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TurismoAffari Numero 1
Gennaio - Febbraio - Marzo 2012
anche online su
www.ediman.it
B u s i n e s s Tr a v e l • A g e n z i e d i V i a g g i o • Tr a n s p o r t a t i o n • O s p i t a l i t à FERROVIE Quattro livelli sul Frecciarossa e tre ambienti sull’Italo di Ntv. Il Tgv firmato Lacroix e la collaborazione DB-OeBB con TreNord. Ecco com’è cambiato lo scacchiere dei binari business
CAR FLEET Dotazioni di sicurezza ai massimi livelli e cilindrata contenuta entro i due litri per le superammiraglie scelte come fringe benefit per il top management aziendale
OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL 2011
Viaggi d’affari a tre velocità
Dati confortanti dall’undicesima edizione della nostra ricerca presentata alla Bit. Volano le trasferte intercontinentali che fanno da traino ai viaggi in Europa mentre sono ancora in leggera contrazione le destinazioni nazionali. Buona la dinamica della spesa che, per la prima volta nell’ultimo quadriennio, sale più del tasso di inflazione L a
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T r a v e l
M a n a g e r
GUIDA 2012 Quinta edizione, rinnovata nei contenuti e nella grafica, per la Guida di Turismo d’Affari studiata per facilitare il lavoro dei travel manager In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di cmp Roserio Milano per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere i diritti postali
Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20
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1 Il manuale operativo per il travel manager aziendale
con le schede tecniche dei più qualificati fornitori di servizi e ospitalità
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d’ TurismoAffari Numero 1
Gennaio - Febbraio - Marzo 2012
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B u s i n e s s Tr a v e l • A g e n z i e d i V i a g g i o • Tr a n s p o r t a t i o n • O s p i t a l i t à FERROVIE Quattro livelli sul Frecciarossa e tre ambienti sull’Italo di Ntv. Il Tgv firmato Lacroix e la collaborazione DB-OeBB con TreNord. Ecco com’è cambiato lo scacchiere dei binari business
CAR FLEET Dotazioni di sicurezza ai massimi livelli e cilindrata contenuta entro i due litri per le superammiraglie scelte come fringe benefit per il top management aziendale
OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL 2011
GUIDA 2012 Quinta edizione, rinnovata nei contenuti e nella grafica, per la Guida di Turismo d’Affari studiata per facilitare il lavoro dei travel manager
Viaggi d’affari a tre velocità Dati confortanti dall’undicesima edizione della nostra ricerca presentata alla Bit. Volano le trasferte intercontinentali che fanno da traino ai viaggi in Europa mentre sono ancora in leggera contrazione le destinazioni nazionali. Buona la dinamica della spesa che, per la prima volta nell’ultimo quadriennio, sale più del tasso di inflazione L a
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M a n a g e r
In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di cmp Roserio Milano per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere i diritti postali
Poste italiane SpA - Spedizione in abb. post.- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 N.46) Art. 1 Comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si restituisca al mittente, che si impegna a pagare la relativa tassa. Euro 4,20
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1 Il manuale operativo per il travel manager aziendale
con le schede tecniche dei più qualificati fornitori di servizi e ospitalità
nº 1 gennaio - febbraio - marzo ’12
Anno nuovo, treni nuovi
di Ferdinando Farba
E il cielo è sempre più... verde
di Giulia Di Stefano
Viaggi d’affari in sicurezza
di Simona Zin
Comfort ad alta quota
di Michela Rossi
Il volo del Falcone
di Giulia Di Stefano
Proposte per un futuro di successo
di Daria Nardi Bessola
STAR ALLIANCE
Più voli, più risparmi
di Daria Nardi Bessola
OSSERVATORIO
Il business travel a tre velocità
di Alessandra Boiardi
6
COVER STORY
14
VOLARE
18
HRG ITALIA
20
QATAR AIRWAYS
22
GULF AIR
24
SENECA
26 34 I-XVI
Sommario
11° OBT
Osservatorio business travel 2011 Travel Trend, torna l’edizione romana
di Alessandra Boiardi
Nel cuore del Barocco
di Michela Rossi
GRUPPI ALBERGHIERI BT
Ghs: ethical feel-good, ma non solo...
di Tommaso Crociera
62
HOTEL MULINO GRANDE
Incontrarsi nel Mulino
di Simona Zin
64
CAR FLEET
Al top ma con prudenza
di Alessandro Rigatto
70
WORLDWIDE
Bollywood, cuore business
di Giovanni Fassola
51
EVENTI EDIMAN
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PRINCIPE DI CATANIA
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Check in
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Reception
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Block notes
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Editoriale L’Osservatorio 2011, condotto per la nostra rivista dal professor Andrea Guizzardi e realizzato con il suppor to scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze T uristiche e il patrocinio del Dipar timento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna, ha evidenziato una piccola crescita dei viaggi d’affari delle imprese italiane. Piccolissima. Ma c’è. E, se è vera l’equazione che il business travel è business a tutti gli effetti e viceversa, vogliamo pensare positivo e crederci. Forse il “post-crisi” è davvero iniziato. La ricerca sottolinea una dinamica del bt a tre velocità: le trasferte in Italia sono ancora in lieve contrazione ma l’Europa riprende bene e le destinazioni di lungo raggio vantano una crescita che sfiora la doppia cifra. La spesa per i viaggi d’af fari, quindi, cresce di quasi il cinque per cento, raggiungendo quota 18,1 miliardi di euro, e tra i rispondenti ai due questionari dell’Obt 2011 la quota di chi si dichiara ottimista è del 62 per cento. Ottimismo sembra dunque essere la parola d’ordine di quest’anno. Certo è quella che ha dato impulso alle molte evoluzioni sul settore ferroviario, che vede l’ingresso di competitor e un taglio sempre più business oriented dei servizi a bordo e a terra, come potrete leggere nella nostra cover story. Come tradizione, il nuovo anno di T urismo d’Affari segna anche l’arrivo della Guida. Il profondo lavoro di revisione che la accompagna ci rende cer ti (più che ottimisti, dunque) che anche questa quinta edizione si avvii a riscuotere i consensi degli addetti ai lavori che già hanno accompagnato le precedenti.
In business travel we trust
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COVER STORY
Anno nuovo, treni nuovi di Ferdinando Farba
Quattro livelli sul Frecciarossa e tre ambienti sull’Italo di Ntv, che debutta a marzo, al posto delle tradizionali prima e seconda classe. Il Tgv Milano-Parigi è stato ridisegnato da Christian Lacroix e le ferrovie tedesche DB e austriache OeBB – in collaborazione con TreNord – rinnovano i collegamenti diretti lungo l'asse del Brennero. Vediamo com’è cambiato in pochi mesi lo scacchiere dei binari business
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eguendo le orme del trasporto aereo e con l’intento di catturare più clientela business i treni aboliscono le tradizionali prima e seconda classe per sostituirle con quattro graduazioni di “livelli” secondo Fs e tre graduazioni di “ambienti” secondo Ntv, la società presieduta da Luca Cordero di Montezemolo al debutto col proprio treno Italo dal prossimo marzo. Per contro, il Tgv MilanoParigi, gestito dallo scorso dicembre direttamente dalle ferrovie francesi Sncf, mantiene le due classi ma ristruttura gli interni con restyling dell’architetto Christian Lacroix offrendo ben quattro modulazioni tariffarie. Per tutti vale il principio che chi paga di più ha diritto a più servizi e a trattamenti preferenziali, fermo restando un minimo standard generale di alta qualità. I livelli dei Frecciarossa Con il nuovo orario dello scorso dicembre due treni Frecciarossa e precisamente il 9610 e il 9635, in servizio tra Milano e Napoli, sono stati ristrutturati negli interni per offrire quattro livelli differenziati. L'operazione, in via di estensione a tutti i Frecciarossa, sarà completata entro dicembre, mese in cui non saranno più previste le due classi. Vi illustriamo la differenza tra i livelli tenendo conto che gli Etr 500 sono composti da 11 carrozze e che al binario un display elettronico ne evidenzia la loro numerazione facilitando l’accesso a bordo. Livello standard (il più economico): sulle quattro carrozze numerate dalla 11 alla 8 per un totale di 272 posti a corridoio centrale con otto poltrone per ogni fila. I viaggiatori di questo livello non possono accedere agli altri livelli né alla carrozza ristorante ma pos-
Con il nuovo orario dello scorso dicembre due treni Frecciarossa e precisamente il 9610 e il 9635, in servizio tra Milano e Napoli, sono stati ristrutturati negli interni per offrire quattro livelli differenziati
sono usufruire di servizio con carrello minibar al proprio posto. Livello premium: su due carrozze, la 7 e la 6, per un totale di 134 posti a corridoio centrale con otto poltrone per ogni fila. Welcome drink e quotidiano gratuito con servizio di carrello minibar e possibilità di accesso alla carrozza ristorante, la numero 5 ubicata in centro al treno. Livello business: su tre carrozze, dalla 4 alla 2, per un totale di 159 posti a corridoio centrale con sei poltrone più larghe (64 centimetri) rispetto ai livelli standard e
premium, per ogni fila. Accoglienza dedicata a terra, welcome drink, snack e quotidiani gratuiti, servizio di carrello minibar e possibilità di accesso alla carrozza ristorante e di riservare due salottini da quattro posti. Disponibili poltrone nell'“area silenzio” con divieto di uso di cellulari e un garbato invito a moderare la voce. Livello executive: la carrozza 1 dotata di otto poltrone in pelle da 69 centimetri con schienale reclinabile e poggiagambe con distanza di 150 centimetri dalla poltrona successiva. Adiacente sala
riunioni a disposizione, con monitor a 32” per video conferenze e proiezioni. Drink e snack a volontà con vasta scelta di quotidiani e periodici nazionali ed esteri e servizio di pasto servito al posto e incluso nel prezzo con menu curati dallo chef Gianfranco Vissani. Divieto di accesso ai viaggiatori di altri livelli e possibilità di riservare poltrone nella zona silenzio. Valutando il rapporto prezzo servizi, il salto di qualità si percepisce nel passaggio dalla premium alla business in cui le file di pol-
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COVER STORY
Le tariffe per i quattro livelli per viaggi di sola andata sulle tratte Milano-Roma e Milano-Napoli Tariffe in euro
Standard
Premium
Business
Executive
Milano-Roma
86,00
100,00
116,00
200,00
Milano-Napoli
95,00
113,00
133,00
219,00
NB. sui treni non ancora operativi con i quattro livelli si applicano le tariffe della seconda e della prima classe che da Milano a Roma sono nell’ordine di euro 91,00 ed euro 116,00 e da Milano a Napoli di euro 100,00 e di euro 133,00.
Fonte: FS italiane
LA NUOVA DENOMINAZIONE DELLE CLASSI tradizionale
livello Fs
ambiente Ntv
seconda
standard
smart
seconda “plus” (*)
premium
smart cinema
prima
business
prima
esclusiva (*)
executive
club
(*) questi due termini non sono ufficiali ma coniati da noi per rendere meglio l’ idea dell’upgrading progressivo dei servizi.
Elaborazione F. Farba
trone si riducono da otto a sei mentre il livello executive è tagliato su misura per i viaggiatori più esigenti. Servizi a bordo e a terra In tutti i quattro i livelli prese di corrente al proprio posto, wifi con connessione in tutte le linee percorse, monitor per informazioni e servizio continuo di pulizia a cura del “pulitore di bordo”. L'accesso alla carrozza ristorante è riservato ai viaggiatori di livello premium e business, avendo quelli di livello standard il servizio minibar e quelli executive il pasto servito alla propria poltrona. Nel sistema di prenotazione, le file sono espresse in numeri e i posti in lettere A, B, C e D come sugli aerei e sono prenotabili posti nelle aree silenzio (in business ed
executive) come pure è possibile cambiare livello una volta a bordo, previa disponibilità di posti e pagamento della differenza oltre alla soprattassa di otto euro. Al binario è sempre possibile fare il biglietto all’ultimo momento mentre i viaggiatori di livello executive o dei salottini riservati in livello business hanno diritto di accesso al Freccia Club il giorno del viaggio, unitamente ai soli possessori della Cartafreccia in versione Platino e Oro. Gli ambienti di Italo È preannunciato a marzo il debutto dei treni Italo operati da Ntv Nuovo Trasporto Viaggiatori e ogni composizione presenta 11 carrozze senza motrici in quanto i motori sono distribuiti sui carrelli. In tutti gli ambienti a bordo, realizzati dalla Italdesign di
Valutando il rapporto prezzo-servizi sul Frecciarossa il salto di qualità si percepisce nel passaggio dalla premium alla business, in cui le file di poltrone si riducono da otto a sei mentre il livello executive è tagliato su misura per i viaggiatori più esigenti
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Su Italo, in tutti gli ambienti a bordo – realizzati dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro – sono disponibili poltrone in pelle Frau e comunicazione satellitare bidirezionale con connettività a banda larga da rete telefonica Umts e wifi
Giorgetto Giugiaro, sono disponibili poltrone in pelle Frau e comunicazione satellitare bidirezionale con connettività a banda larga da rete telefonica Umts e wifi. Vi descriviamo i tre ambienti con le loro caratteristiche. Ambiente Smart (il più economico) in cinque carrozze numerate dalla 10 alla 6 con 249 posti a sedere a corridoio centrale in file di otto poltrone. Possibilità di ristoro da macchinette self service nella carrozza 7 con ampio spazio a disposizione. Una variante denominata Smart cinema è costituita dalla carrozza 11 posta all’estremità del treno per evitare transiti dei viaggiatori, con 39 posti in ambiente Smart ma con dall’alto otto schermi ad alta definizione per proiezioni di film (accordo con Medusa) e notizie dal portale di bordo. Prezzi contenuti per motivi promozionali e possibilità di ristoro nella carrozza 7 come già menzionato. Ambiente Prima in quattro carrozze dalla 5 alla 2 con 143 posti a sedere a corridoio centrale in file di sei poltrone, “area break” con spazio per sgranchirsi le gambe, snack, drink e giornali a disposizione. Carrozza “Relax” con divieto di uso di cellulari e invito a moderare i toni di voce. Ambiente Club nella carrozza 1 con 19 posti a sedere di cui otto disponibili in due salottini riservabili da quattro persone. Schermo touch screen sul modello aereo nella propria poltrona per scegliere l’intrattenimento dal portale di bordo. Snack, drink e giornali a disposizione con possibilità di ordinare a prezzo speciale il pasto su vassoio “Italobox” servito al proprio posto.
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Con la gestione diretta da parte delle Ferrovie Francesi Sncf il servizio tra Milano e Parigi viene potenziato da due a tre corse giornaliere effettuate da nuovi Tgv ridisegnati dallo stilista Christian Lacroix con colori ripensati e spazi più ampi
Italo a bordo e a terra Servizio continuo di pulizia e catering curato dalla Società Eately con cibi freschi precucinati e serviti al proprio posto nell'“Italobox”, una scatola ispirata al modello giapponese con menu, posate, tovaglioli e bevande. Ne possono usufruire i viaggiatori in ambienti Prima e Club, prenotando l’Italobox all’atto dell’acquisto del biglietto oppure a bordo del treno. I terminal a terra di Ntv sono le “Case Italo” operative nelle 12 stazioni di transito del treno ossia Torino Porta Susa, Milano Porta Garibaldi, Milano Rogoredo, Bologna Centrale, Firenze Santa
LE TARIFFE DEL TGV Riportiamo in tabella la tipologia di tariffe di seconda classe “a partire da” comprensivi di prenotazione del posto ricordando che si applicano le condizioni di trasporto di Sncf. Mini da 25 euro
disponibilità sino a 14 giorni prima della partenza non possibili cambi e rimborsi
Eco da 55 euro
posti limitati secondo contingente penale per cambi e rimborsi sino alla partenza
Standard da 80 euro
posti limitati secondo contingente penale per cambi e rimborsi sino alla partenza
Flexi da 110 euro
disponibilità sino al momento della partenza cambi e rimborsi ammessi sino alla partenza
Maria Novella, Roma Tiburtina, Roma Ostiense, Napoli Centrale, Salerno, Padova, Venezia Mestre e Venezia Santa Lucia. Le Case Italo forniscono assistenza ai viaggiatori e consentono l’acquisto dei biglietti, reperibili con orari definitivi e prezzi sul sito www.italotreno.it e nelle agenzie di viaggio convenzionate. I treni Italo sono soggetti alle condizioni di viaggio di Ntv e valutando i servizi, l’utenza business più esigente si soddisfa negli ambienti Prima e Club, ma la più economica Smart in versione cinema è una novità che incuriosisce insieme all’originale formula della ristorazione. Tgv Milano-Parigi Con la gestione diretta da parte delle Ferrovie Francesi Sncf il servizio tra Milano e Parigi viene potenziato da due a tre corse giornaliere effettuate da nuovi Tgv ridisegnati dallo stilista Christian Lacroix con colori ripensati e spazi più ampi. In seconda classe, a corridoio centrale con file di otto poltrone ai due lati, le novità sono costituite dal sedile inclinabile e dal poggiatesta reclinabile con un’armonia cromatica nelle carrozze tra il viola e il rosso. In prima classe ogni fila riduce i
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Le ferrovie tedesche DB e austriache OeBB in collaborazione con TreNord rinnovano i collegamenti diretti lungo l'asse del Brennero
azienda in modalità eticketing con stampa biglietto su carta dal sito www.tgv-europe.com. In alternativa sono disponibili il call center di Rail Europe agenzia viaggiatori Sncf (tel. 02.40326435 ), il terminal Sncf presso le stazioni di Milano Porta Garibaldi e Torino Porta Susa e le agenzie di viaggio abilitate alla biglietteria Sncf.
sedili da otto a sei con maggior spazio a disposizione, presa elettrica individuale, guanciale, ripiano rialzabile e servizio di ristorazione al posto. Per il ristoro funziona il carrello minibar e il tradizionale bar-bistrot con ampia gamma di cibi e bevande calde e fredde e possibilità di acquisto di biglietti per i mezzi pubblici di Milano, Torino, Lione e Parigi. Il servizio è offerto da Milano Porta Garibaldi, Torino Porta Susa, Oulx e Bardonecchia per Modane,
Chambery, Lione St. Exupery e Parigi Gare de Lyon nel tempo di circa sette ore e dieci minuti. Una corsa ferma anche a Novara, Vercelli e St. Jean de Maurienne con il Tgv unico mezzo che consente di andare e tornare in giornata tra le stazioni italiane e Lione. A Torino e Milano saranno possibili, previa verifica degli orari, coincidenze con i Fracciarossa lungo l’asse Torino-Salerno. I biglietti possono essere emessi dal proprio terminale da casa o in
Eurocity DB-OeBB Le ferrovie tedesche DB e austriache OeBB in collaborazione con TreNord rinnovano i collegamenti diretti lungo l'asse del Brennero con carrozze austriache di prima e seconda classe, compartimenti business e prese per i laptop. Sono previste cinque corse a/r da Verona Porta Nuova per Innsbruck e Monaco di Baviera, di cui una proveniente da Venezia e una da Bologna. A Verona coincidenze con treni Frecciabianca
da Milano e a Bologna con i Frecciarossa e Frecciargento. DB e OeBB effettuano servizi anche per le tratte interne italiane come Rovereto, Trento e Bolzano, a tariffe di mercato a partire da 19 e 29 euro. I prezzi sono consultabili insieme agli orari sui siti www.bahn.com/it e www.obbitalia.com, attivi anche per prenotazioni online insieme alla biglietteria DB-OeBB presso la stazione di Verona Porta Nuova, le agenzie di viaggio convenzionate e il sistema Sipax di Trenitalia grazie a uno specifico accordo sottoscritto. Ricordiamo che le ferrovie austriache OeBB effettuano anche un servizio “Intercitybus” da Venezia Piazza Roma, Venezia Mestre e Udine Stazione Fs per Klagenfurt, con possibilità di coincidenza a Villach con tre treni eurocity giornalieri per Vienna Meidling. Più treni veloci All’aumento della qualità fa riscontro un deciso incremento dell’offerta. Trenitalia aggiunge alle 72 corse giornaliere MilanoRoma un rinforzo di altre dieci nei giorni di punta con corse no stop sino alle 10 di mattina e da metà pomeriggio in poi. Sulla Milano-Torino salgono a 11 le corse giornaliere nei giorni lavorativi (di cui cinque entro le ore 9 ) e sulla Torino-Roma e Milano-Salerno a dieci ciascuna. Ntv prevede un graduale aumento delle corse, in funzione della consegna dei suoi treni, con 17 a/r da Milano a Roma di cui tre no stop e 12 da Roma a Napoli con l’obiettivo di un totale a fine anno di 41 corse a/r sulla Torino-Salerno e dieci sulla Venezia-Napoli. L’offerta globale conferma l’allargamento della “torta” come spiegato nel numero precedente di Turismo d’Affari (nr. 4-2011).
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VOLARE
di Giulia Di Stefano
E il cielo è sempre più… verde C
apita a volte di alzarsi, una mattina qualsiasi, con una melodia in testa e di portarsela dietro per tutto il giorno canticchiandola qua e là. Forse è così che nascono i cosiddetti tormentoni, che spesso si guadagnano questo appellativo proprio perché hanno la capacità di nascere in sordina e poi di esplodere con un alto potere contagioso. Sembra quasi lo stesso destino di una parolina che ha saputo farsi strada anche nelle questioni di business travel: green. Tantissimo è stato detto su un approccio ecocompatibile applicato alle trasferte di lavoro, dai pionieri si è passati ai sostenitori “ultrà” e da un timido approccio di pochi la questione ecologica è diventata una delle voci quasi imprescindibili delle policy aziendali. È giusto così, perché – e per fortuna – è la direzione in cui sta andando il mondo, sempre più consapevole di non essere invincibile e soprattutto inesauribile. Resta però da tenere alta l’attenzione per capire se con troppo fumo il rischio è quello di avere poco arrosto. Che poi il green sia anche
L’ultima frontiera ecologica del trasporto aereo è il biofuel, un traguardo che non è ancora realtà, anche se non mancano i pionieri. Carburanti sempre più green trasformano l’approccio al viaggio anche nel business travel?
una questione di marketing è abbastanza evidente, ma questo nulla toglie alla bontà delle iniziative, anche se spesso all’opzione green deve essere abbinata la caratteristica di low cost per avere il giusto appeal. Essenziale è la possibilità di scegliere soluzioni sostenibili per il proprio viaggio, soprattutto per quella voce che ha il maggiore peso: il mezzo di trasporto. Da questo punto di vista c’è una nuova frontiera nell’utilizzo di carburante a minor impatto ambientale che, anche se in una fase ancora arretrata, si presenta come il
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BIOCARBURAN TE, SIAMO FRITTI Risparmio ed ecologia possono esser e amici. Un esempio ci è fornito addirittura da McDonalds che, forse un po’ per sdoganarsi dalla pessima fama che gode pr esso le associazioni ambientaliste di tutte il mondo, si fa avanti con un’iniziativa decisamente green. Il colosso dei fast food ha infatti avviato una policy di riduzione delle emissioni di anidride carbonica pr ovenienti dalla flotta di automobili aziendali, utilizzando al posto degli altri carburanti un biodiesel “autoprodotto”. La novità è che questo biodiesel sarà il risultato, per l’85 per cento, della lavorazione dell’olio di scarto utilizzato per friggere le patatine, con il restante 15 per cento di olio di semi di colza. In particolare in Italia l’idea è di Havi Logistics, che ha elaborato il pr ogetto di raffinazione degli oli di scarto delle patatine, destinato a divenir e carburante bio per le proprie auto aziendali. La società modenese è stata premiata sia da McDonalds sia dalla Pr ovincia di Modena per il suo impegno ecologico.
Le compagnie aeree più green sono oggi quelle con la flotta più giovane, con velivoli di ultima generazione in grado di garantire la massima efficienza dei motori secondo gli standard più aggiornati
futuro delle pratiche ambientali soprattutto per le compagnie aree. Si tratta dei biofuel, i biocarburanti: l’alternativa ecocompatibile ai combustibili fossili (praticamente in grado di sostituire la benzina e il diesel). Si sta infatti cercando il modo di produrre carburanti che siano in grado di ridurre le emissioni degli aerei e il loro impatto sull’ambiente. Ambiziosi i traguardi prefissati: lo scorso dicembre il commissario europeo per l’energia Günther Öttinger ha presentato la nuova Energy Roadmap 2050, il cui progetto prevedere di ridurre dell’ottanta per cento le emissioni di CO2 entro il 2050. Il testo si rivolge anche al settore dei trasporti con indicazioni sulla riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili a vantaggio di quello dei biocarburanti. Proprio sui biofuel – di cui già esistono molti tipi, anche se la commercializzazione è ancora questione delicata – l’Unione Europea ha avviato un sistema di regolamentazione. Il rischio della produzione di biocarburanti infatti è l’abuso di terreni e materie prime che possono essere invece utilizzati per l’uso alimentare. Per questo una commissione ha valutato una serie di sistemi di autenticazione che premiano i biofuel che favoriscono un sano ciclo del carbonio e uno sviluppo sostenibile. I certificati dovranno soddisfare specifici requisiti di sostenibilità, garantendo che i combustibili verdi non minaccino foreste e praterie. E il business travel, di tutto ciò, quanta consapevolezza ha?
Teoria e pratica ambientale nel bt Quanto i travel manager e la loro professione sono influenzati da questo nuovo approccio ecosostenibile e all’utilizzo di biocarburanti? «Non vi è dubbio che il crescente utilizzo da parte dei vettori di biocarburanti porterà nel tempo a una maggiore conoscenza dell’argomento da parte dei travel manager» è il commento di Diane Laschet, amministratore delegato di Airplus in Italia. «Oggi purtroppo – continua Laschet – siamo ancora molto lontani dal giorno in cui per una specifica rotta potremo scegliere tra aerei alimentati a cherosene o a biocarburanti». L’utilizzo di biocarburanti nell’industria del trasporto aereo è infatti ancora in fase embrionale. Dopo un periodo di sperimentazione durato sei mesi, Lufthansa ha proprio di recente (il 12 gennaio scorso) utilizzato per la prima volta un carburante biosintetico sul volo di linea da Francoforte a Washington. Il Boeing 747-400 utilizzato è stato alimentato con circa quaranta tonnellate di questa miscela biosintetica, che ha permesso una riduzione delle emissioni di 38 tonnellate, l’equivalente delle emissioni di CO2 prodotte da sei voli di linea tra Francoforte e Berlino. Ma a oggi la scelta di un viaggio ecocompatibile continua a essere affidata alla compensazione volontaria delle emissioni di CO2 da parte delle aziende. Rileva infatti Diane Laschet: «La scelta è dettata dalle politiche di responsabilità sociale (crs) adottate dalle imprese stesse. Per esempio, un recente sondaggio condotto dall’Association of Corporate Travel Executives (Acte) con un focus prevalentemente europeo, indica che il 61,5 per cento dei travel manager intervistati lavora in un’organizzazione che ha adottato politiche di sostenibilità ambientale, un dato in leggera cre-
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mobili Alitalia. Un accordo che si inquadra nel programma Green Sky che aveva già visti protagonisti Solena e il gruppo British Airways per la riconversione dei rifiuti solidi urbani di Londra in carburante per i velivoli che operano sull’aeroporto di Heathrow.
