06 SPORT INDUSTRY MAGAZINE

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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere

www.sportindustry.com SPORT & FITNESS

trimestrale - anno 2 - n. 6 - ottobre-dicembre 2011

PISCINE

WELLNESS

COMPLEMENTI

Voglia di riqualificazione

News

Nuova vita per il Dall’Ara

Due progetti dedicati alla riqualificazione dello storico stadio del Bologna: il Dall’Ara

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Rassegna

Soluzioni per un controllo completo Prodotti, sistemi e tecnologie dedicati al controllo e alla gestione di centri sportivi

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Primo piano

Juventus Stadium Un’analisi puntuale delle caratteristiche del nuovo stadio della Juventus: il progetto, la gestione e i fornitori

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Riqualificazione. Un luogo sempre più per lo storico stadio Dall’Ara, presentati a visitato quando si parla di impianti spor- pagina 2). Ma riqualificare non si riduce tivi. Uno spazio a metà strada tra l’abban- solo a questo. Riqualificare, a volte, sidono delle strutture al loro triste destino, gnifica infondere nuovo valore: a uno mai auspicabile, e la costruzione ex novo, sport e a una città (come ha voluto fare che chiama in causa investimenti non Juventus con la costruzione del Nuovo sempre sostenibili e la ricerca di spazi Stadio, che “scomponiamo” per voi a paginuovi, sempre più difficili da individuare. na 14), a un concetto (come quello di “siUno spazio intermedio fatto di “sfumatu- curezza” all’interno degli stadi, che riperre”, dal rifacimento del solo tetto (come corriamo a pagina 20), a un nuovo modo nell’esempio del Palaevangelisti di Peru- di essere, di crescere, ma anche di fare gia, illustrato a pagina 28), alla riqualifica- cultura (come si prefigge il duplice evento zione degli impianti tecnici (e l’esempio ForumClub/ForumPiscine, di cui diamo del Complesso Sportivo Giulio Onesti a notizia a pagina 44). Perché riqualificare pagina 30 ne è la riprova), fino alla ristrut- significa, prima e sopra ogni cosa, restituiturazioneFP2012_171x61_BoxCover_SportIndustry_dicembre.pdf di interi edifici e delle aree cir- re valore a qualcosa che già esiste, donan1 23/11/11 17.50 costanti (come propongono i due progetti dole ciò che merita: una nuova vita.

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ISSN 2038-5781

Obiettivo fotovoltaico

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La costruzione di un tetto fotovoltaico raccontato dal suo promotore: i permessi, gli incentivi, i finanziamenti, il rapporto con le banche

4th Pool & Spa Expo and International Congress 23-24-25 febbraio 2012 Fiera di Bologna con il patrocinio e la collaborazione di

top sponsor

www.forumpiscine.it

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Full immersion

Il mercato, le novità, i materiali, è tutto al ForumPiscine.


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news dall’Italia

Nuova vita per il Dall’Ara

In questo tempo di grandi fermenti per gli stadi italiani, anche per la città di Bologna è venuto il momento di pensare al proprio. Il Dall’Ara, lo stadio del capoluogo emiliano, è stato costruito negli anni ‘20, quando il centro cittadino era ancora lontano e la periferia inesistente, e solo parzialmente ristrutturato e allargato in occasione dei Mondiali di Calcio del 1990. Tra incertezze e precarietà po-

litiche, cambiamenti di proprietà del Bologna FC e idee contrastanti, due sono i progetti attualmente in via di definizione, presentati ufficialmente l’11 novembre. Vediamo le caratteristiche principali di entrambi i progetti. Uno stadio ProBologna L’associazione ProBologna propone un progetto (nella foto qui a sinistra) per la realizzazione di un polo sportivo cittadino, risultato della ristrutturazione dello stadio esistente e delle aree limitrofe. Il progetto prevede una riqualificazione nel rispetto degli standard UEFA: la pista di atletica, ora presente tra il campo e gli spalti, verrebbe rimossa, il terreno da

gioco abbassato di una decina di metri, mentre le superfetazioni di ferro realizzate nel 1990 sarebbero interamente rimosse, così da riportare alla luce l’originario guscio in muratura. In questo modo, si potrebbe recuperare lo spazio necessario per raggiungere la capienza totale di circa 32.000 posti a sedere. Servizi commerciali e di ristorazione, strettamente legati alle attività dello stadio, saranno sistemati lungo i percorsi di distribuzione interni, intervallati dalle palestre e dai club di pugilato, lotta, boxe e arti marziali, tuttora presenti all’interno dello stadio. Un progetto per la città Una secondo proposta per il Dall’Ara, visibile nell’immagine in alto e anch’essa in via di definizione, viene dall’associazione internazionale A Vision for Europe, in collaborazione con Civicarch, laboratorio di architettura tecnica dell’Università di Ferrara. Anche in questo caso, l’idea è di rinnovare lo stadio preesistente, senza trascurare il contesto in cui esso vive: il progetto prevede un completo restyling di tutta l’area, per farla diventare una vera Città dello Sport. Punto di forza: l’imponente ingresso sulla strada principale, affiancato da un museo del Bologna FC, un centro sportivo, svariate palazzine per appartamenti e uffici, un centro commerciale, un centro wellness, una palestra e molte aree per il parcheggio. Per approfondire: canale Sport & Fitness

Impianti per il calcetto: un’inchiesta Il calcio a cinque è uno degli sport più amati e praticati dagli italiani. Tantissimi i tornei organizzati e tantissime le squadre amatoriali esistenti. Sull’onda di questo successo, l’offerta di campi indoor o outdoor per questo sport si è moltiplicata negli anni e rimane altissima. Non stupisce dunque che Il Corriere della Sera abbia dedicato un’inchiesta approfondita sul panorama milanese dei campi per il calcetto, per dare la possibilità agli

appassionati di districarsi nella selva delle numerosissime offerte, oltre 300, della città. Il quotidiano ha scelto trenta impianti, valutati come migliori relativamente ai campi e ai servizi, realizzando per ognuno delle schede con valutazioni su condizioni e qualità, tariffe orarie, parcheggi, spazi per bambini, aree verdi, bar e ristoranti, organizzazione di tornei ed eventuali corsi. Il totale risulta di 98 campi, 41 scoperti e 57 coperti. Per approfondire: canale Sport & Fitness

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news dall’italia

Milano Fit Marathon: prima edizione Svoltasi il 13 novembre la prima attesissima edizione della “Milano Fit Marathon”, la prima maratona del Fitness organizzata dal Centro Provinciale Sportivo Libertas presso il Parco dell’Idroscalo di Milano. L’organizzazione della maratona si è avvalsa di tecnologie elettroniche che hanno permesso, ad esempio, di iscriversi ed effettuare il pagamento on-line, di monitorare i tempi tramite pettorali muniti di chip, di trasmettere la gara su internet e di inviare la classifica finale agli atleti per mezzo di un sms. La corsa non competitiva ha visto un giro dell’Idroscalo su una distanza di 8 chilometri, mentre quella competitiva è stata una mezza maratona, corsa su una distanza di 21,097 chilometri, valevole come Campionato Nazionale Libertas. Alle ore 11, sul palco galleggiante, si è infine tenuto il Festival delle attività aerobiche, nel corso del quale si sono esibiti gruppi di varie discipline.

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Collettori solari termici: nuova norma UNI Pubblicata la nuova norma UNI per la regolazione degli standard dei prodotti solari termici. La UNI EN 12975-1, denominata “Impianti solari termici e loro componenti - Collettori solari” specifica i requisiti di durata (inclusa la resistenza meccanica), di affidabilità e di sicurezza dei collettori solari a liquido, e descrive le disposizioni per la valutazioni di conformità a tali requisiti. Questa norma aggiorna la versione precedente pubblicata nel 2009, includendo un’integrazione che rende la norma applicabile anche ai collettori a concentrazione. Per approfondire: canale Complementi

Energy la migliore tecnologia per il risparmio energetico MEMBRANA ENERGY

La tecnologia ENERGY consiste in due membrane a distanza costante collegate da elementi senza ponti termici. Su tutta la superficie viene ridotta al massimo la dispersione termica permettendo un risparmio energetico senza precedenti.

Per approfondire: canale Sport & Fitness

Revisione norma UNI 10637 Continuano, presso la sede milanese dell’UNI, le riunioni del Gruppo di lavoro “Piscine” per la revisione della Norma UNI 10637. I lavori di revisione dovrebbero durare, secondo quanto reso noto, al massimo 18 mesi. Durante il secondo incontro, si è inoltre proceduto all’elezione del Coordinatore del Gruppo di lavoro nella persona del vice presidente Assopiscine Ing. Ivano Pelosin. Il prossimo incontro, dopo quello appena svoltosi in data 1 dicembre, si terrà il 10 gennaio 2012; si rinnova l’invito a tutti gli associati Assopiscine di inviare commenti o richieste di approfondimento degli argomenti utili a migliore la norma in discussione, che saranno portati in discussione nelle prossime riunioni.

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Dall'immagine è possibile vedere le dispersioni termiche della struttura intorno alla porta in particolare nelle zone di giunzione.

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news dall’italia

Il Palaghiaccio fotovoltaico Solo 7 mesi, da aprile ad ottobre, sono stati necessari per costruire il nuovo Palaghiaccio di Egna (BZ), il cui progetto porta la firma dell’architetto Ralf Dejaco. Oltre a potenziare l’offerta di servizi e attrezzature sportive comunali, il nuovo centro costituisce un importante luogo di aggregazione, con i suoi 900 posti tra seduti e in piedi. L’edificio presenta modalità costruttive tradizionali, con una particolare cura all’isolamento acustico e al risparmio energetico. L’azienda RW Panel ha infatti fornito pannelli sandwich per il tamponamento delle pareti e della copertura, per cui era richiesta un’alta performance di fonoisolamento. L’azienda si è inoltre occupata dell’installazione del nuovo sistema di fissaggio RWP Sun, che ha permesso il sostegno e il fissaggio di un imponente impianto fotovoltaico su tutta la superficie di copertura, che si estende per 2.161 mq, con una potenza di 307,76 kWp e una produzione di quasi 300 mila Kw/h all’anno. Per approfondire: canale Complementi

Maytronics, nuove strategie di vendita

Amsi e Col.Naz.: insieme per crescere

Il presidente della Maytronics, Offer Shachar ha comunicato le strategie di vendita per il 2012. La Maytronics ha deciso di terminare la collaborazione con Fluidra (Astral Pool), dopo che Fluidra ha assunto il comando della Aquatron e Aqua Products nel febbraio scorso. Astral Pool continuerà a dare servizio per i pulitori Dolphin che ha venduto finora e avrà ancora la possibilità di ricevere parti di ricambio e assistenza tecnica direttamente dalla Maytronics fin quando necessario. Contestualmente, Maytronics ha creato una nuova offerta di prodotti e servizi per consentire alla clientela di acquistare i prodotti Dolphin più avanzati, garantendogli inoltre un buon servizio assistenza. In questa direzione si consolida la partnership con Polimpianti, suo partner da oltre 25 anni per la distribuzione dei Dolphin sul territorio nazionale. L’accordo conferisce dunque a Polimpianti il prestigioso ruolo di Distributore Partner per tutto il territorio nazionale della gamma Dolphin.

Incontro chiarificatore tra Maurizio Bonelli, presidente Amsi, Associazione Maestri Sci Italiani, e Luciano Magnani, presidente Col.Naz., Collegio Nazionale Maestri. I due Presidenti si sono incontrati a Modena, con i propri consigli direttivi, per riallacciare i rapporti e mettere le basi per un necessario rilancio della categoria. Le principali problematiche individuate riguardano la distinzione dei ruoli tra Amsi e Collegio, il collegamento con le scuole e con i direttori, il ruolo di sindacato dell’Associazione, l’importanza di un lavoro di squadra, l’attività in ambito internazionale, la sede comune dei maestri italiani e infine il riconoscimento e la gestione dei maestri stranieri sul territorio na-

zionale. Da qui occorrerà percorrere una strada impegnativa, che necessita della collaborazione di tutti per il rilancio e promozione del ruolo del maestro di sci e snowboard. Per approfondire: canale Sport & Fitness

Per approfondire: canale Piscine

Educare allo sport

Nasce la nuova FIPE

Dodici sono i progetti finanziati dall’Unione Europea nel campo dello sport, selezionati al fine di promuovere reti adeguate e buone pratiche nello sport. Tra le 106 domande pervenute, dodici sono state scelte e finanziate, per un totale di oltre 2 milioni di euro. Dei progetti approvati, quattro sono legati alla prevenzione e alla lotta contro la violenza e l’intolleranza nello sport, mentre gli altri otto hanno l’intento di promuovere approcci innovativi per rafforzare l’organizzazione dello sport in Europa. Tra questi, uno è stato presentato da un ente italiano: il Coni Lombardia. Il progetto si chiama ELYS (Laboratori Didattici per Giovani Tifosi Europei) e si inserisce nella prevenzione e nella lotta contro la violenza nello sport, educando i tifosi al rispetto e alla non violenza sin da giovani, per crescere nel rispetto delle regole. Per approfondire: canale Sport & Fitness

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Presentata ufficialmente la nuova Federazione Italiana Pesistica. “La forza nel cambiamento” è lo slogan evocativo che accompagna il cambio di denominazione della Federazione. Nel corso degli anni, la Federazione, che ha più di 100 anni di storia, si è distinta per la lotta al doping e le numerose attività con i giovani, considerate elemento fondamentale, con il motto “Diamo peso ai giovani”. Un impegno che si è diretto anche verso la formazione di tecnici preparati e competenti, per una professionalità che va oltre il gesto sportivo e diventa sociale, per tutti quei ragazzi il cui tecnico diventa anche figura di riferimento personale, quindi formatore. Rinnovate infine le prestigiose collaborazioni con la National Strength and Conditioning Association (NSCA), associazione americana specializzata nella ricerca scientifica applicata allo sport, e con il CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Per approfondire: canale Sport & Fitness


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news dall’italia

Acquaworld: una realtà

Piscine in spiaggia, nuove regole Le piscine potranno rimanere sulla spiaggia anche in inverno, purché realizzate con criteri di decoro e minimo impatto ambientale, materiali leggeri e comunque amovibili, coperture invernali di qualità, abbellite con fioriere e di sporgenza minima rispetto alla sabbia. Questo il parere espresso dalla Sovrintendenza di Ravenna, confermato anche dall’assessore regionale al Turismo, Maurizio

Melucci: “Le prescrizioni date dalla Sovrintendenza al Comune di Riccione — spiega Melucci — vengono prese come modello dalla Regione per l’intera costa. Dopo averle a nostra volta concordate con la Sovrintentenza stessa, andranno recepite nei piani spiaggia dei singoli comuni. Ci sembra una soluzione intelligente, con impatto ambientale decisamente compatibile”. Per approfondire: canale Piscine

Cogenerazione: nuove regole

Negli ultimi mesi nel settore della cogenerazione sono state introdotte tre nuove norme che vanno a ristrutturare il settore in maniera piuttosto forte: il D.M. 4/8/11, modalità di riconoscimento della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR); il D.M. 5/9/11, nuovo regime di incentivazione della cogenerazione; la nota delle Agenzie delle Dogane n. 75649

del 6/9/11. In particolare, i primi due provvedimenti hanno come obiettivo l’incremento dell’efficienza energetica nei sistemi cogenerativi e la promozione della tecnologia stessa. Per quanto riguarda il nuovo sistema di incentivazione, esso vale per tutti gli impianti di cogenerazione alimentati a gas naturale dai 12 ai 15 €/MWhe, valore maggiore di circa il 50% rispetto a quello che era previsto dalla scheda analitica 21 bis (8÷10 €/ MWhe), considerando il prezzo di un TEE pari a 100 euro. Per accedere agli incentivi, la documentazione tecnica deve essere presentata entro il 31/03/11 di ogni anno per gli impianti entrati in esercizio negli anni successivi al 2011.

Inaugurato ufficialmente questo autunno, il più grande parco acquatico indoor d’Italia: Acquaworld. Collocato a Concorrezzo, alle porte di Milano, il parco è stato infatti completato anche della sua ultima parte: Relaxworld, l’area relax riservata agli adulti. Il parco conta attualmente di dodici piscine tra interne ed esterne, per un totale di oltre 2.000 mq di superfici d’acqua. Una quantità senza dubbio notevole, che ha richiesto un imponente apparato dedicato alla disinfezione e al controllo dell’acqua, integralmente fornito dall’azienda ProMinent. In particolare, sono stati installati 7 impianti di produzione cloro da elettrolisi del sale modello Chlorinsitu, che assicurano il corretto dosaggio di cloro puro direttamente nell’acqua di immissione, riducendo al minimo i sottoprodotti e la formazione delle cloroammine. Il dosaggio dei prodotti chimici per regolazione pH e flocculante è effettuato tramite pompe dosatrici modello ProMinent Beta e Gamma/L. Oltre 40 sonde di misura analizzano in continuo i parametri fondamentali quali cloro libero, cloro combinato, redox, pH e temperatura, mentre le centraline di comando Dulcomarin II garantiscono il funzionamento del sistema nel rispetto dei parametri previsti dall’attuale normativa con possibilità di telecontrollo tramite Web Server integrato. Per maggiori informazioni: guarda le videointerviste a Valentino Tomasoni, imprenditore di successo che questo parco l’ha trasformato da sogno a solida realtà, e Federico Pella, architetto che ha progettato e seguito tutti i lavori inerenti Acquaworld.

Per approfondire: canale Complementi

Io gioco LEgALE: a quota 95 Continuano i finanziamenti per la realizzazione di impianti sportivi da parte del PON Sicurezza. Raggiunta la quota di 95 progetti, tra campi da calcio a 5 e campetti polivalenti. Questo autunno ha visto infatti il via libera della quinta tranche di progetti per la realizzazione di impianti sportivi nell’ambito dell’iniziativa “Io gioco LEgALE”. Il totale

Novità nel mondo Wellness

delle risorse stanziate con il decreto emanato dall’Autorità di Gestione, il prefetto Nicola Izzo, supera i 4,2 milioni di euro. Gli impianti, che comprendono campetti polivalenti aperti o chiusi e campi di calcio a 5 outdoor, nasceranno nelle quattro regioni prestabilite: Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, quattro per ogni provincia. Per approfondire: canale Sport & Fitness

Per impianti sportivi più efficienti Svoltosi a Roma presso il C.P.O. Giulio Onesti (a cui dedichiamo un approfondimento a pagina 30 di questo numero di Sport Industry Magazine) il Corso CONI per l’efficienza energetica negli impianti sportivi. Il corso ha preso in esame le principali tematiche inerenti il risparmio energetico negli impianti sportivi, con riferimento alla loro progettazione,

conduzione e validazione energetica. Parte importante del corso è stata dedicata ai sistemi fotovoltaici, alla cogenerazione, all’uso di pompe di calore e ai corretti sistemi di gestione energetica, con un approccio tecnico/ pratico che ha visto anche la presentazione di casi studio reali e delle tecnologie più idonee all’applicazione in ambito sportivo. Per approfondire: canale Complementi

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Per approfondire: canale Piscine

Presentata ufficialmente ad Abano Terme, vicino a Padova, il 26 ottobre 2011, la Terapia del Galleggiamento. Alla serata-evento, organizzata in partnership da due aziende specializzate nel settore del benessere (Stenal e Hydrocare Italia), hanno preso parte personalità di spicco del mondo alberghiero. Uno strumento non ancora molto diffuso - ma che all’estero ha già trovato larga applicazione – basato su un principio molto semplice: ottenere un rilassamento psicofisico completo e profondo attraverso il galleggiamento in totale assenza di stimoli esterni. La speciale “vasca”, inserita in una stanza dove viene ricreata la deprivazione sensoriale, la Float Room, permette di praticare la fluttuazione in assenza di peso, consentendo di avvertire immediatamente gli effetti della terapia. L’innovazione è rappresentata dalle peculiari caratteristiche del sale disciolto nell’acqua, costituito per il 98% da solfato di magnesio, che aggiunge alle proprietà del galleggiamento la preziosa azione terapeutica del magnesio mediante l’assorbimento percutaneo; assieme al potassio, questo elemento è il più abbondante all’interno delle cellule, ed è responsabile del buon funzionamento di circa 300 enzimi, svolgendo un ruolo fondamentale nel rilassamento muscolare che segue le contratture. Per approfondire: canale Wellness


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news dal mondo

Impianti sportivi vincenti

Il primo centro termale Kranjska Gora è una rinomata località sciistica della Slovenia, adagiata su una pianura alla sorgente del fiume Sava Dolinka e circondata da un paesaggio montano pittoresco. La città di Kranjska Gora dispone di ampie strutture di accoglienza, ma manca di strutture per le attività indoor; per questo si è scelto di dotare la città di un centro benessere termale, affidando il progetto al rinomato studio di architettura Enota. Posizionato al centro di Kranjska Gora, sul sito di una stazione ferroviaria in disuso, il nuovo stabilimento termale si distingue per caratteristiche costruttive locali: il tetto a capanna alpina, spiovente e rigorosamente in legno, e la conformazione dell’edificio “allungato”. Grande attenzione è stata posta ai potenziali frequentatori del nuovo centro. Poiché la maggior parte dei visitatori di Kranjska Gora sono le famiglie, gli spazi per i giovani visitatori sono stati situati in un’area riservata, dove il rumore non influenzerà gli altri visitatori.

