Il Fatto n. 019

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w w w . i l f a t t o . n et Molfetta

giovedì 18 settembre 2008

Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.

n° 19

Cronaca

Attualità

In città

Cultura

Irruzione dei Carabinieri del NAS a Villa Giustina: sequestrata la sala operatoria.

Il sindaco impone lo stop ai lavori per la costruzione della nuova caserma della Guardia Costiera.

Piazza delle Erbe e via Ugo Bassi trasformate in campi di battaglia e i residenti protestano.

Rocco artista “di strada” racconta il mondo e la città vecchia attraverso le sue opere d’arte.

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Primo Piano

Certe notti…

Sulla giunta la mannaia del TAR

Cambia il pedigree la Multiservizi

Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale il sindaco Antonio Azzollini, nell’attribuzione delle nomine assessorili, non ha tenuto conto dell’articolo 37 dello Statuto Comunale che garantisce la presenza in giunta ad entrambi i sessi.

La Camassambiente cede al Comune di Molfetta il suo 49%. A breve un bando per trovare il nuovo socio di minoranza dell’azienda che si occupa di manutenzione stradale, verde pubblico, pulizia, servizi di guardiania e parcheggi a pagamento.

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Politica

giovedì 18 settembre 2008

Il TAR bacchetta Azzollini Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 641�

Violata la norma dello Statuto Comunale che prevede la presenza nella giunta di entrambi i sessi. Qualcuno penserà forse che il TAR di Bari ce l’abbia con l’amministrazione comunale di Molfetta. Nel giro di pochi giorni, infatti, i giudici amministrativi hanno mandato in fibrillazione i piani alti di via Carnicella. Prima la decisione sulle aperture domenicali (della quale parliamo nelle successive pagine) poi, notizia di venerdì 12 settembre, il pronunciamento sul ricorso inerente la mancanza di donne nella giunta comunale. Ricorso come si ricorderà presentato dal consigliere regionale con delega alle pari opportunità della Regione Puglia, Serenella Molendini, da Magda Terrevoli, presidente della commissione regionale pari opportunità e dalla consulta femminile di Molfetta. Otto giorni di tempo per rivedere i criteri di assegnazione delle nomine assessorili e assicurare la presenza di una donna nell’esecutivo. Questo in sostanza quanto deciso dalla

Terza Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Bari, presieduta da Amedeo Urbano che ha ritenuto sia stata commessa dal sindaco Azzollini la violazione dell’articolo 37 dello statuto comunale in cui si legge che “il sindaco, nella formazione della giunta, assicura la presenza dei due sessi”. La decisione del giudice amministrativo avrebbe potuto dare vita ad una vera e propria crisi di governo cittadino. Nessuno ha dimenticato il fatto che per la composizione della giunta, tutta al maschile, la città ha dovuto aspettare oltre un mese, anzi quasi due. E questa nuova “patata bollente” avrebbe potuto riaprire ferite mai del tutto chiuse, con le varie “fazioni” che compongono la maggioranza di Azzollini chiamate nuovamente a confrontarsi per rideterminare le nomine. E invece nulla di tutto ciò. Lo ha chiarito Azzollini stesso nel corso della seduta del consi-

glio comunale del 15 settembre: “Per il momento non commento dal decisione del giudice – ha detto – ma mi attengo a quanto ordinatomi da un altro potere dello Stato. Sarà mia cura fare nuove nomine motivandole e continuando a sostenere le scelte politiche già fatte”. In sostanza una nomina solo formalmente nuova con l’intero blocco degli assessori riconfermato. Una decisione questa che non dovrebbe sorprendere più di tanto. Infatti, il sindaco più volte sollecitato ad esprimersi sulla mancanza di donne in giunta e sulla presunta violazione dello statuto comunale, aveva affermato di essere nel giusto e di non aver infranto alcuna disposizione vincolante. E del resto il Tribunale Amministrativo, anche richiamandosi allo statuto comunale di Molfetta, potrà limitarsi unicamente a chiedere una motivazione al primo cittadino. Nessun annullamento delle deleghe quindi che

restano pur sempre di esclusiva competenza del sindaco. Di certo però la decisione del tribunale barese ha contribuito a gettare benzina sul fuoco dell’opposizione, che anche nell’ultima riunione di consiglio ha approfittato per attaccare con forza il primo cittadino. Una opposizione che il vice segretario del PdL, Pasquale Mancini, non si è sottratto dal contrattaccare: “Non si può più tacere sull’atteggiamento di questa opposizione: tutta presa nel fare lo sgambetto ad Azzollini e alla nostra maggioranza, tutta impegnata a tirar fuori la migliore eccezione formale o la più riuscita provocazione. Il PD e i loro alleati si erano autodefiniti ‘nuovo’ quando si candidavano alla guida della Città: in questi mesi abbiamo atteso una proposta, una indicazione programmatica che non fosse provocazione, una piattaforma su cui confrontarci. È una opposizione che continua a deluderci”.

Il PdL rimane un cantiere aperto Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 642�

I rappresentanti locali di AN ne hanno discusso con Maurizio Gasparri. Risale esattamente alla fine dello scorso anno, precisamente dicembre 2007, la convention convocata in grande stile da Antonio Azzollini presso la Sala Finocchiaro per annunciare anche a Molfetta la nascita del Popolo della Libertà, così come aveva fatto l’attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi strategicamente anche se un po’ frettolosamente qualche settimana prima. Proprio la costituzione del Popolo della Libertà dopo la crisi del Governo Prodi, ha permesso allo stesso Berlusconi di stravincere le elezioni politiche e ad Antonio Azzollini di riconfermarsi sindaco di Molfetta. Nonostante tutto sia a livello nazionale che locale il PdL rimane ancora un grosso cantiere, in quanto Forza Italia e Alleanza Nazionale di fatto esistono ancora e il loro scioglimento non avverrà prima dell’inizio del 2009. Basti pensare che a Molfetta il segretario di Forza Italia rimane ancora Antonio Camporeale, mentre Alleanza Nazionale, dopo la bufera attraversata per fatti ormai noti, vede nel giovane Giacomo Rossiello il suo commissario. Le elezioni provinciali della prossima primavera stanno fungendo da vero e proprio catalizzatore, visto che si sta cercando in ogni modo di accorciare e velocizzare il processo di costituzione

del PdL. Due settimane fa, anche se in forma strettamente privata e informale, è giunto a Molfetta Maurizio Gasparri, capogruppo del PdL al Senato, segno evidente di un accelerazione delle trattative. “Il PdL continua ad essere un percorso in evoluzione – ha confermato Mauro Magarelli, assessore e storico esponente di An – e a Roma in questi giorni si sta delineando un percorso ben preciso tra i due partiti. Per quanto riguarda Molfetta e le Provinciali – ha concluso – siamo ancora molto distanti dalla date delle elezioni per parlare di candidati”.


Politica

giovedì 18 settembre 2008

Esultanza per la decisione del TAR Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 643�

La Consulta Femminile Comunale ed i consiglieri Giovanni Abbattista e Carmela Minuto avevano contestato la decisione del sindaco sin dal primo momento. Come era prevedibile la decisione del TAR di Bari, nonostante sia giunta nel fine settimana, ha immediatamente scatenato le reazioni di coloro che avevano sin dal primo momento sostenuto l’illegittimità delle nomine assessorili. Il primo intervento, e non poteva essere diversamente, è stato quello della Consulta Femminile del Comune di Molfetta che in una nota stampa ha espresso viva soddisfazione per la decisione assuntadal Tar. “La decisione – ha dichiarato il presidente della Consulta – ripristina il rispetto delle regole democraticamente approvate su cui si basa uno stato di diritto e costituisce il primo passo di un percorso solidale e virtuoso per l’affermazione della Pari Opportunità di genere”. “Nel corso della prima riunione del Consiglio Comunale – ha commentato invece Giovanni Abbattista, portavoce del Partito Democratico – lo scorso 20 giugno rilevai in aula la questione della illegittimità dei provvedimenti con cui il sindaco aveva nominato gli assessori in quanto assunti in palese violazione dell’articolo 37 dello Statuto Comunale che prevede l’obbligo, per il primo cittadino, di assicurare, all’interno dell’organo esecutivo del Comune, la presenza dei due sessi. In quella stessa sede invitai Azzollini, con spirito costruttivo e con la massima serenità, a revocare in autotutela i decre-

ti di nomina degli assessori e a sanare questa situazione al fine di ricondurre l’attività amministrativa nell’alveo della legittimità. Ma alle pacate argomentazioni dell’opposizione il sindaco rispose con la consueta arroganza invitando i consiglieri di minoranza a leggersi le carte e a studiare le norme, nulla dicendo nel merito della questione sollevata, se non alcune infondate asserzioni sul carattere ’programmatorio’ della norma statutaria”. “Sarebbe troppo facile per me, ora, – ha ribadito Abbattista – invitare lui a leggersi con attenzione l’ordinanza del Tar Puglia. Ma non intendo soffermarmi su queste polemiche. Mi limito solo a ribadire quanto già ho avuto modo di sostenere in Consiglio Comunale e cioè che le norme statutarie sono vincolanti al pari di qualunque altra disposizione. La verità è che Azzollini aveva promesso ai suoi sostenitori, in campagna elettorale, di promuovere ad incarichi di gestione i consiglieri comunali più suffragati nelle sue liste. E pazienza se non c’erano donne! Così, per un mero calcolo elettoralistico, il sindaco ha di fatto ignorato la norma in questione, piegando il principio di legalità alla sua convenienza personale e al manuale Cencelli utilizzato per la spartizione degli incarichi di potere”. Sulla vicenda si registra anche il commento di Carmela Minuto,

consigliere comunale dell’UdC che aveva anche inviato al Prefetto di Bari una lettera per segnalare la mancanza di donne in giunta. “Non avevo dubbi circa la decisione del Tar. Tale sicurezza derivava dal fatto che vi è stata una sfacciata violazione dell’articolo 37 del nostro Statuto Comunale. Pertanto non si trattava solo di non arretrare sul piano delle conquiste fatte nel campo delle pari opportunità per la presenza delle donne nel mondo del lavoro della politica e delle istituzioni, ma bisognava riaffermare con la massima urgenza il principio del rispetto della legalità che era stato ignorato con molta arroganza. Lo Statuto Comunale è una sorta di codice di autoregolamentazione che definisce organi, compiti e modalità di funzionamento dell’ente comunale. Non rispettare una norma statutaria è un atto di estrema gravità che può portare allo scioglimento del consiglio comunale, ma al di là delle conseguenze ritengo che il rispetto della legalità vada affermato anche e specialmente in queste occasioni perché legalità è un comportamento rispettoso delle regole di convivenza, una limitazione, un freno all’indisciplina, al disordine, all’anarchia. E chi più delle istituzioni deve dare l’esempio del rispetto della legalità?”. Il dibattito è oramai aperto e siamo certi che non sarà chiuso con troppa fretta.


Politica

giovedì 18 settembre 2008

Si tenta il rilancio della Multiservizi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 644�

La Camassambiente, socio di minoranza, esce di scena. Il comune già pronto a rivendere il 49% della società. Dubbi per il futuro del personale.

Non è passata certamente inosservata nei giorni immediatamente dopo il rientro dalle vacanze estive la questione riguardante la Molfetta Multiservizi, società di carattere pubblico-privato costituita nel 1997 e che si occupa di servizi che vanno dalla manutenzione stradale a quella di aree verdi della città, dalla gestione delle aree di parcheggio a pagamento a quella dei canili. Come è noto il Comune di Molfetta detiene il 51% del pacchetto azionario dell’azienda, mentre il restante 49% era di proprietà, sino al 2006, della società Italia Lavoro, quota successivamente passata nella disponibilità alla Camassa S.p.A. Quest’ultima affidò sin da subito la gestione del 49% del pacchetto azionario ad una sua società subordinata, la Camassambiente S.p.A., generando non pochi malumori all’interno dello stesso consiglio di amministrazione. Malumori aggravati, stando a quanto trapelato da ambienti comunali, dall’incapacità di apportare un valore aggiunto all’azienda, riducendo praticamente al minimo l’apporto di commesse esterne al comune. Il tutto è sfociato nel giugno scorso nella volontà da parte della Camassambiente di recedere dalla sua quota azionaria, proponendo al Comune di acquistarla. Un’operazione che vedrà il Comune di Molfetta versare nelle casse del suo ex socio 320mila euro ad