Che il green sia anche una questione di marketing è evidente ma questo nulla toglie alla bontà delle iniziative, anche se – per avere il giusto appeal – all’opzione “verde” deve essere abbinata la caratteristica di low cost
scita rispetto al 2010. Tuttavia solo il 35 per cento di essi ha a disposizione uno strumento di prenotazione in grado di tenere in considerazione le politiche di sostenibilità adottate dall’azienda. Inoltre, solo circa un terzo dei travel manager intervistati è tenuto a predisporre un vero e proprio rapporto sulle emissioni di CO2 dell’ufficio viaggi. Non vi è dubbio che vi sia una crescente "sensibilità" sia da parte dei Travel Manager sia da parte delle aziende nei confronti di politiche volte alla tutela dell’ambiente. Tuttavia, sempre secondo lo studio Acte, molto deve ancora essere fatto nei confronti dei singoli viaggiatori. Il 58,6 per cento di quanti volano per lavoro, infatti, ritengono che la responsabilità nei confronti dell’ambiente sia dell’azienda e non individuale». Le compagnie lo sanno A conti fatti, lo stato dell’arte di quelli che potremmo definire aerei green è in continua mutuazione.
Un traguardo ambizioso è quello di realizzare entro cinquant’anni velivoli a zero emissioni, anche se la strada è ancora molto lunga. Qualche tempo fa il ceo di Etihad James Hogan ha richiamato l’attenzione dell’aviazione civile, in occasione di un discorso che ha tenuto presso il Wings Club di New York, con un appello per una maggiore collaborazione sulle pratiche ambientali da parte delle compagnie aeree di tutto il mondo, suggerendo l’importanza della cooperazione tra aziende come punto di forza focale perché l’industria aerea possa avvicinarsi a migliori perfomance ambientali. A questo proposito stanno sorgendo alcuni consorzi che mirano a valutare la fattibilità dell’utilizzo di biocarburanti: proprio Etihad ha fondato accanto a Boeing e H Uop Honeywell il Sustainable Bioenergy Reasearch Consortium, che si occupa di osservare le piante tolleranti all’acqua salata ad alto rendimento di olio sulle coste degli Emirati Arabi. Un commitment raccolto da decine di compagnie aeree, che aderiscono al Sustainable Aviation
Fuel Users Group (Safug), che è stato fondato nel 2008 da costruttori e vettori dell’aviazione civile con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e la commercializzazione dei carburanti rinnovabili a basso contenuto di carbonio e in particolare di sostituire il cinquanta per cento del cherosene entro il 2020. Proprio l’aviazione civile dal canto suo impone dei requisiti di sicurezza rigorosi, naturalmente, e la rincorsa alla commercializzazione di questo tipo di carburanti si sta popolando di sempre più numerosi concorrenti. Da un punto di vista pratico, per ora le compagnie aeree più green sono quelle con la flotta più giovane, con velivoli di ultima generazione in grado di garantire la massima efficienza dei motori secondo gli standard più aggiornati. Ma non manca chi, come Lufthansa, precorre i tempi. Continental Airlines ha dal canto suo attraversato i cieli tra Houston e Chicago con il primo viaggio commerciale negli Stati Uniti alimentato a biocarburante avanzato, praticamente una miscela di biofuel e di carburante tradizionale per uso aereonautico che si ricava dal petrolio. A casa nostra invece Alitalia ha firmato un accordo con Solena per avviare uno studio di fattibilità relativo alla realizzazione di un impianto capace di riconvertire i rifiuti solidi urbani in biofuel per gli aero-
L’ecologia di tutti i giorni Grandi obiettivi per progetti che probabilmente cambieranno il volto del trasporto aereo, ma non solo, i biocarburanti vengono sempre più visti come nuova frontiera di business ed ecologia. Ma quando si tratta di comportamenti quotidiani, chi si trova spesso in viaggio di lavoro è disposto a pensare all’ecologia. Spiega Bettina Welter del Kempinski Grand Hotel des Bains di St. Moritz: «Capita sempre più spesso che i viaggiatori d’affari apprezzino iniziative ecologiche in hotel. Le richieste riguardano soprattutto le lampadine a basso consumo energetico e in generale il sistema di illuminazione, e un comportamento più giudizioso si nota nell’uso del riscaldamento e dell’aria condizionata. L’attenzione è molto focalizzata anche sul cibo e sull’utilizzo di materie prime biologiche. L’atteggiamento generalizzato è di un approccio più attento da parte degli ospiti in termini di utilizzo degli asciugamani, spreco dell’acqua e così via, ma ancora l’ospite si aspetta che sia l’albergo a dare un orientamento ecologico ai diversi aspetti della gestione. In generale non si può affermare ancora che un hotel sia scelto in base alla sua proposta ecologica, ma è vero che si registra u n’ a c c r e s c i u t a s e n s i b i l i t à all’ambiente».
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HRG ITALIA
di Simona Zin
Viaggi d’affari in sicurezza HRG Italia, leader nella programmazione e nella gestione dei viaggi d’affari, è dalla parte delle aziende anche per quanto riguarda la sicurezza con soluzioni che garantiscono al meglio i clienti
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ogg Robinson Group plc ( H RG ) , p re s t i g i o s a società internazionale di servizi legati ai viaggi corporate, fondata nel 1845, ha sede a Basingstoke, in Gran Bretagna, e offre servizi di business travel, attraverso uffici di proprietà o con controllo di maggioranza che si trovano in 25 mercati chiave e in crescita in Europa, Nord America e Asia-Pacifico. Grazie ad accordi stipulati con partner locali, il network HRG si estende a oltre 120 Paesi e permette ad HRG di offrire una gamma completa di servizi alle aziende, quali organizzazione e gestione di viaggi, consulenza, organizzazione di meeting, convention, incentive e gestione delle spese. Questa presenza globale consente ad HRG di avere evidenza dei nuovi trend del mercato e dei prodotti o servizi che per le aziende diventano fondamentali per la gestione del business travel. A questo proposito negli ultimi anni si è riscontrata da parte delle aziende una maggiore attenzione alla sicurezza del viaggiatore, generata dai recenti disastri naturali e dalla crescente instabilità politica. La richiesta di servizi e
prodotti in grado di gestire al meglio le situazioni di crisi che vedono coinvolti i propri dipendenti è diventata di primaria importanza al fine di garantirne la loro sicurezza e ridurne gli eventuali disagi. Ed è proprio a questo proposito che abbiamo rivolto alcune domande a Claudio Miglio, amministratore delegato di HRG Italia. Quali sono le richieste delle aziende per tutelare la sicurezza dei loro viaggiatori e come opera HRG per garantirla ai suoi clienti? «Far viaggiare i propri dipendenti in sicurezza è di fondamentale importanza per le aziende. In molte zone del mondo vi è infatti un obbligo di legge che pone sotto la responsabilità del datore di lavoro la sicurezza dei propri dipendenti, in modo particolare quando sono in viaggio per conto dell’azienda. Dato il crescente numero di Paesi in fase di agitazioni socio-politiche, che si sono aggiunti ai Paesi già indicati ad alto rischio da parte dei governi di tutto il mondo e alle numerose calamità naturali e agli atti di terrorismo, negli ulti-
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mi dieci anni la sicurezza è diventata un elemento chiave per tutte le aziende, soprattutto quando si parla di viaggi aziendali. HRG, grazie a una forte presenza globale e a una consolidata esperienza, è in grado di supportare l’azienda nell’implementazione di una travel policy particolarmente attenta alle tematiche relative alla sicurezza dei propri dipendenti, e assistere il viaggiatore 24 ore su 24, 7 giorni su 7». Quali soluzioni offrite in questo senso alle aziende? «Offriamo una serie di soluzioni per aiutare l’azienda, il travel manager e il viaggiatore nella gestione delle tematiche legate alla sicurezza durante un viaggio di lavoro. Questo ci è possibile grazie a prodotti e servizi studiati appositamente per la tutela della sicurezza del viaggiatore, prima, durante e al rientro dal viaggio. Di recente è stata inoltre introdotta la formazione
HOGG ROBIN SON GROUP IN N UMERI* Ricavi: 186,8 milioni di sterline (+10%) Utile operativo: 23,4 milioni di sterline (+20%) Margine dall’utile operativo: 12,5% Utile al lor do delle imposte: 18,7 milioni di sterline (+22%) Utile per azione 4,1 pence (+24%) Dopo l’inserimento dell’ammortamento dei beni immateriali acquisiti e delle voci straor dinarie dell’anno pr ecedente, l’utile operativo è aumentato del 22%, l’utile prima delle imposte è cr esciuto del 25% e l’utile per azione del 29%. * risultati 1° semestre aprile/settembre 2011
Per informazioni: www.hoggrobinsongroup.com
«Di fronte a una situazione critica – spiega l’ad di HRG Italia Claudio Miglio – facciamo tutto il possibile per garantire ai viaggiatori la sicurezza e ridurre i possibili disagi, individuando la loro posizione e rimpatriandoli rapidamente»
specialistica fornita ai travel manager dagli esperti HRG a livello globale, che prevede delle sessioni di web conference su tematiche specifiche per la sicurezza dei viaggiatori». Quali problematiche in tema di sicurezza riguardano i dipendenti in viaggio per lavoro? «Sono molti gli elementi da considerare in una travel policy aziendale in tema di sicurezza: dalla gestione delle emergenze in caso di malattia ai disordini politici e sociali, alle minacce terroristiche, ai disastri naturali. La maggior parte dei governi sono in grado di fornire l'elen-
co dei paesi che presentano dei rischi e noi operiamo al fine di consigliare i nostri clienti nel migliore dei modi in funzione dell’evolversi delle situazioni». Come gestite le situazioni critiche? «Di fronte a una situazione critica la nostra attenzione è sempre rivolta alle aziende clienti e ai loro viaggiatori. Facciamo tutto il possibile per garantire la loro sicurezza e ridurre i possibili disagi, individuando la loro posizione e se necessario rimpatriandoli nel più breve tempo possibile. Grazie ai nostri sistemi informatici possiamo aggiornare in tempo reale le aziende clienti relativamente a dove si trovano i loro dipendenti e soprattutto che questi siano al sicuro. Al contempo aiutiamo le aziende a implementare delle travel policy che prevedano una maggiore flessibilità in caso di emergenza, introducendo per esempio, la possibilità di utilizzare fornitori alternativi che consentano una maggiore rapidità nella risoluzione della situazione critica (aerei charter, sistemazioni alberghiere fuori policy standard, aumento del credito sulle carte di credito delle persone coinvolte e così via). Un altro elemento che si è rivelato molto importante nella gestione di una crisi, è stato quello di fornire al viaggiatore un numero telefonico di emergenza e un indirizzo email ai quali potersi rivolgere 24 ore su 24 e tutti i giorni con la certezza di poter dialogare con una persona preparata nella gestione delle emergenze». Indirizzo a fine rivista
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QATAR AIRWAYS
di Michela Rossi
Comfort Compagnia aerea a cinque stelle, una delle poche al mondo, Qatar Airways è in grado di offrire al segmento business tutta la qualità, la sicurezza e la flessibilità per raggiungere comodamente la meta desiderata. Con in più l’esperienza unica del Premium Terminal di Doha
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atar Airways offre molto a chi viaggia per affari. In completa sicurezza, con voli diretti e in assoluto comfort, il network raggiunge velocemente destinazioni emergenti, nuovi mercati per le azien-
Qatar Airways è fra le poche compagnie aeree che servono due pasti durante i voli di sei ore e i passeggeri che viaggiano in Business Class vengono serviti in base alle loro esigenze
de italiane e sedi di molti fornitori, partner industriali e commerciali dislocate nei cinque continenti. In particolare, la prestigiosa compagnia di bandiera dell’Emirato arabo del Qatar copre capillarmente le principa-
li rotte aeree per l’India, il Medio Oriente e, in modo crescente, Cina e Africa. Nel 2011 sono state superate le cento destinazioni servite a livello internazionale, con l’espansione verso 15 nuove grandi città, e il 2012 non sarà da meno. Del resto – come sottolinea sul sito istituzionale Akbar Al Baker, Ceo di Qatar Airways – la compagnia, a partire dal rilancio avvenuto nel 1997 e sino a oggi, ha registrato un periodo di espansione fenomenale, con una media del trenta per cento di crescita ogni anno. Una crescita che, oltre al profilo quantitativo, ha privilegiato costantemente l’aspetto qualitativo. Lungo il percorso, infatti, Qatar Airways ha ricevuto numerosi premi, distinguendosi, dal
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La prestigiosa compagnia di bandiera dell’Emirato arabo del Qatar copre capillarmente le principali rotte aeree per l’India, il Medio Oriente, l’Europa, il Nord e Sud America e, in modo crescente, verso l’Africa, l’Australia e la Cina
ad alta quota 2009, come uno dei pochissimi vettori ad aver ottenuto da Skytrax (agenzia indipendente di monitoraggio della qualità dell’industria aerea mondiale) il massimo riconoscimento di compagnia aerea a cinque stelle. Al centro del servizio Dall’Italia sono operativi per Doha, la capitale del Qatar, ben 32 voli settimanali no stop da Milano, Roma e Venezia. Un collegamento diretto che garantisce il massimo della flessibilità oraria e della comodità a bordo. L’esclu-
siva e pluripremiata Business Class di Qatar Airways, infatti, è disponibile su tutti i voli italiani della flotta, sia a bordo degli A320 sia sui widebody Airbus A330. Le poltrone offrono ampio spazio e una ricca dotazione tecnologica rende ogni viaggio piacevole e, all’occorrenza, produttivo: il passeggero ha a sua disposizione una presa di corrente e una presa Usb per il computer, un telefono personale e l’accesso ai telegiornali di tutto il mondo. Inoltre, Qatar Airways sta introducendo a bordo dei suoi aerei il
PREMIUM TERMIN AL A DOHA In linea con la filosofia aziendale che punta sempr e sull’innovazione, Qatar Airways gestisce direttamente nell’Aeroporto Doha International l’unico terminal passeggeri del mondo riservato esclusivamente ai suoi clienti di First Class e Business Class. Questa struttura autonoma, ampia ben diecimila metri quadrati e caratterizzata da ambienti e atmosfer e più simili a quelli di un hotel di lusso che di un aeroporto, è considerata un riferimento nel settore per l’esperienza di viaggio nelle classi premium. Dal check in in stile r eception alberghiera ai pasti raf finati, dallo shopping più esclusivo agli appositi ser vizi business, fino all’ar ea giochi e alla nursey per i più piccoli o alla spa per i passeggeri di prima classe , Qatar Air ways garantisce così ai clienti più af fezionati i massimi livelli di comfor t e di ospitalità prima del loro imbarco. Non a caso il Premium Terminal Doha, attivo 24 or e su 24 e sette gior ni alla settimana, è stato pr emiato nel 2011 quale “Miglior e Lounge First Class del Mondo”.
servizio OnAir – già disponibile su alcuni esemplari dell’Airbus A320 – che consente l’uso del proprio smartphone per inviare e ricevere in volo email, sms e mms. Per il puro relax, invece, vi sono oltre mille opzioni d’intrattenimento: l’Oryx Entertainment System offre ai passeggeri l’imbarazzo di scegliere fra oltre cento film trasmessi, cinquecento cd musicali, oltre cinquanta videogame interattivi e numerosi documentari e libri audio. La cucina di bordo, poi, si ispira ai grandi piatti di molte tradizioni gastronomiche di tutto il mondo, preparati esclusivamente con gli ingredienti più freschi e genuini. Qatar Airways è fra le poche compagnie aeree che servono due pasti durante i voli di sei ore e i passeggeri che viaggiano in Business class vengono serviti individualmente in base alle loro esigenze. Il risultato di tutto ciò è che uomini d’affari, top manager e delegazioni corporate possono raggiungere la meta prestabilita in pieno comfort, lavorare in volo o rilassarsi, dormire e ristorarsi, ridurre i rischi connessi ai bagagli riducendo il numero dei transiti e ottimizzare i tempi complessivi di ogni trasferta. Qatar Airways è un vettore in continua
LA QUALITÀ N ON HA CON FIN I Qatar Airways è stata nominata “Compagnia Aerea dell’Anno” agli Skytrax World Airline Awards 2011 per il suo straordinario servizio di bordo e per l’eccellenza operativa. Dal 2009, invece, detiene la qualifica di compagnia aerea a cinque stelle assegnata da Skytrax a pochissimi altri vettori top al mondo. Per il settimo anno consecutivo l’equipaggio ha ottenuto il premio come “migliore del Medio Oriente” ; così come da un sondaggio sempre di Skytrax su oltre 18 milioni di passeggeri internazionali, Qatar Airways è risultata esser e la “miglior compagnia aerea nel Medio Oriente”.
espansione, in grado di offrire ai singoli e alle aziende soluzioni mirate (comprese fantastiche opportunità per viaggi incentive o leisure, tra le quali Seychelles, Maldive eThailandia) e tutti i vantaggi legati all’accumulo di miglia del suo programma frequent flyer Privilege Club. Indirizzo a fine rivista
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GULF AIR
di Giulia Di Stefano
Gulf Air introdurrà a breve la sua nuova classe business sui voli dall’Italia. Uno dei tanti servizi che la compagnia aerea di bandiera del Bahrain propone al segmento corporate
Il volo del Falcone E
ra il 1950 quando Gulf Air, compagnia aerea di bandiera del Bahrain, inaugurava i suoi primi voli. Il vettore, che vanta dunque più di sessant’anni di servizio e il merito di essere stato uno dei pionieri di tutta l’area del Golfo, ha approfittato del recente anniversario per darsi un ulteriore slancio verso una maggiore competitività sul mercato e orientarsi verso un’attenta specificità dei suoi servizi. Gulf Air del resto è cresciuta in questi sessant’anni tanto da diventare una delle compagnie aree più apprezzate a livello internazionale, con un brand dalla fortissima riconoscibilità per tutto il segmento corporate. La flotta è giovane ed efficiente – basti pensare che più dei due terzi dei suoi 36 aeromobili sono nuovi e la media della flotta è in generale di 5,8 anni circa – e il network com-
prende connessioni per 54 città in 34 Paesi. Soprattutto grazie ai voli no-stop internazionali operati, è praticamente uno dei più ampi del Medio Oriente. I business traveller provenienti dall’Europa, da Oriente o dal subcontinente indiano trovano ottime connessioni anche verso le grandi e medie città di tutta la regione del Golfo. Basata in Bahrain, Gulf Air gestisce infatti il settanta per cento del traffico internazionale del Bahrain International Airport. Business class anche dall’Italia Per quanto riguarda il mercato italiano, Gulf Air propone collegamenti da Milano Malpensa e Roma Fiumicino, con voli che offrono ottime coincidenze per il Medio Oriente, il Golfo Persico, il subcontinente indiano, l’Asia e l’Africa. Anche sui voli da e per i
due aeroporti italiani Gulf Air prevede di introdurre a breve la sua nuova business class, la classe Falcon Gold. Si tratta di una vera e propria nuova esperienza di volo per i viaggiatori d’affari italiani, che potranno provare il meglio della prima classe del vettore, ma con tariffe da business class. Le nuove poltrone State-of-the-Art«Falcon Corporate Plus – spiega Marco Fontana (nella foto), country manager Italia di Gulf Air – è un programma dedicato alla clientela corporate che offre la possibilità di usufruire di formule tailor made per le diverse esigenze»
Lounger contribuiscono a rendere il volo il più comodo possibile e massima è l’attenzione alla proposta gastronomica, grazie al servizio Sky Chef dedicato. Tra i plus anche cuscini e coperte di lusso e trousse da viaggio in omaggio. I vantaggi in realtà iniziano già in aeroporto, grazie a numerosi servizi, tra cui il sempre
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apprezzato check in prioritario che, in particolare per i business traveller, è studiato ad hoc per essere rapido ed efficiente. E sempre nell’ottica di offrire un ottimo servizio a partire dall’esperienza a terra, Gulf Air ha prestato la massima attenzione sia nel concept sia in termini di ospitalità nelle sue lounge. La Lounge Gulf Air di Bahrain è infatti il luogo giusto dove sperimentare al massimo la proverbiale ospitalità araba al meglio della sua espressione più lussuosa: il design ricercato accoglie i passeggeri in ambienti di massimo relax, dove però è possibile restare connessi con il proprio lavoro grazie all’ac-
cesso a internet Wlan. Dedicato al business Gulf Air si rivolge in particolare alla sua clientela business per offrire prodotti studiati secondo le esigenze di chi viaggia per lavoro, come ci spiega Marco Fontana, country manager Italia di Gulf Air. Quali sono i vantaggi offerti dal programma Falcon Corporate Plus? Si tratta di un nuovo programma dedicato alla clientela corporate che offre numerosi vantaggi e soprattutto la possibilità di usufruire di formule tailor made per le diverse esigenze. Tra i plus pri-
Basata in Bahrain, Gulf Air gestisce il settanta per cento del traffico internazionale del Bahrain International Airport
vilegi esclusivi e agevolazioni, come tariffe speciali, possibilità di upgrade gratuiti dalla classe economy alla Falcon Gold Class, accesso gratis alle lounge anche per i passeggeri della economy class, bagaglio extra. Tutto secondo il concept che più si vola maggiori sono le agevolazioni a cui si può accedere. Che cos’è il Falcon Flyer Programm? È il programma Fedeltà che Gulf Air propone ai frequent flyer. È possibile scambiare le miglia guadagnate, che hanno validità di tre anni, con voli, upgrade oppure utilizzarle per pagare il bagaglio in eccesso. Si può scegliere tra la Gold, la Silver o la Blue Membership, che danno accesso alla lounge con un ospite, permettono la consegna prioritaria del bagaglio, con franchigia aggiuntiva gratuita di 15 o venti chilogrammi e un extra bonus miglia per tutte. Indirizzo a fine rivista
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di Daria Nardi Bessola
Proposte per un futuro di successo Continue attività di ricerca e sviluppo fanno di Seneca una realtà all’avanguardia. La sua strategia di sviluppo prevede un forte impegno nell’innovazione per proporre ai propri clienti un supporto sempre più incisivo
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ondata vent’anni fa, Seneca è una delle travel management company più dinamiche del mercato nazionale con molte aperture anche al contesto europeo e con clienti di primaria importanza. Seneca è socio di rilievo del consorzio Globalstar Travel Management, che raggruppa tra le migliori e maggiori agenzie di business travel in ben ottanta Paesi, con le quali la tmc italiana compete a livello internazionale in selezioni world-
wide. Seneca presenta caratteristiche esclusive nel settore, con una specializzazione nei servizi di hôtellerie, per i quali ha sviluppato soluzioni uniche per tecnologia e processo. La tecnologia è proprietaria ed è interamente sviluppata in house; il sistema gestionale SenecaEnterprise garantisce implementazioni e, ove necessario, integrazioni di funzionalità e di dati con i sistemi delle aziende clienti e degli altri operatori del settore. Il siste-
ma tecnologico della società è fruibile anche attraverso il web e rende disponibili, per esempio, tra le numerose applicazioni, un proprio self booking tool e moduli per la mobilità integrata. Ricerca, sviluppo e certificazione La mission aziendale di Seneca è caratterizzata dalle continue e approfondite attività di ricerca e sviluppo che, negli anni, hanno dato vita a un sistema di business
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Per Seneca resta decisivo il fattore umano. Per questo motivo ha istituito un’area di formazione permanente per il proprio personale. Nella foto, Massimiliano De Leonardis, direttore generale della tmc
i tempi e le modalità dei processi di back-office. Il modello consente di eliminare tutti i passaggi legati alle autorizzazioni basate su analisi di preventivo, di ridurre i tempi operativi, di velocizzare il controllo amministrativo e della spesa. L’immediatezza di poter conoscere a monte la propria spesa per trasferte e di poter pianificare con certezza i costi del travel aziendale, sono ulteriori elementi di alto valore aggiunto dei sistemi Target Buy; l’elaborazione di budget preventivi certi e immediati è, quindi, garantita.
intelligence e di reporting particolarmente avanzato. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Statistica dell’Università di Bologna, Seneca ha realizzato un progetto esclusivo quinquennale finalizzato alla certificazione del processo di analisi dei dati del business travel. L’Università diventa, pertanto, ente certificatore super partes, in grado di attestare l’esattezza e la conformità del processo di elaborazione dei dati di Seneca relativamente ai viaggi d’affari di
ogni cliente. Oltre due anni di ricerca e sviluppo hanno quindi consentito a Seneca di presentare al mercato l’innovativo modello di pricing Target Buy nelle sue diverse declinazioni, registrato in tutto il mondo. Target Buy ha l’obiettivo di ottimizzare il sistema d’acquisto dei servizi travel nelle trasferte intervenendo su schemi e modelli di acquisto e di gestione delle policy, garantendo il prezzo di acquisto dei servizi di viaggio e migliorando sensibilmente
2012 in controtendenza: Seneca punta alla crescita Entro il terzo trimestre 2012 Seneca renderà disponibili i propri modelli anche per i competitor che vorranno utilizzarli. «Il 2012, secondo condivise previsioni, sarà un anno di ulteriore contrazione e immaginiamo di recessione vera – dichiara Massimiliano De Leonardis, direttore generale di Seneca –, disporre di soluzioni che possono rappresentare elementi di maggiore supporto per i nostri clienti, riteniamo sia anche un presupposto
importante nell’attuale contesto socio-economico». «Nonostante la prospettiva generale sembri non favorevole – continua – prevediamo un incremento dei nostri volumi tale da consolidare oltre sessanta milioni di euro in Italia con un mix di clienti corporate e governement, al netto dei nuovi progetti. Lo scorso novembre abbiamo lanciato l’innovativo servizio Xenia per la distribuzione del nostro servizio di hôtellerie attraverso i gds; prevediamo di completarne lo start-up entro il primo semestre 2012 e, in ogni caso, il servizio è già fruibile e personalizzabile per clienti e agenzie». Se la tecnologia e l’efficienza organizzativa sono elementi fondamentali, resta decisivo il fattore umano. Per questo motivo Seneca ha istituito da tempo un’importante area di formazione permanente per preparare e aggiornare il proprio personale. La competenza, la formazione e il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano all’azienda costituiscono, infatti, le leve con le quali i risultati attesi dai clienti sono sempre raggiunti. «In questi anni difficili – conclude De Leonardis – abbiamo comunque sostenuto il nostro sviluppo con investimenti importanti in innovazione e, sotto il profilo patrimoniale, abbiamo scelto di rafforzare l’azienda anche attraverso l’acquisto di immobili che hanno permesso di ampliare la nostra sede e, dall’inizio del 2012, daremo anche una nuova impostazione ai nostri uffici in Italia, rafforzando e razionalizzando il sistema di accounting». Indirizzo a fine rivista
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STAR ALLIAN CE
di Daria Nardi Bessola
Più voli, più risparmi A
ppositamente studiato per le piccole e medie imprese, Star Alliance Company Plus (www.staralliancecompanyplus.com) è il programma gratuito di incentivazione dei viaggi d’affari che offre la possibilità di contenere le spese di viaggio, senza rinunciare alla qualità e al comfort assicurati dai vettori Star Alliance partner del programma. Di facile utilizzo e disponibile 24 ore su 24, Star Alliance Company Plus offre vantaggiose formule di risparmio ed esclusivi premi sia per le aziende sia per i propri dipendenti, garantendo al contempo un’ampia rete di collegamenti e standard di viaggio qualitativamente elevati. Tutti i dipendenti che effettuano viaggi di lavoro con le undici compagnie aeree partner del programma
Con Star Alliance Company Plus, un programma studiato ad hoc per le Pmi, si può contare su tanti benefici aziendali e su una rete capillare di collegamenti in tutto il mondo
contribuiscono all’accumulo dei punti sul conto virtuale Company Plus aziendale, e se questi sono anche soci di un programma di fidelizzazione di una delle compagnie aderenti a Company Plus, continuano a beneficiare delle miglia anche sul proprio conto personale. Volando con i vettori partner del programma si ha diritto all’accumulo dei punti Company Plus, che nell’arco di tre anni possono Star Alliance Company Plus, il programma per l’azienda che vola
essere convertiti liberamente in biglietti aerei gratuiti di Economy, Business e First Class (tasse e supplementi esclusi), in upgrade alla classe superiore su voli europei e intercontinentali, in accredito in valuta del controvalore dei punti Company Plus su carta di credito o, infine, in un’ampia scelta di premi per l’ufficio e per i propri dipendenti, selezionabili online dal catalogo Worldshop. Valvitalia Spa, importante gruppo italiano attivo nell’industria chimica, ha scelto di aderire al programma. «Con Star Alliance Company Plus conteniamo le spese di viaggio e voliamo più comodi in tutto il mondo – ha sottolineato il direttore Max Ruggeri. Infatti, la possibilità di utilizzare i punti Company Plus accumulati per ottenere biglietti gratuiti o passaggi di classe è indubbiamente un vantaggio per le aziende. Inoltre il network di destinazioni servite permette alle aziende di raggiungere facilmente un ampio ventaglio di città nel
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mondo. Aderire al programma è semplice e gratuito e non richiede alcun obbligo di fatturato. Iscrivendo la propria azienda si avranno subito ottocento punti di welcome bonus. Indirizzo a fine rivista
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Germanwings e Lufthansa: sempre più partner
SkyTeam a Pechino: new look al check in
Germanwings, compagnia aerea low cost per l’Europa, e la società madre Lufthansa hanno intensificato la propria collaborazione a partire da quest’anno. Con il prossimo orario estivo Germanwings coprirà tutte le destinazioni europee di Lufthansa dall’aeroporto di Stoccarda. Da marzo, invece, Germanwings aprirà dall’Italia le nuove rotte di Treviso-Stoccarda e Catania-Stoccarda e da settembre 2012 il nuovo collegamento Milano-Stoccarda. Dal lunedì al venerdì la low cost tedesca opererà da Milano a Stoccarda un doppio servizio giornaliero e un volo giornaliero il sabato e la domenica, mentre da Treviso a Stoccarda offrirà tre voli a settimana (lunedì, venerdì e domenica). Collegamento tre volte alla settimana anche sulla rotta Catania-Stoccarda.
