INCENTIVE CONVENTION EVENTI SPECIALE
RIPRESA LUGLIO | 2020 Rivista mensile - n° 2-3 luglio 2020 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa
numero
02-03
Si riparte
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INCENTIVE CONVENTION EVENTI LOCATION DA COPERTINA ANNO 48 INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI
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Nr. 02-03 | LUGLIO | 2020
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Perché un evento in...
Sicilia Eventi all’insegna di nuove modalità e proattività
Una destinazione in perfetto equilibrio tra icone antichissime e intraprendenza millennial. Disegnata da infinite coreografie, accoglie il Mice in un elisir di solarità e mediterraneità
Un hotel in posizione ideale per ospitare eventi: a pochi minuti dall’aeroporto di Catania, all’inizio dell’autostrada CataniaPalermo, a 500 metri dallo svincolo con la Tangenziale Ovest. Dispone di 91 camere, recentemente ristrutturate, arredate con eleganza e dotate di pay Tv e TV satellitare, telefono, aria condizionata a controllo individuale e frigobar.
Il centro congressi, all’avanguardia per soddisfare qualsiasi esigenza, ha cinque sale, in grado di accogliere da 10 a 250 persone. Il ristorante è sempre a disposizione per colazioni di lavoro o buffet personalizzati. In inverno si trasforma nella Sala Banchetti per cene di gala o altre cerimonie. La struttura dispone, inoltre, di piscina, due campi da tennis, un campo di calcio in erba, due campi di bocce e palestra.
Autostrada A19 Ct/Pa km 3 - 95100 Catania Tel. 095.71.81.159 - Fax 095.71.81.270 - E-mail: info@gelsobianco.it - Internet: www.gelsobianco.it
Concreta bellezza H
a gettato il cuore oltre l’ostacolo, ed è andata dritta alla meta. L’8 giugno, infatti, la Sicilia è stata la prima regione in Italia – grazie all’ordinanza del 2 giugno – che ha fatto ripartire i congressi. Un’accelerazione che ha sottolineato, ancora una volta, l’intraprendenza progettuale della destinazione che da alcuni giorni torna a giocare anche la carte vincente di un’accresciuta accessibilità.
Intraprendenza e competenza Dal 13 giugno, infatti, Alitalia ha raddoppiato il numero dei collegamenti da Milano verso Catania e Palermo mentre dal 15 dello stesso mese sono stati aggiunti voli fra Roma e i due aeroporti siciliani. Per il piacere delle cifre, sulla Milano-Catania e sulla Milano-Palermo i voli Alitalia sono passati da due a quattro al giorno, mentre i collegamenti Roma-Catania e RomaPalermo sono passati da otto a dieci al giorno per ciascuno dei due aeroporti siciliani serviti. Il tutto, ovviamente, in osservanza dei nuovi scenari mondiali e con collegamenti che prevedo-
Decisa, propositiva e operativa. La Sicilia ha precorso i tempi e giocato d’anticipo, aprendo i confini e invitando il Mice nelle sue spettacolari coreografie. E con la sua proverbiale, usuale accoglienza no una capienza degli aerei contingentata al fine di rispettare le attuali disposizioni di legge sul mantenimento del distanziamento minimo. E una volta atterrato nella destinazione, il Mice trova negli aeroporti siciliani un crescendo di accorgimenti, mirate modalità di accesso e una continua attività di sanificazione. All’aeroporto di Catania, per esempio, l’ingresso allo scalo è riservato solo ai titolari di biglietto e vi sono percorsi differenziati per separare il flusso dei passeggeri in partenza da quelli in arrivo. Fra le novità attuate al Catania-Fontanarossa, inoltre, spicca il piano partenze con l’area check-in e l’area controlli di sicurezza interamente rimodulati con indicazioni obbligate e barriere protettive per garantire in qualsiasi momento il rispetto del distanziamento sociale.
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
L’isola Bella, fra gli scenari iconici della Sicilia
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Perché un evento in... Sicilia
Eventi, il respiro del Mice Anche Siracusa non sta a guardare. Novità assoluta è quella del teatro greco della città, che da luglio torna a essere protagonista: quest’anno il pubblico – non più di 480 spettatori – potrà vivere l’emozione di essere sul palcoscenico, mentre gli artisti coinvolti negli spettacoli si esibiranno sul proscenio e sulla cavea, spesso in monologhi. «Un’inversione di prospettiva, per tenere accesa la fiaccola del teatro greco», ha commentato il consigliere delegato Marina Valensise. Il primo appuntamento è stato il 10 luglio, con un concerto di Nicola Piovani, “L’isola della luce - dedicato ad Apollo”, coprodotto con la Rai e trasmesso su Rai 5, spettacolo – in replica l’11 luglio – che prevede il contributo di 15 musicisti, di Tosca e di Massimo Popolizio. Il 17 luglio Lunetta Savino interpreta “Da Medea a Medea”, tratto da Euripide e Antonio Tarantino. Il 25 luglio l’omaggio a Franca Valeri che compie cento anni con il suo “La vedova di Socrate”, letto da Lella Costa. Ad agosto è in scena Luigi Lo Cascio nei panni di Aiace di Ghiannis Ritsos e a seguire Laura Morante, che interpreta la magnifica galleria di personaggi classici e rivisitati da Marguerite Yourcenaur nel suo saggio più commovente, “Fuochi”. Isabella Ragonese il 22 agosto con “Crisotemi” di Ritsos e il 30 agosto, ultimo spettacolo, vedrà impegnati gli allievi della scuola dell’Inda, Mircea Cantor con “The sound of my bodyis the memory of my presence” con Anna Della Rosa, Lucia Lavia e Galatea Ranzi.
Work in progress
La cattedrale di Palermo, il “libro di storia della città”, che conserva traccia di tutte le dominazioni
Un Mice attivo, quello siciliano, che palesa innovazioni già intraprese da anni, e che sta qualitativamente cambiando. Cambia la stagionalità, con una crescita degli eventi durante i mesi invernali, cambia il canale di provenienza delle richieste e cresce il peso delle agenzie nella committenza, cresce la scelta delle dimore storiche come venue per gli eventi e così anche quella di unusual location: è certo che gli eventi esperienziali, specialmente in location non convenzionali e dove si valorizzano le unicità e tipicità locali, siano quelli di maggiore tendenza. E cambia anche il volto di
Palermo, annoverato in un progetto che prevede la rinascita dei porti della Trinacria occidentale e che avverrà in tre mosse: riqualificare le aeree portuali per attrarre velocemente più traffico; costruire e mantenere efficienti le infrastrutture; raggiungere emissioni zero entro un ventennio. Il piano è già in atto, e fa parte della nuova ventata arrivata con il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti. E due recenti bandi con la formula della finanza di progetto, che valgono circa 160 milioni di euro, sono la prima linea di un «Piano industriale sui servizi e sull’efficienza energetica che si muove di pari passo con i piani industriali dei porti – spiega Monti – e l’obiettivo è quello di avere i porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle senza emissioni di anidride carbonica o di gas serra».
Ingegno e impegno La destinazione ha aperto i battenti e dal 12 giugno ha riaperto anche il complesso monumentale di Palazzo Reale e Cappella Palatina e la fondazione Federico II ha voluto caratterizzare questo nuovo inizio con un motto: “Art is life!”. È chiaro il messaggio, lanciato da un luogo culturale che tra il 2019 e inizio 2020 ha moltiplicato i visitatori sfiorando quota un milione. «Affrontiamo una nuova normalità, di cui l’arte è parte integrante da recuperare come fonte di benessere – afferma Patrizia Monterosso, direttore della fondazione – Abbiamo messo a punto un’organizzazione che garantisce una fruizione del sito ad alti livelli di sicurezza, che consentirà agli ospiti di riabbracciare serenamente l’arte, in grado di avvicinare a emozioni da qualche tempo dimenticate».
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Parola d’ordine, progettualità
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nuovi scenari hanno favorito l’emergere di altrettante tendenze ed esigenze. Si è profilata la dimensione del “new normal”, per esempio, in cui non si è perduta la necessità di comunicare il core business, presentare strategie, aggregare le risorse umane, lanciare nuovi prodotti. Con nuove modalità, però, di contenuto e di forma. Ne abbiamo parlato con Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center. La Sicilia, ha fatto ripartire, per prima, i congressi. Una destinazione apripista. Quali gli scenari possibili e con quali dinamiche? «Sono piccoli segnali che possiamo definire “prove tecniche” di una nuova normalità anche nel mondo degli eventi, quello che avrà più difficoltà a riprendere. Dovremo stravolgere la nostra visione proiettandoci verso un mix di “presenza e virtuale”. Per quanto mi riguarda, sto pianificando investimenti digitali per essere pronta ad accogliere la nuova domanda. Cambierà molto anche la ristorazione, che per noi italiani è stata sempre uno dei punti di forza
Non arrendersi mai. Tenacia, inventiva e proattività costituiscono la cifra stilistica della destinazione che, concentrata sul futuro, attinge da tutta la sua valenza ed esperienza per le scelte del Mice, ma siamo una nazione eclettica e abbiamo già pronta la cucina mediterranea in the box!». «Scegliendo di essere imprenditori abbiamo scelto anche di affrontare il rischio di impresa. Io sono favorevole al supporto dello Stato, ma non all’assistenzialismo». È una sua recente dichiarazione, in uno scenario mondiale dal nuovo volto. Approfondiamo? «Volentieri. Io ritengo che il rapporto tra istituzioni e imprese debba essere costante, quasi una task force centrata sull’ascolto. Noi abbiamo il ruolo di mettere in campo competenze e strumenti imprenditoriali, le istituzioni – in particolare in momenti come questo, un vero e proprio tsunami emotivo ed economico- hanno quello di creare le opportunità
Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center. In alto, il teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania, nell’omonima piazza intitolata al celebre compositore catanese
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Perché un evento in... Sicilia porterà ad un protocollo a favore di un turismo sostenibile e possibile».
