OTT | 2010
numero
06
COVER STORY
Catene alberghiere, un partner vantaggioso? pag. 62
LOCATION DEL MESE
ATAHOTEL CAPOTAORMINA pag. 16
DESTINAZIONE DEL MESE
SANREMO pag. 22
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sommario editoriale 9
Il peso dei numeri HOT TOPICS meeting comment Vorrei essere un irlandese
cronache marziane – Margherita Ruggiero
52
meeting design – Mike van der Vijver
54
coffee break – Aldo Lo Re
56
forma olimpica – Olimpia Ponno
58
lettere senza francobollo – Pier Giorgio Cozzi
60
10 cover story
incentive comment Chissene frega dei bambini!
11
breaking news
Benvenuti in albergo
62
Quando il partner è un villaggio
73
As Hotels: sei al top
78
Worldhotels: 40 anni di esperianza
80
12 report location del mese Atahotel Capotaormina: suggestioni mediterranee
16
destinazione del mese Sanremo: tra passato e presente
22
Caccia alle emozioni
82
Quando la star è la reason why
88
Un poker d’assi per ripartire
94
Trend Mice in arrivo dagli Usa
98
La venue? Adesso deve essere etica
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SITE INSPECTION
under the spotlight
news location
Gran ballo a Vienna
32
Ramada Plaza a Milano: nuovi meeting in città
36
Welcome in Puglia: sinergie in movimento
38
La Liguria apre le porte al Mice
40
chains & club
Rombano i motori a Le Pinete
42
Concerto Fine Italian Hotels: The Hub, sempre più cool!114
Travel Trend Milano: la fiera più glamorous
44
È sempre ora di Ora Hotels
116
Papillon Eventi: spettacolo in cucina
48
Starhotels: binomio vincente
118
108
hotel
in my opinion la colonna infame – Ugo Canonici
50
Grandi incontri al Grand Hotel Potenza
16 22
73
94
82 102
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sommario Grand Hotel Tiziano e dei Congressi: benessere salentino122 125
Crowne Plaza Stabiae: sempre più Mice-oriented
PARTNER news persone e poltrone 176
Park Hotel Villa Grazioli: una “casa” nei Castelli Romani 128 Hotel Artis: camera con vista a Rimini
130
Gh Savoia: glamour a cinque stelle
132
congressi
Relais Villa Fiorita & Park Hotel: format vincente
134
Pro-Meet: charme berbero per Royal Canin
Il successo di Base Hotels Group
136
Camperio House Suites & Apartments: gioiello milanese 138 Grand Hotel Villa Serbelloni: stile alle stelle
140
Alla scoperta dell’Iseolago Hotel
143
180
service & technology HRG: trasparenza e creatività
182
news supplier 184
location per eventi Forumnet: magia natalizia al Palazzo del Ghiaccio
145
Un’altra Milano: Le Rovedine
148
NETWORKING
Mantova Multicentre Doc
150
workshop and exhibition Full Contact Meeting Planner d’Azienda a passo di danza 188 Eibtm: business a confronto
incentive resort
194
Tenuta Moreno: un gioiello nel cuore del Salento
152
Borgo Egnazia: la Puglia dal volto nobile
154
notiziari e associazioni
I bagliori dell’Hotel Corallo
156
Federcongressi
196
Le Méridien Beach Plaza: il principe del Principato
158
Site Italy
200
news associazioni
news destinazioni
204
160 destination Continua il sogno di Abu Dhabi
164
IL GIRAMONDO Speciale Piceno: intrigante e intraprendente
210
special destination Brianza: nuove coordinate per il Mice
166
Parigi: toujours la première
172
indirizzi 208
I NOSTRI PROSSIMI EVENTI FULL CONTACT INTERNATIONAL VENUES Aprile 2011 Location da definire
FULL CONTACT LUXURY VENUES 29-30 Ottobre 2010 Fairmont Monte Carlo, Principato di Monaco
FULL CONTACT LARGE EVENTS 15–16 Novembre 2010 Hotel Parchi del Garda, Pacengo del Garda
FULL CONTACT DISCOVER ITALY Aprile 2011 Location da definire L arge Event s
FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS Maggio 2011 Location da definire FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 15–16 Novembre 2010 Hotel Parchi del Garda, Pacengo del Garda
FULL CONTACT PCO Febbraio 2011 Location da definire
I n t e r n a t i o n a l Ve n u e s
FULL CONTACT MEETING PLANNER Luglio 2011 Location da definire TRAVEL TREND MILANO Ottobre 2010 Location da confermare
Incentive Destinations
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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it
LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: €5,16 più spese di spedizione. DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti – marco.biamonti@ediman.it COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi – coordinamentomc@ediman.it CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.silviaferri.com SEGRETERIA DI REDAZIONE Elena Bernabei – elena.bernabei@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Fabio Alcini, Manuela Bellini, Ugo Canonici, Giulio Carloni, Teresa Chiodo, Assunta Corbo, Pier Giorgio Cozzi, Tommaso Crociera, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Giorgio Maggi, Domenico Matarazzo, Rodolfo Musco, Olimpia Ponno, Stefano Re, Luciana Francesca Rebonato, Luciano Riella, Michela Rossi, Annamaria Ruffini, Margherita Ruggiero, Mike van der Vijver, Nino Vermicelli, Simona Zin fotolito: Grafiche Sima Srl - Ciserano (Bg) stampa: Sate Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973 Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST - Certificazione Stampa Specializzata Tecnica Per il periodo 1/1/2009-31/12/2009 Tiratura media: n. 11.017 copie Diffusione media: n. 10.916 copie Certificato CSST nº 2009-1945 del 26/02/2010 Società di revisione: Fausto Vittucci & C. Sas
Tiratura del presente numero: n. 11.000 copie
ANNO 38° - N. 6 ottobre 2010 Abbonamento annuo €150,00 (Estero €200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.
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ITALIA
ESTERO
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RUSSIA, UCRAINA, BIELORUSSIA: Dmitry Golovaty Cell. +7.91.62.97.51.04 dgolovaty@htmsinternational.com
SICILIA: Promoservice - Vincenzo Morreale Via Lancia di Brolo, 167 - 90145 Palermo Tel./Fax 091.68.19.344 Cell. 348.51.06.384 vincenzo.morreale@ediman.it
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editoriale Occorre trovare un sistema per far esplodere la “base elettorale” di Federcongressi, cosicché a quel punto la meeting industry possa senza remore fare la voce grossa
Il peso dei numeri
MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it
S
ebbene in termini di fatturato il comparto congressuale sia il più importante segmento del mercato turistico nazionale (come dimostrò il “Conto economico del settore congressuale italiano”, stimato nel 2005 dall’Università di Bologna), da un punto di vista di rappresentatività e di forza sindacale è stato da sempre meno favorito rispetto a tanti altri comparti, compresi gli agriturismi e i campeggi.
Meeting e Congressi è da sempre un vigoroso sostenitore di Federcongressi, l’associazione che fa da “cappello” a tutti gli operatori quando si tratta di farci valere nei confronti del potere pubblico. Siamo orgogliosi della nostra associazione, perché è stata capace di crearsi una credibilità – grazie alla serietà, alla lungimiranza e allo spirito di servizio dei chi l’ha condotta e la conduce – mai raggiunta da nessuna associazione del nostro settore.
Perché? Perché quello che conta è il numero di teste, di elettori, che un settore può esprimere. E tutti sanno che quello congressuale (mettendoci dentro anche l’incentivazione) non riempie di certo gli stadi di calcio. Diciamocelo, gli operatori che vivono solo di congressuale e incentivazione in Italia non riescono a esprimere quei numeri necessari per creare la “massa d’urto” necessaria per farsi ascoltare.
Ma al contempo Federcongressi mostra i suoi limiti quando deve dichiarare quanti sono i suoi soci. Che sono pochi, e si sente quando si tratta di farsi ascoltare in concorrenza con i campeggi e gli agriturismi.
Tuttavia – come chi opera nel nostro settore sa bene – nei congressi e negli incentive lavorano anche tantissime altre figure – imprese e singoli professionisti – che, pur non dedicandosi esclusivamente o prevalentemente a questo settore, se ne trovano coinvolti a vario titolo. E la lista è lunghissima: dagli alberghi non congressuali che ospitano delegati al mondo dello spettacolo, dai sistemi di trasporto ai ristoranti, per fare solo degli esempi.
Da qui non ancora una proposta, ma un’idea che Federcongressi potrebbe far propria: lo sviluppo di sistemi per associare operatori solo parzialmente o indirettamente coinvolti dall’attività strettamente congressuale, il cui successo potrebbe far addirittura esplodere la “base elettorale” di un’associazione che a quel punto sì potrebbe senza remore fare la voce grossa.
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HOT TOPICS meeting comment
Vorrei essere un irlandese Un fulgido esempio di “fare sistema” per promuoversi e per promuovere il proprio Paese come destinazione per tutte le tipologie di convegni invito era garbato, ben formulato, personalizzato e firmato L’ dalla responsabile del Turismo
RODOLFO MUSCO CMM, CMP Emeritus Presidente Motivation and Events musco@motivationandevents.com
Ciò che mi ha favorevolmente colpito più di tutto è stata la capacità degli operatori irlandesi di “fare sistema”, dal sindaco al ministro del Turismo, dall’imprenditore agricolo all’autista
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Irlandese in Italia. Si capiva subito che non era uno “spam”, che era stato inviato a un numero limitato di professionisti selezionati tra coloro “che contano”. Questi elementi mi hanno indotto ad accettare questa proposta tra i tanti – troppi – altri inviti a viaggi di familiarizzazione, tutti concentrati nello stesso periodo. Il fulcro del programma era l’inaugurazione del nuovissimo palazzo dei convegni di Dublino, ma il “contorno” era decisamente allettante, con la possibilità di scegliere pre e post conference tour. Ho scelto quello che proponeva la verifica delle strutture e delle opportunità di realizzare programmi sociali particolari nel sud ovest dell’Isola, a Cork, la Contea di Kerry, e Killarney. È stato, lo confesso, una scelta “di cuore”: avevo visitato questo territorio ben 32 anni or sono, con mia moglie, come… vincitore di un programma incentive organizzato dalla società d’incentivazione della quale ero account director (quando si dice “portar vasi a Samo!”). Ricordavo quella zona
con piacere per la spontaneità e l’apertura dei suoi abitanti, per gli scenari sempre vari, intatti, tra il verde della vegetazione che confina con l’azzurro-grigio dell’Atlantico che si infila nelle tante insenature che punteggiano la costa. Ero stato altre volte in Irlanda, ma il tempo tiranno non mi aveva consentito di rivisitare il Sud. La scelta strategica del governo Irlandese di fissare al 10 per cento la tassa sui profitti, ha richiamato in Irlanda, lo sappiamo, molte aziende, specialmente del comparto elettronico. Ma è stato molto positivo rilevare che lo sviluppo economico non ha minimamente inquinato i valori positivi della popolazione, la loro cordialità, la semplicità nel porgersi e nell’interagire con i visitatori. Si è costruito parecchio, ma senza alterare gli scenari. Sono sorti alberghi a cinque stelle veramente improntati alle necessità degli ospiti. Ma ciò che mi ha favorevolmente colpito più di tutto è stata la capacità degli operatori di “fare sistema”. Il sindaco e l’imprenditore agricolo, la guida turistica e il maitre, l’autista del pullman e il capotreno, il pilota del RIB (rigid inflating boat) e il destination manager, l’impiegata del front desk e il proprietario della casa storica disponibile per i programmi speciali, tutti hanno dato prova di conoscere quali sono le necessità specifiche della meeting industry e come queste possono essere soddisfatte. E che cosa dire della signora mini-
stro del Turismo, dell’architetto che ha progettato il centro convegni, del poeta che ha messo in versi l’elogio a questo edificio razionale e allettante? I tempi scanditi opportunamente, l’interazione tra gli invitati facilitata da un programma ben pensato (naturalmente abbiamo vinto noi, italiani, in team con i colleghi olandesi!), il workshop calibrato nei tempi e nella modalità per generare contatti... e molte altre chicche hanno condito questa esperienza, dagli omaggi personalizzati alla percezione della presenza di tutti i rappresentanti del Turismo Irlandese nel mondo. Ho avuto la prova che questi ultimi, assieme al personale della compagnia di bandiera irlandese, hanno seguito corsi di aggiornamento e di approfondimento sulla meeting industry al fine di essere pronti a interagire con chi progetta di realizzare convegni nella loro isola. Ho pensato con rammarico alla confidenza che mi fece un collega americano: telefonò alla sede dell’Enit di New York per avere indicazioni su dove trovare in Italia strutture congressuali per 1.500 partecipanti, e si sentì rispondere un sonoro “boooooh?”. Quanto mi piacerebbe se le autorità preposte al Turismo italiano uscissero fuori dai loro schemi burocrati. E quanto mi piacerebbe se alcuni colleghi la smettessero di pensare che si possa diventare professionisti di convegni per decreto legge o per concessione ministeriale.
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HOT TOPICS incentive comment
Chissenefrega dei bambini!
rendiamo una frase di uno a caso, John Kennedy: «I P nostri problemi vengono creati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo, perché, in ultima analisi, il legame fondamentale che unisce tutti noi è che abitiamo tutti su questo piccolo pianeta, respiriamo tutti la stessa aria, abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio». In effetti tutti noi, nel piccolo del nostro privato, ci sforziamo di migliorare qualcosa: l’ambiente in cui ci muoviamo, i giri che frequentiamo, le idee che portiamo avanti. Ma non solo nel privato ci è dato di “migliorare”. Possiamo farlo anche sul lavoro. Per esempio, noi che di mestiere organizziamo convention e viaggi incentive, cerchiamo sì di sviluppare i pensieri e i sogni di chi ce li commissiona, ma inevitabilmente ci aggiungiamo alcuni plus, che sono i nostri sogni, i nostri pensieri. I nostri sforzi per migliorare. Interpretiamo insomma i desideri degli altri secondo il nostro decoder intimo. Qualche mese fa sono riuscita a dar corpo a un progetto mio. È il Capitolo Italia di GMIC (Green Meeting Industry Council): un sogno che grazie all’aiuto dei tre colleghi cofondatori ho tirato fuori dal cassetto in cui languiva da quindici anni – e meno male
Avete figli? Sì? Piccoli magari. Siamo in tanti ad averne. E in Italia i figli so’ pezz’e core... Ma allora perché il tema ecologico ci vede così poco disponibili, non dico a investire denaro, ma almeno a valutare l’idea di un green event? che qualcuno lo aveva già tirato fuori dal suo, di cassetto (l’associazione in America esiste dal 2003). Diverse le reazioni che il green provoca nei colleghi e nei clienti. C’è chi sospira “uffa, questa storia del verde è solo moda”!, per poi magari recitare la parte dell’ambientalista convinto, dato che alla fine il verde è anche un business, ed è vero che pecunia non olet. Qualcuno per fortuna ci crede sul serio. Ci sono aziende che capiscono che stai parlando seriamente quando chiedi se hanno prodotti a basso impatto ambientale; ce ne sono altre che ti dicono che vanno da un altro se non gli vieni incontro tu, organizzatore, con i tuoi green skill. Ma – almeno per ora – non sono la maggioranza. Ad alcuni clienti noi, come agenzia, abbiamo dato suggerimenti in senso eco-sostenibile, chiarendo che non avrebbero aumentato di un centesimo il costo della convention o dell’incentive, e ci sembrava di aver colto nel segno, di aver suscitato qualche interesse, ma alla
fine… poco o nulla. A parole l’interesse c’è. Ma alla prova dei fatti, quando si tratta di metterli in pratica, questi progetti vengono spesso messi da parte, è come se perdessero di valore. Allora uno si chiede: com’è possibile che da noi, proprio da noi italiani, che ci sveniamo per comprare ai nostri bambini i vestitini migliori, che fra tutti i popoli siamo forse quello che cura meglio l’avvenire dei figli (“alla Kennedy” diremmo), che finalizziamo il grosso delle nostre vite allo studio, alla salute, alle attività dei nostri figli, ecco, com’è possibile che in rispettabili aziende di siffatta Italia tu organizzatore ti senta tarpare le ali proprio su questo tema, sull’ambiente, cioè sulla “cosa” che per eccellenza influirà sulle vite delle future generazioni? Io è su questo piano, che la metto. Glielo chiedo, ai miei interlocutori. Lei ha figli? Sì, mi rispondono quasi sempre. Uno o due. Piccoli, aggiungono. Piccoli, appunto. E allora che si fa? A che gioco giochiamo? Al «Chissenefrega dei bambini»?
ANNAMARIA RUFFINI President & Ceo dell’agenzia Events In & Out a.ruffini@eventsinout.com
Green meeting? A parole l’interesse c’è. Ma alla prova dei fatti, quando si tratta di metterli in pratica, questi progetti vengono spesso messi da parte
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HOT TOPICS breaking news
ASSUNTA CORBO
ARTHOTEL & PARK LECCE: UNA NUOVA REALTÀ IN PUGLIA È stato ufficialmente inaugurato il nuovo Arthotel & Park Lecce, situato all’entrata del capoluogo pugliese e circondato da due ettari di parco. Posizionato a soli 800 metri dal centro città, l’hotel, alla cui direzione c’è da qualche mese Canio D. Sabia, si inserisce perfettamente nel paesaggio salentino grazie all’utilizzo di materiali locali quali il tufo e la pietra leccese e alla presenza di un parco con ulivi secolari, fichi e melograni. Le 55 camere sono dotate di ogni comfort e sono curate in ogni minimo dettaglio con un arredamento di design. Il centro congressi è dotato di una sala plenaria per eventi
fino a un massimo di 250 persone e due salette modulabili da 30 persone l’una. Per i momenti di relax l’hotel offre ai propri ospiti una spa con piscina riscaldata, sauna, hammam e percorsi benessere. Si occupa del Ristorante l’Executive Chef & Sommelier Antonio Raffaele, miglior Chef D’Italia 2008 che propone piatti regionali, nazionali e internazionali. Alcune sue ricette, opportunamente rivisitate, sono decisamente antiche e si basano
su prodotti locali genuini uniti a specialità provenienti dalle più svariate località del mondo.
ARRIVA BRERA30, PER BOARD MEETING A TUTTA TECNOLOGIA
NELL’ALTOPIANO DI ASIAGO IL NUOVO CENTRO CONGRESSI MILLEPINI Nel mezzo della natura incontaminata dell’Altopiano di Asiago, nelle prealpi vicentine, sorge il nuovo Centro Congressi Millepini. Inaugurato nel 2009, il nuovo centro, costruito nello splendido scenario del Parco Regina Margherita, a pochi passi dal centro storico di Asiago, presenta uno stile architettonico che si rifà elegantemente alle caratteristiche della tradizione locale. La sala convegni, che può ospitare spettacoli teatrali e concerti, può accogliere fino a 342 persone. Essendo, inoltre, una destinazione ad alta ricezione turistica, Asiago offre innumerevoli servizi: il campo da golf a 18 buche, numerose strutture ricettive e ristoranti, piste e impianti di risalita per lo sci alpino e di fondo, centri benessere & spa oltre a molteplici altri servizi per lo sport, il divertimento e il relax. Il Centro Congressi Millepini e la Città di Asiago si prestano dunque a dare una risposta concreta a quella tipologia di clientela business che va alla ricerca di tranquillità, contatto con la natura e divertimento. Per informazioni: www.asiago.to
12 | 06 2010 | MC
È stato presentato a settembre un nuovo spazio per eventi e incontri d’affari in pieno centro a Milano: si chiama Brera30 – nome chiaramente ispirato alla via e al numero civico in cui si trova – e si tratta di un atelier tecnologico, sviluppato su due livelli, in cui organizzare private event, board meeting, business caffè e temporary show room dal carattere estremamente esclusivo, per un target di altissimo profilo, ma soprattutto con il gusto di stupire attraverso l’impiego di una tecnologia domotica a un passo dalla fantascienza. Difficile descrivere a parole le soluzioni tecnologiche fruibili in questa location (che vanno dai sistemi di controllo d’illuminazione con gestione scenotecnica degli ambienti, alla sala home cinema; dai touch panel con interfacce grafiche, alle videoteche e cineteche su supporto digitale, mediante video server). Bisogna toccare con mano, cosa possibile, dal momento che lo spazio Brera30 (www.brera30.eu) è visitabile su appuntamento.
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HOT TOPICS breaking news
A TORINO IL PRIMO CONVENTION AND VISITORS BUREAU D’ITALIA Torino sarà la prima città italiana a dotarsi di un Convention and Visitors Bureau così come avviene nelle principali destinazioni turistiche europee. Lo scorso 21 settembre Torino Convention Bureau ha deliberato la liquidazione della società e ha trasferito le proprie attività al consorzio Turismo Torino & Provincia. Si è quindi concluso il processo di unificazione tra le due realtà che ha come obiettivo la maggior razionalizzazione della promozione turistico-congressuale della città e del territorio provinciale. Nei prossimi mesi sarà lanciato un bando dedicato agli operatori privati, al fine di creare il “Registro degli operatori congressuali”. In questo modo la componente privata può partecipare alle attività di promozione e marketing congressuale. Verrà poi costituito un tavolo di concertazione tra la parte pubblica e la parte privata che avrà il compito di elaborare i piani d’azione futuri. «Chiudiamo una pagina significativa della storia del congressuale torinese, ma ne apriamo un’altra ancora più importante», dichiara Livio Besso Cordero, presidente di Torino Convention Bureau e Turismo Torino & Provincia. «Le strategie comuni e l’ottimizzazione dei costi for-
niranno vantaggi consistenti al mercato turistico-congressuale torinese. Diventando un’unica realtà si potranno pianificare attività congiunte e saranno declinate sul settore congressuale le iniziative di marketing del turismo leisure in modo da contenere i costi e moltiplicare i benefici».
La giusta location per un meeting di successo
www.villavecchia.it
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HOT TOPICS breaking news
GRAND OPENING PER L’HOTEL MILANO SCALA
È stato inaugurato con un evento di grande impatto il primo hotel ad emissioni zero della città di Milano. L’Hotel Milano Scala è una struttura di grande fascino che si ispira nel nome, nel concept e nel design alla grande tradizione lirica meneghina. Il battesimo di questa nuova location di pregio del capoluogo lombardo è avvenuto con uno spettacolo-omaggio al mondo dell’opera. Dalle balconate dell’hotel gli ospiti presenti all’inaugurazione hanno assistito alla performance inedita “Intuizioni Liriche Verticali” che ha dato vita a un danza acrobatica sulle note di arie liriche universal-
mente conosciute. Quattro acrobati hanno deliziato i fortunati ospiti grazie a questo spettacolare show pensato da “eVenti Verticali” che ha ufficialmente dato vita al nuovo albergo inserito in uno storico palazzo di fine Ottocento che si affaccia sull’elegante via dell’Orso. Le 62 camere, di cui 10 suite, si sviluppano su sette piani e alcune sono dotate di terrazza che si affaccia sul giardino interno. L’hotel dispone di tre sale riunioni per meeting e congressi e di una splendida Sky Terrace all’ultimo piano che regala una spettacolare vista sulla città e si presta all’organizzazione di cocktail esclusivi. Il raffinato lounge bar Prima Donna e l’elegante Ristorante La Traviata completano l’offerta della struttura dotata anche di un’area fitness modernamente attrezzata. L’unicità di questo hotel è la sua eco-sostenibilità: l’energia utilizzata viene infatti prodotta senza bruciare alcun tipo di combustibile e senza rilasciare CO2. Il tutto avviene grazie a un sistema di climatizzazione, trattamento dell’aria e produzione d’acqua calda a recupero calore.
EVENTI FRA LE NUVOLE Un edificio simbolo della città, progettato da Gio Ponti, e una vista impareggiabile a 360°. Sono le due caratteristiche della location Grattacielo Pirelli 31° Piano che si trova proprio all’interno del celebre palazzo meneghino e che rappresenta il punto più alto della città. Uno spazio che domina il cielo e si propone come osservatorio privilegiato da cui si può ammirare la Milano storica e quella futura che evolve giorno per giorno. Attrezzato con tecnologie moderne e dotato di tutti i servizi utili all’organizzazione di meeting e congressi di alta qualità, questo spazio polifunzionale vanta una superficie di 650 metri quadrati e può ospitare eventi fino a un massimo di 240 persone. Il viaggio alla scoperta di questa Milano insolita, avviene tramite un ascensore che può ospitare fino a 15 persone per volta.
EXPO 2015: FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA CON FIERA MILANO È stato firmato a Palazzo Marino il protocollo d’intesa tra Expo 2015 e Fiera Milano per coordinare, recuperare e promuovere iniziative e realtà del capoluogo lombardo, tra marketing territoriale e tecnologia. Il documento è stato sottoscritto per Expo 2015 dall'a.d. Giuseppe Sala, e per Fiera Milano dal presidente dell'omonima fondazione, Gianpiero Cantoni e dall'a.d. della società Enrico Pazzali. Dopo questo primo accordo ne seguiranno altri specifici che individueranno di volta in volta i servizi contrattualizzati e le modalità in cui questi devono essere erogati.
IN FINLANDIA LA 24ma EDIZIONE ECM SUMMER SCHOOL
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Si è svolta dal 28 agosto al 1° settembre a Tampere, in Finlandia, l’edizione 2010 di Ecm Summer School, evento che ha coinvolto professionisti che operano nei diversi comparti della meeting industry in Europa. Uffici del turismo, centri congressi, convention bureau, hotel, compagnie aeree, Dmc, Pco e meeting planner le realtà rappresentate dai 46 partecipanti. L’evento è stato un momento di incontro e di confronto sulle tendenze del comparto, sulle nuove opportunità del futuro, sulle modalità con cui poter rendere ancor più dinamico questo particolare settore dell’industria turistica. Nel corso degli incontri, sono stati sottolineati anche i temi più scottanti della meeting industry tra cui la necessità di stabilire piani a lungo termine e il necessario incontro con le forze politiche locali.
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Organizzazione nello
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Radisson Blu Hotel Via Villapizzone 24, 20156 Milano, Italia Per informazioni Tel: +39 02 36 31 888 info.milan@radissonblu.com radissonblu.com/hotel-milan
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HOT TOPICS location del mese
Location del mese: Atahotel Capotaormina, Taormina
Suggestioni MEDITERRANEE 16 | 06 2010 | MC
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HOT TOPICS location del mese
L’Atahotel Capotaormina, costruito su un alto sperone di roccia, propone ambienti molto curati e accoglienti per ospitare eventi aziendali di ogni genere. A cui si aggiungono camere confortevoli e proposte interessanti per le attività post congress ASSUNTA CORBO
Le splendide suggestioni della costa jonica fanno da cornice all’Atahotel Capotaormina, location di grande fascino situata ai piedi della città di Taormina e avvolta da un panorama unico caratterizzato dalla baia di Giardini Naxos, dal vulcano Etna e dalla baia dell’Isola Bella
i sono angoli dell’Italia che restano nel cuore ogni qualvolta vengano visitati. C Città dalla suggestione straordinaria che raccontano di antiche atmosfere, di storie passate e di fascini indelebili nonostante lo scorrere del tempo. Tra queste figura certamente la splendida città di Taormina, località siciliana nota in tutto il mondo per il suo charme e per i preziosi tesori monumentali che vi sono custoditi. Viene immediatamente da pensare al Teatro Greco Romano, al Museo Archeologico, al Palazzo Corvaja, alla cattedrale, al Palazzo del Duca di Santo Stefano, alla Torre dell’Orologio e alle numerose chiese dislocate nella città. Il mondo intero ci invidia questa località che ammalia e incanta. Un luogo
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Le camere dell’Atahotel Capotaormina, curate in ogni dettaglio, sono di diverse dimensioni e caratteristiche. Ognuna ha una peculiarità propria, che incontra il gusto della clientela più esigente
che oltre alle mille testimonianze storiche custodisce anche l’Atahotel Capotaormina, costruito su uno sperone di roccia dal quale domina il mare e la magnifica riserva naturale dell’Isola Bella. Situato a cinquanta chilometri dall’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, l’hotel è la location perfetta per organizzare eventi e congressi di ogni genere e dimensione. Offre spazi ampi e ben attrezzati, camere raffinate, angoli suggestivi da cui ammirare il panorama circostante.
Taormina
CAMERE PENSATE PER IL COMFORT E IL BENESSERE DEGLI OSPITI L’Atahotel Capotaormina è una vera e propria oasi di colori e di silenzio, ideale per ritrovare momenti di esclusivo relax.
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Le sue 190 camere sono tutte dotate di balcone o terrazza e la maggior parte di esse offre una spettacolare vista sul mare. Curate nei minimi dettagli, sono ambienti dotati di ogni comfort necessario al soggiorno di una clientela attenta ed esigente: aria condizionata e riscaldamento regolabili, telefono diretto, televisore Lcd e Pay Tv, vano guardaroba, cassaforte. Un intero piano dell’hotel, inoltre, è dedicato agli ospiti non fumatori. Si passa dalle camere classic alle camere superior fino ad arrivare alle camere executive che sono tra le più grandi dell’albergo e dotate di una particolare linea cortesia. Le junior suite, invece, sono curate in ogni piccolo dettaglio con salottino e vasca idromassaggio, cosi come le due supe-
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rior junior suite che offrono un’ampia terrazza affacciata sul mare oltre alla vasca idromassaggio. Per i clienti ancor più esigenti sono disponibili una executive suite composta da due camere doppie con balcone vista mare, salotto, due bagni, vasca idromassaggio e sauna oppure l’executive apartment composto da due camere doppie con balcone vista mare, salotto e due bagni. CUCINA, RELAX E ATTIVITÀ PER LE PAUSE DAL LAVORO Le magiche atmosfere che avvolgono l’Atahotel Capotaormina si prestano a vivere momenti di straordinario relax all’interno di tutti gli spazi proposti agli ospiti. Oltre alle camere, pensate per acco-
gliere l’ospite come se fosse a casa propria, ottime opportunità per trascorrere i momenti di pausa dal lavoro sono offerte dagli spazi comuni. Che sia di giorno, al tramonto o di sera, le proposte non mancano di certo. Nella Sala Alcantara, dotata di terrazza panoramica, si può godere una suggestiva colazione con vista sull’Etna. A pranzo si possono gustare i piatti del ricco buffet del Ristorante La Scogliera, situato a livello del mare, che si sviluppa su diverse terrazze tutte rivolte verso Giardini Naxos e il Vulcano Etna. La sera, questa stessa location, si presta per una cena a lume di candela in un ambiente molto curato e accogliente dove si possono scegliere le pietanze del raffinato menu “à la carte”. Altrettanto affascinante la vista che
ATAHOTEL CAPOTAORMINA
Ogni spazio è pensato e realizzato per garantire il massimo comfort degli ospiti si gode dalla terrazza panoramica del Bar Svevo dove la sera si può trovare un po’ di relax godendosi la musica dal vivo sotto le stelle in un ambiente raffinato ed elegante. A far compagnia, i cocktail e i long drink proposti dal barman. Durante il periodo estivo, sono disponibili ulteriori spazi di grande fascino. Il Ristorante Naxos, con la sua splendida vista sulla baia di Giardini Naxos, propone piatti della cucina mediterranea e internazionale mentre il Bar L’Approdo, situato a bordo piscina, è ideale per veloci break o drink durante le giornate più calde. Infine, il Bar Spiaggia, con vista sull’Isola Bella, è il luogo ideale dove godersi un drink tra un
Numerose sono le proposte per concedersi un momento di relax o per svolgere attività sportive durante le pause dal lavoro. L’Atahotel Capotaormina propone, infatti, angoli dedicati alla gastronomia e opportunità per fare attività sportive ed escursioni di ogni genere
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Atahotel Capotaormina
bagno e l’altro. La piscina, la spiaggia e il mare cristallino sono gli elementi caratteristici dell’Atahotel Capotaormina. Gli ospiti possono godere dell’incantevole spiaggia privata che si affaccia sulla baia dell’Isola Bella e che si raggiunge grazie agli ascensori situati all’interno del promontorio roccioso. Un’incantevole caverna naturale collega la spiaggia con la piscina esterna e con la piscina con idromassaggio a 14 posti incastonata tra le rocce a picco sul mare. Quanto di più suggestivo e intrigante si possa immaginare. Queste le numerose opportunità di relax che si uniscono alle altrettanto numerose attività da svolgere durante il soggiorno all’Atahotel Capotaormina che dispone di una modernissima palestra con trainer e attrezzature all’avanguardia. Ma non è tutto. La struttura è dotata di un diving center adiacente per immersioni subacquee con partenza direttamente dal resort ed è in grado di proporre, su prenotazione, pesca d’altura con barca a motore e assistenza da parte di professionisti. A circa trenta chilometri dall’hotel si trova il Picciolo Golf Club a 18 buche, mentre a soli tre chilometri si trova-
SPAZI PER OGNI ESIGENZA L’Atahotel Capotaormina è un luogo che garantisce l’unione perfetta tra spazi dedicati al relax e location pensate per eventi aziendali, meeting di lavoro, appuntamenti importanti. Una struttura dalla cornice molto suggestiva, che accoglie l’ospite con cura e dedizione. Numerose le attività proposte per i momenti di lavoro o di relax. Direttore: Franco Mameli Responsabile Congressi: Loredana Licciardello. ■ SALE CONGRESSI Numero sale: 7 Capacità totale: 900 posti ■ SALA PLENARIA Capacità a teatro: 450 posti ■ ALTRE INFORMAZIONI Ristorante Scogliera: 100 posti Ristorante Naxos: 240 posti
Parcheggio posti auto: 30 Garage posti auto: 80 ■ SERVIZI TECNICI E AUDIOVISIVI Moderni sistemi audio-video Team esperto in eventi e conferenze ■ CAMERE Numero totale camere: 190 Classic 72; Superior 89; Executive 23; Suite 6
no campi da tennis in terra rossa. Per chi desidera scoprire le aree circostanti è possibile organizzare escursioni in barca di mezza o di un’ intera giornata ed escursioni nei dintorni. Il centro benessere, dotato di sauna e di cabine per massaggi e cure estetiche, completa l’offerta dell’hotel. AMPIA POSSIBILITÀ DI SCELTA PER GLI EVENTI Vista la posizione strategica, le ampie aree a disposizione degli ospiti e la cornice in cui è inserito, l’Atahotel Capotaormina risulta essere una location ideale per organizzare eventi e congressi personalizzati di grande effetto. Momenti di lavoro che restano indelebili nella mente degli ospiti. Il prodotto Mice & Banqueting Atahotel Capotaormina offre numerose possibilità grazie ai molteplici spazi del centro congressi che ospita sei sale riunioni dal tono raffinato e una sala plenaria da 450 posti a teatro con luce naturale e vista mare sull’Isola Bella. Per eventi carichi di suggestione è possibile organizzare coffee break, cocktail e banchetti sulle terrazze panoramiche. Il team di personale specializzato, guidato da Loredana Licciardello, responsabile congressi, e Isabelle Renoirte, F&B director, è in grado di organizzare anche particolari attività come team building nel parco, caccia al tesoro, orienteering, coffee break pomeridiano con granita siciliana nel parco, massaggio cervicale di dieci minuti per i top manager, serate sushi con musica dal vivo “chill-lounge”, personali e mostre di artisti nella grotta naturale e nell’area adiacente il Bar Svevo rigorosamente con vista sull’Etna o sull’Isola Bella. Recentemente l’hotel ha inaugurato il Caffè Letterario e una veranda coperta dove si possono organizzare cene di gala “con delitto”, di fronte allo splendido scenario dell’Etna. Roberto Patti
indirizzi a fine rivista
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HOT TOPICS destinazione del mese
Destinazione del mese: Sanremo
Sanremo:
tra passato e presente
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ittà dai mille volti e dalle continue sorprese, Sanremo è una certezza. C La splendida cittadina ligure, nota in tutto il mondo per lo splendore dei suoi fiori, custodisce tesori di bellezza incontrastata che riportano alle atmosfere dei tempi passati. Le sue strade
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conducono verso un viaggio tra alberghi storici, ville prestigiose, giardini esotici. Elementi che compongono lo scenario affascinante di questa cittĂ amata in passato da re, regine, principi, artisti, letterati e oggi dai personaggi del mondo dello spettacolo, della cul-
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HOT TOPICS destinazione del mese
Location di grande charme e spazi congressuali moderni e attrezzati: Sanremo è perfetta per i meeting. Tra gli spazi più ambiti, lo storico Casinò e il Palafiori, il nuovo centro congressualeespositivo ubicato nel cuore della città
Alberghi storici, dimore di prestigio, giardini esotici e ville di charme rendono Sanremo una destinazione di nicchia per il comparto congressuale
tura e della politica. La sua posizione strategica a soli 64 chilometri dall’Aeroporto di Nizza Côte d’A zur e a 144 dall’Aeroporto di Genova Cristoforo Colombo, rende Sanremo il luogo perfetto dove organizzare meeting, eventi, congressi, incontri di lavoro godendo delle bellezze del luogo, usufruendo dei servizi degli alberghi di alta qualità, beneficiando di attività ed escursioni di grande interesse e fascino. Grazie all’attività di Sanremo Promotion S.p.A. è possibile rendere unico e indimenticabile ogni evento che voglia avere come cornice la cittadina sanremese. Un servizio completo, affidabile e vantaggioso, viene offerto agli organizzatori di congressi per poter scegliere la location ideale tra le numerose proposte e i servizi migliori per rendere perfetto il proprio evento. Tra questi non va dimenticata l’ottima gastronomia locale che consente di organizzare lunch, cene di gala, breakfast di alta qualità in ogni location scelta.
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HOT TOPICS destinazione del mese
Sanremo
Personalità multiple si concentrano per le strade di Sanremo. La cittadina ligure propone location moderne e attrezzate, come il Palafiori, al fianco di dimore storiche e antichi palazzi dal fascino autentico e perfetti per piccoli e medi eventi
LOCATION DALLE DIVERSE PERSONALITÀ Sanremo è una destinazione di nicchia soprattutto per quanto riguarda il turismo congressuale. Il centro cittadino e le aree limitrofe accolgono diverse location adatte a eventi di ogni tipologia e dimensione. Struttura di punta della destinazione è di certo il Palafiori di Sanremo, inaugurato nel 2006, che si propone come uno spazio congressuale-espositivo strategico viste le numerose aree utilizzabili per meeting e congressi e la sua posizione nel cuore del centro cittadino, a pochi passi dal celebre Teatro Ariston. La sala plenaria Ninfea ha una superficie di 690 metri qua-
drati e una capienza massima di 650 persone. È illuminata con luce naturale e si presta all’organizzazione di eventi di qualunque dimensione. La struttura è dotata anche di ampie aree destinate all’allestimento di spazi espositivi e di due splendide terrazze panoramiche, Anemone (trecento metri quadrati) e Ortensia (cinquecento metri quadrati), allestite con essenze mediterranee e ideali per coffee break all’aperto, cocktail, buffet. Per quanto riguarda le sale catering, il Palafiori propone tre diverse opportunità per ospitare pranzi, cene e cocktail di diverse dimensioni fino a un massimo di 750 persone. Dotato di un comodo parcheggio, il Palafiori è il luogo più moderno e attrezzato della città per l’organizzazione di eventi e si affianca in modo perfetto alle altre location cittadine più storiche. Viene subito da pensare al celebre Casinò inaugurato nel 1905 e ancora oggi uno dei punti di riferimento della città. All’interno si possono organizzare eventi di prestigio fino a quattrocento persone, cene di gala, welcome dinner. Famoso in tutto il mondo e sede del Festival della Canzone italiana, anche il Centro Congressi Ariston è luogo pensato per ospitare meeting di grandi dimensioni. Ricca di charme è la Villa Nobel costruita nel 1870 che prende il nome da Alfred Nobel che la acquistò nel 1891. L’edificio, elegantemente arredato, dispone di una sala da settanta persone perfetta per piccoli eventi in grado di rievocare le atmosfere di un tempo. Grande attrattiva per appassionati italiani e stranieri, il Circolo Golf degli Ulivi è la location perfetta per organizzare eventi collaterali ai congressi, premiazioni e cene di gala. Il moderno impianto si estende tra olivi e offre allo sguardo uno scenario incantevole. Cornice ideale per un evento che resti indelebile nella memoria dei suoi protagonisti. UN’ANIMA CONGRESSUALE Destinazione caratterizzata dal clima mite, Sanremo si presta come location ideale per eventi 12 mesi all’anno. La
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“Il comfort di oggi, la classe di sempre per i vostri soggiorni e meetings” Il primo albergo a San Remo costruito nel 1860 sulla celebre passeggiata Imperatrice 130 CAMERE CON TUTTI I COMFORT, DI CUI STUPENDE SUITE DA FAVOLA RISTORANTE CON MENÙ A LA CARTE PISCINA CON ACQUA DI MARE ALL'APERTO CENTRO CONGRESSI 410 POSTI 7 SALE RIUNIONI DA 100 A 200 POSTI VARIE AMPIE AREE ESTERNE ESPOSITIVE
GRAND HOTEL DE LONDRES**** Corso Matuzia, 2 ‑18038‑ Sanremo (IM) Italy Tel. 0184/65511 Fax 0184/668073 ‑ info@londrahotelsanremo.it ‑ www.londrahotelsanremo.it
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HOT TOPICS destinazione del mese
sua anima congressuale l’ha condotta verso l’avviamento di Sanremo Promotion S.p.A., un vero e proprio convention & visitors bureau che rappresenta e promuove l’offerta congressuale della destinazione. Per sostenere ulteriormente le attività congressuali, Sanremo Promotion ha avviato, nel 2001, il Club di Prodotto “Sanremo Meeting” che ha come obiettivo quello di definire gli standard di qualità del servizio che devono essere garantiti a chi organizza
PERCHÉ SCEGLIERE SANREMO Lo charme di Sanremo è noto in tutto il mondo. Edifici moderni si sono inseriti perfettamente nella cornice storica della città caratterizzata dalla presenza di ville, dimore, palazzi, giardini esotici che hanno ospitato grandi personaggi del passato. Questi, ma non solo, i motivi per cui Sanremo è una destinazione Mice per eccellenza: È facilmente raggiungibile in auto dal Nord Italia e dalla Costa Azzurra e in aereo da ogni parte del mondo, con tariffe molto vantaggiose gra-
Sanremo Promotion si mette al fianco degli organizzatori di eventi e meeting per garantire il massimo del successo prima, durante e dopo l’evento stesso. Grazie al Club di Prodotto Congressuale, inoltre, si garantiscono gli alti standard qualitativi degli alberghi che aderiscono all’iniziativa
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zie ai numerosi voli low-cost per l’Aeroporto di Nizza, dal quale dista 64 chilometri. L’Aeroporto di Genova C. Colombo è a 144 chilometri Ha un clima mite tutto l’anno Il relax è garantito La cucina del Ponente ligure è gustosa e sana Propone location moderne e storiche adatte a ogni evento Sanremo Promotion garantisce il supporto necessario in loco per organizzare qualunque tipo di evento È una destinazione ricca di proposte per il post evento
o partecipa a un evento nel territorio sanremese. Lo spirito fortemente congressuale di Sanremo viene arricchito dalle strutture alberghiere di alto livello che sono dislocate nell’intera cittadina. Di grande charme è il cinque stelle lusso Royal Hotel, l’unico della categoria sulla costa da Rapallo a Montecarlo, che si affaccia sul mare ed è immerso in un parco subtropicale di 16 mila metri quadrati con un’incantevole fioritura durante tutte le stagioni. Il principale spazio congressuale dell’albergo, la Sala Palme, è stato recentemente rinnovato e dotato di tecnologia all’avanguardia con décor classico ed elegante. Albergo storico è, invece, il Grand Hotel Londra che tra le sue mura custodisce elementi autentici e atmosfere risalenti al 1860. È uno degli edifici più antichi di Sanremo e per questo ideale per organizzare meeting e congressi, nelle sue sale convegni dotate di attrezzature d’avanguardia o nel suo imponente centro congressi da 410 posti, immersi nel fascino di altri tempi. L’impareggiabile patrimonio ambientale di Sanremo viene reso protagonista anche al Suite Hotel Nyala posizionato in una tranquilla zona residenziale della cittadina e immerso in uno splendido parco di piante tropicali. È un luogo perfetto per organizzare meeting e congressi associati a momenti di relax esclusivo, complice anche la posizione tranquilla e panoramica. Per godere di
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HOT TOPICS destinazione del mese
SANREMO Amata da personaggi storici e vip, Sanremo mantiene il suo fascino grazie agli edifici che ne caratterizzano il centro .
una vista eccezionale e indimenticabile si può prendere in considerazione l’Hotel Nazionale dalla cui terrazza si gode del fascino dell’intera città e in particolare del Golfo di Sanremo, della Passeggiata dell'Imperatrice e del Casinò. Proprio di fronte a quest’ultimo, si trova l’affascinante Albergo Europa che grazie alla sua posizione centrale consente, senza il bisogno di spostarsi in macchina, di vivere il glamour che caratte-
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HOT TOPICS destinazione del mese
rizza l’intera città di Sanremo e buona parte dei suoi edifici tra cui anche l’Hotel Paradiso che si presta per meeting di piccole dimensioni, la cui piacevole e tranquilla posizione crea un’atmosfera rilassante durante le eventuali pause caffè a bordo piscina o nel salone “liberty”. ANGOLI DA SCOPRIRE Lo charme che avvolge la città di Sanremo e i suoi dintorni è reso unico dalle numerose presenze storiche che fanno capolino tra le strade della città, lungo la costa o nelle immediate vicinanze. Vivere Sanremo durante un convegno significa anche scoprirne i luoghi più affascinanti non appena il tempo libero lo consente. Imperdibile la visita al centro storico fra gli antichi quartieri che ospitano chiese, opere d’arte ed edifici del passato. Una passeggiata lungo Corso Imperatrice restituisce l’immagine suggestiva della Sanremo di altri tempi. Il corso è dedicato alla zarina Maria Alexandrovna, moglie dello zar di Russia, che donò alcune delle palme della passeggiata durante il suo soggiorno nell’inverno del 1874-1875. Altrettanto importante il percorso stori-
Grazie alla sua grande ricchezza territoriale, Sanremo si propone come una destinazione perfetta anche per il tempo libero e per l’organizzazione di attività di team building. Itinerari, esperienze, avventure ed escursioni di ogni genere possono essere organizzate prima o dopo l’evento
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HOT TOPICS destinazione del mese
EVENTI AL TOP Destinazione di nicchia per eccellenza, Sanremo propone diverse soluzioni per organizzare meeting e congressi di diverse dimensioni e tipologia. La città offre centri moderni affiancati a location dal fascino d’altri tempi.
Palafiori di Sanremo www.sanremopromotion.com 5 sale – Sala plenaria: 650 persone Teatro dell’Opera del Casinò www.casinosanremo.it 1 sala – Capienza totale: 400 persone Centro Congressi Ariston www.aristonsanremo.com 6 sale – sala plenaria: 1.900 persone
co, architettonico e botanico attraverso le ville e i giardini che testimoniano il periodo tra la Belle Epoque e il primo dopoguerra. Un modo per scoprire il mondo fantastico che si cela dietro la storia di Sanremo caratterizzata dalla presenza di abbienti proprietari di ville e edifici tra Ottocento e Novecento. Sono stati loro a lasciare lo straordinario patrimonio di parchi e giardini che la città ancora oggi custodisce gelosamente. Trattandosi della Liguria, di certo risultano numerose le possibilità per gustare la gastronomia locale abbinata ai pregiati vini della zona e all’olio extra vergine di oliva taggiasca che qui viene prodotto. Del resto la cucina tipica è uno degli aspetti più interessanti di un territorio e in questa zona non mancano gli abbinamenti perfetti per degustare piatti tipici. Un punto di forza del territorio sanremese è la splendida pista ciclopedonale “Parco Costiero Riviera dei Fiori” che si estende per 24 chilometri ed è tracciata sull’antico percorso della ferrovia. Un’esperienza unica da vivere per godersi il panorama della costa e per assaporare momenti di sport e relax. Appena fuori dalla città, invece, non
HOTEL EUROPA Tutta Sanremo a portata di mano! grazie alla sua posizione centrale consente, senza il bisogno di spostarsi in macchina, di vivere il glamour Liberty
• di fronte al Casinò • vicino alla nuova pista ciclabile • a soli 50 mt. dal mare • a due passi dai negozi più esclusivi di Sanremo • vicino alla città vecchia Hotel Europa **** C.so Impertatrice, 27 - 18038 Sanremo Tel. (+39) 0184 578170 Fax (+39) 0184 508661 www.hoteleuropa-sanremo.com info@hoteleuropa-sanremo.com ricevimento@hoteleuropa-sanremo.com
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HOT TOPICS destinazione del mese
può mancare una visita a Taggia, che vanta uno dei più grandi centri storici liguri oltre al convento dei Domenicani che risale al XV secolo, o a Ospedaletti dove si percepisce ancora l’atmosfera del secolo passato. È possibile inoltre organizzare le visite guidate dei suggestivi borghi medievali ubicati nello splendido entroterra della Riviera dei Fiori (Dolceacqua, Apricale, Triora). Per scoprire la realtà più autentica della Liguria dell’entroterra, vale la pena organizzare una visita al Museo della Stregoneria di Triora dove si possono vedere gli aspetti più autentici e
misteriosi della vita nell’alta valle Argentina oltre alla ricostruzione del processo dalle streghe di Triora avvenuta a fine Cinquecento. La magia di questi luoghi si aggiunge all’esperienza Whale Watching nel Mar Ligure. Durante la primavera e l’estate, infatti, questo tratto di costa si popola di migliaia di delfini, cetacei, balene, capodogli che si possono avvistare con una gita in barca di una giornata. indirizzi a fine rivista Sanremo Promotion
HOTEL PARADISO****
Situato in posizione assolutamente tranquilla dominante la lussureggiante vegetazione del Parco Marsaglia a 150 metri dalle spiaggie e in prossimità del centro e del Casinò. Le camere sono dotate di climatizzazione regolabile, minibar, tv satellitare, telefono diretto, cassaforte e connessione wi-fi; quelle lato sud con balcone e vista sui giardini e il mare. Ogni giorno nel nostro ristorante si possono gustare gli antichi sapori della cucina mediterranea e i ricchi buffet della prima colazione. La cantina inoltre è ben fornita. Per il relax degli ospiti l’albergo dispone di una piscina scoperta riscaldata. Convenzione con stabilimento balneare compresa nel prezzo. A richiesta possibilità di servizio transfer da e per l’aeroporto di Genova e Nizza. Disponiamo di sale adatte ad accogliere meetings e banquetings. L’atmosfera accogliente e il personale qualificato contribuiranno a rendere il Vostro soggiorno piacevole e rilassante.