L’alleanza aerea SkyTeam ha inaugurato la nuova area check in condivisa presso il Terminal 2 dell’aeroporto internazionale di Pechino. La nuova struttura riunisce Air France, Aeroflot, Alitalia, China Eastern, China Southern, Delta Air Lines, Korean Air, KLM e Vietnam Airlines. Composta da cinquanta banchi e dieci chioschi per il check in, la nuova area prevede anche banchi dedicati ai passeggeri premium. «La condivisione delle strutture tra i vettori SkyTeam in tutto il mondo è
parte integrante della nostra strategia e offre notevoli vantaggi sia ai nostri clienti sia ai membri dell’alleanza», afferma Gordon Humpherys, vice president Airport Services di SkyTeam. «Sono molti i membri che operano su Pechino e la nuova struttura condivisa servirà a rafforzare ulteriormente il nostro brand nella regione e a semplificare il transito in aeroporto dei passeggeri, permettendo contestualmente ai membri dell’alleanza di creare importanti sinergie».
Jodi Porcel nuovo direttore vendite Vueling Con 23 anni di esperienza nel settore aereo, Jordi Porcel (nella foto) approda a Vueling come direttore vendite. Un ruolo che ha già ricoperto in altre compagnie tra cui British Airways. Il manager, a capo di un team di 25 persone, è responsabile di una delle aree più significative della società, in termini di fatturato, che gestisce gli accordi con agenzie viaggio, tour operator e voli charter. Il dipartimento rappresenta oltre il cinquanta per cento del business totale della com-
Cresce easyJet easyJet rafforza la sua presenza in Italia con nove nuovi collegamenti da marzo 2012. Cresceranno quindi le frequenze da Venezia verso Lisbona, Nizza, Tolosa e Ginevra, da Roma Fiumicino a Santorini, da Napoli a Nizza, da Bari a Londra, da Catania a Ginevra e da Olbia a Madrid.
pagnia aerea. «Entrare a far parte di Vueling è una sfida professionale, dal momento che stiamo vivendo una situazione in cui l’attenzione ai costi e l’assistenza al cliente sono di primaria importanza – dichiara Porcel – il loro equilibrio rappresenterà uno degli obiettivi guida della nostra strategia». Nello specifico Porcel sarà responsabile per la strategia di vendita in Spagna e in altri Paesi in cui opera Vueling, in particolare quelli maggiormente strategici
American Airlines, arrivano i 777-300ER American Airlines, che recentemente ha presentato i nuovi interni dei Boeing 777300ER, ha annunciato la consegna di dieci nuovi aeromobili Boeing 777-300ER entro il 2013. Gli aeromobili saranno impiegati sulle rotte in partenza da Londra.
per la compagnia ovvero Francia, Italia e Olanda. Il suo dipartimento rappresenta una pietra miliare nella strategia della compagnia aerea che desidera proporsi come alternativa per i passeggeri business, che già rappresentano il 45 per cento dei passeggeri totali di Vueling.
Tap è Best Airline in Europa In occasione dell’ottava edizione del gala annuale organizzato dalla rivista americana Global Traveler tenutosi a Beverly Hills, California, Tap Portugal è stata insignita del titolo di “Migliore Compagnia Aerea in Europa” tra trenta compagnie
aeree di rilievo mondiale. Questo importante riconoscimento è il risultato di un sondaggio annuale, il Gt Tested Reader Survey, promosso dalla prestigiosa rivista di viaggi e turismo Global Traveler Magazine fra i propri lettori, ovvero 36mila passeggeri frequent flyers e di business class.
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Svevo, Calvino e Parini per Alitalia
Darwin Airline: tre nuove rotte
Il 2011 di Alitalia si è concluso con l’ingresso in flotta di cinque nuovi aerei: tre Airbus A319 e due Embraer E-175. I tre nuovi Airbus A319 da 138 posti sono stati battezzati Italo Svevo, Italo Calvino e Giuseppe Parini. I due nuovi Embraer E-175 da 88 posti, primi di 15 in consegna entro la metà del 2012, porteranno i nomi Parco Nazionale del Gran Paradiso e dello Stelvio, dando continuità alla scelta di dedicare i nuovi Embraer al patrimonio naturalistico italiano, in virtù del loro impiego a servizio del territorio e dei loro elevati standard di efficienza energetica e
Darwin Airline ha aperto tre nuovi collegamenti: dall’aeroporto di Genova verso Ginevra e Zurigo e da Ginevra per Lussemburgo. Un passo strategico che riassume uno degli obiettivi per il 2012: confermarsi la compagnia aerea regionale svizzera di riferimento nell’area alpina e subalpina. «Siamo soddisfatti di annunciare un ampliamento così importante. Abbiamo sempre puntato su Ginevra che, oltre a rappresentare uno snodo aereo strategico, vanta eccellenze indiscutibili essendo un punto di riferimento per il business internazionale e per manifestazioni fieristiche nel settore del lusso», ha dichiarato Fabio Parini, ceo di Darwin Airline. «Sicuramente molto importante a livello strategico è il collegamento con Lussemburgo che permetterà spostamenti più comodi e veloci a tutti i passeggeri corporate verso uno dei più importanti centri della finanza internazionale. Grazie alle nuove rotte, salgono a quattro i collegamenti da e per l’Italia che porteranno nel bacino ginevrino altissimi flussi di visitatori, sia d’affari sia leisure».
ambientale. Con questi arrivi prosegue il rinnovamento della flotta Alitalia. Sono finora 33 i nuovi aerei che Alitalia ha ricevuto da gennaio del 2009, di cui cinque Airbus A330 per i collegamenti di lungo raggio, 19 Airbus A320, cinque Airbus A319 e quattro Embraer per il breve-medio raggio. La compagnia ha annunciato che entro giugno tutta la flotta dei B777 Alitalia sarà riconfigurata negli interni e allestita con le tre classi di viaggio già offerte dai nuovi Airbus A330: Magnifica, Classica Plus e Classica.
Cresce l’Europa di Air China In giugno Air China inaugurerà i voli diretti a/r fra Pechino e Copenaghen. I quattro voli settimanali saranno operati martedì, giovedì, sabato e domenica con Airbus A330-200. Il nuovo servizio porterà le destinazioni europee di Air China a 14 e i
Ethiopian Airlines entra in Star Alliance Con l’ingresso di Ethiopian Airlines, salgono a tre le compagnie con sede nel continente africano presenti in Star Alliance. I 16 vettori membri operativi in Africa offrono più di 750 voli giornalieri verso oltre 110 destinazioni in 48 Paesi africani, con Addis Abeba, Il Cairo e Johannesburg come hub principali. In quanto membro di Star Alliance, Ethiopian Airlines potrà da oggi garantire ai suoi clienti benefici importanti tra cui una rete globale di collegamenti, una confor tevole esperienza di viaggio e i vantaggi dei programmi frequent flyer. A livello globale, con l’entrata di Ethiopian Airlines, il network Star Alliance conta oggi al suo attivo 28 vettori membri, con un’offerta di oltre 21mila voli giornalieri per un totale di 1.290 destinazioni in 189 Paesi del mondo.
voli settimanali di andata e ritorno fra la Cina continentale e l'Europa a 178. I servizi prioritari SkyTeam Si chiama SkyPriority l’insieme di servizi prioritari in aeroporto dedicati ai soci Elite Plus e ai passeggeri di First e Business Class introdotto da SkyTeam. Amsterdam, Atlanta,
Guangzhou, Nairobi, Shanghai e Taipei i primi scali che ne saranno forniti. Agli inizi del 2013 SkyPriority sarà disponibile in oltre mille aeroporti. Alitalia lancerà SkyPriority nello scalo di Roma Fiumicino nei primi giorni di aprile 2012 per estenderlo progressivamente a tutti gli aeroporti serviti.
Swiss: 15 milioni di passeggeri all’anno Swiss International Air Lines ha stabilito un nuovo record: 15 milioni di passeggeri all’anno. Nel 2011 il vettore svizzero ha trasportato più pax in un singolo anno rispetto a quanto fatto da qualsiasi altra compagnia aerea svizzera nella storia del Paese.
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Nuovo aeroporto per Berlino
Etihad proclamata World Leading Airline
Il nuovo, e unico, aeroporto internazionale BerlinoBrandeburgo si svilupperà su una superficie di 1.470 ettari e su sei piani. L’hub sarà inizialmente in grado di gestire fino a 27 milioni di passeggeri all’anno ma successivamente arriverà a gestirne ben 45 milioni. Il progetto è stato firmato da un consorzio di professionisti tedeschi guidato da J.S.K. International Architekten und Ingeniuere GmbH, con gmp Generalplanungsgesellschaft mbH e IGK-IGR Ingenieurgesellschaft mbH. Al termine dei lavori, l’aeroporto sarà nominato Flughafen Berlin-Brandenburg International e unificherà i tre scali della città oggi esistenti.
Etihad Airways ha riscosso, per il terzo anno consecutivo, un importante successo ai World Travel Awards. La compagnia è stata proclamata World Leading Airline all’evento di gala tenutosi a Doha, in Qatar. Il vettore è stato presentato ai giudici anche come già premiata in qualità di World Leading First Class e World Leading Airline di tutto il Medioriente. Questi premi sono il culmine di un 2011 di grandi traguardi per la compagnia: il lancio di sette rotte
internazionali, un avvicinamento alla piena redditività e l'acquisto di una quota del 29,2 per cento di airberlin, accordo fondamentale per l'accesso a 33 milioni di nuovi passeggeri in Europa.
Delta: sempre più servizi al passeggero Delta Air Lines guarda al prossimo futuro con importanti novità per i suoi passeggeri. Ad Atlanta è prevista in aprile l’apertura di una nuova area internazionale, mentre a New York Delta migliorerà il Terminal 4 del Jfk International Airport. Entro la fine del 2013, inoltre, il vettore investirà più di due miliardi di dollari per potenziare le strutture aeroportuali, la tecnologia, il prodotto e il servizio a livello globale. Una volta completato il programma di investimento, Delta offrirà poltrone totalmente reclinabili in classe BusinessElite e intrattenimento
Verona oltre i tre milioni Nel 2011 sono stati 3.385.794 i passeggeri transitati dall’aeroporto di Verona, con un incremento del 12 per cento rispetto allo scorso anno. I passeggeri dei voli internazionali sono stati complessivamente 2.049.021. Verona segna nel 2011 una delle migliori performance di
crescita tra gli aeroporti da uno a cinque milioni di passeggeri. Aeroporti milanesi in crescita Malpensa e Linate chiudono il 2011 in crescita registrando un totale di 28.148.845 passeggeri, con un incremento del 4,2 per cento rispetto al 2010. Sono le principali cifre
individuale a bordo su tutti i voli transoceanici operati con aeromobili widebody. Sarà inoltre a disposizione la connessione wifi a bordo di tutti i voli nazionali con due classi di servizio e la più alta percentuale di poltrone di prima classe di qualsiasi altra compagnia aerea. Per quanto riguarda il mercato italiano, la compagnia ha annunciato la riapertura, il prossimo 2 giugno, del collegamento stagionale no stop da Fiumicino per Detroit. Il volo avrà frequenza giornaliera per tutta l’estate e sarà operato in joint venture con Alitalia.
fornite dalla Sea, la società che gestisce i due scali milanesi. Malpensa, con più di 19 milioni di passeggeri, cresce del due per cento rispetto all'anno precedente; i voli di linea sono aumentati di un quattro per cento. Linate, invece, segna un incremento del 9,2 per cento sul 2010, con più di nove milioni di passeggeri.
oneworld: anno nuovo, sito nuovo Il sito internet oneworld.com è stato completamente rinnovato. Più attraente, più interattivo, più ricco di informazioni e più fruibile. Disponibile anche link diretto per la prenotazione sul sito web dei singoli vettori. Il sito sale a quota otto lingue con l’inserimento del cinese.
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Il business travel a tre velocità Secondo la ricerca volano le trasferte intercontinentali, seguite a distanza dai viaggi in Europa. In leggera contrazione, invece, il segmento nazionale. La dinamica della spesa è in decisa crescita rispetto al 2010
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Sponsor ufficiali
Con il supporto di
ndicesima edizione per l’Osservatorio sul Business Travel della nostra testata. La ricerca, condotta dal professor Andrea Guizzardi, è realizzata con il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. Sono sponsor ufficiali AirBerlin, Amadeus Italia e HRG Italia, con il supporto di AirPlus International. L’Obt 2011 ha evidenziato una crescita su base annua dello 0,6% dei viaggi d’affari delle imprese italiane. Il numero delle trasferte è salito a 30,9 milioni: un dato tutto sommato positivo, soprattutto contestualizzato nel quadro economico italiano e nel più generale ridimensionamento delle prospettive di crescita economica mondiale. La dinamica delle trasferte si muove a tre velocità: il mercato italiano registra una contrazione pari allo 0,7%, a cui corrisponde un mercato europeo in ripresa del 2,6% e un segmento intercontinentale con una crescita significativa del 9,3% (record del Giappone con +65%). La diversa crescita tra viaggi nazionali e internazionali può essere ricondotta,
in sintesi: all’importanza dell’export nel determinare le dinamiche di produzione delle imprese italiane, al buon andamento degli investimenti diretti delle aziende italiane all’estero e all’effetto depressivo che l’instabilità politica ed economica interna ha avuto sulle imprese che realizzano il fatturato sul mercato nazionale. L’aereo è il mezzo di trasporto che realizza la migliore performance, con una crescita del 2.6% dei business traveller. Il treno ad alta velocità esaurisce l’effetto novità rispetto all’aereo sulle tratte nazionali acquisendo nuove preferenze a scapito dei collegamenti ferroviari tradizionali. La spesa per i viaggi d’affari cresce nel 2011 del 4,8% raggiungendo quota 18,1 miliardi di euro. Anche in questo caso la componente internazionale fa da traino con un avanzamento pari al 7,2%, contro una crescita nazionale dell’1,1%. «Sono soprattutto i (pochi) grandi consumatori di viaggi – spiega Andrea Guizzardi – a prevedere una contrazione della loro spesa per trasferte nel 2012. Tuttavia non ritengo che il prossimo anno sarà negativo visto che nel complesso dei rispondenti la quota di chi si dichiara ottimista sulle future dinamiche della spesa è del 62%. Inoltre occor-
re considerare che l’indagine è stata condotta tra novembre e dicembre 2011 in un clima di grande incertezza per le sorti del nostro Paese in Europa che ha condizionato in negativo soprattutto le valutazioni delle imprese multinazionali e/o quotate sui mercati finanziari. Tuttavia anche il futuro vedrà prevalere il mercato internazionale a scapito del mercato nazionale». L’osservatorio ha valutato nella sua undicesima edizione l’incidenza delle dinamiche di fatturato rispetto alla modalità di acquisto e gestione delle trasferte da parte delle singole aziende. Si conferma anche a livello aziendale l’indicazione di una correlazione tra dinamiche del fatturato e delle grandezze relative al travel. In dettaglio però il solo numero di viaggi aumenta più che proporzionalmente rispetto al fatturato, mentre tutte le voci di costo tendono a una dinamica meno che proporzionale rispetto a quella del fatturato. Il costo che tende a ridursi maggiormente rispetto alle variazioni del fatturato è quello per la tmc. Sorprende il risultato relativo ai costi del personale che – a dispetto della rigidità del lavoro – è giudicato “molto variabile” rispetto alle variazioni del fatturato. In tutta evidenza è quindi possibile adeguare l’input lavoro al volume del viaggiato, una conferma che spesso la gestione dei viaggi non rappresenta la mansione principale di chi ne ha il mandato. Per completare il quadro sugli effetti della crisi congiunturale l’Obt ha spostato l’attenzione sulle mansioni degli uffici viaggi e sulla loro evoluzione. Il più frequente obiettivo che deve raggiungere un travel manager, secondo i tre quarti degli intervistati, è quello del contenimento dei costi diretti delle trasferte, obiettivo destinato a rafforzarsi nell’arco dei prossimi tre anni, secondo le previsioni.
L’edizione integrale dell’Osservatorio è scaricabile in formato pdf dal sito www.ediman.it
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Viaggi, fatturato e soddisfazione dei clienti del turismo d’affari italiano nel 2011
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SOMMARIO PA R T E 1 IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE
PARTE 1 IL MERCATO ITALIANO DEI VIAGGI D’AFFARI NEL SEGMENTO CORPORATE
1) Misura e analisi del turismo d’affari
1) Misura e analisi del turismo d’affari
2) Dimensione del mercato: i volumi
L’Osservatorio Business Travel Italia (OBT) ha concluso la sua undicesima edizione. In questo rapporto è contenuta la sintesi dei risultati e il confronto con i dati rilevati negli anni passati. Promosso dalla rivista Turismo d’Affari, l’osservatorio ha il supporto scientifico e tecnico della Scuola Superiore di Scienze Turistiche e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. L’indagine si è svolta in due distinte tornate: la prima tra giugno e luglio 2011 e la seconda tra novembre e dicembre 2011 intervistando direttamente i responsabili della gestione dei viaggi di un campione di imprese, stratificato per dimensione e settore produttivo. L’indagine ha riguardato imprese: 1. manifatturiere con almeno dieci addetti, 2. di servizi e distribuzione commerciale con almeno cinque addetti. L’osservatorio non comprende i viaggi degli occupati nella Pubblica Amministrazione e nell’agricoltura. L’intervista all’azienda, rispetto all’intervista alle famiglie o ai viaggiatori con cui attualmente sono raccolte le informazioni ufficiali sul turismo d’affari, oltre a essere, da un punto di vista teorico, più appropriato (è l’azienda che compra i viaggi1 ), permette di approfondire aspetti altrimenti non rilevabili quali: l’“escursionismo” d’affari, le aspettative sulle dinamiche future della domanda, le strategie con cui è gestito l’impiego di questo input intermedio e le valutazioni di chi - nelle imprese - acquista i servizi. Il particolare punto di vista adottato in questa indagine permette, quindi, sia analisi di tipo “macroeconomico” sull’intero sistema sia analisi di tipo “aziendale” sugli stili di gestione e le preferenze di acquisto. I risultati ottenuti possono così essere usati, dai policy makers per valutare la reale dimensione di questo importante mercato, dagli operatori del settore per predisporre un’offerta mirata sulle esigenze dei clienti e dalle stesse imprese che partecipano alla rilevazione per confrontare i propri risultati e/o strategie di gestione.
2.1
Il quadro macroeconomico
2.2
I viaggi d’affari
3) La durata dei viaggi d’affari 4) Il mezzo di trasporto 5) La motivazione del viaggio d’affari 6) Dimensione del mercato: i valori 6.1
Le previsioni di spesa (una nuova fase di crescita?)
PA R T E 2 COMPORTAMENTO D’ACQUISTO E OBIETTIVI DEL TRAVEL MANAGEMENT DOPO LA CRISI 1) Una nuova prospettiva per analizzare i comportamenti d’acquisto 2) La relazione tra fatturato, viaggi e controllo dei costi 3) Dopo la crisi: le mansioni negli uffici viaggi 3.1
Il futuro della professione di travel manager
APPENDICE (NOTE METODOLOGICHE)
2) Dimensione del mercato: i volumi 2.1 Il quadro macroeconomico Secondo le proiezioni del Fondo monetario internazionale (FMI, World Economic Outlook, settembre 2011) nel 2011 il Pil mondiale crescerà del 4.0%, un risultato positivo seppure in contrazione rispetto al 5.1% registrato nel 2010. Tra le cause del rallentamento: l’esaurirsi della fase di ricostituzione delle scorte, il perdurante calo della spesa pubblica e l’affievolirsi delle misure di stimolo fiscale adottate dai governi dei principali Paesi. Tuttavia la crescita aggiunge un tassello alla fase di ripresa
1 Per una disamina più approfondita si veda: A. Guizzardi (2003) “Misura ed Analisi dei Viaggi nel Segmento Affari”, in: “ Il pensiero e la scienza nel turismo italiano” pp. 75 84, Ministero delle Attività Produttive, Direzione Generale per il Turismo, Roma.
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che nei primi sette mesi del 2011 hanno raggiunto i 27.1 miliardi, un iniziata dopo le difficoltà sperimentate nel biennio 2008/2009. Il dato aggregato nasconde però dinamiche differenziate; nei Paesi avan- importo superiore al flusso dell’intero 2010. In rialzo anche gli invezati l’attività aumenta dell’1.6%, un dato quasi dimezzato rispetto al stimenti esteri in Italia seppure in modo più contenuto (afflussi netti 2010. Al contrario è decisamente positiva la dinamica del Pil nei Pae- per 12.5 miliardi). Stando all’inchiesta autunnale condotta dalle Filiasi emergenti e in via di sviluppo: nel 2011 raggiungerà il 6.4%. I Pae- li della Banca d’Italia i piani di investimento delle imprese restano però si dove il valore assoluto della crescita è maggiore sono ancora India improntati alla cautela, visti gli ampi margini di capacità inutilizzata. (7.8%) e Cina (9.5%); la Russia (4.3%) mostra invece il maggiore dif- Anche le attese sull’andamento di produzione e occupazione nel 2012 ferenziale rispetto al 2010. Il buon livello d’attività va in parallelo con sono improntate al pessimismo. Nel complesso solo il 12.7% degli i risultati del commercio mondiale, previsto per il 2011 in crescita del intervistati si attende infatti un miglioramento del mercato di riferi7.5%. Il dato, seppure in frenata rispetto al 12.8% realizzato nel 2010, mento dei propri prodotti e servizi. riporta gli scambi al livello raggiunto pre crisi. Il rallentamento dell’economia mondiale ha contribuito alla discesa dei 2.2 I viaggi d’affari prezzi delle principali materie prime. Il prezzo medio del petrolio nei Nell’ambito del quadro congiunturale appena descritto, il mercato dei diversi trimestri ha oscillato sopra ai cento dollari al barile in discesa viaggi d’affari delle imprese italiane ha raggiunto nel 2011 i 30.9 miliorispetto al 2010. Secondo le indicazioni implicite nei contratti futures, ni di trasferte, con una crescita su base annua dello 0.6% (vedi tav.1). tale discesa dovrebbe continuare nei prossimi 12 mesi per portarsi in Si tratta di un dato tutto sommato positivo, vista l’incertezza del quaprossimità dei novanta dollari. dro economico italiano e il progressivo ridimensionamento delle proIl ridimensionamento delle prospettive di crescita rispetto alle attese del- spettive di crescita dell’economia e del commercio mondiale. l’anno passato, ha accentuato l’instabilità sui merTav. 1 Viaggi d’affari per destinazione (valori assoluti x1000) cati finanziari peraltro già comparsa nel secondo semestre 2010. Le tensioni hanno riguardato il debito sovrano di un numero crescente di Paesi dell’area euro, innescando un flusso di capitali da questi Paesi – e da quelli emergenti – verso Stati Uniti e Germania. Per l’Fmi l’incertezza sull’evoluzione futura resta elevata, riflettendo nelle economie avanzate gli alti livelli di disoccupazione e l’ancora debole situazione patrimoniale delle famiglie e nei Paesi emergenti un rallentamento Il dato aggregato sintetizza una dinamica delle trasferte a tre velocità: degli investimenti pubblici. Anche per il commercio mondiale si pre- a un mercato italiano in contrazione (-0.7%) corrisponde infatti un mervede un ulteriore rallentamento al 5.8% nel 2012. cato europeo in ripresa (2.6%) e un segmento intercontinentale in forIn Italia nel 2011 il Pil è previsto in sostanziale stagnazione; nel primo te crescita (9.3%) frenato solo marginalmente della “primavera araba” semestre si è registrata una crescita frazionale, mentre il terzo trimestre e dalle calamità naturali che hanno interessato l’Estremo Oriente. ha mostrato addirittura una contrazione di -0.3% su base annua. Nel L’ampio differenziale di crescita tra viaggi di lavoro internazionali e nazioconfronto tra primo semestre e seconda metà del 2010, l’incremento nali rappresenta in sintesi le conseguenze sia del buon andamento degli dell’attività economica è stato appena positivo (0.3%) mentre in Ger- investimenti diretti delle aziende italiane all’estero, sia dell’importanza mania e in Francia è stato rispettivamente dell’1.6% e dell’1.0%. Il dif- dell’export nel determinare le dinamiche di produzione delle imprese ferenziale di crescita peggiora il ritardo del nostro Paese nel recuperare italiane, sia dell’effetto depressivo che l’instabilità politica ed economica i livelli pre crisi. Se si prende come termine di paragone il picco cicli- interna ha avuto su quelle imprese italiane che realizzano il fatturato co registrato nel primo trimestre del 2008 il ritardo accumulato nel ter- prevalentemente sul mercato nazionale. zo trimestre 2011 rispetto alla media dei Paesi dell’area euro è di oltre In ottica pluriennale (vedi figura 1) il dato 2011 rappresenta un primo segnale di inversione del ciclo negativo iniziato nel 2008, e porta il risultre punti percentuali. Secondo Banca d’Italia2 nel primo semestre 2011 la ripresa è stata trai- tato complessivo a +6% sui livelli misurati undici anni fa nella prima nata soprattutto dalla componente estera grazie a una robusta espan- edizione di questo osservatorio. Dal picco raggiunto nel 2007 il mersione delle esportazioni. Tenendo conto del contestuale calo delle impor- cato ha tuttavia perso il 10% del suo spessore, una contrazione importazioni, il contributo alla crescita dell’interscambio con l’estero è sti- tante, che non ha intaccato l’andamento di fondo della domanda. Infatmato attorno all’1%. Debole la domanda interna anche se a causa prin- ti, nel lungo periodo, il mercato viaggi d’affari è da considerarsi strutcipalmente della dinamica delle scorte che ha sottratto 0.8 punti per- turalmente in espansione, un aspetto sottolineato anche in studi intercentuali alla variazione del prodotto. I consumi delle famiglie hanno nazionali 3 relativi ai principali Paesi avanzati. segnato un aumento modesto. Nell’analisi dei flussi per destinazione si evidenzia l’inversione delle L’accumulazione è risultata frenata dalla contrazione del comparto dinamiche tra mercato nazionale e internazionale rispetto a quanto costruzioni, a fronte della ripresa degli investimenti nel comparto dei osservato fin dal 2003. Per la prima volta il mercato dei viaggi interbeni strumentali. In forte espansione gli investimenti diretti all’estero nazionali mostra un tasso di crescita di lungo periodo superiore a quel-
2 Banca D’Italia Bollettino Economico - N. 66, ottobre 2011 (consultabile sul sito bancaitalia.it).
3 World Tourism and Travel Council. (2010). The 2010 travel & tourism economic research. London, UK: World Travel & Tourism Council.
