Perché un evento in... Toscana

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Perché un evento in...

Toscana Location e coreografie grandiose, per eventi al top

Vocazione all’equilibrio, consapevolezza della propria unicità, curiosità per il bello e il nuovo. La destinazione intriga e lo fa da sempre, con quel volto disegnato dal passato e le grandi scenografie da set del presente Dossier Toscana 1 Copertina #8.indd 1

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Codice Mice I

narrestabile, la Toscana, fiera del suo passato ma con lo sguardo che guarda al futuro mentre indirizza il presente. Fattiva e concreta sotto vesti magnifiche, la destinazione si rivela pragmatica e con una propensione al perenne miglioramento. A iniziare dal suo sistema aeroportuale, che nel 2017 ha sfiorato gli otto milioni di passeggeri e continua a crescere nel 2018. Toscana Aeroporti, la società degli scali di Firenze e Pisa, palesa per il capoluogo toscano un incremento di passeggeri del 5,7 per cento mentre Pisa riporta una progressione di 4,9 punti, fino a 5,2 milioni di transiti. L’accessibilità è uno dei punti di forza delle destinazioni e la Toscana, per la sua ideale centralità geografica, è sempre più raggiunta dal Mice italiano con il treno e a questo proposito si segnala che in primavera la regione ha siglato un accordo da duecento milioni di euro con Rete ferroviaria italiana per potenziare la sua mobilità su rotaia. La Toscana cambia passo e punta sulla conferma dei suoi must affiancati dall’attrattiva di nuove location, incentive e post congress sempre più incentrati su direttrici di unicità esperienziale.

Una destinazione dalla grande bellezza e anche dal senso concreto del progettare. Dalla contemplazione alla fattibilità in Toscana il passo è breve, con il Gps degli eventi che individua abilità, innovazioni e fruibilità A brand new day La percezione degli stakeholder toscani è quella di un ulteriore, sensibile cambiamento delle proposte in termini qualitativi. Quello che emerge è l’uscita dal mercato di realtà che offrivano semplicemente disponibilità di spazi o servizi di base, per lasciare spazio a contesti che propongono un’offerta altamente qualificata. In base alle informazioni raccolte, queste nuove realtà si presentano come operatori consapevoli di far parte di un sistema di offerta specifico già a partire dall’uso di una terminologia precisa che orienta al Mice e include il wedding, con la Toscana al primo posto sul podio delle wedding destination italiane (31,8 per cento di nozze internazionali secondo i dati del Centro Studi Turistici di Firenze). Questo innalzamento degli standard non ha modificato le caratteristiche

LUCIANA FRANCESCA REBONATO

Sopra, la simmetrica eleganza della Galleria degli Uffizi a Firenze

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Perché un evento in... Toscana La gotica chiesa di Santa Maria della Spina, sul Lungarno a Pisa. Sotto, il paesaggio della Val d’Orcia, annoverato nell’Unesco

Arancioni… da oro Con 38 comuni premiati, la Toscana vanta il maggior numero di bandiere arancioni, il vessillo di qualità del Touring Club Italiano per il triennio 2018-2020, dell’intera Penisola. ■ Anghiari (Arezzo) ■ Barberino Val d’elsa (Siena) ■ Barga (Lucca) ■ Casale Marittimo (Pisa) ■ Casciana Terme Lari (Pisa) ■ Casole d’Elsa (Siena) ■ Castelnuovo Berardenga (Siena) ■ Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) ■ Castiglion Fiorentino (Arezzo) ■ Certaldo (Firenze) ■ Cetona (Siena) ■ Chiusi (Siena) ■ Collodi (Pistoia) ■ Cutigliano (Pistoia) ■ Fosdinovo (Massa) ■ Lucignano (Arezzo) ■ Massa Marittima (Grosseto) ■ Montalcino (Siena) ■ Montecarlo (Lucca) ■ Montefollonico (Siena) ■ Montepulciano (Siena) ■ Monteriggioni (Siena) ■ Murlo (Siena) ■ Peccioli (Pisa) ■ Pienza (Siena) ■ Pitigliano (Grosseto) ■ Pomarance (Pisa) ■ Radda in Chianti (Siena) ■ Radicofani (Siena) ■ San Casciano dei Bagni (Siena) ■ San Gimignano (Siena) ■ Santa Fiora (Grosseto) ■ Sarteano (Siena) ■ Sorano (Grosseto) ■ Suvereto (Livorno) ■ Trequanda (Siena) ■ Vinci (Firenze) ■ Volterra (Pisa)

strutturali del settore e, come in passato, l’offerta regionale è costituita prevalentemente da imprese di piccola-media capacità, che operano in contesti di grande impatto e che garantiscono servizi qualificati. Dal suo canto, le dimensioni raccolte di certe realtà diventano un vero e proprio punto di forza vincente: basti pensare a quando le strutture ricettive di Firenze fanno sistema, trasformando la città in un “albergo diffuso”, rendendo possibile lo svolgersi di eventi con migliaia di partecipanti. E di fronte a un pubblico gremito Toscana Promozione Turistica e Desti-

nation Florence Cvb hanno presentato a Imex Frankfurt 2018 il nuovo marchio Tuscany Mice, che si inserisce nel percorso di rinnovamento del settore nella destinazione, intrapreso all’inizio di quest’anno da Toscana Promozione Turistica in partnership con Convention Bureau di Firenze. Un sodalizio volto a favorire e potenziare la promozione delle principali destinazioni Mice in Toscana con un’ulteriore news: il cambio ai vertici del Destination Florence Cvb, che vede ora alla presidenza Italo Romano, eletto all’unanimità.

Cambio della guardia Novità anche in casa Bto – Buy Tourism Online –, evento che nell’ultima edizione ha festeggiato il decimo genetliaco: dall’estate Francesco Tapinassi è il nuovo direttore del comitato scientifico – succedendo a Giancarlo Carniani – e l’undicesima edizione si terrà, anziché in autunno, il 20 e 21 marzo 2019 alla Stazione Leopolda di Firenze. Uno sguardo ai numeri: dal 2008 al 2017 i ricavi di Bto hanno registrato una crescita media annua del 10-15 per cento. Segni fattivi di una maggiore concentrazione sul congressuale da Firenze si estendono anche a Pisa, dove è stato siglato un protocollo tra Pisa Convention Bureau e il comune per valorizzare il settore degli eventi. Il cluster pisano, con ampia disponibilità di sale per eventi sino a duemila partecipanti, oltre agli spazi multifunzionali del Palazzo dei Congressi, vanta anche un mosaico culturale di respiro internazionale rappresentato, fra i numerosi, dall’Università di Pisa, dalla Scuola Sant’Anna, dalla Scuola Normale superiore e dai centri di ricerca. Sinergia tra pubblico e privato anche ad Arezzo, dove è ora in scena la neonata Arezzo Intour – Innovation & Tourism, fondazione in partecipazione nata per gestire e promuovere Arezzo con azioni di regia e governance del territorio e di destination marketing.

