettagli dell’award e del sito? «Best Portal Project, premio annuale promosso dal Gruppo editoriale Media Key, tra i più prestigiosi a livello nazionale nell’ambito della comunicazione, del marketing e dei progetti digitali, ha lo scopo di “stimolare la creatività e l’innovazione tecnologica della comunicazione online, con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia, la qualità tecnica ed estetica e favorire l’affermazione di un made in Italy del web”. Ci ha fatto particolarmente piacere la motivazione in base alla qua-

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dedicati agli itinerari, al “turismo lento”, al turismo religioso, ai “Cammini” e alla vacanza attiva: dalla montagna ai laghi, dal mare alle terme fino alle colline, cercando di dare risalto alle varie località sparse in tutto il territorio. Si è optato per la scelta di snellire e velocizzare le visualizzazioni di alcuni prodotti turistici con dei “mini-siti” tematici, raggiungibili con un proprio sottodominio. Al momento ne sono stati ultimati due dedicati al cicloturismo e al settore agroalimentare. Prossi-

mamente ne verranno implementati altri tra cui il turismo congressuale e le ville venete. www. veneto.eu non ha solo una nuova veste grafica e nuovi contenuti, ma si avvale delle funzionalità di un destination management system, deskline 3.0 – un software per la gestione integrata delle destinazioni turistiche – che consente di implementare gli eventi di valenza turistica regionale, nazionale e internazionale grazie all’apporto di una “redazione diffusa” costituita dai 76 uffi-

Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save Sopra, il Piave scorre anche attraverso Belluno. Qui a fianco, il tramonto sul Ponte Pietra a Verona Nella pagina accanto, la medievale piazza di Serravalle di Vittorio Veneto

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GM XYVMWXMGM Ƴ .EX Ƴ HM XYXXS MP :IRIXS 4PXVI EKPM IZIRXM HIWOPMRI GSRWIRXI HM TVSTSVVI WYM “mini-siti” tematici – bike, enogastronomia, wedding, eccetera –, le offerte di quei club di prodotto che la Regione ha finanziato. AttualQIRXI WSRS WY M GPYF HM TVSHSXXS GLI WM apprestano a utilizzare il Dms regionale per le attività di booking e dynamic packaging. SRS M TVMQM TEWWM QE WMEQS GSRZMRXM GLI questi attiveranno un processo di emulazione anche da parte delle altre reti non ancora STIVEXMZI WYP ZIVWERXI TVSQS GSQQIVGMEPI~ MRIVKMI JVE KPM EXXSVM HIPPE QIIXMRK MRHYWXV] I grandi hub. Approfondiamo la scoperta della destinazione con l’intervista a Enrico Marchi, TVIWMHIRXI HIP ,VYTTS EZI GLI KIWXMWGI MP Mstema Aeroportuale del Nord Est. A maggio i vertici di Enac e Save hanno fatto il punto sullo sviluppo dell’aeroporto veneziano, ÏŇĻƐŤ±ŹƒĞÏŇĮ±ŹåƐŹĞüåŹĞķåĻƒŇƐ±ĮƐa±žƒåŹƐ{Į±ĻƐƞǑŐƞƐôƐ 2021. Approfondiamo? n M ² XVEXXEXS HM YR MRGSRXVS HM ETTVSJSRHMQIRto, utile per ripercorrere quanto a oggi concluWS EPPƶMRXIVRS HIP 2EWXIV 5PER I TIV fare il punto sulle opere in fase di realizzazione. Il Marco Polo vive una stagione di grande vitalità, caratterizzata da una costante crescita HIM ZSPYQM HM XVEǽGS E WYE ZSPXE EGGSQTEKREta da uno sviluppo infrastrutturale che procede a ritmi sostenuti. Terzo gateway intercontinentale italiano, lo scalo convive da anni con

Did you know that e åĹåDŽĜ± Ú± čĜƚčĹŅØ ŮXå ŸƋŅųĜå di sant’Orsola” di Vittore Carpaccio, dopo un lungo intervento di restyling, sono nuovamente tutte da ammirare. È un must fra i capolavori della pittura rinascimentale, un ciclo di nove teleri eseguiti da Vittore Carpaccio tra il 1490 e il 1495. È prevista per il 2020 la “nuova ϱŸ± ÚĜ :ĜƚĬĜåƋƋ±Ű ± åųŅűţ FĬ prossimo anno, infatti, l’attuale sito sarà completamente trasformato, diventando un museo allineato agli standard europei e provvisto di elementi tecnologici ĵƚĬƋĜĵåÚĜ±ĬĜ ±ĬĬű±ƴ±Ĺčƚ±ųÚĜ± ÏĘå Ĺå valorizzeranno i contenuti. La Fiera Campionaria di Padova ŧƚåŸƋű±ĹĹŅ ÏŅĵŞĜå ÏåĹƋŅ ±ĹĹĜţ c±Ƌ± ŸƚÆĜƋŅ ÚŅŞŅ Ĭ± :ų±ĹÚå :ƚåųų±Ø ì Ĭ± ŞĜƠ ±ĹƋĜϱ ÚűFƋ±ĬĜ±ţ cåĬ ŎĿŎĿ ±ĹÏŅų± non esisteva l’attuale quartiere ĀåųĜŸƋĜÏŅ ô ųå±ĬĜDŽDŽ±ƋŅ ĹåĬ ŎĿƖŎ ô å Ĭ± prima edizione si svolse in tre sedi: in Prato della Valle, al palazzo della Ragione e presso l’istituto Pietro Selvatico.

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Perché un evento in... Veneto

La cittadina medievale di Montagnana, in provincia di Padova Sotto, la suggestiva chiesa di Nostra Signora degli Angeli, sulla spiaggia di Caorle

la presenza concomitante di numerosi cantieri i cui lavori, anche nei casi di maggiore complessità, non hanno mai inficiato la normale operatività. Attualmente sono nove i cantieri attivi, nei quali sono impegnate giornalmente circa cinquecento persone. Dei novecento milioni di investimenti previsti dal Master Plan, a oggi ne abbiamo impiegati 507. Attualmente sono in corso i lavori di riqualifica e adeguamento delle piste di volo, un intervento molto complesso anche per l’applicazione di procedure di sicurezza appositamente elaborate. Proseguono nel frattempo gli interventi di ampliamento dell’area extra-Schengen del terminal e sono in fase di gara quelli relativi al futuro ampliamento del lato nord. Il piano di

sviluppo destina inoltre 46,5 milioni di euro a progetti di mitigazione e compensazione, 25,5 dei quali a oggi già investiti». Progettazione, investimenti, rinnovo. Tre parole chiave per l’aeroporto di Venezia, in continua espansione con elevati livelli di qualità dei servizi, del comfort e della puntualità. Quali le novità per questo 2019? «Le nuove infrastrutture a oggi realizzate, quali il nuovo edificio della darsena, il moving walkway di collegamento tra darsena e aerostazione e il primo ampliamento del terminal, hanno contribuito a elevare la qualità dei servizi, il cui livello è da noi costantemente monitorato sulla base di un attento programma di customer service rivolto alle esigenze della diversa utenza. Tra le più recenti attività in questo ambito, vi è il programma “Club Il Milione” dedicato ai frequent flyer dell’aeroporto che è stato totalmente rinnovato anche attraverso l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia. Altro esempio di attenzione dedicata a uno specifico segmento di clientela sono i servizi rivolti ai passeggeri cinesi, che hanno portato all’ottenimento nel 2017 della certificazione “Welcome Chinese” che a maggio ha raggiunto il livello gold. Nel report Best Airport 2019 realizzato dall’agenzia di viaggi online eDreams, il nostro aeroporto si è posizionato al primo posto in Italia per l’insieme dei servizi e per la struttura in generale e all’undicesimo a livello internazionale. Per il Marco Polo si tratta di un riconoscimento importante perché corrisponde al giudizio dei passeggeri, vale dire dei destinatari finali di ogni nostra azione e servizio. È una grande soddisfazione vedere riconosciuto il lavoro che da anni

