Strumenti di Management per Centri Sportivi e Fitness Club copia omaggio
ISSN 1120-4931
bimestrale anno XXVI editrice il campo bologna
focus: il mercato mondiale del fitness sotto la lente benchmarking: l’esempio di google e oakley west wood club: cronaca di un successo prodigioso counseling: la magia del fitness alla portata di tutti
In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
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147 settembre ottobre 2015
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8 Pool & Spa Expo and International Congress
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gallery 17th Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Clubs
INNOVARE È UN’ARTE. Scoprila a ForumClub. L’evento espositivo e congressuale per gli operatori dei settori fitness, wellness, piscine e Spa si rinnova. You must be there.
18/20 febbraio 2016
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Vendita stand e segreteria scientifica: EDITRICE IL CAMPO Srl tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - forum@ilcampo.it Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508
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In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa
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sommario 147 settembre-ottobre 2015
147 settembre ottobre 2015
ISSN 1120-4931
ommario
IL NUOVO CLUB
Strumenti di Management per Centri Sportivi e Fitness Club
focus: il mercato mondiale del fitness sotto la lente
In copertina: una delle aree cardio dei West Wood Club di Dublino
benchmarking: l’esempio di google e oakley
west wood club: cronaca di un successo prodigioso
counseling: la magia del fitness alla portata di tutti
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documenti
primo piano europa
la rivista esce a metà del secondo mese indicato
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editoriale
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forumclub gallery: la cultura per far crescere il business
Con un programma di qualità e la partecipazione attiva di aziende e partner, ForumClub si prepara all’appuntamento del 2016
normative
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I “segreti” del successo conseguito dai West Wood Club – tre centri a Dublino e uno a Sarajevo – capaci di resistere a una pesantissima recessione e a una concorrenza molto aggressiva (a pag. 30)
da associazione sportiva a società sportiva di capitali dilettantistica
La legge consente alle associazioni sportive di trasformarsi in società di capitali per dare continuità ai rapporti giuridici esistenti. Vediamo come possono fare di Guido Martinelli
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le novità di ottobre
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chiarezza sui massaggi “rilassanti”
Analizziamo alcune nuove disposizioni normative che interessano le associazioni sportive di Guido Martinelli
Il Ministero dello Sviluppo Economico fa finalmente chiarezza in merito ai massaggi “rilassanti” di Guido Martinelli
gestione
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la cultura del successo a cura di Davide Venturi
II case history di Google e Oakley per cogliere l’essenza di un approccio, innanzitutto culturale, che assicura risultati straordinari prestando la massima attenzione ai dettagli (a pag. 36)
ommario
gestione
benchmarking
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i dettagli che fanno la differenza
focus
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il mondo del fitness
strumenti
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la pozione magica
counseling
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di Gerardo Ruberto
a cura di Andrea Muzzarelli
Indicazioni utili per trasformare in risultati tangibili, in termini di acquisizione di nuovi iscritti e fidelizzazione dei soci, le potenzialità dell’iniziativa proposta da Il Nuovo Club a cura della redazione
in move we trust: innamorati del movimento di Edoardo Cognonato
motivazione
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alleniamoci a motivare!
web
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benvenuti nel nuovo fitness trend
di Maria Cristina Barnabei
È online la nuova versione del portale Fitness Trend che si rinnova nell’architettura e nei contenuti a cura della redazione
rubriche
novità e tecnologie
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fiere e convegni
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le notizie
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mondo club
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le pubblicazioni
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i corsi
Un fatturato di 84 miliardi di dollari, quasi 184mila club e più di 144 milioni di iscritti: sono i numeri di un mercato mondiale del fitness in ottima salute (a pag. 42)
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Diventando counselor, gli operatori di club possono creare esperienze di gioia e sorpresa per avviare le persone all’esercizio fisico, motivandole, ispirandole, sostenendole, fidelizzandole (a pag. 54)
Motivare le persone a svolgere regolarmente esercizio fisico trasformandolo in stile di vita è una delle grandi sfide che i club devono necessariamente raccogliere (a pag. 60)
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uesto numero autunnale fornisce le prime anticipazioni dell’edizione 2016 di ForumClub, un’edizione speciale che vedrà il debutto dell’inedita formula Gallery, incentrata sull’osmosi tra formazione ed esposizione, tra cultura e mercato, con un importante comune denominatore: il networking e la contaminazione di idee a tutti i livelli. Vi suggerisco di leggere con attenzione l’articolo che incomincia proprio nella pagina successiva a questa, dedicato all’evento dell’anno che avrà luogo in una nuova ed esclusiva sede: l’ex Galleria di Arte Moderna e l’attiguo Palazzo dei Congressi della Fiera di Bologna. Per rendere ancor più comprensibile il nuovo concept dell’evento dal punto di vista della sua fruizione da parte di aziende espositrici, visitatori e congressisti all’interno di un unico elegante ambiente, proponiamo una mappa dettagliata che racconta più di tante parole. Ed è con altrettanto piacere che vi annuncio un’altra importante novità: è online la nuova versione del portale Fitness Trend, da quasi vent’anni il corollario web di questa rivista che si è aggiornato dal punto di vista sia dell’architettura sia dei contenuti, con un obiettivo ben preciso: migliorare la navigabilità e il reperimento di informazioni per fornirvi uno strumento utile, facile e piacevole da utilizzare, ora adaptive-responsive, ovvero fruibile anche impiegando i dispositivi mobile quali smartphone e tablet. E con il sito si rinnova anche la sua newsletter mensile che continua a raggiungere migliaia di operatori qualificati. Se non siete ancora iscritti, non avete più scuse: fatelo subito. Non perdetevi l’articolo dedicato all’operatore irlandese West Wood Club, tre club a Dublino e un “satellite” a Sarajevo – ai quali è dedicata anche la copertina – che grazie alla sapiente gestione di Alan Leach hanno saputo resistere a una crisi economica senza precedenti e a una concorrenza con il coltello tra i denti, ottenendo risultati economici sorprendenti. Non a caso Leach parteciperà alla prossima edizione del ForumClub per illustrare le strategie che hanno consentito al suo team, anno dopo anno, di battere un record dopo l’altro. Restando in ambito internazionale, vi segnalo anche l’approfondito focus che sintetizza i confortanti risultati emersi dall’ultima edizione dell’IHRSA Global Report che, come ogni anno, fa il punto della situazione sul mercato globale del fitness e del wellness, fotografando uno scenario più che positivo, in special modo per i mercati già affermati, ma anche per quelli emergenti che evidenziano grandi potenzialità di crescita. Concludo dando il benvenuto a una nuova firma de Il Nuovo Club, la psicologa e psicoterapeuta Maria Cristina Barnabei, autrice di un articolo da leggere tutto d’un fiato che spiega, in modo molto concreto, come motivare le persone a svolgere regolarmente esercizio fisico, aggirando gli ostacoli più comuni. Buona lettura Roberto Maestrami
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forumclub gallery: la
cultura per far crescere il business
Con un programma di qualità e la partecipazione attiva di aziende e partner, ForumClub si prepara all’appuntamento del 2016, dal 18 al 20 febbraio a Bologna, nella nuova versione Gallery. Tra i relatori del congresso, figure di eccellenza dall’Italia e dall’estero e i più noti esperti del settore
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on esistono formule magiche per sviluppare un’attività o, in congiunture economiche poco favorevoli, per mantenerla viva e redditizia, ma grande professionalità, impegno e passione, che devono essere continuamente alimentati. Come? Tramite la formazione, l’aggiornamento e le relazioni con gli altri protagonisti del comparto in cui si opera e di settori diversi, con cui è sempre bene confrontarsi. Con questo spirito è nato 17 anni fa l’evento b2b ForumClub e, anno dopo anno, ha offerto il meglio al proprio pubblico e ai propri partner; con questo spirito e con l’obiettivo di continuare a esercitare un ruolo trainante per imprenditori, manager, professionisti
e aziende del settore Fitness, Wellness e Aquatic Club, nel 2016 si rinnova, trasformandosi in Gallery: nel ForumClub Gallery 2016 la cultura non si chiude nelle sale congressuali e nel palinsesto di un programma di alta qualità, ma anima l’intera manifestazione, promossa anche dalle aziende, componente attiva dell’evento, dalle Associazioni e dalle Federazioni partner. Complice la sede scelta per il 2016: la ex Galleria d’Arte Moderna della fiera di Bologna, ora Sala Maggiore, che insieme all’adiacente Palazzo dei Congressi ospiterà sessioni, esposizione, speech aziendali, in un articolato percorso che si snoda tra stand e sale, in una vicinanza volta a favorire il contatto e il
La varietà di formule di adesione previste per le aziende, con interessanti soluzioni per l’interazione tra domanda e offerta, unita alle dimensioni contenute degli stand – fino a 32 metri quadrati, con proposte calibrate sulle esigenze delle singole società – favorisce lo scambio tra espositori e pubblico professionale, composto da congressisti e visitatori, oltreché la maggiore rappresentatività delle aziende dei settori interessati:
Sul palco di ForumClub Gallery 2016 saliranno i più noti consulenti, manager e imprenditori del settore
curezza e il trattamento dell’acqua delle piscine, con approfondimenti sulle piscine termali. Un ruolo di primo piano è svolto dalle realtà istituzionali, Federazioni e Associazioni. All’attività di comunicazione pre-fiera e di formazione durante l’evento svolta da partner come FIN, ANIF-Eurowellness, Assopiscine, Acquanetwork, che hanno già confermato la propria collaborazione, si aggiunge per il 2016 quella di associazioni di categoria con le quali si stanno definendo in questi giorni gli accordi di partnership, con un triplice obiettivo: intensificare la comunicazione, ampliare il target e affiancare al programma congressuale incontri di richiamo sia
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forumclub gallery cresce con i partner
fitness, wellness, piscine, impianti acquatici, spa, centri termali e l’intera industria della piscina, nel concomitante ForumPiscine, sempre più unito all’anima “Club” nella proposta Gallery 2016. Le tecnologie sviluppate dalle aziende impegnate nella continua attività di ricerca, le soluzioni e le applicazioni studiate per le esigenze dei clienti diventano protagoniste tra gli stand così come nelle sale destinate agli incontri di presentazione (speed presentation) e nei tavoli di lavoro dedicati ad alcuni temi di rilievo e trasversali ai target presenti all’evento. Tra questi, il risparmio e l’efficientamento energetico, leit motiv del programma di incontri aperti al pubblico, la si-
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dialogo e a potenziare l’esperienza fieristica di congressisti, visitatori ed espositori.
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per il pubblico professionale di riferimento di ForumClub-ForumPiscine (titolari e manager di fitness/ wellness club, centri sportivi, spa e piscine) sia per imprenditori, manager e professionisti di altri comparti, come Terme, Hotellerie, Parchi Acquatici e Villaggi Turistici. Anche “Parchi permanenti italiani” di ANESV, associazione di riferimento dei parchi acquatici, ha aderito all’evento e contribuirà al programma con eventi di spessore.
respiro internazionale per il congresso Fin dalle sue prime edizioni il Congresso si distingue per la partecipazione di relatori di fama internazio-
nale, con esperienze di successo a livello manageriale o imprenditoriale e una consolidata “carriera” come speaker agli eventi di punta del settore. Nel 2016 ForumClub conferma questa linea, portando in Italia Frank Furness, un’anteprima assoluta, e Alan Leach, talmente apprezzato nella sua precedente partecipazione al Forum da conquistarsi la scena anche nella prossima edizione. Il primo è tra i consulenti e gli speaker più richiesti sulla scena internazionale, con una professionalità e un’abilità oratoria che fanno di lui un fuoriclasse dei temi in cui è specializzato: Leadership, Sales & Technology e Social Media. Per tre volte salirà sul palco, con interven-
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ti sulla Leadership, sulle strategie per aumentare visibilità, iscrizioni e fidelizzazione attraverso il “web e new media marketing” e partecipando alla tavola rotonda internazionale. Accanto a lui in questo incontro Alan Leach, general manager dei quattro West Wood Club di Dublino e Sarajevo e artefice degli incredibili risultati raggiunti da queste strutture (che presentiamo in modo approfondito poche pagine più avanti) e altri esperti del settore, con esperienze e know-how differenti che metteranno a disposizione del pubblico nel corso di una sessione che sarà davvero una finestra per osservare il mondo attraverso la lente del nostro settore. In altre due sessioni, Leach sve-
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Forum Gallery 2016 RIU
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Ex GAM Galleria d’Arte Moderna (Sala Maggiore)
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lerà ai partecipanti le strategie applicate per entrare in contatto con potenziali clienti e sostenere le vendite, le metodologie organizzative per gestire lo staff e l’attività commerciale e, numeri alla mano, le azioni di marketing risultate più efficaci.
numerosi temi, un obiettivo comune: il successo del club Sul palco di ForumClub Gallery 2016 si avvicenderanno i più noti consulenti, manager e imprenditori conosciuti e apprezzati nel settore, per fornire ai partecipanti chi una visione, chi metodi e strumenti che permettano al club e allo staff
La planimetria riportata è indicativa e alcuni dettagli potrebbero essere modificati in corso d’opera
di affrontare con successo il mercato e la concorrenza. Leadership, Marketing – declinato in tutte le sue varianti dal web marketing al social media marketing al marketing low cost – Accoglienza, Trend, Nuovi Format di Business, Motivazione, Team Bulding, Normativa fiscale e Inquadramento dei lavoratori sono alcuni dei temi che verranno affrontati nei percorsi in cui si articola l’offerta formativa: Manageriale, Commerciale, Accoglienza, Istruttori, Aquatic management e Seminario all day. Si rivolgono invece a tutti i ruoli e i profili professionali le general session – tuttora nel laboratorio di idee della segreteria scientifica –
che coinvolgeranno nomi di eccellenza del made in Italy. Concludiamo però con una certezza, che accresce il valore del congresso 2016 e offre un’opportunità irripetibile ai partecipanti: l’intervento di Giuseppe Vercelli, il maggiore esperto italiano nel campo della psicologia della prestazione, consulente per Juventus F.C, che ha sviluppato modelli applicati con successo in tutto il mondo, in campo sportivo, manageriale e organizzativo. Per gli aggiornamenti sulle aziende, le partnership e il programma congressuale e di eventi consultare il sito www.forumclub.it
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perché partecipare a ForumClub Gallery 2016 COME ESPOSITORE (info: 051.25.55.55 - forum@ilcampo.it)
• Location: un unico percorso di visita che attraversa i tre livelli della nuova, esclusiva sede (ex GAM e Palazzo dei Congressi). • Format: osmosi tra cultura e tecnologia, tra formazione ed esposizione, che si concretizza nei due plus seguenti. • Programma: le presentazioni tenute da qualificati relatori di aziende affiancano quelle di speaker indipendenti, acquisendo un ruolo decisivo nell’aggiornamento degli operatori su tecnologie, servizi, innovazioni. • Logistica: un percorso che si snoda tra sale e stand, che favorisce il contatto ravvicinato con visitatori e congressisti. • Formule di partecipazione: la possibilità di scegliere l’offerta espositiva più calzante alle proprie esigenze (da un desk fino a 32 mq) e di proporsi ai buyer attraverso speed presentation. • Target: pubblico professionale di buyer qualificati, composto da segmenti specifici come architetti, titolari e gestori di fitness-wellness club (singoli e catene) e piscine, dirigenti di stabilimenti termali, coinvolto anche attraverso strategie di partnership.
COME CONGRESSISTA E VISITATORE info e iscrizioni congresso: Absolut eventi&comunicazione 051.27.25.23
• Programma Congressuale: un’opportunità unica per formarsi e rimanere aggiornati, con i migliori speaker del settore ed extrasettore, italiani e stranieri. • Expo: un tuffo nelle novità proposte dal mercato, tra prodotti, tecnologie e servizi. • Programma open: la possibilità di scegliere gli incontri di proprio interesse, tra quelli ad ingresso libero che affiancano il congresso e valorizzano l’expo. • Possibilità di ricevere approfondimenti su singole tecnologie, prodotti, servizi e iniziative, partecipando alle presentazioni aziendali o ai tavoli di lavoro tematici. • Possibilità di fissare appuntamenti con aziende espositrici di proprio interesse. • Opportunità di partecipare a eventi organizzati da Associazioni e Federazioni nazionali • Networking e “contaminazione” di idee. • Esperienza più ricca e coinvolgente, in un’atmosfera internazionale. Per tutti, il luogo ideale dove far crescere la propria attività e fare cultura del fitness, del wellness e dell’acqua!
FORUMCLUBgallery 2014 - SCHEDA DI ISCRIZIONE Bologna Fair District
18/20 febbraio 2016
Ex GAM - Palazzo dei Congressi
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c da inviare via fax al n. +39 051 272508 unitamente a copia dell’avvenuto da inviare viapagamento fax al n. 051 272508 Per informazioni, Segreteria Organizzativa: insieme a copia dell’avvenuto pagamento Per informazioni: Segreteria Organizzativa ABSOLUT eventi&comunicazione - Tel. +39 051 272523 17
SCHEDA DI Cognome ISCRIZIONE
ABSOLUT eventi&comunicazione - Tel. 051 272523
Indirizzo PR Tel. Indirizzo Fattura intestata a PR Tel. P.IVA/C.F. Fattura intestata a
Comune Cognome e-mail Comune
Indirizzo sede legale
valido per partecipare a tutte le sessioni del programma (escluso il seminario All Day)
FULL Tariffa PASS intera - € 400,00 Tariffa intera - € 400,00
Qualifica
P.IVA/C.F.
FULL PASS DAY PASS
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Nome Ragione sociale Cap Nome Fax Ragione sociale Cap Indirizzo Fax sede legale
valido per la partecipazione a tutte le sessioni del programma
il seminario All Day) Tariffa convenzionata/abbonati EC(escluso - € 350,00
Tariffaa convenzionata/abbonati EC € 350,00 valido per partecipare tutte le sessioni del programma di -una giornata a scelta (escluso il seminario All Day)
Tariffa convenzionata/abbonati EC - € 200,00
Tariffa intera - € 250,00
DAY PASS Barrare la giornata prescelta
valido per la partecipazione a tutte le sessioni del programma di una giornata a scelta (escluso il seminario All Day)
giovedì
Tariffa intera - € 250,00 Barrare la giornata prescelta
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Tariffa convenzionata/abbonati valido EC - € 200,00 per partecipare alle giovedì venerdì sabato sessioni del percorso manageriale
PERCORSO MANAGERIALE
convenzionata/abbonati EC € 300,00 convenzionata/abbonati EC € per 150,00 valido la partecipazione PERCORSO MANAGERIALE alle sessioni del percorso manageriale giovedì venerdì sabato Barrare la giornata prescelta Tariffa 3 giorni: Tariffa 1 giorno:
Tariffa 3 giorni: Tariffa 1 giorno:
intera € 350,00 intera € 200,00
intera € 350,00
convenzionata/abbonati EC € 300,00
valido per partecipare alle percorso commerciale PERCORSO COMMERCIALE intera € 200,00 convenzionata/abbonatisessioni EC € del 150,00 gio ven
Tariffa 2 giorni: Tariffa 1 giorno:
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convenzionata/abbonati EC € 250,00 convenzionata/abbonati EC € 150,00 giovedì venerdì valido per la partecipazione
intera € 300,00 intera € 200,00
Barrare la giornata prescelta PERCORSO COMMERCIALE
alle sessioni del percorso commerciale
valido per partecipare alle PERCORSO ACCOGLIENZA del percorso accoglienza convenzionata/abbonati sessioni EC € 300,00
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ForumClub, da diciassette anni, propone agli operatori del settore un palinsesto congressuale di alto livello, dedicato a tutte le tematiche inerenti la buona gestione dell’azienda-club
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Tariffa 3 giorni: intera € 350,00 Tariffa 2 giorni: intera € 300,00 Tariffa 1 giorno: intera € 200,00 Tariffa 1 giorno: intera € 200,00
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ven valido per partecipare al percorso Aquatic Management
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valido per la partecipazione convenzionata/abbonati EC €Aquatic 250,00 Tariffa 3 giorni: intera € 300,00 MANAGEMENT PERCORSO AQUATIC al percorso Management
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convenzionata/abbonati EC € 250,00 giovedì venerdì convenzionata/abbonati EC € 150,00
SEMINARIO ALL DAY
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Il controllo di gestione Relatore Alberto Manzotti (venerdì 21 febbraio)
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(rivolto a titolari, manager e collaboratori) SEMINARIO ALL DAY
Il suggestivo Europa Auditorium del Palazzo dei Congressi della Fiera di Bologna sarà animato da interventi imperdibili
(rivolto a titolari, manager e collaboratori)Tariffa abbinata ad altri abbonamenti forum € 210,00 Tariffa seminario € 270,00
Tariffa seminario € 270,00
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Iscrizioni entro il 18/11/2013: 25% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Iscrizioni entro il 20/12/2013: 20% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. tariffe sopraindicate.
