PerchĂŠ un evento in...
Torino e Piemonte Eventi tra classici d’autore e inaspettate sorprese
Una destinazione dinamica, che alle sue icone evergreen ama accostare design e coreograďŹ e innovative. Un canovaccio di spessore storico e di assoluta avanguardia, per il Mice che ama stupirsi
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Nel cuore di Torino, un capolavoro tornato all’antico splendore ed uno staff di specialisti nell’organizzazione di eventi. Elegantemente affacciato sugli ottocenteschi giardini La Marmora, progettati nel 1863 e che ospitano querce, tigli, ippocastani e platani centenari, il Palazzo della Luce è idealmente ubicato nel cuore di Torino. A pochi passi si trovano infatti le più scenografiche ed eleganti piazze storiche: Piazza Castello, Piazza S. Carlo, Piazza Solferino; le vie dello shopping e del passeggio come via Roma e via Garibaldi e il nucleo più antico e caratteristico della città, le Porte Palatine e il suo vivace quartiere oltre che il tempio della fede per eccellenza, il Duomo, custode della Sacra Sindone. Al piano nobile del Palazzo, preceduta da un maestoso scalone marmoreo, una grande sala di 200 metri quadrati con un soffitto a volta impreziosito da centinaia di fiori bianchi a rilievo accoglie gli ospiti in un ambiente suggestivo, scenografico, maestoso ed elegante. Il salone, che può ospitare fino a 190 persone per una cena e fino a 250 per un convegno o un evento in piedi, è dotato di aria condizionata, impianto di illuminazione dimerabile, impianto audio-video, schermo cinematografico a scomparsa di metri 6 x 5. Completano la location una cucina professionale, un locale di supporto per il catering, un piccolo studio con affaccio su un giardino storico. La struttura è accessibile a persone con disabilità ridotta. Via Antonio Giuseppe Bertola, 40 - 10122 Torino - info@ilpalazzodellaluce.com - www.ilpalazzodellaluce.com - info: +39 347 4162809
VILLA SASSI
Un’oasi di pace, di festa e di lavoro, a pochi passi dal centro di Torino Splendida ed elegante residenza di villeggiatura del 1700, a poca distanza dal centro di Torino, immersa in un parco secolare, annoverato tra i più belli d’Italia, è il luogo ideale per feste di nozze, perfetta per eventi privati ed aziendali, è speciale in ogni occasione ed in ogni stagione. I grandi saloni, la loggia che può essere coperta e scaldata nella stagione fredda, i piccoli salotti, la grande cucina, l’angolo bar, le camere di supporto per ospiti e organizzatori: Villa Sassi offre soluzioni versatili che la rendono location d’eccezione e d’eccellenza. VILLA SASSI Strada al Traforo di Pino, 47 - 10132 Torino Tel. 347 4162809 bertola29@virgilio.it
Il nuovo che avanza
P
er essere l’icona italiana delle regge sabaude, ama chiaramente i venti di innovazione che spettinano la sua geometria ordinata, palesando una propensione al cambiamento. È determinata e in movimento, Torino, non più “solo” city Unesco e company town, bensì una destinazione congressuale e di loisir che destina attenzione al rinnovo e alla cura del patrimonio culturale, distinguendosi per knowhow in diversi settori: automotive, aerospaziale, food e biomedicale. Spessore storico e assoluta avanguardia, quindi, per Torino, con un conseguente nuovo posizionamento della città e, tutt’intorno, la destinazione Piemonte.
Innovazione è la parola chiave di Torino e Piemonte, sinonimo di una destinazione dalla rigenerazione urbana in itinere. Un patrimonio per il Mice, che qui trova icone evergreen e inediti millennial presentata da Turismo Torino e Provincia Convention Bureau e sostenuta da professori del mondo accademico locale. Si tratta, in particolare, di congressi a carattere scientifico e tecnologico promossi dal Politecnico e dall’Università
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
Icca avanti tutta Torino avanza anche nel ranking di Icca, passando dal 117esimo al 72esimo posto: un avanzamento di ben 45 posizioni che nel contesto italiano vede Torino davanti a Venezia e Bologna e dietro a Roma - ventesima –, Milano – 33esima – e Firenze. Nella classifica europea, invece, Torino si posiziona al 37esimo posto – come Glasgow –, prima di Bologna e Venezia e dopo Roma, Milano e Firenze. Secondo la ricerca, nel 2017 Torino ha ospitato 36 congressi con le caratteristiche richieste – contro i 23 del 2016 –, alcuni dei quali acquisiti grazie alla candidatura
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I giardini all’italiana dell’Isola Bella, sul lago Maggiore. A destra, il castello del Valentino a Torino, oggi sede della facoltà di Architettura. Nella pagina accanto, in alto, la bellezza riposante delle Langhe e, sotto, il Monte dei Cappuccini a Torino, sulla riva destra del Po. Nella pagina precedente, una veduta aerea di Torino, città di sorprese per il Mice e l’avveniristico ponte Meier di Alessandria
come, per esempio e solo per citarne alcuni, il IX International Meeting on Steroids and Nervous System – 11-15 febbraio e con trecento partecipanti –, il II Congresso Internazionale Strigolactones – progetto europeo Cost Fa1206 – 27-31 marzo – quattrocento partecipanti – e il Biomedical Circuits and Systems Conference, in calendario dal 19 al 21 ottobre e con la presenza di 350 delegati. Con lo sguardo al futuro, Daniela Broglio, dal 2018 nuovo direttore di Turismo Torino e Provincia, ha dichiarato: «Da oggi al 2020 abbiamo in agenda 13 grandi eventi congressuali, per i quali sono previsti 12mila partecipanti e una ricaduta sul territorio compresa tra i nove e i dieci milioni di euro. E ne arriveranno altri ancora. Nel 2017 sono state presentate 25 candidature». Un presente vissuto nell’innovazione, quindi, con la destinazione pronta a incrementare opzioni e soluzioni.