Via Roccasterone,12 – SANREMO (IM) Tel.0039 0184 571211 – fax 0039 0184 578176 www.paradisohotel.it paradisohotel@sistel.it
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HOT TOPICS under the spotlight
Gran ballo a Vienna Grazie a un vincente lavoro di squadra, con la regia del Vienna Convention Bureau, il XVIIl Congresso internazionale sull’Aids ha avuto un kick-off event d’eccezione: il Life Ball estire un congresso scientifico che prevede la partecipazione di ventiG mila persone è cosa assai impegnativa. Coniugarlo con il charity event più famoso d’Europa è un’impresa decisamente ardua. Eppure è quello che è avvenuto a Vienna, grazie alla sinergia tra i diversi attori della scena cittadina, con Gery Keszler – l’ideatore della kermesse – e il Vienna Convention Bureau in testa. La capitale austriaca, infatti, è la cornice del famoso Life Ball, che si tiene nella piazza prospiciente il Rathaus – l’austero municipio – e nelle sue sale dal 1993. L’idea è nata da Gery Keszler, giovane austriaco (allora appena 28enne) fondatore di Aids Life, un’organizzazione nonprofit, il quale voleva creare un evento di fund raising per i malati di Aids che fosse ispirato ai grandi e sfarzosi balli viennesi
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JYrgen Hammerschmid
SIMONA P.K. DAVIDDI
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HOT TOPICS
to in maniera efficiente e i provider di servizi garantivano la massima disponibilità nell’accogliere le richieste degli organizzatori. Certamente il Life Ball – il più grande charity event dedicato all’Aids e all’Hiv in Europa, indissolubilmente legato a Vienna – ha rappresentato un ulteriore elemento di appeal. Gery Keszler, l’organizzatore del Life Ball, ovviamente, era coinvolto insieme a noi nel progetto». Il Life Ball si è sempre tradizionalmente svolto a maggio, mentre quest’anno è stato posticipato a luglio diventando l’ideale kick-off del congresso. Che ruolo ha avuto il convention bureau nell’ottenere questo spostamento di date? «L’International Aids Society, ovviamente, auspicava che il Life Ball e il XVIII Congresso internazionale sull’Aids potessero avere luogo in concomitanza. Come ho
Sopra, Christian Mutschlechner, direttore del Vienna Convention Bureau. Nelle altre immagini, alcuni momenti del Life Ball e, in apertura, del XVIII Congresso internazionale sull’Aids Andreas Tischler
ma avesse in più un tocco di provocazione e di puro glamour. Provocazione che iniziava già dalla location: un edificio-simbolo, dalla forte valenza politica, come solo il municipio poteva essere. Con gli anni la notorietà e la complessità della manifestazione sono cresciute in maniera esponenziale includendo una cerimonia d’apertura, gli interventi e i discorsi di diverse personalità del mondo dello spettacolo e della scena politica internazionale, momenti commemorativi di silenzio, emozionanti performance live, sfilate di moda, oltre ovviamente a musica, buffet, bar che si susseguono nelle sale e nei patii del Rathaus. I nomi delle celeb che sono intervenute o che hanno addirittura tenuto a battesimo la manifestazione, edizione dopo edizione, danno l’idea della portata e della risonanza che questa ha: Bill Clinton, Sharon Stone, Elton John, Liza Minnelli, solo per citarne alcuni. Riuscire, dunque, a legare un simile evento al XVIII Congresso internazionale sull’Aids, ha significato un’amplificazione e un rafforzamento d’immagine reciproca, ma ha comportato anche il dover affrontare elementi organizzativi e logistici di difficoltà non indifferente. A tal proposito, abbiamo intervistato il direttore del Vienna Convention Bureau Christian Mutschlechner, vincitore, tra l’altro dello Unity Award 2010 per il ruolo preminente rivestito nel portare avanti progetti internazionali per lo sviluppo della meeting industry. Su quali punti di forza ha puntato Vienna per vincere la candidatura della conferenza sull’Aids? Il Life Ball è stato uno di quelli? «Sicuramente il presupposto era che l’intera filiera congressuale della città era in grado di gestire un evento di tale portata: Vienna dispone di eccellenti infrastrutture per ospitare l’Aids World Conference; l’aspetto logistico sarebbe stato cura-
Ingrid Sontacchi
under the spotlight
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HOT TOPICS under the spotlight
già accennato, Gery Keszler è stato coinvolto fin dal principio ed era anche un suo desiderio personale riuscire a collegare i due eventi. La grossa sfida, in realtà, è stata quella di riuscire a conciliare il Life Ball con il normale svolgimento del Film Operafestival, che si tiene ogni anno davanti al municipio da inizio luglio a fine agosto. Era soprattutto una sfida dal punto di vista logistico. E alla fine tutto ha funzionato alla perfezione» (per permettere lo svolgimento del Life ball, il film festival ha fatto un break dal 13 al 18 luglio, ndr). Come avete gestito l’aspetto logistico?
Andreas Tischler
Al XVIII Congresso internazionale sull’Aids erano attese più di ventimila persone
Erano attesi più di ventimila partecipanti al congresso e la presenza del Life Ball, con i suoi ospiti illustri, avrà richiesto un elevato livello di sicurezza. La città è stata un valido alleato del convention bureau per la riuscita dei due eventi? «Vienna ha già una lunga esperienza alle spalle circa la gestione del Life Ball e del relativo spettacolo aperto al pubblico davanti al municipio, quindi non ha rappresentato una sfida difficile, quanto una procedura ormai di “routine”, trattandosi della diciottesima edizione. Inoltre, Vienna, fortunatamente, non richiede un dispiegamento di forze di sicurezza superiore alla norma neppure in occasione di questa tipologia di eventi. La concomitanza delle due manifestazioni ha reso necessario principalmente informare le strutture alberghiere e i diversi fornitori sulle esigenze specifiche che i delegati potevano avere e il comitato organizzativo si è dimostrato all’altezza della situazione: il Congresso internazionale sull’Aids è un evento molto particolare e lo staff dell’International Society coinvolge sempre i partner locali. Per quanto concerne gli eventi di carattere pubblico che si sono svolti durante il congresso, la polizia viennese è stata una presenza assolutamente discreta ma costante, un supporto prefetto al team organizzativo. Noi, come convention bureau, abbiamo cooperato assiduamente con Congrex, l’agenzia che ufficialmente gestiva il congresso e con la struttura gestionale creata per l’occasione dall’International Society». indirizzi a fine rivista
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036-037 Under 2S_ Ramada
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HOT TOPICS under the spotlight
Ramada Plaza Milano ★★★★S Milano Numero totale camere: 167 (di cui 21 suite e 35 executive) + 96 appartamenti | Ristoranti: 2 | Posti: 110 + 50 | Sale meeting: 5 + roof lounge circa 70 posti | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria: business center | mq di aree espositive: 293 spazio foyer sala – 1 (piano interrato) | Possibilità organizzazione post congress: disponiamo anche di un ampio giardino esterno per esposizioni, installazioni o altro.
Nuovi meeting in Aperto a inizio settembre, il nuovissimo Ramada Plaza Milano offre 167 camere di design, ambienti su misura per riunioni esclusive e convegni fino a quattrocento partecipanti e tutta la qualità di un brand rinomato a livello internazionale MICHELA ROSSI
opo Bologna, Napoli, l’area di Malpensa e Moniga del Garda, il prestiD gioso brand Ramada, appartenente al gruppo statunitense Wyndham Worldwide, è finalmente approdato anche a Milano, a pochi minuti d’auto e di metropolitana dal centro storico della città degli affari per antonomasia. Il nuovo Ramada Plaza Milano è stato inaugurato lo scorso 8 settembre ed è ormai pronto per diventare un punto di riferimento dallo stile inconfondibile, innovativo e contemporaneo, per quanti vogliono organizzare eventi e meeting di successo in una delle zone più dinamiche del capoluogo lombardo. Circondato da tremila metri quadrati di verde, ideali per rilassanti passeggiate all’aperto e attività di team building nel vicino parco della Martesana, il complesso dista soltanto duecento metri dalla fermata MM2 Turro, sorge nei pressi del polo universitario Bicocca e rappresenta una location d’eccezione all’interno di un’area ad alta densità aziendale ma ancora in fase di sviluppo dal punto di vista della ricettività. Così, con le sue 167 camere, di cui 35 executive e 21 suite, e con i suoi 96 splendidi
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appartamenti di varie metrature – disponibili in proprietà immobiliare con l’esclusiva formula Condohotel e commercializzati con il marchio HouseHotel –, il Ramada Plaza offre non solo una nuova gamma ricettiva all’altezza dei bisogni della zona, ma garantisce anche a tutti gli ospiti di passaggio a Milano, corporate e leisure, soluzioni di soggiorno improntate al servizio, all’attenzione per i dettagli e alla qualità propri di una raffinata struttura di categoria quattro stelle superior. Basti pensare che tutte le 167 camere dell’hotel sono pavimentate in legno e dispongono di collegamento a Internet wireless cablato ad alta velocità, macchina da caffè Nespresso, televisori Philips di ultima generazione e servizio Mediaset Premium gratuito. Molte, poi, godono di ampi balconi affacciati sul verde. LA PIAZZA DEI CONGRESSI Per quanto riguarda specificamente l’offerta congressuale, il nuovo hotel può vantare ben cinque eleganti sale meeting, dotate di servizi e tecnologie adatte a ogni tipo d’incontro, per una capienza complessiva di circa quattrocento posti a
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HOT TOPICS under the spotlight
città sedere così ripartiti: dai 15 della sala più piccola ai trecento della sala maggiore, fornita inoltre di un’area esterna per il catering o per ampliare ulteriormente la capacità d’accoglienza. Vi sono poi la saletta segreteria e il funzionale business center aperto 24 ore su 24, un ampio foyer utilizzabile per cocktail di benvenuto e circa trecento metri quadrati pensati per esposizioni e attività collaterali. All’ultimo piano dell’albergo si trova invece una bellissima roof lounge dedicata agli eventi più esclusivi e riservati, che può accogliere fino a un massimo di settanta persone e regala una magnifica veduta panoramica dello skyline di Milano e delle aree verdi circostanti. Per i pranzi di lavoro e le cene di rappresentanza, il Ramada Plaza offre due ottimi ristoranti in cui assaporare numerosi piat-
ti tipici italiani, ricette internazionali, dolci prelibati e un’eccellente selezione di vini e liquori. Da notare che oltre a “viziare” gli ospiti dell’hotel, la cucina del Ramada si propone all’intera città meneghina, aprendo le sue porte anche ai clienti esterni. Per i delegati congressuali e i loro accompagnatori vi è poi la possibilità di organizzare programmi sociali e post congress a effetto, sia sfruttando il suggestivo giardino esterno per ricevimenti e performance all’aperto sia scoprendo le mille opportunità di shopping, di svago e di intrattenimento culturale che Milano sa offrire ai suoi visitatori. Infine, ciliegina sulla torta, all’inizio o al termine di una giornata di lavoro, i professionisti che alloggiano al Ramada Plaza possono concedersi momenti di grande relax e benessere all’interno della nuova Spa dell’albergo che, all’insegna del marchio di qualità Swiss Spa, dispone di due bagni turchi, sauna, idromassaggio, docce emozionali e quattro cabine per trattamenti e massaggi. indirizzi a fine rivista
Inaugurato a settembre, il Ramada Plaza Milano dispone di cinque sale meeting fino a trecento delegati e di un’elegante roof lounge per settanta ospiti
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038-039 Under 2S_ welcome puglia
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HOT TOPICS under the spotlight
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Sinergie in movimento Il consorzio “Welcome in Puglia” ha organizzato un educational di tre giorni per scoprire strutture alberghiere e meraviglie architettonico-paesaggistiche di una terra affascinante e incantata, il magico Salento i parla spesso di sinergie ma, banalmente, molte volte il settore Mice S impone tali e tante scadenze che è diffi-
FABIO ALCINI
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coltoso mettere in pratica i propri ottimi propositi. Ma spesso, quando le sinergie prendono forma, i risultati sono superiori alle attese. È stato questo il caso che ha messo fianco a fianco Welcome in Puglia ed Ediman, per un educational che ha permesso ai partecipanti la scoperta di zone e strutture di assoluto prestigio in una delle regioni più interessanti del nostro Sud. Welcome in Puglia è tra i primi consorzi in Italia formati da operatori turistici ad avere come obiettivo primario il miglioramento della qualità dei servizi. Una sorta di marchio di qualità che porta la firma delle migliori aziende alberghiere: Tenuta Moreno a Mesagne; Masseria Santa Lucia a Ostuni; La Chiusa di Chietri ad Alberobello; Tenuta Monacelle a Selva di Fasano; Il Palmento a Locorotondo; Masseria Chiancone Torricella a Martina Franca; Grand Hotel Rosa Marina a Marina di Ostuni; nonché il servizio Incoming World Tourist Saistours di Alberobello, che organizza viaggi e soggiorni sia individuali sia di gruppo per clienti privati
provenienti da tutto il mondo, con uno staff specializzato all'incoming business. Ma torniamo all'educational: venerdì 3 settembre, dopo l'atterraggio e il trasferimento, la sistemazione è avvenuta al Grand Hotel Masseria Santa Lucia a Ostuni Marina. Questo elegante quattro stelle con palestra, centro benessere, piscina esterna è immerso nel verde e può contare su dotazioni quali la sala congressi con capienza fino a 1.200 persone, affiancata da sottosalette. Il Grand Hotel Masseria Santa Lucia ha 131 camere, ristorante, bar, campo da tennis, campo da calcetto, campo pratica da golf, spiaggia di tipo roccioso con prato inglese e di tipo sabbioso a cinquecento metri. La prima giornata ha previsto anche una visita al Grand Hotel Rosa Marina, un altro quattro stelle con 240 camere che può contare su due grandi sale meeting: la Sala Specchi con circa 150 posti a sedere e la Sala Gastone con circa quattrocento posti a sedere. Tra le attrattive va sottolineata anche la splendida spiaggia di sabbia fine, circondata da dune mediterranee. Ma la gita doveva proseguire, per la visita del centro storico di Mesagne. La serata invece è trascorsa con la visita e la
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HOT TOPICS under the spotlight
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cena alla Tenuta Moreno, un altro quattro stelle da 86 camere con un centro benessere che fornisce un "menu" composto da: sauna finlandese, bagno turco, bagno alle erbe, raxul thalasso, table hammam, vasca nuvola, piscina idromassaggio, fontana di ghiaccio, sauna tropicale, nebbia fredda e altro. Tenuta Moreno ha sale convegni, perfettamente attrezzate, della capacità da sessanta a 450 posti a sedere. La giornata di sabato 4 ha previsto la visita alla Masseria Chiancone Torricella. Altra struttura quattro stelle, dotata di piscina e nove ettari di spazi esterni, la Masseria ha quattro sale congressi per incontri da dieci a 240 persone. Il pranzo si è gustato alla Tenuta Monacelle nella Selva di Fasano: questa tenuta può contare su una ricettività complessiva di 22 camere classic, 14 superior, cinque deluxe in masseria, più sette trulli. È circondata da novecento piante di ciliegio, in un parco di 21 ettari circa, ha una piscina esterna 5
con due vasche idromassaggio e due sale meeting da 130 e trenta persone. La cena si è tenuta di nuovo alla Masseria Santa Lucia ed è stata seguita da un'escursione notturna in pullman per una visita alla magica città di Ostuni. Domenica 5 settembre dopo colazione è stato possibile visitare l'Hotel Il Palmento, il suo grande giardino e i suoi ulivi. Anche qui la ricettività è quasi del tutto in trulli: 12 suite e 12 junior suite nelle caratteristiche strutture con il tetto a cono, ma anche sale meeting da sessanta a cento persone. Dopo un'escursione ad Alberobello, il pranzo si è svolto al Grand Hotel La Chiusa di Chietri, un quattro stelle superior con 138 camere e 12 trulli, due grandi sale meeting (la Millennium da ottocento persone e la Tulipano da 350 posti), più 16 sale meeting. E poi il ritorno verso Milano, ma con ancora i colori di Puglia negli occhi. indirizzi a fine rivista
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1 e 2 / La magia dei trulli ha conquistato i partecipanti all’educational organizzato da Welcome in Puglia 3 / La bianca Ostuni 4 / Il ricco artigianato locale 5 / La scenografica spa del Grand Hotel La Chiusa di Chietri
1, 2, 4, 5 | Giovanni Gambardella
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HOT TOPICS under the spotlight
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La Liguria apre le porte Se la conoscenza del territorio è il miglior strumento di promozione, cinque educational in terra ligure sono proprio il “piatto forte”dell’accordo di co-marketing tra la Regione, l’agenzia In Liguria e Meet in Liguria per il rilancio nel Mice. Ecco il racconto dei primi due isale alla scorsa primavera la firma per il rinnovo dell’accordo di co-marketing R tra i principali attori della scena ligure per
SIMONA P.K. DAVIDDI
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valorizzare e rilanciare la forte vocazione congressuale della regione, che ha tutte le carte in regola per primeggiare sulla scena Mice. Pubblico e privato, rappresentati rispettivamente dalla Regione – e più precisamente dall’assessorato al turismo e dall’agenzia In Liguria – e da Meet in Liguria, il consorzio al quale aderiscono tutte le strutture congressuali più importanti delle quattro provincie liguri, hanno elaborato, infatti, un programma di cooperazione per coprire l’intero panorama delle azioni promozionali da indirizzare alla meeting industry nazionale, con particolare attenzione a Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, mercati di riferimento già per il turismo leisure grazie all’estrema vicinanza territoriale. Tra le attività pianificate, oltre a conferenze stampa, alla partecipazione a fiere e workshop nazionali e internazionali – con la Btc in primis – e a iniziative pubblicitarie e di marketing diretto, sono stati studiati cinque educational – uno per ogni provincia e il quinto dedicato alla città di Genova – per far toccare con mano le risorse del territorio a Pco e planner. Terri-
torio che, oltre a gemme di rara bellezza, sfodera carte vincenti su misura per la meeting industry, a iniziare dall’offerta integrata di strutture – alberghiere e congressuali – tra le migliori del Belpaese (due esempi su tutti: il centro congressi di Genova nel cuore del Porto Antico e il nuovo centro congressi di Sanremo, a due passi dal teatro Ariston e dal Casinò), senza trascurare le risorse leisure, contorno fondamentale di ogni evento Mice, e che in Liguria sono pressoché infinite e assolutamente personalizzabili. TRA FIORI E POETI I primi due educational si sono svolti a fine giugno, periodo dell’anno in cui anche il clima concorre a esaltare le eccellenze liguri, e hanno avuto come destinazione, rispettivamente, Sanremo con la mondana Riviera dei Fiori e Portovenere con il romantico Golfo dei Poeti. Sanremo non ha certo bisogno di presentazioni e gli appellativi si sprecano per la capitale italiana dei fiori e della canzone leggera, con i suoi edifici Liberty e il bianco palazzo del Casinò, ritrovo dell’èlite europea già durante la Belle Epoque. Ed è con la stessa atmosfera, rilassata e regale al contempo, che la cit-
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HOT TOPICS under the spotlight
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al Mice tadina ha accolto planner e Pco, sfoggiando tutti i gioielli della collezione Mice, dal teatro Ariston agli eleganti alberghi, dal già citato Casinò alla punta di diamante, il nuovissimo Palafiori, una struttura all’avanguardia che ha conquistato i buyer non solo per la posizione baricentrica, ma anche per le luminosissime sale e per un plus – anzi, due! – di assoluto rilievo: la presenza di due terrazze rispettivamente di cinquecento e trecento metri quadrati. «L’educational è stato utile proprio nell’ottica di presentazione alla meeting industry di questa nuova struttura – ha affermato Roberta Giovannina, coordinatore generale di Sanremo Promotion, il convention bureau locale – e infatti i primi contatti e le prime richieste di informazioni supplementari da parte dei planner non hanno tardato ad arrivare. Oltre al Palafiori, l’ottima qualità delle strutture alberghiere e della gastronomia locale sono stati gli elementi maggiormente apprezzati». Stesso, elevato, grado di apprezzamento ha riscosso anche il secondo educational, alla scoperta del litorale ligure che va da Lerici a Portovenere. «Il Golfo dei Poeti ha tutte le risorse per diventare una destinazione congressuale e incentive di primo piano e posizionarsi nel segmento degli eventi fino a 150-200 delegati» ha affermato Abramo Prandi, presidente del Consorzio Turistico Golfo dei Poeti. Tra le carte vincenti di questo angolo di Ligu-
ria, figurano sicuramente numerose location piene di fascino come il castello di Lerici, la fortezza sull’isola Palmaria, la settecentesca villa Marigola e il suo parco, lo storico edificio del Comune di Portovenere, alle quali fa da contraltare un ambiente naturale incontaminato e un mare trasparente». E proprio il mare, che qui è calmo tutto l’anno, grazie alla presenza delle isole che proteggono la costa dalle mareggiate, ha ospitato la novità Mice della stagione: «Si tratta di una barca – ha spiegato Prandi – pensata proprio per la meeting industry e dunque dotata di una vera sala riunioni per novanta-cento persone, di una cucina attrezzata, e di un’area da dedicare a cene di gala e ricevimenti. Il tutto all’insegna degli utilizzi più versatili. Un esempio? Si può svolgere una riunione mentre la barca è in navigazione, in modo che i delegati si ritrovino poi a sbarcare nel suggestivo borgo di Monterosso, nelle Cinque Terre, per il coffe break». Ancora uno scampolo d’estate è riservato a Pco e planner per gli altri appuntamenti in programma, che prevedono la scoperta di Portofino e della sua costa, della Riviera di Ponente e, infine, della “Superba”, Genova.
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1 / Il porticciolo di Sanremo 2 / L’avveniristico Palafiori 3 / Il suggestivo agglomerato di Portovenere 4 / Lerici, dominata dal castello
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GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Ecco gli ultimi tre appuntamenti in calendario: Portofino Coast – Le località più famose della Riviera di Levante
Riviera di Ponente – Un’oasi di tranquillità e relax Genova – Un mare di opportunità per il Mice
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HOT TOPICS under the spotlight
Rombano i motori a Le Pinete L’esclusivo spazio per eventi di Viggiù è stato una delle tappe della settima edizione di Auto Storiche a Clivio: un elegante pranzo ha celebrato così le splendide vetture d’epoca in un contesto suggestivo
moderna tecnologia in fatto di conferenze e meeting. E per chi sceglie di pernottare nella location, sono disponibili sei camere, di cui una, particolarmente suggestiva, situata nell’incantevole cornice del vecchio silos.
o scorso 5 settembre, nel corso di uno dei tanti eventi allestiti a Le Pinete di LViggiù, gli ospiti intervenuti hanno senti-
RITORNO AL PASSATO Ma torniamo ai motori e all’evento del 5 settembre: il responsabile comunicazione di Autoviemme, Claudio Gavarini, ci ha raccontato alcuni particolari della giornata che ha visto protagonista Le Pinete all’ora di pranzo, quando le vetture storiche hanno fatto tappa negli eleganti spazi della location: «La settima edizione di Auto Storiche a Clivio ha avuto molto successo, con una grande partecipazione di auto di qualità e di pubblico. Una delle tappe della giornata è stata la location Le Pinete, dove le auto si sono radunate, creando intorno alla struttura un’atmosfera d’altri tempi. Le auto e i piloti si sono trattenuti all’interno della bella location fin verso le 16.00, quando hanno affrontato la prova speciale di regolarità che da Le Pinete le ha portate al centro di Clivio, dove si sono svolte le premiazioni». Il raduno è stato solo uno dei molti eventi che vengono ospitati nella bella cornice de Le Pinete, i cui spazi sono allestibili a seconda di qualunque esigenza, e in cui tutti gli aspetti di un progetto di comunicazione o di un meeting vengono seguiti nei minimi dettagli, acquistando un carattere speciale.
SIMONA ZIN
to verso l’ora di pranzo un gran rombare di motori: erano in arrivo le automobili d’epoca che partecipavano ad Auto Storiche a Clivio, manifestazione di cui la location è stata sponsor, insieme ad Autoviemme, un autosalone con vari sedi nel comasco. EVENTI “GREEN” Le Pinete è ormai diventata un punto di riferimento della zona per eventi e appuntamenti di lavoro. Siamo vicino a Varese, a settanta chilometri da Milano: qui ci accolgono un grande parco, una pineta e dieci ettari di bosco di abeti. Tutti questi spazi all’aperto, sfruttabili per ambientare qualunque tipo di manifestazione, sono abbinabili ai due splendidi saloni all’interno: in particolare, il primo al piano terra ospita fino a cento partecipanti ed è allestibile anche per eventi fino a 250 persone. La seconda sala, al primo piano, è un open space utilizzabile per conferenze o presentazioni che ospita duecento persone e fino a 320 con altri tipi di allestimento. La struttura, costruita a impatto zero, seguendo principi di costruzione e di gestione “green”, vanta la più
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indirizzi a fine rivista
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TRAVEL TREND MILANO
La fiera pi첫 glamorous
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HOT TOPICS under the spotlight
Oltre mille visitatori hanno sfilato sul red carpet del Travel Trend (foto qui sotto). Per vedere tutte le foto scattate, basta collegarsi al sito www.traveltrendmilano.it
appy hour(s) a Milano: Travel Trend 2010 ha modificato la propria H forma, la propria veste, alcune delle proprie abitudini, finendo per assomigliare all'appuntamento più trendy della città più trendy, il classico aperitivo. Ma una cosa non è cambiata: il risultato. Travel Trend, anche quest'anno, si è confermata una manifestazione unica nel suo genere per quantità di contatti, resi possibili dalla struttura dell'evento e dal numero di probabili partner presenti. Ma andiamo con ordine: Travel Trend 2010 si è svolto lo scorso 5 ottobre in un orario non proprio usuale: dalle 16 alle 21.30, un orario aderente, appunto, a quello di un aperitivo allungato, di un'happy hour festoso e molto partecipato. Del resto, la collocazione ha favorito questo tipo di esito: il Palazzo del Ghiaccio di Milano, una location sia storica sia moderna, versatile ed elegante, in grado di offrire spazi molto vasti ma anche di riempirli con sapienza. Se ci si pensa, non è sempre semplice trovare una location che sia spumeggiante, nuova, modaiola, ma anche in città e grande abbastanza per ospitare moltissime
Travel Trend 2010 è stato un grandissimo successo più che annunciato: tantissimi espositori e buyer, una location spettacolare e anche qualche… sorpresa in cucina. Più dieci per cento di espositori e più dieci per cento di buyer qualificati che vi hanno preso parte persone. Perché, se si viene ai numeri, stiamo parlando di più di mille visitatori, di cui circa seicento buyer selezionati, un dieci per cento netto in più rispetto all'edizione precedente, e di ben 170 espositori, anche questi in aumento rispetto al 2009.
FABIO ALCINI
UN'ISTITUZIONE MAI TROPPO ISTITUZIONALE Travel Trend è ormai il più grande evento di incontro della meeting industry nel Nord-Italia. È un’occasione unica per incontrare i rappresentanti della migliore offerta di strutture, destinazioni e servizi per eventi, congressi, incentive e business travel, con il conforto di un’elegante e centrale area espositiva. Un pomeriggio e una serata di networking in perfetto stile
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Sopra, un momento dello show cooking, l’originale buffet-spettacolo allestito da Papillon Eventi: una schiera di cuochi ha preparato le deliziose pietanze “dal vivo” direttamente davanti agli ospiti
gratuita e aperta a tutti i professionisti di azienda e di agenzia, organizzatori di eventi, meeting, congressi, incentive e viaggi d'affari. Anche gli obiettivi sono sempre molto chiari: Travel Trend è rivolto ai professionisti interessati a conoscere nuove strutture, destinazioni e servizi per meeting, congressi, incentive e viaggi d’affari. Così la possibilità è quella, molto rilevante, di incontrare, a due passi dal centro di Milano, i responsabili di hotel, catene alberghiere, location per eventi, ville storiche, destinazioni con una spiccata vocazione congressuale e incentive... Tutti presenti anche all'edizione di quest'anno, e tutti più che soddisfatti dell'andamento dell'evento.
"Milano da bere" ne hanno fatto, da diciassette anni, l’happening più atteso e originale della meeting industry italiana. Il segreto del successo di Travel Trend, organizzato da Ediman con l'attivo supporto di Papillon Eventi, Sonica e ProEvent, è l'apertura "totale": la partecipazione, anche quest'anno, era
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QUANDO A TAVOLA ARRIVA LO SPETTACOLO Del resto, ad aggiungersi alle opportunità di business c'era anche la cornice elegante e modaiola del Palazzo del Ghiaccio: un mare di bianco, ma con illuminazioni che variavano colore, ammantando di volta in volta l’ambiente di nuove atmosfere. E poi un'esibizione di show cooking, curata da Papillon Eventi, davvero memorabile: i presenti hanno potuto assistere allo spettacolo imperdibile e assolutamente d'impatto di una schiera di cuochi che cucinavano e servivano direttamente e con rapidità incredibile
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HOT TOPICS under the spotlight
TUTTI PRESENTI!
Per approfondire cifre e proposte dell’edizione 2010 di Travel Trend, si può visitare il sito www.traveltrendmilano.it. Sia nella sezione dedicata ai visitatori, sia in quella destinata agli espositori, è infatti possibile
piatti anche molto ricercati. Un'esibizione ricca di divertimento e di pathos, che ha altresì permesso che non si creassero le insopportabili code al buffet: benché tutto fosse cucinato al momento, i cuochi di Papillon hanno saputo conciliare perfettamente le esigenze di oltre mille persone con il gusto dello spettacolo e le esigenze di
rapidità. Disseminati per il Palazzo del Ghiaccio c'erano poi diversi drinking point, dove era possibile trovare i cocktail più trendy del momento, magari abbinandoli con i raffinati stuzzichini serviti dai camerieri "itineranti" durante tutta la durata dell’evento.
accedere alla galleria fotografica e al (lungo) elenco dei “presenti”: tutti coloro che hanno approfittato dell'opportunità della manifestazione targata Ediman per esporre la propria location, i propri servizi e le proprie idee.
Proprio come a un aperitivo in vero “Milanese style”, al Travel Trend si poteva fare networking e parlare di lavoro anche davanti a un cocktail
www.traveltrendmilano.it
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HOT TOPICS under the spotlight
Spettacolo in cucina Papillon Eventi si occupa di banqueting e catering, unendo a un'esperienza ventennale una particolare attenzione per le novità. Come lo show cooking, la soluzione oggi più trendy per gli eventi FABIO ALCINI
Nelle foto, alcuni momenti dello show cooking allestito da Papillon Eventi durante il Travel Trend di Milano
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n uomo, anche nel settore Mice, si conquista a partire dalla gola. Questa U è una verità ben nota presso Papillon Eventi, società che organizza gala dinner, colazioni di lavoro, cocktail buffet, coffee break, il tutto all’insegna della massima professionalità. E con una predilezione per lo spettacolo: «Siamo nati – spiega Luca Legnani, presidente di Papillon Eventi – nel 1990: Papillon è un'azienda che propone servizi di banqueting e catering di alto profilo. Alla nostra attività si dedicano esclusivamente i nostri dipendenti: è un requisito necessario per garantire un alto standard qualitativo del prodotto». Tra le offerte della società ci sono tutte le forme tradizionali di catering applicato a eventi e meeting, ma c'è anche un arrivo recente che rappresenta certamente un fiore all’occhiello per questa azienda: si tratta dello “show coking”, l'ultima frontiera della spettacolarizzazione di questo prodotto. «In questi anni – racconta Luca Legnani – siamo passati dalla cucina etnica allo street food, al finger food. Abbiamo seguito tanti trend diversi, per essere sempre in linea con le esigenze del mer-
cato, tanto più che operiamo non solo su scala nazionale ma anche europea. In particolare nella nostra città, Milano, capitale della moda e del design, tutto succede velocemente, così, ogni sei mesi gli sforzi sono rivolti a rinnovarsi completamente, per dare alla clientela un prodotto sempre nuovo». Ed è con questo spirito che si arriva agli chef che danno spettacolo… «Lo show cooking è un momento molto divertente, che dà la possibilità di interagire con gli chef. Ogni ospite dell'evento si trova di fronte a un prodotto personalizzato: è un rapporto one-to-one, in grado però di soddisfare un grande numero di ospiti contemporaneamente. Abbiamo sviluppato un know-how che ci porta a essere performanti anche di fronte a platee molto numerose e con tempi compressi. E nonostante il tutto si giochi sulla velocità e sullo spettacolo, si possono proporre piatti raffinati, da veri gourmet. Lo show cooking è un'alternativa molto valida sia al buffet classico, sia alla cena servita, ma può essere anche il momento di spettacolo conclusivo della convention. Tutto garantito da Papillon Eventi: abbiamo l'esperienza di vent'anni alle spalle, ma non abbiamo mai smesso di guardare avanti». indirizzi a fine rivista Matteo Zanzi
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la colonna infame
Furbi al frigobar Fra le lamentele più frequenti in hotel figura “il costo delle bevande del frigobar”. Eppure gli albergatori se ne infischiano. Avranno un giorno di che pentirsene? UGO CANONICI Presidente di Cleis ugo_canonici@cleis.it
Arrivare alla rottura, nei rapporti con una clientela già poco soddisfatta, può voler dire non essere più in grado di recuperare
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icordo una trasmissione in tv. Protagonista Fiorello. Stava R raccontando, con la sua solita piacevole ironia, di alcune “abitudini” degli italiani. Apriva delle finestre su scenette particolarmente gustose. Come quella del comportamento in albergo. Dopo varie osservazioni, puntava l’attenzione sul frigobar. E concludeva sulle “furbate”di chi apriva con estrema cautela la bottiglietta d’acqua minerale per poterla bere e poi riempire con acqua del rubinetto, quindi far apparire che lui al frigobar non si era neanche avvicinato. E Fiorello diceva: ”Sì, può apparire una furbata. Ma in fondo è un furto.” Pausa sapiente, e poi: “Ma perché, far pagare una bottiglietta d’acqua 6 euro che cosa è?”. Dissolvenza, fine. Applausi. Perché lo racconto? Poco tempo fa ho letto i risultati di una indagine commissionata, credo, da Federalberghi. Una delle domande, grosso modo, era “cosa vi piace di meno nel vostro rapporto con gli alberghi?”. Al primo posto delle cose che proprio non andavano giù c’era, appunto, il costo delle bevande del frigobar. Per inciso voglio
ricordare che nella hit parade degli altri motivi di lamentela c’erano il dover pagare il collegamento a internet (ancora!) e il “rapporto umano” (vogliamo sintetizzarlo in “sorriso”?) che spesso si ha col personale So che non si fa: auto-citarsi non è bello. Ma il sottoscritto, su queste colonne, qualche mese fa aveva pubblicato un articolo dal titolo: “E dai, alberghi!” nel quale si evidenziava la necessità che gli alberghi, tutti gli alberghi (perché molti già pongono estrema attenzione al rapporto con la clientela, ma si sa, a volte pochi non allineati gettano un’ombra negativa anche sui tanti virtuosi) si rendessero conto che la musica è cambiata. E il cliente vuole, anzi pretende (secondo me giustamente) un trattamento adeguato ed equilibrato. Ho partecipato, tempo fa, a una fiera internazionale in cui erano presenti tanti alberghi, facenti parte di catene e anche indipendenti, di tutto il mondo. Negli incontri con loro ho percepito, oltre al disappunto per una situazione difficile, una estrema attenzione a mettere in atto tutte quelle cose che possono favorire il rapporto positivo col cliente. In primis una rimeditazione sui prezzi. Oggi è estremamente importante tenere le antenne ben rizzate per intercettare i segnali che ci vengono inviati dai nostri interlocutori. Anzi sarebbe bene che fossimo in grado, questi segnali, di
intercettarli quando sono ancora deboli. In modo da avere il tempo per cambiare i nostri comportamenti, la nostra immagine, la nostra offerta. Quando le cose ce le dice una indagine di mercato (o un bravo comico) forse c’è da chiedersi se non abbiamo buttato via del tempo prezioso. Tutti coloro che operano nel mercato, in qualsiasi settore, sanno che devono ripresentarsi con una “faccia”nuova. Si continua a parlare di creatività e innovazione. Se ne parla, se ne parla. E se cominciassimo a fare qualcosa? Magari copiando cosa qualcuno già fa (e funziona) da altre parti, magari dando spazio a quella fantasia che tutto il mondo ci riconosce. La cosa certa è che non si può tirare la corda sino alla rottura. Mi hanno spiegato che un bravo corridore motociclista “deve”cadere. Perché solo così può sapere sino a che punto può spingere il suo ardire quando corre, in gara. Be’, io non credo che lo stesso valga per chi gestisce una impresa. Arrivare alla rottura, nei rapporti con una clientela già poco soddisfatta, può voler dire non essere più in grado di recuperare. La “stagione” è finita e quindi adesso mi sembra il momento migliore per concentrarsi e fare qualche “bella pensata”. Magari durante le meritate ferie, in qualche paese caldo, dedicare del tempo a riflettere può non essere una brutta idea.
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cronache marziane
La valigetta nera La differenza fra il serio consulente di incentivazione e l’imbonitore di piazza a volte sta tutta in una ventiquattrore. O in una cassetta di pronto soccorso... MARGHERITA RUGGIERO Co-proprietaria e direttore marketing strategico di Motivation m.i.c.e. margherita.ruggiero@motivation.it
«Fai attenzione, finché vivrai, a giudicare le persone dall’apparenza» (Jean De La Fontaine)
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laude Bernard, cardiologo della delegazione francese, C aveva recuperato la capsula del suo premolare superiore destro conficcata nel panino offerto durante il volo. All’arrivo si era categoricamente rifiutato di uscire dall’aeroporto prima di aver risistemato il dente. Cosparsa la capsula di Super Attack, stavo giusto armeggiando nella bocca del dottor Bernard quando il cellulare cominciò a vibrare. «Ti saluto, sono in partenza oggi» disse Bob, speaker motivazionale di fama internazionale e mia vecchia conoscenza. «Ho lasciato un regalo per te al mio albergo. Vai a prenderlo mi raccomando». Di lì a poco ero al suo hotel. Il concierge mi consegnò una valigetta nera, fuori moda, decisamente inadatta a una donna. Era piena di oggetti. Portai in ufficio la valigetta e la misi sulla scrivania per esaminare il contenuto. In cima c’erano quattro flaconi di shampoo volumizzante, il segreto della chioma vaporosa di Bob. I suoi capelli, bianchi e sottili, aleggiavano intorno alla testa secondo un preciso disegno architettonico. Quando era nervoso Bob lisciava le punte dei capelli con le dita rese affusolate da lunghe unghie velate di smalto trasparente. Venticinque flaconcini monodo-
se di tabasco erano avvolti in una sciarpa rossa e bianca. Ricordavo di aver visto la sciarpa al collo di Bob in occasione del discorso alle mogli dei dipendenti Scaar durante il viaggio premio annuale. Aveva iniziato quel discorso con voce affabile e calda, da ex speaker radiofonico, un’esperienza che risaliva agli Anni 70 ma che aveva evidentemente lasciato un segno nell’ugola di Bob. Dopo gli elogi ai mariti per i successi raggiunti sul lavoro, il tono si era come inasprito: non era forse merito delle mogli se questi signori oggi vantavano risultati così eccezionali? Cosa sarebbe successo se si fossero invece lamentate dei weekend passati in casa da sole, delle volte che i mariti non erano presenti alle recite scolastiche dei figli, delle cene che si erano freddate in piatti coperti lasciati sul tavolo? «Signore, tutto questo è merito vostro». Bob tirava l’affondo: «Se vi piace continuare a ricevere questo trattamento da vip siete voi che dovete spronare i vostri mariti. Sfilategli le pantofole e rimandateli al lavoro quando si accomodano in poltrona a guardare la partita con gli amici fannulloni». Sei blocchi di sapone al profumo di muschio selvatico. Riconoscevo l’odore che sempre mi restava in gola per ore dopo aver salutato Bob con un abbraccio. Due flaconi da un litro di collutorio alla menta glaciale. La cassetta del pronto soccorso con un blister di antidolorifici, cerotti, salviettine disinfettanti
e un laccio emostatico. Bob portava sempre la cassetta con sé perché la sua specialità, ormai un po’ fuori moda, era la passeggiata sui vetri rotti. L’ultima volta si era esibito durante la giornata di reclutamento di un’azienda multilevel. A un pubblico di giovani disoccupati e lavoratori insoddisfatti Bob aveva spiegato che la loro vita era come quella di un criceto in gabbia: ore e giorni passati a girare su una ruota senza mai arrivare da nessuna parte. Era il momento di cambiare! Il pubblico anziché offendersi si era entusiasmato, applaudendo con energia. Bob si era fatto portare un sacco pieno di bottiglie di vetro che aveva mandato in frantumi a martellate seguìto da un coro di “Olè!”. Alla fine aveva aperto il sacco rovesciando migliaia di schegge sul pavimento, ma allora il pubblico era rimasto in silenzio. Quando si era sfilato scarpe e calze, arrotolando i pantaloni all’altezza delle ginocchia, la tensione in sala era così palpabile da far perdere a Bob la concentrazione. Aveva dovuto attraversare il lungo tappeto di vetri rotti quasi di corsa e al termine del doloroso percorso, invece di invitare il pubblico a provare di persona il potere della volontà, come faceva di solito, era rimasto a fissare una platea che non applaudiva mentre ai suoi piedi si allargava un’imbarazzante chiazza di sangue. Quella sera avevo accompagnato Bob al Pronto Soccorso, non per i tagli ma per una dose eccessiva di pillole blu. Ce n’era una anche sul fondo della valigetta ormai vuota.
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meeting design
Che yogurt vuoi? Ogni meeting ruota attorno a un processo di trasformazione che mira a raggiungere i risultati prefissati dall’organizzatore. Proprio come in una yogurteria artigianale MIKE VAN DER VIJVER Co-fondatore di MindMeeting “Designer of successful international meetings” mikevijv@xs4all.nl
La realtà dopo un meeting deve essere diversa da quella di prima, sennò il meeting è stato un fallimento. Una perdita di risorse
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Avevo già mangiato spesso lo yogurt in Olanda: una sostanza abbastanza piacevole, un po’ acidula, dal colore appena appena bluastra che usciva da una confezione squadrata e faceva storcere leggermente la bocca. Però, in viaggio per l’Europa scoprii lo yogurt del paradiso: in una salumeria a Rethymnon sull’isola di Creta. Ogni mattina a colazione, il salumiere mi riempiva una vaschetta da una larghissima ciotola in terracotta, coperta da un panno a scacchi. Pareva panna: soffice e bianca. Lo mischiavo con il miele e non avevo bisogno di altro per essere felice. Tutte e due le qualità di yogurt erano il risultato di un processo di trasformazione del latte. Anche i meeting ruotano intorno a processi di trasformazione. Chi indice un meeting si auspica che il meeting raggiunga degli obiettivi e invariabilmente questi obiettivi riguardano qualche cambiamento: la trasformazione di idee, di percezioni nella mente dei partecipanti, di contenuti. La realtà dopo il meeting deve essere diversa da quella di prima, sennò il meeting è stato un fallimento. Una perdita di risorse. Di conseguenza, una delle essenziali prospettive per considerare i meeting è quella di un processo.
Sembra di sfondare una porta spalancata, ma il meeting è quello che succede tra la situazione all’inizio e quella che si è venuta a creare alla fine. Intanto, dietro le semplici parole si cela un mondo complesso. Il meeting designer deve occuparsi del processo primario dei meeting: è un ficcanaso che si muove nell’ecosistema che si crea dentro alla sala riunione e che è fatto di contenuti, partecipanti e obiettivi – una specie di giungla con un’infinità di relazioni e fattori che si influenzano tra di loro. Infatti, la caratteristica che differenzia i sistemi viventi da quelli inanimati è che i primi sono infinitamente più complessi. A differenza della metafora dello yogurt, nei meeting, la materia prima è sempre diversa. Mentre la conferenza annuale di ginecologia può assomigliare molto a quella di chirurgia, sarete d’accordo con me che c’è comunque una significativa differenza di materia e di prospettiva. Si parte con due tipi di latte differenti. Non credo mi debba dilungare molto su questo punto: i meeting, i loro contenuti, partecipanti e obiettivi sono infinitamente vari – è proprio una della ragioni che fa della meeting industry un mondo così affascinante! Il processo secondario con cui si affronta questa diversità può anche essere relativamente simile per diversi meeting ma ciò non vale per il processo primario. Per raggiungere quegli obiettivi (ammesso e concesso che l’organizzatore ne abbia un’idea precisa – punto su cui scriverò in futuro),
con quei particolari contenuti e in presenza di quei partecipanti, il processo primario deve essere sempre diverso. Forse certi format possono funzionare in più di una situazione ma bisogna pur sempre decidere quali format per quali situazioni. Soltanto grazie a una buona comprensione del processo di trasformazione in quell’ecosistema così complesso, si raggiunge un risultato utile. Altrimenti si rischia di impiegare un processo industriale che genera esiti che possono anche essere confezionati molto bene ma che alla fine sono un prodotto industriale. Sto forse invocando una meeting industry “artigianale”? Se artigianale significa offrire sempre soluzioni su misura per il cliente, no. Sarebbe un appello senza senso: i professionisti della meeting industry sono giustamente convinti di avere ottime soluzioni per i clienti. La questione è se le soluzioni siano la risposta alla vera domanda del cliente. Se invece artigianale significa una maggiore capacità di comprendere il processo di trasformazione insito in ogni singolo meeting, e la capacità di utilizzare mezzi specifici – paragonabili alle particolari colture di batteri di cui disponeva solo il salumiere a Rethymnon – per dare la corretta forma a quel processo, allora sì! Questa, secondo me, è la competenza che denota il meeting designer: un professionista di una forma di arte applicata con la capacità professionale di gestire il processo di cambiamento che idealmente dovrebbe avere luogo in ogni meeting.
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coffee break
Statistiche o aneddoti? Da un lato c’è chi pronostica una crescita del mercato Mice, dall’altro chi suggerisce cautela. E intanto, in America, gli incentive si (ri)aprono ai nuclei famigliari completi ALDO LO RE giornalista aldolore@alice.it
Spesso la realtà si è rivelata diversa da quella disegnata con le statistiche, confermando l’opinione di Bill Emmot, direttore di “The Economist” che diceva: «Statistiche è il plurale di aneddoto»
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l presidente dell’Imex, Ray Bloom, ha pronosticato per l’inIdustria delle convention e degli incentive un incremento degli affari che, rispetto allo scorso anno, dovrebbe raggiungere un +19 per cento. La previsione è stata accolta con soddisfazione dagli operatori europei anche se riguarda il mercato degli Stati Uniti e l’ipotesi di aumento è riferita ai risultati del 2009 non certo entusiasmanti. Un cauto ottimismo è stato espresso dalle organizzazioni che, in Europa, rappresentano il nostro settore come l’Eitw (European Insitute for the Convention Industry), l’Associazione europea dei Centri per eventi (Evvc) e il German Convention Bureau. Organizzatori e utilizzatori sono convinti che, raggiunto il fondo della crisi, i budget per la comunicazione di gruppo siano destinati a diventare più consistenti. Da quando è nato, più di 25 anni fa, in Italia il settore ha tratto ispirazione dalle tendenze di oltre Oceano che nel campo delle tecniche di comunicazione hanno avuto sempre un
ruolo trainante. Non è un mistero che molti dei nostri esperti abbiano costruito la propria fama adottando teorie e modelli statistici americani. Ma spesso la realtà si è rivelata diversa da quella disegnata con le statistiche confermando l’opinione di Bill Emmot, direttore di “The Economist” che diceva: «Statistiche è il plurale di aneddoto». A proposito di statistiche e aneddoti va citato lo studio del giornale anglosassone “Herald Tribune”, secondo cui il 59 per cento dei “business traveller” preferisce partecipare a viaggi di lavoro che consentono di farsi accompagnare da amici o familiari. I manager intervistati dal giornale sono in maggioranza a favore di questa “nuova” variante non solo perché, ottimizzando i costi, permette di far partecipare mogli e amici alla scoperta di destinazioni che individualmente sarebbero troppo dispendiose, ma anche perché – secondo loro – l’evento aziendale allargato potrebbe dare vita a una specie di “brand building” e finalmente sostituire gli ormai stereotipati e poco originali – dicono sempre loro – “team building”. L’indagine, logicamente, ha registrato anche la contrarietà di quella parte della committenza che preferisce tenere distinte la sfera professionale
da quella privata. Infatti, la convention e il viaggio incentive in cui si mettono in contatto le famiglie dei partecipanti con i colleghi e i superiori, potrebbero suscitare rivalità latenti, esacerbare incompatibilità di tipo gerarchico aziendale e interfamiliare. In un mercato ancora piuttosto fragile tutti i suggerimenti che potrebbero aiutare nella ripresa sono utili, ma deve restare chiaro che la competizione sarà sempre più dura e ogni giocatore, oltre a riesaminare la struttura dei propri prodotti e dei servizi connessi, dovrà rivedere il proprio modello di affari dotandolo di nuove proposte, audaci e creative. Il viaggio con la famiglia, che si svolge in un contesto di lavoro, rappresenta certamente una interessante evoluzione che comunque richiede tempo per essere accettata. Negli Stati Uniti alcune imprese permettono ai propri dipendenti di essere accompagnati da un familiare nei viaggi di lavoro a patto che lo faccia a sue spese e senza danno per gli impegni professionali. La notizia dell’Herald Tribune dimostra che all’estero non si trascura nessuna pista alla ricerca di nuove vie per uscire dalla crisi, mentre in Italia si è ancora troppo restii a “pensare fuori dagli schemi”.