Premiati in occasione di FSB, il Salone internazionale delle Strutture ricreative, sportive e acquatiche tenutosi dal 26 al 28 ottobre 2011, i vincitori dello IAKS, IOC and IPC award. La cerimonia di premiazione è avvenuta, come da tradizione, durante il 22° IAKS Congress. Una giuria di professionisti internazionali ha premiato cinque progetti con la medaglia d’oro, nove con quella d’argento, cinque con il bronzo, mentre tre si sono meritati il premio speciale. Di seguito riportiamo i progetti vincitori della medaglia d’oro. - Cape Town Stadium, Sud Africa, di gmp -

von Gerkan, Marg und Partner - Foshan Pearl Gymnasium, Cina, di Mitsuru Senda + Enviroment Design Institute - Richmond Olympic Oval, Vancouver, Canada, di Cannon Design Architecture - Bled Rowing Centre, Slovenia, di Multiplan Arhitekti - The New Holmenkollen Ski Jump, Oslo, Norway, di JDS Architects. Premiati inoltre, per il primo anno, i vincitori del Architecture and Design Award for Students and Young Professionals 2011, che ha visto aggiudicarsi la medaglia d’oro il progetto “Cycle Track” di Anna Kuchmenko, Ucraina. Per approfondire: canale Sport & Fitness

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Grandi stadi: un peso o un successo? Secondo quanto emerso da una ricerca del Danish Institute for Sports Studies, presentata in occasione della conferenza internazionale Play the Game 2011, eventi come Olimpiadi e Mondiali di Calcio sono strettamente connessi con la costruzione di stadi simbolo, che spesso però finiscono per diventare cattedrali nel deserto e un peso finanziario notevole ad evento concluso, a causa della mancanza di eventi e spettatori. La ricerca, tutt’ora in corso, ha individuato 75 strutture di 20 paesi diversi che, dal 1996, sono state costruite o riqualificate in occasione di un grande evento come le Olimpiadi, i Mondiali, la UEFA. In tempi più recenti, sono stati censiti altri 65 stadi, il cui costo si aggira intorno ai 13,1 miliardi di dollari americani, con una media di 201,5 milioni per stadio. Il più costoso è lo stadio di Cape Town (nella foto), per il quale sono stati spesi 600 milioni

di dollari, mentre alla fine della lista si trova il Baba Yara Stadium del Ghana, costruito per 25,9 milioni di dollari. Ancora più evidenti sono le differenze nell’utilizzo dei vari stadi. Mentre l’Olympic Stadium di Atlanta, con il suo affittuario di alto profilo, la squadra di baseball Atlanta Braves, ha raccolto più di 2,5 milioni di spettatori nel 2010, lo stadio Dr. Magalhães Pessoa in Portogallo, che ha una capacità di 24.000 posti, ha avuto solo 53.000 visitatori nell’arco del 2010 ed è ormai diventato un peso per le finanze locali. Sulla base dei dati raccolti, la ricerca ha infine calcolato un indice che mostra le differenze tra lo stadio più usato e il meno usato nel corso dell’anno precedente. Solo per fare un esempio, il già citato stadio di Atlanta raccoglie in un anno 50 volte più spettatori della sua capacità, mentre gli ultimi due stadi dell’indice non la raddoppiano nemmeno. Per approfondire: canale Sport & Fitness

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news dal mondo

Angola: in preparazione dei Mondiali Scelta dal Comitato internazionale “RinkHockey” per ospitare i mondiali del 2013, l’Angola, nella figura del presidente José Eduardo dos Santos, ha istituito per decreto la Commissione organizzatrice dei mondiali di Hockey2013. La Commissione, diretta dal ministro dei Giovani e dello Sport e del ministero delle Relazioni estere, delle Finanze, dell’Interno e di tutti i dicasteri che possono contribuire alla realizzazione della manifestazione sportiva, avrà il compito di creare le condizioni per la riuscita dell’avvenimento sportivo, come la costruzione e la riabilitazione degli impianti sportivi nelle diverse province del paese che ospiteranno la competizione.

Uno stadio per gli Europei 2012 Inaugurato a fine novembre, lo stadio nazionale Narodowy di Varsavia, in Polonia, realizzato in vista dei Campionati Europei di Calcio del 2012, che avranno appunto luogo in Polonia e Ucraina. Stiamo parlando di una struttura di grande portata, con un cantiere davvero enorme, comprendente oltre centro unità di trasporto e circa duecento lavoratori. Le dimensioni dello stadio, unitamente alle infrastrutture associate, coprono un’area di quasi 18 ettari; l’interno può ospitare fino a 58.000 spettatori, che avranno la possibilità di parcheggiare in uno spazio esterno che può ospitare oltre 1765 automobili. Le soluzioni per l’edilizia adottate sono state quasi una “scelta obbligata”, come conseguenza del rigido clima locale e della conse-

guente azione degradante degli agenti atmosferici. La costruzione e i materiali dovevano infatti soddisfare elevati criteri di durabilità, con un’attenzione all’ecosostenibilità. Aspetto fondamentale è risultato dunque essere l’isolamento termico dello stadio; per garantire un’adeguata protezione della temperatura interna dell’edificio sono stati infatti installati 14.000 mq di DuPont AirGuard Reflective, una membrana a bassa remissività che previene la dispersione del calore. Per approfondire:

Sport POLIMPIANTI - SPORT INDUSTRY 171x236_POLIMPIANTI - SPORT INDUSTRY 171x236 24/11/11 09:43 canale Pagina 1 & Fitness

Siamo presenti a:

Bali Waterpark: è record È il più grande parco acquatico indoor / outdoor in Cina, il Bali Waterpark, che ha aperto nella città di Fushun. Tematizzato come se fosse un paradiso tropicale balinese, il parco acquatico conta al suo interno acquascivoli e attrazioni da primato, come il WhiteWater’s Flume-in-Flume Viper, un mega scivolo composto da un tubo dentro un tubo, talmente grande da poter ospitare i visitatori in entrambi i tubi contemporaneamente. Progettato e realizzato da WhiteWater, la parte esterna del Bali Waterpark dispone della prima piscina a onde dotata di acquascivoli AquaLoop della Cina, oltre a scivoli adatte a tutte le età. Geoff Chutter, presidente e amministratore delegato di Whitewater dichiara orgoglioso: “abbiamo creato un prodotto unico e ricco di innovazioni, siamo sicuri che Waterpark Bali avrà numeri da record in tema di presenze, attingendo a una popolazione locale che conta oltre 8 milioni di persone”.

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Reflecting Absence, un nome evocativo per un luogo unico. Reflecting Absence è il nome scelto dall’architetto israeliano Michael Arad, che ha firmato il progetto per la riqualificazione del World Trade Center. Un progetto che prevede di ritracciare in acciaio il perimetro delle due torri gemelle abbattute. Il monumento occuperà 8 acri di superficie e vedrà la creazione di due piscine e due cascate, che saranno le più grandi finora costruite negli Stati Uniti. I nomi delle 2982 vittime verranno incisi in bronzo attorno alle cascate e un boschetto darà al tutto una cintura di protezione e tranquillità.

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Polimpianti. La tua piscina si fa più bella di te. Il piacere di vivere all’aria aperta a contatto con la natura carica di colori e profumi. Godersi momenti di felicità e dedicare più tempo agli amici. Polimpianti ha pensato a tutto questo, con le coperture che allungano la stagione dei bagni e Dolphin che mantiene la piscina pulita e l’acqua cristallina. Punti vendita in tutta Italia: per informazioni chiama il Numero Verde 800.508360 V i a P i a v e, 1 7 4 - 2 1 0 2 2 A z z a t e ( VA ) - Te l . 0 3 3 2 4 5 7 7 2 7 - F a x . 0 3 3 2 4 5 9 1 2 6 - w w w. p o l i m p i a n t i . i t

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news dal mondo

Marocco: una Spa da premio

Biopiscine: un mercato in crescita Secondo quanto emerso da una ricerca presentata dalla IOB, la federazione internazionale delle associazioni nazionali, in occasione del 6° Congresso Internazionale delle Biopiscine, attualmente sono in funzione circa 200 piscine Biologiche ad uso pubblico in 6 stati europei, ai quali si aggiungono in media quasi 50 nuovi impianti ogni anno. La ricerca ha inoltre messo in luce che, negli ultimi anni, gli impianti pubblici hanno raggiunto un elevato standard qualitativo e di sicurezza nell’esercizio. Il numero delle biopiscine private si stima invece intorno alle 25.000 unità, anche queste con un aumento annua-

Ulteriore prestigioso riconoscimento per la pluripremiata SPA dell’hotel La Mamounia di Marrakech, che anche quest’anno si aggiudica la nomination come “Best International SPA 2011” per il Marocco, il premio decretato dai lettori della rivista americana SPA Finder. I criteri sui quali si basano le votazioni sono molto severi. Interessano gli impianti presenti nella SPA, l’approccio tra cliente e terapista, il design interno, i prodotti utilizzati, lo svolgimento delle attività programmate, la qualità del servizio e la disponibilità del personale. Questa SPA è un capolavoro d’arte artigianale impreziosita da mosaici, marmi, tadelakt (un rivestimento murale a base di calce, brillante ed impermeabile) e legni intagliati. Estesa su una superficie di 2.500 mq, la SPA conta di due piscine trattate a ozono, una grande jacuzzi, due palestre, due campi da tennis, nove cabine interne e sei cabine esterne per i trattamenti, due hammam di cui uno privato. Per approfondire: canale Wellness

La piscina più grande d’Europa Nel cuore della Capriasca, a Tesserete, in Svizzera a un’altitudine di 550 metri, sorge l’Arena Sportiva Capriasca. All’interno del centro è collocata la piscina più grande d’Europa, un suggestivo specchio d’acqua di 1790mq composto da 3 piscine comunicanti. Una grande area d’acqua creata grazie alla flessibilità della tecnologia Myrtha di Piscine Castiglione, che ha permesso di realizzare zone per il nuoto disciplinato, la ricreazione e le attività ludiche con le seguenti caratteristiche. In dettaglio: una piscina olimpionica da 50 m, profondità 140 e 160 cm, 8 corsie, una piscina ludica con un grande scivolo a 3 corsie, profondità 120 cm, un’isola con vasca idromassaggio con vista mozzafiato sulle montagne circostanti e una piscina per i bambini (accompagnati) di profondità 60 cm.

Per approfondire: canale Piscine

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le esponenziale. Attualmente sono coinvolti nella realizzazione di Biopiscine circa 1300 specialisti. Numeri importanti, che trovano riscontro anche fuori Europa. In occasione del congresso, un esempio è stato portato da un esperto australiano, Philip Johnson, che ha riferito la presenza di circa 70 biopiscine (con una stima sottodimensionata) ad uso privato, con un accrescimento di circa 25 impianti all’anno. Ulteriore testimonianza arriva dall’esperta israeliana Yael Ben Zvi Cohen, che ha raccontato come le biopiscine in Israele siano impiegate non solo per diletto ma anche per l’idroterapia.

Nella foto, i rappresentanti delle aree mediterranee e sud Australia, Sudafrica, Israele, Turchia, Italia, Spagna, Isole Canarie, Portogallo, Francia.

I benefici dell’acqua in una Conferenza Conclusasi il 14 ottobre 2011, a Seattle, Washington, la nona edizione dell’annuale World Aquatic Health Conference (WAHC) & Aquatic Physical Therapy Summit. Un’edizione che ha visto la presenza di 410 iscritti, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Cifre che confermano la centralità e l’importanza dell’appuntamento, punto d’incontro per tutti coloro che lavorano alla ricerca, e a sostegno delle ricerca, dei benefici effetti apportati dall’acqua. Nonostante le limitate disponibilità di bilancio, la Conferenza ha infatti attirato i maggiori esperti del settore provenienti da 42 stati: Puerto Rico, Austria, Australia, Canada, Israele, Paesi Bassi, Regno Unito, solo per citarne alcuni. Il 40% dei partecipanti era infatti composto da professionisti di alto livello, influenti accademici, medici, esponenti di governo, proprietari, direttori… Si sono diretti fino a Seattle per imparare dai migliori, iscrivendosi ai numerosi seminari, simposi, tavole rotonde e incontri tecnici proposti ogni anno dal WAHC. I segmenti di mercato rappresentati sono stati invece strutture acquatiche, fornitori di servizi, consulenti, parchi di divertimento, produttori, università, associazioni, costruttori, distributori, alberghi, vendita al dettaglio, ed esponenti della stampa internazionale. Moltissimi anche quest’anno gli argomenti trattati: argomenti critici, tra cui la prevenzione dell’annegamento e delle lesioni, la gestione delle strutture acquatiche, i benefici per la salute di piscine e vasche idromassaggio, le nuove tecnologie in materia di trattamento dell’acqua, la prevenzione delle malattie trasmissibili attraverso l’acqua; tutti trattati con un taglio tecnico/pratico che contraddistingue l’evento sin dalla sua prima edizione. I pareri dei partecipanti sono tutti concordi: “È di gran lunga la migliore formazione disponibile sul tema, è sempre stato il momento più importante dell’anno dal punto di vista professionale. Non vedo l’ora che arrivi la prossima edizione!”. L’appuntamento è dunque per il 2012, dal 10 al 12 ottobre, a Norfolk.


news dal mondo

Lo sport? È per tutti

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Un marchio di qualità internazionale Proseguono i lavori della rinnovata partnership tra le riviste leader a livello internazionale dedicate alle piscine e alle spa. Dopo la nascita ufficiale della International Pool & Spa Press Alliance durante ForumPiscine (International Pool & Spa Congress & Expo, la cui prossima edizione si svolgerà in Fiera Bologna dal 23-25 febbraio 2012), nasce il nuovo logo e la nuova pagina pubblicitaria che identificherà d’ora in avanti le riviste partner del gruppo. Il logo rappresenta un “marchio di qualità”, che individua le migliori riviste di settore a livello internazionale, mentre l’inserzione pubblicitaria permette di raggruppare tutte le riviste in un’unica pagina, offrendo alle aziende di ogni paese l’opportunità di entrare in contatto con il mercato della piscina e delle spa a livello internazionale, espandendo i propri confini. Come recita il “claim” della pagina pubblicitaria: “International Pool & Spa Press Alliance, la strada maestra per il mercato internazionale”. Per il momento, quattro sono le riviste appartenenti al gruppo: Piscine Oggi (Italia), Pool & Spa Scene (Inghilterra), Techniques Piscines Spas le magazine (Francia) e Piscinas XXI (Spagna). Per informazioni www.forumpiscine.it

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guida alla realizzazione dell’area benessere

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Uno studio recentemente condotto dal centro Avène fornisce nuove prove circa i benefici dell’idroterapia. La ricerca ha analizzato un campione composto da più di 10.000 pazienti affetti da diverse patologie che, tra il 2001 e il 2009, sono stati sottoposti a un trattamento idroterapico della durata di tre settimane, secondo un programma terapeutico che prevedeva bagni della durata di venti minuti in acque alla temperatura di 32°C, nonché vaporizzazioni con acque termali. Alla fine del programma, nella metà dei casi sono stati registrati significativi miglioramenti con una riduzione significativa dei sintomi. Il Centro per l’Idroterapia Avène, situato nel sud della Francia, rappresenta una struttura d’eccellenza, visitata ogni anno da più di 2.200 persone, bambini come adulti, che traggono benefici dalle sue acque termali. Tali acque risultano ideali per trattare gravi disturbi della pelle quali eczemi, psoriasi, dermatiti e bruciature.

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Idroterapia: benefici a 360°

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30.000 bambini economicamente svantaggiati dell’Australia occidentale potranno avvalersi del diritto a partecipare ad associazioni sportive e ricreative senza che le famiglie debbano spendere denato. Di tutte le spese si farà infatti carico il Governo. Il premier dell’Australia occidentale Colin Barnett ha infatti destinato 10 milioni di dollari per KidSport, un’iniziativa che permetterà di pagare le tasse di iscrizione per i bambini che, a causa delle condizioni disagiate delle proprie famiglie, non possono svolgere una regolare attività sportiva. “Sulla base di un calcolo economico”, ha detto il Premier Barnett, “i bambini di età compresa tra 5 e 18 anni riceveranno sussidi fino a 200 $ l’anno, senza restrizioni sul numero di bambini assistiti nella stessa famiglia”. Un’iniziativa sostenuta anche dal Ministro dell’Australia occidentale per lo sport e il tempo libero Terry Waldron, che crede fortemente nello sport come fonte indispensabile per una crescita sana. “L’attività fisica migliora la salute, il rendimento scolastico e il processo decisionale.” Ha detto il ministro Waldron “L’appartenenza a un gruppo sportivo offre ai bambini e alle loro famiglie modelli positivi, nuove amicizie e opportunità di coinvolgimento all’interno della comunità”. Sono già 13 le autorità governative locali che hanno aderito a KidSport e altri 21 governi locali sono propensi a firmare per la stagione invernale. Un’iniziativa davvero lodevole.

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primo piano mercato

La pratica motoria in Emilia-Romagna Dalla ricerca “L’attività fisicosportiva svolta nel tempo libero in Emilia-Romagna”, condotta nel 2010, la conferma di una Regione con una forte vocazione sportiva. E la fotografia delle tendenze che richiedono politiche più adeguate e mirate per la promozione dell’attività motoria.

A cura di Lucia Dallavalle

Indicatore sintetico di organizzazione dell’attività fisica o sportiva (base dati: 1190 casi)

“In Emilia-Romagna oltre l’86 % della popolazione ha praticato sport almeno in un periodo della propria vita. L’attività sportiva può pertanto essere considerata quasi un passaggio obbligato nella vita delle persone, anche se nel tempo viene, in diversi casi, abbandonata”. È una delle importanti conclusioni emerse dalla ricerca presentata lo scorso luglio dalla Regione e condotta, nel 2010, dall’Osservatorio del Sistema sportivo regionale, con la collaborazione dell’Ufficio Ricerche del Comune di Modena. Nell’indagine la definizione di “pratica sportiva” è intesa nella sua accezione più ampia, estendendosi a tutte le attività motorie che richiedono un certo sforzo fisico da parte di chi le svolge. Un dato ancora più significativo di quello

già citato è il numero di “attivi” attuali, pari al 64,4 % della popolazione regionale, tra i 14 e i 64 anni (in totale, al primo gennaio 2009, 2.832.787 individui). Il confronto con le cifre fornite dalla ricerca Coni-Istat 2010, sebbene parziale per la diversità del campione, delle classi di età e della metodologia, conferma le osservazioni emerse dallo studio regionale. Nell’indagine su base nazionale, infatti, su una popolazione di circa 58 milioni di persone (escluse quelle di età inferiore ai 3 anni e compresi gli stranieri residenti), gli individui che hanno dichiarato di praticare uno o più sport – i due terzi con continuità, il restante terzo in modo soltanto saltuario – o, più in generale, una qualche attività fisica sono circa 35,6 milioni, ovvero circa il 61 %.

Obiettivi dell’indagine

Al di là dei dati appena citati, la ricerca è ricca di interessanti elementi di analisi del fenomeno sportivo nel suo complesso. Delinea, infatti, un quadro dettagliato della pratica fisico-sportiva svolta nel tempo libero (sono escluse le ore di educazione fisica per gli studenti e l’attività derivante dal lavoro per gli occupati), delle abitudini motorie e delle preferenze espresse dai cittadini in termini di tipo di attività, luoghi e organizzazione, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili alla realizzazione di interventi mirati di promozione sportiva. A questo scopo, l’indagine non si sofferma esclusivamente sulla categoria dei “praticanti”, l’11 per cento dei quali svolge due o più attività, ma considera

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anche gli “ex-praticanti” (il 22 % della totalità degli intervistati) e i “non praticanti” (il 14 %), individuando, per ognuna di queste due sezioni, le motivazioni che stanno alla base dell’abbandono o del rifiuto di un’attività motoria, fisica o sportiva. Perché, dunque, più di un terzo dei residenti in Emilia-Romagna risulta “non attivo”? Sia tra coloro che hanno dichiarato di non aver mai svolto un’attività fisica o sportiva nel tempo libero sia tra gli ex praticanti, la motivazione principale, indicata da una larghissima maggioranza in ambedue le categorie, è la mancanza di tempo, seguita dalla pigrizia, cause dunque di natura soggettiva che non dipendono dalla quantità e dalla qualità dell’offerta. In particolare, nello studio si osserva che i costi e la diffusione degli impianti non vengono mai indicati tra i motivi principali della rinuncia alla pratica sportiva, che si concentra soprattutto nelle fasce di età comprese tra i 10 e i 18 anni e tra i 24 e i 39 anni, per motivazioni molto diverse, che quindi dovrebbero indurre a politiche differenziate per contrastare il fenomeno.

Il variegato mondo dei praticanti Nella categoria degli “attivi”, sono stati individuati diversi profili di “sportivi”, da coloro che praticano attività a livello professionistico o semi-professionistico fino ad arrivare a coloro che hanno semplicemente abitudini di vita sane. La determinazione dei profili è avvenuta sulla base


primo piano mercato

della frequenza, dell’intensità e della continuità, e attraverso le modalità e le abitudini, più o meno strutturate, di svolgimento. Il 17,8 % pratica con rilevante sforzo fisico (sport agonistici e non, palestra, ciclismo, jogging ecc.); circa il 30 % svolge un’attività moderata (quale palestra, passeggiate in bicicletta a velocità moderata ecc.), mentre il restante 16,7 % pratica un’attività fisica leggera (passeggiate a piedi di almeno un chilometro, ginnastica dolce ecc.). Riguardo alle differenze per sesso e per età, i dati della ricerca regionale confermano quelli nazionali: gli uomini complessivamente praticano attività fisicosportiva con maggiore intensità rispetto alle donne, così come i più giovani (14-17 anni) rispetto ai più anziani (55-64 anni). L’analisi su base anagrafica offre un altro spunto di riflessione: cresce con l’età la percentuale di coloro che dichiarano di non aver mai svolto attività fisica o sportiva nel tempo libero, passando dall’8 % circa tra gli intervistati più giovani a quasi il 23 % tra i più anziani, il che può indicare che l’attività motoria è entrata a far parte dello stile di vita delle nuove generazioni, più di quanto non fosse per quelle precedenti. L’attività praticata in prevalenza da chi attualmente fa sport è la camminata da 30 a 60 a minuti, seguono nuoto, calcio, ciclismo e footing. Nella classifica delle discipline più praticate come seconda attività (svolta in prevalenza dagli uomini) troviamo in vetta il ciclismo, seguito da nuoto e camminata da 30 a 60 minuti. Se si passa invece a considerare le discipline svolte – e poi abbandonate – dagli ex praticanti, le prime tre sono il calcio, che risulta essere lo sport più praticato tra i giovani maschi, il nuoto e la pallavolo.

