Perché un evento in...
Veneto I must e i plus indispensabili, per eventi memorabili
Una destinazione elegante e accattivante, un arazzo di opportunità con icone evergreen e riflettori sugli inediti. Palcoscenici sorprendenti, essenziali o sfiziosamente addizionali, in perfetto equilibrio fra loro Dossier Veneto 01 Copertina #5.indd 1
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Elogio della differenza
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a seduzione è un gioco di chiaroscuri, come quelli di un quadro che affascina per la visione d’insieme e poi per l’analisi del dettaglio. E nel Veneto a dare risalto agli eventi è proprio il contrasto fra le personalità delle sue sette destinazioni, ognuna con una spiccata identità, un’offerta Mice ben delineata e, soprattutto, organizzata. Tutte insieme, disegnano un palinsesto propositivo, intrigante e vincente.
Sì, variare Se Venice Region Convention Bureau Network rimane in qualità di network regionale di riferimento, in laguna sono approdate novità. Dalla primavera di quest’anno, infatti, a Venezia il settore è coordinato da Vela Spa, società pubblica che gestisce il marketing della città e la valorizzazione di asset e location, anche sinergia con altre realtà operative nella Serenissima e nel suo territorio metropolitano. E a Vela Spa si affianca, per ogni provincia, la concertazione Mice degli altri sei convention bureau: Verona & Lago di Garda Convention Bureau, Padova Convention & Visitors Bureau, Vicenza Convention Bureau, Marca Treviso Convention Bureau, Rovigo
Una destinazione eterogenea e, alla consolle, i meeting planner. Per mixare come deejay più tracce, mettere a tempo i diversi contesti, creando eventi unici e personalizzati Convention & Visitors Bureau e Belluno Convention Bureau. Uno scenario articolato che, coeso, concorre al posizionamento della destinazione, la quale registra annualmente oltre quattro milioni di visitatori business, secondo i dati emersi a luglio durante Meetica, l’annuale convention di Mpi Italia Chapter, quest’anno in scena a Treviso, con il patrocinio di Venice Region Convention Bureau Network e il supporto organizzativo di Marca Treviso Convention Bureau. La meeting industry veneta è in grado di rispondere a ogni segmento della domanda congressuale, dai grandi eventi di portata internazionale a quelli di dimensioni più raccolte e la differenziazione di personalità promuove un’altrettanta variegata proposta di ambienti ed ecosistemi nei quali emergono i poli artistici e culturali delle sette province. E poi le Dolomiti – patrimonio dell’Unesco –, le colline, la pedemontana, le seduzio-
Luciana Francesca Rebonato
Le geometriche, eleganti coreografie di piazza San Marco
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Perché un evento in... Veneto
Numeri per il Mice ■ 7 convention bureau ■ 330 strutture
congressuali ■ oltre 1.200 sale meeting ■ 5 quartieri fieristici ■ oltre 700 eventi e
congressi annuali ■ oltre 4 milioni di visitatori
business annui ■ 3 aeroporti internazionali ■ 10 aeroporti minori ■ 43 strutture golfistiche ■ 32 comprensori sciistici ■ 709 di piste da sci ■ 1.500 chilometri di piste
ciclabili ■ 150 chilometri di spiagge ■ 315 istituti museali ■ 24 ville palladiane
Unesco ■ 5 parchi e riserve naturali protette ■ 5 istituti universitari ■ 7 conservatori ■ 7 accademie Fonte: Venice Region Convention Bureau Network – luglio 2018
ni lacustri del lago di Garda – e degli specchi d’acqua incastonati fra le Dolomiti –, i Colli Euganei, la laguna e il mare, il Parco Regionale del Delta del Po. O ancora le città murate, le sedi museali, la Riviera del Brenta, le ville Palladiane, il distretto termale delle Terme Euganee, le strade del vino – capitanate dalla Strada del Prosecco e vini dei colli di Conegliano e Valdobbiadene – e dei sapori, i comprensori sportivi, sciistici e golfistici e i percorsi ciclabili.
Medagliere da record L’intera destinazione spicca con un alto indice di gradimento fra le destinazioni prescelte dal Mice e anche nel leisure evidenzia risultati eccellenti. Il Veneto, infatti, è la locomotiva d’Italia del 2017, con un incremento di arrivi dell’otto per cento, 65 miliardi di presenze e 17 milioni di fatturato: numeri che la pongono saldamente al primo posto fra le regioni turistiche italiane con ambiti di specificità delineati nelle prossime pa-
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gine con l’intervista a Federico Caner, assessore al turismo Regione Veneto. E proprio la giunta regionale ha deliberato, nel contesto dello sviluppo e della sostenibilità del turismo, iniziative volte a dare consolidamento al settore congressuale veneto. Un anno importante, il 2018, per la destinazione, che segna anche il nuovo marchio del turismo veneto: “The Land of Venice”, infatti, sostituisce “Tra la terra e il cielo”. Una destinazione vincente, e non a caso parte dal Veneto il rafforzamento dell’alta velocità da parte di Italo nei collegamenti ferroviari da Venezia con le diverse aree del Paese e dallo scorso maggio i treni della società sfrecciano per 14 volte al giorno lungo la Milano-Venezia-Torino. Itinerari che si aggiungono ai 16 – un anno fa erano otto già attivi sulla direttrice Venezia-Roma – con 11 tappe intermedie a Ferrara e cinque a Rovigo – , e con un prolungamento fino a Salerno. Volano alto anche i numeri del Gruppo Save, che con Venezia e Treviso costituisce un unico polo – inclusi gli scali di Verona e Brescia, dalla sua entrata nel capitale sociale di Catullo Spa – che nel 2017 ha gestito complessivamente 16,5 milioni di passeggeri. E l’aeroporto di Venezia, in continua espansione, ha posato prima dell’estate la prima pietra per ulteriori rinnovi. Per saperne di più, segnaliamo l’intervista a Enrico Marchi – presidente del Gruppo Save – nella sezione “La parola ai protagonisti” di questo dossier.
culturali con il contestuale recupero degli edifici e del parco circostanti. A oggi il progetto delinea azioni volte a ospitare eventi culturali e attività sportive. E a proposito di cultura, Verona si è candidata a diventare capitale italiana della cultura 2021, obiettivo che vede la partecipazione al bando nazionale con un approccio che propone la città in tutte le sue declinazioni. E le potenzialità di Verona e del suo territorio, nelle quali agisce il Verona & Lago di Garda Convention Bureau, sono un evegreen per il nostro settore che ama i classici e gli inediti, come anche nel caso di Padova, destinazione privilegiata per la meeting industry e dove le presenze sul territorio sono aumentate dal 2015 di oltre il sette per cento all’anno. Padova sta puntando molto su strutture istituzionali innovative per il mondo Mice con la regia di Padova Convention & Visitors Bureau: l’Orto Botanico – Patrimonio Unesco – è solo uno degli esempi, in attesa del nuovo palazzo dei congressi, progettato dall’archistar Kengo Kuma, la cui inaugurazione è prevista per il novembre del 2019. Nella città del Palladio è Vicenza Convention Bureau a concertare gli eventi e per i grandi numeri la sede ideale è il Vicenza Convention Centre, collocato all’interno della Fiera di Vicenza. I punti di forza del Rovigo Convention & Visitors Bureau, invece, sono concentrati nel concetto “meet in green”: il focus è una nicchia Mice, con un’offerta caratterizzata da location in un contesto paesaggistico e naturalistico di spessore. Numeri di eccellenza e di eventi anche per Marca Treviso Convention Bureau, mentre nel territorio del Belluno Convention Bureau e a luglio, Cortina si è candidata a ospitare i Giochi olimpici e paraolimpici invernali del 2026.
