Meeting e Congressi - Mag Giu 2014

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Rivista mensile - n° 4 maggio-giugno 2014 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

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MAG-GIU | 2014

numero

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Coesione


04 2014

sommario editoriale

cover story congressi medici 9

In Expo we trust

Ecm: contenuti e innovazione

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La tecnologia al servizio dei provider

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HOT TOPICS

Verso il 2016

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meeting comment

Porto Antico di Genova: congressi medici vista mare 78

Fidarsi è bene… – Emanuele Nasti

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Adi Hotels: versatilità a Milano

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Ecm: nuovi trend e opportunità secondo Aim Group 82 event comment E se a Bit2015 il BITter diventasse un ricco cocktail? – Cristina Tasselli

13

inchiesta Expo 2015, una vetrina per il Mice italiano

14

Biglietti e gruppi: dove, come e quando si comprano 20 under the spotlight

Alessandro Rosso Group: healthcare a 360 gradi

84

Mz: due lettere che hanno fatto strada

86

Best Western Palace Hotel: incontrarsi a San Marino

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Vits, la formazione reale

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Kolbe Hotel Rome: un must per il Mice

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Meeting Planner: regista e trait d’union

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8Piu Hotel: convegni all’avanguardia

96

Una Hotel Regina: congressi nel borgo

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Hotel Monte Sarago: modernità con vista

100

Nh Hotel Group: meeting in evoluzione

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Cb della Riviera di Rimini: obiettivo benessere

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Riccione: l’importanza della comunicazione

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cover story eventi all’estero

Basilicata: splendori lucani

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Disegniamo nuove strade

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Travel Trend: dinamico, nuovo, attuale

34

Da prendere al volo

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La favola, lo charme e Monte-Carlo Sbm

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Sava Hotels & Resorts: eventi in prima fila

118

in my opinion

Hilton Garden Inn Matera: amabili convegni lucani 102

stuff it – Massimo Morga

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Zagabria: glamour mediterraneo

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l’altra metà del cielo – Luca Corsi

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India: una scoperta sorprendente

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fuori dai denti – Paolo Missiaja

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web & co. – Riccardo Pistoia

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zanità – Mauro Zaniboni

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04 2014

sommario report

location per eventi 130

Un team building in mezzo minuto blogsurfing Ansia da public speaking? Fortuna che c’è il web

137

La Venaria Reale: nobili suggestioni

168

Otel Varietè: la formula che conquista

170

Gli eventi alla Corte di Arenaro

172

Alla scoperta di nuove emozioni con Chateauform’ 174 incentive resort

mice from amerika

Pullman Timi Ama Sardegna: eventi con stile

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138

Comunicare con lo storytelling

news persone e poltrone

how to 142

Gestire un evento con WordPress

178

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incentive

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Pacific World, lo sbarco in Italia

180

Cto: il Munay Coaching e il momento presente

182

146

news supplier

chains & club Jsh Hotels & Resorts: offerte trasversali

148

Mc Hotels Collection: accoglienza personalizzata

150

hotel

184 NETWORKING notiziari e associazioni

152

Federcongressi

186

Palace Hotel Como: in prima fila sul lago

154

Mpi

188

Cenobio dei Dogi: il buen retiro della riviera

156

Site Italy

190

Excelsior Palace Hotel: il mare in esclusiva

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Gli eventi al Grand Hotel Principe di Piemonte

160

Jazz, vino e cioccolato all’Hotel Giò Wine

162

Best Western Valle di Assisi: il bello della natura

164

Aria di primavera allo Sheraton Diana Majestic

Le novità del Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast 166

Indirizzi

193

speciale Sicilia L’isola del bien vivre

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I NOSTRI PROSSIMI EVENTI FULL CONTACT PCO “SUMMER EDITION” 4-5 Luglio 2014 Unaway Hotel Bologna San Lazzaro - Bologna FULL CONTACT DISCOVER ITALY 19-20 Settembre 2014 Move Hotel - Mogliano Veneto (Tv) FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS 19-20 Settembre 2014 Move Hotel - Mogliano Veneto (Tv) TRAVEL TREND MILANO 2 Ottobre 2014 Nhow Milano FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 Novembre 2014

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4-06-2014

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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it Cap.soc. €93.600 i.v.

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: €5,16 più spese di spedizione DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti DIRETTORE EDITORIALE Marco Garavaglia COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Piera Carlomagno, Teresa Chiodo, Pier Giorgio Cozzi, Luca Corsi, Giulia De Stefano, Stefano Ferri, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Aldo Lo Re, Domenico Matarazzo, Paolo Missiaja, Massimo Morga, Emanuele Nasti, Andrea Paternostro, Riccardo Pistoia, Luciana Francesca Rebonato, Matteo Rocca, Michela Rossi, Simona Zin PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it In copertina - Foody, © Expo 2015 S. p. A. Fotolito e stampa: Prontostampa Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973

Tiratura del presente numero: 11.000 copie

ANNO 42° - N. 4 Maggio-Giugno 2014 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

Ufficio abbonamenti: Anna Esposito Tel. 02.57.31.15.36 – anna.esposito@ediman.it Le pubblicazioni Ediman: • Meeting & Congressi • Guida Meeting e Congressi • International Venues Directory • Annuario di Incentivare • Turismo d’Affari • Guida di Turismo d’Affari Gli eventi Ediman: Travel Trend Milano • Travel Trend Roma • Full Contact Discover Italy • Full Contact Incentive Destinations • Full Contact Exclusive Venues • Full Contact Meeting Planner • Full Contact Pco

Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it

PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Senior Sales Manager & Corporate Clients: Graziella Corbari – graziella.corbari@ediman.it

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ITALIA

SARDEGNA: Pamela Perone Via Baunei, 12 - 09044 Quartucciu (Ca) Cell. 347.05.19.798 pamela.perone@ediman.it

MILANO, ALTO ADIGE, FRIULI VENEZIA GIULIA: Graziella Corbari EDIMAN - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 graziella.corbari@ediman.it MILANO, MANTOVA, EMILIA ROMAGNA, MARCHE: Antonella Madotto EDIMAN - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.49 - Fax 02.55.23.14.86 antonella.madotto@ediman.it MILANO, BERGAMO, BRESCIA, VENETO, TRENTINO: Patrizia Maggi EDIMAN - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 patrizia.maggi@ediman.it MILANO, COMO, CREMONA, LODI, PAVIA, SONDRIO, VARESE, LIGURIA, PIEMONTE, VALLE D’AOSTA: Angela Maspero EDIMAN - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 angela.maspero@ediman.it ROMA, RIETI, VITERBO, ABRUZZO: Mizar sas Fiorella Ferrante Cell. 393.94.38.033 - Tel. 06.98.26.18.64 - Fax: 06.98.26.18.65 fiorella.ferrante@ediman.it Emiliano Palmieri Cell. 338.46.76.920 - Tel. 06.98.26.18.63 - Fax: 06.98.26.18.65 emiliano.palmieri@ediman.it ROMA, FROSINONE, LATINA: Mariaelena Barnaba Via Arezzo, 24 – 00161 Roma Cell. 348.42.84.381 - mariaelena.barnaba@ediman.it TOSCANA, UMBRIA: Guido Zaccagnini Cell. 340.22.68.473 - guido.zaccagnini@ediman.it Vincenzo Morreale Cell. 348.51.06.384 - vincenzo.morreale@ediman.it CAMPANIA: Lina Cappiello Tel. 081.80.73.559 Cell. 339.66.97.612 lina.cappiello@ediman.it BASILICATA, CALABRIA, PUGLIA: Vito Di Savino Cell. 347.78.03.446 vito.disavino@ediman.it SICILIA: Promoservice – Vincenzo Morreale Via Lancia di Brolo, 167 - 90145 Palermo Tel./Fax 091.68.19.344 - Cell. 348.51.06.384 vincenzo.morreale@ediman.it

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editoriale Ediman ha stretto con Expo 2015 una duplice forma di collaborazione, sia sul fronte editoriale, sia su quello degli eventi di comunicazione. Obiettivo: favorire le condizioni necessarie affinché la meeting industry italiana intercetti i buyer stranieri interessati all’Italia nei mesi dell’Esposizione universale

MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

In Expo we trust ome avrete notato, abbiamo dedicato la copertina di questo numero a Expo 2015. Una prima ragione – ma non è l’unica – è che Ediman ha stretto con Expo una duplice forma di collaborazione: da un lato sul fronte editoriale, dall’altro su quello degli eventi di comunicazione.

C

Il punto nodale è, però, ben più rilevante: Expo 2015 è senza dubbio l’evento più atteso di questi ultimi cinque o sei anni, se non altro da noi italiani, perché in esso riponiamo la speranza di una ripresa economica più vigorosa. Una ripresa che per alcuni settori produttivi è decisamente credibile; e fra questi la meeting industry, che legittimamente si aspetta di intercettare la fetta mice di quella torta da sette o otto milioni di visitatori stranieri che verranno in Italia nei mesi dell’Esposizione universale. Perché questo accada davvero, però, occorre che si verifichino almeno due condizioni: la prima è che si chiariscano meglio le opportunità e le operatività mice legate a Expo (sia dal punto di vista della domanda, sia da quello dell’offerta); la seconda è che la comunità mice italiana riesca a promuoversi capillarmente ed efficacemente presso i potenziali buyer stranieri. Dal canto nostro, quindi, ci siamo messi al servizio di Expo e del comparto congressuale italiano con l’obiettivo di favorire il verificarsi di queste due imprescindibili condizioni. E un primo esempio

della nostra collaborazione lo trovate già nelle due interviste di copertina – al direttore generale della divisione gestione evento di Expo, Piero Galli (a pag. 14), e al direttore Tourism&Ticketing, Alessandro Mancini (a pag. 20) –, che finalmente danno risposte certe a moltissime delle domande “pratiche” che frullano nella testa degli operatori italiani. Con lo stesso obiettivo, poi, Ediman ha anche organizzato a Roma (e a breve a Milano) un incontro face to face fra i dirigenti di Expo e la comunità mice del nostro Paese, per illustrare interattivamente le diverse possibilità riservate agli operatori del settore. Last but not least, realizzeremo per la grande domanda mice internazionale “Expo & Italy Mice Guide”, pubblicazione in lingua inglese che distribuiremo in 12mila copie in tutto il mondo. Si tratta dell’unico prodotto di questo genere nel panorama editoriale del nostro settore, che oltre a vantare la diretta collaborazione di Expo 2015, può contare su un partner distributivo d’eccezione come Enit – con le sue 23 sedi nel mondo – e sul patrocinio istituzionale di Federcongressi&eventi. Tutto questo, fondamentalmente, perché in Expo 2015, quale volàno della nostra industria congressuale, noi ci crediamo davvero. E pensiamo anche voi.

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HOT TOPICS TOPICS HOT meeting comment

Fidarsi è bene… li effetti disastrosi della tendenza molto italiana di scariG care sui fornitori i disagi provocati dai ritardi nei pagamenti dei clienti, sono noti. È stata definita – proprio su questo giornale – una pratica “odiosa”, aggettivo difficile da confutare. Sarebbe però un errore mettere tutti sullo stesso piano; per molti è una scelta obbligata. La contrazione del credito bancario e la riduzione dei fatturati, hanno prosciugato le scorte finanziarie delle imprese, cui non sono rimasti grandi capitali da utilizzare a sostegno della propria etica. La Ue ha recentemente ufficializzato un dato già abbondantemente percepito dalle nostre imprese. Il nostro sistema giudiziario impiega in media seicento (600!) giorni per pronunciarsi sulle cause civili e commerciali in primo grado. Dunque, per un creditore, meglio attendere i tempi del debitore che della Giustizia. Un’inversione di tendenza del fenomeno è urgente, perché la ripresa economica potrebbe portare con sé un aumento delle esposizioni finanziarie. Il rischio di affogare a pochi metri dalla riva è concreto. Il sistema saprà autoregolamentarsi? Credo di sì: i maggiori ricavi, consentiranno alle aziende di selezionare i clienti, i quali

Il circolo vizioso dei “pagherò”, che spesso si avvita su se stesso scriteriatamente, potrebbe vanificare gli effetti della tanto attesa ripresa. Occorre, quindi, autoregolamentarsi per tempo, dando un nuovo senso al concetto di fiducia dovranno rispettare i patti, per essere serviti. Decidere se concedere credito tornerà a essere una questione di fiducia, non più una condicio sine qua non per poter lavorare. Sarà bene che anche la “meeting industry” si adegui al trend, magari anticipandolo. Qui ormai la fiducia non si sa più cosa sia. Le agenzie non accettano di pagare in anticipo il 100 per cento dei servizi, perché trattasi di prassi obsoleta, anacronistica e ingiusta; si lamenta una scarsa tutela del cliente che pagando tutto in anticipo, perde potere negoziale nei confronti del fornitore. Una posizione scomoda, nell’eventualità d’imprevisti da gestire in itinere. Le Dmc, già indebolite da una necessaria riduzione delle marginalità, sanno che accordare al cliente un credito, anche solo del 10 per cento, significa esporre tutto il proprio guadagno alla mercé di giudizi sulla qualità dei servizi offerti, che spesso sono soggettivi,

quindi difficili da confutare. Due posizioni opposte, eppure almeno all’apparenza, entrambe ragionevoli e sensate. A quale delle due dare ragione? Cominciamo dal mettere regole dove non ce ne sono e a rispettare quelle che sono già scritte; trovare il tempo di leggerle con attenzione e decidere in libertà se accettarle, in fase di preventivazione e seguirle durante e dopo l’evento. Ciò che è indeterminato, espone le parti a lite quasi certa. Gli imprevisti e le richieste dell’ultimo minuto durante gli incentive e i congressi non sono rari. Basta prevedere le regole d’ingaggio per anticipare i problemi. E poi, ma questo è più una responsabilità del Legislatore, impedire a chi chiude e apre aziende come fossero finestre, di proseguire in modo scellerato e criminale a prendersi gioco dei propri creditori. Così la fiducia tornerà a essere un optional che regola rapporti personali, e non più una voce del capitolato d’acquisto.

EMANUELE NASTI General Manager Htms International enasti@htmsinternational.com

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29-05-2014

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HOT TOPICS TOPICS HOT event comment

E se a Bit2015 il BITter diventasse un ricco cocktail? stata occasione di stimolo a continuare sulla strada già Èintrapresa, prima ancora che di rammarico, leggere sullo scorso numero l’intervento “Pensiero BITter”, in cui il responsabile Comunicazione & Eventi di Vorwerk Folletto, Luca Corsi, riferiva del disguido di cui è stato oggetto a Bit2014 (su MC marzo 2014). Per capire perché “stimolo”, andiamo con ordine. Il dottor Corsi ha descritto come si sia visto negare la registrazione come buyer con la motivazione che “l’attività svolta non è attinente al settore turistico”, mentre nella sua posizione – obiettava – è responsabile tra le altre cose degli incentive travel per uno tra i maggiori big spender del settore. Non posso che essere d’accordo con lui. E così il mio team. Il 2014 è stato un’edizione di transizione per Bit. Il mondo del turismo sta vivendo cambiamenti rapidissimi – mercati emergenti, nuove nicchie, tecnologie innovative, la ridefinizione del ruolo del nostro Paese nel quadro mondiale – e le fiere di settore devono rispondere con altrettanta rapidità. Bit2014 è stato un “laboratorio” in cui abbiamo sperimentato una serie di soluzioni in vista della Bit di domani. Soluzioni che hanno tra l’altro riscosso l’apprezzamento degli operatori che hanno parlato, quasi unanimemente e mutatis mutandis, di “ritorno alla Bit dei tempi d’oro”.

Una selezione la più accurata possibile dei buyer, oltre a essere da sempre uno dei nostri fiori all’occhiello, era uno dei motori di questo viaggio verso il futuro. Ed ecco svelato l’arcano: spinto dall’impegno a effettuare la selezione più accurata (come lo stesso Corsi intuisce nel suo articolo), in una situazione in cui venivano attuate per la prima volta soluzioni innovative, il nostro team ha finito per essere “più realista del re”e negare un accredito che, oggettivamente, doveva essere concesso. La grande attenzione a tutti i nostri stakeholder, infatti, è uno dei tratti distintivi non solo di Bit, ma di tutte le manifestazioni di Fiera Milano, come confermano gli altissimi indici di soddisfazione registrati nelle survey condotte durante le fiere. Una cosa, quindi, posso già dirla con certezza: una mancata risposta non corrisponde assolutamente ai nostri standard abituali. Fin qui per quanto riguarda il rammarico. E veniamo ora allo stimolo: siamo perfettamente d’accordo con il dottor Corsi quando sostiene che il mondo del turismo è ormai attraversato da tanti altri comparti che si contaminano per generare nuove opportunità di business. E siamo d’accordo non a parole, ma con i fatti. Il nuovo concept di Bit2015, presentato il 16 aprile scorso, va proprio in questa direzione: per

Bit2015 mixerà comparti diversi ma affini – Mice, leisure e luxury – per un risultato dall’inconfondibile sapore di business, con un’ancor più accurata selezione di buyer prima nel settore, Bit rivoluziona la tradizionale suddivisione geografica delle fiere del turismo per definire un nuovo standard basato sulle categorie merceologiche. Che, riunite sotto uno stesso tetto, coniugheranno la verticalità degli eventi di nicchia con l’ampiezza di visione che in Italia solo una grande fiera come Bit può dare. Proprio il Mice, insieme con il Leisure e il Luxury, sarà uno dei segmenti su cui punteremo in modo particolare, anche con un’area dedicata. Ecco perché ho voluto cogliere nel rilievo di Luca Corsi soprattutto una conferma che con Bit2015 stiamo andando nella direzione giusta, la direzione che ci chiedono gli operatori. Mi perdonerà il dottor Corsi se, per sintetizzare questo concetto, mi sono permessa di giocare con il brillante calembour con cui ha espresso la sua “amarezza”nel titolo, trasformando il suo BITter in un ricco cocktail che, a Bit2015, mixerà comparti diversi ma affini per un risultato dall’inconfondibile sapore di business. Un sapore che invito fin d’ora il dottor Corsi a venire ad “assaggiare”. Naturalmente come buyer.

CRISTINA TASSELLI Direttore Bit Milano bit.fieramilano.it bit@fieramilano.it

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HOT TOPICS inchiesta

expo 2015

Expo 2015, una vetrina per il Mice italiano MARCO GARAVAGLIA

L’Esposizione Universale di Milano rappresenta un’immensa opportunità per il nostro Paese, anche per le ricadute positive che avrà sulla meeting industry italiana. Un’opportunità che dobbiamo cogliere senza indugi. Ne abbiamo parlato con il direttore generale di Expo 2015, Piero Galli

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ra un anno esatto, Milano inaugurerà l’Esposizione Universale che ogni cinF que anni riunisce in un unico luogo tutti i Paesi del mondo, per confrontarsi su un tema specifico. Familiarmente, ormai, lo chiamiamo tutti di Expo 2015, lo attendiamo con crescente trepidazione fin dal marzo del 2008 (quando Milano se n’è aggiudicata l’organizzazione prevalendo sulla “rivale” Smirne) e nutriamo – verbo


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scelto ad hoc – grandissime aspettative sulle ricadute positive che avrà per il nostro Paese. Il tema dell’Esposizione è, per l’appunto, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Si svolgerà dall’1 maggio al 31 ottobre e vi parteciperanno ben 147 Paesi, che si cimenteranno con tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo

a quello dell’educazione alimentare. Ma è sul fronte dei visitatori che i numeri diventano impressionanti: a Milano, nei sei mesi della manifestazione, sono attesi ben 20 milioni di turisti, di cui 12-14 milioni italiani e 6-8 milioni stranieri. È chiaro quindi che la vera eredità dell’Expo sarà l’impatto sul turismo italiano presente e futuro, meeting industry compresa. Ecco perché occorre essere preparati a cogliere questa occasione irripetibile per farne tesoro. Non soltanto in termini di esperienza, ma anche per riportare in positivo un trend economico che negli ultimi anni ha subito una flessione significativa. Di questo e di molto altro ne abbiamo parlato con Piero Galli, direttore generale Divisione gestione evento di Expo 2015, che in virtù anche della collaborazione fra Expo ed Ediman per il segmento Mice, ci ha rilasciato un’intervista dedicata.

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Piero Galli, direttore generale Divisione gestione evento di Expo 2015. È lui il deus ex machina dell’Esposizione Universale di Milano e di tutte le attività di promozione di questo complessissimo evento

Dottor Galli, cominciamo dal sito espositivo di Expo 2015. Costruire un’area come questa significa costruire di fatto una città. Fa una certa impressione anche solo immaginarlo, e invece voi lo state facendo davvero… Qual è stato il momento più dif-

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“EXPO & ITALY MICE GUIDE”, L’OFFERTA CONGRESSUALE E INCENTIVE ITALIANA NELL’ANNO DI EXPO Come abbiamo detto, Expo 2015 sarà per l’Italia il motore principale dell’incoming di eventi corporate e associativi dall’estero. Per questo motivo Ediman sta realizzando una pubblicazione – l’unica del panorama editoriale di settore – che stimolerà e guiderà le aziende e le associazioni di tutto il mondo a organizzare i propri eventi nel nostro Paese in occasione dell’Esposizione Universale “Expo & Italy Mice Guide”, la guida internazionale all’offerta congressuale e incentive italiana nell’anno di Expo, sarà realizzata in partnership con Expo 2015, che ha voluto diventare parte di questo progetto per il suo valore promozionale, contribuendo editorialmente alla sua realizzazione con contenuti esclusivi e utili ai meeting planner internazionali.

Qui sotto, il sito espositivo di Expo 2015 a colpo d’occhio. Si tratta di un’area di circa un milione di metri quadrati, circondata da un canale d’acqua, che si sviluppa lungo due assi: sul Decumano si affacciano i padiglioni dei Paesi Partecipanti, mentre il Cardo è dedicato alla partecipazione dell’Italia

A Expo 2015 si affiancano anche le due più importanti istituzioni del settore con supporti operativi e di immagine: Enit (che sarà partner di Ediman nella diffusione della guida, garantendo con le sue 23 sedi all’estero, la distribuzione alle proprie mailing list di event planner di tutti i Paesi più importanti per l’incoming congressuale italiano) e Federcongressi&eventi (che ha dato a “Expo & Italy Mice Guide” il proprio Patrocinio a riconoscimento della forte valenza promozionale della pubblicazione per l’offerta congressuale italiana verso il mercato internazionale). Tutti i dettagli sui contenuti e sulla distribuzione della pubblicazione si trovano all’indirizzo: www.mconline.it/EXPO_ItalyMice Guide.pdf ficile di quest’opera titanica? «L’Esposizione Universale è un appuntamento di grande complessità organizzativa. È necessario un buon progetto e bisogna lavorare tutti insieme e strutturarsi in modo da poterlo realizzare in ogni sua parte. Serve ottenere l’adesione dei Paesi – che sono i protagonisti. Ad oggi siamo a quota 147 partecipanti ufficiali; serve quindi un’area da attrezzare per ospitare i padiglioni che questi costruiranno, serve progettare le infrastrutture tecnologiche che devono alimentare e far vivere quella che sarà una Digital Smart City. Ed è necessario raccontare il tema in modo coinvolgente e accattivante, facendo in modo che tutti i visitatori, senza distinzione di età, sesso, provenienza, possano vivere un’esperienza unica, allo stesso tempo divertente ed educativa». Com’è strutturata in dettaglio questa “cittadella dell’alimentazione”? «Il sito espositivo si estende su un’area di circa un milione di metri quadrati. È circondato da un canale d’acqua e si sviluppa lungo due assi: sul Decumano si affacciano i padiglioni dei Paesi Partecipanti, mentre il Cardo è dedicato alla partecipazione dell’Italia. Il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” sarà il protagonista in ogni momento della visita. A parlarne, declinandolo in maniera inedita e valorizzando competenze ed eccellenze agroalimentari, non saranno solo i partecipanti ufficiali


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toccheranno questi valori nelle giornate di festa o nel weekend, quando si ha più tempo da dedicare alla visita rispetto ai giorni lavorativi e quando nel sito si terranno eventi speciali, come concerti o esibizioni di artisti internazionali». Come contate di raggiungere (e di conseguenza di attirare in Italia) un così alto numero di potenziali visitatori provenienti da tutto il mondo? «Dei 20 milioni di visitatori attesi, 6-8 milioni arriveranno dall’estero. Si tratta di una stima importante che contiamo di raggiungere attraverso le reti istituzionali dei Paesi che partecipano e delle nostre ambasciate all’estero. E soprattutto promuovendo l’evento presso i principali Tour Operator mondiali. Grazie alla proficua collaborazione che abbiamo instaurato con Enit, Expo Milano 2015 ha partecipato alle più importanti fiere internazionali del turismo – Wtm di Londra, Itb di Berlino, Mitt di Mosca – e sta intessendo ottime relazioni con agenzie e operatori stranieri, in modo che possano inserire la visita ad Expo Milano 2015 come tappa “regina” nei viaggi turistici organizzati in Italia il prossimo anno.

nei loro spazi, ma allestiremo anche alcune Aree tematiche – Padiglione Zero, Future Food District, Children Park e Parco della Biodiversità – e nove Cluster, in cui i Paesi saranno raggruppati in base alla comune produzione di alcune tipologie di alimenti – caffè, riso, cacao, spezie, cereali e tuberi, frutta e legumi – o allo sviluppo di specifiche tematiche – alimentazione e nutrizione nelle zone aride; bio-mediterraneo; isole, mare, cibo». Expo 2015 ospiterà circa 20 milioni di visitatori, di cui oltre sei milioni di provenienza internazionale. Quali si stima che saranno i momenti di maggiore affluenza e di quante presenze giornaliere stiamo parlando? «Secondo le nostre stime, in media saranno 150mila le persone che visiteranno ogni giorno l’Esposizione Universale. Sono però previste giornate di “picco”, con circa 240mila visitatori. Si

Al centro della pagina, il “Palazzo Italia”, uno dei due spazi che costituiscono il Padiglione che rappresenterà la nostra Nazione all’Expo 2015. Sarà il cuore simbolico dell’intero progetto, destinato a rimanere anche nel post-Expo, essendo uno degli edifici permanenti del Sito che ospiterà l’Esposizione universale del 2015

E sul fronte del mercato Mice con quali iniziative state procedendo? «Anche in questo caso stiamo promuovendo l’evento attraverso tutti i canali possibili. Fra questi vi è anche una collaborazione con Ediman, nata proprio per raggiungere sia il mercato congressuale italiano, sia quello Mice internazionale. In Italia, nello specifico, stiamo partecipando a incontri organizzati da Ediman per presentare Expo 2015 agli stakeholder congressuali nazionali; mentre per la meeting industry internazionale è in fase di realizzazione una guida all’Expo, in lingua inglese, dedicata ai planner interessati a fare dell’Italia la meta dei propri eventi nei mesi dell’Esposizione Universale». Passiamo a qualcosa di pratico: i biglietti. La macchina-Expo potrebbe generare un business turistico da 5 miliardi di euro. Il punto, però, è mettere il mondo nelle condizioni di acquistare i ticket. Come? «Lascio al nostro direttore Tourism&Ticketing, Alessandro Mancini, spiegare nel dettaglio la nostra strategia ticketing e le modalità per poter acquistare il biglietto di ingresso (l’intervista la trovate nel prossimo articolo, ndr). Dico solo che siamo ancora aperti al dialogo con importanti tour operators e distributori interessati a diventare Authorized Ticket Reseller». L’altro punto nodale è quello dell’accoglienza, una sfida ancora più ardua. Dal rilascio

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dei segnali positivi. Per raggiungere l’obiettivo che ci siamo proposti è necessario lavorare insieme alle istituzioni in modo da poter richiamare l’attenzione dei Governi di tutti i Paesi del mondo su questi temi che meritano di essere trattati con un’azione di concerto e condivisa». E dalla città di Milano, dentro e fuori Expo, che cosa vi aspettate esattamente? «Da Milano ci aspettiamo accoglienza. È la città che ospita l’evento, rappresenterà il nostro Paese, sarà la prima tappa di un viaggio attraverso le Regioni e i centri che costituiscono il patrimonio culturale della penisola. Milano è consapevole del ruolo di responsabilità che una manifestazione di questo genere le ha conferito e si sta preparando nel modo migliore: potenziando l’offerta culturale e di intrattenimento. Saranno allestite importanti mostre, come quella di Leonardo a Palazzo Reale, il Teatro alla Scala sarà aperto ogni giorno e saranno inaugurati nuovi spazi espositivi. Si animerà dentro e fuori il sito espositivo. Per far vivere l’emozione dell’evento anche in città una delle Aree Tematiche – Art&Food – sarà ospitata alla Triennale. E a dare il benvenuto ai turisti, in via Beltrami, proprio davanti piazza Castello, ci sarà Expo Gate, il primo infopoint dell’Esposizione Universale, porta di ingresso verso i temi e le sfide lanciate da questo evento». Sul fronte delle imprese private, invece, un argomento spinoso è quello ospitalità alberghiera: si dice che i prezzi delle camere potrebbero tendere a un rialzo incontrollato. Lei che opinione si è fatto? «L’Expo è un evento universale, cioè rivolto a tutti e deve poter essere accessibile a tutti, a chi ha disponibilità così come a chi ha meno mezzi. Bisogna che le strutture si organizzino con un’offerta adeguata alla possibilità delle differenti tipologie di visitatori in arrivo in città e consentendo quindi a tutti di poter vivere una buona esperienza anche di accoglienza a un costo equilibrato».

Un esempio dell’architettura avveniristica che caratterizzerà i padiglioni dedicati ai 147 Paesi attesi a Expo 2015. Nel rendering il padiglione degli Emirati Arabi

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dei visti per i visitatori di determinati Paesi (come la Cina), alla mancanza di voli diretti su Milano, i nodi da sciogliere sono ancora molti. Come vi aspettate che l’Italia si organizzi da qui a un anno per essere di supporto a Expo nel vincere questa sfida? «L’ammodernamento dello scalo di Malpensa presentato qualche mese fa e l’apertura di un nuovo centro di rilascio visti a Pechino sono senza dubbio

Novembre 2015: l’Esposizione Universale è finita. Cosa resterà di questa “nuova città” che state costruendo, dopo la fine dell’evento? «Resterà un’area ben infrastrutturata dal punto di vista tecnologico e di quello dei servizi di urbanizzazione. Uno spazio pronto ad accogliere e ad adattarsi a nuove funzioni ed esigenze che la politica e il territorio decideranno di affrontare. E resterà quel patrimonio di conoscenze che oltre 100 Paesi avranno condiviso tra loro e messo a disposizione dei visitatori per affrontare in modo più consapevole le sfide legate all’alimentazione che il mondo di oggi impone».


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Biglietti e gruppi: dove, come e quando si comprano Un Call Centre diretto gestito da Expo, una fitta rete di rivenditori ufficiali in tutta Italia e un prezzo ridotto per chi compra ticket “a data fissa”. Sono queste le principali strategie di vendita studiate dal direttore Tourism&Ticketing, Alessandro Mancini MARCO GARAVAGLIA

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365 giorni dall’apertura di Expo 2015, fissata per l’1 maggio 2015, la macA china organizzativa che consentirà a chi lo desidera di assicurarsi un posto all’Esposizione Universale si è messa in moto. E così, il 10 maggio scorso è stato inaugurato l’Expo Gate, un “doppio edificio” trasparente situato nel cuore di Milano, tra il Castello Sforzesco e via Dante, che ha l’obiettivo di offrire al pubblico


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una “porta di accesso” al mondo, all’atmosfera e ai contenuti di Expo. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, per l’esattezza in via Beltrami, l’Expo Gate è una vera e propria agorà dedicata a Expo 2015, che oltre a offrire un “Info and Ticket Point” – presso il quale ricevere informazioni sulla manifestazione e comprare i biglietti in anticipo, in aggiunta alla rete di Ticket Reseller autorizzati disponibili in tutta Italia –, ospita anche un palinsesto di eventi multidisciplinari che si prolungheranno nel tempo, fino alla fatidica data di apertura dell’Esposizione. MA QUANTO MI COSTI? Tornando ai biglietti, come si sa da tempo, il prezzo pieno per un ticket d’ingresso sarà di 39 euro. Ma considerando le numerose riduzioni e offerte studiate sia per il pubblico, sia per i gruppi (mercato Mice incluso) è stato ipotizzato che il prezzo medio di un biglietto si assesterà intorno ai 22 euro a persona. Per saperne di più proprio sul comparto congressuale, abbiamo intervistato il direttore Tourism&Ticketing di Expo Milano 2015, Alessandro Macini.

Alessandro Macini, direttore Tourism&Ticketing di Expo 2015, ovvero l’artefice delle differenti strategie di vendita dei biglietti di ingresso all’Esposizione Universale, compresi i canali dedicati agli operatori Mice

Dottor Mancini, entriamo subito nel vivo della questione: i biglietti per il mondo degli eventi. Dove si comprano e a quali tariffe? «È in via di definizione una piattaforma di “event booking” che si occuperà di gestire la prenotazione e l’acquisto dei biglietti per partecipare agli eventi ospitati all’interno del sito espositivo. L’acquisto o la prenotazione di questi eventi sarà anche in bundling con l’acquisto dei biglietti di ingresso. E poi ci sarà, naturalmente, anche una fitta rete di Authorized Ticket Reseller». Quali sono i requisiti per diventare reseller ufficiale di Expo 2015? «Occorre garantire un minimo di 150.000 euro in biglietti rivenduti alla fine dell’evento. Proponendo la propria candidatura, quindi, occorre presentare il piano marketing con il quale si pensa di sfruttare la leva ticketing per il proprio mercato di riferimento. In home page su www.expo2015.org vi è il link alla pagina che spiega tutti i requisiti in dettaglio». Facciamo un caso pratico. Supponiamo che un’agenzia di organizzazione congressuale voglia acquistare un tot di biglietti

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UN MILIARDO DI EURO ALLA MEETING INDUSTRY

Quanto varrà Expo 2015 in soldoni? Secondo una ricerca dell’Università Bocconi, il suo impatto sull’Italia, tra il 2012 e il 2020, sarà di 25 miliardi di euro di produzione aggiuntiva e 200mila persone occupate collegate direttamente o indirettamente. Il che, al netto di costi e tasse, equivale a un valore aggiunto dell’indotto – sempre tra il 2012 e il 2020 – di oltre 10 miliardi di euro. Fino a qui nulla di nuovo: sono cifre note da tempo. Meno sbandierate, invece, sono le previsioni di ricaduta sul nostro comparto, che pure beneficerà di ingenti investimenti. E infatti, secondo AstraRicerche (società di indagini di mercato che fa capo a Enrico Finzi), l’Expo

avrà un notevole impatto sugli investimenti in communication by events, riportando in positivo il trend del comparto, con una previsione di poco inferiore a un miliardo di euro. In termini di previsioni, per capirci, il 22 per cento dei big spender intervistati da Astra Ricerche è sicuro di realizzare almeno un evento in occasione di Expo 2015. Cifre che concordano con la ricerca dell’Università Bocconi, la quale considera un tasso di crescita del comparto congressuale del 10 per cento l’anno, per un incremento di 192mila congressisti, pari a 375 milioni di euro. La produzione attivata sarebbe quindi di oltre un miliardo anche secondo le stime bocconiane. (diciamo 500) per un’azienda cliente. Come deve muoversi? «Le opzioni sono due: la prima, si rivolge direttamente a Expo 2015 (o a un suo rivenditore ufficiale) e acquista 500 biglietti dal Call Centre di Expo (oppure tramite il canale del rivenditore ufficiale). In questo modo compra i biglietti come un acquirente qualsiasi. La seconda, alternativa “inside”, può diventare subdistributore di un rivenditore ufficiale e definire con questi le condizioni commerciali (commissioni) che spettano per essere un distributore di biglietti. Lo stesso ovviamente vale per le aziende private che intendano organizzare il proprio evento in autonomia: anche per loro vale questo stesso meccanismo».

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Sono previste pacchetti “volo+ingresso Expo” o “treno+ingresso Expo”, di cui possano avvalersi anche gli operatori del mercato Mice? «Expo 2015 non vende né predispone pacchetti di questo genere. Sicuramente, però, i tour operator rivenditori ufficiali di Expo Milano 2015 proporranno soluzioni che rispondono a queste caratteristiche. Per comodità dei vostri lettori e di tutti coloro interessati, la lista dei rivenditori ufficiali e i loro sub-distributors sarà pubblicata sul sito www.expo2105.org nella sezione dedicata alla rivendita autorizzata». Esistono altri pacchetti d’acquisto che possono essere interessanti per le aziende? «Certamente, ma non venduti direttamente dalla società Expo 2015. Saranno i rivenditori a farlo, ognuno per il proprio mercato di riferimento». Ultima domanda: la durata della visita o il giorno prescelto sono variabili che incidono sui prezzi? «Sì. Il giorno prescelto costituisce una variabile che Expo 2015 “premia” in termini di prezzo. Ovvero, per chi acquista un biglietto a data fissa, il costo del biglietto


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è inferiore rispetto al costo della stessa tipologia di biglietto, ma a data aperta, quando vi è la comodità di scegliere il giorno per recarsi al sito espositivo». UN COMPENDIO PER L’EVENT PLANNER Riassumendo, per l’acquisto dei biglietti d’ingresso, Expo 2015 metterà a disposizione della domanda Mice un Call Centre interno, che si sommerà alla rete di Authorized Ticket Reseller presente in tutta Italia. A ciò si aggiunge la possibilità di diventare sub-distributori di un rivenditore ufficiale e definire con questi le commissioni sui ticket venduti. Ma esiste anche l’opzione “event booking”, una piattaforma che gestirà la prenotazione e l’acquisto dei biglietti degli eventi che si svolgeranno all’interno del sito espositivo. Acquistando i ticket specifici di un evento, sarà possibile acquistare in bundling anche i biglietti di ingresso a Expo 2015.

Infine, merita molta attenzione da parte del settore Mice la strategia di discriminazione del prezzo elaborata da Expo 2015, che fa un netto distinguo fra date aperte (con biglietti più cari) e date fisse (con biglietti a prezzo ridotto). Si tratta di una politica di prezzi che dovrebbe costituire un vantaggio proprio per gli organizzatori congressuali: un evento aziendale si pianifica con molto anticipo, stabilendo a priori date certe, il che si traduce in un notevole risparmio nell’acquisto di ticket “chiusi” per Expo 2015.

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Qui sopra e sotto a sinistra due immagini dell’Expo Gate, il “doppio edificio” trasparente situato nel cuore di Milano, tra il Castello Sforzesco e via Dante, che ha l’obiettivo di offrire al pubblico una “porta di accesso” al mondo, all’atmosfera e ai contenuti di Expo 2015

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Meeting in evoluzione Riferimento Mice consolidato per l’eccellenza del servizio e l’attenzione verso il cliente, NH Hotel Group continua l’evoluzione con una serie di novità pensate per il settore ELISA FERRO

H Hotel Group è un punto riferimento nel segmento Mice a livello internazioN nale per la riconosciuta eccellenza del servizio e per l’attenzione rivolta al cliente. La compagnia si colloca al terzo posto nel business delle catene alberghiere europee e gestisce quasi quattrocento hotel con circa sessantamila camere e 2.500 sale meeting in 28 Paesi tra Europa, America e Africa, comprendendo destinazioni top come Berlino, Madrid, Amsterdam, Bruxelles, Buenos Aires, Londra, Roma, Vienna, Bogotà, Città del Messico, Barcellona, Francoforte e New York. Con cinquanta alberghi, più di ottomila camere e circa 450 sale meeting in 25 diverse città, la branch italiana di NH Hotel Group è a sua volta tra le catene leader sul mercato nazionale con strutture quattro e cinque stelle in grado di soddisfare le esi-

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genze della clientela sia business sia leisure. Gli hotel NH, del resto, offrono soluzioni che si adattano al modo in cui gli ospiti lavorano e interagiscono per rendere memorabile l’esperienza, superare le aspettative e farli sentire speciali. Per raggiungere questo traguardo la compagnia ha deciso di riorganizzare il portfolio di hotel all’interno di una nuova “brand architecture” (si veda il box), che si pone l’obiettivo di rispondere nel modo migliore alle esigenze di tutti i clienti, ma con un occhio di riguardo verso quelli che vogliono organizzare meeting, incentive, conferenze ed eventi in una struttura NH. IL SEGRETO DEL SUCCESSO NH Hotel Group sa che per mantenere la leadership nel segmento Mice è necessario un continuo processo di innovazione e per questo ha sviluppato una nuova “Mice Experience” che è stata presentata in dettaglio durante Imex 2014 e che mette al primo posto la soddisfazione del cliente e delle sue esigenze,


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Numeri importanti per la branch italiana di NH Hotel Group, che offre al Mice cinquanta alberghi, per un totale di oltre ottomila camere e 450 sale meeting

offrendo un servizio specializzato e unico. Così, garantire il giusto valore al servizio richiesto, accessibilità e location strategiche nelle principali destinazioni Mice, una vasta disponibilità di sale meeting, un servizio di food&beverage personalizzato e salutare, massima flessibilità nel comprendere le esigenze e anticipare le richieste, velocità nella risposta, servizi specializzati attraverso l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, come wi-fi a banda larga ed ecoefficienza, sono solo alcuni dei punti chiave della nuova “Mice Experience”, in grado di rendere indimenticabile l’evento organizzato in un hotel NH. Il gruppo, infine, guarda con attenzione alla propria espansione, aprendo nuove strutture sul territorio nazionale, come a Venezia, Torino e Parma. Il nuovo NH Parma in particolare – che prevederà un’opening promozionale proprio per il Mice – è strategicamente situato a breve distanza dal centro storico e comodamente posizionato rispetto ai principali mezzi di trasporto, arterie di accesso alla città e all’aeroporto internazionale; l’hotel è un edificio di sette piani e 120 camere dal design innovativo, nel nuovo complesso architettonico che comprende la rinnovata stazione ferroviaria. In grado di offrire il massimo comfort sia per soggiorni di lavoro sia di piacere, NH Parma dispone di otto sale meeting con capienza modulabile fino a 255 persone,

tutte dotate di moderne attrezzature e illuminate da luce naturale, ideali per ogni tipo di evento. Ristorante, bar e sala fitness completano i servizi offerti dalla struttura. Un’esperienza unica ed esclusiva rende un evento Mice indimenticabile. Una location strategica in una città facilmente raggiungibile è un must per organizzarlo. E un servizio disegnato sulle esigenze degli ospiti contraddistingue NH Hotel Group. indirizzi a fine rivista

I MAGNIFICI QUATTRO DI NH

Con la riorganizzazione del portfolio delle sue strutture in Italia e nel mondo, NH Hotel Group si articola ora nei seguenti quattro brand internazionali: ¢ NH Collection: premium hotel, ubicati nelle principali città d’Europa e in America, che puntano a sorprendere gli ospiti superando le loro aspettative. ¢ NH Hotels: urban hotel a quattro stelle confortevoli e funzionali, per clienti business e leisure che ricercano la migliore

location e i migliori servizi, che soddisfino le loro esigenze, ma allo stesso tempo a tariffe accessibili. ¢ nhow: unconventional hotel di design, attualmente presenti a Milano, Berlino e Rotterdam, ognuno con una personalità unica, disegnati da prestigiosi architetti e interior designer, per rendere esclusivo qualunque evento. ¢ Hesperia Resorts: per soggiorni leisure e incentive in località di pregio.

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Palacongressi di Rimini Sale meeting: 39 | Capienza sala maggiore: 4.700 | Capienza sala minore: 20 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 11.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: oltre 5.000 | Pranzo seduti: 3.500 | Possibilità organizzazione post congress

Obiettivo benessere È dedicato al wellness il nuovo progetto di Convention Bureau della Riviera di Rimini, con cui il Palacongressi coniuga eventi e benessere con programmi specifici ALESSANDRA BOIARDI

ono l’inventiva e la continua ricerca di innovazione alcuni dei tratti distintivi S di Rimini, una delle destinazioni più amate a livello internazionale anche per le sue proposte sempre all’avanguardia in materia di accoglienza turistica. Non è da meno l’offerta dedicata al Mice, che di recente si è arricchita, grazie alle iniziative di Convention Bureau della Riviera di Rimini, di un nuovo progetto che mira a promuovere la meta come prima Wellness Valley Location congressuale in Italia.

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RIMINI, LA WELLNESS VALLEY DEL CONGRESSISTA Di cosa si tratta? In estrema sintesi, di un nuovo modo di intendere la permanenza dei delegati a Rimini e di organizzare concretamente il loro tempo secondo un concept innovativo all’insegna del benessere. Il progetto nasce dalla volontà di integrare nell’offerta del Palacongressi di Rimini i principi e i valori della Wellness Foundation, secondo le linee guida del grande progetto promosso – oramai da diversi anni – dal celebre marchio di attrezzature sportive Technogym volto a trasformare il territorio romagnolo in un vero e proprio distretto internazionale e un punto di riferimento per competenze sulla qualità della vita e sul benessere. Il tutto con un forte radicamento territoriale, visto che l’iniziativa, tenendo in considerazione quelle che sono le caratteristiche proprie del territorio, parte proprio dalla valorizzazione del suo patrimonio umano, storico, artistico, naturale ed enogastronomico. Il progetto si sviluppa così all’insegna della condivisione di quelle molteplici realtà che compongono l’offerta romagnola e riminese perché le eccellenze del territorio possano essere messe in rete attraverso la promozione del “wellness” come stile di vita. E tra queste realtà, il Palacongressi di Rimini rappresenta insieme a Technogym un’eccellenza. La porta d’ingresso per la Wellness Valley è il Technogym Village, il luogo fisico che introduce i visitatori alla scoperta delle eccellenze romagnole e, soprattutto, ispira e guida tutto il territorio nello sviluppo di uno stile di vita all’insegna del wellness. La stessa ispirazione che ha portato alla realizzazione, presso il Palacongressi di


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Rimini, di un dettagliato programma destinato espressamente a chi partecipa a una delle manifestazioni in corso nella struttura e desidera accompagnare il suo impegno lavorativo con momenti della giornata dedicati alla cura della propria condizione psicofisica. SALUTE NEI MINIMI DETTAGLI Tutti gli aspetti legati al benessere sono curati nei minimi dettagli, a partire dalla Wellness Ball Active Sitting, la nuova area attrezzata del Palacongressi dove, accompagnati da un video trainer, è possibile eseguire semplici e gradevoli esercizi fisici durante una pausa dei lavori o nel tempo di un coffe break. E poiché all’interno di un programma dedicato al benessere psicofisico anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale, non possono mancare i wellness menu, curati e studiati da un medico nutrizionista e dallo chef di Summertrade, per garantire colazioni e pasti in grado di offrire tutto il gusto della cucina del territorio, seguendo le linee guida per una corretta alimentazione e i principi della dieta mediterranea. Il benessere è anche outdoor con la proposta di momenti, durante la giornata, dedicati all’attività fisica, come lo jogging mattutino in spiaggia, i trasferimenti al Palacongressi a piedi o in bicicletta, le passeggiate attraverso i parchi che collegano il lungomare da dove è possibile raggiungere il centro guidati da Gps, le visite al centro storico o un po’ di shopping, sempre seguendo le indicazioni che arrivano sul proprio telefonino.

IL BENESSERE DA MATTINA A SERA Ecco un esempio della giornata-tipo del congressista nella Wellness Valley: 07:30 – Risveglio muscolare in spiaggia e attività fisica all’aria aperta 08:00 – colazione seguendo il wellness menu disponibile in alcuni alberghi del consorzio Aia Palas 08:30 – wellness transfer, trasferimento a piedi o in bicicletta per raggiungere il Palacongressi attraverso il “raggio verde”, il sistema di parchi che collega il lungomare al Palacongressi passando per il centro storico 11:00 – l’organizzatore può scegliere l’opzione wellness proposta da Summertrade per i coffee break, così come per il lunch o la cena (certificata da un nutrizionista) 13:00 – per il pranzo il delegato può scegliere tra le nutrienti e sane ricette descritte all’interno del wellness menu proposto da Summertrade e disponibile al bistrot 13:30 – wellness area, dotata di active ball, disponibile per chi desideri fare esercizio fisico durante le pause del congresso 17:30 – terminate le sessioni, si rientra in hotel a piedi o in bicicletta e lungo il percorso sarà difficile resistere alle molte tentazioni del piacere dello shopping! 18.00 – resta ancora del tempo libero per svolgere un’attività sportiva a scelta (corsa, nuoto, camminata in spiaggia…) 19.00 – momento di relax nei vari centri wellness e Spa degli alberghi del consorzio Aia Palas 20:00 – l’organizzatore può scegliere di programmare la cena seguendo il wellness menu.

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Riccione: l’importanza della comunicazione Scelta dall’Aict per il proprio meeting annuale, la cittadina romagnola ha ospitato un convegno sulla comunicazione, nodo strategico per la promozione turistica del territorio MARCO GARAVAGLIA

annuale dell’Aict (AssociazioInternazionale Cavalieri del Turismo) I– lneunmeeting sodalizio di esperti professionisti dell’industria turistica presieduto da Nino Vermicelli – quest’anno si è svolto a Riccione e ha rappresentato l’occasione più idonea sia per riunire esperti e politici attorno a un tavolo per discutere il pre-

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sente e il futuro dell’ospitalità riccionese, sia per riscoprire le bellezze artistiche e naturali della Riviera di Romagna e dell’entroterra pesarese, attraverso un educational tour di quattro giorni che si è esteso nel triangolo compreso tra Gradara, Ravenna e Urbino. ECCELLENZE DA COMUNICARE Organizzato in collaborazione con l’Assessorato al Turismo del Comune di Riccione, che per l’occasione ha messo a disposizione dell’Aict la propria Sala Consiliare, il convegno “Evoluzione del Turi-


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Alcune immagini della rievocazione storica organizzata dai Cavalieri del Turismo: un simulato processo a Paolo il Bello Malatesta e Francesca da Rimini, i romantici protagonisti del canto V dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri

smo a Riccione attraverso nuove strategie di comunicazione e il grande supporto del Palazzo dei Congressi” ha visto la partecipazione di illustri esperti del settore e di importanti politici locali. Tra gli altri, vi hanno preso parte, infatti, l’assessore al Turismo di Riccione Simone Gobbi, il presidente di New Palariccione Lucio Berardi, il presidente del Centro Dantesco San Gregorio in Conca professor Angelo Chiaretti, il preside dell’Istituto professionale per i servizi alberghieri e di ristorazione “S.P. Malatesta” di Rimini professor Giuseppe Filippo Ciampoli, il direttore generale del parco acquatico Oltremare Patrizia Leardini, il direttore dell’Atlantic Hotel di Riccione Ivan Neri e il general manager dell’Hotel Corallo di Riccione Silvano Turci. Tema dominante del convegno: la comunicazione, grande assente nelle strategie di rilancio turistico e congressuale non soltanto della località romagnola, ma dell’Italia intera. «I partecipanti a questo evento – ha commentato infatti Ivan Neri – mostrano sorpresa per l’eccellenza dei servizi e per le attrattive di Riccione; segno che qualcosa non funziona nella nostra strategia di comunicazione, altrimenti non resterebbero a bocca aperta». Investimenti più cospicui più mirati in comunicazione, oltre a una maggiore sinergia fra gli attori locali sarebbero, in conclusione, le armi migliori per un rapido rilancio della cittadina romagnola. Perché quanto ad attrattive, in effetti, al territorio riccionese e ai suoi vasti dintorni non mancherebbe nulla per tornare ad essere uno dei poli turistici e congressuali di riferimento dell’intero Stivale.

LA PERLA VERDE DELL’ADRIATICO Per far toccare con mano ai propri soci i mille plus turistici e congressuali di Riccione e dei suoi dintorni, l’Aict ha anche organizzato un tour culturale alla scoperta delle bellezze naturalistiche e artistiche che circondano la “perla verde dell’Adriatico”. L’educational si è così snodato in un percorso che dal mare si è poi avventura-

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I CAVALIER, L’ARME E GLI ONORI Il convegno “Evoluzione del Turismo a Riccione attraverso nuove strategie di comunicazione e il grande supporto del Palazzo dei Congressi”, organizzato nella Sala Consiliare del Comune di Riccione dall’Associazione Internazionale Cavalieri del Turismo è stato l’occasione per conferire nomine importanti e premi di rilievo. In particolare, in questa circostanza è stato conferito il cavalierato ad Anna Maria Assirelli Ricci, titolare di due importanti hotel riccionesi, il Nautico e l’Atlantic, dove i Cavalieri del Turismo hanno trovato ospitalità durante il loro soggiorno a Riccione. Infine, una delle attività di rilievo dell’Aict è anche l’istituzione del Premio “Pandolfo-Roscioli”, in collaborazione e con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, rivolto ai giovani licenziandi degli Istituti tecnici e professio-

nali con indirizzo turistico-alberghiero. Quest’anno la giuria ha assegnato il premio a Marika Menza proveniente dall’Isis “E. Corbino” di Contursi Terme.

to fra castelli, mosaici e borghi antichi. Partendo quindi dal parco acquatico Oltremare – che offre incontri mozzafiato con le specie animali che popolano i mari di tutto il mondo, ospitati in un habitat ricostruito il più naturalmente possibile –, i Cavalieri del Turismo sono stati accompagnati prima a Urbino – una delle città più importanti del Rinascimento Italiano, di cui ancora oggi conserva quasi intatta l’eredità architettonica, a cominciare da Palazzo Ducale –, poi a Gradara – conosciuta per la storica Rocca malatestiana e

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La vincitrice del premio “PandolfoRoscioli”, Marika Menza (seconda da sinistra), e il neo-Cavaliere del Turismo Anna Maria Assirelli Ricci (al centro)

il borgo fortificato, che rappresentano una delle architetture medioevali meglio conservate d’Italia – e infine, attraversati gli storici e pittoreschi borghi di San Leo, Sant’Arcangelo di Romagna e Pennabilli, sono giunti a Ravenna – conosciuta universalmente come la città dei mosaici, i quali contribuiscono non poco al suo fascino di superba capitale dell’Impero d’Occidente. È nel corso di questo tour che i Cavalieri del Turismo hanno potuto sperimentare anche una rievocazione storica più unica che rara, quando le porte del Castello di Gradara si sono aperte, solo per una sera e solo per il gruppo, trasformando l’antica fortezza medievale nella cornice perfetta di un simulato processo a Paolo il Bello Malatesta e a Francesca da Rimini, i romantici protagonisti del canto V dell’Inferno della Divina Commedia dantesca. Nei panni di Dante Alighieri, il professor Angelo Chiaretti, presidente del Centro Dantesco San Gregorio in Conca, chiamato a testimoniare i rapporti tra i due imputati. La pittoresca rappresentazione, in abiti medievali, si è conclusa con l’assoluzione morale di Francesca, colpevole certo secondo le leggi del tempo, ma assolutamente innocente davanti al tribunale del cuore. indirizzi a fine rivista


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Splendori lucani Non solo Matera e i suoi Sassi. Anche l’altra provincia lucana, Potenza, vanta un territorio ricco di risorse, perfette per il Mice alla ricerca di emozioni inedite e location originali SIMONA P.K. DAVIDDI

e Matera è la primadonna lucana, con i suoi Sassi protetti dall’Unesco e S immortalati in numerosissime pellicole di successo, la Basilicata in realtà è uno scrigno quantomai variegato e ricco di tesori dalla bellezza sorprendente: Potenza stessa, dal carattere forte e dall’anima seducente, gli innumerevoli borghi-presepe che punteggiano una natura esuberante e unica – un saliscendi di prati erbosi e pinnacoli di roccia, boschi e laghetti inaspettati – gli antichi agglomerati che raccontano storie e leggende millenarie, come Menfi, stretta intorno al poderoso castello federiciano, e quel breve – ma scenografico – tratto di costa punteggiato da località mondane e frizzanti – una per tutte: Maratea – e lambito da un mare cristallino. Un territorio, inoltre, arricchito da un’enogastronomia che

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vanta numerose eccellenze e da un folklore ancora vivissimo di tradizioni e riti dal sapore ancestrale, che scandisce un calendario fittissimo di manifestazioni legate alle stagioni della natura e alla grande festa pagana del Carnevale – sono numerosissimi i paesi che vantano maschere uniche e coloratissime e celebrazioni antichissime –: ingredienti dai quali la meeting industry può attingere a piene mani per arricchire post congress e incentive, per creare il fil rouge di eventi memorabili, i cui momenti istituzionali possono, invece, contare su strutture ricettive di prim’ordine, gestite con professionalità e con quella gentilezza che caratterizza le genti lucane e che non può non rimanere impressa nelle menti di chi visita la regione per lavoro. POTENZA, IL SALOTTO BUONO Indaffarata e scenografica, Potenza è da scoprire perdendosi tra i suoi diversi “livelli”, svoltando negli stretti vicoli, salendo e scendendo le scenografiche scalinate, seguendo semplicemente il proprio intuito: il capoluogo più alto d’Italia, infatti, è una vera e propria “città verticale” con gradinate, scale mobili e cunicoli che ne uniscono i diversi settori avvolgendoli di mistero e fascino, lasciando emergere un mosaico architettonico che alterna palazzi nobiliari dal sapore antico – tra i quali i resti del castello cittadino risalente all’Anno Mille, l’ottocentesco e prezioso Teatro Stabile e la candida mole del Duomo – ad arditi edifici contemporanei (uno per tutti: il Palazzo dell’Ina, di matrice fascista), in una mescola irresistibile che si stringe intorno a Via Pretoria, cuore


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ECCELLENZE NEL BICCHIERE Un post congress che lasci il segno, deve necessariamente avere una rimarchevole componente enogastronomica, così vogliono le ultime tendenze. E la Basilicata non manca certo di spunti e di ricette golosissime, così come di veri protagonisti dell’enologia nazionale, capofila dei quali è sicuramente l’Aglianico, un rosso corposo e dal sapore intenso, ottenuto dai vitigni che punteggiano il territorio del Vulture dove, tra abbazie, chiese campestri e cattedrali avvolte dalla leggenda – pare che il Sacro Graal sia custodito proprio “da queste parti”, nella cattedrale di Acerenza – si incontrano antiche cantine, perfette per degustazioni e per eventi all’insegna di Bacco. della vita cittadina a ogni ora, popolata com’è di negozi, ristoranti e locali per chi ama tirar tardi. LA NATURA TUTT’INTORNO Lasciando la città, ci si ritrova ben presto in una natura stupefacente e unica, costellata da borghi-gioiello che da soli valgono un post congress: Avigliano con il poderoso e intatto castello federiciano di Lagopesole; Satriano, con i coloratissimi murales e i resti dell’antica, famosissima, torre normanna; la medievale Brienza e l’ancor più antica Vietri di Potenza; il raccolto e raffinato abitato di Pignola, conosciuto come il “paese dai cento (magnifici) portali” e la vicina, appartata Tito; e Filiano, con i preziosi graffiti risalenti al Paleomesolitico. E a fare da palcoscenico alle suggestive tracce dell’uomo, i segni seducenti di una natura selvaggia e multiforme, che alterna prati assolati a boschi infiniti, canyon a pinnacoli di pietra e a “cattedrali” di arenaria. Le Dolomiti lucane, per esempio, regalano emozioni indimenticabili, fatte di paesini arroccati a cuspidi rocciose – la cui cima è spesso raggiungibile attraverso stretti scalini intagliati nella pietra – o aggrappati a strapiombi e speroni affacciati su burroni infiniti, come Pietrapertosa e Castelmezzano, annoverati tra i borghi più belli d’Italia. E proprio tra Pietrapertosa e Castelmezzano, il Mice alla ricerca di avventure adrenaliniche potrà cimentarsi in un unicum a livello europeo, il Volo dell’Angelo: imbracati a pancia in giù a due cavi d’acciaio, si sorvolano boschi e burroni a circa quattrocento metri d’altezza, raggiungendo una velocità che a tratti sfiora i 120 chilometri orari.

Andando, invece, verso nord, meritano un cenno Menfi, l’antica capitale del Ducato di Puglia (a partire dal 1059) nonché sede di diversi concili papali, stretta intorno al castello normanno – ampliato da Federico II di Svevia, che lo protesse con otto poderose torri e una severa cinta muraria –, e i due laghi gemelli di Monticchio, di origine vulcanica e dalle acque addolcite da splendide distese di ninfee. MARATEA, FASCINO MONDANO È la vera regina della costa tirrenica, Maratea, soprannominata la “città dalle 44 chiese” e adornata da un litorale assolutamente scenografico – dominato dalla ciclopica statua del Redentore, alta ben 22 metri, che svetta dalla sommità di un promontorio –, un susseguirsi di scogli e secche lambiti da un mare dalle cromie stupefacenti, spiaggette di sabbia e ciottoli, caverne e anfratti (da non perdere, a Marina di Maratea, la Grotta delle Meraviglie, un trionfo di stalattiti e stalagmiti). Una tale ricchezza si traduce, ovviamente, nella possibilità di praticare qualsiasi sport acquatico, di organizzare indimenticabili escursioni alla ricerca delle calette più recondite e immersioni sorprendenti – un solo esempio: i fondali dell’isolotto di Santo Janni, sul quale la leggenda vuole sia approdato Ulisse, sono ricchissimi di anfore e reperti romani – mentre al tramonto Maratea sfodera il proprio lato glamour e frizzante, con ristorantini all’aperto e locali alla moda, nei quali far tardi assaporando l’atmosfera rilassata.

