Rivista mensile - n° 5 settembre 2010 - € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa
SET | 2010
numero
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Aziende e agenzie: il valore della partnership COVER STORY
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LA LOCATION DEL MESE
LOANO2VILLAGE
LOANO
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04.00 PM Marketing and sales meeting
intensiveincentive Meeting, orari impossibili, clienti esigenti, obiettivi da raggiungere, deadlines. E’ l’agenda del business e di professionisti motivati al raggiungimento degli obiettivi. Hotelplan incentive lavora, come voi, sulle persone, per aiutarvi a formare squadre affiatate e vincenti. Trent’anni d’esperienza ai massimi livelli nel mondo del viaggio, per costruire professionisti e rilanciare traguardi ambiziosi. Lasciateci le vostre agende per qualche giorno. Ve le restituiremo piene di entusiasmo.
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sommario editoriale Conosci il tuo cliente
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HOT TOPICS meeting comment L’importanza del “networking”
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incentive comment ...e se c’ero, dormivo
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breaking news 14
speciale agenzie Sardegna, terra di Dmc Imc Europe: l’isola che comunica Amors: un successo targato Puglia B2U: effetto Hi-Fi Danubiana: il fascino dell’Est Meeting Planner: la filosofia in tre parole New Progress: un lavoro di squadra Nexa: il migliore degli eventi possibili
60 61 62 64 66 68 70 72
report A gonfie vele Il fisco dà i numeri Spazio alle idee Layout ed eventi: il retailer Usa consiglia... Si fa presto a dire green Ditelo tra i fiori
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location del mese Loano2Village: eleganza ligure
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under the spotlight Cwt: meeting ed eventi su misura ega: disco verde per il meeting Presidentino: gusto a 360 gradi Nova Yardinia: naturalmente green
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in my opinion convergenze parallele – Alessandra Lanza la colonna infame – Ugo Canonici cronache marziane – Margherita Ruggiero il siparietto – Massimo Morga la gogna – Annamaria Ruffini forma olimpica – Olimpia Ponno
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chains & club Adriatic Luxury Hotels: incontriamoci a Dubrovnik L’Austria per l’Italia Hotels: eventi senza frontiere Concerto Fine Italian Hotels: The Hub ospita l’arte Fh Hotels: quattro stelle per l’ospitalità Gruppo Atlantic: i numeri del Mice Starhotels: tecniche di seduzione
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cover story Alla ricerca del partner giusto In principio fu l’idea
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hotel Ianua Hotel: incontri in Monferrato Grand Hotel Billia: Valle d’Aosta à la carte
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SITE INSPECTION news location 104
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sommario Radisson Blu Hotel, Milan: alta gastronomia
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Astoria Park Hotel: wellness e design
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Hotel Parchi del Garda: “large events” sul lago
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Hotel Grande Albergo: gli ingredienti del successo
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Una Hotels: il design si ferma a Modena
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PARTNER news persone e poltrone 178 congressi Fasi: decana del congressuale Star Media Company: eventi sotto la Stella
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incentive Travel Service: il valore dell’esperienza
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service & technology M&P: mille motivi per scegliere Cms
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Hotel Ristorante Villa Le Rondini: a volo di congresso136 Una nuova era per il Mice al Federico II
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San Paolo Palace Hotel: efficienza vista mare
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location per eventi Mille...e ancora mille: il futuro è al Castello di Montaldo
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Coldiretti sceglie il PalaLottomatica
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Congressi firmati Humanitas
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Scene da un meeting a Canevaworld Resort
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Centro Congressi Padova: esperienza e flessibilità
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Auditorium del Massimo e Op Hotel: comodità a Roma
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incentive resort Hotel Caesius Thermae & Spa Resort: meeting di benessere 154 Poggiovalle: oasi umbra
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Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort: emozioni funzionali 158 Donnafugata Golf Resort & Spa: grandi eventi in Sicilia
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Poggio del Sole Resort: congressi al sole
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Hotel Relais Villa del Golfo & Spa: sapori mediterranei
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news supplier 190 NETWORKING workshop and exhibition Travel Trend Milano, sempre più trendy L’ottimismo riparte da Eibtm
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notiziari e associazioni Federcongressi Site Italy
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news associazioni 208
Mazagan Beach Resort: il Marocco di Kerzner International 166 news destinazioni 168
IL GIRAMONDO Speciale Treviso: come tu lo vuoi Speciale Piemonte: e la storia continua Speciale Rimini: trendy ed eclettica
211 221 251
destination Rodi, regina del Dodecaneso
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Croazia e Montenegro: suggestioni mediterranee
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indirizzi 249
I NOSTRI PROSSIMI EVENTI TRAVEL TREND MILANO 5 Ottobre 2010 Palazzo del Ghiaccio, Milano
FULL CONTACT PCO Febbraio 2011 Location da definire
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L arge Event s
I n t e r n a t i o n a l Ve n u e s
FULL CONTACT DISCOVER ITALY Aprile 2011 Location da definire FULL CONTACT INCENTIVE DESTINATIONS Maggio 2011 Location da definire
Incentive Destinations
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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.) Fax 02.55.23.14.86 info@ediman.it Sito internet: www.ediman.it MC online: www.mconline.it
LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY
Redazione (diretto): 02.57.31.15.32 mc@ediman.it Ufficio abbonamenti: Grazia Tolotti
Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: €5,16 più spese di spedizione.
PROMOZIONE E PUBBLICITÀ
DIRETTORE RESPONSABILE Marco Biamonti – marco.biamonti@ediman.it COORDINAMENTO EDITORIALE Simona P. K. Daviddi – coordinamentomc@ediman.it CONSULENZA PER LA GRAFICA Massimo Bernardi CONSULENZA PER I TESTI Alessandra Boiardi, Aldo Lo Re PROGETTO GRAFICO Silvia Ferri – www.silviaferri.com REDAZIONE DI ROMA Carmen Piccoli SEGRETERIA DI REDAZIONE Elena Bernabei – elena.bernabei@ediman.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Fabio Alcini, Manuela Bellini, Ugo Canonici, Giulio Carloni, Paolo Colombo, Assunta Corbo, Pier Giorgio Cozzi, Tommaso Crociera, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Giorgio Maggi, Domenico Matarazzo, Paolo Missiaja, Massimo Morga, David Norseman, Olimpia Ponno, Luciana Francesca Rebonato, Luciano Riella, Michela Rossi, Annamaria Ruffini, Margherita Ruggiero, Nino Vermicelli, Simona Zin fotolito: Grafiche Sima Srl - Ciserano (Bg) stampa: Sate Srl - Zingonia (Bg) Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 177 del 27/04/1973 Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST - Certificazione Stampa Specializzata Tecnica Per il periodo 1/1/2009-31/12/2009 Tiratura media: n. 11.017 copie Diffusione media: n. 10.916 copie Certificato CSST nº 2009-1945 del 26/02/2010 Società di revisione: Fausto Vittucci & C. Sas
Tiratura del presente numero: n. 11.000 copie
ANNO 38° - N. 5 settembre 2010 Abbonamento annuo €150,00 (Estero €200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali e va eseguito con versamento sul Conto Corrente Postale N.15717200 intestato a Ediman Milano (specificando la testata cui si desidera abbonarsi) oppure con rimessa diretta. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.
Tel. 02.57.31.15.13 – grazia.tolotti@ediman.it Cap.soc. s 93.600 i.v. Le pubblicazioni Ediman: Meeting e Congressi • Guida Meeting e Congressi • International Venues Directory • Annuario di Incentivare • Turismo d’Affari • Guida di Turismo d’Affari • IT Yearbook • Sedi storiche di prestigio per incontri ed eventi • Wellness to Business Gli eventi Ediman: Travel Trend Milano • Full Contact Discover Italy • Full Contact Incentive Destinations • Full Contact International Venues • Full Contact Large Events • Full Contact Luxury Venues • Full Contact Meeting Planner • Full Contact Pco
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ESTERO
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BELGIO, CIPRO, MALTA, PORTOGALLO, SVIZZERA, NORD AFRICA, MEDIO ORIENTE: Antonella Madotto EDIMAN - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 - Fax 02.55.23.14.86 antonella.madotto@ediman.it AUSTRIA, CROAZIA, GERMANIA, GRECIA, MONTENEGRO, REP. CECA, SERBIA, SLOVENIA, TURCHIA: Irena Vergani EDIMAN - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.28 - Fax 02.55.23.14.86 irena.vergani@ediman.it
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il primo hotel 5 stelle della riviera adriatica delle marche KdggZ^ jc ajd\d adciVcd YVa XVdh YdkZ Zbdo^dcVgb^ igV bVgZ! bjh^XV Z VgiZ# KdggZ^ jc ajd\d YdkZ g^aVhhVgb^! jc A^Yd YVa hVedgZ YÉVaig^ iZbe^! jcV HeV X]Z XVgZoo^ Xdged Z bZciZ! YdkZ ijiid k^X^cd Va b^d hi^aZ Y^ k^iV# KdggZ^ ^a ajhhd Y^ k^kZgZ WZcZ aV k^iV ^c jc VbW^ZciZ Y^hXgZid! hZcoV X]^Vhhd! XdbZ [dhhZ aV b^V hZXdcYV XVhV/ jcV hidg^V YV gVXXdciVgZ Va egZhZciZ# DgV edhhd# ;^cVabZciZ V EZhVgd! :mXZah^dg#
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editoriale Fin dal primo contatto di sviluppo, prima della prima visita, bisogna aver fatto i compiti. Non si va da un potenziale cliente senza sapere se produce armi o software, semplicemente attratti dalla sua disponibilità a incontrarti e speranzosi di sottrarre l’evento al concorrente
Conosci il tuo cliente illuminante cover di Giulio Carloni sulle agenzie corporate non lascia loro molto spazio: la crescita passa attraverso l’evoluzione delle competenze di marketing, essenziali per stabilire con l’impresa cliente un rapporto sostenibile. Che significa “rapporto sostenibile”? Significa protetto dai rischi della congiuntura negativa, della pressione competitiva, delle simpatie o antipatie, dei giudizi personali…
L’
A mio parere, ci sono altri due importanti puntelli (oltre a quello – ovvio – che l’agenzia non produca risultati diversi da quelli attesi) che contribuiscono alla sostenibilità di un rapporto tra agenzia e azienda cliente. Il primo è capire come lavora un’azienda: dimostrare al cliente di conoscerne le strategie, il posizionamento, l’organizzazione, fino alle logiche e ai processi decisionali, mette il cliente in una condizione di evidente maggiore disponibilità. Ma questa non è attività agevole soprattutto per quei tanti professionisti di agenzia che non hanno avuto precedenti esperienze aziendali, esperienze che inoltre devono essere state significative: gli approcci e le logiche aziendali non si imparano in due minuti.
MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it
Il secondo è saper percepire il “clima”aziendale. Ogni organizzazione è diversa dall’altra e ognuna ha valori, linguaggi e sistemi propri. Non sono codificati (anzi, quelli scritti sono spesso misconosciuti). Qui è un fatto di esperienza e di intuito. E di flessibilità di adattamento. Ma sapere da che parte tira il vento è un vantaggio non da poco… Cosa sta alla base di tutto questo? Il lavoro di conoscenza del cliente. Per le agenzie professioniste dovrebbe essere un punto fermo. Fin dal primo contatto di sviluppo, prima della prima visita, bisogna aver fatto i compiti. Non si va da un potenziale cliente senza sapere se produce armi o software, semplicemente attratti dalla sua disponibilità a incontrarti e speranzosi di sottrarre l’evento al concorrente. Così si perdono le battaglie, e alla lunga, la guerra.
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HOT TOPICS meeting comment
Networking sì, purché selettivo uando agli inizi degli Anni 90 partecipai per la prima volta a Q un evento internazionale a Chicago in qualità di unico espositore Italiano, mi resi conto fin da quel momento che cosa significasse operare in un “network”. Fino ad allora, come quasi tutti gli operatori del settore (all’epoca la parola Mice non era ancora stata coniata) ero convinto che, trovandoci im un territorio straordinario quale il nostro Paese, il business sarebbe arrivato senza troppi sforzi. Bastavano a quei tempi una buona pubblicità su qualche rivista specializzata, la partecipazione a qualche fiera, qualche contatto all’estero e tutto diveniva facile. Erano anche anni in cui il nostro lavoro non era così “specialistico” e l’espressione Dmc era usata solo dai nostri clienti stranieri. Noi eravamo solo dei “Ground Operators”. La successiva partecipazione al Confex di Londra (anche in quel caso mi ritrovai a essere l’unico espositore Italiano) mi aprì completamente gli occhi e, forse primo in Italia, sottoscrissi un contratto con una società inglese che rappresentava nel Regno Unito anche altre società simili alla mia ma di Paesi diversi. Si generò da quel momento un’azione dirompente poiché non solo avevo un ufficio a Londra che promuoveva la nostra destinazione, ma avendo i contatti con le altre agenzie facenti parte del gruppo, riuscivamo a scambiarci informazioni ma soprattutto clienti, che ritrovavano negli associati al network le mede-
sime garanzie di qualità e affidabilità riscontrate in tutti gli operatori. Se fino ad allora eravamo considerati solo dei semplici fornitori di alberghi, bus e hostess, la condivisione di informazioni con altri operatori stranieri e la consapevolezza di poter offrire molto di più, rispetto a quello che era lo standard dei servizi in Italia, tramutò il nostro semplice “Ground Operator” in Destination Management Company. Ci si aprì un nuovo mondo, le opportunità che si crearono di poter sviluppare progetti molto più ambiziosi da offrire ai nostri clienti ci portarono a essere una delle poche aziende italiane che operava per il 75 per cento con il mercato inglese. Nel mondo del Mice eravamo riusciti a debellare tutte quelle perplessità e preclusioni i che i nostri ospiti stranieri avevano nei confronti degli italiani, che consideravano ancora fornitori di “spaghetti e mandolini”. Riuscimmo a mettere assieme un gruppo di esperti nel campo della creatività, della comunicazione, degli allestimenti, dello spettacolo, del team building, della motivazione e dell’incentivazione. Proseguendo su questa strada, negli anni successivi il nostro “network” si arricchì della presenza di uffici a Monaco, Amsterdam, Parigi, Orlando, Milano e Venezia, creando in tal modo una vera rete di informazioni e di opportunità sul mercato. I nostri uffici esteri non solo promuovevano i nostri servizi ma, attraverso una serie di newsletter (create
Per sviluppare il proprio business nello scenario attuale, occorre essere parte integrante di una rete molto ampia, ma selezionata, di operatori seri e preparati dal nostro ufficio Italiano) erano in grado di fornire notizie a tutti i loro clienti su quanto di nuovo succedeva in Italia (eventi internazionali, concerti, sport, fiere internazionali, apertura di nuovi alberghi…) a mio avviso un primo, serio mezzo di comunicazione a costi relativamente bassi. La nostra strategia commerciale aveva allora il sopravvento sulla concorrenza in quanto, utilizzando la nostra rete eravamo in grado, con “sales calls” programmati, di creare i contatti diretti con il cliente fornendo “on the spot” tutte le risposte alle loro richieste. Ora come allora credo che l’unico sistema per poter sviluppare il proprio business sia quello di essere parte di un network internazionale offrendo sul mercato un network nazionale di operatori seri e preparati. Vedo di buon grado la creazione di nuovi consorzi di operatori nel settore del Mice, ma a patto che fra di loro non esista concorrenza. È impensabile che all’interno dello stesso gruppo/consorzio possano coesistere aziende della stessa natura, ma sicuramente possono esistere aziende che siano di supporto una all’altra.
PAOLO MISSIAJA amministratore unico di MPAssociati sas, direttore sviluppo prodotto di Smark Incentive Travel srl p.missiaja@mclink.it
È impensabile che all’interno dello stesso consorzio possano coesistere aziende della stessa natura, ma possono di certo esistere aziende che siano di supporto una all’altra
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HOT TOPICS incentive comment
…e se c’ero, dormivo
rendo lo spunto da una riflessione di Vania Pavan a P proposito della brand reputation (in attesa della prossima, attualissima icona del marketing online) pubblicata sul suo blog “Liquido mercato” quando, citando recenti rilevazioni Nielsen, afferma che: «I socialnetwork vedono l’affermarsi dei “gruppi” e l’identificazione dell’individuo all’interno di un contesto così personalizzato e a sua misura lo rende più sicuro. Ecco quindi che il senso di appartenenza e la potenza dello strumento web portano a questo grande fenomeno che è molto più di una rivoluzione nell’ambito economico, ma un vero ribaltamento delle relazioni sociali: l’opinione altrui […]. È fondamentale per le aziende investire sulla loro brand reputation, dotarsi di strumenti per ascoltare e interagire. Del resto, il Cluetrain Manifesto risale a 10 anni fa...». Le parole chiave sono: opinione altrui, ascoltare e interagire. Quale palestra migliore del Mice, dove gli eventi sono strumento di comunicazione, per praticare questa teoria? Il problema, continua Pavan, è che: «Purtroppo ascoltare e rispondere a osservazioni, suggerimenti e lamentele è ancora visto come un problema da risolvere e non come un’opportunità per trasformare esperienze negative in vantaggio competitivo”. Torno agli eventi: perdura,
generalmente parlando, una specie di dialogo tra sordi; da una parte il committente, con la sua filosofia e quotidianità imprenditoriale, dall’altra il consulente (individuo o agenzia, the same!), con la sua smania di business purchessia. Le caratteristiche dei due sono come le rette parallele: vicinissime, ma non s’incontrano mai. Credo, anzi sono fermamente convinto che ciò sia imputabile principalmente alla non-conoscenza della “vita d’azienda” che affligge una certa parte dei consulenti, i quali raramente vengono da esperienze aziendali. E dunque spesso “propongono” soluzioni che, ancorché creative, brillanti e ricche di fascino, rischiano d’essere “aziendalmente” impraticabili. Ciò accade perché, nei fatti, non ascoltano il loro cliente, non sanno interpretarne le necessità imprenditoriali, ignorano – spesso – “quant’è duro calle lo scendere e il salire per l’altrui scale e sdraiata su come sa di sal lo pane altrui aziendale”. E dunque, mi domando: quella che forniscono è veramente consulenza efficace di comunicazione aziendale, di prodotto, istituzionale? Quando suggeriscono un’attività di team building, per esempio, o quando propongono di mettere in piedi un evento spettacolare per la rete di vendita, hanno veramente esperienza di lavoro in squadra in
Nella meeting e incentive industry assistiamo spesso a una specie di dialogo tra sordi; da una parte il committente, con la sua filosofia imprenditoriale, dall’altra il consulente o l’agenzia, con la sua smania di business purchessia azienda o fuori, nel mondo reale, a vendere, sul mercato competitivo e turbolento? Quando al committente progettano un incentivo per i suoi collaboratori, sanno che cosa veramente essi si attendono dall’impresa cui dedicano tutte le loro giornate lavorative? Come si vede, è decisamente un problema d’ascolto. E non ci conforta sapere che questa perla di saggezza, che trascriviamo tra virgolette, la scriveva Tom Peters, nell’anno Domini 1993, cioè ben prima del cluetrain nel suo Al di là dell’eccellenza (Angeli): “se l’accelerazione spinta e la personalizzazione generalizzata sono la nuova frontiera, allora l’ascoltare, l’innocente ascoltare diventa veramente il più importante principio informatore della nuova organizzazione: l’ascolto lega da un lato la nuova organizzazione ai fornitori, ai distributori e al cliente finale e dall’altro lega tra loro le diverse funzioni interne”.
PIER GIORGIO COZZI Giornalista, saggista e docente di marketing e comunicazione pgcozzi@fastwebnet.it
Spesso vengono proposte soluzioni che, ancorché creative, brillanti e ricche di fascino, rischiano d’essere “aziendalmente” impraticabili
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HOT TOPICS breaking news
ALESSANDRA BOIARDI
TECNOCONFERENCE EUROPE AL SERVIZIO DEI GRANDI EVENTI Tour de force per Tecnoconference Europe (www.tecnoconference-europe.com), la società del Gruppo del Fio che negli ultimi mesi ha fornito tutti i servizi tecnici (progetto, pianificazione e coordinamento) per quattro importanti incontri istituzionali. Sono l’Assemblea generale di Confindustria (Auditorium Parco della Musica, 27 maggio), l’Assemblea ordinaria della Banca d’Italia (Palazzo Koch, 31 maggio), l’Assemblea generale di Confcommercio (Auditorium della Conciliazione,16 giugno) e l’Assemblea Unioncamere (Auditiorium Parco della Musica, 23 giugno). A tutte e quattro hanno assistito personalità di primario rilievo, tra cui i presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, numerosi ministri e il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Il servizio di Tecnoconference Europe era di volta in volta imperniato su una regia video quadricamere in full Hd, la massima definizione dell’immagine oggi esistente, ulteriormente impreziosita da ottiche speciali (zoom molto lunghi) adatte a realizzare primi o primissimi piani in eccellente risoluzione anche da sessanta metri. Questa regia interagiva con la regia emissione contributi, in uno standard addirittura superiore al full HD, vero cuore dell’intero sistema, con mixer grafici ad altissima risoluzione che integravano, su uno sfondo animato, le immagini live ai contributi filmati con spettacolari effetti di picture in picture, inserendo speech support e animazioni grafiche.
A FERRARA IL CENTRO CONGRESSI DIVENTA “DIFFUSO” Ferrara si è di recente presentata alla meeting industy con un nuovo concetto, quello di “centro congressi diffuso”. La città punta infatti su questo nuovo prodotto turistico - all’interno di "Consorzio Ferrara Arte Natura", che raggruppa operatori turistici della città di Ferrara e della provincia - facendo leva sulla bellezza del centro storico e sulla possibilità di viverlo anche durante i congressi. Proprio nel centro storico infatti sono stati individuate numerose sale congressi che si trovano in prestigiose sedi e che offrono il contesto giusto per l’organizzazione di eventi, a cui si aggiungono le capacità congressuali degli hotel. Per citare qualche esempio, Il Teatro Comunale e il Teatro Nuovo possono ospitare convegni da cinquecento a ottocento par-
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tecipanti, e molti sono gli spazi per incontri più ridotti. Ferrara punta a offrire così un sistema congressuale competitivo sul mercato nazionale ed europeo, che già da adesso ma nel prossimo futuro soprattutto sarà in grado di accogliere la meeting industry con un’offerta che integri le infrastrutture con tutto quello che già la città propone con successo al turismo leisure: un cento storico a misura d’uomo, un patrimonio artistico culturale di livello mondiale (anche grazie alla presenza di una rinomata Università), un’enogastronomia apprezzata.
GARE PUBBLICHE: ALESSIO BUTTI PRESENTA UN PROGETTO DI LEGGE
Alessio Butti, senatore di Como, è il primo firmatario della proposta di legge sulle modificazioni della disciplina dell’attività d’informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni. Il testo del progetto di legge, conosciuto tra gli operatori anche come “Pdl Gare Pubbliche”, è stato rivisto da AssoComunicazione, in accordo con l’ufficio legislativo del Senato, dopo il convegno organizzato a Roma a fine aprile per presentare la prima bozza del progetto. Le novità scaturite dal dibattito, specie dagli interventi del senatore Butti, riguardano la semplificazione del processo operativo presso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria attraverso l’istituzione di un Comitato per la Comunicazione Istituzionale che disciplini le nuove regole delle gare. In grande sintesi questo nuovo organismo, in cui dovrebbero entrare anche gli operatori del settore, preparerà le gare fornendo consulenza alle Amministrazioni Pubbliche e definirà gli standard tecnici di garanzia per gli associati, scegliendo i commissari che valuteranno le proposte.
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HOT TOPICS breaking news
DOPPIO APPUNTAMENTO CON FULL CONTACT A NOVEMBRE Sarà un workshop “con vista lago” il Full Contact Large Events di quest’anno. L’evento, che mette di fronte domanda e offerta di eventi di grandi dimensioni, si terrà al nuovissimo Hotel Parchi del Garda di Pacengo del Garda. Gli espositori, tra cui solo sedi congressuali con la sala principale superiore ai cinquecento posti, avranno modo di incontrare tanti buyer italiani che hanno in progetto uno o più “grandi eventi”. L’appuntamento, il 15 e 16 novembre, è duplice: nelle stesse date e nella stessa location sarà anche ospitata la seconda edizione 2010 di Full Contact Meeting Planner. Infatti, dopo il tutto esaurito della prima edizione, che si è tenuta a settembre presso il Park Hotel Villa Fiorita a Monastier di Treviso, il workshop si ripropone per permettere a tutta l’offerta interessata di non perdere l’occasione di incontrare selezionati meeting planner aziendali, enti e associazioni italiani. (www.edimanfullcontact.com)
La giusta location per un meeting di successo
www.villavecchia.it
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HOT TOPICS breaking news
MANTOVA TOURISM: LA COOPERAZIONE DIVENTA STRATEGICA Promuovere la cultura dell’accoglienza: è lo spirito di fondo che anima il progetto Mantova Tourism, nato da un nutrito gruppo di imprese che hanno l’obiettivo di promuovere, commercializzare, diffondere e realizzare progetti per la valorizzazione del turismo a Mantova e nel suo territorio. Mantova Tourism si propone come un organismo snello ed efficiente guidato da professionalità riconosciute, che sia in grado di prendere quelle decisioni strategiche, organizzative e operative attraverso le quali gestire il processo di definizione, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici di tutto il territorio. Un
COMPETITIVITÀ: SEI DESTINAZIONI ITALIANE A CONFRONTO
solo interlocutore dunque per una rete che comprende trasporti, settore ricettivo, agenzie incoming, ristorazione, guide turistiche e aziende: la parola d’ordine è sinergia, per un’offerta turistica coordinata, prodotti e immagine coerenti.
ROYAL CANIN ITALIA: QUANDO LE IDEE FANNO FORMAZIONE Cinque giorni in puro stile “berbero”: questa l’idea che Pro-Meet ha messo in opera per il seminario di Royal Canin Italia che si è tenuto a maggio a Tozeur, in Tunisia. Il tema selezionato dall’event agency diretta da Francesca Pezzutto (che ne ha ideato anche lo svolgimento e non solo il concept) era sostanzialmente il deserto, con il suo fascino, i suoi colori, i suoi ritmi di vita. Personalizzazione dei servizi e coinvolgenti attività di team building l’obiettivo. «Mai come in questa circostanza – ha spiegato Francesca Pezzuto – il programma esigeva la cura dei dettagli: l’azienda, che per la prima volta ci aveva scelti come partner, è orientata a questo genere di attività, per cui è richiesta una cura particolare a livello sia progettuale sia organizzativo. D’altronde, quando si dice che l’evento è comunicazione, s’intende proprio sancire la preminenza delle idee su tutto il resto. E le idee, quando prevedono un intervento tecnico di maggior complessità, danno ancor più soddisfazione sia ai partecipanti, sia a noi organizzatori sia naturalmente all’azienda cliente, che a noi si affida proprio per qualcosa di diverso, di stuzzicante, che infranga la monotonia del “solito noto”».
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Come si sceglie una destinazione congressuale? È in sintesi il topic della ricerca che il professor Giacomo Del Chiappa, docente della facoltà di Economia dell’Università di Sassari, ha elaborato per verificare la competitività di sei destinazioni congressuali italiane: Trieste, Venezia, Torino, Genova, Firenze e Napoli. L’indagine – i cui risultati sono stati presentati in anteprima lo scorso giugno a Trieste in occasione del convegno dal titolo “La competitività delle destinazioni congressuali italiane: un’analisi empirica” – ha voluto analizzare le motivazioni per cui gli organizzatori di congressi scelgono o meno una determinata città, e ha coinvolto 1.600 professionisti del settore. Secondo i dati raccolti, spetta alla città di Firenze – tra le sei oggetto dell’indagine – la leadership competitiva. Seguono, nell’ordine, Torino, Napoli, Genova, Venezia e Trieste. Tra l’altro, lo studio ribadisce come spesso siano gli organizzatori di convegni all’interno di aziende o associazioni a guidare il processo di scelta. Il convegno è stato aperto da Sergio Razeto, presidente dell’Associazione Industriali di Trieste, e da Cristiana Fiandra, presidente della Sezione Turismo di Assindustria. Il direttore de Il Piccolo, Paolo Possamai, ha moderato gli interventi di Adolfo Parodi, presente nella duplice veste di presidente Convention Bureau Genova e di direttore Cotone Congressi e Paolo Zona, presidente di Federcongressi.
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La location del mese: Loano2Village, Loano
Eleganza LIGURE 18 | 05 2010 | MC
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Un ambiente informale ma curato e arredato con gusto per accogliere i propri ospiti puntando tutto sulla qualità del servizio. Il Loano2Village è una struttura in grado di far vivere ai propri ospiti esperienze sensoriali indimenticabili ASSUNTA CORBO
Qualità e cura degli ospiti sono gli aspetti che rendono particolare il Loano2Village. Una struttura completamente immersa nel verde dei giardini esterni e a poca distanza dal centro di Loano, località turistica della riviera ligure che riserva grandi sorprese
dell’Italia è la sua straordinavarietà di proposte in termini di culLtura,ariabellezza strutture alberghiere, spazi congressuali, tipologie di soggiorni e ovviamente gastronomia. Ogni regione racconta storie del passato e accompagna verso un futuro fatto di elementi storici e culturali indissolubili. Tra le regioni più affascinanti figura la Liguria, con il suo clima mite e i suoi paesaggi caratterizzati dall’alternanza di mare e montagna. Loano è tra le destinazioni che meglio rappresentano le caratteristiche tipiche di questo tratto di costa italiana. Rinomata località turistica che vanta importanti radici storico culturali, la cittadina ospita il Loano2Village, affascinante struttura alberghiera a poco
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Il Ristorante Rosmarino offre agli ospiti un’esperienza sensoriale indimenticabile attraverso i sapori e i colori della cucina tipica ligure. Piatti genuini che appartengono alla ricca tradizione regionale curati con estrema passione
più di un chilometro dal centro che si estende su una superficie di quattro ettari incorniciata da giardini e palme. Luogo perfetto per momenti di lavoro ma anche di relax grazie ai servizi e alle opportunità che offre ai propri ospiti. All’interno di questo resort quattro stelle si possono vivere esperienze suggestive grazie alla cura della gastronomia, agli spazi proposti per eventi e congressi di ogni dimensione, alle camere funzionali e arredate con stile e agli ampi spazi dedicati al relax e allo svago.
Loano2Village
CAMERE, SERVIZI, ESCURSIONI PENSATI PER GLI OSPITI L’arredamento sobrio, raffinato e completamente dedito al comfort dei propri
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ospiti arricchisce di atmosfera ciascuna delle 360 camere e appartamenti che compongono il Loano2Village. Gli arredi sono molto curati e sono caratterizzati dalle linee essenziali. Non eccessive e molto delicate le decorazioni cosi come le luci soft che garantiscono un ambiente dedito al relax e al riposo dell’ospite. Ogni camera è dotata di terrazzo o balcone e dispone di tutti i comfort necessari a un soggiorno di qualità: condizionatore, Tv-color, cassaforte, telefono, mibar, asciugacapelli. La struttura offre anche ottime opportunità di svago e relax nelle pause da lavoro grazie alle tre accoglienti piscine con un ampio solarium, alla vasca idromassaggio, ai campi
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da calcetto e da tennis che si trovano tutti nell’area verde che avvolge l’intero resort. Da ottobre a maggio è a disposizione una piscina riscaldata con zona relax. Grazie alla sua posizione strategica, il Loano2Village consente di organizzare escursioni nei dintorni durante le pause dagli incontri di lavoro. A pochi chilometri di distanza dalla struttura, infatti, si possono scoprire le bellezze di questo tratto di costa tra cui Toirano con le sue famose grotte, Alassio, Sanremo, Genova, l’elegante Portofino e le affascinanti Cinque Terre patrimonio dell’umanità dell’Unesco. È possibile anche organizzare tour sulla Costa Azzurra e in particolare a Montecarlo e Nizza.
IL PIACERE DELLA CUCINA TRADIZIONALE ITALIANA Al Loano2Village gli ospiti si prendono per la gola. Una delle peculiarità di questa particolare struttura alberghiera è proprio la ristorazione di qualità basata su piatti della tradizione regionale. Il Ristorante Rosmarino, con le sue tre sale, si presenta come uno spazio elegante e luminoso dallo stile moderno. Ambiente molto accogliente che accompagna gli ospiti in un viaggio dei sapori indimenticabile. Entrando nella sala non si può che abbandonare i pensieri e lo stress da lavoro per esaltare l’aspetto gourmet insito in ognuno di noi. Forti della tra-
LOANO2VILLAGE Le sale del centro congressi sono curate, funzionali e dotate della più avanzata tecnologia dizione culinaria ligure, gli chef amano giocare con i colori della materia prima privilegiando le cotture brevi e veloci in modo da lasciare il più possibile invariati i profumi e i sapori tipici di questa terra. Sulla tavola non mancano i prodotti dell’orto come i carciofi di Albenga, gli asparagi violetti, le zucchine trombette, i pomodori cuore di bue. Prodotti tipici del luogo che vengono esaltati dalle erbe aromatiche quali maggiorana, salvia, rosmarino e naturalmente dall’olio extra vergine di olive taggiasche immancabile nella cucina ligure. Riscoprire i sapori genuini della tavola aiuta a vivere un’esperienza sen-
Le camere del Loano2Village sono accoglienti e dotate di ogni comfort. Completate da arredi eleganti e curati, sono ambienti perfetti per garantire l’assoluto riposo e il relax durante le pause dal lavoro
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Loano2Village
soriale che resterà indelebile nella memoria di ognuno. Grazie a una sapiente organizzazione, il ristorante del Loano2Village è in grado di organizzare percorsi gastronomici di grande impatto come la degustazione guidata di 24 vini di diverse zone Doc serviti in abbinamento a salumi e formaggi. Molto divertente e appassionante anche il corso dedicato alla prepara-
SPAZI PER OGNI ESIGENZA Il Loano2Village è un luogo che garantisce l’unione perfetta tra spazi dedicati al relax e location pensate per eventi aziendali, meeting di lavoro, appuntamenti importanti. Una struttura dotata di maggiori comfort che fa sentire l’ospite a casa propria. La soddisfazione del cliente è l’obiettivo primario Direttore: Franca Roveraro Cappelluto Responsabile Congressi: Paolo Madonia ■ SALE CONGRESSI Numero sale: 7 ■ SALA PRINCIPALE Capacità a teatro: 500 posti ■ ALTRE INFORMAZIONI Ristoranti: Sala Rosmarino 500 posti Sala Melograno 400 posti Sala Luna Rossa 240 posti Pizzeria Grill Bella Italia 80 posti
Parcheggio posti auto: 250 Garage posti auto: 180 ■ SERVIZI TECNICI E AUDIOVISIVI Moderni sistemi audio-video Team esperto in eventi e conferenze ■ CAMERE Numero totale camere: 360 Junior 104; Classic 248; Superior 8
zione del pesto al mortaio, prodotto tipico di queste zone e famoso in tutto il mondo. Per una cena più informale il Loano2Village propone, da maggio a settembre, la Pizzeria Bella Italia ricavata in un ambiente rustico e accogliente dove è possibile gustare una buona pizza accompagnata da birra o un’ottima grigliata di carne. Entrambi a loro modo esperienze di gusto. Non mancano all’interno della struttura spazi dedicati al relax fuori orario: lo snack bar Bikini aperto da maggio a settembre e Il Valentino. Quest’ultimo è un ampio locale interno che viene spesso utilizzato per organizzare serate musicali. AMPIA POSSIBILITA’ DI SCELTA PER GLI EVENTI Grazie alla sua ampia superficie, il Loano2Village si presta a ospitare eventi di qualunque genere e dimensione. Il centro congressi è aperto tutto l’anno e si adatta perfettamente all’organizzazione di meeting, eventi, convegni, congressi, convention, corsi di formazione, workshop. Oltre alla sala plenaria Portofino, che può ospitare fino a cinquecento persone, sono a disposizione altre sei sale di dimensione variabile che possono ospitare da dieci a 120 persone. Tutti gli spazi sono dotati di apparecchiatura e tecnologia moderna quale videoproiettore, schermo, lavagna a fogli mobili, impianto audio, impianto luci, podio, blocchi. Le sale ristoranti e la terrazza panoramica si prestano inoltre per l’organizzazione di aperitivi, coffee break, pranzi di lavoro, cene di gala e serate dopo cena per piccoli e grandi gruppi. Per qualunque altra esigenza lo staff dell’ufficio marketing è a completa disposizione per personalizzare il proprio evento. L’obiettivo è la buona riuscita di quest’ultimo e la piena soddisfazione del cliente. indirizzi a fine rivista
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Cwt: meeting
ed eventi su misura
Con una serie di case history di successo e un’organizzazione fatta per soddisfare le richieste del mercato, Cwt Meetings & Events chiude il primo semestre del 2010 con una significativa crescita. Come spiega Stefania Trallori, head of Cwt Meetings & Events ttocentoventitre eventi (+22,5 per cento rispetto allo stesso periodo O del 2009) tra congressi, convention, lanci di prodotto, team building e meeting aziendali, per un totale di circa 30mila partecipanti e oltre 25mila segmenti volati. Questi i numeri del primo semestre 2010 per Cwt Meetings & Events che, pur in presenza di una situazione di mercato non facile, ha iniziato l’anno con il piede giusto, registrando un trend in crescita di oltre il venti per cento in termini di volume d’affari. «L’aumento dei volumi è dipeso sia dall’incremento del numero di eventi che ci sono stati affidati dai clienti già in portafoglio, grazie alle eccellenti performance fornite e al rapporto di fiducia instauratosi, sia dall’allargamento della base di clientela. Una forte componente di questa crescita deriva poi da Cwt Healthcare, la divisione di Cwt Meetings & Events specializzata in eventi per il mondo medico, biomedicale e farmaceutico» racconta Stefania Trallori, head of Cwt Meetings & Events. «Il mercato si
sta dimostrando indubbiamente più vivace rispetto allo scorso anno e questo fa ben sperare. Anche se è un mercato sempre più complesso che ha registrato una profonda trasformazione soprattutto per quanto riguarda i comportamenti d’acquisto. Negli ultimi tempi sono infatti cambiate le richieste, o meglio i tempi di richiesta: si programma su un ambito temporale meno lungo rispetto al passato, lavorando invece molto più spesso sotto data». Quali sono i “plus” che il mercato premia maggiormente in questo momento? «Per quanto ci riguarda, in primo luogo il nostro approccio sempre “tailor made”, indipendentemente dalla dimensione degli eventi, grazie alla capacità di condividere gli obiettivi del cliente, di comprenderne le esigenze e talvolta di anticiparle. Un altro aspetto, particolarmente apprezzato in un contesto economico ancora molto “fluido” è la solidità di un grande gruppo globale. E poi, l’innovazione e la creatività delle proposte, in ter-
GIORGIO MAGGI
Numeri importanti quelli registrati nel primo semestre 2010, a iniziare da un +22,5 per cento di incremento negli eventi. Sopra, due foto dell’Avana. La capitale cubana è stata teatro di un evento targato Cwt
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Sopra, Stefania Trallori, head of Cwt Meetings & Events. Tra gli ultimi eventi organizzati da Cwt merita un cenno la Gcard 2010 (Global Conference per Agricultural Research for Development) di Fao
mini sia di mete e location sia di “concept” dell’evento. Penso per esempio a un viaggio a Cuba dedicato ai top Client di un’importante azienda cliente, durante il quale gli ospiti hanno potuto vivere la città "vera", approfondendo non solo gli aspetti più caratteristici, ma anche quelli socio-culturali, storici, artistici, architettonici e religiosi, con il supporto di esperti e studiosi locali, capaci di aggiungere valore con le loro testimonianze dirette all’intero evento». Quali sono più precisamente le peculiarità di Cwt Healthcare? «Cwt Healthcare è una struttura dedicata specificamente a questo particolare settore e che quindi ne conosce perfettamente logiche e vincoli. Siamo in grado di affiancare le aziende con modalità estremamente differenziate: si va da rapporti in esclusiva e in totale outsourcing a partnership di carattere continuativo, fino a interventi spot su specifici eventi. E siamo "attrezzati" per offrire un servizio a tutto tondo, sempre all’interno di quanto prescritto dalle normative ministeriali e dai codici di Farmindustria e Assobiomedica. Particolarmente apprezzata anche la capacità di interpretare in modo efficace le complesse procedure delle grandi case farmaceutiche internazionali, soprattutto americane. Mi piace sottolineare che la specializzazione
della nostra struttura è stata ritenuta vincente dal mercato; e non è un caso che il nostro modello sia stato recentemente “copiato” da qualche competitor». Quali supporti tecnologici utilizza Cwt Meetings & Events? «Ci avvaliamo di database e piattaforme avanzate che permettono di ottimizzare le diverse aree: dalla gestione dei contatti e delle pratiche (con arrivi, partenze, profili, preferenze ecc.) alla selezione e controllo dei fornitori, fino alla registrazione online dei partecipanti agli eventi. La gestione più efficiente dei processi si traduce così in maggiore visibilità, controllo e risparmi». Quali sono gli ultimi eventi gestiti da Cwt Meetings & Events? «Tra le altre case history di particolare successo vale la pena di citare la Gcard 2010 (Global Conference for Agricultural Research for Development) di Fao, straordinario evento svoltosi a Montpellier in Francia con la partecipazione di oltre mille delegati (ministri, policy maker appartenenti a governi, agenzie internazionali e stakeholder di tutti i settori legati alla ricerca per lo sviluppo agricolo) per discutere le priorità riguardo a ricerca, investimenti e formazione in agricoltura al fine di ridurre la povertà nel mondo. Grandi soddisfazioni sono venute anche dal Giro d’Italia di cui Cwt – in qualità di agenzia partner di Rcs Sport per il 2010 – ha curato in modo eccellente l’intera gestione dei servizi alberghieri e logistici, sia in fase di programmazione (ricerca strutture idonee, sopralluoghi, prenotazioni, rapporto con i fornitori), sia durante le singole 21 tappe, seguendo gli spostamenti giornalieri dei gruppi di atleti, squadre, addetti ai lavori, giornalisti e ospiti. Parliamo di oltre mille persone per un totale di circa 23mila pernottamenti, oltre all’organizzazione di due voli charter dall’Olanda». indirizzi a fine rivista
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ega: disco verde
per il meeting
Dal green washing al green meeting: un progetto in quattro fasi per realizzare eventi sostenibili, in accordo con le proposte legislative Ue a tutela dell’ambiente
DAVID NORSEMAN
Claudia Golinelli, membro del CdA di ega, e Luca Andriola, green meeting project manager
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a consapevolezza di quanto responsabilità sociale d’impresa, risparmio Lenergetico e sostenibilità ambientale siano importanti si afferma ogni giorno, con il risultato che questi temi “contagiano” anche la meeting e incentive industry. Un’attenzione che ha portato ega a incrementare il suo impegno per l’ambiente – già da due anni, infatti, l’agenzia compensa la produzione di CO2 con progetti promossi da CO2 Balance Italia (www.menoco2.it) – adottando un concetto più euristico e meno algoritmico dell’evento, il green meeting. L’obiettivo: mitigare l’impatto negativo che il Mice può avere sul nostro ambiente, in tutte le sue fasi, dalla programmazione alla realizzazione dell’evento stesso, gestione del post-evento inclusa. Un apprezzabile gesto di buona volontà, un “aiutino” nel vasto e impegnativo disegno di rendere il mondo meno inquina-
to, oltre che una maggior opportunità di business tanto nell’area corporate – «per la riduzione dei costi conseguente ai green meeting» spiega Claudia Golinelli, partner e membro del CdA di ega – quanto in quella della pubblica amministrazione, dove gli enti che indicono gare assegnano più punti a chi concorre presentando progetti congressuali “verdi”. Per fornire un servizio in questa direzione, ega ha inserito nella sua squadra una figura “innovativa”, il “green meeting project manager”, un professionista che ne coordina metodologicamente tutte le fasi secondo standard internazionali e che s’interfaccia con la funzione tecnica interna della struttura ospitante. In agenzia ricopre quest’incarico il professor Luca Andriola, docente Luiss, esperto di progettazione e gestione di eventi sostenibili, che ci ha spiegato come un buon progetto di “green meeting” preveda quattro fasi: progettazione, insieme con l’action plan, della definizione di una politica ambientale dell’evento, a firma del comitato organizzatore gestione “sostenibile”: applicazione operativa dei concetti innovativi di “green procurement” e di “menu a impatto zero” monitoraggio “ambientale ed energetico”, attraverso la contabilizzazione dei consumi energetici relativi all’evento valutazione ex post dei risultati e dei miglioramenti ambientali ottenuti, della eventuale riduzione dei costi; revisione dei punti deboli, per le successive edizioni. Ma adottare una strategia verde non rischia di esporre il committente a maggiori costi rispetto alla concorrenza? «Vero il contrario – chiarisce il professor Andriola – dati statistici recenti ci indicano che, riducendo i costi, la green strategy induce un’ottimizzazione concreta del risparmio. Si tratta quindi di passare dalla tradizionale cultura delle procedure a quella dell’efficientamento gestionale: l’ecologia è economia». indirizzi a fine rivista
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Gusto a 360 gradi Il suo nome completo è Presidentino 360° Foodlab e più che un semplice ristorante è un vero laboratorio gastronomico, dal quale escono creazioni in grado di deliziare i cinque sensi. Dove? Nel cuore di Padova NINO VERMICELLI
i affaccia sulla deliziosa piazza della Frutta nel cento di Padova il ristoS rante Presidentino, inaugurato appena qualche mese fa e già diventato l’indirizzo di riferimento di quanti vogliano sperimentare abbinamenti gastronomici inusuali e coinvolgenti. Più che di un “semplice” ristorante, si tratta, infatti, di un vero e proprio foodlab, un laboratorio del gusto a tuttotondo, all’interno del quale i sapori rassicuranti e genuini della tradizione flirtano con contaminazioni creative sfiziose e stuzzicanti. Un paio di esempi? Crema di carote al cardamomo con scampi alla piastra e spuma di prezzemolo; spaghetti di Gragnano alla bottarga di muggine, cappuccio viola e riduzione di agrumi. Su tutto regnano – asso nella manica e regola imprescindibile – la freschezza e la stagionalità della materia prima, acquistata ogni mattina nelle vicinissime piazze padovane dallo chef, Paolo Mazzuccato, e dal suo secondo, Nicola Cogo, entrambi poco più che ventenni ma già con esperienze significative alle spalle, che hanno consentito loro non solo di sperimentare con gli ingredienti, ma anche con i metodi di preparazione dei cibi, provando per esempio la cottura sottovuoto. E proprio la creazione dei piatti diviene un momento saliente dell’esperienza gastronomica che il Presi-
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dentino promette: grazie, infatti, ad alcuni maxischermi high-tech posizionati tra gli arredi minimal chic del locale, è possibile osservare gli chef intenti al lavoro in cucina e, magari, cercare di carpirne i segreti. DALLA GASTRONOMIA AL BENESSERE Come suggerisce il nome stesso, il Presidentino è “imparentato” con un’altra celebre istituzione del Padovano – di Abano Terme per la precisione –: l’hotel President. Stesso, infatti, il titolare delle due strutture, Massimo Sabbion, che ha deciso di creare, per i clienti del ristorante, la Spa Day Card, una card speciale con la quale potranno usufruire dei trattamenti wellness dell’hotel e delle aree benessere a condizioni assolutamente favorevoli. Fiore all’occhiello dell’hotel President è, e non potrebbe essere altrimenti, la spa: millecinquecento metri quadrati di benessere, all’interno dei quali gli ospiti del prestigioso cinque stelle possono sottoporsi ai trattamenti più innovativi in fatto di termalismo, rilassarsi nelle quattro piscine d’acqua termale o nelle grotte, scegliere tra un massaggio o una seduta di estetica, un po’ di fitness o una sessione di fisioterapia, o ancora, liberare la mente sdraiati su un lettino-idromassaggio o sotto una cascata aromatica. Infine, per quanti preferissero intervallare il relax con attività sportive, l’hotel organizza escursioni di nordic walking, in mountain bike o a cavallo sugli splendidi colli Euganei. indirizzi a fine rivista
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Nova Yardinia Convention Resort Castellaneta Marina (Ta) Numero totale camere: 790 | Ristoranti: 14 | Posti: 4.000 | Sale meeting: 30 | Capienza sala maggiore: 1.300 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 7.890 | Possibilità organizzazione post congress
Naturalmente green Nova Yardinia promuove la filosofia dell’ecosostenibilità attuando precise misure per il rispetto ambientale. Un approccio particolarmente apprezzato anche dalle aziende, sempre più orientate verso policy sostenibili per i loro eventi ALESSANDRA BOIARDI
ova Yardinia sta al passo con i tempi anche in tema di ecologia e non N potrebbe essere altrimenti per il polo turistico pugliese, immerso in una fantastica natura a ridosso della riserva naturale biogenetica Stornara e in un contesto paesaggistico mozzafiato affacciato sul Mar Jonio e allietato dal profumo dei pini d’Aleppo. Fin dalla realizzazione è stata chiara la volontà di Nova Yardinia di porre il rispetto ambientale tra le proprie proprietà: pur proponendo strutture modernissime ed efficienti, nulla è stato infatti concesso al deturpamento paesaggistico, grazie alla realizzazione di strutture perfettamente inserite nell’ambiente circostante. Ed è proprio la consapevolezza di trovarsi in un contesto naturale di pregio ad aver spinto il management di Nova Yardinia un passo
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più in là: dopo aver costruito nel pieno rispetto dell’ambiente, ora l’impegno è quello di preservarlo. Come? Attuando tutta una serie di iniziative green che sono ancora più impegnative se si considerano le dimensioni del centro turistico, e per questo ancor più consapevoli. Degli esempi? L’adozione di un rigoroso sistema di raccolta dei rifiuti organici e inorganici, che permette di raggiungere ben il settanta per cento di differenziazione. Green significa a Nova Yardinia anche irrigare i bellissimi giardini con sistemi a goccia, per prevenire gli sprechi e attuare quelle misure che, oltre a essere ecosostenibili, rendono il soggiorno degli ospiti ancor più piacevole. E dunque, meglio nuotare in una piscina di acqua di mare, che – oltre a permettere il consumo di acqua e a pre-
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HOT TOPICS under the spotlight
servare la falda acquifera – è decisamente piacevole. Ovviamente, molta attenzione è posta anche al risparmio energetico, per esempio con l’utilizzo di lampade che lo permettono nelle aree comuni. Un motivo in più insomma per scegliere Nova Yardinia per il prossimo convegno o il prossimo incentive, che permette ai planner di proporre una struttura perfettamente in linea con la crescente attenzione ai temi ecologici. Sono infatti molte le aziende che, anche in Italia, mostrano una crescente attenzione al tema del green anche nell’organizzazione dei propri eventi, a tutto vantaggio della propria immagine e nel rispetto delle policy aziendali, sempre più orientate verso un approccio generale alla sostenibilità. EVENTI TAILOR MADE A Nova Yardinia, chi desidera organizzare un evento non ha che l’imbarazzo della scelta. Il polo turistico mette a disposizione trenta sale congressi (tutte dotate di luce naturale) per incontri da 15 a 1.300 persone, in un’area congressuale che misura 7.820 metri quadrati. A questi, si aggiungono tanti spazi non convenzionali che accendono la fantasia degli organizzatori per realizzare eventi unici, come il Teatro dei Colori, dal forte impatto scenografico, e l’intima Thalasso Spa Kalidria, dove incontrarsi per lavoro significa vivere esperienze davvero uniche, magari per una cena a tema o un’attività incentive, o più semplicemente per un po’ di meritato relax. O ancora, la bellissima spiaggia privata e la possibilità di organizzare escursioni su misura. Proprio nell’ottica di fornire servizi tailor made agli organizzatori, Nova Yardinia propone loro il nuovo sito www.nova-
yardiniaevents.com. Con una semplice iscrizione, sarà infatti possibile accedere a un’area riservata e ricevere informazioni personalizzate e conoscere nel dettaglio spazi e servizi. Con 790 camere, il polo turistico si propone come centro d’eccellenza per grandi (e non solo) eventi, che avranno il vantaggio di trovare in un’unica struttura tutto quello che serve a rendere un soggiorno un’esperienza indimenticabile. Gli ospiti possono infatti contare anche su un attrezzatissimo centro sportivo che fornisce strutture di primissimo livello, tanto da essere scelte da anni come luogo privilegiato per eventi sportivi di portata internazionale. indirizzi a fine rivista
Sono trenta le sale congressi del Nova Yardinia, in grado di ospitare da 15 a 1.300 persone. L’accomodation dispone invece di 790 camere
MC | 05 2010 | 33
034 Opinion Lanza_2b.qxp
31-08-2010
10:57
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HOT TOPICS in my opinion
convergenze parallele
Fai un gesto inconsulta È questo il claim della nuova campagna della Consulta degli Eventi. E significa: diciamo basta a certe gare sconsiderate, con troppi concorrenti e poche regole ALESSANDRA LANZA Presidente Consulta Eventi, Direttore Comunicazione Piano B alessandra@pianob.it
Un’agenzia è un consulente, non un mero fornitore. E l’evento è un complesso meccanismo che necessita di molta esperienza, grande professionalità e lavoro di squadra
34 | 05 2010 | MC
rrivo in ufficio e vi trovo il panico: siamo appena stati A invitati a una gara per una convention da 800 persone. La gara è suddivisa in due: creatività e logistica. Noi siamo stati invitati per la parte creativa. Favoloso! Eppure, le facce che ho davanti sono da funerale. Giornata storta? Morto il gatto? No, non è morto nessuno, però siamo in gara in nove e la deadline per la presentazione del progetto è tra una settimana. I nostri concorrenti sono: due agenzie di pubblicità, una di incentive, due location e quattro agenzie di eventi. Perché non invitare anche una società di hostess, ironicamente mi domando? In più, l’ultima gara che questo stesso cliente ha indetto è stata congelata a progetto già vinto… da un altro. E, inutile a dirsi, abbiamo saputo che avevamo perso solo grazie alla nostra intuitività... E allora? Allora basta, diciamo no. Indigniamoci, facciamoci sentire! È nata così la campagna della Consulta degli Eventi per dire basta tutti insieme, quei basta che da soli sono difficili da sostenere, ma urlati in coro fanno anche l’eco.
Il claim “fai un gesto inconsulta” è ironico, immediato e facile da ricordare. Le facce sono le nostre, i nomi quelli di professionisti acclamati, tutti chiamati a raccolta per sottoscrivere un manifesto che affronta in maniera coraggiosa un tema vitale: la regolamentazione delle gare nel mercato degli eventi. Un mercato che è ormai un’industria, vale oltre 1.200 milioni di euro e continua a crescere (nei primi sei mesi del 2010 le agenzie della Consulta hanno registrato un incremento del fatturato del 7 per cento sul primo semestre 2009). Abbiamo quindi lo spessore per prendere delle posizioni che non porteranno a cambiamenti immediati – su questo non ci piove –, ma che con il tempo potranno migliorare le nostre condizioni e permetteranno ai clienti di comprendere come ottenere il massimo dai loro consulenti. Un progetto da ideare in una settimana, infatti, è un progetto standard, un colpo di fortuna, una proposta di un’agenzia di improvvisati o il lavoro senza sosta, giorno e notte, di un gruppo di professionisti che recupererà quel tempo a spese di qualche altro cliente. Per essere creativi ci vuole ricerca e in sette giorni non c’è il tempo di coinvolgere i professionisti, fare sopralluoghi, disegnare e studiare la fattibilità di una proposta. Il progetto
rischia di non stare in piedi. Partecipare a una gara significa anche coprire il 70 per cento dell’intero processo di realizzazione di un evento. Questo vuol dire avere l’agenzia impegnata sulle gare per il 50 per cento del tempo. Lo stesso vale per i budget sempre più bassi: contrarre i costi ma non le aspettative implica lavorare con agenzie che non sono nelle condizioni di garantire personale contrattualizzato, né riservatezza, né codici di sicurezza. Bisogna avere il coraggio di dire queste cose e costringere i nostri clienti a correggere il tiro. Altrimenti non ci resta che continuare a sorridere di fronte all’affermazione: «Ho coinvolto dieci agenzie perché non volevo escludere nessuno». Grazie, che altruismo! Anche l’Upa suggerisce di invitarne tre. Un numero più che sufficiente se prima è stato fatto un lavoro di analisi e preselezione. Bisogna ricordarsi sempre che siamo consulenti e non meri fornitori, e che l’evento non è un salame, ma un complesso meccanismo che necessita di molta esperienza, grande professionalità e lavoro di squadra. E poi questo è il momento giusto. Finalmente l’evento ha acquisito il riconoscimento che merita ed è entrato a pieno titolo nel media mix delle aziende. Quindi coraggio, facciamoci sentire!
0634Mc_CasaleHotel
11-03-2009
17:02
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Un antico borgo sapientemente ristrutturato ubicato in uno splendido scenario collinare. Le radici della storia e della cultura marchigiana ri vivono in una struttura che offre ai suoi ospiti 209 camere tutte con servizi, TV color, telefono, aria condizionata. Il clima f avorevole, non troppo umido né troppo asciutto, costituisce il luogo ideale per una piacevole vacanza a “due passi”dal mare con la vista de gli incantevoli Monti Sibillini. Le sale ristoranti rispondono alle esigenze più svariate, la scelta di cibi spazia dalle rinno vate tradizioni locali a tutta la cucina nazionale ed internazionale. Diversi bar interni ed esterni consentono momenti di sereno relax. Affiancato all’hotel troviamo il Centro Benessere, una struttura altamente specializzata curata e gestita da professionisti del settore, perfettamente inte grata dagli impianti sporti vi all’aria aperta, luogo ideale per prendersi cura del proprio corpo in un’atmosfera di vacanza e serenità. La nuova sala Raf faello da 1.500 posti e le altre 23 sale pre-esistenti, dotate tutte dei più moderni sistemi di comunicazione, affermano la struttura come uno dei centri congressi più grandi delle Marche e diventano punto di riferimento delle più importanti agenzie e aziende presenti nel panorama nazionale.
Via Casale Superiore, 146 63030 Colli del Tronto (AP) - Italy Tel. 0736 814720 r.a. - Fax 0736 814946 www.hotelcasale.it e-mail: info@hotelcasale.it
036 Opinion Canonici_SX_2b.qxp
31-08-2010
11:00
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HOT TOPICS in my opinion
la colonna infame
Ouè ragassi, diamo i numeri? Al di là delle cifre sulla crisi, ciò che serve oggi è rimettere mano ai fondamentali: i rapporti con il mercato, la cultura del settore e nuove “formule” di business UGO CANONICI Presidente di Cleis ugo_canonici@cleis.it
Dobbiamo interrogarci su cosa fare per ricreare un mercato più vivibile e per ristabilire i corretti rapporti tra le varie entità sul campo. È su questo che bisogna ragionare: quantità e qualità
36 | 05 2010 | MC
desso finalmente ho capito bene cosa si intende quanA do si dice “dare i numeri”. Sostenere cose che poco hanno a che fare con la realtà, ma che, ammantate dal sacro valore del numero, sperano di ricevere una legittimazione. Da cosa mi sgorga un pensiero così profondo? Da una riflessione che mi sono portato dietro dopo aver ascoltato recentemente alcune presentazioni e discorsi sulla meeting industry. Riflessioni che mi stavano gettando in profonda depressione. Ma come? Coloro che operano in questo settore, indipendentemente dalla specializzazione, non fanno che ripetere, con le lacrime agli occhi, che il periodo trascorso è stato duro, durissimo, che le cose si stanno muovendo lentamente, che bisognerà ancora stringere i denti (e anche io mi univo al coro). E invece cervelloni, soloni e blasonati predicatori ci sventolano statistiche, grafici, andamenti e, in sostanza, numeri, che ci dicono che no, non è mica vero. Sì, c’è stato un perio-
do, peraltro contenibile in alcuni mesi, che ha segnato un po’ il passo. Ma poi… e giù altri numeri. E io penso ai “miei” numeri, a quelli che credevo fossero nella media, e che adesso si trovano fuori dalla curva, isolati sul grafico. E allora vai di depressione. Però (lo spirito di sopravvivenza è sempre forte), parlando qua e là con colleghi e amici, comincio a rimettere insieme la mia personale indagine. E mi sembra di ritrovarmici… E allora? Allora mi ricordo che sia al liceo sia all’università (e vedi caso ne ho fatta una, ingegneria, in cui i numeri avevano una certa pregnanza) c’era sempre il professore saggio che mi sollecitava a non riporre fiducia cieca e totale nei numeri. Perché i numeri te li puoi girare e rigirare come ti fa comodo. Perché siano credibili devono essere contornati da una infinità di prove e verifiche. E allora non cerco neanche di darmi delle risposte su quanto ho ascoltato. E faccio come facevano i bottegai di una volta. Quando gli domandavi come era andata la giornata, aprivano il cassetto e davano un’occhiata ai soldi incassati. Se era discretamente pieno dicevano “bene”, se no cominciavano a studiare cosa fare perché il
giorno dopo andasse meglio. Ecco, al di là di cosa ci dicono i numeri, guardando nei nostri cassetti credo che non si possano non osservare, oltre al volume contenuto nel cassetto, le cose “al contorno”. E quindi interrogarsi su cosa fare per ricreare un ambiente più vivibile. Perché oltre ai numeri, che siano cosmeticamente accettabili o realisticamente ancora accompagnati da margini di miglioramento (sic!), tutti sappiamo che vanno rimessi a posto alcuni fondamentali: i rapporti con i clienti, i rapporti con i colleghi, i rapporti con coloro che gravitano su specializzazioni diverse ma analoghe, la crescita culturale del settore (clienti e operatori) e via elencando. E vanno individuate le nuove “formule” che siano accettate dal mutato gusto del mercato. Tutto questo ci permetterebbe di ritrovare il sorriso nel lavoro. Ci darebbe di nuovo fiducia e tranquillità. Insieme con la crescita del fatturato (numeri) si potranno ristabilire i corretti rapporti tra le varie entità sul campo. È su tutto questo spettro che bisogna ragionare: quantità e qualità. Così, ripristinando le cose, forse ci si allontanerebbe dal rischio di “dare i numeri”.
0677MC
30-04-2009
12:29
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038 Opinion Ruggiero_SX_2b.qxp
31-08-2010
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HOT TOPICS in my opinion
cronache marziane
La perla Predicava bene, già nel 1600, lo scrittore spagnolo Baltasar Gracián: «Nel godere, si vada lenti; nell'agire, in fretta». Il difficile, oggigiorno, è ricordarsene MARGHERITA RUGGIERO Co-proprietaria e direttore marketing strategico di Motivation m.i.c.e. margherita.ruggiero@motivation.it
Niente come un tramonto sul mare ti ricorda che vivi rotolando nello spazio, attaccato a una sfera...
38 | 04 2010 | MC
ul vecchio portone in fondo alla stradina fino a poche settimane Sfa bussava il vento dal mare, carico di salsedine e umidità. Ora, sotto il sole, la vernice verde comincia a gonfiarsi sfaldandosi appena. In tasca il cellulare all’improvviso vibra, poi suona; la Marcia alla turca di Mozart fa da preludio alla voce di Bianca. Con lieve accento austroungarico annuncia che sono pronti a venir qui, anzi sarebbero pronti, però non riusciranno a rispettare il programma perché li ha contati e mancano due spagnoli e soprattutto non si vedono gli italiani. Sento un vago, imprecisato bisogno di scusarmi per il ritardo a nome dei miei connazionali – per gli spagnoli non saprei – invece poi una riflessione mi distrae: la voce concitata e severa di Bianca non si intona affatto con la quiete che c’è qui intorno nell’ora prima del tramonto. Non si intona nemmeno col portone che ho davanti. È ben serrato e non c’è traccia di citofono o campanello. Però al centro del battente destro pende molle e rilassata una manina di bronzo lucidata dall’uso frequente. La sollevo con delicatezza, quasi a farle una riverenza, e la lascio ricadere un paio di volte. Basteranno? Aspetto. Nell’attesa scorgo una foglia lievemente ingiallita tra i gerani all’ingresso e istinti-
vamente la stacco. Lo faccio per proteggere me e la pianta da ogni accusa di borbonica trasandatezza. «Chi è?», mi urlano da molto lontano. Il citofono qui non servirebbe comunque. «Buonasera, sono dell’organizzazione, da Roma, sono un po’ in anticipo, è per la serata». Di là silenzio; poi una voce in avvicinamento: «Chi è?». «Sì, ancora buonasera, forse non ha sentito, sono dell’agenzia di Roma. C’è Vincenzo?». Ora qualcuno è proprio appoggiato al battente e attraverso il diaframma di legno dice: «Chi è?». «…Io!». Un’esitazione, poi ecco, benedetto portone, finalmente si spalanca e mi lascia entrare nel suo mondo. Per primo arriva l’odore del gelsomino che sale fresco e vivace dalle narici alla memoria. Poi la luce del sole che, ancora alto sul mare, si riflette sulle piastrelle blu a disegni bianchi della terrazza, allungando l’ombra del pozzo al centro del chiostro alla spagnola. Per ultimo arriva Vincenzo, il proprietario, con la camicia bianca sblusata, quella che proprio io gli ho chiesto di indossare per far contenta Bianca che voleva un’atmosfera “più meridionale”. «Hai visto?», mi chiede rassegnato. «Te l’avevo detto che vestito così sembravo Pulcinella». Lo guardo pentita. Prende due bicchieri di prosecco e me ne porge uno. Brindiamo, non so bene a cosa, forse a questo posto fantastico o a tutte le camicie sblusate delle nostre vite. «Siamo pronti, vuoi vedere?». Facciamo un giro di ricognizione e
tutto è perfetto, possiamo dare inizio alla serata. Sta arrivando Bianca alla testa di un battaglione vociante che invade il vicolo e sovrasta per altezza i pochi abitanti in strada a quest’ora. Ci sono tutti, pure gli italiani, sfilano uno a uno attraverso il portone, entrano nella scena che abbiamo preparato per loro. Ciascuno trova un posto sulla terrazza proprio quando il sole comincia a marciare verso il mare. Qualcuno aspira tra i denti un “Aaaach!” di stupore. Tre uomini chiacchierano, ridono, bisticciano nel tentativo di calcolare quanto tempo ci vorrà al sole per scomparire nell’acqua. Le sfumature di rosso, viola e arancio del cielo impressionano una signora: non indosserebbe mai questi colori tutti insieme, dice, eppure a vederli così sembrano amalgamarsi benissimo tra loro. Gli altri scrutano in silenzio l’orizzonte. Niente come un tramonto sul mare ti ricorda che vivi rotolando nello spazio, attaccato a una sfera. È un pensiero interessante che non sfiora Bianca però, poco incline a meditazioni fuori programma. Chiama in disparte me e Vincenzo per una comunicazione di servizio: «Presto, dobbiamo farli entrare subito in sala, siamo già in ritardo stasera, abbiamo fretta!». Guardo l’espressione incredula sul viso di Vincenzo e decido che appoggerò la sua reazione. Ed è sulle sue labbra che vedo nascere la perla, tonda, precisa, densa di saggezza. Vincenzo dice «Non vi preoccupate, signorì, voi mò aspettate un poco e vedete che piano piano la fretta vi passa».