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forma olimpica
Il diversity management Ovvero: lo sviluppo cosciente di un processo lungimirante e strategico di accettazione delle differenze e del loro utilizzo come un potenziale in più OLIMPIA PONNO Consulente di comunicazione e marketing info@olimpiaponno.com
Molti programmi aziendali hanno l’obiettivo di favorire lo sviluppo del capitale umano e di sensibilizzare in tema di diversità, competenze interculturali, programmi di integrazione linguistica, reclutamento equo e così via
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el corso degli ultimi decenni è andata aumentando la N partecipazione di donne, minoranze, persone anziane e di diverse nazionalità al mondo del business. Molte imprese si chiedono ancora perché si dovrebbero preoccupare delle diversità. In realtà, la discriminazione è sbagliata, legalmente e moralmente. E in più, si sta affermando la consapevolezza che una forza lavoro “diversa” può aumentare l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi d’impresa. Può migliorare il morale, consentire l’accesso a nuovi segmenti di mercato e incrementare la produttività. Si chiama diversity management lo sviluppo attivo e cosciente di un processo manageriale lungimirante, strategico e comunicativo di accettazione delle differenze e di utilizzo di alcune di esse come un potenziale dell’organizzazione, un processo che crea valore aggiunto per l’impresa. Molti programmi aziendali hanno l’obiettivo di favorire lo sviluppo del capitale umano degli impiegati e sensibilizzarli in tema di diversità, competenze interculturali e programmi di scambio, tematiche legislative e vertenziali, costruzione di capacità di leadership e manageriali, pro-
grammi di integrazione linguistica per lavoratori migranti, reclutamento equo, processi di selezione e valutazione e programmi di gestione del cambiamento. Una forza lavoro diversa con persone qualificate e competenti aiuta anche le imprese ad adattarsi più facilmente alla domanda dei diversi clienti base, migliorando il servizio. Fornisce inoltre risorse aggiuntive per l’accesso a nuovi mercati e market intelligence. Le donne oggi rappresentano il 40 per cento dell’occupazione totale. Nella fascia professionisti i dirigenti e i quadri donna, indipendentemente dal ruolo e dal settore, sono il 30 per cento contro il 70 degli uomini. Nell’ultimo anno si registrano sempre più aziende (dai 50 ai 14.000 dipendenti) sensibili alla formazione al femminile come vantaggio competitivo, con la convinzione che la crescita finanziaria e il sano sviluppo dell’azienda dipendano dal benessere e dalla motivazione della propria risorsa, che va tutelata e incentivata. Un caso di studio che possiamo portare in risalto è quello legato al percorso professionale delle assistenti di direzione. Da luglio Secretary.it propone alle aziende un progetto di formazione ritagliato su misura sulla figura professionale di questa categoria, che tra le varie mansioni svolge anche quella di organizzatrice di eventi internamente all’azienda. Le donne assistenti di direzione rappresentano, al di là del loro ruolo professionale, un
vero e proprio caleidoscopio umano: mogli, mamme, single, sognatrici, strateghe e così via. Dall’era dei telefoni bianchi a quella attuale del BlackBerry molto è cambiato soprattutto negli obiettivi delle assistenti: lo stereotipo della giovane e bella segretaria che cerca il posto in azienda per poi trovare marito è stato sostituito dalla realtà di una donna manager multitasking (filtro del capo, braccio destro e anche sinistro, immagine dell’azienda, status symbol, mediatrice linguistica nella comunicazione interna ed esterna, problem-solver, agenda umana, allenatrice e punchingball, padrona di casa, parafulmine, psicologa, consigliera, organizzatrice di eventi, tuttofare) che necessariamente deve riuscire a essere leader di se stessa per poter conciliare la vita privata con quella professionale, proprio perché oltre a gestire il tempo deve gestire più ruoli contemporaneamente. Il percorso si focalizza, sulla base delle esigenze individuali e di gruppo, sui processi strategici e pratici attraverso cui raggiungere i propri obiettivi di vita personale e professionale (assolutamente correlate) passando attraverso i principali comparti aziendali: pianificazione, organizzazione, marketing, management, comunicazione. Adesso provate un po’ a considerare quanto è grande il gap cui le aziende bigotte e refrattarie al “diverso” vanno inconsapevolmente incontro ogni volta che discriminano. E inorridite.
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lettere senza francobollo
(F)urbi et orbi Quando il marketing aiuta il turismo... ...dei concorrenti. Per la serie: meglio dire che fare, ecco l’ultima ricetta per il rilancio del Belpaese: copiamo la Spagna! PIER GIORGIO COZZI Giornalista, saggista e docente di marketing e comunicazione pgcozzi@fastwebnet.it
Forse non s’è ancora capito che la capacità di “fare prodotto” ha la stessa importanza di quella di “saperlo porgere”, cioè che tecnica produttiva e visione professionali sono i pilastri del nostro mestiere
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l mercato turistico è sempre più globale. Urbi et orbi, Iappunto. E sempre più globali sono diventati target, domanda e offerta, promozioni, iniziative di marketing, concorrenza e via elencando. Sempre più globale, in conseguenza, dovrebbe diventare anche la visione degli operatori e degli amministratori del turismo nostrano (più o meno il 12 per cento del Pil, che con i tempi e i suddetti che corrono, è davvero un miracolo). Invece si dà il caso che nella generalità i nostri “addetti ai lavori” siano persuasi che apparire è meglio di essere, e che per risolvere un problema basti denunciarlo. Il sospetto m’è venuto leggendo un lancio d’agenzia, questo: “La destagionalizzazione è un obiettivo per ciascun governo che intende puntare sul turismo dodici mesi l’anno. E la Spagna, con il programma pilota Europa Turismo Senior, è riuscita a raggiungere questo risultato (vedi news “Spagna conquista il turismo senior, soprattutto italiano” del 9 luglio). Ecco perché Daniel John Winteler, presidente di Federturismo, sollecita il governo
italiano a prendere esempio dalla Spagna. «I positivi risultati delle politiche di destagionalizzazione adottate in Spagna – dice Winteler – si riflettono in modo considerevole sui flussi turistici dall'Italia. Il 12,3 per cento del totale dei turisti che hanno aderito al programma pilota Europa Turismo Senior da ottobre 2009 a maggio 2010 era infatti di nazionalità italiana. Ci ritroviamo in una situazione paradossale dove altri Paesi destagionalizzano il nostro turismo. Mentre la politica litiga e le uniche iniziative in materia di turismo si risolvono in tasse di soggiorno, attività di comunicazione e spot pubblicitari, altri Paesi ci mostrano cosa vuol dire fare vere politiche industriali per le imprese turistiche». «Come Federturismo Confindustria – aggiunge Winteler – abbiamo più volte proposto piani operativi e testimonianze dirette per la destagionalizzazione, prendendo spunto anche dai tanti successi europei, in particolare quello della Spagna, che, anche con il programma Imserso, ottiene un saldo positivo netto per l’erario di 200 milioni di euro l’anno. Ci auguriamo che davanti all’ennesimo buon esempio di un Paese concorrente, anche il nostro governo si impegni ad ascoltare la voce degli imprenditori del settore e a fornire strumenti concreti a sostegno dello sviluppo del turismo».
Qualcuno sa che esito abbiano avuto le sue (e di Confindustria) proposte Ict di Smartcard turistica (ticket unico per treni, tram, musei) e il progetto Smartphone per la fruibilità di servizi ai turisti annunciati nella conferenza sul tema Progetto Paese: Sistema turistico – Servizi e organizzazione per il sistema turistico (Roma – ottobre 2009)? Per restare al tema destagionalizzazione: esso è obiettivo anche della Mice industry e delle strutture ricettive collegate (segmento ricco del mercato turistico). Eppure… Eppure si preferisce puntare sul golf, su un generico progetto pet holiday per accogliere i cani negli hotel, ad affidare al capo del governo il ruolo di speaker dello spot televisivo a sostegno del mercato turistico domestico (sollevando le ire dei “montanari”esclusi dalla citazione), a non regolamentare (veramente) gli scioperi dei trasporti nella stagione turistica, a litigare per la destinazione delle aree espositive di Expo 2015… Orbi a quanto ci circonda (competitors movement), forse non s’è ancora capito che la capacità di “fare prodotto” ha la stessa importanza di quella di “saperlo porgere”, cioè che tecnica produttiva e visione (e comportamento!) professionali sono i pilastri del nostro mestiere. Domani il sole sorgerà ancora. Sapremo ve(n)derlo?
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CATENE ALBERGHIERE
Lavorare con un unico, grande partner
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Per pianificare i propri meeting, ancora pochi event planner e Pco stipulano accordi quadro con le catene alberghiere. A differenza di quanto accade all’estero, dove la mentalità degli operatori Mice è meno legata ai rapporti diretti
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quando si tratta di ottimizzare la pianificazione, ridurre le spese e semplificare l’iter organizzativo dei propri eventi. Meglio, in questi casi, stringere un accordo quadro con una catena alberghiera; o, al contrario, rivolgersi di volta in volta all’albergo che risponde meglio alle esigenze dell’azienda? Per risolvere la questione, abbiamo girato la domanda a chi – tra Pco, event manager e direttori commerciali di catene alberghiere – si trova ogni giorno a misurarsi con questi problemi. Senza dimenticare che, in un Paese come l’Italia, spesso c’è poco da scegliere. Il motivo? Su dieci strutture alberghiere, più di nove sono indipendenti, non facendo riferimento a nessun tipo di catena o consorzio. ITALIA: MOLTI GLI ALBERGHI INDIPENDENTI Secondo gli ultimi dati di Istat e Federalberghi, nel nostro Paese vi sono ben 33.421 strutture, per un totale di 975.601 camere. E di queste, pochissime appartengono a catene internazionali. In Italia, gli alberghi di questa tipologia sono circa il quattro per cento del totale. Pochi, pochissimi, soprattutto se paragonati al resto d’Europa, dove la media si aggira intorno al 25-30 per cento (in Francia, per esempio, le catene internazionali ammontano al 22 per cento del totale, in Spagna al 31). Secondo Federalberghi, infatti, in Italia sono presenti 27 gruppi stranieri che
detengono l’uno per cento circa degli hotel e il quattro per cento delle camere. Le catene nazionali, poco più di 200, contano invece il 3,8 per cento degli alberghi e il 10 per cento circa delle camere. Il restante 95,3 per cento degli esercizi alberghieri e l’86 per cento delle camere sono gestiti da strutture indipendenti (contro il 64 per cento della Francia e il 34 per cento della Spagna). Contrariamente a quanto accade all’estero, dunque, per un’azienda italiana risulta molto difficile stipulare vantaggiosi accordi globali con catene alberghiere che presidiano tutto il territorio. In alternativa, diventa allora inevitabile “frammentare” le negoziazioni, compiendo laboriose operazioni di scouting in tutta la penisola e contattando centinaia di strutture indipendenti. A completare il quadro, ricordiamoci che nel nostro Paese la tendenza non è certo quella di fare squadra, figuriamoci creando magari forme di sinergia con i competitor… Risultato: da noi scarseggiano i consorzi alberghieri, che in altre nazioni (ad esempio la Spagna) sono in grado di offrire alle aziende non solo un unico interlocutore per centinaia di hotel distribuiti su tutto il territorio, ma anche di proporre un’ampia gamma di servizi aggiuntivi: dalla ristorazione ai trasporti, passando per la pianificazione dei meeting. CATENE ALBERGHIERE: TUTTI I VANTAGGI Le catene alberghiere sono poco presenti sul territorio italiano, ma sono le uniche in grado di assicurare notevoli
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con le compagnie alberghiere. Per meeting planner aziendali e LPcoavorare la scelta non si annuncia semplice
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CATENE ALBERGHIERE
GIORGIO MAGGI
NADIA DOARDO, responsabile commerciale AC Hotels Italia: «AC Hotels riesce a garantire gli stessi standard di qualità e servizio in tutte le 91 strutture del gruppo. Affidandosi a noi, il cliente può visionare un albergo a Milano e sapere perfettamente cosa aspettarsi per un evento organizzato a Barcellona»
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CATENE ALBERGHIERE
Siglare un accordo quadro con una catena alberghiera premia con un ampio ventaglio di offerte e strutture, in grado di soddisfare tutte le esigenze di budget ed evento. E poi si evitano brutte sorprese: tutte le venue, garantiscono gli stessi standard
JEFF DISKIN, senior vice president of global customer marketing di Hilton Worldwide: «Il nostro programma Event Bonus di HHonors consente ai meeting planner di accumulare punti per poi trasformarli in sconti sul prossimo evento o su soggiorni gratuiti»
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vantaggi a chi, event planner o Pco, si rivolga a loro per pianificare i propri meeting. Infatti, siglare un accordo quadro con una catena alberghiera consente, prima di tutto, di approfittare di un ampio ventaglio di offerte e strutture, in grado di soddisfare tutte le esigenze di budget ed evento. Senza contare che il ricorso ai grandi gruppi consente di evitare brutte sorprese: tutte le strutture “incatenate”, infatti, presentano i medesimi standard di servizio. «Credo che poter contare su un accordo quadro con una catena alberghiera piuttosto che affidarsi a singole strutture mostri sicuramente molti vantaggi, sia in termini di garanzia di qualità che di omogeneità in termini di servizi», conferma Nadia Doardo, responsabile commerciale AC Hotels Italia. «Spesso i Pco non hanno il tempo materiale di visionare tutte le strutture prima di decidere la location ideale per un evento o per una serie di eventi collegati: affidandosi a una catena che rispetti standard in termini di servizi e strutture, come AC Hotels riesce a garantire in tutte le 91 strutture del gruppo, il cliente può visionare un albergo a Milano e sapere perfettamente cosa aspettarsi per un evento organizzato a Barcellona». E non è tutto: sempre più le catene alberghiere si stanno organizzando per gestire un rapporto centralizzato con l’azienda attraverso un account dedicato, che sia in grado di ascoltare i bisogni espressi dal meeting planner e tradurli in un’offerta di servizi coerente a un prezzo competitivo. «Un altro vantaggio – continua Nadia Doardo – è quello di avere una persona
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PATRIZIA BUONGIORNO, managing director di AIM Group: «Stipulare un accordo quadro non è sempre la soluzione migliore per un’azienda o un Pco. Dipende molto da caso a caso (il fatturato che si genera, l’hotel e la destinazione...)»
dedicata che fa da referente per l’intero gruppo, filtrando le offerte, valutando le richieste particolari e offrendo un servizio personalizzato al proprio cliente. Senza contare che le cancellation policies e i termini di pagamento sono gli stessi, quando si tratta con una catena alberghiera. A questo proposito, in Spagna da qualche anno abbiamo una divisione dedicata all’interno del nostro Ufficio Commerciale centrale, AC Events, che gestisce un team di persone rivolte in particolar modo al mercato dei Pco. A Milano, infine, negli uffici centrali di AC Hotels in Italia, abbiamo invece una persona che si occupa nello specifico dell’organizzazione di eventi e congressi per le nostre dieci strutture AC Hotels in Italia». Punta sulla negoziazione ad hoc (ma non solo) anche Hilton, che sul mercato italiano può vantare alcuni contratti quadro in essere con particolari partner. «Sono in corso grandi cambiamenti nel modo di viaggiare, il value-formoney è diventato sempre più importante», spiega Jeff Diskin, senior vice president of global customer marketing di Hilton Worldwide. «La gente, gli uomini d’affari, i partecipanti ai congressi, tutti passano meno tempo negli hotel. Ecco perché la lealtà al marchio è oggi un valore indispensabile. Per questo, data l’accresciuta distribuzione sul territorio italiano, vogliamo lavorare con un discorso di fidelizzazione
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Tris italiano per Radisson Blu Il Radisson Blu Majestic Resort Spa & Golf di Galzignano Terme è un hotel di elegante design ispirato alla natura che lo circonda. Situato nel cuore dei Colli Euganei famosi in tutta Europa per le fonti di acqua termale. Il resort dista solo 35 minuti da Venezia ed è la meta perfetta per una vacanza benessere dove rilassarsi nella Spa e fare sport all’aria aperta. Dispone di 97 camere realizzate con materiali eco-friendly. Connessione Internet ad alta velocità gratuita a disposizione di tutti gli ospiti dell’hotel. Il resort è il luogo ideale per convegni, riunioni ed eventi.
Radisson Blu Majestic Resort, Galzignano Terme
Radisson Blu Majestic Resort, Galzignano Terme Viale delle Terme, 84 - 35030 Galzignano Terme (Padova) Tel: +39 049 91 95 555 info.majestic.galzignano@radissonblu.com www.radissonblu.com/majesticresort-galzignano
Il Radisson Blu di Milano è una fusione perfetta tra raffinatezza italiana e stile indonesiano. L’Hotel è un’oasi di tranquillità per godersi al meglio la capitale della moda e del business made in Italy. Le 250 camere lussuose, l’esclusivo centro benessere, la sala fitness, le sale conferenze tecnologicamente avanzate e l’impeccabile servizio, rendono questo Hotel la scelta giusta sia per i viaggi di lavoro che per quelli di piacere. Connessione Internet ad alta velocità gratuita a disposizione di tutti gli ospiti. Il Centro Congressi offre 8 sale riunioni e una sala conferenze per oltre 240 delegati, tutte con luce naturale.
Radisson Blu Hotel, Milan
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Il Radisson Blu es. Hotel di Roma dispone di 232 camere, 1 bar, 2 ristoranti con cucina internazionale, un Centro Benessere & Spa, piscina all’aperto e terrazza panoramica all’ultimo piano. Situato nel cuore della capitale in prossimità delle più interessanti attrazioni storico-culturali, l’Hotel è particolare per il suo stile e design uniti a un comfort moderno. Dispone di 11 sale meeting con luce naturale, la più ampia delle quali ha una capacità di 500 persone ed è dotata delle più moderne tecnologie. La connessione internet Wi-Fi high speed è gratuita.
Radisson Blu es. Hotel, Roma
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CATENE ALBERGHIERE anche nel segmento Mice. Il nostro programma Event Bonus di HHonors consente ai meeting planner di accumulare punti per poi trasformarli in sconti sul prossimo evento o su soggiorni gratuiti. In questo modo, i meeting planner sono incentivati a concentrare i propri eventi in hotel del nostro portfolio di brand, riconoscendo sconti sugli eventi successivi». Ma quando finalmente si decide di stipulare un accordo quadro, con chi è meglio avere a che fare: Pco o meeting planner? «Senza dubbio gli accordi quadro con Pco sono aumentati negli ultimi anni, mentre gli accordi quadro con aziende esistono già da diverso tempo. In questi termini è più semplice per noi stipulare questo tipo di accordo con le aziende, anche perché con i Pco cerchiamo sempre di chiudere accordi ad hoc, in base alle diverse esigenze dei
DANIELE PICOLLO, business manager Accommodation Division di AIM Group: «Anche solo due anni fa, a parlare di prezzi garantiti le catene opponevano resistenza. Oggi, sono loro stesse a proporli»
planner. Stiamo iniziando ora a stringere accordi di questo tipo, anche perché vorremmo spingere alcune città che spesso vengo trascurate dagli eventi più importanti, ma che spesso si rivelano una scelta vincente: penso ad Arezzo, che rappresenta un’ottima alternativa a Firenze in termini di location e soprattutto di cost saving, o a Brescia, dove abbiamo una struttura di nuova costruzione con quattro sale meeting che può sostituire Milano in termini di post congressuale ed attività extra», conclude la manager di AC Hotels. ACCORDI QUADRO: TRA PCO E AZIENDE Anche se in una realtà frammentata come quella italiana sono ancora poco diffusi, in certi casi gli accordi quadro sono ormai entrati nella pratica di meeting planner e Pco. «In Italia, un contratto di questo tipo spesso viene ancora visto con scetticismo. Si preferisce sempre il rapporto diretto», racconta Patrizia Buongiorno, managing director di AIM Group. Stipulare un accordo quadro, poi, non è sempre la soluzione migliore per un’azienda o un Pco. «Nel caso di un’azienda o di una Pmi che abbiano fatturati con la catena inferiori a un certo livello, diciamo 500mila euro, non ha senso stipulare un accordo quadro. In altre parole, deve esistere una continuità riguardo a una stessa destinazione, altrimenti non c’è convenienza nemmeno per Pco e albergo. È vero anche che, su alcune destinazioni specifiche, può essere utile stipulare un accordo quadro anche quando il fatturato si aggira intorno ai “soli” 100mila euro. Ma dipende molto dalla destinazione e dell’albergo». E non è finita. «Non ha nemmeno senso stipulare un accordo di questo tipo solo con una catena. Bisogna farlo anche con gli alberghi singoli,
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MONICA PONTIROLI, marketing and communication manager di Microsoft Italia: «In un momento di congiuntura critica, un accordo diretto può contenere alcune marginalità altrimenti giustamente attribuite agli intermediari preposti all’organizzazione e ai professionisti degli eventi»
Tre cose da sapere Accordi quadro: come sono fatti «Per quanto ci riguarda, ci piace sempre modulare l’accordo in base a quello che la catena o l’albergo hanno di meglio da offrire, sulla base naturalmente delle esigenze dei nostri clienti. La prima cosa da fare, infatti, è una foto della realtà, identificando le necessità dell’azienda cliente e presentando cosa si può avere da qui a uno o due anni; si verifica chi è presente sul mercato e cosa offre», dice Daniele Picollo, business manager Accommodation Division di AIM Group. «In linea generale, poi, i contratti hanno una durata annuale o al più biennale, e includono delle clausole di rinnovo». Tre, invece, le parti in cui viene suddiviso l’accordo. «La parte economica, dove negli ultimi tempi si riesce addirittura a parlare di tariffe garantite. Il motivo? La crisi e la fiducia accordata al marchio di AIM. Anche solo due anni fa, infatti, a parlare di prezzi garantiti le catene opponevano resistenza. Oggi, sono loro stesse a proporli. La seconda parte riguarda il rebate, che il fornitore alberghiero concede a fronte di un determinato obiettivo annuale di fatturato. Infine, nel contratto sono presenti le cosiddette condizioni collaterali, come ad esempio la cancellation policy e le condizioni migliorative».
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CATENE ALBERGHIERE La fedeltà premia? Lavorare con le catene: pro e contra In sintesi, ecco vantaggi e svantaggi del filo diretto fra planner e compagnie alberghiere nell’organizzazione di una serie di riunioni di lavoro sempre sotto, per così dire, “lo stesso tetto”. VANTAGGI
Cancellation policy più interessanti. Condizioni favorevoli per società
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worldwide. Stabilità delle condizioni commerciali. Nessuna sorpresa sul fronte operativo grazie alla partnership consolidata (es. interlocutori noti, conoscenza delle abitudini e necessità del cliente così come peculiarità o limiti delle strutture) Ottimizzazione dal lato commerciale (es. politiche di procurement, termini di pagamento, minimi garantiti, gratuità, e così via).
EMMA ARU, presidente di ega professional congress organisers: «Il principale vantaggio di un accordo quadro risiede principalmente nelle politiche di cancellazione più favorevoli. Questi accordi, infatti, non prevedono mai una negoziazione di tariffe sul territorio» (nella foto Emma Aru insieme al presidente Ifa Italia, Augusto Fantozzi)
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se il fatturato è importante», prosegue la manager di AIM Group. A insistere su questo punto è anche Monica Pontiroli, marketing and communication manager di Microsoft Italia: “Nell’organizzazione di meeting, congressi e convegni, soprattutto in caso di pianificazione intensiva, modulare o ciclica, può essere vantaggioso, proprio in virtù della ripetitività del rapporto, definire accordi o contratti quadro con le strutture ospitanti, siano esse strutture congressuali, singoli hotel o con le direzioni commerciali di catene. In un momento di congiuntura critica, un accordo diretto può contenere alcune marginalità altrimenti giustamente attribuite agli intermediari preposti all’organizzazione e ai professionisti degli eventi. Molto dipende dalle competenze interne dell’azienda committente, dalle risorse preposte alla gestione esecutiva del meeting, dalla preparazione alla cura contrattuale dell’accordo, alla trattativa, al piano operativo dell’evento, di fatto molti dei ruoli presidiati dai meeting planner. Non sono competenze che si improvvisano o si elidono senza erodere qualità all’esecuzione di un evento: o ci si affida a professionisti oppure quelle stesse perizie – tempo, esperienza, pratica – vanno riprodotte in azienda. Rispetto alle strutture ospitanti, il panorama è piuttosto difforme: talvolta la direzione commerciale di catena può fungere da facilitatore e garantire entrature convenienti su tutte le strutture affiliate, in altri casi quando la catena non esprime una proprietà, ma solo un franchising del brand allora il rapporto resta diretto con i singoli hotel. Vale comunque sem-
SVANTAGGI
Complessità: un accordo quadro è composto da molte pagine, richiedendo per la sua compilazione una notevole capillarità dal punto di vista giuridico. Per i Pco, siglare un accordo quadro è dispendioso in termini di: tempo (necessario per parlare con le diverse catene); profondità di analisi (approfondimento richiesto per analizzare il traffico dell’azienda.
pre la pena di intavolare una negoziazione ampia e strutturata con le location di interesse per condividere al meglio le necessità e valutare le opportunità». CHI CI GUADAGNA? Molti vantaggi, pochi o nessuno gli svantaggi. Ad ascoltare le testimonianze di Pco e meeting planner aziendali sembrano non esserci dubbi: gli accordi quadro convengono quasi sempre. «Il principale vantaggio di un tale tipo di accordo risiede principalmente nelle politiche di cancellazione più favorevoli. Questi accordi, infatti, non prevedono mai una negoziazione di tariffe sul territorio», conferma Emma Aru, presidente di ega professional congress organisers. Stessa approvazione incondizionata anche dalle parti di Microsoft, dove i motivi per stipulare un accordo quadro sono molteplici: dal piano operativo a quello amministrativo. «L’accordo strutturato e duraturo garantisce continuità
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CATENE ALBERGHIERE
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SILVIA ZIZZO, event manager di Accenture: «Per quanto ci riguarda, una cancellation policy favorevole non è esclusiva della catene alberghiere. Anche le strutture indipendenti la possono praticare, dipende sempre dal fatturato che si riesce a fare negli anni»
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di rapporto e di trattamento – assicura Monica Pontiroli –, spesso stabilità delle condizioni commerciali anche attraverso le stagionalità e un rapporto di consolidata partnership. Sul fronte operativo, interlocutori noti, conoscenza delle abitudini e necessità del cliente così come peculiarità o limiti delle strutture fanno sì che non si verifichino sorprese in fasi esecutive e ci sia una forma di predicibilità del risultato molto prossimo alla soddisfazione reciproca. Sul fronte commerciale e contabile i risvolti concordabili sono molteplici: dalle politiche di procurement, ai termini di pagamento, dalle tariffe, ai termini di cancellazione, dai minimi garantiti alle gratuità e molto di più». Quando poi l’azienda in questione è una realtà worldwide come Accenture, stipulare un accordo quadro diventa quasi la necessità, qualora ve ne siano le condizioni. «Di fronte a una società global presente in 52 Paesi e che serve clienti in oltre 120 nazioni – conclude Silvia Zizzo, event manager di Accenture –, la firma di un accordo quadro permette di sfruttare con le diverse catene la forza che ci danno i nostri fatturati internazionali. Attenzione, però. Per quanto ci riguarda, una cancellation policy favorevole non è esclusiva della catene alberghiere. Anche le strutture indipendenti la possono praticare, dipende sempre dal fatturato che si riesce a fare negli anni». PROCUREMENT: IL FUTURO È QUI? Se in Italia il trend degli accordi quadro si deve ancora affermare completamente, in altri paesi come Regno Unito, Germania, Francia e Austria accade il contrario. «In Europa – dice Emma Aru – è ormai evidente la tendenza dei grandi meeting planner a stipulare accordi quadro con catene alberghiere. Ad occuparsi in prima persona di questi contratti sono spesso società di procurement, generalmente ex-manager di alberghi, che per conto dei Pco effettuano la trattativa con gli alberghi: se poi riescono a spuntare meno di quanto avrebbe ottenuto il Pco, riceveranno una success fee. In Italia non esiste questo tipo di società di intermediazione, anche se
sarebbero importanti». La vede diversamente invece una catena come AC Hotels, che in una realtà come quella del Belpaese preferisce puntare sul rapporto diretto. «Personalmente – conclude Nadia Doardo –, credo si tratti di società che faranno fatica a inserirsi in un mercato frammentato e personalizzato come quello italiano. Ritengo che uno tra i valori aggiunti del nostro lavoro con i Pco vi siano la personalizzazione e il lavoro che si riesce a fare attraverso il contatto diretto che si crea tra il referente della catena e l’organizzatore dell’evento. La realtà italiana da sempre apprezza molto di più il rapporto B2B rispetto a quanto non avvenga all’estero, dove i rapporti interpersonali sono da tradizione più freddi e questo tipo di eventi può essere gestito anche da parti terze».
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Preferred Hotels & Resorts Hotel Schweizerhof Luzern Lucerna, Svizzera Parco dei Principi Grand Hotel & SPA Roma, Italia Savoia Excelsior Palace Trieste, Italia The Royal Horseguards Londra, Inghilterra The Carlton New York, Stati Uniti The Palms Hotel & Spa Miami Beach, Stati Uniti MGM Grand Detroit Detroit, Stati Uniti Hotel Monteleone New Orleans, Stati Uniti The Charles Hotel, Harvard Square Boston/Cambridge, Stati Uniti Turtle Bay Resort Hawaii, Stati Uniti
Preferred Boutique Peter Island Resort & Spa Tortola, Vergini Britanniche
Summit Hotels & Resorts Es Saadi Hotel Marrakech, Marocco Hotel Fira Palace Barcellona, Spagna Parco dei Principi Sorrento, Italia Harbour Grand Hong Kong Hong Kong, Cina
la cornice ideale. Preferred Hotel Group rappresenta 750 fantastiche proprietà, con eccezionali strutture e meeting lounges. Per board meetings o conventions, per 10 o 100 partecipanti, l’équipe di vendita dedicata del gruppo può aiutarvi a trovare la sede migliore in base alle vostre esigenze e collaborare con voi durante l’intero processo di pianificazione. Potete contare sulle sue competenze e sulla sua esperienza per organizzare un meeting o un evento perfetto.
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CATENE ALBERGHIERE
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“Programmare” la collaborazione
Quando il partner è un villaggio
elle pagine che precedono questo articolo abbiamo affrontato esauN rientemente il tema degli accordi con le catene alberghiere, di fondamentale importanza per il mondo congressuale. Ma se gli hotel sono partner imprescindibili per chiunque abbia esigenze d’accoglienza, non sono però l’unica realtà con la quale i professionisti del Mice possono stabilire rapporti di cooperazione e di mutuo vantaggio. Nell’organizzazione delle convention, per esempio, la struttura ricettiva è in molti casi un resort normalmente abbinato al concetto di vacanze, e proprio per questo ben attrezzato nel rispondere alle necessità abituali e uso a far fronte alle richieste a volte particolarissime delle campagne incentive. ECCELLENZA, FLESSIBILITÀ, SERVIZIO Quando il villaggio fa parte di una catena, un accordo quadro può garantire trattamenti economici privilegiati e, soprattutto, uniformità di trattamento
Quando si parla di convention, molto spesso la struttura ricettiva è un resort o un villaggio. Una venue, cioè, che ricorda le vacanze, e proprio per questo attrezzata a far fronte alle necessità di eventi dall’anima “incentive” anche nelle altre strutture della catena stessa… ma quali sono i punti di forza su cui si basano questi rapporti? Mimmo De Pisa, Responsabile Italia di Club Med Business – cioè referente dei clienti italiani per tutte le attività b2b, negli 80 villaggi circa di cui il Club Mediterranée dispone nei cinque continenti – afferma: «Sarà che il nostro simbolo è il tridente, ma se dovessi sintetizzare l’essenza dell’offerta Club Med utilizzerei tre termini: eccellenza, flessibilità, servizio. I clienti ci scelgono perché sanno che la cura dei livelli qualitativi, da noi, è quasi maniacale. E quando il villaggio viene interamente privatizzato per un evento
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BANALE MA NON TROPPO
Le convention nei villaggi sono un fenomeno ormai ampiamente collaudato, eppure si verificano ancora con una certa frequenza problemi facilmente evitabili. Sembra inspiegabile, perché basta poco a capire che il villaggio dà il meglio di sé quando… 1. …i partecipanti alla convention non sono impegnati full time nei lavori. Avere mezze giornate o addirittura giornate libere per poter fruire liberamente delle strutture del villaggio aggiunge all’incontro di lavoro un piacevole effetto incentivante. Al contrario, stare in aula fino a sera – sapendo che fuori c’è un Eden che si potrebbe godere – è quasi un supplizio di Tantalo. 2. …il programma d’animazione è preparato a quattro mani col tour operator stesso. I villaggi hanno investito parecchio nelle professionalità impegnate nei servizi di intrattenimento e di guest relation: che sanno valorizzare al meglio gli atout del villaggio stesso in relazione alla strategia di comunicazione studiata per l’evento.
MIMMO DE PISA, Responsabile Italia di Club Med Business: «Se dovessi sintetizzare l’essenza dell’offerta Club Med utilizzerei tre termini: eccellenza, flessibilità, servizio. I clienti ci scelgono perché sanno che la cura dei livelli qualitativi, da noi, è quasi maniacale»
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Mentre certi compiti spettano naturalmente all’agenzia o l’ufficio interno in caso di cliente diretto (ad esempio: il reperimento di guest star tipicamente italiane, in caso di eventi in villaggi esteri la cui animazione spettacolare è giocoforza di taglio internazionale), certi altri possono essere quasi per intero affidati al villaggio (i programmi sportivi, per dirne una), concordando a priori le personalizzazioni rispetto all’offerta standard. 3. …anche nei villaggi presi in esclusiva, si resta fedeli allo spirito del luogo. Parliamo di resort naturalmente ispirati a uno stile easy, poco formale, che corrisponde a specifici punti di forza. I buffet sono sempre ricchi, invitanti, altamente scenografici e colmi di squisitezze. Chiedere una cena placé in un villaggio vuol dire perdere il plus riconosciuto del buffet “da mangiare già con gli occhi” e rischiare il minus di un servizio approssimativo (cui il personale locale non è certamente abituato). di dimensioni ragguardevoli (i nostri resort vanno da 400 camere circa a oltre 650), allora si ha la più ampia libertà di trasformarlo a immagine del cliente e dell’evento che vuole ospitarvi. Ma anche quando il villaggio non viene privatizzato in toto, Club Med è pronta a concepire il progetto insieme al committente – che si tratti di un’agenzia come di un cliente diretto – affinché soddisfi gli obiettivi prefissati». Ci saranno delle differenze fra villaggio e villaggio, o no? «Certamente, ve ne sono alcuni che hanno una vocazione specifica per accogliere i pubblici aziendali. In oltre 30 villaggi sono presenti centri conferenze e sale riunioni per seminari, convention o semplici meeting di lavoro, che ormai non mancano mai neppure nei semplici viaggi incentive. E sono anche quelli in cui il personale locale (i GO, come li chiamiamo noi) sono più abituati ad assecondare i ritmi, i tempi e i desideri dei partecipanti alla convention. Questo vuol dire poter offrire ai clienti – che si tratti di agenzie o di aziende con cui trat-
tiamo direttamente – cornici diverse per i loro eventi, anno dopo anno». Fidelizzare il cliente, dunque, è un obiettivo che raggiungete meglio con i clienti diretti o con le agenzie? «Cerchiamo di farlo con entrambi. Con le agenzie abbiamo un rapporto di rigorosa correttezza, nel frequente caso di gare in cui più agenzie si rivolgono a noi pratichiamo gli stessi prezzi a tutte, senza privilegiare questa o quella sul singolo progetto; al raggiungimento di determinati livelli di business, naturalmente, scattano le overcommission che incentivano l’agenzia a sceglierci come partner. Con i clienti diretti, vista la tendenza storica a ripetere gli eventi da noi per due anni a
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fila, incentiviamo con un bonus speciale l’utilizzo delle nostre strutture per il terzo anno e per quelli successivi. Ma abbiamo anche clienti indiretti ben fidelizzati, aziende che nel tempo si affidano ad agenzie diverse, ma che tornano a scegliere i nostri villaggi per i loro eventi: Banca Fideuram, Renault… realtà aziendali che ci hanno provato, comparato con altre soluzioni e sono tornate proprio perché Club Med dà loro sicurezza, garanzia di qualità». EVENTI AD HOC Anche Valtur ha strutturato, da più di trent’anni, una divisione specifica per il segmento Mice: si chiama Vip (Valtur Incentive Program), risponde alla direzione commerciale e opera sotto la responsabilità delle Vendite Italia. Dice il direttore commerciale Valtur, Gabriele Rispoli: «Valtur Incentive Program costruisce ad hoc insieme a ciascun cliente incentive, convention, congressi e incentivazioni individuali con l’obiettivo di erogare un servizio eccellente in termini di qualità, livello di soddisfazione raggiunto, personalizzazione delle attività, ritorno di immagine e potenziale incremento del fatturato del committente per il quale l’evento diventa un momento della campagna vendite. Abbiamo in archivio centinaia di esperienze nel Mice, con un altissimo livello di fidelizzazione dei clienti a conferma del valore del prodotto e dei servizi offerti. Collaboriamo con varie realtà che hanno creato il mercato Mice in Italia e all'estero: incentive house che contano clienti di ogni settore merceologico; agenzie di viaggio che offrono ai propri clienti il servizio incentive; aziende nostre partner commerciali e strategiche». Quali sono le tipologie di clienti più ricettive alle vostre offerte? «Attualmente il comparto termoidraulica, termosanitaria e climatizzazione è il
più sensibile: Valtur organizza decine di eventi ogni anno per le aziende di questo settore, ospitando nelle proprie strutture migliaia di clienti. Anche la grande distribuzione alimentare rappresenta un target in crescita: ci sceglie soprattutto per convention, che richiedono strutture tecnicamente e strutturalmente compatibili, necessità alle quali Valtur risponde perfettamente. Molte soddisfazioni anche dal settore finanziario con banche, assicurazioni e finanziarie. Inoltre, le filiali estere di molte aziende che producono e vendono pneumatici si affidano a Valtur per l'organizzazione dei propri eventi. Seguono i settori congressuale, farmaceutico, automotive, orafo, giocattoli». Fra i conventionist più convinti e fidelizzati, che consolidano il rapporto di fiducia con Valtur anno dopo anno, Rispoli cita Crai, Expert, Unico e Banca Generali. Va rimarcato che certe aziende hanno provato villaggi di più catene, e magari facendo seguire le loro campagne da agenzie diverse: una riprova importante della validità di questa formula come risposta composita, ricca di vantaggi in termini di destinazione – la scelta è vasta – di tipologia della struttura ricettiva, ma soprattutto di collaboratività delle risorse umane, che con professionalità e sicurezza si pongono al servizio del cliente per il pieno successo dell’evento. Insomma: l’azienda che ha provato a fare una convention in un villaggio, e ne è rimasta soddisfatta, tenderà a ripetere l’esperienza, quasi certamente in una diversa destinazione.
GABRIELE RISPOLI, direttore commerciale Valtur: «Valtur Incentive Program costruisce ad hoc insieme a ciascun cliente incentive, convention, congressi e incentivazioni individuali con l’obiettivo di erogare un servizio eccellente in termini di qualità, livello di soddisfazione raggiunto, personalizzazione delle attività»
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CATENE ALBERGHIERE
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ELENA LOSITO, responsabile Area Incentive di Blu Holding: «I Villaggi Going sono la risultante di un mix equilibrato, articolato e dinamico di prodotti e servizi capaci di raccogliere le sfide “imposte” dalla creatività di chi organizza una convention»
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SPAZI E PROGRAMMI TAILOR MADE Ce lo conferma anche Elena Losito, responsabile Area Incentive di Blu Holding, il polo turistico italiano che controlla, fra l’altro, il tour operator Going. «Le società mostrano sempre un elevato interesse verso i villaggi come location deputate a ospitare le loro convention. Le reputano infatti capaci di contemperare e concentrare sapientemente alcune caratteristiche tipiche delle realtà alberghiere, l’organizzazione delle attività di intrattenimento e la contestualizzazione degli eventi in ambienti più informali. Le possibilità offerte ai clienti che scelgono Going per organizzare questi importanti momenti aziendali si basano principalmente sulla flessibilità con cui possono essere personalizzati gli spazi (camere, aree comuni, ristoranti, ambienti esterni, sale, aree meeting, teatro), i servizi (ristorazione, delivery, reception, trasferimenti) e i programmi (spettacoli, cene, attività sportive, attività ricreative ed escursioni). I villaggi Going sono la risultante di un mix equilibrato, articolato e dinamico di prodotti e servizi capaci di raccogliere le sfide “imposte” dalla creatività di chi organizza una convention». L’esperienza Blu Holding s’è sviluppata su una pluralità di situazioni aziendali, tanto che a loro dire non si può dare una dimensione né un settore di riferimento al cliente-tipo. Con una punta d’orgoglio, Elena Losito
afferma: «Sarebbe fuorviante dire quale tra la formula del villaggio e quella dell’hotel si presti meglio a ospitare una convention. Si tratta infatti di soluzioni diverse che assolvono a diverse finalità. Spetta all’azienda e alle incentive house identificare quale “vestito” indossare per raggiungere più efficacemente gli obiettivi prefissati, sapendo però che non c’è niente che venga realizzato in un hotel che non possa essere fatto in un villaggio. Non vale il viceversa». La concorrenza fra tour operator, secondo Losito, è stata un valido stimolo per consolidare alcuni valori differenziali che riguardano l’offerta Mice, sia in termini di prodotto, sia di servizio. «Going può contare infatti, oggi più che mai, su di una solida identità, un’elevata professionalità, un portafoglio di destinazioni e una dimensione organizzativa e gestionale che le permettono di soddisfare pienamente i propri clienti e competere con i “villaggisti” storici, come dimostra la crescita a doppia cifra delle convention ospitate nel 2010». E in effetti, questa concorrenza fra tour operator non può che tradursi in beneficio per il cliente, inteso sia come agenzia, sia come azienda: per la maggiore scelta di destinazioni, per il livello professionale evoluto delle risorse umane on site, per la disponibilità dei gruppi ad accordi di collaborazione che consolidino il rapporto nel tempo.
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CATENE ALBERGHIERE
Sei al top Un network di sei alberghi targati As Hotels nel cuore del Nord Italia, tra Bergamo, Monza e Milano, in cui organizzare meeting esclusivi e soggiornare in completo relax A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
s Hotels è un gruppo giovane e in continua evoluzione che in soli due A anni, dal 2008 a oggi, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante all’interno del segmento business and conference del Nord Italia, l’area del Belpaese che
UN NUOVO PROGETTO PER AS HOTEL AZZURRA
Il brand As Hotels racchiude in sé una storia vincente di imprenditoria familiare che dalla gestione di un piccolo motel risalente al 1986 – l’attuale As Hotel Azzurra di Limbiate –, ha saputo creare le basi per la nascita, nel 2008, di un gruppo alberghiero in piena espansione, fondato sulla ricerca
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costante della qualità e dell’ospitalità. E proprio per valorizzare al meglio le origini, l’As Hotel Azzurra verrà ampliato all’inizio del 2011 portando la propria capacità ricettiva da 68 a 188 camere e realizzando ben cinque nuove sale meeting e un raffinato ristorante interno da duecento coperti.
più delle altre offre servizi e location di alto livello adatti agli incontri di lavoro più riservati nonché all’organizzazione di grandi congressi, convegni e meeting, corsi di formazione ed eventi esclusivi di carattere corporate. Le aziende e i Pco in cerca di strutture alberghiere con sale congressuali e dotazioni tecniche di ultima generazione, eleganti e confortevoli, situate in punti strategici della viabilità e del tessuto urbano metrolombardo, possono così contare sull’offerta completa firmata As Group, che attualmente consta di sei hotel di categoria quattro stelle, tutti di proprietà o in gestione diretta e pertanto capaci di assicurare un identico standard qualitativo e un servizio personalizzato sempre attento alle differenti esigenze dei clienti. In particolare le sei strutture del gruppo, tutte nuove o appena ristrutturate, si trovano rispettivamente in prossimità dell’aeroporto di Orio al Serio (As Hotel Bergamo Aeroporto), a Monza (As Hotel Monza), a Limbiate e Cesano Maderno in Brianza (As Hotel Azzurra e As Hotel Dei Giovi) e alle porte di Milano e del polo fieristico di Rho-Pero (As Hotel Cambiago e As
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CATENE ALBERGHIERE
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MEETING DI SUCCESSO
Hotel Sempione Fiera ). Ciascuna struttura è in grado di ospitare incontri fino a 350 partecipanti. UN ABITO SU MISURA Ogni hotel del gruppo si rivolge ai propri clienti offrendo soluzioni su misura e pacchetti meeting differenziati secondo le specifiche esigenze, con la possibilità di convenzioni corporate per gli eventi pianificati e tariffe speciali tanto per l’utilizzo degli spazi congressuali e delle attrezzature quanto per il soggiorno, la ristorazione e i pernottamenti. Proprio come per un abito sartoriale, il servizio è tailor made e i pacchetti si identificano con i vari tessuti: dal jeans al cachemire, per indicare che a un servizio di base si possono via via aggiungere diversi plus quali l’offerta all inclusive o la formula full credit per le aziende, o ancora, negli hotel dove disponibili, l’accesso esclusivo al centro benessere e all’area fitness: soluzioni ideali per post congress all’insegna del relax e della remise en forme. Nella stessa ottica di offrire sempre la massima personalizzazione, anche le camere (oltre 750 complessivamente) si differenziano da
Ognuna delle location As Hotels offre diversi spazi congressuali con ambienti moderni e funzionali, dove allestire con successo qualsiasi tipologia d’incontro professionale, dalle piccole riunioni alle conferenze con oltre trecento delegati. Le attrezzature tecnologiche di base comprendono: connessione Internet veloce sia wireless sia tramite cavo di rete, videoproiettore vga, lettore multimediale dvd/vhs, impianto
audiovisivo, microfono e amplificazione, lavagne luminose e/o a fogli mobili, cancelleria. Servizi e dotazioni su richiesta vanno invece dalla gestione dell’evento tramite regia audio/video automatica con pc touchscreen alle videoconferenze over Ip, dalla traduzione simultanea al servizio hostess, dagli allestimenti floreali al supporto tecnico qualificato in occasione di meeting più complessi.
basic a classic fino a president, dove le tipologie non indicano tanto la grandezza dell’alloggio bensì il tipo di comfort e di servizi offerti, modulabili secondo le diverse necessità. Tutto ciò abbinato a un ampio e comodo parcheggio privato e a un servizio di ristorazione curato in ogni dettaglio, anch’esso perfettamente adattabile alle diverse richieste aziendali: dai rapidi coffee break, ai pranzi di lavoro, fino alle cene più formali e coreografiche. CENTRO PRENOTAZIONI AS GROUP - AS HOTELS Reservation Center Tel. 0362 64 40 444 Fax 0362 64 40 333 centroprenotazioni@ashotels.it www.ashotels.it
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CATENE ALBERGHIERE
40 anni di eccellenza Un buon compleanno davvero per Worldhotels che chiuderà l’anno con risultati positivi e un lungo elenco di grandi progetti da realizzare A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
Sopra, Graziella Pica, director of sales & marketing Italy & Eastern Mediterranean Countries di Worldhotels
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orldhotels spegne quest’anno la sua quarantesima candelina con un W doppio successo: essere in 65 Paesi con 450 alberghi e resort capillarmente distribuiti in 250 destinazioni e chiudere l’anno con risultati positivi e percentuali di crescita a doppia cifra, anche rispetto al 2008. Una collezione prestigiosa e in costante aumento che oltre alle 36 strutture italiane – in 17 località – già esistenti, include ulteriori recenti nuove ed eccellenti aperture, dal Brasile al Giappone, dall’India alla Cina, dall’Inghilterra a Dubai, passando – in Italia – nel cuore di Milano con il Milano Scala, sino a Zagabria, con il Palace Hotel Zagreb e, a Budapest, con ben sei diverse strutture. Merito anche della ripresa generale del comparto, il buon esito del lavoro del Gruppo è da attribuire in particolare alle numerose novità implementate dalla catena: prima fra tutte l’aggressiva strategia “Raising the Bar”, ossia una serie di iniziative rivolte a tutti i target di riferimento che, accanto a offerte combinate e pacchetti creativi per il turismo leisure, ha messo in atto specifici programmi per il segmento corporate e un efficiente sistema di incentivazione per gli agenti Mice. «Il Mice è uno dei nostri settori trainanti e Meetings at Worldhotels – precisa Graziella Pica – non è solo un programma ma è diventato a tutti gli effetti una nostra filosofia! Meetings at Worldhotels è stato pensato appositamente per supportare e agevolare il lavoro di chi organizza meeting e convention, congressi di portata interna-
zionale, muove gruppi o pianifica il lancio di prodotti, lavora sulla motivazione, e così via, perchè i nostri clienti trovino nei nostri uffici quello che cercano: consulenza, competenza e velocità di risposta». I protagonisti del Mice con Worldhotels possono contare infatti sulla consulenza professionale di tre uffici base per continente, Londra, New York e Singapore, a cui si aggiungono le sedi di Madrid e Milano. «È il vantaggio, impagabile, di poter accedere alle molteplici caratteristiche delle strutture attraverso un unico punto di contatto – spiega Pica – individuando quindi, insieme ai colleghi della nostra catena alberghiera, la soluzione ricettiva più giusta, che più si confà alle peculiarità della singola richiesta e di quel particolare cliente, senza lasciare nulla al caso e fornendo la necessaria accuratezza». Uno strumento pregiato e collaudato, grazie al quale Worldhotels risponde a tutte le esigenze di catering, camere e spazi meeting in giornata per gli alberghi nel Paese in cui si effettua la richiesta e nell’arco di sole 24 ore per quelli all’estero. E non è finita. Meetings at Worldhotels è anche online, dal sito worldhotels.com, il motore di ricerca consente di individuare automaticamente le location e attingere a schede complete della ricettività congressuale in un solo click. «In un mondo che ci vuole sempre più globali – conclude Graziella Pica – cresce il desiderio di rifuggire dagli standard. Per questo puntiamo ad alberghi unici, dalla personalità distintiva, con quel tocco originale in più che rappresenta proprio il patrimonio di Worldhotels, garanzia di qualità e attenzione nell’ospitalità insieme a una grande professionalità dello staff». indirizzi a fine rivista
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Caccia alle emozioni
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el safari, di solito, si ha la visione mista – un po’ Hemingway e un po’ D Alberto Sordi – che ci hanno trasmesso la letteratura e il cinema. Grandi pericoli, spazi sterminati, atti di eroismo e di terrore, e naturalmente enormi animali selvaggi, capaci di affascinare ma anche di uccidere con un sol colpo. Oggi, naturalmente, i safari sono da inquadrare in un mondo turistico molto più “controllato”, rischioso il giusto, ma emozionante senza confini e paragoni. Anche il mondo dell’incentivazione ha scoperto, da tempo, questo tipo di mondo, e ne sa fare un uso motivazionale ben determinato. Come poche altre esperienze, infatti, il safari mette le persone di fronte a se stesse. Niente pc, niente smartphone, niente navigatore, niente lucidalabbra. Solo noi e le nostre forze, di fronte a un ambiente ostile e del tutto estraneo. Quale occasione migliore per cercare aiuto nella persona accanto, quale occasione migliore per fare, veramente, squadra? A TUTTE LE LATITUDINI «Rispetto ad altre attività di team building – spiega Chiara Abbate di CreAttività – in un certo senso il safari parte avvantaggiato. Grazie alla sua natura tipicamente stimolante e “challenging”, riesce a creare aspettativa nei partecipanti, garantendo un carattere esplorativo e una dinamica fortemente motivante. Anche nel caso in cui alcuni partecipanti abbiano già preso parte a safari, durante viaggi di tipo personale, un’attività aggregante e formativa per l’individuo e per il gruppo riuscirà a trasformare il classico safari in un’esperienza di grande insegnamento per la vita quotidiana». Quindi non c’è il rischio della ripetitività, qualora l’esperienza sia organizzata con i criteri giusti. Non a caso, spesso chi ha partecipato a un safari non vede l’ora di prendere parte a uno nuovo. Ma esplorare un continente sconosciuto mette di fronte a pericoli, difficoltà, paure e imprevisti di ogni genere. Perciò, forse, non è così semplice mettere a fuoco quale sia l’obiettivo di incentivazione che si può raggiungere con maggiore facilità. «Noi siamo soliti organizzare le nostre attività progettando i contenuti specifici a seconda delle esigenze del cliente. Il focus potrà quindi essere l’affiatamento del gruppo, il riconoscimento della leadership, la suddivisione dei ruoli e dei compiti, la focalizzazione dell’obiettivo, il problem solving, e così via. Ogni caso va analizzato con la massima accuratezza. Decisivo è comunque il coinvolgimento attivo dei partecipanti: l’esperienza non deve essere mai vissuta da meri spettatori». Chiaro che se alla fine c’è il ranger/deus ex machina che risolve tutti i problemi e affronta leoni e orsi a mani nude, tutt’al più i partecipanti si limiteranno a battere
In swahili significa “lungo viaggio”: in realtà si può affrontare anche in mezza giornata. Ma un safari sa garantire emozioni e vantaggi, anche dal punto di vista dell’incentivazione, che altri eventi non possono raggiungere la mani ammirati. La partecipazione, come sempre, è l’unico metro di valutazione con cui misurare la riuscita di un evento. Safari, per molti, significa Africa Nera. Ma non è sempre così: il concetto di safari si può estendere anche ad altri continenti, per esempio all’Antartide. «A livello didattico non esistono particolari differenze se lo scenario cambia. Tuttavia il safari polare è oggi meno diffuso e quindi riesce a trasmettere agli ospiti un grado di adrenalina maggiore, soprattutto come incipit in fase di briefing. Il “mondo del freddo” è in genere più sconosciuto, e meno percepito come viaggio turistico. Inoltre, il safari africano si incentra sulla scoperta degli animali e naturalmente ha a che fare con maggiori restrizioni che mirano a tutelare la tranquillità e la salvaguardia di questi ultimi. I margini di azione nella progettazione di un’attività ad hoc risultano quindi, giustamente, più limitati». CreAttività ha un’esperienza specifica di safari alle latitudini polari: «La nostra società ha partecipato nel 2008-2009 a una vera spedizione artica, un equipaggio eterogeneo che voleva ripercorrere la rotta dell’esploratore Amundsen, dalla Norvegia allo Stretto di Bering. Questa esperienza ci ha insegnato molto, sia come persone sia come formatori. Ci ha permesso di vivere in prima persona tutti i tipi di dinamiche che possono nascere in situazioni estreme, a contatto con il freddo, in assenza di luce, vivendo spazi ristretti, mangiando cibi liofilizzati e superando difficoltà molto lontane dal quotidiano. Naturalmente le modalità e i ritmi di un safari da organizzare durante
FABIO ALCINI
CHIARA ABBATE, titolare di CreAttività: «Rispetto ad altre attività di team building, il safari parte avvantaggiato. Grazie alla sua natura tipicamente stimolante e “challenging”, riesce a creare aspettativa nei partecipanti, garantendo un carattere esplorativo e una dinamica motivante»
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AVVENTURA IN CITTÀ
La partecipazione, come sempre, è l’unico metro di valutazione con cui misurare la riuscita di un evento: se alla fine c’è il ranger di turno che risolve tutti i problemi e affronta leoni e orsi a mani nude, tutt’al più i partecipanti si limiteranno a battere la mani ammirati
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nese o l’isola di Garda (ma le location possono anche essere suggerite dal cliente), è quella di rendere l’individuo non più un soggetto passivo nella conoscenza dei luoghi della città, ma un soggetto attivo che sperimenta la città in relazione a una propria percezione soggettivo-sensoriale. L’avventura cittadina porterà ad affrontare azioni di mercanteggio, a cimentarsi con laboratori polisensoriali, con la street art, con il visual training. Al termine dell’attività il risultato sarà quello di amplificare le percezioni relative a un luogo, arricchire il contatto con ambienti e monumenti, attraverso una riproduzione grafico-artistica personale.
