Meeting e Congressi - Nov Dic 2015

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Rivista mensile - n° 5 novembre-dicembre 2015 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

INCENTIVE | CONVENTION | EVENTI COVER STORY 1

LOCATION

NON TRADIZIONALI

LA LOCATION

EXCELSIOR HOTEL GALLIA

COVER STORY 2

LE TENDENZE

DELL'INCENTIVE NOV-DIC | 2015

numero

05

MILANO

LA DESTINAZIONE

REPUBBLICA DOMINICANA CONTENUTO EXTRA

CAMPANIA CONTENUTO EXTRA

ROMA E LAZIO

Teresa Mannino

LA COMICITÀ DURANTE GLI EVENTI? È UNA QUESTIONE DI EQUILIBRIO 000 Copertina MC nov-dic 2015.indd 1

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05 2015

sommario editoriale

cover story: location non tradizionali 9

Il flesso atteso

Originali, strane… di successo

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Cinecittà World: un contenitore di idee

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HOT TOPICS

Museo Fisogni: la location che mancava

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meeting comment

Villa Repui: eventi vista lago

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Vistaterra, esperienza unica

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Incontri nella Storia al Castello Malaspina

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incentive comment

Lavinia Bianchi: la Puglia ospitale

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La sineddoche sbagliata del terrorismo mediatico – Luca Corsi 13

Radicepura: Mediterranean landscape location

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l’intervista

cover story: le tendenze dell’incentive

Btc non chiude, anzi rilancia – Pier Luigi Masini

Teresa Mannino: one woman show

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la location del mese Excelsior Hotel Gallia: essenza iconica

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la destinazione del mese Repubblica Dominicana: il Paradiso può attendere

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under the spotlight

#Incentive 2.0: lo vuoi condividere?

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Fate il vostro gioco

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Il Mediterraneo secondo il Forte Village

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Il Free Beach apre al congressuale

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Lisbona: la città che guarda al futuro

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highlight 82 dossier speciale minimeeting

A Malta con Zanetti

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Buy Mice Milano al debutto

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in my opinion

Grandi novità per i piccoli meeting

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Cwt: piccoli meeting, grandi strategie

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mice from amerika

aghi di pini – Alan Pini

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fuori dal coro – Emanuele Nasti

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coffee break – Aldo Lo Re

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blogsurfing

no limits – Paolo Missiaja

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Cinque buoni motivi per dire no

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Il museo diventa trendy

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05 2015

sommario SITE INSPECTION

Incentive

news location 100

Pv Agency: in continua evoluzione

130

news supplier

chains and clubs Autentico Hotels: l’Italia più bella

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Mythos Hotels: la montagna glamour

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Roscioli Hotels Roma: tradizione di famiglia

108

hotel L’anno dei congressi medici per Bhr

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Excelsior Palace Rapallo: pacchetti alta qualità

112

Hotel Federico II: vocazione Mice

114

location per eventi

132

workshop and exhibition Bit: il business su misura

134

Full Contact: two in one

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notiziari e associazioni Federcongressi

138

Turati e Giureconsulti: al servizio delle imprese

116

Site Italy

140

Pisa destinazione Mice

118

Mpi

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destination Team building? Basilicata!

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Regioni d’Italia Emozionante Campania

149

news persone e poltrone 122

Destinazioni d’Italia Roma e Lazio: il mito che non tramonta mai

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congressi Meeting Planner: progettando la Puglia del Mice

124

Studio Visio: tecnologia su misura

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Bespoqe: l’eccellenza del tailor-made

128

Indirizzi 144

I NOSTRI PROSSIMI EVENTI FULL CONTACT PCO Febbraio 2016

FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS Settembre 2016

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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY

Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione

DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Teresa Chiodo, Luca Corsi, Giulia Di Stefano, Stefano Ferri, Domenico Matarazzo, Paolo Missiaja, Emanuele Nasti, Sabrina Piacenza, Alan Pini, Francesca Luciana Rebonato, Matteo Rocca, Simona Zin PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it In copertina - Illustrazione di Angelo Siviglia tratta da uno scatto di Mirta Lispi Fotolito e stampa: Prontostampa Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973 Tiratura del presente numero: 11.000 copie

ANNO 43° - N. 5 Novembre-Dicembre 2015 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it Cap.soc. € 93.600 i.v.

Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it Ufficio abbonamenti: Anna Esposito Tel. 02.57.31.15.36 – anna.esposito@ediman.it Le pubblicazioni Ediman: • Meeting & Congressi • Guida Meeting e Congressi • Turismo d’Affari • Guida ai Congressi Medico Scientifici Gli eventi Ediman: • Buy Mice • Full Contact Discover Italy • Full Contact Incentive Destinations • Full Contact Exclusive Venues • Full Contact Meeting Planner • Full Contact Pco

PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Senior Sales Manager & Corporate Clients: Graziella Corbari – graziella.corbari@ediman.it

Traffico e materiale pubblicitario: Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it

ITALIA

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RAPPRESENTANTI LOCALI ALL’ESTERO CINA, HONG KONG, MACAO: Daniele Solari Cell. +86.13.56.49.19.437 daniele.solari@theblenders.com.cn REGNO UNITO, EIRE: MW Media - Maureen Wingham maureen.wingham@mwmedia.uk.com RUSSIA, UCRAINA, BIELORUSSIA: Dmitry Golovaty Cell. +7.91.62.97.51.04 dgolovaty@htmsinternational.com THAILANDIA, MALESIA, SINGAPORE, GIAPPONE: Publicitas (Thailand) Ltd major@asiaaccess.net.th UNGHERIA: Agnes Teket agnes.teket@media-print.hu

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editoriale Chi sarà riuscito meglio a familiarizzare con le nuove modalità di approccio al mercato ne trarrà i maggiori benefici. E saranno la capacità di proporsi con soluzioni integrate e la padronanza della tecnologia che separeranno i vincitori dai perdenti

MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Il flesso atteso A

bbiamo molto probabilmente superato il periodo più critico. È durato tanti anni e ha messo a dura prova la tenuta economica e psicologica – oltre che la motivazione – di molti. Per sopravvivere si sono spesso riempiti gli armadi di scheletri e ora ci vorrà un po’ di tempo per smaltirli. Ma mi sento di scommettere che la ripresa – sebbene potrà non essere tumultuosa – sarà duratura e avrà un respiro tale da permetterci non solo di ripulire la cantina, ma anche di rilanciare con investimenti da tempo pianificati. È tutta una questione di attese e di “orizzonte temporale”: l’economia riprende quando ci si aspetta che i mercati riprendano, e quando, di nuovo, ci si aspetta che questo processo possa durare sufficientemente a lungo per pianificare i propri investimenti. Sono dunque le aspettative positive che fanno riprendere l’economia di un Paese, non il contrario. Dai sei agli otto anni di recessione sono, inoltre, un periodo lunghissimo che – come la storia economica insegna – modifica i comportamenti in maniera talmente strutturale da permettere di ricreare le condizioni per un rilancio altrettanto – mi auguro – sostenibile e persistente.

Dunque, cosa prevedo che possa accadere al nostro mercato congressuale italiano? La crisi, come sappiamo, ha prodotto una riduzione significativa degli eventi aziendali, un po’ meno di quelli associativi e di quelli di origine straniera, ma per tutti ha significato forti contrazioni di budget con una attenzione ai costi alle volte paranoica. Sappiamo anche che la capacità di reazione del nostro mercato all’andamento dell’economia soffre di un ritardo che va, direi, dai tre agli otto mesi: gli eventi vanno decisi e pianificati, e la confidenza di decidere sul loro svolgimento – soprattutto da parte delle aziende – si consolida quando effettivamente il mercato sta riprendendo. Pertanto invito i lettori che non vedono da subito frutti significativi a non scoraggiarsi. Arriveranno, e presto. Naturalmente, chi sarà riuscito meglio a familiarizzare – in questo lungo periodo – con le nuove modalità di approccio al mercato congressuale ne trarrà i maggiori benefici. E saranno la capacità di proporsi con soluzioni integrate e la padronanza della tecnologia – i nuovi strumenti di vantaggio competitivo – che separeranno i vincitori dai perdenti.

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HOT TOPICS meeting comment

Btc non chiude, anzi rilancia L

a Borsa del Turismo Congressuale non è affatto arrivata al capolinea, Federalberghi, anzi, rilancia (Btc è infatti il marchio di proprietà di una società partecipata in forma maggioritaria da Federalberghi Toscana, ma anche da Federalberghi nazionale) nella convinzione che esista ancora uno spazio temporale e fisico per una manifestazione che da sempre è “l’occasione per mostrarsi, scambiare, apprendere” degli operatori del congressuale in Italia. Federalberghi Toscana – preso atto che è stato vano il sacrificio economico (il dimezzamento del canone di locazione) e l’impegno profuso per riportare la manifestazione a Firenze tre anni fa – intende esaminare le eventuali proposte di partneriato o di nuova gestione, che garantiscano lo spirito, la passione, la competenza che tanti anni fa ci misero gli albergatori di Firenze e della Toscana, quando si inventarono la Borsa del Turismo

Btc “non chiude”: si interrompe infatti solamente un percorso, quello dell’affidamento in locazione della organizzazione dell’evento al gruppo Rimini Fiera, iniziato nel 2005 e terminato con due anni di anticipo Congressuale partendo da zero. Facendo propria l’esperienza che portò a suo tempo la fiera congressuale di Ginevra a produrre i due risultati di successo di Barcellona e poi Francoforte, la dirigenza degli albergatori della Toscana ha avviato le procedure per un bando pubblico, non escludendo la possibilità di eventuali altre proposte. Infatti, in ottobre, quando si sono potute definire le modalità di risoluzione del contratto di locazione con il gruppo Rimini Fiera, i vertici dirigenziali di Federalberghi Toscana hanno maturato la convinzione che, nonostante tutto, esista un preciso interesse di terzi a subentrare nel ruolo di segreteria organizzativa e che,

soprattutto il logo Btc abbia ancora un appeal nel comparto Mice, se non altro per le relazioni sviluppate nel lungo periodo di gestione diretta della manifestazione. L’importante è che sia comunque possibile coniugare con un rinnovamento del format una adeguata conoscenza del mercato, una struttura organizzativa e di vendita proporzionale alla esigenza di un rilancio della manifestazione, non escludendo, controvoglia e contro la tradizione, una migrazione della location quando altre realtà territoriali dovessero testimoniare quella attenzione che Firenze sembra aver perduto, nonostante resti la collocazione più idonea.

PIER LUIGI MASINI Segretario Generale Federalberghi Toscana pl.masini@federalberghi.toscana.it

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HOT TOPICS incentive comment

La sineddoche sbagliata del terrorismo mediatico

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olete organizzare un incentive a prova di rischio? Cliccate su www.viaggiaresicuri.it e fate attenzione agli “alert” che questo sito – curato dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale – fornisce su tutti i Paesi del mondo. Problema risolto? Ma neanche per sogno! Su quel sito – come su nessun altro – non compariva il benché minimo allarme Tunisia alla vigilia dell’attentato al museo del Bardo, né figurava Parigi fra le mete da evitare il giorno della strage al teatro Bataclan. Così come non sono comparsi (neppure su giornali e Tg) particolari allarmi per Danimarca, Australia e Gran Bretagna, dove tra febbraio e agosto di quest’anno sono stati commessi – o sventati – attentati terroristici riconducibili all’Isis. In compenso, lo scorso luglio la Farnesina consigliava prudenza ai turisti diretti in Grecia, a Cipro o in Russia, dove grazie al cielo sono anni che non succede niente di tragico (toccando ferro!), mentre la stampa prefigurava scenari apocalittici in tutto il Medio Oriente turistico (da Djerba a Sharm el Sheikh), sbagliandosi per fortuna. Insomma, la cosiddetta “mappa delle destinazioni sicure” presenta una geografia dai confini incerti, quotidianamente mutevoli, spesso e volentieri con poca o nessuna capacità predittiva. A conferma di questa idea, poche

ore dopo l’attentato al museo del Bardo, Luca Battifora, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, commentava a caldo: «Questa è l’ennesima riprova che non c’è una formula o un perimetro attraverso cui definire la sicurezza o l’insicurezza di un luogo; un attentato in Tunisia, un luogo che non presentava segnali di instabilità o pericolo e su cui la stessa Farnesina riportava notizie confortanti, ci fa rimanere con la stessa sensazione provata davanti all’attacco di Parigi». Ecco, il punto è proprio questo: è impossibile predire il futuro, alla faccia dei luoghi comuni che in qualche modo – ma senza stringente fondamento – condizionano le nostre scelte (specie se rilanciati come apertura di quotidiani e telegiornali). Ma torniamo a noi: dove organizzare allora un incentive sicuro? Quasi ovunque, direi… Lo scorso luglio, per esempio, sono stato alla riunione annuale dei manager dell’area vendite di Vorwerk Folletto. Dove? A Tel Aviv, Israele. Niente panico! Nonostante nell’immaginario collettivo Tel Aviv sia uno storico teatro di guerra, nella realtà si tratta di una città molto sicura, tranquilla oserei dire, ricca di opportunità culturali e di divertimenti. Certo, l’atto terroristico, la pallottola vagante, l’esplosione di una bomba, sono tutte tragedie che possono accadere. Sì, ma a Tel Aviv

Dobbiamo imparare a viaggiare con l’idea che certi rischi non sono prevedibili. Ma dobbiamo anche imparare a distinguere il terrorismo vero da quello mediatico tanto quanto in qualsiasi altra parte del mondo. E non solo a causa dell’Isis, ma anche per colpa della mafia (italiana, giapponese, russa, italoamericana, sceglietene una voi…), per colpa della criminalità organizzata o per colpa del pazzo di turno con il suo bravo porto d’armi (o anche senza, tanto al mercato nero le pistole le vendono come le caramelle al supermercato). Oggi, insomma, connessi a un viaggio, ci sono rischi che un tempo non c’erano, ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. Non si può prendere il Medio Oriente e l’Africa e assimilarli tout-court a zone di guerra. Sarebbe una sineddoche errata: la parte non è il tutto. Tunisia, Marocco, Mar Rosso, Dubai, Abu Dhabi, Oman non sono la Sira o la Libia. Kenia, Tanzania, Sudafrica, Namibia non sono la Nigeria o il Congo. In conclusione, dobbiamo imparare a viaggiare convivendo con l’idea che certi rischi non sono prevedibili né aggirabili. Ma soprattutto dobbiamo imparare a distinguere il terrorismo vero da quello puramente mediatico.

LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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HOT TOPICS l’intervista

teresa mannino

One woman show Comicità graffiante, ironia leggera, tagliente e sottile, raffinata tecnica attoriale, capacità di improvvisazione spontanea e originale. Teresa Mannino dice che un evento deve risultare riconoscibile anche nel momento dello spettacolo TERESA CHIODO

©Mirta Lispi

U

n percorso artistico quello di Teresa che si snoda fra palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare infine a un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze. Si aggiudica a pieno titolo, con i suoi accattivanti monologhi comici, la conduzione della prima serata di Zelig con Mr Forest. Qualcosa cambia nel 2012 con la sua trasmissione Se stasera sono qui che la vede padrona di casa leggera e appassionata ascoltatrice delle storie raccontate dai suoi ospiti. Poi il tour teatrale di Terrybilmente divagante con cui Teresa instaura un rapporto diretto con il suo pubblico. Far ridere è un’arte, ma far ridere e veicolare un messaggio in un evento è da veri professionisti della comunicazione e Teresa negli anni ha dimostrato di esserlo in virtù di un’attitudine speciale che è quella di sapersi misurare con l’esigenza di un coinvolgimento più ragionato e mirato dei partecipanti a una convention. Il risultato è quello di un’attività articolata, fatta di momenti di intrattenimento come show personalizzati dove interagisce con i responsabili dell’azienda, supportandoli nella valorizzazione dei

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HOT TOPICS teresa mannino

l’intervista

contenuti. Per lei è fondamentale condividere un momento di brief e di reciproca conoscenza con l’azienda prima di salire sul palco; solo in seconda istanza si inizia a costruire insieme un percorso di comunicazione, che ha sempre degli equilibri molto delicati da tenere presente.

Coinvolgere, suscitare emozione e dare vita a esperienze memorabili per provocare la risposta del pubblico, in una logica di interazione già contemplata a monte dall’azienda: questo è un obiettivo che rientra anche nel momento in cui lei interviene a spettacolarizzare un evento? In che modo nelle sue performance si aggancia al concept dell’evento? Che si tratti di un lancio di prodotto o di una premiazione, non salgo mai sul palco prima di essermi confrontata con chi ricopre un ruolo istituzionale all’interno dell’organigramma. È sempre una questione di equilibrio, molto delicato, fra capacità di coinvolgere l’interlocutore, facendolo sentire a proprio agio, stando al gioco, magari interagendo con una battuta o delle domande mirate, ma senza deferenza, e attenzione per la posizione che ricopre. Sono convinta che la comicità non debba passare per forza da una strumentalizzazione del ridicolo, per questo mi muovo sempre nel rispetto dei ruoli di chi è presente. Credo che questo aspetto, fra le attitudini di un comico, debba considerarsi preponderante, apprezzabile sia da parte del pubblico sia da parte di un’azienda. Da qui scatta il rapporto di fiducia fra artista e azienda. Tutto è funzionale all’evento, sia che io abbia il ruolo di moderatrice o intervenga per un momento di spettacolarizzazione. Il cabaret impiegato come strumento di comunicazione rappresenta una naturale evoluzione che ha sempre visto i comici come uno degli assi portanti nello svolgimento di un evento. Impiegare questa risorsa significa per lei sperimentare un canale di comunicazione speciale? La comicità è il mio canale usuale nel lavoro, ma anche nella vita: raggiunge tutti, è diretta, dà smalto all’evento e lascia un ricordo indelebile. Se ridi per qualcosa è facile che questo qualcosa si fissi nella memoria. Solo attraverso le grandi emozioni è possibile comunicare a un pubblico quotidianamente over-esposto a messaggi di ogni genere. Chi meglio di un’attrice può fornire un’indagine efficace nel mondo dell’emozione, primo ingre-

©Mirta Lispi

Televisione, cinema, pubblicità, teatro e radio. Cosa sente di più nel suo elemento? Che progetti ci sono in vista? Al primo posto metterei il teatro, a pari merito con la radio, poi la televisione. Voglio sentire la gente che respira, che ride e che si emoziona. Ho bisogno di interagire. In vista c’è la ripresa del tour teatrale del mio spettacolo Sono nata il ventitré e su Radio Due I Fuoriclasse.

diente per la riuscita di un evento? Cosa fa più presa sul pubblico? Io non do informazioni, io cerco di dare emozioni e qui il problema della sovraesposizione non si pone. Io per natura sono lenta, mi racconto con lentezza e con lentezza apro e proseguo uno spettacolo. La lentezza è un antidoto alla velocità che oggi ti fa vedere tutto in modo sfocato. Per vedere meglio devi rallentare.

Per Teresa Mannino, ogni spettacolo all’interno di un evento corporate o di una convention deve essere preceduto da un briefing dettagliato, per poter condividere mission e obiettivi con l’azienda. Potremo vedere la showgirl siciliana nello spettacolo teatrale “Sono nata il ventitré” e ascoltarla su Radio Due nella trasmissione “I Fuoriclasse”

Nelle sue performance c’è più automatismo o più controllo? Le battute per funzionare devono essere matematiche. Sono come delle equazioni; una volta che le hai provate non le devi variare più, nemmeno di un respiro. Questo non significa automatismo. La comicità è metrica, ritmo ed empatia, vale a dire modulazione della materia che tratti in relazione alla percezione di quello che ti succede intorno.

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I.P.


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Location del mese: Excelsior Hotel Gallia

Essenza iconica ALESSANDRA BOIARDI

H

a segnato la storia dell’ospitalità alberghiera milanese fin dalla sua inaugurazione, nel 1932, e oggi, dopo un importante restauro, l’Excelsior Hotel Gallia torna a imporsi come moderna icona di una Milano in trasformazione, all’avanguardia e al centro d’Europa. Allure internazionale e alto design italiano contraddistinguono questo albergo, che dall’esterno ripropone la magnificenza della Belle Epoque nella sua bellissima facciata storica, alla quale è stata affiancata – a sottoli-

neare le due anime del new concept dell’hotel – una modernissima ala che dall’esterno ricorda una cortina leggera in acciaio e vetro. Situato nella piazza della Stazione Centrale a Milano, e soprattutto nel cuore del quartiere emergente di Porta Nuova, l’Excelsior Hotel Gallia si rivolge alla meeting industry più esigente con un centro congressi modernissimo, all’avanguardia e indipendente – volendo – dal resto dell’albergo grazie a un ingresso dedicato, collegato alla hall principale da una “promenade” coperta, un’affascinante passerella lunga

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Prezioso e ricco di stile come la città che rappresenta, l’Excelsior Hotel Gallia si riflette nella contemporaneità di una Milano scintillante, in perfetta armonia tra il presente glamour e l’eleganza senza tempo delle sue origini

Un mondo, quello dell’Excelsior Hotel Gallia, che prende forma nei suoi ampi spazi e nelle molteplici situazioni che si possono scegliere in occasione di un evento o di un soggiorno di lavoro nei luoghi deputati come le sale congressi, ma anche in angoli inaspettati per i momenti di pausa

cento metri con grandi vetrine delle boutique più prestigiose di via Montenapoleone. Appartenente a The Luxury Collection Hotels & Resorts, l’hotel è parte del gruppo Starwood Hotels & Resorts Worldwide e di proprietà di Katara Hospitality. Inaugurato nel suo aspetto attuale solo qualche mese fa, il meticoloso e completo lavoro di restauro al quale è stato sottoposto fa parte integrante di un multimilionario investimento del gruppo Starwood e dei suoi partner proprietari dedicato al rinnovo di alcuni degli alberghi iconici del marchio in Europa. Ha spiegato molto bene le ragioni del recupero dell’Hotel Gallia Hoyt Harper, global brand leader per il marchio The Luxury Collection Hotels & Resorts, affermando che «questa dinamica città è un punto d’incontro fra arte, design, moda e cultura e siamo orgogliosi di presentare il lavoro svolto con artigiani e architetti del posto che hanno ridisegnato l’albergo per i viaggiatori di oggi e per i milanesi». EVENTI AD ALTO DESIGN L’ampio intervento di ristrutturazione architettonica e di interior design è stato curato dal pluripremiato studio di architettura milanese Marco Piva, che ha saputo conciliare l’estetica contemporanea con l’originale stile

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omaggio alle architetture milanesi degli Anni Trenta – il Teatro alla Scala, la Galleria Vittorio Emanuele e la meravigliosa Villa Necchi Campiglio – e compone gli spazi con alluminio, vetro e marmi. Particolarissimo lo spettacolare lampadario di trenta metri di altezza in vetro di Murano creato da De Majo, una suggestiva cascata di 180 cilindri di luce che illumina l’intera scalinata storica nei suoi sette piani di altezza.

Milano

Al settimo piano dell’hotel, la Terrazza Gallia si affaccia sulla Milano contemporanea e offre il meglio della gastronomia firmata per momenti gourmand in occasione di un evento

Belle Époque dell’albergo. Complessivamente in albergo sono presenti più di cinquecento opere d’arte tra sculture, dipinti e fotografie e tutto è studiato nel dettaglio per ricreare la tipica atmosfera milanese, elegante ed esclusiva, grazie agli arredi unici realizzati dai migliori designer e artigiani italiani e alla scelta di preservare un perfetto equilibrio tra contemporaneità e periodo Art Deco. La hall storica si apre al visitatore come chiaro

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Se si accede all’hotel per un evento è possibile usufruire, come detto, di un ingresso diretto alla nuova ala, dove a piano terra si trova il centro congressi, aperto sull’ampia Galleria Foyer, 560 metri quadrati di spazi illuminati con luce naturale. In tutto si contano dodici sale riunioni distribuite su oltre mille metri quadrati, la più capiente delle quali, la Sala Duomo, è una ballroom da quattrocento metri quadrati senza colonne, che può essere suddivisa sino a quattro sale più piccole. FOOD EXPERIENCE CON VISTA Gli eventi all’Excelsior Hotel Gallia si trasformano anche in un’occasione gourmet di altissimo livello, con banchetti che vantano la collaborazione dell’apprezzatissima famiglia Cerea, un marchio di eccellenza nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza. E sono proprio i fratelli Cerea a guidare la Terrazza Gallia, il panoramico spazio situato al settimo piano del maestoso albergo, che a pochissimi mesi dall’inaugurazione avvenuta lo scorso settembre, è già diventato un punto di riferimento a Milano con i suoi due concept: il bar e il ristorante gastronomico. Enrico e Roberto Cerea, con i Fratelli Lebano in cucina, sovraintendono la proposta gastronomica della Terrazza Gallia, con proposte che attingono dalla cucina tradizionale italiana e lombarda, non senza un tocco creativo e contemporaneo. Da gustare non c’è solo la cucina, ma una vista che si affaccia dall’alto su Milano, sulla Stazione Centrale e sull’adiacente grattacielo Pirelli, celebre opera firmata da Giò Ponti. La terrazza, coperta e riscaldata, può essere utilizzata tutto l’anno, e oltre ai sessanta coperti previsti per gli ospiti dell’hotel offre, in occasione di cene d’affari che necessitano della giusta privacy, una private room dove poter parlare di business o più semplicemente cenare in un luogo riservato. La Terrazza è stata concepita non solo come luogo esclusivo per gli ospiti dell’hotel, ma anche per gli esterni e

per i milanesi stessi che – a qualsiasi ora del giorno (il ristorante è aperto dalle 11 del mattino alle 2 di notte) vogliano gustare qualcosa di raffinato in un ambiente esclusivo. TECNOLOGIA IN ESCLUSIVA Il settimo piano è davvero pieno di soprese per chi sceglie l’Excelsior Hotel Gallia per i propri incontri di lavoro. Qui si trova, oltre alla Terrazza Gallia e, come vedremo, alla spa, La

Excelsior Hotel Gallia Nel cuore vibrante di Milano, tradizione, prestigio e innovazione accolgono il Mice all’Excelsior Hotel Gallia Cupola, un inaspettato e super-tecnologico spazio polifunzionale ma molto riservato e soprattutto esclusivo. Intanto perché può essere trasformato in una sala cinema privata con 23 poltrone di lusso e un grande schermo a Led di cento pollici anche per proiezioni in 3D, perfetto per anteprime di film. E poi perché la sala è davvero flessibile: le poltrone sono a scomparsa nel pavimento e possono liberare spazio per potere usufruire al meglio di tutti gli 88 metri quadrati a disposizione. Se si alza lo sguardo verso il soffitto, si rimarrà stupiti nello scorgere una vera e propria cupola (da qui naturalmente il nome) sotto la quale sarà possibile organizzare un evento, conferenze stampa e banchetti.

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Nella Shiseido Spa Milan l’esperienza di relax si trasforma in benessere esclusivo con programmi personalizzati e ambienti eleganti e appartati

SPAZI PER IL MICE Lasciando il settimo piano e tornando al piano terra, in un’area diversa da quella del centro congressi, si trova il Gallia Restaurant, ideale per la prima colazione, ma anche per meeting, pranzi e cene di lavoro. Tra i luoghi più esclusivi che l’albergo propone anche in chiave Mice c’è la sofisticata wine cellar, che si può utilizzare anche per corsi e team building in cui vengono presentate le eccellenze enologiche italiane attraverso uno specifico programma messo a punto dal team di sommelier esperti dell’hotel. O ancora cooking session altamente brandizzabili e cene esclusive per un massimo di 12 ospiti. Infine, un nome di rilievo, quello dell’executive chef Davide Castoldi, segue la banchettistica legata agli eventi, in collaborazione con i fratelli Cerea. IL LUSSO DEL BENESSERE Un mondo, quello dell’Excelsior Hotel Gallia, che prende forma nei suoi ampi spazi e nelle molteplici situazioni che si possono scegliere in occasione di un evento o di un soggiorno di lavoro nei luoghi deputati come le sale congressi, ma anche in angoli inaspettati per i momenti di pausa.

Perfetta da questa punto di vista è l’esclusiva Shiseido Spa Milan (la prima in Italia del brand celebre nel mondo per il savoir fare giapponese e l’approccio olistico dei trattamenti), una raffinata e ampia area che si articola tra il sesto e il settimo piano dell’albergo, in cui entrare in punta di piedi per godersi il meglio del relax. La spa si estende su oltre mille metri quadrati di luce naturale e benessere, dove la cura di sé diventa un tutt’uno con la sensazione di trovarsi in un luogo davvero esclusivo. Questo a cominciare dalla suggestiva piscina panoramica con jacuzzi, cascate e idromassaggio al settimo piano, inserita in un ambiente elegante che nella bella stagione gode anche di un dehors con solarium dove rilassarsi all’aria aperta. I trattamenti, tutti garantiti dall’alta qualità Shiseido, si effettuano in cabine luminosissime e appartate, che si affacciano sul panorama urbano. Qui tutto è dedicato alla bellezza e al relax, con la possibilità di personalizzare il proprio percorso: un’idea esclusiva anche per raffinati soggiorni di lavoro, che concedano del tempo alla cura di sé, magari dopo un top meeting in una delle sale dell’hotel. Prima di iniziare i trattamenti è possibile scegliere la propria fragranza preferita e l’accompagnamento musicale dal menu, per un’esperienza multisensoriale a proprio gusto. Ad accompagnare il benessere non mancano un’area relax con lettini e un juice bar, docce emozionali, percorsi hammam per i trattamenti umidi, stanza del ghiaccio e parete di sale alla salgemma. Chi si vuole tenere in forma con lo sport può scegliere di farsi seguire da un personal trainer con lezioni private ad hoc nella sala deputata oppure di allenarsi nell’attrezzatissimo fitness center.

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Excelsior Hotel Gallia Milano

ESCLUSIVITÀ PERSONALIZZATA Se la personalizzazione è la chiave interpretativa dell’esclusività all’Excelsior Gallia Hotel, anche il benessere può diventare un modo decisamente lussuoso per vivere un’esperienza privata all’insegna della riservatezza. Un ‘angolo’ appartato a cui si accede da un ingresso privato, direttamente dal corridoio della camera, è l Private Spa Suite, che da subito avvolge di intima atmosfera e propone area relax, Jacuzzi, sauna, bagno turco e non solo. Da un ambiente esclusivo all’altro, massima espressione di prestigio in hotel è senza dubbio la Suite Katara, un’icona di lusso di mille metri quadrati che include quattro camere, una sala meeting privata all’ottavo piano e due terrazze ampissime (ognuna delle quali misura 250 metri quadrati): una terrazza è particolarmente adatta a ospitare cene, mentre l’altra è dotata di solarium e spa privata con jacuzzi. La Suite Katara non è naturalmente l’unica suite dell’hotel, che dispone in tutto di 54 suite e di 235 camere. La Gallia Suite include due camere da letto e ricorda una sofisticata dimora privata con lussuose finiture e una bellissima loggia arricchita da statue e colonne storiche. Le altre suite si dividono in cinque tipologie: Executive, Signature, Design, Art e Atelier. Cinque delle Design Suite sono dedicate ciascuna a una personalità milanese nel campo del design e dell’architettura: Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Giò Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Franco Albini e ospitano alcune delle loro creazioni; ciascuna delle Art Suite, situate nel nuovo edificio, si affaccia sulla piazza e propone un particolarissimo grande pannello scorrevole a tutta altezza con la riproduzione d’immagini della facciata storica dell’hotel e dei suoi particolari più sofisticati

e le Atelier Suite sono ispirate a veri e propri laboratori creativi. Le Signature Suite sono state concepite come gallerie d’arte in cui l’uso della luce, del colore e delle installazioni artistiche sono volutamente teatrali; infine le Suite Executive sono ispirate all’atmosfera elegante e seducente dei loft milanesi. Tutte le camere sono state allestite da Cassina Contract a eccezione della Katara Suite arredata da B&B Italia.

La Cupola è uno spazio polifunzionale e super-tecnologico, molto riservato ed esclusivo, che all’occorrenza può trasformarsi in una sala cinema privata con 23 poltrone di lusso e un grande schermo a Led anche per proiezioni in 3D

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Destinazione del mese: Repubblica Dominicana

Il paradiso può attendere

SIMONA P.K. DAVIDDI

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e gradazioni incredibili del Mar dei Caraibi, che lambisce le coste meridionali della Repubblica Dominicana, e le tonalità intense dell’Oceano Atlantico, che bagna il litorale settentrionale dell’isola, sorprendono i visitatori già dal finestrino dell’aereo, incastonando come uno smeraldo la rigogliosa terra emersa e promettendo infinite emozioni marine. Una volta atterrati, ai colori del mare si aggiunge l’atmosfera rilassata e festosa che si respira da subito, nei sorrisi della gente, nella musi-

ca che aleggia nell’aria, nel verde della natura che sbuca da ogni dove. Accanto a una tale ricchezza naturale, la Repubblica Dominicana ha saputo però evolvere valorizzando le proprie, numerose, attrazioni storico-architettoniche e dotandosi di strutture ricettive di lusso, eleganti e mai scontate, che diventano loro stesse parte dell’esperienza dominicana; come una sorta di trait d’union tra i mille volti del Paese; infatti, i resort di alto livello, disseminati lungo le spiagge più belle, offrono

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Nell’immaginario comune, la Repubblica Dominicana, rappresenta il sogno, l’esotico, la quintessenza dell’anima caraibica. E in effetti, la splendida isola incastonata nel mare turchese è tutto questo, ma è anche una destinazione frizzante e sempre in grado di sorprendere il Mice La Repubblica Dominicana affascina, con la semplicità delle cose belle che non hanno bisogno di fronzoli per apparire. Affascina innanzitutto con la bellezza disarmante della propria natura, accompagnata da lasciti storici importanti

numerosi servizi su misura e attrazioni per gli ospiti, perfette per la meeting industry, a iniziare dalla vincente formula dell’all inclusive: una volta entrati nella struttura, infatti, tutto è incluso, dai drink nei vari bar a pranzi e cene nei diversi ristoranti, dagli eventuali noleggi di imbarcazioni leggere ai corsi organizzati (questi ultimi spaziano dalle attività classiche alle più fantasiose, comprendendo, per esempio, anche l’arte circense del trapezio: il Mice ha di che cogliere a piene mani).

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Repubblica Dominicana

Che si scelgano destinazioni Mice dalla lunga storia, o località affacciatesi di recente sulla scena internazionale, la Repubblica Dominicana regalerà emozioni indelebili

PUNTA CANA: GLAMOUR DI NATURA È sicuramente tra le destinazioni più famose della Repubblica Dominicana, Punta Cana, complice un mare dalle tonalità cangianti – smeraldine, azzurre, turchesi, ma sempre trasparentissime – lunghe spiagge dorate e sofficissime, che si allungano a perdita d’occhio (sono circa cinquanta i chilometri sabbiosi, perfetti per qualsiasi sport acquatico, dal surf sulla spiaggia di Macao al kite-board, dal diving allo snorkeling, al kayak), palme “da

cartolina” che si spingono fino al confine tra acqua e sabbia. Alla posizione, splendida, sul Mar dei Caraibi, la destinazione aggiunge al proprio appeal la presenza di un aeroporto collegato con 26 Paesi e di ben 11 campi da golf, alcuni dei quali particolarmente scenografici, disegnati da grandi nomi come Jack Nicklaus, Tom Fazio e Nick Price. Di altissimo livello è, ça va sans dire, l’accomodation, che può contare sulle quarantamila stanze degli albergi di lusso delle grandi catene internazionali – da Hard Rock a Barcelò, per citarne

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solo un paio – dotate di spazi congressuali versatili (in grado di accogliere dai grandi numeri delle convention e dei congressi ai meeting ristretti) e tecnologicamente all’avanguardia. Non mancano, ovviamente, le attrazioni degne di un incentive: la Laguna di Bavàro, dove praticare birdwatching tra mangrovie e paludi a bordo di piccole imbarcazioni; il Dolphin Explorer, per provare l’emozione di nuotare insieme ai delfini; lo Scape Park, per avventure a base di zipline, buggy sulle dune e tuffi in laguna; safari nell’entroterra alla scoperta di agglomerati locali fuori dal comune e il Bávaro Adventure Park, un nuovo grande parco divertimenti con attrazioni all’aria aperta per tutte le età. E poi, ancora, la zipline di Cap Cana, la giungla di Anamuya e i suadenti ritmi dei balli locali, merengue e bachata, perfetti leitmotive di attività incentive ma anche di serate indimenticabili.

REPUBBLICA DOMINICANA

sembra nata apposta per incentive e team building, la splendida isola. Unico limite: la vostra fantasia

LA ROMANA E BAYAHIBE: SOFISTICATE CON BRIO Un’altra perla dominicana perfetta per la meeting industry è sicuramente La Romana, raggiungibile direttamente grazie al suo aeroporto internazionale e ideale per un turismo d’elite grazie alla presenza di strutture alberghiere particolarmente raffinate e alte di gamma (una per tutte: la famosa Casa de Campo, che tra l’altro dispone di due centri congressi, El Flamboyán ed El Cacique). Qui il Mice può scegliere tra i verdissimi campi da golf (si trovano qui i famosi green Teeth of the Dog e Dye Fore, progettati dal celeberrimo Pete Dye) o le spiagge del vicino villaggio di pescatori di Bayahibe, dove fare snorkeling o diving tra quelle che sono considerate le acque più trasparenti del Paese; tra un’escursione alle vicine Isla Saona e Isla Catalina – entrambe di una bellezza sconvolgente, che da sola giustifica un viaggio

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Qualsiasi destinazione si scelga, in Repubblica Dominicana, una serie di elementi “costanti” renderà indimenticabile il viaggio incentive, un tourbillion di colori, musiche, sapori ed esperienze che difficilmente possono essere riprodotti in altre destinazioni, al quale si aggiunge una natura che conquista oltre ogni volontà

in Repubblica Dominicana – o una passeggiata lungo il percorso eco-archeologico Padre Nuestro; tra una visita alla Grotta delle Meraviglie, dove ammirare splendidi esempi di arte rupestre dei Taino o un giro ad Altos di Chavòn, interessante ricostruzione di un villaggio mediterraneo del XVI secolo. Inutile dire che la fantasia è l’unico limite alle attività incentive che si possono organizzare, da cacce al tesoro a orienteering e survival, passando per le attività legate all’artigianato locale o alla coltivazione della canna da zucchero, i cui campi infiniti punteggiano la zona. SANTO DOMINGO: BELLEZZA CAPITALE Non si può organizzare un viaggio Mice in Repubblica Dominicana senza prevedere una visita all’elegante capitale, Santo Domingo, il cui centro storico – protetto dall’Unesco – custodisce imponenti lasciti storici che

raccontano del passato coloniale. Non solo. La città è anche permeata da un’atmosfera vibrante e caratterizzata da una nightlife contagiosa, scandita da ristorantini tipici dove assaggiare il meglio della gustosa cucina isolana e da numerosi locali, tra il tradizionale e il glamour, dove tirar tardi assaporando rhum locali di grande qualità, accompagnati dalla vivace musica caraibica. Imperdibili sono sicuramente la splendida cattedrale dalla facciata ornata e lo squadrato Alcazar de Colon, fatto edificare da Diego Colombo, figlio di Cristoforo, quando divenne viceré delle indie, ma anche gli interessanti musei legati all’artigianato: quello dei sigari (non tutti sanno, infatti, che il Paese è uno dei principali produttori di sigari di qualità al mondo) e quello del larimar (la pietra semipreziosa che viene estratta solo in Repubblica Dominicana, dalle accattivanti sfumature celesti che, secondo la leggenda, proteggerebbe la sfera

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sentimentale) in primis, perfetti sia per una visita sia per ospitare attività di team di building, senza scordare, tuttavia, in entrambi i casi, di prevedere un reminder da portare a casa. Anche in fatto di location per eventi, la Capitale vanta un’offerta variegata e fantasiosa, che spazia dai giardini botanici ai cinema, dagli edifici storici nella città coloniale ai musei, oltre, ovviamente, a numerosi hotel di altissima gamma, tra i quali alcune nuovissime apertura (due nomi per tutti: Jw Marriott e Sheraton). E ancora non è tutto: la famosa località di Boca Chica, con le sue spiagge chilometriche, i ristorantini di pesce, le strutture per il turismo sportivo, si trova ad appena dieci minuti dall’aeroporto internazionale Las Americas, mentre la rinomata spiaggia di Juan Dolio, con i suoi ristoranti e con le 18 buche dei suoi due campi di golf, il Guavaberry Golf e Los Marlins, è ad appena una ventina di minuti.

PUERTO PLATA E SAMANÀ: FUORI DALLE ROTTE COMUNI Se è vero che sono numerose le aree della splendida isola caraibica ad aver scoperto la propria vocazione Mice e a essere ormai un punto di riferimento certo per la meeting e incentive industry internazionale, ci sono ancora splendide località lontano dagli itinerari più battuti che meriterebbero assolutamente una visita, dalla penisola di Samanà nel nord est per avvistare le balene in transito all’appartata cittadina di Las Terrenas per vivere l’atmosfera vivace dei Caraibi non ancora influenzati dal turismo di massa, all’incontaminata Puerto Plata nel nord, incastonata tra le maestose montagne dell’entroterra e le spiagge dorate affacciate sull’Oceano Atlantico. Proprio quest’ultima destinazione è in forte crescita ed è nota soprattutto per le competizioni di kiteboarding, windsurf e surf sulla spiaggia di Cabarete e per gli eventi sportivi di livello mondiale che ospita. Non solo. Il suo centro storico è ricco di meravigliosi edifici in stile Vittoriano della fine del XIX secolo, tra i quali la Casa-Museo del generale Gregorio Luperón (al quale è dedicato anche il locale aeroporto), recentemente riaperto dopo un restauro. La cinquecentesca fortezza di San Felipe, invece, richiama alla memoria l’epoca dei pirati dei Caraibi e può quindi trasformarsi in magica location per indimenticabili cene e serate a tema. E a proposito di temi e fil rouge, non si può dimenticare il rhum dominicano per eccellenza, il Brugal, prodotto proprio “da queste parti”, mentre per gli amanti della natura, da Puerto Plata si possono raggiungere le 27 cascate di Damajagua, dove cimentarsi in attività speleologiche o in divertenti zipline, oppure sfidarsi sui due campi di golf, il Playa Dorada e il Playa Grande, o ancora visitare i giardini botanici sulla cima della montagna Isabel de Torres – raggiungibile in funicolare – e godere dell’impareggiabile vista della costa dall’alto.

Punta Cana, La Romana e Bayahibe hanno fatto dell’all inclusive un concetto di lusso, declinandolo in strutture alberghiere eleganti ed esclusive

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A Malta con Zanetti Lo splendido arcipelago incastonato nel Mediterraneo sarà ancora la sede della seconda edizione dello Zanetti Football Training Camp, un’idea in più per un indimenticabile team building SIMONA P.K. DAVIDDI

Potersi allenare con un campione indiscusso di tutti i tempi è il sogno di molti sportivi, che può diventare realtà per la meeting industry appassionata di calcio. Dove? Allo Zanetti Football Training Camp, sulla splendida isola di Malta

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ui, Javier Zanetti, è uno dei giocatori di calcio più apprezzati a livello internazionale, non solo per il suo stile di gioco e per il suo fair play, ma anche per la generosità con la quale si dedica alla Fondazione Pupi, per aiutare i bambini che vivono in condizioni disagiate. Lei, Malta, è tra le mete leisure e incentive più gettonate di tutto il Mediterraneo, complici lasciti storici e artistici di incredibile bellezza, una natura aspra e incontaminata, un clime mite tutto l’anno e un’atmosfera allegra e leggera. Se due personalità così si mettono insieme, non può che scaturirne qualcosa di esplosivo, come la seconda edizione dello Zanetti Football Training Camp, che si terrà dal 13 al 16 fabbraio 2016 a Malta e il cui ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza. Per il Mice, l’evento rappresenta un’occasione in più – e del tutto inedita – per scegliere l’isola: oltre, infatti, a una proposta alberghiera e di sale congressi di altissimo livello e a in-

numerevoli idee per cene di gala a tema ed escursioni, i partecipanti potranno prendere parte a un ciclo di allenamenti condotti da Zanetti, giocare a calcio con (o contro!) lui, ascoltare i suoi segreti per diventare un calciatore di punta. OLTRE LO SPORT Football training camp e sport in tutte le sue declinazioni a parte, Malta regala sempre emozioni uniche grazie al suo mare cristallino – perfetto per regate, immersioni o semplici nuotate – al mistero che avvolge le sue città (Valletta e Mdina in primis) e che racconta di quando l’isola era la roccaforte dei cavalieri templari, alla vivacità della vita notturna delle località più glamour, alla bellezza mozzafiato di certi paesaggi (uno per tutti: l’Azure Window di Gozo), alla magia emanata dai templi megalitici più antichi d’Europa, e, ancora, a una gastronomia dai gusti decisi ed elaborati – che ha saputo cogliere il meglio dalla tradizione italiana, stemperandola con un pizzico di influenza anglosassone e rielaborandola in una proposta autoctona – e a un’offerta wellness variegata e di altissimo livello. Elementi inconfondibili, che consentono alla meeting industry di seguire migliaia di fil rouge differenti nei propri eventi, trasformandolo in momenti di pura memorabilità. indirizzi a fine rivista

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Buy Mice Milano al debutto Grande esordio meneghino per il nuovo workshop di Ediman che, nell’iconico Excelsior Hotel Gallia, ha riunito il meglio della meeting industry italiana con un’innovativa formula per il massimo del business ALESSANDRA BOIARDI MATTEO PIGANZOLI

È

andato dritto nel segno Buy Mice Milano, il debutto meneghino del nuovo workshop proposto da Ediman e lanciato quest’anno per la prima volta in assoluto nella Capitale, dove Buy Mice Roma ha debuttato a maggio. Il 15 ottobre l’appuntamento è stato invece nel capoluogo lombardo, all’Excelsior Hotel Gallia, uno degli alberghi congressuali che più hanno fatto parlare di sé da quando, di recente, una ristrutturazione imponente lo

ha ricollocato tra i luoghi dell’ospitalità meneghina più richiesti. BUSINESS AD ALTA CONCENTRAZIONE Buy Mice Milano ha confermato il successo della sua nuova e innovativa formula, che ha preso il meglio di Full Contact, il famosissimo evento Ediman declinato nelle sue specifiche edizioni secondo i diversi focus della meeting e incentive industry, e dell’altrettanto celebre Travel Trend, di cui Buy Mice ha raccolto per un certo verso l’eredità, proponendo però una soluzione di incontri oneto-one nuova e unica per qualità e modalità tra i buyer del Mice e le migliori strutture e servizi per meeting e incentive.

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HOT TOPICS under the spotlight

NUOVO FORMAT Il format è stato studiato nei minimi dettagli per offrire il massimo in termini di opportunità di business e networking ai partecipanti sia per quanto riguarda gli espositori sia per i buyer, con una formula che non lascia spazio a perdite di tempo o incontri inespressi, a partire dalle modalità di svolgimento. I buyer invitati a Buy Mice Milano sono, infatti, stati selezionati dal database Ediman in base alla loro attività in ambito di organizzazione di eventi. In fase di pre-accredito, ogni buyer invitato ha ricevuto la lista degli espositori, corredata di profili e foto, e ha dovuto esprimere in anticipo il proprio interesse nei confronti di quelli che avrebbe voluto incontrare. IL PROGRAMMA Il programma dell’evento, raccolto in mezza giornata, ha proposto ai partecipanti un momento di networking: dalle 16 alle 20,30 si sono svolti gli incontri tra oltre cinquanta espositori e quasi duecento buyer secondo agende predefinite e con tutto il supporto dell’onnipresente staff organizzativo. L’occasione è stata unica per mettere in connessione i responsabili delle più importanti e famose

location con nuovi e affidabili fornitori di servizi congressuali. Verso le 19,30 un aperitivo al vassoio tra gli stand ha gradualmente condotto al momento più informale del dinner cocktail, al quale hanno partecipato tutti i buyer e tutti gli espositori. Si conferma così il ruolo di Buy Mice Milano, che oltre a imporsi da subito come marketplace unico e indispensabile per il business, è stato concepito anche come luogo dove incontrare centinaia di “colleghi” per un confronto diretto con altri professionisti. GARANZIA DI SUCCESSO Sono davvero importanti le garanzie che Buy Mice Milano ha offerto ai propri espositori. Intanto la certezza di condividere un evento con i vip buyer di una delle piazze principali della domanda di meeting e incentive, ma soprattutto quella di avere la sicurezza di svolgere almeno 15 incontri con altrettanti buyer interessati. Ogni espositore ha infatti ricevuto a inizio evento la lista dei buyer che in fase di pre-accredito hanno espresso interesse nei suoi confronti e a fine della manifestazione l’elenco di tutti i buyer partecipanti.

Nelle immagini, alcuni, affollati momenti del Buy Mice Milano, che ha avuto come cornice l’Excelsior Hotel Gallia e come sponsor India Tourism Milan e Madras Travel & Tours

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HOT TOPICS in my opinion

aghi di pini

A little Bit of Btc

Io ancora devo pensarci tre volte prima di rendermi conto che la mia agenda di novembre – o di dicembre, come avrebbe dovuto essere quest’anno – non contiene l’acronimo Btc, che per trent’anni ha scandito le pianificazioni annuali dell’intera filiera

L’

ALAN PINI Chief executive officer Teknocongress www.teknocongress.it alan.pini@teknocongress.it

altro giorno mi sforzavo di trovare un tema per questo numero degli Aghi. Ci giravo intorno cercando di non scegliere proprio quello che alla fine ho scelto, nell’imbarazzo di andare a toccare, con esso, qualcosa che ci riguarda da molto vicino e che ci ha colpito così duramente da averci quasi costretto a una rimozione. Poi mi sono arreso: la mia coscienza di professionista, insieme alla natura polemica e graffiante (nel senso buono) di questa rubrica, non mi dava scelta. Stavolta devo parlare di Btc. Della “fu” Btc. Che “la” fiera del Mice italiano abbia chiuso i battenti ha ferito tutti, non c’è dubbio. Deve aver ferito anche chi ne ha deciso la fine, considerato il low profile che ha scelto (un breve articolo, nemmeno in evidenza, nella newsletter di Ttg Italia di venerdì 7 agosto, in piena stagione di ferie, quasi a voler fare in modo che nessuno lo leggesse). La cosa più stridente è che sono mancati i peana scandalizzati. Forse per non volerci credere, chissà, o forse per disinteresse: vedi il Ministero del Turismo, che peraltro non ha mai fatto miste-

ro, coi fatti più che con le parole, di non aver compreso il valore economico del congressuale e le sue potenzialità quale volano dell’incoming leisure. Ma secondo me, il vero motivo per cui nessuno ha fatto la voce grossa è stata la paura di essere il primo a gridare “al lupo” in un contesto in cui siamo tutti un po’ pierini. Da questa vicenda usciamo in massa con le ossa rotte. Ne escono con le ossa rotte gli operatori milanesi e romani – e notare bene: io sono un operatore milanese, come vedete non ho paura di tirarmi la zappa sui piedi – per non aver saputo fare sistema con i colleghi delle altre destinazioni, così abbandonando al proprio destino l’unica vetrina del Mice italiano capace di rappresentare degnamente anche loro stessi. Ne escono belli triturati “gli altri” operatori, i quali non hanno mai cercato, in trent’anni, di fare sinergie coi milanesi e coi romani, nell’illusione che bastasse allearsi vicendevolmente per raggiungerli e persino sorpassarli. Ne esce con un pericoloso marchio di vacuità un sistema politico-lobbistico che, sia pure

col grande merito di aver regalato al mondo un Convention Bureau Italia degno di questo nome, s’è rivelato ancora inadeguato a fare il profeta in patria. Le cifre ci dicono da quindici anni che nel nostro Paese ci sono Roma e Milano, poi un abisso. Aspettiamoci che la forbice si allarghi ulteriormente, sull’onda lunga di Expo e del Giubileo. Ma l’Italia non è l’unico caso di squilibrio interno. Prendiamo l’Austria. In teoria è messa persino peggio di noi: da un lato Vienna, ai vertici delle classifiche mondiali, dall’altro, semplicemente, il nulla. Controllate i ranking Icca: la seconda classificata, Salisburgo, è 134ma, mentre le terze, Graz e Innsbruck, sono 164me. Da noi non succede così: ben cinque città sono fra le prime cento o giù di lì. Eppure. Eppure l’Austria è un sistema vero. Attorno all’irraggiungibile Vienna gravitano ordinate tutte le altre destinazioni, generando profitti, indotto e ricadute a raffica sul leisure. Non solo alle fiere, ma anche ai workshop, la patria di Mozart si presenta sempre come una cosa sola. Non troverete mai la capitale separata dal resto. Anzi, troverete sempre “il resto” in sinergia con la capitale. E così, almeno per ora, l’unica fiera che serva da vetrina mondiale per la nostra meeting industry è rimasta Bit. Quando ci andremo, a febbraio, faremo un po’ fatica a individuare l’area Mice, relegata come sarà a comparto di un’esposizione focalizzata su altro. Resta, per ora, il retrogusto amaro di una sconfitta cui tutti hanno contribuito e che tutti avrebbero potuto evitare. Cose italiane, nulla di nuovo.

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HOT TOPICS in my opinion

fuori dal coro

Impariamo a “guardare lontano” Non è un segreto che una bella fetta del mercato dell’incentivazione sia alimentata da soggetti privi di “vision” che tendono a perdere di vista la finalità dell’investimento

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EMANUELE NASTI General Manager Htms International enasti@htmsinternational.com

anno si avvicina rapidamente alla sua conclusione ed è già momento di bilanci. La stragrande maggioranza degli operatori registra numeri finalmente in crescita, anche se evidentemente per recuperare le posizioni pre-crisi c’è ancora molta strada da fare. Per far sì che la crescita sia strutturale e duratura, è necessario analizzarne in profondità gli elementi costitutivi. In altre parole, valorizzare i prodotti che hanno avuto più successo e decidere se rilanciare o abbandonare quelli che non hanno emozionato le folle. Nel nostro caso il prodotto è in primis la tipologia di evento (meeting, incentive, etc.); quindi la destinazione, la location, insomma, il “contenitore”. Fra questi due elementi ci dovrebbe essere sempre una strettissima relazione, una sorta di consequenzialità diretta. Difronte alla necessità di una azienda alla ricerca di location insolite e per piccoli meeting di alto profilo, le soluzioni non mancano. Se ne parla approfonditamente in questo numero di Meeting e Congressi, ma soprattutto sono le straordinarie opportunità offerte dal web ad agevolare una ricerca efficace. Le cose si complicano quando si alza l’asticella e l’evento commissionato ha

obiettivi di più ampio respiro, che non si esauriscono con l’evento in sé ma che devono portare all’organizzatore benefici in ambito di brand awarness, senso di appartenenza, formazione o incentivazione. Chiamiamoli pure eventi “emozionali”. Obiettivo quest’ultimo che richiede una chimica perfettamente equilibrata. In questi casi i programmatori delle agenzie specializzate devono lavorare con la stessa professionalità e competenza di un ingegnere, con la creatività di un grande architetto e con l’oculatezza di un direttore finanziario. Di professionisti capaci in questo senso, ce ne sono molti ed è un peccato che vengano così poco valorizzati dalla filiera, mortificati da stipendi inadeguati e messi in ombra da una pletora di colleghi molto meno qualificati di loro. Del resto, è proprio l’insipienza di alcuni che favorisce la degenerazione cui abbiamo assistito in questi anni. L’acquisizione di un progetto dovrebbe, infatti, sempre generare un confronto aperto con il committente, per valutarne gli obiettivi. Formazione, incentivazione, rewarding: non sono facce della stessa medaglia ma finalità molto diverse, che spesso vanno armonizzate fra loro mediante l’individuazione di

sedi e programmi di viaggio adeguati. Questo dovrebbe valorizzare e non sminuire la professionalità delle agenzie specializzate che, per loro conto, dovrebbero avere maggior consapevolezza del loro ruolo consulenziale. Nel quotidiano contatto che i commerciali della mia azienda hanno con le incentive house, il problema si manifesta in tutta la sua evidenza. I nostri interlocutori assistono alle nostre presentazioni con interesse, talvolta con uno sguardo sognante che tradisce il vero significato della loro attenzione: quel “vorrei ma non posso” così frustrante sia per chi presenta sia per chi ascolta. Una sgradevole sensazione data dalla consapevolezza che quel tal prodotto o destinazione non potrà mai essere neanche proposta a un target di clientela che troppo spesso costituisce l’insostituibile spina dorsale dei nostri bilanci. Questo appiattisce la domanda, non agevola la formazione che è percepita come inutile, riduce i criteri di scelta a un solo fattore: il prezzo. In mancanza di creatività, con un mondo sempre più piccolo a causa degli eventi geopolitici che hanno letteralmente eliminato dalla mappa turistica grosse fette del globo terrestre, anche chi come noi, ha convintamente promosso destinazioni classiche insieme a mete originali e alternative, dovrà rivedere le sue posizioni e concentrarsi solo su prodotti facili da vendere e da acquistare.

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Le convention non devono essere convenzionalli Un viaggio d’affari a Madrid fa sembrare il lavoro molto meno duro del solito. Tempo soleggiato, sedi congressuali comodamente raggiungibili e pranzi da buongustai sono solo alcuni dei punti forti della ci à per chi la visita in viaggio d’affari. Dopo una giornata intensa i famosi musei e gli eleganti negozi di Madrid sono un o imo modo per ricaricarsi prima di assaporare la sua vivace vita no urna. Rilassatevi con qualche tapas in un caffè all’aperto o ballate fino all’alba. Qualunque cosa facciate, Madrid è il business. info.mcb@esmadrid.com (+34) 91 758 55 28 www.esmadrid.com/mcb


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coffee break

Quale futuro?