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31-08-2010
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HOT TOPICS in my opinion
il siparietto
Calamità ferie Come tutti coloro che lavorano nel turismo – o almeno credo – tutti gli anni, da aprile a fine luglio, vivo una specie di incubo: organizzare le ferie degli altri MASSIMO MORGA Amministratore delegato di Staff Italia massimo.morga@staffitalia.it
Dal tour dal sapore fantozziano (l’America coast to coast in una settimana) al trattamento speciale (Ferragosto in Costa Smeralda a 250 euro), ho visto cose che voi umani...
40 | 05 2010 | MC
i mestiere mi occupo di Turismo congressuale e D aziendale. Configuro, progetto e realizzo eventi, viaggi incentive, convention, lanci di prodotto e meeting. La maggior parte del mio lavoro, per forza di cose, si svolge all’estero. Indubbiamente conosco un sacco di gente ovunque: dall’Argentina alla Thailandia, da Ibiza a Cape Town, dalla Lapponia agli Emirati. E questo i miei clienti lo sanno. Ma lo sanno anche i loro amici, i loro parenti, gli amici dei loro parenti, i loro conoscenti, le varie domestiche che hanno bisogno della tariffa etnica. E tutte queste persone puntualmente se ne ricordano in concomitanza delle ferie estive. Da 20 anni, da aprile a fine luglio, vivo così una specie di incubo: organizzare le ferie degli altri. Fedele al detto “si dice il peccato ma non il peccatore”, ma soprattutto per non perdere clienti, ecco a voi nel completo anonimato una miscellanea delle richieste più… come dire? “Stravaganti”! DIRETTORE MARKETING CHE AMA L’ORIENTE Cliente: Ciao, ti disturbo? Io: Figurati, sto guidando, sono in macchina, dimmi pure…
Cliente: Ti volevo dire che siamo in 3 di cui un bambino di 5 anni. Vorrei quindi arrivare a Bangkok, stare due-tre giorni lì e poi trasferirmi al Med di Phuket. Se prendi nota ti dico la data di nascita del bimbo, i nomi e le cose che vorrei vedere a Bangkok Io: Ho difficoltà a prendere nota perché sto guidando… Cliente: il bimbo si chiama Marcello, è del 23/03/2005 Io: Sì… scusa, non riesco a prendere nota perché sto guidan… Cliente: La mia compagna si chiama Tyrsette, Torino, York, Roma, sette come il numero... Io: Sì, scusa, chiamami nel pomeriggio che adesso sto guidan… Cliente: A Bangkok vorrei vedere il Wat Pho, il Wat Phra Kaeo e il Wat Arun a Thonburi e naturalmente la casa di Jim Thompson. Preso nota? Io: Sì, certo! Cliente: Ti mando una mail di riepilogo, ok? Pronto? Pronto? Deve essere caduta la linea… AMICO DI AMMINISTRATORE DELEGATO Amico di A.D: Buongiorno, la disturbo? Io: Ah è lei, salve! Come posso aiutarla? Amico di A.D: Il mio amico A.D. mi ha detto che lei è un mago della vacanza top… io vorrei affittare un caicco in Turchia. Io: Bellissima idea. Per quando? Amico di A.D: Il caicco deve essere possibilmente di lusso con almeno 4 cabine, una cambusa di livello e un equipaggio abituato a un certo tipo di servizio. Io: Certamente, ma per quando? Amico di A.D: Il caicco deve naturalmente fare un bel giro con un itinerario che vorrei prima approfondire… Io: Certo, ma, mi scusi, dal-al?
Amico di A.D: Partenza per il 12 agosto! Io: Il 12 agosto? Ma oggi è il 9 agosto! Amico di A.D: E questa è una buona notizia, abbiamo più di 48 ore! IL DIRETTORE COMMERCIALE E I VIAGGI “INTENSI” Cliente: Ciao, come va? Io: Tutto bene, a cosa devo l’onore? Cliente: Volevo organizzare le mie vacanze e quelle del mio boss e stavo pensando alla Baja California. Io: Ottima scelta. Cliente: Naturalmente non puoi non visitare anche San Diego. Io: Non puoi non farlo! Cliente: E se vai a San Diego non puoi non aver visto anche San Francisco. Io: In effetti puoi non farlo! Cliente: E se vai a anche San Francisco non puoi non fare un salto anche Las Vegas. Io: Be’… volendo puoi saltarla! Cliente: E se vai anche Las Vegas non puoi evitare anche Los Angeles. Io: Sì… certo che però diventa lungo… Ma quanti giorni di vacanza avete? Cliente: Sette! IL DIRETTORE VENDITE E I VIAGGI “BREVI”! Cliente: Ciao, scusa ma vado di fretta…. Mi trovi due stanze in Sardegna in un villaggio di lusso, settimana di Ferragosto, all inclusive con camere vista mare senza farmi spendere una cifra pazzesca? Io: Una settimana? Cliente: Dal 13 al 16 Agosto… giusto 3 notti per staccare! Ci stiamo in 500 euro? Io: A testa? Cliente: No, in totale!
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31-08-2010
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HOT TOPICS in my opinion
la gogna
Antropologia italiana Spesso siamo tacciati di essere “i soliti italiani”, che “non sanno organizzare”, che sono “indietro su tutto” e così via. Ma valgono ancora questi stereotipi? ANNAMARIA RUFFINI President & Ceo dell’agenzia Events In & Out a.ruffini@eventsinout.com
Siamo davvero meno bravi degli altri? O tutto dipende da un’auto-percezione d’inferiorità? Peccato, perché le nostre carte da giocare le avremmo
42 | 05 2010 | MC
settimane fa ero a un corso di alta specializzazione Pperoche professionisti della meeting industry. E mi sono ritrovata in questa situazione: 1. l’acustica era pessima 2. mancava l’aria condizionata 3. l’illuminazione era impropria 4. non c’erano shuttle dall’albergo alla sede delle lezioni (poi resi disponibili, ma solo a metà corso, e grazie all’alzata di scudi di noi partecipanti) 5. il catering era ripetitivo 6. le forchette e i coltelli erano sempre insufficienti. Il dettaglio naif è che questo corso si svolgeva all’estero (infatti c’era wi-fi gratis per tutti…) ed era organizzato da stranieri. Ci fossimo incorsi noi, in questa clamorosa serie di disservizi, saremmo stati attaccati come “i soliti italiani”, che “non sanno organizzare”, che sono “indietro su tutto” e via dicendo in un crescendo di stereotipi offensivi. È successo invece all’estero, e, al di là dell’alzata di scudi pro-navetta, tutti hanno taciuto. Il bello è che, rapportando il sapere di noi italiani a quello degli stranieri che frequentavano il corso, notavo come fossimo di un livello cultura-
le, di un’esperienza, di una preparazione notevolmente superiore alla media. Perché, dunque, quest’inossidabile nomea negativa? A detta di Carlo Tullio Altan, forse il più grande antropologo culturale italiano di ogni tempo, «l’antropologia degli italiani è caratterizzata da arretratezza socio-culturale, clientelismo, populismo, trasformismo, particolarismo e ribellismo», e dunque la colpa della nomea di cui sopra è nostra. Ma ciò vale per tutte le generazioni? Anche per la nostra, formatasi in un’ottica internazionale? O non varrà soprattutto per la generazione precedente, che è ancora sul mercato e che forse ha ipotecato il nostro presente e il nostro futuro? Me lo chiedo in realtà da molto tempo, da quando sono tornata in Italia dopo i miei studi all’estero. Là eravamo tutti alla pari, non c’era questo divario. È stato quando ho cominciato a lavorare continuativamente nel nostro Paese che, nutrita com’ero di esperienza internazionale, ho preso a chiedermi che cosa non funziona. Siamo davvero meno bravi degli altri? O non lo siamo e dunque tutto dipende da un’auto-percezione d’inferiorità? Probabilmente la nostra cultura mediterranea gioca un ruolo in tutto ciò. Abbiamo un pensiero umanista, una storia da dominati e non da conquistatori – sono cose che, alla lunga, pesano – e un linguaggio imperniato su sovrastrutture e orpelli di latina memoria. Al
contrario le lingue nordiche, soprattutto quelle germaniche, vanno subito al nocciolo, e danno a chi le parla una persuasività maggiore. Se a ciò aggiungiamo che, nella fattispecie della meeting industry (ma non solo), le grandi organizzazioni sono tutte all’estero, il cerchio si chiude. Potenza economica e maggior attitudine alla comunicazione: quanto basta e avanza per far nascere e sviluppare un’immagine da dominatori. Peccato, perché le nostre carte da giocare le avremmo, se soltanto sapessimo fare sistema, noi che – ripeto – la formazione internazionale ce l’abbiamo. L’inglese (e non solo) lo parliamo molto meglio di quanto gli altri parlino l’italiano, e questo è un grande vantaggio. Abbiamo – secondo vantaggio – una fantasia che gli stranieri si sognano. Terzo vantaggio: il “made in Italy”, che è poi la nostra imprenditorialità, è noto in tutto il mondo, e attesta lo “stato dell’arte” in molti importanti settori, dalla moda all’artigianato. Potremmo ripeterne il modello anche nella meeting industry. Invece – e qui mi inalbero – preferiamo scimmiottare. Preferiamo importare acriticamente dall’estero, senza esportare alcunché. Esponiamo le nostre idee nei board internazionali e lasciamo agli altri il compito di metterle in pratica. È sempre la solita storia: l’America l’ha scoperta un italiano, Cristoforo Colombo, ma poi ci sono andati gli americani.
CENTRO CONGRESSI ~ 144 camere ~ Ristorante ~ sale banchetti l ’eleganza di un ambiente esclusivo lo stile di chi desidera il meglio
la scelta di chi non rinuncia al relax lo spirito di chi sceglie il benessere gli spazi dei grandi incontri
la magia dei momenti di gioia
il gusto di chi cerca la qualitĂ
A Accolti da g gente u unica a GVXXdgYd VjidhigVYVaZ 7VhZciVcV EdiZcoV " -*&%% EDI:CO6 PEOR >I6AN (. %.,& ),''%) lll#eVg`]diZaediZcoV#Xdb
044 Opinion Ponno_SX_2b.qxp
31-08-2010
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HOT TOPICS in my opinion
forma olimpica
Lavoro e master: perché? Un corso di specializzazione è indicato per chi è già un professionista degli eventi ancor più che per i neolaureati o gli absolute beginner. Ecco perché OLIMPIA PONNO Consulente di comunicazione e marketing info@olimpiaponno.com
Confrontarsi con professionisti di alto livello e rendersi conto del proprio reale grado di preparazione è fondamentale per “performare” sempre al massimo
44 | 05 2010 | MC
avorare e studiare assieme: perché? Perché si dovrebbe Ltornare sui banchi di scuola dopo vent’anni di studi, almeno una laurea e una carriera già avviata? Non se ne sa già abbastanza? Ne ho parlato con Cinzia Rosso, responsabile eventi e business travel di A.M.C. Italia SpA, azienda multinazionale specializzata nella vendita diretta di sistemi di cottura. Da premettere che quest’azienda organizza qualcosa come 140 eventi l’anno, soprattutto per la rete vendita, dunque crede fermamente nella loro efficacia a fini sia formativi sia motivazionali. Quest’anno Cinzia ha frequentato, per sua scelta, un master in management degli eventi. È andata a leggersi i programmi di tutti i corsi disponibili su Roma, e alla fine ha selezionato quello che maggiormente rispondeva alle sue esigenze, in termini di qualità dei docenti e completezza didattica. La ragione che l’ha spinta a tanto è semplice: voleva approfondire le sue conoscenze nell’organizzazione di eventi, così da accrescere la propria professionalità. E, dall’altra parte, le motivazioni che hanno convinto l’azienda a
sostenerne la frequenza sono, oltre ovviamente allo sviluppo professionale della manager e – di riflesso – del team da lei coordinato, anche le possibili nuove idee che, attraverso il master, Cinzia avrebbe imparato ad apportare alla forma e ai contenuti degli eventi che di lì in poi avrebbe organizzato, nonché la verifica di quello che poteva diventare un modello di formazione ripetibile anche su altri dipendenti con diverse specialità. La manager, col senno di poi, valuta molto positivamente questa esperienza, confidandomi di sentirsi arricchita da un punto di vista sia personale sia professionale, e aggiungendo che solo ora può dire di aver capito che cosa realmente significhi organizzare un evento, soprattutto a livello strategico (è proprio la strategia il più alto valore aggiunto che si può trarre dalla frequenza di un master: le basi tecnico-logistiche già le abbiamo tutti). Durante il corso ha potuto confrontarsi con professionisti di alto livello e rendersi conto del suo reale grado di preparazione, tanto che oggi sente di poter consigliare la frequenza di un master soprattutto a chi già si occupa di organizzare eventi, cioè proprio a chi lavora, non soltanto agli absolute beginner, non soltanto a chi è ancora studente a tempo pieno. Anche perché un master frequentato con profitto si riverbera positivamente, da
subito, sul rapporto tra azienda e agenzia, un rapporto che di sua natura è affidato a una figura già specializzata e non a un principiante: è attraverso un master che il corporate meeting planner impara a brieffare meglio l’agenzia, ed è sempre attraverso un master che un’agenzia può contare su un interlocutore più preparato. Competenze e nozioni di diversa provenienza possono nei master interagire per rispondere alla necessità di figure professionali meglio profilate e più specializzate. Un master, grazie al suo fisiologico contatto col mondo del lavoro (i corsi non sono mai accademici toutcourt) consente agli studenti sia di allargare le loro conoscenze in altre aree, sia di professionalizzarsi e applicare le nozioni acquisite nei corsi. Le competenze che vengono formate dai programmi master sono difficilmente acquisibili in altri modi, e questo vale ancor più per un settore tutto sommato “artigianale” come il nostro. Questo poiché i piani didattici sono strutturati sulle reali esigenze del comparto, col contributo di imprese, istituzioni e associazioni di categoria, che partecipano fin dall'inizio alla pianificazione dei progetti di formazione. Durante lo svolgimento i partecipanti, grazie alla presenza diretta dei partner esterni, possono confrontarsi con il mondo del lavoro, vedere contesti diversi e orientare ambizioni e percorsi professionali.
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HOT TOPICS
AGENZIE PARTNER
cover story
L’agenzia: un valore aggiunto
Alla ricerca del partner giusto on tutto lo yogurt che c’è, c’era pro«C prio bisogno di Yoplait?»
hot topics
cover story
GIULIO CARLONI
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Probabilmente molti ricordano lo slogan martellante dello yogurt francese che negli Anni 90 diventò quasi un tormentone applicato a tutti i campi d’azione già provati e riprovati. «Secondo me, sì!», concludeva il testimonial dello spot, l’attore Riccardo Rossi in una delle sue caratterizzazioni strepitose. Lo stesso si potrebbe dire, ora, di un nuovo approfondimento sul concetto di partnership fra aziende e agenzie nel mondo Mice. Non c’è praticamente sito d’agenzia che non dichiari, nella propria mission, la volontà d’instaurare un rapporto leale di partnership con le aziende committenti. A questo spirito di partnership sono stati dedicati convegni, all’argomento ha fatto cenno più d’una relazione in simposi sulla comunicazione, numerose opinioni a riguardo sono state espresse in articoli pubblicati sulle riviste di settore… è proprio il caso di tornare sull’argomento? Sì, e per un motivo molto semplice: la crisi che nell’ultimo anno e mezzo ha spazzato come un tornado l’economia mondiale, nel nostro settore specifico ha avuto l’effetto immediato di insidiare equilibri consolidati, far sparire operatori, facilitare merger e fusioni. Alla
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AGENZIE PARTNER
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Che l’agenzia di incentive, convention ed eventi debba essere un partner, e non un mero fornitore, è un fatto assodato. Meno chiaro, invece, è quale modello di partnership consenta di ridurre i costi, pur garantendo la massima qualità dei risultati
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AGENZIE PARTNER
L’agenzia Mice esprime un ruolo di partnership effettiva quando sa essere efficacemente a fianco dell’azienda nella realizzazione degli eventi che favoriscono la comunicazione e la relazione fra l’azienda e i suoi diversi pubblici di riferimento (dipendenti, forza vendita, reti distributive, stakeholder)
ricerca di risparmi gestionali, molte aziende hanno tagliato gli investimenti o li hanno fortemente ridotti, indicendo gare fra più agenzie alla ricerca di chi potesse minimizzare i costi, pronte a lasciare quelle con cui lavoravano magari da diversi anni.
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EMPATIA? NON SOLTANTO Eppure ancor oggi il sito di AssoComunicazione – l’associazione delle imprese di comunicazione che raggruppa 168 tra i principali esponenti di questo mercato, nazionali e internazionali, operanti in Italia –, dichiara: “Il ruolo delle imprese associate ad AssoComunicazione è quello di porsi quale partner del cliente allo scopo di contribuire a farne crescere il business attraverso la costruzione nel tempo del valore della marca. Questo obiettivo può essere raggiunto da imprese competenti, preparate e strutturate per ottimizzare i processi di comunicazione in armonia con gli obiettivi del cliente. Ruolo dell’associazione è promuovere il rispetto di questi valori e contribuire all’aggiornamento e alla valorizzazione delle strutture associate”.
Ma come mai “partnership” è diventata una parola-feticcio, sulla cui ara votiva sono state sprecate milioni di parole, molte volte in buona fede, e mossi dal migliore degli intenti? È evidente che tutte le aziende abbiano bisogno di comunicare per raggiungere i propri obiettivi: compiere o ottenere qualcosa, far sì che i destinatari del messaggio adottino un certo comportamento – e non solo d’acquisto – spiegare qualcosa, esprimere obiettivi e valori. Ed è altrettanto evidente che questo processo sarà coronato da successo solo se chi riceve il messaggio lo nota fra i tanti che ogni giorno vengono emessi, gli attribuisce il significato che l’emittente intendeva, si riconosce nella situazione esposta, aderisce all’invito, lo memorizza e all’occasione lo trasforma in comportamento agito. Dunque, l’agenzia Mice esprime un ruolo di partnership effettiva quando sa essere efficacemente a fianco dell’azienda nella realizzazione degli eventi che promuovono la corporate identity e l’immagine istituzionale del committente; nel motivare adeguatamente le risorse umane del cliente, perché gli uomini sono un elemento strategico e non si può vendere all’esterno ciò che non s’è prima venduto all’interno; nel creare azioni di marketing per informare i clienti potenziali che il prodotto o il servizio giusto per soddisfare i loro bisogni è disponibile a condizioni favorevoli; nel favorire insomma la comunicazione e la relazione fra l’azienda e i suoi diversi pubblici di riferimento: i dipendenti, la forza vendita, gli intermediari del mercato e le reti distributive, gli opinion leader e gli influenzatori, gli stakeholder. TAGLI… A DOPPIO TAGLIO Eppure, lungi dall’aver instaurato un corretto rapporto di partnership con le imprese – attento cioè agli aspetti quantitativi ma ben focalizzato in particolare su quelli qualitativi – molte agenzie si sono trovate l’un contro l’altra armate in una costante gara al ribasso fra più competitor, tutte pronte a limare all’osso il conto finale pur di “portare a casa il lavoro” e coprire almeno in parte le spese fisse. E parlando di spese fisse, diverse agen-
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AGENZIE PARTNER
CLAUDIO MIGLIO, Amministratore Delegato HRG Italia: «Molte aziende hanno iniziato la revisione delle Travel Policy, mettendo “sotto la lente di ingrandimento” le spese e il comportamento dei viaggiatori. Questa cultura del saving si sta estendendo ad altre attività: congressi, convention, incentive, eventi»
zie si sono “snellite, rese più agili e flessibili”… il che vuol dire che hanno tagliato risorse interne (talvolta le più onerose, anche se magari erano quelle più esperte e capaci) affidando all’outsourcing intere branche del loro operare. In teoria, tutto potrebbe funzionare altrettanto bene... se non che il moltiplicarsi dei passaggi d’informazione e la prevedibile maggiore aleatorietà di rendimento dei free lance esterni rischia di rendere discontinuo e assai meno incisivo l’apporto consulenziale dell’agenzia stessa. Analogamente, anche molte aziende hanno ridotto le risorse umane, così che è sempre più difficile che un giovane product manager possa avere un training interno da parte di funzionari di maggiore maturità e grado perché questi sono ormai totalmente presi da carichi di lavoro di vario tipo e non hanno fisicamente il tempo per dedicarsi all’addestramento professionale: la
dinamica della “scuola di bottega”, che ha funzionato sin dal tempo delle arti e corporazioni medievali e s’è evoluta man mano sino ai nostri giorni, sta naufragando oggi nelle acque limacciose del taglio dei costi. Alcuni giovani fortunati entrano in strutture (perlopiù multinazionali) in cui vi sono ancora risorse per la formazione, ma per i più vale il vecchio adagio ognuno per sé e Dio per tutti. Chi è particolarmente bravo e capace riesce a procacciarsi le informazioni che gli servono quando gli servono, e adegua la formazione accademica a quella aziendale con minor fatica, gli altri spesso restano con lacune sostanziali: che li rendono incerti all’inizio nel giudicare i servizi che le agenzie presentano loro. Edy Tonello, general manager di Daiana Incentive Group, storico operatore milanese attivo da quasi trent’anni, afferma: «Non è facile valutare quando un programma incentive è valido per davvero;
Travel policy
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Il risparmio negli eventi? Non solo ma “anche”
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La strenua attenzione al budget non è riservata soltanto all’event making e all’incentive ma a tutti gli aspetti della vita aziendale; una conferma ci viene proprio da un settore affine, quello del business travel. Claudio Miglio, Amministratore Delegato HRG Italia (società internazionale di servizi di viaggi per le aziende nata in Gran Bretagna nel 1845 ed ora, col supporto di partner locali, operante in quasi 120 Paesi), ha dichiarato: «Già nel corso del 2009, e ancora nel 2010, molte aziende hanno scelto questo particolare periodo economico per iniziare un processo di revisione delle Travel Policy sia localmente sia su scala globale, mettendo “sotto la lente di ingrandimento” le spese e il comportamento dei viaggiatori». Si tratta naturalmente di un processo non veloce che coinvolge una pluralità di funzioni all’interno dell’azienda e che necessita di un forte intervento di sensibilizzazione del viaggiatore con l’obiettivo di modificare il suo comportamento, in particolare nella fase di prenotazione del viaggio. Gli strumenti tecnologici forniti alle imprese in funzione delle specifiche necessità e della struttura aziendale hanno contribuito all’ottimizzazione dei processi e dei costi legati ai viaggi di lavoro. Gli obiettivi da raggiungere nella revisione delle travel policy si misurano in termini di: miglior controllo dei costi e dei relativi centri di costo, grazie a un processo ben strutturato di autorizzazione dei viaggi e delle relative note spese abbattimento dei costi di pernottamento e di trasferta, preferendo quando possibile viaggi in giornata riduzione dei costi di trasporto attraverso una scelta più consapevole da parte del viaggiatore: classe di prenotazione per viaggi aerei che cambia in funzione della durata del viaggio (economica per viaggi brevi) scelta del treno in alternativa all’aereo (riduzione dei costi e dell’impatto ambientale) prenotazioni effettuate con largo anticipo quando possibile scelta dei fornitori in funzione degli accordi siglati. È palese che questa cultura del saving, una volta entrata a far parte del patrimonio d’azienda, non resti confinata al business travel puro ma si estenda ai trasferimenti legati ad altre attività: congressi, convention, eventi di vario tipo e persino viaggi incentive. D’altro canto, una travel policy ben strutturata e la visione globale delle spese di viaggio che ne consegue sono una perfetta esemplificazione della logica win-win: consentono infatti di raggiungere non solo obiettivi di risparmio, ma persino di migliorare il servizio al viaggiatore.
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AGENZIE PARTNER talvolta occorre attendere i risultati per dimostrare il valore della professionalitĂ espressa: perchĂŠ un viaggio incentive ben organizzato, comunicato e personalizzato resta insuperabile come strumento di gratificazione per le performance giĂ ottenute e stimolo a impegnarsi per conseguire nuovi traguardi. Ăˆ allora, a risultato raggiunto, che il rapporto tra agenzia e azienda si consolida; anzi, con molti dei clienti della mia agenzia non si può neppure piĂš parlare solo di partnership professionale ma di amicizia vera; anno dopo anno la relazione di stima e fiducia s’è fatta personale, ci si vede anche per il puro piacere di stare assieme. Il valore aggregante del viaggio incentive, insomma, ha esplicato i suoi effetti anche su di noiÂť. VENDERE FUMO NON PAGA Tonello esprime un codice di valori ben chiaro: ÂŤNon bisogna mai vendere fumo. Noi sappiamo fare benissimo gli incentive e da sempre, ogni volta che ci affidano un budget, sentiamo la responsabilitĂ di farlo fruttare al meglio, curando sino all’ultimo dettaglio. Come nella parabola evangelica dei talenti, non basta non sprecare il capitale ricevuto, occorre moltiplicarlo. Per i settori affini all’incentivazione, se necessario, possiamo agire assieme alle altre societĂ del network Seven, e spaziare dalla comunicazione integrata alla promotion, dalle relazioni con i media alle sponsorizzazioni all’event marketing, dagli allestimenti alla gestione di spazi per pubblicitĂ outdoor; ma ognuno fa il suo mestiere, quello per il quale sa portare effettivamente la soluzione giusta per le esigenze del clienteÂť. Altri operatori del mercato, invece, hanno preso strade diverse. C’è chi ha diversificato le funzioni sino a far diventare la propria realtĂ professionale una holding estesa, con piĂš divisioni dedicate alle singole attivitĂ : il Gruppo Gattinoni, per esempio, che oltre alle agenzie di proprietĂ e partner, raggruppate sotto il marchio Gattinoni Travel Network, ha reparti specifici per il Business Travel, la Comunicazione, Incentive ed Eventi, Meeting e Congressi. Il termine agenzia, in certi casi, può sembrare persino improprio: perchĂŠ in fondo parliamo di un vero e proprio gruppo imprenditoriale che produce servizi, capillarmente diffuso in buona parte d’Italia e con oltre 180 collaboratori. ÂŤMa la sfida è sempre quella di farsi accettare come consulente, non come semplice fornitore – ci dice Franco Gattinoni, presidente e fondatore del gruppo, che vede l’espansio-
81¡$*(1=,$ ', ,1&(17,9( ( &219(17,21 &+( 635,==$
&5($7,9,7 ,1 48$17,7 FRANCO GATTINONI, presidente e fondatore del Gruppo Gattinoni: La sfida è sempre quella di farsi accettare come consulente, non come semplice fornitore. L’agenzia del resto opera trasversalmente sul mercato, ha tanti feed back che può mettere al servizio del cliente; eppure, la competizione avviene spesso sul prezzo
ne proprio come offerta di un sistema integrato capace di risolvere piÚ esigenze –, il che sembrerebbe un processo logico: l’agenzia opera trasversalmente sul mercato, ha tanti feed back che può trasferire e mettere al servizio del cliente; eppure, visto che gli aspetti qualitativi possono essere giudicati solo dopo la realizzazione dell’evento o del viaggio, la competizione avviene spesso sui soli aspetti quantitativi come il prezzo. E ciò va a detrimento delle aspettative che il cliente potrebbe legittimamente porre sui suoi investimenti. Noi abbiamo la fortuna d’aver clienti che ci danno fiducia da quando siamo nati, quasi 30 anni fa; abbiamo lavorato con i padri, ora lavoriamo con la generazione successiva. Certo, è piÚ facile che ciò accada nelle aziende padronali, per quanto grandi, dove un manager proprietario o socio dà continuità anche famigliare al business; nelle multinazionali in cui a ogni cambio di management rischiano di saltare gli scenari e le alleanze, è meno agevole. Ma questa continuità riconosce un solido lavoro d’innovazione continua per essere al passo con le esigenze dei manager di nuova genera-
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AGENZIE PARTNER Saper scegliere Piccoli o grandi partner: come e perché
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Ma gli operatori professionali del mondo Mice che riescono a farsi considerare partner a tutti gli effetti da parte delle aziende clienti, sono gli specialisti di un singolo settore o le agenzie ben strutturate? Dipende da azienda ad azienda, da agenzia ad agenzia, naturalmente: non è che in sé il mare sia sempre meglio della montagna, o viceversa. Le boutique creative sono snelle, veloci e hanno costi fissi ridotti, ma non possono offrire servizio completo. Le strutture complesse possono farsi carico dell’intero processo ma rappresentano in genere oneri più elevati. Convinto assertore della maggiore funzionalità delle seconde è Maurizio Suzzi, CEO di G2-Promotions Italia, grande gruppo polispecialistico nato dalla fusione di tre affermate realtà del mondo della comunicazione come Promotions Italia, G2 e Grey Interactive. «È una questione di adeguamento ai tempi. Oggi le aziende sono molto più snelle, il personale ridotto ha meno tempo: serve perciò un interlocutore unico che sappia integrare le varie fasi dei progetti sgravando l’azienda committente. La forza di una struttura come la nostra è appunto quella di partire dal concept e poi di realizzare il programma proposto in toto: strategia e creatività,
MAURIZIO SUZZI, CEO di G2-Promotions Italia: «Oggi le aziende sono molto più snelle, il personale ridotto ha meno tempo: serve perciò un interlocutore unico che sappia integrare le varie fasi dei progetti sgravando l’azienda committente»
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zione, e soprattutto una cultura di marketing e d’impresa che ci permette di parlare con l’azienda da pari a pari, di capire le sue esigenze. In genere, preferisco che i miei collaboratori provengano da esperienze aziendali; è un passaggio che permette loro di intendersi meglio con i clienti e di prepararsi – come anch’io faccio ancora – sull’andamento delle aziende e dei rispettivi mercati, e va dunque a vantaggio della professionalità espressa: di quella capacità consulenziale che, assieme all’affidabilità, costituisce il cardine della partnership vera». DALLA FORMA AI CONTENUTI Una riflessione doverosa va fatta: se le agenzie Mice non sono riuscite a guadagnarsi lo status di partner che, per esempio, è riconosciuto a quelle di advertising, qualche colpa il settore ce l’ha. Troppi operatori dalla professionalità incerta hanno imperversato sul mercato negli anni dell’economia fiorente, e se qualcuno è stato travolto dalla crisi ciò non può che risolversi in un vantaggio per chi invece ha le credenziali corrette. Altri, invece, hanno avuto una visione esclusivamente logistico-operativa, che è importante nell’economia della creazio-
dunque, ma anche organizzazione, gestione, logistica, eventizzazione, comunicazione. Proprio questa capacità a tutta filiera, oltre alla creatività sempre brillante, si fa apprezzare dal marketing e dalle direzioni commerciali delle aziende nostre clienti; ciò gioca a nostro favore ogni volta che gli uffici acquisti, che sono attenti solo al dato quantitativo, riscontrano che i nostri costi non si discostano significativamente da quelli di altri competitor dalle caratteristiche qualitative meno spiccate. Le case history di successo, il numero e la tipologia dei nostri clienti sono poi un dato rassicurante in termini d’affidabilità e di spessore dell’esperienza pregressa». D’opinione diversa sono naturalmente le piccole agenzie di comunicazione, che fanno notare come moltissimi manager d’azienda abbiano oggi meno risorse da investire, preferiscano poter controllare dettagliatamente le spese e in molti casi, di fronte a preventivi più elevati di quanto immaginassero, siano costretti ad annullare i progetti previsti. Proprio in questo s’apre un’opportunità per i consulenti dalle strutture snelle ma dinamiche; creando accordi con altre realtà complementari, possono allargare la gamma dei servizi offerti traendo vantaggi qualitativi ma anche quantitativi
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AGEN dalla cooperazione, quanto meno in termini di potere d’acquisto. L’utilizzo delle nuove tecnologie che favoriscono il lavoro remoto, ovviamente, è di grande aiuto; attraverso l’utilizzo dei sistemi più avanzati di videocomunicazione e videopresenza, possono lavorare assieme anche da uffici o città diverse, e anche ai clienti basta un semplice click per “essere presenti” in contemporanea in più sedi, per vedere in tempo reale l’avanzamento dei progetti o ad esempio per visionare lo stato dell’arte di filmati e presentazioni. La partnership fra piccole agenzie, insomma, le rende partner migliori anche per i rispettivi committenti, a costi inferiori rispetto ai gruppi più strutturati. Ciascuno tira l’acqua al suo mulino… ma anche a quello dei propri clienti: quelli che, date le caratteristiche del servizio proposto e dei relativi oneri, hanno deciso d’avvalersi proprio di un’agenzia di quel tipo.
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AGENZIE PARTNER
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GIAMBATTISTA BIANCHI, uno dei soci fondatori di Newton Lab: «Per noi è fondamentale l’aspetto contenutistico; per la logistica agiamo attraverso realtà partner e pazienza se l’ufficio acquisti sceglie un diverso fornitore: ci preme l’aspetto consultivo, la capacità di lavorare fianco a fianco col cliente sin dal brainstorming»
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ne dell’evento, ma non può costituirne la base portante. Ne è convinto Giambattista Bianchi, uno dei soci fondatori di Newton Lab, agenzia del Gruppo 24 Ore: «Poiché nel costruire un evento la componente strategico creativa convive con quella operativa, per la prima dobbiamo entrare in accordo con i vertici aziendali, ma poi siamo sottoposti alla trattativa finale con gli uffici acquisti. Per noi è fondamentale l’aspetto contenutistico; per la logistica agiamo attraverso realtà partner, e pazienza se l’ufficio acquisti sceglie alla fine un diverso fornitore: l’acquisto delle camere, in fondo, è una commodity. Ci preme invece l’aspetto consultivo, la capacità di lavorare fianco a fianco col cliente sin dal brainstorming». È un obiettivo ambizioso e niente affatto semplice: molte aziende non sono disposte a condividere la genesi di un progetto, che nasce e si sviluppa su più livelli di gerarchia interna e viene in genere presentato alle agenzie in gara quando i suoi tratti essenziali sono già stati delineati. «In questo, siamo senz’altro avvantaggiati dal far parte del Gruppo 24 Ore – prosegue Bianchi –, l’essere inseriti nel Gruppo ci fa percepire come soggetti in grado di trattare contenuti, ci apre la porta: sta a noi poi tenerla spalancata con la qualità delle nostre proposte. Molte volte bisogna quasi forzare la mano al cliente, convincerlo a fare lavoro di squadra sin dagli inizi scardinando i filtri che il top management tende a porre fra sé e l’agenzia. Quando ci si riesce, però, la qualità dell’output è total-
mente diversa. Un esempio? La convention per le reti di vendita Boehringer Ingelheim Italia dello scorso anno, al Forte Village. Siamo riusciti a convincere il management a discutere con noi e coi colleghi di Newton l’intera logica della convention, a costruirla passo passo insieme. Loro avevano il know how aziendale, noi l’expertise di comunicazione; noi abbiamo imparato a “pensare Boehringer Ingelheim”, loro a ragionare in termini d’impatto sul pubblico. Il risultato è stato eccellente, a detta di tutti i partecipanti». Bianchi continua ricordando l’importanza dell’aggiornamento continuo, specie quello tecnologico: i ventenni patiti dei social network, tra dieci anni, saranno in età lavorativa e la social technology diventerà giocoforza fondamentale nella comunicazione professionale (ma già ora è un elemento di rilievo: l’ultima edizione di “Comunicare domani”, l’annuale rassegna sulle dinamiche degli investimenti in comunicazione in Italia a cura di Assocomunicazione, ha fatto rimarcare che nel 2010 gli investimenti sul digitale superano quelli relativi alla stampa periodica). La sua convinzione nel propugnare l’indispensabilità del rinnovamento costante era assolutamente di buon auspicio. Ma basteranno, rinnovamento e aggiornamento ad acquisire sufficiente status agli occhi delle aziende per essere finalmente considerati partner? Un sospetto torna comunque ad affiorare: che le agenzie di advertising abbiano saputo fare fronte compatto meglio di quelle Mice, e che proprio la divisione del comparto permetta le gare con troppi concorrenti e senza alcun rimborso spese, il dispotismo di molti uffici acquisti aziendali, la remunerazione frequentemente inadeguata del lavoro strategico e creativo di qualità, quando c’è. “Noi fummo da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo, perché siam divisi…”, per quanto retorica e ampollosa, la seconda strofa dell’inno di Mameli avrebbe potuto farci intuire qualcosa. Ma è pur vero: l’inno nazionale per intero lo conoscono in pochi. Dopo il primo “siam pronti alla morte l’Italia chiamò. Sì!” viene inquadrata l’altra squadra e s’incomincia un inno diverso. Mondiali di calcio docent.
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AGENZIE PARTNER
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Partnership: i vantaggi per le aziende
In principio fu l’idea Molto più spesso di quanto si creda, sono proprio i manager d’azienda a cercare un rapporto di collaborazione autentica con le agenzie Mice: purché il valore della partnership balzi all’occhio
lzi la mano chi non ha mai sentito attribuire alla crisi economica, fra i tanti A effetti nefasti, anche la responsabilità d’aver ricacciato le agenzie in un ruolo ancillare da fornitore, lasciandole alla mercè d’uffici acquisti aziendali interessati solo alla riduzione dei costi. Non è una leggenda metropolitana senza alcun fondamento, ma da qui alla verità ce ne corre… È evidente che, specie in periodi di vacche magre, gli uffici acquisti esercitino le loro funzioni: sono lì apposta per far calare tariffe e compensi, tagliare le spese superflue, individuare le offerte più vantaggiose del mercato, e lo fanno benissimo. Ma il rapporto con l’agenzia non è assimi-
labile a una mera fornitura di servizi: quando entrano in ballo gli aspetti strategici, l’apporto qualitativo della collaborazione diventa sostanziale e le aziende ne sono ben consapevoli. Anzi! Di solito, non chiedono altro che poter riconoscere nell’agenzia un partner leale e affidabile, capace di parlare lo stesso linguaggio e condividere gli stessi obiettivi, portando inconfutabile valore aggiunto alla comunicazione finalizzata da realizzare. Sfidando la banalità della tautologia, potremmo dire che l’agenzia viene considerata partner dell’azienda quando sa essere partner davvero.
GIULIO CARLONI
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HOT TOPICS speciale
AGENZIE PARTNER
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ROBERTO GIUGLIANO, Group Brand Manager di Heineken Italia: «In certi casi, alle decisioni del marketing aziendale viene dato massimo risalto, anche per quel che riguarda la scelta dell’agenzia. Ma in altri, per esempio nel caso della fornitura di un gadget, è indifferente la scelta del fornitore A o di quello B»
RAFFAELLA FUSETTI, Marketing Manager della divisione Air Conditioning di Mitsubishi Electric Europe: «La situazione attuale di mercato pone grande attenzione ai costi. Il rapporto di partnership con le nostre agenzie, consolidato e rafforzato nel tempo dalla fiducia reciproca, si esprime anche nello sforzo comune per ottimizzarli, pur mantenendo forte l’attenzione alla qualità»
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QUESTIONE DI FEELING «Non è solo l’advertising classico ad avere valore strategico – dichiara Roberto Giugliano, Group Brand Manager di Heineken Italia –, vi sono manifestazioni complesse come l’Heineken Jammin’ Festival che riassumono in sé valenze di evento B2C ma anche di occasione per comunicare i valori dell’azienda, per relazioni pubbliche, per azioni promozionali mirate rivolte al consumatore e al trade, persino per sviluppare speciali packaging creati ad hoc per l’occasione. In questi casi, alle decisioni del marketing aziendale viene dato massimo risalto, anche per quel che riguarda la scelta dell’agenzia. L’ufficio acquisti interviene invece in maniera primaria quando si parla di decisioni correlate maggiormente ad aspetti quantitativi: nel caso della fornitura di un gadget è indifferente la provenienza dal fornitore A o da quello B; c’è un capitolato che definisce le caratteristiche dell’oggetto, chi lo produce al costo minore vince la commessa». Giugliano ricorda che con l’agenzia pubblicitaria il rapporto va avanti da 18 anni, ma anche con certe agenzie del below the line la collaborazione si rinnova nel tempo; c’è chi cura i viaggi incentive Heineken da otto anni di fila, per esempio, proprio perché ha saputo esprimere egregiamente i valori che l’azienda vuole condividere con gli incentivati: unicità, qualità della relazione, coerenza col mondo Heineken. Passando dal beverage all’elettronica, l’atteggiamento non cambia. Per Raffaella Fusetti, Marketing Manager della divisione Air Conditioning di Mitsubishi Electric Europe, non vi sono neppure grandi differenze d’approccio fra la logica delle azioni rivolte al consumatore e il business to business; in entrambi i casi, il salto di qualità si ha quando l’agenzia riesce a entrare pienamente nella logica aziendale e ad essere proattiva. «Un partner che ci segue nello sviluppo di eventi e iniziative – nel B2B come nel B2C – deve essere in sintonia con la nostra azienda, con la nostra mission, con la nostra visione e di conseguenza con i nostri clienti. È fondamentale che per le azioni rivolte al trade
conosca i diversi target coi quali ci rapportiamo, le esigenze, le caratteristiche e le aspettative dei rivenditori; ma soprattutto deve conoscere a fondo Mitsubishi Electric al fine di proporci e sviluppare insieme a noi iniziative di successo in linea con la nostra filosofia». Conoscenza, preparazione, know how: il discorso torna sempre sulla qualità e sulla pregnanza dell’apporto professionale. «Nella scelta delle agenzie di cui avvalerci – continua Raffaella Fusetti, – selezioniamo gli specialisti per ogni settore e quindi dei veri professionisti del mestiere in grado di rapportarsi da pari a pari con il team di marketing Mitsubishi, che è il punto di riferimento per ogni agenzia coinvolta. E non importa se si tratta di un’agenzia grande o piccola: quel che conta sono le persone e la loro capacità d’integrarsi al team di lavoro che è sul progetto! È chiaro che la situazione attuale di mercato pone una forte attenzione sui costi e sugli investimenti. Il rapporto di partnership con le nostre agenzie, consolidato e rafforzato nel tempo dalla fiducia reciproca, si esprime anche nello sforzo comune per ottimizzare i costi, pur mantenendo forte attenzione sulla qualità». DA PARTNER A INTEGRATI Vi sono poi casi estremi in cui l’agenzia impara a parlare talmente bene il linguaggio dell’azienda cliente… che entra a far parte dell’azienda a tutti gli effetti. I cinéphile provetti ricorderanno le foto della giovane Grace Kelly: bionda, raffinata, un po’ altera, sembrava una principessa delle fiabe. Poi l’apparenza si tramutò in sostanza e l’attrice americana divenne realmente principessa di Monte-Carlo. Qualcosa d’analogo è capitato all’agenzia Spark. Dopo anni d’esperienza nella pubblicità classica, nel PoP e nel packaging, Marina Petrone – questo il nome della titolare – nel ’99 apre la sua agenzia di comunicazione; fra i clienti di Spark, Enervit assume subito un certo rilievo e la collaborazione tende a diventare via via più intensa. L’agenzia implementa un nuovo metodo di lavoro: i prodotti vivono la loro prima fase di comunicazione attraverso il materiale punto vendita. Ecco perché questo viene creato con la
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AGENZIE PARTNER stessa attenzione e lo stesso approccio metodologico di una campagna pubblicitaria. Se poi la comunicazione s’evolverà, se sarà necessaria una pagina press o un qualsiasi altro supporto, benissimo: si procederà da un set di valori e da un mood già individuati per declinare forme d’annuncio più elaborate. Mentre cresce l’expertise, la conoscenza del brand e del mercato degli integratori da parte dell’agenzia, il rapporto col cliente si rende così proattivo da divenire insostituibile. Nel gennaio 2009, Spark cessa d’esistere e le nove persone che la compongono confluiscono in Enervit Comunicazione, divisione interna di Enervit SpA. «Non mi piace la parola house agency – dice la Petrone – con le sue evocazioni polverose di scarsa creatività. Preferisco pensare che siamo un’agenzia monocliente: con tutte le salvaguardie del caso per la libertà creativa e l’indipendenza intellettuale. A ben vedere, all’inizio un sentimento ambivalente c’era; capivo che era il passo giusto, ma restava il timore d’essere fagocitati. Oggi però devo ammettere che l’entrata
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in Enervit ha portato solo vantaggi: i tempi vengono ottimizzati, c’è maggiore consapevolezza del lavoro reciproco e dunque maggiore rispetto, e abbiamo senz’altro fatto dei passi avanti anche per ciò che riguarda la qualità di lavoro di squadra». E anche i colleghi di Enervit sono contenti di questa evoluzione (abbiamo domandato)? «Meglio chiederlo a loro», sollecita Marina Petrone. E i colleghi, in effetti, confermano. GATTO BIANCO O GATTO NERO? Assodato che fra partnership e piena integrazione di strada ne corre, e che il caso di Enervit Comunicazione è emblematico forse proprio nella sua unicità, va detto che anche senza procedere a un inglobamento l’ideale – magari inespresso – per molte aziende è proprio questo: agenzia = divisione che sa comunicare. Interna, esterna, piccola, grande… sono in fondo questioni marginali. L’importante è che si avverta tangibilmente la totale empatia col dna aziendale, che s’esprimano appieno le capacità professionali per contribuire al conseguimento degli obiettivi che l’azienda s’è posta. “Non importa se il gatto è bianco o nero, l'importante è che prenda i topi”, diceva con sano pragmatismo il leader cinese Deng Xiao Ping.
MARINA PETRONE, titolare dell’agenzia Spark: «L’entrata di Spark in Enervit ha portato solo vantaggi: i tempi vengono ottimizzati, c’è maggiore consapevolezza del lavoro reciproco, maggiore rispetto e abbiamo senz’altro fatto dei passi avanti anche nella qualità di lavoro di squadra»
“Ci vuole coraggio per farsi notare”
Non organizziamo eventi qualsiasi, il nostro lavoro è molto differente: noi organizziamo “Il Vostro Evento”. Ascoltiamo e trasformiamo ogni desiderio in un momento “Unico e Indimenticabile”, in grado di coinvolgere, non solo fisicamente, ma anche emotivamente chi vi partecipa e, perché no, chi vi collabora. Che sia un prodotto da lanciare, una ricorrenza significativa per l’azienda o un successo da festeggiare, il vostro evento sarà indimenticabile. Per essere tale ha bisogno di una organizzazione efficiente, creativa e flessibile.
AccomodateVi e RilassatteVi THANKS Agency progetterà e realizzerà il Vostro evento. Voi raccoglierete i frutti. THANKS Agency S.r.l. 25049 ISEO (Bs) - Tel.: +39.333.7880033 - Fax: +39.030.6585149 e-mail: info@thanksagency.it - web: www.thanksagency.it P.I. & C.F.: 03072910981 - n° REA Bs 503123
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Sardegna,
terra di Dmc
Scegliere la bella isola come destinazione per un incentive significa affidarsi alla professionalità delle agenzie sarde e alla loro conoscenza del territorio. Che fa la differenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
ndare alla scoperta della Sardegna significa incontrarsi – e, a volte, A scontrarsi – con le sue contraddizioni: candide spiagge lasciano a tratti il passo ad aspre scogliere plasmate dal vento; l’acqua è quella cristallina del mare, ma anche quella fresca dei fiumi; i centri turistici più alla moda si trovano proprio nella terra che conserva le sue tradizioni in modo testardo, dove il folklore è un modo di vivere, non un’attrazione per turisti. Tutto il territorio sardo si fa così scenografia inconsapevole di uno spettacolo stupefacente, in cui è difficile dire chi è attore e chi spettatore. L’arcipelago della Maddalena ci offre uno degli ultimi paradisi ecologici italiani e la costa Smeralda è così amata da non aver quasi bisogno di presentazioni. E dall’altra parte del’isola, a sud, Villasimius, Cagliari, i resti sommersi di una città punica a Nora e le spiagge di Chia. Cambiando costa non mancano le attrazioni, nel Nuorese, con le località di
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San Teodoro, Budoni, il golfo di Orosei, ma anche l’Ogliastra con le coste alte e rocciose. E ancora, a ovest, Alghero e le sue atmosfere catalane, spiagge e lagune che spesso sono zone naturalistiche protette, come l’isola di Mal di Ventre. Ancora, l’entroterra: l’asperità della Gallura, la selvaggia Barbagia, i picchi del Gennargentu. Una panoramica che non può che essere parziale, ma che rende l’idea della ricchezza e dell’ispirazione che la terra sarda offre a chi si trova ad attraversarla, a chi la conosce per la prima volta o a chi vi ritorna, magari per un soggiorno incentive. La Sardegna è infatti una miniera infinita di idee per gruppi, attività di team building, incentive: la parola d’ordine è originalità per una vastissima gamma di proposte, che si ispirano al carattere del territorio e si articolano in attività studiate fino all’ultimissimo dettaglio da chi sa che non bastano delle ottime materie prime perché la ricetta si trasformi in un piatto prelibato. Sì, perché se la “materia prima” sarda è di prima scelta, sono i professionisti che – operando direttamente sul territorio – hanno saputo trasformarla in una portata da chef.
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AGENZIE PARTNER Le agenzie e le Dmc sarde hanno il vantaggio di conoscere a fondo le zone in cui operano, e sono per questo in grado non solo di farsi ispirare dalle bellezze che si trovano ovunque, ma anche di gestire con professionalità e competenza le criticità di una terra sui generis. I programmi incentive in Sardegna prendono certo ispirazione dalla ricchezza della natura, delle tradizioni e del carattere dell’isola, ma sanno anche vestirsi di mondanità e usufruire di infrastrutture modernissime per le attività più disparate. Come lo sport, filo conduttore di tante proposte di team building, coadiuvate dalla professionalità delle agenzie sarde. La canoa diventa suggestione nelle sorgenti di Su Golognone e in Costa Smeralda; le Bocche di Bonifacio dischiudono i loro segreti ai sub alla scoperta dei relitti della seconda guerra mondiale; canyon, golfi e monti sono conquistati con le escursioni di trekking; l’isola è vista dall’alto dai più coraggiosi, che si fanno tentare dal parapendio. E se un soggiorno incentive non è per forza sinonimo di adrenalina, ci si potrà orientare su proposte più “soft”, ma non meno interessanti.
speciale
Ecco qualche idea: esplorare il sito archeologico di Nora a bordo di gommoni, scoprire l’entroterra a bordo del particolarissimo Trenino Verde con le sue locomotive a vapore o sulle tracce delle pietre misteriose: i nuraghe, i templi a pozzo, le tombe dei giganti. E sono solo assaggi.
L’isola che comunica IMC Europe, agenzia sarda sul mercato degli eventi da 25 anni, propone itinerari insoliti alla scoperta dell’isola e attività tailor made per la meeting industry più esigente Europe volge grande attenzione mercato istituzionale e internazioLnale,aalIfavorita dall’ampliamento dell’UnioMC
ne Europea. Usufruisce dell’esperienza e capacità professionale maturata in 25 anni di attività e si avvale di professionisti del settore. L’offerta della IMC Europe è sempre stata rivolta all’ambito della comunicazione integrata e della progettazione di eventi “chiavi in mano”con particolare attenzione al mondo scientifico e istituzionale. In seguito alle modifiche subite dalla sfera congressuale medico-scientifico, decise dal Ministero della Salute e da Farmindustria, attualmente la società rivolge l’attenzione anche a comparti prima meno considerati, diversificando così la propria attività (consulenze di progetto, convention, e così via), giovandosi quindi di ulteriori professionali-
tà mirate. Sinonimo di Top Congress, la Imc Europe si prefigge di promuovere la Sardegna, con le sue tradizioni, l’enogastronomia, il territorio nel quale si fondono antiche abitudine mai abbandonate, quale luogo ideale per la comunicazione congressuale nazionale e internazionale. La IMC Europe è anche IMC Europe Tour, agenzia di viaggio e tour operator, specializzata nei pacchetti congressuali e nelle offerte di viaggio e soggiorno per gli incentive aziendali. IMC Europe fa parte di Italcongressi – Pco Italia, Confindustria, Ferpi e Acpi. IMC Europe Viale Trieste, 93 – 09123 Cagliari Tel. 070 273470 Fax 070 273306 imceurope@imceurope.eu www.imceurope.eu
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Un successo targato Puglia L’agenzia Amors di Bari ha coadiuvato l’organizzazione della IV Settimana Azzurra dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, un appuntamento che da anni sceglie l’accoglienza della terra pugliese A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
(Andi) lo sa benissimo. Siamo alla quarta edizione di un evento che rappresenta ormai un punto di riferimento per tutti i professionisti del settore dentale che ogni anno si danno appuntamento in questa fantastica regione per trascorrere una settimana tra attività associative e formazione medico-scientifica. L'evento è organizzato da Angelo Di Mola dell’Andi Parma con il supporto territoriale dell'agenzia Amors di Bari con cui c'è un rapporto di collaborazione ormai consolidato da diversi anni. Gli oltre cento associati che hanno partecipato all'iniziativa, insieme alle proprie famiglie, hanno raggiunto il nuovo Iberotel Apulia nella fantastica Marina di Ugento provenendo da tutta Italia e scoprendo una terra incantata, una Puglia ricca di colori, sapori, tradizioni millenarie, una terra da scoprire in ogni angolo e da vivere immergendosi nel suo passato ricco di storia e fantastiche leggende. La Settimana Azzurra è anche aggiornamento e formazione scientifica e, per que-
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Sotto da sinistra, Angelo Di Mola, Gianfranco Prada e Sergio Magliocchi
a Puglia nel mese di giugno rappresenta uno dei luoghi più belli d'Italia e l'AsLsociazione Nazionale Dentisti Italiani
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sto, Angelo di Mola ha dato vita a un team di professionisti, capeggiati da Roberto Grassi, che hanno illustrato ai presenti le ultime novità in tema di implantologia e chirurgia orale (si ringraziano per il contributo scientifico Roberto Grassi, Ugo Covani, Enzo Rossi e Antonio Pelliccia). Dopo quattro anni, l'evento è diventato realmente un punto di riferimento per l'associazione a livello nazionale ed è per questo che il direttivo sceglie la Settimana Azzurra per i propri incontri ufficiali. La IV Settimana Azzurra è stata onorata della presenza del neo presidente nazionale Gianfranco Prada, che quest’anno ha scelto questo incontro per la sua prima uscita pubblica durante un evento associativo. Un ringraziamento particolare è diretto alle aziende Biotec e Sweden & Martina che hanno contribuito con la loro presenza all'organizzazione di questo grande evento. Per ora si chiude il sipario sul panorama pugliese e l'appuntamento è rinnovato per il 2011. indirizzi a fine rivista Alberto Peconio
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Effetto Hi-Fi Un nucleo solido di aziende clienti molto fidelizzate, un'affidabilità concreta e molto professionale, un modo di sentirsi sempre a casa propria: ecco la forza di B2U A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
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Certe volte bisogna saper uscire dagli stereotipi e andare alla sostanza vera delle cose; si riscontrano allora situazioni apparentemente incongrue ma autentiche, vere e vincenti. Se avete in mente il cliché dell’agenzia Mice trendy, tutta vetri acidati e design post modern, premete pure il tasto reset e ricominciate da capo. Perché stiamo arrivando al 19 di via San Martino, la sede di B2U. L’appuntamento è fissato con Beppe Orlandi, l’amministratore delegato. È lì che ci attende, e nel corso dell’intervista ci presenterà Andreina Noli, direttore incentive travel ed eventi, il direttore commerciale Giorgio Parravicini, il direttore creativo Rita Galli… sin da subito, si ha l’idea di un sistema coeso, di una squadra compatta di gente abituata a lavorare assieme in collaudata sinergia. Teoricamente un’agenzia nuova, con poco più di due anni di vita, in realtà, B2U è nata da professionisti tutti oltre la quarantina e di esperienza consolidata. «Il core business di B2U è legato soprattutto a un discreto
numero di clienti molto fidelizzati», dice Orlandi. «Quelli che nel corso di uno stesso anno ci incaricano di realizzare per loro presentazioni di prodotto, viaggi incentive, convention, road show, eventi di varia natura e genere, da quelli minori a quelli d’entità rilevante, da poche decine a migliaia di persone. Per certi clienti curiamo dieci, 12 eventi nell’arco di un anno...». In un settore in cui tutti parlano di rapporti consolidati, di partnership fra agenzia e azienda, ma in realtà con storie di gare spuntate all’ultimo centesimo al ribasso, sembra quasi incredibile che relazioni così idilliache e produttive abbiano potuto stabilirsi effettivamente. «Certo, anche qui in B2U s’è vissuto lo stillicidio di gare fra moltissime agenzie. Ma ci sono anche impegni più consistenti e di sostanza; la convention nazionale per la rete di vendita di una delle più importanti banche nazionali, l’evento itinerante che ha coinvolto oltre settemila partecipanti in 25 località italiane per una grande società finanziaria, la convention a Torino per seicento agenti assicurativi, il viaggio incentive in Giappone per i migliori performer di una gara professional». Si è "di casa" da qualche parte quando ci si sente a proprio agio e non si ha bisogno di badare troppo alle formalità.
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AGENZIE PARTNER Così è per molti manager-clienti il rapporto con i professionisti B2U. «In fondo, se abbiamo deciso di unirci per creare un’agenzia è perché uno stile comune già esisteva. Ciascuno di noi aveva consolidato un legame di vera empatia con qualche cliente, con cui la relazione consulenziale aveva dato per acquisite la credibilità professionale e l’affidabilità, oltre alla stima e alla familiarità. Se il cliente ti ha affidato incarichi impegnativi in passato e ha potuto toccare con mano i risultati, il rapporto ne guadagna. Se poi, davanti a una difficoltà imprevista, si trova assieme la soluzione migliore, il confine fra professionista d’azienda o d’agenzia tende a cedere il passo a un concetto di cooperazione fra persone unite da un obiettivo comune». Sui valori di base, B2U ha fondato la propria specificità: sono tante le realtà che dichiarano d’offrire una gamma di servizi molto ampia, ma non sono poi così numerose quelle che lo fanno a livello d’eccellenza. Qui, quando si tratta di eventi, si mette in opera la capacità logistica di chi ha il mondo degli incentive nel proprio dna, abbinandola all’approccio creativo da vera agenzia di comunicazione; quando si propone un programma motivazionale si mettono in campo rewarding solution di grande impatto: piattaforme online in grado di gestire dati, partecipanti, l’intera operatività dell’iniziativa… sempre cercando l’innovazione e l’approccio consulenziale proprio di chi vuole essere un partner per
lo sviluppo del business dell’azienda cliente. Per questo, chi approda in B2U, perlopiù diventa un cliente fedele. Ci sono senz’altro altre agenzie capaci d’assicurare risultati di prim’ordine; ma spesso, nel malinteso spirito di tendenza che vuole i professionisti dei meeting, degli incentive, dei congressi e degli eventi sempre all’avanguardia a ogni costo, sino a sfidare talvolta il senso del ridicolo, questa professione è abbinata ad atteggiamenti volutamente elitari, un po’ snob. In B2U aleggia invece un rassicurante profumo di torta di mele con cui s’è festeggiato il compleanno di uno dello staff.
