PerchĂŠ un evento in...
Sicilia Atmosfere accattivanti, per eventi intriganti
Eclettica, luminosa e preziosa. La Sicilia ammalia e, al contempo, sorprende con un’alchimia di suggestioni, tradizioni e declinazioni. Il mito continua, all’insegna di emozione e coesione
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A tutta velocità I
n Formula Uno il punto di corda è quello in cui un pilota, percorrendo una curva, smette di rallentare e incomincia ad accelerare: è lì che si rilancia la velocità e si segue la traiettoria ideale per giungere al traguardo. Non è diverso nella meeting industry, con la meta finale del successo – il comune denominatore – e la posizione precisa – gli eventi – che mutano di volta in volta. Tracciati sempre diversi, nei quali a fare la differenza è la destinazione, che con la Sicilia è in pole position.
A tutta velocità Fervono, le linee d’azione della Sicilia, a iniziare dal rinnovo dei vertici del board del Sicilia Convention Bureau. Ad aprile, infatti, è stato eletto il nuovo CdA che ha visto la riconferma di Vincenzo Tumminello alla presidenza, affiancato dall’imprenditrice catanese Ornella Laneri – neo eletta in consiglio –, che avrà funzioni di managing director e si occuperà del coordinamento della squadra del bureau, insieme al direttore operativo Daniela Marino. Non solo. Il convention bureau ha ufficializzato anche l’apertura della divisione Destination wedding, che amplierà il raggio d’azione promozionale ma senza distrazioni rispetto al core business
La Sicilia è protagonista, nel circuito del Mice: una Formula Uno nella quale dosa sapienza ed esperienza, originalità progettuale e capacità di creare attrattive e tendenze congressuale e degli eventi. Il nuovo CdA avrà piena facoltà operativa in linea con la revisione della governance del convention bureau – avviata nel gennaio di quest’anno –, con l’obiettivo di incrementare le energie per uniformarsi alle best practice internazionali. Una Sicilia fattiva ed eclettica, quindi, sempre più richiesta come scenario per gli eventi dei grandi brand, un forziere di opportunità e attrattive con una gamma di location, itinerari e attività di incentivazione in continuo divenire. La Sicilia ammalia e, al contempo, sorprende con atmosfere sempre nuove e tematiche reinterpretate: un immenso patrimonio da cui la meeting industry trae a piene mani per creare eventi dal sapore inedito.
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
Sopra, il santuario di Tindari, a strapiombo sul mare. Nella pagina successiva, il teatro greco di Taormina, con vista sull’Etna e il Mar Jonio e il teatro Massimo di Palermo, fra i più grandi d’Europa
Effetti speciali La destagionalizzazione è un punto di forza e l’incremento dell’accessibilità è all’ordine del giorno, in Sicilia, e infatti volano alti i numeri dell’aeroporto di Palermo Falcone Borselli-
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Perché un evento in... Sicilia risponde con un progetto trasversale articolato in circa ottocento appuntamenti fra arte, musica, teatro, sport, grandi eventi, congressi e convegni. Un progetto di ampia visione con alcune iniziative che, avviate nel 2018, verranno completate entro il 2020, il tutto finalizzato a un piano integrato della cultura e dei suoi spazi e nel segno della collaborazione fra le istituzioni. Un serbatoio di opportunità per la meeting industry che, oltre ai grandi classici, trova sorprendenti esclusive per post congress, team building e incentive.
Formula Mice
Sicilia arancione e blu Sventola una bandiera arancione, in Sicilia, precisamente a Petralia Sottana, in provincia di Palermo e nel Parco delle Madonie. Vessillo di qualità per l’entroterra, la bandiera arancione è l’alter ego della bandiera blu, che nella destinazione connota un esagono di valenza all’insegna di Nettuno: Santa Teresa di Riva – che bissa la nomination dell’anno scorso –, poi Tusa – spiaggia Lampare e spiaggia Marina –, che riceve per il quarto anno consecutivo il prestigioso riconoscimento. Sempre nel messinese, bandiera blu confermata anche per le isole Eolie: Lipari – Acquacalda e Canneto –, Stromboli – Ficogrande – e Vulcano – Gelso e Acqua Termale –, poi nell’agrigentino spicca Menfi – Lido Fiori, Bertolino e Porto Palo Cipollazzo – e, infine, ecco due spiagge ragusane, premiate anche lo scorso anno: Marina di Ragusa e Ispica.
no che, concluso il 2017 con cinque milioni 750mila passeggeri, conta di chiudere il 2018 con un incremento di un milione di passeggeri e l’aumento di circa 5.300 voli, pari a una crescita di movimenti del 12 per cento. Nel dettaglio, i collegamenti nazionali saranno in tutto 17: Ancona, Napoli, Bari, Olbia, Roma Fiumicino, Firenze, Pisa, Genova, Bologna, Venezia, Verona, Torino, Milano Linate, Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Treviso, Pantelleria e Lampedusa. La Sicilia accoglie e si delinea come un annus mirabilis, questo, per la destinazione, con Palermo Capitale europea della cultura 2018: un riconoscimento cui la città
Ad aprile, intanto, è tornato alla ribalta Mice – e nell’agenda politica del Comune di Palermo – il progetto di conversione della Fiera del Mediterraneo in un grande centro congressi: un polo centrale per meeting di grandi dimensioni, attività produttive, fiere e conferenze. Sul circuito Mice a marzo, invece, ha riaperto i battenti il Palacongressi di Agrigento, dopo quattro anni di chiusura: al Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi è stata affidata la gestione della venue, di proprietà della Regione Sicilia, che ha sottoscritto una convenzione con il parco per delineare le modalità di utilizzo delle sale e degli spazi interni della location. Catania, intanto, prosegue nel suo ruolo di grande protagonista sul palcoscenico del Mice siciliano mentre Modica, nel ragusano, si candida a meta congressuale. Lo ha attestato ad aprile, quando ha ospitato la tre giorni del 56esimo Congresso Nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Oltre 1.200 i partecipanti da tutta Italia, sei tavole rotonde, 65 relatori e 12 workshop in contemporanea.
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Costa degli
Ulivi Hotels Perle di Sicilia, eventi indimenticabili
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Piazza Borsa In centro a Palermo, percorso benessere, 3 sale riunioni da 40 a 220 persone
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Perché un evento in... Sicilia
I protagonisti della destinazione La Sicilia percorre le direttrici della sinergia e dell’accessibilità con protagonisti d’esperienza, capacità e lungimiranza. Per scenari delineati da novità e opportunità
S
i muove, la Sicilia, con nuove frecce al suo arco per gli obiettivi a cui punta. Lo confermano tre voci autorevoli della meeting industry siciliana, a iniziare da Vincenzo Tumminello, presidente del Sicilia Convention Bureau.
