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Ecco la plastica green Mappatura habitat a pag. 5
Difetto clima
a pag. 3
a pag. 7
Mutamenti nel Delta
Sofie, la casa anti-sisma
a pag. 9
a pag. 11
Giorgia ha mal di terra a pag. 12
Il Grande Fratello dei parchi
a pag. 15
Ecosistema scuola a pag. 17 Produrre sano a pag. 19
Sulle orme del vescovo Sigerico a pag. 21
Girasole fotovoltaico
a pag. 23
La vita che si consuma
redazione.biosfera@edititalia.it
Il clima che muta interi equilibri, la terra che trema, la biodiversità in realtà sempre meno diversa. Ne parliamo diffusamente in questo numero di Biosfera. E da ciò che emerge sembra che la Terra sia un luogo sempre meno sicuro in cui vivere. Ma a correre il rischio di essere distrutto non è il nostro pianeta, bensì le condizioni che lo rendono accogliente per la vita. E in particolare per la vita umana. Molti scienziati
hanno ormai avvertito che i cosiddetti ‘punti di non ritorno’ potrebbero essere raggiunti addirittura nel giro di dieci anni. Pochi, davvero pochi per cercare di rimediare ai danni che la stessa specie umana sta arrecando all’ecosistema, cioè alla ‘casa’di tutti. Il riferimento è all’emissione di Co2 in atmosfera e allo sfruttamento esasperato delle risorse, all’inquinamento che mette a repentaglio non solo la nostra sa-
lute, ma anche quella di altre specie viventi che fanno parte della catena alimentare collegata all’uomo. Gli allarmi ormai si sprecano. L’ultimo è quello legato alla Giornata Mondiale dell’Acqua. Qualche giorno fa in un convegno all’Accademia dei Lincei Giorgio Federici, esperto di gestione dei sistemi idrici all’Università di Firenze, ha spiegato che l’acqua “è un bene finito, non rinnovabile”, perchè già oggi si
consuma più acqua di quella che il ciclo produce e le previsioni per il futuro prossimo non sono certo migliori. In sintesi, già nel 2030 molti Paesi potrebbero entrare in crisi a causa di un aumento della domanda di acqua ben superiore a quella effettivamente utilizzabile nel pianeta. L’acqua insomma sta per finire. E se è vero che l’acqua è vita, oggi si può dire che la vita stia consumando se stessa.
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ISSN 2037-447X
Sabato 26 marzo 2011 anno 2 numero 3