Scatti di Sicilia Allo sviluppo del turismo “Made in Sicily”, concorre la Fondazione Oelle, che fra gli obiettivi 2020 si è prefissata di promuovere e sostenere la ricerca della fotografia italiana. Ne abbiamo parlato con il presidente Ornella Laneri. «La molla è scattata grazie a due persone: il nostro direttore – Carmelo Nicosia – fotografo e fondatore della scuola di fotografia dell’Aba di Catania, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima fondazione. Sotto la curatela di Filippo Maggia abbiamo inaugurato a Taormina, in due diverse sedi e in collaborazione con il comune, Ge/19 Boiling Projects, chiusa dopo soli dieci giorni e riaperta immediatamente dopo il termine del lockdown. Per questa estate surreale, probabilmente rimarrà l’unica offerta artistica della perla di Sicilia. E per luglio abbiamo una sorpresa a palazzo della cultura, a Catania. È anche questo che intendo, quando parlo di rischio di impresa».
Ecostenibilità. Una parola, una miriade di realtà e azioni di proattività. A Smau 2020 di Palermo di quest’anno lei ha presentato un progetto incentrato sulla volontà di agire sul territorio in maniera importante. Che è stato premiato. Entriamo nei dettagli? «La nostra azienda ha fatto una scelta fortemente legata al rispetto dell’ambiente: nel 2017 il nostro “horto” urbano sinergico è stato premiato nel 2017 allo Smau Milano. Abbiamo proseguito con le colonnine per la ricarica di auto elettriche, i servizi per i ciclo-turisti e siamo approdati, nel 2019, al progetto forse più difficile: l’eliminazione della plastica monouso, che ci ha portato al riconoscimento di Legambiente e dello Smau di Palermo, forse uno degli ultimissimi eventi in presenza sull’isola».
per una ripresa, alleggerendoci da pesi fiscali e, altrettanto importante, dandoci strumenti reali per un futuro possibile». A fine maggio lei ha organizzato, in qualità di coordinatrice del gruppo Aidda for Tourism di Aidda - Associazione Imprenditrici Donne e Dirigenti di Azienda – un webinar con Giorgio Palmucci, presidente dell’Enit. Ci racconta? «Giorgio Palmucci è un caro amico, abbiamo fatto un piccolo pezzo di strada insieme quando lui era presidente di Aica e io di Confindustria Sicilia Turismo. Si è messo in gioco volentieri cogliendo le proposte di un ampio gruppo di imprenditrici – oltre settanta nel settore turistico – preoccupate e arrabbiate ma con la voglia di superare anche questo ostacolo impegnativo. L’urgenza che le progettualità per la ripresa vengano condivise ci
La Fondazione Oelle – Mediterraneo antico di cui lei è presidente, coglie e amplifica i segnali che la destinazione invia nel contesto dell’arte. Memoria e possibilità, quindi. Come intrecciare i progetti della fondazione con i percorsi del Mice? «Noi ci definiamo un’antenna, cogliamo i segnali e li rendiamo progetti possibili. Grazie al doppio ruolo che rivesto, l’arte contamina fortemente l’albergo, già contenitore di opere di grandi artisti sin dalla sua apertura. Per esempio Agostino Bonalumi uno dei più grandi artisti spazialisti contemporanei. Questa nuova veste di Art hotel è molto attraente per una struttura congressuale, in particolare per la domanda estera». Desideri e speranze. Quali, in questo momento e per il futuro? «Chiudo sempre con lo stesso desiderio, infrastrutture e reale accessibilità alla mia isola meravigliosa, la Sicilia. Ma forse quando “sfrego la lampada” il genio è distratto».
Il teatro greco di Taormina, il secondo teatro antico per dimensioni in Sicilia. Sopra, Messina, bellezza discreta affacciata sul mare
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Una e centomila S
ulla diversificazione la Sicilia incentra la sua ricchezza ed è proprio questo che interessa a meeting planner e Pco, che possono attingere a piene mani tutte le seduzioni che l’isola propone e sprigiona, conferendo agli eventi una connotazione esclusiva e con contesti irriproducibili altrove. Infinite, le direttrici che la meeting industry può percorrere in Sicilia, e bastano pochi giorni per intrecciarli a un evento. Il mito inizia dall’atterraggio sull’isola e lo si (ri)scopre nell’infinita varietà di opportunità per il Mice, negli stuzzicanti percorsi enogastronomici, nella potenza della natura e nella valenza dei monumenti, con tanto di prestigiosi riconoscimenti, passati e recenti. Quelli dell’Unesco, giusto per citare la massima autorità internazionale, che ha assegnato alla destinazione la medaglia d’oro italiana per siti, geoparchi mondiali e patrimoni immateriali dell’umanità. E l’onda dello stupore accompagna il Mice anche nelle attività di team
Un titolo evergreen, quello pirandelliano: perché la Sicilia ha innumerevoli volti e infinite suggestioni, sorprese e declinazioni. Tutte fruibili e irresistibili. Per eventi memorabili building con direttrici di unicità che rendono memorabili gli eventi. E’ per questo che la destinazione è sempre il set prediletto di fiction, film e spot pubblicitari d’impatto, occasioni per post congress in veste di protagonisti e all’insegna di una Sicilia esclusiva. È la fantasia, a dettare legge in Sicilia, anche per quanto riguarda le possibilità logistiche offerte alla meeting industry: non c’è limite, infatti, alle realtà architettoniche che possono trasformarsi in location per eventi.
Scenari leggendari Forziere di eccellenze, la Sicilia è operativa in ogni stagione: primavera e autunno sono le sta-
La spettacolare Scala dei Turchi, parete rocciosa a picco sul mare lungo la costa di Realmonte
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Perché un evento in... Sicilia
gioni migliori e in inverno la temperatura è così mite da essere congeniale agli eventi. A cui intrecciare occasioni di scoperta del genius loci: mondi geografici, storici, etnici, letterari, enogastronomici e culturali, eredità provenienti dalle dominazioni che si sono avvicendate sull’isola, e a ogni dominazione corrisponde un unicum di percorsi post evento o di incentivazione. E poi la geografia agevola. Sì, perché la Sicilia è camaleontica e con paesaggi uno diverso dall’altro che consentono alla meeting industry, nell’arco della stessa giornata, di trascorrere la mattina sulle piste da sci dell’Etna e di rilassarsi nel pomeriggio a bordo di imbarcazioni che solcano le onde del Mediterraneo. L’isola è un continente in miniatura, un microcosmo magnetico e con numerosi volti: un susseguirsi di altipiani, colline, monti e una vastissima pianura, quella di Catania, dominata dall’Etna, il capriccioso vulcano che svetta
sino a quota 3.350 metri cui fanno eco i vulcani di Stromboli e Vulcano alle Eolie. E poi ancora quattro parchi regionali - il Parco fluviale dell’Alcantara, dell’Etna, dei Nebrodi e delle Madonie –, 85 riserve naturali, 1.040 chilometri di costa, tre arcipelaghi – le Eolie, le Pelagie e le Egadi – e due isole “solitarie” – Pantelleria e Ustica –, tutte di struggente bellezza.
Nell’arco dell’arte La Sicilia è anche terra di castelli. Se ne contano circa duecento edificati dagli Svevi e da famiglie nobiliari come i Chiaramonte e i Ventimiglia. Oggi molti fra quelli che secoli fa erano fortezze inespugnabili hanno abbassato il loro ponte levatoio e conducono il Mice in un viaggio a ritroso nel tempo. Un poker d’assi? Castello Ursino a Catania, il castello di Caccamo a Palermo, il castello di Milazzo – provincia di Messina –, e il
Sciacca, su un terrazzo collinoso che precipita sul mare. Sopra da sinistra, piazza Pretoria a Palermo, gioiello della città e l’isola di Stromboli, nell’arcipelago delle Eolie, patrimonio dell’Unesco. Nella pagina accanto, la riserva naturale delle Saline di Trapani e Paceco, un’area naturale protetta
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Di tutto, di più! Emozione fa rima anche con tradizione. E in Sicilia, c’è solo l’imbarazzo della scelta. A iniziare nientemeno che dall’Unesco e dal Teatro dell’Opera dei Pupi, capolavoro del Patrimonio orale e Immateriale dell’Umanità: un ulteriore spunto per il Mice che in Sicilia trova la culla del teatro animato, dedicato a Carlo Magno e ai suoi paladini. Sfizioso scoprire le esposizioni che lo riguardano, conoscere le compagnie storiche dei “pupari” e assistere alle loro rappresentazioni. Se la cultura alletta, non è da meno Bacco con post congress alla scoperta dei vini più famosi della destinazione: Marsala, Malvasia, Greganico, Alcamo Doc, Passito di Pantelleria, Nero d’Avola, Cerasuolo di Vittoria, Zibibbo, Moscato di Noto e Moscato di Siracusa, Etna Doc e Malvasia delle Lipari. Senza dimenticare l’opportunità di curiosare dentro i palmenti – antiche cantine nelle quali un tempo avveniva la vendemmia –, oggi riconvertiti in quinte per corsi d’enologia e fun cooking, attività irrinunciabile fra le attività di team building in Sicilia.
castello di Venere a Erice, in provincia di Trapani. E se alle città siciliane si dovessero invece abbinare eventi sulla scia di artisti di fama mondiale ne conseguirebbero routing con Messina quale culla di opere a firma di Antonello da Messina, Palermo con il più raffinato Liberty di Ernesto Basile e Catania con la casa natale di Vincenzo Bellini e la casa-museo di Giovanni Verga. E Sicilia è ovviamente anche la scoperta del Barocco, il cui emblema è dato Noto – gioiello arroccato su un altopiano che domina la Valle dell’Asinaro, una distesa di agrumi e profumi –, Scicli e Modica, non a caso nell’Unesco. E poi Ragusa Ibla, Acireale, Ispica, Palazzolo Acreide e Ortigia, che conducono il Mice in un viaggio nel tempo.