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL lo dei viaggi nazionali e – più importante – riesce a recuperare i livelli pre crisi. La forbice che si è aperta misura le difficoltà di un’economia nazionale che da anni cresce molto meno dell’economia mondiale ed europea. È infatti dal 2005 che il mercato dei viaggi d’affari nazionale sotto-performa il mercato internazionale delle trasferte. Fig. 1 La dinamica annuale dei viaggi d’affari (2001 - 2011)
economica nell’ultimo semestre conseguente l’attività di ricostruzione del dopo terremoto. Rimane nella media il mercato cinese che, a dispetto della congiuntura mondiale, da tre anni registra incrementi nelle trasferte a due cifre percentuali, grazie a una crescita sempre vigorosa degli investimenti esteri e dell’economia. In netto calo i viaggi nel continente africano (-20%); le tensioni geo-politiche che hanno interessato l’Africa del Nord hanno infatti frenato i viaggi per affari per lunghi periodi di tempo. L’Europa mostra una dinamica abbastanza omogenea dei viaggi verso le principali destinazioni. Francia e Germania crescono a tassi vicini al 2% e solo la Spagna arretra di circa il 6% complice il forte rallentamento dell’economia. Per il secondo anno consecutivo si contraggono soprattutto le trasferte da e per i mercati orientali della Ue. In Romania (-34%) continua anche nel 2011 quello che ora si può definire un trend negativo. Il susseguirsi di risultati negativi nella dinamica delle trasferte indica che la spinta all’outsourcing in quei Paesi si è fermata. Al contrario aumentano di oltre il 20% i viaggi nell’Europa extra Ue (Russia in primis) complice le vivaci dinamiche dell’economia e una ritrovata spinta all’investimento da parte delle multinazionali italiane. Sul piano settoriale (tavole 2 e 3) il dato principale è nel differenziale nella dinamica delle trasferte tra comparti manifatturiero (3%) e terziario (0.2%). Sul risultato hanno pesato sia la stagnazione dei consumi privati in Italia sia la crescente capacità di tagliare o posticipare i costi (e le trasferte) sviluppata da molte imprese transitate lungo la crisi. Va inoltre considerato che generalmente, in un periodo post crisi, la ripresa dell’attività manifatturiera anticipa la domanda di servizi e quindi la ripresa del complesso dell’economia. Purtroppo al terziario è anche mancato il sostegno della domanda internazionale che nei primi nove mesi del 2011 è risultata molto superiore nel comparto dei beni rispetto a quanto registrato per i servizi.
Le due velocità di crescita sembrano destinate a non convergere nemmeno in futuro visto che la dinamica del segmento internazionale è legata a fattori strutturali che stanno cambiando stabilmente il “baricentro geo-economico” delle aziende italiane. Tra questi: la globalizzazione, l’integrazione societaria tra aziende europee e l’affermarsi delle strategie di outsourcing produttivo in aree geografiche a minore costo del lavoro. Solo come esempio si consideri che nel biennio 2010-2011, oltre il 39% dei gruppi multinazionali attivi nei servizi e più del 30% di quelli industriali, hanno progettato o già realizzato nuovi Tav. 2 Viaggi d’affari per destinazione e settore 6 ; valori assoluti (x1000); anno 2010 investimenti di controllo all’estero 4. Più in generale il basso costo delle materie prime e la buona valutazione dell’euro contro dollaro degli ultimi quattro anni, hanno lasciato spazio per incrementare la competitività dei nostri prodotti nel resto del mondo bilanciando gli andamenti sempre sfavorevoli della produttività del lavoro. Il dato aggregato presenta anche differenze per destinazioni 5 . In America le trasferte salgono di oltre il 20%. La forte crescita è guidata dalle performance di Stati Uniti e America del Sud, un’area che l’anno passato aveva perso molte trasferte. Oltre al probabile recupero di viaggi procrastinati nel 2010, I viaggi nel settore manifatturiero negli Usa hanno giocato a favore del “made in Italy” la buona dinami- Dopo alcuni anni di contrazione, nel 2011 risalgono del 3% i viaggi ca delle esportazioni e degli investimenti compresi quelli di controllo della manifattura. L’inversione fornisce un segnale molto positivo per da parte di gruppi italiani. Le buone dinamiche di Pil hanno invece la prossima evoluzione di breve periodo del mercato dei viaggi d’affasostenuto il risultato del mercato sudamericano. ri, visto che si accompagna alla dinamica positiva della produzione induL’Asia si riconferma nel 2011 il continente dove è più forte l’espansione striale, cresciuta nella media dei primi dieci mesi dell'anno dello 0.6%. dei viaggi internazionali dall’Italia (+30%) sebbene la crescita aggregata Rimangono irrisolte le difficoltà di un comparto dove il numero dei non sia omogenea per destinazione. Da record la performance del Giap- viaggi tende a diminuire strutturalmente per via della de-industrializpone (+65%), un risultato in parte dovuto al netto recupero dell’attività zazione e del downsizing del nostro tessuto produttivo. Il trend è solo 4 ISTAT(2011), “Struttura, performance e nuovi investimenti delle multinazionali italiane all’estero”, Statistiche Report, Roma. 5 UIC2011: “Indagine sul turismo internazionale”. Aggiornamento ottobre 2011. 6 INDUSTRIE AD ALTA INTENSITA' DI CAPITALE: imprese che secondo i dati di contabilità nazionale (2005), hanno un rapporto Pil/occupato superiore a 48.000
euro. Estraz. di minerali; fabbr. della carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria; fabbr. di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combust. nucleari; fabbr. di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali; fabbr. di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; fabbr. di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche; fabbr. di mezzi di trasporto; produz. e distribuz. di energia, gas e acqua. INDUSTRIE A MEDIO-BASSA INTENSITA' DI CAPITALE E COSTRUZIONI:
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parzialmente compensato dall’espansione all'estero delle nostre imprese che ha già permesso di spostare su destinazioni internazionali una parte dei viaggi strutturalmente persi sul mercato nazionale. Per il terzo anno consecutivo i viaggi internazionali delle imprese manifatturiere sono aumentati più di quelli nazionali (circa il 5% contro lo 0.6%). A sostenere le trasferte all’estero è intervenuta la buona dinamica dell’export soprattutto nei settori dei beni intermedi e strumentali. Inoltre anche considerato che, in periodi di forte ristrutturazione dei costi, è più facile tagliare trasferte sul mercato nazionale dove il coordinamento del business risulta più semplice da attuare “a distanza”, vista l’omogeneità del sistema linguistico, legislativo, economico, sociale e culturale. Il segmento intercontinentale (in crescita dell’12.1%) è stato sostenuto dal miglioramento della nostra competitività di prezzo, dalla svalutazione del dollaro e dall’espansione della domanda finale nei mercati di sbocco che ha avvantaggiato soprattutto le trasferte delle imprese del “made in Italy” cresciute del 13.0%. Più contenuta la dinamica in Europa (2.5%) coerente sia con una dinamica del Pil e dell’export meno positiva di quella mondiale sia con le difficoltà rispetto ai Paesi dell’Ue orientale - Romania in testa - che da alcuni anni stanno perdendo quote importanti delle trasferte guadagnate durante le delocalizzazioni produttive di inizio secolo. Il peggiore consuntivo si registra tuttavia sul mercato interno dove, i viaggi del manifatturiero crescono solo dello 0.6% seppure in modo uniforme tra mercato regionale e nazionale. Il dato è di interesse perché suggerisce lo stabilizzarsi delle condizioni di molte imprese distrettuali di sub-fornitura, le cui difficoltà durante i precedenti anni di crisi acuta si erano palesate nel crollo dei viaggi in regione. Va anche considerato l’effetto positivo di una pur timida ripresa dell’occupazione (cominciata già alla fine del 2010), come segnala la discesa delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (Cig) che nell’estate 2011 hanno raggiunto il livello più basso dal 2009.
e che ancora non mostra segnali di inversione. Meno dinamico il segmento delle industrie ad alto ricavo per addetto (2.6%) penalizzato sul mercato interno dalle difficoltà createsi nel comparto dell’energia, per il venire meno di incentivi governativi.
imprese con un rapporto Pil/occupato inferiore a 48.000 euro. Ind. alimentari, delle bevande e del tabacco; Ind. tessili e dell'abbigliamento; ind. conciarie, fabbr. di prodotti in cuoio, pelle e similari; ind. del legno e dei prodotti in legno; fabbr. di articoli in gomma e materie plastiche; produz. di metallo e fabbr. di prodotti in metallo; fabbr., install., montaggio e ripar., di macchine e apparecchi meccanici; altre ind. manifatturiere; costruzioni. DISTRIBUZIONE COMMERCIALE: imprese di commercio
all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa. SERVIZI: alberghi e rist.; trasporti, magazzinaggio e comunicaz.; intermediaz. monetaria e finanz.; Attività immobiliari, noleggio, informatica; ricerca; altre attività professionali ed imprenditoriali.
I viaggi nel settore terziario Continua la contrazione dei viaggi nel terziario (-0.2%). La debole congiuntura del mercato nazionale, dove si origina la maggior parte dei viaggi del comparto, e la forte dinamica dell’export manifatturiero, hanno pesato sul comparto. Da un lato l’espansione sui mercati esteri delle imprese manifatturiere sottrae infatti opportunità di business alle aziende di servizi, trasferendole ai competitor nei Paesi di destinazione, dall’altro l’immaterialità del prodotto e la maggiore necessità di incontri collettivi legati alla progettazione/implementazione del prodotto, hanno permesso di realizzare buona parte del servizio senza visitare fisicamente il cliente. Questa opportunità ha – già da alcuni anni – catalizzato l’investimento in nuove tecnologie per la comunicazione a distanza che, una volta diffuse, modificano il profilo delle trasferte anche negli anni successivi. Le difficoltà risparmiano il segmento internazionale che fa registrare un incremento del 3% nel dato aggregato. Crescono soprattutto le trasferte intercontinentali (5.1%) sostenute sia dal dinamismo del commercio mondiale (la Cina è in testa nel sostenere le trasferte della distribuzione commerciale) sia dal deprezzamento Tav. 3 Viaggi d’affari per destinazione e settore; variazioni rispetto al 2010 del cambio effettivo nominale dell’euro rispetto alle principali valute che ha aumentato la nostra competitività di prezzo. Il segmento europeo (2.7%) è meno dinamico, zavorrato sia da fattori economici come la congiuntura più lenta sia dall’accumulazione di knowhow nell’ambito della gestione delle trasferte, propria dei “nuovi” uffici viaggi delle molte aziende italiane del terziario che si sono integrate con ex competitors europei. Debole il mercato interno (-0.9% nel dato aggregato), dove oltre alle citate spinte alla razionalizzazione del processo produttivo pesa, sulle imprese di servizi, La discesa del prezzo del petrolio in euro rispetto alle alte quotazioni la stagnazione delle commesse legata alla delocalizzazione di parte deldel 2010, ha avvantaggiato soprattutto le nostre imprese con produ- le produzioni manifatturiere. La distribuzione commerciale riduce zioni a medio-basso ricavo per addetto (3.1%). Il segmento, dopo ave- invece solo il mercato delle trasferte regionali, un trend osservato da re perso molte trasferte durante la crisi, è risalito nel 2011 anche gra- diversi anni che – anche alla luce delle dinamiche non negative dei zie alle buone performance (sul segmento internazionale) delle impre- consumi interni – si spiega in parte con una ristrutturazione del se meccaniche e della lavorazione dei metalli. Sul mercato interno la modello distributivo, che ha portato imprese più piccole (che sfugdinamica è stata rallentata dalle performance negative del settore delle gono a questo Osservatorio) a occupare spazi lasciati sui mercati regiocostruzioni, penalizzato da un calo dell’attività in atto da oltre tre anni nali da aziende più integrate a livello nazionale o europeo.
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL 3) La durata dei viaggi d’affari Nel 2011 si contraggono sia i viaggi più lunghi (-2.2%) sia l’escursionismo d’affari (-1.9%) a favore dei viaggi con meno di due pernottamenti che crescono del 4.6% (vedi tavola 4). Il peso dei “viaggi brevi” raggiunge quindi l’82% delle trasferte, un valore che qualifica sia la complessità del mercato dei viaggi d’affari sia la sua diversità rispetto al mercato leisure. A tali trasferte si accompagna infatti la richiesta di servizi ad altissima efficienza, in grado di garantire principalmente il raggiungimento degli obiettivi della trasferta. Tav. 4 Viaggi d’affari per durata
La contrazione di entrambe le tipologie con durata “estrema”, ha un effetto netto stimabile nella perdita di un milione di pernottamenti sul mercato nazionale e nella crescita di circa duecentomila pernottamenti sul mercato internazionale. Tali valori sottendono una diminuzione della durata media delle trasferte su entrambi i mercati. La crescita dei pernottamenti internazionali risulta infatti meno positiva di quella dei viaggi. La variazione assoluta nei pernottamenti è addirittura negativa in Europa, dove si stima una perdita di trecentomila notti, mentre l’incremento dei pernottamenti sul mercato intercontinentale si ferma a poco più del 6% contro il 9.3% di incremento nei viaggi. In Italia valgono – a segni invertiti – la stesse considerazioni; la perdita di pernottamenti è infatti superiore alla diminuzione delle trasferte. L’azione dei travel manager non si è però limitata alla riduzione della durata; il calo dell’escursionismo d’affari mostra infatti che si è agito
tato l’attenzione di molte imprese, tra cui – in primis – le banche e i servizi finanziari, rispetto alla gestione efficiente dei tempi di trasferta e quanto osservato ne misura il risultato. Dopo due anni di crisi acuta, in cui si sono tagliati i costi accorpando le trasferte, il 2011 ha visto il ritorno di strategie di gestione dove la riduzione della durata del viaggio è usata come leva per contenerne il costo. Da sottolineare che tale approccio ha interessato anche i viaggi intercontinentali, dove ha giocato un ruolo di “catalizzatore” la maturazione negli accordi commerciali e produttivi con molti Paesi emergenti. Il consolidamento delle relazioni ha portato sia l’ampliamento delle opportunità di trasporto sia reso più semplice e usuale la soluzione e la gestione dei problemi che si presentano agli uffici viaggi. L’aumento dell’offerta in tema di trasporti e il “learning-by-doing” degli uffici viaggi hanno avuto, in sintesi, un duplice effetto nel contenere la durata del viaggio. Direttamente si sono ridotti i tempi necessari a raggiungere il luogo di lavoro, indirettamente si è ridotto il vantaggio ad accorpare le trasferte prolungando i soggiorni.
4) Il mezzo di trasporto
L’aereo è il mezzo di trasporto che realizza la migliore performance del 2011, in crescita del 2.6% (vedi tavola 6) grazie soprattutto al contributo dalle trasferte intercontinentali (Cina e Sud America in testa). La scarsa performance del mercato nazionale ha infatti limitato la crescita del segmento a trecentomila viaggi (per un numero di tratte superiore), complice il taglio all’escursionismo d’affari da parte delle imprese del terziario. La stessa macrocausa ha inciso per circa 140mila viaggi sulle trasferte realizzate su rotaia, determinando una contrazione del -3.3%, dopo due anni di crescita sostenuta. Tengono le preferenze per il trasporto su gomma; l’auto si conferma il mezzo preferito per gli spostamenti d’affari con quasi il 50% del mercato. Si è fermata l’emorragia di passeggeri dal trasporto Tav. 5 Viaggi d’affari per durata (prospettiva settoriale); anno 2010 aereo verso il treno ad alta velocità. Le Frecce Fs hanno modificato il mercato italiano dei trasporti business; la direttrice Milano-Roma ha visto il maggiore travaso iniziale di clienti verso il treno, ma terminato l’effetto “novità”, siamo di fronte a un mercato più fidelizzato al mezzo di trasporto. Anche il differenziale di costo – che inizialmente ha giocato a vantaggio della rotaia – è oggi molto meno rilevante. Le politiche di prezzo aggressive della nostra compagnia di bandiera (per esempio la scontistica sui voli andata e
anche tagliando gli spostamenti. I risultati per macro branche produttive (vedi tavola 5) permettono di ricondurre tale riduzione essenzialmente al segmento terziario e – quindi – al mercato nazionale. Questo elemento ha ripercussioni importanti in termini di mezzo di trasporto che verranno approfondite in seguito. In tutti i segmenti diminuiscono soprattutto i viaggi più lunghi. Le difficoltà congiunturali hanno aumen-
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La dinamica disaggregata per settore (tavola 7) mostra una forte crescita della domanda di voli da parte del settore manifatturiero per via dell’elevata quota di trasferte intercontinentali. Di un certo rilievo numerico la perdita di quasi il 4% delle trasferte su rotaia dei servizi (novantamila viaggi) legata essenzialmente al calo del numero di trasferte. In tutti i settori i viaggi aerei aumentano in termini assoluti meno dei viaggi internazionali. L’evidenza, associata al forte calo del trasporto su rotaia, mostra un ritorno di preferenza verso l’auto come mezzo per muoversi sulle destinazioni nazionali L’opportunità di controllare i costi viaggiando in pooling, ha sicuramente giocato un ruolo importante nella scelta.
ritorno sulla tratta Milano-Roma) e la crescita di nuovi collegamenti low-cost sulle direttrici periferiche hanno dato un Tav. 7 Viaggi d’affari per mezzo di trasporto (prospettiva settoriale); anno 2010 importante contributo in questo senso. I buoni risultati che continua a registrare sul mercato business il trasporto su treni veloci si determina quindi a scapito del treno tradizionale. Attualmente la quota dei viaggi in alta velocità (sul totale dei viaggi in treno delle aziende) rappresenta infatti il 60%, un dato elevato ma che sottostima le preferenze potenziali per via del fatto che vi sono ancora destinazioni non collegate da treni veloci. Nel 2011 le imprese hanno ripreso a comprare automezzi attenuando la strategia di dismissione del parco mezzi che aveva caratterizzato il periodo di crisi congiunturale. La flot- 5) La motivazione del viaggio d’affari ta a noleggio a lungo termine è aumentata di circa novemila veicoli 7 (1.7% L’analisi per motivazione (vedi tavola 8) mostra un quadro ben segdel circolante in Italia nel 2011) mentre le immatricolazioni sono aumen- mentato dove crescono in modo deciso le trasferte legate alla necessità tate del 40% grazie anche al rinnovo di alcune megaflotte come Enel e di comunicazione e formazione, mentre calano leggermente quelle più Poste Italiane. Sul piano qualitativo si è stabilizzato il fenomeno del down- direttamente collegate allo sforzo commerciale. grading e downsizing delle flotte sebbene continui ad allungarsi la durata Tra queste ultime, i viaggi individuali per incontrare clienti e fornitomedia dei contratti di noleggio e del chilometraggio percorso prima della ri rimangono la motivazione principale con una quota di mercato del sostituzione, in modo da soddisfare uffici viaggi aziendali che vogliono con- 65.3% pur in diminuzione di quasi un punto percentuale. Tutto somtinuare a ridurre/posticipare i costi di flotta. mato rimane stabile il segmento fieristico, anche se va segnalata la forA fronte di tali dati, la crescita del numero di trasferte in auto (0.2%) bice tra i risultati delle fiere sul mercato internazionale (positivi) e i risulnon sembra particolarmente rilevante. Tuttavia va considerato che si trat- tati sul mercato nazionale (negativi), che non crolla solo grazie alla diverta di un mezzo di trasporto utilizzato soprattutto sul segmento dei viag- sificazione sul segmento congressuale, realizzata ormai da quasi tutti i gi nazionali dove si è sperimentata una riduzione del -0.7%. Inoltre il principali contenitori fieristici. Una indicazione in tal senso viene daldato osservato congiuntamente alle performance del trasporto aereo, la forte crescita delle trasferte legate alle necessità organizzative, di forsembra indicare che vi è stato un leggero incremento anche delle trasfer- mazione del capitale umano e di sviluppo o lancio di nuovi prodotti. Queste sono raccolte nei segmenti: “riunioni intra-aziendali” e “altro” te su gomma verso le destinazioni europee. Nel 2011 l’impennata dei viaggi internazionali ha quindi aumentato le (che comprende congressi, incentive e lancio di nuovi prodotti), segpreferenze per il trasporto aereo, sebbene la simultanea cancellazione di menti che crescono, rispettivamente, del 7.8% e del 5.9%. Il dato è molte trasferte brevi sul territorio nazionale ha frenato la dinamica. Sul inatteso nelle dimensioni, visto che si registra in un momento in cui la mercato interno si è molto attenuato l’effetto di sostituzione aereo-alta crescente diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione a distanvelocità, e la clientela business sembra ormai fidelizzata al mezzo di trasporto. L’arrivo nel 2012 di nuoTav. 8 Motivazione del viaggio d’affari vi competitor (consorzi o ferrovie di altri stati europei) potrebbe però portare novità, soprattutto nuovi servizi di trasporto e nuovi schemi di pricing. Il nuovo “setting competitivo” non necessariamente consentirà alle imprese di contenere i costi di trasporto. Al contrario è verosimile attendersi che anche sul segmento ferroviario aumentino i margini di trattativa e faccia sempre più premio il know how degli uffici viaggi o delle tmc. 7 Dati riferiti ai primi 10 mesi del 2011 e al totale del mercato (inclusa la pubblica amministrazione); fonte stime Aniasa (Quattroruote, allegato al n° 674, Dicembre 2011).