Gli eventi aggreganti dovrebbero far scoprire in anticipo gli orientamenti dei gruppi e permettere alle dirigenze di non essere costrette a modificare le strategie in ritardo inseguendo i cambiamenti

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ALDO LO RE giornalista aldolore@alice.it

a vita difficile dell’industria dei meeting aziendali e dei congressi è sempre più confusa dalle diverse ipotesi di causa-effetto formulate dagli “esperti”. Resta incontrovertibile il fatto che le aziende, i corpi professionali, i gruppi politici abbiano ancora interesse a convocare riunioni periodiche per capire meglio le aspettative dei propri aderenti, cosa piaccia loro, cosa comprano, come siano capaci di vendere. La crisi è servita a confermare la funzione essenziale del congresso quale utile specchio delle possibili evoluzioni dei propositi e unico strumento per prevedere il futuro.Viviamo nella computer-age e, con un click, possiamo aprire ampi spazi di conoscenza ma, per prevedere certe realtà, dovremmo ancora rivolgerci ai maghi? Non parlo dei 151mila chiaroveggenti che abbiamo in Italia – 2.800 si trovano in Lombardia –, ma dei “maghi” del settore, che danno responsi

più “terra/terra”, adattabili alle esigenze più diversificate ma che, generalmente, si aspettano dagli incontri un incremento della coesione aziendale, nuove sollecitazioni per il mercato, efficaci strategie politiche, sindacali, scientifiche. I nostri lontani antenati, quando avevano un dubbio, potevano interrogare gli oracoli come quello famoso di Delphi, che aveva nel suo tempio una sacerdotessa capace di tradurre anche il “respiro degli dei”. Ma gli operatori che ricordano le proprie esperienze della fase pionieristica, sanno bene che per la buona riuscita di forum, seminari, incontri, meeting di imprese, industrie o associazioni politiche e professionali, non basta la formula accattivante “segue buffet”. Non servono guru per affermare che, oltre all’argomento di base della riunione, è trainante anche la proposta ludica implicita nell’offerta di una scoperta diretta dei luoghi artistici, storici, eno-

gastronomici, tipici della città in cui si svolge il congresso. Nel nostro Paese abbiamo quattromila musei, duemila aree archeologiche e delle centosessanta tipologie di attrazione turistica catalogate nel mondo, siamo gli unici a offrirne cento. La “purezza” degli eventi aggreganti, imposta dai governi e accettata dalle industrie (che come è logico continuano a finanziarli), si è rivelata farisaica e castrante. Un anziano operatore del settore attribuisce la crescente disaffezione anche a questa pretesa di austerità con le limitazioni delle accoglienze ricettive smart e delle parentesi ludiche predisposte per i partecipanti di un congresso scientifico. Questo collega, notoriamente contrario a tutte le burocrazie, chiede a gran voce: «Basta con i diktat delle Vestali dai Candidi Manti...» (quel che segue e non è corretto riferire ma chi ha i capelli bianchi ricorderà il coro del rifacimento universitario dell’Ifigenia). Certamente la faticosa esistenza del settore ha diverse cause e fra queste c’è forse da considerare il metodo con cui si “costruiscono”gli event, nell’ambito dei quali troppi partecipanti trovano più interessante armeggiare con i propri smart phone e tablet. I meeting planner del futuro dovrebbero trovare il modo per evitare che il loro lavoro diventi troppo simile a una riunione di condominio.

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Decisamente Venezia. Come non l’avete mai vista.

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no limits

A proposito di accoglienza Quello che sto per scrivere non piacerà sicuramente a molti, soprattutto ai romani, perché parlo di Roma dove vivo e lavoro da oltre 46 anni

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PAOLO MISSIAJA Amministratore Unico Medicon Italia Congressi p.missiaja@mediconitaliacongressi.it

evo precisare che io a Roma ci sto benissimo e amo questa città forse più di alcuni romani, ma dobbiamo essere obiettivi e renderci conto di quanto sta succedendo nella “più bella città del Mondo”. Non voglio sparare sulla Croce Rossa, come diceva un mio vecchio amico, mai dobbiamo capire che se non si pone un rimedio a tutte le “magagne” potremmo, nell’arco di qualche anno, essere considerati una città del Terzo Mondo. In previsione del Giubileo che, speriamo, porterà a Roma un quantità enorme di turisti, dobbiamo far fronte a delle situazioni che non rispettano i canoni di quella che dovrebbe essere l’accoglienza in una città dove il turismo è il reddito più importante. Voglio elencarvi solo alcuni aspetti relativi all’accoglienza (molti di questi già riportati da tutta la stampa) ma altri ancora da scoprire: Aeroporto di Fiumicino: a parte i problemi creati qualche mese fa dall’incendio nel settore T3 e quello nella pineta che circon-

da l’aeroporto, è notizia recente che un passeggero è riuscito a salire a bordo di un aereo senza biglietto e senza controlli e la riconsegna dei bagagli richiede mediamente 45 minuti. Autostrada di Fiumicino e Grande Raccordo Anulare: ormai da anni ambedue le maggiori strade che portano a Roma sono immerse nel buio e non si sa a chi attribuire la colpa, se al Comune o ad Autostrade. Buche e sporcizia: meglio passare a un altro argomento. Venditori ambulanti: non si capisce come non si riesca a porre rimedio a questo inaudito “souk” che possiamo trovare in ogni angolo storico. Stazione Termini: un vero e proprio dormitorio pubblico. Puzza di orina dovunque, poveracci che lasciano le loro deiezioni in ogni angolo della piazza antistante la stazione. Box info Atac davanti alla stazione: perennemente chiuso; davanti vi campeggia solo un grande cartello con l’indicazione di decine di varietà di titoli di viaggio che il povero turista dovrebbe acquistare prima di salire su un mezzo di trasporto. In molte città all’estero è sufficiente comprare una tessera ricaricabile che consente di viaggiare su tutti i mezzi. Bar nei pressi dei monumenti: chissà perché i prezzi dei bar

situati nei pressi di aree archeologiche e luoghi storici debbano essere più alti rispetto ad altri bar/ristoranti. Pagare una pizzetta con prosciutto e mozzarella gialla (acida) quattro euro nei pressi dell’Isola Tiberina è inaccettabile. Figuranti: posso capire che attorno al Colosseo vi possano essere dei legionari Romani (con l’orologio al polso e i calzini) ma cosa ci fanno i legionari in piazza della Rotonda? Intrattenimenti musicali: perché un povero diavolo, che suona straordinariamente uno strumento, non può esibirsi in una pubblica piazza senza che un vigile urbano, in modo imperioso, minacci sanzioni da spacciatore di droga e si permetta invece a una banda musicale di suonare al funerale di un mafioso? Parchi e giardini: lasciati malinconicamente a ingiallire con erbacce che crescono dovunque mentre il nostro “beneamato” sindaco promette una task force di cinquecento uomini per ripulire la città (promessa fatta parecchi mesi fa) Mi fermo qui, ma potrei citare decine di altre “magagne”: se è questa è la città che vogliamo offrire ai nostri futuri ospiti, vorrei chiedere a Papa Francesco (persona straordinaria) di riflettere prima di annunciare un ulteriore “Giubileo”.

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LOCATION NON TRADIZIONALI

Originali, strane... di successo Sono le location non convenzionali, “prestate” al Mice ma nate con scopi diversi da quelli aggregativi. Non funzionano per tutti gli eventi, ma quando la mission aziendale corrisponde all’originalità, l’effetto-wow è assicurato SIMONA P.K. DAVIDDI

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uesto articolo non vuole essere un confronto tra i plus delle location non convenzionali e quelli delle venue tradizionali, chiariamolo: ci sono eventi che richiedono una tipologia di spazio dalle caratteristiche sobrie e altri che possono osare qualcosa di più “fantasioso”. Ecco, è per questi ultimi che è pensato questo articolo, per raccontare cosa c’è di nuovo “là fuori”. Infatti, se è vero che i format degli eventi sono in continua evoluzione – anche grazie alla presenza di tecnologie sempre più scenografiche e al supporto di strumenti sempre più aggreganti come i social media – è anche vero che le location, da semplici

“contenitori” sono diventate, nel tempo, parte integrante del messaggio da trasmettere, co-protagoniste degli eventi. Non più scatole da vestire e brandizzare, dunque, ma venue originali, sorprendenti – stravaganti, perché no, quando l’evento lo richiede – per creare memorabilità, stupire gli ospiti e avvolgerli in atmosfere inaspettate, regalando loro esperienze sensoriali. Certo, se la voglia di unconventional cresce e l’effetto-wow genera una cassa di risonanza incredibile – pensiamo anche solamente alle foto, ai post, alle registrazioni e agli hashtag condivisi su Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest solo per citare i principali social – la regola aurea da tenere a mente è che forma e contenuto debbano essere sempre in perfetto equilibrio: non tutte le manifestazioni, infatti, sono adatte a essere ospitate in location non tradizionali e, anzi, si potrebbe generare un pericoloso effettoboomerang che potrebbe distogliere i partecipanti dall’obiettivo principale di un evento o, addirittura, oscurarlo rubandogli i riflettori.

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LOCATION NON TRADIZIONALI COERENZA TRA CONCEPT E LOCATION Dunque, sì a decontestualizzare, spiazzare e incuriosire i partecipanti purché la venue sia in armonia con i contenuti dell’evento, sia coerente con la vision e con il mood aziendali e diventi “costruttiva” a livello comunicazionale: in questo caso, una location originale rappresenta addirittura una scelta strategica, che veicola la comunicazione fuori dagli schemi abituali, amplificandola e rafforzandola grazie all’allure di creatività che l’unconventional porta con sé. E allora, una volta compreso che una location non tradizionale potrebbe essere funzionale all’evento che si sta organizzando, via libera alla fantasia: musei originali, piazze e borghi interi, campi sportivi e palestre, parchi e giardini, fabbriche, officine, outlet e castelli, facendo però attenzione a un elemento di vitale importanza: proprio perché si tratta di venue non tradizionalmente utilizzate per meeting, cene o convegni, potrebbe essere necessario richiedere qualche permesso speciale alle amministrazioni locali, liberatorie o autorizzazioni della Soprintendenza alle Belle Arti, o ancora, verificare la presenza di impianti di sicurezza che rispettino le norme vigenti e l’assenza di situazioni pericolose o, semplicemente, che possano mettere a repentaglio la buona riuscita dell’evento. A TUTTA CULTURA Sicuramente, tra le location che sempre più spesso scoprono di avere anche una vocazione Mice figurano i musei: spazi grandi e ariosi, dedicati a fenomeni o periodi storici particolari, seducono con l’alone di mistero che la conoscenza e l’arte portano sempre con sé, oltre a connotare l’evento con il fascino dell’esclusività che la fruizione privata di un museo regala. Vediamo allora, oltre ai grandi classici e alle pietre miliari mondiali, cosa c’è di nuovo, rinnovato o ancora da scoprire nel panorama museale italiano. Partendo dall’estremo nord della Penisola, non si può non menzionare il Messner Mountain Museum, il progetto che il famoso alpinista altoatesino ha dedicato al mondo della montagna dividendolo in sei sedi – tutte particolarissime – e in altrettante tematiche; ultimo nato è lo scenografico museo dedicato alla roccia e all’alpinismo, inaugurato lo scorso luglio e destinato a far parlare di sé per l’architettura a dir poco ardita, firmata dall’archistar Zaha Hadid: letteralmente incastonato nella montagna di Plan de Corones, in Alto Adige, il museo si sviluppa prevalentemente in sotterranea, con oltre mille metri quadrati di spazi espositivi disposti su più livelli – in modo da impattare solo minimamente il paesaggio – ma regala panorami grandiosi (spaziando dalle Alpi dello Zillertal, all’Ortles e alle Dolomiti) dalle grandi finestre che si affacciano all’esterno e dalla terrazza di circa quaranta metri quadrati, perfetta per eventi davvero mozzafiato. Qui il Mice, dopo aver provato l’ebbrezza della funivia per raggiun-

gere la location, può allestire presentazioni e meeting nella sala-cinema da quaranta posti. Più ampio è il ventaglio di opportunità offerto da un’altra sede del Messner Mountain Museum, il Firmian, ospitato in una delle più antiche fortezze altoatesine, dove una splendida sala può accogliere fino a cento persone per riunioni, cocktail o aperitivi. In tutte le sei sedi, inoltre, oltre a visite private fuori orario, è possibile organizzare eventi e team building con un testimonial d’eccezione, lo stesso Reinhold Messner. Scendendo in Lombardia, è freschissima la riapertura – dopo 15 anni – di un museo davvero unico nel suo genere, il Fisogni a Tradate, in provincia di Varese, che accoglie una collezione davvero da record di memorabilia, accessori, targhe relativa alle stazioni di servizio e alla storia delle pompe di benzina: il museo, infatti, è stato inserito nel Guinness dei Primati e accoglie la meeting industry in spazi decisamente non-convenzionali, dall’atmosfera vintage e coloratissima, con pregevoli tocchi di design – come il tavolo in cristallo in grado di far accomodare fino a trenta persone per riunioni o cene intime –, mentre l’intera esposizione può diventare il set per cocktail e aperitivi a buffet, allargandosi, nella bella stagione, anche al cortile. A Milano, invece, non tutti sanno che esiste il Mic, il Museo Interattivo del Cinema, ospitato negli imponenti spazi dell’ex manifattura Tabacchi: si tratta non solo di un’esposizione statica, ma anche di un percorso interattivo multimediale che consente, per esempio, di poter vedere sequenze di celebri film, divertirsi a doppiarle o a rimontarle,

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Qui sopra l’originale Museo Fisogni a Tradate, sotto il milanese Museo Interattivo del Cinema, allestito all’interno dell’ex manifattura Tabacchi. Nella pagina accanto, l’avveniristico e nuovissimo Messner Mountain Museum a Plan de Corones

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Sopra Radicepura, in provincia di Catania, accoglie il Mice in contesti green, come la splendida serra, in grado di ospitare cene di gala fino a ottocento commensali. In basso Vistaterra, un unicum naturale dominato dal castello agricolo di Parella

consultare tutti gli archivi delle principali cineteche del mondo, creare percorsi di visita personalizzati e inviarseli poi via mail insieme a una sequenza o a un manifesto cinematografico, e ancora consultare mappe dinamiche per scoprire i set dei fil più famosi. E poi, il nuovissimo Tunnel dei Sogni, un percorso multimediale lungo 54 metri che narra la storia della pellicola cinematografica e la sua rinascita in digitale, e l’Archivio Storico dei Film, dove sono custodite le pellicole di oltre 25mila lungometraggi – cinquanta milioni di chilometri di pellicola! –, il patrimonio filmico della Cineteca Italiana; qui, con speciali occhiali tecnologici, attraverso i Qrcode di ogni pellicola, sarà possibile fruire di immagini e contenuti in alta risoluzione. Non solo. Il Mic è anche una vera e propria sala cinematografica con una programmazione dedicata e con la possibilità di accogliere eventi in esclusiva mettendo a disposizione lo scenografico atrio per banchetti e coffee break, la sala cinematografica con 84 posti per convegni e conferenze e le sale del museo vere e proprie per percorsi ad hoc.

EN PLEIN AIR Dal buio di una sala cinematografica interattiva, alla luce del sole che filtra attraverso i vetri di una serra il passo non è breve e neanche la distanza e Radicepura non è semplicemente una serra e neppure solamente un giardino o un parco. La struttura catanese è davvero un unicum, che mette a disposizione della meeting industy spazi imponenti quanto originali, come l’avveniristica serra “popolata” da piante tropicali e in grado di accogliere fino a ottocento commensali per scenografiche cene di gala e altri 1.500 nel palmeto all’esterno; il Palmento del Padrino, suggestivo esempio di archeologia industriale che consente di far accomodare, laddove un tempo veniva pigiata l’uva, fino a duecento delegati – una curiosità: Francis Ford Coppola ambientò qui alcune scene del Padrino II –; e ancora il Palazzo Nobiliare, elegante e sontuoso, con diversi ambienti per riunioni più ristrette e convegni fino a cento partecipanti e le Scuderie del Barone, uno spazio d’altri tempi con colonne in pietra lavica e spazio per settata persone. Ma non è tutto: Radicepura è perfetta anche per originali attività di team building nel verde: «Il mio obiettivo è dare un segnale forte alla crescita green del nostro territorio» racconta Mario Faro, discendente di Venerando, il fondatore, che volle fortissimamente questo posto, tra l’Etna e il Mar Jonio, e che mise a dimora tremila specie vegetali creando la Banca del Seme, per salvare la biodiversità e promuovere la riproduzione di piante e semi rari. «Per questo – prosegue Faro – , ispirandomi alle più rinomate manifestazioni inglesi sul gardening, ho immaginato il Radicepura Garden Festival, dedicato alla cultura del verde e del paesaggio nel Mediterraneo, territorio noto nel mondo per le sue eccellenze e peculiarità». Risalendo la Penisola, merita un cenno Vistaterra, un agriparco in privincia di Torino ideato all’insegna della sostenibilità e della preservazione dell’ambiente naturale, e pensato per il benessere e il relax dei visitatori; al centro, un maniero agricolo, il Castello di Parella, sapientemente restaurato e deco-

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LOCATION NON TRADIZIONALI

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A lato, La Venaria Reale, imponente reggia protetta dall’Unesco; sotto Le Officine della Torneria, un grande spazio post-industriale nella zona classica del FuoriSalone, via Tortona, a Milano. In basso la club house dell’As Rugby Milano, una location nuovissima per team building a tutto sport e fair play

rato con pregevoli affreschi, dove organizzare eventi e cene, supportati dal ristorante gourmet, che fa largo uso di cibi biologici e propone vini biodinamici – tra i quali un Erbaluce prodotto nella vigna del castello – e poi, un biolago nel quale fare il bagno, laboratori artigiani, perfetti per team building dal sapore di altri tempi, e botteghe dove fare acquisti rari. Ancora una location green e parzialmente all’aperto, ma non si tratta di un parco o di un giardino: può un campo sportivo diventare la location per un evento? Sicuramente sì, soprattutto se si tratta di un team building che voglia vedere nello sport la metafora della vita aziendale, purché siano presenti anche tutte le infrastrutture per i briefing e la formazione teorica, per i coffee break e, ovviamente, per i momenti conviviali per ec-

cellenza, i pranzi e le cene. Tra le novità, ha attirato l’attenzione della meeting industry il nuovo centro sportivo di una delle più famose società di rugby di Milano, l’As Rugby, che si è trasferita in un ampio complesso a due passi da Linate e che ha già ospitato, tra gli altri, eventi targati Accenture e Zambon. Per una nota banca, addirittura, è stata allestita una riunione nientemeno che in sala pesi, con i partecipanti seduti su panche, materassini e sacchi – ma è a disposizione anche una sala con sedute più “classiche” –; mentre la nuovissima club house ha ospitato welcome coffee e light lunch, all’insegna di una cucina gustosa e sana al contempo; a tutta convivialità, invece, il “terzo tempo” (il tradizionale momento che segue i due tempi di una partita di rugby) alla fine della sessione di formazione con la palla ovale: tutti a bordo campo per una grigliata. STORICO O POST INDUSTRIALE? Cambiando completamente tenore e atmosfera, attingere alla Storia in Italia non è difficile e l’intera Penisola è disseminata di castelli e manieri, pronti a tornare a risplendere in occasione di meeting e cene di gala: non c’è davvero regione che non abbia almeno una fortezza o una dimora nobiliare, possibilmente abitate da un fantasma o avvolte da qualche leggenda. Tra le location recentemente ristrutturate, non si può non citare l’imponenza della Venaria Reale, sontuosa reggia protetta dall’Unesco e in grado di rivaleggiare con le residenze principesche di mezza Europa. Qui, lo splendore dei saloni decorati con stucchi, affreschi, marmi, sculture – uno su tutti: la Galleria Grande, di una bellezza apollinea – riecheggia anche nei meravigliosi giardini, adornati da maestose fontane, giochi d’acqua e opere d’arte; tra i format più riusciti che la Venaria propone,

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LOCATION NON TRADIZIONALI figura la Nuit Royale, la messa in scena di un ballo di corte settecentesco con abiti, cena e musica rigorosamente a tema. Volendo un castello meno “clamoroso”, il duecentesco maniero di Malaspina nell’Oltrepò Pavese, è tornato agli originari splendori e tra gli spazi che mette a disposizione della meeting industry non si può non citare la suggestiva ghiacciaia in pietra, mentre per gli amanti del brivido, l’isolato castello di Bianello, tra i preferiti di Matilde di Canossa, ai piedi dell’Appennino Reggiano, ospita il fantasma di una dama vestita di verde, avvistata più volte non solo da custodi e visitatori, ma addirittura immortalata in una fotografia. Tornando ai giorni nostri, una tendenza che non sembra conoscere tramonto è quella legata alle location post-industriali: complice forse il Salone del Mobile, che per primo è uscito dagli spazi convenzionali per cercarne di originali e fuori dal comune, soprattutto a Milano le realtà artigianali e industriali che scoprono la propria vena glamour e si trasformano in venue sono all’ordine del giorno. Tra le ultimissime novità, Presso, una concept location nel cuore di China Town: si tratta di tre case caratterizzate da mood e atmosfere completamente diverse –luxury, urban o crossover – che si possono affittare (ed eventualmente anche unire, per numeri più importanti) per riunioni, meeting, cene, aperitivi da dieci a cento persone circa; tra i plus, un intero stuolo di persone a disposizione: da food dj (l’ultima frontiera degli chef ) ad architetti, da attori, musicisti e fotografi a esperti di retrogaming (con videogiochi al seguito), da formatori che utilizzano originali mappe concettuali a critici cinematografici e a event manager veri e propri. Spostandoci, invece, nel quartiere del Fuorisalone per antonomasia, quello che ruota intorno a via Tortona, non si possono non citare Le Officine della Torneria: laddove un tempo veniva lavorato il metallo oggi ci sono 1.300 metri quadrati per il Mice, con tocchi post industriali – come

le rotaie per i carrelli di trasporto nel dehor – e dettagli artigianali – di grande impatto i lampadari – che impreziosiscono un open space assolutamente versatile, perfetto per cene di gala, cocktail dai numeri importanti, sfilate, lanci di prodotto, mostre d’arte ed esposizioni temporanee; per numeri più ristretti, oltre alla possibilità di frazionare lo spazio, sono a disposizione una sala dall’originale pavimento in legno e la splendida

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Sopra, il Castello di Malaspina, nell’Oltrepò Pavese. Sotto a sinistra, il Castello matildico di Bianello, ai piedi dell’Appennino reggiano; a destra Presso, una concept location nel centro di Milano

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A lato le fiorentine Officine Condotte. Qui sotto Cinecittà World, un po’ set cinematografico e un po’ parco a tema. In basso Oxy.gen, location a forma di bolla alle porte di Milano

veranda dal soffitto vetrato. Spostandoci a Firenze, sta facendo parlare di sé una nuova location, ricavata da antiche vasche di contenimento dell’acquedotto mediceo e inserita nel contesto di un antico borgo molitorio: si tratta delle Officine Condotte che, grazie all’avveniristica rinconversione, sono in grado di regalare ambienti scenografici all’insegna del minimal chic per gli eventi più diversi, con un complice d’eccezione: il paesaggio fluviale circostante.

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PIÙ CHE UNCONVENTIONAL, UNICI Procedendo ancora verso Sud, nella Città Eterna, accanto ai famosissimi Studios di Cinecittà, il Mice può ora avvalersi anche di Cinecittà World, un tempo conosciuta come Dinocittà, set cinematografico e parco a tema in un unica location dal forte impatto emozionale, che ha visto le riprese di grandi capolavori del cinema nazionale e internazionale e che ora consente alla meeting industry di ambientare i propri eventi nella New York degli Anni 20, nel Far West, nell’antico Impero Romano – che ne direste di una cena nel palazzo di Erode a Gerusalemme? –, in una base spaziale o persino all’interno di un sottomarino della Seconda Guerra Mondiale, regalando ai propri ospiti un’esperienza davvero unica, ricca di effetti speciali. Inoltre, per i momenti istituzionali, sono disponibili teatri di posa preallestiti di diverse metrature e la Sala De Laurentiis, mentre per quelli conviviali è presente la suggestiva Dining Hall e i ristoranti tematizzati. Terminiamo la nostra carrellata tornando a Milano (o meglio, alle porte della città, a Bresso, a due passi da Parco Nord), dove l’architetto Michele De Lucchi ha creato Oxy.gen, una struttura avveniristica a forma di bolla d’aria, pensata come luogo di scienza legato al respiro e adatto anche a ospitare attività culturali e formative.

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Un contenitore di idee Set cinematografici, spazi polifunzionali e allestimenti tematizzati dove l’engagement degli ospiti è garantito. Cinecittà World è il Parco a tema ispirato al mondo del cinema, per eventi chiavi in mano e tailor made A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ato dal sapiente recupero architettonico degli Studios di Dinocittà, creati dal famoso produttore Luigi de Laurentiis negli Anni 60, i diversi spazi che lo compongono, sono il risultato di un attento restauro, dove il recupero degli ambienti, delle loro caratteristiche e della loro memoria si è integrato con elementi altamente funzionali alle nuove tecnologie. A queste caratteristiche si aggiunge il forte taglio cinematografico riconducibile anche grazie al contributo di due maestri d’eccellenza come i premi Oscar Dante Ferretti ed Ennio Morricone. Nata per creare emozioni, è diventata location ideale per eventi di piccole, medie e grandi dimensioni, convention aziendali, lanci prodotto, grandi show, convegni, concerti, cene di gala e attività di team building.

Il Parco si presenta come uno spazio multifunzionale attrezzato con tecnologie all’avanguardia, grandiose scenografie, attrazioni, ristoranti tematizzati e teatri di posa. In particolare il Teatro 1, ancora oggi fra i più grandi teatri di posa d’Europa, ampio quasi quanto un campo di calcio e alto 24 metri, al suo interno una tribuna retrattile da oltre 1.300 posti, un palco di 280 metri quadrati e un sistema audio di ultima generazione appositamente creato per il teatro da Bose. Nel panorama delle location, Cinecittà World possiede un forte valenza evocativa e insolita che, combinata con i contenuti dell’entertainment, arricchisce un’offerta fuori dal comune, per eventi memorabili. L’EVOLUZIONE CONTINUA Molte sono le novità per l’anno 2016: nuove aree dedicate agli eventi, come la suggestiva e imponente scenografia, ovvero la riproduzione del famoso circo della corsa delle bighe di Ben Hur, un nuovo spazio in cui realizzare eventi maestosi. Per le numeriche più piccole invece il Teatro 4, la Sala De Laurentiis, dedicata all’omonimo

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Cinecittà World Roma Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 1500 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | Mq di aree espositive: 2.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: fino a 5.000 persone in diversi ambienti | Pranzo seduti: fino a 1.500 persone in un unico ambiente | Possibilità organizzazione post congress

produttore cinematografico e un nuovo spazio per meeting e workshop all’interno degli edifici della New York Anni 20. Oltre agli spazi interni, Cinecittà World possiede ampie aree esterne utilizzabili per show, gala dinner ed eventi all’aperto. Un ulteriore punto di forza è senza dubbio l’atmosfera che si vive all’interno della struttura: oltrepassato il portale d’ingresso si ha la sensazione di entrare in un mondo perfetto e fuori dall’ordinario. Questo aspetto conferisce alla nostra location un fascino inusuale, esclusivo e regala un forte impatto emozionale ai nostri clienti. Questi ultimi hanno la possibilità di scegliere se far vivere ai loro ospiti un’esperienza magica o di tematizzare i loro eventi ambientandoli nella New York degli Anni 20, nell’antica Roma così come nel Far West. Cinecittà World, un “mondo” in continuo divenire che si rinnova senza sosta, come il cinema da cui trae ispirazione. La prerogativa base di Cinecittà World è quella di disporre di spazi personalizzabili e modulabili in base alle esigenze del cliente, senza tralasciare una scelta di standard d’eccellenza e un’esclusività che non prescinde dall’attenzione per il dettaglio; il che significa offrire il massimo della qualità in ogni contesto. Professionisti preparati e servizi di prim’ordine rendono questa location unica e davvero competitiva, sia sul mercato nazionale che internazionale.

Tutto questo nel massimo rispetto dell’ambiente. Ogni singola parte della location è stata infatti progettata in compatibilità con il vincolo della efficienza energetica: dal piccolo corpo illuminante rigorosamente scelto a tecnologia led, fino alla mega centrale di produzione elettrica a trigenerazione che permette di avere locali perfettamente climatizzati in ogni stagione in assenza totale di sprechi e principi inquinanti. A MISURA DI EVENTO Per dare un’idea della grandiosità che può caratterizzare un evento organizzato a Cinecittà World, tra le varie case history, è da segnalare il meeting internazionale di Hero Motorcorp, azienda leader nel settore motociclistico in India, che si è svolto lo scorso giugno. All’interno del Teatro 1, innovazione e tecnologia hanno contraddistinto lo show, dall’istallazione di oltre quattrocento metri lineari di led wall, agli effetti speciali, ai fuochi d’artificio e alle coreografie live. La cena di gala ha invece preso vita su piazza Dino De Laurentiis, il cuore del Parco. Il mapping sulle facciate dei teatri, i giochi di luci e acqua, lo spettacolo water screen uniti all’esibizione di più di ottanta artisti hanno reso l’intrattenimento della serata un’esperienza unica e di grande successo. indirizzi a fine rivista

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La location che mancava È un museo più unico che raro nel suo genere, il Fisogni, alle porte di Milano, con la sua collezione da guinness dei primati di stazioni di servizio. E ora, a pochi mesi dalla riapertura, si affaccia anche sulla scena Mice A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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a riaperto la scorsa primavera dopo circa 15 anni, in una nuova sede e con una collezione ancora più ricca. Si tratta del Museo Fisogni di Tradate che, con i suoi oltre cinquemila pezzi, regala ai visitatori un tuffo indietro nella storia. In mostra ci sono targhe, compressori, oliatori, grafiche pubblicitarie, gadget, giochi e progetti inerenti le stazioni di servizio, dal 1892 alla fine del Novecento, raccolti e fedelmente restaurati inizialmente dal fondatore del museo, Guido Fisogni, imprenditore della provincia di Varese e appassionato del settore, che nel 1966 ha pensato di dare una sede consona alla sua collezione. Collezione che, nel 2001, entra addirittura nel Guinness dei Primati e che oggi, nella nuova sede, può avvalersi di una superficie interna di quattrocento metri quadrati, un cortile di cinquecento e un parco secolare di circa 15mila metri quadrati, tutti spazi che consentono anche alla meeting industry di allestire eventi dal tocco originale. Come quello organizzato per la presentazione alla stampa dell’ultimo modello targato Subaru, che ha visto la partecipazione di circa cinquanta giornalisti internazionali, suddivisi in tre conferenze stampa e in tre giorni di test-drive in una cornice insolita; decisamente originale la sala della conferenza, denominata “sala dei giocattoli”, impreziosita da un tavolo in vetro

lavorato a mano e in grado di far accomodare fino a trenta persone, e anche l’allestimento del catering, che si è snodato tra i pezzi più significativi della collezione. DAL MUSEO ALLA TV Un ensemble, la collezione del museo, che la famiglia Fisogni nel tempo ha messo a disposizione di studenti per ricerche sull’evoluzione tecnologica e del design dei distributori, ma anche di produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie che hanno utilizzato gli oggetti sui set. Alcuni pezzi sono ben visibili, per esempio, nella fiction Rai Il Grande Fausto e nello spot di Tim con Naomi Campbell, solo per citarne alcuni. Grazie all’importanza della collezione, il Museo Fisogni è parte del prestigioso network Triennale di Milano – Triennale Design Museum e rappresenta davvero un unicum dal sapore d’altri tempi. indirizzi a fine rivista

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Villa Repui Cardana di Besozzo (Va) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 90 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 270 + 110 | Sala banchetti interna: 1 | Pranzo in piedi: 200 posti | Pranzo seduti: 200 posti | Possibilità organizzazione post congress | Novità 2015: Nuova sala eventi da 270 mq; aria condizionata/riscaldamento; wifi

Eventi vista lago In perfetta sintonia con un contesto ambientale fra panorami incantevoli e aspirazioni alla modernità, Villa Repui è lo scenario ideale dove organizzare meeting, incentive o special event A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

U

n impatto avvolgente, di luce e minimalismo, di benessere e paesaggio. Oltre che l’architettura della villa, a colpire è la bellezza dello scenario che la circonda: la magnifica vista sul lago Maggiore e l’arco alpino, l’azzurro vivido della piscina e il verde brillante del parco secolare. Per gli operatori del settore congressuale Villa Repui offre spazi suggestivi di alto livello funzionale, realizzati per rispondere alle più svariate esigenze dei clienti, con tecnologie e servizi all’avanguardia. La struttura fornisce questi ultimi all’insegna della flessibilità operativa e del comfort ambientale; tutto è perfettamente attrezzato per ospitare eventi di qualsiasi genere. La nuova sala eventi disponibile da maggio 2015 consente di immergersi in un contesto indimenticabile ed è dotata dei più innovativi impianti audiovisivi. Mette a disposizione

una notevole varietà di spazi all’aperto e al chiuso, offrendosi pienamente alla creatività e alle esigenze progettuali dei più diversi organizzatori di eventi. Le vetrate perimetrali sono scorrevoli e si aprono sull’incantevole parco secolare che circonda la villa; uno spazio versatile per qualsiasi tipologia di evento si fonde con l’armonia tranquilla delle atmosfere, per rendere memorabili gli incontri di successo. L’affitto comprende l’uso in esclusiva e per la giornata intera del pian terreno della Villa con una capienza massima fino a duecento persone fra sale e parco. Villa Repui è dotata di una cucina attrezzata, a disposizione di società esterne; pur non disponendo di un proprio servizio catering, può fornire la segnalazione di alcuni fidati fornitori. La Villa dispone di attrezzatura da sala (tavoli/sedie) e proiettore 7.200 ansi lumen a noleggio. Il Lago Maggiore è un territorio ricco di sorprese, dove la vitalità delle sponde e le diverse opportunità per il divertimento si accompagnano alla dolce quiete dell’interno a Villa Repui. indirizzi a fine rivista

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LOCATION NON TRADIZIONALI Vistaterra L Parella (To) Numero totale camere: 22 | Ristoranti: Ristorante gourmet, birreria, ristorante sul lago, caffetteria e wine bar | Posti: max 200 interni, max 300 esterni | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 120 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 | Possibilità organizzazione post congress

Vistaterra, esperienza unica Essere ospiti, non clienti. Viaggiatori, non turisti. Rispetto dell’ambiente, sostenibilità e buon cibo sono l’emanazione di un progetto che radica la sua anima nella natura e che inserisce Vistaterra nel panorama di un’offerta anche business oriented A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

È

un itinerario attraverso un luogo che incanta e conserva intatto il fascino e l’atmosfera di un’antica dimora, recuperata nel rispetto assoluto del patrimonio storicoartistico e delle bellezze naturali presenti, un percorso esperienziale da cui si genera una risonanza emotiva e in cui è già implicito l’invito a sintonizzarsi su uno stato d’animo più permeabile alla comunicazione. Vistaterra vuole essere una realtà versatile polisensoriale e immersiva, dove il benessere si lega alla consapevolezza del valore dell’uomo, un luogo bucolico in cui il paesaggio e le aree verdi diventano elementi essenziali, capaci di arricchire il valore del progetto in una perfetta commistione tra recupero architettonico, materiali ecosostenibili, bioedilizia e recupero di un “castello agricolo” e dei ricchi territori che lo circondano. Tutto si inserisce in un circolo virtuoso che coinvolge anche le attività produttive e artigianali locali perché la vocazione congressuale di una destinazione nasce, cresce, si dimostra solo con un approccio globale in grado di coinvolgere tutti i soggetti che conferiscono valore aggiunto e plus competitivi all’offerta. CONGRESS E POST CONGRESS La tenuta e il suo parco, un tempo appartenuti ai Marchesi di San Martino in Parella, sono stati acquisiti da Manital nel 2011 con l’obiettivo di procedere alla ristrutturazione

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e alla riqualificazione dell’area. Il progetto si vuole proporre come momento di fusione di tre valori fondamentali: sostenibilità, rispetto e valorizzazione della storia e della produzione locale e attenzione alla formazione delle nuove generazioni. Vistaterra è un progetto di impresa che prevede la creazione di un polo turistico e di produzione agricola nel Canavese e che ha il suo epicentro nel Castello San Martino di Parella, nel parco storico contiguo e nei sottostanti Vivai voluti da Adriano Olivetti negli anni 50. Vivere l’esperienza di Vistaterra significa essere accolti in una dimensione sospesa, coinvolgente, confortevole, e personalizzata. Ci si immerge nell’atmosfera di un tempo, assaporandone il gusto nei dettagli, nelle tradizioni locali, nel contatto con la natura e nelle prelibatezze enogastronomiche. «Crediamo molto in questo progetto su cui stiamo investendo quaranta milioni, forti della convinzione che sia un’iniziativa in grado di ridare slancio all’economia del territorio, di supportare la nascita di una filiera e di essere al contempo sostenibile e redditizia» commenta Graziano Cimadom, fondatore e presidente di Manital, per poi proseguire: «non siamo e non ci vogliamo proporre come sponsor o mecenati. Crediamo che una simile iniziativa, rappresenti di fatto un’evoluzione stessa del concetto di manutenzione e facility management, applicato a beni storici e ambientali».

Assume particolare rilevanza l’accordo stretto con Slow Food e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che saranno coinvolti nel progetto Vistaterra nella selezione di eccellenze del territorio, sia nella formazione di personale altamente qualificato che possa rispondere al meglio alle esigenze di una clientela sempre più attenta ai valori della sostenibilità e della biodiversità. Il progetto prevede che, all’interno del castello e del parco contiguo, siano offerti una serie di servizi turistici e culturali attraverso una proposta commerciale integrata e legata alla sostenibilità ben rappresentata dal concetto scelto per la promozione di Vistaterra, “Un parco che abbraccia il castello”. In particolare, all’interno del castello prenderanno vita una residenza di charme, un centro di servizi business, una spa, una caffetteria, un ristorante gourmet, un birrificio con produzione propria, mentre nelle corti dell’edificio storico troveranno collocazione botteghe con una proposta di prodotti artigianali e a chilometro zero. Nell’area del parco inoltre è previsto un biolago balneabile con punto ristoro, dei laboratori artigianali in grado di valorizzare, ancora una volta e sotto una diversa forma, le eccellenze del territorio e infine un garden center. La location è ideale per corsi di formazione e team bulding.

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Graziano Cimadom, fondatore e presidente di Manital, la società che ha acquisito la tenuta e il parco nel 2011

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Incontri nella Storia Il duecentesco Castello Malaspina di Varzi è sempre stata la residenza privata di una delle più antiche famiglie nobili italiane. Oggi, dopo nove secoli, ha aperto i suoi portoni e le sue sale, e si propone come location ricca di atmosfera A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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cegliere il Castello Malaspina di Varzi nell’Oltrepò Pavese significa, prima ancora che scegliere una location, scegliere un territorio. Il suo legame con la valle, i boschi, i vigneti, la storia, l’arte della Val Staffora è così stretto che pare quasi che paesaggio naturale e opere dell’uomo si siano plasmati a vicenda nel corso dei secoli. Il nucleo più antico del castello sorse probabilmente per opera del marchese Azzolino, che si insediò a Varzi dopo il 1275. Il castello fu arricchito di ambienti e strutture difensive

che hanno generato con il tempo un complesso agglomerato di sale e di cortiletti. Negli interni, in parte ancora abitati dagli eredi, cimeli e arredi raccontano della grandezza della famiglia. Sul lato nord del castello, verso il giardino, sono state recuperate le cantine a volta in pietra e la grande e bellissima ghiacciaia circolare, con l’originario ingresso dall’esterno. Sul castello svetta la duecentesca Torre delle Streghe, che con i suoi quasi trenta metri di altezza domina le colline intorno. Dopo la costruzione del castello varzese, che venne edificato sul passaggio di una delle più importanti “vie del sale”, sorse in breve tempo il centro abitato che ancora oggi lo circonda. Si tratta di un paese molto bello, con un nucleo centrale un tempo circondato da mura, dai caratteristici portici disposti su più livelli e strette vie lastricate che li collegano. Se al termine di una giornata si vuole proporre una passeggiata rilassante, accompagnati da una delle guide del castello, con degustazione presso una delle caratteristiche cantine storiche, il borgo è il luogo ideale. STORICO MODERNO Oggi, a seguito di un lungo intervento di recupero, il castello è una struttura perfetta per eventi aziendali o meeting. Le sale interne, modernamente attrezzate per accogliere eventi congressuali, cerimonie, incontri business con servizio catering, sono state ricavate nell’ala affacciata sul grande giardino, sul quale prospettano anche la bella cantina con volta in pietra e l’antica ghiacciaia, per piccoli eventi in una cornice di grande effetto. A seconda delle esigenze, infatti, il castello può

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offrire sale di diversa capienza e tipologia. Una grande sala, che comprende una parte soppalcata, può accogliere fino a 120 persone per eventi congressuali e ottanta persone per cene di gala. Altri ambienti sono l’ideale per eventi o cene con gruppi fino a a quaranta persone. Il castello offre anche alcune camere, eleganti e ricche di atmosfera, ricavate nel sottotetto, con antiche travature lignee e vista sulle colline intorno. Negli ambienti dominano la pietra, il cotto e il legno, materiali naturali che conferiscono agli spazi grande fascino. Dalle vecchie cantine e dal locale dell’antica ghiacciaia, dove un tempo venivano conservati i cibi, sono stati ricavati tre ambienti sotterranei dove poter organizzare presentazioni, riunioni, mostre, laboratori. La nuova illuminazione mette in grande risalto il fascino delle antichissime pareti in pietra. Per quanto riguarda eventi di più giorni, il castello Malaspina è convenzionato con prestigiose strutture alberghiere nelle vicinanze, con una disponibilità totale di quaranta camere. Oltre ai molti ambienti interni, il castello dispone di scenografici spazi esterni: primo fra tutti il grande giardino di mille metri quadri, per ricevimenti o cene all’aperto, con capienza fino a 250 persone. Altri spazi più piccoli, come i cortili interni all’ombra della grande torre, sono posti ideali per momenti come aperitivi o coffee break, oppure per ospitare piccoli gruppi di lavoro.

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zona, che propongono la ricchissima e varia cucina con prodotti del territorio. Ingredienti e piatti tradizionali rielaborati e rinnovati che, abbinati ai famosi vini dell’Oltrepò, rendono l’esperienza al castello indimenticabile. Il castello Malaspina propone inoltre esperienze enogastronomiche nei dintorni: dalle degustazioni presso le cantine alle visite a caseifici e salumifici artigianali, che producono ancora secondo metodi antichi. La valle è anche luogo ideale per escursioni o visite ai numerosi castelli, borghi o chiese, come l’eremo di Sant’Alberto di Butrio, a 15 chilometri da Varzi. Un luogo magico in una valle splendida, a una sola ora da Milano. Un contesto naturale e storico che costituisce il vero valore aggiunto nella scelta di questo posto. indirizzi a fine rivista

CUCINA? LOCAL! A conferma del rapporto sinergico del castello con il suo territorio c’è anche la proposta gastronomica. Oltre all’opzione dei catering tradizionali, il castello opera infatti con chef della

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LOCATION NON TRADIZIONALI Donna Lavinia e Lavinia Bianchi Trani (Bt) Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 330 posti | Capienza sala minore: 18-40 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 6.000 | Sala banchetti interna |Pranzo in piedi: 400 posti | Pranzo seduti: 330 posti | Possibilità organizzazione post congress

La Puglia ospitale Modernità e storia si incontrano nelle splendide Tenuta Donna Lavinia e Lavinia Bianchi, indirizzi eccellenti dell’accoglienza, per eventi esclusivi tra white concept e sapori mediterranei A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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enuta Donna Lavinia e Lavinia Bianchi Congressi sono due realtà, una storica e una moderna, che interpretano a pieno l’ospitalità e la cucina pugliese. Le due strutture sono scelte dalla meeting industry più raffinata per i propri eventi a Trani. LA TENUTA L’arco della corte assieme al parco secolare rendono la location la meta ideale per incontri di lavoro esclusivi. Vasi e giare impreziosiscono oggi la corte e i profumi provenienti

dall’antico agrumeto di famiglia evocano suggestioni bucoliche, così come la vista dei ciclamini, del melograno e della maestosa secolare Sofora. La sala, oggi come allora, è luminosa ed elegante, con tovagliati e tendaggi realizzati a mano, preservando inoltre, tutti gli elementi autentici che le conferiscono originalità e singolarità. Lavinia Bianchi si distingue per il suo candore e per l’essenzialità nella distesa di verde che la circonda: un white concept raffinato e moderno che la rende una location “easy chic” e di charme. Il viale del giardino delle magnolie conduce al berceau, dove si possono gustare soft drink nell’open space o scrutare le stelle. Ambienti accoglienti e glamour ne fanno una location perfetta per meeting di classe, in un connubio tra design e funzionalità. PROFESSIONALITÀ E FLESSIBILITÀ PER I CONGRESSI Il centro congressi assicura una composizione di moduli a cinema o a cabaret per ogni tipo di esigenza aziendale. Ogni incontro di lavoro, meeting, coffe break e business dinner è reso unico, oltre che dall’esclusività della location, anche dalla professionalità dello staff. La location ha tre sale: la Sala Carlotta e la Sala Scuderia, nella parte storica di Tenuta Donna Lavinia, Lavinia Bianchi Conferenze nella parte moderna. La sala Carlotta, con 225 metri quadrati di superficie, ospita fino a 180 persone e gode di luce naturale. La Sala Scuderia, immersa nel verde e ideale per piccoli incontri di lavoro, è di 55 metri quadrati e può ospitare dalle 18 alle quaranta persone. La “Lavinia Bianchi Conferenze” occupa un’area di 350 metri quadrati e ospita dai 150 ai 330 invitati. indirizzi a fine rivista

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Mediterranean landscape location La varietà stilistica e materica che contraddistingue gli spazi di Radicepura unisce eterogenee espressioni che accostano la storia alla contemporaneità, generando contrasti in equilibrio fra estetica ed esigenze pratiche A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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adicepura è uno spazio polifunzionale che si inserisce in una cornice suggestiva – tra l’Etna e il Mar Jonio – un contesto che sa racchiudere in sé l’autenticità della natura e la tecnologia più innovativa, nel rispetto dell’ambiente. Radicepura è un parco energeticamente e idricamente autosufficiente, un luogo dal cuore verde, in cui le scelte architettoniche attestano con estremo rigore la sua anima eco. Offre agli operatori del settore congressuale un’ospitalità in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di funzionalità e di stile. I cinque ettari, le tremila specie di piante, la Banca dei Semi, le strutture dedicate all’accoglienza congressuale e agli eventi privati, la raccolta dell’acqua piovana della serra utilizzata per l’irrigazione delle piante rendono Radicepura un luogo unico, un punto di riferimento impareggiabile per la business community, oltre a farne un centro di eccellenza per ricercatori, paesaggisti, operatori del verde a livello nazionale e internazionale. Sostenibilità e charme inseriscono Radicepura nel panorama delle location all’avanguardia, in cui una trama ordinata e mossa a un tempo regola spazi che sembrano moltiplicarsi e rincorrersi dall’interno all’esterno, fra pieni e vuoti, trasparenze e paesaggio.

SPAZI INASPETTATI Il palazzo nobiliare è un’antica residenza di campagna all’interno della quale si trovano cinque sale capaci di ospitare più di cento persone. Il palmento del padrino, l’antico torchio, è un autentico esempio di archeologia industriale, dove è possibile ospitare eventi fino a duecento persone. Nelle scuderie del barone, uno spazio situato al piano terra, si ha l’impressione di viaggiare indietro nel tempo, circondati dal suggestivo colonnato in pietra lavica. La Serra dei Congressi, invece, è un edificio ultra moderno, realizzato in vetro, energeticamente autosufficiente. All’interno numerose specie di piante fanno da cornice a eventi di qualsiasi tipologia, che possono contemplare fino a ottocento ospiti. All’esterno, gli spazi sono in grado di ospitare più di 1.500 persone sullo sfondo di un’incantevole vita arborea. Il 17 e 18 ottobre 2015, Radicepura ha ospitato A new green scenario, un convegno internazionale sul garden design creativo. È stata una due giorni all’insegna della tradizione e dell’innovazione con riflessioni sull’ambiente Mediterraneo, con ospiti internazionali e la masterclass, con la pluripremiata paesaggista Sarah Eberle. Sono stati definiti i nuovi concetti di turismo e business, come motori di sviluppo del territorio. Da quest’oasi protetta lo sguardo può spaziare lontano per scoprire le molteplici attrattive del territorio siciliano su cui costruire su misura suggestivi itinerari post congress, fra Catania, Taormina, Acireale e Siracusa. indirizzi a fine rivista

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#Incentive 2.0.

Lo vuoi condividere? L’incentive nell’era dei social: coesione esperienziale in network emozionali. Il viaggio incentive conferma la sua leadership fra gli eventi motivazionali con una mappatura di destinazioni classiche affiancate da intriganti new entry LUCIANA FRANCESCA REBONATO

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iace, il viaggio incentive. Sempre. E continua a “bucare lo schermo” (soprattutto quello dei social media, dove si fa a gara per postare le foto più eccentriche e avventurose e registrarsi nelle destinazioni più esotiche) anche se ci sono stati i black hole dei budget. Lo conferma la ricerca di Ficp, Financial & Insurance Conference Planners: il 74 per cento degli intervistati organizza lo stesso numero di incentive rispetto agli anni scorsi, il 17 per cento dichiara di programmarne addirittura di più e l’85 per cento organizza almeno un viaggio incentive annuale all’estero. Nel contesto delle destinazioni, la tendenza è quella di trovare spunti sempre nuovi ma vi sono eccezioni: i grandi classici, infatti, sono

una garanzia di successo negli incentive così come le destinazioni emergenti intrigano per il loro appeal nuovo, tutto da scoprire. E questo in Italia, in Europa, nel mondo. ITALIA, SEMPRE E COMUNQUE Protagonista “dell’era Expo”, l’Italia convince con i suoi evergreen: tali per definizione, non conoscono siccità. Ma esiste una nuova geografia degli incentive che punta i riflettori su destinazioni emergenti a iniziare dalla Puglia con il parco delle Murge, la valle d’Itria, l’arcipelago delle Tremiti, la bianca Ostuni, le masserie, i castelli normanno-svevi, le grotte di Castellana, Lecce e il Barocco, Alberobello e i suoi trulli. E in Puglia spicca una chicca: il Salento, da vivere con i sensi allertati nella malìa del folclore, assaporando vini di carattere – come il Negroamaro e il Primitivo – e al suono della pizzica. Il bianco delle abitazioni si staglia sul rosso della terra generosa e gustosa, il verde-argento degli ulivi secolari giocano in casa e le gradazioni del blu detengono la parte del leone. Due mari, più di

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INCENTIVE ottanta torri di avvistamento e infinite chiavi di lettura per queste “Maldive italiane” e must come la grotta della Zinzalusa, la grotta Romanelli e il bianco faro di Punta Palascia, il punto più orientale d’Italia, il primo a veder sorgere l’alba. Viaggio al centro della terra in Umbria, invece, con i nuovi incentive underground: numerose le opzioni, per esempio Perugia, sotto la Rocca Paolina – un percorso che porta indietro nel tempo di quasi 25 secoli –, Terni e i rifugi antiaerei, Todi e le cisterne romane, Orvieto e la grotta dei Tronchi Fossili, Narni e i locali sotterranei del complesso conventuale di San Domenico, con una cella ricca di graffiti realizzati dai reclusi del tribunale dell’Inquisizione. Saliscendi di curiosità anche nella geometria delle Marche, che sposta i riflettori dell’incentive dalla costa e punta alla scoperta dei borghi dell’entroterra costellati da rocche e dai “Monti Azzurri” del Leopardi, i Monti Sibillini. Da scoprire Offida, che vanta l’Enoteca Regionale delle Marche, e Ripatransone, che sfoggia il vicolo più stretto d’Italia – 43 centimetri – oltre a musei sfiziosi. Il suo patrimonio, però, è anche paesaggistico: dal suo belvedere, infatti, lo sguardo può catturare il Monte Conero, il Gran Sasso e il Gargano. ISOLE A TUTTO INCENTIVE Arcaica terra di incentive dalle grandi emozioni è la Sicilia, forziere immenso di civiltà intrise di “mediterraneità” in alchimia con espressioni normanne, testimonianze romane ed eredità greche. L’isola è camaleontica: quasi mille chilometri di costa affacciata su onde che spumeggiano in sfumature cobalto e acquamarina, arcipelaghi e isole – Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria e Ustica – cui fanno da contrafforte altipiani, colline e monti. La Sicilia, infatti, vanta anche un cuore verde perfetto per incentive avventurosi: trekking sull’Etna seguiti da rafting e canyoning nelle gole dell’Alcan-

tara, con pareti alte sino a 25 metri, il Parco delle Madonie e quello dei Nebrodi. In odor di letteratura ecco incentive ai “parchi letterari”, per scoprire grandi autori quali Pirandello, Sciascia, Verga e Quasimodo. Baluardo tra l’Europa e il Mediterraneo, la Sicilia è anche terra di castelli e si posiziona come intrigante alternativa a tutta l’area del Mahgreb. Sempre al top è la Sardegna, con incentive lungo i suoi duemila chilometri di litorale e, all’interno, complessi nuragici, necropoli, vestigia romane, puniche e spagnole. Immancabile Cagliari, raccolta tra le rocce di calcare bianco, con lo specchio lucido delle saline appena dietro la spiaggia e “Su casteddu”, il colle del castello, alle cui pendici spicca un’espressione romana nella curiosa grotta della Vipera, scavata nella roccia, con due serpi scolpite nel frontone. Poco distante, il mercato di San Benedetto, circa ottomila metri quadrati, tra i più grandi mercati coperti italiani.

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Sardegna (nella foto sopra) e Salento (nella foto sotto) si riconfermano ai primi posti nella classifica delle destinazioni incentive italiane, complici, soprattutto, il mare cristallino e il clima mite tutto l’anno

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BELPAESE, BELL’INCENTIVE

Roma, Firenze, Venezia, Napoli: apparentemente scontati, in realtà evergreen fra i grandi classici degli incentive italiani. A iniziare da Roma, così ricca di luci e ombre da non poterla imprigionare in un ritratto immobile. Incentive sfiziosi la vedono protagonista con il labirinto di tesori sotterranei come le chiese, le basiliche neopitagoriche e le catacombe. Must a cielo aperto, invece, sono i castelli romani e le Ville Tuscolane con i loro giardini, un raffinato brano di arte rinascimentale e barocca. Non plus ultra di arte a Firenze: dalla Venere del Botticelli alle Madonne di Raffaello, dalle terrecotte invetriate dei Della Robbia sino ai marmi di Michelangelo e Donatello i capolavori del nostro Rinascimento sono qui. E la Toscana? Numerose le opzioni: Versilia, Argentario, arcipelago

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toscano, Garfagnana. Poi ancora Maremma, terme, colline e città. Scrigno di arte sublime è Venezia, con la seduzione della laguna, scenario di cacce al tesoro fra le isole Murano, Burano, Giudecca e Pellestrina. E Veneto è anche Vicenza con il Palladio, le dimore storiche sulla riviera del Brenta e ovviamente Verona. E poi ancora le montagne di Cortina d’Ampezzo, della Marmolada, di Falcade e del Civetta. Terra e acqua si incontrano nel Delta del Po e ancora acqua con lo spicchio veneto del lago di Garda e la sua Riviera degli ulivi. Scintillio di onde a Napoli e in costiera amalfitana e sorrentina così come a Capri, Ischia e Procida. Sulla terraferma merita il Parco naturale del Cilento mentre per incentive all’insegna dell’archeologia la Campania è sinonimo di Pompei, Paestum ed Ercolano. PIT STOP, RELAX E FOOD In Emilia Romagna l’incentive è di casa e in pole position è sempre Maranello con le Ferrari e gli adrenalici test drive. Incentive a tutto sport anche in Alto Adige che gioca sul tappeto verde della destinazione sport, welness e castelli. Un must è Bolzano con il suo reticolo di stradine, cornici rinascimentali e insegne in ferro battuto. Relax a tutto tondo sui laghi di Garda, Levico e Caldonazzo ed emozione pura sull’altopiano del Renon e le sue piramidi di terra. Ancora monti in Piemonte, intriso di residenze

reali, borghi e città storiche come Torino, sfiziosa per incentive “esoterici”, visto che la destinazione pare sorga nel punto in cui s’intersecano alcuni canali di energia – due luoghi “positivi” sono la chiesa della Gran Madre e la fontana delle Quattro Stagioni – che solcano la superficie del pianeta. Da Torino l’incentive si dirige verso Langhe, Roero e Monferrato, territorio il cui nome è stampato a fuoco nella storia dell’enologia e degli incentive italiani. E a proposito di food ecco la Lombardia con la Milano di Expo e con scenografie avveniristiche in cui si palesano antiche icone come Mantova – eletta a ottobre capitale della cultura 2016 –, la sponda lombarda del lago Maggiore, quella del lago di Garda, – con Sirmione e le Grotte di Catullo –, il lago di Como e il lago Iseo al cui centro campeggia Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Italia. Incentive sulla cresta dell’onda in Liguria e incentive targati Unesco nelle Cinque Terre, binomio di terra e mare nel Parco Regionale di Portofino, un must insieme a Sestri Levante, Santa Margherita Ligure e Rapallo mentre a ponente trionfano i whale watching nel Santuario internazionale dei cetacei. In entrambe le riviere vi sono aree marine protette, un nuovo “terreno” per gli incentive. MEDIO RAGGIO: IL NUOVO ARRIVA DA EST L’Europa schiera un poker d’assi di destinazioni emergenti e la prima carta vincente è il Montenegro, con la capitale Podgorica adagiata sulle rive di sei fiumi, la medievale Stari Bar, le rovine romane di Doclea, le moschee dal sapore orientale di Ulcinj e le mura fortificate di Kotor. Patrimonio dell’Unesco sono le Bocche di Kotor, il più grande fiordo del Mediterraneo – penetra all’interno per 28 chilometri – mentre il canyon del fiume Tara – 1.300 metri – è il più profondo al mondo

A fianco, Mosca: la Russia è tra le più gettonate destinazioni incentive emergenti. Nella pagina accanto, un grande classico europeo, la frizzante Barcellona

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dopo quello del Colorado. Puzzle di contrasti in Croazia e da percorrere sono l’Istria – con Pula, Umag e Porec –, il Quarnero, con litorale e monti – il Gorski Kotar e i suoi canyon – distanti gli uni dagli altri mezz’ora di auto, poi ancora la Dalmazia con Zara, Sebenico, Spalato e Dubrovnik, forzieri di capolavori tutelati dall’Unesco. Bella anche la Slavonia, un puzzle ecologico rigato da colture e cultura, le circa 1.200 isole croate e i parchi nazionali, capitanati da quello dei Laghi di Plitvice. Per incentive appena “fuori porta” dall’Italia si può optare per la Slovenia, wellness a volontà e avventure in mongolfiera su Ljubljana e dintorni, barca a vela a Portorose e Pirano, concerti nelle grotte e misteri della terra in quelle di Postumia, castello e canoa a Bled e il suo lago, sport nelle Alpi slovene e percorsi del gusto. Relativamente nuova ma ancora tutta da scoprire è la Russia: oltre Mosca e San Pietroburgo, via libera a crociere sul Volga, spy game in cui calarsi nei panni degli agenti del Kgb, visite private al Cremlino e al backstage del Bolshoi, escursioni in barca sui canali di San Pietroburgo, concerti al Palazzo del Grand Duca Vladimir Aleksandrovich, percorsi sulla linea ferroviaria transiberiana. E molto da proporre vanta anche il Belgio, con la sua Bruxelles: la si pensa austera, la si scopre anche ironica, dissacratoria, geniale. Incentive all’insegna di esperienze da astronauti allo Space Centre, itinerari alla scoperta di antichi burrifici, alpinismo, speleologia e kayak in Vallonia, volo in aliante nelle Ardenne, percorsi enogastronomici al sapore di cioccolato e della sconfinata gamma di birre belghe.