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Andreina Noli Giorgio Parravicini Giuseppe Orlandi Rita Galli
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HOT TOPICS speciale
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Il fascino dell’Est Un Dmc a Praga e Budapest affidabile ed esperto, professionale e con molte buone idee. Un partner difficile da trovare? No, si chiama Danubiana A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
hi organizza eventi sa benissimo che avere un Dmc esperto in loco vuol C dire assicurarsi molte possibilità di successo. L’affidabilità è una delle qualità principali di Josef Wolf, fondatore e titolare delle agenzie Danubiana Travel Dmc di Budapest e Praga. Com’è nata l’idea di entrare nel mondo del turismo? «Sono professore di lingue e letteratura e, nel socialismo reale, coltivavo il desiderio di avere un’attività privata. Dopo il crollo del Muro, in Ungheria sono state approvate leggi per l’ingresso degli operatori privati. E nel ‘92 è nata Danubiana Travel Dmc». In seguito ha aperto anche un ufficio di rappresentanza in Italia. «Una volta aperte le mie due agenzie, volevo avere un ufficio in Italia e ho scelto Milano, per avere un rapporto diretto, veloce ed efficace con le agenzie italiane. Gianpaolo Perri, persona nota presso numerose agenzie, è colui che porta avanIn alto a destra, un evento aziendale organizzato all’interno delle famose Terme di Budapest
ti il progetto come amministratore dell’ufficio milanese». Praga e Budapest, capitali sempre in concorrenza tra loro. Chi fra queste si aggiudica il primato come destinazione preferita? «Entrambe le città piacciono molto agli italiani e corrispondono al più alto livello qualitativo europeo. I grandi committenti cercano per gruppi da ottocento persone in su soluzioni alberghiere in grado di contenere tutti i partecipanti nella stessa struttura e, purtroppo per questo tipo di richieste, la città di Budapest è abbastanza limitata, poiché non dispone di alberghi di grande capacità numerica». Perché scegliere Danubiana? «Oggi, sia a Praga sia a Budapest, esistono una decina di corrispondenti realmente capaci di organizzare viaggi e incentive. Abbiamo clienti che lavorano con noi da ben diciotto anni: penso che il rapporto che si dovrebbe instaurare tra l’agenzia Dmc e l’operatore debba essere della massima fiducia, quasi come un matrimonio. Danubiana offre un servizio sicuro, preciso e senza “sorprese”. Essendo un professore, credo di essere un partner ideale per le agenzie dove conta, oltre al prezzo, anche la preparazione culturale. A volte ci vuole poco per rendere un viaggio da ricordare: basta che l’ospite si renda conto che gli è stata proposta una soluzione unica che da solo non avrebbe potuto raggiungere». indirizzi a fine rivista
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Meeting Planner: la filosofia in tre parole addalena Milone, amministratore unico dell’azienda pugliese, conoM sce bene il significato di queste tre paro-
di risultare meno preparati a un confronto» dichiara Maddalena Milone. «Chi vive nelle associazioni di professionisti sa che questo è un grande errore. La condivisione delle esperienze, positive o negative che siano state, ci permette di mettere a punto le nostre “best practice”. Mi piacerebbe che si arrivasse a una sorta di definizione di “linee guida” condivise».
le magiche: formazione, informazione e promozione. La prima è il punto di partenza di ogni giorno lavorativo. Le procedure cambiano, si aggiornano, si rinnovano, e chi non è parte integrante di questo processo evolutivo avrà vita dura. “Formazione” non significa solo aggiornamento, ma soprattutto scambio di esperienze, in una parola: crescita. Tutte le associazioni di categoria, con i loro corsi di aggiornamento professionale, lo testimoniano giornalmente. «Purtroppo spesso assistiamo nel nostro settore a una chiusura nei confronti dei colleghi, dettata dalla paura di perdere il cliente o
SPECIALIZZAZIONE AD HOC La formazione e l’aggiornamento continui consentirebbero una specializzazione più consona all’esperienza quotidiana, un innalzamento degli standard professionali e, perché no, la formazione di una classe dirigente di consulenti riconosciuti e apprezzati. Meeting Planner investe molto in formazione. Maddalena Milone è socio attivo di Mpi Meeting Professional International (componente del comitato membership), socio di Federcongressi (componente del corpo docenti), socio Confindustria Bari e Bat e
Formazione, informazione e promozione: saranno i cardini di Meeting Planner per garantire continuità all’attività portata avanti da anni con professionalità e competenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
Sopra, lo staff di Meeting Planner al completo. Al centro, Maddalena Milone, amministratore unico dell’agenzia nonché direttore responsabile della rivista Valutare in Sanità, edita da Meeting Planner
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AGENZIE PARTNER
speciale
membro rappresentativo del settore produttivo nel Comitato Tecnico Scientifico dell’Itc “D. Romanazzi” di Bari. I suoi collaboratori, una squadra di 15 persone qualificate, partecipano con entusiasmo alle attività formative e alle convention di categoria e frequentano corsi di aggiornamento di inglese tecnico. «Credo molto nel momento formativo come incentivo alla persona. Ogni azienda dovrebbe consentire ai propri collaboratori di rendersi parte attiva di ogni momento di formazione e aggiornamento» ha aggiunto Milone. L’INFORMAZIONE COME CONFRONTO “Informazione” è la normale prosecuzione di ogni processo formativo. Chi si forma, informa, divulga, cresce con il confronto e con lo scambio. Anche per questi scopi è nata la rivista scientifica di cui Meeting Planner è editore e Maddalena Milone è direttore responsabile: Valutare in Sanità. Registrata a fine 2009 presso il Tribunale di Bari, la testata ha già ospitato prestigiose firme, è distribuita con una mailing list capillare presso le sedi istituzionali del comparto sanitario italiano e ha l’ambizioso obiettivo di rendersi voce dei risultati delle valutazioni. «Valutazione sia nel campo della programmazione sanitaria, sia dell’organizzazione dei servizi, sia delle modalità erogative degli stessi. Una particolare attenzione è stata riservata alla valutazione delle tecnologie nel campo della salute» spiega il dottor Antonio Battista, direttore scientifico della rivista. «La gestione di risorse sempre più contenute impone scelte mirate e con priorità differenti, per questo Valutare in Sanità si è proposta quale strumento che possa rendere possibile la socializzazione delle esperienze di valutazione in campo sanitario» precisa Maddalena Milone. Infine, fiore all’occhiello di Meeting Planner è l’attività di ufficio stampa,
fondamentale per poter condividere le informazioni. L’IMPORTANZA DELLA PROMOZIONE “Promozione” è il trait d’union per ogni step. Meeting Planner è dotata di un ufficio commerciale che promuove l’attività dell’azienda, studia il mercato e ne analizza i fabbisogni formativi e i trend. Antonello Bono, direttore commerciale, è espressione di questa importante mission e giornalmente si rende interprete dei punti di forza dell’azienda. Ultimo obiettivo raggiunto: l’organizzazione di Dentalevante, la fiera-congresso del dentale, la più importante del sud Italia. «Siamo orgogliosi di questo risultato. Andi è un’associazione forte e radicata e ha riconosciuto nella nostra azienda un partner qualificato con cui pianificare strategie condivise; la nostra è una grande responsabilità, una nuova sfida - dichiara Maddalena Milone e non vale il motto “l’importante è partecipare”. Non per noi». indirizzi a fine rivista
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HOT TOPICS speciale
AGENZIE PARTNER
New Progress:
un lavoro di squadra
Ascoltare i clienti e soddisfarli con la passione per il lavoro: questi gli obiettivi della società di Bologna, all’avanguardia nella creazione di processi formativi per il settore Ecm A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
Da sinistra, Laura Gritti e Silvia Delfiore, le due socie di New Progress, agenzia fondata nel 1998
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er i loro clienti Laura Gritti e Silvia Delfiore, le due socie di New Progress, P sono un po’ di più che un semplice fornitore come tanti altri. Negli anni infatti hanno saputo essere così tanto accanto ai loro clienti da avere un alto tasso di fidelizzazione e sono riuscite a trasformare le loro professionalità in una azienda seria, efficiente e autorevole. La differenza con le altre strutture analoghe nasce da due scelte strategiche operate fin dalla nascita nel 1998: ideare internamente gli eventi e realizzarli direttamente, seguendone tutte le fasi. Ecco quindi che non solo Laura & Silvia sono le parti integranti della attività di New Progress ma si completano così tanto da creare una modalità di lavoro esclusiva e unica per ogni cliente. UNA COPPIA VINCENTE Silvia Delfiore è la responsabile operativa, ha la visione completa del progetto nella fase di ideazione e, nella fase operativa, controlla che tutto sia perfetto: «Ai nostri clienti piace essere seguiti personalmente da noi e in molti casi avere un contatto
diretto con chi decide è importante. Ovviamente alcune fasi operative sono seguite dai nostri collaboratori, ma il referente ultimo e responsabile siamo e restiamo Laura e io» afferma Silvia Delfiore. Laura Gritti, invece, è la responsabile della parte formazione. Il suo compito, una volta definito il progetto, è di trovare i docenti più adatti, mentre nella fase progettuale deve saper valutare i corsi e saper stimare i crediti formativi Ecm. New Progress, progetta e realizza sull’intero territorio nazionale dei processi formativi nel settore sanitario per l’attribuzione dei crediti Ecm. E proprio in questo settore c’è stata quest’anno la tanto attesa rivoluzione del sistema come anticipa Laura Gritti: «Sono entrate in vigore le nuove regole messe a punto dalla Commissione Ministeriale Ecm, per cui di fatto tutti i provider dovranno nuovamente ripetere la procedura di accreditamento. Un passaggio necessario e obbligato che potrà garantire al mercato una maggiore qualificazione professionale e proprio in questa direzione si muoverà la nostra società». «Per noi organizzare questi corsi è un motivo di orgoglio e di riconoscimento della nostra competenza e professionalità, anche se ci teniamo a non lavorare esclusivamente in questo settore formativo» precisa Silvia Delfiore. indirizzi a fine rivista
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HOT TOPICS cover story
AGENZIE PARTNER
Il migliore
degli eventi possibili
Tradurre il sogno di Venezia in strategia di successo: è la mission di Nexa, dal 1990 sinonimo di eventi esclusivi in laguna. Nel solco della professionalità e della trasparenza A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE
ensiamo a tutto noi», afferma Gilda Zaffagnini, fondatrice, nonché «P managing director ed event supervisor di Nexa, agenzia veneziana che dal 1990 si occupa con grande professionalità e con risultati eccellenti della progettazione, della pianificazione, della gestione organizzativa e finanziaria, del coordinamento dei servizi logistici e della promozione di eventi di gala, congressi, meeting e workshop per tutte quelle aziende e istituzioni che scelgono Venezia come destinazione privilegiata dei loro incontri. E l’elenco dei committenti, così come quello delle location in cui Nexa organizza eventi esclusivi e su misura, che attestano immediatamente l’esperienza e il prestigio internazionale di cui gode l’agenzia: solo per citarne alcune, tra le realtà con cui Nexa ha collaborato nel corso degli anni vi sono il Gruppo Gucci, la Biennale di Venezia, la Camera dei Deputati insieme a diversi ministeri governativi, il Philadelphia Museum of Art, l’Ambasciata d’Italia a Nuova Delhi,
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J.P. Morgan, la Fondazione Umberto Veronesi. Sul versante location, invece, la scelta comprende cornici storiche di assoluto fascino, quali Palazzo Ducale, il Museo Correr, Palazzo Grassi e il Gran Teatro la Fenice, oltre ad alcuni dei più prestigiosi hotel della città. Fin dalla nascita, inoltre, in collaborazione con il Comune di Venezia e l’Università Ca’ Foscari, altri due partner consolidati, Nexa organizza il festival letterario Incroci di Civiltà, giunto nel 2010 alla sua terza edizione. «Organizzare un evento a Venezia – conclude Gilda Zaffagnini – implica un modus operandi studiato sulla particolare infrastruttura e sui dettagli unici della nostra città. Nexa è in grado di garantire sempre il massimo standard organizzativo e comunicativo, traducendo il sogno di Venezia in strategia di successo per ogni tipologia di committente. Secondo Vitruvio solidità, utilità e bellezza sono alla base di una costruzione; allo stesso modo la solidità dei rapporti con fornitori e clienti, l’utilità degli incontri che organizziamo e la bellezza dei dettagli e dell’effetto finale sono i cardini su cui costruiamo il nostro lavoro». indirizzi a fine rivista
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HOT TOPICS report
A gonfie vele Il team building in barca a vela è ormai un’attività consolidata, nonché una perfetta metafora del lavoro aziendale. Non è sempre tutto semplice, ma in nessun’altra situazione più che in in una ragata velica, le difficoltà aiutano a fare squadra FABIO ALCINI
l vento, il mare, il sole, le onde. E una sottile striscia di tessuto che con i suoi Imovimenti condiziona i nostri. La barca a vela presiede sicuramente a giochi di suggestione e ad atmosfere irripetibili. Ma qui parliamo di business. E il business, prima che essere suggestivo, evoca funzionalità, attenzione ai particolari, problemi e soluzioni. Esattamente come la barca a vela: un team affiatato, sotto la guida di uno skipper esperto, riesce a superare ogni condizione di crisi, veleggiando con sicurezza verso orizzonti nuovi. Si cambino due o tre termini dell’assunto precedente, e ci si renderà conto di come la barca a vela sia una perfetta metafora dell’azienda. Ed è per questo che nel mondo del team
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building la navigazione a vela è sempre più utilizzata per cementare gruppi, per insegnare la collaborazione e per ottenere obiettivi che, senza un buon affiatamento, sarebbero perfettamente irraggiungibili. Ma a spiegarcelo in maniera più completa sono le parole di chi organizza team building in barca a vela in modo professionale. Ci dice infatti Oliviero Cappuccini, chairman di Sailing Challenge: «La barca a vela è il miglior mezzo per raggiungere obiettivi aziendali outdoor perché non ha limiti e può riprodurre perfettamente le condizioni interne di un’azienda. Come tutti sanno è un mezzo costoso, non si può inserire in ogni evento formativo, richiede un minimo di budget. Ma anche se il budget percepito è molto alto, ottimizzando e utilizzando format efficaci e ridotti, si possono contenere le cifre senza sacrificare la sostanza». A volte l’evento in barca a vela è accompagnato da qualche percezione negativa. Per esempio: se le condizioni del tempo sono avverse, ci si affida completamente agli elementi e si rimane senza controllo.
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HOT TOPICS report
questo tipo di eventi, ma è ovviamente una situazione di tutt’altro tipo».
«È vero, la vela ti entusiasma, è percepita come un’attività che lascia una traccia indelebile, ma molto spesso ci si ferma perché si ha paura a osare: la si considera controllata da qualcosa che non dipende dalle proprie azioni, come le condizioni meteo-marine più o meno importanti, come il vento, il mare, la pioggia. Ogni formatore, però, ci insegna che se si fa attività di team building outdoor, più l’uscita dalla “zona di comfort” è forte – quindi maggiore è il timore percepito –, più il ricordo dell’evento e dell’attività sarà indelebile. Ho clienti che hanno vissuto una doppia esperienza: una regata a Genova con mare piatto a luglio, e una regata a novembre a La Spezia con mare mosso, vento e anche pioggia. Per loro la regata indimenticabile è quella con il cattivo tempo». Il concetto di “uscita dalla zona di comfort” è centrale: del resto il business è tutt’altro che confortevole, il più delle volte. «Esattamente. Del resto il nostro core business come Sailing Challenge è la regata, non certo la crociera di alto livello davanti a Portofino: organizziamo anche
I SEGRETI DEL MARE Ma allora qual è il segreto? Come si superano le difficoltà che inevitabilmente gli elementi esterni, ma anche gli spazi angusti della barca comportano? «Quello che conta è la preparazione – continua Cappuccini –: non puoi dire cose non vere, devi raccontare tutto quello che accadrà, se c’è cattivo tempo lo devi far sapere senza mezzi termini. Il problema è come comunichi: ovvero, come lo skipper, che ha una leadership da conquistare in poche ore, usi il tono e il linguaggio del corpo. Questo è il valore della Sailing Challenge, avere skipper che sanno come si comunica, che hanno fatto corso di programmazione neuro linguistica. Spesso si parte dall’ospite che arriva e apre il giornale con l’atteggiamento di chi dice: “Me l’hanno fatto fare ma non volevo”… Proprio su questo tipo di elementi si va a lavorare. Spesso sono le persone che poi riservano le soddisfazioni maggiori». Si dice che la barca a vela sia la metafora perfetta dell’azienda… «Ed è vero: in barca a vela si riesce a riprodurre qualsiasi dinamica dell’ambiente lavorativo. Se si hanno problemi di leadership, si possono risolvere: si fa capire che si possa navigare anche ognuno per conto suo, ma se da soli si va a 3 nodi, insieme si viaggia a 6. E per fare una traversata oceanica devo fidarmi dello skipper, altrimenti non vado da nessuna parte. La leadership si ottiene dal basso: devo conquistarmela con il mio equipaggio, ma è chi viaggia che la riconosce. Questo vale anche per le aziende: non vado a lavorare ad alti livelli con uno “skipper” a cui non riconosco professionalità nel suo ambito. A volte facciamo il gioco di mettere a turno l’ospite al comando della barca senza essere preparato: in una situazione come questa
Nel mondo del team building la navigazione a vela è sempre più utilizzata per cementare gruppi, per insegnare la collaborazione e per ottenere obiettivi che, senza un buon affiatamento, sarebbero perfettamente irraggiungibili
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QUANDO IL MARE È CATTIVO…
Oliviero Cappuccini, chairman di Sailing Challenge, aggiunge un altro tassello alla descrizione del team building in mare, con un esempio “negativo”: «Mi rendo conto che questo episodio rischia di essere poco credibile, ma per fortuna ho molti testimoni: abbiamo lavorato per Starhotels a Genova nel 2006. La regata era difficile: il mare era mosso e c’era molto vento. Si trattava di un evento per i clienti affezionati della catena, sette-otto ospiti fortemente fidelizzati. Siamo rusciti a preparare bene sia la regata sia i partecipanti, anche dal punto di vista psicologico. Ma purtroppo, come può succedere in questi casi, qualcuno si è sentito male: si può controllare tutto, ma non il mal di mare. Con l’esperienza si riduce al limite il rischio che le persone lo sof-
OLIVIERO CAPPUCCINI, Chairman Sailing Challenge: «Se si fa attività di team building outdoor, più l’uscita dalla “zona di comfort” è forte, maggiore è il timore percepito e più il ricordo dell’evento e dell’attività sarà indelebile. E in barca a vela, poi, si riesce a riprodurre qualsiasi dinamica dell’ambiente lavorativo»
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frano, ma che ci sia qualche episodio di questo tipo ci può stare. Quella volta le condizioni erano tali che si è verificato qualche caso in più del solito». Un evento andato malissimo, insomma? «Tutti alla Starhotels erano preoccupatissimi. Ma le persone che si erano sentite male e che avevamo sbarcato, al debriefing, con la cerimonia di premiazione, erano anche le persone più euforiche ed entusiaste… L’adrenalina che si prova è talmente forte che cancella l’ora in cui ci si è sentiti male. Mi rendo conto che il fatto possa risultare poco credibile, ma ripeto: ho molti testimoni che si sia svolto esattamente così…». Evidentemente, vale sempre il vecchio adagio: non tutto il male vien per nuocere. emerge come ci si comporta quando si è in difficoltà e come ci si relaziona con gli altri. Ma non è tutto qui: si possono creare metafore veliche sulla crisi, sulla costanza, sulla concentrazione…». Si dice anche che le vacanze in barca a vela distruggano le amicizie di più vecchia data… «Questo può essere vero. Ma proprio per questo facciamo una misurazione che ci porti fino a certi limiti. Perciò si dorme in barca a vela nelle nostre regate, ma non si va mai oltre il terzo giorno: dopo, si rischia di andare troppo oltre la zona di comfort. Dormire in una cabina stretta, più stretta della propria stanza di casa, utilizzare lo stesso bagno con estranei, è un aspetto problematico che va sempre tenuto in conto». SOFFIA IL VENTO… Le difficoltà che si incontrano in barca sono le stesse che si incontrano nella vita, si potrebbe dire. Ma proprio per questo un training velistico ci può rendere più forti, come ci spiega Gabriella Iacono, Trainer & Program Manager di MIB – School of Management. Che significato si può attribuire, nel senso della filosofia dell’incentivazione, affidare alla navigazione a vela il proprio team building? «Nel contesto di un equipaggio velico ognuno ha un ruolo preciso e i ruoli devono essere sinergici e competitivi per il raggiungimento di un obiettivo comune, così come succede all’interno di
un’azienda. Lavoro di gruppo e leadership sono elementi cruciali per ogni dinamica imprenditoriale. Lo sport della vela è ideale per facilitare l’apprendimento di questi aspetti, poiché favorisce la partecipazione attiva di ogni persona coinvolta nel processo e la sperimentazione concreta sul campo. Pensiamo alla navigazione in situazioni difficili, in una corsa contro il tempo, in condizioni anche avverse: potremmo facilmente costruire un parallelo con il tempo critico che stanno ora vivendo le imprese che si confrontano sul mercato. Affrontare i propri limiti in una logica costruttiva implica, oggi più che mai, la necessità di lavorare meglio in team». Eppure il mare mette un timore che può “bloccare” le persone particolarmente sensibili… «Le difficoltà per alcuni possono essere la scarsa confidenza col mare e con il “vivere” la barca, che si può tradurre in un iniziale timore o disagio nell’affrontare un’esperienza poco conosciuta. Questo però, da una diversa prospettiva, può costituire anche un punto di forza, perché le persone affrontano le difficoltà come una novità assoluta e l’approccio a questa situazione risulta meno “filtrato” da abitudini e relazioni già strutturati. Il contesto della barca a vela amplifica il coinvolgimento sul piano emotivo, fisico e cognitivo e spinge le persone a muoversi in modo coordinato. L’attività è sostenuta da un equipaggio esperto e dal trainer, che avrà poi il compito di facilitare la “capitalizzazione” dell’esperienza individuale e di gruppo attraverso attività di debriefing. Da questo nasce un ricordo positivo in ogni persona che poi risulta fondamentale nella creazione di una memoria storica del team, quando ci si ritrova nuovamente a confronto con le consuetudini aziendali». Stare in barca significa condividere risorse,
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GABRIELLA IACONO, MIB – Trainer & Program Manager di School of Management: «Lavoro di gruppo e leadership sono elementi cruciali per ogni dinamica imprenditoriale. La vela è ideale per facilitare l’apprendimento di questi aspetti, poiché favorisce la partecipazione attiva di ogni persona coinvolta nel processo e la sperimentazione concreta sul campo»
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compiti e anche ordini di chi comanda. Non si rischia un sistema “direttivo” piuttosto che collaborativo? «Se cerchiamo un’analogia con l’esperienza professionale, ognuno di noi ha un capo oppure è capo o lo sarà a sua volta... Acquisire consapevolezza su come esercitare la propria leadership all’interno del gruppo, individuare i propri punti di forza e di debolezza, migliora e potenzia lo stile personale per selezionare aree e azioni di miglioramento da condividere con la squadra. Posso, per esempio, decidere di adeguare il mio stile di leadership in base al contesto in cui mi trovo e non adottare indiscriminatamente uno stile direttivo se la situazione non lo prevede. L’obiettivo principale, quindi, è creare uno spirito di coesione e collaborazione tra i partecipanti aumentando il rapporto di fiducia reciproca”. Che cosa bisogna assolutamente tenere presente se si organizza un team building in barca? E che cosa non bisogna assolutamente fare o aspettarsi? «Dal punto di vista organizzativo è molto importante che i partecipanti ricevano delle nozioni sulla sicurezza in mare, che siano informati su cosa portare in barca e su come affrontare al meglio questa esperienza da un punto di vista pratico. Normalmente, infatti, è previsto un
incontro preventivo in cui si trasmettono alcuni fondamentali sulla navigazione e sugli elementi e dinamiche della barca. Non bisogna sicuramente forzare il raggiungimento di un obiettivo voluto dal docente o dallo skipper, magari troppo ambizioso, bensì lasciare che siano i partecipanti a essere protagonisti del proprio lavoro, affinché possano emergere i reali bisogni del team. È dunque possibile modulare l’azione in modo diverso, rispettivamente se si vuole accentuare maggiormente la componente formativa, oppure quella di incentivazione. L’ideale, dal nostro punto di vista, è ricercare un equilibrio ottimale in relazione alla tipologia di gruppo con cui si lavora».
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Abbasso l’Iva (e non solo)!
PAOLO COLOMBO
ici “fisco” e oltre a suscitare i peggiori pensieri fai entrare i tuoi interlocutoD ri in un ginepraio algebrico-quantistico che sfiora il sadico. Se poi dici “fisco” all’interno della meeting industry scateni l’ulteriore (sacrosanta) stizza di chi ritiene di aver pagato troppo rispetto alla ricchezza che ha creato. E in effetti non è che i nostri operatori, come del resto nemmeno le aziende clienti, siano mai stati trattati col guanto di velluto. Ricordate le antiche polemiche sui viaggi incentive? Quelle della tegola del 20 per cento di Iva indetraibile cui si sommava il 25 per cento di Irpef? Ecco, tranquilli, è ancora tutto uguale. Un po’ meno uguali, per fortuna, sono alcune concessioni di non secondaria importanza che recentemente ci sono state date. Approfittando di un recente
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seminario di Site Italy, intitolato Casta d’Iva (non nel senso della Zanicchi…) tenutosi a Firenze il 21 giugno, tentiamo di guidarvi alla loro scoperta. LA TERRITORIALITÀ DELL’IVA Cominciamo dicendo che dal 1° gennaio 2010 le prestazioni di servizi relativi a fiere, esposizioni, manifestazioni ed eventi anche sportivi nonché le prestazioni accessorie si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando le medesime attività sono materialmente svolte entro i suoi confini. Non è rilevante la sede del prestatore del servizio. Le prestazioni per eventi che si svolgono in un Paese diverso dall'Italia si considerano effettuate ai fini Iva in tale Paese. Quindi per l’agenzia italiana sono fuori campo Iva. Si dovranno verificare gli obblighi
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Una serie di nuove regole, in parte già entrate in vigore, attende organizzatori e committenti: norme territoriali per l’applicazione dell’Iva, deducibilità dei costi di alberghi e ristorazione, nuovi orizzonti per l’applicazione dell’articolo 74-ter. E non mancano altre proposte di semplificazione delle procedure amministrative
imposti dalle disposizioni vigenti in tale Paese (eccettuati i casi in cui le sue prestazioni non implicano la necessità di agire in loco, ma possono essere erogate anche a distanza). La regola generale, in sostanza, è che si applica l’Iva considerando il luogo di esecuzione dell’attività. «Dal 1° gennaio 2011, poi, le nuove regole sulla territorialità dell’imposta si applicheranno anche agli organizzatori di eventi», afferma Caterina Claudi, revisore dei conti di Fiavet. «Se il committente è un cosiddetto “soggetto passivo” (agenzia Pco o utente finale corporate o associativo), le presta-
anche a costoro, per gli eventi svolti nel nostro Paese, non si applicherà l’Iva». In tutto questo nuovo “regolame” (si passi il neologismo) l’unica cosa positiva è la possibilità di chiedere il rimborso dell’Iva pagata a fornitori di altro stato Ue, presso la propria Tax Authority. Per l’Italia sarà necessario fare la richiesta di rimborso presso l’apposito ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Pescara. «Il mercato intraUe potrebbe peraltro aumentare grazie a questa facilitazione burocratica», considera Zaniboni. «Anche le società di organizzazione straniere potrebbero trovare più conveniente venire in Italia in quanto
zioni relative all’organizzazione di eventi saranno assoggettate all’imposta non più nel Paese in cui si è materialmente svolta la manifestazione, bensì nel Paese del committente medesimo. La normativa resterà invariata solo quando la fattura va intestata a una persona fisica, ossia al partecipante dell’evento o a un suo accompagnatore. In tal caso l’Iva continuerà ad applicarsi con riferimento al Paese in cui l’evento si tiene». Alle quote di iscrizione e alle fatture agli sponsor italiani continuerà ad applicarsi l’Iva al 20 per cento per gli eventi in Italia, come è sempre avvenuto, e parimenti si dovrebbe continuare ad applicare l’Iva dei singoli Stati ospiti, se membri dell’Unione europea, per gli eventi all’estero. «Unica eccezione saranno i partecipanti dotati di partita Iva», spiega Mauro Zaniboni, titolare di MZ Congressi e responsabile Federcongressi per la fiscalità. «A essi l’Iva al 20 per cento per gli eventi in Italia o nella Ue si applicherà solo se avranno sede nel nostro Paese. Altrimenti dovranno fare riferimento alla normativa della nazione ospitante». Nulla cambierà nemmeno per gli sponsor con sede in uno Stato della Ue ma non in Italia:
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il rimborso Iva avrebbe le regole e i tempi del loro Stato e non quelli italiani».
CATERINA CLAUDI, revisore dei conti di Fiavet: «A proposito di territorialità dell’Iva, dal 1° gennaio 2011, per i Pco e per gli utenti finali corporate o associativi, le prestazioni relative all’organizzazione di eventi saranno assoggettate all’imposta non più nel Paese in cui si è materialmente svolta la manifestazione, bensì nel Paese del committente medesimo»
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LA PIENA DEDUCIBILITÀ DEI COSTI DI ALBERGHI E RISTORAZIONE Cambiamo argomento. Si è conclusa nel migliore dei modi una vicenda iniziata un anno e mezzo fa con l’entrata in vigore dell’art. 83 del Decreto legge 112/2008, convertito nella legge 103/2008, in materia di trattamento, ai fini dell’Iva e delle imposte sul reddito, delle prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande. Il decreto innovava in modo sostanziale la deducibilità di queste prestazioni limitandola al 75 per cento della spesa complessivamente sostenuta, ed estendeva tale limite alla generalità delle imprese e dei liberi professionisti. Si trattava dunque di una normativa fortemente penalizzante per le aziende del settore congressuale e dei viaggi, che vedevano limitata la possibilità di dedurre dai ricavi una parte significativa (-25 per cento) di costi “diretti” e “strettamente inerenti” l’attività esercitata. Federcongressi si oppose con forza a questo stato di cose, chiedendo un emendamento che chiarisse la non applicabilità della norma ai Pco e alle agenzie di organizzazione di eventi. Dopo lunghi mesi di pressioni presso gli opportuni organi istituzionali da parte di tutte le parti sociali coinvolte, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera diramò, ai primi di marzo 2009, una circolare ove si esplicitava, fra l’altro, la non applicabilità di questa norma alle aziende per le quali le spese alberghiere e di ristorazione concorrono direttamente alla produzione dei ricavi, e si faceva esplicito riferimento ai tour operator e alle agenzie di viaggi. Federcon-
gressi, per bocca dell’allora presidente Adolfo Parodi, espresse soddisfazione per un provvedimento che rendeva giustizia agli operatori del turismo, ma domandò anche che questo chiarimento fosse esteso, in termini egualmente espliciti, agli organizzatori di eventi. Ne seguì una richiesta scritta di consulenza – indicata come lo strumento tecnico adeguato a ottenere questo tipo di risposta – che ha avuto lo scorso 5 maggio l’esito da tutti atteso. Il direttore centrale dell’Agenzia delle Entrate Arturo Betunio così infatti scrive: «La limitazione della deducibilità delle spese alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande, non derogando agli ordinari criteri di inerenza che presiedono alla determinazione del reddito d'impresa, non si applica a fattispecie rispetto alle quali l'inerenza di dette spese è indubbia in quanto le stesse rappresentano una componente della prestazione oggetto dell'attività propria d'impresa. Conseguentemente, può affermarsi che gli operatori del settore congressuale, la cui attività è caratterizzata dalla fornitura ai propri clienti di servizi comprensivi di prestazioni alberghiere e di ristorazione, non subiscono il limite alla deducibilità dei costi relativi a dette prestazioni in quanto le stesse, rappresentando lo strumento necessario per il compimento del fine economico dell'impresa, possono considerarsi oggetto dell’attività congressuale». «Attenzione però», fa presente Zaniboni. «Le spese per alberghi e ristoranti che un’agenzia di organizzazione eventi effettua per il proprio personale o per la propria attività istituzionale restano deducibili solo al 75 per cento. Sono le spese per la formazione dello staff, per i pranzi di rappresentanza e per le trasferte promozionali: in pratica, tutte quelle che non si rifatturano». A proposito di rifatturazione, andiamo a vedere, sempre sotto la guida di Zaniboni, quali sono le due possibili modalità e i vantaggi fiscali per il cliente (assodato che il vantaggio per l’agenzia sia appunto l’acquisita deducibilità al 100 per cento). «Le agenzie possono rifatturare ai propri clienti i costi di hotel e catering innanzitutto come contratto d’appalto, ossia inserendo queste spese in un insieme di voci complesse e organizzate con un unico valore finale. In questo caso i costi sostenuti sono interamente deducibili per il cliente (salvo che per le aziende farmaceutiche). L’altro sistema è quello della fatturazione analitica delle spese, e vale principalmente per i servizi di ristorazione e pernottamento. Le spese possono essere inserite in fattura in maniera dettagliata, gravate di Iva al 10 per cento. Il compenso d’agenzia è applicabile o ai singoli costi o in una
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dicitura a parte (più l’Iva del 20 per cento). Il cliente può dedurre al 75 per cento le spese di hotel e pasti, e al 100 per cento il compenso applicato».
MAURO ZANIBONI, titolare di MZ Congressi e responsabile Federcongressi per la fiscalità: «Grazie a queste recenti novità, anche le società di organizzazione straniere potrebbero trovare più conveniente venire in Italia in quanto il rimborso Iva avrebbe le regole e i tempi del loro Stato e non quelli italiani»
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L’ARTICOLO 74-TER Contro i notevoli appesantimenti burocratici cui abbiamo fatto cenno più sopra (compilazione di modelli verso l’estero, applicazione delle normative Iva di paesi stranieri ecc) torna d’aiuto l’art. 74-ter del Testo Unico delle imposte. Questo articolo è applicabile solo ai pacchetti composti da almeno due servizi: nel nostro caso, per esempio, l’albergo e un servizio ausiliario (transfer e così via). Ai sensi del 74-ter, siffatta prestazione è esente da Iva. Se si fa quindi un evento all’estero, questo articolo è lo strumento per by-passare i tanti aggravi (e i costi) che l’esposizione dell’Iva implicherebbe. Il 74-ter dà anche altri vantaggi. Per esempio consente di dilazionare il versamento dell’Iva al mese successivo a quello dell’emissione della fattura. Attenzione però: non in tutti i casi conviene. Non conviene, per esempio, quando il cliente deve o vuole recuperare l’Iva. Di volta in volta occorre pertanto esaminare i pro e i contro: la notizia è che, ora, questo strumento esiste anche per le event agency, e non si limita alle agenzie di viaggio – peraltro va detto che molte event agency hanno licenza di agenzia viaggio.
LA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E ci sono altri fronti sui quali tutti dovremmo muoverci. Per esempio, la semplificazione amministrativa. «Quanti passaggi bisogna gestire per utilizzare una hostess?», si chiede Zaniboni. «C’è il contratto, le dichiarazioni all’Inps, il pagamento e la ritenuta d’acconto, la certificazione della ritenuta d’acconto, l’inserimento nel modello 770 e così via. Proposta: utilizziamo anche per le hostess i voucher istituiti dal governo per pagare collaborazioni occasionali (aiuto per giardinaggio, baby sitting, collaborazioni di poche ore...) effettuate da famiglie e persone. Questi ticket comprendono già la quota tasse e contributi che dovrebbe pagare il percipiente. Esempio: un buono del costo di 100 euro per l’azienda comporta una cifra netta per la hostess (mettiamo 75 euro) e 25 euro per lo Stato a titolo di tasse e contributi assicurativi per la prestazione lavorativa. Le hostess riceverebbero i voucher (da cento, cinquanta, venti o dieci euro) acquistabili in banca oppure ai tabacchi, e non dovrebbero effettuare dichiarazioni, mantenendo il diritto alla copertura assicurativa (che attualmente non sempre viene sottoscritta dall’azienda che le impiega). Ovviamente questi importi sarebbero interamente deducibili per l’azienda. E sarebbero non ulteriormente tassabili per le hostess in quanto la tassazione è stata effettuata alla fonte. Federcongressi sta lavorando per inviare una proposta all’Inps e al Ministero dell’Innovazione. L’Inps si è ahimé già espressa in maniera negativa: come ben sappiamo le hostess andrebbero assunte al mattino e licenziate al pomeriggio, con tutti gli aggravi burocratici che ne derivano. Non sarà facile dunque, ma continueremo a provarci».
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la Villa
Splendida struttura del ‘700, un tempo dimora delle nobili famiglie AVOGADRO e FENAROLI. La Villa, a soli 5 Km dal centro di Brescia, dopo un accuratissimo restauro è stata trasformata in Hotel e Centro Congressi di assoluto prestigio.
i Congressi
L’Albergo dispone di nove sale meeting e congressi di varie dimensioni e configurazioni. La sala più capiente ha forma di spazioso auditorium ed è in grado di ospitare 280 persone comodamente accolte in confortevoli poltrone di velluto.
l’Hotel
Villa Fenaroli Palace Hotel conta 86 fra camere e junior suites, arredate in puro stile ‘700 lombardo e dotate dei più moderni comfort. I due Ristoranti dell’Hotel offrono una cucina di assoluta qualità, sia regionale che nazionale e dispongono di ben 500 posti.
VIA MAZZINI, 14 - 25086 REZZATO - BRESCIA - ITALY - T EL . +39 030 2793223 - FAX +39 030 2594111 www.hotelvillafenaroli.com - info@hotelvillafenaroli.com
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Spazio alle idee La convention è stata un successo. Merito dell’organizzazione, ma anche dell’impatto scenografico che ha coinvolto i partecipanti. Che lavoro c’è dietro a quegli effetti straordinari? Di chi è la mano che ha dato libero sfogo a tanta creatività? ALESSANDRA BOIARDI
l film è finito, scorrono i titoli di coda. È tempo di alzarsi, camminare in fila verso Il’uscita del cinema, e via per strada. Eppure qualcosa trattiene lì, su quella poltroncina. Comoda, per carità, ma non può essere il suo velluto rosso a trattenervi. È piuttosto quella curiosità che fin dalle prime scene girava in testa e quasi quasi distoglieva la concentrazione dalla trama, dal bel viso della protagonista, da quel colpo di scena niente male. Di chi sarà mai la scenografia? Arriva l’ultimo giro di pellicola… attori secondari… colonna sonora… scenografia di… ecco ecco, ora lo sapete, e potete uscire dal cinema.
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ALLESTIMENTI: LA COMUNICAZIONE SI TOCCA CON MANO Potreste togliervi la stessa curiosità a un evento? Non proprio, visto che gli “scenografi” del caso non hanno mai i loro titoli di coda. Per questo, saremo noi a dar voce al “magico” mondo degli allestitori di eventi business to business, per comprenderne il ruolo, le competenze e l’importanza. Anche le grandi convention aziendali infatti hanno oggi un fortissimo impatto scenografico, mutuato dalla ormai consolidata tendenza all’effetto wow degli eventi business to consumer, ideati per stupire il pubblico. Grandi giochi di luci, sapiente regia, tecnologia alla mercé della fantasia, scenografie grandiose: tutto questo cela un know how di professionisti che mettono in pratica il lavoro dei creativi e lo rendono possibile. È per questo che il ruolo dell’allestitore di eventi diventa sempre più cruciale, una metamorfosi – o meglio, un’evoluzione –
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di ciò che un tempo veniva definitivo “standista” e che di questi tempi mette in gioco le tecnicità di architetti e ingegneri. Un ruolo riconosciuto come fondamentale dai creativi stessi, come ha confermato Lucio Furlani, direttore creativo di NewtonLab 24: «Quella dell’allestitore è una figura importante perché è colui che rende fisico il nostro pensiero di comunicazione. Come lo scenografo per il cinema, laddove un evento assomiglia sempre più a un film, cioè a una realtà in divenire. Oggi ci sono allestitori moderni ed evoluti, che diventano in pratica veri e propri costruttori». Perché un allestimento diventi realtà è necessario che l’idea incontri la “fattibilità”, pena il rischio di dover ricominciare tutto da capo una volta che il progetto passa dai fogli allo spazio fisico. Si rende dunque indispensabile la collaborazione tra ideatori e allestitori fin dalla fase della stesura progettuale. «La fattibilità di una scenografia – continua Furlani – deve essere sempre verificata prima della messa in opera, è per questo che è auspicabile che gli allestitori vengano coinvolti da subito. La mia esperienza mi ha insegnato che, proprio per l’evoluzione degli eventi, che ci ha portato a realizzare allestimenti speciali fuori standard, è bene che ci si rivolga a chi è in grado di ideare e gestire progetti avanzati. Per questo io mi affido a società che abbiano all’interno studi di architettura e ingenierizzazione». PROFESSIONALITÀ IN EVOLUZIONE Allestire uno spazio affinché diventi contenitore – e spesso co-protagonista – di un evento mette in gioco una tecnicità avanzata. Dare corpo a un’idea significa in questo caso saper utilizzare una moltitudine di linguaggi e di strumenti finalizzati a creare uno spazio fisico di comunicazione. È proprio attorno a questo fondamentale concetto che ruotano le professionalità di chi deve mette in relazione con un pubblico un’idea dandogli forma in un determinato contesto-spazio temporale. Certo, la creatività gioca un ruolo fondamentale, ma non basta. E quando si ha superato anche l’ostacolo, se così si vuol chiamare, della fattibilità, restano altri criteri da prendere in considerazione affinché la realizzazione rispetti le esigenze del cliente. Un evento, per essere fattibile, deve non solo poter essere tradotto in realtà, ma rispettare alcune condizioni, che passano attraverso il budget, le caratteristiche della location, il tempo a disposizione. L’atto progettuale è più complicato di quanto si possa pensare, tanto da richiedere una professionalità specifica. A questo ha portato l’evoluzione degli eventi, e in più in generale degli spazi espositivi, come mostre, musei, manifestazioni di
varia natura: all’identificazione di una figura professionale ad hoc. Li abbiamo chiamati allestitori “evoluti”, ma c’è una definizione che risulta più adatta, quella di exhibition designer (o progettista). La loro “mission” è occuparsi del progetto di allestimento in tutti i suoi aspetti, dall’ideazione al budget. Ce ne parla Dario Milana, presidente di East End Studios e cofondatore e vicepresidente di Idea (vedi box): «L’exhibition designer è un progettista e come tale ha le conoscenze adeguate per occuparsi di un allestimento dall’ideazione – attenzione, però, non è il creativo – alla realizzazione. Questa figura profes-
Le grandi convention aziendali hanno oggi un fortissimo impatto scenografico, mutuato dalla ormai consolidata tendenza all’effetto wow degli eventi business to consumer, ideati per stupire il pubblico. Nella foto, una soluzione allestitiva di Av Set per un evento Tim
EXHIBITION DESIGNER: QUELLI TRA PALCO E REALTÀ «Il fine dell’operazione ideativa non è solo garanzia di qualità spaziale, ma anche mezzo attraverso il quale lo spazio comunica. Realizzare un progetto significa consegnare una opera fruibile che porta il segno dei propri sogni: l’allestimento così diventa codice, linguaggio semantico con cui lo spazio mostra un messaggio progettuale e ne disvela l’intima concezione onirica, traducendo in materia la filosofia e l’interpretazione di significati collettivi». Parola di Idea (Associazione Italiana Exhibition Designers, www.ideassociazione.it), e noi non avremmo saputo dir meglio. Fondata a Milano nel 2006, l’associazione fa proprio questo, dà voce e credibilità all’exhibition design auspicando una maggiore
visibilità dei professionisti che operano in questo settore. Exhibition designer o progettisti che si voglia dire, l’associazione si è data il compito di regolamentarne il lavoro, garantendone la qualità con l’adozione di alcune regole condivise e riunendo quei professionisti in grado di fornire un livello di competenza adeguato a garantire sia la qualità del progetto allestitivo sia la capacità di gestire la complessità del processo progettuale a esso associato. L’associazione si fa a tal fine promotrice di numerose iniziative, tra cui una dedicata alla formazione, il Master Idea in Exhibition Design, oggi arrivato alla terza edizione, in collaborazione con il Politecnico di Milano.
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Le aziende e gli organizzatori che si rivolgono agli exhibition designer stilano con loro il progetto fino ai minimi dettagli. E come capita spesso, è loro la mano che interpreta i desiderata del cliente. Nella foto, una particolare soluzione allestita agli East End Studios
sionale è sempre più richiesta anche dagli organizzatori di grandi eventi business to business, proprio perché si sente l’esigenza di un interlocutore unico che abbia al contempo un’elevata specificità. Le aziende e gli organizzatori che si rivolgono all’exhibition designer stilano con lui il progetto fino ai minimi dettagli. E come capita spesso, è sua la mano che interpreta i desiderata del cliente, che a volte non sono ben espressi e hanno la necessità di essere compresi ancor prima che realizzati. Dal punto di vista meramente pratico, è il progettista che a sua volta si rivolge all’allestitore, il più delle volte indicendo una gara d’appalto.» Fatto questo, non ci sono quasi limiti alla fantasia. Le proposte abbracciano una vasta gamma di realizzazioni, che vanno dagli allestimenti standardizzati a quelli più creativi e realizzati ad hoc. Il supporto scenografico e visuale è fondamentale in un evento che abbia la necessità di enfatizzare un prodotto. Nella foto, l’allestimento natalizio curato dalla Umberto Piedi per la gioielleria Cartier di Milano
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L’EVENTO PRENDE FORMA L’impatto visivo di una convention è il suo biglietto da visita, il modo di presentare un contenuto ne rafforza la fruibilità, suscita la curiosità dei presenti e li rende partecipi. Di forte impatto sono a questo
proposito le scenografie audio-visive, coinvolgenti per definizione. «La tecnologia è un elemento indispensabile per creare coinvolgimento – spiega Marco Lucantonio di Av Set – e la creazione di ambienti hi-tech è molto richiesta. Le immagini, i suoni, le luci hanno un ruolo fondamentale nel catalizzare l’attenzione dei partecipanti, facendoli emozionare. Per questo chi si occupa come noi di tecnologie audio video per la comunicazione di eventi collabora a stretto contatto con i progettisti». Proprio per il potere comunicativo della comunicazione, le aziende si orientano per la maggiore su soluzioni personalizzate. Lo conferma Sergio Rigutto, che dopo quarant’anni in Rai è ora consulente della Umberto Piedi, società di allestimenti: «Il supporto scenografico e visuale è fondamentale in un evento che abbia la necessità di enfatizzare un prodotto. Sono tantissime le declinazioni di evento che richiedono un impatto scenografico importante, a volte anche quello che nasce come una festa “privata” diventa un evento pubblico. Ogni committente ha esigenze diverse, e per ognuno si studiano progetti personalizzati, sempre nuovi e diversi. Il progettista si fa in questo senso interprete e realizzatore di idee, e il suo ruolo è spesso quello di diventare interlocutore diretto dei clienti, occupandosi del progetto in modo da gestire le diverse professionalità coinvolte, dagli scenografi agli architetti, fino alla messa in opera». Questo implica tener conto dei criteri di scelta delle aziende, che spesso – come è facile da intuire – non si rifanno alle sole esigenze creative. Il budget in questo senso è certamente una discriminante, ma può diventare il vero criterio di scelta per una azienda? «Lo è senz’altro di questi tempi – è la riflessione di Rigutto – in cui spesso la liquidità può divenire un problema e i preventivi vengono spesso rivisti più volte proprio da questo punto di vista. Fondamentale in una situazione del genere è la fidelizzazione dei clienti, e la loro consapevolezza di potere comunque contare su prodotti di qualità. Si sacrifica qualcosa, ma di solito le aziende che decidono di investire in comunicazione e scelgono di organizzare un evento non rinunciano del tutto alla creatività».
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Layout ed eventi: il retailer Usa consiglia… In un workshop, o nell’exhibition area di una convention, la soluzione creative del layout deve proporre un’esperienza coinvolgente e, soprattutto, che si imprima nella memoria “a lungo termine” dei visitatori, per poter generare contatti di qualità. Su questo i retailer americani ne sanno più dei meeting planner
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no degli scenari che il responsabile di un punto vendita deve assolutaU mente evitare è quello del consumatore che entra nel negozio e scappa via subito dopo aver acquistato solamente lo stretto necessario, senza nemmeno dare uno sguardo al resto dell’offerta. È questo il motivo per il quale prodotti essenziali come l’acqua minerale o lo zucchero sono posti sul fondo di un supermercato, mentre i grandi magazzini espongono i prodotti essenziali per la casa e per il bagno ai piani superiori, ovvero il più distante possibile dai beni più effimeri, come bigiotteria, profumi o intimo. Grandi magazzini, supermercati, ma anche punti vendita al dettaglio si pongono come obiettivo quello di rallentare la visita del consumatore e, a tale fine, cercano in ogni modo di stimolarne i sensi e di metterlo a proprio agio. Le statistiche dimostrano, infatti, che più a lungo una persona si ferma nel punto vendita più acquista. Una logica, questa, che sta entrando prepotentemente anche nel mondo Mice. Ad un recente convegno per manager di exhibition e convention, Mike Cooke – Ceo di Dmg WorldMedia (planner di eventi nei settori comunicazione, leadership ed energia) – ha invitato i presenti ad applicare anche a workshop e convention gli stessi principi dei punti vendita per migliorare l’esperienza dei visitatori di uno stand e, conseguentemente, generare più contatti utili ed ottenere un Roi più elevato. COME UN CENTRO COMMERCIALE Secondo Cooke il visitatore deve essere messo a suo agio a partire dal momento in cui si presenta allo stand. Così come i grandi magazzini hanno una mappa del layout delle varie categorie merceologiche per consentire l’orientamento, lo stand dovrebbe avere uno spazio (tipo reception) in cui i visitatori possano soffermarsi per pianificare il percorso da intraprendere anziché trovarsi subito proiettati tra quattro pareti. Altrettanto importante è avere una persona che riceva il visitatore oppure avere un “kiosk” o punto informazioni. Come i gestori di un punto vendita sanno bene, i clienti non vogliono essere aggrediti con un’offerta ma cercano piuttosto delle risposte e i chioschi elettronici servono allo scopo. Una volta dentro lo stand si dovrebbe dare al visitatore la possibilità di provare servizi e prodotti. Nei punti vendita, infatti, il 30 per cento dei clienti che prova un prodotto si convertirebbe in acquirente. Cooke suggerisce anche che gli espositori dovrebbero misurare tre variabili: 1. il traffico di fronte allo stand 2. il tasso di attrazione, ovvero il numero
di persone che entrano nello stand 3. il tasso di conversione, ovvero il numero di interazioni che si trasformano in nominativi di qualità. I primi due fattori possono essere ottimizzati direttamente dalla location, per esempio creando corridoi più ampi o ponendo strutture come food stations, centro spedizioni ed altri servizi al fondo dell’area espositiva. ATTENZIONE ALLA “CUSTOMER CARE” Queste iniziative però perdono di efficacia se manca l’impegno dell’espositore con il visitatore. Citando dati forniti dal Ceir (Center for Exhibition Industry Research), Cooke ha evidenziato come in media il personale di uno stand parli con circa il 33 per cento dei partecipanti. Ebbene, questa percentuale non è ritenuta sufficiente. A supporto di quest’ultimo punto, Mike Cooke ha presentato due casistiche da una fiera su mezzi di movimento terra organizzata dalla società di cui è a capo. Nella stessa manifestazione un espositore aveva un elevato traffico e una grande attrattività, ma pochi contatti di qualità. Il secondo espositore era in una posizione meno privilegiata, di minore attrattività, ma terminò l’evento con un maggior numero di contatti utili.
DOMENICO MATARAZZO
MIKE COOKE, Ceo di Dmg WorldMedia: «Occorre applicare anche a workshop e convention gli stessi principi dei punti vendita per migliorare l’esperienza dei visitatori di uno stand e, conseguentemente, generare più contatti utili ed ottenere un Roi più elevato»
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In queste pagine le foto di alcuni spazi espositivi (Samsung e Numonyx) allestiti secondo gli obiettivi tipici dei retailer: rallentare la visita del consumatore, stimolarne i sensi e metterlo a proprio agio
Nel primo caso l’espositore aveva una superficie maggiore, esponeva molti più mezzi ed era più attraente. Tuttavia il personale presente non era sufficiente per rispondere a tutti i visitatori. Nel secondo caso le dimensioni erano ridotte ma vi era più personale a ricevere i delegati e ciò ha creato un maggior numero di contatti utili.
ROB MURPHY, Chief Marketing Officer di MC2: «Il disegn di uno stand e di un punto vendita hanno molto in comune, ma soprattutto hanno un obiettivo comune: regalare al visitatore un’esperienza evocativa e tangibile del marchio e dei prodotti di un’azienda»
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TRA REGOLE E MODE Se Cooke ha tracciato le linee generali delle nuove tendenze allestitive, dal canto suo Rob Murphy, Chief Marketing Officer di MC2 (società leader nel design di spazi espositivi con sede in Chestnut Ridge nello stato di New York), avverte che gli approcci al design di uno spazio seguono anch’essi delle mode: «Per alcune idee che diventano popolari ve ne sono altre che vanno fuori moda. Ciò non toglie che elementi come il reception desk, la panoramica dell’esibizione e il flusso naturale del percorso che incoraggia la scoperta dello spazio siano riconducibili ai layout dei punti vendita. Lo spazio espositivo
però rimane essenzialmente un evento di marketing a tre dimensioni: piuttosto che copiare completamente da un punto vendita, MC2 preferisce suggerire un’immersione totale con il marchio e con l’offerta di un’azienda». Il loro portafoglio infatti comprende sia spazi tradizionali che esemplificano l’approccio al dettaglio, sia spazi che spingono all’estremo alcuni degli elementi, sia soluzioni che rappresentano vie di mezzo. Un progetto condotto per Numonyx (gruppo Micron, settore networkig e prodotti di grafica) enfatizza per esempio un approccio minimalista in sintonia con le condizioni economiche attuali. L’ispirazione al retailing è dimostrata dalla presenza di un desk d’accoglienza nonché da stazioni per incontrare il cliente faccia a faccia. Gli spazi però sono divisi da schermi trasparenti che rivelano cosa c’é dietro una divisione (nella foto). All’estremo opposto, invece, il concetto adottato per lo stand Samsung in occasione dell’edizione 2010 del Consumer Electronic Show di Las Vegas (nella foto). La caratteristica di questo stand è l’enorme reception creata per accomodare il grande afflusso di visitatori che ogni anno riempie l’intera superficie espositiva del Convention Center. Questo spazio ricettivo è stato reso ancora più grande e accogliente dal fatto che si rifletteva sul soffitto dello stand. Si è creato quindi un ingresso stile cattedrale, che per definizione è predisposta a ricevere visitatori, e dal quale con una sola occhiata era possibile osservare l’intera superfice di 300 metri quadrati. «Il disegn di uno stand e di un punto vendita, insomma – conclude Rob Murphy –, hanno molto in comune, ma soprattutto hanno un obiettivo comune: regalare al visitatore un’esperienza evocativa e tangibile del marchio e dei prodotti di un’azienda».
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Si fa presto a dire green Non basta una verniciata di verde per fare di un evento vagamente ecologico un “green event” a tutti gli effetti. Sostenibilità, impatto zero, corporate social responsibility sono concetti che si stanno facendo strada anche nella comunicazione corporate, ma il cammino è ancora lungo
leggere le riviste d ’automobiliA smo, la mobilità sostenibile è finalmente GIULIO CARLONI
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a portata di mano: non parliamo solo dei modelli ibridi, che a un motore a scoppio ne affiancano uno elettrico, né di quelli alimentati da carburanti a minore impatto ambientale come il gpl e il metano, ma dell’auto elettrica vera e propria, che a detta di qualcuno sembra essere lì lì per diventare un fenomeno di massa. Poi uno esce per strada e vede tanti di quei Suv in giro che l’ottimismo gli passa
in un battibaleno. Insomma: il magnifico spot dell’Enel con l’uomo di mezz’età che si ferma benevolo a sorridere, osservando il ragazzo che fa il pieno d’energia elettrica alla sua Smart, è appunto uno spot, una bella pubblicità studiata a beneficio dell’immagine istituzionale dell’azienda per comunicare una visione positiva e una dichiarazione d’impegno; ma a tutt’oggi, l’incidenza delle auto elettriche sul parco circolante è praticamente un’inezia. Anche a guardare la comunicazione Mice, il termine green risalta ben più presente d’un tempo. I Mondiali di Baseball 2009 sono stati il primo evento sportivo in Europa ad aderire alla campagna Sustainable Energy Europe promossa dalla Comunità Europea e dal Ministero
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dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Molte aziende – e molte agenzie – fanno un gran parlare di green event, e cioè di manifestazioni che promuovono una serie di azioni e di buone pratiche per incentivare la sostenibilità ambientale e abbassare l’impatto ambientale dell’evento stesso riducendo i consumi di energia, di acqua, le emissioni dannose e la produzione dei rifiuti. La terza edizione di Edison Change the Music, che mette a disposizione delle band emergenti palchi con luci e impianti a energia solare, è stato probabilmente l’evento con la più ampia eco mediatica, data la partnership con Radio 2 e il tour X-Factor e il numero di supporter attivi sui vari social network. TRA IL DIRE E IL FARE… La sensazione che vi siano più parole che fatti resta. Figuriamoci poi quando, a confermarla, è Diego Masi, presidente di AssoComunicazione e autore di “Go Green”, un libro clou per la comprensione della rivoluzione verde in corso. «La consapevolezza ambientale è un processo nel quale i cittadini sono ben più avanti delle aziende, in effetti. Ma arriveranno anche loro; proprio perché l’opinione pubblica farà pressione, e volenti o nolenti le aziende dovranno adeguarsi. Adesso, ad aver attivato maggiormente la coscienza ambientale sono i produttori di certi beni – i pannelli da fotovoltaico, per esempio, che per natura attengono al settore; o gli elettrodomestici, che grazie alle classi di consumo hanno portato gli acquirenti a scelte responsabili che convengono anche a livello di risparmio – e quelli di energie rinnovabili. Poi, certo, l’automotive: perché diverse auto elettriche stanno per essere lanciate. Gli altri sono piuttosto indietro: la grande distribuzione, per esempio, che potrebbe giocare un ruolo sostanziale. Walmart, negli Usa, ha costretto i suoi fornitori a usare confezioni molto più semplici e un po’ meno s p re c o n e, pena l’esser lasciati fuori dagli scaffali. Ma arriveranno, non c’è dubbio che le azien-
de arriveranno a un approccio green più concreto: spinte proprio dalla base che già ora è informata e sensibile». Anche Mario Liguori, responsabile Marketing e Formazione di ega, il primo professional congress organizer ad avere in organico un green meeting project manager, ammette che nel congressuale “classico” sono ancora poco numerose le associazioni scientifiche che hanno mostrato vero interesse alla responsabilità ambientale. Più attenti sono invece i clienti di stampo istituzionale o alcune grandi aziende nei cui modelli di corporate social responsibility è previsto il contenimento dell’impatto ambientale dei propri eventi: soprattutto per motivi d’immagine. «Eppure, è soprattutto una questione di scelte; i tempi di preparazione del progetto sono praticamente gli stessi. Il green meeting project manager interviene dal principio della fase di progettazione e lavora in parallelo col project manager dell’evento. A livello di bud-
DIEGO MASI, presidente di AssoComunicazione: «La consapevolezza ambientale è un processo nel quale i cittadini sono ben più avanti delle aziende, ma arriveranno anch’esse a un approccio green più concreto, spinte proprio dalla base che già ora è informata e sensibile»
get ci sono senz’altro degli inasprimenti ma ci sono pure dei saving che possono bilanciare l’aggravio di costo; se l’azienda decide di non stampare gli atti del convegno, per esempio, ma di farli scaricare, le spese di carta, stampa e distribuzione vengono azzerate. Prediligere cibi a km 0 per i catering vuol dire non solo cibi più genuini, ma anche costi di trasferimento minori; si può operare per contenere i consumi energetici e i risultati – per alcuni tipologie di eventi, come certe convention o grandi congressi o festival – possono risultare significativi, ed è possibile riciclare o riutilizzare alcuni materiali… compensando così certi altri oneri. Ma il green è soprattutto un fenomeno culturale e di “schieramento” che rappresenta anche un campo d’azione fertile. Nel caso di ega, il green approach s’è concretizzato
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CHECK LIST: TRA IL DIRE E IL FARE...
Che sia probabilmente una “richiesta dal basso” a far sì che le aziende si impegnino a realizzare eventi sostenibili, non stupisce affatto. Stupisce magari che certe manifestazioni di consapevolezza ambientale non siano ancora implementate spontaneamente, data la loro relativa accessibilità. Proviamo a fare un check; nell’ultimo evento aziendale: s’è favorita la raccolta differenziata dei rifiuti, predisponendo appositi contenitori qualora non fossero già presenti? i materiali ad uso singolo (bicchieri, tovagliolini ecc) erano
MARIO LIGUORI, responsabile Marketing e Formazione di ega: «Il green è soprattutto un fenomeno culturale e di “schieramento”: i tempi di preparazione del progetto sono praticamente gli stessi»
BARBARA COLONNELLO, direttore della filiale milanese di Promoest: «Oggi le grandi aziende sono senz’altro più attente e partecipi, mentre le Pmi tendono ad esserlo meno, o ad avere anche qualche incongruenza interna»
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fatti di materiali biodegradabili? l’acqua minerale in bottiglia veniva dalle fonti più vicine? e a tavola, se l’acqua dell’acquedotto locale era buona, s’è servita quella, in caraffa? i supporti di comunicazione ai partecipanti sono stati inviati elettronicamente? per quelli da pubblicare necessariamente, s’è usata carta riciclata stampata su entrambi i lati? Dal dire al fare, a volte, ci sarebbe di mezzo solo un rigagnolo, altro che il mare! nell’acquisizione di nuovi clienti che non avremmo probabilmente potuto ottenere senza questa scelta; uno degli eventi generati da questi rappresenterà il nostro evento più importante del 2011». E anche Barbara Colonnello, direttore della filiale milanese di Promoest, che nel 2009 ha aperto la divisione “Responsabilità Sociale d’Impresa” (RSI), è convinta che lo sviluppo in senso ambientale degli eventi sia soprattutto questione di convincimento. «Si tratta di concepire certi centri di costo in maniera sostenibile sin dall’inizio. Se c’è una cena di gala da organizzare, un menù a km 0 è una scelta; il costo della cena ci sarebbe comunque. Per la Festa di Natale dei figli dei dipendenti, far vestire l’animatore da Santa Klaus o da qualcos’altro non fa cambiare l’importo; ma se gli chiedo di raccontare favole sul riciclo e dunque di “sensibilizzare” il giovanissimo pubblico ad argomenti green, cambia evidentemente l’approccio e la qualità del risultato. L’importante è che i vertici aziendali ne siano persuasi: e ancora adesso, mentre le grandi aziende sono senz’altro più attente e partecipi, le Pmi tendono ad esserlo meno, o ad avere ancora incongruenze interne che pure, col tempo, stanno appianandosi». ESSERE GREEN CONVIENE Eppure il processo è ormai avviato, i cittadini sono sensibilizzati, le aziende lo saranno, se non vogliono essere castigate dal crescere dell’onda verde. Sembrano crederci gli stessi operatori del settore. Il 12 luglio 2010, a Roma, è
stato fondato il Capitolo italiano del Green Meeting Industry Council (GMIC), community internazionale dedicata allo sviluppo e alla tutela delle pratiche eco-sostenibili nella meeting & incentive industry. Fra l’altro, GMIC Italia è il primo Capitolo di GMIC a sorgere al di fuori degli Stati Uniti. Un altro segno? Certo, il gallo ha cantato un’altra volta, insomma: ora, alle parole devono seguire i fatti. Sappiamo tutti che è improbabile che vi siano incentivi per comportamenti virtuosi – con questi lumi di luna, riteniamoci contenti del fatto che la Finanziaria non abbia cassato quelli per il fotovoltaico – e occorre perciò che la virtù sia scelta autonomamente. Ma non solo per motivi ideali, bensì a ragion veduta: non ci vuol poi molto a capire che la terra è una e le politiche ambientali devono affermarsi per la salvaguardia di tutti, se vogliamo cioè che la capacità attuale di soddisfare i nostri bisogni non precluda alle prossime generazioni la capacità di soddisfare i loro. Le aziende che meglio sapranno farsi interpreti di questa istanza avranno tutto da guadagnarne, in termini di brand reputation.
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Una nuova dimensione per Convention, Board Meeting, Team Building, Presentazioni di nuovi prodotti, Gala dinner e altro. Fuori dai soliti schemi Tenuta Giustiniana offre un contesto unico in grado di offrir e una nuova prospettiva agli eventi legati al business. Completano la cornice un ’organizzazione attenta, la qualità della ristorazione e la cura dei ser vizi offerti. Ben collegata e a due passi dalla città, la Tenuta Giustiniana si presta naturalmente all’organizzazione di eventi fino a 240 persone. La v ersatilità degli spazi, i differenti allestimenti possibili e l'esperienza decennale consentono di fermar e il tempo intorno all’evento che si vuole celebrare, perché lo stile di ciascuno ha un v alore unico e inconfondibile. Inoltre grazie alla partnership con il The Duke Hotel****, Tenuta Giustiniana è in grado di offrire un’accoglienza alberghiera a pochi minuti di distanza e una cucina nazionale di alto liv ello.
Tenuta Giustiniana Via della Giustiniana, 995 - 00188 Roma - Tel. (+39) 0630310368 Michela Mola: cell. +39.392.4358997 www.tenutagiustiniana.it - mmola@thedukehotel.com
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Ditelo tra i fiori SIMONA P.K. DAVIDDI
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Organizzare un evento nella natura ha una serie di plus comunicazionali, soprattutto in un’era in cui il verde è un valore condiviso e il marketing fa leva su tutti i cinque sensi. Già, ma in inverno come si fa? cegliere come location un parco popolato da frondosi alberi secolari, un giarS dino all’italiana con statue e siepi scolpite, oppure una terrazza a picco su un mare blu cobalto, significa dare al proprio evento un’allure di fascino e di memorabilità sempre particolari. In Italia risulta anche un’impresa quanto mai semplice, non solo per l’abbondanza di spazi “naturali”utilizzabili allo scopo ma, soprattutto, per il clima mite e soleggiato del quale il Belpaese gode per svariati mesi l’anno. Già, ma se volessimo uno scenario en plein air in pieno inverno? O meglio, per evitare ai convegnisti infreddature e malumori, uno spazio “che desse l’illusione” di stare all’aperto, magari con tanto di magnifica vista su paesaggi naturali? Non rispondeteci che basta montare
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una bella tensostruttura riscaldata con gli onnipresenti funghi in un parco e il gioco è fatto, perché così gli svariati plus offerti da una location naturale sarebbero in realtà vanificati. No, quello di cui stiamo parlando sono serre, orti botanici, vivai, ma anche antiche limonaie, eleganti orangerie e fastosi giardini d’inverno, spazi insoliti, ancora una volta “traghettati” nel mondo degli eventi dal settore più anticonformista e irriverente per antonomasia, quello della moda, capace di ambientare sfilate, lanci di prodotto e conferenze stampa nelle location più estrose, che di colpo diventano “trendy”. Ma perché scegliere questo tipo di ambientazione? Sicuramente per il forte impatto emotivo che emanano oltre
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che per il fatto di essere location “chiavi in mano”, che non hanno bisogno di essere arricchite con scenografie che ne enfatizzino la spettacolarità e l’originalità. E se la location inaspettata può essere un alleato fondamentale di lanci di prodotto che vogliano lasciare il segno e di eventi di grande valore comunicazionale, è in agguato anche il rischio opposto, ovvero che il pubblico si distragga e si lasci coinvolgere eccessivamente dal contesto; per questo motivo, forse, è il caso di evitare una scelta di questo tipo per convegni dai contenuti impegnativi e che richiedano estrema concentrazione. Dal punto di vista pratico, inoltre, trattandosi di ambienti molto luminosi, le proiezioni video possono risultare difficoltose. SEDUTI IN UNA SERRA CON IL MARKETING OLFATTIVO Tornando ai plus, l’effetto novità va di pari passo con i più recenti dettami del marketing, che punta sempre più sulla sollecitazione di tutti i cinque sensi per comunicare e trasmettere il messaggio e le strategie aziendali. Senza dubbio, allora, in mezzo a piante e fiori vengono soddisfatti anche i criteri del sofisticato marketing olfattivo. Un paio di esempi? Provate a immaginare la presentazione di un nuovo profumo allestita, invece che in una sontuosa ma scontata sala convegni, tra piante di vaniglia, ylangylang e mughetto, “casualmente” le essenze che compongono le cosiddette “note di testa” del profumo stesso. E che dire della promozione di un esclusivo resort polinesiano organizzata nei mesi freddi tra i suadenti profumi di palme, banani e alberi di papaya e il caldo avvolgente e piacevole di una serra? Sicuramente in un contesto simile gli ospiti possono assaporare – sebbene aiutandosi anche con un po’ di fantasia – il clima delle magiche isole e, se anche catering e intrattenimento sono in tema hanno davvero vissuto un’esperienza “polinesiana”. Ecco, dunque un ulteriore motivo per organizzare i propri eventi “al verde” anche in inverno: la comunicazione può avvalersi di strumenti aggiuntivi che, risvegliando le emozioni, agiscono strategicamente a un livello più profondo. Ovviamente, e non potrebbe essere altrimenti, c’è anche il risvolto della medaglia: come già accennato, i giardini d’inverno e le serre possono risultare un po’ dispersivi e quindi va valutato attentamente il tipo di evento che vi si vuole organizzare. Secondariamente, bisogna prestare un’attenzione particolare al budget, poiché, il più delle volte, non si tratta di location a buon mercato, che oltretutto vanno attrezzate completamente per la circostanza: dai
EVENTI AL VERDE: ECCO I PRO E I CONTRO
Giardino d’inverno sì o no? Serra forse? Ecco schematizzati vantaggi e svantaggi dei quali tener conto se si sceglie una location “verde” per l’allestimento del proprio evento. Pro Sono location originali e d’atmosfera Sono già “pronte all’uso” senza bisogno di ideare scenografie aggiuntive Soddisfano appieno i dettami del marketing olfattivo, oltre che di quello sensoriale più in generale Amplificano il messaggio comunicazionale di un evento, se scelte in chiave strategica I giardini d’inverno all’interno dei grandi alberghi non sono soggetti alle bizze meteorologiche e dispongono anche di tutti i servizi collaterali, dal catering alla strumentazione, a eventuali spazi supplementari tavoli in caso di cene di gala all’impiantistica necessaria per un convegno. Infine, un ultimo elemento, questa volta difficilmente pianificabile, gioca a sfavore di serre e vivai, la situazione meteorologica: l’accesso a questi luoghi avviene quasi sempre attraverso un parco o un giardino che, se intrisi di pioggia, non facilitano certo l’arrivo a piedi degli ospiti. C’è però una tipologia di location che rappresenta un buon compromesso, i giardini d’inverno allestiti all’interno degli hotel di lusso: non sono soggetti a problemi di carattere meteorologico e offrono anche tutti i servizi collaterali in-house.