Un territorio di rara suggestione quello potentino, dove natura e architettura regalano scorci affascinanti e set perfetti per incentive e team building indimenticabili; uno per tutti: il famoso Volo dell’Angelo

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Dinamico, nuovo, attuale: Travel Trend! Il 7 maggio Travel Trend Roma ha presentato la sua nuova formula su invito e sempre più businessoriented. Si replica a Milano, il 2 ottobre al Nhow ALESSANDRA BOIARDI

appuntamento è di quelli che fanno il massimo del gradimenLto, ’registrare sempre in grado di rinnovarsi secondo le esigenze della più dinamica meeting industry. E infatti è stata una domanda attiva, curiosa e molto interessata a conoscere le opportunità offerte dal mercato congressuale e incentive quella che ha partecipato lo scorso 7 maggio all'edizione 2014 di Travel Trend Roma, animando insieme alla selezionata domanda uno degli happening più conosciuti e frequentati del nostro settore. LA NUOVA FORMULA Vera protagonista a Spazio Novecento, l’apprezzata location che ha ospitato

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ARRIVEDERCI A MILANO

Con la stessa nuova formula inaugurata a Roma, Travel Trend si ripropone a Milano il prossimo 2 ottobre (in anticipo di una settimana rispetto alla data inizialmente programmata). Nei prestigiosi spazi del nhow Milano di via Tortona i rappre-

l’edizione 2014 di Travel Trend Roma, è stata la nuova formula di questo storico e sempre atteso evento. Sì, perché, per la prima volta, Travel Trend si è trasformato da evento open a un workshop a invito strettamente personale per quanto riguarda la domanda. Secondo la nuova formula hanno potuto prendere parte al Travel Trend, infatti, solo e rigorosamente i buyer selezionati e invitati direttamente dall'organizzazione (Ediman). TUTTI I VANTAGGI Una novità che da subito ha fatto registrare feedback positivi, grazie a un nuovo concetto che ha permesso di organizzare incontri ancora più mirati

in un contesto come quello del tutto originale di Travel Trend. Gli oltre duecento organizzatori di eventi intervenuti hanno avuto così il vantaggio di poter approfittare di un parterre rilassato e, soprattutto, business oriented. Tutti i buyer invitati hanno avuto a disposizione in anteprima l’elenco degli espositori presenti a Travel Trend Roma, per una consultazione in anticipo dell’offerta che ha permesso di organizzare il loro tempo su misura delle loro reali esigenze, incontrando così chi di proprio interesse tra i settanta espositori presenti, in rappresentanza della migliore offerta di strutture, destinazioni e servizi per eventi, congressi, incentive e business travel (nella pagina successiva, l’elenco completo).

sentanti dell'offerta Mice interessati a partecipare a Travel Trend Milano in qualità di espositori possono approfittare degli spazi ancora a disposizione. (Per informazioni:team@ediman..it. I buyer potranno invece partecipar esclusivamente su invito personale che verrà recapitato nei prossimi mesi dall’organizzazione Ediman.

Oltre duecento buyer hanno partecipato, esclusivamente su invito, a Travel Trend Roma, per incontrare i settanta, qualificatissimi, espositori presenti

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Per lavorare in alta quota tra le montagne, alleggerire il carico delle tensioni e delle responsabilità incontrando un ambiente favorevole, dove il benessere si aggiunge ai compiti e alle incombenze, la cortesia influenza il buonumore, ed il piacere di non vedere il solito ufficio ma panorami unici ed indelebili dove la montagna ispira le intuizioni e le idee. Le nostre 6 sale meeting possono ospitare fino a 400 posti e sono dotate delle piu’ avanzate tecnologie ed inoltre ogni aspetto dal coffee break con pasticceria fresca a un light lunch fino ad una cena di gala e’ sapientemente curato dai nostri chef

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Dall'altra parte, la nuova formula ha dato garanzie anche agli stessi espositori, che hanno potuto incontrare solo "vip" buyer, ovvero di comprovata qualità e soprattutto attivi sul mercato Mice, senza alcuna distrazione da parte di visitatori non in target. IL WELCOME COFFEE CON EXPO 2015 L’apertura dei lavori del Travel Trend Roma è stata quest'anno anticipata da un welcome coffee per buyer ed espositori durante il quale rappresentanti di Expo 2015 – anch’esso espositore del workshop di Ediman – hanno presentato l’Esposizione Universale di Milano e le opportunità di business a essa legate. Il prossimo appuntamento con Travel Trend è a Milano il 2 ottobre al nhow. www.traveltrendroma.it

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GLI ESPOSITORI ¢ Fh-Hotels ¢ Fondazione Pro Musica e Arte Sacra ¢ Fonteverde Collection ¢ Ghs Hotels ¢ Grand Hotel Tiziano e dei Congressi ¢ Grand Hotel Vanvitelli ¢ Groupe Valadier ¢ H10 Roma Città ¢ Hilton Garden Inn Matera ¢ Holiday Inn Imperiale Rimini ¢ Holiday Inn Milan Garibaldi Station ¢ Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici ¢ Hotel Caravel Roma ¢ Hotel Como ¢ Hotel Cruise ¢ Hotel Diamond Naxos Taormina ¢ Hotel Fortyseven – Roma ¢ Hotel Villa Vecchia Frascati ¢ Hotels Doctors ¢ Hrs – Hotel Reservation Service ¢ Iberotel Apulia ¢ Italica Hotel: Bari – Roma – Lago di Garda ¢ Kolbe Hotel Rome ¢ La Corte di Arenaro

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HOT TOPICS stuff it

in my opinion

Uno scoop su Expo 2015 un anno esatto dall’apertura di Expo 2015 e più di venA t’anni dopo Tangentopoli, questi due momenti, in un certo qual modo “storici” per l’Italia, sono stati uniti da alcuni comuni denominatori. Appalti truccati, mazzette a qualche manager, lo spettro della corruzione politica che si aggira per il sito espositivo... un guazzabuglio di malaffare, insomma, che getta ombra su un appuntamento che non possiamo mancare, perché rappresenta un’occasione di riscatto e di ripresa per tutta Italia. Illeciti circoscritti a poche mele marce, cui siamo però tristemente abituati, al punto che alcuni alti papaveri di Expo sarebbero stati sottoposti a intercettazioni ambientali fin dal giorno della costituzione societaria dell’Esposizione Universale. Come sapete, infatti, Expo 2015 Spa è una società costituita da cinque “soci”: il Governo italiano, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, il Comune di Milano e la Camera di Commercio di Milano. La costituzione della società sarebbe avvenuta in un celebre studio notarile del capoluogo lombardo, in una fredda sera di inizio inverno del 2008. Firmato l’atto, i cinque “soci” incaricati di rappresentare Governo, Regione, Provincia, Comune e Camera di Commercio si sarebbero ritrovati davanti al Castello Sforzesco, alle 19.15,

forse con un certo languorino, ma di certo con tante “cose” di cui parlare. Ebbene, a prezzo di non potete capire quali equilibrismi giornalistici (che nemmeno quelli de “Le Iene” oserebbero mai), «Meeting e Congressi» è riuscita a mettere le mani, in esclusiva, sulle trascrizioni di quanto quei fantomatici cinque si dissero quella sera. Intercettazioni che dimostrano, senza ombra di dubbio, che fin dal primo giorno di Expo 2015 fu tutto un “mangia mangia”. Questi i fatti. Il primo a rompere il silenzio – badate bene – fu il “socio” Governo italiano, che rivolto al “socio”Provincia di Milano disse: «Dovemo da parlà della mancanza der cibo pe’ alcune zone der monno, ma anche offrì li spunti e le soluzioni pe’l’educazione alimentare... E nun ce dimentichiamo che dovemo da affrontà le tematiche legate agli Oggiemme». Il “socio” Comune di Milano guardò dritto negli occhi il “socio” Regione Lombardia e annuì: «Certo, non possiamo non parlare dell’Atm». «Atm? Ma quale Atm, ma non ci senti? Abbiamo detto Ogm!», puntualizzò il “socio” Regione Lombardia. «Te capì, neh? Ma l’Atm la và in malora, se fem? Ne parlem o no?», replicò il “socio” Comune di Milano. Intervenne fortunatamente il “socio” Camera di Commercio

Abbiamo messo le mani su scottanti intercettazioni ambientali di alti papaveri dell’Esposizione Universale. Riportiamo il testo integrale solo per i nostri lettori che sedò immediatamente la discussione: «Uhè, che ridendo e scherzando in fà i set e un quart. Ciapum un aperitivino dal Giangi e po’ andem a cena dall’Ambrogio? Sù che ciciarum a tavola de ‘stà alimentazion». E così, tra pacche sulla spalla e sorrisini andarono tutti al ristorante “El Meneghin de Milan”. Dagli scontrini risulta che presero un assaggio di mondeghili, un rìs giald, la cassoeula e un oss büs. Pere giulebbate e caffè. E intanto giù a macinare idee... scenari... modelli organizzativi... «A panza piena se raggiona mejo», disse il “socio”Governo italiano. E dopo cena: «Sù giovenott, andem a dormì. Se vedum domàn che comenzemm a lavorà a stà manifestazion!», sentenziò il “socio” Regione Lombardia. Ecco, dal giorno successivo – e a parte gli scherzi sappiamo bene che fu così – si misero davvero a lavorare. E alacremente anche! Perché questo Expo è un’impresa titanica che gente seria sta portando a termine nonostante mille difficoltà. E che ci auguriamo non venga rovinata dall’italico malcostume di pochi.

MASSIMO MORGA Amministratore delegato di Staff Italia massimo.morga@staffitalia.it

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HOT TOPICS l’altra metà del cielo

in my opinion

Potenza degli eventi otenza degli eventi e della comunicazione! In questo P editoriale voglio parlarvi di un caso di successo mediatico: quello della venditrice porta a porta Ana Damian, assurta agli onori della cronaca nei primi mesi di quest’anno (pagine di giornali nazionali e presenza a “Porta a Porta” di Bruno Vespa e a "l’Arena" di Massimo Giletti) per essere stata l’agente di Vorwerk Folletto con il più alto numero di aspirapolvere venduti nel 2012. Come portare il lavoro quotidiano e poco conosciuto di una persona all’attenzione dei media? Stabilito che una buona base per comunicare era data dai grandi risultati ottenuti sul campo dalla venditrice (oltre 1.500 apparecchi in un anno) e dalla sua storia personale (straniera arrivata a piedi in Italia nel 2001 dalla Repubblica Moldava), serviva comunque un punto di partenza forte per cominciare il suo posizionamento. E quale miglior occasione di un evento, il più importante e complesso per l’azienda, la Festa Nazionale della Vendita, per dare il “la” all’operazione visibilità? Premetto che la strada scelta per comunicare il risultato della venditrice e l’azienda per cui lavora è stata quella del giornalismo puro, lontana anni luce e antitetica rispetto a quella delle agenzie pr o dalla strada maestra e costosa delle campagne pubbli-

citarie. Per raccontare una storia, insieme personale e professionale come quella di Ana, abbiamo fatto “pressing” direttamente sui giornalisti, sulle redazioni; abbiamo giocato la partita nell’arena mediatica con le regole di chi scrive sulle testate, cartacee e online, o è autore di trasmissioni televisive e radiofoniche. Abbiamo offerto loro un fatto: la premiazione di una persona così speciale in un evento di importanza strategica per l’azienda, con tutti i crismi del mestiere giornalistico affinché loro, da colleghi, ne facessero una notizia. E così è stato, con i risultati che vi dicevo. Ha pagato, in altre parole, una strategia di medio-lungo periodo iniziata alcuni anni fa, e portata avanti con costanza e convinzione, che tentava un’operazione ben più complessa di quella “spot” messa in pista dal tradizionale push dei pr: cambiare il percepito di una professione, quella dell’attività della vendita diretta, attraverso la vicenda esemplare di una venditrice eccellente e per la quale si è creato nei mesi a seguire un percorso di posizionamento specifico e di informazione costante e rituale. Tutto è partito dal super evento, insomma, ma poi il fuoco dell’interesse va alimentato perché chi conosce i giornalisti sa bene che quello che si scrive e si legge un giorno, rischia di finire nel

Una strategia di comunicazione declinata con un evento di grande impatto e un follow up “mass media oriented”, può portare una clamorosa brand awareness dimenticatoio il giorno successivo. Va da sé. Se come ho scritto più volte per gli eventi è determinante la professionalità delle persone coinvolte nel realizzarlo, qui è fondamentale affidarsi a dei professionisti della comunicazione; a chi, con gli operatori dell’informazione, ha a che fare tutti i giorni, da pari a pari, da giornalista a giornalista. Sappiamo tutti che nella riuscita di un’operazione, di ogni operazione, un pizzico di fortuna può aiutare, ma è la scelta strategica di fondo a fare la differenza; sono il metodo e l’impostazione individuati e mantenuti con coerenza nel tempo a dare frutti duraturi dopo una semina paziente. Anche qui, dunque, serve scegliere bene i propri collaboratori, dare loro fiducia e tenere la linea, come ho fatto con Marino Pessina e con la sua agenzia giornalistica. Non ci si improvvisa mai: non si può improvvisare un evento, non si improvvisa l’attività di comunicazione. Dietro ci devono essere sempre professionalità, sguardo d’insieme, visione strategica e, naturalmente, tanto lavoro.

LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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HOT TOPICS fuori dai denti

in my opinion

Concorrenza sleale i risiamo. Già in passato, in un periodo un po’ più florido C dell’attuale, avevo denunciato a viva voce una concorrenza sleale che proveniva da coloro che abbiamo sempre considerato nostri partner: gli alberghi. Allora si trattava di piccole strutture che cercavano di arrotondare i “magri guadagni” offrendo al cliente dei servizi extra-alberghieri di competenza dei Pco o delle incentive house, o meglio delle agenzie di viaggio: trasporti, assistenza di hostess, giri turistici e altro. Ciò che sta succedendo adesso è ben più grave perché la concorrenza proviene da grandi strutture di catena, che sfruttando la loro posizione dominante e il loro prestigioso “marchio” offrono ai clienti Mice una serie di servizi che fino a oggi sono stati di nostra assoluta competenza: team building, outdoor activity con auto e moto d’epoca, tour enogastronomici, visite private a palazzi storici, musei e monumenti… Oltre, naturalmente, a tutte le altre proposte di natura più tecnica, quali: impianti audiovisivi, cartellonistica, assistenze varie, trasporti e così via. Tutte attività che esulano dal ruolo di – e lo dico con rispetto – “affittacamere“. Mancano, per ora, i servizi di segreteria organizzativa e congressuale, o l’erogazione di crediti Ecm. Non temete, ci arriveremo, e

A fornire servizi per eventi adesso ci si mettono anche i grandi alberghi di catena. I quali arrivano a proporre attività incentive perfino a noi “del mestiere”. Semplice mancanza di rispetto o anche scarsa furbizia (o peggio intelligenza)? così avremo completato l’opera. Ora però mi dovete dire per quale assurda ragione noi, povere piccole agenzie, dovremmo partecipare alle Fiere Internazionali, individuare con criteri oggettivi le eccellenze dell’ospitalità del nostro Paese, promuoverle appassionatamente presso i nostri clienti (acquisiti e in via di acquisizione), effettuare sales calls, siglare formalmente un accordo con il cliente e infine, una volta piazzato il “business”, scoprire che la maggior parte dei nostri servizi vengono gestiti direttamente dalla direzione dell’albergo. Forse, per par condicio, dovremmo compilare una black list di concorrenti sleali e smetterla di proporli e promuoverli come location per eventi. Sì, lo so, la mia una battaglia contro i mulini a vento: siamo in regime di libero mercato e ognuno può fare quello che gli pare, “sic transit gloria mundi”. Ma l’episodio di qualche giorno fa non riuscivo proprio a tenermelo per me ed ecco la ragione di quest’invettiva (al vento).

Abbiamo inviato alla direzione di uno dei più grandi e famosi alberghi della Capitale una richiesta per un congresso internazionale che si dovrebbe tenere a Roma nel 2015. Dal canto suo, il grande albergo ci ha fatto avere la sua “offerta globale”, nella quale hanno avuto la faccia tosta di inserire una paginetta che proponeva a noi (a noi!) i servizi che ho elencato in precedenza. Ora, passi che ancor oggi non si riconosca la professionalità di chi opera in questo settore da oltre 40 anni, ma che si arrivi a vendere i grissini al panettiere mi pare davvero troppo! È un paradosso che suona più come “mancanza di furbizia” che come mancanza di rispetto. Voglio dire: vendi pure i “miei” servizi ai tuoi clienti, ma cerca di tenere acceso il cervello e quando ti chiamo io tieniti la tua “offerta globale” nel cassetto! E quindi la domanda nasce spontanea: ma se il cervello lo usano così, quali garanzie di professionalità possono offrire nella personalizzazione strategica di un evento? A voi la facile risposta.

PAOLO MISSIAJA Ceo di Medicon Italia Congressi e di Mic.Cmc p.missiaja@mediconitaliacongressi.it

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web & co.

Al centro della scena Il Mice, anche nell’era dei social, è prima di tutto “incontro” fra persone. Saranno anche passati gli anni delle vacche grasse e dei mega-incentive, ma alla base della brand communication, a prescindere dai budget, c’è sempre l’umana passione RICCARDO PISTOIA Owner di RPConsulting www.rpcomm.it r.pistoia@mail.com

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a qualche hanno sembra che il mondo “social” stia D governando le tendenze della comunicazione cambiandone i paradigmi e modificandone le abitudini. Ritengo che questa parte di progresso ci stia certamente aiutando a liquefare le nostre esperienze e renderle fruibili worldwide in tempo reale. Ma negli Anni 80 e 90, gli anni in cui la comunicazione efficace diventava strumento e modello, che cosa succedeva? Come si comunicava? E, ancora di più, come le aziende avvicinavano il loro “capitale umano”? Un lontano e romantico ricordo mi porta ai magnifici momenti di incontro in voga allora, quelli relazionali e generativi in cui tutti ci si sentiva parte di un progetto, un’idea, una visione: gli incentive. Per qualche decennio i meeting, i congressi, gli incentive e gli eventi sono stati officina di “contratti sociali” che hanno determinato il posizionamento

e il successo di grandi brand che per molti anni hanno investito budget importanti su questi momenti di incontro. Perché? Perché in questi contesti emergevano la forza creativa e la capacità di distinguersi nel mercato e ancora di più la possibilità di accreditarsi come leader di un comparto. Vi ricordate mitici eventi come il “MotorShow” o incentive ormai storici che portavano le case farmaceutiche e i big brand automoblistici a spostare contingenti di migliaia di persone? Quante opportunità di business per tutti i settori agregati, quante parnership, quanti momenti unici, che ancora si ricordano… per non parlare dei talenti creativi che anche con budget contenuti riuscivano a codificare il messaggio aziendale in un’esperienza unica da ricordare. Tutto era funzionale a un unico scopo: “emozionare”, ma soprattutto appassionare il “capitale umano” a quell’idea o obiettivo che

l’azienda promuoveva. Certo, l’austerity di quest’ultimo quinquennio ci fa fare i conti con i ricavi e talvolta quello che l’azienda vorrebbe fare è fuori budget o troppo oneroso. Quindi, il punto su cui vorrei riflettere insieme a voi è questo: quanto costa un “evento” in termini di tempo o di volontà creativa? Passione e tenacia – lo sappiamo – fanno la differenza e talvolta la passione condivisa e una buona idea di fondo superano il problema del budget. Ed ecco ancora in scena momenti unici raccontati da team building, o momenti di lavoro in bellissime location in cui il managment e il coaching si miscelano in relazioni esperienziali con una platea appassionata. Oggi l’Italia vive di eccellenze tecnologiche e di mentori nel social experience, ma ricordiamoci che il nostro patrimonio – quello che abbiamo nel dna e nel nostro background storico – è la grande capacità made in Italy di creare ospitalità e servizi integrati nel business travel e nel Mice. Tuttavia, tradizioni e tecnologia possono assolutamente fondersi e diventare archetipi “transformazionali” in cui, in una visione più olistica, è l’uomo che deve rimanere al centro della scena .


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zanità

Come si Fad? Impiegata meno frequentemente di quanto si dovrebbe e con minore efficacia di quanto le sue reali potenzialità potrebbero esprimere, la formazione a distanza è un ingrediente basilare per un aggiornamento professionale come si deve MAURO ZANIBONI presidente di MZ Congressi mauro.zaniboni@mzcongressi.com

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Fad, quale tipologia matedi formazione (“a distanLza”,ariale da qui l’acronimo), esiste da sempre, ma solo a partire dalle prime norme Ecm dell’aprile 2002 è stata introdotta come forma di ongoing education con procedure codificate e valore legale. Da allora ha subito modifiche, ha avuto vari gradi di efficacia, ha suscitato speranze e delusioni. Penso sia giunto il momento di fare il punto e capire quali potenzialità effettivamente abbia. Come prima cosa, va detto che ancora non abbiamo visto niente o quasi. La Fad in avvenire si svilupperà molto più di quanto non abbia fatto sino a oggi. Con un parco-utenti sempre più impegnato e restìo a trovare tempo per la formazione, un mezzo così flessibile quadra il cerchio. Attraverso la Fad ci si può formare quando si vuole, anche la sera dal salotto di casa. Purché se ne abbia voglia, ma questo è un altro discorso. Attenzione però: la Fad è concepita per i grandi numeri. A metterne in piedi un corso per cinque o sei discenti si fa più spesa che impre-

sa. Ci vogliono non dico le masse, ma quantomeno utenze significative per ammortizzare i costi (elevati) di gestione e organizzazione. Altrimenti non è conveniente, e questa è sicuramente una delle ragioni del suo mancato decollo negli anni passati. Un occhio di riguardo va posto anche alle metodiche formative. Per massimizzarne l’efficacia, la Fad va impostata per moduli. Otto ore di fila non servono a niente, molto meglio predisporre otto capitoli di un’ora ciascuno. E all’interno di ogni capitolo bisogna andare a utilizzare una pluralità di sistemi formativi, dalla lettura classica al video, dalla consultazione del sito alla ricerca web. Meglio sarebbe, infine, concludere direttamente col questionario. Non è obbligatorio convogliare tutto l’esame alla fine del corso, si può anche dividere in parti, un po’ come si usa coi pre-appelli in università: va dato al discente il tempo di metabolizzare un insieme preciso e circoscritto di concetti, e poi sotto con l’esame. È più semplice e, credo, più sensato sotto il profilo didattico.

Detto ciò, la formazione tradizionale, svolta nei seminari che riuniscono professionisti di varia provenienza, non solo non va sottovalutata ma persino incoraggiata. Il valore aggiunto dell’incontro e dello scambio d’esperienze è fondamentale in ambito education, l’ho detto e scritto tante volte. Per cui vedo non tanto un futuro di “solo Fad” quanto piuttosto una formazione blended, un mix di residenziale e “a distanza”. Una via di mezzo potrebbe essere l’adozione di un tutor, fisicamente o virtualmente presente accanto al medico, così che questi possa confrontarsi con qualcuno anche da lontano, porre domande e ottenere risposte, come in classe. Certo è un palliativo, la relazione fra discenti e fra questi e i docenti è altra cosa. Ultimo suggerimento: ci vuole creatività. Anche in un territorio serioso e delicato come la formazione senza orpelli occorrono idee, stimoli, cose nuove. Una proposta: e se via Fad si consentisse non solo ai medici, ma anche ai pazienti di essere formati? I pazienti non hanno la Ecm, d’accordo, però sono i primi a voler capire e approfondire le patologie di cui soffrono. Per questo io farei di ogni corso Fad anche una versione per il paziente, effettivo o potenziale. Diversa nei toni e nei contenuti, ovvio, qui si entra nel campo della divulgazione, non della comunicazione scientifica. Ma sono pronto a scommettere che ci si spalancherebbe un pubblico estremamente vasto, attento e ricettivo, per il quale l’informazione potrebbe anche avere l’effetto di una terapia. Hai detto niente!


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Ecm: contenuti e innovazione Creatività a tutti i livelli per proporre format innovativi, mantenere alta la competitività e non cedere ai grigiori della burocrazia: i congressi medici si confermano una sfida appassionante sia per l’ingegno dei Pco, sia per l’originalità dell’offerta delle location MATTEO ROCCA

ra le tante battute attribuite a Henry Ford – un genio della comunicazione T non meno che dell’industria – ce n’è una che ha fatto storia: «Se avessi chiesto alla gente cosa voleva, mi avrebbero risposto: cavalli più veloci». Semplice e incisiva, questa boutade viene citata come esempio da manuale su quanto sia importante l’innovazione, per dare una risposta

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nuova e migliore ai bisogni delle persone. Questa battuta, però, ha un simpatico antefatto, decisamente meno conosciuto. Nel 1860, un gruppo di esperti fu invitato a discutere di come sarebbe stata New York di lì a cento anni. Al termine di una lunga, seria e tormentata riflessione, la loro risposta fu che New York, molto probabilmente, non sarebbe più esistita. Il motivo? Se la popolazione continuava a crescere con quel ritmo, nel 1960 sarebbero stati necessari sei milioni di cavalli per muoverla, e i calcoli dimostravano in maniera inequivocabile che il letame prodotto da sei milioni di cavalli era un affare francamente ingestibile. Con buona pace dei cavalli, e soprattutto di chi non era stato capace di immagina-


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CONGRESSI MEDICI re niente di diverso dai cavalli, nel giro di pochi decenni arrivarono i Benz, i Daimler, i Diesel e i Ford, che rivoluzionarono il modo in cui le persone si muovevano. La morale della favola è evidente: in ogni momento, da qualche parte, c’è qualcuno che sta lavorando per cambiare le regole del gioco, proponendo innovazioni e variazioni sul tema che saranno destinati a fare la differenza, più di quanto si possa immaginare. LA CREATIVITÀ NON PASSA MAI DI MODA Quando pensiamo alla vita dei grandi congressi associativi, dei convegni medici, degli eventi legati alla formazione e all’aggiornamento su tante delicate questioni sanitarie, farmaceutiche, tecnologiche e biomedicali, dobbiamo evitare di ripetere l’errore del manipolo di “esperti” che vaticinò la triste fine di New York. Se c’è un segmento del Mice che negli anni ha conosciuto trasformazioni e cambi di paradigma, è proprio quello dei congressi medici. E se c’è qualcosa di cui possiamo stare certi, è che l’Ecm non ha posto fine alla creatività dei Pco. Ovunque ci sia un contenuto da trasmettere, un messaggio da veicolare, un pubblico da coinvolgere, il planner professionista sa perfettamente come muoversi. È nel suo habitat. In questi ultimi anni le strettoie imposte dai codici deontologici e dal legislatore hanno sicuramente reso più impervio e più intricato il cammino, e non sono pochi i provider che, sollecitati sull’argomento, si lamentano del carico burocratico che si è andato moltiplicando, che sottrae tempo ed energie e quasi impedisce di fare il mestiere che si era scelto di fare – organizzare eventi, appunto. Una lamentela del tutto simile proviene anche dagli stessi medici e farmacisti, che a loro volta hanno visto intensificarsi nel volgere di pochi anni gli oneri burocratici a cui sono soggetti. E d’altra parte, entrambe le categorie – i professionisti della sanità e i provider curatori di eventi a loro dedicati –, sono attivamente coinvolte in un graduale processo di rinnovamento di format e contenuti, modalità di interazione, domanda e offerta di conoscenze, che va di pari passo con l’evoluzione tecnologica. Quello che emerge, dalle testimonianze degli addetti ai lavori, è una forte esigenza di eventi capaci di lasciare un segno concreto: impresa tanto più difficile, quanto più ci troviamo a essere letteralmente sommersi di contenuti. Com’è possibile ottimizzare l’esperienza di un delegato che prende parte a un grande convegno di tre giorni insieme a migliaia di suoi pari? Come fare in modo che si senta coinvolto e motivato a partecipare, intervenire e scambiare idee, al di là della

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semplice raccolta di crediti formativi prevista ex lege? Tornando a Ford, appare chiaro che la risposta non sta nel numero e nella velocità dei “cavalli”: bisognerà trovare nuovi modi e nuove strade, realmente alternative. UNA FORMAZIONE SU MISURA Fin qui la teoria, ma la pratica? Un primo parere in merito ce lo fornisce il meeting designer Mike Van Der Vijver, cofondatore di MindMeeting insieme al connazionale Eric De Groot. La conversazione prende spunto dal recente “International Association Congress” che si è tenuto lo scorso 27-29 aprile a Parigi, a cui Van Der Vijver ha partecipato in veste di relatore. Il congresso, che ha richiamato migliaia di professionisti di oltre 250 associazioni provenienti da tutto il mondo, ha visto – tra le altre cose – l’introduzione di un format molto

MIKE VAN DER VIJVER, co-fondatore di MindMeeting : «Se vuoi una formazione realmente efficace non puoi affidarti a uno o a pochi esperti: occorre creare un ambiente in cui domanda e offerta di conoscenza si possano incontrare»

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particolare, il delegate harvesting, letteralmente il “raccolto” dei delegati. «Un gruppo, l’harvesting team, si occupa precisamente di raccogliere i frutti del convegno: i risultati delle sessioni per i partecipanti, le idee, gli interventi, tutte le novità che emergono durante i dibattiti. L’insieme viene poi condiviso e proiettato live, arricchito con interviste e messo a disposizione di tutti, secondo una logica peer-to-peer. Quindi anche chi ha seguito un’altra sessione può ripercorrere tutto quello che è accaduto durante il congresso, senza correre il

BASTA NOSTALGIA! Parlando di congressi medici, si sente spesso dire che “non è più come una volta”, in termini di risorse e di possibilità di svago offerte ai partecipanti: Van Der Vijver, però, è di un altro avviso. «Se l’obiettivo è fare davvero formazione professionale, non dobbiamo prenderci in giro. La verità è che spesso in passato si sono offerti più divertimenti che vera formazione». Il che non vuol dire che non ci siano anche numerosi metodi ludici e divertenti per una formazione autentica ed efficace:

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tutto sta nel non confondere mai il fine con il mezzo. «La prima cosa da fare quando si progetta un congresso è fissare obiettivi chiari e misurabili, e non certo scegliere la meta o i relatori. Spesso si formulano gli obiettivi in modo ancora troppo vago. Non basta che l’evento sia interessante, deve essere tale da poter modificare il modo di agire delle persone nella vita professionale: ecco lo spartiacque tra il divertimento puro e semplice, il tempo perso, e la vera formazione».

rischio di perdersi nulla che lo possa interessare. Questo è molto importante anche a livello didattico: il contenuto viene reso subito rielaborabile, mentre invece di solito, come sappiamo bene, la gran parte delle informazioni va perduta nel giro di breve tempo». È evidente l’assunto di base: in questo modo, il convegno diventa una sorta di generatore di contenuti, che però rimangono immediatamente fruibili e riconsultabili quasi in tempo reale, senza dover aspettare la lunga, laboriosa e spesso tardiva pubblicazione degli atti, e la stampa di un volume o di un dvd destinato a coprirsi di polvere su qualche scaffale. Il tentativo del format descritto da Van Der Vijver è quello di ridurre il time-to-market dell’informazione, e semplificare la vita ai partecipanti che possono così orientarsi meglio tra i tanti contenuti disponibili. «La verità è che, se vuoi una formazione professionale realmente efficace, non puoi basarti sulla conoscenza di uno o di pochi esperti, perché nessuno può sapere davvero cosa serve a te. E nessuno ne sa poi davvero tanto più di te. Si tratta di creare un ambiente dove domanda e offerta di conoscenza si possano incontrare meglio, e dove ciascuno possa trovare quello che occorre a lui in quanto singolo professionista. In genere, un grande evento aggregativo con finalità formative rischia più che altro di sparare nel mucchio: forse vai a segno, ma non lo saprai mai. Gli organizzatori si impegnano sempre moltissimo per fornire contenuti e relatori di qualità, ma è necessario tenere conto del bisogno formativo reale e intervenire sulle modalità di erogazione. Non c’è una ricetta valida per tutti: questa tecnica dell’harvesting è una delle tante possibilità. Sviluppare lo scambio peer-to-peer delle informazioni richiede un po’ di investimento, si tratta però principalmente di spostare delle risorse – spendi meno per i fiori, e magari anche per i relatori – per migliorare le possibilità di scambio». MAI PENSATO A UNO SPEED-DATE? L’idea di fare in modo che ogni singolo partecipante possa diventare a sua volta un produttore oltre che un fruitore di contenuti, si adatta perfettamente a contesti con elevata professionalizzazione, come appunto quello un congresso medico. Ed ecco emergere un primo scoglio da superare: si tratta di avere il coraggio di fare le cose in modo diverso dal solito. «All’estero c’è forse più consapevolezza della necessità di sperimentare», conferma il fondatore di MindMeeting. «In Italia le regole eccessive rendono spesso difficile pensare alla sperimentazione di qualcosa di diverso. L’Ecm non deve diventare un freno alla possibilità di sperimentare e all’innovazione». Il rischio


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MILENA SPADA, sales & marketing manager di Adi Hotels: «Società scientifiche che in precedenza erano legate a certe città europee hanno cominciato a mettere in gara anche Milano, e questo è tanto più importante alle soglie dell’Expo. Dobbiamo pensare a cosa potrà accadere da qui a un anno, anzi, soprattutto da qui al 2016»

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è quello di contraddire lo stesso principio alla base dell’idea di “educazione continua”. Chiediamo a Van Der Vijver di farci un esempio concreto di una possibile soluzione innovativa per gli eventi medico-scientifici. «Un modello che abbiamo messo in opera all’estero, con un certo successo, è il content speed-dating: si tratta di individuare una serie di argomenti e invitare i partecipanti a formare dei piccoli gruppi – quattro persone – per una breve conversazione sul tema di loro preferenza. Dopo cinque minuti scopri facilmente se qualcuno in gruppo con te condivide il tuo stesso interesse e può darti degli stimoli utili. Così, in un’ora puoi confrontarti efficacemente con almeno dodici colleghi, e intensificare lo scambio culturale con loro. In campo medico, ad esempio, puoi scoprire facilmente un collega che condivide il tuo interesse su una certa pratica chirurgica, magari molto settoriale, e da lì far partire una relazione e uno scambio che diversamente avrebbe richiesto mesi o anche anni di networking con sistemi tradizionali». Mettendo in comunicazione diretta tra loro i singoli professionisti è possibile aumentare il tasso di conoscenze scambiate nell’arco di una sessione di lavoro: un assunto molto semplice, che ha il merito di andare dritto al sodo senza tanti preamboli.

UNA CALAMITA PER I GRANDI CONGRESSI Facciamo un passo indietro: fin qui abbiamo parlato di come animare e rendere innovativo un grande congresso scientifico. Ma prima, a ben vedere, è necessario aver convinto il comitato promotore a scegliere noi – l’Italia – come destinazione. Il tema della nostra riflessione si sposta quindi dal meeting management al destination marketing: quanta visibilità sta avendo il nostro Paese sul mercato dei grandi eventi medico-scientifici? E come migliorarla? Qui si incrociano due diverse leve, entrambe importanti: una pubblica e l’altra, per così dire, privata. Da una parte, si tratta di ragionare a livello di sistema-Paese, migliorando le infrastrutture e agevolando in tutti i modi l’attrattività dell’Italia e degli operatori del settore, elevando gli standard e la qualità dei servizi per il business a livello globale e sostenendo a livello politico tutte le azioni utili a valorizzare il comparto. Dall’altra, sta all’intuizione e al talento imprenditoriale delle singole imprese – agenzie, Dmc, hotel, convention bureau e centri congressuali – riuscire a trarre vantaggio dal contesto competitivo. Come ci conferma Milena Spada, sales & marketing manager di Adi Hotels, le infrastrutture possono fare davvero la differenza: «Il segmento medico-congressuale nel panorama milanese è estremamente importante, soprattutto dopo l’inaugurazione del MiCo: il nuovo centro congressuale ha permesso alla città di guadagnare visibilità nelle gare internazionali per grandi eventi da cui prima, nonostante la grande vocazione business, spesso rimaneva tagliata fuori. Parliamo di grandi congressi da 10-15mila delegati. Diciamo che la possibilità di avere un grande spazio in città come il MiCo – che attrae eventi dai quattromila partecipanti in su – e un altro grande polo poco distante come Rho Fiera, ha rappresentato un volano per tutti gli operatori della città, e ha reso il segmento ancora più incisivo all’interno del mercato Mice». Agli indiscutibili vantaggi generati dal fatto di poter contare su una grande sede congressuale perfettamente integrata nel contesto urbano, si associa l’effort dei singoli player. Nel caso di Adi Hotels, racconta Spada, il salto di qualità rappresentato dal MiCo ha permesso alla società di ottimizzare la sua offerta congressuale, diversificando e integrando i plus delle sue due strutture. «Per noi questo è tanto più evidente dal momento che con il nostro hotel Poliziano Fiera siamo a due passi dal MiCo, mentre l’altra struttura, il Doria Grand Hotel, si è differenziata molto in questi anni, con un restyling delle sale portato a termine nel 2011, e con un sempre maggiore focus rivolto al congressuale. Tengo



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CRISTINA BUSSOLA, Sales & Marketing Manager dell’Hotel Parchi del Garda: «La nostra struttura ha come principale caratteristica la versatilità, unita al plus di racchiudere tutto all’interno di un’unica location: camere, servizi ristorativi e spazi eventi. Il mercato medico-scientifico ci predilige per l’efficienza organizzativa, che consente l’ottimizzazione dei costi, e per la posizione strategica»

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molto a sottolineare il grande merito dei nostri vice direttori, nonché events coordinator, che sono Silvio Carravieri per il Grand Hotel Doria e Cristiano Cima per l’Hotel Poliziano Fiera». Le infrastrutture e i servizi sono fondamentali, ma da soli non bastano: per creare qualcosa di realmente innovativo occorrono le idee, la creatività e l’impegno delle persone. Come nel già menzionato caso di New York, le strade della grande metropoli sarebbero rimaste appannaggio delle carrozze a cavalli, se l’ingegno di Ford e compagni non avesse fornito a tutti la risposta alle mutate esigenze di mobilità del XX secolo. «Un altro aspetto importante è dato dal networking, e nel nostro caso dalla rete Eventing Milan, in cui siamo presenti con entrambe le nostre strutture e che comprende alcuni dei maggiori Pco, e una selezione di hotel, agenzie e location per eventi», prosegue Spada. La partnership è legata a doppio filo con Fiera Milano Congressi, e si propone come interlocutore unico, in Italia e soprattutto all’estero, per l’organizzazione di eventi di ogni tipo: un progetto che ha ulteriormente contribuito a migliorare il posizionamento della città per quel che riguarda la competitività nelle gare per i grandi eventi medico-scientifici. PENSARE (GIÀ) AL 2016 «Società scientifiche che in precedenza erano legate a certe città europee hanno cominciato a mettere in gara anche Milano, e questo è tanto più importante alle soglie dell’Expo. Dobbiamo pensare a cosa potrà accadere da qui a un anno, anzi, soprattutto da qui al 2016, quando il post-Expo ci avrà restituito una Milano rinnovata nel posizionamento internazionale e ancora più credibile come loca-

tion per grandi eventi», conclude la marketing manager di Adi Hotels, fornendo un utile spunto sui possibili scenari che ci attendono all’indomani della grande Esposizione. Per il momento tutti i riflettori, le ansie e le aspettative sono puntate sul pre-evento: riusciranno i nostri eroi a ultimare i lavori, chiudere i cantieri e presentare al mondo una Milano in forma smagliante per il 2015? E d’altra parte, una volta che Expo sarà dietro le spalle, bisognerà continuare a fare il massimo per valorizzare un patrimonio di reputazione internazionale che avrà nel frattempo maturato i suoi interessi fruttiferi. Almeno, questa è la speranza. I grandi congressi scientifici e associativi pianificano le loro date con largo anticipo: un motivo di più per iniziare a pensare a cosa l’Italia sarà in grado di offrire loro tra due, tre, quattro anni, sia in termini di opere pubbliche, sia in termini di qualità dei singoli operatori. IL CONGRESSO MEDICO? UN EVERGREEN Gli eventi del mondo scientifico continuano comunque a costituire un “classico” della meeting industry: per una location abituata a gestire centinaia di eventi all’anno, le esigenze del mondo associativo e scientifico si confermano tra le più collaudate, come racconta Cristina Bussola, Sales & Marketing Manager dell’Hotel Parchi del Garda: «La maggior parte dei congressi medici residenziali conserva un copione abbastanza tradizionale: sala plenaria, breakout rooms, allestimento spazi espositivi per sponsor, gestione iscrizioni e pratiche Ecm, servizi ristorativi che spaziano dai coffee break agli standing light buffet fino alle cene di gala con intrattenimento. Siamo strutturati per supportare gli organizzatori in tutte le fasi dell’evento, anche quella della gestione iscrizioni con relative prenotazioni dirette delle camere, nel caso servisse. Per una struttura di queste dimensioni a forte vocazione congressuale, è indispensabile soddisfare a 360 gradi le esigenze dei clienti fino a rappresentare un vero e proprio partner a livello organizzativo» prosegue Bussola. «Ad esclusione dei piccoli corsi di aggiornamento, la durata media di un congresso medico rimane sui due-tre giorni; i meeting di natura associative hanno solitamente budget ristretti che cerchiamo di rispettare fornendo soluzioni su misura» La flessibilità degli spazi, la tecnologia audio-video all’avanguardia e l’ampiezza del centro congressi, che nel caso dell’Hotel Parchi del Garda è di oltre duemila metri quadrati, semplificano notevolmente il flusso logistico che risulta, quindi, di semplice gestione. «La nostra struttura ha come principale caratteristica la versatilità, unita al plus di racchiudere


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KAREN ROGERSON, responsabile commerciale di MZ Congressi: «L’unicità premia. Per un grande congresso di chirurgia endoscopica abbiamo allestito un fitto programma di dimostrazioni pratiche, dalle dissezioni agli interventi dal vivo. Si è trattato di un evento unico nel suo genere, che ha destato l’entusiasmo dei partecipanti

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tutto all’interno di un’unica location: camere, servizi ristorativi e spazi eventi. Per questo motivo ospitiamo mediamente oltre cento eventi ogni anno e le richieste continuano ad aumentare. Il mercato medico-scientifico, tra questi, ci predilige per l’efficienza organizzativa, che consente l’ottimizzazione dei costi, e per la posizione strategica. Tutte queste caratteristiche ci rendono una location ideale per ospitare eventi di ogni tipologia – dai congressi con riunioni in aula ai lanci di prodotto che richiedono un allestimento più complesso, di tipo fieristico – e ci permettono di posizionarci come un vero e proprio “borgo congressuale”». A questo punto, si pone una domanda: come riescono a convivere le due anime – Mice e leisure – di Hotel Parchi del Garda, quando si tratta di eventi Ecm? «I periodi dell’anno che vedono l’alternarsi delle diverse tipologie di clientela sono diversi: leisure principalmente nei mesi estivi e in occasione di ponti e festività, Mice durante tutto il resto dell’anno; la conformazione strutturale, poi, vede gli spazi ben organizzati e suddivisi per un’efficiente gestione di entrambe le tipologie di clientela che si incontrano, così, solo in pochi spazi e solo in determinati mesi dell’anno. L’hotel, inoltre, è situato al centro dei parchi tematici del lago di Garda, ma non presenta alcuna tematizzazione all’interno (solo le quattro camere experience posizionate in un padiglione dedicato); l’animazione è presente principalmente nei periodi a vocazione leisure e propone un intrattenimento soft per i più piccoli, in zona dedicata. La struttura, quindi, risulta in linea con le norme base richieste dall’Ecm in merito alla scelta delle location; l’ufficio eventi può in ogni caso fornire tutti i dettagli inerenti le attività e le caratteristiche della struttura

in base al periodo richiesto. Riusciamo a far convivere tranquillamente le nostre due anime, business & relax, che risultano quindi non in contrapposizione, ma complementari una all’altra». EVENTI UNCONVENTIONAL? USATE… LE TESTE! Si sa, “il mestiere si ruba con gli occhi”: l’osservazione diretta di una dimostrazione pratica spesso vale più di mille parole. Quando poi il mestiere è tra i più delicati che si possano immaginare – il neurochirurgo – non c’è dubbio che la possibilità di apprendere visivamente le ultime tecniche e i trucchi di una certa procedura operatoria sia tra le più apprezzate dai partecipanti ai grandi convegni specialistici. Come? Semplice: predisponendo, oltre alle consuete sale riunioni, delle sale operatorie. È ciò che è avvenuto in occasione del recente congresso mondiale di chirurgia endoscopica, EndoMilano, tenutosi presso il MiCo dal 14 al 17 aprile. Karen Rogerson, responsabile commerciale di MZ Congressi, che ha seguito la segreteria organizzativa dell’evento, spiega com’è andata: «Si è trattato di un grande congresso di endoscopia, che si tiene una volta ogni due anni, con l’obiettivo di presentare alla comunità scientifica e agli specialisti gli ultimi sviluppi raggiunti dalla chirurgia endoscopica, che consentono di intervenire sulla scatola cranica, per operazioni delicate come la rimozione di polipi e tumori, attraverso il naso e i seni paranasali. La platea era molto ampia e diversificata, dagli otorini ai neurochirurghi, con un migliaio di partecipanti da tutto il mondo. Per molte aziende leader del settore si è trattato di una grande occasione per presentare le nuove tecnologie operatorie». Il clou dell’evento era rappresentato dal


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GALEOTTO FU IL BRIDGE

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Passi l’originalità, ma senza esagerare, o si rischiano pesanti cadute di stile. Lo scorso aprile ha fatto molto scalpore un servizio de Le iene dedicato a un “evento medico” in cui si assegnavano ben 38 crediti tramite la partecipazione a un corso di bridge in dieci lezioni: attività – almeno così veniva presentata – finalizzata al miglioramento del gioco di squadra e all’affinamento delle doti cognitive. L’episodio, occorre ribadirlo, non ha visto il coinvolgimento di nessun provider privato. La reazione

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di Federcongressi è stata rapida, affidata a un comunicato a firma del presidente Mario Buscema e della responsabile Ecm Susanna Priore, in cui si ricorda che i provider “giungono all’accredito dopo un vaglio rigorosissimo e la faticosa acquisizione di competenze di primo livello, sono sottoposti a controlli che ne certificano l’affidabilità oltre ogni sospetto e si impegnano quotidianamente nel progettare e organizzare una formazione Ecm in linea con la normativa ed efficace per i professionisti della salute”.

fitto programma di dimostrazioni pratiche condotte sulle teste di cadaveri donati alla scienza: un’occasione imperdibile per i tanti specialisti convenuti, anche per l’assoluta rarità di eventi didattici che contemplano il ricorso a un vero teatro anatomico. «Il programma prevedeva due sale dedicate full-time alle dissezioni e agli interventi dal vivo», racconta Rogerson. «Numerosi chirurghi si alternavano ogni ora per mostrare le diverse tecniche e gli approcci relativi a una certa area della testa. Si è trattato di un evento molto particolare, unico nel suo genere. Alcuni momenti di alcune operazioni, ovviamente non di tutte, sono stati proiettati su schermo in altre sale, alternando le riprese della sala operatoria – utili a mostrare le modalità di navigazione, le manovre, le funzionalità dei macchinari e i movimenti del chirurgo – alle riprese dell’endoscopio a fibre ottiche». Le dimostrazioni sono state condotte su “materiale anatomico d’importazione”. In Italia di fatto manca ancora un quadro normativo di riferimento che consenta la donazione dei cadaveri alla scienza, e anche se tale possibilità non è negata – basta esprimerne la volontà in un testamento olografo – siamo ben lontani dal poterla considerare una prassi consolidata, come invece avviene in altri paesi, e come del resto è anche qui da noi la donazione degli organi. Spesso, specializzandi e giovani chirurghi sono costretti a recarsi all’estero per seguire corsi e approfondimenti che prevedano la possibilità di condurre sperimentazioni su corpi umani. Non c’è quindi da sorprendersi se il programma di EndoMilano ha destato l’entusiasmo dei partecipanti: «C’erano altre quattro sale parallele con numerose lezioni frontali, ma ovviamente l’appeal maggiore era esercitato dalle dimostrazioni live. Sono stati quattro giorni molto intensi, con professionisti provenienti da 72 nazioni di tutto il mondo, anche dall’Africa, per i quali il contatto diretto con queste pratiche chirurgiche è molto importante». Grazie alla fondamentale collaborazione con uno dei maggiori ospedali milanesi – che ha curato la parte logistica e burocratica legata all’utilizzo dei campioni anatomici – prima del congresso si sono tenuti anche due giorni di approfondimento “hands on” per trenta persone, che hanno potuto fare pratica nell’utilizzo dei nuovi strumenti per la chirurgia endoscopica con alcuni dei massimi specialisti mondiali in materia. In questo modo è stato possibile allestire un evento scientifico di grandissimo richiamo, con contenuti didattici e informativi di rilievo, veicolati attraverso un format tanto semplice quanto inedito. Si è trattato, in breve, di usare la testa.


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La tecnologia al servizio dei provider

Dall’e-learning alle app, dai social media ai simulatori: strumenti sempre più moderni consentono di migliorare l’esperienza formativa in ambito sanitario, e forniscono ai Pco nuove frecce con cui raggiungere il cuore (e la memoria) dei partecipanti 2010), secondo l’iter tortuoso che ha caratterizzato la “messa a regime” del programma di educazione continua in medicina. Siamo così arrivati al presente, 2014: anno in cui si vara un nuovo triennio Ecm – che prevede finalmente la possibilità per tutte le categorie professionali di acquisire anche il 100 per cento dei crediti previsti tramite Fad; anno in cui la diffusione dei vari device mobili e degli ebook reader ha raggiunto livelli ormai capillari (specie in una categoria caratterizzata da un alto livello di istruzione e da un buono status sociale, come quella medica); anno in cui la prevista implementazione di nuovi dispositivi di realtà aumentata (pensate ai famosi Google

MATTEO ROCCA

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rom. Con l’avvento di internet ha avuto origine il cosiddetto web-based training, e da quel momento il mondo dell’e-learning ha continuato a evolversi, mettendo a punto prodotti e soluzioni sempre nuovi. Stiamo parlando del complesso e multiforme universo della Fad, la formazione a distanza, che negli ultimi anni sta ricevendo un ulteriore impulso senza precedenti, grazie allo sviluppo delle tecnologie portatili. Sviluppo che riguarda da vicino, per ovvi motivi, il mondo della formazione medica, e in generale quello di tutte le categorie professionali per cui valgono i principi dell’aggiornamento costante e del continuous learning. L’Ecm ha preso forma negli anni centrali della rivoluzione digitale, e da allora la voce “formazione a distanza” ha sempre fatto parte dell’offerta messa a disposizione dai provider, anche se l’introduzione ufficiale del canale è avvenuto solo con il passaggio dalla fase sperimentale (2002-2007) al primo triennio (2008-

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n principio furono i corsi per corrispondenza. Poi vennero i supporti multimeIdiali: audiocassette, videocassette, cd-

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MAURO ZANIBONI, titolare di MZ Congressi: «Per implementare adeguatamente la Fad bisogna che ci siano dei numeri adeguati di possibili utenti, perché solo i grandi numeri ne giustificano l’investimento, e questo è meno frequente nel caso dell’associazionismo»

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Glass) appare ormai dietro l’angolo. Ci sono tutte le premesse, in breve, per una significativa espansione e per un definitivo salto di qualità della Fad, e in generale di una nuova generazione di strumenti e prodotti per la formazione professionale. Resta da capire che direzione prenderà questo salto. Di certo non assisteremo a una cannibalizzazione ai danni di altre consolidate modalità di apprendimento, come la formazione residenziale, quella sul campo e il training-on-the-job, che conservano tutta la loro specifica efficacia. Tuttavia, è facile credere che la Fad potrà sempre di più fornire delle soluzioni per integrare gli eventi residenziali, e in alcuni casi sostituirli – nei casi estremi in cui il target sia particolarmente ampio, oppure molto ristretto – proponendosi come un’alternativa a basso costo per migliorare i margini o per far fronte a budget ristretti e sponsorizzazioni risicate, o del tutto assenti. Più in generale, la tecnologia sta ampliando considerevolmente gli orizzonti dell’evento, creando degli spazi di conversazione virtuale in cui partecipanti e relatori possano confrontarsi sia prima che dopo il congresso, che diventa sempre più il momento formativo centrale di un più lungo processo di comunicazione e formazione che si articola senza soluzione di continuità. QUESTIONE DI NUMERI Perché uno strumento possa decollare devono esserci le condizioni giuste, sia in termini di target sia, per così dire, di scenario normativo: conciliare i due aspetti non è sempre facile, come ci racconta Mauro Zaniboni, titolare di MZ Congressi e voce storica della meeting industry italiana. «Per implementare adeguatamente la Fad bisogna che ci siano dei numeri adeguati di possibili utenti, e

questo è meno frequente nel caso dell’associazionismo. Fino allo scorso anno c’era inoltre una norma che imponeva ai provider di versare 2.500 euro per gli eventi Fad fino a mille persone, e rimanevano sempre 2.500 euro anche se i partecipanti erano solo cento: questo rendeva oggettivamente poco conveniente pensare alla formazione a distanza per i piccoli target. Ora gli scaglioni sono stati sensibilmente rivisti, e questo può portare a un maggiore e migliore utilizzo di questo strumento». Per il titolare di MZ Congressi, inoltre, la formazione a distanza risulta di difficile applicazione per i contenuti troppo settoriali, che interesserebbero alla fin fine solo pochi cluster di specialisti. «Vedo invece molto bene la Fad per proporre contenuti a gruppi di utenti molto più numerosi, e per tutte le occasioni di formazione orizzontale, che comprendono trasversalmente più categorie: penso ai corsi per gli infermieri, a quelli sull’igiene, sulla prevenzione, sulla lettura dell’elettrocardiogramma... La formazione a distanza inoltre si addice particolarmente ai medici di base, per tanti motivi: innanzitutto possono gestirsi più liberamente i tempi e i momenti di formazione, seguendola quando vogliono, in una fascia oraria in cui non hanno pazienti, la sera o nel week-end. Si tratta di una categoria professionale che, rispetto al passato, ha sempre meno tempo e sempre più incombenze di varia natura, per cui apprezzano di più la formazione flessibile. Al di là delle limitazioni di Farmindustria poi non è detto che vengano sempre sponsorizzati, e allora la Fad diventa una soluzione con cui un medico può autonomamente acquistare un corso a costo contenuto e ottenere i crediti che gli occorrono». Il vantaggio più grande della Fad resta la possibilità di personalizzare e gestire i



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RICCARDO BAICCHI, amministratore di Vits – Virtual Training Support: «Per alcuni, la Fad consiste nel limitarsi a proporre un pdf da scaricare e leggere in autoformazione. Noi abbiamo un’idea molto diversa al riguardo: l’obiettivo didattico è coinvolgere il partecipante, renderlo attivo, non semplicemente fornirgli un documento testuale di contenuti»

tempi della propria formazione in completa autonomia: un plus ideale per i liberi professionisti. «Dieci anni fa, quando l’Ecm era ancora in fase sperimentale, sembrava che la Fad avrebbe potuto avere uno sviluppo maggiore di quello che poi ha effettivamente avuto», prosegue Zaniboni. «Col senno di poi, chi avesse scelto all’epoca di puntare con troppa sicurezza su questi strumenti, avrebbe fatto un cattivo investimento. Ora la situazione potrebbe essere diversa. L’importante è che una volta fissate le regole, quali che siano, non cambino più: solo così si può ragionare e pianificare davve-

CACCIA AGLI SPONSOR La dinamica delle sponsorizzazioni si è profondamente trasformata negli ultimi anni, come ci conferma Maria Guadalupe Lucasevich, responsabile dell’area Mice di Cisalpina Tours, che con il brand Cisalpina Pharma rivolge da tempo un’attenzione particolare alle esigenze del settore. «Sicuramente la tendenza principale dell’ultimo periodo riguarda una netta riduzione dei budget delle sponsorizzazioni da parte delle aziende», afferma Lucasevich. «Su scala nazionale, le imprese preferiscono concentrarsi sugli eventi regionali e monosponsor, mentre permane ovviamente la volontà di essere presenti ai grandi convegni internazionali, magari limi-

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tandosi a quelli “di punta”, per entrare in contatto e stabilire relazioni con i migliori professionisti delle specialità mediche di riferimento». Il trend è dunque quello di investire su eventi dal ritorno garantito, che offrano il massimo della visibilità per il proprio brand, l’incontro con il proprio core target e un contenimento dei costi logistici – di qui la preferenza per gli eventi regionali, che non prevedono pernottamenti. Gli sponsor portano risorse con cui migliorare la qualità dei servizi, e a loro volta sono più facilmente attratti dai convegni di alto livello: sta come sempre alla creatività dei Pco il compito di innescare questo circolo virtuoso.

ro i canali su cui è opportuno investire». E in effetti, se c’è un settore che negli ultimi anni è stato interessato da cambiamenti, rivoluzioni e “giri di vite”, è proprio quello dei congressi medici. Forse è davvero giunta l’ora di un po’ di stabilità. I NUOVI ORIZZONTI DELLA GAMIFICATION Di cosa parliamo esattamente quando parliamo di Fad di ultima generazione per il mondo sanitario? Abbiamo chiesto un parere in merito a Riccardo Baicchi, amministratore di Vits (Virtual Training Support), società che dal 2009 mette a punto soluzioni tecnologiche innovative per la formazione. «Da quando siamo nati abbiamo sempre cercato di diversificare la nostra offerta, dando la massima

MARIA GUADALUPE LUCASEVICH, responsabile Mice di Cisalpina Tours: «La tendenza dell’ultimo periodo vede una netta riduzione dei budget delle sponsorizzazioni da parte delle aziende, che preferiscono concentrarsi sugli eventi regionali e monosponsor, oltre ai grandi convegni internazionali»



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importanza alla ricerca di un approccio attivo dei partecipanti, sia negli eventi Fad sia in quelli Res. Per questo motivo facciamo ricorso a tecnologie che facilitano il coinvolgimento delle persone, come l’impiego di tablet e il ricorso a simulazioni virtuali. Dal 2010 siamo stati inoltre tra i primi a proporre soluzioni di mobile learning Ecm tramite app, un servizio aggiuntivo che consente di veicolare contenuti e pillole formative in modo semplice e diretto». Un aspetto che Baicchi tiene molto a sottolineare è la diversa filosofia che sta dietro alla ricerca di soluzioni Fad innovative. «È una questione di metodologia: per alcuni, la Fad consiste nel limitarsi a proporre un pdf ben impaginato con i contenuti del corso, da scaricare e leggere in autoformazione. Noi abbiamo un’idea molto diversa al riguardo: l’obiettivo didattico è coinvolgere il partecipante, renderlo attivo, non semplicemente fornirgli un documento testuale di contenuti».

NON CHIAMATELI VIDEOGIOCHI La tecnologia rimane sempre un mezzo, laddove l’obiettivo rimane quello di garantire un’esperienza didattica di qualità elevata. «Nel corso degli ultimi anni – spiega Baicchi – abbiamo sviluppato, con il supporto dei nostri consulenti scientifici, diversi prodotti che consentono di elaborare simulazioni bidimensionali di casi clinici, attraverso i quali il medico può esercitarsi e ricevere feedback sulle sue scelte. Grazie a una partnership con una società fornitrice dell’esercito americano, inoltre, abbiamo sviluppato delle simulazioni tridimensionali particolarmente evolute con finalità educative in ambito sanitario. Per ogni attività il partecipante riceve un punteggio, e questo consente di riunire l’efficacia della gamification con il training professionale. Al termine i relatori con contributi video danno una chiave di lettura e svelano i “trucchi” e i “tranelli” presenti nella simulazione. La presenza dei relatori all’interno del percorso di simulazione è essenziale anche per guidare i partecipanti». Le finalità formative sono ovviamente tarate sul target del professionista della salute, ben diverso da quello di un gruppo di ventenni marine americani: il momento centrale della simulazione medica è rappresentato dal debriefing, in cui le scelte dei discenti vengono analizzate e sottoposte a verifica, in modo da garantire l’approfondimento e l’effettiva acquisizione delle conoscenze. Il tutto organizzato in ottica Ecm. Parlando dei possibili orizzonti di crescita per la Fad nel prossimo triennio, l’amministratore di Vits invita comunque a non perdere di vista il valore del confronto diretto, delle simulazioni e delle sessioni di lavoro in praesentia: «Onestamente, spero che non tutta la formazione medica venga fruita in modalità Fad, perché la simulazione realizzata con questa modalità di delivery, per quanto raffinata, non soddisfa come l’aula la totalità dei fabbi-


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la competenza

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la sostenibilità

Gli eventi Formedica si ispirano al miglior risultato possibile utilizzando le risorse disponibili, nel rispetto del miglior rapporto costo beneficio


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PATRIZIA SEMPREBENE BUONGIORNO, vice presidente di Aim Group International: «Oggi il web è fondamentale, in un’ottica sempre più interattiva: posso scambiare idee e confrontarmi con il responsabile scientifico, vedere le interviste ai chairmen del congresso, i commenti alle diverse sessioni, e molto altro...»