Iscrizioni entro il 27/11/2015: 25% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Iscrizioni entro il 24/01/2014: 10% di sconto su tutte le Iscrizioni entro il 18/12/2015: 20% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Iscrizioni entro il 22/01/2016: 10% di sconto su tutte le tariffe sopraindicate. Per iscrizioni multiple sono previsti sullesconti tariffe elencate. Per iscrizioni multiple sono sconti previsti sulle tariffe elencate. Ogni iscritto riceverà il kit congressuale
Ogni iscritto riceverà il kit congressuale
TOTALE €_________ TOTALE € __________
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MODALITÀDIDIPAGAMENTO PAGAMENTO MODALITÀ carta di credito: ConCon carta di credito: Numero
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TitolareCon Carta Data di nascita Firma a ED. IL CAMPO srl, via Amendola, 11 assegno bancario intestato a EDITRICE IL CAMPO srl (da spedire 40121 Bologna)
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da associazione sportiva
a società sportiva di capitali dilettantistica La legge consente di costituire sodalizi sportivi dilettantistici nella forma sia di associazione sia di società di capitali o cooperative, con il minimo comune denominatore dell’assenza di scopo di lucro. Vediamo i passi che possono compiere le associazioni sportive che intendono trasformarsi in società di capitali per dare continuità ai rapporti giuridici esistenti
L’
art. 90 della legge 289/02 ha previsto, al suo comma 17, la possibilità di costituire sodalizi sportivi dilettantistici sia nella forma di associazione, dotata o meno di personalità giuridica, secondo quanto stabilito dal primo libro del codice civile, sia di società di capitali o cooperative, disciplinate dal quinto libro, seppur tutte sotto il minimo comune denominatore dell’assenza di scopo di lucro. In alcuni casi, però, l’ordinamento sportivo impone obbligatoriamente la costituzione in forma di società di capitali (ad esempio ai fini della partecipazione ai massimi campionati dilettantistici di pallacanestro e pallavolo, sia maschile che femminile). Ciò
di Guido Martinelli
comporta che le neopromosse, costituite in forma associativa, dovranno necessariamente operare la “trasformazione” in società di capitali, unica strada consentita (salvo fusioni o assorbimenti) per poter conservare il conquistato titolo sportivo. Analogamente, molte realtà che gestiscono impianti sportivi hanno deciso di fare questa operazione straordinaria per ottenere la personalità giuridica senza passare attraverso la patrimonializzazione che viene, nostro malgrado, ancora chiesta dalle Regioni per la concessione di analogo diritto attraverso il riconoscimento della associazione. Proviamo quindi a verificare quali siano i passi che devono compiere le associazioni sportive che intendano trasformarsi in società di capitali. La trasformazione è l’unica possibilità per dare continuità ai rapporti giuridici esistenti, quindi a trasferire la proprietà dei beni già in capo alla associazione, il contratto di locazione dei locali, gli abbonamenti già in corso con gli iscritti, insomma, il soggetto giuridico rimane il medesimo, cambia solo il “vestito”. Pertanto la trasformazione di un ente collettivo da una fattispecie ad altra, prevista dal codice civile, non dà luogo a una vicenda estintiva, bensì a una mera mutazione formale di un’organizzazione “che sopravvive alla vicenda senza soluzione di continuità”. Alla stregua della premessa va affermato che le obbligazioni gravanti sull’ente trasformato conservano la loro natura e le conseguenze connesse. Altro aspetto da verificare in via preliminare è la “omogeneità” della tipologia della società di capitali sportiva come definita dal legislatore della finanziaria del 2003 (ossia un soggetto privo dello scopo di lucro in
Le associazioni sportive possono trasformarsi in società di capitali per dare continuità ai rapporti giuridici esistenti
apparente antitesi con la tesi codicistica dello scopo lucrativo di dette società). Proviamo ad analizzare il percorso “storico-giuridico” che ha portato alla soluzione attuale. Sono, infatti, legislativamente previsti oggi tipi societari in cui l’attività economico lucrativa è esclusa (società di mutuo soccorso) o che, comunque, sono titolari di impresa sociale priva del connotato della “commercialità”, così come è verificabile, in fatto, l’esercizio in forma associativa di attività imprenditoriale ed è possibile che, sotto la forma prevista per le società commerciali, si costituiscano società, quali ad esempio le cooperative sociali non aventi per oggetto attività commerciale. Sono istituzionalizzati tipi societari in cui fa difetto la accennata funzione economico-sociale del contratto societario; ci si riferisce alla società cooperativa e alla norma di cui all’art. 2615 ter c.c. laddove all’utilizzo di una struttura organizzativa societaria non corrisponde lo schema funzionale del contratto di società. La possibilità di ricorrere alla costituzione di società di capitali privata del suo scopo tipico (la partecipazione agli utili) rende agevole dedurre che è possibile utilizzare strutture organizzative tipiche per scopi diversi da quelli previsti dal legislatore. L’argomentazione è utile per meglio cogliere la peculiarità della trasformazione attraverso un inquadramento logico-sistematico che individuava nella compatibilità causale il limite ostativo alla sua ammissibilità. Se la vicenda che interessa l’ente concretizza un avvicendamento strutturale, essa legittimamente può interessare un ente non societario, laddove rimangano inalterati gli elementi essenziali dell’organismo giu-
tipi societari che escludono l’attività economico lucrativa
ridico trasformato rispetto a quelli che erano in capo all’ente trasformando (da non profit a non profit). In caso contrario, e coerentemente alla configurazione dell’istituto, andrebbe negata l’ammissibilità in favore della estinzione dell’ente e della creazione di altro rispondente agli interessi degli associati (ossia non diventerebbe possibile trasformare un non profit in un profit). Va ritenuta l’ammissibilità della trasformazione dell’associazione sportiva in società di capitali sportiva dilettantistica qualora vi sia coincidenza dell’oggetto sociale e identità causale (entrambe, appunto, senza scopo di lucro). Inoltre, per legittimare la costituzione del tipo societario in maniera omogenea all’ente associativo senza scopo di lucro, la dottrina pone una distinzione tra concetto di lucro soggettivo e oggettivo. Si sostiene che la società a responsabilità limitata o per azioni risultante dalla trasformazione manterrebbe la sua natura di ente lucrativo sul piano oggettivo, in quanto permarrebbe la volontà di raggiungere dei risultati positivi di gestione (con ciò mantenendo la natura giuridica dell’ente così come prevista dal codice civile.); quello che verrebbe meno è il c.d. lucro soggettivo, ossia i soci, già in sede statutaria, deliberano preventivamente di rinunciare alla distribuzione degli eventuali utili prodotti decidendo, ora per allora, di reinvestirli nell’ambito dell’attività sociale. Rimane, pertanto, isolata la tesi, pur presente in dottrina qualificata, per la quale il tipo societario “non profit” è privo di causa essenziale e, pertanto, il soggetto così costituito non potrebbe godere del beneficio della responsabilità limitata. La problematica, oggi, ha trovato compiuta disciplina nella previsione degli articoli 2500 e ss. del codice civile. Se il concetto di trasformazione era stato ritenuto appropriato solo per i casi di assunzione di forma giuridica diversa da parte di entità che, nonostante il cambiamento, conservassero la propria
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Un’associazione dilettantistica che ottiene sul campo la promozione in un campionato professionistico deve trasformarsi da ente senza scopo di lucro in società di capitali lucrativa
identità (sempre lucrativa o sempre non lucrativa), la novella del 2003 ha dato definitiva ratifica legislativa all’istituto della c.d. trasformazione “eterogenea” (intendendosi come tale quella da soggetto con scopo di lucro a soggetto privo di tale finalità o viceversa) che, finora, salvo rarissimi casi regolati da leggi speciali (che hanno consentito, per esempio, a banche popolari di trasformarsi in società di capitali), era preclusa per le motivazioni meglio sopra esposte. Tale ipotesi trova applicazione nel mondo sportivo in tutti quei casi in cui un’associazione dilettantistica guadagni la promozione in un campionato professionistico e debba, di conseguenza, mutare la propria natura da ente senza scopo di lucro a società di capitali lucrativa. La novella del 2003 non ha, però, dissolto tutti i dubbi applicativi a riguardo in quanto il Codice (art. 2500 octies c.c.), nell’introdurre nel nostro ordinamento e disciplinare le modalità di trasformazione eterogenea, non menziona, fra gli enti ammessi alla procedura, le associazioni non dotate di personalità giuridica di diritto privato (c.d. non riconosciute); ci si è chiesti se, pertanto, l’elenco delle fattispecie previste nella norma indicata, dovesse avere carattere tassativo o esemplificativo. A fronte di un iniziale atteggiamento di prudenza che aveva portato a ritenere invalicabile il limite previsto dalla norma, possiamo ritenere oggi che la disciplina della trasformazione eterogenea non sia esaustiva per quanto riguarda la ricostruzione del campo di applicazione e che pertanto possa “ritenersi possibile, nonostante il dato normativo, l’approdo allo schema societario anche partendo dall’associazione non riconosciuta”. In tema di associazioni, in particolare, v’è, poi, una duplice previsione di limiti alla trasformabilità in società di capitali con scopo di lucro: L’art. 2500-octies prevede, infatti, che: “la trasformazione di associazioni in società di capitali ... non è comunque
ammessa per le associazioni che abbiano ricevuto contributi pubblici oppure liberalità e oblazioni del pubblico”; L’art. 223-octies disp. att. C.C. dispone che: “la trasformazione prevista dall’articolo 2500 octies del codice civile è consentita alle associazioni e fondazioni costituite prima del primo gennaio 2004 soltanto quando non comporta distrazione, dalle originarie finalità, di fondi o valori creati con contributi di terzi o in virtù di particolari regimi fiscali di agevolazione. Nell’ipotesi di fondi creati in virtù di particolari regimi fiscali di agevolazione la trasformazione è consentita nel caso in cui siano preventivamente versate le relative imposte”. Tale complesso di norme è destinato a introdurre una sorta di salvaguardia rispetto a una utilizzazione strumentale di organismi che possano avere fruito di un trattamento fiscale agevolato. La portata di tali norme, però, non risolve il problema delle associazioni sportive che potrebbero aver “accumulato” un patrimonio non distribuito o distribuibile che potrebbe diventare “disponibile” successivamente alla loro eventuale trasformazione in società di capitali sportive professionistiche. Attraverso la trasformazione eterogenea i soci della associazione non lucrativa possono, infatti, appropriarsi soggettivamente di un patrimonio che non è geneticamente loro e che potrebbero non avere contribuito a costituire.
la disciplina applicabile alle associazioni non riconosciute sportive dilettantistiche
Il problema, a ben vedere, risulta però estraneo alla fattispecie di trasformazione nell’ambito delle attività sportive dilettantistiche. Infatti, nel caso in esame, la fattibilità della soluzione proposta appare supportata dalla constatazione che successivamente alla trasformazione si sia comunque in presenza di società di capitali con caratteristiche non lucrative. In pratica, in ambito del dilettantismo sportivo, anche a seguito della trasformazione, si mantiene la stessa causa giuridica e ciò che muta è solamente l’organizzazione della struttura che conduce l’attività. Tale constatazione appare sufficiente ad affermare che, non mutando l’oggetto e le finalità sociali, in questi casi si è in presenza di trasformazioni causalmente omogenee, e come tali ammissibili indipendentemente dal tenore della norma sopra ricordata. Pertanto non sarebbero applicabili le norme previste per le trasformazioni eterogenee. Dello stesso avviso si è mostrato, peraltro, il Consiglio Nazionale del Notariato che ha diffuso un documento approvato dalla Commissione Studi d’Impresa il 17 settembre 2004 e riferentesi al caso di specie. Nella circolare del CNN si afferma esplicitamente che “… negare in questi casi la possibilità della trasformazione rischia di creare numerosi problemi pratici, anche in considerazione del fenomeno di trasformazione delle associazioni sportive in società di capitali verificatosi legittimamente all’indomani dell’emanazione della legge n. 91/1981… Nelle ipotesi sopra considerate, fondando il ragionamento sull’identità causale fra organismi non omogenei dal punto di vista strutturale, si potrebbe arrivare ad ammettere la legittimità delle trasformazioni tra contratti associativi differenti ma omogenei sotto un profilo teleologico”. Poiché la trasformazione di un’associazione sportiva dilettantistica in società di capitali, fermo lo scopo e l’oggetto, deve essere considerata alla stregua di una trasformazione “causalmente omogenea” appare superato anche lo scoglio dell’inammissibilità della trasformazione per le associazioni che hanno
ricevuto contributi pubblici. Ci viene, altresì, in soccorso il comma 5 dell’art. 90 allorché afferma che gli atti di trasformazione delle associazioni (e società) sportive dilettantistiche sono soggetti all’imposta di registro in misura fissa. La previsione, non distinguendo tra associazione riconosciuta e non (la distinzione viene invece operata al comma 17 dello stesso articolo), consente di ritenere che la norma codicistica permetta la trasformazione in società sportiva senza scopo di lucro anche alle associazioni sportive non riconosciute: la norma speciale, infatti, prevale su quella codicistica di natura generale. Se così non fosse, verrebbe disattesa la finalità della richiamata disciplina sullo sport dilettantistico, in quanto la sua ratio deve individuarsi nella volontà del Legislatore di offrire la possibilità di fruire del “contenitore” societario, soprattutto a quei sodalizi per i quali la struttura associativa non risulta confacente, sia per le dimensioni sia per le complessità dell’organizzazione delle attività svolte. In definitiva, si può ritenere che la trasformazione da associazione sportiva non riconosciuta a società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata sia legittima e ammissibile e in tale filone interpretativo si riconducono le analoghe operazioni realizzate in varie realtà italiane a seguito di quanto a tal fine richiesto dalle varie autorità sportive. Ai sensi del primo comma dell’art. 2500 quater, che si ritiene possa essere applicato in via analogica, ciascun associato avrà diritto all’assegnazione di un numero di azioni o di quote della nuova società di capitali. Prima e più importante conseguenza della trasformazione, è rappresentata dalla continuità dei rapporti giuridici ex art. 2498 c.c.: ciò vuol dire che la società frutto della trasformazione conserverà tutti i diritti e gli obblighi facenti capo all’associazione. La società manterrebbe, dunque, la medesima affiliazione (e lo stesso “storico” codice di affiliazione) alla Federazione di appartenenza e subentrerebbe in tutti i rapporti attivi e passivi già dell’associazione (concessione per la gestione dell’impianto sportivo, eventuale concessione demaniale, utenze etc.), mantenendo invariati i propri diritti reali sui beni immobili o mobili registrati. Perché tale procedimento sia ammissibile, però, è indispensabile che la deliberazione di trasformazione sia assunta dall’assemblea dei soci con le maggioranze richieste per legge o dallo statuto per le modifiche di statuto, ex. art. 2500 sexies, volendo seguire l’ipotesi della trasformazione omogenea. Ad ogni buon conto si suggerisce di cercare, comunque, al fine di evitare possibili contestazioni strumentali, i quorum costitutivi e deliberativi previsti per lo scioglimento dell’associazione in presenza di trasformazione eterogenea (art. 2500 octies, comma 2 c.c.). Pertanto la delibera di trasformazione è opportuno che sia approvata da almeno i tre quarti dei Soci aventi diritto al voto. Così prevede la disposizione di cui all’art. 21, ultimo comma c.c. applicabile in via analogica anche alle associazioni non dotate di personalità giuridica. Si ricorda che, a mente di quanto previsto dall’art. 37 del codice civile, l’ipotetico socio che non intenda sottoscrivere le quote della trasformata società non avrà diritto alla ripetizione di quanto nel frattempo eventualmente avesse versato fino alla data della trasformazione.
l’operazione di trasformazione
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È opportuno che la delibera di trasformazione da associazione sportiva non riconosciuta a società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata sia approvata da almeno i tre quarti dei soci aventi diritto al voto
Posto che la possibilità di trasformazione di un’associazione non è avversata dal sistema legislativo, va previamente stabilito l’ambito di applicabilità dell’art. 2500 quinquies c.c. nell’ipotesi che occupa. Detta testualmente la norma: “La trasformazione non libera i soci a responsabilità illimitata dalla responsabilità per le obbligazioni sociali sorte prima degli adempimenti previsti dal terzo comma dell’articolo 2500 se non risulta che i creditori sociali hanno dato il loro consenso alla trasformazione…”. La delibera di trasformazione dovrà essere rimessa a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento a tutti i creditori. Costoro hanno l’onere di attivarsi per impedire la liberazione di coloro che hanno contratto in nome e per conto dell’associazione, negando espressamente la propria adesione entro sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione. Trascorso, inutilmente, detto termine, il consenso si presume se i creditori ai quali la deliberazione di trasformazione sia stata comunicata non abbiano negato la loro adesione entro il termine indicato. La delibera di trasformazione deve essere accompagnata da una relazione giurata di stima del patrimonio sociale e deve essere iscritta nel Registro delle imprese con le forme prescritte con l’atto costitutivo del tipo di società adottato. La stima delle quote di conferimento e del fondo comune non deve superare il valore effettivo dei beni considerati, avendo lo scopo di assicurare la garanzia patrimoniale per i terzi creditori.
sulla trasformabilità e sulla legittimità della trasformazione
Riconosciuta l’ammissibilità della trasformazione di una associazione non riconosciuta in una società di capitali, si ritiene che la stessa possa essere adottata, salvo diversa previsione statutaria, con le maggioranze già sopra indicate. Ciò consente di evitare che la deliberazione di trasformazione debba essere presa a voti unanimi degli associati. Il problema si pone in quanto l’associato dissenziente si trova a dover soffrire di un depauperamento della propria funzione associativa in caso di trasformazione, ad esempio, in società di capitali. La previsione statutaria di modifica dello statuto faciliterebbe, quindi, l’operazione di trasformazione. Si potrebbe porre il problema della ripetizione della quota sociale nei confronti di un associato dissenziente rispetto all’operazione di trasformazione. A mente dell’art. 37 c.c. l’associato receduto non può pretendere la quota “... finché l’associazione dura …” ciò in quanto il fondo costituisce la specifica garanzia dei terzi, alla cui conservazione è subordinato l’interesse del singolo associato in recesso. Si ritiene che la norma operi in caso di trasformazione che, va ribadito, non costituisce una vicenda estintiva, bensì modificativa e non assimilabile all’ipotesi di scioglimento del gruppo. La modifica statutaria introduce una nuova regolamentazione del rapporto associativo e comporta l’insediamento degli organi collegiali nella nuova composizione. Si ritiene che i componenti dei vari organi associativi decadano e occorrerà procedere alla nomina secondo i mutati principi statutari.
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le novità di ottobre Analizziamo, in queste pagine, alcune nuove disposizioni che interessano le associazioni sportive, come la guida recentemente realizzata dalla Direzione Regionale delle Entrate del Piemonte e l’articolo 19 del decreto legislativo di riforma del sistema sanzionatorio amministrativo recante disposizioni tributarie di Guido Martinelli
Molte associazioni e società sportive intraprendono, all’interno della sede sociale, delle attività a carattere tipicamente commerciale (vedi, ad esempio, posto di ristoro, corner shop per materiale sportivo e gadget, ecc.) e, come tali, da assoggettare a tassazione anche se frequentati solo da associati o tesserati in quanto attività aventi finalità non connesse a quelle istituzionali. Anzi, addirittura, se si diffondesse la tesi della direzione regionale delle entrate del Piemonte, di cui si accennerà in seguito, detta attività non solo contribuirà a formare il reddito imponibile del centro sportivo, ma gli adempimenti fiscali non potranno essere più posti in essere sulla base di quanto previsto dalla legge 398/91 e diventerà, pertanto, necessario anche attivare il registratore di cassa. In particolare, le associazioni sportive che inten-
la vendita di materiale sportivo
dessero svolgere stabilmente attività di cessione di materiale sportivo, anche se solo in favore dei propri associati, non dovranno richiedere particolari autorizzazioni amministrative, ma sono tenute alla presentazione della SCIA – Segnalazione Certificata di inizio attività di cui all’art. 16 D.Lgs. n. 114 del 1998 così come modificato nel 2010. In merito al necessario rispetto degli adempimenti di carattere amministrativo di cui sopra si è anche espresso il Ministero dello Sviluppo Economico con una interessante recente risoluzione, la n. 22710 del 18 febbraio 2015 attraverso cui, rispondendo a un preciso quesito posto in proposito da un Comune, conferma la doverosità delle segnalazioni indicate. L’ente locale chiedeva, infatti, se un’asd che intende svolgere in aggiunta all’attività istituzionale anche quella di cessione di materiale sportivo nei confronti degli aderenti alla medesima, sia tenuto alla presentazione della SCIA tramite il SUAP per l’esercizio di vicinato. Il Ministero, nel formulare la risposta al quesito, richiama, riportando-
È stata diffusa, in questi giorni, una guida, in formato elettronico, realizzata dalla Direzione Regionale delle Entrate del Piemonte che titola, in maniera importante: Associazioni sportive dilettantistiche: come fare per non sbagliare. La presentazione, avvenuta lo scorso sette settembre a Torino, ha visto anche la partecipazione del Direttore Orlandi. Esaminati i contenuti non posso esimermi di esternare le mie forti preoccupazioni su una interpretazione che appare fortemente “pro fisco” e, a mio modesto avviso, non conforme allo stato dell’arte e, comunque, ai comportamenti adottati da tutte le associazioni sportive fino ad oggi. Vi è un passaggio, alle pagine 29-30, che appare fortemente innovativo rispetto alle prassi e ai commenti di dottrina fino ad oggi esistenti. Siamo nell’ambito della illustrazione degli adempimenti previsti dalla legge 398/91 ai fini Iva. Viene testualmente indicato: “Per applicare il regime forfetario, nell’ambito delle operazioni rilevanti ai fini Iva, occorre distinguere tra le operazioni direttamente connesse e quelle non direttamente connesse con gli scopi istituzionali (le attività istituzionali sono in ogni caso non imponibili).” A tale affermazione fa seguire uno schema secondo il quale la detrazione forfetaria prevista dalla norma in esame si applichi solo alle operazioni “direttamente connesse agli scopi istituzionali” riportando quale esempio la vendita di biglietti per manifestazioni sportive mentre, invece, per le “operazioni non direttamente connesse agli scopi istituzionali”, quali ad esempio la cessione di beni durante manifestazioni sportive, sarebbe necessaria: “l’applicazione del regime ordinario e dei
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una guida che… rischia di portare fuori strada
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lo per intero in corsivo virgolettato, quanto specificato dall’Agenzia delle entrate con nota del 21 novembre 2013 (consulenza giuridica n. 954-17/2013) in riferimento alla fattispecie di un’asd che esercitava attività di somministrazione di alimenti e bevande anche su aree pubbliche. In ragione di quanto confermato dall’amministrazione finanziaria, infatti, il Ministero chiarisce come non residui alcun dubbio in merito alla qualificazione come commerciale dell’attività di cessione di beni nuovi prodotti per la vendita al pari dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande anche se svolte esclusivamente in favore dei propri associati e ciò in diretta attuazione dei commi 3 e 4 dell’art. 148 TUIR, norma che disciplina fiscalmente il trattamento dei proventi conseguiti da parte degli enti non commerciali a carattere associativo e come ormai pacificamente statuito anche dalla Cassazione di cui viene citata a titolo esemplificativo la pronuncia n. 11456 del 2010. Premessi i concetti e le norme di cui sopra la risoluzione afferma, pertanto, che: “con riferimento alla specifica richiesta dell’istituto applicabile ai fini dell’avvio dell’attività di cessione di materiale sportivo agli associati, la scrivente ritiene che tale attività, potendo ritenersi assimilabile ad una attività rivolta ad una cerchia determinata di soggetti, sia assoggettabile alla SCIA di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, così come modificato dall’articolo 66 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 e s.m.i.”. Infine, si precisa che l’esercizio di tale ulteriore attività di vendita, in quanto non prevalente e strumentale all’attività istituzionale, non comporta, ad avviso della scrivente, modifiche dell’atto costitutivo
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Continua a essere vietato, alle associazioni sportive dilettantistiche, movimentare per contanti cifre uguali o superiori a mille euro, ma il recente decreto di riforma prevede, in casi di infrazione, solo una sanzione amministrativa
relativi adempimenti”. Pertanto, “per non sbagliare”, le associazioni che hanno optato per l’applicazione della citata legge 398/91 non potrebbero far rientrare in detta disciplina tutti i loro proventi di natura commerciale ma solo quelli direttamente connessi agli scopi istituzionali trovandosi, pertanto, nella necessità di impiantare una regolare contabilità Iva per i proventi commerciali “non direttamente connessi”. Questo significherebbe che la sponsorizzazione della prima squadra potrebbe godere del regime di cui alla legge 398/91 mentre, invece, la pubblicità sul giornalino sociale no. È chiara l’origine della tesi dell’Ufficio. L’art. 9 del d.p.r. 544/1999 prevede: “1. Alle associazioni sportive dilettantistiche di cui all’ articolo 25, comma 1, della legge 13 maggio 1999, n. 133 , alle associazioni senza scopo di lucro ed alle associazioni pro-loco, che optano per l’applicazione delle disposizioni di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398 , si applicano, per tutti i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, connesse agli scopi istituzionali, le disposizioni di cui all’ articolo 74, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 , e successive modificazioni”. Tale principio, però, contenuto in un decreto, appare contrastante con il contenuto della legge istitutiva del regime in esame che, come tale, non può essere abrogata da una norma di rango inferiore. L’art. 2 comma 3 della legge 398/91, infatti, dispone testualmente che: “per i proventi di cui al comma 2, soggetti all’imposta sul valore aggiunto, l’imposta continua ad applicarsi con le modalità di cui all’articolo 74, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633”. I proventi di cui al comma 2 del medesimo articolo sono testualmente: “qualsiasi provento conseguito nell’esercizio di attività commerciali.” Essendo la legge 398/91 quella alla quale è necessario comunque risalire al fine di determinare e chiarire i criteri e le regole di funzionamento del regime fiscale in essa stessa disciplinato, deve ritenersi indubbiamente prevalere quanto previsto all’art. 2 della medesima, in cui si parla di assoggettamento a regime forfettario di tutti i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciale, rispetto a quanto previsto all’art. 9 DPR 544/1999, diposizione posta all’interno di un testo normativo che disciplina in via generale le norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in materia di imposta sugli
intrattenimenti, imposta al cui regime la legge 398 citata si rifà esclusivamente per quanto attiene alle percentuali di forfetizzazione dell’Iva da detrarre. A pag. 33 viene riportato che l’imposta di bollo per le ASD non è dovuta “per atti, documenti, istanze, contratti o copie (anche conformi) estratti, certificazioni e attestazioni poste in essere o richieste; per quietanze emesse per la riscossione e per il versamento delle quote o dei contributi associativi”. A prescindere dal fatto che la notizia non possa che farmi piacere, su quale presupposto normativa si fonda? Io sapevo che il comma sei dell’art. 90 della legge 289/02 aveva previsto tale esenzione solo per le Federazioni sportive. Mi è sfuggito qualcosa? Vi sono, poi, alcune altre imprecisioni. Una tra tutte: non si capisce sulla base di quale norma viene generalizzato che per lo scioglimento e la devoluzione del patrimonio di una associazione occorra l’approvazione di almeno i tre quarti dei soci quando l’art. 21 del codice civile lo prevede solo per le associazioni riconosciute. L’art.19 del decreto legislativo di riforma del sistema sanzionatorio amministrativo, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed emanato in attuazione dell’art. 8 della legge delega, la n. 23 del 2014, modifica l’art. 25 comma 5 della legge n. 133 del 1999 recante disposizioni tributarie in materia di associazioni sportive dilettantistiche. In particolare, con una modifica apportata al comma 5 del richiamato articolo, viene soppressa la sanzione impropria della decadenza dalle agevolazioni previste dalla legge 398/91, in caso di inosservanza della disciplina sulla tracciabilità dei pagamenti e dei versamenti. Questo significa che continuerà ad essere vietato movimentare per contanti cifre uguali o superiori a mille euro, ma vi sarà solo una sanzione amministrativa previste dall’art.11 del D.lgs. n. 471 del 1997 oltre a quelle contemplate per le violazioni della disciplina sull’antiriciclaggio. Scompare pertanto la decadenza dalla legge 398/91. Ci si augura che questo provvedimento, di civiltà giuridica, non sia utilizzato in maniera impropria dal mondo dello sport.
una novità “importante”
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chiarezza
sui massaggi “rilassanti”
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con la risoluzione che riportiamo nella pagina a fianco, fa chiarezza in merito ai massaggi “rilassanti”, attività sulla quale, dal punto di vista normativo, regnava la confusione
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l Ministero dello Sviluppo Economico, con la risoluzione di seguito riportata, fa chiarezza in un mondo, quello dei massaggi “rilassanti”, in cui la confusione, sotto il profilo normativo, era intensa. Viene chiarito che l’attività professionale di massaggi di tipo rilassante rivolta principalmente al benessere della persona non può essere considerata sanitaria e, tantomeno, non avendo lo scopo esclusivo o prevalente di migliorarne l’aspetto esteti-
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co modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione di inestetismi presenti, attività da riservarsi a chi sia in possesso del titolo abilitante alla professione di estetista. Pertanto, fatto salvo in ogni caso il rispetto delle generali norme igienico-sanitarie applicabili, nonché ogni eventuale profilo demandato alle disposizioni regionali o comunali, l’attività di massaggio rilassante non deve essere sottoposta a specifiche restrizioni circa il suo esercizio.
