Rivista mensile - n° 2 marzo 2014 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa
INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI COVER STORY
VIAGGI INCENTIVE
È INIZIATA LA RIPRESA?
MAR | 2014
TEAM BUILDING
numero
02
Incentive
spaziali MICE FROM AMERIKA
Quando la location
è tutta la città HOW TO
Manuale del
buon candidato
OUT OF THE BOX
Meeting
multisocial LOCATION DEL MESE
BEACHCOMBER EXPERIENCE
DESTINAZIONI D’ITALIA
SARDEGNA
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Marco Berry LIBERARSI I POLSI
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La Borghesiana
02 2014
sommario editoriale
cover story viaggi d’incentivazione 9
Expo 2015: la battaglia dei visitatori
Incentivi creativi
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La mappa dell’incentive 2014
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HOT TOPICS
Aic: idee che diventano realtà
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meeting comment
CdsHotels, i Caraibi italiani
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Eden Viaggi: alla ricerca del paradiso
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Tenuta Moreno: la Puglia in un resort
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Veratour: le ragioni del successo
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Crediti assassini – Alan Pini
incentive comment 13
Pensiero BITter – Luca Corsi
highlight l’intervista
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Marco Berry: solution in magic
report Location del mese
2014, incentive nello spazio
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Beachcomber experience
blogsurfing Under the spotlight
Oggi voglio dire grazie a…
Porto Antico cambia immagine
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Cwt: una dashboard al servizio dei planner
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mice from amerika Alla fine della fiera si apre la città
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in my opinion riceviamo e pubblichiamo – Emanuele Nasti
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how to
lettere senza francobollo – Piergiorgio Cozzi
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La candidatura è servita
coffee break – Aldo Lo Re
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web & co. – Riccardo Pistoia
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out of the box
stuff it – Massimo Morga
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Tutti i social in una finestra
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sommario SITE INSPECTION
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news location
congressi 88
Apulia2meet: la Puglia Mice punta sul web marketing 112 Cisalpina Mice: una bussola per la performance
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Il Polesine: inedito e green
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chains & club 92
Gli eventi secondo Sina Hotels
news supplier
hotel
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As Hotel Limbiate: in cucina con gli chef
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destination
Hotel Casale: tutte le Marche in un borgo
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Rodi, regina del Dodecaneso
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Hotel Monte Sarago: tecnologia e panorama
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Sudafrica, enjoy it
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Eolian Milazzo Hotel: accoglienza “top”
workshop ed exhibition location per eventi L’Antico Borgo in Città: cuore verde di Milano
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Chez Châteauform’ , la casa del seminario
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incentive resort Riva del Sole Resort & Spa: meeting in evoluzione
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Tenuta dei Ciclamini: natura versatile
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Imex sulla cresta dell’onda
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Il Full Contact Pco concede il bis
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notiziari e associazioni Federcongressi
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Site Italy
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Indirizzi
news persone e poltrone
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SPECIALE SARDEGNA 110
Segna particolari… Sardegna!
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I NOSTRI PROSSIMI EVENTI TRAVEL TREND ROMA 7 Maggio 2014 Spazio Novecento - Roma FULL CONTACT MEETING PLANNER 1 6-7 Giugno 2014 Palace Hotel - Milano Marittima
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FULL CONTACT PCO 2 Luglio 2014 FULL CONTACT DISCOVER ITALY Settembre 2014 FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS Settembre 2014
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FULL CONTACT EXCLUSIVE VENUES Novembre 2014
FULL CONTACT PCO 1 Febbraio 2015
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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it Cap.soc. s 93.600 i.v.
LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY
Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it
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PROMOZIONE E PUBBLICITÀ
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009 editoriale_mar.qxp
5-03-2014
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editoriale Rischiamo di vedere centinaia di cinesi atterrare a Malpensa su voli Air France, visitare i padiglioni dell’Expo e poi lasciare velocemente Milano per continuare il proprio soggiorno all’ombra della Tour Eiffel. Non ce lo possiamo permettere
MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it
Expo 2015: la battaglia dei visitatori on c’è voce, quest’anno, che non si sia unita al coro di chi riconosce che Expo 2015 è una formidabile occasione di visibilità e di profitto per la destinazione Italia. Anche i più scettici, quelli che lo bollavano come un fenomeno circoscritto all’area di Milano, cominciano a rendersi conto che la ricaduta di questo evento interesserà un territorio ben più vasto, che si allargherà a macchia d’olio in tutto il nord Italia, fino a toccare mete turistiche e Mice molto più distanti (isole comprese).
N
Peccato che prima di noi se ne siano accorti i nostri competitor, svantaggiati in teoria – giocando fuori casa –, ma non per forza anche in pratica. Tanto che Francia e Svizzera, grazie ai collegamenti internazionali garantiti dalle loro compagnie aeree di bandiera, sono già sui mercati asiatici (loro sì, e noi?) con pacchetti all inclusive del tipo Expo+Parigi o Expo+Ginevra.
re o business che sia – all’ombra della Tour Eiffel. Inutile dire che la ricaduta economica di questo tipo di visitatori sul territorio italiano sarebbe minima, se non nulla. E poiché non ce lo possiamo permettere – per mille ragioni che conosciamo tutti benissimo – dobbiamo impedirlo a ogni costo. Come? Con un’offerta supplementare a quella di Expo, adeguatamente articolata e – seppur minimamente – coordinata. Non solo da parte degli operatori della filiera turistica e Mice, ma anche da parte di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, Comunità montane, Club di prodotto e da tutti gli enti deputati a promuovere le destinazioni italiane 365 giorni l’anno e tutti gli anni… ma soprattutto nell’anno di Expo! Non lasciamo che Expo rimanga da solo a combattere la battaglia dei visitatori. Perché la sua battaglia, in verità, è anche la nostra.
Rischiamo di vedere, insomma, centinaia di cinesi atterrare a Malpensa su voli Air France, visitare i padiglioni dell’Expo e poi lasciare velocemente Milano per continuare il proprio soggiorno europeo – leisu-
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011 Meeting Comment Pini.qxp
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HOT TOPICS TOPICS HOT meeting comment
Crediti assassini anni fa un revisore dei conti mi diceva che il proTblemaantissimi delle aziende in dissesto sono i crediti non riscossi: «Lo raccomando sempre ai miei allievi – chiosava – andatevi a vedere la voce “crediti”quando qualcosa nel bilancio non gira, perché il marcio sta sempre lì». Erano altri tempi, anni Ottanta. Questo signore declamava la sua considerazione come se annunciasse una scoperta da Nobel. E in effetti per l’economia di allora, forse un po’ingenua, sicuramente più florida, il fatto che qualcuno non saldasse le fatture entro i termini dovuti era un incidente raro, di quelli che ti fanno gridare alla sfortuna, tipo: “Ma guarda te! Proprio a me doveva capitare ‘sto tizio che non paga”. Ebbene, ne è passata di acqua sotto i ponti. Oggi è raro il contrario, è raro chi ti paga nei tempi. Il credito che si trasferisce di periodo in periodo, oserei dire “che si tramanda di padre in figlio” se avessi voglia di scherzare (e non ne ho affatto), è divenuto la norma. L’incubo di ogni imprenditore. Il tarlo che ci accomuna tutti, piccoli, medi e grandi. Scagli la prima pietra chi non ha un bilancio bucherellato da fatture in estenuante attesa. E scagli la seconda chi non ha mai sentito dire che di crediti, oggi, si muore. Le cronache di questa crisi ci riportano troppi imprenditori suicidatisi a ogni latitudine del cosid-
detto Belpaese sotto la morsa di cifre non riscosse, le quali cifre, appunto in quanto non riscosse, impediscono a propria volta il saldo di altrettanti debiti. È un circolo vizioso pari forse solo alle bombe del 1943; ha ragione Confindustria a paragonare questo stato di cose a una guerra. Lo è veramente, una guerra. Odiosa e, per quanto è dato di sapere, senza sbocchi imminenti. E c’è pure una differenza che peggiora il confronto: a noi, poveri soldati in borghese, non è dato il privilegio di guardare il nemico negli occhi; perché qui il nemico è subdolo e invisibile. Si chiama mancanza di serietà. La frase con cui ci si è abituati a liquidare il fornitore che sollecita («Non ti posso pagare perché il mio cliente non mi ha pagato»), urla vendetta e fa a pugni con le basi dell’imprenditoria. Il tuo cliente non ti ha pagato? E chi se ne importa! Sono mica problemi miei. Il tuo dovere di pagarmi nei tempi prestabiliti resta lì come prima, e reclama a gran voce di essere rispettato. Occorrono in primo luogo comportamenti più maturi e responsabili da parte di tutti. A valle di ciò, comunque, è l’intera struttura del credito che va rivista. Il credito nel nostro settore, oggi divenuto di straordinaria importanza, non è mai stato approfondito a sufficienza. Associazioni e banche dovrebbero trovare il modo di metterlo a fuoco per aiutare gli
Una volta si aveva l’incubo dei debiti. Oggi fa paura anche il credito, un nemico ancora più subdolo, perché nemmeno si sa con quali strumenti combatterlo operatori piccoli, non i grandi (che se la cavano per conto proprio). Sono i piccoli e i medi, o meglio addirittura le microaziende, cioè la dilagante maggioranza, che vanno sostenute. Ci vogliono convenzioni, alleanze, accesso periodico a informazioni sensibili. E chissà quanto altro. La politica dovrebbe pure metterci del suo, altro che legge elettorale. Istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e mondo del credito dovrebbero sedersi attorno a un tavolo, e anche in fretta. Cerchiamo di fare in modo che le banche non pensino solo a ripianare i propri debiti, ma collaborino allo sviluppo aprendo i cordoni della borsa. In Italia il tessuto imprenditoriale è straordinariamente esteso, ed è fatto in gran parte da persone eccellenti che hanno saputo rimboccarsi le maniche in tutti i campi, producendo qualità e portando in alto nel mondo la nostra reputazione. Queste persone rappresentano un patrimonio da salvaguardare. Pensiamoci, ogni volta che rispediamo al mittente una fattura a tempo indeterminato.
ALAN PINI Chief executive officer Teknocongress www.teknocongress.it alan.pini@teknocongress.it
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Dal 1955 ENDAR Centro Congressi offre la sua esperienza per la realizzazione di congressi nazionali e internazionali e la sua opera per la soluzione di problemi di ordine esecutivo, tecnico e di consulenza per la perfetta riuscita di ogni evento: è quindi un punto di riferimento esaustivo per gli organizzatori e gli operatori congressuali e di eventi ai quali ENDAR ha sempre garantito il successo di ogni manifestazione. ENDAR CENTRO INTERNAZIONALE SERVIZI CONGRESSUALI opera su tutto il territorio nazionale • • • • • • • • • • • • • • • • • •
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013 Incentive Comment Corsi.qxp
26-02-2014
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HOT TOPICS TOPICS HOT incentive comment
Pensiero BITter
a avuto un retrogusto amaro la mia partecipazione alla Bit H di quest’anno. Da Events & Communication manager di Vorwerk Folletto, mi sono registrato alla borsa turistica di Milano per essere accreditato come buyer. La risposta della segreteria è stata: “Spiacenti, l’attività svolta non è attinente al settore turistico”, quindi niente accredito. Penso che sia surreale – Folletto è un big spender nell’incentive travel – ma ci può stare, non posso pretendere di essere identificato da tutti. Allora scrivo alla segreteria, dettagliando l’attività che svolgo: nessuna risposta. Ora “ci può stare” molto meno, ma non mi arrendo: decido di tentare l’accredito di persona durante lo svolgimento della manifestazione. Inutile. O ti includono nel programma hosted buyer o sei fuori. Almeno in teoria, perché in Italia, fra le tante arti, è fiorita anche quella dell’arrangiarsi e così grazie al direttore editoriale Marco Garavaglia, mettendo a frutto il mio ruolo di columnist di Meeting e Congressi, riesco ad ottenere l’agognato “pass” come giornalista anziché come buyer... Tutto bene quindi? No, al contrario, perché il punto non è il rifiuto a farmi accedere gratis, bensì il rifiuto a riconoscere il mio ruolo di buyer del settore. Ma come? Da sempre la mia azienda è fra i maggiori spender sul mercato italiano nel comparto dell’incentive e delle convention per la motivazione della nostra forza vendita. E secondo la Bit questo non sarebbe attinente al settore
turistico? E allora, di grazia, quale sarebbe il settore del mio lavoro? L’aerospaziale? Lo chiedo perché all’estero, all’Eibtm di Barcellona e all’Imex di Francoforte, dove sono un visitatore abituale, mi accreditano senza difficoltà. Evidentemente devono essersi sbagliati e alla prossima occasione non mancherò di spiegarlo loro. Non si sa mai... Tornando a discorsi seri, credo che, oggi in modo speciale, ogni manifestazione fieristico-espositiva, quindi anche la Bit abbia un obiettivo chiaro: quello di fare business. Mi spiegate a quale scelta strategica risponde non concedere l’accredito a chi si occupa di eventi e incentive? Fosse anche per la paura degli scrocconi, che certo in Italia non mancano, può una manifestazione “internazionale” fare il muso duro negando l’ingresso a chi dimostra, nei fatti, di operare nel settore? Come si può realisticamente pensare di aiutare la ripresa di un comparto che segna il passo, se vincono la rigidità e la chiusura verso chi dimostra interesse? Siamo forse nel club dei milionari, dove meno si è e più ci si sente importanti? Credo che il problema, qui, sia esattamente l’opposto. Il settore va rilanciato, quindi ben venga chi, per lavoro, mostra interesse. È logico, talmente logico che così accade ovunque, tranne che in Italia. In questo momento, possiamo permetterci di perdere occasioni? Direi di no, ma soprattutto non possiamo permetterci – né ora né mai – di perdere la faccia,
Folletto organizza centinaia di incentive l’anno, eppure per la Bit non rientra fra i buyer. In compenso hanno accettato il mio accredito “stampa”. Com’è possibile? perché è questo ciò accade quando, credendo di fare il proprio dovere o di stoppare i furbi, si dimostra soltanto ottusità. Tanto più che poi, i furbi, aggirano lo stesso qualunque ostacolo… Credetemi, non sono affatto contento di essere entrato con il pass della stampa; non sono affatto contento di essermela cavata “all’italiana”. Anzi, porto a casa una sensazione di profonda amarezza per come si sono sviluppate e concluse le cose. Perché alla fine cosa è accaduto? Io entro come giornalista e ci scrivo pure un pezzo. E siccome il giornalismo è un esercizio di informazione critica mi concentro su quello che di spiacevole è successo a me (ma come a me, potrebbe benissimo essere capitato ad altri). Scrivo di una stortura che, purtroppo, ho incrociato nel mio Paese, per di più alle porte della città che il prossimo anno ospiterà l’Expo. E accendo un faro sui problemi, invece che sulle opportunità. Mi auguro di cuore che già l’anno prossimo, questa grande manifestazione, oltre a portare con sé tante nuove strutture, porti anche una ventata di rinnovamento in un modo di pensare che di universale ha veramente poco.
LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it
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HOT TOPICS l’intervista
marco berry
Solution in magic Nessuno può sottrarsi al fascino del gioco di prestigio. Quando va in scena ha tutta la nostra attenzione. Dietro c’è la lucidità e il controllo di chi sa gestire un approccio out of the box. Un valido esercizio da sperimentare anche in azienda TERESA CHIODO
ago, illusionista, giornalista, ex Iena M e conduttore televisivo impegnato per il sociale. Marco Berry è lo showmano che ha portato l’arte dell’escapologia sui piccoli schermi taliani. Dotato di un carisma naturale, Berry buca il vedeo e arriva al pubblico con grande facilità. Del resto, creare empatia è uno dei suoi punti di forza. Entusiasta e appassionato ama definirsi “un cialtrone” nella più totale e disarmante trasparenza. «La magia – ci confida – è engaging, sorprende, ma attenzione, guai a svelarne il trucco. Perché dire a un bambino che Babbo Natale non esiste?». Come team builder e formatore sostiene che niente è impossibile e tutto si può superare. Sì, ma come? Lei è così poliedrico, misterioso, che si fatica a inquadrarla. È un mago, un escapologo (l’artista della “fuga”, capace cioè di liberarsi qualsiasi tipo di costrizione fisica, ndr), un conduttore impegnato per il sociale, un illusionista, un amante degli sport estremi… Ci faccia capire: qual è il filo rosso che sottende questa versatilità professionale? «La pazzia è il primo ingrediente vero. Poi c’è la curiosità. Faccio molte cose, ma dico anche tanti no. Faccio in modo di non dovermi vergognare delle mie scelte il giorno dopo. Questo perché ho molto rispetto per chi si accosta al mio lavoro. C’è in giro troppa roba fatta male».
14 | 01 2014 | MC
Parliamo di eventi aziendali, cominciando dall’escapologia: Lei è riuscito a liberarsi da corde e catene immerso in una vasca d’acqua o sotterrato in una cassa d’acciaio. Questa abilità può essere letta – in azienda – come metafora del tirarsi fuori da qualsiasi situazione, anche la più difficile (esercizio obbligato oggigiorno per via della crisi)? «Io mi occupo anche di formazione e di coaching. La comunicazione resta un fattore fondamentale. La forza lavoro deve essere costantemente motivata, emozionata, coinvolta. Ciascuno si deve sentire parte di un gruppo. Anche quando un’evasione sembra impossibile si deve trovare il modo per non rimanere imbrigliati da retaggi ormai superati. Penso alla politica: da trent’anni ci invita a piangerci addosso. Meglio affrontare tutto con il sorriso sulle labbra. Dobbiamo liberarci dalla camicia di forza che ci tiene ancorati ai vecchi sistemi. Poi si possono
014-015 Intervista Berry.qxp
26-02-2014
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HOT TOPICS marco berry
cadute o una camminata sui carboni ardenti)? «La paura terrorizza e blocca, ma nella vita non te lo puoi permettere. Mio nonno raccontava sempre una piccola favola, quasi un’immagine, dove il coraggio è rappresentato da ragazzo sdraiato sul letto in camera sua. A un certo punto la paura bussa violentemente alla porta e vuole entrare. Strepita e dice di tutto per farsi aprire. Quando il ragazzo ormai estenuato apre la porta non trova nessuno. Questo è emblematico. Rimane la consapevolezza di aver affrontato il problema e di essere riusciti a fare la differenza con se stessi».
fissare nuovi obiettivi da raggiungere a piccoli passi». In un evento corporate, quindi, l’escapologia rappresenta il superamento dei blocchi che ci legano e che non ci permettono di aprirci al cambiamento. Ma come si fa a trasmettere il concetto al pubblico? Non serve un’esperienza diretta per far arrivare il messaggio? O ci sono tecniche “subliminali”? «Le tecniche subliminali sono quelle meno funzionali. Meglio un linguaggio diretto che tutti possono capire e condividere. Concentriamoci di più sul contenuto, sulla sostanza piuttosto che sugli aspetti accessori». Restando in tema di esperienze estreme, sappiamo che la paura va a scatenare alcuni meccanismi atavici. Quali? E che cosa rimane dopo un’avventura adrenalinica (come può esserlo un lancio con il para-
l’intervista
Al secolo Marco Marchisio, Berry nasce a Torino il 12 Aprile del 1963. La sua carriera di mago iniazia a 8 anni, ma al grande pubblico arriva con il successo televisivo, nel 1987. Oggi Berry, oltre che mago e illusionista, è anche autore e conduttore di programmi televisivi di successo e dà il nome a una Onlus per i bambini dei Paesi più bisognosi: la Marco Berry Onlus Magic for Children
Escapologia, magia e illusione sono spesso un tutt’uno. Come possiamo sfruttare queste arti per la formazione aziendale? O meglio: esistono team building “magici” che aiutano a gestire il cambiamento, a imparare a riconoscere i nostri punti di forza o a cambiare il nostro vecchio sistema di credenze? «Io organizzo team building che hanno come riferimento il metodo Sfera, messo a punto da Giuseppe Vercelli in ambito sportivo. Si usa in contesti diversi per raggiungere obiettivi differenziati ed è traslabile in un contesto manageriale. I fattori da allenare nella costruzione della propria prestazione sono dunque cinque: Sincronia, Punti di Forza, Energia, Ritmo e Attivazione. Nello specifico, un team building con la magia propone la teoria illusionistica come strumento per impostare creativamente i problemi e condurli alla soluzione utilizzando meccanismi che agiscono a livello cognitivo. Imparare a eseguire un gioco di prestigio significa essere padroni della tecnica. Vanno tralasciate le modalità del pensiero razionale per lasciare spazio all’incanto e alla meraviglia. Anche nel saper gestire il segreto del trucco».
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Marrakech – Mauritius
Beachcomber experience TERESA CHIODO
l marchio Beachcomber Hotels conferma la sua piena riconoscibilità come Ipioniere nel panorama dell’industria turistica sull’isola di Mauritius. Oggi il gruppo è proprietario e dirige otto hotel di lusso a Mauritius e uno dei più raffinati resort alle Seychelles, garantendo in questo modo un’impareggiabile scelta in materia di ospitalità e servizio nell’area dell’Oceano Indiano. L’ultimo nato è il Royal Palm Marrakech, inaugurato lo scorso dicembre. La filosofia del gruppo assurge a strategia e si concretizza nel successo di una crescita costante fatta di investimenti conti-
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nui. 360 milioni di euro sono stati investiti a partire dal 2000 nella costruzione e nel rinnovamento degli hotel del gruppo: 130 milioni di euro sono stati impiegati per costruire il Trou aux Biches Resort & Spa e 125 per il Domaine Royal Palm Marrakech. Ogni anno vengono stanziati milioni di euro per un restyling senza sosta in tutte le strutture. L’apertura, a fine 2013, del Royal Palm Marrakech rappresenta una nuova scommessa in linea con lo stile che contraddistingue gli altri hotel del gruppo. Dalle iniziative di più ampio respiro al più piccolo e raffinato dettaglio, l’attenzione
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Un’offerta ampia e diversificata, l’alta qualità dei servizi e investimenti costanti definiscono una visione olistica indissolubilmente legata al brand Beachcomber Hotels, pioniere e leader nell’hotellerie haute gamme è focalizzata sulle esigenze dell’ospite, puntualmente soddisfatte da un’offerta a tuttotondo. Scegliere Beachcomber Hotels per incentive e special event significa, quindi, trovare dieci location d’eccezione, servizi tailor made, all inclusive di qualità, un’ampia gamma di attività sportive di terra e di mare, centri wellness, gastronomia di prim’ordine, sale conferenza polivalenti.
ROYAL PALM MARRAKECH: MAGIE DEL MAGREB Il nuovissimo Royal Palm Marrakech, inaugurato a fine dello scorso dicembre, si trova a 8 minuti dall’aeroporto, da cui si irradiano interessanti itinerari per andare alla scoperta del territorio, e a soli 12 km da Marrakech, ex città imperiale, nota come la vibrante Città Rossa. I monti dell’Atlante fanno da quinta scenica alla vasta tenuta dell’hotel, nuovo avamposto d’eccellenza siglato Beachcomber. Spazi immensi, una luce sorprendente e panorami che si perdono all’orizzonte, giardini rigogliosi disegnati per integrarsi perfettamente con l’originale uliveto centenario e uno spettacolare campo da golf, punteggiato da specchi d’acqua scintillanti, rendono davvero unica que-
sta location. Nell’architettura e nel design il resort racchiude al suo interno elementi decorativi e artistici tipici del Marocco, attualizzati da note contemporanee. Fra le griglie di riferimento c’è un codice ispirato alla cultura berbera, fatta di quelle commistioni necessarie per delimitare il campo d’azione a storie da Mille e una notte. Il risultato è uno stile di grande impatto nella decorazione degli spazi, un
Nella pagina a fianco il Royal Palm Marrakech, nuovo gioiello dello scrigno Beachcomber. In questa pagina, due delle strutture del gruppo a Mauritius: lo splendido Trou aux Biches Resort & Spa (in alto) e l’affascinante Hotel Le Cannonier (sopra)
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Teatro di memorabili momenti di successo per meeting e congressi, il Royal Palm è ineccepibile nel riconfermare gli standard più elevati e la miglior qualità dei servizi che non pongono limiti alle richieste dell’ospite
aspetto che si fa portatore del tempo passato in virtù di modelli che coinvolgono artefici, luoghi e circostanze dal consolidato carattere storico. Il recupero del patrimonio culturale e delle risorse naturali sottendono la regia di questo nuovo progetto Beachcomber anche sul piano della sostenibilità. L’hotel, infatti, è stato costruito seguendo le più attuali tendenze green. Dispone di 135 unità fra ville, situate nel cuore di un palmeto, con piscine e hammam privati, e suite affacciate sui monti dell’Atlante e sullo spettacolare campo da golf a 18 buche, che si trova all’interno del resort, riservato esclusivamente ai suoi ospiti. Le diverse tipologie di accommodation presentano soluzioni in perfetto equilibrio fra eleganza e modernità, dove si avverte un’interpretazione peculiare, dinamica delle classiche tematiche dell’architettura locale e una predilezione per le tinte calde che vanno dal tabacco al terra di Siena, dal magenta al corallo al cremisi. I mobili dagli audaci accostamenti di forme e finiture sono il risultato di un equilibrio tra l’esuberanza dei creativi e la maestria degli artigiani che negli atelier di Marrakech scolpiscono, lucidano, incastonano come negli opifici rinascimentali. Anche nelle parti comuni, gli ambienti plasmati dal savoir faire artigianale di maestri ebanisti emanano essenze di legno; mentre le antiche tecniche d’intarsio e intaglio permettono incastri precisi. Seriche tende conferiscono una luce morbida e sospesa in un gioco di antinomie tessili, ora opulente ora essenziali. La ricerca dell’alta qualità è una costante di quella che ormai è diventata una vera e propria cifra stilistica e si traduce in un servizio eccellente per gli operatori del
ROYAL PALM: I PUNTI DI FORZA ¢ Un hotel eco-sostenibile, unico nel panorama dell’hotellerie di Marrakech ¢ 135 tra suite e ville : 20 junior suite – 64 palm suite – 26 senior suite – 8 garden suite – 1 penthouse – 10 prince villa – 5 presidential suite – 1 royal villa ¢ Una piscina di 2.000 metri quadrati riscaldata tutto l’anno ¢ Uno dei campi da golf a 18 buche più scenografici del sud del Marocco, disegnato da Cabell B. Robinson (6.608 m. Par 72) ¢ Uno sport centre all’avanguardia con una piscina di 25 metri e personal trainer ¢ Kids Club gratuito per bambi-
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ni dai 3 ai 12 anni ¢ Spa firmata Clarins (13 cabine, 7 hammam, sauna, area per idroterapia & cura della pelle) ¢ Quattro raffinati ristoranti con diverse caratteristiche e atmosfere ¢ Conference room (80 persone) ¢ Personale in lingua italiana ¢ Servizi: Concierge (escursioni e noleggio auto organizzati dal Royal Palm) – noleggio auto – centro sportivo – yoga – babysitter – 4 boutique – varie attività sportive – tennis (4 campi illuminati) – accesso Wi-Fi gratuito – business centre – Infermeria.
settore congressuale. A disposizione per i gruppi: sala conferenze con coffee break dedicati, menu particolari; serate tematiche all’aperto, numerose attività per il post congress. CUCINE DEL MONDO Contaminazioni culinarie e culturali, arabe, berbere e internazionali si condensano nei piatti dei quattro ristoranti dai nomi esotici. Una vera e propria officina del gusto è Le Caravane, di impronta internazionale. Come suggerisce il nome, è un ristorante ispirato al tema del viaggio e con i suoi cento coperti regala l’esperienza di attraversare i gusti del mondo. Le suggestioni culinarie della gastronomia locale, la qualità degli ingredienti e la raffinatezza degli allestimenti trasformano ogni cena in un’autentica esperienza dei sensi all’Ain. L’Oliver, invece, contemporaneo, all’ombra degli ulivi, combina il total white dell’arredamento con tocchi color pastello e tavoli decorati con i tradizionali mosaici; mette a disposizione 120 posti. Le Palm è un piccolo ristorante specializzato in raffinate golosità della cucina internazionale, dove lo chef propone piatti classici rivisitati e invita gli ospiti a lasciarsi tentare da nuovi sapori. Tutti aspirano a diventare un punto di riferimento sulla mappa gourmet di Marrakech, grazie alla maestria dell’executive chef stellato Philippe Jourdin, recentemente insignito del prestigioso titolo di “Meilleur Ouvrier de France”. GOLF & SPA Uno dei fiori all’occhiello del Royal Palm Marrakech è il campo da golf a 18 buche Par 72. La sua lunghezza totale è di 6.608 metri; progettato da Cabell B. Robinson, il campo da golf è un giardino in continua evoluzione, in virtù della grande varietà di arbusti, fiori e alberi che fiori-
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scono in diversi momenti dell’anno. Una sorta di eden botanico in cui la flora locale si arricchisce della presenza di alcune specie tropicali. Le 18 buche del Royal Palm Marrakech si ispirano al successo del Paradis Golf Club di Mauritius, proponendo però un percorso ancora più divertente e stimolante. Disegnato per rispondere alle aspettative sia dei principianti sia dei professionisti, combina in modo equilibrato fairway, ostacoli d’acqua, green e bunker. Il Royal Palm Golf Club si trova di fronte alla proprietà del resort, offrendo così un accesso privato e comodo agli ospiti dell’hotel. La manutenzione del percorso è affidata a uno staff qualificato, mentre i fairway e i green sono stati progettati con manti
erbosi unici in Marocco tali da renderlo uno dei campi migliori della regione. L’accesso è riservato agli ospiti dell’hotel e ai proprietari delle ville del Domaine Royal Palm, assicurando privacy ed esclusività a tutti i golfisti. La spa di quattromila metri quadrati, curata dall’expertise Clarins, da anni partner d’eccellenza del gruppo Beachcomber nello sviluppo del mondo benessere cinque stelle, è uno spazio esclusivo per rigenerare corpo e mente, con 13 cabine, sette hammam, sauna, area per idroterapia e per la cura della pelle. Uno sport centre all’avanguardia mette a disposizione una piscina di 25 metri. La presenza di un personal trainer garantisce percorsi personalizzati.
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In questa pagina, il Trou aux Biches Resort & Spa affascina gli ospiti con l’esuberanza tropicale dei suoi ambienti. Nelle pagina accanto, l’Hotel Le Cannonnier si caratterizza per un’atmosfera informale ed elegante al contempo
MAURITIUS: RAPSODIE IN BLU Quando si vuole addomesticare la perfezione aurea di un paradiso tropicale per trasformarla nel palcoscenico di un deluxe resort si corre quasi sempre il rischio di alterarne la natura a favore di un compromesso che metta in primo piano il lusso e le comodità a scapito di quella primigenia e genuina bellezza che il luogo porta con sé. Il Trou aux Biches Resort & Spa e L’hotel Canonnier, due fra gli hotel più conosciuti dell’isola di Mauritius, questo rischio l’hanno evitato, raggiungendo un perfetto equilibrio, sempre teso a preservare la delicata componente esotica del genius loci. Beachcomber Hotels, in qualità di pioniere dell’hotellerie mauriziana ha avuto il privilegio di poter scegliere alcune delle
TROU AUX BICHES: I PUNTI DI FORZA ¢ 306 Suite, alcune con piscina privata e 27 ville con piscina privata immerse in un immenso giardino tropicale ¢ I semicerchi delle suite possono esser riservati in esclusiva (secondo disponibilità) ¢ Una delle più belle spiagge di Mauritius, lunga 2 chilometri ¢ Una scelta di 6 ristoranti inclusi nell’offerta: L’Oasis ristorante a buffet internazionale con serate a tema, Blue Ginger ristorante thai, Mahiya ristorante indiano, Le Deck beach restaurant, La Caravelle ristorante internazionale situato vicino alla bellissima spiaggia bianca, Il Corallo ristorante italiano con chef italiano
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¢ Un’ampia scelta di sport terrestri e nautici gratuiti: tennis (6 campi illuminati e Tennis Academy), ping pong, biciclette, beach volley, sci nautico, windsurf, vela, barca con fondo di vetro, pedalò, kayak, diving ¢ Una spa by Clarins con 20 cabine ¢ Vicinanza a Grand-Baie con le sue boutique, centri commerciali e vita notturna ¢ Una sala conferenza per 150 persone ¢ Una formula “ all inclusive” riservata ai gruppi ¢ Il primo hotel eco-compatibile di Mauritius ¢ Personale italiano in hotel
location più spettacolari, integrando in modo magistrale i suoi hotel nelle cornici naturalistiche mozzafiato dell’isola.
Trou aux Biches Resort & Spa: eden tropicale La “rapsodia in blu” di cielo e mare e la spiaggia di candida sabbia sono i due elementi decisivi del successo di questo hotel, accanto a curatissimi prati all’inglese, a piantagioni di palme e a una vegetazione lussureggiante. Il Trou aux Biches Resort & Spa offre accomodation di lusso con diverse categorie di suite e ville private. Le suite, immerse in un immenso giardino tropicale, sono la perfetta combinazione di autenticità, comfort, privacy e contemporaneità. Nei suoi sei ristoranti, con una varietà di menu ispirati a ricette provenienti da tutto il mondo, il cibo si rivela un vero e proprio itinerario gastronomico. L’Oasis, il Mahiya e il Blue Ginger sono a pochi passi dal cuore delle aree comuni dell’hotel, Le Deck, Il Corallo e La Caravelle sono invece affacciati sulla splendida laguna. La spa del Trou aux Biches Resort & Spa richiama l’appeal tropicale del “villaggio”: è costituita da una serie di padiglioni dal tetto di foglie di palma, circondata da una fitta vegetazione tropicale. Il centro della spa è valorizzato da un’elegante reflecting pool. A disposizione c’è un’ampia scelta di sport terrestri e nautici gratuiti. Per meeting e incentive di alto livello l’estetica fruibile dell’hotel è in grado di fornire un valore aggiunto allo spazio e, nel contempo, di soddisfare il desiderio di raffinatezza dei clienti. Tecnologie e servizi all’avanguardia, uno staff di preparati professionisti e una spiccata flessibilità operativa consentono all’hotel di porsi come partner altamente qualificato per ospitare qualsiasi tipologia di evento. La sala conferenze ospita fino a 150 persone in stile teatro, ottanta in stile classe.
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L’HOTEL LE CANONNIER: I PUNTI DI FORZA
Hotel Le Canonnier: atmosfera informale Formato da tanti corpi separati, compattati e impennacchiati da tetti intrecciati di foglie di palma, assomiglia a un antico insediamento coloniale. L’hotel Le Canonnier si trova in una posizione geografica unica, di fronte alle isolette del nord. Gli ambienti interni, ariosi e spontanei, sono il prolungamento naturale dell’isola. Le forme essenziali delle architetture diventano eleganza e pregio grazie all’impiego di tessuti dai colori caldi, al dosaggio armonico e vibrante della luce. Qui si può godere di una natura esaltante: da una parte il reef interno, con l’acqua calda e la luce che si rifrange sui fondali poco profondi e muta i colori intorno a ogni istante, dall’altra il reef oceanico, che con i suoi abissi profondi sospinge un caleidoscopico mondo sommerso. Le camere del-
l’hotel sono disposte lungo una serie di calette, in mezzo ai giardini tropicali, oppure attorno alla piscina. Un sentiero naturale, che attraversa il parco e conduce verso il mare, porta al wellness centre e alla piscina circondati da un’intensa vita arborea. Costruito nel cuore dei rami di un banyan tree bicentenario, il centro benessere ha cinque cabine massaggio, realizzate in legno e pietra. A disposizione degli ospiti una selezione di tre ristoranti, un lounge bar con discoteca, tre boutique e una vasta gamma di attività e sport, inclusi tiro con l’arco e lezioni di iniziazione allo yoga. Per i soggiorni business-oriented l’eleganza si ridefinisce, diventando funzionale e perfettamente in linea con le tendenze in atto. La sala conferenze può ospitare fino a cento persone. indirizzi a fine rivista
sera, La Serenata, ristorante italiano e Le Navigator, situato su un promontorio roccioso con spettacolare vista mare ¢ Una vasta scelta di attività sportive di terra e di mare a uso gratuito ¢ Un centro benessere costruito nel cuore di un Banyan tree ¢ Una sala conferenze che accoglie sino a 100 persone, a uso gratuito per i gruppi che soggiornano in hotel
EVENTI MEMORABILI Beachcomber Hotels è in grado di fornire un servizio chiavi in mano che prevede non solo la selezione dell’hotel ma anche tutti i servizi ancillari: trasferimenti, eventi speciali all’interno e fuori dall’hotel, escursioni, team building, gadget per gli ospiti, intrattenimento e molto altro. Per spettacolarizzare l’evento e farlo diventare un’esperienza indelebile, Beachcomber propone la formula Special Dinner, declinabile in base al tema prescelto: serate rilassanti e conviviali sulla spiaggia e attorno al falò o serate eleganti con arredamenti di tendenza e fuochi d’artificio sul mare, in un ricco ventaglio di soluzioni. Buffet a tema I buffet rispecchiano le diversità culturali di Mauritius: assaggi di cucine multi-etniche sulla spiaggia, nei giardini, oppure in uno dei numerosi ristoranti. La presentazione e l’allestimento vengono adattati al leit-motiv del buffet. Se scelti per pranzo, i buffet permettono al gruppo di vivere al massimo tutti i servizi dell’hotel. Per cena, tutti gli hotel propongono un programma settimanale di serate a tema, che possono essere riviste per adattarsi ai tempi del gruppo. Menu per i gruppi In base alla grandezza del gruppo può essere organizzato un menu speciale per pranzo e per cena in uno dei ristoranti o in una delle location dell’hotel. Lo chef studierà il menu più adatto rispettando il budget e il programma del gruppo.
Beachcomber Hotels
¢ Una posizione ideale vicino al villaggio di Grand Baie ¢ Una penisola storica affacciata sulle isole del nord ¢ Un magnifico giardino tropicale, perfetto per organizzare cocktail ¢ Diverse categorie di camere per tutti i budget ¢ Direzione italiana ¢ Tre ristoranti a disposizione inclusi nell’offerta: ristorante principale Le Frangipanier con buffet a tema diversi ogni
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Porto Antico di Genova Centro Congressi Genova (Ge) Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: 1.480 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive interne: 8.500 lordi | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 5.700 posti | Pranzo seduti: 3.500 posti | Possibilità organizzazione post congress
Porto Antico cambia immagine Novità in vista per il Centro Congressi del Porto Antico di Genova: il 2014, infatti, è iniziato con l’acquisizione di una serie di eventi internazionali e con il lancio della nuova campagna pubblicitaria, alla quale seguirà anche il restyling del sito internet STEFANO RE
l 2014 si preannuncia come un anno ricco di novità per una delle più grandi strutture congressuali liguri. Dopo l’arrivo di nuovi eventi di Ilivello internazionale – uno su tutti, il Congresso Aegpl, Associazione Europea del Gpl, dall’11 al 15 maggio prossimi – anche la comunicazione è stata oggetto di un importante rinnovamento che inizia con un nuovo soggetto pubblicitario e proseguirà nei prossimi mesi con un massiccio restyling del sito internet, che si presenterà più responsive, interattivo e ricco di contenuti. La nuova pagina pubblicitaria del Centro Congressi del Porto Antico di Genova, ideata ancora una volta dall’agenzia di comunicazione Frog adv, continua idealmente la strada intrapresa da alcuni anni. Una comunicazione "laterale", fuori dagli schemi consoni del settore. Un’immagine inaspettata e caratterizzante. Quest’anno il concetto guida è "la soluzione semplice", immediata e a portata di mano. «Dopo aver rafforzato la nostra immagine di struttura innovativa e all’avanguardia e aver posto l’accento sulla molteplicità di servizi offerti – afferma il direttore del Centro Congressi Adolfo Parodi – con questo nuovo messaggio abbiamo voluto trasmettere l’idea che fare un congresso ai Magazzini del Cotone sia semplice ed efficace; il nostro centro congressi, forte di un metodo di lavoro collaudato e certificato, grazie all’esperienza e alla professionalità del suo staff e alla funzionalità dei suoi spazi, semplifica la vita agli organizzatori di eventi». Visual, una ragazza che beve un bicchiere d’acqua, e headline "Ci sono cose più difficili che organizzare un convegno da noi" vogliono esprimere, unitamente alla baseline, questo concetto per insistere sulla capacità della struttura di offrire spazi unici, ma anche idee e servizi innovativi per un successo finale assicurato. indirizzi a fine rivista
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Una dashboard a servizio dei planner Cwt Meetings & Events lancia il nuovo strumento di reportistica web-based ideato per controllare in modo semplice e completo le spese aziendali per gli eventi ALESSANDRA BOIARDI
un contesto economico come quello che si annuncia in ripresa, ma Ichenattuale lascia ampi margini alla prudenza, l’attenzione da parte degli event e incentive planner rimane massima sulle voci di spesa e sulla loro ottimizzazione. Anche la scelta della destinazione risulta, per esempio, influenzata dalla necessità di contenere i costi, come conferma il recente studio presentato da Cwt e dedicato al mondo Mice – il Travel Price Forecast M&E 2014 – secondo il quale le aziende tenderanno a preferire nei prossimi mesi le mete nazionali rispetto a quelle internazionali. L’indagine prevede infatti per l’anno in corso, a livello globa-
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le, un generale rincaro delle tariffe dei servizi correlati all’organizzazione di eventi e viaggi, che spingerà i planner a porre ancora maggiore attenzione alle spese e, talvolta, a ridurre la dimensione dei gruppi. Unica eccezione sarà l’Europa, dove la stagnazione della domanda avrà come effetto, anche nei prossimi mesi, una moderata riduzione dei prezzi delle camere e degli spazi meeting in albergo. Sul lungo raggio invece – a parte l’India che presenta, a causa di un surplus nell’offerta di alberghi, una dinamica simile a quella europea per quanto riguarda le tariffe alberghiere – in Asia Pacific, in Nord America e America Latina sono previsti prezzi in aumento, in particolare in Brasile, Venezuela, Cile, Argentina e Perù. Per quanto riguarda invece il mercato italiano, ci si aspetta tariffe che potranno variare, in funzione della città, tra una diminuzione del 5,5 per cento e un aumento dell’1,2 per cento.