Sopra, Rovigo: gli interni dell’ottagonale chiesa della Beata Vergine del Soccorso; sotto, Vicenza: prospettiva sulla basilica Palladiana dal palazzo del Capitanio. Nella pagina accanto, in alto, l’iconica basilica di Sant’Antonio a Padova, un evergreen per il Mice; in basso, il castello romano di Treviso, fra i simboli della storia trevigiana
Tremila metri sotto il cielo Il traffico aereo sopra Venezia disegna novità,la sua laguna non è da meno e le acque si muovono anche in direzione dell’isola di San Secondo. L’isola, che per la sua posizione ha svolto un ruolo rilevante nell’ambito delle comunicazioni tra la città d’acqua e la terraferma, è ben visibile dal ponte translagunare ed è notizia che diventerà uno spazio turistico legato ad aspetti
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La parola ai protagonisti Esperienza, competenza, lungimiranza. Tre fra le spiccate caratteristiche dei professionisti della destinazione, di cui ci delineano lo stato dell’arte, progetti in divenire e opportunità
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n anno importante, questo, per il Veneto, che palesa efficienza ed efficacia nella sua concertazione di intenti e nella realizzazione di obiettivi. Una destinazione che fa squadra, mettendo a sistema persone, idee e aziende. Ne abbiamo parlato con Federico Caner, assessore al turismo Regione Veneto. Il 2018 segna l’arrivo del nuovo payoff della Regione Veneto, “The Land of Venice”, che sostituisce “Tra la terra e il cielo”. Venezia, quindi, nell’ottica del marketing territoriale, diventa brand portavoce di una destinazione intera. Quali ragioni risiedono alla base di questa scelta di naming? «È stata un’operazione di marketing finalizzata ad adottare uno strumento di promozione che in sole quattro parole fosse in grado di richiamare il brand più importante, rappresentato da una delle città più famose al mondo quale è Venezia. È un modo di comunicare semplice ma di grande efficacia che permette all’”esclusività”
di Venezia di diventare elemento di “inclusività” per l’intera proposta turistica veneta. L’obiettivo è che tutti i turisti, da qualsiasi parte arrivino, associno con immediatezza la città lagunare alla sua regione e, in pratica, sia la regione del Veneto sia la stessa Venezia potranno trarre beneficio da questa proposta d’insieme in termini di immagine e di travaso dei flussi turistici». Ad aprile è stato avviato il Piano strategico del turismo veneto. In cosa si esprime, quali sono le linee di azione e gli obiettivi previsti? «Il Piano strategico per il turismo del veneto è lo strumento per la programmazione strategica turistica di lungo-medio periodo che la regione si è data con la legge-quadro per il turismo, L.R. 11/2013 – Programma Regionale per il Turismo. Il Piano definisce la vision, le linee strategiche, gli obiettivi e le azioni su cui deve basarsi, a livello operativo, la programmazione annuale sul nostro territorio e, più in generale, l’intero settore turistico regionale. È un piano “dinamico”, le cui azioni saranno monitorate e valutate al fine di attuare un continuo processo di revisione della strategia e delle azioni: uno strumento che, nella sua fase di elaborazione, si fonda sul metodo partecipativo, ovvero sulla piena condivisione con gli stakeholder pubblici e privati,
Federico Caner, assessore al turismo regione Veneto. A lato, Padova, una walking destination con la sua ellittica piazza Prato della Valle
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Venezia, con la sua eleganza, per eventi ad alto impatto emozionale. Sotto, a Valdobbiadene e dintorni, degustazioni di Prosecco e aperitivi fra i vigneti
in coerenza con quanto fatto con il Piano strategico del turismo nazionale, alla cui redazione anche il Veneto ha contribuito attivamente. Ad aprile, con il kick off meeting, si è dato avvio alla fase “di ascolto” del percorso partecipativo attraverso la costituzione della cabina di regia che presiedo, composta da rappresentanti delle associazioni di categoria e delle principali organizzazioni di gestione delle destinazioni del Veneto. Sono stati istituiti cinque tavoli tematici che corrispondono ad altrettanti temi strategici: prodotti turistici, infrastrutture, turismo digitale, accoglienza – strutture/capitale umano –, promozione e comunicazione. Il lavoro dei tavoli ha superato il giro di boa e culminerà nella conferenza regionale per il turismo in autunno per arrivare, entro fine anno, all’approvazione del piano da parte del consiglio regionale».
in ogni comprensorio. Ovvero città d’arte, mare, lago, terme e montagna e per ogni tipologia di struttura ricettiva. Segno “più” che ritroviamo anche nelle stime dei primi tre mesi di quest’anno, a confermare le ottime prospettive per il turismo del Veneto anche per questo 2018. L’unico dato negativo riguarda le presenze della montagna attribuibile, però, alla scarsità di neve e alle poco favorevoli condizioni climatiche nella stagione invernale 2016-2017. Ma anche in questo caso non mancano i segnali incoraggianti: sono aumentati complessivamente gli arrivi, a conferma dell’appeal che esercitano le nostre montagne,
I dati contenuti nel recente Rapporto ufficiale del movimento turistico nel Veneto 2017 palesano un continuo crescendo di presenze rispetto agli ultimi anni. Entriamo nei dettagli? «I numeri del 2017 sono quasi tutti preceduti dal segno “più” nel confronto con gli anni precedenti: rispetto al 2016 crescono, infatti, gli arrivi – oltre 19 milioni, incremento del 7,4 per cento –, le presenze – circa settanta milioni, aumentate del 5,8 per cento), gli italiani – +5,2 per cento negli arrivi e + tre per cento nelle presenze –, gli stranieri – +8,6 per cento negli arrivi e +7,1 per cento nelle presenze –, la spesa dei turisti stranieri – +5,7 per cento –, gli arrivi nelle singole province e
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Palazzo Ducale, simbolo di Venezia, perfetto per i protagonisti del Mice. In basso a destra, Verona e il suo Adige, uno dei set preferiti dalla meeting industry
così come le presenze straniere che non hanno però compensato il calo di quelle domestiche. Esiste, obiettivamente, la necessità di riqualificare e ammodernare l’offerta montana in termini di strutture, di servizi e di ospitalità complessiva, anche per recuperare competitività con le vicine realtà provinciali a statuto speciale. Ai 12,5 milioni di euro del “Fondo speciale per le Dolomiti e la montagna veneta” degli scorsi anni, da luglio si è affiancato un nuovo bando di circa sei milioni di euro, in questo caso fondi del Por
Fesr - Programma Operativo Regionale e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale –, da destinare in particolare allo sviluppo delle strutture e imprese di alta montagna e rendere più attraente e competitiva l’offerta di ospitalità». Il Veneto è una destinazione dai molteplici volti, da vivere all’insegna della bellezza e della seduzione. Quali sono gli obiettivi del suo assessorato per l’immediato futuro, quindi per l’autunno-inverno 2018-2019?
Venezia, alla ricerca della terza colonna Iniziano a ottobre e sono previste solo per le ore notturne, per non ostacolare la navigazione. Sono le ricerche della terza colonna di San Marco che, secondo la leggenda era dedicata al Doge e che avrebbe dovuto essere posizionata nel mezzo delle due tuttora esistenti – del Todaro e del Leone alato –, ma che affondò nel 1172. Il via libera ai lavori è stato dato con il placet della Sovrintendenza e per le ricerche – progettate da 2 anni – sarà utilizzata una tecnica non invasiva, condotta con l’uso di sensori elettrici e indagini tomografiche dell’area fino a dieci metri di profondità. La superficie perlustrata sarà di circa settemila metri quadrati, metà a terra e metà in acqua, con piccoli cantieri itineranti e al di là del responso se la “terza “colonna” di San Marco sia mito o realtà, dallo screening si attendono evidenze storiche e archeologiche importanti sulla storia dell’area marciana. A questo proposito, l’archeologo Marco Bortoletto ha dichiarato: «Ci sono molte risposte che potrebbero arrivare dall’indagine. Non sappiamo infatti, dov’era esattamente la chiesa di San Geminiano e neppure se la chiesa di San Teodoro, un tempo esistente, sia stata inglobata nella basilica di San Marco o si trovi invece al di sotto della piazzetta dei Leoncini. Potremo saperne di più».»
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«Punteremo proprio sulla bellezza e sulla seduzione del nostro territorio, WZMPYTTERHS YPXIVMSVQIRXI PƶSǺIVXE HM quei segmenti che si stanno dimostrando terreno fertile di iniziative, innovazione, lavoro e creatività. Mi riferisco all’attrattiva esercitata dalle nostre produzioni di eccellenza, dalla nostra enogastronomia, dagli innumerevoli tesori culturali e artistici sparsi nelle aree meno battute dal turismo di massa e dall’opportunità di scoprirli e visitarli anche attraverso una mobilità lenta, di nessun impatto ambientale e capace di dare emozioni uniche. In questo senso, un progetto di particolare rilievo che stiamo seguendo GSR MRXIVIWWI ² UYIPPS HIPPE VMUYEPMǻcazione dell’ex-fornace Pagnossin di Treviso, trasformato in un vero e proprio hub del cicloturismo a conferma, tra l’altro, che la strategia regionale HM ǻRER^MEVI PE GVIE^MSRI HM VIXM HƶMQpresa sta dando i suoi frutti. Questo complesso, inserito nella rete d’impresa Cycling in the Venice garden, è a pochi passi dall’aeroporto di Treviso e al centro del Green Tour, il progetto strategico regionale di rete ciclabile che include la Treviso-Ostiglia e che si allarga alle “deviazioni” verso il Po, alla Monaco-Venezia, ai percorsi lungo il Mincio e vicino alla Laguna di Venezia. Questo hub disporrà di negozi e servizi dedicati alla bicicletta, ma sarà anche una vetrina dei prodotti locali, SWTMXERHS YRE ZIVE I TVSTVME ǻIVE HIP GMFS HM UYEPMXª I E ǻPMIVE GIVXE 2M TMEGI pensarlo come un progetto-pilota da esportare in altre zone del Veneto».