GRANDI CLASSICI, GRANDI EMOZIONI Prima regola: mai dare nulla per scontato. In quest’ottica, con la garanzia di scelte sempre vincenti, i riflettori sono puntati sulla Spagna, con un derby nazionale tra Madrid e Barcellona e un mare di incentive a Valencia, la Costa del Sol, le Baleari e le Canarie, mentre per un tuffo nel verde sono protagonisti i Parchi nazionali, la Galizia, le Asturie, i Paesi Baschi e, al confine con la Francia, i Pirenei. E a proposito di Francia, ecco città grandiose con testimonianze d’arte che sfociano in siti Unesco e non è da meno la natura. Alcuni evergreen? La Valle della Loira, la Piccardia e le riserve di caccia dei re, le Alpi, la Costa Azzurra, la Provenza con i suoi profumi, la Bretagna con il suo sidro, le ostriche e Mont St Michel, l’indomita Corsica, L’Aquitania, Biarritz e oltre cinquemila cantine per percorsi del gusto. E un sapore inconfondibile ha sempre Parigi, così come Bordeaux, Lione e Marsiglia. Seduzioni salmastre ed elitarie nel Principato di Monaco, con Monte-Carlo e Monaco che accolgono gli incentive in una sequenza di remise en forme, percorsi di golf al Monte-Carlo Golf Club, yacht e rafting sul fiume Var. Lento e sinuoso, invece, è il passato che scorre nel presente del Portogallo, destinazione di contrasti e intrisa di saudade con Lisbona, Sintra, Oporto e Guimaraes – di orgine celtica –, le Azzorre e l’Algarve. Piccolo scrigno di grandi sorprese per l’incentive, infine, è l’Austria, un’alchimia paesaggistica distribuita a ogni altitudine che salvaguarda espressioni asburgiche, design d’avanguardia e icone Biedermaier, maestosità gotiche e remind imperiali.


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INCENTIVE del Musandam alla costa di Al Batinah, fino ad Ash Sharqiyah, nella costa meridionale del Dhofar. Lusso e mare nel Qatar, con la capitale Doha in bilico tra la scintillante architettura moderna, i tradizionali edifici islamici e le Corniche, una distesa di cinque miglia di costa parallela alle acque del Golfo Arabico. Incentive nel Qatar sono sinonimo di avventure nel deserto, fortezze e torri, icone quali la città di Al Wakra – in passato piccolo centro di raccolta delle perle –, Khor Al Udaid – le dune di sabbia delle sue spiagge raggiungono 150 metri di altezza – e le spiagge di Fuwairit e Dukhan. Si pensa a Nettuno e gli incentive volano a Bermuda con il suo “sea glass”: frammenti di vetro che il mare trasforma e poi ridona alle spiagge, che scintillano con colori brillanti e con bagliori di verde, marrone, bianco e – più raramente – rosso e blu. Verde a profusione in Madagascar, invece, per incentive ecostenibili e green oriented.

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MAPPAMONDO PER I GIRAMONDO Il lungo raggio degli incentive arriva al Brasile: dopo i mondiali di calcio del 2014 e prima delle olimpiadi del 2016, la destinazione non è mai stata così trendy: Rio e il Pan di Zucchero (nella foto sopra), l’Amazzonia, il Corcovado, le 275 cascate di Iguacu, la costa tra Salvador e Recife, i parchi nazionali. Profumi d’oriente con lo spirito pionieristico? Allora le destinazioni cui pensare sono la Birmania e la Corea del Sud. La prima per le sue meraviglie naturali e culturali – come i templi di Bagan – e quanto alla Corea pare non ci siano limiti all’attenzione su Seoul grazie alla popolarità mondiale del Gangnam Sytle. Sempre più gettonato l’Oman: fra i suoi must spiccano percorsi culturali – come la via dell’incenso, nella regione del Dhofar – siti sotto l’egida dell’Unesco, 3.200 chilometri di spiagge affacciate sul mare d’Arabia e sullo stretto di Hormuz e le lagune, che si estendono dalle pareti

IL RITORNO DEGLI OUTSIDER Segnali di ripresa? Sì, ed ecco che ritornano gli outsider del lungo raggio, con le Maldive e l’atollo di Ari Sud, ideale per avvistare e nuotare con gli squali-balena o per esplorare l’Oceano Indiano a bordo dei “dhoni”, le tipiche imbarcazioni locali. Seducono anche le Seychelles e Mauritius, quest’ultima profumata di ylang ylang, vaniglia e vetiver. Sempre intriganti le proposte del Sudafrica, “il mondo in un solo paese”, e non è da meno la Repubblica Dominicana: non solo Santo Domingo e Punta Cana, sì anche a Puerto Plata, Cubarete, Samanà, isla Saona e

DO YOU SPEAK INCENTIVE?

Parlano inglese gli incentive nel Regno Unito, cocktail ben riuscito di tradizione, innovazione e “trasgressione”. Non “solo” Londra, questo è certo, via libera anche a Birmingham e Bath – Unesco, terme e fiume Avon -, Oxford e Cambridge, Brighton, Ascot, le Cootswold – alture boscose e villaggi in pietra –, Liverpool con i Beatles, Manchester con il tempio del calcio, il Sussex e la storia, la Cornovaglia e il Devon con movie tour all’insegna di Agatha Christie. E poi ancora il Kent

con Canterbury e incentive dall’architettura Tudor, con cantine “stellate” e Sir Winston Churchill a Chartwell. Navighiamo ora a Malta, Gozo – con la sua Finestra Azzurra – e Comino – con la sua Laguna Blu –, 316 chilometri quadrati di arcipelago percorso da settemila anni di storia e contraddistinto dall’epopea dei Cavalieri di San Giovanni. Sul podio Valletta, Mdina, Rabat, Vittoriosa, Cospicua e Senglea città cesellate con mani d’artista – e le rotte di navigazione a bordo dei luzzu.

Bayahibe. Trionfo di Unesco in Messico, per incentive tra Maya e Caraibi, città coloniali come Oaxaca e grandi classici come Città del Messico e Monterrey. Un must i cenote sotterranei della giungla dello Yucatan, la Riserva della Biosfera do Sian Ka’an, la costa di Cancun e Teotihuacan, la città degli dei. Città glittering per antonomasia e per incentive al top è New York, che insieme ai grandi parchi nazionali – Yellowstone, Yosemite, Monument Valley, Grand Canyon e Glaciern –, San Francisco e Los Angeles – il fascino di Hollywood non tramonta mai – è sempre sul set degli incentive. Per emozioni da grande schermo o da streaming.

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Fate il vostro gioco In scena, in un gioco di ruolo, in una corsa contro il tempo, su un palcoscenico, on air, in un piccolo terminale touch, in assenza di gravità. Come la tecnologia e internet stanno cambiando il mondo dei team building TERESA CHIODO

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ome ogni opera d’arte stabilisce – rispetto al proprio materiale – un ordine, un’organizzazione e una unità – unità che può giungere fino alla complessa e rigida struttura di certe composizioni, nelle quali potrà riuscire quasi impossibile sostituire un elemento o mutarne la disposizione senza che ne sia compromesso l’effetto totale – così avviene anche in azienda. Ma cosa succede quando si aggiunge l’enzima di un’attività di team building? Cambia tutto, a patto che un momento ludico-formativo sia costruito su misura rispetto a certi valori. A monte ci deve essere un programma fatto di targettizzazioni, studi e soluzioni mirate, destinate a far vibrare sinergicamente le corde dell’evento aziendale con quelle del team.

Ma quali sono nello specifico i format più cool, le ultime tendenze in fatto di team building? Ci risponde Sandro Santi, titolare dell’agenzia 2golive: «Le tendenze – dice Santi – riassumono tutte quelle attività che presentano significative innovazioni di contenuto o di modalità di svolgimento. Ancora molto richiesti sono i team building culinari sulla scia del moltiplicarsi di trasmissioni televisive incentrate sull’antica (e non certo nuova) arte del “saper cucinare”. Ed ecco il fiorire di nuovi format di team building che, pur ispirandosi alle più note trasmissioni come Masterchef, Fuori menu, Top Chef, Cucine da incubo (solo per citarne alcune), si rinnovano con varianti di contenuto come per esempio i Team Cooking, incentrati sulla cucina giapponese, o sulla realizzazione di piatti macrobiotici o completamente dedicati al cioccolato. Non mancano mai le richieste di format di team building “polizieschi”, ispirati a film celebri come Angeli & Demoni, Da Vinci Code, Mission Impossible, o a serial come Csi e Ncis, che spesso altro non sono che delle, seppur

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INCENTIVE elaborate, cacce al tesoro, che grazie all’apporto di speciali App di georeferenziazione su iPad, iPhone o tablet Android, diventano tecnologiche, ma sempre legate alla risoluzione di enigmi, a prove da svolgere in una corsa contro il tempo fra mille itinerari differenti. Assistiamo a un notevole incremento dei team building musicali e artistici, ispirati a X Factor o a Italia’s got Talent in cui si sostituisce al nome della nazione quello dell’azienda cliente. Tutto questo per dire che di vere novità in termini di nuovi e originali format, in questo settore, non se ne vedono poi così di frequente. Almeno non quanto le innovazioni di modalità di svolgimento o di semplice nuova “denominazione” di team building derivanti dai “ceppi classici” già citati poc’anzi come quelli musicali o sportivi, più o meno adrenalinici o legati alla sopravvivenza, quelli dedicati alla scoperta di vini, quelli artistici, ambientati in teatro, in radio o in Tv, quelli incentrati sul “problem solving”, per esempio con il Lego, quelli destinati al “sociale”, quelli da svolgere spesso come “icebreaking” in concomitanza con pranzi o cene. Anche il team building denominato Movie Makers, in cui si produce un vero e proprio “trailer” di un ipotetico film incentrato su obiettivi prestabiliti a tavolino, sta vivendo una “nuova giovinezza”». Possiamo quindi parlare di “svecchiamento” di format pre-esistenti che la tecnologia e internet hanno cambiato profondamente, più che di novità assolute. Vediamo quali sono. CACCIA AL TESORO 2.0 Ne ha fatta di strada il format della caccia al tesoro! Quali sono le nuove frontiere? In che modo continua a essere funzionale nell’ambito di un contesto formativo aziendale adesso che è diventato tecnologico? Lo chiamano caccia al tesoro 2.0, un format che si è evoluto rispetto a quello che era un semplice pretesto per un classico tour per le vie di una città. Raccogliere indizi, rispondere a quiz e domande, decifrare immagini, decrittare codici, trovare oggetti nascosti tramite riconoscimento di appositi Qr code, seguendo le indicazioni provenienti via satellite da una regia centralizzata che interagisce con le squadre dei partecipanti direttamente sulla mappa dei tool messi a disposizione, può essere particolarmente stimolante per attivare dinamiche di gruppo e processi di sviluppo individuali e di squadra. «Dalla consolle – dice Santi – è sempre possibile visualizzare la posizione dei vari team, interagire con loro e dare un giudizio di merito alle mission svolte dai team stessi. Foto e registrazioni si possono realizzare grazie

ai tablet che diamo in dotazione ai team, le stesse che vengono visualizzate in tempo reale dalla giuria. Si produce una gran quantità di materiale video fotografico che viene reso disponibile immediatamente al termine del game in un montaggio video con musiche di sottofondo, e divertentissimi commenti». La versione più innovativa, che di base non è altro che una caccia al tesoro, è il room escape: un gioco dal vivo di fuga da una stanza in un tempo massimo di sessanta minuti. Ambientazioni underground, attrezzature high tech giustapposte a un’oggettistica predigitale selezionata secondo un criterio di apparente totale non sense, ma in realtà attentamente studiata, un monitor per scandire un inesorabile countdown ritmato da una serie di enigmi e rompicapi che solo una volta risolti condurranno fuori da quella stanza. Non siamo sul set di Saw, la saga cinematografica psychosplatter creata da James Wan e Leigh Whannel, ma stiamo parlando del room escape, un reality game a portata di mano in alcune principali città come Milano e Firenze, interattivo, multimediale, d’azione, magari con effetti speciali, percorsi laser, occhiali infrarossi, e, perché no, esplosioni. Insomma, la missione è fuggire aprendo porte e sportelli serrati da lucchetti che sigillano contenitori disposti secondo il meccanismo delle scatole cinesi. La prima cosa è saper decodificare gli indizi presenti per ottenere la combinazione. E le chiavi? Le chiavi possono essere dietro le sbarre o a tre metri dal suolo o ancora sotto una grata. In questa lotta contro il tempo ci sono decisioni da prendere e ostacoli da superare. È un po’ come saper sfidare il mercato in un momento di crisi. Migliora la logica, il pensiero critico, la capacità di lavorare sotto pressione, la comunicazione e la voglia di vincere.

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SANDRO SANTI titolare dell’agenzia 2golive «Ancora molto richiesti sono i team building culinari sulla scia del moltiplicarsi di trasmissioni televisive incentrate sull’antica (e non certo nuova) arte del “saper cucinare”. Ed ecco il fiorire di nuovi format di team building che, pur ispirandosi alle più note trasmissioni come Masterchef, Fuori menu, Top Chef, Cucine da incubo (solo per citarne alcune), si rinnovano con varianti di contenuto»

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WALTER ROLFO organizzatore di eventi live e televisivi legati all’illusionismo «Il pensiero illusionistico riassume millenni di tradizione e incontra l’avanguardia delle neuroscienze. Così l’arte di realizzare l’impossibile rientra fra le nuove frontiere della formazione aziendale. L’illusionista è la figura ideale per mostrare come vedere opportunità e raggiungere traguardi inaspettati, laddove altri (la concorrenza) vedono ostacoli”

MAGICI TEAM BUILDING Perché il team building con la magia è così richiesto? Ci risponde Walter Rolfo, uno dei più noti organizzazione di eventi live e televisivi legati all’illusionismo. «Perché è innovativo ed è l’unico al mondo fatto così. Perché tutti hanno già fatto tutto: vela, orientamento, video making, ma non hanno mai fatto nulla di simile e allora si stupiscono, si divertono, si fanno trasportare. Il pensiero illusionistico riassume millenni di tradizione e incontra l’avanguardia delle neuroscienze. Così l’arte di realizzare l’impossibile rientra fra le nuove frontiere della formazione aziendale. L’illusionista è la figura ideale per mostrare come vedere opportunità e raggiungere traguardi inaspettati, laddove altri (la concorrenza) vedono ostacoli. Il prestigiatore è infatti il massimo esperto di problem setting: crea premesse sbagliate che generano problemi impossibili da risolvere. La soluzione dell’enigma è cambiare quelle premesse che limitano il raggiungimento di risultati nella vita di tutti i giorni: una palestra in cui esercitarsi ad abolire il “non si può fare” dal proprio stile di vita per imparare a trovare la strada giusta che porta alla realizzazione dell’impossibile. L’arte di realizzare l’impossibile può anche essere declinata in un vero è proprio show formativo di fine convention perché fonde momenti altamente spettacolari e Tb in un grande unico spettacolo live.»

COSTRUIRE QUALCOSA Platone diceva: “si può imparare di più su una persona da un’ora di gioco che da una vita di conversazione”. Cimentarsi in un gioco creativo come costruire con il Lego o qualsiasi altra cosa può aiutare a mettersi in gioco un po’ di più? Perché funziona? Pensare con le mani aiuta a visualizzare concetti astratti e innesca dinamiche interpersonali spontanee e non impostate. Di fronte ai mattoncini tutti sono uguali e liberi di esprimersi. Lavorare con Lego Serious Play, per esempio, abbatte barriere espressive di qualsiasi tipo, siano esse legate a temi organizzativi, gerarchici, culturali o caratteriali; permette di mettere a uno stesso tavolo l’Ad di un’azienda e un qualsiasi addetto – magari di nazionalità diverse e con forti differenze espressive e caratteriali – e farli immediatamente lavorare insieme a un pari livello di entusiasmo, partecipazione e comprensione. Ricordiamo che il team building di per sé non è mai un gioco perché ha sempre una valenza formativa, ma in alcuni casi diventa addirittura una cosa seria, quando la prospettiva non è più fare una casetta con i mattoncini, ma costruirsi un rifugio per la notte, da una semplice tenda sino al più impegnativo “igloo” in neve battuta. Intenso, sfidante, di forte valenza formativa, il team building di sopravvivenza è un’uscita di sicurezza dalla zona di comfort per farsi trovare pronti quando l’azione è necessaria, per determinare le priorità e per velocizzare il processo decisionale. In Italia ci sono diverse realtà che propongono Tb di questo tipo, insegnano la scienza e la tecnica del survival originale e sono dirette da istruttori certificati Csen iscritti all’albo istruttori del settore nazionale sopravvivenza Csen. A queste stesse ci si può rivolgere per organizzare attività di team-building in grado di ricreare situazioni tipiche del “survival”. Una full immersion in ambiente naturale, a certe condizioni di stress fisico e mentale, può essere particolarmente stimolante per attivare dinamiche di gruppo e processi di sviluppo individuali e di squadra. Qualche volta al dilettevole si può unire l’utile e la metafora esperienziale si trasforma in realizzazione di un progetto reale a beneficio della collettività. Conferenze, workshop, convention, management meeting, viaggi incentive, lancio di prodotto; qualsiasi evento, grande o piccolo che sia, può

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HOT TOPICS cover story

INCENTIVE essere progettato e realizzato in maniera sostenibile. Molte agenzie stanno operando, in linea con i propri valori, nella direzione di un approccio sistemico che porti a sensibilizzare i propri clienti sulle ricadute che ogni singolo evento può avere all’interno del proprio sistema stesso. Nel Social Team Building la metafora esperienziale che coinvolge i gruppi è un progetto sociale concreto da portare a termine, come per esempio la ricostruzione di un ponte, la messa in funzione di un impianto a energia solare o eolica, o la realizzazione di una ricerca di pubblica utilità. In questo modo il tipico momento ludico, pur non perdendo la fase creativa e di condivisione, diventa un “gioco serio”. Ciò che cambia quindi è l’efficacia della formazione: l’evento risulta avere una persistenza maggiore dovuta al fatto che qualcosa resta. Quello che viene fatto diventa qualcosa di tangibile, un contributo nella vita di persone che continueranno a vivere quell’esperienza o almeno i suoi frutti.

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DAL TEATRO AL CORO GOSPEL, AL NO GRAVITY In teatro o su un palcoscenico non si può non mettersi in gioco, non esporsi. Una rappresentazione teatrale riesce nella misura in cui ciascuno si cala non solo nella propria parte, ma anche e soprattutto nella parte degli altri, nel senso che un attore si deve coordinare, muovere e parlare conservando il giusto ritmo in rapporto a quello che gli altri fanno e dicono. Un buon attore deve essere, dunque, straordinariamente empatico. Una

pausa di troppo, una battuta pronunciata in anticipo, una risposta scoordinata all’azione e all’accento degli altri possono compromettere l’intera riuscita di uno spettacolo. Tutto questo è sovrapponibile anche alle dinamiche di una realtà aziendale. Allo stesso modo funziona un Tb costruito proiettando i partecipanti in una performance come quella di mettere in piedi un coro gospel perché è un ensamble creativo, ma anche luogo di condivisione di valori dove la forza del gruppo abbatte le singole ritrosie e crea una forza collettiva in azione. Tutte le attività che fanno confrontare i partecipanti con ruoli diversi da quelli che normalmente ricoprono nell’organizzazione aziendale portano allo scoperto dinamiche differenti e aspetti della personalità che normalmente possono restare celati, come nei giochi di ruolo o in un esperienza di volo. Altre volte l’assenza di gravità è la metafora giusta alla quale poter agganciare saldamente concetti formativi da tradurre in manovre aziendali. Oltre che per addestrare gli astronauti e sperimentare materiali e tecnologie, grazie alle space agency, le missioni di volo in assenza di gravità o in condizioni di gravità lunare o marziana, con un budget molto più contenuto di quelle spaziali orbitali, sono a disposizione delle aziende interessate a un’esperienza di team building. In definitiva, quindi, con l’aiuto di tecnologia e fantasia, i nuovi confini della formazione esperienziale attingono davvero da ogni dove per rinnovare anche il più classico dei format e sorprendere i partecipanti. Intrigandoli e coinvolgendoli.

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INCENTIVE

Il Mediterraneo secondo il Forte Village Spazi per eventi fino a duemila persone, infinite possibilità di post congress e team building e strutture sportive all’avanguardia fanno del resort sardo un punto di rifermento irrinunciabile per il Mice A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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numeri al Forte Village Resort non sono dettagli, anzi rendono l’idea di quanto il resort sia un punto di riferimento a livello internazionale del Mice in Sardegna, grazie a una capienza totale di ben duemila persone che possono essere ospitate per eventi e meeting. Un punto di forza incredibile, a cui si aggiunge il total new look risultato dal recentissimo restyling degli hotel quattro stelle – Bouganville, Le Palme, Il Borgo – per un totale di 311 camere che si presentano in linea con i più attuali standard di comfort e design. Il progetto vede completamente rinnovata anche tutta l’area beach & sport, a partire dalla spettacolare Terrazza Forte Bay, diventata uno degli angoli più suggestivi del resort. La Terrazza Forte Bay ospita i nuovissimi Fish Market e Pasta House, che vantano fino a 550 posti a sedere per sfiziosi aperitivi al tramonto. A ridosso di quest’area si concentra una parte delle strutture sportive, tra cui due nuovi campi da “calcio a otto” di ultima generazione con erba sintetica e fondo organico. Le infrastrutture sportive, perfette per organizzare

attività incentive, vantano inoltre un campo da pallacanestro per sfide tre contro tre e un’area fitness completamente attrezzata per l’esercizio all’aria aperta. Le opportunità di post congress e team building sono praticamente illimitate tra le dieci piscine, l’eccellenza nel benessere con l’Acquaforte Spa, e lo sport che si può praticare grazie a infrastrutture in grado di rispondere a qualsiasi aspettativa, dal rugby alla pallacanestro, dal golf ai gokarting, dal tennis al paddle. Plus notevoli, che rafforzano la parte più tradizionalmente “corporate” del resort, che comprende più di venti sale meeting – di cui la più ampia è in grado di ospitare fino a mille persone – con circa tremila metri quadrati di spazi espositivi dotati di tecnologie all’avanguardia. Non da ultimo il Pala Forte, inaugurato nel 2013: si tratta di una tensostruttura capace di accogliere fino a duemila persone a teatro o 1.500 per cena. Personalizzabile fin dalla copertura, la struttura è climatizzata e vanta la più sofisticata tecnologia. A disposizione di ogni evento c’è anche un ufficio tecnico specializzato, in grado di provvedere all’allestimento di scenografici palchi con cabina regia, accompagnati dai più innovativi sistemi di proiezione. Per tutto questo da 17 anni consecutivi, il Forte Village è riconosciuto come World’s Leading Resort. indirizzi a fine rivista

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Organizziamo eventii per far sognare, per comunicare e ďŹ delizzare, per premiare e motivare Daiana realizza eventi e viaggi incentive su misura si occupa della brandizzazione delle location, della realizzazione dei programmi esclusivi, dell’accoglienza degli ospiti ed è in grado di offrire un’efďŹ ciente segreteria organizzativa per soddisfare ogni tipo di richiesta.

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Obiettivo della D-Congress è offrire ai propri clienti progetti congressuali completi e personalizzati La Divisione Congressi “D-Congressâ€? è specializzata nella progettazione e nell’organizzazione diretta di Congressi in ambito sanitario, a carattere scientiďŹ co, anche con attribuzione di crediti ECM tramite Provider accreditati e speciďŹ ci per le varie Professioni.

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INCENTIVE Free Beach Club Costa Rei Muravera (Ca) Numero totale camere: 400 (80 camere “superior” con giardino o terrazza vista mare + 320 camere standard) | Ristoranti: 2+1 | Posti: 700+300 +100 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 320 | Capienza sala minore: 80 | Saletta “executive”: 10 | segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

Il Free Beach apre al congressuale La struttura di Muravera, in Sardegna, già cornice per incentive di successo, ha reso di recente operativo il suo centro congressi con due sale, la maggiore con capienza fino a 320 posti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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l Free Beach Hotel Club è una struttura che vanta una trentennale e rinomata tradizione alberghiera: oggi si apre finalmente anche al mondo dei congressi grazie alla inaugurazione ufficiale di spazi modernamente attrezzati. Il villaggio nel quale sorge la struttura alberghiera si presenta come un’oasi verde affacciata su una spiaggia lunga e bianchissima della costa sud-orientale della Sardegna, a Costa Rei, in una delle zone più suggestive dell’isola, e si propone come una cornice ideale per congressi, meeting e incontri aziendali, facilmente raggiungibile in meno di un’ora dal porto e dall’aeroporto di Cagliari, anche grazie a un consolidato sistema di transfer. MODERNI SPAZI PER EVENTI La principale novità della struttura sarda riguarda la recente inaugurazione, in prossimità della hall, dell’elegante centro congressi, con due ampie sale dotate di ogni moderna attrezzatura, che si avvalgono di un’area segreteria e sono entrambe dotate di un sistema di audio-video a controllo digitale all’avanguardia, che permette la massima flessibilità nell’utilizzo di qualsi-

asi periferica tipo Tv Sat-Dvd-Pc-internet, eventualmente integrabile con altre tipologie di impianti. Oltre a un’altra sala minore executive (da dieci posti), sono disponibili anche alcune salette per gruppi di lavoro; il centro congressi ha, inoltre, propri spazi dedicati, sia all’aperto sia al chiuso, per coffe break e quick lunch o si appoggia, per eventi di maggiore portata, ai due ristoranti del villaggio, uno dei quali sorge proprio sulla spiaggia. L’ampiezza della location e la vasta gamma delle infrastrutture e dei servizi a disposizione, tra i quali un anfiteatro, un’ampia area sportiva, una spa con piscina e palestra consentono di soddisfare le diverse esigenze anche di incentive aziendali di grande portata. Per quanto riguarda le possibilità post congress, in prossimità del villaggio si raggiungono in meno di un’ora il Parco Marino di Serpentara, le scogliere di Capo Ferrato e il Parco dei Sette Fratelli. Dalla location, inoltre, partono escursioni per le aree archeologiche di Nuraghe Arrubbiu, i Laghi del Flumendosa, le grotte di Su Marmuri e il Parco dei Tacchi in Ogliastra. indirizzi a fine rivista

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INCENTIVE

La città che guarda al futuro Una tradizione millenaria ricca di contaminazioni e influenze diverse incontra, lungo le sponde del Tago, una città moderna e internazionale nella quale poter organizzare eventi in spazi sorprendentemente insoliti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ffacciata sull’Oceano Atlantico, una città dal fascino malinconico ma con un’intensa vita notturna, un carattere popolare ma al tempo stesso un aspetto cosmopolita, secoli di influenze culturali che si mescolano con le più moderne tendenze, Lisbona è oggi una delle capitali più dinamiche e briose del vecchio continente. Con i suoi mille anni di storia, ospita monumenti di grande importanza che riflettono alcuni dei momenti fondamentali della storia della nazione. L’acqua è da sempre l’elemento attorno a cui si è sviluppata la storia di un popolo e del prestigio dovuto ai commerci marittimi sino agli anni più recenti, come nel 1998 quando per l’Esposizione Universale fu recuperato il riverfront che è oggi una delle aree più interessanti del tessuto urbano. Il Park of Nations, che comprende proprio l’area in cui si tenne l’Expo, ha unito la città con il fiume sfruttando un vasto fronte, con una magnifica vista sull’altra sponda e il ponte Vasco da Gama, tra i più lunghi d’Europa. Il Barrio Alto è uno dei quartieri più paradigmatici: tipico e popolare, è una delle zone più alternative di Lisbona capace di unire shopping e cultura in un mix di grande vitalità e dinamismo. Qui si possono trovare laboratori di prodotti tradizionali per acquisti dal sapore antico, per esempio i vari Retrosarias con scatole e cassetti colmi di bottoni, nastri e pizzi, ma la tradizione si esprime in molte altre lavorazioni come i famosissimi azulejos, le tipiche piastrelle blu e bianche decorate a mano, presenti in numerosi edifici della città.

TRA BUSINESS E STORIA Non solo azulejos o tram che si rincorrono sui saliscendi delle strade. Oggi Lisbona è una destinazione privilegiata per organizzare congressi, incentive o viaggi d’affari anche grazie agli ottimi collegamenti con le altre capitali europee, con le principali città americane e alla vicinanza dell’aeroporto al centro città. Il punto di riferimento per qualsiasi tipo di evento è il Convention Bureau di Lisbona, fondato nel 1987; un’associazione a cui aderiscono enti pubblici e privati e che include duecento membri tra cui hotel, agenzie di eventi e fornitori di servizi. Location esclusive sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza business: dai palazzi storici ai conventi, ma anche ristoranti alla moda, locali tradizionali come cantine o quintas, barche sul fiume, serre, serbatoi d’acqua, stadi di calcio. Qualche esempio? La cinquecentesca Torre di Belém, oggi landmark urbano e sede di eventi; il Castelo São Jorge, uno spazio suggestivo e di grande fascino; il Campo Pequeno, uno dei più importanti edifici in stile arabo riqualificato nel 2006; il Convento do Beato, che fu costruito tra il 1580 e il1630; e ancora il Museo Nazionale degli azulejos ospitato nel Convento Madre de Deus. Ma anche il Pátio da Galé, con il suo spazioso chiostro che ospita alcuni dei più noti eventi della città come il Lisbon Fish & Flavours e la Lisbona Fashion Week, la Sala do Risco o il Torreao Nascente con la caratteristica sala delle colonne, fino a luoghi più insoliti per eventi come lo zoo, il Lisbon Oceanarium, uno dei più grandi d’Europa e ospitato nel Park of Nations. Senza dimenticare i numerosi grandi hotel disseminati in città come il Double Tree by Hilton che ha riconfermato il proprio interesse per il Portogallo, l’InterContinental Lisbon o il Lisboa Marriot Hotel, ristrutturato proprio quest’anno. indirizzi a fine rivista

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HOT TOPICS highlights

ALESSANDRA BOIARDI

INCON LANCIA UN PREMIO PER LE LOCATION Incon, la partnership gobale di Pco, ha lanciato il 2016 Global Digital Infrastructure Award. Il riconoscimento ha l’obiettivo di attirare l’attenzione sull’innovazione dei servizi e delle

infrastrutture digitali per la meeting industry, premiando quelle strutture che risultano innovative dl punto di vista della tecnologia digitale. Due le categorie per le quali ci si può candidare: centri congressi e hotel congressuali. I vincitori saranno annunciati nel corso di Imex 2016, che si terrà a Francoforte dal 19 al 21 aprile del prossimo anno. Per candidarsi al 2016 Global Digital Infrastructure Award basta connettersi alla pagina del sito www.incon-pco.com/award. La candidatura è gratuita ed è sufficiente compilare un modulo entro il 29 febbraio 2016.

FEDERCONGRESSI&EVENTI E AEFI, IL MICE RIUNITO Federcongressi&eventi e l’Associazione Espositori e Fiere Italiane (Aefi) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. Si tratta di un accordo che segna una svolta importante nella storia della meeting industry italiana, una partnership formale che riunisce il Mice, notoriamente acronimo di Meetings Incentives Conferences & Exhibitions. Un comitato tecnico è stato costituito fra le due associazioni, sulla base di un protocollo di relazione, che ha il compito di avviare una collaborazione tecnica. Questo per agevolare lo scenario attuale che individua nei settori fieristico e congressuale un vero e proprio punto di forza per il rilancio delle destinazioni italiane. Ettore Riello, presidente di Aefi, ha sottolineato «L’accordo siglato rappresenta un passo importante nella strategia della nostra associazione che mira a rappresentare unitariamente l’industria degli eventi presso le istituzioni e gli operatori privati». Il presidente Federcongressi&eventi Mario Buscema ha ricordato che «circa il trenta per cento dei soci Aefi sono anche soci Federcongressi&eventi ed è importante che le due associazioni possano lavorare insieme, a conferma che nel Paese dell’individualismo sta emergendo una nuova spinta ad aggregarsi, a cooperare, a fare massa critica, indispensabile per far comprendere quanto sia importante in termini di ricadute economiche il nostro settore». Il protocollo sancisce la nascita di un comitato tecnico ristretto composto da massimo tre persone per associazione. Per Federcongressi&eventi tale progetto è seguito dalla consigliera esecutiva Alessandra Albarelli (Riva del Garda Fierecongressi), rappresentante della categoria Destinazioni e Sedi, e dalle socie Stefania Agostini (Convention Bureau della Riviera di Rimini) e Gabriella Ghigi (Meeting Consultants), delegato regionale per la Lombardia. Per Aefi fanno parte del comitato tecnico Luca Bagnoli, presidente di Firenze Fiera e Consigliere Aefi, Davide Gabaldo di Fiera Vicenza e il segretario generale Loredana Sarti. Per un approfondimento, vedi il notiziario Federcongressi&eventi a pagina 138.

LA SICILIA COME HUB MEDITERRANEO Cambia il suo target e rinnova il suo piano commerciale per il 2016 il Sicilia Convention Bureau, che propone l’isola come hub per meeting ed eventi nel Mediterraneo puntando soprattutto su mercati strategici, quali i Paesi asiatici e l’Europa dell’Est, il continente americano e l’emergente mercato scandinavo. Uno slancio al Mice siciliano verrà dato in tal senso dai collegamenti aerei intensificati sugli scali di Palermo e Catania per l’anno prossimo. Turkish Airlines ha ravvivato lo scalo catanese con nuovi e frequenti collegamenti con Turchia, Azerbaijan, Paesi dell’Est Europa e Asia, mentre il diretto Alitalia-Etihad collegherà Catania ad Abu-Dhabi. Il versante occidentale aprirà invece le porte al business con l’America, grazie ai potenziati collegamenti oltreoceano. La low cost Volotea ha inserito nuove rotte internazionali sia dallo scalo catanese (verso Malta) sia dall’Aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo (verso Nizza e Creta), mentre Ryanair continua a presidiare lo scalo aeroportuale di Comiso. I rinnovati collegamenti aerei daranno un assist all’offerta ricettiva e congressuale, a partire dall’Hilton Capomulini atteso a Catania tra il 2016 e il 2017 con sala congressuale da 2.200 posti e oltre quattrocento camere. Tra le strategie di marketing anche la partecipazione a selezionate fiere internazionali accompagnate dal Sicily Happy Hour.

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I TREND DEI CENTRI CONGRESSI Iacc ha di recente pubblicato l’edizione 2015 della sua Trends in the Conference Center Industry, una survey che conduce ogni anno intervistando i suoi membri in Nord America. La ricerca dell’International Association of Conference Centres mostra spesa e occupazione in aumento e la previsione, da parte degli intervistati, di una crescita nei prossimi dodici mesi. I dati rivelano un incremento dell’attività delle location per eventi che ospitano meeting di un giorno. Ma l’ottimismo riguarda tutti i tipi di location con previsioni positive soprattutto per le strutture corporate che si aspettano una crescita già prima della fine dell’anno. I centri congressi con più di duecento posti dichiarano inoltre il 6,5 per cento in più di occupazione nell’ultimo anno. I resort con spazi congressuali hanno registrato un aumento del 2,6 per cento nei prezzi dei loro “pacchetti meeting” nel 2014, e prevedono che tale spesa aumenterà del 3,4 per cento nel 2015, mentre per i centri congressi tradizionali l’aumento previsto è del 5,9 per cento.


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COSA PENSANO I PARTECIPANTI AGLI INCENTIVE

AL VIA I FLORENCE ACADEMIC LEADER PROGRAMME

Il Convention Bureau di Firenze (Fcb) ha presentato il progetto Florence Academic Leader Programme (Falp), che promuove e incentiva la collaborazione tra istituzioni, operatori del Mice e l’Università per favorire l’acquisizione di eventi di qualità e dall’alto valore scientifico. Molti sono infatti i vantaggi delle destinazioni che ospitano congressi ed eventi scientifici: l’impatto economico prodotto dalla spesa per l’organizzazione e la partecipazione ai meeting, la creazione di nuovi posti di lavoro, la promozione di investimenti, commercio, comunicazione e sviluppo tecnologico, la destagionalizzazione delle attività turistiche, la spesa elevata del congressista rispetto ad altre motivazioni di viaggio (da due a tre volte la spesa del turista leisure), il basso impatto ambientale, la crescita professionale delle comunità locali attraverso formazione e informazione, l’aumento dell’interazione, comprensione e cooperazione, creazione di network e community, la riqualificazione e arricchimento delle infrastrutture del territorio per un incremento della domanda.

Site Foundation ha pubblicato i risultati del nuovo studio intitolato “The Participants. Viewpoint of the Incentive Travel Market in the United Kingdom” che ha indagato le reazioni dei partecipanti agli incentive nel Regno Unito. Tra i risultati è emerso che il settore dell’incentive travel in Uk genera un buon engagement da parte dei partecipanti: l’87,5 per cento dei rispondenti ammette di sentirsi apprezzato dopo un viaggio incentive, il 78 per cento sviluppa un maggiore senso di appartenenza all’azienda, il 75 per cento una maggiore fiducia; il 66 per cento dichiara di avere avuto più occasioni di interazione con i superiori. Inoltre il 71 per cento dei partecipanti ammette che un viaggio incentive permette loro di vivere esperienze uniche che non avrebbero potuto vivere altrimenti. Infine, il valore motivazionale di un viaggio incentive è preferito a premi aziendali come più giorni di ferie pagate, premi in denaro o in oggetti da metà dei rispondenti inglesi. La percentuale sale a 59 per cento se il paragone diretto è fatto tra viaggio incentive e ferie pagate. Lo studio permette anche un confronto con i dati della stessa survey eseguita in precedenza negli Stati Uniti, da cui emerge che negli States i viaggi sono preferiti ad altre forme di premio soltanto dal 37 per cento dei rispondenti.

GLI EVENTI ACCRESCONO L’OCCUPAZIONE ALBERGHIERA Primo semestre in crescita per l’ospitalità alberghiera nella città europee secondo i dati dichiarati dall’Ecm-Mkg European Destinations Observatory report, che segnala un’occupazione media del 67,5 per cento negli hotel europei, con le catene alberghiere che hanno guadagnato 1,8 punti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’Adr (average daily rate) mostra la Germania molto forte, soprattutto grazie alle performance di Stoccarda, Hannover e Colonia che hanno ospitato eventi importanti durante l’anno e hanno registrato un RevPar (Revenue per Available Room) del 5,8 per cento. Anche in Francia, sempre secondo i dati dichiarati da European Cities Marketing, molte città come Lione, Bordeaux, Tolosa e Nizza hanno presentato buone performance per avere ospitato grandi eventi internazionali o importanti congressi medici. Parigi è invece una voce negativa con un RevPar pari a - 0,7 per cento. In Inghilterra le migliori performance sono state ottenute da Londra ed Edimburgo. Praga per effetto dell’Ice Hockey World Championship 2015 ha migliorato

la sua performance. Vienna con l’Easl’s International Congress 2015 e Varsavia con la finale della 2015 Uefa Europa League e il World food Warsaw 2015 hanno migliorato la loro RevPar rispettivamente del 3,2 per cento e dell’8,4 per cento dall’inizio dell’anno.

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HOT TOPICS dossier

SPECIALE MINIMEETING

Grandi novità per i piccoli meeting Anche nell’era 2.0 workshop e riunioni restano all’ordine del giorno, ma chiedono location sempre più flessibili e tecnologiche e format creativi e stimolanti, capaci di innovare davvero il più classico degli eventi decisionali MATTEO ROCCA

T

ra i vari tentativi di dare un nome alla nostra epoca, uno dei più fortunati è stato senza dubbio quello del sociologo Zygmunt Bauman, la cui celebre definizione di “società liquida” sembra condensare efficacemente molti aspetti della contemporaneità. La liquidità allude all’assenza di confini chiari, alla rapidità, all’evoluzione imprevedibile e volatile che caratterizzano il presente. Quello del business è forse uno dei settori in

cui questa “liquidità” si è presentata, negli ultimi anni, con maggiore evidenza. Molte cose sono cambiate nello spazio di appena un decennio, e hanno trasformato rapidamente il modo di lavorare di numerosi professionisti. Di riflesso anche i piccoli eventi b2b, dato il loro taglio spesso fortemente operativo, hanno cambiato pelle: dalle pure e semplici riunioni tra colleghi ai workshop formativi, dai board meeting agli incontri one-to-one con clienti e partner, la loro fisionomia risente direttamente del modo di vivere il rapporto con processi aziendali e luoghi di lavoro. Un modo che, per l’appunto, è diventato a poco a poco sempre più liquido, meno rigido e compassato, come dimostra anche la profonda trasformazione con quello che tradizionalmente era lo spazio lavorativo per eccellenza, ovvero l’ufficio.

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SPECIALE MINIMEETING SE IL LAVORO È SEMPRE PIÙ “MOBILE” Ormai è accertato che i professionisti italiani sono sempre più “mobile worker”: secondo ricerche condotte nel 2014 da Nielsen e dall’Osservatorio Professionisti e innovazione digitale del Politecnico di Milano, nel nostro paese quasi un lavoratore su quattro passa metà della giornata lavorativa fuori ufficio, una percentuale che passa a quasi il cinquanta per cento nel caso dei liberi professionisti. Un trend che rispecchia in pieno le stime della società statunitense Idc (giugno 2015), che prevede che entro i prossimi cinque anni la forza lavoro “mobile” americana ammonterà a tre quarti dei lavoratori totali. Questa crescente volatilità si accompagna a nuovi bisogni e nuovi modi di intendere il tradizionale concetto di “luogo di lavoro”. D’altra parte, se tecnologie come il cloud computing permettono di virtualizzare completamente file, dati e applicazioni, consentendoci di fatto di portare con noi il nostro ufficio ovunque andiamo, nella maggior parte dei casi il lavoro deve necessariamente ruotare anche intorno a degli spazi fisici: per esempio delle meeting room in cui riunirsi per un confronto, una presentazione di lavoro o un brainstorming. Negli Stati Uniti e in altri Paesi europei questa domanda di luoghi flessibili e alternativi, in cui potersi riunire senza impegno per un paio d’ore con un cliente o un potenziale partner e discutere di affari, è stata largamente intercettata dalle grandi catene di caffetterie come Starbucks: connessione internet gratuita, ambienti ampi e confortevoli – non silenziosi, ma questo talvolta è considerato un plus – e possibilità di occupare un tavolo al prezzo di un paio di consumazioni. Non è certo un caso che da un paio d’anni in qua i grandi brand dell’hotellerie abbiano cominciato a guardare con interesse crescente ai mobile worker e alle loro esigenze. Marriott International, per esempio, ha lanciato il programma Workspace on Demand, utilizzando la piattaforma web LiquidSpace (per restare in tema di liquidità...) nata proprio per con-

sentire la ricerca e la condivisione di spazi di lavoro on the road. In pochi minuti è possibile riservarsi una postazione di lavoro, attrezzata e confortevole, all’interno di una struttura del gruppo – una vera e propria meeting room o un tavolo nella lobby – per poche ore o per tutta una giornata. Lo stesso concept è stato sviluppato anche da Westin, che con il programma Tangent, espressamente rivolto ai piccolissimi gruppi di lavoro (fino a quattro persone) consente di prenotare al volo una saletta riunioni dotata di strumenti per videoconferenza, connessione wi-fi inclusa nel prezzo e flip chart per disegnare schizzi e diagrammi.

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DALLA “SHARING ECONOMY” AL “MEETING SHARING” L’industria alberghiera si sta rivelando sempre più attenta al fenomeno del co-working, strettamente legato alle nuove forme di lavoro “liquido”. Freelance, viaggiatori d’affari, startupper: sono tante le categorie professionali che possono trovare conveniente poter usufruire di uno spazio di lavoro in condivi-

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SPECIALE MINIMEETING mettere in condivisione la sua macchina per un breve tragitto sarà, entro pochi anni, un giovane professionista disposto a trascorrere del tempo in meeting room aperte e collaborative, in cui team differenti si alternano nell’utilizzo dello stesso ufficio e ne dividono spazi e attrezzature, secondo una logica ormai irreversibilmente social. Gli eventi più delicati e istituzionali, come una riunione di Cda o una presentazione di contenuti riservati continueranno sempre, naturalmente, a prediligere format a porte chiuse. Tuttavia potremmo assistere nel breve periodo a una crescita dei mini-eventi più aperti e informali, a opera di businessmen – e di meeting planner – che pensano in chiave 2.0.

MIKE VAN DER VIJVER meeting designer «I piccoli gruppi presentano solitamente il vantaggio di essere meno eterogenei rispetto al pubblico di un convegno. Spesso sono persone dello stesso team, o comunque con profili simili, e questo rende più agevole alcuni processi»

sione, meglio ancora se da utilizzare solo al momento del bisogno. La diffusione della cultura della sharing economy rende questa opzione attraente e priva di qualsiasi connotazione “povera”. Non si sceglie il co-working perché non ci si può permettere di affittare un ufficio proprio, ma perché lo si ritiene una soluzione stimolante oltre che conveniente. Pensiamo a un altro settore fortemente interessato dalla filosofia della condivisione, quello della mobilità, e al successo crescente di piattaforme come BlaBlaCar e similari: il car sharing permette certamente di risparmiare sui costi del carburante, ma l’idea di socialità alla base è un ingrediente altrettanto fondamentale nella riuscita di queste iniziative. Certo, sono soprattutto i giovani viaggiatori i più disponibili a questo tipo di condivisioni, proprio perché si tratta di forme di “utilizzo partecipato” legate a una forma mentis che è anche generazionale. Forse un professionista maturo potrebbe trovare rischioso o disdicevole dividere un viaggio in macchina con dei perfetti sconosciuti; e tuttavia, i primi Millennials hanno fatto definitivamente il loro ingresso nel mondo del lavoro, portando con loro l’apertura a nuovi paradigmi. Non dimentichiamo che il neo-laureato che oggi trova conveniente

RIMETTERE IN SESTO I PICCOLI MEETING

Che il male delle riunioni noiose e inconcludenti sia abbastanza diffuso, è testimoniato anche dalla nascita di format consulenziali mirati per arginare il problema. È il caso di Meeting Cure, il servizio che l’agenzia olandese MindMeeting ha ideato appositamente per curare i meeting

“malati” e renderli efficaci e performanti, attraverso una vera e propria terapia d’urto. Il “meeting doctor” è quindi una figura in grado di progettare soluzioni per cambiare in meglio uno degli aspetti più radicati nelle culture organizzative, ovvero il modo di condurre i meeting quotidiani.

MINI-MEETING, GRANDI IDEE L’attenzione a questi nuovi target e ai processi comunicativi che si innescano all’interno dei piccoli gruppi sono al centro della riflessione del meeting designer Mike Van Der Vijver, a cui abbiamo chiesto un parere sulle specificità di questo genere di eventi. «I piccoli gruppi presentano solitamente il vantaggio di essere meno eterogenei rispetto al pubblico di un convegno. Spesso sono persone dello stesso team, o comunque con profili simili, e questo rende più agevole alcuni processi. In termini di meeting design, è importante concentrarsi sui processi. Questo è un aspetto che spesso e volentieri sfugge. Si crede che basti avere un ordine del giorno perché un gruppo di persone possa condurre efficacemente una riunione. Non è affatto così, perché una lista di argomenti non dice nulla su come svilupparli, sulle metodologie migliori e sui ruoli delle persone». È esperienza comune quanto le riunioni di lavoro possano facilmente sfuggire di mano e risultare inconcludenti, poco utili o dispendiose in termini di tempo: a volte si perde ben più di un’ora per giungere a conclusioni che avrebbero potuto essere tratte in pochi minuti. Questo avviene spesso per ignoranza o scarsa attenzione nei confronti di dinamiche che oltretutto dipendono anche dal numero dei partecipanti intorno al tavolo. «Si fa presto a dire genericamente “piccoli meeting”, ma a seconda delle numeriche entrano in gioco dinamiche di comunicazione differenziate, che potremmo segmentare così: un cluster va dalle tre alle cinque persone, un altro fino alle 12-15, quello successivo fino a circa 25, mentre con gruppi di trenta o cinquanta partecipanti è ancora diverso», spiega Van der Vijver. Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello delle potenzialità creative legate all’uso degli spazi. «Nel valutare l’idoneità di una meeting room, non mi interessa più di tanto conoscerne la capienza. Non è utile sapere quante persone possono starci se metto i tavoli a ferro di cavallo piuttosto che in cerchio: mi serve molto di più poter contare su uno spazio che possa essere trasformato e impiegato in modo diverso a seconda delle circostanze. Per esempio, con un angolo dove far lavorare un pic-

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Viale delle Palme, 16 16167 Genova Nervi (GE) Tel: +39 010 329011 Email: astor@astorhotel.it

PARCHEGGIO PRIVATO Hotel Astor, immerso nella splendida cornice del quartiere di Nervi, dista pochi chilometri dal centro storico di Genova ed è il luogo ideale per poter organizzare meeting ed incontri all’insegna della tranquillità e riservatezza. La struttura dispone di 3 sale riunioni ed offre una vasta gamma di servizi: da sale attrezzate per riunioni e meeting a spazi espositivi fino ad un massimo di 100 partecipanti. In abbinamento alla sala riunioni, Hotel Astor organizza su richiesta coffee breaks, light e business lunch che vengono realizzati secondo le vostre esigenze.

INTERNET WIFI

Dvd player Lavagna a fogli mobili

3 SALE MEETING Amplificazione audio RISTORANTE Microfono AREA RELAX

Proiettore e schermo


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SPECIALE MINIMEETING

FERDINANDO MAGGI titolare dell’hotel Astor di Genova «La fisionomia dell’evento medio da noi ospitato comprende gruppi di circa 10-15 persone, con durata prevalentemente di un giorno. Recentemente stiamo acquisendo un maggior numero di eventi con durata di due giorni»

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colo gruppo intorno a un tavolo, un angolo con una flip chart dove un altro gruppo può sviluppare un altro tipo di lavoro, un angolo con il proiettore per le slide e così via. Per un gruppo di 10-15 persone potrei aver bisogno anche di cento metri quadrati, non è detto che a un piccolo meeting corrisponda necessariamente un piccolo spazio». Van der Vijver è favorevole anche all’impiego strategico di location non convenzionali, in cui è più semplice condurre eventi per piccoli gruppi. «Parlando di meeting room tradizionali, è fondamentale poter disporre di luce naturale e aria pulita, può sembrare superfluo dirlo ma non vanno mai date per scontato. Ma non bisogna sottovalutare neanche l’importanza che può avere cambiare completamente luogo. Personalmente ho portato gruppi di persone a fare sessioni di lavoro in spiaggia o in piscina - vere e proprie riunioni, e non solo team building: sono posti che per un verso rilassano e per l’altro stimolano la mente e la creatività, rendendo più produttivi». Tornando alla riflessione con cui abbiamo aperto l’articolo, gli small meeting di oggi sono un format estremamente “liquido”, permeabile alle novità e facilmente trapiantabile in uno spazio diverso dalla solita vecchia aula con sedie e proiettore. La svolta rappresentata dall’ingresso dei Millennial tra gli executive delle aziende (chi è nato nel 1980 oggi ha 35 anni...) è un dato di fatto che sta rapidamente aprendo le porte a diversi cambiamenti. «È chiaro che le generazioni più giovani, cresciute con gli stimoli di internet, si adattano male a stare tre ore in un meeting statico intorno a un tavolo; e non solo loro. Certi format tradizionali risultano sempre meno efficaci man mano che i target cambiano e si evolvono abitudini e comportamenti. Oggi quello a cui i partecipanti danno veramente valore è l’esperienza», conferma Van der Vijver.

LA “RIVINCITA” DEI PICCOLI HOTEL? La location più amata dagli italiani quando si parla di piccoli meeting è però, sempre e comunque, l’hotel. Su questo segmento, grandi catene e realtà indipendenti se la giocano pressoché alla pari, tenendo anche conto del fatto che i piccoli gruppi sono spesso protagonisti di eventi a corto raggio, portati quindi a valorizzare località di provincia, capoluoghi e centri cittadini. Ce lo conferma Ferdinando Maggi, titolare dell’hotel Astor di Genova, che traccia un ritratto puntuale degli small meeting su cui la sua struttura ha focalizzato la sua offerta congressuale: «La fisionomia dell’evento medio da noi ospitato comprende gruppi di circa 10-15 persone, con durata prevalentemente di un giorno. Recentemente stiamo acquisendo un maggior numero di eventi con durata di due giorni. Per tutti sono normalmente richiesti coffee break e light lunch». Si tratta, come precisa Maggi, di eventi dal format piuttosto tradizionale, in buona parte senza pernottamento, ma il dato interessante è che la loro curva, da qualche tempo in qua, sembra aver ripreso a salire. «La nostra è una piccola struttura, e anche se il mondo Mice negli ultimi anni si è spesso orientato sui grandi numeri stiamo assistendo in questi ultimi mesi a una crescita e a un ritorno di eventi nel nostro segmento, che avevamo quasi perso», racconta il titolare dell’hotel Astor. «Si tratta principalmente di convegni del mondo medicoscientifico come Ecm, riunioni commerciali territoriali, workshop, e di eventi aziendali come corsi di formazione e presentazioni con lancio di nuovi prodotti». Per le realtà indipendenti, l’atout principale è sempre quello dell’offerta tailor-made e della massima personalizzazione dei servizi, anche se Maggi osserva che la richiesta principale e pressoché unanime è sempre una: «Il wi-fi è ovviamente uno strumento ormai imprescindibile che abbiamo recentemente potenziato, malgrado in Italia i collegamenti a banda larga siano ancora piuttosto costosi. A oggi, pur essendo disponibili a investire in tecnologia, i nostri clienti-tipo non paiono interessati ad altre attrezzature particolari, se non le classiche videoproiezione e amplificazione sonora». QUESTIONE DI STRATEGIA Gli eventi piccoli non sono mai, a ogni modo, eventi semplici, anzi, come ci racconta Armando Mastrapasqua, senior director Cwt Meetings & Events Italia, possono in alcuni casi presentare anche complessità specifiche superiori. «Il numero di partecipanti è solo una variabile ma non è quella determinante. Per esempio, è più semplice organizzare un meeting di mezza giornata per cento persone in una sessione unica in plenaria, con un coffee break, piuttosto che gestire la partecipazione di cinque medici a un

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SPECIALE MINIMEETING congresso internazionale: per pianificare volo, soggiorno, processo di iscrizione, transfer e cene sono necessari skill e tempo di lavoro maggiori. La vera complessità dipende dal numero e dalla tipologia dei servizi richiesti, dalla quantità dei fornitori coinvolti, dal valore economico totale dell’iniziativa, dalla tipologia dei partecipanti e dagli obiettivi dell’incontro». Parlando in generale, tuttavia, gli small meeting presentano alcuni vantaggi tipici per l’organizzatore, a partire dalla loro serialità: «In alcuni casi si è in presenza di ordini d’acquisto annuali, per eventi simili ripetuti in location diverse o per gruppi di persone diverse, con una standardizzazione della domanda, dei preventivi e delle richieste ai fornitori, e quindi della risposta. Pertanto spesso è possibile organizzare e confermare i servizi limitando gli scambi di comunicazione tra gli attori coinvolti», racconta Mastrapasqua. La vita media del progetto, tendenzialmente più breve, comporta però anche alcune non meno tipiche criticità, a cominciare dal lead time. «Spesso le richieste delle aziende giungono molto sotto data rispetto alla realizzazione dell’evento e i tempi di lavorazione sono molto serrati, quasi in tempo reale. Va inoltre tenuto presente che la diversificazione molto ampia delle tipologie di richieste di servizi richiede flessibilità e versatilità, con competenze a trecentosessanta gradi». Le dimensioni ridotte dei gruppi consentono comunque una certa libertà creativa nella scelta di format e location, sempre però con un occhio di riguardo alla progettazione strategica: ogni dettaglio dev’essere legato agli obiettivi di comunicazione prefissati. «Certamente la possibilità di promuovere attività formative o di team building in piccoli gruppi di lavoro consente maggiore spazio alla personalizzazione e all’approfondimento, oltre che all‘interattività. Avvalendoci anche di collaboratori altamente specializzati, i progetti sono costruiti su misura sia nei contenuti sia nei tempi: coaching, gamification, action learning, sono solo alcuni esempi di offerta formativa. Anche per le location si

può spaziare con maggiore libertà, avendo minori esigenze di spazio. Spesso, per esempio, vengono scelti spazi exindustriali, loft o dimore storiche, di cui si trova abbondanza di offerta nelle principali destinazioni business», prosegue Mastrapasqua. «Negli ultimi tempi abbiamo assistito anche al lancio di strutture di dimensioni contenute – appartamenti, temporary shop, sedi istituzionali – che ben si prestano a eventi di questo genere. Le stesse strutture alberghiere, del resto, possono ormai offrire anche location non tradizionalmente dedicate ai meeting – quali suite, terrazze, giardini d’inverno – che danno all’evento un sapore del tutto diverso». Quali che siano format e cornice prescelta per l’evento, inoltre, l’attenzione strategica nei confronti dei risultati è sempre altissima: «Un ulteriore trend che registriamo è rappresentato dal crescente interesse per la misurazione delle performance degli eventi, anche per gli small meeting, sia in rapporto all’investimento economico (Roi) sia agli obiettivi desiderati (Roo)», conclude Mastrapasqua. «Per ottenere questo alcune aziende si stanno sempre più orientando verso la definizione di uno strategic meeting management program, ossia di un piano complessivo per la gestione dei meeting e degli eventi dell’intera azienda».

