Meeting e Congressi - Gen Feb 2013

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Rivista mensile - n° 1 gennaio - febbraio 2013 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI COVER STORY

LUSSO

NECESSARIO GEN-FEB | 2013

BLOGSURFING

numero

01

Offerte

da non perdere? da Guar o su e d i il v

e

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MC

da Guar o su e il vid ne

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MC

LA PROVOCAZIONE

Deontologia

e discriminazione

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01 2013

sommario editoriale

cover story lusso 9

Quarant’anni e non sentirli

I cinque sensi del lusso

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Lusso sì, ma su misura

46

HOT TOPICS

Toglietemi tutto, ma non i miei lussi

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meeting comment

Hotel Lido Palace: eventi senza tempo

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L’unione fa la gara – Mauro Zaniboni

Cortebracco dei Germani: parola d’ordine, problem solving 62 Borgo Egnazia: il lusso è premiato

66

incentive comment 15

È l’anno di H factor – Luca Corsi

blogsurfing Quando il punch batte la creatività

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highlights 16

allo specchio Semplici manager o supereROI?

l’intervista 20

A lezione da Valentina Vezzali

location del mese

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la provocazione Albergatori disperati, chiamate il Gabibbo

74

la denuncia 22

Hotel Cenobio dei Dogi: spazi fluidi

in my opinion

L’Italia fuori dal radar

78

report

lettere senza francobollo – Pier Giorgio Cozzi

28

Scusi, mi stampa un desk?

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no limits – Alex Bellini

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Si gira Cast Away

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web & co. – Riccardo Pistoia

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ex libris – Ugo Canonici

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under the spotlight

coffee break – Aldo Lo Re

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Hai già provato la Guida di MC su Mconline?

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01 2013

sommario SITE INSPECTION

PARTNER

news location

congressi 94

Meeting Planner e la rete dei congressi

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chains & club 98

Nicolaus Hotels: Team-winning!

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Vestas Hotels & Resorts: tris d’assi

news supplier 124

hotel Hotel Monte Sarago: Bandiera Blu dell’accoglienza

102

Masseria Santa Lucia: l’eleganza è una tradizione

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NETWORKING workshop and exhibition Quel che succede ai Full Contact

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location per eventi Palaolimpico: una sede con una marcia in più

106

notiziari e associazioni

Il nuovo volto di Palazzo Pancaldi

108

Federcongressi

138

Fiera del Levante: congressi nel Mediterraneo

110

Site Italy

140

incentive resort Masseria Spina: la masseria fortificata

indirizzi 112

news destinazioni 114

SPECIALE MILANO E LOMBARDIA Moderna, ma non solo

destination Umbria, il cuore verde degli eventi

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145

118 SPECIALE WELLNESS TO BUSINESS

news persone e poltrone 121

Luoghi e momenti di benessere per congressi, incentive e viaggi d’affari

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I NOSTRI PROSSIMI EVENTI FULL CONTACT PCO 4-5 Febbraio 2013 Excelsior Palace Hotel - Rapallo

FULL CONTACT DISCOVER ITALY 5-6 luglio 2013 Unaway Hotel Bologna San Lazzaro - Bologna

TRAVEL TREND ROMA 8 Maggio 2013 Spazio Novecento - Roma

TRAVEL TREND MILANO Ottobre 2013

FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS 7-8 Giugno 2013 Palace Hotel - Milano Marittima

FULL CONTACT EXCLUSIVE VENUES Novembre 2013

FULL CONTACT MEETING PLANNER 7-8 Giugno 2013 Palace Hotel - Milano Marittima

FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 Novembre 2013

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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it Cap.soc. s 93.600 i.v.

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: €5,16 più spese di spedizione DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti – marco.biamonti@ediman.it DIRETTORE EDITORIALE Marco Garavaglia – marco.garavaglia@ediman.it COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi – coordinamentomc@ediman.it CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi Copertina: illustrazione di Angelo Siviglia - www.angelosiviglia.it CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re, Luciana Francesca Rebonato PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Ugo Canonici, Giulio Carloni, Teresa Chiodo, Assunta Corbo, Luca Corsi, Pier Giorgio Cozzi, Giulia De Stefano, Stefano Ferri, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Aldo Lo Re, Domenico Matarazzo, Riccardo Pistoia, Stefano Re, Matteo Rocca, Michela Rossi, Mauro Zaniboni, Simona Zin Fotolito e stampa: Prontostampa Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973

Tiratura del presente numero: 11.000 copie

ANNO 41° - N. 1 gennaio-febbraio 2013 Abbonamento annuo €150,00 (Estero €200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

Redazione (diretto): 02.57.31.15.32 jessica.presa@ediman.it

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PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Senior Sales Manager & Corporate Clients: Graziella Corbari – graziella.corbari@ediman.it

Traffico e materiale pubblicitario: Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it

ITALIA

ESTERO

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editoriale «Meeting e Congressi» è nato nel 1973 e quest’anno cade il 40° anniversario di quella data ormai storica. Per celebrare questo traguardo, l’ultimo numero dell’anno sarà un’edizione “speciale”, che coinvolgerà tutti coloro che hanno fatto (letteralmente) la storia del nostro comparto

MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

40 anni e non sentirli acciamo un tuffo nel passato e torniamo agli anni Settanta. Qualcuno si ricorderà senz’alF tro la pubblicità di un celebre olio da tavola, in cui un atletico Nino Castelnuovo saltava una staccionata e dichiarava orgoglioso: «Quarant’anni e non sentirli!». Più o meno nello stesso periodo nasceva «Meeting e Congressi», e con esso la Ediman. Correva, per la precisione, il 1973 e quest’anno cade il 40° anniversario di quella data ormai storica, sicuramente per chi lavora nella meeting industry. Tocca a noi oggi, quindi, saltare agilmente la staccionata di questo anniversario, dimostrando che abbiamo ancora la freschezza e la voglia di fare del primo giorno. Ma abbiamo anche qualcosa in più. La piena maturità di «Meeting e Congressi», infatti, è ormai raggiunta. E in questa osservazione c’è molto più orgoglio di quanto si possa immaginare. In questi quarant’anni, il magazine che avete fra le mani è cresciuto, ha studiato, si è “laureato”, ha fatto anche una certa carriera e oggi è a pieno titolo un “professionista” maturo,

competente, autorevole, affidabile. Il futuro che ha davanti a sé poggia su queste basi molto solide. E ne è consapevole, anche perché il mercato glielo riconosce senza riserve. È forti di questa certezza che vogliamo celebrare questi quarant’anni con un numero “speciale” nel senso più pieno del termine. Sarà l’ultimo numero del 2013 e ripercorrerà l’evoluzione della meeting industry italiana, dagli inizi a oggi, decennio per decennio, coinvolgendo tutti coloro che hanno fatto (letteralmente) la storia del nostro comparto. Sarà una pubblicazione unica nel suo genere, di quelle – come si dice in questi casi – “da leggere e conservare”, o addirittura da tramandare a futura memoria (e capirete il perché). Solo che in questo caso, “da leggere e conservare” lo sarà davvero.

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013 Meeting Comment Zaniboni.qxp

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HOT TOPICS TOPICS HOT meeting comment

L’unione fa la gara l vecchio adagio secondo cui le gare non sarebbero lo struImento più adatto alla selezione dei fornitori contiene molti elementi di verità, ma non offre soluzioni alternative. Volenti o nolenti le gare dobbiamo tenercele, e allora non ci resta che giocarcele in positivo. Chi legge queste righe si stupirà di apprendere che, secondo me, il principale “buco” nelle gare per l’assegnazione dei congressi medico-scientifici siamo noi partecipanti. In omaggio all’italico vezzo di badare ciascuno al proprio orticello, di volta in volta ce ne andiamo per conto nostro, convinti di saperci profittevolmente barcamenare senza l’intreccio di sinergie strategiche. Ci sono società scientifiche molto attive, che coinvolgono i convention bureau territoriali, e per converso ci sono anche convention bureau intraprendenti che coinvolgono le società scientifiche e, di riflesso, noi Pco. Ci sono però anche destination manager “birichini” che preferiscono fare da soli. E ciò è un male, perché l’esperienza di un’azienda come la mia o come quelle dei miei colleghi può mettere in gioco circoli virtuosi, antesignani del successo. Noi Pco sfoderiamo molti assi dalla manica, quando si tratta di studiare una rfp (request for proposal, ndr) congressuale. Conosciamo il mercato dei congressi medici meglio di qualsiasi altro,

perché viviamo di quello, e sappiamo quali informazioni sono giudicate cruciali da chi ha il potere di decidere. Possiamo per esempio coinvolgere il presidente nazionale dell’organismo promotore, solitamente internazionale, e chiedergli di che cosa i suoi colleghi avranno bisogno quando saranno in loco per il congresso. Possiamo far valere la nostra esperienza per studiare dettagli capaci di massimizzare la comunicazione e l’apprendimento, che è poi quanto, in definitiva, realmente conta. E invece veniamo spesso lasciati da parte a causa di convention bureau e palazzi dei congressi che pensano di saperla più lunga di noi. La conseguenza è esiziale: gli rfp sono compilati secondo la sensibilità dei promotion executive e dei gestori delle location, i quali sono sicuramente preparati, ma ragionano – e non potrebbe essere diversamente – secondo le loro categorie professionali. Puntano tutto sugli audiovisivi, sulla walking distance, sull’ampiezza delle sale, sul catering, sugli allestimenti. Cose fondamentali, beninteso, ma che non “fanno” un congresso. Un congresso lo fa la qualità della docenza e delle tematiche sul tavolo. Lo fa il grado d’innovazione delle poster session. Lo fa la percentuale dei questionari ex post compilati sopra la sufficienza. E questo, amici destination manager, è

Delle famigerate gare non possiamo – ahimé – fare a meno. E allora gareggiamo, ma cooperando per vincerle, anziché lottare fra noi rischiando il tutto per tutto pane nostro, non vostro. Siamo noi nella cabina di regia degli eventi. Lo so, che a coordinare la candidatura siete voi, ci mancherebbe, ma perché non chiederci una mano? Nessuno vuole rubarvi il mestiere, anzi, al contrario, desideriamo aiutarvi a vincere, che è tanto di guadagnato per tutti. Si noti bene: parlo nel più assoluto disinteresse. Applicando alla lettera quanto ho scritto, noi Pco ci avventuriamo nell’ignoto. Una buona rfp, compilata con le informazioni “giuste”, se non è coronata dalla vittoria (e può sempre capitare) si trasforma in un boomerang perché passa su un vassoio d’argento la ricetta del successo all’organizzatore concorrente, il quale farà una magnifica figura anche – forse soprattutto – grazie alle dritte che gli avremo dato noi. Ma è un rischio da correre nel quadro dell’interesse generale. Pertanto inizio il 2013 con l’auspicio di vedere tante rfp piene di idee, di proposte alternative, di felici intuizioni didattiche. Significherebbe che l’unione ha fatto la forza… pardon, la gara.

MAURO ZANIBONI presidente di Mz Congressi mauro.zaniboni@mzcongressi.com

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015 Incentive Comment Corsi.qxp

17-01-2013

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HOT TOPICS TOPICS HOT incentive comment

È l’anno di H Factor

oglio aprire con un taglio diverso il mio primo contriV buto del nuovo anno alla rubrica “incentive comment”, nella speranza che questo 2013, che pure si prospetta critico, ci mandi qualche segnale di discontinuità rispetto a una situazione che perdura da troppo tempo. Per una volta, quindi, mettiamo da parte discorsi di mercato, considerazioni economiche, risvolti sociali, questioni organizzative e affrontiamo un aspetto spesso taciuto ma sempre presente nell’attività dell’event manager. Perché se è vero che oggi, parlando della nostra professione, è quasi inevitabile aprire il classico “cahier des doleances” lamentando tagli di budget, scarse sensibilità e attenzione alla confezione di un vero evento, non dobbiamo dimenticare quello che ci appassiona e che ricerchiamo nel lavoro. Che – è perfettamente vero – convive mischiato ad appuntamenti mancati, committenti che pretendono la luna e fiato sul collo delle scadenze, ma che c’è e che dà un senso al nostro impegno. E parlo del fattore umano, il fattore capace di fare la differenza non soltanto sul lavoro, ma anche in tante circostanze della nostra vita fuori dall’ufficio. Creare un evento, del resto, è pensare al destinatario, è dare corpo a delle attese, a delle pre-

ferenze e a un sentire che sono sempre personali. Fare un evento è un po’ come – passatemi il paragone di certo sbrigativo – pensare a un regalo. E se i regali è certo piacevole riceverli, lo sapete bene, è almeno altrettanto piacevole farli. Ma per confezionare il tutto, contrariamente a un semplice regalo, non si è soli: si lavora insieme. Ed è qui il bello, ed è qui la possibilità di trovare sempre nuove sorprese anche per noi, di fare nuove conoscenze, di imparare, perché se un evento è un vero evento non è mai uguale a qualcosa che si è già fatto. È il lato bello dell’evento che può meglio apprezzare chi lavora in regia, o nel backstage, di chi sa cosa significa preparare uno spettacolo o una festa che possono consumarsi in un lampo ma per cui serve una lunga e accurata preparazione. È il lavoro particolarissimo di chi deve emozionare gli altri, e che quindi riuscirà tanto meglio se anche chi vi lavora si emoziona nel making off. E noi lo sappiamo: è proprio questo il primo test importante per capire se un evento funzionerà. È un impegno fatto di fiducia, di reciprocità, perfino di amicizia nei casi migliori ed è un modo per incontrare l’altro, chi non ti aspetteresti mai, dalla celebrità acclamata al tecnico che si scopre essere sempre un anello importantissimo della lunga

Nell’incentivazione, lo Human Factor, il fattore umano, è decisivo per il successo di un evento. Perché per motivare, bisogna essere motivati catena di trasmissione dell’evento. Sono certo di non essere il solo ad avere riempito una valigia di ricordi facendo eventi, magari sono alle spalle e li abbiamo archiviati, ma tornate ai momenti dell’attesa, all’adrenalina del momento clou, alle levatacce che sono necessarie in questo lavoro, magari anche a qualche sonno non proprio tranquillo perché la carica dell’evento si sente. E poi al relax che segue, alla bicchierata o semplicemente alla mano sulla spalla o a un abbraccio se tutto (ma questo non accadrà quasi mai) è andato per il verso giusto. E poi c’è l’impagabile gioco di squadra, perché in quei momenti più ci si impegna e più ci si vorrebbe impegnare, tanto è il coinvolgimento, tanto il senso di appartenenza che trasmette il fatto di costruire un evento insieme, tanta è la responsabilità che si avverte per gli altri. E la soddisfazione di vedere realizzato un progetto che si è costruito nel tempo ma che si concentra, per la sua riuscita, in un attimo. E noi lo cogliamo. Buone emozioni per questo 2013.

LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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HOT TOPICS TOPICS HOT highlights

ASSUNTA CORBO

GENOVA PUNTA SULLE CANDIDATURE Genova fa sistema e si fa teatro di un importante accordo tra l’assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Genova Carla Sibilla e il presidente di Convention Bureau Genova Riccardo Esposto. Si tratta di un agreement che sancisce il progetto candidature promosso da Convention Bureau Genova, secondo il quale il capoluogo ligure si propone fattivamente come destinazione dalle caratteristiche giuste a ospitare eventi di portata internazionale. Marketing territoriale e un sistema integrato diventano dunque per il convention bureau e il Comune di Genova gli strumenti strategici per promuovere con successo il territorio. «Il turismo congressuale – sottolinea Carla Sibilla, assessore al Turismo e Cultura del Comune di Genova – è da sempre uno degli assi portanti dello

sviluppo turistico della città. Il momento delicato a livello internazionale e la forte concorrenza ormai esistente fra le destinazioni impone alle città di coordinare e partecipare attivamente alle strategie necessarie per conquistare nuovi spazi di mercato e confermare quelli esistenti. Per questo sosteniamo con convinzione le proposte che il Convention Bureau Genova sviluppa, con grande impegno e professionalità, per portare nella nostra città grandi eventi di rilievo nazionale e internazionale».

TORINO ATTIRA CONGRESSI INTERNAZIONALI Dopo un’attenta selezione da parte della World Chambers Federation e un anno intero di lavoro, Torino ha conquistato il prestigioso Congresso Mondiale delle Camere di commercio che si terrà nel 2015. Il capoluogo piemontese ha battuto la solida Ginevra, la rinata Liverpool e l’energica Belfast. La vittoria porterà sul territorio, dal 12 al 15 giugno 2015, oltre duemila persone: businessmen, alti funzionari delle Camere di commercio, opinion leader in campo economico e relatori di alto livello che si incontreranno per discutere gli ultimi trend economici, condividere best practice e sviluppare progetti innovativi a sostegno delle imprese. In attesa dell’appuntamento del 2015, il prossimo Congresso mondiale delle camere di commercio si terrà a Doha, in Qatar, dal 22 al 25 aprile 2013. In quella occasione la Camera di Torino sarà presente per promuovere l’edizione torinese.

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ENIT PROMETTE PIÙ DIALOGO, PIÙ TECNOLOGIA E MENO COSTI «Con l’incontro Il nuovo Enit – i trend turistici 2013”, Andrea Babbi, neo direttore generale dell’Agenzia Nazionale per il Turismo, ha presentato alla stampa il nuovo programma dell’ente. Punto chiave dell’incontro è stato il concetto di innovazione, applicata a vari ambiti strategici. Si è trattato dunque di una vera e propria dichiarazione di intenti da parte di Babbi e del suo staff. Tre le principali aree di intervento presentate. Primo punto innovativo, un nuovo dialogo con le Regioni, che secondo gli intenti dichiarati verranno sempre più coinvolte nella promozione dell’Italia all’estero. In secondo luogo il nuovo Enit avrà una veste più orientata al web 2.0 con la sua apparizione su Twitter e la nuova release del portale Italia.it. Ultimo fronte di azione è la razionalizzazione dei costi. Babbi ha dichiarato infatti che verranno aperte nuove sedi estere in mercati come Turchia e Sudafrica e verranno razionalizzate altre sedi meno produttive. L’Enit, infine, lavorerà sull’Expo 2015 con il fine di vendere il Belpaese sui mercati internazionali.


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HOT TOPICS TOPICS HOT highlights

FIERE IN PARTNERSHIP A VENEZIA E PADOVA Expo 2015 fornisce terreno fertile per nuovi accordi strategici anche al di fuori del territorio lombardo, proprio nell’ottica che l’esposizione universale farà bene all’Italia e non solo a Milano. Per sfruttare il grande evento, Expo Venice, società fieristica veneziana, e PadovaFiere, Gruppo Gl Events, hanno sottoscritto un accordo di partnership industriale per lo sviluppo delle attività fieristiche in area veneziana. Grazie a questa partnership si inaugura un percorso comune che anticipa le tematiche della città metropolitana e affronta in maniera strutturata gli obiettivi dell'Expo 2015. La prima occasione di collaborazione tra i due enti sarà

IL TEMPO È DENARO

Un detto sempre più vero, “il tempo è denaro”, diventa ancora più condivisibile per congressisti e business traveller. Secondo una ricerca condotta dal London City Airport, i passeggeri che utilizzano l’aeroporto della City, assegnano a un’ora del loro tempo un valore monetario medio di 190 sterline (235 euro), equivalente al costo di un volo di sola andata per Parigi, una cena per due al Ritz o una partita di golf sul campo di Gleneagles. Guardando più nel dettaglio le statistiche sul valore del tempo, il trenta per cento del campione ha dichiarato di valutare un’ora del proprio tempo più di duecento sterline (250 euro), il 18 per cento ha indicato valori superiori alle trecento sterline (370 euro) e l’otto per cento addirittura superiori alle cinquecento sterline (620 euro). Per i frequent traveller meno ore passate in aeroporto e negli spostamenti, equivalgono a più tempo da trascorrere a casa e con le persone che amano. Circa due terzi degli intervistati, inoltre, hanno dichiarato che il loro volo è stato prenotato da un collaboratore, segretaria o collega, mentre solo il 33 per cento ha provveduto personalmente alla prenotazione. Non è stata considerata come prioritaria la possibilità di utilizzare lo smartphone o il tablet come boarding pass. Tuttavia gli intervistati si aspettano che in futuro questo servizio diventi uno standard.

il Salone Nautico Internazionale di Venezia che avrà luogo il prossimo aprile.

PADIGLIONE ITALIA EXPO 2015: ANCORA QUALCHE GIORNO PER IL BANDO L’Expo 2015 non è più così lontano e fervono i preparativi per rendere impeccabile il grande evento. Tra le iniziative più significative la ricerca del progetto più consono a rappresentare il Padiglione Italia. Un progetto unico, a basso impatto ambientale e soprattutto riconvertibile in futuro. Queste le caratteristiche inserite nel bando di Concorso internazionale di progettazione per il Padiglione Italia dell'Expo2015 di Milano: quattro lotti rettangolari affacciati sul Cardo e uno vicino alla piazza d'Acqua che ospiterà il Palazzo Italia, per un costo massimo dei lavori di quaranta milioni di euro. Le domande vanno presentate entro il 10 febbraio, entro il 20 dello stesso mese verrà consegnato il progetto preliminare che verrà aggiudicato entro il 30 marzo. Il progetto esecutivo e la messa in gara dei lavori verranno definiti a fine giugno. Obiettivo degli organizzatori è quella di consegnare le aree dei Paesi entro la fine dell’anno.

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HOT TOPICS TOPICS HOT highlights

L'ALTA CUCINA E IL MONDO DEGLI EVENTI

AL CONGRESSO CON IL TABLET Gli italiani – secondo i dati del primo trimestre del 2012 diffusi dal rapporto Censis – non possono fare a meno dei social network e della rete. Trovare una strada, controllare il conto in banca, fare shopping, prenotare visite culturali o mediche, comunicare su Facebook o Twitter, prenotare un viaggio di piacere o d'affari: questi i motivi per cui si usano tablet e smartphone. I terminali in circolazione nel periodo di riferimento erano 39,4 milioni, a metà anno le schede sim utilizzate per il traffico dati hanno sfiorato la cifra record di 21 milioni, con un volume di traffico dati sulla banda larga mobile che ha compiuto un balzo del 36,5 per

cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli utenti Internet nel Belpaese sono aumentati del nove per cento nell’ultimo anno generando un tasso di penetrazione del 62,1 per cento della popolazione nel 2012 (era il 27,8 per cento solo dieci anni fa, nel 2002).

UN NUOVO BRAND PRENDE IL VOLO Team building con cuochi stellati e viaggi incentive per assaporare i segreti della ristorazione più raffinata: dopo aver conquistato televisioni e librerie, l’alta cucina entra sempre più spesso anche nel settore degli eventi. Cucinare bene per i professionisti della meeting industry crea un passaparola molto efficace. L’enogastronomia, eccellenza italiana, diventa quindi l’ingrediente giusto per conquistare il pubblico di una convention o di un congresso: è il messaggio del nuovo libro Passione Pura. L’arte della cucina nell’era del sottovuoto. Un grande cuoco racconta, edito da Valko Vacuum Packaging Technology. Una novità editoriale con suggerimenti, citazioni letterarie e riferimenti storici, oltre alle norme da osservare e agli strumenti indispensabili, scritto dallo chef stellato Fabrizio Ferrari (a destra nella foto) e dal giornalista Giulio Carloni (a sinistra nella foto), firma autorevole di Meeting e Congressi.

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È Barcellona a ospitare il primo albergo del nuovo brand Hoteles Vueling by Hc, nato dalla collaborazione tra la compagnia aerea Vueling e la catena alberghiera Hoteles Catalonia. La struttura è un quattro stelle ed è caratterizzato da un design molto particolare. Le 65 camere seguono l’estetica della compagnia aerea e hanno i nomi delle destinazioni servite da Vueling, il bar ricorda un aereo e la reception gli imbarchi. La struttura ha comportato un investimento di 13 milioni di euro.


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HOT TOPICS l’intervista

valentina vezzali

A lezione da Valentina Vezzali Credere in se stessi, cercare di migliorarsi, rispettare le regole. Dalla pedana olimpionica arrivano spunti e suggerimenti dalla pluricampionessa della scherma, oggi possibile futuro parlamentare, visto il recente annuncio del suo impegno politico nella lista Monti ALESSANDRA BOIARDI

n nugolo di persone fa ingresso nella sala U conferenze, si sposta come un piccolo plotone pacifico, tutti camminano allo stesso ritmo. È chiaro che al centro c’è qualcuno da proteggere dalla folla di fotografi e giornalisti che si è formata. Sono tutti lì per Valentina Vezzali, una vera star, se non altro dalle ultime vittorie nel fioretto alle Olimpiadi di Londra dello scorso anno, cheoggi ha un motivo in più per stare al centro dell’attenzione. Recente è infatti la notizia della sua candidatura ufficiale nella lista Monti alle prossime elezioni politiche. Noi la incontriamo quando i flash si sono spenti e lei ha già “assolto” il suo compito: ritirare il premio Fair Play 2012, consegnatole durante la conferenza stampa organizzata da Fieracavalli, a Verona. Cordiale, sorridente, è disposta a un affondo nella mee-

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ting e incentive industry. Sentiamo il bisogno di farle una premessa: al nostro mondo appartengono i formatori e i motivatori, e il motivational enhancement aziendale la accoglierebbe come una vera autorità, sicuramente per la sua efficace capacità comunicativa, ma ancor più per i suoi incredibili traguardi sportivi. Qui finiva la nostra premessa, non ci sembrava il caso di ricordare proprio a lei le sue 19 medaglie tra Olimpiadi e Mondiali. È un vero record, un esempio di determinazione (e di talento) da fuori classe, da parte di chi, a 38 anni compiuti e dopo il bronzo vinto alle Olimpiadi di Londra dichiara: «Quando smetterò di fare sport non sarà per l’età anagrafica, ma perché vorrò fare altro». Un’interpretazione magistrale della metafora sportiva, intesa come fiducia nelle proprie capacità e spirito di sacrificio, applicati alla vita. Oltre all’impegno politico infatti la pluricampionessa ha giusto un altro paio di impegni: un secondo figlio (che nascerà a maggio) e le Olimpiadi del 2016 in Brasile. Avrà 42 anni. LA SCHERMA E IL RISPETTO La scherma non è esattamente un gioco di squadra, anzi ci vuole una forte individualità per brandire la spada e affrontare l’avversario. Eppure, anche la metafora sportiva espressa attraverso la scherma ha il vigore di un insegnamento, quando dall’eccezionalità della pedana ci si sposta nelle sfide di tutti giorni, alla scrivania. «Bisogna sempre tenere presente – spiega Valentina Vezzali – che gli altri cercano di batterti. Per questo anche nelle sfide quotidiane, al lavoro, tra colleghi, bisogna sempre essere competitivi». Ma dimenticatevi che da una campionessa l’accezione di competitività possa essere


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HOT TOPICS l’intervista Diego Barbieri-Shutterstock.com

valentina vezzali

in qualche modo negativa. Significa mettersi in gioco, rispettare l’altro, attenersi alle regole. «L’avversario non è un nemico da battere a qualunque costo, è un simile con cui confrontarci e misurarci. Bisogna accettare il confronto. Quello che conta è la qualità più che la quantità: l’importante è essere concentrati verso l’obiettivo e non perdere di vista le peculiarità che ci permettono di emergere». Lo sport come metafora ha una potentissima valenza, esalta la cooperazione da un lato, e dall’altro, nel rispetto reciproco, ci insegna ad avere fiducia nelle nostre capacità. Un po’ come è accaduto quest’estate a Londra, quando Valentina ha vinto il bronzo e la squadra italiana, formata da lei e dalle compagne Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori , è salita sul gradino più alto del podio. «La metafora sportiva è fondamentale soprattutto in un contesto storico come quello che sta attraversando il nostro Paese e anche il resto del mondo. Dallo sport si traggono esempi per la vita di tutti i giorni e insegnamenti che aiutano

a gestire meglio le sfide quodiame, comprese quelle lavorative. Le persone attraverso lo sport possono tornare a sognare, possono riunirsi e sviluppare il senso di squadra meglio che in tanti altri contesti. E unite le persone si riscoprono in quello in cui si stanno identificando. È questo che rende lo sport davvero unico». Poi, la pluricampionessa olimpica racconta di sé e di una vita passata puntando sempre al massimo, di successi raggiunti a volte sul limite dell’equilibrio, giusto in tempo per permettersi di ritornare “in guardia” nei momenti di difficoltà. E ci tiene ad aggiungere una nota personale: «Sono i miei genitori che prima di tutti mi hanno insegnato a basare la mia vita su concetti come rigore, impegno e serietà. E mi hanno insegnato ad applicarli a tutti i settori della mia vita. Pratico la scherma a livello agonistico, per me lo sport è una scuola di vita. L’insegnamento che ne traggo è che nella vita non bisogna mollare mai, si deve sempre credere nei propri sogni e impegnarsi per perseguirli».

Londra 2012: il fioretto femminile italiano conquista un oro nel torneo a squadre. Nella foto, da sinistra a destra. Elisa Di Francisca, Ilaria Salvatori, Arianna Arrigo e Valentina Vezzali (l’immagine si riferisce all’oro conquistato nella Coppa del Mondo di scherma disputata a Torino a marzo 2012)

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HOT TOPICS TOPICS HOT location del mese

Location del mese: Hotel Cenobio dei Dogi - Camogli (Ge)

Spazi fluidi TERESA CHIODO

l centro storico di Camogli, con la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, il ICastello Dragone e le alte case policrome, è rimasto essenzialmente intatto. Qui, ogni anfratto è un’originale invenzione del pittoresco; la quinta scenica è un intricato mosaico di vicoli stretti, portici, slarghi, scalette, case colorate di rosa, di azzurro e di giallo che si affacciano sul porticciolo, chiuso da un possente molo seicentesco e ancora movimentato dall’attività peschereccia, come testimoniano i numerosi gozzi colorati che dondolano vicino ad altre piccole barche cariche di attrezzature e reti. Sul fondale il mare, a praticare l’arte ineffabile e romantica del minus dicere. Compatto in un’architettura

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che arriva a fondersi con il paesaggio è l’Hotel Cenobio dei Dogi. Oltre a essere un raffinato contesto per soggiorni leisure è un punto di riferimento impareggiabile in grado di fornire servizi di alto livello a organizzatori e operatori del segmento congressuale. L’hotel è immerso in un magnifico parco secolare di pini che si ergono a testimoniarne la storia che ogni volta riemerge come un tempo ritrovato, quasi sospeso. Qui aleggia una magica sensazione che oggi attira visitatori da tutto il mondo e che nel XVI secolo indusse gli aristocratici dogi genovesi a costruire in questo luogo il loro cenobio, un conviviale ritrovo dove ritirarsi dai problemi quotidiani per ritemprare corpo e spirito.


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Merlo

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HOT TOPICS TOPICS HOT location del mese

L’incresparsi dell’onda, lo sciabordare della risacca, le attrattive della costa ligure fra insenature e incantevoli cale. Questa è la cornice che incastona l’Hotel Cenobio Dei Dogi: per eventi aziendali indimenticabili e incentive su misura

La fluidità degli spazi e la morbidezza dei colori accoglie il segno forte della modernità

MEETING EMOZIONALI Il senso di appartenenza al paesaggio, una planimetria diffusa, il gusto per la classicità diventano territorio privilegiato per l’invenzione di nuovi spazi. In questo contesto si innestano le ragioni di un’armonia versatile fatta di aree polifunzionali, a geometria variabile e attrezzate secondo i dettami delle più moderne tecnologie per servizi congressuali, adatti a qualsiasi tipologia di evento: meeting, incentive di alto livello e team-building. Il risultato è un’estetica fruibile, capace di soddisfare quel desiderio di raffinatezza che sempre più spesso accomuna le esigenze dei clienti. Prendono forma ambienti e allestimenti su misura, sempre caratterizzati da una magistrale attenzione per il dettaglio. La passione di uno staff di preparati professionisti, il metodo e il dialogo con i clienti, permettono all’hotel di porsi come partner altamente qualificato, oltre che come consulente ideale per la scelta dei fornitori, anche per la spettacolarizzazione di un evento. Momenti di grande suggestione

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HOT TOPICS TOPICS HOT

R. Pace

location del mese

Camogli (Ge)

È un ambiente che seduce, per quei piccoli particolari che si accendono senza pause dinanzi alla fantasia, mentre l’animo riposa

R. Pace

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caratterizzano coffee break e welcome cocktail se serviti sul panoramico Bar-Terrazza del Doge, da cui si può godere della giostra cromatica di cielo e di mare, che sempre fa da quinta scenica all’Hotel Cenobio dei Dogi. LE CAMERE: TERRAZZE NATURALI Le calde tonalità pastello del giallo e numerose citazioni déco si insinuano fluidamente e senza soluzione di continuità nelle camere che diventano luoghi

intimi, quasi familiari, sublimati da una vista godibile a ogni istante. Un preponderante genius loci riecheggia nelle 105 camere luminose, arredate ciascuna in modo differente. Il binomio bianco-blu ha dato vita a chiaroscuri di materia sottolineata da toni di azzurro, turchese, blu oltremare. Si avverte un’interpretazione peculiare e dinamica delle classiche tematiche dell’architettura locale, un senso di freschezza e contemporaneità, e insieme una spiccata, quasi urbana


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HOT TOPICS TOPICS HOT location del mese

R. Pace

La struttura ha un modo tutto suo di concepire gli spazi dell’ospitalità in virtù di una cultura dal sapore marinaro: solare e gioioso, sempre libero dall’ombra della malinconia

attenzione al comfort. Il panorama che si ammira dalle terrazze e dai balconi abbraccia in un colpo d’occhio lo strepitoso paesaggio ligure in cui il verde brulicante della vegetazione mediterranea e l’azzurro frastagliato del mare si inseguono tra i profumi silvani e marini portati da brezze instancabili. Si passa dalle camere standard alle camere classic fino ad arrivare alle suite, tutte finemente arredate con grande cura del dettaglio. Sono ambienti dotati di ogni comfort business

oriented: aria condizionata, Tv satellitare, minibar, cassaforte, telefono e sistema wi-fi gratuito. IL SILENZIO DELL’ONDA Lo stesso gusto elegante delle camere si ritrova negli spazi comuni e nel ristorante. Nella zona della reception le cromie pastello si fondono con i toni caldi delle pareti, nella lounge i divani corallo di gusto delicatamente eccentrico, si coniugano agli arredi di gusto classico.

CENOBIO DEI DOGI Le stanze si spalancano al bagliore marino, alla luce solare, per dialogare con la vista mare Questo mix di materiali e di stili è presente nel bar, parte integrante del living, ideale per un incontro d’affari informale. A colpire è soprattutto la vista sulla baia, i cui mutevoli riflessi e i guizzi di luce vibrano attraverso le ampie vetrate che corrono lungo l’ampia sala del ristorante Il Doge. Cultura regionale, sapiente amore per la cucina e creatività in un abbraccio di luci soffuse, antichi profumi e delicati sapori: ecco la ricetta esclusiva consigliata dagli chef di questo atelier di alta gastronomia all’interno dell’hotel. La tradizione gastronomica ligure si rinnova nella suggestione di un’arte creativa che resta attaccata alle radici e si apre alle

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HOT TOPICS TOPICS HOT

R. Pace

location del mese

Ogni dettaglio crea stupore e nulla assolve alla sua semplice funzione pratica senza essere connotato da una forte valenza estetica

SPAZI PER OGNI ESIGENZA

rocciose cinque paesini di antico impianto. Un poco in quota, si presenta con la sua chiesa gotica di Santa Margherita d’Antiochia, la minuscola Vernazza, seconda da nord dopo Monterosso al Mare, la più popolare di tutte con la sua frequentatissima spiaggia. Ci sono poi la suggestiva Corniglia, con la chiesa di San Pietro, la coloratissima Manarola, con il magnifico rosone sulla facciata della trecentesca San Lorenzo e Riomaggiore. Le numerose escursioni in barca offrono l'opportunità di trascorrere una giornata a Genova, dove è possibile visitare la rinnovata area del Porto Vecchio, sede di opere del famoso architetto Renzo Piano. Qui troviamo il più grande Acquario in Europa e un centro storico con un labirinto di vicoli e carruggi che racchiude una città nobile, ricca di cultura, musei e palazzi, arte e architettura. Godersi il mare in assoluta privacy e tranquillità è un lusso sempre più raro, molto apprezzato dagli ospiti del Cenobio. La spiaggia privata con accesso diretto lascia più tempo da dedicare al puro relax. Chi pre-

influenze esterne, con le classiche proposte internazionali. Tutto questo è valore aggiunto a disposizione per eventi, serate di gala e cocktail party in una struttura dove i trattamenti d’eccellenza accompagnano ogni particolare. Anche il Ristorante La Playa è un laboratorio di idee per il gusto ed è a disposizione per incontri di lavoro e lunch, per arrivare a una capienza fino a cento persone. POST CONGRESS Numerose sono le mete raggiungibili nei dintorni attraverso suggestivi sentieri a picco sul mare che si inerpicano dall’area marina al monte di Portofino, una meravigliosa nicchia ecologica. Fra memorie liberty, shopping d’élite e cene da gourmet passiamo dall’ambiente colto ed esclusivo di Portofino, con i suoi negozi eleganti, i panfili alla fonda e le scalinate nel verde che inquadrano il porticciolo in un’insenatura color cobalto, alla mondana Santa Margherita. Si raggiungono facilmente Le Cinque Terre: una porzione di costa dove si allineano su scogliere

Le raffinate atmosfere fanno della struttura un contesto molto apprezzato per gli eventi di alto livello che vogliano ispirarsi ai dettami più piacevoli della filosofia del vivere contemporaneo. Direttore: Mauro Siri Responsabili eventi: Paola Pastine e Simona Macrì ¢ SALE CONGRESSI

Numero sale: 7 Capacità totale: 200 posti (dipende dal tipo di allestimento)

¢ SALA PRINCIPALE

Capacità ad aula: 130 posti Capacità a teatro: 200 posti

¢ CAMERE

Aree espositive: mq 180 (equivale alla sala plenaria) Ristorante: 180 posti Parcheggio: 120 posti auto

¢ SERVIZI TECNICI E AUDIOVISIVI schermo, lavagna a fogli impianto microfonico con microfoni fissi e a gelato podio oratore proiettori su richiesta

R. Pace

Numero totale camere: 103 Suite: 5 - Doppie: 94 - Singole: 9

¢ ALTRE INFORMAZIONI

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HOT TOPICS TOPICS HOT location del mese

R. Pace

Cenobio dei Dogi Camogli (Ge)

ferisce prendere il sole in terrazza può sdraiarsi a bordo della splendida piscina contornata da palme, fiori e l’immancabile vista sul mare. Chi ama invece vivere il mare da protagonista scoprirà numerose attività come pagaiare in kayak alla ricerca di insenature nascoste, munirsi di

maschera e pinneggiare tra gli scogli, o esplorare il mondo sommerso dell’area marina protetta con immersioni subacquee organizzate dalla B&B Diving Camogli. Non mancano le possibilità di praticare altre attività sportive all’aria aperta: il prestigioso Golf Club di Rapallo dista pochi chilometri, mentre tennis e calcetto sono disponibili sul posto. La nozione di benessere viene declinata secondo una prospettiva olistica e trasporta gli ospiti in un affascinante viaggio tra i secoli per riportarli subito al meglio dei giorni nostri in una cornice di grande armonia, grazie anche al rigenerante apporto di un accessoriato centro benessere presso il Portofino Kulm, nel cuore del Parco di Portofino. Un vero e proprio tempio della self-indulgence dedicato alla ricerca assoluta di una pausa da riservare esclusivamente a se stessi. L’area beauty propone, sotto la guida di personale attento e qualificato, una lista personalizzata di trattamenti. A completare l’offerta una vasca Jacuzzi, bagno turco, sauna, doccia emozionale, cabine per massaggi e un piccolo centro fitness.

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Un luogo ricco di colori chiari e vibranti, caratterizzato da un’eleganza sottesa, dalla cura dei particolari, dal recupero di atmosfere e ritualità oggi troppo spesso tralasciate

indirizzi a fine rivista

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HOT TOPICS in my opinion

lettere senza francobollo

Intanto, noi partiamo di notte Turismo e marketing spesso sembrano incapaci di incontrarsi. Di certo non si accordano in tema di tassa di soggiorno, balzello a dir poco pieno di contraddizioni PIER GIORGIO COZZI Giornalista, saggista e docente di marketing e comunicazione pgcozzi@fastwebnet.it

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ntanto, noi partiamo di notte...”. I lettori che avranno “I avuto la pazienza di leggerci fino alla fine di quest’articolo capiranno il senso di questa frase. Che vuole far riflettere sulla capacità di certe istituzioni nostrane nell’uso degli strumenti di marketing applicato al turismo. Lo spunto viene dalla notizia pubblicata da un quotidiano milanese: “La tassa sui turisti vale nove milioni (ma nessuno sa come spenderli)”. Il riferimento è alla tassa di soggiorno (un euro a stella al giorno per persona fino a un massimo di cinque) in vigore dall’1 settembre 2012, che in appena due mesi e mezzo aveva già fruttato alle casse dell’amministrazione ambrosiana un gruzzolo di circa un milione in più rispetto alle previsioni iscritte a bilancio. Per farne che? Bella domanda. Più belle, però, le risposte: per ora “non risultano progetti particolari”; nel settore “si auspica” (per il futuro, sia chiaro) che gli incassi previsti, trasformati in tassa di scopo, possano servire per promuovere la città, ma non sarà facile: i recenti decreti

ministeriali rendono poco agevole questa strada. L’assessore provinciale al Turismo Stefano Bolognini (membro peraltro di un’istituzione pubblica dall’avvenire incerto) spera che parte di quei soldi ricavati con la tassa di soggiorno vengano devoluti agli Uffici di accoglienza turistica, che evidentemente non devono navigare nell’oro. La stessa Federalberghi Lombardia, per bocca del suo direttore Fausto Placucci, auspica caldamente che parte dei soldi della tassa di soggiorno “vengano utilizzati per incrementare il numero di turisti della città, tanto più che ultimamente abbiamo registrato un calo degli incassi”. L’opposizione in Comune, intanto, fa sapere che, alla luce del successo contabile raggiunto dall’amministrazione civica, non vedrebbe male almeno una riduzione della tassa. A partire però, sia chiaro, dall’anno prossimo. E per ora? Risposta non pervenuta. Quanto alla informatizzazione per il sistema di riscossione, “i tecnici stanno lavorando a un portale” su cui sarà possibile svolgere tutte le pratiche di pagamento, per adesso vige il metodo “s.a.m.”: soldi alla mano. Portale Italia dice niente? Sperèmm. Sul versante dell’incasso, contatti sono in corso (adesso; non prima di licenziare la legge istitutiva della tassa, come sarebbe

stato logico pensare in ottica aziendale) con alcuni istituti bancari perché la commissione sul pagamento del conto dell’albergo mediante credit card non sia a carico dell’albergatore bensì del turista. Tra l’altro, se gli albergatori, come ex lege sembra, non sono sostituti d'imposta, “chi deve riscuotere la nuova tassa sul turismo?” si chiede Federico Gavioli su un numero de “Il commercialista telematico”. Come si vede, il ricorso all’uso dei tempi condizionale e futuro, a previsioni, dichiarazioni d’intenti, auspici e wishful thinking è ampio. E anche inquietante. Di marketing plan applicato al turismo con budget ricavato da quelle risorse economiche o almeno parte di esse, per ora nemmeno l’ombra. L’unica cosa concreta, al momento, sono i danée incassati. Per il resto, “vedremo… faremo...”. Già visto e sentito. Una vicenda, questa della tassa di soggiorno, che per certi aspetti organizzativi ricorda quella storiella sui carabinieri impegnati a spedire nello spazio un razzo con a bordo un equipaggio della Benemerita. Il loro generale, alla domanda di un cronista circa le misure adottate per evitare di arrostire al sole la navetta spaziale e i suoi astronauti, rispondeva: “Intanto, noi partiamo di notte...”. Difficile dargli torto, no?


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Prova a immaginare il massimo.


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HOT TOPICS in my opinion

no limits

Il coraggio di lasciare Come si riconosce la differenza che corre tra saper perseverare nonostante le difficoltà e non voler affrontare la dura realtà di un’impresa andata male? ALEX BELLINI avventuriero (e formatore) info@alexbellini.it

vremmo potuto resistere fino alla fine, ma stiamo “A diventando sempre più deboli e, ormai, la fine non può essere troppo lontana. È un peccato, ma non credo che riuscirò a scrivere oltre. Per amor di Dio, prendetevi cura delle nostre famiglie”. Così scriveva, sul suo diario, l’esploratore polare Robert Falcon Scott. Assieme ai suoi compagni d’avventura era chiuso in una tenda sulla via del ritorno dal Polo Sud. Era il 29 marzo 1912, da diversi giorni il maltempo li costringeva nel loro piccolo rifugio. A sole 11 miglia dal deposito di cibo che avrebbe salvato loro la vita, il freddo, la fame e lo sfinimento li rese incapaci di proseguire. Ma se fin qui la tragica morte di Scott appare come un destino beffardo, una falce abbattuta immeritevolmente sulle vite di quei coraggiosi esploratori, assume sfumature molto più tristi se si considera che tutto era evitabile. Quella fine era prevedibile sin dal primo giorno e Scott lo aveva intuito, ma il desiderio di diventare il primo uomo a raggiungere il polo Sud, l’aveva reso cieco, sordo e molto imprudente. Continuando la nostra esplorazio-

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ne delle caratteristiche necessarie al raggiungimento di livelli di performance d’eccellenza, vorrei soffermarmi sull’attitudine del “lasciare andare”. A qualcuno potrà sembrare un paradosso parlare di “lasciare andare” quando lo scopo del mio intervento è descrivere le massime performance che, notoriamente, si possono raggiungere solo con determinazione, ma credo che esista tra i due concetti una forte connessione che rende uno il completamento dell’altro. Innanzitutto lasciare andare non è, qui, sinonimo di arrendevolezza, ma della scelta ragionata e strategica di canalizzare le risorse in un’altra e ben più redditizia direzione. Un obiettivo non più raggiungibile, un rapporto fra energia impiegata e beneficio ricevuto non più equo sono solo due delle circostanze in cui lasciare andare si rivela essere la scelta più saggia, dopo tutto un’impresa deve essere anche economica dal punto di vista del rapporto energetico. Il problema successivo che si pone è come riconoscere la differenza tra perseveranza e ostinazione, tra coraggio di procedere nonostante la paura e vigliaccheria di voler evitare l’esito negativo di un’impresa. E soprattutto come scegliere il momento giusto di lasciare? Se non ho ancora scoperto la reale differenza tra perseveranza e ostinazione – ogni tanto paiono essere le due facce

della stessa medaglia – le esperienze della mia vita mi hanno dimostrato che se c’è un momento ideale per lasciare andare questo è l’attimo in cui cominciano a sorgere i primi dubbi. E non solo per un fattore d’intuito, ma soprattutto per la quantità di energia che assorbono i dubbi. Energia di cui non potremmo più disporre per superare l’ostacolo, ancorati a un paradigma che, con l’ambiente in costante mutamento, potrebbe non essere più adeguato al nuovo scenario. “Lasciare andare”è, in definitiva, liberarsi dal vecchio e abbracciare il nuovo con le sue paure e incertezze. Ma perché c’è tanta reticenza? L’orgoglio concorre a pieno titolo nella creazione del problema. L’idea che abbiamo di noi stessi, l’idea che le persone si fanno di noi, le aspettative guidano e orientano le scelte, le strategie e, più in generale, le nostre vite. Scott, per esempio, aveva già tentato senza successo di raggiungere il Polo nel 1904. L’idea di tornare a casa, anche nel 1912, con un nulla di fatto, dev’essere stato un pensiero troppo ingombrante. Forse occorre maturare una nuova idea del fallimento, non più una macchia di cui vergognarsi, ma un passaggio di apprendimento necessario e inevitabile frutto dell’aver osato allontanarsi da ciò che conoscevamo per esplorare ambienti nuovi. Se solo Scott lo avesse accettato...


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HOT TOPICS in my opinion

web & co.

Comunicazione ad “alta fedeltà” Talvolta, il pensiero strategico rischia di indebolirsi per un eccesso di offerta “multicanalizzata”. La comunicazione, quindi, deve tornare a codici di qualità RICCARDO PISTOIA Owner di RPConsulting info@riccardopistoia.it

bbiamo visto negli ultimi tre anni come siano aumentati i A bacini o le comunità aggregate che intervengono, condividono, comunicano… Certo, gli strumenti a disposizione, dando la possibilità di “liquefare” i contenuti, hanno autogenerato referenzialità per chiunque voglia comunicare “qui e ora” ciò che desidera. Insomma una comunicazione allargata che ha legittimato il successo dei social, ma che, a parere mio, ha scardinato quel “codice etico” garantista di una comunicazione di qualità. Parlando a tal proposito di “progetto di qualità“, trovarsi in un ambiente in cui le informazioni e i contenuti non sono “monitorati” può portare a una decodificazione devastante. Ecco allora che il paradigma comunicazione perde la sua parte più endogena – quella della sensibilizzazione al pensiero, quella della ricerca mediante messaggi ed esperienze condivise – e si va a perdere di conseguenza quella

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“fedeltà” che in questo momento storico la comunicazione deve garantire. In Italia 38 milioni di persone, quasi il 79 per cento della popolazione, sono attive nell’utilizzo di social network e forme varie di mobile communication; pensate che cosa può originare una comunicazione con codici non di qualità, ma strumentalizzati o gestiti senza “controllo”. Ecco perché la lead generation e le aziende hanno l’obbligo di utilizzare queste meraviglie tecnologiche all’interno di modelli di “qualità” e trasparenza nella logica del “valore”; quel valore che nella filiera del business, e nella vita in generale, è elemento di condivisione e di crescita. La diffusione dell’architettura multicanale è diventata, nella sua forma olistica, il paradigma d’eccellenza per la velocità, l’interattività e la condivisione delle esperienze. Questo karma generativo dell’eccellente potenziale non deve essere gestito o interpretato solo come strumento aggressivo. Certamente ne riconosciamo tutti le grandi e affascinanti potenzialità nell’utilizzo strategico del marketing, ma credo sia interessante intervenire anche con grande sostenibilità, conti-

nuando a promuovere il modello “esperienza e tecnologia” dove incontro e virtuale diventano sviluppo e relazione. Il social vuole condivisione! Ma ne siamo sicuri? Come si può condividere un evento se è monodirezionale? Tutto questo durante un meeting o un incentive non trova terreno fertile. In questi ambienti anche la comunicazione virtuale viene intercettata e codificata in tempo reale, è qui che si crea l’elemento “generativo” che crea valore dando a ogni attore o player la possibilità di decodificare il messaggio, rielaborarlo, condividerlo e trasmetterlo con etica e cognizione. Pensate in quanti portali gli utenti possono “dire quello che vogliono” soltanto creando un account di posta elettronica; troppo facile e troppo generalista, non vi pare? È indispensabile, allora, tornare a consolidare il binomio “social nel b2c” come aggregativo e relazionale, in quel format che per anni ha celebrato importanti obiettivi di business: il Mice su tutti. Ecco allora che bisogna darci sotto con le frequenze della passione e cominciare a comunicare davvero ad alta fedeltà.