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Perché un evento in... Veneto Oltre ai grandi attrattori, quali sono i prodotti turistici veneti che in un’ottica di destagionalizzazione possono interessare maggiormente la meeting industry? Su larga scala, invece, quali i brand turistici che andrebbero sviluppati in un’ottica di fruibilità da parte del settore degli eventi? «La regione del Veneto è sicuramente interessata al turismo congressuale del settore sanità e delle industrie farmaceutiche e l’obiettivo è quello di essere in grado di presentare candidature per importanti congressi medici in varie località del nostro territorio. Anche il turismo sanitario, quale nuovo prodotto turistico da sviluppare nella nostra regione, potrà costituire elemento di forte attrazione evidenziando, dal punto di vista turistico, quelli che sono i poli di eccellenza sanitaria e di ricerca scientifica individuati in particolare nelle città di Padova e di Verona».
Sopra, Marostica, città murata con storie e leggende secolari. Qui sotto, i giochi di luce e la sequenza di bellezza che scandisce piazza San Marco e il lungolago di Peschiera del Garda, sulla Riviera degli Ulivi
Al Vinitaly 2018 la sua dichiarazione “Veneto da assaggiare e degustare” ha colto nel segno dei meeting esperienziali, che nascono anche e soprattutto nei percorsi del gusto. Come applicare fattivamente al congressuale questo input? «Come proposta post congressuale d’eccellenza. Mi spiego meglio. Ogni ambito territoriale organizzato nella rete dei convention bureau del Veneto è in grado di offrire varie tipologie di offerta e in particolare quella legata all’enogastronomia, alla scoperta del patrimonio naturalistico e alle eccellenze agroalimentari. Innumerevoli sono infatti le Strade del vino e dei prodotti tipici in grado di offrire occasioni di
visita e di fruizione del territorio». Gli aggettivi “esperienziale” ed “emozionale” connotano le direttrici di unicità delle destinazioni. Quali sono i progetti in essere e per il futuro della destinazione Veneto, applicabili alle dinamiche Mice? «Il sistema congressuale del Veneto si sta orientando verso congressi, convegni e incentive sempre più personalizzati. Non da ultimo, si stanno affinando le attività di team building
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Ristoranti stellati in Veneto I ristoranti stellati del Veneto, presenti sulla Guida Michelin 2018 Località
come offerta di momenti di “forti esperienze” finalizzate all’aggregazione dei gruppi di lavoro. Ne sono un esempio le gare di sci, le passeggiate con le racchette da neve, le escursioni naturalistiche, il canyoning, le arrampicate, le cene in rifugio con degustazione di prodotti tipici, l’orienteering, le attività in spazi rurali, i team-cooking». Il turismo nella marca trevigiana cresce con nu-
Provincia
Stelle
Ristorante
Cortina d’Ampezzo
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Tivoli
Pieve d’Alpago
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Dolada
Puos d’Alpago
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Locanda San Lorenzo
San Vito di Cadore
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Aga
Sappada
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Laite
Vodo Cadore
BL
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Al Capriolo
Pontelongo
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Lazzaro 1915
Rubano
PD
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Le Calandre
Selvazzano Dentro
PD
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La Montecchia
Castelfranco Veneto
TV
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Feva
Follina
TV
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La Corte
Oderzo
TV
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Gellius
Treviso
TV
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Undicesimo Vineria
Campagna Lupia/Lughetto
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Antica Osteria Cera
Scorzè
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San Martino
Venezia
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Dopolavoro
Venezia
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Glam Enrico Bartolini
Venezia
VE
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Met
Venezia
VE
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Oro Restaurant
Venezia
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Osteria da Fiore
Venezia
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Quadri
Venezia
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Il Ridotto
Venezia/Burano
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Venissa
Altissimo
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Casin del Gamba
Arzignano
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Damini Macelleria & Affini
Asiago
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Stube Gourmet
Asiago
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La Tana Gourmet
Barbarano Vicentino
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Aqua Crua
Lonigo
VI
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La Peca
Schio
VI
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Spinechile
Vicenza
VI
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El Coq
Bardolino
VR
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La Veranda
Cavaion Veronese
VR
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Oseleta
Isola RIzza
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Perbellini
Malcesine
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Vecchia Malcesine
Verona
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Casa Perbellini
Verona
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Il Desco
Verona
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Osteria la Fontanina
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Perché un evento in... Veneto
Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save Nella foto sopra, Cortina d’Ampezzo, regina di team building ad alta quota; qui a lato, particolare del ponte di Castelvecchio, che unisce le rive di Verona. Nella pagina accanto, in alto, Treviso e il fiume Sile, per scorci inediti della destinazione; in basso, il lago di Misurina, per incentive e post congress a tutta natura
meri a due cifre rispetto alla media regionale. Cosa ci dice a proposito? «Nel corso dell’ultimo ventennio il sistema ricettivo trevigiano si è notevolmente evoluto grazie ai forti investimenti in strutture alberghiere posti in essere da parte di numerose imprese del manifatturiero, con grandi spazi dedicati alle attività congressuali in grado di ospitare convention e meeting aziendali per oltre mille persone. Va inoltre ricordato che nella provincia di Treviso sono nate e si sono sviluppate prestigiose aziende internazionali del sistema moda e sportsystem, ma ci sono anche il distretto del Prosecco, del mobile e l’Inox Valley, tanto per citare alcune fra le eccellenze del manifatturiero del Nord-Est. Negli ultimi anni la pubblica amministrazione e alcune aziende private hanno dato vita insieme ad attività culturali di valore, come il restauro di musei e l’apertura di spazi espositivi con grandi mostre che hanno reso famosa Treviso anche nel segmento leisure. In tal senso, l’attività di promozione e commercializzazione turistica realizzata in questi ultimi anni dal Marca Treviso Convention Bureau – ramo di azienda del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso – e delle imprese ricettivo-congressuali a questo aderenti, si è concentrata soprattutto nell’interazione fra eventi culturali e l’ampia disponibilità di camere e sale riunioni per ospitare congressi fino a ottenere gli eccellenti risultati del 2017. Lo sviluppo dello scalo aeroportuale che collega Treviso con le principali città del Nord e Centro Europa e del Sud Italia e la stretta vicinanza a Venezia,
hanno favorito la promozione della destinazione anche nella meeting industry. Non a caso lo scorso anno sono stati organizzati a Treviso la convention europea dei produttori di articoli sportivi outdoor, il congresso mondiale della Banca dei Tessuti con la partecipazione di oltre trecento medici, con l’apertura dei lavori all’Auditorium di Santa Caterina e visite guidate alle
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VILLA CA’ VENDRI
ville venete e alle cantine di produzione del Prosecco, altri prodotti che favoriscono la scelta della Marca Trevigiana per gli eventi Mice. Ma l’attività del segmento Mice, nella marca trevigiana, non si limita solo ai grandi eventi. Si registrano, anno dopo anno, crescenti richieste – molte delle quali provenienti dall’estero – per attività di team building che, unite ad altre “esperienzialità” che MP XIVVMXSVMS WE SǺVMVI GSQTPIXERS PE ZEVMIKEXE I WXMQSPERXI SǺIVXE HM UYIWXS MQTSVtante settore economico. L’attenzione su questa nuova destinazione congressuale sta crescendo a tal punto che gli operatori professionali della meeting industry hanno scelto Treviso per la convention annuale di Mpi Italia Chapter, in programma dal 6 al 8 luglio 2018, il cui titolo è proprio “Meetica”, ovvero la consapevolezza di organizzare eventi congressuali con etica d’impresa
nell’era del Turismo 4.0». Un Veneto più che mai dinamico, quindi, che vede novità anche nel contesto dell’accessibilità. Ecco un focus con l’intervista a Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save.