«CreAttività si occupa della progettazione e organizzazione di attività ludico-formative. Riteniamo interessante lo sviluppo che sta avendo negli ultimi anni il Viaggio di Formazione professionale che, rispetto al classico viaggio incentive, permette di lavorare con maggiore intensità e profondità sulle persone, garantendo crescita e arricchimento umano e professionale. Essendo inoltre un viaggio “educational”, permette alle aziende molte agevolazioni dal punto di vista fiscale».
un viaggio incentive o un viaggio di formazione professionale sono molto più leggere e incentivanti rispetto al nostro vissuto, ma tutto dipende sempre dalle esigenze specifiche del cliente, dal target di riferimento, dalla durata del viaggio, e così via. I plus che possiamo aspettarci? Un’esperienza unica, un ricordo indelebile nella mente dei partecipanti. Il poter dire “io c’ero”, “io sono arrivato al Circolo Polare”…». Oltre al team building propriamente detto, ci sono altre discipline Mice che possono trarre giovamento dall’organizzazione di un safari?
Simona PK Daviddi
Certo non ci si può trovare faccia a faccia con un leone (ma forse di pietra sì). Tuttavia, con l’attività “Safari & the city” proposta da Jet Events (www.jetevents.it) si può cercare di replicare l’emozione di straniamento che un safari comporta, senza staccarsi dal proprio continente. “Safari & the city” è una visita interattiva a città storiche e proprietà private, un’attività di team building che propone forme sperimentali e interattive di viaggio in spazi urbani come piazze, strade e monumenti o proprietà private di indiscutibile valore artistico. Lo scopo dell’attività, che si svolge in contesti come Venezia, l’isola di Burano, il centro storico vero-
PERSI NELLA SAVANA Le attività di team building efficaci sono naturalmente numerose. Ma l’efficacia va misurata anche e soprattutto sugli obiettivi. Quante sono le attività che davvero possono portare l’adrenalina in continuità che può garantire un safari? Naturalmente fare bungee jumping o paracadutismo fa fare salti al cuore, ma dal punto di vista della coesione di squadra e della gestione degli imprevisti, il paragone regge? «Fare team building, secondo me – spiega Lidia Martinuzzi, Sales & Marketing Manager di Sun International – è coinvolgere tutta la squadra. Naturalmente bisogna stare molto attenti nell’organizzare un safari: non ci deve essere un “vero” pericolo. Ma certo esplorare la savana dove gli animali sono liberi, o fare rafting sullo Zambesi comporta alte dosi di adrenalina. Poi si può graduare il pericolo: in passato abbiamo organizzato con successo safari fotografici, ogni persona aveva una macchina fotografica ed erano accompagnati da un fotografo professionista, la squadra vincente era scelta in base alle fotografie. Si tratta di un’attività “”comune” anche se originale, divertente ma senza fattori di rischio. Poi naturalmente ci sono altre attività, come la nostra “Lost in the bush”: gruppi con ranger a piedi, che devono fare percorsi, in base a un obiettivo e al tipo di messaggio dell’azienda. Questo tipo di attività si fa con una quantità di acqua limitata, ci si orienta con le bussole, e il ranger non
dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel Ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, Vi offre spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.
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senza gps, telefonino, navigatore, sms, Google, ci si rende conto della quantità di “falso” che ci circonda. Il safari aiuta tantissimo, sia per l’arricchimento personale, sia come squadra, perché aiuta a ritrovare il contatto con la realtà. Certo il team building si può fare anche in città, ma non può aiutare allo stesso modo, perché si fa con mezzi “normali”. Cercare acqua, prendere contatto con gli animali liberi, accendere il fuoco eccetera può invece dare un’adrenalina vera».
Simona PK Daviddi
LIDIA MARTINUZZI, Sales & Marketing Manager di Sun International: «Bisogna stare molto attenti nell’organizzare un safari: non ci deve essere un “vero” pericolo. Ma certo esplorare la savana dove gli animali sono liberi, o fare rafting sullo Zambesi comporta alte dosi di adrenalina»
interviene: è lì solo per proteggere, in caso di emergenza. Devo dire che il mercato italiano fa difficoltà ad accettare questo tipo di attività». Forse non è proverbiale lo spirito d’avventura italico, e il nostro manager medio trova già abbastanza avventurose le simulazioni alla Playstation. Eppure l’Africa offre opportunità infinite e ottimamente organizzate, soprattutto se si concentra lo sguardo sul Sudafrica, cioè lo Stato dove Sun International organizza i suoi eventi. «Il mercato italiano chiede soprattutto eventi da mezza giornata oppure da una giornata intera, ma si può organizzare anche un campo attendato. Dormire in tenda dà emozioni decisamente più forti: possono transitare degli animali, non c’è doccia, non c’è bagno, c’è un grado di disagio non secondario. Ma naturalmente l’organizzazione in Sudafrica garantisce totalmente la sicurezza personale». Chiaramente chi vuole organizzare un safari deve avere ben presenti quali siano gli obiettivi aziendali da raggiungere. Ma deve anche aver presente che, sebbene si tratti di un’attività più “faticosa” (anche da fare approvare ai propri clienti) rispetto a una crociera sul Mediterraneo, i vantaggi che si raggiungono possono essere incalcolabili. «Oggi – conclude Lidia Martinuzzi – è fondamentale ritornare con i piedi per terra:
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La spettacolarizzazione: un aspetto distintivo che deve essere costruito su misura rispetto a certi valori. Può la strategia, passando per la comunicazione, arrivare a far vibrare sinergicamente le corde dell’evento aziendale con quelle dello show?
Spettacolarizzare un meeting
Quando la star è la reason why TERESA CHIODO
vento è una parola generica, un contenitore che va riempito di concetti, E anzi, come direbbe il Bartezzaghi, “un'organizzazione del vuoto che reclama qualcosa che voglia rimbombarci dentro”. In questo processo di “riempimento” la spettacolarizzazione è un tassello importante quando viene impiegata come strumento di comunicazione capace di trasmettere i valori dell’azienda cliente. È un dato di fatto che ci si stia orientando verso l’utilizzo sinergico di tutte quelle possibilità offerte dal mercato utili a rendere un progetto efficace: dall’uso sfrenato delle tecnologie più avanzate all’impiego di testimonial di
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ogni genere, dalla musica live alla comparsa di personaggi di varia estrazione, dalle esibizioni acrobatiche agli effetti speciali. Insomma, nell’economia generale dell’evento, si riserva una discreta parte di budget per questo aspetto, anche se i professionisti dell’event making sembrano concordi nel dire che sia quasi impossibile individuare cosa funzioni di più e cosa di meno. Si può, però, definire il tracciato di una tendenza generale: si parla di eventi capaci di coinvolgere per far parlare di sé in modo coerente e adeguato. Ciascun elemento in gioco non è un accessorio indipendente, ma segue delle precise regole della
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IL MOTORE DELL’AZIONE Come è cambiato il mercato della spettacolarizzazione negli ultimi anni? Ce ne parla Chiara Bianchi, responsabile commerciale di Bananas: «Se parliamo di genere, il mercato della spettacolarizzazione aziendale è influenzato dal mercato d’intrattenimento destinato al grande pubblico. Musica e danza, in particolare, hanno avuto uno sviluppo di proposta e un livello di accoglienza e gradimento significativi negli ultimi due anni. Il musical, poi, ha avuto un vero e proprio boom. Ampliare l’offerta, contaminare i generi, passando dal cabaret alla musica e alla danza, è stata la nostra proposta. Se guardiamo i dati numerici del mercato è evidente una forte contrazione dei volumi e delle opportunità di spettacolarizzazione. L’attenzione si è concentrata molto su una richiesta di qualità medio alta. Che si tratti di cabaret, musica o danza la regola per noi è sempre la stessa: una continua e sistematica ricerca di talento che deve essere coltivato, fatto crescere e dato in pasto al pubblico solo a maturazione avvenuta. Più che un mestiere, una passione. Un vero e proprio “Talent Shock”. Perché sia chiaro: se oggi basta un pizzico di preparazione artistica per fare un talent show, da sempre occorre un duro e sistematico lavoro di perfezionamento per dare al pubblico un “ Talent Shock”. Un intrattenimento di qualità, a forte impatto e coinvolgimento è l’obiettivo di sempre. Valido anche oggi, in tempo di crisi».
CHIARA BIANCHI, responsabile commerciale di Bananas: «Che si tratti di cabaret, musica o danza la regola per noi è sempre la stessa: una continua e sistematica ricerca di talento che deve essere coltivato, fatto crescere e dato “in pasto” al pubblico solo a maturazione avvenuta»
CORSI E RICORSI Ci troviamo in un universo in perenne evoluzione, sia che il settore risulti in fase di espansione o di contrazione; anche se, a volte, la sensazione che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole resta molto forte. Stefano Galeazzi, responsabile commerciale della Galeazzi Entertainment, si è fatto questa idea: «In questi ultimi anni, abbiamo visto il verificarsi di un “ricorso storico” di quello che era successo alla metà degli anni Ottanta. Allora in Tv ebbe comunicazione e la memorabilità deriva dall’armonia di tutte le componenti amalgamate in un buon mix di fattori che concorrono alla riuscita di un evento di qualità, incisivo e sempre credibile. Se la dimensione spettacolare è presente quindi non assume certo i caratteri di una sovrastruttura: deve essere finalizzata alla trasmissione di un particolare messaggio riconducibile a una reason why coerente con le politiche di comunicazione della marca, a un concept memorabile e a un coinvolgimento costruttivo del target. Nonostante queste buone intenzioni, a volte capita però qualche défaillance.
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DA SPETTACOLO A VALORE AGGIUNTIVO
Se lo show non nasce e non si sviluppa modellandosi sul brand, sul concept, sui valori e le prerogative del prodotto non potrà funzionare e tanto meno risultare un successo. L’utilizzo di testimonial famosi dà all’evento un valore aggiunto fatto di prestigio, affermazione e notorietà. È un ottimo catalizzatore, aggiunge curiosità e stimola la voglia di presenziare all’evento. I comici poi oggi sono diventati dei veri professionisti della comunicazione. Ma anche conduttori, giornalisti, personaggi del mondo dello sport, scrittori e opinionisti che hanno competenza/attinenza con i temi trattati e/o una popolarità adeguata al target del pubblico che sarà presente. Un’ulteriore strategia per dare più forza all’evento è quello del coinvolgimento del pubblico nell’azione di animazione/spettacolo. Non sempre questa strada è di facile percorribilità in quanto occorrono artisti molto preparati ma anche un pubblico che sia ben predisposto. Anche la tecnologia fa la sua parte. L’utilizzo, in mixing, dei più progrediti sistemi audiovideo-luci insieme a software molto avanzati, di sistemi di videoproiezione con grandi schermi, multischermi, ledwall, integrati da soluzioni software, consentono, a livello di regia, la
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gestione più innovativa e impattante dei contributi filmati, della grafica e del live. Ancora, dispositivi di visualizzazione come la tecnologia Hdvd (High Definition Volumetric Display), consente di proiettare l’immagine tridimensionale di un oggetto. Poi ci sono le proiezioni 3D con pellicole trasparenti, di immagini giganti e laser su grandi superfici, su sfere e su schermi ad acqua, interazioni con artisti e performer, fondali video led su tulle sintetici, interattività con il pubblico mediante proiezioni e con messaggistica sms. Effetti di carta Kabuki (scenografie attive con lanci di coriandoli e stelle filanti). La parte tecnica con gli effetti speciali serve per dare una forte connotazione di modernità ma non deve superare la componente umana. La musica ha ovviamente sempre un ruolo fondamentale per sottolineare ogni momento emotivamente importante dell’evento. A volte è utile prediligere iniziative di contenuto e non solo spettacoli pirotecnici, al fine di veicolare il prodotto e generare nel target un’impressione forte a livello di esperienza percettivo/ emotivo/sensoriale. Tutto deve essere sotteso da una fluida e invisibile regia capace di legare i vari momenti e le tecniche impiegate.
un enorme successo la trasmissione Drive-in e in quegli anni i cabarettisti che vi apparivano erano i più richiesti. Da alcuni anni, allo stesso modo, la trasmissione Zelig, e in parte anche le minori come Colorado, dettano le regole dello showbusiness: chi ha maggior popolarità in quelle trasmissioni è il personaggio più richiesto nella spettacolarizzazione di eventi. Questo può dare un valore aggiunto all’evento; attenzione però a non perdere di vista il fatto che in un momento di crisi così generalizzata, servirsi di personaggi di rango e quindi con un costo troppo elevato può essere in contrasto con le politiche aziendali. Spesso durante gli eventi mi confondo tra il pubblico per ascoltarne i commenti e mi è capitato di sentir dire: “Ci tagliano le provvigioni e poi spendono per il cabarettista che costerà chissà quante migliaia di euro”. Anche quest’aspetto può ritorcersi contro l’immagine dell’azienda. Al momento si registra appunto un aumento della richiesta per artisti professionisti di minor popolarità, specialmente per piccoli eventi». «Mi sembra che – interviene la Bianchi – nell’ambiente convention sia tornata la voglia di spettacolo puro. Il cabaret come strumento di comunicazione viene richiesto e utilizzato molto anche in altri ambiti come, per esempio, il team building o in prodotti video ideati e studiati per reti web interne ed esterne, nel contesto di progetti di comunicazione e marketing specifici». SE IL VIP NON È DOC La garanzia del successo può essere data anche da molti altri ingredienti come l’impiego di testimonial non scontati, identificabili con volti nuovi e riconducibile alla volontà di far capire che dietro l’evento ci sia una macchina pensante che gira a pieno regime, a
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STEFANO GALEAZZI, responsabile commerciale della Galeazzi Entertainment: «La maggior parte dei miei clienti utilizza la “chiave” della personalizzazione dell’intervento comico sui temi dell’evento o sul settore merceologico in questione, al fine di rendere un evento più incisivo. Non tutti gli artisti ovviamente sono preparati per questo tipo di servizio»
CARLO TRUZZI, titolare della Carlo Truzzi Shadow Show: «Si sceglie un artista quasi sempre sulla base della popolarità. In questo modo si è convinti di avere già ottenuto un risultato di prestigio. All’estero, invece, si ricercano artisti fuori dal jet set ma di grande impatto e a prezzi più che accessibili»
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partire dalla fase di ideazione dell’evento stesso. Anche il cabaret deve sempre risultare funzionale agli obiettivi aziendali. «Incoronare il proprio evento con un testimonial in grado di scaldare il tono di voce – sostiene la Bianchi –, creare più empatia con il pubblico e veicolare un messaggio attraverso la forza seduttiva di un bel sorriso, credo sia sempre stato il sogno di ogni azienda. Oggi però occorre fare i conti con la realtà del nuovo mercato degli eventi, fatto di budget fortemente ridimensionati rispetto a quanto accadeva in passato e anche di scelte aziendali etiche molto precise. Il testimonial continua ad avere un forte appeal ma la tendenza è quella di un coinvolgimento più meditato e responsabile». Nonostante la richiesta da parte dei marchi commerciali sia tesa a guardare di più alla credibilità, secondo alcuni il momento ludico si risolve ancora attraverso la scorciatoia di un sottobosco televisivo non ben definito. Carlo Truzzi titolare della Carlo Truzzi Shadow Show, infatti denuncia una certa leggerezza nella scelta del cast artistico, diretta conseguenza di performance di scarso livello. «Si sceglie un artista quasi sempre sulla base della popolarità televisiva. In questo modo si è convinti di avere già ottenuto un risultato di prestigio in termini di comunicazione aziendale. All’estero, la tendenza, da almeno dieci anni, è quella di ricercare artisti che siano fuori dal jet set ma che abbiano una grande qualità da offrire a prezzi più che accessibili. Questo ancora non avviene in Italia. Ci si affida e si sceglie a un personaggio televisivo senza preoccuparsi troppo della sua resa nel momento topico del
meeting. Quest’ultimo è un fondamentale investimento d’immagine e quindi l’artista ha grandi responsabilità oggettive che non può trascurare». «La maggior parte dei miei clienti – interviene Galeazzi – utilizza la “chiave” della personalizzazione dell’intervento comico sui temi dell’evento o sul settore merceologico in questione, al fine di rendere un evento più incisivo. Non tutti gli artisti ovviamente sono preparati per questo tipo di servizio». «La mia sensazione – conclude Truzzi – è che, nonostante la crisi, le aziende siano comunque disposte a pagare ottimi ingaggi ai Vip-ospiti; molti di questi non sono artisti ma solo personaggi divenuti tali a seguito di reality show, pubblicità virale o semplici episodi curiosi che non hanno capacità comunicative artistiche e oltre alla foto ricordo non sanno e non possono andare. Le mie performance per esempio si sviluppano in uno show “visuale” fortemente evocativo e mi danno la possibilità di “affabulare” una storia, di raccontarla con il linguaggio delle ombre e delle luci, con le mani: un mezzo diverso, ma a volte anche più forte della retorica tradizionale o della stessa comicità». L’individuazione di concept notiziabili e memorabili resta il “seme” imprescindibile di ogni evento, qualunque esso sia. La dimensione spettacolare è un piatto ricco dove ancora non si è trovata la ricetta giusta per equilibrare ingredienti come l’informazione, la comunicazione e l’emozione. D’accordo, non c’è ancora un livello di scientificità, ma certamente non ci troviamo di fronte a un’operazione estemporanea. A monte si avverte uno sforzo, fatto di ragionamenti, targettizzazioni, studi e soluzioni mirate.
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Un poker d’assi per ripartire Un tris di idee efficaci, pratiche concrete e low cost per promuovere la ripresa. Più una carta ancora nella manica, da scoprire insieme, per “vincere la mano” GIULIO CARLONI
e l’avevano detto, in quell’incontro promosso a fine giugno, quelli di C AssoComunicazione: “a fine anno, il mercato della comunicazione tornerà a crescere”. Il rapporto Comunicare Domani 2010, presentato nella sede di Assolombarda riaccendeva finalmente un sorriso prevedendo un incremento globale pari al +2,3 per cento, per un mercato che alla fine dell’anno dovrebbe valere 20 miliardi di euro o giù di lì. Certo, mica tutto riprende a razzo: Internet guadagna l’11,7, ma la stampa periodica perde il 9,3 per cento. E se l’advertising è ancora cauto – pur col recupero significativo delle tv –, il direct marketing, le Pr, le promozioni viaggiano tutte oltre il +2 per cento e agli eventi si ascrive persino un +7 per cento di incremento. AssoComunicazione afferma che la ripresa, anche se lenta, ormai è un dato di fatto e che ha tutta l’aria di durare; la conferma verrà da una nuova ricerca, che terrà conto anche dell’importanza dei social media come luogo di dialogo fra azienda e consumatore. BUONE CARTE DA GIOCARE Del resto, è il mercato nel suo insieme che dovrebbe andare finalmente verso il meglio. Imprenditori, manager, professionisti, analisti e gestori riuniti a Cernobbio
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come ogni anno per il Workshop Ambrosetti lasciano trapelare segnali di fiducia nella situazione economica dei prossimi mesi. Anche qui, niente ottimismi fuori misura, nessuna attesa strepitosa a breve riguardo i listini azionari. Ripresa sì, ma lenta. E qualcuno che manifesta preoccupazioni riguardo a un rallentamento della crescita dell’economia c’è sempre: Nouriel Roubini, tanto per citarne uno, che con Stephen Mihm ha scritto il saggio “La crisi non è finita”, pubblicato da Feltrinelli nel maggio di quest’anno. Ma chi lavora nel below the line, tanto per usare una vecchia definizione, avverte quest’aria di miglioramento di cui tanti parlano oppure no? Cercare di ottenere dichiarazioni esplicite non è facile. È prassi comune ammettere che il pessimismo da fine 2009 sembra ormai accantonato, ma subito dopo arrivano annotazioni sofferte sui budget comunque tirati, magri, elargiti con il contagocce. È proprio cambiato l’approccio: anche le aziende che non dovrebbero aver problemi ora sono ultra-attente ai costi, anche per un problema d’immagine. In un periodo in cui molti hanno difficoltà ad andare avanti, insomma, spendere e spandere potrebbe persino essere controproducente, perché interpretato come un segno d’insensibilità sociale. Per esser in prima linea a cogliere gli effetti della ripresa (sperando sempre
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che diventino un po’ più evidenti e semplici da agguantare) ci sono però carte da giocare, anche in questi tempi ancora difficili. E a volte, possono essere veri e propri assi. ASSO DI QUADRI: CHEAP IS CHIC (WHEN IT’S SMART) Definitivamente accantonato il periodo in cui il marketing e le vendite commissionavano all’agenzia un evento forte, impattante, capace di stupire, e solo all’ufficio acquisti erano riservate le trattative per renderne il più conveniente il prezzo. Adesso, il cost saving è un obiettivo sentito e perseguito a tutti i livelli e in tutti i ruoli dagli uomini d’azienda, tanto più che cominciano a essere numerosi i casi in cui eventi di pregio si distinguono anche per convenienza. Milano, 16 settembre 2010: il seminario Meetings & Events: where savings meet success, organizzato da un colosso del mondo del business travel e degli eventi come Carlson Wagonlit Travel Italia, ha messo in luce suggerimenti e metodologie per ottimizzare la gestione di un’area sempre più rilevante all’interno delle strategie aziendali. Il C WT Travel Management Institute – l’organismo specializzato nella ricerca di questo gruppo – ha monitorato un campione di società clienti appartenenti a diversi comparti del mercato. Gli obiettivi primari della ricerca, naturalmente, erano quelli d’evidenziare la gestione ottimale e massimizzare il ritorno dell’investimento nel settore dei meeting e degli eventi, enucleare suggerimenti e metodologie, evidenziare le best practi-
ce da adottare e i risultati ottenibili in termini di rapporto fra investimento e risultato; in questo modo, inoltre, C WT crea e divulga cultura professionale a tutto beneficio della propria immagine, accreditandosi come partner capace di mettere a frutto le risorse umane, le tecnologie, i processi e le competenze professionali al servizio dei propri clienti. Il terzo effetto da segnalare è appunto quello del rimarcare le tendenze in atto: se c’è un momento in cui “cost effectiveness” è l’obiettivo clou da perseguire, è proprio quello che stiamo vivendo. ASSO DI PICCHE: PER ANDARE OLTRE LE GARE Le gare sono croce e delizia della nostra epoca. Delizia per le agenzie che le vincono, aggiudicandosi il budget stanziato, croce per tutte le altre, spesso numerose, che hanno profuso energie e tempo nel formulare proposte magari brillanti ma non coronate da successo. E quando i budget sono merce rara i cani attorno all’osso sono tanti, con probabilità inversamente proporzionali al numero d’affondare i denti nella polpa… Non fa meraviglia che un numero via via maggiore di agenzie e professionisti della comunicazione decida d’impegnare le proprie capacità, la conoscenza del mercato e delle esigenze della propria clientela nella formulazione di progetti originali, da presentare in maniera propositiva a un pool di potenziali clienti. La proposta non è solleci-
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Secondo il rapporto Comunicare Domani 2010, presentato da AssoComunicazione, la ripresa è un dato di fatto, anche se lenta, soprattutto per il comparto “promotion”: il direct marketing, le Pr, le promozioni viaggiano tutte oltre il +2 per cento e agli eventi si ascrive persino un +7 per cento di incremento
tata dall’azienda, non c’è dunque garanzia di uno “stato d’attesa della soluzione” da parte di chi dovrebbe aderire; ma se il progetto è ben congegnato, se il vantaggio è evidente, il gioco vale la candela. In questi tempi vanno ovviamente per la maggiore i programmi che evidenziano la convenienza del rapporto costo/beneficio, magari improntati più alla tattica che alla strategia. E va detto che la capacità di coinvolgere un’azienda in un progetto non sollecitato, concepito come format proprio in relazione alla conoscenza del mercato, delle caratteristiche specifiche delle aziende clienti e delle soluzioni che potrebbero rispondere a loro esigenze effettive è in sé dimostrazione di competenza consulenziale affinata, di intuito, di proattività mirata al successo. ASSO DI FIORI: USCIRE FUORI DAGLI SCHEMI Da una parte, le aziende. Dall’altra, le grandi agenzie, solide e strutturate. O quelle medie, o ancora quelle piccole, più duttili ed elastiche, ma comunque configurate in un certo modo. O i liberi professionisti indipendenti… basta così? No, anzi. Un tratto tipico del nostro tempo sembra essere proprio quello della trasformazione innovativa, della metamorfosi evolutiva: che non vuol dire soltanto acquisizioni e merger fra soggetti diversi – fenomeni che sono sempre esistiti, anche se forse meno frequenti d’adesso – ma anche formule diverse. La volontà di fare sistema porta spesso entità complementari a collaborare in maniera continuativa: basti pensare alle location per eventi in accordo con i service luci/suono, o con le società di catering. Ma vi sono casi ancor più singolari. Uno fra tutti: Raccolta Differenziata, il network di creativi cui Pasquale Diaferia e Matteo Villa hanno dato vita nel settembre 2008. Una nonagenzia, per dirla con Lewis Carroll, un network di professionisti senza esclusive né contratti, capaci di attivare soluzioni via via diverse per rispondere alle richieste della clientela. Poiché tutte o quasi le professioni della comunicazione sono presenti (direttori creativi, copy, art, registi, scenografi, fotografi e direttori della fotografia, autori, grafici e via enumerando), Raccolta Differenziata è in grado di offrire i diversi servizi della filiera analogica e digitale, perfino il media planning & buying ove richiesto. Ma anche e
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soprattutto quelle attività – come il product placement, o le varie discipline afferenti al mondo degli eventi – che si sono molto sviluppate in questi anni, quasi in contrapposizione con la comunicazione di marca più classica. E poi eventi sportivi e mediatici e invenzioni come il film collettivo “Le città invisibili di Milano”, che ha riunito 18 tra i maggiori registi pubblicitari italiani, di cui solo due associati. Chi conosce le dinamiche dei liberi professionisti del settore, di solito l’un contro l’altro armati, a caccia di fatturati individuali, fa fatica a capire come mai in questo consorzio si operi invece in perfetto coordinamento, per il bene della marca e dell’azienda committente. Ma così è, e i risultati conseguiti nel biennio provano che l’intuizione di questa anomala struttura lightweight (e dunque in grado d’esaltare le risorse finanziarie della aziende) era vincente. La presenza consolidata di clienti del calibro di Autostrada Pedemontana, Ducati, Pirelli, o delle tv satellitari di RCS Mediagroup, dimostra che il mercato è disposto a dare fiducia alle innovazioni… ...quando funzionano. DAL TRIS AL POKER E il quarto asso, quello di cuori? Ci piacerebbe, una volta tanto, non essere noi a indicarlo, ma raccogliere le indicazioni dei lettori, il succo della loro esperienza professionale e lo stimolo delle loro opinioni. Vi invitiamo perciò a scrivere a mc@ediman.it e a dirci quale, secondo voi, sia l’area di miglioramento su cui puntare, e perché. Segnalate anche un numero al quale ricontattarvi: in fondo, siamo nell’epoca della partecipazione, e anche questo è un modo per rendere più “vostra” la vostra rivista sulla meeting industry.
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Trend Mice in arrivo
DOMENICO MATARAZZO
Le nuove generazioni di congressisti, abituate ai videogiochi “intelligenti”, si annoiano davanti a una presentazione in PowerPoint, ma vogliono essere stimolate e sfidate con creatività e intelligenza
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n recente articolo su Newsweek U Magazine poneva l’attenzione sulla riforma che sta avvenendo nel sistema educativo di molte nazioni avanzate, a partire dagli Stati Uniti d’America: via i metodi tradizionali, per i quali l’apprendimento è basato su memorizzazione e ripetizione e massima priorità a tecniche che favoriscano un approccio creativo da parte degli studenti. La tendenza si va affermando anche in Europa. In Inghilterra per esempio i programmi scolastici per la scuola secondaria sono stati aggiornati nel 2008 con l’introduzione di attività che stimolassero la produzione di idee anziché la ripetizione di fatti. Il 2009, poi, è stato l’Anno Europeo della Creatività e Innovazione, un programma dell’Unione Europea con attività sia per
giovanissimi sia per adulti, mirate a sviluppare iniziative che inducano all’apprendimento con un approccio di problem solving. VIDEOGAME DIDATTICI? Sul fronte Usa, per migliorare l’impegno e i risultati in materie soprattutto scientifiche, il mondo accademico americano sta valutando ciò che genitori e anche molti
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Dai videogame ai quiz , sono tanti gli elementi “di rottura” che arrivano dagli Stati Uniti, modificando i meeting. Obiettivo: incrementare il passaggio delle informazioni dal palco alla platea, attraverso creatività e multimedialità
dagli Usa
insegnanti vorrebbero mettere al bando: i giochi elettronici. Lo scorso giugno, infatti, presso la New York University si è tenuta la prima conferenza nazionale sui videogiochi come strumento educativo organizzata dal “Games for Learning Institute”, un centro ricerche sostenuto da
Motorola e Microsoft. All’appuntamento era presente anche un rappresentante dell’ufficio “Innovation and Improvement” del dipartimento Educazione del governo americano. Lo stesso presidente americano Barack Obama, infatti, da un lato non perde occasione di criticare i videogame violenti, dall’altro riconosce il potenziale educativo di questo mezzo in quanto mantiene vivo l’interesse e l’entusiasmo di chi gioca. Sotto la sua spinta, quindi, è stato approvato un budget di 260 milioni di dollari destinato a creare strumenti creativi che attingano al mondo dei videogiochi per stimolare lo studio di discipline scientifiche a livello universitario. Se creatività e videogame diventassero componenti del sistema educativo, allora le aziende dovrebbero presto confrontarsi con una generazione di individui che non vorrà più imparare attraverso una presentazione in PowerPoint o una partecipazione passiva a un pro-
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gramma in e-learning (ma vale anche per i meeting e i congressi), ma vorrà essere stimolata, sfidata e messa a confronto con individui con gli stessi interessi o problematiche.
“Are you smarter than a 5th grader when it comes to economics?” è un popolare gioco a quiz televisivo americano, che sta diventando un innovativo “format congressuale”. Lo stesso vale per un workshop ispirato alle indagini del tenente Colombo
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COME IN UN QUIZ Alcuni effetti di questo trend di “rottura” degli schemi tradizionali, a dire il vero, si vedono già nei convegni sia accademici sia aziendali, seppure con metodologie meno “avveniristiche” dei videogame. All’edizione 2010 della convention dell’American Sociological Association, un appuntamento che richiama circa duemila delegati da tutto il mondo, vi erano ben 600 sessioni, di queste però le più frequentate erano le cosiddette “Informal Discussion Roundtables”, tavole rotonde informali in cui non più di quindici partecipanti per tavolo erano invitati a sviluppare idee creative per affrontare un problema specifico. In queste tavole rotonde, per stimolare al massimo la creatività, i partecipanti sono invitati a non portare relazioni, appunti o slide e, soprattutto, viene fatto divieto di utilizzare registratori e macchine fotografiche. Tavole rotonde sono state introdotte per la prima volta anche alla recente edizione di VMWorld 2010, la convention di VMWare, società leader nel settore del cloud computing. Le tavole rotonde erano moderate da esperti di settore che avevano il compito di stimolare una conversazione informale. Agli stessi partecipanti veniva offerta anche la possibilità di avere una sessione individuale di quindici minuti con un massimo di tre esperti per avere opinioni su misura. Decisamente più creativa (e divertente), lo scorso aprile, è stata invece la “Advertising Financial Management Conference”, uno degli appuntamenti di punta del ricco calendario dell’Association of National Advertisers ma l’unico ad avere il “tutto esaurito” settimane prima dell’appuntamento. La sessione di maggior richiamo, “creativamente” posizionata dopo l’ora di pranzo del secondo giorno, era intitolata “Are you smarter than a 5th grader when it comes to economics?” (Nei sai di più di un ragazzino di quinta elementare se parliamo di economia?”). Il titolo si ispirava a un popolare gioco a quiz televisivo in Usa e infatti i partecipanti alla sessione erano catapultati in un gioco attraverso il quale apprendevano il valore emotivo del prodotti che
vendevano e l’impatto sull’economia e sulla qualità di vita degli individui. IL TENENTE COLOMBO INSEGNA… L’approccio creativo è valido sia per le grandi convention sia per i workshop aziendali, soprattutto quelli indirizzati alla forza vendita nel settore b2b. «All’interno di una forza vendite, soprattutto tra i nuovi arrivati, può capitare che alcuni trovino difficoltà a porre le domande giuste per identificare il bisogno del cliente e posizionare l’offerta come la soluzione», dice Cathryn Green, responsabile training della CDC Software, azienda americana specializzata in software per la supply chain nel settore alimentare. Per facilitare questa funzione CDC Software sta introducendo una serie di workshop in cui l’agente di vendita si immedesima nel tenente Colombo, il protagonista della famosa serie televisiva. «Colombo spesso ha già le risposte e uno scenario finale in mente. Il modo in cui pone le domande ai presunti sospetti però è la chiave del suo successo. I suoi modi distratti e goffi che lo rendono quasi subordinato al suo interlocutore, fa sì che lo stesso interlocutore dia le risposte volute da Colombo, le quali alla fine portano alla verità inconfutabile. Il metodo ha già avuto buoni risultati presso alcune nostre associate; componente essenziale in questo workshop però è l’impermeabile sgualcito di Colombo: questo deve essere indossato dall’agente di vendita affinché si cali nel personaggio».
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La venue? Adesso deve essere “etica” Il trend della green economy è sotto gli occhi di tutti. Ma ci sono luoghi in cui non è soltanto un trend: ecco le location in cui etico ed ecosostenibile non sono soltanto parole di moda
FABIO ALCINI
l trend è piuttosto chiaro: per essere al passo con i I tempi, oggi bisogna essere “green”, ecosostenibili, o, con una sintesi un po’ azzardata, “etici”. Tuttavia, come spesso succede con le feste trendy, ci sono degli “imbucati”. Ci sono persone, imprese e anche location per eventi che si autodefiniscono “etiche”, ma che in realtà non hanno niente di etico da offrire, dietro il velo della carta intestata riciclata. Invece è la sostanza che conta, è l’impegno a tutto tondo per offrire prodotti, servizi, personale in grado di rispondere strategicamente a requisiti ecosostenibili/etici sempre più richiesti dal mercato e nel caso specifico da quello degli eventi. Ma come si
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riconoscono gli “imbucati”? Abbiamo girato la questione a Olimpia Ponno, planner communication & marketing consultant, nonché titolare di Hospitality & Meeting Industry, che di recente si è occupata di una location etica come il Museo Storico di Vigna di Valle dell’Aeronautica Militare sul lago di Bracciano in provincia di Roma. «Il rischio è certamente quello di cadere nella moda e nell’abuso di certa terminologia, ma partirei da un aspetto fondamentale sul quale tutte le location, musei inclusi, dovrebbero concentrarsi per definirsi eticamente al passo con i tempi: il ruolo del cliente/visitatore, di cui non si parla quasi mai. Va bene citare norme e certificazioni, l’uso di materiali ecosostenibili e biodegradabili, la raccolta di rifiuti differenziata, il controllo emissioni di CO2, la selezione di fornitori attenti a politiche di responsabilità sociale tra cui le cooperative sociali, la ristorazione a base di ingredienti biologici, i gadget “sostenibili”, l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto, l’impiego di personale locale e così via. Tuttavia, quando si parla di responsabilità sociale e di etica, il primo passo da compiere per una location e chi la gestisce è l’orientamento ai suoi pubblici differenziati in funzione di strategie ad hoc per le quali i visitatori/clienti diventano partner attivi dell’evento insieme allo staff della location e agli stakeholder». In effetti l’ansia tassonomica da risultato spesso porta a esibire soprattutto numeri, ma una politica di responsabilità sociale seria mira a guardare in faccia chi visita la location e partecipa all’evento per occuparsene in maniera funzionale. «Quando pianifichiamo e organizziamo un evento in una location etica ci preoccupiamo di conoscere in primis l’approccio, il codice etico applicato nei confronti dei clienti/visitatori: gli obiettivi di valorizzazione, tipologie di comunicazione e linguaggi utilizzati, eventi a responsabilità sociale non solo ospitati ma anche sostenuti e compartecipati, l’investimento nella formazione del personale. Questi criteri di valutazione dovrebbero entrare a far parte del Dna delle location etiche, più che emergere come richiesta da parte di chi come noi svolge il ruolo di consulente e collettore tra la location e il cliente finale». L’impressione è che in Italia, tanto per cambiare, si viaggi un po’a rimorchio su questo tipo di tematiche. «Siamo in un ritardo culturale, non c’è dubbio, anche dal punto di vista delle linee guida nel nostro settore. In Italia “spingiamo” il concetto di “green” da due anni, quando nei Paesi Scandinavi e negli Stati Uniti esiste da decenni. Purtroppo non siamo ancora fautori e creatori di linee guida e strategie, sarebbe auspicabile invece la nascita di progetti pilota italiani e, perché no, lo sviluppo quanto prima di un Consorzio nazionale di location etiche”.
LE 17 DOMANDE
Ci sono naturalmente moltissime questioni e modalità per giudicare se una location è “etica” o no. Ma abbiamo trovato interessanti le diciassette domande che l’event management agency londinese Seventeen Events (www.seventeenevents.co.uk) pone a se stessa e a chi organizza un evento “green”. Eccole. 1.0 Abbiamo considerato tutte le potenziali esigenze extra che l’evento potrebbe avere in termini di fornitura d’energia? 2.0 Abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre i consumi dei viaggi associati al nostro evento? 3.0 Abbiamo programmato l’evento in modo da assicurare che emissioni nocive non entrino nella fornitura d’aria? 4.0 Abbiamo programmato l’evento in modo tale da ridurre inutili consumi d’acqua? 5.0 Abbiamo considerato l’impatto che l’evento avrà sulla terra intorno ad esso? 6.0 È questo evento in qualche modo discriminatorio, offensivo o causa di divisioni? 7.0 È questo un evento pieno di rifiuti o abbiamo programmato di ridurre i rifiuti alla fonte, riusare dove possibile, e riciclare ciò che può essere riusato? 8.0 Abbiamo a che fare con fornitori senza faccia o abbiamo stabilito relazioni e collaborazioni con la nostra catena di fornitura, per assicurare che abbiamo tutti le stesse aspirazioni per l’evento? 9.0 Quanto siamo a nostro agio riguardo all’essere aperti e trasparenti nelle nostre reazioni con fornitori e stakeholder? 10. Dove possibile, stiamo cercando beni e servizi dall’area locale invece che averle spedite da fuori? 11. Siamo diventati osservanti della sostenibilità rispetto al danno per la salute e la sicurezza? 12. Eguaglianza e diversità hanno un ruolo negli eventi, o sono soltanto guide da cui liberarsi il più velocemente possibile? 13. Questo evento è realizzato in modo da avere un effetto positivo sulla comunità circostante? 14. Questo evento opera in base a un modello economico solido, o i soldi sono diventati secondari rispetto allo sfarzo e alla moda? 15. Abbiamo comunicato a tutti gli stakeholder, a tutti i livelli, il nostro approccio sostenibile all’evento? 16. Abbiamo poi prodotto un report di feedback chiaro e aperto? 17. Usiamo stampa, PR e marketing non già per suonare la nostra tromba, ma anche per mostrare come la sostenibilità possa essere intessuta in un evento? Museo Storico dell’Aeronautica Militare, Vigna di Valle (Roma) www.aeronautica.difesa.it Il Museo Storico ha sede nell’Idroscalo di Vigna di Valle, il più antico in Italia, sito sulla sponda sud del lago di Bracciano. Gli fanno da cornice le costruzioni e le strutture dell’Idroscalo e, con i suoi 13.000 metri quadrati di superficie espositiva coperta, è uno dei più grandi musei del volo esistenti al mondo. Disposto su quattro grandi padiglioni espositivi, accoglie al suo interno oltre sessanta velivoli e una cospicua collezione di motori e cimeli aeronautici di vario genere. Al centro dell’interesse del Museo i visitatori e le loro necessità diversificate. Location adatta a mostre, eventi, meeting, convention, set cinematografici, pubblicità, esposizioni di auto, il Museo
OLIMPIA PONNO, titolare di Hospitality & Meeting Industry: «In materia di responsabilità sociale e di etica, una location deve orientarsi ai suoi pubblici con strategie per le quali i clienti diventano partner attivi dell’evento»
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mobili locali di arte povera, bagni in marmo e camini per limitare i consumi, cantina e gastronomia rigorosamente a chilometri zero per rendere “attivo” l’intero paese. L’immobile che ospita i convegni è l’unico tra quelli del progetto ad aver subito una serie di interventi ex novo, che comunque non contrastano con la filosofia di fondo del borgo, per renderla idonea come sala incontri. L’ambiente è di circa cento metri quadrati di superficie libera e vi possono soggiornare comodamente seduti fino a ottanta persone. La presenza di materiali originali di grande pregio architettonico e la successione di ambienti su più livelli (Enoteca, ristorante, sala incontri) contribuiscono alla realizzazione di un luogo caratterizzato oltre che da un notevole interesse architettonico, da una grande funzionalità e flessibilità d’uso.
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ha sì il compito di raccogliere, restaurare, conservare, esporre e valorizzare il materiale aeronautico di interesse storico e scientifico, ma soprattutto vuole essere un luogo di socializzazione, di incontro, di scambio culturale, luogo vivo, mettendo a disposizione gli spazi per iniziative diverse e diversificate e soprattutto legate alla responsabilità Sociale. Lo scorso 18 settembre ha ospitato, per esempio, un grande evento sulle “Manovre per la disostruzione delle vie aeree nei bambini e linee guida per il sonno sicuro”, organizzato da Croce Rossa Italiana.
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Sextantio, Santo Stefano di Sessanio (Aq) sextantio.it Santo Stefano di Sessanio è un borgo fortificato medievale collocato tra le montagne aquilane a oltre 1.250 metri di altitudine, all’interno del Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga. Oggi è diventata però una location arredata solo con 1 / Il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, in provincia di Roma 2 / Sextantio, location etica di Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzi 3 / Il neonato Hotel Milano Scala, una delle pochissime location italiane a servirsi di un sistema di produzione energetica a scambio di calore
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Hotel Milano Scala, Milano www.hotelmilanoscala.it Ha appena aperto, nel settembre 2010, l’Hotel Milano Scala, l’unico albergo del capoluogo lombardo, e uno dei pochissimi in Italia, a servirsi di un sistema di produzione energetica a scambio di calore che permette di non contribuire all’inquinamento cittadino. Il sistema di climatizzazione, trattamento dell’aria e produzione di acqua calda funziona grazie alla tecnologia delle pompe a recupero di calore – evitando, quindi, l’utilizzo di caldaie; le pompe, a loro volta, vengono alimentate a elettricità, acquistata esclusivamente da provider di energia pulita. Tutto ciò permette di non immettere gas inquinanti nell’atmosfera, che con l’utilizzo di un sistema tradizionale sarebbe stati pari a 417,5 tonnellate l’anno. Quattro stelle superior con quattro suite, sei junior suite, undici doppie superior, tre doppie executive, trenta doppie classic e
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otto singole, e in più spazi fino a settanta persone e un plus come la terrazza panoramica per organizzare eventi.
Vigilius Mountain Resort, Monte San Vigilio (Bz) www.vigilius.it A Monte San Vigilio, nei dintorni di Merano, sorge questo hotel a circa 1.500 metri di altitudine, progettato dall’architetto Matteo Thun con l’idea di non disturbare l’architettura naturale della montagna. Vigilius può vantare un efficiente sistema di coibentazione, l’impianto di riscaldamento a minuzzolo e una particolare attenzione ai consumi dell’acqua sorgiva. Non a caso ha riportato numerosi riconoscimenti, fra cui vanno segnalati il premio speciale 2005 “Amici del clima” promosso dal WWF, la certificazione Casa Clima A (prima struttura in Italia), le 5 stelle verdi di “Eco Hotels of the world” nel 2009. Per sua natura non adattissimo a convegni di dimensioni sterminate, dispone di camere divise in superior, deluxe e suite, e di spazi adattissimi sia a meeting ristretti sia ad attività di team building.
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utilizzo per tutti i tipi di eventi. La superficie complessiva di circa 1.300 metri quadrati ospita l’auditorium, la sala conferenze, sei aule seminario, la sala computer, la sala stampa, due foyer e l’Eurac Café. Nella stagione calda, a questi spazi si aggiungono il giardino della corte interna e due ampie terrazze, per eventi da 10 a 320 partecipanti.
