PerchĂŠ un evento in...
Veneto Carte vincenti per gli eventi della meeting industry
I grandi classici e gli inediti, il palinsesto di scenari unici e complementari, il mosaico di location a ogni altitudine. OpportunitĂ e attrattive di una destinazione che intriga e dal carattere deciso Dossier Veneto 01 Copertina.indd 1
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Splendida location sul Lago di Garda
Cene di gala fino a 600 ospiti
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il genius loci, che fa la differenza. A rendere unico un sito, a crearne un dna irripetibile, a delinearne volto e anima in un quadro composito quale è il Veneto, la cui vocazione è proporsi al meglio. E ci riesce benissimo, accogliendo un evento dopo l’altro, in ogni stagione: un mosaico dagli intensi colori, dai decisi chiaroscuri e con un’offerta a qualsiasi longitudine e altitudine. E con caratteri di eccellenza: città d’arte del calibro di Venezia e Verona e poi Vicenza con Palladio, Padova con Giotto, Treviso con Canova, Rovigo con Donà, o ancora le città murate che abbassano al Mice i loro ponti levatoi, accogliendolo in scrigni quali Bassano del Grappa, Marostica, Nove, Cittadella, Castelfranco Veneto e Asolo.
Sette destinazioni targate Veneto, ognuna con la propria personalità, tutte fiere del fil rouge che le vede essenziali all’arazzo dell’intera regione. Da sempre sinonimo di spettacolarità, efficienza e proattività ra destinazione ha fra i suoi punti di forza sedi congressuali con tecnologia all’avanguardia, la cornice che li incastona è un poker d’assi di elementi naturali: aria, acqua, terra, fuoco – inattivi rilievi di origine vulcanica nei Colli Euganei –, sinonimo di natura a tutto tondo e quinta di eventi di successo, a iniziare dalla sponda veronese del Lago di Garda con la sua riviera degli Ulivi. Per percorsi post congress o incentive, via libera anche a specchi d’acqua “minori” – in termini di
Luciana Francesca Rebonato
Due scorci di Venezia: l’intramontabile fascino di Piazza San Marco (sopra) e la basilica di Santa Maria della Salute (sotto)
Sì, variare Veneto significa ovviamente anche ville venete: sono oltre tremila, molte concentrate lungo la Riviera del Brenta: trentasei chilometri di bellezza e stupore lungo il corso del celebre fiume che unisce Venezia a Padova. Un elisir tutto fruibile dal Mice che qui trova unicità paesaggistica, storica e artistica da scoprire – soprattutto - a bordo di imbarcazioni o, per contesti indoor, al Musei civico della navigazione fluviale di Battaglia Terme. E le terme sono sul podio di post congress a tutto wellness grazie ad Abano Terme, Montegrotto Terme, Teolo, Galzignano e Battaglia Terme – bacino euganeo – e poi ancora a Recoaro Terme e a Caldiero. Se l’inte-
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Esagono dell’Unesco Da luglio i siti Unesco del Veneto sono sei. Ai cinque preesistenti, infatti, si è aggiunta Peschiera del Garda. Per la precisione i suoi muraglioni bastionati, che sembrano nascere direttamente dalle acque del lago. Ma ecco la sestina vincente: ■ Venezia e la sua laguna ■ Vicenza e le ville di Andrea Palladio ■ L’Orto Botanico di Padova ■ Verona ■ Le Dolomiti ■ I muraglioni bastionati di Peschiera del Garda
grandezza – quali i laghi del Cadore – Lago di Misurina e Lago di Auronzo – e di Alleghe, congeniali a team building all’insegna dello sport con kitesurf, windsurf, trekking e, ovviamente, vela. Con le Dolomiti la montagna in Veneto è targata Unesco e l’incontro tra mare e terra avviene anche nell’intrigo del Delta del Po, mentre patrimonio della destinazione, sotto il profilo enogastronomico, è sicuramente l’ambito vitivinicolo e alcuni nomi parlano da soli: Amarone, Recioto, Friularo di Bagnoli, Prosecco Superiore, Soave, Valpolicella e Valdobbiadene.
Tra cielo e laguna Il buongiorno si vede dall’arrivo. E atterrando al Marco Polo di Venezia il Mice, oggi, trova tre novità: il water terminal, il moving walkaway e il nuovo terminal passeggeri. L’aeroporto della Serenissima fa le cose in grande e, soprattutto, in una manciata di mesi. Da questa estate, infatti, il nuovo terminal è cresciuto in superficie e servizi e ora si sviluppa sul lato landside dell’aerostazione, in aderenza con le aree arrivi preesistenti per un totale di 11.500 metri quadrati aggiuntivi. Pochi mesi prima, invece, sono stati inaugurati il water terminal e il moving walkway. Il primo è un edificio di cinquemila metri quadri sul lato nordest della darsena, si sviluppa come un pettine e accoglie i passeggeri provenienti via acqua. I pontili sono 12, per un totale di 24 approdi: due sono adibiti al trasporto collettivo, nove sono dedicati ai taxi acquei e uno è riservato a utenti con ridotta mobilità. Il moving walkway, invece, è un percorso pedonale sopraelevato che collega la darsena dell’aeroporto con il parcheggio multipiano e il terminal passeggeri e vi si accede dal water terminal attraverso due scale mobili e tre ascensori. Il percorso si sviluppa attraverso una galleria sopraelevata e climatizzata lunga 365 metri e servita da cinque coppie di tappeti mobili che permettono di percorrere la distanza in dieci minuti. Raggiungibilità e praticità vanno di pari passo, a Venezia, che, sempre in tema di innovazioni, vede ora il Lido interessato da nuovi e collegamenti wi-fi che forniscono rinvigorita connettività al Palazzo del Casinò, al Palazzo del Cinema e ai giardini dell’area della Mostra del Cinema. A Venezia l’acqua non separa: unisce, e la città regala al Mice non solo tutta la sua bellezza, ma anche la capacità di dare sempre risposte creative e contemporanee. Come è sempre stato nel suo stile.
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Ricomincio da tre E Poi Verona. Destinazione “a misura di congresso” nella quale ha sede il Verona & Lago di Garda Convention Bureau e dove il Mice trova circa quattrocento sale meeting distribuite in strutture ricettive, centri congressuali, dimore storiche e unusual location. La capacità congressuale complessiva si attesta sui quarantamila posti e le manifestazioni fieristiche sono di livello internazionale: una quarantina, e con una fuoriclasse del calibro di Vinitaly, ed è ora ufficiale che la conferenza internazionale di Ufi si terrà a Verona nel maggio 2018. Non una qualsiasi: Ufi è l’acronimo di Union des Foires Internationale, associazione mondiale di organizzatori dell’industria fieristica. Sempre con lo sguardo rivolto agli eventi, Verona sta progettando un telo a scomparsa come “tetto” per la sua Arena: una copertura rimovibile per garantire gli spettacoli anche con il maltempo. Sole a volontà anche sugli eventi del territorio scaligero, con proposte e scenari sotto l’egida dell’Unesco. A luglio, infatti, sono entrati nel Patrimonio dell’Umanità gli alti muraglioni bastionati di Peschiera del Garda. A est di Verona, Padova accoglie il Mice con la regia di Padova Convention & Visitors Bureau, forte delle sue tradizioni e dei suoi plus come le ville storiche – con capienza sino a cinquecento persone – e gli oltre 230 alberghi provvisti di ogni comfort disseminati nel territorio, dalle grandi catene internazionali ai boutique hotel nel centro storico della città. Un’articolata offerta per eventi, con un asso nella manica: il nuovo centro congressi nel polo fieristico, che sarà pronto in un paio d’anni: ulteriori spazi e opportunità per il Mice, che a Padova oggi trova il
Pavillion 11 della Fiera di Padova – allestito permanentemente –, modulabile e per convention fino a 1.350 persone. Fiera di Padova ha rinnovato spazi e servizi e ha rilanciato i padiglioni sul mercato dei congressi con il brand Spazio Eventi Padova. E se dalla città dei capolavori di Giotto si passa a quelli di Vicenza e del Palladio, ecco che il Mice trova un interlocutore d’eccellenza, il Vicenza Convention Bureau. Icona congressuale della destinazione è il Vicenza Convention Centre, integrato sinergicamente a Fiera di Vicenza, ma con un’operatività indipendente. La sua atti-
Il Teatro Olimpico di Vicenza, progettato dal Palladio. Sopra, la coreografica basilica di Santa Giustina a Padova. Nella pagina accanto in alto, al tramonto, Verona si riflette nell’Adige. Sotto, Malcesine, sulla sponda orientale del Lago di Garda
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Il Tempio Canoviano, progettato da Antonio Canova, a Possagno, in provincia di Treviso. In basso, Il Tempio della Rotonda di Rovigo, icona della città
vità è supportata dal polo fieristico e, in particolare, dal Padiglione 7: una struttura monoplanare di 13mila metri quadrati e senza pilastri.
Verdi e non per caso Un paesaggio armonioso e non compromesso dal tempo: è il volto di Treviso, e ad accogliere il Mice c’è anche il Marca Treviso Convention Bureau, con oltre ottanta diverse location e 120 sale meeting per un totale di 25mila posti. Oltre a strutture provviste di tecnologia all’avanguardia, ecco una quarantina di dimore storiche che delineano pregevoli affreschi d’arte territoriali: relais di charme nei quali l’antico è sapientemente intrecciato a innovazioni del terzo millennio. Il tutto nel massimo rispetto per l’ambiente e la natura, che regalano alla meeting industry una moltitudine di opportunità anche nel contesto dei team building, complice l’eterogeneo
territorio con la sua palestra di attività sportive a cielo aperto e il suo patrimonio enogastronomico, storico e artistico. E “anima green” del Veneto a tutto Mice è ovviamente Rovigo con il suo Polesine, un mosaico di scenari con spazi e proposte orchestrate da Rovigo Convention & Visitors Bureau. C’è solo l’imbarazzo della scelta e sono dei must gli spazi dell’ex zuccherificio rodigino, il Cen.Ser Rovigo Fiere, il Salone del Grano della Cciaa di Rovigo, Palazzo Roncale e l’Accademia dei Concordi, Villa Badoèr – disegnata dal Palladio e patrimonio Unesco – e Villa Molin Avezzù, griffata Palladio. Oltre a spazi prestigiosi, il Mice a Rovigo trova anche eventi culturali e d’appeal. E’ il caso di Eurolambretta 2017: a giugno duemila lambrette hanno festeggiato sul Delta del Po i settant’anni dello scooter, un raduno mondiale di lambrettisti “costruito” e coordinato dal Rovigo Convention & Visitors Bureau.