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Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, i Consumatori, la Vigilanza e la Normativa Tecnica DIVISIONE IV Promozione della concorrenza e semplificazioni per le imprese Risoluzione n. 85939 del 8 giugno 2015 Oggetto: Attività di massaggi rivolti al benessere della persona
Si fa seguito alla nota n. 194665 del 4 novembre 2014, con la quale la scrivente Direzione, in relazione alle attività professionali di massaggi rivolti genericamente al benessere della persona, le quali non trovano precisa corrispondenza con la normativa riguardante l’attività di estetista di cui alla legge n. 1 del 1990, ha richiesto, anche al Ministero della Salute, di confermare quanto precedentemente sostenuto dal medesimo con la nota n. 36979 del 7 agosto 2013, ovvero la non applicabilità della disciplina dell’attività di estetista ai centri di massaggio thailandesi. Con nota del 22 maggio 2015, n. 26448, il Ministero della Salute, nel confermare quanto comunicato con la nota del 2013 innanzi citata, ha altresì, precisato che l’attività professionale di massaggi di tipo rilassante, rivolta principalmente al benessere della persona, non può essere considerata sanitaria. Fermo quanto sopra, considerata la necessità di chiarire, allo stato normativo attuale, le modalità di inquadramento dell’attività in questione, si ritiene opportuno fare presente quanto segue. In via preliminare si richiama il contenuto della nota n. 114579 dell’8 luglio 2013, inviata anche al Ministero della Salute, con la quale la scrivente Direzione si è espressa circa l’eventuale applicabilità delle disposizioni di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1,
che disciplina l’attività di estetista, alle attività genericamente individuate che erogano agli utenti esclusivamente prestazioni di massaggi. Nella predetta nota la scrivente ha sostenuto che le attività di massaggi non riconducibili a quelle aventi finalità terapeutiche né a quelle eseguite sulla superficie del corpo umano, con lo scopo esclusivo o prevalente di migliorarne e proteggerne l’aspetto estetico modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti e, invece, finalizzate al più generico mantenimento di una naturale condizione di “benessere”, in assenza di specifiche disposizioni legislative, non devono essere sottoposte a specifiche restrizioni all’esercizio, quali, ad esempio, il possesso del titolo abilitante alla professione di estetista, fatti salvi, in ogni caso, il rispetto delle generali norme igienicosanitarie applicabili nonché ogni eventuale profilo demandato alle disposizioni regionali o comunali. Del resto, è la legge n. 1 del 1990 che esplicita espressamente che, solo ove sussistano le predette finalità estetiche, le prestazioni e i trattamenti possono essere eseguiti unicamente da soggetti in possesso della qualificazione professionale (cfr. combinato disposto art. 1 e 3 della legge n. 1 del 1990). IL DIRETTORE GENERALE (Gianfrancesco Vecchio)
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la cultura del successo
Alan Leach svela i “segreti” del successo ottenuto dai West Wood Club (tre centri a Dublino e uno a Sarajevo). Il direttore generale del sodalizio irlandese spiega come si resiste a una pesantissima recessione e a una concorrenza agguerrita
a cura di Davide Venturi
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l marchio West Wood Club è nato ventotto anni fa a Dublino per dare il nome a un piccolo squash-raquet center che con il passare del tempo si è evoluto e ingrandito, dotandosi prima di campi da tennis, quindi di un numero via via crescente di strutture dedicate al fitness che oggi costituisce il core business del sodalizio,
producendo quasi il 90 per cento del suo fatturato. L’originario piccolo tempio degli sport svolti con racchetta è oggi una grande struttura frequentata da 8.600 soci che ha vissuto una metamorfosi del tutto simile a quella che, negli anni Novanta, ha visto protagonisti tanti circoli tennis statunitensi, progressivamente trasformatisi in
«Nel 2006 – racconta Alan Leach, Area General Manager dei West Wood Club – abbiamo incominciato a soffrire parecchio a causa dell’ingresso nel mercato irlandese di alcuni operatori britannici
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reagire alle difficoltà fortificandosi
che hanno costruito club nuovi di zecca nelle immediate vicinanze dei nostri. A quell’epoca un approccio professionale alla vendita e al marketing non era nemmeno preso in considerazione all’interno dei West Wood Club e fu allora che mi fu chiesto di implementare, nei tre centri dublinesi, un vero e proprio sistema di vendita e marketing professionale. Nel triennio successivo, grazie a questo nuovo corso gestionale, abbiamo visto crescere
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utilizzati da più di 10.000 soci, sui quali c’è spazio anche per campi da tennis e piscina olimpionica.
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centri fitness, in molti casi capaci di rinunciare al tennis. Negli ultimi quindici anni i West Wood Club sono diventati quattro: al capostipite se ne sono aggiunti altri due nella capitale irlandese e uno a Sarajevo. Il secondo centro aperto nella città di Joyce è un’elegante “boutique del fitness” oggi frequentata da 3.400 iscritti, mentre il terzo club dublinese, inaugurato nel 2002, è il più grande della famiglia: 23.000 metri quadrati
Le attività fitness producono oggi il 90 per cento del fatturato dei West Wood Club
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il fatturato annuale del 53 per cento rispetto agli esercizi precedenti. Ma le difficoltà non erano finite. Verso la fine del 2008 l’Irlanda ha conosciuto l’inizio della peggiore recessione economica della sua storia che ha avuto un impatto devastante sul settore fitness. La maggior parte degli operatori locali ha chiuso, ma noi siamo riusciti a salvarci costruendo una nuova cultura della vendita e del marketing che ha permeato la nostra organizzazione aziendale a tutti i livelli. Siamo così riusciti non solo a sopravvivere ai successivi sette anni di recessione, ma addirittura a crescere costantemente, acquisendo un numero sempre maggiore di iscritti, vedendo aumentare il fatturato anno dopo anno. Oggi – af-
ferma con soddisfazione Leach – i West Wood Club hanno fatto propria una cultura al 100 per cento incentrata sulla vendita e sul marketing grazie alla quale continuiamo a battere i nostri record in termini di fatturato e riduzione del tasso di abbandono. Ogni anno cerchiamo di far meglio di quello precedente e sino a oggi ci siamo riusciti».
la centralità della sala cardio e isotonica Di fronte a un quadro così lusinghiero, viene spontaneo chiedersi quali siano le attività maggiormente apprezzate dalla clientela e la riposta di Leach non si fa attendere: «Da un po’ di tempo a questa parte tantissime persone, donne
Alan Leach Grazie a un approccio strategico e organizzativo che non lascia nulla al caso, Alan Leach è l’artefice del successo ottenuto dai West Wood Club. Relatore ai più prestigiosi congressi a livello mondiale, il prossimo febbraio sarà a Bologna nei panni del key-note speaker per illustrare al pubblico del ForumClub Gallery 2016 le sue strategie vincenti, in modo concreto e dettagliato, svelando dati e numeri di iniziative che hanno generato profitti straordinari.
comprese, desiderano svolgere l’allenamento di tonificazione e potenziamento muscolare. Per soddisfare questa domanda, negli ultimi due anni abbiamo completamente ridisegnato le nostre aree dedicate a pesi liberi e attrezzi isotonici, ampliandone le dimensioni e la varietà nei club più grandi. Nonostante la nostra offerta comprenda tennis (19 campi coperti nei due maggiori centri, ndr), attività acquatiche (tutti i club sono dotati di piscina, ndr), squash, beauty-spa e altri servizi, le nostre zone cardio/isotoniche/pesi liberi costituiscono il nostro principale “punto vendita”, nel senso che sono il nostro biglietto da visita. Dal punto di vista del layout, le superfici delle nostre “palestre” sono occupate per metà da attrezzi isotonici e pesi liberi e per metà da machine cardio, mentre le zone dedicate all’allenamento funzionale, introdotte negli ultimi anni, sono sempre più popolari, così come gli spazi cardio-isotonici riservati esclusivamente all’utenza femminile. Alcuni anni fa – aggiunge Leach – abbiamo introdotto l’allenamento della boxe, inserendo veri e propri ring, sacchi e pere, proponendo lezioni durante tutto l’arco della giornata, riscuotendo molti consensi».
l’importanza del group fitness Questa realtà fuori dal comune presta grande attenzione anche alla qualità del “prodotto” e lavora con costanza al suo miglioramento continuo per differenziarsi dalla concorrenza e ottenere risultati sempre migliori in termini di acquisizione clienti e fidelizzazione. Quattro anni fa è stato fissato un obiettivo ben preciso: diventare, a Dublino, i club di riferimento per quanto concerne le attività di gruppo. E a quanto pare la missione è stata compiuta: nei tre centri si svolgono 1.200 corsi (inclusi nell’abbonamento) al mese, la maggior parte dei quali targati Les Mills e svolti all’interno degli Experience Studio realizzati dalla nota azienda neozelandese. Anche l’indoor cycling è molto in voga e lo studio più grande ospita addirittura cento bike. «Le energie che abbiamo dedicato al group fitness – precisa il manager irlan-
fidelizzazione sempre nel mirino Per ridurre il tasso medio di abbandono – che attualmente nei tre club dublinesi oscilla tra il 42 e il 46 per cento – i vertici aziendali hanno deciso di concentrarsi maggiormente sulla lunghezza media (pari a 25 mesi) delle iscrizioni non rinnovate ogni mese. «Per ogni nuovo iscritto – spiega Leach – introitiamo un minimo di 1.690 euro e la nostra strategia di fidelizzazione si focalizza al 100 per cento sull’incremento della durata media degli abbonamenti. Riuscire a prolungarla di appena un mese per ognuno dei nostri 22.100 iscritti significherebbe incrementare il nostro fatturato di 1,5 milioni di euro all’anno. Nel periodo compreso tra il 2006 e il 2010, come già detto, abbiamo lavorato tantissimo sulla costruzione di una vera cultura della vendita e del marketing e dal 2010 abbiamo incominciato
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dese – si sono trasformate in ottimi risultati: nel 2008 i nostri corsi registravano, mensilmente nei tre club di Dublino, 21.000 presenze e il nostro obiettivo era portarle a 28.000. Oggi siamo a quota 36.000». Cifre straordinarie, anche alla luce del numero di iscritti: complessivamente 23.000 (compresi i 1.000 del piccolo club di Sarajevo situato all’interno di un hotel) che nei tre club irlandesi fanno registrare qualcosa come 88.000 ingressi al mese. Club la cui offerta si completa con spa e servizi riservati ai più piccoli, comprese le feste di compleanno e altre attività collaterali. «Sono fermamente convinto che se un socio partecipa ad almeno due lezioni di gruppo alla settimana, le possibilità che ci abbandoni per iscriversi a un club low cost siano davvero minime. Ed è per questo motivo che facciamo tutto il possibile per indurre i nostri soci ad allenarsi anche in gruppo. E i dati ci danno ragione: i nostri clienti che frequentano i corsi sono molto più fedeli e più propensi a consigliare il club ad altre persone». A dirlo è il Net Promoter Score, il sistema di valutazione della soddisfazione dei consumatori, e della fedeltà che ne deriva, basato sulla loro propensione a consigliare un dato prodotto/azienda ad altre persone.
I club più grandi del sodalizio irlandese offrono un’ampia gamma di attività
a dedicare altrettanta attenzione alla fidelizzazione dei soci, lavorando sull’allungamento delle adesioni. Sono convinto – puntualizza Leach – che il momento migliore per favorire la fidelizzazione corrisponda alle prime sei settimane di utilizzo del club da parte dell’iscritto e non al momento in cui decide di abbandonare. Facciamo tutto il possibile per creare una situazione che induca i clienti a non lasciarci, che faccia emergere in loro il forte desiderio di restare. Creiamo i presupposti affinché le prime sei settimane siano un’esperienza il più facile, “amichevole” e divertente possibile». Tutti i neo iscritti ai West Wood Club hanno accesso, gratuitamente, al programma di personal training della durata di sei giorni, il 6-day Personal Training Plan, comprendente una valutazione preliminare delle condizioni fisiche, la configurazione di un programma d’allenamento personalizzato, la spiegazione dell’esecuzione corretta di ogni esercizio, l’aggiornamento periodico della scheda e una consulenza completa per quanto concerne dieta e, più in generale, sana nutrizione. «Le sei sedute di personal training – chiarisce Leach – vengono svolte nel corso del primo mese e mezzo di
iscrizione e il loro obiettivo, oltre a fornire ai nuovi soci nozioni fondamentali per ottenere i migliori risultati da ogni punto di vista, è la costruzione di un rapporto tra clienti e staff, in modo che continuino a interagire e si sentano impegnati gli uni nei confronti degli altri». Inoltre, tramite un sistema informatizzato dedicato alla fidelizzazione tutti i soci sono costantemente in contatto con il loro club via email, mentre i neo iscritti ricevono un’email personalizzata direttamente da Alan Leach che ricorda loro tutto ciò di cui dispongono come soci e al tempo stesso li incoraggia a svolgere le sei sedute di personal training. Nel giro di pochi giorni ricevono quindi una seconda email dal club manager, che dà loro il benvenuto, e a seguire altre email la cui frequenza dipende dal tasso di utilizzo del club. Tutti i messaggi di posta elettronica hanno una finalità fondamentale: incoraggiare la costanza nell’utilizzo del club e mantenere viva la relazione con lo staff.
soddisfazione dei soci sempre sotto controllo Per tenere costantemente monitorato il grado di soddisfazione dei
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ché evidenzia le nostre lacune e al tempo stesso indica su quali aspetti dobbiamo migliorare. Ha inoltre reso molto più misurabile il lavoro svolto dai manager in relazione all’erogazione del servizio e alla fedeltà dei soci. Ogni responsabile di settore può vedere il proprio punteggio e quello conseguito dagli altri manager e questa “trasparenza della prestazione” legata alla fidelizzazione ha positivamente alimentato la competizione: tutti cercano di ottenere il miglior risultato possibile facendo leva sull’eccellenza costante del servizio, sulla formazione continua dello staff e sul miglioramento, a mio avviso eclatante, della presentazione del prodotto».
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sostenere i prezzi tramite la qualità a tutti i livelli
Alcuni anni fa, i West Wood Club hanno introdotto l’allenamento della boxe, dotandosi di ring, sacchi e pere
frequentatori, viene utilizzato il già menzionato sistema Net Promoter Score che prevede l’invio, ogni tre mesi, di una e-mail che pone una sola, semplicissima domanda: “quante probabilità ci sono che raccomandi i West Wood Club a un amico?”. A chi risponde in modo poco lusinghiero, ovvero sotto una determinata soglia che
Le aree dedicate alle attività cardio e alla tonificazione e al potenziamento muscolare giocano un ruolo strategico chiave per i West Wood Club
denota un certo grado di insoddisfazione, viene chiesto in che cosa l’esperienza nel club non lo ha soddisfatto e che cosa può essere fatto affinché migliori. «Questo sistema – sottolinea Leach – è utilizzato da tutte le grandi aziende “focalizzate sul marketing” e nel nostro caso ha rivoluzionato il nostro modo di gestire l’esperienza dei soci poi-
Lo staff che fa funzionare i tre club di Dublino è formato da circa 250 membri – che lavorano sia a tempo pieno sia part-time – e comprende tre general manager, tre responsabili commerciali, sette direttori tecnici e nove direttori di dipartimento. E da un po’ di tempo a questa parte è stato ridotto il numero dei responsabili “intermedi”. Un assetto organizzativo che funziona, consentendo ai West Wood Club di collocarsi nella fascia alta del mercato e di distinguersi dalla concorrenza anche tramite il listino prezzi: «I nostri concorrenti – svela Leach – propongono il mensile a 15 euro, noi a 75. Possiamo permetterci di essere così “cari” perché mettiamo al centro del nostro modello di business la qualità dello staff, ottenuta selezionando le persone giuste e investendo parecchio sulla formazione per eccellere in ogni ambito». Per frequentare i West Wood Club, bisogna pagare l’annuale tassa d’iscrizione pari a 499 euro, quindi versare la quota mensile dell’abbonamento corrispondente a 95 euro per la “tessera tennis” e 75 per quella “fitness”, cifra che si riduce a 55 euro per chi sceglie di frequentare al di fuori delle ore di punta e per gli studenti. www.westwood.ie
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i dettagli fanno
la differenza
Per gli imprenditori che desiderano innovare e avere successo, i dettagli sono una vera e propria ossessione. Presentiamo i case history, fuori dall’ordinario, di Google e Oakley per cogliere l’essenza di un approccio, innanzitutto culturale, che assicura risultati straordinari
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n queste pagine vorrei analizzare alcuni dettagli, alcune specifiche caratteristiche che possono fare la differenza anche nei fitness/ wellness club italiani. Mi è venuto il forte desiderio di farlo dopo aver visitato – nella Silicon Valley e a Irvine, in California – due eccellenze mondiali operanti nel campo di Internet e degli accessori di alta qualità destinati alle persone: Google e Oakley. Due realtà fuori dall’ordinario che quotidianamente si impegnano a offrire ai propri dipendenti, e non solo, comfort di ogni genere e, più in generale, un benessere totale. Vorrei stimolare le menti degli operatori a dirigersi verso una nuova dimensione operativa, capace di
di Gerardo Ruberto
tenere maggiormente in considerazione i dettagli dei processi finalizzati all’erogazione di un servizio di qualità rivolto ai consumatori di oggi.
vecchie domande, risposte nuove Con questo articolo mi rivolgo soprattutto agli imprenditori maggiormente attenti alla qualità del servizio, una qualità basata non semplicemente sulla proposta delle nuove attività che il mercato via via propone, ma anche e soprattutto sulla vera cura dei dettagli che interessano i processi organizzativi. Prima di procedere, vorrei condividere con voi alcune domande: • Quante volte abbiamo detto, o sentito dire, che i dettagli fanno la differenza? Tante vero? • Quante volte abbiamo cercato di attuare iniziative che ci consentissero di distinguere i nostri servizi dalla concorrenza? Anche in questo caso tante volte, vero? • Quante volte abbiamo cercato di soddisfare le aspettative dei nostri clienti con le più svariate azioni, riuscendoci, tuttavia, solo in parte? • Quante volte i clienti ci hanno abbandonato, irritati da circostanze non gestite bene o dalla mancanza di cura dei dettagli nel processo di erogazione del servizio e di assistenza (che all’apparenza sembravano banali)?
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La sede californiana di Google, realtà aziendale fuori dall’ordinario che quotidianamente s’impegna a offrire ai propri dipendenti un benessere totale
Per superare le inevitabili difficoltà, come operatori abbiamo spesso prediletto azioni legate al denaro, ovvero abbassando i prezzi, attuando scontistiche più o meno sensate, orientandoci verso rimedi temporanei, spesso trascurando l’analisi dei dettagli (provocando l’insoddisfazione dei frequentatori) e non attuando i necessari interventi. Fino ad oggi, i centri fitness/wellness si sono concentrati sull’esaltazione delle attività proposte e sui vantaggi dei servizi offerti rispetto alla concorrenza: per la palestra X, ad esempio, è importante focalizzarsi sulla quantità dei corsi offerti, sulla professionalità dei propri trainer (uguale in tanti altri club) o sul costante rinnovamento del palinsesto delle attività di gruppo. Ma questi sono i requisiti basilari di qualsiasi centro fitness/wellness.
la cultura del cliente e del servizio “L’importante è che funzioni!” è un modo di pensare da abbandonare in quanto porta alla staticità dei servizi. Che cosa, allora, può fare
la differenza? I piccoli dettagli fanno la differenza, generano esperienze innovative anche nella semplicità del vissuto quotidiano. La cultura del “cliente servito” deve essere un fattore strategico chiave nei processi organizzativi in quanto consente a chiunque imprenda nel settore servizi di conseguire risultati appaganti. La cultura del cliente e del servizio non può più essere considerata un optional. Mantenere ciò che si promette significa avere cura dei dettagli e attenzione verso le persone. Nella mia recente esperienza statunitense ho rilevato che il rispetto delle persone e la cura dei dettagli costituiscono una forma, quasi religiosa, di comportamento da parte degli operatori nel mondo dei servizi e non. A volte basta poco per essere grandi, spesso la semplicità e la cura dei dettagli offrono un’unicità che consente di distinguersi da tutti gli altri. Ho trascorso un’intera mattinata nelle due realtà aziendali californiane poc’anzi menzionate, notando innanzitutto l’armonia che regna tra
le persone, fattore che reputo essenziale per il successo. Ho potuto rendermi nuovamente conto che le persone che amano ciò che fanno si identificano con il marchio e con la vision aziendale, si sentono parte attiva e riconosciuta innanzitutto come persone, quindi come professionisti. E l’efficacia delle loro perfomance individuali e di team aumenta in modo esponenziale. Può sembrare banale, ma non lo è affatto. Le persone con le quali sono entrato in contatto – dal cuoco della mensa alle receptionist, dal manager ai trainer della palestra aziendale – erano accomunate da alcune qualità comportamentali che rispecchiano, e trasmettono, il clima positivo che si respira in questi ambienti lavorativi fuori dal comune. Mi ha colpito il sorriso che tutti mi hanno riservato, così come la voglia, manifestata da tutti, di raccontare la propria azienda, la conoscenza dei processi lavorativi. L’ho trovato davvero sorprendente! In ognuno di loro ho visto la fierezza di far parte dell’azienda e di poterne parlare positivamente raccontando il proprio ruolo e le mansioni svolte. I
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formazione delle risorse umane gioca un ruolo fondamentale.
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azioni semplici per un servizio di qualità
Anche nei fitness club e nei centri sportivi i piccoli dettagli fanno la differenza, generano esperienze innovative nella semplicità del vissuto quotidiano
loro occhi s’illuminavano trasmettendomi la passione per ciò che fanno quotidianamente. Nessuno fingeva.
non lasciare nulla al caso Il clima positivo, respirabile, è un fattore estremamente contagioso che induce chiunque a desiderare di far parte di un’azienda, sia come dipendente/collaboratore sia come cliente. Aziende di questo tipo non lasciano nulla al caso tanto a livello operativo – nella selezione, gestione e formazione delle risorse umane – quanto nel rapporto con i clienti. Mi sono reso conto che ogni dettaglio è stato pensato come soluzione a ogni possibile evenienza. Ho compreso che tutti i membri dello staff hanno assimilato questi dettagli facendoli propri, trasformando il loro operato in un vero e proprio sistema efficiente, efficace e autentico. Le persone che lavorano per queste aziende ogni giorno pensano a come rendere facile l’utilizzo dei servizi che erogano e a come dare il proprio contributo per rendere l’ambiente di lavoro piacevole, contribuendo attivamente alla so-
luzione dei problemi nel momento in cui si manifestano.
la persona giusta al posto giusto Ho notato che ogni membro del personale svolgeva il proprio ruolo non per caso, soddisfacendo alcune condizioni, essenziali per dare il meglio di sé a livello sia personale sia professionale: adeguatezza alla mansione svolta; amore per il proprio compito; desiderio di apprendere e conoscere; atteggiamento positivo, sempre e comunque; competenze professionali, che fungono da strumento operativo, e competenze relazionali, che fungono da mezzo per conquistare i clienti. Queste persone sono pienamente consapevoli che da ogni loro azione dipende una parte del successo dell’azienda in cui lavorano. E ne sono molto fieri. Sono preparate per risolvere qualsiasi problema e affrontare ogni situazione, sanno offrire comfort ai clienti. La loro selezione non dipende semplicemente dal curriculum, ma anche e soprattutto dai valori che sono disposte a mettere in campo. In queste realtà la selezione e la
In ogni area che ho visitato ho trovato persone pronte ad accogliermi, cosa che mi ha reso felice. Ho riscontrato la loro abilità nel mettere a proprio agio le persone, sapendo adeguarsi al momento e all’unicità soggettiva dell’interlocutore. Tutti hanno cercato di dirmi qualche parola in italiano, di ricordare un cibo o una città italiana. Hanno inoltre saputo indirizzarmi rispetto alle mie richieste, non facendomi mai provare la sensazione di essere “rimbalzato” da una parte all’altra dell’azienda. Hanno dimostrando, inoltre, un’elevata preparazione professionale tramite la quale riescono a rendere semplici processi complessi. La cooperazione tra loro è un mezzo per ridurre la forbice degli errori nella programmazione: nell’attraversare l’area dedicata a una mensa mi sono soffermato a osservare un gruppo di dipendenti che, nella loro bella divisa, assaggiavano alcuni cibi. Ho chiesto a uno di loro che cosa stessero facendo e ho così scoperto che si trattava del team di assaggio. Ognuno di loro si occupava di aree diverse all’interno della mensa, ma in quel momento davano una valutazione al cibo che veniva somministrato a tutti i dipendenti. Uno di loro mi ha spiegato che condividendo le loro specifiche competenze – rendendo sinergiche le loro mansioni – riescono più facilmente a capire come soddisfare i gusti delle persone e al tempo stesso a valutare la qualità del cibo e a far percepire ai dipendenti l’attenzione dedicata alla loro salute.
la passione prima di tutto Entrando in una caffetteria aziendale, mi sono imbattuto in un personaggio a dir poco fantastico: sapeva tutto del caffè e conosceva le preferenze e i desideri dei frequentatori di quell’area (circa 1.200 persone al giorno, tra ingegneri, segretarie, operai, molti dei quali lavorano mentre sorseggiano
L’accoglienza è fatta di persone e di atteggiamenti e mettere a proprio agio altre persone significa averle conquistate. Sarebbe ad esempio interessante, all’interno di un fitness club, configurare il palinsesto dei corsi affidandosi non al responsabile delle attività di gruppo, bensì a un team, appositamente costituito, composto da professionisti appartenenti a diversi settori, compresi gli addetti alle pulizie, ovviamente sotto la guida attenta del direttore tecnico. Sarebbe altrettanto interessante proporre workshop informativi e di condivisione delle scelte fatte nei vari ambiti, in modo da condividere la conoscenza e la cultura aziendale. Tutti i membri dello staff, a prescindere delle loro specifiche mansioni, dovrebbero conoscere in modo approfondito le attività proposte dal club. Tutti dovrebbero essere in grado di “spiegare la propria azienda” conoscendone i servizi e la cultura, le persone che hanno a che fare con essa e le loro aspettative. Dalla signora delle pulizie ai trainer, dalle receptionist ai venditori, tutti dovrebbero aver chiaro il “progetto azienda”. Nulla dovrebbe essere dato per scontato. Tutti dovrebbero essere in grado di prendersi realmente cura delle situazioni e di offrire sempre un reale supporto ai clienti
fare la differenza su più fronti Visitando queste due realtà aziendali a cinque stelle, ho riscontrato una cura straordinaria per ogni dettaglio: bagni pulitissimi, nessuna lampadina fulminata, nessuna porta rotta o rovinata, disponibilità di prodotti per la cura della persona, ambienti confortevoli e spaziosi, segnalazioni evidenti, comprese quelle delle uscite di emergenza,
re e di tutti i gusti. Facendo le dovute proporzioni, un club può scegliere di offrire diverse tipologie di cibo per soddisfare esigenze eterogenee e non scontentare nessun cliente.
la palestra aziendale La salute, il benessere e la produttività dei dipende passa anche e soprattutto attraverso il regolare svolgimento di esercizio fisico. E queste due aziende mettono la cultura della salute al primo posto, un vero e proprio benefit offerto alla propria forza lavoro. La cura del dettaglio, in questo caso, risiede semplicemente nel fatto che il personale può frequentare la palestra quando ne ha voglia, addirittura durante le ore di lavoro (recuperandole) o notturne. E quando frequenta l’area dedicata a fitness e wellness non può parlare di lavoro in modo da dedicarsi completamente al relax, magari sottoponendosi a un massaggio. Se i trainer – veri e propri coach che supportano il singolo individuo anche quando non può frequentare la
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la prima impressione è quella che conta
cestini ovunque e aria pulita. Mi ha inoltre colpito il fatto che in molte aree al di fuori degli uffici fosse possibile lavorare. Le caffetterie e alcune aree all’aperto sono dotate di postazioni con rete wifi per consentire ai dipendenti di concedersi momenti di maggiore creatività. La salute dei dipendenti è un importante fattore critico per le aziende lungimiranti. Per quanto concerne l’alimentazione, ad esempio, cibo non solo per saziarsi, ma giusto dal punto di vista della qualità nutrizionali e del contenuto calorico, coerente con una cultura alimentare salutare. Le due aziende californiane, per massimizzare il benessere e l’efficienza dei dipendenti, indicano la quantità calorica di ogni porzione servita, utile anche per chi si allena nelle palestre aziendali. Offre inoltre una varietà di cibo incredibile che comprende vegano, vegetariano, cucina nazionale e internazionale. Una di queste due aziende è dotata addirittura di 20 mense, ognuna delle quali propone un cibo diverso, nel rispetto delle diverse cultu-
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la loro bevanda calda preferita). Ho trovato stupefacente il fatto che avesse una parola per tutti e ascoltandolo illustrare le caratteristiche di alcune miscele di caffè mi è venuta un’irrefrenabile voglia di berne una tazza.