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La collaborazione fra gli stakeholder è essenziale alle destinazioni congressuali e il sistema aeroportuale di Venezia comprende gli scali di Venezia e di Treviso. Come si esplica, in linea pratica per la meeting industry, la sinergia di Save con il territorio? «Con l’entrata di Save nel capitale sociale di (EXYPPS TE E ǻRI MP WMWXIQE EIVSTSVtuale si è allargato anche agli scali di Verona e Brescia: con Venezia e Treviso costituiscono un unico polo che nel 2017 ha gestito complessivamente 16,5 milioni di passeggeri. Venezia, con 10,4 milioni, rappresenta il terzo gateway intercontinentale italiano con
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Perché un evento in... Veneto
Lo sapevate che… ✓ Il ciclo pittorico dei maestri del Trecento a Padova – Giotto, Mantegna, Giusto De’ Menabuoi – è l’unico candidato italiano per l’Unesco nel 2019. Nel ciclo trecentesco di Padova rientrano, fra gli altri, gli affreschi di Giotto nella cappella degli Scrovegni, quelli dei pittori della sua scuola nel palazzo della Ragione, gli affreschi di Giusto De’ Menabuoi nella basilica del Santo, e quelli di Mantegna nella cappella degli Ovetari, agli Eremitani. ✓ È tornata a risplendere ed è nuovamente visitabile l’antica cripta della chiesa di San Benedetto al Monte di Verona. Si sono infatti conclusi gli scavi archeologici, iniziati a seguito della scoperta dell’esistenza della cripta, avvenuta nel 2010. ✓ È in scena a Venezia e sino a fine novembre “Magister Canova”, percorso espositivo dedicato al più grande scultore del Neoclassicismo, allestito negli spazi della Scuola Grande della Misericordia. Un’immersione multimediale nella genesi del processo creativo dello scultore da affiancare, magari, all’incontro diretto con le opere del maestro presenti al Museo Correr di Venezia o alla Gypsoteca di Possagno, in provincia di Treviso.
dieci destinazioni di lungo raggio distribuite tra il Nord America, il Medio e l’Estremo Oriente. Gli aeroporti sono asset fondamentali per lo sviluppo del territorio e riferimenti imprescindibili per la meeting industry, che per affermarsi e crescere deve poter contare su una rete di voli capillare e su infrastrutture che garantiscano i più alti livelli di servizio. Questa è la missione del Gruppo Save, con risultati che avvallano in pieno la nostra strategia». Nel 2017 il sistema aeroportuale del Nord-Est è cresciuto del 9,3 per cento in termini di passeggeri. Quali sono le proiezioni per il 2018? «Il 2018 rappresenta un altro anno importante per il nostro sistema aeroportuale. Da gennaio a maggio i passeggeri sono cresciuti del 7,4 per cento a Venezia, del 13,7 per cento a Treviso e del 9,6 per cento a Verona rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La stagione estiva ha introdotto molte novità, in particolare i due nuovi voli intercontinentali per Chicago e Seoul a Venezia, le nuove destinazioni per Siviglia e Vilnius a Treviso, 18 nuove destinazioni a Verona tra cui Mosca, fondamentale in quanto hub di connessione con località dell’Estremo Oriente». L’aeroporto di Venezia è in continua espansione: dopo l’ampliamento del terminal passeggeri del giugno 2017, quest’anno a fine maggio e in presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è stata posata la prima pietra per ulteriori rinnovi. Approfondiamo nei dettagli? «Dalla fine del 2012, anno della firma del Contratto di programma tra Save ed Enac, il Marco Polo porta avanti un programma di sviluppo infrastrutturale che si basa sul master plan 2012-
2021. Nel 2016 abbiamo inaugurato la nuova darsena e il moving walking di collegamento con il terminal, quindi nel 2017 il primo ampliamento dell’aerostazione. Lo scorso 25 maggio abbiamo posato la prima pietra del nuovo ampliamento del terminal passeggeri, alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. La nuova struttura, che sarà ultimata entro il 2020, costituisce la prima fase del più ampio intervento di ampliamento denominato “Lotto2B” destinato al traffico extra Schengen i cui lavori complessivi termineranno nel 2027. Si tratta di un progetto di rilievo per l’attività dello scalo, in considerazione della forte crescita dei volumi di passeggeri extra Schengen, che già oggi rappresentano il 32 per cento del totale. Con i suoi 3.500 metri quadrati di estensione, che si aggiungeranno agli attuali ottantamila metri quadrati, la nuova opera accrescerà le superfici del terminal con spazi ampi e confortevoli. Il costo complessivo dell’opera è di 28 milioni di euro e la realizzazione coprirà 24 mesi. Nei primi trecento giorni sarà realizzato l’ottanta per cento dell’opera che sarà aperta al pubblico ad aprile 2019. Ultimata questa fase, durante la stagione estiva 2019 i lavori saranno sospesi in considerazione dell’elevato flusso di passeggeri e riprenderanno poi il primo ottobre 2019 per concludersi entro l’estate 2020». Il 2017 segna una nuova svolta per Save, con importanti finanziatori internazionali nell’assetto societario. All’utente finale, cosa comporta questo nuovo scenario? «Per l’utente finale il nuovo assetto societario ha un rilievo pressoché irrilevante, in considerazione del fatto che i nuovi soci entrati in Save
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nel 2017, considerate l’ottima performance del Gruppo negli anni e le forti proiezioni di crescita, hanno ritenuto opportuno mantenere la gestione in capo al management di Save, la cui professionalità si sta esprimendo nel coordinamento di tutti gli aeroporti del sistema aeroportuale con gli ottimi risultati che abbiamo illustrato». È nel dna di Save il continuo miglioramento della competitività dell’aeroporto intercontinentale di Venezia. Come intende sviluppare i servizi rivolti all’utenza business, fidelizzando quindi la meeting industry? «L’attenzione al servizio ai passeggeri è il nostro costante obiettivo, che oltre allo sviluppo dei voli e delle infrastrutture, si concretizza in azioni sempre più mirate alle esigenze di ogni segmento d’utenza. Il 26 per cento dei passeggeri del Marco Polo viaggia per motivi di lavoro, un volume importante, che determina servizi mirati finalizzati a rendere il passaggio in aeroporto veloce e confortevole, grazie alla disponibilità di parcheggi, una sala vip completamente rinnovata e ampliata che, affacciandosi sul piazzale aeromobili, guarda la splendida e unica laguna di Venezia. Come ulteriore esempio di questa attenzione mirata, ricordo che a dicembre 2017 il Marco Polo è stato certificato “welcome chinese”, con tutta una serie di servizi dedicati ai passeggeri cinesi, nella prospettiva sempre più concreta di un prossimo volo diretto sulla Cina». Uno sguardo al futuro: il piano di investimenti 2012-2021 dell’Aeroporto di Venezia è in fase di esecuzione. Può illustrarci i punti principali? «Il Master Plan 2012-2021 prevede investimenti
per 850 milioni di euro, quattrocento milioni dei quali già investiti. Il Piano comprende, in particolare, l’ampliamento in fasi successive del terminal passeggeri, la riqualifica e l’adeguamento delle infrastrutture di volo, nuove strutture dedicate ai parcheggi. Nel frattempo, Rete Ferroviaria Italiana, in collaborazione con Save, sta sviluppando il progetto di collegamento dell’aeroporto con la rete ferroviaria, un’opera che consideriamo fondamentale in quanto amplierà ulteriormente il bacino d’utenza del Marco Polo».
La celebre torre dell’Osservatorio astronomico a Padova; sotto, le mura della medievale Cittadella, con il camminamento di ronda. Nella pagina accanto, il Delta del Po, scenario di incentive green e sotto l’egida dell’Unesco
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Parola d’ordine, diversificazione Incredibile, unica e mai uguale. È l’offerta del Veneto alla meeting industry: location e paesaggi sorprendenti e differenti, per stupire il Mice e caratterizzare gli eventi
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ualsiasi scenario il Mice desideri per i suoi eventi, in Veneto c’è. Solo nel contesto dell’altitudine, si passa in poco più di un’ora da Venezia agli oltre duemila metri a tutto Unesco delle Dolomiti bellunesi, con Cortina d’Ampezzo a fare da anfitrione. Proposte diversificate, tutte con specifiche attrattive e con concrete, coreografiche risposte alle esigenze dei meeting planner.
