Meeting e Congressi - Nov Dic 2019

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INCENTIVE CONVENTION EVENTI SPECIALE

Rivista mensile - n° 5 novembre-dicembre 2019 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

INCENTIVAZIONE

COVER STORY: CONVENTION AZIENDALI

LA COMPAGNIA

MACROTREND E TENDENZE

GRUPPO BOCCARDI

SPECIALE DESTINAZIONI INCENTIVE

GRAND HOTEL VANVITELLI ROYAL CASERTA HOTEL NOVOTEL CASERTA SUD

ESPERIENZIALE E UNICO

LA DESTINAZIONE

DI UN FORMAT CHE NON CONOSCE CRISI

IL "SO WHAT" DEL VIAGGIO INCENTIVE

LISBONA

NOV-DIC | 2019

numero

05

000 Copertina MC 5-19.indd 1

DOSSIER

BASSA STAGIONE

Federico Grom

MAI CONFONDERE LA MISSION AZIENDALE CON L'OBIETTIVO ECONOMICO PERCHÉ UN EVENTO IN…

05/11/19 16:20


INCENTIVE CONVENTION EVENTI

SPAZI UNICI PER IL MICE

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In una Milano dinamica, una nuova oasi urbana dal design contemporaneo ed elegante, progettata come un luogo in cui connettersi e condividere esperienze

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modulabili dai classici meeting aziendali a creativi banchetti nuziali. La sala principale – Magnolia – si estende su un’area di 485 metri quadrati, ospitando fino a 500 persone in un allestimento a platea. Sheraton Milan San Siro offre ai propri ospiti anche un'ampia selezione di spazi esterni, perfetti per eventi in giardino o cocktail a bordo piscina.

Lo Sheraton Milan San Siro ospita uno spazio complessivo di 2.500 metri quadrati di aree funzionali. La collezione dei suoi 21 spazi con luce naturale si sviluppa in una proposta di soluzioni

La banchettistica è a cura dello chef dell’hotel e arricchita dalla proposta de “El Patio del Gaucho, Javier Zanetti”, il ristorante argentino ospitato all’interno dell’albergo, con un menu dedicato.

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Sheraton Milan San Siro Via Caldera, 3 - 20153 Milano Tel. 02 915 221 - milansansiro@sheraton.com - www.sheratonmilansansiro.com 05/11/19 16:35


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sommario editoriale

under the spotlight

La riscossa dell’incentive

9

HOT TOPICS meeting comment Il “mystery guest” 2.0 – Emanuele Nasti

54

Comunicando Eventi: Csr a 360°

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La Nuvola: crescita costante

58

in my opinion 11

incentive comment L’incentive non c’è più? – Mario Saccenti

CC Unione Industriale Torino: una nuova stagione

incentive bizarre – Emanuela Giordano

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l’altra metà del cielo –Luca Corsi

63

riflessioni... in formazione – Paola Sabbatini

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italy docet –Rodolfo Musco

66

13 cover story: convention aziendali L’evoluzione della convention: macrotrend e tendenze 68

l’intervista

MZ International Group: la digital communication

Federico Grom: storia di due visionari...

74

14 highlights 76

compagnia del mese Gruppo Boccardi: l’arte dell’accoglienza

18

destinazione del mese Lisbona, sai cosa c’è di nuovo?

24

DOSSIER

BASSA STAGIONE Fuori stagione? Sì grazie H10 Roma Città: cliente al centro

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Sina Hotels: quattro stagioni in Italian Style

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Hotel Santa Tecla Palace: porte aperte ai meeting

50

Hotel Savoia e Baia Flaminia Resort: l’app per il Mice 52

78

People will never forget

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Tipica Tour: Puglia surprise!

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Il Principato di Monaco si rinnova

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Incentiva e sorprende: Abu Dhabi

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Philadelphia: cercando Rocky

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team building Andiamo in acqua?

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out of the box Quando la location è un museo... insolito!

24

98

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Esclusivo e unico: il “so what” del viaggio incentive

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Chervò Golf Hotel Spa & Resort: in buca al primo colpo 44

18

speciale incentive travel

102

102

68

106

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05 2019

sommario mice from amerika 106

Eventi su misura con i big data

digital tips

location per eventi Villa Repui: una cornice suggestiva

125

incentive resort Meeting e benessere all’hotel Ambasciatori

126

109

Arriva LinkedIn Events, pronti per la novità?

news persone 130

SITE INSPECTION

NETWORKING news location 110

chains and clubs

workshop and exhibition Bit conferma il Mice Village Full Contact: successo raddoppiato! Che numeri al Buy Mice Milano

132 134 136

notiziari e associazioni notiziario Federcongressi notiziario Mpi

141 142

114

NH Hotel Group: oltre ogni aspettativa

hotel Lo charme della Belle Èpoque all’Excelsior Hotel Gallia 116 Congressi Vip al Grand Hôtel Billia & Resort

118

DoubleTree by Hilton Venice North: a tutto design

120

Vis à Vis: meeting al profumo di mare

122

Hotel Monte Sarago: relax tra gli ulivi

123

Masseria Traetta Exclusive: un mondo a parte

124

indirizzi 144 perché un evento in… Campania Roma e dintorni

146 178

I NOSTRI PROSSIMI EVENTI

134

BUY MICE ROMA Maggio 2020

BUY MICE MILANO Ottobre 2020

FULL CONTACT PCO Marzo 2020

146

178

FULL CONTACT MEETING PLANNER 1 Giugno 2020

FULL CONTACT DISCOVER ITALY Ottobre 2020

FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS Ottobre 2020

FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 Novembre 2020

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colophon Presidente: Marco Biamonti Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini

LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione

DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P.K. Daviddi CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi DOSSIER TERRITORIALI Luciana Francesca Rebonato SEGRETERIA DI REDAZIONE Jessica A. Presa – jessica.presa@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Antonella Andretta, Alessandra Boiardi, Teresa Chiodo, Luca Corsi, Emanuela Giordano, Andrea Matteucci, Rodolfo Musco, Emanuele Nasti, Sabrina Piacenza, L. Francesca Rebonato, Paola Sabbatini, Mario Saccenti, Nicoletta Toffano, Simona Zin PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.madeweb.it In copertina - Illustrazione di Angelo Siviglia Fotolito e stampa: CNS srl - Ciserano (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973 Tiratura del presente numero: 11.000 copie

Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito web Ediman: www.ediman.it Sito web Meeting e Congressi: www.meetingecongressi.com Cap.soc. € 93.600 i.v. Redazione (diretto): 02.57.31.15.33 jessica.presa@ediman.it Ufficio abbonamenti: Gloria Giovannico Tel. 02.57.31.15.26 – gloria.giovannico@ediman.it

Gli eventi Ediman: • Buy Mice Milano / Buy Mice Roma • Full Contact Discover Italy • Full Contact Exclusive Venues • Full Contact Incentive Destinations • Full Contact Meeting Planner • Full Contact Pco

PROMOZIONE E PUBBLICITÀ Senior Sales Manager & Corporate Clients: Graziella Corbari – graziella.corbari@ediman.it

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ANNO 47° - N. 5 novembre-dicembre 2019 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.

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TOSCANA, UMBRIA: Vincenzo Morreale Cell. 348.51.06.384 - vincenzo.morreale@ediman.it Guido Zaccagnini Cell. 340.22.68.473

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editoriale Il mercato si sta risvegliando, come testimoniano anche i crescenti investimenti che sempre più destinazioni internazionali stanno di nuovo realizzando per attrarre gruppi incentive italiani: ci sono le condizioni perché si apra una nuova stagione che darà un rinnovato slancio a uno degli strumenti motivazionali più potenti di cui un’azienda può disporre

MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

La riscossa dell’incentive È

vero che negli ultimi anni il mondo dei viaggi di incentivazione ha subito una strana evoluzione (che alcuni chiamerebbero contrazione), frutto della lunga crisi economica che ha in parte modificato i nostri geni e dell’avanzata della tecnologia, che ha permesso nuove – spesso fantasiose ed economiche – opportunità motivazionali.

Si dirà: i budget sono quelli che sono. È vero, ma il tempo sembra di nuovo ritornare verso il bello e non mi sembra che si rischi di dimostrare imprudenza se si riprende ad adottare un approccio di lungo termine, favoriti da un orizzonte temporale che permette di pianificare le proprie attività con maggiore serenità.

Fino ai primi anni di questo secolo i successi conseguiti dai viaggi incentive erano tali che nessuno ne avrebbe messo in discussione l’efficacia. Nel tempo si era anche andata costituendo una legione di professionisti del settore che riuscivano a garantire risultati eccellenti, sia di motivazione sia di memorabilità.

Il segno che un viaggio incentive lascia nella memoria di un partecipante è alle volte per sempre. Sì, per sempre. Non sorprende dunque che il mercato si stia risvegliando, come testimoniano anche i crescenti investimenti che sempre più destinazioni internazionali – europee ed extraeuropee – stanno di nuovo realizzando per attrarre gruppi incentive italiani.

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito, invece, a una riformulazione, un ripensamento, dei mezzi per stimolare il coinvolgimento degli stakeholder aziendali (la forza di vendita, i maggiori clienti, il management) con modalità – mi viene da dire – con un respiro più corto, che arrivano con molta più difficoltà alla pancia (è questo il vero obiettivo dell’incentive) del partecipante. La crescente affermazione delle tecniche di team building ne sono, per esempio, un indizio: assicurano risultati immediati (spirito di corpo, entusiasmo) ma lasciano tracce spesso poco profonde.

Ci sono le condizioni perché si apra una nuova stagione, che darà un rinnovato slancio a uno degli strumenti motivazionali più potenti di cui un’azienda può disporre.

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hot topics

MEETING COMMENT

Il mystery guest 2.0 P

ersonaggi misteriosi che si aggiravano per gli hotel più lussuosi spacciandosi per clienti. In realtà inviati dalle sedi centrali dei marchi più prestigiosi dell’ospitalità per fare le pulci alle strutture che, fregiandosi di tali marchi, dovevano garantire determinati standard di qualità. Professionisti seri e molto preparati, sempre con la valigia pronta e impegnati in un lavoro molto più faticoso di quanto i più, abbagliati da un’invidia ingiustificata, non percepiscano. Poi, c’è stata l’evoluzione di questa figura in chiave marketing e così è nato il “controller”. Forse un po’ meno misterioso e un po’ più popolare, certamente meno tecnico e molto meno temuto da direttori e capi servizio delle strutture ricettive oggetto delle loro attenzioni, ma indubbiamente efficace sotto il profilo della comunicazione B2C. Dopodiché siamo stati catapultati nell’era dei “talent”, che ci ha fatto diventare tutti giudici. Se il lunedì mattina al bar siamo tutti commissari tecnici di ogni disciplina sportiva, dal calcio alla Formula 1, perché non sentirci anche “vocal coach” al martedì, chef al mercoledì, albergatori al giovedì, ristoratori al venerdì? E non fa differenza se a sentenziare senza pietà sono consumatori incentivati a esprimere il loro giudizio dalle stesse piattaforme che hanno venduto loro il servizio senza applicare alcuna forma di controllo preventivo o buyer professionisti. Fa parte del gioco. E se lo si gioca correttamente, alla

Una figura mitologica, almeno prima che l’espansione delle grandi catene alberghiere non creasse dal nulla questa nuova professione, riservata comunque a pochi eletti fine i più forti vincono sempre. La meeting industry non è esente dal doversi confrontare con questa realtà. I meeting planner non devono solo considerare il contesto geo-politico, il rapporto dei prezzi rispetto alla competizione, le oggettive difficoltà nell’erogare un servizio di qualità su numeriche molto importanti, garantendo fluidità e sicurezza ai partecipanti. Devono fare i conti con un vistoso innalzamento dell’asticella delle aspettative dei loro clienti e con la loro capacità di influenzare colleghi e conoscenti anche solo con un post. Capacità di cui sono consapevoli e che sono pronti a sfruttare talvolta anche con un po’ di malizia. Questi “influencer de noartri” non pretendono solo, come sarebbe giusto, un servizio adeguato e una consulenza professionale. I nostri clienti, si sono trasformati in giudici. Non si affidano a noi, ma si pongono in competizione con le nostre conoscenze. Le verificano, spesso le contestano. Si tratta di un fenomeno che a cascata si riversa su tutto il comparto. E che non sarebbe neanche tanto negativo se non fosse che spesso si tende a mischiare la competenza con l’arroganza, l’appunto con l’insulto. Sembra talvolta di essere tornati

all’epoca dell’antica Roma, quando un pollice verso portava conseguenze drammatiche. Talvolta certi atteggiamenti possono essere spiegati ma mai giustificati. È vero che, come in tutti gli ambienti di lavoro, professionisti esperti e navigati devono talvolta confrontarsi con interlocutori più o meno consapevoli della loro impreparazione che tendono a far perdere tempo e pazienza. Spesso ciò accade in contesti complessi, sotto la pressione crescente di gare in scadenza o clienti impazienti. Ma nessuno mai dovrebbe sentirsi autorizzato a salire sul piedistallo e oltrepassare il limite. Lasciate ai giudici dei talent televisivi il pollice verso. Moderatevi. Ricordate che non basta evitare insulti plateali per offendere. Il tono della voce, il linguaggio del corpo, l’evidenza stessa dei fatti spiattellati senza filtri, può mortificare un interlocutore in difficoltà a dispetto dell’impegno profuso. Soprattutto, in un mercato dinamico come quello del Mice nostrano, non si sa mai in quale contesto e con quali necessità, potreste un domani trovarvi a dover interloquire nuovamente con la stessa persona che oggi vi fa fumare il cervello. È la stessa che potrebbe mandare in fumo anche il vostro lavoro.

EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com

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INCENTIVE COMMENT

L’incentive non c’è più?

I

n tempi recenti sentivo ripetere, nel mondo “incentive”, frasi tipo “eh..l’incentive , quello vero, non c’è più”; “i partecipanti ai viaggi incentive sono molto più smaliziati di una volta, non li puoi sorprendere con momenti esaltanti e indimenticabili perché tanto hanno visto, provato, vissuto tutto in tutto il mondo – magari virtualmente – ed è sempre più difficile meravigliarli!”; “oggi il mondo dell’incentive ha perso di vista la meraviglia, la gente non si meraviglia più e chi decide cosa organizzare non si preoccupa di meravigliare, ma si accontenta di offrire un buon servizio, spesso sacrificando gli aspetti che facevano la differenza tra un viaggio e un viaggio incentive”. Ecco, forse qui è il punto da approfondire e chiedersi: ma noi, professionisti dell’incentive, abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare per realizzare incentive unici, esclusivi, irripetibili, con esperienze vissute che si ricordano nella mente e nell’anima per lungo, lunghissimo tempo? Abbiamo creato quelle sensazioni, voglie, aspettative, desideri, sogni nei partecipanti, tali da non veder l’ora di partire e partecipare a quel sogno chiamato viaggio incentive? Abbiamo raccolto tutte le informazioni giuste dal cliente per poter costruire l’incentive più adatto e più allineato alla tipologia dei potenziali partecipanti e far leva sulle loro aspettative? Durante il briefing, abbiamo raccol-

to tutti gli elementi necessari, abbiamo compreso tutte le esigenze del cliente? Abbiamo approfondito il “profiling” dei potenziali partecipanti? Abbiamo approfondito la storia “incentive” del cliente e l’aspetto “comunicazione”? Abbiamo inserito nel progetto creatività, esclusività, unicità che sono le caratteristiche vincenti di un viaggio incentive? Non la creatività pura e fine a sé stessa, ma la “creatività applicata” attinente a quella particolare tipologia e profiling dei partecipanti descritti dal cliente. Elementi tutti determinanti per costruire un progetto incentive – in particolare un viaggio incentive –. O ci siamo adagiati su un clientelismo supino (su suggerimenti più o meno velati che il cliente ci forniva su quello che il Ceo voleva) o sulla proposizione di quel che era più facile e più modaiolo in quel momento o perfino su quei prodotti/ servizi che ci facevano realizzare più marginalità, seguendo il trend del mercato? E probabilmente ci siamo buttati tutti, o quasi, sulla realizzazione di “eventi”, che non erano altro che gli “special event” di buona memoria: più fantasmagorici e più urlati di prima solo per la strumentazione e la diversa e più evoluta tecnologia che entra nelle orecchie e negli occhi, ma non nei cuori dei partecipanti. E soprattutto con effetti di breve durata perché non fanno leva sui sentimenti.

Noi professionisti abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare per realizzare incentive unici e irripetibili o ci siamo adagiati su un clientelismo supino? Perché sono le emozioni, i sentimenti indescrivibili a rendere indimenticabili certi momenti, entrati letteralmente nel cuore dei partecipanti ai viaggi incentive. Ma per fortuna, pare che oggi il trend dei viaggi incentive sia di nuovo positivo, con decine di incentive house che non hanno spostato la barra dell’obiettivo e ancora propongono e realizzano piani incentive e viaggi di successo, con i principi originali e tipici di questi strumenti di marketing. Il futuro dell’incentive potrebbe essere radioso se non si perdono di vista i temi più attuali come green economy, sostenibilità, responsabilità sociale, clima (Trump permettendo), spreco alimentare e fame nel mondo, in aggiunta alla imprescindibile innovazione tecnologica e tenendo in debito conto il nuovo linguaggio e le sue interconnessioni: allora sì che potremo affermare che l’incentive non è finito. È nato un nuovo incentive! E, se possibile, sarà più meraviglioso di prima, con aumentate molteplici opportunità. Basta cogliere tutte le occasioni che ci passano davanti con la giusta e determinata convinzione.

MARIO SACCENTI Professionista nel management consulting in ambito Mice

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hot topics

L’INTERVISTA

federico grom

Storia di due visionari... e del “miglior gelato del mondo” Federico Grom, torinese. Imprenditore, economista, sognatore, visionario. Fondatore, con Guido Martinetti, dell’omonima azienda di gelato: insieme sono riusciti a creare un impero dal nulla, senza saperlo neppure fare EMANUELA GIORDANO

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rillante, loquace, arguto e spiritoso, con una grande attenzione ai dettagli e uno spiccato senso dell’ironia, ma soprattutto autoironico e, come dice lui senza farne mistero, con un grande ego ma aperto alle critiche altrui: Federico Grom racconta a Meeting e Congressi come il “gelato come una volta”, da sogno è diventato una realtà di successo, nata da un’amicizia ultradecennale, quella con il socio Guido Martinetti. Come è nata l’intuizione imprenditoriale tra lei e il suo socio, Guido Martinetti, e quindi nel concreto come avete messo in piedi l’azienda? «Ormai sono passati molti anni, alcuni ancora mi definiscono un “giovane imprenditore”; in realtà quando vado in California – e ci vado spesso perché ci sono dei negozi Grom anche lì –, sono ormai un imprenditore sul viale del tramonto, ma su un tramonto molto avanzato (sorride scherzando: è un uomo molto ironico, in realtà, ma è anche un uomo di grande fascino, ndr). Comunque tutto è nato nell’estate del 2002, il mio socio e grande amico Guido, che ha studiato enologia e viticoltura, era di fronte a una vigna famosissima di Barbaresco, di uno dei più grandi produttori italiani di vini, cantina Gaja e ne stava studiando i lavori. Quello stesso giorno, durante una pausa, Guido ha letto sulla Stampa un articolo di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, che diceva che non esistono più i gelati come una volta e

che nessuno sa più utilizzare materie prime importanti e di qualità. Per farla breve, Guido mi racconta l’idea dicendomi: “guarda Fede, se mettiamo insieme due esperienze diverse, la mia nel mondo del vino e la tua nel mondo dell’impresa, selezionando le migliori materie prime del mondo, possiamo fare il miglior gelato del mondo!”. Io l’ho preso per pazzo, perché mi pareva un’idea assolutamente strampalata: la verità è che subito dopo, però, questa idea mi è entrata in testa, ho preparato un business plan e gliel’ho presentato dopo 15 giorni. Lui si era dimenticato di quell’idea, ma si è appassionato subito al mio business plan, che prevedeva non l’apertura di un negozio ma, sulla base dell’idea iniziale – molto chiara tanto quanto folle –, di fare il miglior gelato del mondo, senza sapere fare il gelato. Mi ha detto “okey facciamolo! Facciamo cinquanta e cinquanta”. Da quel momento, in modo naturale, io mi sono occupato della parte finanziaria, dello sviluppo, dei negozi, delle persone, e Guido del prodotto e dell’immagine della società. E così ci siamo lanciati in questa avventura e in realtà all’inizio dovevamo imparare da una parte ad aprire dei negozi, e dall’altra a fare il gelato, che non sapevamo fare. Tutto questo ci ha portato all’apertura del primo negozio a Torino in piazza Paleocapa il 18 maggio del 2003, con un piccolo negozietto di 25 metri quadrati, un investimento a testa di 32.500 euro; un negozio che in realtà dopo solo un mese e mezzo dall’apertura aveva trenta/quaranta metri di coda davanti e un successo enorme. Perché? Semplicemente perché il prodotto era buono. Noi mettevamo dentro le ricette che nel frattempo Guido aveva studiato, le migliori materie prime rintracciabili sul mercato. Non c’era comunicazione, non c’erano le divise, non c’erano le coppette. Non c’era niente, se non il bancone a pozzetti che era stato previsto fin dal principio, perché non volendo mettere

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additivi nel nostro gelato dovevamo conservarlo come veniva conservato negli Anni 50. Quando siamo arrivati alla prima fiera del gelato, a proporre la nostra idea a potenziali fornitori, il più grande produttore di banchi da gelateria d’Italia e del mondo, al quale abbiamo spiegato la nostra idea in modo semplice – non sappiamo fare il gelato ma vogliamo fare il miglior gelato del mondo, non abbiamo soldi ma vogliamo aprire una catena, e vogliamo farlo con dei banconi a pozzetto –, scettico, ci ha detto che saremmo falliti in sei mesi, perché non seguivamo le regole. Perché avremmo dovuto studiare i competitor, perché il gelato doveva essere messo a vista, i coni dovevano essere grandi e della bontà non interessava nulla a nessuno, e i gusti dovevano essere colorati. Esattamente il contrario di quello che noi pensavamo. Quindi siamo stati decretati morti prima di iniziare. Dopo soli due anni dall’apertura del primo negozio, abbiamo aperto nel 2005 altri cinque negozi e sono stati tutti immediatamente negozi di successo, ci siamo trovati con un treno di sei locomotive, e quelle sei locomotive hanno trainato la nostra crescita». Siete due soci, perché la decisione di chiamare l’azienda Grom, con il suo cognome e non con un nome “d’invenzione”, perché tra l’altro Grom non è immediatamente collegabile al gelato... «Non è stata un’idea mia, ma di Guido. All’inizio del 2003 ho detto a Guido che dovevamo registrare il marchio e quindi, occupandosi lui della parte creativa gli ho chiesto di dirmi come avremmo chiamato la gelateria. E lui è partito un po’ da lontano e mi dice: “guarda, in Piemonte c’è stato un uomo che ha cambiato i destini e la qualità del vino piemontese con un cognome di quattro lettere che inizia per G, Gaja. Nel momento in cui uno vende un prodotto di qualità ci deve mettere la faccia, a garanzia di quello che dice. Noi abbiamo la soluzione in casa: abbiamo un cognome di quattro lettere che inizia per G, ci porterà bene e suona bene anche in altre lingue”. Lì per lì non mi piaceva l’idea: io avevo in testa una carriera in finanza, da manager, io mi immaginavo la Grom Investment Banking non Grom Gelato Come Una Volta; per fortuna però ho fatto il gelataio invece che fare il banchiere (ridiamo di gusto entrambi, ndr). Mai avremmo immaginato un successo simile, lui non si è mai pentito ovviamente, ma spesso scherziamo su questo successo dicendo che se Guido chiama un ristorante, può sentirsi rispondere che è tutto pieno, ma se lo chiamo io, anche se non sono un cliente abituale, mi dicono “ah, dottor Grom, c’è un tavolo per lei riservato” (ridiamo, ndr): una cosa ridicola, che però dimostra il grande successo del marchio e l’eccellente lavoro sul brand fatto da Guido. Tra noi due è lui quello che vola, il visionario, e io sono quello con i piedi per terra e lo tengo per il bordo dei pantaloni tirandolo verso il basso. Questa metafora rende molto bene il nostro rapporto, che dura da 16 anni, ed è come un matrimonio ben riuscito in tutte le attività che abbiamo intrapreso come Grom, come

L’INTERVISTA

Mura Mura, l’azienda agricola che produce tutta la frutta per i sorbetti di Grom, come l’attività di real estate, insomma in tutte la società che abbiamo fatto insieme». Grom sembra un acronimo, ha qualche aneddoto sul suo cognome? «Sì, negli anni me ne hanno dette di tutti i colori, dalle cose più carine, tipo che era un acronimo “Gelato, Ristorante… non mi ricordo più”, alle cose più brutte. Il mio cognome comunque è di Fiume: mio papà veniva da lì, quindi è istriano e nella lingua slava vuol dire fulmine. Fin da piccolo per fare lo spelling del mio cognome dicevo “Genova, Roma, Otranto, Milano” adesso dico “Grom, come il gelato” e aggiungo che però non c’entro niente!». In un momento storico in cui le grandi aziende mettono al centro i dipendenti con benefit, smart working, etc., lei che tipo di “timoniere” è alla guida della sua azienda? «Sul “motivare i propri collaboratori” c’è prima di tutto un importante segnale sulla terminologia: gli imprenditori, per me non hanno dei dipendenti: sono loro che dipendono dai loro collaboratori. Io posso essere qui a parlare con lei perché ci sono tanti ragazzi che in questo momento nel mondo stanno aprendo i negozi e stanno già servendo le persone. Se uno parte da questo sa che la forza più importante che ha – ma anche potenzialmente il problema più importante che può avere – sono le persone che lavorano all’interno dell’azienda. Ora, motivare richiede molta energia, moltissima. E quindi uno deve essere pronto a sacrificarsi in primis in quella direzione. In secondo luogo, per me è fondamentale far partecipare al proprio sogno tutti i collaboratori dell’azienda, dal primo all’ultimo. E farli partecipare vuol dire sì premiarli, ma dargli anche gli strumenti per avere la mente imprenditoriale. Vuol dire che fare la formazione tecnica, è il minimo comune denominatore, sotto di quello non puoi andare. Ma se vuoi fare lo

In alto, Federico Grom (a sinistra) e il socio Guido Martinetti (a destra)

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step successivo, a quella persona devi insegnare anche ad avere la testa da imprenditore: come gestire il proprio tempo, come gestire le priorità, un minimo di negoziazione, di conto economico, di body language. Insegnargli come fare l’imprenditore e dargli le responsabilità, e quindi anche le ricompense che devono ottenere da imprenditori. Io così ho fatto in Grom: qualche volta ho sbagliato, ma nella maggior parte dei casi ho avuto ragione, e Grom è diventata quello che è, il piccolo successo che è, grazie alle persone che ci hanno lavorato dentro, e grazie al fatto che tanti di loro hanno sposato il sogno e lo hanno fatto proprio lavorando al mio fianco, tanto quanto me – e in alcuni casi di più –; per i vertici ho cercato persone che fossero più brave di me e certamente che non fossero degli “yes man”. Ho la fortuna di essere molto fiducioso e di avere un ego smisurato: se qualcuno all’interno di una riunione mi dà del fesso perché pensa che quello che sto dicendo siano stupidaggini, anziché indispettirmi lo apprezzo». Che consiglio darebbe agli imprenditori delle start up? «La cosa più complicata secondo me è avere obiettivi ben chiari. Soprattutto per gli attuali imprenditori che partono con una start up e che confondono la mission dell’azienda con l’obiettivo finanziario, che è l’ultimo che deve arrivare. L’obiettivo di Grom era e rimane un sogno, che è fare il miglior gelato del mondo. Tutto lo sforzo fatto per raggiungere questo obiettivo ha comportato di conseguenza un risultato finanziario». Nell’epoca della realtà virtuale, lei pensa che i meeting vis à vis siano ancora efficaci? «Io sono un fautore dei pochi meeting e di breve durata. Soprattutto le grandi aziende eccedono: se ne fanno troppi, inutili e con troppe persone, sia di persona sia in conference call, che sono ancora più inutili. La gente tende a distrarsi, partecipa senza dare un

valore aggiunto. Ho adottato recentemente una regola personale: partecipo ai meeting laddove ho possibilità di incidere, di fare la differenza. Se no non partecipo e richiedo un’e-mail riassuntiva di massimo tre-quattro righe di quello che è stato detto. Ho un’altra regola, quella dei cinque minuti: in cinque minuti devi dirmi quello che vuoi dirmi e se in cinque minuti non ho capito quello che vuoi dirmi, ti rimando alla prossima riunione. Purtroppo è un po’ rigida come regola ma funziona: bisogna essere efficaci. Per rispondere alla sua vera domanda, io sono fermamente convinto che i meeting di persona siano fondamentali e necessari. Sia per la motivazione che ci dicevamo prima, sia perché nel meeting di persona uno ha la possibilità di leggere il body language, che per me è fondamentale. Io sono assolutamente per gli incontri di persona: c’è un eccessivo utilizzo di whatsapp, chat, e-mail… Dicendo questo io dimostro per la seconda volta la mia età… (ridiamo… e gli dico che ho visto le sue foto e non è come si descrive, ndr). Per fortuna il gelato fa bene! (ridiamo di nuovo, ndr)». Negli ultimi anni è molto in voga che imprenditori e dirigenti d’azienda di spicco partecipino a eventi corporate di altre aziende in qualità di relatori/speaker portando la loro esperienza di successo come esempio motivazionale; le è mai capitato di partecipare a eventi aziendali in questa veste? «Ho accolto con molto piacere la sua richiesta d’intervista perché da molti anni faccio come secondo, terzo, quarto lavoro lo speaker, e lo faccio con una discreta costanza, un paio di volte al mese mediamente, per aziende nazionali e internazionali. Questa attività è iniziata in modo totalmente inaspettato. All’inizio per cortesia io rispondevo a tutti positivamente, in qualche modo perché mi sentivo obbligato a partecipare perché invitato, gratuitamente. A un certo punto avevo così tanti inviti che mi sono detto “no non posso andare avanti così, se no faccio più lo speaker che l’imprenditore”, e allora ho cominciato a mettere dei limiti al numero di persone: prima cinquanta, poi cento, poi duecento. A un certo punto mi ha contattato un’azienda e mi hanno chiesto di comunicargli la mia fee… Ho strabuzzato gli occhi: “Come fee?”. Non capivo, allora ho chiamato una persona che conoscevo e che faceva eventi: “ma perché uno va a parlare per un’ora e viene pagato?” ovviamente la risposta è stata “si, viene pagato”… Io fino ad allora ero andato gratuitamente, con l’ingenuità del bambino che affronta una cosa nuova e la fa con entusiasmo. Allora mi sono detto “bho proviamo a buttare lì una cifra”: è stata accettata senza battere ciglio. E da lì ho iniziato, anche se in alcuni casi lo faccio ancora gratuitamente, con le scuole o per beneficenza. Ho ricevuto anche inviti di grande prestigio, tra i quali quello alla riunione annuale di McKinsey dove ho fatto da main speaker: in quella occasio-

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ne ho detto: “Voi non vi rendete conto quanto io sia felice di essere qua, perché il mio sogno era di entrare in McKinsey, ma non mi avrebbero mai preso perché non avevo un curriculum scolastico all’altezza: essere qua oggi su questo palco a parlarvi mi emoziona molto”. E lì, l’amministratore delegato di McKinsey Italia si è alzato e ha detto: “Guarda, non ti rendi conto che in questa sala il cento per cento delle persone, me compreso, avrebbe voluto fare quello che hai fatto tu, anziché finire in McKinsey!”. Invece, uno degli speech più importanti che ho fatto è stato per Merrill Lynch, che una volta l’anno sceglie una destinazione nel mondo per riunire i cento top manager dell’azienda nel mondo: mi sono trovato a parlare a dei milionaire, se non billionaire in alcuni casi, a raccontare la mia esperienza ed è stata una grande emozione, molto gratificante». Tornando alla gratificazione dei collaboratori, la sua azienda organizza eventi, team building o convention? «Sì, da sempre. Ne facciamo costantemente: facciamo eventi di formazione, perché credo tantissimo nella formazione, come le dicevo prima, e li facciamo almeno trimestralmente, se non più di sovente con tutti gli store manager, nei luoghi più disparati, anche se normalmente ci sono un paio di luoghi fissi. Facciamo una volta all’anno un evento nella nostra azienda agricola Mura Mura con un centinaio di persone di Grom, e una volta l’anno facciamo, nel periodo di Natale, un evento che coinvolge degli ospiti esterni, che possono essere formatori, artisti, comici. Organizziamo il tutto internamente». Che uso fate dei social per il branding? Li ritenete degli alleati o delle armi a doppio taglio? «Ne facciamo l’uso che ne fanno tutte le grandi aziende: siamo su tutti i principali social, abbiamo un team dedicato. Siamo ancora al pionierismo, noi come tutte le altre grandi aziende: investiamo del denaro, ma non riusciamo ancora veramente a misurare il ritorno di quell’investimento, facciamo finta di farlo come brand awareness, ma non abbiamo nessuna possibilità di misurare il Roas, quindi l’investimento fatto sui social con un ritorno sugli incassi vero e proprio… Non sai esattamente se stai spendendo bene i tuoi soldi, ma non puoi non esserci. Devo dire che abbiamo un team interno molto, molto in gamba di persone giovani che sanno usare i social decisamente meglio di me e lo fanno in totale autonomia, con un loro budget». Senta, adesso le faccio una domanda da golosa di gelato: come è nata l’idea del “gusto del mese”? E qual è il suo gusto preferito? «Il gusto del mese è nato fin dal principio: abbiamo deciso di fare solo gusti stagionali, ovviamente per la frutta, quindi la fragola solo d’estate, il mandarino solo d’inverno. Questo è stato l’incipit, dopo poco tempo, le ricette che ci venivano in testa erano sempre di più, soprattutto a Guido, ma c’erano una serie di gusti che dovevamo mantenere stabili, e quindi ci

siamo detti: “vabbè, una volta al mese facciamo un cambiamento”, ma non c’era una strategia di marketing, c’era l’esigenza personale: “se noi dovessimo andare nella nostra gelateria preferita, ci piacerebbe avere una novità al mese, oltre alle novità stagionali” e così è nato. Ed è nato un po’ insieme a quello che è il mio gusto preferito che è la Crema di Grom: io, al contrario di Guido, non amo i gusti puri, io sono un po’ più americaneggiante e mi piace il gelato con i pezzi di biscotto, cioccolato, e via dicendo. All’inizio ovviamente tutti i gusti erano fatti basandoci sui gusti di Guido, ma a un certo punto gli ho detto: “Devi fare un gusto per me, fammi un gusto con dei pezzi di cioccolato, di biscotto…” e gli ho rotto un po’ le scatole. Fin tanto che lui mi ha detto: “ce l’ho, ho trovato il tuo gusto! Lo facciamo con la base della crema, e ci mettiamo dei pezzi di biscotti Meliga, che è un tipico biscotto piemontese con la farina di mais, e delle scaglie di cioccolato. Mi hai rotto talmente le scatole che è il tuo gusto, e lo chiamiamo Crema di Grom”, il nome di questo gusto non è quello della gelateria ma è quello per me! (e continuiamo a ridere, ndr) E continua a essere il mio gusto preferito». La saluto chiedendole se lei ha un motto e se ce lo lascia… «Sì ce l’ho, l’abbiamo scritto un po’ nascosto, un po’ sabaudo, alle spalle del casotto degli attrezzi a Mura Mura, ed è: “ossessione, eccellenza”. Poteva essere “ossessione per l’eccellenza” ma a me piace essere breve e conciso. L’ossessione è una malattia, è un problema: vuol dire che tu pensi a una cosa tutto il giorno fino ad ammalarti per quella cosa. L’eccellenza è “il diavolo sta nei dettagli”, e quindi nel momento in cui uno ha l’ossessione, la malattia per trovare una soluzione perfetta in ogni singolo dettaglio, alla fine raggiunge il successo nell’attività che sta portando avanti. Questo comporta enormi problemi, grandi fatiche, tante ore dedicate, però è la chiave del piccolo successo ottenuto in Grom».

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Compagnia del mese: Gruppo Boccardi

L’arte dell’accoglienza SABRINA PIACENZA

“L’

accoglienza a misura di ospite” quasi una dichiarazione di intenti, più che un claim, attorno al quale ruota tutta la filosofia vincente del Gruppo Boccardi, storico player che da anni è sinonimo di ospitalità a Caserta grazie alla gestione diretta di tre strutture alberghiere dislocate nei maggiori punti strategici della città: Grand Hotel Vanvitelli, Royal Hotel e Novotel Caserta Sud. Tre hotel differenti, con caratteristiche identitarie proprie, che abbracciano target di clientela diversa e che insieme fanno sistema per un’offerta che permette di ospitare eventi di

grande portata e garantire elevatissimi standard di qualità grazie alla gestione diretta delle strutture da parte della proprietà. Alla guida del Gruppo troviamo oggi la seconda generazione della famiglia Boccardi: Rosa, che si occupa della parte commerciale e del marketing, contitolare insieme al fratello Antonio, che invece gestisce la parte amministrativa e quella della ristorazione. Rosa, in particolare, ha iniziato a muovere i passi in questo mondo quasi per caso, quando il padre, imprenditore, decise di convertire in hotel un’antica masseria di proprietà di

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Il Gruppo Boccardi rappresenta un valore aggiunto per Caserta e il suo splendido territorio grazie alle tre strutture a quattro stelle, diverse ma complementari, in grado di soddisfare pienamente le esigenze di ogni tipologia di cliente. Con un occhio di riguardo per la meeting industry

una nobile famiglia locale. E così si è trovata ad affrontare questa sfida partendo dal ricevimento, con una dura gavetta all’interno del Grand Hotel Vanvitelli. Per approfondire la conoscenza del settore, Rosa, già laureata in Economia e Commercio come il fratello Antonio, ha frequentato il master all’Università Luiss per poi declinare la sua attività in ambito commerciale, contesto che soddisfa pienamente la sua vocazione. Un po’ di storia del Gruppo Boccardi. Quando nasce? quali sono gli hotel del Gruppo? «Gli hotel che appartengono al gruppo sono il Grand Hotel Vanvitelli, il Royal Caserta e il Novotel Caserta Sud, strutture a quattro stelle con l’aggiunta dell’aggettivo “superior” per il Grand Hotel Vanvitelli. Tutti e tre insieme sono in grado di soddisfare qualunque tipo di esigenza. Il primo hotel a nascere è stato il Grand Hotel Vanvitelli, nel 2000, per volontà del Cavaliere Francesco Boccardi. Creare dal nulla un complesso di questa bellezza e imponenza sembrava irrealizzabile, ma grazie al suo zelo e alla sua determinazione, questa scelta nata dal cuore e da un sogno si è tramutata in realtà. Oggi Grand Hotel Vanvitelli,

nella sua imponenza e forza, è testimone di un atto di rispetto e amore verso la Campania, una terra ricca e ospitale. Possiede uno dei più grandi centri congressi della regione e una spa meravigliosa, inaugurata nel 2017, che ha vinto un prestigioso premio internazionale, il World Spa Awards. Con il Novotel questa offerta si è arricchita ancor di più. Il Royal Caserta, invece, sorge proprio di fronte alla Reggia di Caserta e soddisfa l’esigenza di chi vuole stare al centro città e viverla appieno. Collocato di una splendida posizione vicino alla stazione ma allo stesso tempo di fronte alla Reggia permette di godere di una vista spettacolare, la più ampia che si può avere del celebre edificio monumentale. Nessun altro edificio, se non il complesso reale, si

Grand Hotel Vanvitelli, Royal Hotel e Novotel Caserta Sud: tre hotel differenti, con caratteristiche identitarie proprie, che abbracciano target di clientela diversa e che insieme fanno sistema per un’offerta che permette di ospitare eventi di grande portata e garantire elevatissimi standard di qualità

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affaccia infatti proprio sulla piazza Carlo III». Quali sono i caratteri identitari di ogni struttura? «Ogni albergo ha la propria identità. Il Grand Hotel Vanvitelli ha un grandissimo centro congressi ma non si presenta come appare solitamente un albergo prettamente business, nel quale si svolgono tante convention e riunioni. È accogliente nonostante la sua maestosità e caldo come può essere una casa. Infatti si ispira alla più bella Casa di Re al mondo ,“La Reggia di Caserta”, ed è proprio così, tanto che molti clienti nel recensirlo lo definiscono “La Reggia”».

Quale struttura nasce, invece, con la vocazione per il segmento Mice? «Il Grand Hotel Vanvitelli nasce con la vocazione Mice; anche il Novotel, nella catena Accor, ha facility e servizi per la meeting industry. Infine il Royal dispone di due sale congressi, dunque per chi volesse godere a piedi del centro città è la struttura ideale». Un event manager o un meeting planner, perché sceglie le vostre strutture? «Il plus del GHV è quello di trovarsi molto

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UNA SPA DALLE “MILLE E UNA NOTTE”

All’interno del Grand Hotel Vanvitelli è inserito un centro benessere cinque stelle con numeri da capogiro. Naboo Spa, questo il nome, è un vero rifugio welness concepito per regalare un’esperienza di puro lusso dove il relax è garantito sotto ogni aspetto. L’area wellness è strutturata in 1.200 metri quadrati e comprende una zona umida con sauna finlandese, bagno turco, bagno alle erbe, docce emozionali, piscine con lame cervicali e cascate, con giochi d’acqua e idromassaggi, tre Spa Suite private

per coppie, sei sale trattamenti più un’ampia zona fitness con macchinari di ultima generazioni firmati Technogym. All’interno della Spa il “maestro di sauna” accompagna gli ospiti lungo un sentiero sensoriale che culmina con Aufguss, un rito per il corpo e i sensi che insieme ai numerosi trattamenti, percorsi kneipp, vasche con acqua riscaldata, bagni di vapore, regalano una infinita sensazione di piacevole leggerezza e benessere totale.

vicino alla città ma allo stesso tempo di essere comodissimo da raggiungere una volta usciti dal casello autostradale Caserta Sud. Ha un parcheggio molto capiente e un centro congressi che ospita 16 sale, una spa per regalare o regalarsi un momento di relax e 240 camere. Dista da Napoli solo venti chilometri e lo stesso si può dire delle altre due strutture perché tutte si trovano a pochi chilometri l’una dall’altra». Tutte le strutture sono ubicate a Caserta. Che tipo di offerta post congress offre la città e il territorio? «Caserta è la città della Reggia e del complesso Borbonico, patrimonio dell’umanità, costituito dalla Reggia, dall’acquedotto Carolino e dal Real sito di San Leucio ma da essa è facilissimo raggiungere Napoli, Pompei o le celebri isole. Senza parlare del patrimonio enogastronomico della nostra terra, patria della pizza, della mozzarella e di tantissimi altri prodotti doc o dop e vini di qualità».

Gruppo Boccardi

Quali sono gli eventi che avete ospitato nelle vostre strutture che vi hanno dato maggior soddisfazione? «Ce ne sono stati numerosi, tra i tanti quelli targati Fiat (road show, convention), Croce Rossa Italiana Internazionale, Euromed, Universiadi, l’evento internazionale della Thun, il Congresso Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri. Siamo anche stati scelti dal Ministero come sede del G7 prima che si decidesse definitivamente che si dovesse tenere a Bari e non più a Caserta».

Tre strutture a quattro stelle, ognuna con caratteristiche proprie ma accomunate dagli stessi, elevatissimi, standard di qualità

IL FIORE ALL’OCCHIELLO Stile inconfondibile nato dalla mente geniale di Vanvitelli, il grande architetto del Settecento (al quale la struttura rende omaggio nel nome) che firmò il progetto della Reggia e che nelle intenzioni dei sovrani borbonici avrebbe dovuto rivaleggiare con il celebre Palazzo di Versailles in Francia:

Grand Hotel Vanvitelli di Caserta è un vero gioiellino in cui l’ospite viene accolto in un’autentica opera d’arte. Ma in questo quattro stelle superiore collocato in posizione molto strategica, a pochissimi minuti dalla monumentale residenza reale visitata ogni anno da centinaia di migliaia di turisti, tutto è studiato

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per far sì che il cliente si trovi perfettamente a proprio agio. È per questo che, nel giro di pochi anni, il Grand Hotel Vanvitelli è diventato un punto di riferimento sicuro per turisti e uomini d’affari che decidono di soggiornare a Caserta. Ottima la capacità ricettiva articolata in 240 camere tra Classic, Superior, Junior

CASERTA REGALA EMOZIONI

Quello di Caserta è un territorio ricco di fascino e cultura, dal grande valore artistico e storico, non solo per la meravigliosa Reggia. La provincia di Caserta sorprende per l’ambiente naturale ricco di parchi, riserve e aree protette con un’ampia pianura che si snoda intorno alle rive del Volturno, con il massiccio del Matese a segnare il confine con il Molise e il vulcano inattivo di Roccamorfina a ridosso di quello laziale. Frutteti, vigneti e oliveti colorano il paesaggio di questa terra già apprezzata dagli antichi romani che la ribattezzarono Campania Felix. Anche il mare più vicino regala belle suggestioni: spiagge finissime protette da verdi pinete e lambite dall’azzurro del Tirreno formano il panorama costiero che si affaccia sul Golfo di Gaeta. Il clima mite inoltre, favorito dalla protezione dell’Appennino campano ad est e dal mare ad ovest, rende piacevole il soggiorno in qualsiasi stagione dell’anno. Forte anche di una posizione

strategica che permette di raggiungere la città facilmente dai maggiori sbocchi autostradali, Caserta è molto ben collegata con le principali città come Napoli (25 chilometri) e Roma (180 chilometri). Numerose e interessanti le escursioni che la città offre, oltre alla monumentale Reggia vanvitelliana: l’abitato caratteristico di Caserta Vecchia e il Real Borgo di San Leucio, dove erano allocate le antiche seterie borboniche che tra Sette e Ottocento erano le manifatture tessili artigianali più importanti e prestigiose dell’intero Vecchio Continente. Poco distante Santa Maria Capua a Vetere con l’Anfiteatro Campano, Capua (una delle più belle città della provincia) e la Basilica Benedettina di S. Angelo in Formis, gioiello architettonico. Una terra dall’atmosfera magica, capace di offrire emozioni attraverso itinerari che si snodano tra storia, arte e natura, magari gustando antichi sapori della cucina locale tra eventi e manifestazioni folcloristiche che in questa terra non mancano.

Suite e Suite, cinque sale ristorante, servite da una cucina che è il trionfo della gastronomia a chilometro zero. I prodotti tipici del territorio, di stampo mediterraneo, costituiscono la base dei ricchi menu, sia di terra che di mare. Il Grand Hotel Vanvitelli punta moltissimo sul segmento incentive, potendo disporre di un centro congressi con 16 sale meeting (ognuna con un nome di un protagonista della grande storia di Napoli e della Campania) e sei “business room”, con una capacità variabile e modulabile da cinquecento persone (Sala Carlo III, la più ampia) a 15 nella Sala Filippo V. Nelle pause tra un convegno o meeting e un incontro di affari l’ospite può rilassarsi in un meraviglioso parco che ospita piscina e solarium, magari sorseggiando un cocktail preparato in uno degli american bar disseminati nei punti strategici della struttura, che dispone anche di un ampio parcheggio e garage. Da poco è attivo anche un modernissimo centro benessere. Il Grand Hotel Vanvitelli è situato alle porte di Caserta, a poche centinaia di metri dall’uscita di Caserta Sud dell’autostrada A1 Napoli – Milano e lungo la Statale Appia, l’antica strada consolare che collegava Roma con le Puglie. L’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino è distante solo venti chilometri percorribili in un quarto d’ora d’autostrada, mentre la stazione ferroviaria di Caserta è raggiungibile in cinque minuti. CAMERA CON VISTA Delle tre strutture l’Hotel Royal Caserta è quello che vanta un panorama impagabile. Solo dalle sue 91 camere è possibile ammirare la bellezza del parco della Reggia, che dista pochissimi passi, perché la struttura affaccia direttamente sul complesso monumentale. Si tratta di una posizione privilegiata, che

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Gruppo Boccardi

soddisfa anche chi deve raggiungerla in treno oppure in automobile: il Royal Caserta è molto vicino alla Stazione ferroviaria di Caserta, alle principali vie del centro e a poche centinaia di metri dai maggiori svincoli autostradali. Le camere sono caratterizzate da uno stile minimal ma raffinato allo stesso tempo, dotate di ogni comfort perfette sia per chi si ferma in città per un viaggio d’affari ma anche per chi arriva per scoprire le bellezze di Caserta e dintorni o Napoli. Il Royal Caserta ha due sale congressi attrezzate con impianti tecnici all’avanguardia: Sala Vanvitelli capace di accogliere un centinaio di persone e Sala Collecini, la più piccola, per riunioni più piccole. TRA BUSINESS E LEISURE Il Novotel Caserta Sud completa l’offerta del Gruppo Boccardi grazie alla posizione strategica e agli alti standard qualitativi. La struttura è facilmente raggiungibile in auto e dista pochi minuti dal centro di Caserta.

Con 126 camere, un ristorante, dieci sale meeting, una sala fitness e una piscina coperta con solarium è la struttura ideale per organizzare un evento e ospitare gruppi di partecipanti. Un quattro stelle strategicamente posizionato dove tutto è facilmente raggiungibile, anche il centro città e la Reggia; una struttura che rappresenta un comodo punto di partenza per visitare Napoli e per escursioni verso la Costiera Amalfitana, Pompei o le celebri isole di Capri, Ischia e Procida. Il giardino con terrazza e i diversi servizi di ristorazione rendono l’hotel ideale per organizzare eventi e banchetti. Lo spazio dedicato alla meeting industry è ampio e articolato: dieci sale modulabili insonorizzate, con luce naturale e tecnologia avanzata per una capienza massima di 240 persone. La formula Meeting@Novotel, inoltre, assicura qualità, professionalità, uno staff dedicato e soluzioni “custom made”. indirizzi a fine rivista

Strutture eleganti e raffinate, spazi per eventi e meeting moderni e funzionali, la città di Caserta con la meravigliosa Reggia come post congress: è l’offerta Mice del Gruppo Boccardi

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DESTINAZIONE DEL MESE

Destinazione del mese: Lisbona

Lisbona, sai cosa c’è di nuovo? ALESSANDRA BOIARDI

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istesa su sette colli che si affacciano sul maestoso estuario del fiume Tago, come spesso la si descrive, Lisbona non è solo la città che affascina per le tinte pastello della città vecchia, le strade che si arrampicano verso l’orizzonte del Bairro Alto, o il suo cuore neoclassico, la Baixa. La città che vi culla sulle note struggenti del Fado e rallegra la vista con le coloratissime azulejos, le tipiche piastrelle di ceramica che decorano le case, le strade e le stazioni della metro è anche la destinazione che, nel 2018,

secondo il ranking di Icca, è riuscita a conquistare il sesto posto tra le città del mondo come meta congressuale. Il giusto riconoscimento per una città cosmopolita e moderna come Lisbona, che sa rinnovarsi senza dimenticare il suo prezioso bagaglio culturale e storico. Lo stesso dinamismo si ritrova nella sua offerta per il Mice, che propone tante novità per gli organizzatori di eventi, sempre in cerca di nuove esperienze da offrire ai partecipanti. Possiamo dirlo anche con i numeri: una sur-

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DESTINAZIONE DEL MESE

vey, condotta di recente dalla società informatica 2ii su partecipanti a diversi importanti congressi svolti a Lisbona quest’anno, ha messo in luce un altissimo livello di gradimento della destinazione. Per esempio, oltre il 32 per cento degli intervistati ha dichiarato che avrebbe apprezzato restare in città oltre la durata dell’evento (la stessa intenzione era stata espressa nel 2018 dal 28 per cento dei rispondenti) e il punteggio medio, in termini di pertinenza, che i partecipanti hanno dato alle affermazioni “Lisbona è una città congressuale con tutte le facility necessarie” e “Lisbona è una meta leisure che vale una visita” è stato di 4,7 su cinque. Tra i fattori di appeal di Lisbona, c’è anche la sua raggiungibilità dalle altre città europee – in media a poche ore di volo dalla capitale portoghese –, e anche dal Nord America, e un aeroporto che permette di recarsi in centro città in 15 minuti, senza dimenticare alcuni “classici” intramontabili, come Cascais, appena fuori città e raggiungibile in pochi minuti con un treno che percorre la costa, meta d’élite e destinazione preferita di alcuni monarchi, che accolse anche l’ultimo re d’I-

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Tante le novità per il Mice proposte dalla capitale portoghese, dove l’offerta per gli eventi è sempre in fermento. Dalle esperienze autentiche per scoprirne le tradizioni alle atmosfere cosmopolite: sono tanti i motivi per sceglierla

talia Umberto II; e la romantica cittadina di Sintra, che invece è sulle colline, anch’essa facilmente raggiungibile da Lisbona. Sintra, con il suo Palacio Nacional de Vila Patrimonio dell’umanità, è una meta perfetta per un’escursione in giornata dalla capitale. Dai campi da golf che ospitano importanti campionati all’eccellente proposta gastronomica, fino allo shopping, le esperienze da offrire ai partecipanti sono moltissime, in città, ma anche sulle vicine spiagge e nei dintorni.

In apertura, un panorama sul fiume Tago e, qui sopra, il moderno Parco delle Nazioni, il quartiere nato sull’area che ha ospitato l’Expo nel 1998

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DESTINAZIONE DEL MESE

Tra restyling e nuove aperture, l’offerta alberghiera nella regione di Lisbona dispone di 319 hotel, per un totale di oltre quarantamila letti e sessantamila metri quadrati di spazi congressuali

SOTTO UN CIELO DI STELLE: LE NOVITÀ DELL’HOTELLERIE Nella sola regione di Lisbona, si può scegliere tra circa 319 alberghi per un totale di oltre quarantamila letti e qualcosa come sessantamila metri quadrati di spazi congressuali. Sono diversi gli indirizzi esclusivi che di recente hanno arricchito l’offerta alberghiera e le location per eventi e tra le conferme, diverse sono anche le novità in termini di restyling. Nel centro storico, l’Altis Avenida Hotel è un albergo relativamente recente che, inaugurato nel 2010, fa proprio il concetto di urban chic con atmosfere e decorazioni che si ispirano agli Anni 40 del secolo scorso e dove nulla è lasciato al caso, nemmeno nella raccolta sala meeting di cinquanta metri quadrati dotata di luce naturale. Nel cuore del quartiere del divertimento da cui prende il nome, l’hotel Bairro Alto firma il lusso contemporaneo delle sue nuove camere e offre un panorama sulla città dalla sua terrazza, dove si può mangiare qualcosa

in tutti i momenti della giornata. Diverse sale meeting, compresa una boardroom, lo rendo l’indirizzo giusto di eventi di charme. Nello stesso quartiere, il boutique hotel cinque stelle The Lumiaries propone 53 camere su quattro piani, una spa e un rooftop bar e ristorante, mentre il Vintage Hotel & Spa, appartenente allo stesso gruppo, Bomporto Hotels, rivede il concetto di vintage in chiave contemporanea in tutto l’hotel compresi gli spazi meeting, la spa e la terrazza panoramica. Aria di novità al Corinthia Hotel Lisbon, che ha rinnovato le superior room, che ora si chiamano deluxe, le junior suite (oggi deluxe junior suite) e i corridoi. Il nuovo design è quello dei londinesi Goddard Littlefair, che hanno scelto azzurri, grigi e blu per gli arredi e arte locale, anche se è la tecnologia al centro del restyling delle camere, con prese internazionali e porte Usb comodamente posizionate vicino ai letti. Novità assoluta a Cascais, in arrivo nel 2021 è il Farol Hotel, la cui interpretazione di lusso incarna una residenza storica di fine Otto-

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DESTINAZIONE DEL MESE

LISBONA

Vivace, moderna ma con tocchi di tradizione e di folklore: Lisbona sa stare al passo con i tempi senza perdere la propria anima 88 camere e del concept ristorativo con The Lounge – Caffè che prende il posto del Tivoli Caffè e si offre come luogo ideale anche per discutere di business. Anche il Tivoli Avenida Liberdade è fresco di restyling, avvenuto circa due anni fa: dall’allure internazionale e una storia lunga 85 anni, è uno dei luoghi più di stile di Lisbona. Hotel Quinta da Marinha, collocato nel parco naturale di Sintra-Cascais, celebrerà vent’anni nel 2020 e l’anniversario sarà anche l’occasione per un importante restauro, che coinvolgerà tutte le 188 camere, le dieci suite, la lobby, il Trent Jones Bar, il Five Pines Restaurant e il Rocca Gourmet Restaurant. Con il restyling verrà esaltato il connubio tra natura e hotel, per il quale verrà creato un costante dialogo tra interni ed esterni, con luce, colori, spazio e design. Le novità riguardano anche il Ramada by Wyndham Lisbon Hotel (ex Olaias Park Hotel) che ha rinnovato le sale meeting modernizzandole e rendendole più versatili e adatte alle esigenze degli organizzatori, che possono beneficiare di nuovi spazi per eventi a soli 15 minuti dall’aeroporto. Attuale come le sue iniziative green, il Four Seasons Hotel Ritz Lisbon ha lanciato lo scorso settembre il Living Coral Afternoon Tea, capolavori di pasticceria firmati da Fabian Nguyen che rappresentano coralli di macaron, scones, tartellettes e così via per un’idea che oltre bella

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cento di proprietà del conte di Cabal, estesa con una nuova area nel 2002. L’hotel promette viste spettacolari sull’Oceano Atlantico e un centro congressi efficiente, composto da diverse sale e spazi non convenzionali, come il bordo piscina per oltre cento persone, bar e ristoranti, compresa una proposta di sushi. Sono invece sessanta le candeline che ha spento l’Hotel Mundial, che ha già iniziato a festeggiare con un restyling che ha portato, lo scorso anno, al rifacimento del rooftop e quest’anno riguarda da vicino il Mice, con la ristrutturazione della Salão Mundial, sala congressi per 150 persone riattrezzata con tecnologia all’avanguardia per andare incontro alle esigenze di qualsiasi tipologia di evento senza rinunciare alla sua più importante caratteristica: la luce naturale. Orizzonte nel 2020 per il restyling di un altro albergo, il Valverde Hotel, che l’anno prossimo concluderà i lavori iniziati nel 2018 che raddoppieranno la sua capacità: l’hotel infatti ha annesso l’edificio adiacente e offrirà così 48 camere e suite e una sala meeting con terrazza e luce naturale, oltre a ristorante, wellness center e piscina riscaldata. Privilegiata è l’ubicazione dell’InterContinental Lisbon, nella frizzante e moderna zona che gravita attorno alla piazza Marques de Pombal. Il cinque stelle è una scelta eccellente per grandi eventi fino a cinquecento persone, grazie a sale multifunzionali e con luce naturale che si adattano totalmente alle diverse esigenze di allestimento. Grandi numeri anche per il Lisbon Marriott Hotel: 577 camere e 16 sale meeting che occupano all’incirca un’area di duemila metri quadrati, adatta per piccoli e grandi eventi, alla quale si aggiungono spazi esterni come il giardino e le tensostrutture per eventi con un elevato numero di partecipanti. Novità per il Tivoli Oriente, che propone la nuova The Lounge-Corporate Hub, una location per eventi ideale con una bella vista sul Parco delle nazioni di 1.200 metri quadrati, 11 sale meeting e un coffee corner. La nuova area eventi è parte di un grande restyling che ha richiesto l’investimento di circa quattro milioni di euro e comprende il rifacimento di

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DESTINAZIONE DEL MESE

Palazzi storici o edifici dalla foggia avveniristica, boutique hotel o strutture per grandi numeri: la meeting e incentive industry a Lisbona, in quanto ad accommodation, non ha che l’imbarazzo della scelta, mentre infinite e tutte originali sono le proposte per il post congress

e buona rilancia il tema del no plastic in hotel e che lo vede protagonista nell’eliminazione di bottiglie di plastica, cannucce, etc. Novità di quest’anno è anche il cinque stelle The One Palácio da Anunciada, a La Baixa, realizzato dal restyling di un palazzo storico del sedicesimo secolo di cui sono stati conservati i marmi del pavimento, i soffitti, le vetrate e gli affreschi. L’hotel punta molto su un’offerta ristorativa di classe e propone 83 camere. Ultimo della nostra carrellata lisbonese, ma non per importanza, Upon Lisbon Prime Residences, inaugurato nel 2017, propone un concetto di ospitalità centrato sull’offerta di ampi appartamenti e servizi esclusivi. Torniamo ora a Sintra, dove il Tivoli Palacio de Seteais vuole incantare con l’eleganza del 18esimo secolo e il fascino di una destinazione Unesco gli organizzatori in cerca di esclusività, mentre concept e proposte alla clientela orientate al wellness sono l’ispirazione del Sintra Resort Hotel, Conference & Revival Spa – del gruppo Vila Gale Sintra –, che tra i paesaggi di montagna di Várzea de Sintra, offre programmi medicali, proposte gastronomiche attente alla salute e attività outdoor perfette anche per un incentive dedicato alla cura del sé. Infine, sport ed élite sono le caratteristiche dell’InterContinental Cascais – Estoril, af-

UN EVENTO A LISBONA PERCHÉ:

■ Risultato di quattrocento anni di dominazione araba e degli scambi culturali che si intrecciarono insieme alle merci nell’Età dell’Oro del XV e XVI secolo, è una collezione unica di storia e cultura. ■ Con i suoi mille anni di cultura, ha saputo creare un proprio stile dai suoi contrasti e renderlo più che mai attuale. ■ Panoramica con la sua collocazione unica, la città si

adagio su sette colli e si affaccia spettacolarmente sul fiume Tago. ■ Dista sole poche ore di volo dalle altre città europee e dalle cinque alle otto ore dal Nord America. ■ Il suo clima è mite tutto l’anno. ■ Vanta una tradizione di accoglienza secolare. ■ A soli 45 minuti, si trovano mete perfette per post congress come Cascais, Sintra e la riserva naturale di Arrábida.

facciato sul mare con tutte le sue camere, su quella che è conosciuta come la Riviera portoghese e vicino a campi da golf, porto velico e maneggio. LUOGHI ICONICI PER GLI EVENTI Gli eventi a Lisbona trovano posto anche in luoghi inediti e ricchi di contenuti, dove i partecipanti possono vivere esperienze uniche e conoscere la città da diversi punti di vista. Il Centro Cultural de Belem (Ccb), una delle nuove icone della città e fervente centro culturale ospitato in un moderno edificio nel mezzo della vecchia Lisbona su disegno di Manuel Salgado e Vittorio Gregotti, è stato ristrutturato tre anni fa e reso più efficiente dal punto di vista energetico e dell’accessibilità. Una delle sale meeting più capienti, l’Almada Negreiros, è stata rinnovata con un ambizioso progetto che l’ha dotata di un design moderno, un ampio palco, sale traduzioni e tecnologia audio con una capienza di trecento persone. Altra affascinante location che si presta all’organizzazione di eventi a Lisbona è il Carlos Lopes Pavillon, una costruzione degli inizi degli Anni 30 riaperta nel 2017 e situata nel cuore del Parco Edoardo VII. Il Pavillon è stato rinnovato di recente ma ha mantenuto intatto il fascino degli inizi, compresi i murales che ripercorrono la storia del Portogallo, che si possono ammirare come tutte le altre preziosità dell’edificio anche in occasione di un evento corporate o di un congresso. L’Acquario di Lisbona, oltre a essere una delle attrazioni più famose della città, ha un programma corporate che promette quasi letteralmente un tuffo nei segreti dell’oceano, con 45 minuti di preparazione in auditorium e novanta minuti di esplorazione alla scoperta delle specie più rare accompagnati da un educatore marino. L’Acquario mette a disposizione anche diverse sale meeting, oltre all’audiorium, di capacità diverse. Sud Lisboa Hall, parte del Sud Lisboa Complex, offre all’organizzazione di eventi oltre 1.600 metri quadrati su due piani, affacciati

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DESTINAZIONE DEL MESE

sul fiume Tago. Questa location propone un mix di antico e moderno firmato dall’architetto portoghese Antonio Pinto e si fa scegliere per la versatilità degli spazi e una forte propensione alla personalizzazione dei servizi. Il palazzo reale Ajuda, ex residenza della famiglia reale portoghese, con tutta la sua maestosità e le sue atmosfere sontuose, sta rinnovando tutta la sua sala ovest promettendo la riapertura entro il primo semestre del 2020. La nuova ala ospiterà un’esposizione permanente del tesoro reale che include anche i gioielli della corona. Nuovo indirizzo per i gourmand in città è Palácio Chiado, ospitato in quello che era conosciuto come Palacio Quintela, un palazzo storico un tempo animato dalle feste più bohemien organizzate nella Lisbona di fine Settecento, oggi nuovo tempio dell’enogastromia, con diverse aree a tema allestite in maniera scenografica nelle sue sale centenarie. Nel cuore cittadino, Pateo da Galé è la sede di numerosi prestigiosi eventi. Prima del terremoto che distrusse Lisbona nel 1755 il palazzo ospitava il Palazzo Reale e la House of India e oggi accoglie spazi versatili per organizzare eventi in esclusive atmosfere storiche.

azienda familiare presente in diverse regioni portoghesi, dall’Algarve all’Alentejo che, nella sua sede di Quinta de Boavista, a 45 chilometri a nord di Lisbona, ospita eventi di formazione e corporate e attività come tour dei suoi vigneti. Vicino alla città medievale di Obidos, alle spiagge di Peniche e a diversi campi da golf, la Quinta do Sanguinhal della famiglia Pereira de Fonseca accoglie i visitatori nei suoi vitigni accompagnandoli attraverso i cento anni della loro tradizione vitivinicola con tour guidati nei giardini ottocenteschi e nelle vigne attorno alla casa padronale, nell’antica distilleria, nella stanza dove nell’Ottocento l’uva veniva pressata manualmente, nelle cantine. La tenuta dispone anche di sale meeting. Nella tenuta Quinta de Sant’Ana i vigneti di famiglia si estendono tra la costa atlantica e Lisbona, che, a sud, dista circa mezz’ora. Con una produzione di vino piuttosto esclusiva, la tenuta è perfettamente attrezzata anche per eventi importanti, puntando soprattutto alla personalizzazione, con cottage che accolgono gli ospiti, spesso internazionali, e sale che possono accogliere in tutto fino a duecento persone. indirizzi a fine rivista

IN ALTO I CALICI Anche i dintorni di Lisbona sono ricchi di scoperte. In particolare, un evento o un incentive a tema enologico offrono l’occasione per conoscere tradizioni secolari e bellissimi luoghi naturali. A circa cinquanta chilometri da Lisbona, l’azienda vinicola Adega Mãe apre le sue porte per un viaggio nel mondo del vino con molte proposte messe a punto espressamente per il mondo Mice: dalle degustazioni alle visite guidate, dai corsi sul vino alle esperienze outdoor – vendemmia compresa –, l’azienda mette a disposizione del corporate anche spazi attrezzati per gli eventi in uno stile moderno e accattivante, ma è anche una location sempre più apprezzata dal wedding. Ha aperto le porte al mondo degli eventi anche un’altra casa vinicola, Casa Santos Lima,

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BASSA STAGIONE DOSSIER

I PROFESSIONISTI DEL MICE RACCONTANO I PLUS DEGLI EVENTI FUORI STAGIONE

Fuori stagione? Sì grazie! Se è vero che organizzare eventi in “bassa stagione” è un’opportunità per i planner, lo è anche per le strutture congressuali, che possono raggiungere nuovi target e migliorare le performance dell’attività. Facendo la felicità dei revenue manager

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DOSSIER

BASSA STAGIONE

Fuori stagione? Sì grazie La bassa stagione, vista come opportunità dai planner, per le strutture congressuali diventa l’occasione per ampliare l’offerta rivolta a nuovi target ma anche per migliorare le performance delle proprie attività NICOLETTA TOFFANO

PAOLA MALTANA responsabile eventi Aeonvis «Realizzare l’evento nel “fuori stagione” consente di ottenere numerosi vantaggi, tra cui usufruire di offerte alberghiere vantaggiose, disporre della struttura in esclusiva, garantirsi un servizio più accurato e dedicato».