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL tive nei viaggi collettivi per congressi, incentive e lancio di nuovi prodotti (-4.4% del complesso). Si tratta di produzioni italiane che hanno quindi “comunicato meno” di quanto fatto dalle imprese straniere presenti sul mercato italiano con filiali commerciali. Il dato può essere legato alla più lenta ripresa della produzione industriale italiana e quindi – almeno in parte – al minore dinamismo delle nostre imprese nello sviluppo di nuovi prodotti. Tuttavia nel dato va considerata anche la debolezza di un mercato incentive che ha nel manifatturiero il suo maggiore acquirente. Anche nel 2011 i viaggi incentive hanno risentito delle difficoltà occupazionali trasversali a tutti i settori produttivi. In periodi in cui si riduce l’occupazione o si chiede la cassa integrazione, vi è infatti il rischio che da un viaggio incentive possa scaturire più facilmente un problema di gestione del personale che non un benefit. Il manifatturiero italiano mostra invece una grande vivacità nel segmento fieristico, in cui cresce soprattutto la domanda di trasferte internazionali. Le crescenti opportunità di vendere prodotti a fasce sempre più larghe della popolazione mondiale, hanno determinato il risultato. Sono così soprattutto le aziende del “made in Italy” (alimentare, abbigliamento; prodotti in cuoio, in legno... ) ad aumentare la frequentazione delle fiere all’estero, con una crescita che raggiunge il 10.3% nel dato aggregato. La dinamica ha accelerato soprattutto nei grandi Paesi (Cina, India e Brasile) e ha premiato gli sforzi di diversificazione geografica di alcuni Enti Fiera italiani, nei cui bilanci è possibile osservare un crescente contributo della componente estera ai risultati di Mol ed Ebit. L’espansione sui mercati esteri della nostra manifattura si riflette anche nella crescita dei viaggi individuali (1.4% nell’agTav. 9 Motivazione del viaggio d’affari (prospettiva settoriale); anno 2010 gregato). Questa dinamica vista in contrapposizione al leggero arretramento nel terziario (-1.5% nel dato aggregato), raffigura sinteticamente i differenziali tra fondamentali economici italiani e del resto del mondo. Infatti è sul mercato italiano che si realizza la gran parte delle visite ai clienti delle imprese del terziario. In crescita trasversale ai settori produttivi le riunioni aziendali. Il dato sottolinea il ruolo chiave attribuito dalle imprese all’innovazione, alla formazione e alla crescita del capitale umano in questa fase post crisi. Il segmento, però, mostra saldi positivi anche per ragioni strutturali legate alla crescente internazionalizzazione delle nostre aziende. L’attività di una multinazionale necessita infatti un maggior coordinamento tra le produzioni e le filiali nazionali. Più lenta la dinamica nella distribuzione commerciale dove il numero di inconti intra-aziendali cresce “solo” del 4.6%. La performance del segmento “altro” può in parte spiegare il differenziale rispetto alle dinamiche del segmento.
za dovrebbe limitare il numero di trasferte per meeting (almeno nelle attese delle aziende). Nel segmento “altro” la componente congressuale ha il peso maggioritario. Pur con una approssimazione di alcuni punti percentuali – connessa alla bassa quota di mercato del segmento – si può stimare che i viaggi per congressi rappresentano il 67%, le trasferte per lancio di nuovi prodotti il 25%, mentre il rimanente 8% è legato agli incentive, una tipologia di viaggio realizzata quasi esclusivamente dalle aziende con più di cento addetti. Nel complesso la dinamica per motivazione sembra indicare che l’uscita dalla fase di crisi congiunturale acuta, ha determinato una maggiore attenzione delle imprese sia alla formazione del capitale umano sia all’innovazione di processo e di prodotto. Si tratta di un passaggio molto significativo per l’economia italiana, necessario affinché la timida ripresa congiunturale osservata nel 2011 possa consolidarsi in una futura fase di espansione. Nel quadro per settori produttivi (tavola 9) spicca l’incremento del 20.5% realizzato sul segmento “altro” dalla distribuzione commerciale. La variazione è attesa in un quadro di competizione postcrisi dove le imprese sopravvissute, per non perdere quote di mercato, necessitano di investimenti in comunicazione per entrare negli spazi lasciati da competitor usciti dal mercato o per lanciare eventuali nuovi prodotti. Non a caso diminuiscono i viaggi individuali per visitare clienti e fornitori, in parte “surrogati” da questi incontri collettivi. Al contrario l’intero segmento manifatturiero esprime variazioni nega-
6) Dimensione del mercato: i valori Nel 2011 la spesa per viaggi d’affari delle imprese private italiane a prezzi correnti è salita a quota 18.1 miliardi di euro (vedi tavola 10), in crescita del 4.8% rispetto ai livelli dell’anno precedente. Nel dato sono comprese tutte le spese che le aziende manifatturiere con almeno dieci addetti e di servizi con almeno cinque addetti, imputano a bilancio come costo dei viaggi d’affari. Si tratta di un risultato che va oltre la
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Fig. 2 Dinamica annuale della spesa per viaggi d’affari: complessiva (sx), per singolo viaggio (dx), (2001- 2011)
sua dimensione numerica visto che è la prima volta che la spesa per trasferte delle aziende sale più del tasso di inflazione dall’inizio della crisi congiunturale del 2008. La componente internazionale traina la crescita con un avanzamento del 7.2%, un dato ancora più importante poiché parzialmente frenato sia dalla svalutazione del dollaro rispetto all’euro sia dalla riduzione del prezzo medio del barile di petrolio. Al netto di tali fattori la crescita è comunque sostenuta sia da una componente reale – la forte crescita della quantità di trasferte intercontinentali e il (pur modesto) incremento nei pernottamenti – sia da un effetto di prezzo. Infatti, secondo Istat, gli aumenti nel costo medio dei biglietti sulle tratte europee hanno raggiunto il 16% da inizio anno 8. Meno marcata la crescita della spesa nazionale (1.1%) un dato che rimane comunque positivo a fronte sia di un calo dello 0.7% delle trasferte, sia della riduzione della durata media dei viaggi, sia della contrazione più consistente dei viaggi in Italia (i più costosi) rispetto a quelli in regione. Il puzzle si spiega attraverso un effetto di prezzo legato essenzialmente alla forte crescita dei costi di trasporto terrestre. Secondo Istat 2011, (op. cit.), sia le spese di esercizio mezzi di trasporto, sia il gasolio, sia il trasporto passeggeri su rotaia sono infatti aumentati molto più dell’inflazione (rispettivamente 5.6%, 13.6% e 6.5%). Passando all’analisi della dinamica della spesa a prezzi costanti (figura 2 sx) si evidenzia la ripresa del mercato dopo che la contrazione negli ultimi tre anni di crisi è stata di circa 18 punti percentuali. Come per i viaggi in volume, la migliore performance del segmento internazionale determina l’inversione della forbice tra spesa nazionale e internazionale. La sintesi è nell’aumento del costo medio della trasferta in terTav. 10 Spesa per viaggi d’affari (mln. di euro)
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ISTAT (2011) Numeri indici Nic per voci di prodotto; consultabili sul sito www.istat.it.
mini reali (figura 2 dx), un risultato che conferma quanto osservato l’anno precedente e, pertanto, apre un’interessante questione legata all’efficienza del mercato travel. Fino al 2009, il sodalizio “uffici viaggi aziendali-fornitori di servizi”, ha infatti ridotto il costo medio di trasferta di circa venti punti percentuali dimostrando una notevole capacità di recupero di efficienza. Negli anni di crisi congiunturale si è però verificato un rialzo dei prezzi medi reali della trasferta, un fatto inatteso poiché le difficoltà congiunturali generalmente portano deflazione visto che i fornitori sono spinti a contenere i prezzi dalla riduzione della domanda. Anche le aziende acquirenti attuano un controllo sempre più spinto dei costi e scende il prezzo delle materie prime (prezzo in euro del barile di petrolio). L’aumentata complessità delle trasferte domandate da imprese sempre più integrate nella catena globale del valore non si crede basti a giustificare l’inversione di tendenza nel prezzo medio. Sta cambiando il mercato lato fornitori, che con nuovi servizi a maggiore qualità o semplicemente politiche di pricing, sono riusciti a recuperare margine per trasferta. Se si confermasse questo trend il 2012 – con l’auspicata ripresa della congiuntura – ne porterebbe un’accelerazione. Nell’analisi per produzioni omogenee (vedi tavola 11) si evidenzia la crescita di tutti i settori, più accentuata nel manifatturiero dove si concentrano le trasferte più costose: quelle intercontinentali e per visitare fiere. In espansione soprattutto la spesa delle industrie del made in Italy in concomitanza sia del leggero incremento dei consumi nazionali di beni intermedi e strumentali, sia della crescita dell’export sia di una forte propensione a de-localizzare parte del processo produttivo in Paesi a basso costo della mano d’opera più distanti – e costosi da raggiungere – rispetto alle tradizionali mete dell’Est Europa. Nel terziario la crescita è più contenuta sia per la maggiore esposizione al mercato nazionale dove si sono ridotte le trasferte sia per una più attenta azione degli uffici viaggi aziendali che sono riusciti ad abbassare la durata media delle trasferte. Cresce di più il segmento della distribuzione commerciale in concomitanza con l’aumento della distanza media viaggiata. Infatti, sul mercato nazionale la dinamica dei volumi ha premiato i viaggi nazionali, mentre in ambito internazionale sono cresciu-
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL di carburanti e autostrade. Nel 2011 la spesa indirizzata al settore alberghiero cresce di 74 milioni di euro (+1.6%), con il contributo esclusivo del segmento intercontinentale dove l’incremento del numero di pernottamenti compensa i risparmi che le imprese hanno realizzato per la svalutazione del dollaro sull’euro. Sul mercato nazionale pesa la perdita di pernottamenti resa ancora più evidente da prezzi per camera saliti mediamente di appena l’1.8% (meno dell’inflazione). La “deflazione” nel segmento ricettivo si spiega sia con un effetto downsizing rispetto alla categoria concessa dalle politiche di viaggio aziendali sia con i bassi volumi nei pernottamenti che costringono alberghi e catene a politiche commerciali aggressive. In prospettiva l’uscita dalla crisi congiunturale – con la ripresa della Tav. 11 Spesa per viaggi d’affari e variazioni sull’anno precedente (prospettiva settoriale) domanda di trasferte – dovrebbe permettere alle imprese dell’accoglienza di recuperare redditività aumentando il prezzo medio di vendita. Il percorso è già iniziato; nel 2010 si era infatti registrata addirittura una contrazione del prezzo medio della camera rispetto al 2009.
te soprattutto le trasferte intercontinentali. La parziale perdita delle commesse di una manifattura che cresce sopratutto all’estero, ha penalizzato sul mercato nazionale il comparto dei servizi (-0,4%). In ambito internazionale la crescita è stata limitata dalle difficoltà di bilancio del settore finanziario – quello oggi più integrato a livello europeo – che ha comportato la riduzione del numero di trasferte e, in generale, una maggiore attenzione delle direzioni acquisti verso i costi di viaggio. La voce più rilevante nel determinare il valore del mercato dei viaggi d’affari delle aziende italiane è il trasporto, con una quota del 60.2% della spesa (vedi tavola 12). Nel confronto con il 2010 l’aumento complessivo è di 726 milioni di euro (+7.1%); la biglietteria aerea e ferroviaria (8.7%) cresce più delle spese per trasporto su gomma (4.8%).
6.1 Le previsioni di spesa (una nuova fase di crescita?)
Continua il buon momento per i vettori aerei che, oltre ai passaggi, aumentano il fatturato grazie ad aumenti consistenti delle tariffe medie nel segmento internazionale, risultato di politiche di pricing attive rispetto alle quali gli uffici viaggi poco hanno potuto fare. Sono cresciuti soprattutto i prezzi sulle tratte europee, mentre per le tariffe dei voli intercontinentali l’aumento è più contenuto (2,1% secondo Istat, op. citata). Più difficile la situazione sul mercato nazionale dove sia la diffusione dei collegamenti low cost nazionali sia la concorrenza con l’alta velocità ferroviaria ha limitato crescita di passaggi e redditività delle compagnie, giocando anche un ruolo centrale nella contrazione del costo medio del trasporto (vedi fig. 2 dx). Sale di oltre duecentomilioni di euro la spesa collegata al trasporto su gomma (4.8%). Il dato, più che per la dinamica dei viaggi, si determina sia per l’aumento del parco circolante sia per i forti aumenti nel costo Tav. 12 Ripartizione della spesa per viaggi per macro tipologia di
* al netto di un aggiustamenti tecnici sul dato di alloggi e trasporto 2010
Nel 2010 le aspettative sulla dinamica della spesa per l’anno corrente, registravano una netta prevalenza dei travel manager che ne prevedevano l’aumento. Il quadro molto favorevole ha poi scontato le rivolte dei Paesi nord-africani, il terremoto giapponese e un ultimo trimestre difficile per l’economia e la politica italiana, traducendosi comunque in una crescita del 4,5%. Il risultato sembra sancire la fine della fase ciclica negativa forti del fatto che anche le previsioni per il 2012 non sono negative. La lettura delle risposte è però articolata vista la simultanea presenza di aspetti positivi e negativi. Il dato più positivo lo si legge in tavola 13; il 62% degli intervistati dichiara di attendersi una spesa in aumento per il 2012. Rispetto a tale percentuale è poca cosa il 14% dei pessimisti e il 24% che ritiene di mantenere invariato il livello di spesa. Purtroppo però nell’analisi per quote di spesa il quadro si deteriora. La percentuale degli ottimisti crolla al 17% del mercato, raddoppiano i pessimisti ma, soprattutto, chi ha la responsabilità di ben il 55% della spesa, vede un mercato stabile sui livelli 2011. Sono prodotto quindi i grandi consumatori di viaggi a mostrarsi più preoccupati, un elemento che a questo punto sembrerebbe delineare un 2012 in rosso. Vi sono però altri elementi che devono essere considerati prima di tradurre un saldo tra ottimisti e pessimisti (negativo per quote di spesa) in una dinamica di mercato dello stesso segno. Innanzitutto va valutato il quadro economico nel mondo, che è previsto in linea con il 2011. Maggiori difficoltà sono previste per il mercato italiano che, tuttavia, già nell’anno corrente non ha mostrato una crescita vigorosa. Inoltre occorre considerare che l’indagine è stata condotta tra novembre e dicembre 2011 in un clima di
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Tav. 13 La previsione per settore
grande incertezza per le sorti del nostro Paese in Europa. Il momento ha condizionato in negativo soprattutto le valutazioni delle imprese multinazionali più grandi come è reso evidente dal fatto che, non considerando quote di mercato ma i rispondenti, è preponderante la quota di chi prevede il proprio mercato in crescita. Infine, parlando di spesa corrente, va considerato che sicuramente il mercato sarà sostenuto da un incremento nei prezzi di tanti servizi travel causato dall’innalzamento del costo dei carburanti imposto sul finire dell’anno – a indagine chiusa – dal Governo Monti. Tav. 14 Confronto tra dinamiche presenti e prospettiche della spesa (quote di spesa) Nell’analisi disaggregata per settore merceologico si intravedono le caratteristiche dell’attuale fase congiunturale, dove la ripresa nella produzione industriale è ancora troppo tenue – e indirizzata all’export – per “agganciare” la produzione di servizi alle imprese in Italia. Così – come avviene da tre anni – gli ottimisti prevalgono soprattutto nell’industria (+57% come saldo nel numero di giudizi e +2% pesando le risposte con le quote di mercato), mentre le attese nel terziario sono più improntate al pessimismo. Se si considera che la manifattura esprime rimentato due anni consecutivi di spesa in costante aumento o dimiquasi il 60% dei viaggi internazionali e solo il 25% dei viaggi in Italia nuzione, rappresentano solo il 16% del mercato, con il “netto” preva(il 10% includendo anche i viaggi in regione), diventa chiaro che, anche lere di chi ha registrato e prevede aumenti. Tolto il 17% di imprese con nel 2012, sarà soprattutto la spesa all’estero a salire. Il protrarsi della spesa stazionaria nei due anni, rimane un 67% del mercato per il quastagnazione del mercato nazionale crea quindi un clima favorevole per- le l’uscita dalla crisi ha determinato dinamiche contrastate. Chi nel 2011 ché si registrino acquisizioni, fusioni o semplicemente accordi com- ha registrato una spesa stazionaria si divide equamente rispetto alle prospettive di crescita o diminuzione. È quindi di maggiore interesse merciali tra “piccoli” fornitori di servizi. In sintesi, anche se la forte concentrazione delle valutazioni di spesa sta- focalizzarsi sul 40% del mercato che, dopo avere aumentato la spesa zionaria rende più difficile fare previsioni puntuali, si ritiene quindi che nel 2011, la prevede stazionaria o in contrazione. anche il 2012 risulterà con segno positivo. Le attese sono per una cre- La quota (di spesa) si riferisce a poche grandi aziende, nei cui giudiscita modesta e legata essenzialmente alle trasferte internazionali. Anche zi è verosimile si riflettano, oltre alle difficoltà nel business, un’auin ambito nazionale si ritiene che la variazione sul 2011 non sarà nega- mentata pressione alla “razionalizzazione” dei costi dettata dalle contiva ma solamente per un effetto inflattivo, al netto del quale i giudizi dizioni dei mercati finanziari. Conferme, seppure indirette, del ruodelle imprese non lasciano spazi per intravedere altro che una contra- lo negativo giocato dai questi mercati vengono dall’indagine congiunturale di settembre condotta da Banca d’Italia, dove è sottolineato zione dei volumi di trasferte. Allargando la prospettiva temporale si riescono a valutare meglio le dina- come: “…le recenti turbolenze dei mercati finanziari eserciterebbemiche dell’attuale fase di uscita dalla crisi acuta. In tavola 14 si sono ro, per il 43% degli operatori, una pressione al ribasso sugli investiincrociate le valutazioni prospettiche delle imprese, con il risultato da menti programmati per il prossimo anno…”. Vi è infine un ulterioloro realizzato nel 2011, ottenendo di fatto un confronto sul triennio re elemento soggettivo che va considerato: i rispondenti sono in organico a uffici viaggi con un grande know-how e possibilità di inter2010-2012. I dati si riferiscono a risposte pesate per la spesa travel amministrata, vento. È quindi possibile che nelle previsioni di riduzione o consolirispetto alla quale l’elemento principale che caratterizza il triennio sem- damento della spesa attuale, vengano scontate le attese per significabra essere l’estrema volatilità. In particolare, le aziende che hanno spe- tivi risultati della propria attività di gestione.
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PARTE 2 COMPORTAMENTO D’ACQUISTO E OBIETTIVI DEL TRAVEL MANAGEMENT DOPO LA CRISI 1) Una nuova prospettiva per analizzare i comportamenti d’acquisto Negli anni della crisi economica originatasi sul mercato finanziario Usa ed estesa a (quasi) tutto il globo, la spesa a prezzi costanti per i viaggi d’affari delle imprese italiane ha disegnato un ciclo regolare che ha avuto un massimo nel 2007 e un minimo nel 2009. La dinamica ha evidenziato l’esistenza di una correlazione tra ciclo dei viaggi d’affari e ciclo economico, che si conferma anche a livello di destinazione viste le peggiori dinamiche del quadro nazionale rispetto a quelle di congiuntura economica e viaggi internazionali. Nelle passate edizioni di questo osservatorio si è mostrato che la crisi ha inciso sui comportamenti di acquisto, determinando modificazioni profonde anche nella struttura degli uffici viaggio. Sul piano delle risorse umane si è ridotto il personale con mansione prevalente nella gestione del travel – con l’unica importante eccezione dei puri travel manager – ed è aumentata la spesa media gestita dal singolo operatore. Inoltre molte aziende hanno attuato il “decentramento” di alcune mansioni tecniche a responsabili locali o di funzione, se non direttamente ai viaggiatori, rafforzando il ruolo di supervisione e controllo dell’ufficio viaggi. Sul piano delle mansioni, tolte poche eccezioni, ha trovato molto più spazio il taglio dei costi diretti rispetto all’ottimizzazione del processo e il controllo dei costi indiretti. Con i “tagli”, la crisi ha portato una profonda revisione degli strumenti, delle norme e delle procedure per la gestione dei processi autorizzativi alla trasferta e/o per la scelta delle strutture e dei vettori. Questo setting operativo ha ostacolato, nei fatti, sia il miglioramento dell’efficienza del processo di acquisto sia la crescita e la valorizzazione professionale di molti travel manager, perché ha focalizzato l’attenzione e le richieste dell’alta direzione solo su una parte del costo tralasciando – inoltre – la massimizzazione dell’output delle trasferte. Questo aspetto è centrale per tutto il sistema, visto che nel travel management aziendale non viene quasi mai definito un “valore” che l’ufficio viaggi dovrebbe preservare nella sua azione di riduzione dei costi. La sostenibilità o la soddisfazione dei viaggiatori potrebbero rappresentare obiettivi da massimizzare (o mantenere) riducendo i costi. Nella gran parte delle aziende però non vengono considerati valore aggiunto in se stessi, e la loro inclusione negli obiettivi delle strategie di acquisto travel è spesso subordinata alla possibilità di ridurre i costi diretti del travel o ottenere un vantaggio economico. Un’ulteriore possibilità per misurare la produttività della singola trasferta, è di considerare come misura di output il fatturato o la redditività associata allo spostamento. L’approccio è però molto complesso da perseguire; per esempio, la visita a un cliente, senza generare fatturato, non si può esclu-
dere che abbia prodotto un valore aggiunto visto che potrebbe essere la base per un futuro accordo economico. Solo nel complesso delle trasferte di un’azienda, il fatturato diventa quindi una misura – pur imperfetta e aggregata – dell’output connesso alla gestione dei viaggi. Anche a livello micro-economico, si riscopre quindi la possibilità che lo stesso legame “macro” tra prodotto interno lordo e spesa, possa essere letto in modo più articolato come legame tra fatturato dell’azienda e comportamenti di spesa. Indagare se e come le dinamiche di fatturato agiscono nel modificare il numero di viaggi o la propensione a razionalizzare differenti tipologie di costi, rappresenta una prospettiva innovativa che assume un particolare interesse in questa fase di transizione tra crisi e post crisi dove la spesa per i viaggi d’affari delle aziende – come i fatturati – hanno mostrato molta volatilità. Per valutare l’esistenza di effetti differenziali delle dinamiche di fatturato sulla ristrutturazione del processo di acquisto delle trasferte si sono classificate le aziende intervistate rispetto alle dinamiche di fatturato nel triennio 2009-2011. In Tav. 15 Variazioni di fatturato tra 2009 e tavola 15 è riporta2011 (prezzi correnti) ta la distribuzione del fatturato, che risulta simmetrico rispetto al tasso medio di inflazione negli anni considerati (5%), anche riguardo alle variazioni estreme. Il campione riflette quindi in modo bilanciato le differenti situazioni possibili.