Quattro da Mice E poi le città. A iniziare da Palermo: seduzioni da scoprire e da leggere nell’arte, fra le pieghe leggere di un arabesco, su un capitello, fra le tessere dei mosaici, fra le architetture classiche e le volute Liberty o ancora nell’opera dei Pupi. Ma è la voglia di definirsi anche al di fuori dei circuiti classici che rende Palermo congeniale al Mice, che richiede la forza della tradizione e la seduttiva fantasia dell’innovazione. Palermo si rinnova, e così il suo Foro Italico, la chiesa di Santa Maria dello Spirito, che insieme al Real Teatro di Santa Cecilia è palcoscenico della stagione dei concerti jazz. A oriente dell’isola, Catania. Sontuosa e al contempo sbarazzina, un palcoscenico con scorci architettonici disegnati da un mosaico barocco e pietra lavica, bianco e nero che connotano i percorsi post congress della meeting industry. Poi ancora Taormina, protagonista fra le destinazioni predilette dal Mice, o ancora la bellezza mitica della riviera dei Ciclopi: tra Aci Castello e Riposto la costa siciliana si fa leggenda, letteratura e cinema, un viaggio fra Omero, Verga e Visconti passando per riserve naturali che regalano al Mice il raro gusto dell’emozione. E poi Trapani e il suo
territorio, che dedica al Mice un mosaico in cui i chiaroscuri sono ritmati da colori e profumi, natura esuberante, acque da immersioni e siti archeologici. Trapani è “anche” il suo mare con l’icona di San Vito Lo Capo, quinta di incentive dedicati a Nettuno, poi ecco la Riserva dello Zingaro, le saline Ettore e Infersa: uno degli scenari più onirici della destinazione, con montagne di sale e mulini a vento. Da segnarsi in agenda sono la Tonnara di Scopello e la medievale Erice. Intrigante è Agrigento, e palcoscenico di incentive e post congress è il Parco archeologico di Segesta e Selinunte e tra templi e il mare è la proposta al Mice di Agrigento punta i riflettori anche sulla valle dei Templi – con il Giardino della Kolymbethra, cinque ettari paradisiaci e all’insegna della biodiversità – e la Scala dei Turchi passando per Menfi, Porto Palo e Sciacca, con il suo “Castello Incantato”.
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Perché un evento in... Sicilia
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i trova immerso in un parco di ben 27 ettari con ulivi, cactus, fichi d’india e una lussureggiante macchia mediterranea: una location e un contesto in grado di offrire agli ospiti un panorama di rara suggestione e bellezza sul Golfo di Castellammare. CdsHotels Terrasini è un resort a quattro stelle che rappresenta una delle più famose strutture ricettive di alto livello dell’isola e punto di riferimento, leisure e Mice, per la clientela italiana e straniera. La sua posizione, strategica, permette di raggiungere facilmente e in breve tempo numerosi siti, storici, naturalistici e culturali, di elevato valore, oltre a essere comodamente raggiungibile dalla rete viaria e a pochi chilometri dall’aeroporto di Palermo. Un complesso alberghiero e congressuale all inclusive, nel quale parte delle camere, le terrazze, le piscine, i ristoranti e i bar si inseriscono armoniosamente nella scogliera che digrada verso il mare, permettendo così una vista mozzafiato. Natura, relax, tanti servizi di livello superiore e un’offerta congressuale completa: questi, in sintesi, i plus di CdsHotels Terrasini. Le camere sono 803, di queste 552 sono superior con vista sul Golfo di Castellammare, 251
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Molto più di un resort, è un complesso alberghiero e congressuale perfetto per un’utenza Mice. I suoi plus? Un bouquet, completo e all inclusive, di alto valore
invece le comfort, che si affacciano sul parco: in comune, per tutte, arredi sobri all’insegna della praticità senza rinunciare al buon gusto, una dotazione nel segno della comodità e dell’alto livello e balcone o terrazza privati. Quantomai varia anche la parte dedicata al food: ben quattro i ristoranti, ubicati in zone diverse del resort, alcuni dei quali con vista sul mare. Sono soluzioni perfette per pranzi di lavoro informali così come per eleganti cene di gala. Il Moro è situato nella parte centrale e offre una cucina italiana e internaziona-
le; Il Siciliano, invece, è immerso nel parco e propone ricette tipiche della regione. Anche L’Oasi, più informale, è circondato dal verde, per antipasti, contorni, insalate, secondi freddi e show cooking di primi piatti. La Capannuccia, infine, è la pizzeria adiacente a una delle piscine e dispone di tavoli all’aperto con una scenografica copertura di vele. Sono sette i bar, ideali per pause tra un meeting e l’altro e per riposanti momenti post congress, situati in zone diverse, incluse le piscine, il lido e la spiaggia privata dell’hotel. informazione pubblicitaria
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plein air, di 250 e quattrocento posti, oltre alla possibilità di aperitivi e cocktail in riva al mare presso il lido privato del resort; diversi, inoltre, gli spazi per tensostrutture e gazebo.
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ti, uffici di segreteria, accesso dedicato a merci voluminose e veicoli e una terrazza esterna con vista sul mare da 250 metri quadrati, palcoscenico perfetto per cocktail di benvenuto. Un anfiteatro da 1.200 posti con gradinate in pietra e impianto di amplificazione, immerso nel parco e con panorama sul golfo, rappresenta un notevole plus per eventi scenografici e di sicuro impatto a chiusura di convegni, congressi ed eventi business. Per il banqueting sono disponibili ampi ambienti esterni e interni con capienze, per quelli en
Possibilità quasi infinite, poi, per momenti post congress all’insegna del relax e del benessere psicofisico: tre le piscine scoperte, tra cui una olimpionica, il lido privato attrezzato con ombrelloni e sdraio e la spiaggia, anch’essa riservata e completa di tutti i comfort, a pochissimi chilometri dall’hotel e con servizio di navetta dedicata. Non mancano neppure un sentiero che si snoda lungo l’intera struttura costeggiando il mare dall’alto, che consente di fare footing o passeggiate immersi nella natura, campi sportivi per diverse discipline e una attrezzatissima sala fitness. La spa interna, invece, si trova vicino alla piscina olimpionica, e permette pause rigeneranti e tonificanti. Per il servizio di transfer ed escursioni CdsHotels Terrasini mette a disposizione un ufficio dedicato, per permettere alla clientela Mice di scoprire le località più famose, i numerosi siti archeologici e le bellezze naturali, culturali, artistiche e gastronomiche dell’isola.
CdsHotels Terrasini strada statale 113, km. 301,100 90049 Terrasini (Pa) Tel: 091 8687111 Fax 0832 228794 info@cdshotels.it www.cdshotels.it/cdshotels-terrasini
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Perché un evento in... Sicilia
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i siamo e andiamo avanti. Con i percorsi già intrapresi, noi non abbiamo mai mollato». È la granitica forza – e piacevolissima certezza per gli operatori del settore – di Ornella Laneri, presidente della società di gestione della struttura. Il Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center, infatti, durante il lockdown ha sempre tenuto i battenti aperti e questa scelta è stata vincente su tutti i fronti. Alcuni esempi? Ha consentito di poter sanificare step by step gli ambienti, di approntare nuove scenografie, di predisporre percorsi alternativi. Soluzioni diverse ma non per questo meno seducenti. Per l’accoglienza di sempre, ma in una nuova ottica, che è ora parte integrante di questa nuova quotidianità. E oltre agli impegni professionali, relax, arte, cultura, piscina e trattamenti benessere – nell’Arantia Rubra - Mediterranean Wellness Spa – accolgono la meeting industry che (ri)sceglie la location catanese. In un crescendo di innovativa digitalizzazione.
Sostenibilità ambientale La struttura, espressamente progettata per la famiglia Laneri nel 1983 dall’architetto William Ramstein, si contraddistingue per la totale propen-
Una vision ecosostenibile con lo sguardo rivolto al futuro e il presente contraddistinto dalla digitalizzazione. Territorialità e un brand internazionale, per il “new normal” del Mice
sione alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale e non a caso si fregia della certificazione di gestione ambientale di qualità Iso 14000. Come fil rouge, un taglio etico di impresa. Il Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center in questi mesi non ha mai smesso di pensare ai suoi ospiti, di accogliere e di… raccogliere! Sì, perché lo staff è stato impegnato anche nella cura e nella manutenzione del rigoglioso “Horto”, l’orto biologico il cui progetto è stato vincitore del premio Smau Milano per l’innovazione, il primo orto bio-
logico siciliano all’interno di una struttura ricettiva, l’espressione di come si possa fare impresa scegliendo come punto cardine la sostenibilità. Soprattutto, consente agli ospiti di andare – letteralmente – a “cogliere i frutti di una destinazione” e di portarli all’executive chef Giuseppe Fucile che ogni giorno e con passione trasforma i preziosi doni del territorio in sapori unici. E irripetibili sono gli eventi che si realizzano al Four Points by Sheraton Catania, da realizzare con un team dedicato all’insegna di professionalità, attenzione e passione. informazione pubblicitaria
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Perché un evento in... Sicilia
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na decisa vocazione Mice, quella dell’Hotel Il Gelso Bianco, albergo moderno e accogliente, dotato di ogni comfort e situato in posizione ottimale. Sì, perché l’accessibilità è essenziale, per la meeting industry e una location facilmente raggiungibile segna il primo goal. Ed è proprio il caso dell’Hotel Il Gelso Bianco, con la sua posizione strategica all’ingresso dell’autostrada A19 Catania-Palermo e a pochi minuti di macchina dall’aeroporto Vincenzo Bellini. Una struttura ideale per dedicare il giusto tempo a meeting e congressi e, al contempo, a post congress d’autore.