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l periodo migliore per realizzare un evento è a mio parere l’autunno. È in questa stagione, lontano dal turismo di massa, che concentro l’evento principale di Aeonvis». Ad affermarlo è Paola Maltana, responsabile eventi di Aeonvis, l’innovativa società di consulenza organizzativa e tecnologica, nata nel 2002 che, in costante crescita, è oggi presente in Italia con tre sedi (Milano, Torino e Padova). E prosegue: «Realizzare l’evento nel “fuori stagione” consente di ottenere numerosi vantaggi, tra cui usufruire di offerte alberghiere vantaggiose, disporre della struttura in esclusiva, garantirsi un servizio più accurato e dedicato. In questo periodo vengono facilmente rispettati anche gli obiettivi di budget, anzi – aggiunge Maltana – si ottiene addirittura un risparmio che io sfrutto per arricchire l’evento con visite culturali, tour enogastronomici, scoperta del territorio e attività ludico-aggreganti». Colto per le sue potenzialità dai planner, il “fuori stagione” non è tuttavia identificabile con una data fissa, ma è un fattore variabile che per il segmento Mice e business travel, a seconda della destinazione, tende a focalizzarsi in periodi diversi: per le piccole e medie città d’arte tra dicembre e febbraio e tra lu-

glio e agosto, per le località balneari tra novembre e marzo e per le grandi destinazioni congressuali come Milano, Roma e Firenze nelle finestre temporali che inframezzano i grandi eventi internazionali. Inoltre oggi è difficile stabilire delle regole a priori poiché, come osservano gli operatori, il mercato è molto fluido e si muove con estrema rapidità: le prenotazioni di eventi ormai avvengono un mese, una settimana o pochi giorni prima della loro data richiesta. Proprio per far fronte a queste dinamiche sono nate nuove figure professionali, come quella del revenue manager alberghiero, il cui lavoro consiste nell’aumentare l’occupazione in bassa stagione e far crescere i ricavi in alta stagione, in poche parole, applicando modelli statistici, individuare il prezzo giusto al momento giusto (vedi box Entrate, entrate sempre!). Si comprende quindi che la competizione in “fuori stagione” non si può esaurire nell’applicazione del prezzo più basso, ma si accende nel modulare il proprio appeal per l’ospite Mice con un mix di servizi e vantaggi. Questo avviene prendendo in considerazione i nuovi trend della richiesta Mice, uno dei quali è il bleisure, termine emergente che nasce dalla crasi delle parole “business” e “leisure” che ben identifica la crescente fusione di queste due tipologie di turismo. Infatti, sono sempre di più i viaggiatori business che tendono a includere nelle proprie trasferte elementi di conoscenza della destinazione: secondo una ricerca svolta dal Travel Weekly Consumer Trends, nel 2018 il 62% dei viaggiatori, in oc-


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BASSA STAGIONE

CONVENTION BUREAU GENOVA: COMUNICAZIONE ALL SEASON Genova spicca sempre più tra le destinazioni del turismo congressuale, a confermarlo sono gli ultimi dati del settore: nel 2018 sono stati realizzati 3.665 eventi che segnano un +8,4% sull’anno precedente, e un +16,7% per il numero dei partecipanti, pari a 506.008. Le agenzie e gli organizzatori di congressi apprezzano l’elevato standard di qualità dei servizi offerti dalla città mentre i congressisti, spesso, scoprono per la prima volta Genova in occasione dell’evento rimanendone affascinati e il 96% dichiara di volerci tornare. Ci parla di questi successi e dei progetti futuri Carla Sibilla, presidente del Convention Bureau Genova: «Anche la stagionalità sta cambiando, oggi si realizzano eventi a giugno e a luglio, periodi fino a poco tempo fa impensabili e questo è uno dei riscontri del progetto di promozione finalizzato all’acquisizione, ricerca e realizzazione di candidature soprattutto internazionali portato avanti dal Cbg, con il coinvolgimento del Comune di Genova e dell’intero sistema città». L’obiettivo delle azioni promozionali, che si stanno realizzando da qualche mese attraverso specifiche risorse messe in campo dalla municipalità, è generare un turismo all season, attrarre contatti sempre più mirati e casione di un viaggio di affari, ha conciliato il lavoro con lo svago. Come sottolineato inoltre da una ricerca effettuata da Booking. com, questa nuova tipologia di turismo è in perfetta linea con le peculiari necessità della “generazione Y”, che tende a sfruttare il viaggio di lavoro per trasformarlo in un’esperienza più estesa. Per le strutture alberghiere riuscire a destagionalizzare in sintesi diventa un obiettivo per migliorare la propria performance di occupazione camere e al medesimo tempo un’opportunità per arricchire l’offerta e rivolgersi a nuovi target di potenziali clienti. Affrontando questi temi con operatori alberghieri di diverse destinazioni italiane abbiamo raccolto non solo opinioni ma anche spunti di idee, convenzioni, proposte, promozioni, pacchetti per la prossima stagione. Tante sono le voci concordi nell’affermare che il processo di destagionalizzazione non può dirsi compiuto se appartiene solo a una singola struttura: si realizza invece se è un obiettivo che accomuna un territorio. Sono chiamati in causa le istituzioni e gli enti locali in primis, che hanno il grande compito di influenzare la popolazione e quindi la responsabilità affinché nel “fuori stagione” l’intero territorio di riferimento risulti accogliente anche attraverso azioni comuni quali, per esempio, l’apertura delle attività che gravitano intorno a una struttura congressuale. Per attrarre eventi nelle destinazioni in cui

costruire relazioni con soggetti realmente interessati all’offerta genovese. «Oggi oltre ai road show e all’organizzazione di educational (importanti occasioni di networking con i principali key buyer del settore) – spiega Carla Sibilla – utilizziamo lo strumento più mirato delle site inspection che si attiva nel momento in cui un’associazione o un Pco estero prende contatti con noi, per cui viene invitato fisicamente a conoscere la nostra realtà e il nostro territorio». Tra le iniziative a breve termine, il lancio del nuovo video promozionale #GenovaAtHand realizzato da Cbg in stretta sinergia con il Comune di Genova, nel contesto del progetto nazionale #ItalyAtHand promosso dal Convention Bureau Italia.

rappresentano il network di questo settore, abbiamo quindi chiesto ai convention bureau quali strategie abbiano messo a punto per la prossima stagione e su quali punti di forza abbiano fatto conto. Un punto di vista importante poiché il Mice non è solo utile alla destagionalizzazione, ma è esso stesso uno strumento strategico di marketing per la promozione di destinazioni attraverso la

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BASSA STAGIONE testimonianza e il ritorno dei partecipanti ad eventi in quell’ottica bleisure nella quale le esigenze di diverse tipologie turistiche trovano i loro punti di incontro.

VALENTINA SIMILI direttore vendite Sina Hotels «In bassa stagione, oltre a una commissione maggiorata in favore delle agenzie e a una serie di benefit per gli ospiti, puntiamo su un’offerta che comprenda proposte esperenziali come tour tra vigneti e castelli, caccia al tartufo nero, cena tra le cave di marmo di Carrara e, in Emilia, la sfida in uno dei labirinti più grandi del mondo».

PICCOLI CENTRI, GRANDI RISORSE Borghi antichi e piccoli centri storici sono considerati come le eccellenze turistiche del Belpaese, luoghi autentici per un turismo slow alla ricerca della dimensione umana. Consapevole di questo trend la prestigiosa catena Sina Hotels punta proprio sulla valorizzazione territoriale per il periodo di bassa stagione, che per le sue belle destinazioni di Perugia, Parma, Viareggio, Romano Canavese (vicino a Torino) si colloca tra novembre e marzo. «In questo periodo – illustra Valentina Simili, direttore vendite – oltre a una commissione maggiorata in favore delle agenzie e a una serie di benefit per gli ospiti, puntiamo su un’offerta che comprenda proposte esperienziali come tour tra vigneti e castelli, caccia al tartufo nero, cena tra le cave di marmo di Carrara e, in Emilia, la sfida in uno dei labirinti più grandi del mondo. Questi sono i plus, poi le quotazioni sono sempre studiate ad hoc da un team di esperti del revenue management». L’Hotel Diamante Alessandria e l’Hotel La Favorita Mantova sono invece due strutture afferenti al brand CityStyle Hotel, concepite proprio per incontri business, che si trovano in posizioni perfette dal punto di vista logistico e godono anche del vantaggio dato dalla prossimità di centri di particolare interesse

culturale: Alessandria con il centro storico in rigoroso stile sabaudo e Mantova, la città dei Gonzaga, Patrimonio dell’umanità che ospiterà, tra ottobre e gennaio a Palazzo Ducale, una eccezionale mostra dedicata a Giulio Romano. Ci racconta l’esperienza della bassa stagione per queste due strutture Alfredo Piccoli, vice presidente CityStyle Hotels e responsabile commerciale e vendite: «Un concetto assolutamente imprevedibile, soprattutto oggi con l’avvento delle tecnologie audio e video da remoto: chi non fa almeno un paio di skype call al mese per una demo o un follow-up su progetti in condivisione schermo? Per noi la bassa stagione può essere anche il week-end e per sostenere la domanda di questa microstagionalità abbiamo pensato a prodotti tariffari e proposte che includono il coworking». In Toscana, Castelfalfi, vicino a Firenze, è un intero borgo medioevale costituito da antichi casali e trasformato in un fantastico polo turistico che include hotel, appartamenti, ville, ristorante, spa, golf e spazi eccezionali dedicati ai meeting. Si tratta di una struttura immersa nella natura, realizzata con principi di bio-edilizia e gestita con impegno quotidiano per l’eco-sostenibilità, ideale per realizzare soggiorni che necessitano di momenti di relax e di molta privacy. Parlando del mercato Mice dice Isidoro Di Franco, general manager del resort «Mentre il turismo leisure ha dei picchi in estate e in prossimità delle festività, durante la bassa stagione è necessario investire in modo programmato per

PORTOFINO COAST: L’ONDA LUNGA DEGLI EVENTI

Nasce nel 1987 Portofino Coast, uno dei primi club di prodotto orientato anche al segmento Mice sorti in Italia. Rappresenta l’offerta turistica del tratto di Riviera Ligure che va da Camogli a Sestri Levante, a poca distanza da Genova e dalla Cinque Terre. «Da noi la stagionalità del Mice – ci riferisce Patrizia di Forte, direttore di Portofino Coast – è tendenzialmente alternativa a quella del turismo balneare, tuttavia negli ultimi anni si è riscontrato un aumento di richiesta, in particolare per eventi aziendali di carattere motivazionale, anche nei mesi estivi. Credo sia giusto però sottolineare che l’organizzazione di un evento sul nostro territorio durante la bassa stagione presenta molti vantaggi dal punto di vista economico e servizi garantiti sempre a livello di eccellenza». La promozione della destinazione da parte del consorzio per i periodi di bassa stagione è molto attiva e si realizza attraverso la partecipazione a fiere e workshop, la produzione di mailing mirate, la presenza su canali web e su pubblicazioni di settore, la collaborazione con altre organizzazioni del segmento Mice e dei consorziati e si giova di un tangibile passaparola dei clienti. Forte del clima mite di questo mare, la divisione operativa di Portofino Coast è sempre in grado di proporre

programmi su misura anche nei mesi invernali, abbinando il soggiorno presso gli hotel del territorio a programmi escursionistici, esperienziali o motivazionali appositamente disegnati per rispondere alle esigenze del cliente, avvicinandolo al territorio e aiutandolo a viverne gli aspetti più autentici: passeggiate tematiche nei borghi o lungo i sentieri del Parco naturale del Monte di Portofino, sailing e golf. E ancora spunti legati all’enogastronomia: show cooking, wine tasting, assaggi di olio di oliva, scuole di cucina, vere e proprie competizioni culinarie.

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BASSA STAGIONE

ALFREDO PICCOLI vice presidente CityStyle Hotels «Per noi la bassa stagione può essere anche il week-end e per sostenere la domanda di questa microstagionalità abbiamo pensato a prodotti tariffari e proposte che includono il coworking».

aumentare il soggiorno dei gruppi: dai meeting aziendali ai team building, dalle grandi conferenze ai lanci di prodotto. Le attività di sales & marketing devono quindi essere ben ponderate durante l’anno, per poter raggiungere la più efficace combinazione dei diversi segmenti. La strategia per il mercato eventi non mira solo ad avere tariffe più basse (è per esempio oggi in corso un’offerta Mice che prevede, a un prezzo competitivo: camera doppia uso singola, welcome drink, business lunch, meeting room attrezzata, due coffee break) ma ad arricchire i servizi legati all’offerta ed esaltare la parte esperienziale delle attività che si possono fare in loco». È questa l’esemplificazione del bleisure, ossia rivolgere la massima attenzione alle esperienze autentiche ispirate

dai luoghi, che per Castelfalfi si concretizzano in una serie di proposte tra cooking class, caccia al tartufo, yoga, brainkinetik (una ginnastica mirata ad allenare anche la mente), natural healing con passeggiata nella natura. In Emilia Romagna, a Predappio nella cornice delle colline di Forlì, a ispirare l’esclusivo Borgo Condé Wine Resort è invece il mondo del vino. Conferma i nuovi trend anche Emanuele Coveri, general manager della struttura: «Il mercato business (che tra Mice e business travel si attesta per noi sul 45%) si sta muovendo sempre più come il leisure e l’unica differenza tra i due è data dal fatto che i tempi di prenotazione sull’esperienza tailor made richiesta dalle aziende sono sempre più corti. Da abbinare ai meeting, in linea

PADOVA CONVENTION BUREAU: CULTURA COME ALLEATA

Oltre settemila eventi ogni anno ospitati a Padova e nella sua provincia. «La meeting industry è in crescita del 7% e registra una interessante diversificazione delle richieste – spiega Laura Favaretti, responsabile Padova Convention Bureau – dal convegno medico scientifico all’incentive, dal gruppo straniero che ricerca eventi esperienziali ai tour di turismo industriale. Anche grazie a una molteplicità di tipologie di eventi si può puntare alla destagionalizzazione». L’inverno nel padovano è storicamente periodo di bassa stagione, ma si stanno registrando dei cambiamenti nelle abitudini dei Pco, oggi più propensi a considerare anche i mesi dal clima rigido poiché in quel periodo il territorio offre un ricco palinsesto di eventi culturali particolarmente interessanti da combinare con le attività dei partecipanti a meeting, congressi, incentive. Solo per citare i principali di questa stagione: “L’Egitto in Belzoni” al Centro Culturale San Gaetano, la programmazione di opera e prosa del Teatro Verdi, i concerti al Gran Teatro Geox, il Salone dei Sapori, il Vintage Festival. «Anche i nuovi mercati sono spesso indifferenti alla stagione – aggiunge Favaretti – così, a seconda dell’interlocutore, c’è la possibilità di proporre un periodo

alternativo all’evento richiesto in una data specifica, che offre opportunità di miglior rapporto qualità prezzo. Non significa svendere il proprio prodotto, ma fornire due opzioni diverse, a seconda del periodo, al fine di abbassare il gap che divide alta da bassa stagione». Infine per agevolare la promozione di pacchetti “fuori stagione”, agli affiliati al Convention Bureau vengono messi a disposizione una vetrina all’interno del portale e una newsletter, destinata a un pubblico profilato, con la proposta dei best deal del momento.

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BASSA STAGIONE

ISIDORO DI FRANCO general manager Castelfalfi «La strategia per il mercato eventi non mira solo ad avere tariffe più basse, ma ad arricchire i servizi legati all’offerta ed esaltare la parte esperienziale delle attività che si possono fare in loco».

con il mood della struttura, per il prossimo autunno sono già stati messi a punto menu invernali con prodotti del territorio e degustazioni delle annate storiche Condé». LE DESTINAZIONI INTRAMONTABILI Sono destinazioni iconiche per il mercato congressuale, le prime in Italia ad avere messo a sistema strutture e servizi ad hoc per il settore e che, complice il loro intrinseco appeal, in pratica non conoscono il fenomeno della bassa stagione, anzi semmai devono fare i conti con il rischio di sovrapposizione del calendario eventi con il ricco palinsesto culturale offerto. Una di queste destinazioni è la Riviera di Rimini, località da anni impegnata a proporre “il mare d’inverno” anche al mercato internazionale, con un Palacongressi che ha ospitato nel solo autunno 34 giornate congressuali dedicate alle scienze e professioni mediche, al turismo, ma anche al mondo dell’home

entertainment e del web marketing. Abituati a “pensare avanti” anche le strutture alberghiere come l’Hotel Savoia di Rimini (della stessa gestione anche il Baia Flaminia Resort di Pesaro) che ha messo a punto un innovativo programma di fidelizzazione, utile anche a gestire il rewarding in bassa stagione, realizzato attraverso una app collegata direttamente con il sistema di prenotazione dei due alberghi, che funziona come un cash back da spendere in servizi all’interno delle due strutture. Roma è un’altra città che, in alternanza tra turismo leisure e turismo business, non conosce stagionalità. Situato nello strategico quartiere Marconi l’H10 Roma Città, design hotel, punta sulla propria professionalità e capacità di far fronte in maniera proattiva e impeccabile alle richieste del settore Mice, anche quando, come avviene sempre più frequentemente arrivano sotto data. Già lanciato per i prossimi mesi anche una specifico pacchetto di offerta meeting a prezzo competi-

EMANUELE COVERI general manager Borgo Condé Wine Resort «Il mercato business (che tra Mice e business travel si attesta per noi sul 45%) si sta muovendo sempre più come il leisure e l’unica differenza tra i due è data dal fatto che i tempi di prenotazione sull’esperienza tailor made richiesta dalle aziende sono sempre più corti».

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TURISMO TORINO E PROVINCIA CONVENTION BUREAU, BASSA STAGIONE COME OPPORTUNITÀ Vanno forte Torino e il suo territorio come destinazione Mice, con un trend di crescita costante: nel 2018 si sono svolti 12.133 eventi (+7,3% sul 2017) per un totale di 974.896 partecipanti, 1.334.650 presenze e 15.258 giornate. Sebbene la città di Torino non abbia dei veri e propri periodi di bassa stagione «il calo di richieste – spiega Marcella Gaspardone, marketing, public relations & convention bureau manager Turismo Torino e Provincia – si evidenzia nei mesi tipici della riduzione dell’attività del mercato Mice ovvero, gennaio/ febbraio e agosto. Un’evidenza che – continua Gaspardone – può rappresentare uno spunto: in particolare tariffe alberghiere più basse tipiche di questi periodi ci hanno talora permesso di vincere la candidatura per determinati eventi. In altre occasioni, la disponibilità da parte degli organizzatori di individuare date e periodi meno richiesti ha fatto sì che potessero essere utilizzate location a prezzi più bassi o strutture solitamente non disponibili, come per esempio le aule universitarie o i campus occupati dagli studenti durante l’anno accademico». Il Convention Bureau, oltre all’obiettivo di ottimizzare la

tivo, che prevede affitto della sala, attrezzature, due coffee break, light lunch, pernottamento con prima colazione e garage. Nella selezione delle città simbolo non può mancare Venezia: qui il DoubleTree by Hilton Venice North, situato vicino agli aeroporti e al centro di Venezia, offre una struttura congressuale indipendente dall’hotel di 1.800 metri quadrati e dieci sale meeting. Illustra il direttore Antonio Napodano «Durante l’anno è fisiologico che ci siano delle oscillazioni delle domanda. Per aumentare l’occupazione in questi periodi ci prefiggiamo di individuare sempre nuovi mercati e

stagionalità, intende incentivare i partecipanti ai congressi al proseguimento del soggiorno oltre l’evento attraverso l’offerta di pacchetti agevolati su servizi culturali e leisure: nei principali musei di Torino, per la Torino +Piemonte Card che consente l’ingresso nei principali siti culturali di Torino e dintorni, nelle Residenze Reali del Piemonte, oltre che per monumenti, castelli, fortezze e mostre di tutto il Piemonte. E ancora agevolazioni: sui bus turistici City Sightseeing, nei ristoranti selezionati e presso il Torino Outlet Village.

di proporre offerte Mice dedicate differenziando la proposta in base alle diverse variabili che possono entrare in gioco quali il budget, la durata, la tipologia, il periodo di richiesta. Oltre a questo è fondamentale per noi la creazione di un database di follow up basato sulle esigenze registrate e soprattutto derivante dalla continua collaborazione con i nostri partner».

ANTONIO NAPODANO direttore DoubleTree by Hilton Venice North «Durante l’anno è fisiologico che ci siano delle oscillazioni delle domanda. Per aumentare l’occupazione in questi periodi ci prefiggiamo di individuare sempre nuovi mercati e di proporre offerte Mice dedicate differenziando la proposta in base alle diverse variabili che possono entrare in gioco quali il budget, la durata, la tipologia, il periodo di richiesta».

STAGIONE SENZA FINE Le località di mare e lacustri rappresentano il must dell’immaginario turistico estivo italiano: luoghi paesaggisticamente memorabili

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MARCO CALVAGNO sales and congress manger Hotel Santa Tecla Palace «L’hotel, che chiude nella stagione invernale proprio per la mancanza di coordinamento tra le attività del territorio, mette in campo comunque la sua grandissima professionalità riaprendo ogni qualvolta arrivi in questo periodo dell’anno una commessa per la realizzazione di un evento corporate».

che uniscono un corollario di tesori d’arte e di grandi tradizioni locali. Qui, lontano dai momenti dei grandi flussi turistici, gli alberghi fanno da sempre la propria parte, adottando politiche di prezzi flessibili e proponendo prodotti alternativi. Ma, avvertono gli operatori, per attivare un vero processo di destagionalizzazione è necessario sia l’impegno di tutta la filiera, affinché le località restino “aperte” più a lungo, sia il sostegno delle istituzioni. In Sicilia per esempio, ad Acireale, la bella città barocca famosa per il suo carnevale, l’Hotel Santa Tecla Palace, adagiato su un co-

stone lavico a picco sullo Ionio e dominato dall’Etna, che pur necessariamente chiude nella stagione invernale «proprio per la mancanza di coordinamento tra le attività del territorio – puntualizza Marco Calvagno, sales and congress manger – mette in campo comunque la sua grandissima professionalità riaprendo ogni qualvolta arrivi in questo periodo dell’anno una commessa per la realizzazione di un evento corporate». La struttura, con uno spettacolare centro congressi affacciato sul mare, è infatti in grado di riaprire in ogni momento e coprire tutti i servizi indispensabili alla realizzazione di un evento.

NICOLA QUAGLIA direttore corporate The Begin Hotels «Bassa stagione sono qui i mesi cosiddetti ‘freddi’ e per gli ospiti Mice e business travel abbiamo in cantiere delle proposte ad hoc relative a pacchetti di sconti su sale meeting, ristorazione e servizi extra inclusi».

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“Entrate” nel settore alberghiero è la parola su cui si focalizza l’attività del revenue manager: predisporre cioè strategie efficaci per avere sempre ospiti in “entrata” affinché la saturazione dei servizi (non solo l’occupazione delle camere quindi) e il miglior prezzo di vendita praticato portino a sempre migliori “entrate”, nel senso di risultato finanziario. Le leve principali su cui opera il revenue manager sono la corretta segmentazione del mercato e l’avveduta analisi dello storico in considerazione di date dell’evento, benchmarking con i competitor, posizionamento di mercato e analisi di punti di forza, debolezza, opportunità e criticità. Da qui nasce la formulazione di modelli operativi necessari alle simulazioni di mercato

previsionali: la migliore costituirà l’ossatura della strategia di revenue management e fungerà da guida per la gestione di prezzi e scorte, di sovra-prenotazione, di comunicazione marketing e di quant’altro connesso. In sintesi il revenue manager attua la politica di gestione tariffaria dinamica in linea con l’evoluzione del mercato, con il muoversi del calendario, dell’attuarsi delle prenotazioni e la relativa comunicazione sui canali di vendita specifici per i segmenti di mercato individuati, concretizzandosi infine con la vendita. Effettua inoltre una costante analisi e controllo degli scostamenti tra previsione e avanzamento del risultato, seguita da conseguenti azioni correttive indispensabili per raggiungere gli obiettivi della simulazione. Sulla costa marchigiana il Seeport Hotel di Ancona e il Seebay Hotel, affacciato sulla splendida Baia di Portonovo nello scenario del Parco del Conero, appartengono alla selezione The Begin Collection, una minicatena di boutique hotel rivolti a un target prevalentemente bleisure. «Bassa stagione sono qui i mesi cosiddetti ‘freddi’ – racconta Nicola Quaglia, direttore corporate The Begin Hotels – e per gli ospiti Mice e business travel abbiamo in cantiere delle proposte ad hoc relative a pacchetti di sconti su sale meeting, ristorazione e servizi extra inclusi». Il direttore accenna poi alla necessità per le

destinazioni ancora poco conosciute al segmento Mice di «attuare una sinergia tra i vari operatori privati rivolto alla creazione di un vero e proprio sistema di servizi integrato che permetta di mettersi in competizione con realtà più grandi e strutturate». Spostandosi sul lago di Garda la stessa opinione è condivisa da Lara Udovini, hotel manager di Aqualux Hotel che afferma: «Purtroppo la nostra destinazione non è supportata dagli uffici istituzionali. Addirittura siamo sprovvisti del convention bureau, fallito a pochi anni dalla sua fondazione». Il Garda è una di quelle destinazioni dalle potenzialità

LARA UDOVINI hotel manager Aqualux Hotel Spa & Suite «Purtroppo la nostra destinazione non è supportata dagli uffici istituzionali. Addirittura siamo sprovvisti del convention bureau, fallito a pochi anni dalla sua fondazione».

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enormi per il mercato congressuale, ricco di paesi medievali raccolti fra mura e torri, di castelli scaligeri e veneziani, di tradizioni gastronomiche ed enologiche. Inoltre è una fonte inesauribile di idee da abbinare a un evento: sullo specchio delle sue acque si può praticare vela, windsurf, kite surf, mentre la varietà dei paesaggi offre spunti per attività escursionistiche nel verde, passeggiate a cavallo, percorsi in mountain bike e per i più spericolati c’è la possibilità di praticare canyoning, arrampicata e parapendio. Tanti plus cui fanno da contraltare strutture ricettive eccezionali come, sulla riva veronese, a

Bardolino, l’Aqualux Hotel Spa & Suite, struttura eco-compatibile, che propone un’offerta declinata nel tema dell’acqua: 125 camere e suite, centro conferenze di 1.200 metri quadrati e l’immensa AquaExperience con otto piscine, l’AquaSpa & Wellness e l’AquaFitness. Una hotel con grandissime potenzialità che lavora costantemente sull’ottimizzazione della propria offerta come illustra ancora Lara Udovini: «In bassa stagione puntiamo ad incentivare il segmento Mice attraverso azioni annuali che prevedono: pubblicazioni offline e online, partecipazione a eventi, organizzazione di educational tour per far vivere l’esperienza Mice Aqualux, offerte last minute mirate. In alta stagione, per non impattare troppo sulla percezione del cliente leisure che sceglie Aqualux per il riposo, cerchiamo di incentivare i Day Meeting prediligendo gruppi ridotti». E poi azioni costanti di allineamento prezzi rispetto ai competitor, la possibilità di inserire attività di food experience e infine una innovativa proposta meeting, 360 gradi Sostenibile, che sarà pubblicizzata a breve. Si trova invece sulla sponda bresciana del lago di Garda il Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio, un mondo di ospitalità e golf nato intorno all’antica Abbazia Benedettina di San Vigilio, risalente al XII secolo. «Per il segmento Mice – spiega Maria Lalia, executive manager – è stata messa a punto un’offerta per la bassa stagione, da metà novembre a metà febbraio, che garantisce agli ospiti l’upgrade di camera, sale meeting comprese nella tariffa e la partecipazione ad attività gratuite di degustazione, oltre al grandissimo plus di potere riservare la struttura alberghiera in esclusiva». Tantissime poi le possibilità offerte per attività post congress, fino a panoramici voli in elicottero sul Garda.

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MARIA LALIA executive manager Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio «Per il segmento Mice è stata messa a punto un’offerta per la bassa stagione, da metà novembre a metà febbraio, che garantisce agli ospiti l’upgrade di camera, sale meeting comprese nella tariffa e la partecipazione ad attività gratuite di degustazione, oltre al grandissimo plus di potere riservare la struttura alberghiera in esclusiva».

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Mice: in buca al primo colpo In principio era il golf, poi è germogliato il mondo del Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio: sul Lago di Garda, una meta ricca di spazi per il corporate dove un team dinamico e flessibile elabora originali risposte alla domanda business NICOLETTA TOFFANO

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el 2009, sul Lago di Garda, intorno all’antica abbazia benedettina di san Vigilio del XII secolo, nasceva uno straordinario campo da golf progettato dall’architetto Kurt Rossknech: 36 buche a soli dieci chilometri da Sirmione e Desenzano. A quei tempi la club house e il suo ristorante avevano un ruolo complementare al green e deliziavano gli ospiti sia con i piatti del territorio e della migliore tradizione italiana, sia con una spet-

tacolare vista sulla natura del luogo. In una decina d’anni questo nucleo originale, eccellente sin dalla nascita, si arricchisce di nuove strutture: un hotel, appartamenti, una spa, ristoranti, sale meeting, un centro sportivo e piscine. Viene così alla luce un complesso per molti aspetti unico nel panorama nazionale sia per la tipologia di offerta sia soprattutto per la dinamicità che lo contraddistingue nel creare situazioni, offerte e attività a supporto della realizzazione di eventi. «In un mercato sempre più last minute – spiega Maria Lalia, executive manager della struttura – dove le richieste e le relative conferme si realizzano in tempi brevissimi, sono proprio la nostra flessibilità e la capacità di gestione autonoma a consentirci di dare risposte immediate e di conseguenza organizzarci rapidamente. Competenza e disponibilità premiata da clienti sempre più fidelizzati, sia aziende ma soprattutto Pco, per entrambi i quali costituiamo una garanzia». Questo approccio fluido e preciso è sostenuto dall’esperienza, da un’attenta programmazione e dalla proposta di pacchetti ad hoc. Per esempio, per il mercato Mice è stata messa a punto un’offerta per la bassa stagione, da metà novembre a metà febbraio, che garantisce agli ospiti l’upgrade di camera, sale meeting comprese nella tariffa e la partecipazione ad attività gratuite di degustazione, guidate da sommelier di altissimo profilo, dei vini provenienti dall’eccellente cantina, tra i quali uno splendido

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Lugana Classico e un Lugana Brut con etichetta Chervò San Vigilio. Un ulteriore plus della bassa stagionalità: la possibilità di riservare la struttura alberghiera in esclusiva; un’opportunità che permette di creare – durante un evento – il giusto clima di tranquillità e privacy per raggiungere con più efficacia l’affiatamento di un gruppo e rendere più pervasiva la comunicazione aziendale. E PER L’IMPOSSIBILE CI STIAMO ATTREZZANDO Il centro congressi, realizzato presso la club house, dispone di cinque sale con la plenaria da 250 posti, ed è una struttura collaudata e richiestissima per congressi e corsi di formazione che sfruttano la sua facile accessibilità: a metà strada dagli aeroporti di Bergamo e di Verona e a dieci minuti dall’uscita della autostrada Milano-Venezia, dalla Brebemi e della fermata dell’alta velocità di Desenzano. Molte le aziende che hanno di recente scelto Chervò Golf Hotel Spa & Resort San Vigilio per eventi di diversa natura, dalle convention all’incentive: Zurich Assicurazioni, Accenture, Loro Piana Tessile, Camozzi automazione industriale, Banca Generali, Fineco e poi Fca Group per la presentazione di una nuova auto elettrica, Osram, Liquigas, Glaxo Menarini, Manetti & Roberts e Novartis per citare anche alcune delle aziende farmaceutiche . «E proprio per il settore automotive – illustra Maria Lalia – la nostra struttura offre tante versatili soluzioni: dalle presentazioni nelle

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belle ambientazioni outdoor, al poter accedere con le autovetture direttamente in una delle sale meeting, dalla realizzazione di percorsi negli spazi esterni di proprietà, alla possibilità di effettuare test drive sulle scenografiche curve delle colline moreniche che fanno da quinta a Sirmione e Desenzano». L’offerta è ampia e tutta la struttura e le sue facility sono usufruibili per post congress, incentive e team building, come la piscina interna, recentemente sede di un pool party aziendale, oppure la bella biopiscina che può essere attrezzata con una piattaforma galleggiante per un’attività di team building legata al mondo del golf, o ancora, il centro benessere, spesso utilizzato in esclusiva. In tema di attività di gruppo incentivanti l’offerta spazia dall’indoor con wine tasting o show cooking, sempre diretti da personale interno specializzato, all’outdoor con tornei sportivi, cacce al tesoro o attività, fiore all’occhiello della struttura, legate al mondo del golf. Queste ultime condotte dall’esperienza dei maestri della Chervò Golf Academy: da una lezione introduttiva alla disciplina, con momenti di pratica direttamente sui campi da golf, all’organizzazione di gare e di minitornei corporate. Un ultimo effetto speciale da abbinare a un evento Mice? Uno splendido volo panoramico in elicottero partendo direttamente dalla struttura per emozionanti vedute aeree sul paesaggio unico del Lago di Garda. indirizzi a fine rivista

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BASSA STAGIONE H10 Roma Città Roma Numero totale camere: 181 | Ristoranti: 1 | Posti: 140 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 180 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 40 | Possibilità organizzazione post congress

Cliente al centro H10 Roma Città, pluripremiato dalla rete con il Certificate of Excellence, è un albergo di design, in una zona strategica della Capitale, dove lavora uno staff dinamico che per il Mice ha messo a punto un interessante pacchetto di offerta NICOLETTA TOFFANO

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i chiama atteggiamento proattivo, quello che porta ad anticipare le esigenze dei propri clienti come spiega Daniela Lamberti, responsabile commerciale di H10 Roma Città: «È il modus operandi del nostro team di lavoro, un gruppo estremamente affiatato, capace sempre di mettere in campo quelle azioni che aiutano l’ospite a risolvere tutti i problemi, anche prima che questi si presentino». Un plus fondamentale per l’H10 Roma Città, albergo di 181 camere, collocato nel caratteristico quartiere Marconi, posizione strategica a breve distanza da Trastevere, da Ostiense (un quartiere ex industriale, oggi trasformato in uno dei luoghi più glamour di Roma), dal centro città con la sua vastissima offerta culturale e dall’Eur, sede di importanti uffici pubblici e privati. Una collocazione particolarmente apprezzata dal-

le aziende, che qui possono disporre di otto sale meeting a luce naturale, di cui quattro modulabili per accogliere fino a 180 persone. Tre di queste sale sono state completamente allestite con materiali antiallergici, a dimostrazione dell’attenzione rivolta a ogni cliente. La terrazza con piscina, situata al piano superiore, e la Piazzetta che si trova nel giardino dell’hotel accanto alle sale riunioni, sono inoltre luoghi ideali per organizzare cocktail e coffee break, mentre le tre suite possono trasformarsi in location perfette per ospitare piccoli meeting o brevi riunioni. La struttura, molto frequentata dal viaggiatore business e dall’ospite Mice (segmenti che insieme rappresentano una importante fetta del business alberghiero, collocandosi intorno al 37% in termini di occupazione camere), si distingue per una serie di servizi (spa, piscina, ristorante, garage, palestra, business and leisure corner, bar), ma soprattutto per la competenza del team di lavoro dedicato al corporate, come afferma ancora Daniela Lamberti: «Sempre in grado di dare soluzioni tempestive alle richieste e questo anche quando, come ultimamente sempre più spesso accade, arrivano in prossimità della data dell’evento o della prenotazione». Ed è proprio nell’ottica di fornire un’offerta sempre più efficiente, che vengono costantemente programmate proposte ad hoc dedicate alle aziende: per esempio, nel mese di dicembre la struttura mette a disposizione la sua capacità organizzativa per la realizzazione di cene natalizie con possibilità di personalizzare la serata. E per il periodo che va dal 18 novembre, fino al 29 febbraio, è già stato predisposto un vantaggioso pacchetto per meeting fino a 45 persone che prevede affitto della sala, schermo, lavagna a fogli mobili, acqua e cancelleria, due coffee break, light lunch, pernottamento con prima colazione, wi-fi, garage al costo di 149,00 euro + 10% Iva per persona al giorno. indirizzi a fine rivista

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Quattro stagioni in Italian Style In autunno attraverso la Penisola, quando le strutture della collezione Sina godono di un’atmosfera più intima ed esclusiva, il legame con il territorio e la stagionalità offrono l’opportunità di attività tematiche uniche per il Mice NICOLETTA TOFFANO

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l primo albergo a Firenze apre nel 1958 e da lì ha inizio la lunga storia di Sina Hotels, gruppo alberghiero italiano che oggi conta 11 strutture distribuite tra grandi metropoli, capoluoghi d’arte e località di mare. Si tratta di alberghi legati alla storia e al design, accomunati dalla strategia del gruppo Sina, espressa fin dalle sue origini, di investire– e quindi di far crescere – su un prodotto di altissima qualità e su un servizio in grado di offrire in ogni singolo albergo esperienze di soggiorno legate al territorio e all’italianità. Una politica di gruppo che genera proposte uniche e differenti a seconda della localizzazione delle strutture. Una prima distinzione riguarda le destinazioni iconiche come Roma, Milano, Firenze e Venezia, laddove la domanda è pressoché continua per tutto l’anno grazie al fittissimo calendario di eventi, mostre, manifestazioni e fiere. In queste città, se da un lato si gode di una stagionalità continua, dall’altro lato si subisce il confronto con forti competitor, e pertanto la strategia vincente individuata mira a elaborare e mettere in atto una forte differenziazione del prodotto e quindi dell’offerta. «Soprattutto per il segmento

Mice – spiega Valentina Simili, direttore vendite – abbiamo un team di professionisti che lavorano per sviluppare accordi di comarketing con brand italiani di altri settori in modo da ampliare e diversificare l’offerta data al cliente che soggiorna nei nostri hotel; a questi sommiamo una serie di piccole attenzioni come per esempio gli aperitivi offerti sulla terrazza panoramica del Sina Bernini Bristol oppure nel meraviglioso giardino del Sina Villa Medici, omaggi in camera a tutti i partecipanti di un evento, e sconti nei nostri centri benessere». Differente ancora l’offerta studiata per le destinazioni in cui si riscontra la bassa stagione, da novembre a marzo, come Perugia, Parma, Viareggio e Romano Canavese, vicino a Torino: «per queste nostre strutture – continua Simili – la strategia per i prossimi mesi sarà sia quella di far ricorso, come leva, a una commissione maggiorata per le agenzie di intermediazione, sia quella di offrire una serie di benefit agli ospiti di un evento per le aziende dirette». Non solo un plus economico quindi per gli eventi che si svolgono fuori stagione, ma anche tante idee per le attività tematiche collaterali al meeting: per esempio in Piemonte il tour in bicicletta tra vigneti e castelli, in Umbria la caccia al tartufo nero con visita e degustazione in un antico borgo, in Toscana la cena tra le cave di marmo di Carrara e in Emilia la sfida in uno dei labirinti più grandi del mondo o la gara su fantastiche auto da corsa. indirizzi a fine rivista

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BASSA STAGIONE Santa Tecla Palace Hotel Santa Tecla-Acireale (Ct) Numero totale camere: 182 | Ristoranti: 1 “Al Giardino”| Posti: 600 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 35 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 380 | Possibilità organizzazione post congress

Porte aperte ai meeting tutto l’anno Non chiude mai per il Mice l’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale, la spettacolare struttura congressuale, inserita nel parco naturalistico della Timpa, conosciuta e apprezzata dai marchi più prestigiosi di tutte le tipologie aziendali NICOLETTA TOFFANO

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Hotel Santa Tecla Palace di Acireale, in posizione strepitosa a picco sul mare, è senza dubbio una delle strutture congressuali più belle del tratto di costa ionica della Sicilia. Un primato a cui contribuisce l’area meeting di 2.500 metri quadrati con vetrate che si affacciano direttamente sul mare, diverse tipologie di ristoranti diretti da due executive chef (e immancabile in Sicilia una bravissima pasticcera!) e poi la piscina e gli ampi spazi esterni dove, complice il clima mitissimo, potere sostare fino a inverno inoltrato. Acireale e la sua costa, famosa destinazione balneare, soffrono però, come tante mete italiane, del fenomeno della bassa stagione di cui risente anche il congressuale, come illustrano gli esperti del settore Mice del Santa Tecla Palace, Marco Calvagno, sales and congress manager e Enza Sicali, responsabile eventi food and beverage: «A novembre qui tutto si ferma e, non essendoci alcun coordinamento tra le attività del territorio, siamo costretti purtroppo a prendere una pausa

anche per la nostra struttura, poiché se non arriviamo almeno al cinquanta per cento di occupazione camere l’apertura diventa economicamente insostenibile. Ma, nel nostro caso, non si tratta di una chiusura stagionale definitiva, dal momento che siamo in grado di organizzare una veloce ed efficiente riapertura ogni qual volta, anche fuori stagione, arrivi dalle agenzie una commessa per la realizzazione di un evento corporate». Si tratta di un modus operandi improntato su una grande coerenza professionale, ma anche sulla consapevolezza di essere in grado di coprire in ogni momento dell’anno tutti i servizi indispensabili alla realizzazione di un evento. Così per esempio avverrà per un prestigioso congresso legato al mondo dell’editoria, già in programma tra il 24 e il 28 novembre, che vedrà riaccendersi i 22mila metri quadrati coperti della struttura, le 180 camere, i servizi di ristorazione e tutte le facility richieste. Il vantaggio nell’organizzare al Santa Tecla Palace un evento fuori stagione sta proprio nel fatto di potere usufruire dell’intera struttura in esclusiva, in pratica come vivere qualche giorno in un “villaggio” dove tutto si svolge all’interno e si crea, nel breve tempo di 48 o 72 ore (oggi il tempo medio di durata di un evento) quel clima indispensabile alla migliore coesione di un gruppo di lavoro. Senza dimenticare che all’esterno la destinazione offre spunti culturali e naturalistici “aperti tutto l’anno”: primo fra tanti Acireale, la cittadina del Barocco, affacciata da una parte sulla riserva naturale della Timpa, costone lavico a picco sul mare, e dall’altra dominata dall’Etna, ancora più affascinante d’inverno, quando i suoi crateri e versanti si imbiancano di neve. indirizzi a fine rivista

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DOSSIER

BASSA STAGIONE

L’app che incentiva i Un nuovo programma di rewarding per il Mice, attraverso un’app: con un click sei collegato con due hotel quattro stelle in grado di offrire ospitalità e importanti spazi congressuali tutto l’anno, l’Hotel Savoia di Rimini e il Baia Flaminia di Pesaro NICOLETTA TOFFANO

D

ue alberghi, entrambi sul mare, un mare che non è uno sfavillio lontano, ma una presenza così vicina da attraversare le vetrate e costituire l’elemento principale della vista che si ha da camere, sale congressi e spa. Le due strutture sono accomunate non solo dalla gestione e da una stagionalità che per il congressuale non conosce interruzioni, ma anche da un programma di rewarding realizzato attraverso un’app dedicata esclusivamente ad aziende e agenzie. Stiamo parlando dell’Hotel Savoia di Rimini e del Baia Flaminia di Pesaro. Ma andiamo con ordine e iniziamo proprio dal programma di fidelizzazione, introdotto di recente e realizzato tramite un’app da scaricare sullo smartphone, H&R Piazza. Ce ne parla Sabrina Pascucci direttore commerciale Mice: «L’app è collegata direttamente con il sistema di prenotazione dei due alberghi e funziona come un cash back: per ogni prenotazione business, una percentuale in denaro viene accantonata, andando a formare un “capitale” da spendere in servizi all’interno

delle due strutture. Un vantaggio non da poco, che unisce la semplicità di utilizzo, anche last minute, al vantaggio di poter usufruire di spazi e attenzioni a tariffe imbattibili». RIMINI TUTTO L’ANNO ALL’HOTEL SAVOIA Tutti conoscono Rimini: un riconoscimento che travalica i confini e che porta in questo luogo ogni anno turisti, congressisti, aziende da ogni parte d’Italia e d’Europa. Prosegue Sabrina Pascucci: «Spente le luci sulla stagione balneare, questa bella città non smette mai di pulsare e resta per tutto l’anno punto di riferimento del mercato Mice, grazie anche alla presenza di strutture come il nostro Savoia Hotel, inconfondibile sul lungomare con la sua forma a conchiglia, che mette a disposizione spazi e competenze di primo livello». Le camere sono 110 tutte con balcone (veramente spaziose: minimo venti metri quadrati), novanta delle quali con vista mare, cui si aggiunge un centro congressi con una luminosa sala da 350 posti affacciata anch’essa sul mare, situata al primo piano insieme a un ampio foyer, dove ospitare spazi espositivi di ogni genere, a un un’area bar e alla sala ristorante Ostro, dedicata ai banchetti. Da sottolineare che la cucina degli eventi è sempre curata dallo staff del ristorante dell’albergo, il prestigioso AmoRimini, che tra i punti di forza evidenzia la selezione della materia prima:

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DOSSIER

BASSA STAGIONE

a il Mice la pasta è fatta a mano, con farina biologica e uova a chilometro 0, il pesce sempre fresco secondo il pescato, e la carne di razza Mora Romagnola, un particolare suino locale, presidio Slow Food. In totale le sale meeting sono dieci: plenaria da 350 posti, sotto sale da cinquanta, sessanta e ottanta posti e board meeting da dieci posti; e se non fossero sufficienti si possono aggiungere all’occorrenza le camere De Luxe, che grazie alle ampie dimensioni vengono approntate per gruppi di lavoro di 10-12 persone. Anche il post congress può essere gestito con grande semplicità: facile organizzare attività sociali, team building, cene di gala eleganti o urban chic, attività culturali o semplicemente di puro relax in spa da trecento metri quadrati: una area umida interna con piscina idromassaggio, sauna, bagno turco, area relax collegata a una terrazza esterna con tre piscine idromassaggio riscaldate per i più temerari, accessibili tutto l’anno. Il tutto organizzato e gestito da personale dedicato alla clientela Mice, attento e ben preparato per rispondere alle varie esigenze, tanto in fase organizzativa quanto realizzativa dell’evento. L’OSPITALITA CHE STUPISCE A PESARO: HOTEL BAIA FLAMINIA A pochi chilometri da Rimini, si trova l’altro albergo del gruppo, l’Hotel Baia Flaminia di

Pesaro. Splendida anche in questo caso la posizione, proprio sul mare, in un tratto di costa adriatica protetta dall’omonima baia e dal monte San Bartolo, parco naturale. Tanta la luce che entra a far brillare la hall, le 120 camere dai balconi affacciati sul mare, dalla vista incredibilmente mozzafiato e il ristorante Rosa dei Venti un’autentica terrazza dalle vetrate infinite. «L’albergo oltre a essere un punto di riferimento per il turismo leisure durante la stagione prettamente estiva, è anche un punto d’approdo di primo rilievo per il congressuale in ogni mese dell’anno» prosegue Sabrina. Il centro congressi, punta di diamante, dispone di sette sale da venti a settecento posti ed è dotato di sala regia e camerini da utilizzare anche per spettacoli o sfilate (la sala principale, sala Tritone, può accogliere fino a 650 persone). Comune denominatore con l’Hotel di Rimini: la presenza della spa, nuovissima, di oltre cinquecento metri quadrati, con piscina idromassaggio a temperatura di 36 gradi, bagno turco, percorso emozionale, sauna, percorso Kneipp, lettini in marmo riscaldati ad aria, ampia zona beauty; da segnalare, le aperture straordinarie per festeggiamenti fuori dagli schemi, appuntamenti da non perdere come spa party e spa lounge per godersi il relax fino a mezzanotte. indirizzi a fine rivista

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UNDER THE SPOTLIGHT

Una nuova stagione Non è “solo” un centro congressi. È anche un inesauribile format di spazi e di idee. E di upgrade: da settembre, la sala più ampia del Centro Congressi Unione Industriale Torino accoglie il Mice fresca di restyling LUCIANA FRANCESCA REBONATO

A

d alto potere emozionale. È questo, in estrema sintesi, il mood che trasmette il Centro Congressi Unione Industriale Torino, giunto quasi al suo trentesimo anno di attività, garanzia di coreografie sempre nuove da approntare e con una caratteristica che più di altre lo distingue: è infatti l’unica realtà congressuale nel panorama di Confindustria a proporre un’attività culturale sul territorio. Eventi e post congress, tutto in un’unica location, con proposte d’autore e il dna votato all’eccellenza. Non a caso a settembre la location ha festeggiato con una serata esclusiva il restyling della sala Giovanni Agnelli. RINNOVARE E COMUNICARE Da anni il centro congressi è il punto di riferimento di attività congressuali e culturali, sociali e cittadine, delle imprese, di enti e di

club, di associazioni e di università. Con queste premesse è nata la volontà del rinnovo della sala Agnelli e di ottimizzarne gli spazi, cercando di incrementare connotazioni di assoluta inclusività con la realizzazione di un palcoscenico polifunzionale e maggiormente empatico. La conformazione architettonica risponde, in prima battuta, alla necessità di una sempre maggior flessibilità della proposta e data la maggior superficie del palcoscenico consentirà di ospitare non solo eventi congressuali ma anche, occasionalmente, eventi musicali, spettacoli teatrali e molte altre manifestazioni. Giancarlo Bonzo, amministratore delegato del centro congressi, afferma «I lavori di restyling sono stati progettati con attenzione e sono nati dalla sempre maggiore necessità di aprirsi alla collettività, alle esigenze culturali di un territorio che chiede spazi polifunzionali dove potersi riunire, condividere momenti ed esperienze. La conferma di questa decisione – prosegue Giancarlo Bonzo – ci è pervenuta dagli ottimi risultati nelle recenti Giornate di Primavera del Fai e nell’appuntamento annuale con Open House Torino, in cui le sale di rappresentanza della Palaz-

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zina Marone Cinzano sono state aperte al pubblico e hanno riscosso un notevole successo di interesse. Questo testimonia che la cittadinanza e i turisti in città amano la cultura in tutte le sue forme e la sostengono in ogni occasione». CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI Per celebrare questo traguardo, il centro congressi ha organizzato per il 12 settembre una serata di grande spettacolo all’insegna di musica, danza, magia, teatro e con il varietà di un ospite d’onore: Arturo Brachetti. «Un salotto culturale e un momento di grande spettacolo», ha definito l’evento Dario Gallina, presidente Unione Industriale Torino. Oltre al grande illusionista Brachetti sono state numerose le realtà coinvolte per la manifestazione anche attraverso una serie di collaborazioni, per esempio quella con il celebre artista Ugo Nespolo, che per l’occasione ha creato un’opera ad hoc. Spettacolare è stata l’esibizione “Ballroom dancing”, con i campioni italiani della scuola di ballo Arte Danza Torino dei maestri Maria Grazia Lavezzi e Daniele Peretti, quindi spazio ai “Momenti Magici”, con gli artisti del Circolo Amici della Magia. Si è chiuso in musica: “Dalla classica al rock”, con il Quartetto Effe – in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Femminile di Ivrea – e “Jazz concert in the Garden”, nelle sale di rappresentanza e nel giardino della palazzina Marone Cinzano con l’Eleonora Strino Quartet. EVENTI DA AGENDA È iniziato alla grande, l’autunno del Centro Congressi Unione Industriale Torino, che dopo il restyling della Sala Giovanni Agnelli ha ripreso a pieno ritmo i consueti cicli culturali per la stagione autunno-inverno 20192020. Fra questi ricordiamo gli abituali “Caffè

Letterari”, i “Martedì Sera” e gli “Appuntamenti del mercoledì mattina”, ai quali si aggiungeranno alcune novità. I “Martedì Sera” sono stati inaugurati da Alberto Cirio, il nuovo presidente regionale – eurodeputato italiano eletto al Parlamento Europeo –, il quale ha esposto l’esperienza del suo primo periodo al comando della Regione e condiviso con il pubblico gli aspetti più interessanti. E di grande interesse è stato il martedì con Piero Bianucci – editorialista del quotidiano La Stampa –, con l’evento intitolato “Camminare sulla luna. Come ci siamo arrivati e come ci torneremo”. Fra gli appuntamenti del mercoledì mattina, invece, si segnala l’evento di inaugurazione con la presenza di Pier Franco Quaglieni e la presentazione del suo libro “Mario Soldati. La gioia di vivere”. indirizzi a fine rivista

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UNDER THE SPOTLIGHT

Csr a 360 gradi La responsabilità sociale d’impresa è oggi un must che coglie tuttavia ancora impreparate molte realtà aziendali italiane. Per questo Comunicando Eventi, insieme a partner di primo piano, ha dato vita al progetto proGEA SIMONA P.K. DAVIDDI

C

omunicando Eventi, CSR3 e GreenMe, rispettivamente un’agenzia di live communication, ideazione e organizzazione di eventi, una società di consulenza legale e finanziaria per i servizi connessi alla responsabilità sociale d’impresa – la famosa Csr – e uno dei più autorevoli web magazine in ambito green, insieme a un pool di coach, consulenti d’immagine e trainer hanno dato vita a proGEA, un progetto per aiutare le aziende a districarsi nel complicato quanto variegato mondo della responsabilità sociale d’impresa, tra leggi da rispettare e consapevolezze da acquisire. CSR: NON SI PUÒ PIÙ IGNORARE Sono infatti diversi gli ambiti d’azione della Csr e spesso le aziende hanno la necessità di un partner affidabile che le aiuti non solo a mettere a punto un progetto integrato di comunicazione “reputazionale” fissando al contempo gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile e gli step strategici e operativi per raggiungerli, ma anche a coinvolgere i diversi attori – sia interni sia esterni alla realtà aziendale, media e influencer inclusi – e

sia in grado inoltre di valutare costi e ritorni sull’investimento e di preparare bilanci e report finanziari. Il tutto declinato per i quattro principali ambiti d’azione della corporate social responsibility, quattro “global goal” per uno sviluppo sostenibile nei quali interviene ProGEA con piani studiati su misura volti a realizzare percorsi di consapevolezza e formazione per valorizzare le competenze personali e professionali in azienda: l’healthcare e il benessere dei dipendenti (per esempio con realizzazione di luoghi di lavoro salubri ma anche con la creazione di una cultura della prevenzione e di seminari per motivare a uno stile di vita sano); la gender equity all’interno dell’organigramma aziendale (con focus particolari sulla leadership e sul capitale umano declinati al femminile); la sostenibilità a tuttotondo (con progetti che prevedano dalla riduzione dell’impatto ambientale individuale alla salvaguardia del patrimonio culturale e naturale a livello globale); e la produzione responsabile (con particolare attenzione alle abitudini di consumo, agli acquisti consapevoli e alla riduzione della produzione di rifiuti). Un progetto innovativo ma soprattutto completo, dunque, quello di proGEA, che nasce in un momento storico di criticità globale come l’attuale, nel quale le implicazioni etiche all’interno della vision strategica d’impresa non si possono più ignorare. indirizzi a fine rivista

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La Nuvola: crescita costante Novanta eventi nella fase di start up e un trend costante di crescita con l’obiettivo di conquistare i mercati internazionali: questo il traguardo del Roma Convention Center La Nuvola. Ce ne parla il DG di Roma Convention Group Plinio Malucchi SIMONA P.K. DAVIDDI

Plinio Malucchi, direttore generale di Roma Convention Group

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a di recente spento la terza candelina il Roma Convention Center, noto a tutti come La Nuvola, la controversa ma bellissima opera di Massimiliano e Doriana Fuksas, che ha dato a Roma ottomila nuovi posti per convegni ed eventi, oltre a regalare un landmark già diventato iconico. Tre anni di attività, dunque, festeggiati con novanta manifestazioni ospitate tra congressi ed eventi corporate, quasi quattrocento giorni di occupazione, con una presenza straniera rilevante, pari al venti per cento. Numeri importanti, che hanno generato un fatturato di 3,5 milioni di euro nel 2017, quasi triplicato a 8,9 milioni nel 2018. Ambiziosi gli obiettivi per il futuro, che conta di superare i 180 giorni di occupazione nel prossimo anno, quando si punta a portare a Roma – conquistando i grandi eventi internazionali, con un occhio, nell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2020, al mercato asiatico – i grandi congressi internazionali, in grado di generare indotto e occupazione per la città. «Relativamente alle trattative commerciali per l’anno 2020 abbiamo già chiuso accordi per 14 eventi e ci auguriamo di contrattualizzarne

altri 17, per i quali siamo in una fase avanzata di trattativa» spiega Plinio Malucchi, direttore generale di Roma Convention Group. 2019 ALL’INSEGNA DELLA VARIETÀ Con oltre 150 giorni di occupazione, il 2019 conferma il trend di crescita annua della Nuvola, ma è anche la qualità e la varietà degli eventi ospitati a far puntare i riflettori sulla struttura. Dopo la grande kermesse della Formula E (tornerà all’Eur per la terza edizione consecutiva il 4 aprile 2020), con oltre 35 milioni di telespettatori collegati in novanta Paesi del mondo - uno spot incredibile per il nostro Convention Center in termini di awareness e di immagine, commenta Malucchi – l’autunno è stato dominato dai grandi congressi internazionali: il 24 e 25 settembre La Nuvola ha ospitato il Cybertech Europe 2019, principale palco dell’industria cibernetica, che è tornata all’Eur per il secondo anno di fila, seguito da un congresso internazionale medico dal 10 al 12 ottobre, il 50° Sido International Congress (medici ortodontisti). A seguire un altro congresso medico: dal 15 al 18 ottobre è stata la volta del Congresso Nazionale Siaarti Icare (anestesisti), preceduto da un evento più “mondano” e aperto al pubblico, Roma Sposa, che dal 3 al 6 ottobre ha presentato trecento espositori con ventimila visitatori. «Abbiamo poi ospitato diversi eventi corporate, alcuni ci hanno confermato la loro preferenza, come Poste, che ha scelto la Nuvola – prosegue Malucchi – per la se-

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UNDER THE SPOTLIGHT

conda edizione di Sindaci d’Italia; per altri, tra cui un paio di brand internazionali molto noti, abbiamo sottoscritto un accordo di riservatezza piuttosto oneroso». Si chiuderà l’anno con la nuova edizione (dal 4 al 8 dicembre) di Più Libri Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria, che anche lo scorso anno ha bissato il successo con oltre centomila presenze. In questo senso - chiosa Il Dg di Roma Convention Group - siamo felici di ospitare una manifestazione che è cresciuta tanto da diventare l’evento culturale più partecipato della Capitale, proprio alla Nuvola e che per questo sentiamo come un successo anche un po’ nostro. Ma non è tutto: «Siamo impegnati con il management di RCG nelle trattative commerciali – spiega Malucchi – che sono nate a seguito dei nostri tre road show e dunque degli incontri B2B che abbiamo realizzato nel primo semestre del 2019 per spingere commercialmente la nostra venue e capire realmente l’interesse nei mercati di riferimento. A Washington, Londra e Bruxelles La Nuvola è stata presentata ai più importanti operatori del settore sia congressuale che di eventistica, ottenendo un riscontro molto interessante, che conferma la vocazione internazionale di Roma nei congressi e negli eventi. I mercati di Europa e Nord America rappresentano allo stato attuale i mercati su cui spingere maggiormente. Già nel 2020 e poi nel 2021, ci sposteremo anche verso l’Asia: dalla Cina meridionale, a Singapore, Taiwan, Corea, si punta a portare a Roma i grandi congressi tecnologici sviluppati in quell’area, nonché le convention delle grandi aziende del settore. Vogliamo che la Nuvola rappresenti il volto internazionale di Roma, capace di attrarre un turismo d’affari che porterà alla città risorse, occupazione e occasioni di business».

alla loro quarta edizione alla Nuvola. E poi ci saranno due grandi congressi mondiali nel 2021: il Congresso del Melanoma e quello di Neurologia, con numeri che vanno tra i cinquemila e i seimila partecipanti. «Analisi condotte sui congressi ospitati – spiega Malucchi – ci dicono che gli eventi tenuti alla Nuvola hanno registrato un aumento dal dieci al trenta per cento rispetto alle edizioni ospitate in altre città. Così è stato per il congresso Iba del 2018, che ha riunito settemila avvocati da tutto il mondo. Roma è stato l’evento più partecipato di tutte le convention. Una conferma dell’importanza del turismo congressuale per il Pil della città. Non c’è bisogno di dire che stiamo naturalmente partecipando a diverse gare per aggiudicarci altri congressi di peso mondiale per gli anni a venire». Va considerato che i congressi internazionali si aggiudicano con tre/cinque anni di anticipo. Un ultimo elemento è degno di segnalazione: è prevista per l’inizio del 2020 anche l’inaugurazione dell’attiguo business hotel La Lama, progettato anch’esso da Massimiliano Fuksas, che aprirà con il brand Hilton e avrà 439 camere. indirizzi a fine rivista

I CONGRESSI GIÀ IN CALENDARIO Intanto nel 2020 hanno confermato la loro presenza il Sic Acoi (Congresso Italiano di Chirurgia Unita - alla seconda edizione) e la convention nazionale dei commercialisti,

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hot topics

IN MY OPINION

Incentive bizarre

Incentive da incubo Vi è mai capitato di essere tenuti in ostaggio dalla struttura alberghiera che ha ospitato il vostro gruppo di incentivandi? A me sì...