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ARMANDO MASTRAPASQUA senior director Cwt Meetings & Events Italia «Il numero di partecipanti è solo una variabile ma non è quella determinante. Per esempio, è più semplice organizzare un meeting di mezza giornata per cento persone in una sessione unica in plenaria, con un coffee break, piuttosto che gestire la partecipazione di cinque medici a un congresso internazionale»

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Piccoli meeting, grandi strategie Lo strategic meeting management è un approccio sempre più in auge a livello internazionale: Cwt Meetings & Events si pone all’avanguardia nella consulenza per rendere più efficace la gestione degli eventi A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

L

ettura d’obbligo per prepararsi al 2016, il nuovo “Meeting & Events Forecast” pubblicato da Carlson Wagonlit Travel sintetizza agilmente i principali mutamenti di scenario previsti per l’anno prossimo. Tra le tendenze esaminate figura la crescente attenzione internazionale nei confronti dello Strategic Meeting Management, metodologia che consente, attraverso un approccio olistico alla gestione organizzativa, di migliorare notevolmente la performance complessiva degli eventi, rendendo i processi più efficienti e standardizzati, da un lato, e semplificando il lavoro in carico all’azienda, dall’altro. In caso, in particolare, di piccoli meeting, spesso numerosi nell’arco dell’anno, l’aver sviluppato a monte una strategia di ottimizzazione può generare un effetto positivo a

cascata lungo tutta la filiera organizzativa. Forte della sua presenza globale in 68 Paesi del mondo, che la pongono all’avanguardia nel cogliere i trend internazionali, la divisione Meetings & Events di Cwt ha da tempo implementato all’estero l’approccio dello Strategic Meeting Management all’interno della sua filosofia operativa: negli ultimi dieci anni, l’agenzia ha ottenuto più di 730 milioni di dollari di risparmi per i suoi clienti – con saving nell’ordine del 13-20% dal punto di vista della spesa per eventi, massimizzando Roi e Roo. «Si tratta di una metodologia decisamente innovativa ed efficace che stiamo proponendo da qualche tempo anche in Italia, trovando sempre più interesse» racconta Armando Mastrapasqua, senior director di Cwt Meetings & Events Italia. CONSULENTI DI STRATEGIA Lo Smm comincia da un’attenta valutazione del sistema di gestione degli eventi in azienda: «Si analizza ciascun aspetto, si definiscono obiettivi di miglioramento specifici, le azioni necessarie per realizzarli e i Kpi per monitorare i risultati» spiega Mastrapasqua.

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Le aree su cui si interviene sono, dunque, diverse per coprire tutti gli ambiti interessati nella gestione degli eventi. Forte attenzione viene posta, per esempio, al Contract Management, ossia un approccio prescrittivo per la gestione di tutti gli accordi con i fornitori. È così possibile sviluppare programmi di consolidamento degli hotel, cogliendo le opportunità di acquisto utili sia per il business travel sia per meeting ed eventi, o definire strategie di negoziazione personalizzate. Altro elemento importante, ma spesso sottovalutato in azienda, è la costruzione di una event policy aziendale, adattata all’identità della singola impresa e alle sue specifiche necessità, ma arricchita con le best practice di realtà simili a livello internazionale grazie a un apposito benchmarking. Un ruolo fondamentale per ottenere i benefici desiderati è rivestito ovviamente sempre di più anche dall’adozione di strumenti tecnologici. «Non bisogna però compiere l’errore di acquistare le tecnologie e poi cercare di capire come adattarle all’azienda – fa notare Mastrapasqua –, bensì è fondamentale partire dagli obiettivi strategici e dal programma di Smm e scegliere poi i vari tool più efficaci, valutando le attività di change management necessarie, i tempi e le azioni di implementazione, gli obiettivi da monitorare». DALLA TEORIA AI RISULTATI Lo Smm prevede anche l’ottimizzazione delle risorse umane coinvolte nell’intero processo di organizzazione di un evento in ottica end-to-end, sia lato azienda sia lato

agenzia. I risultati ottenibili possono essere ulteriormente rafforzati grazie all’applicazione del metodo manageriale Lean Six Sigma, che rende più efficienti i cicli di lavoro e riduce i tempi, aumentando la produttività. «Un importante progetto di Smm su cui stiamo lavorando riguarda la gestione complessiva degli eventi promossi dall’azienda farmaceutica Pfizer in Italia – racconta Mastrapasqua –. In pochi mesi questo ci ha permesso da un lato di rendere più efficienti i processi e il flusso di lavoro e di eliminare le ridondanze operative; dall’altro, di ottimizzare ruoli e competenze dei team dedicati, riordinando e riassegnando le mansioni di ciascuno in un’ottica endto-end e migliorando la qualità del lavoro». «Siamo così riusciti a ridurre del 20-25% il tempo totale dedicato alla gestione di un evento, dal primo briefing alla relativa chiusura tecnico-contabile del singolo progetto, passando in media da 240 a 180 giorni – continua Mastrapasqua –. In questo modo possiamo anche ottenere benefici nella gestione dei budget complessivi, con notevole soddisfazione dei nostri clienti». La personalizzazione, anche quando si parla di Smm, è importante: per una gestione strategica e complessiva degli eventi non può essere applicato un modello standard di Smm, ma occorre una declinazione tailor made, verificando i risultati e intervenendo nel corso del tempo per ulteriori affinamenti.

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Armando Mastrapasqua, senior director di Cwt Meetings & Events Italia

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Il museo diventa trendy I musei svecchiano la propria immagine, si integrano con il sociale, usano il digitale e aprono le porte ai meeting. E si scopre che industria dei meeting e musei parlanto lo stesso linguaggio dal nostro corrispondente da New York DOMENICO MATARAZZO

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ll’ultima convention annuale della Finra (Financial Industry Regulatory Authority) i partecipanti erano invitati a celebrare l’apertura dell’evento con un’eccitante serata: non al bar o ristorante del Marriott Marquis in Washington che ospitava la conferenza ma piuttosto in un museo, lo Smithsonian National Air and Space Museum per la precisione. Gli americani ma anche gli appassionati di storia sanno che lo Smithsonian ha una storia centenaria e il nome fa da ombrello a tutti i musei della capitale Americana. Lo Smithsonian come cornice di una serata eccitante non

rientra quindi nell’immaginario popolare e tanto meno nel settore dei congressi. D’altro canto però l’evento è uno degli esempi più recenti di come i musei su scala internazionale si stiano trasformando da enti dedicati alla conservazione del passato a centri sempre più coinvolti sia con il tessuto sociale sia con il mondo corporate. Anche in Italia durante l’estate abbiamo assistito allo spot televisivo in cui l’attore Giancarlo Giannini invitava a nutrire la mente attraverso la scoperta dei tesori culturali dell’Italia, in una campagna voluta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. PRIMO: PROMUOVERE La crescita di fattori come povertà, corruzione, ineguaglianza, guerre e migrazioni di massa non possono inoltre permettere ai musei di rimanere spettatori passivi. Per giustificare le loro richieste di finanziamento

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Sotto, il QrCode per effettuare un tour virtuale delle tecnologie esposte a MuseumExpo 2015, raggiungibili anche su Youtube all’indirizzo www. youtube.com/watch?v=am1oqm9OJCU

con fondi pubblici o privati quindi, i musei si trovano più che mai spinti a dover dimostrare la loro utilità a livello sociale. Le stesse crisi economiche e sociali in vari paesi hanno creato tagli enormi ai musei stessi che si trovano ora a dover competere con un numero crescente di operatori che chiedono donazioni e sponsorizzazioni. Casistiche di musei che si fanno promotori del cambiamento sociale si moltiplicano e molte di queste sono state presentate nel corso della MuseumExpo, la convention dell’American Association of Museums lo scorso Aprile. Molte delle presentazioni in programma riguardavano casistiche relative a un museo specifico, ma le stesse casistiche si adatterebbero bene anche a chi opera in ambito Mice e ha obiettivi di awareness. Collezione, educazione, connessione, esperienza e valore economico erano, per esempio, i cinque valori di base promossi dall’Associazione dei Musei Olandesi con la campagna “More than worth it” lanciata nel 2011. Uno degli obiettivi della campagna era di invitare il settore pubblico, il settore dell’educazione, nonchè i media e i privati a formare partnership, esattamente come avviene nel settore degli eventi. Una campagna simile è stata lanciata nel 2012 anche in Inghilterra con il titolo “Museums 2020” e promossa dalla Uk Museums Association. In questa campagna il messaggio è stato meno unidirezionale ma ha puntato sul dialogo con persone fuori e

dentro ai musei attraverso indagini sulle attitudini dei consumatori, colloqui con le parti associate e workshops. La premessa era che i musei devono porsi come obiettivo quello di contribuire attivamente al miglioramento della vita degli individui e affrontare i problemi più impellenti della società. Molte delle iniziative europee hanno luogo sotto l’egida della Nemo (www.ne-mo.org), un network indipendente di organizzazioni di musei e Ministeri della Cultura in tutta Europa per un totale di circa trentamila istituzioni. L’obiettivo è di assicurare che il museo sia una parte integrale della società europea attraverso la promozione, il networking, la cooperazione e, quando necessario, operazioni di lobbying. A proposito di networking, un’altra tendenza in atto nei musei è l’integrazione dei contenuti attraverso la connessione digitale dei database. In Europa questo avviene attraverso il progetto Imls Enterprise Content Management (Ecm) e consente a gallerie e a visitatori di arricchire la propria esperienza attraverso un accesso a molteplici fonti con un unico collegamento. In ambito fieristico si può fare un parallelo con gli enti che offrono database centralizzati per la ricerca di prodotti e fornitori su scala internazionale, il più recente dei quali è il Business Matching di Fiera di Milano creato in occasione di Expo e studiato proprio per le aziende che vogliono lavorare con controparti estere che meglio corrispondono alle loro esigenze.

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SECONDO: SVECCHIARE Parallelamente ad azioni di comunicazione i musei cercano di svecchiare la propria immagine anche attraverso gli eventi che ospitano. Il Museum of Man di San Diego, per esempio, è un museo il cui focus principale è la storia relativa all’evoluzione dell’uomo e, fino al dicembre prossimo, ospiterà l’esposizione “Strumenti di Tortura”. Il progetto è stato criticato da alcuni media americani per la crudeltà esposta, la violenza delle immagini e i contenuti non adatti ai visitatori più giovani. Il direttore del museo, Micah D. Parzen, ha però giustificato l’iniziativa dicendo che la società non può mettere la testa nella sabbia: «Individui sia sul territorio nazionale sia all’estero sono vittime di torture imposte per motivi personali o politici. Strumenti di Tortura rientra nell’ambito dell’antropologia in quanto ci spinge a considerare come siamo evoluti…oppure no» ha dichiarato il responsabile del museo. Gli obiettivi sono stati più specifici con la campagna successiva, “Museums Change Lives”, lanciata nel 2013, che ha voluto dimostrare come i musei stimolino la creatività e quindi contribuiscano al benessere di un individuo e al miglioramento del luogo in cui si vive. In tema di fiere, questi sono anche gli obiettivi delle amministrazioni cittadine quando in ambito di rinnovamento urbano decidono di creare nuovi spazi espositivi. Più di ogni altra sede i musei offrono anche la possibilità di integrarsi con il tema di un evento o con il target di questo. Sempre a Washington, lo Spy Museum è un’ottima sede per eventi in ambito di sicurezza o di competitive intelligence. Il museo, infatti, presenta storia e oggetti degli strumenti di spionaggio usati soprattutto durante la guerra fredda tra Usa e Urss. Tra gli spazi del museo però vi sono anche sale meeting nonchè spazi per aziende interessate a programmi di team building. Operation Spy, per esempio, è un’attività di simulazione in cui i partecipanti

devono risolvere un caso di spionaggio internazionale ispirato a un caso reale tratto dagli archivi del vicino palazzo dell’Fbi. Ad Atlanta invece, nel corso della convention annuale dell’Aia (American Institute of Architects) un dei tour offerti dai planner prevedeva una visita presso il College Football Hall of Fame, un museo di recente apertura ma considerato già come il migliore esempio negli Usa di interazione tra museo e pubblico. Qui i visitatori ricevono un’esperienza personalizzata dal momento in cui entrano nel museo. Ai visitatori, infatti, viene data l’opportunità di esprimere il proprio interesse poi, attraverso messaggi text, Rfid e servizi in cloud, i contenuti sono arricchiti com interviste, ricerche e testimonianze che rispecchiano i gusti del visitatore. TERZO: TECNOLOGIZZARE A svecchiare i musei sono anche le tecnologie: camminare tra gli stand della MuseumExpo era come camminare tra i padiglioni degli eventi della Iaapa, l’associazione che si indirizza ai parchi di divertimento. Abbiamo camminato infatti tra schermi digitali, dinosauri, simulatori ed esplorato contenuti attravero gli occhiali per la realtà virtuale della Oculus e i Google glass. Per gli occhiali Oculus, i contenuti sono ancora limitati e offrono più che altro un’esperienza immersiva. I Google glass invece arricchiscono l’esperienza in quanto comunicano con l’opera d’arte grazie a una serie di sensori posizionati nelle vicinanze di questa. Arrivati di fronte a un quadro d’interesse per esempio, il visitatore che indossa gli speciali occhialini di Google può ricevere testi, immagini e audio (nella lingua desiderata) relativi all’opera. Le stesse informazioni sono accessibili con il proprio cellulare grazie ad apposite app e al collegamento in bluetooth. Se poi non si vuole proprio fare a meno di un’assistente personale, la soluzione arriva dai robot, non esattamente nella versione dell’immaginario popolare, ma nell’offerta di Double, un ipad posizionato su uno stand a due ruote, telecomandato e in grado di comunicare attraverso la webcam. Alcune di queste tecnologie sono già usate in ambito fieristico e sono la soluzione ideale quando un visitatore non richiede o non riceve l’assistenza necessaria per ottimizzare la visita.

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Cinque buoni motivi per dire no O

re buttate nella spazzatura ad ascoltare informazioni di cui non ce ne faremo nulla, e intanto la testa va alla scrivania, con tutto quel lavoro che si accumula e che dovremo recuperare una volta liberati dalle catene dell’ennesima riunione inutile. Certo, quante volte ci è capitato di riflettere sull’argomento e quante volte abbiamo letto buoni consigli per scansare meeting improduttivi? Tutto inutile… ah se rifiutare fosse davvero così facile! E se per un verso l’argomento di come sfuggire alle riunioni che per noi sono soltanto una perdita di tempo non è nuovo, dall’altro è interessante leggere i consigli che il Ceo di Hootsuite (l’innovativa piattaforma per la gestione dei social media) Ryan Holmes spiega nel suo post pubblicato sul blog aziendale. Questo intanto perché quelli di Hootsuite hanno già fatto il salto dalla teoria alla pratica, visto che il team che ha creato la piattaforma era composto da sole sette persone. E ora che i dipendenti sono ottocento e le riunioni si rendono per forza di cose necessarie, Holmes si dice “ossessionato” dal far sì che siano pienamente focalizzate su un argomento ben preciso e che vi partecipino solo le persone strettamente coinvolte. Tutto ciò secondo un principio molto semplice: o si partecipa a una riunione o si lavora. Holmes cita anche dei dati: 37 miliardi di dollari all’anno sarebbero i soldi buttati dalle aziende per riunioni inutili, sessanta le ore passate dai dipendenti in meeting sterili. Il primo consiglio del Ceo di Hootsuite per evitare riunioni inutili è quello di dire “no”. Un esercizio che potrebbe rendersi utile in diverse occasioni in ufficio e che, nel caso specifico di un invito a un meeting, potrebbe ridurre e di molto lo spreco del proprio tempo lavorativo. Spesso, infatti, i problemi posti in una riunione potrebbero essere risolti al telefono o via e-mail, per esempio. Il meeting planner che organizza una riunione dovrebbe inoltre stilare una lista di partecipanti che sia la più ristretta possibile. Una sorta di elenco Vip per intenderci, secondo il modello di Steve Jobs che esigeva che alle riunioni fossero presenti solo le persone indispensabili. Come esercizio pratico Holmes suggerisce di iniziare a escludere una persona alla volta a ogni riunione. E se qualcuno si

Dire no a cosa? Alle riunioni inutili naturalmente, argomento non certo nuovo in azienda ma che ancora ha bisogno di un vademecum per quei dipendenti che non riescono a liberarsene. Parola del Ceo di Hootsuite sentisse messo da parte, sarà facile spiegare come l’esclusione sia più un rispetto del proprio tempo che, al contrario, una dimostrazione di disinteresse. Poi c’è la regola, per chi indice la riunione, di arrivare molto preparato, con gli argomenti ben chiari e – perché no – un test già effettuato al proiettore e alle altre attrezzature che si andranno a utilizzare, per evitare quegli inconvenienti tecnici che lasciano tutti i presenti in un limbo di inattività mentre si è costretti ad armeggiare strumenti avversi che non ne vogliono sapere di funzionare. E sì, anche nelle riunioni bisogna essere concreti. Holmes suggerisce di incaricare una persona, all’inizio del meeting, di prendere appunti secondo due voci: “risultati” e “azioni”. Ogni partecipante dovrà ricevere una copia degli appunti a fine riunione per sapere esattamente e concretamente cosa fare. Si eviterà di discutere “idee” dimenticate puntualmente fuori dalla porta della sala riunioni per il massimo dell’inefficienza. Infine, qual è la giusta durata di una riunione? Non più di 25 minuti. Holmes ammette di suggerire ai propri dipendenti di alzarsi e lasciare una riunione appena comprendono che gli argomenti discussi non li riguardano. Meglio per tutti se tornano a lavorare… o no?

ALESSANDRA BOIARDI

In questa pagina abbiamo preso spunto da un post che il Ceo di Hootsuite, Ryan Holmes, ha pubblicato sul blog aziendale

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ALESSANDRA BOIARDI

ALLEGROITALIA GOLDEN PALACE INAUGURA LA SUITE MASERATI

MEETING SUL MARE L’Hotel Garden Palace è situato nella splendida e caratteristica cittadina ligure di Varazze, a pochi passi dal mare e dal centro storico. L’albergo si trova in una zona residenziale e particolarmente silenziosa ed è immerso nel verde di un ampio giardino. Dalla sua terrazza, particolarmente adatta a ospitare banchetti ed eventi corporate, si gode di una splendida vista sul golfo. La sala riunioni dell’hotel ha una dimensione di 190 metri quadrati e una capienza di 120 persone, divisibile in tre aree più piccole. Sono a disposizione tutti i servizi utili all’or-

ganizzazione di riunioni ed eventi, dall’allestimento modulare alla lavagna a fogli mobili, dallo schermo al videoproiettore, fino al servizio adsl wi-fi. L’hotel è a disposizione degli organizzatori e delle aziende per allestire al meglio ogni tipo di evento.

TOSCANA DA SEMPRE «Quando ho deciso di cambiare vita non immaginavo di far tornare a vivere Villa Poggio Bartoli, non che questa anziana signora non meritasse una nuova chance, anzi…». È il racconto di Antonio Lippi, general manager di Villa Poggio Bartoli, dimora storica toscana che apre le sue porte alla meeting industry. «La sua nobile origine, la sua costruzione imponente risalente all’epoca medicea, la sua esposizione baciata dal sole a pochi chilometri da Firenze, e la sua storia lunga centinaia di anni, una musica per chi sa ascoltare. Tutto questo basta per avere il diritto di continuare a vivere nella Toscana di oggi» continua Lippi. «Ma come continuare a far vivere oggi questo luogo? Offrendo semplicemente quello che questa bella dimora di campagna ha sempre dispensato: un luogo immerso nel verde dove riposare, un posto dove la cucina è quella che la massaia di fattoria ha sempre preparato con le materie prime che arrivavano ogni giorno dall’orto e dai poderi dei contadini, ma anche un luogo dove antiche passioni continuano a esistere. Allora non ci si può stupire di vedere volare un falcone dalla finestra della camera o se all’uscita dell’ingresso principale una carrozza trainata dai cavalli della scuderia sarà lì ad aspettarvi».

Il cinque stelle lusso AllegroItalia Golden Palace di Torino ha inaugurato la suite Maserati, suite a tema nata da una collaborazione del gruppo AllegroItalia Hotels & Resorts con la prestigiosa casa automobilistica Maserati. «Dopo la suite del Cioccolato – spiega Piergiorgio Mangialardi, presidente di Allegroitalia Hotels – presentiamo la suite Maserati: un sodalizio di design e arredi che afferma sempre più la nostra “italianità” e la nostra volontà di creare partnership strategiche con aziende che rappresentano l’Italia nel mondo». La suite Maserati è stata pensata per tutti gli amanti dell’automobilismo italiano di lusso e si compone di una zona living con arredi storici – pezzi unici ed esclusivi per vivere la storia e la cultura dell’automobile sportiva – e di una zona notte, per trascorrere un soggiorno tra i raffinati ricambi originali Maserati, da scoprire tra gli arredi della suite. Per i clienti della suite Maserati AllegroItalia Golden Palace mette a disposizione degli ospiti un’elegante quattroporte Gts, modello capace di conciliare sportività ed eleganza per regalare una guida potente.

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LAC LUGANO, NUOVO POLO PER GLI EVENTI

Si allunga sul lungolago con la sua forma irregolare e la mole verde-grigia e cristallo, il Lac Lugano Arte e Cultura, il grande polo culturale e degli eventi che, dopo undici anni di progettazione e cinque di lavori, ha finalmente aperto i battenti. E lo ha fatto in grande stile, con una festa durata tre weekend – dal 12 al 27 settembre – e culminata con un grandioso concerto sinfonico nella splendida sala polivalente, dal design avveniristico e dall’acustica strabiliante. Fulcro architettonico dell’edificio è la hall con scenografiche vetrate affacciate sulla nuova piazza Bernardino Luini, ricavata a fronte lago (sovrastante un parcheggio sotterraneo) e sul parco che sale lungo la montagna posta alle spalle, dove l’architetto Ivano Gianola ha guadagnato un terrazzamento con gradinata, l’Agorà, per ospitare

eventi all’aperto. Imponente è la sala polivalente da mille posti, interamente rivestita in legno di pero, progettata per garantire una visuale ottimale da qualunque angolazione e con l’ambizione di poter ospitare alternativamente concerti di musica classica e moderna, balletti, spettacoli teatrali, oltre che di fungere da auditorium. Una sfida che è stata vinta realizzando un palcoscenico fra i più grandi d’Europa e una fossa orchestrale a scomparsa, ma, soprattutto, grazie a una speciale conchiglia acustica modulare e rimovibile che consente di trasformare la sala in un perfetto ambiente concertistico. Un capolavoro tecnico che permette a Lugano di ospitare spettacoli finora impraticabili. Non solo musica, però al Lac: le sue sale, infatti, ospitano anche una nutrita collezione di opere d’arte, che il Mice potrà visitare accompagnato da una guida assolutamente originale, che arricchirà la visita con arie liriche, recitazione di poesie e racconti legati al periodo storico dei capolavori esposti. Il Lac è dotato anche di spazi pensati per eventi di dimensione contenuta: il Teatrostudio e le quattro sale multifunzionali all’ultimo livello dell’edificio, tre delle quali con vista panoramica sul lago, infatti, sono perfetti per ospitare meeting e conferenze.

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UN ALBERGO CONGRESSUALE A MILANO PER LEONARDO HOTELS Amplia il suo portfolio il gruppo Leonardo Hotels, che ha rilevato il quattro stelle lusso Hermitage di Milano per trasformarlo in un quattro stelle superior che si chiamerà Leonardo Hotel Milan City Center. A disposizione degli ospiti da settembre, l’hotel offre 130 camere e suite e vanta un perfetto stile italiano. Nei pressi del centro congressi MiCo, la struttura propone un ampio ingresso, un garage sotterraneo e soprattutto, per l’organizzazione di eventi, quattro sale meeting in grado di accogliere un totale di duecento persone, dotate di lussuosi lampadari, nobili tappeti e tendaggi importanti che regalano un’atmosfera particolarmente elegante agli eventi. Il wi-fi è gratuito nelle camere e nelle aree comuni. Oltre al Leonardo Hotel Milano Centrale, il gruppo ha in programma l’inaugurazione, a marzo 2016, di una seconda struttura milanese da trecento camere.

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SUITE PER IL MICE AL RIVA MARINA RESORT

Cornice ideale per il Mice, il Riva Marina Resort – fiore all’occhiello del gruppo pugliese Cds Hotels – sorge in una posizione privilegiata e incantevole sulla costa adriatica, situato vicino a un’area ricca di bellezze naturali e storiche, l’apprezzata Valle d’Itria, e a soli 18 chilometri dall’Aeroporto Internazionale del Salento. Il resort quattro stelle, con 443 camere e suite eleganti e luminose, è dotato di tutti i servizi necessari per ogni tipologia di evento, prima fra tutti un’area congressi composta da otto sale meeting accoglienti e attrezzate, tutte con luce naturale. Al fine di incontrare le richieste sempre più attente ed esigenti della meeting industry, il Riva Marina Resort ha recentemente rinnovato le sue 51 suite, scegliendo un arredamento moderno e raffinato che rievoca e reinterpreta lo stile tipicamente mediterraneo.

WORLDHOTELS PREMIA IL CEO DEL GOTHIA TOWERS Worldhotels ha premiato Daniel Stenbäck, Ceo e managing director del Gothia Towers a Göteborg, con il Leadership Award 2015. A consegnare il premio Geoff Andrew, Coo di Worldhotels, in occasione della Leadership Conference, evento annuale organizzato dal gruppo alberghiero per i suoi general manager e per i proprietari degli stessi hotel, che quest’anno si è tenuta a Chicago, negli Stati Uniti. In qualità di chief operating officer e managing director del Gothia Towers di Göteborg, Stenbäck è a capo di uno dei più grandi hotel e centri congressi d’Europa, che vanta 1.200 tra camere e suite, numerosi ristoranti e bar e uno spazio di oltre quarantamila metri quadrati riservato a conferenze, congressi, feste, eventi, fiere e spettacoli. Il Leadership Award è stato istituito da Worldhotels per premiare il lavoro di persone che si sappiano distinguere per risultati straordinari, sia come individui sia come leader, esercitando un impatto positivo sull’industria turistica. Tra i premiati delle precedenti edizioni ricordiamo Sir Rocco Forte, Johanna Frangano, managing director dell’Hotel Quirinale a Roma e, più di recente, Tan Sri Dato’ Teo Chiang Hong, proprietario di One World Hotel Petaling Jaya in Malesia.

GIARDINO BOTANICO CON VILLA A PALAZZO VARIGNANA Palazzo di Varignana Resort & Spa, location già apprezzata dal Mice sui colli di Bologna, amplia il proprio parco di 28 ettari con una nuova area: il Giardino di Palazzo di Varignana. Immerso nello scenario della campagna emiliana, il giardino occupa una superficie di circa tre ettari. L’inaugurazione si è svolta a fine settembre con un open day confezionato prendendo spunto dalla fiaba Alice’s Adventures in Wonderland. L’inaugurazione è stata anche un’occasione per presentare Villa Amagioia, una splendida residenza di 380 metri quadrati con piscina privata a sfioro perfettamente integrata nel giardino. La villa aprirà nel 2016, riconvertita in due lussuosi appartamenti. Il progetto di riqualificazione del giardino è stato affidato a Sandro Ricci che ha messo a frutto sapere botanico, agronomico e architettonico, dando vita a una singolare armoniosa fusione. La prima parte del giardino si scopre superando un piccolo corridoio boscoso

di frassini e altre piante autoctone, in cui si evidenzia il tipico “Giardino all’italiana”. Un pergolato di meli ornamentali e rose separa il labirinto di nuova realizzazione dalle stanze tematiche: stanze vegetali, divise armoniosamente da siepi di Ginko biloba, carpini

(Carpinus Betulus) e filari alberati di acero (Acer Campestris), che accolgono cespugli di rose, graminacee e ciliegi ornamentali, cornioli (Cornus Mas), oltre a numerose essenze erbacee perenni e vasche d’acqua di varie forme geometriche.

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MELIÁ APPRODA A CAMPIONE D’ITALIA

Si affaccia sulle sponde del Lago di Lugano il nuovo Meliá Campione, apertura annunciata dal gruppo internazionale spagnolo nelle immediate vicinanze del famoso Casinò di Campione, nell’enclave italiana in terra svizzera. L’hotel dispone di quaranta camere, di cui venti si affacciano direttamente sul lago, e di due suite che si caratterizzano per lo stile unico, tra cui la Modern Dandy Suite, ideale per i businessman alla ricerca di un certo stile anche durante i soggiorni di lavoro. Le nuove Meliá Campione Rooms & Suites offrono il più alto standard di ospitalità e servizi

che caratterizza il brand Meliá, ma l’hotel si propone anche come un nuovo luogo di ritrovo per il mercato locale e gli amanti del lago, soprattutto con il ristorante “Dolce Vita”, gestito dal brand Luis Mas, già partner di Meliá a Capri, che porta i sapori semplici ma ricercati della cucina mediterranea al confine con la Svizzera. Il ristorante è aperto a tutti gli ospiti, anche esterni all’hotel, per pranzi e cene, e si propone anche come location per eventi. A breve sarà inoltre inaugurato il nuovo centro Benessere & Fitness, 170 metri quadrati in cui si troveranno due sale trattamenti, l’area umida e l’area gym.

ARRIVA IL NUOVO NETWORK ITALIANO SI HOTELS Si chiama Si Hotels, Sistema Italiano Hotels, il nuovo network italiano di albergatori che conta oltre cento strutture affiliate. Si Hotels è il marchio commerciale di Besteam, centrale acquisti nel settore horeca che è divenuta società cooperativa per favorire la partecipazione dei soci e ha ampliato la propria offerta il nuovo network. L’attività di Si Hotels si sviluppa attraverso cinque aree di intervento differenti: Si Experience – la proposta per migliorare l’esperienza degli ospiti e innalzare il valore delle strutture partendo dall’analisi del prodotto e dall’individuazione di interventi efficaci volti alla riqualificazione dell’offerta; Si Performance: gli esperti di Si Hotels, valutando le variabili più importanti del business alberghiero, tracciano soluzioni strategiche e strumenti di gestione, distribuzione e Crm; Si Consulting: un insieme di consulenze specifiche, mirate alle esigenze manifestate dai singoli imprenditori alberghieri; Si Supply: una rete di fornitori leader e la garanzia di proposte di massimo vantaggio; Si Protection, il Risk Management inteso come protezione del business alberghiero attraverso accordi di negoziazione.

www.villacorner.it


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Autentico Hotels è un network di strutture alberghiere indipendenti di grande pregio, ciascuna con le sue unicità, ma che rispondono a criteri precisi e condivisi in termini di bellezza, identità ed eccellenza nel servizio agli ospiti

Autentico Hotels, l’ltalia più bella! TERESA CHIODO

È

un progetto di nuova generazione e di alta gamma, in continua crescita, perché è riuscito a interpretare appieno le esigenze e le tendenze del turismo, sia business sia leisure. Garantisce un prodotto moderno, funzionale, competitivo e in costante evoluzione, in linea con le esigenze del cliente. Tutte le strutture Autentico Hotels sono dotate di spazi e attrezzature tecniche per accogliere meeting ed eventi privati fino a cinquanta persone. Sono luoghi unici e ideali per festeggiare un giorno speciale, riunire la propria squadra di lavoro o più semplicemente per sorprendere qualcuno. In ciascuna struttura è a disposizione uno staff preparato di professionisti, in grado di gestire qualsiasi richiesta, mettendo a disposizione una Consulenza su misura, monitoraggio costante e supervisione per eventi chiavi in mano. Fanno parte di Autentico Hotels le seguenti strutture: Il Falconiere Relais & Chateaux (Cortona), La Meridiana Relais & Chateaux (Garlenda), Villa Abbazia Relais & Chateaux

(Follina), Villa del Quar Relais & Chateaux (Verona), Hotel Le Dune Piscinas (Piscinas). Gli hotel del Gruppo Il Falconiere Relais & Chateaux è un relais nel cuore della Toscana più autentica, a meno di due ore da Roma e Firenze: una vera oasi di pace, tra i vigneti della famiglia Baracchi, per assaporare i profumi della terra e del buon vino, dove riscoprire insieme ai propri collaboratori il gusto di una vita semplice e genuina a contatto con la natura. Mette a disposizione 22 camere e un ristorante con una stella Michelin. La Meridiana Relais & Chateaux, invece, si trova in una posizione strategica a sole due ore da Milano e Torino, nel verde entroterra ligure, a due passi da Alassio e dal mare. Gli spazi ampi e polifunzionali, immersi nei giardini di Garlenda, e l’ospitalità della famiglia Segre fanno di questa casa il luogo ideale dove ritrovarsi per un incontro di lavoro lontano dai rumori della città. Le aree meeting sono dotate di luce naturale e comode sedute, un servizio personalizzato e

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1 / La Meridiana Relais & Chateaux, nell’entroterra ligure 2 / L’Hotel Le Dune Piscinas, incastonato in un paesaggio splendido 3 / Villa Abbazia Relais & Chateaux, a un’ora da Venezia 4 / Il Falconiere Relais & Chateaux, nel cuore della Toscana

una cucina di qualità per esaltare le tipicità del territorio. Tante le possibilità di attività outdoor e di teambuilding. Mette a disposizione 25 camere, un ristorante gourmand e un golf club a 18 buche. Situata nel “Giardino di Venezia”, a solo un’ora dalla città lagunare, Villa Abbazia Relais & Chateaux è simbolo di armonia e raffinatezza, conserva intatto il fascino del passato ed esprime l’equilibrio tra discrezione ed eleganza. Si tratta di un complesso settecentesco nel centro di Follina, in provincia di Treviso, nella campagna veneta, lungo il famoso itinerario enogastronomico denominato Strada del Prosecco. Il luogo ideale dove brindare ai successi ottenuti e darsi nuovi traguardi per il futuro, con il valore aggiunto di essere coccolati dalla famiglia Zanon. Dispone di 18 camere e un ristorante con una stella Michelin. Lo splendido Villa del Quar Relais & Chateaux si colloca in un territorio ricco di arte, cultura e storia, circondato da un parco privato, giardini, vigneti e dotato di sale riunioni in cui organizzare incontri di lavoro e usufruire di proposte gastronomiche esclusive. A soli cinque chilometri da Verona e dotata di eliporto privato, Villa del Quar rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e innovazione: una location ideale per eventi di successo. Dispone di 25 camere e ristorante gourmand. Infine, l’Hotel Le Dune Piscinas, con il suo grande caseggiato in pietra grigia ed intonaci dorati, è immerso in un’atmosfera rarefatta fuori dal tempo, tra le dune di sabbia più alte d’Europa e sullo sfondo di un mare intensamente azzurro. La struttura è stata ricavata da un vecchio complesso minierario. Un luogo di grande fascino per eventi fuori dall’ordinario. Dispone di 27 camere e ristorante sul mare.

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AUTENTICO HOTELS: I PLUS

■ Spazi per meeting e gruppi di lavoro fino a 50 persone ■ Da 18 a 27 camere di varie tipologie ■ Ristoranti gourmand per esaltare i sapori del territorio (due ristoranti stellati Michelin) ■ wi-fi gratuito ■ Parking gratuito ■ Possibilità di cooking class con gli chef ■ Spa e/o opzioni benessere ■ Attività outdoor e team-building ■ Biking e passeggiate naturalistiche ■ Percorsi enogastronomici

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È definita la “regina delle Dolomiti” Cortina d’Ampezzo e, per viverne pienamente il lusso esclusivo, l’indirizzo giusto per il Mice più esigente è il Grand Hotel Savoia, cinque stelle di elegante calore e di esclusiva familiarità

La montagna glamour NINO VERMICELLI

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e Cortina d’Ampezzo e la sua allure fascinosa e modaiola non hanno bisogno di presentazioni, la punta di diamante della destinazione è sicuramente il Grand Hotel Savoia, elegantissimo e storico cinque stelle in pieno centro cittadino, risorto a nuovo splendore nel 2009 dopo un sapiente restyling. Fiore all’occhiello dei Mythos Hotels, che vantano strutture di pregio in località strategiche del Nord Italia, il Gran Hotel Savoia accoglie i propri ospiti in 117 camere raffinate e confortevoli – dove il calore del legno si sposa con il fascino della pietra, il candore del marmo e la raffinatezza di tessuti preziosi –, in cinque eleganti junior suite, in otto suite, per gli amanti del lusso senza compromessi e nella meravigliosa Royal Suite, un appartamento di circa ottanta metri quadrati, con due camere da letto, salotto, due bagni e una terrazza di 27 metri quadrati con vista a tuttoton-

do su Cortina. Ma già entrando nella hall si respira l’atmosfera di esclusiva familiarità e di lussuoso calore che contraddistingue la struttura: non una fredda eleganza, infatti, ma la sensazione di comfort che solo un servizio attento e su misura sa regalare agli ospiti, facendoli sentire a casa. SPAZIO ALL’ARTE Ha reinventato il concetto di montagna, il Grand Hotel Savoia, declinandolo, in ogni stagione, non solo con quanto il paesaggio circostante potesse offrire in fatto di natura e di sport, ma anche con l’arte: l’albergo ospita infatti eventi musicali e mostre d’arte nei suoi spazi comuni: il ristorante Savoy, il bar Giardino d’Inverno (affacciato su una splendida terrazza panoramica) e il Cigar Bar, si arricchiscono dunque di momenti unici per intrattenere gli ospiti mentre gustano le saporite pietanze preparate a chilometro zero dallo

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chef Giorgio Lecchi o mentre assaporano un cocktail o un tè, o ancora mentre fumano un sigaro pregiato. Comfort ed eleganza anche per i momenti dedicati al lavoro: il centro congressi dispone di due sale – la principale, la sala Dolomia, in grado di accogliere fino a 350 delegati o trecento commensali per cene sedute, è illuminata da luce naturale e arricchita da un’ampia terrazza, mentre la sala Enrosadira può far accomodare fino a cento congressisti– due ampi foyer e di un business centre attrezzato e dotato di connessione Internet wi-fi gratuita, come il resto dell’hotel. E dopo il lavoro, il relax, nel centro benessere, che si sviluppa su 750 metri quadrati con piscina, sauna idromassaggio, bagno turco, palestra, tisaneria e cabine per i trattamenti estetici e i massaggi. Completano l’offerta del Gran Hotel Savoia un ampio garage privato con 130 posti auto, il piano bar, per intrattenersi piacevolmente dopo cena, e lo ski service, con un’ampia scelta di attrezzature da neve all’avanguardia, dove noleggiare sci, scarponi e ciaspole. NATURA DA UNESCO Per i momenti di post congress, a Cortina non c’è che l’imbarazzo della scelta: da una semplice passeggiata tra le sue eleganti vie – ricco di boutique, negozi e piccole botteghe di artigianato locale – a un’immersione totale nella natura, sorprendete in ogni stagione. Il parco regionale, infatti, è il regno incontrastato di camosci, caprioli, cervi, stambecchi e aquile reali, immersi in un habitat di abeti e conifere, da esplorare a piedi, in mountain bike, a cavallo o, in inverno, su ciaspole. Ci sono poi le arrampicate sulle meravigliose pareti dolomitiche – le Dolomiti sono

patrimonio Unesco – le escursioni con le guide alpine lungo le ferrate o le trincee della Prima Guerra, e gli oltre cento chilometri di piste (tra le quali quelle olimpiche del 1956) per sci e snowboard. Ma anche l’eterea e affascinante Venezia dista solo un’ora di macchina, con i suoi canali e le calli appartate. E ancora, la Valle d’Ampezzo, con i suoi splendidi baluardi antichi – come il forte Tre Sassi, di costruzione austro-ungarica, il castello di Botestagno e la piccola fortezza di Zanna – e i musei unici, come quello, interessantissimo, dedicato alla Grande Guerra, ospitato in uno splendido forte coinvolto nelle vicende belliche della Prima Guerra Mondiale. indirizzi a fine rivista

DA CORTINA A COURMAYEUR

È l’ultima acquisizione dei Mythos Hotels, il lussuoso Grand Hotel Courmayeur Mont Blanc, poco distante dal centro pedonale di Courmayeur, e dotato di 72 fra camere e suite. Anche Courmayeur, come Cortina, non ha bisogno di presentazioni e l’elegante quattro stelle consente di viverne pienamente l’atmosfera e la bellezza del paesaggio: il ristorante, per esempio, offre una vista sublime sul ghiacciaio del Brenva, mentre la terrazza

panoramica del lounge bar consente di abbracciare il territorio circostante, dominato dalla catena del Bianco. Per i momenti di relax, il centro benessere di cinquecento metri quadrati mette a disposizione dei propri ospiti sauna, bagno turco, piscina, idromassaggio, docce cromoterapiche ed emozionali e palestra. Una pista da sci privata, l’esclusivo cigar bar, la connessione wi-fi gratuita e un garage con ottanta posti completano l’offerta.

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Più di ottant’anni di storia nell’ospitalità romana, una famiglia che ha saputo alimentare il proprio business con scelte strategiche: Roscioli Hotels Roma è passione per l’accoglienza, con un occhio di riguardo per l’uomo d’affari

Tradizione di famiglia SABRINA PIACENZA

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L’Hilton Garden Inn Rome Claridge Il Best Western Premier Royal Santina L’Hotel Aris Garden Il Best Western Hotel Universo

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passato molto tempo da quella pensione inaugurata nel 1933, la prima a Roma a possedere acqua corrente in tutte le stanze. La Pensione Roscioli è diventata ben presto Hotel Universo e la famiglia ha continuato ininterrottamente a seguire il proprio dna fatto di accoglienza, ospitalità e passione. Dal 1984 all’Hotel Universo – oggi Best Western – si sono aggiunti il Best Western Hotel President e successivamente, il Best Western Premier Royal Santina, l’Aris Garden e l’Hilton Garden Inn Rome Claridge. Cinque raffinate strutture per un’offerta ineguagliabile, cinque location ciascuna con la propria specificità e servizi studiati ad hoc per persone diversamente abili, tutte accomunate dalla stessa attenzione al cliente e dalla capacità di soddisfare qualsiasi richiesta del mondo Mice. Il Best Western Premier Hotel Royal Santina, che si trova vicino alla stazione ferroviaria di Roma Termini, dispone di un centro congressi con una capienza massima di 210 persone divise in cinque sale meeting ricavate in un ambiente dal design moderno e perfettamente attrezzate per ospitare ogni tipo di evento, dalle riunioni di lavoro alle conferenze stampa, dai coffee break ai piccoli congressi. Il Best Western Hotel Universo dispone di uno dei centri congressi più grandi del centro di Roma a cui aggiunge un attrezzato centro fitness, con sauna, bagno turco e un invidiabile spazio dedicato esclusivamente al relax. Una struttura ideale per organizzare congressi, ri-

unioni, conferenze e meeting, grazie a nove modernissime sale di varie dimensioni, eleganti e attrezzate in modo funzionale, per una capienza totale di seicento partecipanti. Quattro sale business per 190 invitati complessivi, invece, per l’Hilton Garden Inn Rome Claridge, situato nell’elegante cuore dei Parioli e che vanta 93 camere tra cui alcune spettacolari junior suite contraddistinte da un design raffinato, tecnologia moderna e un piacevole centro fitness con palestra, sauna e bagno turco. Classe, lusso e funzionalità, tratti distintivi di tutte le strutture, caratterizzano anche il Best Western Hotel President. Situato in pieno centro storico, a due passi dal Colosseo, dispone di una attrezzata sala riunioni, priva di barriere architettoniche, con connessione internet wi-fi gratuita su una superficie totale di trenta metri quadrati. Completa l’offerta l’Hotel Aris Garden, uno splendido quattro stelle immerso nel verde e situato in posizione strategica, molto vicino all’aeroporto di Roma Fiumicino, l’Eur e la nuova Fiera di Roma. Dotato di uno splendido giardino con piscina scoperta, si trova anche poco lontano dalla costa e dai meravigliosi scavi di Ostia Antica. All’interno un business center con cinque sale per riunioni di lavoro, convention, cene di gala, pranzi di lavoro, feste informali, brunch e cocktail. indirizzi a fine rivista

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LEFT BRAIN: CONTROLLO AFFIDABILITÀ ATTENZIONE AI DETTAGLI

Copyright © 2014 CWT

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L’emisfero destro e sinistro del nostro cervello influenzano il pensiero e le scelte di ciascuno. Ci vuole il giusto mix di entrambi. E noi ve lo offriamo.

Where ideas meet results Visitate cwt-meetings-events.it


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Best Western Premier Bhr Treviso Hotel  Quinto di Treviso (Tv) Numero totale camere: 133 | Ristoranti: 1 | Posti: 100 | Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore 25 posti| Saletta segreteria | 1.500 mq di aree espositive | Possibilità organizzazione post congress

Best Western Premier Bhr Treviso Hotel è stato scelto per ospitare importanti congressi Ecm, che confermano la sua vocazione congressuale anche per il settore medicoscientifico, di cui soddisfa esigenze e codici deontologici

L’anno dei congressi medici GIULIA DE STEFANO

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razie ad anni di promozione mirata all’industria del farmaco e verso gli organizzatori professionali del settore, il 2015 si sta dimostrando come l’anno dei congressi medico-scientifici al Best Western Premier Bhr Treviso Hotel. Alle specifiche direttive delineate dai codici deontologici di settore, discriminanti la scelta della location, Bw Premier Bhr Treviso Hotel risponde con la sua stessa posizione e configurazione, presentandosi come una garanzia per gli organizzatori. In che modo? Anzitutto a livello regolamentare l’hotel è assolutamente in linea con i codici deontologici di Farmindustria e di Assobiomedica. Inoltre, immerso in una delle aree fra le più produttive d’Europa, l’hotel si colloca in posizione facilmente raggiungibile dai principali terminal aeroportuali: dista solo due chilometri dal nuovo aeroporto di Treviso e a meno di venti minuti d’auto dallo scalo internazionale di Venezia. Grazie al collegamento autostradale, in meno di due ore si arriva da Milano e in mezz’ora da Padova e Venezia, le due città che con Treviso compongono la grande area metropolitana del Veneto. Arrivando al cuore di Bhr Treviso Hotel, ricor-

diamo che oltre alle 133 camere di eccellente design e varie tipologie, dispone di un centro congressi con 13 sale a luce naturale, modulari e perfettamente insonorizzate, capaci di ospitare oltre 1.200 partecipanti e in più delle superfici espositive di oltre 1.500 metri quadrati. Fra gli eventi Ecm di maggior prestigio in programma quest’anno al centro congressi del Bhr Treviso Hotel si segnalano il 54esimo Congresso Nazionale Adoi – Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani dal 16 al 19 settembre e il sesto Congresso Nazionale Siccr dal 4 al 7 ottobre con una partecipazione, in entrambi gli eventi, di oltre trecento delegati. Ultimo atout, ma non per importanza, è la profonda attenzione riservata ai delegati con difficoltà motorie, in quanto tutta la struttura è stata progettata per consentire la massima accessibilità a persone con disabilità. Recentemente un’organizzazione specializzata nel turismo accessibile ha utilizzato la struttura per promuovere un progetto di sviluppo del sistema congressuale del Veneto senza barriere architettoniche. indirizzi a fine rivista

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86 camere Centro congressi 300 persone (fino a 6 sale meeting) Centro benessere e piscine esterne Garage e city bike Wi fi free

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Palace Hotel Desenzano Viale F. Agello, 114A - 25015 Desenzano del Garda (BS) -tel. 030 9902262 www.palacehoteldesenzano.it


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Excelsior Palace Hotel L Rapallo (Ge) Numero totale camere: 127 | Ristoranti: 2 | Posti: 240 (per servizi di banchettistica) | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 650 | Possibilità organizzazione post congress

Protagonista indiscusso della Costa di Portofino, l’Excelsior Palace Hotel, eclettico e flessibile, è un raffinato cinque stelle lusso per grandi eventi. Tante le proposte su misura per il segmento business

Pacchetti alta qualità TERESA CHIODO

L’

alta qualità di un prodotto, di un materiale o di un design è un valore di cui oggi, sempre più, sentiamo l’importanza e la necessità, per un fatto culturale prima ancora che economico. Cosa determina l’alta qualità di un soggiorno per esempio? Lo sa bene l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo che interpreta questo concetto nell’espressione di un’ospitalità di alta gamma. I parametri risultano facilmente misurabili, nelle raffinate atmosfere, nella cura del dettaglio, nei servizi, che non pongono limiti alle richieste dell’ospite; ancora, nel calore della relazione con il cliente, nello stile e nella professionalità. Nel costante impegno sempre improntato alla ricerca dell’eccellenza che caratterizza i meccanismi della migliore ospitalità, l’Excelsior Palace presenta nuove proposte per ogni stagione. Interessanti soluzioni sono in programma per fine 2015 e inizio 2016 con il pacchetto last minute speciale “Winter Session” grazie al quale i clienti-operatori del settore potranno usufruire di numerosi servizi disponibili a prezzi veramente vantaggiosi. Una soluzione “all inclusive” che comprende: sistemazione in camera doppia classic, sala riunione gratuita, materiale audiovisivo di base, accesso gratuito al Beach Club e all’He-

alth & Fitness Club (piscina coperta, idromassaggio, palestra vista mare). Il pacchetto Full Day Meeting include l’uso di una sala plenaria allestita a platea, coffee-break, colazione di lavoro (menu a tre portate con acqua minerale e caffè). La posizione strategica, gli ampi spazi modernamente attrezzati e il capiente garage garantiscono la perfetta riuscita di eventi e incentive di ampie dimensioni. La struttura è idonea per organizzare convegni e manifestazioni fino a 450 persone. Prendono forma ambienti e allestimenti glamour al punto giusto, sempre caratterizzati da una magistrale attenzione per i dettagli, che come si sa, fanno la differenza. A disposizione un’area beauty che propone, sotto la guida di personale attento e qualificato, piacevoli trattamenti per recuperare una forma migliore e per liberarsi dallo stress. Il ristorante Lord Byron, affacciato con le sue luminose vetrate sul Golfo del Tigullio, è rinomato per la sua cucina regionale e mediterranea. L’Eden Roc Lounge & Restaurant, a picco sul mare e aperto nel periodo estivo, è tra i più esclusivi ristoranti della costa. indirizzi a fine rivista

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Hotel Federico II  Jesi (An) Numero totale camere: 130 | Ristoranti: 1 | Posti: 120 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

Come un osservatorio privilegiato l’Hotel Federico II domina un contesto denso di arte e cultura, coniugando familiarità, soluzioni hightech e standard di qualità all’avanguardia, nel rispetto delle tradizioni

Vocazione Mice TERESA CHIODO

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orge nel verde, in cima a una collina, l’Hotel Federico II, un grande complesso alberghiero-residenziale e congressuale dotato dei più moderni comfort di standard elevato, oltre che della tranquillità e di tutte le attenzioni necessarie per un soggiorno sia leisure sia business-oriented. La collocazione geografica di questa esclusiva struttura a quattro stelle, situata alle porte di Jesi, a pochi chilometri dall’aeroporto di Ancona Falconara e a 15 minuti dal mare, fra Adriatico e Appennino, contempla numerosi itinerari per andare alla scoperta del territorio. Fra ondulate e verdi dorsali che si accavallano trascolorando, si aprono luoghi di grande suggestione storica e culturale: dalla Recanati del poeta alla Loreto della Santa casa, dalle fisarmoniche di Castelfidardo alle cantine del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Fino ad arrivare alla riviera del Conero, con le sue scoscese rupi bianche, di grande fascino e ancora incontaminato, fino a toccare Gradara, Urbino, altre cittadine e paesi ancora, fra i più rappresentativi della civiltà medievale. QUESTO ALBERGO È ANCHE UNA CASA Grazie alle recenti realizzazioni, che comprendono 24 camere, la capacità ricettiva dell’hotel è attualmente di 130 stanze complessive, tutte ideali sia per rilassarsi sia per lavorare. Per chi prevede soggiorni più lunghi, invece, sono disponibili esclusivi monolocali e bilocali completi di ingresso indipendente,

parcheggio privato, piscina e giardino: particolarmente suggestivi per chi sceglie la soluzione in residence. L’Hotel Federico II di Jesi è l’indirizzo più indicato per un convegno al quale abbinare una visita alle bellezze della regione; si caratterizza per uno stile particolare e per la qualità del servizio anche negli appartamenti ricavati dalla ristrutturazione di una casa colonica del Seicento adiacente all’albergo. L’Hotel Federico II garantisce a manager e business traveller ogni tipo di facility, come l’attrezzato centro sportivo e l’esclusivo centro benessere. Il primo è composto da due piscine, una coperta per il periodo invernale e una all’aperto per l’estate, e da una palestra dotata dei più moderni macchinari per il fitness, nonché di due circuiti ad hoc, uno cardiotonico e uno isotonico. Il centro wellness, invece, accoglie i visitatori con una piscina coperta e riscaldata dal design originale, con vasca e getti d’acqua per idromassaggio, e con una sontuosa spa dotata di sauna e biosauna, bagno turco, sudario romano e docce emozionali. A completare l’offerta business del Federico II, c’è un eliporto, un ampio parcheggio (oltre quattrocento posti auto), due ristoranti con sale banchetti in grado di accogliere fino a 480 invitati e un modernissimo centro congressi composto da nove sale meeting, da dieci a seicento posti, per una capienza complessiva di oltre mille delegati. indirizzi a fine rivista

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Nel cuore di Milano, Palazzo Giureconsulti e Palazzo Turati sono le due sedi storiche che la Camera di commercio offre al Mice. Da oggi l’offerta si amplia con un’altra prestigiosa struttura in via Meravigli, Palazzo Francesco Turati

Al servizio delle imprese KATIA PATRIZI

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tre palazzi della Camera di Commercio milanese costituiscono un perfetto connubio tra tradizione e modernità e rappresentano la location ideale per gli incontri tra gli operatori economici stranieri e gli imprenditori locali. Ogni anno le strutture ospitano oltre mille eventi prestigiosi: cene, convegni, esposizioni, corsi di formazione, meeting e workshop, sfilate e temporary shop. Fiore all’occhiello sono gli spazi all’aperto: la sala Terrazzo di Giureconsulti, con splendida vista sul Duomo, ideale per cene e cocktail, il loggiato medievale e la sala dei Notari, entrambi su via Mercanti; il cortile interno e la Terrazza sui tetti di Milano di Palazzo Francesco Turati. TRADIZIONE E MODERNITÀ Palazzo Giureconsulti sorge in via dei Mercanti, angolo piazza Duomo: costruito nel 1562, nel 1911 fu acquistato dalla Camera di Commercio che ne fece la propria sede. Oggi il palazzo è una moderna sede per eventi, con elementi strutturali che rimandano allo storico prestigio di Milano e si accostano felicemente ai nuovi allestimenti delle sale. Gli spazi sono duttili e polifunzionali, dotati delle ultime tecnologie e di copertura wi-fi. La location si sviluppa su quattromila metri quadrati su quattro piani, con nove sale attrezzate oltre a varie aree espositive. Tra gli spazi più affascinanti spicca la sala Parlamentino che conserva l’arredo originale con banchi in legno e un affresco del ‘700. Per una serata con suggestiva vista su piazza Duomo, invece, la scelta non può che cadere su sala Terrazzo, spazio polifunzionale di grande impatto. L’ambiente più capiente

è la sala Colonne, da 100-120 posti, che può essere collegata a circuito chiuso con la sala Esposizioni. Adiacente a esso, il magnifico loggiato è uno spazio versatile su via dei Mercanti. Altro spazio suggestivo è la Camera dei Notari, vetrina ideale per le aziende sulla strada pedonale, perfetta per temporary shop e mostre. PALAZZO TURATI E PALAZZO FRANCESCO TURATI Passando all’altra location, Palazzo Turati è la sede centrale e istituzionale della Camera di Commercio dal 1953. La più grande sala qui è la Conferenze, che può accogliere fino a 140 persone e grazie al collegamento audio-video gli ospiti possono assistere all’evento anche nell’adiacente e comoda sala Consiglio, dalla caratteristica forma ad anfiteatro. Entrambi gli ambienti dispongono di due sale attigue, ideali per accogliere welcome coffee, cocktail e buffet. I servizi tecnici sono all’avanguardia in entrambe le sedi, compreso l’impianto di traduzione simultanea, e lo staff è a disposizione per suggerire soluzioni tecnologiche e logistiche ad hoc. Da luglio 2015 Palazzo Turati si amplia fino a via Meravigli 7, con nuove sale di stampo rinascimentale recentemente ristrutturate. Leitmotiv qui sono gli stucchi dorati in ciascuna delle tre sale: la sala Flora, con specchiere, decorazioni e sculture, la Sala Prometeo e il Salone da ballo affrescato. Particolarità di questa prestigiosa sede è lo splendido cortile interno dalle forme rinascimentali. indirizzi a fine rivista

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Palazzo dei Congressi di Pisa Sale meeting: 18 | Capienza sala maggiore: 1000 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.500 posti | Pranzo seduti: 1.000 posti | Possibilità organizzazione post congress

Spazio polivalente e flessibile, il Palazzo dei Congressi di Pisa punta a eventi di diverse tipologie in una città dall’allure magica e dall’offerta congressuale ancora più efficiente e su misura di meeting industry

Pisa destinazione Mice ALESSANDRA BOIARDI

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e si pensa a Pisa in termini culturali e turistici, non può che venire in mente la sua particolarissima e celeberrima Torre e con lei Piazza dei Miracoli, che l’accoglie, entrambe visitatissime e fotografatissime dai turisti di tutto il mondo. Ma Pisa, soprattutto in termini Mice, merita di essere apprezzata per molto più della sua pur suggestiva torre pendente, e per questo la città toscana ha iniziato un processo di rilancio che passa da servizi migliorati, da accoglienza ricettiva aumentata, da infrastrutture sempre più moderne e da iniziative internazionali: Pisa sarà per esempio “Città europea dello Sport 2016”. Situata nel cuore d’Italia, gode innanzitutto di una posizione strategica che le permette di essere raggiunta da ogni parte del Paese. L’aeroporto Galileo Galilei contribuisce inoltre a rendere Pisa una meta appetibile per il resto d’Europa, un appeal che ha già mostrato di esercitare con un’eccezionale performance dell’aerostazione, che negli ultimi dieci anni ha raddoppiato il suo traffico passeggeri arrivando a oltre 4,7 milioni e 74 rotte nazionali e internazionali. Un vantaggio, questo, sfruttabile anche in ambito Mice, grazie alla vicinanza dell’aero-

stazione a quello che è il cuore dell’offerta congressuale pisana: il Palazzo dei Congressi di Pisa, una location ideale per eventi, congressi e manifestazioni internazionali e nazionali. Dalla caratteristica forma semicircolare, il Palazzo si sviluppa su tre piani, di cui il primo e il secondo sono collegati tra loro da una grande vetrata che illumina naturalmente le gallerie. La sala plenaria è situata al piano terra, dove si trovano i principali servizi, mentre al secondo piano si trovano sale minori adatte per piccole riunioni. Particolare è lo spazio superiore, corrispondente a un’originale copertura a gradinate, simile a un anfiteatro all’aperto, che consente un connubio unico tra interno ed esterno. Inaugurato nel 1984, il palazzo ha recentemente ampliato la sua offerta diventando una struttura polifunzionale che accoglie, oltre ai congressi, fiere e manifestazioni come Pisa Brick art, il Pisa book e Festival Pisa tattoo puntando su un approccio volto a fornire servizi e infrastrutture di qualità con un occhio di riguardo a un buon rapporto qualità/prezzo. indirizzi a fine rivista

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Basilicata! Un territorio ricco e variegato, capace di offrire litorali marini di rara bellezza, picchi dolomitici e distese naturali senza fine; ma anche borghi da presepe e città uniche: uno scenario perfetto per qualsiasi team building SIMONA PK DAVIDDI

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l team building, si sa, è spesso il momento più delicato di un evento, quello in cui si mettono in gioco capacità e risorse personali, in cui si interagisce e si creano legami e cooperazioni impensabili dietro a una scrivania. Proprio per questo le attività per creare lo spirito di squadra sconfinano spesso un po’ nella formazione e un po’ nell’entertainment. Nulla può essere lasciato al caso, a iniziare dalla destinazione e, ovviamente, dall’attività, che dev’essere quanto più coinvolgente e originale possibile, immersa in un contesto paesaggistico che crei memorabilità ed estranei dal quotidiano. E la Basilicata, con la sua varietà, con l’unicità dei suoi paesaggi, offre un territorio perfetto per una serie pressoché infinita di team building e outdoor training.