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adova sa guardare lontano: investe con forza nel Mice, candidandosi a essere uno dei poli attrattivi della meeting industry italiana. Numerose le novità e le iniziative, a iniziare dal nuovo centro congressi, nel polo fieristico, che sarà pronto in un paio d’anni: un edificio – “un’idea di business living space” – progettato dall’archistar giapponese Kengo Kuma. Gli spazi saranno fra i più importanti del Triveneto e spiccatamente modulari: dalla sala da 1.620 posti a quella da 828, per proseguire con altre due sale da 396 posti, il foyer di 408 metri quadrati, l’auditorium di 533 metri quadrati e l’anfiteatro per manifestazioni all’aperto. La città di Padova sta puntando con forza anche sulle infrastrutture e sull’accoglienza sostenibile, in primis le moderne reti di car sharing e bike sharing. Oggi è proprio la città del Santo ad avere – dati Istat – la più alta dotazione di piste ciclabili in rapporto alla superficie comunale: ben 177 chilometri ogni cento chilometri quadrati. Un segnale di attenzione all’ambiente, ma anche alla necessità di muoversi rapidamente fra i vari poli cittadini.
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Nuove location e più servizi: la città del Santo si designa a destinazione d’eccellenza per ospitare i più importanti eventi del Nord-Est italiano La città degli eventi Una destinazione attiva e propositiva, Padova, comodamente raggiungibile con treni ad alta velocità e con voli – nazionali e internazionali – che atterrano nei vicini aeroporti di Venezia e Treviso e che consentono poi di proseguire ‒ con shuttle dedicati ‒ verso la patria di Giotto. L’accoglienza Mice è concertata dalla regia del Padova Convention & Visitors Bureau: annovera più di quaranta
affiliati e numerose richieste di ingresso nel network. «Stiamo lavorando a pieno ritmo per scalare la classifica delle più accoglienti città italiane del settore Mice – dichiara Flavio Rodeghiero, presidente di Destination Managment Organization di Padova. Il nostro Convention Bureau ha accolto con piacere i dati Oice, che confermano la crescita dei meeting nel Nord-Est. E per indirizzare ancor meglio le nostre azioni,
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n & Visitors Bureau abbiamo promosso la ricerca. Nel nostro core business ci sono progetti di realtà immersiva virtuale, per proporre con forza la destinazione Padova e il nuovo centro congressi, che sarà il protagonista di questi tour virtuali. La città sta facendo sistema: l’importanza del settore Mice e del suo indotto muove con forza tutte le istituzioni cittadine». E da quest’anno, infatti, il Mice trova un ulteriore spazio: è il Pavillion 11 della Fiera di Padova, un padiglione allestito permanentemente, modulabile e per convention fino a 1.350 persone. Fiera di Padova ha rinnovato spazi e servizi e ha rilanciato i padiglioni sul mercato dei congressi con il brand Spazio Eventi Padova. Oltre al Pavillion 11 i padiglioni 7 e 8 accolgono i grandi congressi sino a cinquemila persone mentre i padiglioni 2 e 3, caratterizzati da un’architettura post-industriale, si prestano a ospitare anche cene ed eventi a carattere culturale. Fra i più recenti e rilevanti spicca il congresso mondiale Solid State Ionics, che ha visto la partecipazione di 1.300 congressisti dal 18 al 23 giugno 2017. informazione pubblicitaria
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Il piacere di scegliere Padova sa diversificare. Congressi, convention, lanci di prodotto, road show e incentive trovano nella destinazione coreografie sempre nuove. Padova è anche scrigno di un patrimonio artistico sorprendente: a iniziare dai capolavori di Giotto – la cappella degli Scrovegni è candidata all’Unesco – per proseguire con il palazzo della Ragione ‒ con le teorie astrologiche di Pietro d’Abano ,‒ la basilica di Sant’Antonio di Padova, l’Orto botanico universitario – Patrimonio Unesco‒, la monumentale piazza di Prato della Valle con la basilica di Santa Giustina. Quinte di incentive sono i dintorni di Padova, con i
vicini Colli Euganei. Il wellness è di casa alle Terme Euganee con Abano, Montegrotto e Galzignano, perfetti per ritemprarsi dopo una giornata lavorativa. Incentive adrenalinici vedono il trionfo di attività sportive con un tris d’assi, il golf, la bike e i cavalli, mentre per emozioni fra le nuvole vi sono voli che consentono di sorvolare i Colli fino al lido di Venezia. Da non perdere sono i wine tour e i percorsi enogastronomici. Meeting e degustazioni a bordo, invece, prendono vita con la navigazione lungo i fiumi della riviera del Brenta che da Padova arriva a Venezia. Con la possibilità di sostare in una delle ville venete che punteggiano la riviera.
Padova Convention & Visitors Bureau Piazza Antenore, 3 35131 Padova Tel. 049 8201396 convention@provincia.padova.it www.padovaconvention.it
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Perché un evento in... Veneto
I protagonisti della destinazione Innovazioni, posizionamento, consolidamento: tre parole chiave per ogni destinazione. Ecco le considerazioni di due protagonisti del Veneto che ne determinano il successo con esperienza, capacità e lungimiranza
L
e rotte del Mice si muovono tra realtà e novità, con uno sguardo sempre attento all’insieme per poi scendere nei minimi dettagli. Apriamo questa sezione del dossier con un’intervista a Federico Caner, assessore al turismo Regione Veneto, per una panoramica – complessiva – sul brand Veneto. Assessore Caner, dal suo arrivo in Regione ci sono stati novità e traguardi. Ne accenna qualcuno, nel contesto dei progetti di eccellenza turistica che possono interessare il turismo congressuale? «È il Veneto nel suo complesso a proporsi come destinazione e con numerose componenti, tutte originali e preziose, che si integrano l’una con l’altra. Non solo le tematiche classi-
che, ovvero “città d’arte, mare, monti, terme e lago”, ma anche i diversi prodotti turistici, da quello congressuale a quello religioso passando dai segmenti sportivo, enogastronomico, “slow” e ambientale. La nostra azione, pertanto, è finalizzata a rendere il Veneto più attraente e organizzato perché a trarne vantaggio sia il suo “sistema ospitalità” globalmente inteso. Voglio dire che quando la Regione dà sostegno agli investimenti strutturali e infrastrutturali, quando finanzia l’ammodernamento e la riqualificazione alberghiera ed extralberghiera, quando contribuisce a creare nuovi percorsi ciclabili e a potenziare quelli esistenti, quando interviene sul piano legislativo per snellire e sburocratizzare l’attività delle imprese, quando finalizza l’utilizzo dei fondi comunitari per accrescere la competitività delle imprese che si occupano di accoglienza e di servizi turistici, favorisce la crescita anche di un segmento come quello congressuale. In questa stessa logica, a proposito di eccellenza, abbiamo aderito ad alcuni progetti interregionali per lo sviluppo e la pro-
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mozione del sistema turistico nazionale, svolgendo il ruolo di capofila in quello denominato “Terme, benessere, salute”». Il turismo leisure disegna dinamiche differenti da quello congressuale, ma per entrambi il fil rouge è il territorio. Quali sono i plus in un’ottica di fruibilità da parte della meeting industry? «Il brand è il Veneto e una delle componenti di questo marchio è l’offerta congressuale. Il settore ha sicuramente margini di crescita nel Veneto, ma è necessario ottimizzare alcune condizioni favorevoli. Mi riferisco, per esempio, al notevole sviluppo del sistema aeroportuale della nostra regione, oggi più facilmente raggiungibile grazie ai sempre più numerosi collegamenti internazionali. Seguono l’inscalfibile fascino di città e località di grande valenza artistica, storica e paesaggistica, l’indiscussa bontà dell’offerta enogastronomica, il forte richiamo esercitato dalle istituzioni scientifiche e culturali del Veneto, che rappresentano un punto di riferimento per molti studiosi e professionisti di tutto il mondo. Non da ultimo, vi sono le opportunità bleisure». Proiezioni per l’autunno-inverno 2017-2018? «Gli indicatori sono incoraggianti. Già per l’estate i segnali di ripresa economica hanno dato ulteriore fiato al mercato interno e le condizioni di instabilità e insicurezza di Paesi tradizionalmente concorrenti sul piano turistico hanno favorito
Kronos per la Serenissima Storia antica, quella degli orologi di Venezia, che un tempo erano veri e propri calendari: segnavano contemporaneamente l’ora, le fasi planetarie, i mesi e il segno zodiacale. E la Torre dell’orologio in piazza San Marco è stata, nel XVI secolo, uno dei simboli della potenza della Repubblica: i meccanismi venivano regolati in ogni stagione secondo un’ora solare di durata variabile – dai quaranta minuti in estate agli ottanta in inverno – e calcolata secondo la luce. A Palazzo Ducale, invece, un unico meccanismo dissimulato nel muro – messo a punto intorno al 1530 – regolava i quadranti delle sale del Collegio e del Senato. In quest’ultima si trova un secondo orologio, decorato con funzioni astronomiche e astrologiche. L’orologio della chiesa di San Giacometto di Rialto, invece, indicava l’ora alla folla che assiepava il mercato: non scandiva il tempo del raccoglimento, bensì quello degli affari.