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EMANUELA GIORDANO Founder e creative manager di Quid Italy emanuela.giordano@quiditaly.com

ià dal titolo potete capire il tema del mio intervento, e sono certa che ogni organizzatore di eventi che professa da anni, almeno una volta è stato “ostaggio” di qualche situazione al limite del paradossale. Che fare in quei momenti, come mantenere la calma: sono domande che si affollano nella testa, e che solo con sangue freddo, una buona dose di ironia e tanti, tantissimi sorrisi ti permettono di trovare le soluzioni. Personalmente ho imparato che l’estrema gentilezza, anche con i cafoni e i caratteri più ostici, vince sempre: alla fine li disarmi. Quello che sto per raccontarvi è forse l’esempio più forte che ho vissuto in prima persona nella mia trentennale carriera. Viaggio incentive nella splendida Repubblica Dominicana, indubbiamente una delle mete più interessanti per i viaggi d’incentivazione, ma va ricordato che il Paese non ha estradizione: avere quindi a che fare con la giustizia locale non è mai piacevole. Nel 2006, con la mia allora socia in affari, collaboriamo in qualità di consulenti all’organizzazione di un viaggio incentive per un’azienda italiana nostra cliente. L’azienda decide che vuole occuparsi direttamente di tutte le prenotazioni e non transige su questo punto. Si parte e si soggiorna senza problemi, fino a un paio di giorni prima del rientro del gruppo (duecento persone). La direzione dell’hotel convoca la referente aziendale per un’importante comunicazione: il

saldo di cinquantamila euro non è arrivato sul conto corrente bancario del resort; “il gruppo non può ripartire finché non arriva il saldo”, ci viene detto elegantemente dal referente amministrativo, che ha ai lati della sua scrivania due guardie armate. Sorride e ogni tanto volge lo sguardo alle due guardie e poi a noi… Il messaggio è inequivocabile. Arriviamo a una mediazione: il gruppo riparte con la mia socia, io resto come “ospite garante insieme alla cliente”. Ci vengono ritirati i passaporti per ulteriore garanzia. Il responsabile amministrativo ci sorride ancora rassicurandoci: “Starete meglio qui da noi che nelle prigioni del Paese; qui le prigioni non sono come quelle italiane”… Ecco, proprio la frase giusta per rassicurarci: noi restiamo lì, senza passaporti e tutti ripartono. Sì sì c’è proprio da stare serene! Affido le nostre speranze alla mia socia e muovo subito amicizie in banca e polizia per monitorare la situazione. Mio marito, in Italia, fibrilla quando gli dico il perché del mio mancato ritorno, ma grazie alle sue conoscenze in Farnesina ci fa avere il contatto del console italiano in loco: alla peggio dobbiamo chiamare il consolato, che loro avrebbero trovato sicuramente una soluzione. Ogni nostro movimento è monitorato da guardie armate nel resort il personale ci guarda in cagnesco. Voi direte ma il bonifico? Il bonifico in effetti era stato emesso davvero, ma dall’Italia non era transitato direttamente sul Banco di Santo Domingo, istituto di credito dove aveva il conto corrente il resort, ma era finito alla National Bank a New York e lì era rimasto bloccato per un vizio di procedura… A rin-

tracciarlo è stata un’amica bancaria, perché la banca stessa dell’azienda non riusciva a capire dove fosse finito: l’amicizia vale sempre molto di più in certi casi. Ma prima di scoprire dove fosse finito il bonifico passano diversi giorni, e gli animi si scaldano, i sorrisi cominciano a spegnersi, per lasciare posto a battute ironiche e velate minacce di chiamare le autorità locali. Noi cerchiamo di ingannare il tempo “distraendoci” tra la spa e bagni in mare (sempre sorvegliate dalle guardie armate). Insomma passiamo due settimane così, e la seconda settimana non ci vede più spensierate, ma spaventate sul serio. Finalmente arriva il Cro del bonifico grazie alla nostra amica e, improvvisamente, da “ostaggi” torniamo a essere gradite ospiti, tutti tornano a sorriderci. Non aspettiamo un minuto: ci facciamo prenotare dall’Italia il primo volo utile (facendo due scali pur di venire via il prima possibile) e affrontiamo con gioia un volo infame, che mi è sembrato però il migliore della mia vita. La cosa più incredibile è stato l’epilogo: alla nostra partenza il direttore amministrativo del resort raduna tutto il personale, lo schiera a mo’ di corpo d’onore sui due lati di una passatoia rossa, e mentre passiamo in mezzo un po’ intimidite scatta un applauso di gruppo che ci accompagna fino al nostro transfer. Piangiamo, ma questa volta di felicità. Ci saluta con un “tornate presto” – al quale rispondiamo, dentro di noi, con un sonoro “ma anche no!” –. Nel tempo poi ci abbiamo riso su e ancora oggi ricordiamo quest’esperienza quasi divertite, ma io non torno in Repubblica Dominicana da allora... indovinate perché?

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IN MY OPINION

L’altra metÀ del cielo

Le #ballerine fanno #schifo! E l’#influencermarketing? A

Ravenna, lo scorso settembre, per la prima volta in Italia si è tenuto in pompa magna il Social Travel Summit (ovvero un meeting internazionale di blogger e influencer specializzati in turismo); nel frattempo, sempre a settembre, in Spagna, scattava l’allarme-travel blogger: la categoria degli agenti di viaggio spagnoli, sentendosi “oltraggiata” (cito testualmente) dalla proliferazione di siti web creati da blogger e influencer per vendere consulenze di viaggio alla modica cifra di cinquecento euro l’una (mentre i banconisti di agenzia non prendono il becco di un quattrino), si sdegnava pubblicamente per questa pratica, perché mette a rischio la sopravvivenza stessa delle agenzie di viaggio. Il che (cioè che il proliferare di questi influenzatori onniscienti e onnipresenti possa destabilizzare l’attività dei professionisti “riconosciuti” dei più disparati settori, dalla moda al turismo) è oggettivamente plausibile. Non sono rari, nemmeno in Italia, i casi di brand disposti a pagare fior di quattrini per un post di poche righe su Instagram,

corredato da due o tre selfie pesantemente truccati grazie a qualche dozzina di filtri per il fotoritocco, capaci di far apparire Cernusco sul Naviglio come la più esotica delle destinazioni marittime del mondo (a parte il trascurabile dettaglio che del mare non ce n’è manco l’ombra, ma non importa). Capisco l’urlo di dolore delle agenzie di viaggio spagnole, anzi mi stupisce il silenzio di quelle italiane, ma è pur vero che finché funziona, la tentazione è irresistibile. Il punto però è: ma funziona davvero? Voglio dire: non sono due fotografie di un tramonto e di un buffet a fare “influencer marketing”. Ci vuole ben altro! Qualcosa che è appannaggio di pochi (e che proprio per questo costa un bel po’ di soldi veri). Qualcuno (purtroppo non ricordo più chi) ha spiegato l’influencer marketing in questi termini, che io trovo illuminanti: “il tuo fidanzato ti dice che non gli piaci quando indossi le ballerine, ma tu continui a metterle. Le tue amiche ti dicono che stai proprio male con le ballerine, ma tu

Ravenna, la Spagna, le ballerine e le t-shirt… Che cos’hanno in comune queste quattro cose? Ve lo dico io: l’influencer marketing continui a metterle. Poi Chiara Ferragni fa un tweet in cui scrive che le #ballerine fanno #schifo e tu corri a buttarle tutte in pattumiera. Ecco questo è l’influencer marketing”. Bellissimo! E verissimo! Ma quante sono le Ferragni nel mondo? Ariana Renee (meglio nota come @Arii) è una influencer molto seguita – soprattutto su Instagram –, che a maggio di quest’anno contava quasi tre milioni di follower. Una vera star dei social media che, forte di una fanbase così nutrita, ha deciso di lanciare una sua linea di magliette. Sapete quante ne ha vendute? Soltanto 36. Lascio agli esperti il calcolo del conversion rate, ma la risata grassa scatta intuitivamente. Così come intuitivamente ciascuno di noi sa già che non può essere tutto oro quello che luccica. Soprattutto nel mirabolante mondo degli influencer. Cerchiamo di ricordarcelo!

LUCA CORSI Responsabile comunicazione & eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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hot topics

IN MY OPINION

Riflessioni... in formazione

Negoziazioni & poker Il 99% delle persone che sta per intavolare una negoziazione, si concentra sulle strategie e sugli obiettivi, tralasciando una parte altrettanto fondamentale, le emozioni

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PAOLA SABBATINI Formatore, coach e senior partner Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it

mmaginate: quante volte vi è capitato di acquistare una casa o una macchina, cambiare lavoro, chiedere l’aumento di stipendio o discutere un contratto? Come vi siete preparati? In che modo avete strutturato la strategia? E una volta terminata la trattativa, in quante di queste siete rimasto soddisfatto? Recenti studi hanno dimostrato che ciò che fa la differenza su un tavolo negoziale è quanto siamo in grado di gestire le nostre emozioni e quelle dell’altro. Hanno anche scoperto che le emozioni più frequenti sui tavoli negoziali sono fondamentalmente quattro – ansia, rabbia, delusione e gioia – e che possono addirittura portare al fallimento degli accordi. L’ansia è figlia della paura. Temiamo che le cose possano andar storte, che l’altro voglia fregarci, etc. Ci immaginiamo scenari futuri catastrofici e ci pre-occupiamo: iniziamo cioè a occuparci di ciò che potrebbe avvenire, ancor prima che sia accaduto! L’ansia, come tutte le emozioni, è un segnale. Per gestirla al meglio, va ascoltata: cosa ci preoccupa? Cosa possiamo fare per evitare che accada? Possiamo, per esempio, raccogliere più informazioni; oppure organizzare diversi piani alternativi. Ma cosa succede se l’ansia arriva durante l’incontro? Gli studi hanno dimostrato che chi

mostra ansia durante una trattativa si trasforma facilmente nella parte più debole, specialmente se l’altro se ne accorge. L’ansia, infatti, non fa percepire le cose chiaramente e spesso viene attivata da eventi nuovi, al di fuori del nostro controllo. Per evitare che prenda il sopravvento, gli studiosi consigliano di prepararsi e simulare, simulare, simulare! Concordano, infatti, nel sostenere che partecipare a corsi di formazione in cui si simulano diversi scenari aiuti ad affrontare poi i casi difficili e diminuisca l’ansia. La rabbia e il suo comportamento più evidente, l’aggressività, sono molto frequenti nei tavoli negoziali. Molte persone, infatti, hanno la convinzione (sbagliata) che se attaccheranno per prime, più facilmente prenderanno il controllo della situazione. Questo modo di ragionare porta a credere che la negoziazione sia un gioco a somma zero: c’è un vincitore e un perdente, pertanto, meglio mostrarsi più forti, per annientare il nemico. Ma così non è! Inoltre, è ormai dimostrato che la rabbia, non solo rovina la relazione, ma porta a escalation difficili da controllare. La disponibilità all’ascolto cessa e la comunicazione si interrompe. Sia che siamo noi a provarla, sia che la provi l’interlocutore, la rabbia va gestita e placata a tutti i costi! Facciamo una pausa per “sbollire” l’irritazione e riprendere il controllo. Oppure trasformiamola in domande aperte: così ci concentreremo su ciò che sta accadendo anziché sulla risposta ancestrale di “attacco”, che la rabbia accende. La delusione, invece, può essere

usata in modo strategico, con risultati molto più efficaci della rabbia. Se la rabbia porta l’altro a mettersi sulla difensiva e a contrattaccare, la delusione spinge le persone a fare qualcosa di diverso pur di attenuare quel sentimento che hanno provocato. Se siamo, quindi, a un punto in cui ci sembra che l’ipotesi di accordo sul tavolo non sia soddisfacente per noi, esprimere la nostra delusione, può spingere l’altro a rivedere la propria posizione. Infine, gioire quando si sta per raggiungere un accordo a noi favorevole è la peggiore delle strategie. Da una parte, la gioia può portare a un eccesso di sicurezza e abbassare la nostra soglia di attenzione, che invece deve rimanere sempre alta. Dall’altra, può instillare nella mente della controparte l’idea che siamo riusciti a fregarlo, scatenando reazioni di rappresaglia. In sostanza, se vogliamo diventare ottimi negoziatori dobbiamo imparare ad ascoltare le nostre emozioni e quelle dell’altro, affinché ci diano informazioni aggiuntive su come strategicamente gestire la dinamica negoziale. Allo stesso tempo, però, dobbiamo imparare ad assumere la classica “faccia da poker”, quella strategia in grado di controllare le nostre reazioni emotive e quelle dell’altro, in favore del “gioco negoziale”. Per chi volesse approfondire la tematica, suggerisco di leggere “L’emozione e l’arte della negoziazione” di Alison Wood Brooks, nel numero di dicembre 2015 di Harvard Business Review, da cui questo articolo è liberamente tratto.

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IN MY OPINION

italy docet

Codice etico per le associazioni La meeting industry non può affermarsi senza che i professionisti osservino norme etiche. Ecco un documento, redatto nel decennio scorso ma ancora attualissimo

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RODOLFO MUSCO pubblicista e meeting architect certificato Cmp, Cmm, Cme-it musco@motivationandevents.com

Principi di Professionalità, quando sono stati redatti, costituivano le linee guida per la condotta dei soci (appartenenti a un’associazione legata alla meeting industry) durante lo svolgimento della loro professione: benché alcune norme possano sembrare scontate, è invece bene ricordarle alle nuove generazioni tanto quanto ai professionisti di vecchia data. Ecco allora un breve sunto sul quale riflettere. Il socio si impegna all’osservanza di questi principi contestualmente alla sottoscrizione della domanda di associazione. L’adozione dei Principi di Professionalità genera la fiducia del mercato e delle istituzioni e impegna a mettere in pratica rapporti professionali tra colleghi. I membri dell’associazione hanno la responsabilità di garantire comportamenti integerrimi verso i colleghi associati, i dipendenti e i collaboratori, i partecipanti agli eventi, i committenti, i fornitori, dell’ambiente e della cultura nel territorio ove si svolge il convegno. L’integrità professionale impone di:

– Agire nell’ambito della propria professione onestamente, senza eccessi, con obiettività e trasparenza di fatti e circostanze consapevoli delle proprie responsabilità. – Rappresentare, quando delegati, la propria associazione tenendo presente gli interessi comuni e rispettando i limiti della delega. – Evitare azioni che possano essere percepite come conflitto d’interessi o finalizzate a interessi personali. – Offrire e accettare nei rapporti commerciali soltanto incentivi – beni o servizi – che non possano in alcun modo generare impegno a pratiche non etiche. – Astenersi dall’usufruire di servizi gratuiti per visitare una destinazione o effettuare sopralluoghi senza una reale prospettiva di svolgere affari in quella destinazione e/o con quel fornitore. – Perseguire nelle proprie attività commerciali e di marketing una concorrenza sana e leale che sottolinei la coesione e favorisca la crescita della meeting industry. – Onorare i contratti scritti e gli accordi verbali, perseguendo trasparenza e reciproca comprensione con comunicazioni accurate, complete e puntuali, nel rispetto dei diritti e degli interessi altrui. – Riconoscere il diritto dei partner professionali al profitto come elemento necessario alla continuità

dell’attività e alla qualità dei servizi. – Evitare affermazioni false, esagerate o devianti relative alla propria competenza professionale per la gestione dei compiti relativi alle responsabilità assegnate. – Garantire il rispetto della privacy e mantenere il riserbo sulle informazioni in qualunque forma ricevute. – Astenersi dall’uso improprio di informazioni, proposte e idee. – Impegnarsi nella protezione dell’ambiente con l’uso responsabile delle risorse necessarie per la realizzazione delle manifestazioni. – Perseguire attivamente la crescita professionale attraverso la formazione continua, lo scambio delle competenze e delle esperienze professionali per contribuire al progresso della meeting industry. – Privilegiare i rapporti di lavoro con partner che perseguono la stessa cultura di settore e che applicano analoghi principi professionali. Incoraggiare un ambiente lavorativo di rispetto per tutte le persone senza distinzione di nazionalità, razza, religione, sesso, età, orientamenti sessuali, abilità fisiche e mentali diverse. L’osservanza di questi principi garantisce professionalità, competenza, rapporti corretti e integrità. La loro inosservanza comporta il deferimento del socio agli organismi di controllo dell’associazione.

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CONVENTION AZIENDALI

L’evoluzione della convention: macrotrend e tendenze Cosa significa innovazione nel nostro settore? Come cambiano i format? Verso quale direzione si stanno muovendo organizzatori e aziende? In sintesi: come organizzare gli eventi di domani? Scopriamolo insieme ANTONELLA ANDRETTA

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è un campanello che suona con insistenza e che gli analisti registrano già da qualche anno: i millennials hanno abitudini, aspirazioni e gusti diversi da quelli delle generazioni che li hanno preceduti: non comprano automobili, casomai le noleggiano quando proprio sono necessarie; non amano i ristoranti di lusso, ma neppure i fast food, preferiscono il delivery; disdegnano discoteche, cinema e club. Pare non importargliene

un granché neppure dell’abbigliamento e degli accessori firmati, preferiscono spendere in tecnologie (compresi gli abbonamenti alle tv online e ai servizi digitali) e soprattutto in esperienze: viaggi, cura della persona e salute, benessere in generale. Nati o cresciuti a cavallo del 2000, stanno diventando “produttori di reddito” che presto entreranno (anzi sono già entrati) nel mondo che del business è uno degli specchi: quello degli eventi. Cosa offriremo allora a questi giovani uomini e giovani donne, negli eventi aziendali di domani e dopodomani? Saranno disposti a spegnere i cellulari e a stare attenti mentre vengono proiettate decine di slide, commentate con voce incerta? Accetteranno le opinioni espresse da gente in completo blu e tailleur

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CONVENTION AZIENDALI seduti a tavoli presidenziali, loro che, cresciuti nella logica del web, non usano cravatte, non contemplano rigide gerarchie, posti fissi e soprattutto vivono in un mondo dove, con un portatile e uno smartphone, puoi essere operativo anche in cima a un vulcano o nel letto di casa tua, in felpa come Zuckerberg? E non ci sono solo i millennials, ci sono anche i loro fratelli maggiori e i loro genitori, quelli attualmente in piena età produttiva, che, pur cresciuti in un mondo diverso, hanno già visto e fatto tanto e che sono sempre più difficili da ingaggiare, da tenere agganciati, da accontentare. In poche parole, le principali forze di consumo e di mercato al lavoro oggi e domani cambieranno il volto del settore degli eventi aziendali come lo conosciamo. Come? Vediamolo insieme. I CINQUE ELEMENTI DELL’INNOVAZIONE Pcma e Marriott International di recente hanno lavorato con Amy Blackman e Kate Fairweather, due esperte d’innovazione, a un’analisi di questi aspetti. Lo studio ha riguardato gli ultimi macrotrend globali applicati al settore degli eventi aziendali e i risultati hanno portato all’identificazione di cinque elementi in grado di influenzare il quadro generale. Il primo elemento è l’intelligenza emotiva: man mano che le aziende diventano più “intelligenti” grazie all’analisi predittiva (che ha a che fare con le probabilità che si attui un certo comportamento), le aspettative dei consumatori per esperienze personalizzate continueranno a crescere. Gli eventi aziendali dovranno perciò adottare un approccio proattivo per personalizzare le esperienze, comprendendo le esigenze dei partecipanti prima ancora che arrivino all’evento.

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Il secondo elemento è la serendipità orchestrata, una specie di ossimoro, visto che la serendipità è la fortuna di fare scoperte felici per puro caso o il trovare una cosa non cercata mentre se ne stava cercando un’altra, quindi l’opposto di qualcosa di “orchestrato”. Eppure il termine esprime esattamente il concetto ed è un concetto molto importante: le esperienze, per essere gradite, devono liberare i partecipanti all’evento dal costante vincolo del controllo e dei programmi e contenere l’elemento sorpresa, l’inaspettato, che faccia scoprire loro qualcosa di rilevante, coinvolgendoli e lasciando in loro un ricordo duraturo. Vivendo in un mondo sempre connesso digitalmente, in cui i momenti lasciati al caso sono diventati rarissimi, le nostre vite sono infatti diventate troppo programmate, troppo controllate e la “sorpresa”, orchestrata da chi organizza l’evento, non solo genera serendipità ma anche attenzione. E l’attenzione, ai giorni nostri, è diventata il premio per l’organizzatore. Commenta a questo proposito Amy Blackman: «Sono i momenti inaspettati, le giustapposizioni giocose, che creano ricordi duraturi e determinano un impatto significativo». Il terzo elemento è il design multimodale (che nulla ha a che fare con multimediale, laddove multimediale fa riferimento al media o alla tecnologia di trasmissione della comunicazione, mentre multimodale analizza il modo in cui si veicola e si struttura la comunicazione verso l’utente). Dall’infrastruttura tecnologica all’architettura, dall’arredo al decor, dai servizi ai supporti, la location, lo spazio dove si svolge l’evento, deve essere organizzata e progettata per adattarsi ai diversi modi in cui si veicola la comunicazione e in cui i partecipanti saranno coinvolti.

INNOVAZIONE Intelligenza emotiva

Serendipità orchestrata

Design multimodale

Essere bigger than oneself

Ambiente circostante

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ANNALISA PONCHIA innovation manager Aim Group International «Uno dei primi concetti che stiamo cercando di far passare è quello di un mutamento di prospettiva. In quest’ottica, i “clienti finali” non sono i nostri committenti, ma coloro che parteciperanno alla convention o al congresso. È mutato anche il concetto stesso di customer experience, tramutatosi in un customer journey che inizia ben prima dell’inizio dell’evento».

Il quarto elemento: essere bigger than oneself. Un concetto che si può tradurre così: fornire informazioni, dati, spiegazioni, non è più sufficiente, bisogna andare oltre, essere appunto “più grandi di sé stessi”. Ogni evento deve quindi contenere un messaggio: i partecipanti vogliono capire ciò che è importante per un’azienda e sperimentare eventi che trasmettano quel messaggio fin nei minimi dettagli, consentendo loro di connettersi in modo significativo con l’esperienza e interiorizzare quello scopo in modo che diventi parte del loro stesso coinvolgimento. Il quinto elemento infine è riferito nuovamente al luogo, ma non inteso come location in cui si svolge l’evento, bensì come città, regione, nazione che ospita l’evento, contestualizzandolo: gli eventi più memorabili celebrano l’ambiente circostante, esponendo i partecipanti alla cultura locale e collegandoli con la comunità locale per aumentare il coinvolgimento. Queste tendenze, secondo la ricerca, saranno durature e dirompenti e le loro implicazioni saranno sempre più rilevanti nella progettazione di eventi di successo. QUI E ORA Alcuni di questi aspetti sono visibili negli eventi di oggi, già molto diversi da quelli degli Anni 80-90 (quelli dei cocktail di gamberi e dei post congress al casinò), e non sovrapponibili neppure a quelli dei primi anni Duemila (pre-social e pre-app per intendersi). Ma l’attenzione degli organizzatori rimane assai viva ed è interessante cercare di capire come intendono innovarsi e innovare ulteriormente, come si possano tradurre le teorie in pratica. Lo abbiamo chiesto ad Annalisa Ponchia, recentemente entrata in forze ad Aim Group International proprio con il ruolo di innovation manager: «L’argomento è di grande

attualità. Iniziamo col dire che uno dei primi concetti che stiamo cercando di far passare è quello di un mutamento di prospettiva. In quest’ottica, i “clienti finali” non sono i nostri committenti, ma coloro che parteciperanno alla convention o al congresso. È mutato anche il concetto stesso di customer experience, tramutatosi in un customer journey che inizia ben prima dell’inizio dell’evento e parte nel momento in cui il partecipante ha il primo contatto con l’organizzazione. In Aim Group ci stiamo proponendo di fare un ulteriore passo avanti verso i cinque trend della ricerca effettuata da Pcma, ognuno dei quali meriterebbe un approfondimento. Basti pensare per esempio a quanto è ricco di sfumature e di potenzialità il concetto della contestualizzazione del luogo! Siamo a Copenhagen per un congresso? E allora facciamo un desk di registrazione che ricordi le costruzioni Lego, un modo tra l’altro per rendere particolare e piacevole anche un momento solitamente considerato non proprio entusiasmante. Importantissimo anche il concetto di appartenenza a una community, a quell’evento, a quell’azienda, quell’essere bigger than oneself cui fa riferimento la ricerca. È certamente più difficile da creare, ma sono tante anche in questo caso le strade che si possono intraprendere, passando attraverso i social media, con attività sul posto che possono evidenziare il networking e così via. E mai perdere di vista il customer journey, che deve essere gradevole in ogni momento: bisogna mettere a proprio agio le persone in ogni momento e possibilmente senza farlo né notare né pesare. Per rendere gradevole un’esperienza, può essere utile per esempio prevedere delle lounge, dove il partecipante possa semplicemente rilassarsi in silenzio, sbrigare i propri affari in autonomia o organizzare una piccola riunione con i colleghi.

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CONVENTION AZIENDALI Se questi spazi sono attrezzati, magari con colonnine per ricaricare i telefoni e i portatili, le persone non si sentiranno obbligate a tornare in albergo per mandare una mail o fare una telefonata in riservatezza. Questo significa che sarà meno probabile che lascino la sede dell’evento e che partecipino fino alla fine ai lavori». Siamo quindi davanti a una rivoluzione? «Più che a una rivoluzione, direi a un’evoluzione, a un trend che va in una certa direzione, in un mondo che a volte rimane ancora legato ad alcuni stereotipi un po’ sorpassati, come mettere un tavolo presidenziale su un palco!». ULTIME FRONTIERE DEL DESIGN Di design abbiamo parlato anche con Filippo Marchiorello, direttore creativo divisione events & communication di Rossoevolution. A lui abbiamo chiesto com’è cambiato il design in particolare rispetto allo spazio in cui l’evento si svolge. «Sempre di più location e design si integrano in maniera indissolubile. La scelta di una location è funzionale a veicolare messaggi e valori che si vogliono trasmettere. Un esempio calzante è il dealer meeting Emea di Jeep. Come luogo dell’evento abbiamo scelto lo Juventus Stadium (di cui Jeep è sponsor) per trasferire valori come spirito di squadra e vittoria. Allo Stadium però non esisteva una sala per accogliere tutti e ottocento gli ospiti, abbiamo quindi deciso di costruire una “scatola” sopra la tribuna d’onore dello stadio e di svelare la vera identità della location facendo alzare gli schermi al termine della convention. Se in passato la location doveva essere funzionale al buon svolgimento di un evento, oggi è diventato uno dei primi elementi di comunicazione dello stesso». Parliamo anche del fattore tempo: se è vero che la soglia di attenzione si è ridotta negli ultimi anni, quanto tempo può/deve durare un intervento durante un incontro? «Non parlerei di tempo bensì di qualità della co-

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struzione di un intervento. Oggi i supporti audio/visivi sono fondamentali per trasmettere un messaggio in maniera più chiara ed emozionale. In questo senso abbiamo recentemente sperimentato il coinvolgimento di un Dj in scena che potesse sottolineare alcuni passaggi chiave durante gli speech. E stato senza dubbio uno strumento vincente per mantenere l’attenzione alta durante tutta la sessione di lavori. Sempre per quanto riguarda l’attenzione il trend è quello di rendere il pubblico sempre più interattivo e protagonista. La comunicazione è diventata bilaterale anche grazie all’avvento di nuove tecnologie. Una conduzione ritmata, interventi brevi e concisi, coinvolgimento di ospiti esterni di grande rilevanza per il target, momenti ludici e di gioco, musica e luci sono altri ingredienti che permettono di mantenere sempre alta la soglia di attenzione». IL TEMPO È PREZIOSO Il cambiamento passa per molti canali ed è interessante ascoltare anche la voce delle aziende. Alle nostre domande hanno risposto Publitalia, Woverk ed Erg. Iniziamo da Publitalia ’80, la concessionaria di pubblicità delle reti televisive del Gruppo Mediaset. È Claudio Anselmi, direttore delle relazione esterne, a rispondere alle nostre domande. Gli abbiamo chiesto come si siano evolute le convention Publitalia: «Per una scelta aziendale non facciamo più grandi convention dedicate alla forza vendita da circa dieci anni. Non c’è una ragione specifica ma una scelta aziendale: abbiamo infatti deciso di incrementare la nostra presenza sul mercato organizzando eventi dedicati ai nostri investitori. Per noi quindi l’evento attualmente è soprattutto una presentazione tecnica del palinsesto che avviene in un road show, un format itinerante per l’Italia con tappe in alcune città rappresentative che, nel 2019, sono state Torino, Parma, Verona, Firenze, Forlì, Fermo e Napoli. Il tour si è concluso

FILIPPO MARCHIORELLO direttore creativo divisione events & communication Rossoevolution «Sempre di più location e design si integrano in maniera indissolubile. La scelta di una location è funzionale a veicolare messaggi e valori che si vogliono trasmettere. (...) Se in passato la location doveva essere funzionale al buon svolgimento di un evento, oggi è diventato uno dei primi elementi di comunicazione dello stesso».

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CLAUDIO ANSELMI direttore delle relazione esterne Publitalia ’80 «Se fino a qualche tempo fa la sala veniva allestita con tavoli rotondi seduti intorno ai quali gli ospiti seguivano la presentazione e cenavano, ora invece preferiamo sale con disposizione a platea per fare in modo che gli ospiti, dopo essere stati seduti per quaranta-cinquanta minuti, si alzino e si muovano liberamente per arrivare al buffet. In questo modo si facilita la conversazione, il networking e lo scambio».

DAVIDE CAMPAILLA head of corporate image & brand management Erg «Nel 2018 abbiamo celebrato l’anniversario degli ottant’anni di Erg con un ampio piano di comunicazione caratterizzato, tra l’altro, dal restyling del marchio e dal lancio di un libro sulla storia del gruppo. L’evento collegato, organizzato a Genova, più che sugli effetti speciali in sé, ha puntato sui contenuti che sono stati trasformati in elementi di edutainment».

a Milano, e qui parliamo di circa 1.300-1.400 ospiti, e a Roma, con circa cinquecento ospiti, e questi due appuntamenti sono fissi ogni anno. In pratica, abbiamo voluto essere noi a muoverci, andando incontro ai nostri clienti finali. È una formula che ha funzionato e che replicheremo nel 2020». Ancora più interessante è il design di ogni evento, un format messo a punto anch’esso negli ultimi anni. Continua Anselmi: «Indipendentemente dalla dimensione della location, si inizia sempre con un welcome cocktail che serve a rompere il ghiaccio. All’interno della sala posizioniamo poi uno schermo gigante che proietta video di impatto emotivo; seguono poi alcuni interventi tecnici. Ma la cosa fondamentale è che il tutto avvenga senza mai superare i cinquantasessanta minuti: contenuti espressi in modo sintetico ed efficace il cui scopo è di arrivare a destinazione. A seguire infine, c’è sempre un light lunch o una light dinner che vengono serviti in un’altra sala. Anche in questo caso c’è stata un’evoluzione di layout: se infatti fino a qualche tempo fa la sala veniva allestita con tavoli rotondi seduti intorno ai quali gli ospiti seguivano la presentazione e cenavano, ora invece preferiamo sale con disposizione a platea per fare in modo che gli ospiti, dopo essere stati seduti per quaranta-cinquanta minuti, si alzino e si muovano liberamente per arrivare al buffet. In questo modo si facilita la conversazione, il networking e lo scambio. Che sia un format funzionale, ce lo testimoniano le redemption ai nostri inviti, sempre molto elevate». Questo è un esempio concreto del concetto di “design multimodale” messo in luce dalla ricerca. DIVERTENTE È VINCENTE Emblematiche anche le due case history di Erg e di Folletto. È Davide Campailla, head of corporate image & brand management di Erg a raccontare il piano di comunicazione realizzato per gli ottant’anni del Gruppo «Siamo il primo

operatore eolico in Italia e tra i principali in Europa, con una presenza di rilievo anche nell’idroelettrico, nel fotovoltaico e nel termoelettrico a basso impatto ambientale. Nel 2018 abbiamo celebrato l’anniversario degli ottant’anni di Erg con un ampio piano di comunicazione caratterizzato, tra l’altro, dal restyling del marchio e dal lancio di un libro sulla storia del gruppo. L’evento collegato, organizzato a Genova, più che sugli effetti speciali in sé, ha puntato sui contenuti che sono stati trasformati in elementi di edutainment, una mostra multimediale chiamata, significativamente e in coerenza con il nuovo payoff, Evolving Energies (di cui il libro sugli ottant’anni di Erg ha costituito il catalogo). I visitatori hanno potuto effettuare un viaggio nel tempo, che ha ripercorso la storia dell’Italia e di Erg e nello spazio, grazie alla tecnologia Vr 360 che ha permesso di scoprire gli asset eolici, idroelettrici e fotovoltaici del gruppo con viste spettacolari realizzate mediante riprese effettuate con i droni. Come è stato strutturato l’evento? «La manifestazione è stata preceduta dall’evento inaugurale, riservato a circa duemila persone, culminato con uno spettacolo al Teatro Carlo Felice, per l’occasione collegato al Palazzo Ducale da uno scenografico green carpet con giochi di luci e una spettacolare fontana, anch’essa green. Antonella Clerici è stata la conduttrice dell’evento, durante il quale si è esibita la pianista Elisa Tomellini, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice e Fiorello, con il suo stile inconfondibile e la sua energia travolgente. Una serie di iniziative del tutto coerenti, dunque con il nuovo payoff del gruppo – “Erg, evolving energies”– che sottolineano come una comunicazione ben orchestrata possa non solo arrivare a destinazione ma garantire anche un’elevata memorabilità». Anche Woverk Italia per i suoi ottant’anni nel nostro Paese, ha organizzato nel 2018 una grande convention nazionale. L’evento, realizzato dall’agenzia Merlo insieme al settore Sponsorizzazioni & Eventi di Folletto, si è te-

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CONVENTION AZIENDALI nuto al Teatro della Luna di Assago. Gli oltre mille ospiti sono stati accolti da un’ambientazione lunare, dove performer in costume erano intenti nei preparativi della missione spaziale. Una volta entrati nel foyer, hanno potuto ammirare una mostra di immagini e apparecchi storici provenienti dalla raccolta privata dell’azienda. Una scenografia super tecnologica ha ospitato le premiazioni e i momenti di intrattenimento abbinati ai diversi decenni nei quali il Folletto è stato protagonista, a partire dagli Anni 30, con il grammofono originale il cui motore fu utilizzato per costruire la prima scopa elettrica (e l’esibizione di Nina Zilli). Il racconto è proseguito con un’edizione speciale dei quiz televisivi degli Anni 50, la musica italiana degli Anni 60, la disco music Anni 70 (proposta da Amii Stewart). Il gran finale del secondo giorno si è aperto con il volo di un astronauta, che si è rivelato essere Luca Laurenti, poi sul palco insieme a Paolo Bonolis. Sandy Marton ha portato gli ospiti negli Anni 80, una coreografia di light drumming ha raffigurato gli Anni 90. Infine, i freestyler Ensi e Fred De Palma si sono sfidati in una ironica rap battle ispirata agli agenti per raccontare gli Anni 2000. Il finale è stato affidato al concerto di Tiziano Ferro prima di lasciare spazio alla proclamazione del miglior venditore del 2017. Commenta Luca Corsi, sponsorship & events manager della divisione Folletto di Vorwerk Italia: «In un mondo fin troppo virtuale come ormai è diventato il nostro, le persone hanno bisogno di esperienza, di vivere l’evento, di essere coinvolte, in modo che l’esperienza si sedimenti e si interiorizzi tramutandosi in senso d’appartenenza. E l’alta tecnologia, come quella messa in campo in questo evento, funziona tantissimo. Ma non per questo vanno dimenticate piccole attenzioni di fondamentale importanza: è finita l’epoca delle sedute scomode, oggi offriamo due bottiglie d’acqua, open buffet, assistenza e tante piccole attenzioni, quando una persona si siede al suo posto deve stare bene e non sentire il bisogno di alzarsi; anche i posti assegnati aiutano, così si evita la corsa per accaparrarsi la posizione ritenuta migliore».

polare o viceversa temperature sub sahariane recano disturbo; luci troppo forti, sparate negli occhi o troppo deboli, soprattutto se si devono prendere appunti, affaticano e innervosiscono; volumi degli amplificatori troppo alti o troppo bassi, mancata insonorizzazione delle aule, rendono difficoltoso ascoltare e quindi seguire. In tutti i casi vi sono variabili soggettive e variabili ambientali e non è pensabile di poter accontentare l’intera platea di una convention con migliaia (o anche solo centinaia) di partecipanti. Vero è però che è possibile mettere in atto tutte le strategie possibili volte a migliorare o a rendere il più gradevole possibile la presenza all’interno di una sala, migliorando così sia la partecipazione sia la concentrazione sui contenuti, come conferma anche Filippo Marchiorello, direttore creativo divisione events & communication di Rossoevolution: «Il comfort è molto importante; più l’ambiente è accogliente e più l’ospite si sente a proprio agio ed è ricettivo. Sedute basse aiutano le persone a essere più aperte, soffitti alti creano impersonalità e mettono in soggezione, light design, colori, profumi, cambiano il modo in cui viene percepito uno spazio o il set up di un evento. Ci sono anche aspetti generazionali che entrano in gioco e che ci invitano a pensare gli spazi in modo differente in funzione del target a cui ci rivolgiamo». Un discorso simile vale anche per i luoghi di lavoro: gli ambienti lavorativi vengono progettati sempre più a partire dall’idea che il corpo debba potersi muovere senza incontrare ostacoli, in un fluire che oltre ai muscoli attivi i pensieri, le idee. In spazi lavorativi progettati secondo questa concezione, le riunioni possono tenersi in cucina mentre si pranza intorno a un tavolo, giocando a biliardino o camminando in giardino, ma questo è un argomento sul quale torneremo in un’altra occasione.

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LUCA CORSI sponsorship & events manager divisione Folletto di Vorwerk Italia «In un mondo fin troppo virtuale come ormai è diventato il nostro, le persone hanno bisogno di esperienza, di vivere l’evento, di essere coinvolte, in modo che l’esperienza si sedimenti e si interiorizzi tramutandosi in senso d’appartenenza».

IL CONFORT E GLI EVENTI L’aspetto messo in luce da Luca Corsi è un altro spunto di rilievo. Sedie scomode, spazi stretti, layout improbabili: quanto conta realmente il comfort ambientale negli eventi aziendali? Il comfort ambientale è quella particolare condizione di benessere determinata, in funzione delle percezioni sensoriali di un individuo inserito in un ambiente, da temperatura, umidità dell’aria e livello di rumorosità e luminosità rilevati all’interno dell’ambiente. Per trovarsi a proprio agio in un ambiente, per star bene insomma, è necessario infatti che siano rispettati alcuni parametri: benessere termoigrometrico (o thermal comfort), il benessere acustico e il benessere luminoso. Aria condizionata a temperatura

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Eventi & digital communication MZ International Group, con la sua unit di creative communication, progetta e gestisce la comunicazione digitale degli eventi. Dalla brand identity ai contenuti, ai social, anche nel mondo digital, infatti, crescono le relazioni ALESSANDRA BOIARDI

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ome disse Seth Godin autore, marketer e imprenditore, «le persone non comprano beni e servizi, comprano relazioni, storie e magia» e questo vale anche nel mondo dell’organizzazione degli eventi. Un evento, infatti, può servire per comunicare, ma deve anche essere comunicato. Per farlo ci sono diversi modi e uno non esclude l’altro. Per quanto il marketing degli eventi si basi sulla comunicazione faccia a faccia, è con la comunicazione digitale che si inizia a costruire relazioni, raccontare storie, creare magia, coinvolgere il partecipante durante l’evento e permettergli di ricordare dopo per creare relazioni costruttive. I clienti hanno maggiori probabilità di scegliere un evento e conseguentemente una società con cui hanno stabilito una connessione e una relazione. MZ International Group ha creato da alcuni anni un reparto di creative communication che progetta e gestisce web design, graphics, foto e video, social media e digital communication, fornisce soluzioni e crea una comunicazione integrata su diversi canali. Partendo dalla realizzazione di un’immagi-

ne/branding, il team ricerca il nome, il logo, l’immagine che rappresenti l’evento e che lo renda distintivo. Non solo un “segno” ma carattere e stile che genererà awareness, conoscenza e consapevolezza nella mente del partecipante, realizzando successivamente la visual identity. Viene poi realizzato un sito dedicato dove possono essere creati contenuti ad hoc come video pre e post evento (invito del presidente o interviste a speaker, e così via) che rappresentano oggi eccellenti contenuti, ancora di più delle immagini e dei testi. Azioni di direct marketing comprendono poi il save the date, gli inviti, i materiali informativi sia cartacei sia digitali per promuovere e far conoscere l’evento, le app dedicate, anche se è il direct e-mailing (la newsletter) il canale che viene utilizzato maggiormente durante tutto il processo comunicativo. Tutto parte dalla strategia – definizione dell’hashtag ufficiale dell’evento, scelta dei canali social più indicati, eventuali campagne pubblicitarie su riviste di settore e/o un’adeguata azione di media relation – e dagli obiettivi, anche temporali, che per una strategia di digital communication possono essere individuati a medio termine in circa un semestre di lavoro, anche se alcuni fattori come dimensione dell’evento, ciclicità e budget, sono variabili importanti. indirizzi a fine rivista

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HIGHLIGHTS

ALESSANDRA BOIARDI

MICE & WEDDING: LA SARDEGNA SI PROMUOVE AL FORTE VILLAGE RESORT

Il Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, a Cagliari, ha fatto da cornice alla prima edizione di Mice & Wedding Opportunities in Sardinia, evento di formazione organizzato da Healthcare Sardinia by Ilda Events & Tourism, azienda che si prefigge l’importante obiettivo di promuovere la Sardegna

nell’ambito di nuove frontiere del turismo. Durante l’evento sono state presentate le ultime tendenze e i dati di aggiornamento sul settore Mice e Wedding a opera di addetti ai lavori, grazie alla partecipazione straordinaria di Mpi Italia Chapter, e di Aiwp (Associazione Italiana Wedding Planner) nella cornice dello splendido resort di Pula. Mice e Wedding rappresentano certamente un mercato in crescita esponenziale, nell’ambito del quale la Sardegna gioca un ruolo importante, in qualità di destinazione estremamente attrattiva agli occhi di aziende provenienti anche da un panorama internazionale. Un’importante presenza da segnalare tra gli operatori stranieri è sicuramente quella della Camera di Commercio Italo Norvegese accolta dalla Camera di Commercio di Cagliari con grande interesse e apertura verso nuovi fronti di collaborazione tra due realtà sicuramente lontane e diverse, ma per certi versi molto affini.

DESTINAZIONI ITALIANE A CONFRONTO Si è svolto a Verona a settembre un nuovo Italian Destinations’ Retreat organizzato da Convention Bureau Italia e Federcongressi&eventi. L’incontro aveva l’obiettivo di radunare le principali destinazioni italiane per supportarle nella definizione di modalità di interazione vincenti con i Cb locali e le agenzie, rapporti preziosi per farsi conoscere e incrementare le possibilità di business a livello nazionale e internazionale. A ospitare l’Italian Destinations Retreat è stato il Centro Congressi Palaexpo Veronafiere. Dieci i Cb locali e dieci le destinazioni italiane che hanno partecipato, tra cui Trentino Mice Convention Bureau Riva del Garda Fierecongressi, Bologna Welcome, Convention Bureau Roma e Lazio, Convention Bureau Napoli, PromoTurismo Fvg, Firenze Convention Bureau, Convention Bureau di Padova e delle Terme Euganee, Turismo Torino e Provincia Convention Bureau e Convention Bureau Genova. L’incontro ha affrontato due macro temi. Il primo ha trattato la gestione delle request for proposal, partendo dalle analisi delle criticità attuali per giungere a un modus operandi comune a tutte le destinazioni. Il secondo ha riguardato l’individuazione delle corrette dinamiche che devono sussistere tra Destinazioni, Cb e agenzie per superare l’attuale percezione di concorrenza e arrivare a una prassi condivisa, nell’ottica del supporto reciproco. A questo proposito l’Italian Destination Retreat di Verona ha posto le basi per la stesura un vero e proprio vademecum operativo, che possa indicare a Cb e agenzie regole chiare per la gestione dei rapporti con le destinazioni.

LA GENOVA CONGRESSUALE IN NUMERI

L’Acquario di Genova ha ospitato lo scorso settembre la presentazione della ricerca sul turismo congressuale nazionale condotta dall’Oice, Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi, lo studio di settore sul turismo congressuale nazionale promosso dall’associazione Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Aseri, con il coordinamento del Professor Roberto Nelli. L’evento – oltre a presentare i dati nazionali della quinta edizione, che per il 2018 ha una fase crescente del settore del turismo congressuale italiano con un aumento del 5,8% degli eventi e congressi realizzati in Italia – è stato l’occasione per dare un focus sulla città metropolitana di Genova. A livello genovese, sono state considerate 82 sedi congressuali, di cui il 62% rappresentato da alberghi congressuali, il 15,9% sedi istituzionali e l’8,5% le dimore storiche. Nel 2018 si sono svolti 7.548 eventi per un totale di 627.239 partecipanti, con un numero di presenze pari a 901.132; mille gli eventi con la durata maggiore di un giorno che hanno generato il 17,9% delle presenze negli esercizi alberghieri della città metropolitana di Genova, al di sopra della media nazionale di circa il dieci per cento. Anche il trend dei partecipanti agli eventi internazionali registra un incremento superiore alla media nazionale.

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HIGHLIGHTS

APRE NH COLLECTION ROMA FORI IMPERIALI Il nuovo boutique hotel romano di NH Hotel Group punta sull’effetto wow: vista mozzafiato sulla Roma antica e offerta enogastronomica top: per la sesta apertura nella Capitale, infatti, NH Hotel Group ha scelto una location da favola, nel cuore della città antica, vicinissima alle bellezze architettoniche dei Fori Imperiali, del maestoso Vittoriano e della celebre colonna Traiana, che si possono ammirare in tutto il loro splendore sia dalle camere sia dal meraviglioso terrazzo panoramico. NH Collection Roma Fori Imperiali, che nasce dal recupero di un elegante edificio risalente al XIX secolo, occupa una posizione davvero pazzesca, dentro la Roma di Cesare e di Augusto e dei film colossal come Ben Hur e Cleopatra. I servizi e i comfort, tipici del brand NH Collection, contraddistinguono le 42 camere (di cui nove suite) mentre l’offerta enogastronomica è all’insegna della tipicità

del territorio italiano: in questo viaggio NH Collection Roma Fori Imperiali ha deciso di farsi accompagnare dal famoso chef Natale Giunta, già consulente di altre due strutture del Gruppo (NH Collection Grand Hotel Convento di Amalfi e NH Collection Taormina) e che qui a Roma porta le sue origini siciliane e il suo sapere culinario. Il suo Oro Bistrot è un’offerta ristorativa completa: un matrimonio di gusti e sapori tipicamente italiani che partono dalla colazione à la carte al pranzo, fino ad arrivare alla cena che profuma dell’incontro straordinario tra Roma e Sicilia. Al sesto piano dell’hotel il Secret View – Rooftop & Cocktail Bar, una terrazza a cielo aperto con vista sull’area archeologica, dove gli ospiti possono gustare alcune delle proposte cocktail firmate sempre da Natale Giunta. Luogo ideale anche per organizzare eventi e feste private.

NEXT GROUP ACQUISISCE ADVERTEAM Next Group acquisisce Adverteam, storica agenzia milanese che proprio quest’anno festeggia il suo cinquantesimo anno di vita. L’hub guidato da Marco Jannarelli con le sue business unit The Next Event e The Next World presidia in modo organico il mercato dei grandi eventi, delle convention e dei viaggi incentive e con Next Solution quello delle promozioni e delle campagne incentive e loyalty e accoglie ora al suo interno una nuova società con una chiara vocazione alla consumer communication. Adverteam negli ultimi anni si è specializzata in eventi a target consumer, nella comunicazione retail, sperimentando i format più vari di shopping esperienziale, e nell’Adv, above e below the line. «Si tratta di un ulteriore importante asset nella nostra offerta, da sempre caratterizzata da know- how specifici e tra loro complementari – ha dichiarato Marco Jannarelli presidente di Next Group –. La complementarietà dei business, l’esperienza e la professionalità delle persone e una chiara affinità elettiva ci hanno convinti ad acquisire Adverteam, anche per valorizzare e ampliare ulteriormente le sinergie del Gruppo. Una nuova importante sfida alla quale ci apprestiamo con lo stesso slancio e passione di sempre». Dichiara Alberto Damiani, amministratore delegato di Adverteam: «In un mercato sempre più battagliato e competitivo le dimensioni diventano oggi una variabile imprescindibile, non tanto per un desiderio di gigantismo fine a se stesso, ma piuttosto per la possibilità di creare sinergie, sia dal punto di vista delle competenze, sia dal punto di vista commerciale. Entrare a far parte di un gruppo così importante è per noi una straordinaria occasione di crescita. Next è infatti un luogo dove si concentra un livello di professionalità che non ha pari nel mercato italiano e internazionale. Poter mettere a fattor comune tutta questa “intelligenza” era una occasione che non potevamo lasciarci sfuggire. I piani di crescita per i prossimi anni sono ambiziosissimi e noi abbiamo creduto che fosse il momento giusto per cogliere questa straordinaria opportunità».

TOP TEN DELLE CITTÀ MICE IN EUROPA, LA PRIMA È LONDRA

Londra è al primo posto della top ten 2020 delle città per meeting ed eventi in Europa, Medio Oriente e Africa. Questo secondo la classifica presentata da CWT M&E, la divisione globale Meetings & Events di CWT. Nonostante la questione della Brexit e le questioni governative, la capitale britannica è riuscita a lasciare alle spalle Francoforte e Parigi, rispettivamente al secondo e terzo posto, che sono comunque balzate sul podio dagli ultimi posti della top ten dello scorso anno. La Germania è il Paese dell’Emea con più città in classifica (Francoforte, Berlino e Colonia), mentre l’unica città italiana ad apparire nell’elenco del 2020 è Milano. Oltre a Londra, anche Manchester è rientrata tra le destinazioni di maggior interesse nell’area, grazie alle previsioni di importanti sviluppi, tra cui una nuova arena in grado di ospitare fino a ventimila persone. Tra le città emergenti nel 2020 figurano Porto in Portogallo, Siviglia in Spagna, Roma e la città francese di Nizza.

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SPECIALE

DESTINAZIONI INCENTIVE

Esperienziale, esclusivo e unico: il “so what” del viaggio incentive

La magia dei templi di Bagan, in Birmania

Memorabile, creativo, innovativo. Ma anche tecnologico e dall’effetto wow: il viaggio rimane il più ambito strumento di incentivazione, a patto di fare i conti con il budget e con una mappa socio-economica in evoluzione ALESSANDRA BOIARDI E SIMONA P.K. DAVIDDI

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ell’era dei voli low-cost, dei last minute, delle Ota che ci consentono di confrontare, prenotare con un click, insomma, nella realtà attuale che ci vede sempre più spesso con la valigia in mano, che sia per fare una vacanza dall’altra parte del mondo o solo una “toccata e fuga” in una capitale europea (i famosi city break) il viaggio incentive rimane ancora il premio più ambito e sognato. Certo, obietteranno gli addetti ai lavori, la vacanza è una cosa e il viaggio incentive è tutt’altra:

presuppone una campagna di comunicazione, all’interno della quale si inserisce in maniera funzionale, prevede un programma studiato su misura, ma soprattutto – e questa è la vera chiave di volta che consente all’incentive di non tramontare – deve tramutarsi in un’esperienza esclusiva, irripetibile e dall’effetto wow. IL PERCHÉ DEL SUCCESSO Esperienzialità ed esclusività sono infatti i due concetti-cardine che, al di là delle destinazioni scelte, avvolgono in un’allure di sogno il viaggio incentive. «Un elemento che è diventato prioritario negli incentive è quello di costruire viaggi esperienziali, con una gamma di attività che in solitaria i comuni viaggiatori non riuscirebbero

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DESTINAZIONI INCENTIVE a organizzare. È indispensabile dare un taglio diverso, inventare un fil rouge che colleghi le esperienze, stupisca e coinvolga; il viaggio incentive non è solo pura logistica o solo legato all’esclusività delle strutture, ma è anche e, soprattutto, creatività e innovazione» conferma il trend Isabella Maggi, direttore comunicazione del Gruppo Gattinoni, facendo emergere altri due fattori fondamentali e distintivi dei viaggi incentive: la creatività e l’innovazione, due ingredienti dal famoso e immancabili effetto wow. «Il viaggio incentive deve essere un’esperienza a tutto tondo – prosegue Maggi – e in Gattinoni lavoriamo alla creazione e pianificazione dei nostri viaggi, programmi ed eventi con questo obiettivo finale. Non ci limitiamo a confezionare il viaggio: iniziamo molto prima della partenza. Per Heineken, per esempio, accanto all’organizzazione del puro viaggio incentive in Myanmar, abbiamo pensato a tantissime attività esclusive e insolite per i partecipanti. Inoltre, abbiamo realizzato un sito web dedicato, dove gli ospiti hanno iniziato a sognare il Paese che avrebbero visitato e al ritorno abbiamo previsto un’attività di follow up con foto e video ricordo. Quindi, logistica ma anche saper creare un’esperienza memorabile sono componenti essenziali oggi per un viaggio incentive di successo». E a essere cambiato non è solo il “modus incentivandi”, ma anche le caratteristiche e soprattutto la durata del viaggio incentive sono mutate in chiave positiva, dando un segnale forte e confortante sulla ripresa del comparto: «Possiamo affermare che le aziende italiane tornano a credere nei viaggi incentive. Il mercato era in ripresa già negli ultimi due anni ma nel 2019 si può parlare di un ritorno anche dei grandi numeri e delle destinazioni a lungo raggio. Come Gattinoni, nel primo semestre 2019 abbiamo registrato una cre-

scita del +15% sullo stesso periodo dell’anno precedente: le aziende mostrano di aver assimilato l’importanza di far leva su aspetti che gratificano dipendenti, collaboratori, clienti o fornitori, aspetti non tangibili ma profondi. La durata media che registriamo nei nostri incentive si è allungata, arrivando a cinque-sei giorni (per alcuni anni il trend era il weekend o il long weekend al massimo). I partecipanti sono in media duecento, ma si arriva a gruppi di ottocento-novecento persone, un dato sfidante per la nostra divisione Mice che sempre più si sta attrezzando per l’organizzazione di grandi incentive». E per quanto riguarda le destinazioni più gettonate? «Al di là delle destinazioni specifiche, vorrei ribadirlo, quello che fa la differenza per l’azienda, è l’aspetto esperienziale. In linea generale, comunque, possiamo dire che le mete più richieste sono gli Stati Uniti (costa Est e Ovest, oltre a itinerari con un fil rouge particolare), il Sudafrica con i safari, Vietnam e Cambogia, ma anche il Perù abbinando Turks & Caicos, Myanmar e Zanzibar, a decretare il fatto che il lungo raggio non spaventa, anzi piace ed è accolto favorevolmente dai clienti, anche se il medio e corto raggio, per ragioni di tempo e a volte di budget, sono comunque la scelta verso cui si propende maggiormente. In quest’ultimo caso l’Italia è tra le destinazioni più richieste dai clienti e in cui noi crediamo molto, tanto da chiudere un accordo con il Pollina Resort in Sicilia. Un prodotto che ci permetterà di avere un’esclusiva sul mercato italiano». Dai classici alle new entry, il mappamondo dell’incentivazione è in continuo divenire, con destinazioni in voga e mete emergenti, nuove scoperte e grandi ritorni: «Le grandi novità tematiche sono legate agli Usa in connubio con la musica (Memphis, Nashville e New Orleans), al Qatar sia come meta sia

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SPECIALE

ISABELLA MAGGI direttore comunicazione Gruppo Gattinoni «È indispensabile dare un taglio diverso, inventare un fil rouge che colleghi le esperienze, stupisca e coinvolga; il viaggio incentive non è solo pura logistica o solo legato all’esclusività delle strutture, ma è anche e, soprattutto, creatività e innovazione».

Lo skyline di Philadelphia

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SPECIALE

DESTINAZIONI INCENTIVE

MONICA SELLARI amministratore delegato MZ Congressi «Nei viaggi incentive rivolti ai dipendenti l’aspetto dell’aggregazione è fondamentale, l’approccio è quello del “viviamo nuove esperienze insieme per sentirci parte di un gruppo consolidato”. Se invece pensiamo ai viaggi organizzati per i clienti, le aziende puntano su un messaggio di fidelizzazione al marchio, e lo fanno proponendo esperienze uniche che difficilmente i clienti potrebbero vivere viaggiando individualmente».

ELISABETTA BOSCHETTO Mice expert Htms «Noi abbiamo una sorta di black list, in cui includiamo destinazioni bannate per diverse motivazioni: mete che non offrono strutture con adeguati standard, ma anche Paesi come l’Iran che non presenta particolari difficoltà dal punto di vista della sicurezza, ma la cui visita potrebbe diventare un problema per chi sta pianificando un viaggio negli Stati Uniti».

Curling, a Crans-Montana come stop over e agli itinerari in Italia poco battuti e legati alla cultura locale. Tra le mete, una in particolare che stiamo cercando di far conoscere ai nostri clienti è Philadelphia, una città ricca di cose da fare, dall’enogastronomia alla scoperta dei set cinematografici (è la città di Rocky, ndr), alle moltissime attività sportive e culturali; si tratta di una destinazione che potrebbe essere considerata un’originale alternativa a New York come prima tappa di un viaggio negli States o come stop over per poi proseguire verso mete di mare». SE IL BUDGET RESTA UN LIMITE Il lungo raggio non spaventa, ma sicuramente sono ancora molte le aziende che non possono fare a meno di guardare al budget come un aspetto fondamentale nella fase di progettazione di un viaggio incentive. «Leggiamo spesso articoli che spiegano un’inversione di tendenza rispetto alla disponibilità delle aziende di budget da spendere in viaggi incentive, ma per ora possiamo dire che le richieste di molti clienti si possono ancora riassumere con una frase “self explanatory”, ovvero “il meglio con il minimo!”» commentano da MZ Congressi l’amministratore delegato Monica Sellari, e Letizia Randellini, incentive & convention project manager. Detto questo, le aziende continuano a organizzare viaggi incentive, affidando loro obiettivi strategicamente insostituibili. «Nei viaggi incentive rivolti ai dipendenti l’aspetto dell’aggregazione è fondamentale, l’approccio è quello del “viviamo nuove esperienze insieme per sentirci parte di un gruppo consolidato”. Se invece pensiamo ai viaggi organizzati per i clienti, le aziende puntano su un messaggio di fidelizzazione al marchio, e lo fanno proponendo esperienze uniche che difficilmente i clienti potrebbero vivere viaggiando individualmente» ribadiscono Sellari e Randellini. E il limite di budget può determinare non solo il tipo di destinazione, ma, per esempio sul lungo raggio, anche i contenuti del viaggio incentive stesso: «Tenendo conto del fatto

che ormai il corto-medio raggio è facilmente realizzabile privatamente, il lungo raggio resta la scelta privilegiata. Tuttavia, in questo caso può accadere che non si possa parlare di incentive vero e proprio, ma di “viaggio di gruppo”, perché purtroppo vengono “tagliati” tutti quei “plus” che fanno l’incentive. La scelta di una destinazione d’appeal conta infatti ancora molto, e a questo si deve aggiungere come oggi il medio raggio sia “ostacolato” da situazioni socio-politiche non favorevoli, come accade per esempio in nord-Africa o nel medio Oriente, fatta eccezione per Dubai o Abu Dhabi» concludono Sellari e Randellini. EQUILIBRI MUTEVOLI I fatti internazionali in ambito socio-politico sono dunque un tema molto sensibile per quanto riguarda la scelta della destinazione di un viaggio incentive. «Sono piuttosto preoccupata per quello che si sta verificando ultimamente, ovvero la cancellazione improvvisa di viaggi in diverse destinazioni che fino al giorno prima erano considerate sicure. L’aspetto più allarmante è proprio l’imprevedibilità di queste cancellazioni, poiché obiettivamente di questi tempi non è semplice prevedere cosa accadrà a livello internazionale. Ovviamente noi abbiamo una sorta di black list, in cui includiamo destinazioni bannate per diverse motivazioni: mete che non offrono strutture con adeguati standard, ma anche Paesi come l’Iran che non presenta particolari difficoltà dal punto di vista della sicurezza, ma la cui visita potrebbe diventare un problema per chi sta pianificando un viaggio negli Stati Uniti. E ci sono poi mete come la Turchia, alla quale il Mice stava tornando a guardare con interesse, che però alla luce dell’attualità continua a restare un’incognita» commenta Elisabetta Boschetto, Mice expert di Htms. Con questa doverosa premessa, la mappa ideale dei viaggi incentive secondo Boschetto si compone di Paesi come «la Spagna, che è un contenitore vastissimo e, a lungo raggio, Cina, Emirati e alcune novità come l’Oman,

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DESTINAZIONI INCENTIVE che attira anche se ha capacità ridotte. E tra i trend ci sono anche Uzbekistan, Giappone e Corea. C’è anche molto interesse verso l’India, che nel giro di poco si è dotata di infrastrutture che ne hanno modificato la percezione anche da parte del mercato incentive, a partire dal treno veloce che oggi permette di proporre programmi anche di due notti e tre giorni». Possiamo parlare di trend anche nella scelta delle strutture? «Al momento le strutture più richieste sono quelle molto performanti, fatta eccezione per i boutique hotel, che vengono preferiti quando l’esigenza è quella dell’esclusività. I grandi alberghi delle catene alberghiere sono molto apprezzati dalle aziende perché si prestano più facilmente ad accordi quadro e permettono di aderire in maniera profittevole a programmi loyalty. La tendenza è anche quella di differenziare la struttura alberghiera per il pernottamento dalle location che ospitano i momenti istituzionali o di networking, la cui scelta dipende invece da criteri come l’originalità e la coerenza rispetto agli obiettivi di comunicazione del viaggio incentive stesso» precisa Boschetto, che conclude «Per noi quello che si sta concludendo è stato un anno eccezionale, l’incremento delle richieste è stato esponenziale da parte delle agenzie, sia per quanto riguarda i numeri sia in termini di budget».

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SPECIALE

Mostar, Bosnia ed Erzegovina LE DESTINAZIONI: TRA NOVITÀ E RICONFERME Ecco allora una carrellata delle destinazioni più gettonate dal mercato incentive, con qualche “emergente” e qualche riscoperta, in una geografia disegnata spesso, oltre che da variabili proprie all’azienda e al gruppo in partenza, anche dai budget e dalla situazione internazionale. Partiamo dai “vicini di casa”, la Svizzera, e per la precisio-

In tuƩo ciò che organizziamo /͛DĞĞƚĂůLJ ğ ƵŶ D Θ ǀĞŶƚ WůĂŶŶĞƌ ĐŽŶ c’è di estro ƐĞĚĞ unĂ tocco ŽůŽŐŶĂ͘ 'ƌĂnjŝĞ italiano Ăůů͛ĞƐƉĞƌŝĞŶnjĂ ŵĂƚƵƌĂƚĂ ŝŶ ĐĞŶƟŶĂŝĂ Ěŝ ĞǀĞŶƟ ŽƌŐĂŶŝnjnjĂƟ I’Meetaly è un DMC & Event Planner che ŝŶ ƚƵƩĂ /ƚĂůŝĂ͕ vità ŽŐŐŝ ƵŶĂ alĐĂƉŝůůĂƌĞ meƩ e la creaƟ delǀĂŶƚĂ suo staī centro ĐŽŶŽƐĐĞŶnjĂ ƚĞƌƌŝƚŽƌŝŽ ŶĂnjŝŽŶĂůĞ͕ dei progeƫ eĚĞů l’esperienza di cenƟnaiaĐŽŶ di ƵŶĂ ƌŝĐĐĂ ƌĞƚĞ Ěŝ ĨŽƌŶŝƚŽƌŝ ůŽĐĂůŝ ĞĚ ƵŶ͛ĂŵͲ evenƟ al centro dell’operaƟvità. La ricca ƉŝĂ ƐĐĞůƚĂ Ěŝ ůŽĐĂƟŽŶƐ͕ ĚĂ ƋƵĞůůĞ ĐůĂƐƐŝĐŚĞ rete di fornitori locali e l’ampia scelta di Ğ ƚƌĂĚŝnjŝŽŶĂůŝ Ă ƋƵĞůůĞ Ɖŝƶ eŵŽĚĞƌŶĞ ĞĚ locaƟ on, da quelle classiche tradizionali aĂůƚĞƌŶĂƟǀĞ͘ /Ŷ Ɖŝƶ͕ ŝŶ ƚƵƩŽ Đŝž ĐŚĞ ŽƌŐĂŶŝnjͲ quelle più moderne e alternaƟve, permeƩ onoĐ͛ğ di ƵŶ vantare del njŝĂŵŽ ƚŽĐĐŽ una Ěŝ conoscenza ĞƐƚƌŽ ŝƚĂůŝĂŶŽ͘ territorio hŶŽ ƐƚĂī nazionale ĐƌĞĂƟǀŽ pressochè Ěŝ ůƵŶŐĂ capillare. ĞƐƉĞƌŝĞŶnjĂ La creaƟvità e l’esperienza dello staī ƐƚƵĚŝĂ Ğ ƌĞĂůŝnjnjĂ ŵŽŵĞŶƟ Ěŝ ŐƌĂŶĚĞ ĐŽŝŶͲ permeƩ e di realizzare di grande ǀŽůŐŝŵĞŶƚŽ͕ ĚŝƐĞŐŶĂƟ momenƟ ƐƵůůĞ ƐƉĞĐŝĮĐŚĞ coinvolgimento, disegnaƟ sulle specifiĞƐŝŐĞŶnjĞ Ğ ĐĂƌĂƩĞƌŝƐƟĐŚĞ ĚĞů ĐůŝĞŶƚĞ Ğ ĚĞů che e caraƩ erisƟĚŝ che/͛DĞĞƚĂůLJ del cliente. ƐƵŽ esigenze ƉƵďďůŝĐŽ͘ >͛Ăƫǀŝƚă Ɛŝ Mete, percorsi esperienze allaĂƫǀŝƚă scoperta ĐŽŵƉůĞƚĂ ĐŽŶ ed ƵŶĂ ƌŝĐĞƌĐĂƚĂ Ěŝ dell’arte locale, tesori paesaggisƟ ci, eccel/ŶĐŽŵŝŶŐ͗ ŵĞƚĞ͕ ƉĞƌĐŽƌƐŝ ĞĚ ĞƐƉĞƌŝĞŶnjĞ lenze enogastronomiche e desƟ ĂůůĂ ƐĐŽƉĞƌƚĂ ĚĞůů͛ĂƌƚĞ ůŽĐĂůĞ͕ ĚĞŝ nazioni ƚĞƐŽƌŝ poco conosciute, solo alcune voci ƉĂĞƐĂŐŐŝƐƟĐŝ͕ ĚĞůůĞ sono ĞĐĐĞůůĞŶnjĞ ĞŶŽŐĂƐƚƌŽͲ della ricercata vità di incoming che ŶŽŵŝĐŚĞ Ğ ĚĞůůĞ aƫ ĚĞƐƟŶĂnjŝŽŶŝ ŵĞŶŽ ĐŽŶŽͲ completa l’aƫ vità di I’Meetaly. ƐĐŝƵƚĞ ĚĞů ĞůƉĂĞƐĞ͘ WĞƌ ƋƵĂůĞ ŵŽƟǀŽ ƌŝǀŽůŐĞƌƐŝ Ă

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SPECIALE

DESTINAZIONI INCENTIVE

SANDRA MELLY, responsabile per l’Italia Crans-Montana Tourisme & Congrès «Per i viaggi incentive, ma anche per congressi e convention, siamo una destinazione che ha da offrire tantissimi spunti 365 giorni l’anno. In quanto destinazione sciistica, nel periodo invernale abbiamo ovviamente la possibilità di organizzare gare di sci mentre, meno scontate, sono le lezioni di curling che, devo dire, per averla provata in prima persona, è un’attività molto divertente e insolita, oltre che perfetta per il team building».

