Scheletri e mummie. Storie e segreti dall’oltretomba

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La presente edizione è pubblicata in accordo con Nosy Crow Ltd. Tutti i diritti riservati.

© 2022 Editoriale Scienza srl via Bolognese, 165 – 50139 Firenze – Italia via C. Beccaria, 6 – 34133 Trieste – Italia

© 2022 Matt Ralphs per i testi © 2022 Gordy Wright per le illustrazioni

Perché i brillanti redattori non hanno mai il riconoscimento che si meritano

A Tegen

Traduzione: Lucia

Al gruppo Duck Duck Moose x M.R. G.W.

Titolo originale: Secrets of the Dead. Mummies and other Human Remains from around the World

Un ringraziamento speciale al Dott. Daniel Antoine del British Museum per il suo contributo e i suoi consigli.

Per l’edizione italiana:

Primawww.editorialescienza.itFeoliwww.giunti.itedizione:luglio2022StampatoinCina

Per l’edizione originale:

scheletrimummie e

Storie e segreti dall’oltretomba

Matt Ralphs • Gordy Wright

Indice

Ramses il Grande di Gebelein

Tutankhamon

..................................................... 24

.................................... 28

La fanciulla di Llullaillaco

Introduzione

................................................. 20

...................................................................... 8

Le dimore dei morti

............................................... 14

La Grande Piramide

Vita, morte, aldilà

La conservazione dei morti

............................................................ 18

............................................................ 12

.............................................................. 17

Le mummie Chinchorro

........................................................... 19 America

............................................................... 10 L’uomo

La spedizione perduta di Franklin

........................................................................ 6 Africa

I calchi di Pompei

.................................... 58 I

ritrovamenti ................................................... 60 Glossario ........................................................................... 62 Indice

Gli uomini del

Europa e Medio Oriente

Le mummie di palude

sale ............................................................ 44 Asia

.................................................. 30

Ötzi, l’uomo del ghiaccio

.............................................................. 32

....................................................... 38

automummificati ................................................ 56

..................................................................... 48 La

Segreti rivelati, segreti mantenuti luoghi dei analitico

La Bellezza di Xiaohe Xin Zhui mummia umida

................................................................. 64

Le catacombe dei Cappuccini

............................................................ 50

.......................................... 36

....................................................... 46 Lady

Il popolo dipinto della steppa monaci

........................................... 52 I

parte degli ambienti naturali, quando una persona muore, con il passare del tempo i suoi tessuti molli si decompongono e resta solo lo scheletro (il teschio, le ossa e i denti). Nei resti mummificati, invece, i tessuti molli sono conservati e arrivano a noi in una forma più completa. Osservando una mummia, possiamo farci un’idea dell’aspetto che aveva la persona in vita e apprendere molte cose sul periodo storico e sul luogo in cui viveva, dal cibo che mangiava alle malattie di cui soffriva.

Teschi dipinti Cappella di San Michele, Austria

armatura.Ingran

I resti dei nostri antenati sono ovunque intorno a noi: nei cimiteri, nei cortili delle chiese, nelle cattedrali, nei templi, nelle tombe di pietra e nei tumuli sepolcrali. Nel corso della storia, quasi tutte le culture hanno dato grande importanza alla cura dei defunti e sono stati utilizzati numerosi approcci per seppellire, preservare o eliminare con rispetto i resti umani.

Le gallerie sotterranee di Parigi, un tempo usate come cave di pietra, oggi ospitano i resti di milioni di persone i cui teschi e ossa rivestono le pareti in file ordinate. L’antico scheletro di San Pancrazio è stato perfino rivestito di una spettacolare

San Pancrazio ChiesadiSanNicola,Svizzera

A volte, le ossa vengono perfino trasformate in opere d’arte ed esposte al pubblico. Nella cappella di San Michele ad Hallstatt, in Austria, sono conservati centinaia di teschi dipinti in modo artistico, alcuni decorati con ghirlande, fiori, croci colorate e il nome e l’anno di morte del defunto.

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Amuleto egizio a forma discarabeo (rinvenuto da M Ralphs)

Introduzione

7 I cadaveri mummificati hanno sempre affascinato i vivi. I ricchi vittoriani organizzavano perfino “feste di srotolamento”, in cui si riunivano per osservare le mummie egizie mentre venivano spogliate delle bende di lino. Oggi, i morti vengono trattati con molto più rispetto e gli archeologi utilizzano tecnologie moderne come la radiografia e la TAC per evitare inutili danneggiamenti.

Ötzi, l’uomo del ghiaccio

Questo libro presenta le incredibili scoperte fatte dai ricercatori e svela i numerosi segreti dei morti.