Come, dove, quando

Tra gli intenti dell’indagine anche quelli di analizzare tempi e modi della pratica motoria, fisica o sportiva, svolta in EmiliaRomagna. Per quanto riguarda la frequenza di allenamento, una larga maggioranza degli intervistati – il 61,6 % – dichiara di fare sport 2 o 3 volte alla settimana, il 25 % 4 o più volte alla settimana, mentre l’11,5 % dichiara di praticare una sola volta alla settimana. Anche il tempo di ogni “seduta” varia significativamente da meno di 20 minuti al giorno, per una percentuale trascurabile degli intervistati, a 2 o più ore, per il 16 %. Una buona metà dichiara di dedicare da una a due ore al giorno all’attività svolta; per poco più di un quarto dei praticanti il tempo si riduce, tra i 20 minuti e l’ora. Il confronto, per quanto non puntuale, con le raccomandazioni fornite dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, consente di affermare – come si legge nello studio – che la frequenza delle sessioni di attività fisico-sportiva settimanali si attesta, nel 75 % dei casi, su valori al di sotto di quelli raccomandati, anche per gli adulti. Veniamo ai luoghi deputati alla pratica. In riferimento allo svolgimento della prima attività, si osserva che gli spazi più utilizzati sono gli impianti sportivi al chiu-

so (palestre, piscine coperte ecc.), frequentati da poco più della metà degli intervistati, come del resto le aree all’aperto non attrezzate (parchi, mare, montagna). Seguono gli impianti sportivi all’aperto (campi di calcio, tennis, piscine scoperte, piste da sci ecc.), utilizzati dal 38,5 %. dei praticanti, e gli spazi all’aperto attrezzati (parchi attrezzati, piste ciclabili, percorsi di sci di fondo ecc.) frequentati dal 37,1 %. Quasi il 20 % degli intervistati, infine,

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gonismo sia dalla salute, dal divertimento, da aspetti estetici e di socialità. È il gruppo più numeroso, che include poco meno del 40 % della popolazione; sono maggiormente presenti i giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni; 3. gli esteti-salutisti: privilegiano le motivazioni legate all’estetica e alla salute, al sentirsi in forma e allo stare bene con se stessi. Il gruppo include il 29,2 % della popolazione di riferimento, princiGrafico che illustra l’analisi della pratica sportiva attuale e in passato (base dati: 1847 casi)

dichiara di svolgere attività fisica anche o solo a casa. Prendendo in esame diversi aspetti organizzativi e strutturali – quali iscrizioni a Federazioni, Società, Associazioni o Enti, abbonamenti a centri sportivi o palestre, partecipazione a corsi, presenza di allenatori o coordinatori, partecipazione a competizioni – l’indagine ha individuato quattro diversi livelli di organizzazione dell’attività fisico-sportiva, a partire dall’assenza di organizzazione che contraddistingue la pratica di una percentuale elevata del campione: il 40 %. Un dato, questo, che suggerisce – si legge nel documento – che vi sia “ampio spazio di azione per politiche rivolte a questa parte di mondo sportivo, in termini di progettazione di nuovi spazi e contesti idonei a far praticare attività fisico-motorie in maniera libera e sicura”.

palmente donne e giovani tra i 18 e i 24 anni; 4. gli appassionati: attribuiscono importanza soprattutto alla componente della passione, del piacere e scarsa importanza all’estetica. Ne fanno parte soprattutto uomini e giovani appartenenti alla fascia di età 14-17 anni. Nei prossimi numeri di Sport Industry Magazine e su www.sportindustry. com continueremo a proporre le ricerche condotte a livello nazionale e regionale, in modo da offrire una panoramica completa sulla diffusione della pratica motoria e l’offerta di spazi e attrezzature garantita dal sistema sportivo pubblico e privato.

Quattro modi di allenarsi

Sulla base delle motivazioni che inducono all’esercizio fisico, emerse nel corso delle interviste telefoniche (quelle utili sono risultate 1847), gli autori della ricerca hanno, infine, classificato i “praticanti attuali” in quattro gruppi, che si distinguono proprio per il peso che ciascuna componente principale assume all’interno di ognuno di essi: 1. i distaccati: praticano sport con un maggiore distacco, senza crederci troppo. È il gruppo meno numeroso, che include solo il 9,4 % della popolazione di riferimento; 2. gli entusiasti: sono motivati sia dall’a-

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: “I numeri dello sport italiano”

PER APPROFONDIRE: Leggi le raccomandazioni dell’OMS-WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) riguardo ai livelli minimi di attività in www.sportindustry.com

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Juventus Stadium: la rivoluzione del calcio Internazionale, ma profondamente italiano, il nuovo stadio della Juventus muta radicalmente lo scenario calcistico del nostro Paese. Un progetto che fa scuola e che presto altri club imiteranno. Delle peculiarità di questo impianto di ultima generazione parliamo con l’architetto Gino Zavanella e con il Di Lucia Dallavalle - Foto La Presse manager Francesco Gianello, direttore dello stadio.

“Un’esperienza che mi ha dato molto, interessante e difficile perché la Juventus ha messo in campo parecchi fuoriclasse”, architetto Gino Zavanella

La nuova casa bianco-nera di traguardi ne ha tagliati più di uno. Non è soltanto il primo stadio, in Italia, di proprietà di un club professionistico, cosa che da sola giustifica l’interesse suscitato; e non è solo il più cospicuo investimento immobiliare nella storia della Juventus, anche questo un elemento che merita grande attenzione, alla luce del recente (e disastroso) bilancio della società. L’impianto inaugurato lo scorso otto settembre, con la regia di Marco Balich, appare anche il primo stadio, in Italia, concepito e realizzato non solo per il calcio e per i tifosi, ma per un’intera città. Anche per questo motivo, quando per la nuova casa della Juventus si parla di modello anglossassone, c’è chi storce il naso, sottolineando l’”italianità” di questo impianto, sorto sulle ceneri del vecchio stadio Delle Alpi, con un progetto urbanistico che interessa un’area di circa 360.000 mq (molto più ampia dei 90.000 mq occupati dallo sta-

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dio) e con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento e di aggregazione per la collettività, sette giorni su sette.

Progetto all’avanguardia

“Lo stadio presenta delle novità assolute, come il catino, per esempio, se lo si guarda con attenzione; anche i servizi offerti sono delle novità direi uniche. Molte soluzioni non le troviamo in nessun altro stadio”, osserva l’architetto Gino Zavanella dello Studio Gau, tra i maggiori esperti italiani in tema di progettazione di stadi che, insieme con una nutrita schiera di professionisti, si è occupato del nuovo impianto. “Un’esperienza che mi ha dato molto, interessante e difficile,– prosegue l’architetto – perché la Juventus, dotata tra l’altro di una sua propria struttura, che è stata determinante nelle scelte del progetto, ha messo in campo parecchi fuoriclasse”. A cominciare dai capitani – oltre a Zavanella, Hernando Suarez dello

Studio Shesa – per proseguire con esperti di strutture, come Francesco Ossola e Massimo Majowiecki, per citare alcuni dei progettisti che hanno contribuito al nuovo stadio da 41.000 posti, e due tra i marchi più rappresentativi del design industriale italiano: Giugiaro e Pininfarina. Al primo si deve l’inconfondibile design dell’“involucro”, con lamelle di alluminio in tre diversi toni di grigio, e la grafica dei pennoni tricolori alti 86 m, che insieme creano il profilo esterno dello stadio. Il tocco di Pininfarina si ritrova invece nella raffinatezza degli interni – pavimenti, luci, arredi del salone d’onore, palchi, lounge e spalti – e nelle panchine, che si sviluppano in verticale, insinuandosi in modo inconsueto tra le gradinate, dove spiccano i sedili bianchi, neri e gialli. La disposizione cromatica, tutt’altro che casuale, risponde sia alla diversa esposizione al sole sia ad esigenze scenografiche, disegnando – a stadio


primo piano impianti

15 La grafica dei

SCHEDA TECNICA

pennoni tricolori, alti 86 m, identifica a

Professionisti e imprese Prof. Ing. Francesco Ossola Coordinamento generale, Progetto Strutturale (con Ing. Massimo Majowiecki), Direzione operativa delle struttura

“colpo d’occhio” il profilo esterno dello stadio, diventandone tratto distintivo. (foto di Impresa

Studio Shesa (arch. Hernando Suarez, Eloy Suarez e Stefano Suarez) Progetto architettonico - Direzione Artistica

Rosso)

Studio GAU (arch. Gino Zavarella) Progetto architettonico Studio E.L. srl (Ing. Sergio Berno e Ing. Renzo Zorzi) Progettazione degli impianti elettrici Studio Lazzerini (Ing. Marco Lazzerini e Ing. Fabrizio Origlia) Progettazione degli impianti elettrici Studio Rolla (arch. Alberto Rolla) Coordinamento generale della trasformazione urbanistica - Progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione - Progetto architettonico del centro commerciale, facciata, ingresso VIP e sponsor e comparto est AT Engineering Supervisione tecnica e impiantistica - Direzione lavori (ing. Paolo Erbetta) - Direzione operativa Coordinamento Sicurezza Esecutiva Giugiaro Design Consulenza per le opere esterne

VISTO DA VICINO

Pininfarina Consulenza per gli ambienti interni Tecnicoop Bologna s.r.l. Progetto esecutivo e direzione del lavori del centro commerciale Associazione temporanea di imprese Impresa di Costruzioni Rosso Costruzioni Generali Gilardi SpA Con.Sfer Consorzio Stabile Morganti Impresa Costruzioni SpA

Gino Zavanella architetto, è tra i massimi esperti in Italia nella progettazione di stadi. Attualmente firmatario del progetto del nuovo impianto di Palermo.

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vuoto – sagome di calciatori, con i colori della squadra, e le stelle degli scudetti vinti dal 1897 ad oggi. La vicinanza al terreno di gioco, così ambita da qualunque frequentatore di stadi, è una delle peculiatità dell’impianto bianco-nero: 7 metri e mezzo separano il campo dalla prima fila, 49 metri dall’ultima. Così come l’abolizione del concetto di “curve”, perché tutte le tribune hanno la medesima distanza dal terreno di gioco. Lo spettatore diventa protagonista, qualunque posto occupi.

Senza barriere ed ecologico

Un altro atout progettuale è l’assenza di barriere e ostacoli, che contrasta con le soluzioni adottate in altri stadi per garantire la sicurezza, a fronte delle violenze e dei disordini che spesso hanno offuscato l’immagine del calcio italiano. La Vecchia Signora si fida del pubblico e ha voluto realizzare uno stadio per le famiglie e per

gli amanti del fair play. “Questo è un nostro vanto – afferma l’architetto Zavanella – Per lo stadio della Juventus abbiamo ricevuto anche il premio Fiaba, assegnato da un’associazione che opera per promuovere la cultura dell’accessibilità globale, perché non ha barriere architettoniche e tutti i settori sono raggiungibili da portatori di handicap, o comunque persone che si muovono in maniera diversa”. Ma se proprio scatta l’emergenza, “l’intero catino si può vuotare in maniera molto semplice e molto rapida, in pochissimi minuti, cinque, considerando venti metri al minuto”, aggiunge l’architetto. Il progetto, che si è sviluppato attraverso la ristrutturazione parziale di volumi esistenti e la realizzazione del nuovo invaso delle tribune, è caratterizzato da un’anima ecologica. Per la sua realizzazione sono stati infatti riciclati molti dei materiali ricavati dallo smantellamento del vecchio impianto (calcestruzzo, acciao,

vetro, alluminio), cosa che, tra l’altro, ha contribuito al contenimento dei costi. Anche per l’ordinaria gestione della struttura si sono fatte scelte ecosostenibili – come il collegamento ad una rete di teleriscaldamento esistente, per produrre acqua calda e per riscaldare gli ambienti e il terreno di gioco – mentre altre soluzioni sono attualmente in fase di valutazione.

VISTO DA VICINO

Francesco Gianello Venue Director della Juventus.

Non di solo calcio

Un concetto fondamentale ha ispirato il polo funzionale di cui lo stadio della Juventus è il cuore: “Oggi, uno stadio costruito esclusivamente per il calcio – spiega l’architetto Zavanella – non sarebbe accettato dalla città. Credo che uno stadio debba essere una grande occasione per soddisfare le esigenze del territorio e, per funzionare, ha la necessità di avere infrastrutture adeguate alla capienza, comunque importanti, così come parcheggi e servizi pubblici consistenti”.

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“Nella costruzione del nostro nuovo stadio e delle attività che vi vengono svolte abbiamo preso spunto dai Paesi europei di riferimento e agito secondo quelle che erano fin dal principio le nostre convinzioni, senza tralasciare l’esempio degli sport americani” Francesco Gianello, Venue Director della Juventus

primo piano impianti

Dal giorno dell’inaugurazione si sono susseguite le aperture di spazi che animano la struttura con una grande affluenza di pubblico. Area 12 è il nome del vasto centro commerciale, formato da tre edifici e integrato con lo stadio, che si estende su una superficie di circa 34.000 mq: una sessantina di negozi e megastore specializzati in diversi settori, una fornita area food, un ampio parcheggio e l’ipermercato Leclerc-Conad. Non poteva mancare lo spazio dedicato agli acquisti dei tifosi. Anche in questo caso la società bianco-nera ha pensato in grande; lo Juventus Store sarà inaugurato tra qualche mese, firmato da Giugiaro, e con i suoi 550 mq sarà il più vasto vasto negozio, in Italia, dedicato a una squadra di calcio. Persino il cuore del nuovo impianto, lo stadio vero e proprio, pulserà sette gorni

QUANDO LO STADIO DIVENTA UN “CASO” L’apertura del nuovo impianto torinese ha alimentato, negli ultimi mesi, la stampa e il web, che oltre a celebrarne la forza innovativa, non hanno mancato di sollevare qualche critica e di evidenziare questioni non ancora chiarite, come l’inchiesta avviata dalla procura di Torino, in cui la Juventus è parte lesa. Riguardo al procedimento in corso, l’architetto Zavanella, del tutto estraneo alle indagini, parla di “un grande equivoco” probabilmente di tipo burocratico. “Se ci fosse stato anche un minimo pericolo di crollo – aggiunge – non avrebbero cambiato idea in due ore e dato l’agibilità. Ci tengo a dire che i professionisti citati sono tutti di altissimo livello e di una serietà che non mi sento di mettere in discussione”.

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su sette. Le prestigiose tribune dell’area Premium (4000 posti), pensate per offrire un’esperienza unica ai tifosi durante i giorni di gara (e non soltanto nei novanta minuti della partita), al di fuori dei match day ospiteranno convegni e potranno essere utilizzate dalle aziende per attività di public relation. L’area esterna, invece, potrà ospitare eventi e manifestazione cittadine.

Investimento virtuoso

L’accordo con il gruppo Nordiconad è stato un tassello importante nel finanziare la costruzione del nuovo impianto e ha permesso di realizzare quella contiguità tra stadio e centro commerciale che è uno dei pilastri dell’intero progetto, costato alla società bianco-nera 122 milioni di euro. Le altre fonti di finanziamento sono rappresentate dal mutuo sottoscritto con l’Istituto per il Credito Sportivo (per 60 milioni complessivi) e l’accordo con Sportfive, la società che ha acquisito (per un totale di 75 milioni) i diritti di naming dello stadio, tuttora senza sponsor e senza nome. “Il rapporto qualità-prezzo – afferma l’architetto Zavanella – è uno dei fiori all’occhiello di questo impianto. Uno stadio a cinque stelle, costato leggermente o notevolmente meno di stadi tedeschi e inglesi. Considerando anche le opere esterne, ha avuto all’incirca un costo di 2000 euro a spettatore, quando in altri paesi europei si

è arrivati a 4.000 euro a spettatore, persino a 8.000.” Tra le spese sostenute dalla società bianco-nera anche l’acquisto, nel 2003, del diritto di superficie dell’intera area per 99 anni. Riguardo al nuovo stadio, la dirigenza nutre grandi aspetattive di resa economica. Le esperienze dei club stranieri, del resto, mostrano come gli impianti di proprietà siano fondamentali nell’incrementare gli introiti, fornendo risorse da reinvestire nei progetti sportivi. L’impianto dovrebbe permettere alla Juventus, pur mantenendo invariati i prezzi, di triplicare i ricavi legati alla vendita di abbonamenti, biglietti e servizi per i tifosi (per la stagione in corso, si prevedeno entrate per 32 milioni), portando al 20 per cento la quota di fatturato rappresentata dai ricavi da stadio, quota che per i club italiani è mediamente più bassa (il 13 per cento), mentre per le squadre tedesche e inglesi si aggira intorno al 25 per cento. L’avvio della stagione lascia ben sperare, con il tutto esaurito registrato nelle prime cinque partite e con la vendita record di abbonamenti (24.137, inclusi i Premium Seats): un incremento pari al 60,9 per cento sul numero delle tessere, rispetto alla passata stagione, e al 182,7 in termini di ricavi. Sulla scia del nuovo stadio juventino, che si sta confermando una scelta prestigiosa e un investimento redditizio, altri club


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PER APPROFONDIRE:

PER APPROFONDIRE:

www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Lo stadio della Juventus nelle parole di Gino Zavanella

Francesco Gianello presenta il nuovo Stadio in una video-intervista ufficiale realizzata da Juventus. Guarda il video, dal titolo “Dove nascono i sogni - Where dreams come true”, nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com.

professionistici italiani hanno deciso di accorciare le distanze dalla società bianco-nera e dalle più importanti squadre calcistiche europee, dotandosi di impianti di proprietà. E quando la legge tanto attesa concluderà il suo iter, queste squadre avranno anche un supporto di cui la Juventus ha dovuto fare a meno.

prima e durante le partite. Nella costruzione del nostro nuovo stadio e delle attività che vi vengono svolte, abbiamo preso spunto da quanto abbiamo visto nei Paesi europei di riferimento, ma non c’è un unico e preciso modello, abbiamo preso spunto dal meglio che c’era in circolazione e per il resto abbiamo agito secondo quelle che erano fin dal principio le nostre convinzioni, senza tralasciare l’esempio degli sport americani.”

Accoglienza e sicurezza: strategie vincenti

Con Francesco Gianello, Venue Director della Juventus, approfondiamo il concept del nuovo stadio e il tema dell’hospitality. Uno stadio aperto sette giorni su sette, in grado di attrarre frequentatori tutta la settimana. Tra gli stadi all’estero qual è quello più simile al modello Juventus? “In Europa, in particolare nei Paesi in cui il calcio ha una preminenza significativa, parlo quindi di Inghilterra, Spagna e Germania, le strutture sono effettivamente più moderne di quelle italiane o, dove non lo sono, le attività che vi vengono organizzate sono sicuramente più strutturate rispetto a quelle del nostro Paese. Noi in questo senso ci siamo portati avanti su entrambi i fronti: da un lato abbiamo uno stadio di proprietà, nuovo, dotato dei più elevati standard in tema di sicurezza e hospitality, dall’altro ci affidiamo a una struttura, la Sport Production, che si occupa dell’intrattenimento del pubblico

La qualità dell’accoglienza è uno dei punti cardine nella gestione del nuovo stadio. Con quali servizi si realizza? “L’accoglienza è un valore aggiunto del nostro stadio che si rivolge a ogni tipologia di spettatore, dal vip a chi occupa i posti standard. Nei posti Premium ci sono diversi livelli di hospitality a seconda del tipo di tribuna che si occupa; si va dalla Tribuna Agnelli che prevede pranzo seduti, mini schermi sul sedile di fronte per rivedere in tempo reale le immagini del campo proposte dalla tv, alla Tribuna Sivori con pranzo a buffet. Nei posti standard ci sono comunque punti di ristoro ben attrezzati e, come nelle aree Premium, la novità dei baby parking per ospitare i bambini. Tutti gli spettatori possono inoltre usufruire dei 4000 parcheggi intorno all’impianto.”

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PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: rassegne prodotti titolo: Lo Stadio della Juventus pezzo per pezzo

“Al momento non abbiamo ancora svolto un’indagine in tal senso, ma siamo certi che il fatto che lo stadio sia sempre tutto esaurito non dipenda solo dai risultati della squadra, ma anche dalla volontà del tifoso di ripetere un’esperienza piacevole.” Un altro fiore all’occhiello del nuovo impianto è la sicurezza. Quali sistemi innovativi sono stati adottati? “Lo stadio è stato concepito con alti standard di sicurezza. L’accesso, privo di barriere architettoniche, avviene da più punti intorno alla struttura, con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi sulle quali sorge l’impianto e portano a un anello che gira intorno allo stadio. L’anello è un luogo sicuro, dove vengono controllati i titoli di accesso e dove sostano i mezzi di servizio e soccorso. Al termine degli eventi, in caso di emergenza, l’impianto si può svuotare in pochi minuti.”