ESTER TAMASI, manager Conventions Malta «Riceviamo da parte degli operatori richieste che puntano sull’originalità, ma tra le esigenze riscontriamo anche il desiderio di un ritorno al contatto umano e una particolare attenzione al prodotto offerto. In questo momento storico particolare il prodotto Malta non solo è in grado di accontentare le nuove esigenze del settore, ma di comunicarle nella maniera adeguata».

I colori di Malta ne il Cantone Vallese, dove il comprensorio di Crans-Montana – con un territorio che si estende dai vigneti della valle del Rodano, a cinquecento metri di altitudine, al ghiacciaio della Plaine Morte (tremila metri circa) –, sta riscuotendo un successo crescente sul mercato italiano grazie a plus di rilievo come la raggiungibilità (bastano tre ore e 12 minuti per ritrovarsi a 1.500 metri di altitudine, su un vero e proprio balcone affacciato sulle Alpi) le location (la destinazione può avvalersi di una trentina di hotel, sei dei quali di lusso e 16 con sale meeting; un centro congressi con 17 sale e diverse venue unconventional come il Castello di Vaas, un fienile o un relais in mezzo ai pascoli; una novantina ristoranti) ma soprattutto le infrastrutture: 140 chilometri di piste in un unico comprensorio, uno snow park di centomila metri quadrati, quattro campi da golf e 12 da tennis, duecento chilometri di percorsi per bici da corsa e 177 per mountain bike, oltre a 280 chilometri di percorsi escursionistici, un’area per arrampicata e ben sette laghi per gli sport acquatici e la balneazione. «Per i viaggi incentive, ma anche per congressi e convention, siamo una destinazione che ha da offrire tantissimi spunti 365 giorni l’anno – afferma Sandra Melly, responsabile per l’Italia di CransMontana Tourisme & Congrès –. In quanto destinazione sciistica, nel periodo invernale abbiamo ovviamente la possibilità di organizzare gare di sci mentre, meno scontate, sono le lezioni di curling che, devo dire, per averla provata in prima persona, è un’attività molto divertente e insolita, oltre che perfetta per il team building. La ricerca dell’aperitivo sepolto nella neve con l’Artva (l’apparecchio di ricerca nelle valanghe, ndr), la costruzione di igloo, la gita in fatbike (la bici da neve, ndr), le ciaspolate notturne e diurne con discesa in slittino completano la nostra offerta invernale. In primavera, estate e autunno, invece, proponiamo escursioni in bici con degustazione di vini (sono 24 i viticoltori locali), disce-

se con il “monster” – uno speciale monopattino rinforzato –, l’iniziazione al golf, e ancora giornate sull’alpeggio con attività varie, dai corsi dedicati alla flora montana alla produzione di formaggio, e ancora una visita all’ecomuseo o percorso avventura tra gli alberi. Infine, durante tutto l’anno, i nostri viticoltori possono organizzare una degustazione di prodotti regionali, far scoprire la loro cantina e il loro know-how. Lo stesso vale con il birraio e il torrefattore locale. Inoltre, le visite del patrimonio culturale e architettonico vallesano o della Fondation Opale sono possibili in ogni stagione. Per i più agguerriti, il paintball oppure il multichallenge vengono adattati alla stagione». Sempre in Europa, anche la Bosnia ha fatto il suo ingresso sul palcoscenico del Mice, forte della nascita della compagnia aerea di bandiera, FlyBosnia – che dal 4 novembre collega Sarajevo a Roma due volte alla settimana, ma i progetti d’espansione prevedono un volo anche da Milano Malpensa e la frequenza giornaliera da Fiumicino – e, soprattutto nella capitale, di un offerta alberghiera di lusso e internazionale, capitanata dal cinque stelle Swisshotel. Qui le direttrici da seguire per tessere la trama di un viaggio incentive spaziano dalla natura incontaminata di boschi e cascate alle suggestioni mediorentali dei centri storici e del folklore, alle tracce della guerra che negli Anni 90 ha coinvolto i Paesi dell’ex-Jugoslavia, con testimonianze emozionanti a Sarajevo e Mostar. Malta è invece una destinazione che ha fatto del dinamismo del suo prodotto uno dei tratti distinti della sua offerta al Mice, composta da una vasta varietà di itinerari e attività in linea con le caratteristiche del suo territorio. Nel processo di cambiamento che la coinvolge come destinazione Mice di forte appeal, Malta punta molto sulle “tailor made experience”. Un esempio? Un board meeting nel cuore di Valletta può diventare l’occasione per scoprire la capitale, confermandola come

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Messico: a tutto folklore con i charros MASSIMO ARIELLO, direttore commerciale Gruppo Meca «Il mercato italiano degli eventi verso il Messico, anche se in misura minore nel corso di questi ultimi anni, ha sempre numeri comunque positivi: stiamo parlando di circa dieci-dodicimila italiani che ogni anno hanno fatto un viaggio di incentivazione in Messico».

meta ideale per la ricchezza della sua offerta culturale, ma anche in termini di funzionalità e sicurezza. «La varietà di stile dei nuovi boutique hotel intimi, raffinati, dai rooftop terrace con panorama mozzafiato verso il mare che stanno arricchendo il panorama alberghiero di Valletta, può far pensare di optare per un’esperienza di ospitalità diffusa nel cuore della città» suggerisce Ester Tamasi, manager di Conventions Malta. «La capitale, che ricordo essere patrimonio Unesco, può essere scoperta per esempio con una caccia al tesoro con tablet. Può sembrare un’attività poco originale, ma ovviamente non lo è il contesto. Organizzare un’attività simile in un luogo completamente Ztl alla scoperta di cinquencento anni di storia, dagli Auberge dei cavalieri di Malta alle cabine telefoniche degli inglesi non è affatto scontato. Sono tanti gli spunti offerti da Valletta, location perfetta anche per una serata di gala, oppure per un pomeriggio di confronto all’interno della Con-cattedrale di San Giovanni Battista, aperta in esclusiva per

Abu Dhabi: dove la tradizione incontra il futuro

il gruppo, che può ammirare e commentare le opere d’arte del Caravaggio insieme a un critico d’arte. E se poi le date dell’incentive coincidono con uno dei tanti eventi presenti nel calendario maltese, il divertimento è assicurato». E parlando di varietà, un incentive di tutt’altro genere è quello che offre un retreat a Gozo, con cibo a chilometro 0, attività a contatto con la natura come la raccolta delle olive oppure la produzione del formaggio nelle fattorie del luogo, o ancora, semplicemente, passeggiate curative immerse in panorami meravigliosi, a strapiombo sul mare, per godere del bene più assoluto: il silenzio, un’occasione per fare focus sull’attenzione al fine di rigenerare se stessi e ripartire con una carica nuova al ritorno in ufficio. «Riceviamo da parte degli operatori richieste che puntano sull’originalità, ma tra le esigenze riscontriamo anche il desiderio di un ritorno al contatto umano e una particolare attenzione al prodotto offerto. In questo momento storico particolare il prodotto Malta non solo è in grado di accontentare le nuove esigenze del settore, ma di comunicarle nella maniera adeguata. Come Conventions Malta ci rivolgiamo alle incentive house, ma anche al corporate, non abbiamo finalità commerciali e di intermediazione, ma semplicemente promozionale e per questo organizziamo anche in Italia eventi di formazione dal taglio del tutto originale come, tra i più recenti, quello ospitato a Milano con la partecipazione eccezionale del mentalista Aldo Aldini, con il quale abbiamo messo a punto una chiave di lettura innovativa che racconta il processo che ha trasformato il nostro incantevole arcipelago da una di serie piccole isole legate alla tradizione mediterranea in una destinazione moderna e dinamica» conclude Tamasi. EMOZIONI A MEDIO E LUNGO RAGGIO Con la ripresa dei viaggi incentive “dall’altra parte del mondo”, le destinazioni alla ribalta

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DESTINAZIONI INCENTIVE

Puglia: irresistibile e unica sono tornate numerose e tra queste, una è particolarmente amata dal pubblico italiano, il Messico: «Il mercato italiano degli eventi verso il Messico, anche se in misura minore nel corso di questi ultimi anni, ha sempre numeri comunque positivi: stiamo parlando di circa dieci-dodicimila italiani che ogni anno hanno fatto un viaggio di incentivazione in Messico – afferma Massimo Ariello, direttore commerciale del Gruppo Meca, Dmc specializzato in Messico e Guatemala –. Chiaramente la Riviera Maya con la villaggistica l’ha sempre fatta da padrone ma noi stiamo sensibilizzando il mercato con nuove idee che riescano a regale emozioni memorabili a chi vuole incentivare i propri clienti o dipendenti con un viaggio: parlo per esempio della Baja California o del Messico Coloniale abbinato a un soggiorno sul Pacifico nella zona di Puerto Vallarta, insomma, “dell’altro Messico”, da scoprire magari attraverso escursioni particolari di incontro con le popolazioni indigene locali o cene di gala nelle hacienda più vere, magari con uno spettacolo di charros (i cowboy messicani, ndr)». Restando invece sul medio raggio, forte del fermento creativo che la pervade, non conosce sosta l’ascesa di Abu Dhabi: «Abu Dhabi ha davvero tutto ciò che si può desiderare per un evento sensazionale» spiega Dora Paradies, country manager per l’Italia dell’Ente del Turismo e Cultura di Abu Dhabi, che prosegue: «È un luogo capace di sorprendere, entusiasmare, coinvolgere tutti i partecipanti, dove scoprire tradizioni centenarie, siti culturali sorprendenti e la promessa di un’avventura unica nel deserto con alte dune modellate dal vento, oltre a hotel di lusso, architettura all’avanguardia e la bellezza autentica di un paesaggio incantevole. Con tre regioni variegate – Abu Dhabi city, Al Ain, Al Dhafra – l’emirato vanta deserti e montagne, spiagge incantevoli e soleggiate, acque cristalline, isole deserte e numerose oasi. È un’antica città storica e insieme una metropoli moderna e cosmopolita, dove attrazioni

adrenaliniche sorgono accanto a maestosi edifici storici e i tour emozionanti completano un programma ricco di eventi di livello internazionale nel campo dell’arte, della cultura, dello sport e dell’intrattenimento. Per completare tutto ciò è previsto un supporto organizzativo dall’inizio alla fine nella realizzazione del progetto fornito dal Convention & Exhibition Bureau, attraverso il programma di incentivazione Advantage Abu Dhabi, che offre agli organizzatori di eventi un’opportunità vantaggiosissima per incrementare il valore della propria offerta». L’ESOTICO DIETRO L’ANGOLO Gli italiani ne apprezzano già da anni l’ottimo rapporto qualità/prezzo, l’eccellente enogastronomia, le architetture tipiche, le masserie, i trulli o i vicini sassi di Matera, ma in ambito incentive la Puglia è percepita all’estero come una destinazione nuova e “di moda”. «Il punto di forza più importante della Puglia è la Puglia stessa» spiega Stefano Giotta, founder e Ceo di Tipica Tour Operator. «Viviamo in una regione così tanto ricca e accattivante che non possiamo prescindere dalle sue unicità. Ciò che noi facciamo è trasformare queste unicità in esperienze esclusive e originali. Questo perché siamo convinti, ne abbiamo sempre più riscontro, che la scelta tra una destinazione e l’altra, spesso è dettata proprio dalla presenza di esperienze nuove, capaci di connotare da sole l’intera vacanza e suscitare quel famoso effetto wow. Da oltre dieci anni abbiamo puntato su servizi su misura e di qualità di cui curiamo tutto, dalla progettazione alla gestione operativa sul campo. Ciò ci ha reso anche fornitori di tante strutture ricettive pugliesi che ormai ci segnalano ai loro clienti per organizzare i vari servizi incentive. La conoscenza del territorio dunque, la nostra perenne vocazione al tailor-made, la ricerca costante di un prodotto originale: tutto ciò, a un certo punto, si è sposato in maniera quasi del tutto naturale con la crescente domanda di viaggi aziendali in Puglia».

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DORA PARADIES, country manager per l’Italia Ente del Turismo e Cultura di Abu Dhabi «È previsto un supporto organizzativo dall’inizio alla fine nella realizzazione del progetto fornito dal Convention & Exhibition Bureau, attraverso il programma di incentivazione Advantage Abu Dhabi, che offre agli organizzatori di eventi un’opportunità vantaggiosissima per incrementare il valore della propria offerta».

STEFANO GIOTTA, founder e Ceo Tipica Tour Operator «Il punto di forza più importante della Puglia è la Puglia stessa. Viviamo in una regione così tanto ricca e accattivante che non possiamo prescindere dalle sue unicità. Ciò che noi facciamo è trasformare queste unicità in esperienze esclusive e originali»..

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DESTINAZIONI INCENTIVE

People will never forget Si viaggia per spirito d’avventura, per essere stati i primi o per dire io c’ero. Per le aziende è un’opportunità di formazione fuori dai formalismi dell’impresa. Ma è l’aspetto esperienziale a rendere indelebile il ricordo TERESA CHIODO

L’

incentive è un raffinato strumento di marketing, un gadget costoso che l’azienda regala con gratitudine. La capacità di evocare immagini, suscitare emozioni e smuovere sensazioni nella prospettiva di una partenza, per esempio, rimangono una conditio sine qua non per confezionare un valido prodotto, originale e fatto di esperienze memorabili, aspetto considerato imprescindibile secondo tutti gli operatori del settore. L’esperienzialità, quindi, il toccare con mano, si conferma come nuova frontiera, un vero e proprio veicolo dell’incentivazione, intesa soprattutto come incentive travel ma tenendo conto anche altri format che vengono oggi proposti sottoforma di esperienze uniche. Leggendarie dinamiche Studi empirici mostrano che quando un contesto è esperienziale determina im-

pressioni più forti e atteggiamenti più positivi. Ce ne parla Graziano Mascheri, founder Experience Designer: «Oggi – sostiene Mascheri – il viaggiatore non si accontenta più di visitare un luogo e le sue attrazioni più note, ma vuole immergersi a pieno nella vita degli abitanti e nelle loro abitudini quotidiane, vivere esperienze in linea con il suo modo di essere. La nuova generazione di viaggiatori desidera molto di più che semplicemente vedere nuovi luoghi, vuole sperimentarli in un modo che li lasci trasformati, spiritualmente e mentalmente. Le persone amano essere sorprese e ricevere attenzioni espressamente dedicate a loro e a nessun altro. L’offerta deve quindi essere segmentata e autentica. Io credo che l’esperienza sia vivere il tempo e condividerlo con altre persone». INCENTIVE DEEP IMPACT «L’imperativo è creare delle connessioni profonde tra luoghi e visitatori – spiega Milena Mineo, amministratore delegato dell’agenzia Mil - Genius Loci –, ovvero la genialità dei luoghi, un concetto che prende vita da

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DESTINAZIONI INCENTIVE quello platonico di “daimon”: le persone “respirano il genius loci” di un ambiente, ovvero l’espressione del “carattere” di un luogo, con le sue peculiarità intrecciate agli usi e costumi degli uomini che lo abitano, solamente quando ne hanno piena coscienza. Nella società attuale in continuo fermento e cambiamento, l’obiettivo diventa quindi stabilire una connessione emotiva e culturale con un luogo e con le sue personalità più rappresentative. Di fondamentale importanza è infatti la presenza, durante gli eventi, di testimonianze di valore imprenditoriale che creino la metafora tra il luogo e ciò che l’uomo è riuscito a costruire in quel luogo. Imprenditori, scienziati, architetti dimostrano che il “genius loci” può essere anche l’uomo che fa le cose in un certo modo». Più sensi si stimolano, quindi, meglio si comunica. Gli organizzatori professionisti di eventi lo sanno bene. L’approccio è molto efficace perché tiene conto di quanto sia importante stabilire un legame emotivo facendo leva sul fattore esperienza. Ma quali sono gli elementi fondamentali per un incentive esperienziale di successo? Ci risponde Mario Saccenti di Casa Mais. «Innanzitutto un briefing iniziale fatto bene, che non è solo un momento durante il quale il cliente ingaggia l’agenzia per lo sviluppo del progetto, ma anche uno strumento attraverso il quale vengono comunicate molte informazioni, in primis le esigenze e le aspettative del cliente stesso su quel determinato viaggio. Poi il profilo dei partecipanti: il genere, il ruolo, l’età media, il grado di cultura, la provenienza (italiana o straniera, nord o sud), la situazione familiare (sposati o single): elementi tutti determinanti per progettare un viaggio “su misura”. Solo così si possono costruire incentive unici, esclusivi, irripetibili e di successo. Con espe-

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rienze vissute che si ricordano nella mente e nell’anima – e talvolta nel corpo – per lungo, lunghissimo tempo. Piacevolmente e in linea con gli obiettivi». NATURA E COMFORT Unicità, eccezionalità, personalizzazione sono elementi utili per “incendiare gli animi”, “eccitare”, “incitare”, ovvero l’essenza dell’incentivazione. Cosa significa oggi ideare qualcosa che sia veramente fuori dal comune? «Al classico prodotto incentive – dice Mineo – che rispetti i consueti standard di comfort, esclusività e sostenibilità, Mil aggiunge la possibilità di vivere l’esperienza di un contatto profondo con la natura selvaggia delle destinazioni di viaggio: archiviato il team building classico, i nostri incentive prevedono “safari” in destinazioni uniche, prive di qualsiasi tipo di inquinamento acustico o ambientale. Attraverso questa immersione totale nella natura, e grazie anche alla guida autorevole di coach o allenatori preparati in diverse materie – che allenano il corpo e di conseguenza anche lo spirito – si ha così la possibilità di entrare in contatto con la propria essenza e di ottenere il massimo anche dal proprio corpo, tirando fuori il meglio di sé stessi. Un esempio? Il trekking sui sentieri incontaminati del monte Morne, uno dei luoghi più belli di Mauritius e patrimonio Unesco; l’esperienza nei campi tendati nel deserto di Atacama e le lunghe escursioni nella laguna di Cejar, in Cile, assaporando il privilegio di godere di scenari quasi extraterrestri sempre assistiti da van e ospitati in splendidi lodge; ma anche il tragitto da Assisi a Roma in bicicletta, sostando lungo il percorso in small hotel e van equipaggiati. Unicità, quindi, non necessariamente

GRAZIANO MASCHERI founder Experience Designer «La nuova generazione di viaggiatori desidera molto di più che semplicemente vedere nuovi luoghi; vuole sperimentarli in un modo che li lasci trasformati, spiritualmente e mentalmente. Le persone amano essere sorprese e ricevere attenzioni espressamente dedicate a loro e a nessun altro. L’offerta deve quindi essere segmentata e autentica».

MILENA MINEO amministratore delegato Mil - Genius Loci «L’imperativo è creare delle connessioni profonde tra luoghi e visitatori, ovvero la genialità dei luoghi, un concetto che prende vita da quello platonico di “daimon”: le persone “respirano il genius loci” di un ambiente, ovvero l’espressione del “carattere” di un luogo, con le sue peculiarità intrecciate agli usi e costumi degli uomini che lo abitano».

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DESTINAZIONI INCENTIVE

UNA CASE HISTORY... ESPERIENZIALE!

Il percorso d’incentivazione esperienziale durante un viaggio deve saper uscire dalle convenzioni della comunicazione aziendale per entrare in una dimensione ludica o di simulazione, attraverso la quale si creino nuovi stimoli legati all’emozione e all’esperienza. «Per esempio – racconta Saccenti – vi parlo di un’esperienza di successo che abbiamo fatto vivere a personaggi un po’ viziati, con la puzza sotto il naso, nonostante fossero profumieri e viaggiatori di lusso. Fine settembre, Anni 90. Le Tre Vaselle di Torgiano, in Umbria, in un magnifico resort cinque stelle – in esclusiva naturalmente – che si estende per oltre diecimila metri quadrati dal centro storico di Torgiano fino al Parco degli Ulivi. Qui ho realizzato un “incentive esperienziale nella natura”, di tre giorni, per i 55 profumieri top d’Italia (una trentina di coppie circa, mezza età) invitati da una società di cosmesi di alta gamma. Avevamo organizzato tre squadre composte dai partecipanti che si sarebbero sfidate in cinque prove nell’arco di due giorni: in primis la raccolta dell’uva e pigiatura in tini originali di rovere per la vendemmia del Rubesco Lungarotti (con l’invito a firmare un’etichetta preparata per l’occasione). Poi la mungitura di latte da vacche “perugine” e partecipazione alla realizzazione di tipiche caciottelle morbide umbre al tartufo. Quindi la

raccolta delle uova nei pollai della tenuta (per la colazione dei compagni di squadra, in quello stesso giorno), seguita dalla cattura di un maialino (uno per squadra) del porcile in collina e vestizione dello stesso con coccarda e logo della squadra preposta. Infine, il massaggio con base di uva: un esponente per squadra doveva massaggiare per dieci minuti un esponente di un’altra squadra con giudizio finale del fisioterapista della spa del resort. Risate, litigate, discussioni, abbracci e tanto, tantissimo divertimento e un ricordo indelebile di queste giornate. A rinforzare il ricordo, un paio di mesi dopo l’evento, è stato inviato un cesto personalizzato a ciascuno degli invitati – uno per coppia – con due caciottelle al tartufo “datate” e nominative, due bottiglie di Rubesco Lungarotti, salame “del nonno”, salsiccia “Cojoni di mulo” e lardo di Norcia (con la precisazione che i maialini catturati durante le gare erano vivi e vegeti) e un album di foto dei giorni passati a Le Tre Vaselle . Dopo un anno e mezzo dall’evento veniva recapitato a ciascuno degli invitati una cassetta di tre Rubesco Lungarotti con etichetta personalizzata e datata, con foto relativa al momento della firma». nella scelta delle destinazioni ma anche e soprattutto nella garanzia del comfort e nell’attenzione all’interiorità e alle potenzialità individuali di ciascuno, obiettivo fondamentale per qualsiasi azienda».

UN TOCCO SOLIDALE A volte la metafora esperienziale coincide con la realizzazione di un vero e proprio progetto reale a beneficio della collettività, coinvolge i gruppi e diventa un progetto sociale e concreto da portare a termine, come per esempio la ricostruzione di un ponte, la messa in funzione di un impianto a energia solare o eolica, o la realizzazione di una ricerca di pubblica utilità. Le aziende così rafforzano la loro immagine e dimostrano con un’attività concreta che sono consapevoli della loro responsabilità sociale, mentre i dipendenti guadagnano in gratificazione e motivazione. In questo modo, il tipico momento ludico, pur non perdendo la fase creativa e di condivisione, diventa un “gioco serio”. «Tra i campi d’azione, se parliamo di incentive esperienziali – sostiene Saccenti – ancora molto attuale per fortuna, è il viaggio con l’evento solidale, tipo raccolta fondi per la costruzione di scuole in aree disagiate, aiuto concreto e fisico dei partecipanti nel piantare alberi o portare mattoni per costruire ospedali o scuole in villaggio africano. Nel 2000, in occasione di un incentive per una banca, abbiamo scavato un pozzo in Marocco per cercare l’acqua e l’anno successivo lo stesso gruppo è tornato lì e abbiamo piantato 15 ulivi (altri cinquecento sono arrivati in seguito); già che c’eravamo, abbiamo anche riverniciato una scuola che stava cadendo a pezzi».

MARIO SACCENTI fondatore Casa Mais «È fondamentale un briefing iniziale fatto bene, che non è solo un momento durante il quale il cliente ingaggia l’agenzia per lo sviluppo del progetto, ma anche uno strumento attraverso il quale vengono comunicate molte informazioni, in primis le esigenze e le aspettative del cliente stesso su quel determinato viaggio».

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Puglia surprise! Forti di un’esperienza pluridecennale e di una profonda conoscenza della Puglia, Tipica Tour è il partner locale perfetto per la gestione di servizi e attività sul territorio, grazie all’affidabilità e alla professionalità maturata negli anni SABRINA PIACENZA

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a Puglia è una regione di straordinaria bellezza che riserva piacevoli sorprese e rassicuranti certezze. Una terra che da qualche tempo vive un eccezionale momento di grande attenzione nel segmento leisure, ma capace di regalare situazioni originali e inedite anche alla meeting industry. È in questa realtà che nasce Tipica Tour, una Dmc specializzata in viaggi incentive e team building che opera sia in Puglia che nella vicina – e ancora in gran parte da scoprire – Basilicata. Fondata nel 2006 da Stefano Giotta, lavora da sempre su misura, personalizzando servizi ed esperienze – originali ed esclusive – in linea con le esigenze del cliente. Stefano Giotta, oggi Ceo di Tipica Tour Operator, mette in luce i punti di forza della sua agenzia e della sua meravigliosa terra.

ricerca dell’effetto wow. Partiamo dunque sempre dall’ascolto. E poi, come esperti sarti, disegniamo un viaggio su misura nel quale ogni elemento (alberghiero, ristorativo, esperienziale, etc.) è in linea con tutti gli altri. Il risultato è un viaggio armonico, dove niente viene lasciato al caso e il gruppo è costantemente sorpreso dalla qualità e dalla varietà dell’esperienza del viaggio. Cerchiamo di rispondere sempre con un prodotto fresco e originale: aperitivi stellati in terrazze panoramiche o in giardini privati, tour in ape-calessino, pic-nic in masserie

Tipica Tour è una realtà imprenditoriale ormai consolidata in Puglia. Che tipo di servizi offrite al mondo incentive? «Da sempre offriamo unicamente servizi tailor-made, disegnati con cura e dedizione da un team giovane e creativo. La nostra parola d’ordine è ascoltare: capire le esigenze del cliente, cogliere lo scopo del viaggio aziendale, le esperienze pregresse e cosa di nuovo il cliente vorrebbe sperimentare, sempre alla

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all’ombra di uliveti secolari, uscite in auto d’epoca, passeggiate in bicicletta lungo la costa, food tour nei borghi più autentici, pranzi in vigneti, concerti privati in dimore storiche, cene in cantina o in un frantoio ipogeo e molto altro ancora! Naturalmente, oltre a queste attività più esperienziali, offriamo anche i servizi “classici” di una Dmc come transfer privati, guide multilingua, hotel e ristoranti». Puglia e Basilicata sono destinazioni adatte per organizzare un incentive aziendale? «Certamente! Sono due regioni che nei prossimi cinque anni cresceranno tantissimo, soprattutto nel segmento incentive. Qui abbiamo una ricettività unica al mondo, legata alle peculiarità architettoniche delle due regioni: i trulli e le masserie in Puglia e i

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Sassi a Matera, strutture che da sole offrono già un’esperienza incredibile, un plus rispetto ad altre regioni. La Puglia poi sta diventando una delle destinazioni più in voga per i viaggi incentive, soprattutto per il mercato estero, dove viene percepita come una “nuova destinazione” che vanta un ottimo rapporto qualità/ prezzo, un’accoglienza notoriamente molto calorosa, una gastronomia eccellente e un’equilibrata varietà tra città d’arte, natura, mare e piccoli borghi. La Basilicata la segue a ruota, trascinata dal boom di Matera e dal suo incredibile patrimonio naturalistico e paesaggistico. Insomma abbiamo due destinazioni vicine, che traggono reciprocamente forza da questa vicinanza e che avranno ancora tanto da dire nei prossimi anni sul mercato incentive!». Perché dunque scegliere la Puglia e Tipica Tour? «Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio che offre tantissimo sotto diversi punti di visita (gastronomico, culturale, architettonico, naturalistico). E penso che i pugliesi stiano rispondendo nei migliori dei modi, offrendo servizi e attività sempre più interessanti e originali rispetto a tante altre destinazioni. Sarebbe però un errore rispondere a un gruppo incentive riciclando servizi e attività propri del segmento leisure. Il viaggio incentive ha dei must ben precisi e noi di Tipica Tour ne siamo assolutamente consapevoli, per questo proponiamo soluzioni tailor-made. Se dovessi citare cinque motivi per cui scegliere Tipica Tour, direi certamente: profonda conoscenza del territorio, massima flessibilità nel personalizzare ogni servizio, velocità di risposta, cura dei dettagli e l’esperienza maturata in oltre dieci anni di attività!». indirizzi a fine rivista

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Monaco si rinnova Il Principato di Monaco conferma la sua naturale vocazione per il Mice d’eccellenza e continua a rinnovarsi per offrire location sempre all’avanguardia ed esclusive SABRINA PIACENZA

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l 2019 è stato per Monte Carlo un anno di importanti novità e cambiamenti, messi in evidenza dal Monaco Convention Bureau che gioca un ruolo decisivo nell’organizzazione di congressi e convention. Eccellenza, esperienza, impegno, etica, competenza, qualità, rinnovamento e successo sono i caratteri distintivi della destinazione monegasca, da sempre amata dalla meeting industry grazie all’ampia scelta delle strutture, alla qualità e alla varietà dei servizi offerti. «Il Principato di Monaco si sta reinventando rimanendo comunque fedele agli elementi che compongono il suo Dna», così sintetizza Guy Antognelli, direttore generale del Turismo di Monaco, orgoglioso di ricordare i valori essenziali che guidano questa destinazione fatta di eccellenze sotto ogni aspetto, in occasione del lancio della nuova campagna marketing “Monaco is for you”. Una campagna promozionale, rivolta ai professionisti del turismo di tutto il mondo, che mette in luce le peculiarità del territorio monegasco e ruota attorno a temi forti che ne caratterizzano la varietà del turismo, tra cui cultura, gastronomia, sport, casinò, weekend, benessere e vita notturna. Molte le novità di forte appeal per il segmento Mice & business che interessano sia le strutture ricettive sia le infrastruttu-

re, aspetti determinanti nella fase di scelta della destinazione per un meeting o un viaggio incentive. A partire dal nuovissimo progetto immobiliare e urbanistico One Monte-Carlo (inaugurato a giugno), quartiere ultra moderno che comprende oltre che edifici residenziali anche un grande centro conferenze ed eventi di quasi 1.500 metri quadrati, una galleria d’arte di 250 metri quadrati, un ristorante concept dello chef stellato Marcel Ravin e una promenade con 23 boutique di lusso. Ma anche una novità nel prestigioso Grimaldi Forum: La Terrasse, che aprirà il prossimo gennaio, uno spazio esterno di seicento metri quadrati che consentirà di godere al meglio della destinazione e del suo meraviglioso clima mediterraneo, location perfetta per organizzare cocktail open air vista mare per un massimo di ottocento partecipanti. Nell’ambito delle strutture alberghiere, invece, il noto Novotel Monte Carlo ha da poco concluso un’operazione di soft renovation che ha permesso, tra le altre cose, anche la creazione di nuovi spazi di coworking. Nell’immediato futuro (si parla di febbraio 2020) è previsto anche un cambio di look per la piazza del celebre Casinò. Sarà smontata la piccola collina di prato con in cima la scultura a specchio per sfruttare al meglio le potenzialità del luogo, una piazza formidabile per ospitare eventi. Le novità per quest’anno hanno riguardato anche il Monaco Convention Bureau con l’arrivo del nuovo direttore Christine Barrabino, che si è unita allo staff la scorsa estate. indirizzi a fine rivista

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Monaco, un paese dove gli eventi e l’ambiente dialogano in armonia Monaco è un paese molto impegnato nelle sfide universali in materia di ambiente grazie all’iniziativa del suo Sovrano. La maggior parte delle strutture alberghiere e il centro congressi, Le Grimaldi Forum, dispongono di certificazioni ambientali. Tutti i professionisti del turismo sono coinvolti nella transizione energetica. Il Principato si è posto l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 e di ottenere la neutralità carbone entro il 2050. Il Principato di Monaco accoglie numerose conferenze e congressi sul tema della difesa dell’ambiente e afferma la propria competenza nell’organizzazione di eventi responsabili.

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Incentiva e sorprende: A Al centro di un’importante operazione di incentivazione del turismo Mice, Abu Dhabi è una meta interessante e da tenere in considerazione, non solo per la sua offerta business, ma per la varietà di spunti che mette a disposizione ANTONELLA ANDRETTA

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n poche ore trovarsi in una città che ha dell’irreale, tra deserto e mare, tradizione e futuro: Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, dista solo sei ore d’areo dall’Italia con solo due ore di differenza di fuso orario (tre nei mesi di ora solare). Una destinazione del genere, sicura, ricca di attrazioni, con un’offerta così ampia, merita di occupare un posto nella top list delle mete Mice di alto livello e del bleisure (trend emergente, un mix tra business e leisure). Abu Dhabi ha infatti tutte le carte in regola per attirare un incoming attento alla qualità, al servizio e al value for money, inteso come valore aggiunto all’esperienza del viaggio. Iniziando da quanto anticipato nel sommario: Abu Dhabi incentiva il turismo Mice, il che significa che non solo è meta straordinaria, ma che operatori e agenzie che vi portano eventi vengono sostenuti da un programma chiamato Adavantage Abu Dhabi. Ideato e messo a punto dal Convention Bureau di Abu Dhabi, il programma fornisce una serie di supporti per la pianificazione degli eventi e comprende anche un contributo economico per aziende, incentive house e Dmc. Il contributo è particolarmente interessante nei mesi di bassa stagione (da aprile a ottobre 2020) quando per eventi sopra i cinquecento delegati puó

arrivare a 350 Aed (Dirham Arabo Unito, circa 85 euro a persona), ma è ugualmente appetibile in quelli di alta (i nostri mesi invernali, durante i quali la meta è particolarmente ambita per via del clima). TRA PALCO E REALTÀ Ma ben altri, al di là degli incentivi economici, sono i motivi per scegliere Abu Dhabi che già dall’areo si lascia ammirare, adagiata su un’isola collegata alla terraferma da due ponti e incastonata com’è tra spiagge bianchissime, bagnate dalle acque del Golfo Persico, e le dune del deserto arabico. A proposito di aeroporto: a soli quindici minuti si trova l’Abu Dhabi National Exhibition Center con la sua torre pendente, uno spazio espositivo che dispone di 73mila metri quadrati al coperto, distribuiti su 12 sale all’avanguardia, completato da due grandi sale conferenze e venti sale riunioni più piccole, una serie di aree per

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: Abu Dhabi

eventi all’aperto sul lungomare, ristoranti, negozi, hotel e strutture commerciali. Con una superficie di quasi ottomila metri quadri, l’annesso International Convention Centre è in grado di ospitare fino a seimila ospiti seduti e ottomila in piedi. È possibile inoltre organizzare eventi in strutture alternative: tra le tante il Louvre Abu Dhabi, la Warner Plaza all’interno del parco tematico Warner Bros World Abu Dhabi (fino a quattrocento persone), o lo Yas Marina Circuit, con eventi realizzabili direttamente presso il suggestivo rettilineo (fino a tremila persone!). Ancora, il recentissimo The Hive, un luogo futuristico dove condividere idee e lavorare in team liberando la propria creatività; oppure la du Arena, la più grande struttura per eventi all’perto della regione, inaugurata lo scorso settembre. Ma non si viene qui solo per gli spazi business: Abu Dhabi è una città da un milione e mezzo di abitanti, cuore politico e culturale

degli Emirati, fondata alla fine del Settecento come presidio sul mare e sviluppatasi negli ultimi cinquant’anni in modo sorprendente, un boom che l’ha portata a diventare una metropoli moderna, famosa per le sue architetture, che hanno trasformato il centro in una spettacolare foresta di vetro e acciaio, sulla quale svettano i grattacieli come le torri Al Bahar, l’Aldar Headquarters (soprannominato “la conchiglia” per la sua forma circolare) o le vertiginose Etihad Towers. Si viene anche per le escursioni nel deserto, per lo sport e per ammirare luoghi celebri come la Gran Moschea dello Sceicco Zayed, una delle più grandi del mondo; per i luoghi culturali e i musei come il Forte Al Jahili, una delle strutture più antiche e suggestive degli Emirati, (e presto, oltre al Louvre, arriveranno anche lo Zayed National Museum e il Guggenheim). E per il mare: nella zona settentrionale della città si trova la Corniche, un lungomare lungo otto chilometri che comprende zone relax, piste ciclabili, ristoranti e la Corniche Beach, la spiaggia più famosa (ma ce ne sono molte altre). Qui intorno si trovano alcuni degli alberghi più lussuosi, come il celeberrimo Emirates Palace, fotografatissimo, e attrazioni culturali come Qasr Al Hosn, il recente e maestoso Qasr Al Watan – il Palazzo Presidenziale – e l’Heritage Village, una ricostruzione di un tradizionale villaggio oasi. Vicino all’aeroporto si trova invece Yas Island, col circuito di Forumala 1, il Ferrari World Abu Dhabi, gli altri parchi divertimenti e i grandi alberghi. indirizzi a fine rivista

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DESTINAZIONI INCENTIVE

Cercando Rocky Perfetta come stop-over durante le traversate transoceaniche, Philadelphia è in realtà una destinazione completa e sorprendentemente ricca di risorse per la meeting e incentive industry SIMONA P.K. DAVIDDI

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ici Philadelphia e pensi subito alla scalinata del Museum of Art, quella dove Silvester Stallone in Rocky conclude il suo allenamento, mentre il regista ci regala una splendida panoramica sulla città ancora addormentata. E subito dopo pensi anche all’intenso film omonimo con Tom Hanks e alla sua colonna sonora, con l’emozionante Streets of Philadelphia, composta da Bruce Springsteen e vincitrice dell’Oscar come miglior canzone. Se Philadelphia è dunque una città fotogenica, incastonata com’è tra i fiumi Delaware e Schuylkill, protagonista di pellicole che hanno fatto la storia del cinema – tanto che ti sembra quasi di conoscerla anche prima di esserci stato –, in realtà è anche uno scrigno di sorprese animato da una vita culturale frizzante e da infiniti scorci ricchi di fascino. Non solo, Philly, come la chiamano affettuosamente i suoi abitanti, vanta anche una serie di primati da Guinness.

A iniziare da quello di essere stata la prima capitale degli Stati Uniti, via via fino a essere la prima città americana entrata nel Patrimonio dell’Umanità. L’HISTORIC DISTRICT: A SPASSO NELLA STORIA Affermare che nel quartiere più antico di Philadelphia – un susseguirsi di edifici in mattoni rossi che contrastano piacevolmente con gli iconici grattacieli dello skyline – si respira la storia degli Usa non è un eufemismo: è all’interno dell’Independence Hall, infatti, che il 4 luglio 1776 Benjamin Franklin, Thomas Jefferson e gli altri padri fondatori degli Stati Uniti firmarono la Dichiarazione di Indipendenza, che venne letta poi pubblicamente, dopo aver chiamato a raccolta i cittadini suonando la Liberty Bell, ancora oggi uno dei simboli più amati della città. Ma nell’Historic District – considerata l’area più ricca di storia di tutta la nazione, una parte della quale è protetta e tutelata dal National Independence Historical Park –si può visitare la prima Casa Bianca degli Stati Uniti, la President’s House, che ospitò George Washington, ma anche la casa di Betsy Ross, la sarta

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che cucì la prima bandiera a stelle e strisce. Infine, è assolutamente imperdibile una passeggiata nella Elfreth’s Alley, la più antica via residenziale del Paese, che consente di fare letteralmente un viaggio a ritroso nel tempo nell’America coloniale. GRATTACIELI AVVENIRISTICI E MUSEI ICONICI Accanto alla Philadelphia storica c’è tuttavia anche la città supermoderna, che ha fatto della frizzante vita culturale e del bien vivre un vanto: scintillanti grattacieli dalle silhouette inconfondibili armonizzano con spazi museali d’avanguardia e con edifici di epoche passate, come il raffinato City Hall d’ispirazione francese. Sicuramente il più famoso dei musei di Philly è il già citato Museum of Art, sia per la ricchissima collezione che può vantare, sia per i 72 gradini della scalinata che ne precede la sobria mole neoclassica – il museo è in corso di ampliamento, con un progetto firmato dall’archistar del Guggenheim, Frank Gehry – , ormai nota nel mondo come la “scalinata di Rocky”. Anche la Barnes Foundation lascia letteralmente senza fiato, non solo perché si tratta di una delle più grandi collezioni private di dipinti impressionisti, ma anche perché l’avveniristico parallelepipedo che la ospita contrasta piacevolmente con gli interni: varcata la soglia, infatti, sembra di entrare in casa di Albert Barnes e i quadri di Picasso, Matisse e gli altri sono appesi secondo il gusto del collezioni-

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sta, che ha voluto accostarli a oggetti di uso quotidiano o provenienti da altre culture, per sottolinearne le originali analogie. E ancora, l’Eastern State Penitentiary, un carcere storico che ha avuto ospiti “illustri”, primo fra tutti Al Capone, e che – si dice – sia oggi infestato dai fantasmi. TRA STREET FOOD E STREET ART Camaleontica Philadelphia e pronta a cambiare atmosfera allo svoltare di un angolo, come succede nell’eclettico quartiere di South Philly dove, tra atelier di designer e laboratori artistici, le case più antiche della città sono state decorate da artisti di strada, nell’ambito del Mural Arts Program più antico degli Stati Uniti, che ne ha censiti in città oltre quattromila, tanto da dare vita a veri e propri tour dedicati. Last but not least, c’è un’ultima attrazione di Philadelphia che non si può perdere prima di lasciare la città: si tratta del Reading Terminal Market, l’antico mercato coperto e tappa gastronomica obbligatoria per assaggiare le specialità preparate dalla comunità Amish, le famose angel cake, torte alte più di dieci centimetri, ma soprattutto la Philly Cheesesteak, vero e proprio simbolo dello street food locale, un panino con bistecca, formaggio e verdure caramellate, inventato quasi un centinaio di anni fa dall’italoamericano Pat Olivieri.

Città frizzante, dove storia e modernità si fondono in scenari mai scontati, avvolti da un alone glamour: Philadelphia è perfetta per la meeting e incentive industry alla ricerca di destinazioni inedite

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Andiamo in acqua?

Attraverso l’acqua si assimila, si interiorizza più facilmente, ci si mescola anche, tutto per trovare nuove soluzioni. Gli obiettivi? Coesione del gruppo, sviluppo delle capacità di team work, adattamento al cambiamento TERESA CHIODO

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acqua rappresenta l’elemento primordiale per eccellenza. È dall’acqua che nasce la vita, è nell’acqua che cominciamo a prendere forma come esseri umani. La comunicazione dell’elemento acqua è spesso non verbale, usa preferenzialmente i canali sensoriali e ama la sintonia emozionale. Vediamo quali sono le ultime proposte di team building in scenari che abbiano come elemento l’acqua. Ce ne parla Marco Sicari, coach e formatore, ideatore del format HappyBusiness: «Si cresce nuotando nel ventre materno e quell’esperienza è iscritta in modo filogenetico nella nostra biologia; è strutturale e indimenticabile. Nell’acqua sperimentiamo l’abbandono e il senso di protezione, in altre parole ci si predispone ad affidarsi a qualcun altro. Abbiamo riscontrato che, in particolare nella settimana successiva all’esperienza, nel team di lavoro diminuisce l’aggressività e aumentano lo scambio, la creatività e la produzione di nuove linee strategiche. Abbiamo cominciato a usare l’acqua come strumento di team building a Montegrotto Terme, procurando, devo dire, un certo imbarazzo. Si è trattato di far immergere in piscina persone che fino a quel momento

si erano incontrate solo in ufficio e quindi solo vestite. Prima ancora di iniziare qualsiasi attività si è creato un clima di intimità mai visto prima, e abbiamo osservato un modo diverso, cauto ma progressivo, di entrare in comunicazione attraverso e dentro l’elemento più naturale, l’acqua appunto». Gli fa eco Davide Casati, titolare dell’agenzia Active Events: «L’acqua è uno degli elementi che maggiormente utilizziamo nelle attività di team building, in particolare durante i mesi caldi ma non solo. L’acqua consente di galleggiare, di fluttuare sopra una superficie ed è questa la modalità che sfruttiamo maggiormente. Intanto con le barche a vela: si naviga, ma soprattutto si naviga in team, perché scivolare sull’acqua non è un esercizio semplice, ci vuole coordinazione, bisogna dividersi i compiti, bisogna sapere rispettare gli spazi di tutti. Poi ci sono le attività che hanno un elemento pratico, dove bisogna costruire dei mezzi galleggianti partendo da materiale inusuale. L’acqua infine consente di creare sfide di ogni genere utilizzando canoe oppure diventando degli esperti vogatori con i dragon boat». ACQUA SACRA Un team building in acqua è propedeutico per il superamento degli ostacoli aziendali: sapersi muovere nel vitale liquido trasparente equivale a imparare a sviluppare skill e attitudini che permettano di capire le dinamiche degli ambienti di lavoro in cui ci

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si muove in azienda. Si sa che l’acqua omogeneizza, riempie e risolve. Essa vince cedendo, cambiando forma, adattandosi alle circostanze. Ma quali sono le opportunità che consentono di risolvere problematiche aziendali se trattate in acqua? «L’acqua è uno degli elementi primigeni – sostiene Sicari –. Intorno ai corsi d’acqua si sono costituite le prime civiltà. È un elemento potente e talvolta venerato. Nel cristianesimo l’ingresso alla spiritualità avviene a pochi giorni dalla nascita con il sacramento del battesimo, mentre nell’induismo i corsi d’acqua, il Gange per esempio, sono i setting dove avvengono molti dei rituali più potenti. È la magia totalmente avvolgente che la caratterizza a creare l’atmosfera. In acqua si perde peso, si allentano le tensioni dei muscoli e ci si predispone a un’esperienza nuova. Le soluzioni alle problematiche aziendali non avvengono dentro l’acqua. Nelle nostre esperienze di team building in acqua non si parla mai di strategie o di clienti o di problemi, ma attraverso la memoria dell’esperienza in acqua il team si predispone a un confronto spesso molto più produttivo. La semplice condivisione dell’esperienza di immersione crea un incredibile terreno fertile alla soluzione dei problemi. Non vorrei “psicologizzare” gli eventi, ma è indubbio che l’immersione in acqua produce degli effetti ben precisi. C’è una chimica delle emozioni e la condivisione di queste esperienze produce nel corpo sostanze come l’ossitocina e la dopamina che entrano in circolo producendo benessere. La nostra mente memorizza quel piacere e cercherà di riprodurlo con le stesse persone anche in ambienti diversi, come l’azienda. L’esperienza di team building in acqua è una delle più potenti che il nostro gruppo abbia mai sperimentato, sia in termini di intensità sia di durata nel tempo».

CAMBIARE MARCIA Ci sono quelli che facilmente si adeguano alle situazioni nuove e sono per natura persone che accettano il cambiamento, lo gestiscono, talvolta influenzandolo; poi ci sono quelli che, al contrario, non si adeguano, resistono. L’ambiente acquatico può aiutare, facendo uscire da ciò che è abitudine – la terraferma –, per riorganizzare gli equilibri. È da qui che si misura la capacità di adattamento sulla base di ciò che si è appreso sul piano teorico. «Una delle possibilità – afferma Casati – è quella di costruire imbarcazioni o comunque mezzi semigalleggianti. La prima parte si svolge quindi su una spiaggia oppure

MARCO SICARI, coach e formatore, ideatore del format HappyBusiness «Abbiamo cominciato a usare l’acqua come strumento di team building a Montegrotto Terme, procurando, devo dire, un certo imbarazzo iniziale. Si è trattato di far immergere in piscina persone che fino a quel momento si erano incontrate solo in ufficio e quindi solo vestite».

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I FORMAT PIÙ ORIGINALI

Ogni attività “acquatica” ha una durata specifica ma in linea di massima si va dalle due ore alla mezza giornata, oppure anche alla giornata intera come nel caso della navigazione in barca a vela. Pirati è una serie di divertenti prove d’abilità tra corsari e bucanieri, battaglie, duelli, enigmi e trabocchetti, che porteranno alla vittoria la ciurma che meglio saprà interpretare il sapore della sfida. I partecipanti, divisi in più squadre (“equipaggi”), dovranno superare ogni ostacolo con ingegno, creatività e destrezza. Vince alla fine l’equipaggio più ricco, che sfida dopo sfida è riuscito a guadagnare più dobloni di tutti. Dalla costruzione del fortino perfetto alle sfide col moschetto (ad acqua, naturalmente!) dal duello all’ultima pagaiata alla sfida di snorkeling, per finire con una vera caccia al tesoro alla ricerca del forziere sepolto sotto la sabbia. L’Ice team Building è un’attività creativa in cui il lavoro di squadra, la comunicazione e l’organizzazione sono fondamentali. All’arrivo i partecipanti vengono divisi in team di tre-quattro persone per garantire la massima partecipazione di tutti.

Le attività possibili sono diverse, dall’Ice Breaker (realizzare una figura disegnata da un blocco di ghiaccio già sgrossato) all’Ice Exhibition (ogni team realizza da un blocco integro l’immagine scelta), dall’Ice Design (ogni team deve cercare di creare la torre più alta usando la tecnica della fusione) all’Ice Fusion (tutti i team lavorano a una parte diversa della stessa opera, per realizzare poi la scultura completa unendo tutte le parti con la tecnica della fusione». Poi, ancora, Sailing, con la regata e i match race. Carton boat, in cui è prevista la costruzione – e la messa in acqua! – di imbarcazioni di cartone. Cast away vede sfide di survival con la costruzione finale di una zattera. C’è Troy, un grande format che prende spunto dai miti greci. Con Dragon Boat si naviga su lunghe imbarcazioni da venti persone. Con Rafting c’è la discesa lungo i fiumi su gommoni con alcune sfide in team. Ancora: Canoa orienteering, avvincente e coinvolgente, e King of the lake: una serie di sfide in acqua e sulla spiaggia che prendono spunto dalla nota manifestazione sul Lago di Garda.

a bordo piscina. I team sono ingaggiati in una prima attività di problem solving dove devono progettare un’imbarcazione fatta di materiale di recupero (sulla scia del fil Cast away) o addirittura di cartone (carton boat challenge). In quest’ultimo caso il rapporto con l’acqua diventa davvero difficile perché pensare di galleggiare solo con del cartone è quando l’idea dell’impossibile diventa possibile!». Perché funziona per una strategia aziendale? «In un’azienda il cambiamento è fondamentale e le attività con acqua si basano proprio sul dinamismo legato a essa e alla facilità con cui cambia e si adatta all’ambiente – sostiene Rebecca Antonelli, dell’a-

DAVIDE CASATI, titolare di Active Events «L’acqua è uno degli elementi che maggiormente utilizziamo nelle attività di team building perché consente di galleggiare, di fluttuare sopra una superficie ed è questa la modalità che sfruttiamo maggiormente. Intanto con le barche a vela: si naviga, ma soprattutto si naviga in team, perché scivolare sull’acqua non è un esercizio semplice, ci vuole coordinazione, bisogna dividersi i compiti, bisogna sapere rispettare gli spazi di tutti».

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genzia di team building Sunny Way –. La nostra ultima proposta a tema acqua è Pirati, un team building che inserisce i partecipanti in un’ambientazione completamente nuova rispetto alla vita d’ufficio, consentendogli di spogliarsi dalle tensioni e rigidità della vita lavorativa per immergersi in un mondo fantastico e fantasioso. Si tratta di una serie di prove fisiche, da affrontare in spiaggia, tutte ispirate al mondo dei pirati, per terminare, naturalmente, con una vera caccia al tesoro sepolto sotto la sabbia. Diversi format legati all’acqua hanno impatti differenti. Il format Pirati, immergendo il gruppo nel contesto di una storia ben definita e in un’ambientazione cinematografica, consente ai partecipanti di liberarsi dalle sovrastrutture della vita aziendale, entrando così in contatto con se stessi e con i colleghi in maniera più rilassata. L’attività è strutturata su piccole prove ludiche e sportive al termine delle quali ogni team guadagna dobloni d’oro. Ognuna di queste prove richiede la stretta collaborazione del gruppo, indispensabile per superarle». QUANDO I BRIVIDI SCALDANO Quando l’acqua diventa ghiaccio prende forma la metafora ideale per rappresentare un ambiente di lavoro, ricco di stimoli, ma allo stesso tempo insidioso. Conoscere le caratteristiche del ghiaccio equivale a imparare a sviluppare skill e attitudini che permettano di capire le dinamiche degli ambienti di lavoro in cui ci si muove. “Rompere il ghiaccio” infatti è un modo di dire decisamente consolidato nel parlare comune e si trova già in latino: scindere glaciem. La locuzione è una metafora presa dall’antica usanza della marineria. Quando i marinai, navigando lungo un fiume, trovavano chiuso un braccio dello stesso perché ghiacciato, mandavano avanti alcuni uomini, armati di aste e picconi, a rompere il ghiaccio per liberare il cammino. Se il team building in generale è un’opportunità utile per “rompere il ghiaccio” e un’oc-

casione per superare le eventuali barriere fra colleghi, avvicinando i partecipanti in modo naturale e rispettoso del contesto, questo è ancor più vero quando avviene nel freddo di una cellula bianca. «Un’altra attività che proponiamo è l’Ice team building – dice Antonelli –, in cui protagonista è l’acqua nel suo stato solido. Lo scopo è costruire delle sculture partendo dai soli blocchi di ghiaccio. Un’attività estremamente creativa e divertente. L’acqua non si limita a cambiare la sua forma, ma anche il suo stato. Diviene solida e dura quando necessario, ma si lascia smussare e torna a essere liquida e ad adattarsi all’ambiente circostante quando le circostanze cambiano. I partecipanti imparano a fare lo stesso: a essere rigidi quando necessario ma a lasciarsi smussare se serve e ad adattarsi in modo fluido alle situazioni che devono affrontare». Insomma, si impara a superare le situazioni di stallo, come per esempio il classico “non detto”. Non ci si può permettere il lusso di pensare senza dire, di covare rancori o di reprimere esigenze: è necessario fare un gioco di squadra puntuale e attento, muoversi con cautela, collaborare con i compagni di avventura condividendo dubbi e necessità.

REBECCA ANTONELLI, Assistente di produzione di Sunny Way «In un’azienda il cambiamento è fondamentale e le attività con l’acqua si basano proprio sul dinamismo legato a essa e alla facilità con cui cambia e si adatta all’ambiente».

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Quando la location è un museo... insolito!

Grandi poli museali, edifici postindustriali che accolgono collezioni insolite o spazi di design che raccontano la storia di brand che hanno fatto grande l’Italia: ecco una carrellata di location diventate ambitissime per gli eventi Mice SABRINA PIACENZA

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ai grandi spazi postindustriali ai piccoli ambienti residenziali, dalle collezioni pubbliche universali a inedite raccolte di oggetti privati. O ancora i monumenti della collettività, le sedi aziendali, ma anche case e appartamenti di collezionisti di qualsiasi genere. Negli ultimi anni si sono amplificate le aperture di nuovi spazi museali sul territorio, di diversa tipologia e dimensione, attraverso i quali raccontare la storia del nostro Paese e dei suoi protagonisti, approfondire le correnti culturali e artistiche ma non solo, anche indagare come si sono evolute nel tempo abitudini e stili di vita. Spazi nei quali osservare l’evoluzione dell’Italia e degli italiani at-

traverso opere d’arte oppure oggetti d’uso comune. Luoghi che negli ultimi anni hanno catturato l’attenzione dell’esigente meeting industry, sempre alla ricerca di location nuove e originali che permettono di affiancare all’evento vero e proprio un’attività più culturale o di intrattenimento. Proprio per questa commistione di significati e valori sono molti oggi i player che scelgono queste strutture per confezionare un evento tailor made, organizzato su misura per le specifiche esigenze del cliente, ma anche indimenticabile e dal sicuro effetto wow! INDUSTRIA E CULTURA ISPIRANO IL MICE Sono numerosi gli edifici che si sono trasformati nel corso degli anni, rinunciando alla propria funzione, per ospitare, spesso dopo un lungo intervento di recupero, spazi museali dedicati all’arte in tutte le sue discipline. Luoghi affascinanti che portano le tracce di un nobile passato, che raccontano trasformazioni ed evoluzioni attraverso collezioni

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importanti, dalla valenza internazionale e che proprio per questo diventano sempre più spesso location esclusive. A partire dalla Mole Antonelliana, simbolo dal 1889 della città di Torino, che da Monumento dell’Unità Nazionale si è trasformato in Museo Nazionale del Cinema, uno dei più importanti a livello internazionale nel suo genere per la completezza dei contenuti e le attività proposte. Una location perfetta e versatile grazie ai suoi vasti spazi e per l’altezza – 167 metri – coperti grazie a uno spettacolare ascensore panoramico. Proiezioni private, serate a tema, programmi di visione dedicati permettono di strutturare una proposta incentive di sicuro appeal. Grandi spazi che contraddistinguono a Milano anche l’Hangar Bicocca, oggi punto di riferimento per l’arte contemporanea ma un tempo sede degli stabilimenti industriali dell’Ansaldo Breda e successivamente della Pirelli. In questo grande spazio, immersi tra le esposizioni temporanee e le installazioni permanenti, è possibile prendere parte a eventi caratterizzati da atmosfere rarefatte in spazi neutri da personalizzare con creatività e fantasia. Il passaggio dall’industria alla cultura e poi al Mice è avvenuto anche alla Fabbrica del Vapore, sempre a Milano, i cui spazi nati per la costruzione e manutenzione delle carrozze tramviarie sono stati nel tempo riconverti e oggi accolgono mostre temporanee ed eventi. Il complesso, articolato attorno alla corte centrale, offre ambienti di dimensioni diverse, configurabili secondo le esigenze, tra i quali la “cattedrale”, lo spazio più ampio e imponente. Nuovissima è invece la Centrale dell’Acqua di Milano, uno spazio interamente dedicato all’acqua, alla sua gestione, ai suoi valori, all’eredità di Leonardo da Vinci. Un progetto che ha saputo trasformare una delle più an-

tiche centrali di pompaggio dell’acquedotto milanese in un luogo esperienziale, multifunzionale, aperto alla città e perfetto anche per organizzare convegni, incontri ed eventi. Dalle istituzioni pubbliche alle operazioni private che sempre a Milano hanno permesso a porzioni di tessuto urbano di essere riqualificate dopo anni di abbandono. Come nel caso della Fondazione Prada, opera dell’archistar Rem Koolhaas, che ha dato vita a un complesso eclettico che recupera in parte spazi industriali e li integra a nuove costruzioni. Una struttura eterogenea ma con un concept integrato nella quale poter mettere in scena eventi raffinati ma anche situazioni di tendenza di respiro internazionale. Spostandoci da Milano anche nella Capitale non mancano situazioni di questo tipo, spazi risorti dopo anni di abbandono, come la Centrale Montemartini, straordinario esem-

In apertura, l’avveniristico Plessi Museum, sull’Autostrada del Brennero. In questa pagina, dall’alto, la Mole Antonelliana, sede del Museo del Cinema; la Centrale Montemartini, riconvertita a polo espositivo dei Musei Capitolini e la Centrale dell’Acqua di Milano, trasformata in uno spazio multifunzionale

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lo altimetrico, ecco che un ex stazione della funivia di Plan de Corones diventa oggi sede del Lumen, il Museo della Fotografia di montagna, ma anche contesto privilegiato per poter organizzare un evento nella splendida cornice dei rilievi montuosi dolomitici.

pio di riconversione dello spazio industriale dell’ex centrale termoelettrica in polo espositivo dei Musei Capitolini. Un edificio nel quale convivono in perfetto equilibrio i grandi macchinari superstiti, che fanno da quinta scenica alle sculture e ai reperti archeologici che popolano questi ambienti. Ma non sono solo le grandi città le protagoniste di questa trasformazione. Su tutto il territorio italiano non mancano occasioni analoghe, che in qualche modo permettono di traghettare memoria e tradizione nel futuro dando a questi luoghi nuova linfa vitale. Vicino a Ravenna per esempio, il Classis nasce dalla riconversione dell’imponente struttura di un ex zuccherificio per ospitare uno spazio espositivo moderno e all’avanguardia, che fa ampio uso di tecnologie multimediali per raccontare la storia gloriosa della città e del suo territorio. Proprio l’impiego di queste tecnologie può essere lo spunto per realizzare eventi partendo dallo straordinario racconto di una città unica. Un altro interessantissimo caso è il Plessi Museum, aperto sull’Autostrada del Brennero riconvertendo gli spazi dell’ex dogana. Un intervento che rende omaggio all’opera di Fabrizio Plessi, artista contemporaneo italiano, attraverso le sue grandi installazioni, ma diventa anche un luogo di incontro per eventi inediti on the road. Spingendosi sempre più in alto, anche a livel-

L’ECCELLENZA ITALIANA CHE DÀ VALORE Collezioni private dunque, musei aziendali che raccontano l’evoluzione di un settore e oggi si prestano molto bene ad accogliere eventi e iniziative speciali costruite su misura. Spazi realizzati a immagine e somiglianza del brand ma nello stesso tempo luoghi flessibili che allo spazio espositivo vero e proprio affiancano sale convegni o uno spazio dedicato a incontri e riunioni di lavoro più piccole. Dalla straordinaria collezione di pompe di benzina del Museo Fratelli Cozzi a Legnano, alle centinaia di macchine per caffè espresso esposte al MuMac (Gruppo Cimbali, a Binasco, Milano), al Gelato Museum Carpigiani ad Anzola dell’Emilia, il luogo dedicato alla conoscenza di storia, cultura e tecnologia del gelato artigianale e delle professionalità di coloro che lo hanno trasformato nel corso dei secoli. Ospitato nella sede di una delle più note aziende a livello mondiale nella produzione di macchine per gelato, è la location ideale anche per eventi durante i quali toccare con mano questo goloso mondo, nel quale il nostro Paese eccelle a livello globale. Non ha ovviamente bisogno di presentazioni Ferrari, ambasciatore del Made in Italy, che oggi vanta due musei aziendali, con caratteristiche diverse, a Modena e a Maranello. Spazi con una forte identità, soprattutto il Museo-casa Enzo Ferrari, già scelti più volte come location di meeting aziendali o cene di gala. Il fascino della velocità esplicitato dalla presenza dei bolidi del Cavallino Rampante è sempre motivo di attrazione e interesse e costituisce un valore aggiunto per clienti e ospiti dell’evento. Stesso tenore anche per il Museo Ferruccio Lamborghini, nel quale si può partecipare a un evento all’interno del mito, sognando di guidare uno dei memorabili bolidi esposti. In questo contesto merita particolare attenzione la Nuvola Lavazza che, oltre a cambiare il volto di un intero quartiere di Torino, ha

Musei a tutto food: in alto, il MuMac, dedicato alle macchine per caffè espresso targate Cimbali (a Binasco, in provincia di Milano); qui sopra gli interni della Nuvola Lavazza (Torino); a fianco il Gelato Museum Carpigiani ad Anzola dell’Emilia (in provincia di Bologna). Nella pagina accanto, dall’alto, il Labirinto della Masone, il Giardino di Daniel Spoerri e l’Orto Botanico di Padova

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permesso per la prima volta di mettere in luce tutto quanto ruota attorno all’affascinante mondo del caffè. Il complesso, progettato dall’architetto Cino Zucchi, è composto da spazi diversi per forma e tipologia. Piccole riunioni di lavoro o grandi convegni, eventi esclusivi o visite culturali personalizzate. Tutto, compresa l’offerta gastronomica, all’insegna dell’eccellenza. LOCATION OPEN AIR Cultura ed eventi non condividono solo spazi e ambienti chiusi, ma spesso sono protagonisti in luoghi all’aperto, in contesti agresti o bucolici, o al contrario in giardini eleganti e “costruiti”. Spazi verdi che vengono scelti dagli organizzatori di eventi durante la bella stagione per offrire ai partecipanti momenti di condivisone all’aperto, luoghi nei quali riconciliarsi con gli elementi primordiali che regolano la nostra vita, nei quali rigenerare corpo e mente immersi nella natura. Uno di questi straordinari luoghi è il Labirinto della Masone, il parco culturale nei pressi di Fontanellato che ospita il più grande labirinto d’Europa, tutto realizzato con piante di bambù, oltre alle collezioni del suo mecenate, l’editore Franco Maria Ricci. Un luogo in cui perdersi e ritrovarsi, perfetto per attività incentive, ma che diventa location esclusiva per grandi eventi anche grazie al ristorante. Il Labirinto della Masone è senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti di questo tipo ma sono molti, sparsi sul territorio, i parchi culturali nei quali organizzare eventi en plein air. Come nei giardini di Villa Panza a Varese, un museo d’arte contemporanea con uno spazio verde di 33mila metri quadrati nei quali allestire feste esclusive o convention aziendali tra arte e natura, perfettamente fuse, come nello spirito del proprietario Giuseppe Panza di Biumo. Una scenografia perfetta per brand di alto livello che vogliono affiancare all’evento una visita a un luogo carico di spunti e contaminazioni. A Padova, l’Orto Botanico con oltre 450 anni di vita è uno straordinario catalogo della biodiversità con più di 3.500 specie di piante diverse, ma è anche un luogo urbano, integrato nella città e sede di incontri targati business. Ne sono prova i numerosi eventi di successo organizzati al suo interno per target molto diversi: dalle convention aziendali alle cene di gala, ai laboratori per bambini, passando per convegni e incontri con temi specifici inerenti l’attività dell’orto botanico. Uno spazio antropizzato che mette a disposizione di tutti una straordinaria ricchezza naturale. Immerso nelle celebri colline toscane è invece il Giardino di Daniel Spoerri, un museo contemporaneo a cielo aperto, un parco artistico situato nel comune di Seggiano, che raccoglie le opere del maestro rumeno perfettamente inserite nei caratteri intrinsechi del sito. Un luogo atipico, spesso teatro di eventi, degustazioni enogastronomiche, workshop dove è possibile anche soggiornare, ampliando le possibilità di organizzare

eventi di team building anche per più giorni. Chiudiamo questa carrellata con il parco Arte Sella, luogo di incontro tra arte contemporanea, musica, danza e natura, un posto magico, perfetto per un programma incentive o per un’esperienza in team. La proposta culturale di Arte Sella permette a ciascuno di identificarsi in un percorso personale di “ritorno alla natura” ma anche agli organizzatori di studiare soluzioni dedicate per i propri clienti. Potremmo proseguire all’infinito perché l’Italia offre location di questo tipo in ogni regione. Luoghi insoliti magari per pensare di allestire un evento ma che si rivelano in realtà perfetti perché capaci di aggiungere valore grazie al perfetto mix di storia, cultura ed eccellenze territoriali, elementi sempre più apprezzati dagli organizzatori di tutto il mondo.