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Perché un evento in... Toscana

La parola ai protagonisti Il progetto comune è la Toscana, cui convergono unità di intenti, rinnovamento e consolidamento. Parole chiave per una destinazione che si muove tra realtà, sinergie e continue prospettive

A

lla fruibilità delle destinazioni Mice concorrono anche le azioni sinergiche degli stakeholder, che con la loro esperienza fanno da mentore alla meeting industry. A iniziare da Carlotta Ferrari, direttore di Destination Florence Convention & Visitors Bureau e presidente di Convention Bureau Italia. È attivo e fattivo, Destination Florence Convention & Visitors Bureau. Quali sono gli assist che ha fatto scendere in campo in questo 2018 e a quali traguardi ha condotto? «Il 2018 ha sicuramente visto la concretizzazione di molti progetti per noi importanti e che riguardano ciascuna delle divisioni di Destination Florence Convention and Visitors Bureau. Per quanto riguarda il Mice, abbiamo presentato il nostro nuovo piano di incentivi dedicato al corporate con un evento a Milano che ha dato il via

a un roadshow che proseguirà sino al 2019 in altre tappe italiane. Si tratta di un progetto dedicato agli eventi corporate che punta allo studio di ciascuna richiesta per presentare un’ampia serie di incentivi altamente personalizzati e vantaggiosi a più livelli. La nostra divisione Tuscany for Weddings, inoltre, ha supportato la prima edizione dell’evento Wedding industry meeting, un format esclusivo che, a due anni esatti dal Destination wedding planners congress by Qna International, ha l’obiettivo di raccontare lo stato dell’arte dell’industria dei matrimoni in Toscana con appuntamenti B2B fra operatori locali e l’evento è già stato confermato per altre tre edizioni, sempre a Firenze. Per quanto riguarda le nostre attività di candidatura e di gestione di richieste per eventi corporate, l’ultimo quadrimestre ci ha dato grandi soddisfazioni: abbiamo inviato 14 candidature di cui solo due perse, mentre per le altre siamo in attesa di risposta. Abbiamo acquisito 13 congressi, gestito oltre 135 richieste per eventi Mice e 22 per matrimoni. Relativamente al leisure, infine, siamo molto contenti di aver messo online la piattaforma destinationflorence.com, il primo e unico marketplace ufficiale di Firenze, sviluppato in part-

Carlotta Ferrari, direttore di Destination Florence Convention & Visitors Bureau e presidente di Convention Bureau Italia. A lato, Pisa, destinazione Mice con la sua sempre stupefacente piazza dei Miracoli. Nella pagina accanto, geometrie prospettiche fiorentine, per eventi d’appeal

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nership con il Comune di Firenze, che promuove e commercializza tutta l’offerta culturale e turistica della città e del territorio metropolitano». Il nuovo marchio Tuscany Mice è stato lanciato a maggio all’Imex Frankfurt 2018 da Toscana Promozione Turistica e Destination Florence Cvb. Un segnale forte, nel percorso di rinnovamento del settore. Quali gli obiettivi in agenda? «Il progetto Tuscany Mice punta alla realizzazione di attività di qualificazione dell’offerta regionale e al miglioramento dei canali di vendita con il necessario supporto ai territori per lo sviluppo del prodotto. Già nei primi tre mesi di attività, Dfcvb – per conto di Toscana Promozione Turistica – dovrà ridefinire, in base alle direttive Enit, gli standard qualitativi per le destinazioni e le imprese che rappresenteranno il congressuale regionale nel mondo, ampliare il database di fornitori toscani e buyer nazionali e internazionali e condurre un’analisi di benchmarking dell’offerta Mice dei principali competitor della Toscana, in primo luogo a livello europeo. Uno dei nostri principali obiettivi sarà quello di promuovere le destinazioni, certi che riusciremo a offrire davvero molto al mondo degli eventi, soprattutto incentive e corporate, grazie a un’offerta unica».

The best for Mice Solo il meglio, per gli eventi aziendali. È questo il core business del nuovo progetto di Firenze Convention Bureau, interamente incentrato sulla personalizzazione dell’offerta e sull’individuazione dei migliori incentivi per premiare le aziende che scelgono Firenze per i propri eventi. Nel 2017 sono state oltre trecento le imprese che si sono rivolte al Firenze Cb per gli eventi corporate organizzati sul territorio toscano e collaborare con il convention bureau porta in automatico a numerosi vantaggi. Grazie alla rete di circa trecento operatori specializzati in eventi e turismo e alla partnership ufficiale con il Comune di Firenze, infatti, Firenze Cb può mettere in campo numerosi benefit proponendo tariffe agevolate, venue esclusive e attivare contatti-chiave per supportare le aziende in tutte le fasi dell’organizzazione di un evento. Il progetto dedicato agli eventi corporate punta allo studio di ciascuna richiesta per presentare un’ampia serie di incentivi altamente personalizzata e vantaggiosa a più livelli, a iniziare da sconti e tariffe agevolate su location, pernottamenti dei partecipanti, catering e servizi. Vantaggi concreti come, per esempio, sconti di valore variabile sui servizi in hotel e sulla “Sunday rate”, affiancati da appoggio creativo e progettazione grafica legata all’evento, coffee break gratuito – in caso di richieste specifiche – e proposte di intrattenimento grazie ai rapporti con i principali teatri fiorentini. Firenze Cb, inoltre, a sua volta, mette degli incentivi a disposizione del progetto: fra questi spiccano il supporto nella ricerca dei fornitori, la facilitazione dei rapporti istituzionali e l’accesso a location prestigiose, l’organizzazione e l’ospitalità durante le site visit pre-evento, gli strumenti di comunicazione per rafforzare la visibilità del progetto, i welcome desk in aeroporto e le tariffe agevolate con vettori aerei e su rotaia.

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Perché un evento in... Toscana A proposito di sinergie, quali ulteriori collaborazioni future si profilano per Destination Florence Convention & Visitors Bureau, all’insegna di scenari congressuali sempre più efficaci? «Fra le partnership più consolidate e strategiche per la destinazione c’è sicuramente quella con il nostro socio Firenze Fiera Congress and Exhibition Centre. Come ormai è noto, questa verrà rinnovata grazie a importanti lavori di ristrutturazione proprio nel futuro prossimo e siamo certi che questa operazione darà nuova linfa al territorio in termini di eccellenza nel congressuale. Un altro partner fondamentale è Toscana Aeroporti, con cui stiamo costruendo un rapporto chiave per lo sviluppo di nuove strategie di promozione della destinazione oltre a importanti partnership attivate con alcune compagnie aree. Senza dubbio rimane strategico il nostro evento Ambassador, giusto quest’anno alla terza edizione – prevista per ottobre –, che contribuisce a consolidare le collaborazioni e i rapporti con i rappresentanti locali della comunità scientifica e non solo. Gli ambasciatori sono leader all’interno di settori di eccellenza – nel campo accademico, medico, professionale e di ricerca – e hanno il potenziale di attrarre congressi nella propria città, sono membri entusiasti e proattivi di associazioni, in grado di influenzare positivamente i loro colleghi nella scelta della destinazione di un evento futuro. Dfcvb vuole contribuire al riconoscimento internazionale delle eccellenze del territorio, impegnandosi al massimo per aumentare la visibilità della città insieme a quella delle realtà scientifiche e accademiche locali. Ogni progetto è un’occasione importante per rafforzare il legame tra comunità scientifica, cit-

tà e istituzioni. Nel contesto delle collaborazioni, infine, abbiamo formato un board Mice a cui partecipano i principali attori della città – privati e pubblici – che insieme si impegnano per dare un contributo importante e per studiare le nuove strategie in tema di eventi e congressi sul territorio». Destination Florence Convention & Visitors Bureau ha recentemente supportato Duco, il primo workshop itinerante dedicato ai travel advisor di