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HOT TOPICS ex libris

asciato alle spalle l’anno bisestile, che non ha voluto Lsmentire niente della sua fama, lasciamoci andare a un paio di riflessioni che ci riguardano da vicino. E che forse ci possono aiutare a non dimenticare quello che è il più importante obiettivo che ci dobbiamo sempre imporre: “riuscire a sognare”. Riflessione numero uno. Probabilmente anche quest’anno tutti saremo alle prese con delle belle sfide. E noi della meeting industry non faremo eccezione. Analizziamo per l’ultima volta la parola “crisi”, per poi non parlarne più, perché lo “devo” a un signore di tutto rispetto, che diceva: «La crisi è la migliore benedizione che possa arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo in cui il giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi, supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d’uscita. Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. È dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza. Parlare della crisi significa promuoverla, e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo. Invece di ciò

in my opinion

Fai bei sogni dobbiamo lavorare duro. Terminiamo definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non lottare per superarla». Chi si esprimeva così? Albert Einstein, nel 1955. Riflessione numero due. Sta cambiando il mondo. E sta cambiando il marketing. Una indagine approfondita, realizzata da Ibm, ha messo in evidenza come siamo realmente di fronte a una rivoluzione. Non è più il marketing che propone un prodotto ma è il cliente a richiederlo e al marketing non resta che rispondere a quelle aspettative. Allora diventa centrale la capacità di ascolto. E il marketing oggi ha mille strumenti per poter ascoltare il cliente; ma per poter fare questo deve conoscerli, comprenderli e volerli utilizzare. Il primo imperativo è quello di avere la capacità di studiare a fondo il proprio cliente. E non si tratta più di categorie di clienti, ma il cliente è uno, è l’individuo che deve essere ascoltato, che deve essere compreso. Il secondo imperativo è quello di esprimere a ogni contatto un valore. Bisogna saper portare valore, raccogliere valore per meglio comprendere queste esigenze. Bisogna, insomma, ascoltare il cliente e cercare di rispondere a una aspettativa, e poi cercare di anticipare un bisogno. E qual è lo “strumento” più adatto per coltivare e rendere frut-

L’evoluzione del marketing, sempre più centrato sui bisogni individuali, rimette sul tavolo la carta degli incontri face-to-face. Un bel sogno? Non solo... tuoso questo rapporto? Tutti concordano nel sostenere che la potenza dell’incontro di persona non trova eguali nelle altre modalità di comunicazione. Ed eccoci allora a recuperare un sorriso sul nostro volto corrucciato. La meeting industry ha sempre operato per gestire incontri di persone. Chiamateli convegni, congressi, simposi o come volete, sempre di guardarsi negli occhi si tratta. È chiaro che, essendo cambiato tutto, anche in questo campo bisogna fare tante riflessioni. Guai a intestardirsi nelle modalità che ci hanno dato tante soddisfazioni nel passato. Guai a riproporre formule di successo di ieri. Tra ieri e oggi, l’abbiamo detto, è cambiato il mondo. Ma il mondo ha bisogno di andare avanti. Con un passo diverso, ma sempre avanti. Sta a noi capire, studiare, verificare e proporre. E hai ragione caro Einstein, questa è una sfida. Ma una sfida che non possiamo rifiutare. Perché, ne siamo convinti, dobbiamo continuare non solo a sognare, ma a fare bei sogni.

UGO CANONICI Presidente di Cleis ugo_canonici@cleis.it

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HOT TOPICS in my opinion

coffee break

Buchi neri? A riempirci la bocca con la parola “evento” siamo i più bravi del mondo. Poi però, nella galassia dell’ospitalità, brilliamo molto poco, lasciando al buio il Mice ALDO LO RE giornalista aldolore@alice.it

produttori del fagiolo di Polizzi, quando hanno ottenuto il Imarchio dgp (denominazione geografica protetta), hanno organizzato un “evento” che in realtà era un normale raduno della loro categoria. L’uso fin troppo frequente della qualifica “evento” non si verifica solo in Sicilia, tant’è che di recente anche in Val d’Aosta lo si è fatto per la convention nazionale della Dnv Business Assurance, che aveva per tema Batman e Catwoman. Un vezzo italico? Può darsi, di sicuro questa parola ha trovato una diffusione così esagerata nella comunicazione di gruppo perché può assumere diversi significati, risolvendo dubbi e problemi semantici. Ma è altrettanto certo che sfruttando l’elasticità del suo valore si rischia di provocare qualche delusione. L’evento in senso stretto dovrebbe distinguere un fatto o un avvenimento eccezionale, ma sempre più spesso la qualifica serve soltanto a nobilitare iniziative piuttosto banali. Sono numerosi gli esperti del settore convinti che sia corretto

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definire “eventi” tutte le manifestazioni che raggiungono un obiettivo d’impresa. Questa tesi, secondo altri, non è sempre valida, ma può essere accettata quando l’avvenimento assume aspetti inconsueti e offre una originale sintesi di creatività al servizio di una ben definita utilità collettiva. A questo punto si potrebbe sostenere che siamo di fronte a un evento soltanto quando chi ne sostiene il costo lo considera tale, ma in questo modo si arriva a giustificare un abuso del termine che finisce per renderlo fin troppo banale. Non è facile opporsi alla moderna tendenza che giustifica tutto ciò che fa spettacolo e non basta l’etichetta per sollecitare la fantasia. Navigando su Internet si incontra spesso la parola evento e l’abbiamo trovata anche collegata perfino ai famosi “buchi neri”, le trappole gravitazionali di antimateria da cui niente e nessuno può sfuggire. Infatti, il professor Susskind, che è un esperto di fisica delle particelle, sostiene che il campo gravitazionale dei buchi neri divide lo spaziotempo in due parti separate da un “orizzonte degli eventi”. Eccolo lì, l’evento, perfino nello spazio siderale! Dobbiamo forse pensare che la crisi del settore Mice sia il preludio del precipizio che porta alla voragine di un pericoloso “buco nero”? L’accostamento rende più sopportabile il contatto con una realtà che non è tragica ma che, quanto prima, dovrà essere affrontata con l’impegno di tutti. Le statistiche che non spingono

all’ottimismo dovrebbero essere un segnale di allarme per tutti coloro che hanno responsabilità dirette e indirette nel settore che fa un uso eccessivo della parola “evento”. In un recente rapporto del Forum Mondiale dell’Economia, l’Italia non brilla per la competitività nel turismo congressuale pur essendo al primo posto per numero di siti culturali considerati Patrimonio dell’Umanità. Per la presenza di infrastrutture siamo al terzo posto con 33.500 esercizi alberghieri, ma solo lo 0,7% di questi è a 5 stelle. Molto criticata la nostra capacità di soddisfare gli ospiti degli alberghi, dei ristoranti, dei bar; una delusione che con diplomazia il rapporto definisce “scarso atteggiamento di accoglienza”. Le tariffe alberghiere hanno elasticità eccessiva e non sempre sono giustificate dal livello del servizio; i ristoranti applicano il vessatorio “coperto” e troppi chef, colti dal delirio della cucina destrutturata, propinano a chi viene in Italia – anziché i nostri piatti tipici – olive decostruite e parmigiano liquido. Ai troppi che fanno un uso improprio della qualifica sarebbe opportuno ricordare che un avvenimento per poter essere definito un evento deve avere un carattere unico e irripetibile e tale parola non dovrebbe essere usata soltanto allo scopo di soddisfare l’orgoglio dei produttori di un fagiolo che ha un sapore speciale o per attribuire un carattere eroico al lavoro dei dipendenti che fanno vincere alla loro azienda una sfida nel pur difficile mercato delle assicurazioni.


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LUSSO

I cinque sensi del lusso Il lusso, motore dell’economia. Lo dicono i freddi dati: è l’unico mercato che non cede terreno alla crisi, anche nel comparto del turismo. Sarà che tocca le corde giuste dell’animo umano appagando a uno a uno tutti i nostri sensi (almeno per chi può permetterselo)? PIER GIORGIO COZZI

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erché tutti con i jeans? O con le giacche di incerata nera? O con la «P minigonna senza saperla portare? La persona veramente elegante è démodé. Il conformismo è una maniera comoda di adattarsi alla vita. Per non dire del conformismo del non conformismo: quelli che per non essere conformisti finiscono per diventare snob o radical-kitsch, sono molto frequenti, soprattutto nella buona società. L’eccesso di buone maniere è pericoloso come la maleducazione». Se lo chiedeva un amareggiato Gillo Dorfles

(101 anni) in un’intervista rilasciata a Paolo Di Stefano («Corriere della Sera» del 16 maggio 2011), lamentandosi dell’imperversare del kitsch nella nostra way of life. Vero. Però, senza confutare quel che il celebre critico diceva (e sopra ttutto quel che lasciava intendere), bisogna ammettere magari con sorpresa che qualche flebile segnale d’inversione di tendenza (potrebbe mai essere robusto, dati i tempi di magra attuali?) verso il buon, caro lusso d’antan – ovvero l’abitudine a consumi di gamma qualitativa e di costo elevati, il mercato e la società se lo concedono anche oggi. Ad onta, diremmo, dell’austerità e delle tassazioni feroci di cui anche il turismo è “vittima”. Il sistema, per il vero, non è nuovo: hanno preceduto l’attuale rigore quelli antichi di Grecia (Atene e Sparta) e di Roma, e poi del Medioevo, cui seguirono quelli in vigore al tempo del Rinascimento e quelli terribili durante la Rivoluzione francese. Come si dice, nihil sub sole novi. Gli scettici consultino qualunque enciclopedia cartacea o on-line, saranno smentiti: il desiderio di lusso ha sempre prevalso. E pare che anche questa volta...


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LUSSO

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Che cosa dunque ispira il nostro desiderio e perché tutti (be’, proprio tutti tutti no, diciamo gran parte, qualche eccezione deve pur esserci, non fosse che per statistica) indistintamente e inconsapevolmente aspiriamo al lusso? Credo che la risposta più ovvia sia: perché appaga i nostri sensi. Che com’è noto sono cinque. Perlomeno quelli tramandatici dalla “narrazione”, per usare il vendoliano gergo attuale. UDITO “FINE” Cominciamo dall’udito. Avete notato che il fenomeno pervasivo della quasi totalità della popolazione ambosessi under 40, quello delle “cuffiette” per capirci (da cui fino a qualche anno fa usciva un assordante per tutti i malcapitati astanti, non solo per il portatore, wumff wumff wumff!), ha lasciato il passo a più moderati brani musicali, che ora l’ascoltatore, eppur identica classe d’età e sociale di prima, si gusta con voluttà lasciando correre lo sguardo all’infinito, complice la tecnologia sempre più raffinata (e comperata a scapito di altri beni) degli strumenti di riproduzione? Il lusso delle note musicali? Su un altro versante, quello del lusso musicale vero, il maestro Muti – richiesto se in occasione del bicentenario della nascita di entrambi i grandi musicisti non sarebbe stato meglio inaugurare la Scala con un’opera di Verdi anziché col Lohengrin di Wagner – ha dichiarato al «Giornale» del 19 novembre: « Amo entrambi, ma Verdi è la Scala. Verdi è tutti noi. E naturalmente il mio cuore di italiano, lo dico come uomo, non come musicista, batte per Verdi». Per proseguire: «In Wagner senti come una malìa che non ti lascia. Verdi ci conforta. Wagner ci avvolge e ci confonde, in senso artistico. Verdi ci apre un cielo azzurro, Wagner un cielo corrusco». Busseto (Italia) uber alles. Alla Scala tutto esaurito.

GUSTO (E OLFATTO)... ...NATURALMENTE Parliamo di cibi. Non possiamo, per restare al turismo, non registrare che oggi il punto di forza agrituristico nazionale è rappresentato dall’offerta enogastronomica locale, spesso di gran pregio. Il connubio fra turismo agricolo e turismo d’élite ha dato vita alle note “Strade del Vino”, “Strade dell’Olio”, “Città del Pane” o “del Tartufo” o “Formaggio” e via elencando, a sagre locali del gusto che si rincorrono in tutti i mesi del calendario e alla ricerca di prodotti d’eccellenza capaci di fare il giro «Datemi il lusso! Farò a meno del necessario», sosteneva il principe dei calembour, Oscar Wilde. I secoli hanno mutato la società, ma la valutazione del lusso come bene primario in determinate circostanze non si è modificata granché. Nemmeno in tempo di crisi

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hot topics

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LUSSO del mondo: nel 2011 le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo erano 20.413, +2,2% rispetto all’anno precedente, come ci informa l’Istat, a testimonianza di un fenomeno in crescita nonostante la crisi economica generale, che ha saputo costruirsi punte di eccellenza nel marketing dell’accoglienza attraverso promozioni mirate, sorretto in questo da un target sempre più ampio votato alla ricerca del “naturale” come stile di vacanza, dove il gusto per il cibo autenticamente genuino e il vino di qualità hanno rimpiazzato la classica “magnata” fuori porta. A proposito di vino, sapevate che il rieletto presidente degli Usa Obama quando ha voluto fare un regalo elegante allo speaker della Camera ha scelto una bottiglia di Brunello di Montalcino Poggio Antico Altero del 1997 dal costo di 150 dollari? Avete notato la proliferazione, nelle principali città, di eleganti punti di vendita specializzati in “etichette” enologiche apprezzate, e vi siete accorti che ormai la grande distribuzione (i supermercati) è diventata l’enoteca per eccellenza, giacché non è raro trovare al supermercato vini, spumanti e champagne di gran pregio? Ci accorgiamo che, contrariamente al passato recente, i ristoranti di certi alberghi in talune città, non importa dove e quanto grandi, hanno poco da invidiare quelli stellati?

Segno che anche in questo settore il lusso (per il palato) sta ritornando. Quanto al “naso”, anche qui le cronache ci parlano di un ritorno al lusso “di prima”: l’acqua di colonia, per esempio. Pitti Fragranze 2012, la kermesse fiorentina dedicata ai profumi di lusso, ha visto tanti i debutti ma anche i ritorni; uno di questi l’acqua di colonia Eight & Bob, la fragranza che ha accompagnato uno degli uomini più carismatici dello scorso secolo, John F. Kennedy, innamoratosene una sera d’estate di 75 anni fa quando conobbe il profumo partecipando a un party in Costa Azzurra, come c’informa Lux Gallery, il portale del lusso di «QN». Upper class, n’est-ce pas? UN PO’ DI TATTO Ovviamente non parliamo di quello che sarebbe bene sfoggiare in certe situazioni, poiché esula da questi temi; bensì del nostro altro senso, categoria in cui farei rientrare tutti quei beni e servizi di lusso di cui amiamo (o aspiriamo) circondarci: automobili, motociclette, orologi, abbigliamento, accessori da viaggio, smartphone, tablet e via elencando. Un mondo di oggetti di lusso che hanno progressivamente perduto per strada la loro caratteristica principale, la praticità, a favore dell’eleganza ostentabile, della simbologia connessa alla loro “fisicità”, della capacità di soddisfazione dell’istinto gregario che gratifica noi primati superiori quando ci riconosciamo appartenenti al medesimo gruppo elitario di utenti di oggetti-premium nel ranking della motivazione all’acquisto. L’automobile, per esempio. In Europa sta attraversando una crisi nera e le fabbriche chiudono o licenziano personale, con le vendite di certi modelli che crollano con punte percentuali a due cifre. Introdotto da un titolo inquietante del mensile «Espansione» (luglio-agosto 2012), Giuseppe Berta ci informa di un fenomeno allarmante: secondo i dati di una ricerca dell’Unrae, l’associazione che raggruppa le case automobilistiche straniere produttrici di automobili, nei primi quattro mesi del 2012 in Italia è circolato un numero minore di auto private. Le cause? Il caro carburante, certo, e certo la crisi economica attuale, che riduce sensibilmente il potere d’acquisto. Sopra a tutto però, e questo è l’aspetto inquietante, per la prima volta sarebbe in atto un fenomeno imprevisto per il settore produttivo automobilistico: la de-motorizzazione, il tramonto dell’auto.


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22-01-2013

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LUSSO

NEL 2011 CRESCITA RECORD PER GLI ALBERGHI DI LUSSO Secondo lo studio, condotto in collaborazione con la Fondazione Altagamma, il mercato mondiale dei beni di lusso personali nel 2011 è cresciuto di 11 punti percentuali. Per il 2012 è attesa una crescita del 10 per cento. L’osservatorio mondiale Altagamma sui mercati del lusso 2012 condotto da Bain & Company analizza in dettaglio il settore dei beni di lusso personale; lo studio ha riguardato il consumo di lusso in diversi settori, tra cui: automobili, vini e superalcolici, hotel, cibo gourmet, arredamento di interni, nautica. Il 2011 si è confermato anno di crescita record per il settore degli alberghi di lusso, che hanno registrato un +15% per un mercato totale di 107 miliardi di

euro, trascinati da un incremento del tasso di occupazione delle camere. Nel 2012 il trend si consolida con un’ulteriore crescita del 18%, grazie anche all’effetto positivo dell’apprezzamento del dollaro. I consumatori stanno diventando sempre più esigenti e alla ricerca di un’esperienza personalizzata e curata in ogni dettaglio.

Fonte: http://www.bain.com/offices/italy/it/publications/press/bain-projects-global-luxury-goodsmarket-will-grow-ten-percent-in-2012.aspx – periodo: 20 novembre 2012

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Ormai, sostiene l’autore dell’articolo, quella dell’auto non è più “l’industria delle industrie” (copyright Peter Drucker) e l’automobile non è più un bene-simbolo della nostra civiltà; la sua fabbricazione si appresta a diventare un sistema produttivo né più né meno uguale agli altri. Perché cambiano (sono in corso di cambiamento) i nostri comportamenti collettivi privati e l’attitudine del “pubblico” a varare e sostenere politiche di austerità e di rigore. «Il mercato europeo dell’auto è in flessione strutturale perché la popolazione invecchia, i consumi calano e la stessa offerta delle case automobilistiche, con la sua varietà e le occasioni di

acquisto che presenta, finisce col rallentare la scelta del consumatore», sostiene Berta. Discorso che vale per la quasi totalità della produzione automotive, ma con qualche eccezione: Audi, Bmw, Aston Martin, Range Rover, l’intramontabile Rolls; i marchi italiani Ferrari, Lamborghini, Maserati in particolare, che hanno esportato nel mondo il quadruplo dell’acquistato sul mercato domestico… Come si spiega questa (apparente) contraddizione? Il lusso, nell’auto, è immune da flessione? Chi ha soldi è il solo oggi a poter comprare auto di gamma alta; però ora, tra i tanti modelli disponibili sul mercato, privilegia quelle lussuose (Porsche Cayenne docet). Le motociclette. Al recente Salone del ciclo e motociclo di Milano i più noti marchi giapponesi di scooter (che stanno soppiantando il motociclo classico) hanno ulteriormente innalzato la cilindrata dei modelli presentati, che attualmente si aggira attorno ai 650 cc, fino a un decennio fa considerati una discreta cilindrata motociclistica. Moto Guzzi ha addirittura esposto una versione stradale di 1.400 cc: cilindrata e “cavalleria” pari a quella di un’autovettura media. La tedesca BMW ha esibito una bicilindrica 1200 cc, dal costo “spaziale” almeno quanto la sua silhouette avveniristica. Gli esemplari griffati di MV Agusta, Brutale non soltanto nel nome, può essere considerata l’alternativa alla seconda casa in campagna… Anche in questo settore, come si vede, la produzione privilegia il lusso. E vogliamo poi parlare del made in Italy? Il 6 settembre scorso il sito Trend on line titolava: “Il lusso torna di moda” e spiegava: «Accanto a quello bancario c’è un altro comparto che continua a far parlare di sé, e si tratta di quello del lusso, che a differenza di molti altri sta reggendo molto bene alla crisi, con performance sicuramente interessanti non solo in Borsa, ma anche a livello aziendale. Luxottica per esempio, malgrado il forte calo odierno, è arrivata a segnare nuovi massimi storici nelle ultime sedute, mentre Salvatore Ferragamo ha un saldo positivo di oltre il cinquanta per cento da inizio anno. Il settore del lusso dunque non sembra sentire la crisi e questo lascia ben sperare anche in prospettiva di una ripresa economica che potrebbe favorire ulteriormente il comparto». Discorso che comprende naturalmente tutti i grandi marchi della moda italiana: Armani, Prada, D&G, Tod’s e via enumerando, i quali, abbandonata la produzione di stile “effimero”che ha giganteggiato in questi ultimi anni, si sono ri-orientati nei colori, nelle materie prime e nelle fogge al classico elegante e di lusso, nuovamente trendy.


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LUSSO

hot topics

SEMPRE IN VISTA Per riferirmi a questo dei nostri sensi mi sentirei di interpretare alcuni segnali emergenti dalla società, e dunque dal mercato: il successo di Bookcity Milano 2012, per esempio. Circa 80mila presenze, cento luoghi, 360 volontari, 350 eventi, tutti gratuiti, tra incontri con gli autori, presentazioni di libri, dialoghi, mostre, spettacoli, reading disseminati nella città, filmati, seminari. Questo il bilancio di quella che giudicherei senza esitazioni, dopo tanta free press e cinguettii sul telefonino, un ritorno al lusso della lettura. E poi, il mondo degli ebook, un mercato in gran fermento, come ha dimostrato il convegno tematico sui libri elettronici “If Book Then” tenutosi a Milano. Oggi – domani probabilmente non più – leggere in pubblico un libro su iPad è certamente un simbolo di stato, lusso di pochi.

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HÔTELLERIE D’ÉLITE Venendo al settore d’interesse di questo giornale, il turismo. Anche qui i segnali di un ritorno al passato sono inequivocabili. Viaggi: «Un dato sorprendente che emerge fin d’ora – spiegano dalla Fiavet – riguarda i resort e le realtà del lusso. La classe medio-alta continua a frequentare i luoghi più costosi, segno che questo comparto turistico, seppur di nicchia, non ha risentito della crisi. In buona sostanza, chi ha i soldi li spende». Ospitalità. Un esempio, milanese in que-

sto caso: in tempi recenti la “capitale economica” si è trasformata in destinazione ideale per testare le tendenze nell’ambito dell’ospitalità più raffinata, dove strutture ricettive molto spesso legate ai grandi brand della moda coccolano il visitatore in una atmosfera di lusso esclusivo. Il Bulgari, Trussardi alla Scala, l’Armani Hotel, per citare i più glamour, sono location che esaltano ognuno dei cinque sensi; qui l’ospite è immerso in un’atmosfera di assoluto piacere, dove l’efficienza dei servizi e il suo benessere vengono prima di tutto. Veniamo alle spa. Nell’ultimo decennio, anche nel nostro Paese la domanda di servizi alberghieri connessi al benessere, alla cura e alla salute del corpo è in forte crescita. La tendenza è lo sviluppo di una domanda integrata su tre filoni di servizio: relax, beauty e fitness. Per questa ragione la divisione spa degli hotel a cinque stelle procura di garantire ai propri ospiti un’offerta benessere completa e diversificata, personale professionalmente qualificato e tecnicamente preparato, in grado di pianificare per ciascun cliente un percorso di benessere taylor made. Questo lussuoso incentivo al soggiorno, per altro, si sta sempre più diffondendo anche negli hotel di categoria inferiore, dove viene interpretato come indispensabile strumento di marketing nel bouquet delle attrattive di vendita del prodotto-albergo. Tanto che ormai la spa è un must, come ci informa il sito www.extensity.com, che dà notizia di una recente ricerca statistica secondo cui l’8,7 per cento degli italiani (circa cinque milioni di persone), frequenta più o meno regolarmente strutture alberghiere per la cura del proprio corpo. IL LUSSO: MOTORE O PRIVILEGIO? Quale la conclusione possibile, allora? Il lusso, nel turismo come in altri settori, è un “privilegio” destinato a pochi ricchi e ricchissimi oppure ha una funzione di “motore” dell’economia in generale e di “traino”, generando così un effetto di imitazione che si riverbera positivamente sulla domanda di beni prodotti e servizi? S e c o n d o R o b e r t Frank, un docente della Cornell U n i v e r s i t y, gli altissimi redditi dei super ricchi, i cui comportamenti agiscono come veri e propri “testimonial”, creano “cascate di spesa” che hanno influenza direttamente sul comportamento e sul reddito delle altre classi. Di fatto, influenzano il mercato. Come credo dimostrino le pagine che seguono.


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Borgo Lanciano Relais Wellness & Congress la struttura d’eccellenza per business meeting ed eventi di pregio. L’atmosfera del luogo, teatro di suggestioni uniche create dalla natura, valorizza l’incontro e si prende cura dei Vostri ospiti seducendoli con l’eleganza e il comfort di un relax di stile. 49 CAMERE | 7 SALE RIUNIONI DA 20 A 300 POSTI | 2 RISTORANTI

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Lusso sì, ma su misura HOT TOPICS cover story

Personalizzazione estrema, centralità del servizio e massimo orientamento alle richieste del cliente, per renderlo sempre più protagonista: questa la ricetta con cui il comparto dei servizi esclusivi per eventi va incontro al mercato di oggi MATTEO ROCCA

uando si fa riferimento al segmento del lusso, quale che sia il settore di Q riferimento, è facile cadere nella tentazione di pensare che tutto ciò che riguarda questo particolare livello di offerta sia caratterizzato da una sorta di dorata immobilità. Come se si trattasse di un’immagine bizantina, indubbiamente preziosa ma statica, la ricerca della perfezione, della massima qualità, del prestigio, dell’unicità applicata alla vendita di beni e servizi sembra destina-

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ta a proiettarci in un mondo sempre identico a sé stesso, una specie di Olimpo che, proprio in virtù della sua esclusività, rimane al di sopra delle ordinarie vicende economiche. Ovviamente non è così: la preziosità e il fascino del “top class” sono indiscutibili, ma sono – come tutto – il risultato di un lavoro quotidiano fatto di progettazione, ricerca, tensione al risultato e strategia. Il fatto che il lusso sia molto spesso un non plus ultra, un’eccellenza oltre la quale ci può essere solo altra eccellenza, non significa che ci troviamo di fronte a un mondo chiuso e immutabile: tutt’altro. Ricercatezza e prestigio non sono tali in assoluto, ma solo in relazione alla generalità dell’offerta in quel determinato settore, rispetto a cui il comparto del lusso rappresenta in ogni momento il punto più avanzato.


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La veranda del Principe di Savoia, allestita per un convivio. L’hotel, uno dei più prestigiosi di Milano, rimane nonostante la crisi uno dei punti di riferimento per gli eventi Mice del capoluogo lombardo

TRENDSETTER DORATO Al massimo della qualità corrisponde anche il massimo della sperimentazione: è nel segmento del lusso che spesso è possibile cogliere i primi segnali di ciò che sarà domani. Per la meeting industry, questo vuol dire poter trarre delle indicazioni utili per l’immediato futuro: se è vero che l’epoca dei big spender è (almeno per il momento) conclusa, è altrettanto vero che il mercato internazionale sta registrando l’ingresso di nuovi protagonisti, provenienti dalle economie in ascesa dell’Oriente. Inoltre, non è detto che la “spending review” interna delle aziende faccia sempre necessariamente rima con austerity: la scelta di una cornice prestigiosa e di grande effetto in cui tenere una convention o un lancio di prodotto può, in questo momento più che mai, fare la differenza, in termini di ritorno di immagine e di motivazione delle persone. Anche chi in questi ultimi mesi ha risparmiato sulle trasferte – snellendo i gruppi, riducendo i giorni di permanenza, restando in Italia e optando per strutture

alberghiere di media caratura – può aver scelto di compensare con una maggiore attenzione alla qualità dei servizi, del food e degli intrattenimenti, ricorrendo a provider di fascia alta. IL LUSSO LAST MINUTE Per un motivo o per l’altro, il Mice non ha mai smesso di accostarsi ai luxuryhotel,ai loro spazi congressuali e alle loro eccellenze di servizio: è interessante però capire con quali modalità. Abbiamo chiesto un parere a Enzo Indiani, general manager dell’hotel Principe di Savoia di Milano, sicuramente un osservatorio privilegiato per i trend di questo segmento. «La situazione economica mondiale influenza molto i decision maker, e spesso la scelta finale della location viene molto condizionata dal budget che alcune volte porta a decisioni differenti, decisioni che penalizzano anche la qualità. Nonostante questo stiamo già lavorando a progetti futuri, anche successivi all’anno 2013: la tendenza è quella di ric e v e r e richieste e conferme last minute per eventi che coinvolgono anche un elevato numero di partecipanti». L’incertezza economica determina una pianificazione ridotta all’osso e

ENZO INDIANI, general manager dell’hotel Principe di Savoia di Milano: «Nonostante i tempi, stiamo già lavorando a progetti futuri, anche successivi al 2013. Semmai, la criticità che abbiamo notato negli ultimi 18 mesi è legata al lead time delle richieste, che non ci permette di lavorare con una pianificazione a lungo termine e ovviamente di fare dei forecast precisi»

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Pensiamo alle griffe della moda internazionale: un completo uscito direttamente dalle mani di uno stilista affermato è una garanzia destinata a durare nel tempo, ma è altrettanto vero che pochi settori come quello della moda sono capaci di “reinventarsi” letteralmente ogni anno, lanciando nuovi capi e stabilendo in anticipo tendenze, gusti e parole d’ordine del momento, destinati a influenzare a cascata tutto il mercato.

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Lo scorso novembre, il Rome Cavalieri è stato scelto per la Luxury Conference promossa dall’International Herald Tribune, un evento annuale dedicato ai grandi temi del mondo della moda. Sul palco il gotha della moda (nella foto Bono Vox, Alison Hewson e Renzo Rosso)

Photo by Larry BusaccaGetty Images

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SERGE ETHUIN, general manager del Rome Cavalieri: «Una tendenza recente e comune a molti eventi che abbiamo ospitato negli ultimi mesi è la ricerca di un maggior rigore, evitando eccessive ostentazioni. Quello che però fa veramente la differenza è il livello di personalizzazione richiesto dall’evento, fino all’ultimo dettaglio»

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un’imprevedibilità nei budget: questo non impedisce tuttavia di continuare ad accedere ai servizi di fascia alta, dando origine a un inedito fenomeno del “last minute luxury”. «La criticità che abbiamo notato negli ultimi 18 mesi è legata soprattutto al lead time delle richieste che non ci permette di lavorare con una pianificazione a lungo termine e ovviamente di fare dei forecast precisi», prosegue Indiani. «Ci siamo più volte trovati nella situazione di ricevere richieste anche per grandi eventi a soli 30 giorni dalla data effettiva dell’evento, e di dover lavorare sette giorni su sette per accogliere tutte le richieste del cliente e organizzare eventi di successo. Fortunatamente la nostra struttura ci permette di poter dare anche questo tipo di flessibilità ai nostri clienti, potendo contare sull’expertise di un team di professionisti». UN DRIVER FUTURO? L’INCENTIVE Enzo Indiani è stato recentemente riconfermato come delegato italiano all’European Hotel Managers Association, che ha in programma per il 2013 una conferenza intitolata proprio "reinventing the luxury hotel". Ne approfittiamo per chiedergli quali sono le tendenze in atto nel settore dell'hotellerie di lusso, e come questa abbia in programma di “reinventarsi”. «Una delle tendenze di oggi è puntare sull’engagement degli ospiti, per soddisfarne le aspettative e soprattutto per anticiparne le esigenze. Il nostro obiettivo è differenziarci e fare in modo che i nostri ospiti si sentano non solo parte dell’albergo, ma a casa lontano da casa. Questo accento sulla sfera emozionale ci permette di unire ad un prodotto e un servizio impeccabili, la creazione di un’esperienza da ricordare. Le aziende legate al mondo della finanza continuano ad essere quelle che fanno da padrone agli eventi business. Tuttavia, abbiamo notato che molte aziende si sono organizzate con sale riunioni interne proprio per limitare i costi generati da questo tipo di eventi. Il mercato degli incentive è quello che al momento è stato meno sfruttato e che pertanto potrebbe avere il maggior margine di crescita. Prima di reinventarci dovremmo provare a sfruttare quello che abbiamo già sottomano. Nonostante Milano nell’immaginario di tutti sia prevalentemente una città bu-

siness, vivendo in questa città ormai da diversi anni, posso affermare che ci sono tanti tesori che potremmo far conoscere a tutto il mondo: musei, mostre, spettacoli e cultura in generale. Dobbiamo promuovere queste ricchezze, i nostri patrimoni, in modo che generino curiosità e interesse anche all’estero. Crediamo che l’Expo 2015 ci possa aiutare anche in questo senso e sicuramente la città in generale potrà beneficiarne perché tutto l’indotto che può essere generato da gruppi incentive o leisure favorirà non solo gli hotel ma anche tutto il commercio in generale». Il canale dell’incentive di lusso potrebbe dunque crescere in occasione di grandi eventi internazionali che contribuiscano a migliorare l’immagine e il posizionamento della destinazione. Per il resto, gli hotel a cinque stelle si confermano una garanzia per le aziende con il medesimo target e per i loro eventi istituzionali: «Per noi sono ancora le aziende del segmento luxury e retail a organizzare eventi di una certa portata e, una tendenza che abbiamo potuto riscontrare, è legata ad una diminuzione nel numero di partecipanti, ma c’è molto interesse nel mantenere alto il livello degli eventi. Anche le presentazioni alla stampa continuano ad essere un canale interessante per noi soprattutto per il lancio di nuovi prodotti». L’EVENTO? PIÙ UNICO CHE RARO “Concedetemi il lusso, e chiunque può tenersi il necessario”: con il suo gusto per l’ironia paradossale, Oscar Wilde aveva il dono di far emergere grandi verità, come per esempio il fatto che una qualsiasi esperienza, impreziosita da elementi raffinati e fuori dal comune, può appagare oltre ogni aspettativa. Lo stesso vale per tutti quegli eventi b2b che necessitano di un elevato livello di distinzione e di unicità, sia per ragioni di prestigio sia per il successo della manifestazione. Arriviamo così a un altro punto cruciale: cos’è che dà valore a un’esperienza esclusiva? Sono veramente solo la qualità e la ricercatezza delle materie prime, degli ori, dei marmi, dei panorami da sogno, o c’è anche qualcosa di più impalpabile? Serge Ethuin, general manager del Rome Cavalieri, gruppo Waldorf Astoria Hotels & Resorts – che vanta primati invidiabili quanto a location e reputazione – ci spiega che il vero tratto distintivo è un altro: «Una tendenza recente e comune a molti eventi che abbiamo ospitato negli ultimi mesi è la ricerca di un maggior rigore, evitando eccessive ostentazioni. Quello che però fa veramente la differenza è il livello di personalizzazione richiesto dall’evento, fino all’ultimo dettaglio: nel segmento dei servizi e dei beni di lusso, d’altra parte, la strategia del rigore


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Sopra, l’elegante e versatile Salone dei Cavalieri del Rome Cavalieri, in allestimento a teatro. Nella pagina a destra, un’immagine estiva dei giardini di Venere dei Bagni di Bormio

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può arrivare solo fino a un certo punto». Non importa solo dove ti trovi, quante stelle Michelin vanta il ristorante e qual è il valore al metro quadrato della meeting room: quello che porta davvero alla scelta di una luxury venue è l’irresistibile sensazione che tutto quanto ti circonda è stato allestito esclusivamente per te. Sobrietà e accuratezza nel rendere personale ogni minimo dettaglio diventano le ricette del successo anche per gli eventi più blasonati: «La scorsa primavera abbiamo ospitato una convention europea di Louis Vuitton, mentre a novembre il Rome Cavalieri è stato scelto come location della Luxury Conference promossa dall’International Herald Tribune, un evento annuale dedicato ai grandi temi del mondo della moda. Il tema di questa edizione era l’influenza del Mediterraneo e dell’Africa nelle tendenze della moda del futuro. Sul palco si sono alternati come relatori ospiti del calibro di Jean Paul Gautier, Franca Sozzani, Renzo Rosso, Bono Vox, Suzy Menkes, Vivienne Westwood, Donatella Versace, Valentino... in pratica, il gotha della moda internazionale. Anche per questi eventi la chiave è stata la personalizzazione di tutti i momenti, dai rinfreschi ai pranzi a tema, alle decorazioni, ai personal gift per gli ospiti». Una struttura prestigiosa offre sicuramente grandi possibilità per rendere esclusivi spazi e atmosfere; come diceva-

mo all’inizio, però, la ricerca costante è d’obbligo. La competitività non è mai un fatto acquisito, e anche una location principesca come il Rome Cavalieri deve porsi obiettivi precisi per andare incontro alle esigenze del mercato. «Nel nostro caso parlerei di un connubio tra arte e tecnologia», prosegue Ethuin. «Qualche anno fa, per esempio, abbiamo rinnovato il nostro salone Cavalieri, arricchendolo sul versante tecnologico e dotandoli di un sistema di Led che consente variare a piacimento colori e illuminazione della sala; allo stesso tempo abbiamo trasportato nel salone alcune delle opere d’arte delle nostre collezioni, che conferiscono un valore e un prestigio ulteriori agli spazi congressuali. In questo senso, uno dei fronti su cui stiamo lavorando è il nostro posizionamento come art hotel, proponendoci come interlocutori anche per i professionisti che operano nel campo dell’arte. Abbiamo la fortuna di ospitare oltre mille opere, principalmente del Sei, Sette e Ottocento italiano e francese: un patrimonio che è possibile impiegare anche per dare maggior valore aggiunto agli eventi Mice». Un’ultima considerazione tutt’altro che scontata: «Abbiamo iniziato a lavorare in questo segmento soprattutto per i privati, per poi scoprire che anche il b2b era fortemente interessato a questo aspetto». Chiediamo infine al direttore del Rome Cavalieri di descriverci come si sta evolvendo il mercato dal suo punto di vista, e quali sono le realtà che si stanno affacciando sulla scena Mice italiana: «La nostra clientela per gli eventi è in buona parte internazionale, direi per circa due terzi. Abbiamo assistito a un forte ritorno degli Usa negli ultimi diciotto mesi, con prenotazioni già in agenda per il 20142015. Anche Inghilterra e Germania sono state molto presenti. La vera novità, se di novità si può parlare, è sicuramente rappresentata dal mondo asiatico: nel 2012 abbiamo ospitato due o tre grandi eventi con committenza indiana e cinese, segno di una nuova tendenza in atto. Il brand Waldorf Astoria, di cui siamo parte, sta crescendo molto in Oriente, basti pensare alla recente apertura a Shanghai, a cui ne seguiranno nell’immediato futuro altre tre in Cina e una a Dubai: questo, insieme al fatto di appartenere a un network tanto prestigioso, crea delle basi per attrarre in Italia sempre più eventi di portata globale». DA OSPITI A PROTAGONISTI L’unicità è un elemento essenziale e sempre più caratterizzante per il segmento del lusso anche nelle parole di Andrea Righetto, direttore commerciale del Bagni di Bormio Spa Resort, che sottolinea anche l’importanza di un elevato


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LUSSO livello nella gestione del personale e della formazione interna per chi eroga un determinato tipo di servizi: «In generale mi sembra che la cosiddetta “crisi” si stia rivelando un difficile percorso ad ostacoli ma anche un’opportunità che ogni settore produttivo dovrebbe cogliere per migliorare gli standard della propria produzione o servizio offerto e per far esaltare le proprie eccellenze. In un settore come quello turistico (e specificatamente nell’hôtellerie di lusso con servizi rivolti alla meeting industry), dove l’esperienza emozionale è parte decisiva della consumazione del servizio, lo staff che offre tali servizi è il cardine di ogni considerazione. Il fattore umano in tutti i suoi aspetti è ciò su cui puntare se si vuole arrivare all’eccellenza che questo settore richiede, sia che si parli dell’ambito dell’hôtellerie in generale o di qualsiasi altro servizio integrativo del viaggio. È in questo momento che emergono le aziende che attuano programmi di formazione e fidelizzazione del personale, che mettono al centro del loro business sia il cliente sia il proprio staff». Come Serge Ethuin, Righetto non ha dubbi: quello che il mercato richiede sempre di più ai player del segmento del lusso è la capacità di regalare esperienze esclusive, memorabili e irripetibili, estetizzando al massimo il soggiorno e la fruizione dei servizi correlati. «Quello che mi sembra un trend fondamentale è la differenziazione tra il cosiddetto mercato del “lusso” e quello del

“lusso-lusso”, con quest’ultimo settore giocato per ora da player non italiani. Anche in questo momento mi sembra sia la domanda che faccia il mercato e noi dell’offerta che, mediamente, ci adeguiamo ad esso. Consideriamo poi che la concezione di lusso è sempre più legata al concetto di tempo e di esclusività; qui vedo molte aziende del settore che offrono esperienze uniche e difficilmente ripetibili, proprio per dare quell’allure di esclusività a ciò che il cliente richiede; non che questo sia una novità nel campo dell’offerta dei servizi di lusso ma sicuramente sta diventando un plus che differenzia il mercato; il prodotto taylor made non è più una richiesta ma una necessità». Per chi opera in un segmento ancora più particolare come quello del wellness, l’esclusività è un plus che dev’essere costruito sia sul lato dei servizi per il business sia su quello dichiaratamente leisure. «Chi arriva nei nostri due hotel cerca la possibilità di un’esperienza multilivello, che possa coniugare non solo una “awesome location” che ti consente di essere all’interno di uno dei più grandi Parchi Naturali d’Europa, lo Stelvio, ma anche di usufruire di servizi wellness assolutamente outstanding e personalizzabili. Ad esempio, possiamo contare su una location esclusiva come la grotta sudatoria, scavata dai romani nel primo secolo avanti Cristo per ricercare la fonte d’acqua termale, che può essere tranquillamente riservata per un evento. Il nostro

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ANDREA RIGHETTO, direttore commerciale della Bagni di Bormio Spa Resort: «Nell’hôtellerie di lusso, dove l’esperienza emozionale è decisiva, è lo staff il cardine di ogni considerazione. È in questo momento che emergono le aziende che attuano programmi di formazione e fidelizzazione del personale, mettendo al centro sia il cliente sia il proprio staff»

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Una lussuosa imbarcazione della flotta di C.Boat. Un format tipico offerto dalla società prevede brevi crociere in Sicilia o in Sardegna, con visite guidate, menu tipici, sport acquatici e altre attività di team building richieste dai clienti, quindi tutto assolutamente su misura

MAURO CORVISIERI, amministratore delegato di C.Boat: «La crisi ha sicuramente fatto calare le richieste, ma noto anche una maggiore ricerca di qualità, sia sul lato della produzione in cantiere sia sul lato charter. Come dire che se in questo momento decido di fare un investimento, esigo il maggiore ritorno possibile; esigo la perfezione»

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claim, “feel the difference”, riassume ciò che per noi la domanda di “lusso” richiede in questo momento: personalizzazione ed esperienze uniche». Il mix tra esclusività e funzionalità, racconta Righetto, è sempre particolarmente apprezzato, specie quando ha la possibilità di essere collegato anche ad altre attività ricreative, a loro volta predisposte su misura per le esigenze del cliente. «Mi viene in mente un evento di una multinazionale giapponese con sede a Milano che organizzò a Bormio una riunione del board con la dirigenza della sede di Tokio, chiedendo la possibilità di abbinare natura, acqua – la nostra acqua termale – e visita a qualcosa di culturale (Bernina Express da Tirano a St Moritz e ritorno, con visita di alcune ville del lago di Como). Quello che poi viene richiesto è che il servizio alberghiero sia senza sbavature, e che il servizio extralberghiero lo sia altrettanto». LA PERFEZIONE A OGNI COSTO Sulla stessa linea anche Mauro Corvisieri, amministratore delegato di C.Boat, società specializzata nella costruzione, vendita e noleggio di yacht full-comfort, adatti a ospitare ogni genere di evento: la crisi ha fatto calare le richieste del mondo corporate, ma ha in compenso innalzato le aspettative di chi decide di investire in un format di evento senz’altro esclusivo. «I nostri servizi sono stati finora molto apprezzati per l’incentive, sia in veste di organizzatori diretti sia di fornitori a terzi. Un format tipico prevede la piccola crociera o anche una singola giornata a

bordo in Sicilia o in Sardegna, con visite guidate, menu tipici, sport acquatici e altre attività di team building richieste dai clienti. Fornire un servizio su misura è sempre fondamentale. In alcune occasioni abbiamo provveduto anche al transfert di alcuni dirigenti con jet privato o elicotteri, dalla loro città di partenza al punto di imbarco. La crisi ha sicuramente fatto calare le richieste, ma noto anche una maggiore ricerca di qualità, sia sul lato della produzione in cantiere che sul lato charter. Come dire che se in questo momento decido di fare un investimento, esigo il maggiore ritorno possibile; esigo la perfezione. Questo aspetto era ovviamente presente anche prima, ma negli ultimi anni è diventato prioritario. Il processo di scelta di un bene o di un servizio è diventato accuratissimo, ci si accontenta sempre meno, e se da un lato si è andati incontro a un contenimento dei prezzi per mantenere la competitività e adeguarsi al mercato, dall’altro lato bisogna giocare in anticipo sulle aspettative dei clienti, per offrire loro il meglio in ogni occasione. Faccio un esempio che può sembrare irrilevante, ma non lo è: sulle nostre imbarcazioni, il personale di bordo viene formato per andare incontro a tutte le esigenze degli ospiti con massima cura del dettaglio, anche nel modo di porgere l’asciugamano a chi risale dopo un bagno, nel modo di accogliere il cliente, di andarlo a prendere in aeroporto, e così via. È il servizio che fa la differenza nell’esperienza di ciascuno di noi, e fa sì che ci si possa sentire protagonisti di quel particolare momento».


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Toglietemi tutto, ma non i miei l

Se nel mercato Mice, il lusso di casa nostra stringe i cordoni della borsa, l’Italia degli eventi può ancora contare sugli incentive... almeno su quelli che provengono dall’estero, forse anch’essi un po’ meno rampanti negli ultimi mesi, ma pur sempre in crescita GIULIO CARLONI

immobiliare non batte chiodo, l’auto sprofonda, l’arredamento piange… L’ l’osservatorio del Cerved, nei primi nove mesi del 2012, registra l’uscita dal mercato di 55mila aziende, picco negativo dell’ultimo decennio, e secondo la Banca d’Italia entro fine anno un’impresa su tre avrà fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni, incrementando ulteriormente quel 21,8 per cento già definito preoccupante

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nel 2011. Tutto negativo, ovunque? Neanche per sogno. Per la moda di lusso, ancora una volta, i risultati sono in crescita. A confermarlo sono i dati ufficiali di Pambianco Strategie d’Impresa, col confronto tra il prezzo dei titoli al 30 dicembre 2011 con quelli al 29 giugno 2012. Aziende come Ferragamo, Benetton, Luxottica e Marcolin (produttori d’occhiali delle griffe più prestigiose) e Brunello Cucinelli guidano le classifiche italiane, attestandosi anche ai vertici d’Europa, lasciando dietro sé marchi importanti come Hugo Boss e Inditex. Le azioni di Ferragamo e Tod’s sono cresciute raggiungendo valori record (+60,5 per cento e +24,6 per cento rispettivamente). Nonostante il periodo di crisi e la debolezza strutturale della Borsa italiana, l’in-


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dustria del lusso continua a regalarci ottime performance ed esportazioni da record; la crescita del Pil cinese e la domanda di prodotti di qualità, con una forte identità e tradizione, da parte di facoltose nicchie di mercato orientali ha dato una marcia in più alle vendite. Del resto, non è solo l’Italia a vivere questo fenomeno. Uno studio Frontier Economics commissionato da Eccia – l’Alleanza europea per industrie culturali e creative composta dalle cinque maggiori associazioni europee attive nel settore lusso –, presentato in giugno, aveva sottolineato «l’importanza del settore del lusso europeo come un fattore chiave per i posti di lavoro europei e la competitività», poiché i marchi europei rappresentano oltre il settanta per cento del mercato mondiale

L’ERA DELL’UNDERSTATEMENT Dunque, lusso=economia che tira e posti di lavoro, e allora viva il lusso? Oddio, un certo senso di colpa aleggia. In un Paese che ormai da più di cinque anni ha problemi seri d’occupazione, che sta tirando la cinghia tanto da veder calare anche gli acquisti alimentari (e i discount guadagnare terreno nei confronti della Gdo tradizionale), esibire il lusso può sembrare fuori luogo, e soprattutto controproducente, ai fini fiscali... perché rischiare un controllo della Finanza... Una certa sobrietà si sta diffondendo, ma molto spesso è solo di facciata. Un’indagine condotta da Immobiliare.it con LuxuryEstate.com, pubblicata a metà dicembre 2012 su Huffingtonpost.it, ha considerato oltre 25mila annunci di case di lusso distribuiti in 23 nazioni diverse. Quasi incredibilmente, le nazioni in cui la ricerca di immobili vede il maggiore incremento sono la Grecia (+8 per cento), la Russia (+6 per cento) e l’Italia (+5 per cento). Dunque, la domanda d’abitazioni di lusso proviene sì da nazioni agiate come gli Usa, l’Uk, la Svizzera e la Germania, ma anche da Paesi in crisi in cui un numero cospicuo di cittadini abbienti vuol porre al riparo i propri averi all’estero: la domanda generata da acquirenti italiani, spagnoli e persino greci ne è appunto la riprova. Anche se per molti questa è fonte di disappunto – mentre c’è chi fa sacrifici, vi sono privilegiati che spostano risorse oltre confine per non pagare le tasse – occorre riconoscere che così è la realtà delle cose, e i paradisi fiscali proprio da questo traggono la loro fortuna (a scapito di chi correttamente versa i tributi dovuti al suo Paese).