Vincenzo Tumminello, presidente del Sicilia Convention Bureau.
È trascorso un anno dalla definizione del nuovo assetto societario del Sicilia Convention Bureau. Un network operativo e fattivo, soprattutto sinergico. Quali i traguardi raggiunti e quali le linee d’azione in agenda? «Il nuovo assetto societario, composto da 18 imprenditori siciliani del settore, insieme al network di oltre 120 partner sul territorio, ha certamente donato nuova linfa al Convention Bureau, con nuove energie, idee e progettualità. Recentemente è stato rinnovato il CdA e l’imprenditrice catanese Ornella Laneri è il
nuovo managing director che coordinerà la squadra insieme a Daniela Marino, direttore operativo. Altre due donne, imprenditrici siciliane, compongono il nuovo board: Barbara Mirabella, con delega ai rapporti istituzionali, e Laura Lo Mascolo, con delega alle relazioni territoriali per la Sicilia occidentale. I principali traguardi raggiunti con il supporto dei nuovi protagonisti della governance del Bureau vedono rafforzati i rapporti con i principali attori istituzionali siciliani, l’inserimento nei tavoli di confronto settoriali, il rafforzamento delle relazioni anche verso la rete imprenditoriale turistica siciliana. Fra le nuove azioni, certamente si lavorerà prevalentemente per la fidelizzazione e l’incremento della membership di eccellenza, oltre che per la definizione di collaborazioni strategiche sul territorio che ci permettano di dare sostanza alle proposte di sviluppo di nuovi turismi – enoturismo e destination wedding in primis – ai quali il Bureau sta lavorando dietro le quinte da mesi, senza mai dimenticare il core business congressuale».
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A fianco, la Tonnara di Scopello, per post congress indimenticabili. Nella pagina accanto lo spettacolo della natura a Filicudi, nelle Eolie
“I dati del congressuale siciliano e le sue recenti evoluzioni” può essere il titolo di una case history del Sicilia Convention Bureau per fotografare un Mice siciliano che cambia. Ce ne parla? «Il nostro Osservatorio Congressuale Siciliano a breve renderà noti i dati del 2017. In attesa della nuova indagine, i dati da noi raccolti per il 2016, in collaborazione con Unicredit, sono frutto di una nuova metodologia d’indagine, snellita e allineata al metodo di rilevazione nazionale dell’Oice. Gli ultimi dati, raccolti da dicembre 2016 ad agosto 2017, hanno mappato lo status del comparto congressuale siciliano sulla base di un campione di 46 aziende – 78,2 per cento di hotel – rispondenti al survey in 15 domande predisposte per lo scopo. I dati parlano di 11.044 richieste di eventi ricevute nel 2016, di cui 3.856 confermate contro i 546 eventi confermati su 1.101 richieste dichiarate nell’anno precedente, ma a fronte di un campione d’indagine più esiguo. Dal confronto con i dati nazionali diffusi dall’Oice, il dato siciliano è molto significativo. Se all’apparenza, infatti, i 3.856 eventi confermati appaiono esigui rispetto al dato nazionale di 386.897 eventi, quest’anno il Scb ha inviato i questionari del nuovo Osservatorio a circa 2.800 operatori della filiera, che certamente costituiscono, rispetto al totale di 6.647 – totale sottostimato –, una fetta ben più ampia – 42 per cento – di quella rappresentata dai 5.630 operatori nazionali – 0,9 per cento – raggiunti da Oice rispetto al totale Italia. Ovvero circa 660.473. Oice dichiara di aver effettuato 5.630 invii e che le risposte ricevute sono state 536, pari al 9,5 per cento del totale degli invii. Dato ben più alto dello 0.7 per cento di risposte ottenute da Scb. È evidente, quindi, come il dato siciliano sia certamente sottostimato e non direttamente raffrontabile con quello nazionale per disomogeneità dei campioni analizzati. È doveroso specificarlo per evitare che venga sottovalutata la performance siciliana rispetto ai “competitor” nazionali, e non a ragion veduta. Al di là del dato quantitativo, il Mice siciliano
Osservatorio congressuale siciliano Il Mice in Sicilia: ecco un focus sui dati raccolti sino all’agosto 2017. ✓ In base al rapporto, l’82% degli eventi si localizza tra le province di Catania e Palermo, seguono Taormina – con la zona costiera di Giardini Naxos – e Siracusa, quest’ultima cresciuta cento volte. Meeting hotel e dimore storiche sono le venue prescelte, rispettivamente nell’80% e 12% dei casi. ✓ Cambia la stagionalità, con un incremento degli eventi in alcuni mesi invernali – novembre, dicembre, febbraio – e in quelli estivi: giugno, luglio e agosto, con un assorbimento complessivo del 26%. Il trend del 2016 segnala come si sia ridotta la durata media degli eventi, con una maggiore incidenza degli eventi di due giorni passata dal 18% al 57% del totale. ✓ Cambiano i canali di provenienza delle richieste: se il 2015 è stato all’insegna delle relazioni e della vendita, il 2016 ha registrato una crescita delle richieste veicolate dal Sicilia Convention Bureau (8% contro l’1% dell’anno precedente), insieme al canale web (29%), newsletter e social (13%), fiere (11%), educational e famtrip (6%). ✓ Se il 53% degli eventi realizzati rientra nella tipologia dei meeting aziendali e dei congressi in calo rispetto allo scorso anno (65%), cresce con il 46% l’incidenza di altre tipologie di evento, in primis l’incentive (13%) e i lanci di prodotto (8%). Il settore merceologico medico-scientifico (20,6%) continua a rappresentare il più significativo target di domanda, sebbene in calo rispetto al 2015 (26%), a pari merito nel 2016 con l’assicurativo/bancario. In crescita abbigliamento/moda (6,4%), automotive (7,1%) e informazione (5,7%). ✓ Cresciuti nel 2016 gli eventi da 100 a 299 partecipanti (45%); diminuiti sia gli eventi con meno di 100, sia quelli con più di 300 partecipanti (3% contro l’8% dello scorso anno). Su 3.856 eventi confermati in Sicilia nel 2016, 1.974 sono stati eventi locali, 1.466 eventi nazionali e 416 eventi internazionali. Gli eventi internazionali hanno preferito il versante sud-occidentale della destinazione, con un 35,3% ad Agrigento, seguita da Palermo (23,7%) e Trapani (20%). ✓ Il 54% delle aziende intervistate ha dichiarato di avere in programma investimenti nel settore congressuale, con ristrutturazioni, ingresso in nuovi mercati e affiliazione al Sicilia Convention Bureau. Fonte: Sicilia Convention Bureau in collaborazione con UniCredit
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Perché un evento in... Sicilia
sta qualitativamente cambiando. Cambia la stagionalità, con una crescita degli eventi nei mesi invernali, cambia il canale di provenienza delle richieste e cresce il peso delle agenzie nella committenza, cresce la scelta delle dimore storiche come venue per gli eventi. Cresce anche il peso del settore automotive, abbigliamento e informazione nella classifica dei settori merceologici della domanda Mice siciliana. È certo che gli eventi esperienziali, specialmente in location non convenzionali e dove si valorizzano le tipicità locali, siano quelli di maggiore tendenza. I collegamenti aerei restano, come sempre, la principale leva per alzare l’asticella e incrementare i flussi Mice siciliani». Nella foto in alto pennellate di blu e turchese nel mare di Favignana. Sotto, la statua dell’Elefante di Catania, in pietra lavica
Il Sicilia Convention Bureau si distingue per azioni promozionali congiunte, sinergie commerciali e condizioni agevolate per lo sviluppo della rete fra i partner. Ci sono new entry in vista? Progetti futuri?