una somma pari a 320.000 euro, certamente inferiore ai 565.000 euro spesi nel 2006 dalla Camassambiente per divenire partner del Comune. L’attuale situazione in cui versa la Multiservizi risulta tuttavia essere del tutto transitoria e provvisoria, in quanto lo stesso comune è intenzionato a vendere nuovamente il 49% delle azioni e ha già predisposto un avviso pubblico, in termini precisi noto come manifestazione di volontà, per l’individuazione di una nuova azienda, fissando come base d’asta una somma di 380.000 euro. Questo periodo transitorio non preclude ad azioni di rilancio aziendale a cui l’assessore all’Ambiente e alle Società Partecipate, Mauro Magarelli, ed il presidente della Multiservizi, Maurizio Solimini, stanno procedendo. “Stiamo lavorando intensamente per risanare e innovare un’azienda alla quale questo comune tiene moltissimo – ha detto l’assessore Magarelli – e per questo abbiamo già provveduto a rinnovare i contratti di lavoro fino al 31 luglio 2011 oltre a proporre l’introduzione di macchinette per il controllo sosta con ottimizzazione dei servizi degli ausiliari, l’introduzione della possibilità di gestione parcheggi nel periodo estivo o festivo o di piazzole attrezzate per camper e servizi di qualificazione energetica; inoltre – ha continuato Magarelli – si potrebbe pensare all’utilizzo di outsourcing delle risorse umane indirette per conto del comune e delle altre Municipalizzate con servizi di elaborazione paghe, archiviazione digitale e call center per l’ufficio relazioni per il pubblico”. Tutto questo per salvare e risanare un’azienda che il presidente della Multiservizi, Maurizio Solimini, definisce sana e abbastanza efficiente, alla luce dei dati numerici relativi al bilancio dell’azienda stessa. “Prima del nostro insediamento – ha affermato Solimini – l’azienda ha registrato una perdita di quasi 500 mila euro, cosa che non è affatto avvenuto con la nostra gestione, visto che lo scorso anno abbiamo chiuso con una perdita limitata a soli 40 mila euro, considerando la sottrazione, da parte di una recente normativa europea, di contributi statali; quest’anno posso dire che, nonostante tutto, viaggiamo intorno a valori simili a quelli dello scorso anno”. La Multiservizi dopo il ritiro della Camassa è pronta a voltare pagina. “Da parte mia, del sindaco e di tutto il consiglio di amministrazione – ha concluso Solimini – vi è la ferma volontà di proseguire su questa strada auspicando l’ingresso in società di un nuovo partner in grado di portare quel valore aggiunto tanto necessario per spiccare il volo”. Buone intenzioni che però non hanno del tutto con-

vinto i consiglieri comunali di opposizione che nel corso del consiglio comunale del 3 settembre hanno manifestato dubbi e perplessità sull’operazione e sullo stato di salute dell’azienda. “Si procede ad una acquisizione con l’intenzione di rilanciare l’azienda – ha detto Antonello Zaza della Sinistra l’Arcobaleno – ma manca un piano industriale, dei riferimenti specifici riguardo la situazione economica e la certezza di commesse che non siano solo i lavori affidati dal Comune”. Tra le altre cose, proprio in Consiglio Comunale l’assessore Magarelli aveva dichiarato che per rendere virtuoso il bilancio dell’azienda sarà necessario intervenire sul costo del lavoro. In che modo non è stato ancora comunicato. Certo è che attualmente operano presso la Multiservizi circa 75 dipendenti, 10 dei quali con mansioni tecnico amministrative. E proprio il monte stipendi dei dieci tecnici risulta pari al 25% dell’intera somma annualmente spesa dall’azienda per gli stipendi. Agli interrogativi sul futuro dei lavoratori si sono poi aggiunti quelli sulla paradossale situazione che vedrà, sino alla fine del 2009, sedere in consiglio di amministrazione e alla guida della società i componenti a suo tempo indicati dalla Camassambiente. “Una situazione cui non possiamo sottrarci – ha ribadito l’amministrazione in Consiglio Comunale – poiché per entrambe le figure esiste un mandato che non può essere interrotto prima, salvo dimissioni degli interessati”. Dimissioni a questo punto assai attese: a meno che non si riesca a trovare un acquirente che decida di lasciare amministrare l’ex proprietario sino alla fine del prossimo anno.


Politica

giovedì 18 settembre 2008

A Molfetta 33 incarichi esterni Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 645�

L’elenco comunicato dal Comune è relativo al 2007. I dati disponibili anche sul sito del Ministero.

Dando seguito ad una precisa richiesta del Ministro per l’Innovazione, Brunetta, il comune di Molfetta ha comunicato i dati relativi agli incarichi affidati a consulenti e collaboartori esterni per il 2007. I dati, consultabili sul sito internet www.innovazione.gov.it, sono aggiornati al 3 settembre 2008 e riguardano 33 incarichi con compensi che vanno da un minimo di 970 euro a Giuseppina Spadavecchia incaricata di effettuare il “Frazionamento del Comparto 16” ad un massimo di 26.000 euro a Gennaro Rosato, incaricato di effettuare il “collaudo tecnico amministrativo per i lavori di costruzione delle palazzine in via Prolungamento Aldo Fontana”. Di seguito l’elenco completo degli incarichi (tra parentesi la data di inizio incarico). Si precisa, che secondo quanto comunicato, nessuna delle somme previste è stata ancora erogata. Camporeale Cosmo (31.01.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali consistenza e frazionamenti nella zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC – 13.404 euro; Caramuta Iole Caterina (04.06.07): attività di consulenza e supporto scientifico per allestimento sezioni museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 6.240 euro; Catalano Daniela (04.06.07): attività per ricostruzioni grafiche, modelli, calchi e repliche sperimentali per il museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 3.600 euro; Cioce Maria (04.06.07): attività di consulenza e sup-

porto scientifico per allestimento sezioni museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 2.160 euro; Coppolecchia Benedetto (31.01.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali di consistenza e frazionamenti zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC – 13.404 euro; De Bari Giuseppe (22.01.07): redazione verbali consistenza, rilievo, redazione verbali asservimento, frazionamenti e quantificazione indennità aree interssate spostamento e interramento p.l. km 150 della RFI Spa – 14.601,06 euro; De Candia Andrea (22.01.07): redazione verbali consistenza, rilievo, redazione verbali asservimento, frazionamenti e quantificazione indennità aree interssate spostamento e interramento p.l. km 150 della RFI Spa – 14.601,06 euro; De Gennaro Giovanna (04.06.07): attività di catalogazione reperti e redazione schede per allestimento museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 2.272,80 euro; De Gioia Cosimo (31.12.07): portavoce presso organo di vertice del comune di Molfetta – 14.688 euro; De Nichilo Francesco (31.01.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali consistenza e frazionamenti nella zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC – 13.404,43 euro; De Palma Corrado (31.01.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali consistenza e frazionamenti nella zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC – 13.404 euro; De Pinto Angelo (11.06.07): affidamento incarico redazione relazione geologica per piani particolareggiati di recupero urbanistico – 2.180 euro; De Robertis Michele (25.07.07): affidamento incarico aggiornamento catastale rilievo planimetrico aree edificabili ex mercato ortofrutticolo – 4.500 euro; Farinola Antonio (31.01.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali consistenza e frazionamenti nella zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC – 13.404,43 euro; Fiorentino Girolamo (04.06.07): affidamento di consulenza e supporto scientifico per

allestimento sezioni museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 3.840 euro; Lasorella Giuseppe (04.06.07): affidamento per ricostruzioni grafiche, modelli, calchi e repliche sperimentali per il museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 4.200 euro; Masciopinto Francesca (04.06.07): affidamento per ricostruzioni grafiche, modelli, calchi e repliche sperimentali per il museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 1.800 euro; Memeo Francesca (04.06.07): affidamento per ricostruzioni grafiche, modelli, calchi e repliche sperimentali per il museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 1.800 euro; Mongelli Sergio (18.05.07): coordinatore sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di miglioramento delle condizioni microclimatiche interno galleria mercato ortofrutticolo – 6.240 euro; Muntoni Italo Maria (04.06.07): attività di consulenza e supporto scientifico per allestimento sezioni museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 6.352,45 euro; Murolo Giulia (31.12.07 – 07.02.09): collaboratrice – 6.000 euro; Nappi Raffaele (31.12.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali consistenza e frazionamenti nella zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC - 13.404,43 euro; Puddu Antonella Lucrezia (03.05.07): incarico direzione operativa cantiere opere a verde. Progetto potenziamento verde pubblico aree cittadine – 12.240 euro; Rosato Genna-

ro (05.06.07): incarico collaudo tecnico amministrativo per lavori costruzione palazzine prolungamento via Aldo Fontana civici 13, 15, 18, 22 e 23 – 26.000 euro; Rosato Gennaro (12.11.07): affidamento incarico collaudo statico in corso d’opera palazzine prolungamento via Aldo Fontana – 12.729,60 euro; Sanseverino Francesco (04.06.07): attività per ricostruzioni grafiche, modelli, calchi e repliche sperimentali per il museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 3.600 euro; Spadavecchia Giuseppina (07.12.07): affidamento incarico frazionamento comparto 16 – 970 euro; Spadavecchia Nicola (31.12.07): affidamento incarico gruppo di lavoro per redazione verbali consistenza e frazionamenti nella zona PIP aree comprese nel comparto 17 del PRGC – 13.404,43 euro; Spadavecchia Sabrina (04.06.07): attività di catalogazione reperti e schede per allestimento museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 2.272,80 euro; Spadavecchia Vittoria (04.06.07): attività di catalogazione reperti e schede per allestimento museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 2.271 euro; Spagnoletta Vito (11.06.07): affidamento incarico relazione geologica per piani particolareggiati di recupero urbanistico – 2.180 euro; Zaza Maria Silvia (24.09.07): incarico di attività di ricostruzioni grafiche, modelli, calchi e repliche sperimentali per il museo archeologico del Pulo ex Casina Cappelluti – 2.152,45 euro.


Cronaca

giovedì 18 settembre 2008

Molfetta violenta. In borsa, documenti, telefonino, chiavi di casa e coltello Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 646�

Con l’accusa di tentato omicidio i carabinieri hanno arrestato la donna che, per difendere un suo amico, non ha esitato ad accoltellare un giovane che con lui stava avendo un chiarimento a suon di pugni. La verità sull’intera vicenda verrà fuori solo con il prosieguo delle indagini. C’è chi sostiene che presto ci potrebbero anche essere novità. Sta di fatto che, a prescindere dalle colpe dei singoli, si è trattato di un episodio di inaudita violenza compiuto da persone che girano armate di coltello quasi fosse un pacchettino di fazzolettini di carta. Ancora sangue a Molfetta. Una donna, Angela, poi arrestata per tentato omicidio, per difendere dall’aggressione di un giovane, Gianluca, il suo amico Savino, non ha esitato ad estrarre un coltello e ha colpire l’aggressore non una ma tre volte, al braccio sinistro, tagliando un’arteria, al torace, all’addome. La donna, è evidente, girava con un coltello in borsa. Aveva un coltello anche il suo amico Savino. Per strada dopo l’accoltellamento è stato trovato un coltello inutilizzato. I fatti. Erano da poco passate le 21 del 4 settembre, quando due telefonate sono giunte al centralino della caserma dei carabinieri di Molfetta. La prima partita dal pronto soccorso segnalava l’arrivo in ospedale di un giovane che presentava su tutto il corpo numerose ferite da arma da taglio, la

seconda, anonima, al 112, riferiva della presenza in via Leonardo Azzarita, zona 167, di un uomo ferito, riverso in terra e di una donna che urlava correndo. L’intervento dei carabinieri è immediato. Due pattuglie raggiungono i luoghi indicati dalle telefonate. In via Azzarita trovano l’uomo, un cinquantenne molfettese, con segni evidenti di percosse. Accanto a lui un coltello di genere proibito pulito. Al pronto soccorso un ventitreenne con un’arteria recisa ed una ferita al torace a circa un centimetro dal cuore. Condizioni che rendevano necessario il trasferimento presso il Policlinico di Bari. Nel giro di pochi minuti la dinamica dell’accaduto viene ricostruita. Il ventitreenne qualche minuto prima aveva affrontato per strada e poi colpito con diversi pugni il cinquantenne, accusandolo di aver importunato la nipote minorenne. In difesa dell’uomo era sopraggiunta la donna, di quarantuno anni che, prima aveva colpito il ragazzo con diverse coltellate e poi era scappata per presentarsi qualche tempo dopo in ospedale per accertarsi delle condizioni del suo conoscente e guadagnando la via per il carcere.


Cronaca

giovedì 18 settembre 2008

Maestranze al lavoro a tre metri dalla sala operatoria Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 647�

I Nas chiedono il sequestro del blocco operatorio di Villa Giustina. Il sindaco conferma la chiusura. Nei prossimi giorni ancora sopralluoghi per gli ulteriori accertamenti.