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Un’altra tendenza del 2014 – proprio ai fini dell’ottimizzazione dei costi – è la volontà dei planner di implementare una gestione strategica e integrata dell’organizzazione degli eventi e degli incentive, comprendente la centralizzazione degli acquisti e la revisione dei contratti con i fornitori. UN’UNICA DASHBOARD PER MONITORARE LE SPESE Risponde a queste esigenze la nuova dashboard lanciata da Cwt Meetings & Events. Si tratta di uno strumento di reportistica ideato per monitorare tutte le spese correlate all’organizzazione di eventi tramite un unico cruscotto di controllo, web-based e con un’interfaccia semplice e intuitiva. Lo strumento è stato presentato di recente in anteprima sul mercato europeo (e nei prossimi mesi verrà immesso anche in America e nell’area Asia-Pacifico). «Essere il partner giusto per le aziende nell’organizzazione dei loro meeting ed eventi significa sempre più saper offrire le soluzioni necessarie per un’efficace gestione dell’intero processo, compresi un attento controllo di tutte le spese correlate, utile anche per il calcolo strategico del return on investement generato. Per questa ragione Cwt M&E Dashboard diviene uno strumento fondamentale, grazie ad analisi dettagliate su tutte le voci di spesa e a report facilmente leggibili, davvero utili per gli event manager» spiega Stefania Trallori, direttore Cwt Meetings & Events Italia.
REPORT SEMPLICI E PERSONALIZZATI Cwt M&E Dashboard si distingue perchè permette al planner di avere rapidamente un quadro preciso e completo della spesa e intervenire per ottimizzarla. La dashboard raccoglie e consolida infatti tutti i dati relativi agli eventi, comparandoli anche anno su anno e permette la facile lettura tramite tabelle e grafici. I report sono inoltre altamente personalizzabili: grazie a un sistema di filtri è per esempio possibile avere report sul numero di eventi organizzati in un anno o sul totale dei partecipanti, sulla spesa complessiva o media per evento, sul numero medio di partecipanti o sul costo medio per partecipante. Tutte le spese effettuate sono monitorate per categorie di servizi (trasporti aerei, ferroviari e via terra, hotel, food & beverage, attività, staff, e così via), oltre che per spesa, destinazione e dimensione dei gruppi. Lo strumento è pensato nei minimi particolari per facilitare il lavoro degli organizzatori e dei meeting e incentive planner: i dati si possono per esempio esportare in formato excel per essere condivisi con altre funzioni aziendali, come l’ufficio acquisti. Il tool è inoltre già disponibile in diversi Paesi dell’area Emea – in particolare in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera – e permette alle aziende multinazionali di avere i dati di diversi Paesi consolidati e analizzati in un unico sistema.
La nuova Cwt M&E Dashboard si propone di dare al planner un quadro preciso e completo della spesa relativa a ogni evento, creando poi una serie di report personalizzabili
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HOT TOPICS in my opinion
riceviamo e pubblichiamo
La domanda è sbagliata La filiera del comparto Mice è zoppa almeno da una gamba: se l’offerta è in difficoltà parte della responsabilità è della domanda che ha perso la via maestra crisi finanziaria che ha travoltutti, o quasi, ha rivoluzionaLto laatofiliera del comparto Mice ita-
EMANUELE NASTI General Manager Htms International enasti@htmsinternational.com
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liano. Soprattutto sul fronte della domanda, la cui capacità di lavorare in partnership si è via via deteriorata. L’improvvisa contrazione del mercato, infatti, ha reso le poche aziende ancora capaci di investire in incentive, congressi e convention forti di una capacità negoziale mai avuta in passato. Con l’aggravante che molti “corporate buyer” hanno cominciato a ritenere di avere, grazie anche a Internet, tutti gli strumenti per fare da sé. Così, le richieste hanno cominciato a essere sempre più confuse e gli operatori coinvolti in gara sempre più numerosi e affannati. Questi ultimi hanno cessato di combattere, consegnandosi senza resistenza ai bisogni di una domanda ormai abituata a pretendere qualità a basso prezzo. In questo contesto, chi vanta rapporti preferenziali con la domanda è in malafede o è assolutamente distaccato dalla realtà: per vendere, oggi, bisogna avere il prodotto giusto, al prezzo giusto, al momento giusto. Questa, nella sua semplicità, è la difficoltà (e la sfida). Ma paradossalmente questa è anche l’opportunità
offerta dal mercato all’intermediazione, a cui si richiede un valore aggiunto nel fornire la sua consulenza. Quindi stupisce come i grandi player abbiano ormai da tempo innescato un meccanismo contorto che li costringe a operare come “fabbriche di preventivi”, prestando il fianco a un sistema di selezione dei fornitori che poggia essenzialmente sui termini di cancellazione e pagamento e non tanto sulla creatività e sull’affidabilità dei partner. Caso analogo è quello dei workshop fra domanda e offerta: c’è un enorme malinteso di fondo se si scambiano queste occasioni di incontro come una inutile, ripetitiva cerimonia relazionale a cui i buyer rinunciano sistematicamente con la “scusa”delle urgenze del quotidiano. Si tratta, invece, di momenti preziosissimi in cui coltivare conoscenze e relazioni che sono il vero unico grande patrimonio della meeting industry. E, infine, non va meglio nemmeno quando ci confrontiamo con il mercato internazionale. Delle difficoltà che il nostro comparto vive anche a causa del calo della domanda estera si è detto molto. Tuttavia dovremmo confrontarci anche sul fenomeno altrettanto grave che riguarda la (ridotta) disponibilità dell’offerta estera a rispondere alle sempre più discutibili necessità della domanda italica, ormai spesso identificata come eticamente scorretta e inaffidabile nei pagamenti. Quando presento con orgoglio i partner
esteri che ancora hanno l’ardire di investire tempo e denaro con i buyer italiani, sono profondamente a disagio nel registrare il disinteresse e la superficialità della domanda e mi chiedo quale futuro possa avere il Mice in Italia. Se i buyer italiani – corporate o intermediari, cambia poco – hanno smesso di coltivare le relazioni con i propri fornitori; se ignorano o fanno finta di ignorare lo sforzo economico e organizzativo che occorre per gestire workshop, seminari, educational; se le dirigenze chiedono ai loro dipendenti di prendere permessi e ferie per partecipare a questi eventi, anziché agevolare la loro formazione (che rappresenta un fondamentale asset aziendale), ebbene il futuro della nostra meeting industry non può essere roseo. Chiudo sottolineando un aspetto etico non meno grave: non presentarsi, con raggelante regolarità, a manifestazioni per le quali si è confermata la presenza pregiudica i rapporti tra domanda e offerta e non fa bene alla reputation dell’azienda che si rappresenta. Quanto ai soliti noti che si presentano senza invito per vendere anziché comprare, sfruttando gli investimenti altrui, o peggio ancora, per scroccare due tartine, dovremo tutti cominciare a essere un po’ meno indulgenti e accompagnarli alla porta con fermezza. E se qualcuno mi dovesse chiedere quale delle due categorie butterei per prima giù dalla torre, allargherei sconsolato le braccia…
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028 Opinion Cozzi_sx.qxp
26-02-2014
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HOT TOPICS in my opinion
lettere senza francobollo
La scommessa digitale La tecnologia applicata al Mice garantisce un’efficienza che rasenta la perfezione. Ma occorre ancora formare operatori capaci di sfruttare al meglio questa opportunità PIER GIORGIO COZZI Giornalista, saggista e docente di marketing e comunicazione pgcozzi@fastwebnet.it
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on la premessa che il suo percorso non sarà facile né breve, C i due guru del Mit di Boston Erik Brynjolfsson e Andrei McAfee l’hanno scritto nel loro “The second machine age”: la rivoluzione digitale aiuterà a uscire (lentamente) dalla stretta economica attuale; a condizione che essa sia correttamente utilizzata. Dove quel “correttamente”presuppone: a) una conduzione molto attenta della situazione e b) una revisione del modo di lavorare, delle politiche industriali e sociali e dei sistemi educativi, abbandonando i massimalismi ideologici o dirigisti del secolo scorso, che faticosamente stiamo cercando di lasciarci alle spalle. Altrimenti, il pericolo è l’avverarsi di scenari tali che il pessimismo tecnologico paventato da altri autori come Gordon, Cowen o Lanier, per citare solo i più noti, prenderà il sopravvento. Queste considerazioni di macroeconomia digital-dipendente, ovviamente, non risparmiano neppure il turismo in generale: dei 70 miliardi di messaggi influenti che gonfiano ogni giorno la Grande Ragnatela Mondiale (il web), dei 350 milioni di foto condivise quotidianamente solo
su Facebook, dei 250 miliardi di scatti fotografici online messi a disposizione di tutti, buona parte sono manifestamente o potenzialmente a soggetto turistico (Silvia Falomo, “Il turismo ai tempi di internet”, 5W magazine online, gen. 2014) così come quello d’affari e congressuale, che non possono certo dispensarsi dai punti a) e b) prima menzionati. Ancora: la quarta di copertina del volume “Il sistema congressuale Attori, strategie, risultati di Raffaella Caso, Francesca d’Angella e Emilio Quintè” (Franco Angeli) inquadra in ottica nostrana il problema: «Il turismo congressuale, settore in cui le motivazioni professionali si sommano a quelle più tipicamente leisure, presenta tutte le caratteristiche necessarie al rilancio dell’industria turistica nazionale. Le cause del ritardo italiano sono varie e in buona parte riconducibili alla mancanza di un sistema infrastrutturale adeguato e alla carenza di strutture adatte ad accogliere grandi eventi. Tuttavia, a uno sguardo più approfondito, risulta evidente come i freni siano anche di natura politica e culturale: nel nostro Paese questa tipologia di turismo rimane, infatti, poco conosciuta e soprattutto poco studiata». Ritorna anche qui, come si vede, il fattore culturale – stricto ac lato sensu (in senso stretto e anche ampio, ndr) – risulta fondamentale. La società fondata sul sistema marketing-centrico mostra i suoi
limiti, così come li mostra la comunicazione d’impresa e di prodotto: «Dal marketing di massa si passa, in tempi recenti – in funzione anche di una maggiore esigenza di saturare più compiutamente le esigenze dei consumatori –, a un marketing segmentato, ipersegmentato, di nicchia, sino alla personalizzazione di massa grazie alle nuove tecnologie flessibili e all’avvento dell’informatica», scriveva nel 2008 Gianpaolo Fabris nel suo “Societing - Il marketing nella società postmoderna” (Egea). Sono fermamente convinto che poco sia stato fatto e si faccia (e poco congruente con le esigenze reali del settore) per preparare i lavoratori del turismo: sia manager sia operatori, a tutti i livelli, per lavorare nel settore di competenza con quella “efficienza ed efficacia”ormai solo un mantra del marketing teorico. È vero, l’offerta di corsi di formazione per il turismo (i turismi) è consistente: un giro su internet ne scopre a iosa di pubblici e privati, a tutti i livelli. Forse però non è di quello, o solo di quello, che il settore degli eventi aggregativi e del congressuale oggi ha bisogno; la tecnologia ormai consente alle aziende di “meccanizzare” mestieri anche complessi, organizzazione e gestione di eventi aggregativi inclusi. Come se ne esce? Con sagacia e lungimiranza. Soprattutto, connettendo il cervello. Quello elettronico. E anche il nostro.
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26-02-2014
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HOT TOPICS in my opinion
coffee break
Troppi paletti Seneca avvisava: “Le leggi siano brevi, così che tutti possano comprenderle”. Saggezza dimenticata, a favore di una proliferazione normativa che soffoca anche il Mice ALDO LO RE giornalista aldolore@alice.it
ra che i bilanci aziendali cominciano ad allentare il O freno sulla spesa destinata alla comunicazione di gruppo, forse si può discutere delle cause che hanno prodotto la contrazione di questo essenziale investimento. Sono concordi i pareri di quanti sostengono che la crisi sia imputabile solo per il 50 per cento alle ricadute negative dell’economia internazionale e per il resto al soffocante apparato fiscale e normativo che in Italia colpisce il settore. Non è negabile infatti che il nostro Paese, definito “patria del diritto” esprima una classe dirigente pubblica che produce leggi della cui utilità generale è lecito dubitare. Siamo anche la “patria della musica lirica”, che trova una sua drammatica prova nella “rapsodia della Norma” che ci ha deliziato con 21.691 leggi statali e 30.000 regionali con un ritmo di emissione che, negli anni Sessanta, aveva raggiunto il primato di una legge al giorno, domeniche escluse. Per l’attuazione di queste leggi sono stati imposti 70.000 regolamenti a cui si deve aggiungere la massa delle disposizioni di oltre cento authority che su ogni settore di competenza sfornano i propri.
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Un diluvio legale a cui partecipano i sindaci dei Comuni con i loro divieti: quello di Voghera vieta la sosta di gruppo in panchina, quello di Ravenna i bagni notturni, in un paese veneto il sindaco proibisce l’incisione di frasi in latino sulle lapidi del cimitero e a Bari il primo cittadino ha vietato di guardare i passanti con faccia aggressiva nelle strade della “città vecchia”. Ma l’epidemia del virus legislativus arriva sopratutto da Bruxelles, dove i burocrati dell’Unione Europea conquistano il primato emettendo una “normativa” ogni ora. L’elenco delle disposizioni legali recenti provocherebbe effetti esilaranti se quelli negativi non pesassero sull’universo produttivo e sulla vita di tutti gli italiani. Abbiamo una legge sul tosaerba, una sulle camicie da notte, tre leggi sul prosciutto di San Daniele (1970-1990-1999) a cui si aggiunge la 401/1985 che impone uno speciale contrassegno sulla coscia dei prosciutti pignorati. Una lista in espansione che riguarda le lampade a incandescenza, i chioschi sulle spiagge, le sigarette elettroniche, i piselli che per essere regolari, pressati fra due dita, si devono schiacciare e non dividersi in due (normativa europea 2561-99). Siamo vittime dell’ossessione con cui le burocrazie, per giustificare la propria esistenza inventano nuove regole e divieti insensati, come l’ultima normativa per uniformare i wc di tutti gli edifici europei, pubblici e privati: la portata dello scarico era il punto chiave del dibattito che, dopo profondo esame, è stata fissata in un flusso di tre litri per gli orinatoi e di cinque per il wc. Gli esperti si sono riservati di decidere successiva-
mente le misure europee delle assi che, essendo vendute a parte rispetto ai vasi in ceramica, richiedono una normativa speciale. Recentemente il Governo italiano ha emanato il “decreto del fare”, che comprende un capitolo sulla semplificazione composto da 93 commi, fra cui il comma 1 dell’articolo 52 si suddivide in undici punti contrassegnati dalle lettere dalla a alla m. La lettera “l”si articola in tre sottopunti numerati con cifre arabe e il sottopunto due si divide a sua volta in due. La struttura labirintica dei testi burocratici italiani contrasta con la regola che oltre duemila anni fa Seneca suggeriva ai senatori romani: “La legge deve essere breve affinché possa comprenderla pure l’inesperto”. Oggi in Italia purtroppo siamo in balìa di legislatori che ignorano le antiche regole e continuano ad inventare leggi complicate che rischiano di farci commettere, anche senza volerlo, uno dei 35.000 reati previsti dalle infinite normative vigenti. Dobbiamo conoscere leggi e regolamenti emanati dai burocrati europei ma anche dal Parlamento, dalle Autorità di settore, dai Consigli regionali, provinciali e comunali, dalle Regioni e dalle Province autonome. L’impresa si deve impegnare in una odissea che le leggi rendono pericolosa se non si ricorre alla consulenza di studi legali, commercialisti, esperti del lavoro, fiscalisti... Non ci si meravigli quindi se gli stanziamenti per le convention e le riunioni delle aziende sono stati sacrificati: esse sono le prime vittime della più perniciosa epidemia attualmente attiva i cui sintomi si potrebbero definire “asfissia legale”.
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26-02-2014
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HOT TOPICS web & co.
in my opinion
Low cost ad alto valore aggiunto iceva Charles Haanel: “Il pensiero è vibrazione creativa e la D qualità delle condizioni create dipende dalla qualità del pensiero”. Voglio partire da questo concetto per invitare tutti noi porci certe domande. Per esempio: che responsabilità abbiamo noi verso noi stessi e chi ci sta vicino? Che peso ha nella struttura della nostra quotidianità l’azienda per cui lavoriamo? Abbiamo mai pensato di trasformare i paradigmi del lavoro in condizioni funzionali e anche terapeutiche come le “business therapy”? Sono certo che tutti noi almeno una volta al giorno ci poniamo domande come queste, alle quali talvolta diamo risposte un po’ superficiali o dettate da impulsi emotivi. Ebbene, possiamo (anzi dobbiamo) essere generativi invece che passivi: certamente occorre persuadere l’ambiente a noi circostante e farlo entrare nel progetto… Ma come strutturare un progetto di qualità che possa moderare dinamiche non funzionali sia nella nostra vita personale sia nel nostro lavoro? Ci sono delle chiavi importanti e certamente funzionali alla mappatura delle nostre abitudini e che ci aiutano a gestire il tempo, come pure le relazioni con amici, partner e colleghi e soprattutto a
tenere salda la nostra autostima. Del resto il cambiamento è endogeno (parte da dentro) e i primi attori siamo “noi”: il nostro “io” ne deve essere protagonista. Come facciamo, che cosa ci serve e con chi possiamo confrontarci? Ho avuto l’opportunità di seguire da executive coach alcune aziende multinazionali in momenti di start-up o di consolidamento in ambienti strategici e comunicazionali. L’esperienza interessante condivisa con i Ceo è stata proporre loro un modello “generativo” assolutamente funzionale ed efficace, in cui si portava al centro il valore del “capitale umano, e non dei budget in base al reparto, o altro. Abbiamo guardato “l’ambiente azienda” da un altro punto di vista e questo con grande lavoro di squadra, con motivazione, con determinazione e con un’etica che hanno generato risultati importanti tradotti dopo breve tempo in aumento della produttività. Il modello era chiaramente contaminato da tutte quelle scienze o dottrine che dalla Pnl al coaching fanno parte della formazione del “capitale umano”di una azienda o meglio ancora della nostra crescita personale. Con Emotional Thinking, brand dedicato alla formazione esperienziale, ho sintetizza-
Se si guarda “l’ambiente azienda” dal punto di vista della motivazione, della determinazione e dell’etica, si può generare un clima che aumenta anche la produttività to e personalizzato discipline e grandi insegnamenti acquisiti durante il mio percorso, da nomi importanti della Programmazione neuro linguistica, delle neuroscienze e della comunicazione efficace. La formazione ci aiuta ad elaborare l’evento, nonostante le difficoltà o le limitazioni, in modo proattivo e questo ci permette pian piano di migliorare la nostra qualità di vita personale e professionale. Citando una frase importante voglio ricordare che sono “le scelte che facciamo e non le condizioni in cui ci troviamo” a fare la differenza. Ritengo importante in questo momento di review (non solo in chiave spending) dare valore all’uomo che certamente rappresenta il core dell’azienda. Per “dare valore all’uomo” intendo portarlo al centro del cambiamento del sentimento aziendale, dedicando spazio alla formazione e alla valorizzazione personale. E non dimentichiamo che il costo… non è il valore!
RICCARDO PISTOIA Owner di RPConsulting info@riccardopistoia.it
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HOT TOPICS in my opinion
stuff it
It’s cool Dalla musica jazz degli Anni 40 al coolhunting dei giorni nostri, la parola “cool” ha visto evolvere il proprio significato. E così ciò che era “freddo e distaccato” nel secolo scorso è diventato molto di moda oggi, fino a condizionare la scelta di una destinazione MASSIMO MORGA Amministratore delegato di Staff Italia massimo.morga@staffitalia.it
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niziamo dal termine? “Cool” è una parola inglese d’uso colloIquiale che indica qualcosa (o qualcuno) alla moda, cioè di tendenza. Ovvero, banalmente, “figo” (di cui ormai è sinonimo). L’origine del termine, però, nel linguaggio anglosassone, risale alla metà del 1900, quando l’aggettivo “cool” significava letteralmente “fresco, freddo e distaccato”, senza altre accezioni. Usato per la prima volta nel linguaggio comune negli Anni 30, l’aggettivo prese a indicare qualcosa di negativo, come l’incapacità di esprimere emozioni, la mancanza di entusiasmo, la depressione. Negli Anni 40 il “cool jazz” divenne un genere musicale (opposto all’hot jazz, al tempo molto in voga). E nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale “cool” entrò stabilmente nello slang dei neri anglofoni con il significato attuale: perlopiù come sinonimo di “trendy”. Nell’uso gergale, quindi, il “cool” come lo intediamo noi oggi viene usato a partire dalla metà degli
Anni 50, per indicare, come abbiamo detto qualcosa di tendenza; ed è con questo ultimo significato che la parola è entrata nell’uso italiano. Ma chi è che stabilisce se una cosa è cool oppure no? Il professionista del cool, ovviamente! Si chiama – sempre ovviamente – coolhunter e nella vita fa coolhunting, ovvero applica un approccio sociologico di “cult research”, che si realizza mediante una approfondita analisi basata su strumenti di websurfing, social networking, blogging o anche sull’esplorazione visiva e diretta dei mondi e degli scenari di riferimento e delle culture giovanili. La matrice osservativa del coolhunting – dicono gli esperti – lo avvicina a metodologie di stampo sociologico ed etnografico. Detta così, è roba seria! Nasce con queste caratteristiche, insomma, il coolhunter di professione, che può operare come freelance o anche per incarico di un ente di ricerca. Il coolhunter professionista parte solitamente da un brief sugli ambiti di interesse della ricerca da effet-
tuare. Questo lavoro fornisce al committente materiale utile a delineare, in anticipo sui tempi, le mode e i linguaggi “che verranno” nell’ambito degli eventi, dei media, dello spettacolo, del marketing, della comunicazione, del fashion system, dei consumi culturali. Da fenomeno di nicchia il coolhunting sta diventando una professione ben delineata, alla quale iniziano a essere dedicati i primi corsi di formazione. Quindi, in definitiva, oggi cos’è cool? Cool è andare in vacanza in barca a vela, mangiare vietnamita; cool è indossare i bermuda con sopra la giacca, come è ancora cool (meno rispetto a quando lo faceva l’Avvocato) indossare l’orologio sopra il polsino. Lo è parlare in un certo modo utilizzando alcuni termini e non altri. Cool è andare a fare il Cammino di Santiago. Poi ci sono le città cool: Berlino è considerata la città più cool d’Europa. E tra le nazioni? il Brasile è cool, tanto quanto è cool il Myanmar ( la Birmania). Poi Bio è cool, visitare una città in un modo piuttosto che in un altro è cool, ma anche “vintage” è cool. Il cool è ovunque. Poi abbiamo (e non voglio fare della facile ironia) le battute sul cool. E come per tutte le cose abbiamo il suo lato B. E spesso, il lato B è cool.
BRIGHTER
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26-02-2014
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VIAGGI INCENTIVE
Incentive creativi
I viaggi motivazionali tornano a crescere, con nuovi contenuti e format inediti: è l’effetto del “downsizing creativo”, che ibrida motivazione e team-building. E trasforma il tradizionale soggiorno vacanziero in uno show a tutti gli effetti MATTEO ROCCA
n anno fa, parlando di viaggi incentive, titolavamo: “Siamo a una svolta?” U (con un doveroso e prudente punto di domanda). Il Site Index Annual Survey aveva rilevato che oltre l’80 per cento degli intervistati corporate prevedeva di aumentare il ricorso ai viaggi motivazionali nel medio periodo. A un anno di distanza il cauto ottimismo del 2013 trova conferma nella nuova edizione della survey, con ampie percentuali di professionisti che hanno rinnovato i loro buoni propositi nei confronti dei viaggi incentive (con quasi il 50 per cento che si
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dice fiducioso di organizzare viaggi per i propri dipendenti e collaboratori nell’arco dei prossimi sei mesi). Il futuro del segmento sembra quindi essere in ripresa, anche se l’intensità di questo trend – discriminante non da poco – non pare folgorante. Chiarito ciò, è opportuno farsi ancora una domanda: che genere di incentive sarà quello che uscirà dal cilindro nel prossimo futuro? Dopo un lustro di downsizing a tutti i livelli – sulle dimensioni dei grup-
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VIAGGI INCENTIVE pi, sulle distanze percorse, sulle durate dei soggiorni e spesso anche sul numero di stelle dell’hotel – in cui le aziende hanno comunque continuato a cercare, quando non a pretendere, il massimo risultato con il minimo del budget auspicabile, è più che lecito aspettarsi che il viaggio incentive che tutti conoscevamo abbia necessariamente dovuto cambiare pelle per sopravvivere nelle mutate condizioni del suo habitat naturale. Verrebbe quindi da dire: sì, siamo a una svolta, letteralmente a 360 gradi. Perché i viaggi incentive malgrado tutto continuano e anzi sembrano in ripresa, e perché lo stesso concetto di incentive si sta trasformando, in virtù di tutti gli sforzi creativi che i professionisti del settore hanno dovuto compiere in questi anni per continuare a proporre esperienze motivazionali appaganti ma rigorosamente low-cost. Nuovi e originali format hanno fatto la loro comparsa nei cataloghi di più di un’agenzia, e il caro vecchio soggiorno premio dal sapore vacanziero è stato ibridato con altre tipologie di evento, tipicamente per riunire insieme formazione, svago e comunicazione interna, secondo una ben nota formula “salva spazio”. GIOCHI (DI SQUADRA) SENZA FRONTIERE Che il trend sia questo – incentive in ripresa grazie allo sviluppo di nuove soluzioni organizzative che tengano conto del budget – ce lo conferma Silvio Cossi, titolare insieme al fratello Davide di SDC Service, società romana che propone soluzioni creative di team building nell’ambito di eventi e incentive aziendali. La crescita c’è ed è un dato reale: «Dal nostro punto di vista continuiamo a registrare segnali positivi e ottimi risultati: i nostri prodotti continuano a proporsi con successo sul mercato, segno che il bisogno delle imprese di realizzare eventi aggregativi e premianti rimane alta. Il 2014 appena iniziato sta confermando che stiamo tornando ai grandi numeri, con eventi di nuovo nell’ordine delle centinaia di persone». Cossi sottolinea la peculiarità della policy di SDC Service, che prevede di non trattare mai direttamente con clienti finali o agenzie estere, interfacciandosi esclusivamente con Dmc, Pco, incentive house e società di eventi, e tuttavia ci fornisce
un prezioso dato sulla provenienza geografica dei partecipanti: «Lavoriamo moltissimo per gruppi internazionali, direi quasi prevalentemente. Molto con la Francia, la Germania e i paesi emergenti, tra cui non cito nemmeno più la Russia perché a mio avviso non può essere più considerata tale, ma penso ad esempio al Sudamerica». La controtendenza economica del segmento è sicuramente legata a doppio filo alle committenze straniere: i gruppi esteri continuano ad essere attratti dall’Italia, e spesso e volentieri pagano in anticipo, dovendo programmare altrettanto in anticipo viaggi e spostamenti. Parlando dei format, Silvio Cossi ci fornisce alcuni esempi di come la creatività sia più che mai essenziale per riuscire a mixare efficacemente i messaggi e a condensare i tempi (e i costi): «Si sperimentano format nuovi, come la cena-congresso: l’evento di comunicazione si svolge contestualmente a una cena di gala a tutti gli effetti, prestigiosa ed elegante, che stempera l’atmosfera spesso forzata del congresso e consente di godersi a tutti gli effetti il momento, la location e il soggiorno. Un altro format che abbiamo proposto con successo crescente è ad esempio il Paparazzi Game: trasformiamo i partecipanti in veri e propri paparazzi stile Anni 50 con l’obiettivo di andare in giro per Roma a caccia di scoop. Le loro foto vengono pubblicate istantaneamente in un vero giornale, che distribuiamo loro la sera stessa durante la cena, e spesso riservia-
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SILVIO COSSI, titolare di SDC Service: «Continuiamo a registrare segnali positivi e ottimi risultati: i nostri prodotti continuano a proporsi con successo sul mercato, segno che il bisogno delle imprese di realizzare eventi aggregativi e premianti rimane alta. Il 2014 appena iniziato sta confermando che stiamo tornando ai grandi numeri»
MA DOVE VOLETE ANDARE? Incentive a corto, mettiamo anche a cortissimo raggio? Niente paura: gli italiani cadono in piedi. Perché non c’è dubbio che pochi possono dirsi altrettanto fortunati, potendo contare su un infinito set di location affascinanti a solo poche ore di distanza. Le vette della Val d’Aosta e del Trentino, i laghi della Lombardia, l’incanto di Venezia, i sapori delle Langhe piemontesi, dei colli friulani, della campagna di Toscana e delle Marche; la riviera romagnola e quella ligure, i parchi naturali dell’Abruzzo, le
spiagge di Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna; i tesori artistici di Roma e del Lazio, i borghi dell’Umbria e del Molise, le bellezze della costiera amalfitana, i paesaggi naturali della Basilicata e della Lucania; un elenco che potrebbe allungarsi all’infinito. Ogni singola porzione della Penisola offre possibilità di tour culturali, percorsi enogastronomici ed escursioni emozionanti capaci di valorizzare al massimo e trasformare in un incentive emozionante anche una semplice “gita fuori porta”.
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VIAGGI INCENTIVE
LA FORMAZIONE DIVERTENTE “Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l’educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo“: la citazione di McLuhan è praticamente un classico, ma è quanto mai attuale. Se da sempre il viaggio era pretesto per fare anche team building, oggi è vero anche il contrario. Un soggiorno a Roma offre lo spunto per una gamification in stile Dolce Vita, le coste della Sardegna sono teatro perfetto per tutti i possibili
sport balneari, qualunque capitale europea è una location ideale per una caccia al tesoro in lingua straniera, una gita a Londra passerà sicuramente dalle aule di qualche business school: le possibilità sono praticamente infinite, e così il viaggio diventa tutt’uno con l’ingrediente ludicoaggregativo e formativo che è sempre più centrale nella ricetta di un buon incentive. In tempi di spending review, inoltre, è spesso anche l’unico modo per farsi avallare la spesa. mo la prima pagina agli editoriali proposti dall’azienda, che riesce così a far passare dei messaggi importanti in modo leggero e divertente». Il soggiorno premio a Roma, sempre apprezzato, diventa il palcoscenico di una gamification originale e divertente, che riprende elementi noti in tutto il mondo – la Dolce Vita – e consente all’azienda di ottenere il massimo dell’attenzione per le sue comunicazioni.
ANITA AQUILINO, titolare di PV Agency: «Parlando di incentive, la tendenza dominante è quella di contenere la durata dei soggiorni, e conseguentemente le distanze di viaggio. Si rimane in Europa e prevalentemente in Italia»
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BASTA RIVALITÀ: È L’ORA DEI TEAM Questa combinazione di leggerezza ed efficienza, svago premiante e formazione rende sempre più simile l’incentive al team building vero e proprio, e anche quest’ultimo ha registrato negli ultimi anni un adeguamento nel tono e nel tenore dei messaggi e degli obiettivi formativi: «C’è una forte tendenza a fare del soggiorno incentive un tutt’uno con l’attività di formazione, comunicazione interna e team building, e team building di tipo ormai prevalentemente aggregativo», prosegue Cossi. «Il tema della competizione, così centrale qualche anno fa, ha lasciato completamente il posto al concetto di gioco di squadra. Per le aziende oggi è essenziale spingere i propri dipendenti e collaboratori a fare gruppo e a vedersi come un tutt’uno sinergico, piuttosto che spronarli a fare più dei colleghi, tranne che in situazioni particolari: di recente ad esempio abbiamo lavorato per una compagnia aerea straniera che ha da poco nominato un nuovo direttore marketing per l’area italiana, e in questo caso per lui era prioritario mettere alla prova il suo nuovo team e la sua rete di vendita per conoscerli meglio. Ma si tratta ormai di un’eccezione, la quasi totalità dei messaggi veicolati oggi è incentrata sul fare gruppo». Come dire: dal terreno pesante del dopo crisi si esce uniti e compatti, tutti insieme
o nessuno. Non è il momento di incoraggiare l’individualismo, anche se virtuoso. Si premiano i reparti, gli uffici, i gruppi di lavoro vincenti, e si privilegiano i format collettivi. Incentive e team-building tendono così sempre più a coincidere e ad assomigliarsi, a fare l’uno il contenitore dell’altro e viceversa. DO MORE WITH LESS Le agenzie sono abituate a confrontarsi con richieste al limite del possibile, soprattutto laddove occorre mediare tra le esigenze del cliente e quelle del resto del mondo. Non si tratta infatti solo di budget risicati: spesso ci sono vincoli di diversa natura, di cui l’organizzatore non può non tenere conto e che inevitabilmente condizionano tutto il resto. «Basti pensare a ciò che accade nel mondo degli eventi medici – ci spiega Anita Aquilino, titolare di PV Agency – in cui i paletti sono infiniti: se una location ha la denominazione commerciale “spa” non va bene, “château” men che meno… Il tema è arcinoto. Parlando di incentive, la tendenza dominante è quella di contenere la durata dei soggiorni, e conseguentemente le distanze di viaggio. Si rimane in Europa e prevalentemente in Italia». Per il mondo corporate i paletti da rispettare non sono di natura legislativa o deontologica, ma derivano dalla necessità di far quadrare opposte esigenze . «Non ci sono molti altri modi per fare saving, anche perché il trasporto aereo rappresenta una zona d’ombra in cui è veramente difficile, per non dire impossibile, riuscire a contenere i costi. Almeno in Italia, perché va detto che con i gruppi esteri che vengono nel nostro
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paese a volte è più semplice pianificare charter o soluzioni low cost, perché nominativi e composizione dei gruppi cambiano meno frequentemente e in misura minore. Da noi invece è abituale chiudere le liste dei partecipanti molto sotto data, e questo ci priva di margini di manovra. Anche le catene alberghiere internazionali sono talvolta piuttosto rigide sui numeri. Bisognerebbe riuscire a migliorare la pianificazione per potersi aggiudicare le condizioni migliori». Di nuovo, lavorare con i gruppi stranieri “incoming” sembra quasi più semplice: la pianificazione avanzata porta con sé indubbiamente molti vantaggi per il planner, che può contare su informazioni dettagliate già piuttosto in anticipo. INCENTIVE? MEGLIO SE “DISRUPTIVE” Se si hanno spesso le mani legate su un fronte, l’unica soluzione per offrire un’esperienza di valore e che sia davvero premiante – perché l’essenza dell’incentive sta tutta nel suo aspetto di ricompensa – è necessario alimentare i programmi con esperienze nuove, coinvolgenti e fuori dal comune. «Si punta sull’animazione e sul contenuto a tutti i livelli, più che mai, e questo richiede una grande inventiva perché non puoi mai ripeterti, ogni viaggio deve avere con sé un ele-
mento di novità. Spesso facciamo ricorso a linguaggi mutuati dal teatro, dallo spettacolo, anche la formazione fa sempre più ricorso ai role play perché sono estremamente funzionali per favorire la comprensione e scaricare tensioni». Non c’è davvero limite al livello che la fantasia e i contenuti ludico-spettacolari possono raggiungere, prosegue la titolare di PV Agency: «Ho letto il caso recente del manager di una compagnia straniera che si è presentato alla convention davanti ai suoi dipendenti vestito da drag queen (foto sopra, ndr), e questo mi pare un esempio perfetto: una cosa del genere non può ovviamente lasciare indifferenti i partecipanti, capovolge radicalmente i ruoli e le aspettative», racconta Aquilino. Il riferimento è alla recente performance di Gerrit Zalm, in passato addirittura ministro delle Finanze e vice premier olandese, e ora presidente dell’istituto di credito ABN Amro: il manager – un distinto signore di sessant’anni - si è presentato davanti a settemila partecipanti travestito da Priscilla, con tanto di parrucca e vestito a tinte sgargianti, e ha tenuto un esilarante monologo carico di doppi sensi. Un’esperienza davvero “disruptive”, per usare un termine anglofono molto in voga: lo spiazzamento totale, la sorpresa, diventa una leva in più nella comunicazione d’impresa. Anche perché il video, manco a dirlo, è immediatamente diventato virale sulla Rete. Per la titolare di PV Agency, il caso di Zalm rappresenta un esempio da studiare con grande attenzione. «Dobbiamo imparare da queste esperienze di rivoluzione dei linguaggi, perché all’estero spesso anticipano delle tendenze, e il tempo rivela che hanno ragione loro. I vecchi schemi di comunicazione spesso non sono più efficaci, e che un dirigente arrivi a mettersi in gioco in maniera così completa è certamente un segnale. Anche così ci si può dimostrare abili comunicatori».
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PREVISIONI AL RIALZO L’annuale analisi condotta da Site International Foundation, aggiornata a dicembre 2013. Scorrendo il sommario della ricerca – consultabile online su siteglobal.com – parla di un generale “ritorno dell’ottimismo nel ricorso a strumenti di motivazione”, con una forte propensione a credere nell’inclusione dei meeting all’interno degli eventi motivazionali. Il 55 per cento degli intervistati prevede una crescita nei prossimi sei mesi, il 72 per cento l’attende entro un anno e il 77 per cento confida che i trend positivi si manterranno tali nei prossimi tre anni.
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STEFANIA TRALLORI, Direttore CWT Meetings & Events Italia: «Notiamo una crescente scelta dell’Italia con predilezione del Sud e delle Isole: Sicilia, Puglia e Sardegna, per esempio, hanno strutture ricettive, cultura, paesaggi e location di ottimo livello e perfettamente adeguate per il genere di evento che si è delineato»
Vedremo anche noi i nostri amministratori delegati esibirsi sul palcoscenico? Il nocciolo della questione, più che altro, è capire che questi accorgimenti “spettacolari” stanno sempre più rientrando nel mix. E a proposito di spettacolo e mondo dello spettacolo, Anita Aquilino ci racconta che un altro caso che l’ha molto colpita è quello del regista David Lynch: «Recentemente ho seguito la conferenza che Lynch ha tenuto a Milano a proposito della sua esperienza con la meditazione, come risorsa per migliorare la consapevolezza e distendere le tensioni. È un esempio molto interessante di quanto queste tecniche possano favorire un vero confronto anzitutto con se stessi, che poi si traduce anche in confronto verso l’esterno, verso l’ambiente di lavoro». E questo vale anche per il viaggio incentive, che potrà arricchirsi ad esempio di contenuti legati al benessere e alla consapevolezza interiore. Anche così si possono realizzare esperienze “di rottura” con cui premiare i partecipanti. UN NUOVO EVENTO MULTIFORMAT Secondo Stefania Trallori, direttore CWT Meetings & Events Italia, in questi ultimi anni il viaggio incentive è diventato sempre più il momento centrale – necessario ma non sufficiente – di un nuovo tipo di attività formativa e motivazionale in senso stretto. «Il viaggio incentive nella sua accezione tradizionale è uno strumento che ha visto sicuramente negli ultimi anni un’evoluzione, che si è riflessa anche in una contrazione della domanda. A prescindere dalla destinazione che viene scelta (Italia, estero, medio o lungo raggio), infatti, si è andati verso un nuovo modello di evento multiformat, che comprende il viaggio in senso stretto, ma anche momenti di meeting, formazione e team building. Momento centrale – anche rispetto ai giorni di durata del viaggio – è spesso una riunione di lavoro rivolta a un target interno (ma anche esterno) all’azienda coinvolto per un aggiornamento, un corso di formazione
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o le fasi conclusive di una campagna di incentivazione e di consegna degli award», prosegue il direttore di CWT Meeting&Events. «Cambia quindi l’obiettivo del viaggio il cui asse si è spostato dal viaggio leisure/incentive tout court verso una attività di formazione/informazione correlata a momenti esperienziali focalizzati per lo più sull’aggregazione e il team building, grazie ad attività dedicate, adattate al contesto in cui ci si trova. In quest’ottica la dimensione della comunicazione gioca un ruolo strategico, molto più che in passato». Un cambio di obiettivi strategici, di modalità e di filosofia generale di approccio che però continua a vivere e ad appoggiarsi sul viaggio, sulla trasferta, sul cambio di location come momento indispensabile per produrre quel valore esperienziale aggiunto che è sempre la base di ogni incentive, sia ieri che oggi che, presumibilmente, domani. Stefania Trallori prosegue poi parlando delle mete prescelte e dei trend – sia nazionali sia internazionali – che stanno influenzando le scelte dei decision maker aziendali. Ne emergono conferme, nuove tendenze e qualche sorpresa da tenere d’occhio per il futuro: «Per quanto riguarda le destinazioni, notiamo una crescente scelta dell’Italia con predilezione del Sud e delle Isole: Sicilia, Puglia e Sardegna, per esempio, hanno strutture ricettive, cultura, paesaggi e location di ottimo livello e perfettamente adeguate per il genere di evento che si è delineato. All’estero proponiamo oltre alle capitali e grandi città europee, visitate in chiave nuova e insolita, o a grandi classici come New York e l’intramontabile West Coast americana, anche qualche destinazione più "di nicchia", come l’Islanda, l’Indonesia o Singapore che sta tornando a essere glamour. In crescita anche il Medio Oriente e Paesi fino a qualche anno fa assenti dalla mappa dell’incentive, come l’Oman, capaci di incuriosire e sorprendere; sicuramente ne sentiremo parlare molto in un prossimo futuro».
