Turismo d'Affari - Apr Mag Giu 2013

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Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20

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TurismoAffari d’

Numero 2

Aprile - Maggio - Giugno 2013

anche online su

www.ediman.it

B u s i n e s s Tr a v e l • A g e n z i e d i V i a g g i o • Tr a n s p o r t a t i o n • O s p i t a l i t à

Bt, istruzioni per la ripresa

CAR FLEET Downsizing è oggi la parola d'ordine nel mondo delle flotte. Le policy aziendali impongono il massimo controllo sulle spese legate all’utilizzo della vettura

BEST PRACTICE Aumentano rapidamente i servizi acquistabili utilizzando lo smartphone come se fosse una semplice carta di credito. A breve, tra questi, anche i viaggi d’affari

OSSERVATORIO La versione integrale del 12° Osservatorio sul business travel realizzato per noi dall’Università di Bologna da staccare e conservare

I protagonisti italiani del business trav el guardano al nuo vo governo e alle riforme delle politiche industriali come premessa urgente e necessaria alla ripresa dell’economia e – di conseguenza – dei viaggi d’affari. E sono tante le richieste che gli addetti ai lavori vorrebbero avanzare. Inoltre, una cosa è certa: cresce l’identità del settore L a

r i v i s t a

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T r a v e l

M a n a g e r

3

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Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20

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d’ TurismoAffari Numero 2

Aprile - Maggio - Giugno 2013

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B u s i n e s s Tr a v e l • A g e n z i e d i V i a g g i o • Tr a n s p o r t a t i o n • O s p i t a l i t à CAR FLEET

Bt, istruzioni per la ripresa

Downsizing è oggi la parola d'ordine nel mondo delle flotte. Le policy aziendali impongono il massimo controllo sulle spese legate all’utilizzo della vettura

BEST PRACTICE Aumentano rapidamente i servizi acquistabili utilizzando lo smartphone come se fosse una semplice carta di credito. A breve, tra questi, anche i viaggi d’affari

OSSERVATORIO La versione integrale del 12° Osservatorio sul business travel realizzato per noi dall’Università di Bologna da staccare e conservare

I protagonisti italiani del business travel guardano al nuovo governo e alle riforme delle politiche industriali come premessa urgente e necessaria alla ripresa dell’economia e – di conseguenza – dei viaggi d’affari. E sono tante le richieste che gli addetti ai lavori vorrebbero avanzare. Inoltre, una cosa è certa: cresce l’identità del settore L a

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T r a v e l

M a n a g e r

3 TRAVEL TREND ROMA 8 MAGGIO 2013 SPAZIO NOVECENTO ROMA

Sommario

nº 2 aprile - maggio - giugno ’13

Appuntamenti Ediman

8

COVER STORY

16

FERROVIE

20

CAR FLEET

24

Bt, istruzioni per la ripresa

di Alessandra Boiardi

Il matrimonio (im)possibile

di Ferdinando Farba

Imparare a fare di necessità virtù

di Alessandro Rigatto

TMC

L’innovazione secondo Seneca

di Giulia De Stefano

26

CWT

La chiave di volta

di Giovanni Fassola

28

BEST PRACTICE

Pagare con il cellulare

di Giorgio Maggi

32

CISALPINA

A tutto green

di Giovanni Fassola

I-XVI

16° 0SSERVATORIO BUSINESS TRAVEL

51

HRS

56

HOTEL AI CAVALIERI

58

DEVERO HOTEL & SPA

60

EXTRO HOTELS

62

Viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del turismo d’affari italiano nel 2012 La prenotazione è mobile

di Stella Stroppa

Accoglienza di classe

di Simona Zin

Affari su un altro pianeta

di Simona Zin

Viaggi business d’ispirazione italiana

di Daria Nardi Bessola

COSTA DEGLI ULIVI

Appuntamento con l’eccellenza

di Madeleine Rey

68

SAN PAOLO PALACE

Business in stile mediterraneo

di Michela Rossi

70

SUN INTERNATIONAL

Con il business in mente

di Michela Rossi

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PRIVATE AVIATION

Sempre più jet privati nei cieli

di Assunta Corbo

52

Check in

64 Reception

76 Block notes

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Editoriale

Nell’attuale stallo economico-finanziario mondiale anche i viaggi d’af fari, inevitabilmente, soffrono. Lo dicono i dati del nostro 12° Osser

vatorio sul

business travel, presentato come di consueto alla Bit di Milano: il numero delle trasferte è diminuito del 3,3 per cento nel 2012 rispetto al 2011 e, anche se la spesa risulta aver guadagnato poco più di un punto percentuale, in termini correnti – considerando cioè l’inflazione e l’aumento dei costi legati alla svalutazione del cambio tra euro e dollaro – si

Onorevoli, il bt aspetta segnali di ripresa

dovrebbe parlare anche in questo caso di calo. Ma se a febbraio ci si poteva aspettare comunque, per l’anno in corso, una crescita stimabile tra il tre e i sei per cento – come affermava il professor Andrea Guizzardi,

che conduce l’Obt – oggi la situazione è cambiata di nuovo. Intanto perché le premesse per aspettarsi tale aumento erano che il governo appena costituito – eravamo all’epoca in clima pre-elettorale – attuasse da subito delle politiche industriali volte alla ripresa del settore (e invece, mentre andiamo in stampa, la situazione è ancora di impasse totale per quanto riguarda le possibili riforme e, di fatto, non si è ancora cominciato a governare). Si stempera così l’ipotesi della crescita ipotizzata da chi individua nella ripresa dell’industria l’unica via per il risanamento del Paese, business travel compreso. I fornitori di ser vizi auspicano più trasparenza, competitività e maggiore attenzione nelle stanze dei bottoni. I travel manager , d’altro canto, innalzano un appello ai colleghi: facciamo rete, diamo ai viaggi d’af

fari

un’identità precisa. Prendendo spunto dall’Osser vatorio la nostra cover stor y analizza così, attraverso il sentiment dei protagonisti, lo stato dell’ar te e le aspettative di quanti – travel manager , tmc, fornitori di ser vizi e viaggiatori – ogni giorno devono fare i conti con la recessione mentre, in Parlamento, i neoeletti sono tutti molto impegnati a presidiare il Palazzo di giustizia milanese, a smacchiare giaguari e a cercare l’ingresso di Montecitorio.



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COVER STORY

Bt, istruzioni per la ripresa di Alessandra Boiardi

La situazione economica italiana ristagna e con lei il settore dei viaggi d’affari, parte integrante di un sistema che – secondo gli addetti ai lavori del bt – non si riprenderà senza nuove politiche industriali. Per questo i “nostri” si rivolgono alle istituzioni e a chi potrebbe fare la differenza. Ma non c’è più tempo da perdere


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L’

impasse economica nella quale ci tr oviamo oggigiorno costituisce la coda di un lungo quadriennio, difficile per tutti. Le aziende italiane si confermano in grande sofferenza e i dati della pr oduzione industriale sono negativi. Ancora peggio, l'indice medio della pr oduzione industriale per il 2012 ha registrato una ulteriore diminuzione nel 6,7 per cento rispetto all'anno precedente. Lo rileva l’Istat e si tratta del peggior dato dal 2009. Sulla scia di questo andamento segue pur troppo il business travel, c’era da aspettarselo. Sembra arrivato il momento per l’intero settore di tirare le somme di quello che è stato, ma soprattutto di disegnare un quadro di quello che non solo ci si può attendere, ma av anzare come richiesta. La parte più difficile è forse stabilire a chi rivolgere speranze e aspettative. Noi abbiamo provato a raccoglierle. Lo scenario rilevato Partiamo dai dati. S econdo l’ul-

timo Osservatorio sul B usiness Travel di Turismo d’Affari il numero dei viaggi d’affari è diminuito del 3,3 per cento nel 2012 rispetto al 2011, anche se la spesa ha guadagnato poco più di un punto percentuale. A dire il vero non si tratta esattamente di una buona notizia, poiché, come ha spiegato Andrea Guizzardi, professore di statistica all’Università di Bologna e curatore dell’Osservatorio sul Business Travel «in termini correnti, senza cioè considerare l’inflazione e l’aumento dei costi legati alla sv alutazione del cambio euro/dollaro, si dovrebbe parlare anche in questo caso di una decrescita». Nessun conforto sembra dunque v enire dai dati della ricerca, anche se qualche segnale di positività restava in chi ha partecipato all’indagine. «Ci sono ancora i travel manager “ottimisti” – continua Guizzardi – anche se tra i “ pessimisti” vi è un nocciolo duro di top spender costituito da multinazionali estere attive nel settore del terziario. Colpisce molto l’incertezza delle

Il business travel potrà crescere solo in parallelo allo sviluppo di infrastrutture più efficienti

Il business travel e il suo “destino” non possono prescindere dalle sorti dell’economia nazionale

valutazioni: alcuni travel manager che pur vedono la possibilità di una ripresa stabile, non riescono tuttavia a dirsi ottimisti, viste le troppe occasioni in cui la ripresa annunciata non si è verificata». Intanto il tempo fugge Il tempo di queste riflessioni era febbraio, in occasione del consueto appuntamento alla Bit milanese con la presentazione dei dati dell’Osservatorio sul Business Travel. Mancava ancora qualche settimana alle elezioni politiche, e Guizzardi commentava: «Se nel 2013 il nuovo governo avrà la forza di r ealizzare politiche industriali e riforme in grado di incrementare, in modo significativo, i tassi di cr escita e la capacità di attrarre capitali stranieri, cr edo che a fine anno si possa registrare un incr emento nella spesa aggregata tra il tre e il sei per cento». Mentre scriviamo conosciamo il nome dei neo presidenti di Camera, Laura Boldrini, e Senato, Pietro Grasso, ma sul r esto non abbiamo ancora alcuna certezza. Il dibattito politico post-elettorale si è concentrato per lungo tempo su questioni istituzionali, che


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– pur nella loro importanza – non hanno certo appassionato il business travel. In poche parole, delle politiche industriali e delle riforme che auspicava Guizzardi manco l’ombra di un timido accenno. Non ne facciamo naturalmente una questione politica, non è questa la sede, ma piuttosto pratica. «Q uelle sulle spese della politica, sul numero dei parlamentari e così via sono sì argomenti di un cer to interesse, ma non è forse questo il tempo di affrontare prima quello che è più urgente? La mia sensazione è che non si sia ancora messo a fuoco il reale problema del Paese. Oggi il dibattito è finanziamento ai partiti sì, finanziamento ai partiti no. Vale centinaia di milioni? Benissimo, ne siamo consapev oli, ma qui si tratta di rilanciare un Pil che in proiezione diminuirà del due per cento. Una decrescita che si traduce in trenta miliardi di euro. Al momento, non mi sento in grado di confermare le previsioni di crescita riferite alla spesa dei viaggi d’affari che stimav o fino allo scorso febbraio», dichiara il professore mentre andiamo in stampa. Ripartire dall’industria Il business travel e il suo “ destino” non possono prescindere dalle sorti dell’economia nazionale. Ecco perché in un quadro generale, nel quale si specchiano le gravi preoccupazioni che accomunano tutti i settori italiani, anche quello legato alle trasferte di lavoro non può rimanere in disparte. La prospettiva economica del nostro Paese – condizione condivisa con altri Stati europei, soprattutto di area mediterranea – allarma nella misura in cui la compe-

COVER STORY

tizione globale si fa sempr e più serrata. Tornare a essere competitivi è dunque la strada da percorrere anche per la ripresa del business travel, come spiega Claudio Miglio, amministratore delegato di Hrg Italia: «Partendo dall’oggettività dei dati (quelli dell ’Osservatorio sul Business Travel, ndr) non si può che avere una visione preoccupante della situazione. Ma soprattutto per questo abbiamo il compito di essere ancora più competitivi. Attenzione però, perché potrebbe non essere sufficiente se non ci sarà anche da par te delle istituzioni la consapev olezza del ruolo strategico di tutto il comparto corporate di cui il business travel fa parte». Alcuni travel manager, che pur vedono la possibilità di una ripresa stabile, non riescono tuttavia a dirsi ottimisti viste le troppe occasioni in cui la ripresa annunciata non si è verificata

Oltre a politiche industriali strategiche c’è bisogno di attenzione per capire meglio quali siano i meccanismi che regolano le commesse in Italia e all’estero

E quando è la v olta di dire che cosa è davvero importante per far riprendere il settore, l’analisi degli operatori parte da un presupposto condiviso e condivisibile: i viaggi d’affari potranno ripartire solo se ci sarà una ripresa del sistema Paese. Si va dunque al cuore della questione: sarà la ripr esa industriale a fare da traino all’intera economia italiana. All’auspicio di Guizzardi si unisce quello delle aziende e di chi opera nel bt, che suggeriscono alle istituzioni una scaletta di priorità. «La situazione è abbastanza complicata – sostiene Flavio Ghiringhelli, Managing Director di Hrs - il Paese soffre di una mancanza di capacità gestionale a liv ello


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politico molto importante. Quello che immagino sia utile augurarci sono politiche economiche che permettano di sviluppar e soprattutto il settore dell’industria, magari attraverso sgravi fiscali che rilancino gli investimenti, facilitino l’assunzione di nuovo personale e permettano uno sviluppo mirato e coor dinato tale da sviluppare nuove e reali opportuni-

COVER STORY

Tra le priorità emerse dall’indagine internazionale Cwt Travel Management Priorities la conferma che il conseguimento di ulteriori risparmi è ancora il focus del 2013

tà di business». «I viaggi d’affari soffrono – fa eco Mario P. Mazzei, Marketing & Communication Manager di Uvet American Express – perché hanno una correlazione molto forte con il Pil, che in Italia è al palo da molto tempo. La produzione industriale è in declino e la fiducia delle imprese è molto bassa, non stupi-

LA LISTA DEI DESIDERI Abbiamo chiesto direttamente ad alcuni travel manager che cosa, secondo loro, servirebbe per far ripartire i viaggi d’affari. Che cosa si aspettano gli addetti al lavoro sul futuro della loro professione e dell’intero settore, e soprattutto cosa desiderano perché sia migliore? Ecco la loro lista dei desideri. 1 Competitività trasparente del mercato e dei suoi attori, non necessariamente ed esclusivamente legata a un decremento del prezzo ma un’offerta di servizio cucita addosso al cliente. 2 Semplicità delle offerte tariffarie: spesso la giungla rappresentata da un ventaglio di tariffe subordinata a più regole e condizioni mette in difficoltà chi deve viaggiare e soprattutto chi deve analizzare i costi di viaggio. 3 Evoluzione tecnologica: business travel e tecnologia devono viaggiare di pari passo: gli utenti esigono strumenti validi che sappiano abbinare velocità, virtualità e versatilità. 4 Più comunicazione tra travel manager per

scambiarsi idee organizzative e strategie di risparmi. Questo aspetto vale soprattutto per alcune aree geografiche, per esempio il Nord-est, dove ci sono grandi aziende ma poche occasioni di incontro e formazione). 5 Dati i presupposti, il ruolo delle Tmc è destinato a cambiare nel breve tempo. Dovranno adattarsi a un mondo bt sempre più evoluto ed esigente. 6 È necessario abbassare i costi delle tasse aeroportuali che incidono tantissimo sui prezzi dei biglietti. 7 L’importanza di un Bureau. I travel manager chiedono di poter fare affidamento a un bureau strutturato che contempli la gestione complessa dei viaggi di lavoro e di gruppi. Sarebbe uno strumento rassicurante e di forte appeal per chi viene dall’estero in Italia. 8 Migliorare le infrastrutture. Non sai mai se i tuoi ospiti arriveranno in tempo e sei costretto a fare agende compresse perché sai che ci metteranno un’ora per raggiungere l’hotel, il

centro congressi eccetera e si continuerà a preferire Istanbul! 9 Un gruppo su Linkedin di travel management. “Turismo d’Affari” è un faro nella nebbia nel descriverci, siamo una figura trasversale tra le direzioni aziendali ed in quanto tale molto complessa. Finché non si riuscirà a dare voce a una categoria, già affermata in altri Paesi, che possa avere i mezzi veri per poter intervenire come prezioso supporto di sviluppo e Roiper l’azienda, anche il business travel ne risentirà. 10 Apertura degli operatori di mercato verso nuove rotte: è vero che abitualmente è la domanda che guida l’offerta, ma la proattività e la propositività verso nuovi orizzonti possono essere uno spunto valido dal quale ripartire per ricreare nuovi scenari di crescita. Si ringraziano Giulia Esente, Ufficio Viaggi di Gruppo De Eccher; Debora Piovesan, Business Travel Supervisor di Daiichi Sankyo Italia e Chiara Rippa, local procurement BnpParisbas.

sce quindi che i viaggi d’affari siano ai minimi storici. Bisogna spiegare a chi ci governa che i viaggi d’affari non sono solo i business traveller che vanno all’estero». Intercontinentali, un segnale di pericolo? Eppure, le trasfer te che “tengono” sono solo quelle inter continentali. Continuando a considerare i dati dell ’Osservatorio sul Business Travel, si evince che la perdita della componente internazionale si ferma infatti al -0,3 per cento rispetto al 2011. I n sostanza, gli uomini d ’affari italiani partono perlopiù per viaggi a lungo raggio. Un bene, per le trav el management company forse, come ammette Marco Franzese, Head of Sales Department di S eneca. «Gran parte delle aziende italiane vanno all’estero certamente per esportare il Made in Italy e per rinnovare e rinforzare i nostri prodotti sui mercati esteri». Ma è lo stesso Franzese a far e notare il risvolto della medaglia: «è innegabile che gran parte del traffico generato dal business trav el sia purtroppo di delocalizzazione verso nuovi investimenti e nuo vi impianti produttivi. Da questo punto di vista ho la sensazione che il sistema Paese stia perdendo un’opportunità a favore di Pae-



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COVER STORY

si emergenti come i Bric. Tra questi, secondo i più recenti dati Istat relativi al 2010 ci sono anche due dei principali Paesi di delocalizzazione delle nostr e attività industriali, Brasile e Cina. E ancora la Cina continua a essere leader per le trasferte della distribuzione commerciale. «Ci aspettiamo – commenta Ombretta di Marco, Crs & Local Industry Relations Manager di Airplus – una cr escita per quanto riguarda la spesa dei viaggi d’affari legata alle trasferte nei Paesi Bric e anche Paesi emergenti come Messico e SudAfrica». Le proposte dal settore Individuata la ripr esa industriale come il motore di avviamento di una nuova economia e la ricerca di una competitività diversa come carburante del cambiamento sono tante le misur e che il settor e dei viaggi d’affari sente come necessa-

Sono in molti ad augurarsi dal nuovo governo politiche economiche che permettano di fare riprendere e sviluppare soprattutto il settore dell’industria

IL FOCUS È SUL CONTROLLO DEI COSTI I travel manager saranno ancora più concentrati sul controllo dei costi. Una priorità che è emersa dall’indagine internazionale Cwt Travel Management Priorities che conferma come il conseguimento di ulteriori rispar mi è ancora il focus del 2013. Le priorità, sottolinea Carlson Wagonlit Travel nella survey, sono le stesse a prescindere dalle dimensioni aziendali, dal settore di riferimento e dai volumi di spesa per viaggi d’affari e trasfer te. (Nel campione oggetto della ricerca sono incluse aziende di medie dimensioni, con volumi di spesa di circa due milioni di dollari, accanto a multinazionali con oltr e cento milioni di budget per i viaggi d’affari). «Il complesso contesto economico determina una continua pressione sui buyer per ridur re i costi, da un lato, e per gestire i viaggi in modo più efficiente, dall’altro. Dato che il trasporto aereo e via terra costituisce la principale voce di spesa per i viaggi non sorprende che sia la priorità numero uno per la maggioranza dei buyer , anche se è un’ar ea già in fase avanzata di ottimizzazione», spiega Christophe Renard, vice president Cwt Solutions Group, la divisione globale di consulenza dell’azienda.

rie alla ripresa. Molte di queste dipendono dalle scelte politiche e governative che potranno essere fatte nel prossimo futuro. Misure che direttamente o indirettamente legano il business travel alle sor ti del Paese passando per i grandi temi della politica. In un Paese in cui – lo ricordiamo – il sommerso secondo l’Eurispes vale circa 530 miliardi di euro c’è chi auspica più trasparenza nei pagamenti. «A fronte di trasferte che guardano sempre più al lungo raggio, in Italia un aiuto potrebbe arrivare da politiche più attente alla trasparenza dei pagamenti, anche nel settore business travel come in tutti gli altri, nel pubblico e nel privato». Dello stesso avviso è G raziella Pica, Director of Sales & Marketing Italy and Eastern Mediterranean Countries di Worldhotels. «Ci sono meccanismi che chi è r esponsabile in un Governo dovrebbe considerare maggiormente. Oltre a politi-

che industriali strategiche c’è bisogno di una certa attenzione a capire meglio quali siano i meccanismi che regolano le commesse in Italia e all’estero. Capire da dove viene il nero può dare un cer to respiro, e allo stesso tempo bisognerebbe incidere sulle complicazioni della bur ocrazia, che impedisce alle aziende di venire in Italia. Riqualificare l’immagine del nostro Paese sarebbe un’altra richiesta». Un confronto, quello tra Italia ed estero, che è sempre meno lusinghiero per noi. Federico Capello, responsabile commerciale corporate Italia di Airberlin gira il coltello nella piaga. «In Italia le infrastrutture sono ancora da sviluppare, ancora oggi molti aeroporti non sono collegati con i nostri centri cittadini. Un bell’autogol per il business trav el, che a mio avviso potrà cr escere sono in parallelo allo sviluppo di infrastrutture più efficienti». Ci salverà la tecnologia? In uno scenario così complesso potrebbe venire da chiedersi cosa ci salverà. Probabilmente una rottura si avrebbe solo con qualcosa di importante, di rivoluzionario. «Verrà dalla tecnologia?» si interroga Guizzardi. «Sono tante le iniziative che hanno por tato nuovi modi di vedere il business travel. Penso all’attenzione alle scelte di viaggio green, a nuove tendenze virtuose come il car sharing. Sono state tutte utili, ma non si possono definire epocali. I n un momento difficile come questo ci serve qualcosa di tecnologicamente rivoluzionario, un nuovo modo di concepire il viaggio, che però oggi non esiste come idea nemmeno all’orizzonte». Mettiamoci a scrutare.