«Abbiamo sempre nuove progettualità in divenire. Alla luce della recente apertura a “nuovi turismi” che vogliamo intercettare internazionalmente – promuovendo una più ampia offerta turistica siciliana –, abbiamo sviluppato delle sinergie in ambito food&wine e destination wedding. E la Strada del Vino dell’Etna è il nostro primo partner per la promozione congiunta dell’offerta enoturistica siciliana. Contiamo di replicare il partenariato per coinvolgere in egual misura tutte le Strade del Vino siciliane e, a monte, Assovini, perché il patrimonio vitivinicolo siciliano ha pari valore su tutto il territorio e gode di una ricettività di livello che intendiamo promuovere worldwide. Altra sinergia importante è quella che abbiamo sviluppato con Italy Inspires per l’organizzazione del primo showcase dedicato al destination wedding in Sicilia. In vista dell’evento, previsto dal 15 al 20 ottobre a Siracusa e a Noto, abbiamo lanciato una “call for partners” nella filiera del wedding per sposi stranieri. Stiamo selezionando le application che sono arrivate per individuare il network di eccellenze che rappresenteremo in fiere e workshop di settore per contribuire al posizionamento della Sicilia fra le top wedding destination italiane». Il Mice è nell’agenda programmatica regionale attraverso il coordinamento operativo del Sicilia Convention Bureau. È quanto è emerso nel primo incontro con Sandro Pappalardo, il neo assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo. In cosa si esprime, esattamente? «Abbiamo incontrato l’assessore regionale in tavoli tecnici e conferenze di settore, e lui si è dimostrato interessato al comparto Mice e alle molteplici strade di sviluppo del turismo siciliano, percorribili attraverso una cabina di regia operativa, curata dal Sicilia Convention Bureau. Stiamo lavorando alla definizione di un piano
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Perché un evento in... Sicilia Ristoranti stellati in Sicilia I ristoranti stellati della Sicilia, presenti sulla Guida Michelin 2018 Località
Provincia
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Licata
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La Madia
Caltagirone
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Coria
Linguaglossa
CT
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Shalai
Taormina
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Principe Cerami
Taormina Lido di Spisone
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La Capinera
Eolie / Salina
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Signum
Eolie / Vulcano
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Cappero
Palermo / Mondello
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Bye Bye Blues
Bagheria
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I Pupi
Terrasini
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Il Bavaglino
Modica
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Accursio
Ragusa
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Duomo
Ragusa
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Locanda Don Serafino
Ragusa
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La Fenice
strategico condiviso in quanto ci sono i presupposti per collaborare a progetti di educational sul territorio – rivolti a buyer Mice e alla stampa generalista e di settore – e ad azioni promocommerciali congiunte tra Regione Sicilia e Sicilia Convention Bureau all’estero». A proposito di orchestrazione operativa, ecco le considerazioni di Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center e managing director del Sicilia Convention Bureau.
È una garanzia, la sua regia al Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center: l’effervescenza di idee e azioni la contraddistingue e consente il raro gusto dell’emozione. Cosa ha in serbo per questo 2018? «Credo da sempre in una gestione d’impresa dinamica e condivisa, formula che si dimostra vincente particolarmente nel mio – nostro – settore. L’anticipazione delle aspettative dei nostri ospiti è il principale obiettivo mio e dei miei collaboratori e anche per questo la nostra ricerca non conosce attese e soste. Per il 2018 la grande scommessa è legata all’ecosostenibilità: entro maggio, quando Catania ospiterà la quarta tappa del Giro d’Italia, contiamo di completare l’iter per diventare il primo hotel in Sicilia inserito nel circuito dei bike hotel». Dall’orto urbano alla tecnologia musicale: la condivisione di progetti è quotidiana, alla Fondazione Oelle, di cui lei è il presidente. Come interagisce la fondazione con le realtà del territorio e in quale misura può essere interessante per la meeting industry? «Il ruolo principale della Fondazione Oelle Mediterraneo Antico è quello di cogliere e amplificare i numerosi segnali che il territorio manda per tutte le forme espressive legate all’arte. Ritengo che una chiara comunicazione ed esaltazione del patrimonio di arte contemporanea sia necessario e auspicabile in un momento in cui il turismo esperienziale e culturale ha avuto un incredibile crescita, uscendo dalla nicchia». L’identità del brand Sicilia è essenziale per eventi dal taglio unico e irripetibile altrove. Quali sono, secondo lei, i progetti da mettere a fuoco per dare
Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center e managing director del Sicilia Convention Bureau. A lato, prelibati cannoli siciliani, per gustosi post congress
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La cattedrale di Palermo, con la sua commistione di forme e stili. Sotto, il paesaggio urbano di Taormina
nuovi stimoli e impulsi al Mice siciliano? «Ho da poco avuto l’onore di diventare managing director del Sicilian Convention Bureau, che da sempre reputo essere il principale strumento di diffusione e promozione della Sicilia, destinazione ricca di realtà uniche, diffuse su un territorio ampio e ancora poco conosciuto al mondo del Mice. Seppure molta strada sia stata fatta dal lontano 1985, anno in cui ho mosso i primi passi nel – meraviglioso – mondo dell’accoglienza, manca una mappatura completa delle nostre potenzialità, ed è necessario rafforzare la nostra credibilità così come l’affidabilità. Il Sicilian Convention Bureau oggi raccoglie finalmente gli attori di tutta la filiera del turismo siciliano, che hanno “lanciato il cuore oltre l’ostacolo” in un’impresa progettuale condivisa».