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del lusso. Il settore esporta il sessanta per cento della sua produzione, che rappresenta oltre il dieci per cento di tutte le esportazioni dall’Europa.

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GILLES MORANGE, fondatore di Promoconvention e Chief Creative Officer di Input Group: «Il vero lusso non ha poi bisogno di comunicare tanto, anzi, è esclusivo e selettivo per natura… E non è affatto detto che per un prodotto lussuoso servano eventi dal budget proibitivo. Tutt’altro: a volte sono piccole attività di nicchia, molto raffinate, a vincere la fiducia del committente».

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COME COMUNICARE IL PRESTIGIO Indubbiamente, la sempre più ampia forbice fra chi ha e chi non ha larghi mezzi ha finito per influenzare anche il modo di comunicare dei marchi del lusso. Gilles Morange, fondatore di Promoconvention e Chief Creative Officer di Input Group, che nella sua carriera ha ideato e realizzato centinaia d’eventi per marchi di prestigio in molteplici settori, dai beni durevoli come l’automobile a quelli di consumo della profumeria e della cosmetica, analizza con chiarezza ciò che sta accadendo. «Il vero lusso non ha poi bisogno di comunicare tanto, anzi, è esclusivo e selettivo per natura. Lavoro da tanto tempo per Mercedes-Benz, che nel mondo dei motori è senz’altro un marchio al vertice. Bene, sono pochissimi gli eventi organizzati per i modelli al top; chi li deve conoscere, li individua comunque e sa come farne la prova. Diverso il caso dei modelli d’attacco, cerniera fra il mondo del fasto e quello della gente più semplice. L’idea vincen-

te è stata quella d’abbinare il marchio Mercedes-Benz al mondo della moda milanese: ormai da anni, in occasione delle Settimane della Moda femminile, realizziamo il Mercedes-Benz Fashion Club, una lounge per giornalisti nella quale viene inoltre presentato il modello di punta. Nell’ultima edizione la protagonista è stata la Nuova Classe A – che è in vendita a un prezzo tutto sommato abbordabile, pur sfoggiando una stella a tre punte sul cofano. L’auto è diventata perno di un’ambientazione naturalmente grandiosa nello stile, nel design e nei contenuti: insomma, una piattaforma adeguata sia all’appeal delle auto di Stoccarda sia a quello dell’eleganza dei tessuti e dei modelli che sfilano in passerella. E non è affatto detto che per un prodotto lussuoso servano eventi dal budget proibitivo. Tutt’altro: a volte sono piccole attività di nicchia, molto raffinate, a vincere la fiducia del committente. Penso per esempio al lancio di “Floreale”, un profumo di Issey Miyake a base di rosa, lo scorso anno: per legarlo a un concetto d’élite, abbiamo fatto un accordo con i più raffinati fiorai di design di cinque città italiane, che ne distribuivano un campione a chi acquistava un mazzo di rose. Una “piccola promozione”, certo: ma capace di mettere in luce la nuova essenza in modo sicuramente più personale e impattante di quanto si sarebbe potuto fare in profumeria, mescolati fra chissà quante proposte concorrenti». Morange ricorda come per gli eventi creati a beneficio dei prodotti di lusso, durevoli o fungibili che siano, serve comunque un linguaggio particolare, un mix d’eccellenza che si misura in termini d’eleganza della location, prestigio del catering, raffinatezza nel design degli allestimenti, persino nella bellezza delle hostess e nella qualità superiore d’ogni piccolo particolare. Il lusso


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Nel cuore della Costa Smeralda a Porto Cervo, sinonimo di lusso, privilegio, esclusività.

Il Colonna Resort si estende su un’area verde di circa 60.000 metri quadri, in prossimità della spiaggia di Cala Granu, a Porto Cervo Nord. Costruzione, mare e natura si integrano creando un unico palcoscenico di rara bellezza. Le 250 camere, tra cui Standard, Deluxe e diverse tipologie di Suites, con balcone o terrazzo, sono quasi tutte vista mare; lussuosamente arredate e dotate di ogni comfort. Completano la struttura 2 ristoranti, 3 bar; le piscine, tra le più grandi in Europa ad acqua di mare, con solarium, cascate d’acqua, isole e angoli con idromassaggio; sono collocate a diversi livelli incastonate nelle rocce granitiche sarde si estendono dalle camere fino al mare. Il Resort comprende inoltre un Tennis Club con diversi campi ed un campo scuola per la pratica del Golf, oltre a diverse boutiques, centro benessere, sale polivalenti per riunioni o conferenze fino a 650 posti a sedere; solarium a mare su tratti riservati di spiaggia. Posti auto privati anche coperti.

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ELISA DAL BOSCO, Head of Communication & Pr di Alessandro Rosso Marketing & Communication srl: «Nell’hôtellerie di lusso è fondamentale proporre un concetto nuovo e unico di ospitalità: home away from home. Così il 7 marzo 2007 è nato il Seven Stars Galleria. E per gli eventi, invece, a Milano utilizziamo Le Sale del Re, attigue al Seven Stars Galleria: gli antichi saloni usati dai monarchi sabaudi»

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SE IL VERO PRIVILEGIO È CAMBIARE… …ma non ci sono più risorse per acquisti compulsivi da fashion victim, niente paura: si affitta. Nell’era dei temporary shop e dei contratti di lavoro flessibili, si moltiplicano i siti che noleggiano abiti e accessori firmati. Poter sfoggiare per una settimana una borsa di Gucci autentica o un paio di riconoscibilissime (e invidiate) Louboutin di vernice nera, con tacco a stiletto e suola vermiglia di prammatica, costa come una cena al ristorante. Si salta la cena fuori, perbacco, pensano molte signore: ci guadagna anche la linea!

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aspira alla perfezione, dà piacere proprio in quanto eccezionale e ineguagliabile; se adesso, a fronte della crisi, molti hanno imparato a farne a meno, non è che ci si sia all’improvviso convertiti a una vita più sobria. Per motivi etici, o persino per un po’ di senso di colpa, si preferisce rinunciare al superfluo che dà nell’occhio… in fondo, a colpo d’occhio un buon vestito gessato di Boggi e uno assai più pregiato di Ermenegildo Zegna non sembrano neppure così diversi… «Ma quando i soldi torneranno a girare, c’è da scommettere che chi potrà permetterselo tornerà a gratificarsi appieno: e l’abito sartoriale di lusso sarà anche espressione di fiducia nel domani», conclude.

GLOBALIZZAZIONE & TOP CLASS Già, quando i soldi torneranno a girare: ma quando? Nelle previsioni sull’andamento del Paese rese pubbliche a dicembre 2012, il presidente della Confindustria Giorgio Squinzi ha affermato: «L’uscita dalla crisi è spostata più in là nel tempo, rivedremo un segnale positivo del Pil soltanto verso gli ultimi mesi dell’anno prossimo, per andare a una ripresa abbastanza lenta nel 2014». Chi è incline al pessimismo potrebbe compiere gesti inconsulti; per fortuna, c’è anche chi punta sull’ottimismo della volontà, e in base a quello agisce. «C’è grande incertezza all’orizzonte. Gli scenari nazionali e internazionali cambiano velocemente. Ma io so, anzi ne sono certo, la crisi finirà. Sono finite tutte. Noi ci saremo, voi ci sarete» ha affermato con passione e convinzione Alessandro Rosso, presidente di Alessandro Rosso Group parlando agli esponenti delle cento aziende riunite al Chia Laguna Resort per la convention del Gruppo in ottobre. E se c’è un operatore che sul lusso ha puntato, è sicuramente lui. All’Alessandro Rosso Group fa capo il Seven Stars Galleria, il primo e unico hotel sette stelle d’Italia. «Il primo obiettivo è stato quello di proporre un concetto nuovo e unico di ospitalità: home away from home», spiega Elisa dal Bosco, Head of Communication & Pr di Alessandro


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LUSSO Rosso Marketing & Communication srl. «Così il 7 marzo 2007 è nato il Seven Stars Galleria: un hotel improntato all’eccellenza negli ambienti, nel décor e nel servizio. È una location inimitabile, non riproducibile altrove, all’interno di un monumento storico come la Galleria Vittorio Emanuele II. Il design interno, curato dall’architetto Ettore Mocchetti, ricrea l’atmosfera di una dimora di lusso. Basti pensare che tutte le suite godono di una impareggiabile vista all’interno della Galleria e dispongono del servizio maggiordomo riservato. All’interno dell’hotel ci si sente a contatto con la Storia, un’autentica Storia Italiana: tra sacro e profano, tra il Duomo e La Scala, tra religione e musica». Ovvio che una location così potesse risultare una carta vincente per incentive d’altissimo livello o per eventi particolari destinati a un pubblico selezionatissimo. «Per gli eventi dei clienti del settore lusso, spesso a Milano utilizziamo Le Sale del Re, attigue al Seven Stars Galleria: gli antichi saloni usati dai monarchi sabaudi», prosegue la dal Bosco, che illustra un nuovo ramo dell’attività del Gruppo. «Oltre a offrire servizi adeguati alle esigenze dei big spender locali, dall’estate del 2012 è operativa Alessandro Rosso China, con sede a Shanghai e prossimamente anche a Pechino. La nuova società si propone come partner specializzato ai Tour Operator cinesi che operano nel settore lusso per l’organizzazione di viaggi rivolti ai grandi manager alla scoperta del “made in Italy’’: bellezze storiche e architettoniche, ma anche cultura e stile di vita di un’Italia vista fino a oggi solo di passaggio verso altre nazioni in Europa». LUSSO ESTREMO... ORIENTE Insomma: se il lusso di casa nostra stringe i cordoni della borsa, andiamo a cercarci quello della Cina, forse anch’esso un po’ meno rampante, negli ultimi mesi, ma pur sempre in crescita. Ma che esigenze avranno i clienti più affluenti dell’Estremo Oriente? Che cos’è il lusso, per i cinesi? A dire il vero, sembra che la globalizzazione abbia reso piuttosto omogenea la richiesta. I cinesi ricchi acquistano abiti e accessori made in Italy o made in France, vetture tedesche, orologi svizzeri, whisky scozzese. Amano i marchi di pregio e a volte li comprano: come han fatto con la Volvo o col gruppo Ferretti, il maggiore fabbricante mondiale di yacht di lusso, acquisito dal principale produttore cinese di bulldozer. E se decidono di realizzare direttamente articoli di lusso… magari lo fanno in Europa, dove c’è il know-how necessario. A Pechino è stata lanciata una griffe di abbigliamento maschile di lusso chiamata Sheji: la proprietà è cinese, ma è fabbricata in Italia. La start-up (il nome italiano è Sorgere) appartiene alla controllata statale China Garments, che produce in Emilia nei laboratori della Raffaele Caruso.

PAROLA DI GURU Diego Dalla Palma: “Costumista, scenografo, imprenditore, profeta del make up made in Italy”, lo definisce Wikipedia. Potremmo continuare con “personaggio televisivo, consulente d’immagine, scrittore” e con chissà quante altre etichette, perché il nostro è un vulcano di creatività mai doma. A lui – che nel mondo della bellezza e dello chic è un opinion leader – abbiamo chiesto come si sta evolvendo il concetto di lusso. «Purtroppo si va in direzione equivoca, il lusso diventa ostentato, si sta involgarendo. Pochi eletti hanno capito che è in primis una qualità intrinseca. Un tempo, le persone di classe portavano d’estate un vestito di buon taglio e d’ottimo lino, un cappello di panama, una scarpa fatta a mano. Ora, per sentirsi à la page serve una griffe che qualifichi l’abito o l’accessorio. Ma se è indispensabile l’imprimatur d’uno stilista per rassicurare l’acquirente sul fatto che si tratta di lusso vero – e allora va esibito – vuol dire che c’è un deficit culturale, che manca il senso dell’individualità e la consapevolezza di uno stile proprio. Si confonde la bulimia d’orpelli firmati con l’eleganza, la pomposità con la distinzione. Lusso vero è avere una propria unicità riconoscibile e riconosciuta: come Marella Agnelli, ormai anziana ma perennemente raffinatissima, con quella collana etnica sempre uguale che ormai è parte integrante della sua icona, su quel collo alla Modigliani». Obiettiamo che lui stesso, in fondo, quando partecipa come ospite a convegni e convention – e accade spesso – diventa un elemento di questo meccanismo, perché i partecipanti che assorbono la parola del guru allontanano la capacità d’avere un pensiero proprio. Dalla Palma rettifica: «Vero, ma io mi prendo il lusso d’essere coerente, di non dire altro che quel che penso, d’esprimere la mia verità. Il mio lusso è essere me stesso. E se qualcuno prende esempio, siamo già sulla buona strada».

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DIEGO DALLA PALMA, costumista, scenografo, imprenditore, profeta del make up made in Italy: «Purtroppo il lusso sta diventando ostentazione, si sta involgarendo. Ora, per sentirsi à la page, serve una griffe che qualifichi l’abito o l’accessorio. Ma se è indispensabile l’imprimatur d’uno stilista, vuol dire che c’è un deficit culturale»

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Eventi senza tempo Tra paesaggi incantevoli, il Lido Palace di Riva del Garda offre al Mice soluzioni esclusive. L’eccellente cucina, la spa e le opportunità di post congress sono impareggiabili A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ove la natura offre paesaggi emozionanti e le alte rocce a strapiomD bo si riflettono nel lago, a Riva del Garda, una delle località più belle e suggestive della sponda trentina del Lago di Garda; qui sorge il prestigioso Hotel Lido Palace, albergo di categoria cinque stelle lusso, non a caso affiliato a The Leading Hotels of the World, tra le più grandi selezioni internazionali di hotel di lusso sparsi nel mondo. Il Lido Palace si presenta ai suoi ospiti con uno stile unico e inconfondibile, capace di combinare servizi assolutamente moderni e all’avanguardia con l’eleganza e la forte personalità che gli provengono dal suo passato, allorché era la meta prediletta di ospiti e personaggi illustri durante la Bella Époque. L’hotel era stato infatti concepito – e inaugurato nel 1899 – per rivaleggiare con i

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Hotel Lido Palace HHHHHL Riva del Garda (Tn) Numero totale camere: 42 | Ristoranti: 2 | Posti: max 180 (con Ristoranti uniti) | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 50/60 posti | Capienza sala minore: 8/10 posti| Saletta segreteria | mq di aree espositive: 140 | Possibilità organizzazione post congress migliori alberghi che sorgevano allora in tutta Europa; mentre oggi, dopo un’attenta e completa opera di ristrutturazione, non solo ha mantenuto intatto il fascino del suo volto liberty originario ma ha saputo, in più, cucirsi addosso un nuovo abito dal taglio spiccatamente tecnologico e contemporaneo. MEETING SENZA STRESS Immerso nella quiete di uno splendido parco secolare di oltre tre ettari, il Lido Palace offre ai suoi ospiti 42 ampie camere, tra cui sei suite e sei junior suite, dotate di ogni comfort e di vista mozzafiato sulle montagne circostanti e sul lago, due accoglienti e sfiziosi ristoranti (per 180 posti complessivi) diretti dallo chef stellato Giuseppe Sestito, tre luminose e funzionali sale meeting, una piscina interna e una esterna e una maestosa spa, la Centoundici, che propone un’ampia scelta di trattamenti di bellezza e di remise en forme, oltre che percorsi individuali e di coppia per esperienze personalizzate in grado di coinvolgere tutti i sensi. La


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IL PIACERE DEL POST CONGRESS Dopo un incontro di lavoro, niente di meglio che godersi le opportunità di svago che una venue è in grado di offrire. Nel caso del Lido Palace di Riva del Garda c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dai piaceri culinari de Il Tremani e il Re della Busa alle serate in compagnia sotto le volte del Balì Bar, dai “centoundici” motivi di benessere propo-

location, con le sue molteplici opportunità, i suoi spazi eleganti e attrezzati (compresa un’area per esposizioni di 140 metri quadrati), i servizi professionali e il personale qualificato di supporto, si presta alla perfezione per organizzare eventi, convegni e meeting di qualsiasi tipo: dai ricevimenti di gala alle colazioni di lavoro ai coffee-break, dai briefing aziendali ai team building, dagli executive board più riservati alle presentazioni di prodotto, conferenze stampa e corsi di formazione. In particolare, l’offerta esclusiva dedicata al congressuale si compone delle sale Albola, Adige e Sarca, tutte dotate di connessione internet wi-fi, strumentazioni di ultima generazione, videoproiettori, schermi al plasma, lavagne magnetiche e saletta segreteria di servizio. La prima delle tre sale, la più picco-

la, si affaccia sul parco su due lati ed è particolarmente adatta per allestimenti ad aula o a ferro di cavallo, costituendo l’ambiente ideale per riunioni di lavoro da otto-dieci persone. La sala Sarca, con una superficie di 47 metri quadrati e dotata di un grande tavolo ovale, può ospitare a sua volta incontri fino a un massimo di 14 partecipanti, mentre la sala Adige, con i suoi 65 metri quadrati, è la più grande e servita dell’hotel: le sue ampie finestre su un lato, le dimensioni profonde, le sedie comodamente disposte a platea dotate di ribaltina a scomparsa e il tavolo relatori fornito di microfoni la rendono perfetta per incontri e convegni fino a sessanta partecipanti, immersi piacevolmente in una cornice di natura e relax.

sti dalla sua raffinata spa alle infinite possibilità di trekking e biking avventurandosi fra il lago e la montagna. E poi ancora: tennis, golf, arrampicata, vela, ma anche visite di carattere storico, grandi eventi musicali e, nelle vicinanze, il Castello d’Arco, il Mart di Rovereto, il Vittoriale dannunziano o la magica Arena di Verona.

Un contesto naturale affascinante, una proposta gastronomica stellata e un’accogliente spa: il Lido Palace ammalia la meeting industry

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Parola d’ordine: problem solving Qual è il vero “valore” di una location per eventi? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Elisabetta Sbisà, Congress Manager di Corte Bracco dei Germani A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

a concorrenzialità del prezzo non è l’unico parametro di confronto che «L dovrebbe determinare la scelta di una location; sono altre le metriche di valutazione che dovrebbero orientare i meeting planner, in primis la capacità – intesa sia come abilità dello staff sia come skill della struttura – di risolvere i problemi più diversi». È questo, in estrema sintesi, il pensiero di Elisabetta Sbisà, Congress Manager di Corte Bracco dei Germani, una delle più raffinate e funzionali location per eventi della Puglia, sorta dal recupero di un antico monastero del XVIII secolo a Corato, non lontano da Bari.

ELISABETTA SBISÀ Congress Manager di Corte Bracco dei Germani «Quando viene promessa l’eccellenza, poi bisogna davvero contare su una struttura realmente completa a tutto tondo, compreso un team eccezionale»

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LA PROMESSA DELL’ECCELLENZA Se diamo per scontato che tutte le venue italiane pensate o riprogettate per il mercato Mice siano in grado di offrire sale meeting opportunamente attrezzate, oltre ovviamente a una ristorazione di buon livello e infine (quando ci sono) camere accoglienti e confortevoli, diventa normale guardare al prezzo per effettuare una scelta. L’efficienza, la professio-

nalità, la problem solving attitude, sono skill non verificabili a priori, tanto più che ciascuna struttura dice di se stessa: “Io sono in grado di fornire servizi d’eccellenza a 360 gradi”. Ma sarà poi davvero così? «I cosiddetti “servizi d’eccellenza” – prosegue Elisabetta Sbisà –, essenzialmente sono riconducibili a due tipologie: i servizi standardizzabili, ancorché di vera eccellenza, e quelli davvero tailor made, cioè altamente personalizzati, che sono di categoria nettamente superiore, come è facilmente immaginabile. Il punto è che se offro un servizio standard, per quanto sia di assoluta qualità, appena esco dal seminato di un certo tipo di eventi, non so più come comportami perché, appunto, ho standardizzato il servizio. Viceversa, quando viene promessa l’eccellenza – e Corte Bracco dei Germani la promette consapevolmente, ndr – poi bisogna davvero contare su una struttura realmente completa a tutto tondo, e su un team di professionisti estremamente preparati, eclettici, duttili e anche capaci di soddisfare tutte le richieste del cliente, comprese le più inattese». Corte Bracco dei Germani, come può testimoniare chi si è avvalso della sua ospitalità, possiede entrambe queste


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Corte Bracco dei Germani Corato (Ba) Numero totale camere: 5 | Ristoranti: 2 | Posti: fino a 1.000 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000 | Possibilità organizzazione post congress

caratteristiche: è una struttura elegante e di fascino, e al contempo è anche moderna e fornita di tutte le dotazioni tecniche e logistiche necessarie per far fronte alle più diverse esigenze; in più, dispone di uno staff competente – sia il team dedicato al congressuale sia quello che si occupa del banqueting –, il più delle volte capace di prevedere l’imprevisto, e di porvi rimedio con rapidissima efficacia. Prova ne sono le numerose manifestazioni, non strettamente congressuali, cui Corte Bracco dei Germani ha fatto da cornice fronteggiando situazioni per nulla comuni ai canonici meeting aziendali.

di sapere fin dall’inizio se ciascun magistrato si presenterà con due uomini di scorta, perché quaranta coperti non si materializzano dal nulla con un batter di ciglia. E se è previsto l’arrivo di un TIR, attrezzato come spazio espositivo mobile, sarebbe opportuno verificare che la location disponga di aree di parcheggio idonee e con facilità di ingresso e manovra. Ecco, quando dico che il vero servi-

Corte Bracco dei Germani è una struttura elegante e di fascino, e al contempo è anche moderna e fornita di tutte le dotazioni tecniche e logistiche necessarie per far fronte alle più diverse esigenze; in più, dispone di uno staff preparatissimo

LA MISSION: FAR SÌ CHE TUTTO FILI LISCIO «Talvolta il cliente dà per scontate situazioni che invece andrebbero dichiarate e discusse fin dall’inizio. E in altri casi, invece, è il primo a ignorare l’esistenza di dettagli tutt’altro che trascurabili. Il risultato è che spesso si deve porre rimedio a imprevisti che si potevano tranquillamente prevedere. In ogni caso, la nostra mission non cambia: dobbiamo far sì che tutto fili liscio», precisa Elisabetta Sbisà. «Mi spiego meglio: se si organizza un convivio al quale parteciperanno venti importanti politici o magistrati, è il caso

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LE 10 DOMANDE CHE VORREI «Rimango stupita – ci racconta Elisabetta Sbisà – quando per esempio chiedo al cliente che avrei bisogno di conoscere il tipo di attrezzature di cui presenteranno il funzionamento durante l’evento, il voltaggio e l’assorbimento elettrico necessari a metterle in moto, mi dicono: “Sa che ha ragione a farmi queste domande?”. Il che mi fa sospettare che tanto zelo, che io chiamo semplicemente “professionalità”, è come l’araba fenice: sì, ne parlano tutti, 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

ma pochi l’hanno vista davvero. E invece dovrebbero essere proprio i committenti i primi a farci domande per valutare l’idoneità della struttura: avete un catering interno? Siete in grado di servire un gala dinner per 500 persone in un’ora? Quanti posti-auto avete? Sono mille le domande che vorrei sentirmi rivolgere, aiuterebbero a far comprendere meglio i nostri plus, a predisporre la programmazione dell’evento e a valutare la consistenza dell’offerta».

Che offerta di spazi e banqueting proponete con questo budget? Mi inviate le planimetrie con gli accessi di carico e scarico? La struttura è dedicata in esclusiva? Che disponibilità di parcheggio avete e c’è videosorveglianza? Potete garantire potenza elettrica sufficiente per i nostri allestimenti? C’è un gruppo elettrogeno? Potete servire la cena di gala a 700 ospiti in un’ora, ed è possibile in giardino? Il catering è interno e che tipo di cucina proponete? È possibile collegare in wi-fi 50 pc con banda minima garantita? Avete linee dati e telefoniche dirette esterne?

zio d’eccellenza è quello altamente personalizzabile, mi riferisco proprio a casi come questi, che a noi sono capitati e che abbiamo gestito senza difficoltà, così come abbiamo sempre gestito qualunque esigenza tecnica, sia in termini di hardware sia di software. Il motivo è semplice: siamo preparati anche a quelle dinamiche che normalmente, in un classico evento Mice, non entrano in gioco. Del resto, di palestra “fuori standard” ne abbiamo fatta molta: eventi da oltre settecento persone, concerti di star della musica, mostre di opere d’arte di inestimabile valore,

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manifestazioni sportive di altissimo livello… Corte Bracco dei Germani è rodata a questo genere di eventi, ciascuno padre di mille imprevisti dei più disparati, e ne abbiamo viste tante e tali che ci siamo allenati a prevedere tutto il prevedibile. Naturalmente studiare non basta: è anche una questione di disponibilità e di investimenti. L’eccellenza l’abbiamo “coltivata”, dotandoci dei collaboratori migliori, acquistando tecnologia di alto livello e predisponendo la logistica degli spazi. Si badi bene, non voglio dire che possiamo fare miracoli, tutt’altro. Intendo dire, però, che quando accettiamo un incarico significa che siamo assolutamente preparati a svolgerlo alla perfezione. Cerchiamo di essere sempre adeguati alla situazione e al contesto, aggiornati sulle novità e sui trend di mercato, in grado di recepire richieste e sviluppare proposte menu e allestimenti adeguati, attenti a creare atmosfere particolari e suggestive e a rispettare il budget stabilito con originalità e buon gusto. A parità di numero di portate e di prezzo, la differenza fra una location e l’altra – l’abbiamo già detto in queste pagine – la fa la qualità del servizio logistico. Che non è data solo dal numero dei camerieri, ma dalla bravura degli chef e dello staff di cucina, dalla genuinità delle materie prime, dalle tecnologie adatte a servire in tempi brevi grandi numeri di ospiti, dalla location di charme dedicata in esclusiva, dalla possibilità di decidere se servire in giardino o in sala, perché da noi il business è anche leisure Chiedo sempre al cliente la disponibilità del budget solo per avere un orientamento sul banqueting, quasi nessuno mi risponde ed è difficile trasmettere al cliente l’eccellenza semplicemente elencando un numero di portate o quotando gli spazi. Le rarissime volte che comunicano il budget, se la richiesta del committente non è equiparata al servizio offerto, preferiamo ammettere con onestà che a quelle condizioni non potremmo garantire i livelli di professionalità che noi per primi pretendiamo da noi stessi. È una questione di brand reputation: Corte Bracco dei Germani punta su un livello di qualità al di sotto del quale non vuole assolutamente scendere». A Corte Bracco dei Germani, insomma, il cliente non deve far altro che godersi il successo del proprio evento... «Non proprio, una cosa la dovrebbe fare anche lui», e un sorriso sornione si disegna sul viso di Elisabetta Sbisà. «Sarebbe a dire?», chiediamo noi. «Dovrebbe fare domande. Io mi aspetto molte domande, specialmente quelle pertinenti». «Ovvero?». «Leggete il box se volete saperlo». indirizzi a fine rivista


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Borgo Egnazia HHHHHL Savelletri di Fasano (Br) Numero totale camere: 183 | Ristoranti: 2 + beach restaurant | Posti: 60/180 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.800 di cui 1.700 al coperto e 2.100 all’esterno | Possibilità organizzazione post congress

Il lusso è premiato Due prestigiosi premi hanno confermato l’eccellenza di Borgo Egnazia, location elegante che ripropone in chiave contemporanea il sapore antico delle masserie A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

i ispira all’architettura delle masserie e dei villaggi rurali pugliesi Borgo EgnaS zia, che traduce il perfetto connubio tra contemporaneità e autenticità in dettagli che la rendono unica e la trasformano in un luogo privilegiato, già apprezzato per eventi esclusivi, party e matrimoni vip. Si tratta di una location particolare che, con le sue tre aree principali – la Corte, il Borgo e le Ville – e con le sue atmosfere immerge l’ospite in una dimensione senza tempo, sospesa tra tradizione e sobrietà, eleganza e cura dei particolari. Naturalmente con comfort lussuosi che fanno la differenza, come le tre piscine all’aperto e quella riscaldata, i due beach club e la palestra, la Vair Spa, i campi da tennis, la scuola di cucina e i quattro ristoranti. E inoltre, il campo da golf a 18 buche del San Domenico Golf, progettato dall’European Golf Design, con 6.300 metri quadrati di prati che si rincorrono tra gli ulivi secolari, lungo un tratto di costa adriatica ricco di scorci spettacolari sul mare. Considerato uno dei migliori golf d’Italia e del Mediterraneo, è valso a Borgo Egnazia il prestigio-

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so premio Italy Leading Golf Resort 2012 ai World Travel Awards assegnati lo scorso ottobre in Portogallo. «Sono orgoglioso di questo nuovo riconoscimento ai World Travel Awards – sottolinea Aldo Melpignano, proprietario e responsabile sviluppo del gruppo San Domenico Hotels – che conferma l’impegno di Borgo Egnazia e di tutto il team a offrire eccellenza in ogni ambito». Quello relativo al golf non è l’unico premio ricevuto da Borgo Egnazia: Vair, la spa di Borgo Egnazia definita da Tatler “spiritual glamour”, si è infatti aggiudicata uno dei sette premi riservati alle migliori spa del mondo ai prestigiosissimi Tatler Spa Awards 2013 ed è stata inserita nell'importante guida Tatler Spa Guide 2013. Vair è: «tra le più efficaci, meravigliose e sperimentali spa in Europa» sottolinea il Tatler. L’esclusiva guida afferma inoltre che «dopo aver provato i trattamenti, realizzi di aver trovato qualcosa di un altro mondo». Non per nulla Vair significa in dialetto fasanese “vero”. Per approfittare al massimo di tutta la sua esclusività, Borgo Egnazia propone fino a marzo il pacchetto “Be Free”, che permette di comporre il proprio soggiorno a tariffe speciali scegliendo ogni giorno un programma tra golf, benessere, natura, tradizione e creatività. indirizzi a fine rivista


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HOT TOPICS blogsurfing

Quando il punch batte la creatività desso ne abbiamo le prove: la logistica costa di più della creatività. Ma A restate calmi, non è la solita lotta di classe tra Pco e creativi, o l’eterna domanda se valga di più “l’architetto” o il “geometra”, o ancora la predica sul valore delle partnership fra competenze complementari. Stavolta sono i freddi numeri che parlano. Ma procediamo per gradi: la promessa è che imparerete qualcosa di nuovo, semplicemente navigando in rete... Del resto il web comincia a rendersi conto del valore – in termini di contatti, di click, di user, come preferite – della meeting industry. Per il bene o per il male, lo lasciamo decidere a voi. Portali come Groupon (popolare sito specializzato in daily deals) spopolano e qualcuno si deve essere fatto questa domanda: «Ma perché non vendere online anche corsi di formazione per organizzatori di eventi». E infatti, chi segue «Meeting e Congressi» avrà già letto di un’imperdibile offerta dedicata ai Pco, stigmatizzata con ironia dal nostro direttore Marco Biamonti nel suo editoriale dell’ottobre scorso: un corso che garantiva un’alta formazione professionale nell’organizzazione di meeting, congressi ed eventi in sole 15 settimane e al prezzo stracciato di 69 euro. Ebbene, Groupon si è superato! Sì, perché di recente è stato possibile iscriversi a un corso più “creativo”, appositamente studiato per gli event manager, totalmente online (quindi privo della scocciatura di dover uscire di casa), suddiviso in dieci pratici e sbrigativi moduletti, ma soprattutto capace di trasferire ai partecipanti tutto il know how necessario ad apprendere e raccogliere il briefing dal cliente, ideare la regia e (quindi l'idea creativa) fino al follow up. E il prezzo? Udite, udite: il sapere di una vita, l’esperienza dei migliori event designer del globo terracqueo ad appena 19,99 euro! Cinquanta euro meno che per diventare Pco... Ve l’avevamo detto o no che la logistica vale più della creatività? Eccone la dimostrazione. E diatribe economiche a parte, se fin qui non avete ancora riso (o inorridito) abbastanza, ecco qualche frase che descrive contenuti e obiettivi di questo preziosissimo corso (copiata e incollata senza artifici, potete

La coupon-mania ha contagiato anche la meeting industry e non mancano supersconti per iniziarsi alla magica professione di event planner. Se avete un budget risicato, buttatevi sulla creatività, diventare esperti in logistica costa di più verificare voi stessi): «Per mettere in piedi l’evento perfetto ci vogliono ospiti di rilievo, musica trascinante, location da favola, ma soprattutto la giusta quantità di bucce di arancia nel punch». Già, avete per caso servito ai vostri ospiti un banale Krug millesimato del ’95? Dilettanti! È il punch all’arancia il segreto del successo… E ancora: «Affittare location, comprare la torta, spedire gli inviti, preparare i segnaposto, scegliere la musica... quante cose da fare per organizzare una festa». Ma certo, vuoi mettere? Altro che analisi degli obiettivi, individuazione di un messaggio coerente, programmazione degli step di comunicazione e balle varie! Compra una torta buona, metti la musica giusta, et voilà, il gioco è fatto. Non è finita: «Ti piace e ti diverti un sacco ogni volta che c’è qualche ricorrenza. Perché non fare di un passatempo una professione?». Ovvio no? Perché andare a lavorare quando puoi fare l’event manager, praticamente un ex imbucato a ogni festa possibile, oggi perdigiorno professionista, tanto abile da farsi stipendiare per trascorrere le sue serate fra punch all’arancia, musica dance e gente simpatica? Ma vi rendete conto? Su una frase, però, siamo d’accordo con la descrizione dell’offerta: «Chi desidera affrontare in modo professionale questo lavoro e si appresta a entrare nel settore deve avere una solida formazione». Per l’appunto, proprio quello che si diceva, una solida formazione…

ALESSANDRA BOIARDI

Questo “Blogsurfing” ha preso spunto da un’offerta apparsa su Groupon e dedicata alla formazione per event planner www.groupon.it

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HOT TOPICS allo specchio

Semplici manager o SupereROI?

Calcolare il Roi di un evento è complesso e costoso, specie in termini di tempo, ma è l’unico sistema che distingue i buoni investimenti dagli sprechi. Ovvio che non si faccia sempre, ma stupisce che non si faccia praticamente mai. Che siano i manager ad averne paura? GIULIO CARLONI

icordate la fiaba “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian R Andersen? Nel racconto danese, a urlare che il re è nudo è un bimbo, con l’irrefrenabile sincerità dell’innocenza. Sortilegio del nome! Qualcosa del genere accade con il Roi – inteso come return on investment, non come monarca francese – di cui molto si parla

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e che molti lodano come pratica virtuosa per valutare la validità degli eventi ma che solo pochi, in fondo, si sforzano di calcolare. In effetti, la classica piramide a cinque stadi di Jack Phillips (uno dei massimi esperti al mondo sul tema della misurazione del Roi) è piuttosto complicata e lo stesso autore ammette che non sempre il gioco vale la candela: vista la complessità insita nel processo di calcolo, ci si potrebbe limitare ai primi tre livelli (valore percepito, apprendimento, applicazione delle informazioni acquisite nel corso dell’evento) e procedere ai due stadi apicali (impatto sul business conseguente all’applicazione delle informazioni acquisite e calcolo del ritorno vero e


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HOT TOPICS allo scpecchio

proprio) solo nel dieci per cento dei casi, quelli di maggiore importanza. C’era il sospetto che questa pratica fosse in realtà assai poco seguita: e a trasformare il dubbio in certezza è arrivato il “Monitor sul mercato degli eventi in Italia 2012”, ottava edizione della ricerca condotta da Astra Ricerche e presentata il 15 novembre scorso da Enrico Finzi nell’ambito del Bea Expo Festival, con i dati eclatanti riportati nel box della prossima pagina. Difficile immaginare il solenne professor Finzi nei panni d’un bimbetto innocente, ma il grido: “il Roi è nudo!” è ugualmente arrivato forte e chiaro in sala, decodificato nel suo equivalente aziendale: il Roi non si calcola perché i manager che possono decidere se farlo o meno non ne hanno affatto l’intenzione. SELEZIONE DARWINIANA «È in buona parte una questione d’inadeguatezza culturale del management» afferma Enrico Finzi. «I vertici aziendali, che hanno compreso l’essenzialità degli eventi, sulla cui organizzazione intervengono spesso direttamente, temono però un’effettiva valutazione dell’efficacia come giudizio sul loro operato e si sottraggono all’esame. Hanno mutuato dalla casta politica il malvezzo di dire una cosa e praticarne un’altra: tanti bei discorsi sull’efficienza e sull’efficacia, ma poi non li applicano a se stessi per paura di una perdita d’immagine e di consenso, che ridimensioni il mito d’invincibilità di cui talvolta amano ammantarsi». C’è però anche una parte d’intervistati che ha cercato di misurare il Roi in passato e non lo fa più… «Sì, gli ex non sono pochi. Il fenomeno si può ascrivere in parte alla crisi che taglia i budget (calcolare il Roi costa, in termini di tempo e denaro), in parte al boicottaggio da parte dell’azienda (specie se chi sta più in alto osteggia la valutazione), ma anche a un’effettiva delusione circa il metodo. Più volte gli strumenti si rivelano poco adeguati, generano imperfezioni nell’applicazione, e si sente l’esigenza d’individuare soluzioni

comuni che consentano un’agevole confrontabilità fra eventi e aziende diverse. Peraltro, anche le agenzie d’eventi non premono in genere per la misurazione del Roi: sia perché il giudizio intimorisce anche loro sia perché i soldi da destinare alla valutazione sono sottratti al budget generale». È evidente che questa situazione può però generare rischi, nel lungo periodo, e Finzi ce li ricorda. «Non misurando l’efficacia non ci sarà una sana selezione darwiniana degli eventi fra buoni, mediocri e malfatti, e non si farà crescere di conseguenza la qualità media dell’event making. Anzi, in mancanza di dati definiti è persino ipotizzabile che certe esperienze felici vengano cassate perché il management – umorale – non ne è poi così convinto, o perché uomini diversi s’avvicendano sulla stessa poltrona. Insomma: misurare la realtà serve. Non farlo, è come rifiutarsi di sottoporsi a un check up per paura della malattia». CHI PIÙ SPENDE MENO SPENDE? Concorda sul timore del giudizio impietoso rappresentato dal calcolo del Roi Marco Perrone, Associate Director della branch italiana di Protiviti, gruppo multinazionale di Risk & Business Consulting e Internal Audit. Perrone è però più fiducioso sul progressivo diffondersi dello strumento. «Già ora vediamo che le aziende con maggiore propensione alla valutazione dell’investimento sono quelle che presentano un gross margin limitato; di necessità fanno virtù, e sono assai più attente ai costi, non solo di struttura ma anche dei singoli eventi. Poi, certo, ci sono branche con una maggiore cultura aziendale, in cui i controlli di gestio-

ENRICO FINZI, presidente Astra Ricerche «È in buona parte una questione d’inadeguatezza culturale dei vertici aziendali: tanti bei discorsi sull’efficacia, ma poi non li applicano a se stessi per paura di una perdita d’immagine»

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HOT TOPICS allo specchio

DICIAMOLO CHIARO L’ultima parte dell’indagine di Astra Ricerche riguardava specificamente il Roi. Ecco ciò che evidenzia. ¢ Misurazione effettiva del Roi: nessuna 61%, saltuaria 26%, regolare 13%. ¢ 40% degli intervistati si ripropone di misurare il Roi in futuro, un 22% afferma di non pensarci affatto, né per l’oggi né per il domani.

MARCO PERRONE, Associate Director della branch italiana di Protiviti «Esistono alcune aziende che già si pongono la domanda: ciò per cui spendo serve davvero, porta valore aggiunto? La crisi, che sta erodendo ovunque i margini di guadagno, imporrà un atteggiamento più virtuoso, un approccio giocoforza concentrato sull’entità del beneficio conseguente a ogni scelta aziendale»

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¢ Il 37% adduce motivi economici (è fattibile, ma troppo costoso), una percentuale appena superiore (39%) si dichiara scettica sulla validità della misurazione in sé; un eclatante 56% afferma che si potrebbe fare ma che i decision maker si rifiutano d’eseguirla.

ne hanno tradizionalmente un livello piuttosto elevato; la farmaceutica ne è un esempio. Ma ci possono essere variazioni anche in uno stesso settore; vi sono case automobilistiche molto concentrate sugli investimenti, altre che sono focalizzate soltanto sui costi; è una questione di livello formativo che fa sì che alcune stiano attente a spendere il meno possibile, e che altre si pongano la domanda a monte: ciò per cui spendo serve davvero, porta valore aggiunto? La crisi, che sta erodendo ovunque margini di guadagno, imporrà un atteggiamento più virtuoso, un approccio giocoforza concentrato sull’entità del beneficio conseguente a ogni scelta aziendale». Molti manager, però, lamentano la farraginosità del calcolo del Roi, e la difficoltà nel tener conto di fattori non puntualmente misurabili. Perrone segnala che ci sono nuovi e più

agevoli strumenti per farlo: «Oltre al mero ritorno monetario sugli investimenti occorre considerare elementi qualitativi più sofisticati e sfaccettati. E sta proprio a noi consulenti il compito di mettere a disposizione del management aziendale tool facili da usare come il “decision support system” che abbiamo elaborato in collaborazione con AW Events, in grado di tener conto degli aspetti quantitativi come di quelli qualitativi. L’analisi del processo comincia con la decisione di fare un evento, passando dall’esecuzione per finire al survey finale; e ciascuna fase dà informazioni utili alla valutazione delle performance. Ora, questo strumento è a disposizione delle aziende che lo vogliono mettere a frutto». TROPPO COMPLICATO? Ma non tutti sono poi così convinti. Il grande limite del Roi, affermano alcuni manager, sta certamente nell’analisi dei dati per isolarne i fattori importanti e nella conversione monetaria dei fattori stessi. Se vogliamo poter misurare gli elementi qualitativi e quelli quantitativi dobbiamo individuare e predisporre già in fase di definizione degli obiettivi specifici gli strumenti di misurazione da utilizzare per ogni singolo item. Per poterlo fare dobbiamo avere chiaro in mente il fine dell’evento sin dall’inizio della sua pianificazione. Naturalmente non potrà esserci un unico obiettivo valido per e condiviso universalmente da tutti gli stakeholder coinvolti nell’evento, e gli obiettivi devono essere specifici, individualmente riferiti alle rispettive categorie di portatori di interessi che potranno, come spesso accade, esprimere interessi diversi e qualche volta addirittura in conflitto tra di loro. Bisogna allora interpretare le aspettative delle diverse categorie, rilevando la situazione ex ante e stabilendo valori attesi ex post rispetto all’evento, così da creare la condizione oggettiva di fattibilità per una misurazione che abbia significato. E poi, c’è sempre il


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HOT TOPICS allo scpecchio

GIANNI DAVI, responsabile UniCredit del Procurement Office «La strada da percorrere per arrivare a una accettazione d’un risultato ben delineato e attendibile è ancora molto lunga e nel breve non sarà possibile trarre conclusioni che non lascino adito a interpretazioni errate e fuorvianti»

problema della riconducibilità di un dato qualitativo a un valore numerico, che lascia spazio ad ampi margini di soggettività… Afferma per esempio Gianni Davi, responsabile UniCredit del Procurement Office relativamente alla categoria Events&Conventions: «Il Roi non è altro che una percentuale, un numero asettico. Sembrerebbe tutto molto semplice se i fattori fossero facilmente identificabili e circoscritti a un periodo determinato, ma non è così! Troppe le voci che compongono un evento sono “aleatorie”, ballerine, ma soprattutto è fondamentale inibire le azioni che hanno influito sul business, tenendo ben presenti tutte le altre voci che possono incidere oltre al marketing e alla comunicazione. Il calcolo del Roi nel mercato italiano (eccezion fatta forse per le filiali delle Grandi Multinazionali) è da ritenersi embrionale, o quantomeno non ancora maturo, e questa arretratezza si deve in gran parte ai tempi di lavorazione strettissimi e al fatto che molti progetti sono irripetibili, praticamente “one shot”; non ostano solo i costi elevati di rilevazione, quindi, ma anche le condizioni oggettive del mercato. Possiamo affermare che il calcolo potrebbe essere attendibile se fosse applicato a eventi new business, di supporto alla vendita, o sugli eventi di comunicazione pura. La strada da percorrere per arrivare a una accettazione d’un risultato ben delineato e attendibile è ancora molto lunga e nel breve non sarà possibile trarre conclusioni che non lascino adito a interpretazioni errate e fuorvianti. Dobbiamo identificare chiaramente i fattori e circo-

RESISTENZE PASSIVE Il “carico pesante di resistenze individuali e di sistema” lamentato il 28 novembre da Mario Monti agli stati generali della Cida – la confederazione di dirigenti, quadri e alte professionalità che rappresenta 800mila manager in Italia – si riflette dunque anche nell’ambito della valutazione degli eventi? Monti ha citato questo atteggia-

scrivere il criterio al fine di pervenire un risultato accettato all’unisono». Ancor più tranchant Andrea Baccuini, General Manager di Filmmaster Events: «Capisco il desiderio di creare supporti razionali alle decisioni manageriali, ma bisogna onestamente riconoscere che esistono campi non assoggettabili alla logica dell’aestimo ergo sum: non tutto si misura con criterio di giudizio univoco. Quanto pesa l’amore fra un uomo e la sua donna? Ci saranno forse eventi di comunicazione rivolti al consumer che danno modo di stabilire valutazioni più agevoli, anche economiche. Ma quando siamo chiamati a creare intrattenimento, emozione pura, pathos, non c’è metro che tenga». D’altro canto, bisogna ammettere, l’etimologia gli dà ragione: “emozione” vuol dire “mettere in movimento”, difficile da tradurre nella fissità di un dato circoscritto.

mento come uno degli ostacoli per il Paese, una «resistenza passiva di larga parte della società italiana che però è destinata a soccombere, altrimenti altri agiranno al posto nostro». «Altrimenti, altri valuteranno l’efficacia dei loro eventi e guadagneranno posizioni sul mercato», ammoniscono i sostenitori del calcolo del Roi…

ANDREA BACCUINI, General Manager di Filmmaster Events «Quanto pesa l’amore fra un uomo e la sua donna? Negli eventi di comunicazione siamo chiamati anche a creare intrattenimento, emozione pura, pathos. E lì non c’è metro che tenga»

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HOT TOPICS la provocazione

Albergatori disperati, chiamate il Gabibbo

Per il codice etico di Farmindustria non conta quanto si spende, ma a quale categoria appartiene l’ hotel. Etica dell’apparenza? Non del tutto: vi sono anche motivi pratici. Di cui, però, pagano il prezzo solo i cinque stelle. Salvo sensibilizzare l’opinione pubblica ALESSANDRA BOIARDI

l Mice in Italia? Quarant’anni di investimenti, soprattutto privati, per servire al Imeglio l’industria dei congressi. Con questa filosofia si è disegnata la geografia dell’Italia congressuale degli ultimi decenni, modellata su un settore che nel frattempo è diventato sempre più consapevole di sé. La meeting industry cresceva e crescevano le esigenze degli orga-

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nizzatori di eventi. Alle location si chiedeva di essere sempre più belle, più funzionali, con alti standard qualitativi e servizi ancillari variegati. Non guastava se a tutte queste caratteristiche si aggiungeva quella di trovarsi in una località turistica attraente. Così gli albergatori più “illuminati” si sono dati da fare per proporre un’offerta sempre migliore. Chi ristrutturava l’hotel, chi aggiungeva un campo da tennis e magari una piscina all’aperto, qualcuno ha pensato in grande e si è fatto pure il campo da golf, tantissimi hanno puntato sul benessere. Poi vennero i codici etici di Farmindustria e Assobiomedica e tutto fu spazzato via con un colpo di spugna.