La disposizione cromatica delle sedute degli spalti disegna – a stadio vuoto – sagome di calciatori con i colori della squadra e le stelle degli scudetti vinti fino ad oggi. (foto di Pininfarina)

Quali sono i servizi più apprezzati dai tifosi?

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rassegna stadio juventus

LO STADIO DELLA JUVE PEZZO PER PEZZO

Per comprendere i tratti innovativi dello Stadio della Juventus, abbiamo deciso di dedicare un approfondimento specifico ad ogni singolo elemento costitutivo: l’interior design, la costruzione, le sedute, le pavimentazioni, l’impianto audio, l’illuminazione... in definitiva: lo stadio. Pezzo per pezzo. Ogni singolo prodotto è altresì presentato, con maggiori informazioni e foto, nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com, in una rassegna dedicata dal medesimo titolo. Per contattare le aziende, invece, è sufficiente utilizzare la barra di ricerca del nostro sito, inserendo il nome dell’azienda, sempre identificato dalla lente, e compilando l’apposito form di contatto.

Focus su: le recinzioni Per il pre-filtraggio sicuro all’esterno del nuovo stadio della Juventus, sono stati impiegati i pannelli progettati ad hoc per gli stadi da Betafence Security Projects - la nuova società di specializzata nella contracting Betafence gestione di grandi progetti infrastrutturali che prevedono automazione, controllo accessi e rivelatori. Mentre Betafence Security Projects ha seguito le fasi di consulenza, progettazione, messa in opera dei prodotti, assistenza al cantiere e post-vendita, Betafence Italia si è occupata della fornitura dei prodotti. In sole 12 settimane di cantiere e uno staff di 5 tecnici specializzati, Betafence Security Projects ha installato 115 cancelli conformi alla normativa UNI 10121, 1000 m di separatori esterni fissi, i pannelli rigidi Nylofor 2DS anch’essi conformi alla normativa vigente e 205 moduli mobili di Publifor. Una scelta funzionale che non rinuncia all’estetica: la scelta del colore bianco nella recinzione e grigio nei cancelli è stata fortemente voluta dall’Architetto Eloy Suarez, che ha curato la parte artistica dello stadio. Oltre che destinate all’area di prefiltraggio, sono state fornite anche recinzioni per il parcheggio dello stadio, per il centro commerciale e il museo annessi all’impianto.

Focus su: gli impianti sportivi Sono firmate Mondo le 37.907 sedute dall’impatto scenografico tutto juventino, le pavimentazioni in gomma per tutti gli spogliatoi e per il Museo Juventus, l’erba sintetica per il bordo campo e per gli spazi decorativi. Le sedute, modello Mondoseat 9, sono pensate per offrire ai tifosi un impatto visivo estremamente scenografico: un particolare gioco di colori, nei distinti, i seggiolini bianchi e i seggiolini neri si alternano disegnando le figure stilizzate di due calciatori juventini in azione, mentre nelle curve alcuni seggiolini gialli formeranno due stelle simboleggianti i primi venti scudetti vinti. Oltre alle sedute, Mondo ha progettato e realizzato tutte le pavimentazioni in gomma per gli spogliatoi della Juventus, degli Ospiti e di quello Arbitri, la pavimentazione dell’entrata del Museo Juventus (che sarà inaugurato in primavera 2012) e la pavimentazione di tutte le aree ristoro dell’impianto, per un totale pavimentazioni civili di 2.000 mq. Infine, ha fornito l’erba sintetica a bordo campo e l’erba sintetica decorativa per gli spazi merchandising della Juventus e degli altri corner sponsor, per un totale di 3.000 mq. Foto fornita da Impresa Rosso.

Per approfondire: canale Sport & Fitness

Per approfondire: canale Sport & Fitness

Focus su: l’interior design Sono firmate Pininfarina Extra tutte le aree interne accessibili al pubblico del nuovo Stadio della Juventus. Il salone d’onore, i palchi, gli spalti, le panchine, gli spogliatoi, i ristoranti, il tutto contraddistinto da un’accurata scelta dei materiali e delle finiture, al fine di creare ambienti eleganti e innovativi, nonché resistenti nel tempo. In particolare, il progetto messo a punto da Pininfarina Extra riguarda gli interni di tutte le aree dello stadio – pavimentazioni, illuminazione, arredi, palchi e lounge – oltre ai posti a sedere degli spalti, tutto rigorosamente in bianco e nero, in onore dei colori della squadra. Grande attenzione anche agli accessi, progettati privilegiando fruibilità, vivibilità e calore: il tifoso dovrà sentirsi accolto in un ambiente elegante ed esclusivo e desiderare di anticipare l’arrivo allo stadio per prendere un aperitivo con gli amici o pranzare con la famiglia. Appositamente studiate, infine, sedute rialzate per vedere la partita dall’interno, garantendo il massimo comfort anche in caso di freddo intenso. Per approfondire: canale Sport & Fitness

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rassegna stadio juventus

Focus su: la costruzione

Curata dalla Impresa Rosso, la costruzione del nuovo stadio della Juventus ha visto la fusione di due edifici separati a formare un organismo integrato di nuova concezione. Da una parte, un nuovo invaso per gli spalti, costituito in cemento armato, e dall’altra la preesistente collina, liberata dai pennoni e dai gradoni, trasformata in un ampio parterre con tutti i servizi posti a livello interrato. La forma esterna del nuovo invaso è definita da una superficie continua in lamelle di alluminio di andamento curvato, a realizzare una vera e propria pelle leggera, che solo da alcune angolazioni lascia intravedere la struttura delle gradinate. Le lame di rivestimento sono realizzate in “alucobond” e ripiegate su 4 lati, mentre la dimensione delle stesse varia

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Focus su: il sistema audio

a seconda della posizione. La copertura dello stadio è composta da una struttura metallica di circa 1300 tonnellate, di dimensioni 125x90 m, e composta da 4 travi principali, 60 travi secondarie e pennoni (su progetto grafico di Giugiaro Design) di 86 m di altezza, 650 tonnellate di peso ciascuno, issati da due martinetti con una capacità di 900 tonnellate l’uno. La piazza di ingresso è il cuore del progetto architettonico, sede dei due elementi progettuali più complessi: le vele metalliche e la vetrata di ingresso. Quest’ultima è del tipo a facciata continua “a filo lucido”, costituita da un’ossatura principale in acciaio zincato. Le vele metalliche, invece, sono rivestite in lastre di alluminio a doghe di spessore 15/10, scatolate con passo 600 mm. Per approfondire: canale Sport & Fitness

L’impianto di diffusione sonora del nuovo stadio della Juventus, fornito da RCF , è composto da 44 coppie di diffusori acustici H1315 (nella foto) in versione weatherproof: 12 coppie ogni tribuna e 10 coppie ogni curva. A questi 88 diffusori si vanno ad aggiungere altre due coppie per l’ascolto a centrocampo. Tutti i diffusori sono collocati sotto le travi principali della copertura, tramite un sistema di staffaggio studiato apposta per essere agganciato alle travi stesse. Da ultimo, sono presenti due subwoofer S8028 WP, dotati ognuno di due altoparlanti da 18 pollici. In totale: il sistema eroga una potenza complessiva di 117.200 watt equamente distribuita su tutti gli spalti. L’azienda si è altresì dedicata alla fornitura e installazione di una centrale di amplificazione per ogni tribuna o curva, collegata in fibra ottica alla regia dello stadio utilizzando il protocollo di trasporto audio digitale CobraNet. Nelle quattro centrali di amplificazione sono presenti in totale 48 amplificatori di potenza stereo DPS 3000, capaci di una potenza massima di 1700W x 2 ognuno. Per gli interventi audio da effettuare dal campo e dalle tribune, sono presenti inoltre una coppia di radiomicrofoni digitali DWS800 dotati di antenne direttive collocate all’esterno della regia audio. Lo studio acustico che ha preceduto la fase di realizzazione dell’impianto è stato effettuato realizzando un modello virtuale dello stadio tramite il software di simulazione acustica EASE, così da verificare le varie configurazioni possibili del sistema. Per approfondire: canale Sport & Fitness

FOCUS SU: IL CONTROLLO ACCESSI Una vetrina di tutte le soluzioni informatiche firma. Questo è lo te Skidata Stadio della Juventus, dove l’azienda ha curato dal controllo accessi al controllo parcheggi, fino al controllo degli accreditamenti; non solo per l’accesso di massa, ma anche per l’accesso alle aree riservate, come uffici e aree vip. Tutto controllato tramite sistema wireless a radiofrequenze, ovvero senza la presenza di cavi. L’azienda ha predisposto tre tipologie di biglietti diversi: quelli tradizionali, quelli “print@home” e quelli in abbonamento, con codice bidimensionale, più sicuro del codice a barre tradizionale. Un sistema CRM permette di ottenere dati su tutta la struttura e poterli all’occorrenza rielaborare. Un esempio è fornito dal sistema video installato che, in collegamento con il CRM, permette di ottenere dati fotografici del campo e dei tornelli sincronizzati tra loro, così da poter restringere il tempo di accesso di qualsiasi tifoso. Dato fondamentale se il tifoso in questione, ad esempio, attua comportamenti scorretti durante la partita e non siede al posto a lui assegnato. Incrociando i dati ottenuti, è possibile identificare una persona in circa 36 ore. Ultima particolarità del sistema: il controllo avviene prima, durante e dopo le partite perché lo stadio, concepito come uno spazio non solo per le partite ma per tutta la città, ha richiesto sin dalla sua progettazione di poter contare su un controllo costante. (foto di impresa Rosso) Per approfondire: canale Sport & Fitness

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primo piano tecnologie

Automazione: tra gestione e sicurezza Ripercorriamo i cambiamenti avvenuti nel mondo degli stadi e dei centri sportivi in tema di informatizzazione e automazione, focalizzandoci su due aspetti: la gestione e il controllo accessi. La storia, le tecnologie, il mercato, i costi, per una panoramica a 360° su un settore in continua evoluzione.

Gli stadi londinesi sono all’avanguardia dal punto di vista del controllo accessi e dell’informatizzazione. Nella foto: l’Olympic Stadium, per Le Olimpiadi di Londra 2012

Il mercato dell’informatizzazione e dell’automazione ha acquisito, da una trentina d’anni a questa parte, un peso sempre più rilevante nella gestione di stadi e impianti sportivi, che siano essi fitness club, centri benessere o piscine. “Ricordo quando ci si presentava allo stadio - condivide con noi Moreno Allegrini, general manager di Zucchetti Itaca - e c’era il bigliettaio che stampava il biglietto madre/figlia, e si entrava. Succedeva appena trent’anni fa. Ora sembra Preistoria”. Ora, ora ci sono i tornelli con il metaldetector, i biglietti nominativi, le tessere del tifoso. Ci sono telecamere collegate a un sistema CRM che immagazzina tutti i dati e, all’occorrenza, li rielabora. E prima ancora che negli stadi, software, controllo accessi e CRM avevano già fatto il loro ingresso in fitness club e centri sportivi, rivoluzio-

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nando un intero settore. “La prima svolta - ricorda sempre Allegrini -, è avvenuta quando i club, pur offrendo solo fitness, hanno incominciato a superare la soglia dei 500 iscritti. Gestire questi numeri senza lo strumento informatico significava, per un centro fitness “standard”, perdere efficienza, ossia sacrificare un valore che oscillava tra il 7 e il 12% dei ricavi”. Il contributo dell’informatica in questo settore è stato, e continua ad essere, a dir poco strategico; oltre al controllo degli accessi, è possibile informatizzare sistemi di illuminazione e riscaldamento, il trattamento dell’acqua delle piscine, fino alle docce e ai phon, insomma, una vera “building automation” che si traduce in grossi risparmi dal punto di vista gestionale ed energetico. Ma procediamo con ordine.

Di Alice Spiga

Stadi e sicurezza

2 febbraio 2007. Chi opera nel mondo dello sport, o chi semplicemente ne è appassionato, conosce molto bene questa data, che segna una svolta per gli stadi italiani e per il mercato del controllo accessi. I fatti avvenuti quel giorno, tristemente noti come “i fatti di Catania” (che approfondiamo nel box), hanno cambiato il concetto stesso di sicurezza all’interno degli stadi, aprendo la strada a una massiccia opera di ristrutturazione e messa a norma delle strutture italiane. Fu la legge a imporlo: la tutt’ora valida normativa antiviolenza (la legge L.41, pubblicata in gazzetta ufficiale il 5 aprile 2007, per la quale si rimanda la lettura del succitato box) impose che negli stadi, dove ancora non fossero stati realizzati gli interventi strutturali previsti, le partite dovessero es-


primo piano tecnologie

sere svolte a porte chiuse. In pratica: o lo stadio veniva messo in sicurezza secondo quanto imposto dalla legge o i tifosi restavano fuori. Un’alternativa che non lasciava scelte. Il calcio è soprattutto tifo, vive grazie alla presenza dei suoi sostenitori, disposti a migrare di regione in regione, di paese in paese, di stadio in stadio pur di seguire la propria squadra del cuore; e le società calcistiche sanno bene che se le loro squadre restano senza un pubblico, il rischio è l’anonimato e il fallimento. E, infatti, come ricorda per noi Maurizio Gubitosi, referente commerciale di Skidata dal 2005 per il segmento aziendale FAS, Fair Attraction & Stadia: “Dopo i fatti di Catania, la volontà era di ristrutturare e mettere a norma gli stadi italiani. Una volontà che si è scontrata con le diatribe tra enti pubblici (proprietari delle strutture) e società sportive (che ne avevano la gestione); decidere chi dei due doveva finanziare gli interventi non è stato semplice. Alla fine, sono stati messi a norma 20 stadi circa, a vantaggio della sicurezza, come del mercato”. Si trattò dunque di un periodo di grande fermento, come specifica Gilberto Polleri, responsabile dei sistemi di sicurezza per gli stadi in Zucchetti: “I maggiori stadi italiani si sono dovuti adeguare; alcuni hanno dovuto provvedere a una completa riqualificazione in tema di sicurezza. Altri, invece, hanno implementato strutture già presenti. In entrambi i casi, il settore ha sicuramente vissuto un periodo particolare, di grande fermento, che ha successivamente subito un calo fisiologico, dovuto soprattutto al fatto che parliamo di prodotti molto resistenti nel tempo, con tempi di usura molto lunghi. Si con-

UNA LEGGE DI SICUREZZA L’espressione “scontri di Catania” fu coniata dai giornalisti per indicare gli episodi di guerriglia urbana scoppiati il 2 febbraio 2007 allo stadio della città Etnea, tra le forze dell’ordine e un gruppo di circa 250 ultras, a seguito della partita contro il Palermo. Gli scontri costarono la vita all’ispettore capo di polizia Filippo Raciti. A seguito di questo evento, gli stadi vennero chiusi e, a tempo di record, venne stilata l’ancora valida normativa antiviolenza, che impone: - l’installazione di varchi dotati di metal detector, di strumenti per la rilevazione televisiva delle aree riservate al pubblico, di separatori tra i sostenitori delle due squadre, ecc., pena lo svolgimento delle partite “a porte chiuse”; - l’acquisto dei biglietti solo dietro presentazione di documento di identità valido per ogni intestatario; il personale addetto agli impianti sportivi deve accertarne la regolarità, pena il pagamento di salate pene pecuniarie; - il divieto di lanciare o utilizzare razzi, bengala, bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinante, oggetti contundenti, ecc., transito o trasporto, pena la reclusione da uno a quattro anni; - la reclusione da quattro a dieci anni e da otto a sedici anni per chiunque procuri a un pubblico ufficiale in servizio lesioni personali gravi o gravissime. (Si citano, in sintesi, solo i tratti salienti della normativa, per maggiori informazioni, si consiglia la lettura della normativa pubblicata in gazzetta ufficiale, 5 aprile 2007, L.41).

sideri, ad esempio, che i tornelli vengono utilizzati mediamente per 3 /4 ore ogni 15 giorni e che, al contempo, sono realizzati con materiali molto resistenti, quali acciaio e policarbonato; fattori che li ren-

dono praticamente indistruttibili. In linea di massima, infatti, un buon impianto dura dai 5 ai 7 anni senza problemi”. E quindi? Di che cosa vive questo mercato? La risposta si può riassumere in una sola parola: tecnologia. Le soluzioni informatiche impiegate mutano di continuo, creando nuove soluzioni innovative per un controllo accessi sempre più sicuro e informatizzato. “Molto è cambiato - ci racconta Gubitosi - ad esempio per quanto concerne i titoli di accesso. Si è passati dal biglietto classico alle soluzioni print@ home, stampate via internet. Ma il vero cambiamento deve ancora arrivare, e noi siamo pronti. È un sistema che abbiamo già sperimentato all’estero, e che consente di scaricare un codice sul display del proprio telefonino. Varchi appositi leggono tale codice e identificano il possessore del biglietto. Purtroppo, in Italia ci sono molteplici resistenze a questa tecnologia”. Una tra tutte? “Nel nostro paese - specifica Polleri - la normativa attuale prevede l’obbligo di utilizzare biglietti nominativi, e blocca dunque l’utilizzo di questa tipologia di biglietto. Ma la ricerca sta comunque andando avanti; ad esempio, abbiamo in fase di implementazione un sistema basato su tecnologia MFC, a funzionamento wireless, per ora disponibile solo per alcuni modelli di cellulare”. Oltre ai biglietti, evoluzioni si stanno profilando anche per gli accessori. “Abbiamo già sperimentato – ci pone a esempio Polleri – l’inserimento di TV LED da 10 pollici nel terminale di controllo accessi, volti a visualizzare loghi e spot; in questo modo, il tornello diventa uno strumento di marketing che, se sfruttato a dovere, può essere anche molto redditizio”.

21 VISTO DA VICINO

Maurizio Gubitosi Referente commerciale di Skidata per il segmento aziendale FAS, Fair Attraction & Stadia

VISTO DA VICINO

Gilberto Polledri Responsabile dei sistemi di sicurezza per gli stadi in Zucchetti

VISTO DA VICINO

Moreno Allegrini General Manager di Zucchetti Itaca

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primo piano tecnologie

La regolazione degli accessi all’interno dei centri sportivi risponde a esigenze differenti rispetto agli stadi; di controllo degli abbonamenti più che di sicurezza (doc. Vanilla Health Club)

Gestire gli impianti sportivi Come si percepisce molto bene dai pareri sin qui espressi, il tema automazione negli stadi è strettamente legato al tema sicurezza. E negli impianti sportivi? “Quando si parla di controllo accessi nei centri fitness/benessere, o nelle piscine, il discorso è un po’ diverso”, racconta Moreno Allegrini. “Le tecnologie impiegate sono fondamentalmente le stesse (software gestionali, varchi, tornelli…), quello che cambia è la motivazione all’installazione. Mentre negli stadi la necessità è garantire una sicurezza e un controllo assoluto, nei centri sportivi si è guidati soprattutto dalla volontà di tutelare la redditività della palestra. Si pensi che i centri sportivi dotati di software gestionale e controllo accessi hanno un incremento del fatturato medio del 5/10% dato dagli abbonamenti, e questo perché chi non è in regola con i pagamenti, semplicemente, resta fuori dal club. Grazie a questo dato, l’investimento effettuato per il software si ripaga in appena un anno”. Un altro distinguo è relativo alle strutture. Come specifica Polleri: “Negli stadi, i tornelli più impiegati sono quelli a tutta

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: complementi sezione: news titolo: Automazione e stadi: la parola a Skidata

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: complementi sezione: rassegne prodotti titolo: Soluzioni per un controllo completo

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altezza, vere e proprie gabbie ideali per gestire accessi consistenti, che possono raggiungere e superare le 50.000 persone. Nei centri polisportivi, invece, dove gli accessi sono già inferiori, sono sufficienti quelli a mezza altezza. Nei palazzetti, infine, dove gli accessi di solito non superano le 5.000 presenze, solitamente vengono utilizzati terminali palmari, con un addetto che verifica i titoli”.

Costi e investimenti Una domanda sorge spontanea: di che tipo di investimenti stiamo parlando? Per quanto riguarda gli stadi, è molto difficile dare una risposta. “Si tratta di investimenti di fascia medio alta” puntualizza Gubitosi. “Ma non bisogna dimenticare che si tratta di tecnologie avanzate e sofisticate, che hanno una durata nel tempo molto ampia. Solo per fare un esempio: il sistema che abbiamo installato in Fiera a Bologna è ancora valido nonostante abbia già 11 anni, e in 11 anni di passi avanti la tecnologia informatica ne ha fatti davvero tanti”. Anche quando si parla di impianti sportivi: “È difficile dare dei costi precisi - afferma Allegrini - perché sono

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: complementi sezione: news titolo: Automazione e stadi: la parola a Zucchetti

PER APPROFONDIRE: In questo numero di Sport Industry Magazine, riserviamo un approfondimento al sistema di controllo accessi installato da Skidata nello Stadio della Juventus (a pagina 19) e uno a Gymgest, il sistema gestionale di Zucchetti Itaca (a pagina 41)

davvero moltissime le varianti da tenere in considerazione. In linea generale, per informatizzare un centro sportivo di dimensioni medie, intorno ai 2.000/3.000 mq, con solo software di gestione e controllo accessi, occorre un investimento di circa 10/20.000 euro. Cifra che sale se il club è di dimensioni maggiori o se ha altre esigenze, come ad esempio informatizzare anche docce e phon, serrature e armadietti. Anche solo richiedere una decina di serrature elettroniche fa lievitare il prezzo base”. Per quanto riguarda il mercato, in entrambi i casi si tratta di un mercato molto ampio e vario (come risulta evidente dalla rassegna prodotti pubblicata a seguito di questo articolo). “Il mercato degli stadi, in Italia - conclude Gubitosi - ha un peso notevole, trascinato soprattutto da due fattori: il prestigio agli occhi del mondo del gioco del calcio e l’importanza dei grandi eventi sportivi. Si tratta di un mercato in continua trasformazione, che segue le evoluzioni compiute dalla tecnologia informatica. Dal canto nostro, continueremo a investire in ricerca e sviluppo, così da rimanere al passo con i tempi”.