Una quinta elegante incastonata nel verde dalla forte vocazione congressuale, una gamma di spazi funzionali e attrezzati, in binomio con servizi di alto livello
Efficienza e comfort
Hotel Il Gelso Bianco Autostrada Ct-Pa Km 3 95045 Misterbianco (Ct) Tel. 095 7181159 Fax 095 7181270 info@gelsobianco.it www.gelsobianco.it
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Le seduzioni del centro storico di Catania, annoverate nel patrimonio dell’Unesco, sono a una manciata di minuti di macchina dalla struttura nella quale il Mice può concentrarsi nel lavoro, supportato da uno staff preparato e attento alle esigenze degli ospiti. Spazi funzionali e flessibili sono a disposizione degli eventi: non solo congressi ma anche presentazioni, mostre e show room, una pluralità di eventi ai quali sono dedicate sette sale, provviste di tecnologia all’avanguardia e in grado di accogliere sino a duecento persone. Le differen-
ti dimensioni degli spazi sono il fiore all’occhiello dell’albergo in quanto garantiscono la massima versatilità e trasformano il Gelso Bianco in una location estremamente flessibile. Particolarmente sfiziosa è la ristorazione, nella quale trionfano le prelibatezze della tradizione siciliana alle quali si affiancano proposte della cucina italiana. Il tutto accostato a etichette di pregio – imperdibili i vini territoriali – che brindano al successo degli eventi, che al Gelso Bianco possono essere ambientati in diversi
set: cocktail e coffee break a bordo piscina, per esempio, mentre per le cene di gala si delinea perfetta la sala ristorante indoor. Dettagli di stile si riscontrano anche nel contesto dell’accommodation, articolata in 86 camere spaziose concepite per garantire il massimo del comfort. A tutta adrenalina sono le facility della struttura: oltre alla piscina, due campi da tennis e un campo da calcetto in erba. Per itinerari esperienziali, la direzione organizza post congress alla scoperta della destinazione. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
La Plage Resort L
a location è di sicuro impatto e fascino: a Taormina, immersa nel paradiso naturale della pineta secolare di fronte all’Isola Bella, riserva naturale gestita dal Wwf, La Plage Resort regala una vista impareggiabile sul mare e sull’Etna. L’hotel, cinque stelle di proprietà del gruppo Ragosta Hotels Collection, rappresenta la vera eccellenza dell’ospitalità alberghiera ed è realizzato seguendo i canoni tipici propri di un design raffinato nel rispetto dell’ambiente; il risultato è in piena armonia con il luogo che lo accoglie. Serenità e sicurezza sono poi alla base del concetto di accoglienza ad alto livello del resort: tante le iniziative create, dal fast check-in e check-out al Qr code per menu e servizi, dal buffet personalizzato al tavolo, con possibilità di prenotarne in anticipo tempi e modi, al room service gratuito, dal potenziamento di servizi in spiaggia e piscina alla spa su prenotazione: tutto è stato studiato per garantire elevati standard di sicurezza. Gli ospiti potranno soggiornare in una delle 63 camere del resort, suddivise tra suite, bungalow e superior e deluxe room, con vista sul mare o sul giardino che circonda l’hotel; caratteristiche comuni, per tutte, l’eleganza degli
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Servizi high profile per un hotel d’eccezione, situato in un contesto unico, quello di Taormina; sono cinque le stelle, declinate all’esclusività, per una clientela Mice-oriented
arredi minimalisti e i comfort di livello superiore che includono – in molti casi – la jacuzzi esterna o la mini pool e il patio o giardino privato. Plus elevati anche nelle proposte gastronomiche del ristorante Fusion, il cui percorso culinario inizia dalla terra di Sicilia e dai suoi sapori mescolati con la tradizione mediterranea per declinarsi in una cucina chic, focalizzata nel sapore dell’eleganza. Ed è Fusion anche il bar, ideale per i coffee break, che ha lo stesso dna del ristorante: la combinazione di gusto e tradizioni orientali con lo stile proprio della gastronomia del nostro Paese. Il resort ha anche una forte vocazione Mice, anch’essa caratteriz-
zata da standard qualitativi e professionali di alto livello: è il contesto ideale per organizzare conferenze, meeting, viaggi di lavoro e piccoli seminari grazie al suo centro congressi, che offre due diverse sale dalla capacità complessiva di duecento persone. Non possono mancare un bouquet completo e tecnologicamente avanzato di sistemi audio e video e neppure personale dedicato. Proposte all inclusive anche per il post congress: il centro fitness, la spa interna e la piscina, oltre all’esclusivo beach club, che include la spiaggia privata e il beach bar, garantiscono pause piacevoli e rigeneranti tra un evento di lavoro e l’altro.
La Plage Resort Via Nazionale, 107/A 98039 Taormina (Me) Tel. 0942 626095 Fax 0942 626097 info@laplageresort.com www.laplageresort.com
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Perché un evento in...
Sardegna Eventi top level in siti e location dal massimo appeal
Spettacolarità, diversificazione dell’offerta e nuove stagionalità: la Sardegna intriga per le sue certezze evergreen affiancate da inedite opportunità. Una fonte continua di meraviglie e sorprese, emozione e coesione
Nel cuore della città Un luogo unico nel suo genere che rivisita l’idea di comfort e la rende contemporanea, Palazzo Doglio è la location ideale al centro di uno dei quartieri storici di Cagliari. L’hotel offre un’esclusiva selezione di 72 eleganti camere e suite, che incorniciano una scenografica corte impreziosita da ristoranti, bar e boutique. 4 sale meeting e il Teatro, uno spazio flessibile e funzionale con un piano terra e una galleria al primo piano, possono essere ripensate e rimodulate secondo le esigenze per ospitare i più svariati format di evento
palazzodoglio.com I info@palazzodoglio.com
L’isola che c’è B
envenuti in Sardegna, che ha riaperto i flussi di traffico aereo e marittimo dal 5 giugno, persino con anticipo: lo sblocco, infatti, sarebbe dovuto avvenire il 12 giugno. Non solo. Christian Solinas, governatore della regione, in accordo con le previsioni del Decreto Interministeriale n. 227 del 2 giugno 2020, ha messo nero su bianco il decollo di tutte le rotte internazionali dal 25 giugno. Una ripresa progressiva, prudente e sapiente, per far ripartire tutta l’economia del territorio. Con le prenotazioni che sembrano fioccare e bypassare qualsiasi incertezza.
Il domani è adesso Cagliari, intanto, continua a investire sul proprio waterfront, a dispetto dell’inevitabile stop delle World Series di vela. Dal 14 maggio e fino alla primavera del prossimo anno, il lungomare della calata dei Trinitari, nel tratto compreso tra il pennello Bonaria e il molo di Sant’Elmo, sarà
Non ci si ferma, si cambia. E si riparte. La destinazione, con concretezza e proattività, si conferma palcoscenico eletto della meeting industry: con uno sguardo attento alle opportunità emergenti e alle nuove modalità di eventi sottoposto a una radicale azione di restyling, di riordino della viabilità e della sosta dei mezzi. Il nuovo look prevede un costo pari a due milioni e 151mila euro e l’intervento dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna definirà, attraverso una serie di accorgimenti architettonici, la separazione tra le aree antistanti alle sedi della Lega Navale, alle società sportive e al lungomare. Nel porto storico sarà consentito l’utilizzo dello specchio acqueo compreso tra il molo Sabaudo e il Sanità per l’ormeggio di imbarcazioni da diporto ed è prevista la creazione di una marina di grandi dimensioni in grado di accogliere anche yacht importanti – da regata, quindi almeno settanta piedi di lunghezza –,
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
La spiaggia della Pelosa di Stintino e il suo mare, fra le icone della destinazione. Nella pagina successiva, il mare di Spargi, nell’arcipelago de La Maddalena: anima liquida che lambisce la forza della pietra
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Perché un evento in... Sardegna mentre la nautica da diporto, infine, troverà spazio anche al molo Ichnusa. È ufficiale e recente, inoltre, la riqualificazione del Poetto: otto i milioni previsti per le opere pubbliche, finalizzate a valorizzare le risorse naturali e incrementare ulteriormente l’appeal turistico di Quartu. Aumentano anche i fondi destinati alla Sardegna per il recupero e la tutela dei beni storici e architettonici, in aggiunta ai 38 milioni degli ultimi quattro anni assegnati al Segretariato regionale del Mibact, pari al 65% del totale distribuito in Sardegna, per oltre 59 milioni di euro. A partire dal 2021, infatti, arriveranno nell’isola altri 56 milioni di euro, di cui otto gestiti direttamente dal Segretariato regionale nella sua funzione di servizio appaltante. «Una preziosa programmazione su base decennale – spiega la responsabile del servizio Patrizia Tomassetti, voce della Sardegna Beni Culturali MiBact –. Se prima si viaggiava sul milione l’anno nel quadriennio, ora sono oltre sette milioni annui».
Il nuovo che avanza
Underwater e underground Immersioni, esplorazioni e avventura. La Sardegna è da sempre un must, per il Mice più sportivo, così come lo è per la meeting industry appassionata di memoria storica e cultura. Alcune idee per scoprire la destinazione sott’acqua e… nel ventre della terra.
Underwater Area Marina Protetta Isola del Sinis e Isola di Mal di Ventre Capo Carbonara e il Sud-Est; Il regno subacqueo di Tavolara; Il Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena; Il Parco Nazionale dell’Asinara; Il paradiso delle grotte tra Capo Caccia e Isola Piana.
Underground Miniere di Montevecchio, Ingurtosu e Monteponi, le più grandi miniere della Sardegna. Storia industriale e avventure post congress; Cagliari, la città del sole, della luce abbagliante anche in pieno inverno, svela un inedito volto, quello sotterraneo, scavato nel calcare, la roccia tipica sulla quale la città è eretta. Un’esperienza insolita ed esclusiva: nascosta sotto gli strati della città di oggi c’è una realtà fatta di cave, cisterne, cripte e gallerie. Alcune idee: ❖ Cripta di Santa Restituta, esempio magnifico di architettura tardo-romana e bizantina, realizzata in memoria della martire cristiana omonima. Oggi è uno dei luoghi di maggiore importanza storica di Cagliari, che racchiude al suo interno i segni delle dominazioni straniere succedutesi nei secoli e determinanti per la cultura e la storia sarda; ❖ Il Carcere di Sant’Efisio: la cripta, conosciuta come Carcere di Sant’Efisio è un tuffo nella storia più antica di Cagliari e ancora oggi in buono stato di conservazione; ❖ La Galleria – Rifugio dell’Istituto dei Salesiani è una lunga galleria, usata durante la seconda guerra mondiale per offrire un rifugio antiaereo ai giovani studenti della scuola. Oggi la galleria appare come un percorso quasi mistico con le sue arcate di mattoni rossi, illuminata dalla luce soffusa delle candele.