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La mappa dell’incentive 2014 Quale meta è di moda quest’anno? Be’, ce n’è per tutti i gusti: destinazioni a lungo e a corto raggio, per viaggi esotici o soggiorni rilassanti in riva al mare, per muoversi in tutta sicurezza o per regalare esperienze premianti mantenendo un occhio di riguardo per il budget MATTEO ROCCA
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llacciate le cinture, si ri-parte. Sì, perché il viaggio incentive sta tornando A prepotentemente nelle agende dei
filosofia si riverbera anche sul lato corporate. Trovare località e mete ricche di opportunità ricreative in cui organizzare soggiorni di sicuro successo non è difficile; e per chi può permettersi di investire qualcosa in più, tanto meglio, ci sono location grandiose, tra grandi classici, nuove opzioni e qualche gradito ritorno di fiamma. In generale, vuoi perché sicuri, vuoi perché convenienti, ci sono molti luoghi del globo che meritano l’attenzione dei planner in cerca delle mete ideali.
planner, con tutte le riserve e i distinguo del caso, certo, e con la cautela che deriva dall’esperienza di questi ultimi anni; ma il dato di fatto è che si continua e continuerà a viaggiare anche per gli eventi aziendali, in linea con quanto accade nel turismo leisure. Se l’utente italiano medio è ormai un habitué di compagnie aeree low cost e dei tanti hub virtuali in cui prenotare voli e alloggi convenienti (Volagratis, Tripadvisor, AirBnB per citarne solo alcuni), la stessa
PROSPETTIVE DI CRESCITA Quali sono i driver che orienteranno la scelta delle destinazioni del 2014? E quali, dal punto di vista degli operatori turistici, i trend da seguire e assecondare? Ne abbiamo parlato con Federica Arceci direttore business unit di Eden Hotels & Resorts: «Difficile indicare mete singole. Il mercato Mice è molto meno soggetto a mode rispetto a quello leisure. Di certo il mercato ha sofferto, poiché
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la contrazione dei consumi ha riguardato ogni tipo di attività economica. Per questo le richieste più numerose da parte delle aziende sono state quelle per le quali il prezzo era il driver di scelta più rilevante e l’aspetto business quello più considerato, a discapito di comunicazione ed entertainment. Una sorta di back to basics. Le catene alberghiere, i tour operator e le incentive house che si sono distinte sono state quelle che sono state
capaci di interpretare queste richieste». Per il 2014 le prospettive sono comunque positive, secondo quanto ci conferma la direttrice di Eden H&R: «Ci sono segnali di ripresa dell’economia, li avvertiamo anche noi in prima persona e questo ci fa ben sperare. Eden H&R punterà nello specifico sul connubio business & benessere, ma forte di una vocazione all’ospitalità che Nardo Filippetti porta avanti da più di quarant’anni, di una struttura molto versatile e dinamica, dello stile 100 per cento italiano e naturalmente pronto a mettere in campo tutte le sinergie possibili con le altre business unit del gruppo». I VIAGGIATORI INCENTIVE? SEMPRE PIÙ DIFFERENZIATI Per quanto riguarda la scelta della destinazione finale, spesso la partita si gioca semplicemente tra Italia ed estero – che rappresenta l’alternativa low cost, basti pensare a location come la Croazia o la Tunisia. Per le strutture italiane questo si traduce in un forte stimolo ad anticipare la domanda di una clientela sempre più esigente e attenta ai dettagli. «Ci siamo accorti fin da subito che la location e la proposta complementare all’attività richiesta dall’ospite ha assunto via via un peso maggiore», spiega Emanuele Coveri, responsabile commerciale di Eden Hotels & Resorts. «Vivere un’esperienza unica è la sola soluzione possibile, non intendiamo semplicemente accogliere il cliente, siamo un suo partner e vogliamo accontentarlo. Ogni struttura della nostra catena ha una propria identità che la contraddistingue e la rende unica, insieme alla proposta di servizi e plus trasversale per tutta la catena, che permette di garantire un ottimo standard di servizio». Per fare questo Eden H&R ha elaborato dei format modulari, denominati appositamente “plus”, che vogliono rappresentare altrettanti pacchetti di servizi speciali per andare incontro al cliente, sia leisure che business. Un’offerta sempre più personalizzabile dunque, che tiene conto di esigenze sempre più differenziate e impone alle strutture di evolversi rispetto agli standard di servizio tradizionali. «L’Italia è, da sempre, la destinazione preferita da parte degli italiani», afferma Coveri. «Lo dicono tutte le ricerche di mercato più accreditate. Con questa premessa, possiamo solo confermare la forte concorrenza delle mete lowcost. Prendiamo spunto dalla situazione per cercare di essere ancora più competitivi sia in termini di quantità dei servizi offerti sia di qualità della proposta ritagliata sul cliente, amiamo il confronto e riteniamo sia un ottimo impulso per cercare
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FEDERICA ARCECI, direttore business unit di Eden Hotels & Resorts: «Il mercato Mice è molto meno soggetto a mode rispetto a quello leisure. Per questo il prezzo è ancora il driver di scelta più rilevante e l’aspetto business è più considerato di comunicazione ed entertainment. Una sorta di back to basics»
EMANUELE COVERI, responsabile commerciale di Eden Hotels & Resorts: «L’Italia è, da sempre, la destinazione preferita da parte degli italiani. Lo dicono tutte le ricerche di mercato. Con questa premessa, possiamo solo confermare la forte concorrenza delle mete low-cost. Prendiamo spunto dalla situazione per cercare di essere ancora più competitivi »
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DA TENERE D’OCCHIO Dando uno sguardo alle mappe dei Paesi “a rischio”, come quelle pubblicate sui siti viaggiaresicuri.it e da controlrisks.com, vediamo quali sono le zone del pianeta che per il 2014 rimarranno contrassegnate in rosso, e che pertanto è prudente tenere al di fuori dei piani di viaggio. I motivi rimangono principalmente legati alla probabilità di rivolgimenti sociopolitici, attacchi terroristici o all’elevato rischio criminale.
ANTONELLA MAGNASCO, responsabile gruppi e incentive di Veratour: «Nel 2013 abbiamo registrato una ripresa del 45 per cento, e guardando allo storico degli ultimi anni solo il 2012 è stato effettivamente negativo; una flessione dovuta più che altro alla scelta di alcuni clienti di puntare su destinazioni diverse da quelle abituali»
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Africa: nel Nord del continente, il rischio terroristico non sembra ancora tramontato in Algeria e in Libia. Il Mali è ancora reduce dal colpo di Stato del 2012. Massima allerta nei Paesi del Corno d’Africa, in Nigeria, Congo, Repubblica Centrafricana e Kenya del nord. Medio Oriente: bollino rosso per Yemen, Siria, Libano e, ovviamente, Iraq e Kuwait, ancora scossi dai postumi delle recenti guerre. Asia centrale: l’area caucasica della Russia è ovviamente sconsigliata per l’elevato rischio terrorismo. Sud-est asiatico: l’isola della Nuova Guinea è colorata di rosso sia sul versante indonesiano per la presenza di milizie secessioniste - che su quello guineano - infestato da bande criminali. Sudamerica: guerriglia, rapimenti e problemi di ordine pubblico consigliano di mantenere estrema prudenza e possibilmente di evitare Colombia, Honduras e Haiti. di migliorare e migliorarci. Prendiamo la competitività come stimolo per crescere, forti del nostro dna e di tutta la forza del gruppo Eden Viaggi, e non la subiamo». Ottimismo largamente condiviso anche da Antonella Magnasco, responsabile gruppi e incentive di Veratour: «Nel 2013 abbiamo registrato una ripresa del 45 per cento, e guardando allo storico degli ultimi anni devo dire che solo un anno, il 2012, è stato effettivamente negativo, anche se questa flessione è stata dovuta più che altro alla scelta di alcuni clienti di puntare su destinazioni diverse da quelle che eravamo abituati a gestire per loro». Scendendo più nel dettaglio dei trend che hanno caratterizzato il segmento negli ultimi tempi, Magnasco traccia una rapida analisi delle strategie seguite dalle aziende per fare saving: oltre alla semplice ricetta “meno persone per meno tempo su minori distanze”, il viaggio incentive conosce oggi una più sottile articolazione rispetto al passato. Le imprese tendono spesso a programmare più viaggi e più programmi, diversificando i budget. «Rispetto al passato c’è un’inedita tendenza a differenziare i programmi rispetto al target: alla fine porto sempre in viaggio mille persone, come prima, ma non ho più mille euro a testa da investire, e allora
diversifico l’offerta. C’è una sorta di clusterizzazione. Per trecento persone investirò ancora mille euro, per gli altri settecento euro a testa – tanto per capirci». Il tutto ovviamente senza fare differenze tra incentive di serie A e serie B: l’esperienza sarà ugualmente premiante per tutti, cambiano solo i parametri di spesa attraverso cui le aziende fanno saving, orientandosi verso destinazioni più a buon mercato per i gruppi più numerosi. DESTINATION AL TOP Fatte le debite premesse, eccoci pronti a partire per la nostra ricognizione alla scoperta delle mete da non perdere, a cominciare da quelle più ambite, alla moda e sorprendenti.
CIPRO, CUORE MEDITERRANEO Per clima, latitudine e ricchezza del patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico ricorda molto da vicino la nostra Sicilia, ma la posizione, così a oriente nel mediterraneo, le conferisce un indiscutibile e ulteriore fascino esotico. Quando si parla di Cipro occorre sempre fare attenzione a distinguere tra il territorio della Repubblica di Cipro e la zona turca – meno di un terzo dell’isola – a nord, che però è riconosciuta dalla sola Turchia. La Repubblica di Cipro fa parte dell’Unione Europea dal 2004, e dal 2007 ha adottato la valuta continentale. Nonostante le difficoltà economiche degli ultimi tempi, la capitale Nicosia e le tante località costiere dell’isola mantengono inalterato il loro fascino e la loro attrattiva turistica. La comodità dei collegamenti aerei diretti dall’Italia, la presenza di un efficiente convention bureau nazionale e di tanti hotel di lusso rendono Cipro estremamente attraente per i soggiorni incentive. La bellezza del mare poi è fuori discussione, e non è certo un caso se il mito vuole che la nascita di Venere sia avvenuta proprio da queste parti. Ideale per... gli sport acquatici.
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VIVE LA FRANCE! Fuori dagli stereotipi e dalle rivalità tra “cugini”, quello francese è senza dubbio uno dei territori più vari, piacevoli e ricchi di opportunità di intrattenimento. Dalle rive della Côte d'Azur ai castelli della Provenza, dai tour enologici in Borgogna, Bordeaux e Còtes du Rhòne allo Champagne, dalle Alpi francesi alle tante località caratteristiche lungo il corso del Rodano e della Loira. E se Parigi, col suo fascino iconico e immortale, resta la meta in grado di coronare tutti i desideri, non sono per questo da trascurare le tante altre città d’arte in cui al soggiorno può unirsi il fascino della scoperta, o della riscoperta: Lione, Marsiglia, Strasburgo, Lille, Orleans, tutte facilmente raggiungibili e in grado di lasciare un’impressione vivida e favorevole nei loro visitatori. Ideale per… il turismo gourmand.
A destra il porto di Nizza, una delle destinazioni incentive più apprezzate dal mercato italiano, anche perché “appena fuori porta”. Sotto la Praca do Comercio di Lisbona, città che in questi ultimi anni ha conosciuto una notevole serie di nuove aperture di hotel a quattro e cinque stelle per il Mice
BORN IN THE UAE Dov’è il grattacielo più alto del mondo? Dove si può visitare la prima città del futuro a emissioni zero? E ancora: dove si trovano il primo parco tematico della Ferrari, il primo bancomat che emette oro in cambio di contanti, la moschea con la cupola più grande di tutto il mondo arabo e il deserto con le dune più alte e spettacolari per gli appassionati di escursioni estreme? In questi anni gli Emirati Arabi ci hanno abituati ai loro incredibili primati. Un viaggio tra Dubai, Abu Dhabi e gli altri cinque emirati offre la garanzia di vedere meraviglie degne di una rivisitazione in chiave urbana e contemporanea delle Mille e una notte. Le compagnie aeree di bandiera, Emirates e Etihad (con cui la nostra Alitalia sembra
sul punto di imparentarsi) sono riconosciute in tutto il mondo per gli standard di qualità, e rendono ancora più agevole e confortevole il viaggio, che dura meno di un volo a New York. Per chi avesse ancora dubbi su quale sia la nuova America. Ideale per… restare a bocca aperta! SPAGNA E CANARIE, UNA GARANZIA Come ci ha confermato Antonella Magnasco di Veratour, Spagna e Canarie si avviano a riconfermarsi tra le destinazioni al top anche per il nuovo anno: «Il nostro punto di forza resta Fuerteventura: è la destinazione principale e più gettonata, per la varietà dell’offerta e per la facilità dei collegamenti da tutta Italia anche per gruppi e aziende di piccole e medie dimensioni. Già ad oggi è una voce determinante del nostro fatturato 2014». E poi, diciamoci la verità: chi potrebbe restare insensibile di fronte a un tour di Barcellona, alle spiagge di Lloret de Mar, alle strade di Madrid e Valencia, agli spettacolari panorami dell’Andalusia? Ideale per… andare a colpo sicuro. PORTOGALLO A TUTTO MICE Lisbona in questi ultimi anni ha conosciuto una notevole serie di nuove aperture di hotel a 4 e 5 stelle, e di nuove location per il mondo degli eventi corporate che tengono conto sia dell’aspetto meeting e congressuale, sia della loro declinazione lato incentive, con infinite possibilità ricreative, elevati standard internazionali, presenza di grandi catene
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alberghiere e di location turistiche emozionanti, come le spiagge dell’Algarve, le campagne del Douro a nord e dell’Alentejo a sud, le vivaci città di Porto, Cascais, Braga e Setubal e lo spettacolo della costiera atlantica. L’ottimismo e la volontà di investire più che mai sul turismo Mice internazionale sono testimoniati anche dal progetto di un nuovo grande aeroporto per Lisbona, previsto per il 2017. Ideale per… rilassarsi. MAI PENSATO ALLA COREA DEL SUD? Un’idea originale per l’incentive a lungo raggio! La Corea del Sud è un Paese estremamente moderno, la cui capitale Seul è una metropoli di quasi dieci milioni di abitanti, che però conserva ancora numerose vestigia e monumenti del passato tradizionale coreano, come i “cinque grandi palazzi” della dinastia Joseon. Il Paese conta una ventina di parchi naturali, molto frequentati per le escursioni e le scalate, come ad esempio quello del monte Gayasan, vicino a Daegu. Non mancano destinazioni caratteristiche, come l’isoletta vulcanica di Jeju, un luogo di villeggiatura particolarmente apprezzato grazie al clima subtropicale che la differenzia nettamente dal resto del Paese. Ed è una location ideale anche per il business: se non lo sapevate, si
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VIAGGI INCENTIVE francese, entrambe lingue ufficiali. È una località estremamente cosmopolita, con pochi abitanti e grandi paesaggi naturali incontaminati. Ideale per… anticipare la moda!
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tratta di uno dei Paesi con la più alta media di connessioni a banda larga del mondo. Ideale per… ballare il Gangnam Style! MALDIVE, DOVE SENNÒ? Ecco a voi il grande intramontabile classico che non ha bisogno di presentazioni, meta di tutti i viaggi da sogno, paradiso dei subacquei appassionati, degli amanti dei climi tropicali e della barriera corallina, e di chi semplicemente desidera godersi lo spettacolo delle acque turchesi dal pontile di una delle decine e decine di isole-resort (le isolette abitate sono poco più di duecento, su un totale di oltre mille). Stando a Wikipedia, la metà dei turisti che visitano le Maldive ogni anno provengono da tre Paesi europei: Italia, Regno Unito, Germania. Il richiamo del paradiso tropicale continua a farsi sentire con forza, e ad attirare gruppi di visitatori in cerca di un soggiorno rilassante lontano mille miglia da tutto e da tutti. Ideale per… un soggiorno da favola! TI RICORDI DI MAURIZIO? Per Antonella Magnasco non ci sono dubbi: «È l’anno del grande ritorno di Mauritius, sicuramente: era molto in voga qualche anno fa, poi sembrava aver perso appeal rispetto ad altre destinazioni, ora sta tornando di moda». L’isola principale, che insieme alle isolette minori di Saint Brandon e Rodrigues e alle due isolette Agalega costituisce un piccolo arcipelago, dista circa 900 chilometri a est dal Madagascar, di cui condivide il clima tropicale, e deve il suo nome agli olandesi, che la battezzarono così in onore del principe Maurizio di Nassau. La popolazione parla correntemente l’inglese e il
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SUDAFRICA DA BRIVIDI Benvenuti nell’unico Paese al mondo capace di offrirvi l’emozione di un incentive a lungo raggio a ben 12 ore di volo da Roma o Milano, senza dover spostare le lancette dell’orologio né avanti né indietro. Un plus secondario, forse, se paragonato alla bellezza dei grandi parchi faunistici e ai sontuosi scenari naturali che rendono qualunque soggiorno in Sudafrica un’esperienza indimenticabile; e tuttavia, il non dover scontare il jet-lag è un dettaglio non da poco, specie se si vuole contenere al massimo la durata del viaggio. Concedersi l’emozione di un autentico safari, visitare le famose spiagge di Cape Town o mettersi alla prova in uno dei tanti possibili team building immersi nel cuore della foresta africana, equivale a farsi – o fare ai propri partner di lavoro – un regalo davvero prezioso, il che fa sì che il Sudafrica si avvia a confermarsi tra le mete incentive più gettonate anche per il 2014. Ideale per… regalare emozioni! L’ETERNO FASCINO DELL’INDIA Meta del turismo culturale, esotico, spirituale e sempre più anche d’affari proveniente da tutto il mondo, l’India conserva un fascino dal sapore millenario, nonostante sia ormai da lungo tempo proiettata verso la modernità economica secondo stime recenti, diventerà entro breve la terza nuova potenza mondiale. Lo stupefacente mix di lussureggiante natura e ricchezza del patrimonio storico e artistico rende inoltre l’India una meta di sicuro successo per qualsiasi incentive. Una visita a monumenti eterni quali il Taj Mahal, il palazzo di Jaipur o le meravigliose grotte di Elephanta, ai templi di Khajuraho e ai luoghi sacri del Buddhismo e dell’Induismo valgono da sole tutto il viaggio. Altra possibilità poco nota è quella di visitare le zone rurali a bordo dei cosiddetti “toy trains”, i cui variopinti e lussuosi vagoni permettono ai passeggeri di sprofondare in un’autentica atmosfera coloniale stile “Orient Express”, o di fare un’escursione nella jungla a dorso di elefante in uno dei tanti parchi nazionali. Ideale per... viaggiare nel tempo. ALTRE METE DA NON PERDERE Antonella Magnasco di Veratour ci regala ancora qualche insight sulle destinazioni più accattivanti per l’incentive che desi-
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dera concedersi qualcosa di realmente diverso dal solito: «Sul lungo raggio possiamo citare Cayo Largo, nei Caraibi, e Zanzibar nell’Oceano Indiano, che rimangono dei classici intramontabili. In più sta crescendo a vista d’occhio il Messico, che per varietà di offerta, possibilità di escursioni e mix di intrattenimento e cultura è veramente molto richiesto». Una domanda d’obbligo riguarda il Nordafrica e il Medioriente, per capire se e quanto abbiano risentito dei recenti periodi di tensione geopolitica, e se per tanti di loro si possa parlare di completa ripresa dei viaggi. «Il mondo arabo sembra tenere, ad esempio per ciò che riguarda destinazioni come Hammamet e Djerba in Tunisia, Aqaba in Giordania, Sharm el Sheikh e Marsa Alam in Egitto. Ovvio che dovendo pianificare con sei-sette mesi d’anticipo, le aziende tendono ad andare sul sicuro e la cronaca degli ultimi mesi ovviamente incide, ma ci sono tutte le condizioni per una piena ripresa in grande stile. Anche perché, occorre dirlo, le destinazioni italiane sono perlopiù appannaggio dei grandi budget, chi cerca qualcosa di più conveniente punta sicuramente sull’estero», conclude Magnasco.
L’ATTESO RITORNO DI SHARM
Nel terzo anniversario della rivoluzione che ha portato al cambio di governo in Egitto, le notizie che arrivano dal Cairo non sono delle migliori: dopo il colpo di Stato del luglio scorso e in attesa del verdetto elettorale della prossima primavera, le proteste nella capitale hanno subito un’escalation. E infatti, la Farnesina ha
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appena rinnovato lo “sconsiglio” per ciò che riguarda i viaggi nella perla turistica del Mar Rosso, Sharm el Sheikh. L’ultimo avviso diramato dalla Farnesina (28/2) recita: “In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba”. Non ci sono ancora le condizioni, quindi, per un rilancio in grande stile di Sharm el Sheikh come meta per convention e incentive. Peccato, un bel segnale era appena arrivato da Veratour, che ha organizzato proprio a Sharm la sua convention natalizia per 180 agenti di viaggio italiani: un modo per festeggiare e incoraggiare l’ottimismo nei confronti di una delle location più gettonate di sempre, fruibile tutto l’anno a sole tre ore di volo dall’Italia.
I BUONI AFFARI Non mancano nemmeno tante altre possibilità – e non tutte necessariamente a corto raggio – per concedersi il relax e l’emozione di un soggiorno all’estero puntando allo stesso tempo su location particolarmente convenienti e “low cost”. Non si può non citare ad esempio in questo elenco la Grecia con le sue tante isole: Naxos, Santorini, Creta, Karpathos, Kos, tutte facilmente raggiungibili e più che abbordabili. Il governo greco in questo momento sta incentivando il più possibile il turismo, sia leisure che business, come driver per la ripresa economica, e non c’è dubbio che la risposta dei viaggiatori internazionali continuerà ad essere buona. Guadagnano sempre più posizioni in classifica anche le capitali dell’Europa orientale: non solo Praga, già meta abituale di milioni di visitatori, ma anche località forse meno battute, come Bratislava e Sofia, o la scoperta di città e territori sorprendenti come quelli della Polonia del Nord, spingendosi verso la costa del Baltico: località come Varsavia, Danzica e Malbork offrono un irresistibile panorama fatto di architetture barocche e castelli medievali. Chi ha voglia di mare potrà optare ancora una volta per le coste della Croazia, che attirano sempre più gruppi provenienti dall’Italia in forza sia della loro convenienza che della lussureggiante bellezza: il Promontorio d’oro dell’isola di Brac, l’azzurro caraibico delle acque di Korcula e Divna, i fondali della baia di Zanja con la sua spettacolare Grotta Blu sono tutti ingredienti per un viaggio di sicuro successo. Marocco e Tunisia continuano a garantire stabilità, sicurezza e servizi di prim’ordine ai turisti provenienti dall’Europa. Location come Casablanca, Marrakech, Djerba e Tozeur permettono di abbinare tutti i comfort dei più moderni e lussuosi resort a panorami e possibilità escursionistiche tipicamente nordafricani, il tutto a prezzi ancora largamente abbordabili. Infine, chi vuole ugualmente concedersi l’emozione di un vero viaggio in grande stile sulle lunghe distanze, potrebbe decidere di considerare con attenzione il Vietnam: se è vero, come si legge su tanti forum e siti di viaggio, che una giornata completa comprensiva di alloggio di buona qualità ad Hanoi costa sui 135 euro a persona, vale davvero la pena di farci un pensierino e programmare una crociera sul delta del Mekong.
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Via del Discobolo 42 - 06132 Perugia - Tel. 075.5172347 - Fax 075.5172719 - www.lameridianaperugia.it - info.lameridiana@edenhotels.it
Zona a 7 km dal centro storico a 20 km da Umbria Fiere Parcheggio scoperto per 120 posti auto scoperto per 5 posti bus Camere 97 doppie Accesso Internet wi-fi in camera e nelle aree comuni Internet point Dotazioni bagno Accappatoio Executive e Business Comfort Telefono TV
Capienza congressuale fino a 120 posti Numero sale 5 da 2 a 120 posti Sala plenaria con luce naturale capienza massima 120 posti Sala banchetti fino a 170 posti / 180 posti con piccola veranda d’estate Spazi espositivi mq 200 interni complessivi in 2 sale mq 30 esterni terrazza lounge bar Direttore Felice Di Donato Responsabile congressi Barbara Lolli Catena alberghiera Eden Hotels & Resorts
Particolari attrezzature in dotazione Schermo - Videoproiettore - Microfoni - Internet sala wifi Altre attrezzature disponibili su richiesta Stagionalità: Unica
Accessi Aeroporto km 20 San Francesco d’Assisi Sant’Egidio Stazione km 3,5 Fontivegge - Perugia km 1,5 Ellera - Corciano Autostrada Firenze-Roma uscita Orte o Valdichiana-Bettolle Servizio navetta Centro città, aeroporto e fiera su richiesta Shopping Centro commerciale Gherlinda Centro commerciale Emisfero Cultura e post congress Sport & Wellness: Piscina estiva in hotel Piscina annuale Lacugnano 0,5 km Perugia Golf Club S.Sabina 3,5 km Maneggio nelle vicinanze Palestra Virgin Active a 10 minuti di auto Tennis Olmo 1 km
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VIAGGI INCENTIVE
AIC: idee che diventano AIC si occupa di progetti di comunicazione a tutto tondo: ideazione, gestione e assistenza post-evento sono gli step principali per realizzare idee creative di grande impatto A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
sti Incentives & Congressi è nata come Asti Viaggi per occuparsi delA l’organizzazione di servizi quali viaggi, soggiorni e iscrizioni, relativi alla partecipazione di gruppi invitati a congressi sia nazionali sia internazionali, soprattutto in campo medico-scientifico. L’esperienza maturata e la formazione professionale del personale hanno permesso poi, negli Anni 90, di estendere l’attività dal turismo tradizionale e business all’organizzazione della manifestazione congressuale nel suo complesso, creando all’interno la divisione AIC. Contatto e gestione di sponsor, relatori, ospiti; ricerca di location e fornitori; servizi burocratici inerenti il target di riferimento del congresso o convegno; assistenza ai progetti di formazione professionale; assistenza amministrativa e monitoraggio continuo costi/ricavi con assistenza economico-finanziaria-gestionale rivolta all’ottimizzazione dei risultati in funzione degli obiettivi prefissati sono, poi, diventati i tanti servizi offerti dall’agenzia pisana.
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PASSIONE E CREATIVITÀ La storia prosegue nel 2008, quando la divisione AIC diviene società autonoma, la cui mission è lavorare con passione ricercando la soddisfazione massima degli attori coinvolti direttamente e indirettamente in un progetto. La crescita e i successi sono esponenziali e riscontrabili su diversi piani: fidelizzazione, diversificazione, collaborazione sia con partner sia con competitor. L’attività dell’agenzia si è diretta sempre più verso la comunicazione di impresa associata a incentive, convention ed eventi speciali. La progettazione e l’organizzazione diretta di eventi creati su misura dell’azienda cliente è il fiore all’occhiello dell’attività. L’esperienza di agenzia di viaggi – coniugata con la professionalità in termini di comunicazione e marketing tipica invece della divisione incentive e congressi – permette di ideare, sviluppare, realizzare con passione e spunti creativi eventi qualitativamente rilevanti, altamente specializzati e idonei a essere ”tagliati” su target diversi. ASSISTENZA A 360 GRADI L’attenzione a ogni progetto di viaggio incentive o convention si compone di analisi di fattibilità teorica e pratica, previsita in loco in fase di valutazione, incontri con i fornitori principali (eventuali corri-
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VIAGGI INCENTIVE
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I SERVIZI OFFERTI
realtà
¢ Attività di meeting planning ¢ Organizzazione di incentive e meeting in tutto il mondo ¢ Ricerca di sedi congressuali ¢ Definizione del budget della manifestazione ¢ Gestione della segreteria congressuale ¢ Espletamento servizi ministeriali ¢ Realizzazione di programmi sociali ¢ Servizi di supporto, accoglienza, trasferimenti, bus e così via ¢ Cocktail, colazioni di lavoro, cene di gala e così via ¢ Servizi di biglietteria aerea, ferroviaria, marittima con sistema automatizzato Sigma ¢ Recapito di plichi e documenti di viaggio in tutto il mondo (Traco tnt – Pony Express) ¢ Prenotazioni alberghiere in tutto il mondo in tempo reale ¢ Interpretariato e traduzioni ¢ Selezione e fornitura di personale qualificato nelle varie mansioni (hostess, segreteria,
sala, guardaroba, hospitality, desk) ¢ Fornitura e personalizzazione kit e materiale congressuale ¢ Fornitura di servizi tecnici all’avanguardia (audiovisivi e servizi tecnici in generale) ¢ Contatto personalizzato di relatori/moderatori/autorità con organizzazione viaggio e ospitalità ¢ Realizzazione grafica e stampa programma scientifico, abstract e cartellonistica in genere (formato cartaceo e digitale) ¢ Realizzazione sito web dell’evento con gestione on line di iscrizioni, prenotazioni alberghiere e programmi sociali ¢ Ricerca e selezione artisti per intrattenimento e spettacoli in linea con le esigenze del committente e con il profilo dell’evento ¢ Ricerca, contatto e gestione rapporti con gli sponsor
spondenti esteri) anche con il possibile – se interessato – coinvolgimento personale del cliente, presenza costante di personale interno ad AIC anche in sede di svolgimento dell’evento, fino all’assistenza post evento per la misurazione del risultato. Lo studio continuo ed estremamente critico dell’offerta del mercato, la conoscenza personale del “mondo”, il know-how sui sistemi di trasporto, il network di contatti derivante da un’importante sinergia tra partner nazionali e internazionali fanno di Asti Incentives & Congressi l’espressione di “garanzia di fiducia” nello svolgimento del rapporto e nell’ottenimento dei risultati attesi. AIC è anche il Pco del turismo congressuale: si occupa infatti anche di ricerca di location con analisi dei punti di forza e di debolezza, gestione economica e finanziaria dell’evento, gestione del programma dei lavori e della faculty, sistemazione alberghiera, eventi sociali e collaterali. AIC si approccia al mercato con passione, professionalità, creatività, sostanza e concretezza, il tutto condito con una importante flessibilità grazie a una dimensione aziendale che garantisce un rapporto ideale ed efficace con il cliente fino all’ottenimento di un prodotto ottimo e di un servizio ineccepibile. indirizzi a fine rivista
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VIAGGI INCENTIVE
CDSHotels, i Caraibi italiani Un gruppo alberghiero dalla pluridecennale esperienza e location affacciate sul caraibico mare del Salento: il top per gli incentive, da ambientare al Riva Marina Resort A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
na lunga “terrazza” che si affaccia sull’Adriatico e lo Jonio. È la Puglia, lumiU nosa e sontuosa, bellissima per i paesaggi e per la ricchezza storico-artistica: dai castelli normanno-svevi agli antichi trulli, dal barocco di chiese e palazzi alle cattedrali romaniche. E poi la campagna – con le masserie e le distese di ulivi secolari –, che scivola verso la costa prospiciente un mare che nell’area del Salento viene definito “caraibico”. Ed è proprio in Puglia che si stagliano le tre gemme dell’hotellerie italiana della catena alberghiera CDSHotels, con un team di professionisti motivati e attenti a ogni dettaglio. I nomi delle strutture? Riva Marina Resort, Pietrablu Resort & Spa e Costa del Salento Village. A capitanare le strutture per il Mice spicca in prima linea il Riva Marina Resort, seguito dal Pietrablu Resort & Spa che si rivela perfetto per incentive e per… le vacanze del Mice!
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LA PUNTA DI DIAMANTE Nei pressi della Riserva Naturale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, sorge il quattro stelle Riva Marina Resort, incastonato nel tipico paesaggio pugliese di ulivi secolari, mandorli e carrubi, con ampie baie e insenature cristalline. Per dare un’idea basti dire che il Resort si estende per circa diciotto ettari tra muretti a secco e costruzioni tipicamente mediterranee. Il mare incontaminato, l’entroterra e le attrattive del territorio rendono questa struttura una base di partenza ideale per incentive alla scoperta della città bianca di Ostuni, dei trulli di Alberobello – patrimonio dell’Unesco –, di Castellana Grotte, del castello di Carovigno, di Lecce con il suo barocco e della ricca offerta enogastronomica, prezioso tesoro pugliese. Altrettanto generosa è l’offerta congressuale del Riva Marina Resort, location perfetta per congressi, convention aziendali, meeting, incentive, workshop ed esposizioni grazie al suo ampio centro congressi articolato in otto sale modulabili – tutte con illuminazione naturale – e in grado di ospitare da
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venti a novecento persone. Non solo. Il Mice al Riva Marina Resort trova un ampio foyer esterno ideale per coffee break, colazioni di lavoro e raffinate cene di gala. Nel contesto della ristorazione sono tre i ristoranti ad allettare i gourmet più esigenti mentre alla remise en forme ci pensano una splendida piscina – con ingresso digradante e idromassaggio – e un invitante centro benessere con zona umida, piscina riscaldata – con idromassaggio a ossigeno –, getti d’acqua e cascata cervicale, percorso Kneipp, percorso vascolare, docce emozionali, sauna, bagno turco, doccia scozzese e zona relax con tisaneria. Non manca una palestra attrezzata con tapis-roulant, cyclette e pesi. TEAM BUILDING AVANTI TUTTA! Al Riva Marina Resort i team building sono… di casa! Soprattutto nel nuovissimo Riva Marina PlayGarden, che si sviluppa su un prato di circa 2.400 metri quadrati, concepito per bimbi e adulti che amano tornare bambini in occasione, appunto, di sfiziosi team building. Il divertimento è assicurato con il mae-
stoso Fantacastello con i suoi quattro scivoli, i tunnel e le torrette d’avvistamento, ma anche con il labirinto, il mini golf a otto buche, il ping pong e il campo da beach volley. Grazie ai gazebo allestiti con arredi, il PlayGarden è anche il luogo di ritrovo per tantissime attività organizzate dal coinvolgente staff di animazione. Non è finita qui. Al Riva Marina Resort una miriade di team building attende gli incentivati: dalle sfide in barca vela o in tutte le attività sportive acquatiche all’apprendimento della “pizzica”, la coreografica danza del Salento, per poi passare ai corsi di cucina, basati su tradizioni e sapori tipici del territorio. Imperdibili le degustazioni di vini pugliesi – con la guida di esperti sommelier –, i gustosi aperitivi pugliesi nei quali mare e terra si incontrano, i tour fra distese di ulivi per apprendere i segreti della tecniche di trasformazione delle olive in olio extra vergine, le escursioni a cavallo alla scoperta della natura e gli itinerari che percorrono le direttrici d’arte.
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Sono tre le gemme preziose firmate CDSHotels, tutte incastonate nello splendido territorio pugliese. Punta di diamante per il Mice, il Riva Marina Resort, tra muretti a secco e costruzioni tipicamente mediterranee
indirizzi a fine rivista
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VIAGGI INCENTIVE
Alla ricerca del paradiso Nasce sotto il segno e l’esperienza di Eden Viaggi la nuova catena alberghiera Eden Hotels & Resorts. Un’offerta a 360 gradi per soggiorni incentive ed eventi aziendali A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
den Hotels & Resorts è la nuova realtà alberghiera che comprende tutti gli E hotel e i villaggi gestiti direttamente da Eden Viaggi. Situati in luoghi di grande fascino e dotati di plus in linea con i più recenti trend del settore, hanno molto da offrire agli organizzatori di meeting e incentive. Al riguardo abbiamo sentito Emanuele Coveri, sales manager hotels & resorts presso Eden Viaggi.
Emanuele Coveri, sales manager hotels & resorts di Eden Viaggi. Il tour operator ha di recente annunciato la nascita di Eden Hotels & Resorts, catena alberghiera a forte vocazione Mice
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Dottor Coveri, rispetto all’esperienza trentennale del gruppo Eden Viaggi, a quali esigenze risponde la nascita della catena Eden Hotels & Resorts? «Da oltre trent’anni punto di riferimento in Italia per soggiorni e vacanze ad alto contenuto emozionale, oggi Eden Viaggi mette il proprio know-how al servizio dell’hotellerie. Con la catena Eden Hotels & Resorts proponiamo un ventaglio di strutture in grado di intercettare bisogni e gusti dell’ospite contemporaneo, sempre più alla ricerca di convenienza, personalizzazione e qualità. Dal resort balneare
all’hotel business o wellness oriented, la catena conta sei strutture, da tre a cinque stelle, situate tra Marche, Umbria, Sardegna e Sicilia. Sono tutte location esclusive e con un’ampia gamma di servizi e proposte personalizzate: per esempio la formula business+, che prevede un kit con ricco set cortesia, tea&coffee maker, selezione di miscele e infusi, quotidiano economico preferito, ciabattine e full mini bar all’arrivo, wi-fi, accesso alla piscina e posto auto». Quali Eden Hotel sono maggiormente vocati al settore congressuale e incentive? «Proponiamo strutture di questo tipo soprattutto nelle Marche, in Umbria e in Sicilia. Come l’Hotel Excelsior Congress Spa & Lido, il cinque stelle boutique hotel della costa adriatica, già Preferred e fiore all’occhiello della catena. È l’ideale per attività business & benessere, grazie alla possibilità di utilizzo, da un lato, delle sale congressi fino a 280 posti a sedere, con vista mare, luce naturale e attrezzate di ogni servizio come il wi-fi gratuito e, dall’altro, il relax, dove la spa, il lido privato, il gourmet restaurant ‘59 e il bistrot, immersi in atmosfere stile Anni 50, diventano gli ambienti più emozionanti per un autentico lusso accessibile a due passi dal mare.
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VIAGGI INCENTIVE
Abbiamo poi La Meridiana, hotel business quattro stelle immerso nel Parco di Lacugnano a Perugia, con cinque sale congressuali modulabili, meta ideale per abbinare il dovere del lavoro con il piacere della buona cucina umbra e italiana. L’hotel mette a disposizione facility come wi-fi gratuito, 97 camere con allestimento business, ampio parcheggio e servizi dedicati. Perfetto anche il Falconara Charming House & Resort, uno splendido resort ai piedi del castello di Falconara, attrezzato per soggiorni incentive e attività business di alto profilo, dove il servizio rappresenta il vero valore aggiunto del soggiorno. Il cliente può sfruttare la sala interna per il proprio business, le tre sale del castello con capienza fino a 250 posti a sedere e la spa insieme al lido sul mare per il relax; è inoltre possibile usufruire del magnifico castello di Falconara per eventi ad alto impatto emozionale. Infine, il Sikania Resort & Spa in provincia di Caltanissetta, direttamente sul mare, indicato per attività congressuali e corporate fino a quattrocento persone, all’interno di una cornice meravigliosa in pieno Sito di Interesse Comunitario. Il Sikania dispone di due ampie sale meeting, due ristoranti dei quali uno sul mare, spiaggia privata, wi-fi gratuito e spa dotata di zona relax,
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Jacuzzi, percorso Kneipp, vasca di compensazione, sale massaggi e trattamenti». Per il post congress o per le proposte di team building, quali sono le strutture i cui spazi all’aperto o i cui dintorni offrono gli spunti più interessanti? «Il valore aggiunto degli Eden Hotels & Resorts è che tutte le strutture presentano grandi opportunità per attività di team building, svago e incentive. Basti pensare al contesto marchigiano degli hotel Excelsior e Nautilus, con la possibilità di attività sportive classiche ed estreme, visite alle cantine del territorio e a località di prestigio culturale come Urbino e San Marino; oppure ai dintorni umbri per La Meridiana con il vicino centro di Perugia, Assisi, Gubbio e Gualdo Tadino; per non dimenticare il contesto siciliano con luoghi come Agrigento e cantine di pregio internazionale come Feudo Butera a poca distanza dai resort. O, infine, le meravigliose spiagge e l’entroterra sardo per Cala della Torre e Marina Country, i due hotel per il corporate in Sardegna, dove organizzare attività di qualsiasi tipo all’insegna del made in Italy più autentico e suggestivo». indirizzi a fine rivista
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VIAGGI INCENTIVE Tenuta Moreno HHHH Mesagne (Br) Numero totale camere: 86 | Ristoranti: 1 | Posti: 450 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress
Tutta la Puglia in un resort Tenuta Moreno non è una semplice location per eventi fino a 450 persone: è anche un’oasi di natura e benessere, perfetta per scoprire tutti i plus di una regione splendida A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
hi sceglie la Puglia per il proprio evento trova in Tenuta Moreno una struttuC ra che si caratterizza per un’accoglienza particolare, offrendo momenti di benessere nel suo centro dedicato, una gastronomia di prim’ordine ispirata agli antichi sapori regionali e tutta la tecnologia più all’avanguardia nelle sale congressi. Entrando nel resort ci si trova immersi in un mondo nel quale la natura fa da padrona, tra ulivi secolari, giardini fioriti, un delizioso laghetto e una piscina scavata nella roccia. In questa suggestiva cornice naturale, a pochi chilometri da Brindisi, si inseriscono le 86 camere, un centro wellness moderno – e nel quale sono a disposizione i trattamenti più innovativi – e un centro congressi composto da cinque sale con capienza da venti a 450 persone. LA MAGIA DEL LUOGO Gli eventi sono coordinati da personale esperto che ne garantisce il successo supportando le aziende nei minimi dettagli, mentre per il post congress si possono prevedere anche momenti di puro
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benessere da vivere nel centro wellness: nella spa si può sperimentare un’esperienza polisensoriale tra aromi, colori e musiche che rigenerano corpo e mente, oppure si può approfittare dei benefici dei trattamenti più moderni a disposizione. Oltre al benessere, anche il palato trova la sua piena soddisfazione a Tenuta Moreno: qui si possono gustare i piatti più tradizionali della cucina pugliese autentica, sapientemente rivisitati, nelle due sale ristorante o in spazi esterni dove è ancora più piacevole assaggiare la gastronomia locale seguendo la fantasia dello chef. Alla già ricca offerta della location pugliese, si aggiungono interessanti programmi pre e post evento, con una gamma di attività leisure che spazia dalla degustazione di vini e prodotti locali a sport di gruppo, a escursioni alla scoperta di alcune delle località più belle della Puglia come Mesagne stessa, Alberobello, la bianca Ostuni e la Firenze del Sud, Lecce, città ricca di straordinarie opere e monumenti. Che dire poi di eventuali itinerari alla scoperta dei bianchi litorali e del mare cristallino? Tutto questo è Tenuta Moreno, una location che racchiude in sé mille motivi per sceglierla come ambientazione per un evento di successo. indirizzi a fine rivista
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VIAGGI INCENTIVE
Le ragioni del successo Un tour operator in crescita, che grazie al made in Italy e alla sinergia con le migliori incentive house può garantire un prodotto globale e in esclusiva. È Veratour A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
Nelle immagini, alcune strutture targate Veratour. Il tour operator ha di recente lanciato un nuovo brand, VeraResort International, per quelle aziende che desiderino utilizzare la leva turistica come strumento di incentivazione
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n un ambito così esigente e competitivo come quello della meeting industry, Ii numeri hanno un peso rilevante e possono subito dare l’idea della qualità e dell’impegno necessari per conseguire risultati importanti. È il caso del tour operator romano Veratour, il cui comparto Mice & Incentive ha chiuso il 2013 con una crescita del 45 per cento sul volume d’affari del 2012. Società leader hanno scelto i villaggi Veraclub per le proprie convention aziendali, in particolare provenienti dai settori automobilistico, food & beverage e moda. Per il 2014 era stato prefissato un incremento del 15 per cento, ma il portfolio acquisito registra già un incoraggiante +30 per cento. In gennaio, inoltre, la divisione Mice di Veratour ha concluso un’importante operazione dando in esclusiva il Veraclub Le Grand Sable di Mauritius a una nota azienda del ramo healthcare. Molteplici sono le ragioni alla base di performance così positive, su tutte la proficua collaborazione con incentive house e agenzie di viaggio, che all’operatore migliora l’occu-
pazione alberghiera in stagioni di spalla e ai professionisti del settore garantisce un “prodotto incentive” globale e di alto livello. A ciò si aggiungano la cura dei dettagli in modo estremamente professionale; la supervisione continua e in tempo reale anche da parte della sede centrale; l’attitudine al problem solving e la realizzazione di preventivi in massimo 48 ore. Per rispondere al rinnovato interesse da parte delle aziende a utilizzare la leva turistica come strumento di incentivazione, il tour operator ha selezionato strutture con ricettività più ampia e ha introdotto il brand VeraResort International: si tratta di un’esclusiva per l’Italia di hotel e resort internazionali, dotati spesso di sale meeting e centri benessere. Veratour ha inoltre potenziato gli investimenti sul prodotto Veraclub con nuove inaugurazioni, fra cui Naxos, Kos e Santorini; ha innalzato i parametri della qualità e ha varato nuove mete, mantenendo la propria connotazione made in Italy nella sua accezione di garanzia. Infine, un affiatato team di grande esperienza, professionalità e dedizione opera in modo sinergico, coordinato magistralmente e con passione da Antonella Magnasco, responsabile Gruppi & Incentive. indirizzi a fine rivista
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ALESSANDRA BOIARDI
EXPO IN CITTÀ, UN PROGETTO PER GLI OPERATORI Si chiama Expo in Città e nasce dalla convenzione tra Comune e Camera di Commercio di Milano, che sarà attiva nei prossimi mesi con l’obiettivo di permettere a tutti gli operatori interessati a realizzare eventi e appuntamenti durante il periodo di Expo 2015 di avere un unico interlocutore «facilitando di fatto l’incontro tra domanda e offerta, contribuendo a velocizzare la concessione di spazi e aree pubbliche» come ha spiegato l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’Alfonso. Il costo complessivo massimo per la realizzazione di tutte le attività previste dalla convenzione è di quattrocentomila euro: duecentomila a carico dell’amministrazione comunale e duecentomila a carico di Camera di Commercio di Milano. La convenzione avrà durata dalla sottoscrizione sino al 31 dicembre 2015.