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Perché un evento in... Veneto

Cortina d’Ampezzo e le Dolomiti sono lo scenario perfetto per eventi dinamici e a tutto sport Sotto, il fascino raffinato di Chioggia Nella pagina accanto, Piazza San Marco al tramonto

Save porta avanti, in collaborazione con tutti gli operatori e gli enti aeroportuali». Oltre Venezia, Treviso e Verona. Il 2019 vede il Gruppo Save impegnato su nuovi obiettivi di incremento della rete dei voli e con prospettive di sviluppo per tutto il polo aeroportuale. Entriamo nei dettagli? «Il Gruppo Save, che gestisce il polo aeroportuale del Nord Est comprensivo degli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, ha fondato la sua attività sul principio di aggregazione. In un contesto spesso tendente a divisioni e localismi, riteniamo che sia stato un grande successo riuscire a mettere in sinergia i quattro aeroporti, coordinandone la gestione e lo sviluppo, rispondendo così alla domanda di traffico dei territori di riferimento di ciascuno scalo, attraverso il progressivo ampliamento della rete di voli. Anticipando di gran lunga le linee guida del “Piano Nazionale dei Trasporti” che sollecitano la creazione di sistemi aeroportuali, la capogruppo Save ha infatti dapprima creato il Sistema aeroportuale Venezia-Treviso, quindi, a fine 2014, entrando nell’azionariato di Catullo, ha dato vita al sistema del Nord Est, che nel 2018 ha gestito 18 milioni di passeggeri. Nell’anno in corso i volumi di traffico continuano a crescere, complessivamente da gennaio ad aprile Venezia, Treviso, Verona e Brescia hanno registrato circa cinque milioni di passeggeri. Nella stagione estiva, al Marco Polo procede l’attività di lungo raggio, con collegamenti diretti su New York – Jfk e Newark –, Chicago, Philadelphia, Atlanta, To-

ronto, Montreal, Dubai, Doha, Seul. Importante novità è l’introduzione del volo su Istanbul di Pegasus Airlines, operativo quattro giorni a settimana, che si aggiunge ai tre collegamenti giornalieri di Turkish Airlines. Al Canova di Treviso, Ryanair ha introdotto i voli su Bordeaux, Oporto e Praga e Laudamotion ha attivato una linea su Stoccarda. Particolare attenzione merita anche l’aeroporto Catullo di Verona, che dopo anni di perdite di traffico e di bilancio, ha recuperato il suo ruolo di scalo di riferimento

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per un bacino d’utenza che esprime quanto di meglio il nostro Paese offra in termini di dinamismo economico e di attrattive culturali e turistiche. Il 2018 si era chiuso con 3,5 milioni di passeggeri, in aumento dell’11,6% rispetto all’anno precedente. Un risultato che si inserisce nella crescita costante che caratterizza lo scalo da 31 mesi consecutivi, raggiunto grazie alla combinazione tra consolidamento dei voli già esistenti e ampliamento del network a disposizione dell’utenza aeroportuale. Dall’in-

gresso di Save al 2018, l’aeroporto di Verona è pertanto tornato al suo picco storico registrato nel 2007, crescendo complessivamente del 33%, con una media annua del dieci per cento. Le novità dell’attuale stagione estiva sono rappresentate dai collegamenti su Malta e Zante – operati da Volotea –, Amsterdam – operato da easyJet –, Madrid – operato da Iberia nel mese di agosto –, Birmingham – di Jet2.com –, Chisinau – di Wizzair –, Tunisi – di Tunisair – che si aggiungono alla programmazione consolidata nella stagione estiva 2018 nella quale erano stati introdotte 15 nuove destinazioni. A Verona prosegue inoltre l’attività di lungo raggio di Neos su Nosy Be (Madagascar), Montego Bay (Giamaica), La Romana (Repubblica Dominicana), Zanzibar (Tanzania), Cancun (Messico), Malé (Maldive), Mombasa (Kenya) e Salalah, in Oman». I dati 2018 del polo aeroportuale del Nord Est – gestito da Save – hanno registrato un incremento dell’8,9% rispetto al 2017. Quali le proiezioni per il 2019? «Le proiezioni per l’anno in corso sono di ulteriore crescita di voli e passeggeri del Sistema. Il collegamento diretto con la Cina è per Venezia un obiettivo prioritario, considerando che sono oltre 770mila i viaggiatori cinesi che nel 2018 hanno visitato Venezia e la sua regione, cinque per cento in più rispetto al 2017, di cui 150mila utilizzano l’aeroporto Marco Polo. Si tratta di volumi importanti, che dimostrano la forte potenzialità del territorio e giustificano l’attivazione di un volo diretto tra Cina e Venezia».

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Perché un evento in... Veneto

Parola d’ordine, accessibilità «Il meglio è nemico del bene», diceva Voltaire. E il Veneto si allinea al pensiero perfezionista del filosofo francese anche nel contesto di nuove strategie di mobilità e accessibilità. Per un costo di circa venti miliardi di euro

U

na destinazione accessibile, fruibile e “pratica” è di default nella playlist dei meeting planner. Lo sa bene il Veneto, che nel suo neonato “Piano regionale dei trasporti 2020-2030” palesa la sua volontà di accogliere al meglio nel suo territorio. Un piano da quasi venti miliardi di euro – di cui oltre la metà già disponibili – per migliorare e ammodernare la mobilità in Veneto con otto obiettivi e 110 interventi specifici: dagli interventi di riorganizzazione dei servizi a quelli

della governance del settore, dai progetti infrastrutturali a quelli di innovazione del trasporto locale. Una mole di investimenti dei quali il 62% è dedicato alla mobilità e al trasporto su rotaia e il 35% all’adeguamento e manutenzione stradale. Diverse le cifre, un’unica visione: garantire una mobilità sostenibile in un Veneto ancor più competitivo e, al tempo stesso, attento all’equità sociale e all’accessibilità dei propri territori. Luca Zaia, presidente Regione Veneto, ha infatti affermato: «Sta arrivando un “neonato” che risponde al nome di Pedemontana veneta: poco più di 94 chilometri di strada che interessa 35 comuni». Ed Elisa De Berti, assessore regionale ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti della regione, ha commentato: «È un piano con il quale segniamo un passaggio epocale dalla programmazione del 1990 – del piano vigente – alle innovazioni tecnologiche attuali». Un Veneto, in estrema sintesi, nel quale viaggiare e lavorare sarà ancora di più un piacere.