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sogni formativi dei partecipanti. L’aula continua e continuerà ad avere un potenziale formativo altissimo, la simulazione in presenza è un’occasione per effettuare un debriefing con i partecipanti durante il quale vengono scambiate idee e opinioni, emergono domande e risposte che fanno la differenza dal punto di vista della efficacia didattica della soluzione formativa». Non bisogna trascurare nemmeno le potenzialità insite nella combinazione tra i diversi metodi formativi, per esempio nel caso in cui un evento residenziale venga seguito a distanza anche da un pubblico remoto: «La Fad – conclude Baicchi – consente ovviamente un “risparmio” sui costi logistici, perché potenzialmente il target di un evento in remote learning è illimitato. D’altronde è difficile fare confronti troppo stringenti, e bisognerebbe capire quale tipo di Fad si sta paragonando a quale tipo di evento Res. Esistono poi numerose soluzioni “blended” che stiamo sperimentando con soddisfazionecon un costante coinvolgimento dei partecipanti “remoti” e presenti con ricorrenti momenti interattivi». IL CONGRESSO 2.0 Un’agenzia di dimensioni internazionali ha buon gioco a sperimentare in anticipo nuove soluzioni, e a cogliere nuovi spunti per l’event management e per la formazione dell’immediato futuro: ce lo conferma Patrizia Semprebene Buongiorno, vice presidente di Aim Group International, che illustra alcuni grandi trend da tenere d’occhio: «Nei congressi medico-associativi, soprattutto per quelli internazionali, il focus è sempre più la valorizzazione dell’esperienza. Oggi che i gruppi sono sempre più ridotti, il medico sceglie se andare o meno a un convegno, e deve avere una motivazione adeguata: per questo oltre ai contenuti è necessario un grande effort nella comunicazione pre-evento, perché l’esperienza inizia sempre molto prima dell’evento vero e proprio, con la lettura delle survey proposte ai partecipanti dell’edizione precedente, la scoperta dei relatori e del programma, la consultazione degli approfondimenti e degli abstract. Il partecipante deve poter entrare fin da subito nella cabina di regia, in quella che chiamiamo la “casa” del congresso. Il web

è ovviamente fondamentale, in un’ottica sempre più interattiva: posso scambiare idee e confrontarmi con il responsabile scientifico, vedere le interviste ai chairmen del congresso, i commenti alle diverse sessioni, e molto altro». Un ottimo esempio del processo descritto da Patrizia Buongiorno è fornito dall’ultimo congresso organizzato dall’Esot (European Society for Organ Transplantation) con il supporto di Aim lo scorso settembre a Vienna. Vi ricordate? Ne avevamo parlato su Meeting e Congressi dellos corso gennaio: per la prima volta, un convegno di grandi proporzioni – con oltre tremila delegati – è stato realizzato in modalità totalmente paperless, grazie alla progettazione di un’app per device mobili sviluppata dal team degli organizzatori. La virtualizzazione dei contenuti ha consentito un grande risparmio di carta, e ha soprattutto ampliato le possibilità di interazione dei partecipanti. «Insieme agli altri partner – come SpotMe e Shocklogic – abbiamo lavorato in team per sviluppare una piattaforma comune in cui il partecipante potesse entrare e fruire in anticipo dei contenuti dell’evento, e poi, durante l’evento stesso, sempre con quell’unico log-in potesse porre domande in tempo reale, intervenire in merito ai casi clinici presentati e fare networking», racconta Buongiorno. «Tutti i contenuti vengono poi utilizzati e messi a disposizione per il follow-up. Tra-


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MADDALENA MILONE, managing director di Meeting Planner: «Stiamo registrando una precisa richiesta di interattività e confronto con casi clinici che aumentino le possibilità di scambio e il coinvolgimento del discente. Rientra nella tendenza a elaborare nuovi format, in particolare sessioni partecipate, rese sempre più interattive grazie all’impiego dei tablet»

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mite la stessa piattaforma è possibile partecipare in remoto ad alcune sessioni e seguire il simposio. Si tratta di costruire un’esperienza e farla vivere il più a lungo possibile, far convivere congresso reale e congresso remoto, pre e post evento». Grazie all’Esot Ecosystem – questo il nome della piattaforma virtuale – sono stati infatti scambiati oltre 28mila messaggi tra i partecipanti, e fissati oltre duemila appuntamenti. I delegati privi di tablet avevano la possibilità di prenotarne uno al momento della registrazione, ricevendo poi tutto il materiale raccolto appunti, biglietti da visita scambiati sulla propria mail personale. Parlando di Esot 2013, Patrizia Buongiorno non nasconde la soddisfazione e l’ottimismo per quello che ha tutta l’aria di essere un nuovo punto di partenza: «È solo l’inizio, perché grazie alla rapida evoluzione degli strumenti tecnologici credo che questa sarà la strada che sarà percorsa in futuro. Ne hanno beneficiato tutti, partecipanti ed espositori: molte aziende in questo momento tendevano a rinunciare agli stand, invece in questo modo è possibile virtualizzarli, con un considerevole contenimento di costi». Basta un QR Code, un click e il gioco è fatto. Attendiamo che questo modello faccia la sua comparsa anche qui da noi, e probabilmente non dovremo aspettare molto: complice l’Expo dietro l’angolo e la richiesta di interattività sempre mag-

giore che proviene dai partecipanti. «Ci sono associazioni che anche in Italia si stanno avvicinando sempre di più a questi standard. Al di là della tecnologia, ci si allontana sempre di più dal modello della semplice “lectio magistralis”, oltre alla sala plenaria contano sempre di più anche le break-out room, c’è sempre una crescente richiesta di sottogruppi che vanno incontro a un’esigenza di scambio immediato. La possibilità di porre le domande in anticipo ai relatori velocizza e insieme migliora la qualità del feedback ricevuto». Si tratta di un nuovo paradigma, un nuovo modo di intendere e vivere l’evento, che richiede di ripensare i format e le scalette tradizionali alla luce delle nuove dinamiche della comunicazione. «Il congresso non è più one-way, è sempre più bidirezionale, con sempre più momenti “hands on”, in cui è il partecipante a fare il congresso, ad avere in mano le chiavi di quella “casa” di cui è sempre di più un comproprietario», spiega il vice presidente di Aim Group International. SOCIAL MEDIA E CONGRESSI MEDICI: UN CONNUBIO POSSIBILE La presenza di un trend che vede gli eventi scientifici sempre più dinamici e hi-tech è pienamente confermato anche dalla testimonianza di Maddalena Milone, managing director di Meeting Planner, nonché delegato per la Puglia di Federcongressi&Eventi: «Dei centocinquanta congressi all’anno che organizziamo mediamente su tutto il territorio nazionale, il mondo Ecm incide moltissimo. Per ciò che riguarda i nuovi format, si tratta soprattutto di sessioni partecipate, rese sempre più interattive grazie all’impiego di tablet e iPad, e un maggiore interscambio con speaker e opinion leader. C’è una precisa richiesta di interattività e confronto con casi clinici che aumentino le possibilità di scambio e il coinvolgimento del discente. Un altro elemento di novità è rappresentato sicuramente dalle campagne social per la promozione degli eventi e l’ingaggio anticipato dei partecipanti, sia attraverso piattaforme ad hoc sia tramite i social network principali», prosegue Milone. «Ad esempio su Facebook possiamo creare delle nuove pagine pubbliche o appoggiarci a quelle già esistenti, come quelle delle associazioni; pensiamo ad esempio alle associazioni di pazienti. Per fare questo ci rivolgiamo a dei professionisti, fornitori e consulenti esterni, e abbiamo stretto delle vere e proprie collaborazioni con


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CONGRESSI MEDICI certo senso anche noi Pco dovremmo essere tenuti a seguire un programma di educazione continua», afferma la titolare di Meeting Planner. Un’Ecm anche per i planner, quindi? Potrebbe sembrare una battuta paradossale, ma è rivelatrice di quanto, in un mondo in continua evoluzione, sia importante mantenersi up-todate in ogni campo professionale.

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dei blogger che fanno parte in pianta stabile del nostro gruppo di lavoro». Le nuove esigenze di comunicazione online portano i Pco a dotarsi di nuove professionalità al loro interno: i community manager sono figure redazionali e creative di nuova generazione, capaci di agire come animatori di spazi di aggregazione virtuale, sempre più strategici anche per il marketing b2b, per la formazione e per la meeting industry. Questa circostanza è lo spunto per un’ulteriore riflessione: «Nel nostro lavoro, in cui affluiscono più scienze e più competenze, l’aggiornamento continuo è essenziale. Non si finisce mai di studiare, e in un

I FRONTI ANCORA APERTI Al di là della tecnologia, lo sviluppo non consiste solo nell’adoperare nuovi strumenti, ma più in generale nel migliorare le condizioni esistenti, superando ogni fattore obsoleto e liberandosi delle zavorre che frenano la crescita. Parlando di Ecm, Maddalena Milone tiene molto ad aprire una parentesi su due questioni fondamentali: i vincoli, ancora eccessivi, posti dalla burocrazia ai provider, e le difficoltà dovute al codice etico di Farmindustria che esclude a priori qualunque location tacciabile di essere eccessivamente “turistica”. «La cosa peggiore rimane la burocrazia: se si snellisse un po’ potremmo tornate a gestire meglio gli eventi. Le firme, le carte, le valutazioni sottraggono tempo e risorse, e ci costringono a investire risorse economiche nel personale per il disbrigo di queste pratiche piuttosto che in ricerca. D’altro canto, il fatto che i provider siano stati identificati come i soggetti responsabili della qualità del processo ci ha fornito anche delle leve decisionali in più, dandoci voce in capitolo su alcune scelte fondamentali alla base dell’evento». Più spinosa la questione legata ai niet di Farmindustria, specie in una regione come la Puglia, di cui Milone è rappresentante in sede Federcongressi: «Il divieto di organizzare eventi in strutture come le masserie, che sono tipicamente pugliesi e rappresentano un elemento autoctono e architettonico del territorio, è fortemente penalizzante. Abbiamo fatto presente la cosa in molti modi e continueremo a farlo, ma è incredibile vedere quanto sia difficile aprire un dialogo su questo tema. Per loro è una questione etica, ma in questo modo tutta un’area come la Valle d’Itria, per esempio, che è piena di strutture perfettamente attrezzate per fare da location congressuali, rimane tagliata fuori dal mercato, e questo ha reintrodotto una stagionalità che il turismo Mice aveva in precedenza contribuito ad allontanare. La questione risulta ancora più paradossale se si pensa ai centri termali, che sono prescrivibili dal SSN, ma in cui un’ASL non può pensare di organizzare un convegno. E invece tutti questi elementi territoriali sono quelli in grado di valorizzare l’esperienza di un territorio, migliorarne la fruizione e lasciare un ricordo tangibile in chi vi soggiorna».



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CONGRESSI MEDICI

finito il triennio Ecm, viva il triennio Ecm: il 31 dicembre 2013 si è concluso infatti È il capitolo 2011-2013, e si è contemporaneamente aperto quello nuovo, 20142016. Non ci sono state grandi rivoluzioni, e non era neanche lecito attendersele: la maggior parte degli operatori, anzi, anela da tempo a una relativa stabilità delle regole, in modo da poter meglio pianificare le mosse dell’immediato futuro, dopo anni di “rivoluzione continua in medicina” che hanno profondamente modificato ruoli, processi e responsabilità. Utile quindi passare rapidamente in rassegna i principali pilastri su cui si articolerà il nuovo triennio. IL DEBITO FORMATIVO Come per il periodo 2011-2013, il debito formativo per tutti i professionisti sanitari è fissato in 150 crediti, quindi in media 50 all’anno. È previsto un minimo di 25 e un massimo di 75 crediti acquisibili annualmente, senza calcolare le eventuali riduzioni che potrebbero derivare da casi particolari ed esoneri. Minimali e massimali sono poi indicativi per i liberi professionisti, mentre il personale dipendente o parasubordinato è ovviamente tenuto a seguire il calendario formativo predisposto dalla sua azienda di riferimento. RIDUZIONI Ci sarà sempre la possibilità di riportare fino a un massimo di 45 crediti dal trien-

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Verso il 2016

Tra tante conferme nel solco della continuità e qualche timido cambiamento, è partito il nuovo triennio Ecm. Diamo uno sguardo alle principali linee guida che nei prossimi mesi riguarderanno il lavoro dei provider e l’iter formativo dei congressisti nio precedente, secondo un criterio proporzionale, a patto che il professionista sanitario abbia acquisito almeno 101 crediti nel triennio 2011-2013. ESONERI L’ultima normativa Agenas ha individuato cinque categorie di professionisti che possono ottenere esoneri o sconti dei crediti da acquisire: tali sconti si applicano a chi sta frequentando altri corsi di formazione e specializzazioni universitarie, nonché ai medici impegnati in corsi di formazione manageriale, o che stanno conseguendo l’attestato di micologo. Anche chi lavora in zone colpite

MATTEO ROCCA

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CONGRESSI MEDICI da catastrofi naturali ha diritto all’esonero, nei limiti previsti dalla Determina della Cnfc. E I CORSI ALL’ESTERO? Chi frequenta un corso all’estero, a meno che non sussistano accordi particolari con l’Agenas che prevedano un computo diverso, potrà chiedere il riconoscimento del 50 per cento dei crediti previsti in loco, fino a un massimo di 25 crediti. La somma di questi crediti non potrà comunque superare il 50 per cento dell’obbligo formativo triennale, ovvero 75 crediti.

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PIÙ FAD PER TUTTI Questa è forse la principale novità rispetto al 2011-2013: in linea di principio, tutti i crediti potranno essere acquisiti tramite Fad, senza alcuna limitazione. Assisteremo quindi a un “boom” di corsi fruiti a distanza e in autoformazione, e a un calo degli eventi residenziali? La questione appare più complessa, e ne parliamo sempre in questo numero di “Meeting e Congressi” con un articolo dedicato. La Fad è una modalità formativa ricca di potenzialità, su cui finora non si è investito né riflettuto abbastanza. Ci sono tutte le premesse per uno sviluppo dei format e delle tecnologie per una migliore e più proficua formazione virtuale, con lo sviluppo di tool online, simulazioni, “videogiochi” formativi e prodotti e-learning di nuova generazione, che andranno a integrare - ma mai a sostituire - gli eventi residenziali, e che saranno semmai utili per veicolare contenuti in modalità orizzontale a un vasto target, con un sensibile risparmio di risorse. IL DOSSIER FORMATIVO Altra novità del 2014 è l’avvio della sperimentazione nazionale del dossier

Cogeaps (il Consorzio per la Gestione dell’Anagrafe delle Professioni Sanitarie), che dovrebbe partire in collaborazione con la Regione Toscana. L’obiettivo è quello di valutare nel tempo la coerenza formativa, oltre che l’effettiva fruizione, dei programmi formativi. Come funziona? Il singolo professionista crea online il proprio dossier, selezionando gli “obiettivi formativi” relativi ad ogni singolo corso da lui frequentato; tali obiettivi dovranno essere indicati in maniera chiara ed evidente dai provider, sia nella documentazione istruttoria sia nell’attestato di partecipazione, per evitare dubbi e ambiguità. La denominazione corretta dei singoli obiettivi è fissata dall’Accordo Stato-Regioni del 19 aprile 2012, e dalla Determina della Cnfc del 17 luglio 2013. I provider nazionali e regionali trasmettono i crediti erogati all’ente accreditante e al Cogeaps. L’Ordine accede al Cogeaps, verifica la posizione del singolo professionista ed emette la certificazione di legge al termine di ogni triennio. MY-ECM Ogni professionista sanitario, per visualizzare la propria situazione formativa, potrà sempre usufruire del servizio myEcm, accessibile sul sito Agenas da dicembre 2013. Nella propria area personale sarà possibile verificare l'ammontare dei crediti Ecm acquisiti (suddivisi per anno e tipo di offerta formativa), consultare l’elenco degli eventi seguiti, dare un voto ai corsi frequentati e tenere d’occhio l’agenda degli eventi di prossimo svolgimento. Una piccola avvertenza: l’aggiornamento dei crediti conseguiti non avviene in tempo reale. In base alla normativa vigente, infatti, la comunicazione all'Agenas degli elenchi dei partecipanti e dei crediti attribuiti deve essere effettuata dai provider nel corso dei novanta giorni successivi alla chiusura definitiva dell'evento. Se qualche partecipante non dovesse trovare traccia dei suoi crediti, quindi, bisognerà invitarlo a portare pazienza. METTERSI IN REGOLA! Ci sarà tempo fino al 15 gennaio 2015 per certificare di aver acquisito i 150 crediti previsti per il ciclo 2011-2013: il recupero degli eventuali crediti mancanti è previsto entro l’anno successivo a quello della scadenza del triennio. I ritardatari rischiano di incappare in sanzioni, anche se al riguardo mancano ancora indicazioni precise da parte dei singoli Ordini. Per i provider, invece, le penalità per le eventuali inadempienze sono chiare: si rischiano ammonizioni, revoche temporanee fino a un massimo di 12 mesi e, dopo due violazioni gravi, la sospensione definitiva.

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CONGRESSI MEDICI Porto Antico di Genova Centro Congressi Genova

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Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: 1.480 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive interne: 8.500 lordi | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 5.700 posti | Pranzo seduti: 3.500 posti | Possibilità organizzazione post congress

Congressi medici vista mare I Magazzini del Cotone di Genova si confermano una location storica dall’anima tecnologica, ideale per gli eventi con esigenze di efficienza e modernità A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

n centro congressi dalla forte personalità, quello dei Magazzini del CotoU ne di Genova, tra i più apprezzati in Italia per l’organizzazione dei congressi medici. Molti i punti di forza di questa struttura, agli inizi del ’900 adibita allo stoccaggio delle merci e recuperata nel ’92 dal progetto di Renzo Piano, che ha trasformato il vecchio bacino portuale nel punto di maggior attrattiva della città. Tra i plus, la posizione centrale, in un’area vitale a ridosso del centro storico – che è annoverato nel Patrimonio dell’Umanità Unesco – e a breve distanza da aeroporto, stazioni e accessi autostradali. Ma anche la funzionalità degli spazi, ideali per eventi che tipicamente necessitano di una grande sala plenaria e di parallele di varia capienza, oltre a vasti spazi per allestimenti espositivi e catering. Infine, l’attenzione all’evoluzione delle tecnologie e l’aggiornamento costante delle attrezzature e l’esperienza attestata e certificata dello staff del Centro Congressi e del partner tecnico Teknocongress Nord Ovest. GRANDI NOMI, GRANDI NUMERI Dal ’92 i Magazzini del Cotone hanno ospitato i congressi nazionali delle principali società scientifiche.

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Negli ultimi dieci anni, infatti, si sono svolti 680 grandi eventi dei quali oltre un quarto di carattere medico: un successo di presenze e di nomi di prestigio che arricchiscono sempre più il calendario del centro congressi. A testimoniarlo, un 2013 ricco di eventi di grande rilievo, come il 24esimo Espu – European Society of Pediatric Urology Congress, un grosso successo da tutti i punti di vista, come ha commentato a conclusione il dottor Emilio Merlini, presidente del congresso. Merlini ha espresso il suo apprezzamento per la “perfetta organizzazione” del centro congressi, che ha in gran parte contribuito al successo dell’evento, e per la disponibilità e l’efficienza dello staff, un “valore aggiunto” della struttura congressuale genovese. «Devo dire che è stato un coro unanime di complimenti», ha commentato il dottor Merlini. Ancora, tra gli altri congressi di spicco, il 18esimo Sieog – Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica, il Convegno Nazionale Sirm – Sezione di Senologia della Società Italiana di Radiologia Medica, il complesso 34esimo Gise – Congresso Nazionale della Società di Cardiologia Invasiva, che ha rinnovato la scelta dei Magazzini del Cotone ormai da diverse edizioni. Grande impegno anche per il 98esimo Siot - Congresso Nazionale della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. Il professor Francesco Franchin, pre-


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sidente del congresso insieme al dottor Federico Santolini, crede molto nelle potenzialità del Centro Congressi di Genova: il successo dell’evento «è stato ottenuto grazie anche alla struttura del Centro Congressi Porto Antico, sia per la qualità e l’efficienza dei servizi sia per la location “in riva al mare”». Sottolinea che alla presidenza del congresso sono giunti «sia durante la manifestazione sia in seguito (ancora oggi) i più che positivi commenti dei colleghi ortopedici sulla componente scientifica del Congresso, e anche sul “contenitore”». Anche il 2014 riparte con un’agenda ricca di eventi di grande richiamo e prestigiosi congressi nel campo della medicina: il 39esimo Congresso Nazionale Aieop – Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica, il Termis Eu Chapter Meeting – Tissue Engineering International and Regenerative Medicine Society, il Congresso Nazionale Sitcc – Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva, il 15esimo Fip – Congresso Nazionale della Pneumologia, il 13esimo Congresso Nazionale Simit – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, ancora il 35esimo Gise. UNA FIDUCIA PREMIATA Fra le numerose società mediche che hanno scelto da anni il Centro Congressi di Genova come sede ideale per i loro congressi, spicca il Genoa Meeting on Hypertension, Diabetes and Renal Diseases, uno dei fiori all’occhiello del

centro congressi, del quale è ospite fisso ormai da tredici anni. Il professor Giacomo Deferrari, presidente del convegno e rettore dell’Università degli Studi di Genova, commenta: «Il centro congressi del Porto Antico è sicuramente da considerarsi un gioiello per la nostra città e una risorsa per attrarre sempre più eventi che stimolino la crescita del mercato congressuale a Genova». Deferrari manifesta grande apprezzamento anche per la tecnologia “tra le più avanzate”, dei servizi audiovisivi, «che consente di gestire i lavori articolati delle sessioni in modo puntuale». Lo ha confermato proprio uno dei congressi più rilevanti degli ultimi anni, il Nazionale della Società Italiana di Nefrologia, al cui successo il professor Deferrari ha contribuito come membro del comitato scientifico. Ricorda infatti che la sede «ha ospitato per quattro giorni intensi di lavori congressuali circa 1.800 partecipanti, che hanno assistito a sessioni parallele grazie alla disponibilità di sale di varia capienza. Lo spazio espositivo articolato su più livelli ha consentito l’esposizione di oltre cento espositori». «Una struttura di livello molto elevato e decisamente consono all’organizzazione di meeting nazionali ed internazionali», conclude il professor Deferrari. Da aggiungere: in una splendida città d’arte, e con vista sul mare. «What else?».

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Sono ben 680 i grandi eventi ospitati negli ultimi dieci anni dal centro congressi del Porto Antico di Genova, sapientemente ristrutturato da Renzo Piano e tornato a nuova vita nel 1992

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Versatilità a Milano er offrire la miglior attenzione al segmento dei congressi medici, Adi P Hotels, da oltre venti anni sulla piazza di Milano, ha ora creato una nuova divisione dedicata, che facilita l’incontro fra gli operatori del settore e i due rinomati alberghi del gruppo. Il Grand Hotel Doria, quattro stelle superior, è un elegante palazzo in stile Liberty situato in un viale alberato nel cuore pulsante della Milano degli affari. A pochi passi dalle fermate MM1 Loreto, MM2 Caiazzo e MM3 Centrale, consente di raggiungere facilmente ogni area della città. Dispone di 124 luminose camere di diverse tipologie, tutte finemente arredate. Il ristorante Il Capriccio offre variegati menu tailor-made e il Caffè Doria ospita coffee break di giorno e concerti jazz live alla sera. L’area congressuale si articola in un ampio foyer e quattro sale polifunzionali attrezzate con le più moderne tecnologie (wi-fi, proiettori 3000 Ansi Lumen ad altissima definizione con remote control, schermi a parete, impianto audio con microfoni fissi o radiomicrofoni, lavagna a fogli mobili), capaci di accogliere complessivamente fino a 270 persone. La splendida sala Archi, con luce naturale, può ospitare fino a 120 persone ed è la cornice ideale per meeting, conferenze stampa e banchetti; le sale Saba e Svevo, dotate di parete modulare, accolgono fino a ottanta persone e la sala Montale, da 25 posti, è perfetta per piccoli eventi e riunioni aziendali. L’Hotel Poliziano Fiera è a sua volta un moderno quattro stelle che gode di una posizione strategica, grazie alla sua vicinanza a FieraMilanocity e al centro congressi MiCo. Facilmente raggiungibili sono

Adi Hotels unisce la passione per l’ospitalità alla capacità di rispondere a ogni esigenza business, anche con una nuova divisione dedicata ai congressi medici anche il Castello Sforzesco, Santa Maria delle Grazie con la celebre Ultima Cena di Leonardo e per gli amanti del calcio, lo Stadio di San Siro. L’area congressuale si sviluppa in un unico modulo che si può scomporre in tre sale indipendenti da venti a ottanta posti. Tutte le sale sono a luce naturale e completamente insonorizzate. Ideali per riunioni, seminari e conferenze stampa e ogni tipo di evento business. Il caffè bistrot Le Cupole e l’elegante giardino d’inverno rendono l’hotel una tranquilla oasi nel cuore della città e ospitano coffee break e business lunch durante i meeting. Le raffinate cento camere coniugano funzionalità e alti standard di comfort e accoglienza. In entrambe le strutture il wi-fi è disponibile gratuitamente e vi è un comodo garage privato.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Due strutture, in altrettante zone strategiche della Milano business, il Grand Hotel Doria e l’Hotel Poliziano Fiera, accolgono la meeting industry in sale moderne e polifunzionali

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Fonte: Banca Dati age.na.s.

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Ecm: nuovi trend e opportunità In Italia, nell’ultimo triennio interessato dalla crisi, sono stati realizzati circa settantamila eventi formativi Ecm: ma quali sono stati il trend e la composizione degli eventi realizzati? A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Stefano Remiddi, head international operations di Aim Group. Nei grafici sopra il titolo, l’andamento degli eventi Ecm negli ultimi tre anni

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approdato in Aim Group International da pochi mesi, Stefano Remiddi, È dopo una lunga esperienza consolidata nel marketing di aziende farmaceutiche multinazionali. Forte di questa esperienza, Remiddi commenta la situazione attuale: «Possiamo notare un sostanziale aumento degli eventi formativi nel corso degli ultimi tre anni, nonostante la riduzione degli investimenti. Questo significa che il costo per ciascun evento si è ridimensionato e si può notare anche un sensibile aumento della formazione a distanza (Fad). Facendo un’analisi di qualità su un campione di 292 diverse progettualità Ecm realizzate nel periodo, si rileva l ‘interessante dato che l’ampia maggioranza di tali progetti è ancora realizzata con livelli di complessità molto bassi (per esempio principalmente relazioni frontali). Soltanto il 25 per cento dei progetti, si posiziona verso livelli di complessità più elevati, quali per esempio tutorship per attività pratica o workshop interattivi; queste nuove aree quindi, rappresentano indubbiamente nuove opportunità per le attività formative del prossimo futuro, considerando il trend in atto di riduzione degli investimenti da

parte degli sponsor e la necessità di riduzione dei costi da parte di organizzatori e provider». Le ulteriori opportunità da sviluppare nelle “pieghe” delle nuove regole Ecm, appena annunciate – e che interessano oltre un milione di operatori – sono l’istituzione del dossier formativo, la possibilità di acquisire crediti per attività svolte all’estero (già dallo scorso luglio 2013) e la libera circolazione dei professionisti sanitari in Europa (da realizzarsi entro il 2016). «Le problematiche, invece, che restano aperte e di cui occorrerà tener conto – continua Remiddi – sono legate al tema della non deducibilità totale dell’aggiornamento obbligatorio, alla mancanza di rappresentanza da parte dei provider privati – che pure rappresentano l’ottanta per cento degli eventi realizzati, spesso con investimenti anche significativi – e al fatto che ci siano, ancora oggi in Italia, circa un trenta per cento di medici che non partecipa ad attività formative Ecm. Su questo ultimo punto, sono proprio la tecnologia e il webmarketing, che possono fornire nuovi strumenti più efficaci (come per esempio i tavoli virtuali e le attività in realtà aumentata) per raggiungere in modo più capillare e coinvolgente quei medici che per vari motivi non riescono a “tenere il passo” nei confronti dei classici eventi residenziali». indirizzi a fine rivista


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Il tuo evento nel cuore della Puglia

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Healthcare a 360 gradi Numeri importanti per il pharma targato Alessandro Rosso Group che, con un provider accreditato e una società di logistica dedicata, fornisce un servizio completo. E creativo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

lessandro Rosso Group, con uno staff di oltre 350 professionisti e un fattuA rato annuo di circa 150 milioni di euro, è sicuramente uno dei gruppi più completi del panorama Mice (ma non solo) in Italia e in Europa. Nell’organigramma del gruppo non poteva, quindi, mancare una divisione dedicata al mondo dei congressi medici, dell’Ecm, della formazione-informazione a distanza, della sponsorship farmaceutica, in una parola, dell’healthcare. «Sono due le società del gruppo dedicate al pharma: Net, tra i primi quaranta provider accreditati presso il Ministero, nonché vero e proprio Pco, – con uffici a Milano, Roma e Firenze – e Alessandro Rosso Healthcare, pensata per l’organizzazione e la gestione logistica di eventi

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nell’ambito farmamedicale e con uffici a Milano e Roma» spiega Roberta Bagnaia, executive vice president di Alessandro Rosso Healthcare, che continua: «siamo molto soddisfatti del grande sviluppo che ha avuto negli ultimi anni la divisione healthcare di Alessandro Rosso Group. Questo è stato possibile anche grazie all’unione sotto un unico brand delle varie società che all’interno del Gruppo si occupavano di pharma. Obiettivi chiari e strategie rivolte al futuro e allo sviluppo hanno portato la divisione a diventare il fiore all’occhiello del Gruppo. Oggi la divisione healthcare fattura circa trenta milioni di euro grazie al suo team di settanta persone con un’esperienza ormai decennale, arricchita da continue sessioni di formazione per essere sempre aggiornati sulle nuove regolamentazioni del mercato. Uno dei plus della nostra divisione è la possibilità di offrire un prodotto a 360 gradi. Sicuramente il nostro core business sono, da sempre, le dele-


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gazioni ai congresso e tutti i prodotti “nati” dal nostro provider Net, i corsi Ecm e Fad in primis, ma ormai da anni, i clienti riconoscono il nostro valore aggiunto anche nell’organizzazione di lanci di prodotto e convention». Poter fornire ai propri clienti un congresso medico “chiavi in mano” è sicuramente un vantaggio: «Decidere di diventare provider accreditati è decidere di intraprendere un investimento importante per rispondere a tutte le regole di riqualificazione imposte dal Ministero, ma si traduce, poi, in un elemento strategico fondamentale nell’area pharma – interviene Cristina Recalcati, amministratore delegato di Net – che consente non solo di sviluppare progetti di formazione e creare contenuti, ma anche di lavorare in sinergia con lo staff che segue l’organizzazione logistica, potendo attingere all’interno del Gruppo a tutte le professionalità necessarie per creare nuovi format e veicolare, insieme alla formazione, anche un altro tipo di comunicazione, che si basa sull’emozionalità e l’interattività dell’evento stesso». HEALTHCARE…CREATIVO E, a proposito di interattività ed emozioni, le fa eco Roberta Semino, amministratore delegato di Alessandro Rosso Healthcare: «far parte di un grande Gruppo è sicuramente un elemento di forza, proprio perché si può far affidamento su uno staff completo – dalla comunicazione agli allestimenti – e dalla molteplice esperienza – che può portare, dunque, anche nell’ambito pharma, modalità comunicazionali e format innovativi e “non convenzionali” – pur avendo un

unico interlocutore. E proprio questa forza ci rende anche decisamente competitivi dal punto di vista economico». Ma cosa significa creatività nei congressi medici? «Può significare ricerca di tecnologie innovative e sorprendenti per comunicare – prosegue Semino – ma anche format inediti e originali per il lancio di prodotti o per gli eventi dedicati alla forza vendite. Un esempio? Per svecchiare proprio il rapporto oratore-pubblico, che spesso tende a essere irrigidito dalla presenza del podio, in alcuni eventi abbiamo creato uno speaker’s corner nello spazio espositivo invece che in sala, oppure abbiamo scelto di far parlare l’oratore direttamente dalla platea».

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Nelle tre foto qui sopra, da sinistra, Roberta Bagnaia, executive vice president di Alessandro Rosso Healthcare, Cristina Recalcati, amministratore delegato di Net e Roberta Semino, amministratore delegato di Alessandro Rosso Healthcare. Nella pagina accanto la regista Lina Wertmüller, ospite a un congresso firmato Alessandro Rosso Group

IN VISTA DI EXPO MILANO 2015 Con Alessandro Rosso Group, primo “authorized reseller” per Expo Milano 2015, e con uffici nei Paesi strategicamente più interessanti – uno per tutti, la Cina (Alessandro Rosso Group ha una sede a Shanghai) – la divisione Healthcare appare quanto mai di primaria importanza: «Oltre a portare in Italia i congressi internazionali, – spiega Recalcati – Net rappresenta un importante player proprio in connessione con le tematiche di Expo legate all’alimentazione, alla prevenzione e quindi alla medicina; vogliamo creare momenti di comunicazione rivolti al grande pubblico, proporre ai nostri clienti idee creative per supportare e sostenere questi momenti di apertura e informazione al pubblico, arrivando anche alla fascia più giovane della popolazione». indirizzi a fine rivista

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MZ: due lettere che hanno fatto strada In 27 anni l’agenzia fondata e tuttora diretta da Mauro Zaniboni ha assunto dimensioni da primato: oggi è una holding con sei business unit e 36 dipendenti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

mportanti novità per M Congressi, stobrand della meeting industry italiaInarico fondato nel 1987 da Mauro Zaniboni Z

e ancor oggi da lui presieduto insieme ai soci Monica Sellari e Stefano Montalbetti. Novità che significano espansione, servizi, attenzione al cliente. In una parola: professionalità – che è da sempre il tratto distintivo dell’agenzia. O meglio, del gruppo di agenzie: MZ Congressi è solo una delle sei business unit in cui si articola MZ International Group, che conta anche su MZ Incentive, MZ Corporate Events, MZ Associations, MZ Qualità & Formazione ed MZ International Group – Servizi generali di Gruppo. Una holding capace di 8,1 milioni di fatturato medio, oltre cento eventi all’anno, 36 persone di staff operativo permanente, e addirittura di offrire i propri uffici (che si estendono su cinquecento metri quadri) come sede

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legale od operativa a 14 associazioni medico-scientifiche. La prima notizia è l’acquisizione di CQ Travel, e il conseguente ampliamento della gamma dei servizi per congressi e incentive. CQ Travel lavora da anni con strutture di assoluta eccellenza nel panorama sanitario italiano e mondiale: basti citare l’Ospedale cardiologico Monzino (Milano) e l’Istituto Europeo di Oncologia diretto dal prof. Umberto Veronesi. Queste due strutture svolgono insieme fino a ottanta eventi Ecm all’anno, sia per il proprio personale sia per professionisti esterni. Da oggi, in forza dell’acquisizione, MZ Congressi seguirà con il proprio know-how questi prestigiosi clienti in tutte le fasi e le problematiche dell’organizzazione, dell’accreditamento e della promozione dei loro eventi, erogando piani formativi aderenti ai rispettivi rami di specialità (cardiologia e oncologia), rami che vanno così ad aggiungersi ai campi medici in cui MZ Congressi opera. Va detto che l’agenzia di Mauro Zaniboni ha una poderosa attività nell’Educazione


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Continua in Medicina. Gestisce come provider gli eventi di numerose associazioni, come quella delle infezioni ospedaliere, della medicina di laboratorio, di nutrigenomica (integratori alimentari). Poi, ancora, per i farmacisti ospedalieri e del territorio, per l’associazione di chirurgia plastica ricostruttiva e anche per altre società che non hanno Ecm ma comunque promuovono eventi formativi. C’è anche l’Accademia di Qualitologia, che fa qualità nella sanità. Pertanto si può veramente dire che l’acquisizione di CQ Travel fornisce il suggello ideale a un curriculum prestigioso già di suo. Ma c’è un altro importante ambito nel quale MZ Congressi da oggi evolve e potenzia i propri servizi: le candidature per i congressi internazionali. «Ancor più di prima siamo ora in grado di metterci a disposizione dei capitoli italiani delle società scientifiche internazionali che desiderano candidare l’Italia come sede ospite del proprio congresso mondiale o europeo», afferma Mauro Zaniboni. «Abbiamo curato con successo le candidature di alcune delle sedi italiane più prestigiose, insieme al MiCo (Centro congressi di Fiera Milano) e al Firenze Convention Bureau, occupandoci di tutti gli aspetti e offrendo la nostra esperienza anche strategica. Non solo: finanziamo i costi della candidatura, nel senso che invitiamo in Italia per la site inspection due o tre rappresentanti della società candidante e inviamo a nostre spese un rappresentante a presentare la candidatura presso il board internazionale della società. E predisponiamo il bid booklet dedicandovi uno o due mesi di lavoro di una persona del nostro staff a tempo pieno». MZ Congressi ha lavorato e lavora nelle

principali sedi europee per congressi di grandi dimensioni, vincendo il pregiudizio sulla disorganizzazione degli italiani e stupendo anche gli interlocutori anglosassoni per la perfetta macchina organizzativa. In questo aspetto va notato come MZ Congressi sia una delle poche Association Management Company attive in Italia, abbia ricevuto cioè il mandato di fornire direttamente e continuativamente servizi gestionali e amministrativi alle associazioni professionali. Che in questo caso sono ben 14, italiane e mondiali. «Una delle nostre sei società, MZ Associations, è dedicata appunto a questo», racconta Zaniboni. «Ha nove dipendenti e dedica servizi specifici alle associazioni medico-scientifiche, in forza del fatto che per ben dieci anni ha lavorato in esclusiva per una società accumulando una poderosa esperienza. Il nostro è un servizio a tutto campo, inclusa la strategia: realizziamo cioè veri e propri progetti “core”, mettendoci la parte organizzativa, mentre le singole associazioni ci mettono la competenza scientifica. Per noi “association management” significa aiutare le associazioni a crescere sia nella membership sia nel revenue: ci impegniamo a renderle interessanti non solo per i prospect ma anche per gli investitori, coi quali c’è un rapporto di fiducia ormai, dopo tanti anni». Ultima novità: www.mzcongressi.com, il sito completamente riallestito, reimpaginato e riscritto, già on line e in via di ulteriore perfezionamento, con l’elenco delle società della holding e il panorama dettagliato e completo di tutti i numerosi servizi.

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Numeri importanti per MZ Congressi, holding con sei business unit, cento eventi l’anno e la gestione dei servizi per 11 associazioni internazionali

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Incontrarsi a San Marino A San Marino i must dell’ospitalità congressuale contemporanea: tante le proposte, rigorosamente su misura per il segmento business e non solo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

an Marino è arroccata sull’imperdibile Monte Titano che domina, con la sua S “azzurra vision”, come dice il Pascoli, un lungo tratto di costa della Romagna. È tra le più antiche e più piccole repubbliche del mondo. La suggestione che esercita è nelle atmosfere fatte di vita agreste ancora incontaminata, nei palazzi carichi di storia, nei monumenti antichi. San Marino, un esempio perfetto di architettura medievale racchiuso nelle mura cinquecentesche, offre scorci e atmosfere uniche. Il Best Western Palace Hotel di San Marino è il luogo ideale dove soggiornare durante le visite nell’antica repubblica. PORTE D’ACCESSO Raffinato punto d’incontro del bel mondo internazionale, oltre a soddisfare le più svariate esigenze di una sofisticata business community, introduce nuovi concept, proponendo, con la sagace attualizzazione delle sue raffinate atmosfere, un contesto molto apprezzato per

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eventi di alto livello. Dispone di 91 camere, junior suite e suite. In un ambiente raffinato, posizionato lungo la superstrada di San Marino e quindi vicinissimo alla Riviera e allo stesso tempo al centro storico della Repubblica di San Marino, mette a disposizione degli ospiti una molteplicità di servizi. Funzionalità e tecnologie all’avanguardia interpretano le nuove prerogative dell’evento contemporaneo. Uno staff dedicato consente di monitorare in loco le richieste della committenza fornendo una consulenza tecnica e logistica specializzata che si traduce nell’attivazione di tutti i servizi e gli allestimenti correlati alle manifestazioni fino alla realizzazione di eventi “chiavi in mano”, avvalendosi all’occorrenza di competenze specialistiche in outsourching. L’offerta degli spazi presenta nove diverse sale anche modulabili, dai piccoli incontri ai grandi meeting. Il centro congressi è in grado di ospitare fino a settecento persone in un’unica sala polivalente, divisibile anch’essa in aree di diverse dimensioni, con foyer, salette di lavoro, aree per lunch, dinner e coffee break. Tutti gli ambienti sono climatizzati e dotati delle le più moderne tecnologie e attrezzature; polifunzionali e a geometria variabile si prestano a qualsiasi tipologia di incontro, dal grande evento allo show room, dal congresso al meeting e all’expo. La ristorazione interiorizza lo spirito dei luoghi e premia la qualità, nel servizio e nella scelta degli ingredienti, riservando grande attenzione alla ricercatezza delle portate e alla mise en place. Il Ristorante Congressi, adiacente alla sala plenaria del centro conferenze, può ospitare fino a cinquecento posti con numerose opzioni a disposizione degli ospiti: un leggero brunch, una veloce colazione di lavoro, una cena di gala oppure catering fino a 1.200 persone nella Exhibition Hall.


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Il Ristorante Palace rispecchia l’enogastronomia romagnola tipica del territorio. A disposizione una sala principale nella zona centrale dell’hotel, con capacità fino a cento posti, oltre a una saletta riservata capace di accogliere 14 persone. Nei periodi estivi il ristorante sulla bellissima terrazza adiacente la piscina a disposizione per cene panoramiche e serate fino a ottocento persone. WELLNESS FOR BUSINESS Accanto a un’offerta congressuale concepita secondo un criterio di eccellenza e qualità la struttura racchiude un vero e proprio tempio della self-indulgence, dedicato alla ricerca assoluta di una pausa da riservare esclusivamente a se stessi. Il centro benessere è il luogo ideale per distendersi e rilassarsi e per ritrovare l’armonia tra corpo e mente rivitalizzando in profondità l’organismo. All’interno: sauna, bagno turco, docce emozionali, solarium, zona relax e sala massaggi. La piscina coperta e panoramica, con area idromassaggio, dà direttamente sul roof garden. IN PARTNERSHIP CON IL TERRITORIO L’offerta business-oriented di questo piccolo stato, dal 2008 dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è impareggiabile; per la storia millenaria, le tradizioni e il folklore, l’arte, la cultura, i divertimenti e le attrazioni, le attività sportive, lo shopping e la gastronomia, in un contesto di pace e tranquillità contrapposte al frastuono e all’inquinamento che caratterizzano le grandi città. Le storiche radici di questa location affondano nella decisa volontà di instaurare uno stretto rapporto con il territorio che oggi si traduce anche in originali proposte di format per il team building. Da qui, per il post-congress, si irradiano numerosi itinerari, per esplorare i diversi borghi del Montefeltro come Santarcangelo di

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Best Western Palace Hotel HHHH San Marino Numero totale camere: 91 | Ristoranti: 3 | Posti: fino a 1.200 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 700 | Capienza sala minore: 5/6 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1600 | Possibilità organizzazione post congress

Romagna, San Leo e Verucchio, tutti caratterizzati dal richiamo forte dell’atmosfera medievale, nel silenzio che regna sovrano lontano dalle strade. D’obbligo è una visita al museo Ferrari Maranello Rosso, esposizione della casa del Cavallino Rampante. Poi ancora, tra le mille bellezze: Rimini, Urbino, Ravenna e Bologna. SAN MARINO FILM FESTIVAL Il Palace Hotel è stato palcoscenico di memorabili eventi. L’auditorium ha fatto da quinta scenica al San Marino Film Festival, una manifestazione di portata internazionale e di grande richiamo per il jet set. Il tappeto rosso del festival ha visto sfilare star del calibro di Sophia Loren e Catherine Deneuve, l’attrice Luisa Ranieri, accanto al regista Edoardo De Angelis. Tra i numerosi ospiti del festival, Sophia Loren, Michael Shamberg, il regista e attore statunitense John Turturro, le attrici Zhao Tao e Maria Grazia Cucinotta, Lucia Bosè e il maestro Pupi Avati e molti altri. Al festival il regista Francesco Rosi ha dedicato una retrospettiva personale con cinque suoi film. indirizzi a fine rivista

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VITS, la formazione reale La tecnologia che simula l’esperienza concreta consente ai medici un apprendimento ottimale. Ecco tutte le soluzioni innovative offerte da VITS al 2009 l’azienda fiorentina V (Virtual Training Support) – in sinergia D con opinion leader riconosciuti a livello ITS

MEDical Environment for Learning è la simulazione completa del percorso di anamnesi, diagnosi e terapia

nazionale e internazionale in ambito medico-scientifico – progetta, realizza ed eroga soluzioni innovative come software per la simulazione, applicazioni mobile, filmati tecnico-scientifici, prodotti edi-

toriali per corsi in presenza o in modalità e-learning e ambienti online. Il coinvolgimento attivo e diretto, simulando l’esperienza reale, è l’unica modalità di apprendimento che permette di ricordare – a distanza di due settimane – circa il novanta per cento dell’attività effettivamente svolta, a differenza del semplice stimolo verbale indotto dalla lettura di materiali didattici (dieci per cento) o dall’ascolto passivo (venti per cento). Su questo principio volto alla massima efficacia, introdotto dallo studioso Edgar Dale, si basano le soluzioni allo stato dell’arte sviluppate da VITS, in particolare per la formazione ECM in aula o a distanza. VITS propone diversi prodotti sviluppati in house e coperti da copyright, tra i quali:

¢ MEDEL – MEDical Environment for Learning: il software gestisce la creazione e l’erogazione di casi clinici interattivi da proporre in FAD o in aula per simulare e ripercorrere un vero percorso diagnostico terapeutico come nell’esperienza reale del medico. ¢ Dr. Quiz, un sistema interattivo per

eventi formativi in presenza per ampie platee e con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i discenti attraverso domande e risposte e quesiti anonimi

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Ross è l’unico simulatore di chirurgia robotica completo di procedure chirurgiche in 3D

Cardionics è una linea di prodotti innovativi per la simulazione dell’auscultazione cardiaca, polmonare, vascolare e intestinale

da inviare ai relatori. VITS è l’unica azienda italiana a disporre di ROSS (RObotic Surgery Simulator) simulatore di chirurgia robotica addominale, urologica e ginecologica, che permette l’addestramento all’utilizzo di robot e la simulazione di interventi chirurgici. Attraverso il proprio network di relazioni internazionali VITS distribuisce in esclusiva per l’Italia alcune soluzioni per la simulazione in medicina:

attività, tra le quali figurano la progettazione del piano di formazione e di comunicazione multicanale che integra – in un ciclo completo di apprendimento – i materiali cartacei con le piattaforme di e-learning, l’esperienza dal vivo e la progettazione e realizzazione di App dedicate e le attività di gestione di social network.

vHealthCare si rivolge agli operatori sanitari per il miglioramento delle proprie competenze cliniche tramite un’interfaccia 3D

indirizzi a fine rivista

¢ MammaCare, simulatore di

palpazione del seno che prevede un dispositivo tattile intelligente per l’accurato esame al seno.

¢ vHealthCare, un ambiente

tridimensionale adatto a migliorare le competenze cliniche di chi apprende in un contesto di simulazione immersivo e completamente realistico.

¢ Cardionics, una gamma di prodotti per l’auscultazione cardiaca e polmonare. Il supporto offerto dalla fiorentina VITS include molteplici

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CONGRESSI MEDICI Kolbe Hotel Rome HHHH Roma Numero totale camere: 72 | Ristoranti: 1, Il Giardino degli Aranci | Posti: 120 | Sale meeting: 19 | Capienza sala maggiore: 150 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

Kolbe Hotel Rome: un must per il Mice Con 19 sale, un ristorante raffinato e una collocazione suggestiva tra il Campidoglio e i Fori, l’hotel concentra il proprio core business sempre più sul congressuale A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ino a poco tempo fa il Kolbe Hotel Rome era dedicato per lo più a una F clientela leisure, vista la sua particolare collocazione nel pieno centro della Città Eterna, a ridosso di una delle più vaste aree archeologico-monumentale del mondo. Ma è nel 2012 che il management della struttura intuì la possibilità e l’opportunità di inserirsi nel segmento dei congressi e degli eventi. E tale intuizione si è poi rivelata vincente, dando immediatamente i suoi frutti. Nel 2013, grazie all’impegno profuso in questo arco di tempo dal managing director Carlo Izzo, che ha creduto sin dal primo momento nel progetto di conversione verso il mercato Mice, il KHR è divenuto un “hotel & conference center”, dotato di una marcia in più rispetto alla concorrenza e con servizi sempre più personalizzati per il nuovo segmento di clientela. Di sicuro la collocazione del Kolbe Hotel è un biglietto da visita eccezionale, tra alcune delle più belle testimonianze archeolo-

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giche del nostro Paese e vicino ai luoghi di maggior appeal della Capitale, ma sono i suoi servizi e i suoi spazi a renderlo un must per la clientela congressuale. L’hotel, infatti, è un prestigioso quattro stelle, in cui l’antico e il moderno si fondono armonicamente, grazie alla ristrutturazione accurata di un antico convento francescano, dove visse Padre Massimiliano Kolbe, elevato agli altari da Papa Wojtyla. PER EVENTI “TOP” Al segmento Mice La struttura offre 19 sale riunioni, di cui la sala plenaria accoglie fino a 150 persone (nella storica Biblioteca Kolbe), alla quale si aggiungono, tra le altre, una sala da ottanta persone e due da dieci. Dispone inoltre di 17 junior suite, volutamente rese polivalenti, nel senso che possono essere adibite a syndacate meeting room (per l’esattezza sette sale da trenta persone e otto sale da venti). Altro plus non trascurabile dell’hotel romano la suggestiva oasi di verde, il Giardino degli Aranci, dove gustare la raffinata cucina del KHR, che fonde i sapori della tradizione romana con le nuove tendenze culinarie. indirizzi a fine rivista


ƭ˞ȱȷΎȳΎƫȶȽɅɀȽȽȻ ƮȷȯΎƝȼɀȷȱȽΎƞȳɀȻȷ˴Ύ̱̯Ύ˹ΎƲȽȼȯΎȷȼȲɃɁɂɀȷȯȺȳΎƫ˷ΎƫȷȼȴȽɀȽɁȯΎ˹Ύ̯​̯​̯̰̱ΎƟɃȷȲȽȼȷȯΎƥȽȼɂȳȱȳȺȷȽΎ˹ΎƪȽȻȯ ƬȳȺ˹ȴȯɆ˶ΎΎ́Ύ̸̲˷̶̯​̶̳˷̴̴̷̲̲̱Ύ˹Ύ̶̯​̶̳˷̴̸̲̲̰̲ ɅɅɅ˷ȱȽȺȯɁȯȼɂȷȱȯɂȳɀȷȼȵ˷ȷɂ


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Regista e trait d’union Ricerca, sinergie, capacità consulenziale a 360 gradi: sono gli ingredienti di un mix eccellente che fa di Meeting Planner un partner all’avanguardia A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

el settore Mice dal 2004, Meeting Planner è oggi il partner di riferimenN to in Puglia per l’organizzazione di congressi, convegni ed eventi con particolare attenzione al settore medico scientifico. L’ospitalità in Puglia rilancia la sua offerta facendo perno sull’alta qualità di un raro pacchetto di natura e cultura, di opere d’arte e di eventi, offerti attraverso un’accoglienza per nulla affidata al caso. Perché un evento in Puglia? Perché è un territorio dalle mille risorse: elevata ricettività alberghiera di alta gamma, operatori di grande expertise, location per eventi e partnership con il territorio. Così Meeting Planner diventa punto d’incontro fra domanda e offerta e si pone quale attivatore della trasformazione e dello sviluppo del mercato, facendosi promotore di un confronto costante fra operatori, istituzioni e imprese private e catalizzatore di interessi per alberghi, trasporti locali, musei, dimore storiche e tutto ciò che ruota intorno alla parola turismo. Ogni intervento si distingue per la coerente e continua ricerca di nuovi format. In quest’ottica, l’agenzia, oltre a vantare un know-how maturato sul campo, si avvale di un team di professionisti specializzati in vari settori di competenza, per creare eventi ad hoc, capaci di innescare sinergie, sincronizzare relazioni e far funzionare tanti ingranaggi.

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EVENTI TAILOR MADE Nasce allora l’evento su misura che non è mai fine a se stesso, ma coerente con le logiche di strategia comunicativa scelte dall’azienda. A questo proposito, di recente, Meeting Planner ha progettato e organizzato un press trip partendo dalla necessità dei Gal (Gruppi di azione locale) di far emergere le peculiarità di territori selezionati. Grazie ai Gal Terre di Murgia, Sud Est Barese, Trulli e Barsento, Valle d’Itria, quindici ospiti tra giornalisti, blogger (italiani e stranieri), fotografi e videomaker hanno avuto la possibilità di conoscere la ricchezza delle tradizioni dell’entroterra che abbraccia 18 comuni tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Fra una degustazione di “treccia”e un sorso di ottimo vino di origine controllata, hanno visitato le botteghe di alcuni dei maestri artigiani coinvolti nel progetto Lapis (Local Arts Promotion Integrated Strategy), promosso dai quattro Gal pugliesi, con capofila il Gal Polesine Delta Po. Meeting Planner ha firmato la regia di questo viaggio nel cuore della Regione Puglia, costituito da territori diversi anche se limitrofi, un progetto di marketing della destinazione incentrato sulle tradizioni della Regione, alla ricerca di eccellenze e tradizioni dal fascino sempre unico. La cura del dettaglio, dal pre-evento fino al feedback finale, non viene mai persa di vista e assume una valenza sia logistica sia estetica dove le idee si concretizzano grazie a una combinazione unica di creatività e professionalità. indirizzi a fine rivista


Via Alberotanza, 5 - 70125 Bari - Italia T. +39 080 9905360 | F. +39 080 9905359


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Convegni all’avanguardia Tecnologia e cura dei dettagli caratterizzano l’offerta congressuale di 8PiuHotel che, a due passi dal centro storico di Lecce, si distingue per design e modernità A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

i Lecce – la città-capolavoro del Barocco che seduce la meeting D industry per il suo fascino fuori dal tempo – ne rappresenta l’aspetto più moderno. È 8PiuHotel, una struttura che sorge a ridosso del centro storico della città salentina, in una posizione ideale per ammirarne le piazze, le chiese e i monumenti. Ma l’hotel è soprattutto la sede perfetta di congressi che necessitano di attrezzature tecnologicamente avanzate e all’avanguardia e di ambienti che si distinguano per efficienza. Tutto è all’insegna della funzionalità, a partire dalle scelte architettoniche che caratterizzano le aree meeting, particolarmente attente alla necessità di chi deve passare diverse ore in riunione o a un congresso. Le sale sono, per esempio, illuminate dalla luce naturale che penetra attraverso le ampie vetrate: un dettaglio non da poco, che da solo basta per rendere la giornata lavorativa all’interno

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delle sale molto più confortevole. In base alle diverse dimensioni e dotazioni, le meeting room si rendono adatte alle diverse tipologie di incontro. Le sale 1 e 2, per esempio, sono l’ideale per ospitare riunioni riservate per piccoli gruppi. Le sale 3, 4 e 5 invece possono essere unite grazie alle pratiche parti mobili insonorizzate, creando un’area unica che può ospitare fino a circa cento persone. Gli incontri organizzati in queste sale possono godere dello spazio esterno opportunamente attrezzato, ideale per organizzare coffee break all’aperto. Le atmosfere delle sale sono impreziosite dall’arredamento di design, ma è soprattutto la dotazione tecnologica a conferire il senso di modernità assoluta che caratterizza l’offerta congressuale dell’hotel. Questo grazie a dotazioni all’avanguardia che migliorano le presentazioni e permettono la massima fruizione da parte della platea. Un esempio? La lavagna interattiva multimediale Samsung da 65 pollici, che permette una gestione avanzata dei contributi audio e video, studiata


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8PiuHotel HHHH Lecce Numero totale camere: 83 | Ristoranti: solo servizio colazione | Posti: 60 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 96 posti | Capienza sala minore: posti 8 | Aree espositive: 142,15 mq | Possibilità organizzazione post congress

per condurre meeting e dotata di strumenti che rendono la comunicazione chiara, efficace e immediata, concepita per aiutare i relatori a tenere viva l’attenzione dei partecipanti. Il sistema di conferenze di ultima generazione invece consente la condivisione di schermate e contenuti in alta definizione, oltre a permettere gli interventi di relatori esterni in telepresenza. SOGGIORNO A COLORI L’idea di modernità degli spazi di 8PiuHotel non è solo quella delle sue meeting room. La tecnologia è al servizio degli ospiti anche nelle camere, che offrono la possibilità di rilassarsi con la cromoterapia, immergendo la stanza stessa in varietà cromatiche differenti a seconda del proprio mood. Ci si può fare la doccia nell’arancione e riposarsi nel blu, approfittando del comodo letto e dell’ambiente molto accogliente. Le camere sono divise in diverse tipologie, a seconda delle esigenze. E tra le proposte innovative di 8PiuHotel assolutamente da citare è il moderno concept ristorativo del “selfristò”, che gra-

zie a un sistema di distribuzione automatica offre una selezione di cibi e bevande in qualsiasi momento. Un modo per “vivere” l’albergo secondo le proprie necessità insomma, che è quello che permette anche di recarsi nelll’area fitness, attrezzata con macchine technogym professionali, fino a tardi. Ma sono tanti i luoghi dell’albergo da vivere nelle diverse ore della giornata. Luogo d’incontro d’eccellenza è la lounge, un luogo lineare e semplice, illuminato dalla luce naturale e arredato con sofà colorati e tessuti ricercati. E ancora, ci si può rilassare anche nel lounge bar sorseggiando un buon cocktail o un drink a fine serata. Tra gli originali spazi dell’albergo anche una comoda area dove leggere e persino scambiare i propri libri e l’enjoyarea, uno spazio ancora per leggere o magari guardare un bel film in compagnia: due sale attigue sono attrezzate con Tv da 50 pollici, comode poltrone, console Xbox, biblioteca, visione canali Sky e tanta creatività.