Intrigo in laguna Quello che è conosciuto, può diventare prevedibile. Eppure… Sì, ci sono luoghi che attirano proprio per l’intenso charme che sprigionano ed è quella la malìa che si desidera ritrovare ogni volta che si torna da loro. Uno di questi è Venezia, appariscente nel grandioso disegno sotto
i riflettori e schiva nelle sue calli, un contrasto d’effetto che lascia il segno. L’unicità di Venezia per il Mice è un patrimonio di opportunità e di garanzia di eventi top level supportato da un continuo incremento delle attività di marketing territoriale. Il Mice chiama e Venezia risponde, con un’ineguagliabile panel di sedi prestigiose, modulari e multifunzionali, come il centro congressi del palazzo del Cinema e del casinò al Lido di Venezia. Fascino e storia pervadono location storiche del calibro di palazzo Ducale e dell’Arsenale e, con un gioco di sponda, nella Serenissima non mancano approcci e modalità “easy”: fra questi, la sua event card dedicata ai congressisti, istituita per favorire la mobilità su trasporto pubblico. Trionfo di coreografie maestose, invece, quando il Mice partecipa da protagonista agli eventi clou della destinazione: ai dinner-show ufficiali del carnevale, per esempio, poi a cene di gala a palazzo Ducale per la Festa del Redentore, oppure è nel palco delle autorità per assistete alla Regata storica lungo il Canal Grande o ancora è in una posizione privilegiata per la millenaria Festa della Sensa.
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Palladio e Vicenza, binomio inscindibile e per eventi d’autore; sotto, il castello medievale di Malcesine, per post congress vista lago. Nella pagina accanto, Alleghe e il suo lago, scenario di team building incastonati nel verde
Numeri e alfabeto Il percorso fra le destinazioni venete prosegue secondo un ideale ordine alfabetico – lasciando, però, Belluno come chicca finale – e inizia da Padova, che ospita ogni anno oltre settemila grandi eventi e annovera 101 sedi congressuali – circa il venti per cento di tutte le sedi venete – con capienza fino a cinquemila posti. Padova e provincia dispongono di 247 alberghi per un totale di 15.508 camere, inclusi boutique hotel nel centro storico, business hotel, catene internazionali e cinque stelle top level nell’area delle Terme Euganee, con Abano e Montegrotto che diventano scenario anche di incentive o post congress all’insegna di wellness e relax. Strategicamente al centro del Veneto, la destinazione palesa i suoi volti in un crescendo di sorprese e non tutti sanno che è una città d’acque: ingegneria idraulica ed emozioni garantite, una miriade di opportunità postcongressuali Mice a bordo di comode imbarcazioni. Quanto alle location, il nuovo centro congressi ospiterà complessivamente eventi per 3.500 persone con un notevole spazio all’aperto per eventi open air. E poi le ville, i castelli, le location d’archeologia industriale, istituzionali o “in movimento” come i battelli che dai corsi d’acqua cittadini raggiungono la Riviera del Brenta. Sempre nel territorio, i quattro campi da golf invitano il Mice a team building nel verde mentre i Colli Euganei e le città murate accolgono post congress in un intreccio di storia e leggende. A tutta natura è anche Rovigo, una destinazione per il Mice che privilegia mete poco affollate fra testimonianze archeologiche, ville e palazzi e paesaggi green di fascino che trovano il loro apice nel Delta del Po – set cinematografico prediletto dai grandi regi-
sti italiani –, oggi riconosciuto area Mab-Unesco. Oltre il rurale, Rovigo propone edifici di archeologia industriale, come il Cen.Ser Rovigo Fiere – antico zuccherificio – o il Museo regionale della bonifica di Ca’ Vendramin, tra i più grandi complessi idrovori del primo Novecento, o ancora il Salone del grano della Camera di commercio delta lagunare, vera e propria “Borsa valori” dei cereali, realizzato nel 1929 con la grande volta a botte vetrata. La maggior parte delle sedi per eventi concertate dal convention bureau – circondate da grandi giardini – accolgono eventi in
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L’Arena di Verona, evergreen di fascino per eventi top level; sotto, incentive adrenalinici e ad alta quota a Passo Giau, sulle Dolomiti bellunesi. Nella pagina accanto, il santuario di Monte Berico, a breve distanza dal centro di Vicenza
spazi indoor da venti a mille persone e outdoor da cento a quattromila persone.
Sul Sile e sull’Adige Eterogeneo, il territorio di Treviso, chiamato con il suo antico nome “Marca”, uno scenario disegnato da colline e fiumi che attirano il Mice, che qui trova infrastrutture congressuali e postcongressuali di alto livello. Nel network del convention bureau, infatti, vi sono duecento sale
conferenze, due centri congressuali, cinquanta strutture ricettive, otto ville, sette campi da golf e numerosi produttori storici del Prosecco Doc e Docg per enodegustazioni di pregio. Treviso è una destinazione illanguidita dal Sile, la cui navigazione è perfetta per il Mice che da qui giunge a Venezia – distante trenta chilometri – a bordo di imbarcazioni con la prua che scivola tra chiuse e porticcioli attrezzati lungo il percorso. Il territorio è costellato da castelli, dimore storiche
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e ville, due delle quali griffate da Andrea Palladio. Un’eccellenza culturale che consente alla meeting industry l’imbarazzo della scelta per la sede degli eventi e anche per i team building e i post congress. Soprattutto all’insegna dello sport e delle attività outdoor, che oltre al golf vedono, per esempio, anche più di 150 chilometri di piste ciclabili e molto altro ancora. E poi ecco Verona. Il network delle sue sedi per eventi è ricco e composito e in un intreccio di storia e tecnologia. Certo la settecentesca Gran Guardia – nella centralissima piazza Brà, di fronte all’Arena – che ospita una delle principali venue della città, è conosciuta worldwide ma è affiancata da dimore e palazzi antichi, giardini storici, teatri, siti archeo-industriali e ovviamente, moderni ed efficienti spazi congressuali. Protagonista nel panorama fieristico della destinazione è Veronafiere Spa, circa 309mila metri quadrati di superficie di cui 155mila coperti, scenario di manifestazioni internazionali con una fuoriclasse del calibro di Vinitaly. La ricettività alberghiera supporta agevolmente il ranking di Verona quale gettonata destinazione Mice, bleisure e leisure, e l’aeroporto Catullo vede il passaggio di circa tre milioni di passeggeri all’anno. Oltre la città, i percorsi Mice proseguono verso la Riviera degli Ulivi, la sponda scaligera del Lago di Garda, per dirigersi poi verso le orientali colline del Soave e quelle occidentali della Valpolicella sino a giungere alle creste settentrionali della Lessinia.
Bianco Palladio e Unesco Il biglietto da visita di Vicenza evidenzia 15 business hotel a circa 12 minuti dal centro congressi cittadino e dal suo cuore storico, con un totale di 2.500 posti letto, dintorni della destinazione inclusi. E poi ancora il Vicenza Convention Centre, del Gruppo Ieg – Italian Exhibition Group –, struttura multifunzionale e innovativa con 16 sale meeting, un auditorium da 709 posti a sedere, spazi modulari fino a novemila persone e 54mila metri quadrati di spazi espositivi. Oppure il teatro comunale dotato di tecnologia all’avanguardia, il centro congressi Cuoa e numerosi hotel con sale e aree meeting moderne e attrezzate. Ma Vicenza ama stupire anche con le sue icone: il teatro Olimpico – il primo teatro coperto al mondo – e la basilica Palladiana – con terrazza panoramica sul centro – che diventano quinta di eventi di prestigio mentre l’eleganza delle ville cinquesecentesche, nel verde della campagna vicentina ma a pochi chilometri dai più importanti snodi autostradali, accolgono eventi “su misura”, dal seminario aziendale alla cena di gala. E non mancano spazi di archeologia industriale, che ospitano anche collezioni di designer internazionali, all’insegna di unusual location. Dal bianco del Palladio che illumina Vicenza, il Mice passa a quello delle vette Unesco della destinazione targata Belluno, nella quale abbinare
Architettura millennial L’architettura ha il potere di plasmare lo spazio e di rispondere alla necessità di valori estetici. Da sempre iconico per i suoi must antichi, il Veneto schiera in campo anche progetti di recente realizzazione che rappresentano alcune fra le potenzialità della sua architettura contemporanea. A iniziare da Bolle, progetto di Massimiliano Fuksas, un grande “alambicco” di vetro dedicato alla distilleria Nardini a Bassano del Grappa: due mondi, con il primo sospeso e formato da due bolle ellissoidali trasparenti - che racchiudono i laboratori del centro di ricerca –, e l’altro “sommerso”, uno spazio scolpito nel terreno come un canyon naturale, che ospita un auditorium con cento posti a sedere. Segue il centro di comunicazione Fabrica, realizzato per il gruppo Benetton da Tadao Ando, a Catene di Villorba, in provincia di Treviso. Qui la nuova architettura si fonde con la villa secentesca preesistente, dando vita a un’opera che ammicca all’architettura romana classica. Il rigore ascetico di Fabrica lascia il posto alla forza del Cubo Nero, centro logistico e magazzino automatizzato di Dainese a Vicenza, che rimanda nei colori, nelle forme e nella funzione ai dettagli del prodotto: le tute da motociclista. Il quarto progetto, infine, è Memoria e luce a Padova, imponente struttura luminosa _ in memoria delle vittime dell’11 settembre 2001 _, realizzata in vetro e acciaio dall’architetto Daniel Libeskind.