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Eventi su misura con i big data Le aziende vogliono incontrare i clienti più da vicino e in spazi più ristretti per un contatto personalizzato. Scendono allora le fiere e salgono gli eventi, ma la chiave per offrire il meglio con queste variabili sono i big data dal nostro corrispondente da New York DOMENICO MATARAZZO

L’

ultima edizione del Salone dell’Auto di Francoforte, che si è tenuta lo scorso settembre, è stata una delle più attese per vedere da vicino le auto elettriche, connesse e a guida autonoma che rivoluzioneranno il settore dei trasporti nel prossimo futuro. L’evento, la cui frequenza biennale contribuisce ad alimentare l’attesa, quest’anno però non ha fatto notizia per le auto esposte, quanto per l’assenza di grandi marchi come Fca, Ford, Toyota e altri. Produrre auto elettriche, come hanno già dimostrato Tesla e Mercedes, significa rivo-

luzionare l’intera catena di montaggio e ciò comporta investimenti massicci. I tagli nel settore auto sono quindi all’ordine del giorno e, tra questi – hanno dichiarato le case assenti – sono stati inclusi anche la partecipazione a fiere come il classico appuntamento tedesco ma anche altre kermesse, come il Naias, il salone dell’auto di Detroit. Le stesse case hanno anche espresso l’interesse a puntare su eventi “digitali” come l’International Ces, o l’Ifa di Berlino dato che le auto del futuro, come ha dichiarato per primo Elon Musk parlando della sua Tesla «Saranno semplicemente computer su quattro ruote». MENO FIERE PIÙ EVENTI Se si guarda però agli eventi nel settore puramente digitale, anche qui si notano delle cancellazioni. L’Intel Developper Forum, per esempio, l’anno scorso è stato cancellato, pur essendo stato per anni un appuntamento di

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riferimento nel settore dei computer. Il motivo ufficiale fornito da Intel è che l’evoluzione della società da Pc-centric a data-centric ha reso il Forum inadatto a comunicare con il mercato. Più efficace risulta oggi per Intel comunicare con più eventi, di dimensione ridotta, più mirati e meno costosi. Di fatto quest’anno l’azienda ha organizzato l’Artificial Intelligence Day, il Manufacturing Day, nonché una serie di partnership con altri eventi. La stessa tendenza si è vista in altri settori, Interbike, il principale appuntamento dell’industria delle biciclette in Usa è stato cancellato dopo 37 anni. Baselworld, mecca di gioielleri e orologiai, non si ripeterà il prossimo anno. Anche in questi casi, gli espositori hanno dichiarato di preferire eventi privati o in partnership con altre eventi, ma che comunque siano meno costosi e garantiscano un contatto più diretto con gli utenti finali. Se da un lato quindi si registrano defezioni nell’ambito delle grandi kermesse fieristiche, dall’altro si moltiplica l’interesse per eventi più piccoli e personalizzati, il che tiene comunque i planner occupati. Anzi, forse fornisce loro qualche grattacapo in più, dato che personalizzare un evento significa dover elaborare una massa di dati da più fonti per creare l’esperienza desiderata. Chi sta traendo vantaggio da questa tendenza sono le aziende che offrono software di gestione dei meeting. I SOFTWARE PER “LEGGERE” I DATI Bizzabo, è una piattaforma leader nel settore con sede a New York e Tel Aviv. Di recente, nonostante la “moda” alla quale accennavamo, delle defezioni dai grandi eventi, la società ha convinto gli investitori a versare altri soldi, di fatto raddoppiando il proprio capitale, per un totale di 56 milioni di dollari, essenzialmente da investire in strumenti di analisi dati più sofisticati da proporre a grosse aziende ma anche al mercato delle aziende di medie dimensioni. Convincere gli investi-

tori non è stato difficile dato che Bizzabo si presentava con un fatturato doppio rispetto all’anno precedente e con dichiarazioni di clienti e prospect disposti a voler creare più opportunità di incontro con i clienti. Cvent, altra azienda leader nel settore, solo nel secondo trimestre di quest’anno ha aggiunto 1.400 nuovi clienti, arricchendo una lista che comprende oltre il cinquanta per cento della Fortune 500 e l’ottanta per cento della Fortune 100 (Fortune 500 e Fortune 100 sono due liste annuali compilate e pubblicate dalla rivista Fortune che classificano rispettivamente le cinquecento e le cento maggiori imprese societarie statunitensi misurate sulla base del loro fatturato, ndr). MEMORABILITÀ E PERSONALIZZAZIONE Le motivazioni fornite agli investitori offrono una sintesi delle tendenze in corso. Secondo Eran Ben-Shushan, Ceo & cofounder di Bizzabo, «Tradizionalmente, il

I big data consentono di tagliare su misura gli eventi, a patto però di avere gli strumenti giusti per analizzarli, dalle piattaforme digitali di elabozione dati ai software di gestione dei medesimi. Secondo un’indagine condotta da Market And Research, il mercato globale del software di gestione degli eventi raggiungerà i 14,45 miliardi di dollari entro il 2022, praticamente il doppio rispetto ai 7,57 miliardi di dollari del 2016

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più rapidamente nei prossimi anni, spinto da nuove tecnologie e, come abbiamo visto, da un numero crescente di eventi anche di dimensioni ridotte. Il mercato Usa è stato valutato sui 2,96 miliardi di dollari nel 2015, e dovrebbe crescere a 6,95 miliardi di dollari entro la fine del 2022. Seguono poi Europa e le zone nella regione Asia-Pacifico, dove però la crescita è più lenta in quanto qui gli eventi si affidano ancora a un approccio tradizionale per la pianificazione, data la mancanza di una conoscenza tecnica dei software di gestione dati relativi ai meeting.

settore del meeting planning, valutato intorno ai cinquecento miliardi di dollari, si è concentrato sugli elementi operativi e sulle transazioni. Ben poco si è fatto sulla raccolta e utilizzo dei dati più sofisticati che mettano in rilievo l’esperienza dell’individuo o dell’azienda durante l’intero evento». Questo, sempre secondo il fondatore di Bizzabo, sta cambiando radicalmente poiché il “rumore” generato dal marketing digitale, sia online sia offline, crea la necessità per le aziende di creare esperienze memorabili, coinvolgenti e personalizzate per il cliente. Rafi Carmeli di Viola Growth, uno dei principali investitori di Bizzabo per giustificare l’ulteriore investimento, ha dichiarato che «Per massimizzare il potenziale di marketing incorporato negli eventi professionali, le organizzazioni si stanno avvalendo di tecnologie sempre più sofisticate. In questo caso, solo un approccio di piattaforma moderno e olistico, costruito per offrire esperienze di eventi personalizzate e basate sui dati, potrà avere successo». E i dati sembrano dare ragione. Secondo un’indagine condotta da Market And Research, il mercato globale del software di gestione degli eventi raggiungerà i 14,45 miliardi di dollari entro il 2022, praticamente il doppio rispetto ai 7,57 miliardi di dollari del 2016. Per i servizi gestiti su cloud, le stime sono di un mercato pari a 10,24 miliardi di dollari entro il 2022, anche qui più del doppio rispetto ai 4,48 miliardi di dollari del 2016. Il Nord America detiene la quota maggiore di questo mercato ed è quello che crescerà

BIG DATA E SICUREZZA La necessità di investire in soluzioni sofisticate come Bizzabo, Cvent, Etouches, Centium Software, Eventbrite, e altre ancora sarà evidente quando la marea di dati disponibili non sarà più gestibile in modo ottimale con gli strumenti tradizionali. I “big data”, infatti, sono tali perché la quantità è enorme, proveniente da fonti non tradizionali e in real time come sensori, segnali dai cellulari, rfid, e prossimamente anche video. Alla complessità di gestire e mantenere il passo con la tecnologia si aggiunge poi l’obbligo di garantire la sicurezza dei dati, non secondo criteri personali o dettati dalle società di It ma secondo le leggi come la General Data Protection Regulation. Questa, pur se promulgata in Europa, interessa il mercato internazionale in quanto comprende modalità sul trasferimento di dati fuori dall’Europa. La tematica è scottante soprattutto nel settore degli eventi medicoscientifici, dove vigono regole ancora più severe sulla privacy, ma sull’intero settore in generale le regole in materia di sicurezza rendono la pianificazione molto più complessa. Bishop-McCann, società di corporate event planning con molteplici sedi negli Usa, per affrontare la problematica, ha di recente aperto una divisione, la Event Healthcare Solution, dedicata esclusivamente alla gestione dei dati, dei relatori e delle spese relative agli eventi nel settore medico. Di recente la stessa agenzia ha annunciato un’iniziativa che darà un’ulteriore stimolo a creare eventi che offrano un’esperienza personalizzata basata sui dati. L’iniziativa si fonda su una partnership stretta con Immersion Neuroscience, un’azienda fondata da Paul Zak, un neuroscienziato che ha sviluppato un braccialetto in grado di misurare l’interesse nei confronti di una presentazione. Il braccialetto trasmette gli input ricevuti dal sistema nervoso dell’utente e le informazioni sono elaborate in tempo reale su una piattaforma web. Il relatore quindi può osservare, ed eventualmente modificare, il contenuto o lo stile della presentazione in base al grafico che appare su uno schermo. Se da un lato l’informazione contribuisce a migliorare l’esperienza di chi partecipa, dall’altro c’è il rischio che un grafico piatto indichi che chi partecipa dorme o non presta alcuna attenzione. Anche in questo caso l’azienda può ottimizzare i costi... Lasciando a casa il delegato!

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Arriva LinkedIn Events, pronti per la novità? L

o conosciamo tutti come il social network business per eccellenza, quello che ci permette di intrecciare connessioni professionali, fare networking, costruire il nostro personal branding e quello delle nostre aziende. Stiamo ovviamente parlando di LinkedIn, ma se fino a qualche tempo fa il social vi permetteva di fare tutto ciò in maniera virtuale – a meno di prendere l’iniziativa e invitare personalmente qualche contatto per un caffè (consigliatissimo!) – oggi la linea di demarcazione tra online e offline potrebbe diventare molto meno nitida. Questo grazie a una funzione presentata di recente, ovvero LinkedIn Events, con cui il social network di Microsoft che conta, lo ricordiamo, circa 650 milioni di utenti vi permette di creare un evento e invitare i vostri contatti. COME FUNZIONA? LinkedIn Events o Eventi in italiano, lo abbiamo detto, è una nuova funzione del social network. Proprio perché si tratta di una novità, se lo state già cercando nel vostro menu e non lo trovate non preoccupatevi, dovrebbe trattarsi solo di una questione di tempo. In questa fase iniziale, infatti, la nuova funzione non è ancora disponibile per tutti, ma dovrebbe esserlo nel giro di qualche mese. Nel frattempo, potreste comunque iniziare a ricevere e accettare inviti. E questo, come vedremo, potrebbe portare più di un vantaggio alla vostra attività di networking. Quando accettate un invito, infatti, come prima cosa e sempre che vi interessi, potrete a vostra volta invitare i vostri contatti, ma questo solo se l’evento è segnalato come pubblico. Inoltre, e soprattutto, potrete accedere all’elenco dei membri di LinkedIn che partecipano al vostro stesso evento. Questo vi permette di creare nuove connessioni e avviarle, per esempio, ancora prima di incontrare le persone dal vivo. Tornando alla dimensione virtuale, potrete interagire con gli altri partecipanti prendendo parte alle discussioni generate intorno all’evento o proporne voi stessi. E SE INVECE VOLETE CREATE VOI L’EVENTO? Sempre che la funzione sia già disponibile per il vostro profilo, potete create un evento

Il social network di Microsoft ha appena lanciato una nuova funzionalità che permette di creare eventi e invitare i propri contatti. Da online a offline, contano il networking e i contenuti su LinkedIn come organizzatori e, in questo caso, sarete voi a implementare la pagina con tutte le informazioni utili e i contenuti che riterrete pertinenti per sviluppare discussioni, mantenere vivo l’interesse sull’evento, raccontarlo prima e durante, ma anche dopo. Notate bene che, per ora, potrete invitare all’evento solo i contatti del vostro profilo, anche se LinkedIn stesso ha fatto sapere che sta lavorando per implementare questo aspetto e permettere agli organizzatori di inviare inviti anche a contatti esterni alla loro rete. COSA ACCADE SE UN EVENTO SI PAGA? LinkedIn Events non è Eventbrite, nel senso che non permette la vendita diretta dei biglietti del vostro evento. Questo non significa tuttavia che, se il vostro evento è a pagamento, non possiate sfruttare al meglio la funzione. Potrete infatti includere all’evento il link di un sito di biglietteria esterna e ricordatevi ovviamente di segnalarlo come “a pagamento” sia nella descrizione sia negli inviti, dando chiare indicazioni su come fare ad acquistare i biglietti.

ALESSANDRA BOIARDI content manager di Meetingecongressi.com

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ALESSANDRA BOIARDI

VIVOSA: PREMIATA LA SPA AI FOOD AND TRAVEL AWARDS Tempo di premi per il Vivosa, che ha ricevuto il Premio Speciale come Best Spa Italiana 2019 ai Food and Travel Awards 2019, i riconoscimenti che l’edizione italiana del magazine internazionale di enogastronomia, beverage, viaggi gourmet e turismo di alto profilo ha consegnato durante un evento di gala lo scorso 4 ottobre al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Ca). Il Vivosa Apulia Resort, elegante ecoresort di Ugento (in provincia di Lecce), è stato premiato per la sua bio spa, che utilizza co-

smetici realizzati con ingredienti e materie prime della tradizione agroalimentare bio locale (senza parabeni, conservanti, solventi). Il resort, che dispone di 333 camere, è immerso in una verdeggiante pineta a due passi dalla spiaggia privata e per meeting e congressi mette a disposizione 12 sale e un meeting center con foyer riservato di cinquecento posti. Gli ampi spazi, i campi spor-

tivi e il mare “caraibico” consentono anche un’offerta di team building unica. L’offerta Mice For You a Vivosa, sempre tailor made sulle esigenze di ogni azienda, include: la consulenza dell’Antistress Academy, banqueting di qualità e allestimenti esclusivi, ricchi programmi di fitness & wellness redatti dal Vivosa Fitness Crew e l’utilizzo della rinomata spa.

PALAZZO DOGLIO, LUSSO ED EVENTI NEL CUORE DI CAGLIARI

INAUGURATO LO SHERATON MILAN SAN SIRO Una grande festa dal titolo “Urban Oasis Experience Night”ha celebrato l’apertura del nuovo Sheraton Milan San Siro, una vera e propria oasi urbana incastonata in un contesto verde nel cuore del quartiere di San Siro (siamo in via Caldera). L’hotel, storico punto di riferimento per la meeting industry e il business travel, torna ad accogliere gli ospiti a seguito di un restauro da oltre sessanta milioni di euro del precedente Grand Hotel Brun e rientra nella strategia di continua espansione e consolidamento del brand Sheraton a Milano. Sheraton Milan San Siro dispone di 21 sale riunioni, di cui 19 che vantano luce naturale e offre ampie strutture per riunioni ed eventi che si estendono su un totale di 2.500 metri quadrati, trasformandolo in uno dei centri congressi più grandi della zona. Da segnalare è anche la presenza, all’interno della struttura del ristorante argentino El Patio del Gaucho, dell’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti. Ma il ristorante non è l’unico legame con il calcio: lo Sheraton Milan San Siro è infatti stato eletto a location privilegiata del calcio mercato. Non è un caso allora, che tra i numerosi Vip che hanno preso parte alla festa d’inaugurazione, tantissimi fossero i calciatori: Javier Zanetti, Lautaro Martinez, Stefan De Vrij, Tommaso Berni, Esteban Cambiasso, Walter Samuel, Giuseppe Marotta, Giovanni Carnevali, Stefano Pioli, Daniele Massaro, Dida, Serginho, Ganz. Avvistati sul dance floor anche il cantante Max Pezzali e l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini.

Il Forte Village presenta Palazzo Doglio, nuovo hotel nel cuore di Cagliari e parte della prestigiosa Leading Hotels of the World, che propone agli organizzatori di eventi spazi e sale meeting modulabili fino a mille persone. Le camere sono 72, tutte realizzate con uno stile ricercato che unisce in un mix unico elementi classici, come i luminosi marmi di Carrara, a componenti dal design contemporaneo. Cuore dell’albergo è La Corte, un’elegante spazio interno attorno al quale l’hotel stesso si sviluppa, dove accedere a una moltitudine di servizi, dallo shopping alle proposte gastronomiche, spaziando tra pranzi etnici e cene gourmet. Una spa attrezzata con piscina al coperto, palestra e sauna è l’ideale per un post evento durante il quale regalarsi un trattamento rilassante o godersi i momenti di totale relax.

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NUOVO SPAZIO EVENTI ALL’HOTEL CÆSIUS THERMÆ & SPA RESORT

AZIENDE A LEZIONE DI ETICHETTA AL GRAND HOTEL MAJESTIC Grand Hotel Majestic “già Baglioni” ed Etiquette Academy Italy hanno rinnovato la propria partnership lanciando una doppia novità: il “Tea time” e il “Pranzo d’affari”, due nuovi percorsi formativi che vengono uniti a esperienze di gusto, rivolti a dipendenti e collaboratori aziendali. «La proposta è la naturale evoluzione di un rapporto che ci lega alla prima scuola italiana di galateo, business etiquette e immagine professionale, che da anni ci ha scelti come sede dei propri workshop – conferma Tiberio Biondi, direttore del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”. Attraverso il tè proponiamo un cambio di paradigma e di immagine: al solito caffè sbrigativo, consumato tra un appuntamento e l’altro, contrapponiamo il tè, rituale che richiede un autentico incontro vis-à-vis e che si svolge in una parentesi di tempo che non è sottratto agli affari, ma al contrario li propizia. Anche il pranzo d’affari è uno stru-

mento che consente di coltivare le relazioni, elemento base del business». «Il successo dei workshop formativi che da anni proponiamo in una sede come il Majestic, struttura che appartiene al gotha del settore Mice, ci ha portati a elaborare nuove idee dagli sviluppi promettenti» sostiene Simona Artanidi, fondatrice di Etiquette Academy Italy. «La nostra partnership si rafforza ulteriormente con la creazione di due proposte innovative per le quali ci avvaliamo di partner di prestigio come Dammann Frères, istituzione nel settore delle miscele pregiate di tè».

Nuovo spazio eventi a Bardolino, dove il rinomato Hotel Cæsius Thermæ & Spa Resort ha realizzato La Fabbrica dell’Acqua, ospitata in uno dei cinque edifici che compongono la struttura, immersi in una rigogliosa area verde impreziosita da rilassanti specchi d’acqua per un totale di quarantamila metri quadrati. L’acqua, in tutte le sue forme, è l’elemento essenziale all’Hotel Caesius, che si trova in posizione fronte lago a pochi passi dal centro storico. La Fabbrica dell’Acqua è stata realizzata al piano superiore dell’edificio Augustus, che si trova esattamente accanto alla fonte di acqua oligominerale Caesius, l’antica fabbrica dell’Acqua Balda. La sala, che sarà disponibile da ottobre 2019, occupa una superficie di 324 metri quadrati più una terrazza vista lago per ricevimenti, aperitivi, coffe break memorabili. Il nuovo spazio gode di luce naturale e offre servizi dedicati all’organizzazione di diverse tipologie di eventi: da business meeting e congressi a matrimoni e occasioni speciali.

AQUALUX HOTEL ELETTO GREEN RESORT 2019 Aqualux Hotel Spa Suite & Terme Bardolino è stato insignito del premio Green Resort 2019 ai Weekend Premium Awards: un riconoscimento che conferma l’eccellenza raggiunta nel coniugare design e sostenibilità e già testimoniata dalla prestigiosa certificazione ClimaHotel. Il progetto di sostenibilità sviluppato da Aqualux Hotel Spa Suite & Terme si è concretizzato nella scelta dei materiali bio-compatibili utilizzati per la sua costruzione, nell’impiego di energie rinnovabili e nell’utilizzo di software gestionali che controllano il risparmio energetico, idrico e l’insonorizzazione naturale certificata. Le 125 camere, di cui 18 suite, sfruttano i principi dettati dall’eco-climatizzazione per la veicolazione dell’energia naturale senza utilizzo di radiatori e condizionatori. L’anima green di Aqualux si rispecchia nel design semplice, dalle linee pulite, dalla scelta dei materiali – legno, pietra e vetro in primis – e nella presenza di elementi naturali che entrano a far parte dell’architettura, quasi a cancellare il confine tra interno ed esterno: le cascate di piante che “nascondono” le pareti e i giardini pensili; l’acqua di Aquaexperience, una realtà impareggiabile con otto piscine oltre a percorsi di acqua corrente, zone dedicate al nuoto, stazioni

idro e aeromassaggio, una vasca salina dedicata al relax e infine la luce naturale che illumina ogni ambiente grazie alle grandi vetrate. Rispettosa dell’ambiente e delle tradizioni è anche la cucina dello chef Stefano Gottardello che al ristorante à la carte EvoBardolino, dedicato soprattutto a chi non soggiorna in hotel, propone piatti che hanno per protagoniste le eccellenze del territorio e che seguono rigorosamente la stagionalità all’insegna della qualità degli ingredienti e dell’originalità delle ricette. Green è anche la filosofia dell’AquaSpa & Wellness, uno spazio di mille metri quadrati dedicati al benessere e alla bellezza, che propone trattamenti accomunati da un approccio che utilizza sostanze e principi attivi naturali.

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NHOW APPRODA AD AMBURGO NH Hotel Group ha vinto la gara d’appalto per la gestione dell’hotel in costruzione sul tetto del bunker di St. Pauli ad Amburgo, che diventerà il terzo hotel Nhow del gruppo in Germania e rientra tra le sette strutture di prossima apertura sotto l’insegna dell’iconico brand, tra delle quali figurano quelle di Londra, Amsterdam e Bruxelles, che verranno inaugurate nel 2020. L’apertura dell’albergo di Amburgo è invece prevista per la metà del 2021, con 136 camere, un bar, una caffetteria e un ristorante. Il bunker, che si trova nel cuore della città, si

sviluppa su cinque piani con una forma piramidale e andrà ad ospitare le camere dell’hotel, mentre una delle caratteristiche più affascinanti della struttura è la sua progettazione paesaggistica, che prevede uno spettacolare giardino sul tetto. L’hotel permetterà agli ospiti di ammirare una splendida vista panoramica su Amburgo, con lo sguardo rivolto verso la grandiosa sala da concerto Elbphilharmonie, oltre che di poter passeggiare lungo un’alberata e sinuosa passerella immersa nel verde che circonderà il bunker.

RESIDENZA DI RIPETTA RINNOVA LE SALE MEETING Continua il rinnovo della Residenza di Ripetta, albergo quattro stelle sito in un complesso architettonico del Seicento a Roma, all’interno del quale si trovano, oltre alle 66 camere e suite, cinque sale meeting per l’organizzazione di eventi. Tra queste, la sala Pavillon e la sala Esedra, sono state completamente rinnovate. La sala Pavillon, con i suoi 85 metri quadrati, offre una capienza massima per cento persone a platea ed è priva di ingombri, caratteristica che la rende adatta anche ad altri tipi di allestimento. È dotata di luce naturale, impianto audio con tre microfoni fissi, wi-fi, climatizzazione / riscaldamento indipendenti e foyer con desk e linea telefonica. La sala Esedra, di 55 metri quadrati, ha una capienza massima di settanta persone a platea e anch’essa si presta a diverse tipologie di allestimento. Dotata di un accesso secondario privato e di luce naturale, possiede un foyer con desk, telefono, guardaroba e servizi all’ingresso.

A TORINO RIAPRE PRINCIPI DI PIEMONTE | UNA ESPERIENZE

Ha riaperto a Torino l’hotel Principi di Piemonte |UNA Esperienze. L’hotel, nel cuore del capoluogo piemontese, è stato sottoposto a lavori di ristrutturazione che hanno principalmente interessato le camere, il ristorante, il bar, gli spazi comuni e gli esterni. Ospitato in un grandioso edificio in stile razionalista, il Principi di Savoia ha perfezionato la sua già nota accoglienza cinque stelle grazie agli interventi strutturali e stilistici che si sono ispirati al giusto equilibrio tra design e tecnologia. «Siamo orgogliosi di aver potuto restituire il simbolo dell’ospitalità torinese a un rinnovato prestigio, – commenta Fabrizio Gaggio, direttore generale Gruppo UNA –. Principi di Piemonte | UNA Esperienze diventa emblema dei valori della nostra collezione più preziosa, dedicata all’ospite che ricerca memorabilità del soggiorno e comfort d’eccellenza senza compromesso alcuno». Grazie alla cucina gourmet del ristorante Casa Savoia e del Bistrot Bonadè, al celebre dehor del Bar Salotto dei Principi e alla vista panoramica sulla città di camere e suite, lo storico hotel di via Gobetti si riafferma come indirizzo privilegiato a Torino. Completa un’offerta di servizi preziosa e variegata Alkemy Spa, prestigioso centro benessere aperto non solo agli ospiti dell’hotel, ma a tutti coloro che sono interessati a concedersi una parentesi di lussuoso relax, tra bagno turco, piscina, sauna, percorsi e rimedi naturali.

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DALLA STORIA ALLA MODERNITÀ DEL MANDARIN ORIENTAL PALACE

Mandarin Oriental Hotel Group farà rivivere un indirizzo storico dell’ospitalità a Lucerna, l’Hotel Palace Luzern, aperto nel cuore della città nel 1906. L’immobile, attualmente in fase di ristrutturazione, riaprirà come Mandarin Oriental Palace, Luzern alla fine del 2020. La ristrutturazione multimilionaria includerà il restyling di tutte le camere e suite, la riprogettazione delle aree pubbliche, dei ristoranti e dei bar, e la riqualificazione delle aree verdi, dei dehor e dei giardini. Il Mandarin Oriental Palace, Luzern offrirà, a ristrutturazione ultimata, 146 camere e suite con viste mozzafiato sul lago e sui monti circostanti. Oltre al bar e al ristoran-

DELPHINA HOTELS & RESORTS DIVENTA PLASTIC FREE

te, sapientemente uniti ai diversi spazi per incontri e meeting, saranno a disposizione degli ospiti una spa e una sala fitness. «Siamo entusiasti dell’apertura di un nuovo hotel in Svizzera, che andrà ad aggiungersi al nostro portfolio in Europa affiancando il nostro Mandarin Oriental, Geneva. Il Lago di Lucerna è riconosciuto tra le migliori mete turistiche svizzere per i viaggiatori luxury e ora ospiterà una delle proprietà più esclusive del Paese potendo così offrire l’esemplare servizio per cui Mandarin Oriental si contraddistingue in tutto il mondo», ha affermato James Riley, group chief executive di Mandarin Oriental Hotel Group.

In omaggio a tutto lo staff di Delphina hotels & resorts, che conta 12 hotel, due residence e ville lungo la costa nel nord dell’isola, è stata donata una borraccia in alluminio, da ricaricare nelle fontanelle o nei dispenser installati appositamente in tutte le strutture. Un nuovo impegno, anche economico, per l’acquisto e la gestione di fontanelle e dispenser, che permette al brand di risparmiare 68.700 bottiglie di plastica all’anno. Sono state eliminate, inoltre, sempre a partire da quest’anno, le bottiglie di plastica dai frigobar e dai ristoranti, mentre nei bar viene proposta l’acqua in vetro o in lattina: un ulteriore risparmio di plastica nelle 1.600 camere e appartamenti, e nei 32 ristoranti e 22 bar del gruppo. Delphina ha abolito anche lunch-box, cannucce, posate, piatti e bicchieri di plastica, sostituendo tutto con confezioni e stoviglie in materiali biodegradabili, mentre lo staff della sede centrale a Palau (ottanta persone) ha sostituito già da qualche anno i bicchierini di plastica per il caffè con tazzine personali di vetro e porcellana (oltre 26mila bicchierini di plastica risparmiati ogni anno).

B&B HOTELS ARRIVA IN SICILIA Posto nel cuore pulsante di Palermo, in pieno centro storico, il nuovissimo B&B Hotel Palermo Quattro Canti, oltre a essere il primo hotel siciliano della catena internazionale B&B Hotels Group è il 38esimo in Italia e il cinquecentesimo del Gruppo. Inaugurato lo scorso luglio, B&B Hotel Palermo Quattro Canti prende il posto di una struttura storica in Corso Vittorio Emanuele, adiacente ai Quattro Canti (da cui prende il nome), in posizione davvero strategica, di fronte alla celebre Piazza Pretoria e vicinissimo ai più importanti punti di interesse della città come il Teatro Massimo, Palazzo dei Normanni e la Cattedrale, tutti raggiungibili a piedi in pochissimi minuti. L’hotel dispone di 113 camere che a breve diventeranno 144, una hall moderna arricchita da una zona shop e un’area food aperta 24/7, aree di coworking a disposizione degli ospiti e una reception aperta 24/7 per un rapido check-in e check-out. All’interno della struttura anche un’area eventi attrezzata di oltre trecento metri quadrati, con soffitto a volte in legno e vetrate collegate a terrazze panoramiche che affacciano direttamente su piazza Pretoria. Per

l’organizzazione di meeting sono disponibili quattro sale dedicate e una sala conferenze che può ospitare oltre cento posti. Comodo anche per gli spostamenti, l’hotel è situato a circa seicento metri dal porto di Palermo, a un chilometro dalla stazione centrale, a trenta minuti dalla nota spiaggia di Mondello e dall’aeroporto.

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Numerose le destinazioni in cui NH Hotel Group è presente con strutture dalle diverse identità, per soddisfare target di clientela differente, con spazi versatili e personalizzabili, sempre al passo con le ultime tendenze

Oltre ogni aspettativa SABRINA PIACENZA

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na diffusione capillare in tutto il mondo, tra Europa, America e Africa, comprese città top come Amsterdam, Barcellona, Berlino, Città del Messico, Londra, Madrid, Milano, Monaco di Baviera, New York e Roma. Tra i caratteri distintivi di NH Hotel Group, la capacità di proporre location perfette per ogni esigenza e in grado di soddisfare il business travel e il segmento Mice grazie alla presenza di sale meeting completamente personalizzabili, luoghi intimi e di design per incontri di piccoli gruppi, terrazze da favola per servizi fotografici o piscine e cocktail bar per eventi aziendali e team building. In Italia, in particolare, NH Hotel Group è presente con tre categorie di hotel: NH Collection, brand upper upscale con hotel premium ubicati nelle location più suggestive delle principali città e con un servizio top level; NH Hotels, urban hotel moderni e funzionali, perfetto mix tra comfort e servizio; e l’originale nhow Milano, una struttura unconventional dalla forte personalità. HOTEL ICONICI nhow Milano, nato dal recupero di un ex edificio industriale, è un concept-hotel rivoluzionario e ispirato al concetto design & fashion, che sorge in zona Tortona, cuore pulsante del glamour milanese più sperimentale. Uno spazio decisamente unconventional, concentrato di originalità e contrasti, che regala un’esperienza di soggiorno coinvolgente e fuori dagli schemi.

La forza di nhow Milano risiede proprio nella grande offerta di spazi perfetti per ospitare eventi di ogni tipo: accanto alle sale meeting più tradizionali, spazi camaleontici e originali come l’ampia terrazza colorata e polivalente o il nuovissimo loft, che è uno spazio ricco di privacy, perfetto per riunioni non convenzionali ma anche per feste private: una struttura dall’effetto wow assicurato! In un’altra grande città del Nord Italia, nel cuore della regale Torino, anche il raffinato NH Torino Santo Stefano regala situazioni inedite e coinvolgenti. Un hotel raffinato, nato dal recupero di un edificio firmato dagli architetti Gabetti e Isola, che si caratterizza per uno stile più conventional ma non scontato, dall’allure elegante mixata con un design minimalista e dotato di un delizioso cortile interno dove nei mesi estivi è possibile goderne le atmosfere. Per vivere un’esperienza dai toni caldi, il recente restyling di NH Hotel Palermo permette di gustare un soggiorno o un evento dallo stile mediterraneo. La ristrutturazione dell’hotel rientra nel piano strategico del Gruppo NH che punta a un upgrade del suo portfolio in Italia. L’offerta Mice di NH Palermo è diventata oggi ancora più ricca grazie alla possibilità di utilizzare gli spazi comuni all’aperto, tra i quali i giardini e la terrazza con piscina, angoli meravigliosi – con una capienza fino a 450 persone – da vivere dodici mesi all’anno. indirizzi a fine rivista

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t 129 CAMERE CON 21 SUITES t PISCINA AL COPERTO t PISCINA ALL’APERTO t PARCO GIARDINO t PARCHEGGIO GRATUITO t ELIPORTO

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RESORT Appartamenti con - ANGOLO COTTURA - INGRESSO INDIPENDENTE - PARCHEGGIO PRIVATO

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Sale meeting Camere

Capacità massime Parcheggi gratuiti

HOTEL FEDERICO II Centro Congressi Via Ancona, 100 60035 Jesi (An) Tel. +39 0731 211079 Fax +39 0731 57221 info@hotelfederico2.it www.hotelfederico2.it


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HOTEL

Eleganza, fascino, esclusività: nelle seducenti e raffinate sale dell’Excelsior Hotel Gallia si respira un’atmosfera senza tempo, fatta di storia, nobiltà, cultura e classe per eventi, business e leisure, unici e autentici. Dal sapore glamour

Lo charme della ANDREA MATTEUCCI

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ià il nome è un biglietto da visita che parla di classe, raffinatezza e storia, quella dell’antica nobiltà meneghina. L’Excelsior Hotel Gallia, che si è regalato una nuova ed elegante ala progettata dal celebre architetto Marco Piva, è un gioiello architettonico datato 1932, in stile Belle Èpoque, dalla scenografica facciata Liberty sapientemente illuminata nelle ore notturne. È un’icona glamour di Milano e domina la grande piazza della più importante stazione ferroviaria della metropoli lombarda, in posizione quindi privilegiata e strategica; un vero e proprio punto di accesso ideale per la parte più dinamica e vitale della città. Cinque sono le sue stelle, declinate al lusso, di evidente e affascinante impatto estetico ma anche di sostanza: le camere sono 235, raffinate e accoglienti, con mobili e materiali realizzati in Italia per offrire un’esperienza autentica ed elegante, e includono 51 suite a tema di cui due sono uniche, quella chiamata Gallia Presidential, 160 metri quadrati posti al quinto piano, e l’esclusiva Katara Royal, ben mille metri quadrati all’ultimo livello dell’hotel.

GLAMOUR RAFFINATO All’Excelsior Hotel Gallia tutto è pensato per una clientela leisure e business di alto tenore internazionale: la location si propone quindi particolarmente indicata e suggestiva per eventi Mice di sicuro effetto e di gran classe. Sono 12 gli spazi congressuali per più di mille metri quadrati complessivi; ambienti dotati di luce naturale, ingressi dedicati e tecnologie moderne e complete, in grado di offrire soluzioni ad hoc per riunioni celebrative e meeting prestigiosi ed eleganti. Un team di esperti professionisti appositamente dedicato propone e organizza eventi sociali personalizzati, cocktail riservati e serate private: queste ultime troveranno la location ideale nell’esclusiva Cupola. Si tratta di una sala riunioni ed eventi multifunzionale con attrezzature altamente tecnologiche, dotata di un sistema di illuminazione a led che permette di cambiare il colore e l’intensità delle luci creando un gioco di riflessi futuristico grazie agli specchi geometrici retroilluminati in alluminio. Dispone di 23 poltrone che possono anche essere ripiegate all’interno del pavi-

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Excelsior Hotel Gallia  Milano Numero totale camere: 235 | Ristoranti: Terrazza Gallia | Posti: 150 | Sale meeting: 12 (Cupola inclusa) | Capienza sala maggiore: 420 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.126 | Possibilità organizzazione post congress

Belle Èpoque mento, rendendo la Cupola il luogo perfetto, oltre che per conferenze stampa e riunioni private, anche per incontri vip esclusivi. Non ultimo l’ampio ed elegante foyer di 560 metri quadrati – con colonne dorate, pavimenti in marmo nero e poltrone in pelle bianca – offre uno spazio elegante, ideale per i momenti di benvenuto e per l’ora del cocktail. Raffinate cene trovano poi una soluzione di classe nel bar ristorante Terrazza Gallia, dall’eccezionale sfondo panoramico, che propone una cucina innovativa ma al tempo stesso legata alla tradizione gastronomica lombarda, grazie agli chef Vincenzo e Antonio Lebano e alla consulenza della celebre famiglia Cerea, premiata con tre stelle Michelin. È l’offerta gastronomica con i migliori ingredienti italiani miscelati in presentazioni di gusto contemporaneo che permette agli ospiti di vivere l’esperienza – sulle tavole dell’elegante Terrazza Gallia –, dell’autentico made in Italy. A TUTTO WELLNESS La qualità unica e inconfondibile dell’Excelsior Hotel Gallia è ulteriormente rafforzata dalla

sua Shiseido Spa, perfetta per un post congress al top: è la prima in Italia che può fregiarsi di questo prestigioso marchio, e si estende su due piani per una superficie complessiva che supera i mille metri quadrati offrendo un rifugio per il relax psicofisico, con trattamenti elaborati con cura. Oltre a una vista mozzafiato su tutta la città rappresenta l’ideale fusione tra l’essenzialità delle linee e la ricercatezza dei materiali, con un design moderno creato con elementi unici e preziosi come marmo, vetro, acciaio e platino. Il suo centro benessere è dotato di piscina coperta e asimmetrica, vasca idromassaggio, hammam e sale per trattamenti immersivi, insieme a una suite spa privata. Le terapie combinano le migliori tradizioni orientali e occidentali che stimolano i sensi e rilassano mente e corpo. In più l’area fitness, con la sua vista sul paesaggio urbano dall’ultimo piano, offre le più moderne e sofisticate apparecchiature per tonificarsi e tenersi in forma. L’Excelsior Hotel Gallia è semplicemente Milano. indirizzi a fine rivista

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Un vero polo d’eccezione in una regione di grande fascino: due alberghi, raffinati e di classe, e un centro congressi dove sono di casa fama, prestigio e qualità. È l’offerta di Grand Hôtel Billia & Resort, dove il lusso incontra il business

Congressi vip in Valle d’Aosta ANDREA MATTEUCCI

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n grande polo ricettivo e congressuale nella più piccola regione italiana: la Valle d’Aosta ospita, a Saint Vincent, il prestigioso complesso del Grand Hôtel Billia & Resort, firmato dal celebre architetto Piero Lissoni. Il cuore è di certo il Grand Hôtel Billia, cinque stelle lusso: edificato agli inizi del ‘900 e vincolato come edificio storico è stato di recente ristrutturato con garbo e cura ed è affiliato al famoso marchio The Leading Hotels of the World. 42 sono le sue camere, 27 le suite; ambienti eleganti, raffinati e con tutti i comfort disponibili, caratterizzati da un design che coniuga tradizione e modernità. Anche il Parc Hotel Billia – quattro sono le sue stelle – offre stile e ricettività di alto livello. Le sue camere (119 in tutto, di cui sei sono suite) giocano negli arredi nel nome della semplicità e dell’equilibrio estetico, senza ovviamente rinunciare alle comodità proprie di un hotel di alta gamma e qualità. Un tunnel collega entrambi gli hotel al famoso Casino de la Vallée, tra le più importanti e celebrate case da gioco europee. Situato vicino agli aeroporti di Aosta, Torino, Milano Malpensa,

Ginevra e all’autostrada che lo collega alle più importanti città del nord, il Grand Hôtel Billia & Resort beneficia di un clima ideale in ogni stagione, cosi come la cittadina termale di Saint-Vincent, che viene da sempre per questo soprannominata la “Riviera delle Alpi”. La Valle d’Aosta, poi, si presta idealmente per attività legate a momenti business declinati verso il post congress: le sue piste da sci ne fanno una meta di richiamo nella stagione invernale, così come l’estate è ideale per escursioni, passeggiate e attività legate alla storia e alla cultura (qui si trovano infatti numerose vestigia romane e medioevali), lontani dai ritmi frenetici, dal rumore e dallo smog propri delle grandi metropoli. OBIETTIVO MICE Dell’intero complesso fa parte l’importante e prestigioso Centro Congressi Billia che, negli anni, ha ospitato numerosi vip legati al mondo del cinema e delle arti e che tutt’ora rappresenta la sede di importanti manifestazioni di carattere culturale. Sette sono le sue sale, di cui una da 594 posti, che ospi-

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Grand Hôtel Billia L Parc Hotel Billia  Saint Vincent (Ao) Numero totale camere: 69 + 119 | Ristoranti: 3 | Posti: 280 + 80 + 50 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 594 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

ta spettacoli per gli ospiti del resort; due le aree espositive, un business center e due salette per meeting; la sua capacità complessiva è di mille persone su tremila metri quadrati disposti sui due piani dell’edificio. Tutti gli spazi sono dotati di connessione wi-fi e delle più moderne attrezzature tecnologiche. La totale flessibilità delle sale consente di allestire podi, pedane rialzate, tavoli da lavoro, oppure disporne gli arredi interni per creare ambienti perfetti per eventi come sfilate, sessioni di lavoro, team building, dimostrazioni. In più lo staff del Centro Congressi Billia mette a disposizione la propria professionalità per il supporto nell’organizzazione di qualsiasi evento e di attività collaterali. Tre sono invece i ristoranti del Grand Hôtel Billia & Resort, votati a una cucina di qualità di stampo internazionale: Le Rascard Salon et Terrasse, ideale per banchetti, e gli esclusivi 1908 e La Grande Vue, all’interno del Grand Hôtel Billia. La ristorazione completa la sua offerta con La Vinothèque, un angolo in cui scoprire l’eccellenza della produzione vinicola della Valle d’Aosta, ac-

compagnata da selezionati prodotti tipici. All’interno del complesso, per un post congress all’insegna dell’equilibrio psicofisico, il centro benessere L’Eve si estende su 1.800 metri quadrati e offre cinque beauty room, il percorso Kneipp, una piscina che prosegue all’esterno, circondata da lettini con vista sulla montagna; non mancano una vasca idromassaggio con cascata cervicale (l’acqua è a 33 gradi), bagno turco, sleeping room con cromoterapia, biosauna in legno e sauna finlandese. L’Eve completa la sua dotazione con doccia tropicale con profumi di frutti, nebbia profumata, doccia di acqua calda e fredda per tonificare ed energizzare, zona relax con tisaneria e frutta secca. E non manca neppure una completa palestra con attrezzi di ultima generazione, collegati alla rete internet per approfittare di tutte le funzionalità che la stessa può offrire in tempo reale. Nella bella stagione, si apre la piscina esterna con ampia terrazza sotto gli alberi secolari del parco indirizzi a fine rivista

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Meeting, congressi, team building, convegni di qualità? Tutto si può, grazie all’offerta, professionale e completa, di DoubleTree by Hilton Venice North, location di gusto moderno, ideale per il Mice di livello internazionale

Architettura e d ANDREA MATTEUCCI

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esign, offerta congressuale completa, posizione strategica. È questa la sintesi estrema degli atout di DoubleTree by Hilton Venice North, a pochi minuti dal centro di Venezia e da quello di Treviso. Elegante e moderno hotel, è stato pensato e realizzato per rispondere a tutte le esigenze di un’ampia clientela congressuale, diventando in breve tempo un vero e proprio punto di riferimento per eventi nazionali e internazionali. La sua posizione è particolarmente felice, tra Venezia e Treviso, vicino ai principali svincoli autostradali, ferroviari e aeroportuali dell’area veneziana; a disposizione dei clienti una navetta che collega agli aeroporti di Venezia e di Treviso, a piazzale Roma, alla stazione di Mestre-Venezia e al porto crocieristico della città lagunare. DoubleTree by Hilton Venice North offre una varietà notevole di ambienti per il riposo degli ospiti: 203 sono le camere, di cui 18 suite, tutte dotate di flat screen, wireless connection, frigorifero e letto sweet dreams: spaziose, moderne ma al tempo stesso eleganti

e attrezzate di ogni comfort per rispondere alle esigenze di ogni tipo di viaggiatore. I NUMERI PER IL MICE La cifra stilistica distintiva di tutto il centro congressi è la trasparenza: un tunnel in vetro collega direttamente la hall dell’albergo all’ampio foyer di 540 metri quadrati del centro congressi. 1.800 sono invece quelli complessivi dedicati a un moderno e funzionale congress centre, interamente personalizzabile e provvisto di attrezzature tecniche all’avanguardia, disposto su un unico piano. Dieci invece le sale, totalmente modulabili e dotate di luce naturale. Grandi spazi destinati al business particolarmente indicati per congressi dedicati – grazie alla loro versatilità – soprattutto al segmento farmaceutico (DoubleTree by Hilton Venice North ne è da anni tra i leader e punto di riferimento internazionale) e per eventi automotive: gli ingressi delle sale, particolarmente ampi, permettono l’agevole ingresso di veicoli di grandi e medie dimensioni, così come le bisarche

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design possono facilmente raggiungere ciascun spazio congressuale per porre direttamente in loco le autovetture. La sala Scarpa è la più ampia, con quattro mega schermi, e può ospitare fino a cinquecento persone in configurazione a teatro; la sua altezza è di oltre cinque metri, a piano terra, così da facilitare le operazioni di scarico e carico e semplificare qualsiasi tipo di allestimento. È modulabile in quattro ambienti più piccoli ed è totalmente automatizzata, con i più avanzati sistemi multimediali, rappresentando quindi un esempio di flessibilità e comfort. Di 180 persone invece è la configurazione a teatro della sala Tancredi; divisibile in due, dotata di vetrine e con capienza di cinquanta ospiti è la particolare Santomaso, entrambe adiacenti la piscina e il giardino, perfette location per cene di gala particolarmente suggestive. Quella denominata Guidi, invece, è più piccola delle precedenti; si rivela quindi ideale, per esempio, per servizi di segreteria – grazie al suo accesso diretto dal piazzale esterno dell’hotel – per test drive del settore automotive. L’Arco Garden

è uno spazio esterno nel cuore dell’albergo, tra l’area congressi e quella dedicata alla ristorazione: grazie a un arredo composto da eleganti sedute, gazebo e raffinati tendaggi è ideale per cocktail, showcooking, cene all’aperto ed esposizioni di prodotto. Non ultimo il Foyer, di 540 metri quadrati con pareti personalizzabili anche con vetrofanie, è particolarmente adatto per l’allestimento di coffe break, aperitivi e pranzi, oltre che per l’accoglienza e la registrazione dei partecipanti agli eventi di lavoro. Il bouquet di DoubleTree by Hilton Venice North si arricchisce con il ristorante Arco, il lounge, il fitness center e la spa, mentre la piscina esterna è pensata anche come ampio spazio utilizzabile per aperitivi e cene, ideale per intrattenere i partecipanti nei loro momenti liberi dagli impegni professionali. Un’area parcheggio di più di cinquecento posti auto completa un’offerta esclusiva, pensata per creare eventi di qualità completamente personalizzabili.

DoubleTree by Hilton Venice North  Mogliano Veneto (Tv) Numero totale camere: 203 | Ristorante: 1 | Posti: 360 | Sale meeting: 10 | Capacità sala maggiore: 500 posti | Capacità sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 506 | Possibilità organizzazione post congress

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Hotel Vis à Vis  Sestri Levante (Ge) Numero totale camere: 51 | Ristoranti: 2 | Posti: 100 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 180 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 120 | Possibilità organizzazione post congress

Business, tempo libero, benessere, mare, gastronomia, cultura, natura… È una bouillabaisse particolarmente riuscita, quella dell’hotel Vis à Vis, elegante resort meeting-oriented affacciato nel blu e nelle suggestioni del golfo del Tigullio

Meeting al profumo di mare ANDREA MATTEUCCI

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a posizione è strategica, lo scenario quasi fiabesco, di forte impatto. L’hotel Vis à Vis, quattro stelle a tutto tondo, dal 1964 è una location di sicuro interesse per eventi congressuali e non: affacciato sul Mar Ligure, il lungomare è quello di Sestri Levante, è facilmente raggiungibile attraverso la rete viaria e aeroportuale, a poche ore di auto dalle principali città del Nord e Centro Italia. I suoi spazi guardano direttamente lo scenografico golfo del Tigullio e le sue celebri Baia del Silenzio e Baia delle Favole, tra loro quasi fronteggianti. Qui business e tempo libero si mescolano idealmente interagendo senza intralciarsi, grazie anche a benefit di sicuro interesse quali la piscina panoramica nel parco privato e la nuovissima area benessere dell’hotel. 51 le camere e suite, architettonicamente ispirate a uno stile che ricorda le cabine delle lussuose navi da crociera degli anni d’oro e ovviamente dotate di tutti i comfort, incluse terrazze, balconate panoramiche e accessi al giardino interno. Due invece i ristoranti, rinomati per una cucina che profuma di Mediterraneo con incursioni gastronomiche innovative ma sen-

za indulgere a inutili eccessi: l’Olimpo regala, grazie alle sue vetrate, una vista impagabile sul mar Ligure, mentre Portobello è un vero e proprio pieds dans l’eau, con i suoi tavoli in riva al mare. Congressi, eventi professionali, workshop, team building trovano quindi qui la location perfetta: sono tre le sale sullo stesso piano, versatili, polifunzionali e interamente personalizzabili, con luce naturale grazie alle ampie vetrate con panorama sul parco. Le attrezzature congressuali sono complete e tecnologicamente all’avanguardia, e lo staff è interamente dedicato, per la perfetta riuscita di qualsiasi tipo di riunione o conferenza. Ciascun evento professionale, poi, può essere personalizzato in funzione delle esigenze dei clienti business dell’hotel, grazie anche a un servizio post congress completo che va, per esempio, dal transfer privato da e per gli aeroporti alla possibilità di organizzare escursioni private nelle Cinque Terre fino alla traduzione simultanea, all’interpretariato e ai servizi di segreteria e hostess. indirizzi a fine rivista

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Hotel Monte Sarago  Ostuni (Br) Numero totale camere: 67 | Ristoranti: L’Opificio | Posti: 200 | Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 210 posti | Capienza sala minore: 40 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 200 | Possibilità organizzazione post congress

L’Hotel Monte Sarago è inserito in un contesto paesaggistico da sogno, tra il blu del mare, il verde degli ulivi e il bianco di Ostuni: la struttura vanta sale meeting moderne, camere eleganti e facility per il tempo libero di alto livello

Relax tra gli ulivi S

ituato nel cuore di Ostuni e a pochi metri dal centro storico della Città Bianca, l’Hotel Monte Sarago è tra gli hotel più esclusivi in Puglia, dalla spiccata vocazione Mice. Sul Monte Sarago si trova la suggestiva piscina con vista mare, del centro storico e della distesa di ulivi; la struttura si propone come meta ideale per meeting, incontri di lavoro, conferenze ed eventi in genere. L’hotel pugliese, infatti, dispone di alcuni dei più ampi spazi per congressi della zona, con circa mille metri quadrati a disposizione, modulabili e allestibili a seconda delle esigenze. L’ambiente principale è la sala Mazzini, che accoglie fino a 210 persone, ed è affiancata da una sala per incontri raccolti fino a quaranta persone e da altre due sale minori, rispettivamente con cinquanta e dieci posti a sedere. Gli spazi business sono dotati dei più innovativi impianti audiovisivi e di tecnologia all’avanguardia: a questi si aggiunge un’ampia zona espositiva a disposizione degli organizzatori di eventi e meeting che trovano in questa oasi immersa nel relax la collocazione ideale.

EVENTI IN TERRAZZA Incontri suggestivi e momenti di pausa dai lavori hanno luogo anche sulla terrazza panoramica, che può essere riservata durante tutte le stagioni, grazie a un ingegnoso e innovativo sistema di chiusura parziale. Ma l’Hotel Monte Sarago pensa anche al benessere di chi vi soggiorna per lavoro: tra le sue novità recenti, infatti, c’è l’apertura di una spa con hammam, sauna, calidarium, tunnel emozionale, idropiscina, idromassaggio, area relax e suite massaggi. Tornando alle camere, queste sono state realizzate in posizione panoramica e alcune sono dotate di un terrazzino, che offre una vista spettacolare sul centro storico e sul mare, e si aggiungono alle Monte Sarago Villa, dieci appartamenti con panorama mozzafiato, incastonati nel verde. Tra gli altri plus dell’hotel, lo splendido scenario nel quale è inserito, la piscina scavata nella roccia, il bar sulla terrazza e il ristorante L’Opificio, nel quale si possono gustare i piatti delle tipica cucina locale ispirati a sapori autentici e genuini.

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Masseria Traetta Exclusive L Ostuni (Br) Numero totale camere: 4 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 220 posti | Capienza sala minore: 24 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress

Masseria Traetta Exclusive è un piccolo mondo a sé stante, immerso nella natura incontaminata del Salento, con spazi e sale accoglienti, attrezzati per accogliere qualsiasi tipo di evento

Un mondo a parte SIMONA ZIN

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a location salentina è un’oasi nella quale ambientare eventi e congressi esclusivi: il contesto paesaggistico da sogno è solo uno dei grandi plus della Masseria Traetta Exclusive, che propone alla clientela Mice sale modernamente attrezzate, cucina di altissimo livello e una cura dei dettagli unica. Immersa in un parco di oltre quaranta ettari, l’antica masseria, risalente alla fine del XIX secolo, colpisce subito per il magnifico edificio principale, frutto di un sapiente restauro. La location, infatti, è il risultato di un’amorevole cura per i dettagli e di un attento interesse ai particolari e al bello. I suoi ambienti regalano un’atmosfera di estremo relax e le meravigliose sale con volte a stella, equipaggiate con le più moderne attrezzature, rendono ogni evento unico e indimenticabile. La struttura di Ostuni propone l’elegante sala delle feste, il luogo perfetto per cene di lavoro, e le sue tre sale meeting, con capienza massima di 220 posti, più un’area lounge per circa cento persone. Il giardino, le terrazze, i saloni, la funzionalità degli spazi esaltano e rendono memorabili mostre, convegni, incontri conviviali, sfilate di moda, meeting, banchetti. Masseria Traetta si propone oggi come un

luogo esclusivo per meeting raffinati e incentive di classe, in un territorio conosciuto in tutto il mondo. Ad arricchire l’offerta della masseria pugliese anche la piscina, presso la quale si può ambientare un evento o incontrare i colleghi per un cocktail di benvenuto. Punto forte della location, la cucina: la tradizione pugliese, unita a ispirazioni fusion e a piatti della cucina internazionale, soddisfa i gourmand più esigenti e contribuisce a lasciare nella memoria un ottimo ricordo di eventi, incentive o team building ambientati qui. La sala ristorante è il luogo in cui sono condensate la conoscenza, la pratica e la maestria degli chef, in cui trova piena espressione l’esperienza accumulata in tanti anni di attività. Una solida tradizione culinaria fa da base alla sperimentazione e alla ricerca di piatti, in cui i prodotti e i sapori locali vengono combinati e valorizzati. Tutto viene curato attentamente, dalla scelta degli ingredienti alla preparazione, dalla raffinatezza dei sapori alla presentazione dei cibi nei piatti grazie alla presenza di cuochi decoratori. Anche nella cucina, dunque, nulla è lasciato al caso in questo angolo di Salento di grande fascino. indirizzi a fine rivista

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LOCATION PER EVENTI

Villa Repui Besozzo (Va) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 100 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 380 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 200 posti | Pranzo seduti: 200 posti | Possibilità organizzazione post congress

Villa Repui, immersa in un verde parco di dieci ettari e splendidamente affacciata sul Lago Maggiore e l’arco alpino, offre una cornice ideale per meeting e incontri di lavoro in spazi modernamente attrezzati

Una cornice suggestiva I

n una posizione facilmente raggiungibile dai principali centri lombardi e dall’aeroporto di Malpensa, a Besozzo, in provincia di Varese, sorge Villa Repui, una location storica, posizionata all’interno di un parco che si estende per dieci ettari, nel quale crescono alberi secolari. Oltre a essere una struttura dotata di ogni tipo di comfort, è una vera oasi di pace e tranquillità. Il suo parco, diviso in tre parti, rappresenta la cornice ideale per molte attività all’esterno e per l’allestimento di eventi outdoor di grande impatto. La zona adiacente alla villa, curata in ogni minimo dettaglio, con i suoi ampi spazi verdi e con la sua vista mozzafiato, è il luogo perfetto per eventi all’aperto, per i quali sono a disposizione tutti i servizi necessari, come catering, banqueting, intrattenimento musicale e allestimenti scenografici, oltre alla possibilità di utilizzare una modernissima piscina e di praticare attività fisica in pieno relax. Proseguendo verso nord-est si incontra nel parco un’ampia zona boschiva, confinante con una parte ancora più selvaggia, dove è possibile osservare i movimenti di una famiglia di ungulati, che ha trovato in questi luoghi il proprio habitat ideale. CONVEGNI E TEAM BUILDING Il suggestivo contesto offre quindi la possibilità di realizzare ogni tipo di attività ludica, formativa ed esperienziale, volta

a favorire la coesione e la comunicazione all’interno di un gruppo di lavoro. Lo staff di Villa Repui è a completa disposizione delle aziende per supportare eventi di team building e orienteering, che incoraggiano gruppi di medie e piccole dimensioni a sviluppare e a esprimere al meglio le proprie potenzialità. La villa mette inoltre a disposizione degli ospiti due sale meeting, entrambe dotate di attrezzature moderne: la sala principale e il salone. La prima, di 270 metri quadrati, è caratterizzata da ampie vetrate che si affacciano direttamente sul parco, in uno spazio esclusivo in cui è possibile organizzare eventi come corsi di formazione, convegni, riunioni di lavoro e cene di gala, godendo di tutti i benefici che la tranquillità del parco può offrire. Anche il salone, che si estende per 110 metri quadrati, possiede queste qualità e, in un ambiente più raccolto e riservato, ma non per questo meno confortevole, permette agli ospiti di rilassarsi e concentrarsi, garantendo la perfetta riuscita di qualsiasi tipo di congresso, evento aziendale o corso di formazione.

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INCENTIVE RESORT

Hotel Ambasciatori S Riccione (Rn) Numero totale camere: 72 | Ristoranti: 1 | Posti: 250 | Sale meeting: 1 modulabile in 2 sale | Capienza sala maggiore: 100 posti | Capienza sala minore: 20 posti | mq di aree espositive: 60 | Possibilità organizzazione post congress

Mice e benessere Una soluzione perfetta per eventi all’insegna della qualità in una location moderna e di grande impatto scenico. Tutto questo, e molto altro, è l’hotel Ambasciatori di Riccione ANDREA MATTEUCCI

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a sua posizione è invidiabile e di sicuro effetto scenografico, affacciato com’è direttamente sul mare e a pochi passi dal celebre viale Ceccarini, vera e propria icona dello shopping e della movida di Riccione. È l’hotel Ambasciatori, elegante, raffinato e interamente rinnovato, quattro stelle superior ideali per offrire esperienze leisure e congressuali di alto livello qualitativo, grazie anche alla sua vicinanza con il quartiere fieristico di Rimini: su richiesta lo staff può organizzare il servizio navetta per e dalla fiera e per il Palacongressi di Riccione e quello di

Rimini. 72 le camere e suite: confortevoli, luminose e dotate di tutti i comfort e diversi i servizi offerti, a partire dall’oasi esterna con piscina riscaldata (soluzione di sicuro effetto per aperitivi business di benvenuto), l’ampio parcheggio videosorvegliato e la spa di cinquecento metri quadrati, perfetta per un post congress all’insegna del relax e, soprattutto, del benessere. Più di venti i trattamenti proposti tra massaggi ed estetica, una piscina interna di sessanta metri quadrati con getti idromassaggio, bagno di vapore, sauna finlandese, water paradise, cascata di ghiaccio, bagni emozionali. E, ancora, trattamenti multisensoriali stimolanti e tonificanti, cromìe differenziate ed essenze, e due oasi dedicate al relax davanti alla scenografica parete di sale rosa. Convegni, congressi e team building trovano quindi all’hotel Ambasciatori la soluzione ideale, dovuta anche alla sua vicinanza con le più importanti autostrade e con la rete ferroviaria. Il suo competente staff dedicato assisterà i clienti business con un servizio completo, pre e post congress, interamente personalizzato. Meeting che hanno nella sala Maestrale la risposta perfetta, grazie anche alla sua modularità – che le permette di essere divisa in due ambienti indipendenti –, alla sua dotazione tecnica – completa e all’avanguardia –, e a diverse aree espositive interne. Il ristorante Le Bistrot, poi, sarà ideale per cene di gala, pranzi aziendali e light lunch, con menu pensati per venire incontro a ogni esigenza; qui, inoltre, i clienti business troveranno a loro disposizione anche spazi riservati per briefing, presentazioni e brevi riunioni. indirizzi a fine rivista

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INCENTIVE RESORT

A Barbados con Sandals Barbados: se la destinazione è chic di per sé, ancora di più lo sono le due proprietà Sandals Resorts che sono sull’isola, il Sandals Barbados e il Sandals Royal Barbados ANTONELLA ANDRETTA

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opo aver esplorato numerose strutture di Sandals Resorts International e altrettante isole dei Caraibi, siamo infine approdati all’ultima tappa del nostro viaggio insieme alla catena che ha fatto dell’offerta di lusso all inclusive un marchio e un vanto riconosciuto worldwide. Questa volta siamo a Barbados, meta turistica molto ambita e la più esterna delle Piccole Antille, dove il mar dei Caraibi incontra l’Atlantico. Qui, sulla costa meridionale dell’isola, si trova l’incantevole Maxwell Beach, la magnifica spiaggia di sabbia bianca e soffice, a tratti ancora selvaggia. E qui sorgono il Sandals Barbados e il Sandals Royal Barbados, entrambi per sole coppie di adulti, il cui aspetto forse

più interessante, anche dal punto di vista del turismo Mice d’alta gamma, è la formula Stay at One Play At Two che consente di usufruire dei servizi di entrambe le proprietà in qualsiasi momento della giornata (i due resort sono infatti adiacenti e senza recinzioni che li separino, pur avendo due ingressi e due lounge distinte), il che in poche parole significa raddoppiare il paradiso e moltiplicare il piacere di soggiornare in luoghi del genere! Ma andiamo con ordine, iniziando dal Sandals Barbados, inaugurato nel 2015. Il resort si trova a soli 15 minuti dall’aeroporto che a sua volta dista quattro ore di volo da Miami e cinque da New York, meta ideale quindi per un’estensione di viaggio dagli Usa. Dispone di 280 camere e suite di varia tipologia affacciate sul mare e sulle piscine o sul parco, 11 ristoranti diversi, sette bar, tre piscine, fitness centre e molto altro ancora (compresa una sala eventi da 120 posti), il tutto immerso nel verde di un lussureggiante giardino tropicale. Ma passiamo al Sandals Royal Barbados, inaugurato nel 2017, forse ancora più spettacolare: da segnalare la piscina con bar sul tetto, ma unici nel loro genere anche il bowling a quattro corsie e due nuovi concept per quanto riguarda la ristorazione Sandals, l’American Tavern e il Chi Asian. Questo resort, che comprende esclusivamente sistemazioni in 272 suite di varia tipologia (molte con servizio maggiordomo), offre anche una cucina internazionale in sei ristoranti e una spa di 1.400 metri quadrati. Ah sì, c’è anche una sala conferenze da seicento posti anche se, diciamolo, il pensiero di lavorare qui, sarà probabilmente l’ultimissimo! indirizzi a fine rivista

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NEWS PERSONE E POLTRONE

ALESSANDRA BOIARDI

OIC CHIAMA GIUSEPPE LEPRI COME SENIOR CONSULTANT INTERNATIONAL DEVELOPMENT Il gruppo Oic ha annunciato la collaborazione di Giuseppe Lepri come senior consultant international development. «Sono entusiasta che Giuseppe abbia accettato la nostra offerta» dice Nicola Testai Ceo di Oic. «Negli ultimi quarant’anni Oic Group ha gestito con successo moltissimi eventi nazionali e internazionali che hanno visto la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo scientifico. Ora siamo a un importante punto di svolta prima di fare il prossimo grande passo. Giuseppe è il professionista di cui abbiamo bisogno per capitalizzare al meglio tutto il nostro know-how e concretizzare un ulteriore step di crescita». Con oltre

trent’anni di esperienza, Giuseppe Lepri è un’importante figura del settore dell’organizzazione eventi e conferenze internazionali. Nel 1979 fonda Newtours, società nell’industria Mice nota in tutto il mondo. Dopo aver lasciato il controllo dell’azienda ai suoi soci nel 2013, Lepri ha continuato a operare come consulente per varie aziende e organizzazioni, mettendo a disposizione la sua esperienza nella gestione dei rapporti commerciali a lungo termine, sia con i clienti, sia con i key opinion leader del settore. Il Gruppo Oic è quindi certo che il suo apporto costituirà un elemento strategico per lo sviluppo di nuovi importanti progetti.