I sigilli, al blocco operatorio di Villa Giustina, presto saranno tolti. Non appena i vertici della clinica avranno ottemperato a tutte le prescrizioni che sono state imposte dall’autorità sanitaria in seguito alla ispezione dei carabinieri del Nas, il nucleo antisofisticazioni. Sta di fatto che giovedì 11 settembre scorso la porta della sala operatoria era aperta, mentre era in corso un intervento chirurgico e nella stanza attigua erano al lavoro carpentieri, imbianchini ed elettricisti, due per l’esattezza. Per queste evidenti e gravi carenze igieniche, i carabinieri dei Nas hanno sequestrato il blocco operatorio di Villa Giustina, casa di cura convenzionata. I carabinieri del Nas di Bari, al comando del tenente

Cittarella, sono intervenuti in seguito ad una serie di segnalazioni nelle quali venivano denunciate carenze igieniche e rischi per la salute dei pazienti ricoverati. La coincidenza degli eventi, cioè l’arrivo dei carabinieri e l’attività in corso nella sala operatoria proprio in quella fascia oraria, insinua il dubbio che la “soffiata” sia arrivata al momento giusto da una persona molto ben informata. Oltre ai carabinieri del Nas sono arrivati in clinica anche i dirigenti dell’ufficio Spesal, organismo che accerta la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, che hanno effettuato sopralluoghi che hanno dato esito negativo, e i dirigenti dell’ufficio igiene dell’Asl Bari. Villa Giustina Hospital da poco più di un anno è stata acquisita dal Gruppo Villa Maria, una holding romagnola che è presente in Puglia dal 2001. La struttura, unico presidio sanitario privato accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale nel comprensorio del nord barese, è dotata di trentacinque posti letto. Ha un bacino d’utenza di oltre mezzo milione di abitanti, da decenni uno dei punti di riferimento per l’ostetricia e la ginecologia, per la chirurgia generale e per la chirurgia vascolare. Il Gruppo Villa Maria è una holding che opera in sanità, ricerca, industria biomedicale, benessere termale e servizi alle imprese: l’obiettivo è quello di promuovere il benessere e la qualità della vita. Cuore del Gruppo è la rete integrata di Ospedali di Alta Specialità, Polispecialistici, e Day Surgery con Poliambulatorio privato: un network di strutture e competenze professionali che innerva numerose regioni italia-

ne e si estende anche in Francia e Albania. Una lunga tradizione, mutuata da un territorio, la Romagna, contraddistinto fino a pochi decenni fa da una fitta rete ospedaliera, ha portato il Gruppo Villa Maria ad accreditarsi come partner del Sistema Sanitario Nazionale pubblico e come polo d’eccellenza, in particolare per il trattamento delle patologie cardiovascolari, rivolgendo sempre di più la sua attenzione alla dignità del malato e giungendo a ideare tecniche diagnostiche e chirurgiche sempre meno invasive, a fianco di protocolli terapeutici su misura del paziente. “La nostra capacità di dare vita ad una rete che funge da trait d’union fra diverse strutture, specialità e servizi – si legge nella presentazione sul sito internet ufficiale – consente al Gruppo di porre sempre il cittadino-utente al centro di un percorso

di attenzioni in cui fiducia, qualità dell’assistenza, professionalità e valorizzazione della persona si coniugano in ambienti accoglienti e confortevoli; al suo interno, ordine e pulizia si affiancano ai più elevati standard di assistenza e a tecnologie d’avanguardia: il tutto sempre al servizio della salute e del benessere”. Da qualche mese Villa Giustina è sottoposta a lavori di restyling che ne hanno cambiato l’aspetto e hanno reso tutti gli ambienti più confortevoli in linea con quelle che sono gli standard della holding proprietaria. Alcuni di questi lavori sono ancora in corso e tra questi si configurano quelli accertati dai carabinieri. A fronte di un investimento di milioni di euro si fa fatica a credere che, dolosamente, i vertici dell’azienda abbiamo sorvolato su elementari norma igienico sanitarie. Le indagini chiariranno comunque ogni cosa.


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Attualità

giovedì 18 settembre 2008

Fondi sociali. Ad ottobre il bando Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 648�

Per tutelare i nuclei familiari più deboli saranno attivati controlli incrociati con l’Agenzia delle Entrate. I furbi che dichiarano il falso avranno vita difficile.

Non ci sarà spazio per i furbi con il prossimo bando per l’assegnazione dei fondi sociali alle fasce deboli. Il Comune, sulla base delle dichiarazioni di quanti presenteranno domanda, verificherà ogni cosa con l’Agenzia delle Entrate. Massima attenzione sarà riservata a quanti dichiarano reddito zero. Questa iniziativa rappresenta solo uno dei nuovi criteri di assegnazione messi a punto dal Comune con la collaborazione dei sindacati Sunia, Uniat, Uniacep, per garantire una ripartizione dei fondi quanto più equa possibile. Altro criterio è l’introduzione di uno sbarramento di 250 euro (gli aventi diritto percepiranno contributi solo se nella ripartizione dovessero superare quella somma) per i redditi fino a diciottomila euro annui lordi, di 100 euro per i redditi da pensione sociale. In previsione anche l’aumento del quota di compartecipazione al bando da parte del Comune. L’anno scorso il Comune intervenne con quarantamila euro, quest’anno si punta al supermento dei sessanta. Il bando per accedere ai contributi per gli affitti sarà emanato ad ottobre prossimo. I fondi disponibili sono meno di quelli a disposizione lo scorso anno. Infatti, la Giunta Regionale ha tagliato il fondo di sostegno gli affitti destinato al Comune di Molfetta portandolo da 1.505.969 euro dell’anno scorso a 1.319.267 euro circa di quest’anno. “Meno 200 mila euro circa, un vero e

proprio colpo di mannaia – ha commentato l’assessore comunale all’Urbanistica, Pietro Uva – sulle famiglie molfettesi meno abbienti che giunge inaspettato nonostante gli sforzi compiuti dal nostro Comune nell’aumentare la quota di cofinanziamento e quindi la collegata quota di premialità (il fondo aggiuntivo che premia quei Comuni che intervengono con propri stanziamenti)”. Per essere precisi, il “fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”, valido per il 2007, stanziato dalla Giunta Regionale (nella seduta del 1° agosto scorso) ammonta complessivamente a 33.282.807,86 euro (rispetto ai 39.768.709.10 di un anno fa), con un contributo statale drasticamente ridotto dal Ministero delle Infrastrutture durante la gestione del Governo Prodi. “Come se non bastasse – ha sottolineato l’assessore Uva – la Giunta Regionale ha peggiorato ulteriormente le cose riducendo di oltre un terzo il fondo premialità, da 7,6 milioni a soli 5 milioni di euro. Così facendo, oltre a colpire le famiglie più povere costrette ad abitare in case in affitto, si vanificheranno gli sforzi finanziari che, proprio attraverso il meccanismo della premialità, l’amministrazione comunale intende mettere in campo”. Hanno accesso ai fondi sociali le famiglie con reddito basso che sono in possesso di un contratto di locazione regolarmente registrato. Fino all’anno scorso potevano accedere al bando anche gli immigrati residenti e regolari. Da quest’anno la norma è cambiata. Il Governo, con un emendamento alla Finanziaria, ha introdotto una misura che prevede l’erogazione dei fondi solo agli immigrati che sono in possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale e da almeno cinque anni nella stessa regione. A Molfetta saranno tagliate fuori sessantacinque famiglie se si considera il numero delle domande presentate da immigrati lo scorso anno.

Il Comune raschi il fondo delle sue casse Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 649�

L’assessore regionale all’urbanistica Angela Barbanente risponde all’assessore comunale all’urbanistica Pietro Uva.

Cala il contributo affitti e contemporaneamente monta la polemica. Alle dichiarazioni dell’assessore Uva è così giunta puntuale la replica dagli uffici della Regione Puglia. “Ogni anno, puntualmente – ha dichiarato l’assessore regionale Angela Barbanente – l’assessore all’Urbanistica del Comune di Molfetta Pietro Uva, quando deve decidere i criteri del bando comunale sul fondo di sostegno all’affitto, cerca di scaricare sulla Regione mancanze che non sono affatto regionali. Un modo subdolo e scorretto di giocare con i numeri per dare una visione distorta della realtà e attribuire ad altri la responsabilità della riduzione del fondo. Que-

st’anno la lamentela riguarda la riduzione della cosiddetta premialità, ossia la quota di fondi aggiuntivi che la Regione eroga ai Comuni in proporzione ai finanziamenti da questi stanziati per il “fondo affitti”, premiando quelli che contribuiscono con maggiori risorse in proporzione al fabbisogno. E no – continua l’assessore regionale – caro assessore Uva, come lei sa il fondo affitti si è ridotto quest’anno per i tagli statali e, proprio per non farli gravare sulle persone e le famiglie meno abbienti, la Regione ha contribuito al fondo con ben 18 milioni di euro, somma maggiore rispetto a quella degli scorsi anni e persino rispetto a quella stanziata dal Ministero. E se ha ridotto la quota di premialità lo ha fatto perché non riusciva a utilizzarla interamente a causa dell’irrisorio contributo dei comuni”. E ancora. “Sappiano gli inquilini che lo scorso anno il contributo regionale è stato pari quasi al 40% e quest’anno è superiore al 56% per tutti i comuni della regione. Invece di giocare con i numeri per giustificare la riduzione del numero di beneficiari del sostegno all’affitto, il Comune di Molfetta, se davvero ha a cuore gli inquilini bisognosi, si impegni a mettere a disposizione almeno il 5% dell’importo cofinanziato da Stato e Regione”.

IL CONSIGLIO COMUNALE

DI MOLFETTA ORA È ONLINE SOLO SU


Attualità

giovedì 18 settembre 2008

Il TAR dice sì alle aperture domenicali Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 650�

La seconda sezione del tribunale amministrativo ha disposto la sospensione delle sanzioni comminate ad Ipercoop dal Comune di Molfetta. Se qualcuno avesse pensato che con il finire della stagione estiva la querelle tra Comune di Molfetta e Coop Estense, società proprietaria del supermercato Ipercoop sito nel centro commerciale Mongolfiera di Molfetta, sarebbe finita in nel dimenticatoio, allora si sbagliava di grosso. I due protagonisti della vicenda continuano a rimanere ognuno nella sua posizione ma a portare novità è stato il Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia che, dopo i ricorsi presentati da Coop Estense ha sospeso tutte le sanzioni comminate dal comune di Molfetta. Così, nonostante le numerose contravvenzioni elevate nei confronti dell’Ipercoop dalla Polizia Municipale di Molfetta per aperture domenicali non autorizzate, il TAR Puglia ha ordinato la sospensione dei provvedimenti emessi autorizzando

di fatto le aperture domenicali nel periodo compreso tra maggio e settembre. Secondo quanto si è appreso, il presidente della seconda sezione del tribunale amministrativo, dottor Pietro Morea, ha sospeso per venti giorni l’ordinanza con cui il sindaco Antonio Azzollini ordinava la chiusura degli ipermercati la domenica. La sospensione durerà fino al 2 ottobre, giorno in cui il Tar si esprimerà definitivamente sulla questione. L’ordinanza di sospensione, che di fatto eviterà la sospensione della licenza per l’ipermercato, è motivata da una interpretazione della nuova legge regionale sul commercio che, secondo il giudice, autorizzerebbe le aperture domenicali per gli esercizi di vendita alimentare situati in zone di interesse turistico. Dopo la diffusione della decisione del

giudice amministrativo, non è mancata la replica del sindaco Antonio Azzollini: “Apprendiamo con grande stupore, solo attraverso le notizie diffuse dalla stampa locale, della esistenza di un ricorso proposto della Coop Estense nei confronti del Comune di Molfetta e del relativo decreto emesso dal presidente della Seconda Sezione del Tar Puglia”. Il sindaco Azzollini ha anche fatto notare che “al momento, né il ricorso della Coop Estense, né la pronuncia del Tar Puglia sono stati notificati al Comune di Molfetta. Attendiamo quindi di ricevere tutta la necessaria documentazione per valutare il da farsi”. Come già evidenziato la decisione del TAR ha come immediate conseguenze la possibilità per Ipercoop di continuare ad alzare la saracinesca nelle ultime dome-

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niche di settembre e impedisce la sospensione della licenza commerciale, provvedimento quest’ultimo che il sindaco ha facoltà di adottare qualora un esercizio commerciale subisce più di due sanzioni per apertura non autorizzata. In attesa di conoscere gli ulteriori sviluppi della vicenda, il cui iter legale e burocratico già si preannuncia lungo e complesso, i primi a dare sentenze definitive sono i consumatori che dimostrano di ben gradire le aperture domenicali dell’Ipercoop e che in tutte le giornate festive dell’estate hanno preso d’assalto corridoi e scaffali del grande supermercato. E c’è addirittura chi il 7 settembre, domenica ma soprattutto secondo giorno della festa patronale, ha preferito prendere d’assalto il centro commerciale situato nella zona artigianale piuttosto che dedicarsi alla tradizionale passeggiata tra le bancarelle allestite in piazza Garibaldi, via Dante e via San Domenico. “Non possiamo che gradire le aperture domenicali – ci ha detto una signora all’uscita dall’Ipercoop e carica di buste della spesa – chi come me lavora riesce a dedicarsi alle cose di casa solo la domenica. Così preferisco venire qui e fare scorte per tutta la settimana. Certamente se ad aprire fossero anche i negozi in città sarei ancora più felice: eviterei l’uso dell’auto e riuscirei a gestire tutto con più tranquillità”.


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giovedì 18 settembre 2008

Il Comune promette: presto i lavori alla caserma dei Vigili del Fuoco Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 651�

Dal 2003 il distaccamento che si trova nell’area artigianale, a ridosso del mercato ortofrutticolo, versa in condizioni precarie. Forse questa è la volta buona.

Vigili del Fuoco, pericolo scampato. Per il momento sembra allontanarsi l’ipotesi del trasferimento del distaccamento in una città del circondario. Il comune, dopo le minacce neanche tanto velate del comandante provinciale, Giovanni Micunco, promette, per tramite di due suoi assessori, Pietro Uva all’urbanistica e Mariano Caputo, ai lavori pubblici, che tutto si sistemerà in tempi brevi. Questa volta è l’intera città ad incrociare le dita. La presenza del Distaccamento dei Vigili del Fuoco è garanzia di sicurezza. “Siamo abituati a mantenere gli impegni assunti” ha sottolineato l’assessore Pietro Uva. Peccato però che gli impegni con i Vigili del Fuoco siano stati assunti dal Comune, con tanto di con-

venzione, nel 2003. “Con il Comune – aveva dichiarato nei giorni scorsi, Giovanni Micunco – le ho provate tutte pur di risolvere i problemi della sede. Nel tentativo di sensibilizzare l’amministrazione ho perfino minacciato di trasferire il Distaccamento. Neanche per l’anticamera. L’ultima mia lettera risale ad un mese fa. Chiedevo i tempi di risoluzione dei problemi della sede che, solo per fare qualche esempio, non ha ancora un’autorimessa, non ha un castello di manovra che serve ai ragazzi per le esercitazioni. Ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta. Ho deciso di procedere, ma è ovvio che prima dovrò confrontarmi con tutte le parti in causa, al trasferimento del Distaccamento. A Corato abbiamo una squadra dislocata in una sede estiva. Corato potrebbe diventare la sede del nostro Distaccamento. In questo modo continueremmo ad operare in zona in modo tempestivo”. Le condizioni di precarietà in cui, da anni, sono costretti a lavorare i vigili del fuoco, sono cosa nota anche a livello romano. A gennaio del 2008 Francesco Amoruso, allora onorevole oggi senatore della Repubblica, aveva chiesto di avviare finalmente i tanto attesi

lavori di riqualificazione della caserma dei Vigili del Fuoco di Molfetta per garantire loro le migliori condizioni di sicurezza ed efficienza negli interventi. Il deputato, a maggio del 2007, un anno e mezzo fa, aveva ricevuto assicurazioni in tal senso nella risposta del governo ad una sua precedente interrogazione che non aveva prodotto nulla. E nulla ha prodotto anche l’interrogazione di gennaio scorso. A ragion del vero a dicembre del 2007 i problemi del Distaccamento sembravano superati. In quella occasione, con il supporto dei sindacati, i Vigili del

Fuoco erano scesi in piazza e si erano sistemati davanti alla sede municipale. Anche in quella occasione furono fatte promesse. Il Prefetto di Bari, Carlo Schilardi, assicurò l’invio di fondi per l’adeguamento della sede del Distaccamento. Invece se non fosse intervento il Comune, durante la gestione commissariale, con fondi propri quel Distaccamento sarebbe rimasto ancora senza neppure una recinzione. Come è noto il Distaccamento si trova nell’area artigianale, a ridosso del mercato ortofrutticolo e spesso le due strutture venivano confuse.