Sincrono e complementare La carta vincente di Torino, quella giocata sul tavolo dello stupore, è oggi il nuovo volto della destinazione, un inedito patrimonio interamente fruibile dal Mice. I tre nuovi percorsi dedicati ai luoghi della trasformazione urbanistica di Torino, per esempio, che segnano l’avvio dell’accordo tra Urban Center Metropolitano e Turismo Torino e Provincia. Tre percorsi che attraversano
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Piemonte arancione!
la città e ne raccontano l’anima più contemporanea e intitolati “La città postindustriale”, “L’arte nei luoghi della città fordista” e “Da San Salvario a Lingotto”. E sempre tre sono le sperimentazioni delle Officine Nord delle Ogr: dove si riparavano treni, oggi si fabbricano idee ed ecco tre mostre sulla società digitale, complementari fra loro: “Social facts”, “Learn & Play” e “The NewsRoom”, tutte incentrate su un unico focus tematico, il rapporto fra arte, tecnologia e innovazione. Battezzati ad aprile, questi progetti rappresentano un nuovo ecosistema per lo sviluppo e la crescita del capitale culturale, sociale ed economico del territorio in continuità con la propria storia, direttrici di unicità e novità che la meeting industry non può lasciarsi sfuggire, tutte da percorrere. Torino si palesa centro gravitazionale per
i mondi del contemporaneo con le sue Officine Nord delle Ogr e rivela l’ultimo asse del progetto Ogr: le Officine Sud, che verranno completate entro la fine del 2018. Nell’area di circa novemila metri quadrati, infatti, sarà sviluppato – in collaborazione con partner locali e internazionali – un hub per la ricerca scientifica, tecnologica e industriale. Le Officine Sud saranno uno spazio flessibile, progettato per ospitare a rotazione realtà in costante mutamento alle quali verranno forniti tre ingredienti indispensabili: supporto ai processi di ricerca e sviluppo, connessione con imprese sensibili ai temi dell’open innovation, opportunità di confronto con investitori e business angel. Le attività sviluppate in quest’area saranno anche un “motore” per alcuni dei contenuti proposti nelle Officine Nord.
Tecnologia e multimedialità Ambienti digitali interattivi, esperienze di realtà aumentata e percorsi immersivi multisensoriali per le frontiere dell’innovazione scientifica, tecnologica e industriale, quindi, con l’appeal di Torino che continua a crescere. Sempre più appetibile e gustosa, in occasione di “Bocuse d’Or Europe 2018”, fra le più autorevoli competizioni gastronomiche internazionali: è la prima volta
Sono 28 le bandiere arancioni conquistate dal Piemonte per il triennio 20182020. La destinazione si aggiudica la medaglia d’argento sul podio italiano, con la classifica guidata dalla Toscana. Ecco i borghi-gioiello: ■ Agliè (To) ■ Alagna Valsesia (Vc) ■ Avigliana (To) ■ Barolo (Cn) ■ Bene Vagienna (Cn) ■ Bergolo (Cn) ■ Candelo (Bi) ■ Cannero Riviera (Vb) ■ Cannobio (Vb) ■ Cherasco (Cn) ■ Chiusa Di Pesio (Cn) ■ Cocconato (At) ■ Fenestrelle (To) ■ Fobello (Vc) ■ Gavi (Al) ■ Grinzane Cavour (Cn) ■ La Morra (Cn) ■ Macugnaga (Vb) ■ Malesco (Vb) ■ Mergozzo (Vb) ■ Monforte D’alba (Cn) ■ Neive (Cn) ■ Orta San Giulio (No) ■ Ozzano Monferrato (Al) ■ Santa Maria Maggiore (Vb) ■ Usseaux (To) ■ Varallo (Vc) ■ Vogogna (Vb)
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Panoramica della centralissima piazza Castello a Torino. In alto, Stresa: elegante e per gli eventi di alto profilo del Mice
che le finali europee approdano in Italia e sono in calendario dall’8 al 16 giugno proprio a Torino. Perfettamente in linea con il 2018, proclamato “anno del cibo italiano”, la destinazione palesa un calendario di iniziative che intrecciano cibo e cultura che è iniziato allo scoccare dell’anno in tutto il Piemonte, per un racconto a più voci: è il “Bocuse d’Or Europe 2018 Off”, un calendario di iniziative realizzato con la partecipazione di musei, fondazioni e istituti culturali, protagonisti e interpreti del mondo dell’enogastronomia, partner pubblici e privati. Molti gli spunti per il Mice, che può agganciare a un congresso una serie di attività: l’arte della tavola nella storia, per esempio è al centro della mostra “La cucina di buon gusto” – sino a settembre –, a cura dei Musei Reali, un viaggio tematico intorno al cibo che espone disegni, manoscritti, incunaboli, cinquecentine, opere rare a stampa, pubblicazioni specialistiche settecentesche e ottocentesche provenienti dagli archivi della biblioteca reale. Interessanti gli appuntamenti curati dagli istituti culturali del Piemonte, che consentono al Mice di approfondire nozioni di carattere storico e scientifico attraverso i secoli e sul rapporto uomo-ambiente in una perfetta comprensione della destinazio-
ne: dalle musiche da tavola ai cerimoniali dei banchetti reali, dalle politiche agricole di Cavour agli scritti di Luigi Einaudi su agricoltura e territorio, passando dalle tavole degli operai e degli impiegati dell’Olivetti a icone piemontesi che, come il Vermut, hanno conquistato il mondo.
Incisività naturale Torino fa sistema e ha recentemente dato il via al piano congiunto di promozione internazionale, un progetto che si inserisce nel protocollo d’intesa siglato lo scorso aprile tra le città di Torino, Alba, Bra, le Atl Turismo Torino e Provincia, Langhe, Roero e la Regione Piemonte, con il contributo di Fondazione Crt e Sagat. Obiettivo comune è combinare le capacità attrattive complementari: la ricchezza storica e culturale di Torino unitamente all’offerta enogastronomica e paesaggistica di Langhe e Roero, distretto riconosciuto patrimonio mondiale dall’Unesco. E nel patrimonio dell’Unesco è anche il Monferrato, addirittura – da pochi mesi – il primo sito Unesco ad avere una “mappa partecipata” che il Mice potrà disegnare di volta in volta, modificandone i punti d’interesse, aggiungendo consigli e suggestioni personali. L’idea è di Donato Lanati – fra i guru dell’enologia e fondatore dell’Università dell’enologia –, e un portale web raccoglierà i consigli. Percorsi Mice di alto profilo e incastonati nella natura piemontese vedono i riflettori puntati sull’area del Lago Maggiore, del Lago d’Orta e del Lago di Mergozzo, a una cinquantina di chilometri dall’aeroporto di Milano Malpensa, con una pluralità di eventi di livello internazionale ospitati a Stresa e a Baveno. Lo scenario è grandioso e non a caso i giardini del Lago Maggiore sono entrati nel network dei Grandi giardini italiani: Isola Bella, Isola Madre, Rocca di Angera e il parco di Villa Pallavicino. E l’eccellenza del territorio si esprime anche con l’assegnazione delle bandiere lilla a Verbania e Baveno, che sventoleranno da quest’anno e per un biennio nelle due destinazioni. Un binomio d’eccellenza, visto che la bandiera lilla riconoscere la sensibilità e l’attenzione dei comuni verso il turismo accessibile.