appuntamenti professionali ed emozioni a tutta natura. A poco più di un’ora da Venezia, il territorio bellunese assicura il perfetto equilibrio tra business e amusement, natura e cultura, arte e storia, con una rete di strutture dal massimo comfort e provviste di tecnologia per eventi in ogni stagione dell’anno. Più che mai in inverno, quando l’efficiente organizzazione dedicata a convegni, congressi e incentive è in ideale alchimia con il forte appeal di post congress e team building all’insegna di orienteering, passeggiate con le racchette da neve e gare di sci. Non a caso, Cortina si è candidata per ospitare i Giochi olimpici e paraolimpici invernali 2026.
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Veneto on the road Opportunità di scoperta inedite, accostate a irrinunciabili evergreen. Una destinazione sorprendente, che nel suo continuo sperimentare non rinuncia mai a coerenza ed eleganza
A
lloggi galleggianti, palafitte e botti: inusuali location per incentive e team building a tutta avventura, magari per stupire un target avvezzo “solo” ai cinque stelle o semplicemente, più in generale, possibilità innovative e originali, capaci di rispondere alla crescente domanda di meeting emozionali ed esperienziali.
Nature addicted È ufficiale: sono state approvate le deliberazioni che stabiliscono i requisiti di classificazione di queste nuove tipologie di strutture ricettive, gli “alloggi galleggianti” e le “palafitte”. I primi sono saldamente assicurati in modo permanente alla riva o all’alveo di fiumi e canali, le seconde sono collocate stabilmente su superfici acquee. Del resto, per quanto riguarda le “palafitte”, si tratta
di un modello di abitazione risalente alla storia più antica del Veneto: lo ha attestato anche l’Unesco, individuando nei comuni di Peschiera sul Garda, Cerea ed Arquà Petrarca tre dei 111 Siti palafitticoli dell’arco alpino, entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. E poi le botti. Il Veneto le propone come “alloggi originali e inconsueti, un ulteriore incentivo per il Mice a esplorare aree di grande pregio paesaggistico, ambientale e produttivo come quelle vocate all’enologia”. La possibilità di pernottare in accoglienti camere realizzate in grandi botti in legno – presenti in storiche realtà agricole –, infatti, arricchisce ulteriormente le modalità di scoperta delle Strade del vino della destinazione. Quelle delle colline del Prosecco, ovviamente, poi della Valpolicella e dell’area del Soave, solo per citare alcune delle aree vitivinicole venete di
Borghetto, frazione di Valeggio sul Mincio, annoverato fra i borghi più belli d’Italia. Accanto al titolo, Murano, per navigare sulle rotte del Mice in Laguna. Nella pagina accanto, per il Mice più coraggioso, un’avventura in parapendio dal Monte Baldo
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prestigio internazionale. Accommodation nelle botti, quindi, per una full immersion nella destinazione. E per conoscere il Veneto da un’ulteriore prospettiva, dal 2018 ci sono anche le “case sugli alberi”, per una fruizione dall’ottica squisitamente green.
destinazione diffusa con dintorni che sono dei must, per esempio Fratta Polesine con villa Badoer – progettata da Andrea Palladio e patrimonio Unesco – e Adria, antico porto etrusco. E siamo al mare. E a proposito del regno di Nettuno, a Venezia il Mice può imparare a vogare come un gondoliere, magari in occasione di team building, seguendo il ritmo lento e il dondolio della batela, la tipica imbarcazione veneziana costruita a mano – un tempo molto utilizzata e ora rara - che essendo spaziosa e stabile ben si adatta ai neofiti della “voga in piedi”. E poi Chioggia, Caorle, Jesolo, Eraclea Mare, Bibione, Cavallino-Treporti, Sottomarina e Rosolina, una novantina di chilometri di costa con otto bandiere blu che presta il fianco a team building all’insegna di windsurf, vela, attività subacquee, escursioni in bicicletta ed escursioni a cavallo, con gli zoccoli che sin dal mattino presto imprimono rotte di coesione ed emozione.
A quota nove! Sono le nove bandiere arancioni che sventolano sulla destinazione Veneto, attribuite dal Touring Club Italiano per il triennio 20182020. Simboli di località raccolte, d’eccellenza e nell’entroterra. ■ Arquà Petrarca (Padova) ■ Asolo (Treviso) ■ Malcesine (Verona) ■ Marostica (Vicenza) ■ Mel (Belluno) ■ Montagnana (Padova) ■ Portobuffolé (Treviso) ■ Sappada (Belluno) ■ Soave (Verona)
Epicureo? Sì, perché no Dopo le unusual location, ecco le dimore storiche e i castelli. Sono una miriade, costellano la destinazione e imprimono a cene di gala prestigio e atmosfera, come i post congress o gli incentive con protagoniste le città murate, che rivelano al Mice nicchie intriganti e anche gustose. Peschiera del Garda, Lazise e Bardolino, per esempio, oltre ai manieri, garantiscono prelibatezze enogastronomiche, orgoglio di tutto il territorio. La Riviera degli Ulivi – cinquanta chilometri di costa –, infatti, è imperdibile per l’olio genuino e i vini pregiati ed è anche regno d’elezione del Mice più sportivo: venti costanti per praticare surf e vela, verticalità di pareti per team building all’insegna delle arrampicate, spumeggianti torrenti per canyoning. Da una riviera all’altra: i più famosi designer di calzature vengono dalla Riviera del Brenta, trentasei chilometri di bellezza e stupore lungo il corso del fiume che unisce Venezia a Padova. Un elisir tutto fruibile dal Mice che qui trova unicità paesaggistica, storica e artistica oltre a percorsi fra le rinomate fabbriche di calzature e dei loro outlet. Come a Vicenza, con Diesel e Bottega Veneta, i suoi luxury brand conosciuti in tutto il mondo, cui si aggiunge la Distilleria Nardini di Bassano del Grappa, la più antica d’Italia, fondata nel 1779. E non manca l’eclettica Treviso, che ha dato i natali a Benetton, per pennellate di shopping un po’ casual.
Il bello e il mare A Rovigo il Mice trova i plus legati ai tratti identitari di questa “terra tra due fiumi”, una
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a storia è protagonista, a CastelBrando, antico castrum eretto in epoca romana. Ed è proprio il prestigio di una dimora storica che consente al Mice di vivere da protagonista il presente e gli eventi che qui hanno il sapore dell’esclusività. A iniziare dalla sua ubicazione, all’interno di un intrigante borgo medievale, munito di funicolare panoramica interna che collega villa, dependance e il grande parcheggio che si trova a valle. Il tutto da percorrere con un badge personalizzato.