BolognaFiere, Bologna www.bolognafiere.it Con una superficie complessiva di 375.000 metri quadrati tra zone coperte ed esterne e un’area totale dei servizi di 36.000 metri quadrati, BolognaFiere è sicuramente uno dei poli fieristici più importanti d’Italia. Diciotto padiglioni completamente cablati, climatizzati e dotati di sistemi informatici, con cinque ingressi indipendenti, consentono di ospitare più manifestazioni contemporaneamente. E inoltre: percorsi mobili, un
4 / Il Vigilius Mountain Resort di Monte San Vigilio, in provincia di Bolzano 5 / Il Centro Congressi Eurac di Bolzano, location “verde” con un serio passato etico 6 / BolognaFiere è dotata di un codice etico trasparente che prevede principi di correttezza, legalità, tutela della sicurezza e della salute
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Centro Congressi Eurac, Bolzano www.eurac.edu Parte convention center e parte centro di ricerca, l’Eurac di Bolzano coltiva una filosofia “verde” ed etica da anni. Ai clienti del centro congressi è offerta consulenza professionale su come viaggiare a basso impatto ambientale, con alloggi a distanze percorribili a piedi, documentazione in digitale, evitando l’utilizzo di plastica. Il centro di ricerca Eurac research promuove dal 1994 studi nel campo della sostenibilità e delle energie rinnovabili. Dal punto di vista degli eventi, Eurac può contare su sale modulabili insonorizzate, eco-climatizzate, dotate di attrezzature tecnologiche d’avanguardia e di facile
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7 / Borgo Egnazia, di Savelletri di Fasano, in Puglia 8 / L’austriaco The Crystal di Obergurgl, l’albergo più alto d’Europa (a 1.908 metri di altitudine) 9 / L’Adrère Amellal Resort, che si trova in Egitto, nell’oasi di Siwa
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sistema di parcheggi con 14.500 posti auto coperti e prenotabili in anticipo, un casello autostradale dedicato, un’apposita fermata ferroviaria, un eliporto situato sul tetto del padiglione 16-18. Tutti questi numeri potrebbero portare a pensare che l’impegno etico possa risultare rimaneggiato, e invece BolognaFiere non solo è attivissima in progetti di solidarietà per i Paesi in via di sviluppo (come nel progetto “Obiettivo 10” per l’adozione a distanza di bambini e famiglie da tutto il mondo), ma si è anche dotata di un codice etico trasparente (scaricabile dal sito: www.bolognafiere.it/files/documenti//cod _etico_web_2lingue.pdf) che prevede, oltre all’impegno ambientale, principi di correttezza, legalità, tutela della sicurezza e della salute.
Borgo Egnazia, Savelletri di Fasano (Br) www.borgoegnazia.com I Comuni di Locorotondo, Martina Franca, Cisternino, Alberobello, Monopoli e Fasano e gli Assessorati, all’Assetto del Territorio e al Turismo della Regione Puglia hanno sottoscritto la costituzione dell’ Ecomuseo della Valle d’Itria. Con l’adozione della Convenzione Europea del Paesaggio da parte di tutti i Comuni aderenti e l’avvio della collaborazione con la Regione Puglia hanno ufficialmente presentato la candidatura al loro ingresso, evidenziando l’interesse del progetto ad un crescente riscontro in termini di adesioni sul territorio. L’Ecomuseo della Valle d’Itria si propone a tutela e valorizzazione del sistema costituito da siti naturali quali trulli, muretti a secco, pozzi, tratturi. In questo contesto il resort Borgo Egnazia, a due passi dalle rovine dell’antica città preromana Egnazia, offre una location di altissimo livello costruita però nel pieno rispetto di materiali locali e tradizioni culturali. Gli spazi constano di 3.800 metri quadrati per eventi di ogni tipo, di cui 800 metri quadrati al coperto e 3.000 metri qua-
drati all’esterno; sala ricevimenti “Quattro Torri”, Beach Club, campi da tennis, piscine e lido privato, campo da golf, due ristoranti.
The Crystal, Obergurgl (Austria) www.thecrystal.at È l’albergo più alto d’Europa, a 1.908 metri di altitudine, e si trova a Obergurgl, in Austria. È altresì una maison de charme che sfrutta al cento per cento energia rinnovabile. Costruito alla fine degli anni Ottanta, pochi anni fa è stato raddoppiato: oggi arriva a 110 camere, con due edifici collegati da un ponte aereo sospeso in vetro e acciaio Il nuovo edificio, oltre alle ampie camere, ospita un modernissimo centro benessere di 2.000 metri quadrati, The Crystal Spa, distribuito su due livelli, tutti con luce naturale, nel quale si trovano 11 saune di diversa tipologia, docce tropicali e fontana di ghiaccio, il beauty center per trattamenti cosmetici e massaggi, piscina riscaldata interna ed esterna, vasca idromassaggio riscaldata, palestra. The Crystal ospita eventi e meeting nella sala seminari, con due finestre panoramiche e posto fino a 35 persone. Adrère Amellal Resort, oasi di Siwa (Egitto) www.siwa.com Nel bel mezzo dell’oasi di Siwa, nei pressi del Cairo, l’albergo Adrère Amellal è stato interamente costruito dentro una caverna. Qui niente elettricità, né acqua corrente ma soltanto lampade a olio, riscaldamento con camini e refrigerazione grazie all’ambiente roccioso. E non solo: l’arredamento, tribal-chic, e la cucina omaggiano la tradizione maghrebina, facendo uso esclusivo dei prodotti della comunità vicina. L’ambiente è ideale soprattutto per esperienze di team building, anche grazie alle numerose possibilità di escursione, che fanno perno sull’ambiente del deserto nonché sulle opportunità culturali offerte dal contatto con le tribù locali.
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ASSUNTA CORBO
HOTEL SPORTING TRA EFFICIENZA E QUALITÀ
L’Hotel Sporting di Ancona, recentemente ristrutturato nelle sue parti interne ed esterne, è una location perfetta per orga-
nizzare meeting e congressi di alta qualità. La struttura dispone di 98 camere insonorizzate e di una suite. Tutte sono dotate dei più moderni comfort e arredate con raffinata eleganza. Per i meeting, l’hotel dispone di sei sale modernamente attrezzate in cui è possibile organizzare eventi da 8 a 250 partecipanti. Situato in posizione strategica, l’hotel si trova a soli 15 chilometri dall’aeroporto cittadino e a poca distanza dalla Fiera, dal porto, dal centro storico e dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti. Una strada privata posizionata sul retro della struttura consente inoltre di raggiungere più velocemente la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
MUSEO DIOCESANO DI MILANO, UN CAPOLAVORO DI EVENTO Anche per il prossimo Natale gli eventi incontrano l’arte al Museo Diocesano di Milano. A partire dal 16 novembre e fino al 30 gennaio 2011 sarà infatti possibile abbinare al proprio evento aziendale o conviviale presso il Museo una visita guidata alla Natività con San Giorgio e San Vincenzo Ferrer di Filippo Lippi (Firenze, 1406 - Spoleto, 1469), opera protagonista dell’edizione 2010 di “Un Capolavoro per Milano”, l’ormai tradizionale appuntamento promosso insieme ad Anima Sgr che nei suoi otto anni di vita ha registrato oltre 250.000 visitatori. Proveniente dal Museo Civico di Prato, l’intensa Natività è ambientata in un paesaggio fiabesco, con grandi balze rocciose di memoria giottesca, da cui fanno capolino pastori, angeli, piccoli cespugli e fiori minuziosamente descritti. Al centro, la Vergine dal delicato profilo tipico di Lippi è inginocchiata davanti al Bambino, mentre, dall’altro lato, la straordinaria figura di San Giuseppe, assorta e concentrata in preghiera, sembra alludere all’impossibilità per l’uomo di comprendere il mistero dell’Incarnazione. Tre sono le sale museali attrezzate per accogliere eventi dedicati fino a un massimo di 250 persone, fra cui la Sala dell’Arciconfraternita, antico refettorio monastico, adatta a meeting o a eventi conviviali che si contraddistingue per i toni caldi e per l’ambiente raffinato arricchito da opere di grande fascino del XVII e XVIII secolo. A disposizione degli eventi vi è poi il Chiostro, un ambiente incantevole ideale per cocktail e cene di gala dedicate fino a un massimo di 800 persone, all’ombra del campanile di Sant’ Eustorgio, in un’atmosfera piacevole e rilassata nel pieno centro di Milano. Visite guidate a cura di Ad Artem.
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LA DMC CONCERTO PUNTA SUL TEATRO SAN CARLO
Il 30 settembre di quest’anno si sono conclusi ufficialmente i lavori di restauro e di ammodernamento del Teatro San Carlo. La città di Napoli riacquista dunque questo gioiello che, pur essendo il più antico teatro d’opera in attività (è stato fondato nel 1737), è probabilmente oggi anche il più moderno. Ma i record del lirico napoletano non si fermano qui. Il San Carlo è, infatti, dopo la Scala di Milano il più grande teatro italiano, con una capienza di 1370 posti e questo lo rende l’unica location nel centro della città in grado di accogliere convegni e convention di alto profilo per oltre mille partecipanti. Con i recenti lavori sono stati ricavati altri spazi, di dimensioni più ridotte, adatti ad eventi più piccoli o per sessioni parallele. Per il 2011, Concerto, agenzia di organizzazione eventi partenopea, conta di rafforzare ulteriormente la collaborazione esistente con il Teatro San Carlo, proponendo alla propria clientela ed alle agenzie partner il teatro non solo come location per convegni, lanci di prodotto e spettacoli ad uso esclusivo, ma anche inserendo le rappresentazioni della stagione lirica e concertistica 2010/2011 nell’ambito degli eventi aziendali e dei viaggi incentive su Napoli.
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NUOVA LOCATION MILANESE PER “CREARE EVENTI” Situata nello storico quartiere milanese Isola, Revel Scalo d’Isola (www.revelmilano.com) è una location perfetta per organizzare meeting ed eventi esclusivi. Lo spazio è dotato di ristorante, private room con camino che ospita fino a 24 persone, spazio eventi adatto a meeting aziendali, show room e party privati, galleria d’arte con una programmazione flessibile, teatro dal design minimal che consente di organizzare convegni, conferenze e attività di team building. Revel Scalo d’Isola, raggiungibile comodamente con i mezzi pubblici, è la new entry nel portfolio di Creare Eventi che mette a disposizione della location milanese la sua professionalità per organizzare eventi personalizzati e adatti alle esigenze del proprio cliente.
ROMANO COLLECTION PIÙ PRESENTE A CATANIA Il gruppo siciliano “Romano collection” inaugura un nuovo punto di incontro nella dinamica città di Catania. Si tratta del nuovo ristorante “Il Riccio” e della ”House Bar”, location trendy ma al tempo stesso specchio della più genuina tradizione locale. «La scelta di una totale apertura verso la città era quasi dovuta, visto l’enorme successo già consolidato negli ultimi anni con il gourmet restaurant Il Coriandolo situato all’interno del Romano Palace Luxury Hotel – dichiara Giuseppe Fucile, executive Chef del gruppo – si è dunque deciso di “entrare in città” con un nuovo ristorante che sorge proprio nel cuore della Catania storica, dei locali e dei teatri. Celebriamo il ritorno ai sapori genuini della tradizione, senza accenni di rivisitazioni oramai onnipresenti che sviliscono il gusto originario del piatto». Un servizio di ottimo livello e la scelta di materie prime di altissima qualità continuerà a essere il connubio vincente che ha già reso famosa la ristorazione del gruppo Romano particolarmente adatta agli eventi e ai meeting di ogni dimensione.
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UN ANNO DI SUCCESSI PER IL BASILIANI RESORT & SPA
La splendida cittadina di Otranto fa da cornice al Basiliani Resort & Spa, struttura che ben si inserisce nello stile architettonico del centro storico del Paese. A due passi dal centro e dal porto, il quattro stelle lusso festeggia il suo primo anno di successi sotto la sapiente guida del direttore Pino Vergari. Le sue 128 camere e suite sono arredate con elementi di design e dotate di ogni comfort che rende unico il soggiorno. Il ristorante “Gli Ulivi” propone una cucina di impronta mediterranea attraverso i suoi buffet e un accurato servizio al tavolo mentre la cantina offre una selezione della migliore tradizione Salentina e della produzione italiana. Accanto alle aree relax come il bar sul roof garden, e la piscina panoramica esterna,spicca la zona Spa “il melograno” che con i suoi 2000 metri quadrati di benessere ben si impone nel segmento beauty. Di notevole importanza è l’area congressi dotata di una sala plenaria da 500 posti modulari e da 4 salette per incontri e eventi da 15 a 50 persone. Location ideale per eventi di successo.
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AC HOTEL: SITO INTERNET BUSINESS ORIENTED
Una veste grafica più attraente e intuitiva per il nuovo sito della catena alberghiera AC Hotels (www.ac-hotels.com) che guarda al mondo del business. Completamente rinnovato, il sito ha lanciato il nuovo “Programma Azienda” dedicato proprio al corporate. In questa sezione si trovano informazioni e contat-
ti per stipulare accordi di convenzione con gli hotel della catena, richiedere preventivi per meeting ed eventi ed effettuare prenotazioni, 24 ore al giorno, per viaggi di lavoro, con conferma immediata e soluzioni di pagamento su misura. Tra le altre novità del nuovo sito anche le promozioni, arricchite di immagini, e le proposte per le strutture in Italia, Spagna e Portogallo posizionate in home page. La funzione di ricerca degli hotel, invece, è stata arricchita dall’interfaccia di Google maps, mentre nelle schede di ogni singola struttura sono state aggiunte ulteriori informazioni tra cui la descrizione delle tipologie di camere e relativi comfort, dettagli sul ristorante e sui servizi extra, la galleria fotografica e le offerte speciali.
DUE NUOVE STRUTTURE A ROMA PER EUROSTARS HOTELS Eurostars Hotels sale a quota quattro strutture alberghiere nella capitale. La catena, infatti, ha aperto due nuovi quattro stelle: Eurostars Roma Aeterna ed Eurostars Saint John. Il primo si trova nella centenaria sede della compagnia farmaceutica italiana Serono nel quartiere del Pigneto. Completamente ristrutturato, l’edificio dispone di 144 camere, di cui 9 suite, 700 metri quadrati circa di sale meeting, area fitness dotata di sauna e un ristorante gastronomico che si apre su una terrazza di oltre 200 metri quadrati. Le sette sale meeting dell’albergo hanno superfici variabili dai 28 ai 245 metri quadrati e sono dotate di moderne attrezzature per l’organizzazione di eventi di ogni tipo, dagli incontri di lavoro agli eventi più importanti e numerosi. L’Eurostars Saint John, che prende il nome da San Giovanni in Laterano, dispone, invece, di 83 eleganti camere, un ristorante e due sale riunioni attrezzatissime con capacità fino a 150 persone.
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UNA HOTEL APRE A MODENA: NUOVO SPAZIO CONGRESSUALE PER LA CITTÀ EMILIANA
LA SALA DELLA SIBILLA: NUOVO CENTRO CONGRESSI A SAVONA È stata inaugurata la nuova Sala della Sibilla di Savona. Uno spazio inserito nella Fortezza del Priamar di Savona perfetto per organizzare meeting e congressi di ogni tipologia e dimensione. Grazie alle pareti manovrabili e compattabili, la sala può essere utilizzata nella sua configurazione più ampia con 260 posti a sedere o nella versione a due sale da 50 e 142 posti. La sala è dotata di impianto audio, dati, videoconferenza, impianto di illuminazione, movimentazione tendaggi, il tutto governato elettronicamente da un sistema di supervisione. Fanno parte del layout dello spazio anche una sala regia, la reception e la predisposizione per la traduzione simultanea.
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Sorge a Modena Baggiovara, a pochi chilometri dal centro cittadino, e dispone di 95 camere, centro benessere, centro congressi con spazi espositivi, business center e ristorante interno. È il nuovo UNA Hotel Modena appartenente al Gruppo Des Arts srl della famiglia Marazzi, leader mondiale nella produzione di ceramiche. La struttura è aperta in franchising con il gruppo UNA Hotels & Resorts e si presenta come una location ideale per organizzare incontri di lavoro. Lo spazio congressi dispone di 8 sale riunioni, dotate di impianti tecnici all’avanguardia, in grado di ospitare fino a 250 ospiti. Ideale per incontri business anche il ristorante Des Arts che ospita 120 persone e propone cucina emiliana a base di ingredienti tipici accompagnata da una selezionata scelta di etichette per soddisfare anche i palati più esigenti. A disposizione degli ospiti anche l’UNA Cafè per gustare un aperitivo o uno spuntino nelle pause dal lavoro in un ambiente rilassato e d’atmosfera. Nella struttura si trovano un fitness center dotato di attrezzature d’avanguardia per l’allenamento e un wellness center con sauna, bagno turco, docce emozionali. Con il nuovo UNA Hotel Modena, il gruppo UNA Hotels & Resorts rafforza la propria presenza in Emilia Romagna dove è presente già con l’UNA Hotel Bologna, l’UNAWAY Hotel Bologna Fiera e il nuovo UNAWAY Hotel Cesena Nord.
ORA HOTELS: PRIMO ALBERGO DI LUSSO A CATANIA Situato sulla collina alle falde dell’Etna, il Grand Hotel Villa Itria di Ora Hotels è caratterizzato da arredi sobri ed eleganti, toni tinta su tinta e ampie vetrate. Inaugurato recentemente, l’albergo dispone di 96 camere fra cui 11 suite e 17 junior suite tutte con terrazzo e con i migliori comfort. Punto di riferimento per la clientela d’affari, l’hotel dispone anche di un attrezzato e moderno centro congressi con diverse sale fra cui una di capacità superiore a 500 posti a sedere. Per i momenti di relax è a disposizione degli ospiti il centro wellness Arabia con grande piscina riscaldata, docce emozionali, bagno turco, sauna finlandese e cabine per trattamenti. Non viene sottovalutato l’aspetto gastronomico: i due ristoranti Nausica e Penelope propongono una cucina mediterranea e internazionale e sono dotati sia di spazi interni sia esterni. Tra questi la piscina e i giardini perfetti anche per organizzare cocktail, buffet o breakfast.
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Ph Diego Gaspari Bandion
GRAND HOTEL SAVOIA CORTINA D’AMPEZZO Cultura del vivere, vivere nella Cultura.
É bello quando si torna a casa! E tornare al Grand Hotel Savoia Vi darà la stessa sensazione di esclusiva familiarità, di lussuoso calore, in una struttura completamente rinnovata. Sul comfort non siamo scesi a nessun compromesso, abbiamo pensato solo a quello che poteva farvi stare bene, con camere e suite di grande pregio, il ristorante Savoy, il bar Giardino d’inverno, il Cigar Bar, spazi per mostre d’arte ed eventi musicali, il centro benessere Messeguè e il centro congressi, l’unico in Cortina d’Ampezzo per 300 persone in sale perfettamente allestite. Grand Hotel Savoia, il nuovo hotel a 5 stelle di Cortina d’Ampezzo: è qualcosa di meglio, ed è bello poterlo scegliere!
GRAND HOTEL SAVOIA Via Roma, 62 - 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436/3201 - Fax 0436/869186 info@grandhotelsavoiacortina.it - www.grandhotelsavoiacortina.it
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Continua il successo dell’hotel The Hub, del gruppo Concerto, che in pochi mesi è già diventato un indirizzo di tendenza a Milano, per eventi, convention e congressi,ma anche per un soggiorno improntato al design
The Hub, sempre più cool! SIMONA ZIN
Design minimal e posizione strategica per la business e meeting industry: questi i plus del The Hub
operativo dallo scorso mese di marzo e già si è guadagnato la fama di locaÈ tion di grande classe dall’atmosfera innovativa e all’avanguardia: The Hub, l’hotel milanese di Concerto Fine Italian Hotels, ha riscosso già molto successo diventando uno dei punti di riferimento dell’hotellerie in città, per eventi e congressi, ma anche come base per soggiorni leisure nel capoluogo lombardo. L’elegante quattro stelle vanta ambienti dal design unico, un moderno centro congressi e un wellness center con vista su Milano. La struttura meneghina del gruppo è un urban hotel che nasce nel pieno centro del nuovo sistema espositivo, fieristico e congressuale di Milano. Si tratta di una location strategica, con spazi non convenzionali e una combinazione di elementi innovativi. Caratterizzata da un’atmosfera raffinata ed esclusiva, l’hotel si pone come location ideale per chi viaggia per lavoro o per piacere e vive al meglio la città più cosmopolita e internazionale d’Italia. LOCATION STRATEGICA La struttura di Concerto Fine Italian Hotels vanta un’eccellente collocazione nel cuore del sistema espositivo e business di Milano: dal The Hub si possono raggiungere, grazie al servizio navetta gratuito, sia il complesso fieristico di Milano Rho-Pero,
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sia il polo congressuale di Fiera Milano City, sia la fermata del passante ferroviario Certosa. Sono 162 le camere dell’hotel, tutte caratterizzate da uno spiccato tocco minimalista ed essenziale, calde tonalità di colore, materiali ricercati e inediti e funzionalità hi-tech che creano un’atmosfera intima e soft al servizio dell’ospite. La nuova struttura di Concerto ospita anche un moderno centro congressi composto da nove sale, da dieci a duecento posti, per una capacità totale di seicento persone, tutte dotate di attrezzature di ultima generazione e di luce naturale. Gli spazi congressuali arricchiscono l’offerta di The Hub rendendolo una soluzione perfetta per l’organizzazione di ogni tipo di evento o meeting a Milano. Ma non manca la possibilità di concedersi momenti di relax: è a disposizione degli ospiti, infatti, un moderno e panoramico centro benessere posto al livello del roof e composto da piscina, sauna, bagno turco, idromassaggio e area gym dotata delle più avanzate attrezzature. A completare i servizi di The Hub, che dispone di un garage per settanta posti auto, anche un coffee-shop con servizio di bar & restaurant all day long con proposte di light lunch e il Gourmet-Restaurant Mirror con selezionato menu à la carte. indirizzi a fine rivista
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Ha compiuto due anni solo qualche mese fa ma ha già all’attivo ben 26 strutture distribuite in tutto il mondo. Ora Hotels di business ne sa, come dimostrano i target che la compagnia si è prefissata... e ha raggiunto!
È sempre ora di Ora Hotels MANUELA BELLINI
a festeggiato i primi due anni di vita lo scorso 26 luglio ma il gruppo H alberghiero Ora Hotels, nato operativamente a Parma nel 2008 con l'apertura dell'Ora City Parma e presieduto da Vincenzo Presti, ha oggi all’attivo ben 26 alberghi e resort tra Italia, Spagna, Zanzibar, Kenya, Messico e Madagascar. «Nell’arco di pochi anni puntiamo a essere presenti in gran parte delle province italiane» spiega Vincenzo Presti, presidente di Ora Hotels, «con alberghi di qualità e soprattutto con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ciò non esclude naturalmente la crescita che vorremmo finalizzare all'estero, e in tal senso prevediamo infatti di aprire entro breve un nuovo resort in Mozambico». PASSI CONCRETI E DA GIGANTE Alla Ora Hotels le idee imprenditoriali davvero non mancano e la tenacia nel perseguirle neppure. Nel giro di pochi mesi il gruppo ha inaugurato in Italia
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quattro strutture alberghiere: l’Ora City Milano, l’Ora Hotels Cenacolo di Assisi in un ex convento completamente ristrutturato, l’Ora Resort Liguria di Finale Ligure, con la sua spiaggia privata, e l’Ora Luxury Sicilia di Catania, la struttura più nuova situata nel parco dell’Etna. L’obiettivo è chiaro: diventare il gruppo italiano leader mondiale nell'ospitalità, specializzato in patria come all’estero e dedito soprattutto ai mercati turistici in espansione, primo tra tutti quello d'affari. E la strategia neppure manca... Dopo un’attenta analisi di mercato hanno differenziato la propria offerta – ampia e ben strutturata – in quattro parti distinte, una per ogni segmento: Ora Luxury, per la fascia top gamma, l’alta qualità, le strutture di alto livello collocate nei maggiori centri urbani o in location di richiamo internazionale; Ora City, con alberghi di qualità in città a tariffe accessibili; Ora Resort, principalmente per villaggi turistici in Italia e all’estero e
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| Giuseppe Angrisani
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Ora Domus, specializzata in strutture nelle principali mete di pellegrinaggio. I risultati sono arrivati. E continuano ad arrivare. Con un business plan che vuole una media di quattro nuove strutture aperte ogni anno, da cento camere letto l’una, in 24 mesi hanno già più che raddoppiato l’obiettivo mentre i nuovi target sono pronti per essere raggiunti. DA NORD A SUD PER TUTTO LO STIVALE Particolare merito va dato agli alberghi Ora Hotels dediti alla congressistica. A cominciare dall’Ora Hotels City Parma, struttura di recentissima costruzione, ricavata dall'attento e accurato restauro di un antico casale a quattro chilometri dal centro storico della città e a cinquecento metri dall’aeroporto di Parma. Le cinquanta camere hanno arredamento moderno e curato, accesso Wi-Fi gratuito e tutti i servizi necessari a soddisfare ogni soggiorno di lavoro. La sala meeting attrezzata può ospitare fino a trenta persone ed è perfetta per organizzare riunioni e conferenze curate in ogni particolare. La posizione infine merita un accenno, non foss’altro perché con una manciata di minuti si raggiungono sia i monumenti pregiati del centro storico, sia i sontuosi castelli del Ducato di Parma e Piacenza, sia alcune tappe della Via Francigena, tra le quali Berceto e Borgo Taro, famose l’una per il suo imponente duomo e l’altra – soprattutto – per gli ottimi funghi porcini. Nuovissimo è anche l’Ora City Milano, situato a Bresso proprio di fronte all’Aeroclub offre facile accesso alla nuova Fiera a Piazza Duomo, alla Stazione Centrale (otto chilometri) e all’aeroporto di Linate (circa trenta).
L’hotel è di concezione moderna, con arredamenti di design per le 106 camere, circondato da aree verdi e dotato di un giardino interno oltre a una sala meeting per quaranta persone. Perfetti per la stagione più mite l’Ora City Caserta Nuova Serenella, situato a due passi dal centro città, dalla Reggia di Caserta e a soli trenta chilometri dall’aeroporto di Napoli e l’Ora Luxury Sicilia. In perfetto stile mediterraneo e ricavato da un tipico agrumeto siciliano, l'hotel offre un'espressione viva e originale della concezione di ospitalità e propone ampi e originali spazi meeting e congressuali e uno splendido roof garden e giardino outdoor per godere appieno dell’ottimo clima tipico dell’isola. Ideale per organizzare banchetti, feste ed eventi speciali grazie soprattutto ai suoi spazi all’aperto, il Grand Hotel Villa Itria ha 92 camere, tutte con terrazzo e arredate con uno stile sobrio ed elegante, in grado di garantire un indimenticabile soggiorno.
Sopra,Vincenzo Presti, presidente di Ora Hotels. La compagnia ha appena festeggiato i due anni e conta 26 alberghi, tra Italia ed estero
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È un firmamento italiano di venti stelle brillanti, quello di Starhotels, che posiziona sulla scacchiera della Penisola due veri fuoriclasse, l’avveniristico President a Genova e il raffinato Du Parc a Parma
Binomio vincente LUCIANA FRANCESCA REBONATO
1 e 2 / Lo Starhotels Du Parc, nel cuore di Parma 3 / Lo Starhotels President domina lo skyline di Genova
ervizi top level per eventi di successo allo Starhotels President di Genova e S allo Starhotels Du Parc di Parma, due fra le 22 strutture wordwide del gruppo alberghiero di cui venti in Italia, ubicate nelle più importanti città del Belpaese ma anche in località più raccolte, veri e propri scrigni di arte, cultura e folclore, ricche di spunti originali per attività extra meeting.
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BALUARDO DEL MARE Nella città della Lanterna, quel faro che dal 1549 campeggia nel porto antico e la sovrasta dall’alto dei suoi 117 metri, si staglia lo Starhotels President, presso la Corte Lambruschini. Una struttura inserita in un grattacielo in vetro che segna lo skyline di Genova in un gioco di geometrie architettoniche, un edificio che si amalgama nel tessuto urbano e si stempera nei colori del mare e della terra. L’accomodation è articolata in 191 fra camere e suite, dalla raffinata eleganza, improntate alle calde cromie del giallo, del beige e del verde e dotate di ogni comfort. La tecnologia all’avanguardia, invece, campeggia nelle sette sale meeting – ognuna delle quali porta il nome di un navigatore –, modulari e in grado di
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accogliere ciascuna dalla cinquanta alle 450 persone. Di queste ben cinque sono illuminate con luce naturale e grazie alla loro duttilità possono ospitare eventi di qualsiasi tipologia sino a 610 ospiti. NEL SEGNO DELL’ARTE Una città che appaga i sensi, Parma. Mostra con orgoglio le sue architetture e accompagna i percorsi della meeting industry con le note del suo illustre compositore Giuseppe Verdi, dirette dal grande concittadino Arturo Toscanini. Nomi illustri per alcune fra le dieci sale dello Starhotels Du Parc, icona Liberty collegata allo storico Parco Ducale da un piccolo ponte. Una struttura di alto livello, un punto di riferimento per il Mice che qui trova spazi congressuali attrezzati con tecnologia di ultima generazione, illuminati con luce naturale e dai grandi numeri: la capacità complessiva, infatti, giunge a mille persone. Completano l’offerta della struttura 169 fra camere e suite e due ristoranti nei quali apprezzare le migliori prelibatezze gastronomiche e una fitness room per rinnovare l’energia psicofisica. indirizzi a fine rivista
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PARK HOTEL CENTRO CONGRESSI POTENZA Potenza
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Park Hotel Centro Congressi Potenza ★★★★ Potenza Numero totale camere: 144 | Ristoranti: 1 | Posti: 120 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 730 | Possibilità organizzazione post congress
Quattro stelle di riferimento del capoluogo lucano, il Park Hotel Potenza offre ambienti eleganti e moderni, camere e suite dotate di ogni comfort, uno splendido salone per ricevimenti e sei meeting room per piccoli e grandi incontri di lavoro
Grandi incontri a Potenza MICHELA ROSSI
Sono sei le sale congressi che il Park Hotel Potenza mette a disposizione del Mice, da otto-dieci posti fino ai quattrocento della plenaria
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Park Hotel Potenza, con il suo moderno e centro congressi, è una locaItionlaccogliente perfetta per meeting in Basilicata all’insegna dell’efficienza e della professionalità. Dalle sale più piccole, riservate a riunioni ristrette da otto-dieci partecipanti, alla Sala Fortunato, la maggiore, con una capienza complessiva di quattrocento posti a platea, aziende e delegati congressuali possono contare su uno staff di servizio preparato e sempre attento alle esigenze degli ospiti, su ambienti confortevoli ed eleganti e su una gamma completa di attrezzature e tecnologie professionali di ultima generazione: si va per esempio dalla connessione Internet WiFi alla videoproiezione su schermi Lcd, dalla traduzione simultanea alla possibilità di allestire una televideoconferenza. Inoltre, il centro congressi dispone di entrata indipendente, di 730 metri quadrati di aree espositive, di saletta segreteria, sala stampa, cabina regia, guardaroba e di un ampio foyer adatto per coffee-break e cocktail di benvenuto. Per i grandi ricevimenti e le cene di gala lo spazio deputato, di circa seicento metri quadrati, è invece quello costituito
dalla sala Orazio e dal salone Federico II messi insieme, con una capacità d’accoglienza di quattrocento posti a sedere. All’esterno, poi, il pergolato e la fontana con giochi d’acqua rappresentano uno scenario suggestivo per i rinfreschi all’aperto. A ciò si aggiunga l’esclusivo e rinomato ristorante Liky, con 120 coperti, ricette, vini e sapori che propongono il meglio della tradizione lucana e della cucina internazionale. Per i programmi post congress, la posizione strategica dell’hotel suggerisce di non lasciarsi sfuggire le bellezze paesaggistiche della regione, fra cui i famosi Sassi di Matera, le Dolomiti Lucane, il castello di Melfi e il sito archeologico di Metaponto. Completano l’offerta quattro stelle del Park Hotel Potenza le sue 144 camere, di cui dieci suite, dotate di ogni comfort, luminose e spaziose, e il parcheggio con annesso garage coperto da 220 più cinquanta posti auto. A breve, infine, è prevista la realizzazione di un nuovissimo centro fitness e benessere. indirizzi a fine rivista
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GRAND HOTEL TIZIANO E DEI CONGRESSI Lecce
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Grand Hotel Tiziano e dei Congressi ★★★★ Lecce
È la grande novità d’autunno del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi: una nuova city spa attrezzatissima ed elegante, per ben 550 metri quadrati di puro relax
Numero totale camere: 273 di cui 70 Superior | Ristoranti: 1 con 2 sale: Michelangelo e Salone delle Feste | Posti: Michelangelo: 120, Salone delle Feste: 300 | Sale meeting: 13 | Capienza sala maggiore: Tiziano 630/800 posti | Capienza sala minore: Privè 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2.000 | Possibilità organizzazione post congress
Benessere salentino ALESSANDRA BOIARDI
La city spa è la novità della stagione per il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi: uno spazio di puro relax che si affianca alle 13 sale
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l Grand Hotel Tiziano e dei Congressi è un “volto” noto alla meeting industry. IL’albergo leccese è infatti un’apprezzatissima location, scelta dagli organizzatori più esigenti per convention, piccoli incontri manageriali, conferenze ed eventi di successo. Ora, l’hotel – che dispone di 273 camere – stupisce i suoi ospiti con una novità: una city spa, un nuovissimo spazio di 550 metri quadrati interamente dedicato al benessere. La spa ha accesso indipendente ed è dotata di thermarium con sauna, bagno turco e docce emozionali. Il centro benessere è fornito anche di solarium, con lettino e doccia abbronzanti, nonché di un piccolo centro estetico. Tutto è stato pensato nei minimi dettagli, anche nella palestra, attrezzata con macchinari Tecnogym di ultima generazione, dove ci si può avvalere dell’assistenza di un personal trainer. Ma il relax, al Grand Hotel Tiziano e dei Congressi di Lecce, è anche ourdoor, grazie all’esclusivo pool club all’aperto. La piscina – con area idromassaggio – è arredata con lettini confortevoli e aree d’ombra per godere il fresco durante le ore più calde della giornata. Di sera, il
pool club si trasforma in un ristorante all’aperto e lounge bar per aperitivi e cocktail, magari a conclusione di una lunga giornata di lavori congressuali. Per questi, l’hotel mette a disposizione ben 13 sale meeting, da dieci a ottocento posti a sedere e tecnologia di ultima generazione. E, non ultimo, il privilegio della sua esclusiva ubicazione, che permette agli organizzatori di eventi di prevedere post congress all’insegna della scoperta della straordinaria città di Lecce, con i suoi musei e le gallerie, la Basilica di Santa Croce, gli anfiteatri greco e romano, il suggestivo centro storico, ma anche le bianche spiagge e il leggendario mare salentino delle località balneari più apprezzate, da Porto Cesareo a Gallipoli, da Santa Maria di Leuca a Otranto e a Torre dell’Orso. E per chi preferisce scoprire il Salento attraverso i suoi inimitabili sapori, l’hotel propone anche il ristorante Michelangelo, dove prendono posto fino a cinquecento persone. Un’ultima curiosità: l’esclusivo servizio in camera propone specialità di cucina giapponese. indirizzi a fine rivista
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CROWNE PLAZA STABIAE SORRENTO COAST Castellammare di Stabia
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Affacciato sul mare cristallino, il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast è un punto di riferimento per la meeting industry più esigente. E oggi sfodera una location in più, Convivio Eventi. Sul mare, of course!
Sempre più Mice-oriented asta il nome, Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast, per evocare i colori B mediterranei del mare e degli agrumeti, il sole caldo del sud della Penisola, la prelibatezza di una gastronomia che ha fatto scuola nel mondo, la convivialità della gente. Ma se tutti questi sono elementi “regionali”, il raffinato quattro stelle offre anche una serie di plus che l’hanno reso un punto di riferimento non solo del turismo leisure, ma anche di quello Mice. A iniziare dall’incantevole posizione, direttamente sul mare smeraldino – sul quale si affaccia con un’attrezzata spiaggia sabbiosa – e
assolutamente di facile raggiungibilità, con il casello dell’autostrada a soli quattro chilometri e l’aeroporto di Capodichino a trenta. Non solo. Al Crowne Plaza si può arrivare anche via mare, attraccando al molo privato che, grazie a un pescaggio di circa tre metri e mezzo consente l’attracco di imbarcazioni in grado di ospitare a bordo fino a 150 persone. E ancora il mare è il protagonista anche della coreografica passeggiata con vista sul blu, nonché dell’avvolgente Spamarine, l’esclusivo centro wellness dell’hotel, all’interno del quale l’acqua di mare viene decli-
NINO VERMICELLI
Assolutamente mozzafiato la vista che si gode dal Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast e che abbraccia il Golfo di Napoli e il Vesuvio
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nata in mille modalità e trattamenti per il benessere degli ospiti. MEETING CON VISTA E se il mare è il leit motive dei momenti leisure, diviene un valore aggiunto anche degli incontri di lavoro: fiore all’occhiello del centro congressi del Crowne Plaza – che dispone di cinque sale principali più alcune break out room – è infatti la sala Palizzi, che offre una scenografica quanto unica vista a 180 gradi sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio e può ospitare fino a cento delegati seduti a platea. Una tale struttura non passa certo inosservata tra gli addetti ai lavori e i gradi nomi – nazionali e internazionali – che hanno scelto il coreografico quattro stelle superior per i propri eventi si sprecano, da Barilla a Nintendo, da Sisley a Vodafone, da Luxottica by Chanel ad Audi. Per i momenti conviali, invece, il ristorante Gouache, anch’esso con una vista mozzafiato sul profondo blu, propone i piatti della tradizione regionale, rivisitati però con creatività, accompagnati dalle migliori etichette del Belpaese. UNA CASA SUL MARE Se tutto questo non bastasse a fare del Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast un punto di riferimento per la meeting industry più esigente, la grande novità
L’UOMO DIETRO AL BRAND
Si chiama Antonino Russo (nella foto qui sotto) e, nonostante la giovane età, vanta un curriculum “alberghiero” di tutto rispetto. Al Crowne Plaza è approdato nel 2008 come direttore commerciale ma prima ha occupato cariche di rilievo in altri prestigiosi hotel, della stagione è Convivio Eventi. Si tratta di una struttura direttamente sul mare – all’interno della proprietà dell’hotel e ora gestita di nuovo direttamente dal management dell’albergo – perfetta per cene di gala indimenticabili e cocktail eesclusivi, con una ricettività di duecento persone indoor, che possono diventare fino a cinquecento utilizzando anche la terrazza. Infine, per i momenti postcongressuali all’insegna di arte e shopping, meritano certamente una visita la splendida Sorrento, ad appena 12 chilometri, e gli intramontabili Positano, Ravello e Amalfi, raggiungibili in una manciata di minuti. indirizzi a fine rivista
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varcando anche i confini del Belpaese. Russo è inoltre membro di Mpi, di Site e di Ada, nonché delegato per la Campania di Federcongressi e committee per l’Italia del National Sales Forum e del Country Marketing Forum per Intercontinental Hotels Group.
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Relais & Chateaux Park Hotel Villa Grazioli ★★★★ Grottaferrata (Rm)
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Immaginate ambienti impreziositi da opere d’arte, camere accoglienti, spazi che si prestano a ospitare eventi creati su misura per le aziende: siete al Park Hotel Villa Grazioli, location antica a due passi da Roma
Numero totale camere: 62 | Ristoranti: Ristorante Acquaviva | Posti: 220 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 120 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000| Possibilità organizzazione post congress
Una “casa”nei hi cerca una location esclusiva e modernamente attrezzata, troverà C nel Relais & Chateaux Park Hotel Villa Gra-
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zioli tutte le caratteristiche più adatte per un evento di successo, come ci ha raccontato Alessandra Ruggiero, events & communication manager della struttura: «Villa Grazioli è una location particolarmente adatta a eventi di formazione e team building grazie alla molteplicità e varietà dei suoi spazi indoor e outdoor. Si può lavorare in un ambiente prestigioso e rilassante, lontano dal caos e dai ritmi frenetici». La struttura è un’antica dimora cardinalizia del XVI secolo, che si trova alle pendici del Colle del Tuscolo, a soli venti chilometri dal centro di Roma. Circondato da un parco secolare di 15mila metri quadrati, l’albergo gode di una meravigliosa posizione panoramica con vista su Roma, il mare e Tivoli. È un gioiello d’arte cinquecentesca che racchiude tra le sue mura opere d’arte dei Maestri
del XVI e XVII secolo, tra cui merita una particolare menzione la galleria affrescata da Pannini nel 1736. Immersa in un’atmosfera permeata da arte e cultura, la struttura offre ai suoi ospiti l’emozione di trovarsi in un’antica residenza aristocratica, con un’accoglienza che fa sentire gli ospiti “a casa”. SERVIZIO PERSONALIZZATO Villa Grazioli è il luogo ideale anche per lo svolgimento di congressi e meeting, con un servizio personalizzato che rende ogni appuntamento unico: «Ogni progetto viene costruito su misura, secondo le necessità di spazio del cliente – ha continuato Ruggiero – e il nostro obiettivo primario è quello di fidelizzare la clientela, creando dei format di evento che si ripetono nei mesi e negli anni» . Villa Grazioli è dotata di cinque sale meeting, con capienza massima di 120 persone a platea. Numerosi e accoglienti sono gli spazi
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Grottaferrata (Rm)
RELAIS & CHATEAUX PARK HOTEL VILLA GRAZIOLI
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Il giardino pensile La rilassante piscina outdoor Una camera deluxe, con vista su Roma La splendida sala dei Putti L’elegante facciata di Villa Grazioli La galleria affrescata dal Pannini
Castelli Romani interni ed esterni che vengono messi a disposizione per cocktail, coffee break, colazioni di lavoro e cene di gala. In particolare, per i team building vengono organizzate diverse attività: «Tra queste, sono stati realizzati cortometraggi a cura di alcuni team aziendali, gare di tiro con l’arco, orienteering, gare di pigiature dell’uva e itinerari con auto d’epoca» ha aggiunto Ruggiero. EVENTI SUL GIARDINO PENSILE La struttura di Grottaferrata, lontana dal caos cittadino ma comunque nelle immediate vicinanze del centro storico di Roma, vanta 62 camere, dislocate nella villa principale e nei due villini antistanti. Il Ristorante Acquaviva, interno alla villa, gode di un incantevole giardino pensile affacciato su Roma e offre ai propri ospiti piatti di raffinata cucina mediterranea. Le sue quattro sale hanno una capienza massima di 220 posti. Villa Grazioli offre ai
suoi ospiti diverse attività ricreative: un’incantevole piscina all’aperto, immersa nella natura, un golf club e un wellness center convenzionati nelle immediate vicinanze. Adiacente alla villa, che è dotata in tutti i suoi spazi di connessione WiFi, c’è un parcheggio privato non custodito che può ospitare fino a 120 auto. Una location di grande richiamo dunque, come ha dichiarato Ruggiero: «Villa Grazioli offre il piacere di stare in una location di prestigio, accogliente e confortevole, senza rinunciare a tutti i comfort necessari per eventi e congressi». I Castelli Romani, inoltre, sono luogo di grande ricchezza naturale e paesaggistica, enogastronomica e culturale-artistica. Sono molte le attività possibili nei dintorni di Villa Grazioli: wine tasting in aziende vinicole Doc di Frascati, visite guidate a Roma, Tivoli e in tutta la zona dei Castelli.
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Hotel Artis ★★★★ Rimini Numero totale camere: 57 | Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 80 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 200 | Possibilità organizzazione post congress
Camera con vista
a Rimini
L’Hotel Artis è una vera e propria ”casa”, accogliente ed elegante, affacciata sul mare della capitale del divertimento romagnolo, con sale congressi moderne e avveniristiche e un servizio personalizzato per l’organizzazione di incentive e team building indimenticabili SIMONA ZIN
iamo a Rimini: città poliedrica e vivace, votata da sempre all’accoglienza e S all’ospitalità, meta di turisti in ogni periodo dell’anno e terzo polo fieristico-congressuale d’Europa. Inaugurato a giugno 2009, nel cuore di Marina Centro, l’Hotel Artis si presenta come soluzione assolutamente d’avanguardia in linea con i più contemporanei canoni dell’architettura e della progettualità alberghiera. Immaginato come un’oasi di relax per il turista e
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il congressista, è un racconto percettivo in grado di stimolare i sensi del viaggiatore in una dimensione sempre mutevole, proiettata verso il futuro dell’hotellerie. Lo stile è semplice e innovativo, curato in ogni particolare da professionisti giovani e creativi, per un risultato estetico e funzionale di sicuro effetto. GIOCHI DI LUCE La hall è caratterizzata da linee essenziali e grande luminosità: in questo spazio, il bar e la reception fondono le proprie funzioni, accogliendo l’ospite in una dimensione plurisensoriale grazie all’utilizzo di materiali naturali, di toni chiari e giochi di luce, che stimolano le percezioni tattili e visive. La posizione dell’hotel, in prima linea sul lungomare, a brevissima distanza dal centro storico, dal nuovissi-
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COLAZIONE VISTA MARE La colazione, servita nella meravigliosa sala con vetrate vista mare, si avvale di una ricercata cura del servizio, con grande varietà e qualità degli alimenti: il ricco buffet a disposizione sempre fino alle ore 12, con golose proposte dolci e salate sempre fresche e fragranti, trasforma il breakfast time in un momento di piacere puro e relax, in cui le tendenze e i sapori internazionali ben si coniugano alla genuinità e al buon gusto italiano. Location ideale per eventi aziendali e meeting di sicuro successo, l’Hotel Artis dispone di sale riunioni da 15 a ottanta posti, insonorizzate, dotate di luce naturale e oscurabili, con attrezzature e dotazioni tecnologiche di ultima generazione. Con un valore aggiunto: la grande flessibilità e professionalità di tutto lo staff che segue l’evento con attenzione e dedizione fin dal primo contatto.
Rimini
mo Palacongressi di prossima apertura e dal centro fieristico, contribuisce alla sua esclusività: non c’è niente di meglio che poter spaziare con lo sguardo oltre l’orizzonte e godere di divertimento e relax anche durante impegnativi soggiorni di lavoro e meeting aziendali. Le 57 camere dell’Hotel Artis, luminose e arredate in maniera confortevole ed essenziale, completamente insonorizzate esternamente e internamente, offrono tutte terrazza con vista mare, laterale o frontale, ogni genere di comfort e dotazioni tecnologiche di ultima generazione: gli ampi spazi abitativi vanno dai venti agli oltre trenta metri quadrati in base alla tipologia di camera prescelta, con letti matrimoniale king size, servizi privati con vasca (anche idro) o doccia, idro shower a cascata o getto d’acqua rilassante, Tv color Lcd 26’ o 32’, programmazione Sky e canali satellitari, connessione Internet Wi-Fi.