Sul fronte Giganti di Mont’e Prama, invece, per un nuovo scavo, sono a disposizione 93mila euro. Ma anche quasi tre milioni per il restauro delle sculture. Fra i lavori conclusi nella destinazione, spiccano l’ex Regio di Cagliari – che diventa spazio museale ed espositivo in capo al Museo nazionale archeologico – seguito dal Museo Sanna di Sassari – con il recupero della ex sala romana e delle sale della parte storica –, dal nuraghe Palmavera di Alghero e dalla necropoli prenuragica di Sant’Andrea Priu a Bonorva. Avviati i lavori alla cattedrale di Oristano e all’ex convento di San Francesco – che diventerà sede dell’Archivio di Stato – e cantiere aperto anche all’ex Episcopio di Tortolì, destinato ad accogliere un piccolo museo della città. Sono oggi allo start i lavori per la torre di San Pancrazio a Cagliari, mentre il restauro della basilica di San Saturnino è in fase di progettazione. A breve partiranno anche i cantieri – seguiti dai funzionari della Sovrintendenza – per 15 scavi, inclusi quelli al santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri, alla necropoli punica di Chia e al nuraghe Diana a Quartu Sant’Elena. E a proposito di icone della destinazione, da giugno ha riaperto il sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, patrimonio dell’Unesco: fra le novità, la visita notturna grazie al completamento di un inedito impianto di illuminazione volto a prolungare l’orario delle visite, “bilanciando” così le attuali esigenze degli ingressi scaglionati. Ed è nuovamente visitabile la grotta di Nettuno, fra le gemme naturalistiche della Riviera del Corallo, spelonca nel cuore del Parco naturale regionale di Porto Conte caratterizzata dalla presenza di coreografiche formazioni stalagmitiche e stalattitiche. E che torna accessibile via terra, attraverso la “Escala del cabirol”, spettacolare scalinata di 654 scalini scavata sul costone del promontorio.
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Perché un evento in... Sardegna
Sinergie vincenti La Sardegna ha il volto di alcune figure-chiave. Professionisti che con la loro esperienza puntano i riflettori su implementazione, destagionalizzazione e diversificazione
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e rotte del Mice si muovono sempre più tra realtà e novità. Con un’attenta visualizzazione dell’insieme, per poi passare all’analisi nei dettagli. Ecco uno stato dell’arte della Sardegna raccontato da cinque professionisti della destinazione, a iniziare da Alessandro Sorgia, assessore delle attività produttive, turismo e promozione del territorio di Cagliari.
Alessandro Sorgia, assessore delle attività produttive, turismo e promozione del territorio di Cagliari
Destagionalizzazione. Una parola, dodici mesi di attività. Ora più che mai, una carta vincente per accogliere la meeting industry in flussi diversificati. Quali sono, secondo lei, le direttrici da percorrere? «Oggi il turismo cresce se è in grado di vendere un prodotto completo e complesso. Diciamo che il sole e il mare da soli non bastano, quello che il turista chiede è vivere un’esperienza totale. E questo ben si presta a fare di Caglia-
ri una delle mete italiane più ricercate: recenti classifiche pubblicate anche da importanti riviste internazionali lo dimostrano. Si tratta di dimensione della vita a misura d’uomo, vivacità in ogni momento dell’anno e pressoché per tutto il giorno, ricchezze artistiche, naturalistiche – praticamente all’interno dei confini della città –, offerta culturale di buon livello e cucina di qualità elevata. Siamo molto interessati, quindi, allo sviluppo del turismo esperienziale e all’impegno che molti privati stanno mettendo in questo percorso. Tutto questo non può che coinvolgere una fra le principali linee di sviluppo turistico fuori stagione, quello congressuale, il quale è in crescita costante ma che richiede ancora un imponente sforzo da parte di tutti i soggetti interessati, pubblici e privati. In questi anni molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare perché Cagliari raggiunga i risultati delle principali località congressuali d’Italia. Affinché sia compiuto il passo conclusivo abbiamo probabilmente bisogno che cresca lo sviluppo di strutture e spazi espressamente dedicate ai congressi. Anche in questo ambito, però, si stanno compiendo importanti progressi ed è stato recentemente presentato un progetto di trasformazione
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Cala Goloritzé, nel golfo di Orosei, in provincia di Nuoro. Nella pagina accanto, le dune di Porto Pino, nel territorio di Teulada: un chilometro di colline che raggiungono i trenta metri d’altezza
dell’attuale spazio fieristico che prevede proprio la realizzazione di una struttura congressuale moderna e certamente molto attrattiva per gli organizzatori di meeting». Spazi e numeri. Quali i punti di forza e cosa, invece, secondo lei sarà necessario? «Gli spazi attuali sono davvero molto cresciuti rispetto a quelli di qualche anno fa. I programmi di realizzazione di nuovi alberghi sono numerosi e a fine febbraio ha aperto il primo albergo della Leading Hotels of the World a Cagliari nel pieno centro cittadino, all’interno di un’ampia struttura di pregio, struttura che certamente offrirà alla città un nuovo fiore da appuntarsi all’occhiello. Gli spazi, però, non sono ancora sufficienti e forse occorrono altri che, per dimensioni, siano in grado di offrire quelle economie di scala che generalmente gli organizzatori di eventi e di meeting ricercano. Certo dobbiamo essere in grado di coniugare correttamente la dimensione con l’estetica e la qualità dell’ospitalità. Per essere chiari, i casermoni non ci interessano e non ci servono. Quanto ai numeri, questi sono in costante crescita, sotto il profilo dell’ospitalità e delle presenze. Ovviamente non possiamo dirci appagati, il nostro impegno è sostenere con sempre più forza un’ulteriore crescita dell’ospitalità urbana coniugandola sempre, però, con il criterio della sostenibilità e della città a misura d’uomo; perché la qualità della vita, la vivibilità e la bellezza del territorio, dei suoi spazi e delle sue vie, sono i principali punti di forza di Cagliari».
Sinergie fra gli stakeholder e grandi hub. Questo, molto in sintesi, è uno dei punti di forza della Sardegna. Ne abbiamo parlato con Renato Branca, il nuovo amministratore delegato di Sogaer. Le sinergie sono necessarie. Quali quelle di Sogaer con il territorio in un’ottica congeniale alla meeting industry? «L’aeroporto di Cagliari è una realtà solidamente radicata nel contesto regionale e si avvale della proficua collaborazione fra la società di gestione, gli enti e le istituzioni locali. La nostra è un’infrastruttura completamente al servizio del territorio che la circonda ed è di fatto un vero e proprio volano dell’economia locale, ma non solo, credo che l’aeroporto sia una infrastruttura organica nel tessuto sociale del territorio, e come tale eserciti una funzione che va oltre il concetto di semplice infrastruttura. Ai vantaggi logistici che derivano dal fatto di essere lo scalo aereo del capoluogo sardo, collegato tutto l’anno dalle principali città italiane ed europee e comodamente raggiungibile in auto o treno da tutta l’isola, uniamo la presenza di strutture attrezzate e di condizioni meteorologiche molto favorevoli all’organizzazione di meeting ed eventi. Quello della meeting industry è un settore del mercato che può offrire grandi opportunità di crescita sia per il nostro aeroporto che per tutta l’economia locale e Sogaer, grazie agli eccellenti rapporti che la legano alle realtà imprenditoriali e istituzionali, può giocare un ruolo molto importante nel creare nuove opportunità di business nel
Renato Branca, il nuovo amministratore delegato di Sogaer
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Perché un evento in... Sardegna
settore Mice e rendere il Sud Sardegna una location ideale per questo mercato».
Dino Mitidieri, general manager di Palazzo Doglio di Cagliari
Il Business Centre Fabrizio Pirani dell’Aeroporto di Cagliari è il fiore all’occhiello del terminal passeggeri. Prevede novità all’orizzonte? «Poter offrire strutture e servizi di alto livello alla clientela legata al settore Mice è sempre stato molto importante per noi: abbiamo fatto e faremo degli investimenti per essere in linea con le aspettative dei nostri ospiti, siano essi interessati a organizzare eventi B2B e B2C. Vogliamo che il nostro business centre sia un bel biglietto da visita per l’aeroporto». Nuove realtà accolgono il Mice, come Palazzo Doglio di Cagliari. A scendere nei particolari, è Dino Mitidieri, general manager della struttura.
un’offerta Mice senza pari in città. È importante sottolineare la nostra scelta di classificare l’hotel come quattro stelle superior per venire incontro alle esigenze di varie aziende corporate e Mice, nonostante la struttura segua gli standard della Leading Hotels of the World, riconosciuti tra i più alti al mondo. Inoltre, credo sia doveroso accennare al rigoroso protocollo di misure a salvaguardia della salute e sicurezza di tutti gli ospiti e del personale che abbiamo messo in atto, andando oltre le disposizioni condivise dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute, per permettere ai nostri ospiti di non dover rinunciare ai più elevati standard di accoglienza, in tutta sicurezza». Con Palazzo Doglio rinasce il teatro nascosto da 37 anni. Quali sono le caratteristiche?