Il domani è adesso Nuove rotte per il Mice, quindi, che potrà beneficiare dei risultati raggiunti dagli obiettivi del Piano regionale dei trasporti. Ma quali sono, precisamente? Innanzitutto lo sviluppo globale della rete dei trasporti, orientato alla tutela dell’ambiente e del territorio, seguito dall’incremento di carburanti green e dei veicoli ibridi ed elettrici finalizzati alla riduzione di emissioni nocive nell’aria anche con interventi mirati a una maggiore “fluidificazione del traffico” e al cambio modale da gomma a linee più sostenibili. Fra gli obiettivi è rilevante la promozione della mobilità in funzione dello sviluppo dell’offerta turistica: ampliamento della rete infrastrutturale, miglioramento della connessione intermodale fra offerta pubblica, privata e mobilità “leisure” – cicloturismo ed escursionismo, per esempio – e sviluppo aeroportuale. Tra le finalità del piano risiede anche il potenziamento della connessione del Veneto ai mercati nazionali e internazionali ed è prioritario il completamento del disegno infrastrutturale di collegamento con le principali capitali europee e i relativi mercati di riferimento. Con uno sguardo attento alla sostenibilità, il comune denominatore di tutti i contesti di mobilità e accessibilità della destinazione, trasporto aereo incluso. È stato infatti siglato

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Uno scorcio di Treviso Nella pagina accanto, la Basilica di Sant’Antonio a Padova

E ǻRI KMYKRS PƶMQTIKRS HIPPƶEIVSTSVXS 2EVGS Polo di Venezia a raggiungere le zero emissioni di Co2 entro il 2050. E il previsto ampliamento dell’aeroporto, naturalmente, è accompagnato da progetti e azioni integrati di sostenibilità, che hanno già determinato il raggiungimento del “Livello 3+” – neutrale – dell’Airport carbon accreditation. La nuova responsabilità, pertanto, GSRJIVQE PE JIVVIE ZSPSRXª HIP ,VYTTS EZI Ƴ GLI KIWXMWGI MP MWXIQE EIVSTSVXYEPI HIP 3SVH

Est – di realizzare lo sviluppo dello scalo con soluzioni di eccellenza rispetto alla sostenibilità.

Abilità e attendibilità Proseguendo con alcune fra le 32 azioni del “Piano regionale dei trasporti 2020-2030”, oltre ai progetti infrastrutturali – attività di gestione, riorganizzazione dei servizi e innovazione tecnologica –, alcune evidenziano un carattere prioritario. Il completamento delle linee Tav Milano-


Perché un evento in... Veneto

Piccoli capolavori per grandi emozioni Scrigni di storia e leggende, arte e tradizioni. Sono i borghi del Veneto, uno più intrigante dell’altro, alcuni annoverati fra le eccellenze del Belpaese e nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Arquà Petrarca Asolo Borghetto Cison di Valmarino Follina Mel Montagnana Portobuffolè San Giorgio Sottoguda

Venezia, Padova-Bologna e Venezia-Trieste per esempio, seguito dagli interventi sulla viabilità di accesso ai comprensori turistici e dallo sviluppo di un piano di circuiti a due ruote e di ippovie per il turismo equestre, tutte opportunità post congress per avventurarsi nella destinazione con una prospettiva a tutta natura. Rilevante, inoltre, è il piano di sviluppo dell’accessibilità all’intera area dei Giochi olimpici invernali del 2026 di Milano-Cortina, che prevede un complessivo rinnovamento infrastrutturale del territorio bellunese. Fra le urgenze, spicca anche il programma di manutenzione straordinaria per la viabilità: per la sola rete stradale sono stati valutati oltre cento milioni di euro da dedicare al fabbisogno manutentivo annuale. Una fucina di

attività, il Veneto, che il nuovo piano dei trasporti promuove a laboratorio di nuove tecnologie e paradigmi di mobilità e, oltre ai trasporti, i riflettori sono puntati sulla sicurezza. Un requisito necessario alla realizzazione di eventi, che rientra fra le skill del Piano e che prevede di accrescere la funzionalità e la sicurezza delle infrastrutture e dei servizi di trasporto con l’assicurazione del monitoraggio e della manutenzione programmata delle reti e dei percorsi. Il tutto nell’ottica di sviluppo di una nuova governance integrata della mobilità regionale e rientrano in questo contesto il sistema delle concessioni autostradali e della rete stradale ordinaria, la gestione della rete ferroviaria e il coordinamento del sistema degli interporti.

A fianco, Lazise e il suo pittoresco porticciolo Sopra, il Tempio Canoviano a Possagno

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Tra arte e natura U

na destinazione, il Veneto, con un elisir di paesaggi da “Pulitzer per la fotografia” in cui sono disseminate città magnificate affiancate da località discrete, oppure murate e turrite, o ancora intessute d’arte e di fede. O foriere di benessere, in virtù delle terme del bacino euganeo e di quelle di Recoaro e Caldiero, che intercettano anche percorsi del gusto con pit stop nelle colline moreniche ammantate da vigneti in cui è incastonata Custoza, famosa per il suo superbo vino bianco. Poi ecco Soave e Valpolicella, terre natali di due fra i più famosi vini italiani – dal nome omonimo – oltre che di due fuoriclasse, il Recioto e l’Amarone, questi ultimi due “made in Valpolicella”. Una destinazione d’autore, il Veneto, per emozioni che durano nel tempo.

Attrattive e prospettive Venezia. Una parola, infinite modalità di fruizione. La città, la laguna, il dedalo di rii, l’acqua che scorre nei canali più larghi e luminosi formando le vaste pianure liquide sulle quali si staglia la destinazione che vanta questa unicità di paesaggio lagunare e di isole per aperitivi a filo

Scrigni d’arte incastonati in affreschi naturali punteggiati dal genio umano e dalle sue coreografie architettoniche. Un intrigo eterogeneo per eventi e post congress ad alto potere emozionale ed esperienziale d’acqua, eventi esclusivi, cene di gala, meeting di alto profilo e tutto quello che si possa chiedere a una top destination. Ancora coreografie ad alto impatto emozionale a Verona, che all’interno della sua cinta muraria vanta un percorso storico-architettonico che si snoda in un continuum dal primo secolo a.C. ai giorni nostri. Innumerevoli le chiavi di lettura, anche quella di scegliere un’epoca storica e percorrerla nelle strade, nei borghi e nelle piazze, alla scoperta di Verona romana, teodoriciana, comunale e scaligera, i principali volti di questa città che alla plasticità del passato contrappone un’anima progressista e dinamica. Ed è chiaro che al successo di Verona come destinazione congressuale concorra anche e soprattutto la sua ricchezza artistica che annovera due capolavori d’arte romanica, il duomo e la chiesa di San Zeno Maggiore: il primo conserva una pala del Tiziano, il secondo un