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I protagonisti della destinazione I
l Mice è interessato a novità e opportunità e alla fruibilità della destinazione concorrono le azioni sinergiche degli attori, che fanno da mentore alla meeting industry. A iniziare da Marcella Gaspardone, direttore marketing di Turismo Torino e Provincia. Il 2018 si avvia al primo semestre. Quali sono i risultati raggiunti sino a ora dal convention bureau, gli obiettivi in essere e quelli futuri? «Il 2018 si è aperto con un’importante novità per il congressuale a Torino. In collaborazione con la Camera di commercio di Torino, è stato stanziato un fondo incentivi per acquisire congressi, convegni e meeting aziendali. Per gli eventi in candidatura, affinché la scelta della destinazione ricada su Torino, il convention bureau offre un pacchetto di agevolazioni, di servizi e di benefit economici. Per accedere al contributo economico, l’evento deve svolgersi tra il 2018 e il 2020 e deve includere almeno due pernottamenti consecutivi». Torino ha battuto Graz e si è aggiudicata il Con-
Protagonisti autorevoli che, con la loro esperienza, creano unità d’intenti intorno a un progetto comune di grande valenza per il Mice: la destinazione Torino e Piemonte gresso di geomeccanica computazionale 2020, un evento che tornerà in Italia dopo quindici anni di assenza dall’Europa. Quali sono state le strategie che hanno portato a questo traguardo? «Sì, dopo tre lustri il congresso tornerà in Italia e proprio a Torino. È un risultato che testimonia l’ottima riuscita dell’evento nel 2005 – edizione tenutasi a Torino –, unito alle eccellenze del mondo accademico locale, sempre più riconosciute a livello internazionale. La sinergia tra il settore medico-scientifico e tutti i soggetti cittadini pubblici e privati ci rendono vincenti nelle gare per l’acquisizione di importanti congressi». Ci sono sempre opportunità di crescita. Lo ha palesato il 72esimo posto di Torino nel ranking di Icca. Quali sono state le linee d’azione del con-
Marcella Gaspardone, direttore marketing di Turismo Torino e Provincia. Sopra il titolo, Palazzo Reale, teatro del regno sabaudo per tre secoli
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Perché un evento in... Torino e Piemonte vention bureau che hanno dato maggiore incisività al posizionamento della destinazione? «Senza dubbio il pacchetto di benefit che abbiamo proposto ha dato ancor più slancio al posizionamento di Torino nel panorama congressuale. Oltre a questo, la stretta collaborazione con il Politecnico di Torino e con l’Università, realtà di rilievo nel mondo accademico e scientifico internazionale, ci consentono di far crescere Torino nelle classifiche di settore. Grazie all’operato di Turismo Torino e Provincia sono stati molteplici, i congressi realizzati nel 2017». Daniela Broglio, al vertice di Turismo Torino e Provincia. Sotto, Torino e l’inconfondibile profilo della Mole. Nella pagina accanto, Serralunga d’Alba, Medioevo e vigneti
Come è articolato il mercato italiano della meeting industry che sceglie Torino per i propri eventi? Ci sono aree di provenienza prevalenti e, se sì, in quale contesto e per quali numeri? E nel contesto internazionale? «Le tipologie di eventi realizzati a Torino sono diverse. Vi è una forte componente di meeting aziendali anche di grandi dimensioni, come per esempio la convention Wella di febbraio, che ha richiamato cinquemila partecipanti al Pala Alpitour, così come una buona percentuale di congressi medico-scientifici. Per quanto riguarda la provenienza geografica, sebbene siano sempre in percentuale maggiore gli eventi di carattere nazionale, cresce il posizionamento della città nel contesto internazionale, grazie anche alle nuove rotte aeree da e verso Stoccolma, Lisbona, Siviglia, che si aggiungono ai collegamenti con tutti i principali hub europei».
Nel mese di gennaio è avvenuto il cambio ai vertici di Turismo Torino e Provincia: nuovo direttore è ora Daniela Broglio, che abbiamo intervistato. Dieci anni di presenza nel Comitato direttivo di Turismo Torino e Provincia e poi, allo scoccare del 2018, la nomina a direttore. Quali sono le sue priorità? «L’Atl Turismo Torino e Provincia si trova, anche a causa della nuova legge regionale, in un momento di passaggio e trasformazione da consorzio a società consortile. Detto questo, nel momento in cui Torino ha raggiunto una posizione di destinazione consolidata e riconosciuta a livello nazionale e internazionale, il territorio circostante – in particolare zone quali il Canavese, il Pinerolese e le Valli di Lanzo, per citarne alcune – pur avendo lavorato molto per proporre un’offerta turistica slow e all’insegna dell’outdoor registrando un segno positivo negli arrivi e presenze nel corso del 2017, necessitano di posizionarsi maggiormente nell’offerta turistica regionale contando su una maggiore sinergia con il capoluogo per ottenere risultati efficaci. Lavoreremo molto, quindi, nel migliorare l’offerta di Torino – forte culturalmente – ma che necessita di farsi conoscere maggiormente sotto altri aspetti come l’enogastronomia. Per questo c’è sempre più sinergia con gli enti di riferimento, le associazioni di categoria e gli operatori, proprio nell’anno nazionale del cibo».
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Il suo background evidenzia importanti incarichi in tutto il territorio. In quale misura possono essere applicate le sue conoscenze al posizionamento della destinazione? «Nella mia esperienza ventennale, anche se con incarichi diversi, posso affermare di aver maturato una conoscenza di tutto il territorio di competenza della nostra Atl. Questo sicuramente mi permette di poter sfruttare i punti di forza che ci sono e nel contempo di sviluppare delle azioni che possano permettere di superare le debolezze. Tra queste, la “non abitudine” a lavorare in squadra tra il pubblico e il privato. Ritengo, infatti, che per potersi proporre in un mercato turistico globale occorra unire le forze e proporre un’offerta turistica integrata avvalendosi di tutti gli attori presenti sul territorio». Lei è autrice di diverse pubblicazioni incentrate su arte e architettura in Piemonte. Una competenza e una passione che la muoveranno a incentrare sempre più azioni legate alla cultura? «La mia formazione – dal liceo classico alla laurea in architettura – mi ha portata a conoscere e approfondire gli aspetti legati alla valorizzazioRI I KIWXMSRI HIM FIRM GYPXYVEPM I ǻRS E TSGS tempo fa la cultura era legata ai beni come l’archeologia, la letteratura, l’arte, la scienza e l’an-
Speciale 2018: agevolazioni per gli eventi a Torino Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, in collaborazione con Camera di commercio di Torino, invita il Mice a realizzare un evento in città e nel suo territorio metroŞŅĬĜƋ±ĹŅØ ŅýųåĹÚŅ ƚĹ ƴ±ĹƋ±ččĜŅŸŅ pacchetto. Unitamente ai servizi e ±ĬĬå ±čåƴŅĬ±DŽĜŅĹĜ ÏŅĹÏ域Ĝ ± ޱųƋĜųå Ú±ĬĬå ü±ŸĜ ÚĜ ϱĹÚĜÚ±Ƌƚų± ĀĹŅ ±Ú ±ųųĜƴ±ųå ±ĬĬű±ÏÏŅčĬĜåĹDŽ± ÚåĜ ޱųƋåcipanti, il convention bureau mette a disposizione uno speciale conƋųĜÆƚƋŅ åÏŅĹŅĵĜÏŅ Şåų čĬĜ åƴåĹƋĜ ĜĹ Ï±ĹÚĜÚ±Ƌƚų±Ø ±þĹÏĘæ Ĭ± ŸÏåĬƋ± ÚåĬĬ± destinazione ricada su Torino. Per accedere al contributo economico, la richiesta deve pervenire entro il 30 novembre 2018, l’evento deve essere previsto tra il 2018 e il 2020 e includere almeno due pernottamenti consecutivi.
