Veneto
Una regione efficiente e infinite destinazioni di charme
CITTÀ D’ARTE, VILLE
STORICHE E NATURA
Le novità per la meeting e incentive industry
VENETO INSOLITO
E SEGRETO
Da scoprire con eventi slow, cicloturismo e cammini
SOSTENIBILITÀ, NATURALITÀ, PROSSIMITÀ
L’intervista all’assessore Federico Caner
Veneto, turismo plurale
Comunicazione, immagine ben gestita e organizzazione sono i must del sistema turistico veneto, concentrato sulla valorizzazione di luoghi alternativi e inteso a svelarne gli aspetti storici, artistici e naturali più autentici e inediti, oggetto di molteplici iniziative interessanti anche per il Mice
Tra le destinazioni nazionali e internazionali la Regione Veneto si conferma come un laboratorio di innovazione turistica: in linea con le tendenze più avanzate in fatto di sostenibilità, accessibilità e rispetto di territori ed ecosistemi, i riflettori si accendono su un Veneto insolito con proposte legate al patrimonio storico, al turismo lento che predilige località o strutture meno note, ma non per questo meno straordinarie. «Puntiamo su un modo di viaggiare sempre più diffuso, che accompagni il turista alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e produzioni locali grazie a prodotti slow come il turismo fluviale, i cammini e il cicloturismo. Sin dalla prima stesura del primo Piano Strategico del Turismo abbiamo creduto fortemente nella creazione di nuovi prodotti turistici come forma di sviluppo alternativo al turismo mainstream, per decongestionare i
flussi e abbracciare nuovi angoli di Veneto che andassero al di là delle mete più conosciute». Così l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, spiega la rotta intrapresa per distribuire i flussi in tutto il territorio, essenziale per governare e arginare il fenomeno dell’overtourism. «Abbiamo avviato, e stiamo portando avanti, processi volti a coinvolgere tutti i principali attori della filiera turistica regionale. Un obiettivo che vorremmo inoltre raggiungere a breve – prosegue Caner – è il completamento dell’evoluzione delle Organizzazioni di Gestione delle Destinazioni (Ogd) da meri tavoli di concertazione a forme di presidio organizzato delle destinazioni stesse. In tal senso in questi ultimi mesi sono stati fatti degli importanti passi in avanti con la trasformazione in Fondazione di partecipazione della Dmo Dolomiti Bellunesi e la strutturazione
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di ANTONELLA ANDRETTA E NICOLETTA TOFFANO
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Sopra: il Castello del Catajo, a Battaglia Terme sui Colli Euganei
della Verona Garda Foundation».
Le carte messe sul tavolo sono molte: i siti Unesco, le ciclovie, il turismo fluviale ed equestre, i grandi eventi sportivi, la promozione dei piccoli borghi, dei territori meno noti e poi il patrimonio delle dimore storiche. Queste ultime oggetto dell'iniziativa Ville Castelli Dimore-Timeless Moments in The Land of Venice, presentata al mercato internazionale a marzo durante la Ibt di Berlino. Si tratta di un progetto articolato nato dall’incontro dei proprietari delle dimore storiche del Veneto formato dalla rete di trentuno location distribuite dal Delta del Po alle Dolomiti, fino alle colline del Prosecco, vere eccellenze che abbinano offerte ed esperienze mirate proprio al mondo corporate.
UN NETWORK CHE FUNZIONA
In un'ottica di collaborazioni multisettoriali continua anche il sostegno regionale alle attività del Venice Region Convention Bureau Network, da oltre dieci anni il tavolo di lavoro operativo che include i sette convention bureau veneti, i quali, progettano e realizzano azioni di promozione della meeting industry regionale, svolgono attività di formazione per gli operatori, mirano al rinnovamento del prodotto Mice, realizzano progetti di sviluppo e business intelligence. Tra le novità degli ultimi mesi segnaliamo, a partire dal 2022, l'incarico all’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi di un focus specifico sulla Regione del Veneto, con dati disponibili per ogni Cb territoriale. «La ricerca nel dettaglio verrà presentata in occasione dell’evento Digital Tourism a novembre – spiega Laura Favaretti che oltre il ruolo di responsabile del Padova Convention & Visitors Bureau (Consorzio Dmo Padova) ri-
copre quello di coordinatrice del Venice Region Convention Bureau Network – e l’attività sarà da ora in poi continuativa, al fine di permetterci uno storico di analisi comparativa e di quantificazione dell’impatto di questo settore nella regione. Non vogliamo dare troppe anticipazioni ma i dati nazionali parlano chiaro: nel 2022 il turismo congressuale ha recuperato oltre il settanta per cento degli eventi realizzati nel 2019 e in particolare il Nord Est ha ospitato 82.538 eventi (il 69,7% di quelli del 2019) registrando un incremento rispetto l'anno precedente del 214,2%. Inoltre Venezia e Padova sono entrambe nella top 10 delle destinazioni italiane maggiormente scelte per congressi internazionali nella classifica Icca 2022».
Numerose le iniziative realizzate negli ultimi mesi dal network che si presenta agli interlocutori con la forza di un filiera compatta. Eccole in una rapida carrellata: a fine luglio si è tenuto l’evento regionale Next Stop Veneto, un educational tour itinerante a cadenza annuale, che ha visto la partecipazione di oltre venti event manager italiani; questa edizione ha preso l'avvio da Verona e ha quindi coinvolto tutti i sette convention bureau regionali; il 9 settembre a Venezia, in occasione di un focus group regionale aperto a un pubblico selezionato (in collaborazione con Mpi Italian Chapter all'interno del consueto appuntamento con Movie Charity Auction) è stato presentato un importante progetto visual con foto e video a tema Destination Wedding in collaborazione con Convention Bureau Italia; a novembre a Padova è stata fissata una tavola rotonda sul Mice in occasione di Digital Tourism; il 2023 ha visto inoltre la partecipazione a una serie di iniziative commerciali tra cui Bit a Milano, Imex a Francoforte e Ibtm a Barcellona. Una progettualità importante è in fase di avvio anche per il 2024,
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A fianco: foto di gruppo dei membri del Venice Region Convention Bureau Network, il tavolo di lavoro operativo che da oltre dieci anni include i sette convention bureau veneti. Al centro, l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner
Sopra: Laura Faveretti, responsabile del Padova Convention & Visitors Bureau (Consorzio Dmo Padova) e coordinatrice del Venice Region Convention Bureau Network
con la prospettiva di consolidare l'intervento regionale a Italy at Hand, evento nazionale di Convention Bureau Italia.
Un lavoro di squadra fatto di organizzazione e lungimiranza, alla cui base ci sono sia le attività dei singoli convention bureau a sostegno dei vari territori, le cui peculiarità sono ideali, nella loro varietà, per attirare diverse tipologie di eventi, sia le attività di tanti operatori privati e di grandi gruppi internazionali che con le loro iniziative contribuiscono a rendere multiedrica e sempre innovativa l'offerta turistica veneta. Vediamo di seguito nel dettaglio tra nuove strutture, progetti di comunicazione e inedite attività di fruizione turistica, quali sono le proposte che ognuna delle sette destinazioni venete (Belluno, Padova. Rovigo, Vicenza, Verona, Treviso e Venezia) ha in serbo per il mercato Mice.
BELLUNO E DOLOMITI: RIFLETTORI PUNTATI
Belluno: elegante, ricca di teatri antichi e palazzi storici perfetti per ospitare eventi di charme, come il museo civico all'interno del settecentesco Palazzo Fulcis, completamente ristrutturato nel 2019. E poi il bellunese, un territorio che, turisticamente parlando, si presenta ben strutturato e la cui offerta congressuale è catalizzata dal Dolomiti Belluno Convention Bureau. Ampio e particolarissimo comprende, tra le tante bellezze, l'arco delle Dolomiti, Patrimonio Unesco dal 2009, eccellenze culturali come i borghi di Mell e di Feltre, e poi moderne sedi congressuali e location per eventi davvero insolite come, ad Arabba, il medioevale castello di Andraz arroccato a 1.750 metri di quota, a Modolo la Birreria Pedavena, oppure nella me-
ravigliosa faggeta del Cansiglio un ex- hangar militare operativo durante la Guerra Fredda e ancora una sala meeting spettacolare affacciate a tremila metri sullo splendore della Marmolada. Ricchissimo poi, durante l'anno, il calendario degli appuntamenti, soprattutto legati allo sport, visti come fonte di richiamo da tutto il mondo. In questa prospettiva rientra sicuramente l'organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, che, come affermano gli operatori, è un’occasione unica per sviluppare una serie di collaborazioni e partnership tra pubblico, aziende e consorzi privati con l’obiettivo di innovare i servizi, far vivere esperienze uniche e rendere inclusiva la montagna. Specchio di questo fermento è naturalmente Cortina, dove sta già avvenendo una vera rivoluzione nel settore alberghiero, fino a oggi gestito prevalentemente da piccole realtà indipendenti: in questi ultimi mesi sono arrivate le grandi catene come Mandarin Oriental Hotel Group all'hotel Cristallo e Radisson che ha messo il suo brand sul Grand Hotel Savoia e sul Savoia Palace, nonché gruppi come San Domenico Hotels con la gestione di Hotel De Len e il colosso del fashion Renzo Rosso che sta ristrutturando l’Hotel Ancora, struttura storica, del 1826, il cui progetto è stato affidato allo studio newyorkese Charles & Co. L’ingresso dei grandi nomi dell'hotellerie internazionale porterà sicuramente nuova vitalità alla “regina delle Dolomiti”, mentre si stanno già progettando le strutture connesse all'evento e, contestualmente, il loro utilizzo a beneficio della comunità del territorio per far sì che il 2026 non finisca mai. Si tratterà di un'eredità importante anche per il Mice, che
Bang bang, arriva Tex Willer
Nel cuore dei Colli Euganei, a Montegrotto Terme, sta prendendo vita un progetto molto particolare. Riguarda Tex Willer, il personaggio dei fumetti partorito dalla fantasia di Gianluigi Bonelli, e l'idea del figlio, Giorgio, di dedicargli un parco a tema. A maggio del 2022 Giorgio Bonelli, imprenditore nel settore alberghiero, si è infatti aggiudicato all'asta l’Hotel Imperial. Il progetto, siglato dagli architetti Hans-Peter Demetz, Alberto Asquino e Giorgio Pescatori, prevede sia la riqualificazione dell'hotel, le cui piscine termali verranno trasformate in una sorta di parco acquatico, sia la creazione dell'annesso parco tematico Tex Willer World, ricavato dai 23 ettari della ex cava Bonetti di Turri. Il parco, che sarà raggiungibile a piedi, in bicicletta o con una navetta elettrica, avrà un’ambientazione tipicamente western, con un villaggio, un campo indiano, una vecchia missione messicana oltre alle location proprie del mondo di Tex: la casa di El Morisco, quella di Kit Carson e il teatro di Mefisto. Oltre alle attrazioni, ci sarà spazio per il gioco e l’intrattenimento, con un campo dedicato al paintball, le escursioni, il canyoning e le cavalcate a cavallo, ma anche proiezioni di spettacoli sullo sfondo della parete rocciosa che sovrasta il parco. Tutto il progetto, al momento, è al vaglio della Regione per ottenere l'interesse di iniziativa turistico-strategica.
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© Arabba-fodom-turismo
potrà così ampliare e sviluppare l'ospitalità di diverse tipologie di eventi. Oggi le Dolomiti Bellunesi sono leader nel settore dell'incentive di alta gamma e delle esperienze/attività applicate al team building. Infatti i rifugi di montagna, facilmente accessibili, sono i luoghi adatti a unire le attività formative a contatto con la natura, con i momenti fondamentali di debrief nei quali si raccolgono i feeback della prova, lontani da distrazioni e rumori, immersi in contesti straordinari.
PADOVA E TERME EUGANEE: LEISURE E CONGRESS RELAZIONI INDISSOLUBILI
Padova si posiziona settima tra le città italiane nella classifica Icca 2022, prima non capoluogo di regione. Un vero successo dovuto a una concomitanza di fattori. In primis l'attività del Padova Cvb (Consorzio Dmo Padova) che da dieci anni opera con obiettivi di promozione turistica e marketing di destinazione, in sinergia con enti pubblici, stakeholder e operatori del territorio e che svolge anche azioni di sensibilizzazione verso una destinazione sempre più “meeting friendly”, e poi l'altrettanto fondamentale apertura di Padova Congress, che ha permesso la formulazione di importanti candidature congressuali nazionali e internazionali. Il Padova Cvb opera inoltre in ambito di promozione e commercializzazione del turismo individuale, su incarico delle due Ogd territoriali (Padova e Terme e Colli Euganei) attraverso la gestione del sito ufficiale di destinazione www. turismopadova.it e del sito promo-commerciale www.experienceabanomontegrotto.com, dove le strutture ricettive dei due territori vengono coinvolte nel booking di destinazione con la possibilità per gli utenti di vedere e acquistare anche le offerte esperienziali dei territori. «Questi strumenti risultano utili in ambito Mice – specifica Laura Favaretti – in quanto è possibile creare dei canali di vendita di esperienze e ricettivo dedicati agli eventi business, agevolando gli organizzatori congressuali nella definizione dell’offerta della destinazione». Una destinazione che può offrire, per congressi con determinate caratteristiche, un programma di
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Nella pagina precedente e qui sopra, due scorci delle Dolomiti, da vivere a tutto sport, immersi nella natura
Sotto: Villa Selvatico, in provincia di Padova
incentivi congressuali con special benefit e servizi, desk di accoglienza turistica presso la sede del congresso, scontistica per ristoranti, ticket di più giorni per i trasporti pubblici, collaborazione con location istituzionali e private, aiuto e supporto nella realizzazione di eventi anche in spazi pubblici quali piazze e giardini, per congressi che coinvolgano la città e ne valorizzino le eccellenze.