Moderno e assolutamente vivibile a tutte le ore, l’8PiuHotel sorge a due passi dal centro storico di Lecce

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CONGRESSI MEDICI Una Hotel Regina HHHH Noicattaro (Ba) Numero totale camere: 100 | Ristoranti: 4 | Posti: 350 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 700 posti | Capienza sala minore: 5 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 5.000 | Possibilità organizzazione post congress

Congressi nel borgo Già sede di importanti convegni medici grazie ai suoi ampi spazi per eventi dai grandi numeri, l’Una Hotel Regina è un borgo hotel nelle vicinanze di Bari A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Una Hotel Regina di Noicattaro è un hotel che si presta a ospitare congressi L’ con numerosi partecipanti, grazie alla sua sala plenaria che accoglie fino a settecento partecipanti e alla moderna tecnologia che caratterizza gli spazi per eventi, le aree comuni e le camere. La struttura è quella di un “borgo hotel” realizzato nel tipico stile architettonico dei borghi pugliesi ed è situata in posizione strategica: dista, infatti, 15 minuti d’auto dal centro storico di Bari, 31 chilometri dall’Aeroporto Internazionale K. Wojtyla di Bari e soprattutto solo settecento metri dall’uscita della statale 16 bis. La sua ubicazione esclusiva offre agli ospiti l’opportunità di poter visitare le più importanti attrazioni della zona, come il centro storico di Bari con la sua Cattedrale e il Castello Svevo, e la Valle d’Itria con i suoi trulli. ALTA TECNOLOGIA L’Una Hotel Regina è stato già sede di importanti convegni medici quali meeting di diabetologia, oncologia e incontri

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di Asl regionali grazie alla possibilità di usufruire di sale modulabili o di utilizzare una sala plenaria che può contenere fino a settecento persone. In tutto le sale a disposizione sono 12, tutte con ingresso indipendente, con controllo autonomo del suono e dell’illuminazione. Comodi foyer consentono di organizzare in contemporanea rinfreschi e coffee break e ospitare tutti i servizi di accoglienza e segreteria. Le sale sono equipaggiate con la più moderna tecnologia e alcune sono illuminate da luce naturale; sono inoltre dotate di aria condizionata, schermo, videoproiettore, set completo di cancelleria e connessione a Internet ad alta velocità. Le cento camere dell’Una Hotel Regina sono tutte dotate di terrazzo privato, scrivania da lavoro e dei comfort più moderni anche per la clientela business, che può utilizzare la propria stanza come un vero e proprio ufficio. Il Noha Ristorante Mediterraneo, luminoso e accogliente, offre una selezione di specialità culinarie e ottimi vini: con le sue aree all’aperto e interne il ristorante può ospitare eventi e incontri esclusivi fino a settecento persone. indirizzi a fine rivista


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CONGRESSI MEDICI Hotel Monte Sarago HHHH Ostuni (Br) Numero totale camere: 40 camere | Complesso residenziale composto da 10 ville | Piscina: 1 outdoor | Ristoranti: 3, L’Opificio 90 posti, Galleria 40 posti, Bar Terrazza 200 posti | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 230 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Possibilità organizzazione post-congress | Connessione wi-fi gratuita

Modernità con vista Si affaccia su Ostuni, la città bianca di Puglia e ne abbraccia le spiagge. L’Hotel Monte Sarago stupisce per la bellezza dei dintorni e conquista per la modernità dei suoi spazi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

n’allure da atmosfere rilassate e un centro congressi all’avanguardia U fanno dell’Hotel Monte Sarago la location perfetta per organizzare un evento in Puglia, in uno dei suoi angoli più suggestivi, a pochi minuti da Ostuni. La città bianca, l’appellativo che più caratterizza il suggestivo centro pugliese dalle caratteristiche casette in calce, fa da sfondo alla struttura quattro stelle, di recente realizzazione, che in poco tempo ha saputo imporsi come apprezzata sede congressuale. A disposizione degli organizzatori c’è un’ampia sala meeting capace di accogliere fino a 230 persone comodamente sedute, a cui si aggiungono un’altra sala riunioni, di dimensioni ridotte, utile per incontri di lavoro fino a quaranta persone e due recenti ulteriori sale rispettivamente da cinquanta e da dieci posti a sedere. I settecento metri quadrati complessivi di area business sono dotati dei più inno-

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vativi impianti audiovisivi e attrezzature ad altissimo livello tecnologico: la connessione a internet wi-fi copre tutta la superficie, microfoni e amplificatori sono in dolby surround, il videoproiettore a soffitto proietta immagini su un mega schermo; c’è inoltre la possibilità di utilizzare puntatori laser e lavagne a fogli mobili. Infine, uno staff esperto è sempre a disposizione per aiutare il cliente in tutte le fasi dell’evento, dalle scelte tecniche a quelle organizzative, nonché nella pianificazione di tutte le attività post congressuali. PANORAMA E BENESSERE Il quattro stelle è in continuo rinnovamento e di recente anche la capacità ricettiva è stata ampliata con dieci nuove ville per il massimo della tranquillità e dell’autonomia, assicurata anche dalla loro bellissima posizione panoramica. Il design moderno e accattivante delle ville va ad aggiungersi a quello delle quaranta camere, suddivise nelle diverse tipologie standard, standard con vista e suite. Le suite sono tre: la junior, con due ter-


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razze panoramiche e trenta metri quadrati a disposizione; la suite Blue Royal, suddivisa in tre ambienti e con una spa privata all’interno; e la più prestigiosa in assoluto, la suite White Ostuni, che oltre alla spa privata ha una terrazza panoramica affacciata sull’incredibile vista della città bianca. L’Hotel Monte Sarago è anche ecosostenibile, grazie alla scelta di impianti di ultima generazione e materiali certificati che permettono di ridurre i consumi idrici ed elettrici nelle camere e che completano l’approccio green della struttura, che promuove iniziative come la contrazione di produzione di rifiuti. Lo stile attuale dell’hotel si ritrova anche negli arredi sobri ed eleganti che caratterizzano gli spazi dell’accoglienza, e ben si abbinano alle scelte tecnologiche e di utilizzo di materiali moderni e all’avanguardia. E se lo sguardo volge all’esterno della struttura, sono molti i punti panoramici da cui ammirare i dintorni. Il più alto di tutti, sulla cima del colle, è quello in cui si trova, sospesa su rocce ingentilite dal vento la splendida piscina con vista, ideale per rinfrescarsi dalle calure estive, magari dopo una giornata di lavoro passata nel centro congressi. EVENTI IN HOTEL La gastronomia dell’Hotel Monte Sarago è particolarmente curata, sin dalla prima colazione, abbondante e colora-

ta, ricca di prodotti genuini e di stagione. Il ristorante L’Opificio, un paradiso di profumi derivanti da prodotti locali, da quelli dell’orto ai più sapidi del mare, permette di gustare il meglio della cucina mediterranea abbinata a una selezione di ottimi vini italiani e, naturalmente, rossi e rosati pugliesi Doc. Nei mesi più caldi dell’anno, cena e aperitivo possono essere ordinati al Bar Terrazza, fantastico roof garden, luogo elegante e raffinato, ideale per bere una bibita fresca a mezzogiorno o un cocktail al tramonto, per leggere un buon libro accompagnati dal tepore di un bicchiere di vino e della buona musica ma anche luogo ideale per organizzare incontri di lavoro, eleganti aperitivi ed eventi particolari, oltre che raffinate cene, coccolati dalle specialità dell’esperto barman e dalle delizie preparate dal nostro chef, avvolti da una calda atmosfera lounge. E visto che l’hotel e il complesso residenziale si trovano in una posizione strategica rispetto al centro storico e al mare, seppur nel privilegio di trovarsi lontani dal fermento di macchine e persone tipico delle mete turistiche, gli ospiti possono raggiungere il borgo medievale con tutti i locali della movida a piedi e le famose spiagge della marina di Ostuni in cinque minuti anche con la navetta messa a disposizione dall’hotel.

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Si sviluppa su settecento metri quadrati il business centre dell’Hotel Monte Sarago, che si è di recente arricchito di due nuove sale (rispettivamente da cinquanta e da dieci posti)

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Amabili convegni lucani Una destinazione originale, ideale per eventi dal fascino inconsueto. A Matera, l’Hilton Garden Inn offre lo stile, i servizi e gli spazi necessari per incontrarsi in pieno agio A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ircondato da cinque ettari di parco sulle colline lucane, a pochi minuti C dai celebri Sassi di Matera, Patrimonio Unesco dell’Umanità, l’Hilton Garden Inn Matera è una location moderna ed elegante, capace di rispondere con grande flessibilità e funzionalità alle esigenze più svariate legate all’organizzazione di riunioni di lavoro e congressi, soggiorni incentive, esposizioni, convegni ed eventi aziendali e di gala di qualsiasi tipo. L’hotel, situato all’interno del caratteristico Borgo Venusio, è facilmente raggiungibile percorrendo le statali 96 e 99 che lo mettono in collegamento diretto con la vicina Altamura e con l’aeroporto internazionale di Bari-Palese, a circa sessanta chilometri di distanza. Proseguendo sulla stessa direttrice ma in direzione sud, s’incontrano invece la città e il centro storico di Matera, l’area protetta del Parco della Murgia Materana e, adagiate sulle rive del Mar Ionio, alcune delle più antiche e suggestive località di quella che un tempo fu la Magna Grecia del venerando Pitagora

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e che oggi – da Metaponto a Scanzano a Policoro – sono rinomati luoghi di villeggiatura per chi ama il mare e le lunghe spiagge di sabbia finissima. In un contesto così stimolante e piacevole da un punto di vista naturalistico e storico, ma anche artistico, spirituale ed enogastronomico, che si presta pertanto a numerosi itinerari di scoperta, visite guidate e attività all’aria aperta di carattere culturale o sportivo – compresi avvincenti team building – sorge dunque il Garden Inn di Matera, con la garanzia di stile e qualità propria di Hilton Worldwide, tra i maggiori brand alberghieri a livello mondiale.


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Hilton Garden Inn Matera HHHH Borgo Venusio (Mt) Numero totale camere: 125 | Ristoranti: 5 | Posti: 300+180+200+ 80+40 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 35 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

MEETING IN PIENO RELAX L’hotel mette a disposizione del segmento Mice un centro congressi all’avanguardia, dotato delle migliori tecnologie audiovideo e di quattro sale modulabili con superfici dai quaranta ai quattrocento metri quadrati, tutte illuminate naturalmente e in grado di ospitare fino a settecento persone. A complemento dell’offerta congressuale vi sono due eleganti sale banchetti e una bellissima terrazza per cocktail ed eventi mondani, capaci di accogliere anch’esse fino a settecento ospiti. Gli spazi meeting, così come l’intera struttura alberghiera e le aree verdi esterne, prevedono l’accesso gratuito a Internet senza fili, mentre le ambientazioni ricche di fascino, insieme alle attenzioni e alla cortesia dello staff di supporto, garantiscono la cornice ideale per il pieno successo di ogni tipologia d’incontro. Per quanto riguarda l’alloggio, l’hotel dispone di 125 camere, incluse tre junior suite, molto spaziose e corredate, fra gli altri comfort, di

scrivania da lavoro e sedia ergonomica Mirra (disegnata da Herman Miller), letto autoregolabile con tecnologia Garden Sleep System, cassaforte, tv con schermo piatto, canali Mediaset Premium, frigo e kit di cortesia per la preparazione di caffè americano e tè. A rendere il soggiorno al Garden Inn Matera indimenticabile, ci pensa infine la splendida e modernissima Venus Spa, una vera oasi del benessere che unisce ai benefici originali e rivitalizzanti della natura tutta la sapienza di tecniche antiche e contemporanee, per donare un’esperienza di vera rigenerazione. indirizzi a fine rivista

NOVITÀ E OPPORTUNITÀ AL GARDEN

Tra arte e natura, luoghi di culto e paesaggi mozzafiato, Matera è una destinazione sorprendente, perfetta per post congress originali come per un evento incentive. L’Hilton Garden Inn, a sua volta, cerca sempre di stupire i propri ospiti e per farlo si è dotato di una seconda piscina esterna, con fondale che riproduce il moto ondoso del bagnasciuga e fontana con giochi d’acqua. Inoltre, ha inaugurato un nuovo ristorante con sala banchetti all’aperto e terrazza panoramica, mentre a breve verrà realizzato

un parcheggio coperto. Ma non è tutto. Per meglio assecondare le esigenze e la fantasia degli operatori è stata lanciata una speciale offerta Mice che prevede – per eventi con un minimo di 35 camere prenotate – l’utilizzo gratuito dello spazio meeting nonché un fantastico percorso benessere “Venus Spa” in omaggio a tutti i partecipanti, che potranno così usufruire a piacere di: piscina interna riscaldata con idromassaggio, hammam, biosauna, docce emozionali, area relax e attrezzature per il fitness.

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Le aziende tornano a viaggiare all’estero, ma cambiano stile e obiettivi. Il cuore dell’evento si sposta dal premio alla strategia corporate, dall’esclusività di location e destinazioni al messaggio che devono comunicare. E le agenzie si stanno adeguando, ridisegnando l’offerta ANNA MOCCHI

aziende italiane stanno viaggiando Sì, e rispetto al 2013, che Lpereall’estero? molti è stato un anno di stabilità se non addirittura in discesa, il 2014 sta dando segnali di ripresa da parte di molti settori, assicurazioni e banche in testa. Questa è l’opinione unanime degli intervistati. Finalmente un segnale positivo che sembra anche essere concreto. «Il primo semestre ha risentito ancora dei

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flussi dell’anno precedente, ma il secondo registra un fermento da parte di tanti settori, anche da quelli che avevano sofferto di più», esordisce Silvio Barbetta, consulente Uvet American Express. «Anche riguardo al budget c’è un po’ più di flessibilità e di apertura. Insomma la sensazione è di un certo entusiasmo ritrovato». Conferma il trend Massimo Morga, partner nel Gruppo Next: «Ho clienti che avevano licenziato per ristrutturare e ora stanno riassumendo le persone perché la domanda sta tornando a crescere. Insomma, chi doveva tagliare ormai l’ha fatto e ora si ricomincia a lavorare con una prospettiva sul futuro». È chiaro che il mondo aziendale in questi anni è cambiato e, per forza di cose, anche il modo di organizzare viaggi ed


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eventi. M aquali sono le nuove esigenze e come stanno cambiando le agenzie per venire incontro a questa nuova realtà? LA COMUNICAZIONE, MOTORE DI ALLEANZE STRATEGICHE Il viaggio come semplice premio, incentrato sulla destinazione e sulla location esclusiva, è diventato un’eccezione, retaggio del passato ancora caro ad alcune categorie di promotori. Nella maggior parte dei casi, infatti, oggi il viaggio in cui l’azienda investe soldi e tempo segue priorità diverse: la necessità di comunicare nuove strategie, soprattutto, di condividere rinnovate energie per recuperare posizioni sul mercato e credibilità presso i clienti, interni o esterni che siano. I partecipanti non sono più – o non solo – un pubblico da incantare, ma compagni di un viaggio più lungo e quotidiano che bisogna convincere e fidelizzare per poterli avere accanto in processi di cambiamento e di sfida. Servono alleati, insomma. Per questo si continua a organizzare viaggi, perché di fatto è lo strumento che meglio riesce a creare un forte engagement e un vero legame fra i partecipanti. «La definizione “incentive house” non esiste più, anzi ormai è percepita quasi come una parolaccia. Oggi sono tutte società di eventi», spiega Silvio Barbetta. «Tutto gira intorno alla comunicazione. Le incentive house hanno aperto un dipartimento di comunicazione oppure si sono aggregate ad agenzie esterne specializzate. Le agenzie di comunicazione, a loro volta, hanno creato un piccolo ufficio interno per gestire la logistica ed essere così autonome. Tutte si stanno ampliando e diversificando. Capita, soprattutto fra le piccole-medie aziende, che l’event manager si occupi della logistica internamente e a noi chieda solo la comunicazione. È questa a guidare l’evento, che a volte è solo la tappa di un percorso più importante, con progetti

lunghi anche sei mesi. In quest’ottica sta aumentando la richiesta, per esempio, di Green Events, di eventi cioè con taglio etico, sociale o ecologico che sia. Per intenderci, è considerato più importante creare un buon programma piuttosto che trovare una destinazione nuova. Questa è un’esigenza a cui le agenzie dovranno sempre più adeguarsi”. «I programmi richiesti sono quasi sempre scanditi da un incontro di lavoro – spiega Massimo Morga –, da una convention o da un momento di formazione, magari mescolati fra loro. Spesso il viaggio si unisce al lancio di prodotto. Quello che sta facendo la differenza è la parte di comunicazione durante questi momenti: che cosa accade quando entri in sala. Ovvio, non si può generalizzare, ma la tendenza è netta». «Quando organizzo un viaggio incentive – precisa Nadia Colaiuda, Managing Director Travel e Incentive di Triumph Group International – io lavoro sempre in collaborazione con il nostro dipartimento di comunicazione, perché l’incentivazione, essenzialmente, è comunicazione.

SILVIO BARBETTA, consulente Uvet American Express: «Tutto gira intorno alla comunicazione. Le incentive house hanno aperto un dipartimento di comunicazione oppure si sono aggregate ad agenzie specializzate. E le agenzie di comunicazione hanno creato un ufficio interno per la logistica. È la comunicazione ormai a guidare l’evento»

MASSIMO MORGA, partner Gruppo Next: «Quello che sta facendo la differenza è la parte di comunicazione durante i momenti di lavoro e formazione: che cosa accade quando entri in sala. Ovvio, non si può generalizzare, ma la tendenza è netta»

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Ed è un processo che si mette in atto prima, durante e dopo il viaggio. Riguarda, per esempio, anche la strutturazione dell’offerta al cliente: perché propongo una destinazione anziché un’altra? Già qui si misurano l’approccio ai contenuti, la capacità di farli diventare messaggio/interazione e la professionalità di un’agenzia».

NADIA COLAIUDA, Managing Director Travel e Incentive di Triumph Group International: «Quando organizzo un incentive, lavoro sempre con il nostro dipartimento di comunicazione, perché l’incentivazione, essenzialmente, è comunicazione»

L’ELEMENTO BUDGET Anche il taglio delle spese influisce, ovviamente, sul programma dei viaggi, in termini di scelta della destinazione, durata, numero dei partecipanti. «Sicuramente i viaggi in media si sono accorciati, spesso diventano dei long weekend», spiega Patrizia Flematti, Direttore Commerciale di Gattinoni

IL SITO CHE METTE GLI ALBERGHI IN GARA Lanciato l’anno scorso in lingua inglese (a breve seguirà versione in lingua italiana), BookinGroups.com è una piattaforma che mette direttamente in contatto la domanda, cioè l’organizzatore del viaggio di gruppo, leisure o business, con gli alberghi, in qualunque destinazione del mondo, creando un sistema di gara d’appalto, senza nessuna intermediazione. Il meccanismo è questo: l’organizzatore compila un modulo on line nel quale inserisce tutte le caratteristiche e i tipi di servizi a cui la struttura deve rispondere per potersi candidare. BookingGroups effettua una ricerca per individuare le strutture adatte su quella destinazione e offre loro la possibilità di partecipare alla gara. Gli alberghi, che conoscono solo la tipologia del cliente, ma sanno chi sono i loro concorrenti e mandano la propria offerta (che viene inoltrata al cliente, il quale potrà decidere quale preventivo accettare e contattare direttamente l’albergo, senza nessun costo aggiuntivo). Chi paga il servizio? Il costo è quello dell’abbonamento annuale per le strutture (attualmente in promozione a 502,00 euro), mentre nessun ulteriore costo è previsto per la partecipazione alle singole gare. «Noi offriamo un vantaggio agli alberghi offrendo visibilità sul mercato

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della domanda per gruppi e all’organizzatore offrendo una gara d’appalto senza il costo dell’intermediazione», spiega il Ceo di Booking Groups Piero Giuliano. «Ovviamente ci sono delle regole, per esempio la struttura deve applicare la sua tariffa-gruppi più bassa per il periodo richiesto. Si tratta di un servizio nuovo, tant’è che qualcuno fa ancora fatica a capire il discorso del preventivo senza commissioni! In futuro vogliamo allargare l’offerta ai servizi complementari come ristoranti, guide, interpreti, trasporti… È un mercato poco studiato. In Italia non esiste un monitoraggio sul turismo di gruppo, nessuno sa quanto vale, cosa genera, con quale provenienza. Non appena saremo in grado, diffonderemo i primi dati dettagliati di questo settore. Al momento possiamo indicativamente dire che nel primo trimestre del 2014 il 54,2 per cento delle richieste sono state pubblicate da Group Leaders (cioè consumer) contro il 48,8 pubblicate da Travel Professional. Il numero totale di camere prenotate è stato di 3.246, la durata media di soggiorno (corporate e leisure) è stata di 2,25 giorni e il numero medio di partecipanti per gruppo è stato di 23,3 persone. Dove? Il 78 per cento delle richieste verso l’estero ed il 22 verso l’Italia».

Incentive & Events. «Si compensa la minore distanza con una maggiore attenzione alla creatività del programma, proprio la caratteristica che in questi anni ci ha permesso di ottenere diversi riconoscimenti nel settore, sempre in occasione di viaggi all’estero, che rappresentano ancora il 40 per cento degli eventi organizzati dalla nostra agenzia». Ma c’è ancora chi si può permettere viaggi a lungo raggio? «Sì, sono tornate a organizzarli soprattutto le compagnie assicuratrici, che riescono a regalare ancora dei begli eventi, ma anche alcuni gruppi bancari. La aziende telefoniche continuano a viaggiare e anche la società di vendita diretta: pneumatici, idraulica, beverage e, per i congressi, le farmaceutiche. Per noi il lungo raggio costituisce il 30 per cento dei viaggi all’estero». «Più che di corto o lungo raggio – commenta Massimo Morga – bisognerebbe parlare di Paesi Ue ed extra Ue, perché la vera discriminante sul costo è diventata l’aliquota Iva. È anche vero che nell’ultimo anno spesso la scelta era determinata più da un discorso di opportunità di immagine piuttosto che di budget: non posso licenziare una parte dei miei dipendenti e poi portare gli altri ai Carai-

PIERO GIULIANO, Ceo di Booking Groups: «BookinGroups.com è una piattaforma che mette direttamente in contatto l’organizzatore di viaggi incentive, con gli alberghi, in qualunque destinazione del mondo, creando un sistema di gare d’appalto, senza nessuna intermediazione»


H O W TO B E O U TS TA N D ING How does an idea become an icon? It takes a lot of vision, talent and dare. But some soils are more fertile than others. Grimaldi Forum Monaco is one of them. Born with the Monaco DNA, this special capability of attracting light and fame, Grimaldi Forum also inherited the skills of a ground breaking venue, with all the technical features you may expect and a unique know-how in creating both business and artistic events. Now, how do you make a product launch a worldwide success? A professional congress, a trade fair or an art exhibition a landmark? With your vision, talent and dare, and our almost 15 years of experience as the ultimate event factory.

THE EVENT FACTORY T. ( 3 7 7 ) 9 9 9 9 2 1 0 0 www.grimaldiforum.mc

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PATRIZIA FLEMATTI, Direttore Commerciale di Gattinoni Incentive & Events: «I viaggi in media si sono accorciati, spesso diventano dei long weekend. Si compensa la minore distanza con una maggiore attenzione alla creatività del programma»

NANDINA SPAGNUOLO, Director of Sales Italy, Israel & Switzerland di Starwood Hotels: «Si torna a viaggiare all’estero, ma il budget è diventato una discriminante più importante. E budget vuol dire anche tempo dedicato al viaggio anziché al lavoro»

MARIA CRISCUOLO, presidente di Triumph Group International: «Il processo di internazionalizzazione della nostra società ha significato molto: oggi il cliente cerca sempre meno passaggi e dunque la conoscenza diretta del territorio proposto sono fondamentali»

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bi, allora resto in Europa o, ancora meglio, in Italia, anche se i prezzi sono più alti e alla fine ho risparmiato poco o niente. Questo aveva determinato un calo di viaggi all’estero, che erano scesi fino al 20 per cento. Ora stiamo tornando al 30-35 per cento». «Che le aziende italiane viaggino sempre di più all’estero, sia in ambito di business travel sia per eventi, lo confermano anche i nostri dati interni», ci rivela Nandina Spagnuolo Director of Sales Italy, Israel & Switzerland di Starwood Hotels. «Che cosa è cambiato negli ultimi anni? Sicuramente la tempistica si è molto accorciata, anche a causa – o per merito – della tecnologia, ma l’Italia è sempre stata un last minute market, quindi da questo punto di vista il cambiamento non è eclatante. Il budget invece sì, è diventato una discriminante più importante. Oggi mi chiedono dieci destinazioni diverse ed è il budget che decide. Fino a qualche tempo fa l’evento veniva costruito intorno a un tema, a un’immagine che richiedeva una coerenza anche nella parte logistica, oggi raramente l’azienda può permettersi questo lusso. E budget vuol dire anche tempo dedicato al viaggio anziché al lavoro. Per questo, per esempio, ci sono eventi che ruotano intorno agli aeroporti, in modo da far incontrare i partecipanti velocemente, senza perdere tempo per i transfer. Lo stanno sperimentando i nostri alberghi di Heatrow, Parigi, Bruxelles, Francoforte, ma anche Malpensa. Vengono usati per congressi e convention, costituendo un’ottima soluzione alle problematiche di tempistica e di budget di oggi».

SIAMO TUTTI UFFICI ACQUISTI? Come stanno gestendo le agenzie questa corsa al prezzo più basso? «In questo – precisa Maria Criscuolo, presidente di Triumph Group International – il processo di internazionalizzazione ormai decennale della nostra società ha significato molto. Oggi il cliente italiano cerca sempre meno passaggi e dunque la conoscenza e il rapporto diretto con il territorio che si propone loro sono fon-


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damentali. L’internazionalizzazione presuppone un’apertura mentale diversa, permette di conoscere e capire altre necessità, punti di vista e conseguentemente integrarli nell’offerta». «Certo – continua Nadia Colaiuda – serve una forte competenza, per offrire proposte emotivamente coinvolgenti con un buon bilanciamento tra qualità e prezzo, e questo significa saper selezionare i fornitori giusti, che siano partner leali e trasparenti. Quando li trovo ne tengo sempre conto, anche se, ovviamente, comparo sempre diverse offerte, perché questa è la logica del mercato». A questo proposito, come sta funzionando il meccanismo gare? «Ci sono clienti con cui facciamo gare e altri clienti fidelizzati che lavorano con noi a tutto campo sui vari prodotti: convention, meeting, incentive, delegazioni a congressi e fiere all’estero. Certo oggi è inevitabile confrontarsi con i concorrenti, che si tratti di budget chiusi o di briefing aperti. Noi ci interfacciamo con il marketing ma, in fase di presentazione, entra sempre in gioco anche l’ufficio acquisti». Eccolo spuntare, ineluttabile, il “nuovo” protagonista dei viaggi aziendali, come conferma Silvio Barbetta: «È così, il marketing interviene a sostegno del programma di comunicazione ma, di fatto, per lavorare con un’azienda per prima cosa devi essere accreditato nella sua vendor list e questa è decisa dall’ufficio acquisti». «Sono i nostri primi interlocutori per

quanto riguarda costi, regole, sistemi di pagamento o di cancellazione – precisa Graziano Mascheri, Ceo and Founder presso Sinergie – a cui si alterna il commerciale o il marketing, che lavora invece sul prodotto, sul risultato. È come gestire due clienti, entrambi importanti. Per questo abbiamo dovuto aggiungere degli skills professionali alle persone che lavorano in agenzia, ma questo fa parte del lavoro: tutti i giorni cambia qualcosa all’interno delle aziende e bisogna sapersi muovere in questa realtà. Abbiamo anche due linee di prodotto incentive: uno per le gare, con una comunicazione studiata ad hoc, il nostro fiore all’occhiello; uno con un taglio tour operator, con pacchetti preformati che poi vengono personalizzati, e sono quelli competitivi dal punto di vista dei costi». «A volte però l’ufficio acquisti non sceglie la politica più conveniente» commenta Morga. «Chiama in gara le agenzie avendo già stabilito tutto: date, destinazione, location. Lo fa per poter avere una comparazione esatta tra le offerte, ma, in questo modo, toglie alle agenzie la possibilità di una vera negoziazione con le strutture. Invece spesso è questo uno degli elementi su cui lavorare». Un’intuizione su cui Piero Giuliano, già manager di Homelidays, portale per l’affitto di case vacanze, ha costruito Booking Groups, un sito che consente di mettere in concorrenza le strutture per l’assegnazione di un evento, leisure o business, attraverso un sistema di gare d’appalto (vedi box “Il sito che mette gli alberghi in gara”) permettendo a qualunque agenzia di trasformarsi in un ufficio acquisti prima di passare attraverso quello del cliente finale.

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GRAZIANO MASCHERI, Ceo and Founder presso Sinergie: «L’ufficio acquisti è il nostro primo interlocutore per costi, sistemi di pagamento e di cancellazione. Commerciale e marketing lavorano sul prodotto. È come gestire due clienti, entrambi importanti. Abbiamo anche due linee di prodotto incentive: uno per le gare e uno con pacchetti dai costi competitivi»

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Quali sono le mete per gli eventi del 2014? Quelle servite da strutture e compagnie aeree efficienti, dal buon rapporto tra qualità e prezzo, ma soprattutto Mice-oriented. Vince, in pratica, la professionalità fatta di strategie chiare, non per forza lontano da casa

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ANNA MOCCHI

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hi stabilisce le destinazioni dei viaggi per le aziende italiane? Quando la C scelta non è obbligata, perché prevede, per esempio, la partecipazione a un congresso o perché la città è sede della casa madre, l’iter è abbastanza condiviso. Si scartano le destinazioni già sfruttate dall’azienda in passato, quelle che non offrono buone condizioni climatiche, quelle che non garantiscono una sicurezza dal punto di vista geo-politico, quelle a distanza incompatibile con il tempo a disposizione e poi, in base al budget e alle caratteristiche tecniche necessarie (centro congressi, alberghi, collegamenti e così via), l’agenzia presenta una rosa di candidate fra le quali l’azienda decide. Il taglio dei budget e questioni di immagine hanno portato molte aziende negli ultimi anni a scegliere destinazioni più vicine, spesso in Italia. Un trend che, insieme allo stimolo incoming di Expo

2015 ha portato molte agenzie italiane ad aprire o ad ampliare divisioni Dmc. Ma l’estero ha retto e ora comincia a prendersi la sua rivincita. TRA APPEAL E COMPAGNIE AEREE Ancora si fanno viaggi a lungo raggio: ai Caraibi, evergreen dell’incentive, in Oriente: dal Vietnam alla Cambogia, da Bali alla Thailandia, dove i costi contenuti delle strutture, a fronte di lusso e ottimo servizio, riescono a compensare in parte quelli dei voli. Ma il 70 per cento dei viaggi è a breve e medio raggio, divisi tra Europa e Mediterraneo. Sempre gettonatissime, per gli incentive, le capitali europee: Barcellona è ancora tra le più richieste, insieme a Londra, Parigi, Berlino, ma anche Vienna, Monaco, Varsavia e Praga. In forte crescita Paesi come Grecia, Turchia, Emirati Arabi, che hanno puntato sul turismo e creato nuove, interessantissime destinazioni, ma soprattutto hanno investito sulle compagnie aeree, offrendo voli comodi e frequenti da tutto il territorio italiano. Giusto l’elemento che manca per vedere spiccare l’offerta dei Paesi Baltici: Estonia, Lettonia, Lituania, splendide mete che hanno lavorato molto sulle strutture e alle quali gli operatori stanno guardando


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con grande attenzione. Più dedicate alle convention le destinazioni “vicine di casa”, da Monte-Carlo alla Slovenia, da Zagabria a Lugano, che si offrono al mercato italiano con prodotti pensati ad hoc. MONTE-CARLO È una delle destinazioni che la richiesta di sobrietà delle aziende ha rischiato di penalizzare: troppo bella e lussuosa per momenti così difficili. Ora il vento sta cambiando e già nel 2013 le richieste del mercato italiano sono passate dal dieci al 15 per cento. Merito delle attrattive di una destinazione che offre 300 giorni di sole all’anno e che in poco più di due chilometri dispone delle principali strutture alberghiere walking distance, a soli trenta minuti di auto dall’aeroporto internazionale di Nizza e a tre ore di macchina da Milano. Ma merito anche della capacità di sinergia e di comunicazione del Principato. «Per essere competitivi, è stata sviluppata Monaco Meetings, un’offerta elaborata da Monaco Convention Bureau, Grimaldi Forum, alberghi e agenzie ricettive, con soluzioni a forte valore aggiunto che garantiscono un eccellente rapporto tra qualità e prezzo» ci spiega Françoise Rossi, direttore commerciale e sviluppo del Grimaldi Forum Monaco. «Quest’offerta propone diversi vantaggi per eventi di una certa dimensione: tariffe negoziate per gli alberghi, dieci per cento di sconto sugli spazi del centro congressi e gratuità interessanti come reception di benvenuto, una pausa caffè, accesso internet e visita di sopralluogo, oltre a un importante supporto per le operazioni di comunicazione». Non solo marketing, ma investimenti costanti tengono alte le performance del Forum Grimaldi, fiore all’occhiello del congressuale monegasco (35.000 metri quadrati di superfice con due hall di esposizione, tre auditorium, 22 sale riunioni e due spazi di ristorazione), che in occasione del suo decimo anniversario ha iniziato un’operazione di restyling e sta lavorando sullo sviluppo della comunicazione on line.

«È assolutamente da sfatare il mito che Monte-Carlo sia una destinazione di lusso e non accessibile dal punto di vista di prezzo» sottolinea Alice Gentils, Sales Manager di Monte-Carlo SBM Hotels & Casinos. «Le nostre strutture (quattro hotel per 834 camere in totale) sono di qualità e offrono un servizio impeccabile è vero, ma nei periodi di bassa stagione, da novembre a marzo, riusciamo a proporre delle tariffe gruppi molto competitive, se non più basse rispetto ad esempio a strutture dello stesso livello nelle principali città italiane. In questo ultimo anno abbiamo ospitato eventi dall’Italia del mondo farmaceutico e medicale, delle telecomunicazioni, della vendita diretta, dell’automobilistico, con una durata media di due notti. Tra questi, per esempio, un lancio prodotto di una rinomata azienda, che aveva già organizzato un evento da noi dieci anni fa ed è tornata perché i partecipanti di quell’evento continuavano a chiedere anno dopo anno quando sarebbero tornati a Monaco!»

FRANÇOISE ROSSI, direttore commerciale e sviluppo del Grimaldi Forum Monaco: «Per essere competitivi, è stata sviluppata Monaco Meetings, un’offerta elaborata da Monaco Convention Bureau, Grimaldi Forum, alberghi e agenzie ricettive, con soluzioni a forte valore aggiunto che garantiscono un eccellente rapporto tra qualità e prezzo»

SLOVENIA Destinazione verde per eccellenza, con strutture alberghiere che nell’ultimo decennio hanno intrapreso un generale impegno al rinnovamento, la Slovenia offre il vantaggio di validi professionisti disposti a offrire il massimo per rendere davvero unico un evento e farsi perdonare la mancanza di collegamenti aerei

˘ ZOR, direttore vendite SASA di Sava Hotels & Resorts: «Negli ultimi anni il mercato corporate è diventato ancora più esigente, il value for money non può più essere soddisfatto con i semplici servizi infrastrutturali. Servono qualità nel servizio, flessibilità, un team Mice professionale e un ricco programma di accompagnamento»

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ZLATAN MUFTIC, direttore del Convention Bureau di Zagabria: «I tempi sono maturi per andare alla scoperta di Zagabria, una delle più antiche città europee. Il suo è un appeal culturale, grazie alle sue chiese gotiche, i palazzi barocchi, gli edifici Art Deco, ma anche puramente turistico, da godere fra gli splendidi parchi e i pittoreschi mercati, l’atmosfera affascinante del centro storico di Città Alta e dei numerosi caffè all’aperto»

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diretti (la capitale Lubiana dista un’ora di macchina dall’aeroporto di Trieste). È questo il tipo di impegno profuso dallo staff della catena Sava Hotels & Resorts, che sul Lago di Bled, la più famosa località turistica slovena, propone agli organizzatori di eventi il Sava Golf Hotel, struttura con sale conferenze con luce naturale e splendido affaccio sul lago, così come le camere, un ampio centro benessere e grande attenzione alla ristorazione. «Negli ultimi anni il mercato corporate è diventato ancora più esigente, il value for money non può più essere soddisfatto con i semplici servizi infrastrutturali», spiega Sa˘sa Zor, direttore vendite di Sava Hotels & Resorts. «Gli organizzatori di eventi italiani cercano un elevato livello di qualità nel servizio, flessibilità, un team Mice professionale e un ricco programma di accompagnamento. Cercano cocreatori di storie che aiutino a creare quel fattore “wow” che solo può generare esperienze indimenticabili» Green for Tomorrow è il nome della proposta per personalizzare i servizi degli eventi in spirito eco ed è solo un esempio delle soluzioni disponibili. «Suggeriamo agli ospiti come ambientare i momenti collettivi di ristoro o conviviali per rendere l’evento dinamico e affascinante: dal coffee break sul terrazzo all’aperitivo sull’isola in centro al lago, dalla cena sulla costa da rag-

giungere in bicicletta, barca o carrozza fino alla festa medioevale nel Castello. Ma si può scegliere anche tra momenti di benessere nella nostra spa o incontri di ginnastica mattutina con il training dei campioni olimpionici di canottaggio che vivono a Bled oppure una cena nell’incredibile monastero barocco di Radovljica, gioiello medioevale delle Alpi a quindici minuti da qui». «Prima di ogni grande congresso, ci incontriamo con le autorità locali per predisporre momenti ufficiali, come l’apertura dell’evento da parte del sindaco. Il concetto che aiutando un partner si promuove se stessi è quello che cerchiamo di cogliere ad ogni passo del cammino». ZAGABRIA «Sono molti i motivi per cui stiamo incoraggiando le associazioni e i decision maker dei congressi internazionali a considerare la destinazione Zagabria e allo stesso modo pensiamo che i professionisti corporate e associativi italiani potrebbero trovare qui la meta ideale per i loro eventi o incentive» introduce Zlatan Muftic, direttore del Convention Bureau di Zagabria. «Gli italiani hanno da tempo familiarità con la costa della Croazia e le sue città, ma riteniamo che i tempi siano maturi per andare alla scoperta della parte interna del Paese, specialmente di Zagabria. È


Making business a pleasure

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Le convention non devono essere convenzionali

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SILVANA REDEMAGNI, direttore di Lugano Mice: «A Lugano tutti gli spazi per eventi sono rigorosamente affacciati sul lago e a walking distance rispetto al nucleo storico cittadino, venendo in pratica a costituire una vera e propria cittadella dei congressi, di grande accessibilità»

STEVEN RICE, Ceo dell’Ente del Turismo di Ras Al Khaimah: «Offriamo una vacanza al mare di altissima qualità a prezzi dal quaranta al cinquanta per cento in meno rispetto a Dubai. Non siamo una destinazione di budget, ma siamo una buona destinazione di valore»

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una delle più antiche città europee, che oggi, con un milione di abitanti , ha conservato la sua bellezza e una sensazione di relax. Il suo è un appeal culturale, grazie alle sue chiese gotiche, i palazzi barocchi, gli edifici Art Deco, ma anche puramente turistico, da godere fra gli splendidi parchi e i pittoreschi mercati, l’atmosfera affascinante del centro storico di Città Alta e dei numerosi caffè all’aperto. Il tutto situato in posizione centrale e quindi a pochi passi di distanza. E nei dintorni, molti luoghi incantevoli, strade del vino, castelli medievali e siti leggendari sono una grande risorsa per arricchire programmi incentivi memorabili. A questo si aggiunge un’offerta di location storiche e moderne per ospitare eventi, alberghi di classe internazionale, emozionanti proposte gastronomiche, l’alta professionalità dei servizi di Pco e Dmc. Una gamma di proposte che continua ad arricchirsi, come con l’apertura del Double Tree by Hilton Hotel, nel dicembre del 2012, o il recente completo restauro dello storico Palace Hotel. Tutte notizie facilmente reperibili e aggiornabili attraverso il nostro sito e il nostro costante servizio di newsletter». LUGANO Posta com’è a meno di un’ora di treno o di macchina dall’aeroporto internazionale di Malpensa e dalla città di Milano, Lugano sta investendo per guadagnare sempre più eventi italiani, ma anche per essere un supporto strategico ai grandi eventi del capoluogo lombardo. Aprirà nel 2015 il nuovo Lac, Lugano Arte e Cultura: più di 220 milioni di euro per questo splendido centro culturale affacciato direttamente sul lago, che porterà alla città un auditorium esclusivo da mille posti, ampi spazi espositivi e sale per eventi, parcheggio sotterraneo e sala banchetti panoramica. «L’apertura di questa eccezionale struttura ci permetterà di offrire un contenitore di grande prestigio. Ma non solo. Qui saranno ospitati anche molti spettacoli del calendario culturale luganese rendendo, quindi, maggiormente disponibili le sale del Palazzo dei Congressi (1.200 posti a sedere e dieci sale attigue modulabili), altra

centralissima struttura inserita in uno splendido parco, non lontana dal grande Centro Espositivo (2.500 posti per una superficie di 12.000 metri quadrati) e attigua alla prestigiosa Villa Ciani», spiega Silvana Redemagni, direttore di Lugano Mice, il convention bureau cittadino. «Un’altra felice caratteristica di questi spazi è che sono tutti rigorosamente affacciati sul lago e a walking distance rispetto al nucleo storico cittadino e ai principali hotel, venendo in pratica a costituire una vera e propria cittadella dei congressi, di grande accessibilità». A questo fermento si aggiungono gli investimenti per accrescere la capacità ricettiva, che oggi conta quasi 3.500 camere, di cui 500 in strutture cinque stelle e quasi 800 in quattro stelle (in due anni inaugurati Novotel, Resort Collina d’Oro e Kurhaus Cademario Hotel & Spa), ma anche le iniziative per avvicinarsi i grandi appuntamenti milanesi, come il collegamento gratuito con Fiera Milano in occasione del Salone del Mobile per chi pernotta almeno una notte a Lugano, o con l’area Expo per il 2015. EMIRATI ARABI Con 42 voli settimanali che li collegano con l’Italia, gli Emirati Arabi Uniti, Dubai e Abu Dhabi in testa, sono oggi una delle mete più richieste dalle aziende italiane, grazie all’incredibile sviluppo che i governi hanno deciso di dare alle strutture turistiche e a tutti i servizi di lusso e entertainment. La più recente proposta sul mercato italiano è quella dell’emirato di Ras Al Khaimah, situato a solo 45 minuti dal Dubai International Airport: 65 chilometri di spiagge sabbiose e di attività all’aria aperta come kayaking, pesca, parasailing, gite in barca o passeggiate a cavallo, voli su ultraleggeri e golf, che il Tourism Development Authority, istituito nel 2011 come ente del governo, sta lavorando per posizionare e promuovere come una delle top global luxury destination, grazie a un masterplan della durata di dieci anni che mira a un incremento delle camere a 10mila unità entro il 2016 dalle 2.500 del 2011 e soprattutto un innalzamento del Pil dal due al nove per cento.


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EVENTI ALL’ESTERO Il 2013 ha visto l’apertura del Waldorf Astoria Ras Al Khaimah e il 2014 l’inaugurazione di Marjan Island, la prima isola artificiale che si estende per oltre 2,7 milioni di metri quadrati, dove sono stati edificati i primi tre alberghi di lusso, tra cui il Double Tree by Hilton Resort. «Non abbiamo ovviamente intenzione di competere con Dubai o Abu Dhabi, ma di contribuire a migliorare il turismo negli Emirati Arabi Uniti e ampliare la gamma di opportunità che i visitatori possono aspettarsi» ha dichiarato Steven Rice, Ceo dell’Ente del Turismo. «Offriamo una vacanza al mare di altissima qualità a prezzi dal quaranta al cinquanta per cento in meno rispetto Dubai. Non siamo una destinazione di budget, ma siamo una buona destinazione di valore». GRECIA E TURCHIA Un turismo internazionale che non ha conosciuto battute d’arresto e quello della Turchia (+9,84 per cento nel 2013), un altro Paese che ha puntato e investito su strutture turistiche e compagnia aerea. Istanbul è da anni una delle mete preferite da aziende e associazioni, anche italiane, e non smette di piacere. Sette centri congressi, tre centri espositivi, centomila camere e 94 hotel cinque stelle e di lusso ne hanno fatto una delle dieci Top Congress Destination secondo la classifica Icca 2010 e la Top destination in the world secondo il Travellers’ Choice awards for Destinations 2014 di TripAdvisor. Perfetta sintesi di tradizione e fascino, sviluppo ed efficienza, Istanbul non mette fine agli investimenti: Turkish Airlines, che già collega Istanbul con Roma, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna e Napoli, da maggio aprirà la rotta anche su Catania e da giugno su Pisa. Anche la Grecia, da sempre gettonata per le sue isole, sta vedendo la crescita di nuove destinazioni nella parte continentale, come Costa Navarino, nel Peloponneso sud-occidentale. Un progetto basato sulla ricetta natura, sport e alberghi cinque stelle, come i due resort aperti da Starwood, The Westin Resort Costa Navarino e The Romanos, a Luxury Collection Resort Costa Navarino, che, grazie anche a un centro conferenze in grado di ospitare fino a duemila persone, hanno subito attirato gli organizzatori italiani di viaggi incentive e convention, sempre alla ricerca di proposte nuove ma con la garanzia di interlocutori di qualità.

clima fantastico, ma anche di location avveniristiche, palazzi antichi e giardini, normalmente chiusi, che vengono aperti agli eventi, colossali conference centre e un’economia in forte crescita, che consente interessanti operazioni di co-marketing con aziende che pianificano il proprio evento a Malta. Ciononostante, il Malta Tourism Authority ha seguito con attenzione le esigenze degli altri Paesi in questi anni e ha elaborato incentivi mirati a favorire l’organizzazione di eventi nell’arcipelago. Infatti, oltre a essere uno dei paesi europei più vantaggiosi dal punto di vista fiscale e consentendo in alcuni casi anche la possibilità del recupero dell’Iva, ha lanciato una campagna “Malta made for meetings. Incentivi per associazioni” rivolta a eventi che prevedano un soggiorno minimo di cinquanta partecipanti per tre notti, con un sostegno finanziario da parte di Mta per un massimo di diecimila euro per evento, oltre all’offerta di materiale promozionale sulla destinazione e gift istituzionali per i relatori della conferenza. Ad oggi, i fondi disponibili per il 2014, per un totale di centomila euro, sono stati in buona parte allocati, a dimostrazione dell’interesse del mercato per la destinazione. Continueremo su quest’onda, al fine di stabilizzare una forte coesione tra Mta e gli operatori locali, proponendo soluzioni tailor made con particolare attenzione ai costi». Una politica accompagnata anche dalla crescita di voli low cost della compagnia Ryanair, che completa la già ricca offerta di Alitalia e Air Malta. Tra le novità di Air Malta per il 2014 il lancio delle tratte Parma/ Malta e Venezia/Malta.

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ESTER TAMASI, Marketing Executive Mta – Italy: «Il Malta Tourism Authority ha elaborato incentivi mirati a favorire gli eventi nell’arcipelago, come la campagna “Malta made for meetings. Incentivi per associazioni” che prevede un sostegno finanziario da parte di Mta per un massimo di diecimila euro per evento»

MALTA «Malta è sempre stata una top destination nel contesto della meeting industry» riassume Ester Tamasi, Marketing Executive di Malta Tourism Authority – Italy e responsabile Mice. «Dispone non solo di un mare meraviglioso e di un

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La favola, lo charme e Un angolo di paradiso, il Principato di Monaco, ispira da più di un secolo l’ospitalità di SBM, interprete di un’offerta di fascino alla portata di tutte le aziende Costa Azzurra, e in particolare il Princidi Monaco, è uno di quei luoghi Ldalapato forte potere evocativo, in grado di

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infondere emozioni e sensazioni imprescindibilmente legate all’idea di charme ed eleganza. Da oltre un secolo il gruppo monegasco Monte-Carlo SBM è in grado di offrire tutto questo e molto di più. Trecento giorni di sole all’anno uniti alla fama internazionale dei suoi hotel, casinò, spa e ristoranti, hanno da tempo conquistato il settore Mice e continuano a farlo grazie soprattutto a un’offerta sempre in evoluzione per garantire la perfetta combinazione tra qualità della ricezione, know how del team dedicato e competitività delle infrastrutture. Dal lancio di prodotti alle presentazioni del segmento automotive, al team building, fino a seminari, congressi e premiazioni: Monte-Carlo SBM offre ancora più servizi, basati su una customer relation efficiente, che si convoglia in un unico referente in loco in lingua italiana. Il gruppo è un punto di riferimento per i planner in cerca di location per eventi aziendali vicine all’Italia, sicure, con un ampio ventaglio di accomodation in

hotel quattro e cinque stelle dalle quaranta alle 334 stanze, e alla loro offerta composta da un totale di 834 stanze e da spazi congressuali per qualsiasi esigenza. Highlight del marchio Monte-Carlo SBM per coccolare i top client è il concept delle Suite Dreams: accomodation esclusive quali Simple Suite, Junior Suite e Diamond Suite arredate con raffinatezza e in grado di garantire il massimo del comfort. GLI EVENTI SECONDO MONTE-CARLO SBM Completamente rivisitato nel 2011, il gioiello della Belle Epoque, l’Hotel Hermitage Monte-Carlo, mette a disposizione 278 stanze, di cui 86 suite, e offre 13 sale riunioni da 15 a 430 metri quadrati, unite alle sue magnifiche terrazze, ma anche ad aree innovative, come il salone Eiffel, nuovo spazio multifunzionale, ultramoderno e perfettamente divisibile in due saloni distinti. Celebre e classica è invece la Salle Belle Époque, che fa parte del patrimonio architettonico del Principato di Monaco, una scelta davvero di charme per colazioni, banchetti e cocktail party all’Hotel Hermitage Monte-Carlo. Famosa soprattutto per i suoi spettacoli estivi, la Salle des Etoiles dello Sporting Monte-Carlo è la più capiente di tutti gli spazi offerti da Monte-Carlo SBM e si adatta a grandi eventi aziendali come anche

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1-2 / L’elegante Hotel Hermitage 3-4 / Lo Sporting Monte-Carlo mette a disposizione del Mice anche la Salle des Etoiles, dal tetto apribile 5-6 / Il Monte-Carlo Bay vanta una splendida laguna con fondo sabbioso 7-8 / Il Monte-Carlo Beach è incastonato in uno dei litorali più belli della Riviera

Monte-Carlo SBM a ricevimenti privati, offrendo uno spazio fino a 950 persone. Tetto retrattile e arcate panoramiche sono alcune delle sue caratteristiche architettoniche. A due passi dallo Sporting Monte-Carlo, sorge il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, l’hotel congressuale par excellence di SBM che mette a disposizione la sala America da 356 metri quadrati, affacciata su una terrazza con accesso agli adiacenti giardini, in grado di ospitare fino a 270 persone per una cena, 340 per una sessione di lavoro e 350 per un cocktail party. Con 334 camere, il Monte-Carlo Bay Hotel & Resort dispone inoltre di 15 sale da 35 a 356 metri quadrati, tre ristoranti, un bar con un’ampia terrazza sul Mediterraneo, e una magnifica laguna dal fondo sabbioso, innovativa a livello europeo, contornata da giardini tropicali disegnati dall’architetto paesaggista Jean Mus e collegata alla piscina indoor riscaldata, aperta in ogni momento dell’anno. Cooking class, watersport e molto altro, sono organizzabili per attività incentive e di team building. E per gli amanti del golf, c’è il Monte-Carlo Golf Club, sulle pendici di Mont-Agel a soli trenta minuti da Monaco, che dà la possibilità di organizzare tornei privati sul bellissimo green a 18 buche incastonato tra mare e cielo. Atmosfere mediterranee coinvolgenti, come quelle offerte dal boutique hotel cinque stelle,

l’unico stagionale di Monte-Carlo SBM: il Monte-Carlo Beach, sito nella baia protetta al confine con Roquebrune-CapMartin, accanto al suo Beach Club. L'hotel dispone di quaranta camere e della sala Eileen Gray, con vista sulla piscina e sul Mediterraneo, rappresenta la scelta ideale per piccoli gruppi ed eventi alla ricerca di un luogo intimo di incontro, discosto dall’effervescente Piazza del Casinò. LE CANTINE DELL’HÔTEL DE PARIS, UN LUOGO SPECIALE Se la classe non è acqua, le cantine dell’Hôtel de Paris sono un tesoro da 350mila etichette, inaugurate nel 1874 da Marie Blanc, moglie del fondatore di MonteCarlo SBM, François Blanc, “per dotare l’hotel di una cantina all’altezza della clientela”. Questo luogo unico, intimo e comunemente non accessibile al pubblico, può diventare la cornice insolita e magica di un evento eccezionale, una visita-degustazione, un cocktail o una cena di gala, come è avvenuto più volte nel corso della loro storia ultracentenaria. A partire dal 1990, il Marie Blanc Museum, istituito per omaggiare l’indimenticata fondatrice, ne espone alcune annate molto rare, diventate parte del patrimonio storico del gruppo Monte-Carlo SBM.

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Eventi in prima fila Bled è tra i set più esclusivi d’Europa per congressi e incentive di assoluto charme. Qui Sava Hotels & Resorts offre la soluzione migliore per ogni esigenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

incantevole località alpina di Bled, in Slovenia, con il suo meraviglioso L’ lago, la natura incontaminata e le sue atmosfere fiabesche, è da sempre una delle mete congressuali e incentive più suggestive e meglio servite d’Europa, facilmente raggiungibile anche dall’Italia. Qui, dal 17 al 21 giugno 2014, prenderà vita la prima edizione del Bled Film Festival (Bff ), un nuovissimo festival di respiro internazionale dedicato alla salvaguardia dell’ambiente e al tema dell’acqua in particolare. Lo scorso 21 marzo, presso l’elegante Golf Hotel della catena Sava Hotels & Resorts, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, durante la quale il presidente del Bff, il poeta e attore di fama mondiale Rade Serbedzija, ha spiegato come il festival voglia essere lo strumento di sensibilizzazione per una grande campagna ecologica: «Scegliendo come sfondo il Lago di Bled, uno dei luoghi più belli del mondo – ha detto fra l’altro Serbedzija –, vogliamo essere parte di un movimento globale per salvare il pianeta. Il Bled Film Festival, in questo

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senso, si propone di utilizzare il potere dell’immagine in movimento per contribuire a creare un mondo migliore». Un motivo in più, dunque, per programmare un meeting, un convegno o un emozionante viaggio incentive alla scoperta di questa straordinaria località, dove tutto è a portata di mano. Gli ospiti hanno a loro disposizione un’infinità di proposte per il tempo libero e per attività sportive o di team building, potendo scegliere, solo per fare qualche esempio, fra esperienze culinarie, benessere e trattamenti termali, avventure esoteriche, yoga e astrologia, percorsi e picnic nel verde, golf, parapendio, gite sul lago a bordo della tradizionale “pletna”, serate al casinò e giostre medievali. Sava Hotels mette a disposizione di aziende e Pco oltre mille posti letto e ben 26 diverse sale meeting, per una superficie congressuale di oltre tremila metri quadrati. L’offerta si articola in sei alberghi: il citato Golf Hotel e l’Hotel Park, entrambi a quattro stelle, l’esclusivo cinque stelle Grand Hotel Toplice e tre hotel a tre stelle, il Savica, il Jadran e il Trst. All’occorrenza è possibile utilizzare anche la rinomata Festival Hall cittadina, per eventi con oltre cinquecento partecipanti. indirizzi a fine rivista


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Glamour mediterraneo Zagabria unisce le rigorose atmosfere mitteleuropee della sua architettura a uno stile di vita frizzante e mediterraneo. Una commistione irresistibile, a tutto vantaggio del Mice A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE Zagreb Tourist Board

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ille città in una. Innumerevoli, affascinanti atmosfere che si fondono M in contraddizioni magiche e mai stridenti. È Zagabria, che seduce con i suoi mille volti e con le infinite contaminazioni che ne formano il carattere: gli splendidi edifici gotici e barocchi che si susseguono lungo le caratteristiche stradine della Città Alta creano un piacevole contrasto con le piazze ariose e dall’allure mitteleuropea della Città Bassa, mentre le gallerie d’arte e i musei – la capitale croata ne conta più di cinquanta – “rivaleggiano” con i numerosissimi café all’aperto, che regalano alla città una frizzante atmosfera mediterranea. Un vero scrigno di tesori, dunque, il cuore di Zagabria, che la meeting industry può scoprire passeg-

giando – grazie alla sua dimensione assolutamente “walking distance” – scegliendo itinerari tematici o semplicemente lasciandosi condurre dall’istinto. Il lascito storico-architettonico è ricchissimo e assolutamente variegato: dalla cattedrale neogotica alla chiesa tardoromanica di San Marco – con il bellissimo portale scolpito –, dal Teatro Nazionale Croato – con i sontuosi interni e la gradevole mole neobarocca, che prospetta su una delle piazze più eleganti dell’Europa Centrale, caratterizzata da una piacevole commistione di stili – alla candida torre Loscak, uno dei simboli della città. Un post congress dal tocco frizzante, però, non può non prevedere una sosta al Dolac, uno dei mercati all’aperto più vivaci d’Europa, con i suoi ombrelloni rossi, per una piacevole full immersion tra l’animata popolazione locale. Anche il bellissimo e pluripremiato complesso del Ferro di Cavallo di Lenuci – una serie di parchi e piazze che si susseguono in


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Spazi avveniristici o sale dall’allure storico: a Zagabria il Mice può scegliere tra un’infinità di soluzioni e atmosfere

pieno centro città – merita attenzione in qualsiasi stagione ci si trovi a Zagabria (e, a proposito di riconoscimenti, la città è stata votata come seconda miglior destinazione per il 2014 dall’organizzazione no-profit European Best Destination, con sede a Bruxelles). Infine, per vedere Zagabria dall’alto, il posto giusto è senza dubbio lo Zagreb Eye, al sedicesimo piano di un grattacielo risalente alla fine degli Anni 50 affacciato su piazza Ban Josip Jelacic, vero baricentro della città: da qui la vista può spaziare a 360 gradi sullo splendido panorama, spingendosi oltre i confini cittadini. La location, inaugurata meno di un anno fa, apre le proprie porte anche agli eventi corporate, ai lanci di prodotto e alle presentazioni e inoltre propone un vario calendario di eventi musicali durante tutto l’anno. LOCATION PER TUTTI I MOOD Una città così ricca architettonicamente come la capitale croata non può che offrire al Mice una varietà di location pressoché infinita. A iniziare dall’hotelle-

rie di lusso – le camere a cinque stelle sono 806, quelle a quattro 1.706 – con edifici di raro fascino, come l’ultracentenario Palace Hotel, recentemente ristrutturato, o The Esplanade, costruito nel 1925 e legato al famoso Orient Express, che oggi dispone della sontuosa Emerald Ballroom, dal tetto a cupola e in grado di ospitare fino a 250 persone. O come i lussuosi portabandiera delle più importanti catene internazionali, dal Westin allo Sheraton, al Doubletree by Hilton. E poi ci sono i grandi “contenitori per eventi”, capitanati dall’Hypo Expo XXI – un centro polifunzionale la cui plenaria può far accomodare fino a 1.400 delegati – e dal centro congressi della Fiera di Zagabria, in grado di ospitare eventi fino a duemila partecipanti. Infine, sono numerosi anche i musei che aprono le porte alla meeting industry, come il Mimara, in pieno centro storico e affacciato su una delle piazze più belle di Zagabria, in grado di accogliere i delegati per grandi e piccoli eventi nei suoi sontuosi ambienti, ricchi di opere d’arte; l’Archivio di Stato, tra i più begli esemplari di

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Art Decò del Paese, arredato con mobili antichi di pregio e adornato di preziose opere d’arte; o come la neobarocca Golden Hall, nella Città Alta, dagli interni spettacolari, resi unici dagli affreschi e dalle sculture dei più importanti artisti croati del tempo, oggi in grado di ospitare fino a cento partecipanti per cocktail esclusivi, banchetti e cene di gala. TEAM BUILDING “D’ALTRI TEMPI” Anche le attività di post congress non possono che trarre spunto dalla storia e dal tessuto urbano della città, dagli eroi e dai personaggi mitici che l’hanno resa grande alle leggende che ne permeano strade e palazzi. Per esempio, pare che

Team building al mercato? Post congress al museo? Ghost tour in notturna? A Zagabria la meeting industry non ha tempo di annoiarsi

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l’ultima strega a salire sul rogo in Europa sia stata proprio a Zagabria: un avvincente “witch tour” tra i vicoli della città riporterà il Mice indietro all’oscuro Medioevo e consentirà ai delegati di apprendere usi, abitudini e tradizioni della popolazione croata del tempo, incontrando anche qualche strega. Per gli amanti della letteratura, invece, è possibile organizzare una serie di tour interattivi legati alla vita di sette tra i principali scrittori zagrebesi, tra aneddoti, pagine di libri che raccontano la città, episodi della vita privata degli autori. Un altro post congress degno di nota, che si svolge nei meandri più reconditi della Città Alta e aspetta le tenebre per rendersi più avventuroso, è l’itinerario dedicato ai segreti di Gric (la Città Alta appunto), che ripercorre la storia di Zagabria, tra episodi commoventi e racconti da brivido. Per il Mice che non ha voglia di camminare, Zagabria si può scoprire anche a bordo di vecchi tram noleggiati in esclusiva: tra fragole e champagne la città si svelerà agli occhi dei delegati, accompagnati dal suono melodioso del violino, tra scorci antichi e architetture moderne. Infine, tra le proposte post congress, ce n’è una assolutamente originale e dall’allure romantica: la Città Alta è ancora illuminata da antiche lampade a gas (214 per l’esattezza), che vengono accese tutte le sere a mano – e spenti tutte le mattine allo stesso modo – da una squadra di “lampisti”: non solo li si può seguire nel loro itinerario serale, ma per un giorno si può addirittura indossare le loro uniformi e aiutarli a illuminare la città. indirizzi a fine rivista



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EVENTI ALL’ESTERO

Una scoperta sorprendente È un mondo a parte l’India, una destinazione incentive sempre diversa e stupefacente, per un viaggio a metà tra lusso e tradizione A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

India è un viaggio a cinque stelle alla scoperta di un mondo meraviglioso, L’ tutto da gustare anche grazie a un incentive esclusivo e indimenticabile, che più di altri sarà in grado di stimolare la curiosità e il desiderio di scoperta dei suoi partecipanti. Uno dei modi più originali per ammirare le bellezze indiane è quello di vivere un’esperienza unica a bordo di uno dei suoi treni più lussuosi, concepiti per un’esperienza al top dell’esclusività. Il celebre cinque stelle Palace on Wheels è il famoso convoglio di lusso che attraversa la regione del Rajastahan. Rinnovato completamente di recente, offre decori lussuosi e gastronomia di alto livello come il Maharajas’ Express, con la sua proposta del tutto inedita pensata per far rivivere ai suoi ospiti tutto il fasto delle dinastie sovrane che hanno segnato la storia indiana. Il convoglio è di moderna concezione e si possono raggiungere e visitare alcune delle mete più interessanti del patrimonio culturale, arti-

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stico e naturalistico dell’India, così diversificate da accontentare davvero tutti i gusti e le esigenze di incentive. A partire, naturalmente, dal simbolo dell’India e patrimonio dell’Unesco, l’immancabile Taj Mahal, per continuare alla scoperta di siti del tutto originali come il parco di dinosauri a Balasinor, con una visita nel Gujarat o con una gita in barca sul Gange alla città santa di Varanasi. E naturalmente Delhi, la terra dei Maharaja, con gli stupendi palazzi di Agra, Jaipur e Udaipur e i dintorni, da scoprire per esempio organizzando un tour in jeep per conoscerne gli aspetti più autentici. Se si sceglie di visitare l’India a bordo di un “palazzo su ruote” non mancheranno le comodità: ogni cabina è dotata di ampie finestre così che i passeggeri possano godersi il panorama e non mancano le più moderne facility, come la connessione Wi-fi a internet e la televisione. Anche l’offerta alberghiera in India è all’insegna del lusso e in grado di accontentare tutte le esigenze degli organizzatori, proponendo sia strutture moderne e all’avanguardia sia location all’insegna della tradizione più tipica, ma sempre garantendo alti standard internazionali. indirizzi a fine rivista


A beach in Andamans, far from the madding crowd. To know more, visit www.incredibleindia.org - info@indiatourismmilan.com


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ALESSANDRA BOIARDI

ALL’EXPO 750MILA VISITATORI CINESI IN ARRIVO CON ALESSANDRO ROSSO Alessandro Rosso Group ha annunciato la collaborazione con Boya Investment Consulting, (società cinese collegata ai maggiori tour operator cinesi e legata al Governo per l’internazionalizzazione del commercio e dell’industria, del turismo e della società) per portare in Italia 750mila visitatori cinesi in Italia con i pacchetti turistici dedicati all’Expo. «Questa operazione è un grande risultato, che testimonia che Expo Milano 2015 è un’importante occasione per l’Europa intera, e rappresenta un segnale concreto dell’attrat-

tività turistica che tale manifestazione ha in tutto il mondo. Raggiungere questo traguardo mi rende orgoglioso di aver creato un gruppo internazionale, nato con l’obiettivo di essere il partner ideale delle aziende clienti, oggi anche in Cina. Collaborare con i protagonisti di Expo Milano 2015 al fine di portare in Italia nei 184 giorni dedicati all’Esposizione Universale oltre 750mila persone dalla Cina mi fa capire quanto potenziale abbia la nostra Italia»

NASCE IL NETWORK MEET IN CATTOLICA Cattolica si promuove come destinazione di eventi grazie all’iniziativa di quattro hotel che hanno dato vita a Meet in Cattolica, un nuovo network di promozione della città come sede di congressi, meeting ed eventi. Gli alberghi, tutti quattro stelle, sono l’Hotel Victoria Palace, l’Europa Monetti Hotel, l’Hotel Kursaal e il Park Hotel che si propongono alle aziende, associazioni e agenzie con un’offerta coordinata dalle sale congressuali alla ristorazione, dall’ospitalità agli altri spazi, come le spiagge private. Tutti sono a walking distance l’uno dall’altro e situati in centro a Cattolica. Congressi medico-scientifici, meeting aziendali, lanci di prodotto, ma anche corsi di formazione, convention associative e incentive sono le tipologie di eventi che Meet in Cattolica si propone di ospitare, garantendo sale e spazi di diverse dimensioni, una maggiore capacità ricettiva e innumerevoli alternative per le attività post congress. Gli organizzatori potranno inoltre usufruire di tre diverse tipologie di “pacchetti-offerta”, predisposti dal network per incentivare la domanda, ma anche inviare la loro richiesta personalizzata, descrivendo le caratteristiche d’evento. L’organismo assumerà inizialmente (con una durata prevista in cinque anni) la forma della Rete di imprese, in coerenza con l’intendimento di realizzare uno strumento agile e snello, mantenendo al minimo i costi di struttura.