Contro La presenza di giardini dall’atmosfera rilassante può “distrarre” i convegnisti Benché perfette come “cornice”, necessitano di un allestimento completo per quanto concerne l’eventuale strumentazione tecnologica o la mise-en-place per una cena di gala, fatta eccezione per i giardini d’inverno all’interno degli hotel Serre e limonaie risultano disagevoli in caso di brutto tempo: per raggiungerle spesso bisogna attraversare un parco o un giardino botanico Alcune soluzioni di design possono risultare “artificiali”
1 / L’orto botanico di Palermo offre una sala da cento delegati e la serra Maria Carolina, ideale per party e buffet 2 / Il Giardino dell’Orticoltura di Firenze fu dotato nel 1880 di una immensa serra in vetro e ferro, adatta oggi per mostre e convegni 3 / A Milano, il vivaio Ingegnoli, in pieno centro cittadino, ha scoperto il proprio lato mondano, ospitando eventi e celebrazioni di ogni genere
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IL CIELO IN UNA STANZA Abbiamo menzionato, dunque, serre e orti botanici e proprio loro rappresentano un patrimonio incredibile e ancora “poco sfruttato” dal mondo degli eventi, tranne qualche eccezione che ha precorso i tempi. In italia sono stati censiti circa settanta giardini botanici (una curiosità Pisa vanta la paternità degli orti botanici a livello mondiale; il primo, infatti, è stato creato nella città toscana nel 1543) molti dei quali provvisti di serre per proteggere le specie più rare. L’orto botanico di Palermo (www.ortobotanico.palermo.it), per esempio, risale alla seconda metà del Settecento e si estende su una superficie di circa dieci ettari. Oltre a disporre di una sala convegni vera e propria, attrez-
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6 4 / Villa Strozzi a Firenze, la cui limonaia è oggi uno spazio per mostre ed eventi 5 / Villa San Carlo Borromeo, oggi stupendo cinque stelle alle porte di Milano 6 / A Roma, il Castello di Tor Crescenza offre suggestive cene di gala sotto le stelle
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zata di tutto punto – con tanto di cabine per la traduzione simultanea – e in grado di ospitare fino a cento delegati, mette a disposizione della meeting industry il proprio “fiore all’occhiello”, la serra Maria Carolina; si tratta di un vero e proprio giardino d’inverno che ospita piante tipiche dei climi tropicali ed equatoriali, come diverse specie di bouganvillea, la cannella e il caffè. Ed è tra queste profumatissime piante che si possono organizzare mostre, concerti, installazioni e anche cocktail e buffet, con un massimo di cento partecipanti. Anche Firenze vanta un orto storico, il Giardino dell’Orticoltura, voluto nel 1852 dall’Accademia dei Georgofili e dotato nel 1880 – in occasione della prima Esposizione orticola nazionale – di un tepidario, ovvero una serra in vetro e ferro, che non aveva eguali nella Penisola in quanto a dimensioni. Oggigiorno la splendida struttura viene concessa per manifestazioni selezionatissime, mostre e convegni. Se la città che avete scelto per il vostro evento fosse sprovvista di orto botanico o il suo direttore non fosse sufficientemente lungimirante da mettervelo a disposizione (spesso si tratta di realtà sotto la protezione di un dipartimento universitario), esiste una seconda opzione, che presenta anche qualche inconveniente in meno in caso di brutto tempo, i vivai privati. A Milano, per esempio, il vivaio Ingegnoli, in pieno centro cittadino, ha scoperto il proprio lato mondano: «Nel nostro garden abbiamo ospitato manifestazioni di tutti i tipi, da lanci di prodotto a cocktail, a riunioni fino a un massimo di 50 persone nella zona delle serre, che possono diventare 300 utilizzando anche gli altri spazi», spiega Tea Ingegnoli, proprietaria dell'omonimo vivaio in via Pasubio (www.ingegnoli.it). «Abbiamo riscontrato un interesse crescente da parte degli organizzatori per la
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nostra location, tanto che ora prevediamo l'apertura di una seconda sede, già pensata per ospitare eventi». COME NOBILI DI ALTRI TEMPI Volendo invece avvolgere il proprio evento nel fascino aristocratico dei secoli passati, possiamo contare su un'altra risorsa della quale abbonda il Belpaese: le antiche limonaie e le raffinate orangerie, edifici in cui si ricoveravano le famose collezioni di agrumi delle famiglie nobili e che ancora oggi si ritrovano nei parchi delle più sontuose ville storiche, da quelle palladiane sul Brenta (bellissima quella di Villa Pisani a Stra, in provincia di Venezia, che ospita mostre ed eventi culturali) alle dimore granducali disseminate sui colli toscani. Tra gli esempi più sontuosi di questa tipologia di location, figura Villa San Carlo Borromeo (www.villaborromeo.com) raffinata residenza aristocratica alle porte di Milano trasformata in meraviglioso cinque stelle. Qui il giardino d’inverno – ricavato dall’antico gazebo – è in grado di ospitare fino a 150 persone per cocktail, presentazioni e convegni, circondati dalla rigogliosa natura che lo avvolge e illuminati da luce naturale. Altre due dimore storiche meritano un cenno, Villa Strozzi a Firenze, la cui limonaia è diventata uno spazio privilegiato per l’allestimento di mostre ed eventi, e l’ottocentesca Villa Torlonia a Roma, in cui l’antico ricovero per le piante di agrumi ospita un ristorante, riservabile in esclusiva per eventi aziendali fino a quattrocento partecipanti. Desiderando una location più antica, magari medievale, risalente cioè a un periodo in cui non esisteva ancora il concetto di limonaia, sempre a Roma è dispo-
nibile il Castello di Tor Crescenza il cui cortile interno è stato coperto da una lastra di cristallo, che consente di organizzare suggestive cene di gala sotto le stelle anche nei mesi più freddi. La versatilità degli spazi consente, per esempio, di imbandire l’aperitivo tra il ponte levatoio e l’ingresso al castello, in un’area anch’essa con copertura in vetro e arredata con innumerevoli piante, per passare poi nella corte dal tetto trasparente, dove oltre alla cena c’è la possibilità di allestire spettacoli di vario genere. LUSSO E ILLUSIONE Per eventi più complessi e articolati, infine, che richiedono diversi spazi contigui o tecnologia sofisticata, molti hotel di lusso prevedono al loro interno un vero giardino d’inverno, ovvero uno spazio
7 / Il giardino in vetro e acciaio del Grand Visconti Palace di Milano 8 / Sempre a Milano, La Veranda del Four Seasons, settanta posti e vista giardino 9 / L’Acanto, ristorante del Principe di Savoia di Milano, ospitato in una veranda a vetri affacciata sul giardino 10 / Il giardino d’inverno dell’Hotel Gabbia D’Oro, nel cuore di Verona, occupa gli spazi di un antico chiostro medievale
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11 / Il suggestivo giardino d’inverno del Grand Hotel & The Westin Excelsior di Firenze 12 / Il soffitto a vetri dell’Helvetia Bristol 13 / Il Parco dei Principi di Roma, con la sua sala in cristallo 14 / Villa Vecchia, punto d’incontro capitolino per coffee break e aperitivi
caratterizzato da ampie vetrate, soffitti in cristallo e la presenza di piante tra gli arredi. Spesso è uno dei ristoranti dell’albergo a essere allestito come un giardino, con luminose finestre a tutta parete che, il più delle volte, si affacciano sul parco della struttura, dando l’illusione ottica di un continum tra dentro e fuori. È il caso, a Milano, del sofisticato Acanto, il ristorante di punta del Principe di Savoia (www.hotelprincipedisavoia.com), ospitato in una sorta di veranda a vetri affacciata sul giardino, in grado di accogliere fino a cento commensali. O de La Veranda, il cui nome è già chiarificatore, l’esclusivo ristorante del Four Seasons (www.fourseasons.com/milan), con settanta posti e vista sul giardino interno dell’hotel. Sempre nella modaiola Milano, in cui gli hotel sono ormai da anni spazi aperti alla città e ai suoi abitanti, un giardino d’inverno che non è passato inosservato dalla sua apertura, è quello in vetro e 13
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acciaio del Grand Visconti Palace (www.grandviscontipalace.com). Qui, circondati da azalee e comodamente seduti su divani dal gusto etnico, all’ombra di una frondosa palma, ci si ritrova per bere un aperitivo o per ascoltare concerti jazz. Ma anche per visitare lo show-room di designer creativi o partecipare a esclusivi eventi corporate. Di dimensioni più intime ma ugualmente scenografico è il giardino d’inverno dell’Hotel Gabbia D’oro (www.hotelgabbiadoro.it), nel cuore di Verona, che occupa gli spazi di un antico chiostro medievale, parzialmente coperto da una struttura in vetro e utilizzato per riunioni, lanci di prodotto, eleganti cocktail e cene fino a 25 persone. A Firenze, invece, i giardini d’inverno ritrovano i fasti del Granducato del Giglio e due sono le location più scenografiche, quella ospitata all’interno dell’Helvetia Bristol (www.royaldemeure.com), con soffitto a vetri da dove entra luce naturale, affreschi floreali, specchi e vetro soffiato alle pareti e una zampillante fontana in marmo nero dalla quale emerge la testa di Nettuno; e il suggestivo giardino d’inverno del Grand Hotel & The Westin Excelsior (www.starwoodhotels.com), vero cuore dell’albergo, ricavato da quella che era la corte di un palazzo settencesco, con colonne e balconata; imponenti anche i numeri che può ospitare: eventi fino a 350 partecipanti, meeting seduti per trecento delegati e cene di gala fino a 300 persone. Anche Roma non poteva essere da meno. Due indirizzi? Il Parco dei Principi (www.parcodeiprincipi.com), con la sua sala in cristallo affacciata sul giardino, in grado di ospitare fino a 120 persone sedute e Villa Vecchia (www.villavecchia.it), che nel proprio giardino d’inverno, tra soffici divani e opere d’arte, ospita coffee break e aperitivi per settanta partecipanti.
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ALESSANDRA BOIARDI
METROPOLE: TAORMINA TRA ALLURE CONTEMPORANEA E MITO
È in apertura a Taormina Metropole Maison D’Hôtes, un luogo unico. imponente ed elegante a strapiombo sul mare. Al suo interno, il cinque stelle lusso propone 23 ampie camere, in gran parte affacciate sul mare, che includono suite o, tutte diverse tra loro per dimensioni e stile, in grado soddisfare qualsiasi tipo di gusto. Molte sono estese su due livelli con accoglienti angoli lounge o letto soppalcato e in alcune un’area relax riprogettata come fosse l’interno di uno
yacht o un angolo bar saranno i luoghi ideali per gustare una deliziosa colazione in camera o un cocktail. Il roof garden, dove a inizio ‘900 il Kaiser Guglielmo II era solito recarsi in hotel per gustare il suo tè pomeridiano, oggi ritrova lo splendore del tempo e attende di ammaliare i propri ospiti con la sua vista straordinaria e l’eleganza dei suoi spazi. Grazie al lavoro di salvaguardia e valorizzazione degli elementi decorativi e architettonici, gli spazi comuni sono ambienti spettacolari, con alti soffitti, scalinate in marmo, colonne provenienti dal Teatro Greco, che faranno provare la sensazione di entrare nel palazzo di una nobile famiglia. All’interno di una cornice di grande fascino, i ristoranti del Metropole offrono le più superlative selezioni culinarie, ognuno di essi con uno stile. Al piano terra l’ampia spa firmata Culti si estende per l’intera superficie dell’edificio.
EVENTI CINQUE STELLE LUSSO ALL’ABANO GRAND HOTEL Pensato per chi vuole regalarsi giorni di relax e benessere in un ambiente esclusivo ed elegante (le terme e la spa interne sono quasi leggendarie), l’Abano Grand Hotel del gruppo GB Thermae Hotels è l’unico cinque stelle lusso della provincia di Padova. Ben 191 camere tutte in stile Luigi XV, con grandi balconi e terrazze affacciati su un parco esotico di 20mila metri quadrati, dotate di connessione a Internet wireless, Tv satellitare, stereo e dvd. Un’occasione anche per tenervi attività Mice: quattro eleganti sale di varia metratura, perfettamente attrezzate per congressi, ospitano da 15 a trecento delegati in un’atmosfera di sobria, classica eleganza. Come tutti i Gb Thermae Hotels, infatti, anche l’Abano Grand Hotel è l’ideale punto d’incontro per lavoro, relax e benessere. Caratteristica comune dei GB Thermae Hotels sono le sale e le attrezzature tecniche all’avanguardia, uno staff qualificato nell’organizzazione di meeting, incentive e convention, e ovviamente piscine termali o spa di altissimo livello.
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B&B HOTELS ARRIVA IN ITALIA
Approda sul mercato italiano B&B Hotels (www.hotel-bb.com) con l’apertura, prevista nel corso dell’anno, di nuove strutture nel nostro Paese. La catena, che offre servizi di qualità per un soggiorno low cost, partirà da Firenze. «Siamo orgogliosi di presentare il nostro piano di sviluppo in Italia – spiega Jean Claude Ghiotti, Ad di B&B – perché riteniamo questo paese strategico per la nostra espansione sul mercato europeo. Dopo Firenze, entreranno a regime quattro nuove strutture, nei prossimi mesi in altre cinque città sarà possibile alloggiare in un albergo del gruppo B&B: si tratta di città strategiche italiane, importanti sia per un turismo di tipo ludico-culturale che di affari, ovvero Milano, Torino, Roma, Venezia, Padova (il rendering nella foto). Nel giro di cinque anni il nostro obiettivo è di raggiungere le sessanta strutture consociate su tutto il territorio nazionale».
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SPECIALE EVENTI “ESPLOSIVI” CON ATAHOTELS IN SICILIA Incastonati tra il mare e il vulcano, in due dei luoghi più affascinanti della Costa Orientale della Sicilia, i resort siciliani di Atahotels (Atahotel Naxos Beach Resort a Giardini Naxos e l’Atahotel Capotaormina a Taormina), si presentano come location ideali per “costruire”eventi del settore automotive, beach party, team building, incentive in barca a vela o in Ferrari, sfilate, animazione, “chic-nic”, cacce al tesoro all’interno dei resort e ancora molto altro. E si propongono alla domanda Mice con un’offerta particolarmente interessante. “Molti offrono un posto unico, noi ti offriamo un luogo in cui sentirti unico” è, infatti, il claim dell’ultima campagna degli Atahotels Capotaormina e Naxos Beach Resort (www.atahotels.it), studiata appositamente per le agenzie e le aziende che sceglieranno uno dei due alberghi siciliani per ambientarvi i propri
eventi entro il 30 giugno 2011 (da confermare entro la fine dell’anno in corso). Chi coglierà quest’occasione avrà in omaggio due notti in camera doppia comprese di colazione per due persone e di un biglietto aereo di andata e ritorno. Inoltre, per ogni meeting organizzato le aziende committenti usufruiranno gratuitamente delle sale, mentre alle agenzie verrà riconosciuta una speciale commissione del 15 per cento sul pernottamento. Un’unica avvertenza da ricordare: la promozione è valida per eventi con fatturato minimo di 15.000 euro e la copertura massima prevista per il volo è di duecento euro.
IL GIRO D’ITALIA A CORTE BRACCO DEI GERMANI Lo scorso 18 maggio, la carovana dei ciclisti del Giro d’Italia, impegnata nella settima tappa AvellinoBitonto, è transitata a Corato, passando davanti al grande cancello di Corte Bracco dei Germani mentre nella struttura si completavano gli allestimenti per ospitare la serata di gala di Saint-Gobain, sponsor della nuovissima e prestigiosa Maglia Rossa della 91a edizione del Giro. Ed è stata scelta Corte Bracco per ospitare i 250 invitati del prestigioso gruppo Saint-Gobain, azienda della produzione e commercializzazione di soluzioni innovative per l’edilizia moderna e sostenibile. Per la serata sono state dedicate entrambe le strutture di cui si compone Corte Bracco: la dimora storica del XVII secolo, il Monastero, e la struttura moderna, il Resort, rese comunicanti per l’occorrenza.
RIUNIRSI È UN PIACERE ALL’HOTEL POIANO L’Hotel Poiano, sul Lago di Garda, di dispone di 120 camere, 160 confortevoli appartamenti e un prestigioso centro congressi, immersi in un ambiente esclusivo e ben curato dove palme, oleandri, cipressi, olivi e vigneti donano una piacevole sensazione di tranquillità. L’Hotel Poiano è adatto a organizzare e ospitare meeting di lavoro e di svago: le possibilità sono molteplici, grazie a una piscina olimpica, sei campi da tennis in terra rossa, sauna, parco giochi, calcetto, beach volley, tiro con l’arco e animazione sportiva. Il centro congressi, disposto su due piani, è situato in un edificio indipendente all’interno del parco dell’hotel: comprende sei sale riunioni quasi tutte illuminate da luce naturale, una capacità adattabile ad ogni tipo di richiesta, da venti a 270 persone, con possibilità di videoconferenza fino a cinquecento persone, traduzione simultanea in molteplici lingue, possibilità di noleggio in loco di ogni attrezzatura. Un elegante ristorante, un bar di alta classe, una splendida terrazza che domina il lago, una moderna cucina, ampi parcheggi riservati permettono di offrire a ogni evento le migliori soluzioni.
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RIGENERARSI A CONTATTO CON LA NATURA
RIMINI ESCLUSIVA ALL’HOTEL ARTIS
Realizzare eventi di impatto in ambientazioni non convenzionali ed esaltarne l’eccellenza attraverso una cucina di alto livello è la mission de La Piccola Officina dei Grandi Eventi (www.lapiccolaofficinadeigrandieventi.com), proprietaria della Tenuta del Boscone – una riserva naturale nel lodigiano di oltre trecento ettari – che ospita le attività di team building più originali e avvincenti, nonché meeting e workshop in strutture dal sapore agreste all’insegna di una riconciliazione con la natura che consente agli ospiti di trarre il massimo da un’esperienza che li rigenera
emotivamente dalla routine metropolitana. A tutto questo si aggiunge l’entusiasmo di uno staff giovane alla continua ricerca di idee nuove e location uniche. Infine una consolidata esperienza organizzativa ha reso possibile la creazione di un servizio banqueting d’eccellenza, capace di portare ovunque venga richiesto in Lombardia una cucina che ha il sapore della migliore tradizione rivisitata in chiave moderna, che privilegia i prodotti della territorialità, ma allo stesso tempo stupisce con combinazioni mai banali e presentazioni di sicuro impatto.
DUBROVNIK EXPERIENCE ALL’HILTON IMPERIAL
Un meeting o un evento di successo richiedono specifici standard di qualità e servizio. Per questo l’Hotel Artis (www.artishotel.it), a Marina Centro di Rimini, garantisce alle aziende ampi spazi e ambienti innovativi, con una particolare attenzione ai dettagli, per un soggiorno all’insegna del “ben-essere”. Le camere hanno design essenziale e accattivante e offrono materiali naturali e i migliori comfort della categoria, per soddisfare anche la clientela più esigente. Le sale meeting sono modulabili e hanno una capienza che va da dieci a ottanta posti. Gli spazi sono dotati di luce naturale – ma sono oscurabili – e di attrezzature e dotazioni tecnologiche all’avanguardia. L’hotel garantisce preventivi personalizzati e dettagliati entro 48 ore dalla richiesta e lo staff assicura un’assistenza multilingue qualificata e affidabile per tutta la durata dell’evento. Tante sono anche le proposte di programmi incentive e di team building.
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L’Hilton Imperial Dubrovnik (www.hilton.com) regala la possibilità di vivere un evento nella meravigliosa città croata che è Dubrovnik come un’esperienza a cinque stelle. L’hotel risale al 1895 e ancora conserva tutto lo charme del Mediterraneo e della sua storia più rinomata. Le 139 camere e le otto suite sono state realizzate nello stesso mood del resto della struttura, che combina tradizione e modernità. Meeting ed eventi trovano posto in sette sale riunioni e nella scenografica ballroom,
dove saranno personalizzati fino ai minimi dettagli. E quando l’evento continua a tavola non ci sarà niente di meglio della eccellente gastronomia proposta dal Porat Restaurant and Terrace, un ambiente di stile sia all’interno sia sulla magnifica terrazza. Non poteva certo mancare uno spazio dedicato al benessere degli ospiti, che possono rilassarsi dalle fatiche quotidiane nel Wellness and Fitness Center, che permette ai più attivi anche di restare in forma con attrezzature all’avanguardia.
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“RELAX E MEDITATION” ALL’ HOLIDAY INN ROME EUR PARCO DEI MEDICI L’Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici (www.holiday-inn.com/rome-parcoi) si rimette in forma e offre interessanti novità, tra cui la più originale è di certo la Relax & Meditation Zone, finalizzata a offrire uno spazio di benessere ai congressisti. È un luogo protetto da cellulari e da computer, con sedute comode, libri e musica a tema, diffusori di essenze e luce regolabile in intensità, toni e colori. Inoltre, proprio in vista dell’imminente relaunch del brand, l’hotel sta effettuando il proprio “restyling”: sono già in corso d’opera i lavori di ristrutturazione delle 317 camere. Entro dicembre, 150 di queste saranno ultimate e già prenotabili. Altra novità riguarda l’inaugurazione della nuova veranda del ristorante, completa di
una tecnologica e funzionale copertura, che permette di cenare anche d’inverno, godendo della rilassante e splendida vista della piscina. Quest’ultima è stata valorizzata con nuove e moderne attrezzature, quali lettini da sole e arredamento per il pool bar.
HOTEL SPORTING: PIÙ SPAZI MEETING PER UN SUCCESSO ASSICURATO
L’Hotel Sporting (www.hotelsportingrimini.com) si veste di nuova luce con l’inaugurazione della sala plenaria Corallo: versatile per vocazione è caratterizzata da una passerella esterna, che domina la piscina, ideale sia per momenti glamour sia come moderna soluzione congressuale. Con i suoi 160 posti a platea è declinabile in quattro sale riunioni dotate di video-schermi al plasma 50’’. Ma non è tutto… le novità dell’hotel annoverano anche la sala Diamante che, di per sé concepita come “teatro” congressuale, è dotata di un’innovativa regia touch-screen che consente di creare un’ambientazione tecnologica per ogni tipo di evento. Naturalmente non bisogna dimenticare l’ospitalità che contraddistingue la struttura: posizione invidiabile, a Marina centro, nell’area più esclusiva di Rimini, in prima linea sul mare; camere panoramiche e 88 camere nuove dagli arredi eleganti caratterizzati da un caldo color blu che si coniuga naturalmente con il mare e la piscina, ognuna con balcone privato, Tv Lcd, Sky, connessione internet gratuito 24 ore su 24. Anche la ristorazione è da gran gourmet: in Romagna conquistare i clienti per la gola è la specialità.
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ANCORA PIÙ WELLNESS NEI CLUB MED Club Med (www.clubmed.it) implementa l’offerta wellness, con sette nuove partnership con marchi specialisti in “benessere e spa” nei diversi Paesi del mondo dove si trovano i villaggi. Tra le nuove proposte si trova un’ampia offerta di trattamenti “à la carte” per il massimo della personalizzazione di ogni evento all’insegna del benessere, come nella migliore tradizione di Club Med. Era infatti il lontano 1970 quando alcuni
villaggi proponevano per la prima volta una serie di attività wellness, tra cui sauna, hammam, idromassaggio, yoga e il 1994 quando sono stati introdotti nell’offerta i trattamenti e i massaggi. Nel 2000 l’84 per cento dei Villaggi offriva “servizi benessere” in prestigiosi spazi dedicati. A oggi, Club Med conta oltre 45 centri benessere nel mondo, 16 aree massaggi ed esclusive collaborazioni con rinomate case cosmetiche.
TUTTO NUOVO IL DERBY GRILL DELL’HOTEL DE LA VILLE L’Hotel de la Ville di Monza, affiliato alla esclusiva catena internazionale Small Luxury Hotels of the World e vincitore del prestigioso premio Johansen Condè Nast 2008 “Most Excellent Hotel for service in Europe and Mediterranean” si distingue anche per la proposta gastronomica, grazie alla grande reputazione del rinomato ristorante “Derby Grill”, segnalato dalle più qualificate guide di settore tra i migliori ristoranti in Italia. Ad agosto il ristorante è stato completamente rinnovato secondo un restyling che l’ha reso ancora più accogliente. Il rinnovo segue, in ordine di tempo, quello dell’American Bar, che ora propone in una coinvolgente atmosfera un’apprezzatissima varietà di drink. L’hotel affianca a queste novità la sua tradizionale ospitalità che punta alla massima espressione di lusso. Le settanta camere sono individualmente arredate
con raffinata eleganza, pregiati tessuti ed estrema cura dei particolari, mentre l’esclusiva dependance propone giardino privato, sauna, palestra e l’esperienza professionale di un attendo staff multilingue.
A CATANIA L’ARCHITETTURA SPOSA L’OSPITALITÀ Giovedì 15 luglio, nell’ambito della rassegna “Progettisti protagonisti dell’architettura in Sicilia”, l’In.Arch. (Istituto Nazionale di Architettura) ha presentato le opere dell’architetto Antonio Iraci, proprio all’interno dell’ultima delle sue opere architettoniche, il nuovissimo hotel Romano House di Catania. La struttura è stata dichiarata dall’assessore alla Cultura Marella Ferrera tra le più pre-
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gevoli e valide opere di riqualificazione realizzate negli ultimi anni all’interno dell’antico cuore della “civita” catanese, il quartiere San Berillo. Le preesistenze architettoniche sono state rispettate e restituite agli antichi splendori, così come i preziosi soffitti a volta, gli stucchi e i dipinti risalenti alla fine del 1700, magistralmente inseriti in un contesto di linearità e pulizia delle forme che il
critico Luigi Prestinenza Puglisi ha definito nell’ambito della serata come un nuovo “minimalismo barocco”. È dunque un mix che affascina e stupisce, questo perfetto equilibrio tra eccesso barocco e linee essenziali, dove arredi e complementi di famosi designer si integrano con la scelta di tessuti, marmi, legni più propri di una residenza aristocratica che di un hotel dei nostri giorni.
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ESPERIENZA SENSORIALE AL GREEN PARK RESORT Il Green Park Resort sul Lungomare di Tirrenia, a pochi chilometri da Pisa, propone un’esperienza sensoriale davvero inusuale: viziarsi con i trattamenti del grande centro benessere a base di olio, vino e uva, cioccolato, lavanda, basilico, cristalli di sale marino e ritrovare gli stessi ingredienti rielaborati creativamente dall’inesauribile fantasia dello chef Luca Landi nelle proposte del Ristorante gourmet Lunasia. Una proposta di marketing sensoriale che avrà sicuramente un forte impatto sui congressisti per i loro momenti di relax. (N.V.)
SUN RESORTS: A DICEMBRE APRE IL LONG BEACH Long Beach è il nuovo urban beach resort della collezione Sun Resortsa Mauritius, che aprirà il prossimo dicembre. Il nuovo albergo, che offre 255 camere tutte con vista mare, si propone come un resort contemporaneo tropicale cinque stelle per ospiti “attivi”, offrendo una spettacolare spiaggia lunga settecento metri e larga quaranta. La laguna adiacente, protetta da una costellazione di rare formazioni coralline, ospita una ricca fauna sottomarina, è un paradiso per lo snorkeling e gli sport acquatici. «L’architettura di Long Beach combina interpretazioni tropicali con uno stile urbano contemporaneo addolcito da forme naturali, dettagli e materiali locali. I giardini, per un totale di circa 500mila piante di 26 varietà di specie endemiche, sono una caratteristica fondamentale del resort poiché si fondono perfettamente con le strutture architettoniche e gli edifici» ha spiegato Nicolas de Chalain, appena nominato general manager del Long Beach.
PARK HOTEL AI CAPPUCCINI RINNOVA IL BENESSERE Il Park Hotel ai Cappuccini (www.parkhotelaicappuccini.it ) dedica un nuovo spazio al benessere: l’esclusivo Cappuccini Wellness & Spa, un vero e proprio tempio dedicato alla rimise en forme completamente ristrutturato di recente con servizi dedicati alla cura del corpo, dalle saune finlandesi al
bagno turco, dal bagno rasul alla private spa, massaggi, sala attrezzi e tutto ciò che serve per dedicare qualche ora a sé stessi in un contesto elegante. Altra novità è la ristrutturazione di Palazzo dei Conti della Porta, nel cuore del centro storico di Gubbio, ideale per cene ed eventi di prestigio.
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Lungo uno dei tratti di costa più affascinanti e suggestivi dell’Adriatico croato, in un territorio ricco di storia, arte, bellezza e cultura, anche il lavoro diventa un piacere, grazie alle strutture targate Adriatic Luxury Hotels
Incontriamoci a Dubrovnik apitale delle vacanze leisure nella turchese costa croata, Dubrovnik è C ogni giorno di più destinazione privile-
MANUELA BELLINI
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giata anche per il turismo business, soprattutto da quando può contare sull’ottima accoglienza di Adriatic Luxury Hotels. Quattro hotel di comfort, lusso e atmosfera in una delle più belle città del Mediterraneo. Una combinazione eccezionale di servizi, attrezzature e impianti tecnologici che garantiscono conferenze e meeting di successo al vero sapore di mare. L’Hotel Excelsior, il Bellevue, l’Hotel Dubrovnik Palace e l’Hotel Kompas, incorniciati dallo splendore medievale della città di Dubrovnik, provvedono a soddisfare ogni esigenza, offrendosi come location perfette per eventi tailor made, incentive originali e piccole e grandi conferenze da dieci a mille partecipanti.
LA RAGUSA DI DALMAZIA Il clima mite tutto l’anno, il fascino antico e riservato del centro storico – nominato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco – e il pescoso mare croato all’orizzonte, fanno di Dubrovnik, la Ragusa di Dalmazia, "perla dell'Adriatico", destinazione congressistica ideale in ogni stagione dell’anno. Non a caso il gruppo Adriatic Luxury Hotels l’ha scelta come cornice perfetta per le proprie strutture che possono così soddisfare a 360 gradi le esigenze più sofisticate dei clienti business: ampi e moderni impianti, personale altamente qualificato e tutte le premesse per trascorrere un periodo di vacanza e relax tra il lusso e le bellezze dello splendido ambiente circostante. Primo della classe nel ventaglio di offerte, l’Hotel Dubrovnik Palace, leader nel
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campo dell’organizzazione e della realizzazione d’eventi congressistici e che ha ospitato un gran numero di conferenze e incontri internazionali, tra i quali il Summit internazionale di Capi di Stato e rappresentanti di Governo tenutosi lo scorso luglio. Pronto ad accogliere le presentazioni più ambiziose e qualsiasi tipo di videoconferenza il cinque stelle lusso Dubrovnik Palace Conference & Spa mette a disposizione i più moderni impianti per conferenze con una capienza complessiva di circa mille posti a sedere, un’offerta altamente tecnologica e un incantevole ambiente circostante, dove bellezze naturali e ospitalità esclusiva sono in perfetto equilibrio tra loro. Sorge invece nel cuore del centro città l’Hotel Excelsior, uno degli alberghi di lusso più prestigiosi della Croazia, nonché uno degli 11 alberghi più “in” del Mediterraneo e l’unico a Dubrovnik a godere della vista sulle mura cittadine. Completamente rinnovato nel 2008 la struttura vanta una lunga tradizione nell’organizzazione di conferenze Vip internazionali, congressi e seminari per l’alta dirigenza, come l’European Olimpic Commity, solo per citarne uno degli ultimi. L’hotel è stato completamente rinnovato nel 2008 e dispone di una grande sala più altre sei sale congressi polivalenti, per una capacità complessiva di ben 650 invitati Particolarmente suggestiva è la terrazza aperta “Vrt palmi” (Il giardino delle palme), con lo sguardo rivolto alle mura cittadine e al mare, ideale per ambientarvi banchetti ed eventi esclusivi. La struttura conta 158 lussuose camere (di cui 129 con vista mare), 15 apparta-
menti “de luxe” e due appartamenti presidenziali di settanta e 150 metri quadrati. OLTRE ALL’OSPITALITÀ, IL SERVIZIO A chiudere il prestigioso elenco, l’Hotel Bellevue, una small meeting venue per 250 persone e l’Hotel Kompas, vincitore del premio per miglior tre stelle della Croazia e ideale per social event da un centinaio di ospiti. Ma non è finita. A completare davvvero l’opera, c’è Adriatic Luxury Services, l’agenzia specializzata in Mice organization che si dedica con professionalità ed efficienza a ogni fase dell’evento. Come un perfetto Pco resta a disposizione del cliente per offrire pieno servizio e supporto agli organizzatori e prendersi cura di ogni singolo dettaglio, sia che si tratti di un piccolo meeting sia di un congresso internazionale. Nulla viene lasciato al caso. E al cliente resta solo il compito di godersi lo spettacolo. indirizzi a fine rivista
1 e 6 / Il Dubrovnik Palace 2 / L’Hotel Kompass 3 / L’Hotel Bellevue 4-5 / L’Hotel Excelsior 7 / L’Hotel Bonavia
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L’Austria per l’Italia Hotels: un centinaio di alberghi dall’atmosfera unica, disseminati in Austria, caratterizzati da servizi top level e da un comune denominatore tutt’altro che trascurabile, “l’ospitalità che parla italiano”
Eventi
senza frontiere sinonimo di successo per la realizzazione di qualsiasi tipologia di È evento, L’Austria per l’Italia Hotels,
LUCIANA FRANCESCA REBONATO
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brand alberghiero particolarmente congeniale alla meeting industry del Belpaese grazie al personale delle strutture che parla italiano e consente di apprezzare al meglio la nazione austriaca, destinazione dalla pluralità di scenografie e con un’alchimia paesaggistica distribuita a ogni altitudine. Un mosaico d’eccellenza nel quale spicca un prestigioso poker d’assi fra le strutture ricettive di L’Austria per l’Italia Hotels: l’elitario Schloss Velden del Gruppo Capella, a Velden – in Carinzia – l’Interalpen-Hotel Tyrol – a TelfsBuchen/Seefeld, in Tirolo –, il Central Spa Hotel Soelden – sempre in Tirolo – e l’Alpine Palace New Palace Luxus Resort a Hinterglemm, nel Salisburghese.
CARINZIA STELLATA Nel centro storico della località di Velden, adagiata sul lago di Woerter, campeggiano le cinque stelle lusso dello Schloss Velden (www.schlossveldencapella.com), sede ideale per eventi prestigiosi ai quali la struttura dedica cinque sale meeting provviste di tecnologia all’avanguardia e una pluralità di spazi in grado di ospitare complessivamente 665 persone. Il salone da ballo con foyer e l’ampia terrazza affacciata sulle acque lacustri rappresentano la cornice ideale per ambientazioni d’atmosfera. La direzione dell’albergo dedica alla meeting industry uno staff dedicato per la pianificazione di qualsiasi esigenza e invita, dopo le sessioni lavorative, a una rilassante remise en forme. Dove? Nella lussuosa Auriga Spa, 3.500 metri quadrati di superficie nei quali rinnovare l’energia grazie a una pluralità di percorsi benesse-
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re e di trattamenti affiancati da sauna, piscina indoor e una speciale cabinaneve che rinfranca da ogni stress e promuove una rinnovata vitalità. L’accomodation? 105 camere che rappresentano una perfetta alchimia di comfort, stile e qualità. TIROLO DI LUSSO Nel cuore delle alpi del Tirolo, da sempre sinonimo di world-class resort e di comprensori sciistici di richiamo internazionale, si trova il cinque stelle InteralpenHotel Tyrol (www.interalpen.com), ubicato sull'altopiano di Seefeld e nei pressi di Innsbruck. Un albergo di charme che affascina non solo per la sua posizione esclusiva ma anche per il suo design avveniristico con interni eleganti ed elementi di concezione contemporanea. Spazio a preziosità autoctone, invece, nelle 282 fra camere, suite e appartamenti, arredati in caratteristico stile tirolese e con tipiche stufe in ceramica: un tuffo nelle tradizioni locali al quale far seguire un’immersione nelle piscine panoramiche della struttura. E dopo lo sport, il relax: la spa dell’Interalpen-Hotel Tyrol – una fra le più sontuose dell’intero arco alpino – con i suoi cinquemila metri quadrati si rivela vero e proprio tempio del wellness nel quale ripristinare l’equilibrio psicofisico. La struttura dedica ai meeting ben 11 sale concepite per accogliere un totale di 940 persone. Numeri importanti anche per la ristorazione, dedicata ai più esigenti gourmet i quali possono apprezzare prelibati percorsi del gusto anche nel Central Spa Hotel Soelden (www.central-soelden.at), cinque stelle incastonate in mezzo alle montagne mozzafiato
della valle Ötz. L’elegante struttura è provvista di sale meeting per circa 150 delegati e si configura sede ideale per programmi di incentivazione. Un esempio? Yoga individuale a duemila metri di altitudine.
1 – 3 / L’Interalpen-Hotel Tyrol sorge nel cuore delle Alpi, sull’altipiano di Seefeld 4 / I’Alpine Palace New Palace Luxus Resort, cinque stelle nel Salisburghese 5 – 7 / Il Central Spa Hotel Soelden, perfetto per coniugare lavoro e relax
SALISBURGHESE AL TOP Esclusivo è anche l’Alpine Palace New Palace Luxus Resort (www.hotel-alpinepalace.com), a Hinterglemm, nel Salisburghese, cinque stelle e altrettante sale convegni – per una capacità complessiva di 448 persone – che rappresentano uno fra i business centre più ricercati del territorio. Lo state of the art equipment di altissimo livello coniuga il mondo della comunicazione con il total comfort e la massima attenzione ai dettagli. Spazio anche al benessere nella spa dell’albergo con tanto di trattamenti termali indoor e outdoor. indirizzi a fine rivista
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The Hub Hotel ★★★★ Milano Numero totale camere: 162 | Ristoranti: 2 (Mirror Lounge & Restaurant 150 posti e Banqueting Area 500 posti) | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Altre tre location per eventi: giardino, hall, terrazza, foyer | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 190 interni – 100 esterni | Possibilità organizzazione post congress
Indirizzo di tendenza a Milano per eventi e congressi, l’albergo del gruppo Concerto Hotels espone opere di artisti che fanno parte del Misa, il museo in progress che ha scelto l’elegante location milanese per la sua ultima esposizione
The Hub
ospita l’arte
SIMONA ZIN
l’arte a farla da padrona al The Hub, il nuovo hotel milanese di Concerto È Fine Italian Hotels che ha riscosso già molto successo diventando uno dei punti di riferimento dell’hotellerie in città. La struttura meneghina ospita, infatti, fino al 20 settembre, opere di artisti contemporanei che fanno parte del Misa, il Museo Internazionale di Scultura all’Aperto, un museo in progress che si propone di presentare opere di livello internazionale all’interno di un suggestivo contesto imprenditoriale, sia esso paesaggistico o urbano o d’interni. I diversi Misa sono parte di un network che sottolinea il ruolo della committenza testimone di quella tradizione che ha reso unico il nostro Paese e che ancora oggi lascia nell’arte il segno del momento storico attuale.
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“Misa Ipotesi Dinamica: “The Art Puzzle” è un format inedito, composto da due sezioni inscindibili una dall’altra: la mostra permanente in progress e la mostra temporanea itinerante. In questo caso la location scelta per l’esposizione è stato l’elegante hotel milanese di Concerto: ogni piano della struttura è dedicato a un artista, con un approccio molto “easy” all’arte. Gli ospiti dell’hotel sono invitati ad avvicinarsi alle opere in modo ludico perché queste si presentano come un gioco, ma attivano anche tutti i risvolti relazionali e didattici che questo comporta. UN RIFERIMENTO CULTURALE La catena Concerto Fine Italian Hotels non è nuova a questo tipo di iniziative: Aldo e Fiorella Grassi, patron del grup-
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po alberghiero, amano e diffondono il messaggio dell’arte e sono da anni promotori del Museo Shop temporaneo “Artour-O il Must”. Ora il “testimone” è passato a Milano con il Misa-The Hub, che arricchisce il territorio di un nuovo riferimento culturale. L’elegante quattro stelle vanta ambienti dal design unico, un moderno centro congressi e un wellness center con vista sul capoluogo lombardo. La new entry meneghina del gruppo è un urban hotel che nasce nel pieno centro del nuovo sistema espositivo, fieristico e congressuale di Milano. Si tratta di una location strategica, con spazi non convenzionali e una combinazione di elementi innovativi. Caratterizzata da un’atmosfera raffinata ed esclusiva, la struttura si pone come location ideale per chi viaggia per lavoro o per piacere e vive al meglio la città più cosmopolita e internazionale d’Italia. LAVORO E COCCOLE The Hub vanta una collocazione privilegiata nel cuore del sistema espositivo e business di Milano: dalla struttura si possono raggiungere, grazie al servizio navetta gratuito, sia il complesso fieristico di Milano Rho-Pero, sia il polo congressuale di Fiera Milano City, sia la fermata del passante ferroviario Certosa. Sono 162 le camere dell’hotel, tutte caratterizzate da uno spiccato tocco minimalista ed essenziale, calde tonalità di colore, materiali ricercati e moderni e funzionalità hi-tech che creano un’atmosfera intima e soft al servizio dell’ospite. La nuova struttura di Concerto Hotels ospita anche un moderno centro congressi composto da nove
A fianco Fabio Messina, direttore del The Hub. L’hotel dispone di 162 camere e nove sale congressi
sale, tutte dotate di attrezzature di ultima generazione e di luce naturale, con capienza da dieci a duecento posti, per una capacità totale di seicento persone. Gli spazi congressuali arricchiscono l’offerta di The Hub rendendolo una soluzione perfetta per l’organizzazione di ogni tipo di evento o meeting a Milano. Non mancano, tuttavia, nell’hotel possibilità di concedersi momenti di relax: è a disposizione degli ospiti, infatti, un panoramico e moderno centro benessere posto al livello del roof e composto da piscina, sauna, bagno turco, idromassaggio e area gym dotata delle più moderne attrezzature. A completare i servizi di The Hub, che dispone di un garage per settanta posti auto, anche un coffee shop con servizio di bar & restaurant all day long e il gourmet restaurant Mirror con selezionato menu à la carte. indirizzi a fine rivista
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Il gruppo alberghiero Fh Hotels presenta interessanti novità nei propri alberghi a Roma, Firenze e Fiesole. Strutture magnifiche in location fantastiche e un servizio “a cinque stelle” che accompagna da oltre 55 anni il soggiorno negli hotel della catena
Quattro stelle per l'ospitalità FABIO ALCINI
in dal 1955 il gruppo Fh Hotels coniuga in modo perfetto storia e F modernità, comfort ed efficienza del servizio, panorami magnifici con l'unicità delle location, che vanno dai centri storici di Roma e Firenze fino alla Collina di Fiesole. Gli alberghi del gruppo sono tutti quattro stelle: il Grand Hotel Palatino di Roma, il Grand Hotel Mediterraneo e l’Hotel Calzaiuoli a Firenze, l’Hotel Villa Fiesole a Fiesole vantano, al loro interno, oltre seicento camere, suddivise tra confortevoli Classic, lussuose Design e Pool Suite, nuovissime Executive Room con balconcini privati e Deluxe Room con vista mozzafiato sulle bellezze artistiche delle città di Roma e Firenze. La prima perla della collana Fh Hotels è il Grand Hotel Palatino, a meno di cento metri dal Colosseo, dal Foro
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Romano e dalla Basilica di Santa Maria Maggiore. Negli ultimi anni l’albergo è stato oggetto di importanti ristrutturazioni: sono infatti stati del tutto rifatti il primo, il settimo e l’ottavo piano che annoverano molte tra le più belle camere di Roma, tra cui le due design suite, le junior suite, le deluxe e le executive room, dotate di balcone privato con vista sui principali monumenti della Città Eterna. Originali e molto pratiche sono invece le tre business room, realizzate con un concept innovativo: le camere da letto, infatti, all’occorrenza si trasformano in pochi minuti in meeting room capaci di ospitare fino a dieci persone. Rinnovato anche il centro congressi: nuovi impianti, nuove attrezzature e nuove le sale Tevere, Aniene e il salone Cesarini dove, all’occorrenza,
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grazie a pareti modulari e insonorizzate, possono essere allestite fino a tre salette per sottocommissioni. La sala Cesarini si caratterizza anche per la bellezza dello splendido soffitto a doghe in legno, che assicura un’acustica fantastica agli oltre 220 occupanti. DA ROMA A FIRENZE…E FIESOLE Da Roma a Firenze cambiano i monumenti e il panorama, ma non la classe, il servizio Fh Hotels e le suggestive location dei suoi tre alberghi: sul Lungarno, a pochi passi dalla storica Basilica di Santa Croce, troviamo il Grand Hotel Mediterraneo: hall in marmo brasiliano, due ristoranti, american bar con terrazza, boutique e 331 camere. Tra queste spiccano le nuove ed eleganti camere del sesto piano, dotate di balcone privato con vista sul fiume Arno, sulle celebri colline fiorentine dal piazzale Michelangelo a Fiesole, sul Duomo e sugli altri monumenti della città. Sono oltre 150 le camere ristrutturate negli ultimi anni, tra cui suite, junior suite e le nuove business room, camere con doppia funzionalità camera/meeting, completano il panorama delle camere dell’albergo. Lo scorso anno il Grand Hotel Mediterraneo ha festeggiato il suo cinquantacinquesimo compleanno regalandosi il nuovo centro congressi The Globe: dieci nuove sale riunioni, per un totale di 18 spazi modulabili, capace di accogliere da 12 a trecento persone in eleganti sale tutte dotate di luce naturale e di nuovissime apparecchiature. Sensazionali sono anche le opportunità offerte dagli altri due hotel del gruppo: nel cuore del centro storico di Firenze, a metà di via dei Calzaiuoli, la strada che collega Palazzo
Vecchio al Duomo, si trova l'Hotel Calzaiuoli. Le eleganti 45 camere dell'hotel sono arredate in stile fiorentino, silenziose e dotate dei più moderni comfort. Nei primi mesi del 2011 l’Hotel Calzaiuoli si arricchirà di altre otto bellissime camere con vista sulla chiesa di Orsanmichele. La collana Fh Hotels si chiude sulle pendici dell’antica collina etrusca di Fiesole dove l’Hotel Villa Fiesole offre un raro esempio di armonia e raffinatezza. La villa ottocentesca, dai soffitti affrescati e la vecchia serra ristrutturata, accolgono le 32 camere, impreziosite dalla finezza degli arredi e dall’impareggiabile vista su Firenze. L’Hotel Villa Fiesole, con il suo ampio giardino, la panoramica terrazza, la piscina e il comodo parcheggio può offrire un piacevole e accogliente soggiorno a coloro che cercano relax e una calda ospitalità a pochi passi dal centro di Firenze.
1 / Sala Cesarini, all’interno del Grand Hotel Palatino, Roma 2 / Sala dei Continenti, Grand Hotel Mediterraneo, Firenze 3 / L’Hotel Calzaiuoli, Firenzz 4 - 5 / L’Hotel Villa Fiesole, Fiesole
indirizzi a fine rivista
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Due hotel in riva al mare frizzante di Riccione, due modernissimi centri congressi, una società di organizzazione eventi, una di catering & banqueting e un’agenzia incentive: il tutto sotto un unico brand, quello del Gruppo Atlantic
Gruppo Atlantic: i numeri del Mice NINO VERMICELLI
e Riccione è ormai indiscutibilmente annoverata tra le destinazioni Mice S più attrezzate e dotate di infrastrutture all’avangardia, il merito è anche di realtà come il Gruppo Atlantic, da quarant’anni presente sul territorio romagnolo con strutture di prestigio e società dalla professionalità consolidata. “Portabandiera” del Gruppo è l’hotel omonimo, raffinato quattro stelle superior affacciato sulle palme del lungomare Liberà, nel cuore più vibrante di Riccione. E ad appena duecento metri si incontra l’altro quattro stelle del Gruppo, il Nautico: insieme le due strutture – la cui contiguità consente di ospitare la meeting industry anche in maniera sinergica – offrono 180 camere tutte con vista mare, quattro sfiziosi ristoranti in grado di accogliere da cento a quattrocento commensali, due centri congressi per
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un totale di 18 sale, da venti a trecento posti, e due wellness centre – con piscina coperta riscaldata e alimentata da acqua marina quello dell’Atlantic Hotel, sulla terrazza panoramica al settimo piano quello del Nautico, con una vista mozzafiato sulla Riviera –. Ampi parcheggi coperti accessbili 24 ore su 24 e la connessione Internet ad alta velocità gratuita nelle camere sono ulteriori plus che caratterizzano entrambe le strutture. UN CATERING... SOPRAFFINO Mai nome poteva essere più indicato: da oltre vent’anni, Sopraffino Catering & Banqueting propone e crea “progetti gastronomici” originali e d’impatto ideando non solo il menu più adatto al tenore dell’evento, ma individuando anche location suggestive e d’atmosfe-
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ra, senza lasciare nulla al caso, elemento che gli ha consentito di diventare partner privilegiato del nuovo Palazzo dei Congressi di Riccione. Importante anche il numero di commensali che lo staff di Sopraffino è in grado di deliziare: oltre 1.500, mentre venti sono le location che il catering ha selezionato, incastonate nei contesti più coreografici della Romagna. MEETING O INCENTIVE? Benché oggi il mondo degli eventi sia così articolato da non ammettere più una netta distinzione tra le diverse tipologie di manifestazioni, favorendo invece proficue commistioni, rimane comunque fondamentale che al timone ci sia sempre qualcuno di specializzato. Ed è per questo motivo che il Gruppo Atlantic ha al proprio interno due “cabine di regia” vere e proprie, Tuttomeeting e Riminincentive, in grado di organizzare eventi – dai congressi di taglia maxi ai top meeting di altissimo livello, dai viaggi incentive tailor made alle attività motivazionali – ponendo l’accento di volta in volta sull’aspetto logistico o su quello creativo.
culturale nel Rinascimento. Per continuare con i borghi e i castelli più appartati, come San Leo, in bilico su una rupe, o Gradara, nel cui castello si consumò l’amore tragico tra Paolo e Francesca, che commosse anche Dante, solo per fare un paio di esempi. E proprio per informare i clienti degli hotel Atlantic sulle mille risorse del territorio che li ospita, è nato Atlantic Magazine, un house organ ricco di spunti e curiosità: «Questa pubblicazione nasce con l’intento di fornire ai nostri ospiti una serie di informazioni per supportarli nell’organizzazione dei momenti di svago e di relax» spiega il direttore generale di Gruppo Atlantic Ivan Neri, che prosegue: «Riccione è la meta ideale per chi, senza affrontare lunghi viaggi, vuole puntare su cultura, relax, buona tavola e divertimento» che si tratti di un soggiorno leisure o Mice, concludiamo noi.
1-2 / L’Atlantic Hotel, quattro stelle superior 3 / L’Hotel Nautico, affacciato sul mare 4 / Sopraffino Catering & Banqueting è in grado di gestire oltre a 1.500 coperti 5-6 / Una camera e una sala dell’Atlantic
indirizzi a fine rivista
LA ROMAGNA TUTT’INTORNO La Riviera romagnola e il suo ricco entroterra non hanno certo bisogno di presentazioni: le gemme che ne puntaggiano il territorio sono davvero innumerevoli. A inizare dalle “primedonne” come la stessa Riccione, con il suo shopping raffinato e la vita notturna elettrizzante; o San Marino, con tutto il fascino medievale di uno “stato nello stato”; o ancora Urbino, dall’imponente Palazzo Ducale, grandissimo propulsore
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I suoi ambienti sono quelli di una ex fabbrica milanese, il suo concept quello di un hotel elegantemente accattivante, per eventi sofisticati che non rinunciano a funzionalità ed efficienza. Lo Starhotels Business Palace apre le sue porte ai planner più esigenti
Tecniche di seduzione ittà della moda e del design, Milano da anni impegna le migliori risorse C creative per la riqualificazione di ex aree industriali trasformandole in contesti esclusivi dal forte potere suggestivo. Secondo lo stesso principio è nato, nei primi anni Novanta, quella che oggi è considerata un’icona del buon gusto nel panorama congressuale – e non – milanese: lo Starhotels Business Palace. Realizzato negli ambienti della ex fabbrica della Lysoform dei primi anni del ‘900, conserva dell’antico utilizzo le colonne di ghisa al primo e terzo piano, e si inserisce nel panorama moderno come realtà dinamica per ospitare eventi, sfilate, mostre e molto altro, un contenitore discreto, ma di carattere, con atmosfere di forte impatto, mai chiassose, in perfetto equilibrio tra uno stile classico che ben si addice a incontri di lavoro al top e la straordinaria cura dei dettagli che è cifra imprescindibile della classe di tutti gli Starhotels. Scegliere di organizzare un evento allo Starhotels Business Palace significa optare per servizi e infrastrutture in linea con le più alte aspettative, grazie al centro congressi, che si fa notare per gli ampi spazi e la particolare versatilità. In tutto le sale riunioni sono 11 la cui capienza va dai venti ai 340 ospiti, per un totale di ben 880 persone. Le sale possono essere adattate a diverse possibilità di configurazione così come il foyer di circa cinquecento metri quadrati, il più grande
degli Starhotels. E per un tocco di originalità si possono scegliere anche gli ambienti meno “formali” del ristorante Borromeo, che accoglie gli invitati in un’atmosfera riscaldata dai toni del giallo delle pareti e dal legno degli arredi. Qui, oltre a gustare ottimi piatti della migliore cucina italiana (tutto è perfettamente curato nei dettagli e sono presenti anche pietanze senza glutine) si possono allestire originali eventi fino a 350 persone. Anche il bar La Corte offre la stessa ambientazione accogliente e sofisticata, con poltrone in pelle mescolate a pezzi in stile e dal sapore antico. Anche le colazioni possono essere preparate senza glutine. Lo Starhotels Business Palace è la scelta giusta anche per i planner che hanno l’esigenza di organizzare un incontro in un punto strategico. L’hotel è infatti situato nell’area business di Milano est, è ben collegato al centro dalla linea metropolitana e a pochi minuti dall’aeroporto di Linate. Le camere sono 247, molto ampie e in stile classico dominate da tonalità verdi, bordeaux o azzurre, in un’atmosfera ricca di calore. Cinque sono le tipologie: classic, superior, executive, junior suite, suite (da 54 a 58 metri quadrati). Alcune sono di mezz’ angolo, altre si allargano in una bow window, grazie alla storia di questo recupero industriale.
ALESSANDRA BOIARDI
indirizzi a fine rivista
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IANUA HOTEL Valenza (Al)
Ianua Hotel ★★★★S Valenza (Al) Numero totale camere: 120 (114 junior suite + 6 senior suite) | Ristoranti: Nebbio (2 sale) e Sala Grandi Eventi | Posti: 400 totali | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 12 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 650 | Possibilità organizzazione post congress
Stile contemporaneo, eleganza e calda familiarità. Con il moderno centro congressi da 450 posti, l’alta qualità del servizio e della cucina e l’esclusiva offerta del suo centro benessere, lo Ianua Hotel è una location ideale per meeting ed eventi in Piemonte
Incontri in Monferrato ELISA FERRO
Immerso nelle colline del Monferrato, lo Ianua Hotel dispone di 120 eleganti suite e, per il relax, di una beauty farm che si estende su una superficie di 260 metri quadrati
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n provincia di Alessandria e precisamente a Valenza, capitale italiana delIl’alta gioielleria, si trova il raffinato Ianua Hotel, un albergo di design, di categoria quattro stelle superior, ideale per ospitare congressi, riunioni aziendali ed eventi in grande stile fino a 450 invitati. La struttura, infatti, circondata dalle verdi colline del Monferrato, dispone di un moderno centro congressi con ben nove sale meeting di varie metrature e capienza, tutte molto accoglienti, luminose e dotate di attrezzature d’avanguardia: dalla connessione Internet Wi-Fi alla predisposizione per teleconferenze, fino alle più avanzate tecnologie audio e video. Inoltre, aziende e istituzioni possono sfruttare al meglio per valorizzare la propria immagine l’ambiente unico di un grande auditorium ad anfiteatro, che da solo può accogliere fino a trecento persone. Durante lo svolgimento di piccoli e grandi incontri l’hotel mette a disposizione spazi adeguati, soluzioni ad hoc e un personale altamente professionale per organizzare coffee breaks e colazioni di lavoro infor-
mali, ricchi buffet, brunch, cocktail e aperitivi, ricevimenti e cene di gala esclusivi. I luoghi della convivialità, in particolare, sono rappresentati dal bar vicino alla hall, dall’enoteca e dal rinomato ristorante Nebbio, con la sua sala principale da 350 posti a sedere (e palco per la musica) e la sua magnifica terrazza panoramica esterna, aperta la sera durante la bella stagione. Per quanto riguarda invece le possibilità di alloggio, lo Ianua Hotel offre agli ospiti tutto il comfort e la privacy delle sue 120 junior suite, incluse sei senior suite con idromassaggio Jacuzzi, Tv satellitare, telefono diretto, Internet e aria condizionata. Fiore all’occhiello dell’hotel, infine, è l’esclusiva beauty farm con area spa, che si estende su una superficie di 260 metri quadrati, dove ci si può rilassare e rigenerare tra sedute di vinoterapia, massaggi al miele e scrub al cioccolato; persino il tartufo, tubero sovrano da queste parti, riserva piacevoli trattamenti a effetto liftante e schiarente. indirizzi a fine rivista
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124 hotel SX_Villa Billia GH
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Grand Hotel Billia ★★★★ Saint-Vincent (Ao)
Saint-Vincent (Ao)
GRAND HOTEL BILLIA
hotel
Numero totale camere: 239 | Ristoranti: 1 | Posti: 380 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 430 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress
Funzionali sale riunioni, il moderno centro congressi, la buona cucina e la splendida natura circostante fanno del Grand Hotel Billia la soluzione ideale per i viaggiatori business. Con il fascino dell’atmosfera Belle Epoque
Valle d’Aosta à la carte MANUELA BELLINI
Atmosfere Belle Epoque per il Grand Hotel Billia, che al Mice offre nove sale, da otto a 430 posti
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a oltre cent’anni rifugio prediletto per le vacanze dall’alta società, il D quattro stelle Grand Hotel Billia è la destinazione ideale per chi cerca un’atmosfera da Belle Epoque, lussuosa e accogliente, in uno dei paradisi naturali più affascinanti del nostro Paese. Situato a Saint Vincent, a 575 metri sul livello del mare, dispone di 239 camere, tra comfort, standard, executive, superior e junior suite di cento metri quadrati, ed è collegato al Casino de la Vallée grazie a un comodo tunnel. Ben tre sono i ristoranti tra cui poter scegliere – quello principale con l’esclusiva terrazza Jardin d’Eté, il più intimo Arcade e l’elegante Brasserie du Casino – tutti gestiti da sapienti chef che amano spaziare dalle gustose ricette internazionali a piatti degni della migliore tradizione italiana e valdostana, accompagnati ognuno da calici di raffinato e selezionato vino doc della cantina. E tra un assaggio di fontina locale, di speziato jambon de Bosses, o di morbido lardo d'Arnad è un piacere immaginare le romantiche passeggiate da organizzare nei dintorni o, per i più allenati, provare a scegliere tra arrampicata sportiva, trekking, rafting o canyoning o, ancora, pensare all’avventuroso “scacchiere” delle fortificazioni, con tappe obbligatorie al celebre forte di Bard, al castello di Fénis e a quello di Issogne. Senza dubbio location ideale per una
vacanza di ristoro o di sport, il Grand Hotel Billia è anche ottima soluzione per viaggi di lavoro, convegni meeting ed eventi importanti. Approfittando infatti dell’eccellente e tecnologico centro congressi, che conta nove sale diverse, si è in grado di ospitare qui gruppi fino a 430 persone. E a servizio degli ospiti “business” sono inoltre una sala stampa e ampie aree espositive, tutte completamente personalizzabili e adattabili a qualsiasi esigenza, versatili sia nell’arredamento sia nell’allestimento tecnico. Per i momenti di svago, c’è una piccola palestra, il solarium, due campi da tennis outdoor e una piscina scoperta, nonché il vicino e comodo Golf Club del Cervino, con cui quest’anno l’hotel ha organizzato il Primo Trofeo Grand Hotel Billia. E sempre quest’anno sono in programma nell’hotel le riprese di Fuoriclasse, la nuova sitcom della Rai con Luciana Littizzetto e Neri Marcoré in onda il prossimo autunno. «Questa collaborazione con la Rai – sottolinea Luca Frigerio, amministratore unico del Casinò de la Vallée e del Grand Hotel Billia – è uno dei primi passi del piano di rilancio che porterà le nostre strutture a una rinnovata presenza sul mercato con l’obiettivo di creare nuova occupazione e redditività per tutto il gruppo. Innovazione, servizio e cura dei dettagli saranno le parole d’ordine del nuovo progetto». indirizzi a fine rivista
dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel Ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, Vi offre spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.