2) La relazione tra fatturato, viaggi e controllo dei costi Partendo dalle considerazioni del precedente paragrafo si è voluto utilizzare il fatturato per (ri)leggere i “trend” osservati durante la crisi. L’obiettivo è valutare se vi sono effetti differenziali delle dinamiche di produzione, sia rispetto all’impiego dell’input “viaggio d’affari” sia rispetto alla gestione dei costi diretti e indiretti. In dettaglio si è chiesto alle imprese intervistate di indicare come si è modificato sia il consumo di trasferte, sia la spesa per i servizi di alloggio e trasporto, sia i costi indiretti per personale, tecnologie e tmc (travel managment company). In tavola 16 sono riportati i valori ottenuti mediando le valutazioni fornite su una scala da 1 a 7. Come atteso, il solo numero di viaggi aumenta più che proporzionalmente rispetto al fatturato – ha un valore superiore a 4 (il punteggio mediano) – mentre tutte le voci di costo tendono ad avere elasticità negativa rispetto al fatturato. I punteggi sono comunque abbastanza vicini al valore mediano, indicando una discreta sovrapposizione tra dinamiche del fatturato e tutti gli aspetti considerati. Le maggiori riduzioni di spesa rispetto al fatturato si registrano alle voci: “altre spese” e “costi di tmc”. Su tali aspetti si è quindi, probabilmente, concentrata maggiormente l’attenzione dell’ufficio
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Tav. 16 Dinamiche 2009 – 2011 di viaggi e dei costi, in relazione al fatturato. Giudizi espressi in Scala per intervalli (1= forte diminuzione; 7= forte aumento)
bile da nessun ufficio viaggi che attori importanti per garantire l’efficienza del mercato – come sono le tmc – possano ridurre in modo continuo e significativo i loro margini. Inoltre, in modo particolare per la voce “altre spese”, va considerato che le attuali possibilità di raccolta, sistemazione e analisi della base dati viaggio, non ne consentono la reale misurazione e, quindi, nemmeno la valutazione della reale dinamica temporale. Un esempio per tutti il fatto che raramente si dispone di registrazioni (e fatturazioni) separate per il servizio pernottamento e per gli altri servizi acquistati in hotel (bar, garage, lavanderia…). Così, solo una difficile e attenta analisi dei dati può garantire che la rendicontazione di queste spese non sia distorta da errori di misura connessi alle differenti modalità di comportamento di fornitori e viaggiatori. Per approfondire la relazione tra modalità di acquisto e gestione dei viaggi e fatturato aziendale si è segmentato il campione degli intervistati per caratteristiche strutturali. In tavola 17 sono raccolti i giudizi medi (già riportati nella tavola 16, colonna a), suddivisi in base alla dimensione dell’azienda, al tipo di produzione o alla partecipazione di capitali esteri al capitale sociale. Per una più immediata lettura dei casi estremi – i più rilevanti – si sono evidenziati i punteggi più distanti (per difetto e per eccesso) dai punteggi medi. La caratteristica che ha condizionato maggiormente le modalità di acquisto e gestione del travel negli anni di crisi congiunturale è il tipo di produzione. Le aziende del terziario hanno sperimentato le contrazioni più forti rispetto alle dinamiche del fatturato. Dal numero di viaggi, ai costi (diretti e indiretti), tutte le valutazioni si allontanano per difetto dai giudizi medi mentre, specularmente, nell’industria molti valori si avvicinano al dato mediano (4) a indicare la maggiore correlazione con le dinamiche produttive. In questa fase di lenta uscita dalla crisi è quindi il settore manifatturiero che sosterrà la ripresa del mercato delle trasferte, soprattutto in termini di viaggi e di spesa aerea, i due aspetti in cui, complici le dinamiche dell’export, si sono registrate, e probabilmente si registreranno, le differenze più elevate rispetto al terziario. Anche la dimensione ha inciso sulle modalità con cui le dinamiche di fatturato hanno modificato i comportamenti di acquisto tra 2009 e 2011. Le aziende sotto i cento dipendenti hanno seguito più da vicino la congiun-
viaggi “medio”. L’analisi sulla frequenza dei giudizi estremi (colonna b+c), mostra un legame più forte delle spesa per hotel e dei costi del personale con le dinamiche di fatturato: meno di un quarto degli intervistati giudicano la variazione di queste spese “estreme” rispetto alle variazioni di fatturato. È soprattutto il risultato che riguarda il costo del personale a necessitare di attenzione per via delle rigidità che generalmente caratterizzano questa voce di costo e quindi delle attese difficoltà ad adeguarla alle oscillazioni del fatturato. In realtà la scarsa diffusione di travel manager, il frequente ricorso a personale non strutturato negli uffici viaggi e soprattutto il fatto che spesso gestire i viaggi non rappresenta la mansione principale di chi ne ha il mandato, lasciano agli uffici del personale una grande elasticità nel gestire le variazioni di fatturato. Il tutto a scapito delle possibilità di crescita professionale dei gestori di trasferte. Non è un caso che nell’osservatorio 2010 si sia rilevato un livello medio retributivo riconosciuto a chi si occupa a tempo pieno di viaggi aziendali, inferiore tra il 10% e il 20% a quello riconosciuto ai pari grado che se ne occupano solo saltuariamente. L’analisi dei saldi (colonna c-b), evidenzia i maggiori squilibri alle voci “altre spese” e “costi delle tmc” dove oltre un quarto degli intervistati dichiara contrazioni molto forti rispetto al fatturato mentre solo una quota marginale ha, al contrario, sperimentato forti aumenti. L’attenzione particolare verso questi costi, quando la crisi “spinge” per la (ri)definizione delle regole di gestione, è frequente nelle situazioni in cui il costo medio delle trasferte è basso e quindi più alta l’incidenza delle spese “accessoTav. 17 Dinamiche 2009 – 2011 di viaggi e dei costi, in relazione al fatturato. rie” e delle “commissioni” di agenzia. Il risultato è netGiudizi espressi in Scala per intervalli (1=forte diminuzione; 7=forte aumento) to, anche se in alcuni casi è probabile sia più una valutazione frutto di una percezione imprecisa o di una auto-realizzazione di aspettative. Non è raro infatti che il mandato diretto per la riduzione di questi costi sia il punto su cui insiste una dirigenza che non ha sufficiente esperienza di gestione dei viaggi per comprendere che nei casi più (s)favorevoli arrivano a rappresentare il 20% del totale. Inoltre si è in presenza di una oggettiva difficoltà a misurare la reale efficacia delle strategie di contenimento di questi costi. L’elenco delle modalità pricing praticate dalle tmc è molto lungo e le combinazioni di commissioni, retrocessioni e premialità le più In rosso i punteggi più distanti (per difetto) dalla media complessiva (tavola 16); in verde i punteggi più varie. Si è anche arrivati alle zero commissioni, ma pare distanti per eccesso. ovvio che in tutti i casi non è razionalmente ipotizza-
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL tura, soprattutto in termini di dinamica della spesa aerea Fig. 3 Principali mansioni degli uffici viaggi nella fase di postcrisi acuta (2011): e dei costi indiretti. Non sembra un caso che in queste frequenza delle singole risposte (scala a dx) e relativa importanza (scala a sin) aziende, che rispetto alle grandi imprese hanno generalmente una minore possibilità di stipulare accordi con i fornitori ma un maggiore controllo diretto sui clienti interni, l’attività degli uffici viaggi abbia portato a risultati soprattutto nel contenimento della dinamica di spesa sul mercato più frazionato dei servizi di alloggio. Anche essere partecipati da capitale straniero aiuta a contenere le dinamiche dei viaggi e dei costi rispetto alle variazioni di fatturato. I differenziali più elevati con le aziende a capitale italiano riguardano i costi indiretti di personale e spazi, coerentemente con il fatto che in molti Paesi sviluppati le aziende investono mediamente più attenzioni e risorse alla formazione specifica del travel management. Nelle aziende a controllo/partecipazione estera è quindi più travel policy, soprattutto “limando” classi e massimali e innalzando il livelfacile trovare know-how e filosofia aziendale che porta gli uffici viaggi a occu- lo di autorizzazione alla trasferta. parsi non solo dei costi diretti, ma a ragionare in termini di dinamiche di Sembra quindi che i compiti degli addetti alle trasferte si siano modificati “total cost”. Infine, l’identica dinamica delle spese per tmc indica che, Ita- nella sostanza, negli obiettivi, nelle procedure e nelle tempistiche. Rimane lia o estero, quando il periodo è difficile una delle prime strategie che si da approfondire quale ruolo abbiano avuto le dinamiche di fatturato nel pensa di attuare è recuperare costi dal rapporto con l’intermediario. guidare questa transizione e quale sarà la prossima evoluzione nel mansioSovrapponendo le indicazioni si ottiene l’identikit del cliente “più impe- nario del travel manager. gnativo” per i fornitori di servizi travel: le grandi imprese del terziario più Per rispondere ai precedenti interrogativi, si è quindi chiesto a ogni gestointegrate a livello europeo. Sono le aziende con uffici viaggi che gestiscono re di viaggi di indicare – in ordine di importanza – i tre principali compitrasferte a elevata frequenza, ripetitive, a più breve raggio e con una non ti assegnati al proprio ufficio in questa fase di post crisi acuta. Il grado di trascurabile quota viaggi collettivi con motivazioni collegate all’organizza- importanza delle differenti mansioni elencate è stato valutato attraverso la zione del processo di produzione. In questo setting, aumentano le leve per media dei punteggi assegnati alle risposte: tre punti alla prima – la più imporgovernare la fruizione delle trasferte in modo da ridurne i costi. Si ha infat- tante – due alla seconda e uno all’ultima. I risultati sono presentati nella ti una più ampia alternativa sui mezzi di trasporto, una maggiore flessibi- figura 3, assieme alla frequenza con cui sono indicate le singole mansioni. lità sulla durata del viaggio (che può anche essere condotto senza pernot- La frequenza è rappresentata da una linea continua, mentre per rappresentamenti), l’accumulazione di know-how rispetto all’efficienza del traspor- tare l’importanza si utilizza un istogramma. Per facilitare la lettura dei risulto e all’offerta di alloggio/ristorazione presente nelle destinazioni, oltre alla tati, le risposte sono indicate con maggiore dettaglio in tavola 18. maggiore possibilità di surrogare i viaggi con tecnologia di comunicazione Il contenimento dei costi diretti è la mansione più frequentemente indicaa distanza. ta come propria di un travel manager. Quasi tre quarti degli intervistati la Simmetricamente mantengono una dinamica di spesa più ancorata alla con- includono nei tre compiti principali loro assegnati dall’alta dirigenza. Si tratgiuntura le medie aziende industriali a capitale nazionale. Il fatto che que- ta di un ruolo di buyer, rafforzato anche dal fatto che l’item di negoziazioste rappresentino una quota importante – in un sistema produttivo a bas- ne con i fornitori, ottiene un punteggio superiore al 30% (il valore che ogni sa dimensione come quello italiano – è quindi un dato positivo per i for- item assumerebbe in caso di casualità delle risposte). Tuttavia un travel mananitori di servizi di alloggio e trasporto; forse meno per le grandi tmc che su ger è oggi spesso anche un supervisore di processi visto che il controllo del questo segmento di mercato soffrono maggiormente la competizione del- rispetto della travel policy e la collaborazione con la tmc sono altre due delle tante agenzie viaggio locali nell’Italia dei campanili. le cinque mansioni indicate con una frequenza superiore al 30%. L’ultima è quella di assistere o informare i viaggiatori, indicata da oltre il 40% dei rispondenti, una mansione che potrebbe collocare il travel manager nel3) Dopo la crisi: l’ufficio personale. le mansioni negli uffici viaggi Se si considera che la terna di mansioni più frequentemente indicata (dal 10% Per completare il quadro sugli effetti della crisi congiunturale, dopo avere dei rispondenti) è: controllare i costi + controllare la travel policy + assistere analizzato il processo di acquisto e gestione, si sposta l’attenzione sui “man- e informare i viaggiatori, si comprende che oggi il ruolo del travel manager sionari” degli uffici viaggi. Questi ultimi anni, infatti, non verranno ricor- ha una complessità intrinseca molto elevata, che necessiterebbe di un inquadati solo perché il mercato ha perso spessore, ma anche perché è – forse dramento multifunzionale, di una formazione multidisciplinare, e del construtturalmente – cambiato rispetto all’operatività degli uffici viaggio. I pri- fronto continuo con l’esterno per la condivisione di di best practice. mi segnali di cambiamento si sono già evidenziati in precedenti osservato- L’analisi dell’importanza attribuita ai singoli items, ripropone il conteniri. In primis è aumentato lo sforzo di negoziazione e la volontà di instau- mento dei costi come mansione principiale negli uffici viaggi. Due delle rare nuovi rapporti con i fornitori. Inoltre molte aziende hanno rivisto la altre quattro mansioni giudicate importanti perché con valutazione supe-
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Tav. 18 Una guida alla codifica delle risposte: mansioni degli uffici viaggi
i fornitori. Nel giudizio è implicito il riconoscimento che l’impresa sta ormai diventando un “price taker” sul mercato dei servizi travel. Qualunque sia la dimensione dalla domanda espressa l’impresa sta perdendo cioè ogni possibilità di fissare o influire sui prezzi dei servizi, sia perché l’aggregazione dei fornitori riduce la dimensione relativa di chi domanda servizi (per esempio le alleanze tra compagnie aeree) sia per la (artificiale) rigidità creata dal lato dell’offerta della crescente diffusione degli strumenti di revenue management, che togliendo certezza alla disponibilità rendono poco proficuo negoziare per definire tariffe corporate. Anche i compiti di assistenza e orientamento dei viaggiatori si ridur-
riore al punteggio medio (2), ruotano attorno alla Tav. 19 Come si modificherà la professione di Travel Manager (TM) tra 2011 e 2014 progettazione e al controllo delle regole (la travel policy). I rimanenti compiti considerati strategici sono la negoziazione con i fornitori e la collaborazione con la tmc. In sintesi il core business di un moderno ufficio viaggi ruota attorno alla scelta dei fornitori e al controllo sulla spesa, mediante la definizione di un insieme di regole gestionali e la collaborazione con la tmc. La valutazione congiunta di importanza e frequenza delle risposte, associa quindi il ruolo di travel manager al contenimento dei costi e gli assegna sostanzialmente compiti operativi. Il fatto che mansioni più strategiche come riportare ai vertici aziendali, sviluppare politiche per la sicurezza o educare/orientare il consumo, siano giudi- ranno in modo considerevole rimanendo il compito principale solo per il cate meno importanti e vengano ricordate con minore frequenza, qualifi- 10% degli intervistati; la percentuale si riduce però aumentando la dimenca la figura del travel manager come un quadro all’interno dell’organi- sione d’impresa. A questo trend negativo è sottesa la previsione che si rafgramma aziendale. L’unica attività percepita come strategica è la progetta- forzerà il decentramento delle responsabilità ai viaggiatori. Un certo grado zione della travel policy anche se purtroppo è annoverata tra le mansioni di decentramento è già oggi possibile – ed efficace in termini di conteniprincipali nel solo 20% dei casi. Simmetricamente assistere i viaggiatori è mento dei costi – per le nuove tecnologie della comunicazione che, in rapiun’attività quasi mai giudicata core nel travel management, pur se ricorda- da evoluzione, consentiranno sempre maggiori possibilità di gestione perita tra le prime tre mansioni dal 40% dei rispondenti. ferica (tracciabile) sia delle fasi autorizzative, di prenotazione e rendicontazione, sia l’accesso in remoto a data base informativi sui principali aspetti della trasferta. 3.1 Il futuro della professione di travel manager Terminata la fase di crisi acuta, il travel manager rimane quindi un ruolo L’unico effetto della dimensione si avrà rispetto alla progettazione, aggioressenzialmente operativo, mirato al contenimento dei costi correnti delle namento e controllo della travel policy, un compito strategico che – solo trasferte. Per proiettare lo sguardo nel medio periodo e arrivare a definire nelle grandi aziende – coinvolgerà una percentuale crescente di travel manale mansioni di questa professione a “crisi superata”, si sono raccolte le atte- ger nei prossimi tre anni. Si tratta di una evoluzione auspicata per il ruolo, se dei rispondenti rispetto a quello che sarà il loro compito principale tra anticipata da quanto già avviene nel resto dei Paesi sviluppati dove la dimenalcuni anni (nel 2014). Per semplicità di trattazione si è limitata l’attenzio- sione media delle aziende è molto più alta e la professionalità di questa figune alla sola attività principale e non alle prime tre come nel paragrafo pre- ra si gioca soprattutto attorno alla capacità di scrivere regole di comportacedente. In tavola 19 sono riportate le sintesi percentuali delle risposte e la mento specifiche per la realtà governate. A tale proposito si può citare come “dinamica della professione”, rappresentata mediante i saldi tra frequenze paradigmatico il fatto che su Wikipedia si parla della mansione di “corporiferite al 2014 e situazione corrente. Oltre alle frequenze semplici (non pesa- rate travel manager” solo in inglese, come se la figura di manager dei viagte) sono calcolate frequenze pesate per la spesa gestita dal rispondente, in gi in Italia non esistesse. Approfondendo quanto specificato come mansioni, si comprende che un “corporate travel manager” deve avere principalmodo da valutare eventuali effetti differenziali del budget amministrato. L’evoluzione a tre anni prevista dai travel manager per il loro ruolo è impron- mente la capacità di disegnare la travel policy: il contenimento dei costi è tata a un netto rafforzamento della mansione di controllo dei costi di tra- una conseguenza. sferta. Ben il 24% dei rispondenti per cui, oggi, tale mansione non è la prin- Coerentemente con sottolineatura iniziale sul ruolo delle dinamiche di fatcipale, prevede che lo diventi tra tre anni. La dinamica è trasversale alla dimen- turato, rimane da valutare l’esistenza di effetti differenziali dei bilanci aziensione e si realizza a scapito soprattutto della mansione di negoziazione con dali sull’evoluzione del ruolo di travel manager. La tavola 20 propone lo
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OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL stesso confronto di tavola 19, limitato al campione delle impreTav. 20 Come si modificherà la professione di travel manager tra 2011 se che hanno sperimentato dinamiche di fatturato negativo nel e 2014 - (Imprese con dinamiche di fatturato negativo tra 2009 e 2011) triennio 2009-2011. I risultati indicano che negli uffici viaggi delle aziende che versano in difficoltà di fatturato si determinano due elementi di novità: un maggiore peso dell’attività connessa allo sviluppo della travel policy ma, soprattutto, il fatto che nel mansionario diventa centrale l’attività di reporting, tanto che se ne prevede un forte consolidamento nei prossimi tre anni. Quando il fatturato si contrae diventa cioè più forte la spinta al controllo di gestione e quindi alla misurazione dei risultati connessi al governo della spesa travel. Una maggiore attenzione ai dati significa che – in questi contesti aziendali – è maggiore sia il peso attribuito all’attività di gestione dei viaggi sia l’opportunità di certificare all’alta dirigenza i propri risultati e, in ultima analisi, la possibilità per un travel mana- sferta. Tuttavia le previsioni sull’evoluzione di questo aspetto sono equivalenti a quelle dell’intero campione, un segnale che – rispetto a questo aspetger di valorizzare la propria professionalità. Tra le aziende in difficoltà sono anche meno frequenti i casi di travel mana- to – il fatturato discriminerà sempre meno: ancora per diversi anni il conger che hanno come compito principale quello di controllare i costi di tra- trollo dei costi sarà la ragione per assumere un travel manager.
APPENDICE (NOTE METODOLOGICHE) L’indagine ha come obiettivo la misura della spesa per viaggi d’affari da parte delle imprese italiane definita come il totale dei costi per viaggi registrati a bilancio. Le risorse disponibili hanno imposto di escludere le imprese agricole, il pubblico impiego e le PMI dall’universo di riferimento che è pertanto limitata alle “sole” imprese private di dimensione superiore a 10 addetti (nel manifatturiero) e 5 addetti (nel terziario). L’universo è definito ricorrendo all’archivio ASIA 2007 e rappresenta circa il 10% delle imprese ed il 59% degli addetti. Per l’indagine si è scelto un piano di campionamento stratificato ad uno stadio come usualmente avviene nelle indagini presso le imprese. La previsione di realizzare un numero compreso tra 100 e 200 interviste ha consigliato di limitare il numero degli strati a 4; come variabili di stratificazione sono state considerate la dimensione (meno di 100, e 100 o più addetti) e la classificazione produttiva (industria e servizi). Nella scelta si sono considerati i risultati ottenuti nelle precedenti indagini che hanno anche consentito di ottenere una stima preliminare della varianza di strato utilizzata per determinare la numerosità campionaria rispetto alla classificazione produttiva. Rispetto alla dimensione si è invece vincolato a priori la numerosità complessiva nei due strati (grandi imprese e PMI) rispettivamente a 1/3 e 2/3. La scelta è stata dettata dalla volontà di garantire maggiore controllo della variabilità campionaria nelle imprese più grandi (economicamente più rilevanti). L’indagine si è chiusa il 22 dicembre 2011 con 174 rispondenti. Il processo di raccolta dei dati ha riguardato 1500 aziende di cui 205 rispon-
denti l’anno precedente, e le rimanenti 1295 scelte casualmente. La redemption complessiva è del 11.6% ma scende al 6.1% se si considerano le sole aziende non rispondenti l’anno precedente. La frazione di campionamento complessiva è pari allo 0.018% e sale al 1.6% se si considerano le imprese con più di 100 addetti. Il processo di verifica della coerenza interna delle risposte è basato sull’analisi delle somme percentuali e sul controllo dei rapporto tra spesa in viaggi d’affari e addetti e/o fatturato. Le imprese che presentavano valori considerati anomali perché superiori a 3 volte lo scarto quadratico medio di strato, sono state ricontattate. Il trattamento della mancata risposta parziale è stato affrontato dapprima visitando i siti internet delle aziende ed imputando le informazioni mancanti qualora pubblicate; successivamente si è ricorsi a metodologie hot-deck dopo avere determinato le classi di imputazione in base alle variabili: ATECO, addetti, e costo medio del singolo viaggio (classi). Nel caso fossero tali 40 informazioni a mancare, si è provveduto a contattare il non rispondente; solo nel caso di ulteriore non risposta si è imputato dato attraverso correlazioni con variabili note e (quando disponibili), con le informazioni comunicate nelle indagini precedenti. L’indagine statistica è svolta mediante due rilevazioni distinte entrambe condotte via fax, e-mail o con questionario elettronico; la prima indagine – conclusa il 17/07/2011 - ha raccolto informazioni sulla struttura dei viaggi, la seconda – conclusa il 22/12/2011 e condotta mediante due questionari differenti - è servita sia per raccogliere le risposte di chi non aveva partecipato in precedenza, sia per confermare i dati raccolti nella prima tornata di interviste.
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Con il supporto di
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EVEN TI EDIMAN
di Alessandra Boiardi
TravelTrend: torna l’edizione romana Il workshop dedicato alla meeting e incentive industry si rinnova nella Capitale con una nuova formula e una nuova location per un appuntamento da non perdere il prossimo 9 maggio
A
grande richiesta torna nella capitale uno degli appuntamenti più apprezzati della meeting e incentive industry, Travel Trend, il workshop che fa incontrare i rappresentanti della migliore offerta di strutture, destinazioni e servizi per eventi, incentive, congressi e business travel con i key buyer del settore – attesi in più di mille. L’edizione romana proporrà
due importanti novità: una nuova location e una nuova formula. Travel Trend, tradizionalmente ospitato allo Sheraton Roma, si
terrà presso Spazio Novecento, in zona Eur, non solo comodo da raggiungere per tutto il pubblico romano, ma anche location molto suggestiva e versatile. Nuovo per Roma anche il concept del workshop, che replica il successo delle recenti edizioni milanesi con un evento “no stress” studiato per allietare i partecipanti direttamente nell’area espositiva: Travel Trend aprirà alle 16 e fino
alle 21,30 permetterà a domanda e offerta di fare networking in un contesto friendly, con servizio di open bar e catering continuo, così che i momenti di business e quelli di socializzazione siano completamente gestiti da tutti i partecipanti con i propri tempi e secondo le proprie esigenze. Ecco allora uno dei primi appuntamenti dell’anno da mettere già in agenda, per martedì 9 maggio.
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Adi Hotels è “social” Adi Hotels conquista il web con un nuovo sito completamente rinnovato nella grafica, nei contenuti e nei servizi. Un’ampia galleria fotografica e la possibilità di prenotare alle migliori tariffe disponibili sono i punti di forza del sito che consente di scoprire
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L’Hotel Eden di Roma parla mandarino L’Hotel Eden di Roma si mette dalla parte dell’ospite cinese e pensa a una strategia di benvenuto ad hoc. La struttura, infatti, ha messo a disposizione degli ospiti cinesi personale qualificato in grado di parlare e comprendere perfettamente il mandarino standard. Ma non è tutto, l’hotel ha rielaborato in mandarino i menu dei suoi rinomati ristoranti,
La Terrazza dell’Eden e Il giardino dell’Eden, nonché di tutto il materiale informativo. Sempre a proposito di menu, sono stati creati piatti dedicati alla
tradizione culinaria cinese sin dal mattino con il corner per l’oriental breakfast. Sono inoltre previste anche accortezze più strettamente legate agli aspetti culturali del turismo cinese, come quella di far trovare in camera oggetti tipici dei costumi orientali, una sorta di kit di benvenuto che possa far sentire il turista come a casa propria.
Four Seasons sceglie Baltimora una grande varietà di offerte e pacchetti. Le prenotazioni possono essere effettuate anche su Facebook e utilizzando le applicazioni per smartphone. Su YouTube sono disponibili anche i filmati relativi alle strutture che si propongono come luoghi di soggiorno ma anche di incontro della cultura, dell’arte, della musica e del tempo libero. Sono uniti sotto il cappello del brand Adi il Doria Grand Hotel e l’Hotel Poliziano Fiera di Milano.
Baltimora, una delle città più antiche e più all’avanguardia degli Stati Uniti, accoglie il primo Four Seasons Hotels & Resorts. L’hotel è ospitato all’interno di un edificio di 18 piani del quartiere di Harbor East. Situato in posizione strategica rispetto al centro della città, l’albergo è dotato di 256 camere, una spa di 950 metri quadrati e ampi spazi destinati a eventi, meeting e congressi. Il comfort delle camere, tutte con vista mozzafiato, è assicurato dalla minuziosa cura degli interni, realizzati dallo studio di design Brayton & Hughes di San Francisco e valorizzati dalla collezione d'arte più importante della città. Molto interessante l’offerta culinaria, curata dallo chef executive Oliver Beckert in collaborazione con il ristoratore Michael Mina. Piatti prelibati si possono gustare presso la tradizionale steakhouse Wit & Wisdom, il ristorante orientale Pabu, il bar e la lobby lounge ideale per colazioni veloci e cocktail, il Lamille Coffee e il panoramico Pool Bar & Grill.
A Limbiate immagine rinnovata per As Hotels Un quattro stelle dal design nuovo e prestigioso. As Hotel Limbiate Fiera è dotato di 115 camere arredate in stile moderno, funzionale e completo con particolare attenzione alle attrezzature tecnologiche utili a una clientela business. L’ho-
tel è dotato di un ristorante, Corso Como 52, ideale per pranzi e colazioni di lavoro, cene di gala e incontri di affari. Per un aperitivo dopo cena o una pausa relax si presta la lounge del ristorante. Situato in posizione strategica, a pochi chilometri
dal polo fieristico Milano Rho-Pero, e comodo da raggiungere, l’hotel si presta a una clientela Mice anche grazie al centro congressi dotato di sette sale meeting adatte a eventi di diversa tipologia fino a quattrocento persone.
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AC Hotels by Marriott entra in Marriott Rewards AC Hotels by Marriott entra a far parte di Marriott Rewards, uno dei programmi di fidelizzazione più importante del settore alberghiero con 35 milioni di iscritti in tutto il mondo. Grazie all’affiliazione al programma Marriott Rewards, le prenotazioni effettuate presso le strutture AC Hotels by Marriott consentiranno agli ospiti di accumulare punti che potranno essere riscattati scegliendo tra regali, voli e soggiorni in uno dei 3.600 hotel della catena Marriott in tutto il mondo, di cui fanno parte marchi prestigiosi come JW Marriott, Marriott, The Autograph Collection, Renaissance, Residence Inn, Courtyard, TownePlace Suites, Fairfield Inn, SpringHill Suites e Bulgari, oltre naturalmente alle strutture AC Hotels by Marriott.
Starwood nel capitale di Design Hotels
Worldhotels cresce in Russia Worldhotels rafforza la propria presenza in Russia annunciando l’ingresso del Metropol Moscow Hotel nel suo portfolio. La proprietà diventerà così il secondo albergo Worldhotels a Mosca e il terzo in Russia. Il Metropol Moscow Hotel è un elegante cinque stelle situato in una posizione strategica, di fronte al Bolshoi Theatre e a pochi passi dal Cremlino. La struttura dispone di 360 lussuose camere, di cui 72 suite, oltre a due ristoranti e ben nove sale per meeting ed eventi. Lo storico edificio in stile Art Nouveau è stato completato nel 1905 e in passato utilizzato come ufficio dall’amministrazione bolscevica, prima di tornare alla sua funzione originaria di albergo. Il suo stile è contraddistinto dai mobili di inizio novecento scelti per l’arredamento e che contribuiscono a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera dell’hotel.
Nuovi ingressi in Choice Hotels
I Choice Hotels crescono sul mercato italiano. Il Starwood Hotels & Resor ts Worldwide Inc. ha firmato un gruppo internazionale, infatti, ha annunciato l’inaccordo relativo all'acquisizione del 49,8 per cento del capitagresso, tra i suoi affiliati, del le azionario di Design Hotels Ag da Arabella Hospitality Se, uno Clarion Collection Hotel dei partner di lunga data di Starwood in Germania. Con sede Astoria Genova e del Claa Berlino, Design Hotels è una società quotata che fornisce serrion Collection Hotel Prinvizi di consulenza, distribuzione, vendita e marketing per il setcipessa Isabella di Roma. Connubio tra antico e moderno, il Clatore alberghiero con un portafoglio di oltre duecento alberghi rion Collection Hotel Astoria offre servizi e infrastrutture all’ain quaranta Paesi. I Design Hotels sono strutture indipendenti unite da una passione per il design ricercato, l'estetica e l’at- vanguardia, mantenendo intatto il fascino dell’edificio storico di metà Ottocento che lo ospita. tenzione nei servizi. L'opportunità di acquisire la quota è nata dalla collaborazione tra Starwood e Arabella Hospitality Se, che La sua location è ideale per scoprire le migliori attrazioni turistiche della città. L’hotel offre ogni comfort anche per viaggi di di recente ha rifocalizzato la propria strategia principalmente verso la proprietà e l'asset management optando di conseguenza lavoro e gruppi incentive, con una sala conferenze che può ospiper un disinvestimento delle proprie azioni di Design Hotels. Star- tare fino a ottanta persone, wifi gratuito a disposizione in tutte le camere, internet point e quotidiani gratuiti. Situato a pochi wood continua a essere gestore o franchisor di venti degli passi da via Veneto e piazza di Spagna, il Clarion Collection Hotel alberghi di Arabella Hospitality Se presenti in Europa. Starwood non sarà coinvolta nelle attività operative quotidiane di Design Principessa Isabella si trova all’interno di un elegante palazzo stoHotels, così come a sua volta Design Hotels non sarà presen- rico del secolo scorso e propone 43 camere arredate in stile classico e impreziosite da splendidi tendaggi, mobili pregiati e te nei sistemi di distribuzione centralizzati di Starwood come il soffitti finemente decorati, tutte con connessione wifi. sistema di prenotazioni e il programma Starwood Preferred Guest.
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Corinthia Hotels arriva in Italia È previsto per la fine del 2012 il debutto in Italia di Corinthia Hotels. La catena alberghiera di
base a Malta ha deciso infatti di aprire una struttura a Taormina, il Corinthia Golf & Spa Resort, di nuova costruzione e di proprietà. La struttura sarà situata all'interno dell'area di Giardini Naxos e disporrà di 157 tra camere e suite, oltre a 68 unità residenziali su quattro piani.
L'hotel offrirà ai propri ospiti una lussuosa spa con piscina riscaldata; un campo da golf a 18 buche e una seconda piscina esterna. Non mancheranno gli spazi e i servizi per i meeting e gli eventi. Sono infatti previsti un business center, due sale per congressi e un ampio parcheggio con 350 posti auto. Due ristoranti e un wine bar completano l’offerta per il tempo libero.
Hotels Worldwide debutta in Francia L’hotel W Paris – Opéra è situato all’interno di un signorile edificio del periodo haussmaniano, risalente al 1870 circa. Situato di fronte alla famosissima Opéra Garnier, W Paris - Opéra è certamente destinato a diventare un animatissimo punto di riferimento della città. Ispirandosi all’idea creativa della scintilla, l’hotel è stato concettualizzato in modo da creare un dialogo dinamico tra vari elementi, ovvero la facciata storica dell’edificio, Parigi nella sua qualità di Ville Lumière e il dna di W Hotels, infondendo un senso di energia nel quintessenziale quartiere parigino. Tale
approccio determina una stimolante fusione del dinamismo di New York e la sua infinita energia, con la raffinatezza e la cultura di Parigi. L’hotel di cinque piani proporrà 91 raffinate camere per gli ospiti, tra cui venti suite e due suite presidenziali. Le camere e le suite per gli ospiti, dotate di imponenti soffitti alti fino a tre metri e mezzo, offrono un design contemporaneo dai grandi spazi e una vista straordinaria sull’Opéra Garnier e le vie parigine. L’hotel disporrà anche di un’area meeting per eventi di tutte le tipologie e dimensioni e di una innovativa spa.
Amsterdam: un hotel nell’ex Conservatorio L’Hotel Conservatorium si trova nel cuore di Amsterdam, nei pressi della Hoffstraat, via nota per lo shopping. La struttura, dotata di 129 camere, occupa l’edificio che una volta ospitava il famoso conservatorio di musica Sweelinck. Conosciuto come Rijkspostspaarbank Building, fu costruito alla fine del XIX secolo su progetto del famoso architetto olandese Daniel Knuttel. L’albergo, inaugurato lo scorso dicembre, occupa otto piani dell’edificio e dispone anche di spazi per meeting dotati di tutte le più avanzate tecnologie. Un indirizzo perfetto per organizzare eventi all’insegna dell’eleganza e della modernità.
Hotel Milano Scala: la Spa Privé 24 ore su 24 I servizi del pacchetto Spa Privé dell’Hotel Milano Scala sono disponibili 24 ore su 24 per tutti gli ospiti della struttura che desiderano usufruire di un’ampia gamma di trattamenti benessere e servizi direttamente nel comfort e nella privacy della propria camera. Il pacchetto propone una ricca lista di esperienze benessere, massaggi, proposte este-
tiche e pacchetti personalizzabili che possono essere richiesti contattando direttamente lo staff dell’albergo presso la r eception. Oltre ai servizi benessere, che comprendono massaggi e vari trattamenti spa, sono disponibili anche un servizio di parrucchiere ed event styling, curati da professionisti altamente qualificati.