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Le aziende che offrono un servizio eccellente si avvalgono di persone pronte ad accogliere e mettere a proprio agio altre persone, riconoscendone l’unicità
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in modo significativo al successo dell’azienda.
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innovazioni e unicità tramite la cura dei dettagli
La maggioranza dei club propone attività e servizi molto simili. È possibile fare la differenza, e distinguersi, curando i dettagli
palestra, configurando programmi d’allenamento personalizzati – non sono presenti nella struttura, possono essere contattati dai dipendenti tramite l’apposita APP. Anche grazie all’ausilio della tecnologia di ultima generazione, vengono effettuati controlli (programmati) e momenti in cui valutare i risultati conseguiti, assicurando un’assistenza costante anche al di fuori dell’area fitness.
i clienti sono davvero speciali La cura che queste due aziende riservano ai propri clienti è impressionante. Anche in questo caso, nulla viene lasciato al caso. Risposte e feedback sono pressoché im-
mediati, l’esposizione di qualsiasi problema viene ascoltato con grande attenzione per fornire una soluzione nel minor tempo possibile. Anche i suggerimenti vengono tenuti in debita considerazioni e viene sempre dato un riscontro a coloro che li hanno dati. Il cambio dei prodotti è immediato e lo standard (elevato) di cortesia è costante (prima, durante, dopo la vendita). I clienti vengono inoltre conquistati con azioni “di sorpresa” che neutralizzano il pericolo monotonia attraverso un’erogazione flessibile dei servizi. Anche i consumatori di fitness hanno bisogno di sentirsi supportati dai club che frequentano e come tutti i clienti non vanno visti come mucche da mungere, bensì come coloro che contribuiscono
Le aziende che ho visitato mi hanno trasmesso un messaggio che vorrei condividere con voi: per esserere unici e avere successo, è necessario curare i dettagli dei processi organizzativi ancor prima di pensare alla vendita, ai prodotti e ai servizi. Le aziende di successo stanno investendo, oltre che sulle risorse umane, sulla cura dei dettagli e non trascurano nulla. Stupire le persone significa ottenere successo. Curare i dettagli significa garantire stupore e qualità nei servizi. Fate in modo di non dovervi mai giustificare con i vostri clienti perché non siete riusciti a curare ogni aspetto del vostro servizio. I corsi, le attività in sala cardio-isotonica, la piscina, il reparto estetica sono strumenti di cui disponete come tanti altri club più o meno simili al vostro. Per fare la differenza, per distinguervi, dovete curare i dettagli. Impegnarsi costantemente su ciò che si può offrire ai clienti è corretto, ma è ancor più importante assicurare loro tutte quelle attenzioni che generano un appagamento che nessuna attività può generare. Siate ossessionati dai dettagli più che dai prezzi e dalle attività.
Gerardo Ruberto È presente da oltre trent’anni nel mondo del fitness-wellness, prima come atleta di sollevamento pesi (quattro volte campione italiano) e successivamente come istruttore di body building. È approdato all’area manageriale come responsabile di palestra e poi come direttore tecnico. Ideatore dello Smiling Coach System, è specializzato in sistemi di qualità ed è consulente per la formazione e la gestione delle risorse umane, nonché docente all’Executive Master in Wellness Management presso l’università di Roma Luiss Guido Carli.
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il mondo
del fitness
Con un fatturato di 84 miliardi di dollari, quasi 184mila club e più di 144 milioni di iscritti, il mercato mondiale del fitness sembra godere di ottima salute. A rivelarlo è l’ultima edizione del Global Report stilato dall’IHRSA, che conferma il primato di Europa e Nord America e il grande potenziale di sviluppo di Asia e America Latina
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edizione 2015 dell’IHRSA Global Report, che come ogni anno fa il punto della situazione sul mercato globale del fitness/wellness, evidenzia un andamento più che positivo per i paesi già affermati e un notevole potenziale di crescita per quelli emergenti (asiatici in particolare). Secondo le stime dell’IHRSA, nel 2014 il fatturato complessivo nei cinque continenti ha superato gli 84 miliardi di dollari, con quasi 184mila club operativi e più di 144 milioni di iscritti (cfr. Tab. 1). In termini di regione geografica, Europa e Nord America continuano a primeggiare nonostante il grado di maturità ormai raggiunto: del resto, se si prende il fatturato come parametro di riferimento
a cura di Andrea Muzzarelli
si può osservare che in cima alla classifica si collocano Stati Uniti (primi a livello mondiale anche per numero di club e iscritti) e Regno Unito – rispettivamente con 24,2 e 6,7 miliardi di dollari. Nella Top 10 globale (cfr. Tab. 2) troviamo poi altri paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna) e il Canada, nonché alcune nazioni latinoamericane (Argentina, Brasile, Messico) e asiatiche (Giappone e Corea del Sud). Interessante notare – a dimostrazione di come il mercato mondiale tenda ancora a essere concentrato in un numero relativamente ristretto di nazioni – che i primi dieci paesi per fatturato rappresentano il 73% del totale; i primi dieci per numero di club il 66%; i primi dieci per numero di soci il 75%.
europa ai vertici mondiali per fatturato Con 48 milioni di soci, circa 51mila club e un fatturato annuo pari a 35 miliardi di dollari, l’Europa rappresenta la regione più profittevole per il mercato mondiale del fitness: prima in assoluto per ricavi, è seconda solo al Nord America per numero di iscritti. A sua volta, il mercato europeo è guidato – in termini di fatturato e numero di soci – da Germania e Regno Unito: secondo i dati forniti da DSSV (Deutscher Sportstudio Verband), la Germania conta ben 9 milioni di iscritti e circa 8mila tra health club (tradizionali, per sole
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Fitness First, che nel 2010 e 2011 ha venduto 91 dei suoi club europei, ha ora deciso di posizionarsi nella fascia alta del mercato e pare sia intenzionata a cedere altri 80 club ubicati in Germania
donne, medical, low cost, micro etc.) e studio. Secondo Leisure Database Company, in Gran Bretagna ci sono invece oltre 6mila centri frequentati da circa 8,3 milioni di praticanti. Come noto, gli ultimi anni non sono stati facili nemmeno per il Regno Unito, ma i più recenti sviluppi dimostrano che i club britannici stanno cercando non solo di archiviare il passato, ma anche di programmare un futuro più soddisfacente. Lo scorso anno alcune aziende hanno dovuto “aggiustare” situazioni divenute molto delicate e altre si sono lanciate nella realizzazione di ambiziosi progetti. Se LA Fitness ha pianificato la cessione di 33 dei propri 80 club nell’ambito di un piano generale di ristrutturazione, una catena internazionale come Fitness First –
che nel 2010-11 ha venduto 91 centri fitness europei – ha deciso di modernizzare le proprie strutture per rivolgersi a un target di clientela più elevato e di intensificare il proprio impegno (soprattutto in India) sul fronte del franchising. I dirigenti hanno così annunciato di essere interessati a cedere altri 80 club in Germania per finanziare (e accelerare) un processo di “restyling” da oltre 430 milioni di dollari. Come ha dichiarato a Leisure Opportunities l’amministratore delegato Andrew Cosslett, «stiamo invertendo un trend quinquennale di declino, quindi la strada da percorrere è ancora lunga, soprattutto per riuscire a posizionarci in una fascia più alta del mercato». Un’altra importante catena come Virgin Active, infine, ha venduto 9 club
annunciando al contempo di voler investire 165 milioni di dollari nei prossimi tre anni per rinnovare ed elevare il target di tutti i propri centri del Regno Unito. Ottimi sono anche i risultati registrati da Spagna e Francia, rispettivamente terza e quarta sia per numero di soci sia per fatturato, nonché quarta e sesta per numero di club. Tutt’altro che marginale la posizione dell’Italia, seconda per numero di club (circa 6.500) e quinta sia per fatturato (2.819 milioni di dollari) sia per numero di soci (4,3 milioni). Da tenere d’occhio è senza dubbio la Russia, che incalza i paesi sopra menzionati collocandosi sesta per fatturato e numero di soci e quinta per numero di club (cfr. Tab. 3). Il crescente peso di questo paese nel settore mondiale
TABELLA 1 – MERCATO GLOBALE PER AREA GEOGRAFICA Fatturato totale ($)
Numero totale club
Numero totale iscritti
Europa
35.009.912.448
51.299
47.668.950
USA e Canada
26.800.000.000
40.710
59.750.000
Asia-Pacifico
14.416.000.000
31.011
17.355.500
America Latina
5.892.483.232
55.809
15.719.490
Africa e Medio Oriente
2.180.760.000
5.090
4.184.500
84.299.155.680
183.919
144.678.440
Area geografica
Totale
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Il marchio statunitense Planet Fitness nel 2014 ha aperto 171 nuove strutture e oggi identifica 900 fitness club dislocati negli Stati Uniti, a Puerto Rico e in Canada
TABELLA 2 – TOP 10 MERCATO GLOBALE Fatturato (mln $)
Numero club
Numero iscritti (mln)
1
USA (24.200)
USA (34.460)
USA (54)
2
UK (6.722)
Brasile (31.809)
Germania (9,08)
3
Germania (6.246)
Germania (8.026)
UK (8,30)
4
Spagna (5.214)
Argentina (7.900)
Brasile (7,95)
5
Giappone (5.158)
Messico (7.826)
Spagna (6,72)
6
Francia (3.421)
Corea del Sud (6.839)
Canada (5,70)
7
Italia (2.820)
Italia (6.500)
Francia (4,41)
8
Canada (2.600)
Canada (6.250)
Italia (4,33)
9
Australia (2.555)
UK (6.112)
Giappone (4,16)
10
Brasile (2.442)
Giappone (5.979)
Cina* (3,88)
*Escluse Hong Kong e Taiwan
TABELLA 3 – TOP 5 EUROPA Fatturato (mln $)
Numero club
Numero iscritti (mln)
1
UK (6.722)
Germania (8.026)
Germania (9,1)
2
Germania (6.246)
Italia (6.500)
UK (8,3)
3
Spagna (5.214)
UK (6.112)
Spagna (6,7)
4
Francia (3.422)
Spagna (4.935)
Francia (4,4)
5
Italia (2.819)
Russia (3.623)
Italia (4,3)
del fitness è dimostrato, ad esempio, dall’interesse che World Gym sta manifestando nei suoi confronti. La catena statunitense, che conta 200 centri in franchising in 18 paesi, ha infatti inaugurato di recente il suo quindicesimo club russo a Veshki. Come confermato da imprenditori locali quali Anastasia Yusina (Strata Holding), il mercato russo, ormai maturo, è in grado di offrire al pubblico tutti i principali format oggi disponibili. «Ora si tratta di trovare il giusto equilibrio», ha osservato l’imprenditrice russa, «creando inoltre un modello finanziario che funzioni al meglio e lavorando perché il settore diventi più coeso al proprio interno». Dietro alla Russia, al settimo posto in graduatoria, si colloca l’Olanda che, nonostante le sue piccole dimensioni (appena 16 milioni di abitanti), vanta un tasso di penetrazione (percentuale di popolazione iscritta a un club) tra i più alti del Vecchio Continente. Ne consegue un fatturato annuo superiore a un miliardo e settecentomila dollari, generato 2.280.000 iscritti ai 2.052 club dislocati sul territorio nazionale. Tra i mercati europei ancora emergenti c’è sicuramente la Polonia, che vanta un interessante poten-
il primato statunitense I dati sul Nord America continuano a essere decisamente positivi. Negli Stati Uniti il 2014 ha segnato un miglioramento sull’anno precedente in termini sia di numero di club (passati da 32.150 a 32.460) sia di fatturato complessivo (da 22,4 a 24,2 miliardi di dollari), con ben 54 milioni di americani iscritti a un fitness club (cfr. Tab. 4). In Canada gli iscritti hanno invece raggiunto i 6 milioni e le strutture sono circa 6mila, con un potenziale che – secondo una ricerca indipendente condotta da IBIS World
La catena 24 Hour Fitness attualmente possiede e gestisce circa 400 club negli Stati Uniti, servendo più di 4 milioni di soci
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– dovrebbe garantire una crescita annua del fatturato fino al 2019. A sostenere questo andamento ci saranno diversi fattori, tra cui la crescente domanda di programmi mirati a contrastare l’obesità e l’invecchiamento e a migliorare le prestazioni sportive. I dati diffusi dall’IHRSA hanno poi confermato che i club svolgono un ruolo sempre più importante nell’aiutare le persone a mantenersi attive e in salute. «Per il secondo anno consecutivo le visite ai club hanno superato i 5 miliardi, segnando un traguardo straordinario per il settore», ha sottolineato Joe Moore, presidente e CEO dell’IHRSA. «Ciò significa che ogni socio ha frequentato il proprio club in media 103 volte nel corso dell’anno – un risultato sinora mai raggiunto, che dimostra quanto importante sia diventato il ruolo dei club nell’aiutare sempre più americani a migliorare la propria salute». Come in Europa, il settore ha raggiunto la piena maturità e la competizione si sta facendo più pressante. Tanto che in tempi recenti si sono registrate fusioni e acquisizioni di alto profilo per dimensioni e rilevanza strategica. Nel 2014
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app introdotte in questi anni). E il futuro? Sarà caratterizzato da una maggiore diversificazione dell’offerta, almeno secondo quanto prevede Olav Thorstad, CEO di HFN (catena presente in Norvegia, Svezia e Finlandia) e vincitore dell’IHRSA European Club Leadership Award 2014. «Abbiamo bisogno di individuare nuove strade per ispirare e aiutare nuove fasce della popolazione», ha dichiarato Thorstad. «Inclusi coloro che, per qualsiasi ragione, preferirebbero esercitarsi fuori dai club».
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ziale di sviluppo. Fitness World, catena danese che detiene circa il 50% del mercato nazionale, ha deciso di rilevare il brand polacco Condizione proprio per avere una chiave strategica di accesso a questo paese. L’obiettivo dichiarato è replicare il successo ottenuto in Danimarca – sfida non da poco, se si considerano le differenze culturali e strutturali fra i due paesi. In generale, i trend oggi dominanti in Europa sono quelli caratteristici di un mercato maturo: la cura della salute è oggetto di un serio interesse; c’è una crescente consapevolezza del pubblico nei confronti dei benefici di uno stile di vita salutare; il numero dei club e di strutture analoghe è in costante aumento; la concorrenza è sempre più intensa; i fornitori di servizi low cost sono in forte crescita; si moltiplicano i modelli di business innovativi così come si accorciano i tempi di cambiamento dei modelli gestionali adottati; si riduce la pressione sulla profittabilità; si profila una concorrenza agguerrita da parte di soluzioni “non club” legate soprattutto a internet e al mondo virtuale (basti ricordare le tante
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Anytime Fitness è il franchising numero uno al mondo nel settore fitness, secondo nella classifica generale statunitense, davanti a giganti come Subway e McDonald’s
Curves International ha rilevato il marchio Jenny Craig, arricchendo il proprio portfolio di oltre 600 club (di proprietà o in franchising) tra USA, Canada, Puerto Rico, Francia, Australia e Nuova Zelanda. A sua volta, Curves era stato precedentemente rilevato dalla società di investimenti statunitense North Castle Partners. La californiana 24 Hour Fitness, tra
le maggiori catene degli Stati Uniti, è passata di mani: Forstmann Little & Co. l’ha infatti ceduta a AEA Investors. Con una nuova squadra al comando (Frank Napolitano come presidente e Mark Smith come CEO), 24 Hour Fitness attualmente possiede e gestisce circa 400 club in 18 stati per un totale di oltre 4 milioni di soci. La nuova dirigenza ha innanzitutto arruolato come
TABELLA 4 – TOP 5 AMERICA Fatturato (mln $)
Numero club
Numero iscritti (mln)
1
USA (24.200)
USA (34.460)
USA (54)
2
Canada (2.600)
Brasile (31.809)
Brasile (7,95)
3
Brasile (2.442)
Argentina (7.900)
Canada (5,70)
4
Messico (1.479)
Messico (7.826)
Argentina (2,8)
5
Argentina (1.200)
Canada (6.250)
Messico (2,74)
TABELLA 5 – TOP 5 ASIA-PACIFICO Fatturato (mln $)
Numero club
Numero iscritti (mln)
1
Giappone (5.158)
Corea del Sud (6.839)
Giappone (4,1)
2
Australia (2.555)
Giappone (5.979)
Cina* (3,9)
3
Cina* (2.078)
India (3.800)
Australia (3,4)
4
Corea del Sud (1.880)
Australia (3.351)
Corea del Sud (2)
5
India (669)
Cina* (2.670)
India (0,95)
*Escluse Hong Kong e Taiwan
senior manager professionisti di grande talento ed esperienza. Ottimi anche i risultati registrati da Planet Fitness – nel 2014 sono stati aperti ben 171 nuovi club per un totale di 900 tra Stati Uniti, Puerto Rico e Canada – che da diversi anni persegue con grande determinazione una strategia di crescita continua. Non si può infine non menzionare Anytime Fitness: Entrepreneur Magazine l’ha inserita nella Franchise List 500 per il 2014 al primo posto tra i franchising per il fitness e al secondo nella classifica generale, davanti a giganti come Subway e McDonald’s. La cosa non stupisce, se si considera che dal 2009 la catena ha aperto almeno 250 nuove unità all’anno: oggi i club sono 2.300 in sedici paesi e cinque continenti, con quasi 2 milioni di soci.
le potenzialità dell’america latina Nonostante il deterioramento dei fondamentali economici che negli ultimi anni ha interessato diversi paesi (come Brasile, Venezuela e Argentina), in Centro e Sud America il settore fitness continua a registrare buoni risultati, con 15 milioni di clienti in 16 paesi per un totale di 55mila club. I tre principali mercati sono il Brasile, il Messico e l’Argentina, che da soli rappresentano circa 13 milioni di soci. Benché i numeri siano di per sé notevoli, le caratteristiche demografiche, i bassi livelli di penetrazione e la crescente attenzione all’importanza di uno stile di vita attivo fanno sì che vi siano ancora ampi margini di crescita (cfr. Tab. 4). Il Messico è un ottimo esempio: i club sono quasi 8mila, i soci 2,7 milioni, il fatturato annuale raggiunge il miliardo e mezzo di dollari. Nonostante questo, con una popolazione superiore ai 123 milioni, il tasso di penetrazione è pari appena al 2,2%. Molti operatori del settore sono quindi fiduciosi nel fatto che – con gli attuali tassi di sviluppo dell’economia messicana – nei prossimi anni si potrà contare su una crescita più robusta e veloce. Altro mercato di grande interesse è la Colombia, che conta importanti realtà imprenditoriali come Bodytech, catena che si sta am-
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La catena Celebrity Fitness ha recentemente aperto 50 club in Indonesia, Malesia, Singapore e India, conquistando più di 170.000 clienti
pliando con successo anche in Perù e Cile. Dal 1998 a oggi ha aperto 120 club raggiungendo i 250mila soci in tre paesi. E i suoi fondatori (Nicolás Loaiza e Gigliola Aycardi) sono stati recentemente insigniti, da Ernst & Young, del premio Entrepreneur of the Year. Quanto al Brasile, sono molti i fattori che indurrebbero a ritenerlo
una regione dalle grandissime potenzialità – dimensioni del sistema economico e della popolazione, bassa penetrazione del mercato (3,83%), interesse crescente nei confronti del fitness. I primi mesi del 2015 hanno però segnato l’introduzione di una serie di provvedimenti che potrebbero rappresentare un freno ai nuovi progetti di
investimento: per contenere l’inflazione e ridurre il debito pubblico, infatti, si sono introdotte nuove tasse e sono stati alzati i tassi di interesse. In molti ritengono comunque che lo scenario sia ancora complessivamente positivo. È il caso di Gustavo Borges (campione olimpionico di nuoto nonché membro del consiglio direttivo
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La catena colombiana Bodytech è oggi presente anche in Perù e Cile. Dal 1998 a oggi ha aperto 120 club, attualmente frequentati da 250.000 soci
dell’IHSA), secondo il quale uno dei maggiori punti di forza dei club brasiliani (tra i quali vale la pena ricordare almeno due catene, Unique Fitness e Runner) consiste nella loro capacità di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti. Le Olimpiadi del 2016, inoltre, dovrebbero contribuire ad accrescere l’interesse del pubblico nei confronti del fitness e dell’attività fisica in generale.
un grande avvenire per il sol levante Ci sono pochi dubbi sul fatto che la regione Asia-Pacifico rappresenti oggi uno dei più grandi e promettenti mercati al mondo per il settore health&fitness. Se in America Latina le opportunità di crescita appaiono incoraggianti, in questa regione le potenzialità sembrano addirittura inimmaginabili. Soprattutto in aree quali il Sud-Est asiatico, le dinamiche demografiche ed economiche sono molto favorevoli e si combinano a una sempre maggiore attenzione nei confronti della salute e dei benefici legati all’attività fisica. Al contempo, la presenza di numerosi operatori internazionali garantisce la diffusione del know-how necessario a supportare una crescita non solo rapida, ma anche solida e duratura. La regione Asia-Pacifico conta 17 milioni di soci, 29mila club in 14 mercati (escludendo il Vicino Oriente) e un fatturato annuo complessivo intorno ai 14,5 miliardi
di dollari. Come in America Latina, un tasso medio di penetrazione ancora molto basso (3,8%) indica che il potenziale da sfruttare è notevole – soprattutto se si considera che solo cinque paesi della regione (tra cui Australia e Nuova Zelanda) possono vantare valori superiori a quello medio. Di grande interesse sono in particolare Cina e India, dove i livelli di penetrazione sono estremamente contenuti (rispettivamente 0,4 e 0,12%) nonostante numeri assoluti tutt’altro che trascurabili: se la Cina dispone di circa 2.700 club frequentati da 3,9 milioni di clienti, l’India è a quota 3.800, con un milione di soci (cfr. Tab. 5). «La mia sensazione è che in futuro la Cina potrà vantare la più alta concentrazione di fitness club al mondo», ha dichiarato Robert Brewster, delegato IHRSA che ha presieduto la quarta edizione di ChinaFit/IHRSA China Management Forum, svoltasi nel novembre 2014. L’India è invece al centro delle attenzioni di Fitness First, che nei prossimi cinque anni investirà ben 25 milioni di dollari in un ambizioso progetto di espansione che dovrebbe quadruplicare i club oggi esistenti con nuove aperture a Delhi, Mumbai e Bangalore, portando il numero di iscritti sopra la soglia dei 45mila e creando circa 1.250 nuovi posti di lavoro. «Una nuova generazione di consumatori sta gradualmente diventando consapevole dei benefici propri di uno stile di vita attivo», ha spie-
gato l’amministratore delegato di Fitness First Andy Cosslett. «Allo stesso tempo, però, vogliono qualcosa di più di quanto offerto da un club tradizionale: nuove tipologie di allenamento, maggior supporto e ispirazione da parte dello staff… Insomma, un club all’avanguardia che sia in grado di soddisfare ogni loro esigenza». Un’altra catena che sta mietendo successi in Asia è Celebrity Fitness, che ha aperto 50 centri in quattro paesi (Indonesia, Malesia, Singapore e India) conquistando oltre 170mila clienti. Per numero di club, si tratta del primo marchio sia in Indonesia sia in Malesia. Gli obiettivi futuri includono il rafforzamento della posizione di mercato puntando, tra le altre cose, su innovativi programmi di fidelizzazione e su una maggiore sensibilizzazione all’importanza di uno stile di vita attivo. Nella regione non poteva mancare un colosso come Anytime Fitness, che lo scorso autunno ha inaugurato il primo club nelle Filippine, a Manila, nell’ambito di un ben più ampio programma di rafforzamento del marchio in paesi come Cina, Malesia, Hong Kong e Taiwan. Su mercati molto più maturi come Hong Kong e Singapore si è invece ritagliato uno spazio di tutto riguardo Pure Fitness, brand leader nella fascia high-end che fa parte di Pure Group, fondato da Colin Grant (CEO) e Bruce Rockowitz (presidente). Grant ha precisato che nell’immediato futuro la strategia di Pure Fitness punterà a una rapida espansione: l’obiettivo è di avere 10 club a Hong Kong e 5-6 a Singapore entro i prossimi tre anni. Singapore è ormai ritenuta una vetrina fondamentale da molti operatori internazionali del settore: tanto che anche Fitness First sta progettando di testarvi, entro il 2015, un concept del tutto nuovo ed esclusivo rispetto ai propri standard abituali. I clienti? Manager di alto livello disposti a pagare tariffe più che doppie di quelle ordinarie. La versione integrale di IHRSA Global Report 2015 è acquistabile al seguente indirizzo: www.ihrsa.org/ihrsa-globalreport
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L'esercizio fisico ti cambia la vita
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cliente potenziale
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Il video-corso per formare e motivare lo staff
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Benvenuto alla Medical Sport,
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è dal 1990 che siamo mossi costantemente dal desiderio di “aiutare più persone possibili ad avere un corpo più sano per una vita più felice”. Cerchiamo di raggiungere questa nostra Vision alzandoci ogni mattina con la voglia di trovare sempre nuovi e migliori modi d’ispirare la nostra comunità locale a rendere l’Esercizio Fisico una sana Abitudine di Vita, tanto quanto il lavarsi i denti. Perché crediamo fortemente che prevenire è sempre molto meglio che curare. Ma dato che la salute dipende anche da altri importanti fattori, noi ci impegniamo nel rendere il nostro fitness club molto più che una semplice palestra: un vero e proprio Perno Centrale di Positivi Stili di Vita. Un luogo dove più professionisti, uniti in team, si impegnano nel diffondere una Cultura Wellness basata su altri 6 importanti principi in aggiunta all’Esercizio Fisico: attività fisica, alimentazione sana, pensiero positivo, amicizie divertenti, rispetto del pianeta e città sicure. Ti aspettiamo alla Medical Sport: scoprirai che mantenersi in forma e in salute è molto più facile, rapido e piacevole di quanto tu possa immaginare.