Palazzo Doglio, un hotel esclusivo che ha portato con sé la riqualificazione del volto di quest’area di Cagliari, è un nuovo polo con eccellenza e numeri per il Mice. Entriamo nei dettagli? «Si tratta di un progetto unico nella città di Cagliari, che ha visto la ristrutturazione di un palazzo storico e la sua conversione in un esclusivo hotel di 72 camere, un’ala residenziale con appartamenti privati e una corte interna con duemila metri quadrati di spazio all’aperto con bar, ristoranti d’eccellenza e boutique. Quello che distingue Palazzo Doglio, è il progetto integrato di riqualificazione urbana con gli interventi di valorizzazione dei beni storico-monumentali che incorniciano il quartiere, permettendo una migliore fruizione da parte della comunità e una forte ricaduta sulla zona, grazie a una importante collaborazione tra pubblico e privato. A questo si aggiungono un centro congressi con
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Attivi e proattivi L’assessore delle attivitĂ produttive, turismo e promozione del territorio di Cagliari eďüŸŸ¹ĚÚųŅ „ŅųÄ?ÄœÂą Ä˜Âą ޹ųƋüĂ?ÄœĹžÂąĆ‹Ĺ…Ă˜ Âą ĀĚü ľ¹Ä?Ä?ÄœĹ… ĂĽ Ĺ§ĆšÄœÄšĂšÄœ ¹ŞŞüĚ¹ ĹłÄœĹžĹłĂĽĹ¸ĂĽ ÄŹĂĽ ÂąĆ‹Ć‹ÄœĆ´ÄœĆ‹Âş turistiche, al primo “Forum delle cittĂ costiere del Mediterraneoâ€?, su invito dell’ambasciata d’Israele in Italia e del comune di Ashdod. Una web conference tesa alla costituzione di un network del Mediterraneo per delineare insieme le nuove linee di operativitĂ . Entriamo nei dettagli: ÂŤHo incontrato in un tavolo “virtualeâ€? i sindaci e gli assessori di diversi comuni costieri del Mediterraneo in rappresentanza di Cipro, GreĂ?ÄœÂąĂ˜ FĹ¸ĹłÂąĂĽÄŹĂĽĂ˜ 8ų¹ĚĂ?ÄœÂą ĂĽ „޹Ä?Ě¹ ĂĽ Ĺ¸Äœ ĂŹ ĂšÄœĹ¸Ă?ƚŸŸŅ Ÿƚ Ă?Ņľü ¹ýųŅĚƋ¹ųü ÄŹÂą Ŏß¹Ÿü Ć–Ĺ° Âą ŸüÄ?ĆšÄœĆ‹Ĺ… di Covid-19Âť dichiara Sorgia, e prosegue ÂŤL’appuntamento non è stato casuale, e il comune di Ashdod ha voluto incontrare i comuni che avessero tra loro caratteristiche simili, principalmente per quanto riguarda i bassissimi casi di contagio da virus pandemico, e quindi considerarsi covid-free. Si è ragionato su possibili scambi commerciali, turistici e culturali tra le varie cittĂ e una promozione reciproca dei propri territori. Ăˆ stata appunto evidenziata la convergenza di opportunitĂ e soluzioni fra le aree metropolitane di queste cittĂ costiere, simili per popolazione, e appetibili a precise condizioni di prevenzione e sicurezza: il tutto per una migliore ripresa del turismo balneare rispetto ad altri territori. Si è sviluppato, inoltre, un interessante dibattito su come affrontare il tema della ripartenza in relazione al tema comune a tutti della fruizione da parte degli utenti delle spiagge libereÂť.
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La torre di Sulis ad Alghero: echi spagnoli intrecciati a un presente dinamico. Nella pagina accanto, il faro di Capo Testa, sul promontorio omonimo a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura
Perché un evento in... Sardegna
A ritmo di jazz Inarrestabile, la Sardegna. Questa stagione vede rimandati super concerti e mega palchi, certo, ma ci saranno le note del jazz a risuonare da nord a sud dell’isola. Sono stati infatti confermati gli otto festival del Sardinia Jazz Network, in sicurezza, con formule adattate alla nuova situazione. Idea sposata anche da Jazz In Sardegna, che per l’estate 2020 sposta il palco nello scenario di vele e mare di Su Siccu a Cagliari, a Riola Sardo, nell’oristanese e all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, nel Sulcis. Tutto allestito in sicurezza anche per Dromos, in provincia di Oristano, con concerti in scenari ricchi di fascino come il borgo di San Giovanni di Sinis a ridosso della chiesa paleocristiana. Si alza il sipario anche per “Ai confini tra Sardegna e jazz”, con concerti dall’alba al tramonto tra piazze e luoghi identitari tra Sant’Anna Arresi e altri centri del Sulcis Iglesiente, e “Musica sulle Bocche” tra Castelsardo e i paesi di Anglona e Gallura. Poi ancora “Nuoro Jazz” e “Nora Jazz” che per il 2020, rinuncia all’antico teatro ma allestisce il palco – sempre con vista sul mare – a ridosso delle antiche rovine dell’area archeologica.
Maria Luisa Carcangiu Bayre, titolare del Convento San Giuseppe di Cagliari
Palazzo Doglio a Cagliari e Forte Village a Santa Margherita di Pula, entrambi della stessa proprietà. Vi sono sinergie che intendete perseguire? «Poter contare sull’esperienza e sul know-how del Forte Village, che negli anni si è affermato a livello internazionale come destinazione esclusiva anche nel segmento Mice, è un gran valore aggiunto per Palazzo Doglio, soprattutto in questo periodo nel quale, come tutte gli hotel, abbiamo dovuto riconcepire il nostro prodotto per garantire i più alti standard di ospitalità, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. A questo, si aggiunge la possibilità di arricchire ulteriormente la nostra offerta con l’unicità dei servizi offerti dal resort, come la spa e il suo circuito per la talassoterapia, l’impareggiabile offerta di ristoranti o le infinite possibilità legate attività per il team building, per fare qualche esempio». Una destinazione, la Sardegna, dalla storia millenaria, con location-icone come il Convento San Giuseppe di Cagliari e fuoriclasse come la sua titolare, Maria Luisa Carcangiu Bayre. Al Convento San Giuseppe entra in scena l’emozione, la perfezione è discreta e gli eventi parlano un linguaggio comune, quello della condivisione. Questo è – parte di – quanto si respira nella sua struttura. Come avviene tutto questo? «Credo sia importante non dimenticare la prima volta di tutte le cose che ci capitano: il primo amore, il primo esame, il primo di tutto. Quelle bollicine che corrono dallo stomaco alla testa, inebriandoci. Per questo, ricordando e agendo di conseguenza, ogni giorno, almeno per un attimo, inciampo in uno sguardo di qualcuno che sente quelle bollicine mentre scopre il nostro mondo, la parte più autentica della nostra anima. E sì, si emoziona». Una location dall’aria confidenziale e al contempo imponente, il Convento San Giuseppe, che
accoglie gli ospiti con un elisir della sua filosofia: “Qui è possibile”. Ci racconta? «“Qui è possibile” è accoglienza, flessibilità, progettualità, passione e generosità. È il potere del desiderio, della seduzione. È il potere dell’emozione». Ovunque, al Convento San Giuseppe, si possono allestire coreografie per gli innumerevoli set della meeting industry. Anche per numeri oltremodo notevoli, per esempio l’evento del settore bancario e che ha visto la partecipazione di 1.300 persone. Entriamo nei dettagli? «Si tratta di un grande evento del mondo bancario, che ha visto le due banche sarde unirsi in un’unica banca. È nata subito una grande empatia con il cliente, molto vicino al mondo agropastorale e il Convento, nella sua lunga storia, è figlio del motto benedettino “ora et labora”. Ed è ai benedettini che si devono i primi orti e le prime coltivazioni, sono stati loro ad adoperarsi e lottare con l’acqua salmastra che proveniva dagli antichi pozzi, gli stessi che ancora oggi sono la nostra fonte per alimentare orti e giardini, prati e frutteti. Abbiamo quindi sposato la nostra storia con quella delle banche, una realtà presente da oltre un secolo su tutto il territorio. Abbiamo impastato il pane con un’emozionante metafora di lieviti e persone e scandito il ritmo lento di un tempo che ancora ci appartiene, anche se dentro la nostra azienda batte un cuore moderno, pulsante e digitale». Assaporare gli eventi. Anche e soprattutto nei momenti conviviali. Il nuovo ristorante Viceversa del Convento San Giuseppe è l’opportunità di vivere veri e propri percorsi degustativi. Approfondiamo? «Viceversa è il nostro laboratorio, l’officina delle idee, il luogo dove chiediamo l’impossibile ai nostri chef, che già lo fanno, continuando a innamorarci del nostro lavoro. Un argomento che ci sta a cuore è l’ottica green del Conven-
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Da sinistra, la seduzione di Cagliari, con i suoi must della città antica e l’innovazione contemporanea; il “muro dell’organo” nelle grotte di Nettuno Sotto, Capo Coda Cavallo, lembo di terra granitica che si estende in un tratto di mare riparato dalla mole di Tavolara
to, un progetto iniziato molto tempo fa e che si concretizza anche in una cucina ecosostenibile, in un impatto sempre meno impattante, in una struttura fatta di mattoni, di fango, paglia e alcune parti di pietra». Tradizione e innovazione. È la filosofia del nuovo Grand Hotel Cannigione. Cinque stelle affacciate sul golfo di Arzachena, nel cuore della Costa Smeralda, un albergo comodamente raggiungibile dall’aeroporto di Olbia. Ce lo presenta Hermann Gatti, il suo general manager. «È un hotel di classe, con uno stile che coniuga eleganza, semplicità e comfort. La nostra filosofia è un’intelligente combinazione tra modernità, innovazione e tradizione, contemporaneità e storia che si fondono nella struttura, terminata nel 2019. La location – la prima a cinque stelle nata a Cannigione – è composta da ristorante e cafè, centro benessere e spa, un’attrezzata sala riunioni, piscina riscaldata con area relax. L’arredamento è ispirato all’antico stile sardo: tessuti,
marmi, graniti e ceramiche richiamano le infinite sfumature della Costa Smeralda, dal turchese del mare al dorato della sabbia. La nostra elegante meeting room Antonio Segni è provvista di luce naturale, ospita fino a novanta persone ed è personalizzabile. Al Grand Hotel Cannigione si vive un nuovo concetto di fitness: le moderne attrezzature cardio di Technogym sono collocate sulla terrazza affacciata sul mare, è possibile richiedere un’area intera e un personal trainer. Rigenerante è la spa, con sauna, bagno turco, doccia emozionale e molteplici trattamenti. Per il Mice sportivo, c’è il campo da tennis poco distante dall’albergo e non mancano camminate o escursioni in bicicletta o a cavallo lungo le spiagge. Il ristorante La Pitrizza della struttura offre piatti tipici sardi in linea con la tradizione, con valorizzazione dei prodotti locali di eccellenza da abbinare con i migliori vini locali. Una vera e propria oasi di pace è la piscina riscaldata, dove ricaricare le energie accompagnati anche da soft drink e signature cocktail».