DAL MARE ALLE DOLOMITI (LUCANE) Il Mice alla ricerca di set marini per i propri eventi, in Basilicata può scegliere addirittura tra due versanti, il Tirreno e lo Jonio, caratterizzati entrambi da acque cristalline – ideali per regate veliche, sessioni di snorkeling e diving – e impreziosite da borghi glamour come Maratea o da siti archeologici di rara suggestione come Metaponto, ideale per cacce al tesoro dal sapore antico. E poi ci sono le grandi distese naturali, come il Parco del Pollino, reame delle nevi e degli sport bianchi in inverno, regno dei naturalisti nelle altre stagioni: cascate, torrenti, grotte, laghetti, alti pascoli e boschi frondosi – qui si trovano gli ultimi, maestosi, esemplari di pino loricato – da ammirare facendo trekking, rafting, canyoning, arrampicate, da sorvolare in parapendio e da perlustrare a cavallo o in mountain bike. Per i più temerari, inoltre, è assolutamente da provare il Volo dell’Aquila, a San Costantino Albanese, nel cuore della terra arbereshe, un’enclave albanese che conserva tradizioni e lingua autoctone:

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si vola imbragati, simulando un deltaplano e raggiungendo gli ottanta chilometri orari, anche in notturna. Ma è tra le alte e appuntite guglie delle Dolomiti Lucane che la Basilicata cala i suoi assi vincenti e seduce senza scampo la meeting industry: le Dolomiti, infatti, con i loro pinnacoli che le rendono simili a suggestive cattedrali di arenaria, dominano tappeti di boschi che sembrano non aver fine e che, in ogni stagione, regalano emozioni uniche, declinate in mille sfumature cromatiche e nelle innumerevoli specie faunistiche e arboree che le popolano; anche le opere dell’uomo hanno trovato la loro armonica collocazione in tanta esuberanza, sotto forma di paesini arroccati a cuspidi rocciose – la cui cima è spesso raggiungibile, dai più temerari, attraverso stretti scalini intagliati nella pietra – o aggrappati a strapiombi e speroni affacciati su burroni infiniti, come Pietrapertosa e Castelmezzano, annoverati tra i borghi più belli d’Italia. Per il Mice, quindi, non c’è che l’imbarazzo della scelta: i borghi poco affollati, infatti, diventano i palcoscenici perfetti per cacce al tesoro tra vicoli assolati e palazzi antichi, ma anche per urban orienteering e, nel caso di borghi disabitati, per avvincenti sessioni di softair, mentre le distese verdi si prestano a escursioni, trekking in mountain bike o a cavallo. Per la meeting industry alla ricerca di avventure adrenaliniche, i boschi lucani celano il Parco Avventura Lucania Outdoor Park, un parco acrobatico sospeso nell’aria dove sperimentare, totalmente immersi nella natura, ponti tibetani, liane, reti di corda, teleferiche e piattaforme sospese. Chi, invece, fosse desideroso di emozioni ancora più forti, può letteralmente volare da Pietrapertosa a Castelmezzano, grazie al Volo dell’Angelo, un unicum a livello europeo: imbracati a pancia in giù a due cavi d’acciaio,

si sorvolano boschi e burroni a circa quattrocento metri d’altezza, raggiungendo una velocità che a tratti sfiora i 120 chilometri orari. E ancora non è tutto. FILMBUILDING: COME LE STAR Non sorprende che un territorio così ricco e così particolare come quello lucano sia stato scoperto, prima ancora che dal turismo, dalla potente industria cinematografica, sempre alla ricerca di set suggestivi e dalle atmosfere uniche e che oggi sia il set perfetto per team building e post congress dall’effetto “wow”. Con la sua bellezza ruvida e particolare, con i suoi paesaggi sublunari e biblici, la Basilicata attira da sempre registi e sceneggiatori di fama internazionale. Pier Paolo Pasolini, per esempio, nel 1964 scelse Matera per la Gerusalemme de Il Vangelo secondo Matteo mentre Franco Rosi, oltre alla città rupestre, girò a Craco, Aliano e Guardia Perticara il suo Cristo si è fermato a Eboli. In anni più recenti, la Sicilia de L’Uomo delle Stelle di Giuseppe Tornatore è in realtà Matera, Gabriele Salvatores sceglie San Leonardo, vicino a Melfi per ambientare il suo Io non ho paura, ma la vera consacrazione della Basilicata come set cinematografico avviene con Mel Gibson, che nel 2004 gira a Matera il suo The Passion of the Christ, seguito, più di recente da Christ The Lord: Out of Egypt di Cyrus Nowrasteh e dal remake del colossal Ben Hur. Infine, merita un cenno a sé un film girato e ambientato in terra lucana, Basilicata coast to coast, di Rocco Papaleo, con Alessandro Gassman e Giovanna Mezzogiorno. Da movie tour a team building, il filone cinematografico in Basilicata, quindi, si può declinare in svariati modi, a tutto vantaggio della meeting industry.

Dal Volo dell’Angelo alle regate, dai filmbuilding sui set dei grandi colossal alle escursioni a tutta natura, passando per avvincenti cacce al tesoro: la Basilicata sembra nata per ospitare team building indimenticabili

indirizzi a fine rivista

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PARTNER news persone e poltrone

ALESSANDRA BOIARDI

VINCENZO FINIZZOLA AL SEVEN STARS GALLERIA Vincenzo Finizzola è stato nominato di recente vice-presidente di Seven Stars Galleria Italia e ne assume la direzione. Finizzola, nome tra i più noti dell’ospitalità alberghiera internazionale, ricopre già la carica di responsabile del progetto di formazione continua per imprenditori del lusso, in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia e ora si occuperà anche dello sviluppo internazionale del brand Seven Stars. Dopo una lunga esperienza maturata nel mondo dell’ospitalità di lusso, dal Savoy di Londra al Four Seasons Hotel Milano, passando da alberghi storici quali Gritti di Venezia, è oggi anche ambasciatore dell’Italian luxury experience nel mondo. Da poco è stato premiato con il Premio Excellent 2015, award dedicato a turismo e ospitalità, per la riconosciuta qualità di direzione impeccabile, capace di evocare un mood unico ed esclusivo. Seven Stars Galleria, con affaccio diretto sulla Galleria e con servizio esclusivo di maggiordomo, è situato solo a pochi passi dal Duomo ed è parte di Preferred Hotels & Resorts.

NUOVO PRESIDENTE GLOBALE PER IACC Iacc, associazione internazionale dei centri congressi, ha annunciato la nomina di Alex Cabañas (nella foto) come presidente globale, con effetto immediato. Ceo di Benchmark Hospitality International, Cabañas sarà in carica con un mandato di due anni. Già membro attivo dell’associazione che conta più di 350 centri congressi in 22 Paesi nel mondo, il neo presidente ha in precedenza ricoperto il ruolo di vice-presidente del capitolo americano e fa parte del board americano dal 2011. Dal 2012 fa parte del board globale di Iacc. Tra i compiti del suo mandato quello di supervisionare una task force costituita per rinnovare l’associazione nei prossimi cinque anni.

NUOVE NOMINE IN CHOICE HOTELS Georg Schlegel è il nuovo managing director di Choice Hotels Central & Eastern Europe. Esperto sviluppatore del settore alberghiero, ha assunto il nuovo incarico e supervisiona più di settanta strutture situate in Italia, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca e Turchia. Il nuovo managing director vanta più di 23 anni di esperienza nell’industria alberghiera. Ha iniziato la sua carriera nel settore hospitality come marketing manager, diventando in seguito senior development director per Accor e Ihg. Per Starwood Hotels & Resorts ha guidato l’introduzione in Europa dei marchi Aloft ed Element, così come la costruzione del sistema di franchising. In precedenza, Schlegel ha lavorato nel ramo del tour operating. Finora, Schlegel aveva collaborato con Choice Hotels come external management consultant, vantando tra i successi il lancio di Choice Hotels in un nuovo mercato quale la Turchia. Choice Hotels International Inc. ha annunciato, inoltre, l’ampliamento strategico dell’European Corporate Sales team. Con le nomine di due nuovi corporate sales manager, Babette Put per Paesi Bassi e Belgio, Kay Chudzinsky per la Germania, il gruppo si appresta a sviluppare e consolidare importanti relazioni con clienti corporate, consorzi e agenzie di viaggio per incrementare l’occupazione relativa ai viaggi d’affari nella rete europea di alberghi di Choice Hotels.

FRANCO COPPINI PRESIDENTE DI SPACE HOTELS Franco Coppini (nella foto) è il nuovo presidente di Space Hotels, eletto di recente dalla assemblea dei soci della società di marketing, vendite e prenotazioni alberghiere. Titolare del First Hotel di Milano Malpensa, 49 anni, Coppini iniziò la sua attività lavorativa negli Stati Uniti negli Anni 90 fondando a Sarasota (Florida) prima il ristorante Mediterraneo e poi il bar Americano e la gelateria Epicure. Lasciate queste attività in gestione ad altri, tornò in Italia per entrare nella società globale di consulenza di comunicazione e relazioni pubbliche BursonMarsteller occupandosi delle prime campagne informative istituzionali nel settore Public Affairs. Alla fine degli Anni 90, epoca della costruzione dell’Aeroporto di Malpensa, Coppini ebbe l’idea di comprare un terreno su cui far nascere la prima struttura d’ospitalità della zona. Nacque così, nel dicembre 2001, poco dopo l’apertura dell’aeroporto, il First Hotel Malpensa. Il vantaggio competitivo fu quello di giungere al settore alberghiero in un periodo di grandi innovazioni tecnologiche senza preclusioni, senza fare resistenza, rimanendo attento ai cambiamenti e alle opportunità offerte dal mercato e alle nuove formule di commercializzazione. Con il First Hotel Coppini entrò sin da subito a far parte di Space Hotels e del suo consiglio di amministrazione. Commenta Coppini: «Nonostante l’evoluzione tecnologica, le persone rimangono la risorsa fondamentale su cui Space Hotels punta per offrire agli albergatori un servizio inimitabile. Sicuramente bisogna continuare a evolversi e aggiornarsi ed è proprio questo il nostro obiettivo per rimanere al passo con lo sviluppo delle abitudini di mercato. La mia opinione è che iniziative di successo come le Ota e Uber non vadano combattute ma piuttosto prese a modello e cavalcate come opportunità di crescita ed arricchimento. Ovviamente tutto ciò deve avvenire nel rispetto delle regole e della parità delle condizioni, sia che si parli di Uber sia che si parli di realtà relative all’ospitalità come Airbnb. Il problema va affrontato con le istituzioni. Io, come albergatore, dico che facciamo poco lobbying e siamo poco incisivi all’interno del sistema turismo».

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Progettando la Puglia del Mice apulia2meet non si ferma mai e propone tre nuovi progetti per vivere il territorio pugliese in maniera unica e autentica anche in occasione di un evento o di un soggiorno incentive ALESSANDRA BOIARDI

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ono tre i progetti che apulia2meet, da tempo impegnata nella promozione della Puglia come destinazione per il business travel, ha realizzato recentemente con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e l’esperienza sul territorio pugliese, in particolare con un focus su due aree territoriali: la Valle d’Itria e il Salento.

Maddalena Milone, managing director di Meeting Planner, l’agenzia proprietaria di apulia2meet, ha da sempre l’obiettivo di proporre un’offerta dal connotante “sapore” made in Puglia, in grado di organizzare ogni tipo di evento “chiavi in mano”

Ci parla di questi progetti Maddalena Milone, managing director di Meeting Planner, l’agenzia proprietaria di apulia2meet. In cosa consiste il progetto “apulia2event”? «Si tratta del club di prodotto rappresentativo della filiera congressuale. Il nostro obiettivo è quello di proporre un’offerta diversificata e innovativa di experience, dal connotante “sapore” made in Puglia, grazie allo sviluppo di sinergie tra professionisti del settore, in grado di organizzare ogni tipo di evento “chiavi in mano”, in cui logistica, ricettività, catering, comunicazione e organizzazione si integrano e cooperano per realizzare memorabili prodotti d’eccellenza». E avete pensato anche agli amanti delle due ruote… «A loro, ma in realtà a tutti, abbiamo dedicato il progetto “apulia2bike”, che vuole diffondere il cicloturismo come strumento per conoscere al meglio i luoghi e incentivare l’uso della

bici, anche in occasione di eventi business realizzati nel nostro territorio. Una rete di hotel “Bike Friendly” metterà a disposizione dei turisti biciclette, mappe per la fruizione del territorio in bicicletta, cicloguide e assistenza. Gli operatori saranno inoltre dotati di piccoli impianti e spazi per il rimessaggio delle attrezzature sportive, un garage o un’officina per piccola manutenzione, angoli fitness attrezzati per momenti di relax in albergo, con istruttori e staff di cucina in grado di garantire menu adatti all’impegno fisico costante». Di recente avete ottenuto il riconoscimento di un progetto per la città di Bari. Di cosa si tratta? «Grazie alla volontà della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Bari, cinque aziende del territorio hanno presentato il progetto “apulia2meet x Bari”, che ha l’obiettivo di dare un supporto specifico alla visione complessiva strategica per lo sviluppo del settore turistico business e leisure. Bari è infatti una città che coniuga perfettamente storia e modernità e sa essere allo stesso tempo giovane e dinamica, offrendo soluzioni tailor-made per ogni tipologia di evento». indirizzi a fine rivista

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Studio Visio è un’impresa che ha come cardini innovazione, qualità, ricerca e consulenza. Un vero e proprio “partner tecnologico” che mette a disposizione del cliente un servizio personalizzato e all’avanguardia TERESA CHIODO

Jacopo Tagliabue, presidente e amministratore delegato di Studio Visio

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tudio Visio nasce dall’incontro di quattro esperti del settore, ciascuno con diverse competenze ma con una stessa “visione” del mondo dei congressi e degli eventi. Abbiamo intervistato Jacopo Tagliabue, presidente e amministratore delegato dell’Azienda fiorentina

Perché questo nome? Studio Visio è l’associazione di due parole chiave che esprimono bene la nostra filosofia; studio ha la valenza di “aggregazione”, di un insieme, in questo caso di professionisti altamente specializzati, che di volta in volta si plasma per rispondere alle diverse esigenze, e visio, il termine latino che indica la “visione”, ossia un modo innovativo di “vedere” la gestione tecnica di un evento. Un’azienda che consenta al cliente di usufruire sempre delle migliori tecnologie, dei

più avanzati sistemi integrati oltre che dei nostri software esclusivi. Quali sono i vostri mercati di riferimento? Senza dubbio il settore medico/scientifico è quello con cui da oltre vent’anni ci confrontiamo, tuttavia ci appassionano molto le sfide offerte dalle aziende che ci chiamano a supporto dei loro eventi “di prodotto” e “corporate”. Quale evento si sente di citare come esemplificativo del vostro modo di lavorare? Un esempio di cui andiamo particolarmente fieri è il Congresso Mondiale Imw – 15th International Melanoma Workshop che si è svolto dal 23 al 26 settembre scorso. C’era uno schermo di proiezione da 19,20 per sette metri bifacciale con due proiettori

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to alle esigenze di un nostro cliente, abbiamo gestito 28 sale congressuali senza il presidio di un tecnico in sala ma attraverso un’interfaccia personalizzata che ha permesso ai relatori un’autogestione delle proprie presentazioni. Il tutto coordinato da un controllo remoto che ha consentito di proiettare 1.800 relazioni senza alcuna difficoltà.. Quali sono i vostri punti di forza? La creatività e conoscenza di ciò che offre il mercato tecnologico, la partnership con importanti realtà del settore, la puntigliosità con cui esaminiamo ogni dettaglio, la struttura snella che ci consente di attingere di volta in volta alle migliori professionalità. Questo ci permette di offrire al cliente la migliore “esperienza” possibile nel rispetto delle esigenze organizzative e di budget.

frontali full Hd da 21mila a.l. e due proiettori ottomila a.l. per il retro dello schermo. I contributi video erano gestiti da una regia video full hd broadcast mentre le presentazioni e i contenuti multimediali gestiti dal nostro sistema Slide-it. Tutto l’evento è stato acquisito con il sistema Rec-it e reso disponibile su internet in tempo reale. Elemento caratterizzante di questo evento è stata la forte interattività, attraverso il nostro sistema di comunicazione Ask-it, tra partecipanti e relatori. Infine è stata pubblicata un’applicazione che ha permesso ai partecipanti di essere aggiornati in tempo reale su tutti i contenuti del congresso All’ “estremo opposto” ci piace ricordare la flessibilità dei nostri prodotti. Facendo segui-

Ha accennato a dei software per la gestione congressuale. Può spiegarci meglio? Certo, abbiamo sviluppato una tool-box, così chiamiamo la nostra “cassetta degli attrezzi”, per rispondere alle specifiche esigenze di ciascun evento. Ogni software contenuto nella tool-box è nato per semplificare e accelerare uno dei processi che affrontiamo durante un evento. Si immagini il congresso come un puzzle in cui ogni tessera si deve incastrare perfettamente nell’altra affinché la figura possa essere visualizzata correttamente, ecco, la nostra tool-box è proprio un puzzle in cui ciascun software si integra perfettamente con gli altri al fine di rendere ogni aspetto dell’evento più facile, veloce, e interattivo. Studio Visio nasce nel luglio 2013; ci fa un bilancio di questi primi due anni e mezzo di “vita”? Sono stati due anni e mezzo “esplosivi”, abbiamo curato la gestione tecnica di oltre trecento eventi la maggior parte dei quali di rilevanza nazionale. Qualche numero le darà un’idea del nostro lavoro. In due anni e mezzo Studio Visio ha fatto camminare tecnici per oltre 15mila chilometri; movimentato mezzi per oltre duecentomila chilometri, spostato merci per 316 tonnellate. Numeri diversi dalle solite “cifre” da bilancio ma che la dicono assai lunga. Abbiamo curato la parte tecnica di alcuni dei maggiori congressi medici nazionali, Aiom, Sime, Esh, Imw, Sie, Sin, Sido, Sie, Sic nel settore medico/scientifico per citarne soltanto alcuni, mentre tra le aziende possiamo senz’altro annoverare Findomestic, Cna Firenze, Amway Cina. Abbiamo sviluppato progetti ad alto contenuto tecnologico come l’evento Capri Conference 2.0, progetti di web conference per scuole di specializzazione, collegamenti via web tra centri specialistici a livello nazionale. Collaboriamo con alcuni dei maggiori centri congressuali italiani. Siamo ormai un punto di riferimento a livello nazionale. indirizzi a fine rivista

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A fianco i due soci fondatori di Bespoqe, Marilena Cerrato e Christian Petruccelli, entrambi provenienti dal mondo aziendale, con un’esperienza ventennale nei settori delle operation e del marketing

Bespoqe, realtà recente ma dalla lunga expertise, propone eventi tagliati su misura nell’affascinante e inusuale territorio delle Langhe

L’eccellenza del tailor-made ALESSANDRA BOIARDI

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i sono tanti modi di rendere un evento indimenticabile ed esclusivo. Si può stupire con effetti speciali oppure optare per soluzioni eleganti e mai scontate, alla scoperta di attività e territori ancora poco conosciuti ma non per questo meno ricchi di fascino. Questo è ciò che propone Bespoqe (dall’inglese bespoke, fatto su misura, ma con la lettera Q di qualità), Dmc e incoming tour operator nata a fine 2014 “per offrire alle aziende il vantaggio di un unico interlocutore”, dicono all’unisono i due soci fondatori, Marilena Cerrato e Christian Petruccelli, entrambi provenienti dal mondo aziendale con un’esperienza ventennale nei settori delle operation e del marketing. Operativa su tutto il nord Italia, Bespoqe predilige le Langhe, in Piemonte, dove è nata: un’area rinomata per i grandi vini rossi e la tradizione culinaria, una destinazione apprezzata da intenditori e appassionati, ma fuori dai radar dei grandi eventi Mice. «Proponiamo questi luoghi affascinanti e spesso poco noti al mondo corporate soprattutto per business meeting esclusivi di un paio di giornate, mentre per eventi con un numero di partecipanti consistente e organizzati su più giorni, abbiamo selezionato location interessanti a Torino e in Pie-

monte» spiega Cerrato. «Inoltre – aggiunge – le Langhe sono facilmente raggiungibili, essendo a poco più di un’ora anche dagli aeroporti internazionali di Milano, Genova e Nizza». Un territorio tutto da scoprire, sotto la guida di professionisti che lo conoscono profondamente e che hanno selezionato attentamente fornitori e partner per offrire un servizio di eccellenza. «Non ci piace proporre soluzioni facili, per strappare un banale effetto “wow”… – incalza Petruccelli – ecco perché abbiamo scelto di avere un approccio tailor-made, sicuramente più impegnativo ma che ci consente di curare ogni dettaglio: dalla ricerca di location inusuali e di charme a una cena di gala impeccabile, dalla proposta di attività di team building coinvolgenti ma mai “urlate”, al regalo scelto con cura per gli ospiti, fino alla definizione di un programma leisure pensato appositamente per gli eventuali accompagnatori. I nostri sono eventi concepiti su misura ma senza eccessi e non richiedono grandi investimenti: è piuttosto una questione di gusto, di livello qualitativo, di attenzione percepita dai partecipanti. Riteniamo sia questo ciò che rende un evento unico e memorabile nel tempo». indirizzi a fine rivista

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Pv Agency implementa il settore eventi con una business unit dedicata che affianca alle attività corporate, medical e Dmc, un nuovo servizio tailor-made per ciascun cliente

In continua evoluzione ALESSANDRA BOIARDI

Sopra il titolo, Anita Aquilino e il figlio Luca, la seconda generazione alla guida di Pv Agency

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on oltre quarant’anni di storia, Pv Agency è una realtà in continuo fermento. Agenzia specializzata in corporate, medical e Dmc, oggi questa realtà milanese ha ampliato il suo raggio d’azione, come racconta Luca Aquilino, senior account di Pv Agency. Pv Agency è una realtà già apprezzata per l’organizzazione di incentive e congressi. Da qualche tempo avete implementato anche il settore “eventi”… Siamo stati certamente spinti dalla sempre maggiore richiesta dei nostri clienti, che dopo essersi rivolti a noi per anni per la realizzazione di incentive e convention, hanno

pensato di avvalersi della nostra professionalità per l’organizzazione di eventi. Abbiamo quindi colto questa nuova opportunità di mercato con una nuova business unit, composta da persone preparate, capaci di interpretare i bisogni del cliente e di trasformare un momento d’incontro in un evento estremamente personalizzato. Quale tipo di eventi organizzate? Il nostro Ufficio Eventi sviluppa il concept creativo partendo da un brief del cliente. Non esistono format prestabiliti che vengono riproposti a più clienti. Ogni azienda, ogni marchio, ogni prodotto merita uno studio personalizzato. E questo è possibile solo grazie alla forte e costante interazione con il cliente, che è coinvolto in tutte le fasi dell’elaborazione creativa. Qualche esempio? Uno dei più entusiasmanti e complicati che abbiamo realizzato è stato un talent show, creato in occasione di una convention per i dipendenti di una nota azienda del settore finanziario: una giornata speciale, dove tutti hanno potuto esprimere il proprio talento, condotto da due noti comici della televisione italiana. Ci siamo occupati dell’intera realizzazione: produzione, casting, regia audio video e luci, scenografia, costumi, trucco, location, catering. Cosa significa per voi essere una “agenzia moderna, creativa e professionale con idee nuove e originali” come voi stessi vi definite? Conosciamo il nostro valore sul mercato e sappiamo quello che è stato realizzato fino a oggi, ma non ci possiamo accontentare di quello che siamo. Bisogna accorgersi subito di quali sono i nuovi bisogni delle aziende, altrimenti rischiamo di offrire un prodotto fantastico ma non richiesto. Anche in un periodo di sacrifici in tutti i settori, riusciamo a mantenere alto il livello dei servizi ottimizzando le risorse a nostra disposizione, senza omologarci all’offerta “standard” ma trovando nel nostro staff le forze e le idee giuste per anticipare i tempi. indirizzi a fine rivista

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TUTTI RUNNERS CON QUID ITALY Oltre due milioni di praticanti, gran parte dei quali partecipa ad almeno una gara l’anno: c’è un forte aumento, in Italia, degli appassionati della corsa su lunghe distanze, i cosiddetti “runner”, sempre più convinti dai benefici effetti di questo sport su fisico e psiche. Sport assolutamente democratico: per tutte le tasche, età e attitudini fisiche, la maratona è alla portata di chiunque voglia misurarsi con se stesso e nelle relazioni sociali, in un confronto e scambio con i compagni di corsa passo dopo passo. Ha, dunque, un valore altamente formativo per le aziende. Perciò Emanuela Giordano (manager di Quid Italy, azienda di show event e team building) e Tito Tiberti (pluri-premiato maratoneta e assistente del direttore tecnico organizzativo Fidal) hanno ideato e sviluppato un originale format di team building: il Marathon Tb. A partire da cinque persone fino a un numero illimitato, ovviamente all’aperto e adattabile a moltissime tipologie di spazio incluse aree pubbliche, quest’avvincente attività darà modo a tutti i partecipanti di assaggiare il “mondo runner”, coltivando un sogno: raggiungere il proprio obiettivo, testando capacità individuali e di relazione in un contesto coinvolgente ed emozionante, con l’assistenza dello staff di Quid Italy dal pre al post gara, fino alle premiazioni che potranno svolgersi alla presenza di un campione olimpionico di maratona, testimonial d’eccellenza per l’occasione.

AIM GROUP LANCIA AIM CONSULTING Nuova realtà operativa per Aim Group che lancia Aim Consulting con l’obiettivo di ampliare i propri servizi per le imprese e le istituzioni, valorizzando le proprie aree principali di specializzazione: Life Sciences e Medical Education, Soluzioni Tecnologiche per Eventi, Digital Communication, Global Logistics e Servizi. Aim Consulting è composta da un team di consulenti dedicati e partner selezionati che riuniscono competenze tecniche e impegno, con un focus sulle esigenze del cliente finale. Questo modello combina l’eccellenza che deriva dall’esperienza di Aim Group International con un’ampia gamma di servizi di consulenza innovativi in settori strategici. «La domanda che ci siamo fatti al nostro interno è stata: in aggiunta ai servizi tradizionali che il gruppo Aim ha sempre svolto da leader per il mondo associativo e corporate, quale altro servizio a valore aggiunto possiamo offrire ai nostri clienti consolidati?» spiega Gianluca Buongiorno, presidente di Aim Group International (nella foto). «La vision di Aim Consulting è quella di offrire al cliente un approccio personalizzato a partire dalle sue esigenze e dall’individuazione di nuove opportunità, combinando il core business di Aim Group con competenze funzionali mirate» commenta Gianluca Scavo, amministratore unico di Aim Consulting e managing director del Gruppo Aim. Aggiunge Stefano Remiddi, business strategic consultant per il gruppo Aim: «Aim Consulting svilupperà prodotti specifici per il mondo dell’Health Care a 360 gradi, già core business del gruppo Aim, come per esempio programmi formativi nelle aree Pharma Marketing, Sales, Market Access; progetti di business development, comunicazione digitale applicata, global services altamente specializzati».

PACIFIC WORLD CONQUISTA IL SUD AMERICA

Il Dmc globale Pacific World ha firmato una partnership con il Dmc locale Lima Tours, con base in Perù. La collaborazione permetterà a Pacific World di contare sull’esperienza in loco di Lima Tours al fine di promuovere la destinazione nel mercato Mice a livello mondiale. Con la presenza in Perù, il Dmc opera in 33 Paesi e in oltre cento destinazioni in tutto il mondo. «Il Perù sta diventando un punto di riferimento in Sud America e ha dato prova di essere una destinazione Mice in crescita» ha affermato Harsha Krishnan, strategic development director di Pacific World.

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BCD TRAVEL AL GIRO D’ITALIA Sarà Bcd Travel ad accompagnare su strada il Giro d’Italia 2016. Official supplier per la parte travel, Bcd seguirà i corridori lungo i 3.383 chilometri della competizione. La divisione Mice, Fairs & Sport curerà la logistica travel per le squadre, occupandosi di gestire trasferimenti e alloggi in corrispondenza delle 21 tappe. «Siamo molto orgogliosi di essere parte di uno degli eventi più ricchi di storia ed entusiasmanti del nostro Paese» commenta Davide Rosi, general manager di Bcd Travel Italia. Il Giro partirà dall’Olanda il prossimo 6 maggio e vedrà la prima tappa in Italia a Catanzaro per concludersi a Torino, che ospiterà il gran finale per la seconda volta nella storia della corsa rosa, dopo l’edizione del 1982.

HRS, PARTNERSHIP PER IL MICE Hrs stringe una partnership con l’azienda tedesca specializzata nel segmento di meeting & gruppi meetago. In seguito a questa partnership, il global hotel solutions provider e meetago hanno integrato i processi del Mice e del business travel. I clienti di meetago avranno accesso a un portafoglio di hotel più esteso e globale, che Hrs amplia sistematicamente. La collaborazione porta inoltre a processi più semplici e più strutturati anche per gli hotel. Infine, Hrs e meetago garantiscono informazioni prestrutturate e raggruppate per la creazione di offerte. Per quanto riguarda le strutture, soprattutto gli hotel individuali potranno beneficiare dell’accesso ai grandi clienti aziendali.

Sono importanti gli obiettivi realizzati e i progetti per il futuro del Trentino Mice Convention Bureau che punta soprattutto sulla formazione e sugli eventi internazionali. Il Cb, sorto su iniziativa di Trentino Marketing e Riva del Garda Fierecongressi per attrarre eventi, congressi, convention e viaggi d’incentivazione nel territorio trentino, continua infatti a investire sulla formazione dei soci – cresciuti dall’inizio dell’anno con l’ingresso nel network di otto nuove location e un fornitore di servizi per un totale di 125 sedi e 16 fornitori con diverse iniziative – tra cui quella che si è tenuta il 18 settembre presso il Best Western Quid Hotel di Trento, dove Gabriella Gentile, esperta di marketing congressuale, ha condotto “Incentive travel means business’”, un seminario durante il quale sono stati esaminati e affrontati i requisiti che permettono a una destinazione turistica di essere competitiva anche sul mercato degli incentive. Relatore della giornata è stata Annamaria Ruffini, fondatrice e presidente di Events In & Out (agenzia specializzata nell’organizzazione di viaggi incentive) e attiva nel comitato esecutivo internazionale di Site Society for Incentive Travel Excellence in rappresentanza dell’Europa. «Il nostro impegno è, da sempre, quello di garantire un alto livello di customer satisfaction dei turisti che scelgono il Trentino proponendo in ogni periodo dell’anno eventi culturali, artistici ed enogastronomici che possono essere sfruttati anche dalle incentive house, dai Pco e dai planner aziendali per coin-

GIOVANNI CAVULLI

I NUOVI OBIETTIVI DEL TRENTINO MICE CB

volgere il proprio target», ha aggiunto Fabio Gerola, referente Trade e Comarketing Mercato Italia di Trentino Marketing. Ma il network punta anche alla promozione della destinazione Trentino a livello internazionale come ha sottolineato Alessandra Albarelli, project manager di Trentino Mice Convention Bureau: «L’entusiasmo e la competenza del team dedicato interno a Riva del Garda Fierecongressi ci permettono di strutturare al meglio le candidature e di garantire agli organizzatori un servizio sempre personalizzato di assistenza e consulenza».

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Il business su misura Reduce dal successo dello scorso anno, Bit Mice World 2016 torna all’interno di Bit2016 con un programma interamente dedicato al settore meeting e incentive, buyer specializzati e selezionati da tutto il mondo e un fitto calendario di seminari GIULIA DE STEFANO

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hi è alla ricerca del luogo perfetto per sviluppare il proprio business, fare networking, partecipare a seminari con esperti del settore Mice e molto altro, Bit Mice World 2016 è l’area dedicata a meeting, incentive, conference ed eventi all’interno di Bit2016, in programma nel quartiere di fieramilano a Rho, padiglioni 9/11 e 14/18, dall’11 al 13 febbraio 2016. Impo rtante manifestazione in Italia di respiro internazionale dedicata al Mice, Bit Mice World 2016 offre eccezionali opportunità di business, grazie alla partecipazione di circa 500 buyer profilati, selezionati con il supporto di partner autorevoli come Htms e Mci Group. Il mercato Mice – valutato per il 2015 ben 157 miliardi di euro a livello globale secondo la stima di Global Business Travel Association – registra una crescita anche nel nostro Paese: secondo le statistiche annuali di Icca, International Congress and Convention Association, nel 2014 l’Italia si è posizionata infatti al sesto posto a livello mondiale per numero di congressi ed eventi organizzati e i primi segnali di ripresa economica fanno ben sperare gli operatori del settore per i prossimi mesi. Proprio per rispondere alle esigenze di questa importante fetta di mercato, Bit2016 offre agli espositori tante interessanti occasioni di networking: da un’agenda di due giorni di incontri prefissati con i buyer, ai Saturday Morning Speedy Meetings, ulteriore opportunità di organizzare incontri di lavoro informali il sabato mattina, fino al Free Matching, appuntamenti liberi con operatori pre-registrati. Arricchiscono l’offerta dedicata al mondo Mice numerosi seminari, convegni e incontri di formazione, tutti condotti da speaker autorevoli ed esperti del settore, e la possibilità di usufruire di sale conferenze dedicate, ideali per presentare la propria offerta ad un pubblico mirato.

RESPIRO INTERNAZIONALE PER IL MICE «L’introduzione del segmento Mice nell’edizione 2015 di Bit è stata un successo in termini di opportunità di business create per i nostri espositori, spingendoci a riproporre tale formula vincente anche quest’anno e ad arricchirla di nuove e interessanti occasioni di matching» commenta Cristina Tasselli, director business unit travel Fiera Milano Spa. «Bit Mice World 2016 è attualmente l’unica manifestazione che si svolge in Italia dedicata a questo settore e crediamo sia quindi imperdibile per gli operatori che vogliono sviluppare il proprio business con buyer qualificati da tutto il mondo».

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grafiche di provenienza si scostano di poco rispetto a quelle complessive. La provenienza dall’Italia è pari a un punto percentuale in meno (16 per cento), come quella dall’Europa (42 per cento), mentre risulta più alta la percentuale di provenienza dal Nord America (21 per cento). Tra le altre aree di provenienza, si registra il sette per cento di arrivi dal Sud America, il nove per cento dall’Asia e il due per cento dal Medio Oriente. Identiche le percentuali di provenienza da Oceania (due per cento) e Africa (un per cento) I buyer Mice, appartenenti alle categorie Corporate, Associazioni e Intermediari, organizzano mediamente 47,5 eventi all’anno, con una media di circa cinquecento partecipanti e un budget medio per evento di circa ventiduemila euro, per un totale di un milione di euro di budget totale gestito da ciascuno di loro. Numeri che da soli offrono uno spaccato delle enormi potenzialità di Bit2016, tutte concentrate in una manifestazione unica per il segmento Mice. indirizzi a fine rivista

Per comprendere pienamente l’occasione offerta da Bit2016 basta guardare i dati relativi ai buyer partecipanti alla manifestazione. Complessivamente, i buyer provengono da 62 Paesi del mondo: solo il 17 per cento arriva dall’Italia, mentre il 43 per cento è di provenienza europea e il quaranta per cento copre le restanti aree geografiche del pianeta. In particolare, il 16 per cento dal Nord America, il sei per cento dal Sud America, l’11 per cento dall’Asia, il quattro per cento dal Medio Oriente, il due per cento dall’Oceania e l’un per cento dall’Africa. Se si prendono in considerazione solo i 478 buyer del segmento Mice, provenienti da 48 Paesi, le percentuali relative alle aree geo-

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Two in one Riflettori puntati su Full Contact Discover Italy e Full Contact Incentive Destinations, ospitati in contemporanea all’Hotel Plaza Caserta per due giorni di business ad alta concentrazione ALESSANDRA BOIARDI

MATTEO PIGANZOLI

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l rientro dalla pausa estiva può essere traumatico, ma non se ci si ritrova, per lavoro, in un contesto piacevole e accogliente per ricominciare con energia a occuparsi del proprio business. Una sensazione senz’altro provata da tutti i partecipanti dei due Full Contact che si sono svolti in contemporanea a Caserta nei primi giorni d’autunno – il 25 e il 26 settembre – ospitati dall’innovativo e sofisticato Hotel Plaza Caserta. Full Contact Discover Italy e Full Contact Incentive Destinations hanno visto la partecipazione di un totale di 69 buyer e 36 espositori per ben novecento appuntamenti realizzati, un’ottima performance non inusuale per questi due workshop di Ediman. A garantirla, la loro collaudata formula che

ha almeno due punti di forza: annullare gli sprechi di tempo e assicurare incontri ad alto interesse per entrambe le parti coinvolte, ovvero gli espositori e i buyer. A permetterla, la richiesta che viene fatta ai buyer di esprimere il proprio interesse nei confronti dell’offerta rigorosamente in anticipo – scegliendo gli appuntamenti in base alle proprie specifiche esigenze – per poter disporre al momento dell’evento di una agenda già ben organizzata. Gli appuntamenti indicati dai buyer vengono infatti ordinati in slot da venti minuti in modo da approfittare di tutte le due giornate di lavori per intraprendere le migliori relazioni commerciali. Agli espositori viene garantito un numero minimo di 20 diversi incontri. DOPPIO MARKETPLACE Cosa c’è di meglio che scoprire l’Italia in un luogo magnifico come Caserta? La città è da sempre identificata con la Reggia borbonica realizzata da Luigi Vanvitelli, ma questo importante monumento non rappresenta che il cuore di un territorio ricco di testimonianze storiche e di paesaggi di assoluta bellezza.

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A fianco il Grand Hotel Vanvitelli di Caserta, che ha ospitato la cena di benvenuto

In tale contesto, il Full Contact Discover Italy ha permesso alle pi첫 prestigiose destinazioni e ai pi첫 affidabili fornitori di servizi italiani di presentare la propria offerta a meeting planner aziendali, Pco e incentive house stranieri invitati a questo marketplace unico nel suo genere. Il Full Contact Incentive Destinations ha invece fatto incontrare nella due giorni casertana le pi첫 affascinanti destinazioni e strutture per incentive italiane e straniere con le agenzie di

incentivazione, le agenzie di comunicazione, gli incentive planner e i responsabili comunicazione aziendali. Grande, come sempre, il coinvolgimento dei partecipanti sia durante i momenti di business sia nei momenti pi첫 conviviali, come la visita al museo della Fabbrica della Seta, quella agli appartamenti reali e la cena di gala, presso il Belvedere del Borgo di San Leucio. www.edimanfullcontact.com

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Siglata un’intesa tra le due anime del Mice

A seguito di un accordo tra Federcongressi&eventi e Aefi è stato istituito un comitato tecnico che coordinerà le azioni comuni. È la prima volta in Italia che le due anime del settore sanciscono una partnership formale

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el corso dell’assemblea dei soci di AefiAssociazione Esposizioni e Fiere Italiane, il presidente di Aefi, Ettore Riello, e il presidente di Federcongressi&eventi, Mario Buscema, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa fra le due associazioni. È un accordo che segna una svolta importante nella storia della meeting industry italiana, che per la prima volta sancisce una partnership formale con l’“altra metà” dell’industria Mice (Meetings Incentives Conferences & Exhibitions), rappresentata dagli eventi fieristici. I settori fieristico e congressuale rappresentano un vero e proprio punto di forza per il rilancio delle destinazioni italiane. Hanno la capacità di attivare un forte indotto in termini di spesa diretta e indiretta

e sono sempre di più una risorsa di straordinaria importanza per lo sviluppo economico e imprenditoriale di un territorio. Molti quartieri fieristici ospitano regolarmente eventi congressuali e al loro interno si sono organizzate divisioni operative o rami d’azienda che hanno sviluppato un know how specifico per gestire quest’attività. Di contro, le event agency propongono l’utilizzo dei quartieri fieristici e dei loro business space come sedi degli eventi della propria clientela. In risposta a questi nuovi scenari è stato costituito un comitato tecnico fra le due associazioni, sulla base di un protocollo di relazione, che avvii una collaborazione tecnica e predisponga un programma coordinato di attività e azioni, facilitando uno scambio puntuale di informazioni e di conoscenze fra il settore fieristico e quello congressuale. Ettore Riello, presidente di Aefi, ha sottolineato «L’accordo siglato rappresenta un passo importante nella strategia della nostra associaizone che mira a rappresentare unitariamente l’industria degli eventi presso le Istituzioni e gli operatori privati». Il presidente di Federcongressi&eventi Mario Buscema ha espresso soddisfazione per l’interesse con il quale Aefi ha sottoscritto il protocollo d’intesa, ricordando che «circa il trenta per cento dei soci Aefi sono anche soci Federcongressi&eventi ed è importante che le due associazioni possano lavorare insieme, a conferma che nel Paese dell’individualismo sta emergendo una nuova spinta ad aggregarsi, a cooperare, a fare massa critica, indispensabile per far comprendere quanto sia importante – in termini di ricadute economiche – il nostro settore». Il protocollo sancisce la nascita di un comitato tecnico ristretto composto da massimo tre persone per associazione. Per

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Federcongressi&eventi tale progetto sarà seguito dalla consigliera esecutiva Alessandra Albarelli (Riva del Garda Fierecongressi), rappresentante della categoria Destinazioni e Sedi, e dalle socie Stefania Agostini (Convention Bureau della Riviera di Rimini) e Gabriella Ghigi (Meeting Consultants), delegato regionale per la Lombardia. Per Aefi faranno parte del comitato tecnico Luca Bagnoli, presidente di Firenze Fiera e consigliere Aefi, Davide Gabaldo di Fiera Vicenza e il segretario generale Loredana Sarti. Il comitato programmerà una serie di attività comuni riguardo i rapporti con le istituzioni e con il Convention Bureau Italia, la promozione della destinazione Italia sui mercati esteri, il miglioramento della qualità dell’offerta di sedi e servizi per eventi business (formazione, linee guida, ecc.), lo sviluppo di accordi e convenzioni per l’acquisto di servizi per i soci e ogni iniziativa di networking tra soci Aefi e Federcongressi&eventi. Il protocollo ha durata biennale ed è prevista una clausola di tacito rinnovo. MARIO BUSCEMA: IL RECUPERO DEL CIBO GENERA RICCHEZZA All’inizio di ottobre si è tenuta a Expo la conferenza Spreco alimentare: dalle parole ai fatti, organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, durante la quale è stato presentato il secondo rapporto dal titolo Surplus food management against food waste: il recupero delle eccedenze alimentari, dalle parole ai fatti, frutto di una ricerca che a partire dal 2011 ha coinvolto il Politecnico di Milano sul tema delle eccedenze alimentari. All’evento, introdotto dal commissario unico di Expo Giuseppe Sala e moderato dalla scienziata ambientale esperta di cucina sostenibile Lisa Casali, hanno preso parte l’ordinario del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano Alessandro Perego, il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti e l’On. Maria Chiara Gadda, componente della VIII Commissione Ambiente. Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha fatto pervenire un messaggio. Ha concluso Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Hanno partecipato al dibattito numerose associazioni: Ancc Coop, Ancd Conad, Angem, Confederazione Italiana Agricoltori, Confederazione Nazionale Coldiretti, Fedagri Confcooperative, Federalimentare, Federcongressi&eventi, Federdistribuzione, Unaproa. Per Federcongressi&eventi, fortemente attiva sul versante del recupero del cibo non consumato durante gli eventi grazie all’importante progetto Food for good – from meetings to solida-

rity sottoscritto a fine marzo proprio con Banco Alimentare e con Equoevento, è intervenuto il presidente Mario Buscema. Ecco una sintesi del suo intervento. «Ci siamo fatti promotori del progetto Food for Good per incentivare e tradurre in pratica la cultura del cibo e del non spreco. L’operazione è partita da poco, stiamo riscuotendo interesse in molti mondi confinanti (quali quello delle associazioni medico-scientifiche e dei grandi eventi mediatici) e dai dati raccolti durante una serie di test abbiamo stimato che se tutti recuperassero il cibo oggi sprecato agli eventi si arriverebbe a recuperare e ridistribuire circa otto milioni di piatti all’anno, tra primi, secondi, contorni e panini. «L’Italia è forse il primo Paese al mondo per capacità di recupero del cibo non consumato. Segnalo che questa capacità sta guadagnandosi l’attenzione anche del mercato mondiale degli eventi, e ciò è importante in un’ottica business, perché potenzialmente genera ricchezza: il fatto di poter evidenziare ai nostri interlocutori internazionali una normativa che agevola il recupero del cibo ci rende sicuramente più attraenti presso i prospect in tutto il mondo».

