04 SPORT INDUSTRY MAGAZINE

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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere

www.sportindustry.com SPORT & FITNESS

trimestrale - anno 2 - n. 4 - aprile-giugno 2011

PISCINE

News

Impianti sportivi censiti Censiti tutti gli impianti e le strutture sportive pubbliche e private presenti nelle Marche. Una banca dati con 861 impianti

WELLNESS

COMPLEMENTI

Nel futuro dello sport

pag. 2

Rassegna

OK, l’attrezzo è giusto! Attrezzi cardio e isotonici, programmi interattivi, soluzioni di design: una carrellata sui prodotti offerti dal mercato

pag. 36

Primo piano

Non chiamatela semplicemente “erba” Nasce l’erba naturale rinforzata: ne parliamo con tre interlocutori d’eccezione

pag. 10

ISSN 2038-5781

Primo piano

L’energia (rinnovabile) viene dall’idrogeno Un impianto innovativo, il primo in Italia, alimentato con miscela metano-idrogeno

pag. 18

Nel futuro dello sport c’è l’attesa. L’attesa ritmata dal grande orologio in Trafalgar Square, a Londra, che scandisce i battiti che rimangono alle sempre più vicine Olimpiadi 2012. Un’attesa riempita dal rumore dei cantieri che procedono a ritmo serrato, sotto un cielo che osserva la nascita di avveniristici impianti sportivi. Un’attesa carica di grandi aspettative, come si legge nell’indagine (che riportiamo a pag. 26) condotta da Sport England sull’andamento del mercato sportivo negli ultimi 25 anni: “i Giochi rappresentano un’opportunità unica per ampliare il numero dei praticanti e mettere a fuoco le migliori politiche da attuare. E, potenzialmente, sono il fattore chiave per trainare la crescita del mercato sportivo negli anni a venire”. Nel futuro dello sport, o almeno così ci auguriamo che sia (e gli articoli pubblicati in materia su questo numero lo dimostrano), c’è uno sfruttamento più intelligente delle risorse energetiche, uno sguardo alle tecnologie rinnovabili più innovative, un coinvolgimento del governo nel cercare di incentivare tali risorse, soprattutto in vista del traguardo stabilito dalla Direttiva 20-2020. Nel futuro dello sport c’è una parola che ha tanti significati: “integrazione”. Integrazione di settori, come abbiamo potuto constatare durante l’ultima edizione di ForumClub/ForumPiscine, dove i settori del fitness, della piscina, del wellness e dello sport si sono incontrati e riconosciu-

ti come facce di una stessa medaglia. Integrazione di tecnologie, come constatiamo ogni giorno vedendo comparire “app” per il telefonino (e non solo), simboli sulle riviste che identificano un mondo di approfondimenti e aggiornamenti, però solo sul web. E in questo, non ci stancheremo di ripeterlo, Sport Industry Magazine rappresenta un unicum. È una rivista cartacea, non ci sono dubbi. Eppure non è solo questo. È sopra ogni cosa un Portale sempre aggiornato di novità, prodotti, tecnologie dei settori fitness, sport, piscina e wellness. È anche, infine, una Directory contenente centinaia di prodotti e quasi 3000 aziende; numeri che aumentano di giorno in giorno. Ed è proprio per dare maggiore rilevanza a questa integrazione che, da questo numero, abbiamo introdot. Questa lente idento questo simbolo tifica la presenza di approfondimenti su www.sportindustry.com, presenti sia nel nostro Portale, sotto forma di notizie o prodotti, oppure nella nostra Directory, come schede prodotto (o aziendali) dettagliate. In una parola, nel futuro dello sport c’è quello spazio virtuale, eppure così palpabile, che si chiama “Community”. Ed è per questo che è sempre valido l’invito a registrarsi (gratuitamente) a www.sportindustry.com (scopri come nell’articolo a pag. 28) e provare in prima persona tutti i vantaggi offerti dall’accesso alla nostra “Sport Community”.


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news dall’Italia

Legge sugli stadi, nuova battuta d’arresto La tanto attesa legge sugli stadi, che dovrebbe facilitare la costruzione o la ristrutturazione degli stadi di proprietà dei club, ha incontrato una nuova battuta d’arresto. Alla fine di una giornata senza accordi, il disegno di legge è ancora bloccato; non si è infatti raggiunta l’unanimità, requisito necessario per mandare avanti l’iter. Il problema, in particolare, è sorto sulle “disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi”, sulla proposta di abbassare, se non di abbattere, la soglia dei vincoli artistici e ambientali e attuare una sorta di deregulation nell’edilizia sportiva. (Segui l’iter della legge nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com)

Io gioco LEgALE: prorogati i termini Prorogato al 30 aprile il termine per partecipare all’iniziativa lanciata da PON sicurezza “IO Gioco LeGale”, che prevede la creazione di 100 impianti sportivi nelle quattro regioni Obiettivo Convergenza: Sicilia, Calabria, Campania e Puglia. I documenti relativi alla realizzazione delle due tipologie di impianti previsti dall’iniziativa (campo di calcio a 5 e campo polivalente) sono da presentare alla Prefettura competente insieme alla versione

Attrezzature sportive: una nuova norma Nuova edizione per la norma UNI EN 15312:2010 “Attrezzature sportive di libero accesso - Requisiti, inclusa la sicurezza, e metodi di prova”, che regola l’installazione, la manutenzione e la prevenzione dei rischi legati all’utilizzo delle attrezzature sportive di libero accesso. Infatti, anche se la maggior parte delle attrezzature riservate alle pratiche sportive sono ubicate in ambienti scolastici e associativi, ne rimane un gran numero ad accesso libero. Una corretta installazione - verificata attraverso un controllo iniziale di conformità e una regolare manutenzione – e dei controlli periodici permettono di valutare e di prevenire i rischi legati all’utilizzo delle attrezzature sportive. Scoprite le aree di applicazione e di non applicazione della nuova norma nella news pubblicata nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com.

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Storica, ecologica piscina Una piscina storica, la Carmen Longo, di Bologna, conosciuta come la piscina dello stadio Dall’Ara, una struttura che risale agli anni ’20 e che costituisce un patrimonio per la città: uno stabile in stile neo classico tipico dell’era fascista. Una piscina che, grazie a un importante intervento di riqualificazione tecnologica, ed energetica, è stata trasformata in un impianto ecologico ed ecosostenibile, in grado di sfruttare fonti di energia rinnovabile, ridurre l’impatto ambientale e i costi energetici, il tutto mantenendo la piscina in attività, nonostante gli importanti interventi edili, meccanici ed elettrici. Nella piscina sono stati infatti installati 36 pannelli solari, un impianto di cogenerazione e di recupero energetico, un’unità di trattamento aria, oltre a un circuito di razionalizzazione di riscaldamento dell’acqua e dell’aria. Interventi che hanno permesso all’impianto di diventare praticamente autonomo dal punto di vista energetico, visto che utilizza esclusivamente energia solare e gas metano. L’articolo completo, con un approfondimento specifico sugli impianti installati, è consultabile nel canale Piscine di www.sportindustry.com.

La nuova frontiera dello sport Un’iniziativa unica nel suo genere, la prima in Italia. Atomic, Suunto, Wilson e Precor, aziende specializzate nella produzione di attrezzature sportive di alto livello, hanno siglato un importante accordo con LAB3: laboratorio che si occupa di biomeccanica e medicina dello sport. La struttura, cona sede a Padova, intende offrire a chiunque (atleta o sportivo, uomo o donna, adulto o bam-

aggiornata del Modello di presentazione dei progetti; documenti scaricabili dal sito del PON sicurezza. La prefettura avvierà quindi una prima selezione: le proposte considerate prioritarie verranno trasmesse alla segreteria tecnica del Pon Sicurezza dal 10 maggio. Per maggiori informazioni sull’iniziativa e sui documenti da presentare si veda la news pubblicata nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com.

bino) l’opportunità di ottimizzare le proprie perfomance sportive. Non solo. Il centro dà anche la possibilità di curare patologie e di recuperare da infortuni, il tutto attraverso un approccio scientifico di assoluto valore. Questi aspetti hanno portato Atomic, Suunto, Wilson e Precor a sostenere LAB3 attraverso una comunicazione mirata e la possibilità per i loro atleti di utilizzare la struttura.


news dall’italia

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Addetti alle piscine: valutazioni di rischio Quali sono i rischi per coloro che lavorano in strutture alberghiere e sono addetti a cure termali e piscine? La banca dati dei Profili di Rischio di Comparto dell’Ispesl, che raccoglie le informazioni sui rischi in ogni singola fase del ciclo produttivo di un gran numero di attività, ha pubblicato di recente un approfondimento sulla figura dell’assistente bagnanti, sui rischi della sua professione e sulle misure di prevenzione. Il documento “Ispesl Cure termali e piscine” si sofferma sulle piscine termali e sui profili di rischio degli addetti, prendendo in esame i rischi in cui gli addetti possono incorrere, sia nei confronti dei siste-

mi di trattamento dell’acqua delle piscine, sia in riferimento alle condizioni microclimatiche sfavorevoli, legate alle alte temperature e all’alto tasso di umidità presente nei luoghi nei quali si trovano a lavorare. In particolare, il documento si sofferma sulla figura dell’assistente bagnanti, segnalando i rischi a cui questa figura può incorrere nell’esercizio delle sue differenti mansioni. A fronte di ogni rischio individuato, il documento propone possibili soluzioni pratiche da adottare, per prevenire problemi e lavorare in perfetta sicurezza. Per approfondire la notizia: canale Piscine, www.sportindustry.com.

Profondità piscina: il gestore ne è responsabile Il gestore della piscina è responsabile per i danni patiti dagli utenti se non predispone opportuna segnaletica per evidenziare la profondità dell’impianto e porre il divieto per i tuffi. Questa in estrema sintesi la sentenza espressa di recente dalla Corte di Cassazione (Cass. n.5086/11), la quale ha ritenuto che, in mancanza di una normativa specifica che imponga al gestore della piscina la collocazione di cartelli, non si può escludere la configurabilità di un comportamento colposo in capo al gestore. Infatti, nonostante la normativa UNI EN 13451 sulle attrezzature per piscina abbia tutt’ora un vuoto normativo alla parte 9, che doveva occuparsi di normare la segnaletica di sicurezza nelle piscine, esistono altresì delle norme ISO (dunque standard ad applicazione volontaria) che definiscono la segnaletica negli spazi d’acqua. Tra queste segnaliamo le norme ISO 20712 “Water safaty signs and beach safety flags”, nate dall’elaborazione di quattro differenti norme ISO e preposte alla definizione e all’analisi dei segnali dedicati alla sicurezza in tutti gli spazi d’acqua, piscine comprese. L’applicazione di tali norme spetta dunque alla comune prudenza di chi gestisce tali aree d’acqua, come la sentenza tiene a rimarcare. Per maggiori informazioni, si veda la notizia pubblicata nel canale Piscina di www.sportindustry.com.

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news dall’italia

Impianti sportivi censiti Censiti tutti gli impianti e le strutture sportive pubbliche e private presenti nelle Marche. Un censimento reso possibile dalla collaborazione tra Assessorato allo Sport della Provincia di Pesaro e Urbino e Coni provinciale. Un lavoro durato due anni, che ha portato alla realizzazione di una banca dati con 861 impianti sportivi, completa di informazioni tecniche e logistiche sulle strutture e sulle attività che si svolgono al loro interno. Una vera e propria guida, uno strumento utile a pianificare e programmare le attività sportive, coordinare e gestire gli eventi, rilanciare iniziative, mettere in luce eventuali carenze. Il prossimo passo da compiere? La presentazione ufficiale del censimento, sarà la realizzazione di un Piano regolatore dello sport provinciale, già inserito all’interno del progetto Provincia 2020 tra gli obiettivi strategici di settore.

Il coach del benessere

A Milano, l’estetica è di casa La Lombardia si conferma come la prima regione in Italia per numero di imprese dedicate alla cura del corpo, con una presenza rilevante di piccoli imprenditori cinesi. Le imprese attive in regione in merito a servizi per il benessere crescono infatti in un anno del 15,4%, con picchi a Milano (+24,4%), Brescia (+16,1%) e Como (+9,5%). E più della metà delle ditte individuali sono intestate a imprenditori cinesi (145 su 257, il 56,4% del totale). Questo quanto emerso da un’elaborazione effettuata dalla Camera di Commercio di Milano, operata sui dati registro imprese al terzo trimestre 2009 e 2010, sulle iscrizioni del 2010 relative alle sedi di impresa con attività principali legate al benessere fisico e sulle ditte individuali con titolare cinese. Che la prescelta dalla maggior parte degli imprenditori cinesi sia proprio Milano non dovrebbe stupire. Se-

condo i dati emersi dalle rilevazioni dei consumi delle famiglie milanesi dell’ufficio statistica della Camera di commercio di Milano, la spesa media di una famiglia milanese per prodotti di bellezza e servizi come estetista e parrucchiere è di 63 euro, con una crescita del 15% in soli quattro anni. Per approfondire, si veda l’omonima notizia pubblicata nel canale Wellness di www.sportindustry.com.