Hermann Gatti, manager del Grand Hotel Cannigione
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Parola d’ordine, sicurezza Sardegna bella e sicura. Per questo, gli operatori del settore hanno messo in campo tutte le misure necessarie ad accogliere Mice, bleisure e leisure in un concerto di rassicuranti best practice Cala Brandinchi, spiaggia esotica e lussureggiante, conosciuta anche con il nome di “Piccola Tahiti”
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icurezza, innanzitutto. A iniziare dall’arrivo nella destinazione, come sottolinea Renato Branca, il nuovo amministratore delegato di Sogaer Spa «L’aeroporto di Cagliari è il principale scalo aereo sardo e tenerlo sicuro, in
Bella e affidabile Quali, oggi, i nuovi scenari di Cagliari? Ci risponde Alessandro Sorgia, assessore delle attività produttive, turismo e promozione del territorio della città. «È chiaro ed evidente che di questi tempi occorra promuovere il territorio facendo leva sui bassissimi casi di coronavirus nella nostra città e agendo nel modo migliore per consentire ai turisti di venire qui, tranquilli e sicuri, e ai sardi di evitare qualsiasi criticità. Fra i nostri progetti per la ripartenza abbiamo pensato a una ricollocazione degli eventi organizzati e ospitati nella nostra città, ma non solo. Siamo concentrati su come affrontare il mercato in modo deciso: noi dobbiamo per primi impegnarci per “dirigere il mercato e non subirlo”. Per fare questo occorrono iniziative da parte di tutti gli operatori turistici affiancati dall’amministrazione comunale. E si sta lavorando sul fatto che da ricerche eseguite da appositi istituti, durante la prossima estate il sessanta per cento dei turisti italiani, che preferivano le vacanze all’estero, rimarrà entro i confini nazionali e viaggeranno senza un programma definito. La città di Cagliari dovrà essere pronta nella risposta a questa nuova domanda. In un Paese cambiato dal coronavirus, bisogna costruire un programma di “Cagliari sicura”».
perfetta efficienza – con i migliori standard sanitari e di biosicurezza – e accogliente è il nostro obiettivo prioritario. Siamo stati fra i primi in Europa a testare in ambito aeroportuale un nuovo sistema di disinfezione a raggi ultravioletti, peraltro sviluppato da un’azienda sarda, che impieghiamo per sanificare le vaschette portaoggetti e portabagagli utilizzate per i controlli di sicurezza e le sedie a rotelle a disposizione dei passeggeri a mobilità ridotta. Oltre all’incremento delle operazioni di pulizia e sanificazione delle aree aeroportuali, stiamo collaborando con Alitalia per la sanificazione degli aeromobili in sosta notturna presso il nostro aeroporto. In osservanza alle raccomandazioni e alle disposizioni delle autorità sanitarie e aeronautiche, garantiamo il distanziamento sociale, predisponendo barriere protettive per gli operatori e corsie dedicate per lo smistamento dei flussi. E per il 2021 abbiamo in programma una serie di importanti investimenti come la realizzazione di nuove piazzole per velivoli commerciali e privati, nuove porte di imbarco, l’utilizzo sistemi di riconsegna bagagli sempre più moderni e veloci e l’adozione di tecnologie all’avanguardia. Funzionali alla nostra crescita saranno anche la nuova torre di controllo e il nuovo radar, ormai indispensabili. Se ce ne fosse l’esigenza, potremmo anche costruire un secondo terminal passeggeri. Adesso è importante la ripartenza». E nell’alveo della ripresa del mondo degli eventi – con le conseguenti nuove frontiere della sicurezza –, abbiamo raccolto una dichiarazione di Maria Luisa Carcangiu Bayre, titolare del Convento San Giuseppe di Cagliari «Credo che come il nostro corpo ci aiuti a capire quando è il momento di fermarsi a pensare, rivalutare le situazioni e le persone, così come la natura ci ha dato un segno chiaro di come ripensare il nostro lavoro. Una conferma della filosofia della nostra azienda: il rispetto è responsabilità, nei confronti del territorio e dei nostri ospiti. Offriamo spazi storici capienti e autorevoli, giardini ampi che ispirano la costanza del lavoro ma non lo stress, la gioia di fare ma non l’affaticamento dei gesti, una natura che racconta la bellezza. Siamo pronti per eventi green, sostenibili ed empatici, offrendo un grande abbraccio entro le nostre mura per custodire e ospitare il bene più prezioso: tutti voi».
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ercorsi alternativi fra le città e i luoghi raccontati nei libri che hanno fatto la storia della letteratura della destinazione. È la proposta lanciata a giugno dallo scrittore Cristian Mannu, vincitore del premio Calvino con il romanzo “Maria di Isili”. Partenza dal centro dell’isola, ovvero dalla Nuoro del premio Nobel Grazia Deledda e di Salvatore Satta, ma anche del contemporaneo Marcello Fois. Il percorso sale a Sassari “nella città regale e nobile” di Salvatore Mannuzzu e nella vicina Siligo di Gavino Ledda – autore di “Padre padrone” – e poi si sposta a sud, nella Cagliari dei quartieri storici di Milena Agus: Castello, Marina, Villanova e Stampace. E poi l’isola “leggendaria e aspra” di Salvatore Niffoi, quella “poetica e fiabesca” di Mauro Tetti, quella “precisa e avvolgente” di Alessandro De Roma. E anche la Sardegna “nascosta e proiettata altrove” di Nicola Lecca. Infine, quella nuova di Matteo Porru e Angelica Grivel Serra. Una Sardegna da conoscere in tutte le stagioni, per continuare a scrivere il libro della destinazione.
La volontà di approntare nuovi routing, anche e soprattutto open air. E poi i grandi classici, da (ri)scoprire con inedite attenzioni. La Sardegna riparte – anche – dalla voglia di emozionare
L’intrigo dell’inedito Oltre l’immaginazione E dopo le opportunità culturali, scendono in campo quelle sportivo-naturalistiche, sotto l’egida della neonata “Sardegna cicloturismo”, che mira a far conoscere la destinazione su due ruote: ora più che mai, un interessante spunto per percorsi all’insegna di scenografia e sicurezza. E oltre alle località famose del mare e della costa, una Sardegna più discreta, tutta da scoprire. Alcune idee? Sa Buddidorgia, per esempio, luogo incantato con spettacoli naturali creati dalle cascate del rio omonimo: fresche e immense radure, nelle quali l’unico suono è quello dell’acqua che scorre, vitale e indisturbata. Nell’estremo nord, ecco una valle “in miniatura”, costituita da imponenti massi di granito, modellati dalla millenaria forza degli agenti atmosferici. È la Valle della Luna, nella zona occidentale del promontorio di capo Testa, all’interno del territorio di Santa Teresa Gallura. Fra le pareti rocciose, affiorano calette nascoste con un gioco cromatico di acque turchesi e cristalline, in forte contrasto con i colori dorati delle rocce e il verde dell’esuberante macchia mediterranea. E poi la costa Verde, che al tramonto, mentre placa la corsa del libeccio e del maestrale, incendia di vermiglio, ocra e rosa sabbia, dune e scogliere.
Il Pan di Zucchero, nell’insenatura di Masua, piccolo centro minerario della costa iglesiente
Il bello di Cagliari Indiscutibile, l’appeal del capoluogo sardo. E non solo in estate. Ci racconta, infatti, Alessandro Sorgia, assessore al turismo della città: «Siamo fortemente impegnati a fare di Cagliari una destinazione ricercata per tutto l’anno. Già oggi esistono molti degli ingredienti necessari affinché questo accada: clima mite in tutte le stagioni, capacità ricettiva in costante crescita sia sotto il profilo della quantità di posti letto sia sotto quello della qualità dell’ospitalità, trasporti pubblici efficienti, aeroporto a dieci minuti dalla città, qualità della vita e della cucina molto elevate. Occorre senza dubbio concentrare l’attenzione e intensificare i nostri sforzi per favorire sempre di più quelle attività che hanno nel periodo di bassa stagione o di spalla all’alta stagione il loro punto focale. In questo senso sia il turismo congressuale sia quello sportivo rappresentano, certamente, un polo di interesse. Compito di un soggetto pubblico, in questi casi, è creare le infrastrutture e le condizioni che consentano ai privati di operare in serenità. Il comune di Cagliari, anche in questo ambito, sta facendo molto per rendere la città ospitale e molto stanno facendo anche i soggetti privati che sempre più si rivolgono a Cagliari come meta da raggiungere oltre i confini dell’estate. Certo, è inutile che ce lo nascondiamo: la destagionalizzazione di una meta turistica, che per di più si trova in un’isola, non può prescindere da un efficiente sistema di collegamenti territoriali. In questo senso la partita della continuità territoriale o comunque della facilità e dell’accessibilità economica dei collegamenti con l’Italia e l’Europa è vitale per la Cagliari come per l’intera regione».