Sopra, un momento della conferenza sullo spreco alimentare, tenutasi in Expo a inizio ottobre. Nella pagina accanto, la firma dell’accordo tra Aefi e Federcongressi&eventi

www.federcongressi.it

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Beyond frontiers È stato un anno dedicato a esplorare, quello del capitolo italiano di Site. Tanti i momenti formativi di rilievo

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Site Italy è il capitolo italiano di “Society for Incentive Travel Excellence” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive

li appuntamenti formativi sono stati rivolti all’approfondimento di alcuni dei mercati emergenti più interessanti nel panorama della meeting industry mondiale: India, Messico e infine Stati Uniti. L’obiettivo di comprendere meglio le esigenze di una domanda finale dalle tante sfumature è stato ampiamente raggiunto grazie a relatori di pregio, tutti eccellenti professionisti e buyer riconosciuti a livello mondiale: da Nitin Sachdeva di Venture Marketing a David Diaz presidente di Site Mexico e Becky Cornejo special event director per Mary Kay Cosmetics, a Rhonda Brewer vice presidente sales per Maritz Travel. Alla soddisfazione per essere riusciti a coinvolgere colleghi di tale spessore, che hanno saputo svelare i propri mercati di riferimento con competenza, professionalità e simpatia, si aggiunge la grande soddisfazione espressa dai partecipanti ai webinar. La strada così tracciata sin dai primi giorni di insediamento del board per rispondere alle specifiche esigenze di un capitolo italiano riconosciuto per la qualità dei propri soci provenienti da nazionalità diverse, per le idee in-

novative e per l’elevato contributo formativo a livello internazionale, si concluderà dal 18 al 20 dicembre prossimi con un’assemblea dal titolo emblematico Beyond frontiers. Scoprire, superare e abbattere qualsiasi frontiera, questo è l’obiettivo dell’evento. Che si tratti di frontiere linguistiche, psicologiche e comportamentali, associative, metodologiche, tecniche, il board sta lavorando alacremente per segnare ancora un punto di svolta nella meeting industry a livello regionale, nazionale e internazionale. Il programma formativo sarà estremamente coinvolgente con sessioni di grande appeal per i professionisti del settore. Si parlerà di Inspirationpedia per trarre ispirazione da idee illuminanti e dal budget non necessariamente elevato, di come fare una presentazione accattivante e vincente – dress to impress dicono gli anglosassoni – di come sopravvivere alle sfide tecniche Avl, di come riscoprire il significato di motivazione. Inoltre, il board sta lavorando con partner strategici come il Sicilia Convention Bureau e la direttrice operativa Daniela Marino, socia del capitolo, nonché con una importante compagnia aerea internazionale per coinvolgere un numero interessante di buyer provenienti da alcuni mercati del centro e nord Europa, con particolare riferimento ai paesi scandinavi, alla Danimarca, al Belgio e alla Svizzera. Si prevede con loro un eductour, uno speed networking con i partecipanti e una sessione formativa, What buyers want, che vedrà protagonisti un panel di alcuni dei buyer presenti. Più che un’assemblea, un evento aperto a cui ci auguriamo partecipino non esclusivamente i soci del capitolo ma tutti i professionisti della filiera che vorranno confrontarsi con i temi proposti. www.site-italy.com segreteria@site-italy.com

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NETWORKING notiziari e associazioni

Sfide professionali Quali motivazioni spingono i professionisti del settore a iscriversi a Mpi? E quale svolta sperano di dare alla propria carriera? Tre storie personali ci raccontano la vita associativa GIOVANNA LUCHERINI Presidente Mpi Italia direttrice Convention Bureau Napoli

L’

articolo “La sfida dei Chapter Leaders 3.0” uscito su M&C a Febbraio mi ha fatto riflettere sul percorso personale e professionale di alcuni soci Mpi, inclusa la sottoscritta. Esiste ancora il socio che si iscrive per mettere unicamente il logo nella firma o sul sito? Quale è il Roi della quota annuale? Quanto è disposto a investire il socio a livello di tempo per la conoscenza e lo sviluppo di nuove competenze e quanto a lavorare come “volontario” per i comitati o per il direttivo, con l’idea di diventare presidente o fare carriera nella nostra industria, ma non solo? Maria Rosaria Broggi si avvicina a Mpi come libera professionista (socia supplier): «Lavorando da subito all’interno del direttivo ho riscontrato una realtà assolutamente sorprendente, stimolante e motivante. Ho ampliato gli orizzonti professionali e personali accettando nuove sfide, lavorando con un team di persone molto diverse tra di loro ma molto preparate nei singoli campi, pertanto ho acquisito dimestichezza e praticità con alcuni settori della professione che non avevo mai vissuto prima, avendo lavorando nel settore congressuale come traduttore e interprete ma non come organizzatrice. Elementi fondamentali che hanno determinato un salto di qualità sono stati una formazione professionale continuativa e una nuova consapevolezza delle mie capacità: entrambi hanno contribuito alla mia rinascita professionale culminata con il nuovo ruolo di executive assistant presso la multinazionale leader nel settore finanziario J.P. Morgan Chase». L’esperienza di Irene Previtali invece è strettamente collegata al nostro progetto Student Lab Excellence & Talent: «È passato un anno da quando sono entrata a far parte del mondo Mpi. È iniziato tutto per caso, quando al termine del quinto anno di studi in Comunicazione ho cercato uno stage, il più possibile

formativo, nel settore turistico. Ho scoperto cosi una branca dalle mille sfaccettature e opportunità: il turismo congressuale. In occasione di una fiera di settore a cui ho partecipato mi sono immediatamente resa conto di cosa significhi far parte di un’associazione di persone: dialogo, collaborazione, scambi di consigli e pareri, supporto, contatti, idee e progetti, in un’atmosfera quasi familiare. Il mio stage si è concluso con un bagaglio di conoscenza ed esperienza al di sopra delle aspettative in quanto mi ha aperto la strada per un vero percorso professionale internazionale: da segretaria Mpi Italia ad assistente marketing & comunicazione Mpi Europa, a Parigi, come supporto di Emec 2016 a Copenaghen». In ultimo, la mia storia: socia planner dal 2002, fino alla nomina a presidente il mio “volontariato” è stato costantemente attivo nei vari Comitati; infatti, desideravo vivere la community da dentro, imparare cose nuove lavorando in squadra con altri professionisti, anche per ottenere un maggior beneficio dalla quota annuale d’iscrizione. Le relazioni e il lavoro in squadra con i colleghi, sia italiani sia del resto del mondo, mi hanno arricchita sia umanamente sia professionalmente: creare contenuti di formazione per i seminari e la convention annuale del Capitolo, partecipare alle riunioni dei Capitoli Europei e Usa sono stati la mia più grande ispirazione per l’investimento sul mio futuro, che mi ha portato ad accettare recentemente una nuova sfida professionale quale direttore del Convention Bureau di Napoli. Che le tre storie possano essere una fonte di riflessione e carica per tutte le “generazioni in corso”: in bocca al lupo a tutti gli #eventprofs! info@olimpiaponno.com @lucherinig

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Set di innumerevoli film e infiniti eventi Mice, la Campania continua a sedurre italiani e stranieri con il suo mix unico di bellezze naturali e architettoniche, “condite” da tradizioni millenarie e da un’enogastronomia di eccellenze Campania 01 Cop Reg 2015 - 1.indd 1

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Regioni d’Italia

CAMPANIA

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l mare, con centinaia di chilometri di costa perennemente baciata dal sole, e le isole. La montagna e i suoi paesaggi mozzafiato. La collina e i mille paesini dell’anima. Ma anche meravigliose città, incantevoli centri storici, superbe testimonianze di millenarie civiltà che qui nacquero, si svilupparono, prosperarono lasciando in eredità alle generazioni successive monumenti di inestimabile valore storico, artistico, architettonico. E un’enogastronomia di assoluta eccellenza. In quasi

nessun altra regione come la Campania c’è una tale concentrazione di risorse turistiche: tutto ciò che un visitatore ha da chiedere nel corso di un viaggio lo trova qui, in questo territorio geograficamente compreso tra la foce del fiume Garigliano, che segna il confine con il Lazio, e Sapri nel meraviglioso Golfo di Policastro, ultimo, storico, avamposto prima della Lucania. Terra antichissima, la Campania ha le dimensioni di uno stato e attende il visitatore fascinosa, adagiata lungo la costa o aggrappata al suo vulcano simbolo, sterminator Vesevo, come lo definì Leopardi. Pronta a sedurre e a rapire il cuore per sempre. Una destinazione di primissimo livello per il turismo congressuale, che qui trova strutture in grado di soddisfare tutte le esigenze, anche grazie allo sforzo d’innovazione sostenu-

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to con convinzione e grande determinazione da centinaia di imprenditori del settore ricettivo e Mice. Un impegno costante che ha portato in pochissimo tempo all’ammodernamento funzionale degli impianti e alla creazione ex novo di spazi per meeting, congressi, convegni, incontri d’affari. CASERTA, LA REGALE Il nostro viaggio alla scoperta di questa meravigliosa regione, raggiungibile agevolmente con ogni mezzo di locomozione, dall’automobile, al treno, all’aereo e, naturalmente, via mare perché dotata di infrastrutture moderne e di prim’ordine, da quelle aeroportuali alle ferroviarie, marittime per finire alle autostradali, parte da Nord. Dalla foce del Garigliano, appunto, “dove si fece l’Italia” con lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II dopo la spedizione dei Mille e la liberazione di Napoli. La provincia di Caserta è la prima che s’incontra accedendo in Campania dal confinante Lazio. Un’ampia pianura si snoda intorno alle rive del fiume Volturno, con il massiccio del Matese a segnare il confine con il Molise e il vulcano inattivo di Roccamorfina a ridosso di quello laziale. Oliveti, frutteti e vigneti popolano il paesaggio di questa terra, dagli antichi romani ribattezzata Campania Felix. Spiagge di sabbia finissima, dietro le quali si stagliano le ombre di pinete rigogliose, e affacciate sul mar Tirreno, costituiscono il panorama

costiero che fa da cornice al Golfo di Gaeta. La Storia la si può incontrare a ogni angolo: la parte nord della provincia è tutto un susseguirsi di civettuoli borghi medievali, chiese e cattedrali, e architetture di epoca romana che raccontano il passaggio da queste parti, lungo l’Appia che taglia tutto il territorio provinciale, di antichi popoli. Caserta, capoluogo della provincia detta “Terra di Lavoro”, è famo-

Due immagini della Reggia di Caserta. Sopra il titolo il golfo di Napoli, dominato dalla mole del Vesuvio

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parco, che costeggiano il rettilineo disegnato da sculture, vasche e cascate d’acqua, lo sguardo è catturato e sedotto irrimediabilmente dalle linee architettoniche dell’imponente facciata. Dentro, la Reggia è tutta un susseguirsi di opere d’arte, stucchi, bassorilievi, affreschi, sculture e pavimenti a intarsio. Da visitare la Cappella Palatina e il Teatro di Corte, imitazione perfetta in scala del Teatro San Carlo di Napoli.

sa soprattutto per uno dei più grandi e visitati monumenti del Belpaese: la Reggia borbonica che, a metà del Settecento, fu costruita su disegno dell’architetto Luigi Vanvitelli su commissione del sovrano Carlo III, intenzionato a dotare la dinastia di una residenza che potesse “rivaleggiare” con la magnificenza di Versailles. Quarantacinquemila metri quadrati, 120 ettari di parco, 1.200 stanze, 34 scaloni, 1.742 finestre, 22 anni di lavoro: questi i numeri di uno straordinario edificio che non ha eguali nell’Italia centromeridionale. La maestosità dell’opera colpisce al primo sguardo. Passeggiando lungo i viali del meraviglioso

NON SOLO LA REGGIA Ma i segni della grandeur borbonica, in provincia di Caserta, non si esauriscono con la Reggia. Destinato inizialmente a riserva di caccia e di vacanza, il Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio, poco fuori l’abitato del capoluogo, fu ideato e sviluppato per volere di Ferdinando IV che volle creare una piccola città dedicata alla lavorazione della seta. Oggi si possono visitare l’appartamento reale, il Museo della Seta e una raccolta degli antichi strumenti e attrezzi restaurati e perfettamente funzionanti. Dai terrazzamenti del Belvedere si gode una superba vista che arriva fino al Golfo di Napoli. L’antico borgo di Casertavecchia, a tipica pianta medievale, si trova invece arroccato su un colle dal quale domina il territorio circostante. Stretti vicoli e case di pietra si dispongono intorno alla cattedrale, con lo splendido tiburio in stile romanico e l’alto campanile decorato da archi intrecciati e da bifore. A poca distanza dal capoluogo, Santa Maria Capua Vetere custodisce l’Anfiteatro Campano di epoca romana famoso per essere stato il luogo da cui il gladiatore Spartaco guidò nel 73 a.C. la rivolta che per due anni tenne sotto scacco Roma negli anni immediatamente precedenti il primo triumvirato, ma anche l’interessante esposizione del Museo Archeologico dell’Antica Capua, l’antico mitreo e lo splendido Duomo di Santa Maria Maggiore. La vicina Capua, attraversata dalle acque del Volturno, è una delle più belle città della provincia. Difficile non restare affascinati dal suo ricchissimo patrimonio artistico e architettonico: palazzi, castelli, chiese e monumenti ne ricordano il glorioso passato, quando Federico II la considerava l’ingresso del suo regno. Nel Parco Regionale di Roccamorfina si trovano pittoreschi borghi, custodi

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di preziose memorie. Sessa Aurunca, con i resti dell’imponente teatro, del criptoportico e del ponte, racconta il suo passato di colonia e municipium romano. Alla stessa epoca risale parte del materiale utilizzato per la costruzione del duomo. Nello splendido scenario del Parco Regionale, Teano conserva i resti di un imponente teatro romano. VEDI NAPOLI E... La provincia di Terra di Lavoro è attaccata a quella di Napoli, uno tra i più straordinari giacimenti di risorse ambientali, storiche, artistiche, archeologiche e monumentali del Vecchio Continente. Una straordinaria, fantasmagorica varietà di luoghi capaci di entusiasmare ogni tipo di turista: dai cultori dell’arte e della storia agli amanti della natura e del mare, dai buongustai appassionati di enogastronomia ai nostalgici di antiche tradizioni. Il golfo è delimitato a est dall’incantevole penisola sorrentina e ad ovest dalla suggestiva area vulcanica dei Campi Flegrei. Al centro, proprio nel cuore di un magnifico arco naturale, sorge Napoli, la più moderna, effervescente, elettrizzante, affascinante città del mondo antico, con l’imponente Vesuvio alle spalle. Di straordinario interesse storico i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, famosi nel mondo. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. spense la vita ma non la Storia in queste due città, che è riuscita ad arrivare pressoché intatta fino a noi. La lava del vulcano ebbe anzi l’effetto di preservare le testimonianze di vita quotidiana, tramandandole alle generazioni successive a imperitura memoria. Oggi Pompei è tra i siti più visitati al mondo, e la

vicina Ercolano non le è da meno. Ma tutto il Napoletano è ricchissimo di testimonianze di epoche passate. Star incontrastata di questo territorio, da almeno quattro secoli meta privilegiata di milioni di viaggiatori provenienti da tutte le parti del mondo, Napoli lascia sempre a bocca aperta. Durante i suoi tremila e passa anni di vita, la città ha accumulato una tale quantità di tesori artistici e monumentali da rendere ogni visita un evento unico. Oggi Napoli è quasi tutta Patrimonio Mondiale dell’Umanità: alla sua parte greco-romana, il centro storico più vasto d’Europa, l’Unesco ha aggiunto molti siti e monumenti fuori dal perimetro del cuore antico. Tutti quelli che da qui sono passati, dagli angioini agli aragonesi, ai Borbone, hanno lasciato tracce profonde della loro magnificenza. Un elenco molto approssimativo non può non comprendere il centro storico, appunto, con Spaccanapoli, la strada

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Sopra una veduta di Napoli e, sotto, il turrito Castel dell’Ovo. Nella pagina accanto, in alto, uno scorcio di Casertavecchia. In basso l’Anfiteatro Campano a Santa Maria Capua Vetere

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che taglia trasversalmente il reticolo della città romana, dividendo il decumano minore dal decumano maggiore, entrambi ricchissimi di chiese straordinarie, monumenti, palazzi storici. E poi il duomo, al cui interno è da visitare la Cappella del Tesoro di San Gennaro che custodisce, fra le altre cose, reliquie del sangue del patrono, il Real Orto botanico, il Museo Archeologico Nazionale, il nuovo Museo Madre, dedicato all’arte contemporanea. E, fuori dal centro storico, il Maschio Angioino, proprio di fronte al porto, il Castel dell’Ovo al centro del Borgo Marinari, piazza Municipio, via Toledo, la Galleria Umberto I, il Real Teatro di San Carlo, tra i più antichi enti lirici del mondo, il Palazzo Reale, Piazza Plebiscito con la Basilica di San Francesco di Paola, via Chiaja, piazza dei Martiri, il Palazzo delle Arti (Pan) di via Dei Mille, lo spettacolare lungomare di via Caracciolo, oggi pedonalizzato e location per eventi sportivi di richiamo internazionale (l’America’s Cup di vela, la Coppa Davis di tennis), la Villa Comunale ex galoppatoio borbonico, la Riviera di Chiaja. E, salendo, da una parte la Reggia di Capodimonte, con un parco enorme e la collezione di porcellane antiche, e dall’altra, più su ancora in collina, la Certosa di San Martino, dai cui spalti si domina un panorama tra i più belli del mondo, la Villa Floridiana.

Al centro i celeberrimi faraglioni di Capri. Qui sotto la magnificenza di Pompei. Nella pagina accanto il Castello Aragonese di Ischia

A TUTTA ARCHEOLOGIA Il lato est del golfo è chiuso, come una quinta naturale, dagli altissimi promontori di roccia a picco sul mare della Penisola sorrentina. I numerosissimi hotel cinque stelle extra lusso presenti sul territorio,un clima di internazionalità creato dalla massiccia presenza di turisti stranieri (soprattutto americani) in ogni periodo dell’anno, le strade del lusso e dello shopping e l’enogastronomia di livello molto elevato fanno di Sorrento e degli altri centri (Meta, Piano, Sant’Agnello, Vico Equense, Massalubrense, Sant’Agata sui due Golfi) luoghi privilegiati per il turismo d’élite, dove il segmento congressuale trova strutture

in grado di soddisfare ogni esigenza. Da un capo all’altro della provincia continua il tuffo nella Storia. Oltre a Pompei, Ercolano, Oplonti e lo stesso capoluogo, il mondo antico ha lasciato tracce molto significative anche nella zona più occidentale del golfo, quella dei Campi Flegrei: da Cuma con il leggendario antro della Sibilla, a Baia con il parco sommerso e il castello, passando per Pozzuoli e la famosa Solfatara. Terra che “frigge” perché vulcanica: il simbolo del Napoletano, d’altro canto, è il Vesuvio, tra i crateri più grandi d’Europa, visibile da qualsiasi punto di osservazione, inattivo dal 1944 e visitato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti. AZZURRISSIMA CAPRI Proprio davanti alla penisola sorrentina, separata da essa solo da un braccio di mare di poche miglia, sorge l’isola di Capri. Divenuta celebre nel 1826 dopo la scoperta della Grotta Azzurra, Capri è un luogo mitico che continua a essere meta per viaggiatori, intellettuali e stelle dello spettacolo. Fra i primi a restarne ammaliato, l’imperatore romano Tiberio, che si autoesiliò sull’isola: è sua la magnifica Villa Jovis, conosciuta come “palazzo di Tiberio”. Anche Augusto fu un frequentatore dell’isola, ma in genere Capri era molto amata dai romani, tanto da aver ospitato ben 12 ville imperiali. Dopo aver ospitato fin dagli inizi del Novecento artisti, musicisti, poeti, pensatori, letterati e perfino un rivoluzionario come Vladimir Iliic Ulianov, meglio noto come Lenin, negli anni Cinquanta del

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Novecento l’isola divenne il luogo della dolce vita estiva e attirò personaggi del jet set mondiale. Ma questa isola fantastica, oltre a essere stata visitata da personaggi illustri, è famosa soprattutto per le bellezze naturali, la storia millenaria, il clima mite e il paesaggio incomparabile. WELLNESS? ISCHIA! Anche a Ischia, la più grande delle isole del golfo, la cornice naturalistica è da favola. L’isola verde è la capitale europea del termalismo, con oltre trecento stabilimenti, 29 bacini e centinaia di sorgenti e fumarole. La passeggiata a Ischia Ponte, il lungo passaggio a mare per la visita al castello aragonese, lo shopping a via Roma, il by-night sulla Rive Droite, il running in pineta e il bagno dagli scogli di Sant’Anna a Cartaromana, la visita al quartiere chic e colorato di Sant’Angelo, sono appuntamenti irrinunciabili per chi voglia cogliere appieno il senso di un soggiorno sull’isola. La più “napoletana” delle isole del golfo è però Procida, un pezzo di tufo che galleggia nel Tirreno. I suoi posti più suggestivi sono la Marina Grande, l’antico borgo di Terra Murata, il villaggio dei pescatori di Marina Corricella ed il porto della Marina Chiaiolella. Qui si vedono le particolarità dell’architettura tradizionale: archi, scale esterne, balconi, colore pastello e soprattutto il “vefio”, la tipica apertura ad ampio arco.

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Una veduta della coloratissima Positano. Nell’altra pagina, in alto, il centro di Benevento e, sotto, i sontuosi interni del Duomo di Salerno

I MILLE COLORI DELLA COSTIERA A sud del Napoletano, la provincia di Salerno è un insieme di singolari emozioni: la bellezza dei litorali costieri, il fascino di una storia antica, il profumo di una natura incontaminata. Verdi vallate attraversate dalle acque del fiume Sarno, con i Monti Picentini e Lattari a fare la guardia, paesaggi disegnati da geometriche coltivazioni tra le quali spicca il rosso intenso dei pomodori San Marzano. Il gioiello più prezioso di questo territorio sterminato, un’autentica regione nella regione per estensione territoriale, è la Costiera Amalfitana. Una volta approdati sulla “divina”, affrontando quel gomitolo di curve a picco sul mare, si resta affascinati dai colori intensi e brillanti, dalla luce, dalle forme che la natura ha impresso sulle scogliere, dal blu intenso del mare, dai borghi variopinti abbarbicati alla roccia, dal profumo intenso dei limoni. Una vacanza a tutto tondo è quella che è in grado di offrire invece il Cilento, che oltre alla bellezza del paesaggio, è caratterizzato da tante località turistiche e culla di importanti siti storici e archeologici. Il più noto è quello di Paestum, ex colonia della Magna Graecia famosa per i suoi templi dorici perfettamente conservati e inserita dall’Unesco tra i siti Patrimonio dell’Umanità, nonché porta del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, tra le oasi naturalistiche più estese d’Europa. Frequentatissime d’estate le spiagge (gran parte delle quali insignite

da anni della Bandiera blu di Legambiente) di Agropoli, San Marco e Santa Maria di Castellabate, Ogliastro, Casal Velino, Ascea, Acciaroli, Pisciotta, Palinuro. Pochi chilometri a sud est del litorale di Casal Velino, sorge l’area archeologica di Elea Velia. Fondata da un gruppo di Focesi cacciati dal territorio asiatico conquistato dai persiani di Ciro II il Grande, la città fu sede di uno dei più famosi cenacoli filosofici dell’antichità: la Scuola Eleatica, fondata da Senofane, il quale ebbe come discepoli Parmenide e Zenone. Il Cilento è anche il territorio simbolo della dieta mediterranea, alla base della straordinaria longevità dei suoi abitanti. All’interno del parco si trova il maestoso complesso della Certosa di San Lorenzo, meglio conosciuta come Certosa di Padula, uno dei più grandi monasteri del mondo. SALERNO, CITTÀ A SORPRESA Salerno, capoluogo di questa magnifica terra, si è andata sempre più ritagliando, in virtù della felicissima collocazione geografica ma anche di un imponente processo di restyling urbanistico, il ruolo di polo di attrazione turistica di primo livello. L’attuale città è il risultato di più stratificazioni storiche, artistiche, architettoniche, urbanistiche. Tradizione e modernità si miscelano in un cocktail gradevole: le grandi trasformazioni dell’ultimo ventennio si integrano armoniosamente con il passato glorioso dell’antico principato longobardo. La più imponente testimonianza

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dell’epoca è il Castello di Arechi. Di enorme importanza, perché legato a un’istituzione scientifica che nell’alto Medioevo consentì a Salerno di ritagliarsi un’indiscussa leadership scientifica e culturale in tutto il mondo occidentale, è il Museo della Scuola Medica Salernitana. Una visita meritano la Pinacoteca Provinciale, ospitata negli ampi e sfarzosi saloni di Palazzo Pinto, il Museo Archeologico, il Museo Diocesano, la Cattedrale, dedicata al Patrono, l’Evangelista Matteo, costruita nell’XI secolo, il Teatro Giuseppe Verdi, la vicina Villa Comunale, il Giardino della Minerva, regno delle piante officinali, le molte chiese, i tanti palazzi gentilizi e gli antichi monasteri di cui pullula il centro storico, integralmente recuperato e restituito all’originario splendore. FIABESCO ENTROTERRA Se la costa abbaglia per la sua bellezza, l’interno della Campania incanta con i suoi paesaggi da fiaba, l’offerta enogastronomica di grande qualità, il senso della storia che scorre lenta, raccontando vicende di popoli antichi che qui si stabilirono, dando luogo a fiorenti civiltà. Un esempio sono le atmosfere che si respirano nell’antica terra dei Sanniti, poi colonizzata dai Romani che la ribattezzarono Beneventum. Territorio ricco di storia, di suggestioni archeologiche e di affascinanti paesaggi, la provincia di Benevento è un piccolo scrigno di tesori. Il capoluogo è punto di incontro tra antico e moderno, tradizione e progresso. Tanti i segni delle antiche civiltà:

l’Arco di Traiano, uno dei trionfali archi romani meglio conservati, con splendidi rilievi su entrambe le facciate, il Teatro Romano e il Ponte Leproso, sotto il quale scorre il fiume Sabato. Tra le chiese, il duomo in stile romanico, la Basilica della Madonna delle Grazie e la Basilica di San Bartolomeo. Il Museo del Sannio espone reperti storici e archeologici rinvenuti, in gran parte, nell’area della provincia. La Valle Telesina, oltre a essere una terra in cui si producono vini famosi in tutto il mondo

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Due scorci dell’entroterra irpino, disseminato di borghi da presepe come Sant’Agata dei Goti (nella foto in alto) e Calitri (nella foto in basso)

ormai, è anche una delle zone più belle della provincia. Splendido il paesaggio naturale delle Fonti del Grassano, ai piedi del Monte Pugliano. A Telese Terme, nel 1300 – a causa di un terremoto – vennero alla luce sorgenti di acqua sulfurea dalle preziose proprietà curative. Poco distante, l’area archeologica Telesia, con resti di mura, strade ed edifici termali dell’epoca romana. A ridosso della valle, il Parco Naturale Regionale Taburno-Camposauro, noto come “Dormiente del Sannio” per il disegno del profilo delle montagne che evoca l’immagine di una donna sdraiata. Un viaggio nella provincia di Avellino è, invece, un tuffo nella splendida natura e nella storia dell’Irpinia. Ricchissima di fascino, questa terra apre le porte della sua ospitalità regalando al turista uno spicchio d’incantevole paesaggio in cui è incastonato un interessante patrimonio culturale. Con il valore aggiunto di una natura di incredibile bellezza, la stessa che ha fatto meritare a questa provincia l’appellati-

vo di “Verde Irpinia”. Il capoluogo Avellino ha mantenuto un piccolo nucleo antico, con stretti vicoli lungo i quali si trovano la Torre dell’Orologio, la Cattedrale e il Castello, monumenti simbolo della città. Sul monte Partenio è situato il Santuario di Montevergine, raggiungibile anche a piedi attraverso una strada in salita, che seppur faticosa merita di essere percorsa per la bellezza del paesaggio che la circonda. Poco distante, il Palazzo Abbaziale di Loreto nel comune di Mercogliano, dove sono custoditi antichi documenti storici e religiosi, alcuni risalenti al I sec., e oltre trecento vasi officinali in maiolica dell’antica farmacia. Il periodo medievale si racconta attraverso i tanti castelli che dominano i borghi della provincia. Costruzioni difensive che, in alcuni casi, sono state trasformate in residenze gentilizie durante il Rinascimento. Fra questi, il Castello della Leonessa a Montemiletto, il Castello Lancellotti a Lauro, e il castello che domina Ariano Irpino da una posizione strategica, quasi impenetrabile.

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ieccola, la città della luce. Pronta a illuminarsi d’immenso anche quest’anno, con le caratteristiche installazioni natalizie che l’hanno trasformata in meta turistica privilegiata nel periodo in cui, solitamente, le città di mare vanno in letargo. Salerno, invece, si veste di nuovi colori, accende la fantasia di grandi e piccini, cattura milioni di visitatori. Tutti con il naso in su e gli occhi spalancati per la meraviglia e lo stupore. Se d’estate è città frizzante e mondana, con la sua movida tempio del glamour, il suo water front, i suoi locali molto cool ma anche le sue superbe testimonianze storiche, artistiche e architettoniche, d’inverno il secondo capoluogo campano diventa il luogo da scegliere (e da non perdere assolutamente) se si ha voglia di sognare a occhi aperti. Quest’anno, con il cocchio di Cenerentola e decine di altre installazioni luminose attraverso le quali si snoda un percorso fiabesco da togliere il fiato: dalla Villa Comunale alla city dello shopping e degli affari, passando per i vicoli del centro storico, gioiello con centinaia di angoli e scorci caratteristici di ineguagliabile bellezza, disegnato su pianta romana e medievale, periodo nel quale qui fu istituita la prima facoltà di Medicina della storia d’Occidente. Pensato inizialmente solo per il centro, già da qualche anno Luci d’Artista ha allargato notevolmente il proprio campo di applicazione, arrivando fino al quartiere di Mercatello, comprendendo, oltre al centro storico e quello contemporaneo – il cui “cuore” è rappresentato dall’elegante isola pedonale di corso Vittorio Emanuele – anche i quartieri di Torrione e Pastena. Le location più affascinanti, quelle dove le installazioni sono pure opere d’arte, oltre alla Villa Comunale,

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Frizzante e mondana in estate, la città “abbaglia” il visitatore anche nei mesi invernali grazie all’evento Luci d’artista. Approdo e partenza di crociere tutto l’anno, ospita anche un importante festival letterario sono Largo Campo, nel centro storico, una delle piazze più belle e caratteristiche del cuore antico cittadino, Largo San Pietro a Corte, con l’omonimo complesso da poco riaperto alla fruizione turistica e il ristrutturato Palazzo Fruscione, Piazza Flavio Gioia, che i salernitani chiamano “La Rotonda” per la sua caratteristica forma, Piazza Portanova, linea di confine tra la città antica e quella moderna, che ospita il bellissimo albero di Natale alto più di 12 metri, interamente ricoperto di luci, Piazza Vittorio Veneto, e, nella zona orientale, Largo Prato e Piazza Monsignor Grasso. Opere di artisti e di maestri artigiani di tutta Italia, le Luci d’Artista affascinano, stupiscono, fanno innamorare di una città che si candida a diventare una delle capitali del “bello”, dell’arte, della cultura.

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MASSIMO PICA

NATALE INDIMENTICABILE La magia del Natale qui si carica di significati e suggestioni assolutamente inedite. E la voglia di divertimento “esplode” letteralmente la notte del 31 dicembre, con il classicissimo concerto di Capodanno, che vede coinvolta ogni anno una star internazionale della musica rock, con mega brindisi in piazza Amendola a mezzanotte in punto e spettacolo pirotecnico per salutare l’anno che se n’è appena andato e accogliere nel migliore dei modi quello che è appena iniziato. La città “rima d’eterno”, come vuole un celebre verso

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di uno dei suoi figli migliori, Alfonso Gatto, tra i massimi poeti del Novecento, rappresenta da anni uno spaccato del Sud che non si rassegna a un destino di minorità e degrado, ma anzi ribalta il tavolo arrivando, sul piano dell’attrattività turistica, con la vicina e più titolata Napoli. Nelle ultime edizioni, le Luci d’Artista hanno richiamato a Salerno , nel periodo che va dalla prima settimana di novembre alla fine di gennaio, tra i due milioni e mezzo e i tre milioni di visitatori all’anno. Soprattutto nei weekend di novembre e di-

cembre, quando sul lungomare aprono gli stand dei caratteristici mercatini di Natale con i dolci tipici del periodo e le leccornie della gastronomia e della pasticceria locale, la città è letteralmente presa d’assalto. Per assistere a questo spettacolare evento è, quindi, consigliabile prenotare per tempo in uno dei magnifici alberghi che sorgono tra il centro e la prima periferia, o in qualcuno delle centinaia di B&B, spesso allocati in palazzi di grandissimo pregio storico e artistico, che sono sorti come funghi nel cuore antico cittadino.

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MUSEO A CIELO APERTO Luci d’Artista non è solo “l’evento” che illumina le notti dei salernitani nel periodo natalizio, accendendo al contempo i cuori dei tantissimi visitatori. Luci d’Artista è cultura: una compiuta retrospettiva luminescente, quasi un museo a cielo aperto. Con l’arte contemporanea che smette di essere merce per iniziati, diventando un genere di larghissimo consumo: anche per chi non abbia mai messo piede in un’istituzione museale. La natura assunta dalla manifestazione è perfettamente coerente, d’altronde, con il “new deal” politico-amministrativo che, negli ultimi vent’anni, ha letteralmente trasformato Salerno, coniugando l’aspirazione al “bello”, inteso non solo in senso artistico ma anche architettonico e, soprattutto, urbanistico, con il ridisegno funzionale di importanti spazi cittadini (il Teatro Giuseppe Verdi, per esempio, un gioiellino ottocentesco tornato a essere sotto la direzione artistica di Daniel Oren uno dei templi della lirica internazionale) o la creazione di nuovi. Polo d’attrazione per tantissime archistar di fama internazionale , Salerno ha infatti conosciuto una “rivoluzione” senza precedenti che le ha letteralmente cambiato il volto, il destino e la vocazione. Spalancandole le porte della modernità. Rivoluzione urbanistica, soprattutto. Qui hanno lavorato o lavorano ancora i più grandi urbanisti contemporanei per opere in avanzata fase di realizzazione: Zaha Hadid con la Stazione Marittima, Santiago Calatrava con il porto Marina d’Arechi, Ricardo Bofill con Piazza della libertà ed il Fronte del Mare, David Chipperfield con la Cittadella Giudiziaria. Opere che hanno modificato sensibilmente l’immagine esterna della città, accrescendo nei salernitani, cittadini tra i più “virtuosi” d’Italia per quel che riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti che qui sfiora punte del 75per cento, la stimolante consapevolezza di vivere in una realtà in perenne trasformazione. Perché Salerno è una città viva e attiva 12 mesi all’anno, oltre a essere uno dei più importanti terminal del traffico crocieristico dell’intero Mediterraneo. Qui fanno tappa Msc, Costa, Royal Carrebean e le maggiori compagnie del settore. Americani, giapponesi, tedeschi, francesi, spagnoli si riversano nelle stradine del vicino centro storico, apprezzano le austere forme del Duomo, capolavoro di archi-

tettura romanica, i sontuosi palazzi patrizi, le bellissime chiese di diverse epoche e stili, le caratteristiche botteghe artigiane rinate a nuova vita grazie ai progetti di riqualificazione e recupero della città antica. Ma Salerno è tutta da vivere e da gustare anche in primavera, quando una serie di manifestazioni culturali o semplicemente legate alla storia e alle tradizioni cittadine richiamano migliaia di visitatori. Tra le prime, il festival dedicato alle varie forme dell’espressività giovanile Linea d’Ombra: musica, cinema e culture digitali, e Salerno Letteratura, che a fine giugno porta in città tutti i più grandi scrittori e poeti contemporanei, per dieci giorni protagonisti di presentazioni di volumi, talk show e reading letterari nelle principali piazze del centro storico. Un pezzo di città, quest’ultimo, che all’inizio della primavera torna indietro nel tempo con la medievale fiera del Crocifisso e festa del Crocifisso Ritrovato: cultura e culture tipiche, saperi vecchi e nuovi, e sapori della tradizione che riportano direttamente ai fasti della Opulenta Salernii. Ufficio del Turismo di Salerno Via Roma – Salerno Tel. 089 667204 Info Point turistico 089 662951/52 www.comune.salerno.it lucidartista.comune.salerno.it

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Caserta, il sogno del re Impegnato in un’opera che spazia dal marketing territoriale alla divulgazione culturale, l’ente per la promozione turistica (Ept) provinciale ha rilanciato l’immagine del territorio con iniziative mirate alla valorizzazione dei tesori locali A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Lucia Ranucci, commissaria dell’Ept di Caserta. Qui sotto la Reggia Carditello e l’acquedotto Carolino. Nella pagina accanto la Reggia di Caserta, la cattedrale di Sant’Angelo in Formis con gli affreschi bizantini, e la Real Colonia di San Leucio

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a sempre identificata con la Reggia borbonica voluta da Carlo III e realizzata dall’architetto Luigi Vanvitelli, Caserta è al centro di un’area di autentica magnificenza artistico- monumentale, espressione di varie epoche storiche. Se proviamo a osservare tutta l’area dall’alto, notiamo una virtuale circonferenza dal diametro non superiore ai dieci chilometri. In questo territorio, tutto sommato limitato, sono concentrate molteplici testimonianze storiche e artistiche, e magnifiche monumentalità perfettamente inserite in un paesaggio naturale di assoluta bellezza. Si va dalla preromanità delle testimonianze Sannite, alla romanità della Capua Antica, oggi Santa Maria Capua Vetere con l’anfiteatro, perfettamente recuperato e consegnato integralmente alla fruibilità turistica che fu sede della scuola di gladiatori e del suo più valoroso rappresentante Spartaco. Più a nord, l’anfiteatro di Teano, e i monumenti dell’anno Mille che sono i tesori e gli affreschi bizantini della cattedrale di Sant’Angelo in Formis. Da non perdere, poi, Casertavecchia (anno Mille) per saltare, infine, ai trionfi monumentali del Settecento: la Reggia, il Belvedere di San Leucio, la piccola Reggia di Carditello, i Ponti della Valle a Maddaloni che rappresentano l’imponenza dell’Acquedotto Carolino realizzato per portare acqua dal Beneventano alla cascata del parco reale, tutte opere di Luigi Vanvitelli e della sua scuola. E questi non sono che gli immediati dintorni del capoluogo. In realtà,

l’intera provincia, da quella alta incorniciata dalla catena montuosa del Matese a quella bassa, con il suo litorale che dal confine con Napoli fa da raccordo con le spiagge del Lazio, è costellata di località meritevoli di essere viste e vissute. PROMOZIONE A TUTTOTONDO Impegnato in un’opera che spazia dal marketing territoriale alla vera e propria divulgazione culturale, l’ente per la promozione turistica (Ept) provinciale ha, in pochi anni, rilanciato l’immagine del Casertano in Italia e nel mondo con iniziative mirate alla valorizzazione dei tesori che il territorio custodisce. «E nessuno sforzo va tralasciato per mantenerli vivi, godibili questi tesori», afferma Lucia Ranucci, commissaria dell’Ept di Caserta. «Il nostro intento – continua – è quello di fare di quella di Caserta la provincia dalle porte aperte ai forestieri per l’intero anno. Abbiamo da vendere, nel senso dello sfruttamento turistico, bellezze all’aperto e al chiuso. È il turismo, infatti, la vera fabbrica di ricchezza di Caserta». Un impegno, quello della dottoressa Ranucci, che non ha tardato a produrre i primi risultati: il trend delle presenze alberghiere ed extralberghiere, come risulta dai rilevamenti che vengono effettuati periodicamente dallo stesso Ept risulta in costante crescita, a testimonianza di uno spostamento deciso su questo territorio di flussi turistici del tutto sconosciuti in passato. Il cuore del “sistema Caserta” rimane la Reggia vanvitelliana, interessata da una serie di iniziative che ne hanno rilanciato l’immagine nel mondo. A partire dall’apertura notturna e dai concerti che vi si tengono nei fine settimana, durante le ore serali. Un mix di arte, cultura, musica che è molto apprezzato da quanti arrivano a Caserta per visitare

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questo monumento che rivaleggiava con Versailles per bellezza e imponenza. Oltre al maestoso parco, il luogo della Reggia più frequentato dai visitatori è la ricchissima Pinacoteca, suddivisa in vari settori. Una Quadreria di otto sale ospita i ritratti dei re e delle regine della famiglia dei Borbone, sia d’Italia che di Francia. Una sala è dedicata al capostipite Carlo e contiene un suo ritratto, un ritratto della moglie Maria Amalia e uno di Filippo V. La sala dedicata a Ferdinando IV e a Maria Carolina contiene numerosi ritratti

dei sovrani, tra cui uno giovanile della regina dipinto da Raffaello Mengs. In una grande sala ellittica una tela di Giuseppe Cammarano raffigura la famiglia di Francesco I e un’altra l’albero genealogico della dinastia. Molti i ritratti di Federico I, e delle sue due mogli, Maria Cristina di Savoia e Maria Teresa d’Austria. Una raccolta di dipinti proviene dalle collezioni dei Farnese e fu acquisita da Carlo III insieme a un gruppo di sculture antiche, tra cui una gigantesca statua di Ercole e un gruppo marmoreo raffigurante Alessandro Farnese incoronato dalla Vittoria. I sotterranei del palazzo ospitano il Museo dell’Opera e del Territorio, che attraverso disegni, schizzi, piante e reperti racconta le origini del territorio sul quale Vanvitelli edificò il Palazzo Reale. Infine, una sezione allestita nell’Appartamento storico è dedicata all’arte contemporanea ed è costituita dalla collezione Terrae-Motus con oltre trenta opere realizzate da – tra gli altri – Andy Warhol, Tony Cragg, Keith Hearing, Joseph Beuys, Enzo Cucchi, Mario Schifano. Ente Provinciale per il Turismo Palazzo Reale – 81100 Caserta Ufficio Informazioni Tel. 0823 321137 enturismo.caserta@pec.it Uffici Amministrativi Tel. 0823 550011– 0823 322233 Fax: 0823 326300

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Orgoglio partenopeo Accompagnare step by step in tutto il percorso che va dall’idea progettuale alla celebrazione dell’evento, questo il core business di Mgm Congress, azienda partenopea che da sempre si distingue per serietà, professionalità e competenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

In alto a destra, Maurizio Cuzzolin, chief executive officer di Mgm Congress. Sopra, Francesca Aveta, meeting planner specialist. Sotto, Cristina Amedeo, event manager

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a capacità di gestire brillantemente tutti i processi di un evento, che sia un congresso, un convegno scientifico, un workshop formativo, un meeting di aggiornamento aziendale o anche una convention di lancio di un nuovo prodotto sul mercato, rappresenta la condizione necessaria per il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed è il valore aggiunto che Mgm Congress, felice realtà imprenditoriale napoletana, è in grado di garantire. L’azienda partenopea, che viaggia alla media di oltre cento manifestazioni all’anno, per il segmento Mice propone un pacchetto “chiavi in mano” dove ogni singola attività è pianificata attentamente individuando anche le coperture finanziarie che rendono possibile la realizzazione. «La capacità di pianificare formule organizzative innovative e le spiccate abilità strategiche di fund raising di cui siamo dotati, risultano fondamentali per la realizzazione di un progetto. Proponiamo ai nostri partner soluzioni che possano garantire il risultato migliore in termini di immagine e contenuti. Grazie alla professionalità e competenza del nostro team, ne determiniamo il budget, schematizzandolo in modo che la sua gestione sia chiara e visibile in ogni suo

singolo aspetto. Gestiamo e ottimizziamo le risorse, dedicando la massima attenzione ai molteplici aspetti organizzativi» racconta l’amministratore unico Maurizio Cuzzolin, che coordina uno staff tutto al femminile a partire dall’event manager Cristina Amedeo, l’administrator manager Rita Marena, Pina Ciotola account manager e Francesca Aveta la planning specialist. Forte della professionalità e della competenza del proprio personale, Mgm Congress, oltre alla progettazione e allo sviluppo dei contenuti, organizza il programma scientifico, redatto sulla base delle specifiche richieste del cliente, e individua gli opinion leader potenziali che possono intervenire sull’argomento con cognizione di causa grazie a una elevata specializzazione professionale. Per gli eventi di portata internazionale, l’azienda napoletana si avvale anche della cooperazione di interpreti dell’Associazione Nazionale Interpreti di Conferenza Professionisti (Anicp), che assicurano perfette traduzioni simultanee nella lingua ufficiale del convegno o del workshop. FORMAZIONE, MA NON SOLO Mgm Congress ha sede nel vivace capoluogo campano, l’affascinante Napoli, e opera su tutto il territorio nazionale con un occhio di riguardo però, per le località campane più gettonate dal segmento Mice. Il principale campo di azione di Mgm Congress

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Maurizio Cuzzolin con lo staff tutto al femminile. Sotto, Rita Marena, administration manager dell’agenzia. In basso, Pina Ciotola, account manager

è la formazione medica. È infatti Provider nazionale con accreditamento standard, registrato al Ministero della Salute al numero 1126. Attraverso il proprio comitato scientifico rileva i fabbisogni formativi nelle varie specialità mediche e stila progetti in grado di soddisfarli che poi realizza sul territorio nazionale, contribuendo all’aggiornamento professionale degli operatori di tutto il mondo sanitario. A rafforzare ulteriormente l’immagine di Mgm Congress è arrivata qualche anno fa la certificazione Uni En Iso 9001/2008 relativa alla progettazione e all’erogazione di eventi formativi e congressuali. Un vero attestato di merito che sottolinea l’affidabilità di Mgm e la certezza che ogni singolo processo aziendale sia monitorato e risponda a precise dinamiche in grado di garantirne la massima efficienza. Parallelamente, da trent’anni esatti, Maurizio Cuzzolin svolge anche l’attività di editore. Formazione ed editoria, campi apparentemente differenti, che è riuscito però a integrare felicemente. «Questo è vero e la mia esperienza imprenditoriale lo dimostra», sottolinea Maurizio Cuzzolin. «Il primo focus della casa editrice da me fondata nel 1985 è stata l’editoria medica. La profonda conoscenza di questo settore, unitamente alle nostre competenze, hanno poi determinato, 15 anni fa, la nascita di un’azienda, Mgm Congress, che crea e organizza progetti formativi in ambito sanitario sul territorio nazionale. Solo successivamente, la casa editrice si è aperta ad altri settori culturali e scientifici, come la saggistica, l’attualità, l’informazione, la storia, la cultura del territorio campano e l’ingegneria». Oltre a essere il presidente degli Editori Campani Associati, Maurizio Cuzzolin è membro del consiglio direttivo della sezione Editoria di Confindustria Napoli, cui la Cuzzolin Editore è associata. Impegno, costanza, esperienza e personale qualificato hanno consolidato una realtà imprenditoriale che rappresenta una risorsa importantissima per il nostro Paese, oltre che per Napoli.

MGM CONGRESS Traversa Michele Pietravalle, 8 80131 Napoli Tel. 081 5454285 – fax 081 5465507 info@mgmcongress.org www.mgmcongress.org

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Tracce d’antico Le aree che Le Cheminèe Business & Congress Hotel dedica agli eventi non si limitano alle sale interne: il caratteristico chiostro della struttura, un giardino all’interno delle mura, ospita nella stagione estiva appuntamenti di tendenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ato dalla ristrutturazione di un’antica fabbrica di ceramiche di fine’800, le Cheminèe Business & Congress Hotel ha completamente rivoluzionato il settore del Mice & relax a Napoli. Tutto è speciale, in questa lussuosa e confortevole struttura che sorge in via Stadera, nel quartiere compreso tra la stazione dell’alta velocità ferroviaria di Napoli Centrale e l’aeroporto internazionale di Capodichino. A partire dal nome, che è un omaggio all’antica ciminiera dell’edificio, le cheminèe appunto, rimasta praticamente intatta con i suoi mattoni nudi a svettare nel cielo cittadino. A Le Cheminèe l’ospite si sente come a casa sua, e non si tratta del solito, frusto, luogo comune. La conduzione familiare fa sì che la filosofia aziendale si riassuma tutta nell’impegno massimo che la direzione e il personale profondono per assecondare le esigenze di ogni genere di clientela. È per questo che l’albergo, in meno di dieci anni, si è conquistato una solida e meritatissima reputazione. Diventando un punto di riferimento irrinunciabile per ogni genere di clientela: dal mercato corporate per soggiorni business e aziendali, al mercato leisure, per soggiorni di piacere. In crescita costante anche il segmento famiglia, che apprezza sempre più il comfort delle camere familiari dedicate. La vicinanza all’aeroporto (che dista solo 2,5 chilometri) permette al viaggiatore di soggiornare vicino al punto di

partenza o di arrivo a seconda della tipologia di viaggio. E numerose offerte, per esempio le Sleep&Fly, fanno sì che Le Cheminèe sia ottimamente posizionato tra gli hotel napoletani scelti per la loro prossimità allo scalo aeroportuale. D’altronde, l’albergo è situato in una posizione che non poteva essere migliore e una volta usciti dall’albergo, si può raggiungere in pochi minuti qualsiasi punto della città. La Napoli greco-romana, con il suo intrico di vicoli, palazzi storici, testimonianze di arte, storia, tradizione e cultura (la strada dei presepi, il Duomo di San Gennaro, le Chiese di ogni epoca e stile architettonico, i musei, tra cui quello allestito nella dimora di Raimondo di Sangro, principe di San Severo, leggendaria figura di scienziato alchimista) è a meno di dieci minuti di cammino a piedi. Oltre alla metro, una comodissima (e panoramicissima) soluzione per raggiungere il

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centro monumentale (il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Palazzo Reale, piazza Plebiscito con la Basilica di San Francesco di Paola è rappresentata dal tram, i cui binari della linea 1, che collega la zona orientale con il centro, corrono proprio di fronte all’albergo. A TUTTO MICE Il centro congressi è in grado di ospitare meeting, congressi, riunioni aziendali, corsi di formazione e seminari di qualsiasi natura in spazi versatili e funzionali con soluzioni ideali per il successo di ogni singolo evento. Il centro congressi , distribuito su due piani, si compone di sei sale meeting per una capacità di accoglienza variabile da dieci a trecento persone. Ma le aree che Le Cheminèe dedica agli eventi non si limitano alle sale meeting interne. Il caratteristico Chiostro della struttura, un giardino sempreverde dell’antica Cor-

te situato all’interno delle mura, ospita nella stagione estiva appuntamenti di vario genere, dalle feste aziendali, alle mostre aperte anche al pubblico, da banchetti e cerimonie alle esposizioni di nuovi prodotti ed etichette. Al piano terra, accanto alla Sala Capri, la Plenaria per eccellenza in grado di ospitare fino a trecento convegnisti, un ampio salone ospita la caffetteria, un luogo importante e particolarmente richiesto per i post congress a completamento dell’offerta congressuale della struttura. Interessanti le numerose proposte commerciali, con un’ampia scelta di pacchetti meeting personalizzati. Ogni sala è dotata di impianto di amplificazione, diaproiettore, schermo e videoproiettore, lavagna luminosa, lavagna a fogli, cancelleria. Tutte le sale sono collegate in rete, con disponibilità di linee Adsl eventualmente condivisibili, utilizzabili anche per eventi in videoconferenza “punto-punto” o “punto-multipunto”. Sono inoltre disponibili, su richiesta, impianti di traduzione simultanea da due a otto lingue, digitali, a raggi infrarossi, con cabine a norme Iso4043, impianti di registrazione video e audio, multiformato, con possibilità di editing “on site”, impianti di televotazione interattiva wireless, controllo accessi per certificazione Ecm, il servizio di teleprompter (video-suggeritore da podio). Molto curata la ristorazione, con un’offerta enogastronomica che punta essenzialmente sulle tipicità e le eccellenze del territorio. Ottima anche la disponibilità ricettiva, con 43 camere complessive dotate di ogni comfort. Hotel Le Cheminee Business Via della Stadera, 91 80143 Napoli Tel. 081 5846651 Fax 081 5844681 info@lecheminee.com commerciale@lecheminee.com www.lecheminee.it

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Sulla strada o sull’acqua Di Sarno Group è l’offerta di un team entusiasta, rodato da anni di esperienza. Il parco auto è composto solo da veicoli deluxe di ultima generazione e full-optional: limousine, sedan e minivan Mercedes; Minibus e Bus Gt fino a 54 posti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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on c’è vip o esponente del bel mondo internazionale – artisti, attori, cantanti, registi, ma anche personalità del mondo scientifico, accademico e della cultura – che, una volta sceso a Napoli, non si sia affidato per gli spostamenti alla professionalità, alla competenza, alla discrezione e alla riservatezza della Di Sarno Group. Un nome, una garanzia nel settore del noleggio auto (ma non solo) a cinque stelle. Lusso, ma anche sobrietà: sia che si voglia godere delle bellezze d’Italia, sia che ci si debba semplicemente spostare per

lavoro, Di Sarno Group rappresenta in ogni momento la scelta giusta. L’offerta messa in campo da un team entusiasta e altamente professionale, rodato da anni di esperienza, è stata progressivamente strutturata con i migliori servizi che sono disponibili sul mercato. Il parco auto è composto esclusivamente da veicoli deluxe di ultima generazione e fulloptional: limousine, sedan e minivan Mercedes; Minibus e Bus Gt fino a 54 posti. Tutti i veicoli rispettano altissimi standard di pulizia, manutenzione e le vigenti normative di legge in materia di assicurazioni e permessi. Ma Di Sarno Group è anche altro. Per esempio, escursioni in barca, a bordo di yacht raffinatissimi, nella splendida cornice dei golfi di Napoli e Salerno. Ischia, Procida, Capri, le località più in della penisola sorrentina e della costiera amalfitana, da Sorrento ad Amalfi, a Positano, saranno mete raggiungibili con minicrociere grazie ai fuori bordo a disposizione dell’azienda, che è in grado di offrire alla propria clientela anche un efficientissimo eliservice, affidato a velivoli che hanno ai comandi espertissimi piloti, capaci di levarsi in volo da qualsiasi piattaforma e di raggiungere in poco tempo qualsiasi destinazione. Da sempre al servizio dello sviluppo turistico della Campania, Di Sarno Group assicura anche security, assistenza, guide turistiche autorizzate, facchinaggio, personal shopper e molto altro ancora. Nessuno spostamento è impossibile, quando si hanno a disposizione mezzi come quelli che compongono la flotta dell’azienda. E la qualità del servizio, da sempre attestata su standard di eccellenza assoluta, fa sì che moltissimi visitatori, capitati una prima volta a Napoli o in Campania per piacere o per affari, ci tornino sempre volentieri perché memori della cortesia, dell’affabilità e della professionalità riscontrate. Se Napoli e la Campania sono due scrigni che custodiscono tesori di arte, cultura e risorse ambientali, Di Sarno Group è la chiave giusta che consente a chiunque di aprire questi forzieri e godere del loro inestimabile contenuto. Di Sarno Group Srl Via Pasquale Ciccarelli, 113 – 80147 Napoli Tel. 081 0014624 info@disarno.com www.disarno.com

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L’estasi del palato I

l marchio Galà Eventi viene fondato nel 1993 e si specializza nel servizio di ristorazione per eventi, operando su tutto il territorio nazionale e proponendo servizi di ristorazione congressuale, alberghiera e privata. Il fondatore, Paolo Tortora, ha creato nel tempo un team giovane e dinamico in continuo aggiornamento professionale ed all’avanguardia nella ricerca di nuove tecnologie nei sistemi di cottura e presentazione. L’azienda napoletana di banqueting ha sempre uno sguardo rivolto alle nuove tendenze culinarie ed enogastronomiche ed offre prestazioni ad alto valore aggiunto nei settori servizi ed allestimenti. L’obiettivo è quello di soddisfare i desideri, in particolare, delle nuove generazioni, facendo dell’eccellenza la propria mission aziendale. Oltre a garantire menu che riflettono il meglio della tradizione enogastronomica campana, Galà si preoccupa anche della scelta della sede e della cornice più adatta ad ogni tipo di manifestazione. La cura dei particolari e l’attenzione per i dettagli contribuiscono alla perfetta riuscita di ogni banchetto, siano essi impegnativi pranzi d’affari che congressi. Il team commerciale dell’agenzia coordina l’assistenza organizzativa nella realizzazione degli eventi, contribuendo alla ricerca della location e fornendo, in qualsiasi momento, il necessario supporto organizzativo. Giardini, terrazze, argenti e musica, costruiscono lo scenario unico per banchetti memorabili. Sono molte le location utilizzate: Villa Campolieto, Castello Medievale, Complesso di Santa Maria La Nova, Città della Scienza, Complesso monastico di Santa Chiara, Maschio Angioino, Museo Archeologico Nazionale, Museo delle Catacombe di San Gennaro, Museo del Tesoro di San Gennaro, Museo di Capodimonte, Museo di San Martino, Museo Diocesano, Museo Ferroviario di Pietrarsa, Museo Madre, Palapartenope, Palazzo Reale, Palazzo San Teodoro, San Lorenzo Maggiore, Stazione Marittima, Teatro

Oltre a garantire menu che riflettano il meglio della tradizione enogastronomica campana, Galà Eventi sceglie la sede e la cornice più adatta a ogni manifestazione. L’attenzione per i dettagli contribuisce alla perfetta riuscita di ogni banchetto di San Carlo, Villa Doria d’Angri, Villa Pignatelli Cortes. L’azienda partenopea organizza inoltre, pranzi, cene e ricevimenti presso: Paradisoblanco di Posillipo, incantevole ristorante affacciato sulla splendida cornice del golfo di Napoli; Brasserie di Città della Scienza e presso la Stazione Marittima nel centro di Napoli. La ricerca, l’approfondimento e lo studio di soluzioni personalizzate, permettono di individuare i menu e le formule di servizio adatte per ogni evento. In attesa di uno straordinario banchetto all’interno di una villa settecentesca o nei saloni affrescati di un museo, Galà eventi scalda l’atmosfera con cocktails in giardino o su splendide terrazze. Raffinati menu e una ricca selezione di vini renderanno, ogni evento, un’esperienza ricca di indimenticabili emozioni.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Galà Eventi via Coroglio 104 80124 - Napoli Tel 081 19093615 gala@galaeventi.net www.galaeventi.net

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Obiettivo perfezione Forma Communications è un pool di professionisti che offre il proprio know how a tutti coloro che nel mondo della scienza, della cultura e dell’imprenditoria pensano e organizzano meeting, convegni e incontri d’affari A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ata dalla volontà e dall’esigenza di fornire un’assistenza altamente qualificata nell’ambito dei servizi congressuali, fieristici, editoriali e promozionali, nonché da un lucido, molto originale e lungimirante progetto imprenditoriale, l’agenzia napoletana Forma Communications deve gran parte del proprio successo alla perfetta integrazione che è riuscita a promuovere al proprio interno tra professionalità provenienti da diversi mondi: da quello accademico a quello giornalistico, passando per i settori pubblicitario, turistico, editoriale e dell’event promotion. Non una semplice società di servizi, quindi, ma un pool di professionisti che si propone di offrire il proprio know how a tutti coloro che nel mondo della scienza, della cultura, dell’imprenditoria e del commercio si trovino a dover fare i conti con l’esigenza di promuovere un meeting, un convegno, un congresso e qualsiasi altra forma di incontro.

OFFERTA A 360° Grazie alla propria specifica struttura interna, Forma Communications è in grado di offrire ai propri clienti l’organizzazione completa di ogni tipologia di evento, caricandosi tutte le fasi, dalla ideazione alla realizzazione finale. L’organizzazione parte con un’analisi dettagliata dei target di comunicazione, e prosegue con lo studio di fattibilità. Superati questi primi due step, il passo successivo è la progettazione esecutiva dell’evento e la realizzazione della linea grafica. Forma Communications mette a disposizione professionisti in grado di gestire l’organizzazione logistica, lo sponsoring e il budget planning di ogni evento, prevedendo anche la gestione dell’ufficio stampa e delle manifestazioni sociali. Tutto è reso possibile dalla particolare filosofia aziendale. Forma Communications, infatti, si avvale di diverse equipe di collaboratori altamente specializzati nel proprio campo. L’agenzia è così in grado di garantire sempre il miglior livello di prestazioni per qualsivoglia esigenza: dallo studio di logos e graphic styling, alla consulenza linguistica (interpretazione simultanea e traduzione), dall’allestimento tecnico e audiovisivo al

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servizio di hosting e catering. Ma non è tutto. Forma Communications riesce anche a garantire un’efficiente struttura logistica in grado di gestire il travel service con biglietteria, prenotazioni alberghiere, courtesy desk, shuttle service nonché l’organizzazione di itinerari turistico-culturali, con partnership con primarie agenzie di viaggio e tour operator nazionali.