la scelta dell’Italia e del Veneto, soprattutto da parte della domanda del centro-nord Europa e anche extra continentale. Ci aspettiamo, quindi, di confermare il costante andamento positivo registrato negli ultimi anni. Ma, come ho già avuto modo di dire in più occasioni – anche ai nostri operatori –, probabilmente nessuna economia è sensibile tanto quanto quella turistica ad agenti esterni e imponderabili, alla volubilità di tendenze e stili. Nessuno può cullarsi sugli allori e, anzi, ogni componente – pubblica e privata – della filiera del turismo è chiamata a dare il proprio contributo in termini di attenzione e di costante aggiornamento e innovazione in un settore che è, e sarà sempre, in continuo divenire». Federico Caner, assessore al turismo della Regione Veneto. A lato, le colorate case di Burano spiccano in Laguna Nella pagina accanto, l’ampia arcata del ponte di Rialto a Venezia sul Canal Grande
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Perché un evento in... Veneto Aeroporti in Veneto Aeroporto Marco Polo di Venezia
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1 h e 50 minuti Un Veneto dinamico, quindi, che vede novità anche nel contesto dell’accessibilità. Ce le racconta Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save S.p.A., aeroporto di Venezia. Il 17 giugno è stato inaugurato l’ampliamento del terminal passeggeri. Uno step fra i numerosi che hanno interessato in breve tempo il rinnovo dell’aeroporto. Ce ne parla? «L’inaugurazione dell’ampliamento del terminal passeggeri rappresenta un nuovo traguardo all’interno di un percorso di sviluppo infrastrutturale dell’aeroporto di Venezia, che per il periodo 2012-2017 prevede investimenti per oltre ottocento milioni di euro. A pochi mesi dall’inaugurazione della nuova darsena e del moving walkway di collegamento con l’aerostazione, abbiamo presentato un’opera che arricchisce il Marco Polo di un’infrastruttura funzionale e particolarmente ricercata nelle soluzioni architettoniche. Il nostro obiettivo è quello di accom-
pagnare la crescita del traffico con infrastrutture adeguate e attraverso una pianificazione che non lasci nulla al caso. Il Contratto di programma, sottoscritto con Enac a fine 2012, si conferma in tal senso uno strumento fondamentale a supporto di strategie di crescita che negli anni hanno portato il Marco Polo dall’essere uno degli scali medi europei a terzo gate intercontinentale nazionale. Ora, com’è nostra pratica, continuiamo a progettare il futuro, che nel medio termine consegnerà in fasi progressive a Venezia e al nostro territorio un aeroporto ulteriormente ampliato e arricchito di nuove infrastrutture». La mission di Save S.p.A. annovera il continuo miglioramento dello scalo. Come intende sviluppare i servizi rivolti all’utenza business, fidelizzando la meeting industry? «L’attenzione alla qualità dei servizi è costantemente al centro di ogni nostra attività ed è sviluppata in modo integrato sia per l’utenza leisure, sia per quella business. L’ampliamento del terminal inaugurato a giugno, con i suoi 11.500 metri quadrati di spazi ariosi e confortevoli, ne è l’esempio più recente, a cui si aggiunge la nuova sala vip Marco Polo Lounge, ubicata nell’area della precedente sala: totalmente rinnovata nella veste architettonica e nel design, è ampliata negli spazi, è caratterizzata da pareti di vetro e soffitti ondulati che si fondono con il pavimento in parquet ed è impreziosita da un giardino d’inverno. Prova tangibile dell’apprezzamento da parte di compagnie aeree e passeggeri, nostri principali interlocutori, è la costante crescita dei volumi di traffico che nel 2016 hanno superato i 9,6 milioni di passeggeri con una prospettiva di ulteriore aumento per l’anno in corso».
Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save S.p.A. aeroporto di Venezia. A fianco, l’armonia del ponte di Castelvecchio, a Verona
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Meeting esperienziali? Eccezionali! Non solo “habitat congressuali”, anche “habitat culturali, artistici, enogastronomici e naturali”. Insieme, il genius loci dei meeting esperienziali nel Veneto del Mice, con pennellate di folklore
E
venti che celebrano un grandioso passato e che diventano un must contemporaneo, il sapore della destinazione, vivere da protagonisti brani di letteratura o toccare con mano la poesia ad Arquà Petrarca, nella quale il sommo poeta decise di trasferirsi. O ritrovarsi sul set della settima arte, rigenerarsi alle terme, diventare esperti di prosecco, cimentarsi con la speleologia nelle grotte di Oliero, credere alle fate nella Montagna Spaccata, giocare a scacchi in abito medievale a Marostica, fare squadra in team building adrenalinici scegliendo fra le opzioni sportive che caratterizzano il territorio. Il Mice, oltre alle sessioni di lavoro, cerca l’unicità di sensazioni ed esperienze, e il Veneto risponde con meraviglie e sorprese.
Maschere e red carpet “L’unica cosa che potrebbe superare questa città d’acqua sarebbe una città costruita nell’aria”, scriveva di Venezia William Hazlitt, saggista inglese. Patrimonio dell’Umanità ancor prima del riconoscimento Unesco, Venezia stupisce sempre e il suo carnet di eventi è spettacolare, una malìa di tradizione oggi molto glamour. Fra questi, alcuni evergreen come le grandi mostre internazionali, il carnevale – febbraio-marzo –, la festa del Redentore – terza domenica di luglio –, la Mostra internazionale del Cinema – a settembre –, la Biennale d’arti visive e architettura – quest’anno dal 13 maggio al 26 novembre – e la Regata storica, in calendario la prima domenica di settembre. La spettacolarità è nel dna della Serenissima e, allora, a tutto vantaggio dei meeting planner, ecco pronti post congress incentrati sulla possibilità di assistere allo spettacolo pirotecnico della festa del Redentore a bordo di yacht, ammirando i giochi di luce che sembrano tuffarsi nella laguna. È uno degli eventi più “sentiti”, come il carnevale, e oggi i moder-
L’intrigo degli scorci notturni della Serenissima. Nella pagina accanto, in alto, i fuochi d’artificio della Festa del Redentore a Venezia e, in basso, birdwatching e sorprese per il Mice nel Delta del Po
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ni rinnovatori delle antiche Compagnie della Calza – in passato animatori di feste carnevalesche – ripropongono forme di teatro di nicchia. Unicità a Venezia è anche apprendere i segreti della creazione di maschere e costumi nei laboratori di produzione, così come la navigazione nella laguna a bordo di un galeone – di grande effetto per aperitivi e cene di gala – o di house boat fino a Murano – che presta il fianco anche a post congress dedicati alla lavorazione del vetro soffiato –, Burano, Giudecca e Palestrina. Per vivere la destinazione, via libera anche a serate a tema dedicate a Corto Maltese – nato dal carboncino del veneziano Hugo Pratt –, un viaggio nel mito che ha da poco festeggiato i suoi primi cinquant’anni. Piacciono molto, infine, le serate a tutto red carpet: al posto di attori, gli “eletti” del Mice arrivano alla sede del Festival del Cinema in limousine, scendono fra i paparazzi e ricevono il Leone d’Oro.
che da assaggiare: l’intero territorio è costellato da meeting esperienziali all’insegna del gusto, a iniziare da Isola della Scala, saltata agli onori della cronaca grazie alla coltivazione del miglior Vialone Nano d’Italia: scoprire la storia di questo riso e assaggiarlo in una rutilante sequenza di proposte, dall’antipasto al dolce, diventa un’appetitosa possibilità post congressuale. Ancora percorsi del gusto nelle colline di Soave e della
Arena e Amarone Cene al teatro romano, orienteering per la città, codice Shakespeare per post congress o cene di gala nel nome di Romeo e Giulietta e poi ovviamente l’Arena e la lirica. Il classico non tramonta mai e a Verona ogni angolo del centro racconta la sua storia e la sua intensa vita culturale che l’ha vista protagonista nei secoli e oggi il Mice vi trova sempre seduzioni eleganti. An-
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Perché un evento in... Veneto estensione, quantità delle specie faunistiche ritrovate e, soprattutto, per il perfetto grado di conservazione.
Affreschi e giuggiole
Valpolicella, terre natali di due fra i più famosi vini italiani – dal nome omonimo – oltre che di due fuoriclasse, il Recioto e l’Amarone, questi ultimi due “made in Valpolicella”. Bianco il Soave e rossi gli altri, rappresentano allettanti itinerari alla scoperta di pregiate cantine, di borghi e di pievi. Sul Lago di Garda, invece, Bardolino è protagonista di una serie di eventi legati al famoso “Chiaretto” e tutta la riviera degli Ulivi è il non plus ultra per incentive o post congress all’insegna di Bacco e Cerere, anche in antichi frantoi per il pregiato olio extra-vergine. O per abbinare il wellness al business in location a tutto relax. Se invece l’obiettivo è dare un taglio sportivo ai post congress, non c’è che l’imbarazzo della scelta: escursioni in bicicletta, ciaspolate in inverno e trekking-nordic walking in Lessinia e sul Monte Baldo. Oppure una visita a Bolca e ai suoi fossili: sono fra i più importanti al mondo per
Arte e cultura a Padova non si guardano, si vivono. Soprattutto alla cappella degli Scrovegni con gli affreschi di Giotto, all’Orto botanico che è anche patrimonio dell’Unesco e in piazza Prato della Valle. Meeting esperienziali vedono pennellate di folklore che differenziano le destinazioni e a Padova il Mice trova la città dei tre “senza“: il prato senza erba, il santo senza nome e il caffè senza porte. “Il Prato senza erba” è la famosa piazza Prato della Valle – priva, appunto, di prato – mentre in via 8 Febbraio 1848 si trova il caffè Pedrocchi, un caffè storico della città che fino al 1916 rimaneva aperto giorno e notte, da qui il “senza porte”. Il santo di Padova, infine, è sant’Antonio, “il santo” per antonomasia, pertanto quando viene nominato è senza nome: perfino la basilica a lui dedicata è chiamata “basilica del Santo”. Curiosità, certo, ma che consentono di calarsi completamente nell’atmosfera della destinazione così come nel territorio, dove il “fango” è una sorpresa: sì, perché organizzare qui un congresso o un convegno significa garantire benessere puro ai partecipanti. Fra le località a tutto wellness, ecco Abano, Montegrotto e Galzignano, quest’ultima detta anche il “paese del golf” per l’abbondanza di campi sui
Murano, bellezza infrangibile Nove isolette e un Canal Grande. Venezia? No, Murano: da scoprire a piedi, in poche ore, fra calli, ponticelli e case basse e colorate. È l’isola del vetro soffiato e deve la sua ricchezza a un decreto del 1291 con il quale venivano allontanate le vetrerie da Venezia per timore di incendi causati dalle fornaci. A far conoscere al mondo la bellezza della lavorazione dell’arte vetraria, nel tempo, si sono cimentati designer e architetti del calibro di Carlo Scarpa, Tadao Ando e David Palterer: con le loro opere, hanno traghettato l’arte della lavorazione del vetro in espressione artistica vera e propria. E oggi il Mice a Murano può assistere alla lavorazione del vetro soffiato, impararne i segreti e creare i propri pezzi unici. Un’arte che meriterebbe anche approfondimenti al Museo del Vetro di Murano, ospitato nelle sale di Palazzo Giustinian: nei suoi spazi è in mostra la coppa Barovier, esemplare quattrocentesco in vetro soffiato blu, dipinto in smalti policromi e oro.