Dal punto di vista dell'offerta di venue per congressi ed eventi è stata fondamentale, ad aprile 2022, l'inaugurazione del bellissimo centro congressuale Padova Congress firmato da Kengo Kuma, mentre a marzo 2023 è stata aperta la seicentesca Villa Selvatico, nel cuore dei Colli Euganei, con spazi unici per eventi: una terrazza affacciata sul comprensorio euganeo, un salone affrescato al piano nobile, cinque sale laterali, il salone della Rosa dei Venti e un parco di undici ettari con cinque laghetti termali. Villa Selvatico si unisce alla già ricca offerta di dimore e ville storiche del territorio: da Villa Valsanzibio al Castello del Catajo, a Palazzo Mantua Benavides neo affiliati del Padova Cvb. Novità anche dal punto di vista ricettivo con l'apertura in autunno, a Padova in corso Milano, del Garden Inn Hilton, sorto dalla ristrutturazione dell'ex hotel Plaza: quattro stelle superior con 130 camere, tre sale riunioni, ristorante e area fitness.
ROVIGO, LA TERRA TRA ADIGE E PO, INVITA A PALAZZO
Ciò che rende speciale Rovigo e la sua provincia è il fascino intatto dei luoghi rurali, dove l’ambiente e le tradizioni coesistono con il tessuto produttivo e imprenditoriale. Proprio qui i due fiumi più importanti d’Italia, Adige e Po,
disegnano paesaggi straordinari come il Delta del Po, non solo Patrimonio dell’Umanità dal 2015, ma anche set cinematografico prediletto da grandi registi italiani. Tra paesaggi d'acqua, storia, cultura e gusto non manca nulla per fare del Polesine una destinazione Mice dal ritmo “slow”, in questi anni valorizzata dal Rovigo Convention & Visitors Bureau che, con il supporto di Camera di Commercio Ve-Ro, Fondazione Cariparo e Gal Adige, ha molto lavorato nella promozione del ter-
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Sopra: il centro storico di Padova, tra vicoli e piazzette di raro fascino
A fianco: Villa Malmignati, perla architettonica del territorio di Rovigo
© Lucio Rossi
Sotto: la laguna del Delta del Po, paradiso per gli amanti del bird watching e dei paesaggi incontaminati
ritorio: tesori nascosti e poco celebrati per ambientare shooting, meeting, gala dinner, team building e incentive di medie dimensioni. Inoltre, in un sovrapporsi di epoche storiche, sono molte le tipologie di strutture dedicate al congressuale, come l'Adria International Raceway, l'autodromo veneto che offre inoltre spazi e attività per meeting ed eventi, e poi affascinanti edifici di archeologia industriale. Questi, sapientemente valorizzati, oggi sono sedi di grande pregio di varie iniziative, imprenditoriali e di ricerca, di sviluppo culturale e formazione universitaria, oltre a essere location ideali per meeting e spettacoli come il Cen.Ser Rovigo Fiere, nato dalla ristrutturazione dell’antico zuccherificio di Rovigo e il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin, sorto dalla riconversione del più grande complesso idrovoro dei primi Novecento nel Delta del Po. Sono inoltre tanti gli edifici rurali e le dimore storiche che, grazie alla cura dei loro proprietari, attenti custodi di questi affascinanti spazi, stanno oggi vivendo una sorta di “rinascimento”. L’ultimo gioiello riaperto al pubblico e trasformato, dopo quattro anni di lavori, in splendida location per eventi e matrimoni è Palazzo Malmignati a Lendinara (15 chilometri da Rovigo) che, di mole imponente, fu costruito nel 1528 dalla nobile famiglia di origine ferrarese. Infine, altra iniziativa messa in campo quest'anno, per agevolare i viaggiatori che arrivano a Rovigo è stata l'attivazione della
Rovigocard, un vero e proprio passe-partout artistico e culturale che consente con un biglietto integrato di accedere a più luoghi di interesse storico-artistico in un’unica soluzione, a costo agevolato.
VICENZA, UN TERRITORIO ATTIVO
Cultura e congressuale vanno a braccetto e lo sanno anche a Vicenza, dove su questo tema è stato messo a punto, a maggio, il Vicenza Museum Badge, iniziativa sottoscritta dall’Italian Exhibition Group e il comune di Vicenza grazie alla quale i partecipanti di sei eventi ospitati al Vicenza Convention Centre e al quartiere fieristico di Vicenza di Ieg, nei mesi da maggio a ottobre 2023, hanno beneficiato di tariffe agevolate per visitare i sette siti dei Musei Civici della città. L’accordo, che potrebbe avere seguito nel 2024, sostiene l'attrattività del polo fieristico berico, configurandosi anche come leva di marketing territoriale per promuovere la variegata offerta del circuito museale e monumentale di Vicenza. Un’occasione per ribadire anche la sinergia tra la sede congressuale e la città, come meta di interesse per l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. Sul profilo dell'organizzazione del settore congressuale, qui opera il Vicenza Convention Bureau, attraverso la promozione del territorio per il settore Mice e delle sue strutture: dalle location storiche eccezionali, come il Teatro Olimpico e la Basilica Palladiana, alle ville cinque e sei-
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centesche, da pezzi di archeologia industriale ottocenteschi alle sedi ospitate in antiche distillerie e aziende vinicole, dal moderno centro congressi di Italian Exhibition Group al centro congressi Cuoa e poi hotel con aree meeting moderne e attrezzate (gli hotel soci del Vcb garantiscono convenzioni per eventi e link dedi-
cati per la prenotazione alberghiera tramite il portale www.vicenzabooking.com).
La città del Palladio, già inserita nella World Heritage List dell'Unesco, non è comunque solo cultura, ma grazie alla varietà morfologica e geografica del suo territorio, rappresenta anche uno scrigno infinito per attività open air,
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Due scorci di Vicenza, la città del Palladio, Patrimonio dell'Umanità Unesco
Sopra: il meraviglioso Parco Giardino Sigurtà, poco distante da Verona
Sotto: Verona con la sua scenografica Arena
perfette da associare a incentive, post congress e programmi di team building. Tanto è che, proprio a maggio, la Fiera di Vicenza è stata la casa per Expo BeActive – Travel, Adventure, Sport: un nuovo evento specificatamente dedicato al turismo attivo, naturalistico e sostenibile con focus su cicloturismo, trek-
king, sport acquatici. Tra le varie attività open air, il vicentino è leader del settore bike: proprio qui quest'anno è stata inaugurato l'ultimo tratto di una delle ciclovie più belle d'Italia, la Treviso-Ostiglia, che si snoda tra le province di Vicenza, Padova e Treviso. Sono settanta chilometri da pedalare lungo il tracciato di quella che una volta era la linea ferroviaria omonima; un percorso tra campi di mais, asparagi e radicchio, chiese campestri, aree naturalistiche, ville venete, con punti ristoro e aree di sosta, spesso recuperati dai vecchi caselli. Un eccezionale opportunità per scoprire inedite venue e avvicinarsi a esperienze che aiutano a vivere gli aspetti più autentici del territorio.
VERONA, LA NUOVA IDEA DI OSPITALITÀ
Anche il veronese, la cui organizzazione congressuale fa capo alla Destination Verona & Garda Foundation, è l'ideale per programmi basati sul nuovo turismo alla ricerca di esperienze legate alla natura, che qui trovano plus quali le aree enologiche della Valpolicella e di Soave, il Parco Regionale dei Monti Lessini, il Parco Giardino Sigurtà e il lago di Garda. E se la nomea di Verona, città di storia, arte e cultura è diffusa in tutto il mondo, sancita dal fatto di
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essere già dal 2000 iscritta alla lista Unesco dei patrimoni dell'Umanità, oggi anche al suo patrimonio legato alla tradizione è andato un riconoscimento importante: dal dicembre scorso il noto festival settembrino veronese "Tocatì” dedicato ai giochi e sport tradizionali è infatti stato inserito nel registro Unesco delle Buone Pratiche di Salvaguardia.
Un periodo speciale per la bella città scaligera, protagonista di particolarissime iniziative nel settore dell'ospitalità: nuove aperture alberghiere che portano avanti idee destinate a creare future tendenze. La prima apertura da segnalare, del maggio 2022, è stata in pieno centro storico quella del cinque stelle lusso Vista Palazzo Verona. Un boutique hotel, parte del gruppo Lario Hotels (proprietà della famiglia Passera diventato nel 2021 ufficialmente Società Benefit, forma giuridica che integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, anche un impatto positivo sulla società e l'ambiente) di sole 16 suite, una spa suite di cinquanta metri quadrati, una library e una piscina coperta. A completare l’offerta di quella che si definisce una “maison”, il ristorante Sottovoce, una cantina per degustazioni di vino e l’Infinity bar sulla terrazza panoramica.
La seconda inaugurazione è stata, a marzo 2023, quella del Muraless Art Hotel, tra i primi alberghi italiani dedicati alla street art: un totale di 94 camere e spazi comuni realizzati da oltre cinquanta street artist di fama italiana e internazionale, a cui si aggiunge una facciata che porta la firma di Mr Brainwash e che rappresenta l’o-
pera muraria di debutto dell’artista americano di origine francese in Italia. L’operazione, durata due anni, ha ridato vita all’ex Hotel Cristallo, oggi un art hotel a quattro stelle, destinato a una clientela business e bleisure. Infine un'anticipazione per il 2024, quando arriverà nella città scaligera la prima struttura italiana Motel One, il gruppo tedesco conosciuto per il suo format di ospitalità midscale di design e lusso accessibile che detiene al momento un portfolio di 89 hotel in Europa. Si tratterebbe in particolare di un intervento dual brand che si realizzerà presso l’ex Manifattura Tabacchi, vicino alla stazione ferroviaria e non lontano dagli spazi della fiera: una struttura siglata Motel One da 251 camere e una brandizzata Cloud One da 126 camere.
TREVISO, LA “MARCA” DELLE ESPERIENZE
News dal settore ospitalità anche per Treviso, dove lo scorso autunno il gruppo Una ha aggiunto al suo portfolio la quinta struttura veneta. Si tratta del Unahotels Le Terrazze Treviso Hotel & Residence, un quattro stelle superior frutto di un ambizioso progetto di recupero edilizio realizzato dallo studio di architettura Marco Piva nell’ottica di ridurre l’impatto ambientale. Questi ha dato vita a un edificio multifunzionale, dotato di 156 “chiavi” tra camere, appartamenti e attici, del centro benessere spa Le Terrazze, di una palestra, di un ristorante, di un'area meeting composta da tre sale riunioni per ospitare da
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Sopra: Treviso, romantica e sorprendente
Marca Treviso
25 a 85 persone. Il leit motive è invece quello dell'esperienza per una piccola per quanto interessante iniziativa messa in campo da Serena Wines 1881 (l’azienda vitivinicola di Conegliano da oltre cento milioni di euro di ricavi nel 2022) che ha aperto le porte della Tenuta Ville d’Arfanta anche per il pernottamento. Da giugno 2023, infatti, oltre ai tour in vigna e alle esperienze di degustazione, nella bella tenuta circondata da quattro ettari di vigneto, nella zona nord-orientale della Docg Prosecco, si può soggiornare in quattro spettacolari camere, caratterizzate ognuna da panorami differenti.
Una chicca che si aggiunge alla possibilità di introdurre negli eventi del tempo di qualità dedicato al turismo esperienziale di cui la Marca Trevigiana è da anni protagonista tra aree verdi, colline, borghi fiabeschi, antichi castelli e ville, campi da golf. Il territorio di Treviso è inoltre un'area perfettamente collegata che vanta strutture al servizio del Mice di altissimo livello. Qui per dare supporto e assistenza all’organizzazione di congressi ed eventi opera il network, nato da un accordo con le aziende del sistema turistico trevigiano, Marca Treviso Convention Bureau.
VENEZIA PUNTA ALLE STELLE
A Venezia si sono spenti in questi giorni i riflettori della ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica organizzata dalla Biennale di Venezia fatta di film, tappeti rossi, abiti scintillanti, ed eventi. Tanti eventi capaci di celebrare le location più iconiche della città come l'Arsenale, eccezionale passerella per la sfilata One Night Only per la Mostra del cinema by Giorgio Armani, o ancora l'Hotel Des Bains al Lido, riaperto appositamente per ospitare la serata super glam di Campari. Pronto per l'occasione anche il Centro Congressi del Palazzo del Cinema, dopo una importante ristrutturazione che ha coinvolto in particolare il Teatro Perla del Palazzo del Casinò con rinnovamento totale di tutti gli arredi interni e del palco. Per orientarsi tra l'universo di possibilità di location, post congress, attività culturali che offre Venezia il riferimento è Vela, società pubblica che gestisce (con altri soggetti che operano a Venezia e nel territorio metropolitano) il marchio Venezia Unica, il marketing della città di Venezia e la valorizzazione dei suoi asset. Fanno da controcanto alla ricchezza di venue della città gli alberghi, sempre più orientati al segmento upscale: cambia la domanda e l’offerta si adegua, crescendo in qualità, migliorando la professionalità dei suoi addetti e mettendo a disposizione strutture letteralmente stellari. Si tratta di un patrimonio di più di trenta cinque stelle, mentre si moltiplicano i quattro stelle e soprattutto proliferano piccole strutture di super nicchia, nate da palazzi storici, con accessi mimetizzati nei canali e che comprendono al loro interno poche stanze, giardini segreti, servizi esclusivi, arte e artigianato.