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afferma Alessandro Rosso, presidente di Alessandro Rosso Group.

FEDERCONGRESSI&EVENTI VERSO LA COSTITUZIONE DEL CONVENTION BUREAU NAZIONALE PRIVATO Federcongressi&eventi, di intesa con le altre organizzazioni imprenditoriali che rappresentano le imprese che operano nel settore dei congressi e degli eventi, ha iniziato la campagna di adesioni per la costituzione di un organismo deputato a coordinare e sostenere la presenza dell’offerta congressuale italiana sui mercati internazionali. È il cosiddetto Convention Bureau Nazionale privato, punto cardine del documento programmatico sul rilancio della meeting industry italiana condiviso da Federcongressi&eventi con le altre associazioni di categoria compartecipi al Tavolo di coordinamento Mice e, in tale ambito, anche con Enit, Regioni e Province Autonome. Il convention bureau promuoverà la destinazione Italia quale sede di svolgimento di congressi, meeting ed eventi di incentivazione e comunicazione attraverso un’efficace supporto alla domanda internazionale e nazionale nell’attività di ricerca delle relative location. Avrà natura privatistica e sarà costituito tra soggetti privati quali convention bureau territoriali, club di prodotto e aggregazioni d’imprese congressuali, sedi congressuali (centri congressi, alberghi con sale congressuali, dimore storiche, spazi per grandi eventi, spazi istituzionali, spazi non convenzionali). Ma sarà garantito, attraverso convenzione, il necessario raccordo con gli altri operatori del settore interessati all’iniziativa che non siano proprietari e/o gestori di location (es. Pco, event agency, agenzie di viaggio e di comunicazione con specifici dipartimenti di organizzazione eventi, aziende e agenzie di servizi e consulenza congressuale), nonché con le Regioni e l’Enit, ai quali compete lo svolgimento delle attività di carattere promozionale, e con i quali il nuovo percorso è stato pienamente condiviso, nonché, infine, con strutture territoriali interessate all’iniziativa che, pur perseguendo finalità analoghe, non abbiano la natura giuridica di impresa.


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L’ITALIA AD IMEX CON L’ENIT

Enit ha partecipato ad Imex con 11 regioni e 53 operatori del congressuale nello Spazio Italia. La kermesse internazionale dedicata alla meeting e incentive industry che si è tenuta a Francoforte dal 20 al 22 maggio è stata una vetrina perfetta per dare visibilità all’attività di internazionalizzazione delle imprese del settore. L’Agenzia Enit, in qualità di coordinatrice dell’offerta nazionale, ha organizzato la partecipazione degli operatori italiani in un unico spazio espositivo in rappresentanza dell’intera filiera congressuale. Presso lo stand Enit/Italia D400 nel Padiglione 8 sono state ospitate 11 regioni oltre ai Convention Bureau territoriali di Torino, Firenze, Roma, Riviera di Rimini, Trentino, Liguria, Veneto Venezia, Treviso, Verona e lago di Garda, Dolomiti Belluno, Vicenza, Padova e dintorni. Erano presenti, inoltre, hotel congressuali, Pco e Dmc.


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A MILANO UN NUOVO SPAZIO EVENTI DA 13.500 POSTI

FIRENZE CONVENTION BUREAU LANCIA FLORENCE CONGRESS BOOKING

Si chiama Florence Congress Booking il nuovo portale di prenotazione alberghiera online lanciato da Firenze Convention Bureau e dedicato alle associazioni e/o ai Pco che organizzano congressi ed eventi a Firenze. Florence Congress Booking permetterà all’organizzatore di gestire le disponibilità alberghiere relative al proprio evento e garantire ai congressisti in arrivo a Firenze tariffe esclusive e si pone l’obiettivo di contrastare le tendenze del mercato associativo che vedono sempre più i congressisti prenotare il

pernottamento attraverso le Olta (On Line Travel Agencies). Florence Congress Booking si propone anche come strumento di promozione turistica in ottica B2C dove il congressista troverà non solo tariffe estremamente competitive ma anche servizi di supporto come la Congress Card (carta servizi con sconti e convenzioni su ristoranti, musei, centri benessere etc.), la app Fcb e informazioni turistiche sulla destinazione (guide e mappe scaricabili gratuitamente) e molti altri servizi ancora in fase di definizione.

UN TEAM BUILDING CON ZANETTI? A MALTA SI PUÒ

Alessandra Desole

Javier Zanetti, icona sportiva e ambasciatore dei valori positivi del calcio, parteciperà a quattro training camp della durata di tre giorni ognuno, tra i primi di novembre e la metà di dicembre, durante i quali si allenerà in prima persona con chi si iscriverà più velocemente degli altri sul sito www.malta-vacanze.it/javierzanetti. La quota di iscrizione – di appena cinquanta euro a persona – verrà devoluta alla Fondazione Pupi, fondata dal campione con la moglie. L’iniziativa, che prevede 75 posti liberi per ciascun training camp (per un totale quindi di trecento partecipanti) è aperta ovviamente anche ai gruppi incentive, segmento per il quale Malta Tourism Authority ha sempre un occhio di riguardo. Il capitano dell’Inter lega, così, la sua immagine a Malta, diventando il protagonista di una collaborazione strutturata attorno ai concetti di energia, benessere e motivazione che ha l’obiettivo di promuovere gli aspetti più dinamici, attivi e sportivi dell’arcipelago dei Cavalieri.

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Ospiterà eventi per 13.500 persone il Palazzo delle Scintille di Milano, la cui gestione è stata affidata a TicketoOne, anche se per ora solo provvisoriamente. Il bando per il progetto di gestione dell’ex padiglione 3 della Fiera di Milano era stato approvato dalla Giunta di Milano alcuni mesi fa. L’immobile, che si trova in viale Cassiodoro (fronte Piazza VI Febbraio), è una palazzina originale degli anni Venti che secondo il progetto diventerà un’arena-anfiteatro da 13.500 posti – di cui cinquemila posti seduti – destinata ad accogliere concerti, musical, spettacoli teatrali, eventi di cultura e iniziative dedicate ai bambini e alle famiglie, una Kunsthalle, spazi ludici, un caffè letterario e ristorazione aperti alla città. La commissione di gara ha assegnato a TicketOne il punteggio di 65,90 contro i 64 di Forumnet. La proposta di TicketOne, si legge in una nota del Comune, “rispetta i vincoli storico-architettonici dell’edificio con le sue specificità spaziali e strutturali e, al contempo, conterrà significativi elementi di innovazione dal punto di vista della riduzione dell’impatto acustico e dell’efficienza energetica”. «Ci avviamo a riqualificare un luogo storico della città, trasformandolo in un nuovo spazio per la musica e la cultura – ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – con una proposta che è un valore aggiunto per il quartiere, la città e tutta l’area metropolitana. Anche se l’assegnazione è in fase provvisoria, è sicuramente un importante passo avanti: a breve si concluderà il procedimento di aggiudicazione, dopodiché si aprirà la fase di progettazione vera e propria». «Sono molto contenta dell’attenzione data a questa gara da parte entrambi i partecipanti: anche la proposta di Forumnet, infatti, che si è aggiudicata il secondo posto, è di qualità e attenta a restituire spazi e servizi alla città» ha concluso la vicesindaco. Palazzo delle Scintille è stato costruito nel 1923 e ha una superficie complessiva di 15.500 metri quadrati. Nel 2006 la Direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia ha dichiarato l’edificio di notevole interesse storicoartistico e, pertanto, sottoposto a tutte le disposizioni di tutela previste.


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Un team building in mezzo minuto

Rafforzare la brand awareness? Con uno spot si può. Mission, vision, strategie, keyword, brand value e policy aziendali convergono nella dimensione immaginifica della pubblicità in tv. Un momento di team building che si coniuga perfettamente con i valori dell’azienda TERESA CHIODO

ommentare la pubblicità non è più un esercizio riservato agli addetti ai C lavori, ma rientra con disinvoltura in una pratica di costume e società; la pubblicità oggi è una forma “d’arte” riconosciuta. Dalla “Notte dei Pubblivori” al “Galà della Pubblicità” sono cresciute di numero le trasmissioni televisive che parlano e premiano i modi più creativi di vendere un prodotto. Lo stesso Festival di Cannes è seguito anche da chi pubblicitario non è e non lo sarà mai. Chi guarda la pubblicità entra nell’immagine, strizza l’occhio ai creativi, partecipa emotivamente al mondo ludico dello spot che diventa intrattenimento psicologico e ci trascina via dal flusso dei pensieri. Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di leggerezza perché quello che ci circonda è distonico!

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Surreale o realistica, immaginifica o verosimile, l’attuale cifra stilistica della creatività pubblicitaria si ridefinisce in una complessità insolubile e rifiuta di essere discorsa per elementi analitici. Non si dipana, ma come un osservatore zelante, a volte fittizio e accessorio, smonta i congegni del mondo per far uscire l’anima segreta della realtà. Una macchina meravigliosa capace di surrogare il quotidiano per farlo trascolorare nel sogno di tutti. Anche alcuni team builder hanno capito che, all’interno di un’azienda, se le persone sono messe in grado di separare i momenti in cui vengono esercitati giudizio e analisi da quelli in cui si fantastica, si azzardano ipotesi, si guardano le cose a partire dai punti di vista più disparati, si ottiene una maggior produzione “creativa”. E così hanno deciso di traslare le prerogative dell’advertising nel contesto di una realtà aziendale, trasformando il team building in un momento in cui si produce uno spot per il quale i partecipanti vengono messi alla prova come copy writer con l’obiettivo di esprimere la bontà del prodotto-azienda in trenta secondi. Originalità, ironia, fascino degli


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ambienti e delle immagini. Piacciono la seduzione visiva, l’abilità di emozionare, la cura dei dettagli, le colonne sonore azzeccate. E poi il guizzo inatteso che genera stupore. SELFIE DI GRUPPO La creatività, per definizione, è ricerca continua di soluzioni inedite. Questo vale anche per la ricerca di nuovi spazi per esprimerla. In che modo un team building in cui la squadra viene chiamata a realizzare una campagna pubblicitaria coinvolge i partecipanti fino a trasformarli in protagonisti attivi della comunicazione stessa? «Condivido in pieno quanto dichiarato da David Ogilvy – sostiene Maurizio Dalcò di Trendcommunication –, e cioè che “la pubblicità non va considerata come qualcosa di artistico o di divertente, ma come un mezzo di informazione. Quando scrivo un testo, non voglio che lo si consideri creativo, ma tanto interessante da far comprare il prodotto”. Per cui troverei più opportuno sostituire il termine creativo con geniale, ma nell’organigramma di tutte le agenzie pubblicitarie il reparto creativo è contemplato perché è li che nasce il progetto. Il team building, con un insieme di attività specifiche, viene utilizzato dalle aziende per “formare” uno o più gruppi. Se ipotizzassimo la realizzazione di uno spot i partecipanti sarebbero nello stesso tempo azienda/agenzia di comunicazione & pubblicità/casa di produzione, una sorta di diavolo e acquasanta. Direi una esperienza non convenzionale. La pubblicità

è una forma di comunicazione che le imprese utilizzano per promuovere la propria immagine o un prodotto/servizio. Solitamente l’azienda consegna un briefing all’agenzia di comunicazione & pubblicità che studia, progetta e propone la soluzione che una volta approvata dall’azienda/cliente viene realizzata dalla casa di produzione. Nel caso specifico i dipendenti che effettueranno il team building giocheranno a carte scoperte con l’azienda per la quale lavorano ricoprendo il ruolo dell’agenzia di comunicazione & pubblicità e della casa di produzione con tutte le figure che ne conseguono (account, art, copy, producer, regista, direttore della fotografia, direttore di produzione, scenografo, maestro compositore, attore, trucco, elettricista, macchinista...)». Un uso originale del mezzo di comunicazione (in questo caso l’advertising) quindi può diventare elemento differenziante per far emergere il valore dell’azienda. «Scegliendo quest’attività, si invia il messaggio ai dipendenti che la loro creatività è la benvenuta nei luoghi di lavoro», aggiunge Elio Zoccarato di Sunny Way. «Questo tipo di team building consente ai partecipanti di guardare la loro azienda da una prospettiva diversa. Come uno dei partecipanti ha osservato: “Non avevo idea di chi fossero davvero i nostri clienti, né capivo perfettamente quello che i miei colleghi del marketing fanno ogni giorno per comunicare i plus dell’azienda”». Sostiene quest’ipotesi anche Dario Berra, dell’agenzia Form Art: «Far emer-

MAURIZIO DALCÒ, di Trendcommunication : «In un team building per la realizzazione di uno spot, i partecipanti sarebbero nello stesso tempo azienda/agenzia di comunicazione & pubblicità/casa di produzione; una sorta di diavolo e acquasanta. Direi un’esperienza non convenzionale»

ELIO ZOCCARATO, di Sunny Way: «Scegliendo quest’attività, si invia il messaggio ai dipendenti che la loro creatività è la benvenuta nei luoghi di lavoro, stimolandoli a guardare all’azienda con occhi diversi»

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DARIO BERRA, dell’agenzia Form Art: «Diffondere la cultura della comunicazione e della creatività in azienda è, oggi, sempre più importante perché un’azienda più creativa è un’azienda più innovativa e competitiva»

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gere il valore di un’azienda è il primo compito dell’adv e le soluzioni più creative sono spesso quelle che massimizzano il rapporto investimento/efficacia. Un team building, poi, è altro e oltre: è una leva che accresce il valore dell’azienda, dall’interno. E diffondere la cultura della comunicazione e della creatività in azienda è, oggi, sempre più importante perché un’azienda più creativa è un’azienda più innovativa e competitiva». Conclude Davide Lentini, dell’agenzia Team Experience: «Lavorare per un’azienda non vuol sempre dire poter “comunicare” i suoi valori e principi, i suoi punti di forza (sia in termini di forze umane sia di prodotto). Con questa attività viene data la possibilità a tutti i dipendenti di comunicare “al mondo” la propria identità e peculiarità!».

BRAND EXPERIENCE Stare al gioco coinvolge e mette al centro di un processo che rende in qualche modo protagonisti. Perché funziona per una strategia aziendale costruire momenti di reale brand (identificato nell’azienda) experience? «Perché – spiega Berra – organizzare una reale “brand experience” aiuta a diffondere al proprio interno la cultura della comunicazione e a implementare la strategia aziendale a breve e lungo termine. Se durante il team building ho vissuto con intensità e partecipazione le keyword e i brand value aziendali, certamente rimangono in me anche per il futuro. Capita anche con le ricette di cucina: se le leggi, le sbagli; se le vedi, le dimentichi; se le fai, le rifarai». «Il partecipante di questo particolare team building – interviene Zoccarato –, immedesimandosi nel ruolo del creativo e del commerciale, è stimolato a scoprire i plus dell’azienda per cui lavora, può dare una sua visione sui prodotti o servizi offerti, capisce come la sua mission può coincidere con quella dell’azienda. Come risultato aumenta considerevolmente il suo senso d’appartenenza al marchio per cui lavora». Un momento di team building in cui si realizza uno spot può essere un complemento attivante di un processo di comunicazione circolare finalizzato a interpretare, mettendoli in scena, i valori della mission aziendale? «Assolutamente sì –sostiene Berra – anzitutto perché ci si confronta, “hands on”, su tematiche concrete, in un’attività mirata a comunicare il senso della mission, della vision, delle strategie e delle policies aziendali. Il traguardo è proprio quello di creare un circolo virtuoso tra creatività, comunicazione e condivisione nel quale ognuno dà il proprio contributo alla definizione dei messaggi, che vengono, quindi, vissuti e



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DAVIDE LENTINI, dell’agenzia Team Experience: «Con un team building di questo genere viene data la possibilità a tutti i dipendenti di comunicare “al mondo” la propria identità e peculiarità!»

METODO STANISLAVKIJ? L’esperienza è una full immersion di una giornata. La mattina si formano le squadre e consegnata la copy strategy. Segue il brainstorming per la definizione del messaggio e la redazione degli storyboard sotto forma di script. Durante l’intervallo pranzo visualizer professionisti tratteggiano gli storyboard definiti-

partecipati in prima persona. In una parola ci si “riconosce”».

vi. Nel pomeriggio “trucco e parrucco” per tutti e via alle riprese che vedono protagonisti i gli stessi partecipanti. Al montaggio del “director cut” , effettuato con la tecnica del “viral spot”, segue l’apericena con proiezione dello lavoro finito: un momento di relax, commento e confronto, per conoscersi ancora meglio.

I° FASE – BRIEF Si definisce in plenaria: ¢ il genere di spot da girare ¢ un primo abbozzo del soggetto ¢ la definizione del numero dei partecipanti ¢ quali plus aziendali s’inseriscono nel plot narrativo ¢ la divisione dei gruppi di lavoro. 2° FASE – LA PREPARAZIONE I team, una volta decisa la sceneggiatura, si dividono i ruoli, scelgono i set dove girare, prendono i costumi e i prop necessari alle riprese. 3° FASE - LE RIPRESE 4° FASE – NOTTE DEGLI OSCAR – PREMIAZIONE I filmati, giudicati da una Giuria, sono proiettati durante la Cena di Gala. La premiazione riguarda le seguenti categorie: ¢ miglior spot ¢ premio creatività ¢ miglior team.

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LEGAMI INDISSOLUBILI I pubblicitari sono fermamente e giustamente convinti che solo creando un link tra marche e “human insights” il messaggio si possa ancorare più saldamente al cuore e alla mente della gente. Creare uno spot rappresenta un “luogo d’incontro” di competenze e creatività destinato a sviluppare un processo di comunicazione poliedricamente efficace. In che modo è in grado di generare a sua volta un legame fra azienda e dipendente? «Il team building a tema advertising è fondamentale per creare un vero e proprio legame fra l’azienda e i suoi dipendenti – dichiara Zoccarato – porta ad aumentare il legame e la fiducia tra i colleghi, ne facilita la comunicazione, stimola la creatività, fa emergere la leadership, diffonde la vision, la mission e i valori aziendali. La proiezione finale degli spot è la prova tangibile dell’obiettivo raggiunto. Ogni volta i partecipanti portano a casa come gadget il dvd con gli spot, e la visione in famiglia allarga ancora di più il legame e il senso d’appartenenza». «Attraverso un processo di comunicazione (che prende forma attraverso l’espressione recitativa) – dice Lentini – sarà possibile affrontare tematiche quali l’integrazione, l’apertura a schemi mentali diversi, il superamento degli ostacoli, la fiducia (tra colleghi, board aziendale e così via) e la diminuzione della distanza relazionale con il conseguente aumento dell’effetto empatico tra le persone».


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Ansia da public speaking? Fortuna che c’è il web è chi è nato per stare sul palco e chi no. Ma anche ai più timidi può capiC’ tare, prima o poi nella vita, di dovere parlare davanti a una platea. E se a essere di indole schiva è il presidente o l’amministratore delegato di un’azienda, come fare a combattere la loro ansia da platea? È vero, contro il panico da public speaking esistono fior fiore di corsi e sedute terapeutiche, ma se il batticuore coglie inaspettato pochi istanti prima di prendere la parola, che fare? Non c’è scampo: se a vacillare è il vostro amministratore delegato e non siete al congresso nazionale di psicoterapia… rischiate di mandare all’aria l’evento che avete organizzato faticosamente nei minimi dettagli. Cosa che non vi potete permettere. Non resta che rivolgervi al web e avviare qualche ricerca disperata su Google, della serie “come curare ansia da public speaking”. Un metodo decisamente improvvisato, che potrebbe dare pessimi risultati… anche se il web è per definizione una risorsa infinita di risposte ai quesiti più diversi. Meglio appuntarvi allora i suggerimenti che abbiamo già trovato noi: vengono direttamente dal Sole24Ore online, raccolti nell’articolo di Silvia Sperandio “Parlare in pubblico, che ansia!” e dispensati dalla psicoterapeuta Rosa Riccio, del Centro di psicoterapia Corvetto di Milano. L’articolo offre qualche interessante riflessione, utile in generale nella vita, come questa: “se nonostante i riconoscimenti che ho avuto, io non sono perfettamente soddisfatto di me, ma mi vedo come una persona non del tutto adeguata, probabilmente mi aspetterò che gli altri prima o poi se ne accorgano e dunque potrei fare più fatica ad affrontare le occasioni di public speaking”. Ma soprattutto, tra una pillola di psicologia e l’altra e un test per comprendere quando si ha paura del pubblico, dispensa cinque pratici consigli per combattere l’ansia, anche all’ultimo minuto. Eccoli: 1- Ridimensionare gli effetti di una prestazione negativa Ricordate all’amministratore delegato

L’amministratore delegato non è un frontman navigato e cinque minuti prima di salire sul palco va in panico? Niente ansia, la Rete è munifica di consigli per soccorrerlo in modo express che si tratta solo di fare un breve discorso, quel momento non sarà decisivo per tutta la sua carriera! Anche non fosse un’eccellente performance, avrà modo di rimediare. 2 - Ricordare che l’ansia passa È dimostrato, accade alla stragrande maggioranza delle persone, accadrà anche a lui! 3 - Gli altri non ci vedono così come ci vediamo noi Ricordiamogli che molto spesso noi abbiamo un giudizio su noi stessi molto più severo di quello che di noi hanno gli altri.

ALESSANDRA BOIARDI

Questo blogsurfing ha preso spunto dall’articolo di Silvia Sperandio del Sole24Ore online che potete leggere copiando il link http://tinyurl.com/kx4y8wy. Si può fare anche il test psicologico “Quanto hai paura del pubblico?” all’indirizzo http://tiny.cc/yz2xfx

4 - Concentrazione su altro Pensare oltre: la giornata non finirà sul palco della convention. Aiutate la persona che deve parlare in pubblico a focalizzarsi su ciò che farà dopo, come andare a pranzo, al cinema o tutto ciò che procura piacevoli pensieri. 5 - Ce la puoi fare! Invitiamo la persona in panico a fare un piccolo esercizio di memoria andando a ripescare tutte le volte in cui è riuscita a esporre in pubblico ed è andata bene.

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Comunicare con lo storytelling Effettuare una presentazione ma anche comunicare una mission, un brand o un’emozione attraverso la narrazione di una storia (storytelling), è una pratica in crescente diffusione. Creare una storia però è altrettanto importante quanto il modo di raccontarla dal nostro corrispondente da New York DOMENICO MATARAZZO

hi cammina lungo la decima Avenue a New York, all’altezza della diciannoC vesima Street, passa di fronte a piccoli ristoranti, librerie, gallerie d’arte, addirittura un meccanico e un lavaggio auto. È quindi un tratto di strada piuttosto tranquillo in cui l’unica vetrina di un negozio di moda è quella di Story, un locale di circa 180 metri quadrati che vende abbigliamento, accessori, prodotti di bellezza.

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Pur non essendo nelle vie più trafficate come la 5th Avenue o Park Avenue, Story ha un esercito di seguaci ed è uno dei concetti più innovativi degli ultimi anni nel settore del retailing. I prodotti venduti in questo spazio fanno parte di un tema o “story” appunto, che viene cambiato ogni 4-8 settimane e che negli ultimi mesi ha visto temi come Love, Wellness, Colour, Made in America, Arte, Design… «Offrire un punto di vista come se fosse un periodico, cambiare tema e prodotti ogni 4 o 8 settimane come una galleria d’arte e vendere prodotti “a tema” sono i principi fondamentali dietro al concetto di Story», ha dichiarato Rachel Shechtman, fondatrice del punto vendita nel corso dell’ultima edizione della National Retail Federation Convention.


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UNO STRUMENTO PER IL MICE Lo storytelling applicato al retailing è l’ultimo esempio di uno strumento che in ambito di comunicazione aziendale viene sempre più frequentemente usato per comunicare un brand, la visione di un’azienda, una strategia, un cambiamento in modo chiaro e memorabile. Conseguentemente anche le conferenze si stanno appropriando della parola “storytelling” nei propri programmi per trarre vantaggio dal crescente interesse. La fondatrice di Story, ad esempio, ha presentato la sua “storia” in un convegno intitolato “Conversations on Storytelling, the Customer Experience and What’s Next”. Di rimando, “Storytelling in branding” è stata la casistica presentata da Jonathan Mildenhall, VP of Global Advertising Strategy presso The Coca-Cola Company, nel corso della passata edizione del “Content Marketing World”. All’edizione di quest’anno, che si terrà in Cleveland il prossimo settembre, tra i relatori vi sarà Steve Clayton (ovvero nientepopodimenoche lo “Chief Storyteller” di Microsoft), che parteciperà con una relazione dal titolo “Building a Digital Storytelling Experience Team”. Clayton usa lo storytelling per raccontare nuove tecnologie in modo comprensibile. Si tratta forse di una eccezione perché la stessa Microsoft di recente ha reso noti i risultati di una ricerca che illustra come i programmatori siano gli individui con le maggiori difficoltà a comunicare con il mondo esterno. Anche per questo segmento è comunque facile intuire la soluzione ed è stata presentata da un team di accademici americani ed europei nel corso di Sigce (evento dedi-

cato agli strumenti di formazione in informatica). «L’approccio più efficace per apprendere a comunicare è semplicemente lo storytelling» è stata la headline che ha riassunto la presentazione del team di accademici. Se le tante presentazione precedenti non fossero sufficienti a dare l’idea, ci sono poi uno stuolo di nuovi professionisti che tengono corsi. Molti di questi non hanno un background in sociologia o psicologia o pr, ma provengono dalla migliore fabbrica di storie esistente: Hollywood. Non a caso, sempre alla prossima edizione del Content Marketing World, il discorso di apertura è affidato al premio Oscar Kevin Spacey.

Lo store newyorkese Story è basato su uno dei concetti più innovativi degli ultimi anni: i prodotti venduti in questo spazio fanno parte di un tema o “story” appunto (come Love, Wellness, Colour, Made in America, Arte, Design…), che viene cambiato periodicamente, offrendo ai clienti un punto di vista sempre nuovo

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HOT TOPICS mice from amerika

Anche la meeting industry americana si sta appropriando della parola “storytelling” nella progettazione di eventi e congressi. L’obiettivo è duplice: trarre vantaggio dalla funzionalità del metodo e sfruttare il crescente interesse che gli ruota attorno

UN APPROCCIO DI SUCCESSO La crescente importanza dello storytelling è confermata dal fatto che si cerca ora di creare un approccio scientifico che ne garantisca il successo in ogni applicazione. Il Center for Organizational Learning presso Mit di Boston ad esempio ha in corso un progetto pluriennale per sviluppare uno strumento per l’apprendimento collettivo e a cui si ricollegano gli obiettivi dello storytelling. Il modello in fase di elaborazione è stato battezzato “learning history”. Si tratta di fatto di un documento con eventi importanti a livello aziendale (un’innovazione, fusione, lancio di successo di un nuovo prodotto...). Il documento è redatto in due colonne, in una vi sono gli eventi con il racconto delle azioni prese ed i punti di vista di tutte le persone coinvolte, come se si trattasse di uno script cinematografico. Nell’altra colonna vi è l’analisi da parte di esperti. Il risultato finale è un insieme di line guida da usare per definire con chiarezza i successivi piani aziendali. Questa ottimizzazione della narrativa che avviene mettendo insieme più punti di vista sta avvenendo anche nella comunicazione digitale. Kisses and Guns,

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è una serie televisiva creata dal produttore/scrittore italiano Luigi Forlai della Kyklos Entertainment insieme alla Siba Media di Simone Bartesaghi in Los Angeles. Nella serie esistono dei personaggi e una trama ma su questa sono invitati a lavorare registi differenti e con attori differenti. Una giuria sceglierà la versione migliore che sarà poi trasformata in un film. La collaborazione tra i vari team avviene su SocialMovr, una piattaforma sociale creata dalle stesse Kyklos e Siba Media sviluppata appositamente per mettere insieme i contributi di videografi in diverse parti del mondo in un progetto narrative unico. Per il futuro invece lo storytelling sarà sempre più ricco di visual e frequentemente autobiografico. Al momento di scrivere infatti sono stati lanciati due prodotti che ispireranno racconti autobiografici: PowerShot N100 della Canon è una nuova macchina fotografica con una funzione di Storytelling in quanto consente al fotografo di inserire se stesso nell’immagine che vuole fotografare. Queste immagini possono poi essere allineate in una sequenza per raccontare una determinata esperienza del soggetto. Stessa funzione è offerta dalla startup Magisto che ha appena lanciato una tecnologia di Video Storytelling con il supporto di Qualcomm e di SandDisk. Anche in questo caso una collezione di foto può essere rapidamente editata e trasformata in un film. Ci sono però molte aziende soprattutto di grosse dimensioni che hanno regole precise per quanto riguarda la comunicazione e queste regole sono difficili da cambiare. Anche in questo caso però si può provare a educare il top manager con lo storytelling. Le casistiche si stanno moltiplicando, e coloro che ne hanno beneficiato... pare che vivano tutti felici e contenti.


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DALPICCOLOMEETINGALGRANDEEVENTO

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HOTEL CASALEÈILLUOGOIDEALEPERAVEREUNSUCCESSOGARANTITO Il complesso del “Casale”, nell’entroterra marchigiano, a pochi chilometri dalla costa adriatica e dalla medievale Ascoli Piceno, è incastonato tra i colori delle cime appenniniche e quelli delle palme esotiche. La struttura è stata ricavata dal restauro di un antico borgo, preservandone l’elevato valore artistico. La location ideale per meeting, congressi, sfilate di moda, conferenze e team building. Dotato di 23 meeting room di diverse dimensioni e di un elegante auditorium in grado di ospitare fino 1.200 persone, inaugurato nel 2009. Tutti gli spazi sono equipaggiati con tecnologia di ultima generazione, per soddisfare qualsiasi richiesta.


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HOT TOPICS how to

Gestire un evento con WordPress

Nella communication by events di oggi, il supporto web è sempre più integrato e necessario. Ecco un breve vademecum con costi e soluzioni per costruire e promuovere un sito dedicato. Ovvero, come ottimizzare le attività online e offrire funzionalità utili a budget ridotto ANDREA PATERNOSTRO

egli ultimi dieci anni, l’ampia diffusione e la disponibilità gratuita su interN net di alcuni importanti Cms (Content management systems: i sistemi di gestione dei contenuti, utili per pubblicare articoli su internet e organizzarli in categorie e archivi) hanno dato la possibilità a milioni di utenti a digiuno di programmazione di creare, a costo zero o quasi, un blog personale e diffondere i propri pensieri, professionali e no. Il fenomeno è iniziato nel 1997 negli Stati Uniti, ma in Italia ha acquisito un volume consistente

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solo all’inizio del decennio successivo, con una dozzina di piattaforme gratuite (tra cui AlterVista, Blogger, Libero e Splinder). Cos’è cambiato oggi, rispetto a quell’epoca fatta esclusivamente di “diari” spesso intimistici, dalla grafica molto semplice, i cui articoli (detti “post”) erano ordinati tipicamente in ordine cronologico? È cambiato molto: oggi anche chi non è in grado di scrivere il codice dei linguaggi di programmazione con cui sono realizzati i siti web (html, css, php, java, eccetera) può accedere, investendo alcuni giorni o settimane del proprio tempo e poche centinaia di euro, a piattaforme per creare siti web molto evoluti per grafica e funzionalità. Dal 2003 a oggi, insomma, il maggiore artefice dell’evoluzione in questo settore è stato WordPress, il Cms gratuito più diffuso con oltre 60 milioni di siti, tra cui quelli di multinazionali e grandi media


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(Cnn, TechCrunch, Ted... la lista completa di questi brand è consultabile all’indirizzo wordpress.org/showcase). La piattaforma è usata dal 22 per cento dei dieci milioni di siti più visitati nel mondo (dati 2013). Le nuove versioni sono frequenti – l’anno scorso ne sono state rilasciate tre – l’ultima è la 3.9 del 16 aprile scorso. IL SITO DELL’EVENTO: COSA SERVE Come può essere utile tutto questo all’event manager? L’uso dei Cms è ormai maturo anche nel business: esistono migliaia di layout grafici “chiavi in mano” sia per i principali settori merceologici sia per il terziario. È possibile dunque trovare funzioni già predisposte per chi deve pubblicare e promuovere il sito di un evento, ad esempio una home page snella con il calendario e il programma, le foto dei relatori e l’invito alla registrazione dei partecipanti. Questa possibilità è ancor più utile nel caso del sito di un evento creato ad hoc, su un indirizzo internet differente da quello aziendale, che ha di norma un ciclo di vita breve: non sempre è possibile (per i budget ristretti) o desiderabile fare attività di follow-up che durino tutto l’anno, limitandosi dunque alle attività di teasing per incuriosire i partecipanti, a ridosso dell’evento. WORDPRESS.ORG VS WORDPRESS.COM Innanzi tutto, bisogna conoscere la differenza tra WordPress.org e il suo quasi omonimo WordPress.com: il primo è il software libero (chiunque può scaricarlo e installarlo “in cinque minuti” nel proprio spazio web), creato da Matt Mullenweg e mantenuto da una comunità mondiale di informatici, sotto l’egida della The Wordpress Foundation; il secondo è la piattaforma per creare un blog gratuito (per chi lo desidera, con servizi aggiuntivi a pagamento: temi grafici, personalizzazioni, e-commerce, maggiore spazio, assistenza, eccetera) inaugurata nel 2005 dal fondatore e dal suo team, tramite la società Automattic. Dal punto di vista pratico, la differenza è nella maggiore libertà disponibile con la prima soluzione: avere WordPress su un proprio hosting (lo spazio che ospita il nostro sito) permette di averne il controllo completo e installare qualsiasi plugin (i pezzi di software che aggiungono funzioni utili); dall’altro lato, avere questo Cms già pronto sullo spazio web di WordPress.com può essere utile per gli utenti alle prime armi, che non hanno ancora imparato a gestire in autonomia un proprio dominio. In genere, quando un progetto online cresce, desidera prima o poi passare al “self-hosting”: la migrazione è spesso indolore, ma bisogna controllare ad esempio che il tema grafico già in uso su WordPress.com sia supportato anche nell’altra modalità d’installazione.

IL TEMA E LO SVILUPPATORE Per i temi grafici a pagamento, uno dei “mercati digitali” più noti è ThemeForest, utile soprattutto perché un sistema di rating (con le classiche stellette, da 0 a 5) aiuta a scegliere i più graditi dai clienti, ma anche perché è possibile porre domande ai produttori, prima o dopo l’acquisto, per chiarire dubbi o ricevere assistenza. In media, un tema costa intorno ai 40-50 dollari (29-35 euro) quindi il suo acquisto è alla portata di tutti, ma questo non significa che sia sempre possibile fare a meno di un webmaster: va da sé che per i progetti complessi è necessario l’ausilio di uno professionista specializzato. Rispetto al passato, però, è più semplice per gli utenti non tecnici (compresi, di norma, gli event planner) informarsi in rete e farsi un’idea delle funzionalità disponibili, orientando le richieste da inviare e discutere con webmaster e

Differenze fra WordPress.org e WordPress.com: il primo è il software gratuito da utilizzare sul proprio hosting; il secondo è la piattaforma per creare un blog free senza disporre di un dominio

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sviluppatori: il primo passo per la realizzazione di un sito internet per un cliente, infatti, è proprio la raccolta dei requisiti.

Per la personalizzazione grafica esistono siti come Fudge (foto sopra), Eventor, Eventory, Eventure, Event Manager e Januas che offrono temi idonei anche per la meeting industry. Mentre per la gestione delle prenotazioni esiste EventBrite (foto sotto), studiato ad hoc per gli event planner

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SCEGLIERE UN TEMA PER EVENTI Un tema costituito da una singola home page è semplice da maneggiare, purché le funzioni incluse siano sufficienti agli scopi prefissati. Quando il tema prevede anche pagine interne, bisogna gestire un maggior numero di informazioni, ma ne vale la pena se è necessario pubblicare ad esempio le edizioni passate di un evento annuale, press kit, gallery multimediali). È importante che il tema sia continuamente aggiornato per supportare le ultime versioni di WordPress, correggere eventuali difetti segnalati dalla community d’acquisto e introdurre nuove funzioni. Alcuni temi utili sono Eventor, Eventory, Eventure, Fudge, Event Manager, Januas. Tra i fattori più importanti bisogna considerare l’attributo “responsive”: indica i temi pronti per adattarsi alla visualizzazione su dispositivi mobili, smartphone e tablet fino ai sette pollici. In genere si crea una colonna verticale, nella quale devono essere disposti in modo ordinato e gradevole i vari “pezzi” della pagina, che siamo abituati a vedere in orizzontale da desktop e notebook; nella versione mobile, inoltre, i menu sono ristretti e presentano soltanto alcune voci o possono essere espansi con un clic dell’utente. Una tendenza che ha avuto successo nel web design recente è il “parallax scrolling”, utile per creare siti ad effetto, purché ben realizzato: si verifica quando le immagini di sfondo si muovono più lentamente di quelle in primo piano, creando un’esperienza immersiva derivata dal mondo dei videogiochi. Se è previsto l’inserimento di immagini ad alta risoluzione è utile avere un tema “retina ready” per supportare i display di ultima generazione.

AGGIUNGERE FUNZIONALITÀ? SI PUÒ, CON BEN 30.000 PLUGIN Gli oltre 30mila plugin gratuiti disponibili fanno di WordPress uno strumento estremamente flessibile (ricordiamo che per usarli dovete disporre di un dominio web). I migliori hanno spesso una versione a pagamento che risolve esigenze anche sofisticate, per usi professionali. Ma è bene non farsi prendere la mano (quelli fondamentali sono in genere una decina) perché il loro contro è il rallentamento del sito, che può essere letale, soprattutto per chi pubblica molti contenuti. Nella maggior parte delle installazioni, non si può prescindere da un filtro antispam per i commenti, fornito dal plugin Akismet di Automattic. Molto popolare anche NextGen, che permette di costruire foto gallerie gradevoli. Per facilitare la condivisione degli articoli nei social network, invece, esistono decine di soluzioni (da provare con cautela, perché spesso rendono le pagine più lente): una delle più usate è AddThis. La classifica dei più scaricati vede anche Contact Form e All-in-One per la Seo, ovvero l’ottimizzazione degli articoli volta a massimizzarne la visibilità su Google, Jetpack che ripropone funzioni disponibili sulla piattaforma Wordpress.com e W3 Total Cache (da usare con estrema attenzione) che ottimizza le performance. Ancora oggi, tra gli strumenti base del web marketing c’è la newsletter: WordPress si integra tramite plugin con MailChimp, MailUp e altre soluzioni per l’elaborazione grafica o l’invio (come SendGrid) di e-mail informative o commerciali. FEATURE PER GLI EVENTI L’event manager ha spesso la necessità di gestire sistemi efficienti e veloci per gestire le prenotazioni. Uno dei siti di online ticketing più usati, anche in Italia, è EventBrite, sia per i biglietti gratuiti che per transazioni a pagamento (sono disponibili due app mobili: Entry Manager e At the Door). In questo campo operano anche Amiando, EventBee e MeetUp. Nei mercati anglosassoni si stanno diffondendo decine di soluzioni alternative. Un’altra funzione importante per il pubblico di riferimento è il calendario degli eventi. Tra i più noti (ne esistono decine) abbiamo in questo caso All-in-one event calendar, Event Calendar ed Event Manager. È utile sfruttare l’integrazione con applicazioni diffuse tra il pubblico, come Google Calendar o iCal per gli utenti Apple, in modo che l’evento proposto possa essere facilmente aggiunto all’agenda degli interessati. Per pubblicare invece una mappa con eventi, Comprehensive Google Map Plugin, WP Google Map Plugin e WP Google Maps sono alcuni tra i plugin più usati.


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ALESSANDRA BOIARDI

NEL PRESTIGIOSO MUSEO DIOCESANO...

Ospitato all’interno dell’antico complesso monumentale di Sant’Eustorgio, celebre e di centrale importanza a Milano, il Museo Diocesano affianca da tempo alla propria attività museale un’offerta di spazi prestigiosi per chi desidera organiz-

zare meeting ed eventi di gala di sicuro impatto. Sono due gli spazi museali attrezzati per ospitare fino a 880 persone: la sala dell’Arciconfraternita e il Chiostro. Il primo è particolarmente adatto a svolgere funzioni di alta rappresentanza in un ambiente raffinato e particolarmente importante per i grandi dipinti del XVII e XVIII secolo. A disposizione degli eventi anche il bellissimo Chiostro, ideale per cocktail e cene di gala, fino a ottocento persone, anche in caso di maltempo grazie all’opzionale tensostruttura. Non indifferente il valore aggiunto di una location come il Museo Diocesano, che abbina all’organizzazione di un evento la possibilità di una visita in esclusiva alle collezioni permanenti, costituite da più di settecento opere comprese tra il IV e il XXI secolo.

EVENTI IN GIARDINO AL FOUR SEASONS MILANO

NH, APERTURA STRATEGICA A PARMA Novità per Nh Hotel Group che ha di recente inaugurato il nuovo NH Parma. Situato nel complesso architettonico che comprende la rinnovata stazione ferroviaria, l’edificio conta sette piani e offre tutti i servizi del brand Nh Hotels: strutture “urban” a quattro stelle confortevoli e funzionali. L’hotel si trova nelle adiacenze del centro della città, comodo per chi vuole soggiornare per lavoro a pochi chilometri dalla fiera, strategicamente collocato rispetto ai principali mezzi di trasporto, alle principali arterie di accesso alla città e all’aeroporto. Realizzato con un design moderno, offre 120 camere, di cui 88 sono standard, 26 superior caratterizzare da uno spazio ampio e luminoso e sei junior suite di quaranta metri quadrati circa dotate di un grande terrazzo e una zona living. Il ristorante è situato al piano terra dell’hotel e serve una ricca prima colazione “AntiOx” e una selezione di piatti locali con specialità tipiche italiane sia a pranzo sia a cena. Completano i servizi la connessione wifi gratuita per tutti gli ospiti e una sala fitness ben equipaggiata. Nh Parma è anche la location ideale per ogni tipo di evento, grazie alle sue flessibili otto sale meeting, in grado di ospitare fino a 255 persone. Tutte le sale sono dotate di moderne attrezzature e illuminate da luce naturale.

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Il Four Seasons Milano apre il suo storico giardino agli eventi. Otto gli spazi all’interno del civico 6 di via Gesù a Milano, dove la Ballroom, il Ballroom Foyer, il Teatro, l’Accademia, il Borsino, il Borsino Foyer e le sale Montenapoleone e Spiga, rappresentano un ventaglio completo per trovare lo spazio più adatto alle singole esigenze. E sono oltre trecento le persone che potranno essere ospitate in 618 metri quadrati di spazi, che si sviluppano intorno al famoso patio esterno. Per gli eventi il catering Four Seasons Hotel Milano dispone di un team dedicato, in grado di selezionare le opzioni migliori, combinando le specialità italiane ai piatti internazionali più ricercati per coffee break, pranzi, cene, aperitivi, cocktail e gala gourmet. Un event planner seguirà passo per passo le singole scelte, suggerendo anche l’allestimento e le tecnologie migliori da accostare a ogni tipo di evento.


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UN CENTRO CONGRESSI HI-TECH A LOSANNA La Scuola Politecnica Federale di Losanna ha inaugurato il suo nuovo Swiss Tech Convention Center, un centro congressi all’avanguardia che si propone al mercato non solo come location innovativa per eventi, ma anche come laboratorio per la ricerca applicata all’evoluzione dell’industria congressuale stessa. La modularità è una delle caratteristiche dello Stcc, in particolare con la capacità di trasformare in soli 15 minuti – un brevetto Gala Venue – l’auditorium da sala plenaria in grado di ospitare fino tremila persone a spazio banqueting con area di 1.800 metri quadrati. Il nuovo centro congressi svizzero ha quasi ultimato le prenotazioni per il primo anno di attività. L’edificio porta la firma progettuale dello studio d’architettura Richter Dahl Rocha & Associés, oltre a quelle di Hrs Real Estate per la

realizzazione e di Romande Energie per l’installazione di innovativi pannelli fotovoltaici trasparenti e colorati per un tota-

le di trecento metri quadrati, sulla facciata della struttura. L’opera è stata finanziata da Credit Suisse.

WALDORF ASTORIA, NUOVA FIRMA AD AMSTERDAM

ATAHOTELS APRE A BOLOGNA

Apre il Waldorf Astoria Amsterdam, situato lungo il canale Herengracht della capitale olandese. La nuova struttura è costituita da sei residenze storiche del XVII e XVIII secolo, un tempo dimora di alcune tra le più facoltose e influenti famiglie residenti nel centro cittadino. Le 93 stanze e suite offrono una vista indimenticabile su Amsterdam e sfarzosi decori con dettagli color lapislazzuli e ocra. L’hotel vanta la collaborazione con alcuni ristoratori di fama internazionale. Una curiosità è il Vault Bar, un angolo esclusivo ricavato in uno degli edifici e originariamente caveau di una banca. Le sale dedicate a conferenze e banchetti includono la spaziosa Hooft Ballroom, con vetrate che si affacciano sul canale e illuminano la sala di luce naturale. Al pianterreno la Guerlain Spa propone tre aree trattamento con sauna, bagno turco e piscina interna riscaldata, oltre a una magnifica vista sul giardino privato.

Si chiama Atahotel Bologna il nuovo ed elegante quattro stelle della catena alberghiera Atahotels. Di nuova costruzione, propone un’architettura contemporanea e arredi di design nelle 156 camere, di diverse tipologie, dotate – come le aree comuni – di connessione wi-fi gratuita. Per la clientela Mice è a disposizione un centro congressi composto da tre sale meeting che all’occorrenza, grazie alla completa modularità, si trasformano in sette spazi, tutti con il valore aggiunto dell’illuminazione naturale. L’albergo propone inoltre un ristorante interno, un garage e l’Ataclub area. E tra i suoi punti di forza c’è anche la posizione, decisamente strategica a Bologna in via Larga, in prossimità dell’uscita 11 della tangenziale e comoda per raggiungere l’aeroporto e la Fiera di Bologna, da cui dista soli dieci minuti di auto o circa mezz’ora se ci si sposta con i mezzi pubblici.

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Location in quasi ogni parte d’Italia, un unico referente per tutte le strutture del gruppo, esclusività dei contesti e alto standard dei servizi conferiscono valore aggiunto e plus competitivi all’offerta Mice del gruppo JSH Hotels & Resorts

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erché scegliere J Hotels & Resorts? Formatisi nella conduzione di alberP ghi a vocazione internazionale, i fondato-

localizzazione ma anche in termini di servizi e attività: mare, golf, terme e benessere.

ri di JSH Hotels & Resorts hanno assorbito, nel proprio trascorso professionale leve, regole e strumenti utili a ottimizzare la gestione di diverse tipologie di strutture alberghiere: eleganti hotel nelle più importanti città italiane ed esclusivi resort in location di prestigio. Pluralità ed eterogeneità di destinazioni quindi, possibilità di avere un unico referente per destinazioni differenti, possibilità di organizzare attività di team building interessanti e creative sono i punti di forza del gruppo JSH Hotels & Resorts: una vasta gamma di soluzioni, tutte adeguate agli standard internazionali più elevati. Un sistema messo a punto per elaborare risposte rapide alle richieste più disparate, con la facilitazione di un unico contatto di riferimento. Proporsi sul mercato con una comunicazione unitaria e un sistema integrato e accessibile rientra in un disegno che ha fra gli obiettivi il rafforzamento del settore Mice. L’ampio ventaglio delle strutture consente al cliente di poter scegliere fra realtà molto diverse non solo in termini di

TEAM BUILDING PER TUTTI Particolarmente interessante è l’offerta per gli appassionati di golf. Un contesto così differenziato diventa anche teatro dove proporre diversi format di team building. Gli alberghi a vocazione golfistica, per esempio, si prestano alle golf clinic: percorsi di avvicinamento e perfezionamento sia per gruppi di principianti sia per giocatori esperti. Adiacente al Golf Hotel Punta Ala, a Marina di Grosseto, immerso nella grande pineta affacciata sul mare, si trova il Parco Avventura Cieloverde, attrezzato con sei percorsi sospesi tra chiome di pino e passaggi, da uno a 12 metri di altezza, con difficoltà progressive. Con un elicottero privato, gli ospiti del Picciolo Etna Golf Resort & Spa possono arrampicarsi sulle pendici del vulcano o sorvolare sugli incantevoli paesaggi delle Eolie o, ancora, effettuare escursioni in 4x4. Più intimiste le attività proposte da Galzignano Terme Spa & Golf Resort con le lezioni di gruppo di yoga e pilates, ma anche con la golf clinic. Ancora, troviamo

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TERESA CHIODO


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le immancabili regate in barca a vela sempre a Punta Ala o le immersioni tra i relitti nell’area marina protetta di Tavolara dove sorge il Paradise Resort Sardegna. Numerose attività sono previste sulle bellissime spiagge del Salento nell’Oasi naturale del Wwf Le Cesine per chi sceglie DoubleTree by Hilton Acaya Golf Resort; mentre, per chi scegli l’Hotel Hub Bologna – che offre una piscina olimpionica, campi da tennis e da beach volley –, c’è la possibilità di organizzare tornei e gare sportive. LE NEW ENTRY JSH Hotels & Resorts è il partner ideale per eventi congressuali di sicuro successo. I circuiti termali sono un valido intermezzo da alternare a sessioni di lavoro wellness oriented. A questo proposito, da segnalare le nuove sale meeting nel parco naturale di Galzignano, a pochi chilometri da Padova. Il Resort oggi più che mai è la sede ideale per eventi di qualsiasi genere e portata. Oltre alle sei sale già presenti (quattro sale all’Hotel Majestic e due all’Hotel Sporting) anche l’Hotel Splendid può vantare oggi il suo importante centro congressi; tre nuove sale: Veneto, Abano e Montegrotto, con la sala Veneto che può ospitare fino a 260 persone a platea. Oggi il Resort conta quindi ben nove sale congressi oltre a spaziosissime aree comuni e enormi spazi esterni completamente immersi nel verde. A disposizione degli ospiti l’organizzazione di golf clinic e attività sportive (attrezzato centro fitness, sei campi da tennis, beach volley, nordic walking, jogging ed escursioni in bici). Per gli amanti del free climbing le pareti rocciose della Rocca Pendice offrono la possibilità di compie-

re arrampicate sportive, quando non nidificano i volatili. Dalla cima si gode un meraviglioso panorama verso Padova e i Monti Berici. L’equitazione nei Colli Euganei si svolge in sentieri naturalistici fra le strade del vino. Fra le novità di JSH Hotels & Resorts ci sono anche Hotel Hub Bologna, elegante struttura a due chilometri dall’uscita autostradale Bologna San Lazzaro, con 205 camere, otto sale riunioni e una splendida area verde con piscina olimpionica e solarium; e Holiday Inn Rome Pisana, 229 camere e sette sale meeting, che potenzia la presenza del gruppo nella capitale affiancandosi allo splendido Radisson Blu es. Hotel, Rome, affermata ed elegante struttura di design nel cuore di Roma dotata di un esclusivo roof top garden con piscina e splendida vista sulla città eterna. UN LOGO DI QUALITÀ La ristorazione dei Resort è curata dallo Chef Andrea Ribaldone (stella Michelin dal 2003). La sua cucina è legata alla tradizione ma attualizzata nella ricerca delle consistenze; composta da ingredienti di stagione e distante da alimenti surgelati, precotti o addizionati. È una cucina che dà voce alle eccellenze regionali e ai piccoli produttori presenti sul territorio. Il bollino di garanzia sulla qualità dei prodotti e degli ingredienti inseriti in carta è un logo presente sul menù di ogni JSH resort e garantisce l’applicazione della filosofia “fresca, italiana, semplice” in ogni ambito della ristorazione, dal breakfast alla cena serale, dal coffee break allo spuntino veloce.

Alcune delle prestigiose strutture targate JSH Hotels & Resorts: 1 / Il Picciolo Etna Golf Resort & Spa 2 / il Golf Hotel Punta Ala 3 / il Galzignano Terme Spa & Golf Resort 4 / il DoubleTree by Hilton Acaya Golf Resort 5-6 / il Radisson Blu es Hotel Rome

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Il gruppo Mc Hotels Collection è gestito con passione e professionalità trentennale dalla Famiglia Maini, con servizi personalizzati per ogni tipo di clientela, spazi particolari e plus dedicati alla clientela congressuale

Accoglienza personalizzata SIMONA ZIN

n gruppo alberghiero a gestione familiare, con una solida tradizione U ricettiva: questo è Mc Hotels Collection, di proprietà della famiglia Maini, operante nel settore dell’hotellerie con quattro strutture ubicate tra Bologna e Cesenatico. Il marchio, che festeggia quest’anno i trent’anni di attività, comprende raffinati alberghi con connotazioni diverse ma uno stesso stile di accoglienza fatto di attenzione verso l’ospite, cura del dettaglio e passione per la qualità. Chi sceglie uno degli hotel del gruppo per ambientare un evento è certo di trovare servizi e comfort di ottimo livello nel cuore di Bologna e al mare, con un rapporto diretto tra cliente e management, che è uno dei segreti del successo di queste strutture. La filosofia che da sempre spinge la famiglia Maini a migliorare è la costante ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo, investendo sia a livello strutturale sia

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nel servizio e nella qualità del prodotto offerto. L’identità del gruppo Mc Hotels Collection si caratterizza per la volontà di unire tradizione, cultura, svago e cura dei dettagli alla ricerca del benessere della clientela, sia leisure sia business, grazie alle moderne tecnologie che mette a disposizione. UNA STORIA DI PASSIONE La denominazione Mc Hotels Collection nasce da un’idea di Cristian Maini, figlio di Alfonso, patron del gruppo. Ma sono la passione e la gran voglia di fare dello stesso Alfonso Maini gli elementi essenziali di una carriera lungimirante. La carriera comincia per lui a soli 14 anni sulla Riviera Adriatica, dove Maini si trasferisce a lavorare prima come aiuto cuoco e poi come cuoco. Dopo aver operato nelle più prestigiose strutture ricettive, dal Gran Hotel Gallia di Milano Marittima all’-


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Hotel Caesar di Cesenatico, dall’Hotel Embassy, all’Hotel Royal, dove accumula esperienza e perfeziona la sua visione, a soli vent’anni apre, insieme alla moglie, una piccola trattoria nella sua città natale; ma ciò non gli basta. Apre l’Hotel Mini Palace di Molinella, prestigioso hotel quattro Stelle, e di lì a breve lo Sport Hotel di Budrio. Albergo dopo albergo, oggi il gruppo Mc Hotels Collection raggruppa quattro strutture: il già citato Hotel Mini Palace di Molinella, il Best Western Hotel Re Enzo e l’Albergo Rossini nel cuore di Bologna, e lo storico Hotel Lalla di Cesenatico. E la storia non è certo finita: tutta la famiglia Maini vede profilarsi in futuro altre opportunità per ampliare la propria offerta di ospitalità, puntando sempre alla qualità del servizio e al rapporto diretto con il cliente. POKER D’ASSI Iniziamo la carrellata delle strutture Mc Hotels Collection con l’Hotel Mini Palace Small & Charming, albergo boutique quattro stelle e prima struttura della famiglia Maini: ubicato nella prima campagna bolognese e ideale quindi anche per team building e attività post congress, dispone di venti camere dotate dei comfort e delle tecnologie più moderni, compresa la connessione wi-fi gratuita. Il suo ristorante ha una capienza massima di cento posti, con cucina di terra e piatti rubati alla tradizione marinara, ideale per creare menu ad hoc in occasione di eventi. La sala riunioni accoglie ottanta persone mentre il giardino è un altro luogo della struttura per piacevoli incontri e momenti di relax nell’ambito di meeting o convention. Nel cuore di Bologna

sorge invece il Best Western Hotel Re Enzo, con 51 camere e il ristorante Antica Trattoria alla Grada con cucina tradizionale bolognese e capienza massima di cento posti. La struttura comprende anche un centro congressi con cinque sale flessibili e modulari e capienza massima di duecento persone. Ancora nel centro di Bologna, troviamo l’Albergo Rossini, che sorge dal 1936 all’ombra delle Due Torri: è uno dei più antichi hotel del centro storico ed è stato recentemente restaurato. Dispone di 25 camere: tra queste, le camere de luxe sono un tributo alle opere liriche italiane e da esse prendono ispirazione. Ultimo ma non meno importante, l’Hotel Lalla di Cesenatico, albergo di ultima generazione sul mare con quaranta camere e centro benessere La Perla.