Acquagranda Livigno Wellness Park

La nuova figura in voga nelle palestre e nei centri benessere è il wellness coach, un particolare personal trainer che, oltre a dispensare consigli circa gli esercizi da svolgere, offre una consulenza nutrizionale e suggerimenti per imparare a gestire lo stress. Tutto comincia con la compilazione di una scheda, che serve a evidenziare le abitudini di vita del cliente. In base alle informazioni emerse, il coach stila un piano per modificare i fattori a rischio per la salute. Ma il suo lavoro non finisce qui: il wellness coach controlla i progressi passo passo e sviluppa nuovi programmi ad hoc. L’obiettivo? Offrire una vita più sana e il raggiungimento degli obiettivi prefissati dentro e fuori dalla sfera della palestra, per un benessere completo.

Nuova immagine per A. di Arcobaleno A. di Arcobaleno presenta il nuovo marchio, evoluzione e progresso del precedente, nato per festeggiare i primi 10 anni di presenza nel settore delle coperture telescopiche per piscina. Il nuovo logo, pur diverso dal precedente, vuole mantenere l’immagine dell’arcobaleno, inizio ma anche continuazione di una tradizione di qualità e serietà aziendale. Le tinte dell’iride completano una struttura futuristica e tecnologica, che rievoca la forma delle coperture telescopiche.

Inaugurato a Livigno il centro benessere più grande d’Europa, progettato dall’architetto Simone Micheli. Si chiama Acquagranda Livigno Wellness Park: un totale di 21.000 mq dedicati interamente al wellness, che prevedono la presenza di una Black Pool dalle caratteristiche pareti nere e immersa nella penombra, di un Thermarium dotato di docce aromatiche e di una vasta area beauty. Le saune, lo spazio fitness e i luoghi ricreativi si amalgamano sapientemente ad ambienti ispirati alla cultura termale romana. Un mix di innovazione, tradizione, benessere e salute in un unico spazio. Per maggiori informazioni, si rimanda la lettura all’articolo pubblicato nel canale Wellness di www.sportindustry.com.

Roma 2020: Pescante presidente Mario Pescante, Vicepresidente del Cio ed ex Presidente del Coni, è stato nominato Presidente del Comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2020. Una nomina in precedenza offerta a Luca Cordero di Montezemolo, che ha declinato l’incarico promettendo però massima disponibilità come supporter del Comitato promotore.

Erba sintetica: al via un nuovo decreto

Impianti sportivi da record Iniziati ufficialmente i lavori per la realizzazione del tetto fotovoltaico sul PalaEvangelisti di Perugia; un impianto fotovoltaico che si preannuncia come il più grande d’Italia tra quelli posizionati su un impianto sportivo. Al termine dei lavori, che si protrarranno per circa tre mesi, si prevede che la copertura fotovoltaica riuscirà a produrre 600 KW di energia (pari al fabbisogno di circa 200 famiglie), con un risparmio di 300 tonnellate all’anno di C02 immessa nell’atmosfera, a fronte di un investimento di quasi 3 milioni di euro, che andranno a carico del gestore dell’impianto, la Società Darvin. Per maggiori informazioni sugli interventi previsti, si rimanda la lettura della notizia nel canale Complementi di www.sportindustry.com.

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In corso di definizione da parte del Ministero della Salute, un nuovo schema di decreto sui campi da calcio in erba artificiale. Il decreto prevede che, d’ora in avanti, i produttori e i distributori di pneumatici riciclati debbano immettere sul mercato prodotti in cui la concentrazione di IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici, sia ridotta di dieci volte. Il decreto chiede al fornitore di certificare il suo buon operato conservando un campione dell’intaso utilizzato per ogni lotto di produzione. All’articolo 8, infine, il decreto prevede la sostituzione integrale dell’intaso ogni otto anni dalla messa in opera originale del campo da gioco. Il ministero della Salute, che sta rifilando il decreto insieme all’Ambiente e lo Sviluppo economico, lascerà una fase di transizione solo per alcuni campi. Per un approfondimento sugli ultimi ritrovati in materia di erba sintetica per campi da gioco, si veda l’articolo pubblicato in questo numero a pagina 10.


TUTTO IL MONDO NUOTA CON NOI.

Una realtà internazionale deve saper pensare in grande. Los Angeles, Sydney, Roma e Shanghai. Piscine Castiglione è presente in oltre 60 paesi del mondo, dove ha realizzato impianti natatori per le più grandi competizioni internazionali. Le nostre realizzazioni con l’esclusiva Tecnologia Myrtha hanno oggi all’attivo centinaia di traguardi. Per questo motivo le Federazioni Internazionali ci scelgono da sempre come partner esclusivi. Scopri tutto su www.piscinecastiglione.it

Foto di Giorgio Scala

Montréal 2005, XI Campionato Mondiale FINA

Pechino 2008, Giochi Olimpici

Roma 2009, XIII Campionato Mondiale FINA


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news dall’italia

Approvato il decreto sulle rinnovabili. E ora?

Tra mille polemiche, appelli e petizioni, il Decreto Romani sulle energie rinnovabili, di recepimento della Direttiva Europea, è stato approvato. Rispetto alle bozza iniziale, nel Decreto Legislativo approvato non compare la contestatissima soglia, 8 Gw di potenza installata, oltre la quale sarebbero cessati gli incentivi per i proprietari di impianti fotovoltaici, ovvero il Conto Energia. Il Governo ha fatto sapere che, con un successivo provvedimento, saranno rimodulate le tariffe incentivanti per il fotovoltaico con un sistema decrescente, a scaglioni. Il nuovo sistema sarà valido per gli impianti allacciati alla rete elettrica nazionale successivamente al 31 Maggio 2011. Per maggiori informazioni, si rimanda alla lettura della news completa pubblicata nel canale Complementi di www.sportindustry.com e all’articolo pubblicato su questo stesso magazine a pagina 16.

Eco Bio Cosmesi: un mercato in crescita Eco Bio Cosmesi: aumentano prodotti e case cosmetiche certificate. Secondo i dati presentati all’ultimo Cosmoprof, gli eco bio cosmetici sono ben 2.500, con 174 aziende produttrici, 9 in più di un anno fa (+5%). Il grosso si concentra nelle tre regioni Emilia-Romagna (25), Lombardia (35) e Toscana (17). Da sole ne fanno 73 su un totale di 128 italiane. Sono invece 37 le straniere concentrate per lo più in Grecia. Certificati da ICEA - l’Istituto per

Normative in revisione In fase di revisione la norma europea EN 13200-1 “Installazioni per spettatori - Parte 1: Criteri di disposizione degli spazi di osservazione per spettatori – Specifiche”, che quest’anno compie 5 anni dalla data di pubblicazione. La norma riguarda i requisiti di progettazione delle installazioni destinate agli spettatori in luoghi ricreativi, compresi stadi e palestre. Le installazioni per gli spettatori, ai fini della norma EN 13200, sono tutte quelle zone di raduno comprendenti un’area

la Certificazione Etica e Ambientale – questi prodotti sono ottenuti rispettando le direttive stipulate dal nuovo disciplinare europeo “Cosmos” (Cosmetics Organic Standard), che definisce e regolamenta le caratteristiche dei cosmetici “secondo natura”. L’elenco delle aziende e dei cosmetici certificati è consultabile sul sito ICEA, mentre approfondimenti su “Cosmos” e sulle aziende certificate sono nel canale Wellness di www.sportindustry.com.

Agevolazioni fiscali: una guida di attività sportiva, un’area di osservazione e un’area riservata ai servizi. Sono dunque incluse tutte le aree dove si riunisce il pubblico, al chiuso e all’aperto, in modo permanente o temporaneo, per assistere a eventi sportivi, spettacoli di intrattenimento o di varia natura. La prima versione del progetto di norma EN 13200-1 per l’inchiesta pubblica potrebbe essere disponibile nei primi mesi del 2011, in vista della pubblicazione della norma revisionata entro la fine del 2012.

L’ANCE ha provveduto ad aggiornare la “Guida alle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica”, che tiene conto delle novità intervenute in materia nel corso dell’ultimo anno. La Guida è inoltre aggiornata con le pronunce emanate dall’Agenzia delle Entrate nel 2010 e nei primi mesi del 2011. Per maggiori informazioni, si consiglia la lettura dell’omonima notizia pubblicata nel canale Complementi di su www.sportindustry.com.

Piscine in proroga Emergenza rinviata per gli imprenditori agrituristici. La Commissione consiliare della Regione Toscana ha adottato l’emendamento sull’adeguamento dalla legge regionale n. 8 del 2006 e relativo documento attuativo. Grazie a quest’emendamento le strutture con piscina, attive da prima del 20 marzo 2011, avranno tre anni di tempo per adeguarsi a quanto previsto dalla legge regionale (solo in provincia di Siena sono 1050 gli agriturismi attivi). Le regole fissate prevedono l’introduzione del servizio di bagnino, esami periodici dell’acqua e una particolare attenzione per la sicurezza. Con questa legge si introdurranno quindi costi e servizi aggiuntivi, che rischiano – secondo Coldiretti - di far diventare le piscine un vero e proprio lusso, disincentivando gli agriturismi ad ampliare i servizi offerti con il risultato di impoverire l’offerta turistica del territorio. Per approfondire la notizia, abbiamo intervistato Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana; intervista pubblicata nel canale Piscine di www.sportindustry.com.

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Un nuovo Notiziario Dalla collaborazione con la Nielsen Communication, nasce il nuovo Notiziario Assopiscine - Associazione Italiana Costruttori Piscine. La decisione di cambiare “volto” al Notiziario nasce dall’esigenza di creare un organo di informazione più completo e perché no, più fresco. Un notiziario che fornirà più informazioni su leggi e regolamenti, più notizie sul mondo della piscina, ma anche maggiori dati relativi ai trend di mercato. Il notiziario permetterà agli associati, e non solo, di essere continuamente aggiornati riguardo le fiere e gli eventi legati al mondo della piscina. Ma non è tutto, di volta in volta verranno presentate le aziende associate e coloro che hanno deciso di unirsi all’Associazione.


the new

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news dal mondo

Verso Londra 2012 Foto di ODA 2008

Negli ultimi mesi, il web è stato letteralmente infestato da notizie riguardanti le sempre più prossime Olimpiadi di Londra 2012. Notizie che ci permettono di seguire a distanza “ravvicinata” lo stato dei lavori, notizie a volte curiose, che stanno trasformando la capitale britannica nel tempio dello sport. Abbiamo selezionato per voi alcune news, le più “gustose”, notizie che abbiamo approfondito su www.sportindustry.com.

Foto di Popolus

E Velodromo fu Inaugurato il maestoso velodromo da 6.000 posti, ospitante una pista per Bmx, un percorso di 6 km per le mountain bike e un circuito da gara lungo 1 miglio. La struttura rivestita in cedro rosso canadese è il primo impianto sportivo completato nel Parco Olimpico 2012. Il Velopark è stato realizzato in 23 mesi dalla società ISG: circa 48 mila mc di materiale (tanto da riempire 19 piscine olimpioniche) sono stati rimossi per ricavare la “conca” su cui giace il Velodromo. Nell’intento di mettere a punto la pista da corsa più veloce del mondo, il disegno della geometria del circuito di gara è stato affidato a Ron Webb, che ha all’attivo la progettazione dei velodromi di Sydney e Atene. Soluzioni di risparmio energetico, idrico e illuminotecnico sono state adottate per creare una struttura il più possibile ecosostenibile.

Un piano “acquatico” per la Sunshine Coast

Divulgato all’inizio del mese di febbraio un piano dedicato allo sviluppo, pianificazione e gestione delle strutture acquatiche del distretto regionale dello Sunshine Coast, in Canada. Il progetto rimarrà attivo per i prossimi 15 anni e metterà in atto una valutazione comparativa delle attuali strutture acquatiche, proponendo nuovi standard di servizio, potenziali ristrutturazioni e creazione di nuovi

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impianti. In particolare, verranno realizzati nuovi impianti acquatici a Palmview e Caloundra Sud, in linea con la crescita del numero di presenze negli impianti già presenti in questa area. Per l’attuazione del piano verranno messi a disposizione terreni di proprietà regionale, in cui verranno consegnati i piani acquatici e i relativi servizi accessori. Il piano non interesserà aree naturali come spiagge, fiumi, laghi naturali o artificiali. Il progetto è inserito della campagna del consiglio regionale “Il Nostro posto, il Nostro futuro”, atta a sviluppare un approccio strategico per la pianificazione futura dell’intera Sunshine Coast.