SHANNON KNAPP CONFERMATA PRESIDENTE E AD DI THE LEADING HOTELS OF THE WORLD Era già nel ruolo ad interim da aprile e ora il comitato esecutivo di The Leading Hotels of the World ha confermato Shannon Knapp come presidente e amministratore delegato della società. Knapp aveva precedentemente ricoperto anche la carica di senior vice president e chief marketing officer di Lhw per oltre cinque anni. «Shannon è una leader dai solidi valori e ha rappresentato una forza trainante nella strategia e nell’innovazione dell’azienda da quando è entrata nel 2013», ha dichiarato Andrea Kracht, presidente del comitato esecutivo di The Leading Hotels of the World nonché proprietario del Baur au Lac a Zurigo. «Ha una profonda conoscenza della nostra collezione, maturata durante i sei anni in cui ha coperto posizioni dirigenziali. Il comitato esecutivo è fiducioso che sotto la sua direzione, Lhw continuerà a guidare il settore dell’ospitalità indipendente di lusso». Da quando ha assunto il ruolo di Ceo ad interim, Knapp ha guidato l’azienda attraverso una fase di transizione e ha iniziato a studiare e a cambiare le aree critiche della stessa. Nel suo ruolo di senior vice president e di chief marketing officer, ha supervisionato la strategia di brand e data-driven marketing della compagnia, ed è stata inoltre responsabile del rilancio del programma di fidelizzazione, Leaders Club.

HILTON, DAVID KELLY SENIOR È VICE PRESIDENT, OPERATIONS, CONTINENTAL EUROPE

David Kelly Senior è il nuovo vice president, operations, Continental Europe di Hilton e si occuperà della regione Europa, Medio Oriente e Africa (Emea). Kelly – che supervisionava la regione Grande Cina e Mongolia – ha assunto questo nuovo ruolo in seguito al trasferimento di JochemJan Sleiffer, che diventerà area president in Medio Oriente, Africa e Turchia. Entrato in Hilton nel 1995, è stato dapprima negli Stati Uniti e successivamente ha vissuto in Australia, dove ha ricoperto vari ruoli nell’ambito commerciale e operation per il gruppo. Trasferitosi in Cina nel 2012, ha guidato la crescita del portfolio cinese, che è passato da 34 a oltre 210 hotel. Dal 2017 ricopre il suo ruolo attuale ed è stato alla guida di varie iniziative, tra cui la pianificazione strategica per la Cina, ridefinendo la visione di Hilton per la crescita aziendale nella regione e contribuendo a creare una nuova versione localizzata del marchio Hilton Garden Inn per il mercato cinese. Nel corso della sua carriera, Kelly ha sostenuto le politiche di diversity, supportando l’incremento del numero di donne nella leadership e nelle posizioni di general manager.

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NEWS PERSONE E POLTRONE

VALERIO CANEVARO È L’HEAD OF CONTENT DI GATTINONI Sono lontani i tempi in cui a chi si occupava di incentive ed eventi bastava reclutare un event manager e un creativo. Oggi le aziende vogliono essere stupite e supportate nei loro progetti, semplici o ambiziosi che siano. Nel mondo degli eventi e degli incentive, alle figure più tradizionali si sono via via affiancati esperti in allestimenti e scenografie, professionisti di project management applicato: produzione e sponsorizzazione, ticketing e autorizzazioni, contatti con artisti musicaliteatrali e con tecnici della messa in scena. Da un biennio Gattinoni & Co (la società del gruppo Gattinoni che accorpa le divisioni Incentive & Event, Communication, Healthcare e Made in Italy) persegue l’inserimento di figure specifiche nel team capitanato dal direttore creativo Samuele Rasola e in questi giorni ha dato il benvenuto a Valerio Canevaro nel ruolo di Head of Content. Samuele Rasola, commenta: «La crescita del team – anche con quest’ultimo ingresso di Valerio – è per noi importante per migliorare sempre più la qualità dei nostri progetti. Lavoreremo insieme per la tutela della qualità dell’idea, dedicando sempre più attenzione alla parte concettuale, che risulta essere elemento imprescindibile alla base di un buon prodotto creativo, sia esso un evento, una convention o un incentive». Canevaro ha i requisiti per

apportare valore aggiunto: la capacità di instaurare una forte empatia con il cliente, l’ideazione di contenuti versatili e originali, caratteristiche che esprime nella sua biografia. Classe 1978, è stato prevalentemente creative coordinator & copywriter, si è occupato di ideazione di eventi, viaggi incentive, convention, team building e comunicazione integrata, maturando una lunga carriera in aziende quali Sinergie (Sg Holding), Newton Lab, Aim Group International, Aida Partners (Gruppo Ogilvy), Allianz Spa.

ISABEL GARAÑA CORCES ALLA GUIDA DELL’ENTE SPAGNOLO DEL TURISMO DI MILANO Isabel Garaña Corces è la nuova direttrice dell’Ente Spagnolo del Turismo a Milano e console aggiunto presso il Consolato Generale di Spagna a Milano. Appena nominata, prende in consegna la direzione dalle mani di Maite de la Torre Campo, che torna in sede in Turespaña. Nata a Madrid, la nuova direttrice ha una laurea in giurisprudenza e vanta un’esperienza di oltre 25 anni al servizio della Pubblica Amministrazione spagnola, di cui 16 anni nella Amministrazione Turistica della Spagna. Nella sua lunga vita professionale, ha svolto numerosi incarichi: dal 2011 al 2018 direttrice per l’Europa nell’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto), dal 2009 al 2011 segretaria generale dell’Instituto de Turismo de España (Turespaña), dal 2008 a 2009 direttrice del Gabinetto di Presidenza dei Paradores e precedentemente, capo di Gabinetto del Segretario Generale del Turismo dello Stato Spagnolo dal 2004 al 2008, partecipando attivamente nella preparazione e implementazione del piano strategico “Plan del Turismo Español Horizonte 2020”.

PHILLIPA HARRISON NOMINATA MANAGING DIRECTOR DI TOURISM AUSTRALIA Prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia di Tourism Australia, Phillipa Harrison è la nuova managing director di Tourism Australia. Harrison ha precedentemente occupato la posizione di executive general manager international di Tourism Australia, supervisionando una rete di uffici internazionali in 12 Paesi e gestendo le relazioni con le compagnie aeree e i canali di distribuzione. «Ha un grande supporto da tutto il settore turistico nazionale e sono fiducioso che Tourism Australia sia nelle migliori mani», ha dichiarato il presidente di Tourism Australia, Bob East. «Non potrei essere più felice e più orgogliosa di avere la possibilità di guidare il team di Tourism Australia. Questo è un periodo di cambiamenti, sfide e grandi opportunità per il nostro settore» ha aggiunto Phillipa Harrison. «La mia attenzione è rivolta soprattutto a far sì che Tourism Australia continui a essere all’avanguardia e innovativo, che si distingua attraverso un marketing creativo e di impatto, ma anche attraverso il sostegno e la collaborazione con le piattaforme di distribuzione e partnership in cui da sempre crediamo».

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Bit conferma il Mice Village L’area dedicata al mondo Mice è tra le peculiarità di BitMilano, che con l’edizione 2020 festeggerà anche il suo quarantesimo compleanno. Appuntamento dal 9 all’11 febbraio a FieraMilanoCity ALESSANDRA BOIARDI

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a nuova edizione della Borsa Internazionale del Turismo, in programma a FieraMilanoCity dal 9 all’11 febbraio 2020, festeggia un traguardo importante e ambizioso: i quarant’anni di attività! Con la quarta tappa della Bit Revolution, il percorso di rinnovamento iniziato quattro anni fa, e le quaranta candeline da spegnere, l’unica Borsa del Turismo internazionale dedicata a viaggiatori e operatori continua a perfezionarsi e a evolvere verso nuovi obiettivi: l’appuntamento 2020 conferma il Mice Village, lo spazio esclusivo dedicato al settore che solo BitMilano, tra le fiere nazionali di turismo, può vantare. Oltre alle diverse iniziative in programma all’interno dell’area – come convegni, seminari e workshop – che offriranno un momento di approfondimento sui trend del mercato, saranno diverse le opportunità di networking tra gli operatori di settore ed extra settore. Infatti, ai buyer partecipanti viene proposta la formula Mice, che strategicamente prevede tre giornate di appuntamenti prefissati a singolo stand, al fine di creare l’opportunità di incontrare altri operatori – oltre a quelli dell’offerta specifica –per poter completare il proprio pacchetto proposte.

La meeting industry italiana sta vivendo una fase di crescita: secondo una ricerca Oice, presentata lo scorso mese di settembre, nel 2018 sono stati realizzati in Italia 421.503 tra congressi ed eventi per complessive 597.224 giornate, segnando rispettivamente +5,8% e +6,7% rispetto all’anno precedente. Inoltre, è stato rilevato un aumento degli eventi nazionali, specialmente quelli aziendali: il Nord rimane la parte del Paese più attrattiva, ma il Sud sta registrando dati in crescita. A livello globale, l’Italia è sempre più meta del turismo Mice: secondo la classifica Icca 2018, il nostro Paese è al sesto posto nel mondo e quinto nella classifica europea delle principali destinazioni per numero di incontri d’affari. In merito ai trend, come evidenziato dall’analisi dell’Ufficio Studi Enit, si punta principalmente sul turismo esperienziale (il 44,4% delle associazioni di operatori), l’alta cucina e il benessere (il 29,4% dell’hotellerie) e le tematiche inerenti l’eco-sostenibilità (nel 25% degli enti territoriali). indirizzi a fine rivista

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networking

WORKSHOP ED EXHIBITION

Successo raddoppiato! Full Contact Discover Italy & Incentive Destinations è l’unico dei nostri workshop a formula doppia, una soluzione che duplica business e networking. E per l’edizione 2019 siamo stati all’Hilton Sorrento Palace ALESSANDRA BOIARDI

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È

toccato a uno degli angoli più belli d’Italia ospitare il più internazionale dei nostri workshop: Full Contact Discover Italy & Incentive Destinations, che si è tenuto nella suggestiva cornice dell’Hilton Sorrento Palace dal 20 al 22 ottobre. Un evento molto particolare anche perché è l’unico dei Full Contact a offrire una doppia

formula: Discover Italy, con la partecipazione di buyer internazionali e Incentive Destinations, che raccoglie il meglio delle destinazioni incentive. Il tutto in un unico appuntamento che quest’anno ha visto la partecipazione, come buyer, di 79 meeting e incentive planner di importanti agenzie italiane e internazionali e, come supplier, di quaranta strutture congressuali e destinazioni che hanno realizzato ben 961 incontri business, rigorosamente one-to-one, secondo agende prestabilite. E naturalmente, oltre agli incontri business, mettiamo a disposizione di tutti i partecipanti un programma ricco di momenti di networking, ma anche di relax e divertimento, come nell’edizione di quest’anno l’ottima cena di gala che è stata servita nell’elegan-

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Full Contact Discover Italy & Incentive Destinations, l’unico workshop a formula doppia targato Ediman, quest’anno si è tenuto nella suggestiva cornice dell’Hilton Sorrento Palace, dal 20 al 22 ottobre

te cornice a bordo della piscina al coperto dell’Hilton Palace Sorrento. ALLA SCOPERTA DI NAPOLI Per i buyer stranieri il Full Contact è iniziato un giorno prima, grazie all’educational che li ha portati alla scoperta dei dintorni: una visita guidata attraverso le bellezze del centro storico di Napoli e, il giorno seguente, al Parco Archeologico di Pompei, oltre ad alcune site inspection e a un’attività di team building che non poteva mancare a Napoli: una cooking class per imparare a impastare, farcire e cuocere la pizza! E come maestro un pizzaiolo professionista dell’Accadamia Medeaterranea, all’interno del quartiere fieristico de La Mostra d’Oltremare.

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networking

WORKSHOP ED EXHIBITION

Che numeri al Buy Mice Milano! Grande affluenza per il workshop che il 2 ottobre ha portato al Sole24Ore il meglio dell’offerta Mice direttamente “sotto l’ufficio” dei buyer milanesi. Dal primo pomeriggio fino all’ora di cena, all’insegna del business ALESSANDRA BOIARDI

DANIELE MOLAJOLI

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i è tenuta lo scorso 2 ottobre nella prestigiosa sede del Sole24 Ore Buy Mice Milano, l’appuntamento imperdibile con il business per tutti i buyer alla ricerca di nuove location per i loro eventi e di destinazioni e servizi congressuali. Con un desk d’accoglienza affollato sin dal primo pomeriggio (i lavori ai Buy Mice inizia-

no tradizionalmente alle ore 15) – la luminosa sala del Sole24Ore, scelto per la seconda volta da questo workshop – si è animata coi moltissimi buyer selezionati che hanno incontrato location, destinazioni e servizi congressuali tra i migliori sul mercato Mice. IL BUY MICE CHE FUNZIONA Una volta registrati, i buyer scelgono i supplier ai quali sono più interessati. Questo perché il Buy Mice non prevede un’agenda prestabilita, il che significa che ogni buyer può scegliere al momento quali sono le location di suo maggiore interesse e sedersi al loro desk per un vero e proprio appuntamento su misura – sia per quanto riguarda la possibilità di entrare nel merito delle sue specifiche esi-

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WORKSHOP ED EXHIBITION

Desk affollati, rilassati momenti di networking e proficui incontri di lavoro: la formula del Buy Mice genera a ogni edizione numeri importanti, facendo incontrare ai buyer un’offerta Mice variegata e di qualità

genze sia in termini di tempo, poiché gli incontri non hanno una durata prestabilita. Per ogni esigenza, lo staff di organizzazione eventi Ediman è sempre a disposizione prima, durante e dopo l’evento. Prima, per tutto quello che riguarda l’organizzazione, durante – con la presenza costante in sala per assistere in ogni situazione i buyer, ma anche gli espositori – e dopo: siamo sempre disponibili a fornirvi supporto. Insomma, vi sembra che la formula funzioni? Noi, per il Buy Mice 2019, lasciamo parlare i numeri: ■ 56 espositori ■ 220 buyer ■ 1.000+ incontri ■ 5 ore di business E sì, è il caso di dirlo, che numeri!

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NEWS SUPPLIER

ALESSANDRA BOIARDI

CWT, SOSTENIBILITÀ TRA I TREND 2020

45 ANNI DI PV AGENCY

Tempo di festeggiamenti per PV Agency, che ha celebrato nei mesi scorsi i suoi 45 anni di attività. Una storia di successo, quello di uno dei più importanti nomi italiani nell’organizzazione e realizzazione di convegni e meeting aziendali, cominciata nel 1974 con Michele e Anita Aquilino e ora sotto la guida della seconda generazione della famiglia, rappresentata dai figli Luca e Valentina. In quasi mezzo secolo di attività nel settore

Mice, PV Agency ha collaborato con più di seimila clienti nella preparazione di oltre ventimila eventi, cui ha partecipato, complessivamente, quasi mezzo milione di persone. Racconta il presidente e fondatore di PV Agency, Michele Aquilino: «Da sempre abbiamo creduto con convinzione nell’importanza degli eventi come occasione imprescindibile per consolidare il business delle aziende attraverso momenti di incontro dal vivo e di networking. E oggi, che il testimone passa ai nostri figli Luca e Valentina, siamo sicuri che questa esigenza sarà sempre più sentita in un mondo digitalizzato dove le relazioni tra le persone giocano un ruolo chiave». Nata come la prima agenzia italiana nel campo dell’organizzazione di viaggi incentive per le aziende, la società della famiglia Aquilino – a quei tempi chiamata PromoViaggi – si è evoluta nel tempo affiancando al core business iniziale altre divisioni, ognuna specializzata in un particolare settore: Corporate, Medical, Event, Communication.

GATTINONI, CRESCONO I GRANDI EVENTI 360 eventi nel primo semestre: sono i numeri annunciati da Gattinoni & Co., a cui si aggiunge la previsione di superare i 718 eventi siglati nel 2018. Nel segmento Grandi Eventi dell’agenzia l’aumento del primo semestre è stato del tre per cento sull’anno precedente, per numeri e fatturato, una crescita commerciale e creativa per la Divisione Mice del Gruppo Gattinoni, che raggruppa le business unit Incentive & Event, Communication, Healthcare e Made in Italy. Tra quelli organizzati nei mesi appena trascorsi anche due grandi eventi a Ibiza per Fideuram e, a seguire, per GreenVision. Commenta Silvia Pozzi, chief logistics officer: «I grandi eventi sono la nostra quotidianità, la sfida e lo stimolo di cui ci alimentiamo. Implicano una grande capacità organizzativa da parte dell’azienda, alla base della buona riuscita. Come Gruppo ci poniamo come referente in grado di assolvere alla parte creativa quanto a quella logistica e organizzativa. Nel primo semestre del 2019 siamo cresciuti del tre per cento nei grandi eventi ma per i prossimi anni abbiamo un piano di crescita a doppia cifra». Aggiunge Enzo Vitale, direttore vendite Mice: «Tutti gli eventi sono stimolanti ma i grandi eventi sono l’apice per tutto il nostro staff. Coinvolgono così tante persone che implicano la creazione di team ad hoc, segreterie organizzative, gruppi operativi, staff in loco. E in questo processo rappresentano il parametro con cui misurare il livello della nostra crescita».

Mentre dalle piazze di alcune delle più importanti metropoli del mondo gli attivisti chiedono azioni concrete per contrastare i cambiamenti climatici, anche all’interno il tema della sostenibilità sta prendendo piede. Lo dice la ricerca predittiva M&E 2020 Future Trends Report “The Future of Sustainable Events”, pubblicata da CWT Meetings & Events, la divisione globale meeting ed eventi di CWT. Afferma Derek Sharp, senior vice president e managing director, CWT Meetings & Events: «L’attenzione all’ambiente è promossa dalla copertura mediatica sui cambiamenti climatici ma, soprattutto, è un’esigenza sentita dalle nuove generazioni di viaggiatori, i millennial, pronti a divenire il più consistente gruppo di business traveller a livello globale dal 2024 in poi, e dai centennial, che verranno dopo di loro». «Per queste persone viaggiare è un’abitudine ricorrente e lo fanno con un’accessibilità ben diversa rispetto alle generazioni che li hanno preceduti – aggiunge Sharp –. Vogliono continuare a incontrarsi nelle destinazioni di tendenza ma sono anche iperconsapevoli della necessità di adottare pratiche sostenibili che, ovunque vadano, rispettino l’ambiente e le comunità locali». Secondo la ricerca, aziende e meeting planner stanno sviluppando molteplici iniziative, tra le quali la compensazione delle emissioni di anidride carbonica nel volato, l’eliminazione dei rifiuti in plastica, la scelta di alimenti e bevande di provenienza locale e l’adozione di fornitori etici.

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NEWS SUPPLIER

25MILA PERSONE AL CONGRESSO LIONS CLUB CON AIM GROUP AIM Group International ha di recente presentato i risultati del 102esimo Congresso Lions Clubs International tenutosi a Milano dal 5 al 9 luglio 2019. Il mega evento, acquisito grazie all’impegno congiunto di un bid team composto da Fiera Milano Congressi, il Comune di Milano, Lions Club Italia e AIM Group International, si è tenuto presto il MiCo Milano Convention Center e ha incluso numerosi eventi collaterali e sociali diffusi in tutta la città per diversi giorni, dal 23 giugno al 14 luglio. AIM Group ha svolto un ruolo poliedrico su diversi fronti, in particolare si

VISIT BRUSSELS PUNTA SUL MICE

è occupato delle attività sociali, sviluppando un programma personalizzato che comprendeva nove cene di gala, 28 attività di intrattenimento ed esperienziali quali corsi di cucina, safari fotografici e visite culturali. Si è inoltre occupato della International Parade of Nations, supportando l’organizzazione di una spettacolare parata alla quale hanno partecipato oltre 15mila delegati. I numeri della convention parlano infatti di oltre 25mila partecipanti, ventimila richieste Visa, 46 hotel gestiti, 17 eventi collaterali, 85mila persone trasportate.

SUD A CONFRONTO CON CBN Seconda edizione per la masterclass organizzata dal Convention Bureau di Napoli in collaborazione con Manageritalia, Mdl Global ed Mpi Italia, che aveva come focus quello di confrontare realtà similari del Sud per sviluppare nuove strategie da adottare. «Abbiamo proposto a una attenta platea di professionisti che ha gremito la sala, una serie di interventi qualificati, mirati a esporre le best practice di territori limitrofi a quello della Campania e le tecniche più moderne per attrarre clienti nella destinazione prescelta», dichiara la direttrice del Cb Napoli Giovanna Lucherini. Maddalena Milone, Ceo apulia2meet e president elect Mpi Italia Chapter, ha spiegato, ponendo come esempio la Puglia, l’importanza per la meeting industry di lavorare in sinergia con le istituzioni. Claudio Del Vita, responsabile digital marketing Gesac, ha poi illustrato le opportunità per acquisire nuovi clienti, generate dalle tecniche digitali; in particolare si è soffermato sulla creazione nell’aeroporto di Capodichino di una Chatbot, un’intelligenza artificiale che fornisce informazioni di base ai viaggiatori, essenziale in particolare quando il personale non è in servizio. L’importanza di fare squadra e credere nel turismo come volano della nostra economia è la convinzione anche di Rossella Bonaiti, presidente di Manageritalia Campania che, però, lamenta il numero esiguo di manager nel Meridione. Sono intervenuti alla masterclass anche Giuseppe Monti, project leader Turismo Manageritalia che ha portato l’esempio delle attività manageriali svolte tra Puglia, Calabria e Basilicata, mentre Alessandra Iavazzi, account manager di Mdl Global, ha spiegato alcuni elementi del digital marketing con particolare riguardo ai canali da utilizzare per fare lead generation.

Visit Brussels, l’Ufficio del Turismo di Bruxelles, a soli due anni dall’apertura della sede di Milano, annuncia tassi di crescita a doppia cifra. Considerando tutti i flussi incoming, quindi anche il turismo congressuale, il mercato italiano scala infatti la classifica, collocandosi al terzo posto per tasso di crescita sia nel numero di arrivi sia di pernottamenti, preceduto solo da Giappone e Russia. Nei prossimi mesi, l’impegno dell’ente si concentrerà su trade e Mice, con una serie di iniziative mirate a promuovere ulteriormente la conoscenza della città presso gli addetti ai lavori: «Credo molto nella formazione sul campo – dichiara Ursula Jone Gandini, responsabile Italia Ufficio del Turismo di Bruxelles – perché solo vivendo in prima persona lo spirito della città ci si può rendere conto di quante opportunità è in grado di offrire. Organizzeremo fam-trip per gruppi di piccole dimensioni, cinque o sei persone al massimo, in modo da avere la flessibilità necessaria per permettere a ogni partecipante di assecondare i suoi gusti e i suoi interessi. Riconfermeremo la nostra presenza ai più importanti workshop del settore e stiamo valutando la partecipazione ad alcuni appuntamenti fieristici».

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Al via la Mice Destination Academy Federcongressi&eventi presenta la Mice Destination Academy con un percorso di formazione e aggiornamento per lo sviluppo professionale della figura del destination manager

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edercongressi&eventi lancia la Mice Destination Academy, il percorso di formazione e di aggiornamento rivolto sia a chi già opera nell’industria degli eventi e dei congressi, sia ai giovani che desiderano entrare nel settore. La prima edizione è incentrata sul marketing della destinazione per meeting, congressi ed eventi per lo sviluppo professionale della figura del Destination Manager ed è quindi dedicata a tutti coloro che già lavorano o aspirano a lavorare in convention bureau, Dmo, consorzi ed enti di promozione, centri congressi e alberghi congressuali.

Sotto, Maria Gabriella Gentile e Alessandra Albarelli, rispettivamente coordinatrice del Learning Center e presidente di Federcongressi&eventi

GLI OBIETTIVI Fornire gli strumenti e le competenze specifiche per operare con successo nella gestione, nello sviluppo e nella promo-commercializzazione di una destinazione sul mercato Mice sono gli obiettivi del percorso di formazione. «Sono molto soddisfatta di questo nuovo

progetto, sia perché era uno degli obiettivi del mio programma, sia perché molti dei temi affrontati sono gli stessi capisaldi della storia dell’associazione», commenta la presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli. «Forti del nostro know-how affronteremo in maniera tecnica e pratica e attraverso case history i temi più attuali di un mercato che negli ultimi anni è stato ed è al centro di un cambiamento radicale che richiede competenze sempre aggiornate e qualitativamente alte. Federcongressi&eventi, quale associazione di settore, dimostra ancora una volta di essere pronta a recepire i bisogni dei suoi professionisti offrendo loro i migliori ed economicamente più competitivi percorsi di crescita e approfondimento». I PUNTI DI FORZA Mice Destination Academy è patrocinata dall’Agenzia Nazionale del Turismo-Enit e dal Convention Bureau Italia ed è un progetto del Learning Center, la struttura che ha la responsabilità dell’attività formativa di Federcongressi&eventi e che è coordinata da Maria Gabriella Gentile: «I punti di forza della Mice Destination Academy sono sia i contenuti sia il format. I primi sono individuati per fornire una qualificazione di respiro internazionale mentre per quanto riguarda il format si è scelta la residenzialità che, già sperimentata in precedenza nell’attività formativa di Federcongressi&eventi, si è dimostrata la formula più valida per dare un taglio esperienziale alla formazione, incentivando tra i partecipanti lo scambio di best practice, il confronto e lo spirito di gruppo per una vera ‘full immersion” nel settore». COME, DOVE, QUANDO Mice Destination Academy, prima edizione, si sviluppa nell’arco di tre appuntamenti organizzati in forma residenziale (domenica-

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NOTIZIARI E ASSOCIAZIONI

AND THE WINNER IS… FOOD FOR GOOD

Nuovo riconoscimento per Food for Good. Il progetto di recupero del cibo non consumato durante gli eventi e i congressi promosso da Federcongressi&eventi, Banco Alimentare ed Equoevento ha infatti vinto l’Oscar Life-Food.Waste. StandUp “Per aver contribuito in modo innovativo ed efficace alla donazione delle eccedenze alimentari”. Il premio è stato assegnato nell’ambito della conferenza “L’impegno della filiera per la riduzione degli sprechi e il recupero delle eccedenze alimentari” che ha chiuso il progetto Life-Food. Waste.StandUp . Promosso da Federalimentare, Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori, il progetto nell’arco di tre anni ha realizzato un’estesa campagna di comunicazione su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare in materia di prevenzione degli sprechi alimentari e gestione delle eccedenze lungo la filiera.

ELISA CHIRONNA

CONVENTION: DATA, LUOGO E NOVITÀ!

L’associazione cambia il format della propria convention. L’appuntamento clou della meeting industry si svolgerà a Treviso dal 24 al 25 febbraio 2020. Passando quindi da tre a due giornate. L’obiettivo? Aumentare la propria platea. «La decisione di concentrare la convention in due giornate è stata presa per rispondere alle esigenze da tempo avanzate dai professionisti del comparto, impegnati nel conciliare il bisogno di formazione e networking con ritmi di lavoro sempre più serrati», commenta la presidente di

Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli che precisa: «Il format più agile della convention non ne riduce, però, la qualità del programma. Anche questa tredicesima edizione sarà infatti ricca di seminari, workshop, tavole rotonde e sessioni plenarie per approfondire i temi più caldi e scoprire i trend emergenti del settore». L’intero evento si svolgerà a Treviso al Best Western Premier Bhr Treviso Hotel, moderno business hotel che dispone di un centro congressi di 13 sale modulabili.

martedì). Gli incontri si svolgeranno il 24-26 novembre 2019, il 26-28 gennaio 2020 e il 15-17 marzo 2020 a Firenze, presso l’Ac Hotel Firenze. Per garantirne l’efficacia il corso è a numero chiuso (25 partecipanti). www.federcongressi.it

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NOTIZIARI E ASSOCIAZIONI

Zero confini per una Community in fermento MPI Italia si evolve continuamente e progetta un calendario di eventi senza interruzioni per incontrare sempre nuovi colleghi della meeting industry nazionale e far crescere la rete delle professionalità all’interno della Community

S @MPI_Italia info@mpiweb.it www. mpiweb.it www. mpiweb.org

ettembre è stata una staffetta di eventi dalla Lombardia alla Sardegna. Una nuova sessione di esami professionali in Meeting Management a Milano ha concluso la pausa estiva. A seguire, una nuova edizione dell’asta benefica “Movie Charity Auction”, sempre a Venezia in concomitanza con la Mostra Internazionale del Cinema, quest’anno in partnership con Legambiente per sposare una causa ambientalista alla quale devolvere la raccolta fondi al cuore dell’iniziativa, partecipata da oltre cento professionisti della meeting industry, con il supporto di Conventions Malta e Hotel Indigo Venice e la partecipazione straordinaria del MarTa, il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, che si è presentato nella sua nuova veste all’insegna della digitalizzazione. Dal Festival del Cinema di Venezia alle

splendide coste sarde con un workshop dedicato al Mice e al Wedding che ha coinvolto buyer e supplier a Cagliari per una giornata di formazione e confronto B2B organizzata da Ilda Events & Tourism ed Healthcare Sardinia, socio MPI, in partnership con il Capitolo Italiano dell’Associazione. Tanto calore ha accolto MPI a Napoli per la Master Class organizzata a metà ottobre dal Convention Bureau di Napoli, in collaborazione con Manager Italia Campania e Mdl Global, sempre in partnership con MPI. Una opportunità per incontrare i colleghi partenopei e discutere di best practice nelle sinergie professionali tra attori pubblici e privati per il bene della meeting industry. Sempre il Sud Italia protagonista di un mese di novembre tutt’altro che autunnale nell’agenda MPI. È Siracusa a ospitare il retreat periodico del board per lavorare alle prossime attività formative, di aggiornamento e di promozione per i soci del Capitolo, oltre che di networking. «Cominceremo – commenta Enrico Jesu, presidente MPI Italia – a Milano a fine novembre ospitando la MPI Foundation ed entro metà dicembre in una location esclusiva, ancora da svelare, per incontrare i colleghi lombardi per un’opportunità di networking e formazione che anticiperà la pausa natalizia; continueremo nel 2020 a febbraio con una presenza al Mice Village di Bit, ad aprile con l’organizzazione congiunta con Federcongressi e Site Italia di Gmid (giornata Mondiale della Meeting Industry) e a luglio con la Convention nazionale per cui abbiamo aperto le candidature alle destinazioni che la vogliano ospitare e a cui stiamo lavorando con i colleghi del board e i membri dei team con la metodologia dell’Event Canvas». Da segnare in agenda, infatti, l’appuntamento con Emec 2020, la European Meetings & Events Conference che si terrà a Siviglia dal 9 all’11 febbraio 2020. Iscrizioni aperte al sito www.mpi.org per non perdere la ricca proposta di contenuti formativi e attività che permetteranno di tessere relazioni con i colleghi europei e aggiornarsi su una professione, quella del meeting planner e meeting manager, in continua evoluzione.

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Profumo di Mice

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ulla scia di un profumo l’emozione si mette in viaggio. A iniziare dalle note di testa, che evaporano velocemente ma determinano la prima impressione. Poi emergono le note di cuore, la parte centrale di un profumo, fusione di fragranze avvolgenti che consente alle prime di perdurare. Infine le note di fondo, che evaporano lentamente. Forti e potenti, la loro principale connotazione è la durata e consentono di fissare tutte le fragranze che compongono il profumo. Una piramide olfattiva, quella che regala al Mice la Campania, destinazione caratterizzata da grande personalità, originalità progettuale e capacità di creare attrattive e tendenze.

Tra hub e jazz Napoli Capodichino - Salerno Costa d’Amalfi. A ottobre è decollato il nuovo sistema regionale aeroportuale e le due società di gestione degli scali hanno approvato il processo di fusione che darà vita a un polo da 15-17 milioni di passeggeri a regime – e quindi con un incremento previsto di cinque milioni – entro i prossimi tre anni. Capodichino, infatti, ha raggiunto il suo massimo livello di espansione e la fusione attraverso Gesac con l’aeroporto Costa d’Amalfi di Salerno si delinea di utilità reciproca. Sono previsti investimenti complessivi – tra pubblico e privato –

Persistente. Memorabile, anche. La Campania conquista come una fragranza, conduce in un viaggio sensoriale nel presente e rimane impressa nel tempo. Con spazi e location in creative combinazioni per infinite emozioni per 230 milioni di euro cui si aggiungono i cento milioni di euro finanziati dalla Regione Campania per il prolungamento della metropolitana di Salerno fino all’aeroporto. Ancora fatti e numeri, con i 150 milioni di euro – dei circa 550 previsti – per il finanziamento di 287 progetti esecutivi del “Piano strade”, del quale sono stati già firmati i primi cento decreti con l’avvio di altrettanti interventi. Nel contesto della mobilità su rotaia, intanto, e all’inizio dell’autunno, sono stati acquistati quaranta treni destinati alla linea Circumvesuviana – circa 142 chilometri distribuiti su sei linee e 97 stazioni – per un valore complessivo di 314 milioni di euro. Un rinnovo del parco rotabile che non si effettuava da vent’anni, con nuovi veicoli ferroviari che si aggiungono ai 24 treni “Jazz” – più comfort, spazio e sicurezza – già acquistati – l’ultimo consegnato questa estate – e operativi. Una sinfonia di rotte che consente alla Campania di disporre della maggiore flotta regionale di treni Jazz in Italia.

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Luci della sera e profumo di mare a Procida: emozioni garantite

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Perché un evento in... Campania

“Metrò del mare”, viabilità esperienziale “Metrò del Mare”. Definizione evocativa che preannuncia la grande bellezza delle aree costiere campane e i relativi collegamenti. Protagoniste sono le due linee Archeolinea e Cilento Blu: collegano via mare tutta la Campania e raggiungono non solo le aree costiere, ma anche le aree interne e i grandi attrattori culturali con tempi di percorrenza più che dimezzati rispetto al traffico stradale. Un impegno di programmazione della Regione Campania che decongestiona il traffico su strada, incentivando una mobilità più sostenibile. Un itinerario nel nome di Nettuno da Capri a Sapri passando per l’area Flegrea, la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, Salerno e il Cilento. Un’esperienza che non si racconta, si vive.

Sole a catinelle Pioggia di milioni di euro da questa estate per il restyling del centro storico del capoluogo campano. Dieci milioni di euro per la Galleria Principe di Napoli, altri dieci per Palazzo Penne e venti milioni di fondi aggiuntivi a quelli europei per il grande “Progetto di valorizzazione del centro storico Unesco di Napoli”. Questi alcuni degli interventi più corposi finanziati dai novanta milioni di euro del Cis – Contratto istituzionale di Sviluppo –, volti al rinnovo di aree del centro

di Napoli, in particolare di Capodimonte, della Sanità, dei Quartieri Spagnoli e di Pignasecca. La storica Galleria Principe sarà interessata da un rinnovo totale che comprende le facciate interne, la pavimentazione e i porticati, mentre il rinascimentale Palazzo Penne, storico edificio ai Banchi Nuovi, sarà restaurato per diventare casa dell’architettura e del design. Non solo. 7,5 milioni permetteranno all’ex convento delle Cappuccinelle di diventare un centro di alta formazione delle arti e dell’artigianato e nel Cis si guarda anche al complesso della Trinità delle Monache – comprende l’ex ospedale militare nel cuore di Napoli – e sei milioni di euro lo trasformeranno un incubatore di imprese con spazi di co-working e una rete di preziose botteghe artigiane. E anche la Costiera Amalfitana è agli onori della cronaca finanziaria, grazie al recente investimento di 28,5 milioni di euro, risultato del contratto firmato tra Invitalia e Rete di Sviluppo Turistico Costa d’Amalfi a settembre. Del totale, 26,4 milioni finanzieranno venti progetti di ampliamento del portafoglio di prodotti e servizi, di accrescimento della competitività e in un’ottica di destagionalizzazione. A Caserta, infine, Teresa Maffei, nuova direttrice della Reggia – da poco più di tre mesi –, dichiara di mettere sul tavolo degli investimenti 47 milioni di euro per la manutenzione del parco, affermando «Vorrei riuscire a farlo ritornare alla magia di un tempo». Nel frattempo, è volata a Kyoto per avviare un programma triennale di scambi e concordare la messa a punto della grande mostra L’Esercito di Terracotta, in calendario alla Reggia da maggio a ottobre 2020.

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La parola ai professionisti S

i muove tra conferme e proiezioni, la Campania. E determina le sue rotte Mice con uno sguardo sempre attento alla visione d’insieme, per poi scendere nei dettagli. Per un focus sulla destinazione, una serie di interviste a iniziare da Giovanna Lucherini, direttore Convention Bureau Napoli. Risultati positivi di crescita. È questo, in estrema sintesi, il bilancio del Convention Bureau Napoli per questo 2019. Entriamo nei dettagli? E come è articolato il mercato della meeting industry che sceglie Napoli per i propri eventi? «Rispondendo all’esigenza di un’offerta turistica integrata e coordinata, Convention Bureau Napoli è diventato l’unico interlocutore di riferimento per gli organizzatori Mice italiani e stranieri interessati a realizzare un evento a Napoli. Negli ultimi quattro anni – 2015-2019 –, infatti, le statistiche da noi elaborate dimostrano come le richieste siano cresciute costantemente. Il 72% proviene dal mercato italiano e i periodi migliori interessano i mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre. Nel contesto della destagionalizzazione, invece, c’è ancora

Napoli e la Campania intorno. Un brand di grande appeal, nel quale la professionalità e l’esperienza degli stakeholder giocano un ruolo decisivo. Li abbiamo intervistati, per uno stato dell’arte sulla destinazione molto da lavorare. Le statistiche forniscono indicazioni preziose per programmare le attività promozionali. La partecipazione alle fiere di settore, anche internazionali, le collaborazioni con le istituzioni e le attrazioni culturali, sono solo alcune delle azioni mirate per sfruttare al meglio le alte potenzialità del settore congressuale cittadino. Gran parte delle richieste girate ai nostri soci & partner sono relative a convegni medico-farmaceutici, seguiti da eventi tech, incentive e bancario-assicurativo». Come è articolato il mercato internazionale che sceglie Napoli per i propri eventi? Ci sono aree di provenienza prevalenti e, se sì, per quali numeri e tipologie? «Emerge che il mercato internazionale sia sempre più interessato a Napoli, in particolare quello di Francia (21%), Uk (15%) e Stati Uniti Giovanna Lucherini, direttore Convention Bureau Napoli Accanto, Castel Nuovo, detto anche Maschio Angioino, castello medievale e rinascimentale nonché una delle icone di Napoli Nella pagina accanto, in alto, Nisida, piccola isola appartenente all’arcipelago delle Flegree, all’estrema propaggine della collina di Posillipo In basso, panorama della Costiera Amalfitana con il golfo di Salerno dai giardini di Villa Rufolo a Ravello

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Perché un evento in... Campania

Cbn, sinergia Mice Valorizza l’esclusività e l’eccellenza di Napoli in qualità di destinazione Mice, promuovendo la città per l’organizzazione di grandi eventi, congressi, viaggi di incentivazione e attività di team building. È il Convention Bureau Napoli – Cbn –, rete di imprese privata nata alla fine del 2015 grazie all’iniziativa delle principali realtà della filiera congressuale partenopea. E avere fatto crescere il turismo congressuale a Napoli significa aver fatto da volano di sviluppo dell’intera industria turistica per il miglioramento dell’accoglienza della città, con una ricaduta positiva sull’indotto complessivo dell’economia locale. I soci Cbn sono fra i più importanti alberghi, agenzie di servizi congressuali, società di catering e transfer della città, oltre all’Aeroporto Internazionale di Napoli e al Centro Congressi della Stazione Marittima. Cbn, inoltre, ha stretto accordi di partnership con altri centri congressi partenopei e numerose sedi fra le più esclusive, adatte a ospitare eventi: musei, palazzi storici, chiese, catacombe e percorsi sotterranei, che possono essere privatizzati e affittati in esclusiva. Per eventi Mice oltre le rotte comuni.

(14%), soprattutto per viaggi di incentivazione. Al fine di incrementare la visibilità sul mercato internazionale, Napoli è stata protagonista del progetto pilota #MeetinNaples realizzato da Convention Bureau Napoli con due importanti Mice influencer – una europea, l’altra italiana – con lo scopo di promuovere la città sui canali social in qualità di destinazione emergente per il Mice. Le professioniste hanno svolto il ruolo di influencer attraverso un’attività di analisi e diffusione di informazioni, creando contenuti che possano indirizzare le scelte dei meeting planner internazionali. Sebbene il progetto pilota fosse su scala ridotta, l’obiettivo di rafforzare la percezione di Napoli – soprattutto all’estero – in qualità di destinazione congressuale professionale e organizzata, potenziandone la visibilità sui canali social, è stato raggiunto. Dal report finale del progetto è emerso un maggio-

re coinvolgimento del mercato tedesco, inglese, olandese e belga, dati importanti che – nel 2020 – potranno tradursi in azioni mirate – per esempio fam trip –, possibilmente in sinergia con compagnie aeree con voli diretti su Napoli. A questo proposito, Napoli ha un’eccellente rete di collegamenti aerei – ben 104 destinazioni nel 2019 – che la connettono ai più importanti hub internazionali e la città vuole mostrare tutta la sua bellezza e professionalità per garantire il successo di qualsiasi tipologia di evento. L’autenticità e la creatività sono una peculiarità di questa destinazione e la chiave essenziale del successo dipende da come un territorio viene raccontato: gli influencer sono gli occhi e le orecchie della realtà online». Anticipazioni sull’imminente 2020? «La strategia del Convention Bureau Napoli per

In alto, la Reggia di Caserta, una delle residenze reali più grandi al mondo per volume, patrimonio dell’Unesco A fianco, Marina Grande, stupendo borgo marinaro di Sorrento, fra i must della Penisola Sorrentina Nella pagina accanto, piazza del Municipio a Napoli, con la famosa fontana di Nettuno

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Un intervento da parte di Giancarlo Carriero, presidente del Convention Bureau di Napoli nonché presidente della sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli.

il 2020 prevede la prosecuzione dell’intenso lavoro di promozione di Napoli quale destinazione Mice con azioni mirate a potenziare il numero di candidature di associazioni scientifiche nazionali e internazionali interessate alla città, puntando, come già detto, sulla destagionalizzazione: abbiamo attivato alcune sinergie con i centri di eccellenza del nostro territorio, fra cui alcuni dipartimenti universitari della nostra storica Università Federico II e un centro di ricerca». Senza se e senza ma: un sogno nel cassetto che si avvera. Quale? «Grazie all’unicità della città e alle sue numerose sedi Mice non convenzionali – per esempio chiese, musei, gallerie e palazzi storici – e tramite il Cbn, Napoli è stata recentemente selezionata per la pubblicazione sul prestigioso report annuale “25 Event Venues and Destinations to watch in 2019” ed è l’unica destinazione italiana ad apparire sulla guida. Nonché l’unica destinazione inserita nella categoria Experience Friendly, in grado di offrire un’esperienza unica e non convenzionale, grazie alla versatilità e varietà che caratterizza l’offerta Mice del capoluogo partenopeo. Vorremmo continuare a mantenere altissima l’attenzione sulla città e sulla Regione, possibilmente con il concreto supporto economico delle istituzioni locali, che hanno ormai perfettamente compreso il nostro modus operandi a favore di questo incredibile territorio e hanno visto i concreti risultati ottenuti in questi nostri primi quattro anni! La strada da percorrere è sempre lunga ed evidentemente non è compito del solo Convention Bureau Napoli – a oggi ancora totalmente privato – lavorare in tal senso. L’amministrazione e gli operatori della filiera, in modo congiunto, devono continuare a lavorare, ognuno svolgendo i propri compiti nei rispettivi ambiti di competenza. Il mercato detta leggi ben precise, non possiamo perdere né tempo né – soprattutto – opportunità».

Poco prima dell’estate lei è stato nominato all’unanimità presidente del Convention Bureau di Napoli. Quali sono le sue priorità e, più in generale, le sua linee programmatiche operative? «Napoli è una città dalle grandi potenzialità ancora in parte inespresse. Uno dei principali obiettivi del nostro Convention Bureau è proprio quello di far rendere il “prodotto Napoli” al meglio, in particolare nel mondo congressuale, mostrando le sue unicità e la sua efficienza. Per ottenere questo risultato abbiamo costruito un solido gruppo di lavoro che può offrire un prodotto che soddisfi molteplici esigenze, che non riguardano solo l’accommodation o le sale convegni, ma una serie di altri aspetti essenziali per ospiti e organizzatori. Si va dalle visite a siti culturali inusuali al sostegno ad attività sociali in territori disagiati. Si tratta di un impegno che tutti i soci hanno preso in primis con la città, perché portare congressi importanti a Napoli vuol dire produrre un indotto del quale beneficia l’intera economia cittadina. I numeri a oggi ci segnalano una crescita costante del settore. Non dobbiamo disperdere quanto fatto fino ad ora, dobbiamo consolidarlo e, attraverso anche la costante presenza alle principali fiere di settore e un giusto utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione, dobbiamo mirare a incrementarlo».

Giancarlo Carriero, presidente del Convention Bureau di Napoli

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Perché un evento in... Campania Sempre con i riflettori accesi sul capoluogo campano, la dichiarazione di Antonio Izzo, presidente di Federalberghi Napoli.

Antonio Izzo, presidente di Federalberghi Napoli. Sotto, Corrado Matera, assessore regionale allo Sviluppo e Promozione del Turismo Regione Campania.

A giugno l’assemblea di Federalberghi Napoli ha confermato il suo ruolo di presidente degli albergatori napoletani. Un importante segnale di continuità – e all’unanimità – per quanto da lei realizzato nel primo triennio di mandato. Nodi da sciogliere e obiettivi prioritari da raggiungere a breve, medio e lungo termine? «Nel primo triennio di presidenza abbiamo intrapreso numerose battaglie a tutela della categoria alberghiera, spesso scontrandoci con le istituzioni. Con il rinnovo del mio mandato proseguiremo questo lavoro che è in continuo divenire e necessita di pazienza e costanza. Basti pensare a tematiche sempre presenti come l’eccessiva tassa sui rifiuti o l’imposta di soggiorno, con i nuovi regolamenti attuativi, o la lotta all’abusivismo, con l’introduzione del codice identificativo. Vogliamo anche puntare molto sul Comitato dei Giovani Albergatori, al quale abbiamo voluto dare nuovo vigore. L’obiettivo è quello di proporre nuove idee grazie all’apporto di ragazzi che hanno già maturato esperienza nel settore, e usare al meglio i moderni strumenti di comunicazione come i social network. Strumenti essenziali per promuovere le ricchezze della città che non si deve crogiolare sui buoni risultati raggiunti, ma deve continuare a lavorare per rendere strutturali e non estemporanei i flussi turistici arrivati a Napoli negli ultimi anni».

Per una panoramica sull’intera destinazione, ecco l’intervista a Corrado Matera, assessore regionale allo Sviluppo e Promozione del Turismo Regione Campania. In Campania crescono le entrate e le presenze così come sono aumentati i turisti che, nel 2018, hanno raggiunto una spesa di 2,3 miliardi di euro. È uno dei dati contenuti nel recente “Rapporto sull’economia della Campania” della Banca d’Italia. Approfondiamo?

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Did you know that… ✓ Napoli-New York non stop è una realtà. È stato infatti inaugurato il primo volo diretto della United Airlines tra il capoluogo campano e la Grande Mela. Per l’inverno 2019-2020, invece e nel contesto low cost, da Napoli saranno sei le nuove mete europee raggiunte da Ryanair: Berlino, Bordeaux, Malaga, Marsiglia, Nantes e Norimberga. Nell’aprile 2020, infine, Volotea aprirà una base a Napoli ✓ Da fine ottobre e dopo oltre trent’anni ha riaperto la Casa del Bicentenario di Ercolano, una delle più sontuose dimore del Decumano Massimo. Il progetto di restauro è condotto congiuntamente sia dal Parco archeologico di Ercolano sia da quello di Pompei, insieme all’Herculaneum Conservation Project e al Getty Conservation Institute ✓ Salerno è Mice in ogni stagione e propone eventi tutto l’anno: “Luci d’Artista” – dal 15 novembre a metà gennaio – top fra le manifestazioni del periodo natalizio in Italia –, “Mostra della Minerva” e “Crocifisso Ritrovato” in primavera, “Festival Letteratura”, “Arena del Mare” e “Sea Sun” durante l’estate. Senza dimenticare le kermesse dedicate al wine & food, al fantasy e allo sport

«In questi anni il turismo è diventato il settore centrale per l’economia della nostra regione. I segnali che ci arrivano dagli operatori e i dati in nostro possesso dicono che con la crescita del turismo cresce tutta la Campania. Siamo riusciti a dare, sul piano nazionale e internazionale, un’immagine più precisa e più completa dei nostri territori. La nostra offerta, che spazia dalla cultura all’enogastronomia passando per gli itinerari del turismo religioso, ha prima incontrato e quindi soddisfatto l’interesse di grandi

aziende italiane ed estere che hanno investito sul nostro territorio per generare posti di lavoro e ridare un’immagine a una regione che merita più di quello che finora ha ricevuto. Ci sono ancora grandi margini di miglioramento nell’offerta turistica dei nostri territori e la Regione Campania sarà pronta a recepire tutte le proposte che lavorino in un’ottica di sistema. È indispensabile parlare di “sistema turismo”, cioè di un percorso comune dove siano rappresentate le aspettative e le vocazioni diverse dei territori. Il turismo, o meglio, i “turismi” rappresentano la grande opportunità per il rilancio di tutto il Meridione».

In alto, un panorama di Salerno all’alba: una destinazione eclettica e glamour, ricca di eventi In basso, al centro, post congress a ritroso nel tempo con il sito archeologico di Paestum, i cui templi sono dedicati a Poseidone, Hera e Cerere A sinistra, una terrazza con vista su Napoli e sul Vesuvio, emblema della città partenopea

La Campania è la seconda regione in Italia per crescita delle presenze turistiche. I risultati parlano di un successo determinato dalla capacità di programmazione, che sicuramente intendete potenziare e riproporre anche per il futuro. Quali le proposte e i progetti, anche in un’ottica di sinergie tra pubblico e privato? «Questi risultati evidenziano il grande lavoro che la Regione Campania ha realizzato in questi ultimi anni. Una cifra su tutte: oltre un miliardo di euro per interventi in tutti i settori che impattano con la crescita del turismo. I servizi, la sicurezza, i trasporti e la cultura, ma anche la ricerca scientifica, l’ambiente, l’agricoltura e l’artigianato sono tutte variabili che, se integrate, possono garantire il potenziamento delle presenze turistiche. I risultati, visibili a tutti, non sono occasionali né dovuti al caso o a congiunture favorevoli, ma rappresentano il frutto di una strategia complessiva. Nell’immediato futuro, la semplificazione burocratica e organizzativa che deriverà da questa nuova impostazione, dove i processi di digitalizzazione svolgono un ruolo fondamentale, darà quella spinta in più per tutti gli operatori del settore guardando anche a modelli europei già consolidati che in un’otti-

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Perché un evento in... Campania

ca di sviluppo turistico hanno saputo coniugare e modellare sviluppo urbanistico, mobilità, accessibilità e comunicazione. È evidente che dobbiamo promuovere i nostri tesori ambientali e culturali facendo sistema rispetto a una rete territoriale di accoglienza e agendo sugli elementi che qualificano il prodotto turistico. Ora più che mai è necessario mettere in rete i vari turismi che rappresentano le nostre regioni. Adesso, attraverso gli indirizzi programmatici, sarà realmente possibile definire e pianificare progetti e presentarli con largo anticipo nelle più importanti fiere del settore. Sono certo che abbiamo tracciato un solco su cui proseguire, sempre pronti a recepire i contributi di chiunque abbia a cuore la valorizzazione dei nostri territori, le aree interne come quelle costiere,

Sannio Falanghina, Capitale europea del Vino 2019 Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato da Recevin, rete delle ottocento Città del Vino presenti in 11 Paesi europei. Un vero e proprio distretto del vino, dunque, che rappresenta la locomotiva del vino campano e comprende 23 territori sanniti. Non solo. Campania e Canada: enoturismo e partnership nel segno di Bacco. Tradotto: Sannio Falanghina ha accolto recentemente le delegazioni delle due destinazioni. Quali le sinergie e per quali progetti? Ce lo racconta Corrado Matera «È sempre più urgente e necessario costruire progetti culturali legati al territorio d’origine per coltivare quel forte “senso di appartenenza”. Un ponte tra la capitale europea del vino 2019 – Sannio Falanghina – e il quinto mercato al mondo per i vini italiani, il Canada, è indispensabile per trasmettere lo stile di vita e il saper vivere italiano. L’enoturismo è un volano di promozione sia economica sia culturale e stiamo per questo lavorando per una sempre maggiore collaborazione tra la Campania e il Canada affinché si gettino le basi per accordi di collaborazione nel settore del turismo enogastronomico. Stiamo valorizzando le aree interne attraverso itinerari alternativi, al fine di portare nei nostri borghi e sulle nostre colline visitatori e idee per costruire un sistema di accoglienza diffusa. Bisogna creare sinergie e per avere visibilità occorre mettere in comune le azioni di promozione».

e ad accettare la sfida per migliorare le nostre politiche di sviluppo. L’obiettivo è quello di fare della Campania un sistema territoriale completo per chi la fruisce turisticamente e che, rispetto a un’agguerrita concorrenza, risulti vincente anche negli anni futuri». Il turismo leisure intercetta sovente le coordinate di quello congressuale. Quali sono le proiezioni per percorsi sempre più condivisi? «Nell’era dei social è essenziale essere innovativi puntando sulle bellezze naturali delle cosiddette destinazioni minori. Oggi i borghi, il cibo sano, i percorsi di fede, i cammini e il cicloturismo dei nostri parchi così come le terme rappresentano il sistema per un turismo più diffuso per i territori, che ha margini di crescita esponenziali rispetto a quelli delle mete tradizionali. Fondamentale è che tutto questo venga organizzato in pacchetti specialistici da destinare ai mercati con il sostegno regionale della promozione fieristica. I nostri turismi sono in progressiva e costante risalita e il nostro progetto nasce proprio dalla volontà di valorizzare l’unicità dell’offerta campana in un’ottica di “mobilità dolce”. Stiamo trasformando, anche con l’aiuto degli operatori privati, il territorio campano in una destinazione accogliente in tutto e per tutti, una terra dove si possa costruire e sviluppare un turismo accessibile, inclusivo e di qualità. Vorrei sottolineare l’attenzione crescente della Regione Campania verso orientamenti di mercato sempre più alla ricerca di un turismo eco-sostenibile e di svago, che si traduce nella valorizzazione di aree, una volta dimenticate, trasformate in percorsi permanenti di fruizione a piedi o su due ruote, utilizzando al meglio i territori meno conosciuti dei distretti turistici campani». Campania e Canada. Ovvero enoturismo e una partnership nel segno di Bacco e del paesaggio. Sannio Falanghina, in provincia di Benevento, la

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capitale europea del vino 2019 ha accolto recentemente le delegazioni delle due destinazioni. Quali le sinergie e per quali progetti? «È sempre più urgente e necessario costruire progetti culturali legati al territorio d’origine per coltivare quel forte “senso di appartenenza”, quel legame con le radici della comunità sannita nel mondo, e fare della Campania una comunità ideale per soggiornarvi oltre che viverci. La comunità di italiani all’estero è una potenzialità e una risorsa per la nostra Regione e motore di valorizzazione delle tradizioni, degli usi e dei costumi italiani, e soprattutto dell’eccellenza gastronomica della Campania. Un ponte tra la Capitale europea del Vino 2019, Sannio Falanghina e il quinto mercato al mondo per i vini italiani, il Canada, è indispensabile per trasmettere lo stile di vita e il saper vivere italiano. L’enoturismo è un volano di promozione sia economica sia culturale e stiamo quindi lavorando per una sempre maggiore collaborazione tra la Campania e il Canada affinché si gettino le basi per accordi di collaborazione nel settore del turismo enogastronomico. Una partnership nel segno del vino e del paesaggio, per un turismo eco-sostenibile. Stiamo valorizzando le aree interne attraverso itinerari alternativi, così da portare nei nostri borghi e sulle nostre colline visitatori e idee per costruire un sistema di accoglienza diffusa. Bisogna creare sinergie e per avere visibilità occorre mettere in comune le azioni di promozione». Nel contesto di un’ottimale accessibilità e mobilità, il Frecciarossa di Trenitalia è tornato quest’anno nel Cilento per sei mesi e non solo per i tre della

stagione estiva. Cosa ci dice a proposito e per il 2020? «Il Frecciarossa nel Cilento è uno dei risultati più prestigiosi di questa amministrazione, un successo che premia un lavoro progettuale iniziato nel 2016. Abbiamo presentato con Trenitalia il piano di marketing e promozione territoriale che punta a decongestionare il traffico su strada. Per il 2020 puntiamo a bissare questa esperienza perché crediamo fortemente nel turismo ferroviario dell’alta velocità, integrato con i treni storici, così da rendere più ricca e variegata l’offerta regionale. Con i treni storici possiamo raccontare i luoghi raggiunti da questi convogli stimolando la curiosità del turista con attrattive sia paesaggistiche sia culturali e legate ai sapori del territorio. La Regione Campania, in partnership con la Fondazione Ferrovie dello Stato – in sintonia con il piano strategico nazionale –, ha creduto molto in questo progetto che vuole valorizzare il tessuto turistico locale consentendo la destagionalizzazione dei flussi turistici, obiettivo che perseguiamo per offrire ad albergatori e operatori economici una sostenibilità dei costi di esercizio per 365 giorni l’anno. Non a caso il programma dei treni storici copre l’intero anno solare. L’offerta di treni storici della Campania è una delle più ricche e articolate d’Italia: 43 treni per altrettanti percorsi, 43 itinerari che collegano lo straordinario patrimonio della nostra Regione. Treni come il Pietrarsa Express o l’Archeotreno Campania, che partendo dal centro di Napoli portano alle vestigia archeologiche di Pompei, Ercolano, Paestum, Velia e ad altre splendide località campane come Salerno e Sapri. Il Reggia Express, che dal centro di Napoli conduce fino alla Reggia di Caserta regalando ai turisti

Nella pagina accanto, una torre medievale sulla costa, a Maiori, in Costiera Amalfitana Sotto, a tutta adrenalina lungo la costa di Sorrento per i team building sportivi del Mice

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Perché un evento in... Campania

Non solo mare, a Capri: con la seggiovia si può raggiungere il punto più alto dell’isola, la cima di Monte Solaro Sotto, Napoli con Spaccanapoli, la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città

l’esperienza di un viaggio su carrozze degli Anni 30 e 50. Abbiamo poi i treni che si ricollegano alle tradizioni popolari dell’Irpinia e del Sannio. Treni lenti, storici e treni veloci, l’importante è far viaggiare ancora di più la regione intera, di incrementare ancora di più quel +8% di arrivi che fanno oggi della Campania la prima regione per crescita turistica del Mezzogiorno». Quali sono gli obiettivi del suo assessorato per l’inverno 2019-2020 anche in considerazione dei Poc 2014-2020: linea strategica “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”. Quali le direttrici previste e gli scenari che auspica? «Le aspettative, dopo questo straordinario 2019,

sono rivolte ai prossimi dieci anni del Sud come motore della cultura nazionale. La Campania è un esempio nazionale, dopo cinque anni di intuizioni, progetti e promozioni. Abbiamo disegnato una strategia offrendo una regione aperta a tutti, capace di affascinare giovani italiani e turisti internazionali, allargando poco a poco il perimetro di azione sia in termini geografici sia temporali. Prima le città e i tradizionali grandi attrattori turistici, capaci di affiancare la veracità del prodotto mare e food con un’offerta culturale di straordinaria vivacità. Poi le aree interne, attraverso la riqualificazione urbana che trasforma il medievale e il Barocco quali piattaforme per il contemporaneo. Design e innovazione sono le parole chiave per una contemporaneità non solo al servizio di un turismo di piccolo cabotaggio e di breve respiro, ma piuttosto di un progetto di connessione fra le sponde occidentali e quelle orientali del Mediterraneo. La Campania potrà fungere da propulsore di tutto il sistema in oggetto, mettendo a frutto i naturali legami con il resto del Meridione. Punto di riferimento è il modello messo in campo insieme a Matera e la Basilicata, dove abbiamo aperto uno “spazio” destinato a fare da vetrina alle eccellenze di questi territori per saldare rapporti e avviare collaborazioni che vadano ben oltre i confini di una singola regione. Queste iniziative indicano strade possibili per dare sostanza vera all’integrazione tra le politiche socio-economiche e le opportunità turistiche dei territori. È chiaro ormai a molti che chi fa turismo non si occupa di “far passare il tempo” al pubblico, ma piuttosto di fare ricerca sociale avanzata. Se questo è certo in tutta Europa, è particolarmente vero e importante in Campania e nelle altre regioni del Sud».

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Creatività funzionale P

roverbiale, la creatività campana. Effervescente e fattiva, la destinazione scende in campo con strategie di sviluppo fra le quali è ora protagonista il progetto dei “Distretti turistici”. Un volano di espansione per tutte le 24 aree interessate e dall’intento comune: creare un sistema territoriale integrato che superi la dicotomia pubblico-privato.

Il nuovo presente «In un sistema economico globalizzato sempre più interconnesso e competitivo – ci racconta Corrado Matera, assessore al turismo della destinazione –, il paesaggio, i beni architettonici, le tradizioni culturali ed enogastronomiche costituiscono il nostro patrimonio non delocalizzabile, il valore aggiunto da tutelare e sul quale costruire una proposta turistica integrata e di qualità. L’impegno della Regione Campania è promuovere il processo di creazione e implementazione dei “Distretti turistici” in virtù di un deciso obbligo a favore della valorizzazione del nostro patrimonio naturale e culturale e della rigenerazione urbana delle nostre città. Piccole e medie imprese, enti locali e altri soggetti pubblici, associazioni di categoria e tutti i soggetti che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, hanno finalmente la possibilità di fare sistema per meglio rispondere

Eterogena, la Campania, che in ogni sua tessera di mosaico consente al Mice di vivere eventi da protagonista e nel massimo della funzionalità. Con post congress ad alto livello di unicità alle esigenze del mercato, sostenere la cooperazione tra le imprese, migliorare l’organizzazione dei servizi e promuovere nuovi modelli di sviluppo». E a ottobre è iniziata “l’era del distretto turistico” a Ischia – il primo ad aver visto la luce in Italia – isola con le terme che conducono il Mice in percorsi di totale “ben-essere” rigenerante. Ulteriori must sono Procida e Capri, entrambe unite dal fil rouge di natura e cultura. Set ideale per la meeting industry è ovviamente Salerno: frizzante, glamour e porta d’accesso alla Costiera Amalfitana, è pervasa tutto l’anno da eventi di risonanza internazionale. E poi Sorrento e la Penisola Sorrentina, con località imperdibili fra agrumeti, vigne e uliveti e con la costa che apre, curva dopo curva, affacci spettacolari sul Golfo di Napoli, il Vesuvio e Capri. O ancora Avellino con il conservatorio Domenico Cimarosa – il più grande della Campania –, il parco nazionale del Cilento e Benevento, con il complesso monumentale di Santa Sofia. Nientemeno che a firma Unesco.