I PAESI MEDITERRANEI A CONFRONTO NEL SUMMIT DI ICCA Si è svolto di recente a Roma l’Icca Mediterranean Chapter Summit, l’incontro annuale del capitolo della International Congress & Convention Association che riunisce i soci di Croazia, Cipro, Egitto, Francia sud-orientale, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Monaco, Montenegro, Marocco, Serbia e Turchia. Settanta i partecipanti, da 11 Paesi, che hanno affrontato temi di comune interesse legati allo sviluppo congressuale delle destinazioni in «un momento di aggregazione e coesione fra i soci del bacino mediterraneo» come ha descritto l’evento Martin Sirk, ceo di Icca. In particolare la seconda giornata del summit, condotta da Pier Paolo Mariotti, meeting manager dell’Eurac di Bolzano, è stata incentrata sui trend e le prospettive di mercato, nonché sul confronto fra i rappresentanti di alcuni dei Paesi che mancano di un convention bureau nazionale e che hanno illustrato alla platea le proprie strategie di destination marketing per il segmento meeting ed eventi. Ha aperto i lavori Sirk, con una riflessione sui cambiamenti che hanno caratterizzato il settore negli ultimi due decenni e ha evidenziato come la crescente complessità degli eventi si articoli per le destinazioni intorno a cinque trend di competitività principali: il lavoro in team; l’integrazione dei canali e dei mezzi per la promozione e commercializzazione dell’offerta territoriale; l’affermazione di una mentalità di partnership con il cliente; la capacità di ricercare, gestire e analizzare i big data per acquisire nuovo business. Il summit del Capitolo Mediterraneo si è chiuso con la presentazione di Antalya, città che ospiterà, dall’1 al 5 novembre 2014, il Congresso internazionale di Icca. Nella foto Martin Sirk CEO di ICCA, nella sessione the Client’s perspective
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BUSINESS TRAVEL, IL 2014 L’ANNO DELLA RIPRESA
Sono stati presentati durante la scorsa edizione della Borsa Internazionale del Turismo di Milano i dati della tredicesima edizione dell’Osservatorio Business Travel di Turismo d’Affari. La ricerca, condotta dal professor Andrea Guizzardi, è realizzata con il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. Sono sponsor ufficiali Airberlin, Hrg Italia e Hrs - Hotel Reservation Service con il supporto di AirPlus International Italia. L’indagine ha analizzato il mercato del turismo d’affari in Italia nel 2013. I dati emersi hanno evidenziato, nel 2013 – in un quadro economico come quello italiano, che se pur in ripresa mostra ancora segni di debolezza – una perdita nel numero di trasferte di lavoro pari allo 0,2 per cento rispetto al 2012, per un totale di 29,8 milioni di viaggi effettuati. In aumento la spesa per i viaggi d’affari, che nel 2013 è salita a quota18,8 miliardi di euro, in crescita del 2,1 per cento rispetto all’anno precedente. Il dato non solo conferma le previsioni dello scorso anno – quando si era parlato di “trappola del pessimismo” per effetto del perdurare della fase di crisi congiunturale e previsto un incremento nella spesa aggregata molto vicino al 2,1 per cento effettivamente realizzato – ma sembra sancire la fine della fase ciclica negativa per il mercato delle trasferte, anche in virtù del fatto che per il 2014 le previsioni dei travel manager sono tornate positive. Il 21 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato di prevedere una spesa in crescita per i prossimi dodici mesi, il 76 per cento stima una spesa stazionaria, mentre solo il tre per cento la prevede in diminuzione.
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TURISMO CONGRESSUALE STRATEGICO PER IL DOPO EXPO È stata una partnership strategica quella tra Expo 2015 e Bit 2014, che si è conclusa a febbraio a Milano. La partnership ha messo a fattor comune le provenienze dei buyer e operatori professionali della Borsa Internazionale del Turismo e i Paesi target di Expo. Il focus è infatti stato su Usa, Russia, Uk, India, Brasile, Paesi Bassi, Cina, Francia, Spagna e Canada. «Milano, con i suoi venti milioni di visitatori attesi per Expo, dei quali tra i sei e gli otto milioni internazionali, sarà un volano eccezionale per il turismo in tutta Italia. Tutto questo servirà a rilanciare l’economia e l’occupazione, sia nel periodo dell’esposizione sia negli anni seguenti. Sono infatti
previsti complessivamente circa duecentomila nuovi posti di lavoro. La nostra città sta facendo ogni sforzo perché il turismo sia in crescita anche nel dopo Expo, potenziando i suoi punti di forza: turismo congressuale, moda, design, cultura. Lo stesso devono fare i distretti turistici italiani e molti sono già attivi con eventi correlati a Expo» ha affermato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
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VENTANA GROUP LANCIA EXPO3 In occasione della recente edizione di Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano, Ventana Group ha presentato Expo3, un concept che in ottica Expo 2015 propone l’approccio all’evento attraverso tre asset. Il primo, Explore the Exhibition, si concentra sulla visita alla manifestazione e comprende servizi di hospitality, ticketing e booking per organizzare il soggiorno milanese. Il secondo asset del progetto si concentra sul tema cardine dell’edizione del 2015, Nutrire il pianeta. Energia per la vita con Experience Sustainability,
un’offerta di prodotti e servizi ideata ad hoc per l’Expo e orientata al tema della sostenibilità, come il programma “BeSt”
– Beautiful Sustainable events and travels –, nato dalla joint venture tra Ventana Group e il Wfp Italia, il comitato italiano del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite che combatte la fame nel mondo. Con Expand your mind, terza dimensione del progetto, Ventana Group propone infine itinerari di tipo culturale, inediti oppure tradizionali; percorsi enogastronomici che spaziano dal Nord al Sud Italia, o, ancora, eventi di lifestyle, come il Festival del Cinema di Venezia e la settimana della moda milanese.
PACIFIC WORLD ARRIVA IN ITALIA
GET THE KEY MICE AWARD PREMIA I DMC INTERNAZIONALI
Pacific World arriva in Italia con una sede centrale a Roma e una rete di otto uffici dislocati lungo la Penisola in destinazioni strategiche, tra cui Venezia, Alghero, Viareggio, Sorrento, Ischia, Cefalù e Taormina. Il Dmc, uno dei più grandi a livello internazionale con venticinque uffici in tutto il mondo, ha portato a termine l’operazione in Italia in joint venture con la divisione Mice di Acampora Travel, società che, come Pacific World, appartiene al tour operator Tui Travel. Emanuele Pinna è stato nominato destination manager, mentre Evelyne Mancini De Boni è la nuova country manager per l’Italia. Ha commentato Herve Joseph Antoine, global managing director for Pacific World: «Emanuele Pinna ha un’esperienza trentennale nell’industria del turismo e si occupa del settore meeting e incentive dal 1991. La sua esperienza e quella del suo team nell’organizzazione di eventi in Italia per aziende internazionali provenienti da tutte le parti del mondo è molto preziosa. Evelyne Mancini De Boni invece dirige già gli uffici di Monaco e della Costa Azzurra».
È Motivate China il vincitore della prima edizione del Get The Key Mice Award. Ideato e organizzato da Htms, società attiva dal 1988 e specializzata nella promozione di Dmc, il premio, è stato consegnato a Firenze l’11 febbraio a Barbara Wang, general manager di Motivate China come Best Incentive, per la case history presentata su un incentive organizzato nel 2013 su incarico dell’agenzia Mil pure presente all’evento e premiata dalla giuria. Premiati anche Magic Arabia per la categoria Best Budget Optimization in riferimento a un incentive organizzato in Oman e Intra Mice, che ha vinto il premio Best Gala Dinner con Linea Congressi presentando una case history realizzata a Istanbul.
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Barbara Wang, General manager di Motivate China
IL MICE PUGLIESE ALLA BIT DI MILANO CON APULIA2MEET Dal 13 al 15 febbraio 2014 Apulia2meet, il primo marketplace della meeting industry pugliese, era presente alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Tanti i buyer internazionali interessati alla Puglia che hanno richiesto un incontro con i delegati del portale che hanno illustrato, in un’ottica di crescita e sviluppo del network e della destinazione, i propri
operatori del comparto congressuale e le attrattive del territorio. Continua, quindi, il trend positivo per la Puglia che, forte di un clima favorevole otto mesi l’anno, di una rinomata gastronomia e di bellezze artistico-culturali e naturali, si afferma sempre più come destinazione Mice oltre a consolidare la brillante performance ottenuta con le presenze turistiche.
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hôtellerie couture L’incanto di inizio secolo rivive in ogni dettaglio dell’ Excelsior Palace. Dentro la fresca, intramontabile eleganza, fuori il profumo dei gelsomini e del Mediterraneo. 5 stelle Lusso ed oltre 100 anni di esperienza per indimenticabili soggiorni.
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2014 Incentive nello spazio
A volte è necessario togliere peso alle cose per dare più peso alle cose (che contano). Questo prevede un grande lavoro di ridefinizione. L’assenza di gravità è la metafora giusta alla quale agganciare saldamente concetti formativi da tradurre in manovre aziendali TERESA CHIODO
i sa, nell’era moderna, per sperimentare l’assenza di gravità non c’è bisogno S di andare fino sulla Luna. Da anni per esempio l’Esa (l’Agenzia Spaziale Europea) organizza voli aerei particolari: sono i cosiddetti voli parabolici. Alcuni aerei Airbus 300 della compagnia
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Novospace, infatti, sono stati leggermente modificati rimuovendo tutti i sedili della parte centrale e ricavando un ampio spazio. Fusoliere imbottite e strutture di supporto consentono al prezioso carico umano, in fase di addestramento, di sopportare le forti sollecitazioni della micro-gravità. Il volo parabolico permette di simulare la condizione di gravità zero come quella in cui si trovano gli astronauti sulla stazione spaziale, ma senza andare in orbita. L’aereo sfrutta particolari traiettorie di volo: arriva fino a ottomila metri di quota, poi fa una cabrata di 45 gradi e si alza fino a 12mila metri, mentre la forte accelerazio-
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ne schiaccia i passeggeri sul pavimento. A questo punto il pilota toglie potenza ai motori e l’aereo scende in caduta libera per una ventina di secondi mentre i passeggeri fluttuano senza peso. In un volo di due ore si effettuano circa 30 parabole con fasi alternate di gravità zero e gravità simile a quella marziana o lunare. Ovviamente il turismo spaziale, quello vero, è al momento un lusso che solo pochissimi possono concedersi, ma le possibilità per sentirsi un po’ astronauti sono innumerevoli. Oltre che addestrare gli astronauti veri e sperimentare materiali e tecnologie ultramoderne, infatti, le space agency offrono missioni di volo in assenza di gravità o in condizioni di gravità lunare o marziana, con un budget molto più contenuto di quelle spaziali orbitali, e sono a disposizione delle aziende interessate a un’esperienza di team building senza eguali. Di ciò è convinto anche il Comandante delle missioni Spaceland alla Nasa, l’ingegner Carlo Viberti, che partecipa spesso a team building in cui i partecipanti hanno l’opportunità di sperimentare un’esperienza di simulazione di volo nello spazio, ricavando un’esperienza funzionale nell’ambito di un contesto formativo aziendale: «Gli equipaggi spaziali – spiega – sono l’esempio forse più calzante di un gruppo di persone che si è amalgamato per raggiungere un obiettivo comune, ottimizzando le diversità inter-personali e traducendole in punti di forza per la costruzione di una vera squadra nella quale il collettivo raggiungerà risultati molto superiori alla somma delle potenzialità individuali. Gli equipaggi delle missioni SpaceLand devono, di fatto, essere o comunque diventare in breve tempo
una squadra coesa; pertanto le strategie aziendali di raggiungimento di comuni obiettivi di successo trovano una perfetta collocazione e un ideale contesto sperimentale e realizzativo ”pratico” durante le fasi di preparazione e, a maggior ragione, durante le fasi di implementazione della missione». PUNTI DI VISTA L’assenza di gravità si presta dunque a una metafora interessante, ma è anche un valido esercizio per riesaminare alcune abitudini lavorative, la gestione del tempo e l’utilizzo delle risorse disponibili. Del resto, i sensori del nostro sistema di equilibrio e movimento usano la gravità come riferimento. E su una navicella spaziale o in un contesto di simulazione in assenza di gravità è difficile dire dov’è il sopra e il sotto. Si crea così una discordanza fra gli impulsi provenienti dagli occhi e dall’interno delle orecchie (che registrano il movimento e la velocità) e le articolazioni e i muscoli. C’è confusione nel sistema equilibrio-movimento-vista. Per ripristinare la stabilità è necessario rivedere le priorità rispetto ai diversi segnali nervosi e in tal caso sarà l’informazione visiva a diventare dominante. Ce lo conferma Gabriele Lice, fondatore di Incredible Adventure: «Il nostro cervel-
CARLO VIBERTI, Comandante delle missioni Spaceland alla Nasa: «Gli equipaggi spaziali sono l’esempio più calzante di un gruppo di persone che si è amalgamato per raggiungere un obiettivo comune, costruendo una vera squadra nella quale il collettivo raggiungerà risultati molto superiori alla somma delle potenzialità individuali»
GABRIELE LICE, fondatore di Incredible Adventure: «A gravità zero anche legarsi le scarpe diventa un problema difficilissimo da risolvere. Gli individui che condividono l’esperienza della gravità zero entrano in una realtà mai provata prima, che necessita di una rilettura del problema»
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COME FUNZIONE UN TEAM BUILDING ZERO-G Sono previste diverse fasi per la durata di quattro o cinque giorni. In prima istanza ci sono dei test psicologici e psico-fisici a cui seguono momenti di training a terra e subacquei, con visita guidata al Centro Spaziale Europeo, addestramento alla unità mobile e braccio robotico
dello Space Shuttle, training al muro microgravitazionale, test di centrifuga, test alla sedia rotazionale, addestramento alla camminata lunare. Seguono un addestramento allo scenario operativo di missione con aggiornamento procedure e briefing di sicurezza, controlli medici finali e vestizione tuta di volo, imbarco, decollo e missione di volo, atterraggio. Limiti particolari? Quasi nessuno. Basti pensare che recentemente il torinese Cesare Massano, 93 anni suonati (nella foto con l’ingegner Viberti) si è aggiudicato il record di uomo più anziano ad aver volato a gravità zero. lo registra la gravità terrestre sin dalla nascita, il concetto di posizione di collimazione e di tutti i movimenti che compiamo e calibriamo sono in funzione di questa. A gravità zero anche solo legarsi le scarpe diventa un problema difficilissimo da affrontare e risolvere. Gli individui che insieme condividono l’esperienza della gravità zero entrano in una realtà mai provata prima, destabilizzante, che fa scattare la necessità di una rilettura del problema e della soluzione stessa». Gli fa eco Maurizio Rigato di Pfa Formazione: «Se consideriamo la forza di gravità come un dato scontato, possiamo identificare la sua assenza come la mancanza di un fattore col quale siamo abituati a vivere. Proprio perché è un ele-
MAURIZIO RIGATO, Pfa Formazione: «Il parallelismo tra l’assenza della gravità cui siamo abituati e la vita aziendale è immediato e apre con i partecipanti scenari interessantissimi che permettono di affrontare e risolvere problematiche lette e analizzate sotto una luce diversa»
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mento del quale non ci siamo mai posti la questione della sua assenza, quando questa si verifica ci trova impreparati e quindi obbligati a rivedere le nostre abitudini e credenze. Il parallelismo con la vita aziendale è immediato e apre con i partecipanti scenari interessantissimi che permettono di affrontare e risolvere problematiche aziendali lette e analizzate sotto una luce diversa». «A livello di risorse umane aziendali – interviene Viberti – una missione SpaceLand permette a un gruppo di colleghi inseriti nel programma come individui tendenzialmente distanti o non totalmente consapevoli della reciproca importanza, di diventare, nel corso dell’addestramento e quindi della missione di volo, una “vera squadra”; durante la campagna di addestramento e di missione di volo in tutti i casi da noi gestiti il gruppo si cementa, diventando un unico organismo collettivo ove ciascuno ricopre un ruolo altrettanto importante per il bene della squadra e degli obiettivi di missione prepostisi». L’AZIENDA VISTA DALL’ALTO Gli astronauti sono persone estremamente disciplinate e in grado di lavorare in team, oltre che costantemente impegnati in attività che non lasciano loro molto tempo per pensare ad altro se non alla missione. Saper far confluire le idee e le informazioni più disparate in sequenze e priorità orientate a un risultato ben preciso è una disciplina mentale indispensabile anche in azienda per volare al di là della fase critica con un momento di leggerezza. «Le esperienze di missione SpaceLand – conclude Viberti – portano i partecipanti a dover perfettamente conoscere pregi e difetti gli uni degli altri, ottimizzando i lati positivi di compagni e compagne di bordo, con la necessità di migliorarsi reciprocamente e spronarsi l’un l’altro in
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C’È SPAZIO PER TUTTI Lo Spaceport America si trova nel New Messico ed è l’unico aeroporto al mondo appositamente dedicato ai viaggi commerciali nello spazio. Sarà la base operativa della Virgin Galactic, l’agenzia voluta dal miliardario Richard Branson, fondatore della Virgin. Il progetto prevede la commercializzazione di voli suborbitali a bordo dello SpaceShipTwo, un velivolo appositamente realizzato per portare nello spazio gruppi di massimo sei persone. Costo del biglietto è circa 150.000 euro. Il primo volo è previsto entro il 2014. Dopo circa tre giorni di preparazione, durante i quali i passeggeri verranno sottoposti ad accurate visite mediche e ad alcuni test di resistenza alla forza G e alla forza centrifuga, gli aspiranti astronauti potranno allacciarsi le cinture e prepararsi al decollo. Il tour nello spazio dura quasi tre ore: la navicella viene trainata dall’aereomadre WhiteKnight fino all’altitudine di 15 mila metri, a quel punto avviene lo sgancio e l’accensione dei razzi propulsori dello SpaceShipTwo, che raggiungerà in 12 secondi la distanza di 120 chilometri dalla super-
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ficie terrestre. Qui si potrà ammirare il nostro pianeta in tutta la sua straordinaria bellezza e provare per circa cinque minuti l’assenza totale di gravità. Dopo le foto di rito la navicella inizierà il volo di rientro nuovamente verso lo Space America. in Italia sono le agenzie Onirikos e Your Private Italy a detenere l’esclusiva di questi viaggi.
modo da diventare una squadra perfetta, in grado di portare a termine una esperienza ai limiti della fantascienza; l’esperienza è molto realistica e costringe positivamente a diventare il più possibile “open-minded”, costruttivi e collaborativi». In un’azienda c’è sempre chi emerge meno di altri, per paura magari di compromettere certi equilibri. Cimentarsi in un’esperienza di questo tipo può aiutare a far venir fuori qualcosa di più. «La positiva lotta per il comune raggiungimento degli obiettivi della missione – spiega ancora Viberti – porta a estrinsecare i propri lati positivi, non fosse altro che per l’obiettivo di voler contribuire a compiere insieme un’esperienza di “edutainment” che abbia pieno successo, ovvero sia esente da inconvenienti operativi o fisiologici (per esempio, evitare il “mal di spazio” con un opportuno comportamento psico-fisico a bordo) o, nel caso di esperimenti di interesse aziendale a bordo (per esempio, test scientifici o tecnologici se parte del rispettivo “core business” aziendale), per svolgere insieme in maniera corretta le procedure di bordo assegnate e contribuire al successo dell’operazione di cui si è parte attiva, in qualità di protagonisti a bordo». «Un’esperienza vissuta a Gravità Zero – interviene Lice – è un’esperienza che diventa letteralmente indimenticabile. Un gruppo di persone si trasforma in un’élite di pochi individui che al mondo possono vantare un’esperienza unica e futuristica come questa; e tutto questo grazie alla propria azienda! Spirito di appartenenza? Qui andiamo ben oltre: “La mia azienda mi fa volare!”».
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HOT TOPICS blogsurfing
Oggi voglio dire grazie a... e essere apprezzati è uno dei driver più efficaci per condurre dipendenti e colS laboratori al massimo impegno, mostrare
stima da parte del management è uno dei metodi d’incentivazione più indicati e, soprattutto, a buon mercato. Parola di Kevin Kruse, che sulle pagine web di Forbes stila una classifica, in 25 punti, dell’incentivazione aziendale low cost. Il suo è un elenco smaccatamente made in Usa, con modelli non importabili, nudi e crudi, sul mercato nostrano e che anzi, all’occhio di un professionista italiano, potrebbero peccare a tratti di una certa ingenuità. Ma – perché no? – il web serve anche a fare confronti e a qualche piccolo divertissement. Ecco allora la lista dei 25 modi con cui il boss può incoraggiare collaboratori e dipendenti in maniera lowcost (con qualche commento “all’italiana”). Per incentivare a basso costo si può: 1. Ringraziare in maniera sincera. Dire grazie non è facile, si sa (anche se lo è sempre di più che dire “mi spiace”), ma provate a pensare a un metodo di incentivazione più low-cost di questo… 2. Ringraziare in maniera sincera per iscritto: verba volant… e dunque “grazie” può essere anche scritto su un post-it e attaccato alla porta dell’ufficio. Più plateale del ringraziamento a parole (e leggermente più caro, considerato il costo del post-it). 3. Organizzare un evento, sì, ma di quelli informali. Perché allora non un “pizza party“ o un “torta break”? (se il boss se la cava in cucina, potrebbe anche portare il cibo da casa…). 4. Dare ai dipendenti-modello una pagella con voti alti (in lingua inglese è più divertente perché la carta dei voti si chiama Abcd Card, che si può trasformare in un incentivante “Above the Call of Duty” (molto più del semplice dovere). 5. Scrivere una mail di apprezzamento urbi et orbi. 6. “Regalare” del tempo libero (una pausa pranzo più lunga, un permesso extra) 7. Ringraziare chi si è distinto all’inizio di una riunione alla presenza di tutti i colleghi, una buona regola di cui si può approfittare all’inizio di ogni riunione per gratificare chi, in quel momento, sta facendo molto bene il suo lavoro 8. Se il post-it sulla porta dell’ufficio (vedi punto 2) gode di scarsa visibilità, fare le cose in grande e appendere un bel cartello di ringraziamento nella hall con ben specificato il nome di chi si vuol gratificare. (Anche il meno sensibile a questo genere di cose non potrà rimanere indifferente.
Una parola gentile non costa nulla, dicevano le mamme di una volta. E infatti, finita l’epoca dei viaggi incentive e dei premi da favola, arriva dagli Stati Uniti l’incentivazione low-cost: perché una pacca sulla spalla non ha prezzo! 9. Comprare un “pensierino”, come un libro o dei fiori. 10. Invitare per un pranzo con il capo. 11. Consegnare una bella busta con dentro i biglietti della lotteria. 12. Regalare i biglietti per il cinema. 13. Consegnare in una busta un buono per dieci caffè gratis (nell’originale il buono era per Starbucks, la nota catena di caffetterie che si trova un po’ ovunque, ma che in Italia non ha ancora attecchito). 14. Regalare una foto del team o un certificato di apprezzamento incorniciato e firmato da tutti i colleghi. 15. Convincere il boss dei boss a un cenno di gratitudine all’impiegato modello. 16. Mandare un biglietto di ringraziamento… alla moglie (quindi al marito se il collaboratore da ringraziare è donna? Kruse non è chiaro...). 17. Fare lavare la macchina (o lavarla direttamente se l’incentivo deve essere molto low-cost) 18. Fare pulire la casa (come sopra, per risparmiare). 19. Permettere al dipendente di portare Fuffy al lavoro per un giorno. 20. Comprare dei dolcetti, metterli sulla scrivania dell’impiegato modello e annunciare a tutti che, per averne uno, si deve prima dire grazie a lui. 21. Nominare i più bravi nella newsletter aziendale. 22. Mettere un oggetto divertente sulla loro scrivania per una settimana. 23. Permettere loro di vestire casual. 24. Se il ringraziamento a voce pare poca cosa, prima della riunion invitare tutti a una bella standing ovation in onore dei dipendenti da gratificare. 25. Permettere a chi si vuol premiare di scambiare per un giorno il proprio ruolo con quello del capo.
ALESSANDRA BOIARDI
Questo “Blogsurfing” ha preso spunto dal post di Kevin Kruse “25 Low-Cost Ways to Reward Employees”: http://tinyurl.com/d6tgeyc
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HOT TOPICS mice from amerika
Alla fine della fiera si apre la città
L’America insegna: l’intera città è location di un evento. In attesa di Expo 2015, vediamo come si comportano i meeting planner americani nel corso di eventi di grandi dimensioni. Milano può trarne spunto e cominciare a familiarizzare con alcune app dedicate dal nostro corrispondente da New York DOMENICO MATARAZZO
ll’ultima edizione della International Toy Fair, una delle principali fiere A internazionali del giocattolo che si tiene ogni anno a febbraio a New York, tutti i partecipanti – dagli espositori ai visitatori – erano invitati a partecipare a “Play Happens!”, un social network in cui chiunque poteva allegare foto e com-
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menti su un blog appositamente creato per l’evento. Questo blog non è altro che l’evoluzione di un’iniziativa lanciata due anni fa: all’epoca, la piattaforma per i contenuti non era un blog, ma l’intera Manhattan. I partecipanti, infatti, per cinque giorni, ovvero l’intera durata della Toy Fair, furuno invitati a visitare ristoranti, teatri, hotel e punti di attrazione vari della città e raccogliere in ciascuna location degli indizi. Questi dovevano condurre a un “tesoro”, in questo caso un soggiorno press il New York Marriott Marquis a fine anno per assistere alle popolari celebrazioni in Times Square. Ve la immaginate una cosa simile a Milano per il prossimo Expo 2015?
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HOT TOPICS mice from amerika
IN PRINCIPIO FU LA CACCIA AL TESORO Tornando a New York, i partecipanti della International Toy Fair si sono dimostrati piuttosto entusiasti e l’iniziativa è stata premiata con il “ Best Use of Social Media Award” dalla Professional Convention Management Association, uno dei riconoscimenti assegnati a chi si distingue per la qualità di meeting, sedi espositive e servizi offerti. Questo tipo di concorso non è del tutto nuovo dato che si ispira al geocaching, ovvero una versione moderna della tradizionale caccia al tesoro in cui le informazioni sulla località segreta non sono contenute in una mappa, ma sono trasmesse in forma di dati su latitudine e longitudine via Gps. Questi giochi sono diventati estremamente popolari e vi partecipano centinaia di migliaia di individui su scala globale, con premi nascosti anche in località esotiche o sott’acqua. Nella forma piú complessa gli organizzatori utilizzano delle apps create per l’occasione e con cui l’utente interagisce anche attraverso software specifici. Gli inconvenienti si verificano quando le indicazioni portano in proprietà private. Lo stato dell’Oregon ad esempio è stato il primo a vietare il geocaching in proprietà private dopo che molte famiglie hanno denunciato intrusioni da parte di persone del tutto sconosciute vicino alle loro abitazioni. Nel caso della International Toy Fair non vi sono state intrusioni di questo tipo, ma l’evoluzione a una piattaforma esclusivamente digitale è stata motivata anche dal fatto che l’obiettivo di una fiera deve essere di ottimizzare il networking tra tutti i partecipanti dell’evento e non tanto con le strutture esterne a questo: «Quest’anno
non terremo più la Play Happens – ci comunicano i responsabili della comunicazione della Toy International Association che organizza il trade show – ma i visitatori della Toy Fair avranno modo di prolungare i contatti tra loro durante cene e celebrazioni anche dopo l’orario di chiusura dei padiglioni espositivi». AAA APP CERCASI… Un evento internazionale, quindi, non può ignorare il rapporto con la città ospite e se il geotagging ha perso l’aurea di novità, al suo posto vi sono le app. Tra queste quella che sta attirando maggiormente attenzione è MyCityWay definita dal suo ideatore Puneet Mehta come “un prodotto di scoperta urbana di nuova
Il geocaching è una versione moderna della tradizionale caccia al tesoro: le informazioni sulla località da individuare non sono contenute in una mappa, ma trasmesse come latitudine e longitudine via Gps. È diventato popolare e parte integrante dei grandi eventi Usa
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HOT TOPICS mice from amerika
generazione che permette di usare la città in modo migliore, più rapidamente e più intelligentemente”. MyCityWay fornisce un accesso instantaneo a tutto ciò che succede in città in tempo reale. Non si tratta però di un semplice notiziario, ma di un servizio basato su un’architettura cloud che può essere personalizzato in base alla location, al tipo di social network a cui appartiene l’utente, il profilo in base all’uso precedente e all’ora di utilizzo. A rendere unica la
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app è il fatto che si tratta in un one stop shopping in quanto sotto il marchioombrello di MyCityWay vi sono una cinquantina di mini-app dedicate a un servizio specifico come ristorazione, spettacoli, sport… tutti contenuti personalizzabili in base al profilo e alla posizione geografica dell’utente. La app è gratuita mentre il fatturato proviene dalla pubblicità e dalle commissioni sugli acquisti effettuati tramite la stessa app. Uno dei segmenti di maggiore interesse come target è proprio chi viaggia per affari, un segmento tradizionalmente difficile da raggiungere con i mezzi tradizionali. Se ad esempio un delegato arrivasse a New York per la International Toy Fair e selezionasse la mini app “caffe”immediatamente potrebbe ricevere un coupon di durata limitata da Starbucks da utilizzare nel locale più vicino e indicato dalla stessa app. In questo caso, la prima esperienza con la fiera sarebbe un caffè gratuito a due passi dalla destinazione…un impatto positivo che contribuisce all’esperienza dell’intera visita. Un altro dei vantaggi è la possibilità di personalizzare la app con contenuti propri e interattivi che possono essere legati ad uno specifico evento anzichè ad una location. Una delle applicazioni più creative è stata dimostrata lo scorso Novembre dai grandi magazzini Macy’s in occasione della parata del Thanks Giving che porta il loro nome. In quest’occasione la app forniva una funzione in realtà aumentata (augmented reality) che consentiva all’utente di sovrapporre una foto personale sui giganteschi palloni che caratterizzano la parata e condividere l’immagine attraverso Facebook, Twitter e email. Nello stesso tempo era possibile selezionare la banda musicale d’interesse all’inizio della parata e ricevere un’email quando la band era pronta a sfilare. Una delle prime città Europee a essere coperta da MyCityWay è stata Londra e altre città sono in fase di copetura, tra cui molto probabilmente Milano, auspicabilmente entro maggio 2015. L’interesse europeo è dovuto anche al fatto che tra gli investitori della start up vi è la Bmw, in particolare la “Bmw I”, il brand per la nuova linea di automobili per il target mobile, totalmente elettrica e studiata per la città del futuro, sovrappopolata ma interconnessa e in cui i contenuti di MyCityWay possono essere trasmessi in tempo reale sul cruscotto della macchina.
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HOT TOPICS how to
La candidatura è servita
In una gara, la presentazione della propria attività può già fare la differenza. La parola d’ordine è sempre la stessa: comprendere le esigenze del cliente. O aiutarlo a capire quali esse siano… Dal white paper Tips On Bidding ai consigli più pratici, ecco come vincere una candidatura ALESSANDRA BOIARDI
uanto lavoro c’è dietro a un congresso? Tantissimo. Ma il bello è che a Q faticare si inizia molto prima della fase di organizzazione. Il vero primo gradino da superare è infatti quello della candidatura, un vero e proprio “lavoro nel lavoro” a detta degli esperti, uno degli step più impegnativi, ma soprattutto più critici. E non solo perché il passaggio è delicato per sua natura. Molto spesso il Pco si sente come chi ha un bastone fra le ruote, ostacolato dal suo interlocutore diretto: la committenza.
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Forse questo accade perché chi “sta dall’altra parte” non è in grado di comprendere davvero cosa richiedere e come farlo. Oppure perché la faccenda è complessa. Ecco allora qualche consiglio e soprattutto qualche “trucco” per la candidatura perfetta, utili a Pco, società scientifiche e clienti. PROCEDERE PER GRADI Come prima cosa meglio definire un concetto semplice ma importantissimo: la candidatura va considerata come un progetto a sé stante a cui dedicare energie e tempo. L’incertezza dell’esito non deve fare titubare nemmeno un attimo, sarebbe la prima mossa sbagliata. Poi, l’attenzione va focalizzata su quelli che sono i processi della candidatura in sé. Bisogna dunque fare un’auto-analisi e chiedersi se il congresso è effettivamente alla propria portata. Il che significa
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HOT TOPICS how to
molto semplicemente, su base concreta, comprendere se la destinazione ha le caratteriste corrispondenti alle richieste, a partire per esempio dalla rotazione geografica e territoriale del congresso in questione. Una volta decisi per la candidatura, rimane un’unica grande domanda da porsi: quali sono le richieste del cliente? Comprenderne le esigenze attraverso un’attentissima analisi del cosiddetto capitolato di candidatura è la base da cui partire. SHORT LIST, I GIOCHI SI FANNO DURI Si è stati bravi e si è superata la “scrematura” dei candidati fino ad arrivare nella short list? Benissimo, primo obiettivo raggiunto. Ed è lì, quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare, come diceva John Belushi. Nell’attesa del verdetto finale, ogni passo falso potrebbe risultare letale. Il consiglio è dunque quello di focalizzare tutti gli sforzi su due step cruciali: la sight inspection da parte della committenza e la presentazione al bid. «Si tratta di due fasi delicatissime – spiega Marica Motta, Marketing & Sales di Aim Group International e autrice del white paper Tips on Bidding – in cui bisogna giocarsi il tutto per tutto. Ecco allora che qualche accortezza in più può davvero fare la differenza. Durante la sight inspection per esempio l’unico obiettivo deve essere quello di mostrare il meglio di sé alla commissione, è ovvio. Si deve offrire il massimo, ma senza perdere di vista quali sono le effettive esigenze degli “ospiti”. Per esempio, sarà inutile sprecare energie nell’organizzazione di un programma sociale, pur entusiasmante che sia, se non è tra le richieste. Si potrebbe incorrere nell’effetto opposto a quello desiderato. Inoltre, l’agenda della visita deve essere dettagliatissima e curata fin nei minimi particolari, non sono ammessi imprevisti». Precisione e accuratezza devono diventare anche le caratteristiche del Big Book, il dossier di candidatura che contiene le informazioni su accomodation, ospitalità, transfer, programma sociale, spazi congressuali e così via. E non c’è nemmeno spazio per l’improvvisazione: una buona regola valida soprattuto quando arriva il momento della presentazione davanti alla commissione: dieci minuti di “speech” in cui ci si gioca il tutto e per tutto. Sottolinea Marica Motta: «La persona che viene scelta per presentare la destinazione davanti alla commissione deve avere buone capacità oratorie, sapersi destreggiare in maniera fluida nella lingua in cui la presentazione viene fatta, sapere affascinare e convincere l’auditorio che ha davanti e sentirsi a proprio agio sotto stress». Insomma, per molti ma non per tutti, e tra i compiti degli addetti al lavoro c’è anche quello di individuare la persona
giusta per questo tipo di cose. Da non dimenticare infine di «fornire dati e numeri su congressi già ospitati, perché di solito è apprezzato, così come riuscire a non sforare il tempo a disposizione per la propria presentazione», si raccomanda ancora Marica Motta. FATE LOBBY! Finita la presentazione, non è ancora arrivato il momento di rilassarsi. Anzi. Prima della votazione c’è ancora del lavoro da fare e questa volta è la società scientifica a dovere scendere direttamente in campo. «Sapere fare squadra con la società scientifica di riferimento, sia quella locale sia quella internazionale, è fondamentale per il Pco. In questo modo quest’ultimo riuscirà più facilmente a far seguire i propri consigli da “addetto ai lavori”, come quello di muoversi nel modo giusto prima della votazione, capire chi vota, cercare consensi tra colleghi. È anche per questo che è nato il white paper Tips on Bidding, per fornire ai clienti e alle società scientifiche suggerimenti utili per il delicato processo di candidatura», conclude Marica Motta.
MARICA MOTTA, Marketing & Sales di Aim Group International e autrice del white paper Tips on Bidding: «Il white paper Tips on Bidding è nato appositamente con lo scopo di fornire ai clienti e alle società scientifiche suggerimenti utili per il delicato processo di candidatura, soprattutto nelle fasi in cui bisogna giocarsi il tutto per tutto»
IL PCO, LE GARE E I CONTRATTI In effetti, il rapporto tra Pco e clienti è un altro “capitolo”delicato e anche quando è il Pco presentare sé stesso nella fase di “candidatura” nei confronti di grandi aziende, associazioni o committenze spot come enti pubblici o università ci sono delle “regole d’oro” da seguire. E anche in questo caso analisi delle criticità e buoni consigli servono sì ai Pco, ma ancor di più ai loro clienti. I primi devono naturalmente saper organizzare al meglio la presentazione dei propri servizi, e sarebbero di molto avvantaggiati se i loro interlocutori fossero intanto chiari nelle loro richieste.
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MAURO ZANIBONI, presidente di MZ Group : «Mai cedere alla tentazione dell’offerta al ribasso, a discapito della qualità dell’evento: bisognerebbe essere tutti d’accordo sulla necessità di un giusto equilibrio. La difficoltà di disporre di budget adeguati sembra ormai organica. Ma la qualità deve continuare a essere il criterio di scelta prevalente»
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La prima difficoltà nasce infatti a monte, e cioè nella scarsità di informazioni che i committenti hanno sul lavoro dei Pco. In poche parole, non sanno cosa chiedere. «I nostri interlocutori sono per lo più medici, operatori scientifici, avvocati, laureati in legge – precisa Mauro Zaniboni, presidente di MZ Group – e spesso non sono affatto familiari con quello che l’organizzazione di un congresso comporta. Per questo non sono in grado di formulare richieste esaustive, e a noi addetti ai lavori mancano informazioni e dettagli indispensabili per valutare la gara. In questo caso è bene che il Pco richieda direttamente un incontro con la committenza, in modo fa fare vis à vis un’analisi tecnica ed economica della richiesta e fugare ogni dubbio in questa fase preliminare». Altro punto delicato per il Pco è quello della presentazione della propria attività, soprattutto perché per sua “natura” non si può valutare in maniera concreta come si potrebbe fare se si trattasse di un bene materiale. «I Pco offrono servizi, più complicati da presentare e più difficili anche da analizzare poiché non sono tangibili» precisa Zaniboni. «La “presentazione” è il loro biglietto da visita, come si suol dire, soprattutto nel caso di quei Pco mediopiccoli, praticamente la maggior parte di quelli italiani, in cui è il titolare stesso che ci mette la faccia. Non sbagliare è fondamentale». Quali sono i “segreti” dunque per fare un buon lavoro? «L’accuratezza nella descrizione dell’attività, da organizzare sia in dati oggettivi – la struttura, il fatturato, il numero di dipendenti e collaboratori e così via – sia soggettivi, cercando di trasmettere al cliente un senso di fiducia, la tua disponibilità alla collaborazione». E non
mancano i “trucchetti” del mestiere: aggiungere testimonianze dirette di altri clienti, lettere di referenze, testimonial conosciuti nel caso ci siano, fare una lista di clienti soprattutto se si annoverano nomi apprezzabili e realtà prestigiose che possano infondere immediatamente un senso di fiducia nella committenza». E poi arriva il momento di parlare di budget. «Troppo spesso la prassi diventa quella dell’offerta al ribasso, con la committenza che chiede miracoli e il Pco che si trova davanti a situazioni in cui è sempre più difficile riuscire a garantire alti standard qualitativi. L’offerta si fa a chi garantisce di più a discapito della qualità dell’evento mentre bisognerebbe essere tutti d’accordo sulla necessità di un giusto equilibrio. La difficoltà di disporre di budget adeguati sembra ormai organica. Ma la qualità o almeno il rapporto qualitàprezzo deve continuare a essere il criterio di scelta prevalente». L’etica delle gare è stato recentemente al centro delle argomentazioni al retreat organizzato da Federcongressi&eventi a metà febbraio per gli organizzatori di congressi ed eventi, un’occasione per discutere delle tipologie di contratti e delle esigenze di una maggiore coerenza sentita dagli addetti al lavoro. Vi forniremo sul prossimo numero di Meeting e Congressi un aggiornamento su quanto emerso durante l’incontro.
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Tutti i social in una finestra Da HootSuite a TweetDeck, sono molti gli strumenti innovativi che consentono ai planner di gestire – su più di un network contemporaneamente – tutti i contenuti da pubblicare online. E si può fare a piacimento prima, durante e dopo l’evento ANDREA PATERNOSTRO
a possibilità di programmare e pubblicare all’orario desiderato gli aggiorLnamenti, le foto e i link nei principali social media (Facebook, Twitter, G+, Pinterest, Instagram, Foursquare e gli altri) può essere di grande aiuto a chi organizza un evento. Gestire in anticipo la comunicazione degli elementi già noti (ad esempio, il programma e le fasi principali di un congresso) significa coinvolgere meglio i partecipanti – prima, durante e dopo – ma anche ottimizzare il lavoro del social media manager e dei suoi collaboratori. Per fare questo sono disponibili oggi alcuni software gratuiti o a bassissimo costo, con approccio “web based”, che non necessitano dunque di installazione
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nel disco fisso del Pc (elemento molto utile per il lavoro in mobilità). Il più usato è HootSuite, applicazione che offre un quadro sinottico dei propri profili nei social network e permette di usarli in modo coordinato. Ma non è l’unica.