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quali il Mice può sbizzarrirsi in team building sportivi. Piaceri del gusto, invece, sono quelli che percorrono le strade del vino, fra le quali spiccano la Strada del vino dei Colli Euganei – per degustare il pluripremiato e aromatico Fior d’Arancio Colli Euganei Docg – e le terre dello “Stradon del Vin Friularo”, dove il Mice può scoprire il Friularo Docg, il vino decantato da grandi drammaturghi come Ruzante e Goldoni. Esperienze tipiche gustose, inoltre, vedono la gallina padovana e le giuggiole coltivate ad Arquà Petrarca, protagoniste di un caratteristico evento annuale in ottobre con le quali viene creato un gradevole liquore, che può mandare il Mice in… “brodo di giuggiole”.
Oro e ville A Vicenza le sorprese sono sinonimo di stupore ed è questo che prova il Mice durante una serata al Teatro Olimpico o in occasione di Festival Vicenza Jazz – in maggio – e non sono da meno meeting esperienziali con degustazioni della celeberrima grappa vicentina presso distillerie selezionate: a Bassano del Grappa, per esempio, con tanto di museo dedicato, o in esclusive cantine che creano vini da meditazione come il Torcolato e il Recioto. Da non perdere team cooking a base di tartufo nero dei Berici o di baccalà alla vicentina e assaggi di mais di Marano, fagioli di Posina, piselli di Lumignano, patate di Rotzo e miele locale, accompagnato da piccoli assaggi
di formaggi di nicchia. Via libera anche ai laboratori artigianali nei quali apprendere l’arte locale, creando per esempio i famosi “cuchi”, i fischietti in terracotta, cui è dedicato anche un museo a Cesuna, sull’altopiano di Asiago. In profumo di Unesco, Palladio apre al Mice le porte dei laboratori nei quali lavorare la “sua” famosa pietra bianca, una pietra così tenera che l’artista poteva lavorarla battendo sullo scalpello con il palmo della mano: una pietra speciale che all’aria
Un must di Padova: lo storico Caffè Pedrocchi e, sotto, l’Arena di Verona, evergreen internazionale Nella pagina accanto, le cromie di vetro soffiato nei laboratori della splendida Murano
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Perché un evento in... Veneto invecchia rapidamente, bevendo il tempo come una spugna assetata. A proposito di laboriosità, ulteriori fruizioni della destinazione sono la visita ai musei d’impresa che valorizzano le tradizioni del passato – che hanno condotto al prosperoso presente – e i percorsi di archeologia industriale, in particolare a Schio e Valdagno, oppure la “via dell’oro”, con routing pensati per far conoscere da vicino la creatività dei maestri vicentini, rivelando i segreti su cui si fonda la tradizione orafa. Il tutto in un territorio memorabile con paesaggio, ville palladiane, profumi e sapori che sanno conquistare.
Scorci e sorsi Le emozioni scorrono – anche – a filo d’acqua, a Treviso. A iniziare dalla navigazione sul fiume Sile, che consente al Mice di giungere a Venezia – distante trenta chilometri – a bordo di imbarcazioni con la prua che scivola tra chiuse e porticcioli attrezzati lungo il percorso. Oppure, per congressisti più “attivi”, è da provare la discesa in gommone, sempre sul Sile. Treviso fa vivere meeting esperienziali a suon di musica in ville, castelli e teatri che mettono in scena concerti e manifestazioni, scenari suggestivi che diventano invece gustosi quando a essere protagoniste sono le rassegne enogastronomiche, per esempio La Primavera del Prosecco – da metà marzo a metà giugno –, un susseguirsi di mostre e degustazioni con la rassegna dei migliori vini dell’Altamarca. Non solo. Anche escursioni a cavallo fra i vigneti di Colbertaldo, walking al chiaro di luna e opportunità di slow bike che conducono il Mice alle colline di Valdobbia-
dene, Conegliano e ai laghi di Revine. Unicità e qualità della destinazione sono sicuramente le tre strade trevigiane dei vini: Strada del Prosecco, Strada dei Vini del Piave e Strada dei vini del Montello e Colli Asolani, percorribili anche in bicicletta. Incentrati sulla dinamica produzione di calzature sportive e scarponi da sci sono, infine, i routing nell’area dello sport system, a Montebelluna. Tutto iniziò nel Settecento, ma fu dopo la nascita dello sci club di Cortina d’Ampezzo – che è in provincia di Belluno – che nel distretto si iniziarono a fabbricare scarponi da sci. Poi cominciarono a essere prodotte tutte le tipologie delle scarpe sportive e, infine, anche “scarpe da città” e abbigliamento sportivo. Uno spunto per vivere questo spaccato territoriale, la cui storia è documentata nel Museo dello Scarpone di Montebelluna.
Acqua e terra Sulla scia di un profumo l’emozione si mette in viaggio. E nel Polesine, mosaico della provincia di Rovigo, di fragranze ve ne sono a profusione: essenze che cambiano e intrigano il Mice, come il petrichor, il profumo di pioggia nell’aria. Fragranze accomunate da scenari dai grandi orizzonti, dal perenne gioco tra acqua e terra, quella tra l’Adige e il Po. E Rovigo – capofila di un continuo interagire tra natura e produttività con icone di archeologia industriale – conduce il Mice nella sua green destination. Alcuni esempi? Il Parco del Delta del Po – sotto l’egida dell’Unesco –, con oltre 350 specie di uccelli acquatici, set di birdwatching in qualsiasi stagione dell’anno e di percorsi in bicicletta, in barca, a piedi e a cavallo, oppure il Giardino Botanico di Porto Caleri, trenta ettari di litorale per scoprire i segreti di questa destinazione con focus sul patrimonio
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ambientale e culturale del Polesine. Team building adrenalinici vedono invece gare di go kart in autodromo ad Adria – l’unico del Veneto e fra i nove in Italia –, l’opportunità di sfrecciare a bordo di Ferrari e Lamborghini o di seguire un corso di guida sicura su due o quattro ruote. A Ca’ Vendramin, invece, nell’ex impianto idrovoro, ha sede il Museo Regionale della Bonifica, scenario perfetto per scoprire come si perpetua l’equilibrio tra terra e acqua nel tempo che scorre.
Adrenalina e Schiz Belluno è – anche – montagna, e non una qualsiasi: sono le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco e del Mice che qui trova emozioni in tutte le stagioni. L’inverno si declina in tutte le attività di team building sulla neve – anche in percorsi su slitte trainate dai cavalli –, in partite di curling, discese in slittino e ice-kart, mentre in estate ecco
rampicate in parete, gare di orienteering, cacce al tesoro. E Cortina d’Ampezzo consente al Mice personalizzazioni difficili da realizzare in altri luoghi: al Cortina Adrenalin Center, per esempio, uno dei centri più importanti per gli sport estremi, che organizza 12 attività fisse praticabili tutto l’anno e per team building diversificati. Per immergersi nella storia e nella tradizione ampezzana, invece, ecco la “Ciasa de ra regoles”: molti spunti curiosi e tre musei al suo interno. Durante l’anno, via libera ai segreti delle erbe in laboratori con esperti botanici e trionfo gastronomico lungo la Strada dei formaggi e dei sapori delle Dolomiti bellunesi, dal formaggio Piave Dop al Montasio Dop, dal Bastardo al Morlacco del Grappa, passando per i prodotti freschi di malga e dell’alpeggio fra i quali lo Schiz, specialità tipica bellunese che nasce dalla cagliata del latte appena munto.
Cittadella, medievale città murata e, al centro, il castello e le antiche mura di Marostica. Sotto, Cortina d’Ampezzo, la star del bellunese Nella pagina accanto, sfruttano il vento gli sport più adrenalinici praticati sugli specchi d’acqua veneti
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Perché un evento in... Veneto
scelti per voi
Meet and Work Congresses a S
cience e corporate. Questi i due principali ambiti professionali di Meet and Work che corona quest’anno diciassette anni di successo operativo nell’ideazione e organizzazione di convegni, congressi e convention aziendali. Viaggi incentive e business travel completano l’offerta di questa agenzia specializzata – soprattutto – in congressi scientifici e aziendali e con una particolare attenzione alla formazione. Un’agenzia internazionale, Meet and Work, con un raggio d’azione che parte dall’Italia e viaggia nel mondo: San Pietroburgo, Barcellona, Varsavia, Bucarest, Londra, ElGouna – Egitto ‒, Parigi, Lisbona, Antalia –Turchia ‒, Sydney sono alcune fra le destinazioni nelle quali Meet and Work ha avuto modo di far valere la propria forza organizzativa. La stessa esperienza che le ha permesso di crescere e di cogliere tutte le evoluzioni del settore, diventandone un punto di riferimento.