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na struttura moderna e a pochi passi dal dedalo di vie del cuore antico di Alghero, contraddistinta dal massimo del comfort, da dettagli eleganti e da un continuo restyling che consente alla meeting industry di scoprire sempre qualcosa di nuovo. Per questo 2020, la struttura presenta un refresh che si aggiunge al restyling delle camere e dei corridoi – dal primo al settimo piano – rinnovati nel 2019. Protagoniste, ora, sono le camere dell’ottavo piano: un nuovo look volto a rendere gli ambienti ancor più luminosi, impreziositi da televisioni e smart Tv di ultima generazione.
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Un quattro stelle eco-friendly, dall’ampio ventaglio di spazi congressuali e pleasure, affacciati su Alghero e sulla sua splendida baia
lo sguardo le onde e l’anima di Alghero, soprattutto al tramonto, con la baia e Capocaccia sullo sfondo. Da maggio e sino a settembre il Blau Skybar consente agli ospiti la possibilità di consumare una cena informale e diversa dall’ordinario con una ristorazione di qualità. Veri e propri percorsi del gusto si possono vivere anche nel ristorante Maqù, arricchito di una terrazza-giardino nella quale, durante la bella stagione, è possibile ambientare coffee break, pranzi o cene open air. O godersi un attimo di relax all’aria aperta, tra una sessione di lavoro e l’altra. La grande attenzione all’eccellenza dell’Hotel Catalunya si esprime anche con i continui corsi
di aggiornamento del personale: nel caso di chef, personale di sala e barman, presso la prestigiosa accademia Casa Puddu. Trionfo di tecnologia all’avanguardia, invece, con una connessione wi-fi eccellente in tutta la struttura e nelle cinque sale meeting dell’Hotel Catalunya. Tutte con luce naturale, quattro sono distribuite al piano terra – per un totale di quattrocento posti –, mentre la sala Marina è ubicata al primo piano e accoglie sino a ulteriori quaranta persone. L’Hotel Catalunya è il punto di partenza per una miriade di intriganti percorsi post congress, a iniziare da Alghero – fruibile tutto l’anno –, magari con le biciclette fornite dall’hotel. informazione pubblicitaria
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inamicità, creatività e flessibilità. Sono alcuni fra i tratti distintivi dell’Hotel Regina Margherita, sempre pronto a riservare sorprese ai suoi ospiti, con il fil rouge dell’attenzione ai dettagli. La struttura cagliaritana, attorniata da locali antichi, di tendenza e da negozi griffati, è ubicata nella via che dall’antico quartiere fortificato di Castello scende verso l’elegante passeggiata davanti al porto, un plus che consente alla meeting industry di catturare con lo sguardo il panorama del mare e della città.
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incorniciato da una vista mozzafiato sul Golfo degli Angeli, nell’intrigante capoluogo sardo, sul quale il sole illumina gli eventi in ogni stagione. Il Lido di Cagliari è anche uno dei più grandi stabilimenti in Europa, che in inverno diventa struttura elioterapica e rappresenta un passaporto per la destagionalizzazione con una serie di facility: servizi di ristorazione, bar, un centro per lo shopping, sale congressi e opportunità per organizzare eventi privati. In tempi di attenzione alla sicurezza e al distanziamento sociale, è significativo sottolineare che lo storico Lido cagliaritano – attivo dal 1914 – vanta spazio a volontà. Basti pensare che le sue cabine, di diversa grandezza, sono addirittura mille. Un prologo necessario per sottolineare le innumerevoli opportunità di coreografie per eventi da realizzare in totale serenità nelle molteplici aree della location e con uno staff dedicato, che segue i clienti step by step per eventi personalizzati e studiati nei minimi dettagli.
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de atmosfera inserisce il pilota automatico verso il successo. A questo provvede A’Mare, il ristorante della location – con vista sulla Sella del Diavolo e sulla spiaggia del Poetto – e la sua incantevole terrazza fa da cornice alla sala interna, una vera penthouse proiettata sulle onde. Una cornice d’appeal con accoglienza impeccabile e una ristorazione incentrata sul perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, accostata a una selezione di etichette di pregio, nazionali e sarde. Ovviamente l’arenile si presta a suggestivi cocktail e aperitivi, con la canzone del mare sullo sfondo. informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Perdepera Resort S
orge direttamente sul mare a Marina di Cardedu, sulla costa orientale della Sardegna. Un resort incastonato in una natura rigogliosa, il Perdepera Resort, con la lunghissima spiaggia che giunge a rocce a strapiombo sul mare. Inserita in un contesto ambientale dove la natura è ancora selvaggia e il suo rispetto è una filosofia di vita, la location rappresenta l’indirizzo ideale per la meeting industry che qui trova, oltre a spazi per eventi provvisti di tecnologia di ultima generazione, l’opportunità di vivere la destinazione anche nel suo contesto culturale, storico e con tradizioni secolari.
Business e non solo
Perdepera Resort Località Perd’e Pera Marina di Cardedu 08040 Cardedu (Og) Tel. e fax 0782 24081 – 249003 – 249008 commerciale@perdeperaresort.it www.perdeperaresort.it
XX | luglio 2020
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Ubicato a una quindicina di minuti di macchina da Tortolì Arbatax e a poco più di un’ora da Cagliari, il resort è dotato di una sala congressi con vista sul mare che accoglie sino a duecento persone. Grazie a un sistema di pareti scorrevoli e in base alle esigenze dei meeting, la sala può essere frazionabile in due o tre spazi più raccolti. Nel contesto dell’accommodation, ad accogliere il Mice sono le 147 camere indipendenti – con patio e giardino attrezzati
Un quattro stelle dalla posizione spettacolare, spazi per eventi moderni, gastronomia gourmet e un ampio ventaglio di facility e opportunità post congress
– e immerse nei coloratissimi giardini della struttura, con la junior suite in posizione centralissima a due passi da ristorante, piscina, bar, reception, miniclub e spiaggia. La tipologia di camere Prestige, situate al primo piano del nuovo complesso costruito nel 2018, invece, presentano ambienti raffinati e luminosi, preziose rifiniture, arredi moderni e confortevoli. Al Perdepera Resort il business è un piacere quotidiano da vivere anche e soprattutto nei momenti conviviali, ai quali provvedono i due ristoranti: uno centrale, l’altro sulla spiaggia. Il primo – climatizzato – ha il
plus di una veranda dalla quale pranzare a bordo piscina, il secondo è quinta di cocktail e aperitivi, ed è perfetto anche per cene in riva al mare. E dopo il lavoro, il piacere delle facility della struttura: la spiaggia che prospetta l’azzurro delle onde, il wellness centre – piccola oasi di benessere – e le tre piscine, di cui una con cascata e idromassaggio per rilassarsi al meglio immersi nel verde. Per team building e post congress, infine, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alcuni esempi? Dalle escursioni in barca o via terra passando per lezioni di cucina con i tipici prodotti del territorio. informazione pubblicitaria
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Perché un evento in... Sardegna
scelti per voi
Pullman Timi Ama Sardegna C
inque stelle incastonate nell’area marina protetta Capo Carbonara, all’estrema punta sudorientale della Sardegna. È il Pullman Timi Ama Sardegna, location ideale per qualsiasi tipologia di evento e anche per il tempo leisure della meeting industry grazie alla pluralità di opportunità capitanate dal wellness. La struttura apre la stagione 2020 con un sempre effervescente carnet di novità e riflettori puntati sul piacere del business.
Trionfo del numero venti, al Pullman Timi Ama Sardegna, che quest’anno festeggia il ventesimo compleanno con novità e sorprese per la meeting industry
Refresh your focus: energia ai meeting
Pullman Timi Ama Sardegna Viale dei Ginepri, 3 09049 Villasimius (Ca) Tel. 070 79791 Fax 070 797285 H3040-CG@accor.com www.pullman-timiama-sardegna.com
XXII | luglio 2020
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“Our world is your playground”: questo è il claim degli hotel e resort Pullman, che reinventa il concetto tradizionale di meeting sfumando i confini fra lavoro e svago, performance e benessere personale. Molto spesso la stanchezza del viaggio e le lunghe giornate dedicate agli impegni professionali lasciano il segno e i partecipanti si ritrovano stanchi e distratti. Per la stagione 2020 il Pullman Timi Ama Sardegna propone “Refresh your focus”, un pacchetto benessere pensato proprio per “rinfrescare” mente e palato, promuovendo concentrazione e attenzione durante i meeting aziendali.
Una componente solo apparentemente ludica, perché una mente riposata è terreno fertile per progetti vincenti: ecco, quindi, un apporto “healthy” ai meeting aziendali, durante i quali i partecipanti trovano, oltre al consueto set-up –articolato in penne, block-notes e bottiglie d’acqua –al centro del tavolo innanzitutto un’offerta food & beverage salutare e rinfrescante composta da frutta secca, acque detox, shot di frutta e verdura. A questo si aggiungono il Fidget Kit – pallina anti-stress e Geomag – e il Refresh Kit, che consiste in acqua rinfrescante brumizzata, inalatore aromaterapico e
lip balm. E per una full immersion nel benessere pre o post congress, la struttura invita il Mice nei mille metri quadrati del suo istituto di talassoterapia, Thalassa sea & spa. Il Mice lavora con rinnovata energia, al Pullman Timi Ama Sardegna, che dedica agli eventi quattro sale – per una capienza complessiva sino a 350 persone –, tutte con accesso wi-fi gratuito e possibilità di utilizzare il Connectivity Lounge nel corso dell’evento. Con la regia di un team dedicato, con IT solutions manager ed event manager che coordinano e garantiscono la perfetta riuscita dell’evento. informazione pubblicitaria
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/ SARDINIA / PULLMAN TIMI AMA SARDEGNA
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OUR WORLD IS YOUR PLAYGROUND VIALE DEI GINEPRI 3, 09049 VILLASIMIUS / +39 070 79791
TIMI AMA SARDEGNA
FIERI di essere il primo hotel ad ospitare un evento di oltre 400 persone nel rispetto delle misure di sicurezza covid-19 Con 24 sale riunioni, 3 auditorium e spazi esterni essibili riusciamo a ospitare piccoli e grandi eventi indimenticabili.
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