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FERROVIE

di Ferdinando Farba

Il matrimonio

Fs in Alitalia? Sono solo rumor. Ma uno studio di Boston Consulting Group potrebbe aprire nuovi scenari e nonostante le smentite è lecito supporre che molto bolla in pentola

R

oberto Colaninno, presidente di Alitalia, disse in pubblico lo scorso dicembre che Mauro Moretti, ad di FS italiane, sarebbe stato interessato alle sorti future dell’azienda e – detto fatto – il Corriere della Sera citò il Boston Consulting Group quale advisor incaricato di elaborare un progetto di integrazione tra le due società. FS ha smentito che Bcg sia l’advisor incaricato, ma l’ampiezza e la dovizia di particolari pubblicati indicano comunque che uno studio “bolle in pentola” e noi di Turismo d’Affari ne parliamo non per amore della fantascienza visiona-

ria (ma quante ne ha azz eccate Jules Vernes?) ma perché la cooperazione tra aerei e ferrovie, se va a vantaggio degli utenti e non lede i principi della concorr enza, ci trova senz’altro favorevoli. Ma tra il dire e il fare ci sono tre incognite: la scadenza del mandato di Moretti (aprile 2013), l’esito delle elezioni con un ministro dell’Economia che dovrà nominare il nuo vo cda di FS (al momento in cui andiamo in stampa il nuovo governo non è ancora formato, ndr) e la scadenza di ottobre che per Alitalia significa la ritr ovata libertà da par te dei suoi azionisti di poter vende-

re le loro quote secondo un decreto del 2008 che le blindav a nel quadro del suo passaggio da società pubblica a società privata. Il “patriottico” 2008 Nel 2008 Alitalia era sull’orlo del fallimento con l’unica prospettiva del suo acquisto da parte di Air France/Klm. L’allora Governo Berlusconi “per non far cadere la Compagnia di bandiera in mani straniere” favorì la vendita a una cordata nazionale di venti soci tra i quali la Cai Compagnia aer ea italiana di R oberto Colaninno, che ne divenne presidente, mentre Air France/Klm mantenne la


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(im)possibile Nel 2008 si liquidò la “vecchia” Alitalia trasferendo gli ingenti debiti accumulati in una bad company con oltre tre miliardi di euro finiti a gravare sul bilancio statale

quota del 25 per cento. Per partire si liquidò la “ vecchia” Alitalia trasferendo gli ingenti debiti accumulati in una bad company con oltre tre miliardi di euro finiti a gravare sul bilancio statale. E per favorire il nuovo assetto si stabilirono quattro anni di “blindatura” degli slot su rotte quali la MilanoRoma, oggetto ora di vittorioso ricorso da par te di easyJet, e il lock-up già citato sulle quote dei nuovi soci. Ora, però, il tempo è scaduto e anziché l’auspicato risanamento, i nodi sono venuti nuo-

vamente al pettine con 565 milioni di euro di perdite accumulate tra il 2009 e il 2011 e per tirar e avanti sino al pr ossimo autunno Alitalia ha approvato un prestitoponte di 150 milioni a carico dei suoi azionisti. correnza e alla r ecessione. Da marzo Alitalia ha sospeso i colleQuale futuro gamenti con la Cina, ceduti a per Alitalia? China Eastern nell’ambito di un Nel settore aereo non è facile code sharing, e ilTorino-Amsterdestreggiarsi tra costi di carbu- dam importante feederaggio per ranti, per la sicurezza e per il rin- i business traveller sui voli long novamento della flotta e le fles- haul di Klm. È v ero che c ’è in sioni di traffico do vuti alla con- corso una riorganizzazione com-

Con oltre cinquecento milioni di euro di perdite accumulate tra il 2009 e il 2011 Alitalia ha approvato un prestito-ponte di 150 milioni a carico dei suoi azionisti

plessiva delle rotte, da noi anticipata nell’ultimo numero di TdA, ma permane per Alitalia l ’insostenibilità della concorrenza sulla Milano-Roma (treni av e easyJet ) e una debolezza sul numero di destinazioni operate dai v oli intercontinentali, come dimostra una ricerca dell’Università Bocconi su quelle per i Paesi a maggior tasso di crescita del Pil. Come detto, il pr estito-ponte approvato ha trovato il consenso degli azionisti, inclusa Air F rance/Klm, il cui cda ha però ribadito che a breve termine non è in grado di aumentare la sua partecipazione in Alitalia. Lo deciderà comunque entro fine anno, godendo di un diritto di pr elazione e forte della propria posizione sul mercato che la v ede al secondo posto in E uropa per numero di passeggeri movimentati: 77,4 milioni preceduta solo da Ryanair. Offerte di partecipazione sono pervenute ad Alitalia anche da E tihad e da A eroflot, entrambe nella stessa alleanza SkyTeam come Air France/Klm. Il placement di FS Il Gruppo FS italiane ha come core-business Rfi, gestor e della


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FERROVIE

IL GAP DI ALITALIA

Numero di voli diretti dal Paese d’origine verso destinazioni extraeuropee con i maggiori tassi di crescita del Pil tra il 2007 e il 2011 Paesi

Alitalia

Lufthansa

British/Ib AirFr/Klm

Cina

1*

4

3

3

Brasile

3

2

2

2

India

0

5

5

3

Russia

1 **

6

2

2

Usa

3

16

19

8

Altri

(1)

TOTALE * ** (1)

11

31

25

25

19

64

56

43

da marzo 2013 non più operativo da marzo 2013 più destinazioni in aggiunta Egitto, Argentina, Arabia Saudita, Sudafrica, Emirati Arabi

fonte: Università Bocconi

Una cooperazione tra aerei e ferrovie, se a vantaggio degli utenti e non lesiva dei principi della concorrenza, costituirebbe un importante anello nella mobilità business e no

rete con contributi pubblici, e Trenitalia impresa di traspor to che deve operare “a margini lordi di attivo” senza contributi pubblici ai sensi della Direttiva Ue n. 440 (fa eccezione il traspor to regionale, sovvenzionato dalle Regioni). Per Trenitalia l’alta velocità è il settore trainante, inclusi i F recciabianca che circolano su linee storiche, mentre altri tr eni a lunga percorrenza come Intercity, Eurocity, Intercity Notte e Regionali veloci (tra più regioni) lasciano a desiderare sia sul piano della redditività (così dice FS) che su quello del servizio (così dicono

parecchi utenti). Ma rispetto ad Alitalia, FS v anta fondamentali migliori (vedi tabella). La vision Il progetto di FS par te considerando la cr escente erosione dei margini di Alitalia sulla MilanoRoma a opera del treno che provoca un peggioramento dei suoi conti anche in proiezione futura. Una partnership tra Alitalia e FS consentirebbe di eliminar e

sovrapposizioni sulle tratte v eloci, dove il tr eno è vincente sull’aereo, facendo aumentare le quote di mercato al primo e ridurre i voli in perdita al secondo. In cambio Alitalia riceverebbe un aiuto in termini di un piano di potenziamento dei collegamenti ferroviari con gli aer oporti, consentendole di migliorar e le r otte interne sulle distanze più lunghe. Per realizzare tutto ciò FS, for te della sua miglior e situazione,

I COLOSSI A CONFRONTO NEL 2012

Ricavi d’esercizio

FS italiane

Alitalia

8.265 mio

3.478 mio

Risultato economico

+ 285 mio

- 69 mio

Assetto Societario

Pubblico

Privato

Dipendenti Passeggeri trasportati Servizi settimanali (1) (2)

(1)

(2)

73.616

12.628

600 milioni

25,9 milioni

63.000 tratte

4.200 voli

100% ministero dell’Economia Air France/KLM 25%, Riva 10,6%, Intesa San Paolo 8,9%, Benetton/Atlantia 8,9%, Immsi/Colaninno 7,1%, altri 17 soci si dividono il restante 39,5% delle quote.

fonte: Corriere della Sera


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Una partnership tra Alitalia e FS consentirebbe di eliminare sovrapposizioni sulle tratte veloci, dove il treno è vincente sull’aereo, facendo aumentare le quote di mercato al primo e ridurre i voli in perdita al secondo

ventuale creazione di una ne w company (che non dovrebbe assolutamente coprire i debiti pr egressi), l’effetto non ancora verificato di easyJet coi suoi nuovi slot da Linate e – non meno importante – l’alleanza FS-Alitalia che provocherebbe ricorsi all’antitrust in quanto Ntv, easyJet e altri attori non vedrebbero certamente di buon occhio l’operazione.

potrebbe acquisire quote di Alitalia tramite una ne w company da creare ad hoc e, in tal caso, potrebbe dire la sua anche sul piano industriale di Alitalia, che dovrebbe puntare di più sui collegamenti internazionali, specie quelli a lungo raggio. Ciò è quanto è trapelato per sommi capi dal progetto, in attesa che diventi ufficiale ed eventualmente operativo. I punti da discutere riguardano l’ipotesi se una società pubblica come FS possa finanziare Alitalia, società privata, l’e-

Semmai FS dovesse ipoteticamente entrare in Alitalia, il fatto costituirebbe un caso unico nel suo genere, conoscendo in Europa solo quello “opposto”, in cui Air France/Klm è azionista al dieci per cento di NS Hispeed, il gestore della rete Av olandese

Le esperienze all’estero Semmai FS do vesse ipoteticamente entrare in Alitalia, il fatto costituirebbe un caso unico nel suo genere, conoscendo in Europa solo quello “opposto”, in cui Air France/Klm è azionista al dieci per cento di NS H ispeed, il gestore della rete Av olandese con effetti sinergici sulla linea ParigiAmsterdam in cui i Tgv Thalys e i Pendolini di NS effettuano feederaggi a favore delle compagnie aeree in cambio di pr enotazioni aeree abbinate ai treni veloci. Collaborazioni di questo tipo sono già attuate da anni in G ermania tra L ufthansa e DB, in Francia tra Air France/Klm e Sncf mentre in Svizzera più di v enti stazioni effettuano il check-in per chi parte dagli aeroporti di Zurigo Kloten e G inevra Cointrin, entrambi allacciati alla rete Intercity elvetica. In Italia invece Fiumicino e Malpensa non dispongono di reti Av sotto i loro aeroporti ma in compenso quello di M ontichiari, al momento carente di traffico pas-

seggeri, sarà allacciato all’alta velocità Milano-Venezia facendo perdere ai treni venti minuti preziosi. Se questa è la nostra capacità di creare sinergie, meglio concentrarsi sui puri accor di commerciali, tutti da inv entare, e il progetto potrebbe offrire spunti al riguardo. La rivoluzione d’ottobre Concludiamo affermando che i tempi sono ormai maturi per far cooperare treni e aer ei facendo superare la logica di un’aspra competizione. Si dovrà passare – come detto – per la nomina di un nuovo cda di FS e per una “ rivoluzione d’ottobre” in cui – auspichiamo – in Alitalia si dovrebbero defilare i soci meno motivati a favore di quelli più esperti provenienti dal settore: Air France/Klm con maggiori quote, più Etihad e Aeroflot che hanno manifestato interesse. Se la pentola pr odurrà non solo fumo ma un buon arr osto, torneremo nuovamente in argomento.


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CAR FLEET

di Alessandro Rigatto

Imparare a fare di necessità virtù Downsizing è, da alcuni anni e con il perdurare dell’incertezza, una parola d’ordine sempre più utilizzata. Nuovi modelli di consumo e di vita si impongono e le auto non fanno eccezione

L

a crisi economica aggredisce tutti, dalle aziende alle famiglie. Nuovi modelli di consumo e di vita si impongono: si viaggia meno per lav oro, preferendo alle riunioni negli hotel a cinque stelle più informali confe-

rence call dalle sale riunioni o dai propri uffici, si abbandonano status-symbol un tempo irrinunciabili per una ritrovata sobrietà, per lo più imposta dalle circostanze. Nel mondo delle flotte aziendali il downsizing è una parola d’ordine da tempo in auge: le via via più stringenti policy aziendali hanno progressivamente imposto una riduzione del formato delle auto dei manager, un contenimento della cilindrata, anche per limitare il consumo di carburante e i costi a esso collegati, e una maggior rigidità nel controllo delle spese collegate all’utilizzo della vettura.

Riduzioni di status Se i top manager hanno do vuto misurarsi con lievi riduzioni di status, per esempio passando dalle ammiraglie del segmento F , come Audi A8, BMW Serie 7 e Mercedes-Benz Classe S (con motori a otto o 12 cilindri), alle berline del segmento E, come Audi A6, Bmw Serie 5 e Mercedes-Benz Classe E (con motori al massimo a sei cilindri), impiegati e quadri dotati di automobile aziendale dovranno quanto prima confrontarsi con un ridimensionamento della company car, fino al segmento B e a motori a tre cilindri.


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Riduzione del formato, contenimento della cilindrata anche per limitare il consumo di carburante e maggiore controllo delle spese collegate all’utilizzo della vettura sono oggi presupposti inalienabili

Fortunatamente le Case automobilistiche stanno intr oducendo modelli compatti sempr e più dotati, sempre più connessi, sempre più gratificanti sul piano stilistico. Qualche esempio?

minato 1.0 Tce e accreditato di novanta cavalli, ha bisogno di soli 4,5 litri ogni cento chilometri, mentre il collaudato 1.5 dCi da novanta cavalli turbodiesel common-rail si accontenta, sulla stessa distanza, di 3,4 litri di gasolio. Vive la France Disponibili nel solo allestimento La Renault Clio di ultima gene- più completo E nergy, costano razione somiglia più a una com- rispettivamente 15.850 eur o e patta del segmento C che all’ere- 17.500 euro. Sulla plancia spicca de di quella che v ent’anni fa era un grande elemento sospeso, che una city-car. E ha una linea così somiglia a un tablet e che persportiva da far v oltare la testa mette di gestire radio, connettianche a chi non si lascia attrarr e vità bluetooth per il cellular e e dalle automobili. Con il nuo vo navigatore satellitare, tutti fornimotore tre cilindri turbo a benzi- ti di serie. Per risparmiare ci sono na di 898 centimetri cubici, deno- le versioni 1.2 16v a benzinaWave

da 13.500 eur o e la nuo va 1.2 Gpl Wave da 15mila eur o (entrambe da 73 cav alli), quest’ultima resa interessante dai (limitatissimi) ecoincentivi e dal costo del carburante molto contenuto. La Peugeot 208 è un gioiellino brillante, sportivo e tecnologico. La gamma si è appena ampliata e include come entr y level i tr e cilindri a benzina, ad alimentazione atmosferica, di uno e 1,2 litri di cilindrata, con potenze di 68 e 82 cavalli. I prezzi delle versioni Access, sulle quali si pagano a parte anche il climatizzatore e la radio, sono rispettiv amente di 11.750 e 12.400 eur o, ma per sedersi al volante di una Allur e, l’allestimento più ricco (ma il navigatore si paga sempre a parte, 490 euro) disponibile a partire dalla 1.2 VTi da 82 cav alli, bisogna mettere in conto un investimento di 16mila eur o. I consumi dichiarati, nel ciclo combinato, sono di 4,3 litri ogni cento chilometri per la 1.0 VTi e di 4,7 litri cento chilometri per la 1.2 VTi. La versione più risparmiosa è la 1.4 HD i da 68 cav alli con cambio robotizzato: si accontenta di 3,4 litri di gasolio ogni cen-

Le Case automobilistiche stanno introducendo modelli compatti sempre più dotati, sempre più connessi, sempre più gratificanti sul piano stilistico

to chilometri. I prezzi partono da 16.450 euro per la tre porte Active. La differenza più importante tra la nuova Clio e la 208 è data dal fatto che la Renault esiste solo a cinque porte, la Peugeot è proposta con le tre e le cinque porte. Intrigante Ford Un altro modello a v ocazione popolare, ma caratterizzato da uno stile intrigante, si è da poco rinnovato: è la Ford Fiesta, sulla quale ha fatto il suo debutto il motore Ecoboost di 999 centimetri cubici, un piccolo tre cilindri turbo a iniezione dir etta di benzina capace di ottanta cavalli in questa sua declinazione entry level e accreditato di un consumo combinato di 4,6 litri ogni cento chilometri. La v ersione base a tre porte costa 12.500 euro, quella più ricca, la Titanium a cinque porte (con climatizzatore, ruote in lega leggera, fendinebbia, cruise control e quattro alzacristalli elettrici, arriva a 14.750 euro. Per risparmiare c’è sempre la 1.2 16v da sessanta cavalli, che è a listino a 11.750 euro, mentre la nuova 1.5 TDCi da 75 cavalli, che consuma solo 3,7 litri di gasolio ogni cento chilometri, costa 14mila euro. In casa Fiat Chi vuol dare fiducia al costruttore nazionale può scegliere tra i tre marchi del G ruppo: Alfa Romeo, Fiat e Lancia. Il curioso motore bicilindrico turbo di 875


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CAR FLEET

Se, in genere, i top manager hanno dovuto misurarsi solo con lievi riduzioni di status per quadri e impiegati il ridimensionamento della company car è spesso più sensibile

centimetri cubici equipaggia ormai molti modelli italiani come la Mito, la Ypsilon, la 500, la Panda, la Punto e la 500 L, una multispazio proposta oggi solo in configurazione cinque posti, ma in futuro disponibile anche nella variante a sette. Se la Punto è una scelta convenzionale (la Twinair Turbo che consuma solo 4,2 litri di benzina ogni cento chilometri costa 15.150 eur o nella variante a tre porte, mentre per la 1.2 8v aspirata Pop da 69 cavalli bastano 11.650 euro; la differenza è anche giustificata dal più ricco allestimento della bicilindrica, che ha r uote in lega, climatizzatore e radio di serie), la 500 L può incontrar e le pr eferenze di chi ha una famiglia numerosa da trasportare nei weekend o per quegli agenti che viaggiano sovente con ingombranti campionari al seguito. La 500 L TwinAir Turbo costa 19.850 euro ed è pr oposta solo nell'allestimento più ricco, denominato Lounge, mentre la v ariante più parsimoniosa è la 1.3 M ultijet Popo da 85 cavalli, che si accontenta di 4,2 litri di gasolio ogni cento chilometri e la più accessibile dal punto di vista del listino prezzi è la 1.4 Pop a benzina da 95 cavalli (15.550 euro e 6,2 litri ogni cento chilometri).

Con la Lancia Ypsilon si fa una scelta più orientata al look e all’immagine, ma senza compromessi con lo spazio disponibile a bordo, visto che il nuo vo modello è disponibile solo a cinque porte. Il listino par te da 12.700 euro per la 1.2 Silver da 69 cavalli (5,1 litri di benzina ogni cento chilometri), la TwinAir Turbo da 85 cavalli (4,2 litri di benzina ogni cento chilometri), sempre in allestimento Silver, “apre” a 14.200 euro, la 1.3 Multijet da 95 cav alli costa 15mila euro nella variante Silver (3,8 litri di gasolio ogni cento chilometri). La Ypsilon è v enduta anche con le motorizzazioni bifuel a Gpl (1.2 aspirato) e a metano (TwinAir Turbo di 875

centimetri cubici): i prezzi delle versioni Silver sono rispettiv amente di 14.700 euro e 16.500 euro. Tra Germania e Giappone Chi ama i prodotti tedeschi può orientarsi verso la Volkswagen Polo: la 1.2 Trendline a tre porte è venduta a 12.600 euro e consuma 5,5 litri di benzina ogni cento chilometri, mentr e la risparmiosa 1.2 TDi BlueMoAnche in ambito automobilistico oggi si abbandonano status-symbol un tempo irrinunciabili a vantaggio di una ritrovata sobrietà, ancorché imposta dalle circostanze

tion, sempre a tre porte, parte da 16.650 euro e consuma solo 3,4 litri ogni cento chilometri. P iù economica a livello di listino è la 1.2 TDi United, anch’essa da 75 cavalli, costa 13.750 eur o e si accontenta di 3,9 litri di gasolio ogni cento chilometri. Per i cultori del Giappone e delle sue automobili, più concr ete che stylish, c'è infine la Yaris: la 1.0 3 porte “base” costa 11mila euro, ma la cinque por te Lounge, ben più accessoriata (radio, climatizzatore, cerchi in lega, fendinebbia e quattr o alzacristalli elettrici), arriva a 14.950 eur o. La Yaris è l’auto perfetta per quelle aziende che vogliono (o devono) dare un’immagine di sé “politically correct” in chiave ecologica: le varianti ibride, disponibili negli allestimenti Lounge, Lounge+ e Style, costano care ma sono anche più accessoriate (di serie Bluetooth, interni in pelle e cambio automatico sulla Style) visto che il listino par te da 17.800 euro, ma consumano davv ero poco (3,5-3,7 litri di benzina ogni cento chilometri) e sono esenti dai vari Ecopass, AreaC e altre forme di congestion charge che penalizzano le auto convenzionali attraverso un ticket d’ingresso nelle zone centrali e semicentrali di alcune città.


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TRAVEL MANAGEMENT COMPANY

di Giulia De Stefano

L’innovazione secondo Seneca La Tmc abruzzese non si ferma mai e propone nuove implementazioni e una struttura interna ancora più forte a supporto dell’importante piano di sviluppo in corso

A

ncora focus sull ’innovazione dei modelli di gestione del business travel per Seneca. Nel 2012 la Tmc è cresciuta di oltre il venti per cento rispetto all ’anno precedente, con volumi intermediati che hanno registrato incrementi in tutti i segmenti di servizio e, in particolare, nella gestione di nuo vi clienti che hanno scelto il modello Target Buy. «Nonostante la congiuntura economica sia decisa e molto presente, i nostri numeri r estano incoraggianti», commenta E rcolino Ranieri, amministratore delegato di Seneca, tracciando anche un quadro complessivo del settor e. «Anche il business travel sta vivendo secondo me un profondo cambiamento più che una transizione

dovuta alla crisi. Siamo tutti chiamati a risponder e a un mer cato che non pr oporrà più le stesse dinamiche e la domanda non sarà più quella con la quale spesso ci siamo confrontati. Devo dire che molte delle Tmc stanno rispondendo con grande capacità e competenza a questa sfida, che consiste nell’individuare, nella crisi, momenti di fertilità intellettuale che porteranno in futuro ad avvalerci di sistemi e soluzioni sempre migliori». Puntare sulla ricerca Seneca continua a potenziar e il proprio Seneca Lab, un v ero e proprio contesto di ricerca e sviluppo in materia di gestione diretta e indiretta, del pricing, dell’analisi e del r eporting descrittivo e predittivo. A questo progetto – condiviso con l ’Università di Bologna e con altri enti e studiosi del settor e – l ’azienda dedica molta attenzione e investimenti. «Grazie all’impegno del nostr o Lab siamo in grado di fornir e sistemi di dashboard e di pricing del tutto innovativi e certificati – illustra ancora Ranieri – e oltre a

Target Buy, del quale in primavera saranno proposti nuovi rilasci, stiamo lavorando a soluzioni per la mobilità integrata e per un sistema esperto alimentato da expertise diverse che r estituisce soluzioni per esigenze varie prossime al best in class individuato». Sul futuro l’ad di Seneca è prudente. «Non credo a riprese facili. La congiuntura ci por terà a modelli di domanda e offer ta diversi, non mi aspetto la riemersione e il ritorno delle logiche precrisi e ci vorrà, a mio parere, ancora del tempo per riavviarci su percorsi economicamente migliori». I progetti per il bt Oltre all’impegno nella ricer ca Seneca sta implementando pr ogetti rilevanti. A quasi due anni dalla prima presentazione di Target Buy l’azienda abruzzese ha realizzato una nuo va versione del modello. «Per la nuova release di Target Buy abbiamo sviluppato il sub-modello per assicurar e le penalità e gli eventuali no-show», spiega Antonio Taraborrelli, direttore esecutivo di Seneca. «Con la nuova versione del modello è pos-


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sibile accedere al sistema “hotel compliance programme”, che garantisce l’applicazione back to zero di tariffe inferiori a quelle applicate quando l ’applicazione della policy è stata superiore a una determinata percentuale». Inoltre, è stato implementato il sistema di r eporting grazie alla partnership con BIgroup srl, una delle principali aziende attive nel mondo della consulenza nella business intelligence e per for-

mance measurement mediante la tecnologia Board M.I.T. «È stata predisposta una piattaforma dalla quale è possibile qualsiasi personalizzazione delle dashboard per i clienti. In pratica, ogni cliente può costruire le proprie interfacce partendo da una configurazione di base con grande facilità» continua il direttore esecutivo. Il progetto Xenia, sviluppato insieme ad Amadeus e presentato alla Rhex di Rimini, è oramai una er altà e propone nella distribuzione dell’hotellerie una no vità molto interessante. «Xenia non è solamente un sistema di distribuzione – spiega Alessandro Cerritelli, responsabile dell’Area Hôtellerie – ma, soprattutto, un supporto concettuale e operativo alla vendita per le strutture alberghiere. Il modello di business di Xenia punta su un pr odotto distribuito di grande qualità a un ottimo prezzo, personalizzabile da aziende, agenzie e alberghi. Entro il 2013 circa il quaranta per cento della disponibilità delle str utture alberghiere di Seneca sarà rilevabile anche dai Gds. P er l’autunno 2013 il progetto Xenia prevede anche lo start-up del sistema

affiliazione in fee management dei primi hotel. «Inizieremo il roadshow alla fine dell’estate – afferma Cerritelli – e continueremo fino alla primavera 2014. I l progetto è molto impegnativo e costituirà per i clienti e per gli hotel par tner di Seneca una grande opportunità». La nuova struttura Dal 1 febbraio 2013 S eneca ha modificato la propria struttura a supporto del piano di sviluppo che la Tmc si è pr oposta di implementare. Antonio Taraborrelli, 48 anni, ingegnere elettronico e con oltre vent’anni di esperienza in multinazionali, è stato nominato direttore esecutivo e insieme al Cfo sarà responsabile dell’intera struttura. Massimiliano De Leonardis è il nuovo Chief Supervisor Manager e seguirà le implementazioni dei nuovi progetti. «Era opportuno ridisegnare l’organizzazione per rendere la struttura aziendale ancora più aderente alle esigenze di sviluppo che ci siamo proposti. Siamo concentrati sui nostri obiettivi guar dando costantemente anche al quotidiano. Non escludiamo aper ture a eventuali partner, sono allo studio

A quasi due anni dalla prima presentazione di Target Buy l’azienda abruzzese ha realizzato una nuova versione implementata del modello

anche delle opportunità di ingresso in partnership importanti. Resta inteso che il nostro dna, il nostro modo di essere, è la nostra forza e, quindi, guarderemo con interesse solo a iniziative dove questo potrà essere sempre il primo elemento valoriale per il cliente» precisa l’amministratore delegato di S eneca Ercolino Ranieri. «Abbiamo chiesto a primari consulenti ed esperti in organizzazione di aiutarci a rivedere il nostro assetto dopo av er impostato il company plan – aggiunge Massimiliano De Leonardis – e siamo certi che le attività programmate e i rinnovati investimenti in formazione ci aiuteranno a r endere sempre migliori e inno vativi i nostri servizi. Già dall’ottobre scorso stiamo seguendo importanti progetti ad alto contenuto tecnologico che riguar dano, tra l’altro, sistemi di reporting, mobilità integrata e green». «Seneca ha focalizzato l’attenzione sull’innovazione e sulla formazione destinata all ’innovazione implementando programmi specialistici con un focus molto forte sullo sviluppo dei prodotti e dei processi. Ci siamo concentrati su modelli che generano valore e su processi che governano il miglioramento continuo per tender e all’eccellenza» conclude Ranieri. Indirizzo a fine rivista


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CWT

di Giovanni Fassola

La chiave di volta Un’offerta studiata - sia in termini di servizi sia di strumenti tecnologici - dopo una precisa analisi delle esigenze di ciascuna azienda, sin dalle fasi interlocutorie. Questa è la strada giusta per soddisfare una clientela diversificata, come ci racconta Roberto Bacchi, amministratore delegato di CWT Italia

C

ontenere le spese migliorando nel contempo l ’esperienza dei viaggiatori non è impresa impossibile. Arrivare a questo obiettivo comune a tutte le aziende (dalle multinazionali alle Pmi) – soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale – si può, a patto di poter disporre delle risorse “giuste” e delle tecnologie più appropriate. Chi lo sostiene è sicuramente un “esperto” del mestiere, Roberto Bacchi, alla guida della branch italiana di Carlson Wagonlit Travel. Lo abbiamo incontrato e abbiamo cercato di capire insieme quali sono le ultime novità della Tmc e le prospettive per il 2013. Partiamo dalla situazione contingente. Come si stanno muovendo le aziende in questa difficile congiuntura economica? Dal nostro osservatorio riscontriamo una diminuzione delle spese di viaggio per quelle impr ese che si rivolgono prevalentemente al

mercato interno, mentre le organizzazioni più consolidate a livello internazionale hanno mantenuto lo stesso numero di trasferte rispetto all’anno precedente. In generale, però, si può notar e un importante cambiamento nei comportamenti d’acquisto dei viaggiatori d’affari, con un focus sempre maggiore sul rispetto della travel policy, sull’adozione di tariffe restrittive e sul ricorso all’advance booking. Ancora più importante diviene quindi, in questa fase, il ruolo consulenziale dell’agenzia specializzata in viaggi d’affari.