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UN NUOVO GIRO DI VITE È l’attualità a riportare alla ribalta l’argomento dei congressi medici e delle norme deontologiche che li regolamentano: Farmindustria infatti di recente ha stretto le maglie in occasione del nuovo codice (approvato il 23 ottobre dello scorso anno), il risultato di un articolato lavoro di revisione che ha aggiornato il quadro normativo sul tema dell’Educazione Continua in Medicina e che ha coinvolto anche la riorganizzazione della parte riguardante i convegni. Come è fin troppo noto, esistevano già norme che escludevano dalla possibilità di ospitare congressi medici strutture come i cinque stelle e gli alberghi che si trovano in località prevalentemente turistiche. Niente mare d’estate e lontano dalla montagna d’inverno: una bella passata di bianco e via per sempre quella brutta reputazione da “congressi della tartina” che anni di crociere ai Caraibi e soggiorni da Vip avevano appiccicato ai convegni medici. E se non bastasse riunirsi in grigie strutture nel mezzo della landa padana o vicino al casello dell’autostrada per dimostrare di essere deontologicamente irreprensibili? Meglio abbondare: ora nel nuovo codice si legge che è vietata (punto 3.5) “l’organizzazione o la sponsorizzazione di eventi congressuali che si tengano o che prevedano l’ospitalità dei partecipanti in strutture quali resort, navi, castelli che si trovino al di fuori del contesto cittadino, masserie, agriturismo, golf club, strutture termali o che abbiano come attività prevalente servizi dedicati al benessere o spa”. Tra l’altro, non è l’unico punto a riguardare la revisione dei congressi: in altri passaggi del codice si parla anche di nuove restrizioni per congressi regionali e interregionali (sulle quali non scendiamo nei dettagli). Non si stratta di poca cosa, ma di una situazione che sfiora il paradossale e investe in pieno l’ingiustizia: chi ha “cacciato soldi” per innalzare gli standard della sua offerta viene “punito”, gli altri – anche se indirettamente – premiati. Ci si può fare qualcosa?

gressi medici, proprio in merito alla discriminazione cui sembravano fatti oggetto i cinque stelle. Nel frattempo l’Antitrust diede il proprio parere: “Escludere dall’organizzazione di eventi i cinque stelle può produrre effetti distorsivi della libera concorrenza” si leggeva in una nota ripresa dalla stampa nazionale, che però non era – da parte del garante – nulla più di un suggerimento. In particolare si auspicava che l’esclusione dei cinque stelle fosse sostituita da un’indicazione di tetto massimo di spesa che le case farmaceutiche avrebbero dovuto rispettare a prescindere dalla categoria dell’hotel ospitante. Ma si trattava, per l’appunto, di un suggerimento, nessun obbligo, da parte di Farmindustria di recepirlo. «L’ipotesi di sostituire il limite delle stelle con un meccanismo di tetti di spesa – ci ha spiegato il vice-presidente di Farmindustria Francesco De Santis – presenta delle debolezze. Trattandosi di disposizioni deontologiche, è stato necessario

FRANCESCO DE SANTIS vice-presidente di Farmindustria «Chi ci invita alla sostituzione del limite delle stelle con un meccanismo di tetti di spesa, non considera che presenterebbe grandi difficoltà di controllo da parte dei nostri organismi preposti»

ANTITRUST: «METTETE UN TETTO ALLA SPESA» La discriminazione posta in atto dalle norme deontologiche di Farmindustria e Assobiomedica aveva già attirato l’attenzione dell’Antitrust nel 2011. L’allora ministro del Turismo Maria Vittoria Brambilla contestò pubblicamente il codice etico delle due associazioni in materia di con-

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CON UN PO’ DI BUONSENSO… Prima di arrivare a una vera e propria guerra mediatica (mai auspicabile se si può trovare un accordo di pace), confidiamo nella disponibilità da parte di Farmindustria di “valutare” caso per caso almeno quelle strutture che – pur presentando servizi ancillari notevoli come spa e golf

benessere – hanno una chiara vocazione congressuale. Il che vuol dire avere, come core business, sale congressi attrezzate ed efficienti e tutti i servizi e i supporti tecnologici necessari all’organizzazione di un evento medico-scientifico. Anche per far sì che i tanti alberghi che già ospitano convegni medici non siano scoraggiati nel migliorare la propria offerta con servizi di altro genere (l’economia, ricordatevi, deve girare se vogliamo uscire dalla crisi). individuare criteri di riferimento precisi e soprattutto immediatamente verificabili per i nostri organismi di controllo. Diventa più agevole e immediato verificare, ed eventualmente sanzionare, un’azienda in base alla classificazione della location prescelta, che non analizzando punto per punto le voci di spesa. Non solo, forse ancora più importante per noi è il percepito dell’opinione pubblica». La vera preoccupazione di Farmindustria è infatti questa: «Non possiamo ignorare ¬– ammette De Santis – che quella che viene percepita come “vera scelta etica” è la strada che allontana in modo netto i corsi di formazione e i convegni medici dall’idea del lusso. E che piaccia o no, sono i cinque stelle e le strutture con ampie offerte leisure a evocarlo. Tutto il nostro lavoro, quindi, è stato svolto senza alcuna intenzione di creare difficoltà al comparto della meeting industry, ma è indiscutibile che l’esigenza di garantire il costante aggiornamento degli operatori sanitari debba coniugarsi con la necessità di assicurare la prevalenza delle finalità tecnico scientifiche degli eventi congressuali rispetto all’ospitalità in senso ampio». Insomma, non è una questione di spesa, ma di opinione pubblica. CHE FARE? «Collaboriamo da diversi anni con Farmindustria – è il commento di Mario Buscema, responsabile attività Ecm ed

MARIO BUSCEMA responsabile attività Ecm ed eventi medico-scientfici di Federcongressi&eventi «Le nuove regole deontologiche di Farmindustria sono tanto più penalizzanti quanto più si considera il periodo così delicato dal punto di vista economico nel quale viviamo»

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eventi medico-scientfici di Federcongressi&eventi –, e specificatamente sul codice deontologico era in corso fino a poco tempo fa un progetto che finalmente sembrava avvicinarsi a una conclusione. Si sarebbe infatti dovuto attivare un documento condiviso tra noi e loro che impegnava in qualche modo gli associati di Federcongressi a essere particolarmente attenti al codice deontologico di Farmindustria e viceversa. Dopo le ultime modifiche alle norme, per altro giunte senza preavviso, tutto si è fermato. Se da un lato comprendiamo il desiderio delle industrie farmaceutiche di darsi regole deontologiche, dobbiamo sottolineare che le nuove norme sono inutilmente penalizzanti, soprattutto in un periodo così delicato dal punto di vista economico». E dunque, tutti rassegnati? O ci sono forse gli estremi per attivare una procedura di intervento formale dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato? Da un punto di vista strettamente giuridico, le basi per attivare procedure che in qualche modo costringano a una revisione dei codici etici non ci sono. Ma il garante potrebbe comunque essere coinvolto ancora una volta – magari dietro una segnalazione di un singolo cinque stelle – qualora sia documentabile l’ingiusto danno patito senza poter attivare alcun meccanismo di (per l’appunto) concorrenzialità. In fondo, da qualche parte si deve pur iniziare ad aprire una breccia nell’opinione pubblica! E allora perché non dotarsi di calcolatrice, per dimostrare la miopia di scelte che si ammantano di austery e poi – conti alla mano – accrescono i costi per comprare qua e là servizi che potevano essere già inclusi? Un esempio? L’hotel cinque stelle accanto al centro congressi. Lo si evita in ossequio a un codice etico, e poi si buttano quattrini in spostamenti da e per alberghi più distanti, con un effetto collaterale mica da niente: più inquinamento da gas di scarico. Cosa direbbe, allora, la tanto temuta opinione pubblica? Chiamate il Gabibbo, contattate i grandi quotidiani, scrivete alla nostra redazione! Insomma, fate un baccano del diavolo, perché chi di opinione pubblica colpisce, di opinione pubblica (magari) perisce.


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L’Italia fuori dal radar A essere in ritardo non è un singolo volo, ma l’intero sistema aeroportuale italiano, inadeguato a sostenere l’Italia come destinazione congressuale a livelli di competitività globale. A farne le spese l’incoming e il Mice in generale, oltre alla “faccia” degli organizzatori ALESSANDRA BOIARDI

i fa sempre un gran discutere sulla competitività dell’Italia come destinaS zione Mice nei confronti del resto d’Europa e del mondo. Si guarda a modelli di convention bureau virtuosi, a politiche tariffarie illuminate, a strategie di comunicazione e di marketing territoriale così

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efficaci da trainare da sole più di tutta la cultura, la storia e la natura italiane messe insieme. Un elenco di paragoni tecnici tra Italia ed estero da cui non usciamo certo vincenti, e che non sarebbe completo se, almeno per una volta, non rivolgessimo lo sguardo al cielo. Magari per ingraziarci il nostro santo protettore (di questi tempi non rimane molto altro), ma soprattutto per soffermarci su uno degli anelli di congiunzione fondamentali per una complessa filiera trasversale come è quella travel, che impatta non poco anche sul settore della meeting industry. Il riferimento è al sistema aeroportuale italiano, il cui stato dell’arte è una nota per lo più dolente a paragone di un network internazionale e globale decisamente più efficiente. Un argomento complesso, non c’è che dire, che da un punto vista molto pragmatico coinvolge tutti noi, prima o poi vittime dei disagi che derivano dal mal funzionamento dei servizi in aeroporto. E VOLEVAMO LE OLIMPIADI… Mille storie si potrebbero raccontare su perdite di bagagli, ritardi, collegamenti mancanti. Mille denunce, come questo racconto di Paolo Missiaja, Ad e direttore generale di Medicon Italia Congressi che ci è arrivato in redazione. «È stato dif-


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HOT TOPICS la denuncia

ficile sbollire la rabbia per quello che mi è capitato di recente a Fiumicino. Era una sera di rientro dopo un lungo ponte e pioveva a dirotto. Io accompagnavo un gruppo incentive, i cui partecipanti provenivano da varie parti d’Italia. La cosa più divertente è che avevo appena finito di decantare la professionalità e il servizio offerto in particolare in questo aeroporto romano. Prima tappa la riconsegna dei bagagli, che è stata praticamente più lunga della durata di un volo a medio raggio in Europa. Da Berlino a Roma ci vuole circa un’ora e mezza, per riavere le nostre valigie abbiamo atteso un’ora e 45 minuti. Tutti i bagagli di almeno otto voli sono stati scaricati sullo stesso nastro, mentre tutti gli altri nastri di riconsegna erano fermi. Ho voluto darmi questa spiegazione: probabilmente il personale in servizio era scarso per cui si è pensato bene di concentrare tutti i voli su un’unica uscita per comodità… Per non parlare poi dello stato in cui abbiamo trovato i bagagli: fuori pioveva, a qualcuno è venuto in mente di coprirli con un telo durante il trasferimento dall’aereo? Ovviamente no, con il risultato che le valigie erano letteralmente zuppe d’acqua. E oltre alla figuraccia per i bagagli, abbiamo dovuto anche affrontare la viabilità che il Comune ha recentemente modificato agli arrivi e alle partenze nazionali e internazionali, dove ognuno si sente in diritto di fare i comodi propri, creando spaventosi ingorghi tra soste vietate e corsie preferenziali non rispettate. Se poi vogliamo continuare a sparare sulla Croce Rossa parliamo della zona arrivi al T3… l’uscita è divisa in due

parti… non sai mai da che porta potrà uscirà il tuo cliente, per cui se stai aspettando qualcuno devi essere rapido nel balzare da una porta all’altra ogni volta che arriva un volo. Se pensi che volevamo candidarci alle Olimpiadi…». AEROPORTI ITALIANI: UNA RETE A MAGLIE LARGHE Sfortuna o situazione inevitabile? Lo abbiamo chiesto a un esperto, il professore Oliviero Baccelli, docente di Economia dei trasporti nell'Università Bocconi di Milano. «La qualità media degli aeroporti italiani è molto differenziata» afferma Baccelli. «A Fiumicino in primis la qualità non è accettabile, ci sono molti giorni in cui è addirittura difficile sedersi, perché regna il caos per una sovrapposizione di traffici non coordinati tra loro che creano congestione e tutta una serie di problemi alle compagnie aeree. Mancano terminal specifici per target di passeggeri, ci vogliono insomma investimenti importanti. Poi esistono alcune realtà del Sud Italia dove sono già stati effettuati miglioramenti nel corso degli ultimi anni che hanno permesso di realizzare aeroporti efficienti come Cagliari e Bari, ma anche Brindisi. Al Nord la situazione aeroportuale è più complessa, alcuni scali hanno sicuramente bisogno di essere ripensati, come l’aeroporto di Genova. Particolare è la situazione di Firenze, dove il problema maggiore è legato al riordinamento della pista che oggi non è in grado di accogliere voli con più di cento passeggeri. Lo scalo fiorentino condanna così la città a un ruolo marginale anche come destinazione congressuale, nonostante la sua posizione strategica. Francamente è un trattamento che Firenze non si merita». La sensazione è quella che ci stiamo giocando ancora una volta la credibilità a livello di

PAOLO MISSIAJA, Ad e direttore generale di Medicon Italia Congressi «È stato difficile sbollire la rabbia per quello che mi è capitato di recente a Fiumicino. Accompagnavo un gruppo incentive, i cui partecipanti provenivano da varie parti d’Italia. Non ne è andata dritta una... e sì che avevo appena finito di decantare l’efficienza di questo aeroporto»

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OLIVIERO BACCELLI, docente di Economia dei trasporti nell'Università Bocconi di Milano «Manca un piano nazionale degli aeroporti, necessario per l’indicazione di dove destinare i pochi soldi pubblici che sono disponibili, soprattutto in termini di accessibilità ferroviaria»

sistema Paese nei confronti di un sistema aeroportuale globale che all’estero è più strutturato ed efficiente. Questo, in tema di congressi e grandi eventi, è un “autogol” che non ci possiamo permettere. I responsabili di uno stato dell’arte precario, dove manca un disegno condiviso e progetti coordinati, sono i diversi soggetti coinvolti, vale a dire il Governo, l’Enac (ente nazionale per l’aviazione civile) e le singole società di gestioni aeroportuali, che con i singoli investimenti potrebbero modificare gli assetti degli aeroporti nell’ottica di un miglioramento delle infrastrutture. «In alcuni casi le compagnie aeree – precisa Oliviero Baccelli – sono intercambiabili tra loro e non risultano determinanti per uno scalo, mentre in altre situazioni hanno una rilevanza notevole in termini di quote di mercato e rispetto a precise destinazioni, finendo così per incidere in maniera molto forte su alcune aeree». HUB O NON HUB? Si fa insomma come se l’Italia non avesse un vettore di riferimento. E di fatto non ce l’ha. «Alitalia non è più da tempo il principale vettore per quanto riguarda il traffico internazionale da e per l’Italia» conferma Baccelli. «Si somma agli altri: ai vettori low cost come Ryanair, il primo in termini di traffico internazionale da e per l’Italia, e alle compagnie aeree che operano voli intercontinentali. A questo proposito oggi sono le compagnie aeree del Golfo a offrire su alcune direttrici intercontinentali il maggiore numero di posti da Malpensa e da Venezia». E dunque l’Italia non ha nemmeno un vero e proprio hub, se per hub (che letteralmente significa

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mozzo) intendiamo uno scalo con funzione di smistamento, da cui partono collegamenti nazionali e internazionali, il cui funzionamento si misura perlopiù tramite il numero di passeggeri in transito. Secondo questa definizione in pratica nessuno degli aeroporti italiani può essere considerato un hub: Malpensa non lo è perché non c’è una compagnia di riferimento, Fiumicino non lo è perché anche se c’è la compagnia (Alitalia), non è uno scalo sviluppato in termini infrastrutturali per ricoprire questo tipo di ruolo. L’aeroporto Catullo di Verona presenta invece dei problemi dal punto di vista della progettazione, la separazione delle aeree tra arrivi e partenze non è funzionale dal punto di vista commerciale, e crea dei problemi di gestione operativa. Conclude Baccelli: «Manca un piano nazionale degli aeroporti, necessario per l’indicazione di dove destinare i pochi soldi pubblici che sono disponibili soprattutto in termini di accessibilità ferroviaria perché sono moltissimi gli aeroporti che si candidano per avere una linea più o meno dedicata per raggiungere i terminal ma effettivamente sono pochi che la giustificano veramente. E dovremmo prendere come esempio casi virtuosi come quello della Turkish Airlines, diventata in pochi anni la compagnia aerea che raggiunge il maggior numero di destinazioni internazionali al mondo, avvalendosi della posizione geografica della sua base, a Istanbul, a metà strada tra Oriente, Europa e Africa. Una storia che avrebbe potuto essere intrapresa da Alitalia e Roma Fiumicino, mentre a livello intercontinentale il sistema Italia offre un numero di voli nettamente inferiori rispetto ai concorrenti francesi, tedeschi e inglesi e quindi sul livello di compagnie globali». Proprio mentre scriviamo giunge la notizia dell’approvazione in extremis da parte del Governo del contratto di programma Adr-Enac, che di fatto segna il via libera al piano definitivo di sviluppo 2012-2044 presentato la scorsa estate dai vertici dello scalo romano di Fiumicino. Tra gli obiettivi una quarta pista entro il 2020, una nuova aerostazione riservata esclusivamente ad Alitalia e una nuova stazione ferroviaria. Chissà come andrà.


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Scusi, mi stampa un desk?

Da oggetti d’arredo di design ai gadget distribuiti durante le fiere, fino ad articoli di moda... tutto può essere prodotto in casa grazie alle moderne tecniche di progettazione in cad e alle stampanti 3D che “creano” i più diversi prodotti dal nostro corrispondente negli Usa DOMENICO MATARAZZO

urante l’ultima edizione della convention della Society of ManufactuD ring Engineer (Rapid 2012), i visitatori erano liberi di fare foto a prodotti e macchinari senza il divieto che spesso viene imposto dagli espositori. Noi stessi in un paio di occasioni siamo stati accolti da un sorriso e dalla domanda: «Mi volete nella foto o mi sposto?». Una tale cortesia non è comune da parte di aziende che vendono prodotti ad alto contenuto tecnologico, come macchine per stampaggio o per altre fasi produtti-

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ve. Di fatto però gli stessi espositori non avevano nulla da temere da una foto o da un video anche se ripresi da aziende concorrenti. Quasi tutti gli espositori di “Rapid 2012”, infatti, potevano avvalersi di “intrusioni” molto più serie, utili a carpire segreti molto più nascosti di quelli che si possono rivelare con una semplice foto o un video. Merito del “reverse engineering”, l’arte di scomporre e ricomporre un prodotto al fine di studiarne il funzionamento. DAGLI SCANNER A RAGGI X... La disciplina è tutt’altro che nuova, ma oggi sta avendo una rilevanza crescente grazie alle tecnologie digitali che stanno


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interessando anche questo settore. La fase di decostruzione, per esempio, oggi avviene attraverso degli scanner che possono operare attraverso Raggi X, laser in 3D o fasce di luce bianca che creano una nuvola di punti, i quali, una volta ricatturati al computer, offrono dimensioni, posizione e immagine in 3D dell’oggetto. «La scansione a Raggi X è la più accurata e può riprodurre in 3D anche i componenti più nascosti. Questi poi vengono riassemblati digitalmente per ricreare il prodotto finito, anche questo in 3D», ci ha spiegato il rappresentate della Jesse Garant, azienda che offre servizi di reverse engineering su scala internazionale. I tempi di scansione possono essere di 45 minuti o di cinque ore, a seconda delle dimensioni del segnale emesso dallo scanner: un avvolgimento completo, con una scansione cosiddetta “a cono” impiega 45 minuti. Una scansione con un raggio lineare richiede invece più tempo. In entrambi i casi le aziende che ricorrono a questi sistemi ricevono tutte le informazioni e l’immagine tridimensionale di un prodotto concorrente su un dvd. …ALLE STAMPANTI 3D Le aziende che vogliono puntare sulla propria creatività anziché studiare i prodotti dei concorrenti usano anch’esse gli stessi strumenti, ma anziché reverse engineering si posizionano come utenti di “rapid prototyping” ovvero la capacità di creare il prototipo di un nuovo prodotto in forma digitale ma anche solido, in tempi però molto più rapidi rispetto al passato. Le stampanti tridimensionali sono al centro di questa rivoluzione. A “Rapid 2012” abbiamo visto stampanti in grado di riprodurre oggetti di qualsiasi forma e su qualsiasi media. ExOne per esempio era presente con due dei modelli più grandi attualmente disponibili sul mercato internazionale per la stampa tridimensionale. Questi possono stampare

direttamente leggendo le istruzioni di un file in 3D (prevalentemente Cad) e il prodotto viene creato attraverso speciali resine e sabbie che vengono iniettate e compattate fino a formare il prodotto finito, quindi senza avere uno stampo. Modelli relativamente più piccoli sono usati per stampare su metallo e vetro e sono quelli usati presso le università, centri di ricerca e produzioni in scala ridotta. ALLESTIRE UN MEETING CON IL “CTRL+P” «Il vantaggio di questi macchinari è che la creazione di prototipi di nuovi prodotti può avvenire nel giro di ore, anziché settimane. Le modifiche inoltre possono essere apportate facilmente”ci ha detto il responsabile delle vendite di ExOne. Il risparmio di tempo non è solo nella realizzazione fisica del prodotto ma in tutte le fasi di lancio del prodotto stesso e ciò ha un impatto anche nei meeting. Le professionalità coinvolte per esempio non devono riunirsi per “discutere” o

Qui sopra, l’applicazione Kinect di Microsoft: abbinata alla console Xbox diventa un futuribile apparato di stampa tridimensionale per prodotti acquistabili comodamente seduti davanti alla tv. In alto a sinistra, invece, lo stand di ExOne, con componenti create con le loro stampanti in 3D


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approvare modifiche o per testare concetti in una ricerca di mercato: con il rapid prototyping possono semplicemente ispezionare e mostrare il prodotto finito. La testimonianza più convincente tuttavia veniva dalla stessa ExOne dato che le stampanti più grandi sono state utilizzate per stampare parte dei componenti dell’intero stand allestito a “Rapid 2012”, inclusi i blocchi geometrici dove i clienti venivano invitati a sedere. Qualcosa di simile a quanto avevamo già visto al Milano Design Week 2012, dove il designer Dirk Vander Kooij aveva presentato la sua linea di pezzi d’arredamento “Endless”, oggetti interamente fabbricati con materiali plastici riciclati, utilizzati come “inchiostro solido” da un robot-printer programmato per stampare in 3D, in poche ore, sedie, tavoli e chi più ne ha più ne metta. GADGET FAI-DA-TE Inutile dire che anche molti dei gadget offerti ai visitatori non erano prodotti importati dalla Cina, ma campioni stampati in 3D, come custodie per telefoni cellulari, componenti di auto da assemblare, portachiavi, giocattolini e anche protesi artificiali (per esempio per mento e seno...). Molti di questi prodotti non necessitano di stampanti sofisticate come i prodotti di ExOne, ma possono essere creati con una delle diverse stampanti in 3D progettate per i consumatori o per le aziende artigianali. Alcuni di queste sono disponibili sottoforma di kit da assemblare e con un prezzo che parte dai cinquecento dollari. Altre invece sono già pronte per l’uso e hanno prezzi accessibili per le piccole medie aziende. Afinia e Up! per esempio hanno un costo che si aggira intorno ai 1.500 dollari e sono posizionate per ingegneri, trainer e hobbysti e utilizzano un filamento in plastica per creare modelli in 3D. Il punto di partenza in tutti i casi rimane la creazione del prodotto al computer, attraverso un software per la grafica in 3D. Rhino, Solidworks, Inventor sono stati i nomi che abbiamo sentito più frequentemente, ma la lista può essere molto lunga e include prodotti estremamente facili da usare e gratuiti. 123D della Autodesk per esempio consente di ricreare un’immagine in 3D semplicemente con foto di un oggetto preso da diverse angolazioni. Lo stesso processo di incollare informazioni prese da diverse ango-

lazioni è anche alla base di una di una delle nuove applicazioni studiate per la Kinect di Microsoft. Chi dispone di una console Xbox per esempio può già ora effettuare la scansione di oggetti per riprodurli digitalmente in 3D. Alcuni retailer negli Usa usano Kinect per prendere le misure esatte dei consumatori. Lo scenario futuro è di un consumatore che guarda lo spot di un paio di jeans su una tv collegata a un Xbox con Kinect; se li volesse acquistare, dovrà soltanto mandare le proprie misure interattivamente e il punto vendita gli farà trovare i jeans tailor made. Già oggi, invece, è possibile progettare da sé piccoli gadget, giocattoli, cover per i telefonini o qualsiasi cosa la fantasia sproni a ideare… farseli stampare in formato tridimensionale e vederseli recapitare a casa nel giro di un batter d’occhi (lo fa, negli Usa, il sito www.cubify.com. Provare per credere).

Alcuni esempi di oggetti, anche di grandi dimensioni, realizzati con “inchiostri solidi”. Nella foto sopra, le creazioni del designer olandese Dirk Vander Kooij, realizzate con una “stampante robot” artigianale in tutto simile, concettualmente, alle stampanti 3D. Qui accanto, a sinistra, l’offerta del sito Usa Cubify.com, che stampa le creazioni 3D dei suoi clienti

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Si gira Cast Away Intenso, sfidante, di forte valenza formativa: il team building di sopravvivenza è un’uscita di sicurezza dalla cosidetta “zona di comfort”. Obiettivo: farsi trovare pronti quando l’azione è necessaria, per determinare le priorità e per velocizzare il processo decisionale TERESA CHIODO

aufragare su un’isola deserta. A tutti capita di pensarci. Ma, quando N anche l’atollo più incantevole diventa solo un fondale di sfinimenti e disagi perché totalmente privo di quei comfort a cui ci ha abituato la civiltà, un ambiente ostile in cui la necessità più impellente è la sopravvivenza, le cose cambiano. Palme e noci di cocco, abbozzi di capanne, fuochi improvvisati su cui abbrustolire il pesce, acqua piovana raccolta dalle foglie per dissetarsi: difficile resistere. La cosa viene resa in modo molto realistico in Cast Away, il film diretto da Robert Zemeckis, con un Tom Hanks scampato a un disastro aereo e costretto a vestire i panni di Robinson Crusoe per quattro lunghi anni. Nonostante il lieto fine, per due ore lo spettatore si convince che anche un paradisiaco set possa trasformarsi in un luogo inospitale; da cui il tema sull’adattabilità e la sopravvivenza. Il cinema l’ha sviluppato molte volte, con

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spessore ed enfasi, ma anche con comicità, come in “Noi uomini duri”, con Renato Pozzetto ed Enrico Montesano. La televisione ha al suo attivo numerosi format, a cominciare da Survivor, programma tv campione di ascolti negli Usa. Una sorta di Grande Fratello in cui si lotta per la sopravvivenza e per un premio in denaro, in un cinico gioco al “massacro” fra i concorrenti. Anche qui, panorami mozzafiato e revival ambientalista, con i “reclusi” che si trovano a dover imparare, sotto l’occhio delle telecamere, i gesti quotidiani dei loro progenitori nella preistoria: pescare a mani nude, procurarsi l’acqua, accendere un fuoco senza fiammiferi. Ma la sopravvivenza non è un gioco persino quando si innesta nei reality. L’esperimento mediatico vanta infatti più di un precedente fallimentare: nel gennaio dello scorso anno, per esempio, 36 volontari scritturati dalla Bbc per passare un anno nelle Ebridi in una gara di sopravvivenza e selezionati fra quattromila candidati in base alla resistenza fisica e alla forza di carattere, avrebbero dovuto costruirsi le abitazioni, scavare le latrine, seminare gli ortaggi, ma alle prime difficoltà hanno scelto di tornare agli agi dell’era digitale. Per non farsi trovare impreparati si può ricorrere alle scuole di sopravvivenza. In


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Italia ce ne sono diverse, insegnano la scienza e la tecnica del survival originale e sono dirette da istruttori certificati Csen iscritti all’albo Istruttori del Settore nazionale sopravvivenza Csen. A queste stesse ci si può rivolgere per organizzare attività di team building in grado di ricreare situazioni tipiche del “survival”. Una full immersion in ambiente naturale, a certe condizioni di stress fisico e mentale, può essere particolarmente stimolante per attivare dinamiche di gruppo e processi di sviluppo individuali e di squadra. Ricordiamo che il team building di per sé non è mai un gioco, perché ha sempre una valenza formativa, ma in tal caso diventa addirittura una cosa “molto seria”. Vediamo perché. IL CONCETTO DI RESILIENZA Trasformare la paura in forza, rimuovere i blocchi che impediscono l’espressione del nostro potenziale, scardinare le credenze limitanti, convogliare lo sforzo senza spreco di risorse. Come? Percorrendo la “via della resilienza”. Il termine resilienza deriva dal latino resalio, iterativo di salio, cioè saltare, rimbalzare, per estensione danzare. In fisica è la durezza, in ingegneria designa le proprietà meccaniche di un corpo, nel linguaggio informatico è la capacità di un sistema che gli permette di continuare a funzionare a dispetto di anomalie legate ai difetti di uno o più dei suoi elementi. Nelle scienze sociali questa parola implica una spinta positiva e la possibilità di uscire da una situazione paralizzante. L’Help Center dell’Apa (Associazione degli psicologi americani) definisce la resilienza come “il processo di adattamento di fronte alle avversità, ai traumi,

alle tragedie e ad altre significative fonti di stress. Significa “tirarsi fuori dalle esperienze difficili”. In tale ottica, essere resilienti non significa che una persona non sperimenti difficoltà o sofferenza perché la “via della resilienza” implica disagio emotivo, ma non è una caratteristica che alcuni posseggono e altri no, in quanto riguarda pensieri e comportamenti che possono essere appresi e perfezionati da chiunque, previa un’adeguata formazione. Ce ne parla Elio Zoccarato, titolare di Sunny Way. «I team building “survival” stimolano l’istinto di sopravvivenza individuale e di problem solving di gruppo, la comunicazione, la fiducia, la voglia di sfida. Si basano sulla realtà del cliente con un lavoro di progettazione sui conflitti reali, i problemi e le criticità del team, trasportandoli nella metafora dell’outdoor». Ce lo conferma Roberto Lorenzani, istruttore di sopravvivenza, consulente e formatore. «Nei corsi di team building con “survival” – dice Lorenzani – le numerose pratiche adottate sono finalizzate all’arte e alle tecniche del sopravvivere affrontando ogni avversità. Si tratta dunque di attivare attitudini e abilità ancestrali. Tutte le attività comunque concorrono a rafforzare il temperamento di chi le pratica al fine implicito di prepararlo a superare stress o situazioni critiche e aumentare la sua “resilienza”». Tesi ampiamente supportata anche da Renato Palmieri, titolare di Italia Adventure: «Vivere in diretto contatto con gli elementi naturali senza la mediazione dei comfort abituali, è un’occasione per lavorare sull’esperienza del disagio causato da un ambiente nuovo, con l’obiettivo di innalzare la soglia di tollerabilità psicologica e fisica al disagio stesso. I

ELIO ZOCCARATO, titolare di Sunny Way: «L’esperienza outdoor in stile “Survival” mette alla prova un team sulle proprie “capacità di sopravvivenza”. Quando la squadra non ha paura di uscire dalla “zona di comfort”, vuol dire che quel team è pronto al “carry over” in azienda per poter “sopravvivere” alle sfide quotidiane»

ROBERTO LORENZANI, istruttore di sopravvivenza, consulente e formatore: «Nei corsi di team building “survival” le numerose pratiche adottate sono finalizzate all’arte e alle tecniche del sopravvivere affrontando ogni avversità. Si tratta dunque di attivare attitudini e abilità ancestrali per rafforzare il temperamento di chi le pratica e aumentarne la “resilienza”»

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I FORMAT

I format proposti sono in relazione alla tipologia del “gruppo” e tengono conto della realtà aziendale in cui questo vive e opera; ovviamente le attività presentano diversi gradi di difficoltà e rischio. L’esperienza più comune invita i partecipanti a trasferirsi in un contesto non consueto quale può essere la natura selvaggia di un bosco montano. L’incontro avviene la sera precedente in una struttura ricettiva di appoggio con un iniziale briefing di presentazione. L’esperienza ha una durata che varia dai due ai tre giorni, fino alla settimana, sempre in base agli obiettivi che si intendono raggiungere. Gli allievi apprendono alcune “tecniche di sopravvivenza” come l’orientamento in luoghi sconosciuti, la richiesta di soccorso in caso di necessità, la costruzione di rifugi improvvisati di varia tipologia – da una semplice tenda sino al più impegnativo “igloo” in neve battuta – per poi cimentarsi in esercitazioni simulate di pronto soccorso, accensione fuochi, ricerca di possibili alimenti disponibili in natura. I corsi di sopravvivenza white seguono la stessa struttura dei corsi di sopravvivenza adventures (basic, intermediate, advanced) ma si distinguono in quanto vengono svolti nel periodo invernale. Si

RENATO PALMIERI, titolare di Italia Adventure: «In chiave metaforica rispetto alla crisi di questi anni, “sopravvivenza” significa adattarsi e “fare economia” delle risorse in campo, ovvero trovare la risposta più veloce ed efficace al disagio che si vive»

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basano su prove e tecniche riguardanti proprio l’ambiente nevoso, con le relative difficoltà e differenze rispetto al classico ambiente boschivo. Per chi ha bisogno di un’attività ancora più sfidante, alcuni hanno preso spunto dal serial televisivo Lost: i team sono lasciati in un luogo a loro sconosciuto e, oltre a sopravvivere, devono trovare la strada per ricongiungersi con gli altri. Altro format che sfrutta le dinamiche survival è “Templari”, un viaggio nel tempo dove le squadre possono usare solo oggetti che esistevano nel Medioevo: per comunicare, per orientarsi, per costruire, per procacciarsi il cibo. Ogni attività si conclude con un debriefing nel quale i partecipanti raccontano i propri vissuti e si confrontano sulle diverse interpretazioni della stessa esperienza; questa “narrazione spontanea” all’interno del gruppo realizza l’obiettivo stesso del team building aziendale, ovvero quella di facilitare la riflessione, l’elaborazione, e l’integrazione del vissuto al fine di applicarlo e trasferirlo al quotidiano lavorativo. nostri percorsi sono volti infatti al confrontarsi con tematiche legate all’operatività organizzativa, alla riscoperta della manualità, alla perdita dei riferimenti abituali, alla capacità di adattamento, al rapporto con il limite e alla gestione degli imprevisti e dello stress da affaticamento: sono, in altri termini, un terreno fertile che consente a ognuno di esprimersi nella propria globalità psicofisica e un luogo ideale nel quale è possibile prendere atto dei risultati delle azioni compiute e delle relazioni attuate. Percorsi esperenziali fra boschi e radure, prove di abilità, ingegno e cooperazione, sono un’opportunità per creare momenti di condivisione aziendale dal forte

coinvolgimento emotivo che lasciano una forte traccia sia nel singolo partecipante sia nel team aziendale. I sistemi di accensione del fuoco con metodo primitivo (sfregamento delle pietre), di cottura dei cibi (cucina trapper) e di potabilizzazione dell’acqua, l’uso degli strumenti da taglio, e infine i fondamentali della cartografia, le manovre di corda, sono l’opportunità per sviluppare la capacità di risoluzione dei problemi, sperimentandosi nell’uso adattivo-traspositivo delle risorse presenti e nella coniugazione di progettazione e manualità. I trasferimenti notturni effettuati senza l’ausilio di fonti luminose, e la realizzazione di un bivacco costruito a partire da ripari di emergenza stimolano la risposta adattiva e consentono la conoscenza di sé, il senso circostanziale del proprio limite e il consolidamento dell’equilibrio personale, elemento indispensabile alla capacità di operare in contesti problematici o sfavorevoli all’individuo». CONTRO LA CRISI La crisi è un brusco cambiamento, imprevisto e indesiderato, di uno status quo. L’avvento di una crisi, qualsiasi ne sia la natura, determina un ribaltamento, o quanto meno una messa in discussione, degli standard comportamentali. Gestirla e superarla richiede l’elaborazione di nuove risposte ai nuovi stimoli. Mettere in atto comportamenti originali e adeguati al mutamento del contesto, inevitabilmente necessita che la persona assuma un nuovo punto di vista su sé, gli altri,


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l’ambiente relazionale in genere. Un obiettivo, perciò, ambizioso quanto necessario da porsi e da raggiungere che impegna l’individuo nell’attivazione di ogni sua risorsa emotiva, cognitiva e comportamentale. Uno status che il team building “survival”ricostruisce fedelmente, per dinamiche e piani di coinvolgimento. Fuor di metafora può essere anche utile per imparare la giusta strategia. Zoccarato inquadra con lucidità questa corrispondenza: «Nel mercato di oggi, oltre il settanta per cento delle nuove imprese fallisce entro il primo anno, imprese già consolidate chiudono perché non reggono il passo di competitor più aggressivi e moderni. Senza capacità di leggere il mercato e di trovare le giuste risposte, senza innovazione nel proprio lavoro e nella comunicazione, la fine è certa. L’esperienza outdoor in stile “Survival” mette alla prova un team sulle proprie “capacità di sopravvivenza”. Quando la squadra non ha paura di uscire dalla “zona di comfort”, quando ogni ostacolo serve a tirar fuori la grinta e una visione condivisa, vuol dire che quel team è pronto al “carry over” in azienda per poter “sopravvivere” alle sfide quotidiane». Nei corsi di sopravvivenza si può quindi intravedere la metafora della sopravvivenza alla crisi, anche secondo l’opinione di Palmieri: «Certamente, in quanto in entrambi i casi siamo protagonisti di uno scenario nuovo, destrutturato e destrutturante, con poche risorse e strumenti a disposizione da impiegare e reinventare (anche con fantasia!) e in tutte e due i casi assistiamo a una situazione di smarrimento delle coordinate abituali, ovvero di sicurezze psicologiche in cui bisogna costantemente valutare i costi e i benefici delle scelte con le relative conseguenze. D’altra parte “sopravvivenza” significa adattarsi e “fare economia” delle risorse in campo, ovvero trovare la risposta più veloce ed efficace al disagio che si vive».

ISTRUZIONI PER L’USO In un’esperienza di sopravvivenza le attività sono reali e non simulate, i comportamenti dei partecipanti sono veri e non verosimili. Gli operatori del settore sono tutti concordi nel ritenere che, prima di buttarsi nell’avventura, sia strettamente necessario leggersi e assimilare “le istruzioni per l’uso”. A cominciare dal perché non è un gioco. «In prima istanza, non è un gioco perché potrebbe essere messa a repentaglio la vita stessa dei partecipanti – dice Walter Paradiso, titolare di Adventure Survival School – poi per il semplice fatto che potrebbe verificarsi il fallimento completo di un viaggio avventura. Tutto è sotto la nostra supervisione, ma a monte ci sono le tecniche e gli insegnamenti trasmessi agli allievi. Se, per esempio, non abbiamo la capacità di far capire loro che la pianta di Anice Verde è molto simile a una delle tre specie di cicuta esistenti e quindi che saperla riconoscere è essenziale per non avvelenarsi, ogni sforzo si rivelerà vano. Così come far capire loro dove e come pescare con le mani, costruire arco e frecce, accendere un fuoco senza fiammiferi, mettere in piedi un riparo per la notte. Perché in sopravvivenza non ci sono né soldi né supermercati per acquistare ciò che ci necessita e ogni cosa va cercata in natura. I passaggi sono: riconoscere, preparare e infine consumare il sostentamento». Altra cosa importante è saper gestire lo stress nelle situazioni d’emergenza. «Quando si ha fame o sete, ci si è persi e non si sa dove andare – interviene Zoccarato – non bisogna farsi prendere dal panico. Ogni situazione va affrontata con lucidità, per evitare di raccogliere e mangiare erbe o funghi velenosi, bere acqua sporca senza usare il potabilizzatore, muoversi in maniera adeguata quando s’incontra un animale».

WALTER PARADISO, titolare di Adventure Survival School: «Attenzione: questo genere di team building non è un gioco, perché potrebbe essere messa a repentaglio la vita stessa dei partecipanti. Tutto è sotto la nostra supervisione, naturalmente, ma a monte ci sono tecniche e insegnamenti importanti per evitare conseguenze anche serie»

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Hai già provato la Guida di Meeting e Congressi su MConline? La Guida Meeting e Congressi si evolve in un motore di ricerca online unico sul mercato per completezza dei dati. Dall’autorevolezza della directory, un tool all’avanguardia ALESSANDRA BOIARDI

al know-how della Guida di Meeting e Congressi arriva sul web il nuovo D strumento per la ricerca di location per convention, meeting ed eventi: l'evoluzione in rete della directory più apprezzata dagli event planner è online sul sito www.mconline.it. In pochi mesi questo strumento – pensato espressamente per i meeting planner – è già diventato il punto di riferimento per tutti gli

organizzatori che l’hanno provato, grazie al suo database che conta più di ottocento location congressuali per un totale di 4.500 sale descritte nel dettaglio, ma soprattutto perché è l’unico in rete a fornire – per ciascuna location – informazioni dedicate, puntuali e aggiornate in tempo reale direttamente dalle strutture, promozioni in corso per i propri spazi meeting, ricche gallery fotografiche e contributi multimediali, le planimetrie delle sale, scaricabili in pdf, e i contatti diretti dei responsabili congressuali. Per trovare la sede che state cercando per un top meeting o un grande evento, per una convention o un lancio di prodotto o per qualsiasi altra tipologia di incontro basterà attivare, in base alle proprie necessità, i criteri di ricerca che permettono di selezionare le strutture più adatte alle proprie esigenze.


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AFFINARE LA RICERCA La directory di MConline si distingue prima di tutto per la possibilità di effettuare la ricerca tramite criteri pensati espressamente per le esigenze degli organizzatori di eventi. Oltre a poter affinare la ricerca per regione o località e per tipo di struttura (sedi congressuali alberghiere o centri congressi e spazi per eventi) è possibile ottenere una selezione delle location con criteri più specifici.

• Numero

di partecipanti: se volete organizzare un evento che si aggira attorno alle 120 persone, scegliendo l’opzione “numero partecipanti” da 100 a 150, otterrete in pochi secondi l'elenco delle location che hanno almeno una sala con la capienza compresa nel range indicato. Si tratta di un'assoluta novità per un motore di ricerca di questa tipologia, che di solito è in grado al più di selezionare per capienza della sala principale.

Forte dei quarant’anni di autorevolezza della versione cartacea della Guida di Meeting e Congressi, la directory online è unica in quanto ad accuratezza dei dati pubblicati

• Numero di sale meeting oltre la sala principale: per chi deve organizzare sessioni parallele, un criterio di selezione permette di scegliere le location in base al numero di sale presenti. • Numero di camere: chi necessita di alberghi per il pernottamento può ottenere una selezione di hotel congressuali con informazioni anche sul numero di camere disponibili. • Contesto geografico:

ponete il caso di un vostro cliente che vi chiede di organizzare la convention annuale lontano dal caos cittadino, con magari qualche attività di team building outdoor. Utilizzando la directory online di Meeting e Congressi si può ottenere in pochi istanti una selezione di location scelte per contesto geografico, distinguendo le strutture in città, in campagna, in collina, al mare, al lago e persino alle terme.

• Categoria,

distanza dall’aeroporto, presenza di facility: questi e gli altri criteri di scelta possono essere sommati per ottenere una selezione di location perfettamente corrispondente alle proprie necessità.

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HOT TOPICS under the spotlight

DEDICATO AGLI ADDETTI AI LAVORI Tutte le location e tutti i servizi – che hanno a loro volta un campo di ricerca dedicato – hanno la propria scheda tecnica. Vi stupirete della sua multimedialità, delle ricche gallerie fotografiche e dei video illustrativi, ma soprattutto della sua completezza. Qualsiasi dettaglio sull’offerta meeting c’è: in pochi secondi si possono ottenere i dati completi di ogni sala congressuale presente nella location selezionata, grazie a uno schema di facile consultazione che permette inoltre la confrontabilità dei diversi spazi, non solo di una stessa struttura, ma anche tra location diverse. Per ogni sala, sono presenti i dati specifici sulle dimensioni dello spazio e delle porte, il numero di ingressi, la capacità per ogni allestimento previsto, la massima capacità e l’altezza del soffitto la presenza o meno di luce naturale. Tutti dati utilissimi per gli addetti ai lavori,

L’INFORMAZIONE IN PRIMA LINEA Il nuovo mconline.it completa la sua identità di portale dedicato agli event planner con una sezione di informazione sul settore a cura dello staff editoriale. Ogni giorno la sezione delle news viene aggiornata con le notizie più attuali riguardanti la meeting e incentive industry. Nella sezione Meeting Trends, invece, articoli più complessi e foto gallery raccontano lo stato dell’arte dell’ospitalità congressuale in Italia e nel mondo, le ultime tendenze in merito a incentive, attività di team building, strategie di comunicazione e marketing.

Nella sezione In Evidenza, invece, alberghi e spazi congressuali selezionati dal nostro staff editoriale vengono raccontati nel dettaglio. A completare la proposta editoriale anche tante videointerviste che danno voce agli opinion leader del settore. Non solo, ogni mese, in sinergia con la rivista Meeting e Congressi, viene pubblicata online una videointervista a un personaggio dello spettacolo, della cultura, dello sport, a giornalisti e personalità note che danno il loro punto di vista sul settore della event industry.

Accuratezza e completezza dei dati rendono la directory di MConline un tool fondamentale

difficili da reperire in altro modo: nessun sito di struttura alberghiera, nemmeno quelli più completi, riporta infatti dati specifici come le planimetrie delle sale scaricabili in pdf e la potenza elettrica disponibile. In questo modo MConline.it permette di risparmiare tempo prezioso altrimenti utilizzato per contattare ogni singolo hotel per reperire le stesse informazioni. Le schede diventano così dei veri strumenti di lavoro: ben fatte, con un piacevole layout, possono essere utilizzate direttamente anche in fase di presentazione del proprio progetto ai clienti o al proprio management. Non ultimo, le ottocento strutture presenti utilizzano la propria scheda su MConline.it per promuovere particolari offerte in ambito Mice, offerte che se presenti sono evidenziate dal sistema già nei risultati di ricerca. www.mconline.it

TUTTO SU AGENZIE E SERVIZI In MConline.it un secondo motore di ricerca permette di selezionare le migliori agenzie e società di organizzazione congressuale in base alla tipologia del loro servizio. Sono presenti agenzie di marketing e comunicazione, di organizzazione congressuale, di team building e

formazione, Dmc, incentive house e agenzie di viaggio incentive, agenzie di spettacolo e animazione, allestimento e noleggio di stand, autoservizi, catering e banqueting, convention bureau, oggettistica e servizi tecnici e audiovisivi, traduttori e interpretariato.


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ELEGANZA E DESIGN VISTA MARE

Riaperto al pubblico dopo una completa ristrutturazione che ne ha fatto un indirizzo di eccellenza, l’Hotel Ambasciatori di Riccione si affaccia sul nuovo lungomare pedonale della celebre cittadina romagnola, a due passi dalle terme e dal rinomato viale Ceccarini, vero e proprio centro pulsante dello shopping e del divertimento in Riviera. Fiore all’occhiello della struttura, caratterizzata da un’atmosfera elegante e di design, è l’oasi di mille metri quadrati affacciata sul lungomare al centro della quale trova posto una splendida piscina riscaldata a 28 gradi e dotata di idromassaggio e giochi d’acqua, palme, lettini prendisole e un cocktail bar. Per un viaggio sensoriale alla scoperta dei più tradizionali sapori della cucina romagnola, si può cedere alle tentazioni dello chef Meloni che guida il ristorante Le Bistroquet. La nuova spa, infine, è lo spazio giusto per ritrovare il perfetto equilibrio tra mente, corpo ed emozioni.

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ASSUNTA CORBO

FEDERALBERGHI SCEGLIE L’ADMIRAL PARK HOTEL

Uno spazio di 250mila metri quadrati di pura natura ha fatto da cornice alla consueta assemblea di fine anno di Federalberghi Bologna, presso il centro congressi del cittadino Admiral Park Hotel. Erano presenti i più alti esponenti dell’ospitalità a Bologna e i direttori dei principali alberghi di città e provincia. Le ultime tendenze di mercato, delle quali si è discusso ponendo l’attenzione sulla riqualificazione delle strutture, sono state il focus dell’incontro. Si è inoltre dibattuto sull’impor-

tanza delle modalità di risposta alle richieste di prenotazioni e sugli indici da tenere sotto osservazione per avere un buon controllo di gestione; argomento trattato in formula d’apertura da Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi, nonché presidente di Best Western Italia. All’incontro è seguito un cocktail presso il lounge bar dell’albergo, accogliente spazio affacciato sullo splendido giardino degli ulivi. Qui sono state proposte squisitezze dolci e salate accompagnate da ottimi vini locali.

NEL CUORE DELLE DOLOMITI Il Grand Hotel Terme di Comano si inserisce perfettamente nello scenario unico delle Dolomiti, dove il benessere si sposa con il business e l’eleganza abbraccia la natura. Un angolo di paradiso dove si può ritrovare il proprio benessere psicofisico anche dopo intense giornate di lavoro. Scelta come location per importanti convegni con personalità della politica, cultura e spettacolo, la struttura dispone di una sala conferenze da novanta posti, di due sale da trenta e cinquanta posti e di una piccola sala da venti persone adatta per board meeting. Il centro congressi delle Terme, situato poco distante, completa l’offerta con una sala da 320 posti, una sala da trenta o cinquanta posti e una sala da venti posti. Nei momenti di relax ci si può concedere dei trattamenti e dei momenti di pausa nel centro termale oppure godersi i meravigliosi scenari della natura circostante grazie alle attività outdoor possibili tra cui nordic walking, downhill, sci ed escursioni a cavallo.


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L’EVENTO? MEGLIO SE SPOSA L’ARTE Genus Bononiae – Musei nella Città è il percorso culturale, artistico e museale che offre nuove ed eleganti soluzioni per organizzare eventi di prestigio nel centro storico di Bologna. Quattro location ideali per meeting, conferenze, corsi di formazione, cene, cocktail con possibilità di catering personalizzati a seconda della soluzione prescelta. Palazzo Pepoli, il nuovo Museo della Storia di Bologna allestito dall’architetto Mario Bellini; Palazzo

HILTON MILAN ARRICCHISCE LA SUA OFFERTA PER GLI EVENTI

L’offerta Mice del prestigioso hotel si amplia con l’apertura della Ballroom Milan, una sala modulare e multifunzione di 260 metri quadrati, dai colori caldi ed eleganti, ideale per eventi fino a duecento partecipanti. Il nuovo spazio, adiacente alla lobby e illuminato da luce naturale, ha anche un accesso diretto all’esterno, che lo rende estremamente pratico e funzionale per ogni tipo di allestimento, dalla conferenza stampa con palco dei relatori alla presentazione di nuovi prodotti. Dotata di foyer, guardaroba e cucina dedicata, la nuova ballroom si presta anche a ospitare cocktail, rinfreschi e cene di gala: un utile complemento in aggiunta alle dieci sale meeting e alle lounge già presenti nel centro congressi al primo piano. (M.R.)