In tema di novità a giugno ha inaugurato, con il debutto in Italia del gruppo parigino di luxury Hotels Evok Collection, l’Hotel Nolinki, cinque stelle sorto dal recupero dello storico palazzo della Camera di Commercio di Venezia, edificio datato 1929. L'attentissimo restyling, ispirato al design italiano degli anni Cinquanta/ Sessanta, è stato curato da Alessandro Scotto e Yann LeCoadic, i quali hanno dato vita a una struttura eccezionale che comprende 43 camere di cui 13 suite, il ristorante bistellato parigino Palais Royal, la spa by La Colline con piscina indoor, il caffè Nolinksi e il bar biblioteca. Parlando di icone e progetti futuri, aprirà nel 2026 il The Langham Venice e sarà ospitato nello storico edificio dell’ex Casinò Mocenigo e della fabbrica di vetro di Murano. Il progetto (133 camere, ristorante e aree eventi) messo a punto dallo studio Matteo Thun & Partners, oltre la riqualificazione degli edifici della fabbrica del vetro (dove verranno mantenute le facciate e le capriate in legno originali) comprende anche il restauro degli affreschi Seicenteschi del casinò e la valorizzazione del patrimonio vetrario di Murano.
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Sopra: anche il territorio di Treviso si presta a splendidi tour sulle due ruote
Spostandosi a Mestre, con 83 camere, sarà dedicato alla clientela business l'Ambasciatori Venice Mestre, Tapestry Collection by Hilton, seconda struttura del brand in Italia. Sorgerà dalla completa ristrutturazione di un edificio alberghiero costruito negli anni Sessanta ispirata al passato glamour dell’hotel. Infine, per l'estate 2024, arriverà il B&B Hotel Venezia a Tronchetto. In questo caso si tratterà di un edi-
ficio costruito ex novo con tanto di certificazione Leed in quanto sostenibile e in linea con la filosofia Esg del Gruppo B&B di cui fa parte. Sarà caratterizzato da due blocchi separati realizzati con una struttura in legno al posto del cemento armato e mattoni a vista in facciata e avrà 406 camere, un ristorante e un bistrot con circa cinquecento posti a sedere, rooftop bar e ristorante con terrazza adiacente.
Sotto: il Lido e le numerose isolette che punteggiano la Laguna di Venezia
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Sopra, l'iconica Piazza San Marco, cuore di Venezia
La verifica dei numeri
di
Un’intervista a Federico Caner, assessore a Fondi Ue, Turismo, Agricoltura e Commercio estero della Regione Veneto per parlare di dati e progetti che determinano visioni e proiezioni verso le nuove tendenze del turismo basato su sostenibilità, naturalità, prossimità
Federico Caner assessore a Fondi Ue, Turismo, Agricoltura e Commercio estero della Regione Veneto
Rileggendo ora il Piano Strategico del Turismo del Veneto 2022-2024, sembra che alcune delle previsioni per il ritorno a regime pre-Covid siano state superate con tempistiche più rapide del previsto: è corretto? Cosa è successo?
«Sì, per il turismo leisure la ripresa si è rivelata più rapida di quanto pronosticato dai diversi istituti di ricerca internazionali e nazionali che ovviamente si erano espressi in un contesto ancora fortemente instabile. Ricordo che quando abbiamo predisposto il Piano Strategico del Turismo Veneto eravamo ancora
nel mezzo di un continuo alternarsi di “docce scozzesi”, tra false ripartenze e nuove varianti del Covid. Io per la verità ho sempre creduto in una ripartenza rapida appena si fosse usciti dal tunnel, perché il turismo è per sua natura molto resiliente. Poi bisogna distinguere, appunto, tra leisure e altri segmenti e comunque alcuni mercati internazionali mancano ancora all’appello, come la Cina e il Sud Est asiatico».
L’effetto “memoria corta”, citato sempre nel Piano Strategico, ha fatto dimenticare anche delle buone pratiche messe in campo durante il pe-
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ANTONELLA ANDRETTA e NICOLETTA TOFFANO
riodo pandemico, per esempio la riscoperta del turismo di vicinanza? Oppure la pandemia, nonostante tutto, qualcosa di buono lo ha lasciato?
«Le buone pratiche messe in campo durante la pandemia sono state in parte interiorizzate dalla filiera e dalla domanda turistica. Il turismo di prossimità si riconferma una tendenza dei primi mesi del 2023. Si tratta di un segmento molto importante; una riscoperta del proprio territorio non solo da parte dei veneti stessi, ma anche di coloro che provengono da regioni limitrofe. Gli arrivi di turisti italiani che visitano la nostra regione sono infatti in aumento anche rispetto al periodo pre-pandemico, soprattutto per le principali regioni di riferimento: Lombardia (+9,2%) Veneto (+12,9%) ed Emilia Romagna (+6,1%).
Cresce anche l’interesse della domanda per il turismo all’aria aperta a contatto con la natura, così come per il cicloturismo e altre forme di turismo lento per il quale la Regione del Veneto sta portando avanti diversi progetti ed iniziative, ne è un esempio “Veneto in bicicletta” la carta dei servizi dedicata al turismo in bicicletta in Veneto presentata a Padova lo scorso 12 luglio 2023 presso Palazzo del Bo. Con la ripresa del turismo si ripropone anche il tema di una gestione sostenibile dei flussi. In tal senso la Regione del Veneto è impegnata su diversi fronti: a partire dall’interlocuzione con la Commissione Europea sulla proposta di regolamento circa la
Un po’ di cifre
I dati ufficiali relativi al primo quadrimestre del 2023 in Veneto evidenziano un aumento di +42% degli arrivi (circa 4,4 milioni) e +31,7% delle presenze (circa 11,1 milioni) rispetto all’anno precedente. Il numero di turisti giunti in Veneto nel primo quadrimestre 2023 supera anche quanto registrato nello stesso periodo del 2019, anno del record storico (+1,6% degli arrivi). Le presenze, che rappresentano il numero di pernottamenti effettuati, sono invece ancora leggermente inferiori (–1,2%). In particolare, la Pasqua, festeggiata nel mese di aprile in entrambi gli anni, ha attratto ancor più turisti della Pasqua 2019, sia italiani (+11,9%), sia stranieri (+4,4%).
Lago, montagna, terme e mare vedono flussi molto importanti (tutti con arrivi superiori anche al 2019), mentre le città d’arte grazie al veloce recupero (+48,5% di arrivi rispetto a gennaio-aprile 2022) si stanno avvicinando a gran passi a quanto si registrava prima della pandemia (-2%).
Nel primo quadrimestre del 2023, sono quasi due milioni i turisti provenienti dall’Italia, in particolare da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Toscana. Nel complesso si registra un aumento degli arrivi e delle presenze degli italiani sia rispetto al 2022 (+19,3% arrivi e +13,8% presenze) sia al 2019 (8,4% arrivi e 0,2% presenze). Il mercato estero rappresenta il 65% degli arrivi complessivi. La Germania si conferma il primo mercato di provenienza dei turisti, seguita dagli Stati Uniti che sempre più scelgono il Veneto per le loro vacanze (+89,4% arrivi rispetto al 2022 e +15,6% arrivi rispetto al 2019) e da Francia, Austria e Regno Unito. Infine, la sezione di Hospitality Data Intelligence dell’Osservatorio del Turismo Regionale, implementata grazie alla collaborazione con Federalberghi Veneto, Faita Nordest, Cciaa di Padova, Padova Convention and Visitors Bureau e Hospitality Benchmark, guardando al mese di settembre, ha fornito le seguenti previsioni (rilevate nell’ultima settimana di agosto) che vedono un tasso di occupazione medio pari o superiore ai due terzi delle prenotazioni avute nel 2022, con percentuali di occupazione che oscillano tra il cinquanta per cento (mare, montagna) e il 65-70% (lago, terme, città d’arte).
raccolta dei dati relativi ai servizi di locazione di alloggi a breve termine, con l’obiettivo principale di armonizzare e migliorare lo schema per la generazione e la condivisione dei dati; proseguendo poi con la pubblicazione delle Politiche di coesione 2021-2027 contenenti misure per il turismo volte a sostenere la transizione green e digitale, la piena accessibilità alle strutture ricettive e la trasformazione delle destinazioni del Veneto in Smart Tourism Destination secondo le linee guida della Direzione Grow della Commissione europea».
I vari bandi regionali per il turismo hanno ricadute anche sul Mice (mi riferisco in particolare a quello destinato al sostegno per l’aggregazione di piccole e medie imprese)?
«Il Pr Veneto Fesr 2021-2027 prevede diversi interventi a favore delle Pmi del turismo, comprese quelle che operano nel Mice. Si tratta di interventi, come abbiamo visto, che mirano a sostenere la rigenerazione e innovazione delle strutture ricettive per l’evoluzione in termini di accessibilità, sviluppo tecnologico, transizione digitale ed ecologica, innovazione di servizi e prodotti. In tal senso è importante anche co-
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Nella pagina a fianco: il Canal Grande, con la Basilica di Santa Maria della Salute sullo sfondo
Sopra: Prato della Valle, la singolare piazza di Padova
In alto a sinistra: Punta San Vigilio, sul versante veronese del Lago di Garda
In alto a destra: la storica Piazza dei Signori, cuore di Vicenza
gliere le opportunità che derivano dalle misure a sostegno dei club di prodotto. L’obiettivo è quello di rafforzare la crescita sostenibile, la competitività delle Pmi (anche facendole lavorare in rete) e ovviamente la creazione di posti di lavoro grazie agli investimenti produttivi».
Nei prossimi mesi quale sarà la strategia regionale di supporto al segmento Mice?
«Il segmento del Mice, pur avendo ripreso nel corso del 2022 la propria attività, rimane uno dei comparti che nei prossimi anni dovrà rinnovare e adeguare la propria offerta ai mutati scenari internazionali e alla evoluzione della domanda di mercato. Questo ha già portato a un parziale aggiornamento delle strategie regionali d’intesa con il Venice Region Convention Bureau Network (Vrcbn), il network dei Convention Bureau (Cb) del territorio regionale, riconosciuto dalla Regione Veneto, che raccoglie gli operatori turistici ed economici del settore della meeting industry e che include tipologie diversificate di operatori (organizzatori, location, fornitori servizi, trasporti, etc.). Questo gruppo di lavoro, allargato ai rappresentanti delle principali associazioni di cate-
goria del turismo veneto e con l’affiancamento dei tecnici della Direzione Turismo e della Direzione Promozione Economica e Marketing territoriale, coordinerà le attività a sostegno del segmento Mice anche per il 2023. Inoltre la Regione del Veneto intende continuare a sostenere le attività del Vrcbn anche attraverso la partecipazione sia a importanti manifestazioni di settore di rilevanza internazionale, quale l’evento Ibtm World a Barcellona 28/30 novembre 2023 sia a specifici workshop in Italia o/e all’estero. Tra questi prosegue il progetto Next Stop Veneto con educational tour destinati a event manager e buyer di importanti agenzie e aziende italiane e internazionali , realizzati nei diversi territori. Lo scopo è offrire direttamente agli operatori di settore la possibilità di “vivere” la proposta Mice dell’intera regione».
È possibile azzardare previsioni a lungo termine? «Al momento è necessario soprattutto capire le reazioni della domanda all’aumento del costo del denaro e all’inflazione, ma abbiamo visto che comunque il turismo è ormai diventato un bene non fungibile, si contraggono periodi e spese ma difficilmente vi si rinuncia!».