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Radisson Blu Hotel, Milan ★★★★ Milano Numero totale camere: 250 | Ristoranti: 1 | Posti: 160 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 240 posti | Capienza sala minore: 8 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress
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RADISSON BLU HOTEL, MILAN
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Ambiente accogliente e informale e piatti della tradizionale cucina mediterranea sono le caratteristiche del Ristorante Filini inserito nella cornice del Radisson Blu Hotel, Milan. Una location perfetta per organizzare pranzi di lavoro ed eventi aziendali
Alta gastronomia ASSUNTA CORBO
Sotto, Dario Abate, il giovane chef che delizia gli ospiti del Ristorante Filini riscoprendo i gusti genuini e prelibati della cucina italiana
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cucina italiana è di certo tra le più e amate al mondo anche se Lnegliaricercate ultimi anni hanno preso piede le cucine etniche che tanto incuriosiscono. Tornare all’autenticità dei sapori italiani, però, è come tornare a casa e gustare i piatti più genuini della tradizione mediterranea. Un’esperienza che si può vivere al Ristorante Filini del Radisson Blu Hotel, Milan guidato dal giovane chef Dario Abate che, prima di approdare a Milano, ha girato il mondo e l’Italia per raccogliere esperienze e idee. Oggi, 30enne, guida sapientemente lo staff della cucina dell’hotel milanese che, con le sue 250 camere dotate di ogni comfort, si presenta come una location ideale per chi viene a Milano per lavoro, per visitare la città o semplicemente per fare shopping. L’atmosfera cordiale e gradevole del ristorante Filini si sposa perfettamente con la cucina a base di prodotti semplici e sapori genuini. «Mi piace tornare al passato e proporre la cucina di una volta – spiega lo chef Abate –, proponiamo piatti della tradizione mediterranea con particolare attenzione alla cucina della mia terra d’origine, la Sicilia». Prodotti di qualità, piatti
curati e genuini al tempo stesso, ambiente confortevole e informale sono le caratteristiche del ristorante che si presta all’organizzazione di pranzi o cene aziendali. I 160 posti a sedere della sala sono perfetti per vivere al meglio i momenti conviviali. Oltre al ristorante, il Radisson Blu Hotel, Milan propone uno spazio esterno e sale convegni di dimensioni differenti in cui organizzare piccoli rinfreschi, banchetti privati o cocktail e buffet fino a 250 persone. «Grazie alla nostra flessibilità, siamo in grado di proporre menu di ogni genere in base alle richieste del cliente» spiega Abate. Per una pausa benessere che comincia nella spa e si completa a tavola, lo chef propone menu di piatti light e cucina vegetariana. «Sono menu veloci e di grande qualità che sposano la filosofia del benessere anche a tavola» spiega Abate, che definisce speciali due piatti in particolare della sua cucina: le sarde a beccafico preparate con salsa di agrumi e cipolla bianca e il semifreddo alle mandorle tostate con cioccolato caldo. Entrambi piatti della tradizione siciliana. indirizzi a fine rivista
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Astoria Park Hotel ★★★★ Riva del Garda (Tn) Numero totale camere: 118 | Ristoranti: 1 | Posti: 250 | Sala meeting divisibile in 4 sale modulari | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 | Possibilità organizzazione post congress
Astoria Park Hotel: smagliante wellness hotel di design del Garda, con sorprendenti atout d’arte, benessere e sport. Immerso in un’oasi “mediterranea” alle pendici delle Dolomiti
Wellness e design LUCIANA FRANCESCA REBONATO
Una sala meeting divisibile in quattro e 118 camere sono i numeri che l’Astoria Park Hotel propone al Mice
l lago rilassa, si sa. Un’ambientazione congeniale agli incalzanti ritmi della Imeeting industry, soprattutto il Garda Trentino, con la corolla di monti che si specchia nelle acque, una vera palestra a cielo aperto nella quale – nel raggio di soli quindici chilometri – è possibile praticare qualsiasi attività outdoor, dilettarsi con salutari apporti di energia, concedersi pause di meritato relax e partecipare o assistere a eventi di risonanza internazionale. Anche dedicati alle discipline en plen air. Un contesto eterogeneo congeniale alla meeting industry alla quale apre i battenti una struttura d’eccellenza, l’Astoria Park Hotel, quattro stelle a Riva del Garda di alto profilo. VALENZA E MAGNIFICENZA Incastonato in un parco di quindicimila metri quadrati disseminato da palme,
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olivi e melograni, l’Astoria Park Hotel si trova a pochi minuti dalle seduzioni lacustri e a circa cinquecento metri dal centro storico della cittadina trentina. Un’ubicazione eccellente per l’ambientazione di qualsiasi tipologia di manifestazione con il valore aggiunto, durante la stagione estiva, di una natura esuberante: il clima è clemente grazie a venti miti e costanti e la località è famosa da secoli per essere un’oasi mediterranea alle pendici delle Dolomiti. Un arcobaleno di fragranze, seduzioni e colori affiancati da cromie di rame, acciaio e cristallo del centro congressi della struttura nella quale ha sede la Sala Segantini, sala plenaria concepita per accogliere trecento delegati, frazionabile in più sale – sino a quattro – e approntabile per qualsiasi esigenza on demand. Illuminata con luce naturale, la Sala
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ASTORIA PARK HOTEL Riva del Garda (Tn)
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Segantini si affaccia con ampie vetrate sul verde del parco e dispone di veranda coperta. Alla sala – cui si accede tramite un luminoso nonché ampio foyer – si affiancano nove salette business, ideali per workgroup raccolti. Completa gli spazi dell’Astoria Centro Congressi la Sala Luciolli, situata al piano rialzato della struttura, indicata per cene di gala d’atmosfera e sino a 150 persone. Tradizionale location dedicata a Cerere e Bacco è il ristorante nel quale apprezzare prelibatezze locali e internazionali rivisitate con maestria e in accordo allo scorrere delle stagioni. Durante quella estiva – da maggio a settembre –, inoltre, è possibile intraprendere percorsi del gusto nel Bistrot, ospitato nella veranda esterna del ristorante, un trionfo di specialità leggere, genuine e del territorio. VENERE SPORTIVA Mangiare sano significa volersi bene, così come la capacità di prendersi cura di sé: a questo provvede la Social Spa, innovativo format di remise en forme dell’Astoria Park Hotel, uno spazio di oltre cinquecento metri quadrati che si ispira alle antiche terme come luogo deputato al piacere dello “stare insieme” e nel quale leggere, rilassarsi, incontrarsi e dialogare. Sette le cabine per i trattamenti – a base dei prodotti più naturali del Garda Trentino – cui far seguire un’oasi dedicata all’acqua in tutte le sue versioni: emulsionata e frizzante nella piscina con idromassaggi, convertita in benefico vapore nello steam bath e ghiacciata nell’ice corner, magari da provare all’uscita da una sauna tonificante. I programmi di remise en forme sono decli-
nabili a seconda delle esigenze individuali della meeting industry che dopo essersi rigenerata può passare, in forma e concentrata, agli impegni di lavoro o alle attività sportive. Praticare sport in quest’area è un must: si può fare di tutto, dai trekking più semplici a rilassanti routing in bicicletta, gare di mountain bike, arrampicata, wind-surf, ferrate per principianti e per esperti che diventano anche adrenalici post congress e intriganti team building volti a ritrovare lo spirito di squadra. Da provare anche i quad, ideali per divertenti momenti di coesione e mini regate in barca a vela: l’imbarcazione e il suo equipaggio sono la metafora perfetta per i formatori di tutto il mondo. Sempre con lo sguardo worldwide, l’Astoria Park Hotel vanta la certificazione Ecolabel, marchio ambientale europeo che contraddistingue le strutture ricettive orientate alla salvaguardia del pianeta. indirizzi a fine rivista
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Hotel Parchi del Garda ★★★★ Lazise (Vr) Numero totale camere: 233 | Ristoranti: 3 | Posti: 600 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 400 | Possibilità organizzazione post congress
Modernità e funzionalità si fondono in uno dei maggiori congress centre hotel del Garda e di Verona, inaugurato a fine aprile. Con le sue 233 camere e gli oltre 1.700 metri quadrati di spazi congressuali, l’Hotel Parchi del Garda è l’ideale per eventi dai grandi numeri
“Large Events” sul Lago di Garda ELISA FERRO
uanto vorrei – scriveva Goethe nel suo Viaggio in Italia del 1786 – che «Q i miei amici fossero per un attimo accanto a me e potessero godere della vista che mi sta dinnanzi! Stasera avrei potuto raggiungere Verona ma mi sarei lasciato sfuggire una meraviglia della natura, uno spettacolo incantevole, il lago di Garda: non ho voluto perderlo, e sono stato magnificamente ricompensato di tale diversione». Ecco, c’è tutta la suggestione del Lago di Garda nel nuovo albergo che ha aperto i battenti lo scorso aprile a Pacengo di Lazise: è l’Hotel Parchi del Garda, un’offerta a quattro stelle inserita nel suggestivo scenario del lago di Garda, descritto da Goethe nel suo Grand Tour italiano, ma anche da Catullo, Kafka, Thomas Mann e D’Annunzio. Poeti e scrittori, questi, che
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hanno tessuto e cantato, in tutti i tempi, le lodi del grande lago che ora mette a disposizione dei meeting planner una nuova ed esclusiva location per organizzare convegni, workshop, expo, eventi e convention di qualsiasi tipologia e dimensione. Proprio qui sarà ospitato, infatti, il prossimo novembre, il workshop Ediman dedicato agli eventi dai grandi numeri, il Full Contact Large Events. Con oltre 1.700 metri quadrati di spazi e sale dedicati al Mice, l’Hotel Parchi del Garda si aggiudica la pole position nell’ambito dell’offerta congressuale del Triveneto, per servizi, polifunzionalità, personalizzazione e professionalità, contribuendo così a riportare il Lago di Garda al centro delle proposte dedicate al mondo del business e del Mice.
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Lazise (Vr)
HOTEL PARCHI DEL GRADA
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Inoltre, un vero e proprio must che caratterizza l’esclusività del nuovo Hotel Parchi del Garda è la sua unicità architettonica sviluppata in orizzontale, con una struttura a borgo con cinque padiglioni collegati, realizzati secondo principi di eco-compatibilità e sostenibilità ambientale. AL SERVIZIO DEL SUCCESSO Riva, Rocca, Arilica, Gardesana e Benacus sono i nomi evocativi delle sei sale meeting che garantiscono una capienza che va dai 25 posti della sala più piccola fino agli oltre ottocento dell’ammiraglia Benacus: la sala plenaria senza colonne, dotata di luce naturale, cabina regia d’avanguardia, ingresso autonomo e caratterizzata da un rivoluzionario concept di arredamento riecheggiante le forme e i colori del mitico quanto ricercato modernariato. E se la sala maggiore rappresenta il fiore all’occhiello dell’hotel, l’offerta Mice si articola su misura, in base alle reali esigenze di ogni committente, grazie alle altre meeting room concepite sempre all’insegna della massima funzionalità e adattabilità: dai 344 metri quadrati della sala Arilica ai 35 della Lacisium; dai 147 metri quadrati delle sale Riva e Rocca alla grande versatilità della sala Gardesana. Metratura importante e fuori dagli standard abituali anche per il foyer: 440 metri quadrati da sfruttare al meglio per banqueting, coffee break, expo e intrattenimento. La posizione strategica dell’hotel, poi, situato al centro del distretto tematico più famoso d’Italia, garantisce attività di post congress di sicuro interesse e piacere, studiate da un team altamente specializzato in sinergia con i parchi protagonisti del Network Parchi del Garda Experience, di cui l’hotel è promotore e capofila: congressisti, accompagnatori e gruppi incentive potranno quindi divertirsi con le esperienze e le avventure del Parco Natura Viva, del Museo Nicolis, del Parco Giardino Sigurtà, del Jungle Park Adventure e del Movieland Park con il circuito Hollywood Studios, Aqua Studios, Medieval Times Studio e Rock Star Studio. All’interno dello stesso hotel è stato realizzato un padiglio-
ne ad hoc dedicato all’esperienza dei parchi, con quattro stanze innovative e ultrasensoriali in 4D, con effetti speciali realizzati da professionisti di Hollywood. Una novità assoluta per l’Italia che conferma l’originalità e la qualità dell’Hotel Parchi del Garda. Qualità peraltro garantita anche dal comfort delle 233 camere dell’albergo, di cui 15 eleganti suite, dalle tre sale ristoranti, dai due bar e dal moderno business center con postazioni Pc e collegamento a Internet Wi-Fi. Da non perdere l’area acquatica esterna di ottocento metri quadrati con un’allettante piscina biodesign.
Caratteristica inconfondibile del nuovo Hotel Parchi del Garda è la sua struttura architettonica sviluppata in orizzontale, a borgo, formata da cinque padiglioni collegati tra loro
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HOTEL GRANDE ALBERGO Sestri Levante (Ge)
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Hotel Grande Albergo ★★★★ Sestri Levante (Ge) Numero totale camere: 68 | Ristoranti: 1 | Posti: 130 all’interno – 90 all’esterno | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 180 posti | Capienza sala minore: 30 posti | mq di aree espositive: 330 | Possibilità organizzazione post congress
L'Hotel Grande Albergo di Sestri Levante ha tutti i possibili vantaggi per facilitare l'organizzazione di un meeting di sicura riuscita. Non ultimo, il plus non trascurabile dell’incantevole posizione
Gli ingredienti del successo FABIO ALCINI
Sono quattro le sale congressi del Grande Albergo, posizionato sulla passeggiata a mare di Sestri Levante
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a vicinanza alle principali vie di comunicazione, il paesaggio, la perfetta Lorganizzazione, la bellezza della struttura. E ancora: spazi ampi per organizzare eventi, l'esperienza, lo stile, la professionalità. E il mare: tutti ingredienti spesso indispensabili per organizzare un evento di successo. Tutto questo all'Hotel Grande Albergo di Sestri Levante è presente: dai punti di vista della dotazione professionale e di spazi, del paesaggio, della collocazione perfetta sia per la vicinanza alle grandi città sia per la posizione ottima dal profilo delle escursioni del post congress, tutto è perfetto in questo angolo della provincia di Genova. A cinquanta chilometri dall’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, a trenta dalle Cinque Terre e a seicento metri dalla stazione ferroviaria di Sestri, la struttura è raggiungibile con ogni mezzo di trasporto. La sua posizione in passeggiata mare nel cuore della Baia delle Favole ne fa una location indimenticabile per meeting e congressi. L’hotel Grande Albergo dispo-
ne di quattro sale congressi, configurabili in base alle esigenze, con ampi spazi espositivi, dotate di ingresso indipendente e accesso diretto dalla strada. La sala La Piazza, integrabile con la sala La Piazzetta, con un’ampiezza di circa 190 metri quadrati, è l’ambiente ideale per grandi meeting, workshop ed esposizioni. La sala Jensch, di circa 96 metri quadrati, offre la possibilità di ospitare piccole riunioni, eventi e proiezioni; la sala da Tè, ristrutturata mantenendo lo stile originale, è la location perfetta per sfilate ed eventi di gala. Su richiesta è possibile mettere a disposizione attrezzature audiovisive e assistenza tecnica, nonché organizzare attività di team-building, postcongress, incentive e intrattenimento. Il Ristorante Delfino Bianco è a disposizione della clientela fino a una capienza massima di 150 persone per coffee break, welcome cocktail, aperitivi a buffet, colazioni di lavoro, pranzi e cene di gala. indirizzi a fine rivista
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Una Hotel Modena ★★★★S Baggiovara (Modena) Numero totale camere: 95 | Ristoranti: 1 | Posti: 120 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: Sala congressi (plenaria) 216 + Foyer 80 | possibilità organizzazione post congress
Design, comfort e tutta la praticità di un’ubicazione strategica. Il nuovissimo Una Hotel Modena, con il suo centro congressi in grado di ospitare fino a 250 delegati, si propone al settore Mice in tutto lo sfavillio delle sue quattro stelle superior
Il design si ferma a ELISA FERRO
ettembre è il mese di apertura del nuovissimo Una Hotel Modena, l’uniS co albergo di categoria quattro stelle superior della rinomata città emiliana. Una struttura di nuova concezione, frutto di ricerca e di design, con un’ottima posizione strategica che valorizza al meglio sia l’estrema vicinanza al centro storico di Modena, con le sue attrattive artistiche e culturali, sia la comodità dei collegamenti autostradali con gli aeroporti di Verona, Parma e Bologna, nonché eccellente base logistica per le
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numerose fiere nazionali e internazionali della zona compresa tra Reggio Emilia e Bologna. Per chi raggiunge Modena in auto è disponibile un ampio parcheggio da oltre duecento posti, di cui una parte coperti e sorvegliati. Ma i plus del nuovo Una Hotel Modena non si limitano certo a questo. Per quanto riguarda l’offerta congressuale, l’albergo offre un’area dedicata, dotata delle tecnologie più avanzate, in grado di ospitare meeting, eventi e seminari di ogni genere, dalle piccole riunioni esclusive ai grandi incontri fino a un massimo di 250 partecipanti. L’area congressi è composta da un ampio foyer, ideale per welcome drink e coffee break, e da ben otto sale meeting modulabili, di varie metrature, eleganti e studiate per ottimizzare lo spazio, la luminosità e il suono. Inoltre, il centro congressi dell’hotel dispone di accesso indipendente dall’esterno, di rete wireless gratuita e di impianto di climatizzazione regolabile, mentre, su richiesta, è possibile usufruire anche di una gamma completa di servizi aggiuntivi, che vanno dalla segreteria alla traduzione simultanea, dagli allestimenti floreali al servizio hostess, dall’installazione di schermi giganti, al puntatore laser, ai servizi fotografici ad hoc.
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UNA HOTEL MODENA Baggiovara (Modena)
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Modena COMFORT E OSPITALITÀ Per i pranzi di lavoro e le cene di gala, l’Una Hotel Modena offre il panoramico e accogliente ristorante Des Arts che, per effetto della struttura in vetro che lo circonda, dà la piacevole illusione di pranzare all’aperto. In grado di ospitare più di 120 coperti nella avveniristica sala di cristallo e oltre ottanta coperti nella zona open air che si affaccia sul giardino, il ristorante Des Arts è ideale per degustazioni e serate a tema. La ristorazione è di alto livello, curata in ogni dettaglio dallo chef della casa e basata sui prodotti tipici e sulle ricette più genuine della tradizione emiliana, a cominciare dalle paste artigianali e dal pregiatissimo aceto balsamico di Modena. Oltre al ristorante, è disponibile il bar, dove sono stati predisposti piccoli salotti ideali per incontri informali o per soffermarsi a leggere i quotidiani messi a disposizione dall’hotel. La comodità di alloggio, invece, è garantita dalle 95 camere, di cui tre splendide junior suite e 92 tra executive e classic, tutte di design e arredate con gusto: ciascuna camera, infatti, dispone di comodi letti over-size, linea Internet ad alta velocità gratuita, cassaforte adatta per Pc, Tv satellitare e servizio Sky con numerosi canali anche in lingua inglese.
Per le necessità professionali vi è anche un funzionale business center attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, illuminato da luce naturale e attrezzato con diverse postazioni Pc e Mac e stampante centralizzata. Il mini-shop presente nella hall dell’hotel è ampiamente fornito di tutto l’occorrente per affrontare un viaggio: dal food and beverage agli accessori per computer e telefoni, dalla cancelleria alla selezione di tabacchi di alto pregio, nonché tutti quegli articoli utili per gli imprevisti dell’ultimo minuto. Per il benessere, infine, collocati all’ultimo piano dell’albergo, vi sono i nuovissimi wellness center e fitness center, nonché un’ampia terrazza con vista sull’Appennino e su Modena, completa di lettini per prendere il sole. Dopo una lunga giornata di riunioni e di incontri, gli ospiti possono concedersi una doccia emozionale, una sauna o un bagno turco; per chi desidera mantenersi in forma e scaricare l’adrenalina e lo stress accumulati, è possibile allenarsi in palestra con attrezzature sportive firmate Technogym, dotate ciascuna di schermo individuale per permettere la visione dei programmi preferiti durante l’allenamento.
L’Una Hotel Modena si configura come il nuovo punto di riferimento del Mice nella città emiliana, con otto sale meeting e 95 camere
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Numero totale camere: 29 Ristoranti: 1 | Posti: 70-180 internamente / 70-180 all'aperto | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 160 posti | Capienza sala minore: 20-70 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 250 interni e 3.000 esterni | Possibilità organizzazione post congress
Firenze
HOTEL RISTORANTE VILLA LE RONDINI
Hotel Ristorante Villa Le Rondini ★★★★ Firenze
Un “nido” di quiete e bellezza sulle colline di Firenze: Villa Le Rondini, ideale per eventi di prestigio e servizi esclusivi, allietati dall’accoglienza di una padrona di casa che gestisce la sua azienda con dedizione e professionalità e che fa sentire gli ospiti a casa propria
A volo di congresso ELISA FERRO
Sono quattro le sale meeting che Villa Le Rondini mette a disposizione del Mice, da venti a 160 posti
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rancesca Reali è l’ispiratrice di tutte quelle manifestazioni che animano F senza sosta sia l'albergo sia gli spazi congressuali, il ristorante, le strutture sportive, i 22 etteri di parco, uliveti e giardini di Villa Le Rondini, suggestiva villa patrizia. Le attenzioni della dinamica e gioviale padrona di casa, Francesca, da oltre quarant’anni al servizio dei suoi ospiti, non ti fanno sentire cliente ma ospite di una dimora che può vantare una vista senza eguali e la vicinanza, a soli dieci minuti, al centro storico di una città d’arte meravigliosa come Firenze, ideale per visite culturali e attività post congress d’eccezione. Tra gli ambienti di Villa Le Rondini possono avere luogo vari tipi di convention o di riunioni aziendali, ma i suoi spazi sono adatti anche alla presentazione di un nuovo modello automobilistico, a una sfilata di moda oppure a una mostra di oggetti di vario genere. Ogni manifestazione diventa memorabile non solo per la indubitabile cornice assolutamente a effetto, ma anche per la particolare cura nei dettagli
riservata a ogni occasione. Per quanto riguarda l’offerta strettamente congressuale, Villa Le Rondini ha un’ampia scelta di sale e superfici con numerose combinazioni di allestimenti in relazione al tipo d’incontro richiesto: le quattro sale meeting hanno una capienza da venti a 160 persone e dispongono di impianto di amplificazione, Tv a circuito chiuso, traduzione simultanea, aria condizionata, collegamento Wi-Fi, maxischermo e così via; inoltre, sono disponibili 250 metri quadrati di aree interne per esposizioni e ben tremila all’esterno. Colazioni di lavoro, business lunch e cene di gala trovano infine un raffinato punto di riferimento nella ristorazione della casa, all’insegna delle migliori ricette internazionali e regionali anche per l'uso che viene fatto di prodotti genuini dell'azienda agricola di famiglia. Villa le Rondini si può raggiungere in auto, in autobus (N° 25 ogni 15 minuti) e in elicottero. indirizzi a fine rivista
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Hotel Federico II ★★★★ Jesi (An) Numero totale camere: 129 | Ristoranti: 1 | Posti: 120 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress
Grazie all’abilità del suo general manager, l’hotel di Iesi, già noto per i suoi ottimi servizi e per gli spazi congressuali ben attrezzati, sta vivendo una seconda giovinezza confermandosi come location ideale per eventi di ogni tipo
Una nuova era per il Mice al Federico II SIMONA ZIN
uando si parla di hotel congressuali nella provincia di Ancona e in geneQ rale nella Marche, uno dei riferimenti più immediati è l’Hotel Federico II di Jesi. Una struttura che gode di assoluto rilievo sul territorio e che conta, al suo interno, una vastissima gamma di servizi. Oltre a una sezione congressuale tecnologicamente avanzata e adatta a ogni scopo, l’Hotel Federico II è dotato anche di due splendide piscine, una coperta e una scoperta, di un centro benessere all’avanguardia e di un ristorante che propone la migliore cucina locale. Il tutto in un’ambientazione sofisticata e raffinata, che non manca
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di soddisfare anche il cliente più esigente. Insomma, per dimensioni, servizi, prestigio e qualità dell’offerta, l’Hotel Federico II è sicuramente la migliore soluzione per un congresso o un evento nelle Marche, soprattutto da quando lo dirige Andrea Ferrari Acciajoli. SCELTE IMPORTANTI Dal primo gennaio 2010, al comando dell’hotel jesino si è insediato, infatti, questo giovane ma già affermato direttore alberghiero, con alle spalle diverse esperienze come manager di importanti hotel. Fin dal suo arrivo, Acciajoli
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HOTEL FEDERICO II Jesi (An)
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ha dato nuovo impulso alla politica commerciale del Federico II, riuscendo a ottenere risultati lusinghieri, nonostante il periodo di crisi che il territorio sta attraversando. La struttura, dall’inizio del 2010, ha intrapreso un cammino virtuoso grazie alle strategie portate avanti dal suo general manager e i dati di questi ultimi mesi segnalano notevoli incrementi sia nell’occupazione delle stanze sia nei ricavi medi camera. Questa crescita è stata determinata da due scelte: la prima è stata quella di riallacciare i contatti con le imprese locali, coinvolgendole nella vita dell’hotel e cercando di venire incontro alle loro esigenze. La seconda direzione seguita da Acciajoli riguarda il pieno sfruttamento delle potenzialità del web: oggi il Federico II è presente nelle principali agenzie di Ids (Internet distribution system), il suo nome è radicato nei siti e nei social network che si occupano di viaggi. Grazie al passaparola e al cosiddetto buzz marketing, il sito del Federico II negli ultimi mesi ha aumentato i suoi contatti in maniera esponenziale, dando all’hotel jesino una visibilità globale. UN’IMPRONTA DI MODERNITÀ In poco tempo Andrea Ferrari Acciajoli ha dato un’impronta di modernità all’hotel, senza snaturare quelle che sono sempre state le caratteristiche del Federico II, cioè eleganza, sobrietà, ospitalità e massima professionalità del personale. «Qui a Jesi – afferma il general manager – ho trovato risorse umane eccezionali. Il fatto che i nostri 72 dipendenti siano quasi tutti provenienti dai dintorni di Jesi è un grosso valore aggiunto e i loro suggerimenti e consigli sono davvero preziosi». Del resto, il personale del Federico II è noto per la sua professionalità e cortesia, e per la sua capacità di mettere a proprio agio i clienti. Qualità, queste, particolarmente apprezzate dal nuovo direttore: «Un conto è fare di tutto per soddisfare le richieste del cliente, ben
diverso è dargli ciò vuole in anticipo e senza che lui debba chiederlo. Questo è il segreto della nostra ospitalità» conclude Ferrari Acciajoli. L’hotel di Iesi dispone di 129 camere, di cui 21 suite, di un parco giardino e di sale per banchetti fino a quattrocento posti. Le sue sale per congressi e convegni accolgono fino a oltre mille posti e una sala multifunzionale è modulabile a seconda delle esigenze. La struttura è dotata anche di mini appartamenti in casa colonica ed è collegata all’aeroporto di Falconara-Ancona da una navetta shuttle gratuita. indirizzi a fine rivista
CHI È ANDREA FERRARI ACCIAJOLI
Nato a Roma nel 1969, è un enfant prodige nel settore del management alberghiero. A soli 29 anni ha avuto il suo primo incarico come direttore dell’Hotel Polo Congressi di Rimini. Dal 2005 al 2007 ha diretto l’Hotel Sporting di Rimini, per poi trasferirsi a Parma
a dirigere contemporaneamente due hotel quattro stelle lusso: l’Hotel Stendhal e l’Hotel Toscanini. Parallelamente alla sua attività di manager, Andrea Ferrari Acciajoli (nella foto sopra) ha svolto quella di docente presso il centro internazionale di studi turistici Itinera.
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SAN PAOLO PALACE HOTEL Palermo
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San Paolo Palace Hotel ★★★★ Palermo Numero totale camere: 284 | Ristoranti: 2 | Posti: 250/550 | Sale meeting: 9 | Capienza sala maggiore: 900 posti | Capienza sala minore: 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 | Possibilità organizzazione post congress
Con il suo ampio centro congressi, il San Paolo Palace domina la scena congressuale palermitana proponendo atmosfere di relax e spazi all’avanguardia per l’organizzazione di qualsiasi genere di evento. Tanti i plus, come il panorama e la buona cucina
Efficienza vista mare ALESSANDRA BOIARDI
Sono nove le sale di cui dispone il centro congressi del San Paolo Palace, per una capienza totale di 1.800 persone
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n hotel a servizio della meeting industry più esigente, il San Paolo Palace U è un punto di riferimento per i planner che devono organizzare un evento a Palermo e necessitano di una struttura all’avanguardia in termini di spazi e tecnologia. Il prestigioso hotel vanta infatti un centro congressi completo da ogni punto di vista, con una capienza massima di 1.800 persone e nove sale meeting, tra cui la più ampia accoglie fino a novecento posti. Ideali per incontri di qualsiasi genere, le sale possono essere connesse simultaneamente grazie al collegamento Internet. E per eventi che prevedono spazi non istituzionali, il San Paolo Palace mette a disposizione le sue magnifiche terrazze, che possono essere allestite per workshop ed esposizioni per oltre quaranta stand, ma si prestano anche per eventi più “mondani”, come feste e cocktail. Luogo privilegiato a disposizione dei congressisti è anche il quattordicesimo piano dell’hotel, a cui si accede con un ascensore panoramico esterno. Ed è infatti la vista sul suggestivo
golfo palermitano (il San Paolo Palace sorge proprio al centro, tra Monte Pellegrino e Capo Zafferano) il “piatto forte”di questo piano, ma non certo l’unico, visto che proprio qui si trova il ristorante Omega, che serve pietanze della migliore tradizione mediterranea e propone per banchetti, colazioni e cene di lavoro menu personalizzabili fino a trecento invitati. Anche il roof top si presta a coffee break e momenti di pausa all’aria aperta e a bordo piscina nei lunghi mesi caldi dell’estate siciliana, o, quando il tempo non lo permette, all’interno, nell’elegante sala ricevimenti, anch’essa affacciata sul mare. L’hotel dispone di 284 camere e suite, con arredi moderni ed eleganti e lo staff è a completa disposizione dei clienti per qualsiasi esigenza. E per chi si vuol far tentare dalla proverbiale pasticceria siciliana, c’è il ristorante Antares, apprezzato sia per i dolci sia per i piatti proposti secondo menu stagionali, per un massimo di cinquecento persone. indirizzi a fine rivista
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Soul Farm Hotel, Restaurants, Congress Centre & Om Spa – Castello di Montaldo ★★★★S Montaldo Torinese (To)
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Numero totale camere: 39 camere e suite | Ristoranti: 2 | Posti: 150+50 nei due ristoranti interni; 120+50+80 nelle sale dislocate nelle pertinenze del Castello; circa 350 in esterno| Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 8.000 esterni; 3.500 interni | Possibilità organizzazione post congress
A meno di venti chilometri da Torino, un gioiello con dieci secoli di storie oggi è il Soul Farm Hotel, Restaurants, Congress Centre & Om Spa. È un castello dall’anima moderna, è un centro benessere unico in Piemonte, perfetto per organizzare un evento di successo
Mille... e ancora mille: il futuro è a Montaldo FABIO ALCINI
a pazienza, si sa, è la virtù dei forti. E c’è voluta davvero molta pazienza per Lrestaurare il Castello di Montaldo: ben dieci anni. Ma ora il restauro di questo maniero a meno di venti chilometri da Torino si è trasformato in forza: oggi il castello è un hotel quattro stelle superior, le cui maestose mura di mattoni rossi sono diventate cornice di 39 camere e suite, due ristoranti, e il centro benessere Om Spa. All'interno delle mura del Castello di Montaldo, il secolare parco ospita anche un centro congressi attivo e ricercato sul territorio nazionale ed europeo con diverse sale per ogni esigenza. Dalla Sala Chateau con 250 posti, alla Sala Lilium, con 150 posti, possibilità di allestimenti tecnici all'avanguardia e giardino privato; alla Sala Petunia ambiente fortemente tecnico con una capienza di settanta posti e angolo per esposizioni; alla Sala Fresia, situata nelle pertinenze del castello, con capienza di ottanta posti in un ambiente riservato e di classe. Infine, piccolo fiore all'occhiello, la storica Sala Orchidea, antica
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cappella del Castello, offre una capienza di dieci posti fra i suoi affreschi restaurati e la vista mozzafiato sulle colline torinesi. Per i lavoratori in riunione, il castello offre confortevoli ambienti di lavoro e piacevoli distrazioni di relax e benessere: il centro benessere Om Spa e i due ristoranti per cene di gala o più informali completano l'offerta con un tocco di energia per affrontare freschi e riposati le giornate successive. Ognuna delle 39 camere e suite a disposizione del Soul Farm Hotel è dotata di ambienti spaziosi, luminosi e moderni per accogliere al meglio anche l'ospite più esigente. Fra le dolci colline del Torinese, affacciato su tutto l'arco alpino, il Castello di Montaldo è stato per nove secoli l'imponente dimora di nobili ed ecclesiastici. Oggi, questa superba location è a disposizione di chiunque voglia assaporare l'esperienza unica di un comfort hi-tech racchiuso nello scrigno antico e prezioso di un castello medievale. indirizzi a fine rivista
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Quindicimila coltivatori si sono dati appuntamento – per il secondo anno – a Roma per l’assemblea nazionale dell’associazione di categoria. Un grande evento firmato ForumNet, che ancora una volta si è rivelato un partner strategico
Coldiretti sceglie
il PalaLottomatica ALESSANDRA BOIARDI
quadra che vince non si cambia. Ecco perché Coldiretti ha scelto la prestiS giosa sede del PalaLottomatica di Roma per il secondo anno consecutivo come sede della sua assemblea nazionale. Un appuntamento importante che quest’anno aveva l’obiettivo di fare il punto sulle attività svolte a salvaguardia del Made in Italy, con un occhio rivolto al futuro, e che ha visto la partecipazione di quasi quindicimila coltivatori aderenti all’associazione di categoria. Anche in questa occasione, il PalaLottomatica di Roma si è confermata la vetrina ideale per i grandi appuntamenti istituzionali della capitale, uno spazio polifunzionale di indiscutibile fascino per la sua architettura – firmata da Pierluigi Nervi in occasione dei Giochi Olimpici del 1960 e ulteriormente abbellita da successivi inter-
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venti quali la “smorfia” sulla facciata esterna a opera di Massimiliano Fuksas – e di grande funzionalità, grazie all’importante intervento di riqualificazione curato da ForumNet, gruppo che sovrintende a ogni aspetto della gestione dell’impianto. A un primo sguardo, sono i “grandi numeri” a trasmettere il risalto di un evento di questo tipo: oltre novemila persone hanno potuto assistere direttamente ai lavori assembleari, usufruendo di una visibilità senza limitazioni, all’interno della grande Arena Centrale circolare (45 metri di diametro per un’altezza che raggiunge i 35 metri). Tutti e tre gli anelli di spalti e il grande parterre sono stati pienamente sfruttati e messi a disposizione dei partecipanti, il cui flusso in entrata e in uscita è stato gestito senza difficoltà, grazie alle possibilità offerte dal
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PALALOTTOMATICA Roma grande anello panoramico (tremila metri quadrati) che corre intorno al bordo superiore dell’Arena, dove confluiscono le scalinate esterne d’accesso al PalaLottomatica. Gli organizzatori, nell’allestire il palco e le sedute, non hanno incontrato limitazioni logistiche di alcun tipo, ma hanno anzi potuto beneficiare di ulteriori “riserve” di spazio, che si sono rivelate decisive per il buon esito dell’evento. Sono state utilizzate le due sale collocate al primo livello della struttura, la Sala Tevere (settecento metri quadrati) e la Sala Tiberina (350 metri quadrati): la prima come area riservata a un catering esclusivo (naturalmente a base di prodotti agroalimentari rigorosamente Made in Italy) dedicato agli ospiti istituzionali dell’evento, tra i quali figuravano non pochi ministri, presidenti di regione e sindaci di grandi città; la seconda, invece, era riservata – allestita e pienamente attrezzata come sala stampa – ai molti giornalisti intenti a documentare l’importante evento. Tra gli altri spazi accessori utilizzati, i cinque punti di ristoro/bar a disposizione dei presenti – con il “rinforzo” di un ulteriore punto bar mobile collocato alla quota del terzo anello – e i numerosi ambienti di supporto, disimpegno e camerini che hanno facilitato gli organizzatori nel gestire l’accoglienza di relatori e ospiti. PROFESSIONALITÀ CHE FA LA DIFFERENZA Lo staff del PalaLottomatica, che ha assistito il cliente in tutte le fasi di allestimento, svolgimento dell’evento e disallestimento, è intervenuto direttamente con la propria esperienza e con la propria rete di fornitori in uno degli aspetti che si è rivelato cruciale in questo appuntamento convegnistico, ovvero il reclutamento e il coordinamento del personale di accoglienza, controllo accessi, presidi antincendio e sanitario, per un totale di oltre settanta addetti coinvolti. Inoltre, la cospicua presenza di troupe televisive – caratterizzate dall’esigenza di spostarsi rapidamente e a ridosso dei protagonisti dell’evento, spesso con corredi tecnici (luci, microfoni eccetera) di non poco ingombro – ha esaltato, ancora una volta, le virtù logistiche e fun-
zionali del PalaLottomatica, nonché l’abilità, da parte dello staff di quest’ultimo, di confrontarsi in tempo reale con le esigenze, spesso contemporanee e a volte conflittuali, di un grande evento congressuale aperto al pubblico, che presentava però non pochi aspetti riconducibili invece a quelli di un appuntamento privato e “televisivo”di richiamo. La struttura, tappa obbligata per i concerti delle più grandi star italiane e internazionali della musica, che ospita regolarmente eventi sportivi, spettacoli, manifestazioni fieristiche, convention e concorsi, si è mostrata così all’altezza delle notevoli aspettative di un cliente, la Coldiretti, che fa della ricerca della qualità totale una delle pietre miliari del proprio impegno istituzionale.
Sono state novemila le persone che hanno potuto assistere ai lavori assembleari di Coldiretti dagli spalti del PalaLottomatica
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Centro Congressi Humanitas Rozzano (Mi) Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 250 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 400 posti | Pranzo seduti: 200 posti | Possibilità organizzazione post congress
Il rinomato Centro di ricerca e didattica universitaria dell’ospedale di Rozzano mette a disposizione i propri spazi congressuali per ospitare ogni tipo di evento, rendendo fruibile un’esperienza di oltre dieci anni nella gestione di meeting medico-scientifici
Congressi firmati
Humanitas
MICHELA ROSSI
Vanta un centro congressi completo e all’avanguardia l’Istituto Clinico Humanitas, con sette sale e capienza fino a cinquecento delegati
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na comprovata esperienza gestionale, massima professionalità e un cenU tro congressi d’avanguardia al servizio di eventi, convegni, corsi formativi e meeting aziendali di piccole, medie e grandi dimensioni. Il tutto a due passi da Milano e all’interno di un complesso ospedaliero riconosciuto dal ministero della Salute e dalla Regione Lombardia per la qualità delle cure offerte e la capacità di trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione tecnologica nell’attività clinica quotidiana. Stiamo parlando dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, policlinico e centro di ricerca (Irccs), e del Centro Congressi Humanitas, recentemente rinnovato: la parte principale del centro congressi, infatti, si trova ora all’interno del
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CENTRO CONGRESSI HUMANITAS Rozzano (Mi) Centro di Ricerca e Didattica che ospita anche l’Università degli Studi di Milano con le facoltà di Medicina, Scienze Infermieristiche e Biotecnologie. Aziende e Pco hanno qui a disposizione ben undici spazi e sale polifunzionali con una capienza da dieci fino a cinquecento posti a sedere, nonché 250 metri quadrati di aree espositive, tecnologie audiovideo all’altezza di ogni esigenza e tutti i servizi accessori più innovativi del settore. Inoltre, per soddisfare al meglio le diverse richieste in ambito congressuale e formativo, l’ufficio congressi di Humanitas fornisce un servizio ad hoc di consulenza organizzativa e la più completa flessibilità nella gestione di qualsiasi tipologia di evento. UN’ESPERIENZA IN EVOLUZIONE L’Istituto Clinico Humanitas ha iniziato a organizzare eventi con target soprattutto medico nel 1996, cominciando dai propri dipendenti e dai referenti di importanti appuntamenti di formazione o di associazioni medico-scientifiche di livello locale, nazionale e internazionale. La sede congressuale è stata pertanto concepita per garantire spazi e attrezzature idonei per lo svolgimento degli eventi formativi, con la possibilità, per esempio, di sfruttare aule più piccole per workshop e sessioni parallele, ma anche corsi di formazione riservati a pochi partecipanti. La struttura è oggi in grado di ospitare qualsiasi genere di incontro, non necessariamente legato al mondo medico e universitario, sempre con l’aiuto di agenzie specializzate e fornendo la piena collaborazione per la realizzazione di meeting di successo. Il che vuol dire che il committente può contare su un servizio completo e integrato che, oltre agli allestimenti e all’assistenza tecnica durante le sessioni di lavoro, comprende anche l’assistenza a delegati e accompagnatori durante il viaggio, i trasferimenti e il soggiorno, spazi e servizi per la ristorazione, cocktail di benvenuto, pause caffè e ricevimenti di gala, programmi post congress a carattere ludico e culturale.
I SERVIZI CONGRESSUALI
Il Centro Congressi Humanitas offre un servizio a 360 gradi. In particolare, segnaliamo: 3 sale regia per il funzionamento in parallelo di tutti gli spazi; 3 sale per la traduzione simultanea, 1 centro multimediale, 8 videoproiettori e 6 schermi fissi; la completa copertura wireless del centro congressi; servizio di open bar, caffette-
ria e ristorante da 200 posti a sedere; area parcheggio privata per auto e pullman; servizio stand personalizzati, grafica e decorazione, segnaletica per interni e cartellonistica; convenzioni con le catene alberghiere più importanti di Milano; servizi di ristorazione esterni per cene sociali ed happening.
MEETING DI STILE
Il Centro di ricerca e didattica si caratterizza esternamente per l’accostamento tra volumi netti, di forme differenti: parallelepipedi per il fabbricato principale, un cilindro sopra la hall e un prisma triangolare per la zona congressuale. All’interno, superfici, luce e colori definiscono la qualità ambientale secondo un alto grado di finitura stilistica. Gli spazi sono pavimentati con par-
quet di rovere e pietra naturale. In particolare, il rivestimento delle sale convegni è costituito da una boiserie in legno di betulla con funzione di controllo dell’acustica, mentre gli impianti d’illuminazione privilegiano ottiche a luce morbida. Tutto è studiato per garantire massima efficienza, senza però trascurare il comfort e il benessere dato dall’armonia dell’insieme.
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Canevaworld Resort Lazise (Vr) Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 2.000 | Capienza sala minore: 100 | mq di aree espositive: 120.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 3.000 posti | Pranzo seduti: 500 | Possibilità organizzazione post congress
Dal 2010 Movieland Park, parco a tema cinematografico del gruppo Canevaworld Resort, è sempre più grande e ospita eventi aziendali e congressi fino a cinquemila persone in tre diverse location di grande impatto
Scene da un meeting SIMONA ZIN
anevaworld Resort, gruppo italiano con sede a Lazise, sul Lago di Garda, C da più di quarant’anni opera nel settore turismo & entertainment. Fanno capo alla realtà un grande parco a tema cinematografico, Movieland Park, un tour operator e una televisione digitale. L’azienda creata dalla famiglia Amicabile è ora gestita dall’amministratore delegato e direttore generale Fabio Amicabile. Il concetto di cinema come elemento differenziante e come espressione culturale è uno dei punti di forza dell’azienda che impegna ogni anno buona parte delle proprie risorse in ricerca e sviluppo. La novità e il divertimento a 360 gradi sono l’obiettivo delle scelte strategiche aziendali che mettono il visitatore al centro dell’attenzione di tutto il team di Movieland Park. Movieland Park è il primo e unico parco divertimenti italiano interamente dedicato al mondo del cinema e si compone di tre aree: Studios, Aquastudios e l’area serale Movieland Festival dove si trovano i ristoranti a tema Medieval Times e Rock Star. Più di quaranta attrazioni e numerosi spettacoli esclusivi sul cinema, con scenografie, attori, stuntman, ballerini, sosia che coinvolgono gli ospiti per una giornata davvero indimenticabile. Movieland Park e le sue location rappresentano la cornice perfetta per organizzare convention, meeting, team
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building, incentive, cene di gala e attività promozionali, con la complicità e la magia del cinema. FLESSIBILITÀ PERSONALIZZATA I meeting aziendali sono organizzati con altissima flessibilità, personalizzazione e professionalità. L’obiettivo è sorprendere ed emozionare per un risultato unico e irripetibile. La Main Street ospita la migliore street-animation dove artisti, ballerini, sosia, stuntman partecipano alla personalizzazione di ogni tipo di evento. All’interno di Movieland Park vengono ospitati eventi da cento a cinquemila persone, in tre diverse location: la Stuntmen Arena è una bellissima e ampia arena all’aperto con duemila posti a sedere coperti e moderni impianti audio video dove è possibile realizzare eventi aziendali unici con incredibili spettacoli live. Studio 7, invece, è il grande teatro capace di cinquecento posti a sedere e in grado di ospitare qualsiasi genere di evento e spettacolo ed è dotato dei più moderni impianti e specialeffects. La Sala Fazenda, infine, accogliente ed elegante, dispone di cento posti a sedere ed è la location ideale per eventi e riunioni aziendali di media entità. TRE FORMAT VINCENTI A Movieland un team building è indimenticabile grazie a tre esclusivi format:
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CANEVAWORLD RESORT Lazise (Vr)
a Canevaworld Resort “Attori per un giorno”: realizzazione di un vero e proprio cortometraggio da premiare come nella notte degli Oscar; “Only the brave”: il quale prevede la sfida tra team con la complicità degli attori della location e prove di abilità e di coraggio sulle numerose attrazioni “brivido” di Movieland. L’ultimo format è “I predatori del Microchip perduto”, ovvero riusciranno gli “eroi” che partecipano al team building a recuperare all’interno dei set Studios e Aquastudios il microchip che contiene i dati aziendali più preziosi e più innovativi per battere la concorrenza? Movieland Aziende, l'ufficio eventi di Movieland Park, cura l'organizzazione degli eventi aziendali che si svolgono non solo negli Studios ma anche ad Aquastudios dove le location "tropicali" fanno da sfondo a videoclip e shooting, o a Medieval Times dove, nell’arena da 420 posti, si svolge il torneo dei cavalieri con banchetto medievale, o ancora a Rock Star Restaurant dove si cena in perfetto american style nel tempio del musical. CATERING DA GOURMAND L’attenzione alla qualità del cibo offerto e la massima ricerca del servizio al cliente del comparto ristorativo sono sempre stati al centro della strategia di Movieland Park. Quest’anno si contano partner
d’eccezione selezionati per il settore food & beverage del calibro di Pepsi, McCain, Ica Patatine, Pellini, Algida, Cornelius, Italian Food Trading, Forst, Speedy Pollo di Plus Food. Il progetto prevede anche di rinnovare e arricchire l’offerta con insalate fresche, frutta e pasta, elementi fondamentali della dieta mediterranea, tanto ricercata dagli stranieri e apprezzata dalla clientela italiana. Per congressi ed eventi il reparto F&B è in grado di studiare menu ad hoc in linea con il programma e con le attività della giornata di convention.
Tre location, spazi e idee infiniti: sono gli ingredienti che Movieland Park mette a disposizione del Mice
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Centro Congressi Padova A. Luciani Padova Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 730 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.800 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 500 posti | Pranzo seduti: 800 posti | Possibilità organizzazione post congress
CENTRO CONGRESSI PADOVA A. LUCIANI
Padova A Padova, il centro congressi A. Luciani, oltre a essere uno dei più funzionali e capienti spazi congressuali di tutto il Nordest, strizza l’occhio all’eticità, delocalizzando una parte della filiera nel carcere cittadino
Esperienza e flessibilità MANUELA BELLINI
unta di diamante in fatto di eventi business grazie soprattutto all’affiataP to e competente network di aziende che lo co-gestisce, il Centro Congressi Padova si è conquistato nei suoi primi 12 anni di attività una posizione di tutto rispetto nell’attività congressuale italiana, nonché una folta schiera di affezionati clienti che lo scelgono abitualmente come location ideale per i propri meeting di lavoro e che hanno organizzato qui – nel solo 2009 – oltre duecento eventi per oltre 60mila persone ospitate. Esperienza nell’organizzazione, nei servizi tecnici audio-video, nella videoconferenza e in particolare nell’ospitalità alberghiera e nella ristorazione grazie a partnership esperti quali Tivigest Hotels & Resorts, ristorazione Forcellini (abituata a produre 1,5 milioni di pasti l’anno), Caffè Pedrocchi e I Dolci di Giotto (pluripremiata pasticceria con laboratorio all’interno del carcere di Padova): queste sono le caratteristiche che fanno la vera differenza e che sono già state apprezzate da clienti come Samsung, Telecom Italia, Tim, Vodafone, BTicino, Tupperware, Herbalife, Banca Antonveneta, Confindustria, Ibm, Banca Popolare Etica, solo per citare i più recenti. Grazie al recente ampliamento avvenuto a settembre 2007, il Centro Congressi di Padova A. Luciani può contare oggi su ben otto sale meeting in grado di ospitare anche in contemporanea corsi e convegni per gruppi da venti fino a un massimo complessivo di mille persone.
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La Sala del Parco, per esempio, è il nuovo spazio espositivo completamente modulabile e che può essere utilizzato al completo (quasi seicento metri quadrati di superficie) o suddiviso in spazi più piccoli a seconda delle esigenze. Ed è proprio la flessibilità una delle caratteristiche che più di altre ha influito sulla crescita continua (e a due cifre percentuali) di eventi che in particolare università e gruppi medico-scientifici scelgono di organizzare qui. «Siamo in ottima posizione a Padova e perfetti da raggiungere da tutto il Nordest, Emilia compresa – sottolinea Enrico Belli, responsabile commerciale e marketing del centro – disponiamo di un ampio parcheggio e soprattutto siamo nello stesso tempo nel verde e dentro la città. Siamo in grado di gestire tutti i servizi di un evento nell'arco della giornata fino agli eventi serali, dal welcome coffee fino alla cena con spettacolo. Gestiamo direttamente il servizio catering e offriamo quindi al cliente un unico interlocutore per tutti i servizi». Il Centro Congressi Padova ha, infatti, delocalizzato una parte della propria filiera nel carcere di Padova – ristorazione, pasticceria e manutenzione del bellissimo parco circostante –. Chi sceglie di organizzare un evento qui otterrà, dunque, il proprio successo. Strizzando al contempo anche l’occhio all’eticità. indirizzi a fine rivista
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AUDITORIUM DEL MASSIMO & OP HOTEL
Roma L’Auditorium del Massimo, struttura polivalente e modulabile nell’elegante quartiere dell’Eur, offre opportunità eccezionali per organizzare un evento, con il pieno supporto di una albergo di prestigio come l’Op Hotel
Comodità a Roma FABIO ALCINI
rganizzare un evento a Roma, a volte, presenta qualche difficoltà, O legata a traffico, parcheggi o spazi opportuni. Niente di tutto questo se si sceglie come location l’Auditorium del Massimo, l’ampia ed elegante struttura in zona Eur che, con l'appoggio dell'Op Hotel, rappresenta la soluzione ideale per chi desidera la centralità di Roma senza i disagi che potrebbe comportare. L'Auditorium si estende su uno spazio di quattromila metri quadri: il cuore del complesso è la sala Massimo, dalle peculiari pareti in ardesia, che può ospitare fino a novecento persone. La forma ad anfiteatro, un palcoscenico circolare di 14 metri di diametro e l’ottima acustica rendono questo spazio ideale per ogni tipo di evento, dal concerto alla presentazione di trasmissioni televisive. Attigua alla Sala Massimo c'è la Sala Blu, una tensostruttura mobile in grado di accogliere fino a quatttrocento persone; a essa è collegata la Sala Rossa, di seicento metri quadrati che, grazie a un sistema di pannellature, può essere divisa fino a cinque differenti spazi, mentre l’ambiente unico può ospitare esposizioni o, comprendendo anche lo spazio dell’attigua Sala Blu, pranzi e
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cene di lavoro da seicento sedute e fino a 1.300 posti in piedi. Completano l’offerta degli spazi le Sale 1 e 2, da 120 e cinquanta posti, che, con il rafforzamento dei servizi di connettività e multimedialità avanzata hanno reso possibile coniugare il massimo comfort con l'alta tecnologia, rendendo l’Auditorium adatto a ospitare ogni tipo di congressi e convegni, meeting, mostre e fiere, cene di gala e ricevimenti aziendali, eventi di moda, spettacoli teatrali e musicali. L'Op Hotel, sempre nel quartiere dell’Eur, a soli cinquecento metri dall’Auditorium, rappresenta una soluzione ideale come appoggio agli eventi all'Auditorium: l'albergo a quattro stelle dispone di 123 camere ed è facilmente raggiungibile dall'autostrada. Tv Lcd32”, servizio in camera, radio sveglia Wi-Fi i-phone & i-pod compatibile, custodia degli oggetti di valore, cassetta di sicurezza in camera, connessione a Internet, noleggio auto sono solo alcune delle tante comodità offerte dal competente personale dell'albergo. Le camere climatizzate dispongono inoltre di canali interattivi e via cavo, telefono Voip, asciugacapelli professionale, minibar e purificatore d’aria. indirizzi a fine rivista
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er un incontro business un prestigioso congresso seminari, workshop Tre confortevoli sale dotate delle piú moderne attrezzature in grado di ospitare fino a 200 persone. Navette da e per gli aeroporti servizi di segreteria e hostessing
Ristorante interno per colazioni di lavoro cene di gala ed eventi speciali
66 camere con junior suites e suite d’atmosfera
Spa: trattamenti estetici percorsi benessere palestra
Percorso termale: sauna bagno turco docce emozionali idromassaggio
Iseolago Hotel Ristorante “L’Alzavola” Via Colombera, 2 25049 Iseo (Brescia) www.iseolagohotel.it info@iseolagohotel.it Tel. 030.98891
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Hotel Caesius Thermae & Spa Resort Bardolino (Vr)
Un meeting di A pochi passi dal centro di Bardolino, sul Lago di Garda, l’Hotel Caesius Thermae Spa offre un centro congressi perfettamente equipaggiato per ospitare meeting ed eventi fino a seicento persone MICHELA ROSSI
Hotel Caesius Thermae Spa di Bardolino, situato in una delle località L’ più famose della “Riviera degli Olivi”, sul Lago di Garda, è un grande complesso alberghiero di recente realizzazione progettato e curato in ogni dettaglio per offrire ai suoi ospiti il massimo del comfort e tutto il piacere di soggiornare, lavorare e riposare in un ambiente
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gradevole ed esclusivo. Il livello del servizio e dell’ospitalità, di categoria quattro stelle superior, si riscontra immediatamente nelle 158 camere standard e nelle 27 suite dell’hotel: tutte molto ampie, eleganti e insonorizzate, sono dotate di tecnologie all’avanguardia che vanno dal collegamento veloce Hdsl all’Internet Tv, dalla linea telefonica diretta alla Tv satellitare, alla pay Tv. Per quanto riguarda poi l’organizzazione di convegni, seminari ed eventi corporate, compresi show-room, feste e ricevimenti, il Caesius Congress Center è in grado di soddisfare tutto l’anno qualsiasi esigenza, grazie a una sala plenaria da 300 posti, due sale multifunzionali modulabili che possono essere suddivise in sei salette da 10 a 150 persone e un’ulteriore sala, illuminata da luce naturale e con vista lago, per un massimo di 70 posti. Le migliori dotazioni tecniche del settore, la funzionalità degli spazi congressuali e uno staff di supporto altamente qualificato garantiscono il successo sia degli incontri più ristretti e riservati sia di meeting e convention fino a 600 partecipanti. Il tutto corredato dal verde e dal panorama rilassante in cui è immerso l’hotel, nonché dai servizi d’eccellenza dedicati alla ristorazione: due ottimi ristoranti dove assaporare sia la cucina tradizionale sia quella ayurvedica, un’enoteca per
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Hotel Caesius Thermae & Spa Resort ★★★★S Bardolino (Vr) Numero totale camere: 185 | Ristoranti: 2 (Augustus e Benacus) | Posti: 300 al Benacus e 200 all’Augustus | Sale meeting: 1 sala plenaria da 300 posti e 5 sottosale di cui una con luce naturale. Tutte le sottosale sono con pareti modulabili (per meeting da 5 a 150 posti unendo 2 sottosale) | Capienza sala maggiore: Sala plenaria da 300 posti a platea | Capienza sala minore: 5/10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: circa 200 presso il Foyer | Possibilità organizzazione post congress
benessere degustazioni, un accogliente bar interno e un bar-gazebo per una pausa pranzo a bordo piscina, oppure per sorseggiare in completa tranquillità una fresca spremuta o un vitaminico succo di frutta. L’ARTE DEL BENESSERE Ma il vero plus dell’Hotel Caesius è rappresentato sicuramente dai suoi circa tremila metri quadrati interamente votati alla salute e alla remise en forme. Stiamo parlando di un’offerta benessere tra le più complete del panorama italiano, articolata in ben quattro aree distinte: un attrezzatissimo centro wellness, con sauna e piscina idromassaggio, docce emozionali, solarium e palestra; uno stabilimento termale oligominerale che offre l’opportunità di cure idropiniche, nonché tre piscine per la balneoterapia, fisioterapia, fisiocinesiterapia termale, inalazioni e aerosol; un beauty center per trattamenti di bellezza viso e corpo, con la possibilità di massaggi shiatsu, sedute di riflessologia plantare e linfodrenaggio; e infine un rinomato centro ayurvedico dove, sotto la guida di un medico esperto, intraprendere percorsi terapeutici incentrati sulle tecniche della celebre disciplina indiana. Interessante, inoltre, il programma di corretta nutrizione con menu personalizzati a base di alimenti biologici. E dopo essersi presi cura di se
stessi, delegati e accompagnatori possono approfittare degli itinerari guidati alla scoperta di Verona, Venezia, Mantova e delle vicine Dolomiti; senza dimenticare la possibilità che l’hotel offre ad aziende e gruppi incentive di organizzare splendide serate nell’Arena di Verona all’insegna dell’opera lirica. Senza dimenticare che il lago e la spiaggia distano pochi metri e il paese di Bardolino è raggiungibile con una passeggiata distensiva o con il minibus messo a disposizione dall’albergo. indirizzi a fine rivista
SPECIALE BUSINESS & BENESSERE
Ovvero, l’energia del fare rigenerandosi al Caesius. L’hotel mette a disposizione di aziende e delegati congressuali un’offerta esclusiva che abbina al soggiorno di lavoro la possibilità di rilassarsi e prendersi cura del proprio benessere psicofisico. L’utile e il dilettevole del pacchetto speciale B&B (business e benessere), valido per un minimo di otto persone e fino a un massi-
mo di venti partecipanti, prevede: un pernottamento in camera doppia uso singola, utilizzo sala riunioni, un coffee break, un business lunch, un massaggio antistress da cinquanta minuti, ingresso alla spa e al centro termale, bagno turco, sauna finlandese, sauna mediterranea, docce emozionali, palestra, piscine esterne e interne con relativi idromassaggi.
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Ponticelli (Pg)
Una tenuta nel cuore verde e silenzioso d’Italia, l’Umbria: Poggiovalle è la location perfetta per coniugare concentrazione e relax
Poggiovalle
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Oasi umbra NINO VERMICELLI
l territorio in cui è incastonata la tenuta di Poggiovalle è quello meraIviglioso e affascinante dell’Umbria più intima e appartata, a due passi da Città della Pieve, con la rocca turrita e le chiese duecentesche, Chiusi, con la suggestiva città sotterranea, e dal delicato Lago Trasimeno, il cui ecosistema è protetto da un parco nazionale. La tenuta stessa è un’oasi verde di quasi 1.100 ettari tra campi coltivati e terreno boschivo, all’interno dei quali trovano spazio un’azienda agraria, una
PARK HOTEL AI CAPPUCCINI: CHARME ALLO STATO PURO
La proprietà è la stessa della tenuta di Poggiovalle e il fascino è il tratto distintivo che accomuna le due strutture. Il lussuoso Park Hotel Ai Cappuccini, nato dal restauro di un antico convento secentesco nel centro storico di Gubbio, dispone di 89 camere e cinque tra suite e junior suite mentre alla meeting industry sono riservate 12 sale modulabili. I momenti conviviali, invece, possono contare sul raffinato ristorante à la carte, l’American bar e il pool bar. Infine, fiore all’occhiello della struttura è il wellness centre,
dove lasciarsi coccolare dopo un’intensa giornata di lavoro.
faunistico-venatoria con ripopolamento di daini e caprioli, e i due borghi destinati all’ospitalità. Distanti circa ottocento metri l’uno dall’altro, i due nuclei di casolari dispongono di quaranta camere – suddivise in appartamenti e villette indipendenti – tre sale riunioni con capienza da 25 a cento posti, un’area per cene di gala e banchetti che si estende anche al porticato esterno, uno spazio ristorante ricavato dall’antica scuderia, una biblioteca, una pista per l’atterraggio di elicotteri, due piscine outdoor e un campo da tennis e da calcetto. A corredo di una location così profondamente in armonia con la natura, anche le attività proposte per i momenti di post congress o di vero e proprio team building sono legate al verde: dai numerosi percorsi di trekking e di orienteering da fare a piedi, in fuoristrada o in quad ai corsi di sopravvivenza, al format “fattoria”, che prevede che i partecipanti si cimentino nelle tipiche attività di campagna: mungere le mucche, raccogliere la frutta, infornare pane e pizza, raccogliere le uova dal pollaio, preparare pasta e marmellate. Per gli amanti delle terme, invece, a breve distanza c’è San Casciano dei Bagni, annoverato tra i borghi più belli d’Italia e rinomato per il centro termale di altissimo livello. Infine, anche l’enogastronomia ha le sue mete nei dintorni, da Montepulciano a Pienza, a Palazzone. indirizzi a fine rivista
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Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort ★★★★ Acaya (Le) Numero totale camere: 97 camere | Ristoranti: 2 | Posti: Ristorante Gian Giacomo dell’Acaya 160 posti – Ristorante Carlo V 250 posti | Sale meeting: 9 di cui 5 utilizzabili in contemporanea | Capienza sala maggiore: 850 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria: foyer | mq di aree espositive 400 | Possibilità organizzazione post congress
Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Acaya (Le)
Emozioni funzionali La stagione estiva si stempera in quella autunnale e il Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce appronta un ricco ventaglio di facility per la meeting industry LUCIANA FRANCESCA REBONATO
nel mese di aprile, il Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce Iè naugurato incastonato in centoventi ettari di vegetazione mediterranea, proprio nel fulcro dell’oasi del Wwf Le Cesine, Riserva naturale dello Stato. Un complesso per eventi di alto profilo nel Salento e a una manciata di chilometri da Lecce. A PORTE APERTE Per i mesi autunnali e invernali il Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce ha delineato una serie di “pacchetti” e facilitazioni espressamente concepiti per la meeting industry, dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Agli eventi il complesso dedica un centro congressi dalla superficie di duemila metri quadrati con nove sale modulabili in grado di ospitare sino a 850 persone, illuminate con luce naturale e approntate con tecnologia di ultima generazione. Per scenari di grande impatto c’è la masseria San Pietro – del diciottesimo secolo
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–, che dispone di una sala per sessanta ospiti e si configura sede ideale per serate a tema e cene di gala. Si avvista il mare, dalla sua ampia terrazza mentre nell’aria si spande l’effluvio di erbe aromatiche della macchia e del campo da golf. Non uno qualsiasi, bensì l’esclusivo campo da golf a diciotto buche par 71 progettato da Hurdzan-Fry e che ospita una sede della Costantino Rocca Golf Academy, la prima accademia lanciata dal campione del golf italiano. E dopo lo sport, il relax: al Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce basta recarsi nella Spa Acaya e sottoporsi a veri e propri rituali polisensoriali che si snodano nei milleduecento metri quadrati del centro articolato in sette cabine per i trattamenti – effettuati con prodotti Phytomer –, piscine coperte con idromassaggio, saune, docce emozionali, grotta di ghiaccio, calidarium e frigidarium. Percorsi del gusto, invece, nel ristorante Gian Giacomo dell’Acaya con le prelibatezze della gastronomia salentina e nazionale – affiancate dalla rivisitazione di proposte internazionali, tutte à la carte –, nella Meeting Terrace Restaurant – perfetta per la stagione estiva – e nel Carlo V Breakfast Restaurant, con vista panoramica sul campo da golf. indirizzi a fine rivista
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Donnafugata Golf Resort & Spa Ragusa
Grandi eventi in Sicilia Meeting di fascino negli ambienti raffinati del nuovo Donnafugata Golf Resort & Spa di Ragusa. Un esclusivo complesso a cinque stelle dotato di sale congressuali e servizi adatti per ogni tipo di evento MICHELA ROSSI
prestigioso brand Sotogrande proin Sicilia una location d’eccezioInelpone per meeting e convention di grande fascino e di sicuro successo. Si tratta dell’elegante Donnafugata Golf Resort & Spa, un nuovo complesso di categoria cinque stelle lusso inaugurato lo scorso luglio nei pressi del leggendario
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Castello di Donnafugata, a pochi chilometri dal centro storico di Ragusa, nella parte sud-orientale della bellissima e luminosa isola mediterranea. L’hotel, immerso in una tenuta privata di circa cinquecento ettari, si trova nel cuore di una zona rinomata a livello internazionale sia per le sue spiagge e coste incontaminate, tra le più suggestive dell’isola, sia per il valore storico, artistico e archeologico di città come Modica, Noto, Ibla, Scicli o la stessa Ragusa, annoverate tra gli esempi più significativi del barocco siciliano e tutelate dall’Unesco quali patrimoni culturali e paesaggistici dell’umanità. In questo contesto davvero unico, delegati congressuali, aziende e gruppi incentive troveranno l’ambiente ideale non solo per svolgere al meglio la propria attività professionale, supportati da uno staff disponibile e preparato e dai servizi d’avanguardia e dalle attrezzature tecnologiche dedicati al settore business e congressuale, ma potranno anche godersi un soggiorno di assoluto piacere e relax, concedendosi ore spensierate in spiaggia o sui verdi campi da golf, partecipando a visite ed escursioni alla scoperta del ricco territorio circostante, oppure usufruendo del centro fitness e dei trattamenti rigeneranti dell’esclusiva spa dell’hotel.
