Rivista bimestrale - n. 5 Novembre 2009 - € 2,58 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa
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ASSISI RESORT: L’INCENTIVE SI FAECCELLENTE ON BLUE, ARIADI NOVITÀ CITTÀ DEL MARE, MILLE GUSTI UNA VACANZA GARDENA HOTELS: IL FASCINO DELLA LAGUNA CORINTHIA ST. PETERSBURG: CHE LUSSO ETNACONVENTION BUREAU UN VULCANO DI IDEE LISBONA LA CITTÀ DELLA LUCE
STARS
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DESTINAZIONI
PAROLA D’ORDINE INTERATTIVITÀ IL GUERRILLA MARKETING È UN NUOVO MODO DI FARE COMUNICAZIONE.
CROLLANO LE BARRIERE TRA REALTÀ EFFETTIVA E REALTÀ VIRTUALE
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NEWS
5 2009
L’EVOLUZIONE DELLA MOTIVAZIONE
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RIDURRE I COSTI, CRESCERE PIÙ FORTI
SONO LE CAPACITÀ DEI MANAGER NEL GESTIRE FONDI E RISORSE
L’INCENTIVE COME INGRANAGGIO DEL MICE
A DETERMINARE CHI USCIRÀ DALLA CRISI VINTO, E CHI INVECE VINCITORE
22 IL TEAM BUILDING SECONDO ZELIG
IL SUCCESSO PORTA BUON UMORE. E VICEVERSA. E COSÌ, I COMICI ENTRANO IN AZIENDA DA CONSULENTI, PER AIUTARE I MANAGER
“A FARE SUL SERIO”
periodico Omologato
Ha ancora senso distinguere incentivazione ed eventi? Sembrerebbe di no. Il mercato ha da tempo dimenticato i “cataloghi a premi” e sempre più spesso ricorre a eventi multi-task, in cui gli obiettivi corporate, B2B e B2C si fondono e si compenetrano
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Anno 26°- n. 5 Novembre 2009
MOTIVAZIONE • CAMPAGNE A PREMI • CONVENTION • VIAGGI INCENTIVE • TEAMBUILDING
Organo Ufficiale Site Italia
Direttore responsabile: Marco Biamonti marco.biamonti@ediman.it Coordinamento editoriale: Manuela Bellini coordinamentoinc@ediman.it Consulenza per la grafica: Massimo Bernardi (Connecting Design) Redazione di Roma: Carmen Piccoli Segreteria di redazione: Elena Bernabei elena.bernabei@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Antonio Acunzo, Fabio Alcini, Alessandra Boiardi,Teresa Chiodo, Assunta Corbo, Massimiliano D’Aurelio, Simona P.K. Daviddi, Ofelia Figus, Marianna Fragonara Ciancio, Beatrice Golfieri, Aldo Lo Re, Paolo Missiaja, Rodolfo Musco, Andrea Porro (per la grafica), Stefano Re, Luciana Francesca Rebonato, Luciano Riella, Fabio Russotti, Antonio Sultano, Simona Zin Redazione: tel. 02.57.31.15.32 - fax 02.55.23.14.86 - incentivare@ediman.it
PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Direttore commerciale: Graziella Corbari graziella.corbari@ediman.it
ITALIA Milano, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia: Graziella Corbari Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 graziella.corbari@ediman.it Milano, Mantova, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche: Antonella Madotto Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 antonella.madotto@ediman.it Milano, Bergamo, Brescia, Veneto, Trentino: Patrizia Maggi Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 patrizia.maggi@ediman.it Milano, Como, Cremona, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta: Angela Maspero Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 angela.maspero@ediman.it Roma, Frosinone, Latina, Campania: Annamaria Betrò Via Archippo, 3 - 00125 Roma Tel./Fax 06.52.16.93.19 - cell. 347.81.61.893 anna.betro@ediman.it Roma, Rieti, Viterbo, Toscana, Umbria: Guido Zaccagnini Cell. 340.22.68.473 guido.zaccagnini@ediman.it Basilicata, Calabria, Puglia: Vito Di Savino Cell. 347.78.03.446 vito.disavino@ediman.it Sicilia: Promoservice - Vincenzo Morreale Via Lancia di Brolo, 167 - 90145 Palermo Telefono e fax 091.68.19.344 - Cell. 348.51.06.384 vincenzo.morreale@ediman.it Sardegna: Pamela Perone Via Baunei, 12 - 09044 Quartucciu (Ca) Cell. 347.05.19.798 pamela.perone@ediman.it
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Responsabile traffico e materiale pubblicitario: Jessica A. Presa - jessica.presa@ediman.it Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 graziella.corbari@ediman.it Belgio, Cipro, Malta, Portogallo, Svizzera, Nord Africa, Medio Oriente: Antonella Madotto Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 antonella.madotto@ediman.it Austria, Croazia, Germania, Grecia, Montenegro, Rep. Ceca, Serbia e Slovenia, Turchia: Irena Vergani Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.28 - Fax 02.55.23.14.86 irena.vergani@ediman.it
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Incentivare EDITORIALE
MARCO BIAMONTI
Incentive e congressi: matrimonio in vista L’incentivazione, come recita molto correttamente il titolo di copertina di questo numero di Incentivare, è diventata in questi ultimi tempi un ingranaggio di un meccanismo molto più grande. Quale meccanismo? Quello del Mice (se lo intendiamo nella sua accezione più moderna, naturalmente). Il Mice, infatti, può essere inteso in due modi: tradizionalmente, un acronimo che raggruppa in una sola parola quattro distinte tipologie di programmi aggregativi (il meeting, l’incentive, la convention, lo special event); oppure, fuori da questi schemi, un nuovo termine per indicare un modo di comunicare che prima non esisteva e che dalla sua nascita, confusi dalla sua poliedricità, abbiamo chiamato semplicemente “evento” (o più propriamente “comunicazione per eventi”). Non è un caso, infatti, che stia diventando sempre più difficile distinguere un meeting aziendale da un team building, un kick-off di prodotto da una convention, una loyalty da un incentive, un congresso da uno special event... Perché sempre più spesso assistiamo a eventi multi-task, frutto dell’unione di caratteristiche diverse ma complementari, e in ogni caso tese a raggiungere in un solo colpo molti obiettivi: informare, rafforzare un brand, lanciare un prodotto, influenzare i consumatori, motivare la field force, generare senso di appartenenza all’azienda e via dicendo. È il Mice, quindi, il futuro della comunicazione aziendale, ed è piuttosto evidente che la componente motivazionale insita nell’incentivazione abbia un ruolo tutt’altro che marginale nella realizzazione di questo genere di eventi. Aspettiamoci allora grandi novità da questo nuovo Mice e dalla sua componente incentive. E naturalmente aspettiamocene anche dalla Ediman. È fin troppo ovvio, infatti, che anche i nostri prodotti editoriali si adatteranno presto a questo nuovo trend. Già da gennaio, possiamo dire, senza svelare troppo...
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S.S. 113 - Km. 301,100 - 90049 Terrasini (PA) telefono +39 091 8687555 - telefax +39 091 8687666 www.cittadelmare.it - congress@cittadelmare.it
Giacinto Di Bernardo / ph. Fotografi Associati - Angelo Cozzi
Meetings Incentives Conferences Events In Sicilia Sul mare
Incentivare MOTIVAZIONE • CAMPAGNE A PREMI • CONVENTION • VIAGGI INCENTIVE • TEAM BUILDING EDITORIALE
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KNOW-HOW
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CASE HISTORY
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22 Il team building secondo Zelig
Full Contact versione Large
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di Marco Biamonti COVER STORY
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DOSSIER
26 Marketing strategy
Assisi Resort: idee per incentive eccellenti
Città del Mare: mille gusti, una vacanza
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Bluestone e Azimut: a tavola con Nadira
Oci: un anno da dimenticare
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64 Gardena Hotels: il fascino della Laguna
DreamEngine2: è solo business...
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STARS
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On Blue: aria di novità
Dalla strada al web, il target è motivato
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30 Incentive e congressi: matrimonio in vista
INCENTIVE HOUSE
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Le metamorfosi di un meccanismo
L’esperienza è firmata Btc
Crowne Plaza: scoprire la Costiera Sorrentina
Sommario Novem Columnist
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Incentive déjà-vu
Rubriche
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di Aldo Lo Re
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PartnerIncentive di Paolo Missiaja
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IncentiveTalking di Rodolfo Musco
Outside the box di Marco Garavaglia
84
Stranomondo di Aldo Lo Re
106 Motivation Gift di Antonio Sultano
112 Architectural Travel
Associazioni 52 Site news
di Massimiliano D’Aurelio
Indirizzi 114 Abbiamo parlato di…
I nostri prossimi eventi
DESTINAZIONI
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Corinthia Hotel St. Petersburg: elogio alla bellezza
Etna CB: incentive nel vulcano
FULL CONTACT PCO lunedì 1 e martedì 2 febbraio 2010 Rapallo, Excelsior Palace Hotel
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Lisbona, la città della luce
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94 Guatemala: emozioni e misteri
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FULL CONTACT DISCOVER ITALY
92 Malta. gioco di squadra
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Zanzibar: a tutto mare
mbre’09 NEWS
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I n t e r n a t i o n a l Ve n u e s
venerdì 16 e sabato 17 aprile 2010 Versilia, location da definire
72 Borgo Tre Rose: la Toscana formato incentive
venerdì 16 e sabato 17 aprile 2010 Versilia, location da definire
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70 2010: incentive con Club Med
FULL CONTACT INTERNATIONAL VENUES
FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS lunedì 17 e martedì 18 maggio 2010 Lido di Camaiore, Una Hotel Versilia
Incentive Destinations
FULL CONTACT MEETING PLANNER venerdì 10 e sabato11 settembre 2010 Monastier di Treviso, Park Hotel Villa Fiorita
TRAVEL TREND MILANO mercoledì 29 settembre 2010
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FULL CONTACT LUXURY VENUES venerdì 15 e sabato 16 ottobre 2010 Location da definire
108 FULL CONTACT LARGE EVENTS
Location
Destinazioni
in breve
Comunicazione
lunedì 15 e martedì 16 novembre 2010 Lago di Garda, Parchi del Garda Hotel
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NEWS
ALESSANDRA BOIARDI
Appuntamento con il Full Contact Pco Le più qualificate strutture e destinazioni per congressi incontreranno le maggiori agenzie di organizzazione e servizi congressuali italiani i prossimi 1 e 2 febbraio per uno
tra i “più classici” dei workshop di Ediman: Full Contact Pco. L’appuntamento è presso la sempre apprezzata e prestigiosa cornice dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo.
L’incentive industry italiana unita a Eibtm
Il Cb nazionale entro la fine dell’anno «Il convention bureau nazionale si farà e lo si farà entro fine anno», parola del Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, che lo ha annunciato durante la conferenza inaugurale di Btc, lo scorso 5 novembre a Roma. Il nuovo organismo sorgerà all’interno del Ministero, e sarà seguito, in fase di costituzione, da Eugenio Magnani, coordinatore della struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia. Tra gli obiettivi, quello di creare almeno tre poli congressuali in ogni regione. Grande soddisfazione è stata espressa per l’annuncio dal Presidente di Federcongressi Paolo Zona, che ha dichiarato: «Sono ovviamente molto soddisfatto che sia stato annunciato un obiettivo da tutti auspicato da tempo. Mi compiaccio in particolare che questo annuncio venga proprio dal Ministro, che con il suo gesto conferma l’attenzione con cui da alcuni mesi guarda al nostro comparto e a Federcongressi». Il Ministro ha anche annunciato il Progetto Italia Turismo, realizzato dal Governo in accordo con Confindustria, Confcommercio e Confturismo, che mette a disposizione un finanziamento di tre miliardi di euro alle aziende turistiche, attraverso la collaborazione con otto istituti di credito.
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L’annuncio è arrivato qualche tempo fa e ora è tutto pronto per l’imminente edizione 2009 di Eibtm (dall’1 al 3 dicembre a Barcellona): la meeting e incentive industry italiana sarà presente all’importante fiera internazionale di settore sotto l’egida di Enit. Si ripeterà dunque in terra spagnola il format varato con ottimi risultati a Francoforte lo scorso maggio, in occasione di Imex: uno spazioso ed elegante stand (440 metri quadrati su due livelli), una reception a indirizzare i visitatori e accogliere le delegazioni, e una rappresentanza di operatori (convention bureau, alberghi e catene alberghiere, agenzie Pco, incentive house, fornitori) accuratamente selezionati secondo i criteri di qualità già appartenuti al network interregionale Italia for Events (Ife). Ha commentato Paolo Zona, presidente di Federcongressi: «Esprimo grande soddisfazione per questo annuncio. Abbiamo scongiurato il rischio di privare i nostri operatori di una partecipazione unitaria e ufficiale, sotto il “cappello” dell’Ente nazionale per il turismo, al pari di quanto avviene per tutti gli altri Paesi. E, cosa ancor più importante, abbiamo confermato il rapporto tra la nostra industria congressuale e l’Enit e il Ministero del Turismo».
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Itaclub: confermato lo staff Gruppi, Incentive e Congressi di Eurotravel
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NEWS
MARGHERITA
Lago Maggiore, un’offerta integrata
Prosegue senza interruzioni l’attività del reparto Gruppi, Incentive e Congressi di Eurotravel. Itaclub, la nuova società che ha il controllo gestionale
di Eurotravel, ha infatti confermato Marco Meneghetti alla guida del reparto che si avvarrà della collaborazione di Nicoletta Torelli e Mattia Migliavacca, anch’essi parte dello staff della precedente gestione. La sede del reparto rimarrà presso la filiale di Milano. Diverse le proposte della programmazione incentive, tra conferme e novità. Ne sono un esempio la struttura sarda Arbatax Resort Telis Village, che nel 2010 si presenterà completamente rinnovata e in formula all inclusive, con un centro congressi fino a novecento posti. Sempre formula all inclusive per Fontane Bianche a Cassibile, in Sicilia, con una sala da cinquecento posti e per Cala dei Saraceni a Roseto Capo Spulico, in Calabria, con spazi fino a 350 persone.
Si chiama Lago Maggiore Meeting Industry il nuovo progetto nato dall’accordo italo-elvetico tra gli enti di promozione turistica del territorio – Camera di Commercio, Province, Atl, convention bureau e associazioni – per disegnare e incentivare la promozione coordinata dell’offerta Mice dell’area del Lago Maggiore. Lago Maggiore Meeting Industry si propone sul mercato con una comunicazione unitaria e un sistema integrato e accessibile, di cui è un esempio il data base Meeting Industry – Leisure time, che raccoglie in un cd interattivo disponibile anche sul sito www.illagomaggiore.com, tutta l’offerta per il tempo libero e alle attività incentive del territorio. Le strutture piemontesi fanno capo al club di prodotto Lago Maggiore Conference, quelle lombarde al Varese Convention Bureau, mentre Lago Maggiore Turismo è l’organizzazione che si occupa della promozione dell’area svizzera.
Enic “a sorpresa” È stata una “festa” a sorpresa quella che ha coinvolto i più stretti collaboratori di Enic (www.enic.it) in una giornata davvero speciale in cui l’agenzia ha voluto celebrare i suoi primi 45 anni. Era appena scoccato l’orario di lavoro quando lo staff è stato “prelevato” per due ore di transfer trascorse a immaginare – senza successo – la destinazione del viaggio, fino al Lago Trasimeno e al cartello rivelatore Autodromo dell'Umbria. Autentiche vetture storiche personalizzate Enic e piloti
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professionisti aspettavano il gruppo: tutti sono stati dotati di equipaggiamento personalizzato, e si sono misurati per tutta la giornata in test drive. Breve e saporito l'intervallo per il pranzo, allestito nei box, che ha sapientemente rappresentato la tradizione toscoumbra, annaffiata da uno splendido Tignanello. Si è invece tenuta il 26 novembre a Firenze la celebrazione ufficiale, nell'Auditorium de La Nazione nell'ambito del 150esimo anniversario dello storico giornale fiorentino.
La vignetta
Un convention bureau per Lloret de Mar
C’è un nuovo punto di riferimento per gli incentive planner interessati alla Costa Brava e più in particolare alla località Lloret de Mar. L’Ente del Turismo della Catalogna ha infatti annunciato la creazione del Lloret Convention Bureau. Quaranta le aziende pubbliche e private che vi fanno parte. Il nuovo convention bureau, che include la principale offerta Mice di questa nota località turistica, ha come obiettivo la promozione della destinazione sul mercato della meeting e incentive industry internazionale puntando su servizi e infrastrutture, tra cui ottanta sale riunioni di diverse metrature, due centri congressi e 30mila posti letto. Nel 2010 verranno inaugurati inoltre il Casinò di Lloret de Mar e il teatro municipale.
Site Italy vuole lasciare Federcongressi a fine anno Site Italy (capitolo italiano della Society of incentive travel executives) ha informato nei giorni scorsi il Comitato esecutivo di Federcongressi – organizzazione senza fine di lucro delle associazioni della meeting & incentive industry operanti in Italia – di voler lasciare la federazione a decorrere dal 31 dicembre 2009. Alla base di questa decisione, l’impossibilità di sostenere l’impegno economico sino a ora assunto nella federazione e i bassi ritorni che l’investimento su Federcongressi ha dato all’associazione. Federcongressi e Site Italy ritengono comunque che il lavoro comune svolto in questi anni sia un patrimonio da non disperdere e auspicano che esistano tutti i presupposti perché, con la trasformazione della federazione in associazione di primo livello, la collaborazione tra i due organismi possa continuare, nell’interesse di entrambe le “anime” del settore (l’industria congressuale e incentive).
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NEWS
È TEMPO DI EVENTI E iAGENCY
Le metamorfosi di un meccanismo L’incentive sembra confluire in azioni strategiche che integrano obiettivi corporate, B2B e B2C. Ipotesi fantasiose? In realtà è un trend piuttosto evidente, che vede grandi sinergie fra mondi un tempo molto diversi, di cui “Mice” è un acronimo perfetto DI FABIO
ALCINI
i sono processi innegabili e ci sono tendenze che si cercano di intuire e di indovinare. Osservando il mercato dell’incentivazione oggi si possono fare innumerevoli congetture, ognuna dotata di nobiltà e di diritto di cittadinanza. Una di esse forse è più motivata delle altre: l’incentivazione come la si conosceva qualche anno fa, quella legata alle radici, al catalogo a premi, a una gestione anche minimalista di viaggi e convention, ha visto i propri spazi di business ridursi in maniera sostanziale. Per lasciare il posto a cosa, però? Anche qui, bisogna fare ipotesi azzardate, forse però suffragate da fatti piuttosto evidenti. Perché è innegabile che ci sia un movimento che porta l’incentivazione e la
C
motivazione sempre più vicine alle azioni di promozione, agli eventi “in grande stile”, al Mice più propriamente inteso, attraverso iniziative di incentive house ma anche attraverso partnership con società di marketing e comunicazione. D’accordo, forse è presto per sancire che il matrimonio è compiuto. E allora facciamo un passo indietro e chiediamoci a che cosa può portare una tendenza come questa.
Quali eventi? Incentivazione e promozione possono fare rima anche dal punto di vista del business? Abbiamo chiesto un parere a Rodolfo Musco, presidente di Motivation & Events. È possibile interpretare l’evoluzione del-
l’incentivazione come partita dal catalogo a premi e confluita, con un movimento storicamente ed economicamente motivato, nel mondo degli eventi? «Bisogna intendersi quando si parla di “eventi”: anche la nascita di un bambino è un “evento” così come l’esplosione in volo di un aereo di linea. Possiamo parlare di “eventi di comunicazione”, ma ancora non abbiamo individuato il settore specifico dei convegni. I convegni sono eventi di comunicazione con caratteristiche proprie. La loro specificità è basata su tre elementi fondamentali: la motivazione (a parteciparvi), l’interazione che si genera durante il convegno e l’apprendimento o “nuovo sapere” che il convegno appropriatamente organizzato genera. Personalmente ho qualche perplessità riguardo agli “alleluia meeting”, cioè alle grandi situazioni celebrative in cui il management è sul palco e i “dipendenti” in platea, in cui Rodolfo Musco si vuole celebrare qualcosa di non condiviso, per cui spesso i partecipanti tornano a casa con un senso di frustrazione». Ma ci sono contiguità visibili fra incentivazione e promozione? «Sono due facce della motivazione, per molti aspetti diverse tra loro. L’incentivazione è un processo che ha bisogno di tempo per svilupparsi, mentre la promozione tende a generare comportamenti immediati. Facciamo un esempio: la promozione di un’utilitaria di largo consumo è un’occasione di promozione rivolta a un numero molto alto di acquirenti potenziali. La comunicazione è mirata, unidirezionale e non personalizzata. Se invece si deve motivare all’acquisto dell’ultimo modello di un’auto di grande classe e di alto costo, è possibile agire con tecniche di motivazione mirando a persone che possono essere individuate per il loro potenziale d’acquisto e coinvolgerle con una serie di messaggi personalizzati. La promozione si risolve in un one shot, in azioni spesso d’impulso. L’incentivazione mira a incidere sui comportamenti “produttivi”. Anche il viaggio premio ha valenze molto diverse. Quello offerto nel contesto di una promozione è solo la fruizione di un premio, non è un “convegno”. Il viaggio d’incentivazione, invece lavora su quattro livelli: cattura l’attenzione dell’interlocutore, lo spinge a considerare gli obiettivi, aiuta a ricordare gli obiettivi da raggiungere e – finalmente – ringraziare chi li ha raggiunti e dare l’orgoglio del successo. Nel viaggio d’incentivazione il protagonista è il partecipante, non il management. Anche durante i convegni che sempre più frequentemente si combinano con il viaggio incentive». Dove potrebbe intervenire l’incentivazione per rafforzare gli aspetti più fragili del-
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Il concetto d’incentivazione legata alle radici, al catalogo a premi, alla pura gestione dei viaggi, è vecchio. Sempre di più l’incentivazione si avvicina agli eventi “in grande stile” e s’apre alle discipline affini
la comunicazione nei convegni? «La sovrapposizione tra convention aziendali e convegni supera ormai l’80 per cento dei casi. Ciò significa che i convegni aziendali sempre più frequentemente comprendono sessioni organizzate nella maniera tipica dei viaggi d’incentivazione. Appunto per ottenere obiettivi di motivazione nei comportamenti produttivi a seguire. Ma bisogna evitare la trappola del “convegno finzione” che si svolge alla stregua di un romanzo epico-cavalleresco in cui il protagonista (partecipante) pensa di guadagnare un suo ruolo, ma è ricondotto a una condizione di esecutore di volontà altrui in un finale scontato e forzato. È importante prevedere e gestire le dinamiche sociologiche che si sviluppano nei convegni improntandoli a una certa libertà di espressione tra persone motivate dal “senso del noi”. Questo è indispensabile affinché l’evento incida sui comportamenti produttivi. Il convegno è un “evento” in quanto fatto unico che esula dalla quotidianità e si caratterizza con elementi tipici della festività: insegne, paramenti, luci e colori. Un aspetto di eccezionalità che si incide positivamente nella memoria e che continua a “lavorare” anche dopo la sua conclusione». Dunque, secondo il suo punto di vista, alla promozione spesso manca il fattore-ricordo, l’eccezionalità che fa uscire dal quotidiano. L’incentivazione potrebbe aiutarla in questo? «Anche l’evento promozionale può avere – e spesso ha – elementi di eccezionalità e di clamore. La differenza sta nel ruolo svolto dai partecipanti. Se è attivo, genera autentico coinvolgimento e memoria positiva. Ormai si avverte sempre più spesso il bisogno di misurare l’effetto dei convegni con tecniche precise che riguardano proprio l’incidenza positiva dell’evento sul medio termine. Se io devo fare uno spettacolo per vendere delle pentole, allestisco il mio teatrino, attiro l’attenzione della gente, vendo le mie pentole e me ne vado. Questa è promozione. Sul personale, invece, si fa incentivazione. L’abitudine di spendere cifre rilevanti per ingaggiare personaggi famosi che si esibiscono negli “eventi” relega comunque i partecipanti al ruolo di “spettatori”. Essi potranno
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raccontare di essere stati “vicino” ai personaggi, ma questo non inciderà sui comportamenti. Anzi, qualunque richiesta di “sacrifici” da parte dell’azienda sarà giudicata stridente con le spese sostenute per lo show».
Arriva l’iAgency… A Davide Verdesca, socio fondatore e Ceo di Sinergie assieme a Graziano Mascheri e Luigi Spinolo, abbiamo invece chiesto un’opinione sulle attuali tendenze della realtà incentive. In un periodo di strenua difesa delle posizioni, d’attenzione a non farsi tagliare budget sempre più risicati, il mondo dell’incentivazione sembra evolversi, aprirsi alla confluenza con altre discipline affini… Quale influenza ha tale processo sulla realtà dell’incentive house? «In realtà, questa tendenza non riguarda soltanto l’incentivazione, ma tutte le diverse forme di comunicazione aziendale. Non a caso, i vecchi steccati fra comunicazione above e below the line sono in buona parte saltati e si parla – e si ragiona, finalmente! – in termini di comunicazione integrata. Le riunioni aziendali in una location affascinante, in cui le sessioni di lavoro sono inframmezzate con programmi ludico-formativi di team building e occasioni di puro piacere, escursioni e momenti spettacolari attengono al settore delle convention, della formazione, dell’incentivazione o degli eventi? Già nel porre la domanda s’avverte l’artificiosità di certi sbarramenti, posti quasi a difendere un campo d’azione riconosciuto, più che a connotare effettivamente situazioni indipendenti l’una dall’altra. Perché, intendiamoci: esistono davvero un know how specifico dell’incentivazione, uno della formazione, uno dell’event making e uno relativo all’organizzazione di meeting e convention; ma poiché sempre più spesso le aziende hanno l’esigenza di creare eventi multi-task, rivolti a un determinato target
da coinvolgere e motivare con un’azione composita, l’agenzia deve saper padroneggiare tutte le discipline, attivare divisioni interne dedicate o creare solide partnership con altri professionisti d’eccellenza per le componenti che non attengono direttamente al suo core business. In questo senso, l’incentive house degli anni ’90 è ormai definitivamente una struttura inadeguata». Ma allora da quale tipo di realtà potrà essere sostituita? «Basta osservare per un istante con sguardo analitico il mondo che ci circonda per rilevare come questo fenomeno così evidente nella comunicazione aziendale stia in realtà dilagando in Davide Verdesca moltissimi aspetti del quotidiano. C’era una volta – neppure tanto tempo fa – il telefonino, e c’erano apparecchi separati come la fotocamera, il computer su cui ricevere le email e con cui scaricare musica e film, il navigatore per trovare la strada verso una meta determinata… Ora c’è l’iPhone, che è tutto questo e anche di più: un vero concentrato di tecnologia user friendly che non fa compromessi qualitativi; parliamo dunque di prestazioni di pregio, evolute, ai vertici dei rispettivi settori. E se è vero che le singole applicazioni possono ulteriormente evolversi col tempo, non per questo si deve buttare l’apparecchio: gli upgrading dei singoli programmi servono proprio a riportarli al top. Ecco, ciò di cui le aziende oggi hanno bisogno è una iAgency: che sappia comporre professionalità diverse ma tutte a livello d’eccellenza. Un compito di responsabilità che presuppone innanzi tutto un upgrading nella cultura professionale
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Le aziende, oggi, hanno bisogno di creare eventi multi-task, rivolti a un target preciso da coinvolgere e motivare con azioni composite. Perciò servono le iAgency, pronte ed esperte in tutte le discipline
degli account, in grado di dialogare da pari a pari con gli uomini del marketing e delle vendite o con gli altri esponenti aziendali, e di sollecitarli con le giuste domande per chiarire gli aspetti eventualmente meno definiti del briefing, per poi attivare le risorse necessarie all’interno dell’agenzia – creativi e strategist, operativi e amministrativi, uffici acquisti, scenografi, registi, team builder, esperti di gestione… – giungendo così a un progetto che fornisca tutte le risposte fattive di cui il committente ha bisogno».
Dalla parte della promozione Ma se l’incentivazione sta cambiando forma e sostanza del proprio agire, quale potrebbe essere l’esito finale di questa metamorfosi? Lo abbiamo chiesto ad Alfredo Accatino, direttore creativo esecutivo di K-Events, in sostanza qualcuno che sta già “al di là” della barriera invisibile che fino a qualche tempo fa ha separato incentivazione e organizzazione
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di eventi nel senso più ampio del termine. Ha ancora senso una rigida distinzione fra incentivazione ed eventi? «Direi decisamente di no, sia in senso generale, sia in senso relativo. Oggi non esistono (e non devono più esistere) eventi “noiosi” ed eventi “incentivanti”. Al limite deve esistere un progetto di incentivazione gestito da professionisti specializzati. Un recenAlfredo Accatino te evento da noi organizzato per Ugf, “One”, nello stadio di Cesena con 11.500 partecipanti (il più grande evento corporate mai organizzato) ha di per sé valorizzato al massimo i meccanismi del sistema incentive, sia nella fase di comunicazione, sia nella gestione dell’evento».
Le professionalità presenti nel mondo dell’incentivazione e della motivazione possono fornire idee, spunti e metodologie nuove al mondo degli eventi? «Penso proprio di sì. È finito il momento di farsi la guerra o cercare di strapparsi i budget. L’industria degli eventi può fornire spettacoli e usufruire della capacità organizzativa, gestionale, strategica del mondo incentive». Che cosa dobbiamo aspettarci, nel mondo degli eventi e parallelamente per l’incentivazione, nel prossimo futuro? «Io credo che il mondo degli eventi punterà su codici apparentemente opposti. Grandissimi show, con linguaggi incentrati sullo spettacolo, anche come partnership nella creazione di format, ed eventi minimalisti, incentrati su risparmio ed ecocompatibilità. Per il mondo degli incentive vedo una virata verso la spettacolarizzazione, e verso quelle situazioni nelle quali il pubblico diventa protagonista in tutti i sensi».
3COPRITE IL CUORE DEL -EDITERRANEO
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QUANDO I COMICI DIVENTANO CONSULENTI AZIENDALI
Il team building secondo Zelig Il successo porta buon umore. E viceversa. Così, i comici entrano in azienda da consulenti, per aiutare i manager “a fare sul serio” e i dipendenti a essere protagonisti, almeno per una sera di cabaret
DI
MANUELA BELLINI
i ringrazio che vi avete cosato di venire anche se, premetto, non sono proprio esperto per quanto riguarda”. No, non è il saluto di benvenuto di una recente convention, per fortuna – questa volta – è solo una delle frasi celebri del buffo e impacciato assessore Palmiro Cangini, alias Paolo Cevoli, ex imprenditore nella ristorazione e oggi istrionico artista della grande famiglia di Zelig. Lui che, insieme ai suoi compagni Gioele Dix, Ale e Franz, Pali e Dispari, Katia e Valeria, Checco Zalone (e tanti altri), viene chiamato sempre più spesso ad animare cene di gala ed eventi aziendali in tutto il Paese, sfidando ogni teoria sulla crisi economica e i relativi budget modesti di manager e amministratori. E come fanno? Lo abbiamo chiesto a Chiara Bianchi – responsabile Commerciale & Marketing di Bananas srl – ossia la società che da oltre vent’anni si preoccupa di far sorridere il pubblico milanese dello Zelig di viale Monza, inventa programmi e format televisivi e organizza e gestisce le agende di questa combricola di allegri cabarettisti. «La nostra vera carta vincente è la consulenza» – ci racconta Chiara. «Certo, i nostri artisti sono bravi, famosi e fanno gola e alcuni vengono chiamati solo per animare tout court gli eventi aziendali nel dopo
“V
cena. Ma non è questo il segreto del nostro successo. La verità è che oltre a far ridere, noi aiutiamo. E lo facciamo studiando la situazione e le precise esigenze dell’azienda direttamente con il managment. Ingaggiare personaggi famosi che si esibiscono negli eventi spesso significa relegare i partecipanti al ruolo di semplici spettatori, ottenendo un effetto boomerang. Non per Bananas... Noi diamo consulenza, creiamo produzioni ad hoc pensate e disegnate appositamente per ogni singolo cliente. Mettiamo a disposizione la nostra professionalità, sia nell’ambito dell’organizzazione che della comunicazione e della tecnica. Quello a cui i partecipanti assistono, quindi, non è un semplice spettacolo recital di intrattenimento post cena in cui il pubblico assume il ruolo di semplice spettatore, ma un evento unico, originale e irripetibile, plasmato e pen-
sato esattamente per quel tipo di situazione e quella platea, la quale, automaticamente, si trasforma in protagonista e si diverte». Bananas ha un’anima molto precisa, è società di produzione da una parte e società di managment artistico dall’altra. Scrive spettacoli a tema, gestisce artisti (di cui alcuni in esclusiva), confeziona scritture e personalizzazioni ad hoc, produce materiali digitali, fa viral marketing ma, soprattutto, fa coaching. Ed è questo il valore aggiunto più originale e apprezzato. L’esperienza dell’artista comico diventa infatti metafora per l’azienda di come si deve lavorare insieme e il know how dell’uomo di spettacolo, diventa esempio concreto per amministratori delegati e colleghi di come affrontare un palcoscenico e rivolgersi a un pubblico con mestiere e disinvoltura anche e soprattutto nei momenti topici di massimo audience. Con l’approccio puro e semplice di chi fa managment artistico e utilizzando la comicità nell’ambito della comunicazione creativa, Bananas è quindi in grado di organizzare team building emozionali, formativi, creativi e arricchire convention di successo, affiancando i propri autori e un artista al managment e costruire insieme la scaletta di uno spettacolo sempre diverso plasmato sulle attese e i messaggi stessi dell’azienda.