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Un antico castello nel borgo medievale di Cison di Valmarino. Tutta la suggestione della storia e le tecnologie d’avanguardia per eventi ad alto impatto emozionale
una capacità complessiva di 1.800 persone. Le ampie aree espositive sono ideali per presentazioni di prodotto, sfilate di moda e allestimenti fieristici, il tutto in una quinta d’autore. Oltre quattromila metri quadrati fra spazi, teatri indoor e outdoor, inoltre, consentono un ottimale abbinamento di meeting e congressi a mostre ed esposizioni. A rendere unica nel suo genere questa location è anche un centro culturale che propone la visita del castello e delle aree museali tematiche: il museo delle armi, dei costumi, delle carrozze, le antiche prigioni e la settecentesca chiesetta di San Martino. Opportunità di post congress “tut-
te in un’unica location”, che si aggiungono al raffinato centro benessere – nell’ala millenaria del castello, dove un tempo sorgevano i bagni romani – con piscina, due nuove saune e una doccia emozionale cromoterapica. Anche nel contesto dell’accommodation – ottanta fra camere e suite – ci sono evidenze di refresh con camere rinfrescate e mobili e drappeggi rinnovati, nel pieno rispetto dello stile della struttura. Ogni camera vanta una leggenda a seconda degli ospiti illustri che vi hanno soggiornato, per esempio Casanova, un atout che impreziosisce ulteriormente il soggiorno del Mice. informazione pubblicitaria
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ll’avanguardia e di design, agli eventi la struttura dedica un centro congressi articolato in otto sale meeting e in una executive boardroom, tutte situate al piano della lobby, per una capacità complessiva di 450 persone. Ogni sala è dotata di tecnologie all’avanguardia e la versatile plenaria, con luce naturale, può ospitare fino a duecento persone a platea. Asso nella manica del Crowne Plaza Verona è sicuramente il suggestivo winter garden, uno spazio polifunzionale adiacente all’hotel, con 650 metri quadrati di green space con “Fully sky view”, led-wall da 18 metri quadrati e fino a cinquecento posti a sedere a platea. Una location esclusiva dal design contemporaneo, completamente personalizzabile negli allestimenti e nella quale organizzare eventi, workshop, esposizioni e cene di gala. E non è finita qui. La Byblos Sky Terrace, al nono piano della struttura, insieme al plateatico Link Bar all’aperto, rappresentano la quinta ideale per inaugurare le serate del Mice con un aperitivo classico o con l’ultima creazione dei valenti bar-
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icina, sfiziosa e sorprendente. È una destinazione attiva e propositiva, Padova, comodamente raggiungibile con treni ad alta velocità e con voli – domestici e internazionali – che atterrano nei vicini aeroporti di Venezia e Treviso e che consentono poi di proseguire – con shuttle dedicati – verso la patria di Giotto. L’accoglienza Mice è concertata dalla regia del Padova Convention & Visitors Bureau, che annovera diverse decine di affiliati e registra continuamente nuovi soci. Un dinamismo, quello di Padova, che la vede anche collocarsi al quarto po-
Padova Convention & Visitors Bureau Piazza Antenore, 3 35131 Padova Tel. 049 8201396 convention@provincia.padova.it www.padovaconvention.it
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Effervescente destinazione Mice, Padova vanta una straordinaria offerta di location per eventi e seduzioni post congress. Alla regia, il Cb, mecenate della cultura territoriale sto in Italia per incremento turistico fra le città d’arte: dal 2010 al 2017, infatti, ha aumentato le proprie presenze di visitatori del 55,6 per cento. La destinazione “fa sistema”, come ha sottolineato il convegno del 29 maggio scorso, organizzato da Unicredit con il sostegno del Padova Convention Bureau e con gli interventi dei principali player del turismo padovano.
Meraviglia e acque Innumerevoli le direttrici della città per il Mice, anche in veste di “città delle acque”. Sì, perché la “cultura dell’acqua” da sempre fa parte della storia di Padova, posta tra il fiume Brenta a nord e il Bacchiglione a sud, fiumi che formano un unico sistema, collegato attraverso due corsi d’acqua artificiali: il duecentesco canale Piovego e il trecentesco Brentella. Il tessuto urbano è illanguidito dal Bacchiglione, che da nord attraversa Selvazzano e altri importanti approdi, per scendere placido verso Venezia, con numerose location e ville storiche: ingegneria idraulica ed emozioni garantite, una miriade di opportunità post congressuali per il Mice che qui può scoprire la destinazione a bordo di comode imbarcazioni lungo i percorsi d’acqua che vedono protagoniste la cortina di mura cinquecentesche – una decina di chilometri –, la Conca Idraulica delle Contarine e il Porto del Portello. Quest’ultimo, per esempio, è informazione pubblicitaria
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& Visitors Bureau un antico porto fluviale con una scalinata cinquecentesca, raffigurata in un quadro dal Canaletto. Costeggiando le antiche mura cinquecentesche, si supera la cittadella universitaria e si arriva all’ottocentesco ex macello e poi ai giardini dell’arena romana con la Cappella degli Scrovegni di Giotto. Poco più in là, nello stesso complesso d’arte, si staglia la chiesa degli Eremitani, con gli affreschi del Mantegna. Gioielli inestimabili che trovano piena espressione in “Padova, città che meraviglia”, titolo di un intervento del critico d’arte Phlippe Daverio svoltosi in città, legato anche a un concorso fotografico di spessore nazionale.
Archistar e Unesco Lo sciabordio dell’acqua accompagna i post congress del Mice mentre per gli impegni professionali bastano pochi minuti di passeggiata: una walking destination, Padova, con un fervente calendario di innovazioni intrecciate alla tradizione. Congressi, convention, lanci di prodotto, road show e incentive, infatti, trovano nella destinazione coreografie sempre nuove. È il caso del Nuovo Centro Congressi, i cui lavori di realizzazione sono in informazione pubblicitaria
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corso: progettato dall’archistar giapponese Kengo Kuma, sarà il più grande del Veneto, in grado di ospitare complessivamente 3.500 persone e candidato a diventare uno dei riferimenti italiani per la meeting industry. Alcune anticipazioni: la location sarà una struttura imponente, con un frontale previsto dell’altezza di venti metri, per un’estensione totale del fabbricato di oltre 130. Sorgerà su un’area urbana di grande estensione, concepita anche per meeting ed eventi open air, il tutto a pochi passi dalla stazione ferroviaria e a poca distanza dall’uscita autostradale di Padova Est. Le sale principali per ospitare eventi e congressi saranno modulari e potranno essere riconfigurate per adattarsi a qualsiasi esigenza. La sala principale, Giotto, per esempio, avrà una capienza di 1.600 posti, ma sarà configurabile in tre sale su tre piani, ognuna con eventi indipendenti. Una seconda sala sarà intitolata a Mantegna e si prevede una capienza di 1.200 persone: anche questa sarà modulabile in tre spazi diversi, uno da seicento posti e due da 256 posti ciascuno. A piano terra, altre cinque sale da 150
posti scomponibili in dieci sale da 75 e un bistrot. All’interno del centro congressi vi saranno gallerie, bar, spazio catering e ristoranti aperti a tutti. Fra le “classiche” location di Padova, invece, oltre ai moderni e funzionali spazi di Padova Fiere, recentemente allestiti ad hoc per il congressuale, spicca un indirizzo prestigioso e sotto l’egida dell’Unesco: è l’Orto Botanico, una venue istituzionale di grande impatto storico e culturale. È il più antico orto botanico del mondo e, al contempo, fra i più futuristici, con spazi congressuali ora anche nella sua nuova ala.
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Palazzo Verità-Poeta L
e location storiche consentono al Mice di rivivere in diretta il passato e di percepirne tutto il magnetismo dei tesori artistici e architettonici custoditi. Una seduzione evergreen, come quella di Palazzo VeritàPoeta, antica dimora storica scaligera, ora cornice di eventi di alto livello. Al suo interno, la dimora cela affreschi e decorazioni settecentesche in intreccio con la tecnologia del terzo millennio e all’insegna dell’ecosostenibilità.