Sono quattro le strutture Mc Hotels Collection, tutte tra Bologna e Cesenatico, con spazi confortevoli pensati per il Mice

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Sheraton Diana Majestic HHHHS Milano Numero totale camere: 106 | Ristoranti: 1 | Posti: 150 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 180 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

Lo storico e raffinato hotel milanese, tra i punti di riferimento in città per il segmento congressuale e come location top della movida locale, riapre il suo incantevole giardino privato e dà il benvenuto alla bella stagione

Aria di primavera al Diana Majestic SIMONA ZIN

uovo look per il Diana Garden dello Sheraton Diana Majestic di Milano, N che riapre i battenti per la primavera rinnovato negli arredi del Gazebo Lounge: in concomitanza con l’inaugurazione del giardino, tra maggio e giugno è prevista una serie di eventi che animeranno l’hotel milanese. Lo spazio verde della struttura è da sempre una location ideale per una tranquilla colazione, un raffinato tè o un piacevole aperitivo, ma può essere anche la sede di eventi dal sapore glamour o per momenti conviviali nel corso di un meeting all’interno di uno degli spazi per congressi dell’albergo. Situato nel cuore commerciale di Milano, a pochi passi dal quadrilatero della moda, l’hotel si distingue da oltre cent’anni per la sua importante tradizione e come riferimento in città per il mondo dell’arte, della cultura e della moda. TRADIZIONE E MODERNITÀ Si può definire l’”urban resort più amato dai milanesi”, che lo scelgono da sempre come oasi di relax e gusto per un incontro a fine giornata durante tutto l’anno,

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nell’esclusivo h club>diana, ma lo Sheraton Diana Majestic si presta molto bene ad accogliere la clientela congressuale anche nelle sue meeting room modernamente attrezzate. L’albergo milanese vanta, infatti, quattro differenti sale che accolgono da 12 a duecento persone e sono dotate della tecnologia più moderna per eventi, feste, sfilate, meeting e presentazioni. A questi spazi, nella stagione estiva si aggiunge anche l’ampia terrazza, affacciata sulla fontana e, appunto, il Diana Garden, che accoglie fino a 250 persone. Oltre a 106 camere e suite, l’hotel dispone anche dell’area Sheraton Fitness – dotata delle macchine più all’avanguardia – e, nella lobby, del servizio "Link@Sheraton experienced with Microsoft”, a disposizione degli ospiti per rimanere connessi anche lontani da casa. Una struttura, insomma, quella del Diana Majestic, che è in grado di fondere in sé il fascino della tradizione storica, il comfort della tecnologia e il glamour di un ambiente giovane e dinamico. indirizzi a fine rivista


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Palace Hotel Villa d’Este Group HHHH Como Numero totale camere: 94 | Ristoranti: 3 | Posti: 200 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 230 | Capienza sala minore: 30 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 100 | Possibilità organizzazione post congress

Location raffinata e versatile per eventi e meeting immersi nella quiete, ma senza allontanarsi dal centro cittadino. Il Palace Hotel di Como, recentemente rinnovato, gode di una posizione fantastica e di servizi per il Mice all’altezza di ogni aspettativa

In prima fila sul lago ELISA FERRO

legante, storico, con un ottimo servizio. E ora, con il compimento dei lavoE ri di ristrutturazione dell’ottocentesco edificio Plinius, ancora più accogliente e funzionale. Il Palace Hotel di Como, di cui fa parte anche la moderna ala Pianella, a chiudere il suo silenzioso e bel giardino, è situato nel cuore del capoluogo lariano, a due passi dai principali monumenti, dalle vie dello shopping e direttamente affacciato sul lungolago, con una visuale privilegiata su uno dei paesaggi più invidiati al mondo. Grazie alla profonda opera di ammodernamento, l’hotel si è arricchito di 62 camere – radicalmente rinnovate nella struttura e negli arredi –, di cui quattro junior suite con vista lago, due executive con vista sul Duomo, quaranta doppie classic con vista sulla città e altre 16 affacciate sul lago. Tutti gli spazi sono

stati resi più confortevoli e più vicini ai gusti moderni, rispettando tuttavia la particolare tradizione estetica lariana. Anche l’area congressuale è stata ridisegnata qualche anno fa con la creazione di cinque sale meeting di ultima generazione, polivalenti, arredate in stile contemporaneo e dotate delle migliori attrezzature tecniche e tecnologiche, che le rendono all’avanguardia in città. Tutte le sale godono di luce naturale, con vista lago o centro storico, e sono adatte per ogni tipo d’incontro: dalle piccole riunioni fino ai consigli d’amministrazione, alle presentazioni e alle grandi convention, con una capienza dai dieci ai 250 partecipanti. A ciò si affiancano spazi per il benvenuto, per la registrazione e per i servizi catering studiati per allestire eventi e coffee break in simultanea, senza disturbare le sessioni di lavoro; mentre la zona dining dell’hotel, formata dalla Sala Plinius (quaranta posti), dalla Sala Magna (150 posti) e dal ristorante Antica Darsena (sessanta posti), offre la soluzione ideale per pranzi e cene di lavoro o ricevimenti serviti al tavolo da 15 a duecento persone e a buffet fino a 250 ospiti. Nella bella stagione, infine, sono particolarmente apprezzati la terrazza estiva e il famoso Garden Bar Ceccato, per esclusivi aperitivi al tramonto. indirizzi a fine rivista


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Efficiente, moderno, flessibile, tecnologico

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Cenobio dei Dogi HHHH Camogli (Ge)

Andrea Pace

Numero totale camere: 100 | Ristoranti: 3 | Posti: 200 + 90 + 50 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 70 | Possibilità organizzazione post congress

La classe e lo charme d’altri tempi si fondono con il comfort più moderno per dar luogo a un’ambientazione unica. Eventi aziendali, convegni e viaggi incentive trovano nel Cenobio dei Dogi di Camogli la meta naturale

Il buen retiro della riviera ELISA FERRO

esclusiva e panoramica terrazza con piscina che domina Camogli e l’azL’ zurro Golfo del Paradiso dà immediatamente la misura dello stile inconfondibile di una location come l’Hotel Cenobio dei Dogi, meta ideale per chi sa apprezzare lo charme di uno degli angoli più suggestivi della riviera ligure di Levante. L’antico e pittoresco borgo marinaro, i mille riflessi del mare e del cielo e il verde rigoglioso del promontorio di Portofino compongono lo scenario di un soggiorno capace di trasportare l’ospite in un’al-

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tra dimensione, lontano dal quotidiano, su uno sfondo di ineguagliabile bellezza paesaggistica. Storia, tradizione ed eleganza, a loro volta, donano un’atmosfera trasognata alle cento tra camere e suite e alle ampie volumetrie dell’hotel, che si inseriscono armoniosamente fra i pini secolari del parco e il suo grazioso cortile fiorito. In questo quadro idilliaco e sereno, l’offerta congressuale del Cenobio dei Dogi si articola in sette sale meeting luminose e polifunzionali, con capienze che variano dai 15 posti della sala mino-


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Andrea Pace

Andrea Pace

hotel

re ai duecento posti dello scenografico Salone Mare, ricavato dall’unione delle sale Cassiopea e Syrius. Agli spazi per riunioni e conferenze, si affiancano una funzionale zona segreteria e settanta metri quadrati di aree espositive, mentre per quanto riguarda le dotazioni tecniche e il personale di servizio, gli ospiti possono contare, fra l’altro, su maxischermi a parete e monitor al plasma, traduzione simultanea, hospitality desk, sevizio hostess, lavagne luminose e collegamento internet wi-fi gratuito. In occasione di eventi congressuali e convention aziendali, la stupenda Terrazza del Doge, con bar annesso, diventa il luogo deputato per coffee break e welcome cocktail ad effetto, così come il rinomato Ristorante del Doge, aperto tutto l’anno, insieme ai due ristoranti stagionali più piccoli, La Playa e La Terrazza Giulia, sono a disposizione per colazioni di lavoro, pranzi tipici e fastose cene di gala con la possibilità di accogliere rispettivamente duecento, novanta e cinquanta persone. La cucina proposta, in tutte le sue varianti, delizia e lusinga anche i palati più delicati, in virtù di un connubio perfettamente riuscito fra l’alta tradizione regionale ligure e le migliori influenze mediterranee e internazionali, tutte sottolineate da una scelta scrupolosa di ingredienti e materie prime sempre freschi e genuini. L’INCENTIVE COMINCIA A TAVOLA La gastronomia dell’hotel rappresenta anche un’idea in più per organizzare un dilettevole soggiorno incentive a Camogli all’insegna del gusto e del piacere di sperimentare. Su richiesta, infatti, è possibile prenotare corsi culinari condotti dagli chef della casa, i quali sono pronti a insegnare l’arte e i segreti dell’antica cucina ligure e della pasticceria più raffinata. Naturalmente, gli stessi ambienti interni ed esterni dell’hotel, insieme ai dintorni costellati di località celebri come Portofino, Santa Margherita Ligure, Le Cinque Terre o la stessa Genova, si prestano a moltissime altre attività conviviali e d’intrattenimento, per post congress, viaggi incentive o sessioni di team building aziendali caratterizzati di volta in

volta dal tratto culturale e mondano, da quello naturalistico o da quello sportivo e avventuroso. Percorrendo la costa in battello, pagaiando in kayak oppure esplorando, con immersioni subacquee organizzate, il variopinto mondo sommerso dell’area marina protetta è possibile apprezzare tutta la bellezza e la ricchezza della Riviera di Levante; così come, per chi ama il lusso sempre più raro di godersi il mare e il sole in assoluta privacy, anche in alta stagione, l’attrezzata spiaggia privata dell’hotel o l’ampia piscina con acqua di mare e solarium offrono tutto il necessario per dedicarsi indisturbati al dolce far niente. Non manca, inoltre, la possibilità di praticare lo sport preferito sulla terraferma: il prestigioso Golf Club di Rapallo dista solo pochi chilometri, mentre campi da tennis e calcetto sono disponibili sul posto; il parco naturale del Monte di Portofino, infine, è un paradiso per chi adora camminare e vanta una fitta rete di sentieri di ogni livello, dalle tranquille passeggiate ai percorsi di trekking più avvincenti.

Punto di riferimento storico della Riviera di Levante, il Cenobio dei Dogi dispone di tre ristoranti e di sette sale meeting

indirizzi a fine rivista

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158 hotel SX excelsior palace rapallo

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Excelsior Palace Hotel HHHHHL Rapallo Numero totale camere: 129 | Ristoranti: 2 (Lord Byron, al piano hall e aperto tutto l’anno, ed Eden Roc lounge & restaurant al Beach Club e aperto in stagione)| Posti: 160 + 120 | Sale meeting: 3 principali suddivisibili ciascuna in 3 sale ulteriori per un totale di 9 sale | Capienza sala maggiore: 450 posti (a teatro) | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 650 | Possibilità organizzazione post congress

Massima privacy all’Excelsior Palace Hotel per i meeting riservati che, anche nel clamore estivo, richiedono alti standard di servizio e non vogliono rinunciare al privilegio di un luogo come Rapallo e la costa di Portofino

Il mare in esclusiva ALESSANDRA BOIARDI

urante la bella stagione, quando le giornate di sole sembrano senza fine D e il richiamo delle atmosfere estive si fa irresistibile anche nei momenti dedicati all’impegno lavorativo, non tutti i luoghi sono uguali per ritrovarsi in occasione di un meeting. Ecco allora che una location come l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo soddisfa tutte le esigenze di privacy e riservatezza di piccole riunioni manageriali che necessitano – proprio in un periodo in cui gli hotel si trovano in pieno fermento per l’attività estiva – di garanzie per servizi di alto livello, tranquillità e qualità della struttura. Il cinque stelle lusso è infatti in grado anche in queste occasioni di tradurre le sue atmosfere da primi del Novecento in un’accoglienza ricercata e speciale, offrendo il meglio dello straordinario paesaggio ligure, con la natura rigogliosa e il meraviglioso mare dell’esclusiva costa di Portofino. Un panorama che si può ammirare praticamente da tutto l’hotel, un belvedere su cui si affacciano le camere – esclusive e dotate di connessione wi-fi come tutti gli altri ambienti – e anche le luminose vetrate del ristorante Lord Byron, dove oltre ad appagare la vista si potrà gustare

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la cucina regionale e mediterranea proposta. Piatti leggeri e raffinati sono serviti d’estate all’Eden Roc Lounge & Restaurant, aperto durante la bella stagione dall’ora di pranzo sino a mezzanotte, perfetto anche per un ottimo aperitivo o un cocktail dopo cena. E il centro congressi – per il massimo della privacy – trova posto su un intero piano dedicato dell’hotel. Gli ambienti sono ricercati e raffinati e particolarmente attenti alla modernità, grazie a dotazioni tecnologiche di ultimissima generazione. Ma l’esclusività dell’hotel permette nei mesi estivi di approfittare anche del raffinato Beach Club, dove rilassarsi nella piscina esterna a filo orizzonte, approfittare di un massaggio en plein air nel magnifico gazebo collocato in un’area riservata o fare spinning, sempre nell’area all’aperto del gazebo, in una cornice unica al mondo che racchiude rare bellezze naturali come quelle tra il Golfo del Tigullio, Rapallo e la baia di Portofino. E infine, per un po’ di relax, si può scegliere il Beauty & Wellness Club, tutto dedicato al benessere psico-fisico. indirizzi a fine rivista


Il Miramare Sea Resort & SPA dispone di una sala meeting con capienza massima di 250 persone. Attrezzature congressuali disponibili: - impianto audiovisivo con schermo - videoproiettore HD - impianto di amplificazione - lavagna luminosa - lavagna a fogli mobili - telefono diretto con esterno - internet Wi-Fi / Lan

Su richiesta sono disponibili i seguenti servizi: - traduzione simultanea - segreteria telefax in/out - servizio fotocopie - spazio segreteria all’ingresso È possibile organizzare attività post congresso: - programmi relax/remise en form - escursioni naturalistiche - visite archeologiche-culturali - intrattenimento serale - dinner - beach party

Via Comandante Maddalena, 29 • Sant’Angelo d’Ischia 80070 - Serrara Fontana (NA) - Italy • tel. +39 081 99 9219 www.hotelmiramare.it


160 hotel SX_Principe Piemonte

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Grand Hotel Principe di Piemonte HHHHS Viareggio (Lu) Numero totale camere: 106 | Ristoranti: 2 | Posti: 300 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: posti 160 | Capienza sala minore: posti 8 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 400 | Possibilità organizzazione post congress

Vista sul lungomare di Viareggio, vicinanza ad alcune delle più belle località della Toscana, sale meeting prestigiose e centro benessere: tutto questo al Grand Hotel Principe di Piemonte, caratterizzato da un progetto architettonico che si ispira a epoche diverse

Eventi tra passato e presente SIMONA ZIN

a struttura del Grand Hotel Principe di Piemonte, affiliato al prestigioso Lbrand internazionale Small Luxury Hotels of the World, vanta una lunga storia e una tradizione di ospitalità di prim’ordine: affacciato sul lungomare di Viareggio, si trova collocato in posizione strategica a poca distanza dalle più importanti città d’arte della Toscana e dalle splendide Cinque Terre. Ma non è solo la posizione a rendere questo hotel molto appetibile per la clientela congressuale: la struttura si pregia anche di spazi ben attrezzati per riunioni e convegni, di una ristorazione stellata e di un centro benessere nel quale vivere esperienze polisensoriali rigeneranti. BENESSERE E BUONA TAVOLA Nato nei primi Anni 20, ha rivisto la luce nel 2004 dopo un restauro conservativo che l’ha riportato agli antichi fasti: il magnifico palazzo Liberty del Principe di Piemonte si staglia oggi sul lungomare con le sue 106 camere su cinque piani arredati in stili differenti che compiono un percorso ideale attraverso l’ospitalità di ogni epoca. Il Settecento francese domina il primo piano, mentre al secondo

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impera lo stile Decò. Tutto in stile Coloniale, invece, il terzo piano, mentre il quarto è in stile Impero. L’ultimo piano, in stile moderno, è costituito da sole otto camere ricavate da sottotetti e soffitte, di cui quattro con meravigliosa terrazza affacciata sul mare. Gli spazi per eventi del Principe di Piemonte, poi, sono caratterizzati da grande fascino: i meravigliosi saloni delle feste di un tempo, immutati nel loro splendore, si trasformano oggi in sale meeting funzionali, attrezzate per eventi prestigiosi fino a 160 persone. Passando alla buona tavola, il ristorante gourmet Il Piccolo Principe, stella Michelin, e il ristorante toscano Regina offrono una cucina raffinata all’insegna dei sapori del territorio, abbinata agli ottimi vini della cantina. Nell’hotel c’è spazio anche per il benessere, in un centro che mette a disposizione degli ospiti un’esperienza polisensoriale di profumi, colori e musiche per rigenerare i sensi e distendere la mente. Completano l’offerta dell’hotel la piscina sul roof con spettacolare vista sulla costa e sulle Alpi Apuane, riscaldata d’inverno per regalare tutto l’anno piacevoli momenti di relax. indirizzi a fine rivista


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• NUOVO RISTORANTE CON SPECIALITÀ REGIONALI • SALE BANCHETTI da 10,100,150,300,400 persone • AMERICAN BAR • PISCINA COPERTA riscaldata • PISCINA ALL’APERTO • MODERNISSIMO CENTRO BENESSERE • PARCO GIARDINO • PARCHEGGIO PRIVATO • ELIPORTO • SALE CONGRESSI e CONVEGNI da 10 a 500 persone per oltre 1000 posti complessivi • 130 CAMERE con 21 SUITES • NUOVE CAMERE SUPERIOR • SALA MULTIFUNZIONALE di 600 mq modulabile in 2/3 sale e foyer. CASA COLONICA • Appartamenti con angolo cottura • ingresso indipendente • parcheggio privato


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Hotel Giò Wine e Jazz Area: un’icona del Gruppo Apice Hotels, protagonista italiano di splendidi alberghi a tema incentrati sulle tipicità territoriali e su esclusivi percorsi sensoriali

Hotel Giò Wine e Jazz Area Perugia Centro Congressi HHHH Perugia Numero totale camere: 206 | Ristoranti: 2 | Posti: 720 | Sale meeting: 26 | Capienza sala maggiore: 700 posti | Capienza sala minore: 12 posti | Salette segreteria: 3 | mq di aree espositive: 2.000 | Possibilità organizzazione post congress: numerosi team building anche a tema (jazz, vino e cioccolato)

Jazz, vino e cioccolato LUCIANA FRANCESCA REBONATO

l core business è semplice e il successo è straordinario. Stiamo parlando della Ifilosofia del Gruppo Apice Hotels, che da anni punta i riflettori sulle tipicità del territorio in cui sono incastonate le sue strutture più famose: Perugia, l’intrigante e seducente città umbra, sfiziosa per il suo cioccolato Perugina e da anni agli onori delle cronache internazionali con il famoso Umbria Jazz Festival. Ma andiamo con ordine. In principio era il 1992, e in quell’anno a Perugia viene inaugurato l’Hotel Giò, il primo albergo a tema, con protagonista il vino: dalla scri-vini-a delle camere al ristorante con mille etichette di vino, passando per gli arredi della hall ispirati a un’antica casa padronale. Nel 1998 la tematizzazione mette a fuoco un altro protagonista del territorio, e nasce il secondo albergo, l’Etruscan Chocohotel,

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e non è un caso che la celeberrima Eurochocolate sia stata ideata e organizzata da Eugenio Guarducci, titolare degli hotel a tema insieme ai suoi fratelli. Si arriva al 2007, quando apre i battenti l’Hotel Giò Wine e Jazz Area, in realtà l’ampliamento dell’Hotel Giò: un’unica struttura con due aree a tema, il Jazz e il Wine, collegate da una galleria dominata da una gigantesca tastiera di pianoforte sulla quale si cammina con tanto di video musicali che si attivano al passaggio degli ospiti. CONGRESSI, NOTE DI JAZZ I punti di forza dell’Hotel Giò Wine e Jazz Area sono numerosi e sfiziosi, a iniziare dal centro congressi a tema: 26 sale meeting modulari interamente dedicate al jazz e l’auditorium con settecento posti,


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un vero e proprio punto di riferimento per il centro Italia. Alle sale si aggiungono due hall – Jazz Hall e Wine Hall – con spazi appositamente studiati per incontri informali, living bar per aperitivi, coffee break e comodi angoli di lavoro e lettura. Spazio anche alle esposizioni, sui duemila metri quadrati di superficie dedicati. In tutta la Jazz Area e nel centro congressi si celebra il jazz attraverso una collezione di pianoforti antichi, foto d’autore di grandi interpreti, mentre nelle camere –206 per oltre quattrocento posti letto – si trovano poltrone massaggianti con lettore cd per ascolto della musica in totale relax. In accordo con Umbria Jazz, naturalmente, la struttura organizza una serie di concerti con i più grandi jazzisti italiani. RELAX IN CAMERA? DI…VINO! Dalle emozioni delle note a quelle di Bacco. CameraCantina, infatti, è la nuova concept room dell’Hotel Giò Wine Area dedicata al mondo del vino. Una camera di albergo unica, emozionale, che ricorda i colori e le atmosfere delle cantine di una volta – cotto, pavimento in legno di rovere, marmo cabernet, botticelle e cassette per la raccolta di uva, rivestimenti in pietra –, ma anche uno spazio-mostra capace di raccontare le storie delle aziende vitivinicole e il loro stile, il sapore dei grandi vini italiani, le bellezze dei territori di produzione. Sono ben 33 le CameraCantina dell’Hotel Giò Wine Area di Perugia, ognuna di esse dedicata a vini o distillati o al territorio. E se le camere dell’Hotel Giò Wine Area non dovessero bastare, ci sono sempre quelle dell’Etruscan Chocohotel, a meno di un chilometro, dove il tema del cioccolato viene sviluppato in ogni goloso dettaglio. Alcuni esempi? Le camere al latte piuttosto che al fondente, la vasca piena di cioccolato per un bagno inebriante. Non solo. Il cioccolato, ovvia-

mente, è ovunque, anche al Chocostore, dove sono pronti invitanti prodotti al cioccolato, e al Ristorante Buone Nuove, per esempio, dove oltre al menu tradizionale viene proposto il “menu tutto cacao”. PERUGIA A TUTTO INCENTIVE Perugia è anche la città ideale per gli incentive: passato e presente si fondono perfettamente nella Rocca Paolina, fortezza edificata tra il 1540 e il 1543. All’interno della rocca, il Centro Servizi Museali soddisfa tutte le curiosità del Mice sulla presenza del patrimonio di arte e di storia capillarmente diffuso a Perugia e nel territorio. E se non bastasse, via libera a itinerari speleologici con un’affascinante “Umbria sotterranea” da scoprire a iniziare da una Perugia inedita sotto la cattedrale di San Lorenzo.

Camere a tema e spazi dedicati alle eccellenze del territorio sono i tratti distintivi dello sfizioso Hotel Giò Wine e Jazz Area

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Grande attenzione alle fonti rinnovabili e al benessere. Spazi per eventi esclusivi e tecnologie congressuali di ultima generazione. Un contesto culturale e paesaggistico meraviglioso. È il Best Western Valle di Assisi

Best Western Valle di Assisi HHHH Assisi (Pg) Numero totale camere: 57 | Ristoranti: 1 | Posti: 300 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 300 | Capienza sala minore: 20 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Possibilità organizzazione post congress

Il bello della natura ELISA FERRO

ostenibilità, benessere, atmosfera. E poi: i mille colori di un paesaggio S generoso e curato, la spiritualità, la storia e l’arte di uno dei luoghi più famosi e suggestivi d’Italia e del mondo, il piacere della buona tavola, genuina e a chilometri zero. Si potrebbe continuare a lungo, del resto Best Western Valle di Assisi, nel cuore dell’Umbria francescana, è una delle location più indicate in cui ambientare meeting, incentive ed eventi aziendali che vogliono distinguersi per uno stile insieme esclusivo e rigenerante. Questo innovativo complesso, infatti, si trova immerso in una tenuta silenziosa e riservata di ben settanta ettari, in perfetta simbiosi fra vigneti e ulivi secolari, dove si gode di una vista magnifica su Assisi e si respira l’emozione di un mix unico fra natura e tradizione. Ma la cosa forse più notevole è che tutto ciò si abbina a una dimensione tecnologica d’avanguardia che, oltre a garantire il

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rispetto dell’ambiente, fornisce le soluzioni migliori, i dispositivi e gli standard qualitativi richiesti dai professionisti del Mice per svolgere al meglio il proprio lavoro. L’impegno in favore del pianeta è testimoniato sia dal programma Stay for the Planet del gruppo Best Western sia dal marchio di qualità Green Heart Quality della Regione Umbria: entrambi attestano la predisposizione della tenuta al risparmio energetico, alla riduzione di CO2 e all’uso delle tecnologie più green, quali le luci al led, l’impianto solare termico per il riscaldamento di acqua e ambienti, le colonnine fotovoltaiche per la ricarica di auto elettriche e la bicicletta elettrica per girare all’interno del parco. MEETING & WELLNESS Il Bw Valle di Assisi offre spazi per eventi di grande fascino e funzionalità. Vi sono dieci sale Mice con capienza che varia dai venti posti agli 850 della sala San


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Tecnologia e natura, arte, spiritualità e ampi spazi per eventi: sono gli ingredienti vincenti del raffinato Best Western Valle di Assisi

Francescuccio, che con le sue ampie metrature e l’invidiabile illuminazione naturale è anche l’ambiente di rappresentanza per incontri speciali, pranzi e cene di gala. La sala principale dell’hotel è La Torre – con trecento posti a sedere a platea e con una splendida vista su Assisi –, è completa di sala regia e attrezzature di ultima generazione. Vi sono inoltre diverse soluzioni alternative, per esempio la nuova sala per colazioni e light lunch situata al primo piano dell’hotel, per eventi fino a 130 persone e panorama sulle colline. O ancora, sono possibili allestimenti di tensostrutture per cocktail e concerti in esterno, lo svolgimento di party a bordo piscina, presentazioni nella limonaia, degustazioni di vini e prodotti tipici in cantina, cene a tema nella scenica sala della volte e molto altro. Senza dimenticare i programmi incentive e di team building a contatto con la natura, legati alle attività dell’azienda agricola che fa parte della tenuta, cioè alla vendemmia, alla produzione di olio, vino e aceto balsamico (eccellenze fatte in casa e poi utilizzate nel rinomato ristorante Recanto); oppure legati all’ampia scelta di percorsi a piedi, visite culturali e attività sportive, dalla bici al tennis, dal calcetto al nuoto, alle gare di pesca nel lago del parco. Fiore all’occhiello di un’offerta così varia e di qualità è infine la nuovissima Assisi Cantico Spa, un’oasi di ottocento metri quadrati completamente dedicati alla cura del fisico e alla bellezza. Inaugurata da poco e caratterizzata da grandi vetrate panoramiche, è dotata di bagno mediterraneo, sauna, bagno di vapore, water paradise, relax del sale, stanza del riposo, idromassaggio, piscina interna ed esterna, private spa e area fitness con attrezzature Technogym.

HOTEL CERCASI

Non solo incontri di lavoro, eventi e relax, ma anche location per riprese televisive! Eh sì, il Best Western Valle di Assisi è tra i protagonisti su Real Time del nuovo programma condotto dalla brava Paola Marella dal titolo Hotel Cercasi. La produzione della trasmissione, realizzata in collaborazione con Best Western Italia, ha scelto per la

puntata del 15 maggio in onda alle 22.10 proprio Santa Maria degli Angeli (dove si trova il celebre santuario della Porziuncola), Assisi, Perugia e le versatili strutture ricettive della tenuta Valle di Assisi. Tema della puntata, uno scintillante raduno di motociclisti milanesi in sella alle loro fenomenali Harley Davidson.

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166-167 hotel 2S Tower Hotel Stabie

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Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast: quattro stelle che brillano nel cuore dell’affascinante penisola sorrentina, una struttura ricercata ed esclusiva, affacciata sul meraviglioso Golfo di Napoli

Vento di innovazioni LUCIANA FRANCESCA REBONATO

rimavera, tempo di rinnovo. Anche e soprattutto nella meeting industry, P che nel mese di marzo ha visto il rebranding del Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast, ora Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast. La reason why del nome? È essenzialmente legata alla torre, simbolo della location, costante nel tempo sin dal 1630: si tratta della torre di Portocarello, costruita a difesa dei pirati che arrivavano sulla costa via mare. Passano i secoli e la torre rimane, diventa negli anni Trenta un tutt’uno con un vecchio opificio industriale per la trasformazione del calcestruzzo. Si arriva al 2004, infine, quando grazie a un progetto di recupero di archeologia industriale sorge l’albergo: l’opificio “ex cementificio”, infatti, si è rivelato subito adatto ad accogliere la struttura ricettiva sia per l’esclusiva ed estesa

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conformazione della struttura, sia per le sue caratteristiche storico-ambientali. Nella ricostruzione dell’edificio preesistente l’obiettivo è stato quello di realizzare una moderna struttura alberghiera ricca di fascino e di design tenendo conto anche dell’immagine storica del vecchio opificio per conservarne le caratteristiche più interessanti. Si è puntato quindi a una convivenza architettonica e strutturale tra l’impiantistico e il moderno, scoprendo nuove e intuitive soluzioni a manufatti nati per funzioni industriali, reinventandone i ruoli e le funzionalità. Ed ecco che oggi il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast apre i battenti al Mice, che qui trova una location nella quale ambientare gli eventi più esclusivi e gli incentive “d’atmosfera”, complice lo straordinario territorio circostante.


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Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast HHHH Castellammare di Stabia (Na) Numero totale camere: 150 | Ristoranti: 1 | Posti: 200 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 mq | Possibilità organizzazione post congress

Un rebranding, quello del Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, pensato per risaltare la struttura architettonica. A fianco, Antonino Russo, director of sales & marketing dell’hotel

COREOGRAFIE PER IL MICE La posizione del Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast si rivela oltremodo strategica. L’albergo, infatti, si trova al centro degli itinerari turistici più intriganti della Campania: costiera amalfitana, Napoli, Sorrento, Capri, Pompei ed Ercolano. Al Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast tutto è stato studiato per offrire agli ospiti il massimo comfort: dalle suite alle camere standard – tutte provviste di collegamenti wireless – dalle aree comuni alle sale congressi l’attenzione ai dettagli è al contempo una costante e una garanzia. Il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast è un raffinato albergo che si distingue per modernità, eleganza e tradizione, con 150 camere elegantemente arredate e infrastrutture che hanno contribuito al suo successo e lo hanno eletto location molto ambita dal Mice nazionale e internazionale per eventi d’eccellenza. Situato a pochi chilometri dall’aeroporto di Napoli, l’albergo è gestito dallo stesso management e dalla medesima proprietà che ha rilevato e riconvertito il vecchio opificio. QUALITÀ ASSOLUTA Il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast si sviluppa lungo una passeggiata di oltre trecento metri fronte mare che qui è indiscusso protagonista di attività sportive outdoor e di adrenalinici team building dedicati a Nettuno. Alle rigeneranti pause a tutto relax, invece, provvede la Benessere Spamarine, una delle più rinomate in Campania, ottocento metri quadrati di centro benessere nei quali riscoprire l’equilibrio della mente e dell’anima attraverso una pluralità di percorsi mirati e individuali perseguibili anche in formu-

le one day. Agli incontri il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast dedica cinque sale – in grado di accogliere complessivamente 370 persone –, provviste di tecnologia all’avanguardia. Fra queste spicca la sala Palizzi, situata al quarto piano, illuminata con luce naturale e con vista sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio. Stessa vista mozzafiato per la location Convivio Ricevimenti, dal 2011 sotto l’egida del Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast, attigua all’albergo: una vera e propria villa sul mare con terrazze panoramiche affacciate sul golfo, un’area esterna di mille metri quadrati e una sala dal design minimal chic e total white per duecento persone. Un “salotto sul mare” per cene di gala ed eventi di rara atmosfera da raggiungere anche via mare grazie al molo privato. Completano l’offerta del Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast la spiaggia e la piscina privata. indirizzi a fine rivista

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La Venaria Reale Consorzio di Valorizzazione Culturale Venaria Reale (To) Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 350 posti | Capienza sala minore: 140 posti | Saletta segreteria | Mq di aree espositive: 118.000 (512.000 metri cubi) | Due sale per banchetti interne: 1 da 200 posti in piedi oppure 150 seduti; 1 da 800/850 posti in piedi oppure 650 seduti | Possibilità organizzazione post congress

Tra le più imponenti residenze sabaude, capolavoro dell’architettura barocca europea. La reggia di Venaria, a pochi chilometri dal centro di Torino, è oggi un simbolo di modernità e cultura, la cornice perfetta per eventi e convegni all’insegna della bellezza

Nobili suggestioni MICHELA ROSSI

l contesto è dei più suggestivi e raffinati. Patrimonio mondiale dell’Unesco, La IVenaria Reale, alle porte di Torino, è infatti un complesso monumentale restituito alla sua originale magnificenza barocca, ma con il valore aggiunto di essersi trasformato in un luogo vivo, contemporaneo, simbolo di modernità e cultura, in grado di trasmettere le emozioni dell’arte e della storia in un quadro paesaggistico straordinario. La reggia con i suoi splendidi giardini e il vicino Parco della Mandria occupa un’area di 950mila metri quadrati e costituisce il fulcro dal quale si irraggiano l’imponente polo espositivo della Citroniera, il Centro Conservazione e Restauro (il terzo per importanza in Italia), il Centro Storico cittadino, il Borgo Castello e la Cascina Rubbianetta (sede del Centro Internazionale del Cavallo), in un orizzonte di boschi e castelli che si perde a vista d’occhio. All’interno di quella che un tempo fu una delle più famose residenze sabaude, gli organizzatori di eventi hanno a disposizione eccezionali spazi di rappresentan-

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za, che possono ospitare meeting, conferenze, cocktail e cene di gala per un numero variabile di ospiti. Fra questi spiccano la Galleria Grande, capolavoro di Filippo Juvarra, dove allestire cene per 650 persone sedute o cocktail e rinfreschi per 850 invitati, la scenografica cappella di Sant’Uberto, per convegni o concerti da 350 persone, e la più raccolta Galleria Alfieriana, da 140 posti. Esternamente, la Corte d’onore, con i giochi d’acqua e di luci della Fontana del Cervo, e gli stessi Giardini costituiscono una quinta naturale per grandiosi eventi all’aperto fino a duemila persone. L’offerta culturale della location costituisce poi un’imperdibile occasione per post congress e visite guidate all’insegna della bellezza. Ne sono un esempio le grandi mostre della Reggia di Venaria, da quelle dedicate al Bucintoro dei Savoia e alle sfarzose carrozze regali del XVIII e XIX secolo a quelle – visitabili rispettivamente fino a luglio e fino a settembre 2014 – che hanno per oggetto lo splendore della Corte degli Este, con l’esposizione di capolavori di Tiziano, Tintoretto, Correggio e Velázquez, e il connubio tra alta moda e grande teatro, per ammirare la maestria dei più famosi stilisti italiani nell’arte della creazione degli abiti di scena. indirizzi a fine rivista


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Da nove anni il fiorentino Otel Varietè non è solo un locale di intrattenimento, ma un vero ristorante. La cura del particolare e l’attenzione al gusto sanno renderlo unico. Al resto ci pensa il fascino unico della città gigliata

La formula che conquista GIULIA DE STEFANO

naugurato nel 2005, l’Otel Varietè si trova alle porte di Firenze, facilmente Iraggiungibile dall’uscita Firenze Sud dell’Autostrada A1. È un locale votato alla meeting industry che si propone in veste di teatro di varietà, curato nell’arredamento, sobrio e lineare nelle strutture con più aree polifunzionali: il ristorante, il privé e le sale congressi. Si sviluppa su una superficie di 3.500 metri quadrati fra sale interne, terrazza e giardino: la sala principale, il Theatre, può ospitare comodamente più di trecento persone a cena proponendo uno spettacolo contenitore di musica, cabaret, numeri di magia e le esibizione di danza e attrazioni di ogni genere, proseguendo la serata con live music e Dj&Vj set.

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I DETTAGLI CHE CONTANO «Quando si pensa a un locale di intrattenimento, salgono alla mente tutte quelle discoteche che d’un tratto si son messe a far da mangiare. Otel è l’esatto opposto: è semplicemente un ristorante che non chiude a mezzanotte e una brigata di sette chef ne sono la prova concreta» spiegano dall’Otel. Il menu segue la stagionalità delle materie prime e si propone in due vesti: il menu degustazione – con un gran buffet di antipasti e a seguire una cena completa con acqua e vino inclusi – e il menu alla carta, che permette di scegliere tra le proposte dello chef Antonio Piro. Inoltre il menu può essere personalizzato in base alle diverse esigenze, ed è sem-


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pre possibile fare richieste particolari per esigenze legate a intolleranze e scelte alimentari. E per completare la cena, è possibile scegliere tra una ricca carta dei vini. INTRATTENIMENTO PER PROFESSIONE Altro particolare che rende unica la cena all’Otel è sicuramente lo spettacolo. Lo show Fancy si ispira da sempre a quello che fu l’avanspettacolo del secolo scorso: il divertimento è l’ingrediente principale. L’alternanza degli artisti crea ogni volta uno spettacolo diverso, anche se è piacevole ritrovare quello che ci ha fatto divertire. Durante una stagione, da ottobre a maggio, si alternano sul palco di Otel più di un centinaio di artisti tra cabaret, danza, magia, canto: come si suole dire, tutto quanto fa spettacolo. Tra gli ospiti dello show di Otel ricordiamo Tony Hadley, ex voce degli Spandau Ballet, Fabio Volo, Irene Grandi, Luca & Paolo delle Iene, Lee Ryan, Mario Biondi, Platinette, Vittorio Brumotti, La Pina e Diego, Noemi, Arisa, Bob Sinclair, Giovanni Vernia, Gabriel Garko e tanti altri personaggi del mondo dello spettacolo. DEDICATO AI CONGRESSI Parte integrante di Otel è l’importante area congressi attrezzata con tutte le utility necessarie per una presentazione aziendale a ogni livello, con spazi dimensionabili. Tecnologia, competenza e creatività sono a completa disposizione degli eventi insieme alla massima versatilità, il punto di forza di Otel Varietè. La location è infatti adatta a ospitare convention, cene di gala, cerimonie di qualsiasi tipo fino a novecento per-

sone in piedi e oltre trecento al tavolo o seicento disposte a platea solo nella sala principale, il Theatre. L’area congressi, che può arrivare a una capienza massima di trecento persone, è suddivisibile in tre sale modulabili, che portano i nomi illustri della tradizione fiorentina: Raffaello, Michelangelo e Leonardo. Tutti gli spazi sono dotati di strumentazioni e apparecchiature tecnologiche mentre la sala principale è supportata da quasi ottanta metri quadrati di video, che funzionano sia come quinte sia come scenografie e naturalmente come schermo per presentazioni. Attrezzato al pari di un moderno studio televisivo audio e luci completano l’aspetto contemporaneo del lato congressuale di Otel. Inoltre il palco “nasconde” una passerella in cristallo che, al bisogno, si spinge fino al centro del locale stesso. In nove anni la location ha ospitato oltre 1.200 spettacoli, cinquemila artisti, totalizzando trecentomila presenze a cena e facendo ballare più di due milioni di persone. Oltre cinquecento sono state le convention e i meeting.

Si sviluppa su una superficie di 3.500 metri quadrati Otel Varietè; qui trovano posto diverse aree espositive, le sale per eventi, il ristorante, la terrazza e lo splendido giardino

indirizzi a fine rivista

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La Corte di Arenaro Roma Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 interni | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.000 posti in sala unica; 2.000 in tutta la location | Pranzo seduti: 700 posti in sala unica; 1.300 in tutta la location | Possibilità organizzazione post congress

La Corte di Arenaro: la splendida location della creatività, del fascino rurale e dello spazio indoor e outdoor, quest’ultimo all’insegna del verde a profusione. Con uno sguardo attento ai team building che abbiano anche una funzione “social”

Alla corte degli eventi LUCIANA FRANCESCA REBONATO

una mezz’oretta di macchina dal cuore della Capitale, a una quindiciA na di minuti da Fiumicino e a breve distanza da Civitavecchia: è sulla storica via Aurelia che sorge La Corte di Arenaro, una location incastonata in due ettari di verde, una cornice di rara bellezza, intrisa dal fascino della cultura rurale. Una profusione di giardini, pineta, parco e persi-

no un laghetto fanno da quinta a questa location, il cui punto di forza risiede proprio negli ampi spazi. Dei due ettari, ben 2.300 metri quadrati sono spazi indoor e di questi seicento sono dedicati alla star della location, la Sala Nervi, la più grande dell’intero complesso, un’unica soluzione senza colonne e quindi in grado di ospitare grandi eventi oppure eventi che richiedano scenografie particolari. La sala, edificata dall’ingegner Pierluigi Nervi, è un esempio di architettura industriale con un soffitto alto otto metri in cemento armato, realizzato secondo il classico sistema del nido d’ape, tipico dell’architettura di Nervi. Ad affiancare la Sala Nervi ci sono room collaterali e di sottocommissione: quattro sale, ciascuna di oltre cento metri quadrati, perfette anche per eventi più raccolti. INCENTIVE? AL CASALE! La Corte di Arenaro garantisce la più moderna tecnologia nelle sale dedicate agli eventi e un’atmosfera suggestiva nel suo Casale del Fagocchiaro, articolato in

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due livelli e con ingresso indipendente, perfetto per accogliere fino a 250 persone nel suo intimo e familiare ambiente con affaccio su un ampio giardino con tanto di portico, fontanile e forno a legna. Il Casale del Fagocchiaro, antica falegnameria dell’azienda agricola Torrimpietra da cui ha origine la Corte di Arenaro, deve il suo insolito nome all’antico carro di legno, il “fagocchio”, che veniva costruito all’interno di questo casale. Per ricordare le sue origini, il soffitto interno della sala è realizzato in travi di legno, così come il portico antistante, nel quale campeggia un bellissimo forno a legna ideale per realizzare pizza show o pizza corner – a vista –, molto suggestivi nel periodo estivo. Un’idea per i team building, che alla Corte di Arenaro sono… “di casa”: grazie ai suoi vasti spazi, infatti, la location si presta allo svolgimento di attività di team building di qualsiasi genere. Alcuni esempi? Nelle attrezzate e ampie cucine via libera ai cooking class, con esperti chef a disposizione; negli ampi giardini c’è il trionfo dell’attività di gruppo “adventure” e soft outdoor; nelle ampie sale interne, infine, prendono vita attività di painting, scuola di musica e di recitazione. TEAM BUILDING SOCIAL, PLEASE La Corte di Arenaro è teatro di una pluralità di team bulding ma nel 2014 è il team building con funzione social a essere il vero protagonista. Realizzato recentemente e in collaborazione con il cliente Telecom Italia, il team building con funzione social è ideato per costruire il team aiutando gli altri. Una nuova prospettiva per gli eventi di formazione che verrà proposta per tutto l’anno e che ha riscosso un enorme successo. In cosa è consistito, esattamente? I partecipanti all’evento, divisi in gruppi, ciascuno in base alle proprie attitudini e aspirazioni personali, hanno lavorato alla realizzazio-

ne di una giornata speciale per gruppi di persone disagiate – ospiti esterni – selezionati dalla Caritas di Roma e arrivati alla Corte in pullman. Alcuni hanno cucinato gustosi manicaretti per ricreare un’atmosfera di casa, altri hanno realizzato delle decorazioni o dei regalini da dare agli ospiti, altri ancora si sono cimentati con l’animazione. Tutti hanno avuto un ruolo e “compiti” – distribuiti nei vari ambienti esterni e interni della location – e hanno contribuito a un obiettivo meritevole, quello di offrire una giornata diversa a chi non ha una famiglia. Il risultato? Grande organizzazione, molta allegria e la sicurezza, al temine della giornata, di avere avuto la possibilità di fare qualcosa per gli altri: lavorando in gruppo e creando una straordinaria sinergia con i colleghi.

È una location di rara suggestione, La Corte di Arenaro, immersa in due ettari di verde, a una mezz’ora dal centro di Roma

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Tre raffinate proposte firmate Châteauform’ tra cui scegliere per garantire il massimo della concentrazione a latitudini diverse in Svizzera, Catalogna e Francia. E il successo di qualsiasi meeting è assicurato

Alla scoperta di nuove emozioni ALESSANDRA BOIARDI

hâteauform’ offre quaranta buoni motivi per scegliere l’Europa per un C evento, tante sono le case che mette a disposizione degli organizzatori. Tra esse, vediamo tre proposte ideali per organizzare un team building: all’insegna dell’avventura sulle montagne svizzere, sotto il sole catalano o per sperimentare il proverbiale “savoir vivre” francese. Destinazione Chalet de Champéry: presso lo chalet immerso tra i monti, dopo una mattina di intenso lavoro all’interno di una sala riunione completamente attrezzata con equipaggiamenti high-tech e con vista sulle Alpi soleggiate e sui Dents du Midi, si potrà organizzare un team building all’insegna dell’avventura imparando tutti i segreti per diventare veri esploratori con, come guida d’eccezione e mentore, un medico vissuto sull’Himalaya. Se invece si ambisce al puro relax si potrà festeggiare la propria squadra

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con un seminario soleggiato. Destinazione Mas Sant Joan in Catalogna per lavorare al mattino davanti alla spiaggia e, per esempio, lanciarsi col paracadute nel blu cielo catalano appena qualche ora più tardi. E infine, se è la gastronomia l’attrattiva di più forte richiamo, la Francia è la giusta destinazione per un seminario all’estero. Come lo Château de Suduiraut a Bordeaux, produttore del premiato grand cru classé de Sauternes, oppure nel cuore del Beaujolais, sulla strada fiorita dei vini di Rhône a La Maison des Contes. E per cambiare, si potrà anche lasciarsi alle spalle le sale riunioni e partire in gruppi alla scoperta delle vigne del castello. Le formule Châteauform sono “tutto compreso”, da ciò che serve per lavorare al tempo libero, senza brutte sorprese o extra a fine seminario. indirizzi a fine rivista


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Pullman Timi Ama Sardegna HHHHH Villasimius (Ca) Numero totale camere: 275 di cui 11 deluxe e 4 suite | Ristoranti: 3 (La Veranda 600 posti, Mediterraneo 150 posti, i Ginepri (fronte mare) 300 posti | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 350 posti a teatro | Capienza sala minore: 20 posti | Altre tre location per eventi: bordo piscina 400 posti, terrazza panoramica coperta 120 posti, terrazza panoramica scoperta 450 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 coperti, 800 scoperti | Possibilità organizzazione post congress

Eventi in stile Pullman Il Pullman Timi Ama Sardegna di Villasimius è un’oasi di relax e benessere nella quale anche eventi e incentive trovano servizi di prim’ordine, sale meeting attrezzate e programmi personalizzati

SIMONA ZIN

orge tra i profumi della macchia mediterranea, nell’Area Marina ProtetS ta di Capo Carbonara, presso una baia sulla punta sud-est della Sardegna, il Pullman Timi Ama Sardegna, cinque stelle esclusivo nel quale si può ambientare un evento o un incentive di grande impatto. In quest’oasi naturale la struttura propone quattro sale congressi, tre ristoranti, un’area beauty e un esclusivo istituto di talassoterapia Thalassa Sea & Spa, completo di percorso di acqua marina riscaldata, centro benessere, sala relax, sauna, bagno turco, docce aromatiche, vasche idromassaggio e cabine per trattamenti individuali e massaggi. UN MARCHIO, UNA GARANZIA Il marchio Pullman propone un approccio esclusivo nell’organizzazione di riunioni, convention e incentive di alta gamma grazie a un’assistenza personalizzata, a spazi adattabili, al design con-

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temporaneo e a una tecnologia avanzata. Con la sua offerta “Co-Meeting”, Pullman garantisce la perfetta organizzazione e realizzazione di un evento quale che sia la configurazione o la dimensione. Nelle sue sale e spazi per eventi sono a disposizione le tecnologie più moderne e il personale pensa a ogni aspetto di un meeting o di un incentive con passione e idee originali, come pause innovative in hotel e nelle vicinanze che offrono ai partecipanti la possibilità di rigenerarsi e divertirsi con tematiche come Wii sport, massaggi, narghilé break. Oltre alle sale meeting, gli eventi si possono ambientare anche nelle terrazze con vista panoramica, comprendendo magari pranzi o cene in uno dei tre ristoranti, nei quali si può assaporare la cucina mediterranea e le ultime tendenze fusion. Completano l’offerta del Pullman Timi Ama Sardegna numerose attività outdoor tra cui escursioni nell’entroterra e in mare, tennis, calcetto, beach volley, ping pong, tiro con l’arco, sport nautici, lezioni di aerobica, zumba, pilates, yoga, danze caraibiche. Last but not least, a settecento metri dalla struttura si trova un campo da golf a 18 buche. indirizzi a fine rivista


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ALESSANDRA BOIARDI

ALESSANDRO MAURIZIO CABELLA È IL GM DEL ROME CAVALIERI, WALDORF ASTORIA HOTELS & RESORTS Alessandro Maurizio Cabella è il nuovo general manager del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts. Manager di lunga esperienza, la carriera di Cabella lo ha visto per venti anni dirigere hotel in Francia, Monaco, Portogallo e di recente in Italia, all’Hilton Molino Stucky Venice, ultima sua tappa prima del Rome Cavalieri. Nel 2012 Cabella ha gestito l’apertura del Conrad Algarve, splendido hotel di lusso, che ha collezionato numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio di Leading Hotel del Portogallo ai World Travel Awards. Il Conrad Algarve può pregiarsi della presenza dello chef Heinz Beck con Gusto, un dei suoi famosi ristoranti tra cui è annoverato anche la Pergola del Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts, che proprio quest’anno celebra vent’anni di attività.

MARINA BOMBINO NUOVA RESPONSABILE VENDITE DI CISALPINA TOURS Marina Bombino è la nuova responsabile vendite Italia di Cisalpina, di cui sarà il riferimento per quanto riguarda lo sviluppo del business e delle sinergie strategiche nel mercato italiano. La sua carriera professionale in Cisalpina Tours ha inizio nel 1999 e, nel 2005, diviene responsabile Inplant Cisalpina presso importanti aziende clienti e come co-coordinatore booking presso la filiale Cisalpina di Assago e la sede di Sesto San Giovanni mentre, nel novembre 2006, entra nella direzione operativa di Cisalpina Tours a Milano con il ruolo di branch manager. A maggio 2010 la Bombino passa alla direzione commerciale in qualità di senior sales & account manager dove, tra l’altro, gestisce, fidelizza e implementa un interessante portafoglio di aziende clienti strategiche, oltre a sviluppare e seguire progetti di ottimizzazione del saving aziendale e di change management in ambito travel.

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DUE NOMINE PER ROCCO FORTE HOTELS Ivan Artolli, già direttore operativo di Rocco Forte Hotels per Uk, Belgio ed Europa dell’Est, assume l’incarico di direttore generale per il resort siciliano Verdura Golf & Spa Resort. Artolli, con 35 anni di esperienza nel settore dell’hôtellerie, è entrato in Rocco Forte Hotels nel 2000 in qualità di general manager dell’Hotel Savoy di Firenze, dell’Amigo di Bruxelles e del Balmoral di Edimburgo. Ivan Artolli continua a essere membro del comitato esecutivo, oltre a mantenere il ruolo all’Hotel Amigo di Bruxelles. Gareth Caldecott assume invece l’incarico di direttore finanziario di Rocco Forte Hotels, entrando anche a far parte del comitato esecutivo. Negli ultimi cinque anni Caldecott ha ricoperto lo stesso ruolo per il gruppo De Vere, prima ancora è stato in forze per sette anni in Intercontinental Hotels e per quattro all’Hospitality Group Westmont. Attualmente direttore operativo responsabile per Germania, Italia e nuovi business, Martin Elsner è nominato nuovo vice presidente operativo. Resta membro del comitato direttivo e alla guida dello splendido Balmoral a Edimburgo, del Brown’s a Londra, del The Lowry a Manchester, ma anche dell’Astoria e dell’Angleterre di San Pietroburgo, di Villa Kennedy a Francoforte, del Charles a Monaco di Baviera e dell’Hotel de Rome a Berlino. Elsner è entrato a far parte di Rocco Forte Hotels nel 2003, dopo aver gestito, come general manager operativo, l’apertura dell’hotel Tresanton di Olga Polizzi nel 1998. All’interno del gruppo ha contribuito all’apertura delle tre proprietà in Germania ed è stato anche general manager dell’Hotel De Russie a Roma.


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CWT ITALIA: ORA L’AMMINISTRATORE DELEGATO È ANTONIO CALEGARI È Antonio Calegari il nuovo amministratore delegato di Cwt Italia. Calegari, proveniente da un’esperienza pluriennale nel settore credito dei servizi finanziari, ha precedentemente ricoperto il ruolo di managing director di Diners Club Italia, dopo esserne stato sales & marketing director. Laureato in Fisica all’Università di Milano e con un master in Business Administration conseguito all’Insead di Fontai-

nebleau, Calegari è fortemente focalizzato su temi particolarmente cari a Cwt – consulenza, da un lato, e innovazione e mobile dall’altro – che ha avuto modo di sviluppare con successo anche in precedenti ruoli di leadership in Sirti, Bain & Company e Vodafone. Il nuovo Ad riporta direttamente a Bertrand Mabille, executive vice president France and Mediterranean di Cwt.

DOPPIA DIREZIONE PER IL WESTIN EXCELSIOR E ST. REGIS Marc Lannoy prende la direzione di due degli alberghi storici di Roma: il Westin Excelsior e il St. Regis Roma. Originario del Belgio, inizia nel suo Paese la sua carriera in Starwood nel 1979 allo Sheraton di Bruxelles in qualità di assistente Food & beverage manager. Da 35 anni riveste per il gruppo posizioni importanti in Djibouti, Mexico City, Cancun, Acapulco, Casablanca, Amsterdam e Rotterdam e Isole Canarie. La sua ultima tappa, prima di approdare a Roma, è stata Madrid dove da agosto 2006, ha guidato con succes-

so il Westin Palace in qualità di general manager. Ora ricopre la carica di Complex General Manager per il Westin Excelsior e il St. Regis Roma. Nella sua posizione, riporterà direttamente a Robert Koren VP, Regional Director, ICM. Il suo arrivo coincide con il 120esimo anniversario del St. Regis Roma e 108 anni del mitico Westin Excelsior di Via Veneto. Eventi, appuntamenti enogastronomici e pacchetti speciali inaugureranno la stagione per festeggiare queste due importanti tappe della storia dei due alberghi romani.

UNA CORONA D’ALLORO PER GIANCARLO DE VENUTO Confetti rossi e corona d’alloro per il general manager dell’Hilton Garden Inn Lecce, Giancarlo De Venuto, che lo scorso febbraio ha conseguito al Politecnico di Bari, con la votazione di 110 su 110, la laurea in Ingegneria informatica e dell’automazione, con una tesi dal titolo “Informatizzazione e controllo nelle grandi strutture alberghiere”. De Venuto, classe 1966, ama definirsi direttore d’albergo “per vocazione”. Del resto, direttore d’albergo lo è praticamente da sempre: ha diretto, tra gli altri, il primo Courtyard by Marriott in Italia e ha dato vita a Pregiohotel, il primo tentativo in Italia di creare un consorzio di alberghi di lusso situati in castelli e dimore storiche. Personaggio di spicco nel turismo italiano, dal gennaio 2013 De Venuto è anche vicepresidente Federalberghi della Provincia di Lecce. Al dottor De Venuto, quindi, vanno naturalmente le congratulazioni di Meeting e Congressi.

SANDALS RESORTS: IL MARKETING & SALES ITALIA A PAOLA PREDA Paola Preda è la nuova responsabile sales & marketing per l’Italia di Sandals Resorts International (Sri) la catena alberghiera giamaicana proprietaria di 15 strutture di alta gamma nei Caraibi. La manager, classe 1968, ha un’esperienza di oltre venti anni nel settore e proviene dal Malindi Key’s Group. È consulente per Lab Travel e dal 2006 al 2009 ha gestito il progetto Best Resorts di Best Tours. Dal 1995 al 1999 ha lavorato nella business unit Congressi e Incentive di Chiariva. Il gruppo caraibico Sandals Resorts International è specializzato nelle vacanze di coppia (marchio Sandal Resorts) e in quelle per la famiglia (marchio Beaches). Tra le nuove destinazioni vi sono il Sandals La Source a Grenada e gli imminenti resort Sandals e Beaches a Barbados. Il mercato italiano è uno dei più importanti per il gruppo.

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Pacific World, lo sbarco in Italia Grazie a Tui Travel Plc e ad Acampora Travel, arriva Pacific World, una tra le Dmc ed event management company più importanti al mondo. Con un piano d’espansione esplosivo

PIERA CARLOMAGNO

razie a una joint venture, sbarca in Italia Pacific World, Dmc ed event G management company tra i più impor-

tanti al mondo. Al sistema turistico del Belpaese, Pacific World, che fa parte del settore accommodation and destinations del gruppo Tui Travel Plc, tra i leader mondiali del turismo, quotato alla Borsa di Londra, porta in dote il proprio innovativo know how nel settore dell’organizzazione logistica delle destinazioni turistiche, già sperimentato con successo in diverse zone del pianeta. In Italia ci arriva sull’onda di una partnership tra Tui Travel Plc e Acampora Travel. Negli ultimi dodici mesi l’azienda ha avviato un piano di espansione che l’ha condotta a occupare posizioni strategicamente rilevanti sullo scacchiere mondiale dei servizi ad alto valore aggiunto per il turismo. Nel 2013 ha aperto infatti uffici in Medio Oriente (Dubai e Oman), Corea del Sud, Francia, Principato di Monaco e Inghilterra. Nel 2014 è cominciata l’espansione in Italia. Recentemente è stata annunciata un’alleanza strategica con uno dei più importanti e famosi Dmc del Nord America: Acces Destinations Services. Attraverso questa alleanza e l’espansione in

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Asia, Europa e Medio Oriente, i clienti saranno ora in grado di collaborare con Pacific World, nella pianificazione di eventi, praticamente ovunque nel mondo (grazie ai 54 uffici in 27 paesi e circa cinquecento professionisti del Mice in tutto il mondo). È forse il caso di ricordare che la trentennale esperienza nell’organizzazione di meeting, incentive, congressi ed eventi ha permesso a Pacific World di diventare tra i primi Dmc in un mercato tradizionale come quello spagnolo e, più di recente, in un mercato in fase di forte espansione come quello cinese. Gli atout di questo successo crescente sono l’eccellenza operativa, l’innovazione, la forza finanziaria, il rispetto dell’etica degli affari e un team affiatato e sinceramente appassionato al proprio lavoro. Elementi che hanno proiettato Pacific World nell’empireo dei Dmc più premiati al mondo. Recentemente, l’azienda è stata insignita del Rawrs Awards (un premio assegnato a eventi business e volto al riconoscimento dell’eccellenza in Malesia), nella categoria Best Incentive Program. indirizzi a fine rivista


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PARTNER incentive

Per fare le scelte migliori, in linea con gli obiettivi da realizzare, occorre integrare nel sistema aziendale strumenti formativi nuovi ed efficaci, come quelli offerti dal Munay System for Business. Ideato personalmente da Chris Di Meo, formatore e responsabile della Cto, è un sistema di coaching non tradizionale tutto da scoprire

Il Munay Coaching

e il momento presente ALESSANDRA BOIARDI

a valorizzazione delle risorse umane di un’impresa è l’elemento che conLtribuisce a esprimere la competenza

della stessa nei confronti dei propri clienti e determina la sua competitività sul mercato. Le realtà, soprattutto tra le piccole e medie imprese, che considerano le proprie risorse umane un capitale costituito da conoscenze e capacità da tutelare per garantirsi il successo sul mercato sono però ancora poche. Una mancanza che non è imputabile solo ai gestori di impresa, ma che è anche dovuta all’assenza di un processo costante di verifica, miglioramento e monitoraggio delle competenze individuali, che si affiancano alle competenze distintive dell’impresa, cioè all’insieme di tutte le conoscenze e capacità che quest’ultima ha accumulato negli anni, grazie alle proprie risorse umane e per mezzo delle quali viene riconosciuta e apprezzata sul mercato dai propri clienti. È dovere di ogni impresa difendere la

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propria competenza distintiva e migliorarla sulla base delle esigenze del mercato, mediante il trasferimento della stessa alla “popolazione aziendale” rappresentata dai manager, dai tecnici e dai professional che, ricoprendo posizioni organizzative, ne sono i principali custodi. Le competenze individuali vengono espresse attraverso le conoscenze e le capacità: le prime raggruppano tutto il sapere di natura professionale acquisibile attraverso lo studio e l’attività pratica, le capacità rappresentano invece i comportamenti intenzionali e volontari che ogni individuo è in grado di esprimere, per il raggiungimento di un risultato. Il miglioramento delle conoscenze e delle capacità è un processo mirato e programmato che nel breve e medio termine influisce anche sugli obiettivi di carriera degli attori in gioco. «Il profilo di ogni risorsa – spiega Chris di Meo– è costituito da capacità deboli e capacità forti che, valorizzate nel loro insieme in un contesto di socializzazione


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PARTNER incentive

aziendale, creano una valida rete di solidarietà organizzativa e un gioco di squadra vincente». Il Munay coaching è un sistema/processo esclusivo proposto da Chris Di Meo, che permette alla persona di focalizzare l’attenzione sull’unica cosa che esiste: “il momento presente”. Chris, ma che cosa è esattamente il Munay Coaching? «Munay è il tuo cuore, è la tua essenza naturale, è la tua vera autenticità, è il “chi sei veramente”. Ciò che chiamiamo la nostra “vita”, dovrebbe essere più precisamente chiamata la nostra “situazione di vita”. È il tempo psicologico: passato e futuro. Certe cose, nel passato, non sono andate come volevamo che andassero. Stiamo ancora opponendo resistenza a quello che è avvenuto in passato e ora opponiamo resistenza a quello che è. La speranza è ciò che ci fa andare avanti ma la speranza ci mantiene concentrati sul futuro e questa concentrazione continuata perpetua la nostra negazione del presente (qui ed ora) e pertanto la nostra infelicità. Dimentica ora la tua “situazione di vita” per un po’ e presta attenzione alla tua “vita”. La tua “situazione di vita” esiste nel tempo. La tua “vita” è nel presente. La tua situazione di vita è creata dalla mente. La tua vita è reale». Una distinzione fondamentale… «Esatto, perché quasi tutti i processi di coaching si concentrano sulla “situazione di vita”, cioè il loro punto di partenza è la sofferenza generata dalla situazione attuale, che crea abbastanza dolore da indurre il cliente a intervenire, oppure da una condizione attuale, che pur

essendo ottimale, viene percepita come insoddisfacente. Sia ben chiaro, tutto questo è assolutamente normale e non toglie l’efficacia al coaching tradizionale e a tutti gli altri stili di coaching. Che creano però un limite: la separazione con tutto ciò che si desidera raggiungere e/o realizzare. Il momento presente è la vita e non la situazione di vita (passato e futuro). Il momento presente è la connessione con il proprio cuore. Il momento presente è la connessione al sé autentico. Vivere il momento presente è l’unica strategia che ci permette di entrare in contatto con il potere immenso che risiede naturalmente in ogni essere umano, ma a cui molto spesso non attingiamo. Per tensioni, preoccupazioni, stress e molto altro ancora che ogni giorno abbassa il nostro stato d’animo. Ognuno di noi lo sperimenta continuamente, basta immaginare cosa possa significare essere sempre o quasi al proprio massimo, potendo esprimere il meglio di sé, soprattutto nelle situazioni importanti. Cosa succederebbe alla vita della persona e di conseguenza alla realtà aziendale? Con il Munay Coaching si lavora con l’energia, consapevoli di essere un tutt’uno con ciò che ci circonda. Il coaching che noi offriamo, affiancato alla formazione più tradizionale, può favorire lo sviluppo di capacità per gestire varie situazioni vivendole in prima persona e permettendo di raggiungere con maggiore velocità ed efficacia gli obiettivi e la risoluzione delle problematiche aziendali».