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Donnafugata Golf Resort & Spa ★★★★★L Ragusa Numero totale camere: 202 | Ristoranti: 3 | Posti: 400 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2.000 scoperti | Possibilità organizzazione post congress Gianfranco Guccione
Sono due i campi da golf del Donnafugata Golf Resort & Spa, entrambi a 18 buche
MEETING IMPECCABILI Per meeting e congressi impeccabili, di piccole, medie o grandi dimensioni, l’hotel mette a disposizione di aziende e istituzioni un funzionale centro congressi costituito da otto sale riunioni, saletta segreteria e ampi spazi per esposizioni. Tutte le sale sono arredate con cura, godono di illuminazione naturale e sono attrezzate con le più moderne tecnologie audio, video e per conferenze. Le sale più piccole possono ospitare dalle dieci alle trenta persone, mentre le più capienti, in particolare la sala principale Donnafugata, estesa su una superficie di oltre trecento metri quadrati, può accogliere fino a trecento delegati contemporaneamente. Inoltre, a supporto di ogni incontro, sono prenotabili su richiesta numerosi servizi aggiuntivi, che vanno dal noleggio di computer portatili al servizio hostess, traduttori e fotografi, dal transfer da e per l’aeroporto di Catania (a circa un’ora d’auto dall’hotel) al servizio catering, fino all’organizzazione di serate di gala e ai programmi post congress di carattere ludico, naturalistico o culturale. In particolare, per quanto riguarda la ristorazione e la possibilità di allestire colazioni di lavoro, cocktail di benvenuto e cene in grande stile (fino a quattrocento invitati), il complesso dispone di ben tre ristoranti e due confortevoli bar interni, nonché di incantevoli spazi esterni sfruttabili per gran parte dell’anno.
COMFORT, TEAM BUILDING E RELAX La struttura è poi dotata di 202 camere spaziose, eleganti e completamente accessoriate: si va dalla connessione Internet wireless alla Tv satellitare, dall’aria condizionata alla scelta del tipo di cuscino. Bellissime, inoltre, le suite affacciate sul verde dei campi da golf, con giardino privato e splendido terrazzo panoramico. Anche per il puro relax, come accennato, il Donnafugata Golf Resort & Spa non teme confronti: la spiaggia privata e il beach club si trovano a pochi minuti dal resort (con collegamento navetta), mentre la spa dell’hotel è il luogo ideale per prendersi cura di se stessi, rilassarsi, dedicarsi al fitness e ricaricare le batterie: l’area si estende su poco meno di mille metri quadrati e dispone di piscina coperta, palestra, sauna, solarium, zona idrotermale, parrucchiere e diverse cabine per trattamenti di bellezza e massaggi personalizzati. Gli appassionati del green, infine, hanno a disposizione non uno ma ben due magnifici percorsi a 18 buche, nonché un’ottima scuola di golf con settanta postazioni e un’accogliente club house: un’opportunità eccezionale che si presta alla perfezione anche per tornei aziendali e attività di team building. indirizzi a fine rivista
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Poggio del Sole Resort ★★★★ Ragusa Numero totale camere: 168 | Ristoranti: 2 | Posti: 150 | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 300 | Capienza sala minore: 20 | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 390 | Possibilità organizzazione post congress
Poggio del Sole Resort Ragusa
Congressi
al sole
Una location di fascino, che in pochi anni è diventata un punto di riferimento per meeting ed eventi nel ragusano. L’Hotel Poggio del Sole Resort vanta una ristorazione d’eccellenza e una nuova area benessere ELISA FERRO
perto nel 2006 e realizzato attraverso un’accurata ristrutturazione di una A dimora rurale ottocentesca, un tipico baglio siciliano, il complesso alberghiero Poggio del Sole Resort ha visto accrescere in pochi anni il suo prestigio nel mondo della banchettistica locale e nel settore Mice italiano ed estero. In particolare, dopo l’ampliamento del 2008, la suggestiva location, splendidamente situata sulle colline che da Ragusa conducono al mare, ha portato il numero delle camere da nove a 68, di cui due magnifiche suite e 12 junior suite con vista panoramica, si è dotata di un moderno e funzionale centro congressi, che sarà definitivamente completato entro l’inizio del 2011, e anche di un nuovissimo centro benessere, inaugurato lo scorso luglio, provvisto di attrezzature per il fitness, spa con bagno turco e sauna, percorsi Kneipp, docce emozionali, cabine per massaggi e tisaneria. Il centro congressi, dotato delle tecnologie più all’avanguardia, offre sale ampie e
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illuminate da luce naturale, attraverso le vetrate perimetrali che consentono anche l’uscita all’esterno. In particolare, l’offerta include l’esclusiva sala degli Archi da 150 posti, la sala Maestrale da trecento e la saletta Scirocco da cento posti. Fiore all’occhiello è la sala plenaria Pegaso, con una superficie di 560 metri quadrati e una capacità fino a seicento delegati, che sarà ultimata entro l’inizio del nuovo anno, così come le sale “minori” Levante e Libeccio, in grado di ospitare rispettivamente riunioni e conferenze da ottanta e cinquanta partecipanti. Per eventi, ricevimenti e spettacoli all’aperto, il complesso dispone poi di uno scenografico anfiteatro per cinquecento persone, nonché dello spazio intorno alla centrale piscina a sfioro, che per l’occasione si anima di giochi e getti d’acqua. Il tutto supportato dall’alta qualità della ristorazione servita nei due ristoranti del resort: uno gourmet al piano terra, il Ristorante dell’Angelo, e uno con menu tipici del territorio, l’Hosteria, lungo le mura perimetrali che delimitano il cortile dell’antico baglio. Completano l’offerta dell’hotel una ricca cantina per degustazioni, l’originale lounge bar Maizè, il bar della hall, l’ampio parcheggio esterno e il garage da quaranta posti auto. indirizzi a fine rivista
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Hotel Relais Villa Del Golfo & Spa Arzachena (Ot)
Sapori mediterranei Un centro congressi per duecento persone inserito in un paradiso naturale, in una delle zone più belle della costa nord della Sardegna, una spa e un ristorante di livello: questo è l’Hotel Relais Villa del Golfo & Spa SIMONA ZIN
Hotel Relais Villa del Golfo & Spa è un lussuoso complesso che si affaccia L’ sul Golfo di Arzachena, sull'Isola di Caprera e sulla Costa Smeralda. Si trova vicino al borgo di Cannigione e alle spiagge più suggestive della zona. L’hotel è elegante e avvolgente con tutte le caratteristiche che la maggior parte delle persone vorrebbero per la propria villa in Sardegna:
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qui si possono trascorrere momenti indimenticabili in una delle zone più suggestive della Sardegna, nel cuore del Mediterraneo, sia durante una vacanza sia nel corso di un congresso o di un incentive. UNA CALDA ACCOGLIENZA Cuore del relais è Villa del Golfo che si affaccia sull’incantevole mare della Costa Smeralda: già dalla hall si capisce subito che ci si trova in un luogo speciale, sensazione che viene confermata se si sale al primo piano, dove si trovano il bar, la sala lettura con la sua piccola libreria intorno al camino di granito, la sala bridge, la sala biliardo, il ristorante MiraLuna, la bellissima terrazza panoramica con la piscina di acqua di mare e il solarium, il tutto elegantemente arredato con quella solarità che è tipica dello stile architettonico mediterraneo, impreziosito da arazzi intessuti di filo d’oro e da particolari mobili antichi. Ma il complesso è ideale anche per ambientare eventi e incentive: vanta, infatti, un centro congressi per duecento persone e due spazi più piccoli per incontri fino a quaranta partecipanti. Villa del Golfo offre una vasta gamma di soluzioni facilmente adattabili alle dimensioni, al tipo, all'audience e agli obiettivi di ogni riunione o evento. Le camere e suite offrono un’incantevole vista sul mare della Costa Smeralda conferendo a questo elegante albergo un fascino unico.
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Hotel Relais Villa Del Golfo & Spa ★★★★L Arzachena (Ot) Numero totale camere 65 : | Ristoranti: 1 | Posti: 180 + 30 | | Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 200 posti | Capienza sale minori: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 200 | Possibilità organizzazione post congress
Per gli amanti della buona tavola il ristorante MiraLuna, situato sul belvedere affacciato sul Golfo di Cannigione dove si trova anche una piscina di acqua di mare, è ben noto per il suo grill e per l’ottima cucina regionale e mediterranea, con sapori e odori tipici dello stile italiano apprezzato in tutto il mondo. I piatti della tradizione italiana vengono serviti arricchiti dal gusto di ingredienti acquistati dai migliori produttori locali, dagli allevamenti tradizionali per la carne, dai pescatori del villaggio per il pesce e accompagnati dai migliori vini locali. L’ambiente del ristorante si presta anche come cornice alle divertenti serate di piano-bar e agli happy hour durante i quali sfiziosi drink e spuntini vengono serviti accompagnati da un gradevole sottofondo musicale in un’atmosfera informale. L’ORA DELLE COCCOLE In una struttura così non poteva mancare una zona dedicata al benessere: la spa ArmoniA di Villa del Golfo è un piccolo scrigno, prezioso custode della bellezza e del wellness nel cuore vibrante del Mediterraneo. Situato in un contesto suggestivo e raffinato, il beauty center Villa del Golfo apre le sue porte per far respirare agli ospiti un'atmosfera di assoluto relax. Il centro, elegante, accogliente e moderno, offre macchinari all’avanguardia e ogni comfort per la cura del
corpo e dell'anima: sauna, bagno turco, grande vasca Jacuzzi idromassaggio, docce emozionali, massaggi, solarium, il tutto coadiuvato dalla più esclusiva gamma di prodotti cosmetici ed essenze, ricavati dalle erbe sarde. A disposizione anche una palestra attrezzata e una piscina riscaldata con nuoto contro corrente. Oltre al benessere che si può ritrovare nel complesso, la zona in cui sorge il relais è ideale anche per praticare sport: il Golfo di Arzachena è il paradiso della vela, della pesca subacquea e dello snorkeling, così come del windsurf. Tra le altre attività all’aria aperta che si possono praticare nei dintorni, il golf (il Pevero Golf Club si trova a pochi chilometri), il trekking, l’equitazione e il tennis. Viaggiando per mare e per terra, a piedi, a cavallo o in jeep, con barche a vela o con motore, si possono anche scoprire suggestivi itinerari naturalistici e gastronomici nel Mediterraneo, anche durante la bassa stagione. Il trenino su ruote, per esempio, collega l’hotel con Cannigione e con le sue bellissime spiagge. Da vedere nei dintorni, poi, ci sono anche Porto Cervo, Porto Rotondo, sede di molti eventi mondani e sportivi, il Parco Marino dell’Arcipelago della Maddalena, l’entroterra con famosi siti archeologici, l’artigianato e le manifestazioni folkloristiche. indirizzi a fine rivista
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Mazagan Beach Resort El Jadida - Marocco
Il Marocco Kerzner
Le lunghe spiagge assolate, l’atmosfera elegante e dal sapore esotico e una rigogliosa natura, sono la cornice ideata dal Mazagan Resort per appaganti vacanze business MANUELA BELLINI
ltre trecento milioni di euro di investimento e un grandioso progetto di O bonifica e ristrutturazione di 250 ettari di terreno vergine fiancheggianti una magnifica spiaggia di sette chilometri hanno accompagnato la prima stagione di successo del Mazagan Beach Resort, il neo nato di Kerzner International nonché nuova destinazione di lusso del Marocco. Posizionato nei pressi della caratteristica cittadina portoghese di El Jadida, novanta chilometri a sud di Casablanca sulla Costa Atlantica, il nuovo complesso comprende, oltre alle cinquecento raffinate stanze e
suite, un campo da golf a 18 buche, una sontuosa spa, boutique di lusso, otto ristoranti, un casinò nonché uno dei più grandi centri congressi della regione. «Il Gruppo Kerzner è famoso in tutto il mondo per i lussuosi marchi Atlantis (Bahamas e Dubai) e One&Only Resorts, ma il Mazagan non è sicuramente da meno – commenta Marie-Béatrice Lallemand, managing director di Mazagan Beach Resort –. Classe, eleganza, atmosfera e una politica dei prezzi assolutamente allettante che prevede il costante aggiornamento dei nostri prezzi sia in funzione delle stagioni ma anche del volume delle prenotazioni». TRA NATURA, SPIAGGIA E MARE Immerse nella natura lussureggiante, le cinquecento camere, tra cui 468 deluxe room, otto executive suite, due presidential e due royal suite di 342 metri quadrati posti al piano attico e prospicenti il mare, sono raccolte attorno a un magnifico cortile e si aprono alle spalle sui verdi prati del campo da golf, le lagune e la favolosa swimming pool. 67 ville private – in vendita – fanno da cornice al generoso green, mentre gli otto ristoranti, più bar e lounge, sono ben distribuiti e attrezzati per soddisfare
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Mazagan Beach Resort ★★★★★ El Jadida - Marocco Numero totale camere: 500 | Ristoranti e bar: 11 | Posti: 350 per il ristorante principale |Sale meeting: 1 plenaria divisibile in 3 - un’altra plenaria divisibile in 3 - 1 board room - varie salette di sottocommissione – giardini atrium | Capienza sala maggiore: 1.130 metri quadrati - 1.100 posti | Capienza sala minore: 16 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2.000 + giardini esterni | Possibilità organizzazione post congress
secondo International Atmosfere da Mille e una Notte e servizi extra lusso: questa l’essenza del Mazagan Beach Resort
ogni desiderio ed esigenza in fatto di cucina e location. Un contesto d’eccezione per organizzare party, meeting e conferenze che possono contare qui su uno spazioso centro cogressi di oltre duemila metri quadrati adattabile a ogni tipologia d’evento. La struttura comprende infatti il salone Doukkala – una sala plenaria di 1.130 metri quadrati, modulabili in tre sale di 375 –, il salone El Jadida – di 277 metri quadrati e divisibile anch’esso in tre sale più piccole di 92 – e una sala assemblee di 84 metri quadrati oltre a spaziose lounge e a un giardino privato ideale per coffee break o banchetti post lavoro.
Eccellenti prorammi incentive possono essere pianificati approfittando della grande offerta di attività e attrezzature circostanti il resort: dal fitness center & spa vista mare con 12 diverse cabine per trattamenti e l’autentico hammam marocchino, al divertente casinò con oltre quattrocento slot machine e cinquanta giochi da tavolo ma sicuramente anche alla vasta quantità di escursioni e visite che il territorio circostante mette a immediata disposizione. “Comme nulle part ailleurs!” (come da nessuna altra parte) amano dire loro e forse è proprio il caso di credergli. indirizzi a fine rivista
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ALESSANDRA BOIARDI
TURCHIA E INTRA TOURS: UN SODALIZIO LUNGO TRENT’ANNI
Intra Tours Dmc, uno dei principali operatori incoming della Turchia, rappresentato in Italia da Htms International, celebra quest’anno il suo trentesimo anniversario. Fondata dal suo presidente Ertugrul “Arturo” Karaoglu a Istanbul nel 1980, è una delle più solide e importanti Destination Management Company della Tur-
chia, in grado di fornire soluzioni sempre più innovative, servizi affidabili nonché offerte competitive per quasi tutti i segmenti del mercato turistico: Mice, business e leisure. La società è composta da uno staff altamente qualificato che, grazie alla propria esperienza e knowhow, riesce a soddisfare qualsiasi tipo di richiesta, offrendo un ampio ventaglio di servizi: voli charter, tour per gruppi e individuali, eventi aziendali, convention, seminari, meeting e viaggi incentive. La sede di Intra Tours si trova ad Istanbul, mentre vi sono altri uffici operativi ad Antalya, Bodrum e Kusadasi.
TEAM BUILDING DA FORMULA 1 AD ABU DHABI Il prossimo 14 novembre ospiterà il Gran Premio di Formula 1 Etihad Airways Abu Dhabi e intanto “scalda i motori” come location inedita di originali team building. Lo spettacolare Yas Marina Circuit di Abu Dhabi dà infatti a gruppi aziendali l’opportunità di vivere esperienze irripetibili a bordo di vetture di F1 adattate a ospitare un passeggero, proprio per permettere anche a chi non è pilota di provare l’emozione della pista. Per i più tranquilli che non se la sentono di provare le brezza dell’alta velocità, vengono proposte visite decisamente meno d’impatto, ma ugualmente interessanti. Possono essere infatti organizzati tour sul circuito, per toccare con mano il dietro le quinte, dai garage alla sala stampa, dai paddock alla marina.
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INCENTIVE INCANTATI A MAURITIUS
L’isola di Mauritius è un’oasi di tranquillità e di relax e una destinazione incentive per tutto l’anno. Luogo di evasione, regala un clima mite d’inverno e d’estate, con temperature che vanno da 22 a 31 gradi. Questa isola tropicale sa incantare per la sua natura, per gli scenari indimenticabili, le sue spiagge e per il turchese del suo mare, ma anche per l’accoglienza dei suoi abitanti. Qui, dove un tempo sorgeva una coltivazione di zucchero nel 18esimo secolo, si trovano i Villas Valriche (www.villasvalricherental.com), che hanno rispettato l’autenticità del luogo pur rappresentando un vero punto di riferimento per incentive esclusivi. I Villas Valriche includono l’Heritage Le Telfair Golf & Spa Resort e l’Heritage Awali Golf & Spa Resort, un campo da golf a 18 buche e una riserva naturale che si fa “quinta” per attività di team building e incentive nel verde. Al centro della tenuta, si trova il Château de Bel Ombre, una dimora maestosa che si fa testimone dei tempi delle coltivazioni.
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NASCE L’HOTEL & CONVENTION BUREAU COURMAYEUR Si chiama Hotel & Convention Bureau Courmayeur il nuovo progetto nato a Courmayeur per iniziativa di un gruppo di diciotto imprenditori alberghieri. Il progetto mira a riportare in questa esclusiva destinazione montana, da sempre meta di personaggi illustri del mondo industriale e dello spettacolo, i grandi eventi Mice. Secondo il presidente Danilo Pizzato: «La professionalità nell’industria dell’accoglienza che si tramanda da generazioni nella maggioranza delle nostre strutture e la grande potenzialità ancora inespressa di spazi importanti come il Palaz-
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zo del Cinema e il nuovo Centro Congressi Courmayeur hanno reso una scelta non più procrastinabile quella di dar vita ad un punto di riferimento unico per l’intera offerta congressuale della nostra destinazione turistica».
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GIORDANIA SEMPRE PIÙ CONCENTRATA SUL MICE
Cresce la popolarità della Giordania (www.visitjordan.com) come destinazione turistica secondo i dati del World Travel and Tourism Council, che indicano il regno hashemita tra i primi Paesi in crescita in termini di miglior performance prevista nei prossimi dieci anni nel Medio Oriente. Un risultato che tiene conto anche del segmento Mice, che ha mostrato un aumentato interesse sulla destinazione anche grazie all’arrivo di nuovi operatori, al ritorno di Alitalia su Amman unitamente a quello di impor-
tanti brand. «Il continuo crescere dell’attenzione nei confronti della Giordania, ci permette di spostare l’attenzione e concentrarci maggiormente anche su segmenti più di nicchia come quello del Mice - spiega Marco Biazzetti, marketing manager Jordan Tourist Board Italy - a dimostrazione di questo, abbiamo infatti partecipato per il secondo anno consecutivo alla Btc di Rimini, con ottimi risultati di affluenza allo stand e con interessanti prospettive di viaggi incentive nel Regno Hashemita. A questo proposito Jordan Tourism Board ha organizzato un fam trip, tenutosi dal 26 maggio al 2 giugno, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 12 top incentive house italiane, al fine di mostrare le notevoli strutture presenti in Giordania, come l’imponente Congress Center Bin Talal sul Mar Morto, location utilizzata anche per numerose edizioni del World Economic Forum».
LA REGIONE TOSCANA PUNTA SUL CONGRESSUALE
La Regione Toscana lancia Toscana for Events e lo fa nell’ambito di una strategia volta allo sviluppo del mercato della meeting industry sul suo territorio. Toscana for Events è un’applicazione da installare sul proprio computer che permette di ricevere informazioni sull'offerta congressuale della Toscana. «Si tratta – spiega l'assessore toscano al Turismo, Cristina Scaletti – di un altro fondamentale tassello della nostra
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presenza sul web. È un modo semplice per far conoscere nei dettagli le oltre trecento sedi congressuali di alta qualità, presenti in ogni area della nostra regione, che si affiancano ai sette centri congressuali maggiori, cioè a Firenze, Arezzo, Chianciano Terme, Lucca, Montecatini Terme, Siena e Versilia costa apuana. Il database verrà costantemente aggiornato».
IL CONVENTION CENTRE DUBLIN DIVENTA REALTÀ
Verrà inaugurato proprio in questi giorni il Convention Centre Dublin (Ccb, www.theccd.ie), il nuovo centro congressi di Dublino che ha la particolarità di essere “carbon neutral” secondo una progettazione che ha seguito i più avanzati standard di ecosostenibilità ambientale, in linea con le nuove esigenze delle aziende sempre più orientate a policy che prevedono eventi green. Disegnato dal pluripremiato archietto irlandese Kevin Roche, il nuovo centro congressi accoglierà i visitatori in un ampio atrio vetrato che permetterà alla vista di spaziare sul centro città, sul fiume Liffey e sulle Wicklow Mountains. Il centro sarà in grado di ospitare eventi da otto a ottomila partecipanti e si propone come location ideale anche per lussuosi banchetti e lanci di prodotto, con servizi di alto livello. Dublino aumenta così il suo appeal di città congressuale, dotandosi di un’importante struttura polivalente.
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Rodi, regina
del Dodecaneso Nel 2010 la Grecia si conferma tra le destinazioni turistiche più popolari del Mediterraneo. E tra la miriade di isole che punteggiano il Mare Nostrum, Rodi, all’incrocio di tre continenti, è in testa alle destinazioni Mice l Colosso di Rodi. I templari e i cavalieri di San Giovanni. I mercanti veneziani. IL’occupazione italiana degli anni ’20 e ’30.
DAVID NORSEMAN
Qui Rodi, qui salta (proverbio latino tratto da una favola di Esopo e rivolto agli spacconi). Il mandolino del capitano Corelli. E Mediterraneo di Salvatores. E il meltemi che soffia. E mamma li turchi, che sono proprio lì davanti, un braccio di mare appena. E tant’altro ancora ci tornava alla mente – reminiscenze scolastiche e racconti di familiari – mentre, dopo un viaggio di dodici ore, una preziosa sosta ad Atene inclusa – toccavamo il suolo all’aeroporto di Rodi, capitale dell’omonima isola e del Dodecaneso.
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INCENTIVE AL TOP La Grecia è la Grecia. Sta attraversando una crisi economica che ha scosso il Paese nel profondo, indebolito l’euro, allarmato i partner dell’Ue. Ma qui – all’incrocio di Asia Europa e Africa – sole, mare
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e accoglienza sono quelli di sempre; la sua gente sorride ancora, l’offerta turistica non è cambiata, probabilmente è solo un po’ più… economica, ma va appurato caso per caso. E agli italiani piace sempre: il quaranta per cento degli eventi a Rodi, infatti, parla italiano. Rodi, in particolare, è destinazione d’incentive travel da considerare; le sue strutture Mice sono di primissimo ordine e dunque gli eventi congressuali fanno la parte del leone: Rodos Palace Resort, Sheraton Rhodes, Mitis, Capsis solo per citare alcuni 5 stelle primi in classifica. 80mila posti letto, oltre 11.500 i posti a sedere per congressi rappresentano la capacità ricettiva totale nei numerosi hotel 3/4/5 stelle di una stagione per eventi che si allunga da maggio a ottobre. La criticità può essere rappresentata dal transfer aereo, i suoi tempi per raggiungerla sono francamente un po’ lunghi (il servizio Aegean air, peraltro, è ottimo), ma si può dire che l’Italia è ben collegata con numerose destinazioni greche continentali e insulari; nuove rotte verso le principali isole, voli low cost e charter da Malpensa, Orio e Roma quest’anno rispondono bene alle necessità dei tour operator e dei responsabili di business travel.
il paese di Ialysoss con la sua zona archeologica sulla cima del monte Filierimos, Kamiros con le rovine della città dorica, le terme di Kallistea (in fase di restauro, pregevole però il soggiorno a mare), la bellezza incantevole di Ephta Pighes…. E poi c’è Lindos, rupe a strapiombo tra due spiagge, l’antica acropoli del IV secolo a.C, le case bianchissime e le viuzze del borgo fitte di negozietti di artigianato locale, una chiesa bizantina del Mille e i suoi affreschi. E, per gl’italiani golosi, l’antico ristorante Maurikos, una sorpresa. OFFERTA COMPLETA Non si può parlare di Grecia se non si è stati, per una breve puntata almeno, ad Atene. Un incentive travel dovrebbe comprendere una sosta di mezza giornata nella capitale ellenica; l’eccellente metropolitana realizzata in occasione delle Olimpiadi del 2004 collega rapidamente l’aeroporto con il nuovo museo dell’acropoli, una visita e una vista impedibili: il Partenone finalmente sgombro da ponteggi e un museo archeologico che si fa apprezzare anche per la sua architettura d’avanguardia. E se avanza tempo, si faccia un salto a Cape Sounio, luogo tra i più lussuosi e attraenti della costiera ateniese, a una sessantina di chilometri dalla città. Qui i 149 bungalows & villas dell’omonimo Exclusive Resort (gruppo Grecotel), con le sue eleganti strutture, le spiagge private della baia dominata dal tempio di Poseidone, la spa, le ricche boutique e le funzionali strutture congressuali si candidano a seria alternativa ai meeting e incentive… isolani. Ultimo, ma non per importanza, il fattore sicurezza. La Grecia è un Paese amichevole, completamente sicuro, aperto e accogliente. Qualità che, di questi tempi, non sono mai di troppo. 2 | Nikos Kasseris
KALIMERA È la parola, buongiorno, che meglio esprime lo stile dell’accoglienza turistica in Grecia. E siccome un viaggio incentive deve essere memorabile, oltre all’eccellente soggiorno nei resort, Rodi offre anche un’altrettanto eccellente opportunità turistica capace di “lasciare il segno”: la vita dell’isola. Cominciando dalla visita della città antica, delle sue rovine archeologiche, delle sue mura che cingono la città medievale e il castello, attuale patrimonio dell’Unesco. La città moderna, con il suo porto commerciale, i numerosi edifici d’epoca realizzati dagli italiani durante l’occupazione del Ventennio. Le vie dello shopping e dei ristoranti tipici; e della fantasiosa, instancabile vita notturna. Su tutta l’isola, poi, numerose sono le attrazioni turistiche: la valle delle farfalle,
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/ L’antica Strada dei Cavalieri e 7 / Il suggestivo Mandraki Harbour / Il Palazzo del Gran Maestro / L’acropoli di Lindos / Le mura medievali / Il monumentale porto
Questo reportage è stato possibile grazie al fam trip organizzato dall’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo di Milano, che ringraziamo per averci esteso l’invito
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Scoprire Croazia e Montenegro durante un viaggio incentive significa avere accesso privilegiato a due mete tutte da scoprire grazie a professionisti come Talas-M e Dubrovnik Travel, per vivere esperienze inedite ALESSANDRA BOIARDI
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uali sono le caratteristiche ideali di una destinazione incentive? Come Q non ambire a una meta dal forte appeal, che abbia strutture di alto livello, e, perché no, un buon rapporto qualità/prezzo? Aggiungete il fascino dell’inedito e il vantaggio di essere facilmente raggiungibile dall’Italia (ma anche dal resto d’Europa) e avrete scelto il Montenegro, una destinazione emergente con molto da offrire. Il Montenegro racchiude nelle sue dimensioni ridotte scenari mozzafiato che spaziano dal mare alle montagne, dai laghi ai fiumi: luoghi naturali che volentieri si prestano alla fantasia degli organizzatori per attività incentive outdoor e team building. L’Unesco ha dichiarato alcune delle sue città patrimonio mondiale, come la città vecchia di Kotor, le cui pietre raccontano la sua turbolenta ma avvincente storia lunga duemila anni. La capitale, Podgorica, è una moderna città europea dove si respira il
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HOTEL SPLENDID Conference & Spa Resort
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1 / Natura e cultura: le due essenze del Montenegro 2 / Caccia al tesoro tra i vicoli di una città storica 3 / Pirate party? Yes! 4 / Durante un incentive il fattore enologico è un jolly che non può mancare 5 / Rafting! 6 / La splendida Boka bay, da ammirare durante un trekking in bicicletta
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clima mite del Mare Nostrum e l’atmosfera di una città giovane dalle antichissime radici. In Montenegro è facile cambiare “quinta” per il proprio soggiorno spaziando tra cornici naturali diversissime nella stessa giornata. Proprio dalla capitale, collocata al centro del Paese, si raggiungono in mezz’ora le montagne e il fantastico lago Skadar, oppure, in circa un’ora, si è sulla suggestiva costa. Una destinazione tutta da scoprire insomma, molto meglio se con l’ausilio di professionisti che operano direttamente sul territorio, come la Dmc Talas-M, specializzata nell’organizzazione di eventi e viaggi incentive, che da circa dieci anni propone con la massima professionalità programmi personalizzati con un approccio sempre nuove e sorprendente. Avete mai pensato di andare alla scoperta delle bellezze nascoste del Montenegro partecipando a una caccia al tesoro, discendendo un fiume in kayak, organizzando un torneo di sci oppure degustando vini? Se sì, siete solo all’inizio.
IL MEDITERRANEO IN PARTNERSHIP Dal Montenegro alla Croazia il passo è breve, soprattutto grazie alla collaborazione di due delle realtà più affermate del Mice di questa parte dell’Adriatico, Talas-M e Dubrovnik Travel, che pur costituendo due società indipendenti, hanno dato vita a una partnership che permette di unire in un unico soggiorno incentive più esperienze. Anche la Croazia, come il Montenegro, è infatti una meta tutta da scoprire, affascinante in ogni suo aspetto. Dalla capitale Zagabria alla bellissima costa – dove ci si sorprende nel scoprire gioielli come Opatija (Abbazia), Rijeka (Fiume), Split (Spalato) e Dubrovnik (Ragusa) – e alle tante, uniche isole croate. La capitale, Zagabria, che con una storia di mille anni si presenta oggi come una città sempre più cosmopolita, dove trovare atmosfere antiche e tutto il movimento di un centro moderno e all’avanguardia, anche per quanto riguarda locali e nightlife. Natura ancora incontaminata, mare amatissimo per la sua acqua trasparente e per le suggestioni che è in grado di regalare, cultura e scenari indimenticabili: tutto concorre a rendere la Croazia una destinazione ambita per un soggiorno incentive che voglia lasciare il segno. Come? Dubrovnik Travel ci dà alcuni spunti per comprendere le infinite risorse di questa meta. Le isole possono essere visitate in modo originale in aereo o a bordo di barche (come si preferisce, a bordo di caicchi, barche a vela o moderne a motore), il mare è protagonista in tutti gli sport acquatici e nelle regate, i suggestivi dedali di viette delle città vecchie non avranno più segreti se scoperti alla caccia di un tesoro. E ancora, avventure in jeep, rafting, bicicletta, pesca. Anche gli eventi sono pensati per stupire: cosa vi sembra di una coppa di champagne tra le mura di un vecchio monastero o una notte danzante “affacciata” sul mar Mediterraneo? Meglio un barbecue in spiaggia? indirizzi a fine rivista
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EHMA PENSA FUORI DAGLI SCHEMI
La riunione Ehma presieduta dal nuovo delegato nazionale Ezio Indiani (nella foto), tenutasi nei mesi scorsi all’Hotel Royal di Sanremo, si è svolta sotto il duplice segno della tradizione e dell’innovazione. La parte ufficiale del meeting ha visto la partecipazione di Claudia Lolli, vice sindaco di Sanremo, dell’assessore alla Promozione turistica e Cultura di Sanremo Giuseppe Di Meco, di Edoardo Varese, amministratore delegato del Royal Hotel Sanremo. Il relatore, Luciano Ziarelli di Progetto Smile, si è rivolto agli intervenuti con considerazioni inusuali per fornire spunti di riflessione: «Il mondo cambia molto rapidamente? La crisi economica ci minaccia? Per trovare delle soluzioni è necessario affrontare le cose in modo diverso, uscire dalla “comfort zone” per cogliere i segnali, sviluppando maggiormente la parte destra del cervello, quella dell’intelligenza emotiva. In poche parole, non bisogna aver paura del cambiamento». Gli elementi tecnico-professionali della riunione sono stati invece prerogativa di Alessandro Cianella, direttore generale di Federalberghi, che ha svolto una relazione sul rinnovo del Ccnl. (N.V.)
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ALESSANDRA BOIARDI
NUOVE NOMINE E PROMOZIONI PER HILTON Hilton Worldwide (www.hilton.com) ha annunciato di aver rafforzato il proprio team dedicato alla crescita del portfolio di marchi del gruppo in Italia con due nuove posizioni. Alan Mantin (nella foto), dal 2006 nel settore dello sviluppo e promosso di recente senior development director Southern Europe & Africa, potrà contare sull’apporto professionale di Francesco Cefalù, development director. Al team italiano si aggiunge anche Gianluca Mazzoneschi, senior project manager architecture & construction. Negli ultimi cinque anni, Hilton ha incrementato il suo portfolio da quattro a 19 strutture. A queste se ne aggiungeranno altre cinque, ancora in fase di sviluppo per un totale di 24 hotel gestiti attraverso accordi di management e franchising con cinque brand diversi e oltre cinquemila camere.
LUCA ROMBI ALLA GUIDA DEL TRAVEL CHARME RESORT GRANDE BAIA Luca Rombi è il nuovo general manager del Travel Charme Resort Grande Baia, in Sardegna (www.travelcharme.com). Il nuovo direttore vanta un curriculum prestigioso che annovera importanti collaborazioni in Italia e all’estero. Ha lavorato, tra l’altro, per l’Hotel Villa Paradiso Beauty Clinical Hotel di Gardone Riviera, in qualità di responsabile operativo e per il Lido di Venezia dove, al Grand Hotel des Bains della catena Ciga Hotels, è stato responsabile della parte room division. A seguire l’Hotel Pierre di Milano, il Radisson Sas di Brescia e la società di gestione alberghiera Sacea Spa, fino al più recente incarico, che lo ha visto impegnato in veste di general manager dell’Hotel Cala di Falco, appartenente al gruppo sardo Delphina Hotels & Resorts di Palau, in Sardegna. Qui è rimasto per la sfida professionale con la nuova struttura del gruppo tedesco. Il Travel Charme Resort Grande Baia è infatti situato a due passi dal pittoresco Capo Coda Cavallo e dall’antico villaggio di pescatori di San Teodoro, a sud di Olbia. Il resort promette di diventare un punto di riferimento anche per il Mice, grazie all’apertura, prevista per il 2011, di un centro congressi con sale modulabili sino a trecento posti.
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ALBERTO MARCO RIGO DIRIGE IL CAMPERIO HOUSE SUITES & APARTMENTS
Alberto Marco Rigo è il general manager del Camperio House Suites & Apartments, struttura quattro stelle nel cuore di Milano che, grazie alle proprie suite e ai propri appartamenti, coniuga le esigenze dei clienti che pernottano in città per pochi giorni alle esigenze di chi invece si ferma per periodi più lunghi. Background commerciale e marketing, Rigo ha maturato la sua esperienza in Italia e all’estero, e proviene da una brillante carriera che lo vede collaborare tra gli altri con “The Leading Hotels of the World”, Radisson Sas, e il governo del Qatar. Rientrato in Italia partecipa all’apertura dell’Argentario Golf Resort & Spa, e allo sviluppo del Seven Stars Galleria e del Town house 8, alberghi dell’eccellenza italiana. Sotto la sua direzione il Camperio cambia nome e filosofia e si posiziona come una delle strutture ricettive di prestigio di Milano, crea un nuovo spazio eventi, il Camperio Gallery, e sviluppa l’area Business Center e Virtual Office all’interno del gruppo Finsev Spa.
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LLOYD KENYON DIVENTA EXHIBITION MANAGER DI GIBTM Si chiama Lloyd Kenyon il nuovo exhibition manager di Gibtm (Gulf Incentive, Business Travel and Meetings Exhibition, www.gibtm.com), la cui prossima edizione si terrà a Dubai dal 28 al 30 marzo 2011. Kenyon ha già lavorato per Reed Travel Exhibitions a Dubai per cinque anni ed è stato in seguito Project Mana-
CAMBIO ALLA COMUNICAZIONE PER LEADING HOTELS
Jennifer Oberstein (nella foto) è stata nominata direttore della comunicazione di Leading Hotels of the World. Il nuovo direttore, che opererà nella sede centrale della compagnia a New York, si occuperà dello sviluppo e dell’esecuzione della strategia di Pr, dell’attività di media relation in Usa e gestirà i rapporti con le agenzie internazionali. Jennifer Oberstein approda a Leading Hotels dal RitzCarlton, dove occupava il ruolo di direttore delle relazioni pubbliche. Ancor prima ha ricoperto il ruolo di produttore per la Nbc News per diversi anni.
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ger del Dubai World Trade Centre Events and Exhibitions Department. «Questa manifestazione si è conquistata un’ottima fama nell’area del Golfo ed è per me una sfida unica per sviluppare il mercato sia regionale sia internazionale» ha commentato a proposito del suo nuovo ruolo.
MARIO CARDONE APPRODA IN PELLICANO GROUP HOTELS & RESORTS Mario Cardone, 42 anni, vanta oltre vent’anni di esperienza nel settore del turismo maturati in ambito di direzione generale, sales & marketing e sviluppo internazionale per importanti aziende turistiche e di informatica per il mondo travel & transportation. Da maggio 2010 è il nuovo direttore commerciale e marketing del Pellicano Group Hotels & Resorts che annovera due Relais & Chateaux, La Posta Vecchia di Ladispoli, storica villa del XVI secolo appartenuta alla famiglia Getty e oggi lussuoso albergo a cinque stelle affacciato sul Mar Tirreno e Il Pellicano di Porto Ercole, considerato il secondo tra i cento migliori alberghi del Sud Europa secondo Condè Nast Traveler nel 2009. Entrambi gli alberghi sono di proprietà di Roberto Sciò. Nell’ultimo anno Cardone è stato direttore generale della Divisione Turismo di Iperclub Spa, dove ha curato la realizzazione del nuovo portale viaggi e turismo dell’azienda e i programmi di affiliazione per gli hotel e le agenzie di viaggio. In precedenza è stato amministratore delegato della filiale italiana di Sabre Holdings e Vice President per il Sud Europa. È docente di Marketing per il Turismo presso il Ciset-Università Ca’ Foscari di Venezia all’interno del Master in Economia e Gestione del Turismo e presso il Mib-School of Management di Trieste all’interno dell’International Master in Tourism & Leisure. Nel 2007 è stato premiato con il premio Imtl del Mib indirizzato a personaggi che si sono distinti nel settore del turismo. (N.V.)
BERNINI E RELAIS SANTA CROCE HANNO UN NUOVO GENERAL MANAGER Nativo di Riva del Garda e con la passione delle automobili d’epoca, Eugenio Rigo si trova da qualche mese a Firenze per una nuova sfida professionale: dirigere i due prestigiosi hotel Bernini Palace Hotel e Relais Santa Croce. Rigo ha cominciato la sua carriera nel settore alberghiero da giovanissimo, fino al 1992, quando è stato nominato manager dell’Hotel Vittoria di Brescia. Diventa poi direttore generale dell’Hotel Relaisfranciacorta, dell’Hotel della Torre 1850 e del Ristorante La Dolce Vita, e poi dell’Hotel Villa La Bollina, in provincia di Alessandria. Con la nomina di general manager all’Hotel Metropole di Venezia, prosegue la sua carriere fino al 2008, quando entra nel gruppo Baglioni come direttore generale dell’Hotel Due Torri di Verona. (N.V.)
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Decana del congressuale Punto di riferimento, da oltre vent’anni, per l’organizzazione di congressi medici nazionali e internazionali, viaggi incentive e grandi eventi, l’agenzia romana Fasi guarda a un futuro carico di nuove sfide e stimoli professionali er meglio conoscere una delle realtà di organizzazione e gestione eventi tra le P più affermate della capitale, partiamo dai
MICHELA ROSSI
1 / Alessandra Petrucchi, project leader 2 / Paola Marozzi, project leader 3 / Lo staff Fasi all’ultimo congresso sulla salute riproduttiva, tenutosi a Riccione
numeri: ventitre anni di esperienza maturata al servizio del settore altamente qualificato dei congressi medici, ma anche dei viaggi incentive e dell’attività di ufficio stampa e comunicazione integrata; uno staff composto da 12 donne professioniste; infine, tre sedi, di cui una operativa, quella romana, e altre due, a Milano e Firenze, di supporto per operare, con la stessa competenza, in tutta Italia e all’estero. Da 16 anni, Fasi è la segreteria amministrativa della Società Italiana di Endocrinologia (Sie) e della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams). Negli anni poi, grazie a un riconoscimento unanime ricevuto da un gran numero di addetti ai lavori, Fasi ha ampliato il proprio ambito di intervento fino ad abbracciare numerosi altri settori della medicina, quali la diabetologia, la pneumologia, la nefrologia e la medicina del benessere, che include anche la chirurgia estetica. «Il mese prossimo – spiega Alessandra Petrucchi, project leader di Fasi dal 1999 – abbiamo in programma il congresso della
Fasi
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Società italiana di medicina del benessere, che vedrà la partecipazione di oltre 250 esperti del settore. Guardiamo con interesse e rinnovato stimolo professionale anche ad altri ambiti, dalle cure palliative all’ingegneria, per dedicarci all’organizzazione di eventi sempre a 360 gradi». «Per esempio – prosegue Paola Marozzi, project leader dal 1997 –, dal tre al cinque novembre prossimi ci occuperemo, per la quinta edizione consecutiva, del Congresso dei bibliotecari, l’evento istituzionale dell’Aib, l’Associazione Italiana Biblioteche. È prevista la partecipazione di un migliaio di persone che avranno modo di assistere a sessioni di grande e attuale interesse socio-culturale, nonché visitare Bibliocom, l’evento espositivo dedicato alle case editrici e a tutte le aziende che operano nel settore biblioteche. Guardiamo al futuro con l’intenzione di aprirci a tutto il variegato mondo degli eventi nella sua stimolante complessità. Abbiamo le competenze e l’entusiasmo giusto per affrontare qualsiasi nuova sfida e trasformare qualsiasi evento in un successo». indirizzi a fine rivista
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Per informazioni: Direzione Commerciale, tel. 02 61547337 email sales.it@hrgworldwide.com
HRG Italia. A Hogg Robinson Group company
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Eventi sotto la Stella Star Media Company è un'agenzia dalle mille sfaccettature, in grado di effettuare tutti i servizi necessari alla migliore riuscita di un evento. Con quel guizzo di creatività che fa la differenza uando si pensa di organizzare l'evento che potrebbe dare la svolta alla Q propria attività imprenditoriale, le strade
1 / Claudio Marini intervista Renzo Arbore 2 / Franco Frattini al Foro di dialogo Italia-Russia 3 / Un momento della trasmissione televisiva Il Tappeto Volante
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che si prospettano sono molteplici, dettate dalle varie tipologie di iniziative, dall'attenzione al budget, dalle dimensioni dell'evento. Ma la scelta migliore è sempre quella di rivolgersi a un'agenzia che abbia una vasta esperienza e una grande serie di proposte. Come per esempio Star Media Company, un'agenzia di servizi che svolge svariate attività, che vanno dalla promozione pubblicitaria all'intermediazione di affari e ricerca clienti. E che naturalmente si occupa, con serietà e attenzione, dell'organizzazione di convegni, seminari e conferenze. Star Media Company segue in maniera capillare e precisa operazioni come l’individuazione e l’allestimento della location, la realizzazione di manifesti, locandine, depliant, inviti; servizio hostess e recapito inviti; servizio accoglienza per relatori e ospiti; cura dell'ufficio stampa; impianto audio-luci; scelta del presentatore o moderatore. E inoltre, la partecipazione di personaggi da scegliere nel vasto cast della società; il servizio catering o di pranzo/cena in ristorante; il servizio foto-
Star Media Company
FABIO ALCINI
grafico completo; le riprese televisive e la messa in onda; la realizzazione di documentari video da consegnare al cliente dopo l’evento; mezzi di trasporto, ospitalità alberghiera, regia e direzione generale dell’evento. Nel corso degli anni, Star Media Company ha organizzato numerosi eventi nel campo della beneficenza, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Per esempio "Un goal per la pace", partita di calcio a scopo benefico tra la Nazionale dell'Iraq e il Resto del Mondo. Inoltre ci sono partnership consolidate come quella con la "Mostra del Cinema dello Stretto" di Messina, nonché le esperienze del Foro di dialogo Italia-Russia del dicembre 2009, il concerto di beneficenza patrocinato da Confindustria per Airc, la produzione televisiva de "Il tappeto volante" di Luciano Rispoli e numerosi convegni e congressi. Star Media Company è inoltre editrice del settimanale di politica, attualità e cultura International Post, distribuito in diecimila copie in abbonamento postale e consultabile gratuitamente online sul sito www.internationalpost.it. indirizzi a fine rivista
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PARTNER
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Una profonda conoscenza del territorio italiano e del mercato Mice e uno spiccato senso della professionalità fanno di Travel Service un partner veramente affidabile nella consulenza e nell’organizzazione di eventi aziendali, congressi e incentive
Il valore dell’esperienza TOMMASO CROCIERA
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ormai una tradizione quella di Travel Service: organizzare ogni anno un È evento dedicato ai propri clienti, un’attività di experience marketing vero e proprio, che nell’arco di due giorni consente agli ospiti di saggiare con mano le capacità, l’esperienza e la serietà dell’agenzia di Manuela Beschi. Quest’anno, per la quarta edizione di questa iniziativa, Travel Service ha scelto per Leit motiv “Momenti doc tra arte e vigneti” e per teatro le cantine della Valpolicella e lo scenografico Byblos Art Hotel di Verona, un albergo di altissimo livello, che si distingue dall’offerta tradizionale per le numerose opere d’arte che “espone”, abbinando l’eccellenza nell’ospitalità a una “permanente” degna di un museo d’arte vero e proprio. E così, il tour nella città di Romeo e Giulietta, le degustazioni enogastronomiche nella patria dell’Amarone, la cena di gala al mitico Antico Caffè Dante di piazza dei Signori e una team activity fuori dagli schemi (una caccia al tesoro con auto
d’epoca), nel massimo rispetto del fil rouge dell’evento, hanno preparato il terreno al momento clou della due giorni: una serata nella hall del Byblos con un sottofondo di arie d’opera intonate dagli interpreti della stagione lirica dell’Arena di Verona. «Anche quest’anno – commenta Manuela Beschi – abbiamo voluto offrire ai nostri clienti (una quindicina di decision maker di aziende italiane che inseriscono eventi, congressi e incentive nelle proprie strategie di comunicazione, ndr) l’opportunità di sperimentare concretamente il know-how della nostra agenzia. Crediamo, infatti, in ciò che facciamo e nella qualità di ciò che realizziamo, e siamo convinti che il nostro miglior biglietto da visita siano la serietà, l’affidabilità, l’esperienza e la capacità di trovare sempre soluzioni originali e aperte alle novità che contraddistinguono il nostro modo di lavorare». Affidabilità, esperienza e creatività sono termini che ricorrono spesso nel voca-
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PARTNER incentive
bolario di Travel Service. È grazie a questo approccio così professionale che in pochi anni l’agenzia è riuscita a costruirsi una rete di fornitori molto selezionati, dislocati in ogni angolo d’Italia, partner ideali per l’organizzazione di congressi, incentive ed eventi corporate lungo tutto lo Stivale. Così come sono frutto di grande esperienza e di sapienti intuizioni creative l’analisi tailor made che l’agenzia compie prima di progettare un evento (non solo quando si tratta di grandi numeri, ma anche per manifestazioni più ristrette); la cura dei dettagli, per garantire la massima affidabilità in ogni circostanza e l’approccio con le tecniche di motivazione da mettere in campo. «Non ci piace “vendere aria fritta”, se mi passa l’espressione», chiosa Manuela Beschi. «Un evento, qualsiasi tipo di evento – dal meeting della forza vendite alla megaconvention aziendale – è come un orologio, è composto da molti ingranaggi: il catering, la spettacolarizzazione, le scenografie, i transfer, le camere, i microfoni… Basta che uno soltanto si inceppi e il risultato è compromesso. Ecco perché mettiamo così tanta serietà in ogni singolo aspetto, dalla scelta dei fornitori all’individuazione di soluzioni creative ad hoc. Prendiamo per esempio le attività di “animazione”, se vogliamo chiamarle così. Generalmente vengono tutte definite team building, ma il team building in senso stretto è un’attività di formazione che ha l’obiettivo di far scaturire dinamiche di squadra ben precise, che vanno sperimentate, comprese, apprese e fatte proprie, per poterle poi riversare nella quotidianità del lavoro in azienda. Al contrario, le attività più ludiche, di “animazione” appunto, dovrebbero essere definite più propriamente team activity. Noi questa distinzione la facciamo sempre con i nostri clienti, per essere chiari
sugli obiettivi da raggiungere e sugli strumenti più corretti di cui avvalerci. Penso che questo genere di professionalità sia il minimo sindacale che un cliente si aspetta dal proprio partner nell’organizzazione degli eventi». «Un approccio ineccepibile – commento io –, che magari a volte vi complica la vita, ma che vi fa onore». «Che le devo dire? Siamo gente seria».
1 - 2 / In omaggio all’arte classica e contemporanea, per accogliere gli ospiti dell’educational di Travel Service è stato scelto il Byblos Art Hotel di Verona 3 - 4 / Nel corso dell’evento, gli ospiti sono stati coinvolti in una particolare team activity: una caccia al tesoro condotta su suggestive auto d’epoca 5 / Il momento clou dell’educational, un concerto lirico nella hall del Byblos
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TRAVEL SERVICE: IL MICE A 360 GRADI Con le sue sedi di Brescia e Castiglione delle Stiviere, con il suo staff di 13 persone e un portafoglio di oltre novanta eventi e viaggi incentive organizzati nel 2009, Travel Service è da oltre un decennio una realtà consolidata del mercato Mice, specializzata nel fornire alle aziende servizi di alto livello nell’organizzazione di
incentive, convention, congressi, corsi di formazione, business travel, team activity, servizi di marketing e di comunicazione. Come Dmc, inoltre, l’agenzia di Manuela Beschi è specializzata nella zona del Lago di Garda, di Verona, della Valpolicella, di Venezia, dei laghi Maggiore e di Como, della Franciacorta e di tutto il territorio italiano.
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PARTNER service & technology
Mille motivi per scegliere Cms A fissare gli obiettivi e individuare le strategie vincenti ci pensano loro, alla realizzazione e all’aspetto logistico ci pensa il loro software. Ai committenti, dunque, non resta che godersi il successo MANUELA BELLINI
Mauro Liani, amministratore di M&P Informatica. Sotto, alcune schermate del software di gestione congressuale
ata nel 2005 da un gruppo di professionisti dell’information technology, N M&P Informatica si è sempre distinta per l’alto livello qualitativo di prodotti, soluzioni e servizi offerti. Sempre al passo con i tempi e il mercato, oggi più che mai però M&P Informatica si ritaglia un posto di primo piano grazie al proprio Congress Management System, un’applicazione interamente dedicata alla gestione di eventi e congressi. «Avere a disposizione Congress Management System significa poter programmare i vostri eventi con grande risparmio di tempo – spiega Mauro Liani, ammministratore della società – è un collaboratore efficiente ed efficace con cui potete interagire ovunque e in qualsiasi momento». Il software Congress Management System (Cms) gestisce, infatti, con precisione e autonomia, congressi, eventi, seminari, meeting e corsi di ogni tipologia e grandezza, coordinando tutte le fasi organizzative dalla A alla Z. Nulla è lasciato al caso e nulla più prenderà alla sprovvista. Il software – di facile lettura e utilizzo – è studiato per calcola-
re, coordinare, archiviare, documentare ogni passo della progettazione e della realizzazione dell’evento, occupandosi in maniera automatica e sicura delle faccende amministrative, del conto economico, dell’iscrizione dei partecipanti, accompagnatori ed eventuali ospiti, della preparazione della location, della gestione di viaggi e transfer, di hotel e allotment. Insomma, di tutto. «La semplcità con cui potete chiedere e ottenere qualsiasi informazione lo rende accattivante – aggiunge Liani –. E finalmente la passione, la disponibilità e l’attitudine al problem solving che mettete ogni giorno nel vostro lavoro verrà premiata dalla fedeltà con cui Cms vi assiste in ogni passo permettendovi di dedicarvi veramente al vostro core business e a godervi il meritato successo». Il software Cms è inoltre corredato da un motore di stampa altamente tecnologico che consente la generazione di stampe in lingua Italiana e inglese, la creazione di pdf e l’invio di documenti attraverso email con funzioni di integrazione verso la piattaforma Microsoft Office per la generazione automatica di stampe unione quali lettere, relazioni, inviti. La soluzione ideale, dunque, per chi desidera un programma facile da usare ma al contempo potente, completo e flessibile e soprattutto per chi ama i prodotti leader di settore.
CMS
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E M OZ I O N E E P E R F E Z I O N E
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ALESSANDRA BOIARDI
EVENTI DA SOGNO Sogno d’iDea (www.sognodidea.it) è la nuova realtà di servizi dedicati all’organizzazione di eventi. Si affaccia sul panorama del centro Italia e si propone come event planner per tutto il territorio nazionale, con soluzioni che guardano anche al mercato estero. Il suo staff dinamico è in grado di organizzare e realizzare progetti di qualità per eventi all’insegna del gusto e dell’eleganza. Protagonista nel settore privato e aziendale, Sogno d’iDea dedica cura ed esperienza a ogni singola richiesta, garantendo solu-
zioni originali e personalizzate. Località suggestive, idee innovative sono parte dell’offerta che contraddistingue Sogno d’iDea nel settore dei servizi. Proposte di team building ideate per potenziare il brand-awarness aziendale, programmi e corsi di lingua all’estero, viaggi incentive di grande attualità e sempre più presenti nelle strategie promozionali d’impresa fanno di Sogno d’iDea l’offerta organizzativa ideale e ideata per le richieste più esigenti.
TU VO’ FA’ L’AMERICANO Incentive Miami style per un gruppo di agenti Ergo Assicurazioni ed Ergo Previdenza, che si sono recati nella città della Florida per un viaggio d’incentivazione concepito e realizzato dall’agenzia Events In & Out (www.eventsinout.com), diretta da Annamaria Ruffini. L’obiettivo dell’azienda era di cementare ulteriormente il gruppo, aggregando gli ospiti con attività stimolanti e intelligenti. L’idea di fondo cui si è ispirata l’agenzia per concretizzare questo obiettivo è stata quella di “calare” i partecipanti nella Miamian way of life. Per quasi una settimana il gruppo si è felicemente “dimenticato” dell’Italia e ha vissuto, secondo i miti e i riti del luogo, esperienze capaci di sintetizzarne lo spirito: gioia di vivere, natura e sport (ovviamente il baseball). «Anche la motivazione è lavoro – ha affermato Annamaria Ruffini – e proprio per questo va bilanciata alle riunioni d’aula, di cui è parte integrante a pieno titolo. Il programma motivazionale deve andare di pari passo e avere a stessa dignità del programma d’aula. E proprio questo bilanciamento, che a Miami è riuscito davvero bene, è stata una delle chiavi del successo dell’evento».
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“SBOCCIA” LA PROFESSIONALITÀ
Pco dinamico, Bloom Events (www.bloomevents.it) si occupa da diversi anni dell’organizzazione di eventi e in particolare di congressi di carattere medico-scientifico. L’agenzia di Foggia si propone sul mercato congressuale nazionale forte di un gruppo di lavoro che vanta esperienze professionali in diversi ambiti della meeting industry guidato dalla passione della titolare, Alessandra Casolaro. L’agenzia congressuale è in grado di gestire con puntualità tutte le fasi dell’organizzazione di un evento, dagli aspetti creativi a quelli amministrativi. Oltre alla grande competenza necessaria all’organizzazione di congressi medici, l’agenzia mette infatti a disposizione un’area aziendale che si occupa della gestione di tutti gli eventi legati alle esigenze di comunicazione, formazione, incentivazione e promozione delle aziende. Fortissimo è anche il network di partner di cui Bloom Events si avvale per offrire sempre la miglior soluzioni ai suoi clienti.
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hôtellerie couture L’incanto di inizio secolo rivive in ogni dettaglio dell’ Excelsior Palace. Dentro la fresca, intramontabile eleganza, fuori il profumo dei gelsomini e del Mediterraneo. 5 stelle Lusso ed oltre 100 anni di esperienza per indimenticabili soggiorni.
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Ph Diego Gaspari Bandion
GRAND HOTEL SAVOIA CORTINA D’AMPEZZO Cultura del vivere, vivere nella Cultura.
É bello quando si torna a casa! E tornare al Grand Hotel Savoia Vi darà la stessa sensazione di esclusiva familiarità, di lussuoso calore, in una struttura completamente rinnovata. Sul comfort non siamo scesi a nessun compromesso, abbiamo pensato solo a quello che poteva farvi stare bene, con camere e suite di grande pregio, il ristorante Savoy, il bar Giardino d’inverno, il Cigar Bar, spazi per mostre d’arte ed eventi musicali, il centro benessere Messeguè e il centro congressi, l’unico in Cortina d’Ampezzo per 300 persone in sale perfettamente allestite. Grand Hotel Savoia, il nuovo hotel a 5 stelle di Cortina d’Ampezzo: è qualcosa di meglio, ed è bello poterlo scegliere!
GRAND HOTEL SAVOIA Via Roma, 62 - 32043 Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. 0436/3201 - Fax 0436/869186 info@grandhotelsavoiacortina.it - www.grandhotelsavoiacortina.it
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SINERGIE PRONTA A RIPARTIRE «Una crisi è sempre il momento migliore per fermarsi e concentrarsi sui risultati e i nuovi obiettivi, quindi abbiamo approfittato delle acque più calme dello scorso anno per fare una riflessione su come migliorare e potenziare la nostra agenzia». Graziano Mascheri, socio e ceo di Sinergie (www.sinergie.org) spiega così l’aggiornamento della struttura dell’agenzia con l’inserimento di nuove figure professionali e di consulenti e con il potenziamento del middle management. Il risultato è la nascita di un sistema organizzativo funzionale, che stimola e sostiene la creatività e la passione degli individui. Non mancano i risultati: Sinergie ha raggiunto nei soli primi sei mesi dell’anno l’85 per cento del budget .
FESTA GRANDE PER EUROPEAN EVENTS E BIX PROMOTION La splendida terrazza dell’Hotel Bernini Bristol è stata l’incantevole location che ha ospitato il Gala d’Inizio Estate organizzato da Paolo Zugaro della European Events e da Donatella Gimigliano della Bix Promotion (nella foto, da sinistra, la Gimigliano, Zugaro e Carmen Galiano di Sina Hotels) per ufficializzare e festeggiare il sodalizio professionale. L’obiettivo comune sarà quello di offrire al cliente un servizio completo ed articolato che abbraccia un knowhow che va dall’evento aziendale alla sfera istituzionale, dalla comunicazione d’impresa all’area creativa e grafica. La soirée è stata arricchita da un nutrito parterre con tanti nomi del giornalismo: Fabrizio Ferragni (vice direttore del Tg1) in compagnia della splendida collega Carlotta Mannu, Bruno Socillo (direttore del Giornale Radio Rai), Fabio Scaramucci (vice direttore Tgr Rai), Attilio e Angela Romita, Giuseppe Palmieri (vice direttore Adn Kronos), Cecilia Primerano, stori-
ca firma di Porta a Porta e Rita Fantozzi (vice capo ufficio stampa Pdl); della politica: Antonio Tomassini (presidente commissione Sanità Senato) e Mario Tassone (vice presidente Udc); della televisione e del cinema: Guido De Angelis, Alessandra Canale con il procuratore sportivo Antonio Caliendo, gli attori Vincenzo Bocciarelli, Michela Capitoni e Daniela Martani, e degli event manager delle più autorevoli aziende internazionali: Becton Dickinson, Renault, Canados, Bd, Softlab, Boeing Italia e Bionike. Evento nell’evento la torta a sorpresa per il compleanno di Piero Vigorelli, neo presidente della Timb (Telecom Italia Broadcasting).
POWEREVENT, TECNOLOGIA PER EVENTI
Tecnologia evoluta e flessibile, assistenza dedicata con personale specializzato in eventi. È questa la formula con cui PowerEvent, il software eventi di Dastom (www.dastom.com, www.powerevent.it), si propone a ogni organizzatore che voglia fare un salto di qualità, di efficienza e d’immagine nella gestione della segreteria organizzativa, delle comunicazioni agli ospiti, degli strumenti statistici e di report. Interamente web-based, PowerEvent gestisce tutti gli aspetti operativi di un evento: e-mail d’invito e conferma personalizzate, prenotazioni e pagamenti, rooming e transfer list, procedure di accredito e molto altro ancora. Tutto a partire da siti Internet con front-end dedicato e accesso riservato per gli ospiti, integrati a un back-end multi-livello e multi-utenza in cui gli operatori di segreteria e il management visualizzano, lavorano ed elaborano i dati raccolti, in contemporanea e in tempo reale. Il top della professionalità e della flessibilità, con un team di account manager sempre disponibile a personalizzare funzioni e procedure secondo le specifiche esigenze.
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VENT’ANNI DI PROMOEST Compleanno speciale per l’agenzia di organizzazione congressuale Promoest, che ha festeggiato la ricorrenza all’interno del Vivaio delle Sorelle Riva, un giardino suggestivo nel cuore di Milano. L’evento è stato l’occasione per ripercorrere la storia di Promoest, come spiega Barbara Colonnello, direttore Promo-Est, uffici di Milano: «Promo-est è nata all’inizio degli anni ‘90 a Genova, come agenzia di traduzione e interpretariato per supporto linguistico a grandi aziende manifatturiere e impiantistiche dell’area ligure e piemontese operanti nell’allora Unione Sovietica. A partire dal 1994 ha avviato l’attività congressuale a Genova nel campo industriale, medico-scientifico e nel 1996 ha aperto una filiale operativa a Milano. A partire dall’anno 2000 l’attività congressuale si è estesa anche alla programmazione degli eventi, a viaggi incentive e ai programmi di team-building, mentre nel 2009 ha aperto a Milano la divisione “Responsabilità Sociale d’Impresa” (Rsi) in materia di sviluppo sostenibile».
DEBUTTA LA DIVISIONE MICE DI TURBAN ITALIA Si chiama Time la nuova divisione incentive e congressi di Turban Italia. L’operatore leisure ha deciso di intraprendere questa nuova strada con l’obiettivo di proporre viaggi di incentivazione esclusivi, personalizzati e innovativi. Ha detto Merve Sakman, responsabile di Time: «Cominceremo proponendo viaggi incentive, convention e congressi in una destinazione che conosciamo molto bene, la Turchia, e che si presta moltissimo a ospitare questo formula di viaggio ed è attenta a sviluppare gli ultimi trend. Per esempio, una delle tendenze più recenti sperimentata con successo negli hotel più famosi della Turchia durante le convention, è quella del coaching: mettere a disposizione di un gruppo una guida motivazionale che lo aiuti a concentrarsi efficacemente su nuove idee».
INCENTIVE ALLA SCALA Incoming Partners (www.incomingpartners.it ) “torna” alla Scala con le proposte incentive incentrate sugli spettacoli della prossima stagione del teatro scaligero. La programmazione comprende proposte per oltre cento date della stagione 20102011 di opera e balletto, ricca di titoli importanti quali Die Walküre, Tosca, Flauto Magico e Turandot. Per i gruppi, i programmi possono essere personalizzati con cene, degustazioni, visite e itinerari a tema musicale, abbinamenti con spettacoli d’opera in altre città italiane.