DA TWEETDECK A FACEBOOK Oltre a HootSuite, infatti, esistono altri strumenti analoghi. TweetDeck, per esempio, è disponibile nella comoda versione browser app (non necessita di installazione nel disco fisso del nostro Pc, ma all’interno del software che ci permette di navigare in Rete) ed è l’applicazione ufficiale sviluppata da Twitter per chi deve gestire più account e mantenere un quadro sinottico della situazione. Il suo modo di funzionare (è organizzata per colonne, ad esempio possiamo aggiungerne una con chi ha menzionato il nostro account, chi ha fatto retweet o le nostre liste tematiche) è del tutto simile a HootSuite, quindi conviene usarli in alternativa, come estensione del browser. Ma volendo può venirci in aiuto anche il
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“principe” dei social network. Il “registro attività” di Facebook, infatti, è uno strumento indispensabile per chiunque sia amministratore di una Facebook Page per conto di un’azienda, un’organizzazione o un personaggio pubblico; serve per pianificare i post e pubblicarli con calma all’orario desiderato, in una data futura. Dal menu a tendina possiamo anche scegliere di retrodatare un post, ovvero aggiungerlo al diario di Facebook in una qualsiasi data passata, purché successiva all’apertura della pagina stessa. Possono usarlo anche gli utenti ai quali abbiamo assegnato “permessi” più ristretti per gestire la nostra pagina: non sono veri e propri admin ma “creatori di contenuti”, cioè collaboratori con l’incarico di pubblicare status, link o foto. MA QUANTO MI COSTI? L’investimento economico per assicurarsi l’utilizzo di queste app è decisamento modesto. La versione gratuita di HootSuite comprende fino a cinque profili social e gli “analytics reports” di base per monitorare le performance, ma non la gestione in team. L’account Pro è disponibile invece al costo (esorbitante!) di 9 dollari al mese: consente di gestire 50100 profili social, usufruire di una programmazione del messaggio avanzata e altre opzioni, il tutto fino a nove collaboratori. Per esigenze superiori c’è un piano senza limiti, con preventivo a richiesta. Tweetdeck è totalmente gratuito. Infine, tra le applicazioni alternative emergenti nel campo della gestione sinottica dei social media, vanno segnalate soprattutto Seesmic, BufferApp, Cyfe e SymplyCast. Il modo più semplice e utile per usare questi strumenti è direttamente all’interno nel browser, ad esempio come estensioni di Chrome o Firefox (un’installazione che dura pochi secondi). Questo comporta un vantaggio per i professionisti che lavorano in mobilità: eseguendo
l’accesso a Chrome con il proprio account Google, i componenti aggiuntivi verranno sincronizzati ovunque ci si trovi. Sono disponibili anche le versioni mobile app per usufruire di questi servizi da Android, iOS o BlackBerry.
Un esempio di come appare la finestra di HootSuite, una delle principali app per gestire in modo coordinato i propri profili dei social network attraverso un unico quadro sinottico
CONSIGLI PRATICI DALLA FRESH CONFERENCE Come si utilizzano al meglio questi strumenti nel corso di un evento-tipo? Ecco alcuni suggerimenti di Stefania Conti Vecchi, fondatrice di Eventagist e marketing&comunication manager della Fresh Conference di Copenhagen: «Programmiamo i post del buongiorno (al mattino presto è opportuno salutare i partecipanti attesi e ricordare che sta per iniziare il primo giorno dell’evento) e della buonanotte (spesso i professionisti fanno un riepilogo della giornata). Mezz’ora prima dell’inizio, inviamo il messaggio “la sessione sta per cominciare”. Un altro invito all’azione è il “metti in agenda”. Quando c’è da rispondere a qualcuno, però, è sempre meglio farlo singolarmente, gli strumenti automatici STEFANIA CONTI VECCHI, fondatrice di Eventagist e marketing&comunication manager della Fresh Conference di Copenhagen: «Grazie a queste applicazione è possibile programmare una serie di post: dal buongiorno del mattino al tipico: “la sessione sta per cominciare”. Quando c’è da rispondere a qualcuno, però, è sempre meglio farlo singolarmente, gli strumenti automatici non possono sostituire l’interazione»
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GIUSY CONGEDO, uno dei sette delegati di HootSuite per l’Italia: «In questi ambienti entra in gioco in modo determinante il social media manager, il professionista che si occupa di gestire in modo coerente e coordinato la comunicazione di un evento o di un marchio nei social network. È suo il compito di attirare l’attenzione del partecipante prima, durante e dopo l’evento»
non possono sostituire l’interazione. Per sfruttare senza brutte sorprese l’approccio automatico, inoltre, è meglio controllare in anticipo eventuali problemi di visualizzazione delle immagini nei post (per esempio, se è quella che desideriamo per quel contenuto e se ci sarà l’anteprima automatica su Twitter); inoltre, alcuni messaggi rischiano di essere troncati su LinkedIn. È bene chiedersi se sia opportuno pubblicare la stessa notizia su tutti i social network alla stessa ora: quando creiamo una notizia e le assegniamo un link, dobbiamo preparare testi differenti da proporre a orari diversi, a seconda che l’audience sia europea o americana. Su Twitter è possibile pubblicare più spesso, mentre l’uso di Google+ è concentrato sul Nord America, conviene regolarsi con il fuso orario. Hoot Suite consente la modifica del testo sinottica o separata per ogni social. È importante anche adattare il linguaggio, su alcuni faremo domande, inviteremo all’interazione e a pubblicare un commento. Meglio investire qualche minuto in più per fare un buon lavoro. Questo strumento aiuta soprattutto se il congresso ha un programma ben definito e se il team può confrontarsi con i relatori per conoscere in anticipo i momenti clou delle presentazioni e avere bozze pronte da editare in tempo reale». GESTIRE I SOCIAL IN OGNI FASE DELL’EVENTO Il ciclo di vita di un evento si può suddividere in tre fasi: pre, durante e post. «Nella fase pre-evento o di teasing è importante attirare l’attenzione del partecipante», spiega Giusy Congedo, uno dei sette delegati di HootSuite per l’Italia, i giovani esperti incaricati di promuoverne
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la diffusione. «Entra quindi in gioco – continua Congedo – il social media manager, il professionista che si occupa di gestire in modo coerente e coordinato la comunicazione di un evento o di un marchio nei social network. Come primo passo occorre individuare un hashtag univoco e rappresentativo (un tag che permette di categorizzare l’evento per raccogliere tutti gli spunti e gli argomenti discussi) che faciliterà la gestione del live tweeting della manifestazione». In particolare, con HootSuite è possibile programmare i post (allegando link, documenti o immagini) in modo da raccontare l’evento per generare buzz (conversazioni, passaparola, visibilità) in rete e condividerne, in anticipo, tutti i dettagli seguendo una pianificazione dello stesso. Ad esempio, è consigliato far conoscere i relatori o gli ospiti presenti all’evento, in modo da stuzzicare la partecipazione e dare informazioni necessarie su luogo, orario ed eventuale costo di partecipazione. Ma quando e come programmare un post con HootSuite? «Ci sono due possibilità» spiega Giusy Congedo. «Con l’AutoProgramma spento, inseriamo manualmente la data di pubblicazione, seguendo il nostro calendario editoriale; con l’AutoProgramma acceso, invece, l’invio del messaggio viene direttamente programmato da HootSuite in modo da avere l’impatto maggiore sulla community. L’algoritmo studia il reale utilizzo e le attività del nostro account (soprattutto dei nostri contatti) e programma l’orario ideale per aumentarne la visibilità e di conseguenza la condivisione; è possibile verificare la pubblicazione visitando la sezione Editore o Publisher». Questo prima. Il giorno dell’evento, inve-
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ce, bisogna attrezzarsi per rendere partecipi e attivi coloro che sono presenti in sala e invogliare a condividere opinioni e contenuti dell’evento stesso. «Uno strumento che si adatta a queste esigenze è HootFeed, tool di HootSuite, che permette di visualizzare e proiettare su schermo tutto ciò che è connesso all’hashtag del live tweeting» spiega Giusy Congedo. Per fare live tweeting con HootSuite è necessario: 1. aggiungere una nuova scheda dedicata all’evento su cui vuoi fare live tweeting; 2. inserire una colonna e creare un flusso di ricerca per parola chiave, in modo da monitorare l’hashtag del conve-
gno, oppure per monitorare il sentiment dell’evento e ricercare i tweet con gli umori positivi o negativi (rappresentati da emoticon); 3. inserire un’altra colonna creando diversi tipi di flussi per un monitoraggio completo dell’account dal quale si tweetta, come: menzioni (monitoraggio specifico), tweet inviati (per evitare doppioni), tweet retwittati (monitoraggio propagazione messaggio); 4. filtrare gli utenti per linguaggio (HootSuite lang:it) oppure per sorgente dalla quale scrivono tweet o messaggi in generale (source:HootSuite). «Nel post evento, infine – conclude la delegata di HootSuite –, si dovranno raccogliere i frutti del live tweeting e creare, quindi, una storia. Un tool perfettamente integrato con HootSuite è Storify: grazie alle colonne precedentemente create se ne può realizzare uno direttamente dalla piattaforma, oppure arricchirne uno già in costruzione, inviando i tweet più significativi, selezionando l’icona che si trova a lato di ogni messaggio».
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ALESSANDRA BOIARDI
ESCLUSIVAMENTE A MIRABILANDIA
Tra i parchi-divertimenti più grandi d’Italia, Mirabilandia si mette a completa disposizione delle aziende con una nuova proposta: la possibilità di “noleggiare” l’intero parco in esclusiva. Uno scenario straordinario con attrazioni, negozi, ristorazione e spettacoli personalizzabili, dove sarà possibile ambientare eventi e attività di team building memorabili. Impagabile è, infatti, il potere di aggregazione di Mirabilandia, grazie alla sua capa-
cità di coinvolgere emotivamente tutti i partecipanti alle attività incentive e di team builiding, dai dirigenti ai dipendenti, dai clienti alla forza-vendita. Inoltre, grazie a Mirabilandia Vacanze, il tour operator di Mirabilandia, sarà possibile trovare la soluzione alberghiera più interessante con speciali pacchetti “chiavi in mano”, magari anche come fantastico regalo da fare ai propri dipendenti. ( www.mirabilandia.it)
NEL CUORE DEI CONGRESSI Ha una storia particolare l’Hotel dei Congressi, primo albergo costruito, nel 1958, nel cuore dell’Eur e sottoposto a più riprese a una completa ristrutturazione, di cui la più recente, l’anno scorso, ha coinvolto le camere. Realizzato in occasione delle Olimpiadi del 1960, parla già nel suo nome della sua vocazione congressuale, ribadita dalla sua posizione, contigua al Palazzo dei Congressi dell’architetto Libera. L’esplicita offerta al Mice non ha comunque impedito all’albergo, fin dalla sua realizzazione, di diventare un punto di riferimento anche per l’intrattenimento dei romani stessi. Oggi l’Hotel dei Congressi è una realtà apprezzata dal segmento congressuale soprattutto per i suoi spazi, che si articolano in sei sale dalle diverse capienze per un totale di circa quattrocento persone. La sala più grande è uno spazio dinamico e versatile di circa duecento metri quadrati. Le camere dell’hotel sono in tutto 105, tutte fresche di ristrutturazione e dotate di ogni comfort. Stile classico e cucina italiana sono le proposte del ristorante La Glorietta, che può accogliere fino a 220 persone.
QUINTA STELLA PER L’HOTEL BERNINI PALACE DI FIRENZE È un percorso fatto di storia ed eccellenze quello dell’Hotel Bernini Palace: prima struttura ricettiva di Firenze, nel XVII secolo, ad avere l’acqua corrente e a disporre di un ricovero per i cavalli degli ospiti. Nei suoi spazi ha inoltre ospitato la Buvette del Parlamento – oggi Sala delle Colazioni – dove si davano appuntamento i protagonisti del Risorgimento italiano, Garibaldi e Cavour. L’hotel annuncia il conseguimento ufficiale delle cinque stelle: una conquista importante per il gruppo Duetorrihotels di cui il Bernini fa parte dal 2010. Il grup-
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po è impegnato in importanti lavori di ammodernamento e ristrutturazione, a partire dal recupero di un chiostro risalente al XV secolo all’interno del quale è oggi ospitato il ristorante La Chiostrina. Nuova veste è stata data inoltre a tutte le aree comuni, oltre all’importante restauro della storica Sala del Parlamento e al restyling di gran parte delle camere. Entro l’anno saranno infine completamente restaurate le facciate, migliorandone anche la visibilità grazie a un’illuminazione capace di risaltare l’architettura del palazzo.
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MELIÁ APRE IL PRIMO ALBERGO A VIENNA
Meliá punta in alto anche fuori di metafora, con l’apertura annunciata per questo periodo del nuovo Meliá Vienna, ospitato nel grattacielo più alto della capitale austriaca e del Paese. L’albergo, prima struttura del gruppo spagnolo in Austria, disporrà di 253 camere situate tra il 14esimo il 15esimo piano dell’edificio e firmate dall’architetto parigino Dominique Perrault. Cucina mediterranea e internazionale sarà invece la proposta dello chef Siegfried Kröpfl al 57 Restaurant & Lounge, il ristorante dell’albergo. A disposizione dei congressi più di mille metri quadrati di spazi flessibili, dotati di luce naturale e tecnologia all’avanguardia.
MARRIOTT CONTINUA L’ESPANSIONE La società di ricerca americana Smith Travel Research ne ha evidenziato l’eccezionale performance nel 2013, classificando il gruppo alberghiero Marriott al primo posto nell’industria turistica per il numero di nuove aperture in progetto inserite nella pipeline, con un incremento del trenta per cento, con un totale di 387 hotel e 67mila camere. Al momento i piani di espansione del gruppo coinvolgono un totale di 195mila camere nei cinque continenti, tra cui 72mila in costruzione, 83mila confermate ma non ancora in fase di costruzione, 11mila in hotel in attesa di entrare a far parte in uno dei brand di Marriott e 29mila in attesa di finalizzare il contratto di acquisizione.
INAUGURATO A MILANO IL LINEAR4CIAK Nuova location a Milano con l’inaugurazione, il 23 gennaio del Teatro Linear4Ciak, un teatro-tenda di ben tremila posti che ha aperto i battenti con lo spettacolo Romeo & Giulietta (Ama e cambia il mondo). Il nuovo teatro è in piazzale Cuoco, sull’area in cui trovava posto la tensostruttura di Zelig, nato dalla fruttuosa collaborazione tra Show Bees e Linear, la compagnia di assicurazioni online del Gruppo Unipol. Si tratta di una struttura flessibile che, per le sue grandi dimensioni, può diventare un punto di riferimento a Milano per chi è alla ricerca di soluzioni di questo tipo.
ARRIVA L’ALMAR JESOLO RESORT & SPA Aprirà i battenti a fine maggio il resort a cinque stelle Almar Jesolo Resort & Spa, nato da un’iniziativa del gruppo Hnh, Almar. La nuova struttura disporrà di 197 camere, dall’Executive Suite alla Family, di un ristorante da trecento coperti e due piscine. Pezzi forti dell’hotel, anche dal punto di vista del Mice, sono l’auditorium da 650 posti modulabile in tre diverse sale congressi e la regale spa Almablu. L’Almar Jesolo Resort & Spa è affacciato direttamente sul mare e si sviluppa su una superficie di 12mila metri quadrati, a pochi passi dalla centrale isola pedonale di Lido di Jesolo. La spa resterà aperta tutto l’anno e fungerà da day spa, con percorsi che prevedono anche un menu food e un menu beauty con trattamenti specifici. A rendere esclusiva l’offerta del resort contribuirà anche il ristorante Mediterra, omaggio alla cultura gastronomica mediterranea e alla tradizione veneta, le cui proposte integreranno la filosofia Happywellness per il massimo beneficio e benessere dell’ospite proponendo menu detossinanti, anti-age, snellenti ed energizzanti.
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UNA SEDE A ISTANBUL PER JEWELS HOTELS Il brand alberghiero Jewels Hotels & Resorts Collection ha deciso di investire in maniera importante sul mercato turco aprendo una nuova sede di rappresentanza a Istanbul. Gli uffici si trovano nel distretto di Fulya, all’interno del quartiere Befliktafl, uno dei più caratteristici dell’intera città e cuore “business” di Istanbul. «Il nostro obiettivo è quello di crescere sempre di più insieme alle strutture nostre clienti, investendo su segmenti di nicchia e mercati in fase di sviluppo aprendo le strutture del nostro network alla clientela di un mercato in forte espansione quale quello turco» afferma Gerardo Forestiero, ceo di Jewels Hotels & Resorts Collection. L’apertura della nuova sede rappresenta un traguardo importante nel percorso di continua crescita non solo per Jewels Hotels & Resorts, ma in generale anche per Lcg World, azienda proprietaria del marchio.
UN ALBERGOLABORATORIO NEL CUORE DI VIENNA Nascerà dalla partnership tra i due hotel solutions provider Hrs e Fraunhofer Iao l’Hotel Scahni Wien, un “prototipo” di albergo-laboratorio dove verranno testate soluzioni e applicazioni alberghiere per tutte le fasi dell’esperienza alberghiera, dalla prenotazione all’accoglienza fino al soggiorno vero e proprio e al checkout. In particolare, per la fase di avvio di questo progetto di ricerca applicata l’attenzione è concentrata proprio sulle fasi chiave del servizio alberghiero: prenotazione, check-in e spazi comuni. Il supporto e la partecipazione di Hrs permetterà di fornire soluzioni operative concrete e sviluppate con ottica market-oriented, seppure, come sottolineano dal provider, innovative e visionarie rispetto al trend di sviluppo dell’industria alberghiera. L’Hotel Schani combinerà l’atmosfera e lo stile di una classica casa viennese con un avanzato livello di tecnologie disponibili per i viaggiatori d’affari. L’hotel sarà operativo dal 2015.
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BLU HOTELS ACQUISISCE DUE CINQUE STELLE
Blu Hotels, catena italiana proprietaria di 27 alberghi nel Paese, ha assunto la gestione diretta di due nuove strutture a cinque stelle. La principale è il Palazzo Arzaga Hotel Spa e Golf Resort, uno dei maggiori alberghi della categoria sul lago di Garda, situato a Calvagese della Riviera (Brescia). In questa residenza del XV secolo sono presenti quattro sale meeting e sei per riunioni, tra cui una sala congressi da duecento ospiti e un’ampia terrazza con vista sul campo da golf progettato dal campione Jack Nicklaus II. L’apertura è prevista in aprile. Costruito nel 2006, con le sue 91 camere tra uliveti e vigneti, il cinque stelle Giardino di Costanza Resort dispone di tre sale principali per gli eventi, in grado di ospitare fino a 280 persone, oltre a quattro break-out room. Il resort comprende una grande spa di ispirazione orientale, estesa su 2.100 metri quadrati. Il Giardino di Costanza è stato il primo Leading Hotel of the World in Sicilia e il primo albergo di Kempinski in Italia.
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EXCELSIOR PALACE HOTEL, NOVITÀ E RICONOSCIMENTI
L’Excelsior Palace di Rapallo si prepara ad affrontare la stagione 2014 nel migliore dei modi mettendo a segno un importante riconoscimento internazionale. L’albergo cinque stelle lusso della riviera ligure è stato inserito infatti nella lista World’s Best Top 50 Hotels dalla directory americana Five Star Alliance. Un riconoscimento che l’hotel raccoglie durante un periodo di importanti investimenti che hanno coinvolto negli ultimi due anni diverse parti della struttura e preannunciano diversi cambiamenti anche per il prossimo futuro. Dopo le novità già rese operative lo scorso anno, quali il nuovo pontile, la Relax Suite con sauna privata, le piscine Jacuzzi al Beach Club, il nuovo ingresso dell’Eden Roc Lounge & Restaurant e il rinnovato look delle aree comuni, prossimamente sarà infatti la volta del nuovo ristorante verandato sulla terrazza dell’albergo, della nuova pensilina, del restyling dello Yachting Bar, del rifacimento della passerella di collegamento tra l’hotel e il Kursal e del rinnovamento di ulteriori quaranta camere. Per il 2015, inoltre, si progetta già una piscina esterna aggiuntiva dotata di acqua di mare e un ultrapanoramico Sky Bar.
PIÙ SPAZI MICE A BORGO RICCIO Contesto dal sapore antico ed elegante per il nuovo salone Milano di Borgo Riccio, la dimora di charme nel Parco Nazionale del Cilento, patrimonio dell’Unesco, che apre al Mice con spazi fuori dal comune. A due passi da Paestum e da mete enogastronomiche d’eccellenza, il salone è completamente avvolto dalla natura circostante, fruibile grazie a un’ampia vetrata, che consente di spaziare con lo sguardo sugli ulivi fino al mare. Arredato con mobili di design, tappeti e quadri d’arte contemporanea, è dotato di allestimento multimediale con lettore blu ray, tecnologie di proiezione 3D in dolby surround su maxi schermo, internet wi-fi free, amplificazione, proiezione da pc e microfoni in wireless. Il Salone accoglie fino a cento posti e ricevimenti fino a 350 persone e rispecchia l’atmosfera accogliente e curata in ogni dettaglio dalla proprietaria Angela Riccio de Braud, architetto milanese, direttore per quasi vent’anni in Fiera Milano e assistente del direttore generale della Rai, con una carriera di successo alle spalle, che oggi ha scelto di vivere in questa antica proprietà di famiglia.
BEST WESTERN: HOTEL CONGRESSUALE A BERGAMO
Best Western aggiunge una struttura a Bergamo con Best Western Hotel Piemonte, un quattro stelle situato in pieno cento, posizionato nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e della arteria principale della città bassa, viale Papa Giovanni XXIII. L’albergo è stato ristrutturato di recente e propone cinquanta camere dotate di wi-fi gratuito e di una sala meeting di venti posti. Il parcheggio privato videosorvegliato convenzionato per gli ospiti completa l’offerta dell’hotel.
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Sina Fine Italian Hotels, un nome legato a dieci strutture in Italia con un’offerta congressuale di prim’ordine: il gruppo presta particolare attenzione al segmento legato al business e agli eventi, con servizi e proposte speciali personalizzate
Gli eventi secondo Sina SIMONA ZIN
Alcune delle strutture firmate Sina Hotels: 1 / Il Grand Hotel Villa Medici a Firenze 2 / Il Centurion Palace a Venezia 3 / L’Hotel Bernini Bristol a Roma 4 / L’Hotel De la Ville a Milano 5 / Il Palace Maria Luigia a Parma 6 / L’Hotel Brufani Palace a Perugia
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gruppo alberghiero Sina Italian Hotels, presente nel panoraImalFineprestigioso dell’ospitalità italiana da oltre cinquant’anni, offre dieci strutture – suddivise in City e Resort – nelle principali destinazioni. Tutti gli alberghi, oltre a essere “case” accoglienti e di grande pregio in alcune delle più belle città del Belpaese, sono modernamente attrezzati per soddisfare la clientela business e ospitare meeting, convegni, eventi aziendali e conviviali. SERVIZIO PERSONALIZZATO Si parte dalla Capitale per scoprire uno degli alberghi più noti del gruppo nella categoria City, lo storico Hotel Bernini Bristol – che quest’anno compie 140 anni di attività – per arrivare all’Hotel De la Ville e al The Gray entrambi nel cuore di Milano. Anche la Toscana ospita una delle strutture Sina, il Grand Hotel Villa Medici a Firenze, mentre Venezia si pregia del Centurion Palace e del Palazzo Sant’Angelo, tutti e due affacciati sul Canal Grande. Si tratta sempre di primarie destinazioni sia business sia leisure, che garantiscono all’ospite tutte le funzioni e i servizi indispensabili per un soggiorno nel massimo comfort, con un “tocco” di personalizzazione, legato al genius loci di ogni singola città, che può andare dal design alla
grande cucina regionale, al benessere dei Sina Wellness Club, vere e proprie oasi di relax all’interno degli alberghi. Tra le strutture Resort si annoverano l’Hotel Palace Maria Luigia a Parma, l’Hotel Brufani Palace a Perugia, l’Hotel Astor a Viareggio e il Relais Villa Matilde a Romano Canavese nella campagna piemontese a pochi chilometri da Torino. Nei Sina Hotels è possibile trovare la soluzione migliore per tutti i viaggi legati a congressi o eventi grazie a moderni spazi attrezzati e a uno staff efficiente, abituato a soddisfare le richieste più diverse. È stato inoltre creato un programma di convenzioni con le aziende a tariffe particolarmente vantaggiose, con servizio wi-fi gratuito oltre a soluzioni ad hoc per il relax a fine giornata, grazie ai centri benessere specializzati. Da non dimenticare la ristorazione, fondamentale quando si pianifica un evento: la qualità indiscussa dell’offerta gastronomica di tutti gli alberghi del gruppo è ideale per l’organizzazione dei momenti conviviali senza doversi spostare dal luogo della riunione o dell’evento, con offerte agevolate per i professionisti, che fanno del pranzo un momento importante in una trattativa di lavoro. indirizzi a fine rivista
Il Miramare Sea Resort & SPA dispone di una sala meeting con capienza massima di 250 persone. Attrezzature congressuali disponibili: - impianto audiovisivo con schermo - videoproiettore HD - impianto di amplificazione - lavagna luminosa - lavagna a fogli mobili - telefono diretto con esterno - internet Wi-Fi / Lan
Su richiesta sono disponibili i seguenti servizi: - traduzione simultanea - segreteria telefax in/out - servizio fotocopie - spazio segreteria all’ingresso È possibile organizzare attività post congresso: - programmi relax/remise en form - escursioni naturalistiche - visite archeologiche-culturali - intrattenimento serale - dinner - beach party
Via Comandante Maddalena, 29 • Sant’Angelo d’Ischia 80070 - Serrara Fontana (NA) - Italy • tel. +39 081 99 9219 www.hotelmiramare.it
094 hotel SX_AS Hotel Limbiate
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Il nuovo format di team building proposto dall’As Hotel Limbiate Fiera permette di vivere un’esperienza unica nel suo ristorante, Corso Como 52 Restaurant. Tutti saranno coinvolti tra i fornelli e in sala per una “pre-cena” di gala davvero insolita
In cucina con gli chef STEFANO RE
e gli chef di questi tempi sono più famosi delle rockstar e stare dietro ai S fornelli è la moda più glamour del momento, il luogo giusto per il prossimo team building potrebbe essere l’As Hotel Limbiate Fiera. L’hotel di Limbiate prende spunto dalla tendenza sempre più apprezzata di volersi sentire “chef per un giorno”per fare indossare cappelli e grembiuli anche ai clienti Mice e lanciarli in una gara all’ultimo manicaretto. Cooking Contest è il nome del nuovo format, un’idea per completare un soggiorno corporate o una giornata passata in hotel in occasione di un evento, o ancora per “allestire” in modo molto originale una cena di gala. Tanti i motivi che spingono la meeting industry a scegliere questo design hotel del gruppo As Hotels, che si propone al mondo congressuale forte di una posizione estremamente strategica, a pochi minuti dal centro di Milano, Como, Monza e il suo autodromo; a pochi chilometri dagli aeroporti e molto comodo per raggiungere facilmente il polo fieristico di Rho-Pero. L’hotel è apprezzato anche per le aree congressuali che articolano il suo convention center, composto da sette sale modulabili per eventi fino a quattrocento persone e con tecnologia all’avan-
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guardia, a cui si aggiungono 183 camere tra business, junior, suite e family room, arredate in stile moderno e funzionale, con una particolare attenzione alle tonalità naturali e all’illuminazione. COOKING CONTEST, COME AL RISTORANTE Il format di Cooking Contest soddisfa appieno le esigenze di aziende e agenzie sempre in cerca di idee e attività originali e al passo con i tempi. Completamente personalizzabile, la gara prevede la suddivisione dei partecipanti in due gruppi, che non si misurano solo in cucina, ma anche in sala: il primo gruppo, ai fornelli, si dedica alla preparazione del menu sotto la guida dello chef e del suo staff; il secondo si concentra sull’allestimento e la presentazione del ristorante con il supporto del maître. Tre ore a disposizione per sperimentare cosa significa lavorare in un vero ristorante ed essere giudicati da una “giuria tecnica”. E poi, tutti a tavola, per una vera cena di gala interamente preparata, impiattata e servita dalle squadre, le premiazioni e la consegna dell’attestato di partecipazione ai delegati. indirizzi a fine rivista
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096-097 hotel 2S_Casale
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Hotel Ristorante Centro Congressi Casale HHHH Colli del Tronto (Ap)
Il Casale di Colli del Tronto evoca un’atmosfera particolare grazie al suggestivo contesto verde che lo circonda, ma si distingue anche per la presenza di un ampio centro congressi. Il tutto immerso in un territorio magnifico
Numero totale camere: 209 | Ristoranti: 4 | Posti: 1.100 | Sale meeting: 23 | Capienza sala maggiore: 1.200 posti | Capienza sala minore: 9 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 4.083 | Possibilità organizzazione post congress
Tutte le Marche in un borgo SIMONA ZIN
un antico borgo del 1800, tra palme, fontane e piscine, si respira Iunangiardini, magica atmosfera, ideale per chi cerca una location congressuale di grande prestigio che sappia anche trasmettere serenità: siamo al Casale, destinazione per meeting e incentive tra le più prestigiose in Italia. Situato nel cuore delle Marche, il borgo è stato completamente ristrutturato e trasformato in quella che oggi è una location molto particolare, tra le più grandi delle Marche, con 209 camere, un centro congressi con 23 sale meeting e un auditorium, quattro sale ristorante, un centro benessere e impianti sportivi che spaziano dal campo da calcio a quello da tennis, dalla piscina alla palestra. Nelle vicinanze, alcune tra le località turistiche più suggestive e interessanti delle Marche, regione tutta da scoprire con percorsi organizzati anche nell’ambito di congressi o incentive.
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EVENTI PERSONALIZZATI Chi sceglie il Casale per allestire convegni, esposizioni o eventi sa di poter contare su un’organizzazione estremamente esperta ed efficiente. Gli ospiti presenti per ragioni professionali hanno l’opportunità di usufruire di 23 confortevoli sale di diversa capienza e di un auditorium, tutti versatili e adattabili a seconda delle esigenze. Collocate in una struttura all’interno del borgo, le sale vantano un’estensione che va dai 24 ai 1.400 metri quadrati e sono tutte dotate delle attrezzature tecniche più moderne e di assistenza personalizzata. Un luogo storico, dunque, ma completamente attrezzato con tecnologie all’avanguardia, wi-fi ad alta velocità gratuito anche nelle camere e nelle aree comuni; inoltre, valore aggiunto della struttura è la sua ecosostenibilità, grazie agli impianti fotovoltaici installati. Le moderne camere, dotate dei principali comfort, sono dislocate in tre edifici,
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SITE INSPECTION hotel
mentre nei quattro ristoranti è possibile gustare le principali golosità della zona, oltre ai piatti della cucina internazionale: ci troviamo nel territorio delle olive all’ascolana, dei vincisgrassi e del brodetto di pesce alla sambenedettese. Particolare premura si ha nella ristorazione per chi ha particolari esigenze alimentari, come celiaci, vegani e vegetariani. Normalmente si organizzano cocktail, aperitivi, coffee break negli spazi del bar e della hall, oppure all’esterno in una delle piazzette centrali, suggestive per le fontane e le statue di travertino che le circondano. A TUTTO BENESSERE Il Casale è noto, sì, per i suoi spazi congressuali, ma stupisce gli ospiti anche per la sua offerta benessere: in hotel, infatti, si può approfittare, dopo un impegno di lavoro, della palestra, di due piscine e dell’area relax, ambienti magici e seducenti ideali per abbandonare stress e tensioni. Vengono studiati pacchetti specifici per il recupero fisico, abbinabili anche a eventi che si svolgono nella location. Sì, perché un soggiorno al Casale, anche – e forse soprattutto – se per lavoro, può trasformarsi in una “vacanza per il corpo”. Nel beauty center gli ospiti hanno, infatti, a disposizione tutto ciò che serve per ottenere una completa rigenerazione: sauna, solarium, bagno turco, fanghi, trattamenti estetici. Personale altamente qualificato è a disposizione per restituire l’equilibrio psicofisico, con programmi personalizzati e trattamenti ad hoc. Tra gli altri plus del complesso congressuale, la comodità nel raggiungerlo, considerando i due aero-
porti distanti all’incirca 45 minuti, la ferrovia a pochi chilometri, e la possibilità di programmare servizi transfer last minute dal personale dedicato. Il parcheggio, gratuito, offre più di mille posti auto ed è stato ricavato proprio per poter ospitare eventi dai grandi numeri.