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Il vostro principale target è ancora costituito dalle grandi aziende, italiane e multinazionali, come in passato? Se le grandi aziende continuano ad affidarsi a noi perché trovano in CWT un par tner capace di comprendere a fondo le loro esigenze e di dare quelle risposte – in termini di inno vazione, consulenza, proattività, servizi – che fanno la differenza, è anche vero che nel corso del tempo la nostra offerta si è ev oluta e ampliata. Oggi infatti il segmento delle Pmi rappresenta oltre il 18 per cento sul nostro portafoglio clienti ed è una delle priorità del nostro piano triennale. L’espansione su questo specifico target è stata supportata dalla creazione di un’offerta su misura, sia in termini di servizio – grazie a team di lavoro specializzati all’interno dei Business travel center, in grado di garantire processi aderenti alle aspettative delle Pmi – sia di specifici strumenti tecnologici. E per quanto riguar da gli enti pubblici?

Roberto Bacchi, amministratore delegato di Carlson Wagonlit Italia

CWT To Go è la app mobile che ha ottenuto il prestigioso premio Innovazione di Global Business Travel Association

È un’altra tipologia di clientela sulla quale siamo cr esciuti moltissimo. A seguito dell’accordo quadro derivante da una gara indetta da Consip, infatti, diverse nuove società e istituzioni del settore pubblico hanno scelto CWT per la gestione delle spese di travel: tra queste, i ministeri dell’Economia e delle Finanze, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, degli Affari Esteri, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, due dipartimenti del M inistero dell’Interno, Equitalia Nord e Sud e il Consiglio S uperiore della Magistratura. L’obiettivo è generare efficienza nell ’ottica di un taglio netto agli sprechi e ottenere saving sulla spesa complessiva attraverso l’attività consulenziale e di affiancamento da par te di CWT nel monitoraggio di nuovi processi operativi. Quali sono i driv er che vi consentono di soddisfare clienti con esigenze così diversificate? La chiave di volta è rappresenta-

ta Bartolucci quale Director Sales, Marketing & A dvanced Client Solutions e di Alessandra Pisanu quale Program Management Director. Quali sono gli ambiti su cui ultimamente si concentrano i maggiori investimenti da par te vostra? Da un lato, le risorse interne. Per CWT investire sulla formazione è sempre stato un punto fermo: per questo nel 2012 – contrariamente a molte aziende che hanno tagliato gli investimenti in formazione – abbiamo er ogato più di 15 mila ore di training, dedicate principalmente allo sviluppo delle competenze dei collaboratori, ma anche alla crescita di skill tecniche e operativ e. Dall’altro, l’innovazione, per migliorare sia i processi interni all’agenzia sia il controllo di aziende e viaggiatori, nonché l’esperienza di viaggio. A questo proposito, la differenza è fatta soprattutto dalle soluzioni mobile, visto che le nuove tecnologie stanno comunque camta da una attenta e pr ecisa seg- biando il modo di viaggiare e di mentazione della clientela, già in gestire le trasferte. Il nostro CWT fase di acquisizione, e analisi del- To Go, ad esempio – che ha ottele loro necessità: lo step di asses- nuto tra l’altro il prestigioso presment iniziale è per noi la base su mio Innovazione di Global Busicui iniziare a costr uire un rap- ness Travel Association (Gbta) – porto di lunga durata. La dispo- accresce la produttività del viagnibilità di risorse altamente pro- giatore e ne semplifica la vita, perfessionali e di grande esperienza mettendogli di accedere ai propri ci consente poi di mettere a pun- itinerari di viaggio dir ettamente to la soluzione ottimale, a livello dai dispositivi mobile. Inoltre la di servizi, processi, tecnologie. Per recente acquisizione di Worldgarantire alle aziende una str ut- mate (società americana leader tura sempre più propositiva, dina- nella tecnologia mobile per i viagmica e orientata al cliente, tra ’all gi, ndr), è un ’ulteriore, forte tro, abbiamo attuato in Italia una dimostrazione della v olontà di riorganizzazione dell’area com- CWT di continuare a innovare. merciale – oggi giunta a compimento – con la nomina di LoretIndirizzo a fine rivista


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BEST PRACTICE

di Giorgio Maggi

Anche in Italia, come nel resto del mondo, sono sempre di più i servizi acquistabili utilizzando un normale smartphone dotato di tecnologia Nfc. Dal supermercato ai mezzi pubblici, passando per i parcheggi e – tra poco – anche i viaggi d’affari aziendali

Pagare con il cellulare I

l futuro è già qui. Se fino a poco tempo fa effettuare pagamenti wireless con gli smar tphone poteva sembrare un’utopia, oggi la realtà ha già superato la fantasia. Con ovvie conseguenze anche per chi viaggia. S tando ai dati appena pubblicati dall ’Osservatorio Nfc & Mobile Payment del Politecnico di Milano, infatti, in Italia le transazioni mobili sono passate da settecento milioni di euro del 2011 a novecento milioni del 2012, di cui ben 310 riconducibili all’uso vero e proprio del mobile payment per beni e servizi mentre il r esto riguarda l’ac-

Utilizzando il mobile si risparmia tempo e si ha un immediato riscontro del pagamento. Il tutto in sicurezza e dicendo addio al contante

quisto di contenuti digitali smartphone.

telefoni Nfc già v enduti che, secondo le nostre stime più conservative diverranno circa sei Addio al contante? milioni a fine 2013. Sono passi da Insomma, dall’autobus alla spesa gigante, se si considera la scala al supermercato, quello che già temporale su cui sono misurati, ora è possibile pagar e con uno che ci portano a dire che in Itasmartphone cresce a vista d ’oc- lia, ma anche in Europa, il punchio. Merito di un’offerta di ser- to angoloso della curva di diffuvizi commerciali per smartphone sione dell’Nfc è alle nostre spal(da Intesa Sanpaolo a Vodafone, le», affermano Valeria Portale e da PayPal a Tim, Movicom e Giovanni Miragliotta, responsaBeMove e altri) sempr e più bili dell’Osservatorio. ampia, e dei recenti decreti gover- Nessun problema, almeno all’apnativi per combattere l’evasione e parenza, neppure in fatto di sicuincentivare i pagamenti elettr o- rezza. nici. Ma anche del fatto che, in «Nonostante le apparenze, pagaItalia, i telefoni con tecnologia re in questo modo è molto semNfc (Near Field Communication, plice. Gli americani lo chiamano ndr) sui quali sono installati par- contactless payment. Che, traticolari chip che mettono in con- dotto, significa: si avvicina lo nessione la sim card con i lettori smartphone a un lettor e e lo si hanno ormai superato la soglia usa come se fosse una carta di crecritica. «Sempre a fine 2012 si dito», prosegue Alessandro Perecontavano circa 2,5 milioni di go, responsabile scientifico del-


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Il successo del pagamento via cellulare in Italia è legato soprattutto allo sviluppo del Mobile Proximity Payment, ovvero la possibilità di usare lo smartphone come carta di credito mediante l’uso delle cosiddette Sim Nfc

l’Osservatorio. Numerosi i v antaggi. «Si risparmia tempo e si ha un immediato riscontro del pagamento. Il tutto in sicur ezza e dicendo addio al contante. S e infatti il cellulare viene smarrito o, peggio, rubato, lo si blocca proprio come se fosse una car ta di credito». Insomma, se tutto andrà come sembra, i numeri promettono di essere ancora più da r ecord di quelli attuali. S olo per far e un esempio, entro il 2016 il v alore dei pagamenti mediante Mobile Proximity Payment sarà di cir ca 4,7 miliardi di euro, dei quali 1,5 miliardi verranno effettuati nei micropagamenti. Taxi, parcheggi e mezzi pubblici Scorrendo la ricerca del Politecnico si scopre però che il successo definitivo del pagamento via

Secondo l’Osservatorio Nfc & Mobile Payment del Politecnico di Milano in Italia le transazioni mobili sono passate da settecento milioni di euro del 2011 a novecento milioni del 2012

cellulare in Italia è legato soprattutto allo sviluppo del M obile Proximity Payment, ovvero la possibilità di usare lo smartphone come carta di credito mediante l’uso delle cosiddette Sim Nfc. L’accordo firmato l’ottobre scorso da Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G e P osteMobile ha infatti permesso la realizzazione di una piattaforma comune dedicata al pagamento. E se a fine 2012 c’erano circa trentamila terminali Pos con Nfc attivi, per la fine del 2013 l ’Osservatorio ne pr evede 170mila. Tra gli ambiti di maggiore applicazione fino a ora la parte del leone l’hanno fatta i pagamenti di servizi come soste, biglietti del trasporto pubblico locale, taxi, car&bike sharing e Ztl. «Si stima che siano oltre settecentomila le ore di parcheggio pagate dagli italiani attraverso il cellulare, oltre seicentomila i biglietti di corsa semplice e qualche migliaio le ricariche degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale attivate da Mobile, mentre le corse di taxi pagate con cellulare sono quasi diecimila. P er un totale di oltre un milione di transazioni di piccolo importo», si legge in una nota dell’Osservatorio. Così, se in Italia Tim, Vodafone, Wind e 3 hanno stretto un accordo con le aziende dei trasporti di Bari e Firenze per dare la possibilità di comprare il biglietto dell’autobus via sms, a Milano l’Atm ha lanciato il pr ogetto Mobile


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Pass, che consente di acquistar e l’abbonamento via PayPal e convalidarlo su bus e metr o con il cellulare. Più ambiziosa ancora l’iniziativa di Varese SmartCity, che vuole sfr uttare il protocollo Nfc per ser vizi di pagamento e marketing territoriale. Obiettivo: far diventare la città lombarda una delle prime città eur opee Nfcenabled. Un progetto simile, d’altronde, è decollato anche a N izza e S trasburgo, dove Cityzi – questo il nome dell’iniziativa interamente finanziata dal minister o dell’Industria – vuole pr omuovere servizi nel campo dei trasporti pubblici o per l’accesso a musei e teatri. A Londra, inv ece, gli 8500 bus della capitale (ma anche al Museum of London, ndr) accettano dalla fine del 2012 i pagamenti con modalità Nfc. P er la metropolitana, invece, bisogna aspettare la fine del 2013. Mobile payment e viaggi d’affari «L’adozione della tecnologia Nfc per i pagamenti sul punto vendita e lo sviluppo di apposite A pp sono destinati a rivoluzionare non solo il mondo consumer ma anche quello dei viaggi d ’affari

BEST PRACTICE

aziendali». È questa la previsione di Daniele Aulari, direttore commerciale di AirPlus International Italia, basata su numeri che, ancora una volta, non lasciano spazi a molti dubbi. Secondo un r ecente studio condotto da AirPlus e Acte si stima che entro il 2014 il volume dei pagamenti effettuati a livello globale con smartphone e altri dispositivi abilitati raggiungerà i cinquanta miliardi di dollari. G li esperti prevedono inoltre che a partire da quello stesso anno il trenta per cento degli smartphone sarà dotato di tecnologia Nfc per i pagamenti mobile, percentuale destinata a salir e al cinquanta entro il 2015. E non è tutto, perché secondo un recente studio Sita – Flying into the Future – nel 2015 ben ’l89 per cento delle compagnie aeree venderà biglietti tramite tecnologia mobile. A oggi il mobile genera ancora solo il due per cento delle vendite globali delle compagnie aeree, ma questa cifra dovrebbe progredire sino al sette nel 2015, visto che tra il 2010 e il 2013 il numer o di passeggeri che hanno utilizzato i loro dispositivi mobili per questo scopo è già cresciuto del quaranta per cento.

In Italia i telefoni con tecnologia Near Field Communication, sui quali sono installati particolari chip che mettono in connessione la sim card con i lettori, sono in rapida espansione

A tutta App «Entro il 2015 il modo in cui acquisteremo un viaggio cambierà e il self ser vice diverrà la norma», spiega il rapporto. «Un ruolo determinante in questo pr ocesso lo giocheranno le App sviluppate dai fornitori di servizi di pagamento», prosegue Aulari. «In questa prospettiva AirPlus ha già avviato una fase sperimentale della propria App per smar tphone destinata al mobile payment che si integra con l’AirPlus Company Account, la nostra soluzione di pagamento che non ha alcun costo per le aziende e nessun impatto organizzativo. Attraverso l’AirPlus Company Account le aziende hanno a disposizione una soluzione centralizzata per il pagamento, la rendicontazione e l’analisi dei ser vizi di viaggio (biglietteria aerea, autonoleggio, Nel 2012 310 milioni di euro sono riconducibili all’uso vero e proprio del mobile payment per beni e servizi

hotel eccetera) che si basa sull’utilizzo di car te di cr edito lodge del circuito Mastercard domiciliate presso l’agenzia di viaggio di fiducia o direttamente in azienda». L’introduzione di questa nuova tecnologia di pagamento richiederà tuttavia uno sforzo culturale da parte delle aziende. La dimostrazione viene pr oprio dal sondaggio promosso da AirPlus in collaborazione con Acte: oltre il cinquanta per cento dei travel manager intervistati dichiara, infatti, di av ere una conoscenza superficiale della nuo va tecnologia, con oltr e tre quarti del campione che afferma di non averla mai utilizzata. Ciò nonostante, il 43 per cento degli intervistati è convinto che il mobile payment semplificherà la vita dei dipendenti in trasferta, mentre il 61 per cento ritiene che tra cinque anni i dipendenti salderanno le spese sostenute durante il viaggio di lav oro, dalla ristorazione alla benzina, dalle ancillary fee ai trasporti urbani utilizzando una soluzione di mobile payment.


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CISALPINA

di Giovanni Fassola

A tutto green Mentre nel mondo del business travel la sensibilità verso i temi della mobilità sostenibile ancora non si accompagna all'adozione di misure concrete, l’anima verde di Cisalpina è già realtà. Come dimostrano le numerose proposte della Tmc, elaborate in collaborazione con LifeGate - network e advisor di riferimento in Italia per la sostenibilità per aiutare le aziende clienti a controllare e diminuire l'impatto ambientale delle loro trasferte

A

dottare politiche di mobilità avendo cura di minimizzare l’impatto sull’ambiente e i conseguenti costi sociali. A parole sono tutti d’accordo ma tradurre in realtà le buone intenzioni non è sempr e facile. Come ha rivelato la recente ricerca di Cisalpina Research, il centro studi creato da Cisalpina Tours che ha scelto di focalizzare la sua nuo va indagine proprio sul tema della mobilità sostenibile. Ovvero: quanto le aziende sono pronte a introdurre logiche eco-compatibili nelle lor o politiche di mobilità? E in che misura riescono effettivamente a tradurre in pratica i loro propositi virtuosi?

Quando la pratica è diversa dalla teoria Realizzata in collaborazione con LifeGate, l’indagine realizzata dalla Tmc tra le oltre 3500 aziende che compongono il proprio customer database – il target è stato costituito da travel manager, responsabili acquisti e responsabili risorse umane e Csr di r ealtà italiane di ogni settore e dimensione – ha rivelato un quadro ancora in evoluzione, dove nonostante la generale disponibilità delle aziende a prendere in considerazione criteri green nella costruzione delle travel policy, i buoni pr opositi si scontrano molto spesso con le difficoltà concrete. In generale, infatti, mancano nelle politiche di trav el

procurement alcune linee guida che tengano conto anche delle istanze green. Un esempio tra i tanti: alla domanda “La sua azienda ha adottato una politica formale riguardo agli acquisti sostenibili o acquisti r esponsabili con

compagnie aeree, hotel, noleggi auto?”, il 70% dei manager ha infatti risposto negativ amente, mentre l’11% ha ammesso di valutare determinati parametri di sostenibilità solo per alcuni fornitori. Provando a indagare sulle possi-


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La ricerca di Cisalpina ha rivelato come, nonostante le intenzioni dichiarate, i buoni propositi si scontrino ancora frequentemente con concrete difficoltà di applicazione delle best practice

monitorare l’impatto ambientale generato dalle proprie trasferte. Il risultato è un divario tra gli intenti dichiarati e le politiche effettivamente attuate. Anche a causa di una generale carenza di competenze, conoscenze e strumenti che supportino le impr ese nel percorso di una vera mobilità sostenibile.

bili cause di questo ritardo, com’era prevedibile ci si imbatte nella paura di metter e in discussione logiche consolidate, oltre che nella necessità di tener e sotto controllo i costi. Facendo così passare in secondo piano l’urgenza di

Le soluzioni della Tmc Per Cisalpina, invece, la situazione fotografata dalla ricerca è stata la spinta per offrire alle aziende competenze e strumenti concreti di green travel. Così, dopo avere ottenuto la cer tificazione ISO 14001 per la gestione ambientale (dunque, sostenibilità ambientale “interna”), la Tmc ha presentato la propria offerta di green mobility e la nuova business unit Cisalpina Green a un parterre d’eccezione: le aziende che hanno partecipato al World Business Forum 2012, di cui Cisalpi-

na Tours è stata partner e agenzia di viaggio ufficiale. «Il punto di par tenza per progettare la sostenibilità è la definizione della Green Travel Policy», ha commentato Alfredo Pezzani, direttore generale di C isalpina Tours. «Proprio per questo abbiamo da poco rilasciato la versione completamente aggiornata di Cisalpina Travel Policy GoLive, lo str umento che fornisce ai travel manager le linee guida per redigere correttamente una travel policy tenendo conto anche delle opzioni e soluzioni più sostenibili per ciascuno degli aspetti importanti nella pianificazione di un viaggio: tr eni, aerei, car rental, hotel». La partnership esclusiva con LifeGate ha inoltr e consentito alla Tmc di ottener e, insieme a un programma dedicato di formazione e aggiornamento, il supporto scientifico per la definizione dei coefficienti per il calcolo delle emissioni di CO2 correlate

ai singoli mezzi di traspor to e – per la prima volta nel mercato – ai pernottamenti alberghieri e sale meeting. Cisalpina è dunque in grado di realizzare periodicamente un B usiness Management Report C02 interamente incentrato sulla rendicontazione e l’analisi della sostenibilità complessiva dei travel program. Le soluzioni pr oseguono anche nella gestione del cosidetto “ultimo miglio”, con soluzioni alternative come il car pooling aziendale. Ne è un esempio Cisalpina Sharing, la prima applicazione web-based che permette di ricercare e individuar e le trasfer te aziendali con caratteristiche comuni (per esempio analoghe località di partenza o di destinazione) e di poter quindi ottimizzare i trasferimenti attrav erso la condivisione dell’auto, sia essa aziendale, privata, a noleggio o taxi. E, sempre a proposito di taxi, è recente l’accordo con la cooperativa Samarcanda di Roma che, oltre a offrire ai clienti Cisalpina un sistema di tariffe prestabilite e molte vantaggiose, garantisce una serie di plus ad alto valore aggiunto. Tutti i taxi Samarcanda rispondono ai criteri di efficienza e sostenibilità con i quali Cisalpina Tours seleziona i pr opri partner nei servizi. Infine, per una efficace gestione della trasferta green, Cisalpina ha realizzato la “Guida del Viaggiatore d’Affari Responsabile”: un unico documento di facile lettura che contiene una serie di consigli e accorgimenti per affrontare in ottica responsabile ogni fase del viaggio – dall’approccio culturale alla pianificazione dell’itinerario, dalla scelta dei mezzi di trasporto e dell’hotel ai consigli di guida ecosostenibile – e v enire così incontro alle esigenze dei traveller, dell’azienda e, cer to non ultimo, dell’ambiente. Indirizzo a fine rivista


L’eleganza di un soggiorno d’affari in una villa veneta

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TurismoAffari d’

12 a E D I Z I O N E

OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL

2013

Sponsor ufficiali

Con il supporto di

Viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del turismo d’affari italiano nel 2012


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II

OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL

SOMMARIO IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE 1) Misura e analisi del turismo d’affari 2) Dimensione del mercato: i volumi 2.1

Il quadro macroeconomico

2.2

I viaggi d’affari

3) La durata dei viaggi d’affari 4) Il mezzo di trasporto 5) La motivazione del viaggio d’affari 6) Dimensione del mercato: i valori 6.1

Le previsioni di spesa travel

APPENDICE (NOTE METODOLOGICHE)

IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE 1) Misura e analisi del turismo d’affari L’Osservatorio Business Travel Italia (OBT) ha concluso la sua dodicesima edizione. In questo rapporto è contenuta la sintesi dei risultati e il confronto con i dati rilevati negli anni passati. Promosso dalla rivista Turismo d’Affari, l’osservatorio ha il supporto scientifico e tecnico della Scuola S uperiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. L’indagine si è svolta in due distinte tornate: la prima tra giugno e luglio 2012 e la seconda tra novembre e dicembre 2012 intervistando direttamente i responsabili della gestione dei viaggi di un campione di imprese stratificato per dimensione e settore produttivo. L’indagine ha riguardato imprese: 1. manifatturiere con almeno dieci addetti 2. di servizi e distribuzione commerciale con almeno cinque addetti. L’osservatorio non comprende i viaggi degli occupati nella pubblica amministrazione e nell’agricoltura. L’intervista all’azienda, rispetto all’intervista alle famiglie o ai viaggiatori con cui attualmente sono raccolte le informazioni ufficiali sul turismo d’affari, oltre a essere da un punto di vista teorico più appr opriato (è l’azienda che compra i viaggi 1), permette di approfondire aspetti altrimenti non rilevabili quali: l’“escursionismo” d’affari, le aspettative sulle dinamiche future della domanda, le strategie con cui è gestito l’impiego di questo input intermedio e le valutazioni di chi – nelle imprese – acquista i servizi. Il particolare punto di vista adottato in questa indagine permette, quindi, sia analisi di tipo “macroeconomico” sull’intero sistema sia analisi di tipo “aziendale” sugli stili di gestione e le preferenze di acquisto. I risultati ottenuti possono così essere usati dai policy maker per valutare la reale dimensione di questo impor tante mercato, dagli operatori del settore per predisporre un’offerta mirata sulle esigenze dei clienti e dalle stesse imprese che partecipano alla rilevazione per confrontare i propri risultati e/o strategie di gestione.

2) Dimensione del mercato: i volumi 2.1 Il quadro macroeconomico Secondo le pr oiezioni del Fondo monetario internazionale (Fmi, World Economic Outlook, settembre 2012), nel 2012 il Pil mondiale è cresciuto del 3,3%, un risultato positivo seppure in contrazione rispetto al 3,8% registrato nel 2011 ma soprattutto rispetto al triennio precedente (media del 5%). Il dato aggregato riflette sia la dinamica dei Paesi avanzati sia di quelli emergenti: entrambe le aree – infatti – mostrano tassi di cr escita tendenziali positivi (rispettiv amente 1,3% e 5,3%) ma inferiori a quelli registrati nel 2011. Tra le cause del 1 Per una disamina più approfondita si veda: A. Guizzardi (2003) “Misura ed Analisi dei Viaggi nel Segmento Affari”, in: “ Il pensiero e la scienza nel turismo italiano” pp. 75 - 84, Ministero delle Attività Produttive, Direzione Generale per il Turismo, Roma.