Dalle nuvole al mare Sono 11, come una squadra di calciatori che scende in campo per stupire. Un elisir di borghi e di brezza salata, paradisi terrestri e scenari silvestri, castelli e affreschi, ingegno umano e natura, archeologia ed echi antichi. Per post congress all’insegna dei Borghi più belli d’Italia disseminati in Campania. ❏ Albori ❏ Atrani ❏ Castellabate ❏ Conca dei Marini ❏ Furore ❏ Montesarchio ❏ Monteverde ❏ Nusco ❏ Savignano Irpino ❏ Summonte ❏ Zungoli

La Casina Vanvitelliana, ubicata su un’isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli

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Perché un evento in... Campania

Parola d’ordine, cultura L’offerta culturale gioca un ruolo di spicco nella destinazione e conduce a direttrici di esperienzialità. Un patrimonio che si intreccia alla capillare offerta di location per eventi, cui attingere a piene mani

L

e cifre del Ministero per i Beni e le Attività Culturali parlano chiaro: la Campania è in forte crescita anche per quanto riguarda il turismo culturale, aggiudicandosi la medaglia d’argento in termini di visite a livello nazionale, dopo il primo podio del Lazio. Quali sono le icone e le sorprese della destinazione, nell’ottica di una fruizione da parte della meeting industry? Abbiamo approfondito l’argomento con Corrado Matera, assessore al turismo della destinazione.

Eventi e appuntamenti «L’obiettivo istituzionale è quello di sostenere l’incremento dei flussi turistici nella nostra regione, veicolandoli verso le numerose proposte culturali, naturali e artistiche. La Campania, soprattutto, ospita importanti tesori culturali a partire dai siti Unesco materiali e immateriali, ed

è lungo l’elenco di questi luoghi: le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Paestum e Oplonti a Torre Annunziata, Santa Sofia a Benevento, il centro storico di Napoli, la Reggia di Caserta con l’acquedotto vanvitelliano e il complesso di San Leucio, la Costiera Amalfitana, il Parco nazionale del Cilento, gli scavi di Velia e la Certosa di San Lorenzo a Padula. E ancora, i cosiddetti siti immateriali: la dieta mediterranea, le grandi macchine a spalla dei gigli di Nola e infine “l’arte dei pizzaioli”, ultimo – ma non per importanza – riconoscimento internazionale. Questi tesori vanno salvaguardati e rilanciati, rendendoli al contempo protagonisti indiscussi e scenari spettacolari di mostre ed eventi. Abbiamo avuto un anno straordinario per la qualità degli eventi organizzati e fra i numerosi esempi vorrei ricordare il Caravaggio che è “tornato” al Museo di Capodimonte, la mostra “Canova e l’Antico” – al Museo Archeologico Nazionale di Napoli – con celebri statue provenienti dall’Ermitage di San Pietroburgo a confronto con i capolavori classici della collezione Farnese del Mann. Al Madre, il museo di arte contemporanea situato nel cuore di Napoli, dopo uno strepitoso successo di pub-

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Le Terme Stabiane, le più antiche di tutta Pompei: il primo nucleo risale all’età sannitica, ovvero al IV secolo a.C. Nella pagina accanto, sotto, la certosa di Padula, o di San Lorenzo, situata a Padula, nel Vallo di Diano. Si tratta della prima certosa sorta in Campania

blico di Robert Mapplethorpe con “Coreografia per una mostra” – che la Regione Campania ha allestito in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation –, hanno fatto registrare il sold out le mostre dedicate a Pier Paolo Calzolari, Pina Bausch e Liam Gillick. Il “rivoluzionario” Napoli Teatro Festival Italia, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, inoltre, ha trasformato la città in un immenso palcoscenico live dove sono andati in scena artisti e autori provenienti da tutto il mondo. E a Sorrento si è appena conclusa la mostra “Henri Matisse. Il Maestro in scena”, ospitata a Villa Fiorentino e frutto di collaborazioni con istituzioni culturali di grande prestigio come il Museo Matisse e il Museo Picasso».

Tra domus e digitale Prosegue Corrado Matera «La Regione Campania sta puntando molto sul cinema, la nostra regione è un set a cielo aperto che si rinnova quotidianamente con produzioni attratte anche dal lavoro della Film Commission, che riesce a sintetizzare quello che la Campania è in grado di offrire al cinema: grandi storie, cultura, luoghi e talenti. Un classico dell’offerta turisticoculturale della Campania è la stagione dei siti di Pompei, Ercolano e Paestum con “Campania by night”, che da anni rinnova le suggestioni degli eventi negli scavi. La ricetta per l’anno prossimo è la stessa, aggiungeremo solo qualche nuovo ingrediente destinato a insaporire una stagione davvero stellata». A fine settembre, peraltro, ha riaperto Villa Regina a Boscoreale – risalente al I secolo a.C. –, subito inserita nel programma

“Campania by night”. E nello stesso mese, la Campania è stata protagonista della terza tappa di “Digital Summit Regionali” – progetto sullo sviluppo e le applicazioni del digitale italiano –, tenutasi nella facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, che ospita la Apple Academy. E con 28 milioni di euro di investimento, la Campania diventa la prima regione in Italia ad avere un unico ecosistema digitale per i Beni culturali, che riunisce i diversi comparti: archeologico, archivistico, bibliografico, cinematografico, storico-artistico e teatrale. A breve, verrà realizzato un archivio della musica napoletana. Dal quale attingere, perché no, per post congress a tutto pentagramma.

Laghi Nabi: primati campani È stata inaugurata il 20 ottobre, vanta un Dna ecosostenibile e la pista ciclabile luminescente più lunga del mondo. Il suo nome è Laghi Nabi e si tratta della prima oasi naturale della Campania, precisamente sul litorale domizio, in provincia di Caserta. Le ex cave di sabbia, situate su un’area di circa quattrocentomila metri quadrati, sono state ora trasformate in una realtà impensabile sino a qualche anno fa. Il progetto di riconversione di Laghi Nabi ha puntato sulla valorizzazione dell’area attraverso bonifiche e la rigenerazione di flora e fauna, integrando il mondo della natura con quello della bio-architettura per dare vita a un turismo all’insegna dell’eco sostenibilità e del benessere. Tutta da percorrere à la pista ciclabile di un chilometro e mezzo – record di lunghezza mondiale – che illumina l’Oasi Naturale Laghi Nabi: realizzata con sassolini luminescenti che assorbono la luce del sole e la restituiscono al buio in modo naturale, per almeno otto ore. Lampi di luce verde e azzurra, per pedalare dopo il tramonto a tutto relax e a sessioni lavorative concluse.

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na società attiva nel mercato dei servizi leisure e business il cui punto di forza è l’offerta di servizi integrati: questo è Di Sarno Group, un unico operatore in grado di soddisfare le esigenze di trasporto sia via terra – con il marchio omonimo e la ventennale esperienza nell’ambito dell’Ncc –, sia via mare con una flotta di motoscafi e la nave ristorante Lady Adriana (per eventi e minicrociere nel Golfo di Napoli e isole). Non solo: un operatore attivo nell’ambito della ristorazione con il ristorante Showbiz Napoli, una struttura moderna e funzionale in grado di ospitare eventi aziendali, cooking class e tutto ciò che gravita intorno alla food experience. E, con il tour operator Napoli City Vision, in grado di offrire ai turisti la possibilità di scoprire i luoghi più suggestivi della regione con guide specializzate, trasporto e pranzo inclusi, per chi desidera un pacchetto completo. Infine, con il nuovo brand Yellow Tour, il Gruppo offre la possibilità di personalizzare il tour secondo le proprie esigenze, con prezzi low cost ma con la qualità che contraddistingue i servizi Di Sarno.

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Di Sarno è una società di servizi integrati di Napoli, attiva sia nel mercato leisure sia in quello business, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di trasporto

Transfer a 360 gradi Ma torniamo ai servizi transfer, una risorsa fondamentale per chi ha necessità di spostarsi da un luogo all’altro in tutta sicurezza senza rinunciare alla propria comodità, uno dei tasselli più importanti per il successo di un evento. Commenta a questo proposito Luca Di Sarno: «La nostra società nasce dal desiderio di offrire ai nostri clienti il miglior servizio possibile sotto tutti i punti di vista e in tutte le occasioni, da quelle più formali, a quelle di svago. Per farlo, abbiamo scelto di partire da un parco auto di primo livello che comprende solo veicoli deluxe e full optional: a partire dalle limousine, berline e minivan Mer-

cedes, fino ai minibus e ai bus gran turismo delle migliori marche. I nostri veicoli inoltre rispettano altissimi standard di pulizia e manutenzione e sono in linea con tutte le normative vigenti in fatto di assicurazioni e permessi». A chi vi rivolgete in particolare, chi sono i vostri clienti? «Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno bisogno di spostarsi e vogliono farlo con comodità e classe, sia che vogliano godere delle bellezze della nostra città, della nostra regione – ma anche del resto d’Italia – sia che si trovino in viaggio per lavoro e necessitino di effettuare spostamenti con rapidità, riservatezza ed efficienza. Il vantaggio del servizio con conducente coninformazione pubblicitaria

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sente infatti di risparmiare tempo scegliendo il luogo e l’ora in cui essere prelevati e il tipo di trasporto, che può essere singolo ma anche di gruppo grazie ai nostri minivan e minibus. Tra i nostri clienti annoveriamo personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, sportivi, artisti, politici che necessitano di particolare privacy, ma anche gruppi in vacanza o di amici che si rivolgono a noi per occasioni private o per visite turistiche. Importante è anche la nostra clientela business: dai congressi ai meeting aziendali, siamo in grado di offrire puntualità ed efficienza nei transfer dall’albergo al centro congressi e per tutte le occasioni post congress verso informazione pubblicitaria

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ristoranti e attrazioni. Disponiamo anche di due bus granturismo ideali per le situazioni in cui si debba movimentare un numero di persone cospicuo. E poi diciamolo, non c’è niente di più fastidioso di un servizio transfer in ritardo o poco professionale per mettere in cattiva luce un evento e chi lo ha organizzato: ci vuole grande attenzione anche a questo aspetto quando si organizza un evento».

Dallo yacht all’elicottero Ma non è tutto perché Di Sarno mette a disposizione molti altri servizi a partire da escursioni in barca e yacht per visitare quel concentrato di natura, bellezza e arte che è la costa campana,

o per esplorare altre destinazioni grazie anche alla presenza di personale multilingue come guide autorizzate, hostess e steward che Di Sarno è in grado di fornire per rispondere a ogni genere di esigenza. È inoltre possibile prenotare viaggi in elicottero per visite ed escursioni ma anche per transfer particolarmente urgenti e riservatissimi. A proposito di sicurezza e riservatezza, Di Sarno è in grado di fornire anche servizi di security, di personal shopper e persino di facchinaggio per il trasporto di bagagli o di attrezzature. «Per noi lo scopo è di consentire a tutti di trovarsi in completo relax, sapendo di essersi affidati a persone esperte e di grande serietà».

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nsieme al cliente dalla progettazione alla conclusione degli eventi. È questo uno degli imprescindibili asset di Effe Erre Congressi, che nelle candidature internazionali presenta non solo Napoli, bensì la Campania intera. Una fonte di orgoglio per chi lavora, come Alessandra Saioni e il suo staff, sempre in prima linea in tutte le fasi dell’evento, dall’ideazione alla pianificazione, dalla realizzazione al follow-up, proponendo soluzioni innovative ed ecosostenibili. Per la committenza, questo si traduce nella sicurezza di essere sempre affiancati – sul set degli eventi – dalla presenza della titolare e del suo team.

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«Lavoriamo a lungo raggio nel tempo – afferma Alessandra Saioni – e veniamo contattati perché ci vengono riconosciute le capacità di progettazione e di realizzazione insieme a un budget previsionale con garanzia di tenuta e con anni di anticipo. E la nostra forza è anche quella di presentare candidature senza appoggiarci a commissioni esterne». Impegnandosi profusamente e con grande soddisfazione, infatti, e nell’ottica di

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Eventi istituzionali, eventi aziendali, congressi scientifici. Sono le tre macro aree della realtà partenopea, oltre vent’anni di esperienza per successi in Italia e worldwide

eventi futuri, Effe Erre Congressi ha in calendario grandi eventi – anche – per il 2021 e il 2022 con almeno mille delegati e una durata di quattro-cinque giorni, che apporteranno al territorio una considerevole ricaduta di fatturato. E non poteva che essere così, visto che la società ha all’attivo oltre cinquecento eventi tra congressi scientifici internazionali – dai cinquanta ai tremila partecipanti –, eventi istituzionali per pubbliche amministrazioni ed enti internazionali – Banca Mondiale, Ocse, Presidenza del Consiglio dei Ministri – ed eventi aziendali, cerimonie e meeting – per

esempio la presentazione del calendario Pirelli –. All’insegna della memorabilità sono, inoltre, le cene di gala in location esclusive e suggestive organizzate da Effe Erre Congressi, che elabora applicativi innovativi per la gestione e la comunicazione degli eventi: sviluppo di app e siti web, chat room interattive, gestione online delle iscrizioni, realtà virtuale e aumentata. E proprio il 2019 è l’anno nel quale la comunicazione è stata protagonista nella società partenopea, con particolare attenzione al sito web, ora fresco di un accattivante restyling. informazione pubblicitaria

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nedito - Viaggi ed Eventi: dieci anni di attività nella meeting industry con, al timone, Giuseppe Langella, dalla ventennale esperienza nelle maggiori Dmc locali ed estere, il direttore d’orchestra di qualsiasi tipologia di evento con una gestione attenta e scrupolosa a 360 gradi. Tutte le proposte, dalla scelta di venue e location al programma sociale, agli intrattenimenti e agli spettacoli, sono incentrate “sull’anima” del territorio campano e all’insegna della personalizzazione.

La parola-chiave degli eventi organizzati dalla società partenopea? Unicità. Ovvero il passaporto per vivere la destinazione da protagonisti e all’insegna dell’esperienzialità

Esperienziale ed emozionale Il nome “Inedito” preannuncia la cifra stilistica della società: la costante ricerca di novità da proporre, dando importanza anche al più piccolo dettaglio, garantendo però sempre efficienza e qualità e centrando sempre l’obiettivo. Per il Mice che ama la natura e l’avventura, Inedito - Viaggi ed Eventi organizza “green” incentive e una miriade di outdoor activity e team building all’insegna dello sport e dell’adrenalina. Piccoli borghi, con la loro magica atmosfera e incursioni in contesti rurali, lontani dalle rotte comuni: passeggiate lungo i sentieri della Penisola Sorinformazione pubblicitaria

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rentina, della Costiera Amalfitana, dell’isola di Capri e del Cilento – sempre più richiesto –, lontani dal caos del turismo di massa. Itinerari naturalistici, educazione ambientale, attività sensoriali ed heritage interpretation, la nuova frontiera del Mice e da inedite prospettive. Via libera allora a trekking lungo il Sentiero degli Dei o la Valle delle Ferriere – un luogo magico nel cuore di Amalfi –, con l’esperta regia di guide turistiche, ambientali ed escursionistiche. È l’altro volto della Campania, quello che vibra di personalità e rende gli eventi

memorabili nel tempo. Imperdibile è anche il Rally Costiera, per visitare la “divina” costa amalfitana divertendosi, a bordo di auto d’epoca, scooter o vespe. E sempre all’insegna dell’autenticità è la scoperta del cuore pulsante di Napoli, da conoscere magari con Tesori e Sapori di Napoli, una passeggiata nel centro storico che intreccia le icone artistiche allo street food più autentico e genuino. E questo è solo un assaggio: non ci sono limiti alla fantasia e alla capacità di creare emozioni di Inedito - Viaggi ed Eventi.

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Mormile Group S

i ispira alla capacità di meravigliare propria della penisola sorrentina e punta all’equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione. È l’azienda Mormile, che ha costruito così quarant’anni di esperienza nel settore degli allestimenti pubblici e privati e che con lo stesso spirito si appresta a potenziare la propria presenza sul territorio costiero e in tutta Italia. «Ricerchiamo ogni giorno il rinnovamento genetico della nostra filosofia aziendale. Questa attenzione continua ci porta oggi a ingrandire strumenti e orizzonti d’attività», afferma l’amministratore Gianni Mormile «Ogni espansione necessita di spazi ed è per questo che l’azienda presto si spo-

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Architetti di identità e tecnici d’arte. Due fra le definizioni che anticipano l’esperienza della realtà sorrentina, maestra negli allestimenti e negli scenari memorabili del Mice sterà in una sede più grande, a Piano di Sorrento». Salutando la sede storica di Meta, infatti, dal gennaio 2020 l’azienda avrà a disposizione nuovi uffici e mezzi, locali di maggiore superficie e una riorganizzazione logistica che permetterà di potenziare ulteriormente l’assetto operativo riconosciuto nel settore a livello nazionale.

Interazione creativa Mormile coniuga passione e ricerca per realizzare progetti di qualità nel settore pubbli-

co, privato, congressuale, culturale e istituzionale. La storia dell’azienda, fondata nel 1979, si fonde con la storia della Penisola Sorrentina divenuta una delle principali mete del turismo per eventi e meeting internazionali. Non una semplice geolocalizzazione: Mormile si ispira alla bellezza della Costiera per creare, emulare e ricostruire l’armonia di colori, percezioni e user experience per clienti e spettatori. È un filo rosso di appartenenza, identificazione e rappresentanza che, insieme all’alta formazione continua, rende i professionisti di Mormile molto più che esperti del settore. Sono tecnici d’arte: è così che vengono spesso definiti, perché amano dare forma e spettacolarità alle idee di ogni cliente. Sono problem solver: si divertono a trovare soluzioni a sfide e richieste (im)possibili ed effettuano ogni scelta salvaguardando location, finalità e natura del progetto. Sono, infine, architetti di identità: vivono ogni alinformazione pubblicitaria

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scelti per voi

lestimento come una grande responsabilità, consapevoli di essere chiamati a realizzare quella che per qualche giorno sarà la casa di chi a loro affida lavoro, immagine e traguardi. L’esperienza decennale e la dinamicità dell’approccio lavorativo hanno reso l’azienda un punto di riferimento top level in tutta Italia per impiantistica, congressuale e allestimenti pubblici e privati.

Comunicazione eclettica Mormile unisce la modernità e la tecnologia alle tecniche costruttive in legno di derivazione marinara, mantenendo fede al rimando territoriale a vocazione marittima, per creare giochi di luce, palcoscenici, scenografie interattive e realtà aumentate, seguendo la progettazione, il montaggio e ogni singola scelta affinché la resa finale sia coerente con identità e brand del committente. Ma non solo. Mormile traduce l’esigenza di distinguersi anche negli stand espositivi, vetrina mobile sempre più diffusa per le attività, con soluzioni allestitive che comprendono, sempre con originalità, tutti gli elementi caratterizzanti il marketing itinerante. Mostre, percorsi di interior design e addirittura feste private e wedding d’élite rappresentano ulteriori settori in rapida crescita. Anche in questo caso Mormile informazione pubblicitaria

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mette in luce valore, momenti, peculiarità culturali, correnti artistiche, dettagli e autenticità attraverso la sistemazione, nel contempo metodica e creativa, degli elementi di narrazione visiva, dalle decorazioni più classiche alle illuminazioni museali d’avanguardia, passando per estrose soluzioni con effetto sorpresa. E l’obiettivo è trasformare i luoghi in specchi personali: che sia un grande ufficio o un piccolo negozio, il salotto di casa o un giardino d’inverno, la festa di nozze o la sala di un’istituzione museale, la più importante fiera d’Italia o il congresso di

categoria, Mormile crea ambienti dalle inedite atmosfere, con uno stile riconoscibile nella cura eppure sempre nuovo di volta in volta. È decisamente il partner ideale per ogni tipo di manifestazione, l’alleato vincente nel quale si incontrano affidabilità ed eleganza, arte e artigianato, funzionalità e bellezza. E, quindi, ovviamente, la capacità di creare eventi la cui memorabilità non è “solo” un’emozione nel presente: arriva al cuore, si stempera nel tempo, permane nelle sensazioni dei partecipanti e delinea nettamente il successo degli eventi stessi.

Mormile Group Nuova sede da gennaio 2020 Via Casa Rosa, 40 80063 Piano di Sorrento (Na) Sede attuale Via C. Colombo, 24 80062 Meta (Na) Tel. 081 5321695 Fax: 081 5341786 info@mormilegroup.com www.mormilegroup.com

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Perché un evento in... Campania

scelti per voi

Palazzo Caracciolo M L’

hôtellerie del capoluogo campano ha un gioiello. È Palazzo Caracciolo MGallery Hotel Collection ottenuto da un castello urbano del XIII secolo e trasformato in un quattro stelle lusso: una dimora storica di charme nella quale i meeting e i congressi imprimono emozioni e memorabilità.

Ricercatezza sensoriale Nella location la consapevolezza di essere protagonisti di un evento unico è costante e in ogni ambiente: è sufficiente salire le scale monumentali del palazzo o ammirare la scala a chiocciola in pietra lavica del Cinquecento. Sono

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Fascino a profusione, prestigio e suggestione. Tre fra le peculiarità della struttura, scenografica quinta di meeting emozionali nel cuore di Napoli e al centro della storia sempre i dettagli a fare la differenza e a Palazzo Caracciolo sono ottocento anni di storia a regalare unicità ed esclusività. Qui hanno soggiornato principi e regnanti, nelle sue sale si sono svolti ricevimenti e festeggiamenti da mille e una notte e il grandioso chiostro monumentale, che di sera si illumina seducente, ha accolto le carrozze della nobiltà cittadina. Palazzo Caracciolo sorge a pochi metri dal famo-

so Duomo di San Gennaro, dal Museo Madre, dal Museo Archeologico Nazionale ed è stato la residenza della famiglia Caracciolo e perfino del re di Napoli Gioacchino Murat. Oggi la location si distingue per il suo design contemporaneo e per le atmosfere che richiamano, intatte, un’epoca antica con tutta la sua storia. E il Mice, qui, può contare sulla professionale e appassionata guida del direttore, del responsabile commerciale e di un ufficio espressamente dedicato alla meeting industry, pronto a soddisfare qualsiasi esigenza. Il centro congressi è articolato in sei sale modulabili – con una capacità massima fino a cento persone –, provviste di tecnologia all’avanguardia ed equipaggiate con la massima cura in ogni aspetto: luce naturale, lavagna a fogli mobili, attrezzature audio/video, aria condizionata, wi-fi con connessione ad alta velocità. Alcune delle sale si affacciano direttamente sul chiostro o sul giardino, informazione pubblicitaria

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scelti per voi

o MGallery Hotel Collection scenari di impatto per coffee break o per una pausa ristoratrice. Il chiostro cinquecentesco – climatizzato e fruibile in ogni stagione – è il cuore pulsante di Palazzo Caracciolo MGallery Hotel Collection, che di sera, illuminato ad hoc, regala eventi indimenticabili. In grado di ospitare fino a 350 persone sedute a platea e cinquecento invitati standing, può essere allestito per una cena tradizionale o per un buffet in piedi. Durante la bella stagione – che a Napoli dura quasi un anno intero – il Mice può organizzare coffee break all’ombra di ulivi secolari o di aranci, in uno spazio-giardino di grande coreografia. Entro il 2020, inoltre, a Palazzo Caracciolo ci sarà una nuova sala meeting da 150 persone, funzionale e alternativa al grandioso chiostro.

Il sapore delle emozioni A Palazzo Caracciolo l’eleganza è protagonista in ogni ambiente, in particolare nell’accommodation: 146 camere suddivise in superior, deluxe, family, junior suite e suite, nelle quali percepire il senso dell’identità storica rispettata con solennità e imponenza ma con criteri rispondenti alle più informazione pubblicitaria

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moderne esigenze di ospitalità. Storia e presente si intrecciano in totale armonia all’interno di Palazzo Caracciolo, la cui verve proviene anche dalla capacità di seguire e accontentare al meglio le esigenze del business del terzo millennio. Stress e stanchezza non prendono mai il sopravvento in questa location, nella quale il Mice trova l’Era Wellness Lounge, il centro benessere del Palazzo – con tanto di pareti tufacee a vista – completo di bagno turco, sauna, idromassaggio, docce emozionali e zona relax – nel quale il piacere non è sporadico bensì una filosofia di vita. Oltre al relax, il Mice più sportivo può allenarsi in una sala fitness dotata di moderno macchinari. E poi ecco il piacere della gastronomia, con il ristorante La Cucina: una vera e propria cucina in cui gli ospiti possono muoversi come in quella di casa propria e godere di un percorso gastronomico alla scoperta dei tradizionali sapori napoletani, reinterpretati dall’estro e dalla fantasia dello chef Umberto Zimbaldi. Per le grandi occasioni, si può optare per l’eleganza del ristorante Nel Chiostro. Un evento a Pa-

lazzo Caracciolo è un viaggio nell’essenza della destinazione che viene già anticipata all’ingresso del Palazzo con un lampadario imponente in vetro di Murano, con le forme dei famosi corni napoletani. Luci che scintillano sugli eventi così come, durante la malìa del periodo natalizio, luccicano le luminarie di San Gregorio Armeno, distante dal Palazzo una manciata di minuti di passeggiata. Anche questo è un particolare che fa la differenza.

Palazzo Caracciolo MGallery Hotel Collection Via Carbonara, 112 80139 Napoli Napoli Tel. 081 0160560 Fax: 081 0176535 h5565-cg@accor.com www.palazzocaracciolo.com

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Perché un evento in... Campania

scelti per voi

Lloyd’s Baia Hotel P

Lloyd’s Baia Hotel Via Benedetto Croce Snc, 84121 Salerno Via Enrico de Marinis, 2, 84019 Vietri sul Mare (Sa) Tel 089 7633111 info@lloydsbaiahotel.it www.lloydsbaiahotel.it

resente da oltre sessant’anni nell’offerta ricettiva di altissimo livello della Costiera Amalfitana, Lloyd’s Baia Hotel è da sempre votato a una ospitalità all’insegna dell’eccellenza, una struttura caratterizzata da ambienti eleganti, dove la meeting industry internazionale ritrova l’atmosfera giusta, oltre a spazi funzionali per ogni tipologia di evento. L’invidiabile vista sul Golfo di Salerno, l’accurata gamma di servizi personalizzati, anche per il mondo corporate, e la ricca proposta gastronomica sono tra i plus della struttura, che recentemente è stata interessata da un importante intervento di ristrutturazione che ha portato, oltre al rinnovamento degli ambienti, anche all’inserimento di alcune novità come l’area solarium e le preziose junior suite, alcune dotate di spa privata, sauna o bagno turco. La struttura ospita oggi 130 camere, tre ristoranti, di cui uno impreziosito dalla celebre stella Michelin, sale per cerimonie e banchetti, sette sale congressi di dimensioni variabili e capaci di accogliere fino a trecento persone, wi-fi gratuito, bar, palestra, area wellness, due ampi parcheggi per automobili e autobus. Il Lloyd’s Baia Hotel dispone anche di un’incantevole spiaggia privata, raggiungibile direttamente

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Lusso, tradizione e modernità convivono in una struttura dallo stile classico e dai comfort di un hotel contemporaneo, un mix equilibrato di tecnologia e servizi esclusivi

dalla struttura tramite ascensori panoramici: Lloyd’s Baia Beach è una spiaggia pienamente attrezzata e servita da un bar dedicato, pronto a deliziare gli ospiti con piatti estivi e veloci. Di sera la spiaggia, grazie al ristorante pizzeria, diventa una location da sogno dove godersi una gustosa cena in riva al mare immersi in un’atmosfera magica. Per i palati più esigenti e raffinati il ristorante stellato Re Maurì, adiacente all’albergo e raggiungibile anche attraverso un ascensore interno, permette di vivere un’esperienza enogastronomica unica nel suo genere. Nato nel 2014 da un ambizioso progetto frutto della creatività e dell’intuito del

Gruppo Marinelli, è caratterizzato da una tradizionale cucina a vista decorata con le tipiche ceramiche artistiche vietresi, un luogo di grande charme che permette di immergersi nella cultura enogastronomica della Costiera e nella genuinità mediterranea, sapientemente proposta dallo chef Lorenzo Cuomo. L’attenzione ai dettagli è testimoniata da ogni elemento che caratterizza questo tempio della cucina gourmet: dai piatti che sono vere opere d’arte alla cantina con 850 etichette, da una selezione unica di sigari provenienti da tutto il mondo, alla tisaneria e macchina artigianale da caffè, per un infuso preparato direttamente al tavolo. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Hotel Raito e Relais Paradiso Ragosta Hotels Collection Due location suggestive in Costiera Amalfitana, la massima espressione di ospitalità e attenzione al benessere degli ospiti. Per eventi esclusivi in Campania

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ista mozzafiato, cucina d’eccellenza e terrazze panoramiche in uno scenario naturale suggestivo. Queste le principali caratteristiche dell’Hotel Raito, a Vietri sul Mare. Una struttura di charme, del gruppo Ragosta Hotels Collection una delle quattro strutture a cinque stelle che emergono fra le location per eventi in Italia, caratterizzate da un design contemporaneo, servizi personalizzati, innumerevoli facility, programmi benessere e gastro-

informazione pubblicitaria

Dossier Campania 25 Ragosta Hotel Raito.indd 25

nomia gourmet, per soggiorni tailor-made.

Binomio seducente All’Hotel Raito il benessere è un piacere quotidiano e inizia dal mattino. Con la nuova formula della prima colazione, estremamente apprezzata dagli ospiti, che consente di affacciarsi al nuovo giorno godendosi dalla terrazza la splendida vista sul golfo di Salerno. E l’eccellenza è il fil rouge dell’offerta gastronomica dell’Hotel Raito: il ristorante à la carte Il Golfo, con cucina tipi-

camente mediterranea e vista sui faraglioni di Vietri sul Mare, per eventi di prestigio è affiancato dalle sale Luna Vietrese e Gli Ulivi, con ampie terrazze che permettono di inebriarsi dei profumi di un rigoglioso agrumeto che fa da cornice all’hotel. L’ExLounge Bar & Grill, infine, moderno e con vista sulla piscina, propone specialità mediterranee. Il benessere si intreccia al lavoro grazie anche alla piscina panoramica, una spa-boutique con piscina riscaldata e un’area fitness. Una mente riposata è terreno fertile per progetti vincenti ed ecco che agli eventi la struttura dedica un centro congressi con cinque sale meeting illuminate con luce naturale. Indicato per gli incentive, invece, è il lussuoso Relais Paradiso, a pochi passi dall’Hotel Raito. La location ideale per accogliere piccoli meeting di alto profilo. Il roof garden del Relais Paradiso coniuga magistralmente gli impegni di lavoro al relax, durante il quale inebriarsi dei profumi e dei colori della macchia mediterranea, caratteristica della Costiera Amalfitana. Nei percorsi del gusto, è protagonista l’Executive Lounge Restaurant, con vista sul mare.

Ragosta Hotels Collection Largo Giovanni Montemartini 00185 Roma Tel. 06 45661 Fax: 06 45661661 info@ragostahotels.com www.ragostahotels.com

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Perché un evento in... Campania

scelti per voi

Sire Ricevimenti d’Autore C

hi frequenta il mondo degli eventi aziendali ne ha visti di buffet improbabili o mise en place fin troppo “creative”: per fortuna, le mode passano mentre il buon cibo resta. E se c’è un sinonimo di “buon cibo” è proprio Sire Ricevimenti d’Autore, una società con sede a Napoli che opera da 27 anni nel catering, nel banqueting e nella ristorazione alberghiera, ambiti nei quali si è ritagliata uno spazio che la colloca tra i leader del settore. Ma nulla è frutto del caso e dietro all’attuale successo c’è una storia di impegno, di innovazione e di fiducia nella capacità di portare avanti un discorso in cui tutto è figlio di un’unica logica: quella della qualità. Commenta Ernesto Quintiliani, direttore marketing e comunicazione: «I nostri clienti, soprattutto quelli italiani, sono molto attenti alla qualità e noi siamo pronti a portare in tavola quanto di meglio offrono le nostre regioni. Quando realizziamo un catering e ci vengono richiesti in modo specifico prodotti di origine non campana, prima di tutto effettuiamo uno studio sulle tipicità del territorio dove siamo chiamati a operare e poi contattiamo i fornitori di

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Il rigore nella scelta degli ingredienti e le novità di allestimenti e location fanno di Sire Ricevimenti d’Autore un riferimento sempre imprescindibile per catering & banqueting

zona. L’anno scorso abbiamo siglato un accordo quadro con Coldiretti proprio per garantirci una selezione di prodotti locali di qualità». Una divisione interna è inoltre dedicata alla ricerca, alla certificazione (da quella per gli alimenti biologici alle numerosissime Iso), alla formazione e alla consulenza anche presso realtà esterne, come alberghi e ristoranti, che abiliti il personale a controlli di gestione e analisi: la qualità infatti deve essere supportata da un sistema di gestione e da un’organizzazione di livello parimenti elevato. Un impegno a tutto tondo che l’amministratore del Gruppo, Vincenzo Bor-

relli, diventato da pochi mesi vicepresidente nazionale di Assoeventi, intende portare all’interno di questa nuova associazione di Confindustria che racchiude l’eccellenza nazionale del segmento eventi e wedding.

Tempi e modi che cambiano Per quanto riguarda le location Sire Ricevimenti d’Autore mette a disposizione una collezione davvero ampia di ambienti, compresi luoghi esclusivi, che vanno da antichi castelli a siti monumentali, da zone archeologiche a paesaggi unici, da ville lussuose ad austeri monainformazione pubblicitaria

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scelti per voi

Un presente che è già domani

steri. Napoli, inoltre, sta vivendo un buon momento turistico con un interessante sviluppo del segmento Mice, che Sire, tra i soci fondatori del Napoli Convention Bureau, supporta e promuove, sia presso le agenzie, affinché portino in città grandi eventi, sia a supporto di location e centri congressi in cui opera come partner, tra cui la Stazione Marittima, la Mostra d Oltremare, la Città della Scienza, il complesso monumentale di Santa Chiara e il Museo ferroviario di Pietrarsa. Prosegue Quintiliani: «Alle location più classiche e istituzionali, se ne sono affiancate altre, sempre più originali e a informazione pubblicitaria

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volte logisticamente complicate da gestire, ma così va il mercato, soprattutto quello delle agenzie che ci chiede sempre più di stupire il cliente: abbiamo allestito buffet in una grotta e persino nella Galleria Borbonica, sotto il livello del mare, con tutte le complessità che ne derivano. Anche per la presentazione del cibo ci sono stati cambiamenti: al di là delle occasioni formali, per le quali la mise en place classica rimane favorita, molto apprezzato in altri ambiti è lo stile “street food”, con banchetti e corner dedicati agli arancini, alle pizze a portafoglio o ai panini gourmet e così

via». La cucina diventa così spettacolo in presa diretta, col casaro che realizza la mozzarella filante al momento e la fa assaggiare agli ospiti. Sire è in grado inoltre di organizzare dei veri e propri show cooking con lo chef che cucina dal vivo e diventa protagonista. «E per i team building – prosegue Quintiliani – abbiamo anche uno spazio all’interno della Mostra D’Oltremare, chiamato Accademia Mediterranea, in grado di accogliere più di cinquanta persone divise a squadre per cucinare determinati piatti, con tanto di giuria finale: si unisce così la metafora del lavoro di squadra alla cucina».

Nel futuro di Sire Ricevimenti d’Autore tante novità tra le quali, a brevissimo (probabilmente già entro dicembre), l’apertura di un nuovo concept di offerta enogastronomica nel centro storico di Napoli, a pochi passi dalla Cappella Sansevero che custodisce il celeberrimo Cristo Velato. Il format, che prenderà il nome di Mercato Sansevero, rappresenterà un must see per turisti e visitatori, che, oltre ad assaporare i piatti tipici della cucina napoletana, potranno anche assistere a spettacoli dal vivo immergendosi così nelle atmosfere più autentiche della tradizione culturale partenopea.

Sire Ricevimenti d’Autore Via Bernini, 45 80129 Napoli Tel. 081 5560856 www.sirericevimenti.it

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Perché un evento in... Campania

scelti per voi

San Lorenzo Maggiore A

Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore Piazza S. Gaetano, 316 80138 Napoli Tel. 081 2110860 Fax: 389 1091865

definirlo egregiamente e sinteticamente è stato Riccardo Muti, che in occasione di un concerto tenutosi nella Basilica di San Lorenzo Maggiore ha dichiarato «È un monumento-libro. Nel Complesso di San Lorenzo Maggiore si può leggere a chiare lettere la storia di Napoli. Qui è racchiuso il Dna della città». Il Complesso di San Lorenzo Maggiore, infatti, è la testimonianza storica, perfettamente conservata, di come la città sia cresciuta e si sia evoluta tra l’antico e il moderno, l’esempio tangibile dell’ingegno storico prima greco e ripreso successivamente dai Romani. Entrando nello straordinario complesso si può percorrere un tempo a ritroso che copre un periodo storico compreso tra il V secolo a.C. e la fine del XVIII secolo d.C. e che consente di ammirare diverse costruzioni, frutto dei vari sviluppi urbani susseguitisi nei secoli. Questi strati rappresentano i cambiamenti civili, culturali, politici e istituzionali di diverse civiltà, che hanno in comune lo stesso spazio geografico: dall’Agorà al Foro, dalle fondamenta della basilica paleocristiana alla roccaforte del convento dei frati francescani, tutti coesistenti nel chiostro di San Lorenzo Maggiore. Il complesso archeologico risale all’età imperiale e la visita comincia dal chiostro, il cui pozzo è sormontato dalla

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Uno straordinario viaggio nel tempo nell’antica Neapolis, un’icona greco-romana nel centro storico di Napoli. Per eventi all’insegna della storia e del prestigio

statua di San Lorenzo di Cosimo Fanzago – una delle più famose a Napoli – e dove, lungo i suoi portici, avevano luogo alcuni degli eventi religiosi e civili della città.

Magnificenza e atmosfera Il chiostro fu ricostruito nel 1771 e oggi è uno spazio ampio e suggestivo, capace di ospitare eventi per una capienza massima di cinquecento persone. Scendendo di circa dieci metri, il percorso archeologico sotterraneo si sviluppa su di una stradina (cardine) dove si possono osservare vari ambienti del mercato romano, tra i quali la fullonica (lavanderia), la bottega di un fornaio, il criptoportico e l’erario, dove era custodito il tesoro pubblico della città. In fondo al chiostro si può ammirare il chiostrino di epoca sveva, attraverso il

quale si accede alla maestosa sala Sisto V, in passato sede del refettorio dei frati. Un ambiente a volte che conserva ancora i preziosi affreschi realizzati da Luigi Rodriguez nei primi anni del XVII secolo e che oggi può accogliere 350 persone a platea in circa 430 metri quadrati. Tra due quadrifore in tufo, attraverso un portale del XIV secolo, si accede a un altro spazio suggestivo con volte sempre affrescate da Luigi Rodriguez: è la sala Capitolare, che prende il nome dal Capitolo, ovvero una riunione di frati che qui si svolgeva, per conferire gli incarichi. La sala Capitolare, realizzata all’epoca della dominazione sveva, è l’ambiente più piccolo a disposizione per il Mice. La capacità massima è di 150 persone disposte a platea in un’area di duecento metri quadrati. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Tiberius Events Location Si consolida la vocazione del Tiberius a location per eventi upscale. Gli ampi spazi interni ed esterni sono incastonati in un quadro mitologico, tra il vulcano e il golfo

T

re e tutte ampie. Sono le sale, dalle intriganti denominazioni e connotazioni: il Salotto dei Misteri con gli affreschi di Franco Gracco, la sobria Fior di Cotone e la più eclettica Parisienne, dalla capacità ricettiva totale di ottocento posti a sedere. Tutte molto luminose, arredate in stile minimal, ciascuna delle quali vanta un proprio accesso esterno. La semplicità dell’arredamento non è solo sinonimo di finezza ma anche di versatilità, caratteristiche che rendono possibile lo svolgimento di molteplici attività: dalle cerimonie for-

informazione pubblicitaria

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mali ai party più frizzanti, dagli spettacoli agli eventi Mice. Gli esterni, con una capacità ricettiva di oltre seicento persone a sedere, includono La Terrasse, dedicata agli eventi “a uso esclusivo” e la terrazzaristorante da mille e una notte del So Zen che, per l’unicità del suo concept, è stata eletta a locale “in” della zona. Ma la punta di diamante del Tiberius è sicuramente il giardino panoramico che costeggia le antiche ville pompeiane e con affaccio su esse: Il Giardino dei Sensi. Il delicato prato e il delizioso pergolato d’uva

e di rose si sposano perfettamente con la magia ancestrale del luogo. Un lusso tutto naturale che non può che stupire.

Sinergie vincenti Si mantengono proficue le collaborazioni con il pasticciere Graziano Notarnicola, esperto di haute patisserie napoletana e francese e con l’archeo-chef Marco Carli, fondatore del ristorante stellato Il Principe di Pompei, elegante ambasciatore dei sapori dell’antica Pompei e del patrimonio culinario campano. Anche lo chef Vincenzo Lombardo riconferma la sua abilità a spaziare dalla cucina napoletana classica a quella Arabian fusion. Il “sentire” di Pasquale Nina e Karine Compain, proprietari e general manager del Tiberius, consapevoli della bellezza che li circonda e del potenziale del territorio vesuviano, permettono la crescita qualitativa dell’intera organizzazione aziendale. La coppia di imprenditori apre una finestra sul mondo, che permette di sperimentare nuovi percorsi esperienziali nel food & beverage ed esibire non solo i prodotti del territorio, ma anche e soprattutto i suoi tanti talenti.

Tiberius Events Location Via Villa dei Misteri, 7 Pompei (Na) Tel. 081 8613550 Fax: 081 8623925 info@tiberiusonline.com www.tiberiusonline.com

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Perché un evento in... Campania

scelti per voi

Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast U

no dei più celebri hotel del Golfo di Napoli, al centro di uno dei paesaggi più belli d’Italia, il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast è un moderno hotel quattro stelle nato dalla riconversione di un vecchio edificio industriale. La sua posizione strategica colloca l’hotel al centro degli itinerari turistici più belli della Campania, grazie alla sua vicinanza alla Costiera Amalfitana, Napoli, Sorrento, Capri, Pompei ed Ercolano. Aperto nel 2004, il Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast prende il nome dalle due moderne torri che spiccano sul mare e che danno il benvenuto a tutti gli ospiti. Oggi il Towers Hotel rappresenta una destinazione

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Una location esclusiva nella penisola sorrentina, nata dalla trasformazione di un ex opificio, oggi è punto di riferimento per l’ospitalità partenopea e perfetta per il Mice unica per soddisfare le esigenze di chi viaggia per affari o per piacere, nonché il luogo perfetto per ospitare meeting ed eventi di ampio respiro. L’hotel dispone di 150 camere, dall’executive suite alle standard, con vista sul Golfo, cinque sale meeting, una sala plenaria da cento posti illuminata da luce naturale e dotata di vista mare, oltre a una piscina, una spiaggia privata e un molo d’attracco esclusivo. Incentive aziendali, cene di gala e ricevimenti trovano

nella rinnovata Terrazza Vesuvio la location perfetta, con vista a 180 gradi sul Golfo di Napoli dove il Vesuvio, in posizione dominate, diviene un plus impagabile.

Meeting sul Golfo Il Towers Hotel rappresenta contemporaneamente modernità e tradizione della migliore hotellerie italiana con una ricca offerta di spazi perfetti per il Mice. Il centro congressi ospitato all’interno Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast è versatile e articolato. La Sala Altamura, la plenaria, è lo spazio più ampio, capace di ospitare 250 persone e divisibile all’occorrenza in due sale da 125. Anche Sala Morelli è divisibile in due ambienti più piccoli, ma nella versione plenaria può accogliere quaranta persone. Completa l’offerta congressuale Sala Palizzi che in un ‘area di circa 180 metri quadrati ha una capacità massima di informazione pubblicitaria

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scelti per voi

cento persone. Oltre alle sale più classiche sono disponibili spazi accessori fondamentali e perfetti per allestire situazioni conviviali di relax e pausa come un coffe break o un aperitivo di chiusura meeting. Per qualcosa di più strutturato come una cena di gala o un pranzo aziendale, o semplicemente un cocktail di benvenuto, il Ristorante Gouache dispone di sale variabili per dimensione e capienza. La proposta gastronomica si basa su un’autentica cucina mediterranea accompagnata da un’ampia selezione di vini regionali e nazionali. Durante i mesi estivi il ristorante si sposta all’aperto nel fresco e panoramico patio con vista sul golfo e sul Vesuvio. Mentre il bar Acquerello rappresenta il luogo ideale per gustare una coppa di champagne o un cocktail, al tramonto.

Per eventi indimenticabili Il complesso intervento di restyling che ha interessato recentemente la struttura ha restituito alla meeting industry uno spazio elegante ed esclusivo per organizzare eventi di qualsiasi tipo. Convivio Ricevimenti è lo spazio dedicato informazione pubblicitaria

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specificatamente alla meeting industry e ospitato nel Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast. Il progetto di riqualificazione ha definito un design minimale e raffinato, caratterizzato da un total white che contraddistingue materiali e arredi, dando vita a una struttura e ad ambienti estremamente versatili, dove un panorama mozzafiato fa da preziosa quinta scenografica. Situata al piano inferiore del Convivio Ricevimenti, in corrispondenza con la sala interna, la Terrazza Incanto: con una superficie di oltre cinquecento metri quadrati ha tutto lo spazio necessario per ospitare un ricco buffet, dotato di numerose postazioni a tema, e i tavoli per organizzare una

cena a lume di candela tra cielo e mare, circondati da soffici tendaggi bianchi. La sala interna, collegata alla Terrazza Incanto, può ospitare duecento persone. La location è indicata anche per ricevimenti nuziali o eventi più corporate come lanci di prodotto, showcase, sfilate ed esposizioni, oltre a essere già stata utilizzata per shooting fotografici e spot cinematografici. Una vocazione confermata dai molti clienti che hanno scelto Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast per i loro eventi come Banca Itau, dal Brasile, la divisione Insurance di Allianz dall’Austria, Baltussen Group dall’Olanda o Marcello Pane dal Tarì di Caserta.

Towers Hotel Stabiae Sorrento Coast S.S. Sorrentina 145, Km 12.400 80053 Castellammare di Stabia (Na) Tel. 081 3946700 Fax: 081 3946770 info@towershotelsorrento.com www.towershotelsorrento.com

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2296MC_HiltonSorrentoPalace_Layout 1 05/11/19martedĂŹ 12:48 Pagina 1

L'Hilton Sorrento Palace è il luogo ideale per congressi, eventi, incentive e serate di gala. Con 24 sale riunioni, 3 auditorium e spazi esterni essibili riusciamo a ospitare piccoli e grandi eventi indimenticabili.

Via Sant'Antonio, 13 80067 Sorrento (NA) 081 878 4141 hiltonsorrentopalace.it


Perché un evento in...

Roma e dintorni Eventi memorabili, tra prestigio storico e assoluta avanguardia

all’interno SPECIALE EUR

Grandiosa, gloriosa e strepitosa. Un’eterna proposta di progettualità ed esperienzialità, di spazi e di luoghi con inedite prospettive e collaudate certezze. Un patrimonio per il Mice di suggestione e diversificazione


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© Fotografia Moreno Maggi

Ogni Convegno è uno spettacolo.

13 SALE DA 30 A 2.800 POSTI 4.000 MQ DI AREA ESPOSITIVA CATERING FINO A 3.000 PERSONE SOFISTICATE ATTREZZATURE AUDIO/VIDEO PARCHEGGI

L’Auditorium Parco della Musica è una struttura moderna a pochi passi dal centro di Roma in grado di ospitare ogni anno 150 tra convegni di alto profilo e congressi internazionali. I suoi spazi multifunzionali e suggestivi, nati dal geniale estro dell’archietto Renzo Piano, accolgono migliaia di visitatori ogni anno, concerti di ogni genere musicale, serate di jazz, anteprime cinematografiche, sfilate di moda, teatro, danza, letteratura e convention. Tutto questo è Auditorium Parco della Musica, lo spazio che dà ai vostri piccoli e grandi eventi l’unicità che meritano.

Viale Pietro de Coubertin, 00196 Roma Tel 06 80 24 11 Fax 06 80 24 12 84 commerciale@musicaperroma.it www.auditorium.com


Millenaria e millennial

S

toria in movimento. In una parola, Roma. Una destinazione dal forte appeal storico, certo, ma con costanti performance che promuovono nuovi spazi, progetti ed eventi. Roma ha saputo raccogliere la sfida della modernità mettendo in opera soluzioni urbanistiche innovative e dando spazio a nuove forme di espressione: dai futuristici palazzi progettati dalle archistar agli spazi dedicati alla street art, passando per l’energia promossa dalla Formula E nel circuito cittadino dell’Eur un evento sold out e con un indotto da record, un tracciato dalla lunghezza di 2,87 chilometri per un totale di 21 giri con le auto che saettavano intorno all’obelisco di Marconi e con l’iconico Colosseo quadrato sullo sfondo. Un giro d’affari da 62 milioni di euro, 27mila partecipanti – 32mila compresi gli staff –, 4,5 milioni di euro spesi dai visitato-

Una Roma superba con la maestosa scenografia del passato e la cronaca del presente che disegnano nuove coreografie. Una trama intrigante, con un’offerta di location per eventi in una capitale protesa al futuro ri e 14mila camere di albergo prenotate. Non è finita qui. I sorprendenti risultati sull’impatto economico che l’E-Prix di Roma ha avuto sulla Capitale – e in Italia – hanno convinto l’assemblea capitolina ad approvare una mozione che impegni la giunta comunale a prolungare gli accordi per l’organizzazione della Formula E negli anni e oltre la prossima stagione. Per la quale, infatti, il prossimo appuntamento del mondiale delle elettriche è già in calendario a Roma il 4 aprile 2020.

LUCIANA FRANCESCA REBONATO

La maestosa coreografia della basilica di San Pietro in Vaticano

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Qui Eur, breaking news Al via la riqualificazione delle Torri dell’Eur: Roma Capitale e Cassa Depositi e Prestiti – proprietaria del complesso immobiliare –, hanno annunciato il 10 ottobre l’avvio dell’intervento di totale rinnovo dello storico complesso – superficie lorda superiore ai 62mila metri quadrati – progettato da Cesare Ligini. Grazie a un investimento da cento milioni di euro, sorgeranno nuovi edifici direzionali improntati alla eco-sostenibilità, conformi ai più elevati standard energetici e ambientali, un esempio virtuoso di livello internazionale. Durata dei lavori prevista? Tre anni.

In alto, post congress al Foro Romano, nella storia millenaria di Roma Sotto, Il Pantheon, unico edificio capitolino rimasto pressoché intatto nei secoli

Griffata e rinnovata Un potente magnete per nuovi investimenti, Roma, al centro di un deciso periodo di rinnovo e di espansione. E vola alto l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, gestito da Aeroporti di Roma – società del Gruppo Atlantia –, proclamato per il secondo anno consecutivo miglior scalo d’Europa nella categoria degli aeroporti con oltre 25 milioni di passeggeri. Ad assegnare il “Best airport award 2019”, nientemeno che l’Airport Council International e sono oltre duecento le destinazioni collegate con Fiumicino – tra le quali, notizia recentissima, anche Sarajevo, operato dalla neonata FlyBosnia –, alle quali si aggiungerà, a partire dal mese di maggio del 2020, un nuovo volo giornaliero di Delta Air Lines da Roma per Boston. In aumento anche gli investimenti – e il turismo – di lusso: l’alta gamma spicca. Negli ultimi tre anni, per esempio, Bulgari ha donato oltre due milioni di euro per il restauro del patrimonio artistico di Roma, arricchendo la lista di maison di alta moda che hanno scelto Roma quale sede dei loro investimenti strategici. Dalla pionieristica Biagiotti – restauro della

Cordonata del Campidoglio, la scalinata progettata da Michelangelo – a Tod’s - con il Colosseo – a Gucci, che in occasione della presentazione della collezione Cruise 2020 ai Musei Capitolini ha annunciato il sostegno al recupero della Rupe Tarpea, ulteriore luogo-simbolo della storia antica della città. Fendi, dal suo canto, ha istituito il progetto “Fendi for fountains”, 280mila euro che collocano il brand in binomio con le fontane iconiche della capitale: dopo il restauro della fontana di Trevi e delle vicine Quattro Fontane, i prossimi interventi riguarderanno la fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo, la fontana di piazzale degli Eroi, la fontana del Ninfeo al Pincio e la fontana del Mosè.

Sul podio, sempre L’alta moda rinnova il look capitolino e l’Unesco mondiale si riunisce a Roma. Oltretutto, l’Italia è la nazione che nel mondo vanta il maggior numero di siti Patrimonio dell’Umanità. Si è svolta infatti a fine settembre a palazzo Venezia la prima edizione del “World Tourism Event”, evento promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l’organizzazione Wte-Unesco e la Soprintendenza ai beni culturali italiani. Unesco significa cultura e bellezza e Roma si aggiudica la medaglia d’oro: a dirlo è l’Assoturismo, che premia la capitale al primo posto tra le città d’arte più visitate d’Italia nel 2018 nonché principale meta culturale del 2019. La crescita è stata registrata prevalentemente nei musei e nelle aree archeologiche, un patrimonio interamente fruibile dal Mice, che ora può visitare il cuore più antico della capitale con un’ulteriore modalità, grazie anche al nuovo protocollo di intesa siglato dal Parco archeologico del Colosseo e dalla Soprintendenza capitolina ai beni culturali: un inedito e unico “Central Park archeologico” che dal Foro Romano passa al Palatino e giunge ai Fori Imperiali senza interruzioni. Un percorso nuovo, atteso da diversi decenni. E la storia continua.

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Parola d’ordine, Eur Eur. Tre lettere, un distretto degli eventi, un susseguirsi di impronte classiche e di modernità, di spazi grandi e versatili che consentono di ridisegnare i volumi in base alle esigenze della meeting industry

A

meno di una trentina di minuti dal centro storico, dall’aeroporto e dal mare. Una “rive droite” capitolina dall’ideale logistica, ritmata da ampi spazi disponibili, un disegno coerente e una bellezza storica. Razionalista, per la precisione, aggettivo che si accosta all’anima classica del suo impianto urbanistico caratterizzato da assi visuali impreziosite da architetture monumentali ed eleganti, rivestite di marmi e travertino e che dialogano con gli edifici in acciaio e vetro, nati successivamente e riconducibili all’international style. Soprattutto, concepiti per dare all’Eur – acronimo di Esposizione Universale Roma – un’immagine nuova e di impronta direzionale, evidenziando al massimo il concept di “città ideale” rinascimentale: ordinata e razionale, dallo schema rigorosamente geometrico. Ma l’Eur è percorsa anche da un tocco barocco che accentua, per esempio, i grandi contenitori museali e l’area del laghetto artificiale, esaltandone il carattere spettacolare. Magie scenografiche – non a caso le

ha catturate il cinema a partire da “Roma città aperta” per arrivare all’Oscar de “La grande bellezza” – e scegliere l’Eur per un evento significa optare non solo per una location, bensì per un’intera destinazione formato Mice nella quale ogni momento – anche quelli di carattere più prettamente conviviale e bleisure – assume connotazioni distintive e di qualità fra venue, ristoranti gourmet, un’elevata concentrazione museale, parchi e hotel di alto profilo.

Pentagono Mice Ha una ben precisa identità, l’Eur – quattrocento ettari di superficie a forma di pentagono, di cui ben settanta green –, a dispetto delle sue architetture nate in diverse epoche e concepite per scopi differenti. Una molteplicità di aspetti di cui cinema, fiction, spot pubblicitari e videoclip musicali hanno sapientemente fruito divulgando la capacità dell’Eur di essere, molto probabilmente, l’area più riuscita e moderna di Roma degli ultimi decenni. E con un’eccellente accessibilità: l’Eur, infatti, dista solamente cinque fermate di metropolitana dal centro storico di Roma e non è lontano dal litorale di Ostia; in vicinanza si trovano porti – quello di Civitavecchia in primis –, aeroporti – l’hub internazionale di Fiumicino e l’aeroporto di Ciampino – e due stazioni ferroviarie, Termini e Tiburtina. Una posizione stra-

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tegica, quindi, con un’offerta di qualità costituita da un’ampia varietà di servizi, numerose opportunità di intrattenimento e proposte ristorative di alto livello, locali, shopping griffato e persino parchi divertimenti. E poi giardini e parchi, tutti riqualificati e attrezzati, come il Parco del lago alimentato dall’acqua che arriva dal cosiddetto “Giardino delle cascate”, un’area ricca di flora e fauna, punteggiata in primavera dai fiori rosa e bianchi dei tipici ciliegi giapponesi, degna del miglior Hanami nipponico. E bianchi sono i due

storici e più famosi edifici dell’Eur: il palazzo della Civiltà Italiana e il Palazzo dei Congressi. Il primo, conosciuto come il “Colosseo quadrato”, dell’illustre antenato romano riprende la sequenza serrata di archi che delinea un volume astratto eppure stereometrico, quasi metafisico, e alla base dell’edificio ci sono 28 statue che rappresentano in chiave allegorica le arti e i mestieri della “civiltà italiana”. Nel 2015 Fendi vi ha trasferito la propria maison e il complesso apre le sale del piano terreno in occasione di mostre temporanee. Il Palazzo dei Congressi, invece, progettato da Adalberto Libera che accoglie dal 1953 congressi ed eventi, è frutto di una contaminazione tra stile neoclassico e funzionalista. Lo spazio è alleggerito – su entrambe le facciate - da grandi vetrate e decorato all’interno con mosaici dell’epoca e la terrazza superiore ospita un teatro all’aperto.

Il tessuto urbano illanguidito dal Parco Centrale del Lago Sotto, da sinistra, la Formula E all’Eur, scenario di storia pervasa dall’energia dell’innovazione; una panoramica dell’Eur, il nuovo distretto congressuale e business di Roma

Outsider e post congress Poco distante, in piazzale Marconi – riconoscibile per la presenza, al centro, di un grande obelisco bianco – si affacciano i palazzi di musei da non mancare in percorsi post congress a breve distanza dalle sedi degli eventi. Il Museo preistorico ed etnografico Luigi Pigorini – che comprende una sezione preistorica e una etnografica –, il Museo delle arti e tradizioni popolari Lamberto Loria – con una ricca documentazione sugli usi e i costumi delle regioni italiane – e il Museo dell’alto Medioevo Alessandra Vaccaro, con materiali databili tra il IV ed il XIV secolo provenienti, per la maggior parte, da Roma e dall’Italia centrale, tra cui la straordinaria decorazione in opus sectile che ornava la sala di rappresentanza di una domus monumentale a Ostia. Di grande in-

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Speciale Eur

Dintorni d’acqua dolce Albano, Bracciano e Martignano: tre laghi per post congress e team building nel verde e nei dintorni di Roma, a una trentina di chilometri di distanza al massimo. Il contraltare della natura al futurismo tecnologico dell’Eur, per rigenerare la mente all’insegna della coesione. Iniziamo dal lago di Albano, erroneamente chiamato lago di Castel Gandolfo, con le coste popolate dall’età del bronzo e quindi con interessanti resti archeologici, preistorici e romani. Fra questi è di rilievo il Villaggio delle macine, ovvero l’antico emissario artificiale del lago e da conoscere è anche il ninfeo detto del Bergantino, che sorge nel più ampio complesso della villa di Domizia. Oltre ai retaggi storici e culturali, il Mice qui può sbizzarrirsi con canoa, nuoto e vela, mentre le rive sono facilmente percorribili praticando jogging, mountain-bike o trekking. A tutta adrenalina è anche il lago di Bracciano, oltre 56 chilometri quadrati di opportunità per il Mice, incluse immersioni subacquee e windsurf. Lo specchio lacustre è posto al centro del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano, che comprende anche il piccolo e incontaminato lago di Martignano. Da non perdere è la “ciclovia dei laghi”, un anello di quasi otto chilometri di lunghezza con affacci panoramici sui laghi di Bracciano e Martignano, sui Monti Sabatini e i vicini Monti della Tolfa. Last but not least, il parco custodisce due importanti monumenti naturali, ideali per il birdwatching: la zona umida di Pantane e Lagusiello a Trevignano Romano e la Caldara di Manziana.

teresse sono le quattro sedi del MuCiv – Museo della Civiltà, che include il Museo nazionale d’arte Orientale Giuseppe Tucci – trasferitosi recentemente dal centro all’Eur –, che promuove la tutela degli oggetti artistici e archeologici provenienti soprattutto dai Paesi asiatici. Protagonista nel presente e proiettato nel futuro, l’Eur omaggia il passato e apre i battenti di ulteriori collezioni museali, come il Museo storico della comunicazione – già conosciuto come Museo delle poste e telecomunicazioni – e il Museo della

civiltà romana, che custodisce la serie completa dei calchi della colonna traiana. L’Eur è riconosciuto come uno dei più importanti poli finanziari e terziari d’Italia e lo sottolineano le numerose sedi di banche italiane così come la presenza delle sedi centrali di colossi pubblici e privati fra i quali spiccano Poste italiane, Inps, Inail, Eni – il cui “palazzo di vetro” è uno degli skyline urbanistici più contemporanei di Roma –, Ice, Q8, Groupama. Gran parte degli edifici storici presenti hanno assunto un valore

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namento – e la Lama. La Teca è una colossale “scatola” vetrata alta quaranta metri, larga settanta e lunga 175 in acciaio e vetro. Al suo interno si trova la grande sala congressuale da seimila posti, il forum inteso come un enorme spazio aperto, l’affascinante articolazione spaziale della Nuvola, che ospita l’auditorium da 1.800 posti e naturalmente tutte le facility. Accanto alla Teca e parallelamente a essa, sorge un parallelepipedo in vetro nero: la Lama, che ospita un albergo in corso di completamento: Hilton Rome Eur La Lama, con apertura prevista alla fine di marzo del 2020, disegnato dall’archistar Massimiliano Fuksas. 16 piani con facciate completamente vetrate, sviluppati in sessanta metri di altezza e dove le key-word sono design contemporaneo, alta qualità e tecnologia. Soprattutto nelle sette sale meeting, mentre il comfort è protagonista nelle 439 camere suddivise in diverse tipologie, con sette suite al sedicesimo piano con vista mozzafiato sulla città, tutte caratterizzate da uno stile contemporaneo, design italiano, materiali pregiati e soluzioni innovative. Oltre al bar e al ristorante principali, vi sarà un ristorante gourmet al quindicesimo piano nel quale gustare menu esclusivi con vista a 360 gradi. rilevante dal punto di vista architettonico, tanto da essere vincolati come edifici monumentali. Il quartiere vanta inoltre la presenza di importanti palazzi di proprietà di Eur Spa – novanta per cento del Ministero dell’economia e delle finanze e dieci per cento di Roma Capitale) –, che si occupa della tutela, della gestione e dello sviluppo del proprio patrimonio storico, artistico e paesaggistico.