Numeri importanti per il Casale – ben 23 sale congressi, la principale da 1.200 posti – splendido complesso incastonato nell’incontaminata natura dell’entroterra marchigiano
DINTORNI DA SCOPRIRE Per chi ama abbinare la scoperta del territorio a un evento o a un viaggio incentive il Casale organizza visite guidate alla scoperta di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e altri paesi caratteristici, oltre ad attività outdoor e di team building. La provincia di Ascoli Piceno presenta una grande varietà di ambienti e località, che la rendono una delle mete più appetibili in Italia per quanti in una sola vacanza vogliano racchiudere un soggiorno balneare di alta qualità, gite culturali, grandi eventi d’intrattenimento, escursioni in ambienti incontaminati, percorsi enogastronomici, visite a laboratori artigianali. Il litorale, stretto e sabbioso, è ricco di centri balneari di grande interesse turistico come San Benedetto del Tronto, che ha un ruolo importante nell’economia regionale sia nell’ambito del turismo sia in quello delle attività ittiche. Il Piceno offre l’opportunità di scegliere tra molteplici itinerari: le città d’arte, i borghi medievali, i teatri storici, i musei e le pinacoteche, le aree archeologiche, l’architettura romanica e medievale. Da non sottovalutare anche la natura incontaminata di questa terra, con il Parco dei Monti Sibillini e quello dei Monti della Laga. indirizzi a fine rivista
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098 hotel SX_Monte Sarago
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Hotel Monte Sarago HHHH Ostuni (Br) Numero totale camere: 40 | Piscina: 1 outdoor | Ristoranti: 3 L’Opificio 90 posti, Galleria 40 posti, Bar Terrazza 200 posti | Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 230 posti | Capienza sala minore: 40 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Possibilità organizzazione post-congress | Connessione wi-fi gratuita
L’Hotel Monte Sarago, a pochi minuti dal centro storico di Ostuni, domina il paesaggio circostante e regala suggestive viste sul mare e sul borgo antico. Il suo centro congressi, moderno ed efficiente, è perfetto per qualsiasi tipo di evento
Tecnologia e panorama ALESSANDRA BOIARDI
pochi passi dal cuore della città bianca, l’incantevole Ostuni, l’Hotel Monte A Sarago regala al Mice le suggestioni di un albergo moderno ed efficiente. Quaranta camere, suddivise tra standard, standard con vista, superior e tre suite: la junior di trenta metri quadri con due enormi terrazze panoramiche; la Suite Blue Royal suddivisa in tre ambienti e con una spa all’interno del proprio bagno; la Suite White Ostuni, senza dubbio la più prestigiosa perché alla spa, inserita nel proprio bagno, unisce un balcone e una fantastica terrazza panoramica dai quali si può godere di una delle viste più suggestive della Città Bianca. Tutto l’hotel è stato realizzato all’insegna della ecosostenibilità: impianti di ultima generazione e materiali certificati, utilizzati per le camere, garantiscono un consistente risparmio energetico e idrico e la contrazione della produzione di rifiuti. L’Hotel Monte Sarago ha deciso di accrescere la sua offerta con l’aggiunta di dieci ville dal
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design moderno e accattivante, poste in una posizione ancora più panoramica per chi, pur utilizzando i servizi alberghieri, abbia voglia di assicurarsi tranquillità e autonomia. Ancora più in alto, su rocce ingentilite dal vento, la bellissima piscina panoramica ai bordi della quale rilassarsi dopo il lavoro. La proposta gastronomica offre materie prime che seguano la stagionalità e la vicinanza, per gustare al meglio i sapori della cucina mediterranea del ristorante L’Opificio, che nella stagione calda si sposta su un’ampia terrazza panoramica. Sempre più corposa è l’offerta congressuale con la sala convegni da 230 posti a sedere, ampliabile fino a oltre quattrocento posti e utilizzabile anche per concerti, feste, sfilate di moda e grandi banchetti. L’Hotel dispone anche della Sala Galleria da quaranta posti a sedere e, a breve, ultimerà la realizzazione di due ulteriori sale. indirizzi a fine rivista
100-101 hotel 2S_Eolian Milazzo
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SITE INSPECTION hotel
Eolian Milazzo Hotel HHHHL Milazzo (Me)
Pensato per una clientela leisure, oggi a tutti gli effetti l’Eolian Milazzo Hotel si è affermato anche in ambito Mice, grazie alle sue sale per eventi e al servizio personalizzato riservato alle aziende. Il tutto in un contesto da sogno
Numero totale camere: 46 | Ristoranti: 1 | Posti: 220 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 350 posti | Capienza sala minore: 35 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 250 | Possibilità organizzazione post congress
Accoglienza “top” SIMONA ZIN
l “giovane”Eolian Milazzo Hotel, nato nel 2012, è un elegante quattro stelle che Ioffre il massimo del comfort e della tecnologia: costruito e progettato per affacciarsi sul mondo leisure, da subito ha confermato l’attitudine per affermarsi anche nel settore Mice. Pensando al contesto paesaggistico e all’accoglienza particolare che lo caratterizzano, l’hotel siciliano si meriterebbe una quinta stella. E la collocazione, appunto, è davvero suggestiva e lo rende unico nel suo genere: di fronte alle Isole Eolie e a breve distanza da Catania, Palermo e Taormina. UN RESTYLING ACCURATO La struttura preesistente all’hotel è stata totalmente smantellata e riedificata, con una vera e propria opera di rinascita sotto la regia dello studio di architettura Urban–Future–Organization (Ufo): oggi si affaccia da una parte su un borgo marinaro bagnato da un mare cristallino, e dall’altra sul maestoso castello arabonormanno, dimora estiva dell’imperatore Federico II di Svevia. L’Eolian Milazzo Hotel è oggi una location d’eccezione in
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grado di trasformare in un grande successo qualsiasi manifestazione legata al settore business e congressuale. La struttura sorge all’interno di un raffinato residence con atmosfera intima e luminosa, con due piscine con acqua salata e idromassaggio dove è possibile personalizzare i propri eventi con brunch, coffee break e aperitivi di lavoro, o dare la possibilità agli ospiti di trascorrere il proprio tempo libero gustando raffinati cocktail con vista sul mare. La professionalità nell’accoglienza e la cura dei dettagli rendono l’Eolian Milazzo Hotel una struttura alberghiera di raro fascino, che affianca le aziende in ogni progetto di comunicazione con grande entusiasmo. PROFESSIONALITÀ NEGLI EVENTI All’Eolian Milazzo Hotel vengono proposte soluzioni ideali per organizzare un evento in tutti gli aspetti, fornendo ai partecipanti un servizio completo: sono a disposizione tre sale congressi (tra le quali la maggiore ospita fino a 350 persone e la minore 35), con tecnologia all’avanguardia e servizi esclusivi. Inoltre
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SITE INSPECTION hotel
Sorge in un contesto paesaggistico di rara bellezza l’Eolian Milazzo Hotel, tra il mare cristallino e il meraviglioso castello arabo-normanno che domina la cittadina siciliana e che si trasforma, all’occorrenza, in location esclusiva per eventi di grande impatto
l’hotel siciliano si avvale delle comode e suggestive sale all’interno del vicino castello dove è possibile organizzare eventi di altissimo livello, immersi in uno scenario mozzafiato. Grazie alla competenza e alla disponibilità del suo staff, l’Eolian Milazzo assicura ai propri clienti la professionalità necessaria per lo svolgimento degli eventi, dalla progettazione alla realizzazione, curando nei minimi dettagli tutte le fasi per un meeting o un evento di successo. Completano l’offerta della struttura anche campo da tennis e da calcetto e la terrazza panoramica sul golfo di Milazzo, ambientazione scenografica per eventi o per semplici momenti di relax degli ospiti. UN’ESPERIENZA STRAORDINARIA Il tempo passato all’Eolian Milazzo Hotel, sia per lavoro sia per una vacanza leisure, non è solo un soggiorno, ma un’esperienza straordinaria e indimenticabile. Appena fuori dalla struttura, a pochi passi, si erge la città murata e il castello, collocati sui luoghi dei primitivi insediamenti greci, romani e mussul-
mani. Con la sua grandiosa cinta spagnola e i numerosi interventi di ampliamento che ha subìto, il castello è tra i più imponenti d’Europa. Ai suoi piedi, il borgo della città antica, con quartieri medievali e la possibilità di percorrere una scalinata che collega la fortezza al borgo marinaro di Vaccarella, dove è possibile provare l’emozione di passeggiare tra tracce garibaldine e palazzi eretti tra Settecento e Ottocento. Tra le altre opportunità post congress dall’Eolian Milazzo, ci sono le mini-crociere rilassanti alle Isole Eolie, oppure le visite alle affascinanti città di Tindari, Taormina e al parco nazionale dei Nebrodi. Dalle camere della struttura, come su una nave da crociera, si può ammirare un panorama che spazia dal promontorio e si estende lungo le rive del mare che bagna Milazzo su due fronti. Questo panorama fa da teatro anche al raffinato ristorante, nel quale si possono gustare specialità locali in un contesto decisamente degno di nota. indirizzi a fine rivista
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102 loc per eventi SX_Red Antico Borgo
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SITE INSPECTION location per eventi
L’Antico Borgo in Città regala autentiche atmosfere rurali in un contesto naturale, nel cuore di Milano ma a pochi passi dall’aeroporto di Linate. Una location sempre più organizzata per ospitare eventi, anche in vista di Expo 2015
L'antico “cuore verde” di Milano STEFANO RE
posizione strategica, accanto all’Aerodi Milano Linate, ma in un conteIstonporto tipicamente rurale, l’Antico Borgo in Città è ospitato dalla Cascina Salesina che affonda le sue origini nel lontano Cinquecento e ripropone oggi le antiche tradizioni lombarde, offrendosi come location unica nel suo genere. La Cascina ha fatto della sua storia un patrimonio da valorizzare, anche attraverso la partecipazione al progetto di riqualificazione dell’Associazione 100 Cascine Lombarde, che, soprattutto in vista di Expo 2015, ha come obiettivo proporre un’ospitalità d’eccellenza garantendo al contempo la tutela del patrimonio storico, culturale e paesaggistico del territorio milanese. Antico Borgo in Città si candida infatti a essere una delle location protagoniste di Expo 2015 e, viste le sue caratteristiche, può ben rappresentare il modello del mondo rurale lombardo, in sintonia con il tema della manifestazione: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. La location affronterà una importante opera di restauro e ammodernamento, che andrà ad aggiungere un servizio di ospitalità esclusiva, con poche ma curatissime camere. Attualmente dei tre edifici che compongono la Cascina Salesina, quello dedicato all’organizzazione di eventi aziendali e privati è
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dotato di tre sale. La più grande, la Sala del Borgo, accoglie fino a 150 persone ed è collegata direttamente al patio esterno, beneficiando in tal modo di una splendida luce naturale. Gli eventi ospitati spaziano dalle sfilate di moda alle mostre d’arte, dalle cene di gala ai lanci di prodotto fino alle feste aziendali e private. Accanto alla sala maggiore si trova la Sala Ambrosiana, da cinquanta posti, mentre la Sala Salesina è un esclusivo privè situato al primo piano, adatto a riunioni colloquiali e di formazione. L'Antico Borgo in Città è dotato di una moderna e attrezzata cucina interna, in grado di fornire un servizio di alta qualità. Tutte le pietanze sono preparate in loco dal qualificato staff diretto dall'executive chef Luca Pislor, che si occupa personalmente della selezione di ingredienti freschi e di primissima scelta per le sue proposte gastronomiche, sia nazionali sia internazionali. Gli ampi spazi verdi circostanti sono senza dubbio il fiore all’occhiello della cascina. Il rigoglioso giardino e la grande aia antistante, nella bella stagione si trasformano in un ideale implemento alla capacità ricettiva degli spazi interni e offrono al pubblico uno scenario poetico e suggestivo. indirizzi a fine rivista
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104 loc per eventi SX_ Châteauform
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SITE INSPECTION location per eventi
Un seminario o una formazione in una delle sue strutture si trasforma in un’esperienza unica anche a tavola, dove regna indiscusso il concetto del “fatto in casa”: vero filo conduttore di tutta la filosofia d’ospitalità targata Châteauform’, come a casa
Chez Châteauform’ la Casa del seminario ALESSANDRA BOIARDI
li organizzatori sanno bene come il successo di un seminario passi G anche (o soprattutto) dalla buona tavola. Di questo è convinto anche Châteauform’, che oltre a proporre luoghi esclusive per seminari, formazioni ed eventi di differenti tipologie in diversi Paesi europei – in Italia la Villa Gallarati Scotti a Oreno di Vimercate e la Cascina Erbatici a Pavia – punta su un concetto tanto semplice quanto ricercato: quello della cucina “fatta in casa”. Tutto è assolutamente all’insegna dello slow food: gli chef di Châteauform’ si prendono il giusto tempo per realizzare piatti curati nei minimi dettagli, andare alla ricerca degli ingredienti della terra – meglio ancora se direttamente nell’orto – per farsi ispirare dalla stagionalità e completa genuinità dei prodotti. Non ci sono ricette standard né tantomeno le materie prime vengono approvvigionate in maniera “centralizzata”: la cura dei piatti è tutta all’insegna della semplicità, della generosità e della convivialità, tanto che nelle proposte culinarie firmate da Châteauform’ si trovano dieci formaggi diversi, almeno una pietanza su due a scelta per il piatto caldo e la massi-
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ma attenzione alla presentazione dei menu. Così la cucina “fatta in casa” è proposta proprio per “fare sentire a casa” i partecipanti al seminario. Sette sono gli ingredienti segreti della perfetta ricetta di Châteauform’. Per primi proprio i prodotti dell’orto, per la massima freschezza delle materie prime. Poi il concetto secondo il quale nessun cibo viene preparato in anticipo, ma rigorosamente nella location dove viene consumato il pasto. Terzo indispensabile ingrediente è la centralità della materia prima, che secondo la filosofia Châteauform’ deve sempre essere la protagonista, accompagnata dalla presentazione creativa del piatto, con ricette sempre nuove. Quarto: il savoir faire dei cuochi e, quinto, la personalizzazione in base ai gusti dei partecipanti all’evento, per accontentare anche le richieste più particolari. Il sesto ingrediente sono le ricette delle tradizione, quelle della nonna, alla base di tutte le creatività culinarie. E last but not least l’avvalersi di fornitori, produttori e artigiani locali. indirizzi a fine rivista
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106-107 inc resort Riva del Sole
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SITE INSPECTION incentive resort
Meeting in evoluzione Una location che ha fatto del rinnovamento il suo punto di forza. Ideale per eventi dal tocco green, Riva del Sole Resort & Spa offre anche il contesto migliore per avvincenti olimpiadi aziendali e attività di formazione meno tradizionali ELISA FERRO
a nuova stagione è alle porte e Riva del Sole Resort & Spa si presenterà alla Lriapertura di aprile con un volto ancora più confortevole e moderno. Il complesso toscano, infatti, è stato oggetto di un ampio rinnovamento, concepito per renderlo sempre più accogliente ed eco-
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friendly, in linea con le sue origini svedesi. Come afferma il managing director Carlo Castelli (console onorario di Svezia per la provincia di Grosseto): «La cultura dell’eco-sostenibilità è nata in Scandinavia e Riva del Sole ne ha fatto propri i principi, realizzando opere per migliorare il suo “carbon impact”, attraverso l’utilizzo di pannelli solari, recupero del calore e altri interventi simili». L’attenzione per l’ambiente, inoltre, si è sposata con la vocazione a offrire ai clienti, in particolare al segmento corporate e congressuale, un contesto dinamico e tecnologicamente avanzato, in grado di rispondere al meglio alle esigenze di una domanda in continua evoluzione. «Consapevoli – sottolinea Castelli – che tecnologia e innovazione sono frontiere ormai imprescindibili anche nel mondo dell’ospitalità». Si è quindi intrapresa la cablatura completa del resort con fibra ottica per garantire, in abbinamento alla modalità wireless, l’accesso veloce alla rete e a tutte le comunicazioni e trasmissioni dati necessarie per lavorare in piena efficienza. Sono state realizzate nuove tipologie di alloggio, come le esclusive Riva’s Junior Suite di quaranta metri quadrati o le nuove Riva’s Room Plus e Riva’s Room comunicanti, più spaziose e dotate di comfort e servizi – per esempio, a richiesta, per i clienti delle junior suite, le attrezzature Tecnogym direttamente in camera – che meglio rispondono alle necessità dei professionisti in trasferta. E, soprattutto, si è provveduto al rinnovamento del centro congressi, che dispone ora di otto
106-107 inc resort Riva del Sole
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SITE INSPECTION incentive resort
Riva del Sole Resort & Spa HHHH Castiglione della Pescaia (Gr) Numero totale camere: 160 + 182 appartamenti | Ristoranti: 1 + 1 Pizzeria/Grill, 3 bar | Posti: 500 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.100 | Possibilità organizzazione post congress
Continua il restyling del Riva del Sole Resort & Spa: dopo il rinnovamento del centro congressi, sono state create nuove tipologie di camere, tutte all’insegna del comfort più esclusivo
nuovissime sale di diversa metratura, con una capienza che varia dai dieci posti della minore ai trecento della sala maggiore (The Crown, con terrazza), tutte dotate di luce naturale e funzionalità high tech per ogni tipo di esigenza. IL VERO SPIRITO DI SQUADRA Oltre alle classiche riunioni di lavoro, ai meeting tradizionali e agli eventi congressuali, la location si presta magnificamente a sessioni di team building, olimpiadi aziendali e iniziative di formazione più coinvolgenti e innovative. Gli ampi spazi nel verde e le attrezzature sportive del resort permettono di organizzare attività all’aperto, contest e gare di vario tipo, con lo scopo di cementare lo spirito di gruppo e mettere alla prova le abilità dei partecipanti. «In questo modo – sottolinea Castelli – ci proponiamo come realtà a tutto tondo in cui svolgere formazione sia attraverso le tradizionali aule sia con attività ludico-sportive. Le imprese italiane ed estere possono davvero trovare a Riva del Sole un ambiente ideale per incentivare il proprio staff e creare momenti di condivisione». Vi sono infatti campi da tennis e da calcetto, servizi per cicloturisti e, all’interno della pineta che circonda l’albergo, un percorso jogging di 1.250 metri. A
pochi minuti si trovano, invece, un maneggio e il rinomato campo da golf di Punta Ala. Sulla spiaggia del resort, infine, è attivo il centro Watersports Riva del Sole, dove cimentarsi con gli sport nautici: dal windsurf al surf da onda, dalla barca a vela al bodyboard, alle canoe, ai gommoni e alle derive. indirizzi a fine rivista
UNA LOCATION IN RIVA AL MARE
Riva del Sole Resort & Spa è un complesso a quattro stelle situato a Castiglione della Pescaia, vicino Grosseto. Immerso in una splendida pineta e affacciato su una lunga spiaggia sabbiosa, è composto da un hotel con 160 camere e un residence con 182 appartamenti, per una capienza totale di 1.200 ospiti. Oltre ai servizi congressuali e all’ampia possibilità di scelta per gli amanti dello sport e del mare, la location può vantare numerosi altri punti di forza,
fra cui spiccano l’offerta gourmet del Ristorante Riva, nella cornice suggestiva della sua terrazza circondata dalla natura, e il relax e il benessere proposti dall’esclusiva Rasena Spa. L’area wellness, in particolare, è attrezzata con diversi tipi di sauna, vasca Jacuzzi, bagno turco, percorso Kneipp, solarium, area fitness, ben tre piscine e i trattamenti specializzati della Riva’s Beauty, per ritrovare d’incanto l’armonia tra spirito, corpo e mente.
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108-109 inc resort 2S tenuta dei ciclamini
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SITE INSPECTION
Natura versatile I ritmi lenti delle note medievali fanno da trama all’ordito del mistico silenzio che si può trovare nella Tenuta dei Ciclamini. Per team building e special event di sicuro successo
TERESA CHIODO
paesaggio, come lo si ritrova negli del Perugino e del primo RaffaIellolsfondi è di delicati declivi sfuggenti uno sull’altro all’orizzonte, con lembi di querceti, viti e ulivi, campi, case mezzadrili sparse nella campagna spesso delimitata da pioppi, sagome di città sui crinali dei poggi. Verde e mistica nell’immaginario è l’Umbria sullo sfondo della Tenuta dei Ciclamini, struttura che si snoda in una serie di case e torri che
formano un borgo antico di impianto medievale configurato a campus e con un grande giardino centrale. Mette a disposizione dei suoi ospiti settanta camere (di cui tre suite, una junior suite e quattro appartamenti) che garantiscono tutto il comfort di una categoria quattro stelle e un giardino interno di oltre un ettaro; è circondata da prati cintati, dove pascolano cavalli, da due piccoli laghi ricchi di pesce e da impianti sportivi attrezzati. Caratterizzata da un’estensione di circa 120 ettari la tenuta è nota anche per ospitare il Cet (Centro Europeo di Toscolano), associazione culturale no-profit fondata dall’autore di testi e poeta Mogol e diretta dalla moglie Daniela, operante principalmente in tre settori: musica e cultura popolare, medicina e ambiente. Il coraggio di investire sul territorio con tenacia e costanza ha portato la tenuta ad ampliare la propria ricettività fino a poter ospitare ben 150 persone, grazie a venti nuove camere dotate di tutti i comfort. A queste vanno aggiunte una rinnovata cucina e quattro sale riunioni, di cui una da ben 250 posti. Alla consueta attività didattico-musicale portata avanti dal Cet – inerente gli ormai famosi e apprezzati corsi di perfezionamento per interpreti, autori di testi e compositori di musica leggera, che val-
E. Zanini
incentive resort
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SITE INSPECTION incentive resort
La Tenuta dei Ciclamini HHHH Avigliano Umbro (Tr) Numero totale camere: 70 | Ristoranti: 3 | Posti: 2 da 120 – 1 da 200 posti | Sale meeting: 3 grandi e 2 piccole | Capienza sale: 1 da 100 posti – 1 da 130 posti – 1 da 250 posti (divisibile in 3 più piccole) | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | aree espositive: 1500 mq | Possibilità organizzazione post congress
Nel cuore più verde dell’Umbria, la Tenuta dei Ciclamini accoglie il Mice con proposte originali, prima fra tutte la possibilità di organizzare team building musicali, con tanto di incisione finale di un cd da portare a casa come reminder
gono adesso dieci crediti accademici sui 180 necessari per conseguire la laurea triennale presso l’Università della Tuscia di Viterbo. PENSIERI E PAROLE La Tenuta dei Ciclamini ha ulteriormente diversificato la propria offerta aprendo da qualche anno le porte alla convegnistica e al turismo privato. Sono sempre più numerose le grandi aziende che utilizzano le strutture messe a disposizione dalla Tenuta per curare le proprie relazioni aziendali, nazionali e internazionali: si sono avvalse dei servizi della splendida realtà umbra clienti del calibro di Microsoft, Barilla, Bayer, Audi, MPS Axa, Il Sole 24 Ore, Confindustria. Lo stretto legame di questa location con il territorio si traduce in originali proposte di format per il team building fra cui quello musicale: la struttura è dotata di due sale di registrazione professionali dove viene inciso il cd che il cliente porterà poi a casa come ricordo. Chi invece desideri semplicemente passare un periodo di assoluto relax a diretto contatto con la natura potrà usufruire di soggiorni in piena serenità, passeggiando o cavalcando alla scoperta dei favolosi itinerari naturalistici umbri in compagnia di esperti istruttori Fise, disponibili anche per lezioni a principianti, grazie a una
scuderia di venti cavalli selezionati. Non mancano, inoltre, un Centro Benessere – completo di sale massaggi, poltrona e lettino shiatsu, sauna, bagno turco, idromassaggio, palestra, piscina interna riscaldata, piscina esterna, mini piscina idromassaggio – e impianti sportivi quali il campo da calcetto interno ed esterno in erba, il campo da calcio in erba, due laghetti per la pesca sportiva (con storioni, lucci, carpe, tinche), oltre all’attrezzatura per il tiro con l’arco e alle mountain bike. La Tenuta dei Ciclamini – che, oltre a proporre ai propri ospiti raffinati menu basati sulla genuinità dei prodotti tipici umbri, organizza anche escursioni in città d’arte come Todi, Assisi, Gubbio, Spoleto, Orvieto o presso attrazioni naturalistiche e storiche quali la cascata delle Marmore, la Foresta Fossile, l’antica città romana di Carsulae – sarà presto teatro di un ultimo, raffinato progetto: la “Cittadella Ideale”, vero e proprio paradigma di attenzione verso l’ambiente e di amore per la natura con la quale Mogol vorrebbe lanciare un messaggio e un esempio di fiducia nel futuro a tutta Italia, grazie all’utilizzo delle fonti rinnovabili. Il centro si occupa infine di ricerca scientifica nel campo medico, ottenendo ottimi risultati sulle malattie autoimmuni. indirizzi a fine rivista
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ALL’HOTEL DE RUSSIE ARRIVA MAURO GOVERNATO
Mauro Governato è il nuovo general manager dell’Hotel del Russie, albergo icona del gruppo Rocco Forte Hotels a Roma. Governato ha diretto precedentemente alcuni degli hotel più prestigiosi del gruppo Four Seasons, come il George V a Parigi o il Terre Blanche in Provenza; prima ancora è stato alla guida di strutture One & Only Hotel alle Maldive e a Mauritius. La sua formazione nel settore della ricettività inizia nel ramo F&B di importanti ristoranti europei fregiati dalla Stella Michelin, come il ristorante Gualtiero Marchesi a Milano. All’Hotel De Russie Mauro avrà il delicato compito di dirigere un albergo celebre nel mondo per gli altissimi standard definiti nella formula "lusso dell’essenziale".
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ALESSANDRA BOIARDI
ALESSANDRO ROCCO NUOVO BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER DI HILTON MILAN Alessandro Rocco è stato nominato business development manager per l’Hilton Milan. Milanese, 39 anni, Rocco ha commentato così il suo nuovo incarico: «Accetto questa sfida con grande entusiasmo. Per me è un felice ritorno a casa. Dopo oltre sette anni passati in un’altra catena, è un piacere ritornare nel Gruppo Hilton per contribuire, con l’esperienza maturata, allo sviluppo dell’hotel, specialmente in previsione di un importante appuntamento per la città di Milano, quale l’Expo 2015». Tra gli incarichi del nuovo manager quello di mettere a punto e implementare le strategie commerciali e di revenue management di tutti gli asset dell’hotel e seguire lo sviluppo dell’intero mercato mondiale per Hilton Milan. Ma il suo ruolo prevede, innanzitutto, il supporto strategico e commerciale per l’offerta Mice, valorizzando le carat-
teristiche che contraddistinguono l’hotel, come la ballroom, di recente ristrutturata.
ANNAMARIA RUFFINI NELL’EXECUTIVE COMMITTEE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO MONDIALE DI SITE Con decorrenza dall’inizio del 2014, Annamaria Ruffini (presidente e Ceo dell’incentive house e Dmc Events In&Out) ha assunto un nuovo incarico in Site (Society of incentive travel executives) entrando a far parte del comitato esecutivo. La manager italiana era già componente del direttivo mondiale dell’associazione. L’Executive Committee di Site riunisce i sei consiglieri direttivi più importanti, ai quali sono demandate le decisioni strategiche. Gli altri membri, quest’anno, sono l’inglese Paul Miller (presidente), il sudafricano David Sand (immediate past president), l’americana Rhonda Brewer (president-elect), l’indiano Rajeev Kohli (vice-president finance) e l’irlandese Aoife Delaney (vice-president). Ruffini entra nell’esecutivo come “member at large” su nomina diretta del presidente Miller. Nel giugno 2013 era stata nominata rappresentante di Site nell’ambito del Jmic (Joint Meetings Industry Council).
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PARTNER news persone e poltrone
CATANI DIVENTA GM DEL PRINCIPE DI PIEMONTE Claudio Catani è il nuovo general manager del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Il manager toscano comunque manterrà la direzione dell’Hotel Brunelleschi di Firenze, con il titolo di cluster general manager. Tra i due alberghi toscani saranno create sinergie, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il capoluogo di regione e la destinazione versiliana. Il primo appuntamento del nuovo corso al Principe sarà il 30 aprile 2014, in occasione delle celebrazioni per festeggiare il decimo anniversario della riaper-
tura. «Sono molto contento e onorato di assumere la guida di una struttura tanto prestigiosa» ha dichiarato Catani, «una vera chicca in stile Liberty Art Deco, situata nella città conosciuta da tutti come la perla italiana del Liberty». Dimora di intellettuali e artisti situata nel cuore di Viareggio, la struttura è nata nei primi anni Venti con il nome di Select Palace Hotel, a pochi passi dal mare; l’albergo venne poi ribattezzato nel 1938 e fu oggetto di un accurato restauro per poi riaprire nel 2004, dopo 19 mesi di lavori.
MARCO TESTA È IL NUOVO PRESIDENTE DI ASSOCOM Marco Testa è stato eletto presidente di Assocom. L’assemblea ha eletto anche i membri del consiglio direttivo che rimarrà in carica per i prossimi tre anni. Ecco i nuovi consiglieri: Giorgio Bonifazi Razzanti, presidente di Pan Comunicazione; Marzia Curone, amministratore delegato di Relata; Enrico Gasperini, fondatore e consigliere delegato di Livextension; Marco Girelli, Ceo di Omd; Marco Gualdi, amministratore delegato di Inventa Cpm; Alessandra Lanza, responsabile business innovation di Filmaster Events; Emanuele Nenna, managing
director di Now Available; Layla Pavone, managing director di Isobar e appunto Marco Testa, presidente e amministratore delegato del Gruppo Armando Testa. «È la seconda volta che vengo chiamato a questo compito – ha dichiarato Testa –, questa volta con una maggiore complessità del mercato e nuovi player, dal media al digital. Credo nel talento e nell’orgoglio imprenditoriale italiano e so di poter contare sull’entusiasmo e sulla capacità di tanti. Lo dicevo prima e lo ripeto anche ora: non ci sono formule magiche, serve l’impegno di tutti».
CAMBIO DI POLTRONE IN AIM GROUP INTERNATIONAL Aim Group International ha recentemente introdotto alcuni significativi cambiamenti nelle sue strutture. Aim Congress in particolare, la struttura dedicata all’organizzazione di eventi congressuali nazionali e internazionali, si è data una struttura operativa e commerciale all’altezza delle sfide di un mercato sempre più globale e attento all’innovazione. Rosangela Quieti, già general manager di Aim Congress, assume oggi la carica di amministratore delegato. Entrata in azienda giovanissima, ha sviluppato una sempre maggiore competenza in ambito di congress management assumendo via via responsabilità crescenti sul piano gestio-
nale e commerciale. Dalla direzione della sede di Milano è passata, nel 2011, a ricoprire l’incarico di general manager con la responsabilità di tutte le sedi italiane dell’azienda. Novità importante anche nella struttura commerciale di Aim Congress. Flaminia Roberti, marketing & sales director, assume anche l’importante incarico di global sales director: una responsabilità a livello di gruppo, finalizzata al coordinamento della strategia commerciale su scala internazionale. L’obiettivo di Flaminia Roberti, che ha conseguito importanti risultati nel corso di questi anni, sarà lo sviluppo delle sinergie tra le varie società del gruppo. Sotto la direzione di Patrizia
Buongiorno (nella foto), che assume la carica di presidente di Aim Congress, la società si presenta oggi rafforzata e maggiormente strutturata per crescere ancora in ambito italiano e internazionale.
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La Puglia Mice punta sul web marketing Social network, online review e blog hanno assunto, ormai, un ruolo fortemente “influencer” . Consapevole di ciò, il Mice pugliese sta aumentando e perfezionando sempre più la propria presenza in Rete e ha invitato gli addetti ai lavori a parlarne in un convegno dedicato STEFANO RE
web marketing turistico si sta evolcon una rapidità impressionanIte,lvendo anche nel segmento della meeting industry. In particolare si stanno facendo largo due fenomeni a dir poco strategici: l’uso dei social network e le online review. Attraverso i social network, infatti, ogni destinazione (o struttura ricettiva) ha modo di comunicare con un target ben preciso e spesso ad altissima “carica virale”. Attraverso i siti di online review o i blog, poi, si può generare un forte incremento di brand reputation. Gli utenti di questo genere di piattaforme, infatti, si scambiano opinioni sulle
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mete turistiche visitate e sulla qualità dei servizi offerti, sia sotto il profilo leisure sia sotto quello professionale. E chi organizza eventi si documenta sempre più spesso anche raccogliendo le opinioni degli altri. I siti di online review e i blog sono, quindi, degli hub di informazioni crowdsourcing e il loro ruolo di influencer crescerà sempre di più in futuro. Consapevole dunque che una strategia di posizionamento efficace, incentrata su un uso mirato dei social network, può essere il traino per il settore Mice, la Puglia dei congressi si è data appuntamento alla Fiere del Levante di Bari lo scorso dicembre, con il convegno “La meeting industry pugliese viaggia online”, organizzato da Apulia2meet in co-marketing con l’agenzia regionale Pugliapromozione. Qui, dopo il saluto dell’assessore al marketing territoriale del Comune di Bari, Antonio Maria Vasile, e del presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni
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Griffi, sono intervenuti Francesco Iannone (direzione generale, responsabile marketing e pianificazione strategica di Pugliapromozione), Leo Volpicella (direttore generale della Fiera del Levante), Valentina Novembre (esperta di digital Pr di Sec Mediterranea), Stefania Conti-Vecchi (Ceo di Eventagist), Gabriella Ghigi (amministratore di Meeting Consultants) e Maddalena Milone (amministratore unico di Meeting Planner). Moderatore: il giornalista Antonio V. Gelormini. I relatori hanno discusso di come un migliore utilizzo dei social network e una più efficace promozione sul sito web dell’offerta congressuale possano stimolare le strutture presenti sul territorio, anche perché è attraverso la Rete che ormai lavorano i professionisti dell’organizzazione di meeting ed eventi: una promo-
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zione dinamica e originale della propria offerta congressuale può concretamente stimolare l’arrivo di nuovi clienti. Al termine dell’appuntamento sono stati consegnati i premi Apulia2meet 2013 alle imprese pugliesi che si sono distinte rispettivamente per il miglior sito web, la migliore pagina Facebook e il miglior account Twitter. QUANDO IL BLOG FA PROMOZIONE VIRALE L’incontro rientrava nel programma dell’educational tour “#Apulia2meet”, che ha visto protagonisti dieci influencer (blogger e giornalisti provenienti da diverse zone d’Italia) impegnati in un piccolo viaggio alla scoperta dell’offerta Mice pugliese. Gli ospiti hanno infatti visitato, in un eductour di tre giorni, Bari, Polignano a Mare e Trani per sperimentare l’offerta delle strutture e le esperienze turistiche che queste zone propongono. In collaborazione con il Comune di Bari hanno potuto visitare location quali il Teatro Margherita e il Fortino Sant’Antonio nonché, grazie alla disponibilità della Provincia di Bari, il Palazzo della Provincia. L’obiettivo dell’iniziativa era chiaro: che i partecipanti raccontassero sui propri blog la Puglia congressuale – sia con i “live” del weekend sia in seguito – per aumentare la presenza del territorio sul web e mostrare un diverso modo di fare turismo. «C’è spazio per far crescere il settore congressuale aiutando le strutture presenti a fare una migliore promozione della propria offerta Mice, cominciando dal web», – ha spiegato Maddalena Milone, amministratore unico di Meeting Planner, l’agenzia che ha creato Apulia2meet. «Essere sul web significa mostrarsi con la propria identità e proporre soluzioni complete e mirate. Così si diventa attrattivi per i professionisti alle prese con l’organizzazione di ogni tipo di evento».
Nelle foto, alcuni momenti del convegno “La meeting industry pugliese viaggia online”. Sono riconoscibili, il moderatore Antonio Gelormini con: 1 / Maddalena Milone, amministratore unico di Meeting Planner 2 / Francesco Iannone (al centro), responsabile marketing di Pugliapromozione, e Leo Volpicella, direttore generale della Fiera del Levante 3 / Valentina Novembre, esperta di digital Pr di Sec Mediterranea 4 / Ugo Patroni Griffi (a sinistra), presidente della Fiera del Levante, e Antonio Maria Vasile (al centro), assessore al marketing territoriale del Comune di Bari. E ancora: 5 / Gabriella Ghigi, amministratore di Meeting Consultants 6 / La consegna dei premi Apulia2meet 2013 7 / Stefania Conti-Vecchi, Ceo di Eventagist
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Una bussola per la performance Studio del mercato e tecnologie di reporting d’avanguardia: con questa ricetta Cisalpina Mice mette a disposizione degli event planner gli strumenti utili per aggiornarsi e tenere sotto controllo tutti i dati più importanti MATTEO ROCCA
recente indagine “Il mondo corporasfide, tendenze, linguaggi, aspettaLtiveate:nella gestione degli eventi e dei congressi”, condotta da Cisalpina Research, il centro studi di Cisalpina Tours che rileva dati, andamenti e opportunità del mercato dei viaggi d’affari, in collaborazione con Mpi Italia Chapter, ha contribuito a mettere in luce parecchi “insight” utili per mappare un mercato in costante evoluzione. Un aspetto importante della survey riguarda la necessità di individuare nuovi criteri per misurare l’effettivo ritorno dei meeting – sia in termini di Roi sia, soprattutto, di efficacia comunicativa –, e di condurre un’analisi di rischio sugli
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eventi precedenti, così da migliorare le performance e trarre quante più indicazioni possibili dalle esperienze pregresse. La carenza di dati rappresenta, di fatto, un ostacolo sulla strada dell’event manager che deve prendere decisioni strategiche. Come in una cabina di pilotaggio, quando la velocità aumenta e il tempo di reazione è sempre più rapido, diventa essenziale poter monitorare in ogni momento il Bvom (Business Value of Meeting) nel breve, medio e lungo termine, integrando in questa misurazione anche tutta una serie di aspetti collaterali ma non meno importanti. A questo scopo, la divisione Mice di Cisalpina Tours mette a disposizione del mondo degli eventi l'eccezionale sistema di reportistica sviluppato per il business travel che prevede validi parametri in ottica Mice, al fine di elaborare, sulla singola manifestazione, report utili a tenere sotto controllo i costi (o a pianificarli) e a monitorare anche i risultati qualitativi (soddisfazione del cliente,
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PARTNER congressi
raggiungimento degli obiettivi, risultati post evento, e così via.) Saving e reporting viaggiano così a braccetto, perché “fare bene” un evento non significa solo avere idee e mettere in campo soluzioni originali e creative per rendere l’appuntamento unico, magico e coinvolgente, ma anche avere tutti gli strumenti per un’analisi precisa di tutti i Kpi (gli indicatori di performance). REPORTING E TECNOLOGIA I costanti investimenti in tecnologia consentono a Cisalpina Tours di offrire strumenti di reportistica elaborati e all’avanguardia. Tra questi il collaudato Bmr – Business Management Review, il sistema di report “a valore aggiunto” che fornisce, per ogni singola voce di spesa, approfondite analisi periodiche e comparative in rapporto anche alla travel policy aziendale adottata e agli accordi corporate in essere con i diversi fornitori di servizi. Un plus davvero importante: la conoscenza analitica degli investimenti e dei costi complessivi di tutte le attività legate a un evento è indispensabile per effettuare scelte appropriate e prendere decisioni corrette già in fase di programmazione. La rendicontazione post evento, con tutti i dati racchiusi in un unico strumento, è un patrimonio di informazioni prezioso per valutare in maniera efficace la gestione, le eventuali criticità e le migliori strategie per il futuro. Altro tema caldo è quello della sostenibilità degli eventi, che chiama direttamente in causa le politiche di Csr delle aziende committenti. Anche su questo fronte il reporting di Cisalpina Tours ha raggiunto un elevato standard di qualità grazie al Bmr Green, uno strumento che offre una rendicontazione ad hoc in termini di sostenibilità e fornisce il calcolo delle emissioni di CO2 per tutti i servizi di business travel o Mice secondo i coefficienti convalidati da LifeGate, mettendo le aziende nella condizione di valutare le adeguate iniziative di compensazione. A questo si affianca il recente sviluppo da parte di Cisalpina Mice di una
partnership strategica con un’organizzazione specializzata nella gestione degli eventi sostenibili, in grado di selezionare e suggerire fornitori green per tutte le esigenze collaterali alla mobilità, quali catering, materiali per eventi, stand e allestimenti. La presenza di strumenti utili per tenere sotto controllo la performance e orientarla in modo coerente agli obiettivi aziendali è sicuramente una risorsa preziosa nelle mani del professionista dell’event planning, che potrà in questo modo formulare piani e previsioni sempre più vincenti e accurati.
Con una serie di strumenti di reportistica studiati ad hoc per il Mice, Cisalpina Tours consente agli event planner di tenere sotto controllo non solo i costi complessivi, ma anche la sostenibilità e il Roi di ogni singolo evento
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Il Polesine: inedito e green Difficile resistere al fascino che il Polesine emana, con il suo paesaggio disegnato dal corso di grandi fiumi (il Po e l’Adige) e decine di canali che s’intrecciano alla campagna, capace di nutrire chi abita queste terre, legate al mito di Fetonte, figlio di Apollo STEFANO RE
È un territorio tutto da scoprire quello del Polesine, ricco di fascino e di suggestioni, di ambienti magici – il Delta del Po in primis – e di location dall’eleganza aristocratica, come Villa Badoèr, in basso a destra
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o sciabordio dell’acqua, l’avifauna tipica che attira migliaia di birdwatcher, la Lbruma autunnale e la particolare luce primaverile hanno regalato al Polesine e al suo magnifico Delta del Po non solo riconoscimenti ambientali a livello internazionale, ma soprattutto un fascino unico, che ha stregato anche i grandi artisti del cinema, da Antonioni a Mazzacurati, per citarne un paio. In tale contesto si può trovare uno spazio di lavoro diverso dove la natura, anche a pochi chilometri dai centri urbani (Rovigo, Fratta Polesine, Trecenta, Occhiobello, Bergantino a ovest; Adria, Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Porto Tolle a est) riesce a essere alleata non solo dello slow tourism, ma anche della business industry, che qui può organizzare meeting, gala event, convention e incentive, tutti in chiave assolutamente “green”. Il Polesine, inoltre, mostra un’immagine distante dagli stereotipi: accanto ai business hotel, infatti, s’incontrano ville e dimore rurali, oggi sapientemente ristrutturate da proprietari sensibili, che narrano storie antiche e suggestive di artisti, nobili e letterati; tra le tante, Villa Badoèr, disegnata dal Palladio e patrimonio Unesco, è aperta al pubblico anche per visite e spettacoli. Non mancano location “unconventional” come motonavi elegantemente arreda-
te, perfette per meeting sull’acqua, o agriturismi di grande charme dove svolgere team building speciali tra orti, frutteti e immancabilmente fornelli, per scoprire i sapori e i segreti di una terra generosa. Tra le venue funzionali al settore si trovano importanti edifici come l’Accademia dei Concordi e Palazzo Roncale nel centro storico di Rovigo e il Salone del Grano della Cciaa di Rovigo, di nuovo disponibile dopo una ristrutturazione che lo ha reso location polivalente con servizi tecnologici e oltre duecento posti a sedere. Si affiancano a un soggiorno business eventi culturali di grande levatura, come le mostre d’arte che si svolgono a Palazzo Roverella o il festival Tra Ville e Giardini, che porta nelle corti del Polesine spettacoli musicali e di danza; non ultima la stagione lirica, di prosa e balletto che da ben 197 anni anima il Teatro Sociale di Rovigo, tra i più famosi teatri di tradizione del Veneto. A fare da trait d’union tra il territorio e gli addetti ai lavori, il convention bureau Meet-inPolesine, nato da un progetto condiviso tra istituzioni, consorzi e associazioni produttive, che promuove il turismo Mice ed è in grado di supportare corporate e Pco nella realizzazione di piccoli e grandi eventi. indirizzi a fine rivista
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ALESSANDRA BOIARDI
NEW AURAMEETING: IN ROTTA VERSO EXPO 2015
Nell’anno del suo trentesimo anniversario, New Aurameeting ha deciso di raccogliere l’importante sfida rappresentata dall’imminente Esposizione Universale creando una nuova business unit targata Expo 2015. Forte di un approccio tailormade fondato sulla massima aderenza alle esigenze del proprio interlocutore e di una profonda conoscenza del territorio italiano e in particolare lombardo, l’agenzia – guidata da Emiliano Celli, president e managing director – ha intrecciato delle partnership privilegiate allo scopo di offrire ai clienti che vorranno visitare il Belpaese un’autentica collezione di esperienze tematiche inedite ed esclusive. In particolare, l’obiettivo è quello di permettere ai visitatori di sperimentare l’Italian lifestyle, declinato in tutti i suoi mood e sfumature realizzando un’autentica haute couture dell’evento. Questa nuova unit lavorerà in sinergia con il settore Media Relations e Comunicazione Integrata così da dare massima notorietà alle iniziative nell’interazione con gli stakeholder di riferimento.
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SDC SERVICE FIRMA LA CONVENTION ELIQUIS Si è tenuta a gennaio la convention di Eliquis (nata dall’alleanza tra i colossi del settore farmaceutico Pfizer e Bristol Myers Squibb) che ha riunito all’interno della struttura Sheraton Golf 1 di Roma circa trecento invitati per il lancio del nuovo farmaco Apixaban. La direzione artistica dell’evento è stata a cura della società Sdc Service, che ha seguito l’evento fin nei minimi dettegli. Il claim che ha accompagnato l’intera convention è stato “Un nuovo evento, un grande evento”, mentre il concept è stato il mondo velico, scelto per i valori in grado di trasmettere: il valore dell’alleanza, del prodotto, delle persone, nonché quello per il paziente e per la classe medica. La prima giornata è stata caratterizzata in gran parte dai lavori di plenaria con diversi interventi di oratori Eliquis. La serata si è conclusa con l’intervento a sorpresa di attori camerieri che hanno animato e divertito gli ospiti durante la cena di gala. La seconda giornata ha visto prevalere la parte marketing per poi concludersi con un testimonial d’eccezione, il carismatico Paul Cayard, il quale ha letteralmente entusiasmato e sbalordito la plenaria con i suoi discorsi da uomo navigato e vincente.
DALLAS È UNA DESTINAZIONE SEMPRE PIÙ MICE È tra le città principali degli Stati Uniti e tra le scoperte recenti della meeting industry: Dallas accoglie gli eventi in una downtown di grande impatto scenico, firmata da nomi come Renzo Piano e Santiago Calatrava, con centri congressi avveniristici e tecnologicamente all’avanguardia, più di settantamila camere d’albergo, oltre novemila ristoranti di ottimo livello nella sola area urbana e circa 160 tra musei e gallerie d’arte – molti dei quali possono trasformarsi in altrettante, originali, location per eventi – in quello che è tra i distretti artistici più estesi al mondo. A tutto questo si aggiungono elementi di sicuro interesse per il Mice, declinabili in post congress emozionanti: a Dallas ci sono cinque squadre sportive professioniste (una per tutte: i Dallas Cowboys); la night life della città è considerata tra le più vibranti e coinvolgenti degli Stati Uniti; la sua posizione baricentrica – e gli ottimi collegamenti aerei – consentono di raggiungere città come New York o New Orleans in poco più di un paio d’ore; infine, lasciato il cuore della città, ci si ritrova nel mondo dei cowboy, tra praterie infinite e ranch (una curiosità: gli amanti della celebre serie Tv Dallas potranno visitare anche il Southfork Ranch). E per l’immediato, la città texana promette di rifare il look ad alcune aree dalle grandi potenzialità, come quella che corre lungo il Trinity River e che, una volta sistemata, diventerà un parco grande dieci volte il newyorkese Central Park. (P.K.)
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TURISMO TORINO E PROVINCIA CONVENTION BUREAU: 29 EVENTI ACQUISITI NEL 2013
Sono stati 29 gli eventi acquisiti dal Turismo Torino e Provincia Convention Bureau nel 2013. Secondo i dati forniti le nuove commesse porteranno nel capoluogo piemontese 21.930 delegati, mentre sono stati quantificati in oltre 65mila i pernottamenti in città grazie ai nuovi eventi acquisiti. Il tutto si traduce in un beneficio economico complessivo stima-
to tra i 19 e i 32 milioni di euro. Tra gli eventi in programma nel 2014 nel capoluogo piemontese, quello di maggiore impatto mediatico sarà il summit mondiale della Wan-Ifra Association, con tre congressi in contemporanea (World Newspaper Congress, World Editors Forum e World Advertising Forum) che porteranno a Torino 1.200 professionisti dell’editoria.
FOCUS SULLE CANDIDATURE PER FIRENZE CONVENTION BUREAU
Sono stati 17 i congressi acquisiti dal Firenze Convention Bureau nel 2013, per un totale di 13.700 partecipanti, 52.700 pernottamenti e una ricaduta economica stimata di 14 milioni di euro. Grazie alla collaborazione di Firenze Fiera e importanti partner locali, Firenze Convention Bureau ha svolto nel 2013 un lavoro intenso sul fronte delle candidature, un’attività «su cui ci stiamo impegnando molto affinché la capacità attrattiva, organizzativa e di accoglienza della città venga riconosciuta nel mondo della meeting industry internazionale: non solo preparazione delle candidature ma anche attività promozionali, site inspection per i rappresentanti delle associazioni promotrici dei vari eventi, desk informativi, partecipazioni a fiere e workshop di settore e tutta una serie di strumenti online e servizi dedicati ai congressisti e finalizzati ad accrescere il numero dei visitatori in città» come afferma Carlotta Ferrari, direttrice di Fcb.
NASCE ASHFIELD MEETINGS & EVENTS
Il fornitore internazionale di servizi al settore healthcare Udg Healthcare ha integrato la propria offerta di vendita, marketing e medical service all’interno di un’unica divisione creando una nuova macro-divisione, Ashfield Commercial & Medical Services che combina otto aree di competenza, inclusa quella che si occupa di meeting ed eventi, precedentemente seguita dalla società del gruppo Universal WorldEvents, che ora è stata nominata Ashfield Meetings & Events. Nicola Burns (nella foto), Global Managing Director ha spiegato: «Lavoriamo in partnership con il gruppo di aziende facenti parte di Ashfield Group da tempo e abbiamo stabilito un eccellente spirito di gruppo. Questo è un naturale sviluppo per il nostro marchio, il nostro staff e i nostri clienti. La transizione vedrà una serie di processi di back office e di iniziative che porteranno una serie di sinergie nella nostra efficienza operativa e nello sviluppo del nostro business. Questo ci permetterà di essere maggiormente interessanti per i nostri clienti e ci renderà capaci di fornire una più ampia gamma di servizi complementari, quale la comunicazione in ambito healthcare, con una maggiore presenza a livello globale».
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Rodi, regina del Dodecaneso
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Nel 2014 la Grecia si conferma tra le destinazioni Mice più popolari del Mediterraneo. E tra la miriade di isole che punteggiano il Mare Nostrum, Rodi, all’incrocio di tre continenti, è in testa alle preferenze della meeting industry internazionale di Rodi. I templari e i cavaliedi San Giovanni. I mercanti veneziaIni.lriColosso L’occupazione italiana degli Anni 20
DAVID NORSEMAN
Nikos Kasseris
e 30. Qui Rodi, qui salta (proverbio latino tratto da una favola di Esopo e rivolto agli spacconi). Il mandolino del capitano Corelli. E Mediterraneo di Salvatores. E il meltemi che soffia. E mamma li turchi, che sono proprio lì davanti, un braccio di mare appena. E tant’altro ancora torna alla mente arrivando a Rodi, capitale dell’omonima isola e del Dodecaneso.