quando l’aeroporto di Catania ha raggiunto la cifra record di oltre nove milioni di passeggeri. Le previsioni di traffico per il 2018 confermano questa tendenza? «Sì. Registriamo un costante trend di crescita a due cifre anche in questi primi mesi del 2018. Certamente sarà difficile per l’Aeroporto di Catania mantenere le prestazioni straordinarie del 2017, che ci hanno consentito di bruciare due record in meno di un mese: otto milioni a novembre e nove milioni – cifra storica – prima di Natale, ovvero prima del consueto picco
La Sicilia pare sospesa tra sogno e realtà. I suoi, di sogni nel cassetto? «Infrastrutture che permettano di accedere in maniera veloce ed efficiente ai nostri tesori, permettendo a questa meravigliosa terra di fare il salto nell’universo del turismo. La lentezza deve essere una scelta, non l’unica opzione. E questo sarà possibile solo quando si riconoscerà il ruolo industriale che merita il turismo in Italia». Dalla dinamicità della destinazione passiamo all’operatività nel contesto dell’accessibilità. Si vola, quindi, verso Catania, per un’intervista a Nico Torrisi, amministratore delegato Sac Spa – Aeroporto Fontanarossa di Catania. La Sicilia si conferma un brand dalla forte capacità attrattiva e lo palesa anche l’exploit del 2017,
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Perché un evento in... Sicilia
Acicastello, per incentive da leggenda. A destra, l’Etna, per post congress anche ad alta quota
delle festività. Se il 2017, nella sua eccezionalità, ha visto un traffico progressivo di passeggeri del 15,25 per cento rispetto al 2016, il primo trimestre 2018 ci consegna ancora un andamento positivo con un incremento del dieci per cento di passeggeri in transito. Migliora sensibilmente il load factor, il fattore di riempimento degli aeromobili, e le previsioni per i prossimi mesi estivi sono decisamente lusinghiere».
ANTONIO PARRINELLO
La Summer 2018, ovvero la stagione dalla fine di marzo alla fine di ottobre, è appena decollata. Ingenti, le novità previste. Ce ne parla, con uno sguardo attento alle rotte nazionali e ai relativi incrementi? «Sono venti le città italiane collegate con l’Aeroporto di Catania, e fra le novità dell’estate 2018 ritorna il volo su Pescara e un secondo vettore su Venezia: più competitività, quindi, con maggior scelta per i passeggeri. La tratta CataniaRoma – la più trafficata d’Italia, fonte Enac – da 18 voli giornalieri arriverà a venti – quaranta tra andata e ritorno –, mentre il Catania-Milano – Linate, Malpensa e Bergamo – avrà circa 18 voli al giorno, 36 tra andata e ritorno. Ma è sul mercato estero – già in crescita del 15 per cento nella Pasqua appena trascorsa – che l’Aeroporto di Catania farà ancora grandi numeri: 31 Paesi esteri collegati, 77 aeroporti internazionali e fra questi dieci hub intercontinentali: oltre ai due italiani di Fiumicino e Malpensa, i passeggeri potranno scegliere fra le grandi piattaforme di Dubai, Amsterdam, Francoforte, Istanbul, Londra, Madrid, Monaco e Parigi da dove proseguire il viaggio per gli altri continenti utilizzando le varie coincidenze».
Nico Torrisi, amministratore delegato Sac Spa – Aeroporto Fontanarossa di Catania
L’Aeroporto di Catania è uno scalo che serve sette delle nove province siciliane. Quali sono gli interventi strategici in essere, destinati a migliorare i servizi per i passeggeri? «Siamo consapevoli che questa infrastruttura, funzionale alla mobilità di circa 3,5 milioni di siciliani, abbia anche una funzione sociale. Per il territorio, l’aeroporto è un volàno di sviluppo so-
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cio-economico e la crescita costante di traffico e passeggeri è una sfida a fare di più e meglio. Fra gli interventi che presto si renderanno “visibili” agli utenti, ci sono quelli al Terminal C, che entro l’inizio dell’estate sarà messo a disposizione delle compagnie low-cost consentendoci di distribuire i grandi flussi di passeggeri per ora concentrati nel Terminal A. Quindi toccherà al Terminal B (ex Morandi) il cui progetto definitivo sarà sottoposto all’Enac nelle prossime settimane». Rullano i motori delle novità con grandi numeri per il periodo aprile-novembre. Sono previste future linee d’azione che riguardano anche i mesi invernali, peraltro idonei a una sempre più incisiva destagionalizzazione degli eventi della meeting industry? «Crediamo molto nella destagionalizzazione del turismo e delle attività collegate, come quella da lei citata, e da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato molto in questa direzione. Oltre alle statistiche dei motori di ricerca, che documentano con grandi titoli come Catania e il sud-est della Sicilia siano mete ambite anche in inverno, la prova “certificata” è quella del mese di febbraio, con la festa di Sant’Agata, patrona della città di Catania, grande attrattore di presenze: quest’anno nei cinque giorni cruciali della processione abbiamo avuto 90.500 passeggeri in transito, un incremento del nove per cento rispetto allo scorso anno. E fa da traino anche il carnevale di Acireale, sempre nello stesso periodo invernale. A breve, sempre sotto l’egida di Sac, partiranno iniziative di co-marketing con il principale vettore che opera in Russia, S7, e che coinvolgeranno tour operator, alberghi e la principale compagnia aerea che opera su Fontanarossa».