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All'aria aperta
Cresce l’interesse della domanda per il turismo a contatto con la natura, per il cicloturismo e per altre forme di slow tourism per il quale la Regione Veneto sta portando avanti diversi progetti e iniziative che si innestano su un cospicuo sistema di parchi ed aree protette, tutte da riscoprire per esplorare i territori in modo nuovo e tradizionale al tempo stesso
Cosa c'è di più classico di un giro in bicicletta? Il turismo più moderno guarda indietro, riscopre gesti e ritmi del passato mentre le nuove opportunità di fruizione fanno leva sulla tradizione rivista in chiave contemporanea. Iniziative come “Veneto in bicicletta”, la carta dei servizi presentata a Padova lo scorso 12 luglio 2023 presso Palazzo del Bo, sono testimoni di questa tendenza, così come lo sono la riscoperta dei cammini. E se il cicloturismo in Veneto è oramai qualcosa di consolidato (come dimostrano i dati di “Viag-
giare con la bici 2023 – Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo” dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Isnart) secondo cui la regione ospita da sola ben il 19% dei cicloturisti che visitano l’Italia) quella dei cammini è una modalità ancora aperta a infinite novità. Tra queste, il cammino delle Colline del Prosecco, inaugurato da poco, un percorso che si snoda in un’area Patrimonio Unesco lungo un percorso di 51 chilometri. Al termine di ogni tappa, come di rigore, è possibile ricevere un timbro quale certificazione del percorso fatto. «Il Veneto è
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di ANTONELLA ANDRETTA e NICOLETTA TOFFANO
una destinazione turistica rinomata, ogni anno milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo visitano la regione per le sue molteplici attrattive concentrate in un solo territorio» così esordisce Mauro Giovanni Viti, direttore Direzione Turisimo e Direzione Promozione economica e Marketing Territoriale di Regione Veneto, che poi prosegue «Ma non è tutto perché l'offerta turistica spazia e si specializza: basti pensare al cicloturismo e ai suoi segmenti, dal cicloturismo leisure, con escursioni giornaliere e itinerari a tappe a quello sportivo (road bike e mountain bike) con la possibilità di mettersi alla prova sulle strade del Giro d’Italia (ne parliamo più avanti, ndr), di intraprendere i fluid trail o le impegnative discese nelle Dolomiti, ma anche facili escursioni off road con le e-bike; e infine il gravel, una varietà di ciclismo su fondi diversi, cittadini ed extraurbani, come nel recente progetto “Gravel in the Land of Venice. Pedalare tra i vigneti». L'obiettivo è sempre lo stesso: «Sostenibilità, continuamente presente nella programmazione regionale, mentre il marketing promozionale punta sulla destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi turistici, con moltissime iniziative rivolte sia ai mercati con-
solidati, come quelli europei, sia alla ricerca di altri bacini potenzialmente interessati all’ampia offerta turistica regionale, puntando anche su target con capacità di spesa medio alta». Anche quest'anno inoltre è stato attivato TrenoBiciBus delle Dolomiti che dal 2015 registra numeri in continua crescita. Si tratta di un servizio stagionale intermodale, possibile grazie alla collaborazione tra Regione del Veneto, Trenitalia e DolomitiBus, che permette di raggiungere dalla stazione di Venezia Santa Lucia la ciclovia delle Dolomiti portando con sé la propria bicicletta.
WORK IN PROGRESS
Valorizzazione del patrimonio naturale e immateriale vuol dire anche sostegno a progetti di candidatura per i programmi Unesco. Prosegue Viti: «Il Parco Regionale dei Colli Euganei ha avviato il percorso di candidatura a Riserva della Biosfera Mab Unesco del territorio e delle comunità ecologicamente e culturalmente connesse ai Colli Euganei: l’esito della valutazione sarà comunicato nel 2024. Infine, il Veneto ha attualmente in corso la candidatura alla Lista del Patrimonio Mondia-
Sotto: le colline di Valdobbiadene, nel trevigiano, sono perfette per post congress dal ritmo slow
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Laghi, oltre il Garda
L’emergenza sanitaria ha Vale la pena sapere che, oltre allo stranoto e sempre magnifico Lago di Garda, in Veneto ci sono anche altri laghi: dal piccolo Lago del Frassino, proprio a due passi dal Garda stesso, fino ai laghi alpini, piccoli diamanti dalle acque trasparenti: Lago di Misurina, Lago di Auronzo, Lago di Centro di Cadore, Lago di Alleghe, Lago del Mis, Lago del Corlo, alcuni dei quali di origine artificiale ma non per questo meno suggestivi. Tra quelli di origine naturale, il lago di Santa Croce, secondo bacino per ampiezza del Veneto, conosciuto anche come il “lago del vento” amatissimo dagli appassionati di sport come windsurf e kitesurf.
le Unesco (Siti, non beni immateriali) della Val d'Alpone, una valle veronese che confina con la provincia di Vicenza, che è già ufficialmente nella Lista Propositiva dello Stato italiano e ha buone speranze di essere presentata in tempi relativamente contenuti».
IN GIRO PER I GRANDI PARCHI
In attesa dell’esito della valutazione delle commissioni, cerchiamo di conoscere meglio i territori extraurbani, uscendo dalle città per arrivare in luoghi che nel loro insieme, compongono una sorta di puzzle con tasselli di ogni genere che vanno dalle cime dolomitiche alle piane agricole costellate di borghi e attraversate dai fiumi, fino ad arrivare alle lagune salmastre. Per farlo, useremo come guida principale il sistema dei sei grandi parchi veneti, suddivisi tra nazionali, regionali e naturali.
Iniziamo proprio dal Parco Regionale dei Colli Euganei, quello cui faceva riferimento Viti e candidato a diventare riserva della biosfera Unesco: il parco si trova a pochi chilometri da Padova e comprende un'area di grande interesse geomorfologico, caratterizzata da colli di origine vulcanica formatasi circa 35 milioni di anni fa e abitata sin dal Paleolitico. Le aree boschive sono dominate da ampie zone a macchia mediterranea, un habitat che ospita una grande varietà di specie botaniche, alcune rare e preziose come la ruta patavina e gli oltre venti tipi di orchidee spontanee. Molti i sentieri che percorrono questo vasto territorio (circa 18.694 ettari di superficie), costel-
lato di attrazioni naturali (tra cui una palestra di roccia a Rocca Pendice), lungo i quali farsi condurre da guide esperte, in modo da combinare spunti naturalistici a team building attivi. I comuni compresi nel parco, che sono 15 in totale, uniscono inoltre al pregio ambientale suggestioni di altro genere, tra fortificazioni medievali (come il Castello Carrarese di Este), antichi borghi in pietra, ville, eremi e monasteri, avvolti nella quiete di pregiati vigneti e giardini storici tra cui quello, splendido (“la piccola Versailles dei Colli Euganei”), di Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani. Mantenuto integro e originale nei secoli, è considerato patrimonio nazionale trattandosi di uno dei giardini storici più belli e importanti al mondo. Qui è possibile organizzare eventi, completati da una visita al Giardino Monumentale che termina con un Bellini sotto il patio della Villa. Eccellenti, anche per i parametri del Mice, la ricettività alberghiera e la ristorazion,e che possono contare sulle strutture di Abano, Montegrotto, Battaglia, Galzignano e Teolo, le località termali più famose che devono la loro fortuna all'acqua salsobromoiodica le cui proprietà terapeutiche erano note e sfruttate già dagli antichi romani (i resti archeogici sono ancora visibili in varie località tra cui Montegrotto, altro spunto per un evento a tema “il termale tra passato e presente”).
PARCO DEL SILE
Il Sile è il più lungo fiume di risorgiva italiano: lungo 95 chilometri, bagna le province di Padova, Treviso e Venezia creando un ambiente umido ricchissimo di flora e fauna completamente protetto dal parco. Lungo il fiume è possibile effettuare escursioni in barca, con partenze da vari punti, tra cui Portegrandi, non lontano dalla laguna di Venezia, da dove si parte per risalire il fiume fino a Casier, in provincia di Treviso: qui si può visitare l’antico Cimitero dei “Burci”, sito archeologico che custodisce le tipiche imbarcazioni da trasporto merci che navigavano sul Sile.
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© Cortina Marketing e Bandion
Tutto il Parco del Sile è in realtà da visitare non solo in barca o in canoa, ma anche a piedi, percorrendo GiraSile, un vero e proprio corridoio ecologico destinato alla mobilità lenta: non mancano le guide turistico-ambientale autorizzate alle quali ci si può rivolgere per mettere a punto programmi ad hoc per gruppi e team bulding green. Un'altra modalità, interessante anche in questo caso per gruppi, è quella di effettuare vere e proprie crociere a bordo di house boat, case galleggianti perfettamente attrezzate. Per quanto in Italia questo modo di viaggiare “slow” sia meno praticato rispetto per esempio alla Francia o all’Olanda, gli operatori che noleggiano house boat sono comunque numerosi anche nel nostro paese.
PARCO DEL DELTA DEL PO
Lasciando il Sile e scendendo verso sud si entra nel Parco naturale regionale del Delta del Po, al quale abbiamo già accennato nella pagine precedenti, formato da isole e isolette, dune e scanni in cui vivono decine di specie acquatiche e centinaia di specie di uccelli. Fare birdwatching per avvistare le oltre 380 specie di uccelli stanziali e migratori non è forse una delle prime attività che vengono in mente per il Mice, ma forse proprio per questo motivo potrebbe essere una proposta insolita e gradita, specialmente in alcuni contesti. Là poi dove il fiume si apre alle vastità marine, si susseguono varie zone, ognuno con la sua particolarità: dal Po di Maistra, con l’oasi della golena di Cà Pisani, al ramo di Venezia, tra canneti, isolotti e scanni lagunari, passando per il Po di Goro e fino al Po di Tolle, punto di incontro tra mare e fiume dove si allevano cozze, vongole e la pregiata “ostrica rosa” nella Sacca di Scardovari: a piedi, in bici o in barca, le attività nel Delta del Po veneto sono tantissime e comprendono anche la visita ai tipici casoni dei pescatori, le cavane, o alla grande Idrovora di Ca’ Vendramin, in cui è allestito il Museo della Bonifica cui abbiamo già accennato. Non mancano poi manifestazioni ed eventi, ben segnalati sul sito del parco.
PARCO NATURALE REGIONALE DELLA LESSINIA
Spostandosi invece nel veronese, al confine col Trentino, si entra nel regno del Parco naturale regionale della Lessinia. Siamo sull’altipiano dei Monti Lessini, un ampio territorio dolce e accogliente, dove alle praterie e ai pascoli si alternano boschi e valli. Questo ambiente rappresenta un autentico paradiso per gli appassionati di paleontologia e archeologia e preziosi giacimenti fossili sono disseminati lungo tutto l’altopiano. Fitta la rete di sentieri da percorrere a piedi, in mountain-bike o a cavallo che permette di scoprire gli aspetti naturalistici, etnografici e storici di un territorio unico. Le malghe che presidiano gli Alti Pascoli sono poi i segni di una cultura montanara immutata e tramandata fino ai nostri giorni, custode del territorio, della biodiversità e delle tradizioni. Molti sono i punti d’interesse che si possono visitare su tutto il territorio del parco: tra i più importanti c’è Bolca, dove si trova il sito della Pesciara con i fossili di pesci e piante del Terziario, custoditi nel Museo dei Fossili. Un’altra particolarità del Parco della Lessinia è la presenza dei Cimbri, su cui torneremo anche nelle prossime pagine, antico popolo di origine nord europea.
Nella pagina accanto in alto: Villa Barbarigo, Pizzoni Ardemani, conosciuta più semplicemente come Villa Barbarigo, a Galzignano Terme, Padova. In basso: ciclotrekking sulle Dolomiti
In questa pagina, dall'alto in senso orario: l'onirico scenario del Delta del Po; i misteriosi territori della Lessinia; una veduta aerea del fiume Sile
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Sopra: il Lago Antorno, incastonato nelle Dolomiti
PARCO NATURALE DELLE DOLOMITI D’AMPEZZO
Salendo di quota si arriva al Parco naturale regionale delle Dolomiti d’Ampezzo. Cortina non ha certo bisogno di presentazioni e delle novità che la riguardano abbiamo già parlato nelle pagine precedenti. Spendiamo invece qualche parola sulle valli selvagge che compongono il parco, tra cascate e boschi, sotto le cime delle Tofane, Fanes, Col Bechei, Croda Rossa d’Ampezzo e Cristallo. La zona del parco non presenta insediamenti abitativi e attrezzature per lo sci alpino ed è percorsa da decine di piste forestali e di sentieri, la cui rete complessiva supera i trecento chilometri, comprese otto vie ferrate e sei sentieri attrezzati, alcuni dei quali sono ciò che rimane dei grandi camminamenti della Grande Guerra, in un sistema di gallerie, forti e postazioni che rappresentano oggi un vero e proprio museo storico a cielo aperto. Nel parco non si può circolare con veicoli a motore, vi si accede dalle zone di preparco attrezzate con parcheggi e aree di sosta, poi si cammina per raggiungere i bivacchi o i rifugi, oppure si va in bicicletta sui percorsi ciclabili: ne tenga conto chi ha in ani-
mo di organizzare attività per gruppi in questo angolo di paradiso.
PARCO NAZIONALE
DELLE DOLOMITI BELLUNESI
Concludiamo con l'unico parco nazionale, quello delle Dolomiti Bellunesi, un territorio di oltre 31mila ettari di natura selvaggia e panorami straordinari. Quasi il sessanta per cento del Parco è coperto da boschi e foreste e durante le escursioni è facile imbattersi in branchi di camosci, caprioli, cervi. Oltre che a piedi, è possibile esplorare il parco anche a cavallo e in bicicletta. Nel primo caso i punti migliori per le escursioni sono i Prati di Salet, il Rifugio Dal Piaz e Malga Monsampian e Val Vescocà e Rifugio Bianchet. Ma è in bicicletta che tutta l'epica delle Dolomiti si esprime al meglio perché non c'è Giro d’Italia senza le Dolomiti: i passi, i tornanti, le pendenze e le fatiche hanno visto sfilare la storia del ciclismo. Correre qui è un privilegio, un beneficio che non è riservato solo alle leggende delle due ruote, da Coppi a Pantani, ma aperto a tutti (o quasi...) e può rappresentare, anche in questo caso, uno spunto interessante e insolito per un incentive ad alto contenuto sportivo ed evocativo.