Nel centro della città scaligera spicca un forziere di storia e di arte: è Palazzo Verità-Poeta, tutto il fascino di una dimora storica per i più prestigiosi eventi del presente
Le stagioni degli eventi
Palazzo Verità-Poeta Vicolo San Silvestro, 4/6 37122 Verona Tel. 045 596214 info@palazzoverita.it www.palazzoverita.it
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Palazzo Verità-Poeta è vicino all’Arena, a Castelvecchio e alle mura romane e medievali, così come all’Arco dei Gavi, una delle principali porte d’accesso di Verona. Un’icona storica che incede nell’alveo delle innovazioni, con uno sguardo rivolto all’ottica green, come attesta il recente restyling del sistema di climatizzazione della location: un intervento idronico volto – anche – a eliminare le emissioni di gas serra dal centro città. E proprio nel cuore di Verona la villa apre i battenti al Mice nei suoi “tre livelli”. Il primo è il giardino, un trionfo di verde dal quale accedere direttamente alle cantine con le volte in cot-
to: grazie alla loro perfetta insonorizzazione, si rivelano cornice sfiziosa per eventi musicali oltre che per classiche degustazioni. Il secondo livello, invece, è costituito dal piano terra, provvisto di terrazza con affaccio al giardino e, infine, ecco il piano nobile. Raggiungibile dallo scalone principale, contempla il Salone delle Feste e altre sei sale per una capacità complessiva di trecento persone di cui 120 nella principale. Tutte affrescate da autori di notorietà internazionale, le sale presentano diverse superfici – comprese tra i 35 e i settanta
metri quadrati –, sono impreziosite da affreschi e da mobili d’epoca e si rivelano ideali per ospitare eleganti serate di gala. A Palazzo Verità-Poeta, grazie alle numerose ambientazioni, si possono organizzare eventi in ogni periodo dell’anno: durante la bella stagione è protagonista il giardino – ricco di alberi e di specie floreali – per ricevimenti all’aria aperta o per sorseggiare aperitivi discorrendo d’affari. Quando il tempo vira verso la stagione più fresca, il Mice ha a disposizione tutti gli altri eleganti spazi indoor della location. informazione pubblicitaria
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Vicenza Convention Centre L’
obiettivo è quello di dare vita a un hub per la meeting industry di respiro internazionale, coinvolgendo tutti gli attori delle filiere che vogliono guardare al futuro attraverso l’innovazione, la competenza e con la volontà di incrementare la competitività promozionale e commerciale del made in Italy. Ieg, Italian Exhibition Group, è oggi uno dei più importanti exhibition & convention provider italiani per eventi. Nato dall’integrazione delle competenze e delle capacità produttive di Fiera di Vicenza e di Rimini Fiera, Ieg gestisce oggi
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Nella città patrimonio dell’Unesco, un polo fieristico versatile e in grande crescita ospita exhibition ed eventi Mice. Ieg e Vicenza fanno dell’eccellenza il proprio tratto distintivo il Vicenza Convention Centre (Vicc), una struttura versatile e multifunzionale creata per ospitare dai corporate meeting ai congressi, ai convegni educativi, dai concerti alle competizioni sportive, ai lanci creativi di prodotti e servizi. Collocato all’interno del quartiere fieristico di Vicenza, il Vicc con una superficie di 78mila metri quadrati e una capacità
di oltre mille posti è un centro congressi moderno che dispone di 17 sale, con una capacità variabile da dieci a oltre settecento posti nel Palladio Theatre. Un ambiente dal design contemporaneo, piena espressione di un made in Italy concreto e affidabile, uno spazio che ospita sale di diverse dimensioni, oscurabili, dotate di luce naturale e di arredi mobili che consentono di cambiare il set-up secondo le esigenze di ogni evento. Oltre alle sale, gli ampi foyer del piano terra e del primo piano possono ospitare esposizioni, mostre, coffee break e servizi catering, mentre i padiglioni adiacenti (il principale raggiunge i 15mila metri quadrati in unica campata senza colonne) consentono di allestire sale di grandi dimensioni e aree espositive, per ospitare grandi eventi in tutta sicurezza. Fiore all’occhiello del Vicc è senza dubbio il Palladio Theinformazione pubblicitaria
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atre con il suo grande palcoscenico attrezzabile in base alle esigenze del cliente, oltre alle comode poltrone, luci teatrali, fondali, quinte, sala regia, audiovisivi adeguati, camerini. Con i suoi 709 posti è il cuore del centro congressi e grazie ai due ingressi dal piano terra e dal primo piano consente di disegnare percorsi diversi per esporre prodotti, inclusi auto e macchinari ingombranti, per mostre, aperitivi, pranzi o cene. Il Vicc ha visto un grande ampliamento degli spazi già nel 2015 (anno di costruzione del padiglione 7) e una sostanziale implementazione delle dotazioni tecnologiche. Tutte le sale sono oggi dotate di climatizzazione, luci sezionabili e regolabili, amplificazione, videoproiezione e regia, mentre nei foyer e all’esterno trovano posto numerosi ledwall a disposizione dei clienti. Ma la qualità degli spazi non basta. Ieg mette a disposizione dei clienti un team qualificatissimo, professionale e specializzato nella realizzazione di eventi personalizzati e nella progettazione di allestimenti scenografici di grande impatto. informazione pubblicitaria
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Fiera di Vicenza 4.0 Ieg non si accontenta del Vicc e degli spazi attuali e per questo ha avviato un progetto più organico che prevede la riqualificazione e l’ampliamento dell’intero quartiere fieristico. Un intervento con un forte investimento e che prevede l’edificazione di un nuovo padiglione realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio Gmp Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo già distintosi per il nuovo quartiere di Rimini inaugurato nel 2001 e il nuovo palacongressi di Rimini aperto nel 2011. L’obiettivo dell’intervento è lo sviluppo di una nuova superficie espositiva, 26mila metri quadrati lordi del Padiglione 2, e contemporaneamente la razionalizzazione in chiave moderna degli spazi, dei percorsi e dei servizi accessori di tutto il quartiere. Il nuovo padiglione – che sarà costruito su due livelli invece dei cinque attuali – sarà dotato di tecnologie funzionali e sostenibili e consentirà a Ieg di ospitare numerosi e differenti eventi per ampliare ulteriormente il portafoglio di proposte attuale. Ovviamente il pro-
getto guarda con particolare attenzione alle necessità e allo sviluppo delle manifestazioni legate al mondo dell’oreficeria e gioielleria. Con questa operazione Ieg intende consolidare il ruolo di Fiera di Vicenza nel panorama del business nazionale e internazionale, convinto che una struttura fieristica e congressuale in continuo sviluppo, sia nelle aree sia nei servizi connessi, sia senza dubbio un fattore decisivo per accompagnare la crescita delle manifestazioni e per poterne organizzare di nuove, con i conseguenti vantaggi indotti per tutto il territorio.
Vicenza Convention Centre – Vicc Via Oreficeria, 16 36100 Vicenza Tel. 0444 969111 www.vicenzaconventioncentre.it
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Villa Borromeo P
assato, presente e futuro si incontrano a Villa Borromeo, incastonata in ventimila metri quadrati di parco illuminato che diventa la perfetta cornice per cene di gala d’atmosfera outdoor. La villa, invece, vanta un piano nobile contraddistinto da una sequenza di sale affrescate da Onofrio Gabrielli: storia incisa nella pietra con tutto il prestigio che ne deriva e sempre in binomio con la tecnologia di ultima generazione, garante di eventi di sapore – anche – internazionale.
Una dimora veneta secentesca con tecnologia all’avanguardia: è Villa Borromeo, di grande charme, a pochi minuti da Padova e per la meeting industry più esigente
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Villa Borromeo Via della Provvidenza, 61 35030 Sarmeola di Rubano (Pd) Tel. 049 8979900 Fax 049 8988483 info@villaborromeo-pd.it www.villaborromeo-pd.it
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Villa Borromeo si configura sede ideale per accogliere in esclusiva qualsiasi tipologia di evento, dal congresso alla convention passando per la presentazione di prodotti, corsi di formazione, riunioni, cene aziendali, sfilate e mostre. La location presenta numerosi punti di forza, fra i quali l’accessibilità: vi si accede in pochi minuti dai caselli autostradali e, una volta giunto in villa, il Mice trova un ampio parcheggio concepito per trecento macchine e con aree destinate ai mezzi di trasporto di maggiori dimensioni. Un accurato restyling ha riportato all’origina-
rio splendore camini in pietra, pavimenti a terrazzo alla veneziana e affreschi e, al contempo, ha dotato la location delle più innovative tecnologie congeniali al congressuale. Il Mice qui trova un’ampia fruibilità di spazi interni ed esterni che contemplano le antiche scuderie, le barchesse e gli ampi granai, diventati – in seguito al refresh – saloni per eventi di oltre seicento metri quadrati e con una pluralità di servizi annessi. Fra le dotazioni standard, vi sono microfonia da tavolo e radiomicrofoni gelato o ad archetto, videoproiettori, wi-fi con connessione ad alta
velocità e monitor in Hd. È possibile, su richiesta, organizzare videoconferenze, traduzioni simultanee e quanto concorre alla perfetta riuscita degli eventi, che qui trovano spazio in diverse sale – la principale in grado di accogliere quattrocento persone – dotate di tecnologia all’avanguardia. Suggestioni d’altri tempi, invece, si respirano nelle sale interne, il set di cene di gala di grande charme con quattrocento ospiti in un’unica sala. Il tutto garantito da una cucina “a uso catering” provvista di tutte le dotazioni richieste dalle norme vigenti. informazione pubblicitaria
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