Fava, centro espositivo di eccellenza affrescato dai Carracci; la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, uno spazio particolarmente suggestivo grazie alle opere di Piero Pizzi Cannella e Parmiggiani; Casa Saraceni, la storica residenza della nobile famiglia bolognese, oggi sede della fondazione Carisbo: quattro location esclusive dove l’incontro tra storia, arte e cultura è lo sfondo ideale per organizzare eventi dal carattere unico.

ALBERGHI MICE-ORIENTED IN PERÙ Una cifra importante quella che il Perù ha investito nel corso del 2012 per elevare la propria offerta ricettiva e Mice. Parliamo di 184 milioni di dollari di cui 98 milioni di dollari sono concentrati al sud – nelle zone di Arequipa, Cusco, Ica, Madre de Dios e Tacna – 53 milioni nella capitale e 33 milioni di dollari nel nord del Paese. In particolare, negli ultimi anni sono cresciute le strutture appartenenti anche a importanti brand internazionali tra cui Hyatt, Four Seasons, Hilton e Marriott. Recentemente Cusco ha accolto il nuovo Jw Marriott Hotel con 153 camere mentre Hilton si prepara a inaugurare entro il 2013 un altro hotel in città. Secondo le stime di Icca, il Perù ha incrementato la propria offerta congressuale. Tra le strutture più interessanti figurano l’Hotel Westin nel quartiere di San Isidro di Lima, che può ospitare fino a duemila persone e dispone di dieci sale meeting, ma anche il Jw Marriott Hotel Lima, ideale per eventi fino a mille persone.

CHÂTEAU MONFORT È UN RELAIS&CHÂTEAUX Château Monfort, punta di diamante della catena alberghiera Planetaria Hotels, entra nella prestigiosa collezione Relais&Châteaux, la collana che raccoglie gli hotel di charme e ristoranti gourmet in sessanta Paesi. L’hotel milanese diventa così una delle nuove destinazioni inserite nella Guida 2013 di Relais&Châteaux tra le strutture ideali per chi desidera un soggiorno che coniuga la vita urbana con la storia, l'arte e un pizzico di efferve-

scenza ed emozione. Per Château Monfort si tratta di un doppio primato, in quanto è la prima e unica destinazione a Milano segnalata nella guida. Situato nel cuore di uno dei quartieri più esclusivi e glamour di Milano, in centro, l'hotel è una delle location più seducenti per le sue splendide architetture Liberty – opera dell'architetto meneghino Paolo Mezzanotte – e gli esclusivi ambienti da castello contemporaneo delle fiabe.

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PANINO GIUSTO, DALLO SHOW COOKING AL CATERING Noto ai più come il locale dove gustare ottimi panini e non solo, Panino Giusto si apre al mondo Mice e inaugura una location molto esclusiva inserita all’interno del World Join Center di Milano, in zona Fiera. Dal primo dicembre, il nuovo spazio si propone per eventi fino a 150 persone in pieno stile Panino Giusto: ambiente accogliente e atmosfera rilassata, banqueting di qualità, selezione di panini ma anche di proposte gastronomiche a buffet, servite al tavolo o a passaggio. All’in-

SERVIZI MICE A SISTEMA PER NH HOTELES

Semplicità, fiducia e attenzione sono i tre valori del nuovo concept Mice di Nh Hoteles. Il prodotto garantisce una serie di servizi esclusivi: tempi di riposta rapidi, trasparenza nei prezzi, un unico punto di contatto con il cliente e una piattaforma online dedicata alla gestione dell’evento. Quest’ultima consente ai clienti di recuperare le informazioni relative ai propri eventi, verificare le disponibilità delle strutture, prenotare e pagare le camere usando le tariffe speciali negoziate. La piattaforma è accessibile gratuitamente a tutte le ore. A questi servizi si aggiunge l’offerta delle strutture che garantisce un’eccellente proposta gastronomica, servizio wi-fi gratuito nelle camere, l’esclusiva formula eco-meeting per l’organizzazione di eventi a basso impatto ambientale e un quality focus dedicato alla raccolta dei feedback, con l’obiettivo di migliorare il servizio e la soddisfazione dei clienti.

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terno di questo spazio si possono organizzare riunioni, pranzi di lavoro, cene d’affari e feste private. Inoltre, il locale del World Join Center offre anche un servizio catering innovativo, per portare le eccellenze gastronomiche in ufficio o in location private, trasformando ogni evento in un’esperienza dalla personalità unica, nel segno della qualità che da sempre contraddistingue Panino Giusto. È possibile organizzare anche show cooking con lo chef Alessandro Borghese.

UN GARDEN INN IN SVIZZERA Incorniciato dalle Alpi Svizzere, l’Hilton Garden Inn di Davos è il nuovo indirizzo per la meeting industry. La struttura, infatti, è situata nei pressi del Davos Congress Centre che ogni anno ospita il World Economic Forum. Fortemente attento alla salvaguardia dell’ambiente, l’hotel dispone di numerosi panelli solari sul tetto e di un sistema di riscaldamento a legna per minimizzare le emissioni Co2. La struttura si impegna, inoltre, nel riciclo dell’aria calda attraverso un processo di ventilazione meccanico che permette di conservare l’energia riducendo il bisogno di dover riscaldare o raffreddare l’edificio. Oltre alle 146 camere, l’albergo ospita il ristorante The Grill aperto tutto il giorno e il Pavilion Pantry aperto 24 ore su 24. Completano l’offerta un fitness centre, una sauna e un bagno a vapore perfetti per i momenti di relax.

LE FILIPPINE DI FAIRMONT Le Filippine entrano nella rosa delle destinazioni di Fairmont Hotels&Resorts. Il gruppo, infatti, ha aperto il nuovo Fairmont Makati nell’omonima città che rientra nelle 16 città che formano il Metro Manila, una delle aree più popolate del Paese nonché distretto finanziario più importante. La nuova struttura è inserita nel cuore pulsante dell’Ayala Center e offre 280 camere suddivise tra deluxe e suite. Pensato soprattutto per una clien-

tela business, l’hotel offre ai propri ospiti in viaggio per affari un’area congressi di 1.700 metri quadrati per organizzare eventi di qualsiasi dimensione e genere e una serie di servizi inseriti nella proposta Fairmont Gold. Oltre alla Willow Stream Spa di 1.200 metri quadrati, l’albergo propone il ristorante di cucina internazionale Spectrum, il Cafè Macaron e il Lounge at Fairmont perfetto per rilassarsi all’ora del tè o dopo cena.


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TALENT GARDEN, UNA LOCATION MODERNA

Il co-working continua a rivelarsi vincente tanto da generare l’incremento di spazi nelle principali città italiane. Soprattutto al centro-nord, gli spazi in co-working si sono rivelati un’ottima soluzione per chi cerca una postazione di lavoro temporanea o magari per chi vuole organizzare un meeting senza l’impegno di una location fissa. A Milano l’ultima novità è il Talent Garden in via Merano 18. L’edificio è un campus a tutti gli effetti che raccoglie startup e aziende innovative, freelance, agenzie, imprese e media. L’obiettivo? La contaminazione reciproca. Questa sembra essere l’arma vincente in un momento di forte difficoltà economica. Aperto 24 ore al giorno, Talent Garden dispone di 250 postazioni di lavoro ma anche di 25 sale riunioni e spazi per eventi in grado di ospitare fino a duecento persone. Si aggiungono aree relax e cinquanta posti auto.


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Una porta d’accesso privilegiata per la splendida Puglia: l’elegante Sheraton Nicolaus, a dieci minuti dall’aeroporto internazionale di Bari, accoglie i propri ospiti con uno staff professionale e attento al minimo dettaglio

Team-Winning! SIMONA ZIN

Sotto, da sinistra, Girolamo Piepoli, direttore sales & marketing, Elisabetta Boschetto, Mice development manager, e Felice Caragnano, direttore generale. In alto, nella foto di gruppo al centro, Simona Sebastiani, congress manager e Nico Casulli, direttore dello Sheraton Nicolaus Bari

li hotel sono tanti, il numero di stelle non sempre significativo, le recenG sioni sul web spesso incoerenti. In tutto questo, perché scegliere di organizzare un evento presso lo Sheraton Nicolaus Hotel & Conference Center? Sicuramente perché parliamo di un punto di riferimento per la città di Bari: dal piccolo meeting alla grande convention, dal lancio di prodotti al congresso medicoscientifico, dal business lunch al gala dinner, ogni genere di evento qui viene ideato, progettato con estrema cura dei dettagli, e infine, realizzato con successo grazie a uno staff preparato che lavora in perfetta sinergia. DENTRO E FUORI LO SHERATON NICOLAUS A disposizione degli ospiti dell'hotel barese ci sono 175 camere, tre ristoranti (fra i quali il panoramico e suggestivo Roof, al 14esimo piano) in grado di dar lustro alla migliore tradizione enogastronomica pugliese, un centro congressi da 14 sale con platea da mille posti in plenaria (tra le più ampie capacità ricettive congressuali in Puglia). Ma, soprattutto, persone: un team di professionisti animati da una sola vocazione, la soddisfazione del cliente. Un team che, oggi sotto la sapiente regia del direttore Nico Casulli e della

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congress manager Simona Sebastiani, da sempre gestisce con successo eventi di prestigio e di caratura nazionale e internazionale. E fuori dall'hotel, un territorio tutto da scoprire e vivere: in 45 minuti di auto si raggiungono gli scenari mozzafiato dei Sassi di Matera o le atmosfere incantate dei Trulli di Alberobello, entrambi patrimonio Unesco. E ancora le Grotte di Castellana o Castel del Monte. Bari stessa è una meravigliosa città mediterranea, con la Basilica di San Nicola, il Teatro Petruzzelli, la Città Vecchia e infine la Bari Sotterranea, un suggestivo percorso di grotte e cunicoli. A ulteriore testimonianza di un grande dinamismo, il gruppo Nicolaus Hotels fa registrare il recente ingresso di un’importante risorsa nell’area sales & marketing: da settembre 2012 Elisabetta Boschetto è entrata a far parte del team andando a ricoprire la nuova posizione di Mice development manager, basata a Milano e con la funzione di ponte di collegamento tra una Puglia sempre più dinamica e il cuore della meeting industry italiana, ma in costante collegamento con il “quartier generale” di Bari, e con i suoi diretti referenti, il direttore generale Felice Caragnano e il direttore sales & marketing Girolamo Piepoli. indirizzi a fine rivista


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‌semplicemente unici sheratonnicolausbari.com

congressi@sheratonbari.com


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Hotel President HHHHS Lecce

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Numero totale camere: 150 | Ristoranti: Myosotys | Posti: 450 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 compresa hall | Possibilità organizzazione post congress

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Già apprezzato dalla meeting industry, Vestas Hotels & Resorts di Lecce rilancia l’offerta per una clientela business; un primato che oggi si traduce in un’esperienza consolidata del settore, delle sue dinamiche e delle sue esigenze

Tris d’assi TERESA CHIODO

1 / Il Risorgimento Resort 2 / L’Hotel President 3 / L’Eos Hotel

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a Puglia continua a essere una terra di grande appeal, per lo straordinario Lpatrimonio naturale, storico, artistico e gastronomico che porta con sé, ma anche grazie a un oggettivo miglioramento dei collegamenti e al boom mediatico che ha portato il Salento a una ribalta sia nazionale sia internazionale. Con queste premesse, la prerogativa base diventa: investire sul prodotto. Questa è la strategia sulla quale ha deciso di puntare anche il prestigioso gruppo alberghiero pugliese Vestas Hotels & Resorts di Lecce del quale fanno parte l’Hotel President, il Risorgimento Resort e l’Eos Hotel. Per rispondere in modo proattivo alle condizioni poco favorevoli del mercato, la company alberghiera ha attivato una serie di azioni volte a migliorare le proprie strutture ricettive, sia da un punto di vista strutturale sia del servizio. La vocazione primaria dell’Hotel President è business-oriented. L’hotel è stato oggetto di un parziale restyling, che ha interessato il rinnovo della moquette della vasta hall, il cambio dei salotti, nonché migliorie nelle camere. In particolare, le stanze

degli executive floor sono state rese ancor più confortevoli e accoglienti. È anche grazie all’attenzione riservata all’ospite e alle sue specifiche esigenze che gli alberghi Vestas Hotels & Resorts godono di uno speciale apprezzamento da parte dei gruppi, dei tour operator, dei congress organizer. In virtù di una filosofia che vuole continuare ad affermare un’identità precisa strettamente legata al territorio si formula l’accoglienza degli ospiti per far “vivere” il Salento anche quando si è in albergo. Vestas Hotels & Resorts propone così un’esperienza non standardizzata, ma unica, che si può definire “taylor made”, rispetto alle richieste del cliente. Dice Giuseppe Mariano, general manager di Vestas Hotels & Resorts: «In un periodo in cui è sempre più difficile una pianificazione a lungo termine, è indispensabile intercettare nuovi segmenti di mercato e andare incontro alle specifiche esigenze della committenza, proponendo soluzioni dinamiche e funzionali, dimostrando flessibilità e competenza». indirizzi a fine rivista


Perché scegliere quando potete avere tutto?

www.centrocongressi.portoantico.it

Un Centro Congressi che coniuga bellezza, qualità e comodità. Avere tutto non è mai stato così facile. Facile scegliere quando si ha a disposizione un Centro Congressi come i Magazzini del Cotone: 12 sale di varie dimensioni, un auditorium spettacolare, 8500 metri quadrati coperti di spazi espositivi. E poi, l’intero Porto Antico di Genova per aggiungere fascino e valore ai vostri eventi, alle vostre promozioni, ai vostri momenti di incontro. Già, facile scegliere un centro congressi nel cuore della città, a due passi da tutto: aeroporti, stazioni, alberghi, luoghi di interesse culturale Patrimonio dell’Umanità. Ma, poi, perché scegliere, quando potete avere tutto? PORTO ANTICO DI GENOVA S.P.A. Edificio Millo - Calata Cattaneo, 15 - 16128 Genova - T. +39 010 2485611 - F. +39 010 2758929 - www.centrocongressi.portoantico.it - centrocongressi@portoantico.it


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Hotel Monte Sarago HHHH Ostuni (Br) Numero totale camere: 40 camere | Complesso residenziale composto da 10 appartamenti | Piscina: 1 outdoor | Ristoranti: 3 (L’Opificio 90 posti, Galleria 40 posti, Bar Terrazza 200 posti | Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 230 posti | Capienza sala minore: 40 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Possibilità organizzazione post congress (cene di gala, esibizioni musicali e spettacoli) | Connessione wi-fi gratuita

L’Hotel Monte Sarago sorge in uno degli angoli più belli d’Italia, a Ostuni, in Puglia. Mare, natura e bien vivre si accompagnano a una straordinaria professionalità, in una struttura moderna ed elegante

Bandiera Blu dell’accoglienza GIULIA DE STEFANO

dagiato sul dorso del colle da cui prende il nome, l’Hotel Monte SaraA go sorge a pochi minuti a piedi dal caratteristico centro storico di Ostuni, nota come la “città bianca”, considerata da sempre una delle perle della Puglia. La struttura quattro stelle avviata a giugno 2010 ha ampliato la sua offerta ricettiva mediante l’inaugurazione, nella scorsa stagione estiva, di dieci nuove ville che vanno ad aggiungersi alle quaranta camere dal design moderno e curato con vista sul meraviglioso borgo antico e sul mare cristallino della marina di Ostuni, pluridetentore della Bandiera Blu.

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La struttura è ideale sia per i viaggi d’affari sia per l’organizzazione di eventi; le camere, tra standard, superior, junior suite e suite spa, propongono uno stile sobrio ed elegante, fatto di materiali moderni e scelte tecnologiche all’avanguardia con impianti a basso impatto ambientale mirati al risparmio energetico e idrico. Sulla cima del colle, sospesa su rocce ingentilite dal vento, in una posizione privilegiata che domina tutto il paesaggio circostante, sorge una splendida piscina panoramica ideale per rinfrescarsi dalle calure estive. Hotel e complesso residenziale si trovano in


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una posizione strategica rispetto al centro storico e al mare. Seppur lontani dal fermento di macchine e persone tipico delle mete turistiche, gli ospiti possono raggiungere il borgo medievale con tutti i locali della movida a piedi e le famose spiagge della marina di Ostuni in cinque minuti con la propria auto o con la navetta messa a disposizione dall’hotel. IL PIACERE DI COCCOLARSI La piscina all’aperto, ricavata tra le rocce più alte del colle, è ideale per rilassarsi godendo delle frescure estive: un luogo esclusivo in cui ignorare lo scorrere del tempo abbandonandosi ai pensieri ispirati dal panorama straordinario. Un piacere che continua a tavola a partire dalla prima colazione, abbondante e colorata, ricca di prodotti genuini e di stagione. Il ristorante L'Opificio, un paradiso di profumi derivanti da prodotti locali, da quelli agri dell'orto ai più sapidi del mare, è un angolo di pace dove gustare il meglio della cucina mediterranea abbinata a una selezione di ottimi vini italiani e, naturalmente, rossi e rosati pugliesi Doc. Nei mesi più caldi dell’anno, cena e aperitivo si possono ordinare al Bar Terrazza, fantastico roof garden dal panorama emozionante, luogo elegante e raffinato, ideale per bere una bibita fresca a mezzogiorno o un cocktail al tramonto, per leggere un buon libro accompagnati dal tepore di un bicchiere di vino e della buona musica ma anche luogo ideale per organizzare incontri di lavoro, eleganti aperitivi ed eventi particolari, oltre che raffinate cene, coccolati

dalle specialità dell’esperto barman e dalle delizie preparate dallo chef, avvolti da una calda atmosfera lounge. SPAZIO AL BUSINESS Unitamente alla ricerca di benessere e relax, l’Hotel Monte Sarago si è imposto nel corso degli ultimi anni come destinazione perfetta per i turisti d’affari. Con una tra le più ampie strutture congressuali di Ostuni a disposizione, una sala meeting capace di accogliere fino a 230 persone comodamente sedute e una piccola sala riunioni utile per incontri di lavoro fino a quaranta persone, l’albergo coniuga esattamente e sapientemente la bellezza degli spazi con l’alta gamma dei servizi e il massimo della cortesia. I settecento metri quadrati complessivi di area business, sono dotati dei più innovativi impianti audiovisivi e attrezzature ad altissimo livello tecnologico: la connessione a internet wi-fi copre tutta la superficie, microfoni e amplificatori sono in dolby surround, il videoproiettore a soffitto proietta immagini su un mega schermo, c’è inoltre la possibilità di utilizzare puntatori laser e lavagne a fogli mobili. Infine, uno staff esperto è sempre a disposizione per aiutare il cliente in tutte le fasi dell’evento, dalle scelte tecniche a quelle organizzative, nonché nella pianificazione di tutte le attività post congressuali. Dalla prossima primavera l’Hotel Monte Sarago amplierà il proprio spazio congressuale con l’inaugurazione di due ulteriori sale da cinquanta e da dieci posti a sedere.

Spazi congressuali importanti, paesaggi mozzafiato intorno e una cucina prelibata: sono i plus dell’Hotel Monte Sarago, nella bianca Ostuni

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Masseria Santa Lucia HHHH Marina di Ostuni (Br) Numero totale camere: 132 | Ristoranti: 3 all’interno e 3 all’aperto | Posti: 1.500 | Sale meeting: 9 di cui la sala plenaria fino a 1.500 posti e 8 sale da 20 a 700 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 600 interni e 3.000 esterni | Spiaggia privata, nuova terrazza in riva al mare per feste e cocktail | Possibilità organizzazione post congress

Il Grand Hotel Masseria Santa Lucia, a Marina di Ostuni, affascina con suggestioni di altri tempi in un dialogo costante con il territorio. Location esclusiva per eventi, aggiunge un tocco tradizionale ad atmosfere ricercate

L’eleganza è una tradizione ra il verde delle Murge orientali e il blu del Mar Adriatico, il Grand Hotel MasseT ria Santa Lucia riporta a un tempo antico, riproponendo in chiave contemporanea l’ospitalità e le linee delle antiche masserie pugliesi. Un progetto nato per offrire eleganza in un contesto autentico, grazie a una ristrutturazione che ha mirato in particolare a preservare la struttura preesistente. Così, ad accogliere l’ospite c’è il cuore della masseria, la hall, la reception, il bar e la sala ristorante. Dal nucleo originale, sono state realizzate le nuove ali che accolgono le camere, la cui architettura replica in modo discreto le forme della masseria originaria: un mondo di suggestioni, che parte proprio dalla hall che, come la terrazza, si affaccia sul mare, e continua nelle 132 camere, tutte dotate di patio giardino. RIUNIONI IN MASSERIA Il Grand Hotel Masseria Santa Lucia è un luogo perfetto per accogliere riunioni e congressi, che vi trovano tante possibili soluzioni in spazi convenzionali e non, come le aree esterne che si prestano ai più fantasiosi allestimenti. Le sale riunioni

sono in tutto nove, tra cui la sala plenaria che ospita fino a 1.500 persone; le restanti hanno una capienza variabile da venti a cinquecento posti. Tantissime le soluzioni per il post congress, che prende spunto dalla generosità del territorio ed è sublimato dai ricchi programmi proposti dalla masseria. Ci si può dedicare completamente al relax sulla spiaggia privata, oppure preferire il bordo piscina. Optando per un programma più “movimentato”, si può praticare un po’di sport grazie agli impianti sportivi, che oltre alla piscina comprendono campi da tennis, da calcetto e tiro con l’arco. E in un luogo privilegiato per l’offerta gastronomica, la Puglia, non poteva mancare alla Masseria Santa Lucia un’interpretazione della cucina mediterranea che attinge dalla tradizione e dalla tipica varietà locale. Un modo per conoscere questo angolo di Puglia tra Brindisi e Bari, nei pressi di Ostuni (famosa “città bianca” dal candido colore delle proprie case) Marina di Ostuni è un amatissima località balneare, che si fregia della Bandiera Blu.

GIULIA DE STEFANO

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Palaolimpico Torino Sale meeting: sala plenaria divisibile in sale da 500 a 3.500 posti | Capienza sala maggiore: arena da 12.000 posti | Saletta segreteria | Aree espositive: 4.000 posti nel foyer grande; 1.400 nel foyer piccolo; 2.300 nel parterre | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 4.000 posti | Pranzo seduti: 2.500 posti

L’Oreal Professionnel incontra quattromila clienti al Palaolimpico di Torino per una manifestazione di forte impatto emozionale: quando l’evento colloquia con la location e con la città, il successo è assicurato

Una sede con una marcia in più SIMONA ZIN

Torino la Maison Parisienne de la Coiffure, un grande evento internazionaA le organizzato da L’Oréal Italia Divisione Prodotti Professionali, ha trovato nel Palaolimpico la sua location ideale. Quasi quattromila hairstylist provenienti da tutta Italia in uno show di forte impatto emozionale: le performance dei più famosi stilisti della coiffure internazionale con una delle più importanti voci italiane del momento. Di seguito tutti gli ospiti si sono accomodati nel foyer, 3.800 metri quadrati di spazio indiviso, per uno scenografico aperi-cena finale. UNA PARTNERSHIP VINCENTE Così ha commentato lo staff tecnico e artistico di L’Oreal Professionnel: «Quando dopo 15 anni si decide di organizzare un evento, tutto deve essere pianificato e la macchina organizzativa richiede l’apporto di grandi professionisti. Lavorare al Palaolimpico è stato stimolante e costruttivo. La location straordinaria e lo staff competente hanno permesso di realizzare un evento fortemente apprezzato dall’azienda e da tutti i clienti presenti». E ancora, Mauro Raffellini, responsabile produzione evento, ha commentato: «La collaborazione con il Palaolimpico è stata totale, come difficilmente si riscontra in Italia, sia per gli aspet-

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ti tecnici sia per quelli logistico-organizzativi. Un’esperienza assolutamente positiva che ci auguriamo abbia sviluppi futuri». Per accogliere gli ospiti all’interno di una struttura con capienza superiore ai 12mila posti, il Palaolimpico ha predisposto la parzializzazione dell’arena e la riduzione delle sedute con la dotazione residente di tendaggi oscuranti. Inoltre, gli organizzatori hanno avuto a loro disposizione ampie aree di supporto (uffici di produzione, camerini, salette relatori, lounge, magazzini), una grande facilità di appendimento alla copertura e uno staff tecnico fin dalle prime fasi progettuali. La convention è stato un importante appuntamento per conoscere la location e la città di Torino. Quella tra il Palaolimpico e Turismo Torino e Provincia Convention Bureau è una sinergia ormai consolidata a disposizione dell’azienda e dei suoi ospiti. La città ha infatti studiato iniziative dedicate tra le quali un desk informativo all’interno della location, riduzioni sulle attività turistiche quali city sightseeing e il Museo dell’Automobile, l’apertura straordinaria e riservata della Mole Antonelliana (che ospita il Museo del Cinema) iniziativa fortemente apprezzata da oltre 1.200 partecipanti. indirizzi a fine rivista


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• NUOVO RISTORANTE CON SPECIALITÀ REGIONALI • SALE BANCHETTI da 10,100,150,300,400 persone • AMERICAN BAR • PISCINA COPERTA riscaldata • PISCINA ALL’APERTO • MODERNISSIMO CENTRO BENESSERE • PARCO GIARDINO • PARCHEGGIO PRIVATO • ELIPORTO • SALE CONGRESSI e CONVEGNI da 10 a 500 persone per oltre 1000 posti complessivi • 130 CAMERE con 21 SUITES • NUOVE CAMERE SUPERIOR • SALA MULTIFUNZIONALE di 600 mq modulabile in 2/3 sale e foyer. CASA COLONICA • Appartamenti con angolo cottura • ingresso indipendente • parcheggio privato


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Meeting & Conference Centre Pancaldi Livorno Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 70 posti | Saletta segreteria | Aree espositive: 450 mq (interno) - 2.000 mq (esterno) | Sala banchetti: 400 mq (interna) - 1.000 mq (esterna) | Pranzo in piedi: 400 posti | Pranzo seduti: 300 posti | Possibilità organizzazione post congress | Possibilità di organizzare attività di incentive

Nato da pochi mesi, il Meeting & Conference Centre Pancaldi di Livorno si propone come originale e poliedrica location per incontri, team building e incentive organizzati da Eventi Italia. E tutt’intorno, le mille opportunità della Toscana

Il nuovo volto di SIMONA ZIN cityweblivorno.com - Luca Caponi

allo scorso mese di agosto c'è un nuovo punto di riferimento per conD gressi, eventi e manifestazioni di vario genere a Livorno: si tratta del nuovo Meeting & Conference Centre Pancaldi, moderna struttura polifunzionale, inserita in un antico palazzo d’epoca che affaccia sul mare, presso i Bagni Pancaldi, che divennero nell'800 un ambiente esclusivo e raffinato, frequentato da principi e personaggi illustri, dove la clientela poteva usufruire di bagni idroterapici, bagni caldi di mare, sala da pattinaggio sul ghiaccio (oggi la sala centrale della location), sala di lettura e di ballo, nonché servizi di ristorazione. I Bagni Pancaldi sorsero nel 1846, per mano di Vincenzo Pancaldi. Nel 1870 ottennero il titolo di Bagni Regi per le frequenti visite del Principe Amedeo di Savoia e della consorte Maria Vittoria.

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ALL'INSEGNA DELLA POLIFUNZIONALITÀ La struttura oggi è stata completamente ristrutturata e rinnovata al suo interno, con tecnologie innovative, come il condizionamento e la climatizzazione del palazzo, attraverso l’usufrutto naturale dell’acqua di mare. Traduzione simultanea in più lingue, cablaggio di rete, cabina di regia audio video, videoconferenze e web conference, aule per incontri collaterali sono tra le attrezzature a disposizione nel Meeting & Conference Centre, che è composto da una sala centrale di 450 posti, da dieci sale da 12 a settanta posti e da una splendida terrazza di cinquecento metri quadrati, che affaccia a picco sul Mar Tirreno. La conformazione strutturale del palazzo permette di gestire comodamente al suo interno i servizi di catering, di meeting point, di reception, di servizio e di parcheggio interno. Anche la collocazione logistica riveste grande importanza per la location livornese: è facilmente raggiungibile, infatti, dai principali snodi viari e la sua posizione privilegiata sul mare, l’ampiezza e la bellezza degli spazi, interni ed esterni del Palazzo Pancaldi, uniti all’efficienza dei

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Una nuova struttura per scoprire Livorno, una provincia inedita per il Mice: il Meeting & Conference Centre Pancaldi dispone di dieci sale riunioni

Palazzo Pancaldi servizi offerti e gestiti dal team di Eventi Italia, la rendono un punto di riferimento efficiente, versatile e moderno, per organizzare e ospitare eventi, convegni, mostre, matrimoni, congressi, meeting, tavole rotonde, presentazioni, corsi di aggiornamento professionale e molto altro ancora. UNA SQUADRA VINCENTE Il team di Eventi Italia organizza attività di incentive ed è convenzionato con i migliori alberghi tre e quattro stelle della zona di Livorno e provincia, per offrire un servizio efficiente e di qualità a 360° per i propri clienti. La squadra possiede una ventennale esperienza nel marketing management, nella comunicazione e nella gestione di strutture turisticoricettive. Oggi il core business della società è l’organizzazione e la gestione di convegni, meeting ed eventi in genere. Questo “vissuto” permette oggi a Eventi Italia di garantire alla propria clientela risultati di ritorno di immagine e di contenuti all’altezza delle aspettative. Il team segue la realizzazione dell’evento dalla fase iniziale (definizione, concept e visual) alla fase finale (gestione e feedback), coordinando e gestendo

anche tutte le fasi intermedie legate alla comunicazione, alla segreteria organizzativa, all’ufficio stampa e alla logistica, sino alle attività collaterali. La società Eventi Italia collabora con il Meeting & Conference Centre Pancaldi rendendolo un attrattore logistico naturale a disposizione del territorio e della collettività per organizzare e ospitare eventi e manifestazioni. La particolare cura delle fasi di comunicazione pre e post meeting, la cura degli allestimenti indoor e outdoor e l’attenzione alle attività collaterali, sono i segni distintivi dei fattori di successo del meeting stesso. Questo, oltre alla scelta della location più idonea, è ciò che Eventi Italia offre ai suoi clienti nell’organizzazione e gestione di meeting associativi o aziendali. Tecniche e strategia di product launch, spesso richiedono momenti di integrazione con il potenziale segmento di mercato, con il trade o con i buyer. Creare tali momenti attraverso un’idonea ambientazione e contesto è uno dei servizi offerti dalla società che trova nel Meeting & Conference Centre Pancaldi la location ideale. indirizzi a fine rivista

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Centro Congressi Fiera del Levante Bari (Ba) Sale meeting: 24 | Capienza sala maggiore: 4.000 posti (fino a 9.000 per eventi particolari) | Capienza sala minore: 24 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 7.500 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 800 posti | Pranzo seduti: 400 posti | Possibilità organizzazione post congress

Dopo il successo all’Eibtm di Barcellona, e in attesa del nuovo centro congressi, pronto entro l’anno, Fiera del Levante ha già collezionato altri grandi eventi. Tra questi, la Fiera delle Musiche del Mediterraneo, l’unica fiera-mercato musicale internazionale in Italia

Congressi al centro del Mediterraneo ELISA FERRO

he i prestigiosi appuntamenti dello scorso ottobre con i congressi del C Sifo e dell’Ordine dei dottori commercialisti e la conseguente inaugurazione del nuovo padiglione – struttura avveniristica di 18mila metri quadrati, con grandi sale flessibili e pavimenti e materiali certificati blue angel – rappresentassero solo l’inizio di un cambio di passo per la Fiera del Levante era chiaro. Bisognava soltanto comunicarlo nel modo migliore. Di qui, la partecipazione alla fiera internazionale Eibtm di fine novembre a Barcellona, che ha presentato eventi che spaziano nei diversi ambiti d’interesse di operatori e professionisti riunendoli in un percorso formativo chiamato “Industry Knowledge”. Per l’occasione il management di Fiera del Levante ha organizzato una riuscitissima presentazione della propria offerta congressuale, mostrando ai buyer di tutto il mondo le opportunità di business nel territorio pugliese: con una fiera unica nel Mediterraneo per localizzazione, esperienza e capacità di richiamo al servizio di un bacino di attrazione di grande livello. Un successo, in altre parole, che si tradurrà presto nel portare a Bari il maggior numero possibile di grandi convegni internazionali, con una crescente affluen-

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za di operatori. Così, in attesa del completamento del nuovo centro congressi finanziato dalla Regione Puglia, con un ulteriore edificio complementare al Nuovo Padiglione, che sarà pronto nel 2013 costituendo un ulteriore punto di forza, si può tranquillamente dire che per Fiera del Levante il futuro è già iniziato. Come ha dimostrato, del resto, anche la seconda edizione del Medimex in dicembre, la Fiera delle Musiche del Mediterraneo promossa da Puglia Sounds, l’unica fiera-mercato musicale internazionale in Italia. Tre giorni durante i quali gli ottomila metri quadrati espositivi della Fiera hanno ospitato oltre mille professionisti della musica provenienti da venti Paesi diversi, con un articolato programma di attività ed esibizioni aperto al grande pubblico. I quattro palchi allestiti hanno ospitato 23 showcase pomeridiani e serali, mentre nelle sei sale dedicate all’evento si sono tenuti cinquanta appuntamenti tra convegni, workshop e incontri d’autore con grandi nomi della musica italiana come, solo per citarne alcuni, Giuliano Sangiorgi, Antonello Venditti, Mogol e Nicola Piovani. indirizzi a fine rivista


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Giancarlo Bellantuono

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La masseria fortificata

Un contesto eccezionale, dove cultura e storia, archeologia e natura fanno da cornice a eventi di sicuro appeal. La Masseria Spina Resort di Monopoli coniuga fascino e comfort, grazie ai suoi spazi versatili ELISA FERRO

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ircondato dagli ulivi e situato a poca distanza dal mare, l’esclusivo complesso di charme Masseria Spina Resort è uno dei vanti turistici e congressuali di Monopoli e dell’intera provincia di Bari. La storica masseria fortificata, infatti, oltre a essere una struttura ricettiva moderna dotata di ogni comfort, dove trascorrere soggiorni

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leisure di assoluto piacere, è anche una location tra le più raffinate e suggestive per l’ambientazione di importanti convegni e congressi professionali, riunioni d’affari, showroom, ricevimenti di gala, feste, sfilate di moda e grandi eventi aziendali. UN TESORO RITROVATO L’attuale tenuta risulta dal connubio di due antiche strutture rurali tra loro collegate ma afferenti a modelli tipologici diversi, Torre Spina Piccola e Masseria Spina Grande. Entrambe risalgono al XVI secolo: la prima è una torre-masseria con funzioni difensive, parte di quel sistema di torri costiere erette per proteggere i litorali pugliesi dalle incursioni saracene. Varcato lo spesso muro di cinta, una scalinata conduce a un ponte in muratura utilizzato in passato come ponte levatoio: una lama naturale (avvallamento calcareo) separa la torre difensiva da Spina Grande, anch'essa originariamente una torre, ampliata nel corso dei secoli fino a trasformarsi in elegante esempio di villa-masseria la cui facciata è del XVIII secolo. Costruita su tre livelli, presenta al pian terreno gli ambienti un tempo utilizzati come depositi e scuderie, al piano superiore l’abitazione del colono e all’ultimo piano le stanze padronali. Il loggiato a tre archi e la scenografica scalinata a doppia rampa risalgono al 1700, mentre


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Masseria Spina Resort Monopoli (Ba) Numero totale camere: 4 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 150 posti | Capienza sala minore: 40 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 130 | Possibilità organizzazione post congress

racchiusi dal grande cortile lastricato si trovano l’ovile, la cappella dell’Immacolata con motivi tardo-barocchi e un frantoio risalente al periodo dei Basiliani (XI secolo) utilizzato fino agli Anni ‘70. In quegli anni si dà avvio al riuso della masseria con il recupero di gran parte del pian terreno, con la sala ristorante e la sala convegni. Attualmente si stanno recuperando alcune residenze a uso turistico-ricettivo. Sempre all’interno della tenuta vi sono una seconda chiesetta più antica, orti e frutteti recintati, un giardino di agrumi, diverse cisterne, una raccolta di attrezzi della civiltà contadina e sei grotte che nel IX-X secolo ospitarono frantoi, palmenti, abitazioni rupestri e ricoveri per gli animali. Proprio in virtù di questo suo intreccio così prezioso di storia e natura, archeologia e architettura il complesso fa parte dal 1997 del patrimonio artistico nazionale tutelato dal Ministero dei Beni Culturali. L’ARTE DELL’ACCOGLIENZA Le possibilità di alloggio nel resort sono davvero uniche ed esclusive. L’ex filanda, dove un tempo veniva lavorata la seta, è oggi un luminoso appartamento di circa ottanta metri quadrati che si sviluppa su due livelli e dispone di cinque posti letto. Gode di piena autonomia e offre tutte le comodità e i servizi necessari (dall’accesso

veloce a internet all’aria climatizzata alla tv) per riposarsi o attendere alle proprie attività senza essere disturbati. Il Fico, a sua volta, è un appartamento indipendente molto particolare: offre otto comodi posti letto in tre ambienti separati e deve il suo nome al secolare albero antistante la grande vetrata della zona living-cucina. Il Nido, infine, con sei posti letto, si trova all’interno del corpo centrale della Masseria ed è caratterizzato da pregevoli rifiniture antiche. L’offerta di spazi e servizi dedicati al Mice, invece, ruota attorno a un’elegante sala polifunzionale da duecento posti, affiancata da una saletta più piccola e da un foyer di 120 metri quadrati, dove allestire coffee break e lunch per un massimo di cento coperti. Gli eventi open-air possono contare su spazi esterni altamente scenografici quali il piazzale d’entrata di cinquecento metri quadrati, una zona su vari livelli con pineta e uno spazio in un antico orto di altri seicento metri quadrati. Tra le dotazioni tecnologiche e i servizi congressuali vi sono i migliori sistemi audiovisivi e di videoconferenza, la connessione internet wi-fi, il servizio segreteria, hostess e guardaroba, interpretariato e traduzione simultanea. È inoltre garantito un servizio catering di altissima qualità.

Una location di puro fascino, che unisce lo charme della storia ai comfort moderni, per dare agli eventi un tocco unico: è Masseria Spina Resort, a Monopoli

indirizzi a fine rivista

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ASSUNTA CORBO

EVENTI SU DUE RUOTE IN TOSCANA Le due ruote rappresentano il nuovo focus della Regione Toscana. Destinazione molto green che attrae e conquista grazie alla sua incredibile ricchezza, la Toscana sta mettendo a punto cinque grandi itinerari. L’obiettivo è lo sviluppo di un progetto triennale – del valore di nove milioni di euro – per fare in modo di creare una grande rete regionale della mobilità ciclabile. L’occasione per parlare dell’investimento è stata la tavola rotonda che si è svolta a Rapolano Terme nell’ambito del convegno Idee pedalabili 2012. «Siamo partiti dall'ambizioso progetto di una ciclopista dell'Arno che segua il corso del fiume dalla sorgente alla foce. Faremo questo investimento perché crediamo nell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano ed extraurbano» ha dichiarato Luca Ceccobao, assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Toscana. «Credia-

A PECHINO SENZA VISTO PER 72 ORE

La Cina affascina ma soprattutto è terra di business per molte aziende italiane. Pechino, spesso città di passaggio per chi è diretto in altre località magari per affari, ha deciso di dare un’opportunità molto interessante a 45 Paesi del mondo tra cui anche l’Italia e altri membri dell’Unione Europea. Dal primo gennaio, infatti, si può transitare in città per 72 ore senza avere bisogno di visto. L’iniziativa risulta molto interessante per chi con la Cina ha rapporti di lavoro frequenti. Per transitare senza visto sarà sufficiente esibire un biglietto aereo che testimoni che si prosegue il viaggio per altre destinazioni. Nel caso in cui la meta finale sia un terzo Paese, ovviamente si dovranno avere tutti i documenti di ingresso in regola.

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mo – ha concluso Ceccobao – anche nel cicloturismo come mezzo per incentivare il turismo sostenibile». Nel 2013 la Toscana ospiterà i Mondiali di ciclismo.

IDENTITÀ MICE PER L’UMBRIA La meeting industry si arricchisce di una nuova e importante realtà: nel corso della manifestazione Eurochocolate a Perugia è stato infatti presentato il nuovo Umbria Convention Bureau. Fondato da Confindustria e Confcommercio Umbria, la nuova realtà ha una gestione mista pubblico-privata. Attinge al trenta per cento dai privati e al settanta per cento dalla Regione nell’ambito del programma Fas. Vi aderiscono venticinque strutture, così ripartite: 19 strutture ricettive tra hotel e resort, quattro Pco, un’agenzia viaggi e un catering. L’obiettivo è quello di far conoscere l’Umbria sotto un punto di vista fortemente Mice. Grazie alle sue peculiarità la regione è infatti ricca di spunti per le attività di teambuilding o incentive all’aria aperta ma anche di location perfette per ogni tipologia di evento.

MILANO, PRIMA TRA LE CITTÀ SOSTENIBILI Forse in pochi lo avrebbero detto ma Milano vanta un primato sostenibile. La città meneghina, infatti, ha ottenuto il primo posto nella classifica dei comuni più turisticamente sostenibili stilata dall’osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile promosso dall’Ebnt. La graduatoria fornisce la fotografia dei comuni più virtuosi nello svilup-

po sostenibile del turismo in relazione con la spesa locale. Al secondo posto si


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SICILIA A 360 GRADI

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi è stato protagonista alla presentazione del nuovo portale Sicilia 360 che si pone come obiettivo quello di sfruttare al meglio le «potenzialità economiche e la ricchezza artistica e culturale e il patrimonio umano formidabile della Sicilia ». Nel corso dell’incontro, che si è svolto alla Farnesina, il ministro Terzi ha sottolineato che questa iniziativa contribuisce a percorrere la direzione della promozione del sistema Italia. La presenza turistica dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) dovrebbe aumentare del trenta per cento e generare oltre un miliardo di euro di fatturato nel 2013. Nella nota diffusa dal ministero si legge anche che il turismo nel 2011 ha portato in Italia 76 milioni di stranieri per un volume d’affari di trenta miliardi di euro. Il Sud, però, ne ha beneficiato solo per il dieci per cento motivo per cui nasce una realtà come Sicilia 360 che vuole essere uno strumento in più per incrementare questi dati.

trova Firenze seguita da Torino e Napoli, prima città del Sud. Seguono Rimini, Avellino, Bergamo, Pescara, Verbania e Como che chiude la top ten. Tra gli indicatori considerati figurano la caratterizzazione occupazionale e demografica locale, la ricettività turistica, l’accessibilità in termini di infrastrutture, il rischio e la qualità ambientale, l’attrattività naturalistica e storico-paesaggistica e l’aspetto economico con la caratterizzazione delle imprese turistiche locali.

A LONDRA SULLE TRACCE DI JACK LO SQUARTATORE Alzi la mano chi non ha subito il macabro fascino delle atmosfere londinesi al tempo di Jack lo Squartatore. Impossibile resistere alla Londra fumosa e scura in cui avvenivano gli efferati omicidi. Jack The Ripper – il nome originale in inglese del criminale efferato – si aggirava 125 anni fa per le strade di Whitechapel seminando il terrore e generando sgomento e stupore negli abitanti della città britannica. Quella Londra esiste ancora ma è più nascosta. In occasione proprio del 125° anniversario, che ricorre quest’anno, il London Dungeon aprirà la prossima primavera le segrete nei vasti sotterranei del County Hall. Una nuova attrazione porterà in vita mille anni di storia londinese con terrificanti spettacoli dal vivo

ed effetti speciali. Di sicuro un’idea post congress molto intrigante e se qualche ospite non se la sente di vivere queste emozioni forti, proprio accanto al London Dungeon si trova il più romantico London Eye.

SPAGNA REGINA DEGLI EVENTI INTERNAZIONALI

Numeri con il segno + davanti per la Spagna degli eventi, che registra un consenso sempre crescente tra gli organizzatori. Già nel 2011 – secondo gli ultimi dati ufficiali Icca disponibili – il Paese è rimasto al terzo posto come destinazione internazionale con un aumento del 2,6 per cento nel numero di eventi. Un risultato senz’altro positivo, considerando anche il fatto che il numero totale di eventi registrati al mondo nel 2011 è diminuito del 3,2 per cento rispetto al 2010, una diminuzione che però non ha riguardato il Paese iberico. Le città preferite sono state Barcellona, che si situa in terza posizione nella top ten delle destinazioni congressuali, con 150 eventi, e Madrid, che si mantiene in sesta posizione con 130 eventi. Per quanto riguarda le altre città, si segnalano i risultati di Valencia, 53esima con 39 eventi, la crescita di Bilbao, 109esima con 19 eventi e di Granada e Siviglia, entrambe 132esime con 16 eventi. Entrano in classifica anche Alicante e San Sebastian, rispettivamente con nove e sette eventi.

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LA GIORDANIA SPOSA IL LUSSO

La Giordania è una destinazione lusso, anche secondo la celebre testata americana Forbes. La prima evidente testimonianza arriva dall’hôtellerie di categoria sofisticata: da quando ha aperto il primo Moevenpick nel 1997, la catena alberghiera svizzera ha implementato il suo portfolio giordano con l’apertura di altri quattro hotel, a cui hanno fatto immediato seguito altre catene di pari standard come Kempinski, Four Season, InterContinental e Crowne Plaza. Nei prossimi due anni sono previste nuove aperture tra cui le due importanti inaugurazioni nel 2014 del Fairmont Amman di trecento camere e della nuova struttura di Aqaba da duecento camere della Luxury Collection Al Manara, a cui si aggiungeranno nel

ACCESSI PIÙ FACILI A MAURITIUS

2015 il St. Regis Amman e il W Hotel, sempre ad Amman. Per quanto riguarda i trasporti, l’aeroporto internazionale di Amman è recentemente stato oggetto di un attento restyling per adeguarsi agli standard internazionali. Un nuovo terminal, invece, è in fase di costruzione ad Aqaba.

Godersi un viaggio in una delle destinazioni più paradisiache del pianeta ora sarà più semplice. Il Governo di Mauritius ha messo in vigore nuove norme per l’ingresso sull’isola. Ora è sufficiente essere in possesso di un passaporto con scadenza successiva alla data del ritorno dal viaggio per poter visitare l’isola, godere della bellezza delle sue spiagge e del suo rigoglioso entroterra. I cittadini italiani non hanno quindi più bisogno di un passaporto valido per sei mesi dalla data del rientro. I viaggiatori italiani che si recano in vacanza a Mauritius devono presentarsi alla dogana mauriziana dotati dei seguenti requisiti: un passaporto valido almeno fino al giorno successivo alla data del rientro, un biglietto aereo di ritorno, la dimostrazione di una prenotazione per il soggiorno durante la permanenza sull’isola.

GLI ITALIANI AMANO LA GRANDE MELA Impossibile resistere al fascino di New York. Chi l’ha già visitata deve tornarci per evitare una crisi di astinenza, chi non ha ancora avuto occasione la sogna come il viaggio della vita. Lo conferma l’Hotel Price Index condotto da Hotels.com: New York è la città straniera più visitata dai viaggiatori italiani, seguita da Londra e Parigi. Ma la città americana per eccellenza è amata anche da svizzeri, austriaci, olandesi, spagnoli, francesi e finlandesi. Londra invece è la città più amata da irlandesi, svedesi e norvegesi. La città eterna è, invece, la più ambita per gli stranieri. Roma, infatti, è una delle dieci città più visitate dalla maggior parte degli europei: è al terzo posto nelle classifiche di Regno Unito, Russia e Finlandia. Milano è l’unica altra

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città italiana, oltre a Roma, a comparire nelle classifiche di Hotels.com; il capoluogo lombardo si trova infatti al quarto posto nella graduatoria russa delle città estere più visitate.


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LA PUGLIA SI PROMUOVE Sinergia è la parola d’ordine del prossimo futuro del brand Puglia. L’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, Confcommercio Puglia, Confindustria Puglia e Confesercenti Puglia hanno siglato, infatti, un accordo stabile per la condivisione e realizzazione di azioni di promozione del turismo regionale. L’accordo rappresenta un’innovazione che consente a Pugliapromozione di attivare fin da subito un sistema di promozione turistica in tandem con l’intera filiera regionale del turismo, rappresentata nel distretto. Il gruppo di lavoro creato per dare forma stabile alla nuova

collaborazione è formato dal direttore generale di Pugliapromozione Giancarlo Piccirillo e da undici imprenditori turistici, espressione dei diversi ambiti territoriali e dell’intera filiera produttiva pugliese. Il programma dei prossimi mesi prevede la progettazione di nuovi strumenti web tra cui un nuovo portale del turismo e una piattaforma di e-booking, un nuovo sistema di rilevazione telematica dei dati statistici e un osservatorio del turismo, la programmazione delle attività sul territorio per la valorizzazione dell’offerta 2013, una serie di educational e attività di co-marketing.

TRENTINO SVILUPPO: NUOVA REALTÀ TURISTICA Il Trentino sposa l’idea di fare sistema e mette in piedi una nuova realtà importante per la promozione del territorio in tutte le sue sfaccettature. Un volume d’affari di circa 47,5 milioni nell’ultimo anno, un miliardo di euro di patrimonio gestito e quattro divisioni specialistiche: sono questi i numeri di Trentino Sviluppo. La nuova società, nata dalla fusione con Trentino Marketing, avrà il compito di promuovere e sostenere l’economia locale e di valorizzare l’offerta regionale. Operativa dal primo dicembre, la società conta 132 dipendenti nelle due sedi di Trento e Rovereto e quattro società di sistema controllate e gestisce la regia del marketing turistico e i progetti strategici per il territorio.