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Undertourism: il nuovo mantra
Un viaggio all'interno della regione, partendo da Venezia ma lontano dai luoghi comuni e dall'overtourism, tanti spunti utili anche per chi organizza eventi e deve fare i conti con il mutamento degli orizzonti, delle richieste e delle sensibilità di un turismo Mice sempre più attento e responsabile
Il nuovo trend del turismo è l'undertourism alla ricerca di esperienze nuove che aiutano ad avvicinarsi a un territorio vivendone gli aspetti più autentici. E in quest'ottica il Veneto si conferma come una della destinazioni ideali in cui approdare: una regione dove, accanto a luoghi tra i più celebrati del mondo, si trovano una miriade di posti tutti da scoprire con calma e con mezzi alternativi. Anche le strategie turistiche regionali si stanno concentrando in questa direzione, con investimenti su nuovi prodotti turistici che valorizzano l'intero territorio, aiutano a governare il fenomeno dell'overtourism e spingono gli operatori, anche quelli del Mice, a operare sempre più in questo senso (per quanto il Mice stesso, con la sua ricerca di location insolite ed esperienze particolari, abbia in realtà precorso i tempi).
SAN GIORGIO E IL LABIRINTO
Chi dice Italia dice Venezia. Venezia è più di una città, è un vero e proprio brand (non a caso il payoff turistico della regione è “Veneto, The land of Venice”), così celebre da essere in certi casi persino sovraesposto, vittima quasi di se stesso. Ma Venezia è resiliente, sin dalle sue origini: quale posto è apparentemente meno adatto di una palude per costruire una città? Resilienza, ora, è non solo preservare la cultura del passato, ma produrre anche una cultura nuova, in grado di riavviare processi di sviluppo sostenibili, in contrasto ai danni, non solo materiali, arrecati dai turisti che si tuffano nei canali o si arrampicano sui monumenti per una foto da pubblicare sui social, perché Venezia è molto di più delle folle accaldate che vagano tra le calli.
Un esempio di percorso alternativo è la piccola
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DI ANTONELLA ANDRETTA e NICOLETTA TOFFANO
© Matteo De Fina
isola di San Giorgio Maggiore, proprio di fronte piazza San Marco (basta un vaporetto e quattro minuti di tragitto per raggiungerla). Qui nel X secolo sorse il Monastero di San Giorgio, divenuto con gli anni sempre più importante al punto di potersi permettere di commissionare ad Andrea Palladio il progetto della facciata. Oggi l'isola, dopo un lungo passato come presidio militare, è il centro della Fondazione Cini, che ne ha recuperato il complesso monumentale costituito dalla basilica, dal chiostro e dagli spazi espositivi. Vi si trova anche un labirinto verde dedicato a Jorge Luis Borges: realizzato nel 2011, è composto da circa 3.200 piante di bosso che disegnano un dedalo, simbolo del disordine dell’epoca contemporanea. Il nostro suggerimento è di osservarlo dall’alto del campanile della basilica e nel frattempo di ammirare la città, in silenzio. E per concludere, una sosta al San Giorgio Café, un'oasi di ristoro che si trasforma a seconda del momento della giornata (disponibile anche per eventi su misura e in esclusiva).
LE STRADE DEI ROMANI
Un discorso simile vale anche per le altre città e comprensori turistici del Veneto il cui appeal scaturisce da una molteplicità di elementi, non solo storico-artistico-architettonici, i più semplici da individuare e valorizzare perché tangibili, ma anche paesaggistici, letterari, spirituali e quindi immateriali, meno facili da promuovere ma che tanto hanno da offrire a chi sa coglierne il valore. Allontaniamoci allora dal capoluogo per approdare sulla terraferma, continuando a esplorare luoghi meno noti, come l'area archeologica di Altino, nell'immediato entroterra del litorale veneziano, dove ammirare i resti
dell'antica città, particolarmente fiorente tra il VIII secolo a.C. e V secolo d.C. e situata sul margine settentrionale della laguna (Altino è oggi inclusa nel sito Patrimonio dell'Umanità
“Venezia e la sua laguna” tutelato dall'Unesco). Questa città, in epoca romana, era collegata dalla via Claudia Augusta, realizzata a partire dal 15 a.C. da Druso, generale di Augusto, per mettere in contatto il mondo romano con quello germanico. Proseguendo lungo la via Claudia Augusta si giunge alla scenografica Feltre, in provincia di Belluno: fondata anch'essa dai romani, fiorì sotto la Repubblica di Venezia intorno a due nuclei principali, il Castello e la piazza Maggiore. Appena fuori Feltre ci si può recare alla fabbrica di birra Pedavena, col suo museo ospitato in un bell'edificio
Nella pagina a fianco: il Labirinto Borges sull'Isola di San Giorgio Maggiore
In alto:Villa Mosconi Bertani, in provincia di Verona
Al centro: l'agglomerato montano di Feltre, sulle Dolomiti
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di archeologia industriale di fine Ottocento: varie attività anche per gruppi, in una location storica con possibilità di pranzare o cenare nell'annessa birreria, tra le più grandi d'Italia.
IL PIENO DI BOLLICINE
Pare che la storia del Prosecco, Patrimonio dell'Umanità, risalga addirittura al II secolo a.C. Oggi il terroir della celebre Docg, tra Conegliano e Valdobbiadene, comprende 15 comuni, tra questi Cison di Valmarino (provincia di Treviso). Da ammirare a Cison ci sono la loggia, la chiesa con le due facciate di Santa Maria Assunta, il bel Palazzo Barbi e poi, fiero sul Col de Moi, Castelbrando, splendido maniero medioevale. Inseguendo le bollicine percorriamo quindi “l’Anello del Prosecco Superiore”, un itinerario di 15 chilometri che si snoda tra vigne, casolari, cantine, boschi e i borghi di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano. Sempre a tema bollicine da segnalare anche il nuovo servizio “Prosecco hills link” realizzato da Mobilità di Marca e Trenitalia in collaborazione con Associazione Patrimonio Colline Conegliano Valdobbiadene e Consorzio di Tutela Prosecco Conegliano Valdobbiadene che consentirà per tutta l'estate e poi nei week end durante il resto dell'anno, di raggiungere in autobus a basso impatto ambientale l'ormai nota meta, arrivando in treno a Conegliano e percorrendo un itinerario segnato da tappe e fermate tra spettacolari paesaggi. Lo stesso Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha dichiarato che questo link ferro-gomma «è segno della
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In alto: Castelbrando, a Cison di Valmarino (Treviso).
Sotto: Asiago
volontà di valorizzare ulteriormente le Colline del Prosecco Patrimonio dell’Umanità all’insegna della sostenibilità. È un nuovo servizio pensato per essere offerto a quel milione di turisti che arriverà entro i prossimi cinque o sei anni. Una vera sfida per quei territori che si preparano a vivere non più soltanto di agricoltura ma anche di turismo».
FAVOLE NEI BOSCHI E FORMAGGI IN MALGA
Altra provincia, Vicenza, altri panorami che sembrano infiniti ammirandoli dall'alto dell'Altipiano di Asiago, dove “Guuten mòrgont”, in lingua cimbra, vuol dire “buongiorno”. Il Cimbro non è solo un'isola etnico-linguistica, ma è una cultura a tutto tondo (gastronomica, musicale, di usi e di costumi) le cui origini risalgono all’anno Mille quando barbari provenienti dal nord Europa (si pensa di ceppo danese) si insediarono in queste terre. Oggi è un patrimonio tenuto vivo grazie al lavoro svolto da diversi istituti culturali, come quello nel borgo di Roana. Invitandoci a tavola, i Cimbri direbbero “guta achaine” e il sottofondo sarebbe una musica da ballata che accompagna favole e leggende nate in questi boschi incantevoli. Dai boschi alla città per una visita ad Asiago, capoluogo dei Sette comuni dell'altopiano: il centro è una bella sorpresa fatta di ricchi palazzi, piazze, tavolini all'aperto, pasticcerie e una lunga serie di negozi dove fare shopping, situati soprattutto lungo corso IV Novembre. La città ha dato il nome anche all'omonimo formaggio Dop, tra i più conosciuti prodotti veneti da gustare, volendo, anche direttamente in malga, le tipiche strutture rurali sparse tra gli alpeggi. Anche in questo caso è stato messo a punto un progetto di valorizzazione turistica chiamato “La via delle malghe”, che coinvolge tutti i comuni dell'altopiano (oltre ad Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana Conco, Roana e Rotzo). Le 78 malghe sono raggiungibili con itinerari percorribili a piedi e in bicicletta, sempre nell'ottica di una mobilità dolce e di un turismo sostenibile.
TRA
TORRI, MURA E FANTASMI
La provincia di Padova offre infinite opportunità per eventi o team building. Per esempio a Monselice, splendido borgo che appare aggrappato alla Rocca, sovrastata dai resti del castello, dove pare che il fantasma del perfido Jacopino da Carrara si trascini ancora accanto a quello delle sue amanti, Avalda e Giuditta: quale spunto più divertente per organizzare una “cena di gala con gli spiriti”, visto che negli ambienti interni ed esterni del castello si possono organizzare eventi? Per rimanere in argomento “apparizioni misteriose” vale la pena di ricordare la leggenda di Montagnana, uno dei borghi fortificati meglio conservati d'Europa con una cinta muraria intatta che si snoda per due chilometri: si dice infatti che
In alto: la medievale Montagnana
Al centro: la palladiana Villa Badoer
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In alto: Ponte di Veja, nel veronese; si tratta di uno spettacolare arco di roccia, famoso perché venne raffigurato in più dipinti da Andrea Mantegna e, pare, ispirò a Dante alcuni versi infernali
nel Castello di San Zeno il fantasma del valoroso Tommaso da Mantova, podestà dei Carraresi, vaghi ancora sussurrando e accendendo strane luci nella notte. E per chi non le vedesse, ci si può sempre consolare con un giro del centro di questo borgo (tra i più belli d'Italia) e una visita al duomo cinquecentesco che custodisce opere di Paolo Veronese, Giorgione, Buonconsiglio.
SUL FIUME SI VA LENTI
Il turismo fluviale è un altro modo di viaggiare slow da riscoprire e apprezzare ed è una formula sulla quale il Veneto, coi suoi fiumi importanti e navigabili come il Brenta, l’Adige, il Piave, il Sile e il Livenza, sta puntando molto. Le proposte sono varie e in molti casi adatte anche a gruppi incentive: si va dalle houseboat che dal Sile portano fino a Venezia (cui ab-
biamo già accennato), fino al recente progetto Veneto Rivers Holiday che offre esperienze diverse, da quelle di poche ore a quelle di più giorni, lungo un viaggio che si estende per 124 chilometri tra le Dolomiti e la laguna veneziana attraversando i territori situata tra i fiumi Piave, Meschio e Livenza. Giunti al mare, si può risalire verso l'interno e seguire le indicazioni per Fratta Polesine percorrendo le piatte lande del Delta del Po. Il nome del borgo è legato al politico Giacomo Matteotti, che qui nacque nel 1885: oggi la bella casa, con gli arredi originali, ma anche con una raccolta unica di documenti sulla vita del politico socialista fatto uccidere dai fascisti nel 1924, fa parte dei luoghi di interesse di questa piccola località. Intorno al borgo si sviluppa un paesaggio fatto di canali e campi verdi che dietro l'aspetto rurale nasconde nobili dimore: le residenze estive dei ricchi
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proprietari terrieri veneziani che qui trovarono un luogo per riunirsi, per passare i mesi caldi, per restare in società e operare il controllo sulla coltivazione nei propri latifondi. Tra tutte queste ville spicca quella disegnata nel 1554 dalla mano di Andrea Palladio: Villa Badoer, oggi sito Unesco, considerata tra le più belle del celebre architetto veneto.
OLTRE IL VINO IN VALPOLICELLA
Molti “siori de Verona” avevano invece la loro tenuta di campagna sulle colline a nord-ovest di Verona, la patria di vini rossi di altissima qualità: Valpolicella, Recioto e Amarone. Sono numerose qui le celebri cantine, suddivise nei comuni di Negrar, San Pietro in Cariano, Fumane e Sant'Ambrogio, spesso ospitate in vere ville nobiliari disegnate dalle archistar del
Il carciofo di Sant'Erasmo
Sull'Isola di Sant'Erasmo, da secoli l'orto di Venezia, si coltiva il carciofo violetto, raccolto da aprile a metà giugno, uno dei presidi slow food, celebrato in mille preparazioni nelle trattorie locali e nei migliori ristoranti di Venezia. Sant'Erasmo, che dista una mezz'ora di vaporetto da piazza San Marco, non è sempre stata un'isola ma una penisola unita un tempo al litorale del Cavallino, avamposto strategico e porto commerciale: sono stati i movimenti della laguna a staccare Sant'Erasmo dalla terra. Nel 1843 gli austriaci vi eressero il Forte di Sant’Erasmo detto anche Torre Massimiliana, una costruzione a pianta circolare situata sulla punta sud-ovest e destinata alla difesa. La torre fu usata anche durante la seconda guerra mondiale come batteria contraerea e venne in seguito abbandonata e ricoperta da un terrapieno, poi restaurata e infine adibita ad attività espositive ed eventi.