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PRINCIPE HOTEL CATANIA
di Michela Rossi
Nel cuore del Barocco È imminente il completamento di una nuova ala dell’hotel, in virtù della quale l’offerta ricettiva salirà a novanta camere complessive
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n connubio perfettamente riuscito tra design e tradizione, servizi all’avanguardia e cura impeccabile sia nei dettagli sia nei confronti dell’ospite. Il Principe Hotel Catania, tra i più rinomati ed esclusivi hotel a quattro stelle in Italia, si presenta così agli occhi di uomini d’affari e professionisti di passaggio nel capoluogo etneo. Con in più tutto il fascino, e il privilegio, di essere il risultato di un’attenta opera di ristrutturazione di un antico palazzo nobiliare situato proprio nel centro storico di Catania. L’albergo, infatti, affacciato sulla celebre scalinata Alessi, si trova tra la via Etnea e via Crociferi, ovvero nel cuore barocco della città, considerato da sempre l’espressione più alta dell’architettura siciliana e tutelato dall’Unesco quale patrimonio dell’Umanità. Non a caso Il Principe Hotel
Catania ha pensato bene, da quest’anno, di offrire ai propri clienti l’opportunità di scoprire le meraviglie che lo circondano attraverso imperdibili percorsi ad hoc (della durata di circa due ore e con guida in lingua per gli stranieri) di carattere artistico-culturale, storico ed enogastronomico. Ma le novità non sono finite. Se il contesto cittadino è dei più invitanti e suggestivi, gli ambienti interni dell’hotel e il servizio offerto non sono certo da meno. È infatti oramai imminente il completamento di una nuovissima ala dell’hotel, in virtù della quale l’offerta ricettiva salirà a novanta camere complessive e verranno ultimati un panoramico roof garden, un moderno fitness centre e un’esclusiva spa di ultima generazione. Chi è in viaggio per lavoro può così scegliere tra splendide suite e camere deluxe studiate per offrire il massimo dell’acco-
Per soggiorni d’affari di grande comfort ed eleganza, Il Principe Hotel Catania rappresenta un punto di riferimento esclusivo, con un’offerta ricettiva e di servizi oggi ancora più ricca. Qui, tra design e tecnologia, servizi al top e tradizione, lavorare è sempre un piacere
glienza e dello stile: ciascuna camera, spaziosa e arredata con gusto, dispone di vasca idromassaggio o doccia, climatizzazione individuale, minibar e cassaforte, nonché tv satellitare con canali Sky gratuiti, connessione a internet wifi e linea veloce Adsl. Inoltre, sempre per le esigenze business, vi sono un internet point accessibile 24 ore su 24 e diverse sale meeting ideali tanto per conferenze e grandi eventi
quanto per riunioni, seminari e workshop più ristretti o riservati. Per i momenti di relax e le pause dal lavoro, invece, oltre alla ricca colazione a buffett del mattino, al sevizio in camera, alla tea room, all’American bar e all’elegante piano bar per la sera, è possibile concedersi un momento di pieno benessere nella wellness room con bagno turco dell’albergo. Indirizzo a fine rivista
Vi abbiamo dato sempre il massimo, ora lo raddoppiamo Saudi Arabian Airlines moltiplica i voli diretti per l’Arabia Saudita Solo Saudi Arabian Airlines offre 8 voli diretti da Milano e Roma per L’Arabia Saudita oltre a 3 voli cargo diretti in partenza da Malpensa, e con il programma di fidelizzazione Alfursan viaggiare è anche vantaggioso. Saudi Arabian Airlines. La forza di un sogno, l’energia per realizzarlo. www.saudiairlines.com
A New Era
TURISMO AFFARI_busin_210x297.indd 1
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GRUPPI ALBERGHIERI BT
di Tommaso Crociera
GHS: ethical feel-good, ma non solo… Non si arresta la voglia di crescita del gruppo siciliano, che affronta il 2012 con una vision chiara. Tutto ruota intorno a un forte senso etico, senza mai dimenticare gli ospiti e l’economia locale. Ne abbiamo parlato con il presidente Di Domenico
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l 2011 è stato un anno da ricordare per gli alberghi palermitani del gruppo Ghs Hotels: se da un lato non si arrestano i successi dell’Astoria Palace Hotel di via Monte Pellegrino, dall’altro il Grand Hotel Garibaldi al Politeama ha ottenuto il Certificato di
Eccellenza 2011 di TripAdvisor, mentre l’Hotel Vecchio Borgo – che è entrato a far parte del gruppo alberghiero all’inizio di quest’anno – ha ricevuto da Expedia Insiders’ Select 2011, la menzione come uno dei cinquecento alberghi migliori al mondo.
Cosa riserverà allora al gruppo il 2012 appena iniziato? Lo abbiamo chiesto direttamente a uno dei tre patron di Ghs, il presidente della F. Ponte SpA, Daniele Di Domenico. Dottor Di Domenico, Ghs Hotels ha investito negli ultimi anni diversi milioni di euro nel restauro di due “storici” hotel palermitani (l’Astoria Palace Hotel e il Grand Hotel Garibaldi al Politeama) e per la recentissima apertura di un terzo albergo (l’Hotel Vecchio Borgo). Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine di questi investimenti in controtendenza rispetto alla crisi? «Nonostante l’andamento del mercato finanziario, un’azienda ha una propria esistenza, da esso indipendente, e scandita da un suo ritmo “biologico” definito “ciclo di vita”. In letteratura economica il ciclo di vita aziendale è composto da quattro fasi: quella progettuale, quella di partenza, quella di sviluppo ed espansione e, infine, quella della maturità. Ghs Hotels è un gruppo giovane che sta crescendo in modo solido e che al momento sta per superare la seconda fase del suo ciclo di vita per entrare nella terza, ossia per consolidare il proprio sviluppo e dedicarsi all’espansione. Ecco quindi qual è, a mio parere, la ricetta per mantenere in pie-
Daniele Di Domenico, presidente della F. Ponte SpA
di una grande azienda in un momento come quello che oggi stiamo attraversando: avere delle buone e solide fondamenta sulle quali continuare a costruire, senza quella “paura frenetica” della crisi. I nostri obiettivi di mediolungo termine? Continuare a crescere!». Quali strategie commerciali caratterizzano la mission di Ghs Hotels nell’attuale e così “liquido” ambiente di mercato? Per esempio, quanto conta per voi – al di là dei luoghi comuni – la customer satisfaction? «Se c’è un settore nel quale un’impresa deve seguire le leggi del mercato e la volontà del consumatore è sicuramente quello commerciale. Il consumatore oggi viene definito un internauta, ossia un esperto navigatore del
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Ghs sostiene l’ambiente e il sociale credendo che i “più grandi” debbano sempre aiutare i “più piccoli”
«Ghs Hotels, essendo un gruppo “giovane” vuole e deve essere attento alle problematiche sociali, ambientali ed economiche e non per un mero fine di “marketing”, ma in qualità di azienda che si definisce “ethical feel good”. Sosteniamo il sociale perché crediamo che i più grandi debbano sempre aiutare i più piccoli. Sosteniamo l’ambiente e il suo “green development” perché pensiamo sia nostro dovere proteggere le risorse naturali per le generazioni future, perché un mondo più verde è certamente un mondo più sano e bello da vivere. Nello specifico per quanto concerne i Green Meeting stiamo lavorando affinché le nostre strutture siano in grado di gestire eventi in modo sostenibile e quindi per esempio: evitando inutili sprechi di carta, utilizzando stoviglie in porcellana e vetro e non in plastica, evitando eccessivi consumi energetici. Sosteniamo l’economia locale perché crediamo nella Sicilia, nelle sue risorse e potenzialità e soprattutto perché vogliamo collaborare a condizionare positivamente il
nostro mercato del lavoro cercando di generare e sostenere l’occupazione in Sicilia». E sul fronte meeting, a parte i già citati eventi green, quali atout mette in gioco Ghs Hotels? «Ghs Hotels e il Mice, probabilmente un binomio da non sottovalutare! Da molti anni, il nostro cavallo di battaglia per il mercato congressuale, l’Astoria Palace Hotel, è una garanzia per chi deve organizzare eventi, meeting o congressi a Palermo. Questo è dotato di un ampio e moderno centro congressi e di un impareggiabile staff che riesce a soddisfare le esigenze dei nostri clienti non dimenticando mai la velocità nel servizio e la cura nel dettaglio. Con l’arrivo dell’Hotel Garibaldi, dotato anch’esso di sale meeting, riusciamo a coprire buona parte della domanda congressuale di Palermo, offrendo al nostro ospite un servizio sempre più personalizzato. Il nostro “atout”? Essere una squadra!».
Insomma, il segreto sembra essere quello di avere una vision chiara e seguirla? Assolutamente sì. E quindi concluderei proprio riportando la nostra “vision” aziendale, che in sintesi descrive i nostri obiettivi: raggiungere l’eccellenza nel campo dell’hospitality, attraverso un servizio orientato dalla “lente del cliente” e mirato alla soddisfazione totale dell’ospite, da conseguire anticipando e superando le sue aspettative; permanere con successo nel mercato globale, promuovendo la trasparenza e l’ethical feelgood, agendo per il supporto del sociale, del territorio in cui operiamo e dell’ambiente, dando il nostro contributo positivo per il futuro delle generazioni a venire; garantire formazione, sviluppo e sicurezza ai nostri collaboratori e l’integrità dell’equity agli stakeholder, confermando la solidità della nostra azienda». Indirizzo a fine rivista
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HOTEL MULINO GRANDE
di Simona Zin Sorto dal recupero di un esclusivo mulino del '500, completamente ristrutturato in chiave bio-architettonica, oggi l’Hotel Mulino Grande è una location originale per incontri d’affari in un contesto naturale di grande suggestione
Incontrarsi nel Mulino U
n quattro stelle alle porte di Milano, capace di sorprenendere per i suoi servizi e la sua collocazione: l’Hotel Mulino Grande è questo e molto altro per la clientela business alla ricerca di una location di eccezione. Frutto di un sapiente recupero architettonico all’insegna dell’ecosostenibilità, design ed ecologia, geotermia per climatizzare gli ambienti, pannelli solari per scaldare l'acqua e soluzioni high-tech di ultima generazione, questa location di lusso alle porte di Milano è situata a pochi chilometri dalla fiera di Rho e poco distante dal Castello di Cusago. La struttura sorge all’interno del suggestivo Parco Agricolo Sud di Milano, in un contesto di grande
relax a contatto con la natura. Perfetta collocazione alle porte della città L’Hotel Mulino Grande vanta una posizioe strategica per l’attività lavorativa lombarda, alle porte di Milano e facilmente raggiungibile percorrendo la tangezianle Ovest dagli aeroporti di Linate e Malpensa. Il progetto di recupero e trasformazione dell’antico complesso rurale, firmato dall’architetto milanese Antonella Tesei, persegue la volontà di mantenere una
relazione con le radici del luogo. La progettista, infatti, ha voluto conservare l’originario complesso architettonico a corpi separati, recuperando integralmente la struttura del mulino. La condizione del secondo edificio che ospitava gli alloggi dei contadini, il fienile e le stalle era invece eccessivamente compromessa per essere conservata; così la progettista ha previsto un intervento ex novo concordato con il Parco Agricolo Sud, rispettando volumi, tipologia e materiali preesistenti. La struttura presta totale attenzione all’ambiente, sia nella scelta dei materiali rigorosamente naturali, sia nelle fonti energetiche rinnovabili utilizzate. Se l’energia idrica ha sostenuto la
vita del Mulino Grande in passato, oggi la climatizzazione del complesso si affida a un'altra fonte di energia rinnovabile: l’energia geotermica. Il quattro stelle dispone di 21 camere, di cui sette suite, centro benessere, due sale meeting e il ristorante “Il Magiono”, aperto sia agli ospiti dell’albergo sia ai clienti esterni. Le scelte architettoniche, l’elevato standard qualitativo dei servizi offerti, il perfetto connubio tra antica tradizione e moderno comfort, fanno di questa location il luogo ideale per ambientare incontri d’affari esclusivi e di grande fascino visto il contesto naturale unico nel quale sorge. Indirizzo a fine rivista
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CAR FLEET
di Alessandro Rigatto
Dotazioni di sicurezza ai massimi livelli e cilindrata contenuta per le superammiraglie destinate come fringe benefit alla dirigenza
Al top, ma con prud A
ltro che policy! A ridisegnare i confini dell'auto aziendale, più che le decisioni "dal vertice" dei consigli di amministrazione o "dal campo" dei fleet manager sarà la Guardia di Finanza, che da qualche tempo ha potere di indagine, ai fini di accertamenti fiscali, su chi si trova a bordo di vetture di oltre due litri di cilindrata. Che ne sia il proprietario o il semplice utente, anche temporaneo. Il risultato è che molte società in procinto di rinnovare il parco auto dei vertici aziendali stanno orientandosi su modelli al di sotto della soglia dell'accertamento, cercando così di conseguire il duplice beneficio di costi più contenuti – per l'acquisto e la gestione – e di rimanere alla larga delle verifiche fiscali. Downsizing e sicurezza Peccato che questo forzato downsizing porti una diminuzione dei livelli di sicurezza: né Audi, né BMW, né Volvo prevedono versioni a trazione integrale con propulsore due litri per le loro berline medio-superiori A6
2.0 Tdi, 520d e S80 DrivE 1.6d. E che in alcuni casi gli utenti non possano beneficiare degli ultimi ritrovati tecnologici a beneficio della riduzione dei consumi, come la doppia sovralimentazione per il motore turbodiesel common-rail di 2.143 centimetri cubici e 170 o 204 cavalli adottato da molte vetture Mercedes-Benz, tra cui la Classe C, la Classe E e la Classe S, e per il La Guardia di Finanza ha potere di indagine, ai fini di accertamenti fiscali, su chi si trova a bordo di vetture oltre i due litri di cilindrata. Che ne sia il proprietario o il semplice utente, anche temporaneo
2,2 litri della Jaguar XF 2.2d. Proprio l'ammiraglia di Stoccarda, proposta per la prima volta nella sua storia con un'unità a quattro cilindri, resta poco oltre il limite dei due litri: un vero peccato, perché la S250 Cdi è un vero e proprio gioiello della tecnologia e non fa rimpiangere le versioni spinte da motori più frazionati e potenti: 240 chilometri orari, da zero a cento chi-
lometri orari in 8,2 secondi, consumo medio di 5,7 litri ogni cento chilometri. Ma andiamo a esaminare una a una le vetture da top management che abbiamo selezionato, in rigoroso ordine alfabetico: Audi A6 2.0 Tdi, BMW 520d Efficient Dynamics, MercedesBenz E220 Cdi, Mercedes-Benz S250 Cdi, Peugeot 508 e-Hdi, Volvo S80 1.6 d DrivE.
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Per le aziende i modelli al di sotto della soglia dell'accertamento portano il duplice beneficio di costi più contenuti per l'acquisto e la gestione e non sono sottoposti a verifiche fiscali
enza Audi A6 2.0 Tdi Lo stile della berlina è ripreso dalla maxi-executive A8, rispetto alla quale, però, è più corta di 22 centimetri. A un bel frontale fa da contraltare una coda massiccia, poco convincente. Lo spazio a bordo abbonda, il baule è molto capiente (530 dmc, che possono diventare 995 abbattendo il divano posteriore) e la qualità complessiva è impeccabile. Il motore
due litri da 177 cavalli e 380 Nm di coppia è abbinato solo alla trazione anteriore. Di serie lo si trova accoppiato al cambio manuale a sei marce, ma in alternativa c'è la trasmissione Multitronic, a variazione continua. Nella versione base costa 42.249 euro di listino Iva compresa (46.232 euro per le Ambiente e Advanced), ma la lunghissima lista degli optional può portare quasi a raddop-
piare la spesa, se non ci si sa accontentare. Tocca i 228 chilometri orari e consuma solo 4,9 litri per cento chilometri in media, con emissioni di CO2 pari a 129 g/Km. È la più nuova del gruppo di auto esaminate, il che dovrebbe tradursi in un valore residuo più alto e stabile. BMW 520d Efficient Dynamics Tra le tre volumi quattro porte cinque posti della sua classe è la meglio riuscita. Sportiva ma molto equilibrata, ha fatto rapidamente dimenticare le forme stravaganti delle BMW disegnate da Chris Bangle, predecessore dell'attuale capo-stilista Adrian van Hooydonk. Con 184 cavalli e 380 Nm di coppia il quattro cilindri della 520d si fa apprezzare per i valori eccezionali di consumo (solo 4,5 litri per cento chilometri in media, il che, con il serbatoio da settanta litri, garantisce un'autonomia teorica di circa 1.500 chilometri, soprattutto se si considera che il valore nel ciclo extraurbano scende a 3,6 litri per cento chilometri) ed emissioni di CO2 (119 g/Km), oltre che per le ottime prestazioni (231 chilo-
metri orari, da zero a cento chilometri orari in 8"2). Comoda e spaziosa, può contare su un baule da 520 dmc. Disponibile solo con il cambio manuale a sei marce, che esalta le caratteristiche di sobrietà del propulsore, costa 44.921 euro e si distingue dalle altre 520d solo per pochi dettagli aerodinamici specifici, che consentono però una sensibile riduzione del fabbisogno di gasolio. Jaguar XF 2.2d Primo turbodiesel quattro cilindri per la berlina inglese da poco ristilizzata nel frontale, ora più slanciato e lineare. Con una cilindrata di 2.179 centimetri cubici esprime 190 cavalli e ben 450 Nm di coppia massima, ma consuma (e inquina) ben più delle tedesche rivali: 5,4 litri per cento chilometri e 149 g/Km di CO2. Al confronto con loro è più lenta (225 chilometri orari) ed è pure un po' più cara: 46.850 euro ma ha qualche accessorio di serie in più e soprattutto è offerta in un solo allestimento. Quel che più conta potrebbero però essere i tre anni di garanzia a chilometraggio illimitato, che condizionano favorevolmente i costi di gestione. L'abitacolo fa discutere: la leva del cambio (automatico a otto marce di serie) è rimpiazzata da una manopola che esce dal suo alloggiamento all'avviamento: chi aveva da ridire sul navigatore delle BMW con iDrive è servito! Per i passaggi di marcia in modalità manuale ci sono le levette al volante. Mercedes-Benz E220 Cdi Brilla soprattutto per le dotazioni di sicurezza (rilevatore di stanchezza, regolatore attivo di velocità con controllo e adattamento della distanza di sicurezza, frenata automatica in caso di pericolo imminente di tamponamento,
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Il forzato downsizing porta inevitabilmente a una diminuzione dei livelli di sicurezza. Molte Case, infatti, non prevedono versioni a trazione integrale con propulsore due litri per le loro berline medio-superiori
LAN CIA THEMA, L'AMMIRAGLIA ITALIAN A (O AMERICAN A?) N egli Usa si chiama Chr ysler 300 C. In Italia, dopo la "cura Marchionne", è stata ribattezzata Lancia Thema e si distingue dalla gemella yankee per la calandra cr omata specifica e per pochi dettagli inter ni ed esterni. Delitto di lesa maestà, gridano scandalizzati i lancisti, che non hanno digerito l'impiego del nome Thema (una delle migliori auto degli Anni Ottanta nella sua categoria) e l'abbandono della trazione anterior e, opportunità da cogliere, affermano felici i concessionari della Casa torinese, finora costretti ad accontentare una clientela che poteva spaziare tra la Ypsilon, la Musa e al massimo la Delta. La nuova Thema, prodotta in Canada, arriva però nel momento peggior e per le berline di alta gamma, soprattutto per i motivi di rilievo fiscale descritti in apertura di servizio, e – aspetto non meno importante - è lontana anni luce dalla sfr enata ricerca dell'efficienza energetica e della qualità che domina la sfida tra le mar che premium tedesche, ma anche le outsider svedesi e francesi. Disponibile solo con propulsori V6 a benzina (di 3,6 litri) e turbodiesel common-rail (di tre litri, con 190 o 239 cavalli, prodotti dalla Vm), la Thema del Terzo Millennio è molto grande (507 centimetri di lunghezza), consuma troppo rispetto alle concor renti di pari cubatura (7,3 litri per cento chilometri per la versione Executive, con ruote da 20", contro i 5,3 litri per cento chilometri dell'Audi A6 3.0 Tdi 204 cavalli e i 5,7 litri della BMW 530d) ed è più lenta e meno brillante rispetto a queste (230 chilometri orari contr o 250). È vero, costa meno, anche di cinque-settemila eur o se si confrontano gli allestimenti più ricchi. E questo può condizionare i canoni di leasing e di noleggio. Ma fino a che punto? Dipenderà dai valori r esidui: se il mer cato dimostrerà di cr edere nella Lancia americana, saranno alti e di conseguenza i canoni si manterranno convenienti, se invece la Thema avrà lo stesso modesto apprezzamento della precedente Thesis, ogni valutazione economica pr emierà le rivali made in Eur ope. Unico, ma non trascurabile, aspetto positivo, la for mula "Ypsilon Tender to Thema", studiata dalla società di leasing captive Leasys, che per mette a chi sceglie come auto aziendale una nuova Thema l'uso gratuito di una Ypsilon per 12 mesi.
solo per citarne alcune), per il comfort elevato e ora anche per i consumi molto contenuti: cinque litri per cento chilometri, con 130 g/Km di emissioni di CO2 grazie al debutto del motore biturbodiesel da 170 cavalli e 400 Nm, ottenuto depotenziando l'unità da 204 cavalli della E250 Cdi, che invece può essere abbinata anche alla trazione integrale e adotta di serie il cambio automatico a sette marce (manuale a sei per la E220 Cdi). La linea è piuttosto spigolosa, in particolare nel-
la versione Avantgarde Amg, che prevede anche profili aerodinamici sul frontale. Finiture impeccabili e materiali di pregio ovunque, per un livello di cura allineato alle attese che si ripongono per il marchio della stella a tre punte. L'allestimento base si chiama Executive e costa 44.830 euro, ma la lista degli optional è immensa e il cambio automatico, su una Mercedes-Benz, è praticamente “irrinunciabile” (2.246 euro) ancor più della vernice metallizzata.
Nasce nel centro di Cusag go, Parcco Agricolo Sud Milano, un nuovo hotel raro e unicco, in sinton nia con le nuove tendenze dell’abitare del patrimo onio naturale, cultura ale ed d um mano o.
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Mercedes-Benz S250 Cdi Disponibile a passo corto (per 510 centimetri di lunghezza) o lungo (523 centimetri), ma solo con la trazione posteriore (l'integrale abbinata al motore diesel la si può ottenere solo con la S350 Bluetec 4Matic, mossa da un V6 di tre litri Euro 6 da 258 cavalli) adotta da pochi mesi un quattro cilindri biturbodiesel da 204 cavalli e 500 Nm, vera e propria "primizia" per un'ammiraglia di alto rango, che costa 77.278 euro in versione Elegance e 80.364 euro nella ben più ricca Grand Edition, caratterizzata esteticamente in modo più sportivo. Il consumo di 5,7 litri per cento chilometri e le emissioni di 149 g/Km sono da record per una berlina executive di questo livello,
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come pure le prestazioni (240 chilometri orari e da zero a cento chilometri in 8"2). Notevole la silenziosità: grazie all'insonorizzazione esemplare la ruvidità a freddo del 2.143 centimetri cubici tedesco è appena percettibile, all'avviamento e sotto sforzo, mentre a velocità costante il biturbodiesel common-rail della Classe S è inavvertibile. Peugeot 508 1.6 e-Hdi Quando si vuol trasmettere un'immagine aziendale sobria e attenta all'efficienza, una berlina di grandi dimensioni (479 centimetri) ma dal prezzo contenuto (26.550 per l'allestimento Access, 29.900 per l'Allure, il più ricco, ma c'è anche la versione Business, 28.900 euro, specificamente concepita per le flotte aziendali,
essendo dotata di serie di navigatore, retrovisori ripiegabili elettricamente, connettività Bluetooth, sedili in pelle e ruote in lega) può essere lo strumento migliore. La sigla e-Hdi applicata al turbodiesel common-rail di 1.560 centimetri cubici e 112 cavalli indica che si tratta di un "micro-ibrido": adotta cioé una serie di dispositivi che permettono una sensibile riduzione dei consumi, a partire dal sistema Auto Start&Stop e dal cambio robotizzato a sei marce. Il consumo di 4,2 litri per cento chilometri e le emissioni di 109 g/Km di CO2 sono da record e, grazie al serbatoio da 72 litri, l'autonomia teorica supera i 1.500 chilometri (nel ciclo extraurbano la 508 e-HDi "dichiara" 3,8 litri per cento chilometri). Buona la velo-
Molte società in procinto di rinnovare il parco auto dei vertici aziendali stanno orientandosi su modelli al di sotto della soglia dell'accertamento
cità di punta per una "millesei": 197 chilometri orari; non brillante l'accelerazione (11"9 da zero a cento chilometri orari, complice la lentezza del cambio). Volvo S80 1.6 d DrivE Che il motore di 1.560 centimetri cubici e 115 cavalli di origine Ford-Psa finisse sotto il cofano della coupé C30 ci poteva stare, ma che si mettesse a spingere anche la maxi-wagon V70 e la superammiraglia a trazione anteriore S80, diretta rivale della Mercedes-Benz Classe S, è per lo meno sorprendente. Abbinato al cambio manuale a sei marce (l'automatico non è previsto neppure a richiesta) e dotato di 270 Nm di coppia massima porta la S80 a 190 chilometri orari, accelerando da zero a cento chilometri orari in 11"5 e consumando solo 4,5 litri di gasolio ogni cento chilometri, il che significa poter contare su un'autonomia di 1.500 chilometri e più grazie al serbatoio da settanta litri. Ha un ricco equipaggiamento di sicurezza, non dà nell'occhio (anche se è lunga 485 centimetri), costa il giusto (da 37.050 euro per la Kinetic, che è la versione base, fino a 43.200 euro per la Summum: la differenza è tutta giustificata dai tanti accessori che sull'edizione top diventano standard, come navigatore, sedili in pelle, connettività Bluetooth, fari allo xenon, sedili elettrici, retrovisori ripiegabili elettricamente e altro ancora), è comoda, spaziosa e vanta un buon baule (480 dmc). Nella gamma S80 c'è anche un cinque cilindri due litri turbodiesel common-rail da 163 cavalli (da 38.980 euro) e un 2,4 litri biturbodiesel da 215 cavalli, abbinabile anche alla trazione integrale (da 47.330 euro per la D5 Awd Geartronic, con cambio automatico-sequenziale a sei marce di serie).