L’Hockey in rosa e blu Il London 2012 Organising Committee (LOCOG) ha di recente annunciato che, per la prima volta durante i Giochi Olimpici, le competizioni di Hockey si svolgeranno su una pista di colore blu, invece del classico verde. Questo colore permetterà infatti di creare un maggiore contrasto tra la palla bianca e le linee del campo, rendendo il gioco più funzionale. Il campo sarà inoltre contornato da un’area di spareggio di colore rosa, che donerà al London Olympic Park Hockey Centre un look originalissimo e di notevole impatto “scenico”, soprattutto considerato che si tratta dell’unico campo di gioco, all’interno dell’Olympic Park, completamente outdoor. La progettazione del campo, che sarà in grado di ospitare oltre 600 mila spettatori, è stata affidata al rinomato studio di architettura Populous, mentre il materiale di rivestimento scelto è il Poligras Olympia, realizzato dall’azienda Advanced Polymer Technology (APT), con sede a Melbourne, e installato dalla Sports Technology International (STI). Una piscina troppo corta Le mancano 5 centimetri per essere omologata per le gare olimpiche. Ci riferiamo alla piscina olimpionica costruita a Portsmouth, come centro di allenamento per i Giochi di Londra 2012. La piscina infatti rispetta i 50 metri di lunghezza, come da regolamento, ma mancano i 5 centimetri utili all’installazione dei sensori cronometrici. Il risultato è che rimarrà una piscina d’allenamento, e non potrà ospitare eventuali gare olimpiche.

Foto di David Poultney

Nuovo premio IAKS IAKS annuncia la prima edizione del “Premio di Architettura e Design per studenti e giovani professionisti”. Il concorso intende premiare progetti e concetti innovativi per impianti sportivi e ricreativi e si rivolge a studenti di architettura, architettura del paesaggio, interior design e design in generale e a giovani professionisti nati dopo il 1° gennaio 1981 che non lavorino da più di due anni. Può essere presentato al concorso qualsiasi tipo di progetto che abbia come tema la creazione di spazi e aree da utilizzare per attività sportive e ricreative nel senso più ampio e che abbia lo scopo di promuovere la pratica sportiva tra i giovani. Tutti i documenti necessari per la partecipazione al concorso devono giungere entro il 30 aprile 2011. I progetti premiati saranno presentati durante il 22° Congresso internazionale IAKS che si svolgerà in concomitanza con il salone internazionale FSB (a Colonia dal 26 al 28 ottobre 2011).


news dal mondo

Per uno sport più green Nasce, su iniziativa del co-fondatore di Microsoft Paul Allen, la Green Sport Alliance, un’alleanza trasversale che raggruppa le principali leghe sportive del Nord America. In pratica, si tratta di un gruppo non-profit che si occuperà di ridurre l’impatto del proprio settore sull’ambiente e che raggruppa cinque discipline (baseball, calcio, basket, football, hockey) e sei squadre tra statunitensi e canadesi, lega maschile e femminile. L’impegno preso, che ha ricevuto il supporto ufficiale dell’Environmental Agenct e dei Commissari di ogni lega, ha come obiettivo primario quello di sostenere progetti di riciclo e risparmio energetico in ambito sportivo. Ai team che entrano nell’alleanza viene chiesto di ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2, risparmiare acqua e promuovere il riciclaggio, oltre a sostenere modalità di trasporto più sostenibili.

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Zucchetti approda in Qatar Le soluzioni Zucchetti per il controllo accessi negli stadi, già utilizzate in oltre 70 impianti sportivi in Italia, sono state installate in 8 stadi del Qatar, dei quali 5 sono stati utilizzati per l’Asian Cup 2011, il torneo di calcio delle nazioni asiatiche disputatosi nel mese di gennaio. Si è trattato di un progetto sicuramente prestigioso, ma anche estremamente impegnativo e difficile, che ha dovuto tenere in considerazione differenti aspetti, approfonditi nell’omonima notizia pubblicata nel canale Complementi di www.sportindustry.com.

Pista da sci per… smaltire i rifiuti

Un’idea decisamente innovativa. Costruire una pista da sci sul tetto di un impianto di trattamento rifiuti. Non la solita fabbrica insomma. Tutt’altro. L’impianto sarà infatti del tutto ecologico, circondato dal verde e rivestito con un giardino verticale rivisitato, composto da fioriere ricolme di piante. Il progetto prevede inoltre l’inserimento di un sistema di “segnalazione visiva” delle emissioni prodotte dalla centrale: degli anelli di fumo del diametro di 30 metri, illuminati da laser, verranno “liberati” nell’etere per ogni tonnellata di CO2 rilasciata. La pista da sci sorgerà sul tetto dell’impianto e avrà una superficie di 32000 mq, divisa in percorsi di differente difficoltà raggiungibili tramite un ascensore che offrirà una vista sul funzionamento interno dell’impianto. Il punto più alto? A 100 metri di altezza, dove sarà posizionata una piattaforma panoramica dalla quale si potrà vedere tutta la città. Il budget stanziato per il progetto sarà di 460 milioni di € e sorgerà entro il 2016 in un’area industriale vicina al centro di Copenaghen. Ideato dallo studio di architettura BIG, il progetto si è aggiudicato il bando di concorso internazionale indetto dalla Amagerforbraending, azienda responsabile delle attività di riciclaggio e trattamento dei rifiuti per la produzione di energia nella capitale. Senza titolo-4 1

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primo piano nuove tecnologie

Non chiamatela semplicemente “erba” Tutta la forza dei manti artificiali e tutta la naturalezza dei prati, una sintesi efficace che mette in evidenza gli atout dell’erba naturale rinforzata, la più recente conquista tecnologica nell’ambito delle superfici per lo sport. Una conquista tutta italiana, di cui parliamo con tre interlocutori d’eccezione.

Il campo dello stadio Serravalle, a San Marino, realizzato con il Football Green Live, erba naturale rinforzata (foto di Limonta)

La ricerca nel settore dei tappeti erbosi sintetici per lo sport ha prodotto, nel corso degli anni, modifiche sostanziali nella tecnologia e nella struttura stessa dei manti, per rispondere sia alle esigenze di gioco degli atleti sia alle necessità di sfruttamento intensivo dei campi, in qualunque condizione climatica. Un’altra finalità si è aggiunta in questi ultimi anni, caratterizzati in ogni ambito da un’accresciuta

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sensibilità per tutti i fattori di rischio per la salute degli individui e per l’ambiente: realizzare superfici sicure. Sicure non soltanto perché in grado di facilitare il gioco, riducendo al minimo i rischi di traumi e abrasioni, ma anche perché prive di sostanze potenzialmente pericolose per l’organismo. Questi principi hanno orientato la ricerca che si è sviluppata nell’ultimo decen-

di Lucia Dallavalle

nio presso il CeRTES, Centro Ricerche Tappeti Erbosi Sportivi, dell’Università di Pisa. Qui, infatti, l’equipe guidata dal prof. Marco Volterrani ha messo a punto una superficie sportiva di nuova generazione, denominata “erba naturale rinforzata”, al cui sviluppo hanno attivamente collaborato, sul fronte istituzionale, FIGC-Lega Nazionale Dilettanti, che ne ha anche testato le qualità in alcuni dei suoi impian-


primo piano nuove tecnologie

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ti di calcio, e, sul versante della produzione e industrializzazione, Limonta Sport Italia. Abbiamo interpellato tutti e tre gli esponenti di questo sodalizio per scoprire quali performance – di gioco per gli atleti, di tenuta per il campo – si possono raggiungere con questo nuovo tipo di manto misto: il presidente della LND Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio; il direttore generale di Limonta Sport Italia, Roberto Nusca, oltre al già citato prof. Volterrani, responsabile del CeRTES. (Tutte le interviste, riassunte per esigenze di spazio, sono pubblicate nella loro interezza sul sito www.sportindustry.com)

Dall’artificiale al naturale

Ma qual è la novità di questa tecnologia tutta italiana, capace di coniugare i vantaggi dei manti erbosi artificiali e quelli dei campi in erba naturale? Innanzitutto va osservato che il punto di partenza è un manto artificiale, sul quale cresce il manto in erba naturale. «Nella storia del tappeto erboso – spiega il prof. Volterrani, responsabile del CeRTES – sono stati realizzati sistemi che in qualche modo possono assomigliare a questo, ma sono lontani come tecnologia, perché si basano su un tappeto naturale che viene rinforzato con filamenti artificiali; nel nostro caso, invece, si parte dal tappeto completamente artificiale, omologato dalla Lega Nazionale Dilettanti, e su questo ci si inserisce con un tappeto naturale: abbiamo quindi tutta la forza dei manti artificiali e la naturalità dei prati». «Il nostro studio – ribadisce il presidente della LND Carlo Tavecchio – è partito da una regoVISTO DA VICINO

VISTO DA VICINO

VISTO DA VICINO

Un dettaglio dell’erba naturale rinforzata sviluppata presso il CeRTES, Centro Ricerche Tappeti Erbosi Sportivi dell’Università di Pisa Roberto Nusca Direttore Generale di Limonta Sport Italia

lare superficie in erba artificiale (per regolare si intende rispondente ai requisiti prestazionali del regolamento “FIFA 2 Stelle” e del regolamento “LND Professional”), nella quale si è provveduto alla semina di specifiche tipologie di erba naturale destinate allo sport e scelte anche in base alla situazione climatica della zona dove viene realizzato il campo da calcio». I precedenti sistemi non si differenziano dal nuovo manto solo per le tecniche e i principi adottati, ma anche per i risultati raggiunti «diversi e notevolmente distanti dai nostri – osserva con orgoglio il numero uno della LND – ovvero inferiori per le ore di utilizzo e per l’eliminazione, solamente parziale, dei problemi invernali tipici dei campi in erba naturale.»

Intaso organico

Il tappeto erboso naturale rinforzato è dunque realizzato a partire da un man-

Carlo Tavecchio Presidente della Lega Nazionale Dilettanti

to artificiale che, spiega il prof. Volterrani, «viene riempito con un mix di materiali organici naturali; in particolare sono presenti granuli di sughero, di cocco e pula di riso, un sottoprodotto della lavorazione del riso. Niente di tossico o di pericoloso per l’ambiente. Per questo tipo di manto, non si utilizzano gomme, ma soltanto materiali naturali, vegetali.» L’intaso al cento per cento organico è dunque un altro punto di forza di questa superficie e sgombra il campo dalle preoccupazioni che nel passato hanno destato le gomme utilizzate per i manti artificiali, in particolare quelle “non vergini”, derivate da pneumatici riciclati, il cui utilizzo senza trattamenti è comunque bandito dai regolamenti della LND. A questo proposito, il presidente Tavecchio precisa che fin «dal giugno 2006, vengono realizzati campi in erba artificiale con intaso prestazionale composto da un mix di “fibre organiche naturali vegetali” e granuli

Marco Volterrani Responsabile del CeRTES dell’Università di Pisa

di “elastomero termoplastico vergine”, per cui esente da inquinanti. Dal 2010 disponiamo finalmente anche dell’intaso composto da un mix di sole “fibre organiche naturali vegetali” quindi privo di “elastomeri termoplastici”. Il mercato ha risposto in modo particolarmente positivo: del totale dei campi realizzati ogni anno, il 75% circa è con intaso in “fibre organiche naturali vegetali”».

I vantaggi dell’erba naturale rinforzata

Se la possibilità di giocare in qualunque condizione meteorologica e utilizzare intensamente il campo, senza danni alla superficie, sono senza dubbio gli esiti più evidenti della nuova tecnologia, i vantaggi si misurano anche nella qualità del gioco degli atleti: «È eccellente, perché non si formano buche e non si staccano zolle; di conseguenza la superficie è uniforme, e

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primo piano nuove tecnologie

“In generale, i costi sono leggermente superiori alla media, ma l’utilizzo che questo prodotto garantisce è dieci volte superiore ai manti tradizionali.” Roberto Nusca

l’atleta non ha incertezze nel correre e nel cambiare direzione, quindi si sente molto più sicuro», afferma il responsabile del Certes, che sottolinea la possibilità di calibrare il manto, regolandone il livello di morbidezza, affinché l’interazione dell’atleta con la superficie sportiva sia completamente sicura. Oltre a evitare il problema del sollevamento delle zolle nel corso delle azioni di gioco, «il manto in erba naturale rinforzata, – spiega il direttore generale di Limonta Sport Italia, Roberto Nusca – proprio per la sua specifica tecnologia garantisce, a differenza dei manti tradizionali, maggiore tenuta allo strappo in caso di scivolate, tenuta alla corsa, anche in presenza di abbondanti piogge, e maggiore stabilità al calpestio dei giocatori. Garantisce infine la protezione delle radici delle piante e quindi la rigenerazione dell’erba nelle zone molto “usate”.» Il presidente Tavecchio sottolinea che, con questa tipologia di manto, «l’atleta gioca esclusivamente su una superficie in erba naturale; infatti l’erba artificiale rimane al di sotto e la sua funzione è quella di proteggere la parte vitale delle piantine che così non vengono assolutamente in contatto con i tacchetti delle scarpe dei giocatori. L’azione meccanica del gioco produce esclusivamente l’eventuale taglio di foglie e quindi è come se venissero falciate con un tosaerba.» La resistenza all’usura è molto elevata; il manto realizzato con questa tecnologia sintetizza il prof. Volterrani, «sopporta un carico di

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gioco fino a dieci volte superiore rispetto a un prato naturale.»