Cinquecento. Tra queste a Santa Maria di Negrar si trova Villa Mosconi e a Pedemonte si erge villa Santa Sofia, progettata anche questa da Andrea Palladio. A Negrar, se seguiamo la strada che si inerpica sui monti, arriviamo al borgo di Sant'Anna di Alfaedo e poi a Ponte di Veja, uno spettacolare arco di roccia, famoso perché venne raffigurato in più dipinti da Andrea Mantegna e, pare, ispirò a Dante alcuni versi infernali (il poeta fu infatti ospite di Cangrande della Scala, il signore di Verona, che gli offrì ospitalità dal 1313 al 1318 ed è presumibile che egli abbia ammirato questo suggestivo panorama). Prendendo invece la strada che sale da Fumane si giunge a Molina, un borgo minuscolo di case in pietra, così chiamato per la grande quantità di mulini ad acqua: da qui si può visitare un insolito parco naturale che culmina in una serie di suggestive cascate e limpide piscine d'acqua.
Sotto: i filari ordinati della Valpolicella
settembre-ottobre 2023 | XXIX
© Thilo Parg
Almar Jesolo Resort & Spa
Resort e lusso, due parole che all’Almar Jesolo Resort & Spa si abbinano alla perfezione e rappresentano l’essenza di questo luogo di gran gusto, dalle suite agli ampi spazi esterni fino alle due nuovissime sale, Adriatic Room e The Club
Almar Jesolo Resort & Spa
Via Dante Alighieri, 106 30016 Lido di Jesolo (Ve) Tel. 0421 388111
info@almarjesolo.com
www.almarjesolo.com
Un cinque stelle, sul mare e con un’area meeting in grado di accogliere 1.200 persone: già questo basterebbe a fare dell’Almar Jesolo Resort & Spa un luogo privilegiato per il Mice. Ma c’è di più. Innanzitutto la posizione: si trova infatti al Lido di Jesolo, a un passo dalla spiaggia privata antistante e a pochi chilometri da Venezia, raggiungi-
bile in 45 minuti, una facilità di collegamenti che si ripropone anche per tutto il resto d’Italia e d’Europa grazie alla rete autostradale e aeroportuale del Veneto. In secondo luogo le camere, che sono 174, raffinate nell’arredo e luminose grazie alle ampie vetrate e ai balconi affacciati sul panorama, cui si aggiungono 21 suite, elegantissime e super accessoriate (la Loft Suite Aria ha persino una wine cellar e una loggia dotata di Jacuzzi e sauna). Poi c’è la ristorazione, cui provvedono due ristoranti: il principale, Mediterra, un originale concept che accosta le specialità di mare a quelle di terra con grande attenzione alle eccellenze venete, e, nella bella stagione, Semplice, uno spazio all’aperto più easy e informale. Entrambi sono privatizzabili e customizzabili per ricevimenti e cene di gala,
così come lo sono gli spazi che circondano le grandi e spettacolari piscine interne/esterne (settanta metri di lunghezza con tre temperature diverse) che ben si prestano per cocktail e serate lounge. E non manca una spa, notevole sotto ogni aspetto, dalle dimensioni (2.100 metri quadrati) alla vista di cui si gode dalla vasca con idromassaggi, fino ai trattamenti estetici e alla private spa, una gemma di esclusività e relax assoluto da godere in perfetta privacy.
IL PIATTO FORTE
Infine, uno sguardo più attento sul centro congressi, vero fiore all’occhiello, con le sue dieci sale meeting e l’auditorium che può ospitare fino a 530 persone, suddiviso in tre sale, una platea e due gallerie, tutte dotate di luce naturale grazie alla scenografica vetrata e completato da reception dedicata ed elegante foyer. Novità di quest’anno, inoltre, due sale break out: l’Adriatic Room e la The Club Room. La prima è uno spazio di 225 metri quadrati con ingresso esterno, divisibile in tre differenti spazi modulabili. La seconda è situata invece su una terrazza panoramica al terzo piano, arricchita da sessanta metri quadrati di spazi interni e inondata dalla luce, ideale anche per banchetti o aperitivi esclusivi.
XXX | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
di ANTONELLA ANDRETTA
La magia di un castello per eventi di successo
Nel cuore delle colline del Prosecco, tra Venezia e le Dolomiti, tra due dei più bei borghi d’Italia, CastelBrando offre un moderno centro congressi dotato di tecnologie all’avanguardia che può ospitare fino a 1800 persone. All’interno del castello un prestigioso hotel con centro benessere, due ristoranti, diversi bar e negozi completano i servizi che rendono indimenticabile ed esclusivo qualunque evento.
via Brandolini, 29 Cison di Valmarino (TV) Italy
q +39 0438 9761 E info@castelbrando.it www.castelbrando.it
Aqualux Hotel Spa Suite & Terme
Lago di Garda, sponda veneta: a Bardolino, una delle più celebri mete turistiche della zona, si trova Aqualux Hotel Spa Suite & Terme, un albergo di design dall’anima green, dove entrare e scordarsi il tempo che passa e dove lavorare è tutta un’altra cosa
Organizzare un incontro di lavoro non dovrebbe essere uno slalom ma una tranquilla discesa con approdo sicuro. Come facilitarsi il compito? Approfittando di realtà come Aqualux Hotel Spa Suite & Terme dove tutto ciò che serve è a portata di mano, dalle camere alle sale per eventi, dal ristorante alle possibilità di svago, per un post congress gratificante e a “chilometro zero”. Questa espressione è particolarmente in sintonia con la filosofia che sta alla base di questo albergo nato con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Aqualux Hotel Spa
Suite & Terme
Via Europa Unita, 24/B
37011 Bardolino (Vr) events@aqualuxhotel.com
aqualuxhotel.com
A partire dalla scelta dei materiali bio-compatibili all’impiego di energie rinnovabili, all’utilizzo di software gestionali che controllano il risparmio energetico idrico fino all’insonorizzazione naturale e all’eco climatizzazione che veicola aria calda e fresca senza utilizzo di radiatori e condizionatori.
Di queste e di molte altre piacevolezze godono le 125 camere di cui 18 suite, arredate in uno stile elegante e contemporaneo, fat-
to di colori naturali che invitano al relax, sempre importante ma fondamentale per recuperare le energie tra una sessione e l’altra di un meeting. Così come è importante, alla fine dei lavori, concedersi qualche momento di meritato riposo per godersi in questo caso le otto piscine e la spettacolare AquaSpa di cui è dotata la struttura. Si tratta di uno spazio di mille metri quadrati dedicati al benessere e alla bellezza con saune, bagni a vapore, fontana di ghiaccio, calidarium, solarium e un’area riservata esclusivamente alle donne con sauna divano e bagno al vapore.
IL BLEISURE È QUA
La proposta di Aqualux dedicata al Mice ha infatti sposato appieno questa tendenza, un mix tra business e leisure travel. Per i momenti di incontro ci sono
1.200 metri quadrati di spazi congressuali, con due foyer, una sale plenaria da 180 posti, cui si aggiungono quattro altre
sale – di cui una con luce naturale – attrezzate con impianti tecnologici d’eccellenza firmati Creston, per un insieme di ambienti funzionali e valorizzati da sistemi impiantistici certificati Clima Hotel, un marchio che garantisce il rispetto di parametri di basso consumo energetico e di rispetto della natura. E poi c’è la ristorazione che propone, anche a chi non soggiorna in hotel, un’offerta gastronomica variegata e di alto livello attraverso il ristorante Italian Taste, guidato dallo chef Angelo Alessi. Ciliegina sulla torta, la possibilità di partecipare a percorsi di degustazione che spaziano dai pregiati vini locali all’olio della famiglia Viola, proprietaria di Aqualux Hotel, che fin dal 1950 si dedica a uno dei prodotti simbolo di questo territorio. Infine, merita un cenno il rinnovato e giovane team eventi di Aqualux che, con entusiasmo e fresca energia, è pronto a rendere indimenticabile ogni occasione.
XXXII | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
di ANTONELLA ANDRETTA
© Andrea Giachi
© Andrea Giachi
Best Western CTC Hotel Verona
Alle porte di Verona, un quattro stelle elegante e strategico sia nella posizione sia negli spazi. Qui gli eventi godono di molti plus: da una bella sala con vista agli ambienti flessibili, dai servizi ad hoc a proposte enogastronomiche di qualità
Una grande sala situata al nono piano dell’hotel, una posizione ideale alle porte di Verona e un’offerta ristorativa di qualità: queste e molte altre le attrattive che rendono il Best Western CTC Hotel Verona – che fa parte di BWH Hotel Group ed è gestito dal gruppo HNH Hospitality –una location ideale per eventi di qualsiasi tipologia. Lo spazio più spettacolare è proprio la sala Mirò, da cui si può ammirare il paesaggio e che accoglie gli eventi più numerosi, con 250 posti a sedere, perfetta anche per l’allestimento di banchetti con i suoi 420 metri quadrati. Tutte le nove sale del centro congressi polifunzionale sono illuminate da luce naturale e vantano ampi spazi: la sala Picasso, per esempio, offre ben 150 posti, per accogliere gli eventi più diversi: riunioni ristrette, meeting, conferenze e congressi, cene e buffet aziendali.
Interessante è anche la posizio-
ne dell’albergo che, in un’area in forte crescita con molti negozi e shopping center, oltre a un grande cinema multisala, è molto comodo da raggiungere. L’hotel si trova infatti a venti minuti dall’aeroporto Catullo e grazie alla vicinanza dell’autostrada A4, è facilmente raggiungibile tanto dalle città del Nord Italia quanto dal Lago di Garda. L’ubicazione dell’hotel, dotato di ampio parcheggio esterno gratuito e di spazi per i bus, diventa così strategica anche per organizzare escursioni, post congress e team building nel vicino centro città o sulle colline veronesi, così come per approfittare degli spettacolari percorsi cicloturistici nei dintorni o per andare alla scoperta delle rinomate cantine del territorio.
ENOGASTRONOMIA DI QUALITÀ IN SPAZI ELEGANTI
Oltre che negli spazi eventi, ospitalità e accoglienza si con-
cretizzano in questo quattro stelle nelle 203 camere spaziose e ben attrezzate, oltre che nelle soluzioni per il relax, come la sala fitness, dove scaricare la fatica di una giornata di lavoro. La sua spiccata vocazione congressuale e business – l’hotel dispone di alcuni spazi adibiti al co-working e di numerosi servizi ad hoc come early breakfast ed express check-out – va di pari passo con la cura della sua offerta ristorativa. Ad accogliere gli ospiti per coffee break, colazioni di lavoro, aperitivi rinforzati, buffet, cene di gala e molto altro è il ristorante Vrestaurant. L’ambiente è piacevole con un’ampia proposta di piatti locali e internazionali e una carta di vini particolarmente ricca, improntata a valorizzare le eccellenti produzioni territoriali. Oltre al ristorante, sono a disposizione anche gli spazi del VBar, per piacevoli break o per freschi cocktail dopo cena.
Via Monte Pastello, 28 37057 San Giovanni Lupatoto (Vr) Tel. 045 8754111
info@ctchotelverona.com
www.ctchotelverona.com
settembre-ottobre 2023 | XXXIII scelti per voi
Best Western CTC Hotel Verona
ANTONELLA ANDRETTA
di
Clementson Dmc
Un’agenzia veneziana profondamente inserita nel suo contesto, in grado di organizzare eventi di ogni genere e offrire servizi creativi ed efficienti, in una parola Clementson Dmc, dal 1946
Clementson Travel Office
Castello, 5313 – 30122 Venezia
Tel. 041 5200466 – Fax 041 5231203
info@clementson.it
www.clementsondmc.com
www.clementson.it
Per salire sulle vette più alte o per affrontare una zona impervia ci si affida alla conoscenza e all’esperienza di una guida del posto. Perché non farlo allora quando la meta è una città unica e meravigliosa ma complicata come Venezia, soprattutto se il viaggio è di lavoro o se si tratta di organizzare un evento? I professionisti in questo caso si chiamano Dmc e questo in particolare risponde al nome di Clementson Dmc, una certezza in città e da tanto tempo: le saracinesche di questa agenzia veneziana si sono infatti alzate 77 anni fa grazie all’intuizione di Mr. Clementson. Corrado Spallazzi negli anni Ottanta prese poi le redini della compagnia, facendola conoscere nel mondo come leader dell’incoming a Venezia. Ed è proprio il figlio Enrico, attuale direttore, a raccontarci di come suo padre, già negli anni Ottanta appunto, avesse avuto l’idea di organizzare per i turisti esperienze particolari e insolite per i tempi,
come per esempio la scuola di voga in laguna insieme a vogatori di professione. Prosegue poi: «Questo significa precorrere i tempi, guardare avanti e di molto, visto che queste iniziative hanno tanto successo ancora oggi. Ai nostri clienti ogni giorno continuiamo a proporre una Venezia che va oltre l’immagine più scontata: ed ecco i nostri percorsi di orientamento, costellati di indovinelli da risolvere che portano i partecipanti a esplorare le zone meno battute della città; oppure le regate, i tour di degustazioni e di scoperta delle botteghe artigiane autentiche, laddove il rispetto per il luogo e le tradizioni contribuisce a rendere un evento non solo unico ma sostenibile per il territorio e il fragile ambiente lagunare. E il nostro supporto significa anche godersi e far godere ai propri ospiti la città senza pensieri, senza ansie per una logistica che qui, si sa, è complessa».