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Roberto Barbieri, amministratore delegato Sagat Spa. A destra, il Sacro Monte di Varallo, patrimonio dell’Unesco. Sotto, il castello reale di Govone, in provincia di Cuneo. In basso a destra, il lago d’Orta e il suo gioiello, l’sola di San Giulio
tropologia, solo per citarne alcuni, oggi l’offerta culturale vuol dire anche paesaggio, folklore ed enogastronomia. Per questo abbiamo ideato – per citarne uno - il prodotto “Castelli e dimore storiche”, che propone castelli e dimore visitabili con aperture esclusive. Una proposta che evidenzia quanto i beni culturali non vadano considerati come un’isola solitaria ma collegati a tutto il territorio». L’accessibilità è un fattore essenziale, per una destinazione Mice. E in Piemonte il riferimento è l’aeroporto di Torino Caselle, gestito da Sagat Spa. Di seguito l’intervista a Roberto Barbieri, amministratore delegato Sagat Spa.
Lo scalo di Caselle è sempre stato operativo: dal 2009 non ha mai chiuso, solo un volo dirottato verso un altro aeroporto. Al contrario, molti sono stati i voli arrivati a Torino per problemi in altri scali. Un biglietto da visita oltremodo interessante per il nostro settore. Un suo commento? «L’aeroporto di Torino è da sempre scalo all’avanguardia. L’efficienza delle infrastrutture si accompagna all’alta professionalità di tutti coloro che giornalmente lavorano per mantenere elevati gli standard di eccellenza, anche in condizioni atmosferiche avverse. In particolare, nel 2017 l’aeroporto di Torino è entrato a far parte dell’Eapn – European Airports Punctuality Network – di Aci Europe, il maggior organismo associativo degli aeroporti europei, raggiungendo un alto livello di puntualità dei voli e ottenendo la terza posizione per puntualità – entro 15 minuti dall’orario programmato – tra i membri dell’Eapn». Il 2016 è stato un anno record, per l’aeroporto di Torino, che ha registrato una crescita del 7,8 per cento rispetto all’anno precedente. Quali sono i risultati del 2017 e le proiezioni per il 2018? «La crescita dell’aeroporto di Torino è proseguita anche nel 2017, in cui è stato possibile realizzare un nuovo record storico di passeggeri, superando la barriera dei quattro milioni e il precedente record annuale del 2016, trasportando nel corso dello scorso anno 4.176.556 passeggeri, con una crescita dell’aviazione commerciale di linea e charter del 5,8 per cento rispetto all’anno precedente. Dopo quattro anni di crescita, nel 2018 cercheremo di mantenere le posizioni acquisite: l’equilibrio dell’offerta di voli low cost e full carrier, di destinazioni nazionali e internazionali e l’alta qualità del servizio nei confronti dei passeggeri, così come delle compagnie aeree». Aumenta, il traffico aereo a Torino. Ci racconta le principali novità che l’aeroporto ha in serbo per questo 2018 e quali saranno le città italiane mag-
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mentre a partire da settembre EasyJet inizierà a operare il collegamento giornaliero con Napoli».
giormente collegate con la destinazione? «All’inizio del 2018 sono stati inaugurati i nuovi voli per Stoccolma – che continuano anche nella stagione estiva con una doppia frequenza – e per Parigi, operativo con tre frequenze settimanali. Entrambi di Blue Air, stanno riscuotendo un buon successo. A giugno, invece, si festeggia l’arrivo di Aegean, che opererà nella stagione estiva il nuovo volo per Atene con la possibilità di proseguire verso numerose altre mete in Grecia. Per la prima volta, inoltre, quest’estate l’aeroporto di Torino sarà collegato con Marrakech con volo diretto. Sul fronte dei collegamenti nazionali, Blu Express servirà il traffico verso la Sardegna con un nuovo collegamento con Cagliari,
È nel dna di Sagat il continuo miglioramento della competitività dello scalo. Come intende sviluppare i servizi rivolti all’utenza business, fidelizzando la meeting industry? «L’aeroporto di Torino ha sviluppato i servizi per tutta l’utenza e in particolare quelli rivolti alla clientela business come, per esempio, i servizi executive, disponibili sia in partenza sia in arrivo. Fra questi vi sono sala riunioni, hostess dedicate, accoglienza gruppi, check-in riservati, servizio di porteraggio per i bagagli da stiva e servizio sottobordo con mezzo privato. Inoltre, la nuova gestione diretta da parte di Sagat della Piemonte Lounge, la sala Vip dell’aeroporto di Torino, garantisce grande attenzione al cliente, con un team dedicato che si occupa anche del servizio fast track presidiato». Le sinergie sono necessarie. Quali quelle di Sagat con il territorio e, soprattutto, favorevoli alla meeting industry? «Nel corso degli ultimi anni l’aeroporto di Torino ha consolidato le partnership con gli attori territoriali del settore, fornendo loro assistenza qualificata e visibilità in occasione dei maggiori eventi. Alcuni esempi sono la Convention Mondiale della camere di commercio, la Convention internazionale lyoness, il Festival del lavoro, View conference e altri meeting coordinati dal Torino Convention Bureau. Per il 2018 si collabora con il Bocuse d’Or e numerosi altri».