MALTA: IL MICE CRESCE DI CINQUE PUNTI NEL 2012 Se il 2011 ha registrato ottantamila presenza Mice a Malta – il 19 per cento delle quali proveniente dall’Italia, tra i primi mercati di riferimento – il 2012 si è concluso con un cinque per cento in più. «Tra le ragioni di questo successo» ha commentato il risultato Josef Formosa Gauci, ceo di Malta Tourism Authority, durante una recente visita a Milano per presentare la nuova campagna pubblicitaria dell’arcipelago mediterraneo dedicata alla meeting industry, «sicuramente contribuiscono le ricchezze culturali dell’isola – Valletta sarà capitale europea della cultura nel 2018, ndr – che spaziano dagli antichissimi templi megalitici ai lasciti dei cavalieri, alle testimonianze barocche; ma anche l’aumento dei collegamenti aerei (nella sola Italia, sono nove le città collegate: Milano, Roma, Torino, Venezia, Bologna, Pisa, Bari, Catania e Palermo) e l’amplissima varietà di location a disposizione del Mice, dai palazzi storici alle piazze, alle mille soluzioni offerte dal mare». Quali novità sono in cantiere? «La capitale, Valletta, si sta rifacendo il trucco con una serie di restauri ma anche con un nuovo progetto, firmato da Renzo Piano, che sarà terminato la prossima estate. Anche Mdina, l’antica capitale, e tutta la zona

dell’harbour hanno subito un restyling. Nel nord dell’isola è stato inaugurato l’Acquario Nazionale mentre nelle vie più suggestive delle città storiche numerosi palazzi d’epoca si stanno trasformando in raffinati boutique hotel» ha concluso Gauci. (PK)

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Il cuore verde degli eventi Una regione meravigliosa presenta alle aziende italiane il proprio lato migliore: quello del “cuore verde” e di un’hotellerie riunita in consorzio, insieme a organizzatori e fornitori, per un’offerta integrata senza precedenti STEFANO RE

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Umbria sul proscenio del turismo aziendale: a fine ottobre, in coincidenza con Eurochocolate, Umbria Convention Bureau ha invitato un gruppo di giornalisti e di buyer a un educational tour alla scoperta delle bellezze culturali, paesaggistiche e gastronomiche della regione. «Con questo weekend in Umbria», ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Fabrizio Bracco, «abbiamo inteso consentire ai giornalisti della stampa nazionale e ai rappresentanti delle aziende interessate di toccare con mano le opportunità offerte dalla nostra regione, anche dal punto di vista del turismo aziendale, mostrando loro esempi significativi di come l'Umbria possa trasmettere a chi la visita suggestioni ed emozioni, legate all’unicità del suo patrimonio storico-artistico, alle sue bellezze naturali e paesaggistiche, oltre che alla ricchezza e all’eccellenza dell’enogastronomia e dei prodotti tipici, il tutto sostenuto da una grande qualità dell'accoglienza». «L’aeroporto di Perugia (ristrutturato da Gae Aulenti, recentemente scomparsa, ndr)», ha aggiunto Piervittorio Farabbi, direttore dello scalo, «vuole diventare una porta d’accesso all’Umbria da ogni destinazione, anche da quelle lontane. I

L’

numeri ci sono tutti, considerato che è uno dei pochi aeroporti con una crescita a due cifre: +15 per cento nel 2012 e la possibilità di portarlo al + cinquanta per cento nel 2013». IL PROGRAMMA Dopo l’accoglienza, le aziende, divise in due gruppi, hanno seguito, a scelta, il tour per le strutture di Assisi, Montefalco e Bevagna, oppure Spoleto, Terni e la Cascata delle Marmore, mentre il programma per la stampa è stato incentrato su questo secondo itinerario naturalistico-culturale: centro storico di Perugia nel frizzante clima di Eurochocolate, quindi Spoleto con la Rocca Albornoziana (salone d’onore da 170 posti più altre due sale disponibili dalla prossima primavera), il Convento di San Niccolò (tre sale da 420, 150 e cento posti) e il centro di documentazione Casa Menotti, di fronte al Duomo; infine le affascinanti Cascate delle Marmore e Terni, con Palazzo Gazzoli (due sale da 350 e duecento posti) e il Museo Caos (Centro Arti Opificio Siri, ex società italiana di ricerca industriale), superbo esempio di riqualificazione con una sala conferenze da 150 posti, uno studio teatrale da sessanta e due salette da trenta e venti posti. «Sono veramente lieta di aver potuto mostrare ai giornalisti e alle aziende una così significativa selezione delle location culturali e naturalistiche che l’Umbria offre a tutti gli eventi», ha dichiarato Elisabetta Ruozi Berretta, presidente del convention bureau, «sia a


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quelli classici come conferenze e convegni sia al ramo più moderno, e in grande sviluppo, dell’incentivazione e del teambuilding. Da dicembre è online il sito Umbria Life dedicato a cinque tematismi previsti dal progetto Tac 2 (Turismo Arte e Cultura), da cui è nato il nostro convention bureau: essi sono San Francesco’s way, Umbria Culture, Umbria Tastes e Umbria Bike, oltre naturalmente a Umbria Congressi. E ci sono altri cinque tematismi quali il turismo a cavallo, il benessere, emozioni d’Umbria, residenze d’epoca, avioturismo e sport che si daranno i propri veicoli promozionali e che completano l’incredibile ricchezza dell’offerta di questa regione. Un’offerta che proprio in questa ricchezza ed eclettismo trova un punto di forza esclusivo».

CAOS (Centro Arti Opificio Siri) - Fabio Tomaselli

UMBRIA CONVENTION BUREAU Umbria Convention Bureau by Umbria Congressi, fondato da Confindustria e Confcommercio Umbria, è a gestione mista pubblico-privata. Attinge al trenta per cento dai privati e al settanta per cento dalla Regione nell’ambito del programma Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate). Vi aderiscono 25 strutture, così ripartite: 19 strutture ricettive tra hotel e resort, quattro Pco, un’agenzia viaggi e un catering. Il consorzio è retto da un consiglio direttivo, di durata quinquennale, presieduto dall’albergatrice Elisabetta Ruozi Berretta. Ne fanno parte anche, come vice-presidente, l’albergatore Giampiero Bianconi, e come consiglieri la Pco Maria Pantini, e gli albergatori Fabio Tulli e Pietro Calli. Umbria Convention Bureau by Umbria Congressi nasce per promuovere la massima integrazione territoriale dell’offerta congressuale, sulla scia di quanto già fanno nel segmento leisure i consorzi fondatori, nonché per comunicare all’industria italiana e mondiale dei congressi che l’Umbria è location ideale per eventi di ogni tipologia. La regione è piccola ma bellissima, ricca di spunti per molti tipi di turismo, da quello religioso a quello artistico, da quello agrituristico a quello montano, ed è perfetta per le attività di team building o incentive all’aria aperta. L’Umbria può agevolmente ospitare eventi anche di alto livello, al pari delle altre regioni italiane riconosciute in tal senso, e a prezzi assolutamente concorrenziali. Alcuni dei soci del consorzio offrono sale da seicento-settecento posti, per non parlare dei grandi palazzi storici, i quali, equipaggiati con la più moderna tecnologia, ben si prestano ad accogliere centinaia di congressisti in un affascinante accostamento di antico e di nuovo. C’è anche l’interesse a trattare sia con l’aeroporto di Perugia sia con Trenitalia per dare ulteriore facilitazione agli

Regione ricca di risorse mice-oriented, l’Umbria, magistralmente diretta dall’Umbria Convention Bureau by Umbria Congressi

accessi dall’Italia e da ogni parte d’Europa, e nel contempo si approfondiscono le relazioni tra gli operatori del territorio, così da mettere a sistema una filiera realmente onnicomprensiva. indirizzi a fine rivista

I SOCI DEL CONVENTION BUREAU Area

Strutture

Assisi

¢ Assisi Resort ¢ Domus Pacis Hotel ¢ Roseo Hotel Assisi ¢ Valle d’Assisi Hotel & Resort

Foligno–Spoleto Valnerina

¢ Albornoz Palace Hotel ¢ La Bastiglia Hotel ¢ Brezzatour-Koale-Umbriaè (agenzia viaggi)

Gualdo Tadino ¢ Mencarelli Group (catering) Gubbio–Città di Castello ¢ Park Hotel ai Cappuccini

Orvieto

Perugia

Terni

¢ Grand Hotel Italia ¢ Moving (Pco)

¢ Alla Posta dei Donini Resort ¢ Best Western Golf Hotel Quattro Torri – Centro Congressi ¢ Castello dell’Oscano Residenza d’Epoca ¢ Etruscan Chocohotel ¢ Giò Wine e Jazz Area–Perugia Centro Congressi ¢ Perugia Plaza Hotel ¢ Csc–Centro Servizi Congressuali (Pco) ¢ Etrusca Conventions (Pco) ¢ Euromeeting (Pco) ¢ Best Western Garden Hotel ¢ Holiday Hill Hotel ¢ Hotel Michelangelo Palace ¢ Hotel Umbria ¢ Hotel Valentino

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MALTA

MADE FOR MEETINGS

MALTA - made for meetings > Attitudine ai meeting da più di 5.000 anni > Moderni centri congressi per oltre 10.000 delegati > Ampia scelta di location > Ospitalità: 3.500 posti letto in hotel 5* > Programmi incentive personalizzati > Supporto di DMC innovative e certificate “Quality Assured”

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PARTNER news persone e poltrone

NADIA COLAIUDA, MANAGING DIRECTOR DI TRIUMPH VIAGGI E INCENTIVE

Dopo l'ingresso di Sabina Minutillo Turtur in qualità di business development director del gruppo e di Massimo Palermo, executive director della unit di comunicazione, Triumph Group potenzia la sua struttura di viaggi e incentive con l'inserimento di Nadia Colaiuda. Con la passione per i social network e il nuovo mondo digitale per la meeting industry e per i nuovi modelli di business e di marketing, vanta una ventennale esperienza nel Mice, e si occuperà in Triumph di rafforzare la parte incentive del gruppo.

ASSUNTA CORBO

ELISABETTA FABRI È IMPRENDITORE DELL’ANNO 2012 La giuria del premio L’Imprenditore dell’Anno 2012, presieduta da Emma Marcegaglia, ha assegnato il premio Ernst&Young L’Imprenditore dell’Anno 2012 per la categoria Trade & Services a Elisabetta Fabri, presidente e amministratore delegato di Starhotels. Il premio, consegnato presso Palazzo Mezzanotte a Milano, è stato accompagnato dalla seguente motivazione: «per aver dato vita a una catena di alberghi a quattro e cinque stelle unici nel loro genere, in grado di esprimere tutta l’eleganza e lo stile dell’accoglienza made in Italy nel mondo, coniugando un elevato servizio con risultati costantemente superiori alla media del settore». Fabri è

alla guida del gruppo alberghiero fondato dal padre Ferruccio sin dal 2000.

GIRO DI POLTRONE ALL’UFFICIO BELGA DEL TURISMO DI BRUXELLES-VALLONIA Dopo l’apertura e cique anni alla direzione dell’Ufficio Belga per il Turismo Bruxelles-Vallonia a Milano, Giovanni Ciraolo torna alla sede di Bruxelles per occuparsi a tempo pieno di marketing. Una scelta voluta, che porterà l’ex direttore a gestire e pianificare la strategia dei mercati dove sono dislocati gli altri uffici del turismo per le regioni di Bruxelles e della Vallonia. Al suo posto subentrerà Silvia Lenzi, che lavora per il Belgio già da molti anni e che finora si è occupata in particolar modo dei contatti con la stampa. Nel suo lavoro sarà affiancata da Amalia Brancart, in arrivo dalla sede di Bruxelles e incuriosita da un’esperienza di lavoro all’estero.

WORLDHOTELS, NUOVA NOMINA PER ROB VAN DER BEEK Worldhotels ha nominato Rob van der Beek nuovo senior director hotel development del gruppo. Con sede ad Amsterdam, nel suo nuovo ruolo, van der Beek ha il compito di capitalizzare il potenziale della catena alberghiera nella regione Benelux, dove Worldhotels conta già 32 alberghi, i cui più recenti sono il Worldhotel Grand Winston, The Hague – Rijswijk e l’iconico “hotel galleggiante” ss Rotterdam. Van der Beek è responsabile dello sviluppo alberghiero della compagnia anche per Francia, Regno Unito e Irlanda. Il suo obiettivo

primario è incrementare gli hotel a marchio Worldhotels, il modello di soft franchising introdotto nel 2010 che rappresenta l'alternativa ideale ai contratti di franchising standard. Van der Beek è alla sua seconda esperienza in Worldhotels. Dopo aver lavorato per il gruppo dal 1999 al 2007, occupando la posizione di director of sales, marketing & development, ritorna dopo oltre un anno in Accor, come direttore commerciale nei Paesi Bassi, e quattro anni come area sales & marketing director per Holiday Inn e Crowne Plaza ad Amsterdam.

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PARTNER congressi

Meeting Planner e la rete dei congressi Maddalena Milone, titolare di Meeting Planner, ci parla della costituzione del primo contratto di rete del settore congressuale che ha contribuito a creare. Il suo obiettivo primario? La promozione del territorio italiano quale sede per convegni per gli stranieri SIMONA ZIN

Sopra, Maddalena Milone, titolare della pugliese Meeting Planner. Sotto, ancora Milone con il suo staff

attività di Meeting Planner, in particolare della sua titolare Maddalena L' Milone, non si ferma mai: la novità principale della quale ci parla nell'intervista che segue, è la costituzione, assieme ad altre nove aziende italiane, del primo contratto di rete del settore congressuale, il cui scopo principale sarà la promozione dell'Italia quale sede per eventi per il mercato estero, in collaborazione con le principali associazioni, che rivestono un ruolo molto importante e nelle quali Milone è pienamente coinvolta in prima persona. Quali sono le novità più recenti della sua attività? «Sicuramente la novità principale è la costituzione, assieme ad altre nove aziende italiane, del primo contratto di rete del settore congressuale. Un progetto di cui sono fiera e che ho contribuito ad attivare. Scopo principale sarà la promozione del territorio italiano quale sede per convegni ed eventi per la clientela estera. In merito al nostro core business, la progettazione di eventi formativi in sanità, le nuove regole sono ormai consolidate, l’orientamento è la ricerca della qualità e soprattutto la soddisfazione

dell’utente della formazione, dal punto di vista dei contenuti e della loro applicabilità nell’attività quotidiana». Qual è il suo rapporto con le associazioni di settore e qual è il suo impegno al loro interno? «Magnifico. Sono una attivista convinta. Sono socia di Mpi, Federcongressi&Eventi, Ferpi e Confindustria. La partecipazione alla vita associativa è molto importante, non solo per la formazione, fondamentale per tenersi aggiornati in questo mercato in continua evoluzione, ma anche per le opportunità di networking e di sinergie. Nel 2012 ho vinto il premio “Participation Recognition” nell’ambito del Member Recognition Awards Mpi Italia Chapter, ho promosso la costituzione della Delegazione Puglia di Federcongressi&Eventi (di cui sono coordinatore) e per Confindustria sono stata nominata membro del Collegio dei Probiviri di Federturismo, oltre ai miei ruoli nel gruppo di lavoro Turismo di Confindustria Puglia. Un gran bel daffare per il mio unico scopo: fornire un contributo concreto al riconoscimento del valore del nostro settore congressuale nell’attività economica del Paese». Quanto conta il ruolo delle associazioni per il settore? «Moltissimo. Conta per il riconoscimento istituzionale, conta per la formazione, conta per le opportunità che genera. Credo che ogni operatore della meeting industry non possa perdere l’opportunità di far parte di una grande famiglia che lavora per un obiettivo comune». Quali sono i progetti di Meeting Planner per il 2013? «Continueremo nella nostra attività di riferimento, la formazione in campo sanitario, ci concentreremo molto nel progetto di rete e daremo avvio a un nuovo ambizioso progetto. Non posso anticipare niente, ma sarete i primi a saperlo…». indirizzi a fine rivista

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UNA NUOVA SFUMATURA DI LUSSO A ROMA Un nuovo indirizzo d’elezione arricchisce lo splendore senza tempo della città Eterna: Gran Meliá Rome Villa Agrippina, eccellenza spagnola nel cuore della Capitale. A pochi passi dal Vaticano, questo nuovo urban resort osserva le acque del Tevere dall’invidiabile posizione sulle pendici del Gianicolo. Una sorprendente Villa-museo circondata dai celebri Orti Domiziani, immersa in un’oasi di aranci e piante profumate che offre 116 camere e suite, raffinatissime esperienze gourmet, 2 piscine e l’impeccabile piacere aggiuntivo della YHI Wellness. Lasciati sedurre dall’eccellenza dei sofisticati servizi RedGlove, respira il fascino dell’Antica Roma, per un viaggio oltre ogni aspettativa. Per prenotare contatta la tua agenzia di viaggio di fiducia, oppure chiama il numero +39 06 925901 / redglove.gran.melia.rome@melia.com. Prenota online sul sito granmeliarome.com.

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LA MAGIA DELLE OMBRE

Fantasisti di livello mondiale riconosciuti come tra i più abili esperti nell’affascinante arte delle ombre create con le mani, Simona e Carlo Truzzi vantano molteplici

apparizioni in network televisivi e teatri di tutto il mondo. Complice l’effetto evocativo delle ombre, i due artisti sanno come rendere speciale ogni evento, di qualunque natura esso sia. Con la loro fantasia hanno rielaborato una tra le più antiche forme di spettacolo – che affonda le proprie radici nel lontano Oriente – riproponendola in chiave avvincente, poetica, comica e ironica. Originale e intrigante, per esempio, la realizzazione di incredibili silhouette che appartengono a personaggi universalmente noti. Capaci di usare le proprie mani come un esperto musicista farebbe con il suo strumento, Simona e Carlo Truzzi regalano all’immaginazione la sensazione di aver visto suonare la luce.

ERRATA CORRIGE

NASCE LIFEGATE EVENT

DUEMILA MEDICI A FIRENZE CON AIM GROUP

Firenze ha accolto quasi duemila delegati durante il Congresso della Società italiana di medicina generale che si è tenuto a Firenze lo scorso novembre ed è stato organizzato dalla sede fiorentina di AIM Group International. Assistenza sanitaria primaria come base per un welfare senza discriminazioni, organizzazione della medicina territoriale in ambulatori polivalenti h24, attenzione a un più alto valore culturale della medicina, vaccinazioni, cura del diabete, prevenzione delle malattie cardiovascolari, sport e salute: di questo e di tanto altro ancora si è discusso a Firenze nella tre giorni della medicina generale. L’appuntamento è quindi per il prossimo anno dal 21 al 23 novembre, sempre a Firenze.

NUOVA CASA MILANESE PER GATTINONI Ci scusiamo con LifeGate per aver pubblicato una foto errata sul numero di novembre-dicembre di Meeting e Congressi, all’interno della news dedicata di pagina 167. La news annunciava la nascita di LifeGate Event, realtà che ha l’obiettivo di supportare aziende e agenzie di comunicazione nell’organizzazione di eventi ecosostenibili. La foto erroneamente attribuita apparteneva invece ad Allianz Global Assistance, della cui convention annuale abbiamo dato notizia a pagina 168 dello stesso numero.

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Nel cuore del design district di Milano nasce la nuova sede del gruppo Gattinoni, più di mille metri quadrati di uffici per sviluppare nuove idee nel mondo dei viaggi. A pochi passi da Brera, in via Statuto, l’azienda lecchese ha spostato da via Solferino gli uffici Mice e ha portato nel centro del capoluogo lombardo anche le altre divisio-


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AZIMUT È SITE CHAMPION OF THE YEAR Il presidente mondiale di Site, Alejandro Verzoub, alla presenza delle autorità del Mexican Tourism Board, ha premiato la società specializzata nella realizzazione di attività di team building e intrattenimento per il settore Mice Azimut – Creating Emotions e il suo evento The Godfather Movie Making Experience come Grand Prize Winner del concorso globale Site Champion of the Year nella categoria Corporate Motivational Experiences. «L’idea di permettere ai nostri clienti di rigirare le scene siciliane del film Il Padrino negli stessi luoghi in cui il film fu girato da Francis Ford Coppola, e proprio nell’anno del quarantennale dell’uscita del film, si è dimostrata vincente e incredibilmente motivante e, evidentemente, con un notevole appeal anche per i giudici che ci hanno votato da ogni parte del mondo – ha dichiarato Dario

Cherubino, direttore creativo di Azimut. L’agenzia aveva già ricevuto lo scorso anno un Site Crystal Award per la miglior esperienza motivazionale in Europa.

SITE LAB: FOCUS SULLA COMUNICAZIONE E IL WEB

GVST LANCIA IL NUOVO SITO

La comunicazione sul web è stata protagonista della prima edizione del Site Lab, laboratorio sulle applicazioni e sulle nuove tecnologie ideato e coordinato dal responsabile social media di Site Italy Dario Cherubino (nella foto). Il seminario, che si è svolto lo scorso 4 dicembre a Firenze presso Opa–Centro Arte e Cultura, è stato seguito da 25 frequentanti, soci e non soci, e si è valso del supporto concreto e fattivo del Firenze Convention Bureau, che ha sposato l'idea sin dalle sue fasi iniziali, supportandola in maniera egregia e offrendo a tutti la location e il collegamento wi-fi gratuito, così da consentire ai presenti di scaricare e provare immediatamente le applicazioni proposte o di visitare i siti indicati. Il laboratorio ha trattato di social media, app e cloud, chiudendo con una carrellata sulle nuove tecnologie che hanno cambiato e stanno cambiando il mondo degli eventi. Nel corso della giornata anche due collegamenti video con due rappresentati di Google: Alberto Menasci, community manager di Google+ e Nicola Buonanno, industry account manager di Google.

La società di eventi, team building e comunicazione Gvst si è rinnovata sul web. La società fondata nel 1992 si presenta direttamente sulla homepage del suo nuovo sito con una breve sintesi della mission. Con testi in italiano e inglese, la rivisitazione del website è caratterizzata da una seconda area con una grafica essenziale che privilegia il connubio tra claim e immagini, conducendo così l’utente all'interno del mondo di Gvst, che vuole essere un operatore professionale fortemente orientato alla responsabilità sociale, sempre attento, nell'organizzazione degli eventi, al giusto equilibrio della qualità con l'ecologia.

ni del gruppo: Business Travel, Travel Network e Communication. Sviluppati su tre livelli, i nuovi uffici rispecchiano l’anima fresca e giovane del gruppo, conservando, però, l’esperienza che lo contraddistingue da quasi trent’anni. Colori, giochi di luce, creatività alle pareti e arredamenti moderni segnano lo stile della sede milanese, che si affianca a quella di Lecco. Gli uffici verranno inaugurati ufficialmente nel 2013, anno del trentesimo anniversario del gruppo. Numerosi gli eventi in programma.

Giusto risalto, in tal senso, viene dato al suo brand Friendly Event, che rappresenta il concept più consono per spiegare con immediatezza di linguaggio, cosa anima l'attività di Gvst: una modalità di gestione degli eventi attraverso l'erogazione di servizi, mirati alla riduzione delle emissioni di Co2, dalla ristorazione ai consumi energetici, dai trasporti alla gestione dei rifiuti.

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A CWT IL BEST EVALUATION AWARD

CWT Meetings & Events ha vinto, insieme a Prodea, suo partner per lo specifico evento in gara, il Best Evaluation Award, assegnato da Elling Hamso in rappresentanza dell’Event Roi Institute di cui è managing partner. Il riconoscimento è stato attribuito alle due società per essere state capaci di misurare al meglio l’efficacia dell’evento “Immagina, puoi. Senza passione non sarebbe successo”, realizzato per Fastweb, in relazione agli obiettivi prefissati. Le agenzie – in stretta collabo-

razione con il cliente – sono riuscite a sintetizzare in modo efficace ed esaustivo non solo gli aspetti relativi al Roi e alla satisfaction, ma anche alle altre caratteristiche del progetto quali Learning/ Information/Value, Application e Business Impact. La qualità e la rilevanza delle informazioni comunicate hanno quindi consentito alla presentazione effettuata da CWT e Prodea di essere giudicata la più completa e valida rispetto a quelle proposte dagli altri partecipanti al premio.

FINIVEST FESTEGGIA 25 ANNI Costituita nel 1987, Finivest Congressi è una società di comunicazione ed eventi accreditata in Ecm, Formazione Continua in Medicina, che vanta una collaudata esperienza nell’organizzazione di congressi chiavi in mano ma anche nella fornitura di servizi specifici per convegni, convention, seminari e workshop con dimensioni da cinquanta a duemila partecipanti di carattere regionale, nazionale e internazionale. Con il suo importante bagaglio di esperienza la società ha festeggiato, lo scorso 12 dicembre, i suoi 25 anni di attività. La serata si è svolta presso il Grand Hotel Excelsior di Catania ed è stata caratterizzata da un originale regalo di Natale. I clienti, infatti, hanno ricevuto uno sconto sulla formazione valido per il 2013 e frutto di un co-,marketing con la struttura alberghiera catanese.

TEKNOCONGRESS AL FORUM DEL MEDITERRANEO Teknocongress ha gestito la regia tecnica della terza edizione del Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo tenutasi a Palazzo Mezzanotte di Milano. Il provider di Alan Pini ha fornito quattrocento ricevitori per la traduzione simultanea dalle e nelle cinque lingue ufficiali dell’incontro e i sistemi microfonici digitali in due sale. Al forum, promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con numerosi dicasteri e con il sostegno, fra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, hanno partecipato esponenti di governi e istituzioni di oltre 35 Paesi. Circa sessanta aziende hanno inoltre accompagnato le delegazioni con l’obiettivo di incontrare imprese italiane per confrontarsi sulle opportunità di business.

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Quel che succede ai Full Contact

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Poco prima della fine del mondo (che non c’è stata se state leggendo questo articolo) tre Full Contact hanno messo in campo internazionalità, originalità e tanto tanto networking professionale anno appena concluso ha segnato il debutto di una grande novità nel L’ panorama degli eventi dedicati al Mice. Due dei workshop più autorevoli si sono infatti uniti e hanno animato una vetrina della migliore offerta Mice italiana per la domanda estera. ExMeetEx – ExcellenceMeets Excellence, il workshop promosso da Federcongressi&Eventi e Full Contact Discover Italy – il workshop di Ediman espressamente dedicato ai buyer internazionali – sono diventati infatti per la prima volta un evento congiunto, che è stato svolto il 16 e 17 novembre presso l’Unaway Bologna San Lazzaro. Durante il workshop, realizzato con il supporto e il coinvolgimento di Apt Servizi dell’Emilia Romagna e di Bologna Congressi, ogni espositore, dotato di un office stand preallestito, ha potuto presentare la propria offerta a meeting e incentive planner stranieri, e ai più quotati Pco e incentive house europei. Gli appuntamenti tra domanda e offerta sono stati ordinati in slot da venti minuti seguendo agende personalizzate e coordinate in modo da non avere inutili perdite di tempo. Stessa formula per Full Contact Meeting Planner 2 e Full Contact Exclusive Venues, ospitati il 23 e il 24 novembre al Grand Hotel di Como, con gran finale a Villa Erba. Il primo, uno dei workshop “storici” di Ediman, il secondo una new entry dedicata agli organizzatori alla ricerca di location esclusive per i loro eventi, che hanno potuto incontrare strutture congressuali che si distinguono per stile, eleganza e originalità. Nelle pagine seguenti prima il workshop di Bologna e di seguito gli eventi di Como.

ALESSANDRA BOIARDI

Matteo Piganzoli

Sotto il titolo, Unaway San Lazzaro, Bologna, sede di ExMeetEx e Full Contact Discover Italy. A lato, il Grand Hotel di Como, che ha ospitato il Full Contact Meeting Planner 2 e Full Contact Exclusive Venues

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1 /Lara Persello e Brenda Lee Fabbro (Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia) con Maciej Wieczorek (Wima Convention) 2 / Michele Balzaretti (Atahotels) con Yana Gutselyuk (Global Point Agency) 3 / A sinistra Fabrizio Nolfo (Barcelò Aran Blu – Barcelò Aran Mantegna – Barcelò Aran Park) con Antonio Benito (Grandevasion) 4 / A destra Viviana Molari (Bergamo Convention Bureau) con una buyer 5 / A sinistra Francesca Fotìa (Bettoja Hotels – Roma) con Marcin Nowak (Rush Hours) 5

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8 6 / Claudia Servisi (Bologna Congressi) con Dominique Plaissetty (Alterego) 7 / A sinistra Cristina Padulosi (Boscolo Hotels) con Elke Flattich (FTours) e Styliani Konstantinou (Impressive Pco & Communication) 8 / A destra Valentina De Nuzzo e Ada Miraglia (CdsHotels) con una buyer

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9 / A sinistra Corrado Cabras (Colonna Resort) con Malcom Compton (Efe) 10 / A destra Coralie Delaubert e Laura Conti (Convention Bureau della Riviera di Rimini) con Patricia Leavens (The Outsider Cvba) 11 / Barbara Zedde (Delphinia Hotels & Resorts) con Andrey Kozyar (Conference Ru)

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12 / A destra Monica Gentile (Edrisi Incentive) con Marketa Marchalkova (My Agency s.r.o.) 13 / A sinistra Martina Russo (Escapade Imc) con Hanna Berggren (Get2GetHer Ab) 14 / A destra lo staff di Ferrara Fiere Congressi con Elisabeth Locqueville (Copa-Cogeca) 15 / Lo stand Fiera del Levante con Angela Misceo, Loredana Grisorio e Krizia Carucci

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16 / A destra Andrea Aiolfi (Food Valley Travel & Leisure) con Liana Marcoux Postica (Sports Incentives Conv.Int) 17 / A sinistra Francesca Soffici (Modenatur Incoming Tour) con Francisco Comas (Copos Events Sl) 18 / Luisa Cavestri (Lago Maggiore Conference) con un buyer 19 / A destra Sara Ragni (I Portici Hotel Bologna) con una buyer 19

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20 / A sinistra Mauro Orsi (Ospitalità Bologna) con Olivier Le Beschu De Champsavin (Eluere & Associes) 21 / Cristina Macciocu, Roberta Crivellenti e Carla Cantarella (Pullman & MGallery – Leisure Thalasso Division Italy) 22 / A sinistra Monica Bonduà e Clara Valle (Saint-Vincent Resort & Casino) con Alan Baker (Xpress Events)

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23 / Simonetta Caroni e Paola Boaretto di Saistours 24 / A sinistra Valentina Fontana (Starhotels) con Carolyn Sukoff (Italy by Vintage Car) 25 / A sinistra Lilia Casanova (Turismo Torino e Provincia Convention Bureau) con Walter Schneider (Lufthansa City Center Reise-Eck) 26 / A destra Alessandra Laterza (Visconti Palace Hotel) con una buyer

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27 / A sinistra Silvana Martinelli (Winter Garden Hotel Bergamo) con Konrad Wielgorski (Incentive Concept) 28 / La postazione Unahotels 29 / Simona Gazzaniga e Mariangela Cardinale (McArthurglen Designer Outlets)

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30 / Da sinistra: Beatrice Vinciarelli, Nicola Tagliapietra (Abbazia di Spineto Incontri e Studi) con Roberta Chiarolla (Johnson & Johnson) 31 / Monica Stefanelli (Atahotels) con Enrico Lai (Aio – Associazione Italiana Odontoiatri)

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32 / Da destra Manuela Miraudo e Nicoletta Barberi (Blu Hotels) con Marzia Farinati (SocietĂ Cattolica di Assicurazione) 33 / Valeria De Cherchi e Luana Mori (Chia Laguna Resort) con Fulvio Rossi (Jakala) 34 / A destra Francesco Auriemma (Choice Hotels Italia) con Debora Comune (Ad Meetings & Events) 35 / A sinistra Corrado Cabras (Colonna Resort) con Tania Panuccio e Tatiana Moro (Morgan Stanley Bank Intl)

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36 / A destra Cinzia Maltagliati e Morgana Paffoni (Corinthia Hotels) con Sonia Cicu (B.E.E. Team) 37 / A sinistra Gabriel Griffa (Domus Australia) con Mariagrazia Briganti (Morningstar Italy) 38 / A sinistra Gaetano Rapisardi (Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort) con Francoise Vanderkam (Dolce Vita Incentives)

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39 / A sinistra Ryan Dunlop (Doubletree by Hilton Olbia Sardinia) con Ornella Valli (H-Events by Hotelplan Italia) 40 / Da destra Giuliano Rebellato ((Four Points by Sheraton Bolzano), Carlo Latour (Sheraton Roma Hotel & Conference Center)e Davide Bedin (Sheraton Padova Hotel & Conference Center) con Silvia Pozzi (Gattinoni & Co.) 41 / Da sinistra Leonardo Ciriminna (Grand Hotel Baglioni Firenze) e Katia Toscano (Palenca Luxury Hotels) con Barbara Alzani (SocietĂ Italiana di Fisica)

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42 / A destra Serena Bernardini (Grand Hotel Duca D'Este) con Monica Alsoli (Molnlycke Healthcare) 43 / Da sinistra Bartolo D'Amico, Pierangelo Argentieri e Celestino De Caro (Grand Hotel Masseria Santa Lucia, Tenuta Moreno e Ostuni Rosa Marina Resort) 44 / Da sinistra Marcello Pizzuto e Giulia Pizzo (Hotel San Paolo Palace) con Antonella Cammarata (Nd Logistics Italia)

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45 / A destra Barbara Anklin (Il Pellicano) con Viviana Lucarelli (Reckitt Benckiser Ssl Healthcare Italia) 46 / A destra Jelena Rubesa (Kempinski Hotel Adriatic) con Claudia Calabria e Silvia Facchinetti (Just Italia)

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48 47 / A destra Eugenio Galli (Klima Hotel Milano Fiere) con Manuela Beschi (Novity) 48 / A sinistra Manuela Gullo e Silvia Penna (La Venaria Reale) con Federica Bock (Mcm Comunicazione)

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49 / Francesco Guerrieri (Made in Team) con Elisa Conversini (Pizeta Pharma) 50 / A sinistra Elisa Giura (Nh Hotels) con Claudia Piani (Banca Popolare dell’Emilia Romangna) 51 / Lo stand Palacongressi di Rimini con Monica Petermann e Manuela Bobini 52 / Da sinistra Patrizia Vignali e Anna Maria Ori (Terrazza Bartolini – Eventi Milano Marittima) con Barbara Masullo (e–Mid Sim)

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55 53 / A sinistra Tiziana Alberati (WorldHotel Ripa Roma) con Rosalia Mazzeo (Autorità per l’energia elettrica e il gas) 54 / Giuseppe De Benedetto (Borgo Egnazia) con Paola Bassignana (Riso Gallo) 55 / A sinistra Andrea Luca (Domina Coral Bay Sicilia) con Barbara Rosso (Strike Agency)

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57 56 / A sinistra Mariangela Troìa (Kempinski Hotel Giardino di Costanza) con Antonino Maressa (Gruppo Parisi Italia – Tren d'Olot To.) 57 / Serena Lobbene (Masseria Traetta Exclusive) con Gianluca Messineo (Fip) 58 / A sinistra Roberta Crivellenti e Carla Cantarella, Alessandro Taurino (Pullman & MGallery ) con Ivana Panigutti (De Agostini) 58

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62 59 / A destra Grazia Maiorano e Alessandro Baccaro (Relais Histò) con Margherita Peretti (Versalis) e Claudia Piani (Banca Popolare dell'Emilia Romagna) 60 / Melissa Festo e Francesca Schiatti (Villa Erba Centro Congressi) 61 / Lo stand di Blu Notte Eventi – Progetto Noleggi 63

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62 / Carla Pellini e Massimiliano di Grazia (Grand Hotel di Como) e alcuni buyer 63 / Alessia Ferranti e Elena Vernazzi (Auditorium Conciliazione) con una buyer 64 / Nicola Puddu (Horse Country Resort Congress & Spa) con una buyer allo stand

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Osservatorio congressuale: la recessione si aggrava Si riducono i consumi e gli investimenti, e cala anche la domanda di ospitalità in tutti i segmenti di mercato, anche se i dati assoluti sono buoni. Queste, in sintesi, le conclusioni dell’ultimo Oci, presentato nel corso dell’assemblea straordinaria dello scorso dicembre ciazione manager turistici di Rimini, su incarico di Federcongressi&eventi, titolare del marchio.

latere dell’assemblea straordinaria dei soci che ha approvato le modifiA che statutarie, lo scorso dicembre Federcongressi&eventi ha svolto una tavola rotonda, moderata dal presidente Paolo Zona, con la vice-presidente Gabriella Gentile, il direttore del Convention Bureau della Riviera di Rimini (e consigliera esecutiva dell’associazione) Stefania Agostini, il presidente della casa editrice Ediman Marco Biamonti, l’amministratore delegato di Exmedia Paolo Audino e il presidente di Adc Group Salvatore Sagone. Il dibattito ha fornito l’occasione per mostrare i primi dati del nuovo Osservatorio congressuale, realizzato oggi in collaborazione con Exmedia, e condotto dall’Università di Bologna e dall’Asso-

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I DATI Punto di partenza della nuova indagine è l’aggiornamento e l’ampliamento del campione delle sedi, con ben 5.260 strutture di universo censito e l’abbassamento a dieci partecipanti della soglia di selezione degli eventi. Secondo i dati Icca (International Congress & Convention Association) nel 2011 l’Europa ha ospitato il 55% degli eventi internazionali, un’inversione di tendenza di cui hanno beneficiato Germania, Spagna, Francia, Inghilterra, ma non l’Italia, che non ha agganciato appieno questa opportunità. I dati percentuali registrati dall’Osservatorio non sono positivi: nel 2011, rispetto al 2010, si registra -2,88% di incontri (valore assoluto oltre 400mila), 3,01% di partecipanti (quasi 33 milioni), 13,10% di giornate di presenza congressuale (48 milioni e mezzo) e -12,82% di pernottamenti (oltre 20 milioni). Larga parte degli eventi si è svolta in spazi fieristici, in sedi universitarie, in sale di enti o aziende e in altre strutture non destinate in modo esclusivo all’attività congressuale. Nel comparto “core” dell’ospitalità congressuale un ruolo di primo piano continua a essere svolto dagli alberghi congressuali (34%), seguiti dai palacongressi (21%). Calo delle presenze e del fatturato sono un comune denominatore, ma negli alberghi congressuali le flessioni sono minori (-7,20%, a fronte del -13,25% dei centri congressi) e si registra una tenuta sul numero degli incontri e dei partecipanti (rispettivamente +0,20% e +1,38%). I prezzi rimangono sostanzial-


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mente stabili (+0,28%) ma le politiche di prezzo sono diverse: i centri congressi mostrano grande attenzione al bisogno di contenimento dei costi da parte del cliente (-7,09%), le sedi polivalenti evidenziano una tendenza all’aumento delle tariffe (+4,06) e gli alberghi mantengono una politica di prezzi per lo più stabili (+0,63%). In media gli eventi sono di 121 persone ciascuno, per una durata di 1,5 giorni. Gli alberghi ospitano il 49% degli eventi corporate e dalle dimensioni medie più basse (meno di 50 persone ciascuno). I palacongressi hanno un posizionamento forte per gli eventi politici e scientifici e dalle dimensioni medie più alte (oltre 500 persone). Alle altre sedi gli eventi quantitativamente intermedi. Le aziende rimangono il cliente dominante in termini di eventi organizzati (64%) e sono anche il segmento che registra la flessione più marcata nel numero di eventi promossi (-10,1%); anche gli eventi promossi dagli enti si riducono del 4%, condizionati da stringenti vincoli di bilancio. In termini percentuali, la seconda fonte di domanda dopo le aziende sono le società scientifiche, a quota 13%. Le aziende hanno una marcata preferenza per le strutture congressuali alberghiere, ove svolgono la maggior parte dei loro eventi. In termini di pre-

CONCLUSA LA CAMPAGNA MEMBERSHIP È giunta alla sua preordinata e naturale scadenza di fine anno la grande campagna Se ci sei ti associ, che ha contribuito in modo decisivo all’impennata di soci verificatasi nel 2012. La campagna ha avuto finalità di membership ma ha dato notorietà al marchio Federcongressi&eventi anche al di là dell’alveo degli iscritti. Lanciata durante la Convention nazionale di Torino, a marzo, constava di sette visual pubblicitari, di cinque video, di leaflet e brochure illustrative e di un sito dedicato (www.seciseitiassoci.it), che ha raccolto migliaia di visualizzazioni. 46 i nuovi soci, trasversali rispetto alle categorie di appartenenza. Ben 42 erano soci “impresa”, 2 catene alberghiere e 2 professionisti. Il tema centrale della campagna era espresso nella headline Se ci sei ti associ, che sintetizza il posizionamento dell'associaziozioni che maggiormente risentono della crisi (rispettivamente -5,22% e 2,57% il numero degli incontri e 15,87% e -14,95% il fatturato). Nelle località turistiche la tendenza è quella a una riduzione dei prezzi (-5,83%), altrove si registrano incrementi che recuperano le flessioni degli anni precedenti ma sembrano influenzare negativamente il posizionamento competitivo (centri urbani a +2,77% e città d’arte/metropoli a +3,25%). Dal punto di vista delle destinazioni si conferma quindi una elevata correlazione tra dinamiche dei prezzi e presenze.

senze congressuali generate, il loro peso relativo scende però al 48,7%, e il segmento non corporate (associazioni e sistema politico) copre il 51,3% del mercato italiano. Dal punto di vista della provenienza dei partecipanti si evidenziano dati positivi, con un +3,20% di delegati dall’estero (a fronte di un -6,40% di nazionali): un’opportunità per attenuare gli effetti negativi della crisi economica interna. Le località marine hanno le migliori performance: aumentano gli eventi (0,08%) i partecipanti (0,37) e la flessione delle presenze è nettamente inferiore al dato complessivo (-7,87%). I centri urbani e le città d’arte/metropoli sono le destina-

ne, e cioè “se operi in questo settore non puoi fare a meno di essere dei nostri”. È stato creato anche un pay off per Federcongressi&eventi: La forza della professione. Secondo i dati Icca, nel 2011 l’Europa ha ospitato il 55% degli eventi internazionali, un’inversione di tendenza generale, che però non ha prodotto gli stessi risultati anche in Italia

www.federcongressi.it

Federcongressi&eventi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione

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“Site Lab”: buona la prima Apprezzata e partecipata l’iniziativa di formazione tecnologica destinata da Site Italy agli operatori Mice e coordinata dal responsabile Social media Dario Cherubino, la cui agenzia è stata appena proclamata “Champion of the Year” da Site Global re la comunicazione interna ed esterna degli eventi, facilitare il networking e i processi di learning, e rendere più efficienti i meccanismi di progettazione e coordinamento di un evento. Numerosi i takeaway, fra i quali segnaliamo: l’utilizzo dei principali social network per il marketing; la consapevolezza delle opportunità offerte dalle app in circolazione per arricchire il lavoro di una event agency; la massimizzazione della tecnologia cloud e online, di Google drive e simili; la cognizione degli imminenti sviluppi delle tecnologie smartphone e tablet per il mondo degli eventi. LO SVOLGIMENTO Il seminario, ideato e coordinato dal responsabile social media di Site Italy Dario Cherubino, è stato seguito da 25 frequentanti (un sold out, visto il numero di posti, limitato per ragioni didattiche), soci e non soci, e si è valso del supporto concreto e fattivo del Firenze Convention Bureau, che ha sposato l'idea sin dalle sue fasi iniziali, supportandola in artedì 4 dicembre, a Firenze, presso OPA–Centro Arte e Cultura, ha M debuttato la prima edizione di Site Lab, laboratorio pratico sulle app e sulle nuove tecnologie per aiutare gli operatori del mondo dell’event management a orientarsi nel multiforme mondo della comunicazione via web. OBIETTIVI Con Site Lab si vuol dare la possibilità agli operatori del settore di sperimentare e praticare l’utilizzo delle app e dei social direttamente sul loro laptop, tablet e smartphone, così imparando a ottimizza-

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Il direttivo di Site Italy è composto da Maria Grazia Sapigni (presidente), Tobia Salvadori (president-elect e vice president education), Graziella Pica (segretario), Paolo Teruzzi (tesoriere), Antonella Sacchero (comitato membership) e Dario Cherubino (social media)

maniera egregia e offrendo a tutti la location e il collegamento wi-fi gratuito, così da consentire ai presenti di scaricare e provare immediatamente le app proposte, o di visitare i siti indicati. Il laboratorio è durato oltre tre ore, e ha trattato di social media, app (ne sono state presentate e analizzate quasi sessanta, per tablet e smartphone, perlopiù “free” o a prezzi molto più che popolari, tutte con applicazioni pratiche per chiunque lavori nel mondo degli eventi) e cloud, chiudendo con una carrellata sulle nuove tecnologie che hanno cambiato e stanno cambiando il mondo degli eventi: dal 3d video mapping all'Nfc (near field communication), dai Qr code alla Realtà Aumentata. IL CONTRIBUTO DI GOOGLE Anche Google ha supportato l'evento: ben due i collegamenti video in diretta con rappresentanti del colosso di Mountain View. Alberto Menasci, community manager di Google+, ha parlato del social network creato da Google, e di come utilizzare al meglio le sue peculiarità e le sue funzioni uniche, che attingono direttamente alle ultime tecnologie sviluppate. Nicola Buonanno, industry account manager di Google, ha invece parlato del settore Enterprise di Google

LA LINEA CALDA DI SITE ITALY Hai esperienze da comunicarci? Desideri sapere di più sul tema di

cui hai appena letto in questa pagina? Telefona allo 0541/793133.

(servizi dedicati alle aziende) e di Google Drive (servizio di free hosting che integra strumenti per la creazione e la modifica di documenti, presentazioni e fogli di lavoro: una sorta di versione "free" e online di Word, PowerPoint ed Excel). CHAMPION OF THE YEAR La settimana precedente, nell’ambito della fiera Eibtm di Barcellona, il Capitolo Italia s’era ulteriormente distinto, e sempre per merito di Dario Cherubino, per l’ottimo risultato nei premi Champion of the Year, mirati a selezionare i migliori video che raccontano i viaggi incentive più motivanti e originali. L’agenzia di Dario, la catanese Azimut creating emotions, è risultata vincitrice assoluta mondiale (Grand prize winner) nella categoria Corporate Motivational Experiences. www.site-italy.com segreteria@site-italy.com

Site Italy è il capitolo italiano di “The Society of Incentive & Travel Executives” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive

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MILANO E LOMBARDIA

Montagne, laghi, piccoli borghi e città ricche di storia: la Lombardia sorprende tutti, grazie alle mille risorse del territorio. E Milano si conferma laboratorio dell’innovazione per la meeting industry Cop Reg LOMBARDIA ok.indd 145

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Destinazioni d’Italia

VERSATILE E POLIEDRICA: LA LOMBARDIA AFFASCINA CON STILE

Moderna, ma non solo erra di industrie e di proverbiale operosità, culla dello spirito imprenditoT riale, dell’etica del lavoro e dell’Illuminismo italiano: tale è per tutti la Lombardia, da sempre vista come una delle locomotive dell’economia nazionale. Al centro di questa realtà, Milano appare quasi come una piccola capitale, efficiente e un po’ fredda, ma sempre estremamente dinamica, in grado di anticipare tutte le tendenze e le mode del momento. Per il mondo degli eventi b2b, Milano e la Lombardia si pongono come una sede ideale, in cui è possibile sentirsi a casa e muoversi a proprio agio, approfittando di tutti i servizi, delle infrastrutture, delle tante meeting facility e delle innumerevoli attrazioni disponibili. Tutto vero, non c’è dubbio; e tuttavia, questo volto così moderno e internazionale rischia sempre di fare un po’ ombra alle tante bellezze storiche, artistiche e naturali che rappresentano il vero tesoro della regione, e che sono alla base della sua grande vocazione turistica. Modernità e tradizione, tecnologia e natura coesistono in ogni momento e fanno della Lombardia un piccolo mondo da riscoprire ogni volta, lasciandosi suggestionare da una delle sue tante anime. Per il Mice, questo significa poter contare su un’infinità di alternative valide per ogni stagione e per qualsiasi esigenza organizzativa: dalle piste da sci della Valtellina ai colli dell’Oltrepò, dai castelli dei piccoli borghi medievali agli incantevoli panorami della cintura dei laghi, dal Maggiore al Garda passando per quelli di Varese, Como, Iseo... e naturalmente, con la possibilità di scegliere tra le tante location urbane, spaziando dai centri più grandi – Bergamo, Brescia, Milano – alle tante città ricche di storia, cultura e prestigio, come per esempio Cremona, Mantova, Monza, Pavia, ciascuna portatrice di una sua diversa personalità, forte e ben definita, che affonda le sue radici nell’antica età dei Comuni.