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CONSULENZE WEB NELLA LINGUA DEGLI ALBERGATORI Il web è un universo in costante evoluzione, il cui volto cambia con velocità davvero sorprendente. Da questa consapevolezza e dalla convinzione che solo un professionista dell’hôtellerie possa conoscere approfonditamente le esigenze di una struttura alberghiera, nasce l’idea Gs hotels: la nuova società di consulenza dedicata al mondo della rete declinata sulle necessità del comparto ricettivo. «Internet è l’unico canale di commercializzazione che non ha risentito della crisi dello scorso anno e che continua a registrare sostenuti ritmi di crescita» racconta il fondatore e titolare di Gs hotels, Giandomenico Marino. «Ciononostante – continua Marino - molte strutture, prese dalle intense attività quotidiane, non riescono sempre a dedicarvi tutte le risorse
FIOCCO ROSA PER AIDA Si chiama Aida ed è la neonata Associazione internazionale direttori d’albergo, presentata di recente nella splendida cornice dell’Hotel Parco dei Principi, immerso nella lussureggiante vegetazione di Villa Borghese. La nuova associazione è stata festeggiata con un cocktail all’aperto, nei giardini del noto albergo romano. Mariapia Garavaglia, madrina della nascente associazione, ha voluto dare un suo contributo di buon augurio a tutti i presenti, e ha ringraziato tutti, in modo particolare il presidente, Umberto Martuscelli, per la sua incessante attività. Subito dopo l’introduzione del presidente, Massimo Palombi ha manifestato ai membri dell’ospitalità romana i migliori apprezzamenti per la crescente professionalità nei confronti della clientela internazionale che fa dell’Italia, non meno della vicina Francia, prima fautrice dell’accoglienza alberghiera, una delle mete preferite e più apprezzate dai tour operator di tutto il mondo.
necessarie. Ecco allora l’idea di creare una società di consulenza che mira proprio a coadiuvare gli hotelier nella gestione di un elemento strategico come il web, parlando, al contempo, la loro stessa lingua». Con 20 anni di esperienza alberghiera alle spalle, di cui gli ultimi sei trascorsi alla guida del Principe hotel di Catania, dove si è occupato in prima persona, tra l’altro, di lanciare il sito web proprietario, già vincitore dei Tourism Web Awards 2008, non si può, infatti, dire che Marino non conosca bene l’ambiente alberghiero. Le consulenze Gs hotels, in particolare, mirano a fornire soluzioni integrate, capaci di tenere nella dovuta considerazione tutti gli elementi essenziali a definire il successo di un piano promozionale e commerciale online.
ROMA: UN SUCCESSO PER EULAR 2010 Il proverbiale traffico romano non ha fermato la buona riuscita di uno dei più importanti eventi che Roma ha ospitato quest’anno, L’Annual European Congress of Rheumatology (Eular). Si tratta di uno dei mega congressi medici che ogni anno si tengono nei grandi centri congressi delle capitali europee e che molto raramente arrivano in l’Italia. Invece, dal 16 al 19 giugno 16mila delegati si sono riuniti per quattro giorni alla Nuova Fiera di Roma. Mci, il Core Pco dell’ Eular, ha affrontato la situazione insieme a Ovation Italy, Dmc facente parte del Gruppo Mci e ad Aim Group, che aveva predisposto la candidatura di Roma e che, grazie alla sua esperienza cinquantennale e alla consolidata conoscenza della realtà romana, ha potuto offrire il proprio know-how nell’ organizzazione dei trasporti e di altri servizi logistici tra cui anche il programma sociale. Solo gli hotel gestiti direttamente dalla segreteria organizzativa erano 86, con quasi diecimila camere. Altro successo il piano trasporti estremamente articolato ed efficiente che permetteva ogni mattina ai partecipanti di raggiungere in pullman la sede congressuale dal proprio hotel e la sera di rientrarvi comodamente: 290 pullman gran turismo utilizzati ogni giorno, in totale 2.200 trasferimenti operati nell’arco dei lavori congressuali. Grazie a un accordo speciale con le Ferrovie dello Stato, Aim Group e Ovation Italy con la collaborazione di Fiera Roma, hanno ottenuto anche una fermata straordinaria del Leonardo Express, il trenino, solitamente nonstop, che collega l’Aeroporto di Fiumicino con la Stazione Termini.
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Travel Trend Milano, sempre più trendy Il workshop della meeting industry torna quest’anno con tante novità: la nuova location del Palazzo del Ghiaccio e un concept rinnovato che abbina la veste professionale a un’allure in perfetto stile “Milano da bere”
ALESSANDRA BOIARDI
appuntamento è uno di quelli da mettere subito in agenda, anche se L’ non sarà difficile ricordare che Travel Trend – uno degli eventi più attesi della meeting industry italiana – aspetta tutti i professionisti del settore a Milano il 5 ottobre. Dove? Ecco la prima novità: al Palazzo del Ghiaccio, una delle location più glamour di Milano, perfetta per il nuovo mood di Travel Trend (la seconda novità), che quest’anno si propone con una formula ancor più attenta alle esigenze dei visitatori. Con ritmi lavorativi sempre più veloci, non è affatto facile conciliare tutti gli impegni, e spesso scadenze e appuntamenti non concedono di gestire al meglio le giornate. Ecco perché quello che viene proposto è un evento “senza stress”, che permette di scegliere l’orario più agevole – dalle 16 alle 21,30 – per non mancare questo imperdibile workshop. Che si abbia tutto il pomeriggio a disposizione o soltanto qualche ora, si avrà così la possibilità di raggiungere Travel Trend, che ha pensato proprio a tutto, scegliendo anche una data “comoda” che, passata la settimana della moda, agevolerà gli spostamenti in città. Un evento impossibile da perdere, insomma, per non rinunciare a un momento unico per la propria pro-
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fessione: sarà questa l’occasione per trovare nuovi spunti e idee per i prossimi eventi, per conoscere nuovi possibili partner, per “tastare” con mano le novità proposte dal settore e rimanere al passo con i tempi. NETWORKING E GLAMOUR Per tutta la durata di Travel Trend sarà possibile incontrare i rappresentanti della miglior offerta di strutture, destinazioni e servizi per eventi, incentive, congressi e business travel. Da più di 15 anni Travel Trend propone infatti un workshop di grande successo, che a ogni edizione registra un numero di affluenze degno di una manifestazione fieristica con un rapporto tra
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buyer ed espositori che ne conferma il ruolo di spicco nella meeting industy. E con la particolarità – non secondaria – di concentrare i lavori in una sola mezza giornata. Del resto, i numeri parlano chiaro: 130 espositori e mille visitatori attesi anche per quest’anno, di cui seicento key buyer. Un parterre eccezionale per una veste professionale che non perderà anche nell’edizione 2010 l’atmosfera informale, grazie al nuovo concept, che permetterà di accostare agli incontri professionali momenti di piacevole relax. Il nuovo “look” di Travel Trend è infatti quello di un evento glamour, in perfetto stile “Milano da bere”, dove esserci non significa soltanto vestire i panni professionali, ma intrattenersi con vecchi “amici” e
nuove conoscenze, a tutto vantaggio del networking. Sì, perché mai come di questi tempi sono davvero rare le occasioni per incontrarsi e per “abbinare” a una voce o a un nome – insomma, a un contatto di lavoro – un viso, un’espressione. E ancor meglio, se lo si può fare in un contesto piacevole e assolutamente trendy. Per questa nuova allure di Travel Trend non poteva essere più adatta la nuova location del Palazzo del Ghiaccio, in via Piranesi, per i milanesi e non, una delle strutture più interessanti del capoluogo lombardo, un nuovo punto di riferimento per gli eventi più alla moda in città. Un tempo la più grande pista di ghiaccio coperta d’Europa, conserva oggi tutto il fascino del preservato stile retro, in un rinnovato look
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total white. Nei suoi spazi funzionali e all’avanguardia si potrà dunque non solo partecipare al workshop, ma concedersi un po’ di divertimento. Per tutta la durata di Travel Trend sarà a disposizione un servizio di open bar e catering per servirsi un drink tra un appuntamento e l’altro, per gustare un aperitivo e fare un break grazie alle gustose proposte gastronomiche di Papillon Eventi. L’apprezzata società di catering meneghina, che annovera tra i suoi clienti tanti grandi nomi, renderà ancora più piacevole il tempo trascorso al Travel Trend, grazie a una straordinaria professionalità e alla cura di ogni minimo dettaglio. La giusta atmosfera insomma per piacevoli momenti di relax in un contesto infor-
male e pur molto proficuo. Quale migliore occasione di unire l’utile e il dilettevole? È lo stile di Travel Trend: altissima professionalità dei partecipanti e un contesto piacevole e divertente. E in attesa del “grande evento”, è possibile conoscere tutti gli aggiornamenti sugli espositori e le informazioni utili andando al sito www.traveltrendmilano.it. Il countdown è cominciato.
È affidato a Papillon Eventi il catering di Travel Trend Milano 2010, rinnovato nel format e nella location. L’appuntamento è al Palazzo del Ghiaccio, il 5 ottobre dalle 16 alle 21.30
www.traveltrendmilano.it
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L’ottimismo riparte da Eibtm Si preannuncia un’edizione a elevata partecipazione quella del 2010. Secondo Graeme Barnett, il nuovo event director della manifestazione, infatti, il settore sta riprendendo fiducia
ALESSANDRA BOIARDI
pochi mesi dall’inaugurazione, Eibtm (dal 30 novembre al 2 dicembre a A Barcellona) si conferma anche per il 2010 un appuntamento da non perdere per i professionisti della meeting e incentive industry internazionale. La kermesse, sicuramente uno dei marketplace più illustri del settore, non smette di attirare infatti espositori e buyer da tutto il mondo. Tra le numerose conferme, sono diverse le realtà che hanno deciso di partecipare quest’anno con uno stand più grande: quello dell’Oman avrà il 30 per cento in più di spazio, l’Uruguay esporrà su una superficie più grande del 25 per cento, Preferred Hotel Group sarà presente con il 38 per cento dello spazio in più, e la Dmc Allied Europe avrà addirittura uno stand più grande del sessanta
per cento. Solo alcuni dati, che l’organizzazione sottolinea per rimarcare l’interesse nei confronti della fiera. «Con l’ottanta per cento dell’area espositiva già prenotata, è chiaro che nel settore si respiri un’atmosfera di rinnovato ottimismo» è il commento del nuovo event director di Eibtm, Graeme Barnett. Tra le destinazioni che buyer e visitatori potranno incontrare quest’anno, vi saranno anche Corea, Messico, Repubblica Dominicana, Costa Rica, Monaco, Qatar, Catalunya de Turisme e Turespaña. Tra i convention bureau saranno a Barcellona quelli di Bonn/Rhein-Sieg/Ahrweiler, Valencia, Taiwan, Islanda, Cuba e Norimberga. Tra gli espositori anche Jungfrau Region Marketing Ag, Skyteam Global Meetings, Essence of Bali Dmc, Kuoni Destination Management, Global Events Partners, Liberty International, Exotissimo Travel Group, Creative Travel India e Cube Technologies. E non mancheranno anche per questa edizione le new entry, già confermati il Lithuanian Exhibition and Convention Centre, Principal Hayley e Indian tour operator Incent Tours. A EIBTM COME HOSTED BUYER Chi desidera partecipare a Eibtm come hosted buyer può consultare il sito della manifestazione. Anche su questo fronte gli organizzatori sono ottimisti e prevedono una larga adesione, nell’ordine di 3.800 professionisti. Conferme sono già arrivate da gruppi provenienti da Europa, Africa, Australia, Asia e continente americano, con un riscontro per ora superiore del sette per cento rispetto allo scorso anno nello stesso periodo. indirizzi a fine rivista
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Federcongressi: nuove regole al varo Approvati il regolamento interno e quello del Learning center, nonché il piano delle attività promo-commerciali per il 2011. Intanto, il Learning center debutta con successo a Genova. La strada della nuova associazione è ormai spianata
rende forma sempre più articolata la nuova Federcongressi, associazione P di primo livello. Nei mesi scorsi sono stati approvati e implementati diversi regolamenti e piani d’azione che andranno a disciplinare aspetti chiave della vita associativa. IL REGOLAMENTO ASSOCIATIVO Il Comitato per la stesura del regolamento associativo, coordinato dal Past President Adolfo Parodi e costituito da Paola Casentini, Leonardo Sorelli, Franco Melis e Lisa Grotti, ha redatto – e il Comitato Esecutivo ha approvato – il nuovo regolamento interno di Feder-
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congressi, che vincola tutte le imprese e i professionisti associati. Diversi gli aspetti che questo regolamento va a disciplinare. In primo luogo definisce i requisiti indispensabili per iscriversi all’associazione. Le imprese, in particolare, all’atto della domanda devono essere iscritte presso il Registro delle imprese della Camera di commercio, avere un curriculum con un numero significativo di clienti del settore, essere in regola con gli obblighi fiscali e previdenziali e possedere i requisiti eventualmente richiesti per la categoria funzionale alla quale chiedano di essere iscritte. Ai professionisti, invece, si richiede la
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NETWORKING notiziari e associazioni
LEARNING CENTER, AL DEBUTTO CON SUCCESSO
Partita Iva (con la sola eccezione dei dipendenti diretti delle aziende associate, dei professionisti appartenenti ad altre associazioni con le quali vigono accordi specifici di partenariato e dei meeting planner di aziende non associate) nonché un curriculum professionale analogo a quello delle imprese. Il regolamento definisce inoltre elettorato attivo e passivo per le cariche di presidente e di componente del Comitato esecutivo i rappresentanti designati dalle imprese e i professionisti in regola con il pagamento della quota. Per l’elezione del Presidente e dei membri di natura elettiva del Comitato esecutivo spetterà a una Commissione di designazione assicurare la più ampia consultazione degli Associati. A tal fine, entro il 20 novembre dell’anno precedente a quello di rinnovo, il Comitato esecutivo nominerà i tre componenti della Commissione di designazione, individuati fra gli associati che abbiano maturato significative esperienze di vita associativa e che si siano particolarmente distinti per capacità professionali e/o imprenditoriali. La Commissione di designazione dovrà esaurire il suo mandato nei 45 giorni successivi alla nomina.
Il primo corso residenziale del Learning Center, tenutosi da domenica 11 a mercoledì 14 luglio presso l’NH Marina di Genova, si è tradotto in un vero successo, da ogni punto di vista. Ventuno iscritti, per la maggior parte junior ma già inseriti in importanti realtà professionali, sono stati guidati attraverso un ampio ventaglio di temi. Dopo la presentazione del corso, a cura del coordinatore dell’area Progetti speciali (cui afferisce il Learning Center) Riccardo Esposto, e un’introduzione generale alla meeting industry e alle normative specifiche dei congressi medici, a cura del presidente Paolo Zona, si sono succeduti il direttore scientifico del Learning Center Gabriella Gentile (che ha illustrato il lavoro dell’organizzatore e il percorso organizzativo di un evento), Rudi Conti (su promozione, comunicazione, esposizioni e sponsor), Carla Viale (analisi, progetto e studio di fattibili-
se e della terminologia professionale. In funzione della tipologia di formazione promossa e dei contenuti che si intendono erogare nell’ambito del Learning Center, il responsabile del Corpo docenti individuerà i nomi dei possibili docenti da coinvolgere in ogni singolo progetto formativo, avendo cura, di volta in volta, di verificarne la disponibilità e l’interesse a svolgere lo specifico incarico, e operando in modo da suddividere nel modo più equilibrato possibile gli incarichi, sui diversi progetti formativi, fra gli apparte-
tà e convegni come mezzo di trasferimento di conoscenze), Maria Cristina Terenzio sulla scelta della sede e dei fornitori, negoziazione e contrattualistica, Morena Carli su budget, aspetti finanziari e amministrativi e il responsabile organizzativo del Learning Center Pier Andrea Tosetto su tecnologie e allestimenti. Ha concluso il tutto un intervento della responsabile del Corpo Docenti Maria Cristina Dalla Villa sul bidding. I frequentanti hanno seguito il corso con entusiasmo, impegnandosi full time dalla mattina alla sera, anche per i lavori di gruppo con i tutor, sempre programmati dopo cena sino alle 23.00, a conferma non solo del loro interesse ma anche della motivazione e dell’entusiasmo che l’organizzazione e i responsabili riuscivano a trasferire loro. L’esperienza sarà ripetuta e diversificata, anche con focus via via diversi, quali ad esempio le convention aziendali e il destination management.
1 / Le quattro docenti del corso. Sedute, da sinistra, Gabriella Gentile (che è anche direttore scientifico del Learning center), Maria Cristina Dalla Villa (che è anche responsabile del Corpo docenti) e Morena Carli. In piedi Maria Cristina Terenzio 2 / I partecipanti al corso e alcuni docenti
IL REGOLAMENTO DEL LEARNING CENTER Il Comitato esecutivo ha inoltre approvato il regolamento che d’ora innanzi disciplina le attività del Learning Center e del Corpo docenti. Ai sensi di questo regolamento, potranno candidarsi al Corpo docenti solo persone in possesso di almeno cinque anni di esperienza nel settore, con minimo 15 interventi di aula, un’ottima padronanza della lingua ingle-
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3 / I partecipanti con gli attestati di fine corso 4 / Marcella Gaspardone 5 / Adolfo Parodi 6 / Riccardo Esposto
Federcongressi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione
nenti al Corpo docenti medesimo. A tutti i partecipanti a un progetto formativo verrà somministrato un questionario di soddisfazione finalizzato a mettere in evidenza i punti di forza e le aree di miglioramento di ciascun intervento didattico. Ogni progetto avrà proprie condizioni economiche in funzione della tipologia di corso e delle condizioni di mercato. Per quel che riguarda invece le iniziative promosse e sviluppate da terzi, ma con patrocinio Federcongressi, ciascun docente sarà tenuto a versare alla segreteria di Federcongressi un rebate stabilito di volta in volta ma comunque non inferiore al 10 per cento del proprio fee.
IL PIANO DELLE ATTIVITÀ PROMO-COMMERCIALI 2011 È stato infine approvato il piano delle attività promo-commerciali per il 2011, proposto dall’apposito Comitato coordinato da Marcella Gaspardone e composto da Franco Orio e Silvia Scala. Il piano ha l’obiettivo sia di garantire una continuità di servizi a tutti i soci ex-Meet in Italy, sia di offrire attività promo-commerciali a tutti gli associati Federcongressi rientranti nelle categorie “Destination Marketing” e “Venues”. Diverse le azioni che l’associazione, con il brand MeetinItaly by Federcongressi e la consulenza di Oficina del Turismo, svolgerà a riguardo: dalla realizzazione e gestione del materiale promozionale all’attività promozionale diretta buyer to buyer mirata per i mercati esteri, dall’organizzazione di workshop, educational ed eventi promozionali, a un’attività di ufficio stampa ad hoc. In particolare, Federcongressi organizzerà almeno due workshop all'anno denominati “ExMeetEx” (strutturati in programmi di incontri promo-commerciali mirati tra selezionati buyer internazionali e le più esclusive location e destinazioni italiane) e almeno un altro evento promozionale da individuarsi tra workshop, roadshow o manifestazione fieristica. Tali attività saranno oggetto della richiesta di finanziamento ex-Legge 1083/2006 che la stessa Federcongressi presenterà entro il 30 settembre al Ministero per lo Sviluppo economico. Il Consiglio Direttivo di Meet in Italy, sulla base di quanto sopra, ha espresso parere favorevole alla messa in liquidazione dell’associazione e alla confluenza in Federcongressi. «Il programma promo-commerciale per il 2011 – scrive il presidente Giovanni Laezza – presenta un evidente segno di continuità con le attività finora svolte dalla nostra associazione, segno tangibile della volontà di garantire il mantenimento degli stessi livelli di qualità e professionalità». www.federcongressi.it
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Un anno nel mondo di
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Finlandia, Sud Africa, Scozia, Barcellona. Sono le quattro tappe proposte ai soci di Site Italy per un autunno formativo all’insegna dell’internazionalità. E, fra i temi italiani, un focus sull’eco-sostenibilità, uno – nuovo – sulla negoziazione e la seconda edizione di The Ring logia nuovissima a febbraio e la riedizione di The Ring in primavera), anche una ricca serie di proposte da oltre frontiera, con l’intento di dare ai soci la doppia opportunità di aggiornare la loro formazione e di ampliare il networking quant’altre volte mai. Ecco un elenco degli eventi, con i rispettivi contenuti.
on la ripresa post-ferie anche Site Italy affina i propri programmi e propone C ai soci un’annata davvero straordinaria,
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inedita nell’ampiezza e nella varietà dei propri orizzonti. Tanto per cominciare, il Capitolo si impegnerà maggiormente sul fronte della comunicazione. In questi giorni è uscito il primo numero della nuova newsletter elettronica di Site Italy, destinata a tutti i soci. È un mezzo diretto per coinvolgerli e aggiornarli su quanto avviene nella community in Italia e su ciò che di interessante e di replicabile viene fatto dai Capitoli sparsi per il mondo: nuovi soci, nuove occasioni di networking, nuovi seminari education, nuove conferenze nazionali e internazionali. Approfittando dei numerosi inviti ricevuti dai Capitoli europei, il Comitato direttivo ha deciso di affiancare, alla tradizionale offerta di seminari “italiani” (che quest’anno includeranno un evento di tipo-
NORDIC SYMPOSIUM Il Capitolo finlandese ha invitato i soci italiani il 7 ottobre a Helsinki, presso il Sokos Hotel Presidentti, per il Site Nordic Symposium, un evento di una giornata fulltime alla scoperta del Roo (Return on objectives). Gli speaker, oltre al presidente di Site Finland Jukka-Paco Halonen, che ovviamente farà gli onori di casa, includono: Martin Lewis, amministratore delegato della casa editrice specializzata Cat Publications (Londra); Piritta Kantojärvi, brand director di Grape People; Ritva Ohmeroluoma, amministratore delegato di Nordia Management; Manne Pyykkö, titolare dell’agenzia Psychometrics; Klaus Andrea Span, senior marketing manager di IBM. Durante l’evento verrà eseguita una raccolta fondi (sotto forma di asta) a beneficio di Women’s Bank, una community locale che agisce a sostegno della libera imprenditorialità femminile e del miglioramento delle condizioni della donna nei paesi in via di sviluppo (ulteriori informazioni su www.site-finland.fi). SITE SCOTLAND Altra primizia: il Capitolo scozzese ha messo a disposizione dei soci di Site Italy quattro inviti per l’importante mini-fiera Site Scotland Show case, in programma da giovedì 4 a sabato 6 novembre. Si trat-
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ta di un marketplace esclusivamente a inviti, nel quale una selezionata rappresentanza dell’offerta Mice locale incontra i soci Site di tutto il mondo, ospitati dallo Scotland Chapter. L’invito è esteso anche agli studenti universitari, i quali saranno fully hosted, ossia col volo di andata e ritorno offerto dal Chapter ospite. Il Comitato direttivo ha deliberato di avviare un’azione di sensibilizzazione e di comunicazione nelle università e negli enti di formazione sedi di corsi relativi alla meeting & incentive industry per verificare la presenza di studenti interessati. EIBTM E INTERNATIONAL CONFERENCE A fine novembre il Capitolo parteciperà a Eibtm (Barcellona, 30 novembre-2 dicembre) attraverso il programma hosted buyer, ricco di seminari formativi, cui Site Global tradizionalmente aderisce, invitando i soci a unirsi numerosi (seguiranno comunicazioni dettagliate). Ma il “piatto forte”di tutta l’offerta internazionale di quest’autunno è dato dalla Site International Conference, consueto simposio mondiale di Site, quest’anno in programma a Cape Town (Sud Africa) dal 4 al 7 dicembre: un posto meraviglioso, tirato a lucido e reso ancor più celebre dai recenti mondiali di calcio, che in quel periodo dell’anno vive l’inizio dell’estate ed è dunque ancor più in grado di “stupire”e accogliere i convenuti con le proprie rigogliose bellezze naturali e paesaggistiche. La Site international conference è l’appuntamento per antonomasia della global community, ha un ricco programma education che presto sarà a disposizione sul sito www.siteglobal.com, e i soci italiani, così attivi e proattivi, non possono mancare.
no ripetuti in altre località incontri su queste tematiche, con approfondimenti su temi specifici. A ottobre è poi previsto un evento sulla eco-sostenibilità e Csr, argomenti molto cari a Site in tutto il mondo, sui quali il Capitolo italiano punta molto, e anzi desidera fare di più, portando avanti una campagna per la certificazione degli eventi green. Tra gennaio e febbraio si terrà un seminario sulla negoziazione, altro “cavallo di battaglia” della community ma con contenuti nuovi e un taglio anche qui internazionale, con la partecipazione di speaker stranieri, che il direttivo sta contattando attraverso business school di chiara fama. Ne uscirà un punto di vista innovativo sul tema, per cui sarà davvero un evento da non perdere. Infine, in primavera, si bisserà The Ring, l’originale incontro-scontro tra tutti gli stakeholder dell’incentivazione, che tanto successo riscontrò la prima volta, il 4 novembre 2009 presso l’Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti della capitale. Questa seconda edizione avrà un taglio internazionale, così da dare un ulteriore valore aggiunto al pubblico e al dibattito in sé. A proposito, un appello: tutti i soci sono invitati a farsi propositivi sui contenuti degli eventi e sugli argomenti del ciclo seminariale. Il Consiglio direttivo, a nome di tutta l’associazione, cercherà di venire incontro a ogni richiesta.
Finlandia, Sud Africa, Scozia, Barcellona, queste le quattro tappe proposte ai soci di Site Italy per l’autunno formativo. Nelle foto: 1 / la cattedrale di Uspenski a Helsinki 2 / Gordons Bay vicino a Cape Town, in Sudafrica 3 / le rovine del Castello di Dunnottar, vicino ad Aberdeen, in Scozia 4 / la Sagrada Familia di Barcellona
www.site-italy.com segreteria@site-italy.com
Site Italy è il capitolo italiano di “The Society of Incentive & Travel Executives” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive
GLI EVENTI ITALIANI Per quel che riguarda invece il piano education nazionale, va innanzitutto detto che dopo Casta d’Iva, il seminario tenutosi a Firenze il 21 giugno sulle nuove regole fiscali del settore, verran-
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ALESSANDRA BOIARDI
NASCE IL CAPITOLO ITALIANO DI GREEN MEETING INDUSTRY COUNCIL
È stato fondato di recente a Roma il capitolo italiano del Green Meeting Industry Council (Gmic, www.greemettings.info)). Si tratta del primo, e finora unico, capitolo nato fuori dagli Stati Uniti del network di professionisti della meeting & incentive industry focalizzati sull’eco-sostenibilità. Il Gmic conta circa ottocento soci, gli italiani sono: Fulvio Bettini, partner dell’agenzia di promozione business-tobusiness Nebe, past president di Mpi Italia; Stefano Ferri, consulente in comuni-
cazione e marketing; Annamaria Ruffini Cmp, titolare dell’incentive house Events In & Out, immediate past president di Site Italy; Maria Cristina Terenzio, consulente in meeting design e comunicazione interculturale. Presidente di Gmic Italia per il biennio 2010-2012 è stata nominata Annamaria Ruffini Cmp. Il consiglio direttivo è formato dai predetti soci fondatori, e verrà allargato in occasione della prima assemblea, in programma per il prossimo autunno.
AL VIA FEDEREVENTI ITALIA Si è costituita lo scorso luglio a Milano Marittima Federeventi Italia, la Federazione Nazionale che associa le imprese che svolgono la propria attività nell’ambito dell’organizzazione di eventi nei settori di sport, spettacolo e cultura, in ambito fieristico e aziendale, nella convegnistica e più in generale tutte le attività che svolgono servizi per eventi, in senso lato, dalla comunicazione alla formazione. Presidente della neonata associazione è Mario Baldassari, già presidente di associazione, uomo di grandi eventi, ideatore ed organizzatore da oltre dieci anni del Vip Master, vetrina tennistica di Milano Marittima. Federeventi Italia avrà tra i suoi principali scopi, accanto alla rappresentanza degli interessi particolari delle imprese socie, la valorizzazione economica e sociale del settore, la promozione della qualificazione sociale degli associati, l’attivazione di servizi innovativi indirizzati alle imprese, la promozione delle relazioni all’interno della Federazione e con i rappresentanti istituzionali di tutto il comparto legato allo sviluppo di eventi, turismo , cultura sport e spettacolo. La sede legale e operativa sarà a Bologna, ma è prevista a breve un’altra sede a Roma, più vicina alle istituzioni.
DEFINITIVA LA FUSIONE DI MEET IN ITALY IN FEDERCONGRESSI Meet in Italy procederà alla definitiva esecuzione della fusione di Meet in Italy (www.meetinitaly.com) in Federcongressi sulla base dell’esito positivo delle verifiche compiute dal gruppo di lavoro composto dai consiglieri Marcella Gaspardone, Franco Orio e Silvia Scala. Nel corso degli ultimi mesi i tre consiglieri, infatti, hanno analizzato le azioni che saranno attuate da Federcongressi per dare continuità alle attività di promo-commercializzazione che, sino a oggi, sono state il cuore della mission di Meet in Italy. Il prossimo step sarà dunque la convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci per la messa in liquidazione
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dell’associazione entro la fine del 2010. «Dopo più di dieci anni di attività Meet in Italy si appresta a concludere il proprio cammino e a convergere così in un nuovo soggetto, con un nuovo ruolo – afferma Giovanni Laezza, presidente dell’associazione – si apre un nuovo percorso, una nuova strada che ci vedrà impegnati con tutte le nostre risorse ed energie per dare sempre più forza e rilevanza anche istituzionale al settore mantenendo comunque una nostra identità specifica di destinazioni congressuali orientate al mercato».
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SITE SPIEGA LE NUOVE REGOLE FISCALI Si è tenuto a Firenze il 21 giugno scorso, presso l’Hotel Il Salviatino, il seminario Site Italy sulle nuove regole fiscali del settore, dal titolo Casta d’Iva – Opera in tre atti sui cambiamenti fiscali e le nuove regole. Durante il seminario Mauro Zaniboni, titolare di Mz Congressi e responsabile Federcongressi per la fiscalità, e Caterina Claudi, revisore dei conti di Fiavet (la federazione italiana delle agenzie di viaggio) hanno trattato l’argomento interagendo con gli ospiti presenti. Le prestazioni di servizi relativi a fiere, esposizioni, manifestazioni ed eventi anche sportivi nonché le prestazioni accessorie si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando le medesime attività sono ivi materialmente svolte. Non è rilevante la sede del prestatore del servizio. Questo è stato il tema centrale del seminario. «La complessità dell’argomento non ha consentito ulteriori approfondimenti durante il nostro seminario», commenta la presidente Miek Egberts, «ma in accordo con i presenti si è convenuto di promuovere in futuro incontri mirati su specifici temi, come per esempio i vantaggi e gli svantaggi dei differenti sistemi di fatturazione. Questo è perfettamente coerente con l’ottica di Site di dare a tutti un valido supporto professionale per semplificare e agevolare le nostre attività».
MPI: È ITALIANO IL CAPITOLO PIÙ GRANDE D’EUROPA Il capitolo italiano di Mpi è il più grande d’Europa. Mpi Italia (www.mpiweb.it) ha infatti toccato quota 325 soci, superando lo Uk Chapter, grazie a 25 iscrizioni student ottenute con l’intervento del past president Alan Pini Cmp Cmm e con la sponsorizzazione della sua azienda Teknocongress. «È un successo strepitoso che ci onora tutti – afferma Angelina Domina, presidente del capitolo – e conferisce un ulteriore stimolo a me e a tutto il nuovo board, affinché nell’anno sociale questo risultato sia confermato e persino superato».
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TREVISO Romantica e appartata, Treviso svela la sua anima poco per volta, seducendo inesorabilmente i visitatori. E per il Mice mette in scena le sue gemme pi첫 preziose
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Un paesaggio armonioso e non compromesso dal tempo: è il volto di Treviso, destinazione Mice che seduce con un passato intriso di storia e di arte e un presente votato all’enogastronomia e allo sport
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nato nel 2008 ed è cresciuto in fretta, il Marca Treviso Convention BureÈ au, sotto l’egida del Consorzio di Promozione Turistica orchestrato da Gianni Garatti, presidente, e Alessandro Martini, direttore. Un convention bureau attivo, quello trevigiano – il project manager è Roberto Cinquegrani –, che nel suo primo biennio di attività è stato teatro di eventi internazionali di alto profilo grazie alla sinergia dei professionisti che vi aderiscono e alla pluralità di location di cui dispone. Oltre a strutture provviste di tecnologia all’avanguardia vi sono ben 43 dimore storiche che aprono i battenti al Mice delineando pregevoli affreschi d’arte del
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territorio: relais di charme nei quali l’antico è sapientemente intrecciato con tecnologie di ultima generazione, il tutto nel massimo rispetto per l’ambiente che regala alla meeting industry una moltitudine di opportunità nel contesto dei team building, complice l’eterogeneo territorio con la sua palestra di attività sportive a cielo aperto e il suo patrimonio enogastronomico, storico e artistico. Ci sono delle “chicche” che solo Treviso può offrire: la navigazione sul fiume Sile, per esempio, che consente di giungere a Venezia – distante trenta chilometri – a bordo di imbarcazioni fino a dodici posti con la prua che scivola tra chiuse e porticcioli attrezzati lungo il percorso. Uno
spaccato di Veneto da scoprire lentamente una volta arrivati all’Aeroporto Canova di Treviso il cui flusso passeggeri si attesta su oltre 1.709.000 passeggeri l’anno. TREVISO, CROMIE D’ACQUA Antica e nobile, definita urbus picta per le sue case affrescate e descritta dallo scrittore Comisso “intrecciata alla mobile filigrana d’acqua”, incanta con un centro storico dal vivacissimo intreccio di elementi del passato e del presente. Polo laico e civile di Treviso è piazza dei Signori, posta al centro di una trama delimitata dal triangolo dei corsi d’acqua che dipartono dal Botteniga per confluire nel Sile.
1 / Il suggestivo agglomerato medievale di Portobuffolè 2 / A cavallo sul Piave 3 / Il radicchio trevisano: uno degli ingredienti della gastronomia locale 4 / Torri, mura merlate, edifici storici: Treviso seduce con le sue vie permerate di arte e storia 5 / Sono 43 le dimore storiche trevigiane che si aprono al Mice; nella foto Villa Barbaro a Maser
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6 / Il sacrario sulla sommità del Monte Grappa 7 / Treviso ha ospitato il G8 dell’agricoltura 8 / Il maniero di Castelfranco, paese natale del Giorgione
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Ed è ancora l’acqua a guidare la meeting industry al rio dei Buranelli, fra i più caratteristici luoghi del centro nel quale spicca Palazzo dei Trecento. Poco distante è la Loggia dei Cavalieri, aperta su tre lati scanditi dal ritmo di cinque archi su piccole colonne di pietra mentre a mettere in comunicazione piazza dei Signori con il duomo è il Calmaggiore, briosa arteria commerciale: la varietà di epoche e di stili degli edifici, delle facciate, delle colonne e dei pilastri anima il percorso e conduce al complesso della cattedrale, costituito anche dal battistero romanico – con il restante campanile incompiuto –
e palazzo del Vescovado. Pregevole anche il tempio di S. Nicolò, fra le più importanti opere religiose del Veneto: di matrice romanica ma ricomposto sotto il segno del gotico. Mirabili gli affreschi al suo interno così come l’annessa Sala del Capitolo dei Domenicani, affrescata da Tommaso da Modena (1352) e raffigurante personaggi illustri dell’ordine domenicano. Irrinunciabile è il trecentesco convento di S. Caterina dei Servi di Maria, con un il ciclo di affreschi a opera di Da Modena mentre nell’ex convento si trova la nuova sede principale dei Musei Civici. Dopo il
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TERRAGLIO E CASTELFRANCO VENETO Lasciata Treviso, gli itinerari del Mice si dirigono lungo la rotta del Terraglio, disseminato di ville storiche realizzate dal Cinquecento al Settecento, da percorrere a velocità di crociera. Sono da visitare Villa Albrizzi Franchetti a San Trovaso – composta da un corpo centrale secentesco con due barchesse attribuite ad Andrea Pagnossin – e la settecentesca Villa Marignana a Marocco. A Campocroce di Mogliano, invece, si staglia un superbo esempio di archeologia industriale, l’ex Filanda, mentre icona ecclesiastica dell’area è la millenaria abbazia benedettina di Mogliano. Nella bassa trevigiana ci sono anche i tesori della natura, capitanati dal celebre radicchio rosso Igp seguito, fra i numerosi, dal peperone di Zero Bianco: un trionfo di sapori del territorio pari a opere d’arte. In questo contesto i riflettori sono puntati sull’enigmatico genio artistico del Rinascimento,
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il Giorgione, nato a Castelfranco Veneto, località-scrigno con il suo castello dai molteplici stili architettonici, da quelli di impronta medievale sino all’epoca settecentesca. La celebre Pala del Giorgione dal 2006 è nuovamente nel duomo di Castelfranco, un must imperdibile nelle strade dell’arte così come il Teatro Accademico, gemma settecentesca. ASOLO E DINTORNI Sulle colline si staglia Asolo, la “città dai cento orizzonti”, un dedalo di piccole piazze, scorci di rara bellezza e un castello medievale, in passato dimora di reali –
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sacro e il profano il Mice può dirigersi sino alla Pescheria, oggi caratteristico mercato open air, dal quale si vede il fronte posteriore di casa dei Carraresi, recentemente restaurata, sede di manifestazioni culturali.
Oltre 300 strutture ricettive alberghiere per un totale di circa 11.000 posti letto ai quali si aggiungono 5.000 posti letto in strutture exta-alberghiere; 75 location con 120 sale meeting per 25.000 persone; spazi polifunzionali – teatri, auditorium o palazzetti – in grado di accogliere sino a 6.000 persone; oltre 400 ristoranti.
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IN 28 PER IL MICE Dei circa duecento soci di Marca Treviso Convention Bureau, ecco le strutture che hanno fattivamente aderito al team del convention bureau: Hotel Carlton – Treviso Hotel Continental – Treviso B4 Hotel Maggior Consiglio Treviso Hotel Residenza d'Epoca Villa Contarini Nenzi – Casier Hotel Duca d'Aosta Mogliano Veneto Hotel Villa Braida Mogliano Veneto Park Hotel Villa Fiorita – Monastier Hotel & CountryClub Relais Monaco – Ponzano Veneto Villa Pace Park Hotel Bolognese Preganziol Bhr – Treviso Hotel Quinto di Treviso Hotel Titian Inn Treviso Airport Lanzago di Silea Hotel Residence Holiday La Marca Villorba Castello di Roncade – Roncade Villa Tiepolo Passi – Carbonera Teatri Spa – Treviso Hotel Fior – Castelfranco Asolo Golf Club Cavaso del Tomba Castelbrando – Cison di Valmarino Hotel Relais le Betulle – Conegliano Villa Foscarini Corsaro Gorgo al Monticano Villa Revedin – Villa Revedin Thai Si Hotel – Spresiano Hotel Alla Torre – Castelfranco Locanda Stella d'oro Quinto di Treviso Best Western Hotel Al Fogher Treviso Postumia Hotel Design – Oderzo Hotel San Giacomo – Asolo Relais Duca di Dolle Cison di Valmarino
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conserva ancora la sala delle udienze della regina – e ora sede del teatro dedicato a Eleonora Duse. La cattedrale custodisce opere di Lorenzo Lotto mentre il palazzo della Ragione conserva gli affreschi cinquecenteschi del Contarini. Da vedere sono anche palazzo Beltrami, la casa della Duse e villa Freya, straordinaria esploratrice del Novecento. E sempre Asolo è il punto di partenza di uno dei più straordinari comprensori storico-artistici della regione nel quale emergono località come Possagno, Fanzolo di Vedelago e Maser ricche di ville, castelli e palazzi che consentono un excursus d’arte veneta dall’epoca romana a oggi passando per il Medioevo e il Rinascimento. Alcuni esempi? Villa Emo e Villa Maser realizzate da Andrea Palladio con gli affreschi di Paolo Veronese, la seconda con una cantina storica e una collezione di carrozze d’epoca. A Possagno è nato Antonio Canova e l’eredità dello scultore è custodita integralmente nel complesso allesti-
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to nella sua casa; nella gipsoteca sono esposti tutti i modelli originali delle sue opere in gesso mentre nella chiesa parrocchiale è custodita la tomba dell’artista. Da ammirare a San Vito di Altivole la tomba monumentale Brion, realizzata dall’architetto Scarpa e, a Riese, la casa natale di papa Pio X. Fra le colline asolane e il Monte Grappa oltre ai bagliori artistici si distendono al sole ulivi centenari e le famose ciliegie di Maser, masterpiece gastronomici. VALDOBBIADENE E CONEGLIANO, VINI DIVINI Tra il Monte Grappa e il Piave si snoda la Strada dei Vini nella quale la tradizione vitivinicola vede nel Prosecco e nel Rosso del Montello e Colli Asolani prodotti pregevoli. Tra una degustazione e l’altra si possono visitare anche il Museo della Grande Guerra, il monumento a Francesco Baracca e i resti dell’abbazia di Sant’Eustachio, dove Monsignor della Casa compose il celebre Galateo. Capitale enologica italiana è Conegliano, che ospita dal 1876 – prima in Italia – la Scuola Enologica. Conegliano è una piccola città rinascimentale e avvince per i suoi palazzi antichi con affreschi ancora vivi nei colori e definiti nelle immagini. Da non perdere il duomo del XIV secolo, scrigno della pala di Cima da Conegliano (1460-1517/18) così come la casa del celebre pittore. In piazza Cima prospettano anche il teatro neoclassico e il loggiato della scuola di S. Maria dei Battuti, affrescato dal Pozzoserrato. Si consiglia al Mice di costeggiare le antiche Mura Carraresi e di salire al castello che sormonta la città nella cui torre campanaria è custodito il Museo Civico.
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Da Conegliano parte la Strada del Prosecco, frizzante percorso che raggiunge Valdobbiadene: un paesaggio ondulato da vigneti intervallato da casolari rustici, abbazie e alberi secolari.
9 / L’Asolo Golf Club 10 / S. Pietro di Feletto, tra viti e antiche pievi 11 / Si gioca a golf anche a Castelfranco 12 / L’abbazia di Follina
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VITTORIO VENETO, CHE PACE! Alle pendici delle alpi trevigiane si trova Vittorio Veneto, – sorta nell’Ottocento dalla fusione dei due antichi borghi di Ceneda e Serravalle –, località nella quale si concluse il primo conflitto mondiale il 4 novembre 1918. Oltre all’interessante Museo della Battaglia, sono da vedere senza fretta i caratteristici Ceneda e Serravalle: nel primo non possono mancare il duomo, il castello di San Martino e la Annunciazione di Andrea Previtali, esposta nella chiesa di S. Maria del Meschio. Gioiello di Serravalle è invece piazza Flaminio, dove spicca la Loggia Serravallese con una torre romanica e l’intera facciata decorata da affreschi, iscrizioni e stemmi. Opere in piazza anche a Oderzo, che regala al Mice l’atmosfera di una storia
millenaria e le sinfonie dei capolavori della lirica. Gli spettacoli si svolgono in piazza Grande e coinvolgono un pubblico internazionale ma attirano l’attenzione anche il duomo di impianto gotico, il palazzo Diedo – opera del Massari – e la Pinacoteca Civica Alberto Martini, pittore surrealista opitergino. Nei dintorni di Oderzo meritano la medievale Portobuffolè e Motta di Livenza, con il suo santuario della Madonna dei Miracoli decorato dal Sansovino. DULCIS IN FUNDO Ha il colore del rubino, il Raboso del Piave, portavoce dei rossi paladini di Bacco locali da degustare lungo la Strada dei vini del Piave, un itinerario che si snoda in circa 170 chilometri e regala colture e culture, tradizioni e passioni. Come quella per lo sport, ulteriore asso nella manica della Marca trevigiana, adrenalinica occasione di team building. Alcuni esempi? Il golf, con cinque campi dalle nove alle 27 buche e sei campi pratica, seguito da mountain bike e trekking per giungere a deltaplano e parapendio. Sopra Revine Lago, a Pianezze, ma soprattutto a Borso del Grappa, questi due sport si praticano 365 giorni l’anno, così come l’equitazione. Fulcro delle discipline sportive dell’area sono le Prealpi Trevigiane, che si estendono da Fregona a Borso del Grappa per 65 chilometri e garantiscono emozioni a tinte forti.
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Bruna Biamino
A cura della redazione commerciale
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Piemonte: una regione nobile e magnetica, storica e al contempo protesa al futuro. L’effervescente Torino, le maestose Langhe, il Monferrato. Ma anche la zona dei laghi e le province “minori” : una sintesi perfetta di attrattive fruibili dalla meeting industry in ogni stagione e a qualsiasi altitudine
E la storia continua agguardevole, il patrimonio artisticoculturale del Piemonte, modellato nel R corso dei secoli e ora incastonato nella 1 / Il Palazzo Madama a Torino, restituito agli antichi fasti dopo 18 anni di restyling 2 / Il Palazzo Reale, cuore sabaudo del capoluogo piemontese 3 / Il Museo del cinema dispone di spazi per organizzare eventi e cene di gala 4 / Il Castello di Rivoli, avveniristica sede museale
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prorompente bellezza della sua miscellanea paesaggistica. Un arazzo naturale intriso di residenze reali, gallerie d’arte all’avanguardia, spazi grandiosi e funzionali, musei e vette enogastronomiche cui ascendere da borghi centenari intrisi di storia. Una trama intessuta di opportunità che pone la regione e il suo capoluogo al centro della scena internazionale dei grandi eventi grazie anche alla perfetta sinergia fra i tre convention bureau del territorio, Torino Convention Bureau (www.torinoconvention.it), Lago Mag-
giore Conference (www.lagomaggioreconference.com) e Alba Bra Convention Bureau (www.albabraconvention.it). Un tris d’assi perfetto per la promozione del territorio nel settore congressuale e incentive con attori veterani e new entry. Il Torino Convention Bureau, infatti, quest’anno tira le somme di dieci anni di attività che hanno visto oltre duecento congressi per un totale di 127mila partecipanti e di 400mila presenze, il tutto per un indotto economico sul territorio di circa 185 milioni di euro. Segue Lago Maggiore Conference, istituito nel 2005 e costituito dagli operatori congressuali del Lago Maggiore, del Lago d'Orta e del
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Lago di Mergozzo, un ventaglio di scenari per team building a filo d’acqua e per congressi in sedi prestigiose, mentre l’ultimogenito è Alba Bra Convention Bureau, promotore dal 2008 – nella cornice delle Langhe e del Roero – di meeting di charme e di gusto in cantine e castelli, di team building fra le colline e di eventi nelle location più esclusive dell’enogastronomia d’autore. OGGI, IERI E DOMANI Scelte architettoniche audaci, progetti avveniristici, colossali spazi per mostre ed esposizioni. Torino è cambiata, e ha iniziato il suo percorso a partire dalla metà degli anni Novanta, poi è arrivata l’accelerazione delle Olimpiadi del 2006. I presupposti c’erano tutti: le solenni architetture sabaude, la grandeur da ex capitale politica, il rigore da epicentro intellettuale, la quinta delle Alpi, la vicinanza al loisir delle Langhe e la voglia di novità. E così è stato: la città ha chiamato a rac-
colta il meglio degli architetti internazionali con nomi – fra i tanti – del calibro di Gae Aulenti e del giapponese Arata Isozaki. Il risultato è un grande centro smagliante in attesa del 2011, anno in cui il Belpaese festeggerà nel capoluogo piemontese – proclamata prima capitale d’Italia nel 1861 – il centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale. È bello oggi percorrere Torino e soffermarsi sui sanpietrini su cui meditava Cavour, elaborava Gramsci e impazziva Nietzsche per poi scoprirne il laboratorio creativo a cielo aperto. Il nuovo si intreccia sapientemente al passato nell’arazzo urbano in cui campeggia piazza Castello e sulla quale prospettano secoli di storia con palazzo Madama – restituito agli antichi fasti dopo 18 anni di restyling - e Palazzo Reale, tanto lineare fuori, tanto ricco dentro con lo sfarzo della passata vita di corte. Poco lontano, piazza San Carlo. Più che una piazza è una coppa prelibata da sor-
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to. Sempre per il prossimo anno riaprirà i battenti il Museo del Risorgimento mentre la Galleria Sabauda – pinacoteca che raccoglie la collezione di opere dei Savoia – sarà spostata nella “Manica Lunga” del Palazzo Reale.
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5 / Il Museo Egizio, secondo solo a quello del Cairo in quanto a numero di reperti 6 / Il moderno edificio del Lingotto
seggiare con calma, sensibili al gioco dei singoli componenti come all’eccellenza dell’insieme. È il “salotto” di Torino, un palcoscenico barocco con due ali porticate e costellate di caffè storici. Viaggio nel multimediale, invece, nella Mole Antonelliana: l’eccentrico simbolo della città, parte integrante dello skyline di Torino, promuove oggi la vertigine della settima arte ospitando il Museo Nazionale del Cinema, il più suggestivo, divertente e interattivo dei musei torinesi. Altra imperdibile collezione cittadina è il Museo Egizio, il più importante del mondo dopo quello del Cairo, che per il 2011 sarà ampliato e totalmente rinnova-
TORINO, RITORNO AL FUTURO Spazio al presente con l’arte contemporanea a iniziare dalla Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea – con 45mila opere fra dipinti e sculture dal Settecento a oggi, dal 2009 presentate non in ordine cronologico ma tematico. Seguono le 38 sale del Museo d’Arte Contemporanea – fra i più importanti della Penisola – ospitato nel castello di Rivoli e la Fondazione Merz, che affianca mostre estemporanee al fondo di opere di Mario Merz, maggiore artista torinese del dopoguerra. Sfiziose due vere chicche – con ingressi differenti ma contigui – restituite alla città: il Museo di Anatomia e il Museo della Frutta, quest’ultimo incentrato su oltre mille pezzi realizzati nell’Ottocento da Francesco Guarnier-Valletti. Altra new entry museale è il Museo Lombroso, inaugurato alla fine del 2009, dedicato all’antropologo nonché criminologo Cesare Lombroso (1835-1909). Un altro dei grandi riallestimenti che dovrebbe finalmente riaprire i battenti nel corso del 2011 è il Museo dell’Automobile Carlo Biscaretti di Cuffia, grande palazzo semicircolare affacciato sul Po con un’ottantina di auto di diverse case produttrici. Il concept della nuova esposizione è di François Confino, l’architettoscenografo già autore del Museo Nazionale del Cinema. Aria frizzante, quella dell’arte en plen air di cui Torino è intrisa: sulla Spina – il 6
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Foto: G. Minozzi e Archivio fotografico Regione Piemonte
Lo staff di Torino Convention Bureau
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nuovo viale che attraversa la città – , nelle piazze e anche di fronte allo stadio si stagliano opere di Tony Cragg, Per Kirkeby, Giuseppe Penone, Mario Merz e di molti altri artisti che imprimono alla fisionomia della città una malia dechirichiana. SACRO, PROFANO E LEGGENDE Richiami esoterici, invece, per la Torino che secondo gli esperti sorge nel punto in cui s’intersecano canali di energia che solcano la superficie del pianeta: da qui deriva la convinzione che la città sia teatro di una lotta tra le forze del bene e quelle del male. Volendo percorrere le direttrici di post congress sotto l’egida del mistero ci si deve assolutamente recare in due luoghi “positivi”: il primo è la chiesa della Gran Madre, oltre il ponte Vittorio Emanuele, seguita dalla fontana delle Quattro Stagioni. Relativamente alla chiesa si narra che il luogo dove sorge conservi le tracce di un tempio dedicato alla dea egizia Iside mentre una delle statue che precede la chiesa – l’allegoria della Fede che alza nel pugno un calice – indicherebbe il sito dove è nascosto il Sacro Graal, il calice dell’Ultima Cena. La fontana, invece, è detta anche “fontana Angelica” e viene interpretata come la “porta dell’infinito”. Per la meeting industry più temeraria, ecco alcune indicazioni per i luoghi “temibili”: piazza Statuto, innanzitutto posta a occidente – esotericamente verso le tenebre – ed estesa su un’area un tempo occupata da una necropoli e che a lungo fu scelta per le pubbliche esecuzioni capitali. Leggende e fantasmi – credervi o no è arbitrario! – aleggiano intorno ad altri siti della città come villa Tesoriera – il cui parco è detto “del diavolo” -, palazzo Fal-
letti e piazza Carlina. Su tutto scende la benedizione della chiesa che ha reso Torino epicentro religioso italiano dal dieci al 23 maggio 2010 in occasione della prima esposizione della Sindone dopo il restauro conservativo cui era stata esposta nel 2002. Via i lembi di tessuto bruciato nel 1532 e le toppe apposte dalle suore clarisse per limitare il danno, via la tela d’Olanda applicata nel 1534 per rinforzarla. L’Ostensione, dieci anni dopo quella giubilare, ha riportato il telo in duomo, fissato su un nuovo supporto ed esposto a venerazione o curiosità. LANGHE E ROERO, RAPSODIA D’AUTORE Dalle coreografie architettoniche ed ecclesiastiche del capoluogo le direttrici della meeting industry giungono, a una cinquantina di chilometri da Torino, a quelle della natura nelle Langhe, in provincia di Cuneo: sinuose colline che s’inseguono a perdita d’occhio, noccioleti, vigne che trascolorano in autunno, pic-
Sentieri di fede, quelli del Piemonte, punteggiati da antichi e straordinari complessi religiosi come quello dalla Sacra di San Michele, nella quale anche il più laico del Mice cede alla sacralità che pervade l’abbazia, aggrappata alla cima del monte Pirchiriano, all’inizio della Valle di Susa. Nella stessa valle si colloca l’abbazia benedettina della Novalesa ed è imperdibile l’Abbazia di Sant’ Antonio di Ranverso: al suo interno vi è un ciclo di affreschi assurto a massima espressione del gotico internazionale. Merita sicuramente l’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano, le cui pregevoli architetture si amalgamano idealmente nell’armonico paesaggio circostante così come l'Abbazia di Santa Maria di Staffarda, sulla strada da Saluzzo e Pinerolo, fondata nella prima metà del secolo XII. Un ipotetico viaggio nella spiritualità religiosa culmine nei sette Sacri Monti piemontesi – Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta e Varallo Sesia –, Patrimonio dell’Unesco, testimonianza di ricchezza storica, artistica, naturalistica e devozionale.
7 / Il Palaolimpico Isozaki, dalle Olimpiadi al Mice 8 / La monumentale Fontana delle Quattro Stagioni
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9 / Alba, con il suo centro storico medievale 10 / Bra, l’irregolare piazza Caduti per la Libertà 11 / Il Palio di Asti 12 / Vigne a perdita d’occhio nelle Langhe 13 / Aqui Terme, quaranta sorgenti a 55 gradi 14 / Cuneo, piazza Galimberti, cuore della città
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coli borghi senza tempo, vini divini, un territorio il cui nome è stampato a fuoco nella storia dell’enologia e della gastronomia. Alba è la capitale langarola, dal centro storico di impianto medievale e di forma pressoché circolare che ricalca l’andamento delle mura. Numerose le case-forti e le torri fra le quali emergono il duomo gotico-lombardo e la chiesa di S. Domenico, mentre ad attrarre la meeting industry in autunno è la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, kermesse dedicata ai pregiati funghi ipogei della località. Bra, invece, è una gemma dalle numerose sfaccettature: prevalentemente barocca, vanta un passato medievale e sabaudo e schiera oggi testimonianze artistiche di epoche diverse. Curiosa è la sua piazza Caduti della Libertà, di forma irregolare e in pendenza, che ospita la secentesca chiesa di S. Andrea. L’imponente facciata a due ordini è stata completata nel 1830 e il suo interno a una navata è sfarzosamente
decorato. Una volta visitate Alba e Bra, al Mice si apre un ventaglio di possibilità: ogni paesino ha i suoi produttori di vino eccellenti, una storia, un castello. Il comune di Barolo, per esempio, non ha bisogno di presentazioni e presto aprirà nel castello Filetti Barolo il nuovo Museo del Barolo, allestito ancora una volta dall’architetto Confino. Da visitare in questo spicchio di Piemonte due manieri: il primo è il castello di Grinzane Cavour, del XIII secolo, rimaneggiato e ingrandito nel Seicento, una delle residenze dello statista Camillo Benso conte di Cavour, ospitante l’Enoteca regionale del vino e un Museo Etnografico. Il secondo è il castello di Serralunga D’Alba, fortezza difensiva molto antica – rifatta tra il XIII e il XIV secolo – caratterizzata da un esasperato verticalismo. Lo decorano e lo movimentano archetti e bifore gotiche. ASTI E MONFERRATO, ROCCHE DI MEMORIA Nel cuneo delle province di Asti e Alessandria si distende il Monferrato, territorio da scoprire in occasione di post congress che partono idealmente da Asti, adagiata sulla sponda sinistra del Tanaro, forziere della Collegiata di S. Secondo e di una grandiosa costruzione in cotto fra le più importanti del gotico piemontese, la cattedrale, dedicata a S. Gottardo e a Maria Assunta, edificata tra il 1309 e il 1354 sui resti di una precedente chiesa. Tre slanciate e luminose navate, spartite da pilastri cruciformi, compongono l’interno a croce latina: pareti e volte sono interamente rivestite di affreschi, eseguiti alla fine del Seicento da pittori lombardi e piemontesi. Nella città in cui convivono architetture
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medievali e barocche si svolge, la terza settimana di settembre, il celebre Palio di Asti: 1.200 figuranti in costume medievale, 21 cavalli in campo, la città imbandierata e le cene propiziatorie della vigilia. Da Asti verso nord, invece, in direzione Chivasso, si snoda un tracciato costellato da pievi romaniche che i pellegrini medievali utilizzavano per andare da Canterbury a Roma: fra queste spicca l’abbazia di Vezzolano, in cui il tempo sembra essersi fermato all’anno Mille. Da Asti verso sud ci si inoltra nel cuore delle terre del vino: superato il fiume Tanaro ecco che le colline si riempiono di viti contrappuntate dalle cantine. Ogni comune sfoggia il proprio castello – San Martino Alfieri, Calamandrana e Calosso, per citarne alcuni – e il suo museo del vino come Costigliole, Mombercelli e Nizza Monferrato. Fra le infinite possibilità vi sono le spettacolari, storiche cantine di Canelli, le “cattedrali” sotterranee scavate nel tufo dell’Ottocento e ora in lizza per diventare Patrimonio dell’Unesco: vedere le botti allineate sotto queste volte secolari è straordinario. A questo punto si può fare un salto a Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare Pavese oppure optare per rigeneranti pausa di remise en forme ad Acqui Terme. Oltre venti secoli e nulla è cambiato: Acqui Terme è uno dei pochissimi centri termali a poter vantare la costante frequentazione delle sue acque attraverso i millenni con soluzione di continuità, un’ambientazione immersa nel verde e congeniale al Mice che qui trova ben quaranta sorgenti a 55 gradi di temperatura che sgorgano dal lago delle Antiche Terme.
CUNEO, TRA MEDIOEVO E UMANESIMO A Cuneo bisogna andare in piazza Garibaldi: ampia e panoramica, circondata da simmetrici palazzi porticati, funge da raccordo tra la città moderna e la parte antica. Al numero civico 6 si trova la casamuseo Galimberti, che ospita collezioni d’arte del Novecento e dell’Ottocento: un tuffo nel passato da arricchire con una visita a Cherasco, graziosa cittadina a pianta quadrilatera, sorta nel 1243, che ospita i grandi mercati d’antiquariato e collezionismo, ragguardevoli appuntamenti d’autore. Nello storico palazzo Salmatoris della località, si stipulò nel 1631 la cosiddetta “pace di Cherasco” con la quale il duca di Savoia ottenne alcune terre del marchesato di Monferrato, nel 1796 vi fu firmato l’armistizio tra la Francia e Vittorio Amedeo III, che segnò la resa dello Stato sabaudo alle truppe di Napoleone. La provincia di Cuneo annovera località in cui percorrere i vicoli della cronaca senza mai dimenticare la direttrice della storia che le ha consacrate “patrimoni artistici”. Come Saluzzo, che meglio di altre ha preservato il sapore della ville medievali con tanto di intrecci – grazie alla vicina Francia – con la cultura d’Oltralpe. Ad appena quattro chilometri da Saluzzo si trova la collina della Manta, dominata dall’imponente castello, lumi-
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15 / Saluzzo e, sullo sfondo, il Monviso 16 / La città alta di Mondovì 17 / Alessandria, Palazzo delle Poste
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APICE DI GUSTO Torino e il cioccolato: un binomio inscindibile, ma c’è una regione intorno i cui sapori del cuore collinoso sono declinati dai tartufi: bianchi – soprattutto –, neri e anche di colore bruno rossiccio – Tuber macrosporum – , quasi liscio, con lo stesso aroma del bianco Ottime le paste ripiene – agnolotti al plin cotti al vapore – e le carni bovine – di razza Fassone – con le quali si cucinano stracotti e bolliti accompagnati dal bagnet verd, sapida salsa verde. Dalle province di Novara e Vercelli arrivano antiche ricette come la paniscia di riso, le rane fritte o l'oca in tegame mentre dalle pendici del Monte Rosa ecco polenta, tome, selvaggina, trote del Sesia. Curioso che la specialità regionale per eccellenza, la bagna caoda, sia realizzata prendendo in prestito dalla Liguria un sapore come le acciughe. Capitolo importantissimo è quello dei vini: ci troviamo nella patria di nettari corposi e robusti, che ben accompagnano stracotti, e brasati. Da non perdere, per raffinati viaggi del gusto, brasati al Barolo, freschissime giardiniere, tortini di patate e funghi, petto d’oca marinato e lingua di vitello in salsa verde.