Eventi come carte vincenti Nel corso degli anni Meet and Work ha diversificato la propria attività grazie alla
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“Let’s meet and work together”. Questo il claim dell’agenzia, che all’eccellenza dei servizi offerti affianca un’organizzazione dinamica nella realizzazione degli eventi collaborazione con aziende farmaceutiche e società medico-scientifiche worldwide e le sue credenziali sono una garanzia di qualità. Azienda certificata Iso 9001:2008, Meet and Work è anche provider Ecm nazionale ed è accreditata per i crediti europei Uems-Eaccme. Imprescindibile dalle linee d’azione della società è il continuo aggiornamento professionale che consente di presentare soluzioni innovative ai propri clienti: Meet and Work, infatti, accoglie le esigenze del cliente e propone ingegnose soluzioni, pianificando e razionalizzando tutti i servizi necessari alla realizzazione dell’evento. E un evento consiste in una scenografia completa nella quale deve essere dato ampio spazio a un creativo rigore. Un congresso taylor made concertato da Meet and Work passa attraverso diversi step che prevedono, per esem-
pio, tutta la competenza della segreteria organizzativa, dei servizi di ospitalità e della segreteria amministrativa per la gestione contabile e fiscale del congresso, a partire dal conferimento dell’incarico fino alla conclusione della gestione operativa della manifestazione. Sono diverse le fasi che portano alla realizzazione di un evento, e vengono tutte realizzate e coordinate
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scelti per voi
es and Incentive Travels capillarmente da Meet and Work, partecipe in ogni singola parte con realtà produttive fra loro. L’evento deve rimanere impresso nella memoria di ogni partecipante non solo come ricordo gradevole,ma anche e soprattutto come emozione duratura. Per arrivare a questo, è necessario valutare la personalità specifica del target e offrire un servizio realmente personalizzato e su misura, non accontentandosi di luoghi comuni o percorrendo strade già battute. Quello che conta sono i risultati concreti, cui si arriva con un progetto condiviso e con il giusto interlocutore.
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Incentive: comunicare e motivare Rivolgersi a Meet and Work significa avvalersi di un partner per il quale la creatività corre in staffetta con l’evoluzione del mercato, la fantasia prende spunto dall’analisi strategica dei desideri e degli obiettivi del cliente e il comune denominatore è dato dalla cura dei dettagli. Linee d’azione che implicano anni di esperienza e un’innata predisposizione alla percezione del mondo e della sua continua evoluzione. Fattore, quest’ultimo, non così scontato come può sembrare. Per la divisione incentive di Meet and Work, infatti, l’approccio alle strade dell’incentivazione deve saper trarre spunto anche dall’attualità. Si ascoltano i segnali per poi rielaborarli in un viaggio incentive che ne riproponga il mood in un’immagine coordinata e fortemente evocativa. L’importante è rendere l’evento esclusivo, sviluppando anche il contenuto emozionale. Fondamentale, inoltre, è l’idea creativa che deve essere declinata a ogni singola azione e personalizzazione, dall’invito alla cartellonistica passando per i programmi giornalieri
che devono includere attività di team building. Lo stesso risultato che si deve ottenere dalla cena di gala, necessariamente diversa da tutte le altre, indipendentemente dall’ambientazione, anche se è fondamentale una location di charme: l’atmosfera conta, promuove la sensazione di esclusività dei partecipanti. Il viaggio incentive, infatti, è l’occasione per accrescere nei propri collaboratori il senso di appartenenza e trasformare i propri clienti in partner affezionati.
Meet and Work Congresses and Incentive Travels P.zza del Sole e della Pace 5 35031 Abano Terme Padova tel.+39 049 8601818 fax +39 049 8602389 meet@meetandwork.com www.meetandwork.it
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Perché un evento in... Veneto
Veneto? On the road! Dall’idea al congresso. O al meeting, al post congress e all’incentive. Curiosità e spunti, per scegliere al meglio. Con il Veneto che offre al Mice tutto il suo carico di suggestioni declinato in sette destinazioni
I
grandi classici e gli inediti, la spettacolarità e la discrezione, circuiti d’arte e arazzi naturali. E si potrebbe andare avanti all’infinito. A ogni domanda il Veneto risponde con ascisse e ordinate degne di un piano cartesiano consentendo, quindi, di disegnare qualsiasi coreografia della meeting industry.
Venezia, mito irresistibile I percorsi di Palazzo Mocenigo per immergersi nelle fragranze e nei colori della Venezia settecentesca, un viaggio nel tempo nella Venezia della Belle Époque, quattro passi da Campo Santo Stefano al Museo Correr per scorci sulla storia e l’arte in laguna, routing che dalla casa di Carlo Goldoni conducono alla Serenissima dei teatri. Venezia per il Mice è un immenso palcoscenico nel quale prendono vita – anche – rappresentazioni sempre nuove e in una quinta che
non ha uguali. Ed è l’acqua, a fare la differenza, e la destinazione per questa sua caratteristica punta i riflettori sulla più completa integrazione tra la laguna e la città, il Canal Grande: fra i simboli di Venezia, ne percorre il cuore per quattro chilometri. È anche la via acquatica più famosa al mondo e le immense ricchezze conquistate dalla città nel suo periodo d’oro – quando costituì la porta dell’Europa verso l’Oriente – sono state riversate nella costruzione di chiese e palazzi, molti dei quali prospettano sulle sue acque con rive d’ingresso, portoni e pontili. Uno scenario impareggiabile da percorrere in occasione di un post congress o di cene di gala a bordo di imbarcazioni esclusive, dove nulla è lasciato al caso.
Canaletto e Canal Grande I palazzi che si affacciano sul Canal Grande, ritratti da Canaletto, sono postcard di storia dell’arte, vi si legge la storia della città e molti diventano quinta di eventi all’insegna del massimo prestigio. Sono così numerosi, questi pa-
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Il Canal Grande, che sembra appena uscito dalle tele di Canaletto. Sotto, relax al porticciolo di Lazise, sul Lago di Garda. Nella pagina accanto, dettaglio di uno dei portali della Basilica di San Marco
lazzi, da far concentrare l’attenzione sull’ultima parte, appena dopo l’arcata del cinquecentesco ponte di Rialto, quando il Canal Grande svolta bruscamente e la scena, se possibile, diventa ancor più maestosa con il susseguirsi dei profili di Palazzo Barzizza, Palazzo Mocenigo, Palazzo Giustinian, Ca’ Foscari, Palazzo Grassi e Ca’ Rezzonico. Dopo un’ultima curva e il passaggio sotto il ponte dell’Accademia, si staglia la monumentale chiesa di Santa Maria della Salute che segna la fine del canale e, al contempo, l’apparizione di San Marco, la “piazza” di Venezia per antonomasia. La Serenissima continua a stupire e a collezionare primati di gradimento da parte del congressuale, che qui trova una sintesi perfetta di attrattive fruibili in ogni periodo dell’anno. Quella del capoluogo veneto, però, è anche una storia di terraferma, e accanto all’abbagliante laguna vi sono altri scorci e prospettive. È l’altra Venezia, composta nella sua interezza da sei sestieri e che svela il suo patrimonio artistico e culturale con garbo e riservatezza. Nobile e magnetica, come sempre.
Una provincia intorno Scenografie da set contraddistinguono Venezia ma anche il suo territorio riserva sorprese: la “Terra dei Tiepolo” che circonda Mira, per esempio, ricca di campi fertili, ville con parchi, castelli
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Perché un evento in... Veneto
Vista sul Garda dai 1.800 metri del Monte Baldo. Nella pagina accanto, la Lessinia, per post congress sulla Grande Guerra
e acque di risorgive. Perché questo nome? Perché rimanda al forte legame che i Tiepolo, – Giambattista e in particolar modo Giandomenico – hanno avuto con questi luoghi, originando esempi pittorici con protagonista la campagna che non sostituiva il mare, ma apriva nuovi orizzonti alla storia. E, oggi, anche nuovi percorsi al Mice che proprio a Mira – posta sull’asse fluviale della Riviera del Brenta – trova routing all’insegna di slow post congress lungo il corso dei canali che la segnano in tutte le direzioni e la sua ricchezza è data proprio dall’atmosfera d’altri tempi che vi si respira. La Riviera del Brenta, che scorre da Venezia a Padova, punteggiata da dimore storiche, è un must per il Mice e ulteriori emozioni le regala la “Terra tra il Piave e il Sile” con il Museo archeologico romano di Altino. La località in passato ha contribuito a popolare la laguna con la quale è oggi collegata e dove accolgono il Mice Torcello, Mazzorbo e Burano. Da conoscere è anche la Terra dei vini dei Dogi, con Eraclea e Caorle, che da Annone Veneto si allunga fino a Bibione, con le sue terme. Da scoprire, infine, è Chioggia: con un fitto dedalo di calli e canali che disegnano una struttura urbana a lisca di pesce, Chioggia è essenzialmente laguna, valli da pesca e casoni. Un’opportunità per il
birdwatching, soprattutto nella Valle del Cornio o nell’oasi Wwf di Valle dell’Averto. L’attrattiva culturale di Chioggia, invece, si gioca sul fronte dei naturalisti chioggiotti – fine Settecento – e le loro rappresentazioni della vita dei pescatori e dell’ambiente lagunare. Significativi esponenti sono stati Naccari, Bottari e Nardo e le loro tele sono esposte al Museo civico della laguna sud.