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INCENTIVE AL TOP La Grecia è la Grecia. Sta attraversando una crisi economica che ha scosso il Paese nel profondo, indebolito l’euro, allarmato i partner dell’Ue. Ma qui – all’incrocio di Asia Europa e Africa – sole, mare e accoglienza sono quelli di sempre; la sua gente sorride ancora, l’offerta turistica non è cambiata, probabilmente è solo un po’ più… economi-
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ca, ma va appurato caso per caso. E agli italiani piace sempre: quasi la metà degli eventi a Rodi, infatti, parla italiano. Rodi, in particolare, è destinazione d’incentive travel da considerare: oltre alla sua stagione lunghissima, che va da maggio a ottobre, le sue strutture Mice sono di primissimo ordine e dunque gli eventi congressuali fanno la parte del leone: Rodos Palace Resort, Sheraton Rhodes, Capsis solo per citare alcuni cinque stelle primi in classifica. KALIMERA È la parola, buongiorno, che meglio esprime lo stile dell’accoglienza turistica in Grecia. E siccome un viaggio incentive deve essere memorabile, oltre all’eccellente soggiorno nei resort, Rodi offre anche un’altrettanto eccellente opportunità turistica capace di “lasciare il segno”: la vita dell’isola. Cominciando dalla visita della città antica, delle sue rovine archeologiche, delle sue mura che cingono la città medievale e il castello, attuale patrimonio dell’Unesco. La città moderna, con il suo porto commerciale, i numerosi edifici d’epoca realizzati dagli italiani durante l’occupazione del Ventennio. Le vie dello shopping e dei ristoranti tipici; senza dimenticare la fantasiosa, instancabile vita notturna. UN’ISOLA, MILLE ATTRAZIONI Su tutta l’isola, poi, numerose sono le attrazioni turistiche: la splendida valle delle farfalle, dove osservarne a migliaia in un contesto naturalistico magico; il paese di Ialysoss con la sua zona archeologica sulla cima del monte Filierimos; Kamiros con le rovine della città dorica; le terme di Kallistea, da abbinare a un pregevole però il soggiorno a mare); la bellezza incantevole di Ephta Pighes…. E poi c’è Lindos, rupe a strapiombo tra due spiagge, l’antica acropoli del IV secolo a.C, le case bianchissime e le viuzze del borgo fitte di negozietti di artigianato locale, una chiesa bizantina del Mille e i suoi affreschi.
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ATENE E LA COSTA z Non si può parlare di Grecia se non si è stati, per una breve puntata almeno, ad Atene. Un incentive travel dovrebbe comprendere una sosta almeno di mezza giornata nella capitale ellenica; l’eccellente metropolitana realizzata in occasione delle Olimpiadi del 2004 collega rapidamente l’aeroporto con la sempre stupefacente Acropoli, una visita e una vista imperdibili: l’imponente Partenone e un museo archeologico che si fa apprezzare anche per la sua architettura d’avanguardia. E se avanza tempo, si faccia un salto a Cape Sounio, luogo tra i più suggestivi e attraenti della costiera ateniese, con il meraviglioso tempio a strapiombo sul mare cristallino, a una sessantina di chilometri dalla città. Ultimo, ma non per importanza, il fattore sicurezza. La Grecia è un Paese amichevole, completamente sicuro, aperto e accogliente. Qualità che, di questi tempi, non sono mai di troppo.
Alcune delle bellezze di Rodi, set perfetto per incentive indimenticabili: 1 / L’antica Strada dei Cavalieri 2 e 7 / Il suggestivo Mandraki Harbour 3 / Il monumentale porto 4 / Le mura medievali 5 / L’acropoli di Lindos 6 / Il Palazzo del Gran Maestro
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Sudafrica, enjoy it! Il Sudafrica è un mosaico di contrasti, un arazzo di emozioni a tinte forti e un caleidoscopio di suggestioni naturali. Una sorprendente attrattiva degli opposti per incentive e convention dall’atmosfera vibrante e autentica STEFANO RE
l Sudafrica guarda sempre di più al Mice, non solo come destinazione, ma Ianche come catalizzatore e punto di
Simona PK Daviddi
incontro dei diversi operatori della meeting industry, per quale organizza fiere ed eventi di richiamo internazionale, come Meetings Africa, svoltasi a Johannesburg a fine febbraio. Per l’occasione, il South African Tourism ha invitato la stampa italiana di settore a scoprire le mille risorse del Paese. Il Sudafrica è un universo di sconfinate praterie, lunghi nastri di strade del vino che si intrecciano a piantagioni di colture, parchi nazionali – anche per safari malaria free – e riserve faunistiche, verticalità di montagne e pareti a strapiombo ammantate da un velluto erboso. E nella cuspide meridionale del continente, falesie e baie sabbiose, mentre nel gioco di onde catturano l’attenzione balene megattera, delfini e squali bianchi. Un continuo gioco di
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sponde, un epicentro sensoriale che tocca il culmine nel cuore della destinazione in cui spicca la savana alla quale si contrappone lo spirito vibrante delle città, l’alter ego di una natura spettacolare che vede splendere come gemme al sole la scenografica Cape Town, l’avveniristica Johannesburg e la multiculturale Durban. Numerosi gli affascinanti volti del Sudafrica, con una pluralità di anime che promuovono una miriade di incentive e convention tailor made dall’immagine fortemente evocativa e ad altissimo contenuto emozionale. La storia e la cultura del Paese sono salde radici allignate nel passato che diventano linfa vitale per il presente: sono il battito di una nazione soprannominata “Arcobaleno” nella quale il libro del tempo è sfogliato dal vento e il richiamo della natura con la sua intrigante biodiversità – la terza al mondo per varietà e importanza – diventano il fil rouge di tutte le coordinate Mice. NEL SEGNO DELL’INCENTIVE Le aree a maggiore vocazione incentive in Sudafrica sono Cape Town, l’area del Kruger, Sun City – a 170 chilometri da Johannesburg –, e – con un’estensione in Zambia – Livingstone, dove tuonano le imponenti Victoria Falls. La capolista è sicuramente Cape Town, cinta alle spalle dalla Table Mountain che nelle giornate ventose, quando ascende l’umidità della spiaggia di False Bay, viene ammantata da un velo di nuvole dal curioso nome di “tablecloth”, tovaglia. Per raggiungere la cima della montagna, 1.086 metri di altitudine, le opzioni sono due: una comoda cabinovia oppure un adrenalinico trekking attraverso un sentiero tracciato. C’è molto da vedere, in vetta: l’ambiente ospita ben 1.470 specie di piante, una moltitudine di animali e diverse specie di rettili e tartarughe. Se la giornata è limpida, lo sguardo può raggiungere addirittura la Penisola del Capo, Clifton, Camps Bay e Robben Island, l’isola-prigione che ha “ospitato” Nelson Mandela per 17 anni. Icona del glamour è il Victoria & Alfred Waterfront, l’antico porto ristrutturato. L’entrata dal porto – scavato nel muro frangiflutti – venne inaugurata nel 1869 dal principe Alfredo, figlio della regina Vittoria.
Se l’Africa seduce sempre e comunque con la sua natura incredibile (qui sotto le cascate Vittoria, tra Zambia e Zimbabwe), il Sudafrica aggiunge il glamour cosmopolita delle sue città (al centro in basso, Johannesburg)
CUSPIDE DI EMOZIONI Dopo Cape Town, si parte alla scoperta della Penisola del Capo, la cui estremità meridionale è il Capo di Buona Speranza, emblema geografico del Paese. La maggior parte del territorio della penisola è annoverato nel parco naturale di Table Mountain National Park, popolato da fauna e flora uniche al mondo. Sulla
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PASSIONI CONDIVISE Non esiste un evento uguale all’altro, in Sudafrica, sinonimo di prestigio, top level quality e programmi diversificati. Negli ingredienti per il Mice, infatti, il Sudafrica profonde generosamente lusso e comfort a prezzi competitivi in strutture ricettive top di gamma, che coniugano tecnologia e servizi di altissimo standard a un affascinante flavour sudafricano.
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I big five, la savana infinita, i vigneti a perdita d’occhio e le città dall’atmosfera frizzante: un caleidoscopio unico rende il Sudafrica una destinazione perfetta per il Mice
costa occidentale, a sud di Cape Town, si trova la cittadina di pescatori di Hout Bay – “baia del legno” in afrikaans –, dalla quale salpare con la barca alla volta di Duiker Island, nota per le grandi colonie di foche. Proseguendo verso sud si arriva al Capo di Buona Speranza, l’estremità meridionale della penisola, e a Cape Point, straordinario punto panoramico ma non il più estremo. Il primato, infatti, spetta a Capo Agulhas, dove le fresche acque dell’Oceano Atlantico si stemperano con quelle calde dell’Oceano Indiano. In questo spaccato sudafricano si trovano spiagge da surf e cittadine balneari: da Muizenberg, località turistica nota già in epoca vittoriana, a Simon’s Town, nota per la colonia di pinguini “jackass” che popola la Boulders Beach. Oltre il mare, l’interno, che in Sudafrica significa safari, ovvero “viaggio” in swahili. Un richiamo irresistibile, preludio di percorsi alla scoperta di una natura fiera e selvaggia compendiata dalla presenza dei big five (ovvero i cinque maestosi e grandi abitanti della savana: leone, elefante africano, rinoceronte, bisonte e leopardo).
Meta irrinunciabile per un incentive in Sudafrica è l’area del Kruger, due milioni di ettari di superficie solcata dallo scorrere di diversi fiumi: un universo di emozioni e l’opportunità di vedere i big five e numerose altre specie animali in occasione di suggestivi safari la mattina presto o al tramonto. Per incentive dal tocco esclusivo, si può scegliere una game reserve più “appartata”, come Madikwe game reserve, una delle più estese del Sudafrica, al confine con il Botswana, con splendidi lodge a quattro e cinque stelle. Altro parco degno di nota, è il Parco nazionale Pilanesberg – ulteriore scrigno dei “big five” e quindi location di safari fotografici malaria free –, confinante con Sun City Resort, consacrato agli incentive e le cui origini affondano le radici nella tradizione, nei miti e nelle leggende del passato africano. Sotto l’egida di Sun International, è articolato in quattro strutture alberghiere per un totale di 1.300 camere e con una punta di diamante, The Palace of the Lost City – The Leading Hotels of the World – struttura perfetta per avventura e contemplazione naturalistica in alchimia con lusso e mondanità.
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A TUTTO MEETING! Dagli incentive alle convention. Il tris d’assi di destinazioni ideali sono Cape Town, Johannesburg e Durban. La star per le convention è Cape Town con il suo Cape Town International Convention Centre, nel 2007 votato come il miglior Conferencing Venue in Africa, che offre venti sale, tre auditorium – rispettivamente per 1.500 e 620 persone – , uno spazio fieristico di oltre 11mila metri quadrati frazionabile in cinque sale, una Grand Ballroom di oltre duemila metri quadrati, 13 salette precongressuali e una panoramica Terrace Room. Ulteriore location per eventi è il The Table Bay, con due sale sino a trecento persone e i 195 metri quadrati del Pavillion. Dalla vista sul mare a quella della giungla di grattacieli della cosmpolita Johannesburg, che ha inciso nel suo Dna il mar-
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Simona PK Daviddi
Simona PK Daviddi
Simona PK Daviddi
chio di “città dell’oro”. La capitale economica e finanziaria del Paese accoglie il Mice al Sandton Convention Centre, 12 piani per 22mila metri quadrati di superficie destinata a qualsiasi tipologia di evento e con una capacità di diecimila visitatori. Le sale accolgono sino a 4.500 delegati – la Ballroom duemila –, mentre le salette precongressuali sono concepite per un massimo di 350 persone. Dall’energia cosmopolita di Johannesburg, a 170 chilometri in direzione nord-ovest si giunge al tempio delle conference facility in Sudafrica, Sun City Resort, oltre trenta sale di varie dimensioni e tipologie, provviste della più innovativa tecnologia con un Superbowl per seimila persone a teatro e 1.300 in occasione di banqueting. Nell’area del KwaZulu Natal il Mice è accolto da Durban, affacciata sull’Oceano Indiano, città sudafricana che più di ogni altra consente di comprendere appieno il significato della parola cosmopolita. Nel 2010 il suo International Convention Centre è stato – e per otto anni consecutivi – assurto ad Africa’s Leading Meeting & Conference Centre ed è scenario annuale di Indaga, la fiera del turismo più importante di tutta l’Africa. Dispone di quattro sale – tre delle quali accolgono contemporaneamente cinquemila delegati – e di 23 salette precongressuali. Il nuovo spazio The Arena, inaugurato nel 2008, ospita sino a diecimila persone.
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UN SALTO IN ZAMBIA In poco più di un’ora di aereo da Johannesburg si atterra a Livingstone e ci si dirige verso il punto in cui il fiume Zambesi compie una brusca virata verso sud e precipita dal suo ampio letto in una gola profondamente incisa nell’altipiano, originando le meravigliose Cascate Vittoria. Alte 110 metri e larghe 1.700, il loro nome deriva dal termine indigeno Mosi-Oa-Tunya, “fumo che tuona”, e si riferisce all’immensa nube di vapore che in lontananza sembra fumo e che ammanta costantemente la fragorosa cascata. Annoverate fra le sette meraviglie naturali del mondo, sono state ribattezzate Victoria Falls dall’esploratore David Livingstone, in onore della sua regina. Nel Mosi-Oa-Tunya National Park sorge un luogo privilegiato per visitare l’area delle cascate: è il Royal Livingstone Hotel, raffinato cinque stelle lusso, caratterizzato da un’architettura coloniale e raggiungibile dall’aeroporto con un watertaxi attraverso il fiume: gli incentivati, infatti, approdano di fianco alla grande terrazza galleggiante, perfetta per un aperitivo al tramonto. Per emozionarsi con le cascate si possono percorrere a piedi i cinquecento metri che le separano dall’hotel o sorvolare l’area in elicottero o ancora osservarle dal fiume a bordo di un battello con una breve crociera al tramonto, navigando tra placidi ippopotami e coccodrilli sornioni. Per vivere un’esperienza davvero unica – nonché l’unica opportunità di essere così a contatto con le cascate – il Mice deve recarsi a Livingstone Island – da luglio ad aprile –, raggiungibile in barca: un piccolo isolotto che emerge dallo Zambesi e nel mezzo delle cascate dove, in un’atmosfera naturale completamente intatta, ambientare aperitivi di rara atmosfera.
Costa degli
Ulivi Hotels Perle di Sicilia, eventi indimenticabili
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Piazza Borsa In centro a Palermo, percorso benessere, 3 sale riunioni da 40 a 220 persone
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NETWORKING workshop ed exhibition
Imex sulla cresta dell’onda La kermesse di Francoforte tornerà con l’edizione 2014 dal 20 al 22 maggio, continuando a proporsi come un punto di incontro del Mice e una voce autorevole su tendenze e aspirazioni del comparto
ALESSANDRA BOIARDI
i terrà dal 20 al 22 maggio l’edizione 2014 di Imex nella consueta location S della Fiera di Francoforte. L’appuntamento con la kermesse dedicata alla meeting e incentive industry internazionale non mancherà di destare interesse anche da parte degli operatori e buyer italiani e ha già dimostrato negli scorsi anni di comprovare, edizione dopo edizione, la sua buona reputazione. Come sempre, durante l’anno e in preparazione della tre giorni di maggio, l’organizzazione ha messo in moto tutto quello che fa da corollario all’esposizione vera e propria. Oltre al ricchissimo parterre di espositori di cui si attende l’elenco completo, Imex è nota per organizzare un programma di eventi e premi dedicati ai temi caldi del settore. Uno di questi è il rispetto ambientale, che anche per l’edizione 2014 rimane un focus di Imex con gli Imex-Gmic Awards, presentati ogni anno in occasione della cena di gala di Imex. Pionieri del tema green nel comparto Mice, questi premi vanno alle realtà che più hanno saputo distinguersi per avere
organizzato eventi sostenibili e raggiunto traguardi di corporate social responsibility. Quest’anno ci saranno due categorie di premi che distingueranno gli eventi per dimensione, un premio dedicato al più green degli alberghi, centri congressi o altre location (Green Supplier Award) e il Commitment to the Community Award, che ha l’obiettivo di riconoscere i programmi incentive che più di altri hanno avuto un impatto positivo sulle comunità appartenenti ai luoghi dove sono stati organizzati. Come sempre grande è l’attesa anche per l’Imex Politician Forum 2014, previsto per il 20 maggio, che già annovera la partecipazione, tra gli altri, di due importanti esponenti delle organizzazioni turistiche mondiali: Taleb Rifai, segretario generale dell’Unwto ( World Tourism Organisation), l’agenzia dell’Onu specializzata in turismo, e David Scowsill, presidente e ceo del World Travel & Tourism Council (Wttc). Taleb Rifai ha sottolineato come il comparto meeting e incentive sia per il travel in generale un settore di grande importanza e un mercato dalle notevoli potenzialità in tante parti del mondo. indirizzi a fine rivista
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NETWORKING workshop ed exhibition
Il Full Contact Pco concede il bis
Ediman ha inaugurato il nuovo anno con il Full Contact Pco, che si è svolto a febbraio a Rapallo. Ma il 2014 vedrà anche una seconda edizione dell’efficace workshop, prima della pausa estiva ALESSANDRA BOIARDI
Matteo Piganzoli
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ue giorni di contatti professionali in una formula che è oramai una garanD zia: la lunga stagione degli eventi Ediman ha aperto i battenti quest’anno (e come di consueto) con Full Contact Pco. Pratica-
mente il workshop delle conferme, a partire dal successo che riscuote di edizione in edizione – è uno dei Full Contact “storici”di Ediman – misurabile con la piena soddisfazione di chi vi ha partecipato sia dal lato domanda sia dal lato offerta. Ma è anche l’apprezzatissima location, il cinque stelle Excelsior Palace di Rapallo, a costituire anno dopo anno un punto fermo del workshop, che può avvalersi della stupenda cornice dell’albergo e della Riviera ligure, che proprio nei primi giorni di febbraio, quando si è tenuto il Full Contact Pco, inizia a risvegliarsi dal torpore invernale. È
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A tutto networking la cena di gala durante Full Contact Pco, che ha regalato momenti di intrattenimento e relax dopo la prima giornata di lavori
andata proprio così il 10 e l’11 febbraio, quando, in un parterre animato da espositori tra le migliori strutture e destinazioni per congressi e i buyer più interessati tra le maggiori agenzie di organizzazione e servizi congressuali italiani si sono svolti gli incontri one-to-one che erano – per la massima resa come recita la formula di ogni Full Contact – non solo agendizzati precedentemente ai giorni del workshop, ma regolati da una durata di circa venti minuti l’uno, permettendo di sfruttare al meglio il giusto tempo a disposizione per prendere contatto con potenziali partner
professionali. E se da che mondo è mondo si ragiona meglio a tavola, la cena di gala ha costituito un ulteriore momento di networking che, in un’atmosfera divertente e rilassata, ha permesso di sortire i suoi migliori effetti, tra persone che si sono ritrovate dopo la sessione di lavoro in un contesto diverso e del tutto piacevole. In perfetto stile Full Contact. E proprio il successo di Full Contact Pco, che si rinnova di anno in anno, ha convinto Ediman a raddoppiare l’appuntamento, con una seconda edizione del workshop, che si terrà prima della pausa estiva.
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Una convention sull’orizzonte di Expo e Cina La VII assise nazionale di Federcongressi&eventi si svolge a Venezia e guarda ai mercati internazionali come mai prima: due seminari dedicati a Expo e Cina, un workshop con buyer centro-nordeuropei e russi e una sessione business & networking per le destinazioni
a settima Convention nazionale di Federcongressi&eventi, dal titolo “È il Lmomento. Il futuro è qui, comincia adesso”, è in programma a Venezia da giovedì 6 a sabato 8 marzo. Sede istituzionale dei seminari e delle sessioni plenarie nonché area espositiva per le table top exhibition degli sponsor è Terminal 103 di Marittima, elegante location unconventional fronte mare all’uscita del Ponte della Libertà. Qui iniziano i lavori venerdì 7 mattina con la prima sessione plenaria e, a seguire, due seminari in parallelo: “Nuovi orizzonti, nuovi mercati: la Cina è vicina” e “Essere provider d’eccellenza: le leve del successo in tempo di crisi”. Sempre qui, prima del lunch break, ha luogo la prima edizione di Mice Factor, la nuova declinazione del Progetto Mentore, che coinvolge direttamente cinque studenti (sui venti
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selezionati e tutti partecipanti alla Convention) offrendo loro la possibilità di salire sul palco e illustrare la propria idea creativa sulla promozione della Destinazione Italia per la meeting industry in un tempo massimo di cinque minuti ciascuno. Grazie alla partnership con il Comitato Italiano di Icca International Conference and Congress Association, i tre lavori più votati dal pubblico vengono premiati con un tablet brandizzato. Anche quest’anno i ragazzi hanno, inoltre, la possibilità di partecipare alla sessione introduttiva del Future Leaders’ Forum, a cura di Imex, Mci ed Mpi International. Il pomeriggio del venerdì, altri due seminari paralleli: “Verso Expo 2015: le opportunità per le imprese della meeting industry” e “Le gare dei congressi associativi: insieme per essere più efficaci”. La prima giornata di lavori si conclude col premio “Innovazione e creatività nella meeting industry” e l’assemblea dei soci. Il giorno successivo, sabato 8, con inizio alle 9.30 si svolge un incontro con i soci per discutere del progetto per il rilancio della meeting industry italiana. A seguire, una sessione business & networking riservata ai soci della categoria “Destinazioni e sedi congressuali” che si concluderà alle 16.30. Il welcome cocktail col saluto di benvenuto del presidente Mario Buscema si tiene giovedì 6 all’Arsenale, cuore dell’industria navale veneziana a partire dal XII secolo, uno dei più vasti centri produttivi dell’epoca preindustriale, centro pulsante del potere e della forza militare della Serenissima. A questa serata sono presenti i buyer internazionali invitati al workshop coordinato dal Venice Region Convention Bureau Network. Il get together party infine, venerdì 7
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FOCUS–ON SUL FISCO Si è tenuto mercoledì 29 gennaio, a Milano, presso Palazzo Mezzanotte, il seminario “La fiscalità – conoscendola meglio… si potrebbe anche diventarne amici”, a cura del Comitato Imprenditorialità del Learning Center, di cui è coordinatore Mauro Zaniboni. Relatori i dottori commercialisti e fiscalisti Tiziana Ambrosi, Giovanbattista Goldaniga e Marco Nava, l’avvocato civilista e consulente associato Simone Bernasconi. Dopo i saluti del presidente Mario Buscema e un’introduzione di Mauro Zaniboni, si è subito entrati nel vivo delle varie questioni. I rimborsi spesa sono tassati in capo al percipiente solo se sono considerati corrispettivi, ossia parti del reddito. I rimborsi spese per le trasferte all’interno del territorio comunale concorrono sempre a formare il reddito, tranne per i trasporti comprovati da giustificativi. Per le trasferte all’esterno del territorio comunale occorre distinguere diverse tipologie: a pie’ di lista, forfettaria e mista. Per la prima, occorre documentare tutte le spese sostenute. Il datore di lavoro può rimborsare anche spese non documentate, purché entro rigorosi limiti massimi giornalieri. Il rimborso forfettario concorre invece a formare il reddito, ma è tassato solo se supera 46,48 euro al giorno per le trasferte in Italia e 77,47 euro per l’estero. Per i professionisti la disciplina è composita. Le anticipazioni effettuate in nome e per conto del committente non rappresentano un compenso e non sono assoggettate a Iva. Poi ci sono i rimborsi a pie’ di lista, a fronte di spese sostenute dal professionista a nome proprio: questi rimborsi sono considerati parte del reddito e dunque sono assoggettati a Iva. Idem per i rimborsi spese a forfait. Ultima categoria sono le anticipazioni effettuate dal committente nell’interesse del professionista: le spese alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sono deducibili nella misura del 75 per cento e per un importo non superiore al 2 per cento al reddito, ma divengono integralmente deducibili se sostenute dal committente per conto del professionista e da questi addebitate in fattura. Infine, il reddito da lavoro autonomo occasionale. I rimborsi spesa sono assoggettati a ritenuta d’acconto, salvo il caso di prestazioni gratuite, la recente novità che interessa la gran parte dei relatori dei convegni medico scientifici. Secondo tema: le norme Iva negli scambi di beni e servizi intra- ed extra-comunitari. La regola generale
sera, si svolge alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista, fondata nel 1261, risultato di un avvicendarsi secolare di interventi architettonici e decorativi di grande pregio artistico. È la sede di capolavori dell'arte rinascimentale quali il septo marmoreo di Pietro Lombardo (1478-1481) e il superbo Scalone a doppia rampa di Mauro Codussi (1498). Degna di menzione anche la Sala Capitolare, costruita fra il 1727 e il 1762.
dice che per la fatturazione verso persone o enti senza partita Iva si aggiunge l’Iva su tutti i servizi, indipendentemente dalla località di residenza del cliente; per le fatture verso soggetti Iva invece l’Iva va aggiunta solo per servizi a clienti italiani. Il problema si pone per la fatturazione a clienti stranieri di servizi complessi, qualificabili in diversi modi e con differenti applicazioni dell’Iva. Alle quote di iscrizione si applica l’Iva del luogo dell’evento indipendentemente dalla nazionalità e dalla tipologia (partita Iva o privato) del cliente. La cosa si complica quando con la quota d’iscrizione si forniscono servizi extra come la cena di gala o le sale collaterali. L’Agenzia delle entrate suggerisce di continuare ad applicare l’Iva nazionale, viceversa Federcongressi&eventi individua in questa una prestazione complessa, che fuoriesce dai servizi accessori alla manifestazione principale e sconfina nel generico. Pertanto in teoria non si dovrebbe applicare l’Iva italiana, ma la prassi comune è quella di applicarla in attesa di una migliore interpretazione dell’Agenzia delle Entrate. Tutte le sponsorizzazioni consentono allo sponsor di contribuire in modo generico alla realizzazione dell’evento e pertanto non viene applicata l’Iva ai clienti stranieri (7-ter). Anche la vendita di “spazi nudi” e di spazi attrezzati sono servizi complessi, soggetti a Iva nel paese del committente. Ristoranti, catering, alberghi e trasporti sono soggetti a Iva nel paese dell’evento (salvo quando inclusi in un servizio complesso), mentre le spese per relatori e traduttori lo sono nel paese del committente. Quanto alla responsabilità solidale negli appalti, l’ordinamento è zeppo di norme a pioggia che regolano il rapporto tra appaltatore e subappaltatore. I subappaltatori possono proporre azione diretta contro il committente in caso di crediti non riscossi. Il Decreto Biagi individua un regime di responsabilità solidale tra il committente, l’appaltatore e ciascuno degli eventuali subappaltatori relativa alla corresponsione ai lavoratori dei trattamenti retributivi nonché al versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi. Il regime di responsabilità solidale si applica anche agli appalti e ai subappalti di opere e di servizi. Per questo, oltre alle abituali operazioni burocratiche, è molto importante la scelta di fornitori di fiducia, con alta qualità e solidità. Federcongressi&eventi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione
www.federcongressi.it
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Site Italy
nelle università italiane
Al via un progetto per avvicinare i professionisti di domani alla cultura della meeting industry e dell’incentive travel italiani, con la collaborazione dei corsi di laurea, di master e di specializzazione in ambito accademico
necessarie per lavorare nel settore, e conseguentemente l’immissione nel mondo del lavoro. IL PROGETTO Nell’ottica di questa attenzione dedicata ai futuri professionisti, il presidente di Site Italy Tobia Salvadori, il president-elect e vice-president education Dario Cherubino e la socia Doriana Briguglio stanno iniziando a proporre alle università italiane la realizzazione di una tavola rotonda sul mondo degli eventi aziendali e di incentivazione con professionisti di Site appartenenti a diversi settori del mondo degli eventi. Coinvolti da un moderatore selezionato da Site Italy, ed eventualmente supportati da docenti individuati da ciascuna sede, i professionisti coinvolti in questo inedito format sviscereranno le proprie esperienze, cercando di fare luce su un 1
nserito molto per tempo tra gli obiettivi del programma per il biennio 2014I2015, l’ingresso di Site Italy nelle università italiane sta subendo in questi mesi un’accelerazione, stante il rinnovato interesse delle giovani generazioni nei confronti del mondo degli eventi. Per questo il direttivo di Site Italy ha deciso di porre i riflettori sui futuri professionisti della meeting industry, favorendone la formazione d’eccellenza e la comprensione delle dinamiche e delle competenze
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LA LINEA CALDA DI SITE ITALY
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Hai esperienze da comunicarci? Desideri sapere di più sul tema di
settore complesso e sulle sue uniche peculiarità, dando ampio spazio anche alle domande e alle curiosità degli studenti. Veramente ampio, come si intuisce, il ventaglio degli argomenti potenziali: si potrebbe spaziare dagli eventi motivazionali alle convention, dai lanci di prodotto ai viaggi d’incentivazione e ai congressi, esaminandone similarità e differenze; si potrebbe parlare della filiera degli eventi aziendali (concetto assai complesso, il cui raggio sfugge spesso agli stessi operatori) e del ruolo dei vari player coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di un evento. Altri temi: la misurazione del valore degli eventi (gli indici Roi e Roo, che nonostante i numerosi tentativi di vari professionisti negli ultimi dieci anni non hanno penetrato il mercato); le competenze necessarie per lavorare nel mondo degli eventi; la ricerca di un lavoro nella meeting industry; le associazioni e le certificazioni di settore; alcune case history di spicco. E sono solo alcuni esempi. RICHIESTE Alle università si richiede semplicemente l’individuazione di una sala adeguata allo svolgimento della tavola rotonda, dotata di eventuale amplificazione e sistema di videoproiezione, nonché la necessaria comunicazione agli studenti potenzialmente interessati. Site Italy e gli stessi professionisti coinvolti si faranno invece carico di tutte le restanti spese, provvederanno autonomamente a tutti i materiali didattici e non richiederanno alcun rimborso o compenso per il loro supporto. Una bella prova di generosità e di disinteressata dedizione da parte di tutti. «L’organizzatore di eventi o event manager è un professionista complesso, capace di occuparsi della progettazione, dello sviluppo, della gestione e del controllo degli eventi di ogni tipologia», considera
cui hai appena letto in questa pagina? Telefona allo 0541/793133.
il presidente Tobia Salvadori. «In particolare, deve saper interpretare le esigenze di chi promuove l’evento e sovrintendere tutte le fasi, dal project management all’event organization, dal marketing al budget control, e contestualmente garantire una piena soddisfazione del cliente finale dell’evento, che è poi la soddisfazione dei partecipanti. Con questo progetto Site Italy intende contribuire alla formazione di professionisti in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze organizzative e di marketing generate dai moderni eventi di varie tipologie e richieste dalle organizzazioni e dalle imprese a esse collegate. Per ora ci limitiamo a proporre una tavola rotonda, ma i nostri obiettivi sono di lungo termine e da cosa nascerà cosa». www.site-italy.com segreteria@site-italy.com
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1 / Tobia Salvadori, presidente di Site Italy 2 / Dario Cherubino, president-elect e vice-president education 3 / Elsa Doriana Briguglio, socia Site con L’Isolabella Eventia
Site Italy è il capitolo italiano di “The Society of Incentive & Travel Executives” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive
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MC networking
HOT TOPICS location del mese n BEACHCOMBER HOTELS Via Borgo Palazzo 116 24125 Bergamo Tel. 035 236656 Fax 035 213135 Info@beachcomber.it www.beachcomber-hotels.it under the spotlight n PORTO ANTICO DI GENOVA Calata Molo Vecchio, 15 16128 Genova Tel. 010 2485611 Fax 010 2758929 centrocongressi@portoantico.it www.centrocongressi.portoantico.it n CARLSON WAGONLIT TRAVEL Via A. Vespucci, 2 20124 Milano Tel. 02 655431 commerciale@carlsonwagonlit.it ww.carlsonwagonlit.it cover story viaggi di incentivazione n ASTI INCENTIVES & CONGRESSI - A.I.C. Piazza San Uomobono, 30 56126 Pisa Tel. 050 598808/050 541402 Fax 050 598688 aic@aicgroup.it www.aicgroup.it n CDS HOTELS Via P. E D. Bastianutti, 25 73100 Lecce Tel. 0832 35132 Fax 0832 228794 info@cdshotels.it www.cdshotels.it n EDEN HOTELS & RESORTS Centro prenotazioni: 848 838485 info@edenhotels.it www.edenhotels.it n VIVERDE HOTELS TENUTA MORENO Contrada Moreno – SS 7, uscita Latiano est 72023 Mesagne (Br) Tel. 0831 774960 Fax 0831 721487 info@tenutamoreno.it www.tenutamoreno.it
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L’isola incantatrice affascina il Mice con le acque trasparenti del suo mare, l’eco del passato di pirati e pastori, il carattere selvaggio del suo entroterra. Combinazioni il cui perfetto equilibrio si traduce in eventi destinati a una seducente autenticità, come la terra che li ospita 139 Spec SARDEGNA_Copertina 4_OK.indd 139
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La Costa Smeralda, il Nord-est e l’entroterra
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Isola Rossa
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Badesi Marina
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Alghero e il Nord-ovest PAG. 157
Arbatax
Carbonia e il Sulcis-Iglesiente PAG. 161
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Cagliari e la sua costa
Domus de Maria
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Santa Margherita di Pula
GLI INDIRIZZI DEL MICE 1 2
Fiera Internazionale della Sardegna Cagliari PAG. 147
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Fa Travel
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Cagliari e Olbia 3
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Forte Village Santa Margherita di Pula
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Chia Laguna Conference Centre Domus de Maria
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Lu’ Hotel – Carbonia
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Hotel Catalunya – Alghero
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Park Hotel & Spa Cala di Lepre Cala di Lepre
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Hotel Relax Torreruja Thalasso & Spa PAG. 155 Isola Rossa
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Resort Cala di Falco Cannigione
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Hotel Marinedda Thalasso e Spa Isola Rossa
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Hotel Colonna Resort Porto Cervo
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Geovillage Sport Wellness & Convention Resort – Olbia
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Resort & Spa Le Dune Badesi Marina
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Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa PAG. 155 S. Teresa di Gallura
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Hotel Capo d'Orso Thalasso & Spa Palau
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Pullman Timi Ama Sardegna Villasimius
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Residence Il Mirto – Cala Capra
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Tanka Village – Villasimius
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UNA TERRA UNICA PER EVENTI DA RICORDARE
Segni particolari... Sardegna! Sardegna è senza dubbio una delle più ambite dagli organizzatori Lcheamete aspirino a dare al proprio evento un’intensa tipicità. Questo perché la bellissima isola costituisce da sempre una realtà fortemente caratterizzata, il cui equilibrio è il risultato – quasi indecifrabile – di profonde differenze culturali e dei forti contrasti di paesaggi e natura. Un tessuto, quello sardo, che si presta alla meeting industry da protagonista, capace come è di personalizzare ogni evento in maniera indelebile e sublime. Nessuna via di mezzo, insomma, perché i colori in Sardegna sono i più vivaci che si possano immaginare. È l’autenticità che conta. Così, anche il glamour di Porto Cervo – “inventato” negli Anni 60 del Novecento – diventa genuinamente uno degli appeal della terra sarda, un unicum di lusso ed esclusività, ancor più eccezionale per essere collocato in un vero paradiso terrestre. Sì, forse la definizione è tra quelle un po’ inflazionate, ma per la Sardegna non è mai un’iperbole. Che siano gli sport acquatici più alla moda tra le onde della Costa Smeralda o un’immersione tra i relitti della Seconda guerra mondiale nelle acque delle Bocche di Bonifacio, gli eventi in Sardegna possono essere legati in mille modi all’idea di incentive attivo. Lo sport è anche quello raffinato del golf: i green sardi vantano fama internazionale anche per la loro panoramicità, basti pensare al Pevero Golf Club di Porto Cervo, al Golf Club Is Molas a Santa Margherita di Pula e all’Is Arenas Golf & Country Club in provincia di Oristano. Al golf si aggiunge il benessere: in Sardegna non c’è che l’imbarazzo della scelta tra terme e spa di altissimo livello. E se è vero come si suol dire che la cura di sé non può prescindere dalla buona tavola, le cene di gala in Sardegna possono trarre il massimo della raffinatezza dai menu più tipici, sia quelli legati alla terra, con malloreddus e
Non esiste altro luogo al mondo come la terra sarda. Che si pensi al glamour della Costa Smeralda, alla natura selvaggia dell’entroterra o all’incanto del mare, è il carattere deciso di questi luoghi a rendere indimenticabile ogni evento seadas, sia con i prodotti del mare, come aragoste e bottarga, da assaporare soprattutto lunga la magnifica costa, che tutto il mondo invidia per le sue favolose spiagge bianche e le acque trasparenti. E l’entroterra sardo? Tutto da scoprire tra oasi naturali e terre incontaminate in post-congress dal sapore unico: in quad nelle foreste di sughero della Gallura, lungo le antiche strade sterrate del carbone, nel Supramonte, in mountain bike lungo la giara di Gesturi, con percorsi di trekking nel canyon Gorroppu. Saranno queste le occasioni per venire a contatto con la tradizione, sia quello delle emozioni autentiche dei tanti paesi tipici, uno su tutto Orgosolo con i suoi murales, sia il folklore che ispira i più fantasiosi organizzatori che per i loro eventi si vogliano far ispirare dalla cultura di quest’isola. Qualche idea? Organizzare lezioni di lingua sarda, escursioni a bordo di fuoristrada sulle tracce dei banditi, visite all’arcano sito archeologico di Nora o alle miniere del Sulcis e dell’Iglesiente.
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CAGLIARI E IL SUD – IL MICE TRA MARE E FOLKLORE
Mille e una destinazione La splendida Cagliari è stata per secoli la porta d’ingresso della Sardegna, una tradizione di ospitalità che la città oggi rivolge al Mice, offrendo un’area, quella a sud dell’isola, che regala infiniti spunti per eventi a contatto con il mare, la natura, la storia e il folklore ome tutte le città che ambiscono a un’atmosfera internazionale e C cosmopolita, Cagliari si presenta come un centro poliedrico e dinamico, in grado di porsi a metà strada tra modernità e tradizione. Nel passato era letteralmente la porta dell’isola, accesso a una terra magnifica quanto difficile, e ancora oggi il capoluogo sardo attira il traffico internazionale che sceglie la bella isola anche per eventi e congressi. Un golfo, quello degli Angeli, che come si dice in questi casi non ha certo bisogno di presentazioni, accoglie la città in una posizione particolarmente felice nella geo-
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grafia dell’intera isola. Proprio per questo motivo già i fenici la chiamavano “Città di Dio”, esaltandone fin dai tempi antichi la sua perfetta ubicazione in grado di contribuire allo sviluppo degli scambi e dei commerci da e per il resto del territorio sardo. Un dinamismo, quello legato al commercio, che ha caratterizzato la storia della città fin dalle sue origini dunque e che si ritrova ancora oggi in un centro che onora la sua vocazione mercantile senza dimenticare neanche per un attimo la sua ricchezza culturale. E quello che rende Cagliari (e tutta la Sardegna) una destinazione ambita dal Mice è proprio la sua capacità di accendere la fantasia di chi non ha ancora avuto occasione di visitarla e di instillare invece in chi ci è già stato il desiderio di tornarci: sarà l’atmosfera che si respira o la vicinanza con alcuni dei “paradisi terresti” che il mondo le invidia, fatto sta che un evento organizzato a Cagliari esercita sempre un forte appeal. E perché sia di successo non potrà prescindere dal farsi
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ispirare proprio dal territorio, ricco di spunti, tradizioni e luoghi che diventano i protagonisti indiscussi di post congress e d’incentive che vogliano lasciare il segno. Cagliari apre infatti le sue porte al Mice con un’offerta davvero variegata, tantissimi gli esempi che si potrebbero citare. Tra i luoghi più originali e al contempo più classici che possono ispirare numerosi format di evento e di attività post congress c’è il mercato di San Benedetto. Si tratta di un mercato molto noto in città, apprezzato anche per essere uno dei più grandi d’Europa, con ben ottomila metri quadrati di esposizione allestita su due livelli. Inaugurato ufficialmente negli Anni 50, il mercato di San Benedetto è diventato in breve tempo un luogo vivace e coloratissimo dove gli abitanti hanno imparato negli anni a fare acquisti gomito a gomito con i tanti visitatori che vi giungono. Tra le bancarelle si trovano pregiati prodotti della terra e dell’artigianato locale, come i tipici cesti fatti a mano, quasi una rarità oramai: imparare a intrecciarli diventa così un’occasione più unica che rara, con la soddisfazione magari di portare a casa il frutto della propria “fatica”. Ma tradizione a parte, anche l’aspetto più moderno della città non è da meno nel fornire più di uno spunto per gli organizzatori di eventi che vogliano cogliere il meglio di Cagliari. Se il folklore arricchisce il bagaglio culturale dei partecipanti dando un sapore di autenticità agli eventi, anche qualche ora di puro svago passata a fare shopping, in qualche locale alla moda del “salotto buono” della Sardegna o sul vivacissimo lungomare del Poetto non potranno infatti che aggiun3
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gere carattere a ogni occasione di incontro. Alle spalle del lungomare si trova lo stagno di Molentàrgius, perfetto per il bird watching. In questa oasi si trovano infatti fenicotteri rosa – che in primavera invadono letteralmente i margini dello stagno quando vi giungono per nidificare – falchi pellegrini, garzette, avocette e numerosi altri uccelli. E poi Cagliari è un’ottima base per andare alla scoperta del sud della Sardegna, approfittando di un territorio ricchissimo di spunti, a partire da location inedite come la storica casa padronale Sa festa di Casa Atzeri di Maracalagonis – dove si viene accolti da balli in costume, canti e
1 e 3 / Cagliari, elegante e vivace, è la perfetta porta d’ingresso della Sardegna del Sud, ma è anche la destinazione ideale per eventi che vogliano mescolare arte, natura e tradizioni. Inoltre, la vivace zona del porto, per qualche mese sarà il quartier generale di Luna Rossa, che ha scelto la città sarda per prepararsi all’America’s Cup 2 / In primavera i fenicotteri rosa invadono letteralmente lo stagno di Molentàrgius, a due passi dal lungomare di Cagliari
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4 / Il centro storico di Cagliari riserva numerose sorprese al Mice alla ricerca di atmosfere frizzanti e lasciti storici affascinanti 5 / La splendida spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius, svela i colori sardi in tutto il loro splendore
musica sarda ed è possibile organizzare cene di gala con paste ripiene e formaggi di pecora accompagnati dalle etichette di vini più pregiate dell’isola – oppure l’albergo diffuso di Omuaxio, con una casamuseo dedicata al ricamo e all’etnografia. Nei dintorni di Cagliari, e per tutto l’anno, gli eventi possono essere naturalmente declinati secondo il tema marino nelle sue forme più diversificate ma con un’unica parola d’ordine: spiagge, spiagge, spiagge! Il tratto costiero del cagliaritano è lungo, infatti, circa cinquanta chilometri e si estende da Capo Sant’Elia a Capo Boi: uno scenario naturale che gli organizzatori non perderanno l’occasione di sfruttare al meglio per eventi davvero scenografici. 5
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DALLA PREISTORIA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE A proposito di mare e di luoghi spettacolari si trova nel sud-est dell’isola Villasimius, oggi tra le mete turistiche sarde più apprezzate dal turismo leisure e destinazione ricca di spunti per eventi di alto livello, anche grazie agli alti standard delle attività che si possono organizzare. Tra le più ambite quelle alla scoperta dei fondali marittimi, in particolare quelli tra la costa e l’Isola dei Cavoli, nell’area di Capo Carbonara (che risulta tra l’altro il luogo meno piovoso d’Italia). Qui i più esperti possono andare alla scoperta dell’Area Marina Protetta dei relitti delle numerose navi affondate durante la Seconda guerra mondiale, ma anche chi non ha dimestichezza con la subacquea può avvicinarsi a questa affascinante disciplina con il classico battesimo dell’acqua. E parlando di questa parte dell’isola è d’obbligo citare l’itinerario nuragico che si dipana in questa zona. Se infatti i nuraghi sono uno dei simboli più celebri della Sardegna, disseminati praticamente su tutta l’isola – in tutto ce ne sono all’incirca settemila – tra quelli più celebri di questa zona ci sono sicuramente quelli di Barumini e Orroli, sito Unesco con il più grande complesso megalitico dell’occidente europeo, il nuraghe Arrubiu. Partendo da Mandas è possibile invece arrivare a bordo del tipico Trenino Verde (che percorre binari chiusi al traffico ferroviario di linea) fino ad Arbatax, percorrendo quella che è considerata una delle linee turistiche più lunghe d’Italia con i suoi 159 chilometri e che attraversa in maniera davvero suggestiva i boschi del Gennargentu.