Dal laboratorio al campo di gioco

«Dopo circa cinque anni di studi presso la struttura di cui sono responsabile, e dopo le realizzazioni sperimentali, siamo passati alle applicazioni su campi da calcio veri» osserva il prof. Volterrani. Il “collaudo” è avvenuto presso il Centro di Preparazione Olimpica CONI di Tirrenia dove, nel 2007, è stato realizzato il primo campo in erba naturale rinforzata. Poi è stata la volta dello stadio principale della Repubblica di San Marino, “Serravalle”. Nel 2010 sono stati realizzati lo stadio di Fondi, in provincia di Latina e un campo presso il Centro Sportivo dell’Inter ad Appiano Gentile, la Pinetina. Infine, sta per essere completato un campo di questo tipo in Svizzera, nello stadio di Vevey. «Sono state fatte molte esperienze – conclude il responsabile del CeRTES – con un uso reale, anche molto intenso. Il campo di Tirrenia è sottoposto a un utilizzo di cinque-sei ore al giorno, con qualsiasi condizione meteorologica, e non si sono osservati danni al tappeto erboso.»

Costi e indicazioni d’uso

Per approfondire alcuni aspetti di questo nuovo modello di superficie, soprattutto da un punto di vista di “costi e benefi-

ci”, abbiamo posto alcune domande a Roberto Nusca, Direttore Generale di Limonta Sport Italia, azienda che ha brevettato e immesso sul mercato il prodotto con il nome Football Green Live. Quanto costano l’installazione e la manutenzione di un campo in erba naturale rinforzata? Quanto di più rispetto a un impianto in erba artificiale che garantisca comunque ottime prestazioni? «Il prezzo del Live è di 55€ al mq; inoltre, vanno verificate, per individuare eventuali interventi aggiuntivi, anche le condizioni del sottofondo. In generale, i costi sono leggermente superiori alla media, ma l’utilizzo che questo prodotto garantisce è ben dieci volte superiore ai manti tradizionali. La manutenzione è la stessa dei manti tradizionali, ma diventano addirittura inutili operazioni quali la sabbiatura, la foratura, e soprattutto la più esosa in termini economici: la rizollatura.» Per quali tipologie di impianto è consigliabile la scelta dell’erba naturale rinforzata? «Il Live è particolarmente indicato per quelle realtà in cui si cercano prestazioni altamente performanti.» Più in generale, quale impatto avrà questa nuova tecnologia sul mercato dell’erba artificiale per lo sport? Ritiene che ci sia spazio per entrambe le tecnologie? «Non ci sono conflitti con l’erba artificiale,



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primo piano nuove tecnologie

anzi, le due tecnologie convivono. Ma ci teniamo a sottolineare che il Football Green Live è erba!»

Calcio: presente e futuro dell’erba naturale rinforzata

Per affrontare il tema dell’idoneità dei campi da calcio realizzati con il nuovo

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: Erba rinforzata: tecnologia tutta italiana

realmente i noti problemi dei campi in erba naturale della “Serie A” e della “Serie B”. Per i campi della nostra Lega rappresenta una ulteriore innovazione nelle caratteristiche dei componenti utilizzati per la realizzazione di un manto in erba artificiale, ai fini di una maggiore resistenza all’usura e quindi alla vita del campo in erba artificiale. La sperimentazione è

PER APPROFONDIRE:

per la Nazionale Italiana. Un altro campo è in corso di realizzazione per una squadra professionistica svizzera. Per quanto riguarda la LND, abbiamo dato la possibilità di realizzazione, ma per i nostri campionatati riteniamo più pratici i campi in erba artificiale, viste le elevate ore di giuoco alle quali vengono sottoposti e, non ultimo, il costo di realizzazione, che

PER APPROFONDIRE:

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www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: campi da calcio: presente e futuro dell’erba artificiale

stata portata a termine, per cui potranno esserci, negli anni a venire, eventuali migliorie, in base anche alle necessità di nuovi aspetti di utilizzo.»

ovviamente è superiore ad un semplice campo in erba artificiale.»

“Il nostro manto di Erba Naturale Rinforzata è stato già accettato dalla UEFA e dalla FIFA, ed è già stato utilizzato anche per partite internazionali quali quelle svolte nello stadio della Federazione Calcio di San Marino.” Carlo Tavecchio

manto e delle sue possibilità di utilizzo nelle competizioni nazionali e internazionali, la parola passa al numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, promotore dell’intero progetto. Come e dove proseguirà la sperimentazione di questo tipo di erba mista, denominata “erba naturale rinforzata”? Dove sarà utilizzata? «Tengo innanzitutto a precisare che siamo particolarmente fieri di questa realizzazione, che permette di poter giocare nel periodo invernale senza che si verifichino i noti problemi che purtroppo si presentano sistematicamente nei campi da calcio in erba naturale. Inoltre, le ore di utilizzo, senza che si deteriori la superficie di gioco, sono tali da sostenere tre partite la settimana e relativi allenamenti. I risultati di questo nostro studio (portato avanti unitamente all’Università di Pisa) rappresentano oggi la sola soluzione che risolve

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Questo nuovo manto ha già ricevuto il lasciapassare della Lega Nazionale Dilettanti. A che punto siamo, invece, con il campionato italiano di serie A e B e con le competizioni internazionali? «Il nostro manto di “Erba Naturale Rinforzata” è stato già accettato dalla UEFA e dalla FIFA, ed è già stato utilizzato anche per partite internazionali quali quelle svolte nello stadio della Federazione Calcio di San Marino. In “Serie A” saranno realizzati due campi per la prossima stagione agonistica. In “Serie B” stanno pensando a questa nostra realizzazione due Società Sportive che potrebbero anch’esse decidere di utilizzarla nella prossima stagione agonistica. Un campo sarà realizzato nel Centro Tecnico di Coverciano,

Riguardo invece ai regolamenti e all’omologazione dei campi in erba artificiale per così dire tradizionali, qual è l’attuale scenario di riferimento? «Per quanto riguarda i campi tradizionali in erba artificiale, sia con intaso prestazionale composto da granuli di elastomeri e comunque con prodotti di sintesi, che con intaso prestazionale composto da fibre organiche naturali vegetali, come ho già detto, rappresentano per i nostri campionati le superfici di gioco più adatte alle nostre esigenze. Continueremo a svolgere studi e ricerche per migliorare i componenti e conseguentemente le prestazioni, tenendo sempre presente il rispetto dell’ambiente e la sicurezza della salute dell’individuo. Vi è ancora molto lavoro da fare, lavoro che svolgeremo anche su richiesta della FIFA e dell’UEFA.»


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I R B E LI R IO TI TO D U ER ET A P S S E EL D

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primo piano energie rinnovabili

A favore del risparmio energetico a cura di Alice Spiga

Un sistema che premia gli interventi volti a ottenere un risparmio energetico limitando i consumi: li chiamano “Certificati Bianchi” e sono stati il cuore dell’intervento tenuto dall’ing. Marco Zambelli durante il Congresso di ForumPiscine 2011. Ne riportiamo il contenuto (riassunto e rielaborato), sicuri che possa essere utile ai nostri lettori.

Molteplici sono le azioni che si possono compiere a favore delle energie rinnovabili, azioni che godono di sistemi di incentivazione, come i “certificati bianchi”

Un sistema unico in Europa, che dovrebbe presto “figliare” anche in altri paesi. Un sistema che premia gli interventi volti a ottenere un risparmio energetico limitando i consumi. Li chiamano “Certificati Bianchi” e sono un’opportunità e un aiuto concreto per il raggiungimento da parte del nostro paese degli obiettivi energetici imposti dalla Direttiva 28, meglio nota come 20/20/20, che impone risparmi energetici del 20% entro il 2020. Per raggiungere il risparmio imposto dalla 202020, all’Italia spetta una quota di energia del 17 %, quota che deve essere valutata sui consumi finali lordi. I consumi finali lordi non sono le importazioni. Noi importiamo 180 milioni di tonnellate di petrolio equivalente, ma i consumi lordi lo scorso anno sono stati circa 133 milioni di tonnellate. Nell’anno 2009, infatti, l’Italia ha importato energia dall’estero per 50 miliardi di euro, ricevendo multe pari

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a 2 miliardi di euro per eccesso di CO2; cifra pagata dalla Comunità Europea. La proposta del GSE, Gestione Servizi Energetici, per raggiungere tale quota è di mantenere costanti i consumi finali fino al 2020 e di aumentare la penetrazione delle energie rinnovabili nel nostro paese. Non sono dunque previste riduzioni drastiche dei consumi; si è cercato di fare un piano ragionevole, perseguibile, sul quale fare degli investimenti, con obiettivi importanti ma fattibili. Se non ci fossero azioni di contenimento dei consumi, l’evoluzione naturale sarebbe quella che porta il nostro paese dal consumo attuale di 133 a 145 milioni di tonnellate, con ovvie problematiche ben più complesse da risolvere. Negli anni, sono stati messi a punto sistemi di incentivazione particolari, per aiutare le imprese a mettere in atto interventi, ogni giorno più cogenti, rivolti al risparmio energetico.

Obiettivo? Risparmio energetico

La azioni che si possono intraprendere sono tantissime, ne citiamo solo alcune, quelle di maggiore interesse per il settore: - installazione di sistemi automatici di accensione, spegnimento e regolazione di intensità; come i sistemi di rilevazione uomo presente - installazione di sistemi e componenti più efficienti - installazione di apparecchiature a basso consumo in stand by o di dispositivi per la diminuzione del consumo in stand by (esistono dispositivi che in stand by consumano fino al 70% in meno del consumo a piena potenza; stanno uscendo anche norme per la regolazione del consumo in stand by) - impiego di impianti alimentati a biomassa per la produzione di calore


primo piano energie rinnovabili

- impiego di pannelli solari per la produzione di acqua calda - impiego di impianti fotovoltaici di potenza elettrica inferiore a 20 KW - cogenerazione e sistemi di microcogenerazione, come definiti dall’autorità per l’energia elettrica e il gas; un tema maturo industrialmente, pronto economicamente e molto vantaggioso, soprattutto per le piscine - sistemi di trigenerazione e quadrigenerazione, sistemi a celle combustibili, installazione di pompe di calore elettriche o a gas con funzioni di riscaldamento e raffrescamento in edifici di nuova costruzione o ristrutturati - sistemi di telegestione e di termoregolazione - utilizzo di calore di recupero. L’adozione di questi interventi (e di molti altri, visibili sul sito del GSE), danno il diritto al rilascio dei “Titoli di Efficienza Energetica”, meglio noti come “certificati bianchi”.

Certificati bianchi: di cosa si tratta?

Nati come incentivo a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica prima esposti, i “Titoli di Efficienza Energetica” agiscono sull’utente finale. In linea generale, vengono identificati dei grandi utilizzatori finali di energia - le grandi compagnie che distribuiscono gas ed elettricità e che hanno più di 50 mila clienti. Questi vengono chiamati “soggetti obbligati” e per legge, ogni anno, debbono fornire all’autorità dell’energia elettrica e il gas la dimostrazione che hanno raggiunto dei miglioramenti nell’utilizzo finale dell’energia, pari a un certo valore di milioni di tonnellate di petrolio equivalente. Questo valore è tabellato fino al 2012 dal decreto 2004. Il decreto ministeriale 20 luglio 2004 stabilisce infatti, ogni anno dal 2007 al 2012, quanti milioni di tonnellate devono essere risparmiati dagli utenti obbligati sia nel campo dell’elettricità, sia nel campo del gas. In cambio di queste azioni, viene riconosciuto un titolo,

che varia di anno in anno, e che si assesta intorno ai 100 euro; cifra che viene incassata in tariffa. Un esempio è fornito da Enel. La distribuzione gratuita a tutti i propri clienti di lampadine a basso consumo era una delle “azioni obbligate” rivolta a limitare i consumi, così da essere premiati dall’emissione di certificati bianchi.