Fuori da tutti gli schemi, che la vogliono etichettare come la capofila della laboriosità italiana, la Lombardia serba tesori architettonici e artistici di raro fascino, perfetti per la meeting industry più raffinata ed esigente Modernità sempre e comunque, ma anche tradizione: ed è qui che la Lombardia può giocare le sue carte migliori, incantando tutti – turisti e non – con i suoi paesaggi sempre mutevoli, la varietà del territorio, i tesori enogastronomici che appartengono alla sua storia.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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1 / Il nuovo skyline di Milano, nato dal restyling del quartiere Isola 2 / Bergamo: l’elegante Città Alta 3 / Sirmione: località lacustre e termale, offre al Mice risorse infinite 4 / Mantova: raffinata e appartata, dispone di strutture all’avanguardia per il mondo degli eventi

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MILANO E LOMBARDIA

QUALE CITTÀ PER QUALE EVENTO? Come in un elaborato collier, i più famosi centri storici della Lombardia rappresentano altrettanti gioielli, caratterizzati da riflessi, colori e intarsi che li rendono unici. Allo stesso modo, ogni città ha la sua cornice unica e inconfondibile, simile a un colore o a un profumo, da scegliere sulla base della particolare atmosfera che vogliamo conferire al nostro evento. Massiccia e per metà arroccata sui colli, la città di Bergamo è famosa per la sua doppia anima: la Città Alta, costruita in cima a un colle, racchiude l’antica cittadella medievale, mentre la Città Bassa, di epoca più recente, è nata a partire da

quei “borghi fuori le mura” che dal Quattrocento in poi hanno avanzato, dalle pendici della collina, fino alla pianura. Bergamo ospita una delle più importanti sedi museali della regione: la Pinacoteca dell’Accademia Carrara. La provincia bergamasca vanta due laghi: il lago di Endine e quello di Iseo, da sempre meta di turisti che arrivano per ammirarne i paesaggi e visitare i piccoli e suggestivi paesi, per praticare sport e attività all’aria aperta, per degustare i prodotti tipici della zona. Da Sarnico a Lovere è tutto un susseguirsi di luoghi unici – Predore, Tavernola e Riva di Solto – che si affacciano su Montisola, la più grande isola lacustre d’Europa. I numerosi impianti di risalita della Val Seriana e della Val Brembana fanno inoltre del territorio uno dei principali comprensori sciistici della regione, e forniscono un ottimo spunto per ogni genere di outdoor invernale. Se Bergamo è la Città dei Mille, Brescia è la Leonessa d'Italia, per il coraggio dimostrato nel corso delle dieci giornate di insurrezione agli austriaci nel 1849. Importante centro romano – l’antica Brixia –, poi longobardo, comunale, rinascimentale, oggi è la seconda provincia più popolosa della Lombardia. Il circondario bresciano è straordinariamente vario, e consente di passare in pochi minuti dalle affascinanti location lungo le rive del Garda – su tutte, la scenografica Sirmione – ai relais e ai vigneti della Franciacorta, passando per lo straordinario sito Unesco della Val Camonica, con i suoi celebri graffiti rupestri. La città è impreziosita da monumenti che testimoniano le diverse tappe della storia locale, come il monastero di Santa Giulia, risalente all’VIII secolo, o la rinascimentale piazza della Loggia, cornice di numerose manifestazioni come l’annuale rievocazione della Mille Miglia. Dire Cremona e pensare musica è un accostamento immediato: è la capitale della liuteria mondiale, patria del grande maestro artigiano Antonio Stradivari e di grandi musicisti del passato e del presente, da Claudio Monteverdi (1567-1643) a Mina. In aggiunta alle ricche e raffinate collezioni di strumenti musicali, il territorio cremonese abbonda di borghi turriti immersi nella quiete della campagna, spesso adoperati come location per fiere e rievocazioni storiche. Sulla confluenza tra il Ticino e il Po, Pavia è una città che conserva una forte impronta medioevale, per le sue chiese e palazzi, piazze e stretti vicoli che si stringono attorno alla sua università, una delle più antiche e prestigiose d’Italia. Da non perdere la visita alla sua vicina Certosa, grandiosa abbazia considerata una delle più alte espressioni dell’arte lombarda: fu realizzata nel ’300 per volere di Gian Galeazzo Visconti, insie-


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me al castello e al grande parco, un tempo riservato alla caccia e ai fastosi ricevimenti dei duchi. La poesia riecheggia invece tra i portici di Mantova, la città bagnata dal Mincio, patria del poeta Virgilio e cornice dell’annuale festival della letteratura. La città conobbe il suo apice durante la signoria dei Gonzaga, che lasciò mirabili testimonianze del suo splendore a cominciare dal palazzo ducale: un grandioso complesso architettonico che si estende su una superficie di circa 34mila metri quadrati, composto da edifici di varie epoche, che vanno dalla seconda metà del XII secolo al XVII secolo. Molti grandi artisti e personaggi storici hanno lasciato il segno in questa affascinante città, come Andrea Mantegna e Giulio Romano, artefice degli interni di Palazzo Te. Como e il suo lago non hanno bisogno di presentazioni, e rappresentano ormai una delle mete più apprezzate del sightseeing internazionale; il dinamismo, la mondanità e la soave bellezza del circondario lariano sono una garanzia per l’allestimento di qualunque evento o per un post congress all’insegna dello svago. Dalla città parte la storica funicolare che sale a Brunate, da cui è possibile godersi una spettacolare vista panoramica. La cittadina di Brunate, situata a circa settecento metri di altitudine, è da sempre

Destinazioni d’Italia

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meta di villeggiatura della nobiltà comasca e milanese, che l’ha abbellita nel corso degli anni con numerose ville in stile Liberty. La provincia comasca è nota in tutto il mondo proprio per il patrimonio di ville nobiliari e giardini all’italiana che caratte4

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rizzano i comuni che si affacciano sul lago: da Gravedona a Bellagio, da Tremezzo a Cernobbio, sono oltre cinquanta le residenze aristocratiche, quasi tutte costruite tra il Rinascimento e la prima metà del 1800, che testimoniano quanto il Lago di Como fosse meta ambita dalle più ricche e potenti casate nobiliari d’Europa, già a partire da tempi remoti. Tra gli edifici più celebri possiamo ricordare Villa d’Este e Villa Erba a Cernobbio, la Villa del Balbianello di Lenno, Villa Carlotta a Tremezzo e Villa Serbelloni a Bellagio. Il ramo del Lago di Como reso immortale dal Manzoni è però quello orientale, su cui domina Lecco: e proprio qui l’autore dei Promessi Sposi aveva una villa, all’interno della quale ha sede oggi la pinacoteca comunale. Da non perdere l’emozionante colpo d’occhio offerto dal lungolago, con lo sfondo dominato dal maestoso monte San Martino, che svetta con i suoi oltre 1.400 metri che salgono come un’unica parete verticale sopra la città: numerosi pittori, tra cui Leonardo da Vinci, si sono dilettati a raffigurare nel corso dei secoli il particolare panorama di questa zona. Ricca di ville e castelli, quasi tutti circondati da magnifici giardini, Varese deve la sua peculiare struttura urbanistica al fatto che il suo centro storico è rimasto a lungo autonomo e sganciato dai sobborghi, detti le castellanze. Gli ampi spazi verdi, a partire dal XVIII secolo, sono stati occupati da incantevoli residenze private in stile Liberty, come Villa Mirabello, appena a ridosso del centro cittadino e importante sede museale, Villa Menafo-

glio Litta Panza a Biumo e il Palazzo Estense, costruito nella seconda metà del Settecento come residenza di Francesco II d’Este, governatore austriaco della Lombardia. Tra brughiera e prealpi, il territorio della provincia è circondato da grandi bellezze naturali quali i fiumi Ticino, Olona e Tresa, e i grandi laghi glaciali Maggiore, di Lugano e di Varese, a loro volta circondati da piccoli borghi e suggestivi belvedere. 7


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5 / Il Lago di Garda regala scorci indimenticabili e opportunitĂ sorprendenti 6 / Team building in barca a vela in Lombardia? SĂŹ, su uno dei suoi innumerevoli laghi! 7 / Cremona, bellissima e inaspettata


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NON SOLO EVENTI Se l’offerta di location per eventi e di agenzie di organizzazione congressuale in Lombardia è pressoché infinita, anche per quanto concerne gli altri servizi correlati al Mice, le risorse sono numerose. Ecco una selezione dei principali indirizzi, tratta dal sito Mconline (www.mconline.it).

¢ Allestimento e noleggio stand BACKSTAGE (www.backstagericevimenti.com) CSC ALLESTIMENTI (www.gruppocsc.it) JAKALA EVENTS (www.jakala.com) ¢ Autonoleggio ELITE RENT A CAR ITALIA (www.eliterent.com) ITO GROUP (www.ito.it) ¢ Catering e banqueting ARMONY BANQUETING & CATERING (www.armonyandservice.it) CRESPI CATERING & BANQUETING (www.crespicatering.it) LA PICCOLA OFFICINA DEI GRANDI EVENTI (www.lapiccolaofficinadeigrandieventi.com) QUID ITALY – QUALITY IDEAS (www.quiditaly.com) ¢ Servizi aeronautici AIR PARTNER (www.airpartner.com)

MILANO E LOMBARDIA

FORSE NON TUTTI SANNO CHE.... Tutto sommato, quindi, non ci si può meravigliare se la Lombardia, oltre a essere uno dei locomotori dell’economia nazionale, è anche una delle regione italiane con la più alta concentrazione di siti riconosciuti dall’Unesco quali patrimonio dell’umanità. Ce n’è per tutti i gusti: dall’archeologia preistorica a quella industriale del villaggio operaio di Crespi d'Adda, dalla raffinatezza pittorica del Cenacolo di Leonardo a quella ingegneristica della Ferrovia Bernina a quelle architettoniche di Mantova e Sabbioneta, per tornare infine, passando attraverso i siti di epoca longobarda, alla preistoria grazie alla ricchezza del patrimonio del monte San Giorgio e dei vari siti palafitticoli dell'arco alpino. La regione è anche eccezionalmente dotata dal punto di vista sportivo: sia in estate sia in inverno le montagne e i parchi naturali offrono un’ampia gamma di itinerari per gli amanti del trekking, dello sci nelle sue diverse discipline, del cicloturismo, dell’orienteering e delle attività all’aria aperta in generale. Non mancano nemmeno le oasi termali: dai bagni di Bormio in Valtellina alle terme di Rivanazzano nel pavese, passando per Boario e Sirmione nel bresciano, per Trescore vicino a Bergamo, o per i tanti centri termali che sorgono ormai anche dentro i grandi complessi urbani, come nel caso delle Terme di Milano: in Lombardia è possibile concedersi sempre e dovunque una pausa all’insegna del benessere, del relax e del “ricarico” delle energie. MILANO SI FA SMART Lassa pur ch'el mond el disa / ma Milan l'è un gran Milan: così cantava, con orgoglio cittadino, il cantautore meneghino

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Giovanni D’Anzi, ben consapevole del fatto che ogni considerazione circa la bellezza del capoluogo lombardo deve inevitabilmente fare i conti con quell’immagine da città affarista, un po’ fredda, caotica e frettolosa che da sempre Milano porta con sé. Archiviati gli anni ruggenti della “Milano da bere”, la città ha affrontato lo snodo della crisi facendosi trainare da un obiettivo ben definito: Expo 2015, con tutto ciò che ne consegue in termini di posizionamento internazionale, investimenti, lavoro sulla propria immagine e sulle infrastrutture. Il grande evento come motore di innovazione e come occasione per un nuovo make-up, per crescere e reinventarsi un po’ ogni giorno: una strada seguita con successo da altre realtà illustri (Barcellona è un caso da manuale). Milano è all’opera per diventare una smart city, una realtà urbana all’avanguardia per qualità della vita, tecnologie, sistemi di comunicazione, mobilità. Lo testimoniano i tanti cantieri aperti, come quello nello storico quartiere Isola: oltre venti nuovi edifici, tra grattacieli, ville urbane, spazi commerciali, centri direzionali e appartamenti di lusso, in pratica un nuovo polo per il business, che regalerà anche un nuovo skyline alla città (Palazzo Lombardia, nuova sede del governo regionale, è a oggi l’edificio più alto d’Italia). Lo testimoniano le riqualificazioni delle stazioni ferroviarie, le due nuove linee metropolitane, il cantiere del progetto CityLife e il più intenso lavoro nell’area di Rho, che ospiterà il cuore dell’esposizione mondiale. Ma lo testimoniano anche i tanti congressi e gli eventi internazionali che si susseguono all’ombra della Madonnina: come l’International participants meeting, che ha visto oltre mille delegati riunirsi nell’avveniristico convention center MiCo, oggetto di un recente restyling; o come il summit dedicato alla near field communication, la tecnologia per effettuare micro transazioni elettro-


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niche direttamente via smartphone, che vede Milano nel ruolo di città pilota. O ancora, il varo del portale www.meetinlombardia.it, realizzato dalla Regione come un servizio espressamente rivolto al segmento Mice, segno di un fermento e di un’attività congressuale in continua crescita. LA CITTÀ DEGLI EVENTI Lassa pur ch'el mond el disa, insomma, ma Milan l'è un gran Milan, nel senso che la città continua a pensare in grande e a porsi come laboratorio per il futuro; un futuro in cui il Mice gioca un ruolo determinante. E non è tutto, perché Milano, quando si parla di eventi, può farsi forte di un palmarès davvero invidiabile. Basti pensare alla moda: le passerelle, le boutique, le creazioni dei maestri del prêt-à-porter conferiscono a tutta la città un’atmosfera irresistibilmente glamour, e fanno di Milano un’icona internazionale nota in tutto il mondo per qualità e prestigio. Gli eventi legati alle settimane della moda coinvolgono sempre nuovi spazi: così, per esempio, l’ultima edizione di Milano Moda Donna si è tenuta non solo nelle location più storiche e collaudate (come il Castello Sforzesco, Palazzo Clerici, il Circolo Filologico e il Palazzo dei Giureconsulti), ma ne ha sperimentate di nuove (come l’antico Palazzo della Ragione, famoso per la sua loggia con vista sul Duomo). Per chi è alla ricerca di una cornice di sicuro effetto, inoltre, c’è sempre la possibilità di aggiudicarsi una delle vetrine più in vista della città: come il Teatro alla Scala, al museo teatrale o ai LaboratoriAtelier Ansaldo in via Tortona, in cui è possibile respirare le atmosfere di uno dei palcoscenici più in vista d’Europa; o le 12

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mille location della Milano del design, degli showroom e del Fuori Salone, che trasforma periodicamente tutta la città in un unico immenso spazio espositivo, dagli storici quartieri di Brera e di Porta Romana fino alle strutture più inedite e innovative, come la Fabbrica del Vapore, un’area industriale di tremila metri quadrati riqualificata e restituita a nuova vita come spazio polivalente per eventi artistici e culturali. Anche lo stadio di San Siro, sede abituale di incontri sportivi e di grandi concerti, può trasformasi all’occorrenza in una location per meeting, cene di gala e presentazioni; nello stesso quartiere, i celebri ippodromi milanesi del trotto e del galoppo offrono un’altrettanto valida alternativa per organizzare serate, eventi, spettacoli e intrattenimenti all’insegna dell’ippica e non. Mentre il 2015 si avvicina e i preparativi si intensificano, Milano e la Lombardia continuano a porsi come una garanzia per gli operatori della meeting industry, con in più la promessa di tante novità e migliorie. Tutte da scoprire.

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Simona PK Daviddi

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Il villaggio industriale di Crespi d’Adda Lo scenografico treno del Bernina / Lo stadio Meazza di San Siro / La nuova piazza Gae Aulenti, a Milano / Il meneghino Teatro alla Scala

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Destinazioni d’Italia

Grand Visconti Palace – MGallery Collection – Milano

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Prestigio ed eleganza pochi minuti dalle guglie del Duomo, nei pressi di Porta Romana, il A Grand Visconti Palace – MGallery Collection rappresenta un valido esempio dell’equilibrio, tipicamente meneghino, fra tradizione e contemporaneità, tra la cultura dell’ospitalità personalizzata dei grand hotel di una volta e la disponibilità delle moderne tecnologie al servizio dei viaggiatori d’affari, delle aziende e del mondo degli eventi corporate. Sorto sulle spoglie dell’antico mulino Verga, risalente ai primi del ‘900 – quasi un monumento della prima Milano industriale –, il Grand Visconti Palace – MGallery Collection si presenta come una costruzione imponente, compatta eppure elegante, che racchiude ampi spazi sia interni sia all’aperto, per un’estensione complessiva di 12mila metri quadrati. La struttura offre 172 camere, alcune raffinate suite e un centro congressi composto da 14 sale meeting di diversa capienza e metratura, di cui la maggior parte a luce naturale, che possono ospitare fino a 280 partecipanti, come nel caso della sala plenaria Porta Romana, per un totale di circa un migliaio di posti a sedere. Lo spazio aperto che una volta era il cortile del mulino è oggi un parco interno di 2.500 metri quadrati, che aggiunge lustro e versatilità agli spazi dell’hotel e consente un elevato livello di personalizzazione degli eventi ospitati. All’interno del parco sorge il Giardino d’Inverno, un luminoso gazebo in ferro e cristallo che garantisce un’atmosfera ancora più intima e informale, tra arredi etnici e sedute in pelle dai colori caldi e avvolgenti, location ideale per cocktail, brunch e pranzi di lavoro. Anche il Salone Visconti, deputato a ospitare banchetti e cerimonie, si affaccia con le sue ampie vetrate sul parco,

Tra le vie e i palazzi del secolo scorso, in una delle location più caratteristiche della città, sorge una struttura prestigiosa, che combina efficacemente servizi moderni e delicate atmosfere classiche

garantendo luminosità naturale, tranquillità e riservatezza. L’attico gourmet Al V piano, il lounge bar, il business center, l’elegante spa con piscina coperta e l’ampio parcheggio interno privato completano l’offerta, posizionando il Grand Visconti Palace – MGallery Collection come un vero e proprio city resort, che abbina il fascino storico dell’edificio con il comfort dei tempi moderni.

Fascino classico e dotazioni tecnologiche ultramoderne, il tutto a un passo dal centro di Milano: questa è la proposta del Grand Visconti Palace – MGallery Collection

Grand Visconti Palace MGallery Collection Viale Isonzo 14 20135 – Milano Tel. 02 540341 Fax 02 54069523 info@grandviscontipalace.com www.grandviscontipalace.com

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MILANO E LOMBARDIA

Hotel Principe di Savoia – Milano

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Un fascino sempre attuale Da oltre ottant’anni il Principe di Savoia è un monumento del Mice milanese. Grazie alla sontuosità dei suoi spazi e alla costante cura dei servizi top class, l’hotel è una vera e propria istituzione, sempre sulla cresta dell’onda

È simbolo del lusso esclusivo per antonomasia, il Principe di Savoia accoglie i propri ospiti Mice in 12 eleganti meeting room

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uno dei punti di riferimento dell’ospitalità di lusso in Lombardia, dimora È dei viaggiatori internazionali e delle personalità di spicco del mondo dello spettacolo fin dai lontani anni ’20; last but not least, l’Hotel Principe di Savoia è una business location di sicuro effetto e rinomata qualità, che gli è valsa il titolo di Best luxury business hotel 2012 per l’Italia, in base alla classifica stilata dal magazine The Mice Report. Il Principe dispone di 12 meeting room, distribuite su due livelli. Le sale Galilei, Marco Polo, Veranda e Marconi sono modulari e possono essere unite per formare un’unica sala da settecento metri quadrati, che ospita fino a 1.200 persone.

La sala Cristalli – che deve il suo nome a tre grandi lampadari a goccia – si avvale di un raffinato sistema touch screen integrato, attraverso cui i relatori possono gestire al meglio le loro presentazioni. La struttura mette inoltre a disposizione pacchetti comprendenti varie attività di incentive e team building, dalla guida di una Ferrari ai tour nei quartieri della moda milanese, dalle gare di paintball alle cene con delitto. Un team interno è a disposizione dei planner per offrire supporto e coadiuvare la gestione dell’evento. L’esclusiva spa, ubicata al decimo piano, offre una vista panoramica sulla città, in aggiunta a piscina riscaldata, jacuzzi, sauna, bagno turco e a cinque sale per i trattamenti, a garanzia di un completo relax a margine di appuntamenti di lavoro. Gli spazi comuni dell’hotel sono caratterizzati da atmosfere eleganti e preziose finiture, come la fontana del XVIII secolo prospiciente la veranda del ristorante, o i pezzi unici in vetro di Murano che abbelliscono il bar e la lobby lounge. Da dieci anni l’Hotel Principe di Savoia è parte della Dorchester Collection, il celebre portafoglio internazionale che comprende alcune delle migliori strutture di lusso in Europa e negli Stati Uniti: un’ulteriore conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno, del livello di qualità che contraddistingue le aree e i servizi di uno dei principali business hotel della città di Milano. Hotel Principe di Savoia Piazza della Repubblica, 17 20124 Milano Tel. 02 62301 Fax 02 6595838, 02 29006781 reservations.hps@dorchestercollection.com www.hotelprincipedisavoia.com


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MILANO E LOMBARDIA

Destinazioni d’Italia

Novity

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Rinnovarsi per competere ubire il cambiamento oppure anticiparlo? La risposta appare scontata, S ma la distanza tra il dire e il fare, si sa, non è breve. Ecco perché le storie di successo, in un periodo caratterizzato da grandi sfide, fanno ben sperare. È questo il caso di Novity, azienda che – nata nel 1999 come Travel Service, agenzia di eventi specializzata in viaggi incentive e destination management – ha nel corso degli anni cambiato pelle, acquisendo nuove expertise e ampliando notevolmente la gamma dei servizi offerti alle imprese, fino a spaziare dal web e graphic design al coaching, passando per l’advertising creativo. Il tutto senza mai rinunciare a un core business che ha sempre nell’evento il suo centro gravitazionale. Abbiamo chiesto alla titolare, Manuela Beschi, di raccontarci la storia di questo salto di qualità: «Sempre più spesso, i clienti ci chiedevano di elaborare soluzioni per aspetti che andavano al di là della pura e semplice organizzazione di un evento; ecco perché ci siamo via via dotati di nuove professionalità, sia nel campo della comunicazione integrata sia in quello formativo, grazie a cui strutturare i contenuti di un evento aziendale. Il nostro payoff è oggi “company partner”, perché abbiamo scelto di porci come interlocutori e consulenti per tutte le esigenze della clientela corporate, sia italiana sia internazionale. Il Mice è il cuore intorno al quale abbiamo creato un mix di servizi che ci permette di posizionarci in modo assolutamente innovativo». L’operazione di rebranding, compiuta nel 2011, è servita a rendere evidente il cambio di paradigma: in un momento tanto delicato per l’industria degli

È questa la strada scelta dalla bresciana Novity che, dopo il rebranding, ha ampliato la gamma delle proprie proposte. E ora offre un mix completo di servizi alle aziende, per comunicare al meglio prima, durante e dopo l’evento

eventi, una simile scelta denota la presenza di una vision ben definita. «Molto probabilmente – prosegue Beschi – l’agenzia di eventi come la si conosceva una volta è destinata a scomparire. Il cambiamento è necessario ed era forse già in atto anche a prescindere dalla crisi, che tuttavia compie una sorta di selezione naturale, da cui emergerà chi ha le competenze giuste per continuare a operare sul mercato».

Sotto, Manuela Beschi, titolare di Novity. La società, dopo il rebranding del 2011 ha ampliato la propria gamma di servzi

Novity Via Flero, 46 – Torre Sud 25125 Brescia Tel. 030 7870301 Fax 030 2400373 info@novity.it www.novity.it

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Destinazioni d’Italia

MILANO E LOMBARDIA

Villa Erba

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Mondanità senza tempo Da dimora storica a moderno centro fieristico e congressuale, senza mai perdere il fascino che l’ha resa cara a uno dei più grandi autori del cinema italiano, Luchino Visconti: il caso di Villa Erba

Romanticamente adagiata sul Lago di Como, Villa Erba è una location prestigiosa, che ha fatto innamorare di sé anche personaggi illustri; un nome fra tutti: Luchino Visconti

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omanticamente affacciata sul Lago di Como, circondata da un ampio R parco con attracco privato e immersa in un’atmosfera romanzesca, Villa Erba è una notevole dimora storica di fine Ottocento, la cui storia è strettamente legata a quella di una delle più importanti casate milanesi, quella dei Visconti di Modrone: la tenuta fu a lungo la residenza estiva della famiglia, ed ebbe tra i suoi ospiti anche il grande regista Luchino Visconti; negli anni ’80 la proprietà passò a un consorzio pubblico, che l’ha trasformata in un moderno e polifunzionale centro congressuale, oltre che in un attrezzato polo fieristico. Nel cuore del grande parco sorge infat-

ti un grande padiglione circolare, le cui linee imitano l’architettura delle tipiche serre delle ville lariane: 6.500 metri quadrati, suddivisibili in oltre duecento stand o in 27 meeting room di capienza variabile dai cinquanta agli oltre mille posti: una notevole efficienza ricettiva, che si combina con la possibilità di sfruttare anche alcune delle affascinanti sale della villa. Queste caratteristiche fanno di Villa Erba un pratico e prestigioso set in cui allestire showroom, presentazioni, sfilate e ogni altro genere di evento b2b. UNA VILLA DA FILM La raffinatezza degli interni della dimora e il panorama del lago che si spalanca tutt’intorno rendono inoltre Villa Erba una location di sicuro effetto per shooting fotografici, spot, riprese cinematografiche, fiere, lanci di prodotto, gala e concerti. La varietà degli spazi indoor e outdoor consente una gestione articolata di eventi, anche privati, con numerosi partecipanti e con un’agenda molto varia. Il punto di forza principale di questa struttura resta però sicuramente la posizione invidiabile, che l’ha resa a lungo un vero e proprio status symbol nel circuito delle serate mondane e delle feste private sul lago, e che le consente di essere ancora oggi uno dei punti di riferimento per il turismo congressuale interessato a location particolari e prestigiose nella provincia comasca. Villa Erba Largo Luchino Visconti 22012 Cernobbio (Co) Tel. 031 3491 info@villaerba.it www.villaerba.it


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Destinazioni d’Italia

Grand Hotel di Como

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Very important events omo e la sua provincia rappresentano ormai da tempo un brand turistico C affermato a livello internazionale: gli incantevoli paesaggi, le numerose possibilità di intrattenimento offerte dal territorio e la fama di “buen retiro” dei vip hollywoodiani hanno contribuito a fare del Lago di Como una delle location più alla moda del momento. Posto lungo la strada panoramica che da Como conduce alla tranquilla cittadina di Cernobbio, il Grand Hotel di Como è una struttura che ben rappresenta la vivacità dell’offerta Mice in questa zona, tra quiete atmosfere immerse nel verde e tocchi di classe dal sapore moderno. L’hotel è circondato da oltre diecimila metri quadrati di parco privato, che garantiscono riservatezza e nel contempo strizzano l’occhio ai planner interessati a grandi allestimenti outdoor. Lo stesso parco ospita anche una grande piscina, una vasca d’acqua calda con diverse postazioni idromassaggio e un solarium, per piacevoli momenti di relax all’aria aperta. Il centro congressi è composto da dieci sale modulari e dall’auditorium Spazio Como, che insieme accolgono fino a mille partecipanti, da un ampio foyer e da un business center. L’accesso diretto al parco permette inoltre di organizzare coffee break e rinfreschi all’esterno. Il vero e proprio atout per gli eventi è proprio Spazio Como, un moderno auditorium multifunzionale dal design accattivante, progettato per accogliere ogni sorta di evento, dal congresso alla sfilata di moda, dallo show-case alle serate con performance musicali dal vivo: una versatilità di utilizzo che è resa possibile non solo dall’ampiezza degli spazi, ma anche dall’acustica ottimale, ottenuta grazie a un’inedita pianta poligonale e all’impiego di speciali materiali anti riverbero. Tutte le 153 camere dell’hotel sono state

Tra ampi spazi verdi e design innovativo, Grand Hotel di Como è un conference hotel che si pone al servizio degli eventi sul lago. Lusso, eleganza e attenzione ai dettagli sono tra i plus della struttura

impreziosite con sete locali, bagni in marmo bianco di Carrara e letti king size, per soggiorni particolarmente confortevoli. Una particolare cura progettuale è stata inoltre dedicata alla ristorazione: tre location dalla differente atmosfera – ristorante classico, d’alta cucina, churrascaria – e l’originale “food design” applicato al buffet della colazione, per rendere ancora più innovativa anche l’esperienza gastronomica degli ospiti.

Arricchito dall’avveniristico Spazio Como, un auditorium dall’acustica perfetta, il Grand Hotel di Como dispone di un centro congressi con ampio foyer e accesso diretto al meraviglioso parco circostante

Grand Hotel di Como Via per Cernobbio, 41A 22100 Como Tel. 031 5161 Fax 031 516600 meeting@grandhoteldicomo.com www.grandhoteldicomo.com

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AS Hotel Limbiate Fiera – Limbiate (Mb)

La Brianza a tutto Mice Nel cuore della Lombardia, strategicamente a due passi da Milano, AS Hotel Limbiate Fiera riunisce design e funzionalità, con un’offerta di servizi dedicati al mondo degli eventi business

Brianza è da sempre uno dei territopiù attivi e produttivi del Paese, la Lcuiriaindustriosità è divenuta quasi proverbiale; di certo, poche province italiane hanno conosciuto uno sviluppo economico altrettanto rapido e consolidato, che anno dopo anno ha continuato ad arricchirsi grazie a nuove infrastrutture. A metà strada tra Milano e Como, equidi-

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stante dai tre principali aeroporti lombardi e al centro di tutti gli snodi più importanti della regione, la Brianza abbina a questa posizione decisamente strategica un elevato standard dei servizi alle imprese, che la rendono molto attrattiva per il b2b. Una riprova di queste considerazioni è data dalla scelta di AS Hotels di investire per rilanciare proprio in quest’area una delle sue strutture, dando vita a un design hotel a fortissima vocazione Mice. Il nuovo AS Hotel Limbiate Fiera è stato inaugurato lo scorso novembre 2011, dichiarando già nel nome la sua volontà di posizionarsi come un punto di riferimento per i viaggiatori diretti al polo fieristico di Rho, che si sta attestando sempre più come un immenso spazio multifunzionale per eventi di ogni tipo (come dimostra la fortunata edizione dell’Heineken Jammin’ Festival 2012). La qualità e la quantità degli interventi migliorativi rivelano però che il vero obiettivo è quello di trasformare l’hotel in una destinazione completa per tutte le esigenze del b2b lombardo: 183 camere dallo stile tutto italiano, interni accurati, spazi luminosi e finiture di design. Il risultato è un quattro stelle accogliente ed elegante, che dimostra di voler puntare con decisione sul Mice e sui servizi rivolti a chi viaggia per affari. A questo scopo l’hotel si è dotato di connessione wi-fi libera, di un business center e soprattutto di un centro congressi composto da sette sale modulari sullo stesso piano con diverse possibilità di allestimento, luce naturale e


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Destinazioni d’Italia

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Una posizione strategicamente baricentrica e ambienti dal design accattivante: questi gli ingredienti dell’AS Hotel Limbiate Fiera

accesso riservato con welcome desk. Anche il ristorante è disegnato a misura di evento: il Corso Como 52 prende il nome dall’indirizzo della struttura, ma strizza anche l’occhio a una delle celebri vie della movida milanese. Un lounge bar e un dehor esterno contribuiscono ad ampliare le possibilità di utilizzo degli spazi e aggiungono freschezza e dinamicità al soggiorno. La struttura organizza inoltre sessioni di degustazione enogastronomica ad hoc, sempre molto apprezzate come diversivo o intrattenimento incentivante. A MISURA DI PLANNER Nel suo complesso, l’AS Hotel Limbiate Fiera può ospitare eventi fino a quattrocento partecipanti, dal congresso alla cena aziendale, passando per tutta la gamma intermedia delle forme di convention. La posizione dell’hotel, posto diretta-

mente sull’arteria Monza-Saronno, consente un’ottima gestione dei transfer da e per tutti gli aeroporti, la già menzionata fiera di Rho e i principali centri urbani della regione; una comodità che può rivelarsi molto utile anche per l’organizzazione del post congress. Basti pensare alla vicinanza dell’Autodromo di Monza, a soli 13 chilometri, che permette di sfruttare appieno tutte le possibilità di tour del circuito, come per esempio simulazioni di pit stop, giri in pista su vetture Gran Turismo ad alta velocità o corsi di guida sicura e sportiva, senza ovviamente trascurare la corporate hospitality in occasione dei vari Gran Premi. Sembra quindi che il gruppo AS Hotels – che gestisce altre tre strutture nell’area a nord di Milano – abbia davvero scelto di andare il più possibile incontro alla sua clientela business, attrezzando questa location con tutto l’occorrente, senza d’altra parte trascurare l’importanza dei servizi aggiuntivi (come l’ampia possibilità di parcheggio gratuito) e del livello di personalizzazione dell’evento: in questo senso, è da segnalare il concept che abbina a ogni differente pacchetto meeting un differente “tessuto”, per veicolare ancora di più l’idea del prodotto confezionato “su misura” con cura sartoriale. Per lanciare nel modo migliore la nuova location, infine, non poteva mancare una promozione dedicata ai planner, che premia l’acquisto del preventivo entro le prime 48 ore con il dieci per cento di sconto: senza dubbio, di questi tempi, un buon biglietto da visita. AS Hotel Limbiate Fiera Corso Como, 52 – 20812 Limbiate (Mb) Info e prenotazioni: 0362 6440444 limbiate@ashotels.it www.ashotelimbiatefiera.it

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S.S. 145 Sorrentina, km 12, 400 - Castellammare di Stabia 80053 (Na) Tel. 081 39 46 700 - info@sorrentocoasthotel.com - www.crowneplazasorrento.com


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Sommario L’energia prende corpo

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PIEMONTE RELAIS SANT’UFFIZIO WELLNESS & SPA Lusso d’altri tempi HOTEL VILLA & PALAZZO AMINTA Meeting sul lago

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LIGURIA GRAND HOTEL SAVOIA La storia continua

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EXCELSIOR PALACE HOTEL RAPALLO Accoglienza leggendaria

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TOSCANA VILLASANPAOLO HOTEL Dal meeting al benessere

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UMBRIA PARK HOTEL AI CAPPUCCINI Medioevo moderno

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SICILIA 4SPA RESORT HOTEL Poker d’assi di eccellenza

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VENETO HOTEL CÆSIUS THERMÆ SPA Ayurveda in riva al lago

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PRINCIPE DI LAZISE WELLNESS HOTEL & SPA Successo… certificato! pag. 173 LOMBARDIA WINTER GARDEN HOTEL Relax in esclusiva

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TERME DI SIRMIONE Destinazione wellness!

pag. 175 CALABRIA CAPOVATICANO RESORT THALASSO & SPA Benessere… “divino”! pag. 182 SARDEGNA PULLMAN TIMI AMA SARDEGNA Pentagramma di mare

Veneto Lombardia

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Piemonte

Liguria Toscana Umbria

Sardegna Calabria

Sicilia

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Il Mice si rigenera con il wellness esclusivo

L’energia prende corpo Wellness: il plus funzionale agli incontri di lavoro, perfetto per promuovere eventi di successo. Un trend consolidato e molto proficuo per la meeting industry e un redditizio corollario al core business delle strutture

a “sostenibile leggerezza dell’essere”. In estrema sintesi, è il core business del wellness, che a dispetto delle contrazioni economiche generali “tiene”: nel secondo trimestre 2012, infatti, il settore del benessere è cresciuto – dallo stesso periodo dell’anno precedente – del 3,1 per cento. Uno sguardo al fatturato: il segmento del wellness – sovente in binomio con il fitness – ha chiuso il 2011 con un fatturato che si attesta attorno ai tre miliardi di euro e l’Italia è il quarto mercato europeo per fatturato dopo Regno Unito, Spagna e Germania. La mission dell’offerta, ovviamente, consiste nel far raggiungere un benessere psicofisico globale – anche e soprattutto spirituale, un’armoniosa integrazione tra corpo e anima – alla sempre più crescente domanda. Con il wellness gli organizzatori di meeting, congressi e incentive dispongono di un plus vincente, quello di offrire un prodotto-servizio in più ai propri clienti: una location provvista di un’area wellness, infatti, consente di miscelare magistralmente “piacere e dovere”, predisponendo un terreno fertile alla capacità inventiva, per eventi e progetti vincenti.

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PER MOLTI, ANZI, PER TUTTI L’espansione della “voglia di benessere” si rivela, quindi, in controtendenza rispetto alla contrazione economica mondiale: gli effetti negativi della crisi, infatti, sono stati sopravanzati dalla propensione a una maggiore attenzione verso “il sé” e il wellness consente alla meeting industry di tracciare una nuova geografia di opportunità tutta da esplorare e proporre. Finito il rodaggio degli anni Novanta, infatti, il mercato del wellness ha dimostrato di essere un fenomeno strutturale e non una moda passeggera: spa, centri termali e beauty farm sono diventati la punta di diamante dell’offerta ricettiva internazionale, la lodging facility che consente alle location una fattiva opportunità di destagionalizzazione, un modello di ospitalità attivo 365 giorni l’anno che punta su pacchetti “eventi&wellness” declinando in tutte le forme ludiche quanto natura e scienza suggeriscono. Nell’immaginario collettivo, infatti, la parola “benessere” attira come una calamita tutti, aziende e target. Il frenetico ritmo contemporaneo e le esigenze della vita professionale conducono i protagonisti della


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meeting industry ad avvertire il bisogno di ritagliarsi momenti di pause rigeneranti e grazie al wellness si entra in una conoscenza epidermica, sensoriale ed emozionale: quando un professionista della meeting industry fruisce di trattamenti wellness gratifica il proprio “sé” e può conseguentemente esprimersi al meglio utilizzando tutta la sua rinnovata energia, raggiungendo gli obiettivi con il massimo impegno. La cura del corpo espressa attraverso il contatto o il massaggio accresce la sensorialità, la quale aumenta l’autostima e stimola il piacere, che è basilare. Con il benessere si sviluppano le endorfine, gli anticorpi agli stimoli negativi e allo stress: interrompendo la curva dello stress con processi di rilassamento e distensione, si evita di raggiungere il livello di esaurimento dell’energia che può arrivare a diventare uno stato di malessere irreversibile. Il principale dei benefici del wellness, pertanto, è quello di far interagire al meglio la mente e il corpo, incrementando il senso di consapevolezza di sé, della realtà e quindi della concretezza. Per questo la scelta di strutture ricettive nelle quali abbinare meeting e congressi a post

congress incentrati sul wellness si rivela vincente, esattamente come quella di incentivazione all’insegna del wellness. O anche quella, da parte delle aziende, di regalare a dipendenti e clienti un voucher per un ingresso giornaliero alle terme o ai centri benessere, da usufruire successivamente agli eventi e singolarmente. Certo, in questo caso l’azienda non è presente al momento della “realizzazione del dono”, ma il senso di gratificazione e di gratitudine del ricevente nei confronti di chi gli ha consentito di fruirne è ingente. Non solo. Trattandosi di un regalo “immateriale”, acquisisce un valore molto personalizzato: il destinatario di questo regalo automaticamente è portato a essere ancor più efficiente e propositivo con l’azienda che gli ha offerto questa possibilità. MI RIGENERO ERGO “PRODUCO” Il wellness, dunque, fa bene ai congressi, agli incentive e alla meeting industry in tutte le sue accezioni. Difficile il contrario: addio ritmi serrati e intense giornate di lavoro senza sosta, finalmente si è capito che un congressista rilassato e “cocco-

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lato” è più concentrato, più ricettivo, più… produttivo. Organizzare congressi in strutture con spazi wellness significa consentire al convegno di trasformarsi in una produttiva – oltre che salutare – esperienza, garantendo ai partecipanti un’atmosfera al contempo gioviale e proficua. Non più congressisti con lo sguardo rivolto all’orologio per lo scatto “liberatorio” alla fine delle sessioni di lavoro bensì professionisti che durante la giornata sono concentrati al massimo perché sono stati protagonisti di programmi rilassanti o tonificanti. Fra i programmi più richiesti emergono sempre i massaggi – fra le novità spicca il “massaggio berbero”, un’immersione totale nel mondo arabo intriso di spezie antiche, essenze profumate e colori vivaci – mentre la medaglia d’argento se l’aggiudica l’area “acque” e, a seguire, sono sempre graditi sauna, bagno turco e bagno Rasul. Fondamentale è la qualità, con servizi e prodotti di alto profilo, molto apprezzate sono le aree relax con corner per tisane e piccoli snack salutari, magari a “chilometro zero”, una delle nuove frontiere del wellness. Spesso i trattamenti sono incentrati sui prodotti del ter-

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ritorio che diventano ingredienti-base di percorsi benessere che rinnovano vitalità e concentrazione. Sempre molto gettonati sono trattamenti a base di erbe, fiori, frutta, latte – meglio se biologico – e miele, quest’ultimo in binomio con – quasi – tutto quanto la natura è in grado di offrire. Elemento importante nel contesto del wellness applicato al business è – anche – la coreografia e le strutture ricettive lo sanno bene, allineandosi alle dinamiche di mercato, creando o rinnovando le aree benessere per presentare formule differenziate in rapporto ai diversi target di riferimento. Molte sono improntate a un raffinato design, altre sono concepite secondo i


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dogmi della bioarchitettura ed evidenziano realizzazioni scenografiche in roccia naturale, legno e acqua, altre ancora sono ispirate alla filosofia orientale. Nei percorsi del wellness al servizio della meeting industry, naturalmente, campeggiano anche le terme, così antiche eppure straordinariamente contemporanee, in assoluto i primi santuari salutistici: merito dei romani, che assecondando il dogma salus per aquam associarono l’acqua e le sue proprietà terapeutiche al giovamento apportato dalla meditazione e dal rilassamento. NUOVI MONDI SENZA FRONTIERE Le direttrici degli incentive all’insegna del wellness rappresentano una nuova mappatura tutta da scoprire a ogni latitudine e longitudine, anche se è sempre più utilizzata la formula dell’incentive all’interno dei confini nazionali, per contrarre il budget senza nulla togliere alla miriade di seduzioni e sensazioni dai benefici effetti. Una nuova frontiera dell’incentivazione, questa, che rappresenta un vantaggio per tutti gli attori in scena, dalle incentive house agli incentivati – passando

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ovviamente per le strutture ricettive e le terme – che possono staccare la spina e tornare al lavoro ritemprati anziché ritrovarsi con un ulteriore accumulo di stanchezza psicofisica tipico dei viaggi in destinazioni prestigiose ma lontane. Semaforo verde, quindi, agli incentive in strutture di grande impatto nelle quali sottoporsi a una vasta gamma di trattamenti, meglio ancora se la location è inserita in un contesto paesaggistico che coniuga la bellezza della località alle mate-


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rie prime dei trattamenti. Alcuni esempi? Bagni caldi con lenzuola intrise di essenze dalle mille virtù, impacchi di argille, bagni di fieno dall’effetto di una sauna naturale, fanghi minerali a base di minerali vulcanici attivi, wellness termale in tutte le sue declinazioni e virtù. Sempre molto richiesta è la talassoterapia, anche lei – come le terme – così antica da essere già in uso fra gli egizi, i fenici e i romani, cui si dedicarono anche – menzionando i più noti – Ippocrate, Aristotele e Cicerone, che scrissero dei benefici effetti pelagici. Con la talassoterapia, infatti, il mare diventa una beauty farm naturale che si avvale dei diversi componenti dell’universo marino con le alghe che giocano la parte del leone. Dove la natura cede il passo alle atmosfere metropolitane, invece, le spa delle strutture ricettive cittadine diventano per la meeting industry “l’esotico nazionale”, agognate oasi di relax nelle quali aprire i battenti al dialogo tra corpo e mente. Un incentive che punta i riflettori sul wellness può essere integrato con attività di team building di carattere naturale, sportivo ed emozionale. Oltre ai team building che puntano alle esperien-

ze olistiche o adrenaliniche, ci sono anche i nuovi “emotional taste”, ovvero l’opportunità di apprendere i trucchi gastronomici del territorio in cui è ubicata la location: si trasforma la cucina in un vero luogo di relax, con lezioni di cucina nel corso delle quali è possibile acquisire i segreti degli chef, assaggiare e degustare i piatti creativi e della tradizione. MOTIVATE, GENTE, MOTIVATE Sempre in tema di novità, fra le proposte dedicate al benessere della meeting industry e in tandem con il fitness spicca l’art training: il piacere di unire i benefici dello jogging con la cultura in compagnia di un personal trainer. E dopo una sessione di sport incentrata su muscoli e adrenalina, nulla di meglio del wellness, che con la sua visione olistica della persona consente un relax che prelude a una remise en forme totale. A questo concorrono anche l’aromaterapia, la cristalloterapia, la cromoterapia e la musicoterapia. La prima è “una questione di naso”: stimolare l’olfatto, infatti, significa propagare un’azione benefica a tutto l’organismo con aromi estratti dalla diverse parti delle piante e dei fiori, trasformati in oli essenziali. Proprietà benefiche arrivano anche dalle gemme e dai cristalli, i quali, secondo la tradizione orientale, una volta posizionati a contatto con i chakra del corpo –, la parola in sanscrito significa “ruota” – ne riordinano l’energia. Ottime anche le performance della cromoterapia, scoperta da Isaac Newton: i suoi studi evidenziarono che ogni colore emette una corrispondente quantità d’energia. Questo, in quanto frequenza elettromagnetica di una determinata lunghezza d’onda che varia a seconda della gradazione cromatica, può influenzare positivamente la “vibrazione” degli organi del corpo umano e quindi ripristinare l’equilibrio psicofisico, con conseguente beneficio spirituale. Un pieno di positività, infine, arriva anche dalla musica: che influenzi l’umore è cosa nota, meno risaputo è che possa agire sull’organismo modificando lo stato fisico ed emotivo. Chiamata anche “effetto Mozart”, è una metodica che paragona il corpo umano a una cassa di risonanza dentro la quale penetrano e si espandono le onde sonore. Finalizzata al benessere, quindi, diventa stimolatrice relazionale, emozionale e cognitiva. Una chance in più per la meeting industry per ascoltare… note di business.

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Cioccaro di Penango (At) - PIEMONTE

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Relais Sant’Uffizio Wellness & Spa

Lusso d’altri tempi Nel forziere del Monferrato ha appena aperto i battenti il Centro Benessere Aquanatura Wellness & Spa del Relais Sant’Uffizio Wellness & Spa: emozioni e benessere assicurati, in binomio con il successo degli obiettivi Mice

elais Sant’Uffizio Wellness & Spa: cinquecento anni di storia e atmosfere d’altri tempi nelle quali rigenerarsi. Un passato prestigioso, quello di questa secentesca sede monastica, sapientemente trasformata in relais a quattro stelle con un’accomodation che vanta antiche celle dei frati, testimonianze mariane e affreschi ottocenteschi. Comfort e raffinatezza contraddistinguono le 41 camere dell'hotel, tutte con spettacolare vista panoramica, di cui beneficiare anche nel nuovissimo Centro Benessere Aquanatura Wellness & Spa, per il quale è stata prolungata la nuova ala alberghiera verso l’antico parco del convento, al fine di creare un’orangerie inserita nel contesto paesaggistico della campagna circostante. L’architettura esterna in mattoni di terracotta riprende i materiali e lo stile dell’antico convento e crea una perfetta armonia ambientale mentre le ampie vetrate consentono una vista mozzafiato sui vigneti delle colline del Monferrato. Nei cinquecento metri quadrati di remise en forme del centro il Mice trova una piscina con idromassaggio e acqua riscaldata a 34 gradi centigradi, sauna con vista sul vigneto di Barbera del Relais, bagno mediterraneo e di

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vapore, docce nebulizzanti agli aromi e area relax con lettini provvisti di materassi ad acqua e rivolti alle colline astigiane. Vasta la gamma dei trattamenti personalizzati per rinnovare energia e concentrazione. In esterni, una piscina e un campo da tennis appagano il Mice più sportivo. EVENTI CON VISTA Agli eventi il Relais Sant’Uffizio Wellness & Spa dedica la sala Quercia – con travi a vista – e il salone Gardenia (trecento metri quadrati), entrambi provvisti di luce naturale, perfetti per incontri esclusivi circondati dalla quiete. Non solo. La location si rivela sede ideale per attività di formazione e di team building, sia outdoor sia indoor, il tutto concertato da un team dedicato esperto nella creazione di eventi “su misura”. Un lussuoso hotel di charme, il Relais Sant’Uffizio Wellness & Spa, nel quale deliziarsi con una cucina d’autore da assaporare nel ristorante La Locanda: straordinari sapori che nascono da una sapiente interpretazione della cucina piemontese con il trionfo del tartufo bianco. Il tutto accostato alle più prestigiose etichette piemontesi e al Barbera prodotto nel podere.

RELAIS SANT’UFFIZIO WELLNESS & SPA¬¬¬¬S In centro città In periferia (tra colline e vigneti del Monferrato) Fuori città 41 Numero totale delle camere 34 Doppie 2 Singole 5 Suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere Codici Gds 4 Servizio lavanderia Room service 1 Ristoranti 250 Posti 2 Sale meeting/congressi 250 posti Capienza sala maggiore 10 posti Capienza sala minore 350 mq di aree espositive 4

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OBIETTIVO SAUNA FINLANDESE HAMMAM (BAGNO TURCO) IDROMASSAGGIO MASSAGGI SOLARIUM RAGGI UVA AROMATERAPIA AYURVEDA CRISTALLOTERAPIA CROMOTERAPIA FANGOTERAPIA strada del Sant’Uffizio, 1 14030 Cioccaro di Penango (At) Tel 0141 916292 Fax 0141 916068 info@locandadelsantuffizio.net www.locandasantuffizio.com

BENESSERE - FITOTERAPIA 4 MUSICOTERAPIA 4 OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA - TALASSOTERAPIA 4 TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA - PISCINA RISCALDATA 4 PISCINA COPERTA - FITNESS CENTRE


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Hotel Villa & Palazzo Aminta

Meeting sul lago L’Hotel Villa & Palazzo Aminta di Stresa è un prestigioso complesso dei primi del Novecento affacciato sul Lago Maggiore. Con le sue atmosfere raffinate, la spa e i servizi al top, è il luogo ideale per incontri importanti

affinato gioiello del brand internazionale The Leading Hotels of the World, Villa & Palazzo Aminta è una location d’eccezione situata sul Lago Maggiore, a Stresa, perfetta per meeting ed eventi concepiti all’insegna dell’eleganza e della qualità. Alle esclusive 67 camere e suite con vista sul lago e sulle celebri Isole Borromeo, si affiancano servizi top level e ambienti versatili e tecnologici in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, garantendo al contempo soggiorni ricchi di fascino e di emozioni positive. Dalle raffinate proposte enogastronomiche dei ristoranti I Mori e Le Isole, entrambi accoglienti e panoramici, alle nuove sale, la dépendance, la hall e lobby dell’hotel, che restituiscono le atmosfere intime e preziose di una casa privata del ‘900, tutto è pensato per essere al servizio dell’ospite e per esaltare, in ogni circostanza, l’allestimento di grandi eventi e ricevimenti di gala. In particolare, l’offerta congressuale di Villa & Palazzo Aminta si compone di due sale di diversa capienza. La Sala Borromeo, al primo piano dell’hotel, regala una

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parziale vista sul lago da un lato, e si affaccia su un giardino fiorito dall’altro. Finemente arredata e decorata, può essere equipaggiata con qualsiasi impianto audiovisivo a richiesta e consente la massima funzionalità per riunioni da 15 fino a cento persone. La seconda sala, più piccola e raccolta, è la sala Amintina di quaranta metri quadrati, che offre una magnifica vista sulle Isole Borromeo ed è l’ideale per seminari e workshop con un massimo di quaranta partecipanti. Le meeting room, così come l’intero albergo, sono dotate di copertura wireless, mentre tra le altre facility vi sono anche un servizio limousine, shuttle privato da e per Stresa e servizio elicottero. Imperdibili, infine, le esperienze sensoriali offerte da Palazzo Aminta Beauty & Spa, tra i più moderni e lussuosi templi del benessere del Lago Maggiore: qui, tra programmi di remise en forme personalizzati, trattamenti viso e corpo all’avanguardia, massaggi shiatzu, cure speciali con alghe e fanghi e moltissimo altro ancora, rilassarsi e rigenerarsi è davvero un piacere assoluto.