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Non hai più scuse, ormai lo sanno tutti, anche i bambini: la ricetta per vivere molto meglio e più a lungo è molto semplice: muoversi regolarmente, mangiare in modo sano, avere un atteggiamento mentale positivo e relazioni sociali significative. E questi
quattro elementi dello star bene, essendo sinergici tra loro, danno vita a un circolo virtuoso. L’attività motoria – sia essa attività fisica spontanea come camminare o salire le scale, l’esercizio fisico svolto in un fitness club o in una piscina e lo sport in tutte le sue declinazioni – gioca un ruolo importantissimo, per non dire vitale. Medici e ricercatori sono da parecchi anni concordi,
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in move we trust: innamorati del movimento
Gli operatori di club possono diventare counselor in grado di creare esperienze di gioia e sorpresa, di avviare le persone all’esercizio fisico motivandole, ispirandole, sostenendole, fidelizzandole. Ricorrendo alla magia della dopamina moltiplicata dalla serotonina
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ari colleghi, desidero approfondire con voi alcune riflessioni in merito ai principi ispiratori che la vita di atleta e il mestiere di consulente mi hanno trasmesso, dunque sulle tante persone e maestri che ho incontrato. Quelli come noi, che investono energie per documentarsi, leggere, studiare e confrontarsi su come migliorare la propria efficacia professionale, anche grazie a questa rivista, hanno scelto di operare nel mondo del wellness per circostanze, ruoli e contesti differenti.
di Edoardo Cognonato
Le nostre storie possono differire per molti fattori: qualcuno opera da molti anni, altri hanno appena cominciato, ciascuno con le proprie aspirazioni, motivazioni e aspettative personali. Eppure tutti possiamo essere accomunati da un principio unificatore cui aderire: la relazione d’aiuto. Questa definizione, utilizzata soprattutto in ambito psico-pedagogico-sociale, merita un approfondimento culturale e professionale.
promotori della salute La mia visione di questa nostra scelta professionale in ambito sportivo si estende a un orizzonte umano, oltre che tecnico, e abbraccia una prospettiva esistenziale che mi affascina. Siamo tutti, in essenza, promotori della salute. Siamo “motori” pro salute. E in quanto “motori” trasformiamo energia statica (carburante) in movimento. Movimento che a sua volta ci smuove dentro, corpi e menti, e produce cambiamenti: fisici, mentali, emozionali, affettivi, sociali. Siamo pro-motori, ovvero stiamo dalla parte del pro, del positivo, dell’intenzionale, del vantaggioso. Aiutando a recuperare la nostra istintiva “espressività animale” attraverso il movimento restituiamo quella dignità vitale che il nostro corpo ha smarrito con l’assuefazione al “letargo post industriale” e la sua sindrome ipocinetica: mancanza di movimento. La nostra specie di primati evoluti
facciamoci qualche domanda Avvicinandomi alla boa dei 60 anni, mi sorgono alcune domande che rivolgo a me stesso e a tutti voi. Perché così tante persone sono depresse e senza vita negli occhi? Perché così tanti psicofarmaci per combattere l’ansia? Perché così tanto consumo di droghe per sentirsi più vivi? Perché è diventato così normale che il mondo economico e
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si è trasformata attraverso migliaia di anni grazie al movimento legato alla caccia, alla sopravvivenza con la vita nomade. Solo recentemente nel nostro ciclo evolutivo la prima “rivoluzione”, quella agricola, ci ha resi stanziali, riducendo la necessità di inseguire il cibo, consentendoci di coltivare e allevare. Una grande invenzione che ha trasformato il nostro stile di vita, migliorandone la qualità, contribuendo quindi alla nostra salute. La seconda “rivoluzione”, quella industriale, ci ha regalato ancora più comfort e produttività, più tutela e benessere, contribuendo alla longevità, all’espansione demografica, alla gestione scientifica e tecnologica della nostra salute. La terza “rivoluzione”, quella informatica-digitale, ci ha resi ancora più innovativi e capaci di creare, innovare, produrre, conoscere, comunicare, scambiare, generare valore. Ancor più scienza e tecnologia, scoperte-soluzionivantaggi. Tutte e tre queste rivoluzioni hanno contribuito a incrementare il numero di individui sul pianeta e la loro longevità: parametri importanti per il paradigma scientifico di “salute”. Effettivamente viviamo più numerosi e più a lungo. Ma siamo veramente più sani? Godiamo di più della nostra vitalità? Facciamo buon uso di queste quantità maggiori di cui disponiamo? La sedentarietà endemica che ha drasticamente invertito in poche generazioni la vitalità dinamica dei nostri progenitori quanto influisce su questo pianeta? E sulla nostra identità di “animali sani”? I corpi ammalati di assuefazione al letargo fin dall’infanzia, sono sani solo perché statisticamente durano più a lungo?
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Come esseri umani siamo progettati per provare piacere attraverso il movimento ed è compito degli operatori di club indurre i sedentari a cambiare stile di vita
la finanza siano ostaggio della cocaina? Perché il cibo, ingurgitato e contemplato in tutte le salse anche in tv, è diventato così gratificante da monopolizzare le esperienze di piacere nelle nostre vite? Perché ogni generazione manifesta un tasso di obesità crescente rispetto a quella precedente? Perché è diventato così normale accettare l’immagine dei nostri corpi abbrutiti da appagamenti passivi e virtuali che ci anestetizzano? Perché siamo rapiti da Tv, social network, web e smartphone? Perché è in costante aumento il disagio adolescenziale e la dissonanza tra l’estetica dell’immagine ideale e quella dei corpi reali dei nostri ragazzi? E soprattutto, perché siamo così pochi a fare qualcosa per cambiare tutto questo? Mi piace stimolare il ribelle che alberga in ciascuno di noi, farlo uscire con rabbia, farlo reagire, indurlo a opporsi, a gridare “Adesso basta! Voglio cambiare!”.
aiutiamo le persone a cambiare Aiutare a cambiare è la nostra missione. Dobbiamo aiutare le persone a desiderare il cambiamento, con tutto il cuore, dal profondo. Aiutarle a crederci, a provarci, a insistere, a tener duro, a riuscire, a scoprire l’intimo piacere che si cela dietro alla sana fatica
del movimento restituito alla sua dignità fisiologica e psicologica. Il nostro organismo gode se si muove, gode se lo fa con naturalezza e libertà, gode se ne assapora il gusto. Come esseri umani siamo progettati per provare piacere attraverso il movimento che originariamente ci serviva per procurarci il piacere del cibo (caccia) e della relazione (incontri) o per difenderci (fuga dai pericoli). Rinunciando a questa identità strutturale, psico-somatica, perdiamo irrimediabilmente la nostra vocazione animale. Spostiamo l’attenzione al pensiero, alla dimensione razionale e intellettuale-virtuale delle nostre esistenze, intasandoci di astr-azione e distr-azione proprio perché dimentichiamo l’azione.
invitiamo i sedentari a una festa gioiosa I nostri corpi umiliati e disattivati nella loro essenza si ribellano gridando patologie endemiche finora rare, come la sindrome metabolica e la depressione, le cardiopatie e l’obesità. Restituire dignità alle nostre vite attraverso il movimento è una rivoluzione culturale, sociale, morale della quale appropriarci con slancio, entusiasmo e orgogliosa generosità. Dobbiamo aiutare i sedentari a gioire. Dobbiamo superare le loro
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diffidenze e resistenze, i loro pregiudizi e disagi. Dobbiamo prenderli per mano e accompagnarli, incoraggiarli, sostenerli. Dobbiamo animare i loro pensieri con il coraggio delle nostre coscienze amorevoli. Ci vuole più amore nei nostri club. Ci vuole più coraggio per incontrare i sedentari bisognosi di aiuto, avvicinandoli con fiducia e un caldo sorriso ottimista e incoraggiante: nelle loro vite, nelle loro abitudini, nelle loro case, nelle loro famiglie, nelle loro aziende, nei loro rifugi. Per invitarli a una festa dove si preparano, in gruppo, gioia e sorprese. Dobbiamo accoglierli al party del movimento, facendo in modo che risulti un gioco piacevole fin dalla prima esperienza, in tutte le sue fasi e tutti i suoi dettagli. Dobbiamo stupirli, affascinarli, incuriosirli, stimolando la loro attenzione e il loro desiderio di tornare da noi. Benigni ci riesce con La Divina Commedia. Perché? Perché ci mette il cuore, non solo la competenza. Perché rende divertente una cosa seria. Perché col sorriso avvicina e riscalda, prima di porgere. Ecco come si manifesta l’approccio empatico.
professionisti che diventano counselor La nuova competenza del professionista che diventa counselor è innanzitutto l’attivazione emotiva, in tutto ciò che fa: al telefono, nei primi incontri, nella didattica, all’interno dei gruppi, nelle proposte, nelle correzioni, nei feedback, nelle trattative, nell’ascolto. Tutte le fasi del ciclo di servizio, tutti i momenti chiave dell’erogazione del valore, possono essere animati da questo principio: ispirare le persone. Attivare il sistema limbico del loro cervello, prima di ogni altra cosa. Focalizzarsi sulla loro dimensione emotiva attraverso quel canale di comunicazione, l’empatia, che stimola la produzione del neuro-trasmettitore più importante per accendere la loro motivazione: la serotonina. È questo il mediatore chimico-magico che accende l’energia motivazionale nel nostro cervello prima che arrivi la dopamina derivante da risultato e soddisfazione, prima che entrino in circolo quelle endocrine che solo con la pazienza, la ripetizione fiduciosa degli stimoli e degli allenamenti inizierà a ma-
Il nostro sistema limbico pulsa di gioia quando celebriamo i risultati conseguiti
nifestarsi nelle persone sedentarie. All’inizio, il loro organismo non è ancora in grado di produrre le molecole del piacere in forma così intensa e percepibile. Ecco perché è così importante focalizzarci sul loro precursore più importante che scalda i cuori e le menti, non solo i muscoli e le articolazioni. La serotonina è prodotta dall’accoglienza, dal sorriso, dal contatto emotivo degli sguardi, degli incoraggiamenti, del supporto. È la molecola del calore umano che ci rende unici su questo pianeta, che ci incoraggia e ci induce a fare gruppo, che ci unisce nelle difficoltà, che moltiplica l’efficacia della dopamina tramite la condivisione dei suoi benefici con i nostri simili. La serotonina ha un effetto moltiplicatore sulla soddisfazione e sulla gratificazione individuale.
la serotonina della condivisione e della celebrazione Perché i giocatori di calcio, che dopo aver segnato un goal esultano trasudando in pochi secondi il torrente di dopamina che il loro cervello percepisce, hanno così bisogno degli abbracci dei compagni, della gioia dei tifosi, di dedicare la loro performance a una persona cara, magari dichiararla al mondo mostrando la maglietta indossata sotto alla divisa? Perché la serotonina della condivisione e della celebrazione moltiplica in modo esponenziale il piacere prodotto dalla dopamina. Noi esseri umani siamo i più evoluti su questo pianeta anche e soprattutto perché siamo capaci di aiutarci e insieme affrontare le sfide, siamo capaci di unire le forze e fare il tifo gli uni per gli altri. Tutto questo ha un nome: solidarietà, sostegno, fiducia. Il nostro sistema limbico ha bisogno di pulsare di gioia celebrando i risultati in ogni esperienza, anche quando è piccola e apparentemente banale. Il bisogno compulsivo di serotonina nell’utilizzo dei social network merita una riflessione: che cosa si nasconde dietro a un “mi piace”? Quanta fame di apprezzamento e condivisione ci alimenta nell’abitudine di fare gruppo velocemente e condividere piccoli-grandi
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motivati dai risultati, ma ispirati dai significati Quando guardo un atleta vincere tagliando per primo il traguardo – con un po’ d’invidia perché io non ci riuscivo – vedo i suoi occhi che esultano, i suoi gesti che manifestano gioia per via del torrente di dopamina che si diffonde in pochi secondi in ogni cellula del suo corpo. E capisco quanto debba essere bello e gratificante. Ma per quanto sia piacevole, il significato di quella gioia travolgente viene moltiplicato dalla celebrazione sul podio, quando tutto il pubblico onora, magari in piedi e in silenzio, la sua vittoria, il suo talento, il suo coraggio. E tutto questo impiegando i simboli del valore condivisi in gruppo: la medaglia al collo, la bandiera della sua nazione, l’onore dell’inno nazionale, l’applauso del pubblico e la gioia del mondo collegato dalle TV. Serotonina pura che celebra e moltiplica all’infinito il valore del risultato. La stessa prestazione in solitaria, in allenamento, in intimità individuale non avrebbe quella soddisfazione. Per quanto gratificante, assume valore all’interno del gruppo, della comunità umana che ne apprezza e riconosce con calore il significato: ispirazione. Il suo ricordo nella vita sarà collegato a questo momento di intensa umanità. Se la stessa medaglia arrivasse per corrispondenza al secondo qualificato, perché il primo squalificato per doping, il suo rammarico sarebbe proprio non aver vissuto questo momento, questa gioia, questa esperienza emotiva profonda. Siamo motivati dai risultati, ma ispirati dai significati. I significati contano più dei risultati in sé, perché attivano più profondamente il nostro inconscio. Ci toccano dentro. Cambiano la prospettiva di tutto ciò che facciamo.
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eventi della nostra quotidianità? È più facile nel mondo degli incontri virtuali perché si rischia meno, ci si mette in gioco con uno schermo e delle immagini, non con gli occhi, con la pelle, con la pancia. Eppure ci bastano questi piccoli momenti di “amicizia”, che accettiamo e chiediamo, per sentirci più motivati e coinvolti nelle nostre vite.
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Come i giocatori di calcio hanno bisogno degli abbracci dei compagni dopo un goal, i soci del fitness club hanno bisogno di celebrare i risultati ottenuti
Per ispirare le persone ci vuole serotonina, e tutti possiamo stimolarla celebrando sinceramente e con calore tante piccole vittorie, sostenendo e accogliendo nei momenti difficili, tenendo fiduciosamente per mano anche quando la dopamina sembra non arrivare. È la specializzazione dei professionisti che scelgono di allenare in se stessi, nel proprio sistema limbico, l’approccio empatico che richiede autenticità, passione, gioia di aiutare.
il compito degli operatori di club Come operatori di club, dobbiamo rendere piacevole la prima e ogni prova di movimento. Far scoprire a piccoli passi quanto è bello ricominciare a muoversi, un poco alla volta. Onore al movimento: dobbiamo restituirgli la sua dignità con gioia, intraprendenza, coraggio e ottimismo. Con pazienza tenere per mano e rassicurare chi teme e non percepisce subito quelle endorfine, così abituali per chi da tempo si allena con gusto e sa già quanta energia e piacere otterrà dal prossimo allenamento, anche quando proprio non ha voglia di iniziarlo!
Qualunque sia il nostro contributo operativo all’interno di un club, a prescindere dal nostro ruolo – accoglienza, vendita, didattica, organizzazione, supporto motivazionale, logistica – dobbiamo fare squadra e cooperare per aiutare le persone a raggiungere e mantenere lo stile di vita più salutare possibile. Dobbiamo incoraggiare la scelta di aderire all’esercizio fisico regolare come agente di cambiamento fisico, mentale ed emozionale, per migliorare la salute e incrementare la vitalità delle persone. Dal mio punto di vista di “più persone possibile”. Possiamo scegliere di essere missionari del movimento.
perché aiutare le persone e come farlo Aiutiamo perché non è facile. Aiutiamo come un adulto aiuta il suo cucciolo a imparare a camminare: sostenendolo nei primi passi, affiancandolo nelle sue prime esperienze esplorative del mondo in verticale, passando da quadrupede capace di gattonare all’esperienza magica di bipede, incerto e precario. Avete presente come sorride gioioso un bimbo alle prese con i primi passi, aggrappato fiducioso
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Il counselor ha il compito di promuovere la crescita e le capacità altrui, esattamente come fanno i genitori con i figli
con le sue manine alle dita del papà o della mamma? Serotonina pura. I suoi occhi, la sua mimica, tutto il suo corpo trasudano la gioia e la sorpresa di muoversi e scoprire capacità inesplorate finora. A farlo gioire è la sorpresa. Il suo sistema limbico, la parte del cervello emozionale, è attivata dalla relazione con un adulto facilitatore che lo aiuta a scoprire e riuscire. Il suo cervello incoraggiato dalla serotonina del contatto umano produce progressivamente dopamina, il neuro-trasmettitore della riuscita, della soddisfazione, del raggiungimento. La dopamina produce piacere e dipendenza e il cervello dice: “ancora!”. E ripetendo l’esperienza di riuscita, saranno necessari stimoli crescenti per continuare a produrla: assuefazione. Il fondamento delle neuroscienze che presiede a questo fenomeno è l’orientamento al piacere che guida il nostro organismo. Siamo attratti da esperienze che attivano piacere nel nostro cervello e la natura con la sua saggezza vitale ci invita a scoprire, preferire, ripetere e accrescere proprio quelle che provengono “dall’interno” del nostro organismo. Pensiamo, ad esempio, al piacere del cibo che appaga il nostro senso di fame: produce dopamina, dalla prima poppata da neonati alle gustose pietanze che ci gratificano tutti i giorni. Apparentemente è un piacere prodotto dall’esterno
(il cibo entra da fuori) ma quanto influisce la capacità di percepire, gustare, scoprire sapori e sensazioni? Quanto conta viverlo con l’abbraccio della mamma? Quanta dopamina possiamo aggiungere a quella immediata prodotta dalla soddisfazione della fame imparando o ricordando di “apprezzare” (nel senso etimologico di aggiungere prezzo = valore)?
che cosa significa essere counselor Apprezzare significa ascoltare, percepire, condividere. Ascoltare con tutti i sensi attivati dal contatto umano: vista, gusto, olfatto, pelle, udito. Si chiamano “esperienze” quei momenti di contatto emotivo profondo con noi stessi, con i nostri livelli di consapevolezza e coscienza profondi, facilitati dalla multi-sensorialità del nostro organismo e dalla condivisioni con altre persone, che amplificano la percezione del piacere e la produzione di dopamina moltiplicata dalla serotonina. Esperienze emotive ad alto impatto. La relazione di aiuto ispirata dal counselor (professionista della motivazione attraverso la qualità della relazione) è una specifica modalità relazionale con la quale un individuo sceglie di interagire nel suo contesto professionale e personale. Nella mia esperienza personale ho maturato la convinzione che diventi più un “modo di essere” che un
“modo di fare”. Una scelta di vita come persona, prima che come professionista. Vissuta nel lavoro, si espande e contagia la famiglia, le amicizie, la vita interiore. Per me significa scegliere, in modo consapevole, di offrire le proprie risorse e competenze (in ambito educativo, formativo, sanitario, psicologico, sociale, sportivo…) con il preciso scopo di promuovere la crescita e le capacità altrui, aiutandolo/a a “costruire” autostima più che compensare carenze o vulnerabilità. Aiuto inteso come “ti offro le mie esperienze, risorse, competenze affinché tu possa utilizzarle progressivamente in modo sempre più consapevole e responsabile per rinforzare te stesso/a e, soprattutto, la tua idea di te”. Metaforicamente, eccomi qui come catalizzatore di energie, non come appoggio, vicino a te; come esperto (nel senso etimologico di “colui che ha già esperito questa forma di aiuto su di sé” prima che sugli altri) disponibile e desideroso di promuovere prima di tutto la tua fiducia interiore nei tuoi mezzi e capacità. Provocatore di stimoli, opportunità, scoperte gioiose: tante e progressive, come perle preziose di una collana da regalare e indossare con orgoglio e fierezza: innamorati del movimento!
Edoardo Cognonato Laureato in Scienze Politiche a indirizzo economico, è specializzato in psicologia relazionale e Counseling e ha conseguito il diploma di specializzazione in Promozione della salute presso l’Università di Siena. Ricercatore e trainer in psicologia relazionale, collabora con la Facoltà di Psicologia Generale dell’Università di Padova. Ex atleta di nuoto e triathlon, è titolare della società di consulenza in marketing relazionale Profile Empowerment, specializzata in processi di fidelizzazione, leadership e team building. È Consigliere dell’Associazione Olos di Ferrara, con la quale collabora.
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alleniamoci
a motivare! La motivazione delle persone a svolgere regolarmente esercizio fisico, trasformandolo in appagante stile di vita, è una delle grandi sfide che i club devono necessariamente raccogliere. In queste pagine un’esperta in materia fornisce utili suggerimenti per vincerla
È
difficoltoso inserire l’esercizio fisico nello stile di vita dei clienti? Il rischio di perdere gli iscritti meno convinti è sempre lì in agguato? Il problema non è certamente dei soci, bensì del club, ovvero di istruttori, personal trainer e, più in generale, di tutto lo staff. Nonostante gli sforzi e il buon esempio che il personale tecnico cerca di dare quotidianamente, la frustrazione e la demoralizzazione affiorano puntualmente ogni volta che un iscritto abbandona. Ma la bella notizia è che la soluzione “magica” è a portata di mano ed è più semplice di quanto si possa
di Maria Cristina Barnabei
immaginare: bisogna lavorare su se stessi, cercare di capire dove si sbaglia per individuare strategie differenti. È innanzitutto molto importante essere consci del fatto che per aiutare i propri clienti a raggiungere gli obiettivi desiderati bisogna essere in grado di motivarli. La parola “motivazione”, di origine latina, deriva dal verbo “muovere”, dunque significa spingere all’azione. Le persone che frequentano un centro fitness hanno bisogno di essere aiutate a trovare la giusta motivazione per assumere, e soprattutto mantenere nel tempo, un nuovo comportamento.
una scelta consapevole Bisogna essere consapevoli del fatto che la motivazione è una scelta. Tutti noi, in genere, attendiamo che tutte le condizioni siano perfette per dare inizio a un progetto, oppure aspettiamo che siano gli altri a spronarci all’azione essendo convinti che la motivazione dipenda da fattori esterni: il tempo, il nostro umore e quello delle persone che ci circondano, addirittura la casualità. E la maggior parte dei nostri clienti non costiruisce certo un’eccezione: credono che basti iscriversi in palestra per ottenere strabilianti risultati (pensiero magico). In realtà, tutto dipende da una scelta consapevole. Per essere motivati è fondamentale avere un obiettivo da raggiungere, un risul-
tato da conseguire, un bisogno da soddisfare, un desiderio da realizzare. Per motivare i clienti è innanzitutto utile muoversi il più possibile secondo il “principio di piacere” poiché ogni nostra azione è compiuta per andare verso il piacere o per allontanarci dal dolore. Capire dunque che cosa piace di più ai nostri clienti, che cosa è più vicino alle loro attitudini, o semplicemente che cosa li incuriosisce maggiormente, può risultare molto utile per attuare una strategia vincente. Sicuramente vi sarà capitato di pensare che siano i clienti a dover aderire ai vostri programmi e alle vostre proposte, ma se ciò può verificarsi con persone già abituate all’esercizio fisico, o comunque dotate di una forte motivazione intrinseca, in genere non funziona con la restante grande fetta di clienti che, in special modo nella fase iniziale, necessita di essere convinta e trainata. Spingere queste persone a motivarsi a far qualcosa che detestano significa farli sentire “sbagliati”, così come insistere sulle continue delusioni e fallimenti non fa che rafforzare tale emozione negativa, finendo per minare la loro autostima (già bassa se, ad esempio, si ha a che fare con persone in sovrappeso).
rafforzare il senso di autoefficacia Tutti rimandiamo cose che dobbiamo fare – ad esempio una telefonata importante e “delicata” – semplicemente perché associamo quell’azione a uno stato emotivo di ansia (“non ce la farò, sbaglierò sicuramente”). Procrastiniamo per evitare l’emozione negativa. Di converso, esiste un forte legame tra senso di autoefficacia e motivazione. Sentirsi capaci, competenti, padroni di sé e delle situazioni in cui ci si trova alimenta la motivazione all’azione tesa verso l’obiettivo che si vuole raggiungere. A tal fine è molto importante prestare attenzione, passo dopo passo, a tutti i piccoli successi che i propri clienti ottengono, ai loro punti di forza e alle risorse personali che riescono ad attivare in modo da incrementare il loro senso di autoefficacia e motivarli a compie-
Per essere motivati, bisogna avere un obiettivo da raggiungere, un risultato da conseguire, un bisogno da soddisfare, un desiderio da realizzare
re sempre un piccolo passo in più. Una tecnica, tanto semplice quanto efficace, consiste nel sottolineare costantemente, con le parole, il successo ottenuto dai soci nel portare a termine una sessione di allenamento, complimentandosi dicendo, con spontanea sincerità, “bravo!” o “brava!”. È inoltre utile spronarli a dirselo da soli ogni volta che raggiungono un obiettivo, anche piccolo, così come mettere nero su bianco con loro una lista di obiettivi poiché la motivazione nasce dalla chiarezza di intenti. Mettere per iscritto, insieme a un’altra persona, ciò che si decide di voler raggiungere, unitamente alle modalità per farlo, contribuisce a dare concretezza ai propri intenti. Farlo è importante tanto nella fase iniziale quanto durante il percorso di raggiungimento dell’obiettivo per focalizzare i successi raggiunti e avere memoria dei progressi compiuti. Ed è altrettanto importante prestare attenzione agli obiettivi che scegliamo. Spesso gli obiettivi che i clienti si prefiggono non sono legati a una scelta o a un desiderio autonomo,
bensì alla volontà di compiacere altre persone come, ad esempio l’istruttore, i genitori, il partner, amici e conoscenti e addirittura la società. Dobbiamo invece aiutarli a focalizzarsi su desideri propri, su ciò che realmente li entusiasma, o quantomeno sostenerli nel trovare piacevolezza anche in ciò che non possono rinunciare a fare (ad esempio inducendoli a riconoscere e apprezzare i vantaggi dell’azione e/o le conseguenze negative che tale agire consente di evitare). Non dobbiamo mai dimenticarci che è sempre possibile cambiare totalmente il proprio punto di vista su qualsiasi situazione, così come guardare le cose anche da un’altra prospettiva.
dalla teoria alla pratica Fatte queste premesse, vediamo ora come mettere in pratica queste nozioni, riassumendo, di seguito, gli step principali da compiere per creare e mantenere la motivazione dei clienti meno propensi allo svolgimento di esercizio fisico costante.