Quando business fa rima con piacere.
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6 / Le spiagge, bellissime e scenografiche, non mancano nel Sud della Sardegna, dove diventano suggestive location per post congress e cene di gala 7 / Uno spettacolo di danze sarde può essere il perfetto contorno di memorabili momenti conviviali
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PAROLA D’ORDINE: AZIONE! Chia, Pula, Tueredda, Porto Pino e Sant’Antioco sono i nomi più celebri del tratto di costa del sud-ovest della Sardegna, centri turistici animatissimi durante la bella stagione, che si allunga in quei mesi dal clima perfetto anche per organizzare eventi memorabili. Questo tratto di costa è, rispetto ad altri luoghi dell’isola, un angolo meno conosciuto, dove la natura è ancora la prota-
gonista incontrastata e la macchia mediterranea dà il meglio di sé in composizioni di corbezzolo, lentischio, ginepro e ginestra. I planner più spregiudicati vi troveranno situazioni davvero sfidanti, ma altrettanto soddisfacenti, come il castello di Acquafredda, dichiarato monumento naturale dal 1993 e originariamente maniero dei conti della Gherardesca, sorto nel tredicesimo secolo. Visitarlo potrebbe trasformarsi in un’attività incentive del tutto originale, visto che è raggiungibile solo scalando il colle di Acquafredda a piedi. Ma post congress all’insegna dell’attività fisica non mancano un po’ ovunque in questa zona, dal surf a Chia, con le sue dune di sabbia e i venti di Scirocco, Ponente e Levante ai team building in 4x4 sulla costa tra Santa Margherita di Pula e Porto Teulada. Sì, perché se è vero che l’area sud-ovest della Sardegna custodisce tratti incontaminati, è pur vero che qui si trovano anche alcune delle spiagge tra le più glamour in tutta l’isola, che come tali sanno trasformarsi in scenari fantasiosi per eventi davvero esclusivi. Ovvio, il tocco “sardo” non deve mai mancare, come nella rievocazione – in chiave à la page, of course – della storia più misteriosa e affascinante dell’isola, quella dei pirati che per secoli hanno battuto le coste sarde. Durante un esclusivo party serale in spiaggia, si potrebbe essere, infatti, sorpresi da una goletta pirata in arrivo dal mare con tanto di corsari e bucanieri a bordo.
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Sardegna 2.0 F.A. Travel punta sulla tipicità del territorio sardo con eventi tailor-made all’insegna dell’ecosostenibilità e della più pura tradizione locale. Un’occasione per cogliere gli aspetti originali e autentici della splendida isola Dario Sequi
n un periodo incerto come quello attuale, F.A.Travel avrebbe potuto “consolarsi” Iammirando il suo ricco portfolio, che racconta oltre trent’anni di successi e nel quale il suo nome si accompagna ad alcuni dei brand più affermati nel mondo. Avrebbe potuto farlo in quanto la sua esperienza nell’organizzazione di eventi in Sardegna è riconosciuta anche oltre i confini dell’isola. Ma – per usare le parole di Benjamin Franklin – quando hai finito di cambiare, sei finito: per questo la filosofia che ha portato F.A.Travel a crescere e a diventare ancora più competitiva è proprio la capacità di rinnovarsi. La storia dell’azienda inizia a Cagliari nel lontano 1975, grazie all’intuizione imprenditoriale di Franco Atzeri. Ma è con il passaggio generazionale che F.A.Travel si afferma come una delle prime agenzie incoming in Sardegna, allargando la sua attività a tutto il territorio regionale. Sotto la guida dell’amministratore unico Andrea Atzeri cresce lo staff e il numero delle sedi operative; crescono anche i settori di competenza e le sue partnership e, ovviamente, crescono i suoi successi. Dopo trent’anni di esperienza, F.A.Travel si
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rimette ora in gioco e diventa 2.0, intercettando le nuove esigenze del mercato, con una nuova veste sartoriale. Gli eventi targati F.A.Travel permettono di vivere la destinazione, trasformando la Sardegna da semplice cornice a coprotagonista. La tipicità è la chiave che consente di rivisitare il concetto di destinazione: la presenza concreta delle tradizioni e delle realtà locali animano gli eventi e li rendono unici, garantendone il successo a prescindere dal budget e dal ricorso all’effetto scenico a tutti i costi. Idee che puntano dunque anche su investimenti ponderati e sull’ecosostenibilità, coinvolgendo le comunità ospitanti e apportando benefici concreti al territorio. Si passa dai classici Jeep tour e gite in barca alle più ecologiche escursioni in mountain-bike; dalle mete commerciali e scontate a destinazioni nuove e sorprendenti; dalle location indoor e costruite ad hoc, ai luoghi reali: piazze, centri storici, interi paesi si animano in eventi che danno spazio alle realtà artigianali e produttive locali. Il comune di Pula diventa così la location perfetta per ricreare l’atmosfera di un mercato rionale con dimostrazioni e degustazione di prodotti tipici; un gala dinner ad Alghero diventa l’occasione per coinvolgere le cantine locali personalizzando le etichette con il logo dell’evento; il lancio di un nuovo modello d’auto fa tappa a Villasimius e San Teodoro. Tutto cambia, come dicevamo, ma permane un punto fermo: la Sardegna, una destinazione affidabile trecento giorni l’anno. F.A. Travel Dmc & Pco Tel. 070 554195 (Cagliari) Tel. 0789 1832 587 (Olbia) incentivare@fatravel.it www.eventi-in-sardegna.com
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Elitario con brio una location che non ha bisogno di grandi presentazioni, il pluripremiato È Forte Village è stabilmente presente nell’olimpo internazionale delle destinazioni d’eccellenza, oltre a essere una delle strutture più glamour della Sardegna. Circondati da un enorme parco – 47 ettari di vegetazione mediterranea – gli otto hotel, le tre ville, le suite e i bungalow che compongono il Forte Village possono affacciarsi sul mare o essere immersi nella pineta, mantenendo sempre un’atmosfera di esclusivo prestigio e tranquilla intimità. Uno degli assi nella manica della struttura è l’elevatissimo standard del banqueting: i ristoranti gourmet – tra cui quelli firmati dai celebri chef Gordon Ramsay, Giancarlo Perbellini e Rocco Iannone, oppure il Belvedere guidato dallo chef Antonello Arrus, recentemente premiato con una stella Michelin – regalano un’esperienza enogastronomica di primissimo livello. Le academy sportive del villaggio – non semplici club, ma vere scuole gestite da istruttori professionisti – consentono di cimentarsi in differenti discipline, affinare le proprie abilità amatoriali o semplicemente divertirsi tenendosi in allenamento. I percorsi benessere basati sulla talassoterapia, la spa e i trattamenti personalizzati sono un richiamo a cui gli amanti del wellness non potranno resistere. Per gli ospiti più giovani c’è la Leisureland: una discoteca, una pista di go-kart con telemetrie, otto piste di bowling e un polivalente campo da calcio o da rugby regolamentare. Il Mice può contare su spazi congressuali ampi e versatili: una plenaria da mille posti, ulteriori ampie sale con capienze variabili fino a 450 posti e oltre quaranta syndacate room, ideali per meeting e riunioni. Una menzione a sé la merita il Pala Forte, tenso-
Se il valore di un soggiorno congressuale e incentive è pari al prestigio e all’esclusività dell’esperienza che si offre, scegliere una destinazione elitaria come lo splendido Forte Village significa puntare decisamente sul sicuro
struttura versatile, all’avanguardia tecnologicamente e personalizzabile (persino nella copertura), in grado di accogliere fino a duemila persone. Terminati i lavori, ci si può spostare nel foyer e negli scenografici spazi all’aperto per il coffee break. Poi, rimane solo l’imbarazzo della scelta tra terrazze sul mare, bar, ristoranti e piscine, per offrire ai propri ospiti un cocktail, una cena, un post congress davvero memorabile. Forte Village Ss195, km39,600 09010 Santa Margherita di Pula (Ca) Tel. 070 92171 Fax 070 9212460 forte.village@fortevillage.com www.fortevillage.com
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Destinazioni d’Italia
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Chia Laguna Resort
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Spazio ai grandi eventi Il Chia Laguna Resort riqualifica l’offerta Mice con il nuovissimo Chia Laguna Conference Center, uno spazio polifunzionale e all’avanguardia, perfetto per ospitare eventi di successo. Attorno, le aree non convenzionali del Resort e tutto il bello della Sardegna
R. Patti
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unta su un’offerta dedicata alla meeting P e incentive industry sem-
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pre più qualificata il Chia Laguna Resort che, di recente, ha inaugurato il nuovissimo Chia Laguna Conference Center. Nato dalla sapiente riqualificazione della struttura congressuale esistente, i notevoli investimenti hanno realizzato un progetto ambizioso: quello di offrire agli organizzatori di eventi una delle strutture più all’avanguardia per la realizzazione di meeting in Sardegna. Flessibilità e tecnologia sono i tratti distintivi del nuovo centro, forte di una stagione congressuale appena conclusa che ha visto alternarsi eventi di successo delle più grandi aziende nazionali e internazionali dei settori bancario, farmaceutico, assicurativo, grande distribuzione, cosmetico, automotive e telefonico. Il Chia Laguna Conference Center propone sette sale meeting organizzate in un’area polifunzionale di 1.500 metri quadrati e offre una capacità totale di
950 posti. La Sala Chia, plenaria, è in grado di ospitare fino a settecento delegati. Il foyer, bellissimo spazio di cinquecento metri quadrati dotati di luce naturale, è ideale per esposizioni e lanci di prodotto. Al di fuori del centro congressi, il Chia Laguna offre la possibilità di organizzare riunioni di lavoro anche nell’esclusiva Terrazza Meeting Room: quattrocento metri quadrati con luce naturale. Il Chia Laguna Resort è il punto di partenza ideale per proposte incentive sempre diverse e a contatto con la natura, come divertenti gare in quad o adrenaliniche escursioni in jeep. Risorsa unica e preziosa è il mare, con i suoi fondali da scoprire (il Chia Laguna Resort dispone di un centro diving), le sue acque da solcare in entusiasmanti regate e, naturalmente, la spiaggia, in grado di accendere la fantasia degli organizzatori per gli allestimenti più disparati. E se la parola d’ordine è intrattenimento, anche indoor non c’è che l’imbarazzo della scelta, con le attività sempre nuove e personalizzabili organizzate all’interno del Resort, dai minicorsi dedicati al cooking alle lezioni per imparare i segreti del cocktail perfetto. E per una cena di gala fuori dal comune, c’è la Piazza degli Ulivi, illuminata dalla magia unica dei fuochi d’artificio. Chia Laguna Resort Località Chia 09010 Domus De Maria (Ca) Tel. 070 92393475 Fax 070 9230141 mice@hotelchialaguna.com www.chialagunaresort.com
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LE DUE FACCE DELLA SARDEGNA: IL NORD-EST E L’ENTROTERRA
Tra Vip e mamuthones 1
hi dice Costa Smeralda dice jet-set, Vip, “piazzetta” e chi più ne ha più ne C metta. Inutile negarlo: il glamour ha sempre il suo ascendente e ci sono luoghi che non tradiscono mai la voglia di essere “nel posto giusto”. Senza andare alla ricerca di qualcosa di inedito a tutti costi, gli organizzatori si possono affidare – per gli eventi che lo richiedono – alla “naturale” vocazione all’esclusività di centri come Cala di Volpe, Piccolo Pevero e naturalmente Porto Cervo, un circuito tra i più elitari al mondo. Vocazione naturale, certo, si fa per dire, perché la sin troppo nota storia di questo tratto di costa un tempo abitato soltanto da pastori e pescatori non affonda le sue radici più lontano degli Anni 60 dello scorso secolo, quando un gruppo di imprenditori italiani e stranieri, “capitanati” da sua altezza il principe Aga Khan, investirono su questo territorio ingenti somme di denaro. Proprio di quegli anni è anche uno dei simboli “storici”
Un evento sulla costa nord-est dell’isola permette di conoscere due degli aspetti più sfacciatamente in contrasto, seppur così vicini, della Sardegna: l’esclusività della Costa Smeralda e il fascino delle tradizioni e dei miti dell’entroterra di Porto Cervo, la chiesa Stella Maris, realizzata dall’architetto Michele Busiri Vici con uno stile che si adatta perfettamente all’architettura circostante. La Costa Smeralda è un vero paradiso per la meeting e incentive industry, che non avrà che l’imbarazzo della scelta tra strutture e servizi di alto livello e mille idee per le attività più glamour, dalle gare di golf alle regate veliche, dai raduni di imbarcazioni d’epoca alle gare di motonautica. Vietato annoiarsi insomma, in linea con l’allure più internazionale dell’isola, che non esclude Porto Rotondo con il suo attrezzatissimo porto turistico e il Golfo Aranci.
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GLI EVENTI A CAVALLO
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Per non smentire il suo tratto di unicità, la Sardegna vanta anche una razza equina autoctona, il cavallo angloarabo sardo. Niente di meglio per organizzare un’escursione equestre che abbia davvero un sapore unico, seguendo una linea immaginaria che pone il cavallo al centro di tante manifestazioni folkloristiche sarde e conduce nel profondo delle tradizioni. Cortei, cavalcate e rivisitazioni storiche animano – a cavallo – i post congress alla scoperta della Sardegna, ma non mancano le opportunità per approfittare di uno dei tanti maneggi per organizzare escursione adatte a tutti i livelli. Non importa se i delegati non saranno abili come i cavallerizzi di Ovodda che, una volta l’anno, si sfidano in un campionato regionale di pariglie, con accese e coreografiche gare di abilità a cavallo: durante le corse tre o più cavalieri galoppano insieme in piedi, facendo evoluzioni o esercizi sempre in corsa e in piedi sui cavalli.
1 / Il famoso Orso di Palau domina dall’alto il mare smeraldino della costa nord-orientale della Sardegna 2 / Vanta una razza di cavalli autoctona l’isola sarda: il perfetto leit motive per incentive tra mare e natura 3 / Le trasparenze turchesi e smeraldine delle acque sarde invitano all’organizzazione di incentive “marini” 4 / Gli inquietanti mamuthones, tra le figure più famose del folklore sardo
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Ma il mare non è solo appannaggio degli yacht dei milionari. La costa nord-orientale sarda è infatti celebre per essere – nel tratto compreso tra il golfo di Congianus e le Bocche di Bonifacio – un importante distretto velico del Mediterraneo, che accoglie alcune regate tra le più blasonate. Porta d’ingresso della Gallura è la “città felice”, come viene chiamata Olbia, il centro nevralgico della costa nord-orientale, grazie alla presenza del moderno porto e dell’aeroporto. Si tratta di un territorio ricco di calette selvagge davvero imperdibili come Poltu
Quatu, Liscia di Vacca, Capriccioli e Cala di Volpe, l’avamposto di un entroterra altrettanto selvatico e affascinante. Unica la suggestione delle caratteristiche formazioni che si stagliano su paesaggi pressoché lunari, come il cosiddetto Orso di Palau, frutto dell’erosione della roccia da parte del vento e della salsedine. Luoghi insoliti, da legare a eventi che fanno proprio il concetto di “vita slow”, quella dei piccoli centri poco urbanizzati che si incontrano tra le distese brulle e disseminate da resti nuragici. FANTASTICAMENTE NATURA Se si lascia la Costa Smeralda verso il centro dell’isola, il comfort del lusso potrà anche venire meno nell’accezione più “glamour” del termine, ma la suggestione ne guadagnerà in autenticità. Se lungo il versante orientale si volgono le spalle al mare – almeno momentaneamente – ci si perderà nell’orizzonte dell’entroterra che in questa zona risponde ai nomi di Barbagia e Ogliastra, terre aspre dalla natura selvaggia, che da tempo attraggono la meeting industry alla ricerca di qualcosa di diverso dalle proposte più ordinarie. Ce ne è un po’ per tutti i temi, a partire dalle origini più misteriose di questa terra, che possono, per esempio, prendere le forme affascinanti e a tratti inquietanti dei mamuthones e degli issohadores: maschere carnevalesche oramai assurte a simboli del folklore sardo che animano i cortei prima della Quaresima. In Barbagia è Mamoiada il centro per eccellenza dei mamuthones, ai quale è dedicato il Museo delle Maschere Mediterranee. E sarà possibile apprendere – direttamente nei tanti laboratori artigianali – come queste maschere vengono realizzate o, addirittura, cimentarsi nella loro creazione. Non male come souvenir. 4
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SCRUTANDO L’ORIZZONTE I protagonisti di queste terre sono anche i numerosi complessi nuragici, i menhir e le domus de janas che si possono incontrare durante qualche escursione. In particolare le domus de janas (le case delle fate) sono delle strutture sepolcrali preistoriche che consistono in tombe scavate nella roccia: anche se sono tipiche di tutto il bacino del Mediterraneo, si trovano per lo più in Sardegna. E se per andare alla scoperta dell’entroterra avevamo per un attimo voltato le spalle alla costa, è tempo di tornare con lo sguardo al mare: si rimarrà stupiti nello scoprire le spiagge bianchissime alternate al rosso del porfido che incorniciano il litorale della costa est della Sardegna. Qui il centro di Arbatax sta conoscendo, proprio in questi ultimi anni, una spinta verso lo sviluppo turistico e da sempre regala – nei suoi dintorni – spiagge candide, come quelle di Cea, di Cala Sisine, di Orrì e di Barisardo, anch’esso centro già eletto dal turismo leisure come meta di vacanze dedicate alla natura e al relax.
dell’arcipelago della Maddalena. L’isola più grande è proprio quella che dà il nome all’intero arcipelago, che oltre alla stupenda natura regala un centro storico fatto di scalinate e stretti vicoli, palazzetti settecenteschi e ottocenteschi e una croce d’argento donata dall’ammiraglio Nelson e custodita all’interno della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena. Ma ci si può dare anche alla vela, nell’esclusivo Centro Velico Caprera, che sorge sulla seconda isola dell’arcipelago, Caprera per l’appunto.
5 / È ormai un classico tra i team building ma non perde mai il suo fascino: la regata velica in Sardegna può avvalersi di centri nautici esclusivi 6 / Tutto il glamour e il luccichio della Costa Smeralda, tra porticcioli ordinati, eleganti piazzette, resort di lusso e locali alla moda
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LE ISOLE DELL’ISOLA Suscita sentimenti onirici solo a nominarlo: l’arcipelago della Maddalena è uno di quei luoghi che si desiderano visitare per riconciliarsi con l’universo. Una meta da sogno per il Mice che vi può trovare spunti spettacolari nei paesaggi o sui fondali marini, un mondo che è anche protetto dal 1996, anno in cui venne costituito il Parco Nazionale
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Hotel Colonna Resort
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A tutto Mice Il Colonna Resort, splendido ed esclusivo cinque stelle, rafforza la propria offerta meeting e incentive e continua a essere scelto dalle grandi realtà aziendali per l’organizzazione di eventi indimenticabili in Costa Smeralda Gianfranco Guccione
Il Colonna Resort offre al Mice un conference center con due sale e numerosi altri spazi versatili, per un totale di oltre seicento posti
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i trova in una location da sogno, di quelle più ambite dalla meeting e S incentive industry, la Costa Smeralda, nel nord est della Sardegna. Ma non è solo il panorama mozzafiato ad avere conquistato gli organizzatori, che sempre più mostrano di apprezzare il Colonna Resort come sede dei loro eventi. L’esclusivo hotel cinque stelle ha infatti moltissimo da offrire in una struttura moderna ed elegante che si caratterizza per le sue mille possibili declinazioni, in grado di dare forma anche ai desideri dei planner più esigenti. Un’offerta, quella dedicata al Mice, che permette al Colonna Resort di essere riconosciuto tra i più importanti e rinomati hotel del settore meeting e incentive a livello internazionale sia per le sue pregiate infrastrutture sia per l’ineccepibile expertise. Ne è una riprova il fatto che il resort sardo sia stato scelto negli ultimi cinque anni da grandi realtà aziendali, come quelle di Rolex, Audi, Honda, Roche, Us Polo, P&G, Nintendo, Safilo, Rotary, Wind, Infostrada e da tanti altri per i loro eventi, ospitati nell’esclusivo conference center, uno spazio prestigio-
so quanto funzionale che offre due sale congressi e spazi più raccolti per un totale di oltre seicento persone. Ed è proprio per mantenere sempre altissimi gli standard dei servizi offerti che il Colonna Resort ha scelto quest’anno di implementare la sua business unit dedicata al settore Mice & Booking, incrementandone lo staff con lo specifico obiettivo di rispondere con sempre più attenzione e professionalità alle richieste degli organizzatori. A loro disposizione c’è tutto il resort – che dispone di 250 camere, comprese numerose deluxe e suite – affacciato direttamente sulla spiaggia esclusiva, sulle piscine di acqua di mare – tra le più grandi in Europa con ben 8.500 metri quadrati in totale immersi nella vegetazione –, e soprattutto sulla baia di Porto Cervo, uno scenario di rara bellezza difficile da dimenticare. Ma un evento al Colonna Resort può trasformarsi anche in un’esperienza unica da dedicare completamente al relax e al benessere, grazie alle aree wellness & spa e fitness di mille metri quadrati e alla piscina interna con acqua di mare riscaldata. Hotel Colonna Resort Loc. Cala Granu, via Capo Ferro Km.1,8 Porto Cervo 07020 Arzachena (Ot) Tel. 0789 900046 Fax 0789 91199 booking.colonna@itihotels.it www.hotelbeachresort.it
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Delphina Hotels & Resorts
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Personalità Mice-oriented orgono in alcuni dei luoghi più suggestivi della Gallura, in Sardegna, gli S hotel e i resort Delphina. In Costa Smeralda, tra l’arcipelago di La Maddalena, l’Isola Rossa e a Badesi, tutti sono immersi in grandi aree verdi e si affacciano direttamente sul mare. Il loro fascino ha saputo conquistare il mercato degli eventi e degli incentive, che li sceglie non solo per le location da sogno, ma anche per le infrastrutture all’avanguardia, che comprendono cinque conference center e 17 sale meeting in grado di ospitare dalle venti alle 450 persone. Le moderne tecnologie e la cura nei minimi dettagli sono tra gli altri tratti che distinguono la proposta del gruppo Delphina al Mice, anche se ciascun resort e hotel non rinuncia ad affermarsi attraverso la propria personalità, sempre in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela congressuale. Non fanno eccezione i centri congressi, tutti completamente personalizzabili e flessibili. Tra le cinque proposte del gruppo, l’ultimo in termini di apertura è il conference center “Anton Paolo Vincentelli”, che si trova all’interno del cinque stelle Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa, a Santa Teresa Gallura. Inaugurato nel 2013, si presenta come uno spazio moderno e funzionale che, con la sua superficie di 476 metri quadrati, può ospitare meeting e congressi fino a 450 posti. Il centro dispone inoltre di quattro salette per eventi da venti a cinquanta persone e di un accogliente foyer. Tutto nelle strutture del gruppo Delphina è a misura di Mice: dall’offerta wel-
Sono otto le strutture che il gruppo Delphina Hotels & Resorts propone ai meeting planner. Tutte offrono location suggestive nel Nord della Sardegna, dotazioni moderne, uno staff dedicato e ognuna si distingue per il suo carattere speciale lness – con sei centri benessere, di cui quattro specializzati in talassoterapia – a quella gastronomica, che privilegia i sapori e le materie prime locali, fino alle escursioni, via mare o via terra, alla scoperta del Nord dell’isola. Inoltre, consapevole dell’importanza del miglioramento costante delle sue strutture, Delphina ha previsto anche per quest’anno importanti opere di rinnovo e interessanti novità. Prima fra tutte la ristrutturazione delle Family Suite dell’Hotel I Ginepri, uno dei quattro stelle del Resort & Spa Le Dune: ampie e spaziose, queste camere diventano ancora più confortevoli e funzionali. Opere di rinnovo anche per i due hotel cinque stelle Delphina: oltre al restyling di alcune camere dell’Hotel Capo d’Orso Thalasso & Spa a Palau, saranno impreziosite con piscine a uso esclusivo due suite Arcipelago dell’Hotel La Licciola nel Resort Valle dell’Erica Thalasso & Spa. E per un incentive gastronomico, verrà proposta una scuola di cucina gallurese al ristorante tipico Li Ciusoni. Delphina Hotels & Resorts Località Cala Lepre 07020 Palau (Ot) Tel. 0789 790078 Fax 0789 790079 incentives@delphina.it www.delphina.it
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Geovillage Sport Wellness & Convention Resort
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Gli eventi si fanno attivi Il Geovillage Sport Wellness & Convention Resort soddisfa le esigenze della meeting e incentive industry con un’eccezionale posizione e una struttura che rende possibile la personalizzazione di ogni tipologia di evento l Geovillage Sport Wellness & Convention Resort è uno dei più grandi sport Iresort in Europa, situato in Sardegna nello splendido scenario gallurese a pochi chilometri dalla Costa Smeralda. La sua posizione lo rende facilmente raggiungibile in pochi minuti dall’aeroporto internazionale di Olbia. Ma non è solo l’invidiabile posizione a rendere il Geovillage Sport Wellness & Convention Resort una location amata dalla meeting e incentive industry, tanto da essere stata già scelta da centinaia di aziende, associazioni e gruppi privati per i propri eventi. Il Geovillage propone, infatti, pacchetti curati nel minimo dettaglio, che tengono in considerazione tra l’altro il budget del gruppo e anche l’aspetto più puramente incentivante trova nella struttura mille declinazioni possibili, soprattutto improntate al benessere e all’attività fisica. La nuova area calcio, il centro fitness, il centro nuoto e il centro tennis sono immersi in un parco gigantesco, in un’atmosfera rilassata, mentre il centro benessere, all’avanguardia, di ben duemila metri quadrati, permette di regalare ai partecipanti la possibilità di vivere gli eventi in un ambiente emozionante e stimo-
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lante. E per qualsiasi tipo di supporto, lo staff specializzato del Geovillage è a disposizione degli organizzatori così come l’intera struttura. Le camere sono in tutto 254, divise per tipologia, inclusa una suite presidenziale e “ville giardino”. Specificamente per gli incontri di lavoro le dieci sale conferenze si caratterizzano per la particolare flessibilità, che permette una completa personalizzazione degli spazi. Eventi sportivi, convegni e fiere trovano posto nella struttura polivalente di 2.500 metri quadrati, mentre per eventi “a tavola” si può scegliere tra tre ristoranti: Il Tavolara per generosi e ricchi menus alla Mediterranea, il Sa Mesa con servizio à la carte e pizza preparata nel forno a legno la sera e il Mirto per leggeri e gustosi pranzi estivi all’aperto. La piscina esterna è particolarmente spettacolare, mentre il cuore del Geovillage è la Piazzetta, punto di incontro e luogo deputato al relax. E tutto intorno, il meraviglioso parco di 24 ettari che circonda il resort: un’oasi di quiete e di pace nel mezzo della bella natura della Sardegna disseminata di oleandri, melograni, alberi di limoni ed ulivi, lecci e fiori colorati. Geovillage Sport Wellness & Convention Resort Circonvallazione Nord direzione Golfo Aranci 07026 Olbia, Olbia-Tempio Tel. 0789 554004 Fax 0789 554024 info@geovillage.it www.geovillage.it
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L’AUTENTICITÀ DEL NORD-OVEST
Sulle tracce della tradizione iatto forte della cena di gala? Aragosta alla catalana: in Sardegna si può P (anche se tecnicamente ci si dovrebbe trovare ad Alghero, la piccola Barcellona sarda, come viene correntemente appellata la vivace cittadina della costa nord –ovest dell’isola). E se ingredienti semplici quanto saporiti come olio, aceto e cipolle costruiscono l’equilibrio di un piatto tanto pregiato quanto semplice come l’aragosta alla catalana, anche l’evento “perfetto” ad Alghero ha la sua ricetta, che decisamente non può prescindere dal suo passato di dominazione spagnola, che in quattro secoli ha lasciato in questi luoghi torri e bastioni che ancora si possono ammirare lungo tutta la costa, un dialetto ben conservato e un suggestivo centro storico. La cosiddetta via delle Torri dà il meglio di sé se ammirata da un’imbarcazione che percorre il litorale, mentre sempre a tema “spagnolo” la via catalana offre la possibilità di ammirare le antiche dimore in stile goti-
Alghero stupisce per il lascito spagnolo ancora vivo, non solo nel tessuto urbano, ma persino nel dialetto; Stintino racconta della sua particolare fondazione e i dintorni conquistano con piccole e grandi sorprese. Al Mice scoprire quali co-catalano. I dintorni – per continuare le suggestioni enogastronomiche – accolgono anche le rinomate tenute Sella & Mosca, dove è possibile organizzare degustazioni di bianchi e rossi pregiati. E se l’evento si svolge tra gennaio e marzo, sarà possibile apprezzare un buon bicchiere di vino di Alghero in occasione della Sagra del Bogamarì, la festa del riccio di mare. Mare e natura sono tutt’uno nell’area marina protetta tra il promontorio di Capo Caccia e l’Isola Piana, un’area tra le più selvagge dell’isola, celebre per le sue grotte sottomarine, tra cui imperdibile è
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1 / Alghero seduce il Mice con commistioni spagnole, che si mescolano alle tradizioni sarde dando vita a un unicum di raro fascino 2 / Castelsardo, tra i pochi lasciti medievali presenti sull’isola 3 / Stintino, fondata nel 1885 dagli abitanti dell’Asinara “sfrattati”, sorge su uno stretto fiordo
la Grotta di Nettuno, una sequenza di laghetti, anfratti e ampi spazi che la natura ha scenografato con suggestive composizioni calcaree di stalattiti e stalagmiti. Molti degli elementi per i quali la Sardegna è famosa si trova in quest’area, a partire dai lasciti preistorici. Ne è un esempio la necropoli di Anghelu Ruju, un sito archeologico prenuragico scoperto praticamente per caso all’inizio del secolo scorso, e chiamato con il nome del proprietario della tenuta in cui sorge, Angelo Ruju. Tutto torna per un itinerario tra enogastronomia e storia: Anghelu Ruju è infatti anche il nome di un vino prodotto della già citata cantina di Sella & Mosca, che si trova proprio nelle immediate vicinanze del sito. Altri siti archeologici nella zona includono il nuraghe di Palmavera e, a breve distanza, l’area archeologica di Sant’Imbenia, che ospita un villaggio nuragico e alcune sepolture fenicie, rovine romane e una villa a impianto termale. TORRI, SPIAGGE E… MARE Si tratta di una rarità in Sardegna il castello medievale di Serravalle di Bosa, costruito per conto dei Malaspina, che sorge in un’area a tutela ambientale. Se si segue l’itinerario del tutto particolare legato al tema medievale, si giungerà a
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Castelsardo, arroccato su un promontorio a picco sul mare e affacciato sul Golfo dell’Asinara, dal quale è addirittura avvistabile la Corsica. Si tratta per l’appunto di uno dei pochi esempi di borgo medievale in Sardegna, ed è anche una famosa località costiera. Una storia del tutto particolare è anche quella di Stintino, che si affaccia – a nord di Alghero – sul golfo dell’Asinara. La cittadina è stata fondata precisamente nel 1885 dalle famiglie dei pescatori che abitavano l’isola dell’Asinara e che in quel periodo furono letteralmente sfrattate per fare posto alla colonia penale. Diedero così vita a questo nuovo insediamento, l’origine del cui toponimo deriva dal sardo “s’isthintinu”, budello, per via dello stretto fiordo sul quale sorge il paese. Oggi Stintino è un’apprezzata meta vacanziera che offre al turismo nautico i due porti di Portu Mannu e Portu Minori e numerosi spunti anche alla meeting industry, come la particolarissima location delle antiche tonnare, che in passato costituivano le principali fonti economiche della zona. Qui d’estate viene organizzata la sagra del tonno, mentre il Museo della Tonnara custodisce una raccolta di documenti, oggetti, foto e modellini che raccontano il ciclo di vita del tonno e illustrano le varie fasi della mattanza. Impossibile non citare, più a nord, Capo Falcone con la torre nel punto più alto e le due fortificazioni spagnole della Pelosa e dell’Isola Piana. La Pelosa è anche una delle più celebri spiagge della zona, di fronte all’isola Piana e all’Asinara, proprio nei pressi di Stintino: un vero paradiso che domina il paesaggio con il candore della sua sabbia. In realtà tutta la costa di Stintino è punteggiata da spiagge bianchissime, un’attrattiva di sicuro fascino anche per gli organizzatori di eventi. Dal Porto Nuovo è, infine, possibile raggiungere l’incontaminata oasi naturalistica del Parco Nazionale dell’Asinara e i 52 chilometri quadrati dell’omonima isola: la natura è l’indiscussa protagonista, dalle acque marine trasparenti ai mufloni e agli asinelli bianchi.
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Hotel Catalunya
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Panorama congressuale vegliarsi al mattino per affrontare una giornata di lavoro con un’impareggiaS bile vista su Alghero o partecipare a un congresso potendo avere la comodità di trovarsi a walking distance dalle sue maggiori attrattive sono solo alcuni esempi di quello che offre l’Hotel Catalunya, una struttura moderna e accogliente che gode di un’incantevole posizione di fronte al porto turistico a pochi minuti dal caratteristico centro storico e dal lido della cittadina sarda conosciuta come la piccola Barcellona. L’hotel propone un attrezzato conference center che è in grado di ospitare fino a quattrocento persone. Le sale a disposizione di eventi e congressi sono in tutto quattro, con diverse capienze che vanno da 12 a 250 posti. A queste si aggiungono un prezioso spazio espositivo e i due ristoranti dell’albergo. Il ristorante Maqù si trova al primo piano e dispone di una sala da 250 posti, mentre il Blau è situato al nono piano con una suggestiva terrazza panoramica da 120 posti, dove i piatti della cucina locale e internazionale avranno ancora più gusto. Anche un drink può diventare panoramico all’Hotel Catalunya, se sorseggiato nel bellissimo Blau Skybar, un luogo che si presta anche all’organizzazione di welcome drink e coffee break. E la suggestiva vista sulla baia di Alghero sarà anche l’ultima cosa che si vedrà prima della buona notte in una delle junior suite dell’ottavo piano, a
L’Hotel Catalunya abbraccia virtualmente Alghero da una posizione privilegiata a due passi dal centro storico. E offre agli organizzatori la possibilità di pianificare eventi scenografici, ad alto valore aggiunto cui si aggiungono le camere delle altre tipologie: classic, superior vista mare, family e suite. In tutto le stanze sono 128, arredate con un gusto elegante e dotate dei migliori comfort. I congressi possono essere organizzati all’Hotel Catalunya durante tutto il corso dell’anno e possono inoltre trasformarsi in un’occasione per conoscere la bella cittadina sarda, ricca di cultura – con i suoi monumenti e i siti archeologici – di bellezze naturali – a breve distanza da magnifiche spiagge – e di tradizione: Alghero ha infatti conservato le sue origini di colonia catalana nel centro storico, nel dialetto locale e nella proposta gastronomica. Un vero angolo di paradiso a portata di mano insomma, visto che l’Hotel Catalunya è anche semplice da raggiungere, a circa dieci chilometri dall’aeroporto di Alghero-Fertilia e a trenta dallo scalo marittimo di Porto Torres.
Regala scorci suggestivi su Alghero e la sua meravigliosa baia l’Hotel Catalunya, che accoglie i propri ospiti in 128 camere di diverse tipologie
Hotel Catalunya Via Catalogna 22 07041 Alghero Tel. 079 953172 Fax. 079 953177 info@hotelcatalunya.it www.hotelcatalunya.it
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TRA NATURA SELVAGGIA E MINIERE
Un patrimonio inestimabile l patrimonio minerario, oggi protetto dall’ Unesco, è uno degli aspetti più parIticolari e affascinanti del Sulcis-Iglesiente. Il suo cuore è Carbonia, che merita una particolare attenzione da parte del Mice più sensibile a tradizioni che fanno poi parte della storia del nostro Paese. Sorta in epoca fascista, Carbonia ne conserva la pianta gerarchica e organizzata – dal centro alla periferia – per fasce sociali: dalle case dei dirigenti fino alle dimore operaie. Ma è l’archeologia mineraria la sua vera attrattiva, una proposta inedita quanto indimenticabile a contatto con quella che era la vita nella miniera – come quella di Serbariu – attiva dal 1937 al 1964. Oggi il Centro Italiano della Cultura del Carbone è una location di sicura suggestione, che include la lampisteria, la galleria sotterranea e la sala degli argani. Gli eventi possono essere ospitati all’interno del museo in una sala in grado di accogliere fino a 130 posti. Sempre a tema minerario, le attività di post congress possono prevedere una visita al villaggio fantasma di Sedda Moddizzis, anch’esso testimone prezioso del passato minerario della zona, dominata dalla villa del proprietario.
Carbonia è forse il volto più noto del SulcisIglesiente, che con il suo passato di città mineraria affascina il Mice con suggestioni di un tempo lontano ma ancora presente. E poi c’è la bellezza della natura, del mare e delle tradizioni E poi c’è la natura del Sulcis-Iglesiente, che è di quelle selvatiche e incontaminate, e sono molti i siti naturalistici di interesse comunitario, impegnati perciò alla conservazione degli habitat naturali. Il suo mare spumeggiante bagna ben duecento chilometri di costa mozzafiato tra paesaggi inviolati e stazioni balneari ben attrezzate. Particolarmente divertente per un’attività incentive può diventare qualche ora passata con “il vento tra le mani” sulla spiaggia di Portixeddu, nei pressi di Buggerru, particolarmente amata dai surfisti che vi arrivano praticamente da tutta Europa. E poi la tradizione, come quella delle manifatture di coltelli, gioielli, tappeti, arazzi fino al bisso di Sant’Antioco, la preziosa seta di mare secreta da un mollusco in via d’estinzione la cui lunga lavorazione si tramanda in questo angolo di Sardegna.
Tra le location più originali del Sulcis-Iglesiente, il Museo del Carbone, ospitato in una miniera dismessa, dispone di una sala da 130 posti
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Lu’ Hotel
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Congressi tutto l’anno Il nuovissimo quattro stelle Lu’ Hotel si trova nel cuore del Sulcis-Iglesiente, a Carbonia, e si propone come indirizzo Mice a tutto tondo, grazie ai suoi spazi congressuali e alla sua posizione strategica per la scoperta del territorio atura selvaggia e incontaminata, coste mozzafiato e un territorio ricco N di storia sono i tratti caratteristici del Sulcis-Iglesiente. Il territorio sardo, con il suo carattere forte, è tutto da scoprire anche in occasione di un evento organizzato nella nuovissima struttura Lu’ Hotel. Il quattro stelle si trova proprio nel cuore del Sulcis-Iglesiente, all’ingresso della città di Carbonia, e anche per questo permette al Mice di approfittare al massimo del territorio circostante, dello splendido mare e delle mille declinazioni di attività di post congress e incentive che i dintorni offrono praticamente tutto l’anno. L’hotel mette a disposizione 66 ampie e accoglienti camere e dedica a chi lo sceglie per un soggiorno di lavoro ampi spazi per il massimo del comfort, ma anche per un po’ di relax, da ritrovare nella raffinata spa – un’oasi dove recuperare benessere ed energia con docce emozionali, sauna, bagno turco, idromassaggi, grotta del sale e ghiaccioterapia – e nel centro fitness dotato di attrezzature di ultima generazione o magari a bordo della grande piscina esterna con idromassaggio. Fulcro della proposta al mondo degli eventi sono naturalmente gli spazi con-
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gressuali, articolati in una sala principale da 350 metri quadrati con una capacità di 180 posti e due salette modulabili da cinquanta metri quadrati ognuna, con una capacità di 25 posti. Particolarmente curata è la proposta gastronomica, che vanta la cucina d’autore di uno chef più volte premiato con la stella Michelin e si articola, per quanto riguarda la struttura, in un magnifico ristorante che, con il bar e il bistrot, forma un unico ambiente open space di forte impatto anche per organizzarvi incontri conviviali a latere delle sessioni di lavoro. La particolare posizione del Lu’ Hotel, nel cuore del Sulcis-Iglesiente, rende la struttura un perfetto punto di partenza per l’organizzazione di tanti e diversi programmi sociali: dalle escursioni al trekking, dal biking al free-climbing, dai tour nei dintorni che comprendono le visite ai più importanti siti archeologici e al Parco Geominerario alla partecipazione a eventi culturali che raccontano al meglio le tradizioni di questo territorio. E infine, i vantaggi offerti dall’hotel sono anche quelli logistici: a soli cinquanta chilometri da Cagliari, il quattro stelle è facilmente raggiungibile dall’aeroporto e per chi vi giunge in auto dispone di un parcheggio privato. Lu’ Hotel Via Costituente snc 09013 Carbonia (Ci) Tel. 0781 665020 Fax 0781 674240 info@luhotel.it www.luhotel.it
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