Nelle immagini, Chris di Meo, ideatore del Munay Coaching, un sistema che consente di focalizzare sulla propria “vita” e quindi, a differenza dei sistemi canonici, non solamente sulla propria “situazione di vita”

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ALESSANDRA BOIARDI

ONLINE VISITLAZIO.COM, NUOVO PORTALE DEL TURISMO DELLA REGIONE LAZIO

NASCE LA RETE D’IMPRESE ITALY & YOU Si chiama Italy & You la rete di imprese costituita su impulso del gruppo Uvet, cui hanno per ora aderito cento piccole aziende della filiera turistica presenti in 19 regioni italiane. Tra esse vi sono aziende del comparto distributivo, dell’hôtellerie, del tour operating, ma anche dell’ambito tecnologico, dei trasporti, della formazione, delle assicurazioni e della comunicazione. L’obiettivo è creare attraverso la rete associativa occasioni di visibilità e di business, specie all’estero, utilizzando azioni e strumenti ai quali ciascuna realtà da sola non riesce ad accedere. «È un passaggio importante – sostiene Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet – nello sviluppo delle attività di rete per accrescere l’incoming turistico in Italia specie verso realtà interessanti che restano ai margini dei grandi flussi turistici. Per la prima volta in ambito turistico, aziende di tutta la filiera allargata, hanno deciso di intraprendere un nuovo cammino comune all’insegna della rinnovata competitività internazionale. Il nostro gruppo sarà promotore attivo di questa iniziativa e fornirà tutto il suo bagaglio di solidità e relazioni per sviluppare nei prossimi mesi i risultati attesi».

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Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato di recente Visitlazio.com, il nuovo portale del turismo della Regione Lazio. Si tratta di un nuovo strumento di promozione che presenta il territorio laziale con l’intenzione di favorire lo sviluppo e l’innovazione dell’offerta turistica regionale. E questo anche verso Expo 2015, grazie a un unico sistema che comprende turismo, cultura, aree protette, enogastronomia e artigianato di qualità. Il Lazio è infatti una regione ricchissima, un vero e proprio polo di attrazione culturale per varietà, ampiezza e qualità dell’offerta. Visitlazio.com ha dunque nello specifico l’obiettivo di “allargare la visuale” sulle bellezze ancora poco conosciute di questa regione. Il portale rientra

nel nuovo Piano regionale per il turismo che si svilupperà su cinque linee di intervento annunciate per il medio periodo: politiche di sostegno e sviluppo per le imprese (qualità, reti e innovazione, startup e nuovo lavoro nella personalizzazione dei servizi, credito, internazionalizzazione e lotta all’abusivismo); politiche di stimolo e affiancamento dei territori (dal monoprodotto all’eccellenza diffusa); nuove politiche per il marketing integrato (nuovi strumenti per l’informazione, la scelta e l’acquisto); semplificazione e adeguamento della normativa regionale (in favore di alberghi, agenzie di viaggio e turismo all’aria aperta); attivazione di un sistema di informazione insieme agli enti locali del territorio.

CARATTERISTICHE E TENDENZE DELLA DOMANDA ASSOCIATIVA Convention Bureau della Riviera di Rimini (Cbrr), azienda del Gruppo Rimini Fiera, ha commissionato a Meeting Consultants lo studio, “Domanda associativa: caratteristiche e tendenze oggi”che ha analizzato il settore associativo, uno dei segmenti del mercato congressuale a più alto valore aggiunto e con le più ampie prospettive di sviluppo, con l’obiettivo di aumentare la capacità attrattiva nazionale e internazionale della destinazione Rimini e del Palacongressi. Il report realizzato da Gabriella Ghigi e Maria Gabriella Gentile si basa su indagini realizzate tramite la somministrazione di questionari ai rappresentanti di associazioni nazionali e internazionali, interviste telefoniche a professional congress organizer italiani in ambito associativo e sui dati delle ultime ricerche di settore disponibili Icca: “A Modern History of International Association Meetings. 1963-2012” e Uia: “2013 Associations Survey”. Il focus su Rimini raccoglie, invece, le risposte di cinquanta associazioni intervistate da Meeting Consultants. Un universo composto da 18 soggetti già clienti di Cbrr e da 32 che non hanno mai utilizzato i servizi di Cbrr e il Palacongressi di Rimini. Le cinquanta associazioni hanno espresso il proprio parere su Rimini e sul Palacongressi. Le valutazioni positive sulla destinazione e sulla struttura sia da parte di clienti sia da parte di chi non ha ancora organizzato eventi a Rimini, evidenziano una buona reputazione della destinazione. Tra i clienti il 39 per cento ha dato complessivamente un giudizio ottimo della propria esperienza.


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PARTENZA INTELLIGENTE CON NOVITY “Partenza intelligente” è il tema del week end che, dall’11 al 13 aprile, Novity ha dedicato ai clienti nella splendida cornice dell’Hotel Fairmont di Montecarlo. Al centro del programma una sessione di lavoro dedicata al pensiero laterale. Un tema che fa riferimento all’opportunità di disporre di risorse e capacità alternative, normalmente poco utilizzate per affrontare, con una diversa attitudine, le sfide quotidiane della vita professionale con l’obiettivo di fare la differenza. In un’atmosfera avvincente e di vivace competizione, gli ospiti, insieme ad alcuni rappresentanti del team Novity, hanno risolto quesiti, esercizi e giochi d’abilità, tutti rigorosamente ispirati alla ricerca di un modo non convenzionale di trovare soluzioni vantaggiose nello svolgimento del proprio lavoro. L’evento è iniziato venerdì 11 aprile con un suggestivo aperitivo in Terrazza al Fairmont, praticamente sul mare, seguito da una cena con un sofisticato menù giapponese al Ristorante Nobu. Il giorno seguente, dopo il team working in hotel e il pranzo a Villefranche-sur-Mer, è stata la volta di Saint Paul de Vence. In un’atmosfera meravigliosa e magica la passeggiata è iniziata con la visita della Chapelle Folone, a seguire, un piccolo tour alla scoperta degli angoli più tipici e sugge-

stivi del meraviglioso borgo arroccato sulle colline tra viuzze, gallerie d’arte e negozietti. A guidare il gruppo una raccolta di dettagli fotografici in un piccolissimo folder proposta dalla Direzione Artistica Novity per ribadire il tema della ricerca e della passione per il dettaglio, elemento centrale nella costruzione di un evento. Il programma della giornata si è concluso con una cena all’insegna dei sapori autentici provenzali al ristorante Le Cagnard a Haut-de-Cagnes. Non è mancato il colpo di scena: per il gran finale il tetto della veranda dove era servita la cena si è aperto e ha regalato agli ospiti, assolutamente stupiti e deliziati, una vista meravigliosa del cielo stellato. Relax e shopping prima del rientro a casa hanno scandito la domenica mattina … con un caloroso appuntamento alla prossima edizione.


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MC NETWORKING notiziari e associazioni

I provider Ecm a convegno A Lecce dal 4 al 5 luglio. Promosso e organizzato da Federcongressi&eventi, ha lo scopo di approfondire ulteriormente le tematiche della Ecm e la figura del provider secondo i nuovi scenari normativi. Novità anche dal lato Expo, cui l’associazione dedica uno specifico comitato

enerdì 4 e sabato 5 luglio si svolgerà a Lecce, presso l’Hotel Hilton Garden V Inn, il convegno organizzato da Federcongressi&eventi interamente dedicato all’aggiornamento dei Provider Ecm. Si intitolerà “Il Provider e l’Educazione continua in medicina – tutto quello che avreste voluto sapere ma non avete mai osato chiedere” e si propone di coinvolgere tutti gli attori protagonisti del sistema della formazione per il personale sanitario. L’incontro nasce dalla necessità, sviluppatasi sempre di più negli ultimi tempi, di approfondire ulteriormente i temi e le procedure inerenti il programma di Edu-

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NETWORKING notiziari e associazioni

di Lecce, sia la sera del venerdì, con una visita guidata al centro storico, sia al termine dei lavori, con i programmi postcongress in via di definizione. NUOVO COMITATO SU EXPO E NUOVI GRUPPI DI LAVORO Il Comitato Esecutivo ha anche ratificato le nomine di alcuni soci in qualità di coordinatori e componenti di importanti gruppi di lavoro e comitati. Il Consigliere esecutivo Alan Pini è stato nominato Coordinatore del Comitato per i rapporti con Expo 2015, di cui fanno parte anche il Vice-Presidente e Coordinatore dei Delegati Regionali Emilio Milano, il Consigliere esecutivo Mauro Zaniboni, la Delegata Regionale per la Lombardia Anna Grossi e le socie Gabriella Ghigi ed Elena Monti. Compito del Comitato sarà di individuare le opportunità di collaborazione con Expo per i soci di Federcongressi&eventi, con speciale riferimento agli eventi previsti nel 2015 in seno alla manifestazione. È importante notare che questo scouting di opportunità verrà messo a beneficio di tutti i soci, non solo di quelli dell’area milanese. Sono stati poi confermati i coordinatori dei gruppi di lavoro creati durante il retreat dei soci della categoria “Organizzazione congressi ed eventi”, tenutosi a metà febbraio a Bologna. In particolare, Susanna Priore, coordinatrice del progetto Provider Ecm by Federcongressi&eventi, guiderà i lavori del gruppo su Ruolo e prospettive future per i Provider Ecm, che, fra le varie cose, esplorerà più approfonditamente le possibilità offerte dalla Fad (formazione a distanza). Non solo: poiché attualmente i Provider dedicano gran parte del proprio tempo alla risoluzione dei dubbi sulla normativa Ecm, verrà ripresa l’idea di stilare un elenco di Faq (frequent asked questions) con le relative risposte, così da costituire una sorta di vademecum sulle prassi corrette da seguire. È proprio per approfondire queste e altre tematiche che verrà organizzato il convegno di cui alla prima parte di questo articolo. Al coordinamento del gruppo di lavoro Gare e rapporti con le Società Scientifiche è stata chiamata la socia Patrizia Buongiorno. Il gruppo si concentrerà sulla realizzazione di uno standard di bando di gara, basandosi su uno studio già predisposto da Federcongressi&eventi nel 2012. Il bando sarà un documento standardizzato, realizzato in modo da rendere più facilmente comparabili le proposte e fornire al committente un metodo di misura univoco e trasparente. Indicherà inoltre i requisiti minimi di un’agenzia professionale e qualificata, così da convincere i committenti che non è l’imposizione di un minimo garantito economico a

determinare il successo di un congresso, ma anche, e soprattutto, una vera attività di partnership. Infine, il socio Giulio Ferratini è coordinatore del gruppo di lavoro Proposte per new business, che si impegna a disegnare alcuni scenari possibili di collaborazione tra associati/modelli di rete, partendo dal presupposto che, attualmente, per i Pco risulta sempre più difficile reperire nuovi clienti esclusivamente attraverso la propria rete commerciale. L’associazione – tramite il gruppo di lavoro – intende coadiuvare le aziende sia nell’individuazione di una formula aggregativa/consorziale adatta, all’interno di diversi modelli esistenti, sia adottando un approccio più promozionale/commerciale e orientando maggiormente la propria comunicazione verso il mercato. www.federcongressi.it

Federcongressi&eventi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione

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La mission internazionale di Mpi Italia Non basta appartenere a una community di 20mila soci per definirsi “internazionali”, ma è necessario produrre iniziative e favorire un flusso di idee e incontri a partire dal nostro Paese ooking forward: meet the change in a global world” non è solo il titolo “L della XXIII Convention di Mpi Italia, in pro-

Olimpia Ponno Presidente Mpi Italia Chapter Communication & Marketing Consultant - Educator & Trainer Planner

#MPITAcon14 info@mpiweb.it www.mpiweb.it www.mpiweb.org

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gramma dal 13 al 15 giugno a Salerno, ma vuole esprimere la nostra mission: guardare sempre avanti per intercettare i trend del futuro, costruire ponti con altri Paesi stranieri, con un occhio di riguardo all’area Emea, promuovere scambio di best practice d’impresa tra Paesi e categorie professionali, creare un percorso di crescita economica e di carriera con stakeholder e partner appartenenti a diversi settori economici, per sconfiggere il tarlo culturale – troppo italico – dell’autoreferenzialità. Siamo sempre più consapevoli che non basta appartenere a una community di 20mila soci in 86 Paesi suddivisi in 71 Capitoli per definirsi “internazionali”; è necessario produrre iniziative e favorire un flusso bilanciato di incoming e outgoing di idee e incontri a partire dal nostro Paese. “Meetings move us forward: When people get together, things get done”, così recita uno degli spot tv di Mpi ed è quello cui ambiamo. A partire dalla Convention di giugno inizia un percorso che, passando per Eibtm 2014 e proseguendo per Emec 2015, approderà a Expo 2015, con il pieno coinvolgimento di colleghi degli altri Capitoli Europei, delle aziende, delle reti d’impresa e non solo, con la nomina tra i soci di un International Director, per supportare il Direttivo nelle relazioni con l’estero. Il nostro obiettivo non è solo quello di garantire presenze e contenuti internazionali in Italia, ma di portare il made in Italy all’estero per stimolare il business e migliorare la performance attraverso formazione, eventi, ricerche, hosted buyer group. Nel rapporto “Innovation Union Scoreboard 2014”, pubblicato dalla Commissione europea, l’Ue colma il gap sulla perfor-

mance di innovazione rispetto a Stati Uniti e Giappone, mantenendo tuttavia differenze tangibili tra gli Stati membri classificati in quattro gruppi, in base al loro rendimento medio di innovazione: 1. innovation leaders come Danimarca, Finlandia, Germania, Svezia 2. innovation followers come Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovenia, Uk 3. moderate innovators con Italia, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna 4. modest innovators che includono Bulgaria, Lettonia, Romania. L’Italia è tra gli “innovatori moderati”, a causa del ritardo negli investimenti per la modernizzazione nei settori pubblico, industriale, tecnologia, ricerca e sviluppo; per il basso livello di popolazione con “istruzione terziaria”; per numero di ricercatori stranieri che scelgono il nostro Paese. Di fronte a questo scenario, Mpi Italia può dare un contributo per aumentare la competitività e l’approfondita conoscenza delle specificità dei Paesi con cui si entra in contatto, attraverso l’utilizzo e la diffusione dell’Mpi CultureActive© Tool, a disposizione dei nostri soci, in grado di misurare e migliorare il grado di conoscenza delle altre culture, lavorando sulle competenze inter-culturali e sull’acquisizione di skill idonei a una sempre più ambita internazionalizzazione delle imprese. Tra i vantaggi: prepararsi strategicamente a condurre negoziazioni di business, gestire il capitale umano attraverso la contaminazione culturale, minimizzare errori diplomatici spiacevoli e costosi, competere sulla scena internazionale, innovarsi e rinnovarsi. info@olimpiaponno.com @olimpiaponno


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GRAND HOTEL VILLA BALBI

Villa Balbi Antica ed aristocratica villa del 600 Si trova sul lido di Sestri Levante, a pochi metri dal bellissimo mare del Golfo del Tigullio. Gli interni di grande eleganza e ricchezza che conservano ancor oggi tutto il loro fascino, un servizio attento e professionale ed un elevato comfort, fanno del Grand Hotel Villa Balbi, il luogo ideale per incontri di lavoro a contatto con la storia e la suggestiva natura ligure. Sono a disposizione diverse sale meetings, tutte ottimamente equipaggiate e dotate di aria condizionata, salone ricevimenti, aree espositive ed eccellente assistenza tecnica.

GRAND HOTEL VILLA BALBI

Viale Rimembranza, 1 - 16039 Sestri Levante (GE) Tel. 0185.42941 - Fax 0185.482459 e-mail: villabalbi@villabalbi.it - www.villabalbi.it


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Il nuovo direttivo di Site Italy 1

Il neoeletto Presidente è Dario Cherubino, direttore creativo catanese. Due i nuovi Consiglieri direttivi, con uno dei quali si ripristina la figura del Vice President Communication

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i è insediato il nuovo Consiglio direttivo di Site Italy. Nuovo presidente è Dario S Cherubino. Subentra a Tobia Salvadori. Lo affianca, come President-elect, Doriana Briguglio, che assume contestualmente il ruolo di Vice President Education.

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1 Dario Cherubino – President

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Catanese, è socio e direttore creativo di Azimut – creating emotions, pluripremiata experience-design company specializzata nella progettazione di attività di team-building e di intrattenimento per la meeting industry. Dal 2010 è nel board di Site Italy con diversi ruoli: responsabile Social Media e nuove tecnologie, poi Comunicazione, e infine Education. 2 Tobia Salvadori – past President

www.site-italy.com segreteria@site-italy.com

Site Italy è il capitolo italiano di “The Society of Incentive & Travel Executives” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive

Fiorentino, dopo due lunghe esperienze nell’ufficio Hosted Buyer di Btc prima e come Sales Manager del Sicilia Convention Bureau poi, è ora approdato al ruolo di Key Account Manager per Tecnoconference – TC Group. Il suo impegno in Site inizia nel 2010, con il suo ingresso nel consiglio direttivo dell’associazione. 3 Doriana Briguglio – President elect e VP Education Catanese, laureata in Scienze politiche, master in Economia regionale, comincia a lavorare molto presto nell’ambito del marketing territoriale e di prodotto. Dal 2000 è amministratrice delegata del tour operator L'Isolabella che opera in ambito Mice con il brand Eventia. Dal 2008 al 2012 ha fatto parte del board di Site Italy in qualità di segretario. 4 Mauro Acquati – VP Communication Deputy Tourism Director di Fidenza Village Chic Outlet Shopping®, con cui collabora a

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partire dal 2010. Dopo una carriera decennale nel Car Rental, è attualmente impegnato nell’implementazione di strategie di sviluppo dello Shopping Tourism per Value Retail, sia in ambito leisure sia Mice. 5 Gaia Budello – Secretary Catanese, inizia a lavorare come Project manager nell'orgaizzazione dei congressi medici per poi passare anche a quelli di tipo associativo e al settore incentive. stata docente in diversi corsi di formazione. Oggi è titolare di una società di consulenza e Dmc esistente dal 2006 ed è anche consulente dal 2009 per un importante T.O. siciliano con sede a Taormina. 6 Antonio Foti – Membership Cresciuto professionalmente e accademicamente tra Germania e Gran Bretagna, ha ricoperto diversi ruoli manageriali in catene alberghiere internazionali. Dal 2003 decide di dedicarsi al mondo degli eventi e contribuisce alla fondazione della Bluestone - a different touch, consolidata Dmc siciliana (vincitrice di un Site Crystal Award nel 2011) dove ricopre il ruolo di managing director. È docente di tecnica e amministrazione turistica presso diversi istituiti di formazione. 7 Paolo Teruzzi – Treasurer Di origine italo-irlandese e fiorentino d’adozione, entra subito nel mondo Mice collaborando come free-lance con diverse agenzie di Firenze. Dopo due anni a New York, dal 1991 al 1997 è responsabile commerciale leisure di una nota società di autonoleggio, quindi trascorre dieci anni come direttore di filiale di una Captive di Gruppo Bnp Paribas. Da agosto 2007 è cotitolare dell’agenzia incoming Cti Corporate Travel & Incentives.


BUSINESS MARKETING COMUNICAZIONE

LA FIERA DEGLI EVENTI

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Terra del mito, la Sicilia, graziata dal clima, favorita dalla natura e resa meravigliosa dai lasciti di innumerevoli popoli. Ma anche terra del bien vivre, dall’enogastronomia irresistibile. Il Mice non può desiderare di più Sicilia 1 Cop Reg.indd 1

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L’isola del Non si può non essere d’accordo con Goethe quando affermava che “L’Italia, senza Sicilia, non lascia alcuna immagine nell’anima, è qui la chiave di tutto”. Terra emozionante e infinita, dove mito e quotidianità convivono armoniosamente. A tutto vantaggio del Mice orre a tutta velocità la Sicilia del congressuale, attirando eventi di durata C sempre maggiore e, soprattutto, allargando il proprio mercato di riferimento all’estero. Il merito di tale successo – che vede l’isola in controtendenza rispetto all’andamento generale del settore degli eventi nel Belpaese –, è sicuramente da ascrivere alla commistione unica di arte, natura e bien vivre che l’isola sa offrire, alla “mediterraneità” del territorio, che si è fusa così armoniosamente con i lasciti arabi, normanni e fenici, dando vita a un imponente unicum architettonico di raro fascino e a una gastronomia tra le più seducenti del globo. Ma sicuramente il successo della Sicilia in chiave Mice è merito anche del carattere solare della sua gente, capace di far convivere suggestive tradizioni millenarie e al contempo di stare dinamicamente al passo con il progresso che avanza, proiettando sul palcoscenico internazionale un’immagine dell’isola fresca e in continua evoluzione, alla quale si aggiungono una ricchezza praticamente infinita di location per eventi e di atmosfere, una proposta fantasiosa di attività di team building e

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incentive – che attingono tematiche e fil rouge non solo dalla storia millenaria della Trinacria ma anche dalla creatività instancabile delle incentive house del territorio – e un’offerta per post congress di qualità e sorprendenti in grado di superare la fantasia più fervida. Insomma, indipendentemente dalla latitudine dalla quale si provenga, la Sicilia non lascia mai indifferenti, tanto che la schiera di “repeater” che vi tornano una seconda e anche una terza e una quarta volta si infoltisce in continuazione. LOCATION? BASTA SCEGLIERE! È la storia stessa della Sicilia, il suo essere crocevia infinito di popoli e genti, a suggerire alla meeting industry le location dalle atmosfere più diverse, svelando a sorpresa veri e propri gioielli da lasciare letteralmente a bocca aperta. Gli antichi bagli che hanno il sapore arabeggiante dei caravanserragli e che punteggiano le campagne infinite rivaleggiano con i palazzi nobiliari dai decori barocchi che abbelliscono le vie cittadine – e che spesso suggeriscono reminiscenze cinematografiche, come Palazzo Gangi a Palermo, set del famoso ballo de Il Gattopardo –; i castelli medievali appollaiati a scoscesi dirupi (uno per tutti: il Castello di Calatabiano, nel catanese) rubano la scena alle innumerevoli torri costiere di epoca normanna – Torre Cabrera, per esempio, sulla morbida spiaggia di Pozzallo, nel ragusano, consente di allestire aperitivi fino a cinquanta invitati –e persi-


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bien vivre no le tonnare hanno scoperto la propria vocazione congressuale; tra queste ultime, la ormai famosa Tonnara di Scopello, adagiata su una splendida spiaggia sabbiosa e protetta da minacciosi faraglioni ai confini della Riserva dello Zingaro, rappresenta un esempio riuscitissimo e scenografico di riqualificazione postindustriale, con suggestivi spazi per eventi, cene e cocktail. E ancora musei, orti botanici – bellissimo quello settecentesco di Palermo – teatri – nel sontuoso e famoso Teatro Massimo di Palermo, per esempio, è possibile organizzare eventi privati nella sala degli Stemmi – templi, saline e curiosi “unicum” come la stravagante e assolutamente stupefacente Villa Palagonia a Bagheria, con il suo esercito di mostri di pietra e l’altrettanto bizzarro Castello Incantato di Sciacca, nell’agrigentino, con le migliaia di “facce” scolpite nella pietra da Filippo Bentivegna, considerato uno dei massimi esponenti mondiali dell’art brut. POST CONGRESS? L’ARTE NELL’ARTE... E NELLA NATURA Anche per i momenti di post congress, basta scegliere atmosfere, fil rouge e periodo storico: al resto ci pensa il territorio siciliano. Un evento sulla scia dell’Unesco? In Sicilia si può scegliere tra ben cinque realtà: la Villa del Casale a Piazza Armerina, la Valle dei Templi di Agrigento, le isole Eolie, Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica, le Città barocche della Val di Noto e l’Opera dei

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Pupi, annoverata tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell’Umanità. Escursioni nella natura incontaminata? Parchi, riserve e aree protette non mancano, dal Parco delle Madonie alla Riserva dello Zingaro, dal Parco dei Nebrodi a quello dell’Etna e ancora, alle aree marine protette che punteggiano Eolie, Egadi, Ustica, Lampedusa e Linosa. E poi, ovviamente, i giganti fumanti, i vulcani, per godere di paesaggi onirici o per provare l’ebbrezza di sciare accanto a una colata lavica. ENOGASTRONOMIA: UNA RISORSA IN PIÙ Tutti i cinque sensi sono allertati durante un evento in Sicilia e sicuramente l’olfatto è tra i più stimolati, grazie ai mille profumi che inondano letteralmente l’atmosfera, a iniziare da quello agrumato delle zagare, per continuare con quello salmastro del mare, “autore” di infiniti post-congress e per finire con quello goloso dei cibi di strada, le innumerevoli sfiziosità che riempiono l’aria e conquistano il palato: stigghiole, arancini, panelle e granite. Sono gli altrettanto sfiziosi frutti della terra che fanno da leit motiv di team building sulle tracce di Bacco: sono ben 12 le strade del vino che invitano a scoprire circuiti legati ora a un rosso importante come il Nero d’Avola, ora a un bianco frizzante come l’Alcamo, un passito dolce come quello di Pantelleria, o a un vino liquoroso come il Marsala, tutti da degustare nelle diverse cantine storiche che punteggiano il territorio.

Alcune idee per il Mice: 1 / le saline di Marsala 2 / Noto, bellezza barocca 3 / Pantelleria, scolpita dal vento 4 / la sorprendente Valle dei Templi 5 / il Castello Incantato a Sciacca

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IL NORD: SORPRESE NATURALI E TESORI ARCHITETTONICI

Mosaico mediterraneo Una costa lambita da un mare cristallino, sulla quale si adagiano paesi-gioiello, località mondane e antiche tonnare. Un entroterra sorprendente di vigneti, natura selvaggia e borghi da presepe. E poi Palermo, la primadonna. Il Mice non ha che l’imbarazzo della scelta 1

ifficile definire il nord della Sicilia senza usare iperboli, così come è difD ficile rimanere insensibili alla splendida commistione di natura – esuberante e grandiosa – e di creatività artistica, che in questo tratto dell’isola ha lasciato capolavori indimenticabili. Abbracciata da un mare spumeggiante, che alterna gradazioni acquamarina a tonalità decise, la costa è un susseguirsi di promontori e placide baie, sulle quali si affacciano scrigni ricchi di monili architettonici, fra i quali primeggia, meravigliosa, Palermo, con i suoi mille irresistibili volti, tracciati dalle infinite dominazioni che ne hanno forgiato il carattere e il tessuto urbano e che oggi diventano le direttrici per eventi e post congress sorprendenti. SEDUCENTE PALERMO Anche chi la visita per l’ennesima volta, trova sempre qualcosa di cui stupirsi e non riesce a fare a meno di lasciarsi avvolgere dalla sua atmosfera, intrigante, a tratti sorniona ma sempre e comunque contagiosa: è così Palermo, con i suoi contrasti, con i quartieri dall’aria decadente, brulicanti di vita e vivacità popolare, che si alternano a vie sontuose, bordate di palazzi aristocratici e chiese da lasciare a bocca aperta; e sono proprio i contrasti che scandiscono il tessuto urbano – capace di passare da meraviglie come la chiesa dalla Martorana a quartieri-casbah come Ballarò, svoltando un semplice angolo – ad aggiungere un fascino particolarissimo alla capitale della Trinacria, fascino che si stempera negli echi orientaleggianti delle mille cupole rossastre e dei preziosi ceselli che ricordano la più raffinata architettura moresca e mudejar, e che si colora di vivaci accenti popolari nel vociare allegro che anima i numerosi mercati rionali. Volendo iniziare la scoperta dell’antica Balarm – questo il primo nome di Palermo – dal suo cuore più intimo (magari organizzando una caccia al tesoro tra i suoi vicoli) il punto di partenza è sicuramente rappresentato dai Quattro Canti, ovvero dove si incontrano i due assi viari

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centrali (via Maqueda e il Cassaro) che, con le quattro splendide fontane secentesche che li decorano, segnano anche la divisione tra altrettanti, suggestivi, quartieri. Da qui, a seconda della direzione che si sceglie, ci si può trovare al cospetto con i grandi capolavori del passato – la cattedrale e il Palazzo dei Normanni in primis – o immersi nelle voci, i colori e gli odori di uno dei mercati popolari più caratteristici, quello della Vuccirìa; o ancora, si possono ripercorrere epoche, dominazioni e stili architettonici semplicemente passeggiando per via Maqueda. Un post-congress tra le vie di Palermo non può assolutamente non “assaggiare” tutte queste atmosfere, iniziando idealmente dall'imponente cattedrale arabo-normanna, possente come una fortezza ma addolcita da bifore, merli, campanili gugliati, portali decorati e porticati. A una manciata di passi dal simbolo del potere clericale, quello, altrettanto imponente del potere temporale, Palazzo Reale – più noto come Palazzo dei Normanni –, che custodisce due pregevoli tesori, la Sala di Ruggero e la magnifica Cappella Palatina, che da sola merita una visita a Palermo, con il suo immenso trionfo di mosaici bizantini, di pavimenti intarsiati e di soffitti lignei

arabeggianti, che portò Guy de Montpassant ad affermare: “La Cappella Palatina, la più bella che esista al mondo, è il più sorprendente gioiello religioso sognato dal pensiero umano”. Seguendo il profumo dell'incenso, non si possono non visitare anche la Chiesa della “Martorana”, definita nel 1184 dal viaggiatore e cronista arabo Ibn Jubair “l'opera più bella che vi sia al mondo” e caratterizzata oggi – la chiesa è stata, tra l’altro, opera di un sapiente restauro conclusosi di recente – da una commistione unica di stili, dove il normanno e l'arabo si intrecciano con il Barocco; la Chiesa del Gesù o Casa Professa, un trionfo tardorinascimentale di stucchi policromi, decorazioni iperelaborate e splendidi intarsi marmorei; e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, un'oasi araba in cui concedersi uno stacco “via dalla pazza folla” assaporando la quiete del suo bellissimo chiostro colonnato e lasciandosi affascinare dal rosso delle cinque cupole di fattura orientali che la dominano. La rotta che dal sacro va verso il profano, invece, a Palermo conduce la meeting industry anche al castello della Zisa, antica dimora reale di matrice arabo-normanna, agli eleganti teatri del centro (il Massimo e il Politeama sono annoverati tra i più importanti tem-

1 e 2 / Due volti di Palermo: quello vivace dei quartieri popolari e quello sacro e spettacolare delle grandi chiese, come quella della Martorana

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liane di piante mediterranee ed esotiche; infine, la conclusione migliore di una giornata di lavoro, la suggerisce il tramonto: imperdibile è infatti la “passeggiata delle cattive” (le vedove, in siciliano), un percorso che si snoda sopra le mura cittadine e che consente di ammirare la costa e la città vecchia in tutto il loro splendore.

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3 / Monreale, con il suo magnifico Duomo, è tra le mete preferite per post congress in partenza da Palermo 4 / Mondello, il “salotto a mare” dei palermitani 5 / Cefalù unisce la bellezza architettonica alla vivacità dell’atmosfera 6 / Bagheria accoglie il Mice in una location “mostruosa”: Villa Palagonia

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pli artistici a livello mondiale) e alla splendida Fontana Pretoria, incastonata tra palazzi pregevoli e facciate di notevole bellezza in quella che i palermitani hanno ribattezzato “piazza della vergogna” per la nudità delle circa quaranta statue che compongono il complesso scultoreo. Per il Mice alla ricerca di spazi congressuali fuori dall’ordinario, il meraviglioso Orto Botanico di fine Settecento consente l'allestimento di convegni, cocktail e riunioni, da terminare con una visita a una delle maggiori collezioni ita-

ORI NORMANNI, MOSTRI E MONDANITÀ Se Palermo è capace di catalizzare totalmente l’attenzione – da vera primadonna – il Mice dovrà ritagliarsi un po’ di tempo – un post congress, una cena di gala, un aperitivo – per andare alla scoperta dei mille pregevoli tesori che si trovano a breve distanza dalla città: basta scegliere il mood da dare all’escursione. Se è la voglia di cultura e di capolavori architettonici a prevalere, allora la meta da scegliere è Monreale, per ammirare il massimo – e superlativo – esempio di arte arabo-normanna in Sicilia, il magnifico Duomo (voluto da Guglielmo II nel 1174 e costruito da maestranze arabe e bizantine, che ne decorarono gli esterni con fini ceselli e archetti ciechi e gli interni con mosaici preziosissimi). Se invece si preferisce privilegiare il relax con tocchi glamour, la scelta deve necessariamente cadere sulla mondana Mondello, il “salotto a mare” dei palermitani, uno scrigno profumato di salmastro come un borgo marinaro, ma ingentilito da dimore Liber-


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USTICA, “PERLA NERA”

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ty come un resort aristocratico della Belle Epoque, dove i resti di antiche torri costiere – suggestiva quella del Fico d'India, su una lingua di terra che si allunga nel mare cristallino – narrano di antiche scorribande piratesche e le morbide spiagge invitano a rallentare i ritmi. E ancora, se si vuole optare per un post congress “in odor di santità”, ma soprattutto se si vuole abbracciare con la vista l'intera capitale della Trinacria, il posto giusto è il Monte Pellegrino (definito da Goethe “ il più bel promontorio del mondo”) e, assieme al panorama, visitare Castel Utveggio, edificio Liberty simile a un castello neogotico, e il santuario dedicato alla patrona della città, santa Rosalia, che visse qui eremita in una grotta, dal cui soffitto sgorga ancora una fonte che, la leggenda vuole, abbia proprietà miracolose. Spostandosi invece lungo la costa verso est – attraversando distese di agrumi, olivi e vigne, intervallati da fichi d'india e agavi – si incontra ben presto quella che era la località di villeggiatura dei nobili palermitani, Bagheria, ancora oggi impreziosita da palazzi nobiliari e dimore aristocratiche di gran pregio (una per tutti: la fastosa Villa Gravina di Valguarnera); qui la meeting industry può trovare anche la location perfetta per cene di gala e ricevimenti “dall’effetto wow”: la curiosa, “mostruosa” ed eccentrica Villa Palagonia, popolata da una sessantina di statue bizzarre quanto mostruose (in origine erano circa duecento), di esseri grotteschi e deformi scolpite nella locale pietra tufacea, in una composizione folle e assolutamente scenografica che, in qualche modo, preannuncia – con qualche secolo di anticipo – il surrealismo. Infine, ancora una località scenografica per il Mice che vuole spingersi ancora un

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pizzico verso est, perfetto connubio di mare, mondanità e arte: Cefalù, meraviglioso borgo marinaro la cui parte più vecchia è costituita da una manciata di case costruite le une addosso alle altre, a creare una corona che affonda le radici direttamente nel mare; da contraltrare, la parte più frizzante della cittadina è invece un dedalo di viuzze caratteristiche sulle quali si affacciano laboratori di arti antiche, negozi alla moda e invitanti ristoranti (molti dei quali consentono di cenare su scenografici terrazzamenti a mare: un must per la meeting industry!); su tutto dominano l'imponente Duomo, annunciato da una ripida scalinata e i resti di un antico maniero, aggrappato a uno sperone roccioso.

I contrasti cromatici di Ustica affascinano non appena la si avvista dal mare: le acque cristalline, infatti, lambiscono le scure rocce laviche in un caleidoscopio di tonalità e riverberi. Al Mice con il brevetto per le immersioni, le acque di Ustica si riveleranno un vero paradiso – una curiosità: nelle sue acque è nata, nel 1986, la prima Riserva marina protetta d’Italia – : cernie brune di dimensioni ragguardevoli si muovono eleganti fra le rocce dei fondali mentre gorgonie, attinie e pesci pelagici si lasciano osservare senza timore fra i rarissimi coralli neri del Mediterraneo. Spettacolari sono le numerose grotte marine che costellano le sue coste, tra le quali un must sono sicuramente la Grotta Azzurra, così chiamata per i riflessi color acquamarina che l’acqua assume al suo interno nel pomeriggio; la grotta della Pastizza o delle Colonne, di fronte al cui ingresso si erge l’omonimo scoglio dalla forma piramidale e al cui interno “pendono” numerose stalattiti; e la grotta dell’Accademia, collegata alla precedente tramite un cunicolo sommerso, che il Mice più esperto potrà percorrere sottacqua. Fra una grotta e l’altra, la natura è spettacolare: tutto un susseguirsi di pinnacoli e colonne di basalto, di alte pareti laviche, di punte e di calette, di una miriade di scogli e faraglioni di ogni dimensione, di spiagge e di pareti di tufo multicolore.

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borgo fortificato e intatto, dalla curiosa e misteriosa forma triangolare e godere della vista mozzafiato sulle Egadi. Si cambiano, ancora una volta, atmosfere e scenari e si viene ben presto sorpresi dal bianco abbagliante delle saline trapanesi, in un paesaggio quasi onirico: le distese di sale a perdita d'occhio sono interrotte da candidi cumuli salini e da inaspettati mulini a vento; in un simile contesto la meeting industry può sbizzarrirsi, tra post congress, cocktail ed eventi più strutturati. La stessa Trapani, poi, rimessa a nuovo di recente, sorprenderà con il delizioso ed elegante centro storico, adornato di palazzi nobiliari e chiese barocche.

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COME IN UN FILM Se è vero che il film building è ormai un classico dell’incentivazione, la Sicilia è comparsa talmente tante volte in pellicole (e pagine!) famose che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Qualche esempio? Ad Aci Trezza è stato girato La terra trema, Bagheria è stata immortalata in La porta del vento, Il Gattopardo e Il padrino (parte terza), Corleone in Il padrino (parte seconda), Cinisi è stato il set de I cento passi. Seguono Catania con Divorzio all’italiana, Cefalù con Nuovo cinema paradiso, Linosa con Terraferma, Lampedusa con Respiro, Palermo con Palermo shooting e Johnny Stecchino, Ragusa e Ispica con Kaos, Salina con Il postino, Savoca con Il padrino (parte prima), Stromboli con “Terra di Dio” e Taormina con Il piccolo diavolo. Infine, non si può non citare Il commissario Montalbano: benché la Vigata dei libri di Camilleri in realtà non esista e dalle descrizioni la si potrebbe identificare con qualche paesino della costa agrigentina, gli scenari che hanno reso celebre il commissario televisivo si trovano sulla punta sudorientale della Sicilia: Punta Secca, Ragusa, Donnnalucata, Modica, Donnafugata, Ragusa Iblia e Scicli.

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SALINE, TONNARE E COUS COUS Innumerevoli sono anche le sorprese che accolgono il Mice che, lasciata Palermo, si dirige verso ovest. La costa si apre nell’ampio Golfo di Castellammare, dominato dal paese omonimo – protetto dai resti di un castello saraceno – e reso affascinante dai paesaggi mozzafiato della Riserva dello Zingaro: tra le prime aree protette della Sicilia, la riserva regala emozioni uniche con il suo susseguirsi di scogliere a strapiombo su un mare dalle gradazioni caraibiche – punteggiato da suggestivi faraglioni – e calette quasi inaccessibili di soffice sabbia dorata. La Riserva, perfetta per la meeting industry amante di trekking e passeggiate è “delimitata” da due località diversissime tra loro ma entrambe irresistibili: la vivace San Vito Lo Capo – dalla lunga spiaggia di sabbia bianca e soffice – protagonista a settembre dell'ormai famosissimo festival del cous cous, e Scopello, piccolo borgo di case candide costruito intorno a un baglio, dove il Mice trova una location sorprendente per gli eventi, un'antica tonnara adagiata sulla spiaggia tra fichi d'india e agavi, che consente di organizzare convegni ed esposizioni in quelli che erano i magazzini e gli spazi dedicati al marfaggio e cene di gala o cocktail nei cortili e nella terrazza a mare. Procedendo ancora verso ovest, è d’obbligo una sosta a Erice per ammirarne il

TRA VINO E ARCHEOLOGIA Dal sale al vino: anche l’entroterra tra Trapani e Palermo custodisce gioielli rari e, soprattutto, paesaggi ammalianti. Il colore dominante diventa il verderame delle vigne man mano che ci si avvicina ad Alcamo, perfetto concentrato di “enocultura”: il delizioso agglomerato, infatti, non vanta solo la produzione di un bianco apprezzato a livello internazionale, ma anche di aver dato i natali a Cielo d'Alcamo, il più antico poeta in volgare, il quale, con la sua “Rosa fresca e aulentissima” – scritta tra il 1231 e il 1250 – precorse Dante dando origine alla letteratura nazionale. Infine, un’ultima indicazione è per la meeting industry con la passione per l’archeologia: poco distante da Alcamo si 8


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incontrano i bellissimi resti grecoromani di Segesta – il tempio dorico, risalente al 430 a.C. è tra i meglio conservati dell'isola e svetta armonico ed elegante con le sue 36 colonne quasi del tutto intatte – che dominano un paesaggio di dolci colline e declivi verdissimi per gran parte dell’anno.

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LE EGADI: BELLISSIME, SEMPRE Le loro sagome verdeggianti e aspre si avvistano da più punti del litorale trapanese, incastonate in un mare dalle gradazioni caraibiche, capace di passare dal turchese al celeste più puro, dall’azzurro inteso all’acquamarina: sono le Egadi, tre gioielli in grado affascinare per la commistione unica tra la natura selvaggia e le atmosfere glamour dei minuscoli abitati che le punteggiano. Favignana è la più famosa, da visitare rigorosamente in bicicletta, spostandosi da una baia all'altra – imperdibili Cala Rossa, un mix meraviglioso di rocce e sabbia lambite da un mare incredibile, e Cala Azzurra, vera e propria piscina naturale – per approdare al delizioso capoluogo in tempo per un aperitivo al tramonto, girovagando tra vicoli e piazzette, raggiungendo la tonnara e sbirciare tra gli yacht ancorati al porticciolo alla ricerca dei Vip (un nome tra gli abituè dell'isola: Giorgio Armani). Più appartate e intime ma ugualmente spettacolari sono anche le vicine Marettimo e Levanzo, dove dimenticare lo stress quotidiano abbandonandosi ai ritmi e alle bellezze della natura. 7 / Erice, agglomerato medievale aggrappato a uno sperone roccioso 8 / La tonnara di Scopello, riconvertita in suggestiva location per eventi 9 / Favignana incanta con le incredibili cromie delle sue acque

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La seduzione è a portata di mano L’ospitalità firmata da Costa degli Ulivi: alberghi di fascino senza perdere di vista neppure le esigenze più concrete dei planner, prima tra tutte la raggiungibilità delle location A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Sopra il Grand Hotel Piazza Borsa, nel cuore di Palermo. Sotto lo Splendid Hotel La Torre a Mondello e, in basso, l’Hotel Torre Normanna, sulla costa palermitana

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e infinite declinazioni di fascino che rendono unica la Sicilia trovano una Lfedele traduzione nell’ospitalità alberghiera proposta da Costa degli Ulivi, che con le sue strutture dedica alla meeting industry l’interpretazione più autentica di quelli che sono i vantaggi di scegliere la bella isola per un evento o un incentive. E se professionalità, eleganza degli ambienti e buona tavola fanno degli alberghi di Costa degli Ulivi indiscutibili atout per il successo di un incontro di lavoro, è la loro posizione strategica a costituirne tratto distintivo e comune, per un vero valore aggiunto di efficienza. Per eventi nel cuore di Palermo, il Grand Hotel Piazza Borsa si trova – in un edificio straordinario che nel nucleo centrale ospita l’ex-convento e la grande Chiesa dei Padri della Mercede e propone otto sale congressi – a walking distance dai luoghi più strategici della città, come il Palazzo dei Normanni, che è anche sede dell’Assemblea regionale siciliana, a circa ottocento metri, e Piazza Pretoria, sede del Municipio, raggiungibile in meno di cinque minuti a piedi. Per ritrovarsi in un luogo lontano dalla

frenesia senza rinunciare alle atmosfere più autenticamente palermitane si può optare per l’allure urbana fronte mare dello Splendid Hotel La Torre, a Mondello, facile da raggiungere dal centro in pochi minuti, anche con un autobus, semplicemente al di là dei grandi viali del Parco della Favorita. L’hotel può ospitare eventi di tutte le tipologie in settecento metri quadrati di spazi congressuali. Su scala provinciale e interregionale l’Hotel Torre Normanna, situato all’interno del complesso Torre Normanna, permette ai delegati di approfittare di una location dalle caratteristiche perfette, prima tra tutte la raggiungibilità dalle città siciliane, grazie all’ubicazione a 16 chilometri dall’autostrada in direzione Messina per chi giunge da Palermo, che consente tra l’altro un piacevole percorso lungo la costa tirrenica. Una location a grado zero di stress dunque, anche perché al suo interno tutte le facility sono a portata di Mice: l’albergo, con le sue 143 camere; l’efficiente centro congressi che può ospitare fino a novecento persone, il Villaggio e la possibilità di praticare tanti tipi di sport. COSTA DEGLI ULIVI Via dei Cartari, 18 90133 Palermo Tel. 091 320075 Fax 091 6116700 www.costadegliulivihotels.it


Costa degli

Ulivi Hotels Perle di Sicilia, eventi indimenticabili

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Grand Hotel

Piazza Borsa In centro a Palermo, percorso benessere, 3 sale riunioni da 40 a 220 persone

www.piazzaborsa.it

Splendid Hotel

La Torre www.latorrehotel.it

A Palermo, Lido di Mondello, direttamente sul mare, 14 sale riunioni da 10 a 350 persone

Hotel Torre

Normanna e dei Congressi Ad Altavilla Milicia (PA) Club Hotel, negozi, ascensori per il mare, 15 sale riunioni da 10 a 700 persone

www.torrenormanna.it

Eolian Hotel A Vulcano, Isole Eolie, 3 sale riunioni da 10 a 100 persone

www.eolianhotel.it

www.costadegliulivihotels.it - Numero verde 800236118


Sicilia 12 SX Ai Cavalieri

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Al centro del glamour L’Hotel Ai Cavalieri, nel cuore di Palermo, ospita meeting ed eventi in spazi moderni e raffinati, a due passi dai luoghi di maggiore interesse della città A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Palermo più dinamica fa tappa all’Ai Cavalieri, un albergo efficienLte eaHotel prestigioso che del capoluogo siciliano riflette l’essenza più profonda di città legata indissolubilmente alla sua storia e il suo aspetto più moderno di centro d’affari e di tendenza. Affiliato al gruppo Best Western, l’Hotel ai Cavalieri è la perfetta sintesi di tutto ciò con il suo dinamismo e la passione di uno staff giovane e motivato a cui si abbina l’imponenza del suo edificio, un immobile ristrutturato di pregio risalente ai primi anni del Novecento nel cuore di Palermo, a walking distance da tutti i monumenti e i centri nevralgici della città. Così, lussuoso e discreto, l’albergo apre le sue porte agli eventi per ospitarli nei suoi spazi congressuali, di recente arricchiti con una nuova sala da ottanta posti, la Gold, di nuovissima realizzazione. Questa area stupisce per gli arredi di design unici nel loro genere, e va ad aggiungersi alle altre meeting room: la sala Principe con i suoi 130 posti a platea (anch’essa completamente rinnovata), l’esclusiva sala Ai Cavalieri da 35 posti, la più piccola sala Harem da 15 posti e l’executive lounge per riunioni dirigenziali riservate a un massimo di dieci partecipanti. Tutti gli spazi sono polifunzionali e dotati di tecnologia

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all’avanguardia che rende possibile l’organizzazione di qualsiasi tipo di evento. Ma anche altri spazi in hotel si prestano a ospitare momenti conviviali, come l’elegante Giardino d’inverno che con la sua atmosfera discreta è l’ideale per ospitare aperitivi e cocktail al massimo della raffinatezza oppure organizzare light lunch, coffee break, banchetti e cene di gala serviti fino a 130 persone. E se naturalmente in Sicilia non possono mancare le gustosissime specialità regionali, le proposte gastronomiche dell’hotel spaziano – per i palati più curiosi – anche alla nouvelle cuisine. Tra le new entry dell’hotel anche il Graal Club, che propone un’eccellente selezione di vini italiani ed esteri, mentre la giornata Ai Cavalieri incomincia con un buffet della prima colazione con i migliori prodotti biologici e il giusto tocco d’eleganza per partire nel modo giusto fin dal mattino. Tutto l’albergo è curato fin nei minimi dettagli, e non sono da meno le 39 confortevoli camere e suite: tutte le stanze godono della splendida vista sul Teatro Massimo e sul Teatro Politeama. Inoltre, grazie alla Love promise for Business, si possono scegliere le camere business dotate di tutti i servizi, per lavorare comodamente in hotel praticamente come in ufficio. AI CAVALIERI HOTEL Via S. Oliva, 8 90141 Palermo Tel. 091 583282 Fax 091 6126589 info@aicavalierihotel.it www.aicavalierihotel.it


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Sicilia 14 SX San Paolo Palace

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Palermo con vista Il San Paolo Palace accoglie eventi dai grandi numeri ai quali dedica tutto il meglio di Palermo. Dal panorama alla gastronomia, tutto è curato nel minimo dettaglio A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

grandi congressi si danno appuntamento a Palermo al San Paolo Palace IHotel, una struttura che sa farsi apprezzare dalla meeting industry prima di tutto per il suo centro congressi, vero fiore all’occhiello dell’hotel e simbolo della sua vocazione congressuale. I numeri sono decisamente notevoli: nel centro congressi si possono infatti ospitare eventi fino a 1.800 persone in spazi perfettamente adattabili a qualsiasi esigenza, tanto che le sale vanno da una capienza di dieci posti ai novecento della plenaria. Moduli flessibili che permettono di pensare anche a più incontri in contemporanea e di ospitare anche esposizioni, grazie ai due foyer che sono utilizzabili per le esposizioni insieme a una galleria poster con 64 pannelli. E quando gli incontri di lavoro si spostano a tavola i delegati prendono posto nei due ristoranti del San Paolo Palace: uno al piano terra, in zona lounge-bar, perfetto per ospitare fino a 550 commensali e l’altro al quattordicesimo piano, dove trovano posto 250 ospiti. Protagonista indiscussa è la cucina proposta, che in occasione di cene di gala, manifestazioni di tipo gastronomico e banchetti – spesso ospitati nei due ristoranti – sfoggia pietanze sempre molto apprezzate, così come la vista che si gode in particolare dal quattordicesimo piano. Qui sarà possibile gustare un’ottima cena abbracciando con lo sguardo l’intero Golfo di Palermo e il Monte Pellegrino. Al quattordicesimo piano si trova anche la piscina panoramica, perfetta per continuare a lavorare senza rinunciare a un po’

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di relax grazie alla connessione wi-fi e soprattutto ideale per trasformare un cocktail in qualcosa di davvero esclusivo, grazie alla scenografia naturale davvero impareggiabile. UN HOTEL A DISPOSIZIONE I planner e gli organizzatori possono contare, al San Paolo Palace Hotel, su tutti quei piccoli e grandi dettagli che determinano il successo di ogni evento. Questo perchè tutto l’albergo è pensato per le esigenze della meeting industry. A partire dal centro congressi e dalle più moderne attrezzature e tecnologie, ma non solo. Tratti distintivi dell’hotel sono infatti anche la professionalità e versatilità, lo staff, preparato e sempre a disposizione per qualsiasi esigenza. E inoltre, tutti quegli spazi che la fantasia può trasformare in set scenografici per gli eventi più creativi, come la già citata piscina panoramica e le altre aree all’aperto che grazie al clima mite della Sicilia possono essere utilizzati per molti mesi l’anno. E dunque perché non approfittare delle ampie terrazze immerse nel verde, dove concedersi una pausa in totale relax, oppure organizzare cocktail al tramonto o ancora gustare le prelibatezze della pasticceria siciliana di produzione propria in qualsiasi momento della giornata? E per quanto riguarda l’accomodation, sono ben 284 le camere a disposizione , delle quali dieci suite, tutte estremamente eleganti, funzionali e accessoriate con ogni comfort. HOTEL SAN PAOLO PALACE Via Messina Marine, 91 90123 Palermo Tel. 091 6211112 Fax 091 6215300 booking@sanpaolopalace.it www.sanpaolopalace.it


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Sicilia 16 SX Domina Coral Bay

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La Sicilia al top Domina Coral Bay Sicilia – Zagarella apre la stagione riconfermandosi ai vertici dell’offerta ricettiva isolana con la sua personalità ispirata agli anni della Dolce Vita A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

prestigioso Domina Coral Bay Sicilia – tra le più innovative e funzioInalilZagarella, strutture alberghiere, situato lungo la costa palermitana, ha riaperto i battenti i primi giorni del mese di aprile, dopo la pausa invernale. Grande fiducia per una stagione ancora una volta in crescita, come d’altronde è stato il 2013 rispetto all’anno precedente. Il target, anche a fronte di diverse iniziative sia commerciali sia di prodotto, è sempre più internazionale, ma l’apertura verso i partner nazionali rimane un obiettivo primario: a questi viene riconosciuto il valore dell’intermediazione all’interno di un qualcosa di molto complesso quale è la filiera Mice. In termini di prodotto, invece, sono stati implementati nuovi servizi nelle tipologie al top della struttura, quali i villini e le junior suite. Si va da dotazioni F&B già incluse nella tariffa della camera, sino a sessioni massaggi personalizzate. L’hotel rinasce nel 2010 dopo una profonda opera di ristrutturazione che ha ridato vita a una delle soluzioni alberghiere e congressuali più importanti di tutto il Sud Italia. “La dolce vita” è stata il filo conduttore della rivisitazione progettuale del complesso, con nuovi ariosi spazi per la ristorazione e gli eventi, le grandi piscine affacciate sul mare e un corpo centrale dai coloratissimi toni. È stata così compiuta una formidabile ricerca sul design di quegli anni: dai mobili ai complementi d’arredo per finire con gli stessi colori. Dettagli che combinano perfettamente spirito vintage e tecnologia modernissima.

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L’hotel si posiziona al top dell’offerta ricettiva isolana: con la sua spiccata personalità oggi conta 340 camere nel corpo centrale e in aggiunta i 38 villini che digradano giù sino alla caratteristica grande terrazza, la piscina e poi, ancora, il mare con i suoi accessi esclusivi. Il Domina Coral Bay Sicilia-Zagarella, inoltre, vanta una lunghissima tradizione nel panorama degli eventi: negli ultimi anni, proprio dopo la riapertura sotto il brand Domina, il centro congressi, gli spazi ristorativi e le grandi superfici affacciate sul mare sono stati i co-protagonisti dei successi di numerose aziende e importanti manifestazioni corporate, associative e congressuali. Sottolinea Andrea Luca, direttore commerciale: «Proprio grazie al know-how congressuale e Mice oramai ampiamente consolidato, l’hotel si è già aggiudicato importanti eventi di rango internazionale». Ricordiamo inoltre come il Domina Coral Bay Sicilia – Zagarella sia parte del Sicilia Convention Bureau. Il complesso si estende su una superficie di oltre 28mila metri quadrati e si affaccia nel contesto unico del golfo di Porticello, a circa 15 chilometri da Palermo. Il centro congressi è tra i più grandi e moderni di tutta la Sicilia: due sono le sale da seicento metri quadrati e le superfici inoltre sono modulabili in spazi più raccolti. Tre piscine e tre ristoranti completano la gamma dei servizi offerti, insieme al centro fitness e al centro diving. DOMINA CORAL BAY SICILIA ZAGARELLA Via Nazionale, 77 90017 Santa Flavia (Pa) Tel. 091 903077 Fax: 091 901422 info@dominacoralbay.it www.dominacoralbaysicilia.com



Sicilia 18 SX Edrisi Viaggi

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Carattere siciliano, forza femminile La Dmc palermitana Edrisi Viaggi si propone come partner creativo per incentive dominati dai quattro elementi che conferiscono a ogni occasione un’allure speciale A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

arattere siciliano e forza al femminile le predominati che la Dmc Edrisi C Viaggi mette in campo con lo scopo di rendere indimenticabile per la propria clientela l’esperienza di un viaggio incentive. Dopo aver festeggiato nel 2013 dieci anni di successi, Edrisi Viaggi & Incentive si proietta oggi nel prossimo decennio con maggiore energia, anche grazie all’eccellenza creativa di un collau-

dato gruppo di lavoro, che ha fatto dell’ascolto il piano di valorizzazione delle ambizioni di chi richiede una consulenza organizzativa di successo. Gli incentive che la destination management company propone sono occasione di confronto e di crescita, ma anche eventi di grande rilancio d’immagine perché sono sempre realizzati con la complicità di uno scenario naturale tra i più belli al mondo: il paesaggio italiano. Gli incentive con il marchio Edrisi Viaggi sono, a seconda dell’area regionale di svolgimento, dominati dai quattro elementi naturali: la freschezza dell’acqua, la leggerezza dell’aria, la concretezza della terra e la spiritualità del fuoco e pertanto ogni proposta di Edrisi Viaggi, per consolidata definizione – oltre a essere personalizzata – è altamente creativa, frizzante, di charme e con quel pizzico di voluta informalità al di fuori da ogni routine. Il linguaggio parlato in Edrisi Viaggi è femminile, siciliano, ma anche molto concreto, in quanto sintetizza i desideri con i grandi numeri e i grandi obiettivi. Perché come dicono in Edrisi: «Le nostre idee, essendo vere e sentite, non si limitano al semplice sviluppo di un evento, ma sono ingegno creativo che cammina per moltiplicare l’immagine, la solarità e la forza incontrovertibile del nostro cliente». EDRISI VIAGGI Via Sampolo, 48 90143 Palermo Tel. 091 348925 Fax: 0917307918 info@edrisiviaggi.com www.edrisiviaggi.com

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Sicilia 20 SX Ghs

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Palermo per tre Ghs offre al Mice un’offerta articolata in tre strutture diverse e complementari, accomunate dall’eleganza e dalla cura dei dettagli e dall’efficienza dei loro spazi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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1 / L’Hotel Garibaldi, in pieno centro 2 / L’Hotel Vecchio Borgo, ai margini dello storico mercato omonimo 3 / L’Astoria Palace Hotel, situato tra il porto e il polo fieristico

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unto di riferimento per gli organizzatori di eventi a Palermo è Ghs, uno P dei gruppi alberghieri in città più importanti in termini di offerta, con circa quattrocento camere distribuite in un mirabile tris d’assi di strutture ideali per la clientela congressuale: l’Hotel Vecchio Borgo, l’Astoria Palace Hotel e l’Hotel Garibaldi. L’ultimo arrivato in famiglia è l’Hotel Vecchio Borgo, un quattro stelle boutique, che rappresenta una nuova sfida per il gruppo alberghiero che ha voluto credere nel futuro fronteggiando la contingenza economica mondiale addirittura con un’espansione. Il tempo ha dato ragione alla sua strategia, che ha puntato tutto anche sul fattore umano, il servizio tailor made, la formazione continua e la volontà di offrire alla propria clientela business il meglio in termini di modernità e infrastrutture. I suoi tre alberghi sono collocati nei punti strategici della città: l’Hotel Garibaldi si trova in piazza Politeama, in pieno centro; è strategicamente posizionato anche L’Astoria Palace Hotel, ubicato tra il porto e il quartiere fieristico. L’Hotel Vecchio Borgo, infine, si trova nei pressi dell’Hotel Garibaldi, ai margini di uno dei quattro mercati storici di Palermo, Borgo Vecchio, appunto, che va fino al mare. DETTAGLI D’ELEGANZA Partiamo proprio dall’Hotel Vecchio Borgo, splendido esempio di architettura razionalista, cui fa eco la sobria eleganza degli elementi d’arredo all’interno. Ogni dettaglio è improntato al mas3

simo comfort, soprattutto nelle 32 camere elegantemente arredate. Ai fasti antichi si accosta la più moderna tecnologia che ha consentito la realizzazione di un’ampia sala-colazioni con vista sull’antico mercato. Una struttura, l’Hotel Vecchio Borgo, da vivere come un’appendice degli altri due alberghi del gruppo Ghs, a iniziare dall’Astoria Palace Hotel, il cui fiore all’occhiello è dato da un centro congressi articolato in otto sale modulari in grado di accogliere complessivamente 1.200 persone. GLI EVENTI A TAVOLA Il momento di andare a tavola è uno dei più importanti per il successo di un evento. L’Astoria Palace Hotel vanta due ristoranti incentrati sulle specialità enogastronomiche regionali. Nel contesto dell’accomodation vi sono 326 camere. L’Hotel Garibaldi, infine, propone nel cuore di Palermo un ampio parcheggio interno e dispone di moderne sale per meeting concepite per ospitare sino a duecento persone di cui ottantacinque nella principale. La struttura è tecnologicamente avanzata, con wi-fi negli spazi comuni, impianti multimediali di ultima generazione e con aree espositive posizionate allo stesso piano delle sale. Qualunque delle strutture Ghs si scelga, fuori c’è tutto lo splendore di Palermo ad attendere il visitatore, con i suoi dedali di viette pittoresche, le cupole arabeggianti e le facciate barocche. GHS HOTELS Via Montepellegrino, 62 90123 Palermo Tel. 091 6281111 Fax 091 6372178 storia@ghshotels.it www.ghshotels.it



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L’EST, LA TERRA DEI SUPERLATIVI

Irresistibile È davvero una commistione unica quella che caratterizza l’est della Sicilia, dove natura e architettura si intrecciano dando luogo a scenari intriganti, perfetti per la meeting industry alla ricerca di emozioni indelebili ecidere di organizzare un evento nella parte orientale della Sicilia D pone davanti a un serio dilemma: quale aspetto privilegiare? Scegliere le località mondane ed esclusive della costa o le affascinanti città barocche patrimonio Unesco? La natura esuberante dell’entroterra – capitanata dallo sbuffante Etna – o i raccolti borghi da presepe? La città cosmopolita o i misteriosi siti archeologici? Qualsiasi sia la scelta, i planner hanno la sicurezza di un “contorno” che da solo vale un evento e che spazia da un’eredità gastronomica irresistibile alla mitezza contagiosa del clima, dall’incuriosita cortesia della gente alla fitta schiera di feste e tradizioni folkloristiche che scandiscono il calendario siciliano. 1 e 2 / L’Etna, emozionante in ogni stagione, offre al Mice innumerevoli opportunità di team building 3 / L’Isola Bella, a Taormina, lambita da un mare smeraldino 4 / Le gole dell’Alcantara, per post congress adrenalinici

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IMPREVEDIBILMENTE ETNA Nonostante la natura della Sicilia orientale regali sorprese a ogni angolo, il maestoso Etna – con i 3.350 metri di altitudine del cratere di nord-est – rimane il protagonista indiscusso di questa parte di Trinacria e si rivela lo scenario perfetto di infiniti team building, strizzando l’occhio soprattutto al Mice desideroso di esperienze adrenaliniche e fuori dal comune. Che si voglia solo esplorarne le pendici, scoprendo i segreti di eruzioni, colate laviche e lapilli insieme a esperti vulcanologi o che lo si voglia approcciare più seriamente, dormendo in un dei campi d’osservazione a metà strada verso la vetta, uno dei maggiori vulcani attivi d’Europa regala sempre e comunque colori e paesaggi straordinari: nella calma dell’aria rarefatta e pura, infatti, la vista può abbracciare il blu intenso del mare – con le sagome di Vulcano, Lipari e Salina all’orizzonte – spingersi fino alle coste calabre e alla punta di Milazzo e riposarsi poi sul brillio di Taormina e Catania. Per la salita al vulcano, nelle stagioni più miti, non c’è che l’imbarazzo della scelta tra escursioni in quad, 4x4, trekking a piedi o a cavallo, oppure, si può “osare” una passeggiata a tremila metri arrivando a

quota 2.400 con la funivia, percorrendo un tratto in jeep e camminando poi per una quarantina di minuti intorno alla Bocca Nuova, un “nuovo” cratere formatosi durante le ultime eruzioni. Per la meeting industry che sceglie, invece, la stagione più fredda, terribilmente scenografico è il contrasto invernale, quando i versanti del magnifico vulcano si ammantano di neve e si trasformano in piste da sci e la lava continua a scorrere placida con il suo bagliore rossastro, mentre il mare, all’orizzonte, promette temperature più dolci (per gli amanti dell’estremo, si possono organizzare giornate neve-mare, che prevedano prima una sciata sull’Etna e poi un frizzante bagno nello Ionio). O ancora, si può scegliere una delle tante opzioni proposte dall’Etna Surviving Park 2


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per definizione e cimentarsi in avventurosi percorsi di sopravvivenza, che facilitano la coesione di squadra e fanno emergere l’attitudine di ognuno al problem solving. Adrenalina allo stato puro anche nelle vicine e altissime gole dell’Alcantara (dove scorre il fiume omonimo), stretti canyon di roccia basaltica e lavica – alti fino a 25 metri e lunghi fino a sei chilometri – che sembrano plasmati da vento, secoli e intemperie apposta per permettere all’uomo di misurarsi con la propria voglia di avventura: rafting, canyoning, trekking e arrampicate, infatti, sono tra le attività più gettonate, da praticare soprattutto in autunno e primavera – le stagioni “preferite” per gli eventi – e da alternare a più tranquille passeggiate alla scoperta di cascate, laghi e fenditure basaltiche che caratterizzano lo straordinario Parco Naturale Regionale dell’Alcantara. Un altro parco regionale, quello dei Nebrodi, si incontra andando, invece, verso il Tirreno: una vastissima area boschiva di circa 85mila ettari, antico regno dei cerbiatti – nebros in greco –; il parco è oggi popolato da cavalli allo stato brado – che si abbeverano al lago

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del Biviere, uno specchio d’acqua con un ecosistema di immenso valore scientifico –, aquile reali e grifoni e si presta per avvincenti quanto originali itinerari tematici, tutti declinabili in chiave Mice. Volendo alternare natura e archeologia, merita un cenno una scoperta recentissima: pare che l’area alla base dell’Etna –

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EOLIE: GIOELLI TRINACRI Le Eolie stregano. Soprattutto per la loro diversità: sembra impossibile eppure le sette isole hanno caratteristiche talmente differenti tra loro da meritare ognuna (più di) una visita. Lipari, bianca di pomice e nera di ossidiana; Vulcano, con le sue spiagge di sabbia nera; Salina, verde smagliante per le distese di capperi; Filicudi e Alicudi, di un verde ancora diverso, inscurito dalle rocce basaltiche; Stromboli, nera di giorno e rossa di notte per la lava in continua, lenta fuoriuscita; Panarea, ambrata e punteggiata di candidi dammusi. Sette risorse che offrono al Mice un caleidoscopio di attività memorabili e coinvolgenti, dal soggiorno in strutture esclusive alla rivisitazione storica del periodo in cui le isole erano vittime di incursioni piratesche, dalla salita ai vulcani al bagno tra i fanghi sulfurei di una spa naturale, per fare solo un paio di esempi.