Risultati riportati dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta nel periodo 01/03/08 – 01/09/08 • Incendi = 529 • Incidenti stradali = 16 • Statica (sprofondamento sede stradale, dissesto statico) = 22 • Vari (recupero animali, salvataggi, soccorsi) = 136 • Acqua = 15 • Intervento non più necessario = 53 • Falso allarme = 17


Attualità

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Capitaneria: stop ai lavori della nuova caserma Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 652�

Lo ha disposto il sindaco Antonio Azzollini con una ordinanza notificata al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, al Prefetto di Bari e alla impresa esecutrice dei lavori.

Il sindaco di Molfetta Antonio Azzollini ha ordinato con un proprio provvedimento emanato nel corso della scorsa settimana l’immediata sospensione dei lavori di costruzione della nuova sede della Capitaneria di Porto nell’area occupata un tempo dai Cantieri Navali Tattoli, lungo banchina San Domenico. I lavori dovranno restare fermi fino all’esito della conferenza di servizi che il 26 settembre prossimo si riunirà per decidere su una ipotesi alternativa di localizzazione. Secondo il primo cittadino, infatti, l’attuale ubicazione del fabbricato “interrompe la continuità del percorso che dalla Basilica della Madonna dei Martiri condurrebbe fino al Duomo” ostacolando, in altre parole, la realizzazione di un nuovo lungomare sul versante di Ponente. L’ordinanza di sospensione dei lavori è stata notificata al Provveditorato Interre-

gionale alle Opere Pubbliche, al Prefetto di Bari e all’impresa esecutrice dei lavori. Nel documento si spiega che “assicurare una continuità di percorso nella zona, una volta ultimati i lavori sia per il nuovo Porto Commerciale, sia per il nuovo Porticciolo Turistico, garantirebbe tutta una serie di opportunità economiche (e, quindi, occupazionali) per la città di Molfetta, potendo trasformare gli attuali insediamenti artigianali in attività per la ristorazione, il piccolo commercio di qualità, l’artigianato locale di pregio e altro, sull’esempio delle grandi città portuali europee”. Il Comune di Molfetta ha contestualmente avanzato una proposta di localizzazione alternativa per la nuova Capitaneria di Porto (leggermente più arretrata rispetto a quella attuale) che rappresenterebbe anche un’occasione per avviare il risanamento dei manufatti degradati presenti nell’area. A tal fine, inoltre, il Comune di Molfetta ha già anticipato al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche la disponibilità ad accollarsi gli oneri finanziari che la diversa localizzazione comporterà. Sulla questione è stata indetta una conferenza di servizi per il giorno 24 settembre, spostata in un secondo momento al 26 settembre.

La decisione del sindaco di ordinare la sospensione dei lavori è parsa a molti quantomeno tardiva. Infatti, seppur Azzollini abbia già chiarito che le convenzioni e gli accordi per la realizzazione del nuovo edificio non lo avevano visto protagonista, sono tanti coloro che ritengono una scelta azzardata quella dello stop ai lavori. Specie ora che sono in fase avanzata e che non solo le fondamenta ma anche i primi solai del nuovo edificio sono già state realizzate. I lavori di abbattimento degli storici cantieri navali “Tattoli” lungo la banchina San Domenico del porto di Molfetta erano cominciati lo scorso 22 aprile. Operai e mezzi meccanici della ditta incaricata, dopo aver messo in sicurezza la zona interessata dai lavori, avevano avviato le opere concluse nel giro di poche settimane. La consegna formale delle aree demaniali era avvenuta il 9 novembre 2007, con qualche mese di ritardo rispetto alla previsioni. L’Amministrazione Marittima con un apposito protocollo d’intesa aveva ceduto le aree all’Ufficio del Genio Civile Opere Marittime e contestualmente erano stati consegnati i lavori all’impresa vincitrice dell’appalto. Secondo il progetto originario, la caserma si estenderà su una superficie

complessiva di millecinquecento metri quadrati e potrà ospitare fino a quarantacinque militari, oltre ad ufficiali e sottufficiali. A piano terra, oltre alla guardiola e ai servizi igienici, è prevista la realizzazione della mensa, della cucina e della dispensa oltre ad una zona ricreativa con sala TV, due locali deposito, due locali per il rimessaggio ed uno spazio esterno anche quello ad uso ricreativo. Al primo piano saranno allocati gli uffici e quattro camerate, ciascuna con cinque posti letto e i relativi servizi. Al secondo piano altre cinque camerate da cinque posti letto con servizi annessi, e quattro camere, da due posti letto, con annessi i servizi riservate a ufficiali e sottufficiali. Il progetto, che a questo punto bisognerà capire se verrà realizzato, prevede anche la dotazione di ascensore, rampa per portatori di handicap, uscite di emergenza. L’edificio avrà le facciate in pietra naturale e intonaco, in uno stile che ricorda quello del mercato ittico all’ingrosso che si trova a poche centinaia di metri di distanza. L’intera opera era stata finanziata con fondi Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, che nel 1999 destinò quattro miliardi di lire (euro 2.065.827,60) per la costruzione delle nuova sede della Capitaneria di Porto.



Inchiesta

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Uno strip club a due passi da casa. Le altre notti a Molfetta Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 653�

I clienti arrivano da tutta la Puglia, anche da fuori Regione. Il target cambia a seconda dei giorni della settimana, del periodo dell’anno, ma ci sono i frequentatori abituali. I clienti cominciano ad arrivare intorno a mezzanotte. Per lo più sono uomini di mezza età. I ragazzi sono davvero pochi. “è sempre così – spiega Antonio, il titolare del “Reina Isabel” – durante i giorni della settimana. Il sabato invece sono prevalentemente i giovani ad affollare il locale. Ogni tanto ci sono anche coppie composte da uomini e donne. Cambia tutto quando ci sono le feste di addio al nubilato e al celibato”. Si siedono ai salottini sistemati tutto intorno al locale. Alcuni sono proprio vicini alla pedana sulla quale si esibiscono le ragazze, altri sono sistemati un po’ più distanti, più in ombra rispetto a tutto il resto. C’è anche la possibilità di bere al bancone del bar o ai tavolini sistemati lungo un corridoio che si trova a destra, subito dopo l’ingresso. Più in là ci sono anche due privé. “Sono ambienti più riservati con un divano e un tavolino. Serve per clienti che vogliono stare per conto proprio”. Per loro ci sono spettacoli di table dance. Le luci nel locale sono basse, soffuse. Si riescono a distinguere i lineamenti del volto di una persona solo a distanza ravvicinata. è un espediente adottato per rendere l’ambiente più ovattato e per garantire, nei limiti del possibile, la privacy alla clientela. “Ci può venire chiunque. All’ingresso il filtro lo facciamo noi. Se una persona non ci convince non entra. Dobbiamo tutelare il buon nome del locale e anche la clientela. Se l’ambiente è pulito e tranquillo il cliente torna altrimenti non lo vedi più. Non serve fare il pieno di soldi un giorno e morire tutto gli altri giorni del mese”. I clienti arrivano da tutta la Puglia, anche da fuori Regione. Il target cambia a seconda dei giorni della settimana, del periodo dell’anno, ma ci sono i frequentatori abituali, quelli che da tre anni, da quando cioè ha aperto il “Reina Isabel”, tornano puntuali. “Con alcuni dei clienti quasi ci chiamiamo per nome. Ci sono clienti che arrivano da Cerignola, altri da Brindisi, da Taranto, moltissimi da Bari. Vengono, prendono posto, assistono agli spettacoli, si intrattengono al tavolo con le ragazze e bevono qualche drink”.

Nel locale si possono bere alcolici, superalcolici, succhi di frutta e cocktail analcolici. Ce n’è per tutti. Il prezzo è unico, dieci euro, per tutti i drink. Cambia solo per richieste particolari, per bottiglie di spumanti rinomati, champagne. “Il nostro è un locale commerciale, per questo dobbiamo spingere sulle consumazioni. L’ingresso costa venti euro e comprende già una consumazione. In teoria una persona può restare qui fino alla chiusura, guardare tutti gli spettacoli e, se non beve altro oltre alla consumazione inclusa nel prezzo, non spendere nulla più. Per noi è importante che si diverta e che consumi altre bibite, altri drink”. Lo spettacolo offerto ai clienti si divide in tre parti. C’è prima la presentazione delle ballerine ai clienti, poi un ballo in topless, poi lo strip integrale. Le ragazze fanno lap dance “agganciate” ad un palo. Sulla pedana ce ne sono due. Uno al centro di un cerchio, un po’ più in là rispetto all’ingresso, l’altro all’estremità di una pedana rettangolare. Il cerchio è poggiato sulla pedana. Le ragazze si possono ammirare. Non si devono toccare. “Se uno prova ad allungare le mani va fuori. Le nostre sono ballerine professioniste, non deve neppure passare per la mente per un attimo che siano altro. Le mani devono stare a posto. In questo locale è consentito solo guardare lo spettacolo”.


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Inchiesta Lap dance: un attimo di sensualità 655�

Film, locali e tutto il mondo erotico ne hanno fatto un’attività strettamente legata al mercato “hard”, ma in realtà la lap dance, approdata in Italia nella seconda metà degli anni ’60, pur conservando il suo aspetto di danza altamente sexy, può essere vista anche sotto altre vesti: ad esempio sotto quella di uno sport, parecchio atletico, che allena efficacemente il fisico di chi la esegue, e di una ballo, che insegna come muoversi in modo sensuale riscoprendo una certa femminilità nascosta o, in alcuni casi, a costruire quella inesistente. La lap dance nacque negli Stati Uniti e giunse in Italia proprio grazie all’arrivo di alcune ballerine statunitensi. Successivamente anche nel nostro paese è divenuto un vero e proprio sport e a testimoniarlo sono le numerose scuole di lap dance diffuse in tutta la penisola. La prima è stata aperta soltanto qualche anno fa a Milano dalla ballerina statunitense Dana Hesse. La lap dance (dove lap in inglese significa “grembo”) è un tipo specifico di danza, un ballo erotico, in cui lo spettatore, generalmente maschile, è seduto e la ballerina si trova in contatto fisico (da cui il nome) o a breve distanza. Le ballerine di lap dance sono spesso, ma non necessariamente, delle strippers. Questo tipo di danza prevede numerose varianti e nella stragrande maggioranza dei casi fra spettatore e ballerina ci possono essere “toccamenti” reciproci, con contatti pressoché diretti. In Italia, tuttavia, il termine è usato erroneamente per indicare un altro tipo di danza, la pole dance, in cui la ballerina su un palco rialzato e su una pertica compie evoluzioni artistiche spettacolari, a volte senza contatto con gli spettatori, ma anche nella sua versione “erotica” svolta in locali per adulti, i celebri night club o strip club. In questo caso la danza è solitamente abbinata allo spogliarello e ad interazioni simili a quelle della lap dance vera e propria. I limiti ai toccamenti sono definiti dalle leggi locali. In molti locali in cui si pratica la lap dance è possibile anche assistere a “spettacoli privati” (privé) in cui la ragazza si spoglia per un solo cliente.

Ospiti della Regina… Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 654�

Anche il “Reina Isabel”, locale che in questi ultimi anni sta contribuendo a far assumere per certi termini a Molfetta le caratteristiche di una città “by night” , non ha di certo i connotati di un semplice pub o locale notturno. Definito dallo stesso titolare uno “strip club”, dal mercoledì al sabato, mentre il sonno già aleggia in città, il locale di via Fermi è in grado di far vivere ai suoi clienti una notte di “emozioni”. Le porte del locale si aprono al pubblico non prima delle 23 anche se per assistere ai primi spettacoli bisogna attendere la mezzanotte. Nel “Reina Isabel” si esibiscono poco meno di una decina di ragazze, tutte regolarmente sotto contratto e in genere professioniste. Ogni settimana, secondo quanto appreso dal titolare dello strip club molfettese, arrivano nuove ragazze, italiane e non, tutte ballerine professioniste di lap dance e quasi tutte selezionate attraverso apposite agenzie. Dopo una breve presentazione, eseguita da tutte le ragazze del locale attraverso un balletto sensuale, si susseguono spettacoli di lap dance, due o tre per serata. “Il nostro locale – ci dice Antono, proprietario del “Reina Isabel” – non è mai affollatissimo, tranne in occasioni particolari come addii al celibato o feste private e tende a conservare una certa riservatezza e discrezione al suo interno. In alcune serate è possibile assistere anche a cinque spettacoli di lap dance, tenuti da una ragazza per volta”. Lo spettacolo eseguito su di un palco intorno ad un palo, prevede gradualmente lo strip della ballerina, che senza inibizioni delizia il pubblico presente con movimenti altamente sensuali mettendo in mostra il suo corpo che a fine spettacolo rimane completamente nudo. Il “Reina Isabel” è anche sinonimo di intrattenimento, un espediente che ha fatto la fortuna, soprattutto economica, dei gestori. Naturalmente tutto avviene rimanendo sempre entro certi limiti e comunque trasformando l’erotismo in divertimento. Una serata da trascorrere al “Reina Isabel” ha un costo base di 20 euro, consumazione compresa.