Una mummia sottoposta a TACLondra,Inghilterra

Bellezza di XiaoheDeserto di Taklamakan, Cina

Il dell´archeologomanuale Punta di freccia, Età del Ferro (rinvenuta da G. Wright)

Alcune mummie si sono create naturalmente, per una serie di circostanze casuali. L’uomo che oggi chiamiamo Ötzi è morto sulle Alpi del Nord Italia, al confine con l’Austria, ed è rimasto per 5000 anni coperto dal ghiaccio, che ha agito come un “congelatore”, preservando perfino i tatuaggi sulla sua pelle. Altri sono stati deliberatamente mummificati per impedire la decomposizione del corpo. I più famosi sono gli antichi Egizi, ma anche altre culture conservavano i loro morti, come i misteriosi Chinchorro in Sud America o gli Sciti in Siberia.

Valle di Ötztal, Italia

Anello d’oro cinese (rinvenuto daN Crow)

Tutankhamon

Carter aveva scoperto la tomba di Tutankhamon, che nel 1333 a.C. era diventato faraone d’Egitto, all’età di circa nove anni, ed era morto appena dieci anni dopo. Nei dipinti murari rinvenuti nella tomba è raffigurato mentre caccia animali selvatici e combatte sul carro da guerra; la sua maschera funeraria ci mostra un volto bello e nobile. Ma l’arte non sempre rispecchia la realtà, e per scoprire chi fosse veramente Tutankhamon dobbiamo esaminare la sua mummia.

I fragili resti di Tutankhamon subirono dei danni quando vennero analizzati negli anni Venti del Novecento. Oggi, grazie all’utilizzo di computer e radiografie, gli scienziati hanno scoperto molte più cose sul faraone, senza nemmeno toccarlo, rivelando un personaggio molto diverso dall’energico re guerriero raffigurato nei dipinti. Tutankhamon era snello, con spalle sottili e fianchi larghi.

Nel novembre 1922, l’archeologo britannico Howard Carter fu il primo a sbirciare attraverso un buco nella porta sigillata di una tomba. Man mano che i suoi occhi si abituavano all’oscurità, scorse un’enorme collezione di oggetti straordinari. Quando il suo collega gli chiese se riuscisse a vedere qualcosa, Carter rispose: “Sì, cose meravigliose!”.

9 Africa

Ramses il Grande

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Nel corso del suo regno (1279-1213 a.C.) Ramses II era venerato come un dio. Vinse numerose battaglie e fece erigere magnifici templi, monumenti e statue. Sotto il suo governo, l’Egitto raggiunse l’apice del potere. Ma prima o poi perfino i sovrani divinizzati muoiono, e quando Ramses venne a mancare, a circa 90 anni, fu sepolto nella Valle dei Re, dove le tombe erano scavate nella roccia. In seguito, la sua mummia venne spostata più volte fino a trovare la propria sistemazione definitiva in una tomba segreta, dove giacque indisturbata per secoli, finché alcuni abitanti dei villaggi vicini la scoprirono per caso, alla fine del XIX secolo.

Ramses era un grande sovrano, ma gli esami scientifici della sua mummia hanno dimostrato che in vita era affetto da patologie comuni. Soffriva di artrite, una malattia che forse lo costringeva a camminare con la schiena curva. Negli anni, il colesterolo (un grasso presente nel sangue) aveva ristretto le sue arterie, causando una cattiva circolazione sanguigna e aumentando i rischi di malattie cardiache. Inoltre, gli scienziati hanno scoperto un doloroso ascesso dentale: questo succede quando il pus si accumula all’interno della mandibola in seguito a un’infezione a un dente.

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Perfino dopo 3200 anni, Ramses ha un aspetto regale. Il suo volto dai lineamenti scolpiti è severo e dignitoso. Le sue mani, avvolte in bende di lino, sono ben conservate e la loro posizione, un po’ scostate dal petto, dà l’impressione che il grande faraone stia per svegliarsi e cominciare a muoversi.

Il corpo preservato di Ramses ci dà molti indizi sull’aspetto del faraone in vita. Era alto un metro e settanta e aveva lineamenti marcati, la mascella decisa e il naso aquilino. La parte posteriore e laterale della testa erano coperte da capelli folti e ondulati; ciuffi sparsi sono ancora attaccati al cuoio capelluto. I capelli, un tempo bianchi, oggi hanno un colore rossiccio, probabilmente dovuto al processo di mummificazione.

Ramses fu sepolto nella Valle dei Re, in una tomba oggi contrassegnata dalla sigla KV7. Si trova di fronte al sepolcro dei suoi numerosi figli, il più grande della Valle, che contiene almeno 130 camere. Le pareti sono decorate con molte scene, compresa quella della cerimonia di “apertura della bocca” (p.17) e con ritratti dello stesso Ramses. Gli unici oggetti rinvenuti all’interno sono una statuetta "shabti" di legno, pezzi di vetro, coperchi di vasi e frammenti di statue. Sfortunatamente, nel corso degli anni, la tomba di Ramses fu danneggiata da inondazioni.

Africa

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