Verona, arte totale Anche Verona dispensa risposte a tutte le richieste del Mice mentre il “suo lago”, quello di Garda con la Riviera degli ulivi – la sponda veronese –, le amplifica come una cassa di risonanza. Verona unita e divisa dall’abbraccio dell’Adige, Verona teatro open air della lirica in estate e Verona intimista d’inverno quando inaugura la stagione al settecentesco teatro Filarmonico. Verona dai tesori preziosi, con una storia che attraversa i secoli e con un’incredibile quantità di espressioni culturali e artistiche, le stesse che nel Duemila le hanno consentito l’ingresso nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Verona che all’eredità del passato contrappone un dinamismo moderno e una miscellanea di proposte per ogni stagione, grazie anche a una provincia che abbraccia ogni altitudine e peculiarità: dal fascino
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MEETING E CONVENTION
WEEDING mediterraneo del lago di Garda alle colline del Soave e della Valpolicella, dalla bassa veronese - panorama di colture di cereali e di riso costellato da rocche e castelli – alle prealpi della Lessinia e al suo parco regionale. Una destinazione, quella scaligera, che nell’ottica di una sempre QEKKMSVI HMZIVWMǻGE^MSRI EXXVEI GSQI YRE GElamita il Mice e qual è la chiave di lettura per rivelarla al meglio? Quella di scegliere un’epoca storica e percorrerla nelle strade, nei borghi e nelle piazze, alla scoperta della Verona romana, teodoriciana e comunale, i principali volti di UYIWXE GMXXª & :IVSRE MP 2MGI TY½ MRIFVMEVWM HM letteratura, arte e architettura, a iniziare dal centro storico, che presenta il grande vantaggio di essere interamente visitabile a piedi.
Riviera da vivere Lasciata Verona i percorsi del Mice proseguono alla volta del Lago di Garda anche se prima è d’obbligo una tappa sulle colline moreniche ammantate da vigneti in cui è incastonata Custoza – famosa per il suo omonimo vino bianco – cui far seguire una visita a Borghetto e ai suoi antichi mulini disseminati lungo le sponde HIP ǻYQI M EVVMZE UYMRHM EPPE 7MZMIVE HIKPM 9PMvi: cinquanta chilometri di uliveti in un paesaggio permeato da luce e clima mediterranei, un susseguirsi di paesi e di borghi, piccole rocche e insenature. Natura, arte, wellness e sport accompagnano il Mice alla scoperta del lago, che riserva grandi sorprese con le sue prelibatezze enogastronomiche. È il trionfo di percorsi del gusto all’insegna di olio genuino e di vini pregiati, di frantoi di nicchia – oltre una trentina – e HM HIKYWXE^MSRM MR GMVGE WIWWERXE GERXMRI & SKRM località tanti spunti per post congress: Peschiera – con un fortilizio pentagonale –, Lazise – un centro storico medievale che pare un gomitolo di vicoli –, Cisano – Museo dell’Olio –, Bardolino
Blu da record Otto località e altrettante bandiere blu in circa novanta chilometri di costa con spiagge attrezzate. È questo il volto marino del Veneto: Jesolo, Bibione, Caorle, Lido di Venezia, Cavallino Treporti, Eraclea Mare, Rosolina e Sottomarina. Il Veneto fa nuovamente il pieno di eccellenza e oltre all’attenzione per le sue acque dedica al Mice un mare di opportunità sportive per allenarsi o per fare squadra in team building adrenalinici. Come sempre, la scelta è ampia: beach volley, vela, windsurf, attività subacquee, tennis, karting, tiro con l’arco, escursioni in bicicletta o a cavallo, golf e minigolf.
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Perché un evento in... Veneto – protagonista dell’omonimo vino – Garda – con l’antica tradizione di costruire barche in legno –, Torri del Benaco – museo con la Sala della pesca, la più antica in Italia dedicata alla cattura di pesci nelle acque interne – e infine Brenzone e Malcesine, perfetti per vela e windsurf. Dal centro di Malcesine, una funivia conduce al Monte Baldo, a 1.800 metri d’altezza.
Padova, affreschi e Ragione Padova e la sua vocazione all’incontro, Padova che conduce il Mice in un viaggio tra passato e presente, contrappunto da storia millenaria, arte e tradizioni. Una città ricca di bellezze, come il restaurato Palazzo della Ragione, la Loggia dei Carraresi e l’Orto Botanico. Un percorso nella magnificenza di antichi palazzi, nella spiritualità che si respira nelle sue chiese con un must del calibro della Cappella degli Scrovegni, affrescata da Giotto. E poi nel quotidiano brulicare dei mercati cittadini di piazza delle Erbe e di piazza della Frutta, nell’imponenza di Prato della Valle e sotto i portici millenari. O ancora fra i palazzi nobiliari come Palazzo Angeli, che ospita il Museo del Precinema, nel quale il Mice può assistere a proiezioni effettuate con “lanterne magiche”. Il tessuto urbano di Padova è illanguidito dal Bacchiglione e collegato alla Riviera del Brenta e alle sue dimore storiche: oltre alla città, infatti, al Mice si rivelano le meraviglie del territorio, in primis il Parco regionale dei Colli Euganei, ventimila ettari di natura in cui spiccano le Terme Euganee, tradizioni vitivinicole millenarie, un patrimonio di piccoli borghi, castelli, ville, giardini storici, abbazie – come quella di Praglia, aperta anche a incontri e periodi di riposo dei manager – e monasteri. Da non perdere, infine, routing che conducono alle antiche città murate fra le quali spiccano Este, Monselice, Cittadella
e Montagnana, quest’ultima bandiera arancione e quindi fra i borghi più belli d’Italia. Di straordinario impatto è Cittadella, cinta da mura possenti dalla caratteristica forma tondeggiante e con vie interne perfettamente ortogonali mentre Monselice, in strategica posizione, stretta tra i Colli Euganei e la pianura, vanta una delle cinte murarie meglio conservate del Veneto.
Vicenza, bellezza abbagliante A Vicenza il presente dialoga con il futuro e il passato a Vicenza è sicuramente Palladio, la cui architettura è stata riproposta in tutto il mondo. Il genio palladiano è tutto per il Mice ed è espresso al meglio nella Basilica Palladiana e nella Loggia del Capitanio, seguiti a ruota da palazzo Chiericati – sede del Museo civico e della Pinacoteca –, palazzo Barbaran da Porto – sede del Museo Palladiano – e palazzo Valmarana Braga. Le ville di Palladio sono disseminate in tutto il Veneto ma concentrate per la maggior parte in territorio vicentino e sempre in tema di guinness, Vicenza è uno dei siti Unesco con il maggior numero di monumenti protetti: ben 47 fra palazzi, ville e chiese. Vicenza si riconferma anche quest’anno terza provincia italiana dell’export e fra i suoi tesori c’è la grande tradizione dell’oreficeria, che diventa un alveo di percorsi post congress. Come il ferro, che conduce il Mice alla scoperta del centro storico di Bregan-
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Particolare della Basilica del Palladio a Vicenza e, sotto, mare e barche di pescatori a Chioggia. Nella pagina accanto, Bassano del Grappa e il suo Ponte Vecchio
ze e Thiene per poi accedere al Museo Antico Maglio, con l’antico battiferro a ruota idraulica. Attuali, invece, sono le aziende che si sono specializzate nella lavorazione della pelle, dell’abbigliamento sportivo e dell’abbigliamento di pregio e brand come Diesel, Dainese e Bottega Veneta, rappresentano opportunità di shopping. Spazio ad attività sportive e outdoor, estive e invernali, nelle colline e nelle prealpi e fra le località di montagna occupa un posto di rilievo Asiago, capoluogo dell’Altopiano dei Sette Comuni: tappeto verde in estate e, in inverno, piste innevate da discesa, sci alpino, snowboard e cinquecento chilometri di piste da fondo. Il binomio terme e natura di Recoaro Terme, infine, è allettante per incentive rigeneranti.
vi di Maria. Dopo il sacro e il profano, il Mice può dirigersi sino alla Pescheria, oggi caratteristico mercato open air, dal quale si vede il fronte posteriore di casa dei Carraresi, recentemente restaurata e sede di mostre internazionali. Intorno a Treviso, il territorio e i suoi borghi. E che borghi. A Possagno, dominata dalla candida mole del
Treviso, riflessi nel Sile Piazza dei Signori, della Pescheria Vecchia e il rio dei Buranelli: qui pulsa il battito centrale della città, nobile e antica, definita urbus picta per le sue case affrescate. Treviso è elegante, a misura d’uomo, ricca di storia e di tesori d’arte e accoglie il Mice in un centro storico dal vivace intreccio di elementi del passato e del presente. Fra le icone della destinazione spicca la Loggia dei Cavalieri - aperta su tre lati scanditi dal ritmo di cinque archi su piccole colonne di pietra – così come il tempio di San Nicolò e il trecentesco convento di Santa Caterina dei Ser-
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Perché un evento in... Veneto
Did you know that… ✓ Molti lo bevono, non tutti ne conoscono l’origine. È lo Spritz, creato per stemperare la gradazione alcolica dei vini veneti attraverso il selzt o l’acqua frizzante. Come drink, invece, lo Spritz nasce presumibilmente tra gli anni Venti e Trenta tra le città di Padova e Venezia, quando si pensò di unire a tale usanza l’Aperol – presentato nel 1919 alla Fiera di Padova – o il Select, prodotto dai veneziani fratelli Pilla. A partire dagli anni Settanta la bevanda ha acquistato enorme popolarità in tutto il nord Italia per poi raggiungere il successo globale. E oggi è inserito negli elenchi dell’Iba – International Bartenders Association –, con la denominazione di “Spritz veneziano”. ✓ Il tiramisù, trionfo di savoiardi e mascarpone, è nato a Treviso e l’atto di nascita è stato sancito legalmente dalla delegazione dell’Accademia Italiana della Cucina. Correvano gli anni Settanta quando dal ristorante Le Beccherie di Treviso la signora Campeol diede vita a questo famosissimo dolce, apprezzato – e imitato – worldwide. Ed ecco che quest’anno è nata la prima coppa del mondo, la Tiramisù World Cup: un evento dedicato ai non professionisti e che decreterà il miglior “pasticcere” e la miglior ricetta originale. Le finalissime saranno il 4 e 5 novembre a Treviso, ovviamente. Nella città che ha dato i natali al dolce.