HOTEL ARTIS
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Le proposte dell’hotel sono sempre personalizzate, flessibili e mirate a soddisfare qualsiasi esigenza del cliente per la piena soddisfazione di ambo le parti e la buona riuscita di qualsiasi evento. L’hotel di Rimini ha ancora molto da offrire: allettanti proposte di catering, rilassanti momenti di pausa a bordo piscina o nell’elegante lounge bar e ampia gamma di programmi incentive e team building. La struttura organizza anche tour dell’entroterra riminese con visita a rocche e castelli malatestiani, escursioni in barca, visite con degustazione alle cantine di San Patrignano, passeggiate a cavallo, tornei di golf, gare in go-kart, giornate di grandi spese con personal shopper negli outlet della zona. indirizzi a fine rivista
Spazi luminosi affacciati sul mare: all’Hotel Artis di Rimini anche i momenti di lavoro e di incontro sono all’insegna del relax
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Cortina D’Ampezzo (Bl)
GRAND HOTEL SAVOIA
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Glamour a cinque stelle Se Cortina è considerata la regina delle Dolomiti e il suo fascino incanta i visitatori di tutti i tempi, il Grand Hotel Savoia è il luogo migliore per assaporarne lo charme NINO VERMICELLI
da sempre il ritrovo di re e regine, uomini politici e celebrità dello È show business e, dopo un sapiente restyling, ha riaperto i battenti. Si tratta di uno degli alberghi storici più affascinanti di Cortina, il Grand Hotel Savoia che, dagli inizi del Novecento ha ospita-
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to personaggi del calibro di Lev Tolstoj, Wiston Churchill, Chaarlton Eston, Franklin Delano Roosvelt. E ancora Umberto di Savoia e, più di recente Giulio Andreotti e Sophia Loren. Tradizione e innovazione, concorrono ora a rendere accogliente il lusso e a far sentire gli ospiti come a casa quando alloggiano in una delle 117 spaziose camere (divise in comfort, superior e deluxe), alle quali si aggiungono cinque raffinate junior suite e otto impareggiabili suite. All’insegna dell’eleganza classica anche gli spazi per i momenti conviviali. A iniziare dal ristorante Savoy, dai toni caldi, dagli arredi minimal e dalla gastonomia raffinata. Per continuare con il bar Giardino d’Inverno, dove la pietra e il legno si sposano con la pelle e l’acciaio per creare un ambiente rilassato. Per finire con il ricercato piano-bar – dove sorseggiare un cocktail cullati dalla musica di un pianoforte a coda – e con l’esclusivo Cigar Bar, dall’atmosfera soffusa e preziosa. Anche i momenti lavorativi hanno i loro spazi – completamente rinnovati all’insegna della tecnologia – e sono 350 i delegati che trovano posto nelle sale del nuovo centro congressi, mentre gli
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uomini d’affari possono lavorare comodamente dal centro business e collegarsi gratuitamente via Internet sia tramite WiFi sia tramite cavo. Se, dunque, i momenti conviviali e quelli lavorativi trovano al Grand Hotel Savoia tempi e ambienti dedicati ed eleganti, anche il relax non poteva essere da meno. E infatti è a disposizione degli ospiti il Centro Mességué, un wellness centre disposto su 750 metri quadrati, all’interno dei quali trovano posto sauna, bagno turco, piscina, idromassaggio, sale dedicate al relax e altre per i trattamenti beauty e le diverse tipologie di massaggio.
mitiche e della loro natura incontaminata – culturali (l’intramontabile magia di Venezia è ad appena un’ora e mezza con le sue calli e i suoi canali) o, ancora, all’insegna del glamour e dello shopping, con passeggiate a tema nel centro storico di Cortina, dichiarata patrimonio universale dell’Umanità dall’Unesco. indirizzi a fine rivista
ATTIVITÀ PER TUTTE LE STAGIONI Se Cortina è la regina incontrastata della stagione bianca, e gli infiniti chilometri delle sue piste da sci e da snowboard – più di cento! – attirano gli appassionati della neve da tutto il mondo, anche negli altri periodi dell’anno l’elitaria località offre spunti originali per l’organizzazione di attività sportive – dai trekking a piedi, a cavallo o in mountain bike alla scoperta degli angoli più suggestivi delle alture dolo-
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Relais Villa Fiorita & Park Hotel ★★★★ Monastier di Treviso (Tv) Numero totale camere: 180 | Ristoranti: 5 | Posti: 50/250 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 600 posti | Capienza sala minore: 12 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress
Format vincente Uno dei maggiori centri congressuali del Veneto, recentemente restaurato in grande stile, e un’ospitalità davvero ai massimi livelli. Dove? A Villa Fiorita di Monastier di Treviso, sotto l’egida di Sogedin Hotels LUCIANA FRANCESCA REBONATO
uarant’anni di esperienza nell’arte dell’ospitalità sono sinonimo di affiQ dabilità e qualità, così come alcuni numeri che preannunciano la solidità del gruppo Sogedin: seicento dipendenti con diverse società in attivo e, nel 2008, un fatturato pari a circa sessanta milioni di euro. E se le attività del gruppo si sviluppano in molteplici settori produttivi, è la vocazione per l’hotellerie a campeggiare, sotto il brand di Sogedin Hotels: una passione che è nata da Antonio Calvari, si è estesa ai suoi figli e ha promosso la nascita di un pool di strutture ricettive di alto livello nelle quali la meeting industry trova un valore aggiunto. Giovanni Cher, sales & marketing manager del gruppo, infatti, afferma « L’esperienza, ma soprattutto l’approfondita conoscenza del settore, ci consentono
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di soddisfare qualsiasi richiesta della committenza intervenendo in ogni passaggio, a partire dalla logistica alberghiera per arrivare all’organizzazione dei congressi, approntando i servizi necessari, segreteria tecnica inclusa. Anche l’organizzazione di attività extra meeting è l’espressione di un nostro contributo creativo e propositivo, finalizzato a rivestire un ruolo sempre più attivo nell’affiancamento ai meeting planner». A Monastier di Treviso il gruppo è presente con il Park Hotel Villa Fiorita mentre a Venezia si trovano l’Hotel Antony e l’Antony Palace. E i riflettori di queste pagine sono puntate su Park Hotel Villa Fiorita, scenario dell’European Medical Travel Conference, la maggiore conferenza europea dedicata al turismo sanitario – maggio 2010 – e del Full Contact
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Monastier di Treviso (Tv)
RELAIS VILLA FIORITA & PARK HOTEL
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Meeting Planner di Ediman, svoltosi il 10 e l’11 settembre scorsi. UNA E TRINA Vicino a un antico monastero di Monastier sorge Villa Fiorita, complesso articolato in tre realtà ben distinte, Relais Villa Fiorita, Park Hotel Villa Fiorita e Centro Congressi, collegate fra loro da un avveniristico tunnel di cristallo immerso nel verde: tre opzioni da cogliere nel loro insieme o da fruire singolarmente, a seconda della dimensione degli eventi. Intorno si distende la campagna trevigiana e l’ottimale ubicazione di Villa Fiorita, a dieci chilometri da Treviso e a meno di trenta dal centro di Venezia, consente una pluralità di opportunità postcongressuali alla scoperta della regione. L’asso nella manica della struttura è il centro congressi, sottoposto a un totale restyling nel 2006 – per il costo di un milione di euro –, un’innovativa location che punta tutto sulla tecnologia, sulla versatilità e sui grandi numeri. Le sale congressi sono 12, concepite per accogliere complessivamente mille persone, spazi modulabili a seconda delle esigenze e collegati fra loro con telecamere a circuito chiuso. Fra le dotazioni, cinque cabine per le traduzioni simultanee, rack regia mobile, allestimenti scenografici e un dettaglio che pochi possono vantare: le pareti della sala principale, allestibile per seicento invitati, sono alte nientemeno che dieci metri. Ancora cifre, questa volta nel contesto della Ballroom: in questo “salone delle feste” si possono ambientare cene di gala sino a settecento persone.
GASTRONOMIA AL TOP Se gli incontri si fanno in mille, la ristorazione non è da meno e schiera in campo cinque ristoranti per altrettanti invitati – e, unico in Italia un Davidoff Club Restaurant – nei quali apprezzare la migliore gastronomia del territorio rivisitata con maestria e fantasia, sempre in accordo allo scorrere delle stagioni. Durante quella estiva, Villa Fiorita invita la meeting industry a cocktail open air a bordo piscina, dall’esclusivo design e ombreggiata da palme, soluzione perfetta anche per pause relax prima o dopo gli incontri. Nel parco secolare di tre ettari che circonda la villa – e nel quale si sprigionano le fragranze di oltre cento varietà di fiori – si possono organizzare anche team building tailor made così come approntare gazebo per allestire mostre o esposizioni. Completa l’offerta di Villa Fiorita un’accomodation articolata in 180 fra camere e suite dagli arredi che spaziano dalle suggestione antiche a icone moderne e funzionali.
Tre strutture collegate da un tunnel di cristallo: Relais Villa Fiorita, Park Hotel Villa Fiorita e Centro Congressi, da scegliere in base alle dimesioni del proprio evento
indirizzi a fine rivista
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136 hotel SX_Base Hotel
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BASE HOTELS GROUP Noventa di Piave (Ve)
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Base Hotels Group ★★★★ Noventa di Piave (Ve) Numero totale camere: 207 | Ristoranti: 2 | Posti: 300 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 300 | Capienza sala minore: 2 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 | Possibilità organizzazione post congress
Una location di design con spazi e servizi adatti per piccoli e grandi eventi e tutta la cura dei dettagli che fanno la differenza. Ecco perché Base Hotels Group, a poca distanza da Venezia, è sinonimo di meeting di successo
La base del successo ELISA FERRO
legante e all’avanguardia, il Base Hotel di Noventa di Piave, a una trentina di E chilometri da Venezia, è una location a quattro stelle studiata nei minimi dettagli per accogliere al meglio i propri ospiti e per offrire alle aziende un servizio meeting and event di alto livello. Il complesso, diviso in due strutture di nuova concezione, il Base to Stay e il Base to Work, dispone nell’insieme di 207 camere dotate di ogni comfort, di cui 95 deluxe e sei prestigiose suite, e di una moderna area congressuale che può ospitare contemporaneamente oltre trecento delegati. Quest’ultima, situata al piano interrato del Base to Work, offre in particolare tre ampie sale meeting modulari, luminose e
SPORT E SHOPPING
Dopo il lavoro, lo svago continua. Dai tour in collina a bordo di un’auto d’epoca al jogging lungo il Piave, alle sessioni di golf nei magnifici campi della
zona. Con una chicca per chi ama lo shopping: la visita con personal shopper al lussuoso Outlet McArturGlenn, situato proprio di fronte all’hotel.
versatili, attrezzate con le migliori tecnologie, nonché una hall d’accoglienza, una postazione permanente con computer, fax, scanner e stampanti, una sala per coffee break, un giardino esterno, alcune salette più piccole e vip lounge per riunioni ristrette o conversazioni riservate. Inoltre, il Base Hotel, con i suoi due ristoranti, i due bar e la grande sala interna per ricevimenti e banchetti, fornisce un servizio completo per quanto riguarda colazioni di lavoro, light lunch, brunch e cene di gala aziendali. Recentemente è stata inaugurata una bellissima piscina all’aperto, con solarium e zona relax circostante che può essere anch’essa trasformata in area per cocktail ed eventi esclusivi fino a un massimo di 150 invitati. Tra le altre novità di rilievo, infine, il potenziamento del servizio navetta da e per l’aeroporto Marco Polo di Venezia e per quello di Treviso, con l’aggiunta di nuove vetture e pick up da venti posti, e l’apertura del nuovissimo centro benessere Orus, dove, tra un bagno turco e un massaggio, è possibile concedersi momenti di assoluto relax. indirizzi a fine rivista
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Stile
e
Tendenza
nel
cuore commerciale
di
Roma
OP Hotel inaugurato il 15 luglio del 2010, con il progetto del prestigioso studio internazionale di architettura Giannone Petricone Associates di Toronto, di fatto offrendo all´EUR District una struttura capace di stupire con i suoi giochi di linee, colori e forme che traggono spunto dal connubio tra la US East Coast e la modernità nel nostro quartiere.
• INNOVATIVO nella sua progettazione e nelle forme strutturali • MODERNO attraverso l´utilizzo congiunto di acciaio e legno che combinano insieme la forza del metallo ed il calore del legno che trae spunto dal pino rosso americano
• FUSION in quanto caratterizzato da elementi antichi riprodotti ed inseriti in un contesto atipico, come il • • •
grande camino della zona ristorante RILASSANTE per la capacità di offrire colori pensati e studiati appositamente per essere di aiuto al nostro subconscio attraverso messaggi subliminali COMPLETO perché offre una molteplicità di servizi e proposte, dal bar al centro riunioni, dal pernottamento alla ristorazione ECOLOGICO nei materiali e nella realizzazione
116 camere e 7 suites dotate di tutti i comforts, purificatore di aria nelle camere, frigo minibar, TV LCD 32" con sistema interattivo di messaggistica, Radio WI-FI per I-Phone, Cassaforte elettronica di sicurezza, Locali bagno con vasca, asciugacapelli. GAVIUS DESIGN RESTAURANT Design capace di offrire un servizio di alto livello fino a 120 persone. AQUA BAR, per rilassarvi gustando oltre 100 tipi diversi di acque minerali ed oligominerali provenienti da tutto il mondo, oltre che poter assaggiando snacks, aperitivi ed approfittando della nostra Happy hours. EUREKA BAR dove gustare le nostre proposte in una pausa tra una mano e l’altra di Texas hold´em o di giochi on-line MEETING AREA fino a 140 pax a platea in 3 comode sale dotate di tutti i materiali tecnologici e comforts. FITNESS SPA con macchinari cardiotonici e zona umida con Sauna, Bagno Turco ed Idromassaggio per eliminare in un solo colpo le tensioni e lo stress che ci provengono da una estenuante giornata lavorativa o di shopping.
(apertura Autunno / Inverno 2010)
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Viale Oceano Pacifico, 165 - 00144 Roma (Italia) - Tel. 06 592801 - Fax 06 52208441 www.ophotel.it - info@ophotel.it
138-139 hotel 2S_Camperio
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SITE INSPECTION hotel
Camperio House Suites & Apartments ★★★★ Milano Numero totale camere: 4 |Suite e appartamenti 17 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 40 posti a teatro | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 100 | Possibilità organizzazione post congress
Camperio House Suites & Apartments: annoverato fra i più prestigiosi alberghi di Milano e con servizi esclusivi, apre i battenti agli eventi contraddistinti dalla più elevata ricercatezza ed eleganza
Gioiello milanese LUCIANA FRANCESCA REBONATO
na residenza storica da vivere nel presente, in un vincente connubio U tra passato e futuro, nel cuore del capoluogo lombardo. La location, inaugurata nel 2006, ha fatto dello stile e dell’eleganza il suo principale tratto distintivo: marmi, colonne, archi a tutto sesto, ferro battuto testimoniano un passato di potere e di gloria che rivive e si anima negli ambienti di Camperio House Suites & Apartments dove l’invito alla conversazione è un piacere irrinunciabile. Ascrivibile al XV secolo, il complesso è stato
edificato su una struttura preesistente, articolata in una chiesa e convento. Nel Rinascimento è stato luogo di culto e cultura, ha ospitato pittori e scultori, divenendo fucina di grandi artisti. Oggi è sotto la tutela della Sovrintendenza delle Belle Arti e apre i battenti a prestigiosi incontri della meeting industry: un lavoro di cesello in cui a elementi di un tempo sono stati aggiunte particolarità moderne che rispondono in maniera ottimale alle esigenze del business congressuale. Il tutto orchestrato dal direttore Alberto Rigo e dal suo staff, a disposizione per organizzare eventi di alto profilo e all’insegna della versatilità, curando ogni dettaglio per rendere ineccepibile la permanenza degli ospiti: dalla limousine con autista alla prenotazione degli spettacoli, dalla governante dedicata al servizio di baby sitting. Affinché il Mice “in rosa” possa, se lo desidera, viaggiare con “l’erede”.
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CAMPERIO HOUSE SUITES & APARTMENTS Milano
138-139 hotel 2S_Camperio
A CIASCUNO IL SUO La parola d’ordine qui è “flessibilità” che consente, grazie a moduli o pannelli insonorizzati, di approntare spazi personalizzati per diverse tipologie di evento e dimensioni. Le sale sono quattro, dalla capienza variabile e dotate di tecnologia all’avanguardia. Sono a disposizione del Mice con formula di long o short term rental e sono state progettate per massimizzare gli spazi, la funzionalità e la comodità della committenza. Dal mese di marzo il Camperio House Suites & Apartments vanta un ulteriore gemma: la Camperio Gallery, uno spazio di ultima generazione, multifunzionale, illuminato da luce naturale, provvisto di un pool di attrezzature tecniche fra le quali proiettore, microfoni, schermi e lavagne luminose. I più moderni strumenti di supporto tecnologico e artistico vengono inoltre approntati on demand per assicurare il successo di qualsiasi tipologia di evento, dalle conferenze alle mostre passando per la presentazione di prodotti. Nel contesto dell’accomodation, invece, il comune denominatore è riassunto nella parola “comfort”: una pluralità di corner suite, deluxe suite, executive suite, classic room e appartamenti. Tutte dalle ampie metrature e diversa l’una dall’altra, vantano una kitchenette di ultima generazione – le grandezze differiscono a seconda della tipologia delle camere –, sono accomunate da arredi di design moderno e dal trionfo del legno che crea ambienti intimi, rilassanti e provvisti di ogni accortezza per il Mice. Vediamo alcuni dettagli: le corner suite, situate in posizione angolare nel palazzo, offrono da cinquanta a settanta metri quadrati di spazi adatti sia al business sia al soggior-
no leisure e presentano un perfetto connubio antico-moderno: arredi in stile, comfort e alta tecnologia, il tutto con vista sul cuore della Milano antica. Le deluxe suite, invece, sono ampi appartamenti di circa sessanta metri quadrati distribuiti a ogni piano del palazzo e vantano soluzioni modulari adatte alle esigenze del Mice. In ogni executive suite è disponibile il collegamento wireless ed è presente mini kitchenette di ultima generazione, attrezzata di tutti i comfort. Le executive suite, circa quaranta metri quadrati di superficie, sono perfette per il business travel che si ferma a Milano per un periodo di alcuni giorni e necessita l’appoggio di una “casa di stile” con tutte le comodità per il relax e della tecnologia per il lavoro. Le classic room, infine, di charme, con arredi classici e cromie vivaci, rispondono a esigenze di soggiorni più brevi, sempre all’insegna della qualità. indirizzi a fine rivista
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140 hotel SX_Villa Serbelloni
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SITE INSPECTION
GRAND HOTEL VILLA SERBELLONI Bellagio (Co)
hotel
Grand Hotel Villa Serbelloni ★★★★★L Bellagio (Co)
Il Grand Hotel Villa Serbelloni è considerato – giustamente – uno degli alberghi più elitari del mondo. E al fascino dell’architettura aggiunge quello coreografico del lago
Numero totale camere: 95| Ristoranti: Terrazza Serbelloni e Mistral | Posti: 180 nei 2 ristoranti | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: Salone Reale – 300 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria: collegata alla sala grande | mq di aree espositive: 120 in una sala a luce naturale | Possibilità organizzazione post congress
Stile alle stelle LUCIANA FRANCESCA REBONATO
Il modo migliore per arrivare a Villa Serbelloni? In barca, attraccando al pontile privato
i staglia sulla punta del promontorio di Bellagio, al centro del lago di Como S ed è incastonato in un parco secolare sul quale sembrano brillare le sue cinque stelle lusso. Stile ed eleganza, storia secolare e servizi di altissimo livello contraddistinguono questa dimora ottocentesca convertita in struttura ricettiva nel 1873, quando vi aggiunsero due ali simmetriche per sottolineare la solida eleganza del corpo centrale cui era possibile giungere, un tempo, solo dal lago. Oggi l’imbarcadero privato consente di salpare in motoscafo alla scoperta delle seduzioni lariane fra le quali spiccano Villa Balbianello - sotto l’egida Fai - e Villa Carlotta: un’imperdibile opportunità post congressuale per catturare con lo sguardo dalle acque le ville e i giardini che hanno reso famoso worldwide il lago di Como. AL CENTRO DEGLI EVENTI Non è una novità che la “grande storia” si incontri a Villa Serbelloni: i suoi celebri saloni dai soffitti affrescati, infatti, hanno accolto da Churchill ai Rothschild passando per John Kennedy e von Zeppelin. La meeting
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industry oggi trova nella struttura sei sale per una capacità massima di trecento persone nella principale, il Salone Reale, contraddistinto da ampie finestre affacciate sul parco, da specchi e da arredi antichi. Un convegno di successo concerta gli impegni professionali al relax e a questo provvede la beauty farm della struttura: trecento metri quadrati nei quali ripristinare l’equilibrio psicofisico con percorsi benessere personalizzati fra i quali il massaggio Shirodhara – di tradizione ayurvedica –, trattamento a effetto fortemente rilassante che agendo sul sistema nervoso centrale riduce lo stress e le tensioni. La meeting industry più sportiva, invece, può allenarsi nel centro fitness, dedicarsi a rigeneranti nuotate nelle due piscine – una indoor, l’altra outdoor a bordo lago –, giocare a tennis e a squash oppure, nelle vicinanze, praticare sci nautico, vela, canoa, equitazione, golf e trekking. Il Grand Hotel Villa Serbelloni dispone di 73 camere e 22 suite – con vista sul parco o sullo specchio lacustre – e di 12 appartamenti. indirizzi a fine rivista
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NAZIONALE 230X300A
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hotel & conference center Piazza Montecitorio 131, 0 0186 Roma tel. +39 06.6950 01 fax +39 06.6786677 www.hotelnazionale.it info@hotelnazionale.it
AL CENTRO DEL BUSINESS, NEL CENTRO DI ROMA.
nazionale roma
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SITE INSPECTION
ISEOLAGO HOTEL Iseo (Bs)
hotel
Iseolago Hotel ★★★★ Iseo (Bs) Numero totale camere: 66 | Ristoranti: 1 | Posti: 180 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 180 | Capienza sala minore: 15 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Possibilità organizzazione post congress
Un’offerta di tutto rilievo in un luogo non del tutto convenzionale: ecco i numerosi vantaggi di organizzare un meeting all’Iseolago Hotel
Scoperte d’Iseo orse perché più piccolo, forse per il carattere riservato della gente del F luogo, il Lago d’Iseo risulta il meno “chiacchierato” dei quattro grandi specchi d’acqua che costellano l’Italia del nord. Eppure non è certo il meno attraente: i vini di Franciacorta, il verde dei parchi naturali, i magnifici centri storici sono a misura di visitatore. In questo contesto, ricco d'arte e di tradizioni enogastronomiche, nasce la proposta di Iseolago Hotel. Un complesso alberghiero di prestigio, base ottimale per visite alle grandi mete turistiche del Nord Italia (Milano, Bergamo, Verona, Mantova e Venezia), ma anche luogo ideale di soggiorno in una delle aree ambientali più affascinanti della Penisola. L’offerta di Iseolago Hotel è di tutto rispetto: un grande parco, un attracco sul lago, la possibilità di praticare tennis, golf, surf, nautica. Il complesso alberghiero Iseolago Hotel dispone di 66 camere: 56 doppie di cui sei attrezzate per diversamente abili, otto junior suite, due suite. I due residence Le Terrazze e Il Patio completano l’offerta di camere, per un totale di 24 appartamenti disponibili mensilmente in affitto durante tutto il
periodo invernale. Nel 2008 Iseolago Hotel ha inoltre inaugurato Le Ninfe del Lago, una raffinata spa con sauna, bagno turco, idromassaggio con zona relax e numerose altre proposte, per un percorso benessere più che completo. E dal punto di vista congressuale, Iseolago Hotel può offrire ospitalità a ogni tipo di meeting grazie a tre sale perfettamente attrezzate. La più grande è la sala Franciacorta, con disposizione a cinema, capace di ospitare 180 persone. La sala Torbiere, invece, si può disporre a banchi di scuola, a ferro di cavallo, o a tavolo imperiale, con capacità fino a cinquanta persone. La sala Montisola è la più piccola, con un tavolo ovale per quindici persone. Completa l’offerta il ristorante L’Alzavola, con tre sale interne e un delizioso pergolato estivo, ideale per pranzi di lavoro, banchetti e cerimonie. Anche per il 2010, L’Alzavola ha un’offerta molto interessante di brunch domenicale, con un’ampia varietà di piatti a buffet: un’occasione più che interessante per “esplorare” le numerose offerte di Iseolago Hotel.
FABIO ALCINI
indirizzi a fine rivista
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SITE INSPECTION location per eventi
PALAZZO DEL GHIACCIO Milano Uno dei luoghi storici di Milano, tra i più amati dai suoi cittadini – che qui si incontravano sulle lame dei pattini da ghiaccio – è diventata una spettacolare location per presentazioni e iniziative Mice di vario tipo. Assolutamente… in bianco
Magia natalizia al Palazzo del Ghiaccio ilano è la capitale delle iniziative mondane, dell'intrattenimento di M alto livello, delle vetrine glamour e degli eventi tout-court: tutto ciò che riguarda il Mice trova qui la sua giusta collocazione. Uno dei luoghi milanesi più "classici" è indubbiamente il Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi. Ma il fatto che sia classico non significa che non abbia saputo leggere le sfide più attuali, modellandosi e modulandosi sulla base delle esigenze professionali più evolute. Oggi, perciò, il Palazzo del Ghiaccio è una location perfettamente adatta a numerosi tipi di eventi e con alcune peculiarità che quasi nessun'altra sede per eventi milanese può vantare. Con i suoi 5.300 metri quadrati altamente modulabili, il Palazzo del
Ghiaccio può facilmente adattarsi a eventi per 1.350 persone – feste, rassegne musicali e cinematografiche e grandi convegni – o trasformarsi nella sede di eventi più raccolti come ricevimenti e banchetti. Particolarmente suggestive possono risultare le cene di gala e i party organizzati dalle aziende in occasione delle festività natalizie, come è stato per l’elegante cena di gala organizzata da Banca Aletti, il Christmas Party di Ing Direct, l’evento Symantec e la magica atmosfera ricreata in occasione del Concerto di Natale realizzato dallo studio Gianni Origoni Grippo & Partners. Lo stile Liberty e il rinnovato look totalmente bianco, ispirato alla sua prima destinazione d’uso, rendono il Palazzo del Ghiaccio
FABIO ALCINI
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SITE INSPECTION location per eventi
una location molto adatta a evocare la magica atmosfera del Natale. Il Palazzo del Ghiaccio dispone di ampi spazi, primo fra tutti il grande parterre, di oltre 2.400 metri quadrati, una metratura poco comune e quindi molto richiesta in centro città. Altri spazi si sviluppano su diversi livelli: un open space si affaccia direttamente sul parterre, una zona di quasi duecento metri quadrati, con una lunga vetrata che affaccia sulla pista, da allestire come lounge, bar o spazio catering, e un open space di oltre quattrocento metri quadrati (al primo piano) da adibire ad area riservata, bar o ristorante. L’ingresso è nell’ampio foyer, dove è stato ricavato uno spazio guardaroba, mentre al primo piano sono disponibili un open space e alcune piccole sale riunioni. Sono presenti, inoltre, una suggestiva terrazza all’ultimo piano (di oltre quattrocento metri quadrati), affacciata sulla stazione di Porta Vittoria, utilizzabile per cocktail e momenti di intrattenimento e un piano seminterrato di 415 metri quadrati. Le molteplici possibilità d’illuminazione spaziano dalla piena luce fino al rapido e totale oscuramento della struttura, dotata di lampade bubble dal design particolarmente originale e di faretti da terra, declinabili in diverse tonalità di colore, che esaltano la particolare architettura ad arcate ferree della copertura. Grazie all’adattabilità a qualsiasi tipo di allestimento, alla funzionalità e a un’ampia rete di fornitori garantiti, il Palazzo del Ghiaccio risulta oggi uno spazio adatto ad accogliere ogni tipo di evento: sfilate di moda, serate di gala, feste, mostre, eventi culturali, convegni,
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fiere e meeting aziendali. Un altro grande vantaggio di questo spazio dal sapore davvero unico è la sua posizione facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici che collegano direttamente al centro città, alle stazioni ferroviarie e al vicino aeroporto di Milano Linate (passante ferroviario fermata stazione di Porta Vittoria, autobus 45 e 73, tram 27 e 12, filobus 90, 91 e 93). È agevole anche il collegamento con le autostrade, grazie alla vicinanza con la tangenziale est di Milano. Per chi invece volesse raggiungere il Palazzo del Ghiaccio in macchina un parcheggio convenzionato nelle vicinanze applica tariffe agevolate. indirizzi a fine rivista
Il bianco degli ambienti riporta alla mente la funzione originale del Palazzo del Ghiaccio e ammanta ogni evento di luce suggestiva, anche grazie ai grandi lampadari di design. In alto e nella pagina precedente l’allestimento per l’evento natalizio di Banca Aletti
Progetto3
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In Puglia non solo per lavoro Nel cuore della Valle dei Trulli, la Masseria Chiancone Torricella offre alle aziende una vasta scelta di proposte: 4 sale per meeting e conferenze, internet ad alta velocità e wi-fi; ambienti eleganti per eventi raffinati e personalizzati. Accogliete i vostri ospiti in una location insolita e rilassante, dove classe e comfort sono in continua evoluzione.
Masseria Chiancone Torricella – Martina Franca – Valle dei Trulli – Puglia Tel +39 0804490600 www.masseriachiancone.it - info@masseriachiancone.it
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SITE INSPECTION location per eventi
Le Rovedine Golf Club Noverasco di Opera (Mi) Sale meeting: 1 modulabile da 10 a 120 posti | | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 coperti | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 200 posti | Pranzo seduti: 120 posti | Possibilità organizzazione post congress
A due passi dal Duomo: un’oasi di pace, garbo, natura e attività sportive. Decisamente un’alternativa efficace per organizzare un meeting o un evento dal sapore particolare. E anche la tangenziale è raggiungibile in un attimo
Un’altra Milano: Le Rovedine FABIO ALCINI
a sensazione è quella di entrare “in un altro posto”. Milano è a portata di Lsguardo, via Ripamonti è un nastro di asfalto lì in fondo, il Duomo si trova a soli dieci chilometri. Eppure qui è tutto verde, con alberi, laghetti, perfino un’aria differente. Del resto è così che devono averlo pensato, il Golf Club Le Rovedine: un’oasi di pace a due passi dal caos milanese. «Siamo qui da trent’anni» spiega Franco Piras, amministratore delegato della società Golf Vacanze, proprietaria dell’intera struttura. «Questo è stato il primo campo da golf in Italia ad adottare un modello di sviluppo anglosassone. L’idea era, ed è, quella di rendere il golf disponibile a tutti e non un’attività elitaria riservata a pochi. È stato il primo
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campo dove poter giocare senza acquistare quote sociali e di qui sono passati negli anni la maggior parte dei golfisti milanesi. Ed è ancora l’unico campo in Italia ad aver ospitato sia l’Open maschile sia quello femminile, aprendo gratuitamente le porte del golf a un vasto pubblico per assistere a questi eventi internazionali». Ma Le Rovedine funziona anche da grande struttura di avviamento al golf, con la Golf Academy, il grande campo pratica, le avanzate metodologie elettroniche di controllo dello swing “in diretta”, e le sue 18 buche da campionato. Si tratta di uno spazio cresciuto assecondando le esigenze dei golfisti di oggi, per una pratica sportiva che è un toccasana per la salute. «Le Rovedine – prose-
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SITE INSPECTION location per eventi
LE ROVEDINE GOLF CLUB Noverasco di Opera (Mi) gue Franco Piras – è molto accessibile anche dal punto di vista economico e molto competitivo rispetto a tante altre attività ludico-sportive. Rispettare le esigenze dei soci è il nostro obiettivo principale. L’idea di ospitare eventi ci è stata suggerita interamente da loro: ci hanno richiesto di poter utilizzare gli spazi per ricevere clienti e ospiti. E noi abbiamo fatto il possibile ristrutturando la club house e le aree verdi non interessate dal gioco per creare un ambiente che metta a proprio agio anche chi non sia mai entrato in un campo da golf». SPAZI VERDI La club house tutta nuova, funzionale ed elegante, è distribuita su duemila metri quadrati, con le ampie vetrate che permettono alla luce e all’ottimo panorama di trasmettere serenità. C’è poi una sala meeting modulabile, con terrazza e giardino, con luce naturale e vista a 180 gradi sul percorso. Qui si possono organizzare eventi da dieci a centoventi persone, con segreteria, supporti tecnici e audiovisivi. E inoltre, un plus che solo Le Rovedine può vantare: oltre seicentomila metri quadrati di parco, con abeti, pioppi secolari, ciliegi, cedri, pini, aceri, betulle, ricco di uccelli migratori e con sette chilometri di sentieri percorribili a piedi o più comodamente con i golf cart. «Alle Rovedine – prosegue Piras – disponiamo del campo pratica più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa, con cento postazioni, di cui sessanta coperte e illuminate, e un percorso executive da nove buche par tre affiliato alla Fig aperto sette giorni su sette dalle otto sino alle venti e dalla primavera all’autunno anche la sera fino alle 23 dal martedì al giovedì. Per dare a tutti la possibilità di giocare anche a chi non dispone di molto tempo. Il campo pratica è il “polmone” del golf: qui si iniziano a tirare i primi colpi e si continua a giocare, per allenarsi e migliorare il proprio gioco, sotto lo sguardo attento dei dieci maestri federali, che uniscono la pluri decennale esperienza alle più avanzate tecnologie. Durante gli eventi organizziamo corsi di avviamento al golf e spes-
so gli ospiti si divertono così tanto che poi è difficile staccarli dal green… Utilizzare il golf e le sue difficoltà come metafora delle problematiche aziendali è ormai un ‘’ must’’ nei corsi di formazione e nelle attività di team building. Ma il parco non è soltanto golf: organizziamo battute di pesca negli oltre trentamila metri quadrati di laghetti, giochi aziendali, giochi olimpici e cacce al tesoro. Anche le presentazioni di prodotto trovano qui una location perfetta. Non ci poniamo limiti, abbiamo una fortuna che non tutti possono vantare cosi vicino a Milano: abbiamo gli spazi per realizzare le fantasie dei nostri clienti».
Le Rovedine è una vera oasi verde alle porte di Milano, dove ambientare un evento e abbinarlo a una sessione di golf
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Mantova Multicentre Mantova Sale meeting: 9 sale | Capienza sala maggiore: 353 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 350 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: fino a 500 posti | Pranzo seduti: fino a 180 posti | Possibilità organizzazione post congress
È il vero punto di riferimento congressuale di Mantova, città d’arte, di festival, teatro, letteratura e dal 2008 anche patrimonio mondiale dell’umanità Unesco
Multicentre Doc MANUELA BELLINI
ostruito in prossimità del centro storico della bellissima città dei C Gonzaga, il Mantova Multicentre, distribuito su quattro distinti piani con nove sale equipaggiate, aree di esposizione e spazi multifunzionali, è una grande risorsa per il comparto business, per l’economia, ma anche e soprattutto per
l’intera comunità mantovana. Posizionato “dentro le mura” per arricchire il tessuto cittadino, svolge un ruolo di riferimento complessivo per tutta la provincia e suggerisce nel modo più concreto, originale ed efficace le soluzioni migliori per godere delle ricchezze locali. L’arte, la cultura, la musica, la storia, tutte le affascinanti realtà della terra di Virgilio si fondono così armoniosamente nell’organizzazione e nei programmi di ogni evento business e danno quel sapore particolare in più per farne un appuntamento di successo. STUDIATO AD ARTE Si colloca in questa luce una struttura tanto attesa da Mantova e adesso finalmente utilizzabile da tutti, anche da chi è un po’ fuori mano. Il centro congressi, infatti, è comodamente raggiungibile dall'autostrada Modena-Brennero e dista solo pochi chilometri dall'aeroporto di Verona. Le nove sale equipag-
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SITE INSPECTION location per eventi
MANTOVA MULTICENTRE Mantova giate possono ospitare fino a seicento persone e, l'auditorium L'Ottagono, lo spazio centrale con 353 posti, è l’ideale per eventi più grandi, quali congressi, convegni, convention, seminari e importanti meeting aziendali. Il MaMu dispone inoltre di aree multifunzionali che possono essere comodomente utilizzate come spazi catering e spazi espositivi. Un cenno di merito va alla tecnologia, fiore all’occhiello della struttura, controllata da una “sala regia” che può fungere da polo interattivo per mettere in contatto tutte le sale e più edifici (per esempio la Sede Camerale di via Calvi, importante palazzo Liberty progettato dall'architetto mantovano Aldo Andreani nel 1913, che dista solamente pochi metri dal centro ed è usufruibile anch’esso con altri tre locali); la struttura è interamente cablata ed è dotata di moderne attrezzature anche per la traduzione simultanea e la videoriproduzione, che permettono facilmente di ottimizzare tempi e costi organizzativi. QUEL CHE MANCAVA ORA C’È Uno strumento indispensabile per una città e una provincia dalle fortissime capacità e potenzialità di richiamo, ma che era ancora debole sul piano infrastrutturale: il Mantova Multicentre ha pensato bene e ha pensato in grande. Non solo, infatti, assiste e organizza in prima persona ogni evento di tipo congressistico e business, curando ogni particolare e mettendo a disposizione una molteplicità di servizi e offerte, ma organizza anche visite guidate inedite di Mantova e dei suoi gioielli. Così, se da un lato è possibile controllare condizionamento degli ambienti, impianti elettrici, luci, tende, persiane, rete Internet, telefoni, videoregistratori e riproduttori attraverso una serie di pannelli sinottici centralizzati e integrati ai computer o, si può approfittare della rete telematica in fibra ottica, con linee dati 10/100 Mbps e inviare e ricevere immagini da ogni parte della struttura e del mondo ed effettuare
videoconferenze fino a quattro conferenzieri e multiconferenze fino a 15 grazie alle tre linee Isdn e di un collegamento verso l’esterno a due Mbps, dall’altro si può contare su uno staff esperto ed efficiente e approfittare delle attività collaterali al congresso che può organizzare, tra cui, immancabili, aperitivi o cene di gala in Palazzi storici, per esempio all’interno del Palazzo della Ragione, un prestigioso edificio dell'XI secolo, situato nel cuore della città. «Abbiamo pensato quest’infrastruttura cercando di armonizzare al massimo le forme antiche della nostra Camera di Commercio, radicalmente riproposte, con la moderna costruzione» sottolineano dalla direzione. «Che nelle forme dell’attualità abbiamo ritenuto capace di espressive suggestioni, ricche di memoria, di filologie architettoniche che hanno intessuto i secoli mantovani». Da provare. indirizzi a fine rivista
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Tenuta Moreno ★★★★ Mesagne (Br) Numero totale camere: 86 | Ristoranti: 1 | Posti: 450 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.500 | Possibilità organizzazione post congress
Tenuta Moreno Mesagne – Br
Un gioiello nel cuore del Salento Colori caldi, atmosfere accoglienti, cura dei dettagli. Tutto questo viene garantito da Tenuta Moreno, resort quattro stelle inserito in un’ oasi di tranquillità non lontano dalla città marinara di Brindisi ASSUNTA CORBO
l Salento, angolo di grande fascino del territorio italiano, racconta di natura Iincontaminata, memorie storiche e accoglienza di qualità. Un insieme di elementi perfetti per rendere unico un evento organizzato nello scenario di questa parte di Italia e nella cornice della Tenuta Moreno, resort quattro stelle costruito nella campagna mesagnese. La struttura è nata attorno a una masseria del XVIII secolo e dispone di 86 camere dotate di ogni comfort. Eleganza e cura dei dettagli sono le caratteristiche principali di questa location affiliata al gruppo Chez Vous e ideale per organizzare meeting e congressi di diverse dimensioni e tipologie. La struttura, infatti, è dotata di un centro congressi composto da un salone polifunzionale da venti a 450 posti divisibile in cinque sale. Molti altri spazi sono disponibili all’interno dell’hotel. Tra questi le sale Executive perfette per corsi di formazione e master, colazioni di lavoro, cene di gale, esposizio-
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ni. Grazie a uno staff di professionisti qualificati è possibile organizzare eventi indimenticabili e perfetti. Il centro benessere è di certo una delle proposte per il tempo libero più intriganti dell’hotel. Legno, pietra e acqua avvolgono uno scrigno di benessere dove rigenerarsi durante le pause dal lavoro. Molto suggestive anche la piscina inserita nel rigoglioso giardino fiancheggiato da un ampio parco di lecci e ulivi secolari e la piscina scavata nella roccia. Questi spazi esterni, insieme al gazebo esterno, alla corte del fagiano e al laghetto botanico, si prestano all’organizzazione di cocktail suggestivi ed emozionanti accompagnati da vere e proprie chicche gastronomiche. Trattandosi di un resort situato nel cuore del Salento, infatti, non può certo mancare l’aspetto enogastronomico. I ristoranti Aranceto e Sallentia propongono piatti genuini e una cucina particolarmente raffinata con piatti e vini tipici del territorio e una cantina fornita di vini selezionati regionali e nazionali. Una filosofia culinaria che mira alla promozione e alla salvaguardia della dieta mediterranea nel rispetto dell’ambiente, delle tradizioni e dell’identità culturale proprie del territorio. indirizzi a fine rivista
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Borgo Egnazia ★★★★★L Savelletri di Fasano (Br) Numero totale camere: 184 | Ristoranti: 3 | Posti: 60/200 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 24 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.800 | Possibilità organizzazione post congress
Borgo Egnazia Savelletri di Fasano (Br)
La Puglia dal volto nobile Fianco a fianco con un'antica città lodata dai grandi poeti – Egnazia – c'è un resort gioiello che può fornire opportunità magnifiche per un evento o un meeting da ricordare FABIO ALCINI
ospesa su una rupe battuta dalle onde del mare": così il poeta Orazio "S descriveva Egnazia, città di antica nobiltà, sede di manifatture di ceramiche, citata anche da Plinio e Strabone, ammirata da chi la visitava. Oggi Egnazia è un paradiso per chi ama le rovine archeologiche, ma questa terra è sempre prodiga di gioielli: a brevissima distanza dalle rovine sorge oggi Borgo Egnazia, una meraviglia architettonica che rappresenta anche un ottimo punto di riferimento per eventi e congressi. Le 184 stanze d’albergo di Borgo Egnazia costeggiano, a nord le rovine dell’antica città, mentre a sud c'è il pittoresco villaggio di pescatori. Il tutto è circondato da meravigliosi alberi d’ulivo secolari. Borgo Egnazia comprende un hotel, ville in stile residenziale con piscina privata, un villaggio in stile tipico pugliese con tre piscine all’aperto, una delle quali interna e riscaldata, scuola di cucina,
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centro benessere, mini club, servizi per ragazzi, campi da tennis, di cui uno in erba, campo da calcio, boutique dedicate allo shopping esclusivo, quattro ristoranti (di cui uno in apertura nel 2011), un campo da golf a 18 buche, una caratteristica cantina dove assaporare i vini locali più rappresentativi e non solo. Per quanto riguarda lo specifico degli eventi, tra le varie offerte spicca il programma My Village: un vero villaggio pugliese dedicato esclusivamente all'evento. Un'esperienza unica ed esclusiva che include pranzi immersi nel verde degli uliveti, ricevimenti sulle terrazze, mattinate immerse nel sole della costa e serate di cieli stellati e brezza marina. Borgo Egnazia offre 3.800 metri quadrati di spazio a disposizione, di cui ottocento all’interno e tremila all'esterno incluso uno spazio aperto ma coperto. Il centro affari è attivo ventiquattr'ore su ventiquattro, con pc e servizi di segreteria su richiesta. Inoltre, esiste la possibilità di affrontare autentiche esperienze culinarie nella scuola di cucina. Il resort è situato centralmente nel cuore della Puglia e rappresenta una base perfetta dalla quale esplorare tutto ciò che questa magnifica zona ha da offrire. indirizzi a fine rivista
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SITE INSPECTION incentive resort
Hotel Corallo Riccione (Rn)
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Bagliori
di
corallo
In estate è votato al leisure, durante il resto dell’anno si consacra al congressuale: è l’Hotel Corallo di Riccione, quattro stelle superior e servizi di alto profilo al corallo rosso nascono opere d’arte. Regali del mare che assumono D infinite forme e sfaccettature, mai uguali
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
e sempre preziosi. Come l’Hotel Corallo di Riccione, che apre i battenti alla meeting industry per eventi top level, esclusivamente tailor made.
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UN MARE DI EVENTI Le cromie del bianco e dell’azzurro dominano in questo complesso che vanta due realtà perfettamente integrate a vicenda: una struttura originaria in continuo rinnovo – e con ulteriori progetti di restyling per questo inverno – e, dal 2009, una nuova location espressamente concepita per il Mice con un centro congressi provvisto di tecnologia all’avanguardia. A unire i due poli provvede un ponte di cristallo, quasi una nuvola che conduce dalle voluttà leisure agli impegni business per i quali vi sono dieci sale. Sei nell’ala nuova, modulabili, versatili, con pareti mobili insonorizzate e illuminate con luce naturale. La principale è denominata Scala Reale e rivela
una capacità complessiva di 350 posti mentre nella struttura originaria si trova la meeting room Tris d’assi: una realtà frazionabile in tre sale che accolgono complessivamente 220 persone. Spazi raffinati, quelli delle sale plenarie, perfetti per ospitare eventi nei quali abbinare momenti di lavoro a pause relax che conciliano business e amusement. Un paio di esempi? La nuova terrazza panoramica con vista sull’intera costa, ubicata al quarto piano dell’ala nuova: provvista di un tetto di copertura, si rivela location ideale per qualsiasi tipologia di evento sino a duecento persone durante la bella stagione. Non è da meno l'ampio loggiato a bordo della piscina outdoor, cornice ideale per cocktail e coffee break, anche nei mesi primaverili e autunnali se il clima lo consente. A breve distanza dalla struttura, inoltre, sorge il Palacongressi di Riccione: dieci minuti di passeggiata per raggiungere il tempio dei congressi della località romagnola. VIAGGIO SENSORIALE Nel contesto dell’accomodation l’Hotel Corallo è articolato in 99 fra camere e suite di cui 16 nella nuova area, denominate suite Corallo, provviste di ampi loggiati: lo stile caldo del legno, l'atmosfera accogliente e l’attenzione ai detta-
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Hotel Corallo ★★★★S Riccione (Rn) Numero totale camere: 99 | Ristoranti: 1 | Posti: fino a 350 persone | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 350 | Capienza sala minore: 15 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: tutte le sale plenarie sono modulabili e si possono ottenere spazi di misure diverse a seconda delle esigenze | Possibilità organizzazione post congress
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gli contraddistinguono questi ricercati spazi insonorizzati e climatizzati, articolati in due ambienti: camera da letto e zona living. Ad affiancare le nuove suite ve ne sono dieci denominate Paradise – ubicate nella struttura preesistente e con vasca idromassaggio – e dieci executive con salottino privato. Se il futuro è presente nel centro congressi e il comfort regna insieme a Morfeo per il riposo della meeting industry Bacco e Cerere non sono da meno: la ristorazione, infatti, è uno dei fiori all’occhiello dell’Hotel Corallo, c’è solo l’imbarazzo della scelta e attingere dalla fantasiosa maestria del maitre. Qualche esempio? Pasticceria home made così come la pasta, il tutto assecondando lo scorrere delle stagioni e miscelando abilmente tradizione e innovazione. Per un pieno di energia, infine, il Mice non dimentichi di recarsi al centro benessere della struttura, inaugurato nel mese di giugno, situato al primo piano dell’Hotel Corallo e provvisto di grandi vetrate con vista panoramica sul mare: 450 metri quadrati di remise en forme nei quali trovare una pluralità di trattamenti: dalla sauna finlandese al bagno turco, dalla cascata di ghiaccio alle docce emozionali, dalla piscina con idromassaggio, alle cinque cabine per trattamenti. Il tutto orchestrato da uno staff di esperti che guida la meeting
Sempre più appealing, l’Hotel Corallo di Riccione, nel 2010 si è arricchito di un centro benessere di 450 metri quadrati e di una coreografica piscina outdoor
room in percorsi personalizzati finalizzati a una rinnovata vitalità. Una chicca: la piscina indoor così come quella outdoor vantano acqua con il sale di Cervia, il celebre “oro bianco” che sostituisce il cloro. Ulteriore novità del 2010, infatti, è la grande piscina esterna, sinonimo di pace e relax: un'ampia laguna digrada gentilmente verso il centro dove troneggia l'idromassaggio ad aria e ad acqua e con “lame cervicali”, perfette per coccole di piacevole benessere. 2, 4, 5 | Mario Flores indirizzi a fine rivista
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Le Méridien Beach Plaza Principato di Monaco
Il principe del Principato Un centro congressi moderno e polivalente e l’esclusiva spiaggia privata fanno del Le Méridien Beach Plaza una location d’eccezione. E tutt’intorno, il glamour del Principato MANUELA BELLINI
n albergo lussuoso, spazioso, moderno, funzionale, in una locaU tion strategica e affascinante come il Principato di Monaco, è Le Méridien Beach Plaza, la soluzione ideale per chi cerca un soggiorno in perfetto equilibrio tra il business e il vero relax. Costruito a pochi passi dalle principali
attrazioni turistiche del luogo, tra cui – immancabili – il Casinò, il Grimaldi Forum, il Palazzo della famiglia Grimaldi, il Porto e la città vecchia, l’hotel vanta soprattutto ciò che da queste parti sembra quasi introvabile: una bella ed esclusiva spiaggia privata, con acqua trasparente e tanto di orate e cefali che sguazzano qua e là. Le 403 camere, ampie, moderne, curate e dotate di tutti i comfort sono silenziose e arredate secondo un design moderno, minimale e raffinato. Sono collegate da un ascensore “magico” in stile new age, con tanto di luci blu e musica in sottofondo, e si aprono su ampie terrazze affacciate sull’acqua. Al piano attico, un must dell’albergo da non perdere: le 12 lussuose e luminose suite e junior suite completamente personalizzabili, con due penthouse suite di 250 metri quadrati l’una, e una spettacolare vista a 180 gradi sulla spiaggia e sulle onde. Suddivise in tre stanze da letto e due soggiorni ognuna, garantiscono assoluta privacy e sicuro benessere. TEMPO DI BUSINESS Tutto è curato nei minimi dettagli qui, soprattutto quando si parla di business. Con il magnifico The Sea Club, infatti, tremila metri quadrati di superficie dedita ai meeting e agli eventi di lavoro top class,
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Hotel Le Méridien Beach Plaza ★★★★ Principato di Monaco Numero totale camere: 403 | Ristoranti: 2 | Posti: 220 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 5.000 | Possibilità organizzazione post congress
Le Méridien Beach Plaza si conquista una posizione di primo piano nel panorama europeo del turismo d’affari. Merito sicuramente della destinazione d’eccezione in cui si trova, la ricca Monte-Carlo e la stupenda costa di mare che lo circonda, il Le Méridien Beach Plaza non lascia nulla al caso e definisce con dettagli e servizi accurati ogni esigenza e richiesta di manager e congressisti. «Attualmente disponiamo del più nuovo e grande centro conferenze di Monaco ma siamo in continua evoluzione e progresso» spiegano dalla direzione, e infatti, l’inaugurazione più recente è datata solo fine settembre: l’Atlantique Room, completamente rinnovata che va a completare la meravigliosa unità architettonica già esistente. Le 14 exhibition and show room, oltre a due plenary room, si distribuiscono su quattro diversi piani e possono accogliere in totale fino a duemila persone insieme. Tutte le stanze sono adattabili secondo richiesta e lo sono anche le bellissime terrazze, equipaggiate di ogni strumento utile a rendere il migliore possibile ogni tipo di evento, dai business meeting ai cocktail, dai banchetti ai congressi. E per gruppi meno numerosi o riunioni più intime c’è addirittura una soluzione ad hoc: Le Carré, un originale concept space sviluppato espressamente da Le Méridien per eventi e business lunch last minute o di piccole dimensioni in una cornice lussuosa e riservata con spettacolare vista sul mare.
più golosi. Il ristorante è suddiviso in diverse aree, Le Lounge, La Brasserie, Le Salon e Le Live Cooking station, dove si può assistere in prima persona alle preparazioni live ed eccentriche di una vera cucina gourmet. Le Méridien Beach Plaza è davvero la soluzione ideale per chi deve organizzare un evento top class a pochi passi dall’Italia ma in perfetto stile esotico. A pochi minuti dall’aeroporto di Nizza, a soli venti chilometri da quello di Monaco e a cinque minuti di taxi o shuttle dal centro città, è la struttura con più comfort e stile per turisti d’affari nel Principato di Monaco. E sempre fedeli alla filosofia della Starwood Hotels & Resorts, il gruppo da cui sono gestiti, e alla sua nota knowledge in fatto d’hôtellerie d’alta gamma, Le Méridien Beach Plaza si conferma anche una delle migliori soluzioni business tra gli 850 hotel che la catena gestisce nel mondo, soprattutto per l’attenzione che viene destinata agli ospiti e ai particolari. Provare per credere, magari durante un loro dinner party con i piedi nella sabbia o per un cocktail privato a bordo piscina...