Strip club anche per le donne? 656�

Nel futuro anche spazi dedicati alle clienti. Strip maschili per le donne che vogliono divertirsi in modo alternativo. L’idea già c’è presto si passerà ai fatti. Allo studio del titolare del “Reina Isabel” c’è la possibilità di “occupare” la domenica, giorno in cui la struttura è normalmente chiusa, per catturare l’attenzione di una fascia di pubblico più vasta, dalle ragazze alle signore più in là negli anni. Al momento gli spettacoli che prevedono strip al maschile sono garantiti solo su prenotazione in occasione di feste di addio al nubilato o per occasioni particolari. Con un certo anticipo si può chiamare e, insieme con i vertici della struttura, si decidono tempi e modi. Lo strip al maschile, tutte le domeniche dell’anno, in zona rappresenterebbe una novità assoluta che, comunque, già in altre aree dello stivale ha raccolto ampi consensi. è probabile che la programmazione parta già entro la fine dell’anno.

S s s p s l n t o b t c i r d a l p p m a c l l


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Strippers, donne innamorate 658�

Ragazze normali nella vita privata. Tutto cambia dopo la mezzanotte. Donne, ballerine, strippers con l’amato nel cuore. Raffaella arriva da Napoli, ci dice, e il suo accento lo conferma. È una rossa tutta fuoco. Quando entra nella parte cambia nome. Sul palcoscenico lei è Saida. “Sì – confessa – ho una vita privata ed un compagno, lui un po’ storce il muso, non è molto contento del lavoro che faccio, è geloso, ma è il mio lavoro”. L’altra dice di chiamarsi Miriam, anche se qualcuno, nel locale, la chiama Maria e lei risponde. È di Bari. È bionda ed ha un fisico longilineo. “Faccio questo lavoro da otto anni, ho girato tutta Italia”. La vita privata? “Ho un fidanzato. A lui non deve interessare quello che faccio. A me piace ballare e io, in fin dei conti, non faccio niente di male, ballo”. Mariam e Saida sono due delle ballerine che, con cadenza regolare, si esibiscono al “Reina Isabel”. Ballano lap dance e si spogliano per il piacere degli occhi dei clienti. Se serve fanno loro compagnia, ai tavolini del locale o sui salottini, sorseggiando un drink. Sono ragazze normali. Ma, dopo mezzanotte, quando comincia lo spettacolo, entrano nella parte.

Un divertimento non troppo particolare Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 657�

Si trascorrono serate in compagnia ma senza esagerare. Se qualcuno pensa di poter “acquistare” rapporti sessuali all’interno del sexy locale di via Fermi e addirittura praticarli all’interno, evidentemente si sbaglia. Il “Reina Isabel” non è un locale di questo genere, né tantomeno assomiglia ad una “casa d’appuntamenti”. Se così fosse non avrebbe ottenuto la licenza per aprire e probabilmente già da tempo avrebbe attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che negli scorsi anni se mai hanno invitato il titolare soltanto ad abbassare il volume della musica all’interno del locale. “Mi spiace che qualcuno ancora oggi pensi che nel mio locale si pratichi del sesso – ha detto il proprietario – perché non è così e soprattutto non è mia intenzione trasformalo in un luogo del genere. In questi anni, dal momento in cui io e la mia compagna Isabel abbiamo rilevato il locale dalla passata gestione, abbiamo lavorato moltissimo per perfezionare

alcuni aspetti che non condividevamo; la nostra clientela è selezionata accuratamente all’ingresso e ci siamo adoperati per creare alcune varianti strutturali all’interno del locale, come luci e musica”. Oltre ad un certo clima di discrezione che si nota entrando nel “Reina Isabel”, è ugualmente facile notare il rispetto rivolto dallo stesso titolare nei confronti delle ballerine. Un rispetto che il proprietario pretende anche dai clienti. “Questo è un lavoro particolare – ha continuato – in quanto, seppur nel completo rispetto delle norme vigenti, è chiaro che la tipologia dei servizi offerti non sono equiparabili a quelli di pub o discoteche, due realtà che conosco benissimo e dalle quali provengo. Nel mio locale il divertimento è fatto di musica e movimenti del corpo. Senza dimenticare la possibilità di bere bene e rilassarsi”. Naturalmente facendo attenzione a non esagerare. In nessun caso.

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Inchiesta

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“Reina Isabel” ha un volto, un corpo e un cuore Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 659�

È Tonino, il titolare del locale, a parlare di lei e delle loro scelte in comune. Non è un caso che il locale, lo strip bella tra Antonio, il titolare e Isabel, la giro delle discoteche, lei è una ballericlub, si chiami “Reina Isabel”. All’ori- sua compagna. Antonio è napoletano, na. Un giorno i loro destini si incrociagine c’è una storia d’amore grande e Isabel è di Bari. Per anni lui lavora nel no e i due cominciano a pensare ad un futuro insieme. “È stata lei a volere un locale come questo – dice Antonio – all’inizio avevamo pensato di aprirne uno nuovo a Bisceglie. Poi i vecchi gestori di questo posto hanno deciso di chiudere. A quel punto abbiamo pensato di aprire a Molfetta. Ma abbiamo cambiato un po’ tutto qui dentro”. Oltre al nome si intende, visto che, quello che oggi si chiama “Reina Isabel”, un tempo era il Blue Night. “Siamo qui da tre anni, e da subito abbiamo voluto dare un’impronta diversa. Sono state cambiate le luci, i colori, anche le strumentazioni per la musica e la scelta dei brani, anche qualcosa negli arredi”. Quello che colpisce di Antonio sta nel fatto che, quando parla del cammino fatto, delle migliorie apportate, parla sempre al plurale. In tutti i suoi discorsi c’è anche lei, Isabel, splendida giovane donna. “Il locale porta il mio

nome ma chi comanda è lui”, si schernisce, mentre sistema alcuni fogli sulla scrivania, contratti, fatture. Tra Isabel e le ballerine del locale c’è molta complicità. Quasi sembrano amiche. È evidente che si conoscono da tempo. Anche Isabel, per un certo periodo, ha lavorato come ballerina di lap dance. Ad un certo punto improvvisa anche alcuni passi ben ancorata ad uno dei pali della pedana del locale. È agilissima. “Lei è la mia regina”, il commento di Antonio. Anche Isabel per un periodo della sua vita ha lavorato nelle discoteche. “Per me, come per le ragazze che lavorano con noi e comunque in questo ambiente, il passaggio dal discoteca al sexy bar, al night, è semplice quasi naturale. In discoteca lavori meno giorni e guadagni meno. In questo tipo di locali si può lavorare anche per tutta la settimana. Noi, per scelta, abbiamo deciso di essere aperti solo quattro giorni su sette, ma in altre città, altri gestori si sono regolati diversamente”.


In Città

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Campi di battaglia Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 660�

Esistono intere piazze, strade e parchi della città divenuti oramai terra di nessuno. Gli ultimi casi in piazza delle Erbe ed a pochi passi da corso Umberto.

Le segnalazioni oramai non si contano più. Ogni giorno sono diverse le e-mail, le telefonate, gli sms che giungono alla redazione de “il Fatto”: intere piazze, strade, aree verdi della città sono in mano a vandali, teppisti, bulli di quartiere. I cittadini esasperati sono oramai al limite della sopportazione e, stando ai racconti di molti di loro, a nulla sono valse le continue richieste di intervento presentate a carabinieri e polizia municipale. Allarmi rimasti inascoltati, fonte di un crescente senso di frustrazione. Le ultime storie le hanno raccontate alla stampa un residente di piazza delle Erbe, nel rione Catecombe, e Matteo d’Ingeo, responsabile del movimento civico “Liberatorio Politico”. In entrambi i casi i riflettori sono stati accesi su due zone della città situate praticamente in centro cittadino: la prima, piazza delle Erbe, nascosta e fuori dai “circuiti” della movida, la seconda, la scalinata di via Ugo Bassi a meno di due passi da corso Umberto, zona invasa in tutte le ore della giornata da centinaia, forse migliaia di cittadini. Entrambe accomunate dal vandalismo che le ha trasformate in terra di nessuno. Piazza delle Erbe, lo ha verificato anche la telecamera de “il Fatto” (il video servizio è disponibile nell’area video del sito www.ilfatto.net), è di fatto un campo di battaglia. Del resto le foto inviateci dal lettore e che vi proponiamo lo dimostrano. Nulla di tutto quanto era stato realizzato all’epoca del restyling dell’area storica è rimasto com’era. La teppaglia che quotidianamente prende possesso della piazza ha distrutto tutto quanto era possibile distruggere:

panchine divelte, luci della pubblica illuminazione fracassate, piante spezzate e alberi sradicati. Uno scempio compiuto sotto la luce del giorno oppure all’ombra della sera e senza che mai nessuno sia intervenuto. “In questa piazza avviene di tutto – ci hanno detto alcuni dei residenti – si gioca a pallone, si minacciano gli anziani, si provocano danni. E non mancano i casi in cui abbiamo sorpreso questi giovanissimi mentre consumavano rapporti sessuali sulle panchine trasformate in giaciglio”. Una anziana signora ci mostra i segni evidenti di un colpo ricevuto su una gamba: “Mi hanno, colpito con una pallonata e quando ho provato a rimproverarli sono stata assalita da minacce e parolacce. Qui si stava meglio quando si poteva parcheggiare, almeno con le macchine non c’era lo spazio di cui oggi sono proprietari questi delinquenti”. Infatti, come molti ricorderanno piazza delle Erbe (collegata a piazza Minuto Pesce da una scalinata) solo da qualche anno era stata ristrutturata e chiusa al traffico veicolare. Nel corso di quei lavori era anche iniziato il recupero e la riqualificazione di un’area adiacente da tempo abbandonata. Lavori sospesi per ragioni di proprietà dell’area e che hanno oggi come conseguenza la presenza di un cantiere divenuto ricettacolo per topi e scarafaggi oltre che deposito di rifiuti. Il sindaco, che con una nota stampa ha commentato le nostre immagini, ha assicurato “l’immediato intervento dell’amministrazione comunale per ripristinare lo stato dei luoghi”. Il problema però non è più soltanto riparare ma anche tutelare luoghi e persone. Poi c’è la storia della scalinata di via Ugo Bassi: praticamente stesso copione. Area ridotta ad immondezzaio, utilizzata anche per espletare bisogni fisiologici, arredo urbano distrutto e vandalizzato, cittadini residenti esasperati e sembrerebbe costretti a dover subire l’assalto di quanti bivaccano in zona anche sino a notte inoltrata e in

tutti i periodi dell’anno. Ma le segnalazioni non si fermano qui: c’è chi ricorda il Giardino della Pace dedicato a don Tonino Bello, in zona 167, oramai cannibalizzato dai vandali. Ed ancora il grande parco situato ai margini dello stesso quartiere, mai aperto eppure già distrutto. E poi il parco giochi di ponente e quello di levante (ne abbiamo già parlato): entrambi resi inutilizzabili e insicuri per i fruitori. Anche la nuova piazzetta Roma ha già conosciuto la mano violenta dei teppisti che hanno “attaccato” i primi giochi per bambini, così come in piazza Effrem il restaurato monumento a Garibaldi presenta già i primi “graffiti urbani” opera di ignoranti teppisti. In campagna elettorale tra le priorità dell’allora candidato e oggi sindaco Azzollini c’erano l’aumento del livello di sicurezza e, tra gli strumenti da adottare, anche i sistemi di videosorveglianza. Sul livello di sicurezza se da un lato molto si è fatto (prolungamento dell’orario di servizio della polizia municipale, pattugliamenti più intensi, ecc.) dall’altro sembrerebbe ancora mancare un coordinamento tra le forze dell’ordine presenti sul territorio (è mai stato organizzato un incontro per decidere piani ed impiego delle forze?) e nulla si è mosso sul piano della videosorveglianza. Non solo di telecamere nuove ancora non se ne sono viste ma,

paradossalmente, sono oramai mesi che anche quelle installate all’epoca dell’amministrazione guidata da Tommaso Minervini e che in più occasioni sono servite per colpire pirati della strada, ladri e delinquenti di ogni sorta, sono inspiegabilmente spente perché nessuno ha pensato di garantire un adeguato servizio di manutenzione. Insomma: al centro di tutto c’è certamente la scomoda ed invadente presenza di una parte di cittadini (non sempre provenienti dalle fasce più disagiate della popolazione, anzi…) cui piace vivere al di fuori della legge e dei civili comportamenti. Ma anche una mancanza di percezione di sicurezza da parte degli altri molfettesi costretti a subire quotidianamente e che sentono di essere stati lasciati soli.