Zelig dietro le quinte
Il locale di viale Monza 140, dove già nel 1986 si raccoglieva la storica cooperativa il Mandorlo che ha dato vita allo Zelig
«Uno dei team building più riusciti e apprezzati» – ci racconta Chiara – «è stato per esempio lo “Zelig dietro le quinte”. Una due giorni full immersion in cui manager e dipendenti – gli ultimi quelli dell’A.N.C.I. – vengono catapultati nel backstage del teatro e provinati, investiti di un ruolo, istruiti, truccati e registrati, esattamente come artisti veri e, una volta terminata la messa in scena dello spetta-
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colo, omaggiati di un dvd con tutte le riprese. Divertentissimo». Ultimamente lavorano molto anche con la danza. La coreografa Mirella Rosso, allestisce musical di ogni tipo e da un paio d’anni producono e distribuiscono in esclusiva uno spettacolo di tango “Tango por Dos” che viene richiesto spesso. «La danza è metafora di molti valori aziendali», – continua Chiara – «gioco di squadra, passione, eccellenza nell’azione, sincronia, condivisione, innovazione, gratificazione nel raggiungere il successo. Abbiamo sviluppato le proposte di danza perché crediamo nella sua potente capacità di comunicazione: il linguaggio del corpo non conosce limiti di espressione. Mettere in scena spettacoli e musical, commistioni di danza, canto e cabaret, e vedere i nostri artisti che interagiscono con i partecipanti e diventano insieme protagonisti sul palco, sul campo, in aula
è il presupposto per insegnar loro, poi, a fare lo stesso, in ufficio, nel team».
Il buon umore fa successo
Gioele Dix, al secolo David Ottolenghi, sulle scene con i cinici monologhi “dell’automobilista sempre costantemente arrabbiato come una bestia”
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Il malcontento e i budget risicati prodotti dalla crisi, non sono senz’altro il miglior presupposto per garantire lavoro a chi offre servizi legati all’intrattenimento e alla comicità. Ma Bananas può comunque ritenersi soddisfatta. «La difficoltà economica in cui si trovano oggi le aziende naturalmente non le incentiva a spendere e a sbizzarrirsi in ludici momenti di convivialità», – commenta Chiara – «il numero di spettacoli che ci hanno chiesto quest’anno si è sicuramente ridotto rispetto agli anni precedenti ma non ci possiamo lamentare. A nostro favore, infatti, gioca la capacità dei comici di saper sdrammatizzare anche le situazioni più frustranti e le atmosfere meno rilassate. La voglia che si avverte oggi di alleggerire, di smorzare le tensioni, spinge sempre più spesso manager & co a coinvolgere i nostri artisti nella gestione della crisi aziendale e dei rapporti tra collaboratori. E poi, soprattutto, non costiamo così tanto come la gente s’immagina. Per noi non esistono budget piccoli o grandi, per noi esiste un’esigenza del cliente alla quale rispondiamo con una proposta studiata ad hoc. Questa è l’unica cosa certa. Sulla spesa, invece,... si discute». Il teatro che ha fatto la storia del cabaret è pronto dunque ad accogliere manager e dipendenti nel suo colorato ed educativo mondo – o almeno in senso metaforico, visto che la location di viale Monza, con i suoi 180 posti a sedere, il bar, il catering, il guardaroba e i servizi vari, tra cui l’editing e la masterizzazione video delle serate, è praticamente sempre occupata dal fitto programma di spettacoli che hanno in agenda. Se qualche dipendente vuole nel frattempo portarsi avanti...
I VOSTRI EVENTI TRA L’ETNA
E IL
MARE
APERTURA NUOVO CENTRO CONGRESSI APRILE 2009 L’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale, si presenta agli ospiti, in corrispondenza di un tratto di mare dai colori intensi e all’interno della Riserva Naturale della Timpa. 190 camere, delle quali 9 Suite, tutte pensate come oasi di relax uniche. I tre ristoranti, tutti con vista mare, propongono un vero trionfo di sapori mediterranei. Il nuovo Centro Congressi fronte mare dispone di una Sala Principale da circa 500 posti, che beneficerà di una ampia zona espositiva e di 11 salette di varie dimensioni. L’Hotel è raggiungibile in circa 7 minuti dall’Autostrada Catania-Messina (A18), 7 minuti dalla Stazione Ferroviaria di Acireale, 20 minuti dall’Aeroporto e dal Porto di Catania.
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RIDURRE I COSTI PER CRESCERE PIÙ FORTI
Marketing strategy La differenza tra vincitori e vinti, tra chi supera e chi invece soccombe alla crisi, non dipende da fattori esterni all’azienda ma dalle capacità interne di ogni manager, middle e senior DI
ANTONIO ACUNZO 26
iprendo da dove abbiamo concluso l’articolo di settembre: “Ci vuole azione, e subito, perché nell’attuale recessione economica, sarà fondamentale per tutti noi che lavoriamo nel marketing avere intuito e credibilita’”. E questa azione dovrà sicuramente essere una conseguenza di quanto possiamo aver imparato da questa recessione. E cosa possiamo aver imparato da questa recessione?
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Prima di tutto che la differenza tra vincitori e vinti, tra chi riesce a cavalcare la crisi in maniera proattiva e chi invece soccombe, dipende non da fattori esterni all’azienda ma dalle capacità interne. Non esiste settore di business che non sia rimasto immune alla recessione, anzi alcuni sono rimasti colpiti in maniera drammatica e drastica, ma quelle aziende che hanno sperimentato un’azione di management troppo benevola o accondi-
scendente, sono proprio quelle che sono crollate più velocemente. Al contrario, quelle aziende che invece hanno goduto di una azione di management che è riuscita a vedere in prospettiva, e che ha agito con efficacia, sono state in grado di controbilanciare gli effetti negativi, se non addirittura a rimanere quasi incolumi. Probabilmente, forse, il declino è stata la conseguenza diretta dell’aver volutamente ignorato, o non considerato, alcuni segnali
sulle problematiche di lungo termine, e questo ha corroborato, o accentuato, anche il declino di natura economica. Se chi ci sta leggendo è un middle o senior manager, avrà sicuramente trascorso buona parte degli ultimi mesi principalmente nel pensare a come ridurre i costi, sotto la pressione costante (direi crescente) delle variazioni dei flussi di cassa, delle direttive del board di direzione, degli azionisti, dei soci, del disinvestire piuttosto che investire.
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Lavorare per ridurre i costi ha in realtà un suo lato positivo: pensare a tagli drastici comporta avere l’occasione di ridisegnare e ridefinire le linee generali di una nuova strategia, che può porre le basi per una crescita più sana e snella Ridurre i costi pare essere la parola d’ordine, soprattutto per le aziende in profonda crisi, ma anche per quelle che pur cavalcando la crisi devono comunque ridurre i costi per essere pronte ad affrontare le incertezze del futuro. In tutto questo filosofeggiare su come e cosa ridurre, emerge comunque un aspetto positivo: il pensare a tagli drastici comporta avere l’occasione di ridisegnare, ridefinire, le linee generali del-
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la nuova strategia. Infatti, quando pensiamo a cosa e dove tagliare, non stiamo soltanto riducendo, ma stiamo sopratutto identificando cosa può non risultare più rilevante da un punto di vista strategico. Da un lato questo può voler significare perdere fatturato e clienti, ridurre, ridimensionare o dismettere alcune linee di prodotti e di servizi, fare tagli di personale, ridisegnare alcuni processi interni, ma dal-
l’altro lato queste azioni possono favorire una crescita più sana e snella.
Se sbagli a tagliare... Partiamo dalla certezza che si sbaglia a tagliare solo per ridurre, a tagliare senza una visione del dopo, e soprattutto che si sbaglia a tagliare in maniera inefficace (come molto spesso succede, ed è successo) pensando esclusivamente a un beneficio di breve periodo (dismetto un servizio così non ho più costi, inficiandomi però la potenzialità di generare, casomai non nell’immediato, un nuovo flusso di redditività). Un’azione di taglio di questo tipo, direi di svolta con fare meccanico, automatico, rischia di mettere l’azienda in una situazione di debolezza, con l’ulteriore rischio, direi probabilità, di dover poi ricorrere nuovamente a tagli e questa volta necessari perché non si è vista in precedenza la potenzialità di un determinato servizio. Il grafico che pubblichiamo sulla “riduzione dei costi e della priorità nella crescita di ricavi” mostra come spesso, molte aziende sotto la pressione del dover ridurre i costi a ogni costo, lo fanno in maniera sbagliata, assegnando una maggiore priorità verso tattiche di riduzione dei costi nel breve periodo, e dimostrando così un totale non interesse per le iniziative di lungo periodo, facendo affidamento ai sistemi standard quali la riduzione di personale e i tagli di stipendi/bonus dei membri del board di direzione. La logica del pensiero strategico ci dice che il modo migliore per ridurre i costi è quello di identificare le capacità più importanti per l’azienda e di investire solo su quelle che possono generare un vantaggio, e che possono favorire il mantenimento di quei clienti che risultano strategici.
Quali possono essere queste capacità, le più significative? ■ Saper innovare e diversificare. ■ Offrire un eccellente customer service. ■ Creare alleanze e joint-venture
Taglia e cresci Una definizione di capacità ci viene molto bene offerta da Shumeet Banerji, Ceo di Booz & Company nel suo libro: “Cut costs, grow stronger: a strategic approach to what to cut and what to keep” (tagliare costi e crescere più forti: un approccio strategico a cosa tagliare e cosa tenere), pubblicato dalla Harvard Business press quest’anno. Le capacità (capabilities) sono le interconnessioni tra persone, conoscenza, sistemi, strumenti e processi che stabiliscono il diritto di un’azienda a vincere in un determinato settore o business. «Il diritto a vincere», come sostiene Banerji, «è il percorso perfetto per incrementare sia la percentuale di mercato che la redditività, meglio ancora entrambe, supportato da un insieme di capacità che crea la differenza nel mercato».
Effetto domino Guardiamo ad esempio cosa succede nell’industria del trasporto aereo. Con l’inizio della recessione economica, la domanda per viaggi aerei, soprattutto nelle classi premium, è crollata in maniera significativa, lasciando solo una manciata di compagnie aeree preparate ad affrontare la crisi, e una miriade di vettori nel panico e nell’incapacità di affrontarla. Il crollo della domanda ha comportato un effetto domino che ha incluso l’impossibilità di ringiovanire le flotte, un crollo totale del servizio sia di bordo che di terra, il mancato allineamento delle funzioni interne, una riduzione dei livelli di performance, problemi di capacità, inefficienze nelle rotazioni degli aeromobili e degli equipaggi. A questo marasma, si è aggiunta la variabile incontrollata del prezzo del petrolio, la tassazione sulle emissioni, problemi di slot negli aeroporti principali, ritardi nelle consegne di nuovi aeromobili, ritardi nei lavori di progettazione degli aeromobili di nuova generazione, e via dicendo. A gennaio 2009, sulla base di uno studio condotto da Booz & Company sulla redditività di 37 compagnie aeree, solo cinque sono risultate essere in ottima salute finanziaria, e di queste cinque, ben quattro sono vettori low-cost (Ryanair, EasyJet, Air Asia, Southwest) e uno solo di linea (Singapore Airlines). In questo settore, oggi, solo tre scenari sono possibili, di cui due impraticabili e uno solo funzionale e vincente. Un ritorno al passato, all’epoca di quando le compagnie aeree erano statali, e i mercati erano strattamente regolamentati: in questa prospettiva il servizio crollerebbe completa-
mente, le tariffe aeree aumenterebbero, generando uno scenario totalmente anacronistico. Cercare di sopravvivere, riducendo il servizio ed eliminando quelle rotte e quei mercati totalmente non redditivi: in questa prospettiva, le tariffe si ridurrebbero drasticamente, in una guerra tariffaria che può solo mettere in pericolo la stabilità e la redditività, riducendo le economie di scala associate a una efficace pianificazione di voli e rotte, alle rotazioni di aeromobili e di equipaggi.
Consolidare l’industria In questa prospettiva i vettori più forti e finanziariamente solidi creano alleanze (SkyTeam, Star, OneWorld), joint-venture, fusioni, acquisizioni al fine di migliorare il posizionamento nel mercato. E questa è l’unica soluzione che può riportare salute a un’industria totalmente in declino, con economie di scala che consentono ai pochi vettori consolidati di servire meglio i singoli mercati, usan-
do aerei più grandi e più efficienti dal punto di vista dei costi. Air France è un eccellente esempio di questo terzo scenario: socio fondatore dell’allenza SkyTeam; promotore della joint-venture con Delta sulla co-gestione del traffico sul Nord Atlantico in un’ottica di cost/profit sharing al 50 per cento; diversifica il portfolio delle acquisizioni con partecipazioni in vettori con elevato potenziale di mercato (come il 25 per cento di Alitalia, e l’interesse per una quota di Japan Airlines, giusto per citare due esempi). Ricapitolando quindi – e in sintesi – l’obiettivo deve essere quello di ridurre i costi per il lungo periodo e guidare la strada del recupero attraverso la visione strategica delle proprie “capacità”. Ridurre i costi e crescere è possibile, ma è necessario comprendere le dinamiche del proprio settore, sapere dove si è, dove si vuole andare e come si vuole arrivare.
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STREET E GUERRILLA MARKETING
Dalla strada al web, il target è motivato Un evento partito come azione di street marketing e proseguito sul web. Così la comunicazione per un lancio di un nuovo profumo ha soddisfatto un desiderio comune: essere protagonisti dini del cosiddetto target, dall’altra gli fornisce una forte spinta motivazionale: quella di essere protagonisti.
Event marketing multicanale
DI
ALESSANDRA BOIARDI
comuni. Come fa? Andandolo a cercare nei na volta la compagnia era quella luoghi che frequenta, siano essi reali o virtuacon cui uscire la sera o nei fine li. Meglio ancora se sono tutti e due le cose, settimana, e il massimo del conse cioè l’evento è multimediale, in grado di tatto virtuale era il telefono, quello amplificare all’ennesima potenza il suo mesdi casa. Adesso si chiama community, e, chi saggio. Così, al grido di “interattività” l’event vuole, la porta sempre con sé: in tasca nel temarketing abbatte le barriere lefonino, sul computer, insomma a portata di click. Ma che si Al grido di “interattività” tra realtà effettiva (quasi un chiami compagnia o commu- l’event marketing abbatte pleonasmo) e realtà virtuale, per creare una vera e propria nity, qualcosa che non cambia le barriere tra realtà c’è: il desiderio di aggregazio- effettiva e realtà virtuale, “esperienza”. È con questo obiettivo che è stata ideata la ne, la necessità, in poche parotrasformando il target campagna per il lancio in Itale, di riconoscersi in mezzo ai in vero protagonista lia della nuova fragranza mapropri simili. E se la compae moltiplicando gnia, o community, è fatta di l’elemento esperienziale schile Davidoff Hot Water, un evento che ha utilizzato diconsumatori, ecco allora che la versi canali: street marketing in giro per le si può chiamare target. Come fa il marketing città, un sito Internet dedicato, un social alternativo, che in un fiorire di idee creative, network e l’appeal del buon vecchio connon è disposto a sparare nel mucchio, ma corso a premi. Un mix di iniziative che, se preferisce rivolgersi in modo diretto a un “berda una parte rispecchia ambizioni e abitusaglio” preciso, motivato da gusti e abitudini
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Obiettivo della campagna era raggiungere il target individuato per il lancio della fragranza, un “pubblico” alla moda, frequentatore dei locali e delle zone “giuste”. È così, che durante i weekend del mese di ottobre le piazze più trendy d’Italia, nelle città più trendy d’Italia, sono state “prese di mira” da grandi bus a due piani dai quali seducenti “hot girl” invitavano i passanti non solo a scoprire la nuova fragranza, ma a lanciare i loro “hot messages” sul web. Una vera e propria azione di street marketing (o guerrilla, che dir si voglia) come ci spiega Maria Luisa Ciccone, AD di Incentive Power – AllEvents group, l’agenzia che ha ideato e coordinato l’evento: «Lo street marketing, come le altre declinazioni di marketing alternativo ha il grande vantaggio di avere una misurabilità immediata. È un tipo di investimento molto diverso dalla cosiddetta pubblicità classica, perché non solo permette di rendersi da subito conto del grado di interesse del consumatore, ma anche di comprenderne i trend. Per questo lancio, il target di riferimento era piuttosto giovane, dai 25 ai 45 anni, ma era soprattutto identificato in persone che frequentano locali e fanno vita sociale, che si riuniscono per l’aperitivo o per una
I grandi bus con seducenti “hot girl” che hanno invaso le piazze più trendy d’Italia. A lato, Maria Luisa Ciccone
serata all’insegna della movida cittadina in centri come Milano, Torino, Bologna e Roma. In altre sei città italiane l’azione è entrata direttamente nei locali e per le strade, dove le hot girl hanno invitato i presenti a inviare i loro messaggi via Mms. Anche tutti i punti vendita del nuovo profumo sono stati coinvolti nell’iniziativa, e sono state diffuse oltre un milione di cartoline pubblicitarie. Il tutto per un target night life e urban weekend, che ci ha anche dato la possibilità di intercettarne gli
stili di vita, ma soprattutto la voglia di essere protagonisti. Il leit motiv della campagna legata alla nuova fragranza era, infatti, la seduzione e ognuno ne ha potuto dare la sua versione attraverso messaggi e immagini».
Parola d’ordine: protagonismo Dunque un target night life e un tema, quello della seduzione: se la campagna è stata creata su questi presupposti, bisognava an-
che individuare un modello motivazionale, che in questo caso non poteva che essere la voglia di essere protagonisti. Èd è proprio il desiderio di protagonismo nelle città che ha coinvolto le persone nell’azione di street marketing a continuare anche virtualmente sul web, dove è stata pubblicata una vera e propria “galleria della seduzione” che ha raccolto tutte le immagini inviate. «Abbiamo creato uno spazio da esplorare con ironia – continua Maria Luisa Ciccone – in cui la community che si ritrova sul web, nelle piazze e nei punti vendita Hot Water, si confronta sul main concept della campagna, la seduzione come modo di essere. Attraverso diversi canali l’elemento esperienziale viene così moltiplicato. Anche sul celebre social network Facebook è stato creato un funclub Davidhoff. A fare da collante a tutto ciò, abbiamo scelto il modello del concorso, che ha fornito intanto la motivazione alla creazione della gallery (manda la tua immagine e partecipa al concorso) e ha costituto poi parte integrante della campagna perché articolato secondo lo stesso tema. Sono infatti stati messi in palio viaggi in capitali europee come Barcellona, Amsterdam, Londra: tutti luoghi della movida, come quello frequentato da chi ha partecipato al concorso.
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I “LUOGHI SPECIALI” DI ASSISI RESORT
Idee per incentive Riunire sotto uno stesso concept strutture ricettive, aziende agroalimentari, botteghe, laboratori, enoteche, ristoranti, che si contraddistinguono per l’eccellenza dei servizi: ecco un format innovativo da impiegare con successo anche nell’incentive
DI
BEATRICE GOLFIERI
n una delle città più affascinanti d’Italia ha sede Assisi Resort, società fondata da tre illustri personaggi: Patrizio Paoletti, presidente, Alessandro Cornici, amministratore delegato e Cesare Capredi, direttore generale. La mission è realizzare il Centro di Sperimentazione per un turismo e un’agricoltura sostenibile: food and traveller. Dal 1995 la società gestisce in Umbria, all’interno del parco del Monte Subasio, tre strutture ricettive. In ognuna di esse, in maniera sperimentale, si è cercato nel corso del tempo di creare una forte identità di marketing, affiancando alla ricettività una produzione agroalimentare biologica di eccellenza. Nel 2008, soddisfatti dei risultati ottenuti, Assisi Resort ha deciso di ampliare il campo d'azione e di estendere il progetto a livello nazionale. È nato così Luoghi Speciali.
I
Luoghi Speciali Club
In questa foto, un’appetitosa degustazione all’interno del “farmer shop”. Sopra, il bellissimo Monastero di San Biagio
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Riconoscere e raggruppare strutture ricettive e aziende agroalimentari del territorio italiano, che possano definirsi delle “eccellenze” per il contesto paesaggistico in cui sono inserite, per i valori della tradizione che recuperano e per l’innovazione sostenibile: questo è l’intento di Luoghi Speciali Club, che
Verso l’eccellenza
eccellenti
Nella foto in alto, una delle sale del ristorante “La Tavola dei Cavalieri”. In questo scatto, alcune delle sue delizie
conta oggi 75 affiliati in tutta Italia. «Le persone che cerchiamo sono uomini e donne che si differenziano per il pieno rispetto della vita e dell’ambiente e che operano per una ricerca costante del miglioramento di se stessi attraverso l’incontro con gli altri» sottolinea Cesare Capedri, direttore generale. Il club “Luoghi Speciali, naturali eccellenze” fornisce in tutta Italia servizi di alta qualità nel campo del turismo e dell'alimentare, grazie anche a importanti investimenti pubblicitari. Assisi Resort ha l’obiet-
tivo di estendere questo form mediante l’affiliazione di luoghi, ambienti, contesti, attentamente selezionati da un punto di vista etico, innovativo e di qualità. Luoghi Speciali Club è suddiviso in sette microprogetti: Speciale luoghi, Piccoli luoghi, Lagriturista, Speciale wedding, Eventi e Formazione, Meeting e Congressi, Produttori Straordinari. Ad essi aderiscono realtà ricettive, aziende agroalimentari, botteghe, laboratori, enoteche, che si riconoscono per filosofia di vita nel marchio Luoghi Speciali.
Lo scorso 13 dicembre si è tenuta ad Assisi una lezione di Patrizio Paoletti, leader nel campo della formazione a livello internazionale, dedicata a “Percorsi verso l'eccellenza” con la testimonianza di Pietro Mennea, detentore del record mondiale sui duecento metri piani dal 1979 al 1996 e medaglia d'oro olimpica a Mosca nel 1980. Con la sua particolare capacità di traslare in ogni settore della vita e di automotivarsi, Mennea rappresenta un modello di eccellenza per chiunque aspiri a raggiungerla in ogni campo. La lezione ha seguito il modello didattico di Patrizio Paoletti incentrato sull’idea pedagogica dell’eccellenza, considerata da Paoletti come una ricerca di apprendimento continuo e miglioramento costante che si manifesta nella capacità di “imparare a imparare”. Paoletti ha approfondito il concetto di “traslazione”, uno degli strumenti fondamentali di “Pedagogia per il Terzo Millennio” messa a punto da lui e dalla sua équipe e che consiste nella capacità di applicare a ogni campo della vita il “saper fare” appreso in altri ambiti, moltiplicando così l'efficacia della relazione di apprendimento. L’incontro fa parte del Master in Comunicazione Relazionale e Fund Rasing organizzato da InformaAzione, società umbra riconosciuta a livello internazionale, in collaborazione con Fondazione Patrizio Paoletti per lo Sviluppo e la Comunicazione. 33
“Eventi & Formazione” mira a creare esperienze sensoriali ed emozioni perché un evento diventi memorabile. Fondamentale la cura del minimo dettaglio, dal food and beverage al guest service, agli allestimenti Meeting, congressi e formazione Il progetto “Meeting & Congressi” è nato per soddisfare in modo adeguato e competente le esigenze dell’industria congressuale internazionale, in collaborazione con strutture ricettive dotate di sale meeting al fine di rilanciare la città di Assisi e non solo. I servizi offerti sono molteplici: dalla ricerca di camere a prezzi competitivi all’organizzazione di un concerto o di una serata a teatro o di una cena di gala, dall’individuazione della location ottimale all’organizzazione di congressi, convention, riunioni manageriali Alla base la volontà di rappresentare un progetto, un luogo dove si incontrano idee e sogni che mirino al raggiungimento di un obiettivo: il successo nella propria vita, attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze, il confronto con i collaboratori e l’apprendimento di nuove conoscenze. Il Progetto Eventi & Formazione intende creare esperienze sensoriali per amplificare il ricordo dell’evento: la memorabilità di un even-
Dal basso verso l’alto, una delle eleganti camere del resort, un dettaglio del ristorante allestito per una cena e la residenza di campagne Le Case
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to è indissolubilmente legata alle emozioni che un’esperienza è in grado di regalare. Fondamentale la cura del minimo dettaglio, dal food and beverage al guest service agli allestimenti. Ambienti e atmosfere indimenticabili, giochi di ruolo, gare di cucina creativa mediterranea, esercitazioni di orienteering, passeg-
giate in mountain bike, escursioni a cavallo, arrampicate sportive, discese in canoa, escursionismo a piedi sono solo alcuni dei format realizzati da Luoghi Speciali. Come veicolare e promuovere questi format? Attraverso una capillare rete distributiva: i Move e i Farmer Shop.
Move e Farmer Shop Simili alla custodia di un cd, queste “scatole tematiche” contengono un catalogo che elenca le attività disponibili e un voucher che dà la possibilità di “vivere un’emozione”. Cesare Capedri racconta la nascita di Move iniziando dalla mission della società Assisi Resort che ha progettato e prodotto il cofanetto e che dall’Umbria ha raggiunto, nel 2008, il resto d’Italia. «Assisi Resort ha dato vita a un modo pratico e fruibile, dal design moderno, per “spendere bene il tempo". Così è nato Move». In ogni scatola regalo c’è un’esperienza che spazia dalle vacanze, ai weekend romantici, ai prodotti agroalimentari, alle cene in osteria, alle emozioni sportive e molto altro ancora. Move può essere acquistato con varie modalità: online, nelle agenzie di viaggio o in punti strategici di distribuzione come librerie e centri benessere. «Il marketing esperienziale mette in luce l’importanza dell’armonia complessiva» continua Capedri, «odori, suoni, gusti, colori, forme che costituiscono un plus necessario a catturare l’attenzione del consumatore». Non a caso Move è spesso utilizzato dalle aziende, oltre che dal cliente finale, come un’innovativa idea regalo da offrire ai dipendenti o ai clienti che si intende fidelizzare o come idea per team building. I Farmer Shop sono punti vendita in cui è possibile acquistare i prodotti delle aziende agricole iscritte al Club Luoghi Speciali, nel progetto “Produttori straordinari”. Inoltre questo luogo si adatta facilmente ad accogliere incontri di produttori, rassegne, degustazioni, aperitivi e brunch di lavoro.
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Full Contact Large Events, il workshop dalla “taglia forte” di Ediman si è svolto presso il Palazzo dei Congressi di Rimini, gli scorsi 19 e 20 ottobre. Ben 539 gli incontri realizzati
Full Contact versione Large L arge Event s
DI
ALESSANDRA BOIARDI
n uno scenario versatile come quello dell’organizzazione di eventi, in cui le forme di comunicazione in continuo divenire pongono organizzatori e strutture davanti a esigenze sempre più incalzanti di massima flessibilità, si può comunque individuare un punto fermo nell’indiscutibile appeal delle grandi sedi congressuali, in grado di ospitare convention e incontri dai grandi numeri, con servizi adeguati. A questa tipologia di strutture e ai planner interessati a eventi con più di cinquecento partecipanti è stato dedicato il Full Contact Large Events, che si è tenuto il 19 e il 20 ottobre scorsi. E se, parafrasando un mitico spot pubblicitario di qualche tempo fa, possiamo
I
affermare che “Per un grande evento, ci vuole una grande location”, non ci sono dubbi sul perché della scelta del Palazzo dei Congressi di Riccione come cornice eletta per questo Full Contact. In pieno centro città, la prestigiosa struttura costituisce infatti un eccellente esempio in Italia di location flessibile e poliedrica, dove trovano posto congressi, eventi aziendali e incentive di tutte le “taglie”, comprese le extralarge. I 44 buyer di Full Contact Large Events hanno così potuto beneficiare appieno della proverbiale ospitalità romagnola così come dell’impeccabile organizzazione
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del workshop, che ha permesso a trenta espositori di presentare la loro offerta attraverso ben 539 incontri, che come sempre erano stati scelti in anticipo da ogni partecipante della domanda. E come per tutti i Full Contact di Ediman, anche l’edizione dedicata ai Large Events ha dato spazio a momenti conviviali, culminati nella cena di gala di rito, un’occasione per concedersi un po’ di svago e suggellare una due giorni di contatti professionali che per quantità, ma soprattutto per qualità, sarebbero difficilmente replicabili dal singolo planner in così poco tempo e con un’organizzazione efficiente.
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Oci: un anno da dimenticare Per il congressuale italiano un balzo indietro di 5 anni. Crollano partecipanti e presenze, ma grazie alla tenuta delle convention aziendali il numero di incontri organizzati si riduce solo del 3,5%
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Alcuni momenti della presentazione degli ultimi dati dell’Osservatorio Congressuale Italiano, svoltasi a Roma durante la scorsa edizione di Btc. Sul palco il presidente di Ediman Marco Biamonti e, a lato, il professor Attilio Gardini dell’Università di Bologna
Graf. 1 – L’evoluzione delle giornate di presenza congressuali DI
STEFANO RE
he la crisi avesse colpito duro, lo si poteva immaginare senza bisogno di dati statistici. Ma quanto duramente avesse colpito era più difficile da stimare. La situazione reale, nei dettagli, è stata fotografata, però, dall’Osservatorio Congressuale Italiano, realizzato dal professor Attilio Gardini dell’Università di Bologna grazie ai finanziamenti di Meeting e Congressi e di Convention Bureau della Riviera di Rimini, alla sponsorizzazione di Btc, e al patrocinio di Federcongressi. L’Oci ha pertanto rilevato l’andamento della meeting industry nel periodo intercorso fra il
C
Tab.1 - L’attività congressuale in Italia dal 2004 al 2009 2004 Incontri 109.792 Partecipanti 17.714.671 Giornate di presenza congressuali 30.291.972
2005 106.224 20.657.078 33.581.680
2006 102.519 19.246.088 32.182.722
2007 112.617 20.635.324 35.222.224
2008 (*) 111.139 20.872.019 34.540.048
2009 (*) 107.232 18.852.651 29.850.373
(*) i dati del 2008 e del 2009 fanno riferimento ai dodici mesi compresi fra l’1 luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno di riferimento
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Tab. 2 – La variazione degli incontri per dimensione dell’evento (variazioni % rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente) Dimensione evento 50-100 100-300 300-500 500-1000 > 1000
2° sem. 2007 35,44% -10,37% -18,05% -16,05% -31,26%
1° sem. 2008 5,41% -12,34% -27,27% -36,63% -40,30%
2° sem. 2008 28,49% -17,48% -29,39% -46,84% -47,22%
1° sem. 2009 5,59% -6,50% -18,44% -18,19% -29,01%
2° sem. 2009 (*) 0,76% -7,10% -16,26% -16,20% -16,21%
(*) dato calcolato sulla base delle previsioni degli operatori congressuali
Tab. 3 – La variazione degli incontri per tipologia di promotore (variazioni % rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente) 2° sem. 2008 15,0% -11,5% -3,9% -19,2%
Aziende Enti/partiti Associazioni scientifiche Associazioni culturali/sportive/religiose
1° sem. 2009 3,4% 0,5% 5,1% -29,2%
2° sem. 2009 (*) 2,2% 2,9% 7,3% -47,2%
(*) dato calcolato sulla base delle previsioni degli operatori congressuali
Tab. 4 - L’attività congressuale delle aree urbane esaminate (ordinate in base al livello di produzione - giornate di presenza congressuali) Giornate di presenza 1 Roma 2 Milano 3 Rimini 4 Firenze 5 Torino
3.543.239 2.608.621 1.535.564 1.267.205 1.006.692
secondo semestre del 2008 e il primo semestre del 2009, tracciando un quadro a tinte fosche, che ricaccia indietro di cinque anni le performance del comparto (vedi tabella 1). Verso la fine del 2008, infatti, gli effetti della recessione hanno raggiunto anche il congressuale provocando una drastica contrazione sia del numero degli eventi organizzati, sia della partecipazione, sia della durata, compromettendo seriamente il fatturato complessivo. Negativi dunque i tre indicatori principali: incontri, partecipanti e giornate di presenza congressuale che per i dodici mesi compresi tra il primo luglio del 2008 e il 30 giugno del 2009 registrano (sullo stesso periodo dell’anno precedente) una riduzione rispettivamente del -3,52%, del -9,68% e del -13,58%. E stando alle previsioni degli operatori, anche per l’anno solare 2009 i segni si confermano negativi con un’attenuazione solo nel calo delle giornate di presenza congressuale: -10,07% contro il -20,16% del 2008 (vedi grafico 1). LA RICERCA È STATA PROMOSSA DA
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Incontri congressuali 19.685 21.685 3.798 10.628 2.051
Aziendale e mirato: questo il congressuale odierno L’analisi delle dimensioni degli eventi mette in luce come la crisi economica si ripercuota in prima battuta sulla partecipazione agli incontri. Tutti i segmenti con un numero di ospiti maggiore a 100 subiscono una pesante flessione, e in particolare le fasce 5001.000 partecipanti e oltre 1.000 che nel secondo semestre 2008 arrivano a punte del -46,84% e del -47,22% per attenuarsi fino a chiudere il 2° semestre 2009 con un -16,20% e -16,21% (vedi tabella 2). Da segnalare, nella prima parte del 2009, anche il picco della flessione degli eventi internazionali (-19,27%) in recupero, secondo gli operatori, negli ultimi mesi dell’anno (+0,67%). Il vertice della classifica dei promotori continua a essere saldamente in mano alle aziende le quali, pur passando da un incremento del +15% del secondo semestre 2008 al +3,4% del primo semestre 2009 e al +2,2% del secondo semestre 2009, riescono a man-
CON IL PATROCINIO DI
SPONSORIZZATA DA
Partecipanti 1.763.239 1.730.327 830.333 895.430 788.196
tenere un trend positivo. Le più penalizzate sono invece le associazioni a carattere culturale, sportivo e religioso che arrivano a perdere, nel secondo semestre 2009, il 47,5% della quota di mercato (vedi tabella 3).