Piazza del Campo a Siena, simbolo universale della destinazione. Sopra, le policromie delle vetrate dell’iconica basilica di Santa Maria Novella a Firenze

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Stelle toscane I ristoranti stellati in Toscana, presenti sulla Guida Michelin 2018 Località

lusso. Quali punti di contatto con il Mice e spunti per sviluppi futuri? «Per una città come Firenze, il confine tra Mice e lusso è molto sottile. Alcuni eventi sono veri e propri viaggi di lusso: si pensi a incentive in location esclusive, gala dinner nel salone dei Cinquecento o team building in palazzi e dimore d’epoca nel centro storico della città. Pensiamo quindi che sia giusto abbattere questa barriera e possiamo farlo anche grazie ai nostri soci che si pongono in maniera molto trasversale, rappresentando tutte le categorie che operano nel settore eventi e turismo. Per quanto riguarda il Duco Travel Summit siamo molto contenti che sia stato confermato per due anni a Firenze e porterà sul territorio circa cento buyer e supplier nuovi per ogni edizione. Noi, come per la prima edizione, daremo il nostro supporto in qualità di destination partner e siamo certi che diventerà un momento unico di incontro per gli operatori della nostra città e del settore». Quali sono le sue priorità per il prossimo 2019, con il suo sguardo che sa andare lontano? «Questi ultimi anni hanno visto una crescita molto forte dell’azienda, dei soci e delle attività: abbiamo raggiunto le oltre trecento aziende che hanno aderito alla nostra rete, abbiamo un team di 17 persone e lavoriamo per tre divisioni, ognuna con il proprio piano di attività promozionali. L’obiettivo per il 2019 è quello di consolidare i nostri traguardi e speriamo che il nostro lavoro fatto fino a oggi possa essere utile anche all’amministrazione locale nell’elaborazione di nuove e migliori strategie per la gestione dei flussi turistici e della governance del turismo».

Provincia

Stelle

Locale

Casole d’Elsa

Si

ll Colombaio

Castelnuovo Berardenga

Si

Il Poggio Rosso,

Castelnuovo Berardenga

Si

La Bottega del 30

Castiglione d’Orcia

Si

Perillà (Hotel Plaza e de Russie)

Castiglione della Pescaia

Gr

La Trattoria Enrico Bartolini

Chiusdino

Si

Meo Modo

Chiusi

Si

I Salotti (Hotel Villa Patriarca)

Colle Val d’Elsa

Si

✩✩

Arnolfo

Cortona, loc. San Martino

Ar

Il Falconiere

Firenze

Fi

✩✩✩

Enoteca Pinchiorri

Firenze

Fi

Ora d’Aria

Firenze

Fi

Il Palagio (Hotel Four Season Firenze)

Firenze

Fi

La Bottega del Buon Caffè

Firenze

Fi

Winter Garden By Caino

Firenze

Fi

Borgo San Jacopo

Firenze

Fi

La Leggenda dei Frati

Forte dei Marmi

Lu

Bistrot

Forte dei Marmi

Lu

Lorenzo

Forte dei Marmi

Lu

Lux Lucis (Hotel Principe Forte dei Marmi)

Forte dei Marmi

Lu

Magnolia

Lamporecchio

Pt

Atman a Villa Rospigliosi

Lucca

Lu

Butterfly

Lucca

Lu

L’Imbuto

Massa Marittima

Gr

✩✩

Bracali

Manciano, loc. Montemerano

Gr

✩✩

Caino

Marina di Bibbona

Li

La Pineta

Porto Ercole

Gr

Il Pellicano

San Casciano dei Bagni

Si

Castello di Fighine

San Gimignano

Si

Cum Quibus

Seggiano

Gr

Il Silene

Tavarnelle Val di Pesa

Fi

La Torre

Tavarnelle Val di Pesa, loc. Badia a Passignano

Fi

Osteria di Passignano

Tirrenia

Pi

Lunasia

Viareggio

Lu

✩✩

Il Piccolo Principe (Hotel Principe di Piemonte)

Viareggio

Lu

Romano

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Perché un evento in... Toscana

Giancarlo Carniani, general manager di To Florence Hotels

Proseguiamo il viaggio nella destinazione con l’intervista a Giancarlo Carniani, general manager di To Florence Hotels.

più per dare una svolta diversa all’evento e questo è il motivo per cui è stata spostata al 2019. Sono certo che faranno bene».

Lo scorso anno ci siamo salutati con l’accenno a un suo sogno nel cassetto, ovvero un concept alberghiero innovativo, una sintesi di tecnologie senza tralasciare il fattore umano. Possiamo alzare il sipario su una nuova realtà? «È qualcosa di più di un concept innovativo di hotel, ma in realtà ora sono impegnato a perseguire quello che qualche tempo fa sembrava un sogno e adesso ha diverse possibilità di essere realizzato, ovvero creare un’Accademia italiana dell’hospitality che non abbia niente da invidiare a scuole internazionali come Losanna o Cornell. Ci vorrà del tempo, ma con un team di collaboratori e di aziende del turismo di altissimo livello ci stiamo impegnando a realizzarla».

Come sono trascorsi i suoi anni nel turismo, che dalle connotazioni leisure si sono estesi a quelle congressuali? Quali gli obiettivi per il futuro? «Il turismo in questi anni ci pone davanti a sfide sempre più difficili. È un settore in grandissima evoluzione, dove si stanno affermando professionalità fino a qualche anno fa sconosciute. Un direttore deve, al giorno d’oggi, essere un grande esperto di digitale, di marketing, di risorse umane, di relazioni pubbliche di alto livello e la professione cambierà ancora molto nei prossimi anni. Non basta essere esperti del lusso, bisogna esserlo del lifestyle. Il congressuale stesso è cambiato molto e le riunioni che si fanno oggi sono più brevi, in spazi che devono essere meno formali e soprattutto ben connessi».