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III

rallentamento l’incertezza sugli effetti della crisi del debito sovrano di importanti Paesi dell’area euro, il rallentamento della domanda e dell’export delle economie emergenti e la politica di bilancio statunitense. Nell’area dell’euro hanno frenato anche le economie più solide, pur confermando i divari di crescita tra Paesi del Nord e Paesi mediterranei. Oltre al rallentamento del commercio mondiale ha pesato la frenata della domanda interna, condizionata dal pr otratto incremento della disoccupazione, che ha raggiunto il livello più alto dall’avvio della Uem. Nei Paesi emergenti e in via di sviluppo hanno sofferto – rispetto al 2011 – soprattutto i Paesi Bric in frenata del -1,3% complici sia la debolezza della domanda dei paesi av anzati sia gli effetti ritar dati delle politiche restrittive dello scorso anno solo in parte attenuate da allentamenti delle condizioni monetarie. Nell’area Bric solo la Cina ha fatto r egistrare variazioni del P il superiori al dato complessiv o (7,8%). I principali Paesi emergenti hanno ulteriormente allentato le condizioni monetarie a seguito del peggioramento del quadr o congiunturale. La dinamica della crescita va in parallelo con una br usca frenata del commercio mondiale, previsto per il 2012 in crescita “solo” del 3,8% dopo che nel 2011 era salito del 5,8% (il 7% nella media dei tre anni precedenti). I flussi commer ciali internazionali hanno soprattutto risentito della contrazione delle importazioni in Europa e in Asia Il prezzo medio del petrolio di qualità Wti nel 2012 ha oscillato attorno ai cento dollari al barile, sui liv elli del 2011 ma con una minor e volatilità. Secondo le indicazioni implicite nei contratti futuri, nei prossimi dodici mesi il prezzo dovrebbe portarsi in prossimità dei novanta dollari. L’apprezzamento dei corsi internazionali è stato più ampio nel caso delle materie prime non energetiche per gli effetti delle avv erse condizioni meteorologiche sui prezzi dei prodotti agricoli e degli annunci di investimenti infrastrutturali in Cina su quelli dei metalli. Il rallentamento dell’economia mondiale ha però contribuito a contenere le spinte inflazionistiche. Le condizioni dei mercati finanziari restano fragili. Il clima sui mercati risente, oltre che del ridimensionamento delle prospettive di crescita rispetto alle attese dell’anno passato, dell’incertezza sui tempi e sulle modalità di eventuali richieste di aiuti da parte dei Paesi dell’area euro. Per l’Fmi la frenata della crescita e del commer cio mondiale continuerà nel 2013. I maggiori rischi sono legati l ’incertezza sull’evoluzione della crisi del debito so vrano nell’area dell’euro, sull’intensità del rallentamento dell’attività nelle economie emergenti, nonché dalla possibilità di forti rincari del greggio a seguito dell’acuirsi delle tensioni in Medio Oriente. In Italia nel 2012 il Pil è previsto in diminuzione di circa 2,5 punti percentuali, un dato ben al di sotto di quello dell’aerea euro (-0,5%). Si acuisce così il ritar do del nostro Paese nel recuperare i livelli precrisi. Se si prende come termine di paragone il picco ciclico registrato nel primo trimestre del 2008, il ritardo accumulato nel terzo trimestre 2011 rispetto alla media dei Paesi dell’area euro è di quasi cin-

que punti percentuali. Secondo Banca d’Italia2 nel primo semestre 2012 è proseguita la debolezza della domanda interna. Le famiglie hanno registrato una diminuzione della spesa prossima all’1%, mentre l’accumulazione (-2,7%) è risultata frenata dalla contrazione dei beni di inv estimento diversi dalle costruzioni. La domanda estera netta ha fornito sostegno all’attività economica: a fr onte di una v ariazione appena positiv a delle esportazioni si è registrato un calo delle importazioni. Le tensioni sul mercato del debito sovrano e la percezione di un più elevato rischio Paese hanno ridotto gli investimenti esteri nel capitale azionario delle imprese italiane (-1,6 miliardi di euro nei primi sette mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011. N egativa anche la dinamica degli investimenti diretti all’estero dei residenti che sono tuttavia rimasti considerevoli (17,7 miliardi; 19,8 nello stesso periodo del 2011). Sul piano settoriale la contrazione del valore aggiunto ha interessato tutti i principali comparti, risultando più intensa nell’agricoltura e nell’industria. In prospettiva, continuano a pesare le difficoltà in cui versano importanti comparti produttivi, tra i quali l’automobilistico e il siderurgico. Le previsioni di crescita media per il 2013 indicano una contrazione dello 0,7% ma, più rilev ante, l’uscita dalla recessione nel corso dell’anno. 2 Banca D’Italia Bollettino Economico - N. 70, ottobre 2012 (consultabile sul sito bancaitalia.it)


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IV

OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL 2.2 I viaggi d’affari

Tav. 1 Viaggi d’affari per destinazione (valori assoluti x1000)

Nell’ambito del quadr o congiunturale appena descritto il mercato dei viaggi d’affari delle imprese italiane ha perso circa 1,1 milioni di viaggi rispetto al 2011, scendendo a 29,9 milioni di trasfer te (vedi tav.1). La contrazione di 3,3% su base annua rappresenta la sintesi di un calo generalizzato: il mer cato nazionale, però, registra contrazioni più mar cate di quello internazionale. Le per formance estreme si r egistrano sul mercato regionale (in diminuzione del 4,3%) e sulla componente intercontinentale che “tiene” a -0,3% nonostante la crescita di 9,3 punti percentuali registrata l’anno passato. I dati riflettono da vicino la debolezza del quadr o economico italiano, l’incertezza sullo scacchiere europeo e il progressivo ridimensionamento delle prospettive di crescita dell’economia mondiale. Tuttavia hanno giocato in positiv o il basso costo delle materie prime e la buona valutazione dell’euro contro dollaro che, negli ultimi anni, hanno lasciato spazio per incrementare la competitività dei nostri prodotti nel resto del mondo bilanciando gli andamenti sempre sfavorevoli della produttività del lavoro. In ottica pluriennale (vedi figura 1), si evidenzia che nel complesso le trasferte delle aziende italiane arretrano, negando lo spunto al rialzo che lo scorso anno aveva fatto presagire la fine della fase di crisi acuta. Il dato, però, non modifica il tr end di lungo periodo che, sostenuto dalla componente internazionale, è ancora oggi da considerarsi strutturalmente – e globalmente – in espansione, come confermato da diversi studi 3 relativi ai principali Paesi avanzati. Si è allargata la forbice tra la dinamica delle trasferte nazionali e internazionali. Dall’inizio della fase di crisi il mer cato internazionale ha infatti seguito un trend sostanzialmente stabile, con tassi di cr escita Fig. 1 La dinamica annuale dei viaggi d’affari (2001-2012)

3 World Tourism and Travel Council. (2011). The 2011 travel & tourism economic research. London, UK: World Travel & Tourism Council.

tendenziale che – fino dal 2005 – sono risultati superiori a quelliegir strati sul mer cato nazionale. Q uest’ultimo, al contrario, ha perso rispetto al picco raggiunto nel 2007 oltr e il 20% ma – più grav e – non ha mai mostrato inversioni di tendenza negli ultimi cinque anni di debolezza congiunturale. Solo come annotazione, con il risultato 2012 il mercato nazionale arretra di 12 anni raggiungendo i livelli osservati nella prima edizione di questo osservatorio. In prospettiva – almeno nel medio periodo – la forbice sembra quindi destinata ad ampliarsi. La dinamica del segmento internazionale continuerà infatti ad avvantaggiarsi di trend come, per esempio: la globalizzazione dei mercati di sbocco e approvvigionamento, la crescita delle strategie di outsourcing produttivo in aree geografiche a minore costo del lavoro e l’integrazione societaria tra aziende europee. Solo come esempio si consideri che nel biennio 2011-2012, oltr e il 44% dei gruppi multinazionali attivi nei ser vizi e il 42% di quelli indu-


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striali hanno progettato o già realizzato nuovi investimenti di controllo all'estero. La spinta all’internazionalizzazione è comunque sostenuta anche per le medie imprese 4. Stando ai più recenti dati Istat (relativi al 2010) Romania (88mila addetti), Brasile (81mila) e Cina (78mila) si confermano i principali Paesi di localizzazione delle nostre attività industriali. Il dato aggregato presenta anche differenze per destinazioni 5. In America le trasferte scendono di circa il 10% soprattutto a causa del crollo delle destinazioni del Sud America, con l’eccezione del Brasile dove, complice la rafforzata dinamica del Pil, i viaggi rimangono stazionari. “Tiene” il Nord America (-4%) grazie soprattutto alla domanda delle aziende meccaniche, degli appar ecchi elettrici, dell ’abbigliamento e dei prodotti in pelle. Le destinazioni asiatiche si mostrano in liev e calo (-4%) con l’unica importante eccezione del mercato cinese (+13%) che da quattro anni registra incrementi nelle trasferte a due cifre percentuali grazie a una crescita sempre vigorosa degli investimenti esteri e dell’economia. Da record negativo la performance del Giappone (-39%), un risultato che – va sottolineato – segnala il ritorno alla normalità dopo che nel 2011 i viaggi erano cresciuti in modo anomalo per lo slancio impresso all’attività economica dell’attività di ricostruzione del dopo terremoto. In netta ripresa i viaggi nel continente africano (+30%) dove l’allentamento delle tensioni geo-politiche che hanno interessato l’Africa del Nord nel 2011, ha “riattivato” i viaggi per affari. Da segnalare il dato

da record del mercato egiziano, in crescita di quasi il 50%. L’Europa presenta bilanci differenti per latitudine. Spagna, Grecia e Portogallo perdono nel complesso quasi il 20% delle trasfer te complice il forte rallentamento delle loro economie. Al Nord la dinamica delle trasferte rimane invece stazionaria; tra le principali destinazioni dei viaggi d’affari si sottolineano le performance positive di Francia e Regno Unito che, nell’aggregato, crescono di circa il 5%. Sul piano settoriale (tavola 2) il dato principale è nel differenziale nella dinamica delle trasferte tra comparti industriale (-1,9%) e terziario (-3,9%). L’industria si avvantaggia della tenuta del mercato internazionale, dove le trasferte sono state sostenute dalla buona dinamica dell’internazionalizzazione. La percentuale di imprese industriali (multinazionali) che ha pianificato nuovi investimenti all’estero nel biennio 2011-2012 sale di circa 13 punti percentuali rispetto al dato relativo al biennio 2010-2011, mentr e tale crescita è solo del 2% nell’ambito dei servizi 6. Le controllate all’estero nella manifattura (6.505 imprese) rimangono ancora poco più della metà di quelle dei ser vizi non finanziari (12.401 imprese) ma il loro grado di internazionalizzazione è quattro volte superiore: il rapporto tra occupazione delle controllate estere e addetti delle imprese residenti in Italia è infatti pari al 18,7% per le attività manifatturier e e al 4,4% per quelle dei ser vizi non finanziari. Ad aggravare il dato del terziario sia la stagnazione dei consumi privati in Italia, sia – soprattutto – la forte caduta degli investimenti (interni) delle imprese, che ha fatto crollare la domanda (interna) di servizi. Si tratta di un elemento che pr eoccupa anche in prospettiva poiché in Italia, nei recenti periodi post crisi, la ripresa degli investimenti della manifattura è sempre stata la condizione per la ripresa del complesso dell’economia.

Tav. 2 Viaggi d’affari per destinazione e settore anno 2012

I viaggi nell’Industria Sulla forte contrazione dei viaggi dell ’Industria continua a pesare la dinamica negativa della produzione industriale, diminuita nella media dei primi dieci mesi del 2012 del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2011 (dato corretto per gli effetti di calendario). Rimangono inoltre irrisolte le difficoltà di un compar to dove il numero delle ore auto4 Istat (2012), “Struttura, performance e nuovi investimenti delle multinazionali italiane all’estero”, Statistiche Report 28/11, Roma 5 Uic 2011: “Indagine sul turismo internazionale”. Aggiornamento ottobre 2012.

6 Istat 2012, “Struttura, performance e nuovi investimenti delle multinazionali italiane all’estero”, Statistiche Report 28/11, Roma


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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL rizzate di Cassa integrazione guadagni (Cig) è aumentato su base annua del 12%, in parte anche per la propensione a delocalizzare fasi della produzione. In questo quadro negativo la perdita di “soli” 90mila viaggi (2,8%) sul mercato nazionale è un dato certo inatteso. Va infatti notato che in periodi di forte ristrutturazione dei costi è soprattutto facile tagliare trasferte sul mercato nazionale dove risulta più semplice comunicare a distanza per l’omogeneità del sistema linguistico, legislativo, economico, sociale e culturale. Inoltre la delocalizzazione delle produzioni fa diminuire strutturalmente i viaggi interni a favore dei viaggi internazionali. Emerge quindi la chiara difficoltà degli uffici viaggi a proseguire nella strategia di riduzione delle trasferte (per contenere i costi di produzione) spesso perseguita nel passaggio lungo la crisi. Ridurre i viaggi di lavoro significa spesso precludersi possibilità di business e i margini di “ottimizzazione” non sembrano più ampi come evidentemente erano a inizio crisi. I mercati nazionale e regionale si muovono in modo abbastanza omogeneo, un risultato che suggerisce lo stabilizzarsi delle condizioni di molte imprese distrettuali di sub-fornitura, le cui difficoltà durante i precedenti anni di crisi acuta si erano palesate nel crollo dei viaggi in regione. Il quadro nazionale è solo parzialmente compensato dalla tenuta delle destinazioni inter continentali sostenute dal miglioramento della nostra competitività calcolata sulla base dei prezzi alla produzione dei

manufatti e dalla già citata internazionalizzazione delle nostre imprese che ha permesso di spostare su destinazioni internazionali una parte dei viaggi strutturalmente persi sul mercato nazionale. Sul risultato – non completamente positivo – hanno però pesato sia la riv alutazione del dollaro (circa il 7% nella media delle quotazioni 2012) sia il rallentamento della domanda finale nei mercati di sbocco. Negativa (-1,6%) la performance in Europa, un dato coerente con una dinamica del Pil e dell’export di beni di consumo che ha risentito di un importante incremento della disoccupazione, nel 2012 ai livelli più alti dall’avvio dell’unione monetaria, che ha ridotto il potere d’acquisto.

I viaggi nel settore terziario Dopo un 2011 negativo, continua la contrazione dei viaggi nel terziario (-3,9%). Tra i principali fattori critici la debole congiuntura del mercato nazionale, che origina la maggior par te dei viaggi del comparto, la bassa pr opensione all’investimento (nazionale) del settor e industriale e le criticità del mer cato finanziario. Da un lato il deterioramento della per cezione del rischio P aese, anche connesso alle tensioni sul nostro debito sovrano, ha ridotto gli inv estimenti esteri nel capitale azionario delle impr ese italiane e quindi le occasioni di trasferta. Dall’altro, l’espansione sui mercati esteri delle imprese manifatturiere ha sottratto opportunità di business (e trasferte) alle aziende di servizi, trasferendole ai competitor nei Paesi di destinazione. La peggiore dinamica rispetto all’industria è anche in parte riconducibile alle maggiori possibilità di utilizzar e le tecnologie di comunicazione per sostituire alcune trasferte. L’immaterialità del prodotto e un processo di produzione che prevede frequenti incontri lungo tutte le fasi, dalla pr ogettazione alla r ealizzazione, incentiva l’investimento in tecnologie di comunicazione; queste, una v olta diffuse, modificano il profilo delle trasferte anche negli anni successivi. Le difficoltà risparmiano parzialmente il segmento intercontinentale la cui dinamica rimane leggermente negativ a (-1%) sostenute dal dinamismo del commercio mondiale; la Cina continua a essere paese leader per le trasferte della distribuzione commerciale. Arretra il segmento europeo (-3,3%), penalizzato sia dal calo dell’export di servizi (il 2,8% nei primi nove mesi) sia dalle tensioni sui mer cati finanziari e dall’elevato rischio Paese che hanno fr enato integrazione dei capitali tra imprese italiane e europee. Debole il mercato interno (-4% nel dato aggr egato), frenato sia dal calo dei consumi finali connesso alla flebile dinamica dei edditi r e all’aumento della disoccupazione sia dalla per dita di commesse implicata dalla delocalizzazione di parte delle produzioni manifatturiere. Scende soprattutto il mercato dei viaggi regionali (-4,5%), un dato che però può in parte riflettere un limite di questa rilevazione statistica. Negli ultimi anni, infatti, il settore ha sperimentato una ristrutturazione del modello distributivo, che ha portato imprese più piccole (che sfuggono a questo Osservatorio) a occupare spazi lasciati sui mercati regionali dalle medio-grandi aziende più attente al mercato nazionale o europeo.


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3) La durata dei viaggi d’affari Nel 2012 arretra soprattutto l’escursionismo d’affari (-5,9%) mentre i viaggi più lunghi arretrano “appena” dello 0,6% (vedi tavola 3). La dinamica delle trasferte più lunghe evidenzia da un lato il buon risultato del segmento intercontinentale e dall’altro il fatto che nel 2012 gli uffici viaggi hanno evidentemente privilegiato la strategia di accorpare le trasferte per ridurre i costi. Il peso dei “viaggi brevi” rimane oltre l’81%, una percentuale che qualifica sia la complessità del mercato dei viaggi d’affari sia la sua diversità rispetto al mercato leisure. A tali trasferte si accompagna infatti la richiesta di servizi ad altissima efficienza, in grado di garantire principalmente il raggiungimento degli obiettivi della trasfer ta in tempi spesso contingentati da impegni successivi. Tav. 3 Viaggi d’affari per durata

La forte contrazione dell’escursionismo ha limitato la perdita di pernottamenti a circa 330mila notti. I l risultato è molto v ariabile in funzione delle destinazioni. Le risposte degli intervistati sono infatti compatibili con un calo dei pernottamenti in talia I di circa 440mila notti, quasi tutte imputabili alla contrazione dei viaggi collettivi, e un aumento del segmento internazionale di cir ca 110mila pernottamenti. Qui si registra una forbice tra risultato del mer cato europeo, dove le notti sono stimate in crescita per poco più di 490mila lo dell’escursionismo d’affari la conclusione generale è che nel 2012 notti, e risultato del mercato intercontinentale in contrazione di cir- gli uffici viaggio delle impr ese italiane hanno quindi agito soprattutto cercando di accorpare gli spostamenti. ca 380mila notti. Va subito notato che la diminuzione sull’intercontinentale si concentra I risultati per macrobranche produttive (vedi tavola 4) permettono esclusivamente sulle destinazioni asiatiche. Il dato è un indicatore indi- di ricondurre la riduzione ai viaggi brevi soprattutto al segmento terretto del fatto che in quell’area il consolidamento degli accordi com- ziario e – quindi – al mercato nazionale, dove il rallentamento conmerciali e produttivi ha aumentato, in modo significativo, le oppor- giunturale ha ridotto le opportunità di viaggio, ma è anche cresciutunità di gestione delle trasferte. Le maggiori opportunità di trasporto ta l’attenzione di molte impr ese rispetto alla possibilità di tagliar e e il “learning-by-doing” degli uffici viaggi hanno cioè reso più sem- trasferte o sostituirle con comunicazione a distanza. Tra queste, in plice e usuale la soluzione e la gestione dei pr oblemi di trasporto, e primis, banche e imprese del terziario avanzato. quindi ridotto parte del vantaggio ad accorpaTav. 4 Viaggi d’affari per durata (prospettiva settoriale) anno 2012 re le trasferte prolungando i soggiorni. Pur con l’importante eccezione delle trasferte verso l’Asia, le nostr e stime sottendono un incremento generalizzato della durata media delle trasferte. La perdita/guadagno di pernottamenti è infatti inferior e alla diminuzione/ aumento delle trasferte in ognuna delle macro aree qui considerate. Considerato anche il crol-


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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL 4) Il mezzo di trasporto Per il secondo anno consecutivo l’aereo è il mezzo di trasporto che realizza la migliore performance. Nel 2012 la crescita delle preferenze accordate a tale mezzo per i viaggi di lav oro è del 1,4% (vedi tavola 5) un dato ancor più positivo se rapportato alla dinamica generale dei viaggi di lavoro, in diminuzione del 2,6%. La tenuta delle trasfer te intercontinentali e la maggiore durata di tutte le trasferte sono fattori in grado di spiegare parte di questo risultato. Nel crollo dei viaggi in auto (7,4%) si legge sia la difficoltà del mer cato nazionale e il crollo dell’escursionismo d’affari sia l’impatto negativo delle nuove normative fiscali per la gestione del parco auto. “Tiene” il trasporto su rotaia (-1,1%) che si avvantaggia sia dell’aumento dell’offerta di tratte/orari e posti sia della perdita di quota di mercato del trasporto su gomma. Nel 2012 le imprese hanno dato l’addio all’auto aziendale. Pur conTav. 5 Viaggi d’affari per mezzo di trasporto anno 2012

siderando che si tratta di un mezz o di trasporto utilizzato soprattutto sul segmento dei viaggi nazionali – do ve si è sperimentata la più forte riduzione di trasferte – il -7,4% è un dato eccezionale su cui ha pesato sia l’aumento di imposte tasse e accise sia il r“idisegno” dei benefici fiscali sull ’auto aziendale. L’ipotesi – confermata da ricerche Dataforce 7 – è che nel 2012 le imprese italiane hanno fatto ricorso sia a strategie di dismissione del par co mezzi sia a for ti riduzioni dell’immatricolato. Le immatricolazioni del noleggio a lungo termine sono infatti diminuite di circa 1700 veicoli (1,2% dell’immatricolato in Italia nel 2012) mentre le immatricolazioni delle auto di pr oprietà delle aziende (escluse le auto della pubblica amministrazione, dimostrative, Km zero, e utilizzate per il noleggio a breve termine) sono crollate del 29,4% (circa 34.000 unità). Sul piano qualitativo si è stabilizzato il fenomeno del do wngrading e downsizing delle flotte e continua ad allungarsi la durata media dei contratti di noleggio e del chilometraggio percorso prima della sostituzione, in modo da soddisfar e uffici viaggi aziendali impegnati a ridurre/diluire nel tempo i costi di flotta. L’incertezza sulle norme future – il timore che il legislatore voglia continuare a ridurre le aliquote di deducibilità – e la maggior e convenienza del rimborso chilometrico fanno presagire un’ulteriore diminuzione delle trasferte su gomma anche nel 2013 e/o un sostanziale spostamento delle preferenze dall’auto aziendale a quella personale del dipendente. La crescita del segmento aereo è frutto di un mix di situazioni favore7

Quattroruote, allegato al n° 686, Dicembre 2012.

voli verificatesi nel 2012. La tenuta dei viaggi intercontinentali non ha pesato su una domanda di voli d’affari sostenuta principalmente dai buoni risultati sul mercato interno dove l’aereo ha eroso quote di mercato al segmento gomma ma, più di riliev o, è ormai marginale l ’effetto di sostituzione aereo-treno ad alta velocità che ha penalizzato il mer cato del volato business negli ultimi anni. L’ampliamento dei collegamenti low-cost e low-fare sulle direttrici periferiche oltre all’affermazione del modello tariffario “ibrido” (intermedio tra full service e low cost) hanno dato un importante contributo in questo senso. Anche la stabilizzazione delle preferenze dei viaggiatori per alta velocità o aereo ha giocato un ruolo importante e grazie a un nuovo marketing di prezzo, anche il differenziale di costo – che inizialmente ha giocato a vantaggio della rotaia – è diventato molto meno importante. Bilancio intermedio per il traspor to ferroviario. La contrazione del numero di passaggi dovrebbe infatti corrispondere a un incremento del fatturato vista la cr escita delle preferenze del mercato business per il tra-


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5) La motivazione del viaggio d’affari L’analisi per motivazione (vedi tavola 7) mostra un quadro chiaramente segmentato: si riducono in modo più sensibile le trasfer te legate alla necessità di comunicazione e formazione, mentre tengono – rispetto alla dinamica generale – quelle più direttamente collegate allo sforzo commerciale. Tra queste ultime, la “migliore” performance è registrata dal segmento fieristico, che diminuisce dell’1,6% forte di una buona dinamica soprattutto sui mercati internazionali. Il dato avrebbe potuto essere ancora meno negativo se non avesse pesato il difficile momento del segmento congressuale che, ormai da anni, realizza all’interno dei contenitori fieristici parte della propria produzione. I viaggi individuali per incontrare clienti e fornitori scendono del 3% ma rimangono la motivazione principale per la trasferta aziendale, con una quota di mercato al 65,3%. Le trasferte collettive legate ai congressi, incentive e lancio di nuovi prodotti (segmento “altro”) e alle “riunioni intra-aziendali” diminuiscono, rispettiv amente, del

sporto su treni veloci a scapito del treno tradizionale. Attualmente la quota dei viaggi in alta velocità (sul totale dei viaggi in treno delle aziende) rappresenta infatti circa il 60%, un dato elevato ma che sottostima le preferenze potenziali per via del fatto che vi sono ancora destinazioni non collegate in Tav. 7 Motivazione del viaggio d’affari alta velocità. La crescita nel 2012 di nuovi competitor (consorzi o ferrovie di altri Stati europei) ha portato novità in termini di collegamenti, servizi e schemi di pricing. Il nuovo “setting competitivo” non ha consentito a tutte le imprese di contenere i costi di trasporto ma ha aumentato le possibilità di gestir e il segmento ferr oviario facendo leva su know-how specifico degli uffici viaggi o delle tmc. Tav. 6 Viaggi d’affari per mezzo di trasporto (prospettiva settoriale) anno 2012

La dinamica disaggregata per settore (tavola 6) evidenzia una maggiore domanda di v oli da parte del settore industriale sia per via della elevata quota di trasferte intercontinentali, sia per un effetto “travaso” dal trasporto su gomma che arretra di ben 10,3% a vantaggio anche del trasporto ferroviario che cresce dell’1,6%. Anche nel terziario i viaggi aerei aumentano in termini assoluti a conferma dell’esistenza di un importante effetto sostituzione aereoauto per muoversi sulle destinazioni nazionali. Tuttavia il settore si segnala per la performance del segmento auto (-6,8%), meno grave delle attese, considerato il crollo dell’escursionismo d’affari, l’aggravio dei costi di utilizzo e la riduzione dei vantaggi fiscali. L’auto rappresenta infatti uno strumento di produzione cui è difficile rinunciare soprattutto sul corto raggio e/o dovendo spostare materiali ingombranti come campionari, utensili eccetera.