Cinque città a confronto Quest’anno, a completamento dell’indagine, l’Osservatorio Congressuale Italiano, grazie al contributo di Btc, ha proposto anche un focus sull’andamento del mercato in cinque tra le principali destinazioni congressuali italiane: Roma, Milano, Firenze, Torino e Rimini. La classifica per giornate di presenza congressuale vede al primo posto la capitale con 3.543.239 presenze, seguita da Milano con 2.608.621, Rimini con 1.535.564, Firenze con 1.267.205 e Torino con 1.006.692. Il numero di incontri premia invece Milano che con 21.685 eventi ospitati supera Roma (19.685), seguita da Firenze (10.628), Rimini (3.798) e Torino (2.051). Testa a testa sempre tra Roma e Milano in termini di partecipanti: 1.763.239 per la prima e 1.730.327 per la seconda, con Firenze, Rimini e Torino rispettivamente a quota 895.430, 830.333 e 788.196 (vedi tabella 4).
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Con un format innovativo e il claim “esserci per dimostrare”, l’ultima edizione di Btc è andata in scena il 5 e il 6 novembre scorsi alla Fiera di Roma, confermando il successo che la manifestazione raccoglie da venticinque anni
L’esperienza è firmata Btc DI
ALESSANDRA BOIARDI
sserci per dimostrare: è con questo claim che l’edizione 2009 di Btc, tenutasi alla Fiera di Roma gli scorsi 5 e 6 novembre, ha “dimostrato” di saper tener fede al ruolo di catalizzatore della meeting ed event industry italiana e internazionale. Un ruolo che la manifestazione ha conquistato in venticinque anni, proponendosi non solo come un market place privilegiato, ma come luogo eletto dove potersi aggiornare sui prodotti, servizi e novità del mercato, fare networking e formarsi attraverso seminari di alto profilo. Fil rouge di quest’anno è stato il marketing dell’esperienza, un’innovazione voluta da Btc per liberarsi dal rigido schema di semplice esposizione e dar vita a un format che potesse rispecchiare i più avanzati linguaggi della comunicazione. Esempio pratico sono stati gli Emotions Lab, strutture mobili che hanno ospitato seminari dedicati a conoscere meglio i mezzi di comunicazione di cui disponiamo, e che hanno saputo attrarre l’attenzione per la loro originalità così come le altre “sale” mobili: il dome, la struttura a forma di igloo che ha accolto le conferenze più grandi, e il communication truck, un pullman dotato di regia, monitor e trenta poltrone. Grande successo è stato riscosso anche dal programma riservato agli hosted buyer che hanno potuto incontrare un’offerta rappresentativa a 360 gradi di tutti i segmenti del settore degli eventi. Appuntamento fisso della manifestazione, la presentazione in esclusiva dei dati dell’Osservatorio Congressuale Italiano (Oci) che ha permesso di analizzare l’andamento del mercato congressuale dell’anno in corso. La ricerca, realizzata dall'Università
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di Bologna e promossa da Convention Bureau della Riviera di Rimini e Meeting e Congressi, con il patrocinio di Federcongressi e sponsorizzata da Btc, ha presentato quest’anno anche una parte monografica dedicata alle cinque principali destinazioni congressuali italiane. A Btc, è tornato per la seconda volta anche il workshop “Future Leaders Forum”, un progetto realizzato in collaborazione con Imex e MPI che ha l'obiettivo di offrire una formazione di qualità ai giovani interessati ad entrare nella meeting industry. Tra gli espositori
molte sono state le regioni italiane, da nord a sud, che registrano una rinnovata attenzione verso il marketing territoriale e, in particolare, verso il settore meeting. Tra gli enti del turismo e convention bureau stranieri hanno partecipato Grecia, Egitto, Spagna, Abu Dhabi, Dubai e Giordania. Numerosi anche gli hotel presenti, tra cui i grandi gruppi come Hilton, Best Western e Alpitour Resorts. Spiccata anche la presenza di consorzi, club di prodotto, convention bureau, quartieri fieristici e location per eventi.
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di
MARCO GARAVAGLIA*
L’incentivazione, nel nostro Paese, è cambiata poco rispetto ai suoi esordi degli anni ’60. E chi non si rinnova, si sa, rischia di diventare prima obsoleto e poi inutile. La crisi globale ha soltanto accelerato un processo già in atto, e ora ci si trova davanti a un bivio decisivo: o si percorrono nuove strade che dimostrino valore di un incentive, o si va verso l’inesorabile disfatta
I talenti (sprecati) dell’incentive italiano attolici o no, tutti avremo sentito parlare almeno una volta della parabola dei Talenti (Matteo 25, 14-30). Ve la sintetizzo in poche righe, perché è paradigmatica di quanto accaduto all’incentive italiano negli ultimi 30 o 40 anni almeno. Un uomo, dovendo partire per un lungo viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, all’altro due e al terzo uno solo e partì. Il servo che aveva ricevuto cinque talenti andò subito a negoziarli e ne guadagnò altri cinque. Anche quello che ne aveva ricevuti due fece altrettanto, e ne guadagnò altri due. Il servo che aveva ricevuto un solo talento, invece, temendo di perderlo, fece un buco nella terra e ve lo nascose. Tempo dopo il padrone ritornò e chiamò i servi a render conto. Quello che aveva ricevuto cinque talenti ne presentò altri cinque; il padrone allora lo benedisse e gli regalò i dieci talenti. Si presentò poi il secondo, che aveva ricevuto due talenti e li aveva raddoppiati; anche lui fu benedetto dal padrone e ricevette in regalo i quattro talenti. Infine si presentò il servo che aveva
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*Marco Garavaglia Direttore Editoriale - Ediman marco.garavaglia@ediman.it
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ricevuto un talento solo e lo riconsegnò al padrone dicendo: «Ho avuto paura di perderlo e l’ho nascosto sotto terra, ecco, prendi ciò che ti appartiene». Il padrone allora gli tolse l’unico talento, perché non l’aveva fatto fruttare e lo cacciò. La parabola si conclude così: «…poiché a chi ha, sarà dato in sovrabbondanza, ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Le agenzie incentive italiane, inutile dirlo, mi ricordano il terzo servo, quello che non ha fatto nulla per far fruttare il suo talento, e che si ritrova alla fine con un pugno di mosche. Non è un’idea tutta mia, badate bene. Ai primi di novembre, in concomitanza con la Btc di Roma, Site Italia ha organizzato un talk-show (ribattezzato “The Ring”), per discutere anche affondando duramente i colpi (data la metafora pugilistica) del presente e del futuro dell’incentivazione, che attualmente versa in uno stato di crisi anche maggiore di quanto l’economia globale già faccia immaginare. Nel corso dell’evento, si è levata una voce (quella di Ugo Canonici, di Cleis, per la cronaca) che ha recitato un gravissimo mea culpa: «Se oggi l’incentivazione è in crisi nera – le parole sono più o meno testuali – è perché noi incentive house, per trent’anni, non abbiamo fatto null’altro che vivere di rendita, mungendo la
vacca più che abbiamo potuto, ma senza fare nulla per mantenerla in buona salute». Ebbene, nessuno fra i presenti ha osato smentire questa verità, scomoda ma evidentemente incontrovertibile. In effetti, da che l’incentive marketing si è diffuso anche in Italia (diciamo a partire dagli anni Sessanta), non abbiamo assistito a grandi novità, né a una significativa diffusione del concetto stesso di incentivazione. Le promotion hanno fatto passi da gigante, l’incentive, invece, è rimasto al palo. Il punto è proprio questo: nel momento in cui un’azienda, o un’industria (l’incentive industry nella fattispecie), non si mette in discussione, non innova, anzi cristallizza il proprio modello di business alla miope ricerca del profitto fine a se stesso, “finché ce n’è”, automaticamente si condanna alla disfatta “quando non ce n’è più”. E oggi, purtroppo, non ce n’è più per nessuno. Tocca ricominciare da zero, reinventare un business ormai logoro, trovare nuovi presupposti di dialogo con il mercato dei clienti, rivitalizzare un processo – l’incentivazione appunto – che così com’è non rende più. Tocca, insomma, disseppellire il talento e darsi da fare per farlo fruttare. Sennò, il padrone, tra non molto, ci toglierà pure quello.
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L’occasione unica per scoprire tutta la magia e la bellezza di Venezia! “L’Hotel Carlton On The Grand Canal affacciato sul magnifico Canal Grande è il punto di partenza ideale della vostra avventura alla scoperta di una Venezia magica e seducente. Le 145 stanze - junior suite, camere deluxe, family e superior - arredate in stile veneziano del ‘700, uniscono il tocco d’antichità dei più prestigiosi palazzi di Venezia, all’innovazione dei più moderni comfort. Nel cuore del nostro palazzo è racchiusa una tipica corte veneziana (patio), sulla quale si affacciano 11 splendide camere. Si tratta di un salotto all’aperto rallegrato da fiori e piante verdi oltre che da una caratteristica vera da pozzo in marmo. Qui i nostri clienti si sentiranno immersi in una vera atmosfera veneziana. Giochi di vetri piombati e luci soffuse vi accoglieranno al Carlton Cafè per le più piacevoli happy hour, golose merende e ricercati aperitivi. Il nostro risotrante gourmet “La Cupola”, nuova gemma dell’Hotel Carlton On The Grand Canal, saprà stupirvi con una cucina innovativa ma che non dimentica la tradizione del territorio ed i suoi genuini richiami. La Sala Galileo è l’ambiente ideale per la vostra conferenza o riunione: dotata di tutti i comfort e di attrezzatura di ultima generazione per facilitarvi anche nelle presentazioni più impegnative. E a testimonianza del nostro continuo sforzo innovativo, siamo lieti annunciare la prossima apertura della Terrazza, una sofisticata area sui tetti dell’hotel che ospiterà un bar e un wellness centre dove si potrà beneficiare di un’ incantevole vista su Venezia in totale relax.” CORI HOTELS CORP. VENICE Tel. + 39.041.2752000 - Fax +39.041.2752446 / 041.2752050 info@corihotels.it - info@carltongrandcanal.com www.carltongrandcanal.com
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Grandi cambiamenti in casa On Blue: nuovi assetti societari, nuova organizzazione interna, nuova sensibilità “verde” ma stessi obiettivi di sempre, ovvero la costante attenzione al cliente
Aria di novità DI
FABIO ALCINI
ivere nel mondo della motivazione significa saper cambiare e sapersi rinnovare a ogni livello. Un esempio di questo tipo di atteggiamento, l’unico possibile per chi voglia rimanere combattivo e attivo in un mercato così difficile, è On Blue: in vista del 2010, l’agenzia ha iniziato a guardare verso nuovi orizzonti, rinnovando l’assetto societario e puntando su alcuni temi fondamentali. Primo fra tutti l'organizzazione di eventi ecosostenibili, per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica durante meeting, congressi e convention. I nuovi progetti di On Blue saranno sempre più improntati a questa filosofia aziendale, peraltro già ampiamente testata e condivisa da parte di tutto lo staff.
V
Laura Mancini, nuovo Presidente di On Blue, socio fondatore e Ad dal ’99, punta quindi su innovazione ed ecocompatibilità, cardini attorno ai quali l'azienda si muoverà fin dai primi mesi del 2010, anche alla ricerca di nuovi clienti disposti a scommettere sulla cultura e il rispetto dell'ambiente, senza dimenticare l'eccezionalità di ogni evento e la possibilità di usufruire delle nuove tecnologie. Da anni, infatti, On Blue realizza siti internet con funzionalità personalizzabili, per la gestione online degli aspetti logisticoorganizzativi di segreteria, sfruttando al massimo le potenzialità dell'Information and Communication Technology e riducendo così gli sprechi di carta, penne e altri materiali ad alto impatto ambientale. Tra le novità introdotte dal nuovo Presidente, l’ampliamento del team di lavoro,
Il team di On Blue al completo. A fianco, la forza vendite. In alto, Laura Mancini e Massimo Nacci
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che proprio nel 2009 festeggia 10 anni di attività, esperienza e specializzazione: un nuovo Amministratore delegato, Massimo Nacci, che negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di Cfo alla Nestlé Waters Direct Italia Srl, e una nuova figura significativa per l’ufficio vendite, Antonella Corvasce, professionista con esperienza pluriennale con aziende multinazionali del campo farmaceutico. E infine, per rinnovare in modo strategico anche la comunicazione aziendale, On Blue ha deciso di affidarsi come ufficio stampa all’agenzia milanese “Bottega dei segni”. Per il 2010, si prospettano dunque molti cambiamenti. L’unico elemento invariato è – e sarà sempre – la mission On Blue: la completa soddisfazione del cliente. ■ indirizzi a fine rivista
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A tavola con Nadira DI
ALESSANDRA BOIARDI
i fa un gran parlare della creazione di nuovi rapporti di collaborazione e partnership tra società di settore specializzate nei campi della logistica e della creatività. Allo scopo, ovviamente, di produrre qualcosa di nuovo e irripetibile, dando quel valore aggiunto che solo un’accurata integrazione di risor-
S
Nasce dalla collaborazione di Bluestone e Azimut una nuova proposta creativa per rivivere l’atmosfera multiculturale della Sicilia all’epoca dell’incontro tra Arabi e Normanni. Un viaggio nel tempo, anche dal punto di vista gastronomico se e competenze può dare. Azimut e Bluestone ne possono dare un fulgido esempio con il progetto “A tavola con Nadira”, una cena-spettacolo interattiva nuova nella concezione quanto nella realizzazione e nelle tecnologie utilizzate. «Ci siamo confrontati per anni, misurandoci reciprocamente e collaborando in progetti di ogni dimensione, imparando a conoscere i nostri rispettivi modi di lavorare, prima di imbarcarci in un progetto del genere» racconta Antonio Foti, managing director di Bluestone – a different touch. «L’idea – continua Foti – era quella di realizzare un evento assolutamente originale e coinvolgente sotto tutti i punti di vista. La nostra Sicilia è da sempre stata terra di conquista e di incontro, vero e proprio fulcro del Mediterraneo, e proprio di questo abbiamo voluto parlare».
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Ai tempi di Arabi e Normanni Ambientata nel momento storico in cui i Normanni incontrano gli Arabi in una Sicilia storicamente multiculturale, “A tavola con Nadira” fa rivivere l’incontro tra il principe normanno Ruggero e la principessa araba Nadira, attorno alla tavola di quest’ultima. Da quel momento, come in una versione dal vivo delle Mille e una Notte, a ogni portata si accompagnerà un racconto, e a ogni racconto uno spettacolo. Svelando la storia
della Sicilia e delle sue genti, in maniera interattiva e avvincente. Il progetto creativo è stato curato da Dario Cherubino, direttore creativo di Azimut – creating emotions. «La produzione di “A tavola con Nadira” è stata una scommessa creativa avvincente. La sua vera peculiarità è un’essenza sinestetica e avvolgente. Cibi, bevande, immagini e musiche si intrecciano in un modo che mai è stato tanto forte. Perfino le scenografie si adeguano in maniera camaleontica alle storie narrate, grazie a un espediente mai visto prima: la principessa Nadira infatti inizia la sua narrazione con delle semplici ombre cinesi, le quali poi prendono vita tutt’attorno ai partecipanti, trasformandosi e moltiplicandosi in una maniera viva e autonoma. Ad esempio, mentre parla di Colapesce, il mitico pescatore che tuttora trattiene il fiato sotto l’isola di Sicilia reggendone uno spigolo, le ombre si trasformano in un fondale marino agitato da correnti e popolato da pesci e molluschi».
Una scenografia ad hoc L’idea è arrivata dopo che Marina Zucca, esperta in storia antica e membro della Bluestone, ci ha sottoposto e consigliato la lettura di un libro che racconta appunto l’avvicendamento tra Arabi e Normanni, ripercorrendo le storie e i piatti dell’epoca, con spunti e idee interessanti per lo sviluppo di un qualcosa di straordinario. Ovvia conseguenza, quindi, è una cura filologicamente scrupolosa e personalizzata delle numerose scenografie e attrezzature necessarie. Racconta Sebastiano Previtera di Azimut, responsabile della produzione: «Buona parte
degli allestimenti e dei costumi dell’evento sono stati realizzati appositamente. In particolare, lo spazio della cena è stato delimitato da cancellate in ferro battuto, modulari e realizzate in modo da avere una foggia arabeggiante, dalle quali scendono tende bianchissime e traslucide. Su queste vengono proiettate, durante la serata e in sincrono con le storie narrate dalla nostra Nadira, le ombre che ne costituiscono la scenografia». Anche il cibo e le bevande sono ovviamente parte integrante dell’esperienza, e non slegati da essa come nella maggior parte degli eventi. Antonio Foti, che vanta una passato da Food & Beverage manager per catene alberghiere internazionali, ce ne spiega la filosofia: «Abbiamo scavato nel passato per ritrovare le antiche ricette di origine araba, normanna e siciliana dell’epoca riprodotta. Ma non basta: ogni ricetta è fortemente legata alle storie narrate durante la serata non solo per le origini, ma anche per gli ingredienti e le simbologie in essa nascoste. Saranno gli stessi Nadira e Ruggero a raccontarne i segreti, impreziosendo l’esperienza in una maniera assolutamente multisensoriale».
Un “cantiere” aperto Questo format è soltanto il precursore di tanti altri già in cantiere. Format che, come questo, cercheranno di catturare l’anima e la storia di altre regioni italiane e oltreconfine, scendendo in campo a favore del segmento dell’incentivazione aziendale, o venendo assegnate in esclusiva a strutture ricettive con appeal fuori dall’ordinario. ■ indirizzi a fine rivista
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Se il panorama della comunicazione si tinge di sfumature di grigio, DreamEngine2 contrappone i colori delle emozioni. Innovazione, coraggio e amore per le sfide: questo il loro manifesto. E una domanda: “comprereste da loro un’auto usata?”
È solo business… DI
ALESSANDRA BOIARDI
n un bell’articolo intitolato “L’azienda di oggi, bella senz’anima”, apparso sul Corriere della Sera il 16 febbraio 2004, Pier Luigi Celli scriveva: “Non ci sono più storie di impresa memorabili… Così siamo di fronte a un panorama di imprese culturalmente grigie, che esprimono differenze sempre meno percepibili”. Un quadro non distante dalla realtà odierna, almeno secondo Claudia Sarcina di DreamEngine2, che lancia una provocazione al mondo della comunicazione: «È incredibile – afferma – come in questo periodo, in cui la comunicazione gode di moltissime forme espressive, tutto si sia conformato. Pensateci bene: quando guardate una pubblicità in tv o su un magazine non vi ricorda sempre qualcosa che avete già visto? E quando partecipate a un evento in fondo non vi sembra di esserci già stati? Che non sia arrivato il momento di inventare un nuovo sistema di comunicazione di impresa?».
«I
Un diverso approccio E allora che fare? La soluzione per DreamEngine2 è quella di lavorare insieme per un futuro dal segno positivo, un impegno che l’agenzia di marketing e comunicazione integrata di Bologna si è data con una mission che, sin dagli esordi, è stata quella di trasmettere emozioni. «Chi oggi investe – continua Claudia Sarcina – lo fa perché ha buone aspettative che domani questa scelta porterà frutti. Certo, bisogna aver voglia di
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cambiare. Parola impegnativa, che però coglie in pieno il cuore delle questioni che oggi ci troviamo ad affrontare. La crisi economica ha messo in discussione soprattutto il modello iperconsumista, nel quale la crescita infinita dei beni e un illusorio benessere sembrava rappresentare la soluzione a tutti i problemi. Questa crisi, nonostante la sua gravità, va vissuta come un’opportunità per comunicare e fare marketing in modo diverso, più semplice e più personale». Grazie a una lunga esperienza, DreamEngine2 si occupa di tutte le fasi dell’organizzazione di eventi e viaggi incentive in Italia e all’estero, dalla logistica alla scelta della
location, ai dettagli di ogni progetto, grazie alla collaborazione di un team di graphic designer, architetti, scenografi e specialisti di nuove tecnologie. Tra le proposte, anche l’avviamento alla guida e il perfezionamento per moto e auto su strada e su pista.
Il manifesto di DreamEngine2 Quando hanno cominciato, sono partiti da quel vecchio tormentone che veniva usato per valutare i politici: “Comprereste una macchina usata da quest’uomo?” decidendo che nei loro confronti la risposta sarebbe dovuta essere invariabilmente positiva. «E ab-
DreamEngine2 propone anche l’avviamento alla guida per moto e auto su strada e su pista
biamo fatto della concretezza il primo dei nostri credo – spiega Claudia Sarcina –, usiamo un linguaggio comprensibile e chiaro. Abbiamo preferito imparare dagli errori e dalle sconfitte piuttosto che dai successi, anche se questi ultimi sono stati numericamente di più. Abbiamo il “cuore sportivo” non solo perché abbiamo grande competenza nel settore, ma perché dallo sport abbiamo imparato a coltivare la determinazione, la costanza e naturalmente la voglia di vincere. Siamo dei visionari, crediamo in quel che facciamo e non ci scoraggiamo mai. Siamo innovativi, siamo coraggiosi, amiamo sfidare e sfidarci. Ma rispettiamo le idee e soprattutto i soldi dei nostri clienti». L’impegno di DreamEngine2 è dare al cliente
sempre qualcosa di nuovo, che lo rappresenti come un abito di alta sartoria, «qualcosa – puntualizza Claudia Sarcina – che non solo pubblicizzi il prodotto, ma che ne racconti la storia attraverso una biografia aziendale che è il primo punto di forza di un brand. Infine, chiediamo alle aziende responsabilità sociale. I beni non sono più neutrali: hanno un corpo e un’anima. E nel raccontarli consiglieremo di tener conto di strategie di sostenibilità quali il risparmio dei consumi o la filantropia per lasciare il mondo in ordine almeno per una paio di generazioni. È vero, siamo diversi e forse un po’ spiazzanti, ma mi piacerebbe poter porre ora ai lettori la fatidica domanda: “Adesso, comprereste da noi un’auto usata?”». ■ indirizzi a fine rivista
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a cura della REDAZIONE
Nel segno del green Due eventi importanti hanno segnato il debutto di Site Italy nella marketing community italiana e internazionale. Comune denominatore: l’eco-sostenibilità. Verso cui l’associazione è particolarmente attiva: divulgando il valore aggiunto apportato dagli eventi green e, da quest’anno, dedicando un consigliere ad hoc
ite Italy è particolarmente attiva nella divulgazione del valore aggiunto apportato dagli eventi green, ossia organizzati secondo i dettami dell’ecosostenibilità e del csr. Il Capitolo, in particolare, è intervenuto – per la prima volta nella storia delle associazioni italiane di categoria – a “Dal dire al fare, salone della responsabilità sociale d’impresa”, tenutosi il 29 e 30 settembre presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, promosso dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano, patrocinato da importanti associazioni e istituzioni (tra cui il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, il Ministero per lo Sviluppo economico e il Ministero per le Pari Opportunità) e organizzato con la collaborazione scientifica della stessa Università Bocconi. Nell’ambito di questa manifestazione, il presidente Annamaria Ruffini CMP e il green member del Comitato direttivo Elena Vender Caldarelli hanno tenuto un incontro dal titolo Ecoeventi: meeting, incentive, team building per una cultura sostenibile in azienda. Nel corso del dibattito è stato illustrato il concetto di “evento sostenibile”, delineando i vantaggi che esso offre alle aziende nell’ambito della comunicazione e delle strategie di marketing. Altra presentazione, con un focus particolare sull’eco-
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Annamaria Ruffini ed Elena Caldarelli, relatrici al convegno in Bocconi sulla responsabilità sociale d’impresa
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sostenibilità, si è tenuta a Rimini il 28 ottobre a Ecomondo, il più grande appuntamento annuale per l´industria dell’ambiente e della sostenibilità. «È importante», hanno detto le relatrici, «estirpare alcuni “falsi miti” che tuttora persistono a danno degli eventi green. Non è vero, per esempio, che sono complessi da organizzare, perché chi li promuove deve soltanto adottare una strategia adeguata. Non è nemmeno vero che sono costosi: possono anzi incrementare l’efficienza economica del work flow minimizzando l’utilizzo di risorse e dando il “la” a illimitate ricadute positive in immagine e comunicazione.
Un grande appuntamento: “The ring” Il 4 novembre, a Roma, si è svolta con grande successo la prima edizione di quello che ci auguriamo possa trasformarsi in un evento fisso: The Ring, originale incontro-scontro (nel senso buono) tra tutti gli stakeholder dell’incentivazione. Aziende clienti, incentive house, alberghi e fornitori insieme su un palco – ironicamente preso a prestito dal ring dei pugili – per liberare le proprie opinioni e dirsi chiaramente de visu che cosa va e che cosa non va, e, più sul lungo termine, contribuire alla stesura di norme che regolamenti il comparto. Hanno partecipato in tanti, selezionati nei mesi precedenti dal Consiglio direttivo per assicurare la più vasta rappresentatività alla platea. Moderava il direttore editoriale di Ediman Marco Garavaglia. Molti gli argomenti sul piatto. L’incentive serve davvero? Che cosa non si dovrebbe fare perché un evento di incentivazione funzioni? Qual è l'elemento più importante nel rapporto clientefornitore: il prezzo? Il contratto? Il livello del servizio? L’esperienza pregressa? L'incentive dà ritorni economici adeguati a chi lo promuove? Dà profitti o ritorno di immagine alle Incentive house o ai fornitori di filiera? E l'etica e la Csr (Corporate Social Responsibility) sono effettivamente perseguibili o chimeriche? E se perseguibili, come? E che cosa bisognerebbe prevedere nel rapporto con gli altri? L’evento si è svolto in sinergia con Mpi Italia Chapter presso la Casa dell’Architettura di Roma, nella stessa location in cui, a seguire, si è svolta la Mpi Cult Fest, ossia il grande party pre-Btc: una collaborazione cui le due associazioni sono solite essere aperte e che intende “sostenere” una sempre più stretta affinità d’intenti tra tutti noi, operatori di una stessa industria.
Offrono inoltre soluzioni innovative e di alto profilo sfruttando al meglio le risorse locali e ottimizzando i servizi ai partecipanti. Tutto ciò assume particolare rilievo in un segmento come l’incentive e il teambuilding, nel quale la comunicazione – e la sensibilizzazione all’eco-sostenibilità lo è a pieno titolo! – ha un ruolo davvero cruciale».
Adotta un’azienda Proseguono anche su altri fronti le iniziative del direttivo di Site Italy. È stata lanciata a metà settembre, e si è conclusa a fine ottobre, l’iniziativa “Adotta un’azienda”, finalizzata ad aumentare la membership e a qualificare il networking. Ciascun socio ha potuto iscrivere al Capitolo sino a un massimo di quattro suoi clienti o fornitori, pagando per ognuno di essi una quota simbolica. In tal modo ha permesso loro di conoscere da vicino le attività dell’associazione e di beneficiare dei vantaggi riservati ai soci (quota ridotta ai seminari formativi, orizzonti internazionali, ecc). Queste iscrizioni saranno valide a tutti gli effetti sino al 30 giugno 2010, data a partire dalla quale i new members potranno decidere il rinnovo secondo le procedure standard. Per ulteriori informazioni www.site-italy.com
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di
ALDO LO RE*
Tariffe alberghiere che cambiano di continuo, cartellini dei prezzi che aumentano all’arrivo degli stranieri, lasagne destrutturate carissime,... Troppe volte in Italia l’imbroglio e la doppia morale vincono sulle bellezze del Paese e delle sue strutture facendoci così precipitare nelle ambite – e redditizzie – classifiche di gradimento
Evento Italia i sono parole che possono essere usate con diversi significati ma, qualche volta, l’elasticità del loro valore può provocare confusione. La parola “evento” per esempio, sta avendo un uso esagerato nel settore della comunicazione di gruppo, dove, in contrasto con il suo logico riferimento a un fatto o a un avvenimento eccezionale, viene spesso usata per “nobilitare” iniziative banali. Qualche esperto del settore sostiene che è corretto definire “evento” l’iniziativa che ha lo scopo di sostenere un obiettivo d’impresa. Questa tesi, secondo altri, non è sempre valida ma può essere accettata solo quando l’avvenimento si presenta come una perfetta sintesi di creatività al servizio di una effettiva utilità collettiva. A questo punto si potrebbe sostenere che siamo di fronte a un evento solo quando chi ne deve sostenere il costo lo considera tale. Seguendo le varie opinioni però si può arrivare a giustificare anche quell’abuso del termine che finirà per renderlo banale. Non è facile opporsi alla moderna tendenza che giustifica tutto ciò che fa spettacolo e la parola evento certamente
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*Aldo Lo Re giornalista aldolore@alice.it
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sollecita la fantasia. Anche su Internet si incontra spesso questa parola che è collegata perfino con i famosi buchi neri. Tutti sanno che si tratta di trappole gravitazionali da cui niente e nessuno può sfuggire, ma il professor Susskind, che è un esperto della fisica delle particelle, sostiene che il campo gravitazionale dei buchi neri divide lo spazio-tempo in due parti separate da un “orizzonte degli eventi”. Dobbiamo pensare che la crisi in cui siamo immersi finirà per spingere il Mice verso la voragine di un pericoloso “buco nero”? Certi accostamenti servono per rendere più sopportabile il contatto con una realtà che non è tragica ma che dovrà essere, quanto prima, affrontata con l’impegno di tutti. Le statistiche che non spingono all’ottimismo dovrebbero essere un segnale di allarme per tutti coloro che hanno responsabilità dirette e indirette nel settore turistico in cui si lanciano proclami e si fa un uso eccessivo della parola “evento”. Nel 2009, secondo un rapporto del Forum Mondiale dell’Economia, l’Italia è al ventottesimo posto nel mondo per la competitività nel turismo pur essendo al primo per numero di siti culturali considerati Patrimonio dell’Umanità. Per la presenza di infrastrutture siamo al terzo posto con 33.500 esercizi alberghieri ma solo lo 0,7% di questi è a 5 stelle. Il 78esimo posto è stato assegnato alla
nostra capacità di soddisfare gli ospiti degli alberghi, dei ristoranti, dei bar; una delusione che con diplomazia il rapporto definisce “atteggiamento verso il turista”. Questo tipo di statistiche, frutto dell’esperienza di un gruppo che forse è condizionato da un’idea elitaria del viaggio, condanna molte delle furberie all’italiana. Come le tariffe alberghiere che cambiano con elasticità eccessiva e non sono giustificate dal livello dell’accoglienza, anche quando comprende la Spa e i costi esagerati dei troppi ristoranti che continuano ad applicare anche il vessatorio “coperto”. Anche all’estero sanno che qualche volta in Italia i cartellini dei prezzi del tramezzino cambiano all’arrivo del pullman con i turisti e che allo straniero che sogna il panorama delle nostre verdi colline, finiamo per mostrare sempre più spesso le orrende torri eoliche. Non escludiamo infine dall’elenco dei colpevoli gli chef che, colti dal delirio della cucina destrutturata, propinano a chi viene in Italia per assaporare i piatti tipici, olive decostruite e parmigiano liquido. A chi vuole parlare di “Evento Italia” è opportuno ricordare che, oltre agli esercenti con la doppia morale, sono responsabili del declino della nostra immagine anche gli integralisti della modernità.