Lei è l’ideatore di Bto, lo scorso dicembre si è dimesso dall’incarico di direttore scientifico e quest’anno l’undicesima edizione salta. Si svolgerà, infatti, nel marzo 2019. Può farci il punto della situazione, delineando il ponte tra passato e futuro? «La scelta di lasciare Bto è stata una scelta difficile, ma che ormai covavo da qualche anno. Sono sempre stato un fautore del ricambio generazionale e, a un certo punto, ho avuto la netta consapevolezza di aver dato tutto per quel progetto e che per il bene della manifestazione fosse giunta l’ora di provare una nuova direzione. Il fatto di aver concepito il progetto dell’accademia ha accelerato il processo, in quanto non si può concentrare la propria passione su più tavoli. Credo che i titolari del marchio della manifestazione si siano presi qualche mese in

Lei ha affermato «Occorre una parte pubblica molto efficace e coesa con gli operatori per promuovere un prodotto Italia, un prodotto che avrebbe bisogno di essere protetto e aiutato nel confronto con le grandi major straniere che dominano i mercati del turismo». Applicato il tutto alla destinazione Firenze, cosa ci dice? «Devo dire che a Firenze siamo abbastanza fortunati. Abbiamo il Destination Florence Convention & Visitors Bureau con trecento soci privati che funziona benissimo ed è così da molti anni. La parte pubblica ha capito, almeno qui, che è meglio sostenere il progetto piuttosto che fare marketing diretto in modo spesso sconnesso e inefficace. Credo che il nostro modello dovrebbe essere preso a esempio benché spesso anche qui a Firenze ci lamentiamo

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perché la parte pubblica non ci sostiene abbastanza economicamente. Stiamo infatti parlando di una città che incassa oltre 35 milioni di euro di tassa di soggiorno e che destina comunque troppo poco a sostenere direttamente le iniziative di marketing territoriale». Sempre a Firenze, intervistiamo Andrea Bianchi, general manager di Fh55, nuova brand identity di Fh Hotels. Lei è un general manager di successo. Qual è il background che l’ha condotta oggi alla cabina di regia del gruppo Fh55? «Il percorso inizia in Starhotels, 12 anni tra albergo – di cui otto dal livello esecutivo a vicedirettore responsabile centro congressi – e direzione commerciale, in qualità di assistente del direttore commerciale. Nello specifico, in questo caso, quattro anni con mansioni di responsabile dei servizi informativi di marketing. L’approdo successivo è stato Novotel, con la nomina a vicedirettore per i Novotel di Genova e Milano e per l’apertura del Novotel Firenze. Segue Una Hotel con Hotel Tocq Milano – con la qualifica di direttore – e Una Hotel Vittoria Firenze per l’attività di preapertura e apertura dell’albergo, per un totale di quattro anni. Dal gennaio 2005 inizia la mia direzione al Grand Hotel Mediterraneo Firenze: le sue tre stelle sono passate a quattro nel 2007, cui è seguito il lancio della struttura come centro congressi, delineandone il nuovo core business. Dal 2017 sono coordinatore di tutte e quattro le strutture del gruppo Fh55». Il portfolio di Fh55 vede strutture ricettive collocate esclusivamente in città d’arte. Quali sono i tratti distintivi delle location? «In Fh55 ci sono quattro hotel, ognuno dei quali contraddistinto da caratteristiche differenti. Il Grand Hotel Mediterraneo Firenze è Mice-oriented, l’Hotel Calzaiuoli è una location a vocazione

leisure nel cuore del capoluogo toscano, Hotel Villa Fiesole consiste in un resort di lusso in collina e, infine, il Grand Hotel Palatino di Roma è centralissimo, con connotazione bleisure: sia leisure, sia Mice-oriented». La clientela del gruppo è a due flussi, leisure e business. Qual è il contributo di Fh55 al congressuale in Italia e, soprattutto, nel capoluogo toscano? «Dal 2009, con la realizzazione della nuova parte del centro congressi, il Grand Hotel Mediterraneo Firenze è diventato pian piano il punto di riferimento nell’area fiorentina per il rapporto tra il numero di camere, le dimensioni delle sale e i ristoranti. La nostra ristorazione diretta, infatti, garantisce un’eccellente qualità e a costi estremamente interessanti. Ovviamente la tecnologia fa la sua parte, con attrezzature all’avanguardia, videoproiettori laser, banda larga a duecento mb garantiti, impianto antenne Ruckus, quattro unità di staff interne esclusivamente dedicati al congressuale, con assistenza garantita dalle 7,30 alle 20 sette giorni su sette».

Andrea Bianchi, general manager di Fh55, nuova brand identity di Fh Hotels

Con quale metodologia vengono monitorati gli standard qualitativi? «Per gli standard qualitativi disponiamo di uno specifico manuale che viene sistematicamente aggiornato con le varie innovazioni. Oltre a “review pro”, utilizziamo anche un sistema di monitoraggio interno realizzato dai caposervizio e da una persona dedicata alla brand reputation che mette a confronti i valori di giudizio dei principali canali – Google, booking.com, Expedia e molti altri – monitorando il Gri, global review index». Scenari futuri: cosa riserva Fh55 al Mice? «Azioni sempre più Mice-oriented, il miglioramento continuo del prodotto, anche al Grand Hotel Palatino di Roma – incluse le attrezzature e le connessioni wi-fi – e menu per congressi sempre più customized». Castiglione della Pescaia, per incentive nella storia e nella natura. Nella pagina accanto, la fortezza vecchia a Livorno, con la torre dell’XI secolo

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Perché un evento in... Toscana Per il cluster pisano, ecco le considerazioni di Barbara Mori, presidente di Evinco, agenzia di eventi, incentive, congressi e comunicazione.

Barbara Mori, presidente di Evinco, agenzia di eventi, incentive, congressi e comunicazione

Lei è fra le vincitrici del premio “Donna Impresa 2018”, un riconoscimento la cui denominazione parla da sola. Come è arrivata a questo traguardo? «Il premio “Donna Impresa” è indetto da Confcommercio Pisa, l’aggregazione vicina alle imprese e ai cittadini che porta avanti i progetti di legalità, sicurezza, servizi e promozione di eventi per una città migliore. Il premio, quest’anno, ha avuto come focus la creatività e con essa come combattere la crisi. Il riconoscimento della donna è insito nel premio: sono state affrontate tematiche rilevanti sul piano sociale ed economico con l’organizzazione di un tavolo di lavoro che ha visto il contributo di donne – di estrazione politica e produttiva – attive su diversi fronti ed estremamente preparate. Come ci siamo arrivate? Credendo in valori e atteggiamenti quali l’entusiasmo, la professionalità, la passione, il sacrificio, il coraggio. È stato anche un importante momento di incontro e di approfondimento di conoscenze di realtà territoriali rilevanti e sorprendenti. Un modo di fortificare, grazie all’aggregazione promossa dal Terziario Donna di Confcommercio Pisa, le singole figure imprenditoriali femminili, prendere coscienza e sicurezza da una sinergia di squadra».

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A ognuno il suo evento. Dalle destinazioni per i grandi numeri a quelle raccolte, piccole ed esclusive: Pisa è una fonte di sorprese. Quali, per esempio? «Pisa ha grosse potenzialità ancora da scoprire e sfruttare. Si sta muovendo su fronti diversi: congressi scientifici, sport – mezza maratona, maratona, endurance, tutte manifestazioni che stanno visibilmente crescendo –, eccellenze del territorio – Pisa book festival, festival della robotica, internet festival, manifestazioni storiche come il giugno pisano e il capodanno pisano, mostre di arte e fotografia. La sorpresa vera e propria è, a mio avviso, data dal fatto che spesso questi “eventi” non sono ancora abbastanza riconosciuti come tali, sia dagli addetti ai lavori sia dai fruitori e dalla cittadinanza. Ci sono margini di manovra ingenti dal piano della comunicazione, alla percezione, alla ottimizzazione delle risorse». Ci sono sempre nuove opportunità e contesti da esplorare. Quali suggerisce, per eventi inediti da affiancare a input evergreen? «Sicuramente il campo è aperto negli ambiti dello spettacolo, uscendo dai contesti strettamente teatrali, in particolare dei concerti, del turismo ecosostenibile e delle arti. E’ chiaro che