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noso esempio d’arte del primo Quattrocento. Di primo acchito colpisce per l’irregolarità delle forme dovuta a successive edificazioni e rimaneggiamenti: nella parte più antica, posta a mezzogiorno, spicca una torre molto alta a cui un tempo facevano da cornice solidi muraglioni e altre torri quadrate attualmente scomparse e iscrivibili al XII secolo. Da Saluzzo ci si dirige verso sud e si arriva a Boves. La località conserva la Madonna dei Boschi, una piccola chiesa romanica con all’interno degli affreschi tardo gotici illustranti la storia della Madonna e dell’infanzia di Gesù. Proseguendo sempre più verso la Francia la meeting industry giunge in Valle Pesio dove, a novecento metri di altitudine, si trova la Certosa di Pesio, un complesso architettonico di impronta tardo-rinascimentale. Per un’ultima immersione nella storia merita una visita Mondovì, divisa in due “anime”, una bassa e una in collina, dove si trovano la secentesca chiesa della Missione e il duomo di S. Donato. ALESSANDRIA, VALENZA E BIELLA Tra i fiumi Tanaro e Bòrmida si distende Alessandria con la sua provincia in cui spicca Valenza. Due città, due simboli del made in Italy: la prima per la creatività di Giuseppe Borsalino e dei suoi cappelli di fama planetaria, la seconda per la lavora-
zione dei metalli preziosi. Alessandria va percorsa partendo da piazza della Libertà sul cui lato meridionale si trova il settecentesco e porticato Palazzo Municipale mentre a est si erge il Palazzo della Prefettura e della Provincia, meglio conosciuto come palazzo Ghilini, fra i più pregevoli monumenti barocchi cittadini. Nel pool di chiese spicca naturalmente la cattedrale, eretta nel 1810 sul sito di quella antica: la facciata è stata plasmata nelle attuali forme grandiose da Cristoforo e Leopoldo Valizone nel 1822-23. È del 1840, invece, il primo laboratorio orafo di Valenza, cittadina – di remota origine, conquistata dai romani nel II secolo a.C. – affacciata sull’alveo del Po: da allora l’arte orafa valenzana ha conosciuto un continuo incremento e oggi consta di circa 1.300 aziende nel settore. Una sfiziosa opportunità di shopping, di reminder o di appuntamento con Valenza Gioielli, mostra internazionale che si tiene annualmente nel mese di ottobre. Scrigno d’arte è anche Biella, a nord di Torino: oltre a essere un mercato laniero internazionale – è la città di Ermenegildo Zegna, uno dei guru dell’italian style – vanta ben tre nuclei urbani: Biella Piazzo con il suo volto antico, Biella Piano con la ridisegnazione moderna e Biella Chiavazza, sulla riva sinistra del fiume Cervo. Uno dei monumenti più insigni della città è la basilica di S. Sebastiano, notevo17
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le esempio di architettura rinascimentale, mentre il duomo è di origini quattrocentesche. A sinistra del duomo sorge il Battistero, fra le più importanti costruzioni preromaniche piemontesi, a pianta quadrata e con un bassorilievo di epoca romana sul portale principale. STORIE DI FORTI E DI SANTI Nel biellese vi sono siti che non possono mancare nei routing alla scoperta del territorio. Il più famoso è probabilmente il Ricetto di Candelo, di diritto fra i borghi più belli d’Italia, fortificazione trecentesca con duecento “cellule” – ovvero piccole casette, oggi quasi tutte di proprietà privata – con a pianterreno una cantina in terra battuta. Un viaggio nel tempo racchiuso da mura merlate e quattro torri rotonde cui far seguire Gaglianico, con un castello fra i meglio conservati dell’intera area, documentato già nel 1152. A nord di Biella si trova il polmone verde della Riserva naturale speciale Parco Burcina “Felice Piacenza”, nome lunghissimo per una tenuta di circa 57 ettari con alberi ed essenze rare provenienti da tutto il mondo. Poco distante da questa riserva si giunge a Sordevolo, dove una strada ripida e tortuosa conduce al santuario di Graglia, a circa ottocento metri di altitudine, immerso in boschi di castagni e di faggi. Dedicato alla Madonna di Loreto, fu iniziato nel 1616 e completato nel 1785 mentre la sua enorme cupola – 38 metri di altezza – decorata da Fabrizio Galliari nel 1870, rende grandioso l’interno a croce greca. Proseguendo verso nord si arriva al Sacro Monte di Oropa, inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità, vasto complesso a 1.180 metri di altitudine che comprende il santuario mariano – 19
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uno dei più antichi d’Occidente – e 17 cappelle popolate da statue di terracotta policroma. La fondazione del santuario è attribuita a S. Eusebio (IV secolo) ma le prime notizie certe risalgono al 1207. Accanto alla chiesa una funivia consente di raggiungere il lago del Mucrone, di origine glaciale, e alla sua vicina stazione sciistica invernale. IVREA E IL CANAVESE A CHIARE LETTERE A Ivrea ha visto la luce la mitica Lettera 22. La più famosa macchina per scrivere la si deve all’illuminato imprenditore Adriano Olivetti, il cui nome è indissolubilmente legato alla località piemontese. Da non perdere un itinerario fra gli edifici dell’azienda sotto l’egida del Museo a cielo aperto dell’Architettura Moderna, percorso di circa due chilometri – inaugurato nel 2001 – punteggiato da stazioni tematiche. La meeting industry più tradizionalista, invece, può visitare il castello – eretto per volontà di Amedeo VI di Savoia –
18 / Biella, il battistero 19 / Il Sacromonte di Oropa, patrimonio Unesco 20 / Le Cascate della Dora
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21 / Mountan bike sul Mottarone 22 / Arona, famosa per il San Carlone
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Giancarlo Parazzoli
Fra le 96 aree protette piemontese, nove parchi sono tutelati dal progetto “Parchi 2011”, volto a sottolineare in chiave storico-naturalistica il ruolo svolto dal Piemonte nella nascita dell’unificazione d’Italia. Eccoli: Parco Nazionale del Gran Paradiso – fra Piemonte e Valle d'Aosta – dichiarato Riserva Reale di Caccia da Vittorio Emanuele II Parco della Mandria, il cui nome deriva dall’allevamento di cavalli istituito da Vittorio Amedeo II per le Scuderie Reali Parco Naturale della Collina di Torino, sulla collina di Superga, punteggiato anche da richiami di Casa Savoia Parco delle Alpi Marittime – sul confine tra Liguria e Francia – nato come Riserva Reale di caccia nel 1865 per volontà di Vittorio Emanuele II Parco Val Grande – secondo parco nazionale piemontese – ancora oggi delimitato dalla linea fortificata eretta dai Savoia a scopo difensivo tra il 1904 e il 1915 Parco della Val Troncea, legato alle vicende della popolazione valdese Parco della Burcina, vicino a Biella, istituito per rivalutarne l’area Santuario di Oropa, con un archivio storico legato al periodo fra il Regno dei Savoia e la nascita dell'Unità d'Italia Parco Fluviale del Po, nato per tutelare un territorio prezioso per la storia e l'ecosistema.
decantato dal Carducci, quello “dalle rosse torri”, a pianta quadrata e con quattro torri cilindriche angolari. Insediamento di origine celtica, Ivrea scende in piazza ogni anno con lo storico carnevale dalla tradizione centenaria e si configura punto di partenza per la scoperta dei dintorni. Con le Alpi sullo sfondo – poco più a nord si è in Val d’Aosta – e il Parco del Gran Paradiso a pochi chilometri, la meeting industry può addentrarsi nel territorio della provincia, il canavese, il cui nome deriva dalla città di Canava, sul torrente Orco. Da vedere Agliè, antico borgo medievale il cui castello ducale – location della fiction televisiva Elisa di Rivombrosa – sta tornando a nuova vita grazie a un sapiente restauro. Al suo interno vi sono circa trecento stanze, fra le quali il grande salone da ballo con stucchi e affreschi a opera di Giovanni Paolo Recchi (XVII secolo). Ancora un maniero a Rivarolo Canavese, quello di Malgrà, costruzione duecentesca che conserva esternamente affreschi quattrocenteschi. Preziosità naturale, invece, con il Lago di Càndia, parco naurale provinciale dal 1995, lungo poco più di due chilometri e largo circa novecento metri: è una delle zone umide più preziose del Piemonte e diventa scenario di birdwatching grazie alle numerose varietà di uccelli e di team building con sfide a bordo di imbarcazioni o in sella a biciclette. IL RICHIAMO DEI LAGHI All’estremo nord della regione ecco il regno delle acque con il comprensorio dei laghi nel quale si specchiano l’uno nell’altro quello Maggiore e quello d’Orta affiancati da un piccolo, paradisiaco specchio lacustre – uno fra i più puliti
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d’Italia –, quello di Mergozzo. Per scoprire la malia del territorio si può partire da Arona, sede della casa del Podestà, della chiesa della Madonna di Piazza e soprattutto del San Carlone, il sacro monte con la statua di San Carlo Borromeo. Poco più a nord ecco Stresa, elegante e raffinata, costellata da ville Liberty sul lungolago, punto di partenza pefetto per le Isole Borromee, distanti quattrocentro metri dalla costa: sono tre, una più intrigante dell’altra, a iniziare dall’Isola Bella con il suo sontuoso palazzo Borromeo – attorniato da scenografici giardini all’italiana di matrice barocca – in cui ha sede il Museo Storico e Artistico per proseguire con l’Isola dei Pescatori, sulla cui superficie si stende un unico, pittoresco borgo con vicoli tortuosi e scorci mozzafiato. Last but not least emerge dallo specchio del lago l’Isola Madre, la maggiore in termini di grandezza, rivestita da un giardino botanico all’inglese che circonda un’ulteriore dimora dei Borrome. Le sue ampie sale custodiscono, fra le 22
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meeting s.m. tipica parola piemontese, indica che l’eccellenza di un convegno ti aspetta anche fuori dal convegno stesso.
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23 / La deliziosa Orta San Giulio 24 / Isola Bella, dominata dal sontuoso Palazzo Borromeo 25 / L’imponente Monte Rosa 26 / Sestriere, dove lo sci fa rima con il glam 27 / La Reggia di Venaria, restituita da poco agli antichi splendori
preziosità, due singolari collezioni di marionette del Settecento e Ottocento. Tornata a riva, la meeting industry può proseguire ancora più a nord e arrivare a Verbania, con il sontuoso giardino di Villa Taranto. Poco più a ovest, invece, l’incanto del lago d’Orta con la sua principale località, Orta San Giulio: un borgo affacciato sulle acque in una penisola della riva orientale, ricco di stradine silenziose e angoli di edilizia barocca con loggette, balconi in ferro battuto, cortili e porticati. Da Orta San Giulio si raggiunge in dieci minuti di battello l’ellittica Isola di San Giulio sulla quale sorge uno dei più importanti monumenti romanici del territorio, la basilica di San Giulio. Sotto l’egida dell’Unesco, invece, è il Sacro Monte di Orta, in posizione panoramica su Orta, complesso devozionale con venti cappelle affrescate completate da gruppi statuari a grandezza naturale in terracotta. ALLEGORIA DI VALLI Tra la Valsesia e il Lago Maggiore si delinea la subregione che occupa la parte più settentrionale del Piemonte: è formata da una lunga valle percorsa dal fiume Toce, la Val d’Ossola, poco movimentata fino a Domodossola, più stretta dopo Crevoladòssola, di nuovo allargata nella meravigliosa conca alpina della val For-
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mazza, a nord. Sulla val d’Ossola convergono la lunga valle Anzasca – con testata presso le imponenti pendici orientali del Monte Rosa –, la valle Antrona, la piccola e boscosa valle Bognanco, la val Divedro – attraversata dalla galleria del Sempione –, la valle Dèvero e la magnifica val Vigezzo, l’unica grande vallata che si apre verso est, in direzione di Locarno e del Lago Maggiore. La maggior attrattiva della val d’Ossola è la magnificenza della natura – tutelata da diverse parchi e riserve naturali – cui si affiancano anche interessanti testimonianze d’arte fra le quali capolavori di epoca romanica. Da vedere in questo spaccato regionale è Vogogna, importante centro fortificato di epoca medievale che accanto alla moderna parrocchiale conserva l’ex chiesa dei Ss. Giacomo e Cristoforo, con il portale cinquecentesco riccamente scolpito. A destra della chiesa si stende il borgo antico su cui domina il Castello Visconteo, uno dei fortilizi più importanti dell’Ossola, costruito fra il 1343-46 e ampliato nel 1449. Fra i più pregevoli esempi di architettura romanica della valle, invece, spicca la parrocchiale di S. Bartolomeo a Villadòssola: la chiesa conserva lo slanciato campanile, l’abside e la navata dell’XI secolo mentre le navate laterali e la facciata sono del XVI secolo. In località Piaggio si trova l’interessante ora25
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torio di S. Maria Assunta, formato da una chiesa - con due absidi semicircolari dell’XI secolo – interrata, sulla quale in epoca romanica fu costruito un altro edificio. MONTAGNE DA EUROVISIONE Alcune montagne piemontesi hanno fatto il giro del mondo durante i XX giochi olimpici invernali del 2006, campeggiando sui teleschermi di tutto il mondo. Riflettori puntati quindi su Sestriere, Sauze d’Oulx, Bardonecchia, Pragelato e Cesana. Iniziamo da Sestriere, una delle prime stazioni sciistiche italiane, al centro della Vialattea, immenso comprensorio sciistico con centinaia di piste adatte a qualsiasi livello, perfette per il battesimo bianco del Mice così come per adrenaliniche competizioni. Sempre nella Vialattea è Sauze d’Oulx, sede delle gare di freestyle in occasione delle Olimpiadi, località con una caratteristica parrocchiale del XVI secolo, quella di S. Giovanni Battista. All’interno di una vasta conca coronata dalle valli di Rochemolles, Fréjus, Rho e Mezelet sorge Bardonecchia, teatro di olimpiche gare di snowboard. La parte alta della cittadina è occupata dal borgo vecchio, con caratteristiche abitazioni alpestri mentre vicino alla piazza della parrocchiale si trova un interessante Museo civico. Da Bardonecchia merita una visita il villaggio di Melezet, dove una scuola di intaglio ligneo tramanda un’antica tradizione artigianale. Pragelato è la mecca dello sci di fondo vicina a Fenestrelle, località che custodisce – sul costone occidentale dell’Orsiera – la Fortezza, settecentesca, che con altre costruzioni alpine doveva difendere i confini occidentali dello Stato sabaudo. Il complesso sbarramento è costituito da
tre forti, quattro ridotte e tre batterie: a collegarli è una bastionata percorsa da una scalinata coperta, lunga circa due chilometri e costituita da 3.396 gradini. È possibile visitare questa incredibile “muraglia” che si arrampica lungo la montagna. Il territorio comunale di Fenestrelle include nove parchi fra i quali il Parco naturale Orsiera-Rocciavrè, istituito nel 1980, circa 11mila ettari di superficie, uno dei più ampi della regione. VERDE, INNANZITUTTO Da sempre il Piemonte è leader nella conservazione della natura in Italia e oggi nel suo territorio vi sono parchi e
Storia fatta pietra, quella piemontese, con centinaia di testimonianze disseminate nella regione. Un arazzo d’Italia modellato nei secoli con opere monumentali, le residenze reali, che l’Unesco ha riunito nel suo Patrimonio dell’Umanità. Oltre a quelle comprese nell’area cittadina – Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, il Castello del Valentino e Villa della Regina – sono da visitare: la Reggia della Venaria (www.lavenaria.it), con l’annesso borgo, il Parco della Mandria e il Borgo Castello il Castello di Rivoli (www.castellodirivoli.it), e il suo museo di arte contemporanea. Fanno parte di questa corona di residenze anche la Palazzina di Caccia di Stupinigi e il Castello di Moncalieri il Castello Reale di Racconigi (www.ilcastellodiracconigi.it) il Castello di Pollenzo (www.pollenzo.it), sede dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche il Castello Ducale di Agliè (www.ilcastellodiaglie.it) con i suoi giardini all’italiana e alla francese il Castello di Govone (www.comune.govone.it), dalle preziose decorazioni lignee il Castello Reale di Casotto (www.garessio.net), trasformazione ottocentesca dell’antica Certosa di Valcasotto.
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riserve naturali che si distendono su circa circa duecentomila ettari. Il Parco nazionale del Gran Paradiso – condiviso con la vicina Valle d’Aosta – è stato istituito nel 1922 per salvare dal rischio di estinzione lo stambecco mentre il Parco nazionale della Val Grande, costituito a più riprese negli anni Novanta, rappresenta la più importante area wilderness italiana, il regno della natura incontaminata. Il più esteso fra tutti i parchi e le riserve naturali regionali è il Parco delle Alpi Marittime – istituito nel 1995 attraverso la fusione del Parco naturale dell’Argentera con la Riserva del Bosco e dei laghi di Palanfrè –, nel quale sono stati reintrodotti camosci, stambecchi, aquile e il gipeto, rarissimo
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avvoltoio ossifrago. Il Parco delle Alpi Marittime ha il merito di aver realizzato, primo in Italia, forme di tutela integrate con un’area protetta al di fuori dei confini nazionali, il Parco del Mercantour, in Francia. Per un’escursione “virtuale” nel verde della regione senza muoversi da Torino è possibile visitare nei dintorni del capoluogo il Museo nazionale della montagna: nel 1874 il Cai adocchiò queste stanze attigue al convento dei Frati Cappuccini sull’omonimo monte, in collina, di fianco al Po e con splendida vista sulla città. Dal piccolo osservatorio di fine Ottocento è nato un museo affascinante che racconta la storia dell’alpinismo italiano dalle grandi spedizioni – quelle del duca d’Aosta in primis – fino all’evoluzione del turismo dell’area montana.
28 / Torino, tra la Mole e le Alpi 29 / Il Parco del Gran Paradiso, regno dello stambecco 30 / Sci sul Monte Rosa
VERCELLI, A FILO D’ACQUA Disegno pianeggiante, invece, per l’area che fa capo a Vercelli, principale mercato risicolo europeo, con strade che percorrono una campagna caratterizzata da
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VETRINA ARTIGIANA Fiorenti, le attività artigianali piemontesi, che vedono primeggiare un’intensa produzione di strumenti musicali, ceramiche, metalli, tessitura, marmi e legno. In provincia di Cuneo eccelle la lavorazione del ferro battuto (a Rivarolo Canavese e a Vernante) così come Centallo e Piasco sono i centri di produzione – rispettivamente - di organi e arpe. Mondovì, Villanova di Mondovì e Chiusa di Pesio sono invece note per le ceramiche ornamentali. A Piasco si creano damaschi e broccati mentre a Saluzzo è particolarmente fiorente la creazione di raffinati mobili d’arte: qui, ispirandosi alla tradizione degli ebanisti piemontesi del Seicento e Settecento, vengono lavorati mobili in stile antico e in legni pregiati di grande valore. L’artigianato del peltro è tipico della Valstrona mentre il distretto delle province di Novara e Verbania è tipicamente marmifero: le guglie del Duomo di Milano hanno una precisa matrice geografica di questi luoghi.
31 / La verdissima Valsesia 32 / L’idea per un post congress? Il torrentismo 33 / Vercelli, il duomo 34 / Il Sacro monte di Varallo, patrimonio Unesco 35 / Canale Cavour
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bassi argini di terriccio che la suddividono in rettangoli. Un paesaggio da vedere soprattutto tra marzo e ottobre, quando le sue risaie sono allagate e assumono un singolare aspetto di laguna geometrica interrotta dal ritmo dei filari degli alberi. Per conoscere Vercelli e viaggiare sui binari di arte, cultura e storia si può iniziare dalla basilica di Sant'Andrea, che combina nella sua architettura elementi di architettura gotica con particolari legati al romanico di matrice lombardo-emiliana. Di fronte alla basilica, l’Ospedale maggiore – fondato nel 1224 –, del cui fabbricato, ora tra le sedi universitarie vercellesi, rimangono il loggiato gotico e il prospetto cinquecentesco. Nei dintorni l’ex chiesa medievale di S. Marco, al cui interno – inaugurato nel 2007 – si trova lo spazio Arca, oggi accreditata sede espositiva per le arti visive di Vercelli. Merita una visita il Palazzo Arcivescovile, costruito nel 1452 sulle basi di un precedente edificio, che ospita al piano terreno il Museo del Tesoro, ricco di codici miniati, reliquiari,
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paramenti e oreficerie. Nella Sala del trono sono collocati sette capolavori di scuola vercellese fra i quali la Deposizione dalla Croce, ascrivibile a Bernardino Lanino, proveniente da un’altra chiesa, quella di S. Giuliano: di origine romanica, con un singolare campanile e un interno a tre navate scandite da pilastri, questo edificio religioso custodisce sull’altare maggiore un’Adorazione dei magi di scuola gaudenziana e su quello sinistro una Risurrezione di scuola vercellese. Nei dintorni della città la meeting industry può visitare Trino, località che è stata oggetto di scavi archeologici che ne hanno stabilito l’origine paleolitica. In piazza Garibaldi si trova il Museo civico Gian Andrea Irico che raccoglie reperti antichi, materiale documentativi e opere di arte locale dal XV al XVIII secolo. IN MEZZO SCORRE IL FIUME Oltre la pianura, affiora il paesaggio ricco di suggestioni della Valsesia – sempre in provincia di Vercelli –, percorsa dal fiume che le regala il nome. Lungo circa centoquaranta chilometri, il Sesia nasce dal Monte Rosa e assume presto un carattere impetuoso che lo rende magnetico per la meeting industry appassionata di sport fluviali quali il rafting, la canoa, l’hydrospeed e il torrentismo. Non a caso nel 2002 sul tratto alto
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del fiume si sono tenuti i campionati mondiali di canoa e kayak. Nel fondovalle, invece, sono da conoscere alcune località che colmano la conoscenza di questo angolo di Piemonte a iniziare da Varallo, nota per la varietà e la ricchezza del suo artigianato e la sua chiesa di S. Marco – di fondazione romanica – è fra le più antiche della valle. Icona ecclesiastica è il Sacro Monte di Varallo, il grandioso complesso-santuario inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità nel 2003. Sorge su uno sperone roccioso a un’altezza di 608 metri d’altitudine e l’area circostante è stata designata – nel 1980 – Riserva naturale speciale del Sacro Monte di Varallo, quasi 22 ettari di giardino dall’aspetto rinascimentale. La basilica dell’Assunta, nel punto culminante del complesso, fu iniziata nel 1614 e terminata nel 1642: le sue 45 cappelle affrescate sono irrinunciabili. Frivolezze pagane, invece, con il colorato carnevale di Borgosesia – centro nevralgico di tutta la Valsesia – nel quale è apprezzabile il bel Museo Etnografico e del Folclore Valsesiano, che documenta la lavorazione artigianale dei tessuti della valle.
superiore grandi riquadri ospitano splendidi affreschi ascrivibili all’anno Mille. Interessanti le collezioni dei Musei Civici – sezioni archeologica e storico-artistica – così come la Galleria d’Arte Moderna Giannoni, con circa novecento opere fra dipinti, sculture e disegni dell’Ottocento e Novecento italiano. Sullo skyline cittadino si slancia la cupola della basilica di S. Gaudenzio, 121 metri innalzati tra il 1844 e il 1887, uno dei capolavori dell’Antonelli. Il canale Cavour, che scorre poco a nord di Novara, segna il limite della Bassa novarese, la zona dei fontanili e delle risorgive, territorio la cui specialità tipica è il formaggio gorgonzola, premiato con la dicitura Dop. Fra i paladini di Bacco, ottimi anche i rossi Ghemme – unico Docg –, Boca, Fara, Sizzano. Anche la pianura a nord di Novara merita, ricca com’è di itinerari che si dipanano fra castelli e torri, tessere di storia risalenti all’età del romanico con importanti cicli di affreschi.
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NOVARA, ALTERA E PREZIOSA Nell’estremità nord-orientale del Piemonte si distende Novara con il suo grandioso duomo, tempio neoclassico progettato da Alessandro Antonelli, edificato sull’area di una preesistente chiesa romanica della quale restano la massiccia torre campanaria, il chiostro della canonica e oratorio di S. Siro. A Novara si trova un pregevole Battistero, forse il più antico battistero paleocristiano di area padana, nel cui loggiato
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Brindisi con la storia Tra le Langhe e il Roero, Diageo Meeting Center è ospitato nella villa storica di Santa Vittoria d’Alba. Qui, le atmosfere ottocentesche ammagliano, la modernità dei servizi stupisce, e gli eventi diventano indimenticabili Residenza storica incastonata in uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia, il Diageo Meeting Center può ospitare eventi nelle sue due sale principali
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dove il fiume Tanaro scorre – nel Piemonte – si incontrano due Lterre,àBasso la Langa, con le sue colline ripide, e il Roero, con il suo paesaggio più selvaggio. E nella parte centrale di quest’incontro, si trova Santa Vittoria d’Alba, un centro di antichissime origini che oggi si presenta come destinazione congressuale d’eccellenza grazie ai suoi tanti plus. Per esempio quello di essere facilmente raggiungibile sia da Torino sia da Milano, ma soprattutto la possibilità di scegliere una location come il Diageo Meeting Center, una struttura ubicata nella villa storica di Santa Vittoria d’Alba e voluta proprio per dotare una zona naturalmente vocata all’accoglienza di una struttura prestigiosa per eventi. Con la sua sede storica che aggiunge carattere a ogni tipo di incontro, il centro congressi è stato realizzato con la massima attenzione alla flessibilità, proprio per soddisfare le esigenze più disparate. A disposizione vi sono due sale di circa 140 metri quadrati e altri
spazi più “intimi” che ben si adattano a top board meeting e incontri esclusivi. Dotato delle più moderne tecnologie, il Diageo Meeting Center è anche una cornice perfetta per pranzi – fino a trecento persone in piedi e duecento sedute – e cene di gala. Per aggiungere a un evento le suggestioni di un luogo inedito, si possono scegliere le cantine, chilometri di gallerie sotterranee che ospitano oggi l’originale collezione Glass Collection, una rara raccolta di bicchieri, coppe e calici (144 pezzi in tutto) provenienti da Europa e Medio Oriente che abbraccia 2.500 anni di storia. Sotto le imponenti volte di mattoni, un incontro si colora delle immutate atmosfere ottocentesche delle origini: fu infatti re Carlo Alberto di Savoia a far scavare le cantine, per la vinificazione delle uve delle sue proprietà. E per un’“immersione” totale in quelle che sono le risorse culturali e naturali di questi territori, è anche possibile organizzare tour guidati alla scoperta di Langhe e Roero. Diageo Meeting Center Strada Statale, 63 12069 Santa Vittoria d'Alba (Cn) Tel. 0172 477111 Fax 0172 478002 info@diageomeetingcenter-sv.it www.diageomeetingcenter-sv.it
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Suggestivo e inconsueto irafiori Agorà è l’inedito spazio all’interno del Mirafiori Motor Village di M Torino e rappresenta oggi un approccio innovativo nell’ambito delle location per eventi e per incontri business. Il termine “agorà” evoca il carattere poliedrico ed eclettico della sala, la sua funzione di centro nevralgico e di luogo di dibattito e scambio nell’ambito del Mirafiori Motor Village. Si tratta di una location multifunzionale, immersa in un ambiente del tutto originale e in un’atmosfera dalla forte connotazione metropolitana. Mirafiori Agorà costituisce il luogo ideale per ospitare ogni tipologia di evento: da congressi e meeting istituzionali a manifestazioni informali, rivolte a un target giovane. Si sono infatti alternati, nel corso dell’ultimo anno, concerti gospel e spettacoli circensi a scopo benefico, giornate dedicate alla degustazione di vini ed eventi sportivi per adulti e bambini. Oltre alla garanzia di una struttura attrezzata per diverse esigenze, con plus distintivi di versatilità e organizzazione, le aziende possono anche contare sui numerosi servizi correlati, dedicati agli ospiti. Mirafiori Agorà mette infatti a disposizione personale specializzato – hostess, operatori di allestimento sala, tecnici di regia e informatici – e agevolazioni pratiche quali parcheggio riservato, trasporto in navetta e un servizio interno di
Mirafiori Agorà è una location unica nel suo genere che – all’interno del Mirafiori Motor Village di Torino – propone spazi per eventi in modo inedito all’insegna della polivalenza catering/ristorazione. Per gli eventi incentive, infine, o semplicemente per svagarsi dopo una convention, c’è l’opportunità di provare la vicina pista dello stabilimento di Mirafiori, su cui sono state testate le prime vetture Fiat, ancora oggi utilizzata per collaudare i modelli usciti dalla fabbrica e tenere corsi di guida sicura aperti a tutti. Piloti professionisti vi assisteranno in questa esperienza a tutta adrenalina. Con una capienza di quattrocento posti a sedere e una metratura di 520 metri quadrati, un palco spazioso e una dotazione di tecnologie audiovisive di ultima generazione, Mirafiori Agorà riunisce in un’unica location tutti gli elementi per l’organizzazione di un evento completo, stimolante e piacevole, per un’esperienza da non dimenticare.
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246 Speciale Piemonte DX_venaria
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Eclettismo regale L’anima sfarzosa della Venaria Reale e la seduzione del Concordia: la tradizione e la modernità si fondono in una proposta unica nel suo genere e di grande prestigio per eventi che vogliono una cornice di carattere a chiamano la Versailles italiana a sottolinearne la maestosità e la regalità. La LVenaria Reale, fulcro del Sistema delle 17
1 e 2 / I fasti della Venaria Reale e dei suoi giardini 3 / L’eclettico spazio Concordia
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residenze reali dei Savoia, proclamate “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco, è una testimonianza unica in Italia, che grazie alla riguadagnata fama di Torino e del Piemonte come apprezzate destinazioni turistiche e congressuali, si presenta oggi come un complesso architettonico, artistico, naturale e paesaggistico di straordinaria unicità. Di origine seicentesca, residenza di “piacere e di caccia” di Emanuele II, La Venaria Reale è ai giorni nostri anche una location per eventi davvero speciale, in grado di regalare la suggestione di una dimora storica facendosi cornice esclusiva per cene di gala, cocktail, presentazioni di prodotti, servizi fotografici. Tanti gli spazi a disposizione: la Galleria Grande detta di Diana con capienza fino a seicento persone, la Galleria Alferiana o rondo fino a 150 posti, la chiesa di Sant’Uberto dove di solito si svolgono concerti privati, speech, conferenze fino a trecento persone, la sala conferenze Cascina Medici del Vascello con 146 posti e i meravigliosi giardini, alle propaggini del Parco de La Mandria, tremila ettari di ambiente naturale tutelato dove vivono liberamente animali selvatici e domestici.
CONCORDIA, FASCINO MODERNO A pochi minuti dalla Reggia della Venaria Reale si trova un altro spazio prestigioso per eventi, il Concordia, che si presenta come una location assolutamente eclettica e seducente. Lo spazio Concordia è poliedrico per eccellenza. Accoglie le espressioni artistiche più diverse, dalle arti figurative a piccole e grandi performance. In un attimo le poltrone spariscono, le pareti si aprono lo spazio da grande diventa immenso. Nascono così i grandi eventi: cene di gala, show room, coktail, buffet, mostre, e tanto altro. Gli spazi sono così articolati: Sala Concordia (duemila posti in piedi, fino a ottocento posti su poltrona, Sala Foyer 1 (novanta posti con tavoletta ribaltabile), Sala Foyer 2 (cinquanta posti con tavoletta ribaltabile, sala riunioni di 22 posti) Sala Foyer 1 + Sala Foyer 2 (169 posti con tavoletta ribaltabile), Foyer (ottocento metri quadrati). La sua pura vocazione contemporanea ispira i planner, che troveranno un valido supporto per l’organizzazione e la gestione delle visite al complesso Sabaudo, agli splendidi rinati Giardini Reali nonché per le prenotazioni presso i complessi alberghieri più prestigiosi. La Venaria Reale Piazza della Repubblica, 4 10078 Venaria Reale (To) Tel. 011 4324454 – Fax 011 4322228 ilmiospazio@lavenariareale.it www.lavenaria.it Il Concordia Corso Puccini, 10078 Venaria Reale (To) Tel. 011-4241124 info@ilconcordia.it – www.ilconcordia.it 1, 2, | Proprietà Consorzio La Venaria Reale
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Eventi che conquistano estimone del valore di condottiero di Napoleone Bonaparte, che proprio T qui riconquistò agli austriaci il dominio dell’Italia, Spinetta Marengo si trova alle porte di Alessandria e ospita oggi il My One Hotel Marengo. Ed è proprio ai “condottieri” del presente che l’hotel ha pensato nel proporsi come location di classe per eventi di successo e come alleato strategico per le conquiste professionali più ambite. Questo quattro stelle fa infatti della sintesi tra funzionalità e stile la sua arma vincente, grazie a servizi e infrastrutture su misura per l’organizzazione di meeting, congressi e incontri di lavoro. Il centro congressi è ben attrezzato, e dispone di sei moderne sale meeting con capienze che vanno da dieci a 250 persone. Tutti gli spazi sono dotati di luce naturale e le due sale principali – tra cui la plenaria, di 320 metri quadrati – sono collegate all’ampio foyer, dove trovano posto coffee break e cocktail, ma anche pranzi a buffet ed esposizioni. My One Hotel Marengo ha anche il vantaggio di trovarsi in una posizione particolarmente favorevole, facilmente raggiungibile dalle autostrade: l’albergo è situato infatti vicino all'uscita dell'A21, dell'A26 e a pochi chilometri dal centro di Alessandria, ed è dotato di un ampio parcheggio. Disposto su tre livelli, l’hotel ospita 72 camere, espressamente pensate per chi si sposta per lavoro, ma allo stesso
Struttura elegante e funzionale, My One Hotel Marengo offre servizi di altissima qualità per il successo di ogni incontro di lavoro. Quella che si definirebbe insomma una scelta vincente. E Napoleone ne sa qualcosa tempo non vuole rinunciare al comfort. Tutte le stanze dispongono infatti di connessione Wi-Fi gratuita e sono particolarmente ampie e luminose. Nelle nove executive trova posto anche un salottino con scrivania e poltroncine. Cornice esclusiva di cene e pranzi di lavoro è il ristorante Marengo, che propone, per un massimo di duecento persone, piatti della tradizione regionale, ma anche ricette nazionali e della migliore cucina internazionale. Tante sono le idee per attività di post congress, che permetteranno ai delegati di conoscere Alessandria e i suoi dintorni. Tra le proposte, tour in bicicletta, golf, escursioni alla scoperta delle Langhe, dei castelli e di Alba, famosa per il suo tartufo bianco. E per gli amanti dello shopping, immancabile una puntata al Serravalle Outlet.
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My One Hotel Marengo Via Genova, 30 15047 Spinetta Marengo (Al) Tel. 0131 1805000 Fax 0131 1805010 marengo@myonehotel.it www.myonehotel.it
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■ DANUBIANA Via Benevento, 3 – 20142 Milano Tel. 02 89120633 Fax 02 89053537 j.wolf@danubiana.it www.danubiana.it ■ MEETING PLANNER Via S. Matarrese, 12 pal. G 70124 Bari Tel. 080 9905360 - 5681131 Fax 080 9905359 info@meeting-planner.it www.meeting-planner.it ■ NEW PROGRESS-CONFERENCE & MANAGEMENT Via Galliera, 28 40121 Bologna Tel. 051 6486365 info@newprogress.com www.newprogress.com ■ NEXA San Marco, 4571/C 30124 Venezia Tel. 041 5210255 Fax 041 5285041 nexa@nexave.org www.nexaweb.it SITE INSPECTION chains & club ■ ALH GROUP Masarykov put 20 20000 Dubrovnik – Croazia Tel. +385 (20) 430161 Fax +385 (20) 430162 corporate.communications@alh.hr www.alh.hr ■ L’AUSTRIA PER L’ITALIA HOTELS Numero Verde 800 977 492 info@vacanzeinaustria.com www.vacanzeinaustria.com ■ THE HUB HOTEL Via Privata Polonia, 10 20157 Milano Tel. 02 78627000 Fax 02 78627070 info@thehubhotel.com www.concertohotels.com ■ FLORENCEHOTEL DIREZIONE COMMERCIALE Tel. 06 48913914 mice@fh-hotels.com www.fh-hotels.com GRAND HOTEL PALATINO Via Cavour, 231 – 00184 Roma Tel. 06 4814927 – Fax 06 4740726 mice@hotelpalatino.com GRAND HOTEL MEDITERRANEO Lungarno del Tempio, 44 – 50121 Firenze Tel. 055 660241– Fax 055 679560 mice@hotelmediterraneo.com HOTEL CALZAIUOLI Via Calzaiuoli, 6 –50122 Firenze Tel. 055 212456 – Fax 055 268310 mice@calzaiuoli.it
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indirizzi ■ AUDITORIUM DEL MASSIMO Via Massimiliano Massimo, 1 00144 Roma Tel. 06 54602857 - 06.54230559 Fax 06 5925650 auditorium@auditorium.it OP HOTEL Viale Oceano Pacifico, 165 00144 Roma Tel. 06 592801 Fax 06 52208441 info@ophotel.it incentive resort ■ HOTEL CÆSIUS THERMÆ & SPA RESORT Via Peschiera, 3 37011 Bardolino (Vr) Tel. 045 7219100 Fax 045 7219700 caesius@europlan.it www.hotelcaesiusterme.com ■ TENUTA DI POGGIOVALLE Località Poggiovalle 06062 Ponticelli Città della Pieve (Pg) Tel. 0578 248125 Fax 0578 248219 info@poggiovalle.com www.poggiovalle.com ■ DOUBLETREE BY HILTON ACAYA GOLF RESORT LECCE Strada Comunale di Acaya Km 2 73029 Acaya (Le) Tel. 0832 861385 info.acaya@hilton.com www.acayagolfresortlecce.doubletreebyhilton.com ■ DONNAFUGATA GOLF RESORT & SPA Contrada Piombo 97100 Ragusa Tel. 0932 911368 nhdonnafugata@nh-hotels.com www.donnafugatagolfresort.com ■ HOTEL POGGIO DEL SOLE RESORT S.P. Ragusa / Marina di Ragusa - Km 5,7 97100 Ragusa (Rg) Tel. 0932 666452 Fax 0932 667288 info@poggiodelsoleresort.it www.poggiodelsoleresort.it ■ HOTEL RELAIS VILLA DEL GOLFO & SPA Via Monti Corru 07020 Cannigione/ Arzachena (Ot) Tel. 0789 892091 info@hotelvilladelgolfo.com www.hotelvilladelgoflo.com ■ MAZAGAN BEACH RESORT 24 000 El Jadida - Marocco Tel. +212 (05) 23388000 - 01 Fax +212 (05) 23388003 reservations@mazaganbeachresort.com www.mazaganbeachresort.com destination ■ ENTE NAZIONALE ELLENICO PER IL TURISMO
Via Lupetta, 3 20122 Milano Tel. 02 860470 - 860477 Fax 02 72022589 turgrec@tin.it www.ente-turismoellenico.com ■ TALAS-M I Proleterske S53, pf59 Budva 85310 - Montenegro Tel. +382 33 403860 Fax +382 33 454 191 info@talas-montenegro.com www.talas-montenegro.com PARTNER congressi ■ FASI Via R. Venuti, 73 00162 Roma Tel. 06 97605610 Fax 06 97605650 info@fasiweb.com www.fasiweb.com ■ STAR MEDIA COMPANY Via Cipro, 10 00136 Roma Tel. 06 87452462/63 Fax 06 87452464 info@starmediacompany.com www.starmediacompany.com incentive ■ TRAVEL SERVICE Via Carpenedolo, 2 46043 Castiglione delle Stiviere (Mn) Tel. 0376 861412 Corso Palestro, 46 25122 Brescia Tel. 030 2056392 info@travelservice.it www.travelservice.it service e technology ■ M&P INFORMATICA Corso Aurelio Saffi, 1b/8 16128 Genova Tel. 010 5960277 Fax. 010 5960285 info@mepinformatica.it www.mepinformatica.it www.cmslive.it NETWORKING workshop ed exhibition ■ EIBTM Tel. +44 20 82712127 eibtm-hosted@reedexpo.co.uk www.eibtm.com
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RIMINI Da divertimentificio d’Italia a destinazione d’elezione della meeting industry internazionale: Rimini sfodera i sui infiniti assi e seduce il Mice
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Da mecca del divertimento balneare italiano a palcoscenico d’eccezione dei più prestigiosi appuntamenti della meeting industry internazionale. È Rimini: città effervescente e cosmopolita, un’evergreen nelle nuove tendenze e con millenni di vocazione agli incontri
Trendy
ed eclettica imini è come il jazz: c’è dentro di tutto. Un pentagramma di note mai R uguali che alletta la meeting industry, attirata come una calamita da questa città in perenne evoluzione e dalle numerose anime.
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È così da decenni. L’icona delle turismo leisure italiano da tempo ha scientemente deciso di diventare anche il punto di riferimento del settore congressuale e ci è riuscita benissimo grazie anche a un direttore d’orchestra d’eccezione, il Convention Bureau della Riviera di Rimini, che lavora a fianco di meeting planner, Pco, promotori e agenzie per l’organizzazione di qualsiasi tipologia di evento nella riviera più famosa d’Italia. Non solo. Il merito è anche della mirabolante offerta di strutture ricettive all’avanguardia e in continuo restyling, del Palacongressi – il più grande del Belpaese, inaugurato questo mese e del gruppo Rimini Fiera SpA – 127mila metri quadrati e 12 padiglioni espositivi –, che richiama ogni anno oltre un milione di visitatori. Attivo protagonista è anche Rimini Per i Congressi – progetto di Convention Bureau della Riviera di Rimini –, finalizza-
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Il ponte di Tiberio Spiagge a perdita d’occhio Il nuovo Palacongressi La movida riminese
PALACONGRESSI, UNA NUOVA STAGIONE
to alla crescita qualitativa dell'offerta congressuale territoriale. Avviato nel 2001, definisce gli standard di qualità dei servizi congressuali che devono essere garantiti a chi organizza o partecipa a un evento nel territorio riminese, senza nulla togliere alla flessibilità e all'autonomia di ogni singola azienda. Standard, questi, condivisi da tutti i soggetti partecipanti al progetto, che s'impegnano a rispettarli in un'ottica di qualità globale della destinazione. Tante tessere di mosaico che hanno condotto a un finale condiviso coralmente: non a caso, quest’anno, la ventiseiesima edizione della Btc si è svolta a Rimini. DNA OSPITALE È una città che, usando sapientemente acceleratore e freno, conduce il Mice a registrarne tutte le sue peculiarità e sfaccettature, le eredità del tempo e i masterpiece innovativi.
Dal 2002, per esempio, ad accogliere dal waterfront la meeting industry c’è la nuova darsena Marina di Rimini, situata di fianco al porto canale: 680 posti barca, novanta cave à bateau su uno specchio d'acqua di 108mila metri quadrati. L’imboccatura del porto larga 55 metri e la profondità massima fino a cinque metri la rendono adatta anche alle barche di grande dimensioni e l’elemento più spettacolare è la passeggiata sopraelevata di 1.300 metri con tanto di ristorante con terrazza sull’acqua. Una curiosità: a due passi dalla darsena c’è una casetta di pescatori interamente rivestita di conchiglie. Uno spaccato locale di Rimini nel quale – più che in altre città italiane – i post congress e gli incentive sono intrisi di brio – sotto la ferrea regia del genio organizzativo romagnolo – e di storia, che emerge quando si scopre la Rimini antica e illustre per densità culturale e artistica. Due
42 sale modulari, la principale in grado di accogliere 4.700 persone e l’auditorium che ospita sino a 1.600 delegati. Accanto alle sale, spazi per aree espositive sino a quattromila metri quadrati. Questi, molto in sintesi, i numeri del nuovo Palacongressi di Rimini (www.riminipalacongressi.it), inaugurato a settembre. Il costo e la superficie complessive? Circa 117 milioni di euro e 38mila metri quadrati, il tutto progettato dall’architetto Volkwin Marg dello studio Gmp di Amburgo. La struttura riminese è articolata in due corpi principali collegati da un importante foyer: il primo corpo – con l’ingresso principale – è composto da due livelli con a piano terra il grande foyer d’ingresso rivolto in direzione mare, nel quale è possibile anche organizzare eventi in totale autonomia. Al primo piano spicca la grande conchiglia-anfiteatro da 1.600 posti con poltrone fisse, suddivisibile in due sale da ottocento sedute. Il secondo corpo contiene la sala principale – suddivisibile fino a otto sale con ingresso autonomo – oltre a una pluralità di ulteriori meeting room, spazi destinati a servizi, uffici e ristorazione.
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5 / A qualsiasi ora del giorno e della notte Rimini offre mille opportunità ai suoi ospiti 6 / La storica piazza Cavour 7 / Piazza Tre Martiri, con la Torre dell’Orologio
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volti ma una sola e non separata città, con una vocazione agli incontri che affonda nei millenni giunge a oggi persino con il Liceo dell’Ospitalità e l’Università del Turismo. Fra i ritmi dell’estate e quelli delle altre stagioni ci sono delle differenze che giocano tutte a favore dei post congress del nostro settore: dalla Rimini raffinata e sognante di Fellini a quella dei monumenti rinascimentali, dal susseguirsi dei grandi eventi culturali alle sfiziose sagre paesane, dallo shopping più trendy alle campagne boscose e sperdute che aprono con sorprendente bellezza la strada ai paesaggi dell’entroterra costellati da borghi adagiati su promontori e rocce che conservano forme, luci, silenzi e opere di civiltà lontane nel tempo. Quello che miscela tutto questo e rende Rimini “speciale” ha una lunga storia e si chiama “cultura dell’ospitalità”. Centosessanta anni di esperienza e il volto sempre fresco di chi sa emozionarsi e, di conseguenza, coinvolgere. 7
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CAPUT VIARIUM L’animata Rimini è anche e soprattutto un’importante città romana, l’antica Ariminum – nodo strategico nei collegamenti fra il settentrione e il centro della Penisola –, e vanta oltre ventidue secoli di storia. È interessante iniziare i percorsi post congress che viaggiano sulle direttrici del tempo e avvicinarsi poi ai bagliori del presente poco per volta, lasciando scorrere la cronaca dopo aver apprezzato le memorie del passato che punta i riflettori sul centro storico riminese, un ordinato reticolo di vie ortogonali che disegna una maglia di isolati rettangolari destinati ad accogliere edifici pubblici e privati. Salotto della città è piazza Cavour, dall’alto Medioevo fulcro della vita politica, sociale e religiosa dei riminesi. Chiusa sul lato destro dalla scenografica sequenza dei palazzi del Podestà e dell’Arengo, accoglie la statua di Paolo V – nella spalliera del trono è raffigurata la città di Rimini – e, al suo fianco, la fontana della Pigna, sino al 1912 unica risorsa potabile della città. L’equilibrio dei suoi giochi d’acqua colpì anche Leonardo da Vinci la cui testimonianza è incisa sul monumento: “Fassi un’armonia con le diverse cadute d’acqua, come vedesti alla fonte di Rimini”. Sede del comune è il Palazzo comunale, detto anche palazzo Garampi, eretto nella seconda metà del Cinquecento, composto da un loggiato a sette arcate sopraelevate su una gradinata e con un piano superiore ritmato da finestre. Antichissimo è il palazzo dell’Arengo, edificato nel Duecento, di maestose forme romanico-gotiche, dotato di merli e con un pianterreno aperto da arcate ogivali. A destra dell’edificio una scala esterna conduce al piano superiore costituito dal Salone dell’Arengo, uno fra i più belli d’Italia, nel quale aveva luogo il Consiglio del Popolo. Eretto nel Trecento è invece il palazzo del Podestà – che in termini architettonici si armonizza a quello dell’Arengo – mentre sull’altro lato lungo di piazza Cavour si affaccia la Vecchia Pescheria, loggia a due ordini aperta
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da tre archi a tutto sesto. L’eco di coloro che vendevano le vongole si è ormai perso, ma la Vecchia Pescheria e l’adiacente piazzetta di S. Gregorio sono divenuti il centro della vita giovanile della città, ricco di locali e cantine. A chiudere la piazza con la sua facciata neoclassico è l’ottocentesco teatro Amintore Galli, inaugurato nel 1857 con la prima dell’Aroldo di Giuseppe Verdi. GENIO ECCLESIASTICO Nella retrostante piazza Malatesta si staglia la mole del poderoso Castel Sismondo che pur irriconoscibile nell’aspetto originale lascia intravedere nelle sue forme la bellezza degli antichi splendori. Eretto tra il 1437 e il 1446 da Sigismondo Malatesta, vide quale consulente ai lavori Filippo Brunelleschi che le cronache locali danno a Rimini nel 1438. Recentemente restaurato, il maniero è oggi un importante contenitore di eventi culturali. Delizia ecclesiastica per i tesori d’arte salvaguardati è invece la chiesa di S. Agostino, edificata nel 1247, che custodisce la testimonianza più rilevante della Scuola riminese del Trecento costituita dagli affreschi della parte absidale. Poco distante, simmetricamente armonica, si dispiega piazza Tre Martiri, un tempo teatro di tornei cavallereschi e di tutte le più importanti manifestazioni pubbliche legate alla signoria dei Malatesta. Sul lato
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orientale è la Torre dell’Orologio, del 1547, mentre all’estremità sud-orientale sorge il tempietto di S. Antonio da Padova, elegante costruzione ottagonale del 1518 eretta sul luogo in cui il santo avrebbe perpetrato uno dei suoi miracoli. Ancora pochi passi e si raggiunge la cattedrale di Rimini, comunemente chiamata il Tempio Malatestiano, una delle chiese più importanti del Rinascimento, nata per condensare in sé tutto il sapere e la fede dell’epoca. Candido e ieratico, il tempio voluto da Sigismondo Malatesta rivela una particolarità: per la prima volta, in piena filosofia rinascimentale, non si celebra solo Dio, ma un uomo e la sua famiglia. Il tempio è firmato da un gigante della storia dell’architettura, Leon Battista Alberti, affiancato da artisti di primo piano quali Piero della Francesca e Agostino di Duccio. Il genio di Alberti si è espresso nella creazione di un involucro di marmo che ricopre la precedente chiesa medievale, avvolgendola senza stravolgerne le forme: una contrapposi-
8 / Castel Sismondo 9 / Il Duomo 10 / Il palazzo municipale dell’antico borgo di Verucchio
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zione di stili culminante in una cupola dell’antico transetto. L’interruzione dei lavori –2 a seguito del declino di Sigismondo Malatesta – ha lasciato la splendida facciata incompiuta.
11 / Mercatini e palazzi antichi: ogni angolo di Rimini riserva una sorpresa 12 / L’Arco di Augusto 13 / La Domus del Chirurgo, tra i vanti della Rimini romana 14 / Shopping, shopping, shopping nei negozi griffati del centro
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ICONE RINASCIMENTALI E ROMANE Il tempio rimanda ai più alti esempi della classicità romana, primo fra tutti i monumenti riminesi il Ponte Tiberio che ha ispirato i fianchi della chiesa mentre l’Arco di Augusto con le sue decorazioni ha promosso la facciata. L’interno è un forziere prezioso, un vanto nazionale: nell’abside è conservato un grande crocifisso dipinto su tavola da Giotto, nell’attigua cappella di sinistra vi è una tela dipinta nel 1548 da Giorgio Vasari mentre nella cella delle Reliquie è custodita la sinopia dell’affresco raffigurante Sigismondo Malatesta inginocchiato davanti a S. Sigismondo di Piero della Francesca. Gli esempi potrebbero continuare per molte pagine, ma più che leggerli, questi brani d’arte, vanno visti di perso-
na. Come l’Arco d’Augusto, del 27 a.C., uno dei monumenti più antichi della romanità che oggi ricorre spesso nei film, negli spot televisivi, nelle comunicazioni open air. Alto 17 metri e in pietra d’Istria, l’arco fungeva da porta urbana ed era inserito nelle mura cittadine fra due torri poligonali con la parte superiore, smantellata nel 538, probabilmente sormontata da una statua rappresentante l’imperatore su una quadriga mentre la merlatura attesta un intervento di epoca medievale. Eretto da Adriano nel II secolo d.C. è invece l’Anfiteatro romano, uno dei più imponenti della regione: in laterizio e di forma ellittica, era formato da quattro anelli concentrici. Del grandioso complesso, capace in origine di ospitare sino a dodicimila spettatori, ora sono visibili le due arcate del portico esterno e parte dell’arena e della cavea. Ancora oggi, nel mese di giugno, ospita un ciclo di incontri e di spettacoli della kermesse Festival del mondo antico. In piazza Ferrari, al centro dello slargo, dal 14
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2007 campeggia una struttura bassa e leggera aperta da grandi vetrate trasparenti che racchiude un’area archeologica di 750 metri quadrati che ha attirato studiosi da tutto il mondo: è la cosiddetta Domus del Chirurgo, abitazione-ambulatorio di un medico perfettamente conservata e con 150 strumenti che venivano utilizzati per gli interventi. PONTE SUL PRESENTE Ponte Tiberio – inno alla sapienza ingegneristica dei Romani – collega la città a borgo S. Giuliano, quartiere di marinai e pescatori, ricco di basse case affacciate su stretti vicoli e piazzette. Un angolo di 17
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città quasi nascosto, silenzioso e ovattato, dove campeggiano murales che raccontano Fellini e il suo percorso cinematografico attraverso i suoi film più famosi. Girando per i suggestivi vicoli e le piazzette ci si imbatte nel Rex di Amarcord e nei personaggi di La voce della luna, La Strada, 8 e 1/2. A cadenza biennale il borgo diventa teatro della Festa de’ Borg, uno degli eventi più importanti e autentici della città. L’alter ego di borgo S. Giuliano e anima di Rimini è la mondana Marina Centro, il fulcro della Rimini on the beach nella quale sorse nel 1843 i primo stabilimento balneare. Nel 1845 venne realizzato un collegamento con vetture a cavallo per unire il centro storico alla Marina: è questa la traccia dell’attuale viale Principe Amedeo, asse principale di Marina centro, il cui polmone verde è il Parco Fellini – dove nel 1872 venne eretto il Kursaal, con i suoi valzer e charleston sotto le stelle –, appuntamento estivo di mostre, eventi, spettacoli musicali e teatrali. Se Parco Fellini è un punto di ritrovo, il suo epicentro è la Fontana dei Quattro Cavalli, monumento che appartiene da sempre alla vita dei riminesi. Il punto più onirico e cinematografico di Marina Centro è il Grand Hotel di Rimini, in puro stile Liberty, decantato da Fellini e oggi monumento nazionale. Su largo Boscovich – oltre al Delfinario – prospetta il faro settecentesco che sorveglia il porto-canale: tre lampi bianchi, frequenza ogni 12 secondi. È il segnale che ogni notte il faro invia alle imbarcazioni al largo.
UN PIENO DI ENERGIA Sport e wellness: due parole che nel territorio riminese regnano sovrane. Nella più “californiana” delle città italiane gli sport da praticare non si contano, dai “next games”, gli sport del futuro come i retrorunning – una sorta di corsa all’indietro – a quelli più tradizionali fra i quali emerge il sempre classico golf (tutto da apprezzare al Rimini Golf Club e al Riviera Golf Club) passando per il tchoukball, una via di mezzo tra la pallamano e la pelota basca. Dopo il fitness, wellness a volontà: da Riminiterme con il suo stabilimento sulla spiaggia e i trattamenti talassoterapici alle spa delle strutture ricettive che aprono i battenti alla meeting industry garantendo un vero e proprio viaggio sensoriale nel benessere.
15 / Il Grand Hotel, un’istituzione 16 / La suggestiva rocca di Montefiore Conca 17 / Il Delfinario
PEZZI DA MUSEO Nel riminese le testimonianze artistiche sono molte e in gran parte custodite nei
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18 / San Leo, abbarbicato a uno sperone di roccia 19 / Santarcangelo di Romagna 20 / Il medievale Montegridolfo
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quindici musei locali, collegati in rete da un “sistema” provinciale che li integra a vicenda offrendo stimoli alla meeting industry per la conoscenza del territorio. A Rimini non si possono mancare alcuni must, a iniziare dal Museo Fellini, nel quale curiosare fra i materiali d’archivio del Maestro del cinema, soprattutto il Libro dei Sogni, dove Fellini scriveva e illustrava nel suo tipico stile quello che aveva sognato. Segue Balnea Museum: è il museo della storia balneare con tremila opere, dieci gallerie, 120 sale con fotografie, reperti d’epoca. Nel Museo delle conchiglie è stata persino ricostruita una spiaggia anni Cinquanta: oltre alle ottomila conchiglie la meeting industry più nostalgica può rivedere gli ormai introvabili mosconi di legno, e reperti come lo “scaion”, attrezzo usato dai pescatori di vongole. Nella zona dei colli di Rimini c’è il Museo degli Sguardi, firmato dall’antropologo Marc Augè: il concetto di museo c’è, incentrato su com’è sullo sguardo di un occidentale di oggi nei confronti
delle altre culture. Spazio anche al Museo dell’Aviazione, inserito negli oltre centomila metri quadrati di superficie del Parco tematico dell’aviazione, fra i più importanti in Europa. Rombo di motori anche nel Museo del Motociclo, con oltre 250 moto d’epoca del periodo che va dalla fine dell’Ottocento agli anni Ottanta. In provincia e fra i più giovani musei locali merita il Musas – Museo Storico Archeologico – di Santarcangelo di Romagna, situato nella parte più alta e pittoresca del bellissimo centro storico. A Montegridolfo, invece, al di fuori delle mura, è da vedere il Museo della Linea dei Goti: istituito nel 2002, espone cimeli di guerra legati anche allo sfondamento della Linea Gotica da parte degli Alleati. COLLI, VAL MARECCHIA E SAN LEO Oltre Rimini, il suo entroterra, con due vallate da non perdere, quella del Marecchia e quella del Conca. Iniziamo dalla prima, che dallo scorso anno – legge n. 117 del 3 agosto 2009 – vanta nuovi comuni fra i quali San Leo, arroccato su un enorme masso calcareo dominato dal forte che si erge nel centro cittadino, formato da una quinta architettonica d’eccellenza: il palazzo Municipale – residenza dei Montefeltro –, palazzo Nardini – nel quale fu ospite San Francesco – e il palazzo Mediceo, oggi sede del Museo d’Arte Sacra. Dal punto più alto della rupe, il forte ospita le sezioni del Museo, Pinacoteca e Galleria d’Arte Contemporanea. Da vedere è sicuramente anche Santarcangelo, borgo medievale con le viuzze a scalinata – sulle quali campeggiano i versi dei poeti locali – con belle mura di cinta, l’arco trionfale, la millenaria pieve di San Michele e le grotte tufacee, una sorta di catacombe di tufo presenti sotto il centro storico. Il tutto dominato dalla possente Rocca Malatestiana. Da Santarcangelo si sale e in dieci minuti si arriva a Poggio Berni, paesino diviso in parte bassa e parte alta, la più antica. Fra i palazzi nobiliari il più noto è Palazzo Marcosanti – XIII secolo – e merita anche il
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21 / La rocca di Torriana 22 / La rocca di Verucchio
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La capitale italiana del divertimento non va mai a dormire. La movida del territorio riminese si accende in ogni punto della città – e dei dintorni – e nella mirabolante offerta di locali vip non bisogna scordarsi di segnarne in agenda alcuni. Eccoli:
Coconuts (tel. 0541 52325) Byblos (tel. 0541 697745 – 0541 697756)
AH, LA NOTTE…
Villa delle Rose (tel. 0541 694311)
Pascià (tel. 0541 697844 – 0541 604207)
Echoes (tel. 0541 692621) Cocoricò (tel. 0541 605183) Peter Pan (tel. 0541 607728)
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Mulino Moroni: non “lavora” più ma è perfettamente funzionante e visitabile. Si prosegue per Torriana e Montebello: due speroni di roccia dove si ergono due rocche con tanto di mastio e torrioni. L’ambiente circostante è una vallata protetta – oasi faunistica – e i due piccoli borghi sono imperdibili. Appollaiato su un rostro di roccia è invece il Santuario della Madonna di Saiano, nel bel mezzo del letto del fiume Marecchia. Ulteriore rocca possente è quella di Verucchio, una delle prime dimore della signoria dei Malatesta. Superbo il panorama dal castello così come il Museo civico archeologico e tutto il centro storico fortificato della località, un susseguirsi di chiese, piazzette, antiche fonti e pievi. VALLE DEL CONCA, DOLCE E SELVATICA È una valle di colline che si avvicinano all’Appennino senza mai assumere un tono aspro, dove i campi di grano si alternano alle vigne, il mare è sempre presente e i monti, anche quelli più distanti, fanno parte dell’orizzonte. Fra le sue località spicca un tris d’assi: Montefiore Conca, Mondaino e Montegridolfo. Montefiore Conca, tutto fortificato, è uno dei paesi medievali meglio conservati della valle, a poco più di trenta minuti di macchina da Rimini. Il suo castello, con le sue severe forme geometriche, sorge su un alto colle ed è visibile da ogni punto della valle. La sua struttura attuale si deve ai Malatesta mentre il borgo che lo circonda – appartiene al circuito “borghi più belli d’Italia” – ha origini medievali ed è composto da un centro murato di forma quasi circolare, le cui strade convergono tutte verso il castello che splen-
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dido e con un disegno a volumi geometrici svetta in posizione dominante. Nelle giornate di sole, il panorama è sublime: dalla costa di Ravenna lo sguardo raggiunge le Marche e anche San Marino, che sembra a due passi. Ancora un castello malatestiano per Mondaino, dal centro storico con forma allungata che si sviluppa lungo l’asse viario principale collegante la scenografica piazza Maggiore – nella quale, con il castello che vi campeggia, si svolgono sontuose rievocazioni storiche – con la parrocchiale e che poi prosegue a sud, in direzione di Urbino. La località vanta la quattrocentesca porta Marina, posta a nord in direzione del mare, e la settecentesca parrocchiale di S. Michele Arcangelo, eretta sul luogo di una preesistente costruzione sorta forse all’esterno della prima cinta muraria, sul luogo dell’antico tempio di Diana. Da scoprire, infine, è sicuramente Montegridolfo, il cui nucleo principale in posizione panoramica e interamente cinto da mura è stato accuratamente restaurato. Il risultato? Una sorta di museo open air. La cinta muraria malatestiana è poderosa e rafforzata da torrioni mentre una porta cinquecentesca sormontata da una torre immette nel borgo murato: si incontra subito uno spazio aperto, una sorta di terrazza panoramica sulle valli. Convention Bureau della Riviera di Rimini Via della Fiera, 52 47923 Rimini Tel. 0541 711500 Fax 0541 711505 info@riminiconvention.it www.riminiconvention.it Apt Servizi Emilia Romagna
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Il gusto della creatività SUMMERTRADE, ISTRUZIONI PER L’USO Oltre all’attività di banqueting, Summertrade è presente anche: al Palacongressi di Rimini, per il quale realizza servizi diversificati in base alle molteplici esigenze e nel quale gestisce una caffetteria snack, un free flow, sette punti bar snack alla Fiera di Rimini, con due ristoranti, tre self service, otto bar e diversi punti ristoro interni sul territorio romagnolo, con cinque locali sotto l’egida del brand Caffè Buffet
È un viaggio dei sensi, quello offerto dalla società riminese Summertrade, una sapiente alchimia di abilità tecnica, esperienza e creatività un’applicazione eclettica e diversificata di marketing che consente a SumÈ mertrade di spaziare fra diverse tipologie di clienti, eventi, location e località. L’azienda è infatti specializzata in eventi legati alla ristorazione. Un’icona del territorio ma non solo, presente anche nel nord e nel centro Italia e con un’offerta articolata che tocca – per fare alcuni esempi – ville, castelli, parchi tematici, dimore antiche, padiglioni fieristici e foyer di palacongressi. Fra questi è annoverato il nuovo Palacongressi di Rimini – destinato a diventare il punto di riferimento della meeting industry –, che vede la partecipazione di Summertrade in qualità di event banqueting ufficiale. LA MARCIA IN PIÙ Summertrade, società del Gruppo Rimini Fiera, ha un lungo percorso alle spalle, costellato da successi e riconoscimenti. Un lavoro d’équipe iniziato nel 1979, una garanzia di alto livello che l’azienda persevera con la continua ricerca della qualità volta a soddisfare migliaia e migliaia di clienti che scelgono Summertrade per affidabilità, professionalità, creatività e cordialità. Summertrade è in grado di
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assecondare qualsiasi esigenza, dai ricevimenti di piccole e grandi dimensioni – con una predilezione per i clienti che richiedono “servizi vip” – alle convention “cospicue”per le quali è necessario sfoderare tutta l’attitudine al problem solving impressa nel dna dell’azienda. Il valore aggiunto di Summertrade è la cucina espressa dei prodotti “in loco” così come uno staff dedicato che segue ogni minimo dettaglio e fronteggia i potenziali, numerosi imprevisti. Dulcis in fundo, l’allestimento, il mezzo per enfatizzare un messaggio: un lunch o una cena di gala possono essere spettacolari anche nella loro sobrietà. Quanto alle prelibatezze gastronomiche, oltre alla cucina nazionale Summertrade volge uno sguardo attento anche ai remind etnici, alla cucina light e alle specialità worldwide, esigenza sorta da anni di utenza internazionale. Summertrade Piazza Tre Martiri, 43 47900 Rimini Tel. 0541 55502 Fax 0541 55993 info@summertrade.com www.summertrade.com
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Viaggio sensoriale Un’icona del bien vivre a Rimini. La Taverna degli Artisti, infatti, è da sempre punto di ritrovo del mondo dello spettacolo, dell’industria e del business uno dei locali storici di Rimini, incastonato nell’area più elegante della città È malatestiana - Marina Centro - e vicino alle
BINOMIO VINCENTE Nel centro di Rimini, di fianco al Grand Hotel e a pochi minuti di passeggiata dalla Taverna degli Artisti si staglia sul lungomare The Barge, sempre sotto l’egida di Mario Pappano. Un pub-ristorante ambito dal Mice perché articolato in più sale – cinque e per una capacità massima di 550 posti – e con un’ampia terrazza con un palco, perfetto anche per presentazioni di prodotti.
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più prestigiose strutture ricettive della località. Una location d’autore con tanto di “bollino blu” della ristorazione assegnato dal Ministero della Salute che ne garantisce in due sole parole la valenza e il gusto. È così dal 1998, da quando Mario Pappano ha scelto la capitale della movida italiana per appagare con le sue specialità i gourmet più esigenti. Un indirizzo glamour e al contempo dall’atmosfera cordiale, di alto livello, orchestrata da quest’autunno anche dalla consulenza di Marco Bonini, figura di spicco nella meeting industry, in passato vicepresident membership Mpi. CONVIVIO DA GUINNESS Elegante, contraddistinta dal legno e con una terrazza immensa che prospetta sulla promenade, la Taverna degli Artisti è perfetta per eventi in ogni stagione dell’anno grazie ai suoi due spazi, uno indoor e l’altro outdoor, dalla capacità complessiva di 220 persone. Ambienti prestigiosi nei quali ambientare cene di gala
d’atmosfera all’insegna della qualità con una gastronomia che vede primeggiare il pesce – freschissimo, acquistato ogni mattina – in un trionfo di cucina tradizionale rivisitata con maestria e fantasia in accordo allo scorrere delle stagioni. E delle etichette, che alla Taverna degli Artisti sono superbe con chicche dell’area di Avellino – città di provenienza del titolare e della sua famiglia che concerta insieme ogni giorno una nuova coreografia gastronomica – come la mitica Falanghina e alcuni elisir di Bacco provenienti direttamente dai vigneti di patron Pappano. La star delle delicatessen? I paccheri di Gragnano all'Astice ma anche il tagliolino "fatto in casa" alla tarantina così come la catalana di crostacei con pomodoro "Pachino". E il viaggio ha inizio… Taverna degli Artisti Viale Amerigo Vespucci, 1 47921 Rimini tel. 0541 28519 fax 0541 26195 info@tavernadegliartisti.com www.tavernadegliartisti.com
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Golden Tulip Waldorf Hotel Rimini Sede suggestiva e professionale per l'organizzazione e l'ospitalità di eventi congressuali di altissima qualità. Il Golden Tulip Waldorf Hotel, qualificandosi come centro polivalente, è dotato delle più moderne attrezzature, potendo accogliere ogni tipo di manifestazione con il coinvolgimento da 20 a 200 persone. Meeting, incentive, workshop, presentazioni, show-room. Alla funzionalità del centro concorre un accurato e completo servizio di catering interno (coffee-break, cocktail, brunch, light lunch, buffet,finger buffet, gala dinner). Nei periodi estivi inoltre la possibilità di fruire degli ampi spazi del nostro parco per suggestive serate all’aperto. Assistenza turistica - biglietteria ed organizzazione pre e post-congressuale (serate di gala, spettacoli, intrattenimento, escursioni ecc.).
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6 sale congressi polivalenti da 20 a 200 posti. Recentissima inaugurazione della nuova sala congressi da 200 posti con una superficie utile di 165 mq. Ristorante “Astoria” con aumentata capienza fino a 200 posti. Sala ristorante adattabile ad uso plenaria con luce naturale e vista sul mare completamente oscurabile. Accesso diretto alle sale dall’esterno, dal nostro privato ed ampio parcheggio, per un allestimento agevole degli spazi congressuali e per l’ingresso dei partecipanti. Sale con illuminazione naturale, totalmente oscurabili.
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