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Persone e poltrone a cura di
ALESSANDRA BOIARDI
Faroldi guida l’Hotel Milano Scala È Maurizio Faroldi il general manager dell’Hotel Milano Scala (www.hotelmilanoscala.it), nuova residenza di charme situata in Via dell’Orso, nel cuore di Milano. Faroldi è cresciuto in una famiglia di albergatori e fin da bambino ha respirato la cultura dell’ospitalità, scoprendo in seguito una vera e propria Maurizio Faroldi inclinazione per un lavoro diventato negli anni una passione e una scelta di vita oltre che lavorativa. Il nuovo general manager del prestigioso hotel milanese ha cominciato la sua carriera direttiva a Milano con il Gruppo Atahotels. Nel
Luca Montagna all’Holiday Inn Resort Naples-Castelvolturno Luca Montagna è stato nominato direttore generale dell’Holiday Inn Resort NaplesCastelvolturno. Dopo aver maturato esperienze in ambito alberghiero in prestigiose strutture quattro stelle a Napoli e Sorrento, il nuovo Gm ha ricoperto per tre anni la carica di direttore del personale del gruppo Luca Montagna Marina di Castello, società che comprende l’Holiday Inn Resort di Castel Volturno e il Crowne Plaza di Caserta. «Questa nomina – afferma Montagna – costituisce un importante riconoscimento personale che rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire con determinazione nel percorso intrapreso. L’Holiday Inn Resort NaplesCastelvolturno costituisce una struttura di eccellenza nel panorama campano e il mio obiettivo è quello di valorizzarne al massimo tutte le potenzialità. Affronterò questa sfida nel segno del rinnovamento, sfruttando occasioni preziose come la prossima inaugurazione della nuova spa».
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corso dei successivi anni ha ricoperto numerose posizioni dirigenziali presso prestigiose strutture alberghiere in tutta Italia: il Grand Hotel Daniela (Otranto), il Grand Hotel Imperiale (Lago di Como), l’Hotel Windsor (Milano), il Gruppo Alberghiero-Terme di Monticelli (Parma), il Caesius Thermae Spa & Resort (Lago di Garda). A questo percorso dirigenziale in ambito alberghiero si sono affiancate consulenze in campo commerciale, nella riorganizzazione aziendale, nella formazione delle risorse umane e coordinamento della gestione.
Roberto Naldi Hotels chiama Franca Faccini Roberto Naldi Hotels ha chiamato Franca Faccini come vice direttore del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma (www.parcodeiprincipi.com). Nata e cresciuta professionalmente in una grande multinazionale dell’ospitalità, Franca Faccini ha accettato questa nuova sfida con entusiasmo e determinazione. Nel 1980 entra, quasi per caso, a far parte dell’ufficio vendite del resort siciliano Città del Mare. Torna a Roma nel 1982 per entrare nell’ufficio vendite di Ciga, come office manager. Intanto, negli anni, la multinazionale cambia nome e volto arrivando a diventare l’attuale colosso dell’hôtellerie Starwood. Franca Faccini si occupa prima di gruppi ed eventi come Product Manager al Grand Hotel e diventa poi Rooms Revenue Manager al Westin Excelsior & St.Regis Grand Roma dopo la riapertura di quest’ultimo. La lunga collaborazione termina nel 2009, proprio con questa Franca Faccini nuova posizione.
Naïade apre a Milano Naïade Resorts ha aperto ufficialmente il nuovo ufficio di Milano presso il Conca del Naviglio Business Center. La gestione del mercato italiano è stata affidata a Corrado Cignozzi, che prende il ruolo di sales and marketing manager, dopo tre anni come senior sales manager insieme al team di Naïade a Parigi. «Il nostro obiettivo per questo mercato è un ulteriore sviluppo delle attività di vendita e marketing con particolare attenzione al consolidamento delle partnership esistenti con i tour operator italiani, le compagnie aeree, e gli enti per il Turismo. Naïade ha stabilito una forte strategia di business in questo mercato per i prossimi anni e il mio compito principale sarà quello di valorizzare le qualità che sono proprie di tutte le strutture Naïade nell’Oceano Indiano, cercando al tempo stesso nuovi canali di vendita e prospettive di mercato per l’azienda» spiega Corrado Cignozzi.
My One Hotel implementa il sales Si rafforza la direzione commerciale di My One Hotel. Sono infatti entrati a far parte della direzione guidata da Adalgisa Conte un nuovo Sales Manager – Nicolò Lazzari – e una nuova Sales & Marketing Assistant, Federica Riva. Entrambi hanno alle spalle importanti esperienze in società di calibro internazionale. «Con il rafforzamento della direzione commerciale vogliamo dare un supporto importante allo sviluppo esponenziale che My One Hotel sta vivendo – ha dichiarato Adalgisa Conte, direttore commerciale My One Hotel. «Sono molto contenta di poter contare sull’apporto di due nuove professionalità: persone preparate e competenti ma allo stesso tempo giovani, che testimoniano la filosofia della compagnia che da sempre abbina alla competenza la dinamicità necessaria per interpretare al meglio le esigenze della clientela» ha concluso Adalgisa Conte.
Tzvi Lotan torna all’Ufficio Israeliano del Turismo Tzvi Lotan, già direttore dal 2000 al 2004, torna a dirigere l’Ufficio Israeliano del Turismo in Italia (www.goisrael.it) dopo aver ricoperto in Israele per oltre quattro anni il titolo di “European Marketing Director”. Tzvi Lotan ha voluto essere nuovamente direttore dell’Ente di Milano, sempre con straordinario entusiasmo e con l’obiettivo di accrescere notevolmente nel 2010 il turismo verso Israele, lavorando per la promozione in tutti i settori, da quello religioso più tradizionale a quello più giovane e leisure.
Tzvi Lotan, Direttore Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo e Gaetano Limongelli Direttore uscente diDuomo Viaggi Milano
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Il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa chiama Saccone Roberto Saccone è il nuovo responsabile del settore eventi e manifestazioni del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma (www.parcodeiprincipi.com). Il manager punta al mercato di altissimo livello, in linea con l’esclusiva offerta del cinque stelle lusso appartenente a Roberto Naldi Hotels, che riunisce in totale quattro prestigiosi indirizzi – due nella capitale e due a Lugano. Saccone ha ricoperto durante la sua carriera la posizione di Event Sales Coordinator a The Westin Excelsior e al Rome & St. Regis Grand Hotel.
Roberto Saccone
Marco Capocci al Baglioni Hotel di Londra Nuovo ingesso nello staff del Baglioni Hotel di Londra (www.baglionihotels.com). Si tratta di Marco Capocci che, con il ruolo di hotel manager, affiancherà il general manager Marco Novella alla guida dell’hotel. Marco
Capocci vanta esperienze nazionali e internazionali in diversi ruoli di management presso prestigiose compagnie alberghiere come il St. Regis Grand Hotel di Roma, dove ha ricoperto l’incarico di director of Food and Beverage.
Nuovo ruolo in Sofitel per Dominique Colliat
Dominique Colliat
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Dominique Colliat è stata nominata director Sofitel Europa, Medio Oriente & Africa. Per questo ruolo creato di recente Colliat ha lasciato il suo precedente, che la vedeva managing director Sofitel Europa del Sud e Maghreb. Allo stato attuale infatti, l’attività di Sofitel si sviluppa in tre regioni principali: Europa, Medio Oriente Africa, Asia Pacifico e Americhe. Dominque Colliat si occuperà anche di seguire numerosi progetti di sviluppo nella sua regione, con aperture a Rabat, Dubai, Bahrain, Isole Mauritius e Vienna, oltre alla riapertura del primo Sofitel Legend in Europa, il Sofitel Grand Amsterdam. Tra le sue precedenti esperienze, il ruolo di operations director per le Bahamas, Turks e Caicos e i Caraibi di Club Med e di vice presidente di Club Med Nord America. È rientrata nel gruppo Accor nel 2007, come operations director per Sofitel France.
P
orto Ercole con il suo incomparabile panorama sull’Argentario, è la straordinaria cornice dell’hotel I L P ELLICANO , un elegante rifugio affacciato sul mare di Toscana, immerso tra gli ulivi secolari di un ampio giardino. Un albergo d’eccezione, eletto da Condé Nast Traveler USA, November 2008 “1ST AMONG THE 100 BEST SOUTHERN EUROPEAN HOTELS & 6TH AMONG THE TOP 100 BEST HOTELS IN THE WORLD” Sala meeting da 10 a 60 persone.
I L P E L L I C A N O HOTEL Località Sbarcatello - 58018 Porto Ercole (GR) - Italy
Tel: (+39) 0564 858 111 - Fax: (+39) 0564 833 418 info@pellicanohotel.com - www.pellicanohotel.com
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PAOLO MISSIAJA*
Ristoranti che chiudono alle 20.30, bar in ferie nella stagione di punta, servizi igienici pubblici inagibili, acqua non potabile dai rubinetti dei Caffè, strutture abbandonate e in totale disfacimento sulle spiagge,... Sono solo alcuni degli scempi che il nostro Paese offre ai visitatori. E nemmeno negli angoli più sperduti
Cronache d’estate vvero cinque esempi per disincentivare il turismo... Se ognuno di noi, operatori nel settore del turismo, avesse il coraggio di denunciare i disservizi e i soprusi che giornalmente in Italia siamo obbligati a fronteggiare, forse potremmo migliorare un “pochino” l’immagine del nostro Paese. E sarebbe davvero il caso di farlo visto che solo negli ultimi mesi estivi sono riuscito a collezionare una serie di spiacevoli vicende degne di “Striscia la Notizia”. Eccole:
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Alto Adige – Val Pusteria e dintorni. Forse, a mio parere, una delle regioni più belle d’Italia, con le sue montagne, le sue valli, i panorami mozzafiato. Ho avuto l’occasione di trascorrere una settimana molto piacevole ma... alle 20.30 la sera i ristoranti prendono l’ultima ordinazione (alle 21.00 sono già tutti chiusi) tranne un giorno a Brunico in cui si è svolta “la notte bianca” (dalle 19.00 alle 22.30) con le strade piene di gente e i locali, i bar, i ristoranti, i negozi hanno abbassato le saracinesche alle 22.30. Dopo quell’ora, però, non c’era più un bar aperto e non c’è nemmeno una discoteca. *Paolo Missiaja MPAssociati p.missiaja@mclink.it
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Forse un po’ più di elasticità da parte degli Enti pubblici consentirebbe un maggior flusso di turismo giovanile ed eviterebbe lo spostamento dei giovani verso le località che offrono maggiori “distrazioni”. Tendenzialmente il turismo in quelle località è formato da anziani e famiglie con bambini. Mancano gli adolescenti, le nuove risorse...
comunale ha pensato bene di spostare la pompa di benzina a disposizione dei marinai dal suo logico sito all’interno del molo, sulla punta del molo stesso con la conseguenza che, quando si alza il Maestrale o la Tramontana (cosa che in Sardegna succede spesso) il povero “barcaiolo” non può accostare a causa delle onde. Mah…
Porto di Civitavecchia – Domenica 23 Agosto ore 19.30 Sul molo c’è un movimento di auto e passeggeri da rientro estivo (in arrivo e partenza migliaia di persone). Sul molo ci sono due soli bar e uno è chiuso per ferie, l’altro, per turno… Fa caldo, il termometro segna 38 gradi, ma è impossibile trovare una bottiglia d’acqua. Mi vien da dire che i gestori dei bar non avevano sicuramente bisogno di lavorare...
Olbia – Imbarco per i traghetti Alle 9.00 di mattina una famiglia di napoletani si reca al bar del Porto dove ordina caffè e cappuccini per tutti. È noto che a Napoli il caffè senza un bicchiere d’acqua non si beve. Se non che, alla richiesta di un bicchiere d’acqua la risposta della barista è stata: «l’acqua di questi rubinetti non è potabile per cui deve comprare una bottiglia intera». La rissa che ne è seguita è stata domata dalle forze dell’ordine...
Sardegna – Porto di Cannigione È un porto molto bello e molto attrezzato, ospita barche di notevoli dimensioni ed è teatro di un movimento impressionante di “barcaioli”. Ebbene, il Comune ha pensato bene di costruire delle toilette sul molo ma “stranamente” non sono funzionanti perché ancora non si è trovato l’accordo su chi potrà gestire quel servizio. Tutto ciò a beneficio dei due bar presenti sul porto che da mattina a sera sono sempre affollati di ospiti in cerca di “servizi igienici”. Ma non è finita qui. L’amministrazione
Sardegna – Isola di Caprera Sulla parte terminale dell’Isola di Caprera si trovano due strutture abbandonate. Un ex Fortino napoleonico, bellissimo, ma in totale disfacimento (tetti e mura crollate, vetri rotti sparsi ovunque) e una vecchia Tonnara con i tetti crollati e un incredibile ammasso di Eternit (amianto). Non esiste alcun controllo, l’accesso, sia dal mare che dalla spiaggia attigua a queste strutture abbandonate, è libero a tutti. Un semplice cartello, gettato per terra in mezzo ai rifiuti, avverte della pericolosità del luogo...
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Mare, parchi ristoranti, bar e piscine. E ancora, sale attrezzate per garantire la perfetta riuscita di workshop, meeting, convention o conferenze, regalando a chi lavora i lussi di una vera vacanza. Tutto questo è la Città del Mare
Mille gusti, una vacanza DI
FABIO RUSSOTTI
mmerso in un rigoglioso parco naturale di 27 ettari ombreggiato da piante mediterranee ed esotiche, Città del Mare si affaccia sul golfo di Castellammare offrendo le suggestioni di uno dei tratti di costa più spettacolari della Sicilia. L’Hotel Villaggio dista appena sette chilometri dalla stazione ferroviaria di Terrasini, ed è facilmente raggiungibile anche da Palermo e dalle sue infrastrutture: porto, aeroporto e stazione. Una volta giunti alla Città del Mare le 800 camere distribuite in 21 palazzine, circondate dal verde del parco e realizzate a più piani digradanti verso il mare, si spalancano davanti ai propri ospiti. Tutte sono orientate verso la spiaggia, comodamente accessibili, dotate di terrazzo o balcone arredato e fornite di doccia, servizi, aria condizionata, asciugacapelli, frigo, tv satellitare e telefono. Estremamente variegata l’offerta per la ristorazione nel villaggio, che vanta ben tre ristoranti, il Belvedere, Le Isole e il Grill, due pizzerie L’Oasi e Pontone, cinque bar e una gelateria situata proprio nella grande piazza al centro del comprensorio.
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Il villaggio del relax e del divertimento Nella Città del Mare non potevano poi mancare numerose soluzioni per soddisfare tutte le preferenze dei bagnanti. La piscina olimpionica, sede dei giochi di gruppo e degli
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sport in acqua, è regolamentare e può ospitare squadre in trasferta o gare federali; la piscina del Golfo, composta da tre piscine su livelli diversi, è provvista di idromassaggio e cascate per bagni di assoluto relax; mentre il Lago dei Fiori è un grande specchio d’acqua dolce sospeso tra mare e cielo per regalare ai bagnanti sublimi e indimenticabili emozioni. A tutto questo si aggiungono il Toboggan, un
gioco irresistibile composto da quattro serie di scivoli che portano fino al mare, il Pontone, un lido roccioso attrezzato per la balneazione con piazzali solarium da cui si accede a una piccola caletta, base di appoggio della scuola Sub Dive Compagni, e la spiaggia riservata alla clientela del villaggio: sabbiosa e attrezzata con bar, docce, sdraio, ombrelloni e prendisole, raggiungibile in cinque minuti grazie al bus navetta gratuito. Tutto questo è valorizzato dall’équipe di animazione, che organizza un ricco programma di attività per dare vita alla più incredibile vacanza spettacolo che si possa immaginare: ogni angolo del villaggio
diventa un palcoscenico sul mare e ogni ospite ne diventa protagonista.
Una sala per ogni esigenza Il centro congressi di Città del Mare è in grado di ospitare meeting, convention e conferenze fino a cinquecento persone, o dare vita a eventi spettacolari e incentive indimenticabili nel suggestivo anfiteatro da 1400 posti che si apre sul Golfo di Castellammare, oppure ancora accogliere fino a 1500 partecipanti in tensostrutture innalzate sugli ampi spazi esterni. La sala principale della struttura è la Paladini, ideale per grandi eventi congressuali. Flessibile, ha la possibilità
Una delle piscine di Città del Mare. In alto la palazzina con le stanze e la spiaggia. Qui a lato, la sala Paladini
di mutare rapidamente il setting dei lavori consentendo, grazie a pareti fonoassorbenti a scomparsa l'avviamento di due grandi gruppi di lavoro paralleli. Una cabina regia consente il pieno controllo dei contributi audio e la gestione di eventuali interventi dalla platea. Dispone di un ampio foyer dedicato e di un terrazzo esterno parzialmente coperto per cocktail, coffee-break e desk informativi. Completano l'offerta un bar di servizio e un comodo accesso carico/scarico per fornitori e allestitori. Da non sottovalutare anche le altre sale, tutte dedicate ai grandi protagonisti del ciclo carolingio tanto cari alla tradizione pupara siciliana: la Morgante, di medie dimensioni, posta al piano della hall e dotata di ampie aperture, è ideale per coffee-break e cocktail serviti nell'ampio foyer antistante, rendendo piacevolissime le pause di lavoro servite sulla grande terrazza panoramica; la Rinaldo, progettata per riunioni di lavoro fino a sessanta persone, è illuminata a luce naturale ed è particolarmente indicata per ospitare anche desk informativi e show room; l’Angelica, con settanta posti a disposizione, possiede due aperture attraverso le quali si accede all'ampio foyer con bar e alla terrazza panoramica, parzialmente ombreggiata da un grande portico; infine, la Orlando e la Belvedere, più piccole ma comunque perfettamente attrezzate e le interessanti Breakout room, camere dell’hotel che possono essere allestite per riunioni sottocommissioni fino a 18 persone. ■ indirizzi a fine rivista
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Siamo a Venezia, in Lista Di Spagna. Principe e Amadeus, sono due hotel dall’eleganza originale situati a breve distanza da tutti i punti di accesso alla città e raggiungibili percorrendo a piedi il Ponte della Costituzione sul Canal Grande
Il fascino della Laguna di Marianna Fragonara Ciancio el suo “Viaggio in Italia”, Hermann Hesse è rapito dal gioco di iridescenze che tremola come un alito delicato sulla minima increspatura dell’acqua della laguna di Venezia. Molti altri la raccontarono nel corso dei secoli. Immobile e contemporaneamente sempre mutevole, ancora oggi, nessuna come Venezia procura fascino e turbamento. Nessuna, come lei, ha mille volti e nessuno definito. Certo è che continua a non esistere cornice più bella della città lagunare per soggiornare o ambientare un evento o un incentive in una delle strutture alberghiere di cui è costellata. Il Gruppo Gardena Hotels presenta, a breve distanza l’uno dall’altro e in pie-
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no centro storico, tre hotel dove l’arte dell’accoglienza e della buona cucina ne fanno i punti di riferimento per gli organizzatori di meeting ed eventi. Uno in Santa Croce, il Gardena, e gli altri due in Lista di Spagna, Principe e Amadeus. Questi ultimi in particolare sono vicinissimi e intrecciati nei servizi come le sue splendide calli. Ciò che non ha uno ha l’altro e viceversa e l’ospite può usufruire indifferentemente dei servizi di entrambi. Dagli hotel si snodano itinerari e passeggiate vivaci tra arte e architettura verso Palazzo Labia, in Campo San Geremia, con uno dei cicli pittorici più belli e importanti del Settecento, opera del Tiepolo; Ca' Vendramin Calergi, sede del Casinò di Venezia, esempio di architettura civile del Rinascimento, il Ghetto, unicum architettonico e urbanistico, intatto dal 1516.
La sala Mozart, polifunzionale e illuminata naturalmente, accoglie fino a 140 persone
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Principe, in terrazza Affacciato sul Canal Grande, con una splendida terrazza a lambirne l'acqua dalla quale si ha il privilegio di godere di tutta la magia della città per cene rilassanti o colazioni d'affari, l’Hotel Principe è un quattro stelle in posizione decisamente fortunata. Altro raro privilegio è che vi si può arrivare in pochi minuti da Piazzale Roma, terminal dei bus navetta dagli aeroporti, da Piazza San Marco e Rialto, attraccando sul pontile del Canal Grande con taxi acquei e gondole. Qualità dei servizi di livello internazionale ed estrema eleganza lo caratterizzano. Fin dalla reception gli ambienti si svelano ricchi, definiti da arredi e complementi prestigiosi, accogliendo gli ospiti tra salotti e salottini dove trascorrere rilassati il tempo leggendo quoti-
ambienti dell'Hotel Amadeus, esempio di accoglienza ricercata, comfort e servizi di livello elevato. Le lavorazioni artigianali tipiche degli specchi e dei vetri di Murano, dei marmi e di tessuti preziosi si ritrovano in tutte le aree comuni dell'albergo. Hall, reception, sala tv e bar sono ambienti ricercati e confortevoli dove è un vero piacere fermarsi in relax. Insolita e di atmosfera è la proposta culinaria che si apre all’Oriente: Mirai è un autentico ristorante giapponese, il primo a Venezia che regala l’occasione di provare, insieme a sushi e sashimi, tempura e shisoten, incursioni nel fusion con insolite contaminazioni. In base alle esigenze si può contare su aree diversificate o su un’unica grande sala, per diani internazionali oppure socializzando accompagnati da un cocktail e uno snack. Ispirate alla tradizione veneziana rivisitata con estro, ricche di mobili di alto antiquariato e complementi di pregio originali e massimo comfort, le 137 camere sono la proposta eclettica di ospitalità di questo hotel. Principe è anche meeting e incentive aziendali grazie a due sale meeting, eleganti e attrezzate con le più moderne tecnologie congressuali. Illuminazione naturale e un servizio di ristorazione dell'hotel che si contraddistingue per l’attenzione alla freschezza degli ingredienti che seguono l’avvicendarsi delle stagioni, impreziosiscono ogni evento o manifestazione.
Amadeus, in veranda Un'eleganza originale, unione di elementi veneziani di varie epoche, definisce gli
dare il giusto contesto a ogni incontro. La scenografica veranda è perfetta per ambientare cocktail di benvenuto o coffee break, inizio e intermezzo importanti di un qualsiasi evento. Così come il giardino, altra rarità per un hotel veneziano, che da primavera diventa un salotto rilassante adatto ad ambientare un incentive aziendale. L’Hotel dispone di sale riunioni perfette e attrezzate per piccoli meeting. In particolare, Mozart è una sala polifunzionale che accoglie fino a 140 persone, illuminata naturalmente e rifinita da moderne tecnologie congressuali, può essere suddivisa da un’apposita struttura mobile, in due settori distinti e isolati entrambi affacciati sul giardino. ■ indirizzi a fine rivista
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Con i suoi grandi spazi, la posizione strategica e le opportunità che offre, il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast è adatto ad accogliere e offrire alla clientela incentive esperienze uniche e indimenticabili
Scoprire la Costiera DI
ASSUNTA CORBO
a Costiera Amalfitana con i suoi colori, i profumi, le atmosfere è una destinazione che ben si presta al segmento incentive grazie alle opportunità che offre in termini di attività, itinerari culturali, momenti di relax, proposte gastronomiche. In questa cornice si colloca il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast. Situato al chilometro 11 della strada statale 145 Sorrentina a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, il resort si sviluppa lungo una passeggiata di oltre 300 metri fronte mare e si colloca all’incrocio degli itinerari turistici più belli della regione. La struttura è facilmente raggiungibile via terra e via mare. Anche per questo è presto diventata un punto di riferimento e di richiamo per lo sviluppo turistico del territorio e per la clientela business. Le 150 camere custodite da questa struttura caratterizzata da un design moderno, sono di diversa tipologia ma tutte arredate con stile e dotate dei maggiori comfort. Il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast è una location ideale per organizzare soggiorni incentive. Il centro benessere Spamarine si sviluppa su una superficie di circa 800 metri quadrati, ed è tra i più rinomati della Campania per varietà e qualità dei trattamenti offerti. A disposizione degli ospiti 13 cabine, tre vasche per trattamenti balneo, solarium, sauna, bagno turco, tisane-
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ria, zona relax. Non poteva certo mancare la piscina all’interno di questo accogliente resort campano dove l’attenzione per gli ospiti è al primo posto. Dotata di una bellissima terrazza a livello del mare, la piscina di acqua dolce consente un pieno relax grazie ai lettini prendisole, ombrelli e teli mare. Nei mesi più freddi una copertura consente di chiuderne una parte dando vita a una vera e propria piscina coperta. Un’attrezzata area meeting, inoltre, consente di trovare spazio per incontri di la-
Sorrentina voro in una delle cinque sale attrezzate con tecnologia audio-video all’avanguardia. Di facile accesso, l’hotel dispone anche di un garage interno che si estende su cinquemila metri quadrati con oltre 200 posti auto e sei posti bus. A queste caratteristiche pratiche, si aggiungono esperienze indimenticabili come quelle che si possono vivere gustando una cena al ristorante Gouache che propone piatti della tradizionale cucina mediterranea conditi con creatività e ricerca di nuovi sapori e profumati dai migliori vini d’Italia. Per un pranzo veloce o un cocktail la sera, la location ideale è il bar Acquerello dalla cui terrazza è possibile ammirare il Golfo di Napoli. In inverno, il bar lascia spazio alla zona lounge, ambiente raffinato e accogliente dotato di un
Il centro benessere SpaMarine, 800 metri quadrati di benessere e un’infinità di trattamenti di bellezza tra cui scegliere
caldo camino e comode chaises longues dove poter gustare prodotti locali o pregiati rum. Location perfetta per organizzare presentazioni di prodotto, incontri motivazionali e promozione alla forza vendita, il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast offre la possibilità di scoprire il territorio circostante. Si possono organizzare momenti di relax alle vicine terme di Castellamare di Stabia oppure partire con escursioni in barca alla volta delle isole del Golfo di Napoli: Capri, Ischia e Procida. L’hotel è infatti dotato di molo privato ma è anche la struttura di riferimento del porto turistico Marina di Stabia che ospita imbarcazioni di lusso. Se invece si desidera scoprire le straordinarie ricchezze paesaggistiche e storiche del territorio è possibile organizzare itinerari nelle località della Costiera Sorrentina. ■ indirizzi a fine rivista
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Elogio alla
bellezza
Fascino ed eleganza per il cinque stelle Corinthia Hotel St. Petersburg. Il lusso parla russo e apre i battenti agli incentive in uno strabiliante spaccato di storia, arte e cultura, situato nel pieno centro città sulla celebre e famosa prospettiva Nevsky DI
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
leganza geometrica, sequenza di canali costeggiati da palazzi sontuosi e una pressoché intatta eredità zarista. È San Pietroburgo, illanguidita dallo scorrere della Neva, bella di una bellezza sensuale che stupisce e stordisce. Il delta del fiume forma una manciata di isole e la natura gioca con i sacrari d’arte e di pietra di questa città che ha molto da offrire agli incentive: il suo passato le porta in dote capolavori e il presente è orchestrato da Corinthia Hotels International con il suo Corinthia Hotel St. Petersburg, cinque stelle lusso in pieno centro storico e con i maggiori spazi dedicati agli eventi di tutta la città.
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Direttrici del tempo Il Corinthia Hotel St. Petersburg, come tutto a San Pietroburgo, ha una storia. La sua inizia nel 1993, quando viene inaugurato come struttura ricettiva a seguito di una radicale ristrutturazione di due palazzi storici del XIX secolo, ubicati nel cuore della città e sul suo viale principale, la Nevsky Prospect. Una combinazione di Art Déco e modernità rilevati nel 2002 da International Hotel Investments e sotto l’egida di Corinthia Hotels. Negli ultimi due anni e grazie a un ulteriore investimento – pari a cento milioni di euro – la struttura è stata sottoposta a un totale restyling e si configura come il più grande albergo di San Pietroburgo, posizionato sul viale più celebrato di tutta la Russia, un compendio di gallerie d’arte e di shopping d’autore. Dato ancor più rilevante, il Corinthia Hotel St. Petersburg, è il cinque stelle della città maggiormente adatto alla meeting industry. Uno sguardo
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ai numeri: una Grand Ballroom che può ospitare fino a 600 delegati supportata da 14 executive meeting room in grado di accogliere, complessivamente, mille persone. Spazi provvisti di tecnologia all’avanguardia incastonata in ambienti improntati al massimo dei servizi in binomio con una raffinata eleganza. Con staff dedicato per realizzare qualsiasi tipologia di evento, anche se le linee-guida partono dalla direzione commerciale maltese, supportata in Italia dall’ufficio milanese di Corinthia Hotels International, partner imprescindibile per eventi all’insegna del successo.
Incentive secondo Corinthia Il claim di Corinthia International Hotels accoglie, seducente, ancora prima di essere partiti: “Warm smiles, inspired flavours and pleasant surprises at any one of our luxury hotels”. Non resta che ambientare un incentive seguendo il mappamondo di Corinthia. Ecco il portoflio: ■ Corinthia Hotel St Petersburg – Russia ■ Corinthia Hotel Tripoli – Libia ■ Corinthia Hotel Lisbon – Portogallo ■ Corinthia Hotel Budapest – Ungheria ■ Corinthia Hotel Prague – Repubblica Ceca ■ Corinthia Hotel St George’s Bay – Malta ■ Corinthia Palace Hotel & Spa – Malta ■ Corinthia Hotel London – Gran Bretagna (opening 2010)
Dettagli di stile Charme a profusione e massima cura ai dettagli nell’accomodation dell’albergo – articolata in 388 camere di cui 107 executive superior – e nei ristoranti e lounge bar della struttura, un poker d’assi dalla fama internazionale. A iniziare dall’Imperial, interamente rinnovato nel 2008 e con vista sulla Nevsky Prospect, nel quale apprezzare prelibatezze mediterranee à la carte. Per rilassarsi dopo intense giornate business la location ideale è il Nevskij Bar & Lounge che propone un’ampia gamma di drink e snack mentre il Lobby Bar si posiziona su light snack accompagnati da tè e caffè. Il
Café Vienna, infine, invita a percorrere le direttrici del gusto viennese assaggiando paste e dolci a cui è impossibile resistere. E non si può perdere nemmeno la Spa del Corinthia Hotel St. Peterburg, ampliata e rinnovata entro breve, è perfetta per mantenersi in forma quando si viaggia per lavoro. The Health Club assicura il meglio delle opportunità sportive mentre nell’area trattamenti un carosello di opportunità è a disposizione della meeting industry, soprattutto impacchi alle alghe e massaggi con oli aromaterapici.