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: complementi sezione: news titolo: Automazione e impianti sportivi: la parola a Zucchetti Itaca


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rassegna sistemi informatici

SOLUZIONI PER UN CONTROLLO COMPLETO

Per approfondire il tema automazione e informatizzazione degli impianti sportivi, anche a grande affluenza (come centri polifunzionali e stadi), riserviamo una rassegna ai sistemi informatici dedicati a due aspetti principali: il controllo degli accessi e la gestione. Prodotti come software gestionali di ultima generazione, varchi e tornelli di varie forme e dimensioni, soluzioni specifiche per un controllo completo e integrato di tutto il “sistema sportivo”. La rassegna è inoltre pubblicata, con il medesimo titolo, nel canale Complementi di www.sportindustry.com, con informazioni più estese e approfondite. Per contattare le aziende, invece, è sufficiente utilizzare la barra di ricerca del nostro sito, inserendo il nome dell’azienda, sempre identificato dalla nostra immancabile lente, e compilando l’apposito form di contatto.

For an Hidden Gate Barriere per il controllo degli accessi Hidden Gate, prodotte da Gunnebo . Si tratta di varchi automatici particolarmente apprezzati per la robustezza dei materiali, per l’eleganza del loro aspetto, per la tecnologia impiegata. I varchi Hidden Gate si aprono automaticamente al passaggio delle persone autorizzate: le ante in cristallo trasparente non sottraggono luminosità all’ambiente e allo stesso tempo costituiscono una barriera invalicabile per eventuali intrusi. Disponibili in varie altezze e anche nella versione a ventaglio, possono essere personalizzate con serigrafie che rappresentino il logo dell’azienda o altri soggetti. Il funzionamento, silenzioso e discreto, avviene senza contatto con chi li attraversa. canale Complementi

Stadi sotto controllo La soluzione Zucchetti di controllo e gestione degli accessi, adottata da più di 100 stadi nel mondo, si avvale di una struttura fisica di tornelli comandati in modo automatizzato da un sistema hardware e software sviluppato e realizzato in proprio. Il sistema, omologato UEFA, consente la verifica elettronica del titolo di accesso e sblocca automaticamente il tornello solo al riconoscimento dell’autenticità del biglietto. Il collegamento in tempo reale con il server della società che emette i biglietti consente, oltre al controllo della validità degli stessi, anche di gestire l’anti pass–back. Su richiesta si possono prevedere ulteriori implementazioni quali metal detector, telecamere e smart card, utilizzabili come borsellino elettronico. canale Complementi

Di ampia funzionalità TO.M.M.YS., Total Managing and Monitoring System, è un software gestionale, controllo accessi e automazione integrato proposto da Byteware , basato sulla tecnologia Microsoft Sql Server che, grazie all’ampia dotazione di moduli aggiuntivi, rappresenta una soluzione completa per tutte le tipologie di centri, sia che si tratti di singole strutture sia di network geograficamente distribuiti. Il software è in grado di ottimizzare il lavoro del personale, offrendo la possibilità di monitorare in tempo reale l’andamento dell’attività. Ampie le funzionalità di automazione: è prevista la gestione completa sia del controllo accessi (tramite i più disparati sistemi di barriere, barre parcheggio) sia di docce, phon, macchinari abbronzanti, tutto attraverso badge magnetici o transponder di prossimità dalle forme e colori disparati. canale Complementi

Una scelta su misura JTECK presenta CheckPoint, una soluzione gestionale completa che permette di gestire ogni aspetto aziendale, dal controllo accessi alla contabilità. CheckPoint è un’applicazione modulare ampiamente personalizzabile, in grado di abbracciare ogni esigenza e di lavorare in svariati settori, consentendo la costruzione dell’applicazione più congeniale alle esigenze del cliente. Proprio sulla base dell’esperienza maturata con i propri clienti, JTECK propone pacchetti già preconfezionati sui principali settori di business, oltre a soluzioni ad hoc, modificando o creando nuove funzionalità. L’azienda propone inoltre assistenza, aggiornamenti, fornitura di accessori quali varchi, tornelli, sbarre, serrature elettriche, curando ogni aspetto tecnico dal software all’hardware, evitando la dispersione generata da una gestione multi-partner. canale Complementi

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rassegna sistemi informatici

Dedicato al controllo stadi Progettato e sviluppato da A.S.I. srl , il sistema AIS offre una gestione completa di tutto il “sistema stadio”, dall’impianto ai tifosi, dalla contabilizzazione alla gestione totale o separata delle biglietterie fino alla scelta del posto tramite una mappa grafica interattiva. Il sistema unisce caratteristiche software avanzate con facilità di installazione e di gestione, in virtù di un’interfaccia del sistema user friendly, permettendo una completa gestione dell’impianto quali settori, posti, postazioni di biglietteria, varchi, tornelli, parcheggi. In parallelo, assicura un controllo dei tifosi e dell’intera struttura dello stadio, a totale beneficio dell’amministratore del sistema/impianto. L’assistenza al sistema è continua e globale, come la consulenza. canale Complementi

Quando il gestionale diventa social SportGest, proposto da Gruppo Sinapsi , è un gestionale esteso, ERP, in grado di coprire la specializzazione in ogni ambito di attività e, nel contempo, di uniformare le visioni di pianificazione, redditività ed efficienza di centri polisportivi. Alla base del sistema c’è un potente motore di pianificazione, che permette al sistema di conoscere l’impianto e le risorse da impiegare. SportGest è dotato di disparati moduli, mutuati da strumenti informativi industriali di ultima generazione. A tale scenario, si è recentemente aggiunta la possibilità di implementare modelli di vendita basati sui social network e il community management. Con SportGest l’estensione verso il mondo web è organizzata in un modello di business organico e misurabile. canale Complementi

A prova di tornello Sistema di controllo accessi firmato GSZ Systems . GSZ Turnstyle viene proposto come componente di sistemi di gestione completi, che possono prevedere l’automazione di tutti i servizi presenti all’interno di strutture anche complesse, come i moderni centri polifunzionali. Il sistema è infatti predisposto per gestire tutte le nuove tecnologie di riconoscimento e per essere azionato a distanza, sia con pulsantiere sia con telecomandi. Con lo stesso supporto di riconoscimento permette agli utenti di entrare nelle varie zone ad accesso controllato, di utilizzare servizi e compiere acquisti sfruttando un credito prepagato. Particolarmente curato infine dal punto di vista del design, grazie ai due lunotti semaforici con led ad alta luminosità. canale Complementi

Accessi sotto controllo Laserline Entrance Control , azienda del Gruppo Laserline specializzata nella progettazione, distribuzione e installazione di barriere automatiche per il controllo accessi, propone il varco SL9XX, ideale per ambienti ad alto flusso di utenze. Il design accattivante, con ante mobili in cristallo trasparente, lo rende adatto all’inserimento in qualsiasi tipologia di contesto. Il dispositivo di apertura delle ante avviene in completa mancanza di alimentazione, senza l’ausilio di batterie di emergenza. Il controllo bidirezionale è dotato di pittogrammi dinamici di direzione, dotati di luce a Led (freccia verde-croce rossa), che agevolano entrate e uscite.

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Software su misura TWell presenta la piattaforma gestionale TWell che permette di avere a disposizione un desktop office online progettato per accontentare ogni specifica esigenza, sia essa di natura operativa, analitica o strategica. Questo sistema informatico – i cui comandi di maggior utilizzo sono posizionati in modo intuitivo per facilitarne l’utilizzo – è in grado di soddisfare le preferenze di installazione, prevedendo le modalità “online” e “in locale”. È impiegabile per ottimizzare la gestione del rapporto con la clientela ed è stato progettato per essere uno strumento chiave, quotidianamente al servizio di tutte le figure professionali che operano in club e centri sportivi: manager, istruttori, addetti al marketing, amministratori. canale Complementi

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La meraviglia della relazione Controllare? Obsoleto. Gestire accessi, passaggi, movimenti, dare la possibilità al cliente di usufruire di servizi selfservice? La risposta è R-Tecnologie di Scamper , dealer italiano di Gantner, azienda tra i pionieri del controllo elettronico dell’accesso. Basandosi sulla tecnologia dei transponder contactless, Gantner fornisce soluzioni che soddisfano esigenze complesse nei campi del controllo dell’accesso, della registrazione del tempo, dell’identificazione, dell’ingresso e della fatturazione. Tutto questo con una sola carta, un solo mezzo che permette di accedere a tutte le funzionalità che i sistemi R-Tec hanno da offrire. Dai fitness club, alle piscine agli stabilimenti termali, fino a garantire la sicurezza negli stadi. Scegliere Scamper e R-Tecnologie significa entrare in una nuova concezione del software, costruita sulla relazione con il cliente. canale Complementi

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Obiettivo fotovoltaico

Foto del progetto per il rifacimento del tetto del PalaEvangelisti di Perugia, su cui è stato installato l’impianto fotovoltaico (foto di AKS GROUP srl)

L’obiettivo era uno solo: costruire un impianto fotovoltaico sul tetto di un palazzetto dello sport a Perugia. Moltissime le difficoltà affrontate e risolte, che ripercorriamo insieme a Massimo Nicolini che ha portato a compimento il suo progetto con la determinazione A cura di Alice Spiga di chi insegue la “cosa giusta”. lice Spiga Costruire un impianto fotovoltaico sul tetto del PalaEvangelisti di Perugia. Questa la volontà di Massimo Nicolini, della società Darvin srl. Una volontà che ha vinto tutto: la resistenza delle banche, i cambiamenti in materia di incentivi da parte del governo, le difficoltà sorte in corso d’opera a causa della crisi economica, che l’hanno costretto a rinegoziare tutto con i fornitori. Una storia iniziata nel 2005/2006 e ormai conclusa positivamente, che apre riflessioni importanti in merito al mercato del fotovoltaico, alle intenzioni del nostro governo in materia di rinnovabili e alla necessità di trovare partner affidabili a cui appoggiarsi quando le situazioni diventano complesse. Nell’intervista che segue, abbiamo ripercorso insieme a Massimo Nicolini le fasi che lo hanno portato a realizzare l’impianto fotovoltaico italiano più grande mai costruito su un palazzetto dello sport.

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Prima di tutto, le chiedo di ripercorrere per noi l’iter burocratico seguito al fine di poter installare l’impianto fotovoltaico sul Palaevangelisti. I permessi richiesti, gli incentivi su cui fate affidamento, i finanziamenti, il rapporto con le banche… Il cammino è iniziato nel 2005/2006, anni in cui furono stabiliti i criteri di incentivazione per la produzione di energia fotovoltaica; è da quella data che sto pensando di realizzare un impianto fotovoltaico ad utilizzo del PalaEvangelisti di Perugia. Da quel momento è iniziata una pratica che è ancora oggi aperta, almeno per quanto riguarda la fase realizzativa, e che speriamo resti aperta ancora per poco. La prima campagna si è aperta con l’amministrazione Comunale, la quale non era ancora molto sensibile al problema, ma con l’arrivo della nuova giunta, dopo le elezioni del 2009, si è aperto un confronto per la rapida realiz-

zazione dell’impianto. I tempi più lunghi sono stati inerenti alla convenzione con il Comune in quanto, essendo proprietario dell’immobile, ha dovuto salvaguardare l’integrità della struttura e il rapporto per la gestione nei venti anni successivi. Tale convenzione contiene anche un’autorizzazione unica per tutti i lavori inerenti alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico. La seconda fatica è stata nella ricerca del partner giusto vista la “giungla” indiscriminata, almeno fino a tutto il 2009, di venditori più o meno qualificati. E questa scelta è caduta su un’azienda di Perugia concentrata sul fotovoltaico: AKS GROUP srl, nella persona del suo direttore generale Enrico Ciani con cui nel tempo è nato anche un rapporto di amicizia. Successivamente abbiamo selezionato i fornitori sia della copertura per il tetto, interamente rifatta, sia del fotovoltaico


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vero e proprio. Alla fine, le scelte si sono fissate, per la copertura, sulla ISCOM SpA di Pescatina (Verona) gradita al Comune di Perugia e proprietaria di un brevetto internazionale denominato RIVERCLAK, a prova di pioggia. Mentre per il fotovoltaico, la JUWI, azienda tedesca di Bolden con sede italiana a Verona. Oltre ai permessi ottenuti dal comune in convenzione, l’altra autorizzazione (ottenuta anch’essa) ha riguardato la Sovraintendenza dei Beni Ambientali per tutto l’aspetto estetico e l’impatto con l’ambiente circostante, dato che il Palasport è ubicato all’interno di un parco cittadino. Infine: tutte le pratiche Enel per la comunicazione dei progetti e per l’avvio della realizzazione di scavi e tubazioni per portare la linea fino a una cabina dove registrare la vendita di energia, che sarà poi riconosciuta dal GSE (Gestione Servizi Energetici). L’incentivo su cui abbiamo tarato il Piano Economico Finanziario (PEF) sarà quello di dicembre 2011 del quarto piano, pari a circa € 0,246 a Kw prodotto. Veniamo infine alle note dolenti, ovvero ai finanziamenti, campo in cui abbiamo riscontrato le difficoltà maggiori. Il finanziamento doveva essere deliberato tra la fine di agosto e dicembre 2010 quando, per una serie di ritardi dovuti a un vero e proprio periodo di “impazzimento” del mercato fotovoltaico nell’ultimo quadrimestre del 2010 (con materiali introvabili e con prezzi “schizzofrenici”), siamo entrati in uno dei periodi di peggiore crisi economica e finanziaria della storia italiana, con una serie di fattori peggiorativi anche per cause locali. Ma la vera battuta d’arresto, che ha messo in dubbio l’intera operazione, è stato il decreto Romani del 3 marzo 2011 dove venivano tagliati retroattivamente gli incentivi del 2011, bloccando così tutte le possibili erogazioni delle banche, le quali, da quel momento, hanno deliberato i finanziamenti solo a connessione avvenuta. È possibile immaginare quali difficoltà abbiamo dovuto superare avendo a di-

sposizione solo 1 milione di euro su 2,4 necessari. Riparlato con tutti i fornitori, rifatti tutti i piani finanziari, ci siamo assunti il rischio enorme di connettere entro la data del 31 dicembre 2011 pur di garantire la realizzazione di un progetto così importante. Quale tipo di preparazione, dal punto di vista tecnico/normativo, occorre per riuscire a comprendere e quindi sfruttare al massimo gli incentivi e le detrazioni fiscali in materia di rinnovabili? Nessuna specifica e tutte, perché per arrivare agli incentivi bisogna percorrere tutta la strada che ho fin qui brevemente descritto e quindi: ingegnere edile ed elettronico, economista, avvocato, manager e chi più ne ha… Per ogni settore abbiamo scelto dei professionisti. Oltre ad AKS Group, che è diventato una sorta di socio e che ha svolto non solo una funzione di controllo ma anche partecipato a progettazioni specifiche un po’ su tutta la filiera, ci siamo avvalsi dello studio Santucci &Patners di Perugia per il PEF e la parte finanziaria; del TECNOSTUDIO di Bastia (PG) per la progettazione architettonica; dell’ing. Amedeo Cutini per la logistica burocratica amministrativa; del geom Renzo Cirilli per la sicurezza dei cantieri; dello Studio dell’ing. Luciano Vagni di Perugia per i calcoli inerenti ai carichi strutturali. Nel progetto del Palaevangelisti sono state installate/adottate altre tecnologie rivolte al risparmio energetico oltre ai pannelli solari fotovoltaici? Non per il momento, ma siamo in contatto con aziende specializzate per capire se è possibile isolare termicamente le due grandi vetrate (circa 1.600 mq) con pellicole antiriflesso capaci di fermare anche il 70% del calore solare; sarebbe una grande opportunità per utilizzare il Palasport anche in piena estate. Quali risparmi sono previsti nel medio/ lungo termine dal punto di vista gestionale grazie all’installazione dell’impianto fotovoltaico?

In realtà, non moltissimo. Abbiamo ipotizzato circa 20/25 mila euro l’anno, anche grazie al fatto che è stato sostituito l’intero tetto. Ma il vero risparmio è la minore emissione di CO2 nell’atmosfera, pari a 700/800 tonnellate l’anno. Quanto è stato investito complessivamente per la riqualificazione del Palaevangelisti? Quanto per l’installazione del fotovoltaico? Quanto tempo è previsto per il ritorno dell’investimento effettuato? È stato investito quasi 600 mila euro per la copertura e circa 1,8 milioni per il fotovoltaico, con un tempo di rientro in circa 20 anni. E per quanto riguarda le tempistiche? Quanto tempo è intercorso tra la presentazione del progetto e l’inizio dei lavori? Quanto è durato il fermo per la richiesta dei finanziamenti per il tetto fotovoltaico? Il progetto completo è stato presentato a maggio 2010, i primi lavori sono iniziati il 7 febbraio 2011 a causa delle “lungaggini” delle banche, che si sono prese fin troppo tempo per decidere, anche dopo le mille garanzie richieste. Dalla fine di marzo, completata la copertura, abbiamo ripreso i lavori del fotovoltaico vero e proprio il 25 ottobre 2011.
 Infine, una domanda di carattere generale: in virtù dell’esperienza maturata, quali sono le dimensioni minime per un impianto sportivo (sia in termini di cubatura sia di esigenze energetiche) perché risulti conveniente l’installazione di un impianto fotovoltaico? Fintanto che la produzione è coperta da incentivi e quindi il costo è compensato, è sempre conveniente, in quanto diventa un’utile per la società. La sfida tecnologica, subito dopo il 1 gennaio 2013 quando cioè gli incentivi non compenseranno, stando ai prezzi attuali e al costo del materiale, diventerà quella di far diventare il fotovoltaico più a buon mercato dell’energia ricavata dal fossile; e questo dipende solo da una volontà politica ed economica.

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Massimo Nicolini Nato a Perugia il 12/9/56, diplomato ISEF e successivamente specializzato, come insegnante di sostegno polivalente, a Neuropsichiatria Infantile. Insegnante dal 1988, contemporaneamente ha dato vita, insieme ad altri otto colleghi, ad una cooperativa di servizi per la gestione e manutenzione di impianti sportivi che, dopo dieci anni, è confluita in un consorzio: Darvin srl, che oggi ha permesso la realizzazione dell’impianto fotovoltaico per il PalaEvangelisti di Perugia.

REALIZZARE IL MEDICAL WELLNESS CLUB: ISTRUZIONI PER L'USO Carole Caplin, una delle massime esperte a livello internazionale di Medical Wellness, terrà il seminario all-day venerdì 24 febbraio 2012, alla tredicesima edizione di (Fiera di Bologna, 23-25 febbraio)

FOCUS SU: IL TETTO Come si accenna nel testo, oltre all’installazione dell’impianto fotovoltaico, il PalaEvangelisti di Perugia è stato oggetto di lavori di consolidamento, finanziati direttamente dal Comune. I lavori hanno visto l’intera sistemazione del tetto, al fine di eliminare problemi di infiltrazioni di acqua e creare una migliore che affronterà in modo Un'occasione imperdibile per partecipare a un seminario intensivo coibentazione termica e acustica, e la revisione approfondito e pratico un argomento fondamentale per il futuro del settore. di alcune parti strutturali, come gli arconi, garantendo sicurezza e funzionalitàoall’impianto. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi ad Absolut al numero 051.27.25.23 all’indirizzo info@absolutgroup.it.

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primo piano piscine

Piscine olimpioniche. Risparmiare si può Quando si parla di piscine olimpioniche, la voce “costi” rappresenta una nota dolente nel budget di qualsiasi centro sportivo. Ma risparmiare si può? La risposta è sì e lo dimostra, dati alla mano, il caso del C.P.O. Giulio Onesti. Che vi presentiamo.