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In Città

giovedì 18 settembre 2008

Omicidio Bufi: nuovi sviluppi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 661�

Avviso di garanzia per tre donne. Erano state arrestate nel 2005. Continua a riservare clamorosi colpi di scena la vicenda processuale apertasi all’indomani dell’omicidio, avvenuto la notte del 4 febbraio 1992, della giovane molfettese Anna Maria Bufi. Nei giorni scorsi, infatti, il dottor Ettore Cardinali, magistrato che si occupa dell’indagine dopo aver sostituito il collega Francesco Bretone, ha chiuso una inchiesta nei confronti di tre donne accusate di favoreggiamento nei confronti di Domenico Marino Bindi, unico sospettato per l’omicidio della giovane ed assolto nel primo grado processuale. Alle tre è stato notificato un avviso di garanzia. Secondo quanto emerso dall’inchiesta del dottor Cardinali le tre donne, le sorelle Teresa ed Anna Andriani e Teresa Cafagna, non avrebbero raccontato al magistrato fatti e circostanze di cui erano a conoscenza. In particolare Teresa Cafagna non avrebbe riferito di aver saputo da una delle due sorelle Andriani che

quest’ultima avrebbe visto il cadavere di Anna Maria riverso per terra e che per colpire la donna era stata utilizzata una mazza da baseball mai più ritrovata. Già nel 2005 le tre donne vennero arrestate ma poi scarcerate dal Tribunale per la Libertà poichè le carte e i verbali dei loro interrogatori andarono misteriosamente smarrite. Nuovi sviluppi di questa vicenda potrebbero ora influire sul processo d’appello la cui data di inizio non è ancora stata fissata: una nuova ricostruzione di fatti e circostanze potrebbe portare a far variare la posizione di Marino Domenico Bindi, amante di Anna Maria, unico sospettato dell’omicidio e assolto in primo grado dalla Corte d’Assise di Trani. Sempre la Corte d’Assise di Trani aveva assolto anche Emilia Toni, ex moglie di Bindi e Onofrio Scardigno: entrambi erano stati accusati di favoreggiamento.

Dal Comune 30mila euro per la Festa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 662�

A tanto ammonta il contributo erogato in favore del Comitato Feste Patronali. Molfetta – Con la processione del 14 settembre è andata in archivio la Festa Patronale 2008 (su www.ilfatto.net, nell’area video due servizi dedicati all’evento). Una festa più lunga del solito, quattro giorni, e ricca di avvenimenti collaterali. Come ben si può immaginare notevoli sono state le spese sopportate dal Comitato Feste per l’organizzazione dei festeggiamenti. Spese cui ha contribuito, come di consuetudine, anche il Comune di Molfetta. L’ente infatti da moltissimo tempo patrocina e sostiene finanziariamente il Comitato Feste Patronali per lo svolgimento dei festeggiamenti tanto che nel Bilancio di previsione la spesa è ampiamente consolidata. Anche quest’anno quindi il Comune ha concesso il patrocinio in favore del Comitato Feste Patronali ed erogato un contributo di 30.600 euro cui seguirà nelle prossime settimane la presentazione di un puntuale rendiconto delle spese sostenute. Non è escluso che a partire dal prossi-

mo anno, poi, un ulteriore contributo possa essere concesso per la realizzazione della sagra a mare. Già quest’anno infatti sono stati ben pochi i pescherecci che hanno partecipato al sorteggio per aggiudicarsi l’onore di ospitare la Statua a causa degli elevati costi che comporta l’allestimento del natante.


Cultura & Spettacoli

giovedì 18 settembre 2008

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Semplicemente emozionante Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 663�

Rocco Pastore, cinquant’anni, vive ed opera nel centro storico. Un artista “della strada” capace con le sue opere di far riflettere ed emozionare.

Tuta rossa “d’ordinanza”, baffo ben curato ed un sorriso capace di farti dimenticare ogni problema. Lo si incontra così Rocco (di cognome fa Pastore) nelle strette viuzze del centro storico di Molfetta. Visto così potrebbe passare per un operaio dei cantieri navali, o per un meccanico. E forse Rocco è anche questo ma, nascostamente e soprattutto Rocco è un “artista”. Uno di quelli che molti definiscono “di strada”, di

quelli un po’ eccentrici e sognatori. Di quelli capaci di raccontare il mondo, le emozioni, i sentimenti, con disarmante semplicità. La “reggia” di Rocco è in via San Girolamo, una stradina con i palazzi mezzi diroccati e che guarda il mare attraverso la “cella” realizzata qualche anno fa dal Comune: nelle intenzioni avrebbe dovuto essere un giardino sul mare. Nei fatti è uno spazio recuperato ma

mai aperto al pubblico. Ma questa è un’altra storia. Una delle tante che Rocco ama raccontare a chi incontra nella sua Molfetta Vecchia mentre indaffarato come sempre da una mano al parroco del Duomo, don Ignazio, oppure si prende cura delle sue opere. Sono tante, forse potrebbero essere definite futuristiche. Più semplicemente sono segni lasciati da un uomo che vuol essere critico protagonista della realtà quotidiana. In quell’angolo di città vecchia dove si guarda ma non si compra, ecco spuntare una sagoma composta con compact disc, oppure la stilizzazione del centro storico con torri, campanili e stradine. Ed ancora le immagini sacre ricavate da materiale di risulta, materiale utilizzato per tutte le altre opere del resto. E poi le Torri Gemelle in ricordo del 11 settembre, il volto di “Bin Laden”, come alcuni lo hanno definito, che strizza l’occhio attraverso i muri. Ed ancora pezzi di motore che, messi insieme, colorati, “sposati” raccontano del sudore e del sangue degli operai nelle fabbriche. Rocco racconta, con gli occhi stretti e la sigaretta tra le dita. Dietro ogni creazione c’è una sua intuizione, una sua emozione. Tutto è nato nel 1982, a quell’anno risale la prima opera. Nata per caso mentre sistemava la sua bottega. Poi tutte le altre. Anche “Primavera 1992”. E qui Rocco si ferma, ci pensa un po’. Emozionato racconta e fa emozionare. Il 1992 e la “primavera”. Il primo blitz dei carabinieri nella città vecchia. Decine di arresti. Rocco ricorda il rumore assordante degli elicotteri. E poi contemplando la sua creazione conta nove tacche: i nove giovani morti di overdose nei mesi precedenti l’operazione delle forze dell’ordine. Poi una siringa “la causa delle morti e la scelta di chi invece di lavorare ha preferito spacciare”. Quindi una fiamma. Il fuoco che ha distrutto le vite di tanti ragazzi e anche di chi ha preferito vivere nell’illegalità.

Rocco racconta così la sua terra d’adozione (a Molfetta è arrivato negli anni Settanta da Conversano), gli anni bui e quelli più sereni. Rocco ama il mondo che lo circonda. E lo rispetta. Per questo utilizza materiale di risulta per le sue opere. Anche per quel crocifisso ricavato da uno specchio. Don Ignazio lo ha “rubato” a Rocco e lo ha sistemato nella cappella a sinistra dell’ingresso del Duomo. L’opera si chiama “Specchiarsi in Cristo”. Basta andare a guardarla e capire perché. Per capire tanti perché. Anche grazie all’arte di quest’uomo vestito con una semplice ed anonima tuta rossa.


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Cultura & Spettacoli

giovedì 18 settembre 2008

Sono tornati i “Figli delle Stelle” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 664�

La storica band molfettese di nuovo protagonista il 20 settembre sul palco dell’Anfiteatro di Ponente. Per beneficenza. Quando la loro avventura iniziò, nel 1992, forse non credevano che sarebbero entrati presto nel cuore dei fans e che certamente sarebbero stati precursori di un genere di musica, quello definito “demenziale”, che ha invece fatto letteralmente schizzare in alto personaggi e gruppi come “Elio e le storie tese”. Loro, Michele Vitulano, Maurizio Campo, Fabio Petruzzelli, Leo de Candia, Francesco Amato e, nei primi due anni Carlo Pisani, di certo suonavano soprattutto per divertirsi e per far divertire. Poi la strada del successo, prima a Molfetta, poi in giro per la provincia e per la Regione, nel Salento in particolare. Sino alle selezioni per Sanremo Giovani. I “Figli delle Stelle” (www.myspace.com/ ifiglidellestelle) erano oramai una certezza: buona musica, tanto divertimento, cabaret allo stato puro e la voglia di non prendersi mai troppo sul serio. Poi, era la fine degli anni ’90, la fine di un percorso intenso: il lavoro, le famiglie, il futuro. E gli strumenti messi da parte. Mai dimenticati però. Pronti per tornare a vibrare in occasione di matrimoni e serate tra ami-

ci. Poi, nel maggio scorso, la festa per i quarant’anni di Michele Vitulano, voce del gruppo, e l’idea prima accarezzata poi concretizzata di tornare sul palco. Di fronte al pubblico. Tornare “Figli delle Stelle”. Così le prime prove, le prime idee ed una data: il 20 settembre alle 21. Sul palco dell’Anfiteatro ovviamente. Ed ovviamente non solo per divertirsi e far divertire ma, anche per una buona causa: raccogliere fondi per l’Associazione More Love e per un progetto in favore dei bambini autistici. Il tutto grazie alla collaborazione della Fondazione Valente e con il patrocinio del Comune di Molfetta. I “Figli delle Stelle” torneranno quindi a far divertire ed emozionare: per esserci basterà acquistare un biglietto (al costo di 8,50 euro) recandosi presso le Tabaccherie Farinato. E poi pronti a fare un salto indietro nel tempo. Agli anni ’90. Quando molti adulti di giovani erano ragazzi. I concerti si tenevano nel campo del Seminario Regionale e la vita, probabilmente era più brillante. Brillante come le “stelle”.


Cultura & Spettacoli

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Mr. Villain: chi è costui? Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 665�

Ancora pochi giorni per prenotare il primo albo della saga scritta e disegnata da Salvatore Modugno. tavole illustrate, in bianco e nero, che narrano i sogni di ascesa di questo bizzarro figuro, nonché le sue manie, i suoi punti forti e i suoi punti deboli. Mr. Villain è calato in un mondo non dissimile dal nostro, un mondo fatto di compromessi, di immeritate celebrità ma anche di quelle situazioni impensabili che la vita spesso riserva. Ovviamente, il tutto, in chiave fortemente umoristica! Non va infatti dimenticato che tutta la cattiveria del personaggio è trattata in modo assolutamente comico e inoffensivo. Mr. Villain non è certo presentato come un modello da idolatrare poiché caratterizzato da un aspetto fisico che pochi vorrebbero avere e da manie che rendono solo più nevrotica e simpatica la sua personalità, ma che in fondo nessuno di noi ammetterebbe a se stesso di avere. È acido, certo, ma in fondo fa solo ciò che chiunque immagina spesso di fare in certe situazioni, senza freni inibitori. Quando, al lavoro, il capo ti rimprovera per una negligenza che in realtà andrebbe imputata a lui e sogni di avere poteri telecinetici unicamente per poterlo mettere in mutande davanti a tutti quelli che vi stanno attorno e fargli fare la figura che merita. Quando la gente ti giudica solo perché è a corto di argomenti

Per tutta l’estate i suoi occhi maligni hanno fulminato i lettori di questo giornale attraverso gli spazi pubblicitari e i banner sul sito www.ilfatto.net. Ultimamente è apparso anche nell’ingresso del bar “Place Blanc Kafè” in piazza Margherita di Savoia, gettando occhiate cariche di follia sui clienti attraverso la locandina in cui era ritratto. Nella mente di molti molfettesi (e non) si è ormai impressa prepotentemente quella faccia ghignante e cattiva di criminale da comics americano… e molti ormai si domandano “chi è questo tizio?!”. Beh, spendere altre parole su come Mr. Villain sia “il supercriminale peggiore di

tutti”, ormai è inutile. Che non è uno stinco di santo, s’è capito benissimo! Ora è tempo di occuparsi di altro. Non di “chi è” ma di “cosa è” Mr. Villain. Di cosa la gente ha prenotato in questi giorni estivi, presso il Place Blac o sul sito de “Il Fatto” e di cosa altri potrebbero ancora prenotare fino al 30 settembre. Ovviamente, come tutti ormai sapranno, “Mr. Villain” è un fumetto. Una storia lunga quattro albi che presenta al pubblico questo bizzarro personaggio, i suoi comprimari e il mondo in cui vive, tutti nati dalla fantasia di Salvatore “Evil Freak” Modugno. Il primo albo comprende 53

di cui parlare e ama spettegolare sul prossimo che, per educazione, subisce senza replicare ma che, dentro di sé, vorrebbe avere una granata nascosta sotto la giacca

solo per poterla scagliare sullo stuolo di maldicenti una volta lontano da loro. Tutto ciò Mr. Villain lo fa quotidianamente. Perché è per metà una macchina, certo, ma anche perché è malvagio, irascibile e gode nell’architettare piani teatrali che risolvano i problemi “definitivamente” e che, nello stesso tempo, facciano parlare di lui. Perché, benché si spacci per un duro spietato, ha anche lui le sue debolezze. E la più evidente è la paura di morire senza che il mondo si accorga nemmeno che sia esistito, una paura molto attuale, in questo mondo di presenzialisti, di ragazze che smettono di mangiare per fare le indossatrici, ragazzi che preferiscono restare ignoranti per dare calci ad un pallone e potersi godere soldi, fama e veline in un futuro non molto lontano. Beh, purtroppo Mr. Villain non sa fare né il fotomodello né il calciatore. Sa solo fare il furfante a tempo pieno, ma senza dimenticarsi mai che è il protagonista di un fumetto comico, che deve farci ridere, non riflettere. Perché in questo brutto periodo della nostra storia, di riflessioni ce ne sarebbero tante, troppe da fare! E se perfino in un fumetto umoristico come questo, andassimo a cercare il fine didattico (che, per risparmiarvi tempo, possiamo anticiparvi che non c’è) allora significherebbe che ogni speranza di sorridere sull’ingenuità e sulla grossolanità di un fumetto o di una storiella qualunque è andata persa. E allora si che ci sarebbe davvero da preoccuparsi…