Routing d’autore Da sempre promotore di incontri, Corinthia Hotels International sponsorizza i principali eventi della città e si affianca al nutritissimo
calendario delle manifestazioni in programma di spessore internazionale. Fra questi nel 2010 spiccano l’International Festival Musical Hermitage – a febbraio, presso la State Academic Chapel del teatro dell’Hermitage –, l’International Ballet Festival Mariinsky – allo State Academic Mariinsky Theater – e l’esposizione Sevres Porcelain of the 20th century, in mostra tra pochi mesi all’Hermitage, comodamente raggiungibile dall’hotel come del resto la maggior parte delle attrazioni. In estate, invece, periodo di magnifiche notti bianche, è previsto l’International Jazz Festival “A White Night’s Swing” mentre a settembre la Celebration of the fountains assicura perfomance teatrali in una cornice d’eccezione. ■ indirizzi a fine rivista
Eleganza, raffinatezza e comfort. Questi i tratti che caratterizzano il cinque stelle Corinthia Hotel, dalle camere alla lounge
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Con formule business studiate nei minimi dettagli, Club Med propone mete esotiche da sogno dove far vivere ai propri collaboratori esperienze inedite e difficilmente replicabili. Qualche suggerimento? Brasile, Oriente e crociere tutto l’anno
2010: Incentive DI
ALESSANDRA BOIARDI
roppo presto per pensare all’estate? Non per programmare il prossimo viaggio incentive e scacciare così la nostalgia del sole che i primi freddi ci fanno rimpiangere, sognando orizzonti lontani dove immergersi in culture e scenari così diversi dalla vita di tutti i giorni. Emozioni e sensazioni che ben si legano al mondo Club Med, che nelle sue proposte business a lungo raggio coniuga il concept leisure dei suoi villaggi a strutture e proposte su misura delle aziende, il tutto reso ancora più prestigioso dall’autentica formula all inclusive che da anni contraddistingue la multinazionale francese. Conoscere nuovi panorami, scoprire quanto lavoro e piacere possano semplicemente essere le due facce della stessa medaglia, approfittare di infrastrutture con il massimo del comfort sono le regole di un incentive Club Med, a cui si aggiunge il supporto di professionisti qualificati che, dalla progettazione alla realizzazione, mettono a disposizione creatività e competenza per il successo di eventi, convention, lanci di prodotti, attività incentive e di team building.
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Puntando a ovest Il Brasile è un Paese sempre più amato dagli italiani, così vasto da essere ogni volta una nuova scoperta. Colori, profumi e sapo-
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La piscina del Club Med Rio Das Pedras, immerso in una vegetazione lussureggiante. Sotto il bel veliero Club Med 2
ri tutti da scoprire, e panorami che rimangono impressi nelle mente, è un contesto perfetto per far vivere un soggiorno incentive da raccontare. A sud di Rio de Janeiro, tra vegetazione lussureggiante e una lunga spiaggia, il Club Med Rio Das Pedras colpisce per lo stile coloniale delle parti comuni e delle 324 camere. Riunioni e seminari terranno il tempo della samba: c’è solo da scegliere tra le diverse sale, in tutto nove, da quelle più “intime” da circa trenta metri quadrati agli spazi per grandi incontri fino a cinquecento persone. All’interno di una riserva ecologica, si potrà partire alla scoperta del-
Il Club Med Itaparica, dove movimento e sport sono assicurati. Sotto una sala del Club Med Trancoso, sull’Oceano Atlantico
con Club Med le piantagioni di caffè o delle isole di Angra e praticare lo sport nautico che si preferisce. Movimento e sport, sono assicurati anche al Club Med Itaparica. Situato sull’isola da cui prende il nome, questo villaggio è il luogo giusto per soggiorni incentive all’insegna dell’attività fisica e del gioco di squadra, grazie ad attrezzature sportive per tutti e alla possibilità – davvero originale – di andare a scuola di circo nel cuore della piantagione di palme di cocco. Il totale relax è invece una promessa del Club Med Trancoso, sull’Oceano Atlantico, a settecento chilometri a sud di Salvador: un’oasi di natura immersa in 27 ettari di verde di fronte all’oceano, spiagge tropicali di sabbia fine, al riparo dalle rotte turistiche.
Tra cultura zen e thai È la destinazione di vacanza per eccellenza e un paradiso terrestre: Bali, isola dell’Indonesia circondata dal Mar di Giava e dall’Oceano Indiano, attrezzatissima per il divertimento, ma con paesaggi unici, come quello che si può scorgere dal Club Med Bali, tra le risaie a terrazza, un modo unico di far vivere a dipendenti, clienti e top management un soggiorno che è promessa di evasione, dove rilassarsi grazie al centro benessere, stare insieme nel lounge bar e nei diversi ristoranti, “concedersi” un po’ di lavoro nelle tre sale riunioni e andare alla scoperta del grandioso vulcano Batur, dei templi di Mengwi e Tahan Lot, nel cuore della civiltà buddista. È invece l’arte del vivere thai al centro del Club Med Phuket, situato nel cuore di un palmeto sulla vasta spiaggia di Kata, dove gli ospiti potranno godere del comfort dei bungalow in teak, e scoprire le bellezze naturali e i colori del giardino paradisiaco e dei fondali marini. Due sale di 150 metri quadrati ciascuna completano l’offerta business.
Andar per mare Il mare all’insegna del lusso è la proposta di Club Med 2, il veliero che solca il Mediterraneo d’inverno e il mare dei Caraibi in estate e si propone davvero come la scelta più esclusiva per un incentive che vuole essere scoperta, ma anche il massimo della raffina-
tezza. Con tutto il comfort di un villaggio Club Med galleggiante, la maestosa nave offre splendidi ponti esterni e interni con nuovi arredi, 170 cabine club, cinque cabine deluxe, dieci suite da 36 metri quadrati e la suite Armatore, di quaranta. Tra uno scalo e l’altro, c’è solo l’imbarazzo della scelta per intrattenersi a bordo delle due piscine d’acqua di mare, la sauna, e serate all’insegna del divertimento e dell’ottima gastronomia. ■ indirizzi a fine rivista
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Un borgo in cui l’autenticità dei luoghi regala emozioni “al naturale”. A Borgo Tre Rose, si può scoprire la Toscana più vera nelle cantine e nei frantoi, ma anche in sella a una mountain bike e durante team building all’aperto
La Toscana for DI
ALESSANDRA BOIARDI
una bellezza inviolata e inimitabile quella delle colline toscane, un paesaggio fatto di dettagli, che invitano a muoversi lentamente per poter essere assaporati. L’atmosfera che celebra la dolcezza guida i sensi attraverso il tempo e i luoghi: colline, casali, vigneti, boschi di querce e cipressi coronano isolati le alture e seguono l’andamento delle strade secondo ordinati filari. I colli sono popolati da borghi antichi dove si producono il Brunello, il Nobile e gli altri grandi vini di questa parte di Toscana. Qui, all’interno delle tenute vinicole dell’azienda Angelini e immerso nel cuore della campagna toscana, si trova Borgo Tre Rose, un antico borgo medievale del XII secolo che ha conservato tutta la sua originaria struttura. Il Borgo, situato a pochi minuti di auto da Cortona e da Montepulciano, si compone di sei case rurali toscane e 42 camere ristrutturate nel rispetto degli elementi architettonici più significativi dell'ambiente toscano. Dalle case del Borgo si gode di scorci panoramici incantevoli.
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Made in Tuscany «A Borgo Tre Rose ho vissuto l'intensa
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Alcune immagini del medievale Borgo Tre Rose, a pochi minuti di auto da Montepulciano e Cortona, immerso nella splendida cornice della campagna toscana
esperienza di docente per un corso promosso da Meeting Management. Sono toscana, dunque ci sono andata già consapevole dell’inviolata bellezza di quei luoghi. Il Borgo ha la naturalezza di un vero borgo toscano, la bellezza severa che non ha avuto bisogno di ritocchi “alla moda” ma solo di amorosi restauri. La saletta meeting, separata dal corpo centrale, è assoluta-
mente confortevole. Il cibo, come a casa. Il vino, siamo a Montepulciano...». È questo il commento di una “toscana eccellente”, Maria Cristina Dalla Villa di Enic. Borgo Tre Rose è infatti una location ideale per meeting, convegni e corsi di formazione grazie alle due eleganti e funzionali sale. La sala Lilla, impreziosita dal pavimento in parquet e da ampie finestre con veduta sul-
mato incentive
le colline, può essere allestita a banchi scuola, tavolo unico, ferro di cavallo o a platea in funzione delle caratteristiche del convegno. La Sala Lunarium, con 14 posti a tavolo unico, è stata progettata per ospitare board meeting o formazione manageriale ed è allestita con poltrone presidenziali e un unico tavolo ovale. Oltre a camere dotate di ogni comfort, inclu-
sa la linea Internet, gli ospiti hanno a propria disposizione tutto il meglio della tradizione toscana: la famosa enogastronomia locale e i migliori vini italiani prodotti con uva coltivata all'interno delle tenute, grazie al ristorante da ottanta posti che offre una splendida terrazza con vista sulle colline e i tramonti toscani. Il Borgo propone molte attività: dai percorsi golosi a quelli culturali, dalle escursioni in mountain bike alle gite in mongolfiera e dispone di un centro attrezzato per l’outdoor training completo di sala meeting per 110 persone a platea e relativo spazio attrezzato per la ristorazione e il catering.
Andar per vini In una terra generosa come quella toscana, il vero valore aggiunto non può che essere la produzione vitivinicola, soprattutto se di prestigio come quella delle tenute Angelini, direttamente nel Borgo. Ecco allora che la de-
gustazione del Vin Santo, del classico rosso Nobile di Montepulciano Docg (declinato nelle versioni Tre Rose, Simposio, La Villa) e del Salterio e Busillis diventano un’esperienza autentica, otre che estremamente raffinata, per “avvicinarsi” al territorio e alle sue illustri tradizioni, ma anche per soddisfare il palato con un vino che non si assapora tutti i giorni. Veri e propri “wine tour” sono organizzati alla scoperta dei territori e delle produzioni circostanti: nell’area del Chianti Classico, alla Fattoria San Leonino, dove assaggiare oltre al Chianti Classico Docg Fattoria San Leonino, anche l'olio extravergine d'oliva Chianti Classico Dop, e nella zona del Brunello di Montalcino, all'azienda vinicola Val di Suga, dove degustare il Brunello di Montalcino Docg.
Il Borgo su misura Organizzare un incentive a Borgo Tre Rose significa soprattutto poter realizzare un evento fatto su misura, il risultato di un’attenta valutazione delle esigenze del cliente. Questo, a Borgo Tre Rose, significa porre la massima attenzione anche al rapporto qualità/prezzo, e andare incontro alle esigenze delle aziende offrendo un servizio di livello anche con piccoli budget. ■ indirizzi a fine rivista
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Il Sudafrica di Taj Verrà aperto tra poco, a dicembre, il nuovo hotel Taj Cape Town (www.tajhotels.com). Un’inaugurazione strategica, in vista degli attesi Mondiali di Calcio del 2010, che arricchisce l’offerta di Città del Capo. L’hotel sorge nel cuore della città all’interno di due edifici storici, a cui si aggiunge una torre dal design contemporaneo. Al suo interno gli ospiti potranno scegliere tra una vasta gamma di camere e suite, tra cui la Presidential Suite e 165 camere di lusso, la maggior parte delle quali si affacciano sulla famosa cattedrale di St. George. Anche il centro congressi regala una magnifica vista sulla città e può ospitare fino a cento persone, mentre la Taj Jiva Spa offre trattamenti indiani e terapie curative, grazie alle sei sale dedicate.
Romano Collection, un nuovo brand tutto etneo Aprirà a Catania nei primi giorni del prossimo anno Romano House, una nuova struttura nel cuore storico della città etnea. Punto d’incontro tra l’architettura storica del ’700 e il design contemporaneo e cosmopolita, la struttura è una location strategica ed esclusiva per gli incontri d’affari e riunioni, e magica cornice per i viaggi culturali. Cinquanta le camere, ognuna con una personalità e un design diverso, a cui si aggiungono una sala meeting e break-out rooms, roof con area fitness e relax in una cornice riservata ed elegante. L’house bar è invece un luogo d'incontro per tutta la città, oltre naturalmente che per gli ospiti dell’hotel. Romano House si aggiunge al Romano Palace Luxury Hotel & Conference Center, dando vita a un nuovo brand tutto etneo, Romano Collection, alla cui direzione generale è arrivata da qualche settimana Patrizia Candela.
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Golf e benessere a Reggio Emilia
Matilde di Canossa Golf Spa and Hotel Resort (www.matildedicanossaresort.com) è una nuova struttura turistica e sportiva che si propone alla incentive industry come location ideale per soggiorni tranquilli, ma intensi, grazie alle numerose infrastrutture a disposizione. Facilmente raggiungibile dalle principali città del Nord Italia, la struttura, situata nel piccolo centro di San Bartolomeo, si trova a dieci chilometri dalla città di Reggio Emilia e poco distante anche da Parma. Dispone di una superficie totale di circa sessanta ettari per il golf (un campo da 18 buche, par 72), un albergo con sessanta camere, un complesso di appartamenti residenziali e un centro benessere con metodologie naturali fitoterapiche secondo il metodo Marc Mességué. Il resort offre inoltre una sala conferenza da duecento posti, un centro fitness, la Wellness Clinic, un ristorante, “Il Concilio”, che rivisita i migliori gusti della cucina tradizionale reggiana e un wine bar.
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Location Più tecnologia al Salone dei Cavalieri
Foto_©AntonioBarrella
Novità per il Salone dei Cavalieri dell’Hotel Rome Cavalieri, the Waldorf Astoria Collection (www.romecavalieri.com), che è stato sottoposto a un radicale restyling tecnologico. Il salone, un immenso open space di duemila metri quadrati, che può ospitare oltre duemila persone, si presenta ora come una grande scatola, essenziale nelle forme e ricca nei materiali, che accoglie alcune importanti opere d’arte, appartenenti alla straordinaria collezione dell’hotel: sei rarissimi arazzi fiamminghi risalenti al XVII e XVIII secolo, provengono dalla celeberrima bottega di Urbanus Leyniers (16741747), illuminati sapientemente con un innovativo sistema che ne esalta la bellezza in ogni dettaglio, e arricchiscono l’ambiente di un’atmosfera creata dal contrasto tra l’arte classica e la tecnologia più avanzata. Ed è proprio il particolare uso della luce a caratterizzare fortemente lo spazio: le diverse tecniche di illuminazione modellano e delineano i vari ampi spazi, modificandone radicalmente le possibilità di utilizzo. Il Salone dei Cavalieri potrà così cambiare facilmente colore, proporzioni, atmosfera e destinazione d’uso: grazie agli strategici e rivoluzionari “hanging points” è possibile usare con disinvoltura anche le attrezzature più sofisticate, senza che il cablaggio e le strutture di supporto appesantiscano l’atmosfera del salone.
La Franciacorta vive a Villa Baiana
Nel contesto della Tenuta La Montina, vocata alla produzione del Franciacorta, a Monticelli Brusati (Bs), si trova Villa Baiana, che mette a disposizione di eventi e meeting i suoi ampi saloni seicenteschi. Location prestigiosa ricca di storia e fascino, la villa è disposta su tre piani e può ospitare fino a seicento persone, in una posizione incantevole, con terrazze panoramiche. Per quanto riguarda la ristorazione, l’azienda non ricorre a catering esterni ma mette a disposizione, per gli eventi, i propri chef e pasticcieri. Di recente è stato inaugurato il centro congressi, dotato di sistema per video proiezione, plasma screen, sistema audio e regia audio e luci. La sala è inoltre predisposta per video conferenza e traduzione simultanea con la possibilità di registrazione audio e video di tutti gli eventi.
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Incentive australiani al Wolgan Valley Resort & Spa Il Wolgan Valley Resort & Spa, primo resort di lusso ubicato in una riserva naturale in Australia e prima struttura di Emirates Hotels & Resorts al di fuori di Dubai, è stato aperto lo scorso primo ottobre. Situato tra due parchi nazionali, la struttura dispone di quaranta suite ed è perfettamente integrato nel suo ambiente, grazie ad ampi programmi di sostenibilità ambientale. Ogni suite dispone di piscina, veranda privata, area giorno e notte separate, un lussuoso bagno in stanza e due camini. Il design trae ispirazione dall’originale Federation style e ricorda le fattorie australiane tradizionali. Indirizzo nuovo per incentive e congressi di lusso, il resort dispone di spazi per eventi fino a novanta persone e propone anche diverse attività, come escursioni guidate alla scoperta della fauna selvatica nel suo habitat naturale, safari a bordo di quattro ruote, avventure in mountain bike e a cavallo attraverso paesaggi spettacolari, visite culturali nelle aree aborigene, escursioni e visite fotografiche guidate presso il Wollemi Pine Grove.
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Location Suggestioni sospese È ospitato in una struttura storica già nota nel 1212 come abbazia e sospesa sulla scogliera amalfitana il Grand Hotel Convento di Amalfi. Classificato come Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, il cinque stelle di Nh Collection (www.nh-hotels.com) è stato ricavato dalla ristrutturazione – o meglio, dalla “restituzione” – del convento dei Cappuccini, che ha recuperato il Chiostro originale, la cappella (con le sculture in legno e il bellissimo e spettacolare organo settecentesco) e gli affreschi delle camere del quinto piano, che risalgono al 1800. Le 53 camere e suite, il ristorante e la piscina, godono tutte del meraviglioso spettacolo della costiera.
Eventi in giardino Villa Rizzardi a Pojega di Negrar, in provincia di Verona, si apre agli eventi. La storica dimora, proprietà dei conti Rizzardi dal 1649, si distingue per uno stile eclettico che fonde barocco, rinascimento e neoclassicismo, e per lo straordinario giardino prospettico all’italiana, ideato tra il 1783 e il 1796 da Luigi Trezza. Ispirato ai giardini della tradizione veneta cinquecentesca, il giardino di Pojega è uno dei più famosi al mondo grazie al suo scenografico anfiteatro di verzura, ai muri, alle gallerie e al belvedere che si estendono su una superficie di circa 54.000 metri quadrati. La villa si articola su quattro livelli e la ristrutturazione, avvenuta quest’anno, del piano terra e del primo piano, ha messo a disposizione di convegni, congressi, convention, seminari e cene di gala uno spazio di circa mille metri quadrati, completamente liberi da mobilio. Tutt’intorno, le distese dei vigneti della Valpolicella, che ricordano la vocazione vitinicola della famiglia Guerrieri Rizzardi, attuale proprietaria dell’azienda sorta agli inizi del Novecento e con sedi in tutte e quattro le Doc veronesi, si offrono per itinerari e degustazioni guidate.
Anima araba nel cuore del deserto Il nuovo resort di Anantara, il Qasr Al Sarab Resort, è situato in mezzo alle stupefacenti dune del deserto di Liwa, parte del Rub al Khali (Empty Quarter), una delle più ampie distese di sabbia del mondo, a circa 240 chilometri a sud ovest di Abu Dhabi. Nasce per volontà degli sceicchi di Abu Dhabi di celebrare le tradizioni e le radici storiche dell’Emirato. Si presenta infatti nello stile autentico delle antiche fortezze del luogo, un vero omaggio alla tradizione araba, progettato e realizzato per far conoscere il patrimonio, la cultura e la storia del deserto di Liwa e per permettere agli ospiti di essere immersi nella cultura del deserto e viverne tutta l’emozione. All’interno trovano perfino posto una parte della sua tipica fauna, dall’Orice d’Arabia alla Gazzella di Montagna e alla Capra Araba, liberi di muoversi a loro piacimento. Il resort si articola in 154 stanze, 42 ville, dieci ville royal, quattro ristoranti, la Anantara Spa, saloni da ballo, business centre e svariate meeting room, campi da tennis, piscine private e il desert Experience Centre, dove gli ospiti possono organizzare tutte le attività tradizionali e non del deserto, come escursioni, passeggiate a dorso di cammello, trekking, osservazione delle stelle, giri in mongolfiera, ciclismo, cucina, narrazione di storie, pittura con l’henné, preparazione del tè e del caffé. (O.F.)
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UN’AGENZIA DI INCENTIVE E CONVENTION CHE SPRIZZA
Riapre il Caneel Bay
Sugar Beach sostiene l’ecologia
Sono finiti i lavori di manutenzione del Caneel Bay (www.caneelbay.com) che riapre proprio questo mese di novembre pronto ad affrontare una nuova stagione. Il resort, dal forte appeal per soggiorni incentive “esotici”, sorge sull’isola di St. John, nelle Isole Vergini Americane. La sua fondazione si deve al miliardario americano Laurence Rockfeller che lo fece realizzare alla fine degli Anni ’50. Immerso nel cuore del Parco Nazionale delle Isole Vergini, anche grazie alle sue sette spiagge private, è un vero e proprio paradiso con 166 spaziose camere, tre rinomati ristoranti, undici campi da tennis, e la possibilità di praticare diversi sport, tra cui windsurf, kayak, barche a vela, canoe, escursioni.
Sugar Beach, a Mauritius, ha recentemente varato un progetto pilota per la compensazione delle emissioni di carbonio. «Il resort è certificato Iso 14000 e ha mostrato un approccio concreto verso i problemi dell’ambiente, obiettivo che tutto il gruppo Sun Resorts persegue da tanti anni» ha affermato Andrew Slome, general manager di Sugar Beach. Gli ospiti hanno la possibilità di acquistare un certificato carbon offset, che considera la presunta emissione di Co2 per il numero di notti passate nel resort. I certificati acquistati sono registrati online attraverso ImpactChoice che conferma l’acquisto via email entro 48 ore. Gli ospiti sono poi abilitati a entrare nel sistema della impactChoice per recuperare e rivedere i propri certificati.
Benessere formato azienda Vero e proprio rifugio urbano, la secret spa Aquae Calidae, in centro a Milano, si rivolge anche alle aziende con proposte, carnet e abbonamenti dedicati al benessere, per un momento incentive o per un party fuori dall’ordinario. La spa è infatti una location ideale ed esclusiva – per sole 14 persone alla volta – dove rilassarsi dopo una giornata di lavoro, ma anche dove incontrarsi per un meeting decisamente informale e sicuramente esclusivo. All’interno di Aquae Calidae, tutto – dagli elementi costruttivi fino all’arredo – è studiato con cura e realizzato con prodotti naturali e tecniche artigianali. La suddivisione degli spazi è fedele a quella delle antiche terme romane: il primo ambiente è il Tepidarium, grande stanza con drappeggi di rame, a una temperatura costante di 38 gradi. Qui si trascorre gran parte del tempo, sorseggiando acqua aromatizzata, conversando e ritemprando le energie con frutta secca o disidratata. Poi, c’è la stanza del trattamento, per un peeling con sale e acqua “madre”. Quindi il Calidarium, dove la temperatura sfiora i cinquanta gradi e libera dalle tossine accumulate. In fondo al corridoio una cascata di ghiaccio da strofinare con vigore sulla pelle per un’insolita ginnastica vascolare: il Frigidarium.
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Location Space Hotels approda a Lecce Con il Suite Hotel Santa Chiara, Space Hotels approda a Lecce, andando ad arricchire il suo portfolio in Puglia. Il boutique hotel a quattro stelle è ospitato in un antico palazzo, oggetto di un accurato restyling. Dispone di 21 camere e tre suite, tutte finemente arredate e dotate dei più moderni comfort,
con un’incantevole vista su una delle più belle piazze del centro storico della città. Le suite, spaziose e luminose, sono disposte su due piani, ognuna con il proprio bagno e vasca Jacuzzi, e diversi servizi come la Tv con schermo Lcd. In tutte le camere è possibile il collegamento a Internet wireless.
Più lusso all’Hotel de la Ville «Nel segmento del mercato di lusso conoscere le aspettative della clientela è regola fondamentale. È così che diversi anni fa abbiamo avvertito l’esigenza di un albergo fuori dagli schemi correnti». A parlare sono Luigi e Arcangelo Nardi, titolari dell’Hotel de la Ville di Monza, di cui ci spiegano la filosofia: «C’era desiderio di una realtà con forte personalità, che desse più la sensazione di una raffinata casa privata. Abbiamo perciò ritenuto importante differenziarci quanto
Nuovo centro congressi al Kempinski Adriatic
Il Kempinski Adriatic, in Istria, inaugura il nuovo centro congressi. Si tratta di una struttura separata, che aggiunge agli spazi già disponibili in albergo una capacità di 250 posti con una vista straordinaria sul mare Adriatico e attrezzature high-tech d’ultima generazione. Il Marina Conference Center offre tre sale riunioni flessibili e modulabili, un business center e un ristorante sul roof, Kanova, in stile istriano.
più possibile negli spazi comuni e nelle camere, mantenendo un alto livello di comfort e tecnologia, ma personalizzando gli arredi con stili, tessuti preziosi e complementi decisamente unici». Un risultato ancora più visibile con l’ultimo intervento, portato a termine alla fine del luglio scorso, con l’abolizione di dodici camere singole a favore di sei nuove camere Deluxe con boiserie di mogano, bergères in pelle, Tv lcd da 47 pollici e ampi e lussuosi bagni in marmo.
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RODOLFO MUSCO, CMP, CMM
Fra gli elementi più affascinanti della meeting industry – incentive compresi – vi sono la centralità e l’individualità dei partecipanti. Perché, allora, si tende a generalizzare come se si trattasse di una massa acefala? Sono ancora troppi gli organizzatori che sanno poco o nulla delle dinamiche sociologiche che si sviluppano durante i convegni...
Vietato generalizzare DI
RODOLFO MUSCO, CMP, CMM
ecentemente il mio studio professionale ha dovuto partecipare a una gara per la gestione di una convention aziendale. Il tempo a disposizione per fare la proposta è stato di soli due giorni. Dopo aver analizzato il briefing e aver individuato gli obiettivi del convegno, abbiamo preparato una soluzione per la destinazione indicata nella richiesta, e un’altra in una località “motivante” e di più facile accessibilità per i partecipanti che provenivano da tutte le regioni Italiane. Non conoscevamo l’albergo, ma avevamo sott’occhio una sua pubblicità recente che mostrava sale interessanti e chiudeva con lo slogan “fate da noi un evento alla vostra altezza”. Naturalmente in due giorni, a cavallo delle ferie estive, era impensabile fare un sopralluogo. Mi sono fiondato nella venue non appena il cliente ha confermato al mio studio il convegno. E sono cominciati i mal di pancia. Le sale hanno il soffitto alto tre metri soltanto. Va bene che sono piuttosto bassino di statura, ma speravo che il claim pubblicitario non si riferisse alla mia altezza, ma
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*Rodolfo Musco CMM, CMP Motivation and Events musco@motivationandevents.com
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figuratamente al risultato del convegno. Altra sorpresa: la sala utile per un allestimento idoneo alle necessità della convention ha lo schermo di due metri per due fisso sul lato minore. Facciamo due calcoli: dalla terza fila in poi non si può vedere nulla di quanto viene proiettato più giù di un metro e venti dal pavimento. Quindi la dimensione massima proiettabile diventa di 2,70 x 1,80 metri. Ma lo schermo 2 x 2 obbliga a una proiezione di ampiezza massima di 200 x 140, visibile massimo dalle prime sei file di posti. Ancora una sorpresa poco piacevole: benché la richiesta del preventivo prevedesse chiaramente la realizzazione di una “corporate convention”, la direzione vendite dell’albergo aveva inviato l’offerta indicando che l’allestimento consentito era “a platea”. Come si fa a pensare che i convegnisti possano trascorrere quattro ore al mattino e quattro ore al pomeriggio in convegno seduti su delle poltroncine senza alcun
appoggio per prendere nota e avere a portata di mano un bicchiere d’acqua? Ed ecco la sorpresa: si possono noleggiare tavoli da 70 centimetri di profondità alla modica cifra di dieci euro per persona al giorno, Iva esclusa (il che raddoppia, praticamente, il costo della sala). Ingoio amaro, ma faccio presente che i tavoli ottimali per questo tipo di convegni hanno una profondità di 45/50 centimetri. Questa dimensione di tavoli, tra l’altro, avrebbe permesso di allestire la sala disponendo sul lato lungo uno schermo di 3 metri x 2 e ottenendo un effetto ad anfiteatro utile per accentuare il “senso del noi”, stimolare una partecipazione più attiva e ridurre al minimo la distanza massima tra relatore e uditorio. Qual è stata la risposta del personale dell’ufficio convegni dell’albergo? «Ospitiamo molti convegni, e nessuno si è mai lamentato». Questo significa che vi sono moltissimi organizzatori – e molti committenti – che
sanno nulla o poco delle dinamiche sociologiche che si sviluppano durante i convegni, e per i quali non c’è alcuna differenza tra un advisory board meeting e un simposio, tra una corporate convention e un seminario, tra uno speakers forum e un kick off. Il personale dell’albergo si è rivelato, all’atto pratico, disponibile e collaborativo, ma ho dovuto noleggiare altrove i tavoli da 45 centimetri di profondità, portare un nostro schermo e… comporre piantine in scala. Tutto bene quel che finisce bene, ma quante benedizioni sono andate a chi generalizza e ripete acriticamente modelli stereotipati e poco consoni alle necessità? Il programma prevedeva una “cena sociale” al termine della seconda giornata dei lavori. Ci siamo messi alla ricerca della soluzione ottimale. Abbiamo considerato che l’albergo nel quale si svolgeva il convegno era nell’entroterra e che a inizio settembre faceva piacere vedere un lago, per cui
abbiamo scelto un ristorante proprio sulla riva, per dare la possibilità di abbinare attese e realtà. Abbiamo fissato la partenza dall’albergo relativamente presto, in modo da raggiungere il ristorante al tramonto, quando il sole dipinge di rosso intenso l’acqua del lago e illumina la veranda del ristorante. Che bello vedere le reazioni positive e il piacere dipinto sui volti di persone che pure sono abituate a partecipare a convention, congressi e simposi in diverse parti del mondo! E il menu? E l’intrattenimento? Avevamo descritto la psicografia dei partecipanti tanto al proprietario del ristorante quanto al musicista manager del complessino coinvolto per allietare la serata. Probabilmente siamo stati efficaci se i partecipanti si sono gradualmente coinvolti fino a cantare assieme ai musicisti e se i camerieri hanno affermato di non aver mai
visto una serata così ben riuscita. Il tutto al costo di una cena “normale”, anzi di meno. Quali sono stati i fattori di successo? La personalizzazione basata sugli obiettivi, la considerazione delle caratteristiche delle persone e delle loro diverse componenti culturali, lo “spazio” richiesto e ottenuto per i vari sottogruppi e la flessibilità concordata a priori con i fornitori resi edotti e coinvolti. Allora perché si parla genericamente di “eventi” e di “gruppi”, senza considerare che le persone, pur se svolgono lo stesso mestiere o appartengono alla stessa azienda, appartengono ad almeno tre categorie, ciascuna con dominanze psicologiche diverse? Ciascuna dominanza porta ad intendere in modo diverso un messaggio analogo. Senza considerare il linguaggio e gli stili diversi nei vari reparti di una stessa azienda. E altre quisquiglie, tipo introversione ed estroversione, bisogni di appartenenza, diverso “senso del noi”, e così via. La complessità dei “bisogni” dei partecipanti ai convegni riguarda tutte le tipologie del convenire. Anche i corsi universitari. Ho ripreso a insegnare all’università per un corso di Marketing Management, applicando in aula le tecniche di Andragogia. Sono certo che altri docenti abbiano approcci analoghi con studenti che non sono più dei bambini da allevare con la Pedagogia. Forse qualcuno si risentirà, ma che gioia vedere allievi che si sentono considerati come persone e non come massa, giovani individui che si sentono liberi di obiettare quando lo reputano necessario, e visi felici di aver appreso tanto con esempi e dibattito aperto prima della sintesi scientifica del nuovo sapere. Il movimento della “Meeting Architecture” mette al centro del sistema convegni (e, lo ripetiamo, l’incentivazione è tra essi) i partecipanti (non il “gruppo”) e traccia le tre componenti indispensabili e caratterizzanti di questo tipo di comunicazione: apprendimento, interazione e motivazione. Con buona pace delle generalizzazioni, di chi le applica e di chi le tollera.