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Parola d’ordine, eventi
Fatti, non parole. A Torino e in Piemonte il Mice trova sempre nuove idee per eventi, incentive e post congress. C’è solo l’imbarazzo della scelta, per iniziare a programmare i prossimi appuntamenti
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Sopra, la Basilica di Superga a Torino, dell’architetto Filippo Juvarra. Nella pagina accanto, dettagli di Palazzo Madama a Torino.
a destinazione è effervescente, quando è ora di far scendere in campo eventi e appuntamenti. Alcuni sono dei must, come il Salone Internazionale del Libro, Torino Film Festival, Torino Comics, Terra Madre Salone del Gusto e Torino Jazz Festival. E poi ci sono le novità, con un calendario di manifestazioni di ampio respiro, interessanti post congress a corollario di eventi corporate. Alle iniziative legate all’Anno europeo del patrimonio 2018, per esempio, Torino risponde con una mostra diffusa sul territorio cittadino, presente in tre diverse sedi espositive: “Anche le statue muoiono”. Un progetto espositivo che invita alla riflessione sull’importanza del patrimonio culturale, creando un filo capace di unire tre prestigiose sedi espositive – Museo Egizio, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e
Musei Reali – e i reperti del passato con opere contemporanee. In mostra sino a settembre, vede il Museo Egizio aprirsi per la prima volta all’arte contemporanea. L’alter ego della modernità è il passato, che in questa destinazione è a profusione e un must sono sicuramente le Residenze Reali, che invitano il Mice ai loro Brindisi a Corte, consentendo di scoprire i fasti delle residenze attraverso una rappresentazione teatrale e la degustazione di vini e specialità gastronomiche piemontesi. Un’occasione per conoscere meglio questi capolavori d’architettura sotto l’egida dell’Unesco, così come i paladini di Bacco coltivati intorno alle dimore sabaude, indiscussi protagonisti della quotidianità dell’epoca. Un’idea per post congress che consentono un viaggio nel tempo alla scoperta dei vini prediletti dai sovrani d’Italia, della coltivazione dei vigneti e dei segreti dei sontuosi banchetti regali. Ritorno al presente, invece, con Esperienza Vermouth: vino, zucchero, erbe e fantasia, un laboratorio multisensoriale alla scoperta del vino piemontese aromatizzato più celebre al
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Perché un evento in... Torino e Piemonte
Sopra, da sinistra, il Santuario di Vicoforte, dalla grandiosa cupola ellittica, Baveno, uno scatto in notturna e Porta Palatina, fra i simboli di Torino. Sotto, Pallanza, di fronte al Golfo Borromeo
E se questo non bastasse, ecco il Festival Lago Maggiore LetterAltura, in calendario a settembre, a Verbania e in diverse sedi.
Sacro e profano A marzo è stata inaugurata la Casa del profumo, il nuovo polo museale di Santa Maria Maggiore, in Valle Vigezzo, con il supporto di importanti finanziamenti e partnership. Un museo multisensoriale che celebra la storia della fragranza abbinata al nome della località di Colonia che è, in realtà, italiana: il museo, infatti, nasce proprio con lo scopo di raccontare l’origine vigezzina dell’Acqua di Colonia. Profumo di sacro, invece, per percorsi incentive o post congress ai tre sacri monti del territorio, patrimonio dell’Unesco: il Sacro Monte della Santissima Trinità di Ghiffa innanzitutto, Riserva Naturale Speciale con un santuario e tre cappelle, da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo. Segue il Sacro Monte di Orta, un complesso monumentale posto sulla sommità di una collina alle spalle del centro abitato, con 21 cappelle poste nell’ordine crono-
logico della vita di San Francesco che si susseguono lungo un percorso a spirale. La Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario – con le sue 15 cappelle –, infine, si erge sullo storico colle di Mattarella che sovrasta il capoluogo ossolano di Domodossola. Accanto al complesso sacro, l’itinerario “Via dei torchi e dei mulini” permette al Mice di avventurarsi nelle antiche testimonianze di economia rurale.
In prima fila Rassegna itinerante di cultura e gusto è Golosaria Monferrato, appuntamento annuale e primaverile nella quinta Unesco. Una pluralità di itinerari e circa duecento chilometri di percorsi
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Pioggia di stelle sui ristoranti di Torino e Piemonte Ecco i ristoranti stellati del Piemonte, presenti sulla Guida Michelin 2018 Località
con degustazioni e routing ad hoc attraverso centri storici e natura. Sorsi di territorio che si accostano ai prelibati tartufi della Fiera internazionale del tartufo bianco di Alba, quest’anno in calendario dal 6 ottobre al 25 novembre. Si terrà a settembre e a Cuneo, invece, l’annuale edizione di Biteg, Borsa internazionale del turismo gastronomico. E ancora seduzioni gustose con una kermesse dal sapore squisitamente territoriale, Riso & rose: in calendario in primavera, quest’anno festeggia i primi diciott’anni dal 5 maggio al 17 giugno. La rassegna si snoda in oltre trenta località fra le colline del Monferrato e della piana del Po, una fattiva sinergia fra realtà e aziende delle quattro province di Alessandria, Asti, Pavia e Vercelli. Sino alla fine di ottobre, invece, a Novara il Mice può scoprire la cupola di San Gaudenzio, realizzata dal genio di Alessandro Antonelli, mentre ad Alessandria, distesa tra Tanaro e Bormida, il Mice è invitato al conservatorio Vivaldi, che propone il consueto ciclo di concerti “Incontri musicali”, tradizione che annualmente incontra la risposta del pubblico più esigente. Come quello del Festival della lettura di Ivrea, annuale e a giugno: il festival, giunto quest’anno alla sesta edizione, vede protagonista la lettura in tutte le sue declinazioni. Non solo letteratura nell’accezione più classica del termine ma anche saggistica, fumetto, musica, teatro, arte, illustrazione e fotografia. E scatti di colore e folklore sono quelli che ritraggono il Mice a Ivrea in occasione del suo storico carnevale, evento in cui storia e leggenda si intrecciano per dar vita a una manifestazione dal forte valore simbolico. È il più antico carnevale storico d’Italia, affonda le sue radici nel Medioevo e culmina con la scenografica “Battaglia delle arance”.