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Cultura & Spettacoli

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Sergio Sulpizio e il “suo” Verdi Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 666�

La collezione filatelica del molfettese ospite in numerose mostre in tutta Italia. E non solo. Quanto può raccontare e quanto può valere un piccolo pezzo di carta “dentellato”? Cosa si nasconde dietro un semplice francobollo? Le risposte si ottengono facilmente parlando con un collezionista, uno di quelli che con pazienza e impegno si muove tra mercatini e luoghi di scambio, per arricchire la sua collezione, renderla unica e poi, con orgoglio, presentarla al grande pubblico. Come i tanti che nella prima settimana di settembre hanno letteralmente preso d’assalto la palestra coperta di via Cavallotti dove si è tenuta la tradizionale mostra mercato organizzata dal locale Circolo Filatelico. Un appuntamento cui certamente non è mancato il collezionista molfettese Sergio Sulpizio che il suo “piccolo tesoro” oramai lo manda in giro per il mondo. La sua collezione, interamente dedicata a Giuseppe Verdi, è stata esposta negli ultimi due mesi al Museo Postale e Telegrafico della Mit-

teleuropa di Trieste per partecipare alla rassegna intitolata un “Omaggio a Maria Callas”. La collezione filatelica, intitolata “Giuseppe Verdi - La vita e le opere”, ha già collezionato una serie impressionante di successi nelle rassegne svolte in tutta Italia e anche oltre. Nel 2007 è stata vincitrice dell’undicesima edizione del premio nazionale “Fedele Fenaroli”, l’oscar della Filatelia Tematica Musicale. Dopo essere stata esposta a Trieste la collezione verdiana è stata trasferita a Saluzzo in provincia di Cuneo, dove è stata esposta dal 19 settembre, in “classe d’onore”, al Premio Fenaroli e Trofeo Neberti. Ma il tour non termina certo qui. Dal 27 al 29 settembre sarà in mostra ad Altamura alla Mostra “Omaggio a Giacomo Tritto”, poi a novembre sarà a Lanciano in provincia di Chieti per la dodicesima edizione del Premio Fenaroli. Ad ottobre 2009 la collezione

sarà in gara a Worms, in Germania, per la diciottesima edizione del “Premio Massari”, il massimo premio Internazionale per la Filatelia Tematica Musicale. La collezione di Sulpizio, “il mio Verdi” come la chiama il suo proprietario, è già reduce da mostre internazionali in Belgio ed in Lussemburgo, dove ha ottenuto lusinghieri piazzamenti. E non è detto che, tra i tanti “appuntamenti” già fissati non ne arrivi ancora qualcuno, per la gioia del proprietario della collezione ma anche di tutti gli appassionati molfettesi.


Sport

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Libertas: ce n’è per tutti!

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É ripresa l’attività agonistica delle storica polisportiva molfettese. Dalla lotta al judo passando per i corsi di autodifesa, il ventaglio di offerte è sempre più ampio. Sull’onda delle brillanti prestazioni olimpiche offerte da Andrea Minguzzi nella Lotta e da Giulia Quintavalle nel Judo, entrambi oro a Pechino, sono riprese a settembre presso il palazzetto dello sport Giosuè Poli della zona 167 le attività sportive di lotta, judo, karate, ju-jitsu, pesistica e cultura fisica dell’APD Libertas Molfetta. Nello spirito tipico di una polisportiva e quindi nella multidisciplinarità dell’accademia sportiva che la Libertas da qualche anno sta perseguendo, saranno potenziate le vecchie discipline e proposte nuove attività per provare a coinvolgere e avvicinare un maggior numero di persone a settori sportivi di nicchia ma dal fascino antico e orientale. Nella lotta stile libero, anche se non si sdegna qualche apparizione nella greco-romana, saranno ancora Giuliano Palomba, Mauro Sciancalepore e Tommaso Cilardi ad allenare, praticamente tutti i giorni, ragazzi con spirito sia agonistico che amatoriale. Il settore del judo è affidato anche

quest’anno alla direzione tecnica di Nicola Pansini che con tanta pazienza coinvolge ragazzi dalle scuole elementari alle medie. Gli allenamenti del ju-jitsu sono invece condotti dal maestro Giovanni De Ceglia, in grado di convogliare in essa le esperienze maturate nella lotta prima e judo poi. Alle sapienti capacità di Gianfranco Tarantini è affidata la gestione della pesistica e della cultura fisica che per il terzo anno la Libertas sta cercando di sviluppare sul territorio con l’organizzazione del prestigioso Campionato Italiano Assoluti di Pesistica che si svolgerà il 4 ottobre presso il “PalaPoli”, una manifestazione di richiamo nazionale fortemente voluta dal presidente onorario della Libertas Molfetta, l’avvocato Oronzo Amato. Per tutte le attività offerte dalla gloriosa e storica polisportiva molfettese, gli atleti possono scegliere la semplice attività amatoriale, nello spirito di allenamento e divertimento, o l’attività agonistica fatta anche di fatica, sacri-

fici e risultati come quelli ottenuti a livello societario con i titoli nazionali delle squadre di lotta a livello juniores e sviluppo muscolare seniores, e le brillanti prestazioni individuali nei campionati nazionali come quelle di Francesco Pansini, Damiano Pinto (secondo al campionato italiano juniores lotta) e Giovanni Gadaleta (secondo al campionato italiano juniores lotta GR), Luca Amato e Mirko Sigrisi (terzo al campionato italiano juniores lotta SL), Alessandro Giancaspro (campione italiano sviluppo muscolare), Nicolò Sigrisi (cintura nera di judo ottenuta per merito sportivo). Tra le nuove attività che la Libertas Molfetta vuole offrire ai propri iscritti vi è anche la nuova disciplina del “grappling” e un corso di autodifesa femminile. Il grappling è uno sport creato dalla fusione della lotta con il ju-jitsu brasiliano, in cui lo scopo è costringere l’avversario a riconoscere che non può liberarsi da una presa (strangolamento, leva articolare o

presa dolorosa) senza ferirsi, e in cui conformemente alla filosofia generale dello sport, i grapplers devono rispettare i valori di sportività e di correttezza e non devono ferire intenzionalmente i loro avversari. Il corso di autodifesa femminile, un vero e proprio corso “antistupro” che la Libertas vuole proporre alle donne della città, ha lo scopo di aiutare le donne con sistemi di autodifesa e soprattutto con la possibilità di far prendere coscienza alle partecipanti delle proprie potenzialità, conoscendo i propri limiti, e soprattutto insegnare a mantenere la calma che nella maggior parte dei casi costituisce la condizione necessaria per la riuscita di una buona autodifesa. Lo spirito multidisciplinare della società è evidenziato anche dalla collaborazione che la stessa attiva con alcune società di pallacanestro e pallavolo locali per la preparazione atletica dei giocatori che parteciperanno a campionati di vario livello. Un aspetto importante che la Libertas Molfetta non ha mai abbandonato e vuole continuamente rafforzare è l’ambito sociale in cui si è sempre mossa, cercando di avvicinare lo sport alle fasce di persone che avrebbero difficoltà a praticarlo, come disagiati e diversamente abili. Infatti, alcuni corsi base sono gratuiti, il settore di pesistica si dedica ad attività per diversamente abili dai quali ottiene brillanti risultati in termini di risposta fisica e agonistica, e più in generale la società cerca di sviluppare la cultura dello sport nelle scuole unitamente ad aspetti di carattere ambientale. Come sviluppato con il progetto Eco-sport attivato dalla dottoressa Raffaella Amato della Libertas Molfetta insieme al Corpo Forestale dello Stato e alla Regione Puglia al quale hanno partecipato con particolare interesse 300 bambini delle scuole elementari di Molfetta. Insomma, un ventaglio di offerte così ampio che è difficile raccontare solo attraverso le pagine di un periodico: non resta altro da fare, quindi, che “toccare con mano” il mondo Libertas recandosi al “Pala Poli” di Molfetta.


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Sport

giovedì 18 settembre 2008

Il Real comincia bene

Rotta verso la Serie A

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Convincente vittoria nella prima di campionato contro il Castellana. Sabato 20 si va a Cerignola, poi il 27 di nuovo in casa contro il Modugno.

Continua il programma di preparazione al campionato della Nuova Virtus Basket.

Non poteva certo cominciare in modo migliore la nuova stagione sportiva per il Real Molfetta, compagine dei presidenti Gigi Metta e Leonardo Mele impegnata nel campionato regionale di Serie C1 di calcio a 5. Nell’esordio del 13 settembre, disputato sul parquet amico del “Pala Poli” di fronte a circa mille sostenitori, i biancorossi allenati da mister Miki Grassi hanno fatto vedere tante cose buone presentando così un ottimo e convincente biglietto da visita. Nessun timore quindi di fronte agli avversari di turno dell’Effe.Gi. Castellana Grotte che al triplice fischio finale hanno archiviato la gara con un passivo di quattro reti a zero. Troppo il divario tra le due formazioni in campo: da una parte un Real praticamente perfetto in ogni manovra anche se non acora al meglio delle sue possibilità atletiche e tattiche, dall’altra una squadra volenterosa ma certamente meno competitiva. Sarà stato comunque per l’emozione dettata dalla prima di campionato ma, in cam-

po le squadre sono scese nervose e nei primi minuti di gioco hanno badato più a studiare l’avversario che a prendere in mano il pallino del gioco. Poi è stato il Real a salire in cattedra e il lavoro dei primi minuti ha portato i suoi frutti al 12’ quando un affondo di Rutigliani trovava Capozzi sul secondo palo libero di insaccare. Dopo alcuni minuti di nuova calma, il Real tornava in avanti grazie al prezioso contributo di capitan Nico Allegretta ma il risultato non cambiava e si andava al riposo sull’1 a 0. Nella seconda frazione il Real confezionava la vittoria netta: Lavolpicella, Colangelo e Di Chiano archiviavano così la pratica. Soddisfazione in tutto l’ambiente molfettese per l’avvio positivo di una stagione in cui si punta alla promozione in serie B. Il Real tornerà in campo sabato 20 settembre per la prima trasferta stagionale in quel di Cerignola. Poi, il 27, si torna nuovamente in casa per ospitare lo Sporting Modugno.

Tanti tifosi e appassionati sugli spalti del “Pala Poli” hanno salutato, sabato 13 settembre nella serata della presentazione ufficiale e prima dell’amichevole contro il Ceglie, l’inizio dell’avventura nel campionato di Serie A Dilettanti della Nuova Virtus Basket. Uno alla volta tutti i protagonisti della stagione che sta per cominciare, compreso l’ultimo arrivato Giorgio Mapelli (nella foto), sono scesi in campo per presentarsi ai tanti tifosi. Visibile la commozione del general manager Leonardo Scardigno che ha ringraziato coach Sergio Carolillo per il suo impegno e ha anche rivolto un affettuoso saluto ai tanti ex che nella passata stagione tanto hanno contribuito al salto di categoria. Per la cronaca la gara contro il Ceglie si è conclusa con la vittoria dei molfettesi per 94 a 75. In precedenza, sempre per rimanere alle amichevoli estive, la Virtus aveva conquistato il secondo mermorial “Leone” battendo a Santeramo prima il Matera (95 a 78) poi il Potenza (81 a 78), successivamente era giunta

una inattesa sconfitta per 87 a 69 nell’amichevole disputata a Corato contro i neroverdi. La Virtus, che comincerà il campionato nella gara esterna di Latina in programma sabato 4 ottobre alle 21, continuerà il programma di preparazione tornando nuovamente in campo sabato 20 settembre alle 18 a Massafra e poi il 27 e 28 a Bari per partecipare al trofeo “Patella” assieme a Cus Bari, Ostuni e Matera.


Sport

giovedì 18 settembre 2008

Al via la stagione della Pallavolo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 670�

Buoni segnali arrivano dalle ragazze dell’Azzurra Volley Molfetta. Per l’ASD Pallavolo potrebbe essere l’anno giusto per il ritorno in Serie A2.