Design avveniristico, una spiaggia di soffice sabbia dorata e tutto il glamour del Principato: questi i punti di forza del Le Méridien Beach Plaza
indirizzi a fine rivista
FITNESS AND LEISURE Al di là della soffice sabbia color avorio che contraddistingue la spiaggia privata dell’hotel, un super accessoriato fitness centre, una piscina all’aperto e una indoor, completano il ricco quadro che Le Méridien offre ai suoi ospiti, anche a quelli più sportivi, mentre L’Intempo Restaurant and Bar – aperto 24 ore su 24 – garantisce il massimo del comfort ai
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SITE INSPECTION news destinazioni
ASSUNTA CORBO
NUOVO PARCO A TEMA A PARIGI
LA SASSONIA, DESTINAZIONE CONGRESSUALE
Arte e cultura di rinomanza mondiale, paesaggi straordinari, location esclusive, infrastrutture eccellenti: questi gli elementi che rendono la Sassonia una destinazione perfetta per il segmento Mice di alto livello. Molto suggestivi sono gli spazi inseriti in musei e castelli che si prestano all’organizzazione di eventi importanti, tra questi si segnalano le Gallerie delle collezioni d’arte di Dresda o i
castelli sull’Elba come Pillnitz, Albrechtsberg, Eckberg e Lingner. A Lipsia due location particolari sono lo stabilimento Porsche e il Panometer. Non mancano anche ottime idee per viaggi incentive. Oltre alle numerose proposte culturali si possono organizzare visite nelle ex-miniere dei monti metalliferri, oppure gite in barca con battelli storici a vapore, con la grande flotta storica originale. In alternativa escursioni in treno a vapore con itinerari nella svizzera sassone. Per attività più dinamiche la Sassonia propone gite e party in zattera, climbing in montagna, corsi con automobili Trabbi, la macchina storica della RDA, oppure una visita nella fabbrica della Porsche, con corsa “test“.
Un nuovo parco a tema vedrà la luce a Marne-la-Vallée, nei pressi di Parigi. Euro Disney ha siglato, infatti, un accordo con lo Stato e le autorità locali per proseguire lo sviluppo di Val d’Europe dove oggi si trovano Disneyland Paris e i Walt Disney Studios. Il nuovo progetto turistico, che includerà il parco tematico Les Villages Nature de Val d’Europe interamente dedicato alla natura, verrà realizzato in partnership con il gruppo Pierre et Vacances. Si estenderà su una superficie di oltre duemila ettari e dovrebbe realizzarsi in un periodo di circa 20 anni con un investimento totale pari a 8 miliardi di euro di cui 1,8 miliardi dedicati interamente al parco a tema che occuperà una superficie di 500 ettari. La prima fase del progetto sarà visibile nel 2015. Il tutto comporterà l’ampliamento sostanziale del numero di alberghi presenti nell’area oltre ai servizi e alle strutture turistiche relative.
LA JUNGFRAU REGION, IN SVIZZERA, PUNTA SUL CONGRESSUALE A EMISSIONE ZERO Vista la grande attenzione nei confronti dell’eco-sostenibilità anche nel comparto congressuale, la Jungfrau Region, Oberland Bernese, patrimonio mondiale dell’Unesco, si propone al mercato con una filosofia che punta tutto sull’ecologia. Il periodo giusto per approfittare dell’offerta Mice della Jungfrau Region è novembre: la storica rete ferroviaria della regione ha annunciato infatti per tutto il mese uno sconto del 50 per cento ai gruppi di minimo 10 persone per un’escursione a bordo dei famosi trenini che attraversano i ripidi sentieri montani. Per organizzare meeting e congressi, la regione propone diverse location dalle diverse personalità. Tra gli alberghi più interessanti l’Hotel Grand Regina Well & Fit equipaggiato con soluzioni tecnologiche di ultima generazione. Oltre alla spaziosa Star Room, con capienza sino a 200 persone, altre tre sale sono agibili per riunioni più intime. L’hotel offre la possibilità di organizzare banchetti per 500 persone e propone agli ospiti trattamenti benessere nella splendida spa. Una struttura che richiama le più tipiche atmosfere svizzere, è il Romantik Hotel
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Schweizerhot, quattro stelle “superior” dall’aspetto di una grande ed accogliente baita, che propone un interessante “pacchetto conferenza” e servizi aggiuntivi quali traduzione simultanea, hostess, stewart e camerieri. Infine da segnalare il Sunstar Hotel Grindelwald che offre 10 sale con una capacità massima di 160 persone.
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SITE INSPECTION news destinazioni
L’EVENTO? LO ORGANIZZO IN VAL DI CHIANA Il territorio di Arezzo si completa con una nuova proposta meeting. È stato recentemente inaugurato il nuovo Relais La Solaia & Nardone a Civitella in Val di Chiana che si propone come resort dedicato al benessere e non solo. La struttura è dotata di una sala meeting che può accogliere da 10 a 90 persone e si adatta a riunioni e conferenze di piccole dimensioni. L’event manager è in grado anche di organizzare momenti unici per il post meeting e di mettere a punto ogni esigenza del cliente. Completamente immersa nel verde della campagna toscana, la struttura dispone di 12 suite che possono ospitare da due fino a sei persone. Tutte le camere sono arredate in antico stile toscano con travi in legno a vista, pavimento in mattoni, caminetto in pietra Serena e piccola cucina. Il ristorante L’Archetto” offre una selezione di piatti tipici toscani e si presta a pranzi e cene di lavoro mentre l’ampia terrazza panoramica che domina la valle è una location ideale per organizzare suggestivi cocktail al tramonto.
Durante i momenti di relax, infine, si può godere della Spa Medical Wellness dotata di sauna, bagno turco, piscina coperta riscaldata, idromassaggio, docce sensoriali e cabine per trattamenti personalizzati.
VARESE AVRÀ IL SUO POLO CONGRESSUALE
TEAM BUILDING A CORTINA D’AMPEZZO Dotato di spazi pensati per organizzare meeting e eventi di ogni dimensione, l’Hotel Cristallo di Cortina d’Ampezzo si appresta ad affrontare la nuova stagione invernale con tante novità in fatto di pacchetti team building. Tra le proposte: soggiorni da trascorrere tra colleghi in maniera spensierata, tra gli sport invernali più à la page e i trattamenti benessere del Transvital Swiss Beauty Center. I pacchetti incontrano le esigenze di ogni tipo clientela. Il pacchetto “Sci” garantisce esperienze intense da vivere tra colleghi nello scenario incantato delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità mentre il pacchetto “Ice Go Kart” aiuterà a stimolare lo spirito di squadra anche sulle piste con una competizione molto divertente. Non mancano proposte per attività più dinamiche come Snow Kite o rafting ne quelle per il relax come i rituali di benessere Transvital o le cene in rifugio con salita e discesa in motoslitta, gatto delle nevi o funivia. Per tutte le attività sulle piste gli ospiti saranno accompagnati da ciceroni d’eccezione: le Guide Alpine di Cortina, che sveleranno ogni segreto delle Dolomiti incantate durante percorsi assolutamente indimenticabili. Tutti i pacchetti sono completamente personalizzabili.
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La Regione Lombardia ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione del territorio della provincia di Varese. Nei prossimi cinque anni verranno realizzate nuove infrastrutture come il completamento del collegamento ferroviario con Malpensa e la realizzazione dell’Autostrada Pedemontana. In termini turistici la Regione ha in programma un piano per valorizzare il patrimonio monumentale e culturale nel quale rientra anche la realizzazione del polo congressuale e culturale di Varese. Saranno inoltre promossi i siti museali, archeologici e artistici del territorio tra cui i siti Unesco Sacro Monte di Varese e Sacro Monte di Ossuccio in provincia di Como. Il Programma Regionale di Sviluppo è stato approvato dalla Giunta lo scorso giugno e il 28 settembre verrà discusso in Consiglio regionale.
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NUOVO SPAZIO MEETING NELLE LANGHE Location molto suggestiva ed elegante, il Relais San Maurizio Luxury Spa Resort ha inaugurato la sua nuova sala meeting denominata Spazio Bianco. Una sala caratterizzata da pareti bianche particolarmente adatte a esposizioni e in grado di ospitare eventi fino a 150 persone. Dotata di tutte le moderne tecnologie, la sala è attrezzata anche per accogliere eventi internazionali. Questo nuovo spazio si trova all’interno dell’hotel che
risulta essere una delle realtà più eleganti delle Langhe. Posizionato su una collina, l’albergo è ricavato negli spazi di un antico monastero francescano del XVII secolo, ed è completo di una Spa per la talassoterapia e sede del ristorante “Guido da Costigliole”, una stella Michelin. Le camere sono 31 e tutte diverse l’una dall’altra. Nel tempo libero gli ospiti possono raggiungere facilmente 4 campi da golf.
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Continua il sogno di Abu Dhabi Infrastrutture modernissime, progetti architettonici avveniristici, atmosfere da Mille e Una Notte, il tutto incastonato tra lo smeraldo del mare e l’ocra del deserto: questa è l’essenza di Abu Dhabi LUCIANO RIELLA
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utte le nuove risorse turistiche, legate al settore della ricettività, si stanno T orientando sui più moderni concetti di eco-compatibilità, con faraonici progetti pubblici e privati a impatto zero in ogni loro aspetto. E questo è più che mai vero per Abu Dhabi che – sostengono i responsabili del turismo – non è stata toccata dalla crisi. Nel più grande degli Emirati non si punta infatti sul real estate, ma su progetti turistici integrati, come nel tris di isole, con complessi avveniristici, firmati da Norman Foster, Frank Gehry e Jean Nuovel. Saadiyat Island è l'isola che pare destinata a diventare il più grande distretto culturale del mondo con i nuovi musei Guggenheim, Louvre e Zayed Museum, oltre a una sede della New York University. La Yas Island ospita il secondo Gran premio di Formula Uno e il Ferrari Park. L'Yas Hotel è integrato nel circuito e offre cinqucento camere e sette ristoranti posi-
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DALL’ISLAM ALLA FORMULA UNO
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Abu Dhabi, oltre a essere la capitale dell'Emirato omonimo, lo è anche di tutti i sette Emirati Arabi Uniti. Territorialmente è il regno più grande, con un’area che si estende dalla costa, su un arcipelago di circa duecento isole fino al vasto deserto ai confini con l'Oman. La capitale si caratterizza per l'estrema modernità, con qualche aspetto tradizionale, ancor più facile da trovare nell’entroterra. Ad Al-Ain, oasi i cui insediamenti risalgono addirittura
zionati sui migliori punti della pista. Desert Island è un vero paradiso terrestre multi-esperenziale. Le isole, inoltre, hanno anche facili collegamenti con il vicino emirato di Dubai. Un altra grande opera è il progetto del Wildlife Park e Resort di Al Ain, che prevede un grande parco con animali in libertà e lodge di tipo africano, oltre a un centro di ricerca tra i più grandi del mondo. MICE IN CRESCITA L'offerta Mice ad Abu Dhabi è sempre più ricca e competitiva. La ricettività è di ottimo livello: si passa dall'esclusivissimo Emirates Palace, con suite da 680 metri quadrati, al più sobrio Aloft di Starwood connesso al National Exhibition Center. L'offerta è in continua evoluzione: sono in apertura una serie di hotel a cinque stelle da parte di grandi catene internazionali, tra le quali Shangri-La, Rotana, Park Hyatt e St. Regis. Jw Marriott, Roccoforte Collection, Sofitel Capital Plaza, Moevenpick Hotel e Millennium Hotel. Nuove iniziative sono dedicate al tempo libero per il segmento meeting e incentive: natura, sport, cultura e tradizioni. Il mare offre tour in motoscafo lungo la costa o in kayak tra le mangrovie, crociere su barche o dhow, pesca, immersioni o escursioni nel deserto, safari a bordo di 4x4 o la falcon farm, che rappresenta una grande eredità culturale del Paese. Non può mancare, infine, l'esperienza sui nuovi spettacolari campi da golf di Saadiyat e Yas Island, direttamente sul mare, e di quello ampliato di Al Ain nella lussureggiante oasi in pieno deserto.
al 4000 a.c., si possono trovare alcune fortificazioni e coloratissimi suk. Se la vita culturale di Abu Dhabi ha sempre ruotato – con le arti, la letteratura e i festival – intorno all'Islam, la Formula Uno e le nuove iniziative culturali stanno arricchendo il ventaglio delle manifestazioni e la vita sociale dell'Emirato. Infine, Abu Dhabi è anche la sede della fiera internazionale Gibtm, dedicata alla meeting e incentive industry.
1 / Il fiabesco Emirates Palace 2 / Infrastrutture modernissime caratterizzano lo skyline dell’Emirato 3 / Capital Gate, la torre pendente 4 / Il circuito di Formula Uno, su Yas Island 5 - 6 / Golf e deserto, tra le proposte per il post congress
Questo reportage è stato possibile grazie al fam trip organizzato da Abu Dhabi Tourism Authority, che ringraziamo per averci esteso l’invito
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ACCESSIBILITÀ IN PRIMO PIANO
Etihad collega direttamente l'Italia con Abu Dhabi con comodi voli diretti da Malpensa e da Fiumicino, con accordi di codeshare con Alitalia. Dopo essersi aggiudicato lo Skytrax per la miglior prima classe al mondo e altri premi internazionali, la gio-
vane compagnia di Abu Dhabi scala le classifiche mondiali per la qualità del servizio. E non solo, continua ad accrescere il suo network, anche attraverso accordi strategici di codeshare con diverse compagnie internazionali.
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Nuove coordinate
per il Mice 3
Parchi, fiumi, specchi d’acqua. E poi ancora ville, icone storiche e suggestivi esempi di archeologia industriale. È la Brianza, territorio antico, una nuova destinazione Mice LUCIANA FRANCESCA REBONATO
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eograficamente collocata tra la pianura milanese a sud e i due rami del G lago di Como a nord, tra l’Adda e il Parco delle Groane con Monza che funge da baricentro, la Brianza è un’area da sempre dotata di una fisionomia precisa, rintracciabile nelle coordinate paesaggistiche ma anche nella storia. Un territorio che vanta bellissimi esempi di archeologia industriale, architetture con pievi romaniche, manierismo e neoclassico presenti in numerosi edifici religiosi e splendide ville nobiliari. Numerose, le propaggini della Brianza, che lambisce più province con un paesaggio in continua evoluzione tra sviluppo e conservazione e con un’attenta politica di recupero del patrimonio artistico e “rurale” che hanno reso celebre l’area nel vedutismo ottocentesco e nella pittura lombarda di genere paesaggistico. Belli i parchi naturali che pennellano di verde la Brianza, alcuni dei quali com-
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prendono i solchi fluviali della valle dell’Adda e di quella del Lambro, mentre altri si trovano nel lecchese, come quello che tutela la collina di Montevecchia con l’attigua valle del torrente Curone. Una destinazione che riserva più di una piacevole sorpresa in occasione di eventi e di percorsi post congress grazie alla promozione integrata delle risorse e a una capillare diffusione di location che accolgono a battenti aperti la meeting industry. SPAZIO AI GRANDI A Cavenago Brianza, tra l’aeroporto di Milano Linate e quello di Bergamo Orio al Serio, i riflettori si accendono sul Devero Hotel, che dopo due anni di attività ha già ampliato i suoi spazi e ha inaugurato una nuova “Torre”: un vero e proprio polo congressuale con 12 sale meeting per una capienza complessiva di ottocento persone, un’accomodation totale di 138 camere, sala banchetti per quattrocento ospiti e due ristoranti gestiti dallo chef “stellato” Enrico Bartolini. Per dicembre, invece, è previsto l’opening della spa, seicento metri quadrati di remise en forme con tanto di piscina indoor. A nord ovest di quest’area e sul limite delle balze moreniche si dispone Vimercate dove il il Mice trova il Cosmo Hotel Torri, all’interno del prestigioso
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centro polifunzionale delle “Torri Bianche” della località, un quattro stelle dalla forte personalità e con uno stile del tutto innovativo. La struttura dispone del modernissimo centro congressi Le Costellazioni con sale modulari – alcune a luce naturale – in grado di accogliere fino a 220 persone. Di atmosfera e concept diversi è, a Oreno di Vimercate, Villa Gallarati Scotti, dimora storica che fa dell’accoglienza la sua mission e accoglie la meeting industry come “a casa”. Immersa in un parco di 16 ettari, accoglie 120 persone in 13 sale riunioni e ottanta ospiti nell’auditorium, ricavato da un antico fienile. Presente con più strutture anche nella cintura di Milano e in Brianza è il gruppo As Hotels, che propone pacchetti meeting “su misura” per le aziende mentre nello stemperarsi del confine di Milano con Rho-Pero si trova il Leonardo Da Vinci Hotel, a soli otto chilometri dal nuovo polo fieristico del capoluogo lombardo e con 12 sale riunioni di diversa grandezza in grado di accogliere sino a mille persone.
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La centrale Taccani a Trezzo d’Adda Il castello di Trezzo Il Duomo di Monza Il traghetto “di Leonardo” a Imbersago
MONZA, PIT STOP È il cuore della Brianza e i suoi due monumenti più illustri, il Duomo e la Villa Reale, ne riassumono e sintetizzano la storia. L’edificio religioso riporta alla longobarda Teodolinda, alla sua fede cristiana e alla Corona Ferrea, fra le più pregevoli icone dell’età longobarda; Parco e Villa Reale sono invece i luoghi che più rappresentano il ruolo e l’atmosfera di piccola capitale che la località ebbe verso la fine del Settecento. La villa del Piermarini regala un polmone verde alla città che assorbe l’energia sprigionata dall’Autodromo, la cui apertura ufficiale avvenne nel settembre 1922. È il tempio del Gran Premio di For-
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la vista sulla maestosa Villa Reale. Le sale? Due per ricevimenti fino a trecento persone – oppure fino a duecento a teatro – oltre a tre salette per incontri raccolti da 15 a quaranta persone. Nel centro storico di Monza si trova l’Hotel Royal Falcone, elegante, raffinato e con due sale meeting da 12 a sessanta persone. Vicino al nucleo antico di Monza, invece, si staglia il moderno Hotel Della Regione, con sei sale conferenze dalle diverse soluzioni modulari, la maggiore in grado di accogliere duecento persone.
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5 / Il circuito di Monza aggiunge al naturale appeal dei motori di Formula Uno la disponibilità di sale dedicate agli eventi e ai meeting
mula Uno ma è anche una spettacolare sede per eventi con sale dedicate. Dal rombo dei motori ai viaggi del gusto da intraprendere nel Ristorante Saint George Premier – ubicato nella cornice del Parco –, che dedica agli eventi spazi polifunzionali per una capienza di duecento persone. Per rimanere sul “classico”, invece, sono da segnarsi in agenda l’Hotel De la Ville, membro di Small Luxury Hotels of the World, affacciato sul Parco di Monza e con
PRONTI, PARTENZA, VIA! In posizione panoramica, in un distretto di basse colline nel cuore della Brianza e in direzione del lago di Lecco si trova Monticello Brianza, che vanta una location perfetta per rigenerarsi… lavorando. È Monticello Spa & Fit, cinquemila metri quadrati dedicati al benessere e con una sala meeting in grado di ospitare settanta persone e nella quale ambientare numerose tipologie di eventi, anche training di formazione. Ad Arlate, invece, ad accogliere la meeting industry è il Contrada Resort & Spa, una dimora antica con un design site specific di impronta contemporanea. Un’ubicazione ambientale dominata dal verde per eventi all’in-
Châteauform’Villa Gallarati Scotti: la casa dei seminari Una gemma di Châteauform’, una villa antica dove si è accolti da una coppia di ospiti per meeting che promuovono progettualità A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
iti espressamente concepiti per accogliere seminari, incontri e meeting S “come a casa”: è questa la filosofia di Châteauform’ che annovera una trentina di location in Europa, luoghi interamente dedicati al lavoro e alla riflessione nei quali coesione e convivialità si intrecciano in una rilassante alchimia. Non hotel bensì dimore storiche o castelli incastonati nel verde, non anonime sale ma spazi personalizzabili, non la solita reception bensì una coppia di ospiti che accoglie la meeting industry e la introduce in villa come in casa di amici.
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Una concezione straordinaria del “ricevere” e del “vivere” per la formazione in Italia nella settecentesca Villa Gallarati Scotti, a nemmeno trenta minuti da Milano, immersa in un parco di 16 ettari, con ottanta deliziose camere e 16 sale riunioni in grado di accogliere sino a 120 persone e un auditorium per ottanta ospiti, ricavato da un antico fienile. Il piacere di un seminario a Villa Gallarati Scotti prosegue in ogni momento della giornata: gli ospiti, infatti, possono fruire di formule all inclusive e di tutto quanto è disponibile sul sito. Alcuni esempi? Piscina esterna, campo da tennis, percorso jogging, tiro con l’arco, laboratori gastronomici e molto, molto altro ancora. VILLA GALLARATI SCOTTI Via Tommaso Gallarati Scotti, 13 20059 Oreno di Vimercate (Mi) Tel. 039 59741 – Fax 039 5974200 cfontana@chateuform.com www.chateauform.it/Chateauform-VillaScotti.htm
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EVENTI IN POLE POSITION
In Brianza si possono organizzare eventi di successo in location d’atmosfera e in prestigiose strutture ricettive provviste di spazi congressuali con tecnologia di ultima generazione. Eccole, in ordine alfabetico: As Hotels www.ashotels.it
Hotel De la Ville****L www.hoteldelaville.com
Autodromo di Monza www.monzanet.it
Hotel Della Regione*** www.hoteldellaregione.it
Contrada Resort & Spa ****L www.contradaresort.it
Leonardo Da Vinci Hotel**** www.leonardohotel.com
Cosmo Hotel Torri **** www.cosmohotels.it
Monticello Spa & Fit www.monticellospa.it
Devero Hotel**** www.deverohotel.it
Ristorante Saint Georges Premier www.saintgeorges.it
Hotel Royal Falcone**** www.royalfalcone.com
Villa Gallarati Scotti www.chateauform.it/sala-conferenze-milano.html
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segna dello stile in una sapiente alchimia di atmosfera e ricercatezza dei dettagli. La dimora dispone di una sala perfetta per il top management, illuminata con luce naturale e concepita per accogliere sino a sessanta ospiti a platea.
6 / Archeologia industriale di charme a Trezzo d’Adda 7 / Fiumi e parchi sono tra le ricchezze naturali della Brianza
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE Oltre al verde dei parchi, alle attrattive lacustri, alle ville nobiliari e ai complessi rurali esiste il vasto e diversificato patrimonio di archeologia industriale brianteo, spunto per percorsi post congressuali e inusuali team building, con bacini produttivi di antico impianto trasformati nella loro funzione di mulini e filande, seguiti a ruota da centrali, opifici e “forza idraulica”. La media valle dell’Adda, da Bri7
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vio fino a Cassano e la valle del Lambro – compresa Monza – è da questo punto di vista la più attrattiva. Discorso a parte va fatto per il comprensorio delle Groane dove il terreno argilloso era d’ostacolo allo sviluppo agricolo e nel percorso ciclopedonale del Parco delle Groane, nella brughiera di querceti e pineti, spicca anche “La città dei mattoni”, un attento recupero degli impianti tecnologici Hoffman attivi nel secondo dopoguerra. La testimonianza più articolata e tangibile, comunque, è data dalle rovine della fornace Pizzi – del 1924 –, tra Barlassina e Cogliate. Interessante per tipologia è anche la fornace Snia di Cesano Maderno, a memento della significativa vicenda industriale. Nella valle dell’Adda sono sorte le prime centrali italiane che hanno alimentato gli opifici del territorio, mosso tram e ferrovie, illuminato Milano. Le più note si trovano fra Porto d’Adda e Trezzo sull’Adda: si tratta, in successione, delle centrali Bertini (1898), Esterle (1914) e Taccani (1906). Le prime due sono singolari manifestazioni dell’eclettismo dell’epoca per l’alchimia di accenti stilistici che vanno dal tempio neoclassico al Liberty. La Taccani di Trezzo sull’Adda, invece, è una raffinata architettura a filo d’acqua nella quale si fondono ispirazioni moderniste e innovazioni tecnologiche. IN PRINCIPIO ERA L’ACQUA Da non perdere per completare una visione d’insieme del patrimonio archeologico-industriale brianteo sono anche lo stabilimento Velvis di Vaprio d’Adda - 1840 circa, noto per la filatura, la ritorcitura e la tessitura del cotone – e i due stabilimenti del linificio e canapificio nazionale di Fara Gera d’Adda e di Cassano d’Adda. Significative nella storia della comunicazione sono almeno altre quattro opere: il traghetto di Imbersago, dotato di un sistema di trascinamento a fiume che ricorda disegni leonardeschi, il naviglio di Paderno d’Adda – del 1777 –, il naviglio della Martesana e l’arditissimo ponte in ferro tra Calusco d’Adda e Paderno, realizzato tra il 1887 e il 1889, icona dell’archeologia industriale lombarda.
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Destinazione leader worldwide per numero di congressi ospitati, Parigi è anche vincitrice sul podio europeo. Parola di Icca e di Uai. Garante Paris Convention Bureau superlativi Parigi se li merita tutti. E i suoi monumenti sono stati celebrati Iinfinite volte, ma bisogna riconoscere
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che nessun altro angolo del globo offre una così sontuosa successione di quinte teatrali, una simile coerenza architettonica che si sviluppa per interi isolati nei celebri arrondissement. La città continua a fondere presente, passato e futuro nella sua fisionomia cangiante, espressione di un Dna creativo che promuove iniziative e location, spettacolari opportunità per eventi effervescenti, il tutto concertato dal Paris Convention Bureau, che consta oggi di ben 485 professional member. La capitale della meeting industry francese è collegata con 625 città disseminate in 136 nazioni con 14mila voli alla settimana e grazie anche all’alta velocità del Tgv network, Parigi dista meno di quattro ore dalle principali capitali europee. Una destinazione per tutti i gusti – e per tutti
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1 / Il fascino di Parigi visto dall’alto. Illuminato, lo sfarzoso Hôtel de Ville 2 / Il Museo del Louvre 3 / L’Ile de La Cité con la cattedrale di Notre Dame 4 / Il Muro della Pace e, sullo sfondo, il simbolo di Parigi per antonomasia, la Torre Eiffel
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i budget – che nel 2008 ha generato un giro d’affari per 4,8 miliardi di euro registrando una presenza di 11,3 milioni di persone. Impossibile il contrario, se si considerano i 18 congress and exhibition centre presenti in città – dieci dei quali sotto l’egida Viparis – oltre a 25 prestigiosi conference hotel e a qualche migliaio di venue costantemente rinnovate. Non solo. Con i suoi 600mila metri quadrati di superficie espositiva ripartiti in 441 kermesse fieristiche, la città è al top della classifica europea. Quanto all’accomodation, Parigi vanta la maggiore capacità ricettiva worldwide, con ben 1.466 alberghi. Una lunga serie di numeri che anticipa la valenza di una città che offre tutte le attrattive di una destinazione d’eccellenza per eventi di ogni tipologia. UNA E CENTOMILA Moderna e stimolante, Parigi si rivela con una pluralità di location originali che sanno creare un’atmosfera intrigante e, al contempo, calorosa e conviviale, perfetta per gli eventi. La capitale offre tutta la diversità dei suoi stili architettonici attraverso centinaia di luoghi intrisi di fascino: convegni, riunioni, lanci di prodotto, cene di gala possono avere come sfondo il Museo del Louvre, la reggia di Versailles, il Grand Palais, il Museo JacquemartAndré, il Circo Bouglione, il Moulin Rouge, il Crazy Horse, il Lido e anche l’everegreen Montmartre. Per non dimenticare le sale gotiche della Conciergerie, la modernissima Grande Arche alla Défense o gli spazi contemporanei di
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C’EST NOUVEAU, C’EST TENDANCE!
Parigi è effervescente anche e soprattutto nel contesto delle strutture ricettive. Di seguito le novità dal 2009 al 2012. 2009 Apertura del Renaissance Paris-Arc de triomphe**** (gruppo Marriott, 118 camere) Radisson Sas Paris Eiffel****, nel quartiere del Trocadéro Ampliamento dell’hotel Bristol****, con 26 fra camere e suite supplementari 2010 Riapertura dopo interventi di rinnovo del Royal Monceau**** (circa 200 camere), sotto l’egida Raffles e a firma di Philippe Stark Apertura dell’hotel Royal Bonaparte****, (nel circuito Shangri-La) con 109 camere nel Sedicesimo arrondissement Apertura di un Crowne Plaza**** (gruppo InterContinental) con 180 camere sull’Île Seguin à Boulogne Apertura di un Mandarin Oriental****, 150 camere in rue Saint-Honoré Apertura di un Park Inn***
(gruppo Rezidor), con 120 camere Apertura di un boutique-hotel Buddha Bar Inizio creazione di un complesso alberghiero ecologico a firma Pierre & Vacances/Disneyland Paris di ben 7.000 maison. Durata dei lavori: dal 2010 al 2020 2011 Apertura del W Paris-Opéra con 90 camere (gruppo Starwood Hotels & Resorts) 2012 Trasformazione del Centre de conférences internationales in un palazzo di 200 camere a opera della catena alberghiera Peninsula Hotels Apertura sul lato della Porte de Versailles di una torre dalla forma piramidale di 180 metri di altezza che ospiterà uffici e un albergo di lusso Apertura d’Airapolis à Roissy, 3 alberghi a quattro stelle (600 camere) e di un centro congressi di ben 21.000 metri quadrati. Apertura di un hotel di lusso JJW à Levallois-Perret (400 camere)
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LE MAGNIFICHE SETTE
Fra tutte le Dmc di Parigi, ne spiccano sette che sono specializzate sul mercato italiano. Eccole: Alcep Travel & Events www.alcep.fr Kuoni Destination Management France www.kuoni-dmc.com Metropolis
5 / L’avveniristico Centro Pompidou 6 / L’Opéra Garnier 7 / Il Palazzo dei Congressi
5 | Paris Tourist Office - Ph: Amélie Dupont 6 | Paris Tourist Office - Ph: David Lefranc 7 | Paris Tourist Office - Ph: Fabian Charaffi
www.metropolis-dmc.com PromoIncent Travel www.promoincent.com Ri-Media Solutions www.ri-media.com Ring Tour Vision www.ringtours.fr Tumlare www.tumlare.com Eurosites, gli originali ambienti del Museo del Vino e del Musée des Arts Forains – dedicato alle giostre e alle fiere popolari – i pavillon al Bois de Boulogne, come il Pavillon Dauphine, il Pré Catelan e il Pavillon d’Armenonville, le guinguette (le vecchie balere) o ancora la Coupole de Montparnasse. Quanto agli incentive, Parigi si accorda a qualsiasi esigenza e desiderio. Per organizzare un incentive basta sceglie7
re l’atmosfera che piace di più et voilà! Les jeux sont faits! Alcune idee? Scoprire cosa significa “l’arte di vivere alla francese” durante un corso di cucina all’Ecole de cuisine Alain Ducasse oppure seguire un corso di arte floreale con Paris pour un Jour o magari destinare qualche momento alla conoscenza del cioccolato da Ladurée o dei vini francesi con Oenodyssée o con O Château, oppure ancora presenziare alle sfilate di moda delle Galeries Lafayette. Voglia di team building? Anche in questo caso non ci sono limiti alla fantasia per creare coesione: durante una gara di orientamento o in occasione di una cena con delitto con Minuit moins Dix, nel corso di un rally in gommone o in buggy, in 2Cv, durante una gita in bicicletta, o arrampicandosi sugli alberi a Disneyland, o ancora facendo kart sul ghiaccio, senza dimenticare il backstage dei teatri parigini con Cultival o del Roland-Garros. Per concludere in bellezza, rilassarsi nelle migliori spa del mondo che rinnovano la mente e il fisico. E in mezzo scorre la Senna: che non è soltanto un fiume, è anche la più bella “strada” di Parigi. Per catturare gli scorci migliori della capitale, basta scivolare sulle sue acque mentre si svolge l’evento. Dove? Naturalmente a bordo di uno yacht, di un battello de Bateaux Parisiens, della Marina de Bercy, Yachts de Paris, o di una péniche. indirizzi a fine rivista
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PARTNER news persone e poltrone
SAS SCANDINAVIAN AIRLINES: GUSTAFSON NOMINATO PRESIDENTE E CEO
Il Consiglio di Amministrazione di Sas AB, ha nominato Rickard Gustafson nuovo Presidente e Ceo di Sas. Il manager, che attualmente ricopre la carica di Ceo in Codan/TryggHansa, proviene dai settori assicurativo e finanziario dove ha sempre ricoperto cariche dirigenziali e di responsabilità. Laureato in ingegneria all’Istituto di Tecnologia dell’Università di Linköping, Gustafson ha 46 anni e una specializzazione in economia industriale. «Sas è una compagnia speciale e unica» dichiara Gustafson. «Grandi sforzi sono stati fatti negli ultimi anni per creare una solida piattaforma per il futuro. Spero di poter contribuire significativamente alla futura crescita della compagnia, in collaborazione con tutti gli impiegati di Sas». L’attuale presidente e Ceo di Sas, Mats Jansson, lascerà la sua posizione il 1° ottobre 2010. Rickard Gustafson assumerà l’incarico in Sas entro Marzo 2011. Fino a quel momento il Ceo delegato, John Dueholm, assumerà le funzioni temporanee di Presidente e Ceo.
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ASSUNTA CORBO
WALTER CATINI ALLA GUIDA DI PALAZZO CARDINAL CESI Lo splendido Palazzo Cardinal Cesi è ora guidato da Walter Catini. Il manager, 50 anni, ha iniziato la sua carriera nel 1975 presso il ricevimento del Grand Hotel di Riccione. Durante il periodo estivo ha seguito stage in diversi alberghi europei approdando, dopo il diploma presso Ipats di Rieti, nel gruppo Atahotels con il quale ha collaborato al front office e al booking. Per lo stesso gruppo ha partecipato alle start up di alcuni alberghi: dal Miramonti di Cortina al Tanka Village di Villasimius, dal Grand Hotel et de Milano di Salsomaggiore Terme, al Chiaia di Luna di Ponza, fino al Concord di Torino. Dopo un lungo periodo al Royal di Sanremo, torna a Roma nel 1984 per lavorare all’Hotel de la Ville di Intercontinental. Il continuo desiderio di crescita professionale lo conduce alla collaborazione per la realizzazione del Grand Hotel Salus e delle relative terme per la Kurhouse. Si occupa in questo caso di progettazione , pro-
mozione e marketing. Prima di arrivare al Palazzo Cardinal Cesi, Catini ha lavorato all’Hotel Columbus di Roma occupandosi del congressuale.
ETIHAD AIRWAYS NOMINA MARCO MALATO AERA GENERAL MANAGER SUD EUROPA La compania aerea di Abu Dhabi ha nominato Marco Malato nuovo area general manager per tutto il Sud Europa. Già in azienda nel ruolo di country manager per l’Italia, Malato sarà responsabile ora dei mercati Italia, Svizzera, Grecia, Turchia e Cipro. «Sono molto contento di questo nuovo ruolo che mi consentirà, all’interno della compagnia, di puntare a obiettivi sempre più importanti e con una visione ancor più ampliata del mercato», ha commentato il manager. «Questo anno e mezzo in Etihad Airways è stato di intenso lavoro, impegno che ha portato risultati per l’Italia al di sopra delle nostre aspettative con una crescita stimata del 48 per cento rispetto al 2009». La compagnia annuncerà quanto prima il nuovo country manager Italia.
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PAOLO PEDRAZZINI GENERAL MANAGER DELL’HILTON SORRENTO PALACE Hilton Worldwide ha nominato Paolo Pedrazzini General Manager dell’Hilton Sorrento Palace. Entrato a far parte del Gruppo Hilton Worldwide lo scorso agosto, Pedrazzini, che vanta una
importante esperienza al Rome Cavalieri, sarà responsabile del management dell’hotel, con un focus particolare sul Mice e sul turismo congressuale, uno degli asset più rilevanti dell’hotel. «Sono onorato di ritornare a far parte di Hilton – ha dichiarato Pedrazzini –, mi farò forte delle mie precedenti esperienze per fare dell’Hilton Sorrento una delle “top five destination” del turismo congressuale in Italia». L’Hilton Sorrento Palace dispone di 377 camere, 6 piscine collegate tra loro, una piscina interna e una piscina al rooftop del piano executive. Per organizzare eventi è disponibile un centro congressi attrezzato con 23 sale meeting e quattro sale banqueting, che possono contenere fino a 3.000 delegati. Completano l’offerta un ristorante à la carte, bar e un bar a bordo piscina, centro fitness, campo da tennis.
LA PROFESSIONALITÀ ITALIANA VARCA I CONFINI NAZIONALI Grande professionista del settore, Rodolfo Musco è da tempo coinvolto negli organismi internazionali delle principali associazioni di categoria per la formazione professionale e la certificazione. Recentemente, Musco ha tenuto un seminario ai partecipanti del terzo International Conference & Exhibition, il leading forum regionale per i professionisti della meeting industry, che si è svolto presso il convention bureau di Ekaterinburg, la città russa degli Urali. Musco è stato inoltre invitato a tenere una lezione alla locale università e a concedere una consulenza a trenta operatori della motivazione e dei convegni. Nel corso di questi incontri è stato particolarmente apprezzato il suo approccio scientifico ai tanti aspetti dell’ideazione, della progettazione e della gestione di convegni di tutte le tipologie. Il prossimo impegno internazionale di Musco sarà a Cascais, in Portogallo.
SETTEMBRE 2010: CON UNA HOTEL MODENA UNA GRANDE APERTURA ANCHE PER IL VOSTRO BUSINESS. Preparatevi a scoprire UNA Hotel Modena, a pochi chilometri dal centro, nella zona del nuovo Policlinico. 95 camere, bar e ristorante con 120 posti, centro congressi con collegamento Wi-Fi composto da 8 sale riunioni con una capacità di 250 posti, centro benessere dotato di sauna, bagno turco, docce emozionali e palestra.
Via Luigi Settembrini 10 41126 Baggiovara (Modena) T. +39 059 5139595 - F. +39 059 5139577 una.modena@unahotels.it www.unahotels.it
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PARTNER news persone e poltrone
SJEFKE JANSEN ENTRA A LE TOUESSROK Sjefke Jansen è stato nominato General Manager Le Touessrok, la proprietà ammiraglia Sun Resorts. 46 anni, di cui oltre 25 spesi nei più prestigiosi hotel del mondo, ha vinto un “Award of Excellence” al World Gourmet Summit nel 2002 e quindi acclamato “Food & Beverage Manager of the Year”. L’incarico rappresenta per Jansen un ritorno nella grande famiglia Sun Resorts. Infatti, nel 2002 fu nominato Executive Assistant
Manager di Kanuhura (Maldive). Nel 2006, Sjefke ha lasciato le Maldive per la carica di General Manager a Mauritius per il gruppo Oberoi. Prima de Le Touessrok, Sjefke Jansen ha lavorato in hotel membri del prestigioso gruppo “ The Leading Hotels of the World” e “The Leading Small Hotels of the World”. Tra questi The Raffles di Singapore, l’Hotel Al Khozama a Riyadh e The Cellars a Città del Capo.
LORENZO CEFIS APPRODA IN FILMMASTER
MIRKO MALPASSI, IL GIOVANE ASSO NELLA MANICA DI SELECT HOTELS COLLECTION
Lorenzo Cefis entra nella compagine di Filmmaster, una delle quattro società dell’omonimo gruppo che include anche K-Events. Nato a Milano nel ‘65, Cefis si laurea all’Università Bocconi in Economia Aziendale e comincia subito a lavorare nel mondo pubblicitario dopo il conseguimento di una borsa di studio presso l’agenzia Young & Rubicam. Passa poi alla produzione esecutiva prima collaborando con Mercurio, quindi con Bbe e poi con la casa di produzione BRW, della quale diventa executive producer e partner
Manager trentenni sono alla guida di importanti comparti all’interno della catena alberghiera Select Hotels Collection guidata da Antonio Batani. Tra le figure chiave della società figura Mirko Malpassi responsabile eventi e meeting del gruppo. 37 anni, 22 dei quali trascorsi alle dipendenze di Batani, Malpassi è stato professionalmente formato presso la scuola della “famiglia Select Hotels” frequentata sin dall’età di 15 anni. Il manager ha iniziato la sua carriera all’Hotel Aurelia di Milano Marittima passando poi a diverse esperienze legate allo sviluppo progressivo del gruppo, fino a giungere nel 2005 a essere il responsabile dell’organizzazione legata all’inaugurazione del Palace Hotel. Nel 2007, dopo l’acquisto del Grand Hotel Rimini, Malpassi ha iniziato a occuparsi della gestione della del comparto meeting e congressi dello storico edificio.
CARMEN OTERA NEL TEAM SALES DEL DOUBLETREE BY HILTON DI OLBIA fino al 2002 quando, insieme a Federico Brugia, Stefano Quaglia e Lorenzo Ulivieri fonda The Family. Il suo ingresso in Filmmaster consente alla casa di produzione di ottenere un forte sia a livello nazionale sia internazionale e di posizionarsi sempre di più come un player in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato.
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Carmen Otera ha assunto la guida del team sales del nuovo Doubletree by Hilton Olbia Sardinia. Nel suo nuovo ruolo di sales & marketing manager, Otera ha il compito di ideare e coordinare tutte le attività di strategia, posizionamento, marketing e comunicazione, guidando il team dedicato. La manager vanta parecchi anni di esperienza sales maturati presso il Romano Palace Luxury Hotel di Catania e come marketing manager presso il Forte Village Resort Pula Sardegna. Otera ha accettato la sfida di lanciare il primo Hilton della Sardegna contribuendo attivamente all’acquisizione della clientela e sviluppando le attività della struttura con l’ambizione di far diventare l’albergo un punto di riferimento per il business travel, i meeting e il leisure nella zona della Gallura.
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la Villa
Splendida struttura del ‘700, un tempo dimora delle nobili famiglie AVOGADRO e FENAROLI. La Villa, a soli 5 Km dal centro di Brescia, dopo un accuratissimo restauro è stata trasformata in Hotel e Centro Congressi di assoluto prestigio.
i Congressi
L’Albergo dispone di nove sale meeting e congressi di varie dimensioni e configurazioni. La sala più capiente ha forma di spazioso auditorium ed è in grado di ospitare 280 persone comodamente accolte in confortevoli poltrone di velluto.
l’Hotel
Villa Fenaroli Palace Hotel conta 86 fra camere e junior suites, arredate in puro stile ‘700 lombardo e dotate dei più moderni comfort. I due Ristoranti dell’Hotel offrono una cucina di assoluta qualità, sia regionale che nazionale e dispongono di ben 500 posti.
VIA MAZZINI, 14 - 25086 REZZATO - BRESCIA - ITALY - T EL . +39 030 2793223 - FAX +39 030 2594111 www.hotelvillafenaroli.com - info@hotelvillafenaroli.com
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PARTNER congressi
Charme berbero per Royal Canin Cinque giorni a Tozeur, in Tunisia, tra formazione e team building, secondo i ritmi e le tradizioni del luogo: un’idea di Pro-Meet per i partner commerciali della nota multinazionale francese STEFANO RE
produzione di alimenti secchi e umidi di alta gamma per cani e gatti), con relativi accompagnatori e alcuni funzionari, tra i quali l’amministratore delegato, per un totale di 44 persone, si sono recati a Tozeur (Tunisia) per un seminario all’insegna dell’originalità personalizzata. Il tema, selezionato dall’event agency ProMeet, diretta da Francesca Pezzutto, che ne ha ideato anche lo svolgimento e non solo il concept, era sostanzialmente il deserto, con il suo fascino, i suoi colori, i suoi ritmi di vita. Appena arrivati, subito un “assaggio” del luogo: trasferimento in jeep 4x4 – guidate dai partecipanti – dall’aeroporto al deserto. Lì gli ospiti, con meraviglia, hanno scoperto la loro prima fascinosa dimora: tende doppie e singole, tutte con veranda e toilette privata, appositamente sistemate tra le dune. Un benvenuto in stile tunisino con un’ulteriore sorpresa: tra un mare di candele si celava il luogo della cena, servita tra tende, tappeti, cuscini e danzatrici berbere,
Pro-Meet
Alcuni momenti della cinque giorni tunisina che Pro-Meet ha realizzato a Tozeur per Royal Canin. Tra le attività: cena nel deserto in puro stile berbero, golf clinic e rally in 4x4
al 9 al 13 maggio un gruppo di partner commerciali di Royal Canin ItaD lia (azienda francese specializzata nella
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preceduta da un aperitivo a base di champagne. Dopo questa notte nel deserto, un transfer ha condotto il gruppo al cinque stelle Palm Beach Palace, base per il resto dell’esperienza. Vari i momenti che l’hanno caratterizzata (incluse due mezze giornate di formazione): un rally in 4x4, con gli ospiti divisi in squadre e con destinazione le oasi di montagna e il cinque stelle Tamerza Palace, per una cena in terrazza con vista sul deserto; un’altra cena al Museo Dar Cherait, aperto in esclusiva, con visita alle opere esposte; una mezza giornata con un programma a scelta: golf clinic (partita per i più esperti o lezione per i principianti) o escursione a bordo di quad e buggy tra le dune; e infine, una cena d’arrivederci in “total white”, indossando tutti tuniche bianche, nella cornice di un palmeto sapientemente illuminato. Al rientro, con le foto scattate durante i cinque giorni, Pro-Meet ha realizzato un dvd che Royal Canin ha poi omaggiato agli ospiti. indirizzi a fine rivista
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Trasparenza e creatività HRG Italia, con la sua divisione HRG Events & Meetings Management, scende in campo al fianco delle aziende per organizzare eventi e meeting che rispondano a ogni esigenza. Creatività, professionalità e trasparenza sono il valore aggiunto di HRG ASSUNTA CORBO
rganizzare un evento impeccabile è l’obiettivo di tutte le aziende. Per O essere certi dell’ottimo risultato il segreto è quello di affidarsi a dei professionisti del settore che sono in grado di seguire l’azienda passo per passo guidandola attraverso le scelte giuste. HRG Events & Meetings Management, divisione di HRG Italia, ha come obiettivo primario l’organizzazione di eventi che rispondano alle esigenze di ogni singola azienda. Superare le aspettative del cliente è quanto HRG Events & Meetings Management si prefigge e per ottenere risultati così importanti, la società mette sul tavolo tutte le sue carte, prima fra tutte la forza dell’esperienza. Qualunque siano le dimensioni e l’importanza del progetto, un team di professionisti esperti e qualificati assicura i risultati desiderati, dall’ideazione del progetto al monitoraggio dei risultati rispetto agli obiettivi economici e di contenuto concordati inizialmente.
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Proprio grazie alla forte esperienza acquisita negli anni, HRG può contare su rapporti consolidati con partner preferenziali in tutto il mondo. In questo modo è in grado di proporre le soluzioni più adatte per meeting, convention, incentive, incontri di lavoro e congressi. In occasione di eventi importanti, che richiedano lo spostamento dei partecipanti di vari Paesi nella stessa sede, HRG è in grado di risolvere senza alcuna difficoltà ogni problematica logistica. Ottime condizioni tariffarie sono inoltre garantite dalle relazioni di HRG con i fornitori di ogni Paese. In ultimo, l’esperienza consente alla società di organizzare il processo di registrazione dei partecipanti gestendo in modo efficace anche le richieste specifiche dei singoli ospiti attraverso il tool online “Register for events”. «Le aziende hanno imparato che i risultati migliori si ottengono grazie a tre fattori principali: attenta analisi dei costi, ottimizzazione degli accordi com-
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merciali con selezionati fornitori e corretto equilibrio tra creatività e logistica”, sottolinea Sabrina Cipriani, head of events and meeting management di HRG Italia «Il nostro futuro sarà sempre più rivolto a una visione globale delle spese legate all’organizzazione di eventi, meeting e incentive che consenta di suggerire soluzioni innovative in grado di migliorare il servizio e raggiungere gli obiettivi legati a ciascun evento in termini di contenuti e saving». L’alta flessibilità di HRG, inoltre, consente di fornire una gamma di soluzioni che coprono l’intero ambito nella gestione di eventi e meeting, consolidando tutti gli aspetti dell’evento, tra cui la prenotazione delle strutture, l’organizzazione di voli o treni, e ogni altro aspetto logistico, HRG è in grado di ottenere ulteriori risparmi in termini di costi. Il tutto a vantaggio del cliente. «L’obiettivo della divisione HRG Events & Meetings Management è aiutare l’azienda proprio a organizzare un evento perfetto grazie
IL MERCATO ALBERGHIERO NEL PRIMO SEMESTRE 2010
HRG ha condotto la consueta indagine alberghiera riferita al primo semestre del 2010. Sebbene lo studio riveli un quadro globale frammentario, il mercato alberghiero in Europa e negli Stati Uniti sembra essersi stabilizzato con tariffe invariate o solo leggermente più basse. Mosca si conferma la destinazione con la più alta tariffa
media alberghiera mentre il ribasso tariffario maggiore si è registrato in Medio Oriente e soprattutto negli Emirati Arabi, in Bahrain, Qatar e Oman. L’intera indagine è consultabile online: www.hrgworldwide.com/it – sezione Ultime Novità – HRG Hotel Survey 2010
al nostro supporto» dichiara Cipriani «Il nostro primo obiettivo è di organizzare eventi stimolanti, dinamici ed emozionanti in grado di superare le aspettative dei nostri clienti». indirizzi a fine rivista
Qualunque siano le dimensioni dell’evento, HRG garantisce un team di professionisti qualificati che assicurino i risultati desiderati in termini di obiettivi economici e di contenuti concordati. Sotto il titolo Sabrina Cipriani, head of events and meeting management di HRG Italia
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THANKS AGENCY SI ESPANDE SUL LAGO DI GARDA
I TRAGUARDI DI LAZZI WORLD PRESENTATI AL TRAVEL TREND
Lazzi World ha festeggiato i grandi risultati ottenuti durante il Travel Trend. Dopo aver esaminato centinaia di report, schede di valutazioni dei partecipanti ai con-
gressi, email di clienti per i quali ha seguito progetti di immagine e eventi, la società ha riscontrato che le sue creazioni, così come la passione profusa in ogni minimo dettaglio, hanno lasciato delle impronte indelebili nei protagonisti toccati nel profondo dell’animo ed emozionati. La giornata di team building passata alla ricerca dell’ordigno da disinnescare è risultata esaltante, la convention aziendale in riva al mare estasiante, la cena di gala del congresso internazionale eccellente, l’incentive a bordo di Ferrari entusiasmante, il cocktail ai piedi del David di Michelangelo emozionante. Tutto questo presentato in una sequenza di immagini da Lazzi World al Travel Trend di Milano.