Piscina per i tuffi all’interno del Biberach Indoor Sports Pool di Stoccarda. (foto di Uwe Ditz)

Un impianto in funzione ormai da qualche anno, risultato di una puntuale diagnosi energetica e impiantistica che ha messo in luce notevoli dispersioni dal punto di vista termico, frigorifero e manutentivo. La necessità di risparmiare su tutti questi fronti, ha spinto il CONI Roma a investire in un progetto ambizioso, guidato dalla volontà di riqualificare una struttura, il C.P.O., Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, le cui strutture erano e sono gestite direttamente dall’ente, così da renderle più efficienti. “L’impianto sportivo polifunzionale Giulio Onesti”, ci racconta l’ing. Federico Marca, funzionario tecnico del CONI, “conta di un’estensione complessiva di 220.000 mq, di cui coperta di 25.000 mq (corrispondente all’11,4 % del totale). Il volume edificato supera i 120.000 mc, con 29 corpi di fabbrica, tra i quali, solo per citare gli impianti per lo sport: 11 spogliatoi (per il baseball, per il

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calcio, per la scherma, per il personale, per la piscina Olimpionica e per la piscina tuffi, per l’hockey, per il rugby, per gli atleti, per il personale…), la palestra di scherma, le palestre C.P.O., il centro lotta, il mini volley…”. Una struttura di grande complessità, soprattutto dal punto di vista della manutenzione. Come ci racconta l’ing. Domenico Iannantuoni, fondatore della società di consulenza MAY-C: “Scopo della Diagnosi Energetica e Impiantistica, elaborata nel corso dell’anno 2005, è stato quello di individuare le migliorie apportabili al Complesso Sportivo Giulio Onesti. La volontà era, sopra ogni cosa, aumentare l’efficienza energetica del sistema edificio/impianto e ridurre le spese delle manutenzioni ordinarie elettriche e meccaniche. Nel 2005, erano infatti 30 le centrali termo-frigorifere asservite al Giulio Onesti, alle quali si sommavano numerosissimi split-system. Ogni centrale richie-

A cura di Alice Spiga

deva ovviamente di opere di manutenzione ordinaria costante, oltre a interventi straordinari, che pesavano notevolmente sulle casse del Complesso Sportivo. Ora, possiamo contare su un’unica centrale, che ci ha permesso di ridurre notevolmente i fattori di rischio connessi con l’elevato numero di Centrali Termiche in dotazione al Complesso, abbattendo i costi di manutenzione e riducendo fortemente i costi energetici”. L’intervento previsto per la riqualificazione del Giulio Onesti ha previsto infatti la realizzazione di un unico polo termo-idrico-frigorifero a servizio di tutto il C.P.O., e in particolare alle due piscine (Olimpioniche e Tuffi) che rappresentavano la voce più alta di spesa. “I costi più ingenti dal punto di vista termico, continua Iannantuoni, erano soprattutto dovuti al riscaldamento delle due piscine del Giulio Onesti: la piscina olimpionica e quella per i tuffi. Ottimizzare i costi in questo senso ha comportato per la ge-


primo piano piscine

stione del Centro una vera rivoluzione. Si pensi che, prima della riqualificazione, le piscine venivano riscaldate da due centrali termiche (CT). Una provvedeva al riscaldamento dell’ambiente e dell’acqua della vasca olimpionica e dell’ambiente, dell’acqua di vasca e dell’acqua sanitaria della piscina da 25 m, con una potenzialità di 3873 kW, contro una necessità calcolata di 2000 kW. La seconda CT serviva alla produzione dell’acqua sanitaria degli utenti della piscina olimpica, con una potenzialità è di 250 kW, contro una necessità calcolata di 0 kW, poiché già compresa nei 2000 kW sopra riportati”. Da questi dati è evidente una vera e propria sovrapproduzione di energia, che portava a far lievitare i costi di riscaldamento, così come di una sovrannumero di Centrali Termiche, che facevano innalzare le spese di manutenzione.

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SCHEDA TECNICA Fornitori principali dei macchinari installati per il Polo Termo-frigorifero del CPO Giulio Onesti: CLIMAVENETA S.p.A.

RIELLO S.p.A. SAUTER S.p.A. KSB S.p.A. Piscina olimpionica all’interno del West Vancouver Aquatic center. (foto di Nic Lehoux)

La soluzione? Un unico Polo

La soluzione di costruire un unico Polo termo-idrico-frigorifero è risultata essere la scelta vincente. “Abbiamo escluso sin da subito la possibilità di installare caldaie a condensazione e pannelli solari” prosegue il suo racconto l’ing. Iannantuoni, “Le caldaie a condensazione non erano utilizzabili, in quanto quasi tutti gli impianti terminali di riscaldamento in dotazione agli edifici del Complesso Giulio Onesti non erano oggetto di ristrutturazione, e furono a loro tempo progettati per temperature del fluido termovettore di 85 Gradi Centigradi. Dal canto loro, i collettori solari termici, invece, non sarebbero stati adeguati alle esigenze del centro, in quanto tutta la quota di acqua calda di piscina e sanitaria, da produrre a basso livello entalpico, è ottenuta gratuitamente durante il periodo estivo attraverso il recupero del calore di condensazione dei gruppi frigoriferi e in regime di pompa di calore durante il periodo invernale e medio-stagionale. L’installazione dei pannelli solari sarebbe risultata quindi inutile ai fini energetici e oltremodo onerosa per l’investimento”. Secondo quanto riportato dalla relazione elaborata dal CONI in sede di appalto dei lavori, l’insieme degli interventi avrebbe infatti permesso una riduzione del prelievo energetico dall’ecosistema dai 3.000.000 kWh ai 1.600.000 mc di Metano (a pieno regime con piscine funzionanti). “Obiettivi oggi non solo raggiunti, specifica Federico Marca, ma addirittura superati. Come dimostrano i risparmi totali medi conseguibili attraverso la centralizzazione che, nel periodo estivo, ammontano a oltre 154.000 €/anno, mentre nel periodo invernale e mezzo-stagionale, superano i 72.000 €. Ad oggi possiamo dunque ritenerci più che soddisfatti dell’investimento effettuato”. Un investimento che, non lo nascondiamo, è stato notevole, nell’ordine dei 1.300.000 compresi i cunicoli ispezionabili e a passo d’ uomo per l’alloggiamento della rete di teleriscaldamento, ma che, grazie ai minori esborsi relativi all’acquisto di energia, l’attribuzione di Certificati Bianchi e la forte riduzione delle spese di manutenzione, si è del tutto ripagato in poco più tre anni.

VISTO DA VICINO

Federico Marca Ingegnere, dipartimento Energy Management, Direzione Gestione Patrimonio e Consulenze Impianti Sportivi Coni Servizi S.p.A.

VISTO DA VICINO

Domenico Iannantuoni Ingegnere. Fondatore, direttore tecnico ed amministratore unico della Società MAY-C engineering S.r.l., energy manager di Coni Servizi S.p.A.

Gli interventi tecnici

Veniamo infine al dettaglio dell’intervento effettuato, che illustriamo grazie all’intervento tecnico del sopracitato ing. Domenico Iannantuoni. “Lo scopo dell’intervento era appunto di realizzare una nuova Centrale Termica utile ai fabbisogni del C.P.O., al fine di ridurre la potenza installata per il riscaldamento del 35% e quella per il raffrescamento del 25%, riscaldare le vasche natatorie olimpionica e 25 metri, produrre l’ acqua calda sanitaria gratuitamente durante il periodo estivo, a bassissimo costo durante la media stagione per il funzionamento in pompa di calore dei refrigeratori d’acqua e riscaldare le vasche natatorie durante la media stagione con spesa energetiche pari a un terzo di quella che sarebbe necessaria utilizzando il gas metano. I benefit della reversibilità a pompa di calore si devono naturalmente estendere anche a tutte le strutture del

complesso raggiunte dal teleraffrescamento, che diventa appunto reversibile in servizio di riscaldamento. In sintesi, il nuovo complesso Termomeccanico è costituito da tre generatori di calore in parallelo e due chiller reversibili a pompa di calore anch’essi in parallelo a servizio, soprattutto, delle piscine, le quali necessitano di un maggior dispendio termico sia per esigenze di acqua di vasca sia per il riscaldamento degli ambienti durante il periodo invernale. Proprio per questo, il nuovo complesso trova sistemazione nelle immediate adiacenze delle piscine e della centrale termica in precedenza asservita alle due vasche”. Un intervento importante, dunque, che non rimarrà isolato. “Oltre all’importante impegno presso il CPO Giulio Onesti conclude Federico Marca - sono previste attività di ristrutturazione energetica anche presso il CPO di Tirrenia e presso il Parco del Foro Italico”.

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primo piano normative

Impianti sportivi: forme di gestione L’autore approfondisce per noi le diverse forme di gestione di un impianto sportivo: la gestione pubblica, privata e convenzionata, entrando nel merito delle peculiarità di ogni singola forma gestionale.

Di Guido Martinelli

Con il termine gestione si indica, generalmente, l’insieme di attività volte ad assicurare il funzionamento di un impianto e l’erogazione del servizio sportivo che nello stesso si svolge. Si tratta, quindi, di attività diverse tra loro, che afferiscono a sfere di lavoro e a competenze professionali eterogenee. In linea di massima, comunque, le funzioni di gestione riguardano: l’organizzazione tecnica dell’attività sportiva vera e propria; l’organizzazione e la conduzione dei corsi, degli allenamenti, delle gare, etc.; la conduzione edilizia dell’immobile e la relativa manutenzione, sia ordinaria che straordinaria; l’assistenza sanitaria, la conduzione amministrativa e fiscale; la gestione manageriale del servizio e, quindi, l’aspetto promozionale, di immagine, di rapporto esterno con l’utenza attuale e con quella potenziale. La gestione degli impianti sportivi, si può così suddividere: 1. GESTIONE PUBBLICA: diretta, con appalti scorporati, con aziende o società 2. GESTIONE PRIVATA: diretta 3. GESTIONE CONVENZIONATA: con l’associazionismo di base.

1.1 Gestione pubblica diretta

L’intero programma di gestione è realizzato con risorse finanziarie e con personale pubblico e il servizio è erogato ai diversi soggetti che lo richiedono senza che, però, questi siano coinvolti nella gestione. Il soggetto pubblico provvede, quindi, a tutte le operazioni di conduzione, come ad esempio, guardiania, pulizia, funzionamento degli impianti tecnici, manutenzione ordinaria e straordinaria; provvede,

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inoltre, alla promozione dell’offerta del servizio e al rapporto con la domanda. Tale forma di gestione permette di non dover mediare con soggetti esterni le modalità d’utilizzo della struttura, provvedendo direttamente il proprietario pubblico a decidere le forme d’uso, l’utenza servita, i costi, etc..

1.2 Gestione pubblica con appalti scorporati

Il soggetto pubblico, proprietario e gestore dell’impianto, si avvale in questo caso di appalti esterni scorporati, per funzioni che non riesce ad assolvere con personale proprio. In questo caso l’ente locale continua ad essere gestore in prima persona e con piena responsabilità, e ricorre a personale o ditte esterne (outsourcing) per attività quali la conduzione degli impianti tecnici, la guardiania, le pulizie, etc.. L’affidamento ad esterni di parte del servizio potrebbe riguardare anche l’organizzazione tecnica delle attività sportive vere e proprie, attraverso il ricorso alla collaborazione con personale specializzato, società sportive, insegnanti ISEF, etc..

1.3 Gestione mediante consorzio pubblico

In questa particolare tipologia di gestione, vi sono più soggetti pubblici, per la precisione più enti locali, che provvedono direttamente alla gestione attraverso un consorzio costituito all’uopo. Nell’esperienza sportiva non è questo un caso frequente, in quanto i singoli comuni preferiscono, nella maggior parte dei casi, provvedere singolarmente agli impianti. Potrebbero, comunque, verificarsi due

possibilità: il consorzio gestisce impianti di sua proprietà, oppure il consorzio gestisce per conto dei comuni consorziati un impianto che appartiene per proprietà a un singolo comune. Tale gestione potrebbe risultare utile in casi di strutture complesse posizionate in un bacino di utenza costituito da più comuni di modesta dimensione demografica; in questa situazione nessuno dei comuni da solo riuscirebbe a gestire l’impianto, mentre il consorzio potrebbe farvi fronte in quanto rappresentante di più forze consociate.

1. 4 Gestione attraverso azienda municipalizzata

L’azienda municipalizzata è quella particolare forma di gestione a cui ricorrono sovente i comuni di vaste dimensioni per gestire servizi complessi che riguardano l’intero territorio metropolitano. È questa una soluzione piuttosto complessa, con conseguenti oneri operativi che può giustificarsi solo nel caso di servizi di dimensioni e complessità notevoli.

1. 5 Gestione attraverso società giuridica a partecipazione pubblica

In base alla recente legislazione, che regolamenta le autonomie locali, è stata introdotta la possibilità di istituire, in particolare da parte dei comuni, società giuridicamente riconosciute (S.p.A., S.r.l.,…) a partecipazione pubblica, a cui affidare la gestione di determinati servizi. Nella maggior parte dei casi l’ente locale partecipa come un azionista di maggioranza alla conduzione della società, di cui mantiene il controllo e l’indirizzo generale. Essendo l’ente pubblico proprietario


primo piano normative

Gli Enti morali conducono, nella generalità dei casi, una gestione diretta delle strutture, aperte ai giovani del territorio, senza particolari formalità amministrative, tecniche o economiche. Si tratta molto spesso di piccoli impianti, con bassi costi di costruzione e di gestione. La conduzione edilizia dell’impianto segue molto spesso le vicende degli edifici a cui è abbinato (si tratta quasi sempre di edifici religiosi: parrocchia, chiesa, canonica), e gli stessi utenti sono sovente chiamati a concorrere alle operazioni di conduzione in prima persona (es. approntamento dei campi). L’organizzazione sportiva dell’attività è affidata al concorso di figure intermedie operanti nell’ambiente e al diretto concorso dei giovani utenti. Questo a giustificazione del fatto che, comunque, si tratta di un’attività fortemente informale, spesso priva di programmi agonistici rigidamente intesi. Le Società sportive conducono, solitamente, una gestione dei propri impianti finalizzata all’attività specifica a vari livelli: formativa, agonistica, spettacolare, di mantenimento. La conduzione edilizia e l’organizzazione sportiva dell’attività sono, in genere, svolte direttamente dalla società che vi provvede cercando di contenere al massimo i costi. Tali costi sono sostenuti dalla società stessa, dai suoi iscritti, da eventuali tariffe, da entrate derivanti da sponsorizzazioni, dai biglietti dell’eventuale pubblico pagante, da pubblicità, etc. Altri privati: si tratta di un insieme di impianti in cui le motivazioni del soggetto proprietario e gestore sono assai diversificate. In alcuni casi prevale il contenuto “sportivo” e “sociale”, in altri invece è prevalente il connotato di “investimento per reddito”. In ogni caso, il proprietario provvede direttamente alla gestione dell’attività sportiva e alla conduzione edilizia dell’immobile. I costi sono solitamente ammortizzati da entrate che derivano dalle rette di iscrizione e dagli altri servizi complementari (punti di ristoro, punti commerciali, etc..).

Luglio-Settembre 2011

2 Gestione di impianti privati

cui proprietario e gestore regolamentano le forme della gestione, concordando i reciproci livelli di responsabilità. In particolare, la convenzione deve regolamentare: l’uso dell’impianto, gli oneri e i ricavi, le responsabilità, i tempi, i controlli, le penali, altri clausole particolari. Tale forma di gestione convenzionata tra ente locale e società sportiva è la formula di gestione su cui vanno orientandosi sempre più frequentemente gli enti locali, impossibilitati come sono a fare fronte ai problemi di funzionamento dell’impiantistica sportiva. In pratica, si tratta di un accordo diretto tra il proprietario dell’impianto e gli utilizzatori dello stesso, con cui questi ultimi si impegnano

piscine oggi n.156

che costituisce la società e ne mantiene il controllo, è anche in grado di fissare i termini giuridici, formali e operativi che regolamentano il rapporto tra sé e la costituenda società. Anche i rapporti di natura patrimoniale e finanziaria vengono regolamentati di conseguenza, attraverso apposite convenzioni. I vantaggi di una tale forma di gestione si avvertono, soprattutto, nella possibile snellezza operativa e l’impostazione “privatistica” che potrebbe consentire, se ben attuata, una gestione economicamente conveniente e di qualità.

anno 39° numero

a garantirne il funzionamento: la società sportiva in questo modo assume il duplice ruolo di utilizzatrice dell’impianto e di responsabile della sua stessa gestione.

3. 2 Gestione convenzionata scorporata

Il soggetto proprietario pubblico si avvale, per la gestione dell’impianto, di rapporti con due o più soggetti di natura diversa, con cui si convenziona per aspetti differenti relativi al funzionamento dell’impianto. Può risultare utile ricorrere a tale forma di gestione quando le strutture sono particolarmente complesse e vengono richieste professionalità altamente qualificate e specializzate.

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in copertina: Big Blu, piscine a cinque stelle

33 VISTO DA VICINO

Guido Martinelli, avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al Coni, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.

Ottobre-Dicembre 2011

primo piano: benessere multisensoriale alle nuove Terme di Vienna

fotovoltaico in piscina: novità fiscali e prodotti in rassegna private e pubbliche: soluzioni di design in piscina

Ogni numero è unico e prezioso, abbonandoti ora sarai sicuro di ricevere, comodamente a casa tua, tutti i numeri della rivista ed i tre numeri speciali annuali La Piscina Privata, Piscina Facile e Progetto Wellness. Piscine Oggi è la rivista che, da oltre 37 anni, propone ai suoi lettori le migliori realizzazioni di piscine private e pubbliche, parchi acquatici, centri termali, Spa, ed ogni altra struttura architettonica che abbia nell’acqua il suo elemento caratterizzante. In ogni numero sono presentati gli impianti più innovativi sia nel design che nella tecnologia, gli accessori, i sistemi per il trattamento dell’acqua, le normative di riferimento, i prezzi e le ricerche di mercato.

3. 1 Gestione convenzionata

In questo caso, il soggetto pubblico continua ad essere il proprietario dell’impianto, ma, attraverso un specifica convenzione, ne affida la gestione a un soggetto privato con cui concorda le forme d’uso e di conduzione. Per “convenzione” si intende un atto contrattuale attraverso

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primo piano web

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Il Portale, lo ricordiamo, è composto da quattro differenti canali informativi: SPORT&FITNESS: dedicato al mondo dello sport e del fitness PISCINE: dedicato al multiforme mondo della piscina WELLNESS: dedicato al mondo del benessere e dell’estetica COMPLEMENTI: dedicato ai complementi per lo sport, il fitness, le piscine e il wellness. La newsletter riporterà una selezione mirata delle ultime notizie e degli ultimi prodotti pubblicati in ogni singolo canale, così da permettere una migliore fruizione, assicurando una navigazione più mirata e più immediata, indirizzata ai contenuti più nuovi e più interessanti pubblicati nel Portale.

News Le notizie più importanti, selezionate tra le ultime “news” pubblicate nei quattro canali del Portale. Prodotti I prodotti più nuovi, più innovativi, e perché no più originali, scelti per voi tra quelli pubblicati nei quattro canali del Portale. Rassegne Prodotti Una selezione dei prodotti più nuovi e innovativi inerenti una medesima categoria merceologica, che può spaziare dall’erba sintetica per campi da calcio alle coperture telescopiche per piscina fino ai pannelli solari e alle minipiscine idromassaggio.

Formazione Una selezione dei corsi di formazione di carattere professionale, indirizzati a chi opera dei settori sport, fitness, piscina e benessere. Iscriversi non costa nulla: tenersi informati non ha prezzo. Vi aspettiamo.

IL MONDO DI SPORT INDUSTRY... IN UN FEED Parallelamente alla newsletter, nasce anche il Feed RSS Sport Industry, un modo altrettanto immediato per rimanere in contatto con il mondo di www.sportindustry.com. Un metodo

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forse meno conosciuto rispetto alla newsletter, che però permette di visualizzare le notizie pubblicate nel sito giorno per giorno, normalmente sulla propria pagina web. Il Feed funziona per abbonamento gratuito. Esistono svariati sistemi per abbonarsi; il

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scelti per voi novità dal mercato

NOVITÁ SELEZIONATE PER VOI

In queste pagine presentiamo una selezione delle novità del mercato relative ai settori sport, fitness, piscina e benessere. Le informazioni, riassunte per esigenze di spazio, possono essere approfondite sul sito www.sportindustry.com, tramite Scelti per voi più approfonditi pubblicati all’interno del canale segnalato dalla lente: Sport & Fitness, Piscine, Wellness, Complementi. Per contattare le aziende, invece, è sufficiente utilizzare la barra di ricerca del nostro sito, inserendo il nome dell’azienda, sempre identificato dalla nostra immancabile lente, e compilando l’apposito form di contatto. Dunque, non ci resta che rinnovarvi l’augurio di una buona ricerca.

40 anni di sport

Inalterabile al tempo Una chaise longue in acciaio INOX 316L interamente realizzata a mano, utilizzando i migliori materiali sul mercato, che la rendono adatta ad essere collocata in acqua senza subire acuna alterazione. Questa la proposta per una piscina all’insegna del benessere e di IFC del relax. Il lettino, autoportante, non necessita di essere fissato al pavimento; questo permette di posizionare bocchette idromassaggio anche sotto il lettino, e allestire una o più postazioni relax nella medesima vasca. I materiali utilizzati così come la forma sono stati espressamente studiati per non richiedere particolari manutenzioni, così da rendere il prodotto praticamente eterno.

In occasione della cerimonia per il raggiungimento dei 40 anni di attività, Montecolino presenta la pista da Curling personalizzata, realizzata con la moquette tufting stampata a transfert. Una soluzione originale per rendere unica qualsiasi pista. E non solo. L’azienda è infatti in grado di fornire e personalizzare, mediante stampa flock, tutto il set da curling: pista, stones, scatola porta stones e set di scorrevolezza. Per il mondo sportivo, l’azienda propone inoltre una collezione di erbe sintetiche (Easy Sport), che comprende un’ampia gamma di prodotti di altissima qualità per campi da calcio, calcetto, calciotto e tennis, e materiali specifici per campi da bocce. In questo secondo caso, si tratta di un rotolo di agugliato che viene incollato su un battuto di cemento e successivamente coperto con uno strato sottile di sabbia.