OBIETTIVI Riportiamo, in sintesi, i principali obiettivi da raggiungere entro il 2020, in materia di penetrazioni delle rinnovabili nel nostro paese: - Nell’elettricità. Nel 2005, la componente rinnovabile era del 16,29%, nel 2008 era 16,53%, nel 2009 ha superato il 20%, nel 2020 dovrebbe arrivare al 26,39%. - Nella produzione di calore, la penetrazione delle rinnovabili era del 2,80% nel 2005, salita al 5,53% nel 2009, dovrà salire ancora fino al 17,09% per il 2020. - Nei trasporti, era trascurabile nel 2005, 1,7% nel 2008 e dovrà raggiungere il 6,4% nel 2020.

Certificati bianchi: chi può accedere

Non solo i “soggetti obbligati” accedono ai certificati bianchi. Possono accedere al sistema anche le grandi imprese energivore dotate di un Energy Manager. Oppure un impresa o un consorzio di imprese, qualora raggiunga le soglie minime, può richiedere l’accesso ai certificati bianchi, purché sia dotata di un progetto di risparmio energetico. Si può accedere in prima persona, o tramite società collegate, o ancora tramite soggetti minori, come le ESCo.

Certificati bianchi: quali progetti

I progetti che danno accesso al sistema dei certificati bianchi sono di tre tipi: - progetti standardizzati. Sono i più semplici, ad esempio la sostituzione di una vecchia caldaia con una a 4 stelle a

condensazione, indipendentemente dalla potenza della caldaia installata. La taglia minima è 25 tonnellate di petrolio equivalente risparmiato all’anno. Se si arriva a questo numero, si possono avviare le pratiche per accedere ai certificati. - Progetti analitici. Sono già più complessi: le misure adottate sono valutate con algoritmi e solo in relazione ad alcune azioni (sempre rivolte al risparmio energetico), come ad esempio la cogenerazione. Il valore da raggiungere, in questo caso, è di 100 tonnellate di petrolio equivalente per i progetti i cui titolari siano distributori con più 100 mila clienti ridotti a 50 mila; oppure 50 tonnellate di petrolio per i soggetti diversi. - Progetti a consuntivo. Sono molto articolati. Si basano sul PPPM, Progetto Proposta Programma di Misura, con valutazioni a posteriori. Possono riguardare qualsiasi intervento, purché sia dimostrato che offrano un risparmio energetico, e riguardano solo grandissimi impianti. Vengono presentati a pacchetti: 200 TEP per i grandi clienti, 100 TEP per gli altri. Pacchetti dunque molto grandi, con quantità di energia in gioco elevatissime.

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Marco Zambelli membro dell’Unità tecnica per l’efficienza energetica presso ENEA di Bologna. Incaricato dei rapporti con le rappresentanze del territorio per problemi di carattere energetico, partecipa al gruppo di lavoro per l’elaborazione del “Piano Energetico Regionale della Regione Emilia Romagna”.

Certificati bianchi: quali vantaggi

Il vantaggio è duplice sia per chi li ottiene sia per chi li eroga. In comune vi è il risparmio energetico ottenuto. Per chi li eroga, il vantaggio è anche documentale: si vede cosa viene fatto, si vede come viene fatto, si vede dove viene fatto. Mentre per chi li ottiene, il vantaggio è l’ottenimento stesso del certificato che, come abbiamo specificato, è monetizzato. Quanto dura un certificato? Di norma dura 5 anni. Ogni anno, per 5 anni, viene corrisposto il suo valore. Per alcuni interventi (isolamento termico edifici, controllo della radiazione entrante tramite vetrate durante i mesi estivi, applicazione tecniche di architettura bioclimatiche, solare passivo e del raffreddamento passivo) viene rilasciato per 8 anni.

Certificati bianchi: un consiglio

Il sistema non è certo di semplice comprensione. Il consiglio pratico che possiamo dare è di affidarsi a dei consulenti o, ancora meglio, a delle ESCo, le Energy Service Company: società che aiutano il cliente finale a effettuare interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, liberandolo da ogni onere organizzativo e di investimento. I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la ESCo e il Cliente finale, con diverse tipologie di accordo commerciale. Il vantaggio è che, dovendo anch’esse guadagnare sui risparmi ottenuti dalla struttura, avranno tutto l’interesse di consigliare quanto di meglio proposto dal mercato. (L’articolo è una sintesi della sessione “Risparmio energetico in piscina: vantaggi economici e opportunità fiscali”, tenuta da Marco Zambelli a ForumPiscine Congress 2011)

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primo piano impianti

L’energia (rinnovabile) viene dall’idrogeno Un impianto innovativo, il primo in Italia, alimentato con miscela metanoidrogeno, a servizio della piscina interna degli impianti sportivi universitari de La Sapienza di Tor di Quinto a Roma.

“Le caratteristiche energetiche del Centro Sportivo Universitario della Sapienza ubicato nell’area di Tor di Quinto hanno suggerito lo sviluppo di un progetto specifico per l’utilizzo di sistemi microcogenerativi asserviti alla gestione termica della piscina e alla produzione di energia elettrica.” Livio de Santoli

Inaugurato a fine febbraio, il primo impianto di microcogenerazione ibrido (alimentato con miscela metano-idrogeno) a servizio della piscina interna degli impianti sportivi universitari de La Sapienza di Tor di Quinto a Roma. Un impianto sperimentale, il primo esempio in Italia del suo genere, nato all’insegna della tutela ambientale e del risparmio energetico. Previsto all’interno del programma Joint Lab di Sapienza Innovazione e finanziato dalla Regione Lazio, l’impianto permetterà un risparmio energetico del 25% rispetto a quelli tradizionali e una riduzione delle emissioni in atmosfera tra il 15 e il 20%, in funzione della quota di idrogeno introdotta nella miscela combustibile. Oggetto della sperimentazione è proprio la verifica delle prestazioni elettriche e termiche del cogeneratore al variare di detta quota. Per approfondire l’argomento, di massima attualità, abbiamo rivolto alcune domande all’ideatore di questo innovativo

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impianto: l’ing. Livio de Santoli, delegato per l’energia della Sapienza. Da quali premesse è partita questa sperimentazione? “Sono due i temi alla base di sperimentazioni come queste. La consapevolezza che una domanda crescente di energia, accompagnata dalla necessità della sicurezza della fornitura elettrica e dalla necessaria riduzione delle emissioni di gas climalteranti, porta necessariamente a dover studiare nuovi modelli energetici, tra i quali quello della “micro-generazione distribuita”. Occorre definire se tali modelli possono rappresentare una strategia di produzione e generazione più affidabile ed efficiente rispetto a quella tradizionale. Altro elemento significativo è quello di voler dare un impulso concreto alla realizzazione di sistemi che sfruttino, in un futuro prossimo, il vettore idrogeno, al fine di diffondere e divulgare, anche al

a cura di Alice Spiga

cittadino che tradizionalmente è distante da ciò che compete al mondo della ricerca e dell’Università, la cultura dell’efficienza energetica nelle sue molteplici forme.” Può riassumere in quale modo funziona l’impianto installato? “Le caratteristiche energetiche del Centro Sportivo Universitario della Sapienza ubicato nell’area di Tor di Quinto hanno suggerito lo sviluppo di un progetto specifico per l’utilizzo di sistemi micro-cogenerativi asserviti alla gestione termica della piscina e alla produzione di energia elettrica. Sulla base dei risultati ottenuti da uno studio di fattibilità, condotto sul sistema attualmente esistente, è stata studiata l’opportunità di installare un motore a combustione interna della taglia di 60 kW elettrici che, grazie al recupero termico, è in grado di trasferire all’impianto di riscaldamento una potenza di circa 120 kW termici sotto forma di produzione


primo piano impianti

di acqua calda, operando, pertanto, con prestazioni superiori a quelle di sistemi di produzione di energia termica ed elettrica separati. La centrale termica esistente è costituita da una coppia di caldaie di potenza nominale pari a 350 kW ciascuna collegate in parallelo tra loro con la funzione di back–up e integrazione. Tale potenza termica è asservita alla produzione di acqua calda per la termoventilazione e per il mantenimento della temperatura dell’acqua della piscina coperta. Il cogeneratore è stato inserito in serie alle due caldaie, assolvendo alla funzione di preriscaldo dell’acqua di alimento dell’impianto nelle condizioni di massimo carico, mentre in corrispondenza di carico minimo le caldaie risultano spente e tutta la potenza termica cogenerata (120 kW) viene ceduta alla piscina. Per quanto riguarda il combustibile di alimentazione del motore è stata prevista la possibilità di operare con gas metano al 100 %, oppure con una miscela arricchita di idrogeno (idrometano) di composizione modulabile mediante apposita apparecchiatura miscelatrice. Va inoltre sottolineato che l’idrogeno, da additivare al gas metano, viene prodotto da un elettrolizzatore di potenzialità di 1 Nm3/h, che ha il compito di separare la molecola di acqua in idrogeno e ossigeno. Tale apparecchiatura assorbe 5,5 kW elettrici dalla rete ACEA cui però è collegato un impianto fotovoltaico a pannelli semi trasparenti, totalmente integrati nella facciata di una palazzina adiacente allo stabile sede del laboratorio; in sostanza produciamo idrogeno con energia pulita.” Quali sono i vantaggi che questa tecnologia può offrire agli impianti sportivi? “La sola applicazione di un sistema cogenerativo di per sé già fa risparmiare circa il 20-30% sul costo complessivo delle bollette della luce e del gas su base annuale. Tale valore di risparmio, però, è fortemente influenzato dalle caratteristiche del sistema in cui viene inserito, dalla taglia della macchina scelta, dalle ore di funzionamento annuali previste. Le migliori rese economiche si ottengono potendo mantenere il più possibile le macchine accese. Con l’impiego dell’idrogeno come combustibile ausiliario si possono ottenere risparmi energetici un po’ più consistenti, derivanti dal fatto che migliorano i rendimenti di conversione dei motori, soprattutto ai carichi parziali, e si ottengono degli ovvi benefici ambientali perché, è giusto ricordarlo, stiamo di fatto sostituendo atomi di carbonio che, come ben noto, sono responsabili delle emissioni di CO2 e di CO.” Quali sono i risparmi previsti dagli impianti installati? Avete già qualche dato?

“Lo scopo del progetto di ricerca non è solamente quello di effettuare delle inda-

gini di fattibilità tecnica, ma anche quello di individuare quali siano i parametri significativi che influenzano il break-even point dal punto di vista dell’investitore, che mette disposizione il capitale per efficientare la sua attività produttiva. Considerando che l’impianto è appena stato inaugurato non abbiamo ancora dati sufficienti per poter azzardare un business plan. Allo stato attuale delle cose, ossia data la poca penetrazione nel mercato dei sistemi elettrolitici per la produzione di idrogeno, è lecito stimare un tempo di ritorno pari al doppio di quello di un tradizionale impianto di cogenerazione. Ricordiamo che l’impianto di Tor di Quinto è un impianto sperimentale e scopo della sperimentazione è quello di fornire dati sulle prestazioni della macchina al variare delle condizioni di funzionamento e di percentuale della miscela di alimentazione, attualmente inediti.”

L’impianto installato rientra nel Piano per l’Energia Sostenibile? Di che cosa si tratta? Quali sono gli altri interventi previsti?

“Il Piano di Azione dell’Energia Sostenibile per la città di Roma è stato presentato il 29 aprile, attraverso un fenomeno complesso di partecipazione sociale, organizzativa e associazionistica. Nel Piano di Azione sono individuati attività a breve (tre anni) e medio (dieci anni) termine. Una parte strategicamente importante riguarda la transizione verso l’idrogeno, sia nel settore della generazione dell’energia, sia – soprattutto – in quello della mobilità.” Quali sono le prospettive future aperte dall’applicazione di tale tecnologia in ambito sportivo e non?

“Come sempre in questi casi, tutto dipende dall’evoluzione del mercato dei singoli componenti. Molto dipende anche dagli sviluppi del quadro normativo di riferimento e dalle eventuali politiche di incentivazione o

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agevolazione da parte dello Stato. Dal punto di vista squisitamente tecnico le prospettive sono infinite; ogni utenza che abbia necessità contemporanea di calore ed elettricità può installare un sistema analogo, se poi a questo si aggiunge la possibilità di realizzare quella che viene chiamata mobilità sostenibile, attraverso la realizzazione di stazioni di ricarica per il rifornimento di autovetture innovative che siano mosse da celle a combustibile piuttosto che a motori alimentati a idrometano, si comprende come sia possibile finalmente spingersi in direzione di un modello economico di transizione non più esclusivamente basato sui combustibili fossili”. Quale formula di finanziamento è stata utilizzata per la progettazione e installazione degli impianti? “Finanziamento regionale per la costituzione di laboratori di ricerca; il programma della Sapienza è chiamato Joint Lab e prevede lo sviluppo del trasferimento tecnologico università-imprese sui temi di ricerca più significativi, come quello dell’energia sostenibile.” Gli impianti installati usufruiscono degli incentivi offerti dalla Finanziaria e dal Conto Energia? Se si, in quale modo? “Come è noto i pannelli fotovoltaici producono corrente continua, mentre le celle elettrolitiche per funzionare necessitano di corrente continua. La mancata connessione diretta tra pannelli fotovoltaici ed elettrolizzatore (configurazione stand - alone) è stata dettata dall’opportunità di sfruttare la normativa vigente in termini di incentivi alla produzione da fonti rinnovabili, garantendo, da un lato la remuneratività dell’impianto ai fini del ritorno dell’investimento, dall’altro, un vantaggioso saldo per l’utenza finale tra le partite fisiche di energia in prelievo ed immissione, transitanti sulla rete per il funzionamento dell’elettrolizzatore. L’impianto fotovoltaico gode dunque delle due convenzioni con il GSE, che sono appunto il Conto Energia e lo Scambio sul Posto. Per quanto concerne il cogeneratore anch’esso è connesso alla rete mediante lo Scambio sul Posto unitamente alla dichiarazione di officina elettrica all’UTF che consente la defiscalizzazione del combustibile. Per quanto riguarda altre forme di incentivo attuabili per remunerare il costo di investimento facente capo al solo elettrolizzatore, quali ad esempio certificati Verdi o Bianchi, è in corso di valutazione la possibilità di istituire un tavolo tecnico con lo stesso GSE, al fine di valutare tutti i particolari del caso, visto che comunque stiamo parlando di impianti Ibridi”.