gli organizzatori da soli possono fare fatica, c’è bisogno di una sinergia con la municipalità nel senso di apertura alla condivisione di progetti privati degni di rilievo». Lei è presidente di Evinco, agenzia di eventi, congressi e incentive. Di cosa è orgogliosa e quali scenari per il futuro, immediato e più a lungo termine? «Personalmente, come azienda e in virtù dell’esperienza maturata su diversi fronti e delle collaborazioni che ci sono vicine, abbiamo dato il via a “Bimbi dei miracoli”, un progetto – prima edizione in scena nel gennaio 2019 – di stampo “sociale” nel senso che va incontro a un target oggi molto fragile. Abbiamo quindi deciso di impiegare il nostro know-how in un bisogno reale e il progetto prevede una task force di azioni a 360 gradi sul mondo della genitorialità e dei bambini, con workshop, conferenze, convegni, formazione ed eventi B2B. L’analisi che ci ha portato a questa scelta tiene conto anche della richiesta di aiuto che avvertiamo, rappresentata dall’umana necessità del confronto, del contatto fra esseri umani, imparando a sfruttare il virtuale e non a esserne sfruttati. In quest’ottica il mondo degli eventi reali ha spazio di azione immediata e a lungo termine, ma occorre investire e avere coraggio».

Sopra, da sinistra, Portoferraio all’isola d’Elba, per team building all’insegna di Nettuno, e il prezioso battistero di San Giovanni in Corte a Pistoia. Nella pagina accanto, binomio d’arte e storia nella parata di edifici del centro di Arezzo

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Perché un evento in... Toscana

Parola d’ordine, identità Unica e irripetibile. Soprattutto, legata a un fil rouge che nel gioco degli opposti e dei numerosi volti mantiene sempre la sua inconfondibile “identità toscana”

M

emorabile e versatile, grandiosa e minuziosa come un affresco che si stempera in numerose espressioni: il palcoscenico della Versilia affacciata sul Tirreno o i borghi raccolti delle alpi Apuane, oppure la Toscana del saliscendi delle colline che disegnano una destinazione punteggiata dai girasole, macchie di colore che spiccano nel verde spudorato delle coltivazioni. Poi ancora la Maremma, natura a briglie sciolte contrapposta alla geometria toscana delle città con una concentrazione artistica che da Firenze si propaga in località-scrigno di capolavori d’arte e di fede. Una realtà composita ma con una precisa identità e sulla quale la destinazione ha deciso di concentrarsi sempre di più, istituendo anche le “Officine di Identità”: la grandezza della Toscana è proprio quella di reinventarsi e scoprirsi in continuazione, pur mantenendo intatto il flavour che la contraddistingue e che l’ha resa un’icona a livello internazionale.

Segni particolari: bellissima Il progetto “Officine di Identità”, avviato a maggio e in calendario per tutto il 2018, consiste in una serie di incontri nati dalla volontà di Regione Toscana e Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – per offrire ai territori occasioni di riflessione e confronto a supporto della definizione di ulteriori potenzialità di sviluppo. E proposte aggiuntive da parte della destinazione significa un potenziamento di opportunità per la meeting industry e, come afferma Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica, «La forza della Toscana è quella di luoghi celeberrimi cui fanno da alter ego realtà poco conosciute ma autentiche. Rafforzare le identità dei singoli territori è una priorità». E prosegue: «È quindi fondamentale lavorare per crescere insieme e riferirci a “Destinazione Toscana 2020”, il documento operativo da cui discendono le linee-guida: dal rinnovato impianto normativo del settore alla conoscenza delle nuove motivazioni di viaggio con cui l’offerta deve dialogare per dare non solo delle risposte, ma per riuscire a prevedere e a giocare d’anticipo. Le strategie sono rivolte anche al valore della capacità di accoglienza quale segno distintivo delle destinazioni – è statisticamente il primo elemento qualitativo

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– e alla necessità di nuove forme di attrattive, arricchite da elementi emozionali, propri di una smart destination». Le “Officine d’identità”, che prevedono 14 tappe e attraversano la Toscana sino alla fine dell’anno, sono state inaugurate a giugno a Pratovecchio Stia per gli ambiti di Arezzo, Casentino e Valtiberina con un focus su #DestinazioneMontagna e hanno proseguito con un pit-stop in Maremma, a Castiglione della Pescaia, con #DestinazioneCosta. Gli appuntamenti in calendario riguardano tutti i territori della destinazione, con l’ultimo previsto per il 28 novembre ad Agliana, per futuri scenari operativi a Pistoia, la Val di Nievole e la piana di Lucca.

Eccome, se si muove Dalle parole la Toscana passa rapidamente ai fatti e a livello corale ha recentemente modificato il “Testo Unico sul Turismo” – varato nel dicembre 2016 – per spingere sul progetto di superamento delle province al fine di far emergere l’identità toscana e le specificità dei territori. Il consiglio regionale ha infatti votato prima dell’estate la proposta di legge sulla governance del sistema, già iniziata nel 2016 e recentemente perfezionata con la suddivisione della Toscana in 28 ambiti territoriali. Obiettivo di fondo: condividere l’esercizio delle funzioni amministrative e, per la prima volta, superare una visione frammentata. La proposta di legge, dunque, individua gli ambiti, regolamenta le modalità di convenzione e l’esercizio delle funzioni fra ambiti contigui e si sforza di tradurre e ispirare un’impostazione strategica e non municipalistica. Gli ambiti, infatti, descrivono un’omogeneità territoriale di fondo che per la prima volta non

Anno del cibo italiano: Toscana in pole position È in prima fila, la Toscana, nel fitto calendario di eventi che animano questo “Anno del cibo italiano”. Un percorso, quello del 2018, dedicato alle eccellenze della tavola e che rappresenta un vero punto di forza nello scenario degli eventi e dei post congress. Fra le iniziative annoverate nel calendario nazionale, eccone alcune che puntano i riflettori sulla destinazione: ✓ “Camminata fra gli olivi”: in occasione della Giornata della camminata fra gli olivi – 28 ottobre 2018 –, le Città dell’olio organizzano visite a frantoi e olivi secolari, degustazioni di olio, corsi di assaggio e molto altro ancora per raccontare la squisitezza dell’olio e la bellezza dei paesaggi. Una parte di questa camminata si svolge fra i secolari uliveti toscani. ✓ 48esima Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato: il centro storico della destinazione – in provincia Pisa –, con le antiche vie e le storiche piazze, diventa il più grande laboratorio del gusto dei tartufi open air d’Italia e per il Mice gourmet. Appuntamenti i weekend del 10, 11 e 17 novembre 2018. ✓ “L’Arcipelago del gusto”: otto cuochi dell’arcipelago toscano sbarcano in trasferta, ospitati da colleghi della terraferma per raccontare una destinazione attraverso piatti e sapori. Ogni appuntamento sarà incentrato su un prodotto locale e su un vino del territorio. ✓ “GirOlio”: tappa toscana per questo tour che da aprile a dicembre 2018 attraversa l’Italia alla scoperta delle eccellenze gastronomiche, dei paesaggi e territori di produzione, dei luoghi e dei mestieri legati alla terra e all’olio. Soprattutto toscani.