Locale
Stelle
Acqui Terme (Al)
I Caffi
✩
Alessandria (Al)
I Due Buoi
✩
Alessandria Spinetta / Marengo (Al)
La Fermata
✩
Canelli (At)
San Marco
✩
Il Cascinale Nuovo
✩
Tigliole (At)
Ca’ Vittoria
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Pollone (Bi)
Il Patio
✩
Alba (Cn)
Piazza Duomo
✩✩✩
Alba (Cn)
Larossa
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Alba (Cn)
Locanda del Pilone
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Villa d’Amelia
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Canale (Cn)
All’Enoteca
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Cervere (Cn)
Antica Corona Reale-da Renzo
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Da Francesco
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Marc Lanteri al Castello
✩
Guarene (Cn)
La Madernassa
✩
La Morra (Cn)
Osteria Arborina
✩
La Morra (Cn)
Massimo Camia
✩
Piobesi d’Alba (Cn)
21.9
✩
Priocca d’Alba (Cn)
Il Centro
✩
Il Ristorante di Guido da Costigliole
✩
Serralunga d’Alba (Cn)
La Rei
✩
Serralunga d’Alba (Cn)
Guido
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La Ciau del Tornavento
✩
Tantris
✩
Villa Crespi
✩✩
Al Sorriso
✩✩
Locanda di Orta
✩
Gardenia
✩
Isola d’Asti (At)
Benevello (Cn)
Cherasco (Cn) Grinzane Cavour (Cn)
Santo Stefano Belbo (Cn)
Treiso (Cn) Novara (No) Orta San Giulio (No) Soriso (No) Orta San Giulio (No) Caluso (To)
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Perché un evento in... Torino e Piemonte
Torino e Piemonte on the road Una miriade di post congress per ogni inclinazione e, soprattutto, in qualsiasi periodo dell’anno. Nel segno della destagionalizzazione, uno dei grandi punti di forza della destinazione Torino e Piemonte
T
orino è vicina. L’operativo voli 2018 dell’aeroporto di Caselle presenta nuovi collegamenti e indica una sempre maggiore accessibilità alla destinazione Piemonte, a iniziare proprio da Torino. Innumerevoli, le chiavi di lettura per post congress in questa città e un’esperienza divertente ed ecosostenibile – è la città più “green” d’Italia, con un indice di verde visibile del 16,2 per cento – per scoprire Torino e le sue Residenze Reali è con le biciclette a pedalata assistita. Il Mice può “sfrecciare” senza sforzo lungo le piste ciclabili della destinazione, attraversando luoghi famosi e meno noti con guide esperte il cui scopo è
quello di stupire con aneddoti e curiosità. Targati Torino e nella sua provincia sono i post congress, i percorsi di incentivazione e i team building realizzabili in un mosaico territoriale che si può idealmente suddividere in quattro aree. A nord ovest il Canavese, con le sue ondulazioni appena accennate, i laghi, i castelli, le rievocazioni storiche e il carnevale di Ivrea, poi il Mice può proseguire verso ponente nelle valli Orco e Soana, con rocce e ghiacciai e, a nord ovest di Torino, ecco le valli di Lanzo, mentre verso ovest la Val di Susa s’incunea nella catena alpina. Il quarto scenario, infine, è dato da un lembo di pianura a sud-ovest di Torino e da due valli, Chisone e Pèllice, che confluiscono su Pinerolo. La Val Chisone, stringendosi a Fenestrelle per il baluardo naturale del monte Orsiera, si apre verso il Sestriere in grandiosi scenari e ambientazioni di incentive a tutto sport. Ovviamente anche e soprattutto invernali.
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Classici da tendenza Il Piemonte si specchia nei suoi laghi sulle cui rive il Mice trova location e quinte per eventi, post congress e incentive. Il benvenuto alla meeting industry viene innanzitutto dal Lago Maggiore, dal Lago d’Orta e del Lago di Mergozzo. Un ventaglio di scenari incentrati soprattutto su natura, sport e avventura: via libera a team building sui campi da golf, oppure sugli specchi lacustri dove primeggiano canoa, vela, yachting e sci nautico. E anche la mountain bike, con itinerari facili e per tutte le esigenze del Mice. In inverno, invece, è il carosello bianco a fare da set mentre le emozioni si giocano fra sci, sci alpinismo e snowboard. Per il Mice più adrenalinico ci sono la Lago Maggiore Zipline, l’emozione del volo alla portata di tutti e si può prendere in considerazione anche il Lago Maggiore Aquadventure Park di Baveno, un parco-avventura con interessanti soluzioni di team building. Fra le nuove attività del 2018, vi sono la parete di roccia – fino a 12 metri di altezza –, spettacoli di falconeria e campo da calcio a cinque con illuminazione notturna: la coesione nei team building è sempre desta.
Routing da Unesco Monferrato, Langhe e Roero, ovvero la trinità – fra i siti Unesco – dell’eccellenza enogastronomica della destinazione. Il Piemonte invita il Mice a percorrere la bellezza e l’intensità delle sue colline e di far caso a particolarità e a curiosità, che sono tutte dietro l’angolo. A Cella Monte, per esempio, il famoso salame mantiene la sua tradizione grazie a un tabaccaio, oppure Fubine, che detiene il record di 52 “infernot”, poi Vignale, Frassinello, Olivola e Cave di Moleto, con la vista del Bricco Brera, da cui ammirare il patrimonio dell’Unesco. A seguire Rosignano,
Lo sapevate che…
✓ Il Piemonte – in particolare Torino – è fra i luoghi più innovativi in Italia e la Fiat Chrysler Automobiles risulta essere la terza azienda italiana più attiva nella richiesta di brevetti Ue. Sono questi i dati contenuti nel report annuale dell’Ufficio europeo dei brevetti – Epo –, uscito ad aprile 2018 e che certifica un 2017 da record per l’Italia. Grazie anche e soprattutto a Torino e Piemonte. ✓ Il Barolo è nato per volere di una donna. Il superbo paladino di Bacco, denominato “Re dei vini e il vino dei re”, è nato nei primi anni dell’Ottocento. La leggenda intrecciata a storia racconta che Giulia Colbert Falletti – l’ultima marchesa di Barolo, ora fra i più insigni comuni piemontesi votati al vino –, decise di far produrre il Nebbiolo come vino secco sulla scia di quelli francesi. Si affidò all’enologo Oudart e il risultato superò le aspettative. Il pregiato e neonato vino fu battezzato Barolo in omaggio alle tenute della nobildonna. ✓ Turin Eye di Torino è il più grande aerostato frenato del mondo. Con centomila passeggeri trasportati in sei anni, 36 metri di altezza, 23 metri di diametro del pallone e la capienza di trenta passeggeri, si leva in volo ogni venti minuti circa. Tutti i giorni all’anno, tempo permettendo. Gestita dalla società Soluzioni Artistiche, la mongolfiera frenata di Borgo Dora è unica in Italia: si tratta di un vero e proprio aeromobile, con pilota a bordo, registrato presso la European Aviation Safety Agency.
la valle del Grignolino, la Valle Ghenza e, per chiudere, Camagna. È poi la volta delle celebrità della destinazione, fra le quali spiccano Alba, Bra, Grinzane Cavour, Nizza Monferrato e Costigliole d’Asti. Sinuose colline che s’inseguono a perdita d’occhio, noccioleti, vigne che trascolorano in autunno, piccoli borghi senza tempo, vini divini, un territorio il cui nome è stampato a fuoco nella storia dell’enologia e della gastronomia italiana. Nel segno dello sport, invece, ecco i caroselli bianchi del Piemonte: Sauze d’Oulx, Bardonecchia e Sestriere, un circo bianco per il Mice che qui trova piste adatte a qualsiasi livello. Non solo. Anche una palestra a cielo aperto per qualsiasi attività di team building. Sestriere, per team building e post congress tutto l’anno. Nella pagina accanto, lo spartito d’arte degli interni della Reggia di Venaria Reale
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Perché un evento in... Torino e Piemonte
scelti per voi
Borgo Ramezzana Country House È
la casa del Mice. A Borgo Ramezzana Country House non ci sono clienti, solo ospiti, accolti in modo autentico e all’insegna di una totale attenzione alle loro esigenze e ai dettagli. Una dimensione di grande suggestione nella quale la realtà si stempera nella malìa dei particolari.