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primo piano sicurezza

La sicurezza in piscine e parchi acquatici La sicurezza nell’ambito di impianti natatori soggetti a un’intensa frequentazione di utenti: ce ne parlano Lionello Ambrosi e i direttori di Aquafan e Aqualand del Vasto. Ne riportiamo una sintesi, da approfondire sul nostro Portale, con l’obiettivo di fornire utili indicazioni su alcuni parametri per la gestione della sicurezza.

a cura di Sara Lisa di Mario

“Per quel che riguarda la presenza di bambini, abbiamo verificato che si tratta di un’utenza potenzialmente critica: spesso i genitori, sapendo che nel parco c’è il controllo degli addetti, ritengono che non sia necessario vigilarli e questo, ovviamente, è errato.” Ing. De Nardellis (foto Bernaqua)

“Quando si parla di piscine - ci racconta Lionello Ambrosi, in un’introduzione che potete approfondire nel canale Piscine di www.sportindutry.com, il concetto di sicurezza ha subito nel corso del tempo notevoli cambiamenti. Solo in tempi recenti l’attività normativa condotta in questo senso all’interno del CEN si è spostata dalla sicurezza dei componenti a un nuovo punto di vista che prende in considerazione l’aspetto di interazione tra componenti e utente. Il risultato di un lavoro di normazione durato anni è la UNI EN 15288 documento in 2 parti approvato nel settembre 2008 e recepito in Italia nel 2009, al momento però solo in inglese. La prima parte ha un contenuto progettuale, “Swimming pool safety aspect for design”, é una norma di tipo prestazionale sugli aspetti di sicurezza nella progettazione di piscine , la seconda parte riguarda “Safety requirement for operation” cioè i requisiti di sicurezza per la gestione, sempre di approccio prestazionale, a sua volta divisa in 3 parti. 1- Requisiti organizzativi: come strutturare un sistema di gestione per la sicurezza, definire le procedure, come scriverle e mantenerle. 2- Requisiti operativi: analisi del rischio, identificare i rischi possibili e per ognuno prevedere una procedura, analisi dei requisiti minimi da inserire nella procedura. Affronta anche la formazione dello staff. 3- Istruzione per gli utenti: la collabo-

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razione degli utenti è un aspetto fondamentale, non esistono attrezzature sicure al 100% se non c’è il rispetto di alcune regole d’utilizzo. Per questo non ci si limita a fornire informazioni all’utente ma vere e proprie istruzioni.

Risk assessment: istruzioni per il gestore

In particolare, nell’ambito dei Requisiti organizzativi, alla clausola 5.1.1, vengono indicati i quattro passi che il gestore deve sviluppare per la sua specifica struttura: - preparare una procedura scritta in materia di sicurezza e salute - identificare i pericoli e analizzare i rischi stabilendo le relative procedure e le istruzioni adeguate a prevenire e proteggere dai rischi definiti, distribuirle allo staff e formarlo al riguardo - definire un organigramma con mansioni e responsabilità - tenere sotto controllo le prestazioni dell’organizzazione, valutandone periodicamente i risultati per adeguarla e migliorarla di conseguenza. Più in dettaglio, il punto 5.1.4 elenca che cosa fare a proposito di risk assessment e come farlo. Lo traduciamo di seguito: “Una valutazione specifica del rischio deve essere eseguita per ogni piscina, prima dell’apertura al pubblico; deve essere mantenuta,

aggiornata e rivista ogniqualvolta vi sia una modifica tecnica significativa, accada un incidente o venga registrata una serie di potenziali incidenti. Scopo del risk assessment è di esaminare quegli aspetti della gestione della piscina che potrebbero causare danni alle persone. Le fasi necessarie per un risk assessment sono: - identificare i pericoli - decidere chi potrebbe esserne danneggiato e come - analizzare il rischio - prendere misure appropriate (per eliminarlo o ridurlo, o proteggere che potrebbe venirne danneggiato) - preparare procedure e istruzioni - distribuirle - formare lo staff - registrare gli accadimenti - rivedere il risk assessment. L’analisi del rischio deve essere datata e firmata dal gestore.” Il direttore del parco è infatti il responsabile della sicurezza delle persone e deve predisporre sia piani di gestione ordinaria della sicurezza, sia piani di emergenza che non creino panico e allarme, attuabili attraverso il personale appositamente formato. Un’altra norma importante inerente il tema sicurezza è la ISO 20712, che fornisce le linee guida su come strutturare la comunicazione per la segnaletica di sicurezza in piscina”.


primo piano sicurezza

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L’INTERVISTA

Il pericolo più

Aquafan e Aqualand del Vasto: esperienze a confronto

frequente lo si riscontra nell’utilizzo

Abbiamo incontrato Enrico Muccioli ed Enrico De Nardellis, rispettivamente responsabili della sicurezza di Aquafan di Rimini e Aqualand del Vasto. Abbiamo rivolto loro alcune domande per approfondire quali siano i punti di maggiore criticità nella gestione della sicurezza di acquaparchi che contano migliaia di presenze contemporanee. Dottor Muccioli, qual è la vostra esperienza in un parco come Aquafan che conta sino a 10.000 presenze giornaliere nei momenti di picco? “Nella nostra struttura, il pericolo più frequente lo si riscontra nell’utilizzo delle attrazioni: per fronteggiarlo noi lavoriamo molto sulla formazione del personale, con procedure che a breve certificheremo e che prevedono anche momenti di verifica delle competenze acquisite. Ogni piscina ha norme di utilizzo che devono essere conosciute da tutto il personale. L’altro importante strumento a nostra disposizione è la segnaletica: comunica le norme di comportamento da adottare, deve essere ben presente e visibile, inoltre abbiamo del personale adetto a istruire l’utente all’uso delle attrazioni, così da prevenire gli incidenti. Il nostro personale è composto da figure con diverse responsabilità: addetti al controllo attrazione, specializzati nel controllo di utilizzo e conoscenza delle norme tecniche di funzionamento dello scivolo, affinché siano in grado di individuare tempestivamente eventuali problematiche tecniche che potrebbero provocare incidenti. Se, ad esempio, si nota meno acqua lungo lo scivolo può voler dire che ci sono i filtri intasati e ciò si traduce nel rischio di minor potere frenante. La procedura che si attua prevede la chiusura dell’attrazione e l’immediata manutenzione tecnica, una procedura che può avviarsi solo se vi è un attento controllo da parte di personale adeguatamente preparato.” Come si attua il controllo sui comportamenti degli utenti? “Il personale deve vigilare sul comportamento degli utenti non solo durante l’utilizzo delle attrazioni, ma anche durante l’intera permanenza nel parco. Il personale è formato su diversi fronti, sul primo pronto soccorso, emergenza incendi ecc, con certificazioni rilasciate dalla questura. I comportamenti delle persone in queste strutture a volte sono imprevedibili, tendenzialmente i nostri utenti non sono molto rispettosi delle regole, non rispettano le file e, nel caso dei più giovani, abbiamo rilevato che vivono la giornata al parco come “la giornata della vita”. La squadra addetta alla sicurezza deve quindi presidiare l’area con calma, cercando di sensibilizzare al rispetto delle regole. Per questo, lo ripeto, puntiamo molto sulla formazione del personale con

delle attrazioni: per fronteggiarlo è necessario lavorare sulla formazione del personale, con procedure codificate (foto di Tecnopiscine International)

VISTO DA VICINO

procedure scritte e verifiche periodiche (prima dell’apertura del parco si verifica sempre la perfetta funzionalità di tutte le attrazioni). Un altro aspetto critico relativo al comportamento degli utenti riguarda i genitori che non vigilano sui figli: anche in questo caso non abbiamo altri strumenti oltre alla formazione del personale e alla cartellonistica, con l’obiettivo di sensibilizzare i genitori a un maggior controllo.

Il nostro personale è infatti composto da oltre 200 addetti di cui 80 per la sicurezza, come previsto per legge è sempre presente un medico e un’infermiera (il parco non apre se il medico non è presente). Ogni area del parco è presidiata da un operatore in collegamento radio con la direzione, gli addetti alla sicurezza conoscono la classificazione degli infortuni e, in base alla chiamata del codice, si attivano una serie di procedure.”

Lionello Ambrosi Responsabile della Direzione Industriale del gruppo A&T Europe–Piscine Castiglione, è vicepresidente della Commissione Impianti ed Attrezzi Sportivi e Ricreativi dell’UNI e coordinatore dei gruppi di lavoro Piscine e Acquascivoli. Impegnato nella normazione europea del settore piscine nell’ambito del CEN e dell’ISO.

Scopo del risk assessment è esaminare gli aspetti della gestione della piscina che potrebbero causare danni alle persone per poter individuare soluzioni adeguate (foto di Aquapark)

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primo piano sicurezza

“Il personale deve vigilare sul comportamento degli utenti non solo durante l’utilizzo delle attrazioni, ma anche durante l’intera permanenza nel parco.” Dott. Muccioli (foto di Piscine Castiglione)

VISTO DA VICINO

Enrico Muccioli Laureato in Giurisprudenza e abilitato alla professione di Avvocato, da giugno 2010 è Direttore della società Idrorama S.r.l., società di gestione del parco acquatico Aquafan.

VISTO DA VICINO

Luciano De Nardellis Laureato in ingegneria meccanica, nel 1992 ha progettato e realizzato il parco acquatico Aqualand del Vasto, di cui è amministratore dal 1995.

Ing. De Nardellis, qual è la vostra esperienza in tema di sicurezza? “Il nostro parco, Aqualand del Vasto, ha dimensioni più ridotte rispetto Aquafan, ma può arrivare comunque a una capienza di 5000 presenze nei giorni di punta. La mia esperienza in Aqualand ha avuto inizio come progettista di questo parco che, dunque, conosco molto bene dal punto di vista tecnico. La prima considerazione riguarda la location del parco, che influisce sul tipo di clientela: mentre Aquafan è frequentato da molti giovani che fanno “la giornata della vita” noi abbiamo presenze soprattutto di famiglie in gita fuoriporta. Questo comporta un diverso approccio al parco e alle sue attrazioni; è infatti importante conoscere innanzitutto la tipologia di cliente per cercare di identificare e prevenire quelli che potrebbero essere comportamenti a rischio. Dal punto di vista procedurale anche noi attuiamo la verifica preventiva degli impianti prima di aprirli, personalmente fotografo tutto, ogni giorno, per creare una documentazione dello stato delle attrazioni, dei percorsi, delle aree verdi ecc., sia prima sia dopo l’uso, a chiusura dell’impianto. Ovviamente anche per noi vale l’obbligo di presenza del medico prima dell’apertura del parco. Il nostro team è composto da 120 addetti circa e, in base alla mia esperienza, anch’io reputo che ci sia necessità di un’adeguata formazione del personale. È estremamente difficile determinare le caratteristiche fisi-

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che e psichiche dell’utente nel tentativo di anticiparne le intenzioni: se individuiamo utenti che non sono in grado di fare certe attrazioni, cerchiamo di parlagli e sensibilizzarli al rispetto della regola.” Quali misure adottate per individuare elementi di rischio? “Per cercare di prevenire gli incidenti, ogni giorno facciamo un’analisi ponderata del rischio in tutte le aree del parco, sulla base della casistica di infortuni verificatisi. Ad esempio, una problematica rilevata di frequente era l’urto del tallone sul fondo della vasca, a seguito della scivolata: abbiamo modificato il fondo della piscina introducendo un tappeto morbido e il risultato è stato la diminuzione da 8 a 1 incidenti annuali. Un altro fattore di rischio è la scivolosità dei pavimenti: abbiamo analizzato la rugosità delle nostre pavimentazioni con una ditta specializzata e l’adozione di una polvere di gomma cosparsa sulla pavimentazione ci ha permesso di ottenere buoni risultati. Quando invece si verifica un incidente, oltre ad attivare le classiche misure di soccorso, abbiamo istituito anche una figura che non fa parte del team di soccorso ma che è incaricata di osservare le dinamiche relazionali tra l’infortunato e i suoi amici/ parenti, dal quale otteniamo utili informazioni per la gestione generale dell’evento. Inoltre, poiché sappiamo che, tra le varie attrazioni, la discesa su gommoni è potenzialmente la più rischiosa, ci stiamo

attrezzando anche con telecamere che riprendano la scivolata per verificare se l’incidente è causato da utilizzo improprio e comportamento errato. Per quel che riguarda la presenza di bambini, anche noi abbiamo verificato che si tratta di un’utenza potenzialmente critica: spesso i genitori, sapendo che nel parco c’è il controllo degli addetti, ritengono che non sia necessario vigilarli e questo, ovviamente, è errato. Per evitare situazioni di rischio il nostro regolamento prevede il divieto di entrata ai minori di 12 anni non accompagnati da adulti”.