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Incoraggiare i propri clienti, in special modo i neofiti, a tenere un diario del proprio allenamento significa aiutarli a rafforzare la propria autostima, alimentando la loro motivazione a continuare a svolgere esercizio fisico con costanza
Individuiamo il suo obiettivo Qualsiasi obiettivo s’intenda raggiungere, bisogna averlo bene in mente per poterlo trasformare in realtà. Con un obiettivo chiaro, definito e condiviso il cliente può faticare a raggiungerlo, ma saprà comunque di essere sulla buona strada. E i nostri rinforzi verbali lo aiuteranno a ricordarselo.
Scegliamo qualcosa che piaccia Se al cliente, ad esempio, non piace correre, troverà mille scuse per non farlo. Non raggiungerà così i suoi (vostri) obiettivi. Iniziate sempre con qualcosa che piaccia al socio (del resto ci sono tanti modi per fare esercizio fisico).
Iniziamo a piccoli passi Partiamo con un micro obiettivo in modo da far assaporare al cliente il gusto del successo, quindi aggiungiamone gradualmente altri, lasciando al cliente il giusto tempo per farli sedimentare e acquisirli come abitudine. In questo modo sperimenterà più successi che fallimenti, con un notevole riscontro sul piano dell’autostima.
Scegliete l’orario adatto (o più piacevole/comodo per il cliente) Programmate, ad esempio, due sessioni d’allenamento alla settimana, a un orario comodo che non
stravolga la routine quotidiana del cliente. Superare il primo periodo sarà la parte più impegnativa, ma poi sarà il suo corpo a richiedere la scarica di endorfine prodotta dall’allenamento.
Iniziate con un’attività “semplice” Camminare è l’attività fisica più semplici e naturale in assoluto, adatta a persone di ogni età. Appena 30 minuti al giorno sono già sufficienti per “mettersi in moto” e uscire dallo stato di sedentarietà cronica. Questa forma di attività motoria è talmente facile e priva di controindicazioni da risultare ideale anche per soggetti in sovrappeso e addirittura obesi. Può praticarla chiunque senza “fallire”, sperimentando autoefficacia e sicurezza nelle proprie capacità.
Incoraggiamo il cliente a costruire il diario del proprio allenamento È fondamentale mettere nero su bianco tutto il programma d’allenamento annotando, giorno dopo giorno, ciò che si è fatto o non si è fatto. Siamo tutti molto bravi a rilevare e a ricordarci ciò che non riusciamo a fare, anche solo per un giorno, ma siamo meno bravi a notare i nostri, seppur piccoli, progressi quotidiani. Accrescere la consapevolezza circa i miglioramenti compiuti ci aiuta a rafforzare autostima e motivazione.
Concediamo (e programmiamo) il giusto recupero Concediamo al cliente il giusto tempo di recupero tra le sessioni d’allenamento. Anche se la persona si sente in grado di continuare, spieghiamole quanto sia importante tener fede al programma stabilito e utilizzare le energie che rimangono per qualche altra piacevole attività. Sfatiamo il mito che l’esercizio fisico funziona solo se lascia stremati al termine di ogni sessione.
No al “tutto o niente” Una visione di questo tipo può rappresentare un ostacolo al mantenimento della giusta motivazione. Può ad esempio accadere di eseguire due serie di addominali anziché tre o quattro perché, a causa di un ritardo al lavoro, si ha meno tempo a disposizione. Spieghiamo al cliente che un contrattempo del genere non deve indurlo a saltare la sua sessione di allenamento. Educhiamolo alla flessibilità, incoraggiamolo a focalizzarsi sul fatto che, nonostante fosse stanco, con poco tempo a disposizione e magari contrariato, è comunque riuscito a svolgere parte dell’allenamento evitando di saltarlo, meritandosi un bel “Bravo, Brava!”.
Non bisogna aver paura di cambiare in corso d’opera Se ci si rende conto, insieme al cliente, che il programma d’alle-
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Linee guida, guida, principi principi ee filosofie filosofie per per la la progettazione, progettazione, Linee realizzazione ee gestione gestione di di un un centro centro benessere benessere realizzazione
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Alberto Apostoli Apostoli Alberto
ARCHITETTURA delle SPA Dall’esperienza pluridecennale pluridecennale del del suo suo autore, autore, l’architetto l’architetto Alberto Alberto Apostoli, Apostoli, nasce nasce un un volume volume Dall’esperienza che si si propone propone di di illustrare illustrare l’iter l’iter progettuale progettuale necessario necessario per per la la progettazione progettazione ee realizzazione realizzazione di di che un centro centro benessere, benessere, definendone definendone gli gli ambiti ambiti creativi, creativi, le le tecnologie, tecnologie, le le azioni azioni di di marketing marketing ee di di un comunicazionein infunzione funzionedi diuna unagestione gestioneredditizia redditiziadel delcentro. centro. comunicazione acquistare da Editrice Il Campo è semplice, sicuro e veloce:
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I club dovrebbero impegnarsi per imprimere nella mente dei propri clienti, specialmente quelli potenziali, questo mantra tanto semplice quanto convincente: “Non aspettare il momento giusto per fare le cose, l’unico momento giusto è adesso”
namento non fornisce né soddisfazione né divertimento, si può, e si deve, cambiarlo in modo da sperimentare qualcosa di diverso. È importante che il socio utilizzi anche la propria creatività inserendo nel programma passione, socialità, divertimento, ad esempio organizzando un’escursione in montagna con la propria famiglia o una serata in discoteca con gli amici. Cambiare approccio per cercarne uno più stimolante e divertente non è affatto un fallimento, al contrario una prova di consapevolezza, autoefficacia ed elevata motivazione.
Piccoli passi… in salita Intensifichiamo gradualmente il programma d’allenamento: quando ci accorgiamo che gli esercizi o la sessione risultano troppo facili per il cliente, ridefiniamo con lei/lui il “contratto” iniziale e sproniamola/o a non accontentarsi. Far sì che il cliente si renda conto che ora riesce a fare con semplicità ciò che prima sembrava impossibile lo farà sentire molto bene.
Ascoltiamo e osserviamo il corpo Una nuova attività fisica inizialmente risulta molto stancante. È indispensabile aiutare il cliente ad ascoltare il proprio corpo e capire i messaggi che invia in modo da concedergli la giusta pausa al momento del bisogno.
Premiamoli per i successi ottenuti e condividiamoli con gli altri Celebriamo i successi dei nostri clienti, premiamoli per il risultato raggiunto. Premiarsi significa riconoscersi meriti, competenze, impegno, forza di volontà. Condividere i propri risultati con familiari e amici consente di avere un feedback positivo dall’ambiente esterno che va memorizzato. Come diceva Aristotele ciò che è espresso rimane impresso.
che i soci possano allenarsi in piccoli gruppi, o all’interno di percorsi che favoriscono l’insorgere dello spirito di squadra (molto utile ai fini della motivazione).
Il momento è adesso! Regaliamo ai nostri clienti dei postit sui quali scrivere un mantra che li aiuti a superare i momenti di scoraggiamento: “Non aspettare il momento giusto per fare le cose, l’unico momento giusto è adesso”.
Manteniamo alta la loro motivazione La costanza, imprescindibile per creare un’abitudine e per raggiungere l’obiettivo prefissato, ha bisogno di motivazione. Sproniamo i clienti a non saltare gli allenamenti soprattutto perché la motivazione è alimentata dai risultati che si raggiungono con la costanza (circolo virtuoso). Se può essere utile, fissiamo appuntamenti a orari ben definiti, oppure inviamo un sms un’ora prima dell’allenamento per ricordar loro che li stiamo aspettando per trascorrere un po’ di tempo insieme.
Aiutiamoli nella socializzazione Avere qualcuno che condivide non solo le “fatiche”, ma anche gli obiettivi rende tutto più facile e divertente. Dobbiamo fare in modo
Maria Cristina Barnabei Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, è esperta nel trattamento dei disturbi alimentari e dell’obesità e ha all’attivo una lunga collaborazione con il Centro di Fisiopatologia della Nutrizione della Asl di Teramo e diverse comunicazioni orali e pubblicazioni inerenti tali tematiche. È autrice del capitolo dedicato alla motivazione del manuale La Pozione Magica, recentemente pubblicato da Editrice Il Campo e dedicato alla motivazione allo svolgimento di esercizio fisico del quale diamo approfondita notizia in altra parte della rivista.
PRIMA REGOLA del RealVT
Decido io quando allenarmi.
SECONDA REGOLA del RealVT
Scelgo io il mio trainer ideale.
lessismore.co.it
TERZA REGOLA del RealVT
Decido io come utilizzare al meglio gli spazi che il mio fitness center mi offre.
QUARTA REGOLA del RealVT
Scelgo io il mio programma di allenamento preferito.
QUINTA REGOLA del RealVT
Nessun giudizio, nessuna pressione, cosĂŹ penso solo a divertirmi!
MY TRAINING MY RULES DA OGGI LE REGOLE LE DECIDI TU! RealVt, Virtual Trainer, Real Experience.
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benvenuti nel
nuovo fitness trend a cura della redazione
È online la nuova versione del portale Fitness Trend, emanazione web di questa rivista, che si rinnova nell’architettura e nei contenuti, a tutto vantaggio della navigabilità e del reperimento di informazioni sempre aggiornate, al passo con la costante evoluzione del settore a livello internazionale
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itness Trend, da quasi vent’anni emanazione web de Il Nuovo Club, si rinnova completamente, con una nuova accattivante veste grafica che, coerentemente con la riconfigurazione dell’architettura del sito e l’inserimento di nuovi contenuti, si distingue per una linearità che rende la navigazione più fluida, trasformandola in un’esperienza user friendly, ancor più utile e appagante. Questa life style and club community – come recita il pay-off del portale – continua a essere il punto di riferimento per gli operatori del settore, ovvero titolari, gestori, manager, membri dello staff, istruttori e personal trainer
di fitness-wellness club, mettendo a loro disposizione uno strumento d’informazione e aggiornamento imprescindibile, dotato di un menu di navigazione completamente rinnovato e, non meno importante, adaptive-responsive, ossia fruibile tramite dispositivi mobile quali smartphone e tablet. E la nuova stringa per la ricerca rende ancor più semplice, e veloce, reperire le informazioni desiderate, ricercabili per argomento, autore e data. Con la nuova versione di Fitness Trend – ancor più sinergica e complementare con i contenuti de Il Nuovo Club – il reperimento di informazioni, la lettura, così come l’incontro con altri operatori, è
Ora Fitness Trend contiene anche una sezione dedicata a Il Nuovo Club
davvero a portata di mano. Le news sono il cuore pulsante del sito che, grazie a una sezione dedicata e quotidianamente aggiornata dalla redazione, consente ai visitatori di aggiornarsi giorno per giorno su un settore in costante e rapida evoluzione. Un modo semplice, piacevole e a portata di clic per allargare i propri orizzonti aprendo una finestra sul mondo del fitness e, più in generale, dell’esercizio fisico inteso come stile di vita, in tutte le sue declinazioni. Non manca inoltre lo spazio per l’approfondimento. La sezione “in primo piano” propone notizie più corpose e articoli, ad esempio dedicati a nuove norme, a tematiche gestionali d’attualità, a iniziative importanti per il comparto, così come informazioni dalle aziende alle quali è dedicata la nuova sezione “aziende e prodotti”, nonché banner e altre forme di visibilità e comunicazione. Un modo per restare al passo anche con lo sviluppo di un mercato che offre sempre nuovi prodotti e servizi realizzati per consentire al club di soddisfare una clientela più esigente e variegata rispetto al passato. Anche la newsletter mensile di
Fitness Trend-Il Nuovo Club si è rinnovata. Ha una nuova ed elegante veste grafica ed è stata ottimizzata per risultare perfettamente fruibile da tutti i dispositivi mobile. Un modo discreto e al tempo stesso comodo per ricevere informazioni di qualità nella propria casella di posta elettronica e beneficiare delle speciali ed esclusive promozioni dedicate. Iscriversi gratuitamente, utilizzando l’apposita maschera presente in home page, richiede alcuni secondi: basta inserire i pochi dati richiesti e fare clic. Fitness Trend è inoltre la porta d’ac-
www.fitnesstrend.com
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cesso ai canali web di Editrice Il Campo, dai siti del duplice evento annuale ForumClub-ForumPiscine a Sport Industry (portale e motore di ricerca delle aziende e dei prodotti italiani dello sport, del fitness, della piscina e del benessere), allo shop online che consente di acquistare libri, e-book e audiolibri, nonché gli abbonamenti alle riviste. E lo stesso discorso vale per le piattaforme social, perfettamente integrate con il sito per massimizzarne l’utilità, soprattutto in chiave networking per interagire con altri operatori del settore nonché, ovviamente, con il mondo Editrice Il Campo. Il sito è inoltre impiegabile per scaricare, in formato PDF, documenti utili come testi normativi, così come per guardare filmati e consultare la sezione dedicata a Il Nuovo Club, contenente alcuni numeri sfogliabili, sommari, copertine e altre informazioni inerenti quella che da oltre un quarto di secolo è la pubblicazione di riferimento per gli operatori del settore. E la stessa cosa vale per la sezione dedicata al Club Award, contenente la “storia” di questo prestigioso Premio e tutte le istruzioni e la modulistica per presentare la propria candidatura. Infine, ma non meno importante, il “nuovo” Fitness Trend non si dimentica del suo importante passato: il suo archivio contiene infatti la sua storia, fatta di tante notizie e approfondimenti su argomenti di grande interesse per il settore. A questo punto non vi resta che visitare il nuovo sito e iscrivervi alla newsletter.
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novità e tecnologie
Per avere informazioni più dettagliate su aziende e prodotti collegatevi a Sportindustry.com. Il portale specializzato dell’industria italiana dello sport, del fitness, della piscina e del wellness permette di consultare un ricco database merceologico che conta più di 3.900 aziende.
speffy, sport e fitness con un clic
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peffy è il portale dello sport e al tempo stesso il motore di ricerca specifico per fitness-wellness club e centri sportivi a disposizione di tutti coloro che intendono trovare, con la massima facilità, la struttura “giusta” per le proprie esigenze e le relative informazioni. Perché scegliere Speffy? In che modo può rivelarsi utile? Perché rende l’approccio allo sport e al fitness vantaggioso e innovativo? Rispondono a queste domande tre utenti che hanno scelto Speffy. «Il fitness – spiega Alessandro – è il mio mondo. Ho appena rinnovato l’abbonamento annuale alla mia palestra di fiducia nella quale mi sento a casa, ormai da anni. Ma sono alla continua
Per informazioni: Dasir Tech di Casoria (NA) tel. 081.198.115.80 www.dasir.it
ricerca di nuove sfide e ultimamente mi sono appassionato al Crossfit che vorrei iniziare a praticarle, ma il club che frequento non è attrezzato a dovere per questa disciplina. Grazie a Speffy ho ora la possibilità di praticarla dove e quando voglio, senza abbandonare la mia cara, vecchia palestra». «Sono un patito del tennis – confessa Giorgio – e lo pratico da anni. Ultimamente, però, il mio lavoro mi costringe a viaggiare frequentemente. Con Speffy prenoto in un attimo, dal mio pc, il campo sul quale giocare. Non c’è meta che non possa raggiungere, mi basta un clic. Ora il lavoro non è più un ostacolo alla mia passione sportiva». «La vita della studentessa fuo-
ri sede – racconta Sofia – è dura, ve lo posso assicurare. Non ho un attimo libero, sono sempre nervosa e devo assolutamente trovare un modo per scaricare lo stress. Un corso di fit boxe farebbe proprio al caso mio. Qui a Roma c’è una palestra a ogni angolo, ma io non sono riuscita a visitarne nemmeno una per capire quale sia più vicina alle mie esigenze, ma c’è Speffy! Imposto i parametri di ricerca e scelgo comodamente il club che fa per me e lo sconto del 25% è un toccasana per il mio budget limitato». Per affiliarsi gratuitamente come centro o iscriversi, sempre a titolo gratuito, come utente, basta entrare nel sito www. speffy.com.
virtual trainer, real experience
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gestori tramite i loro PC in rete o i loro tablet e smartphone. La comunicazione tra la videobox Rokepo e il sistema video avviene tramite la rete locale del club e consente di ottimizzare i costi energetici grazie alla gestione dell’accensione e dello spegnimento dei display secondo fasce orarie prestabilite e senza l’intervento di
alcun operatore. RealVT, creato per superare le aspettative dei consumatori di fitness, è già impiegato da diversi club, tra i quali figurano gli Health City presenti in Italia e Gymmy Fit di Bovisio Masciago (MB). E sono in fase di attivazione i club Samaan di Manfredonia (FG), Extreme di Tricase (LE), HB Center di Andria (BA), Fitness Authority di Trani (BT) e Fasterfit di Rimini. Per informazioni: Rokepo di Monte San Pietro (BO) tel. 051.616.72.54 www.realvt.it www.rokepo.it
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della lezione che, grazie al perfetto bilanciamento tra musica e coaching, risulta facile, divertente ed efficace. Il sistema impiega una piattaforma software proprietaria su hardware dedicato, sviluppata interamente sulla stabilità del sistema operativo Linux, con un’interfaccia web comoda e intuitiva, alla portata di tutti i
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ccedere a una palestra esclusiva, sempre aperta e mai affollata, per vivere un’esperienza piacevole e gratificante, svolgendo un allenamento migliore rispetto a tanti del mondo reale è il sogno che il nuovo RealVT di Rokepo ha trasformato in realtà. Grazie a questa innovativa soluzione, il trainer in carne e ossa non è più indispensabile per l’allenamento quotidiano, dunque può concentrarsi sulle lezioni live negli orari di punta, trasformandosi in consulente che appare, per tutta la giornata, nella video proiezione di fronte agli allievi, con la potenza dell’immagine Full HD il cui effetto suggestivo è amplificato dal sistema audio ottimizzato. Incontrare l’istruttore solo in sessioni one to one e seguire gli allenamenti a tutti gli orari della giornata, in base ai propri impegni, è la grande innovazione del virtual training. Rokepo, sempre all’avanguardia nella ricerca di soluzioni tecnologiche applicate al fitness, per realizzare questo progetto ha fatto il suo ingresso nella produzione video e musicale, creando contenuti tecnici di grande effetto che puntano a coniugare le immagini alla musica in un unico corpo, coinvolgendo i partecipanti
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colorful, powerful, original
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oach By Color, il programma d’allenamento dell’Indoor Cycle IC7 di Matrix (cfr. Il Nuovo Club n. 145), grazie all’impiego di tecnologia di ultima generazione assicura agli utenti prestazioni ottimali e al club interessanti opportunità in diversi ambiti: group fitness, team coaching, personal training e allenamento individuale. I cinque colori della console comunicano all’utente, in modo
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intuitivo, la potenza espressa in Watt o il battito cardiaco e illuminandosi fungono da spia che, in tempo reale, suggerisce di mantenere, aumentare o diminuire lo sforzo. Grazie al display LED integrato frontalmente anche agli istruttori possono tenere costantemente sotto controllo il livello d’intensità di ogni assistito e intervenire se necessario. L’allenamento per la forza svolto con l’ausilio del WattRate
– il misuratore di potenza ad alta precisione – massimizza l’efficacia dell’allenamento, abbreviando il tempo necessario per raggiungere i risultati prefissati. I due programmi per la forza esplosiva risultano ideali tanto per il group cycling quanto per gli allenamenti individuale e di gruppo svolti in sala cardio, mentre il programma Power:Play facilita e rende divertente l’inserimento del protocollo per la forza nei programmi configurati dagli istruttori, nelle lezioni freestyle e nei programmi coreografati da terzi. Il programma Power:Drills si basa invece sull’High Intensity Interval Training – sinteticamente noto come HIIT – che incorpora i protocolli atletici di forza, velocità e durata. Questo nuovo approccio al fitness – che favorisce la socializzazione, l’interazione tra staff tecnico e clienti e il divertimento – è stato ideato anche e soprattutto per favorire la fidelizzazione dei soci e l’acquisizione di nuovi iscritti.
SPA – di fitness-wellness club e centri sportivi, in modo efficace, totalmente naturale e biologico, eliminando definitivamente le contaminazioni batteriche dagli impianti idrici. Biodegradabile al 100%, generata tramite elettrolisi da una miscela di acqua e sale, Sanodyna è in grado di eliminare tutti i microorganismi patogeni presenti nell’acqua, impiegando solo parzialmente il cloro. È infatti soprattutto grazie al suo elevatissimo ORP (Potenziale Ossido Riduttivo) che distrugge le colonie batteriche all’interno delle tubature, impedendone la riproliferazione. Essendo a PH neutro, non incide minimamente sulle condutture (evitandone la corrosione) e diversamente da ipoclorito di sodio e biossido di cloro non
è tossica, non produce i sottoprodotti tipici dei trattamenti a base di cloro responsabili di irritazioni e dell’odore poco gradevole, mantenendo l’acqua potabile. Essendo un potente antibatterico certificato di Classe 1, nonché antimicotico, Sanodyna previene tutte le patologie fungine e da contatto. E a tutto ciò vanno aggiunti il rispetto dell’ambiente e costi di gestione a dir poco contenuti derivanti dal fatto che l’unico prodotto necessario è il cloruro di sodio in pastiglie per l’addolcitore e la salamoia.
Per informazioni: Matrix Johnson Health Tech Italia di Ascoli Piceno tel. 0736.22.69 www.matrixfitness.it
chiare, fresche et dolci acque…
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l sistema Sanodyna On Site è stato messo a punto da Nuova Control Systems per trattare tutta l’acqua – calda sanitaria, della piscina e della
Per informazioni: Nuova Control Systems di Seano Carmignano (PO) tel. 055.870.52.84 www.sanodyna.com www.sanodynasystem.com
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a lisbona l’international standards meeting 2015
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a sesta edizione dell’International Standards Meeting, organizzato da EuropeActive, si svolgerà il 28 e 29 ottobre prossimi a Lisbona, presso il Go-Fit Olivias Health & Fitness Club, coinvolgendo esperti nel campo del fitness, della formazione, della cultura professionale e della standardizzazione, con un obiettivo ben preciso: guidare e sostenere il lavoro del
Per informazioni e iscrizioni: www.europeactive.eu
Professional Standards Committee. I risultati prodotti dalle precedenti cinque edizioni, dietro le quali si cela un importante lavoro basato su cooperazione e sinergie, hanno ampiamente superato le aspettative facendo di questo appuntamento un punto di riferimento per quanto concerne networking professionale, definizione degli standard, certificazione e qua-
lificazione nel settore fitness. Il focus dell’edizione 2015 è sintetizzato nel suo titolo stesso How to leverage standards in Fitness, letteralmente “come far leva sugli standard nel settore fitness” e il programma delle due giornate lusitane proporrà sessioni congressuali e workshop che faranno chiarezza su questa importante opportunità di crescita per gli operatori europei a tutti i livelli.
la montagna a modena
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a ventottesima edizione di Skipass, il salone dedicato a turismo e sport invernali, si terrà a Modena dal
29 ottobre al 1 novembre, rivolgendosi tanto agli operatori del turismo bianco quanto agli appassionati di sport invernali.