La Piazza degli Scacchi a Marostica

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Perché un evento in... Veneto

Belle e murate Post congress alla scoperta di città, roccaforti e fortificazioni che hanno scritto importanti pagine di storia del Veneto. Sono le città murate, fra le quali spiccano icone della provincia di Padova a iniziare da Este, con un apparato difensivo perfettamente conservato, una muraglia lunga oltre un chilometro intervallata da ben 14 torri e culminante nel maestoso castello trecentesco. Intrigante è anche Monselice, tra i Colli Euganei e la pianura, con una delle cinte murarie meglio conservate del Veneto, sorta attorno al XIII secolo e aperta in più punti nell’Ottocento per assecondare l’espansione del centro cittadino. Di straordinario impatto è Cittadella, cinta da mura possenti dalla caratteristica forma tondeggiante e con vie interne perfettamente ortogonali. Alte mura di cinta anche a Montagnana, perfetto esempio di roccaforte medievale con, al suo interno, il castello di San Zeno, il cui nucleo originario risale al Duecento. In provincia di Treviso, invece, ecco Castelfranco Veneto, patria di Giorgione e con un castello dai molteplici stili architettonici e le mura che disegnano un perfetto quadrato costellato da cinque torri, eretto per ragioni difensive. Alle pendici dell’altopiano di Asiago e in provincia di Vicenza, infine, si trova Marostica, con un doppio castello, un vero e proprio unicum edificato nel XIV secolo. Tutta da percorrere è la passeggiata che unisce i due edifici – quello inferiore, tra l’altro, si protende sulla celebre piazza degli Scacchi – con tanto di panorama spettacolare “offerto” dalla cima del castello superiore.

trittico di Andrea Mantegna sull’altare maggiore, una delle opere fondamentali della pittura rinascimentale italiana. Maestosa anche la gotica basilica di Sant’Anastasia, scrigno dell’affresco di San Giorgio del Pisanello.

Del Garda e del Brenta Dopo Verona, ecco la Riviera degli Ulivi, la sponda veronese del Lago di Garda: cinquanta chilometri di costa con località e paesaggi diversi ritmati da rocche, pievi, borghi, insenature e, nella parte settentrionale, strapiombi vertiginosi. Il Mice più sportivo trova qui il suo regno d’elezione: venti costanti per praticare surf e

vela, verticalità di pareti per team building all’insegna delle arrampicate, spumeggianti torrenti per canyoning, sentieri da percorrere a cavallo, a piedi e in mountain bike. Non solo. Anche prelibatezze enogastronomiche, orgoglio del territorio, famoso per l’olio genuino e per i vini pregiati. Dalle piacevolezze epicuree si passa, con un gioco di sponda, all’arte della Riviera del Brenta: 36 chilometri di bellezza e stupore lungo il corso del fiume che unisce Venezia a Padova. Un elisir tutto fruibile dal Mice che qui può scoprire – soprattutto a bordo di imbarcazioni – differenti località tutte integrate in un unico milieu culturale che trae la sua particolarità non solo dalle rinomate dimore del Brenta. Campagna Lupia, per esempio, con il museo archeologico ospitato nella chiesa di Santa Maria di Lugo e l’oasi di Valle Averto, Dolo e il suo Squero Monumentale, l’ottocentesco “Ponte dei vasi” a Campolongo Maggiore, Villa Recanati Zucconi a Fiesso d’Artico, la fornace e l’essiccatoio a Sandon di Fossò.

Unesco e filigrana A Padova il Mice inspira forte la potenza della storia, delle tradizioni e dei simboli della destinazione: l’Università – nella quale Galileo Galilei insegnò a cavallo del Seicento –, la cappella degli Scrovegni – che custodisce l’opera più completa e meglio conservata di Giotto –, la basilica di S. Antonio, l’Orto botanico – Unesco – e Prato della Valle, una piazza scenografica fra le più grandi in Italia e persino d’Europa, circa 88mila metri quadrati di superficie. Il centro storico è dominato dal duecentesco palazzo della Ragione, conosciuto dai padovani come il “Salone” e nel suo spazio sottostante si trova il “Sottosalo-

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presente: polo laico e civile della destinazione è piazza dei Signori, al centro di una trama delimitata dal triangolo dei corsi d’acqua che dipartono dal Botteniga per confluire nel Sile.

Tesori da (ri)scoprire

ne”, l’antico mercato che dal Medioevo raccoglie la ricchezza delle campagne circostanti: un crogiuolo di sapori autentici in un luogo immutato nei secoli per post congress con enogastronomia tipica, shopping tour e degustazioni di vini e prodotti a chilometro zero. Trenta, invece, sono i chilometri previsti dalla navigazione sul fiume Sile – a bordo di imbarcazioni con la prua che scivola tra chiuse e porticcioli attrezzati lungo il percorso – che consente di giungere da Treviso a Venezia. Descritta dallo scrittore Comisso “intrecciata alla mobile filigrana d’acqua”, Treviso invita il Mice nel suo centro storico dal vivacissimo intreccio di elementi del passato e del

Vincenza è sinonimo di Palladio e il suo genio artistico è espresso al meglio nella basilica Palladiana – dal suo piano superiore si può godere di una vista mozzafiato sulle tre piazze sottostanti – e nella loggia del Capitanio. A fare da quinta all’animata vita della destinazione vi sono altre tre opere del grande architetto: palazzo Chiericati – sede del Museo civico e della Pinacoteca –, palazzo Barbaran da Porto – sede del Museo Palladiano – e palazzo Valmarana Braga. A Vicenza, inoltre, il Mice trova il Teatro Olimpico, il primo teatro stabile al chiuso d’Italia, progettato nel 1580 dall’imprescindibile Palladio. E poi Rovigo, green destination con una ricca trama d’arte: fra le icone della destinazione spicca la torre Donà e all’insegna di storia ed eccellenza sono palazzo Roncale e il cinquecentesco palazzo Roverella, quest’ultimo sede della pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, cornice di prestigiose mostre contemporanee indoor. È invece la natura open air la protagonista dei post congress e degli incentive a Belluno, dal centro storico raccolto nel quale si intrecciano testimonianze di epoche diverse e poi, a corona, ecco le frazioni con nuclei antichi, case dall’architettura tipica e minuscole chiese che contengono tesori d’arte. Una walking destination nella quale il Mice può costeggiare i resti delle mura storiche lungo via Sottocastello per poi incontrare il ponte della Vittoria e ponte Vecchio ed esplorare Borgo Piave. Quattro passi nella storia e nello sport, in vista delle olimpiadi 2026.