SUGGESTIONI D’AUTORE ALL’IFA 2010 Presso l’hotel Cavalieri Hilton di Roma, Simona e Carlo Truzzi (w ww.truzzishadow.com) hanno partecipato alla cerimonia inaugurale dell’IFA 2010, il congresso mondiale dei fiscalisti che si tiene ogni anno in una diversa città del mondo. Oltre 2.200 ospiti provenienti da tutti i continenti hanno assistito a questo emozionante show di apertura denominato “Beautiful Italia”. Una grande orchestra di 34 elementi diretta dal maestro Bruno Biriaco ha accompagnato lo scorrere, su uno schermo, di immagini che hanno raccontato le bellezze paesaggistiche, architettoniche e artistiche italiane. Con tali immagini interagivano le performance dal vivo di un grande corpo di ballo. La conclusione di questo meraviglioso viaggio in Italia è stata affidata a Carlo e Simona, che iniziando dalla silhouette di Federico Fellini hanno accompagnato il pubblico in una incredibile successione di emozionanti ombre cinesi. Il tutto si è concluso con la silhouette di Luciano Pavarotti nel suo celebre “Nessun Dorma” pucciniano.
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Sempre nuove acquisizioni commerciali da parte dell’agenzia di Pietro Tortorella (nella foto), la Thanks Agency, che espande i suoi confini, ormai ben radicati sul territorio Sebino/Franciacorta, anche sul Lago di Garda. Ultima struttura alberghiera che ha scelto di usufruire dei servizi offerti dall’agenzia Iseana è l’Acquaviva Wellness Resort & SPA, 4 stelle di Desenzano del Garda (BS). Thanks Agency propone sempre strutture alberghiere, dimore storiche e location insolite di alto livello e che risultano ideali per ogni evento aziendale che ambisca a restare impresso nella memoria dei suoi partecipanti e organizzatori. Non a caso il claim dell’agenzia è: “Ci vuole coraggio per farsi notare”.
PATCH ADAMS PROTAGONISTA A PRATO Hunter “Patch” Adams, il medicoclown ideatore della terapia del sorriso, è stato protagonista del convegno nazionale “Bambini Emozioni Salute” che si è svolto lo scorso settembre presso il Museo del Tessuto di Prato. L’evento, organizzato e coordinato da Platinum Events, ha riunito studiosi universitari, professionisti sanitari, esperti di organizzazioni internazionali che si occupano di minori. Il contesto culturale internazionale, giuridico e delle neuroscienze per quanto riguarda i diritti del bambino e il diritto alla salute sono stati i temi affrontati. Patch Adams ha trattato il tema “Melodia e forza delle Emozioni”e ha fatto visita al reparto pediatrico dell’ospedale Misericordia e Dolce.
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HOTELWORKMATE: NUOVA FRONTIERA NELLA CONSULENZA La HotelWorkMate di Anna Iodice (nella foto) è una nuova società di consulenza che si occupa di web marketing e promozione alberghiera le cui competenze vanno dalla gestione dei portali di prenotazione alla promozione delle strutture ricettive nel senso più classico del termine. Il metodo di lavoro parte dall’analisi della situazione di mercato e dal monitoraggio della concorrenza, per poi finalizzarsi nella pianificazione e attuazione di
una efficace strategia di Web Marketing Turistico. Sono numerose le imprese turistiche che negli ultimi anni hanno deciso di sperimentare l’aiuto di società terze alle quali affidare la gestione di attività strategiche, soprattutto in questo preciso momento di mercato in cui i nuovi trend corrono a passo troppo svelto, quasi impossibile da raggiungere per un singolo albergo. HotelWorkMate può essere un valido aiuto per quegli hotel che saranno
NUOVE ACQUISIZIONI PER HTMS INTERNATIONAL L’ufficio italiano del Gsa HTMS International continua la sua espansione. Sono entrati a far parte del circuito un nuovo Gruppo Alberghiero (LifeClass Resorts & SPA – Portorose – Slovenia), due Dmc (Kurban Tours per Libano e Oman e Go West per America del Nord e Canada) e il tour operator Azemar che HTMS commercializzerà esclusivamente sul mercato Mice. In merito all’acquisizione di quest’ultima realtà del mondo turistico, Emanuele Nasti, direttore di HTMS Italia (nella foto) ha dichiarato: «Riteniamo di poter contribuire in maniera fattiva a far conoscere le qualità di questo tour operator così apprezzato sul mercato trade, in particolare per le destinazioni Sri Lanka e Maldive, anche su un mercato complesso come quello degli incentive». HTMS ha inoltre annunciato il lancio di una directory interattiva, facilmente scaricabile in formato pdf sempre aggiornato, dal sito www.htmsinternational.com.
NUOVO SITO PER FIRENZE FIERA CONGRESS & EXHIBITION CENTER Un quartiere congressuale-espositivo unico al mondo, nel cuore di Firenze a pochi passi dal Duomo e da Ponte Vecchio e un sito (www.firenzefiera.it) nuovo nella grafica che utilizza le innovazioni tecnologiche più raffinate per illustrare nel dettaglio agli organizzatori di eventi tutte le caratteristiche di Fortezza da Basso, Palazzo dei Congressi e Centro Affari. Due siti in uno dedicati
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rispettivamente a fiere e congressi, realizzati con particolare attenzione a immagini, planimetrie e descrizioni degli spazi, tutti virtualmente visitabili. Ampliata e rivista anche l’area calendario e contatti che consente richieste di preventivi e disponibilità “on line” e la parte dedicata alla città di Firenze con informazioni che spaziano dagli eventi culturali alla ricettività cittadina.
disponibili a farsi guidare e consigliare, come testimoniano le referenze di grande prestigio consultabili anche sul sito internet della società: www.hotelworkmate.it.
AIM GROUP COMPIE CINQUANT’ANNI Uno dei più importanti “event organizer” d’Europa – che oggi si chiama Aim Group – compie cinquant’anni e con lo sguardo verso il futuro ripercorre la sua storia. Così la racconta Gianluca Buongiorno: «Una vecchia foto in bianco e nero ha il potere di farti ritornare indietro nel tempo. Quella che ho trovato in fondo a un cassetto e che rappresenta me bambino insieme a mio padre mentre guardiamo un punto in lontananza è qualcosa di ancora più evocativo. In qualche modo, in quella foto sembra esserci una premonizione del cammino che avremmo fatto, sempre guardando avanti. All’epoca della foto, nei primi anni sessanta, mio padre aveva appena fondato quello che sarebbe diventato il nucleo originario del Gruppo: allora si chiamava Aisc e ben presto si impose come la prima realtà professionale italiana nell’organizzazione dei congressi medici. Oggi Aim può contare su oltre quattrocento professionisti distribuiti in dieci Paesi europei, tredici uffici dotati delle più avanzate tecnologie e collegati in rete, strumentazioni It che permettono di gestire milioni di record e che ci consentono di organizzare in contemporanea migliaia di eventi ogni anno in tutte le parti del mondo».
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POCKET FAIR, L’APPLICAZIONE PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI Nuova applicazione per il mondo Apple. Pocket Fair è il nuovo canale di informazione interattivo che dialoga con la Fiera di Bologna. Pensata e sviluppata da BF Servizi in collaborazione con PS Mobile, l’applicazione consente ai possessori di iPhone di ricevere gratuitamente tutte le informazioni relative alle manifestazioni fieristiche organizzate a BolognaFiere. Consultazione della pianta guida della manifestazione, reperimento di informazioni sulla città di Bologna, aggiornamento continuo sono altri servizi assicurati dal software. L’utente, inoltre, può acquistare il catalogo espositori della manifestazione di interesse e consultarlo direttamente sul proprio smartphone. Risulta cosi più semplice organizzarsi gli incontri e le visite presso gli stand. Pocket Fair funziona anche in modalità offline ed è dotato di tecnologia Gps per muoversi agilmente all’interno dei padiglioni della fiera.
ARRIVA SHUX.IT, L’E-SHOPPING A NUMERO CHIUSO Una grande opportunità per fare shopping di qualità e di lusso. Shux.it è un club di vendite private online che consente di acquistare marchi premium scontati e selezionati solo per i 300mila eletti, membri del Club Shux. Cosa si può trovare in questo esclusivo club di vendite online? Pezzi di alto artigianato, collezioni o proposte che affondano le radici nell’Italia del “bello e ben fatto”: borse, calzature, monili, oggetti di uso comune ma dotati di una valenza unica. Ma anche oggetti esclusivi creati ad arte solo per Shux.it. L’iscrizione costa 100 euro ma i lettori di Meeting e Congressi hanno la possibilità di entrare nel club gratuitamente, digitando “amico”nella finestra “codice d’accesso” .
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Full Contact Meeting Planner d’Azienda a passo di danza TOMMASO CROCIERA
ppena terminata la pausa estiva, gli operatori del mondo Mice hanno A avuto subito una buona occasione per riprendere contatto con il mercato e con le opportunità di business, sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta. Un’occasione più unica che rara, dobbiamo aggiungere, che ha permesso sia alla domanda sia all’offerta congressuale e incentive italiana di abbattere le virtuali barriere dell'impersonalità dei contatti telefonici (o telematici) con una stretta di
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mano e un incontro “live”. Il 10 e 11 settembre, infatti, si è svolta a Monastier di Treviso la 14esima edizione di Full Contact Meeting Panner d’Azienda, il consolidato workshop organizzato da Ediman e studiato per far incontrare i planner aziendali italiani con una qualificata selezione dell'offerta congressuale e incentive. OLTRE 518 INCONTRI IN DUE GIORNI Sede dell’evento è stata la storica dimora veneziana Park Hotel Villa Fiori-
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UN FORMAT, UNA GARANZIA Pensati espressamente per la meeting e incentive industry, i Full Contact sono workshop in cui le aziende della domanda incontrano una selezionata offerta dei rappresentanti più importanti di ogni specifico settore del mercato. Ogni evento è così studiato perché espositori e buyer possano concentrarsi su ciò che davvero corrisponde alle loro reali esigenze, senza inutili perdite di tempo e soprattutto con possibilità di networking che in altro modo richiederebbero un maggiore impiego di ore, risorse ed energie. Il format dei Full Contact prevede infatti che nell’arco di due giorni (durante i quali anche lo svago ha il giusto spazio), la domanda e l’offerta si incontrino secondo un programma di lavoro che prevede appuntamenti scelti in anticipo da ogni buyer. Gli appuntamenti sono ordinati in slot da venti minuti, così da poter approfittare di tutto il tempo utile per intrattenere le più proficue relazioni professionali.
La ripresa degli impegni di lavoro dopo l’estate è stata sancita dall’edizione 2010 di uno dei workshop più apprezzati e longevi del comparto Mice: il Full Contact dedicato al segmento corporate ta, tanto amata dallo scrittore americano Ernest Hemingway. Un albergo congressuale adattissimo a ospitare un evento come Full Contact, non soltanto per l’efficacia logistica degli spazi espositivi impegnati nel corso delle trattative d’affari, ma anche per l’atmosfera raffinata ed esclusiva che si è respirata durante il balletto dell’Arena di Verona, organizzato nel parco della villa, e nel corso della cena di gala che si è tenuta a Villa Molon a Campo di
Pietra, atmosfera indubbiamente utile a incoraggiare gli incontri anche nei momenti sociali, sempre numerosi e studiati ad hoc come in ogni Full Contact. Ciò che più conta, infatti, è che i 518 appuntamenti di lavoro generati dal workshop non hanno esaurito la piacevole esperienza di condivisione tra i partecipanti, che hanno potuto incontrarsi in contesti più informali, per salutarsi infine alla immancabile ed elegantissima cena di gala.
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1 / Da sinistra: Guido Zaccagnini (Ediman), Sasa Marin (Bernardin Group), Paolo Zugaro (European Events), Monica Righele (Monrif Hotels). 2 / Cristina Braghetto (Cofim Immobiliare) e Monica Righele (Monrif Hotels) con una buyer (al centro). 3 / Da sinistra: Klaus Romen (Four Points Sheraton Bolzano), Hannes Schnitzer (Convention Bureau Sudtirol), Isabella Konrad (Hotel Terme Merano), Ulrike von Arnold (Vienna Convention Bureau), Christine Stelzer (Convention Bureau Tirol). 4 / Da sinistra: Christine Stelzer (Convention Bureau Tirol), Ulrike von Arnold (Vienna Convention Bureau), Barbara Borghi (Compressor Controls). 5 / Da sinistra: Simona Guaglini (Boheringer Ingelheim Italia), Alessandra Miccoli (Crowne Plaza Milan Linate). 6 / Da sinistra: Alvaro Angeli (Relais Borgo Brufa), Angelo Pellizzaro (Park Hotel Potenza). 7 / Da sinistra: Valeria Scaglia (Devero Hotel), Alessandra Miccoli (Crowne Plaza Milan Linate)
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25 17 / Da sinistra: Federica Di Fausto (Grand Hotel Duca D’Este), Erika Favale (Puma). 18 / Da sinistra: Isabella Konrad (Hotel Terme Merano), Hannes Schnitzer (Convention Bureau Sudtirol) 19 / A destra: Stefania Carbone (Royal Group Hotels). 20 / Da sinistra: Giovanni Adolfo ed Elisabetta Sbisà (Corte Bracco dei Germani), Roberta Raffuzzi (E.N.E.A.) 21 / A destra: Gianna Del Greco (Cisl). 22 / Da sinistra: Simona Guaglini (Boehringer Ingelheim Italia) e Marika Grassi (Riva del Garda Congressi). 23 / A destra: Stefania Carbone (Royal Group Hotels). 24 / Da sinistra: Marina Locatelli (Siram), Maria Otero Iglesias (Galicia). 25 / Da sinistra: Simone Ancelotti e Cristiana Pasini (Mantova Multicentre) con Luciano Verdi (Liguria Assicurazioni)
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Eibtm: business a confronto Torna la grande manifestazione di Barcellona, con alcune novità e con le abituali opportunità di incontro e di lavoro. Un appuntamento da non perdere per restare up-to-date
FABIO ALCINI
al 30 novembre al 2 dicembre 2010 si svolgerà a Barcellona la manifestaD zione dedicata al settore del turismo congressuale Eibtm Barcellona 2010 (Exhibition, Incentive, Business, Travel, Meetings). Con oltre 3.300 aziende da novanta Paesi, quaranta sessioni formative e un numero considerevole di networking event nell'arco dei tre giorni, Eibtm 2010 si prepara a fornire l'ambiente giusto per i contatti all'industria Mice. Nel 2009 Eibtm ha attratto più di 3.700 visitatori (visitatori unici e certificati da Abc). Per la prima volta quest'anno a Eibtm, che si svolge presso la Fira Gran Via di Barcellona, un teatro di lettura sarà collocato allo show floor: vi si terranno eventi tra cui le "Spanish Sessions" e le "Daily Technology Hours", che sono parte integrante dell'education programme, e
che hanno il compito di tenere aggiornati i visitatori sugli ultimi ritrovati tecnologici. Ad agosto già il 95 per cento degli spazi di Eibtm era stato prenotato, e l'Eibtm exhibition director Graeme Barnett ha dichiarato: «È chiaro come l'industria sia in una fase di ottimismo, e che i professionisti del settore meeting del mondo riconoscano l'importanza di visitare Eibtm per creare nuove opportunità di business». E aggiunge: «Incoraggiamo i visitatori a effettuare la preregistrazione: chi si registra prima ha maggior facilità di stilare la propria business schedule e può avvantaggiarsi sia di una "pista preferenziale" libera sia di sconti su voli e alberghi". La preregistrazione è gratuita e consente di risparmiare venti euro di tassa d'ingresso. A proposito di voli, da Linate e Malpensa partono non meno di dieci voli al giorno per Barcellona, che dista soltanto un'ora e 35 minuti. Eibtm è organizzata da Reed Travel Exhibitions, la compagnia leader nel mondo per l'organizzazione di eventi: nel 2009, Reed ha organizzato eventi in giro per il mondo per un totale di sei milioni di partecipanti. indirizzi a fine rivista
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Non fate quella faccia, siamo sempre noi.
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Cotone Congressi Genova cambia nome e diventa Porto Antico di Genova Centro Congressi Sappiamo che eravate affezionati alla vecchia immagine, però non fate quella faccia: siamo sempre noi. Stesso staff, stessa professionalità, stessa affascinante location, stessa qualità dei servizi. Anzi, meglio. Almeno, questo è quanto ci impegniamo a offrirvi in futuro. Abbiamo cambiato nome e marchio, colori istituzionali e sito internet, che ha ora una grafica completamente rinnovata e una navigabilità al passo con i tempi, per mezzo di Smartphone e iPad. Una piccola rivoluzione per razionalizzare e rafforzare l’identità della società. Solo questo, potete stare tranquilli. PORTO ANTICO DI GENOVA S.P.A. Edificio Millo - Calata Cattaneo, 15 - 16128 Genova - T. +39 010 2485611 - F. +39 010 2758929 - www.centrocongressi.portoantico.it - centrocongressi@portoantico.it
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In aula sulla responsabilità penale L’attività del Learning Center riprende con un corso sulla responsabilità amministrativa per le imprese. Intanto si muove la macchina promozionale, si allarga l’ambito delle delegazioni regionali e s’iniziano le attività in preparazione della quarta convention
l 5 novembre pomeriggio, a Milano, presso l’UNA Hotel Tocq, il Learning Center di IFedercongressi tiene un nuovo corso. Il titolo è La legge 231: regole e opportunità, e avrà come oggetto il concetto di responsabilità amministrativa (cioè penale) introdotto dal Decreto legislativo 231/2001, per la prima volta nel nostro ordinamento, a carico delle società i cui dipendenti commettano reati mentre svolgono, all’interno delle società medesime, le mansioni di propria competenza. I PRESUPPOSTI DEL CORSO «I potenziali effetti di questa normativa sono rilevanti», commenta il responsabile Federcongressi per la fiscalità Mauro Zaniboni. «Al di là delle sanzioni pecuniarie e interdittive previste dal
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legislatore, un eventuale coinvolgimento dell’ente in un reato commesso da persone a vario titolo in esso operanti può arrecare un danno d’immagine di difficile quantificazione. Diviene quindi necessario dotarsi delle strutture idonee a contrastare l’insorgere di tali reati predisponendo un modello organizzativo che definisca regole e procedure ben precise». Il fine ultimo è quello di rispondere a un’esigenza decisamente avvertita dalle imprese: ricevere indicazioni concrete e operative in merito agli adempimenti previsti dal Decreto e capire come gestire, in un’ottica di miglioramento e di efficacia dei processi, le conseguenze e le ricadute organizzative interne, specialmente per le società di organizzazione di eventi.
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Il corso si rivolge essenzialmente a dirigenti e proprietari di società di organizzazione di eventi operanti nel settore della Sanità e della Pubblica amministrazione, dirigenti e funzionari degli uffici congressi delle società farmaceutiche, biomedicali e della diagnostica, dirigenti degli uffici formazione di aziende ospedaliere, Asl ed enti pubblici, e responsabili amministrativi dei provider Ecm (educazione continua in medicina) e Fad (formazione a distanza). La docenza è affidata a due esperti di chiara fama: gli avvocati Manuel Sarno e Giorgio Calesella. L’iscrizione è gratuita per i soci Federcongressi, mentre costa 60 euro Iva inclusa per i non soci. NUOVE NOMINE Si è intanto estesa la rete regionale di Federcongressi, con la costituzione della delegazione per la Sardegna. Essa è coordinata da Annarita Montanaro (Giglio Service) e composta da Mike Eivers (Chia Laguna), Stefania Conti Vecchi (Convention Bureau della Sardegna), Barbara Argiolas (Tiscali), Giacomo Del Chiappa (Università di Sassari) e da Nicola Pala. Con quella sarda sale a otto il totale delle delegazioni regionali, già attive in Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Toscana e Veneto. E ci sono novità anche sul fronte di alcune di queste. Nella delegazione veneta il presidente della Fiera di Vicenza Roberto Ditri rileva il posto di Alessandra Albarelli, che si è trasferita in un’altra regione; in Liguria Flavio Ottanelli è sostituito dalla direttrice del Convention Bureau di Genova Silvia Scala; avvicendamenti anche in Toscana, col presidente di Firenze Fiera Carlo Bossi che cede il posto alla marketing manager Marina Sablich, il presidente del Firenze Convention Bureau Giacomo Billi che subentra ad Alessandro Tortelli, suo predecessore in quel ruolo, e le dimissioni di Ivano Bencini. In Campania infine Mario Alovisi è sostituito da Maria Scopino (Royal Group). Nuovi incarichi anche in vista della quarta Convention nazionale, in programma a Firenze dal 27 febbraio al 1° marzo 2011. Project leader è stata nominata Margherita Ruggiero, responsabile dell’area Communication motivation & marketing by events; il Comitato organizzatore locale è composto da Leonardo Sorelli, coordinatore della delegazione regionale Toscana, Carlotta Ferrari (Firenze Convention Bureau), Marina Sablich (marketing manager di Firenze Fiera) e Morena Bergamaschi Sardi (Project manager congressi nazionali di Firenze Fiera), mentre il ruolo di Coordinatore Operativo è stato assegnato, come già gli anni scorsi, al consulente Federcongressi Nicola Pala. Infine, la responsabilità del programma e della strutturazione dei contenuti formativi della Convention è stata affidata al Learning center.
PRESENTATO IL PIANO DELLE ATTIVITÀ PROMO-COMMERCIALI 2011 Lo scorso 30 settembre Federcongressi ha presentato al Ministero per lo Sviluppo Economico la richiesta di finanziamento ex-Legge 1083/2006 delle attività promo-commerciali 2011, elaborate dal comitato tecnico di gestione coordinato da Alessandra Albarelli e composto da Marcella Gaspardone e Franco Orio. Il piano si compone di quattro progetti. Il primo, denominato Workshop internazionali, prevede due eventi ExMeetEx (incontri one to one fra domanda e offerta), nonché il meeting Motivation011 (dedicato specificamente al mercato aziendale internazionale emergente). Il secondo progetto è intitolato Partecipazione ad appuntamenti promozionali internazionali e prevede uno stand dell’associa-
zione alla prossima BTC, che si terrà ancora a Rimini il 30 giugno e il 1° luglio. Il terzo progetto ha per titolo Partecipazione a fiere estere di rilevanza internazionale; si riferisce al mercato inglese e si concretizza nella partecipazione alla fiera Confex (Londra 1°-3 marzo), anche qui con uno stand. Infine, il quarto progetto è denominato Italia per gli eventi UE e si propone di promuovere l’offerta congressuale italiana ai referenti degli organismi associativi e istituzionali che organizzano eventi internazionali. L’evento (un workshop tra selezionatissimi buyer e i referenti delle destinazioni e delle strutture associate a Federcongressi) avrà luogo nel prestigioso Concert Noble di Bruxelles.
1 / Mauro Zaniboni 2 / Annarita Montanaro 2 / Margherita Ruggiero
Federcongressi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione
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Eventi sostenibili:
cosa e perché? Il President-elect di Site, Vania Calzavara, concentra l’attenzione su ecologia e sostenibilità, e lo fa con un’intervista a due socie esperte dell’argomento (Antonella Moioli ed Elena Caldarelli) che fotografa lo stato dell’arte dei green event in Italia
ania Calzavara, President-elect di Site Italy e Ceo di Heading South interviV sta Elena Caldarelli, green member di Site e Ceo di Kontiki Incentives, e Antonella Moioli, marketing manager di BSI Italy (sede italiana del noto ente normatore britannico British Standard Institution), a proposito degli eventi sostenibili e della loro esperienza in merito.
TUTTI A MILANO L’11 NOVEMBRE PER APPROFONDIRE Il programma education di Site Italy prosegue l’11 novembre con un evento sul green, nel quale si approfondiranno i temi di questa intervista. La location non potrebbe essere più adatta: è l’Hotel Milano
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Dottoressa Moioli, secondo lei c’è sensibilità nel panorama aziendale italiano al tema della sostenibilità? Rileva uguale attenzione al mondo degli eventi? Antonella Moioli: «Molto spesso, quando si parla di sostenibilità, il termine viene associato alla tutela dell’ambiente. La sostenibilità ha invece un significato più ampio, in quanto prende in considerazione anche altri aspetti, ovvero quelli economici e sociali, altrettanto degni di attenzione da parte delle aziende e di chi organizza fiere, convegni, manifestazioni e altre tipologie di eventi». Anche nel settore della Meeting Industry si sta sempre più spesso parlando di “eventi sostenibili”. In breve come li definirebbe? Elena Caldarelli: «Un evento sostenibile è un evento pensato strategicamente. Non si tratta solo di organizzare un meeting, una convention, un lancio di prodotto secondo i normali canoni e di compensare la Co2. Si tratta di coinvolgere il cliente e lavorare in maniera trasparente per condividere un impegno che può essere ambientale e sociale. È fondamentale redigere un piano strategico per implementare le prassi sostenibili che si vogliono mettere in gioco e poterle condividere con collaboratori, fornitori, partner, partecipanti. Realizzare un evento sostenibile significa intervenire sul processo di creazione di un evento rispettando le aspettative dell’azienda in termini di qualità e costo». Che cosa bisogna ed è importante fare per realizzarli? Antonella Moioli: «In fase di progettazione è importante definire la politica di sostenibilità dell’evento, ovvero stabilire obiettivi chiari e misurabili che prenda-
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Il direttivo di Site: Maria Arnolda Egberts CMP Fabrizia Vania Calzavara Annamaria Ruffini CMP Elsa Doriana Briguglio Graziella Pica Antonella Sacchero Maria Grazia Sapigni Paolo Teruzzi Elena Vender Caldarelli
no in considerazioni le esigenze dei destinatari dell’evento. Questa politica deve essere comunicata a tutti coloro che partecipano attivamente al progetto e deve prevedere una fase revisionale finale, allo scopo di monitorare e misurare le performance e prendere gli opportuni provvedimenti per un miglioramento continuo». Chi li “certifica” e come? Antonella Moioli: «Esistono vari tipi di certificazione sui sistemi di gestione. Lo scopo della certificazione è quello di assicurare la conformità a uno standard che è un insieme di buone pratiche gestionali. Nel caso specifico degli eventi un’organizzazione può essere vicina al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e i responsabili potrebbero non saperlo. Senza obiettivi e risultati chiari e misurabili, qualsiasi innovazione e conquista andrà persa. Nota del redattore: Tra le certificazioni occorre ricordare BS8901, amministrata da BSI, quella rilasciata da Forest Stewardship Council (FSC) a chi dimostra di conoscere le pratiche globale della forestazione sostenibile, nonché le pratiche di Green Globe e di Green Meeting Industry Council». Esistono casi concreti in Italia di eventi con sistemi di gestione certificato sostenibile? Elena Caldarelli: «Sì, esistono già alcune esperienze di successo in Italia, come quella del Forum Compra Verde-Buy Green a Cremona o il più recente evento Dal dire al fare va in città ideato e organizzato da Kontiki a Milano e certificato sostenibile BS8901, che vede Site Italy tra i partner tecnici. Questo evento è un’iniziativa originale, interattiva e stimolante pensata per tutti coloro che
vogliono capire meglio la sostenibilità e “toccare con mano“ che cosa significa essere sostenibili, fa parte del calendario delle celebrazioni “2010 – the Year of Biodiversity”». Tre cose che, a suo parere, dovrebbe fare un “virtuoso” organizzatore di eventi. Elena Caldarelli: «Pensare che lo sforzo di adesso sia il futuro nel campo degli eventi, uscire dagli schemi già precostituiti e avvalersi di tutti i pubblici di relazione e di riferimento per arricchire il concetto di sostenibilità del proprio evento. In sostanza, la partecipazione a corsi e l’utilizzo delle normative permettono di avere gli strumenti da applicare per realizzare tali eventi». E tre cose che dovrebbe fare un’azienda. Antonella Moioli: «Lasciarsi guidare in un percorso innovativo ed avere il coraggio di intraprendere nuove scelte, saper vedere l’evento integrato al proprio sistema di comunicazione e CSR e saper valutare i vantaggi concreti – in termini di immagine, di brand awareness e di saving – dell’adozione di un nuovo approccio di sistema».
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ASSUNTA CORBO
A DALLAS PRIMA EDIZIONE DEL CHAPTER BUSINESS SUMMIT (CBS)
NASCE IL COMITATO PER LA MEETING INDUSTRY Il presidente Federcongressi Paolo Zona esprime il più vivo plauso per l’iniziativa di Feder turismo - Confindustria. «Con questa decisione – commenta Zona – Federturismo conferma in modo esplicito l’interesse per il nostro settore, cui già aveva dato grande importanza nel Piano nazionale del turismo presentato pochi giorni fa dalla presidentessa di Confindustria Emma Marcegaglia (nella foto), insieme allo stesso presidente di Federturismo Daniel John Winteler e al partner di PricewaterhouseCoopers Giacomo Neri. Tra le cinque azioni indicate appunto come “strategiche” in questo piano figurano i “grandi eventi”, e noi non possiamo che compiacercene». A proposito della richiesta di ingresso da parte di un delegato di Federturismo nel Comitato esecutivo di Federcongressi, già chiesta a Winteler lo scorso luglio, Zona commenta: «La lettera ha
sinora avuto soltanto un riscontro formale – conclude Zona – ma a fronte della nuova attenzione che Federturismo concede al nostro comparto auspico vivamente che questa lacuna si colmi presto, e sarei ben lieto se la delega venisse conferita ad Annarosa Miele, in virtù del ruolo di coordinamento da lei svolto nel nuovo Comitato».
Lo scorso settembre si è tenuto a Dallas il Chapter Business Summit (CBS) di MPI (Meeting Professionals International), il nuovo evento che assembla la Chapter Leadership Conference e lo European Chapter Leaders Forum. All’incontro hanno par tecipato quasi tutti i Capitoli di MPI tra cui presidenti, president-elect e vice president Education tra cui Gaetano Sciatà, vice president Finance CMP che ha rappresentato l’Italia. Tra i temi affrontati durante le giornate anche i possibili futuri cambiamenti in seno alla EMEC (la European Meetings & Events Conference) che negli ultimi anni ha registrato un incremento qualitativo ma anche un calo degli iscritti, e di nuove forme di partecipazione alla vita della community, alla luce della maggior consapevolezza del peso e del ruolo dell’Europa nell’azione di MPI.
FEDERCONGRESSI ORGANIZZA UN CORSO SULLA LEGGE 231 Il prossimo 5 novembre, presso il Learning Center di Federcongressi a Milano, si terrà il corso dal titolo “La legge 231: regole e opportunità”. Oggetto sarà il concetto di responsabilità amministrativa introdotto dal Decreto legislativo 231/2001 a carico delle società i cui dipendenti commettano reati mentre svolgono, all’interno delle società medesime, le mansioni di propria competenza. «I potenziali effetti di questa normativa sono rilevanti», commenta il responsabile Federcongressi per la fiscalità Mauro Zaniboni. «Al di là delle sanzioni pecuniarie previste dal legislatore, un eventuale coinvolgimento dell’ente in un reato commesso da persone a vario titolo in esso operanti può arrecare un danno d’immagine di difficile quantificazione. Diviene quindi necessario
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dotarsi delle strutture idonee a contrastare l’insorgere di tali reati predisponendo un modello organizzativo che definisca regole e procedure ben precise». L’incontro intende sensibilizzare alla comprensione delle logiche del decreto e all’osservanza delle varie disposizioni. I destinatari di questo corso sono dirigenti e proprietari di società di organizzazione di eventi operanti nel settore della Sanità e della Pubblica amministrazione, dirigenti e funzionari degli uffici congressi delle società farmaceutiche, biomedicali e della diagnostica, dirigenti degli uffici formazione di aziende ospedaliere, Asl ed enti pubblici, e responsabili amministrativi dei provider Ecm (educazione continua in medicina) e Fad (formazione a distanza). La docenza è affidata agli avvocati Manuel Sarno e Giorgio Calesella. L’iscrizione è gratuita per i soci Federcongressi, mentre costerà 60 euro Iva inclusa per i non soci.
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PAOLO ZONA: «OCCORRE MAGGIORE DISCIPLINA NELL’ORGANIZZAZIONE DI MEETING MEDICO-SCIENTIFICI» Una recente operazione condotta dai carabinieri del Nas di Firenze sotto la direzione della Procura della Repubblica del capoluogo toscano, ha portato all’arresto, tra gli altri, di un noto medico dermatologo fiorentino, un suo collaboratore, una segretaria e tre organizzatori di eventi di Firenze. Le accuse sono di associazione per delinquere, corruzione, truffa ai danni dello Stato e falso. Questo fatto di cronaca, di cui si è molto discusso, ha fornito lo spunto a Paolo Zona, presidente di Federcongressi, per fare alcune considerazioni sullo stato attuale dei congressi medici. «La notizia è veramente grave – ha dichiarato Zona – e, se le accuse verranno riscontrate, mostra ancora una volta quanta strada ci sia da fare per giungere a una piena “normalizzazione” deontologica di un ramo delicato della meeting
industry come quello dei congressi medici. In quest’ottica appare sempre più opportuno lo sforzo che da anni Federcongressi sta portando avanti sul piano dell’etica, sia con il proprio codice sia, ultimamente, recependo le norme affini dei codici deontologici di Farmindustria e di Assobiomedica, così da assicurare un’unitarietà disciplinare all’organizzazione degli eventi medico-scientifici. Nel loro insieme e singolarmente, questi atti tendono proprio a prevenire l’adozione e lo sviluppo di prassi delinquenziali come quelle contestate alle persone coinvolte dall’inchiesta di Firenze. Se mi si passa la metafora direi che la nostra industria è come un grande organismo che preferisce produrre in anticipo i propri anticorpi, senza lasciare che essi nascano per reazione a malattie potenzialmente mortali».
CITTÀ E SITI UNESCO DI SCENA AD ASSISI
V CONFERENZA NAZIONALE PER IL TURISMO: APPUNTAMENTO A CERNOBBIO IL PROSSIMO OTTOBRE
Il prossimo 19 novembre si terrà ad Assisi il primo Salone Mondiale del Turismo Città e Siti Unesco. Si tratta della prima assemblea nazionale del Capitolo Italia del Green meeting industry council (GMIC) inserita nella prestigiosa cornice del WTE-World Tourism Expo. L’assemblea avrà inizio alle ore 12.00, presso uno dei locali della Mostra, allestita all’interno di Palazzo Monte Frumentario, nel centro storico di Assisi, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco. «Riteniamo che l’evento sia perfettamente in linea con gli obiettivi della nostra associazione – ha dichiarato la presidente di GMIC Italia Annamaria Ruffini CMP - Eco-sostenibilità è anche cultura, arte e umanità, non solo ambiente. E l’organizzazione del Salone ci ha dato ragione, accogliendo con entusiasmo la nostra proposta».
Il 15 e 16 ottobre prossimi si svolgerà a Cernobbio la V Conferenza Nazionale per il Turismo che riunirà i principali attori del mondo delle istituzioni e delle imprese del comparto. L’edizione 2010 vanta il titolo “Turismo: la condivisione delle strategie per lo sviluppo del settore e la crescita del Paese”. L’obiettivo dei partecipanti sarà quello di individuare le strategie e le politiche del turismo nel prossimo triennio. Oggetto dei dibattiti anche il turismo congressuale e per questo il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla (nella foto) ha invitato Paolo Zona, presidente Federcongressi, a partecipare all’incontro. La risposta di quest’ultimo è arrivata con una breve lettera in cui si legge che la meeting industry italiana condivide la delineazione di linee guida ad ampio respiro e a lungo termine, e dispone di “un tessuto imprenditoriale pronto a darne concreti contributi realizzativi”. «Auspichiamo pertanto – precisa Zona – che questi aspetti, cruciali per la vitalità del congressuale e per la crescita del turismo italiano, trovino, nel tema generale della V Conferenza, una loro specifica e visibile collocazione».
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Un antico borgo sapientemente ristrutturato ubicato in uno splendido scenario collinare. Le radici della storia e della cultura marchigiana ri vivono in una struttura che offre ai suoi ospiti 209 camere tutte con servizi, TV color, telefono, aria condizionata. Il clima f avorevole, non troppo umido né troppo asciutto, costituisce il luogo ideale per una piacevole vacanza a “due passi”dal mare con la vista de gli incantevoli Monti Sibillini. Le sale ristoranti rispondono alle esigenze più svariate, la scelta di cibi spazia dalle rinno vate tradizioni locali a tutta la cucina nazionale ed internazionale. Diversi bar interni ed esterni consentono momenti di sereno relax. Affiancato all’hotel troviamo il Centro Benessere, una struttura altamente specializzata curata e gestita da professionisti del settore, perfettamente inte grata dagli impianti sporti vi all’aria aperta, luogo ideale per prendersi cura del proprio corpo in un’atmosfera di vacanza e serenità. La nuova sala Raf faello da 1.500 posti e le altre 23 sale pre-esistenti, dotate tutte dei più moderni sistemi di comunicazione, affermano la struttura come uno dei centri congressi più grandi delle Marche e diventano punto di riferimento delle più importanti agenzie e aziende presenti nel panorama nazionale.
Via Casale Superiore, 146 63030 Colli del Tronto (AP) - Italy Tel. 0736 814720 r.a. - Fax 0736 814946 www.hotelcasale.it e-mail: info@hotelcasale.it
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Foto: G. Minozzi e Archivio fotografico Regione Piemonte
Lo staff di Torino Convention Bureau
TORINO
scenario ideale di congressi, meeting e incentive. Una passione che cresce nel tempo. Torino Convention Bureau compie 10 anni. Dal 2000 ad oggi abbiamo promosso Torino come sede di congressi, meeting e incentive: piĂš di 500 eventi acquisiti, in 95 location differenti per piĂš di 1000 aziende e associazioni. Quasi 10 milioni di visitatori soddisfatti dallo scenario unico che solo Torino sa offrire. CittĂ incantevole e ricca di suggestioni, che unisce le solide radici nel passato con l'apertura verso nuove tendenze e visioni future. Grazie, alle aziende e ai partner che ci hanno permesso tutto questo. Grazie da Torino, che vi invita a immaginare ancora i vostri momenti di business su questo palcoscenico d'eccezione. Torino Convention Bureau: 10 di questi 10!
Torino Convention Bureau
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PICENO Città d’arte dal “volto”ancora poco noto, borghi-gioiello ricchi di fascino e storia, infrastrutture nuovissime. E intorno, un paesaggio multiforme e incontaminato. Questo è il Piceno
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Profondità del mare e verticalità montuosa. In mezzo, il disegno dei colli marchigiani. È il Piceno, nuova destinazione per la meeting industry, con tutte le carte in regola per conquistarsi un posto al sole. E con alcuni plus vincenti, dalla ricca gastronomia al fascino di città d’arte e borghi appartati
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nato da poco ma è cresciuto in fretta, il Convention Bureau Piceno: costituiÈ to nel mese di aprile di quest’anno, conta già una quarantina di soci provenienti dal settore pubblico e da quello privato. Un territorio, quello del Piceno, dal clima dolce, percorso da colline che in un susseguirsi di forme digradano dai Sibillini – i “Monti azzurri” del Leopardi – all’Adriatico, con le spiagge coronate da dimore Liberty e da caratteristici borghi marinari. Un paesaggio plasmato anche dall’ingegno umano in millenni di storia: oltre a presenze artistiche che dall’età romana e dal Medioevo sfidano mirabilmente il tempo, è la sfida allo sviluppo che colpisce in questo spaccato d’Italia. Con la conseguente capillare diffusione di artigianato e di icone del made in Italy, che qui hanno la loro sede. Alcuni esempi? Prada, Cesare Paciotti, Nero Giardini, Sergio Rossi, Tod's, Geox e Docksteps. Una moltitudine di opportunità per post
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congress all’insegna dello shopping che si intreccia idealmente con i percorsi dell’arte che segnano l’intero Piceno dalla posizione strategica, proprio al centro del Belpaese e non è un caso che nel contesto dei congressi nazionali registri un aumento del dieci per cento di presenze rispetto alle regioni del Nord o del Sud d’Italia. Un altro asso nella manica della destinazione è l’eccellente rapporto tra qualità e costi: la prima è elevata, i secondi sono più che mai competitivi, il tutto coronato da strutture e location di alto profilo. Fra queste spicca innanzitutto il Centro Congressi Hotel Casale – www.hotelcasale.it – a Colli del Tronto, quattro stelle con ben 23 sale dalla capienza complessiva di 2.800 persone di cui 1.300 nella principale. Segue a ruota il PalaRiviera di San Benedetto del Tronto – www.palariviera.com –, inaugurato nel dicembre 2009, artico-
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1 / La splendida Piazza del Popolo, il salotto di Ascoli 2 / Un dettaglio del Duomo di Ascoli 3 / L’Hotel Calabresi 4 / L’avveniristico Palariviera 5 / L’Auditorium Raffaello del Centro Congressi Hotel Casale 6 / Il Valentino Resort 7 / La Riviera delle Palme, con i suoi cinque chilometri di lungomare 8 / Un particolare della chiesa di Santa Maria della Rocca a Offida
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lato in otto sale, la principale in grado di accogliere mille persone, cui si contrappone il suo “alter ego”, indicato per prestigiosi incontri raccolti. Si tratta del quattro stelle Valentino Resort di Grottammare – www.valentinoresort.com –, con la sala congressi principale per un massimo di cento ospiti. In medio stat virtus, ed ecco l’Hotel Calabresi, quattro stelle a San Benedetto del Tronto – www.hotelcalabresi.it –, con la sala principale per quattrocento delegati. Per partner insostituibili nell’organizzazione di eventi, infine, i nominativi da segnarsi in agenda sono Atlante Congressi e Miceway, soci del Cb. ASCOLI PICENO, A TUTTO UNESCO Il suo canovaccio urbano è intessuto da strade monumentali punteggiate da espressioni barocche, rinascimentali e neoclassiche dalle quali si diramano gomitoli di vicoli stretti, di sapore medie-
vale. Una scenografia che preannuncia una delle più sceniche piazze d’Europa, Piazza del Popolo: è il salotto della città, un compendio di palazzi, musei e pinacoteche con opere di grande interesse anche a firma di Carlo Crivelli, l’eminente pittore veneziano molto diffuso in tutto il territorio del Piceno. Da ammirare il Palazzo dei Capitani con il percorso archeologico sotterraneo, mentre open air si snodano le cinque arcate della cinquecentesca loggia dei Mercanti. Piazza del Popolo è l’epicentro cittadino nel contesto delle manifestazioni, una sarabanda di attrazioni soprattutto in occasione della Quintana e del carnevale, appuntamenti annuali da non perdere per un viaggio nelle tradizioni e nel folclore. E nell’arte, da ammirare anche nello storico Caffè Meletti, in stile Liberty, mentre si degusta la celebre anisetta Meletti – liquore a base di anice verde –,
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prodotta per la prima volta nel 1870. Poco distante dalla piazza e di fronte al chiostro di San Francesco – dalle caratteristiche venti arcate – si staglia il teatro Ventidio Basso, dalla facciata neoclassica, con gli interni impreziositi da stucchi d’oro e con una capienza per mille spettatori. Le strade dei post congress ad Ascoli Piceno convergono anche verso corso Mazzini, arteria principale del centro storico cittadino, fiancheggiata da antichi palazzi fra i quali il palazzo Malaspina, dalle linee severe, realizzato tra il XVI e il XVII secolo. Echi medievali, infine, lungo il routing delle torri – una cinquantina – e spessore barocco nei dipinti delle chiese di Santa Maria della Carità , Sant’ Agostino e Sant’Angelo Magno.
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VOGLIA DI MARE? SAN BENEDETTO DEL TRONTO! Dinamica e frizzante è San Benedetto del Tronto, una delle capitali della pesca italiana, al contempo luogo d’elezione di manifestazioni artistiche, musicali e folcloristiche. Una menzione particolare merita il premio “Libero Bizzarriâ€? – ha cadenza annuale nel mese di luglio –, la piĂš importante rassegna del documentario italiano. San Benedetto vanta un lungomare fra i piĂš belli del litorale adriatico: cinque chilometri nei quali palme, pini e oleandri si allineano in policroma successione e giungono al porto gremito di paranze, gran teatro di vita marinara e scenario perfetto per apprezzare il celebre “brodettoâ€? sambenedettese: una squisita zuppa di pesce, preparata qui in una delle varietĂ piĂš rinomate della costa marchigiana. Dal porto si può risalire al borgo marinaro, un fitto reticolo di vicoli da non perdere per capire quanto sia radicata nella localitĂ la vocazione per la vita di mare, come attestano il Museo della pesca e della civiltĂ marinara, associato all’Antiquarium Truentinum e al Museo delle anfore, seguiti dal Museo ittico Augusto Capriotti. Una vasta gamma di opportu-
nitĂ post congressuali dedicate a Nettuno mentre oltre corso Mazzini San Benedetto mostra con orgoglio quella che un tempo era la cittĂ murata, ora “cittĂ altaâ€?, dominata dall’esagonale torre del Gualtieri, ascrivibile al XIV secolo. Un susseguirsi di dimore caratterizzate dal cotto, incastonate in strade strette, che convergono verso la chiesa abbaziale di San Benedetto. Presso l’episcopio ha sede una sezione dei Musei Sistini del Piceno. OFFIDA, COREOGRAFIE D’ARTE Ăˆ difficile rimanere indifferenti, quando i post congress conducono a Offida, che oltre a essere il regno dei pizzi al tombolo vanta un nucleo antico fra i piĂš interessanti della regione. All’ingresso del centro storico vi sono i resti della Rocca – XV secolo – ma la localitĂ si rivela nel suo splendore in piazza del Popolo, quinta dei piĂš prestigiosi palazzi della localitĂ . Sono tutti da vedere, a iniziare dalla Collegiata nuova e dal Palazzo comunale. La 8
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9 / L’elegante teatro Ventidio Basso ad Ascoli Piceno 10 / Il vicolo più stretto d’Italia – appena 43 centimetri – a Ripatransone
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prima fu eretta a partire dal 1785 su disegni di Lazzaro Giosafatti, ma la facciata quadrata è stata progettata dall’ascolano Marco Massimi. Il secondo è più antico – secoli XIV-XV –, e il suo fronte merlato – sopra il quale svetta una torre ghibellina – è preceduto da un alto porticato con pilastri in cotto, ingentilito da un’elegante torretta. Al suo interno è collocato il Teatro del Serpente Aureo: già cappella devozionale alla fine del Seicento, fu trasformato radicalmente nel 1862 acquisendo l’aspetto attuale. È stato riaperto nel 2002 dopo un lungo e sapiente restyling ed è uno fra i pochi teatri dotati di macchine teatrali ancora funzionanti risalenti alla sua fondazione. Una curiosità relativa al nome: secondo la tradizione, Offida sarebbe stata fondata da una popolazione ellenica adoratrice del serpente. Ophis, appunto. Non scherza nemmeno con Bacco, Offida, che oltre a essere la culla del Rosso Piceno Superiore vanta ora due nuovi vini, Pecorino e Passerina, originati da vitigni autoctoni: un ottimo spunto per enodegustazioni nell’Enoteca Regionale delle Marche che ha sede proprio a Offida. Dal profano, un salto nel sacro: merita una visita la chiesa di di Santa Maria della Rocca, imponente edificio romanicogotico portata a termine da un maestro Albertino nel 1330. ACQUAVIVA PICENA, SILENZI MEDIEVALI Imponente e distribuita su due colli è Acquaviva Picena, dominata dalla celebre rocca, capolavoro di architettura militare del Rinascimento. Fondata nel X secolo, deve la sua forma attuale alla
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ricostruzione operata dai fermani. Nel 1907 è stata donata al comune della località e si presenta con pianta irregolare sovrastata da un possente mastio alto 22 metri a un estremo e da tre robusti torrioni agli altri angoli. Da non perdere per un tuffo nel passato e per visitare anche il Museo delle armi antiche che la fortezza ospita al suo interno: una pregevole raccolta di armi bianche dei secoli XIV-XVIII inclusi anche alcuni pezzi provenienti da altri continenti. Nell’ampia corte – al cui centro campeggia un pozzo – si svolge annualmente il Palio del duca, rievocazione storica delle nozze di Foresteria d’Acquaviva con la figlia di un nobile della corte di Federico II. Oltre alla rocca, c’è tutto il borgo da esplorare, cui accedere da quattro porte aperte nelle mura castellane: un susseguirsi di significative emergenze romaniche, gotiche, rinascimentali con alcune chiese fra le quali spicca la chiesa di San Francesco con l’annesso convento, uno fra i più antichi monasteri delle Marche, ascrivibile al XIII secolo. La meeting industry può percorrere le direttrici del presente, invece, con uno sguardo attento ai vicoli del centro nei quali assistere al trionfo della lavorazione delle pagliarole, oggettistica in vimini e in paglia. RIPATRANSONE, BELVEDERE PICENO Arroccata sulla più elevata collina della zona e quasi inaccessibile da ogni lato, Ripatransone appare con le sue mura. Un centro di spiccata valenza artistica con un pool di musei di assoluto interesse: archeologico, pinacoteca con gipsoteca, storico-etnografico con sezione risorgimentale, della civiltà contadina e altri ancora. Il suo patrimonio è anche paesaggistico: la località, infatti, è stata insignita della “Bandiera arancione” e dal suo belvedere lo sguardo può catturare il Monte Conero, il Gran Sasso e il Gargano. Prima o dopo un itinerario nel centro storico, infatti, il percorso post congressuale a Ripatransone non può prescindere da una passeggiata lungo il circuito delle mura – intatto come le sue quattro porte – con numerosi scorci panoramici. La località attira come una calamita la meeting industry con palazzi, chiese monumentali, torrioni medievali, il vicolo più stretto d'Italia – 43 centrimetri! – e una pluralità di cantine nelle quali intraprendere veri e propri viaggi del gusto e delle degustazioni. Convention Bureau Piceno Piazzale Aldo Moro 63039 San Benedetto del Tronto (Ap) www.cbpiceno.it info@cbpiceno.it
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