Location avanti tutta

Grandi e innovativi Negli anni Ottanta i fratelli Lorenzo e Antonio Lazzarini fondano il Gruppo Lo.An, dando vita nel tempo a 11 alberghi dislocati in diversi punti della Capitale. Oggi Antonio Lazzarini fa spazio alle nuove generazioni e insieme ai figli Alessandro, Laura e Beatrice dà vita al brand 4L Collection, che richiama l’iniziale del cognome dei suoi quattro componenti per mettere in risalto l’importanza dei valori familiari in chia-

Sopra, il colore del tramonto accende il cielo sopra l’Eur Sotto, a sinistra, giochi d’acqua e luce nel giardino delle cascate A destra, la basilica dei Santi Pietro e Paolo, nel punto più alto del quartiere capitolino

Grazie alle attività di property e asset management, Eur Spa – società controllata dal Tesoro – promuove la riqualificazione degli spazi e la realizzazione di progetti immobiliari e urbanistici di rilevante interesse per la città come il Roma Convention Center La Nuvola, gestito sul mercato congressuale e dei grandi eventi dalla controllata Roma Convention Group. La sua mole eterea ha rinnovato il volto dell’Eur e nei suoi primi tre anni di attività la Nuvola ha organizzato 86 tra congressi ed eventi di grandi aziende con 383 giorni di occupazione e oltre mezzo milione di presenze. La struttura – progettata da Massimiliano e Doriana Fuksas – rappresenta al massimo grado un carattere di internazionalità e multifunzionalità all’insegna di congressi, grandi eventi, fiere: un organismo complesso, schematizzabile in tre elementi principali che si compenetrano e mettono a sistema le proprie specificità per coniugare la bellezza estetica con la funzionalità: la Teca – che contiene la Nuvola vera e propria – in grado di ospitare congressi da ottomila presenze e grandi eventi così come manifestazioni numericamente più contenute ma sempre con un elevato posizio-

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Speciale Eur

Il colonnato di piazzale delle Nazioni Unite A destra, all’Eur si trovano le sedi centrali di grandi colossi pubblici e privati Sotto al centro, opportunità green all’Eur per il Mice più sportivo Sotto a destra, veduta aerea dell’Eur

ve moderna, proiettata nel futuro. L’obiettivo? Arricchire di nuove idee ed energie la visione di ospitalità offerta dalle proprie strutture, che consentono al Mice di vivere un’esperienza capace di stupire tutti e cinque i sensi. Parte del portfolio e ubicati all’Eur sono il nuovo quattro stelle Hotel American Palace Eur – riaperto ad aprile 2018 dopo una completa ristrutturazione – e l’Hotel Cristoforo Colombo, che entrerà nel gruppo 4L Collection all’inizio del 2020, arricchendo la collezione con le sue 323 camere e tre sale meeting modulabili, dotate di attrezzature di ultima generazione e impianti con sistema Bose per eventi fino a 680 delegati. Completeranno l’offerta un ampio parcheggio e la piscina outdoor, attrezzata per organizzare cocktail open air e per trascorrere momenti di relax. Lorenzo Lazzarini, invece, con i figli Francesco e Riccardo, ha dato vita a Omnia Hotels, costituita da cinque strutture, delle quali una all’Eur: l’Hotel Shangri-La Roma, nel cuore del moderno quartiere capitolino e immerso nel verde. È del gruppo Buone Vacanze Hotels, invece, il Bv Oly Hotel, 103 fra camere e suite e un centro congressi moderno e accogliente, in grado di ospitare eventi di qualsiasi tipologia. Oltre all’auditorium, allestito ad anfiteatro con poltrone fisse con ribaltina – per una capacità fino a 210 persone –, l’Oly Hotel dispone di altre tre sale: Roma, Marconi e Volta. Hanno dimensioni differenti e possono essere adattate alle varie necessità. Non mancano, per i momenti di relax, un centro fitness con piscina e un servizio di ristorazione di alta qualità, disponibile per l’organizzazione di brunch e coffee break anche nelle aree esterne.

Tutte le lingue del mondo AccorHotels è presente all’Eur con il Novotel Roma Eur e l’Ibis Style Roma Eur. Ultimato nel 2010 con il progetto del prestigioso studio internazionale di architettura Giannone Petricone Associates di Toronto, il Novotel Roma Eur è situato a 15 minuti di passeggiata dalla fermata della metropolitana Eur Palasport, con collegamenti diretti per il Colosseo. L’hotel risulta innovativo nella progettazione e nelle forme strutturali, moderno attraverso l’utilizzo congiunto di acciaio e legno, fusion in quanto caratterizzato da elementi antichi riprodotti e inseriti in un contesto atipico come il grande camino nella zona ristorante, ecologico nei materiali e nella realizzazione. Dispone

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di 116 camere dotate di tutti i comfort e tre sale meeting capaci di ospitare fino a 130 persone a platea, un bar e un ristorante nel quale apprezzare specialità nazionali e internazionali. Ancora Accor con l’Hotel Ibis Styles Roma Eur, che offre un concetto di welcome completamente nuovo nelle forme innovative, nei materiali ecologici, nella disposizione degli spazi modernamente arredati e nella luminosità degli ambienti con 191 spaziose camere climatizzate – di cui otto suite –, un ristorante gastronomico e wi-fi gratuito in tutte le aree. La sua posizione regala un panorama mozzafiato che spazia dalla cupola di San Pietro fino al mare. Nei pressi dell’Hotel Ibis Styles Roma Eur si trova il Centro Congressi Auditorium del Massimo, una sede polifunzionale hi-tech, spaziosa ed elegante, con un forte appeal per il mondo degli eventi. In un’area complessiva di tremila metri quadrati, l’Auditorium del Massimo dispone di spaziose sale congressi, meeting, workshop, aree espositive e di un ampio parcheggio. La versatilità degli spazi ne consente l’utilizzo, oltre che per i congressi, per spettacoli teatrali, concerti, mostre, saggi, proiezioni cinematografiche, concorsi, convention e tutto ciò che ruota intorno al mondo delle grandi manifestazioni. L’intera area è coperta da segnale wireless e dispone di un sistema integrato per l’erogazione dei servizi tecnologici legati all’hospitality. Attraverso un unico check-in, infatti, il cliente dispone di navigazione internet autenticata e di interni telefonici VoIp raggiungibili anche dall’esterno.

The best of Spagna e Italia Nel contesto dei gruppi alberghieri spagnoli, puntiamo ora i riflettori sul Gruppo Barceló, che nel suo portfolio all’Eur annovera l’Occidental Aran Park Hotel, immerso nel verde e con giardini che invitano alla concentrazione. L’hotel dispone di 325 camere ampie e luminose, rinnovate nel 2014 e arredate con uno stile moderno e

innovativo. Le sale meeting della struttura sono sei, illuminate con luce naturale, attrezzate per qualsiasi tipologia di evento e con una capienza massima di 280 persone. L’offerta gastronomica è accurata e tutta da gustare in due ristoranti – e un bar lounge –, nei quali vengono proposti piatti della cucina italiana e internazionale. Il ristorante Il Giardino delle Rose, situato al settimo piano, offre una splendida vista panoramica dalla terrazza. Fra le facility dell’hotel vi sono un centro fitness totalmente attrezzato e un souvenir shop. Icona italiana nel cuore dell’Eur è Spazio Novecento, ospitato all’interno del palazzo dell’Arte Antica, una location polifunzionale e di grande prestigio per meeting, congressi, con-

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Speciale Eur

Intrigo di borghi Oltre Roma, oltre l’Eur e persino oltre i dintorni della capitale. Perché dalla Città Eterna sono numerose e le direttrici che giungono a scrigni di bellezza dal volto antico e disseminati nell’arazzo laziale. Ecco una manciata di borghi che meritano un post congress, incluso quello – vogliamo pensare solo temporaneamente – segnato di Amatrice. ❏ Amatrice ❏ Atina ❏ Boville Ernica ❏ Canterano ❏ Castel di Tora ❏ Castel Gandolfo ❏ Castel San Pietro Romano ❏ Castro dei Volsci ❏ Civita di Bagnoregio ❏ Collalto Sabino ❏ Foglia ❏ Greccio ❏ Orvinio ❏ Percile ❏ Pico ❏ San Felice Circeo ❏ Sperlonga ❏ Subiaco ❏ Torre Alfina

vegni, cene di gala, esposizioni, concerti, sfilate, party di prestigio nazionali e di respiro internazionale, set cinematografici. Spazio Novecento, infatti, è stata scelta come location ideale dalle più importanti case di produzione cinematografiche e pubblicitarie e può essere utilizzato come un vero e proprio teatro di posa. La sua dotazione tecnologica, paragonabile a un vero e proprio studio televisivo, rende possibile innumerevoli combinazioni di allestimenti, fornendo agli addetti ai lavori la massima facilità nella messa in opera. Mille metri quadrati di versatilità ed eleganza nel centro dell’Eur, una location affacciata direttamente sul circuito di Formula E, a due passi dal centro di Roma e ben collegata

al Grande Raccordo Anulare, così come all’aeroporto di Fiumicino. Idee e soluzioni sono all’ordine del giorno, a Spazio Novecento, e due scenografiche terrazze rendono la location adatta ad accogliere eventi dodici mesi l’anno.

Eur a stelle e strisce Nel cuore dell’Eur è anche Sheraton Roma Hotel & Conference Center, primo Sheraton aperto in Italia nel 1983, con un centro congressi articolato in cinquemila metri quadrati di ambienti multifunzionali e terrazze con giardino, ideali per esposizioni e set con catering. Tutte le sale meeting sono situate sullo stesso piano, incluso il Gran Salone delle Signorie, ballroom di 1.350 metri quadrati versatile e divisibile in numerose sotto sezioni. A completare l’offerta vi sono ulteriori 23 sale meeting, in grado di accogliere complessivamente sino a seicento delegati. Oltre agli spazi indoor vi sono anche i numerosi spazi outdoor, come la terrazza a bordo piscina e la Piazzetta, ambienti circondati dal verde di un grande giardino e che si addicono a qualsiasi tipologia di evento. Ancora Sheraton con lo Sheraton Parco dè Medici Rome Hotel, suddiviso in tre strutture, Sheraton Golf 1, 2 e 3, circondato dagli oltre ottanta ettari di verde delle 27 buche del campo da golf del rinomato circolo Parco de’ Medici. Sono ben 45 le sale ripartite tra sale per riunioni e plenarie per oltre 550 persone a platea e illuminate da luce naturale. I centri congressi dispongono anche di accesso diretto e di business centre. Per le sue caratteristiche, l’hotel offre grandi opportunità e soluzioni anche per l’organizzazione di team building e incentive. Limitrofo alla struttura è l’Holiday Inn Rome - Eur Parco Dei Medici, fresco di un restyling che ha coinvolto anche la hall,

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MC5_P13_Roma_Layout 1 06/11/19mercoledì 10:40 Pagina 1

Meeting Center - Roma

Enjoy your business centrocongressi@olyhotel.com www.olyhotel.it

il bar e il ristorante. In seguito al rinnovo, l’albergo romano è il primo in Italia a presentare il concetto di “open lobby” suggerito dalla catena Ihg, che PS VETTVIWIRXE HE ERRM 1E RYSZE 4TIR 1SFF] SǺVI EQFMIRXM ZIVWEXMPM MR YRS WXMPI GSRXIQTSVEneo proponendo prima di tutto una nuova idea di design innovativo, concepito per il massimo relax e comfort degli ospiti. Da ricordare sono gli EQTM WTE^M GSRKVIWWYEPM HIPPƶLSXIP WEPI VMYRMSni – per accogliere da cinque a seicento persone – e il Salone Olimpico, ideale per eventi di case automobilistiche, grazie alla sua ampia capacità. Il vasto giardino che fa da cornice alle due piscine esterne è inoltre la location ideale per cene aziendali e qualsiasi evento open air.

In alto a sinistra, il “Fungo” dell’Eur, con il ristorante panoramico all’ultimo piano A destra, relax nel verde per ricaricarsi tra una sessione di lavoro e l’altra Sotto a sinistra, modernità e tecnologia dell’Eur per gli eventi del Mice ƐÚ垃Ź±ØƐĮ±ƐĀŇŹĞƒƣŹ±ƐÚåĞƐÏĞĮĞåďĞƐ al laghetto dell’Eur

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scelti per voi

La Nuvola I

l Roma Convention Center La Nuvola (proprietà di Eur SpA, gestito commercialmente dalla controllata Roma Convention Group, 100% Eur SpA) è una struttura congressuale internazionale, con una capienza complessiva di ottomila posti (oltre seimila nelle sale congressuali, modulabili in configurazioni molto diverse da 120 a seimila posti a sedere, a cui si aggiungono 1.762 nell’Auditorium, cuore scenografico del progetto). Dal 29 ottobre 2016 opera nel mercato mondiale congressuale e dei grandi eventi e, dopo una prima fase di start up, oggi affronta il percorso di business development nei mercati internazionali, con l’obiettivo di diventare una delle più importanti destinazioni congressuali del mondo nel ricco segmento dell’industria congressuale e del turismo d’affari. Non di meno, una significativa leva di crescita per l’economia e l’immagine della Città Eterna e dell’Eur in particolare. La Nuvola festeggia i suoi primi tre anni di attività, considerando la fase di start up iniziale, con 90 eventi ospitati e oltre mezzo milione di presenze, il venti per cento delle quali straniere. Il ricco segmento del turismo d’affari ha portato alla Nuvola marchi, associazioni e società di prestigio internazio-

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Numeri importanti –a livello di capienze e di spazi – e congressi internazionali prestigiosi: l’astro del Roma Convention Center, nel cuore del quartiere Eur, brilla sempre più lucente

nale: una tra tutte, Microsoft. Anche Sky ha scelto La Nuvola per girare alcune scene cult della serie “Diavoli” con Patrick Dempsey, girata tra Roma e Londra e presentata al Mipcom di Cannes, la fiera internazionale dedicata alla televisione. E poi il circus della Formula E, con l’E-Village nelle due edizioni disputate e nuovamente con La Nuvola casa della Formula E il prossimo 4 aprile 2020. Uno spot incredibile per il Roma Convention Center e per Roma, con oltre 35 milioni di telespettatori collegati in novanta Paesi del mondo. Un altro test importante che consente al Roma Convention Center di puntare al futuro con l’ambizione di raggiungere oltre 180 giorni di occupazione

nel prossimo anno. E i numeri, in effetti, confermano che la struttura sta crescendo: l’occupazione della Nuvola è passata da 110 giorni del 2017 a 162 nel 2018, altrettanti nel 2019 e una previsione di crescita ulteriore sul 2020 e 2021, con il centesimo evento ospitato alla Nuvola previsto nei primi mesi del prossimo anno. Un’ulteriore conferma arriva anche dai risultati di Roma Convention Group, che ha chiuso la gestione del 2018 con un fatturato raddoppiato di oltre 12 milioni di euro con un ebitda del 30%.

Eventi, eventi, eventi I grandi congressi associativi, soprattutto medici, hanno continuato a scegliere l’Eur. Il più importante è stato il Coninformazione pubblicitaria

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scelti per voi

ternanza tra congressi ed eventi corporate ed espositivi. Si chiuderà simbolicamente l’anno con la nuova edizione di “Più Libri Più Liberi” (dal 4 all’8 dicembre), la fiera della piccola e media editoria, che anche lo scorso anno ha segnato un successo senza precedenti con oltre centomila presenze, diventando uno degli eventi culturali più partecipati nella Capitale. Quanto alle vetrine internazionali, Roma Convention Group ha partecipato, dal 10 al 12 settembre, ad Imex Las Vegas; mentre a novembre è la volta di Ibtm Barcellona, dal 19 al 21.

Qualche anticipazione gresso Congiunto delle Società Scientifiche di Chirurgia, che ha portato a Roma tremila chirurghi delle diverse specializzazioni. Invece tra gli eventi internazionali di grande peso mondiale ospitati quest’anno sicuramente va citato Soi, 17esimo Congresso Internazionale di Oftalmologia, che ha scelto La Nuvola per la celebrazione dei 150 anni dalla fondazione, portando dal 22 al 25 maggio 2019 migliaia di delegati a Roma. Dopo la pausa di agosto, La Nuvola ha aperto un autunno molto interessante con due importanti congressi internazionali. Il 24 e 25 settembre la struttura ha infatti ospitato un congresso internazionale ad alto tasso di innovazione: informazione pubblicitaria

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Cybertech Europe 2019, principale palco dell’industria cibernetica, che ha scelto, dopo il successo dello scorso anno, di tornare all’Eur. E poi un congresso medico internazionale dal 10 al 12 ottobre: il 50esimo Sido international Congress (medici ortodontisti); a seguire un altro congresso medico dal 15 al 18 ottobre, che ha portato alla Nuvola i delegati del Congresso Nazionale Siaarti Icare (anestesisti). E ancora Roma Sposa dal 3 al 6 ottobre con trecento espositori e ventimila visitatori, che hanno decretato il successo della manifestazione. Il 28 ottobre Poste Italiane ha incontrato alla Nuvola i sindaci italiani, per una convention. Un autunno denso di appuntamenti, all’insegna dell’al-

Un calendario così ricco e che non accenna a battute di sosta, quello della Nuvola, che infatti ha già in programma eventi di grande peso per gli anni in arrivo: nel 2020 confermano la loro presenza il Sic Acoi (Congresso Italiano di Chirurgia Unita – alla seconda edizione al Roma Convention Center) e la convention nazionale dei commercialisti che sono alla loro quarta edizione alla Nuvola. Nel 2021, invece, arriveranno due grandi congressi mondiali: il Congresso mondiale del Melanoma e il Congresso mondiale di Neurologia con numeri che vanno tra i cinquemila e i seimila partecipanti. Infine, per quanto riguarda i lavori dell’Hotel La Lama, con 439 camere, sono in conclusione: il business hotel aprirà a inizio 2020 con il brand Hilton.

Perché scegliere La Nuvola Il Roma Convention Center La Nuvola è un’opera internazionale, strategica per la città e per la regione, pensata per vincere su una scala mondiale la sfida con competitor molto agguerriti, grazie ai suoi innumerevoli punti di forza, tra i quali: ■ un brand come Roma, tra i più forti a livello internazionale; ■ un potenziale d’offerta imponente, per capienza e funzionalità, adatto a diventare leader tra le venue per convegni di medio/grandi dimensioni; ■ standard qualitativi e di innovazione adatti a ospitare i grandi eventi internazionali.

Roma Convention Center La Nuvola Viale Asia, snc 00144 Roma Tel. 06 54513710 Fax: 06 54513800 info@romaconventiongroup.it www.romaconventiocenter.it www.eurspa.com

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Speciale Eur

scelti per voi

Sheraton Roma

Hotel & Conference Center A

quindici minuti dal Colosseo e comodamente accessibile dall’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, entrambi raggiungibili con un servizio navetta messo a disposizione degli ospiti dalla struttura. È lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center, che dispone di uno dei maggiori numeri di camere e di spazi congressuali più vicini al centro storico della Capitale.

Un urban business retreat con trenta sale meeting in cinquemila metri quadrati di superficie. Incastonato nel verde dell’Eur e nel cuore del centro finanziario di Roma

Spazi, luce e upgrade

Sheraton Roma Hotel & Conference Center Viale del Pattinaggio, 100 00144 Roma Tel. 06 54531 sales@sheratonrome.com www.sheratonrome.com

XVI | novembre-dicembre 2019 Dossier Roma e dintorni 16 Sheraton Roma.indd 16

Primo Sheraton aperto in Italia nel 1983, l’albergo delinea una decisa vocazione Mice e un’innata propensione al dinamismo e all’upgrade con una serie di servizi innovativi. Punto di riferimento per congressi nazionali e di respiro internazionale, la location accoglie gli eventi nel suo centro congressi, articolato in cinquemila metri quadrati di ambienti multifunzionali e terrazze con giardino – ideali per esposizioni e set con catering – contraddistinti da uno stile contemporaneo con tonalità cromatiche che si stemperano nei caldi colori della terra. Tutte le sale meeting sono situate sullo stesso piano, incluso il Gran Salone delle Signorie, ballroom di 1.350 metri quadrati versatile e divisibile in numerose sotto sezioni. A completare

l’offerta vi sono ulteriori 23 sale meeting, in grado di accogliere complessivamente sino a seicento delegati. Non solo. Oltre agli spazi indoor, infatti, allo Sheraton Roma Hotel & Conference Center vi sono anche i numerosi spazi outdoor come la terrazza a bordo piscina e la Piazzetta, ambienti circondati dal verde di un grande giardino e che si addicono a qualsiasi tipologia di evento. La sinergia tra spazi, break e catering consente di realizzare coreografie sempre nuove e tutte con una logistica eccezionale all’insegna della praticità. L’eccel-

lenza prosegue nel contesto dell’accommodation, con 640 fra camere – la tipologia Club contempla l’accesso esclusivo alla Sheraton Club Lounge – e suite improntate al massimo del comfort e dell’attenzione ai dettagli. Una magistrale alchimia di business e bien vivre, lo Sheraton, che si esprime anche e soprattutto nella ristorazione e nell’AQVI eur pool restaurant and bar: uno spazio-salotto proteso verso l’esterno lungo la piscina e il giardino, un ambiente accogliente, dall’atmosfera moderna e nel quale apprezzare sapori mediterranei. informazione pubblicitaria

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Speciale Eur

scelti per voi

Spazio Novecento U

na location polifunzionale in un palazzo di grande prestigio. È il palazzo dell’arte antica, classe 1935 e che dal 2003 al 2006 è stato sottoposto a un ingente restyling che ha riportato gli ambienti di maggiore rappresentanza alla loro originaria configurazione, riprendendo il piano originale di una location innovativa. Ed è qui che scendono in campo Stefano Spezia e Daniele Aprile, amici da una vita, entrambi conoscitori della realtà capitolina. La loro idea è quella di una location per eventi all’avanguardia, uno spazio polifunzionale organizzato, con un proprio staff e spazi pronti a cambiare vestito a seconda delle occasioni. In poche parole, dare vita a una location che a Roma mancava. Grazie alla tenacia dei due imprenditori, nel dicembre 2006 iniziano i lavori di adeguamento. Arriva il momento di pensare al nome. Un giorno, mentre fervono i lavori, Daniele Aprile e Stefano Spezia, entrando nel grande salone al primo piano, avvertono una sensazione di grande spazio e movimento, esattamente l’idea che aveva ispirato tutto il progetto, alla quale viene abbinato anche il concetto di tempo. Novecento,

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Scenografico, versatile e con on-site service. La risposta a qualsiasi tipologia di evento che necessiti di uno spazio suggestivo, tecnologia all’avanguardia e memorabilità

in omaggio alla carta d’identità – storica – dell’edificio. Il 17 marzo 2007 nasce quindi Spazio Novecento, che riporta nel nome il secolo in cui il palazzo ha visto la luce. Da allora e nel corso degli anni, Spazio Novecento ha aperto i battenti a meeting, congressi, convegni, cene di gala, esposizioni, concerti, sfilate, party di prestigio nazionali e di respiro internazionale, set cinematografici. Spazio Novecento, infatti, è stata scelta come location ideale dalle più importanti case di produzione cinematografiche e pubblicitarie e può essere utilizzato come un vero

e proprio teatro di posa. Mille metri quadrati di versatilità ed eleganza nel cuore dell’Eur, a due passi dal centro di Roma e ben collegato al Grande Raccordo Anulare e all’aeroporto di Fiumicino.

Intrigante e tailor made Nel tempo il brand Spazio Novecento ha dato impulso a nuove attività fra le quali Le Terrazze, poi la nascita della vicina Casa Novecento così come del servizio di caffetteria presso il Globe Theatre di Villa Borghese. Idee e soluzioni sono all’ordine del informazione pubblicitaria

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scelti per voi

esistenti. Quid da sottolineare è che Spazio Novecento è molto scenografico con tecnologia insight e presenta il vantaggio assoluto della velocità: è una location già funzionante con service, non si deve perdere tempo in allestimenti e disallestimenti, non necessitando quindi di giorni aggiuntivi.

Satisfaction ed eccellenza

giorno, a Palazzo Novecento, e due scenografiche terrazze rendono la location adatta ad accogliere eventi dodici mesi l’anno. Spazio Novecento si basa sull’innovativo concetto, soprattutto per Roma, di una location per eventi la cui caratteristica è quella di avere un’estrema versatilità e adattamento a qualsiasi esigenza realizzativa. La sua dotazione tecnologica, paragonabile a un vero e proprio studio televisivo, rende possibile innumerevoli combinazioni di allestimenti, fornendo agli addetti ai lavori la massima facilità nella messa in opera. informazione pubblicitaria

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Spazio Novecento si avvale di numerosi servizi aggiuntivi di elevata professionalità tra cui il catering, il servizio di traduzione simultanea e l’attività di progettazione e realizzazione di allestimenti per eventi. La versatilità dello spazio, resa possibile dalle strutture di sostegno motorizzate in dotazione alla sala, consente anche in occasione delle cene di gala di avere il puntamento luci dedicato per ogni singolo tavolo. Gli addetti ai lavori sono notevolmente aiutati dall’assenza di vincoli arredativi e dall’assoluta neutralità dei colori sia del tendaggio sia delle stigliature

Annus mirabilis, il 2018, per Spazio Novecento. La qualità è il comune denominatore degli eventi e i suoi costi, oggi, sono oltremodo competitivi. L’eccellenza a costi vantaggiosi è da catturare al volo, basti dire che la location si affaccia direttamente sul circuito di Formula E, il nuovo campionato mondiale di automobilismo con macchine ad alimentazione elettrica. E poi il food, fra i protagonisti degli eventi – così come, per un gioco di sponda, le aziende bancarie e farmaceutiche – di Spazio Novecento, quinta prescelta da Cracco, Igino Massari e – nientemeno – Longino & Cardenal, questi ultimi importatori di cibi rari e preziosi da tutto il mondo. Gli eventi hanno un sapore straordinario, a Spazio Novecento, non c’è che dire.

Spazio Novecento Piazza Guglielmo Marconi, 26b 00144 Roma Tel. 06 54221107 info@spazionovecento.it www.spazionovecento.it

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Perché un evento in... Roma e dintorni

La parola ai professionisti Costituito nel giugno 2017 con il supporto di Roma Capitale e Regione Lazio, il Convention Bureau Roma e Lazio è il riferimento “istituzionale” della meeting industry per l’intera destinazione regionale

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Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau Roma e Lazio

a 39 soci iniziali agli attuali – all’atto della stesura di questo dossier – 128. Un’escalation decisa e in soli due anni, quella del Convention Bureau Roma e Lazio, che conta oggi tra i suoi associati 57 hotel, 37 service provider, 17 Dmc e Pco e sei strategic player, nove centri congressi, sei operatori dei trasporti. Nei suoi primi due anni di attività, il CbReL ha incontrato 790 buyer ed evaso 358 “request for proposal” per il periodo 2020-2023, delle quali il trenta per cento è stato confermato. Per approfondire, ecco l’intervista a Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau Roma e Lazio. Il 2019 è stato, per il Convention Bureau Roma e Lazio, “l’anno di consolidamento dei rapporti e delle intese”. Ci delinea lo stato dell’arte e il bilancio dell’attività?

«È vero: abbiamo lavorato per rendere operativi gli accordi e per attivare intese in funzione delle candidature, ma anche per soddisfare le necessità operative degli event organizer. Abbiamo rafforzato il nostro rapporto con Enit, Ice e con il Convention Bureau Italia che sono per noi interlocutori fondamentali. Con il loro supporto abbiamo svolto e continueremo a svolgere importanti azioni sul mercato. Abbiamo concretamente coinvolto i nostri soci in bid committee per importanti gare internazionali, ma anche in comitati organizzativi per eventi sul territorio. Non va poi scordato il nostro costante impegno sul mercato cinese. Il Convention Bureau Roma e Lazio è stato l’unico rappresentante della meeting industry del territorio a firmare un accordo con Jane Jie Sun, chief, executive officer director di uno dei più grandi colossi del turismo asiatico. Abbiamo poi svolto una missione in Cina, la seconda per noi, consolidando i rapporti avviati nel 2018 e partecipando a workshop ed eventi in territori diversi del Paese. Naturalmente, ci sono state attività mirate anche nei mercati europei e americani, sia per il segmento congressuale sia per quello degli incentive e

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degli eventi sportivi. Molti hanno scelto Roma e il Lazio come luoghi d’elezione». A maggio il Convention Bureau Roma e Lazio ha registrato un nuovo traguardo: i suoi soci sono aumentati del cinquanta per cento, rispetto al primo anno di attività. Da poco, invece, è stata chiusa la seconda finestra associativa del 2019. Quali affiliazioni in essere e all’orizzonte per Convention Bureau Roma e Lazio, all’insegna di scenari congressuali sempre più efficaci? «Il nostro network è in crescita costante e, quest’anno, si è arricchito della nuova categoria “centri polifunzionali”, che permette di offrire agli event organizer tutte le soluzioni per la realizzazione di eventi. Da poche settimane abbiamo stretto una nuova partnership con l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, attore importantissimo per medi e grandi eventi, con il quale stiamo già lavorando a una gara internazionale, ma che sarà altresì partner fondamentale anche per lo sviluppo logistico degli eventi in città. Attualmente, quindi, il network di aziende associato al nostro Convention Bureau Roma e Lazio ha il vantaggio di poter soddisfare la richiesta per qualsiasi tipo di evento, dagli incentive al congressuale, passando per le convention. Per questa seconda finestra associativa abbiamo ricevuto tantissime richieste di adesione, superiori alle nostre aspettative». Dal 4 al 6 febbraio 2020 Roma accoglierà il Global Ceo Summit Congress Ufi, il gotha della meeting industry internazionale. Per una panoramica sull’imminente prossimo anno, quali ulteriori grandi eventi sono in calendario?

«Il summit Ufi è rappresentativo di come la qualità di un evento possa essere significativa rispetto ai grandi numeri. Questi manager, assieme, rappresentano un impatto economico sul Pil mondiale di oltre 167 miliardi di euro: una cifra che dà la misura dell’impegno necessario per realizzare summit di questo tipo. Roma e il Lazio avranno un 2020 molto positivo. Sono 105 gli eventi confermati grazie a CbReL nel prossimo triennio di cui 57 solo il prossimo anno, segnale di un grande impegno nelle fiere, nei A fianco, un particolare della fontana di Trevi con uno dei due cavalli alati Sopra, archeologia millenaria e complesso del Vittoriano di Roma, fra i simboli della capitale Nella pagina accanto, lo skyline di Roma dal colle dell’Aventino

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Castel Sant’Angelo, lungo la riva destra del Tevere e non lontano dal Vaticano

workshop e negli eventi all’estero per rappresentare il territorio quale destinazione Mice di eccellenza. Tra i maggiori impegni per il prossimo anno ricordo Igcs 2020 – congresso mondiale di ginecologia oncologica, che prevede la partecipazione di circa 2.500 delegati. Seguirà Ifhe 2020 – International Federation of Hospital Engineering a Rome – dal 23 al 28 maggio e con oltre mille partecipanti: si celebra il cinquantesimo anniversario dell’organismo creato a Roma e il tema prescelto riguarda le soluzioni ai problemi ambientali e il risparmio energetico. Molto interessante anche Doterra 2020, convention internazionale del settore cosmesi, che si svolgerà alla Fiera di Roma e che prevede la partecipazione di almeno duemila persone.

Ambassador per il Mice Con il 2019 si è dato il via al nuovo “Programma Ambassador” del Convention Bureau Roma e Lazio. Entriamo nei dettagli con Onorio Rebecchini. «Abbiamo voluto riconoscere il merito delle eccellenze accademiche che, supportate dai nostri Professional Congress Organizer, hanno lavorato per portare sul territorio eventi di grande rilievo. Un’iniziativa lanciata proprio per rendere tutti partecipi del grande fermento che c’è sul territorio. Il lancio di questo programma è solitamente tra le attività che maturano più tardi in un Convention Bureau, invece noi abbiamo ritenuto necessario anticipare alcune strategie per lanciare un messaggio alle eccellenze accademiche del territorio: la nomina li rende consapevoli dell’esistenza di una rete in grado di supportare appieno il lavoro dei nostri Pco con un’attenzione esclusiva da parte delle istituzioni, e si concretizzata nello strumento della “Policy di accoglienza” che abbiamo, da subito, voluto formalizzare. Si tratta di un atto ufficiale di CbReL attraverso il quale si attivano tutti gli step necessari, dalle manifestazioni di interesse alle conferenze dei servizi. Oltre al riconoscimento e al supporto, il programma Ambassador prevede occasioni di incontro annuale per promuovere il networking tra queste grandi personalità accademiche. Questo avvio del programma nel 2019 si è rivelato lo strumento che noi volevamo divenisse: ha stimolato moltissimo i nostri soci e ci porterà quindi alla nomina di nuovi ambassador nel 2020, persone che si sono distinte nel loro operato per obiettivi importanti».

Infine c’è l’Iaes – International Atlantic Economy Society, che ambienterà a Roma la sua 89esima conferenza internazionale, e l’Association des Franchisés Accor – Afa – che ci ha scelto per il suo meeting internazionale. Non bisogna dimenticare, poi, che continueremo a supportare Roma Capitale nell’impegno per Uefa Euro 2020. Si tratta di impegni importanti: siamo sopra il trenta per cento di conferme medie e lavoriamo da un anno e mezzo. Bisogna pensare che per Roma e il Lazio l’impegno è continuo, soprattutto per il segmento incentive, cui il territorio si presta perfettamente». A luglio Roma si è aggiudicata il meeting annuale Iapco – International Association of Professional Congress Organisers – del febbraio 2021. Dopo oltre quarant’anni, infatti, tornerà nella Capitale l’assemblea dei più importanti Pco worldwide. Un suo commento a proposito? «L’International Association Professional Congress Organisers – Iapco – rappresenta i più prestigiosi organizzatori professionali di congressi ed eventi al mondo. Rappresentano 118 società associate provenienti da quaranta Paesi: per noi è una grande occasione di presentarci. Iapco nel 2018 ha prodotto 18.662 meeting di cui il 27% internazionali, con un totale di 5.630.949 partecipanti, per un volume di affari di 9,1 miliardi di euro. A febbraio ci attende l’Annual Meeting Iapco a Vancouver. In quell’occasione anticiperemo ai partecipanti quali sono le esperienze che potranno vivere a Roma, il supporto che avranno da noi e quanto può essere facile realizzare grandi eventi, anche complessi, in questa magnifica città». È stato recentemente siglato un accordo di comarketing tra Trenitalia e il Convention Bureau Roma e Lazio. In cosa consiste, esattamente, e quali i benefit per il nostro settore? «Trenitalia, attraverso questo accordo, è diventato il vettore ufficiale di Convention Bu-

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Piazza di Spagna e la fontana della Barcaccia, compendio di arte e bellezza Sotto, Villa dei Quintili, imponente sito archeologico sulla via Appia Antica

reau Roma e Lazio. Il co-marketing consente alle aziende socie di CbReL di usufruire di una specifica gamma di prodotti Mice per tratte selezionate. Da parte sua, il Convention Bureau Roma e Lazio si impegna a promuovere presso gli operatori e gli stakeholder aziendali Trenitalia quale vettore preferenziale per raggiungere le location congressuali. Trenitalia è un partner fondamentale per la filiera del territorio: i nostri soci possono usufruire di tariffe agevolate per formulare offerte ai loro clienti o per le trasferte degli staff. Allo stesso tempo, gli event organizer internazionali sono agevolati nel prendere contatti e programmare attività con Trenitalia, importantissimo partner nelle candidature per i grandi eventi». Convention Bureau Roma e Lazio fa sistema – insieme all’assessorato al turismo di Roma Capitale e ad Aeroporti di Roma – per conquistare il mercato cinese. L’esempio più significativo è la missione corale a Shanghai in occasione della Fiera internazionale del turismo Itb China.

Approfondiamo, in un’ottica di interesse per la meeting industry? «Sì, anche in questa occasione fare squadra ha portato a sviluppare importanti strategie, come quella sul mercato cinese. La missione a Shanghai e Guangzhou si è realizzata anche grazie al prezioso supporto di Ice, di Enit e di Welcome Chinese, con i quali, sempre insieme ad Adr, continueremo a lavorare sul mercato cinese. Intanto al Ttg di Rimini è stato realizzato un importante evento assieme ad Aeroporti di Roma: la “China night”, che celebra il 2020 quale anno della cultura e del turismo ItaliaCina, con la partecipazione di cinquanta buyer internazionali provenienti da questo mercato a un networking dinner. Infine, nella primavera 2020, si effettuerà la nostra terza missione in Cina per consolidare i rapporti e le partnership avviate, rinnovarle, e svilupparne di nuove. La domanda Mice cinese è ancora a livello embrionale, la segmentazione è agli esordi, ma proprio per questo diviene indispensabile presidiare il mercato proprio in questa fase».

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Perché un evento in... Roma e dintorni

Roma e dintorni, eterna scoperta Il quadro motorizzato di Rubens, le tracce del dio Mitra, i laghi colorati della Riserva naturale di Decima Malafede, il fosso del peccato. Un assaggio di post congress con protagonisti meno famosi, sicuramente sfiziosi

A Le cascate di Monte Gelato nella Valle del Treja: team building nella natura A destra, le maschere in marmo del I secolo nel proscenio di Ostia antica Nella pagina accanto, Nemi, dove la tradizione vuole che sia nato Romolo, il primo re di Roma

rte a tutto tondo per il Mice. Niente di più facile, a Roma, con post congress intriganti che convergono, per esempio, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella, che custodisce un quadro inusuale. È quello motorizzato di Rubens, commissionato al pittore per proteggere l’icona della Vergine dal suo deterioramento: alternativamente è possibile far salire o scendere il dipinto, per mostrarlo o nasconderlo. Alle spalle di Campo de’ Fiori, invece, si cela l’appartata piazza Capo di Ferro, dominata dall’originale palazzo Spada, nel quale si trova un gioiello architettonico di Francesco Borromini: la galleria prospettica nel cortile interno. Si tratta di un corridoio colonnato di 8,82 metri di lunghezza, che per una serie di accorgimenti architettonici e di

prospettive sembra misurarne ben 35. Realizzato in un solo anno – tra il 1652 e il 1653 – con l’aiuto del matematico agostiniano padre Giovanni Maria da Bitonto, è una pura illusione ottica, testimonianza del raffinato e colto interesse del committente, il cardinale Bernardino Spada. Dipinto dal “pictor romanus” Pietro Cavallini è invece il Giudizio Universale, capolavoro realizzato nel 1293, che il Mice può ammirare nel convento di clausura all’interno del cortile della basilica di Santa Cecilia in Trastevere. È definita come l’opera più importante dell’artista e alcuni critici collocano Cavallini per importanza addirittura sopra a Giotto. Dal sacro al profano il passo è breve e percorre le tracce di Mitra: nell’antica Roma, il culto zoroastriano di Mitra – dio della luce – ebbe notevole diffusione nel periodo imperiale. Un itinerario romano dei luoghi mitraici comprende la basilica di San Clemente, il mitreo Barberini, il mitreo di Santa Prisca, quello dell’Ara Massima di Ercole, conosciuto con il nome di mitreo del Circo Massimo e i 16 mitrei di Ostia Antica, situati nell’area archeologica.

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Cromie, peccati ed etruschi Ed eccoci sul litorale. Nel piano strategico del turismo per Roma 2019-2025, Ostia spicca fra le voci interessate e incede – con grande accelerata dall’estate – verso il riconoscimento Unesco. Ulteriori opportunità per il Mice in termini di offerta ambientale naturalistico-paesaggistica ed elemento infrastrutturale essenziale è la struttura del “tridente”, formato dall’autostrada per Fiumicino, dalla vecchia via del Mare e dalla via Cristoforo Colombo: 27 chilometri che collegano il centro urbano della Capitale a Ostia, iniziando da Porta Ardeatina. L’istanza

di riconoscimento Unesco è estesa all’area archeologica dei Porti Imperiali di Claudio e Traiano di Ostia: un post congress nel tempo tra archeologia e natura. E poi i Castelli Romani. Blasonati ed emozionali, un grandioso affresco per post congress con tanto di Parco Regionale dei Castelli, un unicum di borghi antichi, ville signorili, castelli medievali e ville tuscolane avvolte nei loro giardini: un raffinato brano di arte rinascimentale e barocca incastonato in uno scenario caratterizzato dall’alternanza di boschi e filari di vigneti. I dintorni di Roma sono ricchi di sorprese come la Capitale e, a una quindicina di chilometri dal Grande Raccordo Anulare, attendono il Mice quattro laghi in sequenza, uno più onirico dell’altro: sono i laghi colorati nella Riserva naturale di Decima Malafede, con tanto di remind alla mitica Albunea, ricordata nelle pagine dell’Eneide. Cromie che iniziano con il lago rosso, proseguono nel lago con il faraglione, il lago bianco e, nascosto fra le colline rocciose, il piccolo lago vermiglio. Dagli specchi lacustri a Calcata, alta sulla sua rupe a dominare la selvaggia forra del Treja. Qui il Mice trova un affluente del Treja, localmente chiamato “Fosso del peccato”: una gola dall’accesso non così facile da individuare e in un ambiente fantasy – a poche centinaia di metri dalla medievale Calcata – e con una cascata finale che la interrompe bruscamente. “Gutta cavat lapidem” – la goccia scava la pietra –, ed ecco che il Mice può scoprire Formello – a circa dieci chilometri dal Grande Raccordo Anulare e immersa nel Parco Naturale Regionale di Veio –, circondata da una cinquantina di chilometri di gallerie scavate millenni fa per drenare l’acqua dei campi e renderli coltivabili. Sono le gallerie etrusche di Formello, un incontro tra genio umano – etrusco – e natura da non perdere, per avventure speleologiche senza tempo.

Did you know that… ✓ A settembre e dopo un lungo restauro durato due anni, ha riaperto l’aula ottagonale delle Terme di Diocleziano, più comunemente nota come “Il Planetario”. ✓ È fresca di restyling la fontana delle Najadi, con le sculture raffiguranti le ninfee delle acque – dei laghi, dei fiumi, degli oceani e delle acque sotterranee –, l’esempio Liberty più significativo della Capitale, al centro di piazza della Repubblica. ✓ Il Vittoriano di Roma ha inaugurato un nuovo corso della sua storia. E diventa il museo del racconto dell’identità nazionale, dell’Italia e degli italiani di oggi. L’intenzione è renderlo “museo autonomo” a partire dall’inizio del 2020.

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Perché un evento in... Roma e dintorni

scelti per voi

Hotel Artis Q

uattro stelle all’insegna di professionalità e ospitalità, comfort e tecnologia. Non a caso grandi marchi scelgono proprio l’Hotel Artis per la presentazione di macchinari di ultima generazione. Una location moderna e con lo sguardo rivolto all’ecosostenibilità: in albergo, infatti, il Mice trova anche una stazione di ricarica per veicoli elettrici.

Una struttura elegante e in posizione strategica, nella quale i congressi trovano la loro sede ideale in un contesto di assoluta avanguardia e con servizi di alto livello

Accessibilità e funzionalità

Hotel Artis via Roberto Fancelli, 3 00169 Roma Tel. 06 23267789 Fax: 06 23260176 info@hotelartisroma.com www.hotelartisroma.com

La raggiungibilità è uno dei punti di forza dell’Hotel Artis, situato tra le vie consolari della Tuscolana e Casilina, vicino a Cinecittà e a meno di due chilometri dal Grande Raccordo Anulare. L’ottimale accessibilità prosegue anche nel contesto dei mezzi pubblici, che collegano la location al centro tramite la nuovissima linea C della metropolitana – fermata Alessandrino – o, ancora, con la linea A. E dalle lettere si passa ai numeri del centro congressuale, cuore nevralgico della location, articolato in tre sale congressi, con connessione wi-fi gratuita: una per accogliere settanta persone, mentre le altre due – rispettivamente per 25 e 35 persone – possono essere accorpate per una capacità complessiva di sessanta persone. Tutte

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provviste di tecnologia all’avanguardia, le sale meeting sono configurabili a seconda delle esigenze grazie a pareti modulabili. Spazio e comfort sono le caratteristiche dell’accommodation della struttura, settanta camere di design dalle linee eleganti e raffinate, nelle quali trovare una vasta gamma di servizi. A disposizione della clientela vi sono anche le confortevoli aree comuni, un accogliente lounge bar nel quale discorrere d’affari sorseggiando un drink. Il ristorante accoglie i momenti conviviali della meeting indu-

stry con una cucina tradizionale e menu espressamente pensati per ogni tipologia di evento, mentre il servizio catering della struttura consente di apprezzare cocktail di benvenuto, coffe break e light lunch in occasione di eventi di medie dimensioni. Per numeri maggiori, invece, l’Hotel Artis organizza service di catering esterni sempre sotto la sua impeccabile supervisione. E a proposito di regia, per piacevoli occasioni post congress, fra le numerose si consigliano i vicini Studios di Cinecittà e il Museo del Cinema. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Hotel Diana Roof Garden Fra gli alberghi storici della Capitale, vicino alla stazione Termini e a breve distanza dalla fontana di Trevi e dal Colosseo. Una struttura di classe, dal continuo refresh

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a storia continua e il presente si celebra. È con questo mood che l’Hotel Diana Roof Garden festeggia quest’anno l’ottantesimo genetliaco, un traguardo importante per un percorso costellato da successi. E un pool di eventi si snoda durante il corso del 2019 proprio per festeggiare il compleanno della struttura, che ha visto il culmine a giugno con una grande festa sulla splendida terrazza dell’albergo. Il roof garden l’Uliveto, infatti, è il teatro delle celebrazioni, un giardino a cielo aperto con vista sulla città, un vero e proprio salotto nel verde nonché il fiore

informazione pubblicitaria

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all’occhiello dell’Hotel Diana. La famiglia De Angelis, oggi alla guida dell’albergo con la terza e quarta generazione, ha voluto riunire per l’occasione istituzioni, imprenditori e amici – che hanno supportato lo sviluppo di questa realtà capitolina – che per questo compleanno si è voluta regalare un nuovo logo, dal design moderno, curato da Km Studio.

Passeggiando e lavorando Sempre per gli ottant’anni dell’Hotel Diana, dal mese di marzo e sino a dicembre sono stati indetti otto appuntamenti

denominati “Passeggiate nella Roma Capitale”: un percorso fra tradizione e rinnovamento in luoghi e siti artistici di Roma vicini all’Hotel Diana, non solo in senso geografico, ma anche storico e tematico. Appeal storico e innovazione continua sono due fra le peculiarità di questa location che accoglie la meeting industry in cinque sale meeting – modulari e con luce naturale – di cui una nuova e quattro rinnovate sotto il profilo tecnico, con attrezzature, monitor e connessioni all’insegna di avanguardia e tecnologia. La nuova sala Design, con una capienza per quaranta persone a platea, si trova al settimo piano e sotto il Roof Garden ed è l’inedita cornice esclusiva di incontri professionali con visuale spettacolare sulla Capitale. Le sale presentano capacità di accoglienza differenziate e la maggiore – ottanta posti a platea – è dotata di una telecamera a circuito chiuso per assistere alle riunioni anche dalla propria camera. La sala Atena è concepita per accogliere quaranta persone, la sala Artemide per cinquanta, la sala Artemide Plenaria per ottanta, la sala Armonia e la sala Aurora accolgono ciascuna venti persone e la sala Aurora – al settimo piano – regala una straordinaria vista panoramica.

Hotel Diana Roof Garden Via Principe Amedeo, 4 00185 Roma Tel. 06 478681 Fax: 06 486998 info@hoteldianaroma.com www.hoteldianaroma.com

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Perché un evento in... Roma e dintorni

scelti per voi

Hotel Domidea È

un anno importante, questo, per l’Hotel Domidea, che festeggia proprio nel 2019 il decimo anno di attività. Un hotel a chiara vocazione business, improntato al design e con servizi di alto livello che lo rendono sede ideale di eventi su Roma. Situato a Tor Sapienza, nella zona orientale della Capitale, è una struttura a quattro stelle particolarmente idonea ai soggiorni di lavoro, dista appena due minuti dall’uscita del Grande Raccordo Anulare ed è in prossimità dell’autostrada A24. Non solo. È anche il punto di partenza ideale per post congress alla scoperta della seduzione della Città Eterna nonché dei pregiati vigneti di quest’area del territorio laziale.

Mice: per eventi di successo e non solo

Hotel Domidea via Raffaele Costi, 17/21 00155 Roma Tel. 06 97659073 Fax: 06 45554442 info@hoteldomidea.com www.hoteldomidea.com

L’ammiraglia degli eventi all’Hotel Domidea è la sala meeting Aurea, illuminata con luce naturale, che accoglie sino a un massimo di 33 persone a platea. La sala può essere allestita con diverse configurazioni on demand ed è dotata di flip chart, pc portatile, proiettore, impianto audio-video ad alta tecnologia e connessione wi-fi potenziata con linea dedicata. A corollario degli eventi, è possibile prevedere una coffee

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Dieci anni di attività e un presente ricco di soddisfazioni per questo albergo a quattro stelle elegante e minimal chic, incentrato su valenza ed efficienza

station in sala così come coffee break personalizzati presso il lounge bar dell’albergo. Per i meeting che hanno luogo di pomeriggio, invece, lo chef riserva gustose sorprese conviviali che accompagnano le conversazioni d’affari. Un hotel pensato per le esigenze della meeting industry, l’Hotel Domidea, e con una vasta gamma di servizi: fra questi spiccano la reception multilingue 24h, la navetta da e per la fermata Repubblica della metropolitana linea A, la connessione wifi gratuita in tutte le camere e un internet point. E a proposito di accommodation, sono 84 le

camere di diverse tipologie e distribuite su cinque piani. Il fiore all’occhiello della struttura è il Club Floor: un intero piano di camere totalmente rinnovate e il soggiorno nelle camere Club 1st Floor include una serie di amenity fra le quali checkin e check-out preferenziale, servizio free di colazione in camera su richiesta, wi-fi con connessione potenziata, tariffe promozionali dedicate e sconti per i frequent traveller, welcome drink, minibar gratuito, tea & coffee maker, accappatoi della linea Domidea su richiesta e kit di cortesia della linea Ferragamo. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Fiera di Roma Un’icona della Capitale, con strutture pensate per accogliere anche più eventi contemporaneamente. Grandi spazi e numeri all’insegna di tecnologia e versatilità

È

griffata dall’architetto Tommaso Valle, Fiera Roma, sede avveniristica in grado di coniugare esposizioni e convegnistica di alto livello. Situata in posizione strategica e servita da una rete di collegamenti che la rende facilmente raggiungibile, Fiera Roma è distribuita su oltre novantamila metri quadrati di superficie articolati in un crescendo di spazi, sale congressi, padiglioni e aree esterne, tutte modulabili. È l’unica struttura della Capitale che, sia per capienza sia per servizi offerti, può ospitare congressi internazionali con oltre seimila partecipanti.

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Diversificare per accogliere Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera Roma, dichiara: «Roma come meta congressuale ha enormi potenzialità, che devono però essere ottimizzate di più. Purtroppo la nostra capitale continua a perdere posizioni nelle classifiche internazionali, con il danno economico per tutta la collettività che ne consegue. Molto e bene sta facendo però il Convention Bureau Roma e Lazio. Tra le conquiste recenti di Roma vi sono l’Annual Meeting Iapco – febbraio 2021 – e il Global Ceo Summit Congress di Ufi, febbraio 2020. Molto si è

adoperata Fiera Roma per portare a Roma questo incontro annuale di Ceo e di presidenti delle più grandi fiere e associazioni di congress organizer del mondo, un insieme di realtà che ha un impatto economico sul Pil mondiale di oltre 167 miliardi di euro». Grandi successi per l’intera città, ma per ottenere simili eventi deve esserci un impegno condiviso. Ribadisce Piccinetti «È tutto l’insieme che deve funzionare, a cominciare da infrastrutture, trasporto, decoro». Fiera Roma è in prima linea, mettendo a disposizione lungimiranza, esperienza e spazi. Quelli congressuali sono articolati in 13 sale che accolgono da trenta a 1.053 persone e sono a disposizione sale banchetti fino a 6.500 posti in piedi e cinquemila seduti. Superfici e capienze diverse in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: dalla cena di gala alla danza contemporanea, dal rinfresco outdoor alle aree espositive indoor. Nel contesto espositivo, Fiera Roma dispone di nove padiglioni provvisti delle più avanzate tecnologie e collegati da una passeggiata sopraelevata, posta a sei metri di altezza. I padiglioni, a pianta rettangolare e liberi da colonne interne, garantiscono connessione wi-fi fino a diecimila dispositivi a padiglione.

Fiera di Roma Via Portuense, 1645/647 00148 Roma Ufficio Mice Tel. 06 65074240/512 Fax: 06 65074461 f.pompei@fieraroma.it www.fieraroma.it

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scelti per voi

Palazzo Montemartini Rome A Radisson Collection Hotel Ragosta Hotels Collection U

n prestigioso albergo di charme che insieme ad altre tre strutture a cinque stelle compone il gruppo Ragosta Hotels Collection. Palazzo Montemartini Rome, A Radisson Collection Hotel, ospitato in uno storico edificio ottocentesco, fa parte della Radisson Collection, la collezione premium di hotel iconici situati in luoghi unici. E “Define your Lifestyle” è la filosofia di Ragosta Hotels Collection che regala agli ospiti un’esperienza che rifletta il loro stile di vita: il design delle camere e degli ambienti eleganti, la ricercatezza gastronomica e il benessere creati per la nuova generazione di viaggiatori che ama abbinare al proprio stile di vita l’unicità della destinazione per un’esperienza indimenticabile. In ogni momento della giornata, a iniziare dal risveglio.

Parola d’ordine: benessere

Ragosta Hotels Collection Largo Giovanni Montemartini 00185 Roma Tel. 06 45661 Fax: 06 45661661 info@ragostahotels.com www.ragostahotels.com

Iniziare bene la giornata è fondamentale, nel contesto professionale e in vacanza. Per questo Ragosta Hotels Collection punta i riflettori sul wellbeing, dalla prima colazione alla spa, e a Palazzo Montemartini Rome le novità partono proprio dal breakfast. Cambia scenario e la proposta si arric-

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Albergo iconico e per eventi top nel cuore di Roma, accanto alle Terme di Diocleziano e a due passi dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, disegnata da Michelangelo

chisce: la prima colazione viene servita al Senses Restaurant & Lounge Bar – nel magnifico salone con la fontana centrale – dove una rinnovata proposta di dolci preparati quotidianamente in casa, si aggiungono a una già ricca scelta di specialità dello chef, dai pancake alle sfiziosità dolci e salate. Dopo il piacere di un inizio slow, è il momento del business e a Palazzo Montemartini Rome il Mice trova ampi spazi multifunzionali, provvisti di tecnologia di ultima generazione: eleganti ambienti versatili per conferenze e riunioni di successo. Le ampie sale con luce

naturale includono l’Infinity Room al piano terra per ospitare fino a 180 ospiti, così come la Penthouse Suite che vanta una terrazza panoramica privata sui tetti romani. Il bellissimo spazio esterno rende l’hotel ideale anche per incontri di lavoro en plein air. A conclusione degli impegni di business, ad attendere gli ospiti del Mice c’è la Caschera Spa, una sofisticata esperienza di stile con sale dedicate ai trattamenti, piscine – una riscaldata e una idroterapica –, hammam, sauna, stanza del sale, docce cromoterapiche e area relax con degustazione di tisane. informazione pubblicitaria

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GALLERIA DEL CARDINALE il fascino della storia

Galleria del Cardinale Via della Pilotta 17/A - 00187 Roma Tel. +39 06 665019 | Fax +39 06 665019227 | info@galleriadelcardinale.it | www.galleriadelcardinale.com 2017MC_GalleriaCardinale.pdf


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scelti per voi

Hotel Ripa Roma E

fficienza e armonia che si modulano alle diverse esigenze della committenza grazie ad ambienti flessibili e all’utilizzo di tecnologie innovative. È questo uno dei punti di forza dell’Hotel Ripa Roma, situato a due passi dal centro e in uno dei più antichi e caratteristici quartieri della capitale, Trastevere.

Un design hotel nel quale la meeting industry trova sempre upgrade e sorprese. E ogni impegno professionale in questa location diventa un piacere irrinunciabile

Breaking news

Hotel Ripa Roma Via degli Orti di Trastevere, 3 00153 Roma Tel. 06 58 611 reservations@hotelriparoma.com www.hotelriparoma.com

Dalla primavera a oggi sono innumerevoli le novità dell’albergo. Il nuovo Ripa Dehors, innanzitutto, una terrazza che ha reso fruibile anche gli esterni del ristorante della struttura. Concepito per 25 persone e interamente in legno, il Ripa Dehors consente di restare affacciati su Roma anche durante la stagione invernale – grazie a lampade riscaldanti –, è perfetto per colazioni di lavoro, per aperitivi d’affari e si può riservare in esclusiva anche per raccolte cene di alto livello. Fresco di restyling è invece il Ripa Place, il ristorante della struttura, che accoglie il Mice con nuovi arredi e dove prima dominava il rosso ora vi sono cromie sobrie ed eleganti. Soft refresh per le camere standard, sempre in questo 2019, nelle quali trovare un upgrade di piacevolezze – per esempio divani nuovi e bollitori in tutte

XXXVI | novembre-dicembre 2019 Dossier Roma e dintorni 36 Ripa Roma.indd 36

le room – mentre una delle junior suite è stata completamente rinnovata: pavimenti, bagni e arredi con un prezioso tavolo in marmo per sei persone che regala una spettacolare vista panoramica su Roma. Innovazione e luce contraddistinguono anche gli spazi per eventi, ambienti flessibili e funzionali che danno vita al centro meeting dell’hotel, tutto a luce naturale. Nelle sale meeting sono state migliorate le attrezzature tecniche, gli arredi ed è stato cambiato totalmente l’impianto audio. Infine, è stata aggiunta – alle quattro preesistenti – una break-out

room per 15-20 persone. Un contest di creatività esaltata dallo spazio polifunzionale del White Space, location dal design contemporaneo – con apertura all’esterno –, cornice raffinata e accogliente per ogni tipologia di evento da approntare on demand e tailor made. Oltre al White Space, vi sono le sale Marinetti e Chagall – rispettivamente per 150 e cinquanta ospiti nella versione a platea – che unite danno vita alla sala Klimt da duecento posti, la sala Modigliani – sessanta posti – e la sala Sironi, per incontri da 35 persone. informazione pubblicitaria

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scelti per voi

Grand Hotel Ritz Roma Un indirizzo di classe e fascino, con un’accueil d’eccellenza, un refresh in fase di ultimazione e un’imminente affiliazione al gruppo Radisson Hotels con il brand Radisson Blu

L

a sua posizione strategica nel cuore di Roma, nel quartiere Parioli – la zona più elegante della capitale –, adiacente alle più importanti ambasciate e musei, fa del Grand Hotel Ritz di Roma la scelta ideale sia per gli impegni professionali del Mice sia per soggiorni leisure. Una struttura inaugurata negli anni Sessanta grazie alla lungimiranza di Gino Puccini, il Grand Hotel Ritz è da allora sempre di proprietà della stessa famiglia, giunta ormai alla terza generazione. Una proprietà che partecipa attivamente a tutte le attività dell’albergo

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al fianco del direttore generale Gianluca Capone. E numerose sono le novità che attendono di essere scoperte dal Mice, tutte in fase di ultimazione entro la fine di questo 2019.

Eventi unici Nuova cura dei dettagli e spazi rinnovati hanno condotto a un restyling dell’hotel pensato soprattutto per gli ospiti e al loro tempo libero da trascorrere in albergo, anche tra una riunione e l’altra o per attività incentivanti nell’ambito di un evento. Agli incontri professionali, il Grand Hotel Ritz di Roma dedi-

ca un centro congressi articolato in sei sale meeting – dotate di luce naturale e in grado di accogliere fino a 230 persone –, ideali per congressi, riunioni ed eventi speciali così come le aree adiacenti sono quinta di pranzi di lavoro, coffee break e servizi ristorativi. Un’offerta completa che mette a disposizione della meeting industry anche delle suite, congeniali agli incontri più riservati e che garantiscono maggiore privacy e un servizio di altissimo profilo. Ambienti ricercati, impreziositi da luce naturale, così come sono all’insegna di raffinatezza e comfort le 97 tra camere e suite che costuiscono l’accommodation, garanti di riposo rigenerante. E lo è anche il centro benessere Es.sere Spa by Cipriani – rinnovato nel 2018 –, nel quale è possibile trascorrere momenti di total relax incentrato sul wellness. E per coccolare i partecipanti di un evento sin dal mattino, il Grand Hotel Ritz di Roma ha approntato anche la Breakfast Experience: una prima colazione ricca e particolareggiata nella scelta del menu, servita in una delle sale più belle, la Sala Empire. Fra le novità dell’albergo, anche un’area fitness attrezzata Technogym, due bar e il ristorante panoramico al settimo piano, Le Roof.

Grand Hotel Ritz Roma Via Chelini, 41 00197 Roma Tel. 06 802291 info@grandhotelritzroma.com www.grandhotelritzroma.com

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Roscioli Hotels B

en sette alberghi e un totale di 19 sale meeting fanno di Roscioli Hotels una delle più importanti realtà congressuali romane. Inserite nelle catene Best Western e Hilton, le strutture del gruppo Roscioli – garanzia di eccellenza e calorosa accoglienza da 86 anni – si distinguono anche per la realizzazione di servizi personalizzati di ristorazione: dai welcome coffee – le prelibatezze spaziano dai biscottini tipici alle torte assortite passando per mini-croissant che danno il benvenuto al mattino – ai coffee break con specialità dolci o salate. È poi la volta dei lunch con soluzioni dinamiche come light lunch buffet, lunch servito oppure quick lunch per pranzi veloci e leggeri – e delle cene di gala d’atmosfera, senza dimenticare gli aperitivi con finger food caldi e freddi e cocktail per momenti di relax in compagnia di colleghi e amici dopo le sessioni di lavoro. Il tutto all’insegna della qualità e della massima selezione delle materie prime.

Alto profilo, continuo upgrade Gruppo Roscioli Hotels Tel. 06 4487542 Fax: 06 4457205 booking@rhr.it www.rosciolihotels.it

Partecipare, ispirare, motivare, creare e risolvere: questa è la filosofia di Roscioli Hotels, che si prende cura di ogni dettaglio. La posizione

XXXVIII | novembre-dicembre 2019 Dossier Roma e dintorni 38 Roscioli Hotels.indd 38

Sette strutture con posizione strategica, sale versatili con tecnologia all’avanguardia, ristorazione di qualità e personalizzata. Per eventi di successo a Roma

centrale e strategica a due passi da stazione Termini è uno dei fiori all’occhiello delle strutture del Gruppo, due delle quali quinte perfette per il Mice: il Best Western Plus Hotel Universo – con la nuova sala meeting Anna Maria, per trecento persone con allestimento a teatro – e il Best Western Premier Hotel Royal Santina. Entrambi sono sedi ideale di meeting nazionali e internazionali in quanto rapidamente raggiungibili anche dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Nell’ottica di delegati che preferiscono arrivare in macchina,

vi sono convenzioni con parcheggi adiacenti all’albergo. Tutte le strutture di Roscioli Hotels sono interessate da un costante rinnovo, in particolare le attrezzature congressuali che vedono l’introduzione della Samsung Flip, lavagna multimediale con display touch da 55 pollici, dal design intuitivo e con possibilità di connessione con altri device. Molto apprezzato dalla clientela business, infine, è il servizio Press Reader: l’edicola digitale. Perché essere sempre aggiornati in contesti professionali – e non – è una marcia in più. informazione pubblicitaria

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IL COURTYARD BY MARRIOTT ROME CENTRAL PARK, UNA CARTA VINCENTE! In un’oasi verde a pochi minuti dalla Basilica di San Pietro, adiacente al Policlinico Gemelli e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Courtyard by Marriott Rome Central Park è la soluzione ottimale per l’organizzazione di congressi ed eventi. L’ hotel di 162 camere con terrazzo e splendida vista sulla cupola di S Pietro, ospita anche eventi sportivi e musicali, grazie alla sua vicinanza al Foro Italico, Stadio Olimpico ed Auditorium Parco della Musica. Il centro congressi con ingresso autonomo, 11 sale a luce naturale, ampi foyers, ZMHIS [EPPW HMKMXEP WMKREKIW ǼMT GLEVXW GSRRIWWMSRI WMQYPXERIE ǻRS E YXIRXM LE GETEGMXª MR TPIREVME ǻRS E TIVWSRI TIV YR XSXEPI HM GSQTPIWWMZEQIRXI )YI VMWXSVERXM IH YR &QIVMGER 'MWXV½ GSQTPIXERS PƶSǺIVXE TVSTSRIRHS TVSJYQM I sapori della cucina mediterranea. &XQSWJIVE EGGSKPMIRXI XIEQ HMREQMGS I ǼIWWMFMPI TIV KEVERXMVI YR WIVZM^MS personalizzato. Il Courtyard by Marriott Rome Central Park è ad un passo da Ponte Milvio, nuovo fulcro della movida romana, per vivere una Roma contemporanea attraverso i suoi locali e bistrò pieni di colori, sapori e musica.

Courtyard By Marriott® Rome Central Park Via Giuseppe Moscati 7 Roma, RM 00168 www.marriott.com/romcp


nde Sala Gra

Foyer

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Situato a pochi passi da San Pietro, l’Auditorium Conciliazione è sempre stato un luogo dedito alla cultura. Il teatro consente di ospitare concerti, proiezioni ® ­vȳ Àvï , conferenze e cene di gala. Oggi è diventato anche un importante spazio congressuale con una sala plenaria da 1480 posti e altre sale riunioni modulabili, dotate delle più innovative tecnologie. rio

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Servizi su richiesta

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Per lavorare in alta quota tra le montagne, alleggerire il carico delle tensioni e delle responsabilità incontrando un ambiente favorevole, dove il benessere si aggiunge ai compiti e alle incombenze, la cortesia influenza il buonumore, ed il piacere di non vedere il solito ufficio ma panorami unici ed indelebili dove la montagna ispira le intuizioni e le idee. Le nostre 6 sale meeting possono ospitare fino a 400 posti e sono dotate delle piu’ avanzate tecnologie ed inoltre ogni aspetto dal coffee break con pasticceria fresca a un light lunch fino ad una cena di gala e’ sapientemente curato dai nostri chef

104 camere di diverse tipologie 2 ristoranti Après Ski Sala biliardo e sala carte Beauty Farm 1.000mq 2 piscine coperte e riscaldate Centro congressi fino a 400 partecipanti Parcheggio coperto Garage

GRAND HOTEL PRESOLANA Via Santuario 35 - Castione della Presolana - BG Tel.+39 0346 32911- Fax +39 0346 32922 info@grandhotelpresolana.it - www.grandhotelpresolana.it - www.mytoshotels.it


9 - 11 FEBBRAIO FEBRUARY 2020 FIERAMIIL ANOCITY | MICO

WHERE MEETING INDUSTRY MEETS.


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