6,7% e del 5,2%. Il dato è inatteso sia sul piano del comportamento teorico, perché le imprese escono dalle fasi di crisi congiunturale inv estendo in nuovi prodotti e capitale umano, sia sul piano fattuale, visto il risultato positivo registrato l’anno passato. Una possibile (par ziale) spiegazione può esser e cercata nella cr escente diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione a distanza che potr ebbe avere ridotto proprio – e soprattutto – le trasferte per riunioni e congressi. Non è infine possibile av ere stime specifiche per il mer cato dell’incentive per via del basso numero di trasferte che lo caratterizza. Il segmento “altro” è infatti costituito per due terzi dalla componente congressuale, per un quarto da trasferte connesse al lancio di nuovi prodotti e solo per l ’8% da viaggi incentiv e. Tuttavia la per formance dovrebbe essere in linea con il forte calo del dato aggregato. In periodi in cui si riduce l’occupazione o si chiede la cassa integrazione vi è, infatti, il rischio che dai viaggi incentive scaturiscano più facilmente problemi di gestione del personale che non benefit. Per ritrovare una crescita del segmento congressuale (e dell’incentive) sembra che occorra attendere la ripresa dell’economia. L’ipotesi però apre un circolo vizioso visto che uno scarso inter esse sia alla forma-


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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL zione del capitale umano sia all’innovazione di processo e di prodotto ostacola l’uscita dalla crisi. Un aiuto al sistema Italia potrà venire dagli investimenti esteri, per attrarre i quali è però necessario un Paese diverso dall’attuale. Per questo è cruciale che il prossimo governo attui un piano di riforme strutturali importanti che aumentino il reddito disponibile delle famiglie e/o migliorino la competitività del sistema senza ricorrere alla leva del deficit. Fermare la crescita del debito – e magari provare a ridurlo in piccola parte – rimane infatti una condizione importante per la nostra credibilità sul piano internazionale. Nel quadro per settori produttivi (tavola 8) spicca la marcata contrazione delle “altre” trasferte nel terziario (-7,5%). La maggiore esposizione sul mercato nazionale condiziona un risultato che, però, av oltre le attese. In un quadro post-crisi acuta, con imprese in competizione per subentrare ai competitor usciti dal mercato, ci si attenderebbero Tav. 8 Motivazione del viaggio d’affari (prospettiva settoriale); anno 2012

forti investimenti in comunicazione. La tenuta dei segmenti fieristico e viaggi individuali (rispetto a un calo complessiv o dei viaggi nel terziario del 3,9%), indica invece una diversa strategia, basata più su “kermesse tecniche” e marketing diretto. Il quadro è simile per il segmento industriale anche se in questo caso la spiegazione per la contrazione dei viaggi collettivi può esser e in parte legata a un minore dinamismo delle nostre imprese nello sviluppo di nuovi prodotti e, quindi, alle minori necessità di “lancio” o “comunicazione” rispetto a quanto fatto dalle imprese straniere presenti sul mer cato italiano con filiali commer ciali. Ancora il segmento fieristico si mostra molto viv ace e chiude quasi in par eggio rispetto al 2011 (-0,4%). Cresce soprattutto la domanda di trasferte internazionali spinta da un pr ogresso economico mondiale che aumenta costantemente le opportunità di vendere “made in Italy” a fasce sempre più larghe della popolazione mondiale soprattutto nei settori: alimentare, abbigliamento, prodotti in cuoio, in legno eccetera. La dinamica ha accelerato soprattutto nei grandi Paesi (Cina, India e Brasile) e ha premiato gli sforzi di diversificazione geografica di alcuni enti fieristici italiani, con M ol ed Ebit positivi grazie proprio al contributo della componente estera. L’espansione sui mercati esteri della nostra industria determina performance superiori all’andamento medio anche nell’ambito dei viaggi individuali (-1,6%). Questa dinamica vista in contrapposizione al più marcato arretramento nel terziario (-3,5%), riflette indiretta-

mente i differenziali tra fondamentali economici del resto del mondo e italiani (dove si realizza la gran parte delle visite ai clienti delle imprese del terziario). Infine va notato che il segmento “ riunioni aziendali” ha per formance sempre superiore a quello “ altro-congressuale” (0,8 punti percentuali nell’industria e 1,1 nel terziario). Il risultato si determina soprattutto nell’ambito delle grandi impr ese multinazionali: la loro attività necessita, infatti, di un maggior coor dinamento tra le produzioni e le filiali nazionali, trasfer te che è più difficile “tagliare” anche in tempo di crisi.

6) Dimensione del mercato: i valori Nel 2012 la spesa per viaggi d ’affari delle imprese private italiane a prezzi correnti è salita a quota 18.3 miliar di di euro (vedi tavola 9), in crescita del 1,1% rispetto ai livelli dell’anno precedente. Nel dato sono comprese tutte le spese che le aziende manifatturiere con almeno dieci addetti e di ser vizi con almeno cinque addetti imputano a bilancio come costo dei viaggi d’affari. Si tratta di un risultato solo in parte positivo, considerato che l’inflazione media nei principali Paesi di destinazione è stata di poco superiore al 2,5%. È la componente internazionale a trainar e la crescita (+2,6%) complice un (modesto) incremento nei pernottamenti ma soprattutto un effetto-prezzo legato all’inflazione e alla rivalutazione del dollaro rispetto all’euro (un 7% medio annuo che si stima avere portato un aggra-


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Fig. 2 Dinamica annuale della spesa per viaggi d’affari: complessiva (sx), per singolo viaggio (dx), 2001-2012

vio ai budget aziendali di cir ca cinquanta milioni di eur o). Al netto dei fattori “monetari” anche la performance 2012 del mercato internazionale delle trasferte è negativa. In diminuzione la spesa nazionale (-1.5%), un dato che non sembra riflettere le dinamiche reali di un mercato dove si contraggono simultaneamente i viaggi (circa 4%) e i pernottamenti. Il differenziale tra dinamiche attese e osservate ha una prima spiegazione nella forte crescita dei costi di traspor to terrestre (per esempio il gasolio da autotrazione è aumentato del 17%8 ) e una seconda nell’aumento della quota di mercato dell’aereo. L’analisi della dinamica della spesa a prezzi costanti (figura 2 sx) rappresenta il 2012 come l’anno dove sono state negate le aspettative di ripresa manifestatesi nel 2011 (soprattutto nel primo semestre). Come per i viaggi in v olume, la migliore performance del segmento internazionale attenua la contrazione della spesa complessiva che, tuttavia, da quando questo osservatorio è attivo, si è ridotta di quasi il 15% in termini reali (20% rispetto ai picchi raggiunti nel 2007). Si tratta di dati medi di mercato che come tali lasciano aperta la possibilità che i budget trav el di singole aziende o i fatturati di singoli fornitori di servizi possano avere sperimentato riduzioni anche più consistenti. Se inoltre si considera che in questi anni di crisi non si è ridotTav. 9 Spesa per viaggi d’affari (mln. di euro)

8 Federazione Italiana gestori Impianti Stradali Carburanti (2013): News n° 1/2013 disponibile su: http://www.figisc.it/new.html?selectedEntity=9085

ta la popolazione di chi fornisce servizi anche al mercato business (si pensi, tra l’altro, all’online, al low cost e ai nuovi operatori su rotaia), si ha un quadro abbastanza critico sulle possibilità di conservare margine operativo in questo settore. Alle stesse conclusioni si perviene osservando la dinamica del costo medio della trasferta in termini reali (figura 2 dx). Fino al 2009, il sodalizio “uffici viaggi aziendali-fornitori di ser vizi” ha infatti permesso di ridurre il costo medio di trasferta di circa venti punti percentuali. La riduzione si è oltretutto manifestata a fronte di una maggiore complessità del servizio erogato a imprese che sono sempre più


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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL integrate nella catena globale del valore e quindi orientate a mercati nuovi (e lontani). Si può quindi asserire che – fino al 2009 – il “mercato” ha dimostrando una notevole capacità di recupero di efficienza che è sicuramente andata a v antaggio della competitività delle nostre aziende produttrici, ma scapito della redditività dei fornitori. Solo la necessità di recuperare margini, non più comprimibili, permette quindi di comprendere perché dal 2010 i prezzi medi reali della trasferta sono tornati a salire. L’inversione è infatti largamente inatTav. 10 Spesa per viaggi d’affari e variazioni sull’anno precedente (prospettiva settoriale)

tesa perché avvenuta proprio nel mezzo di una crisi congiunturale con la domanda di trasferte in calo, il prezzo delle materie prime e il costo del lavoro in discesa, oltre ad una crescente attenzione ai costi da parte della domanda. Nell’analisi per produzioni omogenee (vedi tavola 10) si evidenziano dinamiche simili per tutti i settori. In espansione, soprattutto, la spesa delle industrie, dove si concentrano le trasferte più costose: quelle intercontinentali anche in Paesi a basso costo della mano d’opera più distanti e costosi da raggiungere, e quelle per visitare fiere. In modo simmetrico, la maggior e esposizione al m ercato nazionale spiega la minore crescita della spesa nel ter ziario. Tuttavia la spesa scende meno di quanto atteso, data la forte riduzione di viaggi e pernottamenti sul suo mercato di riferimento (quello nazionale). A sostenere la spesa sia la forte riduzione dei viaggi brevi (quelli meno costosi), sia l’incremento dei costi di trasporto, sia una ritrovata propensione a utilizzare mezzi di trasporto più costosi – come l’aereo o l’al-

ta velocità – rispetto a automobile e treno tradizionale. La voce più rilevante nel determinare il valore del mercato dei viaggi d’affari delle aziende italiane è il trasporto, con una quota del 60,3% della spesa (vedi tavola 11). Il dato aggregato è in cr escita nel confronto con il 2011 (134 milioni di euro +1,2%), ma presenta importanti differenze nella sua composizione. Infatti, la biglietteria aerea e ferroviaria (+4,1%), più che compensa la diminuzione delle spese per trasporto su gomma (-3,2%) che si r egistra per il simultaneo cr ollo del numero di viaggi in auto (-7,4%) e dell’aumento dei costi di esercizio (carburanti, autostrade, assicurazione, noleggio eccetera). Continua il buon momento per i v ettori aerei che, oltre ai passaggi, aumentano il fatturato. Sul mercato internazionale aumentano sia i chilometri percorsi sia le tariffe medie Tav. 11 Ripartizione della spesa per viaggi per macrotipologia di prodotto a chilometro, risultato di politiche di pricing sempre più mirate alla massimizzazione del profitto per tratta. Dopo anni di difficoltà legati alla concorrenza dell’alta velocità, anche il mer cato nazionale risulta in espansione. Tra i principali fattori di crescita la riduzione dei parchi auto aziendali causata dell’aumento dei costi e del carico fiscale sull’automobile. La maggiore crescita relativa (2,6%) si registra nella spesa indirizzata al settore alberghiero. Anche in questo caso il maggiore contributo è dato dal seg-


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trasferte gestito dai rispondenti. A fronte del prevalere dei travel manager che si dichiaravano ottimisti, vi era una netta prevalenza di chi prevedeva cali di spesa tra i “top spender”. La dinamica della spesa realizzata, positiva ma nettamente inferiore all’inflazione, ha rappresentato la sintesi più efficace delle previsioni. Nel 2012 le valutazioni raccolte presso i travel manager circa l’andamento della spesa nel 2013 (vedi tavola 12) presentano saldi tra ottimisti e pessimisti simili a quanto registrato l’anno precedente. Il saldo è positivo (+13%) se si considerano le risposte dei singoli trav el manager, negativo (-7%) ponderando le risposte per il budget gestito (le quote di spesa). Rispetto al 2011, però, la previsione sulle dinamiche di mercato è maggiormente equi-distribuita: la quota di rispondenti su ognuna delle tr e possibili risposte non scende mai sotto il 20% (il 29% nel dato pesato per le quote di spesa). Questo “appiattimento” segnala con forza che ci troviamo in una fase di stallo in cui le aziende per cepiscono la ripresa ma – dopo tante false ripartenze – manca la profonda convinzione che il 2013 possa segnare effettivamente la fine della fase ciclica negativa che dura oramai da quattro anni.

Tav. 12 La previsione sulla dinamica della spesa travel: dati per settore merceologico

mento europeo che vede aumentare in modo considerevole i pernottamenti. Il segmento intercontinentale – penalizzato da una diminuzione di pernottamenti – si avv antaggia però della rivalutazione del dollaro che ha fatto crescere il prezzo medio in euro del pernottamento. Modesto il contributo del segmento nazionale do ve i prezzi sono in rialzo ma non decollano i pernottamenti e soprattutto si r egistra un forte effetto downsizing rispetto alla categoria concessa dalle politiche di viaggio aziendali.

6.1 Le previsioni sulle dinamiche della spesa travel Nell’osservatorio 2011 si era riscontrata una divaricazione nelle previsioni per l’anno appena concluso in funzione del budget


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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL Scendendo nel dettaglio si ottiene una conferma di questa “trappola del pessimismo”. Infatti se tra i pessimisti troviamo prevalentemente chi gestisce grandi budget trasfer te, tra gli ottimisti si tr ovano rappresentati tutte le fasce di spesa come dimostra la percentuale sostanzialmente identica se si considerano le risposte dei singoli trav el manager (33%) o ponderando le risposte per il budget gestito (32%). Lo zoccolo duro di chi non vede una ripresa della spesa per trasferte è costituito principalmente da grandi multinazionali e“stere” attive nel settore del terziario dove il gap tra dato ponderato e non ponderato per quote di spesa sale al 20%. L’evidenza si coniuga con i tempi di un’indagine svolta a cavallo tra novembre e dicembre 2012 in un clima di grande incertezza politica nel nostro Paese e con una alta percezione sul rischio Paese. Dall’industria provengono invece segnali molto più confortanti. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è sempr e superiore al 30% e solamente l’8% dei travel manager intervistati prevede contrazioni del budget trasferte. Il fatto che chi gestisce il 58% della spesa travel dell’industria italiana preveda “un aumento”, permette di delineare due scenari molto differ enti per l’anno a venire in fun-

un totale di 66%) sia tra chi dichiara di “cambiare stato” nei tre anni considerati (ben il 16% del mercato). Questi ultimi tuttavia, comunicano nei fatti un messaggio di dinamismo aziendale, vovero che l’attività travel è ripresa nel 2012 e continuerà agli stessi livelli nell’anno a venire. Queste valutazioni, unite a quelle del 32% del mercato che prevede una crescita nel 2013, lasciano aperte prospettive favorevoli. Se nel 2013 si realizzerà una ripresa della attività economica – come previsto dai principali istituti di previsione – le valutazioni dei travel manager sono compatibili con incrementi nella spesa aggregata tra il 3 e il 6%, in funzione delle dinamiche inflattive e del cambio euro/dollaro. Si tratta però di una cambiale in bianco firmata alle politiche del prossimo governo italiano. L’intero sistema produttivo – e indirettamente il mercato dei viaggi d’affari – si nutre infatti di una politica efficiente e onesta, in grado di assecondare l’attività produttiva nel rispetto del lav oro e dell’ambiente.

Tav. 13 Confronto tra dinamiche presenti e prospettiche della spesa (quote di spesa)

zione di quale sarà il mercato verso il quale si indirizzeranno le nuove trasferte. Nello scenario meno favorevole l’aumento della spesa per trasferte è trainato in modo consistente dall’attività di delocalizzazione. In questo caso il calo del prodotto interno del terziario è destinato a perdurare e, con esso, la dinamica negativ a delle trasferte dell’intero mercato italiano. Nello scenario più favorevole, la crescita della spesa per trasferte è legato all’aumento dell’attività industriale e, quindi, a una ripresa della domanda di servizi alle imprese che può fungere da moltiplicatore della spesa nel terziario. Allargando la prospettiva temporale si riescono a qualificare le dinamiche dell’attuale fase. In tavola13 si sono incr ociate le valutazioni prospettiche delle imprese, con il risultato da loro realizzato nel 2012, ottenendo di fatto un confronto sul triennio 2011-2013. I dati si riferiscono a risposte pesate per la spesa trav el amministrata e confermano che – in questo momento storico – il passato (soprattutto quello negativo) sembra condizionare più che in altri momenti la formazione di aspettative sul futuro. Espressioni di questa “trappola del pessimismo” sono la predominanza dei pessimisti sia tra chi non prevede “inversioni” della dinamica di spesa sul triennio (il 38% su


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APPENDICE (NOTE METODOLOGICHE) L’indagine ha come obiettivo la misura della spesa per viaggi d’affari da parte delle imprese italiane definita come il totale dei costi per viaggi registrati a bilancio. Le risorse disponibili hanno imposto di escludere le imprese agricole, il pubblico impiego e le Pmi dall’universo di riferimento che è per tanto limitata alle “sole” imprese private di dimensione superiore a dieci addetti (nell’industria) e cinque addetti (nel terziario). L’universo è definito ricorrendo all’archivio Asia 2008 e rappresenta circa il 10% delle imprese e il 59% degli addetti. Per l’indagine si è scelto un piano di campionamento stratificato a uno stadio come usualmente avviene nelle indagini presso le imprese. La previsione di realizzare un numero compreso tra cento e duecento interviste ha consigliato di limitare il numero degli strati a quattro. Come variabili di stratificazione sono state considerate la dimen-

sione (meno di 100, e 100 o più addetti) e la classificazione produttiva (industria e servizi). Nella scelta si sono considerati i risultati ottenuti nelle precedenti indagini che hanno anche consentito di ottenere una stima pr eliminare della v arianza di strato utilizzata per determinare la numerosità campionaria rispetto alla classificazione produttiva. Rispetto alla dimensione si è invece vincolato a priori la numerosità complessiva nei due strati (grandi imprese e Pmi) rispettivamente a 1/3 e 2/3. La scelta è stata dettata dalla ovlontà di garantire maggiore controllo della variabilità campionaria nelle imprese più grandi (economicamente più rilevanti). L’indagine si è chiusa il 21 dicembr e 2012 con 128 rispondenti. I l processo di raccolta dei dati ha riguardato 1500 aziende di cui 174 rispondenti l’anno precedente, e le rimanenti 1324 scelte casualmente. La redemption complessiva è del 8,5% ma scende al 4,3% se si considerano le sole aziende non rispondenti ’lanno precedente. La frazione di campionamento complessiva è stata appena superiore allo 0,013% e sale al 1,2% se si considerano le imprese con più di cento addetti. Il processo di verifica della coerenza interna delle risposte è basato sull’analisi delle somme percentuali e sul controllo dei rapporto tra spesa in viaggi d ’affari e addetti e/o fatturato . Le imprese che presentavano valori considerati anomali perché superiori a tre volte lo scarto quadratico medio di strato sono state ricontattate. I l trattamento della mancata risposta parziale è stato affrontato dapprima visitando i siti internet delle aziende e imputando le informazioni mancanti qualora pubblicate; successivamente si è ricorsi a metodologie hot-deck dopo avere determinato le classi di imputazione in base alle variabili Ateco, addetti e costo medio del singolo viaggio (classi). N el caso fossero tali informazioni a mancare si è provveduto a contattare il non rispondente; solo nel caso di ulterior e non risposta si è imputato dato attraverso correlazioni con variabili note e (quando disponibili) con le informazioni comunicate nelle indagini precedenti. L’indagine statistica è svolta mediante due rilevazioni distinte entrambe condotte via fax, email o con questionario elettronico. La prima indagine – conclusa il 16.7.2012 – ha raccolto informazioni sulla str uttura dei viaggi, la seconda – conclusa il 21.12.2012 e condotta mediante due questionari differenti – è servita sia per raccogliere le risposte di chi non av eva partecipato in precedenza sia per confermare i dati raccolti nella prima tornata di interviste.


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TurismoAffari d’

Sponsor ufficiali

Con il supporto di


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HRS

di Stella Stroppa

La prenotazione è mobile Hrs triplica il fatturato per le prenotazioni alberghiere effettuate dai dispositivi mobili. Un’indagine prevede che entro il 2014 un viaggio su cinque sarà prenotato con smartphone

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empre più viaggiatori d’affari prenotano il proprio albergo tramite un dispositivo mobile. Nel 2012 Hrs, il portale leader in E uropa per le prenotazioni alberghiere, ha triplicato le proprie vendite nel segmento mobile facendo registrare oltre il cinque per cento delle vendite totali tramite dispositiv o mobile. Un’indagine di Hrs ha rivelato che almeno un ter zo di tutti i viaggiatori d’affari ha prenotato un albergo via mobile almeno una v olta, prevedendo che entro il 2014 almeno un viaggio d’affari su cinque sarà prenotato via smartphone o tablet. «Il canale mobile è diventato un canale significativo di vendite per Hrs e i suoi par tner alberghieri. L’impressionante tasso di crescita annuale conferma questo significativo aumento – afferma Tobias Ragge, Ceo di Hrs – e i viaggiatori d’affari, per esempio, spesso si trovano a prenotare con un bre-

vissimo preavviso e quindi apprezzano molto la flessibilità delle applicazione di Hrs e del sito mobile. Queste soluzioni permettono al cliente aziendale di reagire istantaneamente a ev entuali cambiamenti di programma o magari far fronte ad un impegno dell’ultimo minuto». Per questo motivo, con la nuova

applicazione Hotels Now di Hrs, i viaggiatori possono effettuar e prenotazioni alberghiere last minute per lo stesso giorno e risparmiare almeno il tr enta per cento. Le offer te scontate sono pubblicate ogni giorno dalle sei del mattino e possono essere prenotate tramite l’applicazione fino alla mezzanotte del giorno stesso.

Hotels Now è disponibile per iPhone in sette lingue e offre una vasta gamma di hotel di alta qualità in cento città eur opee, tra le quali cinque grandi città italiane, e gli hotel in offerta sono sempre situati in pieno centro. Prenotare è facile e veloce e non è richiesta alcuna registrazione. Inoltre, un’innovativa “heatmap” visualizza la concentrazione di luoghi particolarmente interessanti nella città selezionata e rende la navigazione più semplice. Per i viaggi aziendali, inoltr e, rimangono immutati i vantaggi e le funzionalità riservati ai clienti aziendali che aderiscono al sistema di Hrs per le aziende e che potranno continuare a usufruire delle speciali tariffe alberghiere dedicate e negoziate da Hrs anche tramite dispositivo mobile. Indirizzo a fine rivista


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Qatar Airways, D’Angelo direttore commerciale per l’Italia

Star Alliance rinnova l’Asia Airpass Star Alliance ha ampliato i Paesi coperti dalla tariffa Asia Airpass: oltre ai 15 già serviti, sono adesso inclusi Bangladesh, Nepal, Pakistan e Sri Lanka. Inoltre, è ora possibile raggiungere tutte le destinazioni servite dall’alleanza in Giappone e beneficiare di voli aggiuntivi per l’India. L’Asia Airpass è valido per un minimo di tre voli e un massimo di dieci e copre 235 destina-

Michele D’Angelo è stato nominato da Qatar Airways commercial manager Italy. D’Angelo è stato rappresentante per l’Italia e dir ettore commerciale di Malev Hungarian Airlines dal 2008 fino all ’anno scorso; ha iniziato la sua carriera nel trasporto aereo alla Swissair e in seguito ha lav orato per Turkish Airlines. «L’Italia è di importanza strategica per Qatar Airways e rafforziamo il nostro

team con l’inserimento di D’Angelo proprio per meglio presidiare il mercato. Con l’apertura quest’anno del nuovo aeroporto a Doha nasceranno tante nuove opportunità di sviluppo del traffico in Italia e D’Angelo avrà un ruolo chiave per affrontare questa sfida», sottolinea Morena Bronzetti, country manager Italia, Svizzera e Malta di Qatar Airways. In 16 anni di attività, la

Michele D’Angelo, new entry in Qatar Airways

flotta di Qatar Airways è cresciuta fino agli attuali 118 aeromobili verso 124 destinazioni business e leisure in tutti i continenti. L’Italia è collegata con la capitale Doha da 35 voli settimanali, due al giorno da Roma e da Milano e uno al giorno da Venezia.