In alto, il Canal Grande a Venezia In basso, il Castello di Conegliano Qui sotto, il Delta del Po a Porto Tolle

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Perché un evento in... Veneto

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Aqualux Hotel Spa Suite & Terme È

la nuova frontiera del Mice. Quella nella quale il business si intreccia al leisure e la parola d’ordine diventa “bleisure”, ovvero quando lavorare è un piacere grazie a un universo di seduzioni a tutto relax e con team building rigeneranti all’insegna della coesione. Una nuova visione per gli eventi e all’Aqualux Hotel Spa Suite & Terme di Bardolino la meeting industry, proprio dalla fine dell’estate, trova sfiziose novità. A iniziare dal Meeting & Spa Break, per conciliare lavoro e piaceri del gusto: imperdibili business lunch a base di selezionati ingredienti di qualità del territorio – elaborati dalla maestria dello chef Simone Gottardello – e golosi coffee break allestiti nell’atmosfera ovattata e rilassante del bar Spa. Per mangiare “sano” e senza rinunciare a sapori e profumi e per soddisfare i gourmet più esigenti: una sinfonia di specialità del genius loci, con la genuinità della materie prime utilizzate.

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Business a tutto pleasure Fra i pionieri del bleisure, Aqualux Hotel Spa Suite & Terme ha creato proposte complete ed esclusive per la meeting industry, tutte contraddistinte da

Un’icona green sulla sponda orientale del Lago di Garda, legata al benessere, all’eccellenza e all’ecosostenibilità. Anche e soprattutto in ottica bleisure

efficienza, funzionalità, dotazioni hi-tech e spazi modulabili a seconda delle esigenze. È il caso della Sparkling Meeting Lounge, provvista di luce naturale – e ideale per meeting informali sino a un massimo di 25 persone –, oppure dei 1.200 metri quadrati dell’innovativo spazio congressuale nel quale vi sono anche due foyer, cinque break-out room di varie misure e una sala plenaria da 175 persone. Entrambi consentono, abbinati alle facility della location, di trasformare un momento di lavoro in una vera e propria esperienza sensoriale a 360 gradi. Come

sempre, cuore dell’albergo è la corte “sconfinata” che ospita l’AquaExperience, area pool con otto piscine – interne ed esterne – di acqua termale e una di acqua salata. L’offerta acquatica, unicum per vastità e varietà, si completa con l’AquaSpa & Wellness e, in un crescendo di opportunità, ecco la Exclusive Spa Night Experience, che offre l’opportunità – tutto l’anno e per un numero minimo di 15 ospiti – di avere in esclusiva tutti i mille metri quadrati dell’AquaSpa & Wellness: il trionfo del benessere, un’area con saune, bagni a vapore, fontana di ghiaccio e calidarium. informazione pubblicitaria

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La magia di un castello per eventi di successo Nel cuore delle colline del Prosecco, tra Venezia e le Dolomiti, tra due dei più bei borghi d’Italia, CastelBrando offre un moderno centro congressi dotato di tecnologie all’avanguardia che può ospitare ĆQR D SHUVRQH $OOèLQWHUQR GHO FDVWHOOR XQ SUHVWLJLRVR KRWHO FRQ FHQWUR EHQHVVHUH GXH ULVWRUDQWL GLYHUVL EDU H QHJR]L FRPSOHWDQR L VHUYL]L FKH UHQGRQR LQGLPHQWLFDELOH HG HVFOXVLYR TXDOXQTXH HYHQWR

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Perché un evento in... Veneto

scelti per voi

Sopra il titolo da sinistra, il fascino dello skyline di Padova; il teatro anatomico di Galileo Galilei; l’Orto Botanico e Santa Giustina. Qui sopra, le mura di Cittadella. Al centro, Piazza dei Signori. Nella pagina accanto, la porta d’acqua del giardino di Valsanzibio e l’area termale dei Colli Euganei

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Ampia scelta di location, capacità ricettiva, posizione strategica e varietà di soluzioni post congressuali contraddistinguono Padova, destinazione nella quale la medicina è di casa. Una “città della scienza” e che detiene primati prestigiosi, a iniziare dal primo trapianto di cuore in Italia – nel 1985 – per arrivare a quello del fegato avvenuto nel marzo di quest’anno e che ha salvato la vita al paziente. Una straordinaria miscellanea di tecnologie disponibili, di conoscenza scientifica e frutto – anche – della preparazione data dall’Università di Padova. A questo proposito, Laura Favaretti, responsabile del Padova Convention Bureau, precisa: «Padova, con la sua Università, ha segnato la storia della scienza moderna, da quella della medicina a quella dell’astronomia, e ancora oggi continua a essere un importante centro di studio delle nuove frontiere in questi settori così come in altri e nelle loro applicazioni. È pertanto un luogo privilegiato di incontro e confronto dei relativi ricercatori a livello nazionale e internazionale».

Scienza e musica, congressi e musei, location di pregio e innumerevoli opportunità post evento. A Padova, con la regia del Padova Convention & Visitors Bureau

RICCARDO GIACOMEL

IAT CITTADELLA

Padova Convention &

Nel segno di Ippocrate Il congressuale legato alla medicina è senz’altro uno dei motori del Mice di Padova, che vede ogni anno in città migliaia di medici e ricercatori provenienti da tutto il mondo. È il caso di numerosi congressi in calendario da oggi al 2023, per alcuni dei quali sono previsti dai cinquecento ai 1.800 partecipanti, congressi che vedranno il coinvolgimento di enti pubblici e associazioni di categoria. L’Università di Padova ha scelto la propria città come sede di grandi congressi internazionali.

Una destinazione, Padova, comodamente raggiungibile con treni ad alta velocità e con voli – nazionali e internazionali – che atterrano nei vicini aeroporti di Venezia e Treviso e che consentono poi di arrivare – con shuttle dedicati – nella patria di Giotto. L’accoglienza Mice è concertata dall’affidabilità e professionalità del Padova Convention & Visitors Bureau, che annovera sempre più affiliati e richieste di ingresso nel network. Alla vasta gamma di location, Padova affianca una grande varietà di soluzioni post coninformazione pubblicitaria

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scelti per voi

n & Visitors Bureau

gressuali che, per continuare nel contesto di Ippocrate, può vantare nientemeno che il Musme, il Museo multimediale e interattivo di storia della medicina: inaugurato nel 2015 e in equilibrio tra passato e futuro, è già considerato un’eccellenza a livello nazionale. Si tratta di un museo di nuova generazione che racconta, con linguaggio rigoroso ma accattivante, lo straordinario percorso della medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione alla storia della Scuola medica padovana. informazione pubblicitaria

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Il più grande spettacolo dopo il Big Bang Se il Dna di Padova è legato alla scienza, l’anima della destinazione è fantasiosa e contraddistinta – anche – da un’atmosfera frizzante. Padova, infatti, è la città dei grandi eventi e concerti “live” e si conferma sempre più polo imprescindibile per la musica. Diversi artisti nazionali e internazionali l’hanno scelta in questi anni – fra i tanti, Santana, Bob Sinclair, Ben Harper, Lenny Kravitz, Vasco, Tiziano Ferro, Litfiba, Zucchero – per una tappa italiana – o anche l’uni-

ca nel nostro Paese – del loro tour. Una sfiziosa opportunità post congressuale – accanto a grandi serate dedicate alla lirica, al balletto e agli show con personaggi della cultura –, per emozioni a briglie sciolte dopo le sessioni professionali, che si possono concludere anche con la degustazione dello Spritz: nato a Padova, da qualche anno è tornato a essere il re glamour dei cocktail italiani in ogni stagione. E a proposito di scorrere dei mesi e con uno sguardo al futuro, si prevede a Padova l’apertura del Nuovo Centro Congressi attualmente in costruzione, uno dei più grandi del Nord-Est italiano e in grado di ospitare complessivamente 3.500 persone. Progettato dall’archistar giapponese Kengo Kuma, sorgerà su un’area urbana di grande estensione – concepita anche per meeting ed eventi open air – a pochi passi dalla stazione ferroviaria e a poca distanza dall’uscita autostradale di Padova Est. Le sale principali per ospitare eventi e congressi saranno modulari e potranno essere riconfigurate per adattarsi a qualsiasi esigenza.