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ALDO LO RE
Una buonanotte in carcere Bandite la noia e l’omologazione. Sono sempre di più le locations eccentriche e insolite dove è possibile pernottare. Dal carcere trasformato in hotel di design, alle ricche camere di palazzi d’altri tempi, all’accogliente ex centrale di spionaggio tedesca
Pernottare a Boston nel vecchio carcere
Nel centro di Firenze un albergo-museo
Anche chi è abituato alla monotona omologazione di stile degli alberghi moderni può trovare interessante pernottare in un edificio progettato per un diverso genere di accoglienza, come, per esempio, il “Liberty Hotel” di Boston che ha sostituito un carcere del 1800. Il vecchio e imponente edificio, costruito con blocchi di granito,
L’emozione di un soggiorno d’altri tempi è garantita dal Palazzo della Gherardesca di Firenze eccezionale cinque stelle della Catena Four Seasons che si nasconde dietro una facciata di claustrale semplicità, in una stradina poco distante dal centro della città. L’edificio è stato costruito nel 1472, su progetto del Sangallo, come convento che doveva ospitare le tre figlie monache di Bartolomeo Scala, importante funzionario della Signoria dei Medici. Nel1585 il cardinale Alessandro dei Medici ne diventa proprietario ma quando è eletto Papa, lo cede alla sorella Costanza, moglie di Ugo della Gherardesca. Nel1880 il complesso viene acquistato da Ismail Pascià, viceré d’Egitto, che dopo tre anni lo mette in vendita perché non gli era stato permesso di ospitarvi il suo harem. A ogni cambiamento di proprietà il Palazzo viene arricchito di nuove decorazioni e oggi le pareti e i soffitti sono interamente decorati con stucchi, affreschi in stile tardo-manierista, artistiche carte da parato, tendaggi con fiocchi e nappe, mobili originali, tappeti classici, lampade
è stato trasformato senza modificare la sua struttura originale a quattro bracci in croce che si innestano in una rotonda coperta da una cupola che ha un diametro di 30 metri. Le antiche 300 celle sono diventate lussuose camere dove i più moderni servizi si associano alle grate di ferro, alle storiche passerelle di controllo e alle pareti in mattoni di cotto a vista. Il richiamo all’antica funzione è presente, in modo evidente e con indubbi effetti positivi, nella lobby, nel bar e nel ristorante.
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e candelabri in cristallo di Murano. Il loggiato che chiude il cortile è un elegante esempio di equilibrio architettonico con bassorilievi policromi ispirati alla domus romana.
Ex centrale di spionaggio diventa albergo a Berlino Il“Lux Eleven” è un moderno albergo con 72 camere che è stato ricavato da una centrale di spionaggio della Germania Comunista che si trovava a Berlino nella Rosa Luxemburg Straße 9/13. Il centro di ascolto, collegato direttamente con Mosca, era mimetizzao fra le antiche case di abitazione dell’ex quartiere popolare della zona sovietica Berlino Est, vicino a negozi squallidi e locali con macchine per il caffè simili a uno scaldabagno a carbone. Sotto le apparenze di una società di import-export nell’edificio lavoravano tecnici capaci di intercettare le comunicazioni radio, telefoniche e telegrafiche degli organismi pubblici e dei privati L’attività di indagine politica che si svolgeva in quel palazzo ha trovato conferma durante i lavori di trasformazione quando sono stati ritrovati nei muri e nelle intercapedini chilometri di cavi, antenne e apparecchiature per l’ascolto furtivo. Nella nuova destinazione è ancora presente il calcestruzzo e il legno intonacato che danno un tono particolare alle camereappartamento dell’albergo che dispone di una Spa, un ristorante gastronomico e un laboratorio di panetteria e pasticceria gestito da Princi di Milano.
Discover the undiscoverable, only at 6th floor, the Westin Excelsior, Florence, from..
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Il cratere dell’Etna, la fucina di Efesto, è luogo ideale per le proprie iniziative incentive. Così come tutta la provincia di Catania, grazie alle meraviglie del territorio e al supporto costante di Etna Convention Bureau
Incentive nel vulcano DI
FABIO ALCINI
lcuni territori hanno veramente tutte le fortune. Non è da tutti avere a disposizione montagne oltre i tremila metri, un mare straordinario, città d’arte con vestigia di eccezionale importanza, varietà di panorami anche gastronomici. E un’organizzazione in grado di far apprezzare tutto questo, sia sotto il profilo turistico leisure, sia per quello più specificamente business. Eppure territori così esistono: per esempio quello della provincia di Catania, un paradiso per chi voglia organizzare le proprie iniziative di incentivazione grazie a offerte tanto varie da accontentare tutti i “palati”. E per valorizzare al meglio le opportunità di un territorio così, c’è il supporto di Etna Convention Bureau. «L’obiettivo di ECB è quello di essere un vero strumento di marketing territoriale, mirando allo sviluppo del turismo legato agli eventi sull'intero contesto provinciale – spiega Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia di Catania nonché presidente di Etna Convention Bureau –. Ecco perché ci preme sottolineare, in questo momento dell’anno, le opportunità offerte dai due differenti contesti ambientali della provincia: da una parte il mare, più che fruibile anche ad autunno inoltrato, dall’altra l’Etna, con i suoi panorami affascinanti e unici, raggiungibile grazie ai servizi affiliati all’Etna Convention Bureau».
A
Offerta integrata e completa L’offerta di Etna Convention Bureau, anche dal punto di vista incentive, è assolutamente completa. «Ogni anno, milioni di turisti provano la fantastica esperienza di visitare la vetta dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa con i suoi 3.343 metri – aggiunge Antonio Belcuore, amministratore delegato di ECB –. Oltre alle escur-
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Foto_Paolo Barone
sioni sui crateri, l’Etna offre la possibilità di praticare molteplici attività sportive (sci, deltaplano, parapendio, kajak, trekking, mountain bike, ecc.) ed escursioni speleologiche. Il territorio del vulcano, candidato a diventare Sito Unesco, è tutto un mondo di ambienti differenti per morfologia e tipologia: a zone in cui non si è insediata alcuna forma di vita per via delle recenti colate laviche, si alternano fitte zone boschive, ricche di varie specie floreali e faunistiche che rendono la visita sull’Etna un’esperienza unica. Il brand Etna Convention Bureau rappresenta un punto di riferimento per chi vuole organizzare qualsiasi tipologia di evento nel territorio etneo. Oltre ottanta le imprese affiliate, oltre a importanti key partner come la SAC (Società Aeroporto Catania), la Funivia dell’Etna e il Credito Siciliano. Il consigliere d’amministrazione dell’Etna Convention Bureau, nonché presidente di Uras Federalberghi Sicilia e del Comitato Mezzogiorno di Federalberghi, Nico Torrisi illustra anche le meraviglie della costa: «Dal litorale sabbioso della Playa a quello dove le spiaggette danno sempre più posto a discese nere di basalto lavico, alla Riviera dei Ciclopi, che con la sua Riserva sottomarina è uno degli esempi più ricchi di storia, cultura, natura e intrattenimento, la scelta in provincia è molto vasta. Impossibile non ammirare i caratteristici e variegati fondali sottomarini e i tipici Faraglioni, otto pittoreschi scogli basaltici che la mitologia classica identificava con gli enormi massi di lava che l'inferocito Polifemo scagliò in mare al fuggiasco Ulisse. E poi c’è l’incanto del Barocco di Catania, una città bellissima ed estremamente attiva, sia di giorno sia by night». «In un solo anno di attività – conclude il direttore generale Benedetto Puglisi – nonostante il periodo di crisi internazionale, Etna Convention Bureau ha portato sul territorio della provincia un numero di eventi in grado di
Foto_Paolo Barone
L’Etna è raggiungibile sino ai crateri sommatali tramite i servizi della Funivia dell’Etna, Key Partner di Etna Convention Bureau. Sotto, una foto della nuova Aerostazione dell’Aeroporto di Catania, gestito dalla SAC, anch’essa Key Partner di Etna Convention Bureau
generare sulla destinazione etnea un indotto economico pari a oltre 3 milioni di euro. Sulla base dei costi sostenuti dal nuovo Convention Bureau per la promozione della destinazione Catania, è possibile dunque stimare come ogni 1.000 euro spesi dall’Etna Convention Bureau hanno generato un moltiplicatore pari a circa 75 mila euro di indotto sul territorio etneo, confermando come l’ottica del sistema di offerta integrata con un'unica immagine e un’unica regia premia gli sforzi fatti dall’ECB». ■ indirizzi a fine rivista
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P i r e
Adagiata sulla sponda del fiume Tejo, nel quale si specchia ogni giorno alla forte luce del sole, la capitale portoghese, vivace e bellissima, è pronta ad accogliere i viaggiatori più curiosi e a soddisfare gli animi più insaziabili con un’offerta super
Lisbona, la città della luce di Manuela Bellini a Capitale, la città del Fado, la vivace, soleggiata, marittima, la malinconica e la più popolosa del Paese. Lisbona è un concentrato di mille facce diverse illuminate dal sole che ogni mattina splende alto nel cielo e che riflette una miriade di colori, di profumi, di sapori, di stili, di melodie, che si mischiano confusi tra le strette vie acciottolate del barrio vecchio, dando vita a un meraviglioso, caleidoscopico spettacolo. La leggenda racconta che la città fu creata da Ulisse anche se, quasi sicuramente, fu fondata dai Fenici, poi controllata dai Mori per 450 anni e diventata definitivamente cristana nel XII secolo. Questo ha permesso la commistione di stili e generi così diversi e la costruzione in un unico panorama di palazzi, monumenti e opere d’arte e culture differenti. Il suo nome deriva da Olissipo, “porto incantevole", che non a caso sottolinea la bellissima posizione in cui la città sorge: direttamente sulle rive del Tejo (Tago in italiano), il più esteso fiume della penisola iberica con i suoi 1.038 chilometri di lunghezza che, doppiata Lisbona, sfociano dritti nell’imponente freddo Oceano Atlantico. All’epoca delle scoperte marittime, Lisbona si arricchì divenenendo un importante centro per il commercio di gioielli e spezie. E la zona del porto, i Docas, dove un tempo si trovavano i magazzini di stoccaggio, oggi è la parte più vivace e modaiola della città con i migliori e più frequentati bar, ristoranti e locali della lunga notte lisbonese. Il vero gran-
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de passo nell’espansione portoghese che segnò di fatto l’inizio dell’Età dell’Oro della città, avvenne però nel 1498, quando Vasco da Gama scoprì la rotta marittima per l’India. Nel corso dei secoli, poi Lisbona è cresciuta, mutando e cambiando naturalmente fino al malaugurato 1755, quando il centro della città venne distrutto quasi per intero da un fatidico terremoto. Come l’araba fenice e grazie all’intervento del Marchese di Pombal che si occupò di realizzarne la ricostruzione a partire dalla Baixa Pombalina, una zona commerciale che conserva ancora oggi gran parte del suo tracciato originario, Lisbona risor-
Il ponte 25 Aprile, inaugurato nel 1966, collega le due sponde del fiume Tago insieme al ponte Vasco de Gama, il più lungo d'Europa con i suoi 17,2 chilometri
ge giorno dopo giorno dalle sue ceneri, attestandosi tutt’oggi come una delle destinazioni più attraenti, variegate e complete dell’offerta turistica europea.
Mille anni di storia Passeggiare per una città che ha mille anni di storia, tra i suoi monumenti più celebri e i quartieri più caratteristici, ha sempre uno strano fascino. Soprattutto quando ci si addentra per le strette viuzze del Barrio Alto, uno dei quartieri più paradigmatici e affascinanti da vivere in città, tipico e popolare ma con un tocco di modernità
dovuto ai suoi negozietti di vestiti e di design e i tanti bar, appiccicati l’un l’altro in un ambiente insieme eclettico e multiculturale. Dal Bairro Alto, si scende per il Chiado, un quartiere dall’atmosfera ancora più sofisticata. Il punto di incontro di giovani, artisti e intellettuali e di locali emblematici dove gustare ottima cucina (a Lisbona il baccalà viene preparato in 1001 modi diversi, tutti irresistibili; così come il pesce, i vini, l’olio d’oliva, i formaggi e i salumi, che qui sono di prim’ordine). Il Largo del Carmo è un altro sito emblematico della storia nazionale, Il Museo Nazionale delle Carrozze, nell'antico Palazzo di Belèm, da privatizzare per cene di gala a effetto
palcoscenico privilegiato della rivoluzione dei garofani. Il Carmo è collegato alla Baixa con l’irresistibile Elevador da Santa Justa, uno dei monumenti fondamentali della città. Scendere o salire attraverso questo elevador centenario, l’unico ascensore verticale aperto al pubblico e progettato da un allievo di Gustave Eiffel, offre dalla cima una bellissima e unica vista sulla Baixa Pombalina, da non farsi assolutamente sfuggire. Da non mancare assolutamente durante un soggiorno a Lisbona sono anche una visita a Belém e al moderno, futurista, Parque das Nações.
Incentive Deluxe Il Parque das Nações, il nuovo spazio vivo, dinamico e polifunzionale, è il luogo ideale e perfetto su cui contare per l’organizzazione di un viaggio incentive. È il simbolo della Lisbona contemporanea, luogo in cui i lisboeti si divertono, assistono a spettacoli, passeggiano, fanno sport e acquisti, lavorano e vivono, ma è soprattutto l’area in cui si tenne l’Esposizione Mondiale del 1998 che trasformò questa zona orientale della città in un progetto ambizioso e pluridisciplinare di creazione di un nuovo e moderno spazio urbano. Oggi vi si trovano una stazione ferroviaria, un centro commerciale, spazi di ristoro e di shopping, appartamenti, uffici, un caino, spazi fieristici, l’Oceanário, grandi parchi verdi e un lungo fiume ideale per piacevoli passeggiate. Una comoda funivia che lo collega al centro
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La costa di Estoril. A destra, dall’alto, il Parco delle Nazioni, una camera del Pestana Palace e una gita in speedboat sul Tejo
città è uno dei modi migliori per raggiungerlo e per apprezzare la più bella e ampia veduta del Parque das Nações e del fiume Tago lungo un percorso di oltre mille metri. Per gironzolare nell’area, invece, senza spendere troppe energie, si possono prenotare colorate flotte di macchinine elettriche che uniscono la comodità della guida al puro divertimento.
Una regione ricca di fascino
zione, sono comunque solo alcune delle grandi attrattive della zona, che attrae ogni stagione milioni di turisti, golfisti e naturalisti che amano spesso avventurarsi nel verde Parque di Sintra-Cascais, a diretto contatto con specie animali e vegetali e fucina di idee per attività eco-turistiche. Immancabile è un’adrenalinica gita in speedboat, i gommoni super veloci che agitano le onde del mare mostrando la bellezza della costa da un punto di vista originale e ineguagliabile. Ma anche una divertente e polverosa corsa in jeep 4x4 per le colline a ridosso
La verità è che Lisbona non è solo bella tra i suoi confini cittadini, ma è porta d’ingresso ideale e ottimo punto di partenza per andare alla scoperta dei magnifici paesaggi circostanti e per godersi rilassanti soggiorni di mare. Cascais e la Costa do Estoril Organizzare un incentive a Lisbona è divertente distano un pugno di chilometri quanto viverlo. Ma se si vuole andare sul sicuro ecco dalla capitale (poco più di 30) e alcune soluzioni da non mancare: sono una scoperta alla quale ■ un soggiorno all’Hotel Pestana Palace non si può rinunciare. Romanti(www.pestana.com), 5 stelle lusso costruito che, cosmopolite, piene di atin un palazzo del XIX secolo, monumento nazionale; trattive e strutture ricettive di alto livello, coniugano il piacere ■ una cena in un ristorante tipico con spettacolo di una vacanza di mare al comdi Fado, per esempio al Pateo de Alfama fort del turismo d’affari. Partico(www.pateodealfama.com); larmente rilevante per il settore ■ un pranzo al ristorante Tágide (www.restaurante è il moderno Centro de Contagide.com), nel quarrtiere Chiado, ottimi piatti gressos di Estoril che grazie ale una vista mozzafiato sulla città; l’esperienza nell’organizzazione di conferenze e meeting e ■ un pomeriggio a Belém con visita al Museu alle caratteristiche uniche del Nacional Dos Coches e al Monastero dos luogo e del clima, ha contribuiJerónimos, locations ideali per eventi; to a realizzare soggiorni indi■ una cena di gala al Palácio Nacional da Ajuda, menticabili, trasformando gli inelegantissimo monumento neoclassico, contri di lavoro in veri e propri ex residenza del Re successi. Spiagge, mare pulito, panorami straordinari e un ric■ sport acquatici sul Tejo (www.waterx.co.pt) co patrimonio storico, di cui la ■ Tai chi e picnic lunch nel giardino dello splendido deliziosa e pittoresca cittadina Tivoli Palácio de Seteais (www.tivolihotels.com) di Cascais è testimone d’ecce-
Un programma 5 stelle
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del mare, tra boschi e sterpaglie passando per la scogliera di Cabo da Roca, un eccezionale fiordo a picco sul mare di oltre 100 metri, considerato il punto più estremo dell’Europa verso l’Occidente.
Magica Sintra Risalendo da Lisbona verso nord per circa 40 chilometri si può visitare la splendida cittadina di Sintra, dichiarato Patrimonio dell’Umanità e luogo di bellezza naturale straordinaria dove visitare in cima alla collina, il Palacio da Pena. ■ indirizzi a fine rivista
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Inserita dall’Intelligent Community Forum fra le “Smart 21 communities”, Malta emoziona e stupisce lungo le rotte di programmi innovativi e creativi. Complice la regia delle Dmc locali con tanto di certificazione di qualità
Malta, gioco DI
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
alta, Gozo e Comino: una destinazione con 14 alberghi a cinque stelle – per 5.500 delegati – e ben 40 a quattro stelle, per un totale di 14.000 posti letto, molti dei quali sotto l’egida dei più famosi brand internazionali. Numeri importanti in un territorio che è un concentrato di natura, storia e archeologia, un mosaico di culture – ad appena 93 chilometri a sud della Sicilia – da scoprire in ogni stagione dell’anno grazie al proverbiale clima mite delle isole. Storia antichissima, quella di questo arcipelago, con infinite chiavi di lettura che attraversano sette mila anni di storia e dalla notte dei templi megalitici – patrimonio dell’Unesco – giungono alla mondanità dei locali di St. Julian’s passando per i Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni.
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miele, convertite in strutture dotate di tutti i comfort e con piscina privata – nei quali ambientare wine party, eventi a tema e serate made in Malta. Un anticipo dei programmi di incentivazione che vedono molto apprezzati i “banchetti medievali” ambientati nei castelli con attori che interpretano personaggi del passato e con musicisti in costumi d’epoca. Altre idee? C’è solo l’imbarazzo della scelta: dalle immersioni – esiste un elenco dei 28 migliori labirinti pelagici – ai safari in jeep 4x4, dalle sfide sul green alle visite sulla terraferma ricca di scorci d’arte, dai tour in elicottero ai percor-
Incentive certificati Non sono molti i Paesi che vantano un’esperienza millenaria nell’organizzazione di eventi di alto profilo. Le isole maltesi, invece, hanno assunto un ruolo decisivo dall’epoca di S. Paolo sino a quella contemporanea e vantano Dmc che orchestrano eventi tailor made puntando i riflettori su atmosfera e tradizioni assolutamente maltesi. Le location? Non solo hotel e centri congressi ma anche e soprattutto una rutilante sequenza di castelli, dimore storiche, musei, palazzi di charme e farmhouse – le antiche case di campagna in pietra calcarea color
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Non solo hotel e centri congressi, le Dmc locali amano orchestrare eventi tailor made soprattutto in castelli, dimore storiche e musei
si del gusto e del benessere passando per le crociere fra le isole. La valenza delle Dmc è garantita dal Quality Assured Dmc’s: una classificazione – numerosi i criteri di selezione – attribuita dal Malta Tourism Authority alle Dmc che si contraddistinguono per l’alto livello di qualità, esperienza e professionalità. Il progetto ricopre aree di importanza quali la soddisfazione del cliente e il relativo feedback, le competenze e le relazioni, la copertura assicurativa, la valutazione e l’organizzazione dell’evento.
Idee in libertà
di squadra Un arcipelago di location Il forziere artistico di Malta è articolato in 365 chiese capitanate dalla barocca co-cattedrale di S. Giovanni a Valletta – forziere di due capolavori del Caravaggio – l’espressione più alta dell’arte di Girolamo Cassar, eretta in onore dei Cavalieri di San Giovanni. Come la Sacra Infermeria, ora conosciuta come Mediterranean Conference Centre – sette mila metri quadrati di superficie, il salone principale per 1.400 persone – nel quale si è tenuto il meeting del Commonwealth Heads of Government nel 2005 cui è intervenuta la regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Pressoché inesauribili, le proposte delle Dmc maltesi. Fra queste, alcuni must: ■ food glorious food: cene “sensoriali” e barbecue sulla spiaggia; team building nelle farmhouse di Gozo con sfide nella preparazione delle prelibatezze locali ■ the good life: wellness a volontà nelle spa maltesi per beneficiare di tutte le proprietà talassoterapiche dei fondali ■ pro-active: sport in tutte le sue declinazioni, scalate con corde comprese ■ chilled at sea: emozioni sui luzzu – le tipiche imbarcazioni dei pescatori – cene a bordo dei gullet, esclusive crociere con yacht
Le strette stradine di Valletta – un museo a cielo aperto, un tripudio di edifici barocchi – creano uno scenario perfetto per cacce al tesoro mentre le piazze della città possono essere approntate per cocktail di benvenuto e suggestive cene di gala. Un viaggio a ritroso nel tempo da intraprendere anche a Mdina – l’antica capitale dell’arcipelago, arroccata su un promontorio roccioso – così come a Vittoriosa, Cospicua e Senglea, città fortificate – che si aprono a ventaglio sul Porto Grande – con scrigni preziosi quali il Museo del folclore, il palazzo dell’Inquisitore e il Museo Marittimo. Le tre città sono lo sfondo ideale di rievocazioni storiche e di crociere mentre regina degli abissi è Gozo, ricca anche di un entroterra costellato da borghi in cui campeggiano le farmhouse. Sulla costa, meta obbligata sono gli straordinari templi megalitici di Ggantija ascrivibili al 4.000-3.000 a.C. – e la Finestra Azzurra, un arco di roccia collegato alla terraferma. Sull’altro versante dell’isola si snoda Ramla I-Hamra, la più bella spiaggia di Gozo, tutta di sabbia rossa. ■ indirizzi a fine rivista
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Vulcani, città coloniali, folklore coinvolgente e infrastrutture di altissimo livello: il Guatemala ha tutti gli ingredienti per un incentive di successo. E sicuramente tutto il fascino di un viaggio indimenticabile
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PUERTO BAMOS COBAN
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Morales Salamà
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TESTO E FOTO DI
E L S A L V A D O R
SIMONA P.K. DAVIDDI
l pittoresco villaggio di Chicicastenango, con il suo mercato colorato e la sua chiesa dall’atmosfera misteriosa, da solo vale il viaggio in Guatemala. Ma non è che uno dei luoghi in grado di regalare emozioni forti anche ai viaggiatori più consumati, ai quali si aggiungono Antigua, con il meraviglioso centro storico coloniale, il lago di Atitlan, circondato da imponenti vulcani, il Rio Dulce, la cui navigazione regala sorprese interminabili, il suggestivo sito archeologico di Tikal, e il raccolto villaggio di Livingston – raggiungibile solo in barca – un’enclave dell’etnia Garifuna, che unisce alle tradizioni latine ritmi e sapori africani. «Al fascino locale si aggiunge quello delle soluzioni ricettive, spesso ospitate in palazzi coloniali, edifici storici e persino ex conventi, la ricchezza della gastronomia e il colore del folklore locale» ha commentato Antonio Zanca di Viajes Meca, Dmc che declina la destinazione Guatemala in innumerevoli proposte incentive.
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Un Paese, mille emozioni Proprio Chicicastenango, raggiungibile in circa tre ore d'auto da Guatemala City, è il punto di partenza perfetto per un incentive alla scoperta del meraviglioso Paese centroamericano: perdersi tra le fitte bancarelle del mercato locale – che si svolge due volte la settimana, ogni giovedì e domenica – è il modo migliore per entrare in contatto con la popolazione, timida e affabile, e per assaporarne i costumi, i colori – vivacissimi – e gli usi. Andandoci la mattina presto, a un certo punto, l’aria si riempirà del profumo intenso del copal, il prezioso incenso locale: è il segnale che sta per avere inizio la messa nella chiesa coloniale di St. Tomàs, edificata sui resti di un’antica piramide maya, della quale mantiene tutto il mistero. E infatti le celebrazioni religiose in Guatemala – ma in modo ancor più evidente in questo minuscolo villaggio si-
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Tra emozioni e antichi tuato a 2.400 metri di altitudine – sono un misto sincretico di riti cristiani e pagani e persino le statue dei santi rievocano tratti evidenti di antiche divinità maya. Per quanti fossero pronti per altro misticismo, visitando il cimitero locale – una distesa disordinata di tombe coloratissime – si incontre-
rà facilmente qualche sciamano intento a svolgere riti propiziatori bruciando uova, candele e incenso, ai quali si potrà prendere parte attiva per "assicurarsi" il buon andamento del viaggio. Viaggio pronto a cambiare completamente scenario con l'avvicinarsi della tappa suc-
misteri cessiva, il meraviglioso lago di Atlitlan, dalle scure acque metalliche che riflettono i tre minacciosi vulcani ancora attivi che gli fanno da quinta e che ogni tanto sbuffano fumo bianchissimo. Sulle sponde meridionali del lago, attraversabile su veloci lance, merita una visita il piccolo agglomerato di Santiago
Sopra, la chiesa di St. TomĂ s domina il colorato mercato di Chicicastenango. A fianco, le imponenti rovine di Tikal
de Atitlan, che vanta una produzione artistica autoctona, un mercato alimentare caotico e colorato e una caratteristica chiesa dall'incredibile simbologia.
Antigua, sogno coloniale Ancora una volta sono i colori a stupire arri-
vando nell'antica capitale guatemalteca, abbandonata in seguito a un fortissimo terremoto nel 1773 e dichiarata ora Patrimonio dell'UmanitĂ dall'Unesco. I toni pastello delle case coloniali, le cromie piĂš accese dei mercati e quelle severe delle numerosissime chiese che ne scandiscono l'ordinato tessu-
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solo via mare, ci si ritrova all’improvviso avvolti dal profumo delle spezie e immersi nei coinvolgenti ritmi reggae: la popolazione, infatti, discendente dagli antichi schiavi africani, ha mantenuto tradizioni, usi e folklore propri, nonché la propria lingua, trasformando la cittadina in un angolo caraibico vivacissimo. Da Livingston si può poi risalire in lancia il Rio Dulce fino al villaggio omonimo, ammirando, durante il viaggio, la vita che si svolge lungo il fiume, bordato da una vegetazione esuberante e verdissima: piccoli agglomerati di palafitte, pescatori su minuscole canoe intenti a gettare le reti, tappeti di ninfee a perdita d’occhio e ombrose mangrovie popolate da bianchissimi aironi.
to urbano accompagnano il visitatore in una sorta di viaggio a ritroso nel tempo man mano che ci si inoltra lungo le larghe vie acciottolate o si indugia nei patii privati socchiusi alla vista da imponenti e aristocratici portali. Se è vero che un incentive può dirsi riuscito quando tutti gli ingredienti sono in grado di creare memorabilità ed emozioni, in Guatemala, ma in maniera ancor più coinvolgente ad Antigua, anche le strutture alberghiere concorrono a rendere indimenticabile l'esperienza, con il loro mix di fascino austero, reminiscenze antiche e lusso raffinato. Come quello che si respira a El Convento, splendido boutique hotel d'atmosfera, con camere – una diversa dall'altra – accoglienti e raffinate, all'interno delle quali la pietra, il legno e il cristallo si combinano creando ambienti unici. Per gruppi più numerosi è Casa Santo Domingo l'indirizzo che lascerà tutti a bocca aperta, soprattutto arrivandoci al calar della notte, quando tutti gli ambienti vengono illuminati da centinaia di candele: l'albergo, infatti, è ospitato in un ex convento labirintico, dove si rincorrono chiostri, patii, corridoi e suggestive rovine, disseminati di statue, quadri e oggetti d'arte sacra; proprio Casa Santo Domingo è la location dove Marcela Serrano, famosa scrittrice cilena, ambienta gli episodi finali del suo romanzo "Antigua, vita mia". Infine, per gruppi davvero ristretti, l'indirizzo giusto è quello del Vista Real: cinque suite uniche e ognuna con caratteristiche di raro fascino – da scegliere, quella con patio privato e lavatoio settecentesco – abbinate a un ristorante gourmet, Las Mil Flores dove lo chef, italiano, propone i piatti della cucina mediterranea rivisitati però con ingredienti tipici guatemaltechi.
Tikal, l'ultimo mistero Se è vero che ogni viaggio incentive è un susseguirsi ininterrotto di emozioni, il sito archeologico di Tikal (il principale degli oltre duecento che punteggiano la zona) rappresenta la perfetta tappa finale. Visitare le antiche rovine maya, immerse in una giungla fittissima che sembra non avere fine, è una vera esperienza sensoriale: il verde della vegetazione, oltre a inebriare la vista, ospita numerose specie faunistiche, dai tucani alle scimmie urlatrici, dagli avvoltoi ai koati (simpaticissimi procionidi) alle gazze, e nasconde le altissime piramidi precolombiane, che si svelano all’improvviso. Ammaliando ancora una volta il visitatore. ■ indirizzi a fine rivista
Ritmo caribeño Spostandosi verso il breve tratto di costa guatemalteca che si affaccia sul Mar dei Caraibi, l'atmosfera e gli scenari del viaggio cambiano ancora drasticamente e arrivando a Livingston, enclave dell’etnia Garifuna raggiungibile
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In alto a destra, uno scorcio di Antigua, l’antica capitale. Al centro, l’etnia Garifuna ha mantenuto il proprio ricchissimo folklore, dalle suggestioni caraibiche. In basso, il lago di Atitlan, dominato da tre vulcani
Colourful
L’Hotel Albani Firenze è una residenza di città in stile neoclassico degli inizi del ‘900. La posizione strategica lo colloca nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria Santa Maria Novella e della Fortezza da Basso, la sede fieristico-espostiva della città. Il centro congressuale dell’Hotel offre sale meeting e servizi di ristorazione in grado di soddisfare ogni esigenza dagli incontri di lavoro alle cene di gala, utilizzando gli allestimenti più adatti all’occasione con la possibilità di accogliere fino a 350 ospiti.
Il patio che introduce alle sale meeting accoglie gli ospiti dell’Hotel in un contesto tranquillo e riservato dove, tra arredi in ferro battuto e piante esotiche, è possibile rilassarsi durante una pausa di lavoro, gustare un aperitivo o sorseggiare un cocktail dopo cena.
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Estrema sicurezza, popolazione affabile, buoni collegamenti diretti, strutture di livello e attrezzata per ogni tipo di attività sportiva, praticamente senza differenza di fuso. Questa è Zanzibar
Pingwe Dongwe
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A tutto mare
LUCIANO RIELLA
na consolidata tranquillità politico-sociale unita alla manifesta serenità e alla sincera affabilità della popolazione caratterizzano, senza ombra di dubbio, l’atmosfera dell’isola di Zanzibar. Nel turismo locale opera gente sveglia e aperta, che ormai non solo si sa esprimere anche nel nostro idioma, ma conosce anche i nostri usi e costumi, per venire incontro alle esigenze dell’ospite.
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L’origine del nome Se il nome Zanzibar riconduca alla terra dei neri o dello zenzero è il quesito che molti si pongono. L’origine deriva probabilmente dal persiano zang-i-bar, che vuol dire appunto terra dei neri. Basato solo sull’assonanza è il riferimento allo zenzero (in arabo zanjabil). In ogni caso l’isola è abitata da africani ed è stata un grande centro di produzione e lavorazione delle spezie, tra le cui varietà non manca lo zenzero. In un mix veramente unico ed esclusivo di natura e storia, di razze, di culture e religioni, domina un substrato africano con un’impronta araba. E dal connubio tra la popolazione di origine africana e la classe dominante del Medio Oriente dei secoli scorsi, nascono aspetti culturali insoliti, che si riconducono alla peculiarità della cultura swahili. Affacciata sull’Oceano Indiano, non lontana dall’Africa Orientale, la costa, con alternanza di lunghe spiagge sabbiose e promontori rocciosi, è punteggiata da isolotti corallini. Zanzibar è un vero paradiso per gli sportivi. Si possono praticare tutte le attività legate al mare, comprese le immersioni e la pesca d’altura, e il vento che soffia quasi costante la rende meta succulenta per i surfisti. C’è il campo da golf e l’interno dell’isola offre aree naturali, in gran parte ancora incontaminate, che alternano ambienti differenti. Il cuore della capitale, Stone Town, è dichia-
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Il ristorante sull’acqua, il centro congressi, la lounge tendata e i giardini davanti a una suite della Gemma dell’Est. Sotto, tipiche barche per le escursioni
rato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Le relative dimensioni facilitano gli spostamenti da un estremo all’altro dell’isola, anche se le vie di comunicazione non sono tra le più moderne. La cucina, ricca di influenze eterogenee, è riconducibile alle numerose culture che hanno caratterizzato la storia dell’isola e combina sapori e tradizioni della cucina araba, portoghese, indiana, inglese e cinese.