Al via Linate-Fiumicino con easyJet

zioni. Gli altri Paesi che possono essere visitati utilizzando l’Asia Airpass sono Cambogia, Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Filippine, Indonesia, Malesia, Mongolia, Myanmar, Singapore, Taiwan, Thailandia e Vietnam. L’update rientra nella strategia di semplificazione tariffaria di Star Alliance (oggi gli Airpass sono sette: Africa, Asia, China, Europe, North America, Circle Pacific e Round the world).

Finnair rinnova la Business class Finnair installerà sedili totalmente reclinabili per i viaggi a lunga percorrenza e rinnova i servizi in business class con una selezione di vini e pietanze cucinate da due chef finlandesi di fama mondiale, Pekka Terävä e Tomi Björk: da un lato specialità come lombata

Via libera ai voli easyJet tra gli aeroporti di Milano Linate e R oma Fiumicino: il 25 marzo il battesimo del nuovo collegamento per il vettore inglese, dopo la bocciatura del ricorso di Alitalia da parte del Consiglio di Stato, che ha dato il lascia passare alla concorrenza tra compagnie aeree sulla principale rotta italiana per i viaggi d’affari. Sono in pr ogramma cinque collegamenti quotidiani, nella prima fascia del mattino e nell’ultima del pomeriggio-sera. La clientela business ha a dis-

di renna, crema di porcini, patate arrosto della Lapponia e orzo biologico; dall’altro, specialità giapponesi e thailandesi. Alitalia, più intercontinentali da Verona Da aprile, un volo in più sulla tratta Verona-Roma per

posizione tariffe dedicate che pr evedono cambi di prenotazione illimitati, varchi di sicurezza dedicati, imbar co prioritario e posti premium a bordo. Per i viaggi d ’affari è stata ideata anche un’offerta ad hoc, in collaborazione con le agenzie di viaggi convenzionate easyJet. Il vettore, inoltre, ha potenziato i pr opri collegamenti verso altre mentre importanti per il business travel, come R oma Fiumicino-Parigi Orly e Roma FiumicinoGatwick.

Alitalia. I passeggeri potranno scegliere fra tre diversi orari di partenza la mattina (6.50, 7.50, 11.15) oltre al collegamento serale (19.35) con voli di ritorno da Roma alle 9.20, 17.40, 20.50, 21.30. Gli orari sono modulati per consentire, una volta arrivati a Roma, con tempi di sosta a Fiumicino inferiori a novanta

minuti, di proseguire per le 15 mete intercontinentali e otto internazionali coperte in coincidenza dal vettore, che prevede di trasportare sulla Verona-Roma circa 250mila passeggeri, i quali in occasione di questo lancio potranno ottenere vantaggi all’aeroporto di Verona, presentando la carta d’imbarco.


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Air Canada ottiene le quattro stelle Skytrax Air Canada è l ’unica compagnia aer ea internazionale a quattro stelle nel Nord America: il riconoscimento è assegnato da Skytrax, l’agenzia di monitoraggio della qualità dell'industria aerea che gestisce uno dei sistemi più evoluti di valutazione e delle compagnie aeree. «I nostri risultati

‘a quattro stelle’ riflettono la professionalità e la competenza del personale di Air Canada nel prendersi cura dei clienti per offrire sempre un prodotto di prima classe. Questo risultato pr emia la riconosciuta e apprezzata qualità del nostr o servizio a terra e in v olo, mentre continuiamo a

costruire una delle migliori compagnie aeree del mondo» sottolinea Calin Rovinescu, presidente e amministratore delegato di Air Canada. Nel 2012 Air Canada era stata nominata ‘Migliore compagnia internazionale del Nord America’ alla premiazione dei World Airline Awards.

Alitalia, al via il nuovo programma Millemiglia Al via la nuova edizione del Programma MilleMiglia di Alitalia, in vigor e fino al 31 dicembre 2015. La membership prevede uno schema di accumulo punti più vantaggioso per la tratta Roma-Milano Linate (da 750 a 2.000 miglia per i biglietti con tariffa Comfort Economy). Novità anche per i club riservati ai frequent flyer (Ulisse, Freccia Alata e Frec-

cia Alata Plus): è più facile raggiungere e confermare lo status, trasferendo all’anno successivo le miglia qualificanti in eccesso rispetto alla soglia. Dal 2013 anche ai soci U lisse saranno riservati due upgrade gratuiti alla classe Ottima, la business class sui voli internazionali di medio raggio. Per i clienti Freccia Alata gli upgrade gratuiti passa-

no a quattro. È possibile ricevere miglia da circa quaranta partner tra cui hotel, car rental, servizi finanziari e carte di credito, assicurazioni, telecomunicazioni, grande distribuzione, energia e società petrolifere, servizi e shopping. I partner di volo sono i 18 v ettori dell’alleanza SkyTeam e quattro compagnie in Medio Oriente e Asia-Pacifico.

Ryanair vola da Bologna a Dublino Ryanair ha annunciato l ’apertura del nuovo collegamento da Bologna per Dublino a partire dal prossimo 12 giugno. La rotta verrà operata tre volte a settimana (mercoledí, venerdí e domenica). Il programma Ryanair da Bologna per l’estate 2013, incluse le nuo ve rotte per Barcellona, Dublino, Edimburgo e Paphos (34 collegamenti in totale) trasporterà oltre 2,1 milioni di passeggeri all’anno e soster-

Delta, BusinessElite da buongustai La selezione 2013 dei vini serviti nella cabina BusinessElite di Delta Air Lines è curata dal sommelier Andrea Robinson e prevede etichette da quattro continenti (California, Australia, Cile e Sud Africa, mentre per l’Europa Italia,

rà oltre 2.100 posti di lavoro in loco. Grazie alla nuova rotta, Ryanair prevede

Spagna, Francia e Portogallo) scelte tra oltre 1.600 vini da 50 aziende. Le 22 bottiglie scelte includono otto vini rossi, altrettanti bianchi, quattro da dessert e due frizzanti, tutte servite a rotazione. Un milione e mezzo di bottiglie vengono servite ogni anno nella BusinessElite di Delta.

di trasportare «circa quarantamila passeggeri nel primo anno di operatività» ha dichiarato Giuseppe Belladone, sales and marketing executive della compagnia aerea ultra low cost irlandese, che dal 2008 ha trasportato oltre 6,5 milioni di passeggeri da e per Bologna. Ryanair opera in Europa oltre 1.500 voli giornalieri e raggiunge 180 destinazioni con una flotta di 305 nuovi Boeing 737-800.

Operativo da aprile il nuovo scalo di Doha Un investimento da 15,5 miliardi di dollari per il nuovo scalo della capitale del Qatar, Doha, che sarà gestito interamente da Qatar Airways e la cui apertura è prevista il prossimo primo aprile, con una capacità operativa iniziale di 28 milioni di passeggeri (50

milioni dal 2015). Dal 2005 a oggi, alla prima fase dei lavori hanno partecipato diverse imprese italiane. In un primo periodo il nuovo aeroporto sarà usato da 12 compagnie aeree internazionali e nel secondo semestre 2013 Qatar Airways sposterà tutte le sue attività nella nuova sede.


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CHECK IN

Transavia collega Bologna e Eindhoven Transavia.com, la compagnia aerea low cost olandese parte del gruppo Air France-Klm, offre un volo diretto da Bologna per Eindhoven. Il collegamento sarà operato con Boeing 737 (700 e 800) tre volte alla settimana nelle giornate di martedì, giovedì e domenica. «Siamo orgogliosi di inaugurare il volo da Bologna per Eindhoven, il cui aer oporto si tr ova soltanto a un ’ora e mezza di auto o treno da Amsterdam. Questo volo rappresenta un’eccellente possibilità per far conoscer e una diversa destinazione» sottolinea Rob van Dam, vicepresidente vendite di Transavia.com. L’investimento è realizzato in collaborazione con Cim Air, partner commerciale di riferimento per il mercato italiano.

American Airlines cambia look American Airlines rinnova il look. All’inizio dell’anno la compagnia ha adottato un nuo vo logo e una nuova livrea per i suoi aeromobili, tra cui il Flagship Boeing 777-300Er, che ha debuttato a fine gennaio. Il vettore statunitense ha annunciato che continuerà a lav orare all’introduzione di nuovi elementi della flotta, dopo aver effettuato uno storico ordine da ben 550 nuo vi aerei nel luglio 2011. È arrivato, sottolinea il Ceo Tom Horton, «il momento in cui l’aspetto esterno dei nostri aer ei riflette i progressi che abbiamo fatto per modernizzare la compagnia all’interno». Si tratta del primo restyling negli oltre quarant’anni di storia del vettore americano. I colori core

della compagnia (r osso, bianco e blu) «sono stati aggiornati per riflettere uno spirito più vibrante e accogliente» commenta il Chief Commercial Offer Virasb Vahidi, «la nuova coda, con linee orgogliose, riflette l’origine e il nome di American e il nostro nuovo simbolo di volo, un’aquila ridisegnata, incorpora le icone che la gente associa a noi, come la stella e la grande A».

Transatlantic Joint Business, arriva Finnair La compagnia aerea di Helsinki Finnair ha annunciato l’ingresso nel Transatlantic Joint Business, il network fondato nell’ottobre 2010 da American Airlines, B ritish Airways e I beria (i quattro vettori fanno par te della stessa alleanza internazionale, O neworld). I clienti europei e nor damericani dell’azienda finlandese avranno maggiori possibilità di scelta di voli e servizi attraverso l’Atlantico. Finnair potrà aggiungere il suo codice AY a voli selezionati di American Airlines,

Airbus Foundation aiuta i rifugiati siriani Airbus Corporate Foundation, Turkish Airlines e Fraport AG hanno inviato 35 tonnellate di aiuti umanitari a bordo di un volo cargo A310-F di Turkish Airlines da Francoforte con destinazione Adana, in Turchia. Le donazioni sono state raccolte

dall’organizzazione umanitaria tedesca Luftfahrt ohne Grenzen (Wings of Help) e comprendono aiuti alimentari, coperte, alimenti per neonati, pannolini e medicinali. Gli aiuti sono destinati alla Mezzaluna Rossa turca e saranno distribuiti alle persone più bisognose del campo che accoglie i profughi siriani

British Airways e Iberia tra il Nord America e l’Europa (Unione europea, Norvegia e Svizzera). American Airlines, British Airways e Iberia aggiungeranno invece i loro rispettivi codici AA, BA e IB ai voli quotidiani tra New York e Helsinki. In totale, il J oint Business raggiungerà sino a 102 v oli giornalieri tra Nord America ed Europa in 42 gateway su entrambe le sponde dell’Atlantico. I clienti avranno accesso anche a 163 ulteriori collegamenti in Nord America e 126 in Europa.

nei pressi di Adana, tra cui molti bambini. Ukraine International, più voli per Mosca Ukraine International Airlines (Uia) ha aumentato la frequenza dei collegamenti Kiev-Mosca a cinque voli giornalieri, che diventeranno sette dal

prossimo 31 marzo. I voli saranno operati su un Boeing 737 con classi business ed economy. Ukraine International Airlines, la cui base è Kiev Boryspil (Kbp), collega l'Ucraina con oltre quaranta tra capitali e città in Europa, Asia, Africa e Cis (Comunità degli Stati Indipendenti).


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HOTEL AI CAVALIERI

di Simona Zin

Accoglienza di classe L'Hotel Ai Cavalieri di Palermo, affiliato al gruppo Best Western, è un indirizzo esclusivo per manager e viaggiatori d’affari in cerca di privacy, comfort, moderna tecnologia e, soprattutto, servizi personalizzati

S

iamo nel cuore di Palemo, nella zona più glamour del capoluogo siciliano, dove le tradizioni più vere e la grande arte incontrano il mondo cosmopolita degli affari, dello shopping e delle nuove tendenze: qui sorge un albergo di assoluto fascino e prestigio, l’Hotel Ai Cavalieri, affiliato al gruppo Best Western, che può vantare la disponibilità di ben quattro sale meeting, modulari, versatili e dotate delle più moderne tecnologie. L’hotel è una struttura di categoria quattro stelle superior realizzata attraverso il sapiente restauro di un immobile di pregio risalente ai primi anni del Novecento e gestita, in modo estremamente efficiente e con grande passione, da uno staff giovane e motivato. L’Hotel Ai Cavalieri, lussuoso e discreto, è curato fin nei minimi dettagli e offre servizi personalizzati per la clientela business: dotato di 39 confortevoli camere e suite, rappr esenta così per gli uomini d’affari e le delegazioni corporate di passaggio in città una base ideale sia

A due passi dal Politeama, l’esclusivo giardino d’inverno climatizzato è in grado di ospitare fino a 130 persone

per lavorare sia per riposare e rilassarsi nei momenti liberi o a fine giornata. La suggestione di una città Chi soggiorna all’Hotel Ai Cavalieri ha l’occasione di conoscere Palermo, una città di grande fascino: arrivando dalla suggestiv a piazzetta di Sant’Oliva, a due passi dalla più celebr e piazza Politeama, ci si imbatte nell’albergo, che accoglie i suoi ospiti nell’elegante hall dotata di tecnologia wifi e di invitanti poltr one e divanetti in pelle, do ve si può tranquillamente leggere un quotidiano e collegarsi gratuitamente alla rete dal pr oprio notebook. Le camere, spaziose e luminose, sono tutte perfettamente attrezzate per le sessioni di lav oro e dispongono di dotazioni e accessori quali la linea telefonica diretta e la connessione wireless gratuita. Le suite, tra le altre comodità che offrono, hanno in più il salotto separato e la v asca idromassaggio. Oltre al comfort e alla privacy di


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L’Hotel Ai Cavalieri, affiliato al gruppo Best Western, offre quattro sale meeting modulari, versatili e dotate delle più moderne tecnologie

cui si può goder e restando in camera, l’albergo mette a disposizione di singoli viaggiatori e gruppi aziendali altri servizi e aree comuni che contribuiscono ad allietare la permanenza in hotel. Un esempio: nella sala delle colazioni lo chef cura personalmente la ricca proposta del buffet mattutino, scegliendo i migliori prodotti biologici e allestendo la tavola secondo la più alta tradizione culinaria. Altro plus della ristorazione: viene riservata molta attenzione per ogni forma di intolleranza alimentare. Lo stesso servizio al top si riscontra nel nuovissimo wine bar dell ’hotel “Graal Club”, che propone un’eccellente selezione di vini italiani ed esteri, perfetto per aperitivi e cocktail raffinati e per l ’allestimento di pranzi leggeri, coffee break, banchetti e cene di gala serviti nell’esclusivo giardino d’inverno, climatizzato e in grado di ospitar e fino a 130 persone. Le pr oposte gastronomiche, per la gioia non soltanto del palato ma anche degli occhi, spaziano dalla nouvelle cui-

sine ai più genuini piatti siciliani, sempre accompagnati da dolci meravigliosi e da una raffinata scelta di etichette pr estigiose nazionali e internazionali.

Curato fin nei minimi dettagli e dotato di 39 confortevoli camere e suite l’hotel offre servizi personalizzati per la clientela business

Spazi polivalenti Altro punto di forza dell’Hotel Ai Cavalieri di Palermo è la sua offerta di sale meeting e dotazioni tecnologiche all’avanguardia, capaci di garantire la perfetta riuscita di qualsiasi incontro professionale. L’albergo si è recentemente arricchito di una nuo vissima sala da ottanta posti, la sala G old, costruita ex novo e dotata di arredi di design unici nel lor o genere. Il nuovo spazio congressuale si è aggiunto così alla sala Principe, con i suoi 130 posti a platea (anch’essa completamente rinnovata), all’esclusiva sala Ai Cavalieri da 35 posti, alla più piccola sala Harem da 15 posti e all ’executive lounge per riunioni dirigenziali riservate a un massimo di dieci partecipanti. Le ar ee per incontri e riunioni sono anche supportate dalla consulenza tecnica del personale qualificato e dalla possibilità di organizzare originali post congress che possono arricchire piacevolmente un viaggio di lavoro. Tra le altre novità con cui l’Hotel Ai Cavalieri si propone ad aziende e viaggiatori d’affari, da ricordare infine la messa online del nuovo sito istituzionale attraverso il quale, in modo semplice e immediato, è possibile trovare tutte le informazioni riguardanti l’hotel. Indirizzo a fine rivista


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DEVERO HOTEL & SPA

di Simona Zin

Affari… Il quattro stelle Devero Hotel & SPA è un punto di riferimento per il mondo del business lombardo: moderna tecnologia, ristorazione eccellente e un qualificato spazio benessere sono solo tre dei plus della struttura, forte di uno staff altamente qualificato

L

uce, ampi e “flessibili” spazi, architettura audace, tecnologia all’avanguardia e, da febbraio 2012, uno spazio benessere di impor tante rilievo, una Medical SPA di oltre cinquecento metri quadrati: il complesso alberghiero Devero Hotel & SPA, situato a Cavenago di Brianza, a metà strada tra B ergamo e Milano, è oggi un punto di riferimento riconosciuto per il mondo degli affari lombardo. Albergo a v ocazione congressuale, vi si incastonano due nicchie di alto livello: una Medical SPA e la ristorazione, una stella Michelin, del noto chef Enrico Bartolini, che ha scelto come location per i suoi ristoranti proprio la prestigiosa struttura. Una vision innovativa Una nicchia di eccellenze dunque, pensata e voluta, con una grande “visione” e uno spirito decisamente innovativo, dai pr oprietari della Devero Costruzioni (www.deverocostruzioni.it), Roberto Verderio e Mauro De Nardi, i cui riconoscimenti non hanno tar dato ad arrivare anche nelle segnalazioni

In alto, Massimo Burchianti, direttore del complesso alberghiero Devero Hotel & SPA. A lato, Valeria Scaglia, a capo della Direzione commerciale e comunicazione

del Sole 24 Ore, che li ha indicati tra i migliori dieci candidati al premio “Horeca2 - I nnovazione dell’anno”, nella sezione M iglior imprenditore. Eccellenti costruttori e imprenditori, quindi, e di grandi vedute, in grado di fare del-

la qualità un solido punto di forza anche in momenti economicamente difficili. Passando all’offerta del D evero Hotel & SPA, la struttura vanta un centro congressi con 14 sale meeting a luce naturale, due sale plenarie con capaci-

tà massima fino a quattr ocento persone, ampi spazi per la b anchettistica, 138 camere con tutti i comfort utili a chi viaggia e una facile visibilità e raggiungibilità. Solo questi dati fanno già di questo hotel una meta impor tante presso la quale organizzare incontri di lav oro o, semplicemente, soggiornare per motivi di affari o piacere dedicando anche qualche momento alla propria salute e al proprio benessere grazie al supporto di uno staff qu alificato e specializzato in medicina del benessere che opera all’interno della moderna spa. A tutto benessere Elena Gentile, spa manager , e Roberto Cavagna, rispettivamente presidente e direttore scientifico di Spa Emotions, hanno stu-


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su un altro pianeta diato per la struttura spazi, flussi, metodiche e trattamenti secondo le più recenti acquisizioni nel settore delle Medical SPA, per fare di questo centro un punto di riferimento non solo per la clientela business in transito ma anche per i residenti di Milano e della Brianza. Inoltre, la scelta di professionisti di eccellenza del settore medico-specialistico (dermatologico, ortopedico-fisioterapico e nutrizionale-dietologico) ed estetico (le beauty specialist di Spa Emotions) è stata fatta con il preciso obiettivo di creare una sinergia esteticocurativa assolutamente indolore e non invasiva attraverso l’utilizzo di tecnologie uniche che consentono risultati eccellenti in tempi contenuti e quindi fr uibili anche da clientela non residente. Devero Medical SPA, aperta anche a un pubblico esterno, dispone di quattro cabine per massaggi e rituali di bellezza ed estetici, una piscina interna collegata a una grande vasca idromassaggio, un percorso benessere con sauna finlandese, bagno turco e docce emozionali. Alle coppie è inoltre dedicata la Luxury SPA Suite: un luogo esclusivo per speciali momenti di benessere. Si possono scegliere tanti percorsi di coppia o da soli della durata da un’ora e mezza a sei ore per vivere momenti di relax e armonia.

Devero Hotel & SPA nasce dalla lungimiranza degli imprenditori Mauro De Nardi, a sinistra, e Roberto Verderio

Castrocaro come r esponsabile commerciale, e nel 2005 consacrato nella funzione di Sales Manager per Alliance Alberghi, C rowne Plaza e Holiday Inn. Silvia Butti, laureata in Lingue e letterature straniere, dopo un per corso formativo come responsabile dell’assistenza turistica in H otelplan e successivamente come Front Office Manager ed Event Manager in NH Hotels, arriva in Devero nell’estate del 2012 ed è responsabile dell’Ufficio Eventi. Miriam Verderio laureata in Management per l’impresa è a capo della direzione amministrativa e responsabile dell’ufficio acquisti insieme a Massimo Burchianti, direttore della struttura dal giugno 2011. B urchianti è specializzato in economia turistica e inizia il suo percorso in Jolly Hotels dove segue tutUn team qualificato ta la formazione che lo por terà a La direzione generale del Gruppo diventare vicedirettore e Revenue Devero ha voluto a capo del com- & Distribution Manager anche plesso alberghiero uno staff pr o- per i gruppi Exclusive Hotel Colveniente dalle più importanti cate- lection e Metha Hotel Group. Prine alberghiere. Valeria Scaglia a ma di approdare in Devero divencapo della Direzione commercia- ta direttore dell’Holiday Inn Milale e comunicazione dal 2010, è no Lorenteggio. Una nicchia di esperta in Scienze della comuni- eccellenze, quindi, in termini strutcazione e dello spettacolo con una turali, di servizio, e di qualità anche laurea in Pubbliche relazioni e un nella scelta del management. U n percorso professionale iniziato in bell’esempio di impr enditoria e Jolly Hotels nel 2001 come Sales professionalità italiana. Representative, continuato al Grand Hotel delle Terme di Indirizzo a fine rivista


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EXTRO HOTELS

di Daria Nardi Bessola

Viaggi business d’ispirazione italiana

Lo stile tutto italiano di Extro Hotels si basa su tre aspetti fondamentali: massima professionalità, elevata qualità e profonda passione

I tre gli alberghi del gruppo made in Italy Extro Hotels si trovano nei luoghi strategici di Milano, perfetti per chi ricerca servizi di alta qualità e una professionalità adeguata alle proprie esigenze di viaggiatore d’affari

P

osizioni strategiche e centrali, ottimo servizio e accoglienza ricercata sono le caratteristiche che chi viaggia per lavoro chiede a un hotel. Tutte peculiarità che il nuo vo gruppo alberghiero Extro Hotels ha voluto nei suoi alberghi come espr essione – anche in ambito business – dell’estro e dell’eccellenza italiana cui si ispira. Una catena alberghiera tutta tricolore, dunque, nata da un’intuizione, come spiega a Turismo d’Affari Leonardo Groppelli, ad di Extro Hotels. «La volontà di creare un gruppo è stata dettata dalla consapev olezza che l’unione rende sempre più forti e dal desiderio di espor-

tare una nuo va concezione di ospitalità italiana. Il tutto fondato su tre aspetti fondamentali che ci rispecchiano fortemente: grande professionalità, elevata qualità e profonda passione». A seconda delle proprie esigenze, i business traveller possono scegliere l’eleganza raffinata del Grand Visconti Palace-MGallery Collection, il moderno e r ecentissimo Uptown Palace-MGallery Collection e l’accogliente BEST WESTERN Hotel Mozart. Ospitalità nel dettaglio Il Grand Visconti Palace-MGallery Collection è un apprezzatissimo city r esort situato a pochi

minuti dal centro di Milano. Dallo stile classico ma attuale mette a disposizione 172 camer e, un ampio giardino all’italiana, un centro benessere con piscina coperta di 120 metri quadrati, un garage da settanta posti auto, il raffinato attico gourmet “ Al V Piano” e un centro congressi all’avanguardia da 14 sale meeting di cui molte a luce naturale. Recentissimo è invece l’Uptown PalaceMGallery Collection, situato anch’esso nel cuor e di M ilano, uno spazio esclusiv o che, anche per un viaggio d ’affari, assicura un soggiorno elegante, accogliente e moderno. L’albergo offre 158 camere dall’interior design attua-

le e pr opone il nuo vo Uptown Restaurant, dove degustare i migliori piatti della tradizione italiana, e l’Up Cafè, per una rilassante pausa. Il terzo albergo appartenente al gr uppo è il BEST WESTERN Hotel Mozart, che si trova in posizione strategica a pochi minuti da Fieramilanocity e da MiCo - Milano Congressi. Composto da 119 camer e, offre spazi comuni par ticolarmente intimi e accoglienti a partire dagli arredi della hall in legno di ciliegio, fino alla sala colazione, decorata con suggestivi tr ompe l’oeil e vetrate in stile Liberty. Indirizzo a fine rivista