Per approfondire: canale Piscine

Rivestimenti a prova d’acqua Ceramiche Caesar presenta Aquæ Wellness Project la nuova gamma di prodotti in grès porcellanato appositamente pensata per realizzare rivestimenti e pavimentazioni per piscine, docce, vasche idroterapiche e spogliatoi. Parte integrante della nuova linea di prodotti CaesarTech, la nuova gamma è disponibile per qualsiasi tipologia di piscina e di ambientazione, comprese griglie per lo scolo dell’acqua e un’ampia scelta di mosaici su rete. Grazie alle caratteristiche del grès porcellanato, a bassissima assorbenza e resistente anche a detergenti aggressivi e ai sali, Ceramiche Caesar garantisce alti standard di pulizia, salubrità, affidabilità, robustezza e inalterabilità nel tempo, oltre all’alta resistenza dei prodotti alle sollecitazioni fisiche, chimiche e meccaniche. Qualità garantite dall’esperienza tecnica maturata da Ceramiche Caesar. Per approfondire: canale Piscine

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Per approfondire: canale Sport & Fitness

Alle porte del rugby Gammasport , una delle maggiori realtà produttive di attrezzature per lo sport in Italia, con oltre 20 anni di esperienza nella produzione dell’attrezzo ginnico-sportivo, da oggi allarga la sua vasta gamma di articoli per tutti gli sport proponendo anche porte per il rugby. Le porte sono realizzate direttamente nell’officina interna all’azienda in tubolare di alluminio a sezione rotonda di diametro 120 mm, con nervature interne a sezione quadra 80x80 mm che ne aumenta la resistenza al vento e alla flessione. Come da regolamento, la traversa misura 5,6 m, mentre i pali vengono realizzati nella misura richiesta dal cliente e vanno da 10 -11-15 m fino alle più recenti porte da 20 m montate allo Stadio Flaminio di Roma (nella foto). Il fissaggio a terra avviene mediante bossole di lunghezza variabile da 1 a 1,5 m, da annegare in plinto in calcestruzzo. La gamma di articoli per il rugby proposta da Gammasport comprende anche protezioni antinfortunistiche per i pali e palloni rugby. Per approfondire: canale Sport & Fitness


scelti per voi novità dal mercato

It’s My Pleasure

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Armadietti tra colore e design Soema presenta la nuova linea Hygiene&Design, costituita da Colour Glass, una linea di box, porte, partizioni e armadietti in vetro temperato, e Integra, una postazione autosufficiente, composta da dispenser e asciugamano, con comando a fotocellula abbinati a un lavabo a canale realizzato in solid-surface, e il sistema Combi Bath per la ristrutturazione dei bagni che permette di realizzare gli impianti esterni alle pareti. Tutta la linea, progettata dall’architetto Simone Micheli, è in grado di elevare lo standard e la qualità dei bagni dei locali pubblici ad alta frequentazione. In particolare, la nuova linea Colour Glass conferisce un tocco di design e di originalità agli ambienti pubblici, migliorandone la percezione. Senza contare che il vetro di cui è composta, oltre alle caratteristiche igieniche della sua superficie liscia, facilmente lavabile, assicura il massimo rispetto dell’ambiente con la sua riciclabilità. Per approfondire: canale Complementi

Lino Sonego presenta la poltrona multimediale My Pleasure, recentemente realizzata negli eleganti colori bianco e nero. Grazie alla perfetta ergonomia e alla tecnologia del monitor LCD da 7 pollici, retroilluminato a LED, My Pleasure supera i tradizionali modi di vedere una partita, permettendo agli spettatori di partecipare al match in modo molto reale, con la possibilità di ricevere dalla regia la diretta o il replay di ogni singola azione. La poltrona, ergonomica e con sedile ribaltabile, è composta da schienale di 122 cm d’altezza in polietilene stampato con sistema rotazionale con imbottitura in poliuretano espanso, poggiatesta integrato predisposto per installazione monitor LCD 7 pollici, sedile imbottito in schiuma poliuretanica ignifuga. Le fiancate sono invece in metallo verniciato a polveri. con rivestimento imbottito e braccioli in poliuretano. Rivestimento disponibile in ecopelle o tessuto. Per approfondire: canale Sport & Fitness

una scelta sintetica Diffusi all’estero e utilizzati nelle competizioni internazionali, i campi in sintetico di ultima generazione si stanno facendo largo anche nel campionato di calcio italiano di massima serie. Per la squadra del Novara – in A dall’inizio della stagione – la rivoluzione all’insegna del sintetico è iniziata nel 2010, con il rifacimento del campo da gioco dello stadio Piola. Dell’intervento, costato approssimativamente 600.000 euro, si è occupata Italgreen , che ha utilizzato il prodotto 62 Lesmo GEOfill, composto da un manto in erba sintetica di tipo monofilo di 62 mm di altezza. Il manto è costituito da fibre di spessore superiore a 200 Micron prodotte con una filiera dall’esclusiva forma ad “S”, che permette l’immediato ritorno in posizione verticale durante e dopo l’uso. L’intaso di stabilizzazione è invece ottenuto con sabbia silicea, che forma il primo strato necessario per “zavorrare” il manto su tutta la superficie, e l’intaso vegetale in granuli organici GEOfill®, composto da elementi naturali biologici ed eco-compatibili (fibre vegetali, minerali, antigelivi, antivegetativi e additivi ecologici).

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Per approfondire: canale Sport & Fitness

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scelti per voi novità dal mercato

Per stadi polifunzionali

I mille pregi della Gomma

Disponibile in 3 differenti versioni, Amor Deck è una pavimentazione composta da moduli di polipropilene rinforzato di circa 1x1 m, con spessore di 5 cm, disponibile in varie sfumature di grigio, opaco come translucido. Ogni singolo modulo viene agganciato agli altri tramite un ingegnoso sistema a incastro ispirato a quello di un puzzle, così da poter formare pavimentazioni di differenti dimensioni in maniera semplice e veloce. E soprattutto poter essere rimossa in maniera altrettanto semplice e veloce. Il sistema è stato infatti ideato appositamente per creare pavimentazioni rimuovibili, ideali per creare palchi o superfici calpestabili, non permanente, anche su terreni altrimenti impraticabili, ad esempio fangosi o ghiaiosi, o per proteggere campi in erba sintetica. Solo per fare un esempio, questo sistema permette di trasformare un campo da rugby in un’arena da concerto in pochi attimi, senza rovinare il manto sottostante. Oppure, un campo di ghiaia in un ring per il pugilato. Il tutto riportando il campo allo stato originale dopo l’evento.

Elastrade nasce nel 2006 con la presentazione al pubblico di un nuovo marchio: GommAmica, destinato a caratterizzare i prodotti promossi da un gruppo di aziende da tempo impegnate nella produzione di granuli di gomma da recycling e dei materiali con esso realizzabili. I prodotti GommAmica possiedono elevati contenuti qualitativi e sono realizzati con l’obiettivo di minimizzare lo spreco di risorse e limitare l’impatto ambientale. Le applicazioni dei prodotti in ambito sportivo sono varie, come Powerfill, un granulo elastomerico nero, o colorato con pigmenti innocui, idoneo per l’intasamento di campi da calcio in erba sintetica, ma anche football americano, calcetto, rugby, tennis, basket e campi da golf. Gommamica Runner è il granulato creato appositamente per la realizzazione di piste di atletica leggera, mentre la linea Matchbowl è un sistema calcio che comprende una gamma di materiali in metallo e una linea dove il legno è protagonista. Per approfondire: canale Complementi

obiettivo benessere

Per approfondire: canale Sport & Fitness

Rivestimenti da Mondiali

Una scelta quasi ovvia, soprattutto se si considera l’esperienza di oltre 35 anni nel settore della tenuta stagna e le qualità intrinseche del di rivestire le prodotto. Ci riferiamo alla scelta di Myrtha Pools piscine realizzate per gli ultimi Campionati Mondiali di Nuoto (Shangai, 16-31 luglio) con la membrana armata Renolit Alkorplan 2000, prodotta da Renolit . Un prodotto che si distingue per un’elevata tenuta stagna, indispensabile in questo caso vista la collocazione sopraelevata della piscina di gara, e l’innovazione tecnologica non solo in termini di design, ma anche di sicurezza. Le membrane armate Renolit, infatti, garantiscono una assoluta sicurezza per i nuotatori, secondo le severe legislazioni spagnola e catalana, che richiedono il rispetto delle misure di sicurezza relative al rischio di caduta dagli impianti e servizi annessi alle piscine. Per approfondire: canale Piscine

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Con l’aumento dei servizi e la corrispondente domanda, i requisiti per i sistemi e le soluzioni dedicate al benessere sono aumentati: oggi soluzioni innovative ed extra-ordinarie sono una necessità, per stupire con soluzioni create su misura, dal design unico, che si fonde con una tecnologia di alta qualità. Da queCustomised ste premesse nasce il Wedi Building, un sistema che permette di fornire un servizio personalizzato e professionale che supporta i clienti dall’idea al prodotto finito, realizzando “prodotti benessere” su misura. Dopo che l’ordine è stato inserito dal cliente, il Wedi Customised Building permette infatti di creare singoli disegni CAD 3D in grado di contenere impianti di riscaldamento e sanitari, elementi di rinforzo, così come altre parti built-in. Dopo l’approvazione da parte del cliente, tutti i componenti necessari sono prodotti direttamente dall’azienda, grazie a tecnologie all’avanguardia che assicurano la creazione di qualsiasi forma, anche le più inconsuete. Un esempio è fornito dalla foto, che ritrae il progetto per l’area benessere di Montabaur Castle. Per approfondire: canale Wellness

Oltre il cycling Hai una vasca poco utilizzata perché la profondità è inferiore a 1 m? Vorresti valorizzarla per svolgere attività con diverse categorie d’utenza che non siano i bambini? Aqquatix ha pensato anche a questo: la “recline” Galaxy Bike, l’ultima nata nella scuderia dell’azienda padovana, oggi conta ben 5 modelli di aquabike, più Aqquafitbike. Ora ogni vasca d’ambientamento può essere redditiva, anche con lezioni e attività dedicate al pubblico adulto. Pensata e ideata dal centro studi di Aqquatix, in collaborazione con EAA, per lavoro di recupero funzionale e patologie del rachide, Galaxy Bike si rivela eccellente e insostituibile per esercitazioni a gruppi o circuit training. Presentata in due versioni: la più accessibile dotata di pedale resistivo e la più completa, con possibilità di regolare l’intensità. Caratteristiche principali: posizione a corpo immerso, confortevole seduta e possibilità di coinvolgere contemporaneamente gambe e arti superiori.

Per approfondire: canale Piscine


scelti per voi novità dal mercato

Roccia scenografica

Gennaro De Simone, titolare di Pianeta Rocpresenta, in un’intervista pubblicata su ce www.sportindustry.com, la propria tecnologia per la produzione di rocce artificiali, messa a punto grazie all’esperienza ultradecennale maturata nella progettazione e realizzazione di ambienti scenografici per diversi ambiti d’impiego come centri benessere, parchi acquatici e piscine, palestre, strutture ricettive. Grazie a questi materiali speciali, Pianeta Rocce realizza elementi decorativi e ambientazioni che s’inseriscono perfettamente in ambienti già esistenti, sia interni sia esterni. Oltre a realizzare ambientazioni con rocce artificiali, l’azienda è in grado di fornire anche impianti per la nebulizzazione e docce emozionali multifunzione dotate di nebbia fredda, doccia tropicale, cromoterapia e idromassaggio verticale. Tutte le realizzazioni sono personalizzate in base alle esigenze del cliente e composte direttamente sul luogo in base agli spazi che s’intende occupare.

Per un allenamento sotto controllo Garmin presenta App Fit™, l’applicazione per iPhone e Android, che permette agli utenti di tenere traccia dei propri allenamenti, anche quando non si ha un GPS al polso. Facile da installare e da utilizzare, con un semplice “clic” sarà possibile visualizzare dati quali il tempo, la distanza percorsa, l’andatura e anche le calorie bruciate durante la sessione di allenamento. Al termine dell’attività fisica, gli utenti avranno la possibilità di inserire delle note personali circa l’allenamento, le condizioni meteo, le difficoltà incontrate, un vero e proprio resoconto della propria sessione di preparazione. I dati potranno anche essere inviati tramite tecnologia wireless o USB, dopo essersi registrati con un proprio account, a Garmin Connect™. Qui gli utenti potranno accedere velocemente e facilmente ai loro dati e condividere le proprie attività con amici e familiari, ma non solo: si entrerà a far parte di una vera e propria community online che conta oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo. Per approfondire: canale Sport & Fitness

IL CONTROLLO DEGLI ACCESSI A 360° ! Impianti Sportivi - Centri Fitness e Benessere - Piscine - Palestre ZSE Software & Engineering è Azienda leader nella fornitura di Sistemi per il Controllo degli Accessi, nata nel 1992 come Azienda che sviluppa esclusivamente software offre oggi una gamma completa di prodotti per servire il cliente con soluzioni a 360°, dal Software Gestionale al Badge personalizzato.

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SOFTWARE Gestionale e Controllo Accessi per ogni tipologia d’impianto, ampliabile con Moduli specifici a seconda delle esigenze. Versioni per singola postazione oppure architetture complesse Client Server.

soluzioni estetiche Annunciato il lancio internazionale, da parte di Syneron Medical, del sistema di depilazione laser professionale eLase. Il sistema utilizza l’energia Elos a radio frequenze bipolari (RF), di proprietà di Syneron, con l’energia laser a diodi. Questa combinazione di energie consente di utilizzare una minore energia ottica durante i trattamenti; il sistema penetra dunque in profondità nella pelle, fornendo una depilazione molto efficace e sicura per pazienti con tutti i tipi di pelle. Una delle novità consiste nell’applicatore per depilazione Motif LHR, che permette di ottenere un trattamento a basso costo energetico virtualmente indolore e con tempi di trattamento molto brevi. Il sistema include anche un secondo applicatore Motif IR, che può essere usato per procedure di ringiovanimento facciale frazionale, ampliando le capacità del sistema eLase ben al di là delle procedure di depilazione. Per approfondire: canale Wellness

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VARCHI FISICI Una gamma completa di prodotti selezionati nel tempo per garantire la massima affidabilità.

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scelti per voi novità dal mercato

Per una piscina di tendenza

il wellness diventa mosaico

Flagpool presenta tre nuovi rivestimenti per piscina, parte della nuova gamma Imperial Marble. Pearl Black, White Florence e Sky Blue, questi i nomi dei 3 nuovi liner che riproducono fedelmente le venature e le colorazioni dei marmi naturali, lasciando inalterati i vantaggi dell’utilizzo del materiale sintetico nella piscina. Questa nuova gamma nasce dalla tecnologia produttiva NG11 Glossy Printed: una tecnologia unica che consente di ottenere un prodotto di classe superiore con laccatura superficiale, che risponde appieno alla normativa europea EN 15836-2 ed esalta le caratteristiche di resistenza alla luce, all’attacco di eventuali microrganismi e alle creme solari dei nuovi liner. Come in tutti i manti NG11, le nuove materie prime hanno portato a ottenere un prodotto che migliora le performance di saldabilità che, unite ad una morbidezza e flessibilità uniche, consente una più facile e rapida installazione, con un unico obiettivo: facilitare la posa in opera. Una gamma che, per il prossimo futuro, ha in serbo nuove fantastiche colorazioni. Per approfondire: canale Piscine

Benessere da medaglia Applicato per la prima volta nel 2010 alle vasche Paper, disegnate da Giovanna Talocci e realizzate in Duralight®, Hydroline di Teuco da oggi è disponibile anche nella vasca della nuova collezione Outline, firmata da Carlo Colombo, e anch’essa realizzata in Duralight. Che cos’è Duralight? Si tratta di un materiale composito, in solid surface brevettato, plasmabile al 100%, ideato, prodotto e lavorato in esclusiva da Teuco e che, grazie all’ampia versatilità, consente di sviluppare le migliori soluzioni progettuali per raggiungere un perfetto equilibrio tra benessere e armonia del design. Grazie ad Hydroline, l’idromassaggio assume un’estetica più accattivante, che premia il design ricercato della vasca e che non sottrae nulla all’efficacia del massaggio, equivalente all’idromassaggio classico in termini di silenziosità e di assenza di vibrazioni. Il sistema Cromoexperience, con luce modulabile in 8 differenti tonalità cromatiche dalle fessure retroilluminate, amplifica la magia di Hydroline, offrendo un’esperienza sensoriale completa, ad alto impatto emotivo. Un sistema che ha permesso all’azienda di vincere il prestigioso riconoscimento Design Award 2011, nell’ambito della categoria Bathroom Product Innovation of the Year - Gold Award, presso il Lord’s Cricket Ground di Londra.

Appiani presenta la propria linea di rivestimenti mosaici per ambienti wellness: una potenzialità senza limiti per personalizzare qualunque piscina o elemento architettonico. La produzione si articola in prodotti complementari e integrabili tra loro, realizzati con diverse tecnologie. Una di queste è la “monopressocottura”, che consente di ottenere prodotti ceramici i cui smalti e argille vengono pressati a secco. L’elevata temperatura di cottura garantisce al prodotto eccezionali qualità di durata e di resistenza, ideali per molteplici applicazioni a pavimento e a rivestimento, sia in interno che in esterno. La “bicottura” prevede invece due cotture distinte, una per il supporto e una per lo smalto successivamente applicato. Con tale tecnologia si ottengono superfici opache o brillanti con un’ottima definizione dei colori per un uso prevalentemente a rivestimento. La vasta scelta cromatica e di decori permette di soddisfare qualunque gusto estetico, e dar vita a composizioni estremamente personalizzabili. Per approfondire: canale Wellness

Una serie al top Serie PLTOP 005, proposta da Ges Group , composta da un piano top realizzato in laminato stratificato di spessore 12 mm post-formato, a lastra unica, con bordi smussati e arrotondati per una perfetta sicurezza. Disponibile nella versione a singola e a doppia piega, con angoli minimi di 45°, il prodotto è fornito completo di fori per lavandini e miscelatori. A richiesta, e vendibile separatamente, è disponibile un lavabo in acciaio inox, o acciaio porcellanato, di colore bianco. Il design curato del prodotto lo rende ideale per essere inserito in qualsiasi contesto, come spogliatoi e aree bagno di centri sportivi/benessere, palestre e piscine. Per approfondire: canale Complementi

soluzioni eccellenti L’evoluzione dei filati monoestrusi per campi in erba sintentica porta alla costante ricerca di nuove proposte incentrate su sezioni elaborate, studiate appositamente per conferire caratteristiche uniche in termini di resilienza e resistenza altrimenti impossibili da raggiungere. Excellence, di Unieco , segue questa tendenza tecnica, rendendo possibile il perfetto connubio tra doti di elevatissima resilienza, grazie a una sezione speciale arcuata arricchita da una nervatura esterna di rinforzo, a una notevole resistenza all’usura, grazie a speciali co-polimeri di ultima generazione che rendono il materiale durevole senza tralasciare le proprietà di elevato comfort di gioco. Il prodotto è quindi indicato per installazioni di “élite”, sulle quali si vogliano raggiungere prestazioni di rimbalzo e rotolamento ottimali, unitamente a un aspetto estetico insuperabile e sempre al top. Per approfondire: canale Wellness

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NASCE IL NUOVO “RACK”

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Un allenamento di design Delineodesign presenta Novomag, l’evoluzione estetica e tecnologica nel settore dei rulli d’allenamento per professionisti e appassionati. Il design innovativo del telaio, non più ricurvo e monomateriale, sfrutta l’accoppiamento di acciaio e polimero donando al prodotto un appeal elegante e piacevole al tempo stesso, contenendo i costi di produzione. Si adatta a qualsiasi ruota compresa tra i 24 e 29 pollici di diametro, e l’aggiunta di protezioni di gomma aumenta drasticamente la stabilità dell’accessorio, utilizzabile dunque su qualsiasi piano. Il nuovo sistema di bloccaggio Fast Fixing consente la chiusura del pignone lungo l’asse della ruota posteriore, migliorando ergonomicamente il suo utilizzo. Terminato l’allenamento, è possibile chiudere il supporto riducendone considerevolmente l’ingombro. Per approfondire: canale Sport & Fitness

La linea Hammer Strength Heavy Duty di Life Fitness si arricchisce con il nuovo Hammer Strength Dual Rack, sviluppato per soddisfare le esigenze dei professionisti dell’esercizio fisico quali preparatori atletici, allenatori e sportivi di alto profilo. Grazie alla base maggiorata, il neonato Dual Rack offre un’area più spaziosa sulla quale allenarsi, mettendo a disposizione, anche agli utenti più alti, una postazione confortevole e sicura. I pesi possono essere riposti sui nuovi supporti, in modo da non sottrarre spazio al pavimento, mentre le nuove cinghie regolabili consento di svolgere l’Overspeed Training, ovvero l’allenamento a resistenza variabile e tecnico. Disponibile da novembre 2011, Hammer Strength Dual Rack è stato sviluppato in collaborazione con esponenti di spicco del settore fitness con un obiettivo preciso: offrire a ogni utente la possibilità di seguire una routine d’allenamento personalizzata. Land Mines, Squat Bars, catene e altri accessori permettono infatti di svolgere un’ampia gamma di esercizi. Per approfondire: canale Sport & Fitness

a misura di software Zucchetti Itaca , società del gruppo, propone una soluzione completa per la gestione informatizzata delle imprese di servizi per lo sport, il fitness, il wellness, l’estetica, la riabilitazione e il tempo libero. Si tratta di Gymgest, un sistema dotato di una parte software, per la gestione degli aspetti organizzativi e di pianificazione, e di una struttura hardware per il controllo degli accessi e per la fruizione dei servizi. La struttura modulare rende Gymgest una soluzione flessibile, perfettamente adattabile alle specifiche esigenze di gestione della struttura, con ampie possibilità di personalizzazioni e implementazioni in base alle necessità. Le ultime novità a livello funzionale riguardano le prenotazioni, le comunicazioni tra cliente e operatore, l’e-commerce, il CRM e molto altro ancora. Inoltre, la possibilità di effettuare analisi, report e statistiche consente al management una più precisa e puntuale attività di controllo e pianificazione.

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focus dall’industria

A colloquio con il “principe del fitness” Quando la passione incontra la voglia di mettersi in gioco, e le idee si trasformano in prodotti innovativi e unici, nascono concept da cui prendere ispirazione. Prototipo di questo assunto: Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym.