Padova Convention & Visitors Bureau (Consorzio turistico DMO Padova) Piazza Antenore, 3 35121 Padova Tel. 049 8201396 – 394 info@padovaconvention.it www.padovaconvention.it

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Perché un evento in... Veneto

scelti per voi

Fiera di Padova C’

è grande fermento a Padova per l’offerta congressuale della città. Al via c’è infatti un importante progetto ad alto valore aggiunto per tutto il territorio, che comprende la riqualificazione del polo fieristico e l’inaugurazione di un nuovissimo centro congressi. Una grande novità dove trova vita il nuovo sistema fieristico di Padova, gestito per la Camera di commercio, il Comune e la Provincia, dalla società Fiera di Padova Immobiliare Spa, che metterà a disposizione degli organizzatori di eventi e delle imprese un vero e proprio hub dove idee e innovazione si muoveranno di pari passo per creare un contesto unico e all’avanguardia, in grado di attrarre importanti eventi di prestigio. Dopo l’inaugurazione, prevista nel 2020, il nuovo centro congressi sarà il più grande del Veneto con una capienza massima di tremila persone e 12mila metri quadrati di superficie utilizzabile, pregiandosi della grande firma dell’architetto giapponese Kengo Kuma che lo ha ideato.

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Cambia pelle il sistema fieristico di Padova, che presto si arricchirà di un centro congressi e nel frattempo continua a offrire i suoi spazi funzionali per eventi di qualsiasi tipologia

Il nuovo centro congressi metterà a disposizione una sala principale, la Giotto, con una capienza massima di 1.600 posti che potrà essere divisa in tre sale su tre piani, dove collocare anche eventi indipendenti. Mantegna è il nome della seconda sala, per un massimo di 1.200 persone, anch’essa divisibile in una sala più grande da seicento posti e altre due da 256 posti ciascuna. Altre cinque sale saranno collocate al piano terra, ognuna da 150 posti e divisibili fino a diventare dieci spazi da 75 posti e un bistrot.

L’attivissimo Spazio Eventi Padova L’operatività del nuovo centro congressi è stata concepita in stretta sinergia con l’area espositiva della Fiera di Padova e con il suo Spazio Eventi, che in attesa delle nuove aree congressuali prosegue la sua attività attirando eventi di qualsiasi tipologia. Lo Spazio Eventi continua infatti a essere la location preferita da prestigiose realtà imprenditoriali per lanci e presentazioni di prodotto, importanti convention del settore informazione pubblicitaria

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scelti per voi

bancario e assicurativo e rilevanti congressi scientifici internazionali e medici nazionali e internazionali e ha di recente ospitato anche un TED’x. Lo spazio Eventi comprende due strutture allestite – per uno spazio complessivo di 11.500 metri quadrati –, messe a disposizione in un contesto unico e pregiato tra le architetture industriali di inizio Novecento a due passi dal centro di Padova. Entrambe le strutture sono modulari ed estremamente flessibili, così da adattarsi alle informazione pubblicitaria

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diverse esigenze per ospitare oltre a meeting, congressi e convention anche cene di gala e roadshow. Si può scegliere la funzionalità e l’ampiezza del Padiglione 11, in grado di ospitare fino a 1.500 persone oppure optare per il Padiglione 14, dove l’architettura originale del 1919 è stata perfettamente conservata e anzi esaltata dalla ristrutturazione del 2015. Anche le diverse soluzioni sono state ideate per le più svariate esigenze, da quelle

chiavi in mano alla possibilità di personalizzare l’evento in ogni singolo dettaglio. Lo Spazio Eventi ha già ospitato dal 19 dicembre 2016, data della sua inaugurazione, oltre 150 eventi, da 250 a 1.500 partecipanti. Questo perché l’attività dello Spazio Eventi Padova nel suo “cambiare pelle” resterà attiva fino e oltre l’apertura del nuovo centro congressi, dove gli eventi prenotati nel frattempo potranno trovare una nuova collocazione, a partire dal prossimo anno.

Fiera di Padova Via Niccolò Tommaseo, 59 35131 Padova Tel. 049 840111-497 Fax 049 840570 spazioeventi@padovafiere.it www.padovafiere.it

settembre-ottobre 2019 | XXIX 05/09/19 15:03


Perché un evento in... Veneto

scelti per voi

Palazzo Verità-Poeta S

cenari di grande impatto, prestigio storico e tecnologia del terzo millennio ma con lo sguardo rivolto all’ecosostenibilità. È questo il fil rouge di Palazzo Verità-Poeta, settecentesca dimora patrizia – privata – situata a breve distanza dall’Arena, da Castelvecchio, dalle mura romane e medievali così come dall’Arco dei Gavi, fra le principali porte d’accesso di Verona. E pur essendo in centro, la location è facilmente raggiungibile e in prossimità di parcheggi convenzionati.

Il suo nome deriva dalla famiglia veronese Verità Poeta, fra le più antiche della città scaligera. Una location con affreschi del Settecento, per eventi al centro della storia

Storia in diretta

Palazzo Verità-Poeta Vicolo San Silvestro, 4/6 37122 Verona Tel. 045 596214 info@palazzoverita.it www.palazzoverita.it

XXX | settembre-ottobre 2019 Dossier Veneto 30 SX Verità poeta.indd 30

Si può essere innovativi e al contempo conservativi. Come Palazzo Verità-Poeta, soggetto a vincolo architettonico sin dal 1939 e protagonista di un continuo restyling anche in ottica green, come evidenzia il suo recente sistema di climatizzazione: un intervento idronico volto – anche – a eliminare le emissioni di gas serra dal centro città. E il verde è il colore che trionfa negli eventi che si svolgono durante la bella stagione nel giardino della villa – ricco di alberi e di specie floreali –, ideale per ricevimenti all’aria aperta o per cocktail a tutto business. In qualsiasi periodo dell’anno il