EDITORIA? WHY NOT?! Oltre a tutto ciò, Forma è anche casa editrice, potendo consentire l’editing e la pubblicazione di libri, riviste periodiche, atti congressuali, cataloghi, video - produzioni, cd rom, web page e di tutto quanto può risultare utile alla promozione e alla divulgazione dell’evento. Tra i clienti della società figurano diverse università italiane, tra le quali la Federico II di Napoli, Facoltà di Medicina e Chirurgia, aziende ospedaliere di rilievo nazionale e Irccs quali il Cardarelli di Napoli, l’Istituto Nazionale Tumori G. Pascale di Napoli, nonché importanti società scientifiche quali la Società Italiana di Endoscopia Digestiva. Ma il portfolio aziendale comprende anche prestigiose società scientifiche internazionali, come l’European Society of Thoracic Surgeons. Numerose le aziende che negli ultimi anni si sono rivolte a Forma Communications per organizzare, in tutta Italia e spesso nella splendida cornice di Napoli o delle principali località della Campania, meeting, convegni, congressi, incontri di aggiornamento professionale: Ase, Bayer, Dompè , Italfarmaco, Roche, Covidien, Nycomed, Takeda, Norgine. Uno dei rami dell’agenzia si occupa dell’organizzazione di incentive, rivolta a un pubblico squisitamente straniero, e ha avuto tra i suoi clienti aziende quali Compagnia Marittima Belga, Stryker, Romantik Hotels, European Wax Federation, Mettler Toledo. Forma Communications si propone sul mercato nazionale e internazionale come una realtà dinamica e all’avanguardia sul piano organizzativo, con un’attenzione alla sostenibilità (green meeting) e alle innovazioni tecnologiche. Forma Communications srl Ufficio Editoriale, Congressi ed Eventi via Chiaia, 149/E- Palazzo Cellamare 80121 - Napoli Tel. 081 7148608 Fax 081 7145954 forma@formacommunications.com www.formacommunications.com

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Nobiltà da guinness Palazzo Caracciolo ospita l’albergo che nel 2015 è stato insignito dal Touring Club Italiano del premio Stanze d’Italia 2016 e del World Luxury Hotel Award, oltre al riconoscimento consegnato dal principe del Montenegro e Macedonia A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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uò un castello urbano la cui costruzione risale a otto secoli fa diventare un hotel de charme pluripremiato, punto di riferimento sia per il turismo leisure sia per il segmento incentive? Può: la cosa, anzi, è già avvenuta. Dove? A Napoli, antica capitale di regno ricca di palazzi storici e testimonianze monumentali reinterpretate in chiave moderna e trasformate in risorse per il turismo. La storia di Palazzo Caracciolo di Santobuono in via San Giovanni a Carbonara è tutta da raccontare. L’impianto architettonico giunto fino a noi testimonia i fasti del Seicento napoletano, quando la città era una delle capitali del Barocco europeo. Ma il palazzo, che oggi ospita il lussuoso albergo che nel 2015 è stato insignito dal Touring Club Italiano del Premio Stanze d’Italia 2016 per la terza volta in tre anni e del prestigiosissimo World Luxury Hotel Award (il premio è stato consegnato all’inizio di novembre a Hong Kong – categoria Luxury Historical Hotel), che si aggiungono al riconoscimento consegnato dal principe del Montenegro e Macedonia Stephan Černetić, risale al XIII secolo e sorsge nel luogo dove nel Medioevo si tenevano giostre, tornei e duelli all’ultimo sangue per risolvere liti personali. Fu Carlo I d’Angiò a farlo costruire proprio per assistere a questi eventi. DALLA STORIA ALL’HOTELLERIE Hotel di lusso da circa diecimila metri quadrati di superficie in un edificio che, sia pur storico, risulta dotato di tutte le più moderne attrezzature e soluzioni tecnologiche, con le sue 138 camere suddivise tra superior, deluxe, junior suite e suite, Palazzo Caracciolo è l’ideale per una vacanza d’arte e cultura in una delle città più affascinanti del mondo, ma anche una loca-

tion perfetta per meeting, congressi e incontri d’affari. Di grande livello l’offerta enogastronomica, concentrata nel caratteristico ristorante La Cucina, disegnato in maniera da far sentire l’ospite come a casa propria, e regno incontrastato dello chef Daniele Riccardi, e il lounge bar La Cantina, con ampia scelta di cocktail e vini di pregio della migliore tradizione campana. Nuovo di zecca il centro wellness & fitness con un percorso completo che prevede bagno turco, sauna, docce emozionali, idromassaggio – attrezzature di ultima generazione per il fitness. Il centro congressi è articolato in otto sale modulabili, con una capacità massima fino a cento persone. Tutte dotate delle più moderne tecnologie ed equipaggiate con la massima cura del dettaglio: lavagna a fogli mobili, attrezzature audio/video, luce naturale, aria condizionata, Internet ad alta velocità e connessione wireless. Alcune affacciano direttamente sul cortile interno, ideale per coffee break o per una pausa al termine di una giornata di lavoro. Fiore all’occhiello, l’ottocentesco chiostro, in grado di ospitare fino a quattrocento delegati a platea. Le particolarità dell’albergo (che sorge a pochissima distanza dal Duomo di San Gennaro, dal Museo di Arte Contemporanea Madre, dai borbonici Orto Botanico e Real Albergo dei Poveri, dal Museo Archeologico Nazionale e dal centro storico, patrimonio dell’Umanità sotto la tutela Unesco) sono diverse: il cortile delle carrozze, 15 vani a testimonianza dell’importanza della famiglia ex proprietaria del palazzo, due soffitti a cassettoni con ornamenti in oro zecchino, completamente restaurati, due scale in pietra lavica che s’arrampicano in verticale per l’intera struttura e che sono state riportate a vista. Palazzo Caracciolo Napoli MGallery Collection Via Carbonara, 112 80139 Napoli Tel 081 0160111 Fax 081 0176535 www.palazzocaracciolo.com h5565-cg@accor.com

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Il piacere del business N

apoli, tra le più moderne, effervescenti e vitali città del mondo antico, si conferma meta privilegiata, oltre che strategica, per il turismo congressuale. La bellezza del suo centro storico e del nucleo monumentale, la prossimità a siti di richiamo internazionale (Pompei, Ercolano, le isole del Golfo, la Penisola sorrentina), unita alla sempre maggiore qualificazione dell’offerta ricettiva rendono l’antica capitale borbonica una location ideale per congressi internazionali, meeting d’affari, workshop, riunioni aziendali. È stato intercettando questa tendenza che il luxury Romeo hotel di via Cristoforo Colombo, uno dei cinque stelle più belli e confortevoli d’Europa, si è dotato di un centro congressi moderno e all’avanguardia. Il Romeo hotel sorge nel cuore di Napoli, affacciato sul waterfront cittadino, a poche decine di metri dal Maschio Angioino, dalla Galleria Umberto I, dal Teatro San Carlo, Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito con la stupenda Basilica di San Francesco di Paola, e dalla rinnovata Piazza Municipio, oggetto di una sapiente opera di restyling architettonico che l’ha riportata a essere il salotto buono della metropoli. Sotto di essa, da qualche mese sorge una stazione della metropolitana tra le più belle del Vecchio Continente, in grado di rivaleggiare con quelle di Parigi e Londra. La Napoli greco-romana, dei Decumani, del Duomo di San Gennaro e dei millenari tesori d’arte e cultura è a pochi passi, mentre per una veloce gita in una delle tre isole del golfo, basta solo attraversare la strada e imbarcarsi sul primo traghetto o aliscafo in partenza dal molo Beverello. Dentro, il Romeo hotel è un gioiello: arte contemporanea, design innovativo e linee architettoniche tanto essenziali quanto eleganti si miscelano e si fondono, avvolgendo l’ospite in un’atmosfera calda e suggestiva. Dormire al Romeo è come dormire a casa propria, tanti sono i servizi che la camera offre, ma nello stesso tempo si avverte l’emozionante sensazione di essere nel pieno di una magnifica avventura dal sapore internazionale. Quattro le sale a disposizione

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Soggiornare al Romeo hotel è come stare a casa propria, tanti sono i servizi che offre, ma nello stesso tempo si avverte l’emozionante sensazione di essere nel pieno di una magnifica avventura dal sapore internazionale per il segmento meeting e incentive, tutte modulari, tutte dotate della strumentazione tecnologica necessaria per la perfetta riuscita di qualsiasi incontro, convegno, congresso, manifestazione. Oltre alle lussuose camere e alle principesche suite affacciate su uno dei golfi più belli del mondo, con il Vesuvio sullo sfondo, il Romeo hotel si prende cura degli ospiti mettendo loro a diposizione l’esclusiva spa La Dogana del Sale e un centro fitness di ultima generazione. Su livelli di eccellenza assoluta l’offerta enogastronomica: Il Comandante, regno incontrastato dello chef stellato Salvatore Bianco, è entrato di prepotenza in tutte le migliori e più accreditate guide, consigliato vivamente dai maggiori critici enogastronomici del mondo.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Romeo hotel Via Cristoforo Colombo, 45 80133 Napoli Tel. 081 0175001 Fax 0810175999 www.romeohotel.it

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Tanto di cappello Il dipartimento eventi è la sezione del Gruppo Sire che si occupa con minuziosità della ristorazione in prestigiosi happening esportando la cultura e l’enogastronomia partenopea e italiana nel mondo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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al meeting aziendale alle cene di gala, al più istituzionale dei congressi: per qualsiasi evento Sire Ricevimenti di Napoli, tra i leader in Italia nei settori del catering, del banqueting e della ristorazione alberghiera, è in grado di elaborare menu raffinati e di alta qualità. La rivisitazione di menu della cucina Borbonica e del ‘600 e ‘700 napoletano, con ambientazioni scenografiche, musiche e costumi dell’epoca; o ancora una cena dedicata all’alimentazione biologica e a chilometro zero con una selezione di cibi naturali: sono solo due delle tantissime opzioni che Sire mette a disposizione della propria clientela. Il dipartimento eventi è la sezione del Gruppo Sire che si occupa con minuziosità della ristorazione in prestigiosi happening esportando la cultura e l’enogastronomia partenopea e italiana nel mondo: G7, Confex di Londra, Champ Elisee fiera del prodotto enogastronomico di Parigi, Uefa champions League, Conferenza europea dei ministri, Rolex cup, Mercedes Maybach, Mc Donald’s, Slow food, Fiat, Banca Europea, America’s Cup sono solo alcuni degli eventi internazionali che il Gruppo Sire ha avuto l’onore di curare. Il tutto in location esclusive, siti monumentali e dimore storiche: il complesso monumentale di Santa Chiara, nel cuore antico di Napoli, Villa Pignatelli, Teatro San Carlo, Salone Margherita, Palazzo San Teodoro, Palazzo Reale, Palapartenope, Museo delle Catacombe di San Gennaro, la Palestra

degli Scavi di Pompei. Oppure i grandi musei: Diocesano, San Martino, Pietrarsa, Capodimonte, Archeologico. Oppure ancora i castelli: Maschio Angioino, Castel Sant’Elmo, Castel dell’Ovo. E infine i complessi di Santa Maria La Nova e di San Lorenzo Maggiore, Città della Scienza, Lanificio 25, l’Agorà Morelli. Sire è ormai una realtà consolidata, che ha saputo coniugare la creatività e la ricerca con una capacità organizzativa ad alto valore aggiunto. NON SOLO ITALIA L’azienda guarda oltre i confini nazionali e da oltre vent’anni sperimenta nuove idee in tutti i settori del servizio ristorativo, con un focus di specializzazione negli eventi, siano essi istituzionali, sportivi e aziendali. L’esperienza e la professionalità di un team molto affiatato ha portato al raggiungimento di grandi traguardi: per due anni consecutivi, nel 2014 e nel 2015, Sire Ricevimenti ha conquistato il premio Gold al King of Catering Bisol, il concorso che incorona le aziende operanti nei settori catering e banqueting. Ma l’azienda napoletana è stata anche presente nel Padiglione Italia di Expo 2015 gestendo con grande successo una prestigiosa area ristorativa: un ambito riconoscimento all’impegno nel portare avanti, in collaborazione con partner italiani e internazionali, qualificati programmi di sicurezza alimentare e comunicazione scientifica, tutti finalizzati a garantire un’altissima affidabilità in materia di scienza e tecnologie alimentari. Sire Ricevimenti via Bernini, 45 – 80129 Napoli tel. 0815560856 – 0815563812 fax 0815587697 eventi@sirericevimenti.it www.sirericevimenti.it

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Profumo d’antico Se alla clientela leisure l’Hotel La Palma offre un’atmosfera accogliente e una full immersion nella storia e nella cultura della bellissima Capri, al Mice sono destinati appositi spazi in cui è possibile tenere congressi, conferenze, workshop A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ll’anagrafe è quasi bicentenario, in pratica è tra i più antichi alberghi di Capri, affacciato sui celebri Faraglioni dal 1822. Ma la modernità è di casa da sempre all’hotel La Palma, fiore all’occhiello dell’isola azzurra, meta irrinunciabile per artisti, poeti, musicisti, scrittori, intellettuali provenienti da ogni parte del mondo. Nelle sue stanze si avverte, potente, il respiro della Storia: realizzato riadattando l’antica e superba residenza di lusso del notaio Giuseppe Pagano, La Palma trattiene intatte tra le sue mura le atmosfere del primo Ottocento. Quando gli ospiti del notaio – perlopiù artisti e intellettuali – si concedevano lunghi soggiorni solo per il piacere di appassionanti conversazioni col padrone di casa. E, per riconoscenza verso l’amabile anfitrione, lasciavano un segno del loro passaggio decorando pareti, scrivendo poesie, cantando e suonando. Fu per questo che la lussuosa magione divenne, nella fantasia popolare ma anche in quella del jet set internazionale, l’albergo “degli artisti”.

DALLA STORIA AL MICE Come per incanto, quasi due secoli sono passati ma La Palma non ha perso nessuna di queste caratteristiche. La struttura dell’antica villa Pagano non è mai stata toccata: gli alti soffitti, gli archi e le volte che si alternano ad ampi lucernari sono gli stessi voluti dal fondatore, che ideò anche le ampie vetrate che corrono lungo il perimetro riempiendo di luce naturale tutti gli spazi coperti. Le settanta ampie camere, hanno quasi tutte un bel terrazzo fiorito e arredato. Ognuna è personalizzata con colori e dettagli unici: dai pavimenti rivestiti da originali maioliche di Vietri sul Mare, alle pareti, sulle quali i trompe l’œil raffigurano spettacolari scorci isolani. Nelle sale interne gli ambienti riproducono la tipica architettura dell’isola azzurra. Sorgendo a un centinaio di metri dalla Piazzetta più famosa del mondo, La Palma è un simbolo dell’ospitalità caprese nel mondo. Gli ospiti hanno a portata di mano i luoghi più belli e celebrati di Capri: dagli straordinari Giardini di Augusto alla panoramicissima e suggestiva via Krupp, per finire alla Certosa, o ai mitici Faraglioni. Può sembrare un luogo comune affermare che il panorama che si gode dalle sue camere è incantevole. Ma bisogna provare per credere: affacciarsi, anche una sola volta, da

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una delle sue finestre è un’esperienza destinata a rimanere impressa per tutta la vita nella memoria e nel cuore di chiunque. L’antica residenza del notaio Pagano, d’altronde, rappresenta un pezzo importante della storia di Capri anche per altre, fondamentali, ragioni. Ad alimentare il fascino di luogo incantato è l’intreccio della sua quasi bicentenaria vicenda con i miti e le leggende che aleggiano sull’isola azzurra accrescendone il fascino. Come quella che riguarda la Grotta Azzurra, venuta alla luce nel 1826 grazie all’intraprendenza, la curiosità e lo spirito d’avventura del poeta tedesco August Kopish, ospite del notaio, il quale partecipò di persona alla spe-

dizione che portò alla scoperta del celebre antro marino, luogo magico abitato da spiriti e fantasmi. Se alla clientela leisure l’Hotel La Palma può offrire un’atmosfera calda e accogliente e una full immersion nella storia, nella tradizione e nella cultura di una delle isole più belle e famose del mondo, al segmento incentive sono destinati appositi spazi in cui è possibile tenere congressi, conferenze, workshop. Coerentemente con le sue antiche e più genuine vocazioni, La Palma è anche luogo privilegiato per presentazioni e reading letterari e poetici, vernissage, corsi, performance artistiche, mostre, concerti. Dallo spettacolare roof garden al quarto piano, di 350 metri quadrati lo sguardo può spaziare a 360 gradi: è lì che il bel mondo caprese si incontra per party, cene e matrimoni. Ai piani inferiori, la Sala Pagano si estende su 170 metri quadrati, ha una capienza di 120 posti ed è circondata da ampie vetrate che diffondono l’illuminazione naturale. La Sala Relais, invece, ha una capienza di ottanta posti in platea e una superficie di 120 metri quadrati. Per riunioni e meeting aziendali sono disposizione due suite, di 35 e trenta metri quadrati con una capienza variabile da 15 a 25 posti. Ai clienti del segmento business vengono offerti tutti i comfort di un albergo de charme, ideale luogo per rilassarsi dopo un impegnativo breafing o incontro d’affari. Il Relais La Palma, vero tempio della cucina mediterranea, è da moltissimi critici enogastronomici considerato come uno dei migliori ristoranti dell’isola azzurra. Atmosfere rilassanti garantisce, infine, il bar dell’albergo, eccellente punto di ritrovo nelle pause di un convegno o tra un incontro di affari e l’altro o ancora per una serata all’insegna della tranquillità, con gradevole musica dal vivo e un’imperdibile selezione di cocktail. Hotel La Palma Capri Via V. Emanuele, 39 – 80073 Capri (Na) Tel. 081 8370133 Fax: 081 8376966 info@lapalma-capri.com www. lapalma-capri.com

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Avveniristiche tradizioni Focus su Caserta con l’elegante e modernissimo centro congressi del Golden Tulip Plaza Caserta, nei pressi della Reggia vanvitelliana, e il Golden Tulip Resort Marina di Castello sulla splendida baia di Castel Volturno A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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l’evoluzione del concetto di ospitalità, la declinazione in chiave moderna del massimo comfort. Il Golden Tulip Plaza Caserta, a due passi dalla Reggia vanvitelliana, si fa preferire per le sue eleganti e sobrie linee architettoniche, che assecondano un concept avveniristico ed esteticamente gradevole, ma anche per la distribuzione degli spazi, estremamente razionale, appositamente studiata per soddisfare le esigenze di ogni tipo di clientela: dal segmento leisure all’incentive. Merito della filosofia abbracciata da un management che ha saputo promuovere un intrigante matrimonio tra una non celata vocazione all’internazionalizzazione con le tradizioni locali.

NUMERI IMPORTANTI Il Golden Tulip Plaza Caserta ha un occhio costantemente puntato sul mondo, ma non per questo rinuncia a rafforzare le sue radici, il proprio profondo legame con il territorio. Basta aggirarsi nella splendida hall, oppure frequentare gli spazi interni ed esterni per sentirsi immersi in una piacevolissima atmosfera internazionale, resa però più calda e avvolgente dai colori e dal calore della Terra di Lavoro, il Casertano, del quale questa struttura quattro stelle superiore rappresenta uno dei punti di diamante nel campo dell’ospitalità. L’hotel dispone di 320 camere, di cui 16 executive e 16 suite, arredate, in stile moderno e dai colori molto caldi, nei toni del beige e del bordeaux in contrasto con alcuni elementi di colore più scuro. Molto elegante e funzionale il modernissimo centro congressi, articolato in 13 sale, tutte modulari, che offrono la massima flessibilità degli spazi, per una capacità totale di oltre 1.200 persone. Qualunque tipo di manifestazione, dalla cena di gala con centinaia di ospiti a un riservato incontro di affari, a un importante congresso scientifico o meeting internazionale di affari trova al Plaza logistica e servizi adeguati. La sala plenaria, che ha una superficie di ottocento metri quadrati, è divisibile in tre moduli e può ospitare fino a mille persone. Cambiando allestimento può essere utilizzata, oltre che per convegni e congressi, per ogni tipo di evento: dagli spettacoli musicali, alle sfilate di moda, ai ricevimenti, agli eventi aziendali di ogni genere. Per incontri per cui è prevista una partecipazione minore, il Golden Tulip Plaza Caserta dispone di altre otto sale più piccole da cinquanta a settanta posti, oltre a due boardroom da 15 posti. Il centro congressi è dotato delle più moderne tecnologie: connessione a banda larga a internet, videoproiettore, predisposizione per videoconferenze. Da qualsiasi punto

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delle aree comuni è possibile connettersi a internet grazie ad un’efficientissima rete wi-fi. Ampi foyer, affacciati sull’innovativa piazza che rappresenta il cuore dell’intero complesso, un attrezzato business center, le eleganti boardroom garantiscono la perfetta riuscita di qualsiasi evento. Per i momenti di relax, è a disposizione degli ospiti una superaccessoriata e panoramicissima palestra di 120 metri quadrati, situata al quinto piano e ampiamente illuminata da grandi finestre. La piscina semiolimpionica, invece, è completamente immersa nel verde. Ma il Golden Tulip Plaza Caserta è anche uno dei templi della migliore gastronomia del territorio, grazie a una cucina raffinata e dal gusto innovativo che coniuga i sapori della tradizione mediterranea con quelli internazionali. Due i ristoranti e due i bar riservati alla clientela, dislocati sui due livelli e caratterizzati da arredi eleganti, moderni, con spazi adatti per favorire qualsiasi tipo di richiesta dal business lunch alla cena di gala. Il main restaurant è in grado di ospitare quattrocento persone,

ma può servire fino a mille ospiti nelle aree adiacenti. Il Plaza Café invece è il ristorante à la carte da novanta posti. Qui l’incontro tra la più ricercata cucina internazionale e il meglio della tradizione gastronomica del territorio avviene in un’atmosfera calda e accogliente. UN MARCHIO DI QUALITÀ Del medesimo gruppo, a pochi chilometri da Caserta e da Napoli, sul litorale Domitio, il Golden Tulip Resort Marina di Castello è un’affascinante struttura ubicata tra una magnifica pineta secolare e il Mar Mediterraneo, espressione più alta dell’ospitalità napoletana. Punto di partenza ideale per chi vuole fare escursioni nei Campi Flegrei, a Napoli, Pompei ed Ercolano, Ischia e Capri, Caserta, o fare shopping a Napoli o al vicino outlet McArthur Glen La Reggia, 270 camere moderne dotate di ogni confort, con vista sul mare, nove sale meeting con una sala plenaria in grado di ospitare fino a 1.200 persone, tutte dotate di luce naturale, più di 1.600 metri quadrati di spazi interni ed esterni da destinare all’organizzazione di eventi, una meravigliosa spa di ultima generazione di ottocento metri quadrati. Fiore all’occhiello è poi l’annesso Volturno Golf, un percorso professionale da 18 buche (di cui nove sul mare), e, per completare la vocazione leisure della struttura, due campi da tennis, due piscine esterne, palestra, area giochi per bambini. Golden Tulip Plaza Caserta Viale Lamberti snc – 81100 Caserta Tel. +39.0823.523001 – Fax +39.0823.523113 info@plazacaserta.com www.plazacaserta.com Golden Tulip Resort Marina di Castello Via Domitiana Km. 35+300 – 81030 Pinetamare (Ce) Tel. +39.081.5095150 – Fax +39.081.0176962 info@marinadicastelloresort.com www.marinadicastelloresort.com

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In un’opera d’arte Sfruttando la felice collocazione geografica, il management del Grand Hotel Vanvitelli ha sempre puntato sul segmento Mice, ampliando progressivamente il suo centro congressi, che oggi annovera 16 sale meeting e sei business room A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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unto di riferimento e approdo sicuro per turisti, artisti e uomini d’affari che decidono di soggiornare a Caserta, il Grand Hotel Vanvitelli è un autentico gioiellino dal punto di vista estetico. La sua bellezza sobria e raffinata si esprime in linee architettoniche eleganti e in uno stile inconfondibile che richiama la grande Storia del territorio. In effetti, l’ospite viene accolto in una struttura che è una vera e propria opera d’arte, che richiama i canoni artistici in voga nel XVIII

secolo: non poteva essere altrimenti, d’altronde, dal momento che la struttura prende il nome del grande architetto autore del progetto della Reggia che, nelle intenzioni dei sovrani borbonici, in particolare di Carlo III, avrebbe dovuto rivaleggiare con Versailles. In più, questo quattro stelle superiore è collocato in posizione strategica, proprio di fronte alla monumentale residenza reale, visitata ogni anno da centinaia di migliaia di turisti, e a poche centinaia di metri dall’uscita di Caserta Sud dell’autostrada A1 Napoli – Milano, giacché sorge lungo la Statale Appia, l’antica strada consolare che collegava Roma con la Puglia. L’aeroporto internazionale di Napoli – Capodichino è a un quarto d’ora d’autostrada, mentre la stazione ferroviaria di Caserta è a un paio di chilometri. Tra le escursioni consigliate, oltre alla monumentale reggia vanvitelliana e al suo parco, famoso in tutto il mondo per la sua vastità e bellezza, vanno segnalati l’abitato caratteristico di Caserta Vecchia e il Real Borgo di San Leucio (anch’esso bene Unesco e primo esempio al mondo di imprenditoria sociale), dove erano allocate le antiche seterie borboniche, che tra il Sette e l’Ottocento erano le manifatture tessili artigianali più importanti e prestigiose del Vecchio Continente. NEL CUORE DELL’ARTE All’interno della struttura, tutto è studiato per far sì che il cliente si trovi perfettamente a proprio agio. Dotato di un’eccellente capacità ricettiva, il Grand Hotel Vanvitelli è articolato in 250 camere tra classic, superior, junior suite e suite. Sfruttando la felicissima collocazione geografica, il management dell’albergo ha sempre puntato moltissimo sul segmento

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incentive, ampliando progressivamente e potenziando il centro congressi, che oggi arriva ad annoverare 16 sale meeting e sei business room. A ognuna di queste sale è collegato il nome di un protagonista della grande storia di Napoli e della Campania: Carlo III, Gioacchino Murat, Cimarosa, Ferdinando IV, Maria Carolina, Francesco I, Caracciolo, Vico, Filangieri, Galiani, Genovesi, Fonseca, Eleonora Farnese, Filippo V. A disposizione della clientela, cinque sale ristorante, servite da una cucina che è il trionfo della gastronomia a chilometro zero. I prodotti tipici del territorio, alla base della dieta mediterranea dichiarata Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco, costituiscono la base dei ricchi menu, sia di terra sia di mare. Regina incontrastata della tavola resta la mozzarella di bufala a denominazione di origine controllata prodotta dai caseifici della zona, che trova applicazione in diverse portate preparate da selezionatissimi chef pluristellati.

RELAX NEL VERDE Nelle pause di un impegnativo convegno o di un meeting, e tra un incontro di affari e l’altro, l’ospite ha la possibilità di rilassarsi in un lussureggiante parco con tanto di piscina e solarium, magari sorseggiando un cocktail preparato in uno degli american bar disseminati nei punti strategici della struttura, che dispone anche di un ampio parcheggio e garage. Prossimo all’inaugurazione, un modernissimo centro benessere. Il Grand Hotel Vanvitelli rappresenta, dunque, una scelta di qualità, comfort e benessere in un territorio che si è “aperto” alla fruibilità turistica grazie a coraggiose scelte degli organi di governo locali. I grandi attrattori culturali di quella che anticamente veniva definita “Terra di Lavoro” hanno fatto sì che il Casertano diventasse uno dei territori più dinamici della Campania in quanto a capacità di catturare nuovi visitatori. Il management del Vanvitelli ha intercettato questo dinamismo, trasformandolo in energia propulsiva per un ulteriore miglioramento degli standard qualitativi dell’albergo, già su livelli di eccellenza. Il risultato è stato quello di un rilancio straordinario, testimoniato dai numeri delle ultime gestioni, che disegnano un trend di crescita delle presenze e un fatturato in costante e vertiginosa ascesa. La nuova spa garantirà un ulteriore salto di qualità della struttura, che già oggi è uno dei centri congressi più importati dell’intera regione, ospitando annualmente decine di congressi internazionali, meeting, convegni e riunioni d’affari. Grand Hotel Vanvitelli Viale Carlo III 81100 Caserta Tel. 0823 217111 Fax: 0823 421330 reservation@grandhotelvanvitelli.it www.grandhotelvanvitelli.it

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Le torri delle sei vedute Un panorama mozzafiato, il top del comfort e della tecnologia, la cucina e l’eleganza del Convivio Ricevimenti, e le accattivanti novità del Centro Wellness Spamarine: tutto al Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n ricevimento con vista sull’incanto del golfo dei poeti e degli artisti. Oppure una pausa di purissimo relax, rigenerante per il corpo e per lo spirito, in uno dei più esclusivi centri benessere della Penisola Sorrentina. Oltre che per il suggestivo panorama, le splendide suite e i funzionali approdi che consentono agli ospiti di arrivarci direttamente dal mare, il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast (a Castellammare di Stabia, sulla Statale Sorrentina ) è diventato punto di riferimento irrinunciabile per una clientela selezionata, alla ricerca della qualità massima nell’offerta enogastronomica, legata alle tipicità del territorio e nelle “coccole” da riservare al corpo e allo spirito. E ciò è stato reso possibile dal grande salto di qualità del Convivio Ricevimenti, il caratteristico ristorante dal quale si domina una veduta superba di Napoli, delle isole del Golfo e della costiera sorrentina, e del Centro Wellness Spamarine. Il Convivio Ricevimenti si va sempre più affermando come location ideale per cene di gala ed eventi (presentazioni e lanci di nuovi prodotti): nell’ultimo anno ha ospitato tre cene di gala per un’importante banca brasiliana (Itau) e la cena di gala del convengo Som (Oftalmologia), per il quale sono stati ospitati i lavori congressuali e i partecipanti nelle camere dell’hotel. Addirittura entusia-

smanti i progressi del centro wellness, che nell’ultima stagione estiva ha visto crescere del quaranta per cento le presenze, guadagnandosi la definitiva consacrazione a “tempio del benessere” della Penisola Sorrentina. I numeri, in costante ascesa, fanno del Towers una delle realtà più solide e attrezzate nel panorama delle strutture ricettive della Campania. In poco più di dieci anni questo hotel de charme, costruito recuperando la struttura di un vecchio opificio industriale in riva al mare, ha saputo crearsi una reputation di tutto rispetto in ogni segmento del mercato turistico-alberghiero. Molto sviluppata la vocazione per l’incentive: con il suo centro congressi articolato in cinque sale modulari di diversa grandezza, tutte affacciate sul golfo di Napoli, il Towers è il luogo ideale per convegni, meeting, incontri di lavoro, workshop. Al resto provvedono la straordinaria bellezza architettonica della struttura, con due torri circolari, dalla sommità delle quali si possono godere ben sei diverse vedute del panorama sottostante, e la vicinanza a decine di mete turistiche a cinque stelle: dalle antiche città di Pompei ed Ercolano, alla costiera sorrentina, alle isole di Capri e Ischia. Per finire con Napoli, la capitale del Sud, autentico scrigno di tesori storici, artistici, architettonici e ambientali, e la zona flegrea: i Campi Elisi di Virgilio, ma anche il luogo dove trascorrevano le vacanze gli imperatori romani. Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast S.S Sorrentina 145 - Km. 12.400 80053 Castellammare di Stabia (Na) info@towershotelsorrento.com www.towershotelsorrento.com

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Un gradino più su Gli allestimenti di Mormile hanno fatto la storia recente del congressuale in Campania, ma non solo. Specializzata anche nell’allestimento di stand per fiere, l’azienda ha apposto la propria autorevole firma su centinaia di manifestazioni A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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l binomio perfetto per ogni azienda di successo è quello composto dalle parole tradizione e innovazione. Nel settore degli allestimenti per eventi grandi e piccoli, Mormile, azienda con sede a Meta di Sorrento, riesce a coniugare queste due variabili da sempre, fin da quando è stata fondata, circa trent’anni fa. Al punto di rappresentare, ormai, un unicum nel settore dell’impiantistica pubblica e per congressi. L’azienda è leader nel settore dell’allestimento di stand, nella creazione di attrezzature per sale riunioni, nell’allestimento personalizzato, nella sistemazione di apparecchiature e impianti audio per fiere, mostre e congressi, nell’arredamento per stand, nella predisposizione di apparecchiature d’illuminazione per esterni e da giardino, allestimento di palchi e di sale per videoconferenze e conferenze. Mormile si avvale di personale tecnico altamente qualificato e specializzato sia per la fase di allestimento sia per quella di smontaggio. I palchi e gli allestimenti di Mormile hanno fatto la storia recente della

convegnistica e del congressuale in Campania, ma non solo. Specializzata anche nell’allestimento di stand per fiere ed esposizioni permanenti o temporanee, l’azienda di Meta di Sorrento ha apposto la propria autorevole firma su centinaia di manifestazioni svoltesi in ogni angolo della Penisola. La presenza di Mormile ha arricchito di gusto, senso delle proporzioni, fantasia e creatività decine di festival cinematografici e musicali, rassegne teatrali, manifestazioni, lanci di nuovi prodotti nei più disparati settori merceologici. Tutto merito di uno staff altamente professionale, che accompagna il cliente in ogni fase del processo di organizzazione di un evento: dalla progettazione architettonica, al business planning, alla scelta dei materiali – tutti di pregio – con cui saranno costruite le infrastrutture necessarie, fino al montaggio. D’altronde, alla composizione della “squadra” l’azienda Mormile ha sempre dedicato tempo, cura e attenzione. Nella consapevolezza che la chiave del successo, per qualsiasi impresa, sta nella perfetta integrazione tra professionalità diverse. Tutte mobilitate e convergenti verso l’obiettivo principale, che resta quello di fornire servizi a elevato valore aggiunto per la riuscita di qualsiasi evento. Ma questa organizzazione di tipo moderno non produrrebbe alcun risultato se non fosse accompa-

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gnata costantemente da una filosofia aziendale che non perde mai di vista la storia, la tradizione e, soprattutto, il territorio sul quale è nata e si è sviluppata questa esperienza imprenditoriale. La Penisola sorrentina: un angolo di paradiso sospeso tra cielo e mare, dove i canoni estetici da rispettare per ogni attività, non solo imprenditoriale, sono probabilmente più rigorosi che altrove. E dove la manualità, nella tradizione artigianale, ha fin dalla notte dei tempi avuto un ruolo fon-

damentale, dal momento che è su di essa (e sull’utilizzo di materie prime di elevatissima resa e qualità) che si è sempre basata la produzione vera e propria di beni e servizi. L’azienda Mormile è, sotto questo aspetto, una specie di paradigma. Un modello. L’ARTE DELL’ALLESTIMENTO Talvolta è difficile tracciare il confine, una linea di demarcazione netta, tra artigianato e arte. Il primo termine, d’altronde, deve la sua radice al secondo. In alcuni casi, anzi, l’artigianato di qualità è catalogabile come arte tout court. Succede quando esso riesce a esprimere una fantasia, una creatività o più semplicemente un concept in grado di mettere insieme funzionalità e capacità di trasmettere emozioni. Al concetto di artigianato è legato indissolubilmente quello di tradizione. Ma la tradizione corre il rischio di rinsecchire quando rimane confinata, come cristallizzata, nel museo della memoria. È per questo che essa va rinnovellata costantemente, attraverso un cortocircuito creativo in grado di collegarla all’attualità, ai tempi che mutano. La scelta dei materiali con cui saranno allestite le strutture, la cura certosina nel trattamento, l’elevata professionalità nel plasmarli fanno di Mormile un partner sicuro e affidabile per ogni tipo di evento: dal congresso al convegno, al meeting, alle manifestazioni che richiamano un grande pubblico, come per esempio le Giornate Internazionali del Cinema di Sorrento, evento di punta nel calendario dei festival cinematografici italiani. Mormile s.r.l. Via C. Colombo 24 80062 Meta (Na) Tel. 081 5321695 Fax 081 5341786 www.mormilegroup.com info@mormilegroup.com

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Location in esclusiva Angelica Ricevimenti opera da più di dieci anni nel settore dei grandi eventi, gestendo in esclusiva la ristorazione e il congressuale all’interno di prestigiosi siti museali, come la Reggia di Caserta e il Belvedere di San Leucio A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ene di gala o pranzi di lavoro all’interno della Reggia vanvitelliana o del famoso Belvedere di San Leucio? È possibile con Angelica Ricevimenti. Entrambi i siti sono al centro di Caserta, facilmente raggiungibili dalla stazione centrale della città, da quella di Napoli e dall’aeroporto internazionale di Capodichino. D’altra parte, un servizio navetta è disponibile in esclusiva e su prenotazione per i trasferimenti. Molto vicini anche i principali hub autostradali (principalmente l’autostrada del Sole A1 Napoli – Milano) e marittimi. Le location sono fantastiche, ideali sia per convegni nazionali sia per congressi internazionali e offrono piena accessibilità anche ai delegati con difficoltà motorie, in quanto progettate per venire incontro alle esigenze dei convegnisti diversamente abili.

LA REGGIA TAILORMADE Partner di numerose istituzioni medico sanitarie e di molte imprese farmaceutiche di rilievo nazionale e internazionale, Angelica Ricevimenti ha la soluzione giusta per ogni genere di incontro professionale. All’interno della Reggia, ai piedi della magnifica cascata di Diana e Atteone, nel punto più alto dei Giardini Reali, a pochi passi dal Giardino Inglese è situato il ristorante a la carte da trenta posti, con un giardino panoramico sul golfo di Napoli e con chef gourmet che deliziano il palato dei più esigenti alternando prodotti sempre freschi di stagione e del territorio. La reggia, con i suoi magnifici saloni reali e gli immensi spazi, può ospitare congressi e convegni di numeri elevati senza nessuna difficoltà, il Teatro di Corte, che richiama per disegno e architettura il magnifico Teatro San Carlo di Napoli, e la Cappella palatina, opportunamente allestiti, possono essere utilizzati per i relatori e per presentazioni; i saloni reali e il magnifico Vestibolo superiore invece rappresentano una cornice impagabile per le cene di gala fino a più di mille partecipanti. Ben si presta, la location, anche a soluzioni diverse, come pranzi di lavoro, brunch, lunch e dinner buffet, aperitivi e cocktail di benvenuto, servizi di open bar, coffee break.

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SORPRENDENTE SAN LEUCIO L’azienda, che ha ottenuto la certificazione Iso 9001:2000, dispone di un centro di cottura all’avanguardia e dotato delle migliori attrezzature. Da diversi anni Angelica Banqueting gestisce in esclusiva anche gli spazi del complesso monumentale Belvedere di San Leucio; la piccola reggia situata a pochi chilometri dal centro di Caserta è attrezzata a centro congressi: due i saloni da più di duecento posti a platea con schermi per la proiezione, diverse sale per meeting e sezioni di lavoro, in un connubio perfetto tra la tecnologia e l’arte per congressi e convegni. Oltre ai saloni per le feste, sono a disposizione cortili e terrazze dove allestire cene di gala

e buffet: il cortile Ferdinando per esempio, con il panorama mozzafiato sulla città di Napoli può ospitare fino a più di mille persone. In tutti e due i musei sono presenti, nei saloni reali, caffetterie che offrono sempre gustose pause, grazie a una vasta produzione di snack, rosticceria artigianale e pasticceria fresca, che regalano un piacevole momento di ristoro durante le pause. Inoltre, sempre nelle caffetterie è possibile prenotare e ritirare cestini attrezzati con tutto l’occorrente per un simpatico pic-nic nei giardini reali dei musei. Angelica Ricevimenti Viale Douhet, 81100 Caserta Tel. 0823555878 - 3933368057 info@angelicaristorazione.it www.angelicaristorazione.it

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Viale Lamberti snc – 81100 Caserta Tel. +39.0823.523001 – Fax +39.0823.523113 info@plazacaserta.com www.plazacaserta.com Il Golden Tulip Plaza Caserta è una moderna struttura 4 stelle Superior, ubicato in una posizione strategica a metà strada tra il centro di Caserta e Napoli. Camere confortevoli, una calorosa accoglienza e servizi di alto livello sono a disposizione per coloro che viaggiano per business o per piacere. L’hotel è una struttura moderna costruita intorno a una piazza di 4.700 metri quadri, caratterizzata da una futuristica copertura in vetro. Le camere dell’hotel, i Ristoranti, i Bar, il Centro Congressi e l’ingresso si affacciano tutti “sulla piazza”. Inoltre, il Golden Tulip Plaza Caserta è il punto centrale del Centro Direzionale “Tecnocampus”, vero e proprio Business park che comprende uffici, appartamenti, negozi, ecc.. • 320 camere arredate con uno stile moderno • 13 sale meeting, con una sala plenaria in grado di ospitare fino a 1.000 delegati • 2 Ristoranti • 2 Bar • Piscina all’aperto • Centro Fitness • Un ampio ingresso su due livelli disponibile per esposizioni di grandi dimensioni

• Possibilità di utilizzare fino a 30 break-out rooms per grandi eventi • Reception dedicata e welcome desk, Business Centre e ampio magazzino • Più di 2.500 metri quadri di superficie per eventi e presentazioni • Le auto possono essere portate all’interno delle sale meeting o nell’atrio • I veicoli possono accedere direttamente all’interno del Centro Congressi per il carico e lo scarico delle merci

I nostri moderni impianti, la qualità dei nostri servizi, la cortesia e la competenza del nostro personale garantiscono il pieno successo di ogni evento.

Via Domitiana Km. 35+300 – 81030 Pinetamare (CE) Tel. +39.081.5095150 – Fax +39.081.0176962 info@marinadicastelloresort.com www.marinadicastelloresort.com Il Golden Tulip Resort Marina di Castello è un’affascinante struttura ubicata tra una magnifica pineta secolare e il mare Mediterraneo. Prati curati e giardini ben tenuti vicino a dune sabbiose, sentieri nel bosco, arcate e aree di relax esterne. Tutto è stato pensato per aiutare i nostri ospiti a rilassarsi passeggiando nei nostri ampi spazi, perfetti per coloro che vogliono rilassarsi da soli e anche per coloro che gradiscono la compagnia di altre persone. La struttura rappresenta l’espressione più alta dell’ospitalità Napoletana, può essere facilmente raggiunta da Napoli e Caserta, ed è il posto ideale per chi vuole fare escursioni nei Campi Flegrei, a Napoli, Pompei ed Ercolano, Ischia e Capri, Caserta, o fare shopping a Napoli o al vicino outlet McArthur Glen “La Reggia”. • 267 camere moderne dotate di ogni confort, con vista totale o laterale sul mare • 9 sale meeting con una sala plenaria in grado di ospitare fino a 1.200 persone, tutte dotate di luce naturale • Più di 1.600 metri quadrati di spazi interni ed esterni da destinare all’organizzazione di eventi • Una SPA moderna di 800 metri quadrati • Un percorso golf professionale da 18 buche (di cui 9 sul mare)

• 2 campi daTennis • 2 piscine esterne • Palestra • Area giochi per bambini • Business Centre e facile accesso al Centro Congressi per il carico/scarico delle merci • Diverse possibilità di attività outdoor

Inoltre, il paesaggio circostante è la location ideale per l’organizzazione di splendidi eventi ed è in grado di offrire raffinate feste personalizzate agli ospiti, che possono contare su un servizio completo caratterizzato da: decorazioni floreali, servizio di foto e registrazione video, divertimento e musica, organizzazione degli spazi all’interno e all’esterno della struttura.


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ROMA E LAZIO Eterna eppure in continuo fermento innovativo, Roma è un unicum mondiale in grado di affascinare e sorprendere il Mice anche dopo la millesima visita. E tutt’intorno, il maestoso territorio laziale

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studio sismondo • roma • foto Moreno Maggi

Il vostro convegno sarà uno spettacolo!

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accolgono migliaia di visitatori ogni giorno, concerti di ogni genere musicale, serate di jazz, anteprime cinematografiche, sfilate di moda,

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Destinazioni d’Italia

ROMA E LAZIO

ROMA E IL LAZIO, UN TERRITORIO PREZIOSO

Il mito che non tramonta mai Se Roma è da sempre ai primi posti delle top list della meeting industry, grazie alla sua allure unica, anche il Lazio sta guadagnando posizioni grazie a un’offerta Mice di qualità e assolutamente originale

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i sono valori che non si comprano, miti che non si possono creare dal nulla o atmosfere che non si possono riprodurre artificialmente; ci sono storie incise nella pietra, personaggi e vicende da narrare, luoghi noti e altri ancora da scoprire; ci sono città che hanno scritto le pagine più importanti della nostra storia. E poi c’è Roma, che è tutto questo e molto di più, che è capitale ma non metropoli o me-

galopoli nella nuova accezione del termine, che ha una dimensione internazionale ma è ancora legata a doppio filo a molti dei suoi quartieri storici e alla tradizione delle borgate. Roma che è antica, affascinante e preziosa ma anche popolare e contemporanea, che vuole essere elegante e ambiziosa ma anche piacevolmente disordinata e a volte caotica. Roma è tutto questo, è un mix tra antico e contemporaneo che si sta consolidando per raggiungere un equilibrio interessante, è un museo en plan air impreziosito da alcuni dei monumenti più importanti della storia occidentale, è una pagina di un prezioso manoscritto sulla quale trovano posto anche i “nuovi monumenti” di questo millennio. Roma è una città turistica per

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ROMA E LAZIO

eccellenza ma anche una destinazione per il Mice di livello assoluto. Tra storia e business, tra location uniche e irripetibili e spazi moderni nati ex novo oppure riemersi dopo aver rimosso la patina del tempo in quartieri recuperati, in aree dismesse, che hanno ritrovato un fascino senza tempo e una nobiltà che non devono essere solo nel dna dell’antico ma di tutta la nostra storia, anche quella più recente. Sempre più spesso sono gli spazi post industriali ad arricchirsi di nuovi contenuti, a ospitare una cultura che si diffonde in periferia per dare vita a nuovi poli di attrazione. Descritta dai romanzi o dai saggi storici, immortalata dai più famosi fotografi, trasformata in set naturale per film da oscar, Roma si conferma oggi come tappa indispensabile e primo approdo del Grand Tour d’Italia 2.0, il viaggio che i turisti di tutto il mondo, ma anche i creativi o i business man compiono ancora come accadeva per gli aristocratici del XVIII secolo. Viaggio da percorrere più volte perché Roma non si può prendere tutta d’un fiato, visto come sia impossibile non restare incantati davanti ai monumenti più celebri, alla sensazione di sentirsi parte della storia. Bisogna tornarci più volte per non fermarsi al Colosseo, ai Fori Imperiali, in San Pietro, in Piazza di Spagna, alla Fontana di Trevi e alla mille opere uniche da cartolina, ma per lasciarsi trasportare dall’atmosfera gaudente di Trastevere o dalla creativa vitalità di Campo dei Fiori, per assaporare la cucina della tra-

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dizione dei quartieri storici come Testaccio o ancora addentrarsi nei satelliti periferici, come L’Eur, che forse solo oggi si ripropone come vero polo d’attrazione a più di settant’anni dalla sua creazione. LA FORZA DELLA CONTAMINAZIONE Proprio dall’Eur, manifesto della propaganda fascista che lo aveva realizzato per L’Esposizione Universale del 1942 – mai realizzata a causa dello scoppio della guerra –, può partire la nostra ricognizione, seppur parzialissima, attorno ad alcuni degli episodi notevoli della Roma di oggi, verso alcune delle mete preferite per un turismo diverso, in cui cultura e affari si mescolano, in cui al business si associa una dimensione internazionale legata allo star bene, all’immergersi nella cultura di un Paese anche quando si esprime nelle sue più recenti manifestazioni. Proprio dalla riqualificazione di alcuni degli spazi di quello che era il sogno della “nuova città” che avrebbe dovuto allargare l’area della capitale verso il mare, può partire simbolicamente una rinascita e una “riscoperta” del moderno, di luoghi inediti, o meglio, di differenti possibilità d’utilizzo di location che diventano molto interessanti anche per il Mice. Dal Palazzo della Civiltà Italiana, recentemente ristrutturato grazie all’importante contributo di sponsor privati e riaperto dopo 72 anni di abbandono anche come spazio espositivo per la collettività, al Palazzo dei Congressi, perfetto esempio di

Sopra il titolo, un’emozionante veduta di Roma. Sotto, l’Ara Pacis, il controverso edificio firmato da Richard Meier

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Sopra, l’austero palazzo dei congressi. Sotto, il “Colosseo quadrato”, nel moderno quartiere dell’Eur

CINECITTÀ: DOVE TUTTO È POSSIBILE Nei suoi teatri di posa e negli studi di registrazione sono passati i divi più noti del grande schermo, nei gloriosi set costruiti all’aperto sono state girate alcune delle scene più note della filmografia mondiale, molti grandi registri ne hanno fatto la propria casa, come Fellini: Cinecittà è stata da sempre un punto di riferimento per il cinema internazionale, è stata una città nella città, un crogiolo di professionalità, competenze, vicende umane. Dagli studios alla città il passo era breve e Roma con i suoi infiniti scorci diventava il naturale completamento di quanto veniva artificialmente predisposto a Cinecittà e viceversa. Oggi i Cinecittà Studios sono visitabili così come alcuni set tra i più noti, mentre La Fabbrica dei Sogni è uno spazio multifunzionale che, oltre a continuare a svolgere la propria funzione originale, si propone come location esclusiva per convention, eventi, cene di gala, feste e presentazioni. Un luogo magico, un’atmosfera da sogno per continuare a perpetrare il mito che non tramonta.

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architettura razionalista e oggi luogo ideale per ogni tipologia di evento grazie a sale uniche che associano modernità e gusto classico, spazi grandi e versatili che consentono di ridisegnare i volumi in base alle esigenze di fiere, congressi, conferenze e mostre. Un quartiere quello dell’Eur, che nel 2016 si arricchirà di due nuovi spazi che finalmente, è proprio il caso di dirlo, dovrebbero giungere a completamento: la tristemente famosa “Nuvola” di Massimiliano Fuksas e il Sea Life Roma Aquarium, il nuovo acquario civico che sorgerà sotto il laghetto dell’Eur, per ospitare più di cinquemila creature marine all’interno di spazi surreali e atmosfere avveniristiche. Un luogo suggestivo che è facile pensare si possa inserire nel panorama di location esclusive per organizzare eventi, incontri e meeting. Per quanto riguarda la “Nuvola”, senza dubbio uno dei progetti più controversi degli ultimi anni, il Nuovo Centro Congressi di Roma nato dall’estro creativo di Massimiliano Fuksas e noto come “La Nuvola” per la particolare forma dell’Auditorium, dovrebbe essere completato nel 2016. Il condizionale è ancora d’obbligo per questo tormentato intervento che andrà a impreziosire il quartiere Eur e si proporrà come spazio multifunzionale in grado di ospitare eventi di varie tipologie, da mostre ed esposizioni fino a spettacoli e convegni. Il complesso è costituito dall’auditorium da 1.850 posti, dalle sale conferenze, dal forum/foyer e da un’area commerciale. La struttura si sviluppa in tre organismi distinti: la parte interrata che comprende le sale auditorium/polivalenti minori, le sale meeting, il concorse (spazio che mette in comunicazione le due entrate), i servizi annessi e un parcheggio; la “Teca”, l’edificio poligonale in vetro, acciaio e pietra che ospita la cosiddetta Nuvola, l’auditorium da 1850 posti, collegata alla “teca” per mezzo di passerelle sospese; la “Lama” un hotel di 441 stanze.

TRA ANTICO E MODERNO Tornando nel cuore della città è davvero infinita la varietà di spazi che associano contenuti culturali ad ambienti ideali per il Mice. Ne è un perfetto esempio il Palazzo delle Esposizioni, tra i più grandi spazi espositivi multidisciplinari del centro di Roma, che nei suoi più di diecimila metri quadrati propone ogni giorno un programma ricco e diversificato: dalle mostre d’arte, realizzate in collaborazione con le più importanti istituzioni culturali internazionali, alle rassegne cinematografiche, dalla variegata offerta didattica alla presentazione di libri. Gli spazi accessori, una sala cinema, un auditorium, un ristorante e una caffetteria permettono di personalizzare qualsiasi tipologia di evento. Per passare al contemporaneo, in città sono sorte negli ultimi anni alcune delle opere più importanti del panorama mondiale che hanno radicalmente cambiato il volto di alcuni quartieri, oltre ad accendere l’attenzione dell’architettura internazionale sulla nostra capitale. È il caso ovviamente del Maxxi, Il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid che ha ridefinito i tratti del quartiere Flaminio e trasformato quest’area in nuovo polo di attrazione. Una location di grande livello, uno spazio espositivo affascinante con i suoi percorsi fluidi e un’identità unica, ma anche un luogo ideale per eventi, performance e feste da vivere magari in sinergia con uno degli altri protagonisti di questo contesto: l’Auditorium Parco della Musica di Renzo Piano.

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Sopra a sinistra, il Mercato di Traiano e i Fori Imperiali. A destra, la cantrale termoelettrica Montemartini, trasformata in un suggestivo museo. Sotto Villa Borghese, meraviglioso cuore verde nel centro di Roma. Nella pagina accanto l’antica Villa D’Este a Tivoli

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Già sede del Festival del Cinema di Roma, l’auditorium, con le sue tre grandi sale, gli spazi accessori, gli studi di registrazione, il foyer e il grande teatro all’aperto, ha presto assunto un carattere multifunzionale che gli permette di ospitare spazi ed eventi di diversa tipologia. Tre grandi gusci, tre volumi organici, diventano la cornice ideale per eventi di gala, sfilate di moda e presentazioni grazie alle sale molto capienti e alla perfetta acustica degli spazi. Riuscita fusione tra passato e presente, tra struttura esistente e spazi appositamente pensati per il nuovo utilizzo è il Macro, il Museo di Arte Contemporanea, con le sue due suggestive sedi: quella del quartiere Salaria, ricavata dal recupero dell’ex birrificio Peroni risistemato da Odile Decq, e quella più periferica ricavata nell’ex-mattatoio di fine Ottocento del vivace quartiere di Testaccio, oggi piacevole riscoperta degli itinerari che vogliono evidenziare la vera essenza della città. Esempio ancor più evidente di questa commistione tra storia e contemporaneità è senza dubbio l’Ara Pacis, la teca in vetro firmata qualche anno fa da Richard Meier che trova posto sul Lungotevere e ospita il grande altare dedicato ad Augusto nel 9 a.C.. Un progetto molto contestato, oggi scrigno prezioso di cultura e storia ma anche luogo in cui organizzare convegni nell’auditorium, visite in esclusiva, eventi privati nel foyer e cocktail in terrazza. Sono solo alcuni esempi dell’infinita varietà di proposte, di un’offerta unica di soluzioni senza confronto, di un’opportunità senza eguali per la meeting industry, che può scegliere la location per il proprio evento lungo oltre duemila anni di storia.

LA SUGGESTIONE ETERNA Per chi voglia fare un salto indietro nel tempo e ritornare a location più classiche è possibile immergersi nel fascino unico dei Fori Imperiali e in particolare nelle sale in laterizio del Mercato di Traiano, nel quale ogni angolo è testimonianza evidente di un passato glorioso, ogni pietra può raccontare una storia, in ogni istante si ha la

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percezione di trovarsi al centro del mondo. La splendida terrazza con la spettacolare vista sull’area archeologica è una location perfetta per cene di gala e cocktail, preceduti, magari, da una visita in esclusiva al Museo dei Fori Imperiali. Altra atmosfera ma stesso appeal per il complesso dei Musei Capitolini (scrigno

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unico di opere d’arte) che regala al Mice spazi emozionanti, come la terrazza di Palazzo Caffarelli, perfetta per cene di gala indimenticabili abbracciando con lo sguardo Roma, o come il cortile di Palazzo dei Conservatori, ideale per raffinati eventi di rappresentanza. Molto spesso sono le “nuove” location risulta-

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A lato la deliziosa isola di Ponza e, sotto, lo scenografico borgo di Civita di Bagnoregio. Nella pagina accanto il Lago di Bolsena

no ai più davvero inedite e trovano posto in edifici meno noti come La Casa dell’Architettura, sede dell’Ordine degli Architetti, ospitata nell’ottocentesco Acquario Romano. Un edificio eclettico dalla facciata riccamente elaborata e dall’originale forma ellittica, che accoglie la meeting industry in spazi ariosi e imponenti, nei quali allestire convegni, concerti o mostre temporanee.

Anche gli spazi verdi possono diventare preziose location per eventi: come il parco di Villa Borghese, il più importante della città, con i suoi Musei, il Bioparco o il Globe Theatre ma anche con il lago e gli spazi all’aperto, che ospitano l’annuale Concorso Ippico di Piazza di Siena. Ottanta ettari nel cuore della città, tra le Mura Aureliane, una sequenza di laghet-

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ti, alberi secolari, giardini all’italiana e splendide fontane dove trovare un’oasi di relax e ristoro. Tornando in periferia, se si percorre la Tuscolana, come non fermarsi a sognare negli Studios di Cinecittà (vedi box) oppure sulla Ostiense per scoprire un altro luogo unico, magari meno conosciuto ma perfetta espressione della vera contemporaneità, quella che oggi permette di ridar vita a spazi dismessi e post industriali convertendoli in luoghi in grado di “produrre cultura”, una delle infinite potenzialità del nostro paese. Nelle sale di straordinario fascino della centrale termoelettrica Montemartini, i busti, i volti e i reperti antichi convivono con le testimonianze moderne in un connubio dal fascino post industriale: i macchinari dell’azienda elettrica, fanno da quinta scenografica a uno dei musei archeologici più originali, perfetto per allestire convegni, aperitivi e presentazioni. Per tornare al classico come dimenticare la magia di Tivoli, a soli quaranta chilometri dal centro e oggi parte della città metropolitana Roma Capitale, capace di ospitare a poca distanza due delle ville monumentali più importanti del nostro paese: Villa D’Este, capolavoro del rinascimento italiano, caratterizzata dalle fontane che si inseriscono nello splendido giardino fatto di terrazze e pendii e Villa Adriana, antica residenza dell’imperatore Adriano. Le due ville sono state inserite dall’Unesco nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità. Monumenti leggendari, siti archeologici, musei ospitati in palazzi storici, ma anche riconversioni, accostamenti inusuali e contaminazioni di stili: Roma sforna continuamente location inaspettate, destinate a diventare veri punti di riferimento non solo della vita culturale della città, ma anche del Mice alla ricerca di continue novità.

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NON SOLO ROMA, LA BELLEZZA DIFFUSA Se Roma è la stella più luminosa nel firmamento culturale del nostro Paese, il suo territorio e la regione che la circondano non sono da meno. Terra e mare, borghi storici e spiagge uniche, preziosi lasciti e tradizioni millenarie unite a residenze di charme e proposte enogastronomiche di grande livello sono i temi attorno ai quali si declina l’offerta turistica e non solo, del Lazio, un mix di proposte diverse e opportunità uniche in grado di attrarre un target diversificato in ogni momento dell’anno. Rovine etrusche, vestigia di un nobilissimo passato, splendidi borghi medioevali, testimonianza dell’Italia dei mille comuni e contaminazioni rinascimentali, il periodo d’oro dell’italian style, popolano i colli della regione. Luoghi ricchi di storia che diventano mete per un’elite sempre alla ricerca di esclusività, che da qualche anno ha compreso in pieno come per vivere alla grande il presente occorra spesso andare scavare nella memoria, inseguire le tracce del passato. Piazze, palazzi d’epoca e piccoli castelli si trasformano in ambienti di grande fascino per eventi unici, momenti da ricordare per sempre. Ripercorrere questi vicoli e stradine è come riavvolgere il nastro del tempo e immergersi in un passato che diventa futuro, in un crogiolo di culture che è la forza del nostro Paese e la cui tutela e conservazione è la vera sfida del “sistema Italia”. Per gli amanti del mare le coste del Tirreno offrono autentiche perle come Gaeta, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga e le isole Pontine, con Ponza, Ventotene a Palmarola, mentre chi apprezza le atmosfere più introspettive del lago potrà ammirare Bracciano o Bolsena, uno dei bacini di origine vulcanica più grande d’Europa.