VILLA E PALAZZO AMINTA ¬¬¬¬¬L 4

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In centro città (di fronte alle isole Borromeo) In periferia Fuori città Numero totale delle camere Doppie (+2 Singole) Suite Wi-Fi nelle camere Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere Codici Gds: Amadeus MXP128 - Galileo/Apollo 37354 Sabre 59694 – Worldspan 2128

Servizio lavanderia Room service 24h 2 Ristoranti 1-150 Posti min/max 8 Sale meeting/congressi 100 posti Capienza sala maggiore 6 posti Capienza sala minore 200 mq di aree espositive 4

OBIETTIVO - SAUNA FINLANDESE 4 CALIDARIUM 4 IDROMASSAGGIO 4 MASSAGGI 4 SOLARIUM - RAGGI UVA 4 AROMATERAPIA 4 AYURVEDA - CRISTALLOTERAPIA 4 CROMOTERAPIA 4 FANGOTERAPIA

BENESSERE 4 FITOTERAPIA 4 MUSICOTERAPIA 4 OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA - TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA - PISCINA COPERTA - PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

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Via Sempione Nord, 123 28838 Stresa (Vb) Tel. 0323 933818 Fax 0323 933955 sales@villa-aminta.it www.villa-aminta.it

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Stresa (Vb) - PIEMONTE

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Bardolino (Vr) - VENETO

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Hotel Cæsius Thermæ Spa

Ayurveda in riva al lago Raffinato, discreto e prospiciente il Lago di Garda: è l’Hotel Cæsius Thermæ Spa, quattro stelle superior per eventi esclusivi permeati da una calda atmosfera mediterranea e da filosofia ayurvedica

inque in uno. È questo il numero degli edifici che costituiscono l’elegante complesso dell’Hotel Cæsius Thermæ Spa, sul lago di Garda, distante poco più di un chilometro dal centro di Bardolino, raggiungibile con una passeggiata sul lungolago o tramite servizio navetta gratuito. Un indirizzo per la meeting industry più esigente che per il 2013 presenta un ulteriore plus: il wi fi gratuito in tutto il complesso.

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COME TU LO VUOI Incastonato nel verde distribuiti e in un’area di circa quarantamila metri quadrati, l’Hotel Cæsius Thermæ Spa rivela spazi dedicati al benessere perfetti per rinnovare energia e concentrazione: c’è solo l’imbarazzo della scelta fra cinque piscine, centro termale e ayurvedico, wellness spa e Cæsius Beauty Center. Il centro benessere dispone, fra le proposte, di piscina indoor di duecento metri quadrati con annessa quella per l’idromassaggio – ottanta metri quadrati –, calidarium, sauna, solarium, docce emozionali e aree relax nelle quali sorseggiare tè o tisane. Punti di forza del centro termale sono le tre vasche per l’ozonoterapia, la

fisioterapia e la fisiocinesiterapia termale mentre è un vero fiore all’occhiello della struttura il centro ayurvedico, nel quale iniziare un percorso di rinnovo mentale e fisico secondo la concezione olistica di questa antichissima scienza indiana. Moderno e tecnologicamente all’avanguardia, invece, è il Cæsius Congress Center, articolato in tre sale congressi per un massimo di seicento persone di cui trecento nella plenaria. Ulteriore novità del complesso è la nuova sala con vista lago, che si affianca alle preesistenti meeting room, modulabili e dotate di tecnologia all’avanguardia, perfette anche per i raccolti incontri del top management. E il lago è da ammirare anche dall’ampia terrazza che si rivela perfetta cornice di cocktail open air mentre due ristoranti appagano i gourmet più esigenti che qui possono apprezzare la cucina del territorio in binomio con quella tradizionale italiana e anche la cucina ayurvedica, per vivere un’esperienza diversa dal solito! Nel contesto dell’accomodation l’arte del benessere sigla lo stile dell’accoglienza che diviene eccellenza e si esprime in 185 fra camere e suite, accomunate da eleganza e comfort.

HOTEL CAESIUS THERMAE & SPA RESORT ¬¬¬¬S In centro città In periferia 4 Fuori città (2 km da Bardolino) 185 Numero totale delle camere 158 Doppie 24 Family Suite + 3 Executive Suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni 4 Accesso Internet nelle camere Codici Gds 4 Servizio lavanderia 4 Room service dalle 7,00 alle 24,00 2 Ristoranti 2/350 Posti min/max 7 Sale meeting/congressi 300 posti Capienza sala maggiore 20 posti Capienza sala minore 490 mq di aree espositive

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OBIETTIVO BENESSERE SAUNA FINLANDESE 4 FITOTERAPIA HAMMAM (BAGNO TURCO) - MUSICOTERAPIA IDROMASSAGGIO - OLIGOTERAPIA MASSAGGI 4 OMEOPATIA SOLARIUM 4 TALASSOTERAPIA RAGGI UVA 4 TRATTAMENTI TERMALI AROMATERAPIA 4 TRATTAMENTI ESTETICI AYURVEDA 4 PISCINA SCOPERTA CRISTALLOTERAPIA 4 PISCINA COPERTA CROMOTERAPIA 4 PISCINA RISCALDATA FANGOTERAPIA 4 FITNESS CENTRE Via Peschiera, 3 37011 Bardolino (Vr) Tel. 045 7219100 Fax 045 7219700 caesius@europlan.it www.hotelcaesiusterme.com


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Principe di Lazise Wellness Hotel & Spa

Successo… certificato! Fioccano i riconoscimenti al Wellness Hotel & Spa Principe di Lazise, hotel-benessere a tutto charme sul Lago di Garda, che nel 2012 è stato incoronato fra i vincitori dei Travellers’ Choice Awards. Provare per…comunicare!

ufficiale: il sito di viaggi più famoso al mondo, TripAdvisor, ha comunicato che il Principe di Lazise Wellness Hotel & Spa è annoverato fra i vincitori del prestigioso premio in ben due categorie: in quella Top 10 – Migliori Hotel Benessere & Spa d’Italia e nella sezione Top 25 – Hotel più alla moda d’Italia. Un preambolo necessario per introdurre questa struttura che emana in tutti i suoi aspetti “il senso profondo dello stare bene” e rappresenta il meglio per il business con tutti i plus del wellness in ogni stagione dell’anno e anche in esclusiva. Un piacere, per il Mice, che qui si incontra per affari e trova un team di professionisti dell’ospitalità, un’eccellente gastronomia e uno staff dinamico. E fra i fattori che concorrono al successo dell’hotel è da sottolineare anche la raggiungibilità: la struttura, infatti, sorge a pochi minuti di macchina dal casello autostradale di Peschiera del Garda e a una ventina da Veronafiere.

È

IL BELLO DEL BUSINESS Agli eventi la struttura dedica due sale meeting per una capacità complessiva di duecento persone mentre nel contesto

dell’accomodation vi sono 89 camere e suite di charme e design – con minibar e connessione internet Adsl gratuita –, ambienti nei quali l’eleganza si intreccia in alchimia con la funzionalità. E dopo gli impegni professionali, nulla di meglio che salutari sessioni di remise em forme nel Centro benessere Aquavitae Wellness & Spa – aperto sino alle ore 21 –, duemila metri quadrati caratterizzati dall’essenzialità del design Culti e da trattamenti wellness che si rivelano veri e propri viaggi emozionali. Spiccano una piscina indoor con idromassaggio – quella indoor è stata ampliata nel 2012 –, l’area umida con lettini relax ad acqua riscaldata, la palestra Technogym e una sala “Corpo e mente” nella quale praticare yoga e ginnastica prima o dopo i meeting. Dai piaceri del relax a quelli del gusto, protagonista non solo sulla tavola ma anche nei percorsi post congress nei quali il territorio si rivela scenario perfetto per i team building: fra i numerosi esempi, vela, escursioni a cavallo, trekking e circuiti in bicicletta. Piacere a tutto tondo anche nel ristorante della struttura, il Convivium: classe e gusto trionfano nelle proposte della cucina tradizionale veronese e gardesana, preparate in una scenografica cucina a vista.

PRINCIPE DI LAZISE - WELLNESS HOTEL & SPA ¬¬¬¬ S 4

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1 170 2 100 posti 10 posti 480

In centro città In periferia Fuori città Numero totale delle camere Doppie Suite Wi-Fi nelle camere Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere Codici Gds Servizio lavanderia Room service Ristoranti Posti min/max Sale meeting/congressi Capienza sala maggiore Capienza sala minore mq di aree espositive

OBIETTIVO SAUNA FINLANDESE 4 HAMMAM (BAGNO TURCO) 4 IDROMASSAGGIO 4 MASSAGGI 4 SOLARIUM - RAGGI UVA 4 AROMATERAPIA 4 AYURVEDA - CRISTALLOTERAPIA - CROMOTERAPIA 4 FANGOTERAPIA 4

BENESSERE - FITOTERAPIA - MUSICOTERAPIA - OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA - TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA 4 PISCINA COPERTA 4 PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

Via Greghe, 7 37017 Lazise (Vr) Tel. 045 6490177 Fax 045 6490228 Info@hotelprincipedilazise.com www.hotelprincipedilazise.com

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Lazise (Vr) - VENETO

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Grassobbio (Bg) - LOMBARDIA

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Winter Garden Hotel

Relax in esclusiva Posizione strategica, uno staff attento al minimo dettaglio, un’offerta gastronomica da gourmet, spazi per eventi all’avanguardia e una spa raffinata: sono gli ingredienti vincenti del Winter Garden Hotel, a due passi da Bergamo

nuovissimo il Winter Garden Hotel, inaugurato nel 2009 in posizione assolutamente strategica – a un paio di chilometri dall’aeroporto di Orio al Serio e a una manciata di minuti dal cuore di Bergamo, entrambi raggiungibili grazie a una navetta gratuita – e subito diventato un punto di riferimento per la meeting industry più esigente, che qui trova quattro sale avveniristiche e versatili, capaci di accogliere fino a 250 ospiti e dotate di tutte le attrezzature tecnologiche all’avanguardia. Finite le sessioni di lavoro, gli ospiti del raffinato quattro stelle possono rilassarsi nell’esclusiva spa Aqua-Zone, concedendosi un sapiente massaggio, una serie di trattamenti ad hoc per viso e corpo o semplicemente prendendosi una pausa tra i vapori di sauna e bagno turco, nella grande vasca Jacuzzi o sotto le docce emozionali. Per i momenti conviviali, il ristorante LoScotti propone i piatti della tradizione italiana, con un occhio di riguardo per la gastronomia locale, senza tralasciare un tocco di cucina internazionale, il tutto in un ambiente curato nel minimo dettaglio. Per pranzi più informali, per concedersi uno snack durante la giornata, o per

È

bere un aperitivo prima di cena, c’è invece l’Onyx Cafè, mentre la ricca colazione viene servita sulla terrazza panoramica e comprende anche pasticceria fresca, per iniziare la giornata con una coccola speciale. L’accomodation, infine, può contare su 137 camere, moderne e confortevoli, e 12 suite eleganti e prestigiose, tutte dotate di Tv satellitare Lcd, internet, wi-fi gratuito nonché vasca idro o doccia idro-dual. ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO Organizzare un evento al Winter Garden significa poter contare su itinerari post-congress ricchissimi di sorprese e mai scontati: Bergamo con la meravigliosa Città Alta che domina il paesaggio con i suoi tesori d’arte; l’intatto villaggio industriale di Crespi d’Adda – protetto dall’Unesco – con le sue vie ordinate scandite da casette colorate; le splendide valli della bergamasca; il romantico Lago d’Iseo con la suggestiva Montisola; o ancora la Minitalia, un parco tematico unico nel suo genere e, perché no?, Franciacorta Village e Orio Center per un po’ di shopping.

WINTER GARDEN HOTEL ¬¬¬¬ 4

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In centro città In periferia Fuori città (vicino aeroporto) Numero totale delle camere Doppie Suite Wi-Fi nelle camere Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere Codici Gds: Amadeus HO BGYASB - Galileo/Apollo HO 36193 - Sabre HO 14499 - Worldspan HO BGYAB

Servizio lavanderia Room service 1 Ristoranti 150/200 Posti 4 Sale meeting/congressi 250 posti Capienza sala maggiore 40 posti Capienza sala minore 800 mq di aree espositive 4

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OBIETTIVO BIOSAUNA FINLANDESE HAMMAM (BAGNO TURCO) IDROMASSAGGIO MASSAGGI SOLARIUM RAGGI UVA AROMATERAPIA AYURVEDA CRISTALLOTERAPIA CROMOTERAPIA FANGOTERAPIA

BENESSERE - FITOTERAPIA - MUSICOTERAPIA - OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA - TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI - PISCINA SCOPERTA 4 PISCINA COPERTA - PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

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Via Padergnone, 52 24050 Grassobbio (Bg) Tel. 035 587011 Fax 035 587012 meeting@wintergarden-hotel.com www.wintergarden-hotel.com


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Terme di Sirmione

Destinazione wellness! Terme di Sirmione Spa: un’icona delle terme italiane con strutture ricettive di proprietà affacciate sul lago. Benessere e business in alchimia per eventi aziendali di alto profilo in una cornice da cartolina

ono numerosi i plus di Terme di Sirmione, posizionata strategicamente vicino alle principali vie di comunicazione, affacciata sul lago – al cui centro campeggia la penisola di Sirmione – e con una pluralità di seduzioni di benessere termale. Il Mice più esigente qui trova una perfetta fusione tra il business e il wellness grazie alla sinergia fra diversi ambienti e location, una varietà di eventi tailor made - e “chiavi in mano” - e la possibilità di creare meeting di più giorni in spazi e ambienti uno differente dall’altro: emozionanti team building – immancabili le sfide in barca a vela! –, cene di gala in cornici suggestive, e particolari post congress, dai voli in mongolfiera alla scoperta del lago in motoscafo. Magari al tramonto, per un viaggio nelle emozioni.

S

LE S.P.A.? SI INCONTRANO ALLA SPA! La parola d’ordine è esclusività. Con una superficie totale di diecimila metri quadrati il Centro Benessere Termale Aquaria è il non plus ultra per rigenerarsi grazie alla sua preziosa acqua termale in un ambiente unico, suggestivo e con ampie piscine termali affacciate sul lago. La location è il mezzo perfetto con il quale comunicare identità e traguardi aziendali e consolidare il senso di appartenenza dei propri collaboratori, la scelta vincente per un post congress all’insegna di un relax totale e di esperienze indimenticabili: con la formula in esclusiva, l’azienda dispone dell’intero parco e di tutti gli spazi allestibili e personalizzabili secondo le proprie esigenze – fino a banchetti di 650 persone. Aquaria è anche la location ideale per attività di incentiva-

zione e lanci di prodotto. Non solo. Terme di Sirmione consente di regalare “Termemotion”, preziosi voucher – ingresso gratuito ad Aquaria e soggiorni nelle strutture – per premiare i migliori collaboratori o clienti. Nel contesto dell’accomodation, Terme di Sirmione annovera tre hotel – uno a cinque, uno a quattro e uno a tre stelle – che vantano un totale di dieci sale meeting di diverse dimensioni illuminate con luce naturale, vista lago, privata thermal spa e parcheggi riservati. A pochi passi dal Grand Hotel Terme inoltre, si trova il PalaCreberg Sirmione: con una capienza di cinquecento persone, una sala meeting adiacente e una terrazza vista lago, è in grado di accogliere convegni e congressi.

Terme di Sirmione Spa Sales Office Tel. 030 91682821 Fax 030 916192 sales@termedisirmione.com www.termedisirmione.com

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Sirmione (Bs) - LOMBARDIA

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Genova - LIGURIA

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Grand Hotel Savoia

La storia continua Una struttura storica, il Grand Hotel Savoia, dall’impronta business di forte contemporaneità. Nel cuore del capoluogo ligure e con spazi nei quali ambientare eventi a tutto relax, con vista spettacolare sul nucleo antico di Genova

uno dei portavoce più illustri dell’hôtellerie genovese: 110 anni di storia echeggiano nella sua struttura ottocentesca e rimandano ai fasti antichi riportati all’originario splendore dopo un accurato restyling. Il Grand Hotel Savoia è l’espressione di un’approfondita ricerca dei dettagli e dei materiali più pregiati incentrati sulla tradizione ligure: un’icona della città, un omaggio alla bellezza della più famosa Repubblica Marinara, oggi destinazione vincente della meeting industry.

È

RIPOSA ET LABORA La seduzione del centro benessere del Grand Hotel Savoia – inaugurato nell’ottobre 2009 – inizia dal nome, La Spiaggia Segreta: duecento metri quadrati nei quali trovare una pluralità di trattamenti, fra i quali spicca la Idrosuite privé, un’area separata con docce emozionali, vasca idromassaggio e letto ad acqua riscaldato per un totale relax. Imperdibile il solarium panoramico al settimo piano affacciato sul mare, dotato di vasche idromassaggio, perfetto per sorseggiare un drink prima o dopo gli

impegni professionali ai quali il Grand Hotel Savoia dedica sei sale, di cui due al top floor, con vista sul golfo e sul nucleo antico della città. La terrazza è proprio uno dei punti di forza della struttura: viene infatti utilizzata per eventi di qualsiasi tipologia, spesso in abbinamento con le attigue sala degli Orefici – circa ottanta metri quadrati – e la sala Aurea, in grado di raggiungere i 450 metri quadrati di superficie unendo anche gli spazi del foyer. La sala Aurea si rivela luminosissima – un intero lato presenta una sequenza di finestre – e idonea anche a lunch e cene di gala, grazie alla presenza sul piano di una cucina a supporto della ristorazione, che trova la sua massima espressione negli ambienti storici e suggestivi del ristorante Novecento. A questi spazi, infine, si aggiunge l’executive floor con ulteriori quattro ambienti modulabili e per un massimo di novanta persone. Allo stesso piano, in un giardino d’inverno e in un elegante dehor, è possibile approntare scenografici coffee break.

GRAND HOTEL SAVOIA ¬¬¬¬¬ 4

117 113 4 4 4 4 4

In centro città In periferia Fuori città Numero totale delle camere Doppie Suite Wi-Fi nelle camere Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere Codici Gds: Apollo/Galileo 20646 - Worldspan Goagr Sabre 55385 – Amadeus Goagra

Servizio lavanderia 4 Room service 24h 2 Ristoranti 2-100 Posti min/max 6 Sale meeting/congressi 250 posti Capienza sala maggiore 20 posti Capienza sala minore 500 mq di aree espositive 4

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OBIETTIVO SAUNA FINLANDESE CALIDARIUM IDROMASSAGGIO MASSAGGI SOLARIUM RAGGI UVA AROMATERAPIA AYURVEDA CRISTALLOTERAPIA CROMOTERAPIA FANGOTERAPIA Via Arsenale di Terra, 5 16126 Genova Tel. 010 27721 Fax 010 2772852 info@grandhotelsavoia.it www.grandhotelsavoiagenova.it

BENESSERE - FITOTERAPIA - MUSICOTERAPIA - OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA - TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 VASCA IDRO. PANORAMICA - PISCINA COPERTA 4 VASCA IDROMASS. COPERTA 4 FITNESS CENTRE


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Excelsior Palace Hotel Rapallo

Accoglienza leggendaria Incastonate in un susseguirsi di insenature e di straordinari scorci panoramici, le cinque stelle lusso dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo aprono i battenti agli eventi in uno fra i più suggestivi spaccati della Liguria orientale

l mare è protagonista, all’Excelsior Palace Hotel: un elisir di Mediterraneo da apprezzare in ogni momento della giornata e in ogni contesto, soprattutto in occasione di eventi: la maggior parte delle sale meeting, infatti, gode di una vista panoramica sul mare. Il tutto in un contesto di straordinaria esclusività: il centro congressi della struttura, infatti, è disposto su un intero piano dell’albergo e vanta una superficie complessiva di 650 metri quadrati. Un albergo all’avanguardia, l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo, che alle innovazioni di ultima generazione – tutti i suoi spazi sono cablati con collegamenti wi-fi, spiaggia e piscina incluse – affianca riconoscimenti di livello internazionale. Un esempio? La certificazione Elite Platinum da parte dell’Advisory Board di Elite Meetings International con sede a Santa Barbara, in California.

I

PIACERE A TUTTO TONDO Il profumo del prestigio aleggia in tutti gli ambienti dell’Excelsior Palace Hotel mentre quello del mare accoglie

la meeting industry nei due esclusivi ristoranti della struttura: il Lord Byron, affacciato con le sue luminose vetrate sul golfo del Tigullio e l’Eden Roc, situato sulla terrazza a picco sul mare, il più esclusivo ristorante della costa, aperto durante la stagione estiva: entrambi propongono cucina regionale e mediterranea. Ancora richiami pelagici nelle 130 fra camere e suite dell’albergo – fra le quali spiccano una suite presidenziale, quattro suite e 13 junior suite –, improntate a una raffinata eleganza – con tessuti coordinati fra loro, chiare pennellate cromatiche nelle quali spiccano arredi preziosi – e altrettanto seducente è la beauty farm dell’albergo, uno dei fiori all’occhiello della struttura oltre all’Health & Fitness Club e la piscina panoramica del beach club. Ampio il ventaglio di opportunità fra le quali, oltre a talassoterapia, stone therapy e percorsi giornalieri – programmati o à la carte – emergono il massaggio Garshan, originario del mondo arabo e indiano – decontratturante, in quanto agisce sul sistema linfatico e sottocutaneo –, che riattiva armoniosamente l’energia, e l’Honey Massage, perfetto per ripristinare l’equilibrio psicofisico.

EXCELSIOR PALACE HOTEL ¬¬¬¬¬L 4

130 112 5 4 4 4 4

Sul mare, vicino al centro città In periferia Fuori città Numero totale delle camere Doppie Suite + 13 Junior Suite Wi-Fi nelle camere Wi-Fi nelle aree meeting Accesso Internet nelle camere Codici Gds: Amadeus PHGOA311; Galileo PH73483; Sabre PH18942; Worldspan PH9311

Servizio lavanderia esterno Room service (7.00 - 1.00) 2 Ristoranti 80-160 Posti min/max 9 Sale meeting/congressi 450 posti Capienza sala maggiore 10 posti Capienza sala minore 650 mq di aree espositive 4

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OBIETTIVO SAUNA HAMMAM (BAGNO TURCO) IDROMASSAGGIO MASSAGGI SOLARIUM RAGGI UVA AROMATERAPIA AYURVEDA CRISTALLOTERAPIA CROMOTERAPIA FANGOTERAPIA

BENESSERE - FITOTERAPIA - MUSICOTERAPIA - OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA 4 TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA 4 PISCINA COPERTA 4 PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

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Via San Michele di Pagana, 8 16035 Rapallo (Ge) Tel. 0185 230666 Fax 0185 230214 excelsior@excelsiorpalace.it www.excelsiorpalace.it

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Rapallo (Ge) - LIGURIA

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San Gimignano (Si) - TOSCANA

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Villasanpaolo Hotel

Dal meeting al benessere Villasanpaolo è un affascinante resort in una delle più belle location della Toscana: San Gimignano, patrimonio Unesco dell’Umanità. Oltre alle dieci sale per eventi, la struttura dispone di un'esclusiva spa

ircondato da olivi secolari, Villasanpaolo è collocato sulla sommità di una collina che domina le splendide vallate circostanti e gode di una vista unica al mondo: le millenarie torri di San Gimignano. Dista soli cinque chilometri dalla città, è immerso in un contesto riservato e discreto e dispone di tutte le risorse e tecnologie più avanzate. La struttura è composta da più unità, a partire dalla bellissima villa Liberty al centro dei giardini, una vecchia oliviera sapientemente ristrutturata, per finire con strutture più contemporanee realizzate con grande cura e inserite nel paesaggio in maniera armonica. Una bellissima piscina esterna con ampio giardino e zona bar è situata in uno dei punti più belli, dove si può godere della magnifica vista, in tutto relax, della storica città delle cento torri. Tutto questo in un territorio che da sempre è votato all’ospitalità e alla gentilezza.

C

UN LUOGO MAGICO A completare la struttura, la IrisSpa, un centro wellness ampio e attrezzato con idropiscina interna ed esterna, hammam, aromario, trattamenti estetici e benessere, sauna, bagno turco, percorso kneipp, fontana di ghiaccio, nebbie e temporali estivi. Mille metri quadrati di puro benessere dal design raffinato, con trattamenti naturali e performanti per un soggiorno rilassante e salutare. IrisSpa è il primo centro Happy Wellness della Toscana che coniuga un percorso food & beauty dai risultati garantiti. Un aspetto oramai riconosciuto da tempo per Villasanpaolo è la grande sinergia con gli enti e le aziende che hanno organizzato con grande successo eventi, meeting e convention: la struttura ha un plus unico sul territorio di San Gimignano, potendo offrire accoglienza per eventi importanti e di grandi dimensioni, visto il numero delle camere e delle sale meeting, nonché la loro ampiezza, le attrezzature all’avanguardia e il servizio tecnico sempre presente. L’intero staff è qualificato per affiancare il meeting planner dall’inizio alla fine, offrendo una consulenza e assistenza mirata, sicura, trasparente e professionale. TRA PASSATO E PRESENTE Armonia, discrezione, presenza, sorriso, disponibilità, accoglienza: questi sono gli elementi distintivi che troverà chi organizza un evento a Villasanpaolo. Moltissime le

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soluzioni da scegliere fra le camere dell'antica villa storica e del nuovo borgo, passato e presente che si combinano perfettamente tra di loro. Camere confortevoli ed elegantemente arredate con la possibilità di scegliere quale, fra le tipologie di stanze proposte, si addicono di più al vostro modo di essere. Le camere “class” sono spazi confortevoli sia nella storica villa sia nel nuovo borgo; sono spaziose e includono ogni comfort. Le “prestige” sono caratterizzate da ampi spazi per godere a pieno del comfort e dei servizi, sia nella storica villa sia nel nuovo borgo: questa tipologia si differenzia per lo spazio privato all'esterno (patio o balcone) e per la presenza della vasca idromassaggio. Le “suite”, invece, sono così composte: la camera da letto e una zona soggiorno dove potersi rilassare, spazi esterni (balcone o patio) dove poter trascorrere piacevoli momenti della giornata, vasca idromassaggio. A completare la struttura c’è il ristorante Lampolla, ambiente elegante e informale con una terrazza dalla quale godere di un incomparabile panorama sulla campagna toscana e dove assaporare le migliori interpretazioni della cucina tradizionale. Il

ristorante si caratterizza per una eccellente selezione dei migliori vini locali e grande cura degli chef nel selezionare i prodotti di stagione e del territorio, per deliziare non solo il palato ma anche lo spirito. A Villasanpaolo è possibile prendere parte a molte attività: mototurismo e passeggiate tra le colline, a piedi o in bicicletta seguendo la storica via Francigena, visita alle meraviglie storiche e artistiche di San Gimignano con l'aiuto di visite guidate, degustazioni, lezioni di cucina, sport, golf e tanto altro.

VILLASANPAOLO HOTEL - BENESSERE E RELAX IN TOSCANA In centro città In periferia 4 Fuori città 78 Numero totale delle camere 72 Doppie 6 Suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni 4 Accesso Internet nelle camere Codici Gds 4 Servizio lavanderia 4 Room service 24 h 1 Ristoranti (+1 estivo in piscina) 180 Posti max 10 Sale meeting/congressi 180 posti Capienza sala maggiore 18 posti Capienza sala minore 300 mq di aree espositive

4 4 4 4 4

4

4

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OBIETTIVO SAUNA FINLANDESE HAMMAM (BAGNO TURCO) IDROMASSAGGIO MASSAGGI SOLARIUM RAGGI UVA AROMATERAPIA AYURVEDA CRISTALLOTERAPIA CROMOTERAPIA FANGOTERAPIA

BENESSERE - FITOTERAPIA - MUSICOTERAPIA - OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA - TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA 4 PISCINA COPERTA - PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

Strada Provinciale per Certaldo 53037 San Gimignano (Si) Tel. 0577 955100 Fax 0577 955113 info@villasanpaolo.com www.villasanpaolo.com

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San Gimignano (Si) - TOSCANA

178-179 WTB 2S_Villa San Paolo


Gubbio (Pg) - UMBRIA

180 WTB SX_Cappuccini PH

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Park Hotel ai Cappuccini

Medioevo moderno Park Hotel ai Cappuccini a Gubbio: un monastero secentesco incastonato in un parco con alberi secolari, è oggi una location storica a quattro stelle. Un’alchimia di tradizione e innovazione per eventi e wellness di alto profilo

una struttura perfetta per gli incontri della meeting industry e anche per i suoi soggiorni leisure, il Park Hotel ai Cappuccini, arricchito dagli affreschi di Capogrossi e dalle sculture di Arnaldo Pomodoro. Le sue pietre, la sua architettura sono fra le testimonianze più alte di un Medioevo luminoso, raffinato e colto. Appartato, eppure vicinissimo al centro di Gubbio, il Park Hotel ai Cappuccini unisce, in magistrale combinazione, ambienti antichi e spazi moderni all’insegna dell’eleganza e della qualità dei servizi. Con una straordinaria novità per il 2013: una partnership con Marc Mességué, figlio di Maurice, celebre pioniere della fitoterapia. Una scelta che rappresenta la volontà della proprietà del resort di sottolineare la sinergia con il territorio e le sue risorse, rendendo speciale l’approccio olistico firmato “Park Hotel ai Cappuccini”.

È

VITALITÀ EVERGREEN Nel corso del 2013 e per trenta settimane gli ospiti del resort potranno contare sulla presenza costante di Marc Mességué e sperimentare i suoi percorsi fitoterapici – creati ad personam da Marc e dal suo stretto entourage di sto-

rici collaboratori –, monitorati quotidianamente per rinnovare l’armonia e l’energia. Sempre nel contesto della remise en forme il resort vanta un centro benessere completamente rinnovato nel 2012, suddiviso in due aree: la prima, di mille metri quadrati, è la Cappuccini Wellness & Spa, la seconda è il Nuovo Parco delle Acque – inaugurato lo scorso anno –, ulteriori mille metri quadrati nei quali trovare il trionfo del vapore, delle acque e dei loro benefici effetti. Nuovo look anche per la piscina mentre per remind territoriali sono state inaugurate l’enoteca – ricavata all’interno di un’antica cisterna di acqua piovana – che propone una selezione di etichette e prodotti d’eccellenza della gastronomia locale e Monasticum, la farmacia dei monaci speziali. Nel cortile interno dell’albergo permangono echi di pace monastica mentre l’efficienza tecnologica contraddistingue il centro congressi articolato in 12 sale per una capacità complessiva di mille persone, la maggiore per 450 ospiti. La più prestigiosa è la Sala Capogrossi, ex chiesa del monastero, il cui nome deriva dagli affreschi eseguiti alle pareti dal noto artista novecentesco Giuseppe Capogrossi.

PARK HOTEL AI CAPPUCCINI A ridosso del centro storico In periferia Fuori città 95 Numero totale delle camere 5 Singole 85 Doppie 5 Junior suite e suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni 4 Accesso Internet nelle camere Codici Gds 4 Servizio lavanderia 4 Room service dalle 7,00 alla 1,00 4 Ristoranti 60/500 Posti 12 Sale meeting 450 posti Capienza sala maggiore 8 posti Capienza sala minore 430 mq di aree espositive 4

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4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

OBIETTIVO BENESSERE HOT E SOFT SAUNA 4 MASSAGGIO DI COPPIA BAGNO TURCO 4 PRIVATE SPA RAXUL 4 RAGGI UVA BAGNO MEDITERRANEO 4 AROMATERAPIA DOCCE EMOZIONALI 4 CROMOTERAPIA WASSER PARADISE 4 TRATTAMENTI ESTETICI AREA RELAX 4 OSSIGENOTERAPIA ANGOLO TISANE 4 BARBER VASCHE SALINE 4 PISCINA COPERTA VASCHE IDROMASSAGGIO 4 PISCINA RISCALDATA MASSAGGI 4 FITNESS CENTRE Via Tifernate 06024 Gubbio (Pg) Tel. 075 9234 Fax 075 9220323 info@parkhotelaicappuccini.it www.parkhotelaicappuccini.it


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4spa resort hotel

Poker d’assi di eccellenza Quattro nuove stelle brillano nel firmamento delle location siciliane: appartengono al 4spa resort hotel, ubicato ad Aci Castello, in provincia di Catania, inaugurato nell’ottobre 2012. Per un wellness da mito ed eventi da storia!

ubicazione è di per sé “leggendaria”, se si considera che il resort è incastonato sulla Riviera dei Ciclopi, la costa che si snoda tra Aci Castello e Aci Reale, legata ad alcuni fra i più importanti miti omerici. Ed è proprio in odor di leggenda che si espandono le fragranze della natura e l’elisir aromaterapico del 4spa resort hotel. Una nuova struttura che ha aperto i battenti nell’autunno del 2012, concepita per la clientela più esigente, e che vanta uno dei centri benessere più grandi del Mediterraneo.

L’

MEDITERRANEO DA SCOPRIRE “Nomen Omen”, dicevano i latini: 4spa, infatti, prelude a quattro aree specifiche, a iniziare da “4spa acqua wellness”, ovvero tutti i benefici dell’acqua concepiti per raggiungere un’ottimale forma fisica, promossa da settecento metri quadrati di palestra e dalle attività di wellness più innovative come lo yoga antigravity. Nel contesto delle piscine ve ne sono ben tre, di cui una outdoor e due indoor. Si prosegue con “4spa thermal luxury beauty”, duemila metri quadrati di superficie nei quali il benessere e il

relax si intrecciano con la filosofia cinese. La “4spa thermal luxury beauty”, infatti, è il regno del Mes, il massaggio energetico strutturale ascrivibile alla millenaria medicina orientale. Di matrice occidentale, invece, è la “4spa medical clinic”, un’area espressamente dedicata all’incontro tra la medicina e il benessere. La 4spa medical clinic è composta da venti medici di varie specializzazioni e da oltre trenta esperti fra personal trainer, personal beauty, fisioterapisti, osteopati, nutrizionisti ed estetiste e vanta 14 branche specialistiche. Nel contesto dell’accomodation il 4spa resort hotel, progettato con dettagli avveniristici e in alchimia con elementi mediterranei, riserva ai suoi ospiti camere – con patio privato al piano terra e balconcino ai piani superiori – in gran parte con vista sul mare e sui monti etnei. Agli eventi oggi il 4spa resort hotel dedica quattro sale per un massimo di 220 persone. A distanza di un anno dalla sua inaugurazione, invece, e quindi nel mese di settembre 2013, il 4spa resort hotel aprirà i battenti del suo centro congressi, mille metri quadrati di superficie con sale provviste di luce naturale.

4SPA RESORT HOTEL ¬¬¬¬ In centro città In periferia Fuori città 47 Numero totale delle camere 45 Doppie (Singole Dus 45) 2 Suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni 4 Accesso Internet nelle camere Codici Gds 4 Servizio lavanderia 4 Room service dalle 7,00 alle 23,00 2 Ristoranti 45/150 Posti min/max 4 Sale meeting/congressi 149 posti Capienza sala maggiore 10 posti Capienza sala minore 500 mq di aree espositive 4

OBIETTIVO BENESSERE SAUNA FINLANDESE - FITOTERAPIA 4 HAMMAM (BAGNO TURCO) - MUSICOTERAPIA 4 IDROMASSAGGIO 4 OLIGOTERAPIA 4 MASSAGGI 4 OMEOPATIA 4 SOLARIUM 4 TALASSOTERAPIA - RAGGI UVA 4 TRATTAMENTI TERMALI 4 AROMATERAPIA 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 AYURVEDA 4 PISCINA SCOPERTA - CRISTALLOTERAPIA 4 PISCINA COPERTA 4 CROMOTERAPIA 4 PISCINA RISCALDATA 4 FANGOTERAPIA 4 FITNESS CENTRE 4

Via Nazionale SS 114 km 91 Aci Castello (Ct) Tel. 095 491932 Fax 095 5183971 commerciale@4spa.it www.4spa.it

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Aci Castello (Ct) - SICILIA

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Ricadi (Vv) - CALABRIA

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Capovaticano Resort Thalasso & Spa

Benessere… “divino”! Capovaticano Resort Thalasso & Spa: fra le gemme più preziose della collezione MGallery, del gruppo Accor. Un seaside resort incastonato nella Costa degli Dei in Calabria per post congress e incentive a tutto wellness

facile farsi rapire dal mito che aleggia ancora a Capo Vaticano di Ricadi, a dieci chilometri da Tropea, con vista mozzafiato sulle Eolie e lo Stromboli. Uno spaccato di Mediterraneo con abissi dalla limpidezza esotica, un paradiso marino tutto da scoprire a cui fanno da contrafforte scogliere, baie e insenature, spiagge bianchissime e, ovunque nell’entroterra, verde a profusione. Una posizione straordinaria per una struttura ricettiva top level – l’hotel ha vinto l’Italy Leading Thalasso Resort Award 2012 –, il Capovaticano Resort Thalasso & Spa sorge a ridosso del mare e a duecento metri dall’omonimo promontorio di Capo Vaticano. Una location annoverata nella collezione MGallery, un network internazionale di hotel di alto profilo espressamente concepiti per la clientela più esigente.

È

UN MARE DI REMISE EN FORME Dal mese di maggio 2011 l’hotel è sotto l’egida del gruppo Accor e seduce la meeting industry per la miriade di opportunità postcongressuali, di incentivazione e di benessere che propone. Soprattutto, consente di apprezzare l’elisir del territorio senza muoversi dal resort, regalando dopo gli eventi una straordinaria remise en forme, incentrata sulla talassoterapia. Moderno e contraddistinto da un design avveniristico che gravita intorno ai numerosi corpi architettonici, il resort vanta un connubio smart anche nel contesto degli eventi ai quali il complesso dedica tre sale meeting provviste di tecnologia di ultima generazione e in grado di accogliere complessivamente 260 persone, di cui 180 nella sala principale. E dopo il dovere, via libera al “piacere” grazie alle numerose facility. Per iniziare, con l’Istituto Thalasso & Spa, un vero e proprio tempio di remise en forme nel quale gli ospiti possono beneficiare di un’armonia e di una tranquillità assolute, foriere di una perfetta rigenerazione psicofisica. Un approccio innovativo al benessere, quello dell’Istituto Thalassa sea & spa, che trae la sua ispirazione dal patrimonio naturale del territorio: dagli agrumi mediterranei al trionfo del mare con i trattamenti personalizzati talassoterapici che si avvalgono dei diversi componenti dell’ambiente marino con riflettori accesi sulle

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alghe, un concentrato di minerali e oligoelementi. Nel contesto del wellness qualsiasi esigenza della meeting industry viene confezionata “su misura” e vi sono programmi perfetti per rinnovare mente, corpo ed energia sia durante viaggi incentive della durata di più giorni sia in occasione di eventi di un solo giorno, con momenti di relax ed evasione in un incontro perfetto tra thalassoterapia e spa. Le opportunità e le combinazioni di un evento abbinato al wellness sono molteplici, al Capovaticano Resort Thalasso & Spa, per esempio, ai soggiorni brevi il complesso dedica, fra le opzioni, i programmi Escales mentre per arricchire ulteriormente l’offerta di benessere ci sono gli Instants T, che spaziano dai massaggi antistress alla riflessologia plantare passando per gommage e sedute individuali con un coach sportivo. C’è solo l’imbarazzo della scelta, nella varietà dei trattamenti, affiancati da tre piscine di acqua di mare riscaldata, percorso flebologico, sauna, bagno turco, cabine d’idromassaggio e docce aromatiche. Nell’Espace Beauté, via libera ai trattamenti beauty con rituali à la carte fra i quali spicca-

no il rituale Giardini di Tropea, il massaggio ai fiori di Bach e, per un’aromaterapia esclusiva, Salin de Biosel. E dai profumi del wellness si passa alle seduzioni olfattive delle prelibatezze gastronomiche da apprezzare nei due ristoranti del resort, il Mantineo – che offre un servizio a buffet con specialità calabresi e mediterranee – e lo Stromboli Beach Bar Restaurant, a bordo mare, con menu leggeri, sempre à la carte e per 220 persone. Veri e propri percorsi del gusto da accostare a superbe etichette dei paladini di Bacco. Il resort, infine, non è “solo” la location di eventi ad alto livello emozionale: la sua posizione strategica e le sue opzioni lo rendono struttura ideale per incentive, team building e post congress. Oltre a immersioni subacquee, gite in barca a vela, windsurf ed escursioni in catamarano, il complesso si rivela punto di partenza per routing alla scoperta delle icone naturalistiche e artistiche dell’area, sino a giungere in territorio siciliano e visitare – dopo averle ammirate dal resort – le isole Eolie, sotto l’egida dell’Unesco.

CAPOVATICANO RESORT THALASSO & SPA In centro città In periferia 4 Fuori città 121 Numero totale delle camere 112 Doppie 9 Junior Suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere 4 Codici Gds: TBA 4 Servizio lavanderia 4 Room service dalle/alle 10.00 - 23.00 2 Ristoranti 350 Posti max 3 Sale meeting/congressi 180 posti Capienza sala maggiore 25 posti Capienza sala minore 300 mq di aree espositive

OBIETTIVO SAUNA FINLANDESE 4 HAMMAM (BAGNO TURCO) 4 IDROMASSAGGIO 4 MASSAGGI 4 SOLARIUM - RAGGI UVA 4 AROMATERAPIA - AYURVEDA - CRISTALLOTERAPIA 4 CROMOTERAPIA 4 ALGOTERAPIA 4

BENESSERE - FITOTERAPIA 4 MUSICOTERAPIA - OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA 4 TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA 4 PISCINA COPERTA - PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

Località Tono, Frazione di San Nicoló 89866 Ricadi (Vv) Tel. 0963 665760 Fax 0963 663266 H8090@accor.com www.mgallery.com www.capovaticanoresort.com

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Ricadi (Vv) - CALABRIA

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Villasimius (Ca) - SARDEGNA

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Pullman Timi Ama Sardegna

Pentagramma di mare Pullman Timi Ama Sardegna: un Pullman Resort sotto l’egida di Accor e con il plus del marchio Thalassa sea & spa, ovvero una remise en forme completa per rinnovare la freschezza degli eventi

l Pullman Timi Ama Sardegna, resort unico ed esclusivo, che ha vinto sia lo Europe’s sia il World’s Leading Island Resort Award 2012, è incastonato nell’area marina protetta di Capo Carbonara e in una macchia mediterranea che conduce a una spiaggia privata di sabbia bianca, il tutto a soli cinquanta chilometri dall’aeroporto internazionale di Cagliari. Il resort è la location ideale per ambientarvi qualsiasi tipologia di evento e, al contempo, un’oasi di relax per il business ma anche per le vacanze della meeting industry grazie alla pluralità di opportunità capitanate dal wellness: ben mille metri quadrati di Istituto Thalassa sea & spa nel quale rigenerarsi con trattamenti incentrati soprattutto sulla talassoterapia e con una punta di diamante: il percorso marino di sessanta metri quadrati con acqua a 33 gradi centigradi. Straordinari per la loro efficace remise en forme sono i programmi talassoterapici che vedono spiccare i trattamenti Zen – nel percorso marino –, i programmi Vitality – incentrati sui benefici del mare, un vero toccasana per la mente e il corpo – seguiti, fra i numerosi, dai trattamenti alla carta e altre cure come La Pausa Thalassa. Non mancano, naturalmente, le particolarità territoriali come i programmi Signature, definiti “essenze di Sardegna”, seguiti dagli Instants T, percorsi personalizzabili che spaziano dai massaggi antistress alla riflessologia plantare passando per gommage e sedute individuali con un coach sportivo.

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AVANGUARDIA, INNANZITUTTO Il Pullman Timi Ama Sardegna dedica agli eventi un centro congressi con due sale per una capienza complessiva di 350 persone a cui si affiancano due meeting room da quaranta e ottanta posti, perfette per riunioni raccolte e di alto profilo. Non solo. Pullman Timi Ama Sardegna si presenta ora rinnovato e sfoggia la Hall Thalassa – ristrutturata secondo i dettami del brand che la configura luogo di incontro e di conversazione –, con Chill-out Spaces e Ipod station, biblioteca, zona lounge con schermi al plasma per la trasmissione dei campionati sportivi di tendenza, area di svago e relax. La quintessenza, il Timi Ama, dei tre pilastri del brand: convivialità, serenità e connettività. Tre, infine, i ristoranti del resort – dedicati ai più raffinati gourmet – che rappresentano il trionfo della tradizione mediterranea

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accostata a innovazioni fusion provenienti da tutto il mondo, con un gran buffet – nella quinta de La Veranda – dal tema diverso ogni sera. Assolutamente in linea con la filosofia on demand e tailor made applicata a qualsiasi tipologia di evento da ambientare nel resort: un evento nell’evento, di sicuro successo. I PLUS DEL BRAND Il brand è stato lanciato nel dicembre 2007 e oggi vanta un portfolio di strutture disseminate worldwide e con una pluralità di servizi, opzioni e vantaggi per il Mice. Ma andiamo con ordine, facendo, all’interno del marchio, un distinguo tra Pullman Hotel e Pullman Resorts: i primi sono ubicati nelle grandi città d’affari, i secondi presentano una serie di facilities riscontrabili solitamente nelle realtà a vocazione leisure. Il core business del brand, infatti, è incentrato proprio sull’immediatezza dei servizi e delle attrezzature necessarie al mondo degli affari senza trascurare ambiente e comfort. Nell’ottica del benessere, Pullman permette di tenersi in forma con aree fitness – aperte tutti i giorni

della settimana – e con aree spa proposte in una selezione di hotel. Pullman è specialista in riunioni e seminari di media-grande capacità e con Co-Meeting propone un approccio innovativo nell’organizzazione di riunioni e seminari, con pause innovative, team dedicati e coordinati da event manager e It solution manager. Lo slogan Pullman “the new way to meet” esprime perfettamente la promessa del marchio, che prevede le sale riunioni – concentrate in una specifica zona dell’albergo per facilitare il movimento e l’organizzazione – provviste di attrezzature integrate e con accesso alla connectivity lounge. Diverse per ogni hotel, le “pause innovative” arricchiscono gli incontri di lavoro e offrono ai partecipanti originali momenti di relax: durano dai trenta a novanta minuti e sono in funzione della struttura e della dinamica con cui si intende connotare la riunione. Non esiste limite alla fantasia: possono essere incentrate su tematiche sportive, culinarie, culturali o ludiche, con massaggi rilassanti, corsi di yoga o di gastronomia. E il contesto della ristorazione è un altro dei punti di forza del brand.

PULLMAN TIMI AMA SARDEGNA ¬¬¬¬¬ In centro città In periferia 4 Fuori città (sul mare) 275 Numero totale delle camere 260 Doppie (classic e superior) 11 Deluxe + 4 suite 4 Wi-Fi nelle camere 4 Wi-Fi nelle aree comuni Accesso Internet nelle camere Codici Gds: 4 Servizio lavanderia 4 Room service dalle/alle 7.00/1.00 3 Ristoranti 10/600 Posti min/max 4 Sale meeting/congressi 350 posti Capienza sala maggiore 20 posti Capienza sala minore 1000 mq di aree espositive

OBIETTIVO SAUNA 4 HAMMAM (BAGNO TURCO) 4 IDROMASSAGGIO 4 MASSAGGI - SOLARIUM - RAGGI UVA 4 AROMATERAPIA 4 AYURVEDA - CRISTALLOTERAPIA 4 CROMOTERAPIA 4 ALGOTERAPIA 4

BENESSERE - FITOTERAPIA - MUSICOTERAPIA 4 OLIGOTERAPIA - OMEOPATIA 4 TALASSOTERAPIA - TRATTAMENTI TERMALI 4 TRATTAMENTI ESTETICI 4 PISCINA SCOPERTA 4 PISCINA COPERTA 4 PISCINA RISCALDATA 4 FITNESS CENTRE

Viale dei Ginepri, 3 09049 Villasimius (Ca) Tel. 070 79797001 Fax 070 797287 H3040-CG@accor.com www.pullmanhotels.com

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Villasimius (Ca) - SARDEGNA

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Via del Tiglio, 143 - 56030 Calcinaia (Pisa) Tel. 0587 2970 - Fax 0587 297103 calamidoro@calamidoro.com www.calamidoro.com

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RADICEPURA. LA NUOVA FORMA DELL’ACCOGLIENZA.

PARCO FLOROVIVAISTICO, EVENTI, CONGRESSI & CONVENTION, RICERCA E FORMAZIONE, BANCA DEI SEMI.

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