Mice ha a disposizione tutti gli eleganti spazi indoor della location, disposta su tre livelli: il giardino, una delle ultime oasi verdi di Verona, dal quale accedere direttamente alle cantine con le volte in cotto – grazie alla loro perfetta insonorizzazione, queste ultime si rivelano cornice sfiziosa per eventi musicali oltre che per classiche degustazioni –. Il secondo livello, invece, è costituito dal piano terra dotato di terrazza con affaccio al giardino e, infine, ecco il terzo livello. Raggiungibile dallo scalone principale, il piano nobile contempla il Sa-

lone delle Feste e altre sei sale per una capacità complessiva di trecento persone, di cui 120 nella principale. Tutte affrescate da autori di notorietà internazionale, le sale presentano diverse superfici – comprese tra i 35 e i settanta metri quadrati –, sono impreziosite da affreschi e da mobili d’epoca e si rivelano ideali per ospitare eleganti serate di gala. Il tutto in un crescendo di dettagli d’autore e sorprese: alcuni degli artisti che hanno partecipato alla realizzazione dell’edificio, infatti, sono raffigurati in un affresco all’interno del palazzo. informazione pubblicitaria

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Perché un evento in... Veneto

scelti per voi

Vicenza Convention Center – ViCC I

Italian Exhibition Group Event & Conference Division Via dell’Oreficeria, 16 36100 Vicenza Tel. 0444 969111 info@vicenzaconventioncentre.it vicenzaconventioncentre.it

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l lavoro svolto nel primo semestre di quest’anno dalla divisione Event & Conference di Italian Exhibition Group ha portato a Vicenza importanti novità, a partire dalla Convention Nazionale di Federcongressi, che si è svolta a marzo e che ha rappresentato una grande occasione di promozione della città e della sua offerta fieristica e congressuale. La costituzione di IEG, società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa dallo scorso 19 giugno, e la scelta del nuovo marchio ViCC hanno favorito un posizionamento che sta già portando a un incremento e miglioramento qualitativo degli eventi congressuali ospitati nel quartiere fieristico vicentino. «Il nostro programma di lavoro sul ViCC punta sull’innovazione e sulla diversificazione», così esordisce Stefania Agostini, direttrice della divisione Event & Conference Italian Exhibition Group ponendo l’attenzione anche su come l’event industry stia cambiando. «Il ViCC si propone come una location in cui il business e la comunicazione aziendale dei nostri clienti possano trovare tutte le condizioni per essere valorizzati. Negli eventi ospitati nel primo

Il Vicenza Convention Center – ViCC ha imboccato la strada giusta per il posizionamento, da protagonista, di Vicenza nel mercato degli eventi Mice

semestre e nell’approccio tenuto con i nostri clienti abbiamo cercato di trasferire i nostri valori, aiutandoli a fare delle scelte innovative, anche di rottura con la loro storia passata e nello stesso tempo proponendogli una gamma di servizi integrati fra loro, in grado di allinearsi alle loro strategie di comunicazione e marketing». Il trend vede oggi un aumento degli eventi aziendali, soprattutto del settore industrialeimprenditoriale del Nord-Est, con convention di aziende sia locali/regionali sia nazionali, ma anche road show di importanti brand dei settori assicurazioni, bancario e telefonia e gli eventi del segmento medicoscientifico e religiosi. Un esem-

pio è stato lo scorso maggio il workshop dell’azienda Cove (Compagnia Veneta Elettrodomestici), piattaforma d’acquisto con molti soci sparsi in Veneto. A ottobre si svolgeranno invece in contemporanea – andando a occupare per intero due padiglioni – l’evento Meb Elettroforniture (quattromila presenze) e quello di Arroweld (1.200 presenze). Risultati raggiunti anche grazie ad azioni di marketing diretto attraverso il rinnovamento e arricchimento del sito www. vicenzaconventioncentre.it in cui il visitatore può trovare contenuti e strumenti come mappe interattive delle sale e degli spazi, video di prodotto, fotogallery, numeri e servizi. informazione pubblicitaria

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Perché un evento in... Veneto

scelti per voi

Villa Borromeo U

n gioiello di storia e arte in cui si fondono il comfort e la tecnologia contemporanei. Raggiungibile da Venezia in venti minuti e da Vicenza in 15, Villa Borromeo, con la sua posizione centrale nella pianura veneta, è meta d’elezione per meeting di ampio respiro e di grande impatto. A soli cinque minuti dal centro storico del capoluogo – e ottimamente servita anche dai mezzi pubblici –, dalla stazione ferroviaria e dall’uscita A4 Padova Ovest, collocata lungo la Strada Regionale che unisce Padova con Vicenza, Villa Borromeo è una certezza quando la facilità e rapidità di accesso sono requisiti importanti. La sede è dotata di un ampio parcheggio privato, adeguato anche ai pullman, per potersi definitivamente dimenticare delle problematiche logistiche degli ospiti.

Fascino antico, funzionalità moderna Villa Borromeo Via della Provvidenza, 61 35030 Sarmeola di Rubano (Pd) Tel. 049 8979900 Fax 049 8988483 info@villaborromeo-pd.it www.villaborromeo-pd.it

XXXIV | settembre-ottobre 2019 Dossier Veneto 34 SX Villa Borromeo.indd 34

La struttura originaria, fatta edificare dai conti Borromeo, risale al Cinquecento mentre gli affreschi di cui è riccamente adornata risalgono al secolo successivo. Una vasca circolare in trachite con giochi d’acqua e luci, il raffinato giardino all’ita-

Complesso secentesco, reso contemporaneo da un minuzioso recupero e da una generosa dotazione tecnologica. Una fusione di antico e moderno per esperienze memorabili

liana che connette il fabbricato alla circostante natura, il parco di 25mila metri quadrati piantumato e illuminato, le scuderie e le barchesse sapientemente recuperate e riorganizzate – dotate di ampi porticati fruibili in ogni stagione e di corti in pietra di grandi dimensioni –, offrono straordinarie versatilità e comfort. La dotazione tecnologica consiste in moderni sistemi di scenografica illuminazione, di climatizzazione e sanificazione dell’aria, di impianti audio-video aggiornati e flessibili a ogni esigenza congressuale. La cura dei dettagli nei recuperi architettonici e artistici, così come nella fruibilità

e nella dotazione tecnologica, caratterizzano il complesso e lo collocano ai vertici dell’offerta in Veneto. Gli equilibri di colore, di forme e prospettive, le vedute pittoresche e la globale armonia del complesso si affermano con decisione sin dal primo ingresso: una pluralità di caratteristiche che rendono Villa Borromeo adatta non solo a meeting e congressi ma anche a cocktail – eleganti e anche informali –, pranzi di classe e cene di gala, incontri sociali ed eventi, anche i più complessi e articolati. I quali possono fruire in esclusiva delle strutture nella pienezza della loro consistenza e flessibilità. informazione pubblicitaria

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Villa Cordevigo U

n lungo viale di alti cipressi, un borgo, una villa nobiliare e una piccola chiesa, armoniosamente immersi nella natura della tenuta di Villa Cordevigo, con la quale l’edificio principale dialoga grazie a un incantevole giardino all’italiana, offrono la cornice ideale per un ambiente elegante e raffinato, in grado di associare a qualsiasi evento Mice un percorso di wellness, health e beauty. Uno scenario da sogno accoglie gli ospiti della Villa, oggi conosciuta come Villa Cordevigo Wine Relais, una struttura ricettiva cinque stelle lusso situata nella grandiosa regione del Lago di Garda. Un luogo singolare che sembra essere sospeso lontano dal tempo, immerso nella quiete che i proprietari attuali hanno saputo preservare e valorizzare grazie a un importante progetto di restauro. L’attenzione ai dettagli ha permesso di traghettare nel presente tutta la storia della villa e di riattualizzare un passato fatto di armonia e bellezza e così, dalle primissime tracce che risalgono all’epoca romana, si passa al XVI secolo, quando nasce il nucleo originale di una dimora patrizia destinata a vivere intensamente