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: piscina sezione: news titolo: Aquafan e Aqualand del Vasto: esperienze a confronto.

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: piscina sezione: news titolo: La sicurezza nelle piscine e nei parchi acquatici.



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primo piano leggi e norme

Le convenzioni per la gestione degli impianti sportivi (parte seconda) Le convenzioni per la gestione degli impianti sportivi (analizzate in dettaglio nel numero scorso) nascondono aspetti critici da non sottovalutare e da risolvere tempestivamente. Vediamo come.

È fondamentale, sia per la parte concedente sia per l’associzione titolare della concessione, conoscere in dettaglio le criticità che possono venire a verificarsi

Abbiamo esaminato nel numero precedente (si veda Sport Industry Magazine n°3, pagina 36 o nel canale Sport & Fitness di www.sportindustry.com) quali siano le modalità attraverso le quali le pubbliche amministrazioni, proprietarie di un impianto sportivo che intendono concedere in gestione a terzi, possano individuare i soggetti concessionari. Abbiamo ricordato come il comma 25 dell’art. 90 della legge 289/02 preveda che, in tale situazione, si debba “preferire” l’assegnazione alle società e associazione sportive dilettantistiche. In questa “seconda parte”, ci soffermeremo, invece, sui contenuti di queste convenzioni, evidenziando e analizzandone alcune criticità.

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Ordinaria e straordinaria manutenzione

È d’uso che la parte concedente riservi alla propria competenza la straordinaria manutenzione delegando quella di carattere ordinario alla società o associazione sportiva dilettantistica titolare della concessione. Se tale distinzione appare, sotto il profilo formale, priva di controindicazioni, esaminandola sotto l’aspetto sostanziale emergono diverse criticità. Non vi è dubbio che la pulizia di un vetro, lo sgombero dalla neve o la sostituzione di una lampadina debbano ritenersi attività di manutenzione ordinaria. Ma un conto è svolgerle in una casa privata e nel proprio giardino, altro avendo a che fare con vetri

di Giudo Martinelli

o lampade collocate a decine di metri da terra e, spesso, con l’acqua della piscina sotto o dover sgomberare da una abbondante nevicata un campo di calcio o una pista di atletica. Diventa allora opportuno, in primo luogo, acquisire la consapevolezza dei “costi” di tali manutenzioni con particolare riguardo alla eventuale necessità di utilizzo, per la loro esecuzione, di macchine operatrici e delle condizioni di sicurezza nelle quali gli operatori dovranno svolgere il loro lavoro. In tal senso si dovrà/potrà chiarire in convenzione se, eventualmente, tali forme di manutenzione, anche se di carattere ordinario, possano rimanere a carico del concedente o, comunque, se il concessionario potrà, per la loro esecuzione avvalersi del parco


primo piano leggi e norme

25 VISTO DA VICINO

Guido Martinelli è avvocato e docente a contratto presso le Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al Coni, è autore di numerose pubblicazioni.

macchine operatrici di proprietà dell’amministrazione concedente.

Divieto di subconcessione

Spesso (e sicuramente in modo coerente con le metodiche pubbliche di scelta del contraente) viene introdotto in convenzione un divieto di “subaffitto”. Se tale norma appare coerente in relazione alla destinazione principale, di carattere sportivo, dell’impianto, assume una veste oltremodo penalizzante per le eventuali attività accessorie, quali, ad esempio, la gestione del posto di ristoro, il punto vendita per le attività di merchandising, la gestione della pubblicità tabellare all’interno dell’impianto. Attività per le quali, la società o associazione sportiva dilettantistica aggiudicataria, potrebbe non avere al proprio interno le risorse umane ed economiche per la gestione di tali settori. Ne deriva l’opportunità, sia pure con una doverosa clausola di gradimento, che la convenzione autorizzi, per tali attività accessorie, la possibilità della sub concessione. Sarà opportuno che sia chiarito se il posto di ristoro eventualmente esistente all’interno dell’impianto sia già dotato di idonea autorizzazione alla somministrazione di cibi e bevande aperto al pubblico.

La messa a norma dell’impianto

Spesso troviamo inserite in convenzione affermazioni del seguente tenore: “l’impianto viene concesso in uso nello stato di fatto e di diritto in cui si trova”; oppure: “l’impianto è stato verificato dal concessionario e giudicato dal medesimo idoneo all’utilizzo preposto”. Tali affermazioni spesso nascondono potenziali assenze di messe a norma dell’impianto sotto il profilo idraulico o elettrico o di parte di esso e si appalesano quale un tentativo di trasferire tale onere dal concedente al

concessionario. È opportuno, pertanto, che ove e se ci si trovasse in una situazione di questo genere, il concessionario possa svolgere le opportune verifiche al fine di verificare quale possa essere il costo del ripristino a regola d’arte di queste eventuali carenze presenti nell’impianto.

PER APPROFONDIRE: www.sportindustry.com canale: sport & fitness sezione: news titolo: La gestione degli impianti sportivi, aspetti controversi.

I contributi del concedente

Il concedente, a fronte degli impegni assunti dal concessionario si impegna ad erogare un “contributo”. Va chiarito che tale importo è inquadrabile tra i cosiddetti contributi corrispettivi di cui all’art. 143 secondo comma lett. b) del testo unico delle imposte sui redditi. Caratteristica “atipica” di detti contributi è che sono stati “decommercializzati” ai fini delle imposte sui redditi (pertanto non dovranno essere considerati componenti positivi ai fini della formazione del reddito del percipiente) ma restano soggetti ad Iva. Ossia dall’importo previsto in convenzione dovrà essere scorporata (e versata con le modalità di assolvimento di tale imposta d’uso per la concessionaria) l’imposta.

Il c.d. volontariato sportivo

Al fine di essere garantito sulla corretta gestione dell’impianto, spesso l’amministrazione aggiudicataria chiede precise garanzie sull’inquadramento delle risorse umane utilizzate all’interno dell’impianto. È chiaro che se e ove ci si trovasse di fronte a tale previsione, le risorse umane utilizzate dovranno avere una “precisa” professionalità e, pertanto, nei loro confronti non potrà trovare applicazione la disciplina sui compensi agevolati prevista dall’art. 67 primo comma lett. m) del testo unico delle imposte sui redditi. Si ricorda che, ai fini previdenziali, gli addetti agli impianti sportivi dovranno sempre essere iscritti, come ente previdenziale, all’Enpals.

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primo piano mercato

Gran Bretagna, lo sport riparte dalle Olimpiadi A poco più di un anno dai Giochi, il mondo sportivo britannico sta attraversando una fase alquanto delicata. Due interessanti studi pubblicati da Sport England ci permettono di fare il punto sull’andamento di questo mercato nel corso degli ultimi 25 anni. Ed evidenziano come l’appuntamento del 2012 potrebbe rappresentare il punto di svolta per la ripresa del settore.

“I Giochi rappresentano un’opportunità unica: il fattore chiave per trainare la crescita del mercato sportivo negli anni a venire.” Sport England (foto di ODA)

Con i riflettori accesi sulle Olimpiadi del prossimo anno – e un orologio digitale che segna il conto alla rovescia nel bel mezzo di Trafalgar Square a Londra – lo sport in Gran Bretagna è oggi un tema più “caldo” che mai. Soprattutto se si considerano non solo gli oltre 9 miliardi di sterline (più di 10 mld di euro) stanziati dal governo per l’evento, ma anche le forti tensioni legate ai tagli annunciati per sanare il deficit di bilancio del Regno Unito. Il momento appare quindi decisamente opportuno per fare il punto sullo stato del settore. Per ricostruirne i trend passati e cercare di capirne le attuali direzioni di sviluppo abbiamo utilizzato i dati pubblicati alcuni mesi fa da Sport England, l’ente governativo che promuove la pratica sportiva Oltremanica. L’indagine, che ha analizzato l’andamento

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del settore in Gran Bretagna fra il 1985 e il 2008, fa emergere due interessanti aspetti. Innanzitutto, il tasso di crescita del mercato sportivo nel periodo in esame è stato nettamente superiore a quello registrato dall’economia britannica nel suo insieme. In secondo luogo, l’impatto della crisi sul settore è stato meno drammatico di quanto ci si sarebbe potuto aspettare.

1985-2008: il settore vola alto

Condotto dallo Sport Industry Research Centre (SIRC) della Sheffield Hallam University, lo studio pubblicato da Sport England ha messo in evidenza che nel 2008 il valore del mercato sportivo si è assestato sui 16,668 miliardi di sterline (quasi 19 miliardi di euro). Si tratta di un incremento del 140% rispetto al

di Andrea Muzzarelli

1985. Un valore nettamente superiore alla crescita (sempre in termini reali) del PIL nazionale nello stesso periodo (+97%). Sempre nel 2008, la spesa complessiva nel settore sportivo è stata di 17,384 miliardi di sterline (19,66 mld di euro), e anche in questo caso l’aumento rispetto al 1985 è stato considerevole (+138%). Il numero di persone che lavorano nel settore ha raggiunto le 441mila unità (+45,1% rispetto all’85), pari all’1,8% del totale della forza lavoro in Gran Bretagna. I 3/4 degli occupati sono nell’area commerciale, mentre il 13% lavora nel settore pubblico. L’area di Londra è quella che dà il maggior contributo al valore complessivo di questo mercato. Ma la regione che si distingue per la più elevata spesa pro capite annua (404 sterline, contro una media nazionale di 338) è quella orientale.


primo piano mercato

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Gli anni Duemila: un decennio sono i fattori principali che hanno mag- sia lontano l’obiettivo di arrivare a coingiormente contribuito a questo risultato: volgere 7,815 milioni di persone entro il in controtendenza Nel periodo compreso fra il 2003 e il 2008, la spesa complessiva in attrezzature sportive è cresciuta, a prezzi costanti, del 6,9%, mentre fra il 2000 e il 2008 il livello di occupati nel settore è aumentato del 20,7%. Persino negli anni precedenti la grande crisi finanziaria, tra il 2005 e il 2008, il numero di lavoratori è cresciuto del 2%. E nello stesso periodo, il PIL generato dallo sport ha conosciuto un incremento dell’8%. Non solo: la recessione ha lasciato pressoché invariato il livello complessivo dei consumi rispetto al 2005. Nel caso specifico dell’abbigliamento e delle calzature, il 2008 ha persino segnato una crescita del 4% rispetto all’anno precedente, portando il valore di questo segmento a 3,5 miliardi di sterline, reso possibile anche dal ribasso dei prezzi. Ancora nel 2008, il mercato delle attrezzature sportive è cresciuto, in termini reali, dell’1,5% rispetto al 2007, e i prodotti si sono distinti per un trend più positivo rispetto ai servizi, che si sono rivelati più vulnerabili alla recessione. Se si esamina la composizione della spesa complessiva nel 2008, si scopre che i segmenti ad avere avuto il maggiore peso sono stati l’abbigliamento e le calzature (24%), le quote di iscrizione e partecipazione ai centri sportivi e alle varie discipline (18%) e le scommesse (17%). Tutti questi dati dimostrano come l’andamento del mercato sportivo nello scorso decennio sia stato almeno in parte in controtendenza (soprattutto fra il 2005 e il 2008) rispetto ai trend al ribasso che hanno caratterizzato l’economia del Regno Unito. Secondo Sport England, tre

l’abolizione dell’imposizione fiscale diretta sulle scommesse, gli investimenti legati alle Olimpiadi e la politica pubblica di sostegno alla pratica sportiva. Non solo: secondo l’agenzia governativa, questa resilienza è anche la prova concreta del fatto che ormai «un numero crescente di cittadini considera la pratica sportiva più come una necessità che come un lusso.»