tiene conto dei confini provinciali ma, al contrario, configura un prodotto intorno al quale i comuni potranno realizzare anche politiche territoriali volte ad accrescere l’identità condivisa. 28 ambiti, dunque, ciascuno dei quali potrà affermare una sua visibilità, concorrendo con la sua specificità alla destinazione della Toscana nella sua interezza. I proverbiali girasole toscani punteggiano incentive e post congress. Nella pagina accanto, Sorano, dai numerosi edifici rupestri scavati nel tufo

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Perché un evento in... Toscana

Tra arte e avventura Avventura, outdoor, arte e gusto sono i quattro punti cardinali degli incentive e dei post congress in Toscana. Una destinazione conscia di sé e di come incrementare il suo appeal per attrarre gli eventi

U

Colle di Val d’Elsa: le antiche mura della città e l’ingresso al centro storico. Sopra, San Miniato, per degustazioni incentrate sul suo tartufo bianco. Nella pagina accanto, Carrara, post congress alle bianche cave di marmo

n post congress in rafting sull’Arno, con approdo al circolo Canottieri dopo una discesa dalla spiaggia San Niccolò e un passaggio sotto Ponte Vecchio a Firenze. È un’inedita prospettiva per i team building e i post congress del Mice, una modalità divertente – e aggregativa – per conoscere questa destinazione conosciuta a livello mondiale soprattutto per l’arte, la cultura, l’eccellenza della gastronomia e dei suoi paesaggi. Ed è stata proprio questa adrenalinica esperienza che ha tenuto a battesimo a fine giugno il nuovo progetto “Tuscany adventure times”, voluto da Toscana Promozione Turistica e da Regione Toscana e che coinvolge tutta la destinazione. “Tuscany adventure times” punta proprio a far reinterpretare le chiavi di lettura e fruizione della destinazione attraverso nuovi percorsi legati direttamente al territorio, che valorizzano al massimo le attività outdoor e dell’avventura, delle emozioni e dell’adrenalina. Dagli Appennini al mare sono innumerevoli le attività sportive praticabili

in tutta sicurezza inclusi canyoning, orienteering, caving, river trek, scuba diving, sailing, boat e vintage boat. La Toscana si configura palestra open air per le avventure del Mice e non a caso dal 15 al 18 ottobre si tiene a Montecatini Terme l’edizione 2018 dell’Adventure travel world summit, il più importante evento internazionale dedicato al turismo-avventura. Un’occasione di rilievo per puntare i riflettori su questo segmento e con la partecipazione di oltre 1.300 affiliati al network dell’Adventure Travel Trade Association che lo organizza e di cui la Toscana è entrata a far parte lo scorso anno, prima regione italiana a diventare un membro attivo di Atta.

Viaggio in Toscana Sembra impensabile raccontare Firenze senza parlare della Venere di Botticelli o del David, eppure la Toscana ha deciso di sviluppare nuovi percorsi, sempre d’autore ma meno “glorificato”. Le Ville Medicee, per esempio, patrimonio dell’Unesco ma non tutte visitabili. E gli esempi, numerosi, toccano tutta la destinazione, come “Terre di Pisa Natura Toscana”, progetto di valorizzazione del territorio pisano che a un anno dalla sua nascita conta su circa duecento operatori del settore ed è promotore della specificità di questo territorio che risponde appieno alle esigenze del Mice con le sue bellezze naturali, la vita outdoor, l’artigianato, il sistema enogastronomico, l’arte e la storia. Poi ecco Pistoia, nella quale Medioevo, Rinascimento e Barocco si rivelano in palazzi, loggiati, chiese con borghi, castelli e pievi ricchi di testimonianze storiche e artistiche. Il Mice qui può percorrere le morbide colline del Montalbano e della Svizzera Pesciatina, le aree del Padule di Fucecchio e della Querciola di Quarrata, sciare all’Abetone, andare in bicicletta sui numerosi tracciati escursionistici o lungo gli itinerari tematici dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, un museo diffuso sul territorio montano.

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Lo sapevate che…

Marmo e geotermia Outdoor per il Mice anche Carrara e nel suo territorio, dalle Apuane al mare: in bicicletta, a piedi oppure a bordo di fuoristrada attraverso le preziose cave di marmo della città. Fattibili i percorsi in bicicletta e in pianura, per esempio da Carrara a Sarzana lungo il canale Lunense oppure – per il Mice che predilige il massimo del relax - da Carrara a Massa lungo le spiagge del mar Tirreno. Per il Mice più sportivo, invece, ecco il percorso – sempre in bicicletta - delle cave attraverso le tre valli del marmo: Colonnata, Miseglia e Torano fino al centro storico di Carrara. Avvincenti i percorsi che insegnano a riconoscere le diverse tipologie di marmo con cui è stata costruita Carrara attraverso una passeggiata nel centro storico alla scoperta della città medievale. E poi ecco Siena, città preziosa dove l’identità è forte e la cucina è una forma d’arte. Una destinazione – Monte Amiata docet – da vivere tutto l’anno: eventi, musei di prestigio internazionale, iniziative culturali, turistiche e sportive. Come la World Francigena

✓ È stato inaugurato a giugno e a Carrara Carmi – Museo Carrara e Michelangelo, un nuovo spazio museale interamente dedicato a Michelangelo. Il progetto espositivo celebra il legame tra l’artista e la città toscana del marmo, iniziato con il primo viaggio a Carrara di Michelangelo nel 1497 e poi interrotto nel 1518 con il trasferimento imposto da papa Leone X per dare avvio alle nuove cave dell’Opera di S. Maria del Fiore nel capitanato di Pietrasanta. La mostra permanente prevede sei aree tematiche e un percorso che mostra, fra le varie, la riproduzione del Mosè in scala 1:1, ologrammi – anche del David, – video, fotografie, stampe e documenti storici. ✓ Nuovo look per la cupola interna della cattedrale di Pisa dall’estate 2018. In occasione del Giubileo della cattedrale e per i novecento anni della sua consacrazione, infatti, l’“Opera della Primaziale Pisana” ha rimesso mano alle pitture murali ed è intervenuta su un’estensione di circa 1.260 metri quadrati di superficie pittorica: dipinti a olio su muro, affreschi su intonaco e soffitto ligneo intagliato, dipinto e dorato. È stato recuperato un capolavoro dopo due anni di restauro, uno spunto d’arte per post congress d’autore. ✓ È stato presentato a metà giugno dopo un minuzioso restyling il pulpito di Nicola Pisano nel duomo di Siena, capolavoro duecentesco che il grande architetto e scultore portò a termine in tre anni con l’ausilio del figlio Giovanni e degli allievi Arnolfo di Cambio e Lapo. Il restauro della monumentale struttura architettonica, interamente coperta di altorilievi scolpiti, ha assicurato la conservazione dell’opera e colto l’irripetibile occasione di imbastire sul monumento uno studio globale e approfondito di carattere storico, architettonico e scientifico.

Ultramarathon – 20 e 21 ottobre 2018 –, volta a far scoprire l’antico itinerario di Sigerico da Siena ad Acquapendente: panorami mozzafiato fra strade bianche e sentieri, toccando i luoghi più suggestivi della Toscana – e del Lazio – lungo la Via Francigena. Intriganti e stemperati in più province, poi, sono l’alta Val di Cecina, Volterra e la geotermia, con percorsi geotermici che spaziano da aree protette a luoghi di struggente bellezza, disegnati dal calore della terra e dalla forza della natura, in armonia con la presenza umana che dialoga con l’ambiente dall’epoca etrusca.