Tempio Neoclassico progettato dal Antonio Canova, è nato il celebre artista, cui è dedicata la Gipsoteca Canoviana, un must per il Mice. E poi Asolo, la “città dai cento orizzonti”, Portobuffolè, piccolo borgo medievale sorto sul fiume Livenza e Castelfranco Veneto, patria di Giorgione. E oltre all’arte, l’adrenalina: Treviso, è chiamata la “provincia dello sport” e qui il Mice trova, fra le opportunità, sette campi da golf, escursioni in houseboat, in bicicletta, nordic walking, rafting, canoa e volo in deltaplano.
Rovigo e il suo intrigo Non manca nulla, in Polesine. Una capitale, Rovigo, dedita all’arte e alla cultura e, intorno, una natura grandiosa capitanata dal Delta del Po: 645 chilometri quadrati con due aree relativamente omogenee, la laguna e la valle, popolate da oltre trecento specie di uccelli, il paradiso del birdwatching. E dei safari fotografici, di percorsi in barca alla scoperta del più grande sistema lagunare italiano nel quale canali, paludi e laghetti si perdono all’orizzonte nel paesaggio tipico delle valli da pesca con gli immancabili “casoni” di paglia. Terra tra l’Adige e il Po, il Polesine, che vede la sua espressione museale nelle collezioni del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo, ospitato nell’ex monastero Olivetano di San Bartolomeo. Rovigo accoglie il Mice con le sue icone: piazza Vittorio Emanuele II, il cuore pulsante della città con la loggia dei Nodari, la torre dell’Orologio, il neoclassico palazzo dell’Accademia dei Concordi, il cinquecentesco palazzo Roncale e il quattrocentesco palazzo Roverella. Un must di storia e di arte, quest’ultimo, ora sede della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario – custodisce arte veneta dal XV al XVII secolo e capolavori di Bel-
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Il lago di Misurina, il più grande del Cadore. Sotto, routing d’arte nella città murata di Monselice. Nella pagina accanto, uno scorcio di Asolo
lini, Tiziano, Tintoretto –, scrigno di mostre di rilevanza internazionale. La valenza degli eventi di Rovigo il Mice la può vivere anche all’ottocentesco Teatro Sociale: musica, prosa, lirica e danza e con un laboratorio di scenografia fra i più stimati d’Italia.
Belluno, montagne da set È una destinazione preziosa, Belluno, con un centro storico raccolto nel quale si intrecciano testimonianze di epoche diverse e poi, a corona, ecco le frazioni con nuclei antichi, case dall’architettura tipica e minuscole chiese che contengono tesori d’arte. Una walking destination nella quale il Mice può costeggiare i resti delle mura storiche lungo via Sottocastello per poi incontrare Ponte della Vittoria e Ponte Vecchio ed esplorare Borgo Piave, oppure, dalla terrazza panoramica di piazza Castello, ammirare in lontananza la chiesetta di San Pellegrino annessa a villa Buzzati. O ancora andare dritto al cuore della città, piazza del Duomo, sulla quale si affacciano Palazzo dei Rettori, il Palazzo di Giustizia, il Vescovado vecchio e il Palazzo Rosso. Spicca la cattedrale barocca, con il campanile dalla caratteristica forma a cipolla e la cupola sormontata dall’angelo che la tradizione ha attribuito ad Andrea Brustolon, scultore e figlio della città come Dino Buzzati. Intorno, merita Pieve di Cadore, città natale di Tiziano, del quale si può visitare la casa. Una curiosità? Cibiana di Cadore, una pinacoteca a cielo aperto, un paese decorato con oltre cinquanta murales che ne raccontano la storia. E la storia del jet set da sempre la proietta Cortina d’Ampezzo, ma montagna nel bellunese è anche il Cadore con la Vale del Boite, Auronzo, Misurina e Alleghe con i rispettivi laghi. Specchi lacustri, scenari di team building a tutto Mice.
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Perché un evento in... Veneto
scelti per voi
Aqualux Hotel Spa Suite & Terme A
qualux Hotel Spa Suite & Terme, il lago e Bardolino. Un tris d’assi per il Mice, che qui trova un hotel ecocompatibile, spazi per eventi e un universo di seduzioni a tutto relax, perfette per post congress o incentive rigeneranti. Un’eco-sostenibilità che inizia dal mattino e prosegue durante la giornata, con coffee break biologici, pranzi e cene con menu a chilometro zero: gli eventi hanno un sapore diverso all’Aqualux Hotel Spa Suite & Terme. E con proposte meeting autunno-inverno interessanti e competitive, rigorosamente tailor made.
A tutto wellness
Aqualux Hotel Spa Suite & Terme 37011 Bardolino (Vr) Via Europa Unita, 24B Tel. 045 6229999 events@aqualuxhotel.com www.aqualuxhotel.com
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È un benessere a 360 gradi, quello che il Mice trova in questa location d’alto livello, nella quale ci sono 1.200 metri quadrati di moderni spazi congressuali, con due foyer, cinque breakout room di varie misure e una sala plenaria da 175 posti. Cuore della struttura è una corte sconfinata che ospita l’AquaExperience, area pool con sette piscine ‒ interne ed esterne ‒ di acqua termale e una di acqua salata. L’offerta acquatica, vero unicum per vastità e varietà, si completa
In Worldhotels dal 2015, Aqualux Hotel Spa Suite & Terme è una realtà la cui evoluzione è sempre legata all’eccellenza. Anche e soprattutto nell’era del bleisure
con l’AquaSpa & Wellness di mille metri quadrati: un paradiso del wellness con cabine per trattamenti estetici, idromassaggio e fangoterapia, private spa, diverse saune, due bagni a vapore, fontana di ghiaccio, calidarium, solarium e, infine, un’ampia e attrezzata area fitness. Il benessere del Mice è garantito da rigeneranti pacchetti benessere “su misura”, dalle speciali acque detox e dall’esclusivo Evo, il nuovo – fresco di rebranding ‒ ristorante della struttura. Un percorso sensoriale in un contesto raffinato e accogliente, nel quale ogni creazione gastronomica è il risultato di una
malìa creativa a cura del giovane – e di grande esperienza – chef Simone Gottardello. Il fil rouge delle proposte di Evo? La spiccata propensione ai prodotti e alle tradizioni del territorio e l’eccellente qualità delle materie prime utilizzate. Via libera, quindi, ad alcune chicche di questa zona come il riso vialone nano – superbo con lavarello affumicato, maionese di uova di pesce di lago e raperonzoli ‒ il tartufo nero del Monte Baldo, le lumache e gli ortaggi come il radicchio rosso, l’asparago bianco e il sedano di Verona. Un chilometro zero per un’infinità di eventi di successo. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Palazzo Verità-Poeta C
harme storico e tecnologia del terzo millennio. Questo è il fil rouge degli eventi ambientati a Palazzo Verità-Poeta, settecentesca dimora patrizia situata nel cuore di Verona, a breve distanza dall’Arena, da Castelvecchio, dalle mura romane e medievali così come dall’Arco dei Gavi, una delle principali porte d’accesso della città. Pur essendo in centro, è facilmente raggiungibile e in prossimità di parcheggi convenzionati. Una dimora, Palazzo Verità-Poeta, il cui nome deriva dalla nobile famiglia veronese dei Verità Poeta ‒ fra le più antiche e illustri della città – e che vanta ambientazioni di grande impatto per gli eventi della meeting industry.