Comoda e vicina Comodi voli collegano diversi aeroporti italiani a Zanzibar. Le partenze sono generalmente fissate in tarda serata per raggiungere la destinazione di prima mattina, approfittando dunque dell’intera giornata a disposizione. Inoltre il fuso orario è quasi inesistente (un’ora in più rispetto all’Italia durante l’ora legale, due ore durante l’ora solare). Livingston e Neos sono le compagnie che offrono voli plurisettimanali diretti da vari aeroporti italiani. L’ideale sarebbe combinare il soggiorno sull’isola con un safari in Tanzania, una delle parti del continente africano che offre varietà
faunistiche tra le più grandi e selvagge del pianeta, oltre a spazi di natura unici, con parchi famosi come il Serengeti e il Kilimangiaro o il cratere del Ngorongoro. Il Tour operator I Viaggi di Atlantide, pur operando a Zanzibar non da molto tempo, ha fatto della destinazione uno dei suoi fiori all’occhiello, ottenendo brillanti risultati. È il solo tour operator che può offrire collegamenti da ben quattro aeroporti in Italia. Tra le organizzazioni leader per questa destinazione, è in grado di proporre le soluzioni più valide a prezzi caratterizzati da un rapporto ottimale tra convenienza e qualità dei servizi e degli standard proposti, con l’assistenza garantita di personale in loco. Con un occhio al budget la scelta comincia
dagli Atlantis Club, l’Ora Beach Resort di recentissima apertura e il Coral Reef, struttura dalle dimensioni più contenute. Sono location selezionate anche in rapporto al prezzo, dove nulla è lasciato al caso. Sulla costa nord l’operatore propone il nuovissimo Hotel Myblue (catena di proprietà italiana) e un’eccellenza come l’Hotel Gemma dell’Est, resort di altissimo livello, dove tutto è pensato per il massimo comfort del cliente. Grazie quindi alla sua organizzazione e offerta differenziata, sia di voli che di strutture, I Viaggi di Atlantide può offrire ottime soluzioni per viaggi incentive di assoluta praticabilità e di alta qualità. ■ indirizzi a fine rivista
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N EWS NEWS
ALESSANDRA BOIARDI
Esclusivamente a Les 2 Alpes La scelta di organizzare un evento a Les 2 Alpes (www.les2alpes.com ) può avere molti vantaggi e dei plus unici. La location insolita, ha tutti i pregi della natura di alta montagna tra 1.300 e 3.600 metri con due ben distinte stagioni e le ricche infrastrutture di una località che si classifica tra le top ten degli sport invernali. Molte sono le attività per il tempo libero, dagli sport estremi ai passatempi più tranquilli, freestyle o freeride, quad o shiatsu, notti in igloo o shopping nella “5th Avenue”, la via commerciale lunga due chilometri. E in più non mancano animazioni insolite, eventi curiosi, un ambiente allegro, abituato a una clientela internazionale. Amphifia, il nuovo centro dei congressi di Les 2 Alpes, offre uno spazio polivalente di ottocento posti, un anfiteatro di 368 posti, salone per serate di gala e spazi modulari adattabili alla realizzazione di ogni tipo di evento, attrezzati con le più moderne tecnologie. L’organizzazione si occupa inoltre anche di tutti i servizi: transfer, sistemazione alberghiera, serate di gala, organizzazione di varie attività collaterali. La posizione è strategica, facilmente raggiungibile, tra Torino, Lione e Grenoble, appena aldilà delle Alpi piemontesi. (L.R.)
Cime perennemente bianche, dalle prime nevicate fino ad aprile, piste da sci, una miriade di sport invernali, percorsi di golf sugli altipiani, strutture termali e alberghi di lusso: il Vallese offre agli eventi tante opportunità da cogliere in occasione di meeting, congressi e incentive. Per esempio, il Woopy Jump, che combina sci e volo, a Grimentz, o il volo biposto al chiaro di luna a Nendaz, dopo aver assaporato una fondue in un igloo, oppure gli Zipfy Bob, slitte sportive e maneggevoli per i fan dello slittino, a Zermatt. Tanti gli eventi in calendario da gennaio in poi: la Coppa del mondo di snowboard, in gennaio a Nendaz; l’Ice climbing world cup a SaasFee; le gare femminili di super-G sulla Piste Nationale di Crans-Montana; il Triathlon bianco nella valle Lötschental; il Cinema in piscina nel centro termale di Lindner Alphentherme di Leukerbad. Da provare, poi, i vini Doc del Vallese, cantone con la più estesa copertura viticola della confederazione svizzera: circa 49 varietà di uve da cui si ottengono Pinot Noir, Chasseas e Gamay insieme a Petite Arvine, Heida e Cornalin. Tra gli spazi per incontri, il Centro Congressi Le Régent di CransMontana, con con spazi polivalenti da trenta a duemila persone.
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Ti presento la Slovenia Foto_B. Jakse & S. Jersic
Eventi nel Vallese
«I punti di forza con i quali la Slovenia si è presentata sotto i riflettori del Mice internazionale sono molteplici, dall’appeal del suo variegato territorio alla qualità della sua offerta enogastronomica, dall’ospitalità della sua gente alla professionalità dei suoi operatori. Accanto alle località conosciute come Lubiana, Bled e Portorose, stanno sviluppando la loro vocazione congressuale altre destinazioni emergenti come Maribor e Ptuj». Così ha commentato Miha Kovacic, direttore dello Slovenian Convention Bureau in occasione del workshop che si è tenuto di recente a Milano. Un’occasione che ha visto l’offerta Mice slovena presentarsi ai numerosi organizzatori intervenuti per conoscere da vicino natura, benessere,cultura e strutture del Paese.
Un antico borgo sapientemente ristrutturato ubicato in
uno splendido scenario collinare. Le radici della storia e della cultura marchigiana rivivono in una struttura che offre ai suoi ospiti 209 camere tutte con servizi, TV color, telefono, aria condizionata. Il clima favorevole, non troppo umido né troppo asciutto, costituisce il luogo ideale per una piacevole vacanza a “due passi” dal mare con la vista degli incantevoli Monti Sibillini. Le sale ristoranti rispondono alle esigenze più svariate, la scelta di cibi spazia dalle rinnovate tradizioni locali a tutta la cucina nazionale ed internazionale. Diversi bar interni ed esterni consentono momenti di sereno relax. Affiancato all’hotel troviamo il Centro Benessere, una struttura altamente specializzata curata e gestita da professionisti del settore, perfettamente integrata dagli impianti sportivi all’aria aperta, luogo ideale per prendersi cura del proprio corpo in un’atmosfera di vacanza e serenità. La nuova sala Raffaello da 1.500 posti e le altre 23 sale pre-esistenti, dotate tutte dei più moderni sistemi di comunicazione, affermano la struttura come uno dei centri congressi più grandi delle Marche e diventano punto di riferimento delle più importanti agenzie e aziende presenti nel panorama nazionale.
Via Casale Superiore, 146 63030 Colli del Tronto (AP) - Italy Tel. 0736 814720 r.a. - Fax 0736 814946 www.hotelcasale.it e-mail: info@hotelcasale.it
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Madrid in versione meneghina La cultura madrilena è stata protagonista a Milano con l’intenso calendario di eventi di Made in Mad, un progetto promosso e sostenuto dalla vicepresidenza, assessorato alla cultura e allo sport e portavoce del Governo della Regione Madrid, con il patrocinio del Comune di Milano. Il mondo culturale madrileno ha incontrato la città per tutto il mese di ottobre (ma alcuni appuntamenti si protrarranno fino a fine novembre) nelle sedi milanesi più prestigiose, con intellettuali, artisti, creativi e chef, espressione di una cultura in continuo fermento. Tra i protagonisti, il Piccolo Teatro, il Conservatorio e l’Istituto Cervantes, che ospitano spettacoli, concerti e proiezioni. Made in Mad, alla terza edizione, è stata ospitata precedentemente a Barcellona e Berlino, rispettivamente nel 2007 e nel 2009.
L’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco promuove Marrakech con il nuovo sito Internet www.marrakech.travel e una campagna pubblicitaria ad hoc. La versatilità della meta marocchina viene rappresentata anche online: collegandosi al sito Internet si possono raccogliere informazioni concrete e dettagliate anche grazie al tour virtuale. I monumenti, i palazzi, la spettacolare medina e i variopinti mercati assumono un sapore reale, grazie a quaranta diversi filmati.
La magia del Baden-Württemberg In occasione del prossimo Natale, la regione del Baden-Württemberg presenta diverse iniziative legate al periodo dell’avvento, in primis i famosi mercatini. Ma la regione tedesca può contare anche su un’ offerta turistica e Mice per tutto l’anno. Questa zona è infatti famosa per le sue bellezze naturali e la sua ricchezza storico-artistica: la stazione termale di Baden-Baden, la bellissima area della Foresta Nera, Friburgo, il Lago di Costanza e città culturalmente molto attive come Stoccarda sono solo alcuni dei luoghi di sicuro interesse della regione, meta ideale in ogni stagione per incentive di grande impatto grazie alle bellezze
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paesaggistiche, alle strutture ricettive presenti e alle attività sportive praticabili. Ma il Baden-Württemberg accoglie anche congressi e meeting: all’Europa Park, il parco divertimenti più grande della Germania, per esempio, vengono ospitati durante tutto l’anno congressi ed eventi nelle ampie e attrezzate sale della location che, oltre a essere uno dei parchi per il divertimento più spettacolari, vanta tecnologia di prim’ordine in fatto di congressi e hotel di prima categoria al suo interno. Inoltre, per il 2010, il parco tedesco ha in programma un ampliamento della sua area congressuale.
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D’inverno in Valle d’Aosta
Alla scoperta della Tunisia
La Valle d’Aosta ha di recente presentato presso le Terme di Milano le novità della stagione invernale 2009-2010. Destinazione affascinante anche per un soggiorno incentive, la regione punta sul prodotto montagna – con novità che riguardano le sue piste e gli sport invernali – e sul benessere, con il club di prodotto “Wellness Valle d’Aosta” che vede una quindicina di imprenditori turistici valdostani riuniti per dare una risposta concreta agli stimoli offerti dal “Piano di marketing strategico del Turismo valdostano” di cui la Regione si è da poco dotata. Non da meno la proposta gastronomica, con i due marchi "Saveurs du Val d’Aoste", che identifica ristoranti, strutture ricettive ed esercizi commerciali che propongono prodotti del territorio, e "Quatremillemetres vins d’altitude", un unico marchio per sei nuovi vini valdostani.
In coincidenza con l’avvio del nuovo volo di linea che collega Milano a Tozeur nasce Tunisia Eventi, la prima Dmc italiana dedicata
Valle d'Aosta - Tracce in neve fresca Archivio fotografico Consorzio Valle del Monte Bianco
esclusivamente alla Tunisia. Con sede a Rimini e composta da professionisti italiani dell’event management che hanno una profonda conoscenza della destinazione, Tunisia Eventi propone alle aziende e alle associazioni italiane l’organizzazione chiavi in mano – nelle migliori location tunisine e anche in venue uniche come il deserto – di congressi, meeting, eventi di lancio e presentazione, viaggi-premio e incentive, attività di formazione e team building. Il tutto con la cura diretta di ogni fase dell’organizzazione e con l’assistenza di referenti italiani durante lo svolgimento dell’evento. Tunisia Eventi lavora in network con due organizzazioni operanti da lungo tempo in Tunisia: Lovafrica, con sede a Djerba e di proprietà francese, che cura le operazioni sul terreno, e The Green Travel, con sede a Tozeur, che fornisce i servizi di logistica per tutto il Paese.
Congressi sui binari Turismo Lituano propone una location speciale per meeting e incentive originali, che da oggi trovano posto a bordo del Siaurukas, la struttura più antica del Paese risalente al 1890 e patrimonio culturale dal 2001. I partecipanti
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prendono posto sul treno a vapore per affrontare un viaggio attraverso il tempo e le bellezze paesaggistiche di una terra mistica e incontaminata. Si possono scegliere tre soluzioni: la Conferenza in treno per un massimo di trenta persone, la Conferenza in
Monastero, il Monastero di Tro?kûnai, con una capacità di sessanta persone e servizio di ristoro e programmi culturali a piacimento; la Conferenza in stazione, la stazione di PanevòÏys, particolarmente indicata per accogliere i grandi eventi.
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segnalazioni a cura di
Acqua ecologica con borracce “SIGG” Le borracce SIGG permettono di bere per strada, in viaggio o in ufficio, l’acqua del rubinetto di casa che ha valori di potabilità paragonabili a quelli delle acque minerali imbottigliate alla sorgente. Usando queste borracce, invece delle bottiglie di plastica che dopo l’uso diventano rifiuti difficili da smaltire, oltre a difendere la nostra salute, si riduce l’inquinamento del pianeta. Le bottiglie SIGG sono riciclabili e robuste perché ottenute da un solo blocco di alluminio estruso a freddo senza saldature e hanno un rivestimento interno atossico che resiste agli acidi della frutta.Originale la verniciatura esterna con colori e motivi diversi. www.idicom.it
Cartella zaino ampia e robusta Un modello della serie “Dolce” identificato con la sigla DE34 si presenta come una versatile cartella che si trasforma in zaino. Realizzata in poliestere e pelle, con minuterie in metallo brunito lucido, è dotata di tre tasche esterne e quattro interne e misura 39x30x11 centimetri. www.mhway.it
Chiavetta USB con protezione Diffusa e utilissima la “chiavetta USB JetFlash 220” ha una diffusione che è difficile da quantificare, una capacità di memoria sempre più grande, una vasta diversità di misure e di modelli. Ora sul mercato si è presentato il modello creato dalla Transcend che può essere personalizzato mediante l’impronta digitale che consente la lettura e il trasferimento dei file registrati solo al titolare. www.transcend.com
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ANTONIO SULTANO
Calcolatrice Canon design e autonomia La calcolatrice business x-Mark 1 della Canon è la prima che funziona con l’energia solare senza bisogno di batterie di backup. Si presenta con superfici eleganti e sofisticate sia per i tasti che per il corpo con due soluzioni: bianco o nero. Incorpora le funzioni “Cost, Sell and Margin” che permettono di risolvere complesse procedure aziendali senza bisogno di fogli di calcolo e lunghe formule. www.canon.it
La semplice classe delle penne Caran d’Ache Dai laboratori di Ginevra arriva una nuova serie di penne che si distingue per l’aspetto semplice ed essenziale. La famosa casa svizzera che ha un suo posto nella storia della scrittura questa volta ha puntato sul bianco e sulle superfici lisce. Per la coppia (a sfera e con pennino) e per la singola, sono disponibili le relative eleganti custodie in pelle. www.carandache.ch
La cornice delle foto fa anche da specchio Sulle scrivanie dell’ufficio e sui mobili di casa sono presenti sempre più numerose le cornici che memorizzano e proiettano le foto digitali. I modelli sul mercato variano per prezzi, misura dello schermo, capacità, ma quello che propone la Parrot, lo “Specchio Parrot by Martin Szekely” è certamente originale perché, alle funzioni classiche unisce quella di specchio. www.parrot.com
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Comunicazione a cura di
ALESSANDRA BOIARDI
Marketing alternativo firmato CreatEvent Si chiama CreatEvent (www.createvent.it) l’evento ideato e organizzato dalla Diamond Communication e dedicato al marketing innovativo e anticonvenzionale che si è tenuto di recente alla Fiera di Verona presso il Connecting Day. Insignito del prestigioso Patrocinio Europeo “Anno della Creatività e Innovazione 2009”, CreatEvent ha riunito alcuni tra i più importanti esponenti del marketing innovativo che hanno entusiasmato il pubblico presente con case history, video virali, ricerche di mercato sull’utilizzo delle nuove tecnologie in Italia e all’estero e con la presentazione di tecniche e strumenti innovativi per
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comunicare brand e messaggi pubblicitari. Si è parlato pertanto di web 2.0, di buzz marketing, comunicazione virale, marketing digitale, commercio elettronico, marketing olfattivo, social media e proximity marketing. L’evento si è concluso con il premio CreatEvent alla creatività e all’innovazione nel marketing di impresa che è andato al marketing Fiat, nella persona di Paolo Zucca, local marketing specialist, come simbolo della creatività made in Italy nel mondo e relativamente alle attività di marketing e comunicazione non convenzionali realizzate.
Autunno di promozione per l’Egitto
Aigo sbarca a Praga
Si profila intensa l’attività dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia (www.egypt.travel), che ha messo a punto un’attenta strategia, volta a supportare la ripresa dei flussi turistici dei connazionali verso l' Egitto. Previsti incontri diretti con gli operatori non solo in occasione delle fiere, ma anche con appuntamenti organizzati ad hoc e azioni di comarketing. L’Ente del Turismo intende valorizzare l’offerta turistica in Egitto nella sua globalità. «Il confronto diretto con gli operatori turistici – ha dichiarato Mohamed Abd El Gabbar, direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia – ci ha consentito di verificare la validità delle nostre azioni, atte a supportare la ripresa dei flussi italiani verso l’Egitto, per incrementare i quali facciamo affidamento, oltre che sui nostri rinomati “big seller” - Mar Rosso e Crociere sul Nilo - anche sull’ampliamento dell’offerta turistica basata sulle nuove aree proposte, nonché sui segmenti di nicchia, quali golf, diving, benessere e avventura nel deserto e le sue oasi».
L’agenzia di marketing e comunicazione integrata Aigo, specializzata nel settore del turismo e del destination management, annuncia l’apertura di una nuova branch a Praga. «La creazione di una nuova operatività nella città di Praga – spiega Massimo Tocchetti, presidente di Aigo – si lega alla nostra volontà di trasferire nei mercati dell’Est Europa l’esperienza maturata in venti anni di attività collaborando con clienti quali Tahiti Tourisme, Mauritius Tourism Promotion Authority, Visit London, Orient Express, Emirates, Costa Crociere, Starwood Hotels».
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Rome - Florence - London - Edinburgh - Manchester - Brussels - Berlin - Munich - Frankfurt - Geneva - St Petersburg Future openings in Prague 2009, Sicily 2009, Abu Dhabi 2010, Jeddah 2010, Marrakech 2010.
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Hilton ha una nuova corporate identity
Hilton Hotels Corporation diventa Hilton Worldwide, un nuovo nome che viene lanciato insieme al nuovo logo aziendale, che con l’aggiunta della parola “worldwide” raggruppa tutti i membri dell’organizzazione, di tutte le parti del mondo, in un’unica visione. «Dopo aver inaugurato la nostra nuova sede centrale mondiale, siamo entusiasti di lanciare un'identità aziendale che meglio rappresenti chi siamo oggi e le nostre aspirazioni di crescita per la compagnia» ha spiegato Christopher J. Nassetta, presidente e amministratore delegato di Hilton Worldwide. “La H stilizzata in platino e oro – spiega Nassetta – evoca la qualità, la statura e la ricchezza della tradizione Hilton. Le due metà sono speculari, per ricordare il glorioso passato e l’eccitante futuro dell’azienda. Le curve aperte esprimono benvenuto, simboleggiano il mondo dei viaggi suggerendo i bordi arrotondati del mondo, l’arco di un ponte e i sostegni di un letto».
Un 2010 di sfide per On Blue On Blue (www.onblue.it), forte dei suoi dieci anni di esperienza e specializzazione, si prepara al 2010 con grandi innovazioni: per rinnovare in modo strategico la comunicazione aziendale, la società ha infatti deciso di affidarsi come ufficio stampa all’agenzia milanese “Bottega dei segni”. Inoltre, il suo team si arricchisce di nuove figure professionali con knowhow diversificati, appositamente selezionate per comunicare ed emozionare i clienti, attraverso la creazione di esperienze “su misura” sempre più sorprendenti. Rinnovare una consolidata tradizione è quindi l’obiettivo per il 2010: una sfida che inizia oggi anche con l’arrivo del nuovo amministratore delegato, Massimo Nacci, e con la riorganizzazione dell’ufficio vendite. Una sfida lanciata con entusiasmo dal nuovo presidente di On Blue, Laura Mancini, socio fondatore e amministratore delegato dal 1999.
Noi siamo K-events Per celebrare la nascita di Groupama Assicurazioni, nata dalla fusione di Groupama Italia e Nuova Tirrenia, Kevents ha organizzato un’emozionante due giorni di celebrazioni in una gigantesca tensostruttura di cinquemila metri quadrati. Il concetto chiave che ha guidato la convention e i due eventi media, conferenza stampa e cena di gala, è la fusione di due realtà in un'unica identità e filo conduttore è stato “Noi Siamo” una semplice frase divenuta simbolo di un percorso di condivisione di valori e appartenenza a un gruppo. Le celebrazioni si sono aperte la sera del 21 ottobre, presso Villa Miani, con una cena elegante alla quale ha partecipato il mondo imprenditoriale, i rappresentati delle istituzioni e del governo, i presidenti Isvap e Ania. Momento particolarmente
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emozionante è stato quello in cui i due enormi schermi che componevano la scenografia e sul quale fino al quel momento erano composte le parole Noi Siamo si sono uniti per comporre la frase Siamo Noi.
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MASSIMILIANO D'AURELIO*
Giunta al suo ventiduesimo appuntamento, arriva puntuale anche quest’anno l’attesissima classifica di Condé Nast dei Best in the World 2009. Hanno votato oltre 25 mila lettori della rivista, sbizzarrendosi tra destinazioni, sistemazioni alberghiere e trasporti. Un vademecum comodo e affidabile per organizzare i prossimi eventi a zonzo per il mondo. Ma l’Italia dove si piazza?
Buoni e cattivi ecco le pagelle untuale come sempre arriva, ormai al suo ventiduesimo appuntamento, la classifica “2009 Readers’ Choice Award Best in the world” pubblicata dalla rivista americana Condé Nast Traveler di novembre. Sulla base dell’esperienza di viaggio di oltre 25 mila lettori della rivista, che hanno risposto a un dettagliatissimo questionario (ho partecipato pure io), dalla classifica emerge un ritratto dei migliori performers sulla base dell’ambiente, stile, cordialità e qualità del servizio offerto dagli alberghi, e sulla base della bellezza paesaggistica delle destinazioni. La classifica a punteggi è fatta sulla base delle risposte su una scala di cinque valori: excellent – very good – good – fair – poor. Ovviamente, oltre all’interesse per il dato statistico, e per le fluttuazioni dei vari alberghi e destinazioni nelle classifiche annuali, la lettura rimane comunque importante per il valore legato allo stato dell’industria e alla percezione da parte di un segmento di viaggiatori che punta all’essenza e all’autenticità dell’esperienza
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*Massimiliano D'Aurelio Amministratore delegato Marketing that Works! max@marketingthatworks.us
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di viaggio, preferendo quelle strutture e utilizzando quei vettori che offrono un effettivo customer service. Se consideriamo che la rinomata guida Michelin utilizza “solo” 80 ispettori per compilare la famosa guida Francia, ritenuta nel settore la più selettiva, per gli awards “Best in travel” il contributo è invece portato dall’esperienza diretta, sul campo, di ben 25 mila lettori/viaggiatori. Possiamo quindi realmente utilizzare questa classifica come un benchmark perfetto per guidare le nostre scelte di logistica e di ospitalità in tema di Mice, Luxury Travel, Resort & Spa, Leisure, Adventure e via dicendo. Le categorie sono molto variegate e includono destinazioni, sistemazioni alberghiere e trasporti, suddivisi per aree geografiche. Si parte con le “destinazioni”, cosi’ suddivise: ■ Top 10 città in Asia (al primo posto si posiziona Ubud, nell’isola di Bali), ■ Top 10 città in America (Vancouver), ■ Top 10 città in Europa (Firenze), ■ Top 10 città in Africa/Medio Oriente (Cape Town), ■ Top 10 città in Australia/Pacifico (Sydney), ■ Top 10 città negli Usa (San Francisco).
Si passa poi alla categoria “isole”, come segue: ■ Top 10 isole nell’Oceano Indiano (Maldive al primo posto assoluto), ■ Top 10 isole nel Pacifico (Maui nelle Hawaii), ■ Top 10 isole nei Caraibi (Bermuda), ■ Top 10 isole in Europa (Mykonos in Grecia), ■ Top 10 isole nel Nord America (Kiawah in South Carolina). Quindi si prosegue con la categoria “resorts”, così suddivisa: ■ Top 50 resorts in Africa (con il safari camp Mombo e Little Mombo in Botswana), ■ Top 10 resorts in Medio Oriente (con il Burj Al Arab di Dubai in pole position), ■ Top 75 resorts negli Usa continentali (Sanctuary at Kiawah Island, South Carolina), ■ Top 10 resorts dell’Oceano Atlantico (The Reefs alle Bermuda), ■ Top 10 resorts in Centro/Sud America (primo il Four Seasons Resort Carmelo in Uruguay), ■ Top 10 resorts alle Hawaii (Four Seasons Resort Maui at Wailea), ■ Top 20 resorts in Canada (King Pacific Lodge nel British Columbia), ■ Top 25 resorts nei Caraibi (Ritz Carlton Grand Cayman),
■ Top 20 resorts in Oceania (Bora Bora Lagoon Resort & Spa nella Polinesia Francese), ■ Top 25 resorts in Europa (Hotel du Palais a Biarritz), ■ Top 25 resorts in Asia (Four Seasons Tented Camp Golden Triangle, a Chiang Rai in Thailandia). Si passa poi alla categoria “alberghi”, così suddivisa: ■ Top 100 hotels nel Sud dell’Europa (dove Il San Pietro di Positano si posiziona al primo posto), ■ Top 50 hotels nel Nord dell’Europa (Hotel Taschenbergpalais Kempinski a Dresda), ■ Top 35 small hotels in Europa (con La Scalinatella di Capri in posizione dominante), ■ Top 100 hotels in Asia (con l’Oberoi Udaivilas a Udaipur, nel sud del Rajasthan, in India), ■ Top 100 hotels negli Usa (21c Museum Hotel, a Louisville, nello stato del Kentucky), ■ Top 35 small hotels degli Usa (Blantyre, a Lenox, nel Massachusetts), ■ Top 30 hotels in Canada (Auberge SaintAntoine, a Quebec City) ■ Top 10 hotels in Messico (Casa Natalia, a San José del Cabo, nello stato di Baja California Sur) ■ Top 10 hotels in America Centrale (Lapa
Rios Ecolodge, nella Penisola di Osa in Costa Rica), ■ Top 15 hotels in Sud America (Hotel Monasterio, a Cuzco in Peru), ■ Top 20 hotels in Oceania (Blanket Bay in Nuova Zelanda), ■ Top 30 hotels in Grand Bretagna (Chewton Glen, nell’Hampshire in Inghilterra), ■ Top 10 hotels nei Caraibi (Paninsula House, a Samana, nella Repubblica Dominicana), ■ Top 25 hotels in Africa (The Saxon, a Johannesburg, in Sud Africa), ■ Top 15 hotels in Medio Oriente (Jumeirah Beach Hotel a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti).
Ottime notizie per l’Italia che anche quest’anno si posiziona molto bene con quattro città tra le Top 10 in Europa (Firenze, Roma, Venezia e Siena) e Capri, Sicilia e Sardegna tra le Top 10 isole
E si conclude con compagnie aeree, navi da crociera e autonoleggio: ■ Top 10 compagnie aeree nel mondo (con Singapore Airlines saldamente al primo
posto, seguita da Emirates, Cathay Pacific, Virgin Atlantic, Etihad, Air New Zealand, Japan Air Lines, Korean Air, All Nippon Airways e Thai), ■ Top 10 compagnie aeree nel Nord America (con Virgin America in pole position, e subito seguita da JetBlue), ■ Top 5 mega navi da crociera (Celebrity), ■ Top 5 grandi navi da crociera (Crystal Cruises), ■ Top 10 piccole navi da crociera (Sea Cloud Cruises) ■ Top 10 società di autonoleggio (con Hertz al primo posto). Infine una nota tutta relativa al Belpaese: la destinazione Italia si posiziona come sempre molto bene con 4 città tra le Top 10 in Europa, e le 4 città sono storicamente sempre Firenze, Roma e Venezia (rispettivamente al primo, secondo e terzo posto) e Siena (che quest’anno occupa il nono posto). Tra le Top 10 isole in Europa, si riconfermano Capri, Sicilia e Sardegna (rispettivamente al terzo, quinto e nono posto). E infine ben 51 alberghi italiani (vedi slide), tutti del segmento “luxury” si classificano tra i Top 135 hotels in Europa (distribuiti tra i Top 100 hotels nel Sud dell’Europa e i Top 35 small hotels in Europa.
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SU QUESTO NUMERO ABBIAMO PARLATO DI :
KNOW-HOW
Tel. 051.58.36.90
● Borgo tre Rose
● Bananas
Fax 051.33.94.319
Via I Palazzi, 5
info@dreamengine2.it
53045 Montepulciano – Valiano (Si)
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Viale Monza, 140 20127 Milano
Fax 0578.72.42.27
Tel. 02.25.50.12.26
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● Hotel Villaggio Città del Mare
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● Assisi Resort Via S. Maria di Lignano, 42 06081 Assisi (Pg) www.luoghispeciali.com www.specialmove.it www.birramonasta.com
90049 Terrasini (Pa)
DESTINAZIONI
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● Etna Convention Bureau
Fax 091.86.87.666
Centro Congressuale e Fieristico Le Ciminiere
congress@cittadelmare.it
Viale Africa
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95129 Catania Tel. 095.74.70.93 – 095.74.70.98
InformaAzione ● Gardena Hotels
Via Roma, 71 06083 Bastia Umbra (Pg)
Hotel Principe Lista di Spagna,
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Fax 095.53.02.37 info@etnaconventionbureau.com www.etnaconventionbureau.com
Cannaregio, 146
Fax 075.63.09.845
30121 Venezia
21min@21min.org
Tel. 041.22..04.000
www.21min.org www.informaazione.org
Fax 041.22.04.020 info@hotelprincipevenice.it
ALLA RIBALTA
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● Btc
Amadeus Hotel
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Lista di Spagna, Cannaregio, 227
INCENTIVE HOUSE
30121 Venezia
● On Blue
Tel. 041.22.06.000
Via G.B. Pergolesi, 1
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info@hotelamadeusvenice.it
Tel. 02.29.41.42.04
www.hotelamadeusvenice.it
marketing@onblue.it
● Lisboa Convention Bureau Turismo de Lisboa Rua do Arsenal, 15 1100-038 Lisbona Portogallo Tel. +351.21.03.12.700 Fax +351.21.03.12.899 atl@visitlisboa.com www.visitlisboacom ● Malta Tourism Authority Tel. +356.22.91.52.06 Fax +356.22.91.53.98 mice@visitmalta.com www.visitmalta.com/business-travel
www.onblue.it
● Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast
Relazioni con i media a cura di Bottega dei segni
S.S. 145 Sorrentina, Km 11
press@bottegadeisegni.it
80053 Castellamare di Stabia (Na)
Tel. 02.47.95.65.77
Tel. 081.39.46.700
● Viajes Meca Via Bronzino, 20 20133 milano
Fax 081.39.46.770
Tel. 02.29.40.32.82
● BlueStone Tourism Services
info@sorrentocoasthotel.com
Fax 02.29.52.44.77
Tour Operator & Incentive
www.crownweplazasorrento.com
italia@viajesmeca.com
Travel Specialist for Sicily
www.viajesmeca.com
Via Felice Paradiso, 62
● Corinthia Hotels International
95024 Acireale (Ct)
Via Giuseppe Dezza, 47
● I Viaggi di Atlantide by Impresa
Tel. 095.76.58.945
20144 Milano
Viaggi Sea Line
Fax 095.76.57.843
Tel. 02.48.17.969
Via Circonvallazione 27/a –
info@bluestonesicily.com
cinzia@corinthia.it
25010 Montirone (Bs)
www.bluestonesicily.com
www.corinthiahotels.com
Tel. 030.55.30.001 Fax 030.26.77.530
● DreamEngine 2
● Club Med
info@iviaggidiatlantide.it
Via San Mamolo, 155
www.clubmed.com
www.iviaggidiatlantide.it
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Continua a sfogliare per consultare anche il supplemento Beachconber Hotels
Supplemento al n. 5 Novembre 2009 - € 2,58 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa
BEACHCOMBER HOTELS Mauritius
Posizionamento, atmosfera, lusso e servizio. E poi ancora creatività, flessibilità e personalità. In sintesi, le parole-chiave di Beachcomber Hotels
SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS
IN BREVE E IN CIFRE
Incentivare
Beachcomber Hotels è presente a Mauritius con 1851 camere pari al 18 per cento dell’intera accomodation mauriziana, un’ampia scelta di hotel a 5 e 4 stelle che consente di studiare le migliori soluzioni “su misura”. Fra i plus, il costante rinnovo degli alberghi: in un decennio sono stati investiti 184,7 milioni di euro nella costruzione e nella ristrutturazione delle strutture. Eccole: Royal Palm****** Dinarobin Hotel Golf & Spa*****L Paradis Hotel & Golf Club*****L Shandrani Resort & Spa***** Trou aux Biches ***** (reopening nel novembre 2010) Hotel Victoria****S Hotel Canonnier**** Hotel Mauricia**** Beachcomber Hotels Sede in Italia: via Borgo Palazzo, 116 24125 Bergamo tel + 39 035 236656 fax + 39 035 213135 info@beachcomber.it www.beachcomber-hotels.it
SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS Supplemento al numero 5 di Incentivare Anno 26° - Novembre 2009 Direttore Responsabile Marco Biamonti Direttore Editoriale Marco Garavaglia Coordinamento Editoriale Manuela Bellini Testi Francesca Luciana Rebonato Progetto Grafico Silvia Ferri Fotolito Grafiche Sima Srl - Ciserano - Bg Stampa Sate Srl - Zingonia - Bg Ediman Srl - Via Ripamonti, 89 20141 Milano Telefono 02.57311511 (r.a) - www.ediman.it Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) 2 - Art. 1, comma 1, DCB Milano. Registrazione Tribunale di Milano n° 177 del 27/04/1973
BEACHCOMBER HOTELS Posizionamento, atmosfera, lusso e servizio. E poi ancora creatività, flessibilità e personalità. In sintesi, le parole chiave di Beachcomber Hotels
Sopra al centro - Cena di gala al Paradis Hotel & Golf Club A destra - Lo Shandrani Resort & Spa
ltre mezzo secolo di esperienza e un Dna nel quale è impresso il carattere dell’eccellenza: location e destinazioni, quelle sotto l’egida di Beachcomber Hotels, che consentono al viaggio incentive di appropriarsi dell’aggettivo “spettacolare”. Nove le strutture, di cui otto a Mauritius – il Gruppo è stato pioniere dell’hotêlerie mauriziana – e una sull’isola privata Sainte Anne alle Seychelles con work in progress per un nuovo progetto a Marrakech, la cui apertura è prevista per la primavera 2011. Un firmamento di stelle tra cielo e oceano dall’immagine coordinata, fortemente evocativa e concertata dalla sede di Beachcomber Hotels in Italia: un direttore d’orchestra in grado di accordare sempre le proprie strutture con il budget e le aspettative della committenza.