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Perché un evento in... Toscana

scelti per voi

Fh-Hotel Villa Fiesole. Sotto, una sala congressi del Grand Hotel Mediterraneo

Fh55 L

e seduzioni dell’estate sono finite, ed è ora il momento di riprendere gli appuntamenti business. E l’autunno 2018 si preannuncia foriero di novità di tutto interesse, a iniziare dalla nuova brand identity di Fh Hotels, un gruppo la cui vocazione all’accoglienza inizia nel 1955 con il primo albergo, il Grand Hotel Mediterraneo. Il nuovo logo è Fh55, che riassume tutta l’esperienza di oltre sessant’anni di hôtellerie. Nel nuovo naming, “55” è un omaggio alla nascita della struttura fiorentina, mentre Fh rappresenta i valori del gruppo: Find Heritage, For Human, Future Hotel, Finally Home.

Tradizione e innovazione

Fh55 Lungarno del Tempio, 54 50121 Firenze Tel. 055 5326401 Fax 055 678695 info@fh-hotels.com www.fhhotelgroup.it www.fh55blog.it

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Sono quattro le strutture di Fh55, ognuna con una propria identità, tutte accomunate da valori che la proprietà trasmette allo staff e alla direzione degli alberghi. Il Grand Hotel Mediterraneo Firenze è medaglia d’argento sul podio dei centri congressi alberghieri toscani – 329 camere, 18 sale meeting, tre sale ristorante e garage privato –, mentre Fh Grand Hotel Palatino è a Roma, a due passi dal Colosseo, composto da duecento camere, quattro sale

È ufficiale: il nuovo logo di Fh Hotels è Fh55 e il suo claim è “Stay in Italy”. Un’identità smart e aggregante, per un brand storico, con lo sguardo al futuro

meeting e tre sale ristorante. Raffinato, nel cuore di Firenze e per una clientela essenzialmente leisure è l’Hotel Calzaiuoli – 54 camere –, mentre nel verde delle colline fiorentine si staglia l’Fh Hotel Villa Fiesole, una villa ottocentesca con 32 stanze, una piscina e una terrazza panoramica. Di questo poker d’assi ricettivo, il pioniere è stato il Grand Hotel Mediterraneo e il nuovo brand parte proprio dall’atout “partire dalla tradizione guardando al futuro”, come traspare anche dal nuovo claim “Stay in Italy”. Il made in Italy oggi è stay, ovvero stare nel nuovo mondo di Fh, che dalla sua nascita è gestito dalla

stessa famiglia. Alla scomparsa del fondatore Dino Innocenti, gli eredi, con la stessa lungimiranza e passione, hanno gestito le strutture alberghiere partendo dall’ospitalità italiana, la capacità di accogliere le persone e farle sentire come a casa. E il tema dell’accoglienza alberghiera è strettamente connesso con lo staff: è il personale dell’albergo, infatti, che dà forma al servizio, rendendo speciale l’esperienza Fh. Contemporaneamente alla nuova brand identity c’è il lancio del blog Fh55, concepito espressamente per raccontare le storie del gruppo e condividere con gli ospiti storie, eventi e notizie. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Hotel Mulino di Firenze A

ppena quattro chilometri separano il centro di Firenze dalla location, ma la piacevole sensazione è quella di trovarsi a mille miglia dal caos cittadino. L’Hotel Mulino di Firenze, infatti, sorge sulle rive del fiume Arno e nel suo totale restyling ha conservato la struttura originale dell’impianto, nato per la macinatura. Un eco-hotel che amalgama fluidamente la bellezza del paesaggio e dell’architettura con una filosofia green: per eventi d’atmosfera, il fil rouge che lo accomuna alle altre due strutture di To Florence Hotels, il Plaza Hotel Lucchesi e Villa Olmi Firenze.

Chiare, fresche e dolci acque Il Mulino di Firenze è l’anima culturale del territorio, un boutique hotel con 41 camere con vista sulla campagna o sul fiume. Un comfort 4.0 intrecciato a parquet e travi in legno a vista, letti in ferro battuto illuminati con applique intarsiate in bronzo. Tutti i servizi di un quattro stelle superior e con il trionfo della tecnologia di ultima generazione nel nuovissimo spazio multifunzionale dell’albergo: sono le Officine Condotte, ricavate informazione pubblicitaria

Dossier Toscana 19 To Florence Hotels.indd 19

Un antico mulino del 1330 completamente rinnovato e adagiato sulle rive dell’Arno, per eventi nell’alveo della storia e delle tradizioni. Con l’impeccabile regia di To Florence Hotels

dalle vasche di contenimento dell’antico acquedotto fiorentino, che ora accolgono sino a 250 persone. Un set inedito per eventi d’impatto, una spaziosa area interna che diventa cornice di meeting, ricevimenti, mostre e istallazioni, affiancato da un raccolto anfiteatro outdoor in cui allestire gli eventi durante la bella stagione. Fascino e prestigio contraddistinguono anche il ristorante della struttura, il Grano d’Oro, con vista sullo scorrere del fiume, nel quale apprezzare specialità locali – e i proverbiali prodotti genuini toscani –, rivisitate con

maestria e fantasia in base allo scorrere delle stagioni. Ulteriore gioiello all’interno dell’hotel è la spa, perfetta per rinnovare l’energia psicofisica della meeting industry, una vera e propria oasi dedicata al benessere. Le dimensioni raccolte della spa, in grado di accogliere fino a due persone, garantiscono agli ospiti un’esperienza di totale esclusività. Fra le numerose facility dell’Hotel Mulino di Firenze, si segnalano i bus navetta gratuiti di andata e ritorno per il centro di Firenze, un ampio garage gratuito e una piscina perfetta per il relax.

Hotel Mulino Di Firenze Via Villamagna, 119 50126 Firenze Tel. 055 65 30 279 Fax 055 65 31 486 mulino@toflorence.it www.mulinodifirenze.com

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Perché un evento in... Toscana

scelti per voi

Palazzo dei Congressi di Pisa U

na miscellanea di fattori in perfetto equilibrio fra loro, una ferrea organizzazione e un magistrale coordinamento degli stakeholder. Questo, molto in sintesi, il fil rouge degli eventi di successo che si svolgono al Palazzo dei Congressi di Pisa, situato a un quarto d’ora di passeggiata dal centro storico di Pisa e a nemmeno 1.500 metri dalla stazione centrale. Per questo autunno, fra i numerosi per valenza, sono attesi al Palazzo il congresso nazionale di pediatria, un evento incentrato sulla robotica – rispettivamente a settembre e ottobre, entrambi con circa cinquecento partecipanti – e il Pisa Book Festival, che a novembre richiamerà nella città di Galileo circa ventimila persone.