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la buona tavola e il relax, tra eredità etrusche e la via Francigena, uno dei tracciati di comunicazione più antichi del vecchio continente, percorsa da viaggiatori di ogni parte d’Europa e costellata da eccellenze architettoniche e culturali davvero imperdibili. All’inizio del primo millennio, folle di pellegrini si mossero lungo gli itinerari sacri per raggiungere luoghi santi della religione cristiana, Roma in primis. Per questa via transitarono, portati dagli uomini, culture, emblemi e linguaggi e ancora oggi sono rintracciabili nel Viterbese frammenti e memorie di questi passaggi. Viterbo, capoluogo dell’omonima provincia, è situata a ridosso dei Monti Cimini, tra il Lago di Vico e quello di Bolsena. La sua superficie si estende tra l’area Maremma e l’area Teverina. La Palanzana, monte alto ottocento metri, domina la pianura su cui sorge il centro urbano. Città d’arte e di cultura, offre al visitatore numerose opportunità: dalle chiese medioevali ai palazzi rinascimentali, dalle aree archeologiche alle terme, dalla buona cucina alle tradizioni culturali. Ma nella Tuscia Viterbese vi sono grandi zone archeologiche e testimonianze di epoche diverse che riscrivono un passato glorioso di eccezionale importanza. Come Torre Alfinia. O come Civita di Bagnoregio, “la città che muore”, il borgo, arroccato su una collina continuamente sottoposta a fenomeni di erosione che danno origine ai cosiddetti calanchi, che oggi è raggiungibile solo a piedi attraversando un ponte in cemento costruito nel 1965. Fondata dagli etruschi è abitata da pochissime persone e

TRA VERDE E ARTE Ma il Lazio è anche una regione di terme e la sua storia è legata a doppio filo alle numerose fonti di acqua curativa che ebbero un enorme sviluppo durante l’epoca romana, sia nell’età repubblicana sia in quella imperiale. Fiuggi è uno degli esempio più eccellenti perché da sempre ha saputo coniugare benessere, arte, storia, spettacoli, sport e natura, unitamente alle virtù terapeutiche delle sue silenziose fonti. Relax e voglia di “star bene” sono le componenti che influenzano la scelta della location termale anche per eventi, presentazioni e ricevimenti. La natura è protagonista assoluta, con il panorama unico e la ricchezza di flora e fauna del Parco Nazionale del Circeo ma anche con i pendii del monte Terminillo, rinomata stazione sciistica. Tanto verde e incantevoli paesini medievali caratterizzano Viterbo e il suo territorio. La Tuscia (antico nome dell’Etruria) è un’oasi per

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rimane un luogo unico e davvero irripetibile. Come altrettanto insolita è Calcata. Abbandonata dalla quasi totalità dei suoi abitanti intorno alla metà degli anni Trenta dello scorso secolo, nei primi anni Sessanta inizia una nuova era per questo stupendo piccolo borgo. Grazie al fascino scaturito dalle sue caratteristiche naturali ed architettoniche, diventa un luogo d’incontro di pittori, scultori, architetti, musicisti, attori e operatori culturali, presenze che hanno contribuito alla rinascita di questo borgo dandogli un fascino particolare, che si unisce alle atmosfere e all’ospitalità di altri tempi. O ancora Tarquinia, centro dell’Etruria Meridionale, capitale etrusca, cittadina medioevale, luogo archeologico di fama internazionale e di intensa vita culturale, ma anche splendida oasi naturale con il litorale marino nelle vicinanze, la riserva naturale di popolamento animale delle Saline, la campagna maremmana, i vicini monti della Tolfa e dei Cimini e la vista dell’Argentario e dell’Isola del Giglio. La straordinaria necropoli etrusca dei Monterozzi ospita seimila sepolture con oltre duecento tombe e straordinari affreschi mentre presso il Museo Nazionale ospita una delle maggiori raccolte di reperti etruschi. Uno scenario naturale molto suggestivo, quello delle pendici della conca vulcanica del lago di Vico, ospita il primo nucleo abitativo di Caprarola, arroccata sopra un alto banco tufaceo compreso tra due profondi burroni, che deve ai suoi antichi feudatari e al genio dell’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola la sua particolare struttura urbanistica, as-

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soluto unicum architettonico, nella quale la maggiore via cittadina, culmina nel piazzale antistante lo splendido Palazzo Farnese. Storia, cultura, natura ma non solo. Nel territorio non mancano le sorprese e i luoghi misteriosi come il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come Bosco Sacro nato nel 1552 come “Villa delle Meraviglie”. Un complesso artistico unico con le grandi statue e sculture in peperino integrate alla perfezione nella vegetazione del bosco. In provincia di Frosinone sorge poi Anagni, la città santa degli Ernici, fondata circa tremila anni fa dalle popolazioni pelagiche provenienti dall’Asia Minore e dalla Grecia, è posta su uno sperone dei Monti Ernici a 424 metri di altitudine. Fu definita dallo storico tedesco Gregorovius “una delle più belle terrazze d’Europa” e ormai da anni ospita il Festival Musicale Internazionale Ernico Simbruino, con l’esibizione di artisti ed orchestre di fama internazionale, ed il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale. Ma storia e cultura non appartengono solo all’origine della civiltà. Cuore dell’Agro Pontino e fondata col nome di Littoria durante il ventennio fascista, Latina è una delle più giovani città d’Italia. Negli iniziali progetti di bonifica il fascismo aveva previsto per questo territorio uno sviluppo esclusivamente rurale, senza la nascita di nuovi centri urbani di notevoli dimensioni, ma presto si rese conto che i preesistenti comuni di Cisterna e Terracina erano insufficienti a coprire le esigenze dei pionieri. La prima pietra del nuovo centro amministrativo progettato secondo i canoni dell’architettura razionalista, venne posta il 30 giugno del 1932. Per molti anni abbiamo dimenticato questi luoghi, per molto tempo alcune delle pagine buie della nostra storia hanno finito per gettare nell’ombra anche siti unici e luoghi straordinari costruiti dall’uomo, risorse preziose del nostro ineguagliabile territorio che oggi meritano di essere riscoperte e ricontestualizzate, anche per il business del futuro.

Qui sopra Torre Alfina, in provincia di Viterbo, dominata dall’imponente castello. Nella pagina accanto Anagni e, sotto al centro, l’affascinante borgo di Caprarola

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Tour emozionali a Roma S.D.C. Service da oltre dieci anni promuove con successo tour emozionali rigorosamente made in Italy per il settore business & incentive travel e per quello turistico & alberghiero. S.D.C.: un’azienda dinamica e in continua evoluzione A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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.D.C. è una realtà in fortissima crescita con un carnet ricchissimo di attività ludiche, ricreative e motivazionali per gruppi di lavoro aziendali. Specializzata in team building e tour in veicoli d’epoca, opera in tutte le regioni italiane, dando vita a momenti di forte impatto scenografico ed emozionale, con un occhio di riguardo alla promozione del made in Italy e dei patrimoni territoriali attraverso varie attività. La storia, il divertimento e un tocco di adrenalina fanno del format vespa tour il giusto mix per trascorrere una giornata memorabile. Può prendere la forma di un semplice tour con la visita delle terrazze e dei luoghi del film premio oscar La Grande

Bellezza, oppure di una giornata alla scoperta dei luoghi nascosti della Città Eterna, per vivere le emozioni in perfetto stile Dolce Vita. L’ebbrezza di una guida di altri tempi, elegante e allo stesso tempo sportiva, fanno dello spider tour un’esperienza unica nel suo genere, nei luoghi più affascinanti della campagna romana, da cui si irradiano itinerari studiati ad hoc per ogni esigenza del cliente, tra gli antichi borghi dei Castelli Romani o fuori porta fino a scoprire i luoghi storici del Lazio: Nemi, Castel Gandolfo, Ariccia e tanti altri. Ogni sosta è una possibilità per scoprire le ricchezze della regione: dai paesaggi mozzafiato ai tasting di prodotti tipici del luogo. Per non far sì che i ricordi rimangano qualcosa di astratto, che gli Anni 60, 70 e 80 non siano solo dei momenti archiviati nella memoria, è possibile scegliere il tour con auto popolari targati S.D.C Service. Coloratissime, scattanti e vintage più che mai queste sono tutte caratteristiche che solo le Fiat 500 d’epoca possono inglobare. Dal Sud al Nord d’Italia, per grandi o piccoli numeri, self drive o con driver, questa tipologia di tour è versatile come nessun’altra. C’è inoltre la possibilità di realizzare dei road book ad hoc e quindi personalizzare gli itinerari. Storici, comodi e con uno stile inconfondibile i pulmini Volkswagen rappresentano una delle valide alternative ai classici tour. Con una capacità massima di sei persone e il servizio driver annesso, i famosi pulmini consentono ai clienti, durante il tour, di fotografare e immortalare le bellezze e le meraviglie delle principali città italiane. I tour in Ferrari non sono da meno con una flotta di venti veicoli a disposizione per far provare l’ebbrezza di una guida sportiva anche a chi lo ha semplicemente sognato! S.D.C. Service www.sdcservice.com info@sdcservice.com

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Belvedere romano Il fascino diffuso di una città unica al mondo è impreziosito da duecento anni da un edificio neoclassico di rara bellezza, a Casina Valadier ogni evento diventa indimenticabile con un’offerta per il Mice variegata e di grande livello A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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ostruita a Roma nel diciannovesimo secolo sugli antichi resti di un’antica cisterna romana, Casina Valadier domina da sempre il belvedere della città capitolina dal colle del Pincio e illumina, come un gioiello prezioso, lo splendido e storico parco di Villa Borghese. Una struttura che si sviluppa su quattro piani e ospita ben tre terrazze, che ha riaperto al pubblico ritrovando il suo antico splendore costituito da affreschi, volte decorate, sale luminose, ristoranti, bar e caffè che la rendono oggi una delle location più suggestive ed esclusive della città. Casina Valadier, è stata recentemente interessata da un restyling che ha riportato all’originale splendore alcuni ambienti come le tre terrazze panoramiche totalmente open air: Aurora e Belvedere, conosciute come ristorante Vista d’estate e Tramonto dove oggi trova posto il nuovo Chill Bar, un angolo sofisticato ideale per un aperitivo o un dopocena indimenticabile ma soprattutto location adatta per rilas-

sarsi sorseggiando cocktail, vini ricercati e pregiati champagne da assaporare avvolti dalle calde nuance dei tramonti romani. Al piano terra troviamo il Caffè del Pincio, strategicamente posizionato tra Piazza di Spagna e Villa Borghese, luogo dove potersi concedere una piacevole sosta per rigenerarsi con una pausa tè o caffè, un delizioso light lunch o tonificarsi con una fresca centrifuga. In inverno il ristorante Vista si sposta al piano panoramico, l’executive floor. Un ristorante raffinato che propone di base una cucina tradizionale e mediterranea che viene reinterpretata con ingredienti contemporanei e tecniche di cottura innovative, un luogo in grado di offrire ambienti e spazi di diversa grandezza, ideali per ospitare eventi di ogni tipo, dalla cena di gala, al pranzo di lavoro, dal matrimonio chic al meeting aziendale. All’interno di Casina Valdier troviamo altri ambienti eccezionali come la Sala degli Specchi, ideale per eventi di gala e gli splendidi giardini di duemila metri quadrati dove è possibile allestire eventi con numeri importanti. Casina Valadier Piazza Bucarest 00187Roma Tel. 06 6992 2090 www.casinavaladier.com info@casinavaladier.it

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Il lusso è premiato Importanti premi come il Luxury City Hotel of the Year e uno degli oscar della World Luxury Hotel Awards incoronano il Kolbe Hotel Rome come hotel dell’anno, confermando la struttura ideale anche per il Mice A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Carlo Izzo, managing director del Kolbe Hotel Rome, con i due figli Alessandro e Stefano, anch’essi nel team alla guida dell’hotel

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na splendida posizione che si affaccia sul Foro Romano, a due passi dal Colosseo e dal Circo Massimo, un recente restyling che ha portato al riposizionamento della struttura da leisure a business-oriented e un’unicità che permette molto al lusso in perfetto equilibrio tra antico e moderno. Sono questi alcuni dei punti vincenti del Kolbe Hotel Rome, il quattro stelle romano che di recente ha accresciuto il suo prestigio con importante premi: ha vinto infatti il Luxury City Hotel of the Year 2015 e uno degli oscar messi in palio dalla World Luxury Hotel Awards, la cui cerimonia di assegnazione si è svolta a Hong Kong il 24 ottobre, dove il managing director

Carlo Izzo si è recato per ritirare questo ulteriore prestigioso riconoscimento. Massima soddisfazione dunque per tutto il team e soprattutto per il direttore, supportato nella guida dell’hotel, per quanto riguarda tutte le innovazioni tecnologiche di avanguardia, dai due figli, Alessandro e Stefano, che in una sorta di continuità generazionale portano avanti la mission dell’albergo: un’ospitalità che vuole racchiudere in un unico eccellente albergo il meglio della tradizione e dell’innovazione. Quest’ultima è concretizzata per esempio nel centro congressi all’avanguardia, strutturato in 19 sale riunioni, la più grande capace di ospitare fino a 150 persone, ricavate dalla conversione di alcune suite in meeting room, perfette per riunire il top management. L’hotel si è di recente dotato anche di un modernissimo “Smart Corner”, che permette di utilizzare due postazioni iMac e due postazioni iPad collegate a una stampante oltre a due maxi “touch screen” da 58 pollici ciascuno, e di utilizzare il wi-fi gratuito in terrazza o in giardino, oltre che nelle stanze e nelle aree comuni. La modernità delle dotazioni non compromette comunque l’allure storica dell’hotel e le sue atmosfere raccolte che rimandano all’epoca in cui l’edificio che lo ospita fu costruito, un monastero francescano di inizio Seicento e dimora in tempi più recenti di San Massimiliano Maria Kolbe. E al costante dialogo tra passato e presente dell’hotel non fa eccezione l’apprezzato Al Palatino Garden Restaurant, dove si può cenare sotto le volte originali. Kolbe Hotel Rome Via di San Teodoro, 48 00186 Roma Tel. 06 6798866 Fax 06 6794975 info@kolbehotelrome.com www.kolbehotelrome.com

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RADISSON BLU es. HOTEL, ROMA

Via Filippo Turati 171, 00185 Roma Tel. +39 06 444 841 | Fax +39 06 444 843 97 info.rome@radissonblu.com | radissonblu.com/eshotel-rome


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Creare eventi al top Non più rigidi schemi e programmi preconfezionati ma la capacità di plasmare l’offerta convegnistica intorno al cliente sia dal punto di vista degli spazi e del loro allestimento sia nella messa a punto di sevizi dedicati A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n ambiente storico e al contempo una struttura moderna altamente tecnologica nella quale dare vita a eventi che mettono il cliente al centro di ogni decisione e di ogni scelta: l’Auditorium Antonianum è uno spazio dedicato specificatamente a meeting e congressi, direttamente nel cuore della capitale, che oltre a mettere a disposizione della clientela business spazi e ambienti di grande qualità garantisce la massima professionalità di uno staff che interpreta ogni esigenza con grande passione, cura del dettaglio e ricerca l’armonia di tutti gli aspetti dell’evento. Un’offerta completa a partire già dall’allestimento delle sale che possono essere contraddistinte da scenografie o apparati grafici dedicati, per proseguire con un servizio ristorazione altamente qualificato grazie al ristobar Frà Gusto capace di dare vita a proposte diversificate per coffee break, cene di gala e rinfreschi, e un servizio di traduzione simultanea molto utilizzata per eventi di carattere internazionale. Meeting, convention, concerti o attività promozionali, ogni tipologia di evento è seguita con la massima attenzione, dalla cura del materiale pubblicitario, ai manifesti e volantini,

dalla personalizzazione degli stand fino alla creazione di pagine web dedicate (sito internet e social network personalizzati). L’Auditorium è la sala più importante della struttura ed è capace di accogliere 572 persone sedute. Dotata di un’eccezionale acustica, è interamente rivestita di doghe ondulate microforate in legno di castagno con scanni in noce, il tutto lavorato dagli stessi frati francescani, grandi esperti in falegnameria. A supporto delle attività che si svolgono nell’Auditorium, che possono essere dirette dalla sala regia, sono disponibili due ampi foyer speculari, camerini per artisti e relatori e un salottino retropalco, oltre alla praticissima e utile sala stampa. Pianta rettangolare, estremamente silenziosa e molto luminosa, la sala San Francesco può accogliere fino a cento persone che possono usufruire delle comodissime poltrone in pelle che la rendono particolarmente accogliente e polivalente; una soluzione ideale per conferenze, mostre ed esposizioni, lectio magistralis, corsi, presentazioni e convegni aziendali. Last but not least, le sale Jacopone da Todi e la San Bernardino da Siena, identiche e speculari e di medie dimensioni, sono capaci di accogliere fino a sessanta persone ciascuna. Auditorium Antonianum Viale Manzoni, 1 00185 Roma Tel. 06 45582593 info@auditoriumantonianum.it www. auditoriumantonianum.it

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ROMA E LAZIO

Design e tecnologia diffusa Tre indirizzi raffinati e strategici, tutti a quattro stelle e dotati dei migliori comfort, ma anche attrezzati con moderni spazi all’avanguardia, destinati agli incontri di lavoro di qualsiasi taglia A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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arceló Hotels & Resorts, da sempre molto attenta a soddisfare le esigenze dell’uomo d’affari, è presente a Roma con tre strutture ben localizzate e collegate in modo ottimale sia al centro città sia agli aeroporti internazionali di Fiumicino e Ciampino. Tre vere perle che, nella corposa proposta ricettiva della capitale, arricchiscono profondamente l’offerta di spazi per il Mice con professionalità, cura dei dettagli e accuratezza dei servizi. A partire dal Barceló Aran Mantegna, che vanta tra i plus per il corporate una linea di connessione con la rete wi-fi dedicata, e il Barceló Aran Park, moderne strutture poste nella zona dell’Eur, il centro finanziario di Roma, non lontano dal centro fieristico della città, una posizione comoda ma allo stesso tempo tranquilla che permette di godersi il massimo del relax dopo una giornata di intenso lavoro. Più di seicento camere in totale e un’articolata offerta gastronomica grazie alla presenza di ristoranti che propongono piatti della cucina italiana e internazionale. Nel Barceló Aran Park, il ristorante gode anche di una invidiabile vista panoramica. Ma non solo, il Barceló Aran Mantegna dispo-

ne di un proprio ottimo centro congressi che si estende su due piani, con 18 sale riunioni, un auditorium da 450 posti e una capienza totale di 1.500 persone. Nel Barceló Aran Park, da segnalare le sei notevoli sale riunioni, che godono tutte di una apprezzata luce naturale, tecnologicamente equipaggiate con attrezzature di ottimo livello e con una capienza massima di 280 persone. Poco fuori Roma, invece, sul lungomare di Ostia, il Barceló Aran Blu, il più piccolo dei tre, è un hotel dal design raffinato da cui si può godere del rilassante e incantevole panorama che abbraccia il mar Tirreno su cui affaccia la struttura. Stanze comode e attrezzate con ogni comfort, bagni con doccia effetto pioggia e cocktail bar favoriscono il migliore relax per l’uomo d’affari. L’hotel dispone di una confortevole sala riunioni con una capienza massima di 150 persone in cui è possibile allestire eventi di diverso tipo. In tutte le strutture le camere sono dotate di una connessione wi-fi gratuita, Tv Lcd e una perfetta climatizzazione, grazie all’uso delle tecnologie più avanzate. Qualità delle location ma anche servizi personalizzati: Barceló Hotels & Resorts ha studiato diverse convenzioni per le aziende, pensate ad hoc e applicabili durante tutto l’anno. Piccoli dettagli che fanno la differenza. Barceló Hotels&Resorts Via Mantegna, 130 00147 Roma Tel. 06 989852828 Fax 06 98952799

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Sala Grande L’Auditorium Conciliazione si trova in via della Conciliazione tra piazza San Pietro e Castel Sant’Angelo. Il teatro consente di ospitare concerti, proiezioni cinematografiche, conferenze e cene di gala. Un importante spazio congressuale con una sala plenaria di 1250 mq, modulabile da 1763 a 1000 fino a 500 posti, dotato delle tecnologie più innovative. All’interno camerini, sale d’appoggio e aree ufficio.

Foyer mq 733, fino a 1500 persone e 500 persone sedute

Sala del Coro mq 390 fino a 300 persone e 200 persone sedute

Sala del Lucernario mq 20 fino a 20 persone

La Buvette mq 20 fino a 40 persone

DATI CONGRESSUALI -

Sala del Coro

Allestimenti scenografici Amplificazione Service Audio Video e Luci Proiezione diretta pc Cabina regia Teleconferenze

borgo s.angelo, 5 00193 roma

- Schermo cinematografico di m 17 - Proiettore HD Servizi su richiesta - Accoglienza - Vigilanza Armata - Parcheggio Gianicolo

tel. +39 06684391 info@auditoriumconciliazione.it fax +39 0668439211 www.auditoriumconciliazione.it


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ROMA E LAZIO

Business con vista Un panorama invidiabile sulla Città Eterna, uno spazio congressuale recentemente ristrutturato, una struttura che sa affiancare relax e business per far sentire ogni cliente come a casa propria A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n hotel quattro stelle situato al centro di Roma, a pochissimi passi dalla attivissima Stazione Termini, dalla imponente Basilica di Santa Maria Maggiore e dai monumenti più importanti della capitale. L’Hotel Diana Roof Garden mette a disposizione della sua clientela 156 camere e una incantevole Junior Suite, tutte dotate di telefono diretto, aria condizionata, free minibar, canali Tv di intrattenimento, connessione internet su fibra veloce tramite wi-fi gratuito e pratiche cassette di sicurezza. Il vero fiore all’occhiello della struttura è la bellissima terrazza, posta all’ultimo piano,

che ospita il ristorante Roof Garden L’Uliveto nel quale oltre ad apprezzare lo splendido panorama di una città unica come Roma, si possono gustare le squisite specialità di una cucina di alto livello, oppure semplicemente sorseggiare un drink nel lounge bar La Brasserie. Per il segmento business l’hotel offre una zona congressuale totalmente rinnovata di recente, intervento che ha permesso la creazione di cinque sale meeting, con una capienza massima di ottanta posti a platea. Al piano terra sono collocate tre sale: la Sala Atena l’Armonia e la Artemide che all’occorrenza si può unire con la Atena e diventare un unica grande sala, al settimo piano invece la Sala Aurora. Tutte sono predisposte ad accolgliere i congressisti in un ambiente molto elegante e allo stesso tempo funzionale. Le sale sono anche illuminate da una ricercata luce naturale e sono dotate di schermo elettrico a scomparsa, proiettori collegati con Pc, impianto audio, televisori al plasma 42”. Il tutto è comandato da una saletta regia con monitor e amplificatori. Spazi moderni, dunque, attrezzati con tecnologie avanzate idonei per qualsiasi tipologia di meeting, congresso o incontro di lavoro più in generale. Al momento lavorativo vero e proprio, l’Hotel Diana Roof Garden affianca proposte di menù strutturati per colazioni di lavoro, coffe break o cocktail, proposte personalizzabili in ogni dettaglio che si prestano ad aprire o chiudere in bellezza ogni evento con un elegante Gala Dinner. Hotel Diana Via Principe Amedeo, 4 00185 Roma Tel. 06 478681 info@hoteldianaroma.com www.hoteldianaroma.com

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ROMA E LAZIO

Divertirsi lavorando U

n hotel quattro stelle a vocazione congressuale situato nella parte ovest della capitale, nel quartiere Aurelia a poca distanza da San Pietro, in una zona molto tranquilla e silenziosa a un chilometro e mezzo dal grande raccordo anulare dal quale si raggiunge facilmente l’aeroporto di Fiumicino o la Nuova Fiera, comodissimo per chi arriva in città in auto o in aereo. Grazie alla posizione strategica l’Holiday Inn Roma Aurelia ha sempre avuto nella clientela business uno dei target di riferimento. L’hotel dispone, infatti, di un centro business con 16 sale riunioni, tutte dotate di luce naturale, tra le quali la capienza massima viene raggiunta dalla sala plenaria Olimpica che può ospitare fino a 350 persone. Decisamente una location ideale per meeting, conferenze e convegni, grazie a un approccio professionale al quale da qualche tempo l’albergo affianca attività esperienziali di grande successo che vengono ampliate e rinnovate ogni anno. Una serie di attività ludiche, espressamente dedicate alla clientela corporate e Mice, riassunte dallo slogan “Il tuo business divertendoti”. Tantissime le proposte, realizzate con la collaborazione di agenzie specializzate come quella per conoscere le tecniche di public speaking mettendole in pratica in aula, attraverso un percorso facile, dinamico e concreto, ricco di esercitazioni e simulazioni. Interessanti anche il painting activity, un’attività che libera la creatività sia a livello individuale sia in team di lavoro, o la cooking

Il successo delle attività esperienziali per il Mice dell’Holiday Inn Roma Aurelia continua con nuove proposte da affiancare al momento lavorativo vero e proprio, per rendere il business più divertente experience che attraverso il divertimento e la condivisione permettono al team di sviluppare dinamiche di collaborazione e socializzazione utili alla verifica delle capacità del gruppo di lavoro. Da segnalare anche l’attività di hippo skill, una tecnica che sfrutta tutte le nozioni fondamentali dell’ippoterapia per migliorare tutti i problemi legati alla sicurezza sul nostro equilibrio, aiutati dalla fiducia infusa dai cavalli, oltre alle consuete esperienze culturali, degustazione di prodotti locali ecc. Tra i servizi offerti troviamo anche la comoda navetta per visitare Roma, che permette di evitare la preoccupazione del traffico e del parcheggio, la connessione wi-fi internet gratuita disponibile in tutte le aree dell’hotel, l’ingresso libero alla sala fitness moderna e funzionale, senza dimenticare la piscina, utilizzabile nei mesi estivi, a bordo della quale è possibile rilassarsi o sorseggiare un cocktail preparato nel vicino lounge bar.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Holiday Inn Roma Aurelia Via Aurelia km 8,400 00165 Roma Tel. 06 66411200 http://holidayinn.com/romeaurelia

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ROMA E LAZIO

Un nuovo look Un mix perfetto di business e relax, una struttura rinnovata dal look moderno ed elegante: Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici offre un’atmosfera familiare per soggiorni e momenti di lavoro A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Cristina Baldi, direttore commerciale dell’Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici

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ituato a due passi dall’Eur, a pochi minuti dalla Fiera di Roma e dall’aeroporto internazionale di Fiumicino, l’Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici è una moderna struttura caratterizzata da ambienti interni totalmente rinnovati e da un ampio giardino che fa da cornice alle due piscine esterne. La recente ristrutturazione rende oggi l’hotel il luogo perfetto per conciliare business e leisure, grazie a spazi di grande qualità e a un’offerta di servizi davvero unica. Da una parte le 317 camere, che sono state ristrutturate e in alcuni casi totalmente ripensate per creare delle nuove tipologie: oltre alle standard room e alle family room, infatti, gli ospiti potranno scegliere anche le business room e le king executive, trovando sempre la soluzione più adatta alle proprie

esigenze. Dall’altro un centro congressi interno polifunzionale adatto all’organizzazione di ogni tipo di evento, dal colloquio di lavoro alla convention, dal meeting aziendale alle grandi esposizioni o lanci di prodotto. Ben 18 le sale riunioni, che possono accogliere da cinque a seicento persone oltre al Salone Olimpico, recentemente rimodernato e ideale per eventi di grandi dimensioni grazie alla sua ampia capacità di allestimento. A queste caratteristiche si uniscono gli spazi catering versatili ed efficienti e uno shuttle bus che collega l’hotel ai punti nevralgici della città. I plus, che completano un ampio ventaglio di servizi già offerti, sono diversi: wi-fi gratuito, centro fitness, comode lounge, il programma Kids Stay &Eat Free che prevede vitto e alloggio gratuiti per i bambini entro i 12 anni di età e che offre l’occasione di trasformare anche un viaggio d’affari in una vacanza con la famiglia e una nuova offerta gastronomica con cucina nazionale e internazionale per i clienti più esigenti. «Da un anno circa abbiamo un nuovo chef, Giancarlo Calidonna, che ha introdotto nella nostra cucina un nuovo stile centrando in pieno le esigenze dei mercati a cui ci rivolgiamo che sono gli uomini d’affari e il segmento Mice più in generale» spiega Cristina Baldi, direttore commerciale di Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici. La cucina verrà proposta agli ospiti nel ristorante la Serra o nell’American Bar Incontro, direttamente collegato al rigoglioso giardino interno che circonda la piscina. Un luogo ideale per un cocktail, un’atmosfera magica per un dopocena, uno spazio che diventa strategico anche per incontri targati business. Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici Via Castello della Magliana, 65 00148 Roma Tel. 06 65581 www.holidayinn.com/rome-parcoi

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Il tesoro nascosto di Roma N

el cuore della Roma più antica, si trova una delle poche realtà romane di dimora patrizia accessibile agli eventi che custodisce un patrimonio artistico di inestimabile valore: la Pinacoteca del Tesoriere. Un edificio di rara bellezza scoperto due anni fa dal gruppo Patrician Venues Rome, il cui core business si caratterizza nella rivalutazione e gestione di sedi storiche. Abbiamo intervistato Alberto Ciarallo, managing director della Pinacoteca del Tesoriere, al quale abbiamo chiesto quali sono i plus della location: «Le bellezze celate all’interno della Pinacoteca unitamente alle sue grandi potenzialità hanno consentito, attraverso un attento restyling, di riportare alla luce un luogo poco conosciuto. Che si tratti di eventi aziendali oppure privati, la Pinacoteca è oggi una location di grande impatto. Il riscontro ricevuto dai clienti è stato estremamente positivo, soprattutto perché, essendo una location privata e chiusa al pubblico, ospitare un evento qui vuol dire conferirgli un carattere di esclusività. Che tipo di eventi vengono organizzati? La clientela business, specialmente in ambito luxury, occupa un segmento importante nella nostra attività. La Pinacoteca si presta a varie tipologie di eventi quali meeting, conferenze, riunioni d’affari, serate di gala, visite guidate, ma anche sfilate di moda, lanci di prodotto, mostre e photo shooting. Non a caso Bulgari e Vogue hanno scelto i nostri spazi per le loro presentazioni. I nostri ambienti – otto sale affrescate per un totale di novecento metri quadrati, tutte con luce naturale – possono ospitare eventi fino a trecento persone.

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ROMA E LAZIO

Una dimora storica del Seicento, un luogo dal fascino etereo che racchiude un potenziale infinito nell’organizzazione di qualsiasi tipologia di evento, per un’esperienza davvero indimenticabile Che cosa contraddistingue la Pinacoteca rispetto ad altre venue storiche di Roma? Innanzitutto l’enorme valore delle opere d’arte che custodisce. La quadreria è stata frutto del mecenatismo di due tesorieri del Papa i quali raccolsero, tra il 1640 e i primi del’700, circa ottocento opere d’arte delle scuole pittoriche più importanti. Ci sono capolavori di Vasari, Guercino e Albani. Secondariamente l’esclusività del luogo, che consente di regalare ai propri ospiti emozioni uniche, rivivendo un’epoca passata. Credo che la Pinacoteca, grazie alle sue opere d’arte, al fatto che sia di proprietà privata e all’elevato standard di servizio offerto, dia la possibilità di creare un evento irripetibile, capace di rafforzare il messaggio dell’azienda

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Cosa avete in programma per il futuro? Stiamo lavorando alla realizzazione di soluzioni sempre più tailor made. Vogliamo diventare la location di riferimento per le aziende italiane ed estere in cerca di venue esclusive nella capitale. Infine, per quanto riguarda i nostri clienti privati, proprio in questi giorni stiamo lanciando un servizio wedding dedicato a tutte le future coppie. Pinacoteca del Tesoriere Piazza San Luigi dei Francesi 37 00186 Roma Tel. 0039 06 6830 1354 www.patricianvenuesrome.com

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ROMA E LAZIO

Paradiso a cinque stelle Un sofisticato urban resort affacciato sul verde di Villa Borghese, una struttura inaugurata nel pieno della Dolce Vita romana, oggi proiettata verso un futuro di tecnologia, business, servizi e accoglienza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n elegante albergo che affaccia sul glorioso parco romano, grande polmone verde della Capitale: il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa è un rifugio all’interno del denso contesto urbano di Roma, location ideale per un soggiorno d’affari o una vacanza all’insegna del lusso e della discrezione. Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, via Veneto, via Condotti, luoghi tra i più noti e frequentati, si trovano a pochi passi dalla struttura. Gli ospiti del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa lo vivono come una seconda casa, godendosi il relax di un prezioso angolo di quiete, uno spazio nel quale la natura torna protagonista grazie a un giardino all’italiana che dialoga con i numerosi pini marittimi presenti a Villa Borghese. Classe e opulenza sono i tratti distintivi di uno stile che disegna sia gli spazi comuni sia le stanze dell’hotel, un lusso all’italiana che si esprime negli stucchi e nei decori delle pareti, nei raffinati drappi di seta, nei dettagli

degli arredi e nelle finiture preziose. Spazi dalla forte personalità nei quali convivono i riferimenti precisi a uno stile Barocco in cui tecnologie di ultimissima generazione sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza del cliente. Complessivamente l’hotel dispone di 178 camere, più una Royal Suite di quasi quattrocento metri quadrati, a cui si affiancano La Pomme Bar & Lounge, il Le Parc Bar & Grill a bordo piscina, il Pauline Borghese Gourmet Restaurant che offre un’esperienza culinaria di livello assoluto esplorando le eccellenze della tradizione italiana per reinterpretarle in chiave contemporanea e la Prince Spa, duemila metri quadrati di puro benessere. La Prince Spa è la vera chicca dell’albergo: articolata su tre livelli dispone di un’ampia zona beauty con 12 cabine per trattamenti multisensoriali e due spa suite per i trattamenti di coppia, una zona umida con biosauna, bagno turco, docce emozionali, doccia svedese e una fontana di ghiaccio, un’ampia piscina di 25 metri igienizzata con ozono e un’attrezzata area fitness di 450 metri quadrati con sala relax. L’incantevole piscina all’aperto, perfettamente ombreggiata da alte palme, è il luogo ideale per un meritato relax.

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CONGRESSI AL TOP Un contesto così esclusivo, di stile e riccamente attrezzato di ogni comfort è la cornice perfetta per organizzare congressi, meeting lavorativi ed eventi più in generale. Parco dei Principi Grand Hotel & Spa è infatti un hotel che esprime unicità per completezza dei servizi offerti e per il moderno e capiente centro congressi a cinque stelle che comprende 18 sale meeting. Spazi nei quali si ripropone quel gusto classico che è il tratto distintivo di tutta la struttura, quell’eleganza esplicita fatta di materiali preziosi e superfici ricercate. La Sala Fernandes, dotata di luce naturale e accesso indipendente, può ospitare fino a novecento delegati con allestimento a platea. I soffitti, alti cinque metri, donano respiro alla sala che si affaccia sul giardino grazie ad ampie e luminose porte finestre. La Sala Farnese, situata al primo piano del centro congressi, può accogliere fino a quattrocento persone a teatro e può essere ampliata e collegata, grazie a pannellature mobili, ad altre tre sale meeting adiacenti. Lanci di prodotto, conferenze stampa ed eventi speciali godranno di uno spazio molto flessibile e adattabile a ogni tipo di set-up. La Sala Sforza, inaugurata nel 2010, è un ampio spazio multifunzionale dotato delle più moderne tecnologie e adatto a eventi per 450 persone. Sono, infine, numerose le possibilità di usufruire di aree antistanti alle sale meeting per allestire coffee break o eventi Food&Beverage di qualsiasi tipo, personalizzati per le specifiche esigenze del cliente grazie ad un team qualificato che si è arricchito nell’ultimo

anno di nuove professionalità. Il nuovo F&B manager Stefano Venchiarutti, il nuovo restaurant manager Silvio Sena e il nuovo chef dedicato alla ristorazione per i meeting e i congressi Jean Luc Fruneau, impreziosiscono uno staff in grado di rendere unico e indimenticabile qualsiasi appuntamento business o leisure. Parco dei Principi Grand Hotel&Spa Via Gerolamo Frescobaldi, 5 00198 Roma Tel. 06 854421 www.parcodeiprincipi.com www.robertonaldicollection.com

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Soluzioni di stile Tra tradizione e innovazione, tra storia e tecnologia, tra eccellenza e versatilità: ospitalità top level e business di qualità sono da sempre al centro dell’attività del prestigioso Groupe Valadier A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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n’offerta consolidata ma continuamente riattualizzata con nuove proposte, servizi all’avanguardia, spazi aggiornati secondo le più moderne esigenze: Groupe Valadier accoglie nella capitale turisti provenienti da ogni angolo del mondo, ma sopratutto uomini d’affari in cerca di spazi confortevoli per organizzare i loro incontri di lavoro. Quattro hotel e suite di lusso dallo stile raffinato ed elegante che nascono da un esperienza familiare e dalla qualità di un personale qualificato e ben guidato dalla proprietà per garantire uno standard di assoluto livello. Una costante ricerca dell’eccellenza in tutti gli aspetti dell’attività, un’attenzione costante al cliente che deriva dalla passione e dalla cosapevolezza di poter fornire ogni tipo di servizio per qualsiasi esigenza, dalla cucina al business. In particolare sono due le strutture del Gruppo che possono vantare una predisposizione specifica per il mondo degli affari.

A partire dall’Hotel Valadier, quattro stelle a due passi dalla splendida piazza del Popolo, un ponte tra tradizione e ospitalità contemporanea perchè permette di immeggersi nei tour culturali della capitale o nello shopping delle vie del lusso, ma allo stesso tempo di rifugiarsi nell’atmosfera accogliente dell’albergo, con ristorante e piano bar che accolgono i clienti con una sofisticata musica dal vivo. La qualità dei servizi, le camere finemente arredate e la massima disponibilità dello staff permettono di godere di un soggiorno all’insegna di comfort e affidabilità, condizioni in-

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dispensabili per l’ospite. Per il segmento Mice l’hotel dispone di ampi spazi attrezzati con tecnologie all’avanguardia e servizi personalizzati: il business center è il luogo ideale per chi vuole trascorrere il proprio soggiorno di lavoro nella massima eleganza e comodità, in pieno centro storico. Da segnalare anche la qualità dell’offerta culinaria che pone massima attenzione alla particolarità degli ingredienti a cui affianca una selezione di vini provenienti dalle migliori cantine di tutto il mondo, un percorso di ricerca tra la tradizione del territorio italiano e la modernità delle preparazioni più contemporanee. ALL’INSEGNA DELLA CONTEMPORANEITÀ Qualità come filo conduttore di tutte le strutture, servizio come tratto distintivo d’eccellenza, progettualità attorno al cliente e alle sue esigenze come condizione indispensabile per rendere ogni soggiorno davvero unico. Anche negli spazi bianchi, luminosi e caratterizzati da grandi vetrate dell’Hotel Zone, quattro stelle situato nel quartiere Balduina a pochi minuti dalla Città del Vaticano, è presente un fornito business center che dispone di una sala congressi polifunzionale caratterizzata da ampi spazi e da servizi sempre pronti ed efficienti. Le possibilità di organizzare eventi di grande livello sono notevoli, dai congressi ai me-

eting aziendali, dagli incontri privati alle presentazioni o conferenze. L’hotel è un’oasi esclusiva immersa nel verde, un angolo di paradiso poco distante dal centro storico, una location glamour adatta per organizzare funzionali ed eleganti incontri di lavoro. Un contesto accogliente nel quale si inseriscono tutte le dotazioni tecnologiche evolute come la connessione wi-fi gratuita in tutto l’albergo e una zona internet dedicata a disposizione di tutti gli ospiti dell’hotel. L’offerta è completata dalla sala del ristorante Eno-Z che, con il suo luminoso dehor, è la soluzione ottimale per allestire colazioni, pranzi o cene di lavoro dal sapore davvero speciale. Hotel Valadier Via della Fontanella 15, Roma Tel. 06 3611998 Hotel Zone Via Alfredo Fusco 118, Roma Tel. 06 35404111 www.groupevaladier.com

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ROMA E LAZIO

Lo stile di sempre Da molto tempo legato a doppio filo alla storia della capitale della cristianità, Palazzo Cardinal Cesi, oasi di tranquillità nel cuore della Città Eterna, è oggi una struttura perfetta per eventi raffinati e di classe A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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na storia illustre, un susseguirsi di eventi celebri che ne hanno segnato le pagine più importanti, uno scrigno prezioso di memoria e cultura che oggi diventa una moderna struttura ricettiva in grado di soddisfare qualsiasi esigenza del mondo business. Sorto sulle vestigia della casa di Seneca, Palazzo Cesi Armellini dopo alcuni cambi di proprietà nel 1895 diviene casa generalizia dei Padri e Fratelli Salvatoriani, una congregazione religiosa che opera in diversi Paesi nel mondo. Tante le storie e le vicende che lo hanno visto protagonista, al suo interno si possono ancora trovare tracce artistiche del nobile passato ma anche oggetti preziosi per il mondo cattolico, come la veste di Papa Giovanni Paolo II, venuto in preghiera nel 1999 nella cappella del Padre Fondatore Francesco Jordan. Oggi Palazzo Cardinal Cesi, di proprietà della Casa Generalizia Salvatoriana, è stato in parte ristrutturato dall’Associazione Internazionale Amici di San Pietro e dal suo Presidente, Hans-Albert Courtial, proprio per trasformarsi in un’elegante e raffinata struttura ricettiva con i comfort tipici di un quattro stelle a pochi passi dalla Città del Vaticano e

dal suggestivo Castel Sant’Angelo. Un elegante rifugio che favorisce riflessione e concentrazione. Attraversando il chiostro interno, totalmente avvolto dal silenzio, si ha l’impressione di essere tornati indietro nei secoli e di lasciarsi alle spalle la frenesia di una città caotica come Roma. Situato lungo via della Conciliazione, Palazzo Cardinal Cesi si trova in un punto strategico per raggiungere agevolmente i monumenti più importanti e con le sue trenta camere di prima classe, dotate di tutti i comfort, rende qualsiasi soggiorno rilassante ed estremamente gradevole. LA STORIA INCONTRA IL BUSINESS Ricca anche la proposta di spazi per il business: il palazzo dispone infatti di tre luminose sale meeting con soffitto a volta, da poco ristrutturate con il preciso obiettivo di offrire ai suoi clienti un ambiente unico dove l’eleganza e la riservatezza si combinano con le ultimissime tecnologie, unendo raffinatezza e modernità. Sono tutte situate al piano terra e si affacciano sull’incantevole chiostro con giardino dotato di una illuminazione suggestiva e particolare. Hanno una capacità complessiva di 180 persone e sono organizzate in modo da accogliere ogni tipo di evento, come meeting, banchetti o cene aziendali, inoltre hanno il vantaggio che possono essere utilizzate separatamente o simultaneamente. Sala del Camino e Sala del Capitolo posso-

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no ospitare, qualora vengano impiegate contemporaneamente, fino a 140 persone (sessanta + ottanta) mentre la Sala della Biblioteca può contenere 25 ospiti nella disposizione a platea. Alle tre sale si aggiungono il portico, perfetto per banchetti e cene, e il refettorio con soffitto affrescato, uno spazio flessibile utilizzabile per eventi di diverso tipo. Lo splendido chiostro costituisce poi il naturale sfogo all’aperto e permette, grazie a una sapiente illuminazione, di dar vita ad atmosfere magiche e ricche di fascino. Tutte le sale sono climatizzate e dotate di tecnologie evolute per un’esperienza confortevole e in linea con gli standard di qualità necessari per location destinate al business:

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dall’impianto di videoproiezione in alta definizione alla diffusione sonora e per videoconferenze, dagli schermi fissi o mobili al collegamento wireless, dalla predisposizione per traduzione simultanea al wi-fi. L’arredo, dallo stile classico, dà vita ad atmosfere estremamente curate con proposte di stile che ben si inseriscono nella nobile storia del palazzo, la tecnologia a disposizione, invece, permette di lavorare in uno spazio attrezzato dove non manca davvero nulla. Palazzo Cardinal Cesi Via della Conciliazione, 51 00193 Roma Tel. 06 6840390 Cell. 345 1057067 www.palazzocesi.it

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ROMA E LAZIO

Soluzioni on demand Organizzare e gestire qualsiasi evento, grazie a creatività, passione e professionalità: è la mission di Live Communication, punto di riferimento e partner ideale per la meeting industry A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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on solo un organizzatore di eventi ma un vero e proprio partner in grado di affiancare clienti e aziende in qualsiasi iniziativa volta a riaffermare il prestigio di un brand, a testimoniarne l’eccellenza, a evidenziarne la dinamicità e propensione alla ricerca: Live Communication trasforma incontri, meeting e congressi in esperienze, con le quali sviluppare una strategia di marketing e comunicazione innovativa e su misura. Questo grazie a una struttura propositiva, a un’expertise strategica, creativa ed esecutiva, a un’organizzazione precisa e meticolosa, che le permettono di proporre e sviluppare situazioni inedite anticipando le richieste del cliente e dando vita a veri e propri trend del settore. La cura di ogni dettaglio è il tratto distintivo del modus operandi di Live Communication, nata dall’incontro di persone cresciute nel mondo degli eventi, ognuna con la propria specificità e competenze ma capace di lavorare in team per raggiungere l’obiettivo. Un processo che spesso può rivelarsi lungo e complicato ma che sempre trova competenze e professionalità in grado di approfondire ogni aspetto e di svilupparlo sinergicamente con gli altri temi dell’evento. Una volta ideato il concept, Live Communication sceglie il team di lavoro dedicato per poter offrire al cliente un servizio chiavi in mano. La parola d’ordine è integrazione. Integrazione di professionalità, di background, di conoscenza, condizione indispensabile per

formare una squadra motivata e organizzata. Eterogenità e contaminazione come fonti di ricchezza per tutti ma anche coesione e integrazione per poter mettere a frutto tutte le potenzialità del team. Show, gala dinner, corporate convention, momenti istituzionali e appuntamenti sportivi di livello internazionale diventano esperienze uniche da vivere in location esclusive e inedite, ma anche one meeting, road show, percorsi di formazione e approfondimento a stretto contatto con i principali interlocutori del settore istituzionale, accademico o imprenditoriale si trasformano in momenti di lavoro indispensabili per i professionisti.

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DAL CONCEPT ALL’EVENTO Live Communication si avvale di un team di professionisti specializzati in vari settori di competenza, dal marketing all’advertising, passando dalle pubbliche relazioni, per la realizzazione di diverse tipologie di eventi. È il professional congress organizer ad analizzare le esigenze del cliente, a valutare gli obiettivi e le finalità di un evento, a individuare il target interessato, a scegliere la location. Poi sarà la segreteria organizzativa a entrare in contatto diretto con i relatori e i partecipanti, per la realizzazione di badge e rilevamento presenze, l’individuazione e prenotazione delle sedi ideali per gli eventi sociali. La scelta della location, dell’allestimento, del catering rientrano in un percorso integrato che porta alla possibilità di vivere un’esperienza che non si esaurisce con l’evento, ma si inserisce coerentemente nelle logiche di strategia comunicativa scelte dall’azienda. Un obiettivo di alto livello, un traguardo difficile ma spesso raggiungibile grazie a un’attenzione assoluta a ogni aspetto del progetto, alla sensibilità del personale, alla sicurezza che nulla “venga lasciato al caso”.

Per esempio, una partnership costante con le agenzie di viaggi permette la gestione in tempo reale della biglietteria nazionale e internazionale relativa ai trasferimenti dei delegati. O ancora, per quanto riguarda il welcome, la creazione di uno staff di hostess e steward costantemente rinnovato e rigidamente selezionato con un’ottima conoscenza delle principali lingue europee per la gestione dell’evento in ogni piccolo particolare. In sintesi: qualità dei servizi, grande esperienza in tutte le fasi del processo organizzativo e staff di operatori altamente professionale e formato sul quale si concentrano le principali attenzioni del managemnet, come conferma Gaia Burba, Ceo, di Live Communication: «Siamo convinti che il segreto sia investire nel capitale umano, perché se è vero che il talento non si insegna, è pur vero che si può sempre migliorare nell’ottica di un processo sempre perfettibile. Live Communication è un’agenzia di eventi dinamica, animata da una naturale attitudine verso la dimensione organizzativa e sempre pronta ad acquisire nuovi strumenti». Live Communication Via G.B. Tiepolo, 11 00196 Roma Tel. 06 88801160 info@ livecommunication.it www.livecommunication.it

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La creatività è di casa Attenzione ai dettagli, qualità del servizio e del cibo prima di tutto, ma anche scelta della location, allestimento e presentazione: il Creative Banqueting di Masolino è emozione pura! A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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asce alla fine degli anni Novanta in un piccolo ristorante in via Masolino da Panicale a Roma la prima genesi di Masolino Creative Banqueting che dalla via, appunto, prende il nome ma dalla passione per la cucina e dalla voglia di mettersi in gioco di una coppia complementare nella vita e nel lavoro – che si divide tra aspetto culinario e creativo da una parte e organizzativo e di marketing dall’altra – prende vita. Un binomio, quello costituito da Federico e Francesca Fortin, che funziona sin da subito perché nel 1998 arriva l’ottenimento dell’Oscar qualità/prezzo da parte del prestigioso Gambero Rosso. L’evoluzione dell’attività ha richiesto uno spostamento dal piccolo ristorante con 24 coperti nel quartiere Flaminio a una location in grado di servire fino a mille persone. Tutto parte dall’ascolto attento e approfondito dei desideri dei clienti e dalla volontà di fare tutto per soddisfare le loro aspettative, i loro desideri, siano essi una semplice cena di degustazione con una cucina tradizionale ma allo stesso tempo innovativa, fino a eventi importanti come un matrimonio o un meeting aziendale. Un servizio chiavi in mano che, ascoltate tutte le richieste del cliente, si traduce in scelte ad hoc che sappiano infondere fiducia. La qualità è al centro di tutta l’attività di Masolino Creative Banqueting. A partire dalla

cucina ovviamente, perché la tendenza attuale si concentra sulla semplicità delle ricette, senza un eccesso di ricercatezza, ma con una materia prima di altissima qualità. La sostanza oltre alla forma, perchè anche l’occhio vuole la sua parte, è ottenuta solo tramite ingredienti di filiera corta e fra questi quelli più ricercati, con standard di eccellenza riconosciuti. Qualità anche nella scelta della location perché se è vero che a Roma i luoghi bellissimi ed esclusivi non mancano, è altrettanto vero che la richiesta si sta orientando sempre più spesso verso spazi più lontani dalla città, luoghi immersi nel verde, lontano dai rumori e dal traffico. Ciò avviene in particolare per gli eventi di team building e attività di gruppo, per le quali questa esigenza si deve conciliare anche con la necessità di avere grandi spazi a disposizione. Oggi Masolino Creative Banqueting, oltre

Federico Fortin, alla guida di Masolino Creative Banqueting insieme alla moglie Francesca

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all’ottima cucina proposta, può offrire anche una location di proprietà che soddisfa pienamente i nuovi trend per il settore: situata a pochi chilometri da Sutri, L’Antico Borgo di Sutri, si snoda in tredici ettari di terreno e tremila metri quadri di struttura, con una grande sala, cucina, camere e suite nella dependance. Vicinissima alla capitale, ma totalmente immersa nel verde per eventi di grande spessore. IL BANQUETING PER IL BUSINESS Efficienza, oltre alla qualità, è la parola d’ordine per servizi di catering legati al settore congressuale e business più in generale. Una condizione imprescindibile richiesta dalle aziende, una caratteristica che rende spesso questo tipo di eventi molto complessi e laboriosi da organizzare. In queste occasioni, per quanto riguarda l’aspetto culinario, Masolino Creative Banqueting ha fatto del finger food il proprio plus indiscusso, grazie alla creazione di piccoli capolavori d’arte, deliziosi gioielli che rappresentano in un boccone un mondo a sé, un piatto vero e proprio fatto di equilibrio di sapori, unito a creatività ed estetica. Strumenti perfetti per riprodurre sulla tavola lo spirito e le identità aziendali, di volta in volta sempre diversi, attraverso menù personalizzati e ingredienti stagionali. Da un coffee break o un light lunch fino alle cene di gala, premiazioni o presentazioni per le quali Masolino Creative Banqueting mette a disposizione puntualità, cura maniacale del dettaglio e un personale altamente specializzato e professionale al totale servizio del cliente. Anche l’allestimento, però, deve necessariamente rispondere a questo spirito perchè parte altrettanto importante dell’evento. Per garantire la diversificazione dell’offerta, rispetto alla concorrenza, non manca l’aggiornamento continuo e la capacità di mescolare contaminazioni e spunti diversi che arrivano

anche dalle esperienze acquisite nelle visite alle fiere internazionali di Parigi, Francoforte ma anche Milano. Nuove tendenze sempre da esplorare, nuovi gusti da ricercare e soddisfare, nuove soluzioni da testare e migliorare continuamente attraverso processi e prodotti ecosostenibili, per mettere il cliente al centro di tutto, per riuscire a emozionarlo con la passione per le cose fatte bene, come una volta. Masolino Creative Banqueting Via Fiesole, 66 00138 Roma Tel. 06 8863318 Mob. 335 8186580 www.masolino.com info@masolino.com Antico Borgo di Sutri SS Cassia Km 46,700 01015 Sutri (Vt) Tel. 0761 608690 www.anticoborgodisutri.it borgodisutri@masolino.com

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Lo stile e il prestigio più vero Eleganza e raffinatezza nella Roma più chic, vicino alle più importanti ambasciate e musei e a due passi dall’Auditorium, il Grand Hotel Ritz è la scelta ideale sia per viaggi di affari che di piacere A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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na struttura simbolo dello stile degli anni Sessanta, un edificio di pregio posto nell’elegante quartiere Parioli e costruito in concomitanza con l’apertura delle storiche Olimpiadi, il Grand Hotel Ritz di Roma mostra tutto il suo splendore dopo la recente chiusura che ha permesso di realizzare un importante e significativo intervento di ristrutturazione. Gli stucchi e gli affreschi delle camere possono essere ora ammirati in tutta la loro bellezza insieme ai marmi bianchi della hall, una meravigliosa entrata con la reception alla sinistra e il lounge bar Dei Cesari in stile classico, luogo ideale per incontrare amici e ospiti per un drink, che di notte si trasforma in piano-bar. «La famiglia Puccini, proprietaria dell’albergo, ha sostenuto importanti investimenti in un periodo di crisi, fiduciosa del fatto che Roma sia una destinazione turistica privilegiata e strategica per il settore congressuale» racconta con grande soddisfazione Filippo Tomaselli, direttore del Grand Hotel Ritz. Oggi l’hotel dispone di 103 camere di diverse tipologie dalla classica alla superior, dalla deluxe alle 35 junior suite, fino ad arrivare a un piano executive, il sesto, composto da sfarzose suite presidenziali. Tutte le camere sono di ampia metratura, alcune affrescate

a mano in tenui colori pastello con finestre altamente insonorizzate, dispongono di Tv satellitare, minibar, aria condizionata, cassetta di sicurezza, wi-fi, bagni in marmo o ceramiche di Vietri, con doccia o vasca, alcune con idromassaggio. Tra le novità, l’apprezzato nuovo ristorante Le Roof, con una panoramica vista mozzafiato sulla città capitolina, che propone una cucina fresca e creativa di grande livello curata dallo chef Gaetano Costa e il centro benessere Olimpya by Musa, una vera oasi di piacere attrezzata Technogym. Per il settore Mice è disponibile un attrezzato centro congressi, posto al primo piano con comodo accesso indipendente, composto da cinque sale di varie dimensioni, tutte con luce naturale, con capienza fino a 230 partecipanti con allestimento a platea. I ritrovati tecnologici di ultima generazione e uno staff plurilingue altamente specializzato, garantiscono il pieno successo di ogni tipologia di evento. Dopo una giornata intensa, tra meeting e colazioni di lavoro, per chi volesse passeggiare nella meravigliosa Città Eterna, oltre alla comoda metropolitana vicinissima all’albergo che consente di raggiungere la centralissima Piazza del Popolo con una sola fermata, il Grand Hotel Ritz mette a disposizione un servizio navetta gratuito da e per Piazza di Spagna e, su richiesta, anche personal shopper, valet service e limousine. Grand Hotel Ritz Via Domenico Chelini, 41 00197 Roma Tel. 06 802291 www.grandhotelritzroma.com

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Un tuffo nel benessere N

asce dalle civiltà etrusco-romane e dalla concezione dell’acqua come fonte di vita l’origine del Salus Terme Hotel di Viterbo che ospita un centro termale d’eccellenza all’interno dello spettacolare parco di San Valentino. Una struttura quattro stelle nel cuore dell’area termale del Bullicame, già citata dal leggendario Dante nel suo Inferno, posta direttamente al centro della straordinaria bellezza dell’antica Tuscia (la terra degli Etruschi), un territorio che si estende nella provincia di Viterbo e oggi impreziosito da borghi medievali intatti e splendide necropoli che portano le tracce di una civiltà antica. L’Hotel Salus Terme è costituito da 93 camere confortevoli, ambienti eleganti che favoriscono una vacanza all’insegna della salute e del riposo sfruttando al massimo le qualità purificatrici e le particolari caratteristiche chimico-fisiche delle acque termali che sgorgano dalla fonte di San Valentino a una temperatura di 36/40°C. Oltre a trovare un ambiente che invita alla totale rigenerazione dei sensi, all’interno della struttura si può gustare anche dell’ottima cucina grazie al ristorante Le Colonne” alla continua ricerca di piatti gustosi, sani e naturali, in perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione. Location ideale dunque per banchetti, cene di gala, eventi aziendali anche grazie all’ampio spazio verde nel quale organizzare ricevimenti all’aperto. Una struttura eccellente che, oltre a offrire situazioni di benessere e allestimenti prestigiosi, con le sue sei sale meeting, che possono accogliere fino a 450 persone, diviene una risorsa preziosa e versatile per organizzare incontri di lavoro, congressi e manifestazioni di vario genere in un ambiente esclusivo e densamente attrezzato. Viterbo Congressi, il nome del centro posto all’interno dell’hotel dedicato specificatamente al Mice, offre una completa assistenza tecnica e provvede, su richiesta, ad allestire la

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Tra paesaggio naturale e antiche civiltà etrusche, tra buona cucina e un centro termale d’eccellenza, Hotel Salus Terme è la soluzione ideale per rigenerarsi e organizzare piacevoli incontri di lavoro banchettistica, oltre a mettere a disposizione: impianto audio, video proiettore, schermo, lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili e completa assistenza tecnica. Nel tempo libero, tra un rendez vous e una presentazione, si può anche aproffitare del centro termale Vita Spa, comodamente annesso alla struttura e suddiviso tra i 2.200 metri quadrati indoor e i 4.000 metri quadrati outdoor, che comprendono piscina interna ed esterna, sale relax, palestra, giardini di Turan con due vasche per balneoterapia, sauna finlandese esterna, hammam, doccia emozionale e cromoterapia. Una dotazione straordinaria che, associata all’ampia offerta di massaggi, trattamenti e pratiche olistiche, permette di strutturare percorsi dedicati alle esigenze dei clienti, per un recupero dell’equilibrio e una rigenerazione di corpo e mente.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Hotel Salus Terme Strada Tuscanese 26/28 01100 Viterbo Tel. 0761 197 0000 prenotazioni@hotelsalusterme.it www.hotelsalusterme.it

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