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COSTA DEGLI ULIVI

di Madeleine Rey

Appuntamento con l’eccellenza Un luogo esclusivo, con due monumenti nazionali, l'antico chiostro e la sala Ducrot: il Grand Hotel Piazza Borsa di Palermo mantiene un ottimo rapporto qualità-prezzo oltre a offrire tecnologia e servizi di prim'ordine anche per gli uomini d'affari che trovano qui un ambiente unico in cui incontrarsi e lavorare

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l Grand Hotel Piazza Borsa, appartenente a Costa degli Ulivi SpA., è il fr utto di un progetto veramente suggestivo che ha preso corpo all’inizio del 2005: quello di “fondere” in un’unica grande struttura alberghiera, tre palazzi contigui del centro storico di Palermo, eretti tra il ’500 e il ’900, il nucleo centrale dei quali era stato il convento e la grande chiesa dei Padri della Mercede. Di quel tempo rimane oggi, pressoché immutato, il chiostr o con gli arditi verticalismi del portico e la por ta del vecchio convento. E, infine, lo scalone monumentale, che, benché oggetto nei secoli di alcuni rifacimenti par-

ziali, ostenta ancora, in gran parte dei suoi gradini, l ’introvabile marmo rosso della vicina P iana degli Albanesi. I tre palazzi sono stati quindi riuniti in un ’unica struttura alberghiera non solo perfettamente organica nelle sue componenti, ma anche rispettosa delle antiche tradizioni di quegli edifici. Un’impresa, questa, con pochissimi pr ecedenti in Europa. Il nuovo Grand Hotel Piazza Borsa si propone di rivitalizzare le gradi tradizioni dell’hôtellerie siciliana, affermatesi nella prima metà del ’900, attraverso servizi di autentica eccellenza. Ambienti esclusivi In questo contesto di grande fascino trovano spazio gli ambienti del Grand Hotel Piazza Borsa: una struttura che racchiude veramente in sé l ’idea del “vivere al centro”. Piazze, parchi, monumenti, vie e molto più di questo si trova nel raggio di cinquecento metri dall’albergo: così, ciascuna delle 127 camere offre dalle sue finestre uno scorcio diverso, sempre mutevole, del cuore pulsante della città: dai tetti della v ecchia Palermo, che si inseguono v erso l’alto come un gigantesco pr esepe, alla animata piazza “Cassa di Risparmio”, piazza “Borsa” per i Palermitani. Altrove le camere si aprono sugli eleganti “ passetti” del Palazzo Cattolica Briuccia o sulle multiformi cupole e campa-


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nili della città dalle cento chiese. Oppure ancora, sulla mediev ale piazza San Francesco e l’omonima, celebre chiesa. Tutte queste soluzioni di soggiorno sono concepite per dare alla clientela business, e non solo, il massimo del comfort e della tecnologia. Incontri d’affari di altissimo livello possono trovar spazio anche nell’antico chiostro, fiore all’occhiello della struttura siciliana, che ospita accoglienti salottini in 250 metri quadrati cir ca. Appena al di là di questi, un bel prato fa da cornice alla immancabile fontana, le cui sonorità ev ocano, come sempre in Sicilia, le influenze del vicino Oriente. I tecnici dell’ho-

tel hanno ideato inoltr e, una struttura retrattile che, da un’altezza di quindici metri, protegge il chiostro dai rigori della brutta stagione. Eventi di prestigio Organizzare un grande ev ento a “Piazza Borsa”, oppure semplicemente decidere di incontrarsi in questa struttura risulterà vincente, vista l’avanguardia dei servizi tecnici e l ’assistenza particolare proposte dalla struttura. Le otto sale congressi, di diversa capienza, sono disposte su più livelli. Ve ne sono al piano terra, al primo e secondo. Ciò che è v eramente notevole è che c’è sempre, in que-

Ciascuna delle 127 camere del Grand Hotel Piazza Borsa offre dalle sue finestre uno scorcio diverso, sempre mutevole, del cuore pulsante della suggestiva Palermo

In luoghi straordinari Quelle appartenenti a Costa degli Ulivi SpA sono tutte str utture uniche in luoghi straor dinari: oltre al Grand Hotel Piazza Borsta struttura, una sala raggiungi- sa, la società comprende lo Splenbile sia dagli ingressi alberghieri, did Hotel La Torre di Palermo, sia attraverso propri accessi indi- l’Hotel Torre Normanna ad Altapendenti. Per un incontro d’affa- villa Milicia, sempre in provincia ri, si sa, anche la ristorazione è di Palermo, e l’Eolian Hotel, sulimportante: le quattro sale (Roof l’isola di Vulcano. Garden, sala Liberty, le due salet- La società nasce nel 1967 ed è te) sono ambienti accoglienti ed una realtà che da una par te racesclusivi per un veloce pranzo di coglie il testimone della gran mole lavoro o per una cena di gala, orga- di iniziative degli anni precedennizzati a seconda delle esigenze e ti, dall’altra la volontà di concencaratterizzate da menu su misura: trare tutti gli strumenti e i serviper gli ospiti si può creare, infat- zi necessari per ogni singola strutti, un percorso di antiche tipicità, tura. Oltre mezzo secolo dopo, le oppure intrigarli con sapori che strutture alberghiere della Costa dal consueto vanno verso luoghi degli Ulivi Hotels conservano inesplorati, oppure ancora attin- ancora intatto lo spirito che congere alla festosità monumentale traddistinse i pionieri del periodei piatti più blasonati d’Europa. do post-bellico, che si impegnaNon meno importante del buon rono per cr eare sull’isola, con cibo, il benessere: a disposizione grande impegno, realtà turistiche degli ospiti c'è anche un percorso e strutture per il divertimento delche comprende sala r elax, sala le quali gli hotel sopra elencati massaggi, bagno tur co, sauna, sono tra i migliori esempi. vasca idromassaggio, docce emoIndirizzo a fine rivista zionali.


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RECEPTION

Apre il Centro Le roomnight tengono solo in tre città congressi Billia Solo gli alberghi di Ancona, Beroccupazione camere, davanti Un imponente complesso con due hotel (a cinque e quattro stelle), casinò, spa, cinque ristoranti e un centr o congressi da mille posti. Sono le caratteristiche del nuovo polo leisure e congressuale Saint-Vincent Resort & Casino, nella località valdostana dove sorge dal 1908 il Grand Hotel Billia. Il complesso, che sarà ulti-

gamo e Potenza, tra i 45 maggiori capoluoghi di provincia in termini di movimento nel campione dell’Italian Hotel Monitor di Trademark Italia, hanno passato indenne il primo mese del 2013. La congiuntura economica ha penalizzato la maggior parte delle destinazioni italiane: a gennaio l’indice medio R.O. (room occupation) negli alberghi upscale (4 stelle) si è fermata al 48,4% (-3,3% rispetto alla media del

2012). All’osservatorio della performance alberghiera hanno risposto 560 gestori. N el contesto negativo, Milano si colloca però al vertice con il 64% di

a Firenze (56,9%), R oma (53,1%), Siena (51,9%), Bergamo (51,3%) e Bolzano (51,2%). Tutte le altr e città registrano un’occupazione camere inferiore al 50%. I l prezzo medio di un quattr o stelle è di 99,85 euro (-4,2% sul 2013) mentre nella categoria midscale (3 stelle) si registra una flessione del 6,3% combinata con una riduzione del 3,2% dell'occupazione camere.

Hotel Indigo apre a Barcelona mato entro il 2013, disporrà di 199 camere, con un centr o benessere da 1.600 metri quadrati. Due ristoranti, Gaya e Brasserie, sono già stati inaugurati nel 2011 insieme alla nuova Poker Room e alla sala slot machine. Nel nuovo Centro congressi Billia, inaugurato a dicembre 2012, la sala principale vanta seicento posti. Il foyer Gran San Bernardo è un luogo di ritrovo luminoso e la copertura wi-fi è garantita in tutte le sale e negli spazi comuni. I contatti del complesso sono: Saint-Vincent Resort & Casino, viale Piemonte 72, 11027 Saint-Vincent (AO), tel. 0166.5231, fax 0166.523798, reception.billia@svrc.it, congress.billia@ svrc.it, www. saintvincentresortcasino.it

Il primo Hotel Indigo di Barcellona ha aperto a febbraio nell’Eixample, quartiere a breve distanza dalla metropolitana e dalla stazione di Plaza Catalunya. Indigo è il mar chio degli alberghi boutique dell’InterContinental Hotels Group (Ihg). Nei dintorni della nuova struttura si trovano il monastero di Monsterrat, la spiaggia di Sitges ed El Borne, zona storica della città catalana. L’Indigo Plaza Catalunya è dotato di 77 camere e ispirato alle architetture moderniste di Gaudì, con una sala riunioni in grado di accomodare fino a 50 persone. «Abbiamo già 10 hotel nella famiglia Indigo in tutta Europa e abbiamo in progetto di aprirne altri 14 nella regione Iberica nei prossimi 35 anni» sottolinea Marco Piastra, general manager dell’Indigo Barcelona Plaza Catalunya.

Il debutto di Fairmont a Istanbul Il programma loyalty di B est Western International cambia nome e diventa, da Gold Crown Club International, Best Western Rewards. Le tessere cartacee già emesse sono ancora utilizzabili per le prenotazioni e per tutte le altre

iniziative legate al loyalty program. Tra i vantaggi destinati ai titolari di Best Western Rewards: raccolta punti e miglia con oltre 25 compagnie aeree, punti senza scadenza, migliore camera, checkin anticipato e late check-out.


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RECEPTION

OVUNQUE VICINI A VOI

Hilton Worldwide, più dieci in Europa Hilton Worldwide aprirà 10 nuovi alberghi nell'Europa centrale: lo ha annunciato la catena statunitense dopo la firma di un accordo con Foremost Hospitality Management GmbH. Le strutture in arrivo saranno brandizzate Hampton by Hilton e Hilton Garden Inn (rispettivamente, i marchi economy e midmarket del gruppo Hilton) e riguardano le principali località tedesche e probabilmente l’Austria. Le prime conferme, in attesa di annunci nei prossimi mesi del 2013, sono per gli Hampton by Hilton di Norimberga e Stoccarda, per i quali l’inaugurazione è prevista rispettivamente nel 2014 e nel 2015.

Starwood, 50 strutture in 5 anni Starwood Hotels&Resorts investirà 200 milioni di dollari per ampliare del 30% il proprio portafoglio di alberghi in Europa, con 50 nuove strutture entro i prossimi cinque anni: è il piano annunciato dalla catena statunitense, che già nel 2013 aprirà nel continente nove nuovi hotel, tra i quali il suo terzo albergo moscovita e tre strutture in Turchia. «L'Europa continua a offrire molte delle destinazioni più ambite a livello internazionale e ad attrarre viaggiatori da tutto il mondo. In questo continente la domanda dei nostri marchi è forte e, dopo anni di scarsa offerta, assistiamo a un incremento nella conclusione di accordi nei mercati consolidati e in quelli in rapida crescita» ha detto Simon Turner, presidente global development di Starwood.

Circa 500 hotel in Europa. Oltre 6100 hotel in tutto il mondo. Choice Hotels® offre una soluzione per qualsiasi esigenza di viaggio, con tariffe accessibili e numerosi servizi per facilitare le trasferte d’affari in ognuna delle oltre 6100 strutture nel mondo. Choice Hotels EuropeTM è presente con circa 500 strutture in 16 Paesi europei, dalla Scandinavia fino al Mediterraneo. Il programma reward Choice Privileges® ti offre l’opportunità di guadagnare punti in oltre 5500 strutture partecipanti in Europa*, in Medio Oriente, negli Stati Uniti (incluse Hawaii), in Australasia**, in Canada, in Messico, in America Centrale e nei Caraibi. Potrai usare i punti accumulati per soggiorni gratuiti, miglia aeree, voucher-regalo e molto altro. Iscriversi è facile, veloce e gratuito su www.choiceprivileges.it

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* Fatta eccezione per Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia. ** Inclusa Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Papua Nuova Guinea e Fiji. * Fatta eccezione per Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia e Svezia. ® Hotels International. diritti riservati. **2013 InclusaChoice Australia, Nuova Zelanda, Singapore,Tutti Papua iNuova Guinea e Fiji. ®

2013 Choice Hotels International. Tutti i diritti riservati.


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RECEPTION

A Milano il primo hotel a firma Ikea e Marriott Sarà a Milano il primo Moxy, il nuovo marchio alberghiero in fascia economy (tre stelle) di Ikea (ma senza l’arredamento low cost svedese) sviluppato in collaborazione con Marriott Hotels. Un investimento da cinquecento milioni di dollari in cinque anni permetterà di costruire i primi cinquanta budget hotel europei, gestiti in franchising da Nordic

Hospitality. La notizia è stata data dal Wall Street Journal. «Moxy si rivolge al viaggiatore della prossima generazione, gente con una sensibilità più giovane,

Room Mate arriva a Firenze Arrivano in Italia gli alberghi Room Mate Hotels: la catena spagnola di design hotel ha aperto due strutture a Firenze, il Room Mate Luca e il Room Mate Isabel, 75 camere totali. Entrambi saranno a quattr o stelle e in città, progettati dall’interior designer Lor enzo Castillo. Il più grande è il Luca, inaugurato a mar zo, situato in un palazzo neoclassico del 1865 a breve distanza

da Piazza San Marco e dal David di M ichelangelo. L’Isabella è invece in via dei Tornabuoni. Il gruppo nato nel 2001 ha aperto la prima struttura a M adrid, Room Mate Mario e oggi ne conta 18, anche a New York e B uenos Aires. «Dopo il successo del brand in Spagna abbiamo deciso che era il momento di affrontare l’Europa» ha detto Kike Sarasola, fondatore di Room

oltre a quelle che definiamo generation X e Y. Ogni aspetto del prodotto è stato pensato per riflettere lo stile di vita e rispondere alle aspettative di questo segmento di mercato, attento anche alla spesa. Marriott guiderà la ridefinizione dell’ospitalità economica», spiega Arne Sorenson, president e Ceo La catena alberghiera spagnola di Marriott Internatio- Melià Hotels International ha annunciato il nuovo programma nal. fedeltà Melià Rewards, già noto come Melià màs rewards (gioco di parole tra spagnolo e inglese). Dal primo livello, al quale chiunque può iscriversi per accumulare punti, si passa ai successivi Silver, Gold e Platinum con vantaggi e promozioni crescenti per il cliente, ad esempio orari di checkout posticipati, rispettivamente alle 14, 16 e 18 del pomeriggio. La Mate Hotels, elogiando Firen- classe argento si ottiene con due ze («non ci potr ebbe essere soggiorni (o 5mila punti o cincontesto migliore per la nostra que notti). Per accedere a oro e espansione ». Poi sarà la volta platino, invece, occorrono rispetdi Amsterdam (Room Mate tivamente dieci soggiorni (o venAitana, 250 camere entro giu- timila punti o venti notti) e trengno) ma la catena sta v alu- ta soggiorni (o cinquantamila tando anche Roma e Milano. punti e cinquanta notti).

Melià rinnova il programma fedeltà

Centesimo indirizzo per Taj Taj Hotels, il maggior e gruppo alberghiero indiano, festeggia il centesimo indirizzo con l’inaugurazione del Vivanta by Taj Gurgaon, nell’antica città indiana (capoluogo dell’omonimo distretto) oggi in rapida trasformazione e destinazione per viaggi di lavoro a 30 chilometri dalla capitale Nuova Delhi. Il brand asiatico arriva a 117 hotel in portfolio, sparsi in tutto il mondo. Il Taj Gurgaon si distingue per la ricerca del-

l’eccellenza, dall’area meeting e congressi da oltre 3mila metri quadrati, alla cucina Siam e al centro benessere ayurvedico con trattamenti per i disturbi da jet lag. In stile elegante e contemporaneo, l’hotel è strategicamente localizzato nei pressi del quartiere degli affari. La struttura, 183 camere e 18 suite, fa ampio uso di vetr o e pietra ed è stata disegnata dallo studio Warner Wong Design.



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SAN PAOLO PALACE

di Michela Rossi Moderno e raffinato, con una splendida vista sul mare, l’Hotel San Paolo Palace di Palermo è l’ideale per un soggiorno all’insegna del comfort. Dall’offerta di servizi professionali ai consigli per il tempo libero, tutto contribuisce a un perfetto viaggio d’affari

Business in stile mediterraneo H

otel di design, funzionale e accogliente, il S an Paolo Palace offre a chi viaggia per lavoro tutte le comodità, le dotazioni e le attenzioni necessarie per soggiornar e in modo proficuo e rilassante nel capoluogo siciliano. La stupenda vista che abbraccia il golfo di Palermo, la qualità del servizio e l’atmosfera calda ed elegante che si respira negli ambienti comuni ne fanno un luogo di riferimento privilegiato per incontrar e la grande tradizione dell’ospitalità siciliana rivisitata in chiav e tecnologica e contemporanea. N ei

momenti liberi, poi, l ’albergo rappresenta la base ideale per andare alla scoperta dei tanti tesori artistici, storici e naturali di cui è ricca la città siciliana: dalla lirica e dai balletti internazionali del Teatro Massimo Vittorio alla maestosa cattedrale, dal suggestivo castello normanno-medievale della Zisa al parco reale della Favorita, fino al rigoglioso orto botanico e alla indimenticabile spiaggia di M ondello è facile lasciarsi trasportare dall’emozione e dimenticare, per un attimo, la fitta agenda degli impegni professionali.


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za di oltre cinquecento coperti e l’altro, da 250 posti, realizzato al 14° piano dell’hotel, dal quale si ha il privilegio di goder e, tranquillamente seduti al pr oprio tavolo, di un panorama entusiasmante sul golfo e sulla città.

Comfort al lavoro L’albergo mette a disposizione dei suoi ospiti 284 camere, di cui dieci raffinate ed esclusive suite pensate tanto per le esigenz e leisure quanto per chi in trasferta ha bisogno di rendere operativo un “piccolo ufficio” personale. Le ampie metrature e la luminosità degli ambienti, unite a dotazioni standard quali l’aria climatizzata con controllo individuale, le comode scrivanie, il telefono con linea diretta in camera e in bagno, il plug per la connessione internet adsl (a richiesta anche wireless) e la filodiffusione, permettono di dedicarsi alle proprie attività lavorative senza essere disturbati. La tv con ricezione satellitare e i programmi Mediaset cinema e sport, il frigobar, la cassaforte, il bagno con vasca e doccia e tutti i comfort sono inv ece i complementi necessari per riposarsi in pieno relax. L’hotel, inoltre, in occasione di grandi convention ed eventi congressuali è in grado di attivare un canale tv dedicato, a cir-

altre due da 30/35, tre sale grandi rispettivamente da cento, 220 e 330 persone, e un ’imponente sala plenaria da no vecento posti con doppio palco per pr esentazioni, sfilate e spettacoli. A fare da collegamento tra le varie sale meecuito chiuso, visibile da tutti gli ting vi sono due ampi foyer, ideaspazi comuni con televisori e da li per coffee br eak e w elcome tutte le 284 camer e. L’offerta drink, mentre per allestimenti ed rivolta alla meeting industry, del esigenze particolari è possibile utiresto, evidenzia l ’altra grande lizzare anche delle moderne tensostrutture per esterni nonché vocazione della location, a tal richiedere alle autorità comunali punto che – come sottolinea il direttore Marcello Pizzuto – il San competenti di poter riservare l’aPaolo Palace «può vantare il cen- diacente e originale spazio “Kaltro congressi più grande della cit- s’Art” di 1.500 metri quadrati, tà». Il centro è dotato, tra gli altri uno storico ex deposito di locoplus, di coper tura wi-fi, cabina motive riqualificato come ar ea regia, circuito intranet e delle polivalente per eventi. migliori tecnologie audiovisive e Il tutto supportato da tre bar e da per videoconferenze via satellite, due eleganti ristoranti di alto liveled è così articolato: otto salette da lo enogastronomico, uno situato otto-dieci posti, tr e da 20/25 e al piano terreno con una capienLa stupenda vista sul golfo, la qualità del servizio e l’atmosfera calda ed elegante fanno del San Paolo Palace un luogo di riferimento privilegiato per i viaggiatori d’affari

Ancora relax in stile Palace Ancora a v antaggio dei clienti business (ma non solo), l ’hotel mette a disposizione un pratico internet point, il ser vizio su richiesta di lavanderia e stireria e sia uno spazioso parcheggio gratuito per chi viaggia in automobile sia la possibilità del ser vizio transfert da e per l’aeroporto, per quanti giungono a P alermo in aereo. Ma, soprattutto, il San Paolo Palace offre l’opportunità nel corso della giornata, e senza allontanarsi dalla struttura, di ricaricare le batterie e scaricare la tensione dedicandosi al proprio benessere psicofisico. «Gli ospiti – dice ancora il direttore Pizzuto – possono utilizzare a piacere il nostro moderno spazio fitness dotato di cyclette, vogatore, panca per addominali, step e tapis roulant, nonché, da giugno a settembre, tuffarsi nella piscina al 14° piano affacciata sull’incantevole cornice azzurra della costa siciliana e completa di lettini sdraio e solarium. Se lo desiderano, gli ospiti possono pr enotare un massaggio rilassante o tonificante direttamente in camera». Infine, sempre in tema di tempo libero, mare e relax, oltre agli itinerari consigliati alla r eception per non perdere i luoghi più suggestivi della città e delle zone limitrofe, l’hotel rende attivo, su richiesta, anche un comodo servizio navetta di andata e ritorno per la spiaggia di Mondello, vero gioiello turistico del M editerraneo. Indirizzo a fine rivista


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SUN INTERNATIONAL LAGOS - NIGERIA

di Michela Rossi

Con il business in mente Esclusivo e raffinato, situato nel distretto degli affari di Lagos, il Federal Palace Hotel & Casino di Sun International offre il massimo in termini di servizi, stile e sicurezza. Le opportunità per il tempo libero, poi, sono tra le più elettrizzanti

L’

esclusività si riconosce dai particolari, dalle atmosfere rilassate, dal ser vizio. Un mix ideale di stile ed efficienza che a Lagos, ex capitale nigeriana, si può sperimentare soggiornando presso il lussuoso F ederal Palace Hotel & Casino di S un International, storica location, completamente ristrutturata, dove nel 1960 venne firmata la dichiarazione d’indipendenza della Nigeria (già colonia inglese). L’hotel, che nella sua essenza conserva l’eco di quella stagione caratterizzata dal fermento politico e dalle sonorità del jazz, è situato strategicamente a Victoria Island – tra Lagos Island e Lekki

Peninsula, a cir ca 25 chilometri dal Murtala Mohammed Airport –, ossia nell’area commerciale e finanziaria più impor tante e moderna della popolosa metr opoli africana. Q ui, proprio di fronte all’Oceano Atlantico, con vista sul Golfo di Guinea e sulla Lagos Lagoon, si trovano le principali banche e società d’investimento, nonché gli uffici di nume-

rose multinazionali e di aziende italiane ed europee attive nel settore petrolifero e del gas, delle costruzioni, delle telecomunicazioni e dell’import-export. L’area, inoltre, è ricca di locali alla moda e teatri, bar, club, ristoranti di livello internazionale, shopping mall, centri benesser e, università, alberghi, spiagge e le più varie infrastrutture per il fitness e per il