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di Giovanni Fassola
Bollywood, cuore business Tra futuristici grattacieli e gli echi del passato coloniale, a Mumbai ricchezza e povertà vanno a braccetto a ogni angolo di strada. Mentre gli affari non si fermano mai, neppure di notte
U
na città immensa, una megalopoli di oltre quindici milioni di abitanti dove le sicurezze della vecchia Europa sembrano davvero lontane anni luce. In poche altre città al mondo come a Mumbai convivono a pochi metri di distanza campi da cricket perfettamente rasati e baraccopoli come quella in cui nasce il protagonista del film ‘Slumdog Millionaire’. Eppure, in quella che meglio di qualunque altra rappresenta il boom economico indiano, non
esiste niente che non sia possibile, soprattutto se si parla di lavoro e di affari. Caos e glamour Tra atmosfere coloniali in puro stile old England e film di Bollywood, Mumbai è diventata il vero cuore economico dell’India, dove c’è chi vive con dieci rupie al giorno (0,16 euro, ndr), la maggior parte, e chi ne usa oltre centomila, sempre al giorno (1.600 euro, ndr), per acquistare i ricercatissimi status symbol occidentali, gra-
vati di un import tax del duecento per cento. Eppure, ogni 24 ore il numero di persone che vivono a Mumbai cresce di trenta unità, contando solamente le persone che arrivano in città attirati dal miraggio di diventare superstar del cinema bollywodiano. Cifre che, tradotte, in un anno significano trecentomila unità in tutto. E il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da dieci anni a questa parte il progresso generale e il boom economico hanno spinto la città a una velocità inimmaginabile agli
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CHE COSA COMPRARE
occhi europei: dappertutto spuntano grattacieli, ponti, porti, negozi, circonvallazioni autostradali, interi quartieri. E non basta: ovunque ci si trovi, e in qualsiasi momento, c’è sempre una marea di persone che si muove, tutti indaffarati nei loro business, nei loro trasporti, negli spostamenti rallentati dal traffico. Manco a dirlo, infatti, Mumbai è il paradiso del clacson. La prova? Su ogni autoveicolo, dal rickshaw al camion, la scritta “horn ok please” fa bella mostra di sé. Ma oltre il caos infernale, la vecchia Bombay è in grado di regalare molte sorprese: i locali e le feste sono i più alla moda d’India, guest star i divi di Bollywood, a cui si mescolano senza fatica i membri della numerosissima comunità di expats che lavorano per società internazionali. Da fare e da vedere nella megalopoli Passeggiare per le strade di Mumbai non è tra le esperienze più rilassanti del mondo. È vero, la città è sicura, almeno nelle sue zone centrali, e la polizia è ovun-
Da dieci anni a questa parte il progresso generale e il boom economico hanno spinto la città a una velocità inimmaginabile
que, soprattutto dopo gli attentati di qualche tempo fa. Ma gli occidentali che si avventurano lungo i pulitissimi marciapiedi dei suoi vialoni coloniali sono davvero pochi. Unica eccezione, le stradine intorno al celebre Gateway of India, la Porta dove venivano accolte le delegazioni inglesi in arrivo nell’ex-colonia. Da qui, partono anche le barche dirette all'Isola dell'Elefante, i cui templi rupestri risalgono al settimo e ottavo secolo. Da non perdere, ovviamente, una visita all’hotel Taj Mahal – entrate a farvi un giro, magari con la scusa di bere qualcosa al bar – e un tour alla
scoperta degli edifici vittoriani del Fort, il quartiere storico di Mumbai. Dal Palazzo Comunale alla sede dell’Università, passando per Victoria Terminus (è la stazione più affollata dell’Asia, con i suoi tre milioni di passeggeri al giorno), la sensazione di trovarsi in mezzo ai palazzi di mattoni rossi di Oxford è immediata. Un po’ come capita nella zona di Malabar Hill con gli Hanging Garden e il Kamala Nehru Park (da qui, la più bella vista su Mumbai), altri raffinati esempi di cosa ha significato il Raj britannico da queste parti. Per un tuffo nel passato, poi, non può mancare una visita
Negli ultimi anni a Mumbai sono nati numer osi mall: Oberoi Mall, High Str eet Phoenix Mall e Inorbit Mall. Se siete, però, in cer ca di affari andate in bazar come Crawford Market Str eet e Fashion Street dove si vendono capi di abbigliamento a buon mercato. Linking Road Market a Bandra West sono i luoghi dove cercare scarpe e accessori. Chor Bazaar, in Mutton Street, è invece un ottimo posto per l'antiquariato. Per sciarpe di seta e vestiti indiani il meglio è Fabindia in M.G. Road, di fronte all’Università, oppure ‘Bombay Store’, sempre nella zona di Fort. Ovunque, vale un solo principio: contrattare sempre il prezzo iniziale.
al Mani Bhavan, un piccolo museo dedicato a Gandhi ricavato in quella che, per molti anni, è stata l’abitazione del padre dell’India. Volare business Diverse sono le possibilità offerte ai business traveller per raggiungere Mumbay e tra questa merita un cenno quella firmata Austrian. Il vettore ha lanciato un nuovo volo per Mumbai dal proprio hub di Vienna, con un operativo che strizza l’occhio ai viaggiatori d’affari italiani. «Gli orari dei voli dai nostri aeroporti italiani sono ideali per garantire puntualità e coincidenze perfette per i voli in partenza da Vienna» dice Glauco Grossi, country manager di Austrian Airlines per Italia e Malta. La rotta, operata con aeromobili Boeing
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IN FORMAZION I UTILI Quando andare Per vedere Mumbai almeno super ficialmente bastano un paio di gior ni. Attenzione, però al momento: da giugno a fine agosto è periodo di monsoni Per telefonare Per chiamare dall'Italia in India bisogna selezionare lo 0091 seguito dal pr efisso della città (Mumbai 22) e comporre il numero Fuso orario GMT + 5.5 Dall’aeroporto Da Chhatrapati Shivaji il centr o città dista quasi trenta chilometri. I taxi sono il miglior modo per muoversi, visto il traf fico infernale. N e esistono di due tipi: quelli con aria condizionata sono blu o grigi (chiamati Cool Cabs) e quelli senza aria condizionata (gialli e neri). All’ar rivo in aer oporto, al banco dei pr epaied taxi si può acquistar e un voucher a pr ezzo convenzionato per raggiungere le varie zone della città.
767-300 da 225 posti in classe Economy e Business, va ad aggiungersi al collegamento per Delhi già presente nel network Austrian. «Oltre ai tempi di connessione estremamente favorevo-
li (grazie alle sue dimensioni contenute, l’aeroporto di Vienna assicura un tempo di connessione minimo di 25 minuti, ndr), il prodotto si pone sempre più come una valida alternativa per quanti ricercano qualità. Il servizio di bordo è curato dalla famosa società viennese Do&Co, mentre in Business è presente un vero e proprio chef volante. Inoltre, abbiamo pensato di fare cosa gradita a tutti i viaggiatori d’affari offrendo la possibilità anche a chi viaggia in Economy di usufruire dei servizi della nostra lounge di Vienna». Dall’Italia, la compagnia opera collegamenti per Vienna in par-
Il servizio di bordo di Austrian Airlines è curato dalla famosa società viennese Do&Co, mentre in Business è presente uno chef volante
tenza da Milano, Roma, Venezia, Bologna e Firenze con un centinaio di frequenze settimanali. Dall’hub austriaco, il network mondiale comprende tutte le più importanti mete dell’Europa Centrale e Orientale - Russia in testa – dell’Estremo Oriente e degli Stati Uniti. Su tutti i voli del network, poi, il vettore ha recentemente semplificato le regole sul bagaglio, introducendo il nuovo concetto di franchigia bagaglio in base al numero dei colli trasportati (piece concept). Entro l’anno sugli aeromobili di lungo raggio verranno rinnovati i sedili in Economy e in Business (con i lie flat) e inserito un nuovo sistema di intrattenimento a bordo.
DOVE MAN GIARE A Mumbai può capitar e di tr ovare ristoranti in ogni dove, da quelli più raffinati ai chioschi di strada, pronti a offrire le più infinite varietà della cucina tradizionale indiana, piccantissima o agr odolce, vegetariana oppure no. Naturalmente non mancano i ristoranti più trendy o quelli di ispirazione occidentale, tutto comunque a prezzi ragionevoli. Se cer cate del buon pesce i ristoranti della costa sono la scelta miglior e, come Gajalee in Lower Par el (Phoenix Mills Compound, www.gajalee.com). Scelto da Condé Nast Traveler come uno dei sessanta ristoranti migliori del mondo, Indigo propone cucina asiatica e internazionale in pieno cen- D O V E D O R M I R E tro, a Colaba. Da pr ovare A Mumbai la scelta di alberla terrazza all’aperto ghi a quattro e cinque stel(www.foodindigo.com). le non manca di certo. Sempre in pieno centro, ma In tutti gli hotel di una cerdestinato a una clientela ta categoria, l’atmosfera è più informale, è invece Briquella internazionale e da tannia & Co. Restaurant, cui non si può pr escindere con piatti tipici della cucina se si vuole incontrare l’élite indiana e orientale (di frondi Mumbai. Due indirizzi su te a New Customs House, tutti: uno vicino all’aer oBallard Estate Fort). porto, Courtyard by MarAmplissima a Mumbai la scelta di alberghi dall’atmosfera internazionale come il Courtyard by Marriott e il The Oberoi
riott www.courtyardmarriottmumbai.com e l’altro, su Marina Drive, con vista mozzafiato sull’oceano, The Oberoi www.oberoihotels.com.
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illustrazione e copyright di Andrea Scoppetta
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Cwt: Travel Price Forecast 2012 Carlson Wagonlit Travel ha pubblicato il Travel Price Forecast 2012 contenente la previsioni sull’andamento delle tariffe dei fornitori di servizi aerei, alberghieri, di trasporto via terra e per meeting ed eventi. «In molte aree i travel buyer stanno affrontando difficili negoziazioni a seguito di un panorama sempre più complesso. Nel contempo, l’incertezza economica prevale ancora in alcune parti del mondo ed è ricomparsa in altre, facendo emergere interrogativi su cosa il 2012 potrà riservare alle aziende e, conseguentemente, al business travel», ha affermato Nick Vournakis, vice president di Cwt Solutions Group. «Cwt continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione dei prezzi dei fornitori e suggerirà ai clienti come affrontare le sfide e cogliere le opportunità che si presenteranno. Cwt è impegnata costante-
mente ad assistere i clienti in tutto il mondo nel negoziare e gestire le loro relazioni con i fornitori e continuerà a monitorare l’evoluzione delle molteplici variabili che impattano sul travel, aggiornando le proiezioni del forecast ove necessario, per fornire ai clienti informazioni il più aggiornate possibile».
Eco partnership tra Trenitalia e Maggiore Rent
Una innovativa formula ecologica di noleggio a impatto ambientale zero: questo è EcoRent, il nuovo progetto pensato da Trenitalia e Maggiore Rent. La filosofia è quella di offrire un viaggio treno più auto a totale trazione elettrica. Grazie a questo servizio, i business traveller in arrivo a
Roma o Milano possono usufruire del servizio patrocinato da R o m a Capitale Assessorato alle Politiche Ambientali e del Verde Urbano e sostenuto tecnicamente da Peugeot. Comfort e rapidità le due chiavi del successo del progetto. Il personale Maggiore consegna le chiavi del veicolo elettrico Peugeot iOn (autonomia di 150 chilometri) al cliente Trenitalia, direttamente ai binari di arrivo
delle Frecce, a ridosso della stazione Termini in via Marsala a Roma e nei pressi della Galleria delle Carrozze alla Stazione Centrale di Milano. I viaggiatori potranno anche godere dei privilegi accordati alle auto elettriche come la circolazione nei giorni di blocco del traffico, il libero accesso nei centri storici e il parcheggio gratuito nelle strisce blu, ove previsto dalla normativa locale. Le tariffe giornaliere di noleggio variano a seconda della formula scelta e sono comprensive di chilometraggio illimitato, prima ricarica, limitazione quote addebito danni e furto, oneri ferroviari, amministrativi e automobilistici.
in breve Ventana Group approda a Torino Ventana Group ha inaugurato ufficialmente la nuova sede di Torino in quelli che sono stati gli uffici dirigenziali Fiat e di Giovanni Agnelli per 43 anni. La sede si sviluppa su duemila metri quadrati e si affianca a quella milanese inserita nel polo di Fiera Milano. Amtrak: wifi sui tre percorsi californiani Amtrak ha lanciato il servizio di connessione internet wifi su tutti e tre i percorsi in California. Utilizzando qualsiasi computer portatile o dispositivo abilitato wifi, i passeggeri che viaggiano sul Capitol Corridor, sul San Joaquin e sul Pacific Surfliner sono ora in grado di connettersi a internet tramite AmtrakConnectSm per la navigazione web e l'utilizzo di posta elettronica. I passeggeri possono anche utilizzare il servizio wifi per accedere a reti aziendali attraverso Virtual Private Networks, trasformando i viaggi in treno in orario di lavoro produttivo. PakinGo vola al Centro Sud ParkinGo ha stretto un accordo commerciale con Otn, Open Travel Network. Il network, con sede a Roma conta oltre seicento agenzie indipendenti, perlopiù ubicate nel Centro Sud Italia. La partnership consentirà a ParkinGo di presidiare con i suoi servizi il mercato del Centro Sud. Le Agenzie Otn potranno prenotare online i servizi offerti da ParkinGo.
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Gattinoni presenta “Le chiavi del tuo network” Si è svolta al Club Med di Opio en Provence, in Francia, la convention annuale delle agenzie partner Gattinoni Travel Network. Franco Gattinoni ha presentato le strategie per affrontare il 2012 e ha presentato il progetto “Le chiavi del tuo network”. Nella nuova sede milanese del Gruppo, infatti, è stato pensato uno spazio a disposizione delle agenzie del network, un vero e proprio ufficio che diventa un punto di riferimento per incontrare clienti od organizzare riunioni. Il meeting si è concluso con i Gtn Awards. Sul palco sono stati premiati: Agenzia Cividin di Trieste (per miglior crescita turismo), Agenzia Dondequiera di Taranto (per miglior crescita business travel) e Agenzia Criptaliae di Brindisi (per miglior vendite dynamic packaging).
Lord Iron, a prova di viaggio Abito stirato da pochi minuti? Ora non è più solo un sogno per chi viaggia spesso. Lord Iron è un brevetto innovativo che ha rivoluzionato il modo di viaggiare. Realizzato con una particolare mescola morbida, garantisce ai capi d’abbigliamento maschili e femminili di uscire dalle valigie perfettamente in piega, come se fossero stati stirati da pochi minuti. Brevettato dall’Armeria Maschieri, storico negozio di abbigliamento di Varese, solo da pochi mesi è stato messo in commercio. E il successo è arrivato immediatamente: oltre diecimila pezzi venduti. In pratica si tratta di una gruccia rivestita di una struttura morbida, completa di corpo e braccia,
che crea un’imbottitura leggera e poco ingombrante all’interno della giacca. Si impedisce, in questo modo, nel ripiegare il capo all’interno della valigia, lo schiacciamento del tessuto e la conseguente formazione di pieghe. All’arrivo a destinazione i vestiti sono perfettamente stirati, pronti per essere indossati. I primi a essere conquistati sono stati gli alberghi tra cui Villa d’Este sul Lago di Como, Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, Sheraton Malpensa, T Hotel di Cagliari. Costa 25 euro e si acquista online sul sito lordiron.it.
Travelport sposa ViaMilano Travelport ha recentemente inaugurato la nuova sede milanese presentando la funzionalità creata per Sea sul progetto ViaMilano, inserito nel sistema Galileo Desktop e frutto dell’accordo strategico stilato da Travelport e Sea nel 2010. Grazie a questa nuova funzionalità i passeggeri che utilizzano ViaMilano possono raggiungere numerose destinazioni di tutto il mondo transitando dall’aeroporto di Malpensa. «Grazie al nuovo applicativo i passeggeri potranno combinare tratte intercontinentali e nazionali di compagnie di linea ma anche low cost», dice Damiano Sabatino, general manager di Travelport per il Sud Europa. «Gli agenti di viaggio potranno prenotare e vendere con una sola selezione i documenti di viaggio in una procedura continua e intuitiva che apre insieme le schermate delle compagnie prescelte. È una vera innovazione che sicuramente porterà nuovi clienti in agenzia». I passeggeri possono usufruire anche di interessanti servizi come consegna bagaglio al desk ViaMilano, navetta gratuita dal terminal 2 al terminal 1 potenziate, wifi gratuito per un’ora in aeroporto, fast track per l’imbarco e buono sconto spendibile nei negozi dell’aeroporto.
Frecciarossa apre i bar a tutti i passeggeri È ufficiale, il bar presente sui treni Frecciarossa delle Ferrovie dello Stato, è accessibile a tutti. Anche i viaggiatori in possesso del biglietto standard potranno usufruire dell’area ristoro. Europcar: il noleggio è “speedy” Europcar lancia il servizio Speedy Rental, dedicato ai clienti easyJet. Rapido e gratuito, è pensato per velocizzare la procedura di noleggio al banco. Tutti i clienti easyJet possono usufruirne semplicemente creando o entrando con un Europcar Id in fase di prenotazione. I clienti, una volta arrivati al banco di noleggio, troveranno un contratto che può essere preparato molto più velocemente, dal momento che tutti i dati personali necessari sono già stati forniti. Hotel.info conquista i business traveller Hotel.info conquista anche in Italia il business travel: a Milano il 75% del totale delle prenotazioni effettuate attraverso hotel.info è riconducibile al segmento corporate. Tra i servizi più apprezzati figura il tool corporate di hotel.info, accessibile via mobile e attraverso le applicazioni hotel.info per iPhone, BlackBerr y e Android. Il tool corporate permette ai clienti registrati nell’area aziende di usufruire automaticamente dello sconto corporate inserito dagli hotel e applicato sulla miglior tariffa disponibile in virtù di accordi speciali siglati con hotel.info.
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Mxp Mobile: la nuova applicazione per Malpensa Express Trenord ha lanciato la nuova applicazione Mxp Mobile utile per consultare gli orari e acquistare i biglietti del Malpensa Express, il collegamento ferroviario Milano città-Malpensa aeroporto, dal proprio telefonino. Mxp Mobile è scaricabile su smartphone con sistema operativo Android. Prossimamente sarà disponibile anche nella versione Apple per iPhone. L’applicazione è scaricabile gratuitamente dal sito di Malpensa Express e da quello di Sea Aeroporti di Milano. Il pagamento del biglietto avviene tramite carta di credito e il biglietto viene recapitato via email. Questa iniziativa è una nuova tappa del percorso intrapreso da Trenord per favorire la digitalizzazione degli acquisti dei biglietti. Da aprile a novembre dello scorso anno è stato registrato un incremento delle vendite online del trecento per cento.
Nexta, conoscere le città I segreti delle città italiane direttamente sugli smartphone. Nexta ha lanciato il progetto Guide delle città d’arte, la prima guida interattiva sviluppata per mobile. Il progetto è la prima operazione crossmediale interamente italiana, volta ad ampliare le possibilità di fruizione dei contenuti proposti dal motore di ricerca Arte.it e dell’infinita ricchezza artistica e culturale dell’Italia grazie a un unico strumento digital native per web e mobile. Il progetto include dieci città, cento itinerari, diecimila punti di interesse artistico sul territorio, le news e il calendario delle mostre in italiano. Dopo Venezia e Roma, saranno presto lanciate le applicazioni su Torino, Milano, Firenze, Genova, Bologna, Napoli, Lecce e Palermo.
Talent Garden: co-working per professionisti Talent Garden è la metafora e la realtà di un ecosistema dove menti brillanti e creative, piene di entusiasmo e di passione, di coraggio e di fantasia, si aiutano e competono allo stesso tempo; si sfidano e collaborano, si confrontano e contaminano in modo “naturale”. E quasi naturalmente danno consistenza e humus imprenditoriale a un ambiente nel quale, dai boccioli di nuove idee, potranno fiorire e
crescere nuove piantine, nuove aziende che avranno il terreno migliore per poter crescere, svilupparsi e diventare grandi. In sostanza è il modello di un ufficio low cost dove affittare una scrivania, una sala riunioni o una postazione di lavoro per brevi o lunghi periodi, in sintonia con i nuovi ritmi professionali ormai molto rapidi e flessibili. Talent Garden però non mira solo alla condivisione degli spazi di lavoro ma, attraverso una serie di eventi e iniziative, a raccogliere tutto ciò che germoglia all’interno di un territorio per svilupparlo tra persone che hanno interessi
simili, stimolandone la collaborazione e creando un vero passion working space. Talent Garden è uno spazio di oltre settecento metri quadrati aperto 24 ore al giorno che ospiterà 56 talenti e con sede nel centro di Brescia. Al suo interno è stato ricreato un giardino immaginario dove, tra mobili ecocompatibili e scrivanie in cartone si potranno trovare chaise longues, il mega schermo con Xbox e anche il biliardino per una partita di calcio balilla, perché l’atmosfera lavorativa ha bisogno di stimolare la condivisione e la creatività.
Touchotel: è tempo di condividere Touchotel, la nuova applicazione gratuita per prenotare hotel da iPhone e iPad, lancia la condivisione degli hotel preferiti tra gli amici. La nuova versione 5.1 supporta anche il business travel dando la possibilità di gestire due carte di credito e impostare la carta di credito aziendale oltre a quella personale. L'applicazione a oggi viene distribuita gratuitamente nell’Apple Store per utilizzo su iPhone e iPad e nell’Android Market. Avis, un portale per le adv Un nuovo portale per gli agenti di viaggio. Avis ha pensato a uno strumento innovativo che fornisce informazioni e suggerimenti volti a migliorare il servizio al cliente. Le agenzie possono cosi consultare le offerte ed essere aggiornate sulle promozioni in atto. Air Partner premiata da Global Traveler La società, che vanta 23 uffici in 15 Paesi del mondo, è stata premiata con il Global Traveler's Best Private Jet Company in Europe 2011. Ad assegnare il premio sono stati oltre 36mila lettori del magazine Global Traveler. Tgv: tre collegamenti sulla Milano-Parigi Lo scorso dicembre sono partiti i tre collegamenti andata e ritorno sulla tratta Italia-Francia di Tgv. I treni partono da Milano e arrivano a Parigi passando anche da Torino e Lione.
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Stati Uniti: crescita costante per il business travel Il quadro che emerge dal Business Travel Quarterly Outlook di Gbta sugli Stati Uniti mostra un mercato dei viaggi d’affari in crescita. Ottima la performance del 2011 e altrettanto positive le prospettive per il 2012. Nel terzo trimestre dell'anno scorso il volume dei viaggi per persona è cresciuto del 3,1 per cento, mentre le spese totali per il
business travel sono salite dell'8,3 per cento. In totale, si stima che nel 2011 il volume dei viaggi per persona abbia
raggiunto 446,5 milioni di unità e la spesa totale si sia aggirata intorno a 251,6 miliardi di dollari, con una progressione rispettivamente del 2,1 per cento e del 7,6 per cento. Le previsioni per il 2012, secondo Gbta, parlano di una aumento della spesa per il business travel del 4,6 per cento e di un leggero ribasso dei viaggi per persona pari allo 0,8 per cento.
Amadeus, partnership bt con Travelodge tannica con oltre 490 proprietà in Gran Bretagna, Irlanda e Spagna. Grazie a questa partnership il gruppo alberghiero potrà attirare un maggior numeAmadeus ha firmato un accor- ro di viaggiatori d’affari dal do di distribuzione con Trave- momento che le camere della lodge, la catena di hotel bri- catena entreranno direttamen-
te nella piattaforma di prenotazione del gds. Travelodge, che vanta numerose strutture nelle principali metropoli, continua a crescere. Entro il 2020 la catena coinvolgerà settantamila camere distribuite in circa mille alberghi.
Elite Rent a Car lancia il servizio di noleggio con conducente in Italia Elite Rent a Car, la prima compagnia in Europa di noleggio di auto di lusso, annuncia il lancio del noleggio con autista in Italia: «il servizio impeccabile, la puntualità e l'affidabilità che da anni contraddistinguono la nostra azienda, leader nel rent a car di prestigio, oltre a una flotta di eccellenza, saranno le linee guida del nostro
servizio – assicura Roberto Canedoli, amministratore delegato di Elite che conclude – è un passo fondamentale nello sviluppo della nostra presenza sul
mercato italiano e complementare al noleggio senza autista». La flotta di The Elite Chauffeured Service, nuovo brand della compagnia, si compone di auto berline e van di lusso guidati da autisti multilingue, il servizio è dedicato a un target sia business sia leisure ed è disponibile su tutto il territorio italiano.
Mondial Assistance: nuovo prodotto assicurativo La compagnia di assicurazioni Mondial Assistance ha stretto una partnership particolarmente interessante per i business traveller con Blueexpress.com che consente ai passeggeri di includere nella propria assicurazione, a costo contenuto, anche una copertura bagaglio estesa agli smartphone, ai personal computer e agli altri apparecchi cinefoto ottici. La polizza può essere acquistata senza alcun limite di età e per viaggi di durata massima di 31 giorni. Domare il Cavallino con Drive Italy e gli hotel partner Specialista nel servizio di locazione di sole autovetture Ferrari, Drive Italy offre la possibilità di vivere un’esperienza unica agli ospiti degli hotel partner. Il ser vizio è altamente qualificato e non richiede all’ospite di rilasciare alcuna franchigia accessoria a garanzia. Tutte le auto sono dotate di polizza assicurativa all risk e non vi è alcuna responsabilità per l’hotel che ne cura la proposta. Molto ricca la gamma di auto offerte che comprende la Ferrari California coupé e spider dotata di quattro posti; la Ferrari F458 Italia a due posti; la Ferrari F599 Gtb Fiorano auto sportiva e dinamica; la Ferrari F612 Scaglietti quattro posti disegnata da Pininfarina.
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Indirizzi utili GHS Hotels Via Montepellegrino 62 90142 Palermo Tel. 091.62.81.111 Fax 091.63.72.178 Numero verde: 800.893344 astoria@ghshotels.it www.ghshotels.it Gulf Air www.gulfair.com Hotel Mulino Grande Via Cisliano 26 20090 Cusago (Mi) Tel. 02.90.39.07.31 Fax 02.87.15.24.55 info@hotelmulinogrande.it www.hotelmulinogrande.it
Hogg Robinson Italia S.p.A. Via Giotto 1 20032 Cormano (Mi) Tel. 02.61.54.73.37 sales.it@hrgworldwide.com www.hrgworldwide.com/it
Tel. 02.67.87.78.01 (Centralino) Fax 02.67.87.78.50 Roma Tel. 06.42.04.501 (Centralino) Fax 06.42.04.50.99 www1.qatarairways.com/it
Il Principe Hotel Catania Via Alessi 20/26 95124 Catania Tel. 095.25.00.345 Fax 095.32.57.99 info@ilprincipehotel.com www.ilprincipehotel.com
Seneca S.p.A. Via Antonio Gramsci 72 Guardiagrele (CH) Tel. 0871.80.38.60 Fax 0871.83.607 info@senecaspa.com www.senecaspa.com
Qatar Airways Ufficio prenotazioni e biglietteria: Milano
Star Alliance Company Plus Service Center Tel. 02.58.37.23.55 www.staralliancecompanyplus.com
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TurismoAffari Business Travel • Agenzie di Viaggio • Transportation • Ospitalità
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Hanno collaborato: Alessandra Boiardi, Carola Cappelletti, Tommaso Crociera, Giulia De Stefano, Ferdinando Farba, Giovanni Fassola, Elisa Ferro, Ofelia Figus, Nicoletta Giraldi, Giorgio Maggi, Daria Nardi Bessola, Madeleine Rey, Alessandro Rigatto, Michela Rossi, Simona Zin
Segreteria di redazione Elena Bernabei elena.bernabei@ediman.it
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