Tra arte e natura
Palazzo Verità-Poeta Vicolo San Silvestro, 4/6 37122 Verona Tel. 045 596214 info@palazzoverita.it www.palazzoverita.it
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La villa, dimora storica privata, è soggetta a vincolo architettonico sin dal 1939 e si sviluppa su tre livelli. Il primo riguarda il giardino, una delle ultime oasi verdi di Verona e da questo trionfo di verde sono direttamente accessibili le cantine con le volte in cotto. Il secondo livello è costituito dal piano terra dotato di terrazza con affaccio sul giardino e, infine, ecco il piano nobile. Raggiun-
Una dimora storica nel centro di Verona, un forziere di storia e di arte: eleganza antica e suggestioni d’autore per i più importanti eventi contemporanei del Mice
gibile dallo scalone principale, il piano nobile contempla il Salone delle Feste e altre sei sale per una capacità complessiva di trecento persone di cui 120 nella principale. Tutte affrescate da autori di notorietà internazionale, le sale presentano diverse superfici ‒ comprese tra i 35 e i settanta metri quadrati ‒, sono impreziosite da affreschi e da mobili d’epoca e si rivelano ideali per ospitare eleganti serate di gala. A Palazzo Verità-Poeta, grazie alle numerose ambientazioni, si possono organizzare eventi in ogni periodo dell’anno e se durante la
bella stagione è protagonista il giardino ricco di alberi e di specie floreali per ricevimenti all’aria aperta o per sorseggiare aperitivi discorrendo d’affari, quando il tempo è meno clemente ecco gli altri spazi indoor della location. Cantine incluse. Grazie alla loro perfetta insonorizzazione, infatti, queste ultime si rivelano cornice sfiziosa per eventi musicali oltre che per classiche degustazioni. Una curiosità: alcuni degli artisti che hanno partecipato alla realizzazione dell’edificio sono raffigurati in un affresco all’interno del palazzo. informazione pubblicitaria
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WHERE COME TOGETHER HOTEL CÆSIUS THERMÆ & SPA RESORT • BARDOLINO - GARDA LAKE (Verona, Italy) Tel. + 39 045 7219100 • salescaesius@europlan.it • www.hotelcaesiusterme.com
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CRISTIANO CORTE
scelti per voi
Fondazione Querini Stampalia
MARIO BOTTA
CRISTIANO CORTE
I
Fondazione Querini Stampalia onlus Santa Maria Formosa Castello 5252, 30122 Venezia Tel. 041 2711411 eventispeciali@querinistampalia.org www.querinistampalia.org
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l fascino della dimora patrizia veneziana e il suo suggestivo giardino interno – ridisegnato dal celebre architetto Carlo Scarpa – dai molteplici richiami orientali, luogo davvero originale e sorprendente dove luce e acqua, antico e moderno convivono in perfetta armonia: la Fondazione Querini Stampalia è un continuo gioco di rimandi tra artificio e natura, tra architettura e memoria, tra passato e presente. Uno spazio dinamico e vitale nel quale si respira un’allure di antico e contemporaneo allo stesso tempo, un edificio iconico collocato nel cuore della romantica Venezia, nel quale sono evidenti la bellezza per il dettaglio e la magia del progetto, un palazzo del ‘500 divenuto nel 1868 sede della Fondazione attuale. Atmosfere di grande fascino caratterizzano la ricca biblioteca, il prezioso museo, gli spazi espositivi e le attrezzate sale convegni, oltre al bookshop e alla caffetteria, nei quali è possibile ospitare conferenze, congressi, mostre, premiazioni, presentazioni aziendali, spettacoli, concerti o raffinate cene di gala. L’auditorium, in grado di ospitare fino a 130 persone, si trova al centro del complesso sede
Nel cuore di Venezia storia e architettura si combinano in una location eccezionale nella quale il Mice può incontrarsi nell’atmosfera magica che ogni spazio regala
della Fondazione, ma è dotato anche di un ingresso autonomo e indipendente. Confortevole e perfettamente attrezzato con sofisticate tecnologie, può ampliare la sua capienza grazie al collegamento con spazi adiacenti. All’esterno della sala, la corte coperta e il giardino sono sedi ideali per coffee break, cocktail o ricevimenti esclusivi, mentre sempre al piano terra trovano posto l’area ridisegnata da Carlo Scarpa negli Anni 60, che si affaccia direttamente sul meraviglioso giardino interno. Al terzo piano del Palazzo si trovano diverse sale luminose, impreziosite da pavimenti
alla veneziana. Una serie di ambienti antichi ma modernamente attrezzati, capaci di soddisfare qualsiasi esigenza, una location dalla chiara vocazione business, che è supportata da personale qualificato in grado di collaborare con gli organizzatori nelle fasi di progettazione, allestimento e di svolgimento di tutto l’evento. Conoscenza delle necessità logistiche, capacità organizzativa ma anche un ottimo servizio di catering gestito dal ristorante caffetteria interno permettono, infatti, di soddisfare ogni richiesta in una cornice versatile per eventi speciali e indimenticabili. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Vicenza Convention Centre F
iera di Vicenza Spa e Rimini Fiera Spa. Insieme, Italian Exhibition Group Spa – Ieg ‒, uno dei più importanti exhibition & convention provider italiani per eventi di proprietà e, al contempo, leader nazionale del segmento convegnisticocongressuale. E top player nel Veneto è Vicenza Convention Centre, integrato sinergicamente al quartiere fieristico pur mantenendo un’operatività indipendente. Una destinazione, Vicenza, culturalmente dinamica nel cuore del Veneto e facilmente raggiungibile anche a livello internazionale grazie ai vicini aeroporti di Venezia, Verona e Treviso.
Vicenza Convention Centre Italian Exhibition Group Spa Quartiere Fieristico Fiera di Vicenza Via dell’Oreficeria, 16 36100 Vicenza Tel. 0444 969111 Fax 0444 969000 conventioncentre@iegexpo.it www.vicenzaconventioncentre.it
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Tutti gli spazi della location in sinergia con il Padiglione 7 e l’intero polo fieristico di Vicenza: per qualsiasi tipo di evento, all’insegna di dinamicità e versatilità Diversificare per accogliere Vicenza si distingue per produttività, efficienza e alta densità di imprese. E nella patria del Palladio i riflettori Mice si accendono sul Vicenza Convention Centre, la cui ammiraglia è il versatile Palladio Theatre ‒ provvisto di tecnologia all’avanguardia ‒, che ospita fino a 709 posti. Al teatro Palladio si affianca un panel di spa-
zi: sino a venti sale – incluse quelle raccolte e il foyer ‒ per un’accoglienza complessiva di circa 1.500 persone. Gli spazi sono modulabili e dotati di tecnologia avanzata, fruibili in occasione di qualsiasi tipologia di evento e con ogni tipo di coreografia. Con il plus di un’area lounge – il padiglione 8.1‒, al primo piano, con una superficie complessiva di 2.100 metri quadrati e una capienza di quattrocento persone a banchetto. L’attività del Vicenza Convention Centre è supportata dal polo fieristico e, in particolare, dal Padiglione 7: una struttura monoplanare di 13mila metri quadrati senza pilastri, fra le più grandi d’Europa, inaugurata poco più di due anni fa. È uno dei punti di forza del polo fieristicocongressuale vicentino e le sue caratteristiche tecniche e dimensionali la configurano location ideale per eventi aziendali, associativi, medici, scientifici e culturali. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Fra i tanti, alcuni Un biglietto da visita, quello di Vicenza Convention Centre e del Padiglione 7, che prelude ad alcuni fra gli eventi top level che ha ospitato. Fra questi, Enoforum, il maggiore congresso tecnico-scientifico del settore vitivinicolo europeo – organizzato da Vinidea ‒, che ha visto dal 16 al 18 maggio la presenza di 2.400 partecipanti provenienti da tutto il mondo. Dal 13 al 16 giugno, invece, è stata la volta del trentacinquesimo Vicenza Course on Aki & Crrt, dedicato al “Critical care nephrology”. Un evento di grandi dimensioni con 1.600 specialisti worldwide e che il professor Claudio Ronco, direttore del dipartimento di Nefrologia e Trapianto Renale ha così commentato: «Anche quest’anno Fiera di Vicenza ha ospitato il nostro congresso Vicenza Course on Aki & Crrt e la struttura si è rivelata partico-
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larmente adatta sia per l’area espositiva sia per le sale nelle quali si sono tenute le sessioni scientifiche». Nel calendario autunnale di Vicenza Convention Centre, invece, spicca dal 13 al 14 ottobre la trentaquattresima assemblea annuale Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani ‒, sessione di confronto politico-sociale per le amministrazioni locali.
Questione di numeri Quando si parla di eventi, la parola passa ai numeri. Nel caso di Vicenza Convention Centre, l’obiettivo di divisione del 2017 è già stato raggiunto con 41 eventi in portafoglio e ad alto tasso di fidelizzazione della clientela. Per il 2018 l’obiettivo di crescita è quello di raddoppiare l’attività e, in parallelo, ci sono mete di arrivo imprescindibili. Fra queste, il continuo miglioramento e potenziamento della siner-
gia con la filiera locale, al fine di offrire alla committenza un servizio completo in tutte le fasi organizzative dell’evento. Da questo ne consegue la valorizzazione delle eccellenze del territorio per acquisire eventi di alto livello e quindi collaborazioni importanti con industria, professionisti e settori di expertise in ambito fieristico. I motori rullano, e nel frattempo “si fa squadra”: in pochi mesi di collaborazione tra Vicenza e Rimini, infatti, le opportunità derivanti dalla promo-commercializzazione delle due strutture congressuali ha già prodotto risultati. Nel contesto di roadshow e anche di eventi: se date e caratteristiche dell’evento di una delle due location non dovessero essere compatibili con le esigenze del cliente, ecco che si profila la soluzione dell’altra struttura. Perché l’unione, si sa, fa la forza.
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Perché un evento in... Veneto
scelti per voi
Villa Borromeo V
anta un’ubicazione ideale, Villa Borromeo, alla quale si accede in un baleno dai caselli autostradali e nella quale trovare un ampio parcheggio concepito per trecento macchine e con aree destinate ai mezzi di trasporto di maggiori dimensioni. Storia e contemporaneità sono un binomio inscindibile, a Villa Borromeo, dimora secentesca articolata in seicento metri quadrati, con un piano nobile caratterizzato da una sequenza di sale affrescate da Onofrio Gabrielli. Suggestione antica e innovazione tecnologica per eventi di grande impatto.
Parola d’ordine, atmosfera
Villa Borromeo Via della Provvidenza, 61 35030 Sarmeola di Rubano (Pd) Tel. 049 8979900 Fax 049 8988483 info@villaborromeo-pd.it www.villaborromeo-pd.it
Immersa in ventimila metri quadrati di parco illuminato, la location è stata sottoposta – nel recente passato ‒ a un accurato restyling, che ha dotato Villa Borromeo delle più innovative tecnologie congeniali al congressuale e riportato all’originario splendore camini in pietra, pavimenti a terrazzo alla veneziana e affreschi. Villa Borromeo accoglie il Mice con un’ampia fruibilità di spazi interni ed esterni e si avvale ora anche delle scuderie, delle
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Fascino e storia incisi nella pietra, quelli di Villa Borromeo, dimora storica incastonata in ventimila metri quadrati di parco a circa tre chilometri dal centro di Padova
vbarchesse e degli ampi granai, diventati – a seguito del restyling – saloni per eventi di oltre seicento metri quadrati e con una pluralità di servizi annessi. Gli arredi d’epoca sono affiancati da elementi moderni per consentire un’ottimale funzionalità nel contesto degli eventi che qui trovano spazio in alcune sale ‒ la principale in grado di accogliere quattrocento persone ‒ dotate di tecnologia all’avanguardia. Un esempio? Il sistema “light control”, che consente di programmare fino a 32 scenografie luminose per ogni tipologia di evento. Villa Borromeo è
cablata con soluzioni wireless nelle sale e nei portici esterni, scenario di cocktail open air durante la bella stagione così come il parco, che diventa cornice di cene di gala d’atmosfera. Suggestioni d’altri tempi, invece, nelle sale interne, perfette per cene di gala indoor con quattrocento ospiti in un’unica sala. Il tutto garantito da una cucina “a uso catering” provvista di tutte le dotazioni richieste dalle norme vigenti. A Villa Borromeo, infatti, il Mice trova tutto il prestigio di una dimora storica veneta in binomio con i più moderni plus tecnologici e di qualità. informazione pubblicitaria
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