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Perché un evento in... Sicilia
Sicilia on the road È un compendio di mediterraneità, con icone d’arte e archeologia incastonate in un volto naturale che nel gioco degli opposti incentra fascino e fruibilità. Con l’invito ad andare oltre i luoghi comuni
L’
Sopra, il Barocco Unesco di Noto. Nella pagina accanto, in alto, i carretti siciliani, per percorsi a tutto folklore; sotto, Palermo, il chiostro del convento di San Domenico
Etna sotto i riflettori. Fin qui, nulla di nuovo. Ma aggiungiamo che le sue piste innevate sono state lo scenario dei campionati europei di scialpinismo ed ecco che si delinea bene chiara la sua versatilità. L’indole eclettica è la forza della Sicilia che proprio in questo spicchio di destinazione consente alla meeting industry di trascorrere la mattina sulle piste da sci – dell’Etna, appunto – e di rilassarsi nel pomeriggio a bordo di imbarcazioni navigando, magari, nell’arcipelago delle isole Eolie. Ben sette isole da Unesco, nelle quali oltre al mare nei percorsi di incentivazione è protagonista il cuore verde della destinazione con il suo profilo sportivo. Per esempio il soft trekking, che attende il Mice con percorsi – anche in notturna – dal massimo impatto emozionale e con l’ausilio di guide esperte. E poi Catania: sontuosa e al contempo sbarazzina, un palcoscenico con scorci architettonici disegnati da un mosaico barocco e pietra lavica, bianco e nero che connotano i percorsi post congress
della meeting industry. Poi ancora Taormina, protagonista fra le destinazioni predilette dal Mice, che per lo scorso G7 si è rifatta il look e il sapiente restyling ha interessato tutta la destinazione. O ancora la bellezza mitica della riviera dei Ciclopi: tra Aci Castello e Riposto la costa siciliana si fa leggenda, letteratura e cinema, un viaggio fra Omero, Verga e Visconti, passando per riserve naturali che regalano al Mice il raro gusto dell’emozione.
Orgoglio e giudizio È capitale italiana della cultura 2018, Palermo, e accoglie la meeting industry con le sue mille anime. Una ricchezza stratificata e sincretica da leggere nell’arte, fra le pieghe leggere di un arabesco, su un capitello, fra le tessere dei mosaici, in un putto irridente, fra le architetture classiche e le volute liberty o ancora nell’opera dei Pupi. Ma è la voglia di definirsi anche al di fuori dei circuiti classici che rende Palermo congeniale al Mice, che richiede la forza della tradizione e la seduttiva fantasia dell’innovazione. Palermo si rinnova, e così il suo Foro Italico, la chiesa di Santa Maria dello Spirito, che insieme al Real Teatro di Santa Cecilia è palcoscenico della stagione dei concerti jazz. Poi nuovi spazi espositivi come palazzo Fernandez, che da
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giugno ospiterà la Gipsoteca della città e sarà un contenitore legato all’arte anche palazzo Butera, che riaprirà i battenti nello stesso mese. E dal 16 giugno sarà in scena “Manifesta 12”, il grande appuntamento con la Biennale europea itinerante di arte e contemporaneità e sono tantissimi i progetti e le produzioni internazionali spalmate sulla città, da palazzo Butera al teatro Garibaldi passando per l’Orto Botanico, dalle installazioni di Jan Fabre, Shozo Shimamoto o Martin Kipperberger fino a “ReSignifications” del Nobel Wole Soyika. E non finisce tutto con il 2018. Palermo, infatti, va oltre e ha promosso – a oggi – altri 24 progetti speciali da completare entro il 2020, a partire dalla nascita del parco Al Medina al Aziz – che racchiuderà il palazzo, i giardini e i cantieri culturali della Zisa – fino alla Casa-Museo dei Diritti, progetto per un museo multimediale d’arte contemporanea.
Incanto da vanto Il trapanese dedica al Mice un mosaico in cui i chiaroscuri sono ritmati da colori e profumi, natura esuberante, acque da immersioni e siti archeologici. Trapani è “anche” il suo mare, con l’icona di San Vito Lo Capo, quinta di incentive dedicati a Nettuno, poi ecco la Riserva dello Zingaro, le saline Ettore e Infersa: uno degli scenari più onirici della destinazione, con montagne di sale e mulini a vento. Da segnarsi in agenda sono la Tonnara di Scopello e la medievale Erice, nella quale organizzare una cena di gala con lo sguardo che – dall’alto – spazia
sulle Egadi. Palcoscenico di incentive e post congress sono il Parco archeologico di Segesta e quello di Selinunte e tra templi e il mare è la proposta al Mice di Agrigento e del suo territorio, dalla valle dei Templi – con il Giardino della Kolymbethra, cinque ettari paradisiaci e all’insegna della biodiversità – alla Scala dei Turchi passando per Menfi, Porto Palo e Sciacca, con il suo Castello Incantato. E un evento in Sicilia è ovviamente anche la scoperta del Barocco, il cui emblema è dato da Ragusa, Noto, Scicli e Modica, non a caso nell’Unesco. E in provincia di Siracusa è Ortigia a mostrare il suo volto barocco, per poi condurre il Mice in un viaggio nel tempo. Come sempre, in Sicilia.
Lo sapevate che… ✓ La babele del gusto siciliana è un patrimonio enogastronomico così vasto da rendere Palermo la capitale europea dello street food. A Palermo l’eccesso abbaglia e incanta, dall’architettura alla tavola, un tripudio di gusti e profumi che ha consentito alla città di aggiudicarsi il quinto posto nella classifica mondiale del cibo di strada di Forbes. ✓ Destinazione sorprendente, la Sicilia vanta persino i natali del gelato. La sua “creazione”, infatti, risale alla fine del Seicento e la si deve a Francesco Procopio de Coltelli, che trasformò una particolare macchina usata dal nonno pescatore in una macchina per fare il gelato. ✓ La Sicilia è la prima regione italiana per superficie a vite biologica con 38.935 ettari, pari al 37,6% della superficie nazionale e i vini Dop e Igp hanno raggiunto l’80% della produzione regionale. E sono ben 42 i vini siciliani selezionati nella prestigiosa guida “5StarWines” e premiati ad aprile al Vinitaly 2018.
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Parola d’ordine, diversificazione Analisi, monitoraggio e promozione. Poi ancora strategia, comparazione dei dati e risultati. Nel palinsesto del Mice, la Sicilia ha le antenne sensibili per proporsi al meglio e, soprattutto, con un’offerta variegata
In Ferrari e sull’Ape È la fantasia, a dettare legge in Sicilia, anche per quanto riguarda le possibilità logistiche offerte alla meeting industry: non c’è limite, infatti, alle realtà architettoniche che possono trasformarsi in location per eventi. E se le location stupiscono, altrettanto sorprendenti sono gli incentive e i post congress, tutti rigorosamente dal flavour locale. Non mancano escursioni in Ferrari e yacht per il Mice che vuole vivere in prima persona il puro lusso siciliano ma non sono da escludere, con un gioco di sponda, divertenti mezzi di trasporto come le vecchissime Ape Piaggio per inerpicarsi nel dedalo di vicoli di antichi borghi, tra zagare e fichi d’india: una fra le innumerevoli opportunità per sorprendere e divertire i partecipanti di un evento. Che qui è sempre memorabile.