O
Accoglienza leggendaria
Proteggere e valorizzare l’ambiente
circostante, preservando il patrimonio mauriziano. Questa la mission del Gruppo, che nelle sue coreografie architettoniche ripropone, enfatizzandola, la joie de vivre dell’isola: ogni hotel possiede una personale, spiccata identità e la maestria di Beachcomber Hotels si palesa nel delineare per ogni incentive struttura e programmi di incentivazione tailor made. Con un unico comune denominatore: le innumerevoli facilities. E, in alcuni casi, le formule “all inclusive”. Numerosi i plus di Beachcomber, a iniziare dalla proverbiale ospitalità – con relativo servizio – unica a Mauritius proseguendo con le attività sportive, di aggregazione e di intrattenimento per giungere alla gastronomia: i ristoranti degli hotel Beachcomber, infatti, sono l’icona della haute cuisine ed è possibile scegliere tra un minimo di due e un massimo di otto ristoranti a seconda della struttura. Spazio anche a conference room in tutti gli alberghi del Gruppo.
SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS
LE VICTORIA
S
È posizionato tra la capitale Port Louis e le seduzioni di Grand Baie, sul versante nord occidentale dell’isola. Trendy e friendly, affacciato su 400 metri di barriera corallina protetta, ravvivato da un arcobaleno di colori e completamente rinnovato nel 2006, Le Victoria apre i battenti a incentive dinamici e all’insegna di Serenity, una serie di agevolazoni esclusive che rientrano nel concetto all inclusive. Non solo. Esotico al punto giusto e sportivo in egual misura, Le Victoria è esuberante negli spazi – un esempio su tutti, le ampie camere – nella varietà di attività sportive e nelle proposte di team building. L’ubicazione della struttura agevola la pluralità di escursioni: via mare – anche in catamarano, per crociere al top – via terra e solcando le nuvole, in elicottero.
ALL INCLUSIVE
LE VICTORIA IN PILLOLE Accomodation 254 fra camere, suite e apartment Spazio agli eventi conferenze per 180 persone e due sale di sottocommissione di 12 e 80 persone
sala
... Lo vogliono avvenuturoso. A loro è dedicata la cena di gala “Pirates evening”, una serata speciale in compagnia dell’equipaggio della nave pirata Surcouf, ambientata sulla spiaggia e ravvivata da coesione e falò. Il décor della serata? L’atmosfera piratesca. Un paio di dettagli? Antichi forzieri traboccanti di tesori assurti a centrotavola e bandiera con tanto di teschio e ossa a croce che rimandano all’epoca in cui le incursioni dei pirati regnavano sovrane.
Percorsi del gusto Tre ristoranti: Le Superbe: a bordo piscina e con vista sulla laguna La Casa: in riva al mare, raffinato e con richiami mediterranei intrecciati ad accenni tropicali L’Horizon: sulla sabbia, il trionfo del pescato Sport e wellness Sport nautici Pesca d’altura, scuba diving Piscina di 1.000 metri quadrati Centro fitness di 450 metri quadrati con cardio training Sport di terra
Sotto - La spiaggia e una vista panoramica dell’Hotel A lato a destra - La piscina e una delle Room Deluxe
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QUELLI CHE L’INCENTIVE…
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SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS
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Qui sopra - I giardini tropicali che si tuffano nell’oceano Sotto -Il centro massaggi con cabine ricavate all’interno di un banyan tree centenario A sinistra - Il ristorante Le Frangipanier e un delizioso piatto
LE CANONNIER
ALL INCLUSIVE
LE CANONNIER IN PILLOLE Accomodation 280 fra camere, suite e apartment
Percorsi del gusto Due ristoranti: Le Navigator, per scenografici cocktail al tramonto, cene prelibate con vista sulla penisola e notti all’insegna delle note. Verso mezzanotte, infatti, la location si trasforma in discoteca. Le Frangipanier, incastonato fra le palme, specializzato in buffet a tema e con un’area live cooking. Le Planteur Bar, aperitivi d’autore a bordo piscina e di fronte all’anfiteatro, quest’ultimo scenario di concerti e spettacoli Sport e wellness Sport nautici Pesca d’altura Escursioni in barca con fondo di vetro e in catamarano Tennis, tiro con l’arco, volleyball e tennis da tavolo Centro wellness: massaggi rigeneranti in 5 cabine costruite all’interno di un ‘banyan tree’ centenario
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Un rincorrersi di giardini tropicali che prima di tuffarsi nell’oceano cingono spiagge di sabbia bianca e fortificazioni ottocentesche con tanto di faro e di cannoni, in passato protagonisti delle battaglie navali tra francesi e inglesi. Questi, molto in sintesi, alcuni elementi della mitica Ile de France, sito storico nel quale campeggia Le Canonnier, recentemente ristrutturato e affacciato sul panorama mozzafiato delle isole del nord, a soli cinque chilometri da Grand Baie e affidato a una direzione italiana. Il trionfo della natura in accordo con la cultura e due star: Le Navigator, antico maniero coloniale ora convertito in ristorante di charme, seguito dal centro wellness del resort, costruito tra i rami di un banyan tree bicentenario.
QUELLI CHE L’INCENTIVE…
Spazio agli eventi Conference room per 100 persone
... Lo vogliono creolo. E la soluzione è “Churrasco tropical dinner”, cena di gala all’insegna delle tradizioni locali, una serata in puro stile mauriziano con influenze brasiliane. Il tutto rigorosamente on the beach
SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS
LE MAURICIA
Situato nella parte più soleggiata di Mauritius, Le Mauricia è un nascondiglio di grande charme e carattere nel cuore della vivace Grand Baie, costellata di boutique griffate, ristorantini chic e approdi per fiammanti fuoribordo. Una struttura perfetta per incentive effervescenti e adrenalinici all’insegna degli sport terrestri e acquatici, dalla scuola di immersioni alla vela passando per lo sci nautico e il windsurf. Un rifugio tropicale – dall’indole cosmopolita – completamente rinnovato nel 2007, con formule “all inclusive”, un ottimo rapporto qualità prezzo e un poker d’assi di attrattive: natura, divertimento, sport e benessere.
ALL INCLUSIVE
LE MAURICIA IN PILLOLE Spazio agli eventi Due conference room in grado
di accogliere sino a 125 persone Grand-Baie International Conference Centre con capacità sino a 400 persone nelle immediate vicinanze dell’hotel
... Lo preferiscono indiano. Per loro è stata concepita la “Indian evening”, ambientata in una città indiana fedelmente ricostruita sulla spiaggia. Gli ospiti vi accedono dopo un breve suggestivo percorso e al loro arrivo viene servito un cocktail rinfrescante, preludio di prelibatezze gastronomiche.
Percorsi del gusto Due ristoranti affacciati su Grand Baie che assicurano un panorama d’eccezione e un posto in prima fila per concerti e spettacoli: Les Quais, dal design “marinaro” distribuito su terrazze e deck in legno lungo la spiaggia e dal design “marinaro”. Live cooking e aree buffet a forma di scafo. E Le Nautic: su due livelli e di fronte al mare, vanta un design minimalista e una ampia scelta di specialità di pesce e frutti di mare Sport e wellness
Sotto a destra - Uno chef del ristorante Les Quais all’opera A lato - Una delle Standard room con vista mare e lezioni di acquagym in piscina
Sport nautici Scuola di immersioni Escursioni in catamarano Pesca d’altura Sport di terra: tennis, tennis
da tavolo, volley-ball Centro Benessere: trattamenti, sauna, hammam e attrezzata area fitness con macchinari di ultima generazione
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QUELLI CHE L’INCENTIVE…
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SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS
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Sopra - La piscina, i danzatori Segà e una veduta aerea del resort Qui a lato - Gita in mountain bike
SHANDRANI RESORT & SPA Lo Shandrani Resort & Spa è stato il primo resort cinque stelle di Mauritius a lanciare – nel novembre 2007 – Serenity plus, il pacchetto “all inclusive luxury”, strutturato per assecondare inclinazioni ed esigenze della clientela top level. Alcuni esempi? pranzo e cena a buffet o à la carte in ognuno dei cinque ristoranti dell’hotel champagne francese al bicchiere; cantina con etichette di pregio light snack durante il giorno, servizio in camera e a bordo piscina mini bar a disposizione con liquori internazionali attività sportive incluso golf con campo pitch&putt a 9 buche – percorso che si snoda tra la laguna e il giardino – tennis, yoga, aerobica e sport nautici sci nautico illimitato escursioni in barca con fondo di vetro
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Piantagioni di canna da zucchero, un labirinto di palme, arenili a forma di mezzaluna e poi l’oceano. Pennellate di colori per scenari permeati da fragranze tropicali nello spaccato Sud orientale di Mauritius nel quale spicca il cinque stelle Shandrani Resort & Spa. Il suo nome in indiano significa “sposa della luna” e si erge tra il verde e il mare di una penisola di cinquanta ettari orlata da spiagge, di cui una che sfiora il chilometro di lunghezza. Di fronte, il parco marino di Blue Baie e una manciata di minuscole isole dai nomi evocativi che rimandano alla leggendaria storia del Paese. Una struttura, lo Shandrani Resort & Spa, perfetta per incentive all’insegna della rinascita psicofisica da
perseguire attraverso le cinque adrenaliniche lettere della parola “sport”: non solo attività consacrate a Nettuno ma anche, per esempio, trekking e canoa lungo i fiumi che attraversano le vicine valli selvagge. Piacere puro per corpo e anima, invece, per incentive all’insegna del benessere nel La Source Wellness Centre, un’oasi di remise en forme fra le palme. E a tavola, executive chef italiano.
SAILING & KITE
ALL INCLUSIVE? CHE LUSSO!
INCLUSIVE LUXURY
Ampio ventaglio di sport acquatici fra i quali, esclusiva dello Shandrani, la scuola di vela internazionale Shandrani Sailing Club – accreditata presso l’International Sailing Club – e la scuola di kitesurf
SPECIALE BEACHCOMBER HOTELS
SPORT & NATURE
SHANDRANI RESORT & SPA IN PILLOLE
Lo Shandrani Resort & Spa si distingue anche per lo Sport&Nature Package: un concetto innovativo che privilegia attività individuali da praticare in totale relax. Scelta quotidiana fra canoa, mountain bike, trekking e absailing: un programma, a pagamento, di una giornata e mezza con pranzo e trasferimenti in mini bus. I proventi delle visite a l’Ile de Aigrettes, santuario naturale con specie protette e in estinzione, vengono donati da Beachcomber Hotels – in sinergia con la Mauritian Wildlife Foundation – a favore della fauna mauritiana.
Accomodation 323 fra camere, suite e apartment, tutti vista mare
WELLNESS Oltre lo sport, il moderno passaporto per l’armonia, il wellness. Dove? A La Source Wellness Centre e Spa by Clarins : 31 cabine, 2 piscine, sala per balneoterapia, 4 sale relax, sale massaggio in giardini privati e su pregiati deck in legno.
Spazio agli eventi Conference room per 180 persone e staff dedicato al Mice Percorsi del gusto Cinque ristoranti: Le Grand Port: totalmente rinnovato, fronte mare e con terrazza che prospetta sulla piscina e sul live cooking degli chef. Squisitezze creole e mediterranee amalgamate con spezie orientali Le Sirius: di fronte alla laguna, specialità worldwide e à la carte Porto Vecchio: per i nostalgici della gastronomia italiana Le Boucanier: incorniciato da palme da cocco, l’eccellenza del pescato Thai Restaurant: etnico-zen
... Lo vogliono African chic, magico e sulle note della Ravenne. Attraverso i giardini e poi lungo la spiaggia, un gruppo di “segatiers” e danzatori conduce gli ospiti – a ritmo di musica – alla cena di gala. Un viaggio nei sapori e nei colori mauriziani con decori che ricreano scene tipiche di quotidianità creola, il tutto alla luce di scenografiche torce che illuminano i virtuosismi dei danzatori che introducono al Segà, la tradizionale danza locale.
QUELLI CHE L’INCENTIVE…
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In basso, da sinistra a destra Una delle Superior room, il ristorante Le Grand Port e un angolo de La Source Wellness Centre e Spa by Clarins
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PARADIS HOTEL & GOLF CLUB IN PILLOLE Accomodation 274 fra camere, suite e ville Spazio agli eventi Conference room per 180 persone e staff dedicato al Mice Percorsi del gusto Otto ristoranti in offerta congiunta con il vicino Dinarobin Hotel Golf & Spa. Quattro i ristoranti de Le Paradis Hotel & Golf Club: Le Brabant, il trionfo del buffet tra bacini d’acqua, piscina e mare; il Blu Marlin che lambisce il mare e propone specialità locali e internazionali - le sue decorazioni evocano il ponte di un transatlantico; La Ravanne, sulla spiaggia, tipicamente mauriziano e con panorama mozzafiato e La Palma, parentesi italiana nel cuore di Mauritius Sport e wellness Fishing club Campo da golf internazionale a
18 buche in hotel e, nelle vicinanze, accesso al golf a 18 buche del Chateau di Bel Ombre e al Tamarina Golf & Estate Attività nautiche (tra cui immersioni e vela) Tennis Club affiliato a Head Sport terrestri (tra cui una palestra per la ginnastica) Spa by Clarins
PARADIS HOTEL & GOLF CLUB L Un’imponente montagna vigila la grandiosa penisola di Le Morne, nello spicchio Sud occidentale di Mauritius: sette chilometri di spiaggia e due hotel cinque stelle lusso, Le Paradis Hotel & Golf Club e il Dinarobin Hotel Golf & Spa. Due strutture speculari e quindi complementari, il regno delle attività sportive – nautiche e terrestri – della remise en forme e delle prelibatezze gastronomiche rivolte ai gourmand più esigenti. Un microcosmo in esclusiva, con Guest Relation italiana, interamente fruibile dagli
A destra, dall’alto in basso - Due degli otto ristoranti. La Ravanne,
tipicamente mauriziano e con panorama mozzafiato e il Blue Marlin
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direttamente sul mare
incentive a iniziare dal Paradis, location completamente rinnovata negli anni e affacciata sulla laguna che spumeggia in onde color turchese. Un panorama da catturare con lo sguardo persino dalla réception, dai bar e dalle lounge aperte sul mare: dettagli di esclusività, come il centro sportivo specializzato in pesca d’altura e con una flotta privata di otto barche o come il campo da golf a 18 buche di livello internazionale che sfoggia ora un nuovo country-club. Stile e unicità riscontrabili anche nel centro benessere della struttura: firmato Clarins, è il paradiso degli ospiti più sportivi che qui trovano, oltre a sei sale massaggi – con tanto di massaggio espressamente concepito per i golfisti – due saune e due hammam, anche un’area preposta agli allenamenti aerobici, cardio e fitness.
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... Lo vogliono chic e african chic. “Serata prestige” è la cena di gala dedicata ai primi, con champagne accompagnato da finger food e da un sottofondo di arpa e chitarra. Cromatismi tenui e intrecciati al bianco sono presenti nei decori del ristorante con sedie assortite al tovagliato mentre sui tavoli campeggiano argenti, candelabri, composizioni floreali di impatto e di charme, specchio delle raffinate proposte gastronomiche. Differente l’esprit dell’”African evening”, cena di gala ambientata in un autentico padiglione di caccia mauriziano, situato a Case Noyale e raggiungibile in dieci minuti con un trasferimento in minibus. Il ritmo del tam-tam asseconda i passi degli ospiti lungo un percorso di torce che illuminano animali scolpiti nel legno e ricreano l’emozionante ambientazione di un safari notturno. Sospesi fra gli alberi, spiccano originali, coloratissimi oggetti artigianali africani mentre un sontuoso buffet attende gli ospiti-cacciatori.
Sotto - Il campo da golf dell’hotel A destra, dall’alto in basso Un particolare massaggio nella Spa by Clarins e una Deluxe beachfront room
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DINAROBIN HOTEL GOLF & SPA#####L A destra in alto - Una junior suite A destra al centro e in basso - Due delle bellissime piscine ombreggiate da palme nel giardino tropicale
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Sempre sulla penisola di Le Morne si trova il Dinarobin Hotel Golf & Spa, lambito dalla laguna più scenografica dell’isola e attiguo a Le Paradis Hotel & Golf Club, insieme al quale vanta un’offerta integrata e congiunta. Lussuoso ma con tariffe incentive straordinariamente competitive, il Dinarobin Hotel Golf & Spa è disteso su una suadente spiaggia di sabbia bianca, affacciato su acque turchesi e incastonato in un rigoglioso giardino tropicale. Non solo. Famoso worldwide per il suo charme, l’albergo è stato oggetto di un restyling da mille e una notte – ha riaperto i battenti all’inizio del settembre 2009 – che ha puntato l’accento su un design total tropical, di incontrastata eleganza. Privilegiato l’elemento
acqua: piscine private in cinque dei sei croissant di suite – veri e propri specchi d’acqua in ardesia naturale, ombreggiati da palme – e ristoranti, con Responsabile italiano, ridisegnati come “isole” di un arcipelago collegate fra loro tramite ponti e passerelle. Un leggero make up ha interessato anche il bar Mahogany, ora virato su un concetto più lounge.
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DINAROBIN HOTEL GOLF & SPA IN PILLOLE 172 fra junior suite e senior suite dislocate in 20 ettari di parco incorniciato dal mare e da un campo da golf. Atmosfera di classe all’insegna del design mauriziano con tessuti preziosi e legni pregiati
Spazio agli eventi Conference room per 180 persone dell’attiguo Paradis Hotel & Golf Club; staff dedicato al Mice Percorsi del gusto Otto ristoranti in offerta congiunta con il vicino Paradis Hotel & Golf Club. Quattro i ristoranti del Dinarobin: Saveurs des Iles: fra i migliori dell’Oceano Indiano, ricercato e con prelibatezze a volontà L’Harmonie: il principale, a buffet, con terrazze panoramiche sulla piscina Le Morne Plage: sulla spiaggia, semplicità ed eleganza a profusione, piatti freschi e grigliate di pesce Il Gusto: specialità italiane Sport e wellness Il Dinarobin offre una vasta gamma di sport acquatici e terrestri caratteristici della catena Beachcomber Hotels cui si aggiungono le opportunità sportive del Paradis Hotel & Golf Club. Accesso a tre campi da golf internazionali affiancati da tre campi da tennis, centro immersioni, pesca d’altura, palestra, sala cardio-vascolare e biciclette, per esplorare la costa. La Spa by Clarins si configura, invece, tempio del wellness, un ovattato mondo dei sensi nel quale ripristinare energia e armonia beneficiando anche del salubre microclima della penisola di Le Morne. Protagonisti dei trattamenti sono i prodotti locali – rigorosamente naturali – come il sale marino, le alghe e l’argilla. Sono presenti spazi interamente dedicati all’Ayurveda e una japanese area con percorsi rigeneranti che attingono dai principi attivi dell’acqua.
In basso a sinistra - Alcuni trattamenti della Spa by Clarins nella quale ripristinare energia e benessere A destra - Il Beach Bar
… Lo concepiscono esclusivo e “stellare” o etnico e di classe. Un paio di idee: “Serata aragosta”, preannunciata da un percorso di torce lungo la spiaggia e, all’arrivo degli ospiti, una flûte di champagne. Nel corso della serata, vengono svelati tutti i segreti dell’astronomia: telescopio e mappa del cielo alla mano, gli ospiti possono imparare i nomi delle costellazioni e le posizioni dei pianeti partendo proprio dal firmamento di stelle di Mauritius. Con un sottofondo di cetra e tabla durante la cena, invece, si ritma la “Serata indiana”: vestiti in costumi tradizionali, il Maraja e la sua sposa accolgono gli ospiti, il prete indiano invita al rituale di benedizione e il “lassi”, cocktail di benvenuto tipico, viene servito. Il ristorante è approntato per l’occasione: colonne drappeggiate con sete indiane, tappeti orientali, lampade a olio e monili in rame.
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VOLIAMO PER FARTI SOGNARE Air Mauritius: presente in Italia dal 1981, un partner insostituibile per far volare la meeting industry con la testa fra le nuvole e il cuore rivolto al business In alto - Il servizio di elicotteri di Air Mauritius, Bell Jet Ranger, un “panoramico”, comodo e rapido trait d’union tra l’aereoporto e le mete finali dell’incentive
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n perfetto mix di tre elementi. Questo il segreto del successo di Air Mauritius, che garantisce all’incentive flessibilità nelle partenze, qualità del servizio di bordo ed elevato standard di sicurezza degli aeromobili. Il tutto accompagnato da una profonda conoscenza del settore e dall’esperienza di un team di professionisti dal chiaro core business: orientamento alla massima soddisfazione del cliente. Da questo sapiente amalgama nasce tutto il piacere di un volo con la compagnia di bandiera mauriziana con uno staff multietnico – riflesso della pluralità di etnie presenti a Mauritius – il piacevole intrattenimento e l’accurata selezione di proposte enogastronomiche – tipiche dell’Isola – proposta dai menu. Agli ospiti, invece, un unico must:
presagire tutta la suggestione e il relax di un incentive a Mauritius.
Valore aggiunto È nata nel 1967 ed è cresciuta in fretta, Air Mauritius, protagonista di un importante e costante sviluppo in termini di destinazioni e di trasporto passeggeri. Oggi la compagnia aerea raggiunge ventiquattro destinazioni in Europa, Asia, Africa Australe, Australia, Medio Oriente, Rodrigues e Reunion e relativamente all’Italia, vanta due voli non stop da Milano Malpensa e voli plurigiornalieri via Parigi. E una volta giunti sull’Isola, Air Mauritius mette a disposizione il suo servizio di elicotteri Bell Jet Ranger, un “panoramico”, comodo e rapido trait d’union con le mete finali dell’incentive. La crescita e il continuo
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Due classi, unico comfort La configurazione degli aeromobili di Air Mauritius prevede due classi, la Business e la Economy. Fra i servizi offerti in Business spiccano menu con un’accurata selezione di vini e sedute particolarmente confortevoli: poltrone larghe cinquanta centimetri in posizione seduta e ben sessantatre in estensione letto. I trentaquattro sedili sono equipaggiati con schermi individuali regolabili e si rivelano perfetti per trascorrere ore piacevoli a bordo, esattamente come in Economy Class, che assicura sedili ergonomici e una scelta fra due differenti tipologie di menu. Il tutto in linea con i massimi standard qualitativi europei.
SUCCESSO DI FLOTTA Il “Paille en queue”, il mitico uccello dei tropici, si libra nell’aria e sugli aeromobili di Air Mauritius. Dodici in tutto, affiancate da tre elicotteri: 4 AIRBUS A340-300 2 AIRBUS A340-300E 2 AIRBUS A330-200 2 AIRBUS A319-100 2 ATR 72-500 3 (elicotteri) BELL 206
Assistenza
personalizzata con banchi e check-in dedicati Pre-assegnazione posti. Un’intera area dell’aeromobile può essere riservata al gruppo Personalizzazione dei poggiatesta e dei menu di bordo
AIR MAURITIUS via Paolo da Cannobio, 10 20122 Milano te. + 39 02804661 fax: + 39 02 89010600 info@airmauritius.it www.airmauritius.com
WORLD TRAVEL AWARDS Per il terzo anno consecutivo Air Mauritius vince il 16mo World Travel Awards come compagnia aerea leader nell’Oceano Indiano e viene candidata per il prestigioso titolo di World Leading Airline. Il premio è stato consegnato al presidente di Air Mauritius Mr. Kamal Taposeea, in occasione della cerimonia di Gala tenutasi sabato 7 novembre a Londra al Grosvenor House, A JW Marriott Hotel.
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COME TU LA VUOI
incremento dei collegamenti verso i quattro continenti ha consentito all’aeroporto Plaisance Mauritius di diventare un vero e proprio hub nell’Oceano Indiano, una porta sempre aperta su una pluralità di destinazioni dalle lusinghe leggendarie.
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CALEIDOSCOPIO TROPICALE La sensualità dell’Africa, l’intrigo dell’India, la raffinatezza della Francia. È Mauritius, armonioso amalgama di etnie e paesaggi naturali: non solo oceano ma anche un lussureggiante entroterra, una seducente malia per incentive d’autore e all’insegna di una straordinaria ospitalità
In alto - L’incredibile e variegato paesaggio di Mauritius coniuga con armonia e fascino splendide spiagge sull’oceano e un lussureggiante entroterra
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auritius: trecentotrenta chilometri di costa, arabeschi di barriera corallina, fondali limpidi come il cristallo e spiagge – di sabbia bianca e finissima – una diversa dall’altra cui si contrappongono i paesaggi dell’interno. Un susseguirsi di piantagioni di canna da zucchero, foreste, cascate e corsi d’acqua che solcano il territorio nel quale colline e montagne alzano capricciosamente le loro forme disegnando una composita scenografia.
Attrattiva degli opposti Abissi e rilievi: un binomio vincente, nel ventaglio delle opportunità incentive. A iniziare dai primi, scenario di adrenalinici “Blue safari submarine” nell’Oceano Indiano, emozioni garantite anche dalla “Sub-scooter experience”, escursioni sott’acqua trainati da una tavola elettrica, alternati a due rilassanti evergreen: la regata con piroghe nella laguna e le crociere in catamarano che possono culminare con un vero e proprio party marino, il “Crazy Mauritius”. Avventure on the road, invece, con
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“Fun drive rally”, che prevede la visita dell’isola in 4x4 e in autonomia – con tanto di mappe e suggerimenti – e con le escursioni in quad nella riserva naturale di Casela Yemen. Massima coesione nei “Beach games”, team building che prevedono, oltre alla caccia al tesoro, la realizzazione di una zattera mentre niente spiagge né lagune sono previste a Pamplemousse, il più grande giardino tropicale dell’Oceano Indiano – vicino alla capitale – e nell’entroterra. Imperdibile, quest’ultimo, costellato com’è da parchi e riserve fra i quali spicca il Domaine du Chasseur: 1.500 ettari di foresta e animali selvatici, ideale per il bird watching. Limitrofa, l’unica distilleria commerciale di oli essenziali mauriziana, da visitare per un viaggio sensoriale solleticato da fragranze dominate da note di ylang ylang e vetiver. Anthurium – fiore-simbolo dell’isola – e vaniglia, invece, campeggiano nell’itinerario “Route du thé”, un elisir delle più antiche tradizioni di Mauritius: piantagioni, dimore coloniali, museo e fabbrica del thé Bois Chéri. Da concludere, magari,
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Epicentro sensoriale Piccola capitale dalla grande storia è Port Louis: seduzioni coloniali e antichità navali, un vivacissimo mercato di artigianato e rarità filateliche. Nelle sue vicinanze si trova il più grande centro congressi dell’Oceano Indiano, lo Swami Vivekananda International Convention Centre: 53 mila metri quadrati di superficie e una Main hall concepita per accogliere sino a 8 mila persone. Decolla l’incentive sulla costa nord, ideale per vedere molto spostandosi poco: riflettori puntati sulla mondana Grand Baie e il suo alter ago, l’antico villaggio di pescatori Trou aux Biches, una distesa di sabbia bianchissima ombreggiata da casuarine. Al largo della costa, affiora dall’oceano una collana di isole: Coin de Mire, Gabriel, Ile Plate e Ronde. Echi di storia a Cap Malhereux e a Goo-
dlands, quest’ultima meta worldwide dei collezionisti di modelli navali. Sulla costa occidentale si distende Flic en Flac, che primeggia nella hit parade delle spiagge dell’Oceano Indiano: sabbia candida e giardini subacquei, mentre la baia di Tamarin è il paradiso dei surfisti e delle immersioni nel blu. Cromatismi che virano all’oro, al rosso e al verde, invece, nel mosaico delle terre colorate di Chamarel. Riflessi turchesi e acquamarina si rincorrono fra le onde del mare e fronteggiano la penisola di Le Morne, Patrimonio dell’Unesco che si allunga ininterrottamente per quattro chilometri e introduce al sud: un mare di spiagge capitanate da Blu Bay, mentre all’interno si dispiegano le piantagioni di canna da zucchero di Bel Ombre e la città di Mahébourg – famoso il suo Museo navale – dalla quale si diramano diverse escursioni. Fra queste gli isolotti di Mouchoir Rouge e Ile Aux Aigrettes e Domaine des Etoiles, perfetta per trekking o passeggiate a cavallo. La costa orientale abbaglia con il candore delle spiagge di Trou d’Eau e la celebre isola Ile aux Cerfs, con laguna e spiagge da eden.
Destinazione sicura e con clima mite tutto l’anno, non necessita di vaccinazioni obbligatorie e si raggiunge in una decina di ore sulle ali di Air Mauritius – collegamenti settimanali con l’Italia – e all’arrivo nessun jet lag. La differenza oraria con l’Italia, infatti, è solo di tre ore e due quando è in vigore l’ora legale. E niente visti, né passaporto: solo la carta d’identità. Per raggiungere ancor più facilmente l’isola delle emozioni. Ente del Turismo Isola di Mauritius in Italia Piazza Caiazzo, 3 – 20124 Milano Tel. +39 02 67074703 Fax +39 02 6692648 www.mauritius-turismo.com mtpa@mauritiusturismo.com
Sotto e a lato - Alcuni scorci della colorata isola di Mauritius: il tempio Tamil, una tipica casa creola e un avvincente giro nell’entroterra in 4x4
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MAURITIUS, ISTRUZIONI PER L’USO
con il percorso “L’aventure du sucre”: tutti i segreti di lavorazione dello zucchero di canna in un antico zuccherificio convertito in museo interattivo di 5 mila metri quadrati. E presso la Rhumerie di Chamarel, degustazioni del miglior rhum di Mauritius.
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