Le quattro giornate all’ombra della Ghirlandina saranno, ancora una volta, l’appuntamento di riferimento per gli operatori del comparto turistico e degli articoli sportivi, così come per gli sportmaker, le associazioni e le società di sport e tempo libero. L’edizione 2014 è stata caratterizzata da numeri importanti: 90.000 visitatori, 20.000 metri quadrati di superficie espositiva, 25.000 dedicati a spettacoli e animazione, 2.230 innevati e 115 appuntamenti tra meeting, workshop, eventi b2b, premiazioni e conferenze stampa. Per informazioni: www.skipass.it
a torino per riqualificare, recuperare e ristrutturare
Per informazioni: www.restructura.com
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a ventottesima edizione di Restructura, il salone-evento dedicato all’architettura eco-sostenibile e all’edilizia, si terrà al Lingotto Fiere (Padiglione Oval) di Torino dal 26 al 29 novembre prossimi. L’evento punterà i ri-
flettori su riqualificazione (tecniche e strumenti per rinnovare e cambiare destinazioni d’uso al patrimonio edilizio esistente), recupero (tecniche di ultima generazione per operare le trasformazioni necessarie alla conservazione degli edi-
fici nel rispetto dell’esistente) e ristrutturazione (materiali, tecniche e best practice per aggiornare i professionisti del settore sulle ultime tendenze e le opportunità in tema di ristrutturazione edilizia, dalla demolizione alla ricostruzione).
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i professionisti a new orleans
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arà l’Ernest N. Morial Convention Center di New Orleans, in Louisiana, a ospitare, dal 19 al 21 novembre prossimi, la trentaquattresima edizione di Athletic Business Conference & Expo, evento itinerante rivolto
ai professionisti del settore sport e fitness (negli Stati Uniti noto come ABC). Proporrà ancora una volta un ricco programma congressuale valorizzato dalla concomitante rassegna espositiva. Tra i relatori di quest’anno
spicca il nome Shawn Achor, ricercatore ad Harvard ed esperto di psicologia positiva che venerdì 20 novembre, dalle 11.30 alle 12.30, terrà la sessione intitolata Il vantaggio della felicità: collegare i cervelli positivi alla performance.
Per informazioni: www.athleticbusinessconference.com
fiere in tasca Italia
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ottobre-novembre
ottobre-novembre
Skipass Salone del turismo invernale e delle attrezzature per lo sport Tel. 0522.63.10.42 www.skipass.it Modena 29 ottobre - 1 novembre
IHRSA European Congress tel. +1 617.951.0055 www.ihrsa.org Marsiglia (Francia) 19-22 ottobre
World Business Forum Tel. 02.36.52.941 www.wobi.com/itMilano MiCo Milano Congressi Milano 3-4 novembre
IHRSA/Mercado Fitness Conference & Trade Show Latin American Conference & Trade Show Tel. +1.617.951.00.55 www.ihrsa.org Santa Fe (Messico) 22-24 ottobre
IHRSA China Management Forum ChinaFit Tel. +1.617.951.00.55 www.ihrsa.org Guangzhou (Cina) 18-21 novembre ISF Salone Internazionale del Fitness & Sport tel. 02.334.021.31 www.reedsunaidiexpo.com info@pg-mktg.it Jeddah (Arabia Saudita) 25-28 novembre
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le notizie
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le notizie
i trend del fitness nel mondo
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n recente studio condotto da importanti organizzazioni del settore fitness ha analizzato in modo approfondito l’offerta dei club e dei professionisti dell’esercizio fisico a livello globale. IHRSA, American Council on Exercise (ACE) e ClubIntel hanno presentato la prima edi-
zione dell’International Fitness Industry Trend Report – sottotitolato What’s All the Rage?, letteralmente Che cos’è popolare? – il resoconto della ricerca effettuata per comprendere quali sono le attrezzature, le attività, i servizi e le tecnologie maggiormente adottati dagli operatori, dunque più popola-
ri in questo momento. Questa interessante iniziativa mette inoltre in luce le tendenze più significativi manifestatesi nell’ultimo biennio. ACE, IHRSA e ClubIntel hanno aggregato i dati raccolti sondando un ampio spettro di operatori del settore, coinvolgendo più di 11.000 aziende
l’esercizio fisico rafforza l’autostima dei bambini
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ublic Health England, agenzia del ministero della salute del Regno Unito, ha recentemente reso noto, tramite un apposito rapporto, che l’esercizio fisico può migliorare non solo le condizioni di salute dei bambini, ma anche la loro autostima e il loro rendimento scolastico.
Il rapporto condensa i risultati di diversi studi scientifici condotti su individui di età compresa tra 5 e 11 anni per valutare l’incidenza che le attività cardiorespiratorie e quelle per la tonificazione e il potenziamento muscolari possono avere sul benessere fisico e mentale. Pubblicato lo scorso 3 luglio,
è stato realizzato attingendo a fonti serie e prestigiose come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo stesso ministero della salute e diverse pubblicazioni accademiche. Un documento che dovrebbe essere preso in seria considerazione innanzitutto dai pediatri che avrebbero il compito di prescrive esercizio fisico ai loro giovanissimi pazienti. A questa pubblicazione farà seguito un’iniziativa – promossa nell’ambito della campagna pluriennale Change4Life – il cui fine è promuovere l’esercizio fisico tra i bambini britannici di età compresa tra 5 e 11 anni. Change4Life, per chi non lo sapesse, è il programma lanciato dal ministero della salute britannico all’inizio del 2009 per favorire l’adozione di stili di vita più salutari e contrastare la diffusione dell’obesità.
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le notizie
«Il fatto che molti dei trend osservati costituiscano un fenomeno emergente o di nicchia – ha commentato Stephen Tharrett, co-fondatore di ClubIntel – può essere interpretato con tre chiavi di lettura: attualmente stanno semplicemente attirando l’attenzione del settore e hanno dunque un grande potenziale di crescita; potrebbero rivelarsi vere nicchie che resteranno tali e, di conseguenza, verranno cavalcate da un numero circoscritto di operatori; potrebbero essere solo “mode passeggere” che con la stessa rapidità con la quale sono apparse svaniranno. Nel giro di un biennio avremo un’idea più chiara di quale direzione queste tendenze emergenti e di nicchia prenderanno». Una sintesi dell’International Fitness Trend Report è scaricabile, gratuitamente, nei siti ACEfitness.org/IndustryTrends2015 e IHRSA.org/research. Il rapporto completo è acquistabile nello shop online di ClubIntel al seguente indirizzo: club-intel.com/store.
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registrare una crescita al di sopra della media; - i social media costituiscono l’unica espressione tecnologica diffusamente adottata in un settore che deve ancora abbracciare completamente la tecnologia per impiegarla come mezzo in grado di migliorare l’esperienza dei clienti/soci e incrementare produttività ed efficienza. Gli operatori sfrutteranno sempre di più le opportunità offerte dalla tecnologia tra le quali figurano la trasparenza dei prezzi tramite il web, la registrazione, la prenotazione delle attività e la vendita online, il virtual training e le app; - i programmi riservati ai senior rientrano nella top ten dei trend in atto; - negli ultimi due anni i tapis roulant e le ellittiche hanno fatto registrare una crescita della loro popolarità dopo aver subito, nel recente passato, una certa flessione; - una significativa maggioranza dei trend rilevati sono stati classificati come “emergenti” o “nicchia”.
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che operano nel fitness. Tutto questo nell’ambito di uno studio che ha analizzato più di 90 tendenze suddivise in tre macro categorie – programmiservizi-protocolli d’allenamento, attrezzature-strutture, tecnologia – per stabilire se sono emergenti, nicchie, in crescita, mature o in declino. Di seguito una sintesi, per punti, di quanto emerso dallo studio: - il personal training è il servizio/programma maggiormente adottato nel settore; - gli attrezzi e gli accessori per il functional fitness tradizionali (palle mediche, BOSU, fitball) e i dispositivi per la flessibilità/mobilità (rulli in schiuma, attrezzi per lo stretching e dispositivi per il trattamento mio-fasciale) sono gli attrezzi attualmente più impiegati; - il boot-camp, l’allenamento svolto in piccoli gruppi, l’HIIT (High Intensity Interval Training) di gruppo e l’allenamento di resistenza funzionale hanno raggiunto un elevato tasso di adozione e continuano a far
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fitness sempre più tecnologico e prêt-à-porter
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l mercato dell’hi-tech propone sempre nuovi dispositivi indossabili per il monitoraggio e la gestione dell’esercizio fisico. Una nouvelle vague che fitness club e centri sportivi non possono ignorare Tom Tom ha recentemente presentato Spark (nella foto), il fitness watch che funge da cardiofrequenzimetro, GPS, lettore musicale (dotato di cuffie wireless) e, soprattutto, dispositivo per il monitoraggio dell’esercizio fisico (nuoto compreso) reso possibile da un’apposita app e dal collegamento blutooth allo smartphone. La società australiana Runtastic, nota soprattutto per l’omonima app impiegabile per
europeactive e ihrsa più vicine
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uropeActive ha recentemente annunciato che la realizzazione dell’edizione 2016 dello European Health & Fitness Market Report – il resoconto dello studio annualmente condotto in collaborazione con Deloitte per “fotografare” il mercato del fitness in Europa – beneficerà della collaborazione fornita dall’IHRSA. L’Associazione statunitense
monitorare la corsa, ha ufficialmente presentato la sua nuova linea di smartwatch Runtastic Moment resi unici dall’assenza di un display. Nonostante questa “carenza”, tengono sotto controllo le attività svolte, indicando il numero di calorie consumate, i passi compiuti e altri parametri dell’allenamento tramite il collegamento, sempre via blutooth, allo smartphone. È anche impermeabile, ma non è in grado di monitorare l’attività motoria svolta in acqua. In occasione dell’edizione 2015 dell’IFA, la fiera internazionale dedicata all’elettronica che si svolge ogni anno a Berlino, Sony ha presentato l’evoluzione della sua smartband,
semplicemente denominata Smartband 2. Si tratta di un dispositivo piccolo, leggero, resistente e molto intelligente che, oltre a essere dotato di sensore per il monitoraggio costante della frequenza cardiaca, calcola le calorie bruciate, valuta la qualità del sonno e la distanza percorsa, rilevando automaticamente se ci si sta muovendo a piedi o con un mezzo di trasporto. Tutte le informazioni raccolte sono accessibili tramite un’apposita app gratuita e rese fruibili anche sotto forma di simpatiche animazioni. Gold’s Gym, la catena internazionale di club fondata cinquant’anni fa da Joe Gold a Venice Beach, in California, ha recentemente stipulato una partnership con Microsoft in virtù della quale propone i suoi allenamenti sulla Microsoft Band, smartwatch in grado di monitorare l’attività motoria svolta. Fitness club e centri sportivi non possono ignorare un fenomeno che coinvolge un numero sempre maggiore di persone. Gli operatori più lungimiranti cercano addirittura di individuarne i benefici per la propria offerta di fitness, benessere e salute. Il caso di Gold’s Gym è emblematico.
riporterà i risultati dello European Health & Fitness Market Report 2016 nel suo Global Report (che fornisce informazioni e dati riguardanti 70 paesi, del quale proponiamo un’ampia sintesi dell’ultima edizione in altra parte della rivista) e al tempo stesso fornirà il proprio supporto alla realizzazione del sondaggio condotto da EuropeActive e Deloitte. Questa collaborazione indica il
desiderio delle due Associazioni di collaborare attivamente per favorire lo sviluppo del settore fitness e il miglioramento della salute della popolazione a livello globale.
candida il tuo centro fitness al club award 2016!
a tu per tu con i campioni
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’articolata offerta didattica del Wellness Institute di Technogym propone anche percorsi formativi con la presenza di campioni olimpionici e preparatori di livello internazionale che svelano ai partecipanti tecniche e segreti della preparazione atletica. L’obiettivo è approfondire, con l’aiuto di atleti di altissimo profilo, le tecniche e i principi fisiologici alla base della preparazione atletica per il running, il ciclismo e il basket. Appassionati, personal trainer, direttori tecnici e responsabili di fitness-wellness club hanno l’opportunità di confrontarsi con i fuoriclasse dello sport
ficativi, fungendo da modello, o quantomeno da fonte d’ispirazione, per altri imprenditori e professionisti, favorendo di fatto l’evoluzione e la crescita del settore, e non solo dal punto di vista economico. La cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì 19 febbraio nel corso della diciassettesima edizione di ForumClub che si svolgerà, per la prima volta nella versione Gallery, alla Fiera di Bologna, più esattamente al Palazzo dei Congressi e nell’attigua Sala Maggiore della ex GAM (Galleria di Arte Moderna) dal 18 al 20 febbraio 2016. Sarà l’occasione, imperdibile, per conoscere i vincitori delle tre categorie in concorso. La categoria Club dell’Anno è dedicata a club che, nel corso del 2015, hanno conseguito risultati degni di nota e contribuito alla crescita dell’intero settore grazie a una visione strategica lungimirante ed efficace. La categoria Speciale è
per chiarire dubbi e soddisfare curiosità riguardanti l’allenamento specifico. Il prossimo 7 novembre si terrà, all’interno del Technogym Village, il seminario con Paolo Bettini, campione olimpico e campione del mondo di specialità, intitolato Ciclismo: mezza giornata con il campione, riproposto anche il giorno successivo. Lo scorso 2 e 3 ottobre si è invece svolto il seminario tenuto da Stefano Baldini (nella foto), campione olimpionico e primatista italiano nella maratona, intitolato Running: mezza giornata con il campione.
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er partecipare alla decima edizione di Club Award, il prestigioso concorso istituito da Il Nuovo Club e rivolto agli operatori del settore fitness e wellness c’è tempo fino al 18 dicembre. Basta scaricare i moduli nel sito forumclub.it, compilarli e inviarli I vincitori saranno ricompensati, oltre che con un bel trofeo – e nel caso del Club dell’Anno anche una vetrofania da esporre nel club – con una grande visibilità nei siti Fitness Trend e ForumClub e sulla stessa rivista. Il premio intende essere un riconoscimento agli operatori di club che hanno conseguito, in diversi ambiti, risultati signi-
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rivolta invece agli operatori che hanno meritato un riconoscimento per specifiche motivazioni, contribuendo anche in questo caso allo sviluppo del settore sotto diversi punti di vista. La categoria Innovazione, infine, è rivolta a imprenditori, manager e più in generale operatori che hanno sviluppato modelli gestionali e concept innovativi. Particolare importanza è riconosciuta alle iniziative che hanno permesso di conquistare nuove fasce di clientela e/o abbiano contribuito a sensibilizzare il pubblico su tematiche di particolare rilievo. Per informazioni e candidature: www.forumclub.it, oppure contattare direttamente la redazione de Il Nuovo Club al numero telefonico 051.25.55.44 o scrivendo a ilnuovoclub@ilcampo.it
Per informazioni: www.technogym.com
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start app, la community che reinventa il club
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l progetto Con voi reinventiamo il club fitness di Matrix è nato nel corso dell’edizione 2015 del ForumClub per diventare un’iniziativa itinerante il cui obiettivo è raggiungere i club dislocati su tutto il territorio italiano tramite i Matrix Lab-oratori in tour. Durante gli incontri, partendo dal quadro diagnostico del mercato fitness, grazie al contributo dei partecipanti viene sviluppata una nuova curva del valore, at-
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traverso la strutturazione delle quattro principali direttrici dello sviluppo. Dunque sono gli stessi titolari e i manager dei club, con il supporto del team Up Soluzioni, a delineare il futuro del settore e tutte le informazioni introdotte nel database strategico hanno una evoluzione continua. Si struttura quindi una base di conoscenza unica nel settore per valore, contenuti e soprattutto esperienze condivise e l’aggiornamento è patrimonio attivo e comune di tutti coloro che hanno e avranno partecipato, grazie allo strumento multimediale Start App (realizzato da Sportrick). n ogni appuntamento la conoscenza condivisa cresce grazie all’introduzione di nuove informazioni ed esperienze fruibili da tutti i partecipanti. I modelli di business, i correttivi, le modalità di intervento sono a disposizione di tutti i partecipanti e dei collaboratori e
saranno sempre più evoluti e costantemente rinnovati. Gli operatori che parteciperanno ai nuovi incontri non solo potranno vivere l’esperienza dinamica e creativa della creazione di una nuova curva di valore mediante il modello delle “4 azioni del cambiamento”, ma avranno anche l’opportunità di accedere alla prestigiosa community di Start App, ottenendo l’accreditamento all’applicazione multimediale per poter accedere ai contenuti elaborati e creati dai precedenti partecipanti. Chi partecipa a una sessione ha un id number per scaricare l’applicazione che dà accesso a questo “contenitore virtuale” aggiornato dalla community. Start App intende essere il “lievito madre” funzionale allo sviluppo di un nuovo modo di gestire i fitness club, nato dalla condivisione delle esperienze e dal confronto tra gli operatori.
È ormai scientificamente assodato, e universalmente riconosciuto, che l’attività motoria migliori le prestazioni fisiche complessive e al tempo stesso riduca significativamente i rischi di contrarre diverse malattie, comprese quelle cardiovascolari. Tuttavia, i meccanismi biologici che sottendono a questo fenomeno sono stati per lungo tempo poco chiari e i ricercatori dell’Ateneo scandinavo avrebbero scoperto che l’esercizio fisico ha realmente il potere di modificare la forma e il funzionamento dei nostro geni, alterando il DNA. «L’allenamento aerobico – he detto la coordinatrice dello studio Malene Lindholm al New York Times – è alla portata di tutti e dà luogo a cambiamenti che interessano il modo in cui utilizziamo i nostri geni, un’al-
terazione che rende i nostri muscoli più efficaci e sani, migliorando significativamente la qualità della nostra vita». Lo studio ha osservato un campione composto da 23 giovani di entrambi i sessi in buona salute che per tre mesi hanno rispettato un programma d’allenamento svolto in bicicletta, pedalando con una sola gamba, in modo che quella non utilizzata fungesse da controllo per evidenziare il comportamento dei geni in assenza di esercizio fisico. Come prevedibile, al termine della sperimentazione l’arto utilizzato ha fatto registrare miglioramenti evidenti del tono e della resistenza muscolare, non rilevati in quella a riposo. La versione integrale della notizia è pubblicata nel sito www.fitnesstrend.com
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l’esercizio fisico modifica positivamente il dna
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n recente studio condotto in Svezia, presso l’Istituto universitario di medicina Karolinska di Stoccolma, ha fornito ulteriori spiegazioni scientifiche circa gli effetti benefici dell’esercizio fisico sulla forma fisica e sulla salute.
ipertensione: la prima cura è l’esercizio fisico
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tando ai dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, l’ipertensione arteriosa, patologia asintomatica associata a numerose altre malattie, è la prima causa di mortalità al mondo. Partendo da questo dato, l’Istituto cardiologico e vascolare Henry Ford di Detroit, negli Stati Uniti, ha condotto lo studio denominato FIT, acronimo di Ford Exercise Testing. Tra il 1991 e il 2009
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mezzo secolo di onorata attività è stata l’occasione per inserire Schwarzy nella prestigiosa hall of fame di Gold’s Gym, riconoscendo il suo contributo fondamentale alla diffusione del fitness e allo sviluppo di una realtà aziendale che da piccola palestra si è con il tempo trasformata in un colosso internazionale, capace di eccellere anche nell’ambito del marketing e del merchandising. «Quando arrivai in America per la prima volta – ha raccontato Schwarzenegger durante la cerimonia – ancor prima di entrare nel mio nuovo appartamento sono andato alla palestra Gold’s Gym che è diventata subito la mia casa e la mia seconda famiglia.
Allora l’esercizio fisico era poco diffuso, ma in 50 anni abbiamo fatto cose straordinarie grazie alle quali, oggi, tantissime persone si allenano regolarmente. Ricordatevi sempre – ha sottolineato l’ex governatore della California rivolgendosi ai tanti operatori presenti – che siete parte della crociata del fitness che abbiamo intrapreso cinquant’anni fa. E non ha importanza se venite dal Medio Oriente, dal Giappone, dalla Cina, dalla Russia o dall’Austria: la vostra nazionalità non fa alcuna differenza perché appartenente alla grande famiglia Gold’s Gym. Ed è la cosa più bella di questa fantastica realtà alla quale sarò per sempre legato».
circa 57mila persone che soffrivano di dolore al petto o fiato corto hanno svolto test da sforzo cardiaco. All’inizio della sperimentazione, 35.157 partecipanti avevano una storia di pressione alta e i ricercatori hanno misurato la loro forma fisica calcolandone il dispendio energetico in MET, unità di misura che indica il costo metabolico di un’attività fisica tramite la stima della quantità d’ossigeno che il corpo utiliz-
za, al minuto, per ogni chilogrammo di peso corporeo. I partecipanti che, dopo l’allenamento, raggiungevano al massimo i 6 MET avevano oltre il 70 per cento di possibilità di soffrire di pressione alta, mentre coloro che raggiungevano e superavano i 12 MET solo il 50 per cento. Nel corso dello studio, sono stati diagnosticati 8.053 casi di ipertensione, il cui 49 percento rientrava nel gruppo di soggetti che raggiungevano al massimo i 6 MET contro appena il 21 percento rientrante nel gruppo di coloro che raggiungevano e superavano i 12 MET, dunque più in forma. Lo studio ha confermato, ancora una volta e in modo evidente, il ruolo del fitness nel mantenere la pressione arteriosa entro la norma, prevenendo dunque l’ipertensione e tutte le patologie ad essa riconducibili. Un effetto positivo su qualsiasi soggetto, a prescindere da età, genere e condizioni fisiche (anche su soggetti obesi e diabetici).
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old’s Gym, la nota catena di club statunitense sviluppatasi a livello internazionale con la formula del franchising, lo scorso 25 agosto, in occasione della sua convention annuale svoltasi a Dallas, ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario. Dal lontano 1965, quando Joe Gold aprì a Venice Beach la sua minuscola e spartana palestra, ne è passata di acqua sotto i ponti. Oggi Gold’s Gym conta più di 700 club dislocati negli Stati Uniti e in altri 25 paesi e continua a essere legata a un personaggio straordinario come Arnold Schwarzenegger che ha sempre frequentato i club identificati dal marchio creato dall’amico Joe. La celebrazione del primo
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i primi cinquant’anni di gold’s gym
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la nuova proposta formativa anif-csi
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NIF-Eurowellness, in collaborazione con il CSI, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, propone nuove iniziative formative riguardanti figure specializzate nell’area fitnesssport. I percorsi formativi del CSI, realizzati in sinergia con la Commissione Fitness Nazionale CSI-ANIF, sono allineati al sistema delle qualifiche SNaQ
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il progetto che mette in moto i disabili
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n Gran Bretagna la percentuale di disabili che praticano sport continua a essere significativamente inferiore rispetto a quella che riguarda i normodotati. Per questo motivo, in occasione della Giornata Internazionale per le persone con disabilità, Sport England
(Sistema Nazionale delle Qualifiche Sportive). Tale sistema è stato realizzato nel rispetto del cambiamento che sta avvenendo in ambito europeo in tutte le professioni attualmente non regolamentate e che condurranno all’adozione di un Quadro Europeo di Qualifiche (EQF), nonché alla creazione di sistemi europei di crediti per l’istruzione e la formazione (ECVET). Ciascun percorso formativo prevede il rilascio dell’attestato della qualifica e l’acquisizione di crediti formativi riconosciuti dal CSI e da tutti i soggetti con i quali il CSI ha stipulato apposite convenzioni. Questo sistema didattico intende definire modelli di qualifica e di formazione su competenze riferibili all’attività condotta nel campo del fitness-sport, facilitare la realizzazione di un sistema di riferimento per tutto il territorio nazionale nel rispetto delle specificità di ogni associato e al tempo stesso allinearsi all’evoluzione del contesto europeo e internazionale.
I livelli acquisiti sono permanenti, ma per il mantenimento nell’albo nazionale degli educatori sportivi è necessario acquisire almeno 5 CF (crediti formativi) ogni 2 anni partecipando a corsi di formazione territoriali e nazionali riconosciuti dalla Commissione Nazionale Fitness CSI - ANIF. Nella prima fase di lavoro, la Commissione Nazionale Fitness CSI-ANIF ha varato 3 corsi formativi di 1° livello di alto grado di specializzazione nel settore fitness-sport intitolati “medical fitness in acqua”, “fitness musicale in sala e in acqua”, “perform human training” che si sono tenuti a Reggio Emilia, Roma e Siena nel periodo compreso tra giugno e ottobre 2015 e valevoli per 10 crediti formativi. Per partecipare ai corsi di formazione di base per il conseguimento della qualifica di 1° livello è richiesta la maggiore età e il possesso della tessera associativa CSI.
ha stretto una partnership con il Disability Rights UK (sinteticamente DRUK), l’agenzia per i diritti dei disabili del Regno Unito. In base all’accordo, Sport England assegna all’agenzia un totale di 791.171 sterline – provenienti dai fondi della Lot-
teria Nazionale – per sostenere un progetto pilota finalizzato al coinvolgimento nell’attività sportiva di un numero sempre maggiore di persone con disabilità fisica. Sport England ha anche dato un nome al progetto pilota di questa iniziativa nata nel dicembre del 2014 – Get Yourself Active – e ha al tempo stesso coinvolto la popolazione invitandola a dire il proprio parere utilizzando e-mail e social network, attirando in questo modo l’attenzione dell’opinione pubblica su un progetto d’importanza sociale ancor prima che sportiva.
www.eurowellness.it
www.disabilityrightsuk.org
Alberto Manzotti Linee guida, principi e ďŹ losoďŹ e per la progettazione, -JOFF HVJEB QSJODJQJ F mMPTPmF QFS MB QSPHFUUB[JPOF realizzazione e gestione di un centro benessere SFBMJ[[B[JPOF F HFTUJPOF EJ VO DFOUSP CFOFTTFSF
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nell’ambito della sanità privata. Vanta nziario ed amministrativo in qualità di te è Consigliere di amministrazione e zione dello Sport del Comune di Reggio hool di Roma.