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iù si scopre, più si realizza di sapere molto poco e di voler approfondire, conoscere, sperimentare. È la straordinaria sensazione che infonde la Sicilia, una fonte inesauribile di sorprese per eventi ad alto impatto emozionale e in contesti uno diverso dall’altro. In Sicilia aumentano le sinergie nel Mice, i collegamenti aerei e, fondamentale, si estende la stagionalità degli eventi: la destinazione incentra il suo core business sulla tipicità e sulla variazione.
Bellezza mitica Sulla diversificazione la Sicilia incentra la sua ricchezza ed è questo che interessa ai meeting planner e Pco, che possono attingere a piene mani tutte le suggestioni che l’isola propone e sprigiona, conferendo agli eventi una connotazione esclusiva perché i contesti in cui sono ambientati sono irriproducibili altrove. Le direttrici che la meeting industry può percorrere in Sicilia sono innumerevoli e bastano pochi gior-
ni per intrecciarli a un evento. Il mito continua, a iniziare dall’atterraggio sull’isola e lo si (ri) scopre nell’infinita varietà di suggestioni per il Mice, negli stuzzicanti percorsi enogastronomici, nella potenza della natura e nella valenza dei monumenti, con tanto di prestigiosi riconoscimenti, passati e recenti. Quelli dell’Unesco, giusto per citare la massima autorità internazionale, che ha assegnato alla destinazione la medaglia d’oro italiana per siti, geoparchi mondiali e patrimoni immateriali dell’umanità. E l’onda dello stupore accompagna il Mice anche nelle attività di team building con direttrici di unicità che rendono memorabili gli eventi. È per questo che la destinazione è sempre il set prediletto di fiction, film e spot pubblicitari d’impatto, occasioni per post congress in veste di protagonisti e all’insegna di una Sicilia esclusiva. È il caso del recente spot della Porsche 718 Boxster Gts, che omaggia la Sicilia. È vero, la pubblicità è incentrata sulla vettura, ma è il paesaggio che ruba la scena alla protagonista: le curve che tagliano le montagne, il sole sullo sfondo, il verde delle Madonie. Tutto contribuisce a dare al prodotto finale un appeal unico: esattamente come negli eventi della meeting industry concertati in questa destinazione.
Il tempio della Concordia, nella Valle dei Templi, ad Agrigento
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scelti per voi
Best Western Ai Cavalieri Hotel Palermo L
ussuoso e discreto, classico e innovativo, concepito per il business e, al contempo, con un volto squisitamente leisure per il tempo libero della meeting industry. È il Best Western ai Cavalieri Hotel, struttura di grande appeal realizzata attraverso il restyling di un palazzo di inizio Novecento, un quattro stelle nel salotto storico di Palermo e annoverato nel network della catena alberghiera Best Western. Una location di classe a pochi passi da piazza Politeama, nella zona più glamour per lo shopping e ideale per gli affari: la “City” è a breve distanza e altrettanto lo sono le icone artistiche e culturali della destinazione quali il teatro Politeama e il teatro Massimo, il Museo archeologico regionale e la cattedrale.
Presente e futuro Upgrade e top level sono le parole-chiave di questa raffinata location, interamente cablata con connessione wireless, recentemente potenziata. Criteri di eccellenza anche negli spazi dedicati agli eventi, articolati in quattro versatili sale provviste di tecnologia all’avanguardia: la principale accoglie 120 persoinformazione pubblicitaria
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Un indirizzo di classe nel centro di Palermo per il Mice più esigente, un compenetrarsi di nuovo e di antico, di attenzione ai dettagli e tecnologia all’avanguardia
ne ed è affiancata da ulteriori due sale, rispettivamente per ottanta e 25 persone a platea, illuminate con luce naturale. Agli incontri raccolti, invece, il Best Western ai Cavalieri Hotel dedica una saletta per un massimo 15 ospiti. La location, punto di riferimento per la meeting industry, proprio grazie ai risultati ottenuti ha potenziato nel 2017 la ricettività, aggiungendo sei nuove camere executive, passando a un totale di 45 fra camere e suite, queste ultime con vista su Piazza Sant’Oliva e con scorci sulla parte alta del teatro Politeama. Tutte le camere, spaziose e luminose, sono attrezzate per le sessioni di
lavoro e dispongono di connessione wireless gratuita, climatizzatore con controllo individuale, televisione satellitare e bollitore elettrico con selezione di infusi. E a proposito di piacevolezze, il Best Western ai Cavalieri Hotel invita la meeting industry nel suo wine bar, il Graal Club, perfetto per aperitivi e cocktail raffinati, mentre è nell’esclusivo Giardino d’inverno – climatizzato – che prendono vita lunch e anche cene di gala. Una struttura incentrata sull’attenzione ai dettagli e al continuo rinnovo, il Best Western ai Cavalieri Hotel, che nel 2019 inaugurerà una sala fitness con macchinari Technogym.
Best Western Ai Cavalieri Hotel Via Sant’Oliva 8 90141 Palermo Tel. 091 583282 Fax 091 6126589 aicavalieri.pa@bestwestern.it www.aicavalierihotel.it
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Costa degli Ulivi Hotels P
Costa degli Ulivi Via dei Cartari, 18 90133 Palermo Tel. 091 581020 Fax 091 585658 www.costadegliulivihotels.it
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resente da oltre sessant’anni nel panorama alberghiero, Costa degli Ulivi è articolato in quattro strutture incastonate nelle più rappresentative scenografie della destinazione. Non solo. È la raggiungibilità uno dei numerosi plus delle location, a iniziare dal Grand Hotel Piazza Borsa, nel cuore di Palermo, costituito da tre palazzi storici contigui. Uno degli indirizzi più prestigiosi d’Italia, con le sale principali riconosciute monumento nazionale e con l’antico chiostro dei Padri Mercedari, gioiello del Barocco siciliano. Le sale accolgono sino a 120 persone in un setting Liberty con arredi Ducrot e da quest’anno un esclusivo accordo con il centralissimo Teatro Santa Cecilia – a pochi passi dal Grand Hotel – consente di utilizzarne gli spazi per eventi maggiori e sino a trecento persone. Su una scogliera che chiude la baia di Mondello, invece, sorge lo Splendid Hotel La Torre di Mondello, un luogo dove regnano incontrastati la luce e il mare, visibile dalle ampie vetrate. Un quartiere Liberty, Mondello, con una specifica identità: quella di borgo marinaro collegato con il centro città e con l’aeroporto.