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junior suite e 14 appartamenti con una o due stanze da letto. Dall’aL’AFRICA DI SUN INTERNA TIONAL ria condizionata al ser vizio in Sun International è il brand dei resort e degli hotel di luscamera 24 ore su 24, dall ’ampia so nell’Africa australe. Un’of ferta completa di str utture scrivania alla linea telefonica diretesclusive e di tendenza come il nuovissimo The Maslow Hotel di Johannesbur g, inaugurato all’inizio del 2013, ta, alla connessione internet ad alta che – nelle parole di Lidia Martinuzzi, responsabile sales velocità, i clienti business trovano and marketing per il Sud Eur opa – «sta già riscuotendo tutto il necessario per concentrarun interesse crescente da par te di gr uppi aziendali e tempo libero. In questo distretto si in assoluta privacy; così come i viaggiatori business da tutto il mondo». in continua evoluzione, nel cuore comodi letti king size, il quotidiaSi tratta di un design hotel dalla spiccata personalità, più trendy di Lagos, le cinque stelno del mattino o la tv satellitar e situato nel quar tiere finanziario di Sandton, che of fre le brillanti del Federal Palace rapcon schermo flat lcd garantiscono tutto il necessario per soggior ni all’insegna del comfor t presentano un approdo sicuro per la qualità del risposo e del erlax. Le totale. Altrettanto blasonato, vera icona di Cape T own, è il cinque stelle lusso The Table Bay, affacciato sul V&A top manager, delegazioni estere e sessioni di lavoro individuali posWaterfront e dotato di magnifica vista panoramica. business traveller desiderosi di trosono aver luogo anche nel moderAltra capitale africana, W indhoek in Namibia, altra pervare un ambiente estr emamente nissimo Executive Business Cenla di Sun International, il Kalahari Sands Hotel & Casino, ter di cui è attr ezzato l’albergo, raffinato e ospitale, dotato di comideale per uomini d’af fari abituati ai migliori standar d mentre per le riunioni corporate fort e servizi pensati appositamente internazionali. Infine il Botswana e il pr estigioso The sono disponibili otto esclusiv e e per rendere proficui, e al tempo Gaborone Sun, che con il suo confer ence centre, il casitecnologiche boardroom. Offrire stesso piacevoli e sereni, i viaggi in nò e la pr omessa della più intatta natura africana, rapNigeria dedicati agli affari. pasti e una prima colazione all’alpresenta un must per viaggi emozionanti. tezza dei palati più esigenti è inveLo stile in trasferta ce il compito dell ’Explorers BufIn linea con l ’African style con- naturali dalle tonalità calde e avvol- dal beige della sav ana all’ocra, al fet Restaurant, con un ventaglio di proposte culinarie dall’Africa all’Atemporaneo che lo contraddistin- genti. Pietra levigata, vetro che per- rosso-arancione dei tramonti. gue, creazione dello studio di mette il passaggio della luce, Dotato di elegante lobby con ter- sia. L’Ancestors Spirits & Wine design Black Moon di Johannes- acciaio e legno intagliato si adat- razza e verdi giardini che si affac- Bar e il Casino Bar sono a loro volburg, la struttura e gli interni del tano perfettamente, esaltandoli, ai ciano sul mare, l’hotel mette a dis- ta luoghi do ve immergersi nel Federal Palace incorporano sv a- toni cromatici tipici dell’ambien- posizione 150 alloggi spaziosi e lifestyle di Lagos, accompagnati riati materiali locali ed elementi te africano: dal grigio al marrone, curati in ogni dettaglio, di cui 12 dalla musica dal vivo o dall’idea di tentare la sorte al tavolo da gioco. Le cinque stelle brillanti Proprio il Casino dell’hotel, con il del Federal Palace suo intrattenimento elettrizzante, rappresentano un approdo insieme all’esclusivo Pool Club e sicuro per top manager, alla possibilità di dedicarsi al nuodelegazioni estere e business traveller desiderosi to, al jogging, al tennis e persino di trovare un ambiente al golf (in un avvincente percorso estremamente raffinato a 18 buche) sono tra i plus che fanno del Federal Palace la soluzione migliore per un soggiorno d’affari tra lusso, comfort e divertimento. Indirizzo a fine rivista


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di Assunta Corbo

I piccoli aerei sono più rapidi, più comodi e possono raggiungere molte più destinazioni delle compagnie di linea. Uno scorcio sull’andamento del comparto in ottica bt

Sempre più jet privati nei cieli I

Luigi Contessi e Roberto Boscolo, manager della neonata TheSuiteAir

l tempo è denar o, questo vale per quasi tutte le persone ma soprattutto per i business traveller. Trovarsi ad affrontare lunghe code al check-in, all’imbarco e al nastro del ritiro bagagli non è cosa simpatica. Tantomeno dover gestire ritardi, cancellazione dei voli o scioperi. I lati negativi del trasporto aereo di linea si trasformano negli elementi positivi della business aviation. I jet privati consentono ai passeggeri di presentarsi all'aeroporto anche solo 15 minuti prima della partenza, naturalmente imbar candosi da una terminal lounge privata prettamente dedicata a questo tipo di voli. Questo un primo elemento importante che ha decretato il successo del mercato dei jet privati. «Dopo il forte calo registrato nel

2008 e 2009, nel 2011 e 2012 il mercato delle compagnie di jet privati ha ricominciato a cr escere anche in Italia, rispettivamente del tre e del quattro per cento, sia pur senza raggiungere i livelli precedenti la crisi», evidenzia Renzo Pisu, ceo di J et Privati. «L'offerta è diversificata e si rivolge a una platea sempre più ampia di potenziali clienti: si v a dalla multiproprietà alle car te prepagate, passando per i contratti e i viaggi spot per affari o piacere». Secondo una r ecente indagine commissionata da Air P artner a Teseo Marketing Research, le principali ragioni nella scelta di utilizzo degli aer ei privati sono legate per il 57,6 per cento ai viaggi di affari, mentr e al secondo posto troviamo solo turismo con il 20,1 per cento e con il 19,5 per


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Secondo una recente indagine commissionata da Air Partner a Teseo Marketing Research, le principali ragioni nella scelta di utilizzo degli aerei privati sono legate per il 57,6 per cento ai viaggi di affari

cento la combinazione di turismo e affari. Il restante 2,8 per cento ha motivazioni differenti, come voli ambulanza, rimpatrio con assicurazioni eccetera. «I principali fattori che determinano la scelta sono la comodità degli orari, l'assenza degli scali intermedi, il costo e la vicinanza degli aeroporti di par tenza e di arrivo – spiega Alessio Altamura, country manager I talia di Air Partner – e le motiv azioni della scelta del noleggio di un jet privato sono simili sia per chi già li utilizza sia per i potenziali utilizzatori: urgenza del v olo, assenza di alternative con i voli di linea e l'ottimizzazione dei tempi. N el dettaglio, chi già utilizza un jet privato a noleggio per gli spostamenti di lav oro e per turismo mette al primo posto la motiv azione di sicurezza, al secondo il costo del noleggio, che evidentemente non è un fattore determinante nella scelta, la qualità del servizio e l'età dell'aereo». Privacy garantita Tra le peculiarità più appr ezzate del servizio anche la riser vatezza

I lati negativi del trasporto aereo di linea si trasformano negli elementi positivi della business aviation

costi e la disponibilità del velivolo. Il cliente compila la pr opria richiesta nel form online, e noi siamo in grado di preventivare il costo del volo, sia business sia leisure, entro 15 minuti dalla richiesta in base all ’urgenza del v olo. Un esempio? Per andare e tornare in giornata dal centro di Lugano al centro di Hannover con i normali voli di linea sono necesgarantita soprattutto nel caso di sarie, se includiamo trasferimenclienti vip o pr ofessionisti noti. ti, check-in e controllo, circa dieNon da meno, la questione prez- ci-dodici ore di viaggio vista l'aszo. Volare con un jet priv ato ha senza di collegamenti diretti tra le un costo indicativamente vicino due città. Con un jet priv ato è a quello di una business class, con possibile volare in giornata da una differenza di ser vizio talora Lugano a Hannover in meno di non irrilevante. due ore per tratta, al costo di «Il vero terreno di sfida, sul qua- 2.300 euro/ora di v olo e viagle si dovranno battere le compa- giando su comodi velivoli privagnie nei prossimi anni, sarà quel- ti da quattro posti». lo del contenimento dei pr ezzi. Per rispondere alle esigenz e dei Noi siamo molto sensibili a que- clienti, le compagnie di business sto aspetto – sottolinea P isu – e aviation hanno ideato una serie di sul nostro sito Jetprivati.it pro- iniziative di fidelizzazione che si poniamo un sistema che permet- traducono in una card. Nel caso te di conoscere in tempo r eale i di Air Partner si tratta di una car-


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ta a scalare sulla base delle ore di volo acquistate che par te da un minimo di 25. La disponibilità del velivolo è sempre garantita e non sono previste limitazioni nei periodi di alta stagione. Il credito di ore non scade mai e si può disdire il programma in qualsiasi momento senza penali ottenendo il pieno rimborso delle or e non utilizzate. Jet Privati, invece, propone un programma dedicato a chi prevede di viaggiare da 25 a cinquanta ore all'anno, attraverso il quale si possono acquistar e pacchetti di ore volo a prezzi vantaggiosi, trasformando il servizio di noleggio nella disponibilità garantita di un jet personale. Di diversa natura la proposta della neonata TheSuiteAir, recentemente presentata a Milano. «Grazie al sistema Jet Sharing più utenti possono prenotare lo stesso jet ottenendo così prezzi concorrenziali rispetto una normale business class, però con il confort di un volo privato che può raggiungere destinazioni dove i voli di linea non arrivano», spiega Luigi Contessi, fondatore della compagnia. Un servizio apprezzato,

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proposte al passo con i tempi e un mercato, quello mondiale, in forte crescita sebbene ancora poco strutturato. Secondo l’European Business Aircraft Association (Ebaa), entro il 2025 l'aviazione executive avrà una quota fra l’11 e il 14 per cento del traffico europeo, contro il 6,9 per cento registrato nel 2005. «In Italia l'aviazione privata ope-

Dopo il forte calo registrato nel 2008 e 2009, nel 2011 e 2012 il mercato delle compagnie di jet privati ha ricominciato a crescere anche in Italia

ra in un contesto caratterizzato da problemi sistemici, burocratici e inefficienze che si riper cuotono spesso anche sulla business aviation — aggiunge Contessi — . Il problema principale è che non esiste una visione comune di settore ed è un mer cato ristretto rispetto agli altri paesi industrializzati come Russia, Cina, Kazakistan e Emirati Arabi. Gli italiani sono ancora troppo timorosi e i controlli fiscali a v olte scoraggiano gli utilizzatori di questi servizi, considerati come un bene di lusso. Per quanto riguar da gli aeroporti italiani, questi sono pronti ma non ancora così elastici, belli e confortevoli rispetto ad alcuni presenti in altri Paesi. Oggi un bell'esempio di business airport italiano è l'aerostazione dell'aviazione generale di Olbia, sicuramente da imitare in termini di estetica, comfort e servizi offerti agli utenti finali e agli operatori». Potenzialità altissime Molta strada c’è ancora da fare in Italia ma i presupposti sono ottimi e le potenzialità altissime. Non resta che affidarsi al mer cato e cercare di differenziarsi. Jet Privati, per esempio, ha stretto una partnership con Martin Bernay,

Le motivazioni della scelta del noleggio di un jet privato sono simili sia per chi già li utilizza sia per i potenziali utilizzatori: urgenza del volo, assenza di alternative con i voli di linea, il comfort e l'ottimizzazione dei tempi

società di sviluppo design interior per v elivoli per la business aviation per la personalizzazione degli aeromobili. «Con l'uso di innovativi software 3D — spiega Pisu — è possibile realizzare i sogni dei clienti, sperimentando prove di materiali, qualità del design, estetica dei componenti e simulazione dei colori della livrea esterna del velivolo». Il progetto, denominato Prima Aviation Design, seguirà tre linee stilistiche: High tech, Sport ed Elegant. Il velivolo potrà esser e quindi personalizzato in ogni minimo dettaglio: oltre ai sedili, anche le porte, i bagni e la stessa fusoliera saranno brandizzati a misura del cliente. Nel futuro della business aviation, quindi, si fa largo anche il concetto di personalizzazione.


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Garcea direttore commerciale di Cisalpina Cisalpina Tours si rinnova al vertice: con oltre 25 anni di esperienza nel business travel, il 46enne milanese Giorgio Garcea è il nuovo direttore commerciale della tmc dopo avere iniziato la sua carriera in azienda nel 2010 nell’area sales & business development. Il manager dovrà rafforzare la vocazione internazionale di Cisalpina Tours attraverso il network Radius per la gestione dei travel program di aziende multinazionali e multisede. Si completa così la riorganizzazione della struttura commerciale avviata nel 2009. «Giorgio Garcea ha saputo diventare un importante punto di riferimento per le aziende clienti – dichiara Alfredo Pezzani, direttore generale di Cisalpina Tours – dunque è la persona più idonea per dare il giusto valore ai nuovi prodotti e ai servizi che stiamo sviluppando grazie a continui investimenti, dotazioni tecnologiche e sistemi di ottimizzazione della spesa».

Ricerca AirPlus: lunga vita ai fornitori Quando si parla di business travel, collaborare con i fornitori (lungo tutta la filiera dei servizi che rientrano nella gestione dei viaggi d’affari) permette di ottimizzare costi e processi delle trasferte di lavoro: è l’opinione della metà dei trav el manager intervistati per l’ottava edizione dell’AirPlus Travel Management Study, la ricerca annuale curata dall’azienda specializzata nei servizi di pagamento e analisi delle spese di

viaggio. L’indagine è stata svolta nel secondo semestr e del 2012 su un campione di 2.100 travel manager in 24 Paesi, tra cui l’Italia. Ma se da un lato i travel manager italiani condivi-

dono al cento per cento la necessità di collaborare con i fornitori, dall’altro essi marcano una differenza rispetto ai colleghi internazionali, perché sembrano dar meno peso ai risparmi di tempo che possono derivare da queste collaborazioni. Il 54 per cento degli italiani, però, ritiene di non avere abbastanza tempo per sv olgere il proprio lavoro: una per centuale in crescita rispetto al quaranta per cento di tre anni fa.

Amadeus, accordo con Trenitalia Amadeus e Trenitalia hanno siglato un accordo globale per la distribuzione dei servizi ferroviari, che prevede tra l’altro l’uso della piattaforma di vendita for nita dall’azienda di ser vizi per mettere a confronto le analoghe soluzioni di biglietteria aerea, attraverso il prodotto FlyByRail. Un’altra novità da parte di Amadeus è il lancio della soluzione Rail Agent Track dedicata ai servizi ferroviari di Trenitalia, distribuiti anche all’estero:

da ogni parte del globo gli operatori potranno prenotare le Frecce e in seguito tutte le altre rotte Trenitalia a media e lunga distanza, anche tramite sistema globale di Amadeus che mette in rete circa 91mila punti vendita nel mondo (12mila in Italia). Secondo uno studio Amadeus entro il 2020 l’alta velocità sarà il mezzo più utilizzato per gli spostamenti business e leisure entro i confini europei.

in breve Uvet cresce Nonostante la congiuntura economica negativa, il G ruppo Uvet (polo distributivo del turismo leader in Italia) ha chiuso il 2012 con un utile ante imposte consolidato di 6,5 milioni euro, in linea con l’anno precedente. Il giro d’affari è cresciuto del 19% a quota 2,2 miliardi di euro. «Il 2012 è stato un anno molto significativo durante il quale abbiamo ampliato la nostra offer ta di soluzioni per la mobilità aziendale, con l’acquisizione di Tkt e la costituzione di Traxall» ha commentato il presidente del gruppo Uvet, Luca Patané. Autonoleggio low cost a Fiumicino Accogliendo e rendendo vincolanti gli impegni di Adr (Aeroporti di Roma) l’Antitrust ha chiuso senza infrazioni l’istruttoria sulla società di gestione dello scalo di Roma Fiumicino, in merito ai servizi di autonoleggio low cost. Adr dovrà rendere disponibili a tariffa fissa otto spazi di sosta e fermata in aree strategiche dello scalo. Atpi group con Travelport La travel management company Atpi Group, attiva nel business travel e negli eventi, ha esteso la partnership con il fornitore di ser vizi informatici Travelport, che permette alla Tmc di sfruttare la tecnologia di booking a liv ello internazionale. Atpi Group ha 1.400 risorse umane in oltre sessanta sedi nel mondo.


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Cwt, Bartolucci nominata Director Sales & Marketing Nuova nomina per Carlson Wagonlit Travel (Cwt), l’azienda leader nel business travel management: Loretta Bartolucci ha assunto il r uolo nazionale di dir ector sales, mar keting & advanced client solutions. La manager do vrà coordinare lo sviluppo del new business, le strategie e iniziative di marketing, nonché le nuove soluzioni hi-tech per i clienti italiani, guidando i team dedicati. La riorganizzazione interna avviata nel 2012 intende garantire alle aziende clienti una str uttura ancor più propositiva, dinamica e orientata al cliente, per rispondere alle loro reali esigenze. La Bartolucci è entrata in Cwt nel 2006 come head of national program management.

La sfida ecologica di Italo Un viaggio per testimoniare l’impegno di Ntv a favore della sostenibilità ambientale: il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e il presidente di Eataly, Oscar Farinetti, hanno trascorso alcune ore a bordo del treno Italo con l’amministratore delegato della compagnia di traspor ti, Giuseppe Sciarrone. Le due aziende hanno così sottolineato la propria attenzione ai temi ecologici: entrambe infatti hanno siglato lo scorso dicembre un accor do volontario per rilevare e contabilizzare le emissioni di gas serra e ridurli, nell’ambito delle strategie contro il cambiamento climatico. Durante il viaggio, i tecnici Ntv hanno illustrato

al ministro le caratteristiche di Italo, treno ad alta velocità di ultima generazione ‘verde’ fin dalla sua concezione: è costruito con il 98% di materiali riciclabili e avendo un peso ridotto (circa 70 tonnellate) utilizza il 15% di energia in meno per passeggero rispetto ai treni tradizionali, con un risparmio energetico annuale di circa 650mila chilowattora su un percorso di mezzo milione di chilometri.

Al volante con la scatola nera Via libera, almeno dal punto di vista normativo, alla “scatola nera” per le automobili, uno dei fattori di cambiamento cruciali – anche e soprattutto nel mer cato del noleggio e delle flotte aziendali – in vista di un possibile ribasso futuro delle tariffe assicurative per le quatt r o ruote. A febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che stabilisce le caratteristiche di questi apparecchi che registrano in tempo reale tutte le attività compiute da un veicolo, grazie alla tecnologia satellitare. Secondo il Corporate Vehicle Obser vator y di Ar val (indagine basata su un campione di 4.800 interviste ad aziende) nel 2011 le flotte di veicoli aziendali hanno subito enori danni economici, stimati in 43 milioni di euro per gli oltre 4mila veicoli smarriti. La nuova scatola nera consentirà non solo di ridurre i costi dei premi assicurativi ma anche di monitorare i consumi di carburanti e localizzare eventuali incidenti, caratteristiche essenziali per gestir e nel migliore dei modi le flotte automobilistiche aziendali.

In taxi con Samarcanda Cisalpina Tours ha stretto un accordo con la Cooperativ a Radiotaxi Samarcanda di Roma (oltre 350 vetture associate): i clienti della tmc avranno a disposizione un ser vizio taxi dedicato per spostamenti programmati da e per l’aeroporto, con tariffe agevolate e una serie di benefit (auto di segmento medio alto, wi-fi e iPad gratuiti a bordo, pagamento con carta di credito e bancomat sempre garantito, accumulo punti del programma Mille Miglia Alitalia). Tutti i taxi sono abilitati ai servizi di web taxi, sms taxi e localizzazione satellitare delle vetture. Bt,nel mondo un 2013 stabile Spesa stabile per i viaggi d’affari nel 2013: lo pr evede AirPlus relativamente alle aziende con sede in Europa Occidentale, Gran Bretagna, Scandinavia, Nord America, Australia e Singapore. I volumi di viaggio saranno equivalenti al 2012, ma con un ruolo primario dei Paesi emergenti, soprattutto i Bric dove gli operatori sono più ottimisti. Tweet imperdibili per il business traveller Consultare Twitter può essere difficile per chi si trova pressato da scadenze e incontri di lavoro. Una mini-guida agli account più importanti per i business traveller viene dal blog di Chris McGinnis nel portale del San Francisco Gate (blog.sfgate. com/cmcginnis) che consiglia una short list di profili da tenere d’occhio.


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Best practice negli acquisti Business intelligence, Migliorare i pr ocessi di pr ocurement sfruttando le potenRadius zialità emergenti dei social media: questo il tema clou delpremiato l’incontro dedicato ai Chief procurement officer (Cpo) promosso da Carlson Wagonlit Travel, l’azienda specializzata nel business travel management e dalla School of Management del Politecnico di Milano. Nel mondo, il novanta per cento dei buyer utilizza i social media durante l’orario di lavoro e il 55 per cento di essi cita le community online o i forum come influenzatori nelle decisioni di acquisto; il 77 per cento è convinto che il loro uso aumenterà in futuro. In Italia, secondo il sondaggio svolto tra i presenti,

solo il 36 per cento di Cpo attualmente utilizza i social media per il proprio lavoro. A valle del workshop è stata creata la Cpo I nnovation Community, gruppo riservato su Linkedin per diffondere cultura e competenz e, generare nuove idee progettuali e identificare e promuovere le good practice.

Un premio per l’uso innovativo degli strumenti di business intelligence: è quello conferito a Radius, il network inter nazionale di travel management di cui Cisalpina Tours è membro fondatore e socio per l’Italia, in occasione della 16a conferenza annuale (a Las Vegas) di MicroStrategy: l’azienda americana, leader nel settore, ogni anno premia le realtà di spicco nell’utilizzo di soluzioni hi-tech per l’analisi strategica del mercato. Il network Radius sviluppa soluzioni personalizzate per multinazionali e sistemi

Gbta, nuova guida online per gestire le Rfp Creare la per fetta richiesta d’offerta (Rfp, request for proposal) da inviare ai potenziali fornitori nell ’ottica della gestione strategica di eventi e meeting (o appr occio Smm, strategic meeting management): è l’obiettivo della guida pubblicata gratuitamente online dalla Gbta Foundation, l’ente di ricerca della Global business travel association. Il

documento presenta temi standard per gestir e il rappor to con la supply chain e implementare in modo efficace un piano strategico. Il tool affianca lo S trategic meetings management maturity index, lanciato un anno fa dalla Gbta: secondo questo approccio, la gestione delle request for pr oposal rappresenta l’ultimo passo della selezione dei vendor; la risorsa è il frutto di un gruppo di lavoro composto da rappr esentanti delle aziende ed è disponibile nell’Hub dei contenuti online di Gbta.

di consolidamento dei dati di spesa, tramite attività di global account management; conta novanta agenzie di business travel con 3.300 sedi in ottanta Paesi, che gestisce oltr e 21 miliardi di dollari di spesa annuale in viaggi aziendali (una delle attività principali è il Global Hotel Pr ogram) e ha le sedi principali a Bethesda (Maryland, Stati Uniti) Londra, Singapore e San Paolo.

Forum sull’energia a Città del Capo La Global Business Travel Association (Gbta) ha annunciato che l’African Energy & Resources Travel Symposium si svolgerà a Città del Capo il 3 e 4 luglio 2013. Si tratta del sesto evento dell’associazione in questo settore, dopo il primo meeting in Europa nel 2011. Saranno presenti circa cento delegati solo dal Sud Africa e numerosi buyer, che faranno anche parte della direzione dei lavori. Locauto rinnova il sito web Nuovo sito w eb per Locauto (www.locautorent.com) tra i maggiori player italiani nel settore dell’autonoleggio: una veste grafica completamente rivista e un più semplice e veloce reperimento delle informazioni. Il nuovo look nasce con l’obiettivo di aggiornare e modernizzar e la presenza online del marchio, che mette al primo posto la convenienza delle tariffe. È presente un tool di booking online per portare a termine la propria prenotazione. Cwt, nuovi accordi nel settore pubblico Carlson Wagonlit Travel ha stipulato nuovi contratti nella Pubblica amministrazione: Quattro ministeri (Economia, Istruzione, Esteri e Ambiente), due dipartimenti del Viminale, Equitalia Nord e Sud e il Csm sono i nuovi partner pubblici del fornitore di soluzioni per il business travel management. I contratti sono stati stipulati a seguito dell’accordo quadro dopo la gara di Consip.


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TurismoAffari d’

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Hanno collaborato: Alessandra Boiardi, Carola Cappelletti, Assunta Corbo, Giulia De Stefano, Ferdinando Farba, Giovanni Fassola, Nicoletta Giraldi, Giorgio Maggi, Daria Nardi Bessola, Madeleine Rey, Alessandro Rigatto, Michela Rossi, Stella Stroppa, Simona Zin

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Milano, Como, Cremona, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta Angela Maspero Ediman - Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 Fax 02.55.23.14.86 angela.maspero@ediman.it Roma, Rieti, Viterbo, Abruzzo Mizar sas Fiorella Ferrante Cell. 393.94.38.033 Tel. 06.98.26.18.64 - Fax 06.98.26.18.65 fiorella.ferrante@ediman.it Emiliano Palmieri Cell. 338.46.76.920 - Tel. 06.98.26.18.63 - Fax 06.98.26.18.65 emiliano.palmieri@ediman.it Roma, Frosinone, Latina Annamaria Betrò Via Archippo, 3 - 00125 Roma Tel./Fax 06.52.16.93.19 cell. 347.81.61.893 anna.betro@ediman.it Toscana, Umbria Guido Zaccagnini Cell. 340.22.68.473 guido.zaccagnini@ediman.it Vincenzo Morreale Cell. 348.51.06.384 vincenzo.morreale@ediman.it Basilicata, Calabria, Campania, Puglia Vito Di Savino Cell. 347.78.03.446 vito.disavino@ediman.it Sicilia Promoservice - Vincenzo Morreale Via Lancia di Brolo, 167 - 90145 Palermo

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