VENEZIA
SENZA PENSIERI
Clementson Dmc è dunque un partner affidabile e qualificato di tour operator, organizzatori e aziende di tutto il mondo che trovano da anni in Clementson il punto di riferimento (e non solo per Venezia ma per l’Italia in generale). Ma non è tutto perché l’agenzia stessa organizza in prima battuta eventi, congressi, incentive, presentazioni e team building. Il plus anche in questo caso sta proprio nella profonda e diretta conoscenza di Venezia come del territorio circostante, che fa sì che ogni programma funzioni alla perfezione e che l’obiettivo di comunicazione della committenza sia raggiunto senza inutili perdite di tempo e di concentrazione: creatività, efficienza e coordinamento, il meglio insomma e senza stress.
XXXIV | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
di ANTONELLA ANDRETTA
Crowne Plaza Padova
Metrature generose e versatilità degli spazi per un hotel congressuale situato in posizione strategica a trenta minuti da Venezia. Una location ideale per qualsiasi tipologia di eventi e per team building alla scoperta del territorio
Le metrature particolarmente generose e versatili accolgono convention aziendali, congressi medici, concerti, show room, mostre, fiere, spettacoli, feste private e aziendali e molto altro ancora nelle 16 sale polivalenti del suo centro congressi.
ALLA TAVOLA
Via Po, 197 35135 Padova
Tel. 049 8656511
meeting@cppadova.com
www.cppadova.com
La parola d’ordine è flessibilità per gli eventi ospitati al Crowne Plaza Padova. L’hotel della catena alberghiera IHG (InterContinental Hotels Group) e gestito dal gruppo HNH Hospitality si distingue infatti per i suoi 1.400 metri quadrati di spazi per eventi, pensati per andare incontro a tutte le esigenze della meeting industry.
In particolare, il Salone delle Feste, con pavimento in marmo, pareti in vetro e soffitto con travi, può accogliere da solo fino a 450 persone contemporaneamente.
Tutto l’hotel, che dispone di 177 camere, è strutturato in maniera sapiente per le diverse necessità degli organizzatori, che possono contare anche su spazi meeting situati direttamente al piano terra e dotati di grandi porte finestre, oltre che sull’appoggio di un meeting director per la gestione ottimale dell’evento.
Tutto questo, approfittando della posizione ottimale del Crowne Plaza Padova, a poche centinaia di metri dall’uscita Padova Ovest dell’autostrada A4, da cui è possibile raggiungere comodamente il centro città e la stazione. A disposizione gratuitamente anche un ampio parcheggio e un garage coperto.
La posizione del Crowne Plaza Padova lo rende facilmente raggiungibile da tutta Italia e dall’estero anche grazie alla vicinanza degli aeroporti di Venezia e Treviso, entrambi a circa trenta minuti. Non solo. La sua ubicazione permette l’organizzazione di suggestive occasioni di team building e post congress alla scoperta dei dintorni: il bellissimo centro storico di Padova e al tempo stesso le incantevoli ville venete e i percorsi cicloturistici della riviera del Brenta, oltre che Venezia, sono a solo una mezz’ora di auto. E, in questo caso senza spostarsi dall’albergo, i partecipanti di un evento avranno anche la possibilità di “assaporare” il territorio grazie al ristorante AQuattro, che propone i gusti tipici della tradizione culinaria locale. L’ampia offerta ristorativa e gli alti standard qualitativi costituiscono il binomio ideale per l’organizzazione di coffee break, colazioni di lavoro, aperitivi rinforzati e buffet, anche con menu personalizzati. E per un “fuori menu”, il Lobby Bar & Lounge il Pedrocchino è aperto dalle 8 alle 24.
settembre-ottobre 2023 | XXXV scelti per voi
Crowne Plaza Padova
DAI TEAM BUILDING
di ANTONELLA ANDRETTA
Hotel Monaco & Grand Canal
San Marco, 1332
30124 Venezia
Tel. 041 5200211
Fax 041 5200501
sales@hotelmonaco.it
www.hotelmonaco.it
Siamo sinceri: per quanto una struttura moderna possa essere stupefacente, ultra tecnologica e all’avanguardia, non avrà mai il fascino unico e palpabile di una location storica, dove ogni singolo gradino di marmo ha l’impronta del passato e dove ogni finestra è stata attraversata dagli sguardi di migliaia di personaggi e ospiti, spesso illustri. Se poi quella stessa location si trova al centro di Venezia, a due passi da Piazza San Marco, affacciata sul Canal Grande di fronte a Santa Maria della Salute e Punta della Dogana, con la Giudecca sullo sfondo, cosa altro si può aggiungere? Il nome, innanzitutto: stiamo infatti parlando dell’Hotel Monaco & Grand Canal, già palazzo Dandolo, che si trova lì sin dal 1638.
INCONTRARSI AL RIDOTTO
Ma lasciamo per un momento da parte il passato per fare un salto nel presente di questo albergo che oltre alla sua storia ha tanto altro da offrire,
a partire proprio da quel “Ridotto” che oggi ospita le sale per eventi dell’hotel. Il Ridotto era un luogo pubblico, dove i veneziani del Settecento, Casanova compreso, si “riducevano” (cioè si ritiravano) per giocare d’azzardo, per partecipare a feste e intrattenimenti che incarnavano lo spirito di un’epoca nella quale ai grandi fasti commerciali e nobiliari dei secoli precedenti, stava iniziando ad affiancarsi una borghesia in ascesa, frequentatrice di teatri e desiderosa di divertimenti, spesso giudicati fin eccessivi. Il Ridotto venne infatti chiuso nel 1774, restaurato nel 1936 e quindi rimaneggiato per ospitare prima un moderno casinò (mai aperto) poi un cinema, quindi un teatro, fino all’ultima sua destinazione, quella attuale che lo vede nella veste di centro congressi con nove splendide sale tutte decorate da stucchi, affreschi, fregi e dotate di luce naturale. La Sala del Ridotto, la più grande, è in grado di
accogliere fino a 250 persone per una conferenza e fino a 180 per un banchetto, mentre le altre hanno una capienza che va dai quaranta ai 120 posti a teatro. Va da sé che si tratti di una location ideale per ogni genere di eventi, dai più composti meeting aziendali ai più sontuosi balli organizzati in occasione del Carnevale di Venezia. Notevole è anche la capacità ricettiva dell’hotel, recentemente ristrutturato per offrire agli ospiti non solo il fascino dell’antico ma anche tutto il confort della modernità di un albergo di lusso con un’incredibile attenzione ai dettagli (che, si sa, fanno la differenza).
XXXVI | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
Hotel Monaco & Grand Canal
“Amore, impossibile a definirsi!”: è questo uno degli aforismi attribuito a Giacomo Casanova, il celebre avventuriero e scrittore che era solito frequentare il casinò veneziano situato all’interno del palazzo seicentesco che ora è l’Hotel Monaco & Grand Canal, dove la storia e lo splendore si uniscono sullo sfondo della città più bella del mondo
di ANTONELLA ANDRETTA
CAMERE, SUITE E UNA TERRAZZA SPETTACOLARE
Sono 92 le camere, di cui tre junior suite, sei suite con vista sulla corte interna e sei con vista sul Canal Grande. Il top è l’Alcova Casanova, una suite con terrazza panoramica privata che da sola vale il viaggio!
Molto bella anche la lobby che mescola un design contemporaneo a elementi architettonici d’epoca che si ripropongono negli spazi comuni, dove lo stile veneziano tradizionale prevale e si mixa abilmente con elementi di decor attuali. Ma è la terrazza il cuore pulsante dell’albergo, il punto panoramico per eccellenza, quello
da cui si può ammirare bacino di San Marco, un vero e proprio salotto dove apprezzare una cucina di alto livello nella quale tradizione e innovazione si sposano grazie alle mani sapienti dello chef Sandro Traini e del suo staff.
Non stupisce che una location del genere vanti collaborazioni con alcune delle principali realtà veneziane quali Solomon R. Guggenheim Foundation, Fondazione La Biennale di Venezia, Generali e con vari brand internazionali quali Cartier, Chanel, Dolce & Gabbana, Luis Vuitton, solo per citarne alcuni. Le sale del Ridotto hanno ospitato meeting di
aziende importanti, da Allianz a Goodyear, e nel recente passato gli spazi dell’albergo sono stati teatro di riprese da parte di broadcast nazionali (Rai) e internazionali (Bbc) per la realizzazione di trasmissioni divulgative culturali. Ultimo in ordine di tempo tra gli ospiti celebri è stato Oscar Farinetti, imprenditore, patron di Eataly e scrittore, che ha scelto l’Hotel Monaco & Grand Canal per presentare la sua ultima fatica letteraria.
settembre-ottobre 2023 | XXXVII scelti per voi
Le Ali del Frassino Resort & Spa
Un elegante resort immerso nel verde di un’oasi protetta a due passi dal Lago di Garda, per eventi di ogni genere in un ambiente di grande suggestione e fascino
Le Ali Del Frassino
Loc.
37019
Strada S. Cristina, 13
Laghetto Del Frassino
Peschiera Del Garda (Vr)
Tel. 045 4950327
info@lealidelfrassino.it www.lealidelfrassino.it
Chi viaggia molto, soprattutto per lavoro, lo sa: arrivare a destinazione ed essere accolti dalla quiete e da un contesto gratificante rende più disponibili e predisposti alla concentrazione. Le Ali del Frassino è proprio uno di questi luoghi, nella natura, affacciato sul lago del Frassino, oasi Sic e patrimonio Unesco per i siti archeologici palafitticoli, a breve distanza da Peschiera. Lontano dal caos dunque ma facile da raggiungere (la zona è servitissima da aeroporti e autostrade), il resort mette a disposizione 98 camere, disposte in cinque antichi edifici rurali, ristrutturati con un occhio di riguardo non solo allo stile (arredi d’epoca, travi a vista, preziosi parquet) ma anche alla sostenibilità. È questo un tema che caratterizza il resort a partire dai tetti in sedum (un coibentante termico naturale) di alcuni degli edifici alla colonnina di ricarica elettrica, dal vigneto biologico ai pannelli fotovoltaici, fino agli alberi e ai fiori piantati per favorire la biodiversità: un’attenzione che è valsa al resort il riconoscimen-
to di Biodiversity Friends da parte dalla World biodiversity Association.
LE SALE E I SERVIZI: BELLEZZA E COMFORT
Di livello e non banale anche l’offerta di spazi: quattro le sale meeting, ognuna delle quali con un profilo diverso, ma tutte ariose e affacciate sull’esterno. La sala Lounge può ospitare fino a 120 persone ed è abbinata alla sala Pool View, cui può essere unita. La sala Libreria è poi un delizioso ambiente riservato
con camino, dipinti alle pareti e un magnifico tavolo ovale per una dozzina di persone, ideale per riunioni di board. Infine la sala Tuffetto, molto scenografica col suo affaccio sulla piscina e altri 25 posti. Un doveroso sguardo infine alla ristorazione: se ne occupa Ardea Purpurea (dal nome dall’airone rosso che abita l’oasi del lago) che provvede a menù ricercati serviti nella sala da pranzo sospesa sulle acque del laghetto, ma anche alla preparazione di coffee break, light lunch, aperitivi e serate di gala. A completare il tutto, oltre alle piscine, la spa con trattamenti, la palestra, la possibilità di abbinare esperienze dalle escursioni in bici ai tour in barca, dalle cooking class alla degustazione dei celebri vini della zona come Valpolicella, Lugana e Bardolino o di rilassarsi semplicemente nel fornitissimo lounge bar con un drink tra le mani ad ammirare il tramonto.
XXXVIII | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
di ANTONELLA ANDRETTA
Palazzo Verità-Poeta
Nel centro di Verona spicca Palazzo Verità-Poeta, forziere di storia e di arte. Eleganza antica e suggestioni d’autore per i più importanti eventi contemporanei del Mice
Palazzo Verità-Poeta
Vicolo San Silvestro, 4/6 37122 Verona Tel. 045 596214
info@palazzoverita.it
www.palazzoverita.it
Charme storico e tecnologia del terzo millennio. Questo è il fil rouge degli eventi ambientati a Palazzo Verità-Poeta, che consente di rivivere in diretta il passato e di percepirne tutto il magnetismo dei tesori artistici e architettonici custoditi. Palazzo Verità-Poeta, antica dimora storica scaligera, è ora cornice
di eventi di alto livello: al suo interno, la location custodisce affreschi e decorazioni settecentesche in intreccio con l’avanguardia millennial e all’insegna dell’ecosostenibilità.