“Strutture uniche in luoghi straordinari”. Questo il claim di Costa degli Ulivi Hotels, gruppo alberghiero che dedica al Mice un poker d’assi ricettivo per congressi top level
L’hotel, infatti, è strategicamente ubicato a pochi chilometri da stazione, casello autostradale per Trapani, Messina e Catania e dal porto. Annesso all’albergo si trova il centro congressi, con una superficie di circa settecento metri quadrati. Spicca su un promontorio, in un parco di ulivi di trenta ettari affacciato sul mare il Torre Normanna Hotel & Resort, il cui centro congressi accoglie fino a 1.300 persone di cui novecento nella sala principale. Il recente rinnovo del complesso principale e il restyling di 140 camere, hanno reso la struttura un ideale quattro stelle per il business mentre le camere
rimanenti, ospitate in graziose costruzioni a schiera e immerse in un parco di ulivi, rimangono con forte connotazione leisure a tre stelle. La spiaggia più esclusiva dell’area? Quella del resort, con un unico accesso, dall’interno dell’albergo. Il Torre Normanna Hotel & Resort è un microcosmo in esclusiva a una ventina di minuti da Palermo e sul crocevia di autostrade. Per convegni raccolti, infine, si delinea l’Eolian Hotel, nell’isola di Vulcano alle Eolie – patrimonio dell’Unesco –, perfetto per abbinare al business – la sala meeting accoglie cento ospiti – il più rigenerante – e termale – wellness. informazione pubblicitaria
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Finivest Congressi È
una medaglia d’oro conquistata sul campo in anni di valenza, quella di Finivest Congressi, specializzata in consulenza congressuale con analisi di fattibilità, individuazione delle sponsorizzazioni, pianificazione delle risorse finanziarie e definizione del budget. Un’eccellenza orchestrata da Ivana Termine, amministratore unico di questa società rinomata worldwide, specializzata nell’organizzare qualsiasi tipologia di evento e con una propensione per quelli di alto profilo. È così da trent’anni, e sarebbe importante che tutto il know-how acquisito fosse il canovaccio sul quale tessere giornate di formazione per gli addetti ai lavori del settore. Per trasmettere la conoscenza e la competenza, condividendo progetti futuri con la certezza di un passato che fa la differenza.
Efficienza ed efficacia Finivest Congressi è garanzia di eventi tailor made: professionalità, competenza e duttilità sono le key access di questa realtà – con certificazione di qualità italiana ed europea – che appronta servizi a 360 gradi e si rivela sempre più propositiva. Finivest, infatti, si configura, oltre che informazione pubblicitaria
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Finivest Congressi: trent’anni d’esperienza nella progettazione di eventi aggregativi di livello nazionale e internazionale, il punto di riferimento per la meeting industry in Sicilia
come incentive house, anche come Dmc locale, promotrice dell’antica Trinacria in infinite espressioni e declinazioni. Per Finivest Congressi ogni evento è una sapiente alchimia di rigore metodologico e di personalizzazione e, visto che duttilità e problem solving sono la cartina al tornasole dell’abilità gestionale dell’emergenza, ecco rivelato uno dei cardini della professionalità della società catanese. Un altro, altrettanto importante, è la propensione alle innovazioni e, infatti, Finivest Congressi ha effettuato un restyling di tutte le modalità di iscrizione all’Ecm, con una mo-
dulistica più interattiva, pratica e veloce: modalità di accesso con maggiore tecnologia che hanno riscosso il pieno gradimento dei congressisti. L’attenzione ai dettagli è uno degli assi nella manica di Finivest Congressi, che sceglie sempre soluzioni ad hoc e personalizzate per la propria clientela, con uno sguardo rivolto anche a location scenografiche. È il caso, per fare un esempio, di Villa Antonio a Taormina, prescelta per festeggiare il trentesimo anniversario d’attività: una serata di classe e d’atmosfera, con concerto di musica classica e liriche da soprano.
Ivana Termine, organizzatrice della delegazione siciliana alla convention mondiale del Rotary a Bangkok (a fianco, una foto all’interno di Impact, il centro congressi della città thailandese). Sopra il titolo, ancora Ivana Termine, autrice del Manuale per Assistenti congressuali e il Catania Bone Symposium, evento scientifico nazionale che raggruppa i migliori esperti italiani sul tema dell’osteoporosi. Qui sotto, la clessidra celebrativa del trentennale di Finivest Congressi
Finivest Congressi Via G. D’Annunzio, 125 95126 Catania tel. 095 383412 fax 095 370419 info@finivestcongressi.it www.finivestcongressi.it
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Four Points by Sheraton Catania Hotel & S
crigno d’arte insignito del premio per l’innovazione Smau 2017, l’albergo, in linea con Marriott International – catena alla quale appartiene –, ha sposato una precisa nonché etica strategia d’impresa: quella della sostenibilità ambientale. Due parole che racchiudono una pluralità di attenzioni diversificate, tutte da scoprire in occasione di un evento al Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center che non a caso si fregia anche della certificazione di gestione ambientale di qualità Iso 14000.
Sempre più green La meeting industry al Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center fra i plus ora trova, oltre all’accessibilità certificata dal marchio Village for All, camere anallergiche con rivestimenti Ecocarat e preziose ceramiche giapponesi per la purificazione dell’aria. Le ceramiche da bagno, invece, presentano la tecnologia Rimfree di Pozzi Ginori e fra le novità in linea con la filosofia green di Marriott vi sono dispenser di design che sostituiscono i flaconcini in plastica e il loro spropositato utilizzo. Ad
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Soluzioni geniali e mai convenzionali sono fra gli atout dell’albergo catanese, che vanta un centro congressi fra i più grandi della Sicilia orientale, all’insegna di arte e design
accrescere valore al posizionamento “green” della struttura contribuisce Horto, l’orto biologico il cui progetto – fortemente voluto da Ornella Laneri, Ceo della struttura – è stato vincitore del premio Smau 2017 Milano per l’innovazione. Horto è anche il primo orto biologico siciliano all’interno di una struttura ricettiva ed è l’espressione di come si possa fare impresa scegliendo come punto cardine la sostenibilità. L’hotel sta lavorando per diventare anche il primo “Bike Hotel” nella provincia etnea e sempre nell’ottica dello sport, la struttura è ormai una protagonista: l’8 maggio, infatti, Catania è stata la prima
delle tre tappe siciliane del Giro d’Italia e il Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center è stato punto di riferimento per le più importanti testate giornalistiche sportive. In attesa dell’evento, la struttura ha ospitato la prestigiosa azienda giapponese Shimano, che da quest’anno è tornata al Giro d’Italia per servizi di assistenza tecnici.