Profumo di storia e di stile, in questa antica dimora, trasformata in hotel di charme con vista sul Monferrato. L’indirizzo ideale per eventi ad alto potere emozionale
Oltre le rotte comuni
Borgo Ramezzana Country House Borgo Ramezzana 3, Strada Provinciale 7 13039 Trino (Vc) Tel. 0161 829412 info@borgoramezzana.it www.borgoramezzana.it
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Cornice ideale di riunioni del top management, team building, corsi di formazione e convegni raccolti, la Grangia di Borgo Ramezzana mantiene inalterate le sue preziose testimonianze architettoniche e pittoriche. Incastonata fra le risaie, alle pendici delle colline del Monferrato – patrimonio Unesco – e di una spettacolare cortina di montagne, la location è al centro di una delle più importanti riserve di uccelli migratori della regione, un mondo incantato nel quale passeggiare dopo gli eventi e nel quale riposare al meglio per rigenerarsi grazie a un silenzio ristoratore. Una location che spicca nel rispetto per l’ambiente con una serie di attenzioni, per esempio la geotermia, le biomasse e i trattamenti quotidiani a base di ozo-
no nelle camere per renderle purificate e salubri. Dormire al meglio e mangiare bene, proprio come a casa e infatti a Borgo Ramezzana Country House il Mice trova un elisir del territorio: per i vini e i salumi ecco il Monferrato, l’orto e il frutteto della location sono biologici mentre è dalla Valsesia che arrivano i formaggi. Qui tutto si snoda nel felice incontro tra passato e presente: soffitti a volta affrescati, travi in legno, pavimenti in cotto, scale in pietra e camini convivono in perfetta fusione con arredi antichi e preziosi del Seicento toscano, del Settecento piemontese e persino del lontano
Oriente, testimonianza di una raccolta durata decenni. Un gioiello di ospitalità che agli eventi dedica soluzioni personalizzate – e con tecnologia di ultima generazione – in quattro sale che accolgono sino a duecento persone. Le tensostrutture esterne di 175 metri quadrati installate nel parco, invece, sono fruibili in occasione di aperitivi outdoor a buffet, corsi e attività di team building mentre nell’esclusivo e raffinato Ice Bar possono essere organizzati servizi di coffee break, coffee station e caffetteria per un welcome drink o per i momenti di pausa durante gli eventi. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Centro Congressi Unione Industriale Torino C
i sono centri congressi che imprimono ricordi memorabili. Fra questi spicca il Centro Congressi Unione Industriale Torino, garanzia di coreografie sempre nuove da approntare e con una caratteristica che più di altre lo distingue: è infatti l’unica realtà congressuale nel panorama di Confindustria a proporre un’attività culturale sul territorio. Un’anima che si esprime in un “contenitore” dinamico e propositivo, un inesauribile format di spazi e di idee. Soprattutto d’autore.
Spazi in e salotto off Ideale interlocutore per eventi chiavi in mano, il Centro Congressi Unione Industriale Torino annovera fra i suoi plus anche un’ottimale accessibilità che lo vede a pochi minuti dalle stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa e facilmente raggiungibile dall’aeroporto di Caselle. Completamente cablata grazie alle più innovative tecnologie digitali, la location accoglie la meeting industry nelle sue quattro sale – in grado di ospitare da 15 a ottocento persone – affiancate da spazi espositivi e da quattro settecentesche “sale di rapinformazione pubblicitaria
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Il polo congressuale e culturale di Torino per eccellenza, un direttore d’orchestra che concerta soluzioni tailor made supervisionando ogni singola fase degli eventi
presentanza” ospitate nella nobile palazzina Marone Cinzano, storica dimora nonché simbolo dell’eclettismo torinese di fine Ottocento. Gli interni della palazzina, dal decoro neobarocco, prospettano su un giardino fruibile nella bella stagione. Gli eventi che il centro congressi ospita ogni anno sono numerosi, più di quattrocento, e a loro è dedicata anche una ristorazione di alto profilo, dal coffee break al pranzo a buffet, per oltre cinquecento partecipanti. E alto è il numero degli eventi culturali che qui prestano il fianco a perfetti post congress, per esempio gli Appuntamenti del mercoledì mattina, i Mar-
tedìSera e i Caffè Letterari. Da quest’anno, inoltre, è in scena la nuova edizione di Eccellenze piemontesi del Made in Italy, testimonianze incentrate sulle nuove frontiere dell’economia legate all’impresa 4.0. Effervescente nelle proposte e foriero di eventi di alto livello, il centro congressi è stato fra le sedi del prestigioso Salone Off in occasione del recente Salone Internazionale del Libro di Torino. Un successo che ha visto la presentazione di diversi autori e libri, fra i quali La cerimonia del nuoto, di Valentina Fortichiari, con la presenza di Marta Morazzoni in qualità di discussant.
Centro Congressi Unione Industriale Torino Sede Legale: Via Fanti 17, 10128 Torino Ingresso Sale Congressi Via Vela, 17 Tel. 011 5718277 Fax 011 5718531 centro.congressi@ui.torino.it www.centrocongressiunioneindustriale.it
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Perché un evento in... Torino e Piemonte
scelti per voi
Diageo Santa Vittoria A
l principio era un colosso nel settore food & beverage, nato in seguito alla fusione di due grandi gruppi, Grand Metropolitan e Guinness. Era il 1997. Ora la multinazionale Diageo – con sede a Londra – conta circa duecento mercati serviti e un fatturato di oltre 12 miliardi di euro. In Italia il suo polo produttivo è articolato su una superficie di ben ottantamila metri quadrati di superficie nel comune di Santa Vittoria d’Alba – provincia di Cuneo –, nel quale Diageo amplia il suo raggio d’azione con una dimora storica di proprietà e di grande appeal per gli eventi della meeting industry. Edificata nell’Ottocento per volontà di Carlo Alberto di Savoia, la dimora è stata in parte convertita – all’inizio del 2003 – in un centro congressi di prestigio raggiungibile in meno di mezz’ora di macchina dall’uscita autostradale di Asti e in una decina di minuti dalla stazione ferroviaria di Alba o di Bra.