Tailor made e on demand

Palazzo dei Congressi di Pisa Via Matteotti, 1 56124 Pisa Tel. 050 598212 fax 050 598019 info@palazzodeicongressi.it www.palazzodeicongressi.it

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Immerso in un polmone verde cittadino, il Palazzo dei Congressi è all’avanguardia nel contesto green, con un impianto di illuminazione a led con ridotto impatto ambientale. Grazie a nuove partnership, inoltre, la location può offrire anche ledwall, realizzazione di filmati 3D, realtà virtuale e aumentata, modelli olografici 3D interattivi. Sono disponibili atti congressuali multimediali – fruibili in modalità multipiattaforma – e

Una location nella quale attualità fa rima con flessibilità. Per eventi dalle soluzioni innovative attuate attraverso una coerente sequenza di analisi, pianificazione e gestione

modelli olografici 3D da file Dicom così come sistemi interattivi di question & answer realizzati per gli eventi formativi che necessitano di platee ampie. E non è finita qui. Al Palazzo si realizzano app progettate “su misura” in base alle esigenze e “Follow me”, ovvero la possibilità di vedere in tempo reale sul device le slide presentate in aula dal relatore e prendere subito appunti sulle slide stesse visualizzate. Quanto agli spazi, il palazzo è articolato su tre livelli, con il primo e il secondo collegati tra loro da una grande vetrata inclina-

ta che illumina naturalmente le gallerie superiori. L’edificio, dalla forma semicircolare con giardini e un’originale copertura a gradinate, vanta gli interni totalmente privi di barriere architettoniche. Al Palazzo dei Congressi di Pisa il Mice trova una pluralità di sale modulari a budget interessanti e competitivi: la sala plenaria accoglie mille ospiti, l’auditorium cinquecento, una nuova area con tre sale da novanta posti e quattro sale da trenta, oltre a gallerie e a versatili spazi espositivi, scenografie personalizzate e tensostrutture. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Riva del Sole Resort & Spa È

un meeting hub e al contempo il buen retiro del Mice, incastonato com’è in una pineta di 27 ettari che si estende fino alla costa, con una spiaggia privata di seicento metri sul litorale della Maremma toscana, a brevissima distanza da Castiglione della Pescaia. Piacere e relax, quindi, in questo quattro stelle superior, fresco di un accurato restyling e con wi-fi ultra veloce, ideale per la clientela business.

Un resort in Maremma che coniuga con sapiente maestria business & leisure, per eventi, post congress e team building tra emozioni, natura e innovazioni

Il piacere di scegliere L’accommodation della location è articolata in 155 fra camere e suite, fra le quali spiccano la Coral Suite – 52 metri quadrati con grande terrazza e vista mare – le Riva’s Junior Suite Plus – quaranta metri quadrati suddivisi in due ambienti, oltre a una terrazza o due balconi – e la nuovissima Exotik Suite, fra le più lussuose del resort: 49 metri quadrati di comfort a tutto tondo – con una grande terrazza vista mare –, un open space composto da camera matrimoniale, zona studio, bagno luminoso con terrazza, vasca e doccia di ampia metratura. Solo il meglio, per il Mice, che nel resort trova un centro congressi articolato in otto sale – per un massimo di 270 persone –, tutte con luce naturale e tecnologia all’avaninformazione pubblicitaria

Dossier Toscana 21 Riva del Sole.indd 21

guardia. All’interno della business area, inoltre, si trova il Club Riva, ampia sala perfetta per colazioni e cene di lavoro, gala dinner e cocktail party. E dopo gli impegni professionali, via libera alle seduzioni del resort, per esempio il centro benessere Rasena Spa con ben tre piscine – di cui una con acqua salata – o il centro Riva’s Beauty: massaggi rigeneranti, decontratturanti e trattamenti per il “piacere del sé” e per una rigenerante remise en forme. Da perseguire anche nell’area fitness, provvista di macchinari Technogym. Post congress e team building al Riva del Sole

Resort & Spa sono un piacere irrinunciabile: beach volley, tennis, wind surf, vela e lezioni di vela – deriva o catamarano –, percorsi jogging, sci nautico e canoa. Oppure nordic walking e trekking nel parco della Maremma o sfide sui vicini green a 18 buche – golf club a Punta Ala e Pelagone – o ancora la Toscana, tutta da scoprire in mountain bike, a cavallo o in bicicletta da corsa, con percorsi tematici anche nella vicina riserva naturale Diaccia Botrona. Intriganti, infine, i percorsi del gusto, con enodegustazioni in cantine, all’insegna dei superbi vini della destinazione.

Riva del Sole Resort & Spa Loc. Riva del Sole 58043 Castiglione della Pescaia (Gr) Tel. 0564 928111 events@rivadelsole.it rivadelsole.it

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Perché un evento in... Toscana

scelti per voi

StudioVisio L’

agenzia si è conquistata una posizione di eccellenza non solo in Italia, ma anche in chiave internazionale, per esempio a Shanghai, Hong Kong, Washington. E il successo era “annunciato”, se si pensa al talento e all’esperienza pluriennale dei quattro soci fondatori, alla mission chiara e ben definita e agli strumenti a disposizione per raggiungere gli obiettivi. Quello che non era affatto scontato era che questo successo fosse così rapido e significativo. Stiamo parlando di StudioVisio, l’azienda fiorentina che con un progetto d’eccellenza ha raggiunto in tempi estremamente brevi i vertici del mercato congressuale e di quello degli eventi. Ma andiamo con ordine.

Tool box: semplice, veloce e vincente

StudioVisio Largo M. Liverani 12/1 50141 Firenze info@studiovisio.it www.studiovisio.it

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Ci racconta Jacopo Tagliabue, amministratore delegato: «La chiave del successo, oltre che nella nostra professionalità, risiede nella capacità di fare squadra al nostro interno e network al nostro esterno». In StudioVisio ognuno ha le sue competenze e la tecnologia è appannaggio di Stefano Cupertino, così come l’intera logistica è gestita da Massimiliano Miniati mentre Lorenzo Vanni

Un partner d’elezione, dalla massima competenza tecnologica, flessibilità professionale e creatività. Per trasformare gli eventi in soluzioni vincenti

e Jacopo Tagliabue si occupano degli aspetti più strettamente commerciali e gestionali. Competenze diverse che si armonizzano in un’unica, vincente realtà, perché senza l’elemento umano, senza il contenuto di effettivo servizio, anche la migliore tecnologia non sarebbe che una scatola vuota e, senza le soluzioni tecnologiche il “servizio” non sarebbe altro che buona volontà. In StudioVisio, dunque, la migliore tecnologia trova il modo di esprimere le proprie potenzialità a tutto vantaggio del cliente: è tutto racchiuso in una cassetta degli attrezzi o “tool box”, come in Studio-

Visio chiamano “il contenitore” di tutte le possibili soluzioni tecnologiche che l’azienda è in grado di mettere al servizio dei propri clienti. Di cosa si tratta? Qui è Stefano Cupertino che ci spiega: «In estrema sintesi, la tool box software è un insieme modulabile di prodotti che interagiscono permettendo una gestione veloce, semplice, totalmente affidabile dell’evento. Il cuore del sistema è Show-it, che gestisce tutti gli altri software, da Slide-it a Check-it, ognuno con una precisa funzionalità». Software e funzioni che ormai molti, sia aziende sia Pco, hanno imparato a conoscere ed apprezzare. informazione pubblicitaria

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2180MC_FH55_Layout 1 13/09/18giovedì 14:24 Pagina 1

fh-hotels.com

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