I numeri degli eventi Agli eventi la struttura dedica un centro congressi che consente di approntare innumerevoli coreografie e il restyling della lobby permette ora una maggiore capacità di accoinformazione pubblicitaria
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scelti per voi
el & Conference Center glienza di stand espositivi. Il conference centre è articolato in due aree – entrambe con ingresso indipendente – e con pareti mobili e insonorizzate che permettono di rimodulare gli spazi fino a 19 combinazioni di sale differenti, su un’area totale di 1.200 metri quadrati. Il business center principale ha una capienza di oltre settecento posti a teatro e l’ampiezza e la versatilità di ogni sala, oltre alla possibilità di accesso dall’esterno per il carico-scarico di qualsiasi materiale, consentono l’allestimento in contemporanea dell’area espositiva del centro congressi. Agli incontri raccolti l’albergo dedica al Mice quattro salette executive, di cui una con luce naturale mentre La Piazzetta consente di allestire coffee break all’aperto nei suoi quattrocento metri quadrati di spazio outdoor. Suggestiva e per cocktail al tramonto è la piattaforma a mare sugli scogli lavici mentre meeting esclusivi trovano la loro quinta ideale anche in due suite di alto impatto: la Presidenziale – con terrazzo di settanta metri quadrati – e la Diplomatic Suite, entrambe con vista mare. Di grande fascino sono la Phil informazione pubblicitaria
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Stern Suite e la nuovissima One o One Contemporary Art Suite: la prima omaggia il fotografo americano Phil Stern – che ha soggiornato in hotel –, la seconda è nata dal desiderio di creare una residenza per artisti che, relazionandosi con il territorio, possano creare opere site specific. Può capitare, quindi, di ritrovarsi nella stessa camera in cui ha dormito Daniel Pennac.
Mens sana in corpore sano In un’atmosfera rilassante, al Melograno Lobby Bar la meeting industry può sorseggiare cocktail d’autore mentre al
Timo Restaurant lo chef Saverio Piazza intriga gli ospiti con la magia delle sue ricette e con i famosi prodotti a “centimetro zero”, grazie all’orto biologico della struttura. Un percorso nel benessere, quello proposto dal Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center, che trionfa nell’Arantia Rubra Mediterranean Wellness, che propone trattamenti rigeneranti anche con oli essenziali, estratti di lavanda, rosmarino e altre erbe dell’Horto del Timo Restaurant. Una vera oasi di relax all’insegna della remise en forme, affiancata da post congress alla scoperta del territorio.
Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center Via Antonello da Messina, 45 95021 Aci Castello (Ct) Tel. 095 7114111 Fax 095 271380 sales@fourpointscatania.com www.fourpointscatania.com
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Hotel Il Gelso Bianco P
arola d’ordine, versatilità. È questa la più spiccata caratteristica dell’Hotel Il Gelso Bianco, location flessibile e ideale per ospitare non solo congressi, ma anche presentazioni, riunioni del top management, mostre e show room. Un indirizzo da segnare in agenda, una struttura in posizione strategica a una manciata di minuti dal centro di Catania, con i suoi numerosi monumenti barocchi e gli eleganti palazzi. Non solo. La struttura è situata all’ingresso dell’autostrada A19 CataniaPalermo e nelle immediate vicinanze dell’aeroporto.
Differenziare per accogliere
Hotel Il Gelso Bianco Autostrada Ct-Pa Km 3 95045 Misterbianco (Ct) Tel. 095 7181159 Fax 095 7181270 info@gelsobianco.it www.gelsobianco.it
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Agli eventi l’Hotel Il Gelso Bianco dedica sette sale provviste di tecnologia all’avanguardia, in grado di accogliere sino a duecento persone, e le differenti dimensioni degli spazi sono il vero plus della capacità congressuale dell’albergo in quanto garantiscono la massima duttilità. Gli spazi congressuali sono fra i punti di forza di questa location che accoglie la meeting industry con 86 camere rinnovate e concepite per garantire il massimo del comfort. Eleganti, le camere
Il mix ideale fra comfort, funzionalità e personalizzazione. È l’Hotel Il Gelso Bianco, incastonato nel verde a due passi dal cuore di Catania e dai principali collegamenti
sono spaziose e presentano arredi di una raffinata sobrietà. Alto livello anche nel ristorante della struttura, il regno della ristorazione nel quale i riflettori sono puntati sulle prelibatezze della gastronomia siciliana affiancata da ricette della tradizione italiana, il tutto accompagnato da etichette di pregio, con ampia scelta fra i paladini di Bacco isolani. Coreografie d’effetto, quelle che consente l’Hotel Il Gelso Bianco, incastonato nel verde e con la possibilità di approntare pranzi di lavoro, cocktail e coffe break anche a bordo piscina, mentre per le cene di gala si delinea perfet-
ta la sala ristorante indoor. Alla meeting industry più sportiva la struttura dedica, oltre alla piscina, due campi da tennis e un campo da calcetto in erba, mentre per un tuffo nelle attrattive del territorio sono previsti post congress all’insegna dell’archeologia, delle fortificazioni, della natura e di Etnaland, tra i più grandi parchi a tema del Sud Italia, da scoprire in occasione di avventurosi team building. E per la meeting industry che predilige lo shopping, si segnala che l’Hotel Il Gelso Bianco, con la sua posizione strategica, è vicino anche a realtà commerciali. informazione pubblicitaria
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Un hotel in posizione ideale per ospitare eventi: a pochi minuti dall’aeroporto di Catania, all’inizio dell’autostrada CataniaPalermo, a 500 metri dallo svincolo con la Tangenziale Ovest. Dispone di 91 camere, recentemente ristrutturate, arredate con eleganza e dotate di pay Tv e TV satellitare, telefono, aria condizionata a controllo individuale e frigobar.
Il centro congressi, all’avanguardia per soddisfare qualsiasi esigenza, ha cinque sale, in grado di accogliere da 10 a 250 persone. Il ristorante è sempre a disposizione per colazioni di lavoro o buffet personalizzati. In inverno si trasforma nella Sala Banchetti per cene di gala o altre cerimonie. La struttura dispone, inoltre, di piscina, due campi da tennis, un campo di calcio in erba, due campi di bocce e palestra.
Autostrada A19 Ct/Pa km 3 - 95100 Catania Tel. 095.71.81.159 - Fax 095.71.81.270 - E-mail: info@gelsobianco.it - Internet: www.gelsobianco.it
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