LE STAGIONI DEGLI EVENTI Palazzo Verità Poeta è vicino all’Arena, a Castelvecchio e alle mura romane e medievali, così come all’Arco dei Gavi, una delle principali porte d’accesso di Verona. Un’icona storica che incede nell’alveo delle innovazioni e con uno sguardo rivolto all’ottica green, come attesta il restyling del sistema di climatizzazione della location: un intervento idronico volto – anche – a eliminare le emissioni di gas serra dal centro città. E proprio nel cuore di Verona la villa apre i battenti al Mice nei suoi “tre livelli”. Il primo è il giardino, un trionfo di verde dal quale accedere direttamente alle cantine con le volte in cotto: grazie alla loro perfetta insonorizzazione, si rivelano cornice sfiziosa per eventi musicali oltre che per classi-
che degustazioni. Il secondo livello, invece, è costituito dal piano terra, provvisto di terrazza con affaccio al giardino e, infine, ecco il piano nobile. Raggiungibile dallo scalone principale, il piano nobile contempla il Salone delle Feste e altre sei sale per una capacità complessiva di trecento persone di cui 120 nella principale. Tutte affrescate da autori di notorietà internazionale, le sale presentano diverse superfici – comprese tra i 35 e i settanta metri quadrati –, sono impreziosite da affreschi e da mobili d’epoca e si rivelano ideali per ospitare eleganti serate di gala. A Palazzo Verità Poeta, grazie alle numerose ambientazioni, si possono organizzare eventi in ogni periodo dell’anno: durante la bella stagione è protagonista il giardino – ricco di alberi e di specie floreali – per ricevimenti all’aria aperta o per sorseggiare aperitivi discorrendo d’affari. Nella stagione più fresca, il Mice ha a disposizione tutti gli altri eleganti spazi indoor della location.
settembre-ottobre 2023 | XXXIX scelti per voi
di Lucrezia Nubiani
Padova Congress
Una straordinaria storia di innovazione che continua, fra passato, presente e futuro: il centro congressi con una delle stazioni multimediali più avanzate d’Europa ha trovato “casa” in una delle fiere più antiche
Padova Congress info@padovacongress.it www.padovacongress.it
Padova è, ancora una volta, crocevia del Nordest, con la sua storica Università e il tessuto economico vivace: proprio l’area in cui sorge la fiera, a due passi dal centro cittadino, è una delle zone a più alta concentrazione di imprese innovative in Italia. Ecco che Padova Congress, a un anno e mezzo dall’apertu-
ra, si è già affermato come uno spazio dove il networking e lo scambio innescano le scintille dell’innovazione: non solo un luogo fisico, ma un hub che mette in connessione idee, esperienze, valori. Il livello avanzato delle tecnologie e la versatilità – degli spazi e dell’offerta “su misura” messa in campo dallo staff di Padova Congress, in prevalenza femminile – sono due dei plus riconosciuti dagli operatori della meeting industry a questo luogo unico.
«Siamo davvero soddisfatti del percorso sin qui fatto –spiega Stefania De Toni, direttrice della struttura – oltre che sulla promozione di Padova Congress con gli attori del territorio stiamo lavorando molto sulla venue: secondo
la classifica stilata da Convention Bureau Italia, Padova si è affermata come la prima città italiana non capoluogo per quanto riguarda i congressi associativi. Un risultato che ci sprona a continuare con ancor più convinzione ed entusiasmo sulla strada intrapresa».
EVENTI INTERNAZIONALI Fra gli appuntamenti ospitati nei mesi scorsi, da segnalare Eap – European Academy of Pediatrics 2023 che ha riunito 861 pediatri da 69 Paesi diversi. «Per la prima volta – sottolinea la professoressa Liviana Da Dalt, direttrice del Dipartimento Salute Donna e Bambino di Padova e membro dell’Executive Committee di Eap – la splendida città di Padova ha assistito a un così
XL | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
Stefania De Toni, direttrice di Padova Congress
straordinario raduno di menti in occasione di un congresso pediatrico. Questo evento è servito come piattaforma globale per gli esperti di pediatria, gli operatori sanitari e gli appassionati, per scambiare conoscenze, discutere di ricerche all’avanguardia e promuovere la collaborazione. Dalle sessioni scientifiche accattivanti alle numerose opportunità di networking, ha lasciato un segno indelebile nel panorama della medicina pediatrica». Da sottolineare, infine, spiegano gli organizzatori, «come la funzionalità, la tecnologia, le soluzioni digitali e lo sguardo innovativo di Padova Congress e del suo team organizzativo abbiano permesso di accogliere relatori, moderatori e partecipanti in un hub di alto livello, posizionando la città come nuovo riferimento nella “meeting industry” a livello nazionale e internazionale».
UNO SGUARDO AL CALENDARIO
Molti gli appuntamenti di rilievo in calendario nei prossimi anni, in alcuni casi “conquistati da Padova Congress” grazie alla vittoria di candidature internazionali che vedevano in campo altre sedi congressuali in Europa e nel mondo. Fra i congressi scientifici in programma il prossimo anno, nel mese di luglio, Eas 2024 il congresso annuale dell’European Astronomical Society la cui vicepresidente, professoressa Sara Lucatello,
astronoma di Inaf-Osservatorio Astronomico di Padova, è stata insignita nel 2022 del premio Italian Knowledge Leader assegnato da Convention Bureau Italia agli opinion leader che si sono distinti come “ambasciatori del capitale intellettuale” del nostro Paese. Dal 26 al 31 agosto 2024, il 34esimo European Crystallographic Meeting, un evento annuale di grande importanza per la comunità dei cristallografi, in cui vengono condivisi gli ultimi progressi nel campo della cristallografia e delle scienze correlate. Sono attesi oltre mille congressisti. Un appuntamento che sarà affiancato dal 30 agosto al 2 settembre dal 18esimo European Powder Diffraction Conference Epdic, conferenza scientifica internazionale che si tiene ogni due anni e si focalizza sullo studio dei materiali policristallini con la partecipazione di scienziati che provengono da una vasta gamma di ambiti, tra cui chimica, fisica, mineralogia, chimica farmaceutica, biologia e studio dei beni culturali. In programma invece nel mese di giugno la seconda European Conference on Photosynthesis Research: esperti della fotosintesi naturale ed artificiale si incontreranno a Padova Congress con l’obiettivo di affrontare la sfida dell’aumento della sostenibilità dei processi industriali, che hanno un forte impatto sull’ambiente, per preservare a lungo termine le risorse naturali.
Una storia lunga un secolo
1921: a Padova nasce la Fiera, una delle più antiche d’Italia. 1951: il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi inaugura in Fiera a Padova il Palazzo delle Nazioni, luogo destinato a ospitare espositori in arrivo da ogni parte del mondo.
2022: proprio nel luogo in cui sorgeva il Palazzo delle Nazioni, di cui conserva l’antico portale, apre i battenti Padova Congress, il moderno centro congressi disegnato da Kengo Kuma.
Grandi spazi
Capace di ospitare fino a 3.300 congressisti, Padova Congress è dotato di due grandi sale: la sala Giotto che può accogliere fino a 1.500 partecipanti, e la sala Mantegna con una capienza di circa mille persone. Entrambe le sale sono divisibili in tre sottosale; all’interno della struttura ci sono altre sei sale minori oltre a spazi comuni per allestire aree catering e aree espositive.
settembre-ottobre 2023 | XLI scelti per voi
Verona fiere
Un grande polo espositivo e congressuale che non ha bisogno di presentazioni, con molte frecce al suo arco, a partire dalle Gallerie Mercatali, un recupero ex industriale che arricchisce ulteriormente
Centro Congressi Veronafiere
Viale del Lavoro, 8 37135 Verona
Tel. 045 8298184
Fax 045 8298075
congressi@veronafiere.it www.veronacongressi.it
Dici archeologia e pensi a Pompei, ma basta aggiungere l’aggettivo “industriale” ed ecco che l’immaginario cambia: il recupero di vecchie fabbriche, opifici, capannoni o centrali elettriche negli ultimi anni ha restituito ai cittadini e al mondo degli eventi molti ambienti, spesso di grandissima suggestione come tutto ciò che arriva da un passato vero, vissuto e vivo. È questo il caso delle Gallerie Mercatali, il cui nome tradisce la funzione originale di questo edificio, la cui superficie occupa circa diecimila metri quadrati, un tempo il mercato ortofrutticolo della città. Chi qui scaricava casse di mele e pesche negli anni Cinquanta, epoca a cui risalgono questi muri, probabilmente mai avrebbe immaginato che di lì a settant’anni quegli stessi spazi, due ampie gallerie gemelle con un altissimo soffitto di forma ogivale in grado di accogliere fino a 2.200 persone, avrebbero ospitato cene di gala, esposizioni ed eventi tra i più diversi, come Next Habit, un’esposizione sulle idee e le
attrezzature per la cucina professionale o come OperaWine che, anche quest’anno, con le sue 130 cantine selezionate da Wine Spectator, ha anticipato il Vinitaly.
FLESSIBILE E POLIFUNZIONALE
E se Vinitaly, che nel 2024 si terrà dal 14 al 17 aprile, non ha certo bisogno di essere ulteriormente raccontato, è importante invece sottolineare quanto il polo Veronafiere, coi
suoi 12 padiglioni e il centro congressi da 2.400 posti (oltre alle già citate Gallerie Mercatali), sia flessibile e polifunzionale con tutti i suoi servizi di qualità. Solo per fare alcuni esempi, dal 21 al 24 febbraio ha accolto il Congresso nazionale dello Spi-Cgil dal titolo “L’interesse generale”: quattro giorni di lavori per l’organizzazione sociale più grande d’Europa, che conta due milioni e mezzo d’iscritti. Hanno preso parte all’evento più di un migliaio di persone tra delegati e invitati. E poi ancora, con un mutamento totale d’orizzonte, il XXII Congresso Mondiale del settore avicolo, il Wvpa, dal 4 all’8 settembre e che ha portato a Verona migliaia di delegati o il Service Day, l’evento nazionale di riferimento per gli operatori del post-vendita automotive. Un universo in fiera, dunque. E guardando sempre avanti.
XLII | settembre-ottobre 2023 scelti per voi V E N E T O
l’offerta
di ANTONELLA ANDRETTA © FotoEnneVi
voco Venice Mestre – The Quid
Come le altre strutture a marchio voco, anche l’hotel quattro stelle voco Venice Mestre – The Quid, della catena alberghiera IHG (InterContinental Hotels Group), si contraddistingue per la location strategica, gli ampi spazi di design e i servizi ad hoc pensati per i viaggiatori business
voco Venice Mestre – The Quid Via Terraglio, 15 30174 Mestre (Ve) Tel. 041 2395611
events@quidhotelvenice.com
www.quidhotelvenice.com
Chi è in viaggio per lavoro ha la possibilità di rimanere sempre connesso, incontrare clienti o colleghi ma anche rilassarsi e divertirsi. Perché lavorare si, ma con la filosofia “Work hard, have fun” di questo hotel, ogni trasferta diventa un vero piacere. Quindi, se apprezzate le atmosfere rinascimentali e barocche di Venezia ma preferite soggiornare in un albergo moderno e di design o se le vostre esigenze di lavoro vi portano in zona ma volete essere sicuri di trovare efficienza e comfort, allora il voco Venice Mestre – The Quid è quel che fa per voi. In più, e questo è un altro dei punti a favore, è comodissimo da raggiungere perché a due minuti dallo svincolo dell’A4 e vicino alle stazioni ferroviarie della rete locale, che consentono in breve tempo di arrivare a Venezia e ai suoi principali centri d’affari (tra cui l’area commerciale Aev Terraglio e il centro espositivo di Venezia). Un parcheggio ester-
no gratuito, anche per bus, e un garage con colonnine di ricarica per auto elettriche completano il quadro. Ma vediamo più nel dettaglio la struttura: l’albergo offre 128 camere perfettamente equipaggiate di tutto (inclusi ferro e asse da stiro per i ritocchi dell’ultimo minuto) con postazione per lavorare, ampia scrivania, seduta ergonomica e multiprese. Le camere si suddividono tra standard e premium, queste ultime dotate di un exercise equipment firmato Technogym per svolgere in perfetta privacy meditazione o esercizi a corpo libero. In più, per chi non può fare a meno di una sessione sul tapis roulant, l’albergo mette a disposizione anche una sala fitness con macchinari Technogym accessibile 24 ore su 24.
IL “TOCCO VOCO”
PER GLI EVENTI A VENEZIA
Diamo ora uno sguardo al centro congressi: con le sue
cinque sale meeting, tutte dotate di luce naturale e tecnologie all’avanguardia, il centro è in grado di accogliere dalle dieci alle 170 persone. Qui gli ampi spazi comuni dallo stile inconfondibile dell’hotel fungono anche da foyer, dove effettuare comodamente le operazioni di registrazione. Non mancano inoltre i luoghi di svago dove organizzare divertenti momenti di break. Primo fra tutti, il Ludico Bar con gaming area: un ambiente fluido e informale dove gli ospiti possono rilassarsi con un drink e una partita a biliardo oppure lavorare in modalità co-working. Accessibile sia a ospiti dell’hotel sia a esterni e privatizzabile su richiesta, c’è poi il Ludico Restaurant con un’ampia proposta banqueting e una suggestiva terrazza verdeggiante per rilassanti pause pranzo, aperitivi al tramonto e cene dall’atmosfera incantevole.
settembre-ottobre 2023 | XLIII scelti per voi
di ANTONELLA ANDRETTA
THE
CENTER MODERNO E FUNZIONALE 1800 MQ COMPLESSIVI DISPOSTO SU UN UNICO PIANO INGRESSO SEPARATO COLLEGATO ALL’HOTEL DA UN CORRIDOIO PANORAMICO 10 SALE MODULABILI DOTATE DI LUCE NATURALE PARCHEGGIO DI OLTRE 500 AUTO
CONGRESS