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Una dimora ottocentesca edificata da Carlo Alberto di Savoia, ora polo congressuale al centro di un territorio in cui percorrere direttrici di storia e strade della cronaca
Nel segno del blasone Il primo piano della villa è il cuore del centro congressi nel quale vi sono una sala plenaria per cento persone, affiancata da alcune salette più raccolte che possono essere utilizzate per piccoli gruppi di lavoro, per il servizio di segreteria o anche per ospitare piacevoli coffee break. Quasi tutti gli spazi, con-
cepiti per molteplici soluzioni all’insegna della personalizzazione e della più moderna tecnologia, sono provvisti di illuminazione naturale –potenziata da interventi volti a sottolineare la bellezza architettonica – e rappresentano uno scenario di notevole impatto visivo grazie alle antiche travi a vista e alle volte a capriate. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Una piacevolezza storica per simposi di alto livello e anche per i momenti aggregativi post evento da apprezzare nel museo Diageo Glass Collection – ubicato al piano terra della struttura – che conserva una rara collezione di bicchieri, coppe e calici in vetro. Sotto imponenti volte di mattoni, infatti, vi sono antiche botti trasformate in teche che presentano una rassegna dell’arte vetraria che percorre ben 2.500 anni. Suddivisa in quattro sezioni, la collezione racconta la storia del bicchiere dai Romani in poi, con pezzi provenienti anche dalle province orientali dall’impero come la Siria e l’Egitto, fino ad arrivare alla scuola veneziana. Perfette per post congress sono anche le visite guidate della villa e la “Sala degli alambicchi e delle erbe”, adiacente alla struttura principale.
Passato e futuro in diretta Diageo Santa Vittoria è una fonte continua di sorprese. Nei sotterranei del centro congressi, infatti, vi sono le cantine utilizzate dal monarca oltre due secoli fa per la vinificazione delle uve prodotte nelle aziende agricole di sua proprietà. Fiore all’occhiello della location, si addentrano nella collina di Santa Vittoria informazione pubblicitaria
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e sono state scavate a mano: originariamente erano lunghe 2,8 chilometri e sono famose per aver dato spunto al film di Stanley Kramer I Segreti di Santa Vittoria con Anthony Quinn e Virna Lisi, oltre a essere state il set di alcune scene della fiction Zodiaco. In parte visitabili, le cantine rappresentano una chance in più per le attività post-congressuali proposte dalla direzione del Diageo Meeting Center, che suggerisce anche la scoperta del territorio in attesa di realizzare un progetto futuro, quello di organizzare eventi di nicchia estivi, con serate letterarie e musicali. Nel frattempo, la meeting industry può percorrere le strade di saperi e sapori che circondano la location, dove il Tanaro divide le colline delle Langhe dal Roero, entrambi annoverati nel patrimonio dell’Unesco. Un contest geografico che nel Medioevo ha favorito lo sviluppo di feudi, il cui ricordo si rinnova nella presenza di numerosi castelli. Manieri, appuntamenti gastronomici e rassegne d’arte si susseguono durante tutto l’anno e rappresentano il valore aggiunto e la cornice ideale di un post congress. Nel caso di simposi della durata di più giorni, è garantita l’accommodation in strutture situate nei
dintorni e un accenno, infine, merita la ristorazione, data da un servizio di catering esterno che propone soprattutto specialità locali rivisitate con maestria e fantasia. Il trionfo del tartufo bianco seguito da quello nero, denominato “scorzone”: ottimo appena raccolto e perfetto per paté, salse e ripieni. Il tutto da accostare a etichette di pregio – Langhe e Roero sono fra le aree vitivinicole più famose al mondo – e da assaporare nelle due sale della Diageo Glass Collection, concepite per duecento invitati seduti oppure trecento nel caso di pranzi a buffet.
Diageo Meeting Center Santa Vittoria Strada Statale 63 12069 Santa Vittoria d’Alba (Cn) Tel. 0172 477296 Fax 0172 478006 santa.vittoria@diageo.com www.diageomeetingcenter-sv.it
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scelti per voi
Agenzia Mosaico S
ono le tessere a comporre un mosaico. Variabili preziose che delineano un’opera finale, esattamente come le linee d’azione dell’Agenzia Mosaico di Torino, contraddistinta dalla capacità di trasformare la complessità in semplicità. Perché un mosaico si ammira, pur non conoscendo l’iter occorso alla sua realizzazione. E l’agenzia è nata proprio per questo: per realizzare eventi il cui mix di fattori deve risultare sempre in un perfetto equilibrio fra loro. Grandi classici e inediti, quindi, per eventi all’insegna della versatilità.
Un partner strategico per eventi sempre nuovi, uno specialista in progetti creativi e nella loro realizzazione. Un approccio al lavoro in cui nulla è lasciato al caso
Personalizzazione avanti tutta Sopra, Elena Dell’Aquila e Flavia Massara (fondatrici); sotto, Elisa Caggiano e Sara Ricciardi: uno staff al femminile quello dell’Agenzia Mosaico
Agenzia Mosaico Via san Secondo, 31 10128 Torino tel. 011 5681238 – 5684423 fax 011 505421 agenzia@agenziamosaico.it www.agenziamosaico.it
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Da oltre vent’anni l’Agenzia Mosaico è il partner ideale per eventi in Italia e all’estero: operativa in ogni parte del mondo, è anche, se non soprattutto, il punto di riferimento della meeting industry per il territorio. Una dmc che garantisce un’attenta e condivisa ricerca della qualità e dell’eccellenza, facendo sì che ogni evento sia personalizzato in ogni dettaglio. È questa una delle skill per le quali l’agenzia è sempre richiesta dalle aziende che hanno sede nel Belpaese e filiali all’estero, realtà che necessitano di eventi chiavi in mano, confezionati con la massima conoscenza della
realtà torinese e piemontese. L’Agenzia Mosaico annovera un’esperienza che è sinonimo di valenza e successo e spazia dall’istituzionale ai convegni e alle convention passando per i road show. Cene di gala, team building, percorsi di incentivazione a firma Agenzia Mosaico sono all’insegna della differenziazione e i numeri parlano da soli: dagli eventi per venti persone a cinquemila ospiti provenienti da tutto il mondo, come nel caso di un evento curato in ogni minimo dettaglio per aziende automotive. Un altro esempio? Il Congresso Mondiale dell’Editoria, tenutosi
a Torino, che ha visto la partecipazione di 1.200 ospiti internazionali: una tre giorni con il gotha mondiale dell’editoria seguito step-by-step dall’agenzia che si distingue anche per la peculiarità di scegliere location ad alto impatto emozionale. A proposito di questo, uno degli obiettivi della realtà torinese è proprio quello della coesione fra espositori e buyer, caratteristica che porta al successo di qualsiasi manifestazione che concerta. Fra le attività, si segnala anche la sua specializzazione – dal 1998 – in concorsi a premi abbinati agli eventi. informazione pubblicitaria
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