“Di fondamentale importanza continuare a lavorare per essere i numeri uno nel proprio settore, investendo in innovazione, qualità, competitività e servizio” Nerio Alessandri

Un’azienda nata nel 1983, nel garage di casa. Poteva rimanere una delle tante iniziative personali che non arrivano a compiere il primo anno di vita. E invece. Invece di anno in anno, di brevetto in brevetto, di premio in premio, di filiale in filiale, l’azienda fondata dal ragazzo Nerio Alessandri, poco più che ventenne, arriva a diventare un gruppo conosciuto a livello mondiale: Technogym. Le prime attrezzature per la palestra, progettate e realizzate direttamente in casa, sono frutto del suo entusiasmo per lo sport, della passione per la meccanica, assieme al grande amore per il design. E oggi? Oggi Technogym, nonostante sia presente sul mercato da meno di trent’anni, è riuscita a ritagliarsi uno spazio da leader nel settore del fitness e del benessere, con circa 2000 collaboratori diretti (con età media di 30 anni), 12 filiali in Europa, Usa, Asia e Sud America. Ha all’attivo la fornitura di oltre 50.000 centri Wellness nel

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mondo (con 16 milioni di utenti regolari), circa 20.000 prestigiose abitazioni private solo in Italia e la presenza come fornitrice ufficiale per i Giochi Olimpici dal 2006 ai prossimi Londra 2012. Un’azienda che ha fondato un nuovo modo di concepire l’attività fisica, non solo come “sport” ma soprattutto come “wellness”, inteso come nuovo stile di vita orientato al miglioramento della qualità dell’esistenza attraverso una regolare attività fisica, una sana alimentazione e un approccio mentale positivo; non a caso il claim di Technogym è “The Wellness Company”. In questa intervista esclusiva, il fondatore e presidente Nerio Alessandri condivide con noi il proprio know-how in tema di fitness, di wellness e di sport, regalandoci la sua opinione professionale e personale sulle trasformazioni avvenute, in atto e previste per il futuro di questi tre settori. Come molti sapranno, Technogym è nata

A cura di Alice Spiga

nel 1983 nel garage di casa Alessandri, e oggi si pone nel mercato del fitness e del wellness come un’azienda (nonché un marchio) riconosciuta a livello mondiale. Quale consiglio si sente di dare a chi opera in questi settori, e in quello limitrofo dello sport, per gestire con profitto la propria attività? Ricerca e innovazione sono sempre stati il motore della crescita di Technogym. Occorre continuare, giorno dopo giorno, a ricercare nuove soluzioni per anticipare il mercato e soddisfare sempre i clienti, che sono il patrimonio più importante di qualsiasi azienda. E non solo. Di fondamentale importanza continuare a lavorare per essere i numeri uno nel proprio settore, investendo in innovazione, qualità, competitività e servizio. Essere sul mercato da circa trent’anni offre la possibilità di osservare le trasformazioni avvenute e in atto: che cosa è


focus dall’industria

cambiato secondo lei nel settore del fitness dagli anni 80 ad oggi? Quale futuro prospetta per questo settore? Il settore del fitness, come quello del wellness, ha davanti a sé uno scenario di crescita a livello internazionale, con i Paesi emergenti che spingono per servizi e soluzioni all’avanguardia. Il settore è in continua evoluzione e dagli anni ’80 ad oggi ha conosciuto profondi cambiamenti. Dal body building al fitness fino al wellness, lo stile di vita inventato da Technogym basato su una regolare attività fisica, un’alimentazione equilibrata e un approccio mentale positivo. Da una visione edonistica si è passati dunque alla ricerca di un equilibrio tra corpo e mente (secondo il detto latino “mens sana in corpore sano”) in cui l’essere ha preso il posto dell’apparire e la salute è divenuta una priorità per persone di tutte le età. Il wellness rappresenta infatti un’opportunità per tutti: per i governi, che possono investire in una popolazione più sana diminuendo la spesa sociale. Per le aziende, che possono incrementare il livello di creatività e motivazione dei collaboratori, E infine per le persone, che possono migliorare il proprio stile di vita. Fitness/wellness/sport: in che modo a suo avviso questi tre comparti confinanti sono interconnessi e sinergici tra loro? In che modo possono trarre vantaggio gli uni dagli altri? I tre comparti sono fortemente connessi tra di loro e la nostra collaborazione per la preparazione atletica dei campioni delle più prestigiose squadre sportive di tutto il mondo è lì a testimoniarlo. Le soluzioni Technogym sono infatti presenti, solo per fare alcuni esempi, all’interno dell’avveniristico Mclaren Technologic Center, dove si allena la Scuderia inglese, e presso la Scuderia Ferrari a Maranello. Ma non solo. Nel calcio, è a fianco di Juventus, Inter, Milan (per l’Italia) e Real Madridi, Chelsea ed Ajax per l’estero. Nella grande vela, siamo con Alinghi e Luna Rossa. Senza contare che siamo stati fornitori ufficiali dei Giochi Olimpici di Sydney 2000, Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008… e abbiamo siglato l’accordo con il Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra 2012, che ha nominato l’azienda fornitore ufficiale esclusivo dei prossimi Giochi olimpici. Le Olimpiadi costituiscono un’opportunità di business, relazioni internazionali e conoscenze scientifiche che vanno ad arricchire il patrimonio professionale ed umano in maniera considerevole. Oltre ad essere un’esperienza unica sia a livello professionale sia personale. Tutti i migliori campioni, dirigenti sportivi e specialisti si ritrovano per competere e vivere un’avventura indimenticabile. Ed è con orgoglio che possono affermare che siamo considerati partner all’avanguardia anche nel mondo dello sport, soprattutto grazie al know-how scientifico maturato in tanti anni di collaborazione con lo sport di alto livello. Partendo dalla vostra esperienza, sempre come fornitori dei Giochi, può offrirci una sua valutazione relativa al mercato delle attrezzature sportive per grandi eventi? In

percentuale, quanto influisce sul vostro fatturato la fornitura di attrezzature per grandi eventi (e dunque grandi impianti) sportivi? La partecipazione dell’azienda ai grandi eventi sportivi (Olimpiadi, Campionati

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sta da attrezzature innovative, software per la gestione dell’allenamento e servizi a valore aggiunto come l’Interior Design, la consulenza e la formazione, l’assistenza post-vendita e il supporto marketing. Tale soluzione è disponibile per ogni segmen“La partecipazione dell’azienda a grandi eventi sportivi rappresenta un’opportunità unica: si tratta di una vetrina internazionale di grande prestigio, con una ricaduta importante anche sul fatturato” Nerio Alessandri

del Mondo di calcio, Formula 1, America’s Cup di vela e altri) rappresenta un’opportunità unica: si tratta di una vetrina internazionale di grande prestigio, con una ricaduta importante anche sul fatturato. Gli atleti e le Federazioni sportive internazionali che si allenano e utilizzano gli attrezzi e le soluzioni Technogym finiscono per diventare i migliori testimonials dei nostri prodotti. Quanto vale attualmente il mercato del fitness in Italia? E quello del wellness? Quale è il core business della vostra azienda? Secondo quanto riportato da fonti autorevoli (The 2011 IHRSA International Report, The Leisure Database, DSSV, IHRSA industry experts), il mercato del fitness e wellness in Italia vale intorno ai 3,7 bln $. Il cuore della nostra azienda è rappresentato dalla Technogym Total Solution, una soluzione su misura calibrata sulle esigenza di ogni singolo cliente, compo-

to di mercato: dalle abitazioni private agli hotel e beauty farm, dai centri di riabilitazione ai fitness club, dalle palestre aziendali alle strutture sportive di università, scuole, strutture militari. I vostri prodotti sono venduti e utilizzati in tutto il mondo, secondo la sua esperienza, come è percepito il mercato italiano del fitness all’estero? C’è stato un cambiamento negli ultimi anni, soprattutto alla luce della crisi economica e del calo di “popolarità” del nostro paese attualmente in atto? Il Made in Italy che da anni esportiamo all’estero è tuttora percepito come sinonimo di innovazione, creatività, design e professionalità. L’obiettivo deve rimanere, anche in periodo di crisi, quello di soddisfare i clienti, continuando a investire in tecnologia e innovazione, in modo da offrire prodotti, servizi e soluzioni efficienti e all’avanguardia, volti a migliorare la qualità della vita di persone di tutte le età.

VISTO DA VICINO

Nerio Alessandri Fondatore e presidente di Technogym

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focus forum

ForumClub/ForumPiscine Opportunità per gli impianti sportivi Si avvicina l’appuntamento con ForumClub/ ForumPiscine, l’unico evento congressuale ed espositivo in Italia dedicato al mondo della piscina, del fitness e del benessere. Tante le opportunità offerte da questa edizione 2012 al settore dell’impiantistica sportiva. Scopriamole insieme.

A cura della redazione

Tenersi aggiornati sulle ultime novità in materia di fitness, piscina e wellness? La soluzione è ForumPiscine/ForumClub, dal 23 al 25 febbraio 2012 in Fiera a Bologna

ForumClub, Expo and International Congress for fitness, wellness and aquatic club. ForumPiscine, International Pool & Spa Congress and Expo. Il primo: l’unico evento BtoB in Italia dedicato alla gestione e al management di centri fitness e wellness. Il secondo: l’unica fiera congresso in Italia dedicata al settore delle piscine e delle spa. Perché ne parliamo? Perché sono due occasioni da non perdere anche per tutti coloro che opera-

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no nel settore dell’impiantistica sportiva a vari livelli. Perché il mondo della piscina, del benessere e del fitness sono ormai intimamente interconnessi con quello degli impianti sportivi; sono ormai poche infatti le strutture “pure”, solo piscina, solo palestra, solo sport. Il futuro, lo abbiamo evidenziato più volte nell’ultimo anno, sono i moderni centri polifunzionali, in grado di ospitare disparate attività. E dunque diventa ogni giorno più fonda-

mentale tenersi aggiornati sui settori affini, evitando di rimanere chiusi nel proprio piccolo mondo, correndo il rischio di rimanere indietro. E di scomparire. Perché se c’è un dato (che sia o meno positivo lo scopriremo solo nel tempo) che la crisi sta mettendo in evidenza, è la necessità di sapersi reinventare ogni giorno, cambiando pelle a ogni cambio di stagione. Ma per cambiare bisogna investire: investire tempo ed energia in


focus forum

formazione e informazione. E dunque? Quale occasione migliore? Perché la vera forza di ForumClub e di ForumPiscine è che sono eventi concomitanti e sinergici, e offrono la possibilità di entrare in contatto con tutti e tre i settori (piscina, fitness e benessere) in un unico momento (23-25 febbraio 2012) e in uno stesso luogo (Fiera Bologna). Solo per darvi qualche dato. L’Expo, a ingresso gratuito, si sviluppa su due padiglioni e conta della più ampia area espositiva italiana di prodotti, tecnologie e servizi afferenti ai settori piscina, fitness e benessere. L’anno passato ha richiamato il numero davvero consistente di 6.500 visitatori, tutti operatori del settore, e la presenza di oltre 150 aziende italiane e straniere. Numeri che quest’anno ci si aspetta di superare, soprattutto considerate le conferme e le nuove adesioni già ricevute da parte di tutte le aziende del comparto e il sempre maggiore interesse riscontrato all’estero. Il Congresso Internazionale, d’altro canto, ogni anno richiama quasi 1000 operatori e una cinquantina di relatori di calibro internazionale, che propongono soluzioni di alto livello manageriale per la gestione di centri fitness, piscine e centri benessere. “Pillole” gestionali che possono essere applicate con profitto anche al mondo degli impianti sportivi. Per questo motivo, abbiamo scelto per voi alcune sessioni del Congresso, quelle che, per attinenza, possono fornire utili spunti al settore dell’impiantistica sportiva, in un percorso ipotetico che si snoda dall’applicazione delle rinnovabili nelle piscine ad uso pubblico, alla gestione intelligente di centri fitness ad alta frequentazione. Per maggiori informazioni sul programma come sull’Expo, non vi resta che consultare i siti dell’evento: www.forumclub. it e www.forumpiscine.it; per tenersi sempre informati, è disponibile anche un utilissimo servizio di newsletter, disponibile dalla homepage di entrambi i siti.

sulla redditività del centro sportivo. DIRITTO E SPORT Guido Martinelli entrerà nel merito delle convenzioni per la gestione di impianti sportivi pubblici, illustrando caratteristiche, problematicità e modalità di assegnazione alla luce delle normative nazionali e regionali in materia. FORUMPILATES CONVENTION Due giorni dedicati al Pilates, tra sessioni, lezioni e prove pratiche, con insegnanti qualificati ed esperti di settore. Una vera e propria full immersion nel mondo di una disciplina sempre più apprezzata e conosciuta.

acquatici, improntato sulla prevenzione dei rischi e sulla salute in piscina. Interverranno Piero Benelli, Umberto Borino e Alberto Manzotti, coordinati da Marco Tornatore PISCINA GREEN Un percorso dedicato al trattamento dell’acqua di piscine ad uso pubblico, a cura di Rossana Prola. Dallo smaltimento delle acque reflue e dei rifiuti speciali alle differenti tecniche di disinfezione dell’acqua, fino ad approdare alle piscine Biologiche.

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ForumClub/ ForumPiscine Dal 23 al 25 febbraio 2012 Fiera Bologna www.forumclub.it www.forumpiscine.it

Come accennato, si tratta solo di una selezione delle sessioni, il programma del

Focus su: i temi del Congresso

Come accennato in precedenza, abbiamo selezionato alcune sessioni del Congresso Internazionale di ForumClub/ForumPiscine che possono offrire informazioni e aggiornamenti utili in relazione al settore degli impianti sportivi. Informazioni più precise saranno presto disponibili su www.forumclub. it e www.forumpiscine.it. RISORSE UMANE Applicando la psicologia dello sport al fitness, Paolo Evangelista e Antonio Sacco presentano un metodo studiato per ridurre al massimo la casualità nelle interazioni professionali, ottimizzando le risorse (umane e non) di centri sportivi e club. MARKETING Il consulente britannico Ray Algar illustrerà i vantaggi ottenibili dal corretto utilizzo di social media e social network come strumenti di comunicazione efficaci, presentando case study a dimostrazione dell’impatto che il social web può avere sul coinvolgimento dei clienti e

ACQUATIC MANAGEMENT Una tavola rotonda dedicata al mondo delle energie rinnovabili applicate agli impianti natatori. I relatori, Mauro Alberti, Daniele Forni e Alberto Manzotti, coordinati da Piero Campestri, forniranno indicazioni pratiche dal punto di vista progettuale, fiscale e degli incentivi.

Congresso è molto più ampio e molto più articolato. Per maggiori informazioni, il programma sarà disponibile online già dal mese di dicembre. L’invito è sempre lo stesso: tenere monitorati i siti www. forumclub.it e www.forumpiscine.it.

ACQUATIC MANAGEMENT Una tavola rotonda incentrata su un nuovo modello di business per i centri

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46 appuntamenti ForumClub Experience, buona la prima

Ha toccato Milano, Roma e Catania, in un abbraccio simbolico a tutta l’Italia del fitness, la prima edizione di ForumClub Experience, il tour pensato per titolari e gestori di club per uno scambio di esperienze sulle maggiori problematiche legate al management e alla gestione, condividendo problemi e soluzioni. Una prima edizione che si è rivelata una vera fucina di idee e spunti operativi su cui riflettere, per garantire una gestione innovativa dei propri club e per un corretto posizionamento sul mercato. Finestra nazionale sul settore del fitness, le riunioni di lavoro sono state l’occasione per confrontarsi su problemi, soluzioni e strategie d’azione, condividendo la propria esperienza personale per il “bene comune”. Se l’obiettivo dichiarato

FSB: bilancio positivo

consisteva nel fare cultura sul territorio, nel condividere la formazione cui da anni si fa portavoce ForumClub, questa prima edizione ha fatto riscontrare uno slancio partecipativo, una voglia di dialogo e una propensione a “fare squadra” davvero uniche. Tra tutte le problematiche emerse, quella percepita come più “urgente” è stata: come riuscire a far percepire la qualità e l’importanza del servizio offerto? Da questa domanda nasce il laboratorio dedicato ai club manager, e coordinato da Edoardo Cognonato, intitolato “Il valore del club: idea, format e percezione”, che si terrà durante la XXIII edizione di ForumClub, Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Club, dal 23 al 25 febbraio 2012 in Fiera Bologna. Per informazioni: www.forumclub.it

Con un bilancio pienamente positivo si è concluso, a Colonia, il Salone Internazionale delle Strutture ricreative, sportive e acquatiche (FSB). 630 gli espositori, provenienti da 45 Paesi (pari a un incremento di presenze del 10 %), circa 24.000 sono stati i visitatori professionali, pervenuti da 112 Paesi, con una quota estera del 66 % tra gli espositori e del 57 % tra i visitatori. Su una superficie lorda complessiva di 62.000 mq è stata esposta un’ampia gamma d’innovazioni, prodotti e servizi inerenti agli impianti ricreativi, sportivi e acquatici. Fortissimo il riscontro registrato anche dal 22° Congresso IAKS, focalizzato sulle tendenze internazionali nella costruzione di palasport e impianti ricreativi, con circa 600 partecipanti. Tra i temi all’ordine del giorno: palasport senza barriere, l’utilizzo sostenibile e la progettazione a ciclo di vita delle infrastrutture sportive, soluzioni flessibili per lo stadio e il prato sintetico. L’opportunità di uno scambio interdisciplinare e interculturale a massimo livello è stata colta da delegazioni provenienti da tutto il mondo, come ad esempio, solo per citarne alcuni, da Canada, Brasile, Indonesia, Cina e Russia. Come consueto, l’apice del Congresso IAKS è stata l’assegnazione dell’IOC/IAKS Award e premio IPC/IAKS per gli impianti sportivi accessibili senza barriere, oltre alla prima edizione dell’Architecture and Design Award for Students and Young Professionals, di cui diamo notizia a pagina 3 di questo numero di Sport Industry Magazine. Il prossimo FSB? Dal 23 al 25 ottobre 2013.

Per informazioni: sezione Appuntamenti

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gennaio 24-26

Atlantic City Pool & Spa Show Esposizione dedicata a piscine e spas Atlantic City Convention Center (US) info@vistacs.com www.nespapool.org/acshow/index.html

24-27 CBS la fiera per gli addetti del settore impianti sportivi, piscine e benessere Poznan (PL) elzbieta.cytrynska@mtp.pl http://cbs.mtp.pl/pl/

26-29

23-25 febbraio 2012

FORUMCLUB

13th Expo and International Congress for Fitness, Wellness and Aquatic Clubs BolognaFiere (IT) Editrice Il Campo tel: +39.051.25.55.44 forum@ilcampo.it www.forumclub.it

23-25 febbraio 2012

FORUMPISCINE

Pool & Spa Expo and International Congress BolognaFiere (IT) Editrice Il Campo tel: +39.051.25.55.44 forum@ilcampo.it www.forumclub.it

23-26

Klimahouse

Spoex

Fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile Fiera Bolzano (IT) info@fierabolzano.it www.fierabolzano.it/klimahouse/

Fiera internazionale dedicata al mercato dello sport e del leisure COEX, Seoul, Korea (KR) spoex@kita.net www.spoex.com

29-01 Ispo Salone internazionale dell’articolo e dell’abbigliamento sportivo Monaco di Baviera (DE) info@ispo.de www.ispo.de

febbraio 04-06

marzo 04-08 Salone professionale delle attrezzature balneari Marina di Carrara (IT) tel: +39.0585.78.79.63 balnearia@balnearia.com www.balnearia.it

09-12 Cosmoprof

Convention e salone internazionale della piscina, spa e sauna Hilton Metropole Exhibition Centre, Brighton (GB) info@spatex.co.uk www.spatex.co.uk

Salone internazionale della cosmesi BolognaFiere (IT) tel: +39.02.79.64.20 sogecos@cosmoprof.it www.cosmoprof.com

12-14 esposizione internazionale sulle tecnologie dell’acqua e il riscaldamento Cairo International Convention Centre (EG) info@aquathermeg.com www.aquathermeg.com

16-19 BIT Borsa Internazionale del Turismo Fiera Milano (IT) bit@fieramilano.it www.bit.fieramilano.it

Direttore responsabile: Federico Maestrami Coordinamento: Alice Spiga Redazione: Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario (info@sportindustry.com) Hanno collaborato: Guido Martinelli, Lucia Dallavalle Progetto grafico: Alice Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani Videoimpaginazione: Alice Rameschi Prestampa: Massimo Piani Tipografia: Rotolito Lombarda S.p.A. - Milano Spedizione in posta target

Balnearia

Spatex

Egypt Pool & Water Technology Exhibition

trimestrale, anno 2, n. 6 ottobre-dicembre 2011

14-17 IHRSA Fiera e convention internazionale sul fitness International Convention & Trade Show Los Angeles, California - Convention Center (US) info@ihrsa.org www.ihrsa.org

15–18 AQUA SALON Exhibition Salone internazionale sull’industria della piscina e del benessere Crocus Expo International Exhibition Center, Moscow (RU) vnv@weg.ru www.aquasalon-expo.ru/en/

Editrice Il Campo srl fondata da Franco Maestrami Via Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax 051.25.53.60 Direzione editoriale: Federico Maestrami, Roberto Maestrami Domini internet: www.sportindustry.com www.sportindustry.net www.sportindustry.org www.sportindustry.info www.sportindustry.tv www.sportindustry.it www.sportindustry.eu L’Editore declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni sui dati pervenuti e pubblicati. È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione e l’adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i cd rom, le fotocopie e i siti Internet), non autorizzati. Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES

16-19 Eudishow Salone europeo delle attività subacquee Fiera Milano Rho (IT) info@eudinews.it www.eudinews.it

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © Copyright 2011

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