5 / È difficile resistere alla bellezza incontaminata delle Isole Eolie, la meta ideale per un’escursione alla fine dei momenti lavorativi 6 / Catania, cosmopolita e pittoresca al contempo

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precisamente nei territori di Bronte, Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Randazzo – sia disseminata da circa una quarantina di piramidi coniche, con gli spigoli arrotondati e a gradoni, spesso dotate di ripide scalinate per raggiungere la sommità, sormontata da pseudoaltari, tutte edificate in pietra lavica e poste quasi a cerchio intorno al vulcano; misteriosa è ancora la loro origine, ascrivibile – ma è solo un’ipotesi! – ai sicani o alla tribù degli shekelesh, abili navigatori che in passato hanno solcato tutto il Mediterraneo spingendosi anche oltre: l’idea in più per un post congress da proporre a chi crede di conoscere già tutto della Sicilia. CATANIA: MICE IN BIANCO E NERO Sontuosa, sbarazzina, pittoresca e chiassosa: in una parola, contagiosa. Grandiosi palazzi bianchi e neri dominano le sue piazze barocche mentre l’Etna, che svetta a poca distanza, aggiunge un’emozio-

ne in più alla già frizzante vita cittadina. Un palcoscenico, Catania, ricco di contrasti armoniosi e capace di innumerevoli scorci architettonici fra i quali emerge un mosaico barocco e in pietra lavica che – dopo il sisma del 1693 – disegna il volto della destinazione, inondato dalla luce solare per circa 2.528 ore al giorno, tra le medie più alte del Belpaese. La via del barocco è innanzitutto via Crociferi, aperta alle due estremità da due scenografici archi, con una serie di chiese sontuose come San Benedetto, San Giuliano e la chiesa di San Francesco Borgia, che oggi ospita mostre d’arte contemporanea. Poco lontano, i musei di tre catanesi illustri: in piazza San Francesco, si incontra la casa natale di Vincenzo Bellini, arricchita da numerosi cimeli del compositore, e il museo dello scultore Emilio Greco, mentre in via Sant’Anna si trova la casa museo di Giovanni Verga, al quale è stata dedicata anche una piazza, abbellita da una statua rappresentante il terribile naufragio dei pescatori descritto ne I Malavoglia. Cuore della città è piazza Duomo, ancora una volta caratterizzata da un contrasto, anzi due: la candida cattedrale barocca di Sant’Agata rivaleggia nell’attirare l’attenzione con la scura e misteriosa Fontana dell’Elefante, in pietra lavica, che pare avere origini pagane; si narra infatti che provenisse da un tempio dedito a culti orientali, anche se sono numerose le leggende che la vogliono ammantata di poteri magici per scongiurare i pericoli dell’Etna. L’area interrata antistante la cattedrale – al cui interno sono custoditi le reliquie e il ricchissimo tesoro della santa patrona della città, condotta in processione il 5 febbraio da una folla in estasi – è stata di recente oggetto di scavi archeologici, portando alla luce i resti di terme romane, che fanno eco ai vicini Odeon e teatro (I secolo d.C.) e che creano un curioso contrasto con l’animato quanto verace mercato del pesce: un’esperienza per il Mice che vuole calarsi nella sicilianità più pura. Riporta invece


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ritrova in un mondo di piccoli borghi marinari dove non è raro vedere i pescatori intenti a districare le reti prima di uscire a pesca, riportando alla mente di molti le vicende narrate da Verga, che le ambientò proprio tra i pittoreschi Aci Trezza e Aci Castello che oggi seducono la meeting industry con aloni di leggenda: proprio di fronte alla riva resa celebre da Verga, sorgono i Faraglioni dei Ciclopi, macigni di basalto nero che la mitologia vuole essere stati lanciati da Polifemo contro la nave di Ulisse in fuga.

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7 / Milazzo, tra le nuove scoperte della meeting industry 8 / Taormina, glamour e bellissima, offre al Mice una location d’eccezione: il teatro grecoromano 9 / Ragusa è tra le città del Barocco protette dall’Unesco; ma è anche uno dei set scelti per girare Il Commissario Montalbano

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al periodo svevo un altro simbolo della città, castello Ursino, edificato da Federico II con possenti torrioni cilindrici. Poco distante, sorge invece uno splendido esemplare del barocco più fastoso, Palazzo Biscari, utilizzabile anche in chiave congressuale. Un post congress in partenza da Catania può avere il sapore dei tempi passati: percorrendo la costa verso nord, ci si 8

TAORMINA: MONDANA E MARINA Dal verismo al vero glamour, il passo, o meglio, la distanza, è breve: proseguendo ancora verso nord si incontra, infatti, Taormina, simbolo indiscusso della mondanità più esclusiva dell’isola, un vero e proprio ritrovo internazionale di Vip e celeb, che amano farsi immortalare nei ristoranti alla moda o ospitati nelle numerose strutture di lusso del territorio; ma, accanto all’anima modaiola, Taormina ne sfodera anche una culturale, non solo grazie ai lasciti storici che ne ingentiliscono il centro storico, ma anche in virtù dello splendido teatro grecoromano, che ospita ogni anno un’importante stagione artistica, oltre a numerosi eventi Mice. Nelle vicinanze le fa eco, in quanto a eleganza e strutture ricettive di lusso, Giardini Naxos, più appartata ma lambita


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dallo stesso mare color cobalto e immersa nella verdissima macchia mediterranea, tra fichi d’india e agavi. Volendo scappare “dalla pazza folla”, nell’immediato entroterra sorgono paesini-presepe incastonati nella roccia lavica, tra i quali spicca il compatto abitato di Linguaglossa, le cui origini risalgono addirittura al 1145, mentre sulla costa merita una visita Giarre, dove la pietra lavica dell’Etna è protagonista indiscussa dell’artigianato e del tessuto urbano, raccolto intorno al grandioso duomo. MESSINA E MILAZZO: FUORI DALLE ROTTE COMUNI È appartata e riservata, Messina ma non per questo non è in grado di regalare emozioni con i suoi mille tesori, a iniziare dall’elegante Duomo sormontato da un orologio astronomico, per continuare con le tracce che parlano di dominazioni spagnole e angioine, fino alle voci popolari – in realtà suffragate da più di un elemento e supportate da diversi professori della locale università – che la vorrebbero città natia nientemeno che di Shakespeare. Il poeta inglese, infatti, si chiamerebbe in realtà Michelangelo Florio Crollalanza e la sua famiglia sarebbe emigrata in Gran Bretagna per motivi religiosi. Il Mice alla ricerca di indizi, potrà assistere alla rappresentazione dell’opera teatrale Tantu traffico ppi nenti, versione messi-

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nese (ambientata a Messina!) della shakespeariana Much Ado about Nothing (Molto rumore per nulla, ndr) che le cronache affermano essere però comparsa molto prima dell’”originale” in inglese. Contraltare tirrenico di Messina è l’effervescente Milazzo, che si protende, con la sua lingua di terra, su un mare turchese, dominato dalla cittadella fortificata, le cui possenti mura proteggono il poderoso castello di Federico II (che accoglie la meeting industry con suggestivi spazi per eventi) e il duomo antico, edificato nel Seicento su progetto di un allievo di Michelangelo. A TUTTO BAROCCO È forse la prima cosa che viene in mente, lo stravagante Barocco, pensando alla Sicilia orientale e infatti gli esempi più strepitosi si trovano proprio nella punta sudorientale dell’isola, in un vero e proprio “triangolo del Barocco” protetto dall’Unesco e formato da Ragusa, Noto e Modica. Ragusa, stretta su uno sperone roccioso, e la “sorella” sottostante Ragusa Ibla, a cui è collegata da una lunghissima scalinata settecentesca, seducono il viaggiatore già in lontananza, accogliendo la vista con campanili, cupole, arabeschi, pinnacoli e facciate decorate che sembrano voler toccare il cielo e che, una volta raggiunto il centro storico, si dispiegano in un dedalo di vicoli e scalinate accesi dai raggi del sole. Ma è la vicina Noto la “capitale” del Barocco, come decretato dal Consiglio d’Europa, un gomitolo color miele, dal quale emergono edifici dalle mirabili scenografie architettoniche, che prospettano su piazze, vie e ripide gradinate: la cattedrale di San Nicolò, con il suo gioco di colonne e pinnacoli, la chiesa di San Domenico, con la curiosa facciata convessa, sulla quale si rincorrono nicchie, statue,

ENOGASTRONOMIA: CIBO DI STRADA O STELLATO? Sono ben dieci i ristoranti che, nel 2014, sono stati premiati con la stella Michelin. Quattro di questi – la Locanda di Don Serafino e il Duomo a Ragusa Ibla, La Madia di Licata (Agrigento) e il Principe di Cerami a Taormina – possono ora fregiarsi delle due stelle. Riconoscimenti a parte, l’enogastronomia siciliana rappresenta un’eccellenza a tutti i livelli, con esempi sublimi e gustosissimi di “cibo di strada” e imperdibili prelibatezze “popolari”: pani ca’ meusa (buonissimo panino ripieno di milza fritta), stigghiole (spiedini di budelle di agnello), panelle (frittelle di farina di ceci), arancini di riso, ‘u mussu (i nervetti) e polipo bollito sono una vera esperienza gastronomica che il Mice non può tralasciare. Esperienza alla quale va assolutamente abbinato un assaggio anche delle numerose golosità dell’isola, tra le quali primeggiano cannoli alla ricotta, cassate e crema di pistacchio, innaffiate dai vini regionali, Nero d’Avola, Marsala e Passito di Pantelleria in primis.

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e l’anfiteatro di epoca romana, il terzo più grande della Penisola dopo il Colosseo e l’Arena di Verona. Ma le meraviglie di Siracusa e Ortigia non si esauriscono certo qui: sono numerosi, infatti, i lasciti normanni, aragonesi, gotico-catalani e barocchi che si incontrano passeggiando per le viette del centro storico, in un turbinio architettonico di raro pregio. Un’ultima tappa è suggerita dall’Unesco: Pantalica, un’immensa necropoli abbandonata nel XII secolo, che stupirà il Mice con i suoi crateri lunari e con l’impressionante susseguirsi di buchi e grotte scavati nelle montagne.

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10 / I preziosissimi mosaici della Villa Romana del Casale, protetti dall’Unesco 11 / Modica seduce il Mice con i suoi lasciti barocchi e... con il suo famoso cioccolato

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motivi floreali e colonne, e lo splendido palazzo Villadorata, in puro stile Barocco, con le sue novanta stanze risalenti ai primi del Settecento. Tuttavia è Modica a custodire una delle chiese più belle di tutta l’isola, quella di San Giorgio, incastonata tra case color pastello un po’ sbiadite dal sole; tappa imperdibile, Modica conquisterà la meeting industry anche con il suo famoso cioccolato, il cui processo produttivo può diventare il tema di golosissimi team building. Non solo Barocco, infine, per un’altra perla siciliana, Siracusa e la sua parte più antica, l’isola di Ortigia, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, quando era una delle più fiorenti città greche del Mediterraneo; di quell’epoca rimangono i gloriosi resti della Neapolis, con il grande teatro scavato nella roccia bianca (che poteva accogliere fino a 16mila persone)

ENTROTERRA DA UNESCO Ancora Barocco e ancora Unesco anche per l’entroterra siciliano, che sfoggia piccoli ninnoli come Palazzolo Acreide e le sue splendide basiliche di San Paolo e San Sebastiano e Scicli, con il suo Palazzo Beneventano, considerato tra i più belli dell’isola. Un altro sito Patrimonio dell’Umanità offre spunti inconsueti alla meeting industry, Piazza Armerina, con la celeberrima Villa Romana del Casale, risalente al III secolo d.C. e caratterizzata da meravigliosi mosaici policromi. Di tutt’altro tenore “archeologico” – si tratta infatti di archeologia industriale – è la vicina zona delle solfatare di Caltanissetta, dove è possibile organizzare tour tra le miniere di zolfo abbandonate e scoprire qualcosa di più su questo mondo sotterraneo al Museo della Zolfara. Atmosfere totalmente diverse, infine, per Caltagirone, la cui sublime arte ceramica – che l’ha resa famosa nel mondo – è compendiata nella coreografica scalinata di Santa Maria del Monte, 142 gradini rivestiti di ceramiche dipinte a mano, una diversa dall’altra.


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Dieci anni di successi li ultimi dieci sono stati anni segnati da profondi cambiamenti e rinnovaG menti per l’intero settore Mice, ma non hanno mutato il core business dell’agenzia etnea Azimut – creating emotions. «A differenza delle Dmc, non ci siamo mai occupati e non ci occupiamo di logistica (hotel, trasporti, ristoranti, e così via), il che ci permette di dedicare il cento per cento delle nostre risorse alla produzione di attività di networking e team building, così come di produzioni spettacolari appositamente progettate per la meeting industry. Un lavoro che, di fatto, ci rende complementari alle Dmc e alle incentive house stesse» afferma Dario Cherubino, socio di Azimut e suo direttore creativo, al quale si accoda Annalisa Costarelli, nuovo membro della compagine societaria. «I nostri prodotti possono costituire il semplice ma delizioso highlight di un evento, ma danno il meglio di sé quando sono collegati tra di loro in maniera strategica, diventando costituenti della narrazione aziendale, una parte essenziale del fil rouge dell’intero evento» specifica Costarelli. Una “politica” che ha premiato, dato che negli anni l’agenzia ha collezionato diverse nomination e premi internazionali, arrivando due volte in finale agli Spotlight Awards di Las Vegas, e vincendo un Site Crystal Award per la produzione del miglior evento motivazionale

Azimut – creating emotions, siciliana experience design company, ha festeggiato i dieci anni di attività, con una festa alla quale hanno partecipato quasi duecento operatori in Europa – insieme alla Dmc Bluestone e all’incentive house Gattinoni – e anche, nel 2012, il prestigioso Site Champion of the Year Award. GUARDARE AVANTI I successi raggiunti non fermano l’agenzia, come spiega Sebastiano Previtera, terzo socio di Azimut: «Dopo dieci anni di esperienza nel settore, principalmente in Sicilia, anche se con brevi capatine in giro per l’Italia e nel Mediterraneo, abbiamo deciso di creare una nuova base in Toscana. Una scelta – conclude – senza dubbio non casuale, dato che sul territorio toscano godiamo già di notevole esperienza, e di un supporto dato da personale locale preparato e di fiducia. Firenze, Lucca, Siena, Pisa, ma anche Roma, sono le prime destinazioni per le quali stiamo già studiando prodotti mirati. Insomma, nel nostro futuro c’è decisamente poco da annoiarci».

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

1 / Una serata dal tema La Dolce Vita 2 / I tre soci spengono le candele sulla torta durante la festa per i dieci anni dell’azienda 3 / Una “bomba” da disinnescare durante un’attività di team building 4 / Un momento di team building che prevedeva la costruzione di go-kart

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AZIMUT - CREATING EMOTIONS Corso Matteotti, 111 – 95014 Giarre (Ct) Tel. 095 2866881 Fax 095 2937060 info@azimutonline.com www.azimutonline.com

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Ospitalità tailor-made Il Mice che sceglie lo Sheraton Catania Hotel & Conference Centre può contare su location e servizi su misura esclusivi, in grado di soddisfare ogni esigenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Un intero hotel a disposizione del Mice, con un centro congressi di 18 sale e una forte personalizzazione degli spazi

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arla della Sicilia più autentica lo Sheraton Catania Hotel & Conference P Centre, la cui vocazione congressuale permette ampie concessioni all’ospitalità leisure che solo un indirizzo dalla comprovata professionalità in ambito Mice si può concedere. Il respiro internazionale dello Sheraton Catania Hotel & Conference Centre – che gli viene conferito dal far parte di una catena del calibro di Starwood – non distrae dalla sua cifra espressamente mediterranea. Una terra che dà ispirazione, quella siciliana, come il mare che abbraccia il panorama: entrambi costituiscono infatti la base dell’interpretazione che l’albergo dà del territorio attraverso l’arte, un “concept” che guida gli ospiti sin

dalla hall in un percorso artistico che reinterpreta la natura grazie all’opera, rigorosamente realizzata in loco, del maestro Agostino Bonalumi. Si trova nell’ingresso ed è accompagnata da un Mark Kostabi, un Baj/Kostabi e dal minuzioso lavoro artistico in pietra lavica che alloggia negli ascensori panoramici immersi nel verde, anch’esso realizzato in hotel, dal maestro Urano Palma. MASSIMA PERSONALIZZAZIONE Un carattere deciso, quello dello Sheraton Catania – che tuttavia mai prevale, ma anzi valorizza – uno dei motivi per cui l’hotel è apprezzato dai planner: la totale personalizzazione degli spazi. L’ampio centro congressi conta ben 18 sale per un’area totale di 1.200 metri quadrati e una capienza massima di novecento persone a completa disposizione delle diverse esigenze di allestimento. Questo grazie alle pareti mobili in dotazione, che sono anche perfettamente insonorizzate e permettono di gestire gli spazi in combinazioni ogni volta adattate alle situazioni richieste. La sala Cassiopea, con ingresso indipendente, è particolarmente adatta a sfilate, esposizioni e presentazioni di prodotto, mentre l’esclusività si fa meeting nelle due suite, la Diplomatic e la Presidential, che possono ospitare incontri d’affari e piccole riunioni al top, fino a 12 partecipanti nella prima e trenta nella seconda. L’intera struttura offre servizi adatti ai clienti con particolari esigenze: camere raggiungibili attraverso ascensori panoramici, ristorante, bar, sale meeting e piscina con scivoli e accessi facilitati, servizi igienici con maniglie e barre di sicurezza, camere con parquet per chi soffre di allergie e organizzate negli arredi e negli spazi per potervi accedere e circolare in tutta libertà.


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UN INTERO HOTEL A DISPOSIZIONE Si può facilmente comprendere come tutta la struttura dello Sheraton Catania si presti alla fantasia dei planner per farsi scenario di eventi perfettamente tailor-made. Con una bellissima vista mare, l’hotel dispone di 162 camere e sette suite, e di tanti luoghi che si prestano al Mice. Il ristorante Il Timo Gourmet diventa per esempio un luogo d’incontro panoramico a tavola, dove assaggiare i piatti della tradizione mediterranea con un tocco d’internazionalità e un’atmosfera raffinata. Dedicato a coloro i quali hanno particolari intolleranze e desiderano pietanze gluten free al cento per cento o per i vegetariani e vegani, su richiesta, un’ampia selezione di proposte stagionali. Al primo piano, al Timo Events, di possono organizzare cene di gala o cocktail party fino a 350 ospiti, mentre per ricevimenti più grandi si può scegliere la ballroom che, al piani terra, accoglie fino a settecento persone. Un soggiorno allo Sheraton Catania si trasforma così in un’esperienza a trecentosessanta gradi anche in occasione di un congresso. Molto può, infatti, venire concesso al relax, grazie al centro benessere dell’hotel, Arantia Rubra, un tempio interamente dedicato alla cura del corpo e della mente dove la protagonista è l’acqua, con la maxi Jacuzzi, la doccia emo-

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zionale, il bagno turco, la sauna e la stanza del ghiaccio; all’interno, un’ampia zona relax con cromoterapia, tisane e frutta, immancabile per completare il percorso di rilassamento nei migliori dei modi. E per chi gli amanti della forma fisica, Sheraton Fitness, con le modernissime macchine Technogym, è il luogo ideale per non rinunciare a un po’ di esercizio fisico. Post congress all’insegna del wellness, dunque, ma anche dello sport: oltre alla piattaforma a mare dell’hotel e al solarium in piscina che molto concedono al riposo, si può praticare tennis nel campo a disposizione oppure spostarsi facilmente grazie al servizio di navetta gratuito per il centro di Catania, a breve distanza. E lo staff dell’albergo è a disposizione per suggerire itinerari suggestivi che includono immancabilmente l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, e la costa siciliana, Taormina, Siracusa e la Riviera dei Ciclopi, dove ancora echeggiano miti e leggende e si trovano Aci Castello e Aci Trezza, che ispirarono grandi opere come I Malavoglia di Giovanni Verga e il film del grande regista Luchino Visconti La terra trema. SHERATON CATANIA HOTEL & CONFERENCE CENTER Via Antonello da Messina, 45 95020 Acicastello (Ct) Tel. 095.71.14.111 Fax 095.27.13.80 www.sheratoncatania.com

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Il Mice che risplende Diamond Naxos Taormina è un vero diamante d’ospitalità in Sicilia, interprete innovativo della più raffinata accoglienza e delle proposte più accattivanti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Gli spazi congressuali del Diamond Naxos Taormina si affacciano su un lussureggiante giardino, dove è possibile allestire rilassanti coffee break e raffinati aperitivi

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arrivata con la bella stagione la grande novità dell’offerta Mice in Sicilia: È Diamond Naxos Taormina, il nuovo indirizzo cinque stelle di Diamond Hotels & Resorts che nel segno dell’esclusività che caratterizza il brand si impone con un concetto di ospitalità tutto nuovo, facendosi interprete privilegiato del più esigente e innovativo lifestyle all’insegna di un nuovo modo di concepire l’accoglienza di standard elevato. A pochi minuti da Taormina, incastonata come un vero diamante tra il meraviglioso mare e le gentili colline di Giardini Naxos, la nuova struttura brilla sulla scena nazionale e internazionale grazie innanzitutto alla premessa innovativa che ha portato alla realizzazione di spazi nati per essere efficienti, belli e per stupire grazie alle dotazioni tecnologiche di ultima generazione che non solo facilitano gli incontri di lavoro più istituzionali, ma permettono agli eventi di dare il massimo in creatività tramite strabilianti impianti luci dai mille effetti e suggestive ambientazioni scenografiche. Tutto questo è possibile nella magnifica ballroom modulabile di oltre quattrocento metri quadrati, a cui si affiancano tre sale riunioni più piccole per una capacità che raggiunge i 430 posti complessivi. Tutto l’hotel è stato realizzato con avanzate tecniche ecosostenibili che permettono di utilizzare fonti energetiche rinnovabili, e di irrigare il giardino mediterraneo attraverso un sistema di rac-

colta della pioggia. Ma l’innovazione riguarda anche gli altri spazi dedicati ai congressisti e ai gruppi aziendali come il business centre, l’innovativa area green conference e la possibilità di allestire cocktail non solo nella sala ricevimenti, ma anche in ambienti non convenzionali come l’area glamour a bordo piscina o il bellissimo parco che circonda la struttura. L’offerta ricettiva vanta una capacità di 113 camere e suite e le spaziose e lussuose royal e presidential suite. Sono tanti i luoghi in hotel dove approfittare del massimo del comfort e del relax immersi in atmosfere eleganti e raffinate, come l’esclusivo lobby bar. Ampio spazio è dedicato al benessere, per esempio con le due piscine esterne con pool bar dedicati e soprattutto nei mille metri quadrati di spa che propone docce sensoriali, sala yoga, tisaneria e vasca jacuzzi e i più efficaci trattamenti estetici e di remise en forme. E ampissimo spazio è anche quello dedicato allo sport, con un moderno impianto sportivo polifunzionale e soprattutto un golf putting green a nove buche. E poi, la tavola, uno delle espressioni più esplosive dell’accoglienza siciliana che al Diamond Naxos Taormina ha i sapori della cucina mediterranea rielaborati dall’estro dello chef. Tutti da accompagnare a una pregiatissima cantina di vini siciliani ed etichette internazionali. DIAMOND NAXOS TAORMINA Via dei Sei Mulini Contrada Sirina 98035 - Giardini Naxos (Me) Tel. 0942 52064 Fax 0942 550492 events@hotelsdiamond.it www.hotelsdiamond.it



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Il giardino degli eventi Un’oasi dalle atmosfere oniriche, Radicepura, sempre più Mice-oriented con la nuovissima Serra dei Congressi, immersa tra migliaia di sorprendenti specie botaniche A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

un’eccellenza siciliana, un “sogno di famiglia” che ha preso le forme di È un’oasi magica e verdissima. Radicepura, nel catanese, è nata dalla passione del suo fondatore, Venerando Faro, che insieme ai suoi figli ha saputo trasformare una visione in una realtà sempre più apprezzata anche dalla meeting industry. Questo soprattutto perché il parco botanico ospita – oltre le circa tremila specie di piante suddivise in ben settemila varietà – strutture storiche ricche di fascino che si prestano come luoghi ideali all’organizzazione di un evento in un contesto del tutto originale. In particolare, l’ultima nata, la Serra dei Congressi, specificatamente pensata per ospitare eventi, ricrea in un innovativo edificio in vetro l’ambiente di una vera serra, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico che ospita al suo interno piante rarissime.

Radicepura offre al Mice un parco botanico con tremila specie di piante e strutture per eventi ricche di fascino e capaci di offrire alla meeting industry un contesto del tutto originale

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IMPATTO ZERO, SUCCESSO MASSIMO Radicepura è già stato scelto da grandi realtà aziendali per le loro convention, come Tupperware, Buyer, Fineco e Activision Blizzard e ha inoltre già ospitato importanti convegni internazionali, tra cui di recente anche la tavola rotonda dal titolo “4G model garden: which garden

for the future? Quattro tipologie di giardino per le tendenze future”, un appuntamento che ha riscosso notevole successo coinvolgendo nello splendido scenario della nuova struttura del gruppo Faro oltre duecento persone. E luogo non poteva essere più adatto per parlare di sostenibilità di una location a impatto zero come Radicepura, anche perché, dopo la realizzazione del centro congressi, comincia a prendere forma il grande parco botanico di cinque ettari con tremila specie di piante: «Radicepura sarà una collezione di piante soprattutto mediterranee, ma anche di altri continenti – ha sottolineato Mario Faro, responsabile marketing del gruppo – frutto del nostro lavoro e della donazione della collezione privata di mio padre Venerando. Sarà un laboratorio all’aperto in cui sperimentare le nuove specie, non a caso da poco anche noi abbiamo brevettato una specie, ibrido fra due Eugenia chiamata “Etna fire” in omaggio al vulcano che è la nostra grande ricchezza. Radicepura sarà un campo di piante madri severamente controllato, che consentirà di avere un buon materiale di propagazione e quindi un prodotto florovivaistico di qualità». RADICEPURA Strada 17, 19 95014 San Leonardello, Giarre (Ct) Tel. 095 964154 Fax 095 7781442 info@radicepura.com www.radicepura.com


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Il meeting sul Golfo Lontano dal caos e affacciato su un’incantevole baia, il Grand Hotel Baia Verde si conferma un indirizzo dalla massima efficienza per soggiorni di lavoro ed eventi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

particolarmente apprezzato dalla meeting industry e da chi viaggia È per lavoro il Grand Hotel Baia Verde, una struttura che a due passi da Catania fa di un ambiente intimo e confortevole la giusta premessa per eventi che possono contare su un centro congressi di 11 sale in grado di ospitare da dieci a trecento persone. Camere, arredi, interni ed esterni sono stati completamente rinnovati di recente. In particolare le stanze, 147 in tutto comprese le suite, sono quasi tutte con vista mare e dotate di tutti i comfort per soggiorni di lavoro. Si può scegliere tra la tipologia classic – dallo stile tradizionale – superior – che comprende camere più ampie, pensate in particolare per chi viaggia per lavoro – deluxe – con arredi particolari e ricercati – family, business suite, junior suite e suite. L’hotel, inserito in un meraviglioso contesto di rocce laviche su una baia naturale di fronte al mare e lontano dal caos cittadino, è comunque facile da raggiungere dall’aeroporto internazionale di Catania, confermandosi la location ideale per chi, dovendo viaggiare per lavoro, non vuole rinunciare ad atmosfere accoglienti e rilassate. Il contesto è l’ideale anche per approfittare dell’ottima cucina proposta, per lo più con piatti a base di pesce, e di

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quei luoghi che rendono qualsiasi impegno più piacevole, come la soleggiata terrazza, il panoramico roof garden e l’esclusivo centro benessere. In particolare per soggiorni di lavoro, il Grand Hotel Baia Verde prevede soluzioni congeniali grazie alla possibilità di stipulare convenzioni e avere accesso a tariffe riservate valide per tutto l’anno. Nelle offerte espressamente dedicate alla clientela business sono compresi il wi-fi gratuito in camera e nelle aree comuni, il parcheggio interno gratuito, la pay Tv gratuita, l’utilizzo gratuito del solarium e della piscina esterna con ombrellone, telo e sdraio e particolari tariffe sui servizi offerti dal centro benessere, come il circuito talassoterapico e i trattamenti. Pacchetti agevolati che si sommano naturalmente – anche come idea di post congress – alla possibilità di esplorare le profondità marine grazie alla scuola di immersioni con istruttori esperti e qualificati, che organizza immersioni guidate e corsi di vari livelli con rilascio di brevetto. E per chi preferisce, invece, le attività indoor, c’è una palestra con sala cardio-fitness techno gym e personal trainer su richiesta. GRAND HOTEL BAIA VERDE CONGRESS & WELLNESS CENTRE Via A. Musco 8/10 95021 Acicastello – Cannizzaro (Ct) Tel. 095 491522 Fax: 095 494464 baiaverde@baiaverde.it www.baiaverde.it


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Milazzo, perla degli eventi Si affaccia sul Tirreno questa destinazione siciliana che ha già conquistato il Mice con il suo clima mite e le tante attività incentive al mare. In contesti naturali unici A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

lle origini il popolo greco chiamava Mylae la lingua di terra che, bagnata A dal mare su due fronti, si trova tra il golfo di Milazzo a Est e quello di Patti a Ovest, in un luogo strategico della Sicilia poco distante da Palermo. E lì, Milazzo è oggi un forziere prezioso di storia che si propone alla meeting industry come destinazione unica grazie alle sue preziose caratteristiche. Tra queste, quella di consentire – nell’arco della stessa gior-

nata – di trascorrere in mattina piacevoli momenti visitando per esempio il maestoso castello arabo-normanno, il duomo antico e la città fortificata, e di rilassarsi nel pomeriggio con escursioni a bordo di imbarcazioni che solcano il Tirreno, ammirando dal mare cristallino le icone naturalistiche della città, come il promontorio di Capo Milazzo, Le Piscine di Venere e la Baia di S. Antonio, con la possibilità di prolungare l’escursione con una magnifica minicrociera alle vicinissime Isole Eolie. La spiaggia di Milazzo conferisce un fascino particolare a tutta la costa, spiaggia pulita che si lascia bagnare da un limpido mare turchese, dove è possibile godersi, comodamente dal bagnasciuga, lo splendido scenario delle sette Isole Eolie e tutta la costa fino a Tindari. E la destinazione – che fa del promontorio e dell’accoglienza le sue ricchezze e i suoi punti di forza per i meeting planner e i Pco – conferisce agli eventi l’originalità di contesti difficilmente riproducibili altrove, che possono diventare un plus alle numerose opportunità a disposizione per organizzare eventi di successo; eventi che iniziano atterrando in uno dei due vicini aeroporti – quello di Catania o quello di Palermo –, che sono raggiungibili dalle città italiane ed estere sia con voli di compagnie di bandiera sia con voli operati da vettori low cost.

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UNA LUNGA STAGIONE Tra i vantaggi di scegliere Milazzo come destinazione per i propri eventi, c’è naturalmente il clima fantasticamente mite (mediamente tra i più miti d’Italia) che abbina le temperature e le atmosfere mediterranee a evidenti caratteristiche subtropicali e regala così la possibilità di estendere la bella stagione dal mese di aprile a quello di ottobre. Si tratta di un periodo ideale per approfittare al meglio

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di Milazzo e dei suoi dintorni per organizzare team building all’aria aperta nelle immense zone verdi di Capo Milazzo o usare la cittadina come base di trekking sulle pendici dell’Etna, il vicinissimo e celeberrimo vulcano, il più alto d’ Europa a essere ancora attivo, o regalarsi emozionanti avventure sulle pendici del vulcano Stromboli, suggestivo scenario ideale per attività incentive mozzafiato. Ma Milazzo si conferma vincente per qualsiasi tipologia di evento, dai congressi ai convegni, dai roadshow ai lanci di prodotto e alle manifestazioni culturali. La destinazione negli ultimi anni è sempre più riconosciuta sia per l’ originalità progettuale sia per la capacità di creare attrattive di tendenza. MICE FRA STORIA, LUSSO E CULTURA Milazzo, tradizionalmente vissuta come area marina e apprezzata meta leisure, negli ultimi anni è anche meta scelta dai

meeting planner e dai grandi brand per l’organizzazione di incontri e congressi di spessore. Questo è stato possibile anche grazie alla nascita, nel 2012, della nuova struttura alberghiera, Eolian Milazzo Hotel, quattro stelle che, grazie alle sue 46 camere e soprattutto alle due sale meeting interne fino a duecento posti, è riuscita ad ampliare e soddisfare le richiesta del Mice più esigente su tutto il territorio. Per meeting fino a quattrocento persone l’Eolian Milazzo Hotel si avvale anche delle comode e suggestive sale all’interno del maestoso castello di Milazzo, dove è possibile organizzare eventi di altissimo livello, immersi in uno scenario mozzafiato, confermando, evento dopo evento, professionalità nella gestione e nell’intera organizzazione congressuale Il castello di Milazzo, conosciuto anche come Castello di Federico Secondo di Svevia è fra i più imponenti manieri d’Europa, è un bene nazionale riconosciuto anche dall’Unione Europea ed è senza dubbio anche il monumento più importante della città. Suggestivo e dominante, si estende per ben sette ettari e si conferma una location di sicura suggestione,ideale per grandi eventi congressuali e fieristici, ai quale è in grado di offrire un originale mix fra arte e cultura in un’eccellenza storica e artistica capace di regalare un’esperienza straordinaria a tutto il mondo congressuale (oltre che leisure).

Destinazione Mice con numerosi plus, Milazzo vanta anche un’hotellerie di prim’ordine, capitanata dal raffinato Eolian Milazzo Hotel

EOLIAN MILAZZO HOTEL Via Salita Cappuccini, 21/23 98057 Milazzo (Me) Tel. 090 9221992 – Fax 090 9240049 Info@eolianmilazzohotel.it www.eolianmilazzohotel.it

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Al centro del successo Il nuovo Centro Fieristico Congressuale Etnafiere si propone come realtà moderna e flessibile per l’organizzazione di qualsiasi tipologia di evento A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

n caso straordinario: la storia di un parco commerciale si intreccia con U lo sviluppo del settore congressuale nel territorio che lo ospita. La storia di Etnapolis ha inizio alla fine degli Anni 90 quando il noto gruppo Abate, una delle più importanti realtà imprenditoriali del Sud Italia, individua nell’architetto Massimiliano Fuksas l’interprete ideale per la creazione di un insediamento commerciale come mai visto prima. Il centro si sviluppa su una superficie lineare di oltre un chilometro e si divide in tre grandi aree: la galleria centrale con 130 negozi, la zona loisir ribattezzata "la Città del Gusto" e il nuovo Centro Fieristico Congressuale Etnafiere.

Sopra, Barbara Mirabella, direttore generale di Etnafiere. Sotto, alcuni degli spazi che il polo fieristico e congressuale mette a disposizione della meeting industry

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RINNOVATO, TECNOLOGICO, ACCOGLIENTE Etnafiere si ispira a criteri di flessibilità, benessere, fruibilità ed estetica, perfettamente coniugati all’efficienza della tecnologia impiegata, all’apparato logistico e alle dimensioni. Il complesso fieristico nasce con la mission di rendere possibile l’organizzazione di grandi eventi e congressi in Sicilia perché si trova in una posizione ideale per un bacino di utenza vastissimo. Aeroporto, autostrade, grande viabilità: tutte le strade portano a Etnafiere, che vanta seimila posti auto. La struttura, che si sviluppa su una superficie complessiva coperta di settemila metri quadrati (quattromila in area libera

e tremila in area pre-allestita) e su duemila metri quadrati di superficie esterna, è diventata nel giro di un paio d’anni una destinazione piena di risorse che oggi registra un alto indice di gradimento non solo dagli operatori congressuali ma anche da tutte le categorie di operatori del vasto mondo dei grandi eventi. A UN PASSO DA TUTTO Molti sono gli itinerari culturali e i luoghi di interesse storico artistico da scoprire nei dintorni. Catania, che offre paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito, è anche la città dei ristoranti degli chef premiati e di celebri sommelier. A trenta minuti si trovano l’Etna, il più maestoso vulcano attivo d’Europa patrimonio dell’Unesco, la Riviera dei Ciclopi, Siracusa e Taormina: una varietà di destinazioni interessanti e uniche per sviluppare programmi sociali. Grazie al nuovo management guidato da Barbara Mirabella, direttore generale di Etnafiere e titolare di èxpo, società di organizzazione di eventi fieristici in Italia, Etnafiere offre, su richiesta, la formula “chiavi in mano" che, identificando tutte le possibili esigenze, offre un tocco personalizzato alle soluzioni. Il sito web etnafiere.it, recentemente arricchito, mette a disposizione degli operatori foto, informazioni, planimetrie, soluzioni e allestimenti. CENTRO FIERISTICO CONGRESSUALE E TNAFIERE Viale Africa 170/d Catania tel/fax 095 7463355 mobile: 393 9770496 info@etnafiere.it info@expoct.it www.etnafiere.it



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La natura in città Si trova a due passi dal centro di Catania il Gelso Bianco che, in posizione strategica e inserito in un’oasi di verde, regala spazi all’avanguardia e angoli non convenzionali A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Sette sale in grado di ospitare fino a duecento persone: è l’offerta congressuale del Gelso Bianco, a pochi minuti dall’aeroporto Vincenzo Bellini

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pochi passi dal centro storico, quello dell’affascinante Catania, si trova A un hotel la cui vocazione congressuale dà il meglio per quegli eventi che desiderino un contesto cittadino tra monumenti e palazzi barocchi senza rinunciare alla giusta tranquillità e privacy. Il Gelso Bianco si rivela così l’indirizzo perfetto per organizzare ogni tipologia di incontri di lavoro grazie ai suoi servizi e alle sue infrastrutture. Il centro congressi è composto da sette sale provviste di tecnologia all’avanguardia che sono in grado di accogliere sino a duecento persone. Le diverse dimensioni degli spazi sono il vero plus della capacità congressuale poiché garantiscono la massima modularità e trasformano il Gelso Bianco in una location flessibile per ospitare non solo congressi, ma anche presentazioni, mostre, showroom ed eventi aziendali. Le camere sono in tutto 86 e sono state recentemente rinnovate. La scelta degli arredi è ricaduta su un’ elegante sobrietà e le stanze sono state concepite per garantire il massimo del comfort anche a chi vi soggiorna per motivi di lavoro. Benché a pochi passi dall’elegante centro storico di Catania, l’hotel si trova immerso nel verde e consente ai suoi

ospiti di utilizzare i propri spazi all’aperto anche in occasione di momenti non convenzionali di incontro professionale. Per esempio, è possibile ambientare informali pranzi di lavoro, suggestivi cocktail e rilassanti coffee break anche a bordo piscina, per il massimo della suggestione, da abbinare alle prelibatezze della gastronomia siciliana e al meglio dei piatti della cucina italiana accompagnati da etichette di pregio. E il vantaggio di trovarsi in un contesto cittadino non impedisce a Il Gelso Bianco di proporre – anche per incentive all’insegna dello sport – due campi da tennis e un campo da calcetto in erba, mentre per un tuffo nelle attrattive del territorio sono previsti post congress all’insegna dell’archeologia, delle fortificazioni, della natura e di Etnaland, tra i più grandi parchi a tema del sud Italia, da scoprire in occasione di avventurosi team building. L’hotel è anche strategicamente posizionato e molto semplice da raggiungere, poiché si trova all’ingresso dell’autostrada A 19 Catania-Palermo al chilometro tre e a pochi minuti di macchina dall’aeroporto Vincenzo Bellini. HOTEL IL GELSO BIANCO Autostrada Ct-Pa Km 3 95045 Misterbianco (Ct) Tel. 095 7181159 Fax 095 7181270 info@gelsobianco.it www.gelsobianco.it


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Un hotel in posizione ideale per ospitare eventi: a pochi minuti dall’aeroporto di Catania, all’inizio dell’autostrada CataniaPalermo, a 500 metri dallo svincolo con la Tangenziale Ovest. Dispone di 91 camere, recentemente ristrutturate, arredate con eleganza e dotate di pay Tv e TV satellitare, telefono, aria condizionata a controllo individuale e frigobar.

Il centro congressi, all’avanguardia per soddisfare qualsiasi esigenza, ha cinque sale, in grado di accogliere da 10 a 250 persone. Il ristorante è sempre a disposizione per colazioni di lavoro o buffet personalizzati. In inverno si trasforma nella Sala Banchetti per cene di gala o altre cerimonie. La struttura dispone, inoltre, di piscina, due campi da tennis, un campo di calcio in erba, due campi di bocce e palestra.

Autostrada A19 Ct/Pa km 3 - 95100 Catania Tel. 095.71.81.159 - Fax 095.71.81.270 - E-mail: info@gelsobianco.it - Internet: www.gelsobianco.it


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IL SUD, ETEROGENEO E IRRESISTIBILE

Dove il mito si fa arte Antichi templi, città-casbah dal sapore arabo, spiagge soffici e candide, una manciata di isole-gioiello a portata di aliscafo: questa è l’essenza del sud-ovest della Sicilia, terra magica e fucina artistica di raro fascino e Agrigento, con la celeberrima Valle dei Templi – protetta dall’Unesco – è, S forse, la primadonna della porzione più 1 / Agrigento e la Valle dei Templi: per un post congress all’insegna dell’Unesco 2 / Lampedusa: la sua spiaggia dei Conigli è annoverata tra le dieci spiagge più belle del mondo 3 / La Scala dei Turchi, un capolavoro candido scolpito da vento e salsedine 4 / Marsala riserva più di una sorpresa al Mice, dalle saline alle cantine del famoso vino liquoroso

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meridionale della Sicilia, sono in realtà innumerevoli i tesori naturali e artistici che meritano più di un post-congress, dal sito archeologico di Selinunte alla sorprendente e bianchissima Scala dei Turchi, dalla moderna Gibellina, con la monumentale installazione di Burri in ricordo del terremoto del Belice, alle saline e ai vigneti di Marsala, per non fare che qualche esempio. A TUTTA ELLADE Ha attirato viaggiatori di ogni epoca l’imponenza della Valle dei Templi, tra i quali alcuni nomi illustri che hanno descritto la

zona con frasi memorabili, come Goethe, che annota, nel suo Viaggio in Italia: “Una primavera splendida come quella che ci ha sorriso stamane al levar del sole, certo non ci è stata mai concessa nella nostra vita mortale” o come Pindaro che, nel V secolo avanti Cristo scrive degli abitanti di Akragas (l’antico nome di Agrigento): “Costruiscono i loro monumenti come se dovessero vivere in eterno, ma si divertono come se dovessero morire domani”. Ancora oggi la Valle dei Templi seduce con i suoi possenti resti – cinque templi principali (in realtà costruiti su un crinale e non sul fondo di una vallata e databili tra la fine del VII e l’inizio del VI secolo avanti Cristo), i resti dell’acquedotto e diverse testimonianze del successivo periodo romano – avvolti da un’atmosfera magica, profumata di zagara e illuminata da un sole limpido per gran parte dell’anno. Fa eco ad Agrigento un altro incredibile sito archeologico, Selinunte, che si incontra procedendo sulla costa verso occidente e che alle splendide rovine dorate unisce la posizione estremamente coreografica, affacciato com’è sul mare turchese. Ma anche Eraclea Minoa – con il ben conservato teatro risalente alla fine del VI secolo, dove i più curiosi non mancheranno di notare nove sedili con braccioli e schienali, destinati alle personalità più importanti – e Gela – con i resti delle mura difensive di Capo Soprano, raro esempio di architettura


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DI ISOLA IN ISOLA

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militare greca, arrivati fino a noi in eccellente stato di conservazione grazie alla sabbia, che li ha completamente sepolti sino alla loro scoperta, avvenuta nel 1948 – non mancheranno di affascinare il Mice. I SUDDITI DI PIETRA E IL SATIRO DANZANTE Spostandosi lungo la costa verso occidente e percorrendo le direttrici della storia, la meeting industry alla ricerca di location insolite e destinazioni non scontate, non può non fermarsi a Sciacca, il cui centro storico è in grado di offrire numerose suggestioni al mondo degli eventi. Dai lasciti gotici e barocchi di rara bellezza – il rosone gotico della chiesa del Carmine, da solo vale una sosta – al quartiere di San Michele, una vera casbah orientaleggiante, dall’animato e pittoresco porticciolo alle sorgenti termali, note fin dall’antichità. Appena fuori dall’abitato, si incontra una location più unica che rara, perfetta per riunioni, cocktail, speech e cene di gala: Il Castello Incantato, un museo open-air legato alla figura enigmatica di Filippo Bentivegna, oggi considerato massimo esponente dell’Art Brut, che ha scolpito nella roccia migliaia e migliaia di facce – i suoi sudditi –, tutte diverse, surreali e misteriose, coreograficamente disseminate proprio all’interno del Castello Incantato, un tempo podere dello stesso Bentivegna. Dall’arte alla natura: se il mare è tra i protagonisti indiscussi dei momenti di post congress, e le destinazioni non mancano, sicuramente non si può non citare un unicum di questo tratto di costa: la Scala dei Turchi, uno sperone di falesia bianchissima levigata dal vento che si erge a strapiombo sul mare dividendo due spiagge di sabbia candida, raggiungibili inerpicandosi lungo una parete simile, appunto, a una scala naturale in pietra calcarea. Le due spiagge erano servite in passato come riparo a saraceni, arabi e turchi e oggi sono state immortalate più volte dall’agrigentino Andrea Camilleri

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(l’immaginario Vigata del commissario Montalbano sarebbe a due passi da qui). Scenari completamente diversi, invece, accolgono il Mice man mano che si procede verso occidente. Se Mazara del Vallo, con la bella piazza della Repubblica, capolavoro di urbanistica barocca e soprattutto con la statua bronzea del Satiro Danzante, ritrovata da un peschereccio di Mazara del Vallo nel 1997 sui fondali del Canale di Sicilia, merita una visita, Marsala offre più di uno spunto alla meeting industry: qui inizia, infatti, il paesaggio candido delle saline, intervallato da inaspettati mulini a vento e riverberato da innumerevoli specchi d’acqua. Ma questa è anche la zona del famoso vino liquoroso divenuto celebre in tutto il mondo: non si può lasciare Marsala senza aver organizzato una degustazione in una delle cantine della zona – bellissime le Cantine Florio, con il loro baglio storico e con le centinaia di botti profumate assiepate sotto arcate in pietra – rigorosamente accompagnata dagli irresistibili piatti della cucina sicula.

Tre gioielli diversissimi tra loro emergono dal mare di fronte alle coste meridionali della Sicilia, in quel tratto dalle gradazioni turchesi e cobalto che la divide dall’Africa, tutti e tre dal fascino ammaliante. La prima isola che si incontra è Pantelleria, con il suo profilo ora verde e lussureggiante di terrazzamenti coltivati a capperi e a vigne, ora selvaggio e brullo di roccia lavica, quasi sempre mosso da quel vento che le fece guadagnare il nome arabo di Bent el-Rhia, figlia del vento, appunto. E arabi sono anche i dammusi, le peculiari abitazioni che punteggiano l’isola, che si trasformano in relais di charme per il Mice. Impossibile lasciare l’isola senza portare via almeno una bottiglia di Passito, il vino dolce e così pregiato da essersi guadagnato il nome di “oro” di Pantelleria. Dirigendosi verso l’Africa, il mare diventa incredibilmente limpido e si incontrano Linosa e Lampedusa. Fuori dai circuiti del turismo di massa la prima, è perfetta per la meeting industry alla ricerca di un contatto emozionante con la natura (è facile imbattersi nelle ormai rare tartarughe marine); più grande e famosa Lampedusa, capace di regalare scenari da favola con cale e spiagge incontaminate lambite da un mare color smeraldo – la spiaggia dei Conigli è entrata nella top ten delle più belle spiagge del mondo secondo Tripadvisor – e con la possibilità di incontri indimenticabili: capodogli e balene al largo di Capo Grecale, falchi e tartarughe marine sulla costa nord.

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Una concept winery per il Mice Cantine storiche, dagli ambienti suggestivi, ma con un tocco innovativo che le rende una location unica per eventi memorabili: sono le Cantine Florio, a Marsala A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Un nuovo concetto di cantina – che unisce tradizione e innovazione per ospitare il Mice in ambienti di rara suggestione – caratterizza le Cantine Florio, che accolgono la meeting industry in spazi antichi modernamente attrezzati

e storiche Cantine Florio di Marsala si aprono al visitatore per offrirgli un Lviaggio carico di fascino e di suggestioni attraverso cui esplorare un mondo inatteso. Tradizione e innovazione si fondono, infatti, nella nuova Florio Concept Winery: l’esperienza della visita in cantina e della degustazione si evolve per diventare un’avventura originale e inconsueta che coinvolge sensi e anima. La pluralità delle emozioni che il Mice può vivere nella concept winery si sprigiona da un mix irresistibile, che coniuga l’architettura stessa del luogo – dalla storia ultracentenaria –, l’allestimento degli spazi e gli stimoli multisensoriali che gli giungono dai vari ambienti e dalle atmosfere magiche che li permeano. Florio diventa così un’icona di innovazione nella tradizione perché con la concept winery ha saputo

realizzare un nuovo concetto di cantina in cui design, architettura, luci, suoni, profumi e prodotti si legano in un unicum visionario. A tutto vantaggio della meeting industry. LE CANTINE: FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Costruite in pietra di tufo da Vincenzo Florio nel 1832, le Cantine Florio di Marsala rispecchiano lo stile tipicamente anglosassone dell’epoca, con ampi archi a sesto acuto e pavimento in ”battuto” di polvere di tufo. La struttura del baglio, tipica della Sicilia più vera, copre circa 44mila metri quadrati di superficie e rappresenta il cuore della produzione. Nei seimila metri quadrati delle cantine di produzione si svolgono i processi di lavorazione dei vini Florio, che vengono poi affinati nelle storiche botti accuratamente custodite nei 7.400 metri quadrati del reparto di affinamento. Locali storici, che sorprendono il visitatore per la loro bellezza: 165 metri di lunghezza per ogni navata e ben 104 arcate, sotto le quali si allineano 1.400 caratelli e circa seicento fra botti e tini di diversa capacità. DEGUSTAZIONI POLISENSORIALI La sala di degustazione Donna Franca Florio nasce da una nuova concezione dello spazio-cantina e da una visione evoluta della degustazione che, da semplice momento di piacere, diventa un’esperienza suggestiva e teatrale che coinvolge tutti i sensi sollecitandoli con colori, suoni e profumi. Ricavata in una delle navate in tufo delle Cantine Florio, la sala occupa una superficie di circa trecento metri quadrati ed è arricchita sulla parete di fondo da una scenografica quinta di botti in rovere. L’allestimento,

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pulito e minimal per esaltare lo spazio della cantina, vede al centro un importante tavolo in legno di rovere su cui si svolge la degustazione dei vini accompagnata da un sapiente gioco di luci e ombre che seguono il ritmo di un video proiettato su un grande schermo cinematografico. Una sala, quindi, che supera e innova il tradizionale spazio dedicato alle degustazioni in cantina: un luogo creato per regalare al visitatore un’esperienza particolare attraverso i profumi e i sapori dei vini Florio. Accanto alla sala per le degustazioni, merita un cenno l’enoteca, uno spazio avanguardistico e unico che accoglie tutti i vini Duca di Salaparuta, Corvo e Florio, oltre a una selezione di eccellenze dell’artigianato e prodotti tipici siciliani. Il visitatore è sollecitato da una pluralità di emozioni, sensazioni e stimoli che derivano non solo dalla varietà dei prodotti esposti, ma anche dall’architettura e dal design dell’enoteca stessa. L’enoteca, dunque, accoglie il visitatore al termine di un viaggio che parte con la visita alle Cantine storiche, ove si respira la storia ultracentenaria del mondo Florio, prosegue con la degustazione multisensoriale dei vini per concludersi poi in questo spazio progettato e creato per esprimere e sintetizzare compiutamente lo stile del Gruppo Duca di Salaparuta: elegante, eclettico e affascinante. GLI SPAZI PER IL MICE Grazie alla posizione favorevole e facilmente raggiungibile, al clima mite e alle bellezze paesaggistiche e architettoniche, le Cantine Florio, oltre a essere un appuntamento immancabile per i turisti che possono usufruire di tour guidati tutto l’anno, costituiscono una location perfetta per organizzare matrimoni, feste, presentazioni, meeting ed eventi aziendali. I servizi offerti, la professionalità garantita e le strutture all’avanguardia, uniti al fascino della location e alla grande disponibilità dello staff, rendono infatti ogni evento

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unico e indimenticabile. Le Cantine Florio sono dotate di sei sale, tre delle quali comunicanti, che permettono di ospitare fino a 350 persone sedute. Gli ambienti disponibili sono dislocati fra la cantina e la palazzina storica: questo offre la possibilità di organizzare diverse tipologie di eventi e di prevedere allestimenti diversi. Per eventi con più di mille persone è prevista la possibilità di installare tensostrutture all’interno dell’atrio, un ampio spazio all’aperto che contraddistingue la struttura del baglio ottocentesco, arricchito da un rigoglioso giardino mediterraneo. Infine, a partire da quest’anno, saranno disponibili le suggestive terrazze sul mare, per serate indimenticabili fra i profumi del Mediterraneo e le note dei vini Florio, Corvo e Duca di Salaparuta. CANTINE FLORIO Via Vincenzo Florio, 1 91025 – Marsala (Tp) tel 0923 781111/305/317 Fax 0923 982380 hospitality@duca.it www.duca.it/cantineflorio www.duca.it/ospitalita

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GLI INDIRIZZI DEL MICE 1 Best Western Ai Cavalieri Hotel Palermo 2 Edrisi Viaggi Palermo 3 Ghs Hotels Palermo 4 Grand Hotel Piazza Borsa Palermo 5 San Paolo Palace Hotel Palermo

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8 Hotel Torre Normanna Altavilla Milicia (Pa)

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13 Cantine Florio Marsala (Tp)

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9 Centro Fieristico Congressuale Etnafiere Catania pag. XL 10 Diamond Naxos Taormina Giardini Naxos (Me)

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14 Eolian Milazzo Hotel Milazzo (Me)

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15 Hotel Il Gelso Bianco Misterbianco (Ct)

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pag. XXXII 16 Splendid Hotel La Torre

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6 Grand Hotel Baia Verde Congress & Wellness Centre Acicastello - Cannizzaro (Ct)pag. XXXVI

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7 Sheraton Catania Hotel & Conference Center Acicastello (Ct) pag. XXX

11 Azimut - Creating Emotions Giarre (Ct) 12 Radice Pura Giarre (Ct)

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Mondello (Pa)

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17 Domina Coral Bay Sicilia Zagarella pag. XXXIV

Santa Flavia (Pa)

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Meeting e benessere... tra natura e relax

Borgobrufa SPA Resort, luogo ideale per unire lavoro e benessere Situato su una collina da cui si ammira un panorama unico al mondo, con scorci su Assisi, Perugia, Spoleto... dove la pace e il silenzio offrono momenti ideali per ritrovare un perfetto equilibrio, corpo, spirito e mente

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