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Un passato nobile e un presente straordinario all’insegna dell’eccellenza. Villa Cordevigo Wine Relais apre i suoi gloriosi spazi per meeting di lavoro ed eventi indimenticabili

fino ai giorni nostri. Villa Cordevigo nasce come palazzo padronale con una serie di annessi rustici che venivano utilizzati per l’attività agricola, ma già nel Settecento e nei secoli successivi, la trasformazione del frutteto in giardino testimoniava la ricchezza e la potenza delle famiglie che la abitavano. Per secoli è stata la residenza privilegiata di nobili casate che nel tempo hanno apportato alla struttura interessanti migliorie, arricchendola di affreschi e opere d’arte. Attualmente Villa Cordevigo appartiene alle famiglie Deli-

bori e Cristoforetti che nel 2011 l’hanno trasformata in un wine relais, un albergo cinque stelle lusso, una destinazione esclusiva per tutti coloro che amano un soggiorno all’insegna del comfort e del buon cibo abbinato a vini pregiati. A conferma dell’accurato intervento di restauro, dell’altissima qualità degli ambienti e dei servizi offerti, nel 2017 la struttura è stata premiata dai Tripadvisor Travellers’ Choice Award come uno dei “Top 10 hotel” in Italia e sempre nello stesso anno è entrata a far parte della prestigiosa associazione Relais & Châteaux. informazione pubblicitaria

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Wine Relais gante, un viaggio emozionale e sensoriale, che, a partire da quest’anno, è reso ancora più stimolante grazie alla vinoterapia con i prodotti naturali Vinoble Cosmetics.

Spazi meeting esclusivi

La grande bellezza Il fascino di uno degli hotel più belli d’Italia è tangibile, l’intero complesso è ricco di charme e ha caratteristiche ben oltre gli standard consueti. Villa Cordevigo accoglie i propri ospiti in 33 camere e suite, distribuite nella villa padronale e nelle due ali laterali denominate barchesse. Ogni camera è rigorosamente diversa dalle altre e offre al proprio interno la raffinatezza dello stile tipico del XIX secolo abbinata alla bellezza del design contemporaneo. Un’accoglienza al top sotto ogni punto di vista: anche nella gastronomia è garantita informazione pubblicitaria

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l’eccellenza, grazie all’energia creativa e mediterranea dello chef Giuseppe d’Aquino, mente e braccio del Ristorante Oseleta, premiato con l’ambita stella Michelin. Villa Cordevigo è inoltre un caldo rifugio in cui potersi prendere cura del proprio corpo e della propria mente grazie all’Essentia Spa, che offre agli ospiti un percorso di benessere olistico all’interno di un ambiente raffinato tra sauna finlandese, sauna a raggi infrarossi, bagno turco, vasche idromassaggio, docce emozionali. Si tratta di un percorso wellness moderno ed ele-

A Villa Cordevigo gli spazi per il relax e per il business si sposano alla perfezione e trovano in due particolari ambienti la location perfetta per ospitare una meeting industry esigente. La sala De Moreschi, 112 metri quadrati per una capienza massima di settanta persone a platea, è un ambiente raffinato, alto quasi quattro metri, dotato di luce naturale, schermo, proiettore, microfono, impianto audio, wi-fi, flipchart. La Taverna Fracastoro, invece, con i suoi poco più di quaranta metri quadrati è un locale più raccolto, ideale per riunioni di lavoro con un minor numero di partecipanti, fino a venti circa. La Taverna, spazio dal fascino antico, era una piccola e rustica sala da pranzo, che deve il suo nome a Girolamo Fracastoro, noto medico, filosofo e poeta del Cinquecento, autore di importanti testi letterari sul vino, che ha vissuto in questi luoghi.

Villa Cordevigo Wine Relais Località Cordevigo 37010 Cavaion Veronese (Vr) Tel. 045 7235287 info@villacordevigo.com www.villacordevigo.com

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scelti per voi

Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA L

a maestria dell’accoglienza è un insieme di dettagli. Di stile e di pregio, come il riconoscimento assegnato a Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA, dedicato alle eccellenze dell’enoturismo mondiale e conferito dalla Cciaa di Verona. Una location, Villa Quaranta, nella quale personalizzare gli eventi all’insegna del genius loci così come in tutte le location dell’ospitalità firmata Tommasi: esperienze uniche in luoghi autentici, caratterizzati dall’identità di una famiglia che trasmette i valori della qualità da quattro generazioni.

Storica dimora alle porte della Valpolicella Classica, insignita del “Best of Wine Tourism 2020” per la migliore ricettività del territorio. Quattro stelle per congressi d’autore

Sì, chiamiamole emozioni

Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA Via Ospedaletto, 57 37026 Ospedaletto di Pescantina (Ve) Tel. 045 6767300 Fax 045 6767301 info@villaquaranta.com www.villaquaranta.com

Villa Quaranta è una pluralità di seduzioni: la villa padronale e il ristorante Borgo Antico, l’albergo con la sua ospitalità di classe e 79 camere dallo stile unico, il centro benessere Terme della Valpolicella – 2.500 metri quadrati tra piscine termali, saune, centro medico, beauty centre e fitness – la chiesetta romanica, il parco secolare per attività outdoor e l’avveniristico centro congressi con otto sale modulari per 450 persone, prive di colonne e insonorizzate. Oltre alla tecnologia, però, è il fattore umano che determina il successo degli eventi e Villa Qua-

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ranta consente di raggiungere gli obiettivi aziendali con team building condotti da un team specializzato. Con Giulia – psicologa che accompagna nello sviscerare le dinamiche fra i vari componenti del team di lavoro – ed Elia – istruttrice di yoga – in sinergia con Giorgia – esperta di cantina – prende vita WineYoga: i partecipanti vengono portati a vivere le stagionalità della vite – dal suo germoglio con fioritura primaverile al riposo invernale – apprendendo anche come estraniarsi dalle situazioni contingenti e prendere la decisione giusta. Poi Seba-

stiano, istruttore di functional, attraverso il movimento e il divertimento, fa capire e superare a ogni partecipante i propri limiti, mentre Enrico e Antonio, esperti del gusto, fanno lavorare sul livello di attenzione nel reperire informazioni per poi utilizzarle con la “Scuola di assaggio vini bendati” o nella dinamica “Caccia al re Amarone”. Coesione e successo garantito anche con la regata in barche di cartone nell’acqua termale e l’Escape Room, da cui “fuggire” sfruttando le abilità del leader e le capacità di ciascun team member. informazione pubblicitaria

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