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CLUB la svolta di fitness first
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Per informazioni: www.fitnessfirst.com
l gruppo Fitness First ha recentemente presentato il suo nuovo ed esclusivo concept definito Gravity. Il primo club caratterizzato da questo lussuoso format è stato inaugurato a Singapore lo scorso agosto su progetto di Nick Gray e dello Studio HBA. Costato 6,5 milioni di euro, ha sede all’interno della nuova CapitaGreen Tower, nel cuore del distretto finanziario della città-Stato del sud-est asiatico, offrendo una vista spettacolare della baia e del porto. Rivolto soprattutto a manager e businessmen facoltosi, è accessibile esclusivamente su invito, a un costo decisamente
elevato: poco più di 2.000 euro per la tassa d’iscrizione annuale e 410 euro per l’abbonamento mensile. L’obiettivo di Fitness First è entrare nella fascia più alta del mercato del fitness per diversificarsi dalla maggior parte dei fitness-wellness club ed espandersi, a livello internazionale, con questa nuova e coraggiosa formula. Il neonato club di Singapore – che punta molto sul servizio di personal training, proponendo pacchetti di sedute individuali abbinate all’analisi fisiologica – mette a disposizione della clientela un suggestivo terrazzo sul quale svolgere allenamenti en plein air, una piscina scoperta,
un’ampia e variegata area spa e un ristorante di ben 600 metri quadrati che aprirà il prossimo ottobre. Dedica inoltre molte energie al medical wellness e, più in generale, alla salute e al benessere, avvalendosi di diversi specialisti e di una app dedicata proprio ai trattamenti legati alla salute. «Gravity – ha detto Simon Flint, CEO di Fitness First Asia – fisserà nuovi standard nella gestione di fitness club in Asia e fungerà da hub dell’innovazione, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi proposti dal Gruppo Fitness First». Intanto i vertici del colosso fondato da Mike Balfour nel 1993 sta pianificando la vendita di 10 club del Regno Unito, confermando la sua intenzione di spostare il suo business nella fascia premium del mercato con l’apertura di strutture in aree metropolitane. E intanto circolano voci secondo le quali la proprietà del Gruppo – dal 2012 il fondo di private equity statunitense Oaktree Capital Management – sarebbe intenzionata a vendere. Un indizio del possibile disimpegno di Oaktree è la recente sostituzione del CEO Andrew Cosslett con Oren Peleg, top manager della società con grande esperienza nel campo della finanza che potrebbe adoperarsi per tagliare i costi e incrementare gli utili in vista della cessione del Gruppo.
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piccolo club, tanta energia
Per informazioni: www.informa365.it
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nForma365 è il nome dell’associazione sportiva dilettantistica nata nel luglio 2013 a Paese, in provincia di Treviso, su iniziativa di Michele Zoccarato (nella foto), personal trainer ed educatore alimentare. Si tratta di un piccolo centro fitness che oltre all’esercizio fisico – proposto sotto forma di allenamento funzionale a circuito abbinato a yoga, shiatsu, meditazione e alcune attività di gruppo tra le quali figurano Zumba e GAG – propone diversi eventi aperti a tutti, ovvero conferenze dedicate a salute e alimentazione, corsi di cucina e persino passeggiate nella natura. Il circuito proposto prevede 12 esercizi ad alto tasso di efficacia – svolti a corpo libero e con l’ausilio di piccoli attrezzi e di un semaforo che detta i tempi di esecuzione – che vengono cambiati, e rispiegati, ogni settimana, evitando così la ripetitività, a tutto vantaggio della motivazione. I partecipanti, a seconda del tempo di cui dispongono e delle condizioni fisiche, possono svolgere 1, 2 o 3 giri completi, allenandosi per 15, 30 o al massimo 45 minuti. «Anche quest’anno – racconta Michele Zoccarato – proporremo eventi culturali su salute e
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alimentazione per entrare in contatto con il maggior numero possibile di persone e generare ricavi extra. Parleremo di prevenzione con metodi naturali, alimentazione salutare e, per rispondere a una domanda in costante crescita, organizzeremo veri e propri corsi di cucina vegetariani e vegani, così come proporremo serate dedicate a meditazione, relax e stretching vendute “a gettone”. E continueremo a mettere a disposizione della nostra clientela, gratuitamente, una piccola biblioteca con titoli dedicati alla salute e all’alimentazione e uno staff adeguatamente preparato che crede in ciò che dice. Per tenere costantemente
informati i nostri clienti, anche potenziali – conclude Zoccarato – impieghiamo con costanza Facebook, WhatsApp, SMS e newsletter, proponendo anche articoli e semplici riflessioni su salute e alimentazione». InForma365 propone l’abbonamento bimestrale a 80 euro e la tassa di iscrizione annuale a 15 euro, si sviluppa su una superficie di appena 150 metri quadrati gestiti da 2 istruttori polivalenti – che svolgono anche l’attività di reception – e conta di raggiungere presto, adottando una strategia commerciale soft, quota 100 iscritti. Nato come club riservato al solo pubblico femminile – con l’impiego del marchio DonnaInForma – da quest’anno ha introdotto un nuovo corso serale riservato agli uomini (allenamento funzionale/militare) per soddisfare la richiesta delle stesse socie che hanno espresso il desiderio di rendere il club accessibile anche ai loro compagni, mantenendo però le attività maschili e femminili rigorosamente separate. E tra le novità appena introdotte c’è anche il corso mattutino dedicato al cammino e alla ginnastica dolce, rivolto agli anziani e completamente gratuito per un mese intero. Un modo soft per mettere in moto la terza età e avvicinarsi il più possibile al proprio bacino di utenza.
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yoga nel mulino
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n un piccolo borgo in provincia di Padova è stato inaugurato, lo scorso 21 settembre all’interno dell’antico Mulino di Pontemanco, Anata Yoga, centro dedicato ad Hatha Yoga il cui fine è promuovere la cultura e la filosofia di questa antichissima disciplina divulgandone la dottrina dal punto di vista teorico, cultu-
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rale, spirituale e, ovviamente, attraverso le Asana. La neonata scuola – guidata da Tatiana Souchtcheva, diplomata in yoga presso l’Istituto Kanda – ha sede all’interno di un mulino risalente al XIV secolo che è stato recentemente ristrutturato rispettandone le caratteristiche originarie, protetto dal Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali. Sviluppato su una una superficie di circa 600 metri quadrati disposta su due livelli, è impreziosito dalle antiche pavimentazione in pietra rese visibili da un accurato intervento di restauro e riqualificazione che ha impiegato il vetrocemento. Le mura perimetrali e il magnifico soffitto a capriate veneziane lignee sono stati ripristinati grazie a un meticoloso lavoro svolto da un gruppo di studiosi esperti in materia. «È fondamentale – ha detto Tatiana Souchtcheva – che la pratica dello Yoga avvenga in un’atmosfera rilassante e il dolce fluire dell’acqua che scorre sulla grande ruota del Mulino farà da sottofondo a tutte le attività di Anata Yoga, assicurando un pieno equilibro tra corpo e mente, in armonia con tutti gli elementi del mondo circostante».
mcfit apre il terzo club a milano e il primo a torino
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a catena tedesca McFIT (cfr. Il Nuovo Club n. 146) lo scorso 25 settembre ha inaugurato a Milano, in Via Francesco Mola, il suo terzo centro fitness cittadino, il ventunesimo in Italia. Il neonato club si sviluppa su una superficie di 2.000 metri quadrati, è caratterizzato da
Per informazioni: www.mcfit.com
un’ampia offerta di attività – compreso il Cybertraining, ovvero allenamenti di gruppo guidati da trainer virtuali – e mette a disposizione degli iscritti diverse aree dedicate a discipline specifiche. Il design seducente è la ciliegina sulla torta. E lo scorso 2 ottobre McFIT ha fatto il suo debutto
a Torino, per la precisione in Corso Orbassano, inaugurando il suo primo centro fitness all’ombra della Mole, una struttura di 1.600 metri quadrati che ricalca, sotto ogni punto di vista, il format di una realtà in costante e rapida espansione che conta già 21 club nel nostro Paese.
Per informazioni: www.wearessential.com yogaessential.com
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Nel fine settimana, Garibaldi 77 ospita corsi di formazione
e workshop dedicati alle varie discipline.
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brand di abbigliamento in jersey Wearessential e Yogaessential, creati dall’imprenditrice milanese Elena Vitale, lo scorso 23 settembre hanno aperto, a Milano, in corso Garibaldi 77, lo spazio polifuzionale Garibaldi 77, 300 metri quadri dedicati a shopping, yoga, Pilates, benessere, cura del corpo e della mente. Il neonato spazio, aperto dalle 10 alle 20,30, si sviluppa su due livelli: il piano terra, che ospita il negozio a due vetrine, è collegato, tramite un’ampia scala a chiocciola, a quello superiore che ospita l’area dotata di attrezzature per yoga, Pilates e attività olistiche gestite da professionisti qualificati.
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yoga, pilates e shopping nel cuore di milano
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le pubblicazioni
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a cura della redazione
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porto di reciproca fiducia con il proprio superiore. Contiene spunti interessanti addirittura per chi non è ancora entrato nel mondo del lavoro, per chi il lavoro lo sta cambiando o lo ha appena cambiato e per chi sta valutando un nuovo percorso di carriera. E si rivolge anche ai capi ai quali offre l’occasione di guardare le cose da una prospettiva diversa, mettendosi nei panni dei propri collaboratori. Io e il Capo contiene inoltre i risultati di un’indagine empirica condotta su un campione di oltre cento manager che hanno tracciato il profilo del “collaboratore ideale”.
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luzioni e priorità, così come decodificare correttamente ciò che gli altri intendono comunicarci. Tutto questo si chiama “comunicazione efficace”. Chiari e Convincenti (in vendita a 6,99 euro) insegna a: capire perché, come e quando la comunicazione tende a fallire; padroneggiare la propria comunicazione intrapsichica (stati d’animo e rappresentazioni mentali); governare la comunicazione interpersonale con maestria per diventare chiari, convincenti e coinvolgenti in occasione di colloqui, riunioni, trattative, telefonate, convegni, stesura di relazioni e scrittura di e-mail; pianificare il proprio allenamento alla comunicazione efficace.
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i corsi Mesi di riferimento: novembre, dicembre
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area manageriale
area tecnica
Corsi Fit One Promotion
Corsi Green Academy
Corsi, seminari e master Prosegue la sessione autunnale di attività formative con corsi di formazione, master di specializzazione e stage d’aggiornamento nell’area gestionale. Tra i corsi offerti: Corso di formazione per consulenti di vendita; Master di gestione tecnica degli impianti natatori; Stage sul responsabile tecnico di un fitness club.
Green Academy ha come obiettivo fornire un servizio di formazione specifico per gli addetti del mondo fitness ed estetica.
Docenti: vari Sede: Milano Contatti: tel.02.34.93.43.35, info@fitpromos.it, www.fitpromos.it
Docenti: vari Sedi: Tutta Italia Contatti: Green Academy, tel. 0586.800.480
Corsi Wellink La società propone “#5 giorni on-line”, corsi di formazione via web, gratuiti, dal 30 novembre al 4 dicembre. Due appuntamenti quotidiani, della durata di 40 minuti cadauno, su argomenti inerenti gli ambiti: marketing, commerciale e management. Docenti: vari Contatti: Wellink, www.wellink.it
Tra i corsi offerti: Servizio Eccellente, 7 novembre, La Vida Welness di Termoli (CB); Management + Telemarketing, 7 novembre, Palestra My Life Time di Capannoli (PI).
Corsi Coaching PNL & Training Il Licensed PNL Practitioner è il primo livello di certificazione internazionale in PNL. Obiettivo del corso è favorire nei partecipanti la consapevolezza delle proprie competenze comunicative e l’acquisizione di strumenti e tecniche facilmente utilizzabili, per migliorare la propria vita e realizzare ciò che si desidera. I corsi sono organizzati dalla Scuola
di Formazione “Coaching PNL & Training” di Savino Tupputi e Marco Martone. Tra i corsi offerti: PNL Master Practitioner (il secondo livello di specializzazione internazionale in PNL), 6-7-8 novembre/27-28-29 novembre/11-12-13 dicembre a Perugia; Vivi al meglio con la PNL e il Coaching (corso gratuito introduttivo per conoscere le potenzialità della PNL e del Coaching), 12 novembre a Napoli, 26 novembre a Perugia; Coaching essenziale (il primo livello di specializzazione in coaching), 13-14-15 novembre 2015 a Napoli; PNL per la vendita (il corso per imparare a vendere di più e meglio), 30-31 ottobre-1 novembre a Napoli Sede: Hotel del Corso, Napoli – Perugia Docenti: Marco Martone e Savino Tupputi Contatti: Marco Martone, www.marcomartonecoach.com
DANSYNG DANSYNG® è un nuovo modo di allenarsi che unisce canto e ballo, per un’esperienza corale e socializzante paragonabile a un concerto pop. Lo Start-up insegna i fondamenti e la formula per tenere lezioni DANSYNG® nelle palestre, nelle piazze, nelle scuole di danza, nelle discoteche, alle feste. Le date dei corsi si riferiscono a un weekend intero in quanto il sabato si tiene il corso Dansyng® Start Up, la domenica il corso Just Dansyng® Pump. La giornata Dansyng® Start Up è acquistabile singolarmente essendo l’inizio del percorso, mentre si può accedere al corso Just Dansyng® Pump comprando il pacchetto weekend, oppure singolarmente se si è già partecipato al Dansyng® Start Up. Prossimi appuntamenti: Dansyng Start Up, 12 di-
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i corsi
In queste pagine, una panoramica sui corsi di formazione e di aggiornamento in programma per i prossimi mesi. Distinti nelle due aree gestionale e tecnica, questi corsi si rivolgono a manager, preparatori, istruttori e, in generale, a tutti gli operatori del settore fitness, sport e benessere. Per conoscere con esattezza date e sedi, e avere l’elenco completo dei corsi offerti, contattare gli enti organizzatori agli indirizzi indicati.
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cembre, Roma; Just Dansyng Pump, 13 dicembre, Roma; Dansyng Start Up, 16 gennaio, Torino, Just Dansyng Pump, 17 gennaio, Torino. Sede: Tutta Italia Docenti: Paolo Evangelista e Giulio Evangelista Contatti: Dansyng, www.dansyng.com
H.E.A.T. PROGRAM® Educational System Il percorso Educational di H.E.A.T. Program, proposto da GMM Training, è complessivamente articolato in 4 livelli totali (inclusi i tre weekend degli H.E.A.T. Circuit): 1) Basic Level (2 weekend-validità 2 anni); 2) II LEVEL + BLS First AID (1 weekend-validità 1 anno); 3) Breathing (1 weekend-validità 1 anno); 4. H.E.A.T Circuit Avanced Level (3 weekend-validità 1 anno). Tra i corsi proposti: Breathing 3° Livello, 7 e 8 novembre, centro ufficiale Fit Lab di Roma; Breathing 2° Livello, 28-29 novembre, Voghera (PV). Sede: Roma, Voghera (PV) Docenti: vari Contatti: 06.688.076.52, info@heatprogram.com
Corsi Wellness Institute Il Wellness Institute è la scuola di formazione fondata da Technogym nel 2002 con lo scopo di favorire la crescita professionale degli operatori del settore fitness e wellness Tra i corsi offerti: Pesistica Adattata: come e perché utilizzare i pesi nella preparazione atletica, 6 novembre; Ciclismo: l’allenamento del ciclista amatoriale e professionista, 7 novembre; Ciclismo: mezza giornata con il campione Paolo Bettini, 7 novembre; Social Media Manager II, 14 novem-
bre; Dimagrimento. Dalla ricerca più avanzata alle applicazioni pratiche I, 20 novembre; La valutazione funzionale nel Technogym Ability Training, 20 novembre; Dimagrimento. Dalla ricerca più avanzata alle applicazioni pratiche II, 21 novembre; Test e programmi per l’allenamento Cardiovascolare. Ultime ricerche e Case studies, 21 novembre; Sede: Technogym Village, Cesena (FC) Docenti: vari Contatti: Wellness Institute, numero verde 800.777.666, www.technogym.com
Corsi EAA per istruttori di attività in acqua La European Aquatic Association propone numerosi corsi di formazione (di uno, due o tre giorni), stage e master per istruttori e operatori dei centri acquatici. Corsi Aqua Health & Wellness: Master Aqua Rehab - Rieducazione e Prevenzione in acqua, Vicenza, 7 novembre 2015; Master AQUA GAG e Dimagramento, Genova, 14 novembre; Master Aquatic Health, Campi Bisenzio (FI), 29 novembre; Master Acquami® Specialist Basic, Padova, 6 dicembre; Master Aqua Training, Vicenza, 13 dicembre; Corsi Aquafitness: Aguamovida Fitness®, Parma, 14-15 novembre; Master Aqua Circuit - Big Equipment, Bari, 15 novembre; Master Aqua Bike - Basic, Venezia, 22 novembre; Aquafitness Instructor - Specialist, Basiglio (MI), 28-29 novembre; Aguamovida Fitness® Jump, Padova, 6 dicembre; Master Aqua Boxe; Perugia, 13 dicembre.
Docenti: vari Sedi: tutta Italia
Corsi tecnici Fispin Academy asd
Contatti: EAA, European Aquatic Association, tel. 049.96.00.938, www.euroaquatic.it
Corsi FIAF-SIAF per istruttori di aerobica, fitness, acquafitness e personal trainer La FIAF-SIAF è l’unica scuola italiana a possedere l’accreditamento europeo per la formazione degli istruttori di fitness anche in formato e-learning. L’accreditamento consente di certificare le competenze professionali degli istruttori in base allo Standard Europeo EHFA EQF-Fitness. Le certificazioni rilasciate permettono l’iscrizione all’EREP - Registro Europeo dei Professionisti del Fitness. I corsi offerti, anche in modalità FAD: Moduli professionalizzanti: Allenamenti di Gruppo con la Musica; Allenamenti di Condizionamento Muscolare di Gruppo; Istruttore di Fitness (cardio e isotonico); Allenamenti di AcquaFitbess; Personal Training; Rianimazione Cardio-Polmonare BLS/D. Modili di Specializzazione: Fitness Pilates Matwork, Allenamenti di acqua alta, Lavori di equilibrio, Lavoro posturale. Docenti: vari Sede: tutta Italia Contatti: Federazione Italiana Aerobica e Fitness - Scuola Italiana Aerobica e Fitness (FIAFSIAF), tel. 06.37.35.23.28, www.fiaf.it
Tra i corsi offerti: Sit Spinning® Instructor Training, 31 ottobre - 1 novembre, Piemonte; RO - Ricertification Opportunity, 1 novembre, Piemonte; Telemetria, 14 novembre, Liguria; Creative, 14 novembre, Piemonte; Hit - High Intensity Training, 15 novembre, Piemonte; Introduzione, 21 novembre, Lombardia; Sit-Spinning® Instructor Training, 5-6 dicembre, Piemonte; Introduzione, 5 dicembre, Lombardia; Sit - Spinning® Instructor Training, 19-20 dicembre, Lombardia; Heart Rate, 24 ottobre, Abruzzo; Periodizzazione, 25 ottobre, Abruzzo; Introduzione, 24 ottobre, Toscana; Introduzione, 7 novembre, Umbria; Bodyblade®, 7 novembre, location da definire; Ugi®Ball, 7 novembre, location da definire; Star 2/Star 3, 8 novembre, location da definire; Hit - High Intensity Training, 14 novembre, Marche; Sit - Spinning® Instructor Training, 14-15 novembre, Toscana; Sit - Spinning® Instructor Training, 28-29 novembre, Umbria; Introduzione, 28 novembre, Lazio; Sit - Spinning® Instructor Training, 5-6 dicembre, Lazio; Creative, 12 dicembre, Lazio; Periodizzazione, 13 dicembre, Lazio; Introduzione, 31 ottobre,
Contatti: Les Mills Academy, www.lesmills.it
Docenti: vari Contatti: Fispin Academy asd, tel. 050.31.46.414, www.fispinacademy.it info@fispinacademy.it
Corsi Fit One Promotion Prosegue la sessione autunnale di attività formative con corsi di formazione, master di specializzazione e stage d’aggiornamento nelle cinque aree tematiche previste: fitness & body building, discipline musicali & indoor cycling, pilates mat work, attività acquatiche, riabilitazione sportiva & massaggio. Tra i corsi offerti: Corso di formazione per istruttori di fitness e body building; Corso di formazione per personal trainer; Corso di formazione per istruttori di discipline musicali e tonificazione; Corso di formazione per istruttori di indoor cycling. Docenti: vari Sede: Milano Contatti: tel.02.34.93.43.35, info@fitpromos.it, www.fitpromos.it
Les Mills Academy Les Mills Academy forma sui metodi Les Mills il maggior numero possibile di persone motivate, rilasciando a tutti gli istruttori partecipanti una certificazione internazionale. Tra i corsi offerti: GRIT, 24-25 ottobre, Milano e Napoli; AQUAWORK, 24-25 ottobre, Sassuolo (MO); BODYJAM, 24-25 ottobre, Firenze; BODYSTEP,
Sede: tutta Italia Docenti: vari
Corsi CovaTech Pilates School 72° Corso TP - Full Immersion (posti disponibili 3), da venerdì 2 ottobre; 48° Corso Aggiornamento Teachers riservato ai CovaTech Pilates Teacher, sabato 21 novembre. Maggiori informazioni nella sezione CovaTech Pilates School (“corsi insegnanti”) del sito www.studio-pilates.it Sedi: CovaTech Pilates Studio di Milano
Docenti: vari Contatti: www.studio-pilates.it Corsi Medical Fitness e SlowFIT per istruttori FIT Federation organizza corsi di formazione per imparare a utilizzare e applicare il rivoluzionario metodo SlowFIT nei corsi, nella fisioterapia, nel Personal Training, nella ginnastica preventiva, personalizzata di gruppo. Il percorso di certificazione permette di entrare subito in contatto e collaborare con medici e farmacie. Tra i corsi offerti: SlowFIT Medical Fitness e GroupX, 19-20 dicembre, Roma.
L’Accademia Striding mette a disposizione degli allievi insegnanti altamente professionali, certificati e costantemente aggiornati. L’Accademia intende garantire opportunità di carriera attraverso adeguati percorsi di crescita e sviluppo professionale. Corso di certificazione Prima Giornata corso di certificazione Domenica 25 ottobre ore 10-17, Polisportiva Pietro Micca di Biella Chiavazza; domenica 25 ottobre ore 10-17, Village Fitness Club Roma di Roma; domenica 25 ottobre ore 10-17, New Fit Palestre di Acireale (CT); domenica 14 novembre ore 10-17, Polisportiva Pietro Micca di Biella Chiavazza; domenica 14 novembre ore 10-17, New Fit Palestre di Acireale (CT); domenica 22 novembre ore 14-19, Village Fitness Club Roma di Roma. Seconda e terza giornata corso di certificazione Sabato 12 e domenica 13 dicembre ore 10-19, Polisportiva Pietro Micca di Biella Chiavazza; sabato 12 e domenica 13 dicembre ore 10-19, Flaminio Sporting Club di Roma; sabato 12 e domenica 13 dicembre ore 10-19, New Fit Palestre di Acireale (CT).
Sedi: Tortoreto Lido (TE) Docenti: Fausto Di Giulio Contatti: Slow Fit, tel. 0861.78.92.39, www.slowfit.com
Si invitano tutti gli enti di formazione interessati a segnalarci le loro iniziative, inviando il proprio calendario all’indirizzo di posta elettronica dventuri@ilcampo.it.
Striding® Continua education Sabato 24 ottobre ore 10-19 Striding® Interval Training, Village Fitness Club Roma di Roma; domenica 22 novembre ore 10-19 Striding® Teoria e Metodologia dell’allenamento, Flaminio Sporting Club di Roma. Sedi: Acireale (CT), Biella, Roma
Docenti: vari Contatti: Striding Italia tel. 06.43.68.01.59, cell. 340.71.20.023, segreterianazionale@ stridingsystem.com info@stridingsystem.com www.stridingsystem.com
Corsi Pilates Network per istruttori La Scuola Pilates Network segue le linee guida della Pilates Method Alliance (PMA), richiede complessivamente 450 ore di studio, diviso in 3 categorie: Matwork (repertorio originale), Studio (grandi attrezzi), Monotematici (varie tematiche). La scuola è accreditata dal CYQ, Londra. Jolita Trahan, la direttrice tecnica, è certificata “Second Generation Master Trainer”. Tra i corsi offerti: didattica e struttura della lezione, 14-15 novembre, Firenze e Roma (Ostia); esame base teoria e pratica, 12-13 dicembre, Firenze; Sedi: Firenze, Milano, Roma (Ostia), Sardegna
Docenti: vari Contatti: Pilates Network, tel. 347.72.23.471, www.pilatesnetwork.it
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Sedi: tutta Italia
Corsi Striding®
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24-25 ottobre, Milano; BODYPUMP, 24-25 ottobre, Roma; BODYATTACK 30-31 ottobre, Roma; BODYPUMP, 31 ottobre-1 novembre, Guastalla (RE).
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Campania; Periodizzazione, 31 ottobre, Campania; Introduzione, 7 novembre, Puglia; Spin®Flex, 7 novembre, Campania; Sit - Spinning® Instructor Training, 14-15 novembre, Sicilia; Sit - Spinning® Instructor Training, 28-29 novembre, Puglia.
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Redazione: Davide Venturi Alice Spiga
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