L’Hockey Club Molfetta alla prima uscita ufficiale in Coppa Italia di Lega, dimostra di essere già in forma in vista del campionato. Nelle due gare disputate nel concentramento di Matera liquida prima il Correggio con un secco 5-2 e poi si impone con lo stesso risultato sui padroni di casa. Contro gli emiliani, nella prima delle due gare, il tecnico José Vianna manda in pista De Pinto tra i pali, linea difensiva composta da Persia e Piscitelli in avanti fiducia al duo Cirilli e David Vianna. Pronti via e Piscitelli commette fallo da rigore: sul dischetto si presenta Carboni che si lascia ipnotizzare da De Pinto. Il Molfetta risponde con un gran diagonale di Persia che sblocca il risultato. Pochi minuti dopo altro rigore a favore del Correggio per fallo dell’argentino Vianna. De Pinto si ripete su Carboni, ma capitola poco dopo per merito di Papapietro, abile ad incunearsi in area molfettese e a battere il portiere biancorosso. La reazione del Molfetta non si fa attendere e Persia con un gran rasoterra da fuori area riporta il vantaggio in casa Hockey Club. Il finale della prima frazione è emozionante perché prima Papapietro pareggia i conti e poi Sinisi zittisce gli avversari fulminando il portiere Ferrari. Il primo tempo si chiude quindi

Oramai può dirsi praticamente conclusa la fase di preparazione al campionato per le ragazze dell’Azzurra Volley Molfetta. La compagine del presidente Vincenzo Giancaspro si è messa alle spalle oltre un mese di duro lavoro tra palestra e campo di gioco e, sotto l’attenta regia dell’allenatrice Annagrazia Matera, si appresta a fare il suo esordio assoluto nel campionato nazionale di Serie B2. Una vera e propria sfida per una società nata da pochissimi anni e che, grazie all’impegno qualificato e professionale di tecnici, dirigenti e atleti, ha saputo bruciare le tappe raggiungendo in breve tempo i palcoscenici nazionali. Quest’anno, inutile nasconderlo, si dovrà fare i conti con un prevedibile alternarsi di gioie e sofferenze: le molfettesi partono con l’obiettivo di raggiungere la salvezza e dovranno imparare anche a soffrire di fronte ad avversarie più quotate e a squadre che puntano dritte alla vittoria del campionato. Certo è che l’Azzurra non sarà affatto tagliata fuori da risultati ambiziosi: il lavoro sul campo saprà dire se le molfettesi meriteranno qualcosa in più. Il gruppo costruito dai dirigenti è il giusto mix tra giocatrici esperte e giovani di belle speranze e comunque costruito aggiungendo solo pochi elementi alla rosa che nella passata stagione dominò il campionato di Serie C. Una scelta questa che ha sollevato dubbi che Annagrazia Matera, esperta conoscitrice del movimento pallavolistico, ha subito fugato:

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“Il nostro è un progetto che si basa sulla crescita continua e costante delle nostre atlete. Già in altri momenti della mia esperienza sportiva ho seguito questa strada e i risultati sono stati più che positivi. Continueremo quindi in questo modo”. Nel frattempo, in attesa del via del campionato previsto per sabato 20 settembre nella gara interna delle 18.30 contro il Nojaturi e poi con il vero “esordio nazionale” a Benevento il 27, l’Azzurra si è cimentata in ulteriori amichevoli di preparazione. Prima a Taranto, dove le molfettesi si sono imposte contro le pari categoria, poi in casa contro il Nojaturi (amichevole sospesa per indisponibilità del campo) e quindi a Bari per un torneo in cui, nonostante le due sconfitte subite contro Potenza e Valenzano (entrambe compagini di serie B1) le “azzurre” hanno fatto vedere ottime cose. La strada sembra proprio essere quella giusta. Sul fronte maschile ottimi segnali arrivano dall’ASD Pallavolo di mister Vito Avellis. I biancorossi di capitan De Mori nella doppia sfida di Coppa Italia disputata contro il Foggia si sono imposti con un doppio 3 a 0 ed ora attendono l’inizio del campionato previsto per il 21 settembre quando si disputerà la gara esterna in quel di Galatina. Poi esordio casalingo il 27 settembre alle 18 contro il Bari. L’obiettivo è quello di vincere il campionato per riportare in città la Serie A2. Le premesse per farlo ci sono tutte.

L’Hockey Club va avanti in Coppa Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 671�

Convincenti vittorie contro Correggio e Matera. Ora si punta alle finali del 20 e 21 settembre. Campionato al via il 27 in casa contro il Lodi. con il Molfetta avanti per 3 a 2. La ripresa si apre con un nuovo rigore a favore della squadra emiliana per fallo di Boccassini ma De Pinto chiude la porta anche a Papapietro. Pochi istanti dopo è il Molfetta ad usufruire di un penalty che viene trasformato magistralmente da David Vianna. Siamo sul 4-2. Nel finale De Pinto para il suo quarto rigore della giornata dicendo di no anche a Lanaro, mentre l’Hockey Club arrotonda il risultato con “el tano” Vianna servito alla perfezione da capitan Agrimi. Nella seconda delle due partite, contro il Matera, la compagine molfettese si riconferma in buona forma. Nei biancorossi fa il suo esordio tra i pali il materano Nicola Trombetta, mentre Persia e Piscitelli compongono la linea difensiva, in avanti spazio all’estro di Cirilli e David Vianna. Il Matera parte forte, a testa bassa, e colpisce subito un palo con Nicoletti. Il Molfetta non si lascia intimorire e non resta a guardare. Cirilli, infatti, sfrutta un errore di Vivilecchia e trafigge

Picca, con un tiro ravvicinato indirizzato all’incrocio, per l’1-0. Galvanizzato, il fuoriclasse molfettese, si ripete pochi minuti dopo, ottimamente servito da Persia. Sul 2-0 il Molfetta continua ad attaccare, mettendo alle corde i lucani, ma Sinisi, nel finale, a due passi dalla porta ospite spara alto. La ripresa si apre col Matera tornato in pista con molta più cattiveria agonistica e nei primi scorci di seconda frazione, accorcia le distanze con un gran tiro di Gaudiano. La squadra lucana, su di morale, raggiunge il pari con una prodezza di Cellura, abile a districarsi tra le maglie pugliesi. I biancorossi, appaiono nel pallone. A metà ripresa, l’arbitro concede due rigori, uno per parte ma prima Cellura poi Vianna, sprecano la massima punizione. Dopo il black-out, costato il pareggio ai biancorossi, l’Hockey Club si riporta in vantaggio grazie al gol di “ghibli” Azzollini che finalizza uno scambio ravvicinato con David Vianna. Il Matera non ci sta, ma l’Hockey Club sembra controllare

agevolmente la gara e dopo una super parata di Trombetta, a coronamento di una buona prestazione, “el tano” Vianna da tranquillità al Molfetta realizzando abilmente una punizione diretta. Nel finale Azzollini arrotonda il risultato grazie ad un tiro piazzato sotto l’incrocio a cui nulla può l’estremo difensore materano. Prossimo appuntamento, le finali di Coppa di Lega in programma il 20 e 21 settembre assieme a Montebello, Thiene e Sarzana. Per il campionato si dovrà invece attendere il 27 settembre quando alle 20.30 ci sarà l’esordio sulle mattonelle del “Pala don Sturzo”: in città arriverà il Lodi.


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sms

634. Canta la verità che ci circonda. I suoi testi sono veri, specie “Vieni a ballare in Puglia”, denuncia il male della nostra regione. Spero che si avveri questo sogno perché io ammiro questo cantante. neamente tratta temi forti. ____________________ ____________________ 634. Sì voglio il concerto a Molfetta! ____________________ 634. È un cantante unico, lo conosco per le sue canzoni, il suo ultimo cd è una forte provocazione specialmente il pezzo che parla della Puglia. Continua così e giù le mani da Caparezza! ____________________ 634. Sì, voglio il concerto di Caparezza a Molfetta! ____________________ 634. Per chiudere l’estate in bellezza ci vuole il concerto di Caparezza. Max. ____________________ 634. Cherto che si! Caparezza è un molfettese doc e poi la sua “Vieni a ballare in Puglia” è fomidabile. È una canzone divertenete ma contempora-

634. Il concerto di Caparezza? Sarebbe ora visto che per vedere i suoi concerti siamo costretti ad andare fuo634. Io proporrei almeno un con- ri Molfetta. Dai Capa saresti il benvecerto fisso all’anno di Caparezza a nuto! We want you! Molfetta. ____________________ ____________________ 634. Sono pienamente d’accordo 634. Sì vogliamo a Molfetta un ad un concerto di Caparezza gratuito concerto di Caparezza. qui a Molfetta. Finalmente un artista _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ nostrano che sta riscuotendo successo...può dedicarci un suo concerto... 634. Certo che vogliamo un con- era ora!!!! certo di Caparezza. È una vergogna Isabellea Boccassini. questo boicottaggio. ____________________ ____________________ 602. Un ottimo e qualificato arti634. Si al concerto di Caparezza a colo, scritto con l’anima. Per fortuna Molfetta. ci sono giornali veramente liberi che _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ permettono tali interventi. Grazie! ____________________ 634. Sarebbe bello se Caparezza tornasse a Molfetta per un concerto. 604. Leggo l’articolo sulla vittima _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ albanese del terribile incidente. Quanto vere le considerazioni fatte! Mi sono 634. No! chiesta spesso nei giorni scorsi quanta _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ poca sensibilità la nostra città ha pale-

sato nei confronti di Dritam. Bravi voi de Il Fatto che ne avete parlato.


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www.ilfatto.net

FACILE

DIFFICILE

SOLUZIONI n° 18

Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org)

IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni, puntuale come sempre il giovedì.

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Alici araganate Categoria: primo piatto

Ingredienti per 4 persone • • • • • • •

800 gr. di alici freschi 100 gr. di pane raffermo un mazzetto di prezzemolo finemente tirato n. 2 spicchi d’aglio tagliati a lamelle sottili 100 gr. di olio extra vergine d’oliva 100 gr. di vino bianco fermo sale e pepe q.b.

Procedimento Spinate e lavate le alici; disponetele in una tortiera, precedentemente unta con l’olio, cospargetele con un trito d’aglio e prezzemolo, salate e pepate, ricopritele con il pane raffermo ben sbriciolato. Irrorate con il vino bianco e l’olio d’oliva e formate con gli stessi ingredienti un altro strato. Preriscaldate e ponete la tortiera in cottura ad una temperatura di 180° fino a quando la superficie della preparazione non sarà ben dorata. Servire le alici calde con una emulsione di olio e aceto di vino rosato. Chef: Guastamacchia Vincenzo

I CONSIGLI DELLO ZODIACO ARIETE È probabile che la causa dei vostri mali sia dentro di voi. Le medaglie hanno sempre due facce. Non dimenticatelo. Inutile addossare agli altri le responsabilità di ciò che vi accade. Momento favorevole per le entrate ma non datevi a spese folli.

TORO Rimboccatevi le maniche e mettetevi al lavoro. I piccoli insuccessi collezionati negli ultimi giorni vi costringono a puntare su altri progetti ma la vostra tenacia e l’amore per il rischio questa volta produrranno effetti positivi. Bene le faccende di cuore.

GEMELLI Selezionate gli impegni, gli amici, gli affetti. Insomma svegliatevi. Gli astri sono dalla vostra parte ma attorno a voi ci sono figure negative che, senza che voi ve ne rendiate conto, stanno tramando alle vostre spalle per complicarvi l’esistenza.

CANCRO Ormai state vivendo una vera e propria emorragia di denaro. Il vostro atteggiamento disinvolto nei confronti del denaro può mettere in crisi i rapporti con le persone che amate e che vi sono da sempre vicine. Ascoltate i consigli di una persona particolarmente cara.

LEONE Forse sarebbe il caso di affilare le unghie è probabile che non siate gli unici in corsa. Non lasciatevi soffiare la vittoria ad un passo dall’obiettivo che da tempo stavate perseguendo. Evitate di perdere la calma e abbiate fiducia nelle vostre capacità.

VERGINE In amore fugate da voi ogni dubbio. Piuttosto fate attenzione a chi ha insinuato a voi il germe del sospetto. Cogliete al volo le opportunità che vi si faranno avanti. Anche solo un momento di esitazione potrebbe essere troppo. Buoni i rapporti con i colleghi di lavoro.

BILANCIA Non riuscite proprio a volervi bene e ad apprezzarvi fino in fondo per quello che siete. In fondo in fondo non siete male. È necessario però che riusciate a trovare il giusto equilibrio tra voi e il resto del mondo. Impegnatevi per fare in modo che duri il più a lungo possibile.

SCORPIONE Continuate ad impegnarvi giorno dopo giorno per migliorare la vostra condizione e smettetela di lamentarvi. Vi aspettano momenti di grande serenità e di successi improvvisi. Dovete solo pazientare. Non rilassatevi troppo però.

SAGITTARIO È arrivato il momento di vivere un grande amore. Lasciatevi andare e date retta al cuore. Dimenticate tutte le esperienze negative e guardate al futuro con più ottimismo. Per chi da tempo vive in coppia è il momento delle coccole. Il vostro partner ne ha bisogno. Siate più presenti.

CAPRICORNO A volte però esagerate con le strategie anche se sapete essere diabolici quando volete e siete veri maestri dell’intrigo. Nelle prossime settimane sarete chiamati a dare fondo a tutta la vostra pazienza. Cercate di ritagliarvi qualche ora tutta per voi lontano da tutti e da tutto.

ACQUARIO Fermatevi un momento a pensare e stilate un elenco di priorità. È arrivato il momento di pianificare il vostro futuro. Sorvolate su tutto quello che rappresenta un dispendio inutile di energie e che non vi porta nulla. Su è giù nei rapporti di coppia.

PESCI Spesso vi lasciate coinvolgere senza riflettere. Muovetevi con cautela ed evitate di infilarvi in una situazione pericolosamente complicata. Se è il caso rinunciate ad avventurarvi in una questione che non vi appartiene ma che rischia di compromettere la vostra posizione.

www.ilfatto.net IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione EDITORE Activa Srl con unico socio PRESIDENTE Giulio Cosentino DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07 REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 Molfetta redazione@ilfatto.net PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto IMPAGINAZIONE NELLOPOLI.com | HIDESIGN.it STAMPA Tipografia Sedit Srl Servizi Editoriali Via delle Orchidee 1 Modugno CONCES. DELLA PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale tel. 347.57.25.019


AZIONE CATTOLICA PARROCCHIA SANT’ACHILLE Presenta

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10 Ottobre ore 20.30 Costo biglietto 5 euro

PalaPoli Info e prevendita: Parrocchia Sant’achille


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