2009-2011: obiettivi mancati

Il quadro dipinto da Sport England si fa tuttavia meno positivo se si esamina quello che è successo negli ultimi due anni. In termini di partecipazione alla pratica sportiva, gli obiettivi fissati per il 2012 dal precedente governo in carica difficilmente potranno essere raggiunti: ad ammetterlo è stato, poche settimane fa, il segretario dei Giochi Olimpici Jeremy Hunt. In un recente passato, i Labour guidati da Gordon Brown si erano infatti riproposti di far leva sull’evento per spingere un milione di persone in più a praticare sport tre volte alla settimana. Ma a poco più di un anno dalla scadenza questo traguardo – giudicato da alcuni operatori fin troppo ambizioso – sembra ormai irraggiungibile. A dimostrarlo è un’altra indagine (Active People Survey) condotta dalla stessa Sport England e pubblicata lo scorso marzo. Nel periodo compreso fra il gennaio 2010 e il gennaio 2011, gli individui adulti di età pari o superiore ai 16 anni che hanno praticato un’attività sportiva di moderata intensità per circa mezz’ora tre volte alla settimana sono stati 6,881 milioni. Questo dato mostra chiaramente quanto

2012/13. Nel confronto con il 2007/08 si rileva anche come l’unica fascia di età in cui la partecipazione è cresciuta sia quella che va dai 35 ai 54 anni (+0,4%). Per quanto riguarda le singole discipline, si è registrato un generale calo di partecipazione che ha interessato sport molto popolari come nuoto (-0,58%), calcio (-0,24%), tennis (-0,18%) e golf (-0,30%). Tra le discipline importanti solo l’atletica è cresciuta dello 0,55%. Bisogna tuttavia considerare che l’indagine ha escluso la popolazione di età inferiore ai 16 anni: l’inclusione di bambini e adolescenti – come precisa David Minton, amministratore delegato della Leisure Database Company – darebbe probabilmente un quadro più positivo della situazione.

Verso le Olimpiadi

Come emerge dai dati appena presentati, il mercato sportivo britannico si trova oggi a fare i conti con diversi problemi. Il segretario Jeremy Hunt ha promesso che dal 2013 il governo concentrerà le proprie risorse sul maggiore coinvolgimento della fascia più giovane della popolazione. Ma la carta più importante che il Regno Unito può giocare in questo momento è rappresentata dalle Olimpiadi. Come si legge nelle conclusioni dell’indagine condotta da Sport England, «i Giochi rappresentano un’opportunità unica per ampliare il numero dei praticanti e mettere a fuoco le migliori politiche da attuare. E, potenzialmente, sono il fattore chiave per trainare la crescita del mercato sportivo negli anni a venire».

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PER UN TRATTAMENTO PROFESSIONALE Una nuova tecnologia per combattere cellulite e adiposità localizzata: Med Contour, il nuovo sistema ultrasonico efficace e sicuro pro. posto da General Project Med Contour lavora con un doppio ultrasuono modulabile in bassa frequenza, che concentra la sua azione esclusivamente sull’area da trattare, offrendo così trattamenti sicuri e risultati eccellenti, visibili fin dalla prima seduta. Lo speciale manipolo per il linfodrenaggio infatti, grazie alla tecnologia vacuum, solleva il pannicolo adiposo affinché la profonda azione degli ultrasuoni si concentri solo sulla porzione di tessuto da trattare. Med Contour può essere utilizzata in ogni parte del corpo, a esclusione del viso. Usarla è semplice, si può scegliere tra 46 programmi preimpostati oppure, per operatori esperti, impostare direttamente la modalità, la potenza e la modulazione prescelta. Per approfondire: MED CONTOUR

TUTTO IN UNO È finalmente possibile ascoltare la propria musica preferita, tracciare il proprio percorso con il GPS, restare “connessi con il mondo”, aggiornare il proprio stato su Facebook e monitorare la propria frequenza cardiaca contemporaneamente. In quale modo? Semplicemente utilizzando il proprio smartphone! Tutto ciò è possibile grazie al ricevitore 60beat proposto da Hosand Technologies, che cattura il segnale dal dispositivo MINIcardio (o da una fascia standard) e lo invia all’iPhone. Utilizzare 60beat è semplice: basta inserire il ricevitore nel jack destinato agli auricolari dell’iPhone o dell’iPad (presto il dispositivo sarà compatibile anche con i sistemi Android, Blackberry e simili) per attivare l’App relativa alla frequenza cardiaca. Per approfondire: canale Complementi


scelti per voi novità dal mercato

UN GRIP D’EFFETTO

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IN ASSENZA DI DISPERSIONI Europlast presenta la nuova pressostruttura a doppia membrana Energy, con intercapedine calibrata e appositi distanziatori interni che mantengono una distanza costante tra le due membrane (40 cm su tutta la superficie), all’interno delle quali viene soffiata aria proveniente dal generatore di aria calda, di nuova generazione, a scambio diretto. Il contatto tra le due membrane avviene solo a terra, in corrispondenza della saldatura delle patelle esterna e interna e dell’asola di ancoraggio. Le tubazioni (tessili di immissione e di emergenza) e la ripresa dell’aria calda del generatore sono coibentate con doppia membrana appositamente distanziata. La realizzazione elimina pertando gran parte dei ponti termici normalmente presenti nelle doppie membrane tradizionali, contenendone le dispersioni termiche. Per approfondire: ENERGY

Emblema per antonomasia degli sport “estivi”, il beach volley vive in questa stagione il suo momento d’oro. Agli amanti di questo sport, Cor Sport, azienda trevigiana che si è ritagliata una posizione di rilievo nel mondo dell’accessorio sportivo, propone dei palloni in materiale extra morbido che non assorbono umidità, pensati per garantire una maggior sensibilità al tocco e quindi un grip migliore specialmente in fase difensiva. Questo morbido rivestimento esterno Soft Touch, disponibile nei colori “solari” giallo, verde, fucsia e arancio, è quello che di fatto permette una maggiore spettacolarità di gioco, aumentando la facilità di controllo in fase difensiva e rendendola invece più difficile in attacco. La speciale cucitura a mano, oltre a potenziare ulteriormente il grip, garantisce anche una migliore tenuta della pressione di gonfiaggio. Per approfondire: canale Sport & Fitness

IL BASKET, IN COMODITÀ!

OCCHIALINI NUOTO CUFFIE IN SILICONE CUFFIE IN POLIESTERE TAVOLETTE PULL BUOY CORSIE GALLEGGIANTI BLOCCHI DI PARTENZA COPRISCARPE

L’azienda Ceta ha di recente installato un totale di 446 sedute (414 per gli spettatori e 32 per Players) all’interno della Sala Sport Arena, ampliando la propria presenza nel settore sportivo internazionale. In dettaglio, sono state installate 4 tribune classe TM6 su panchette, due di lunghezza 5,25 m con 56 posti/cad e 2 di lunghezza 7,60 m con 86 posti/cad. Due le tribune telescopiche installate, classe TM3 di larghezza pedata 0,70 m, alzata gradone 0,40 m e 39 posti a sedere su tre file (con sedili Game di interasse di 0,45 m). Nella zona VIP, l’azienda ha fornito 52 poltroncine modello All Stars, con posti a sedere su due file. Lo stesso modello è stato inserito anche nella zona Players, con 32 posti a sedere.

DEPA SRL VIA TOLOTTI 2/B - 25040 ESINE (BS) T. 0364 360260 - F. 0364 360657 www.depasport.com - sport@depasport.com

Per approfondire: canale Sport & Fitness sportindustry_171_236.indd 1

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scelti per voi novità dal mercato

MILLE PREGI. UNA COPERTURA

Una copertura che si distingue per il raffinato aspetto estetico, composta da travi assemblate a formare una struttura di tipo “reticolare spaziale monostrato”, formata da grigliati reticolari continui. È la copertura geodetica monostrato in legno lamellare realizzata da Fadini, una struttura componibile molto duttile che può assumere le forme più disparate: rettangolare o quadrata, ma anche a cupola. Può essere allargata, ristretta, addirittura montata altrove anche dopo 5/10 anni. Senza contare che non esistono limiti dimensionali in quanto, partendo dallo snodo e in base alla lunghezza delle aste (dopo un attento computo eseguito da un geometra strutturale), si può imprimere alla struttura la dimensione desiderata.

PAVIMENTAZIONI DA COMPETIZIONE

Nuova frontiera del pattinaggio agonistico su sintetico: Rollertop Competition, un sistema (già omologato dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) di pavimentazione in resina di ultima generazione, progettato dal Laboratorio Ricerca&Sviluppo dell’azienda Casali per lasciare agli atleti la massima libertà di espressione sportiva in rettilineo. Lo speciale compound polimerico alla base del Rollertop assicura alla superficie un’ottima scorrevolezza e un’aderenza calibrata in cur-

Per approfondire: canale Complementi

DA ESTERNO A INTERNO

va, fattori essenziali per ottenere performance di massimo livello sia in velocità, con i pattini in linea, sia nel movimento artistico, con i pattini quad. Proprio su una pista in Rollertop si sono disputati gli ultimi Campionati Italiani di Pattinaggio Corsa su Pista, con grande apprezzamento da parte degli atleti e della FIHP che l’ha già scelto per i prossimi Campionati Europei di Pattinaggio Corsa su Pista Cadetti e Juniores che si svolgeranno a Pollenza dal 16 al 18 luglio 2011. Per approfondire: canale Sport & Fitness

LA FORZA DEL BORDO

ARREDI SU MISURA

Poter sfruttare una grande piscina esterna anche in primavera e in autunno. Questa l’esigenza espressa dall’Heaven Sporting Club, un grande centro per lo sport e per il benessere situato a Roma. La struttura, oltre ai campi da calcio e calcetto, area benessere e palestra, dispone infatti di due piscine: una interna e una esterna. Quest’ultima, una vasca di 16 x 25 m, veniva utilizzata solo durante la stagione estiva come alternativa a quella interna. Grazie all’installazione di una copertura telescopica, il modello Energy Plus 240 di , la piscina è ora utilizzaA. di Arcobaleno bile dall’inizio della primavera fino all’autunno inoltrato. La copertura è stata progettata su misura in modo da consentire un agevole passaggio lungo tutto il perimetro della vasca, ed è stata collegata all’edificio e ai locali tecnici tramite due tunnel telescopici, sempre realizzati dall’azienda.

Nuova griglia DEPA modello GR. 85: una griglia stampata in PP con elementi paralleli al bordo vasca, spessore 25 mm laterale e 30 mm centrale. Espressamente progettata per l’impiego nelle piscine con canalette lineari, GR. 85 è una griglia pesante (non galleggia perché con peso specifico superiore a 1) e molto resistente, grazie alle 24 nervature di supporto ogni metro. Questo numero elevato di nervature consente di avere una portata molto elevata: oltre 300 Kg concentrati su una superficie di 80×80 mm senza subire deformazioni permanenti. La griglia GR. 85 è prodotta in colore bianco, ma a richiesta è possibile realizzarla in vari colori.

Tradizione e innovazione, calore e minimalismo, eleganza e “sportività”. Queste le caratteristiche principali della linea Fit. Interiors di , che garantisce qualità e design negli ambienti spoGruppo P&G gliatoio e reception di Centri Fitness e Wellness, Spa, Golf e Country Clubs. Ogni arredo acquisisce, a seconda della destinazione d’uso, una personalità diversa, progettata su misura in base all’ambientazione e all’immagine che ogni realtà richiede. Non più “armadi”, quindi, ma soluzioni di arredo complete che mettono in risalto l’unicità di ogni singolo ambiente. Da sottolineare, infine, i materiali utilizzati per tutti gli arredi: Gruppo P&G è l’unica azienda europea del settore a utilizzare pannelli con certificazione europea E0, con basissimo contenuto di formaldeide come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nell’immagine: lo spogliatoio realizzato dall’azienda all’interno del “G Club Fitness & Spa”, a Milano. Per approfondire:

ENERGY PLUS 240

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Per approfondire: ARREDI G CLUB

Per approfondire:

GR. 85


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NASCE VIRTUAL TRAINER Uno strumento brevettato che consente di monitorare in tempo reale le prestazioni in allenamento del nuotatore. Si chiama Virtual Trainer e consente di memorizzare ogni tipo di programma e ritmo di allenamento e di inviarlo a un circuito di Led, protetto da una guaina waterproof, di lunghezza pari alla misura della vasca utilizzata per l’allenamento. La striscia con il circuito Led può essere posizionata sul fondo della piscina, se di profondità costante, oppure collocata in superficie in corrispondenza della corsia frangionde. All’inizio della sessione di allenamento il sistema inizia a inviare alla striscia impulsi programmati, che illuminano i Led nel tempo predeterminato e per il numero di vasche previsto. L’atleta vede il flusso di luci e può rendersi conto in tempo reale se il ritmo che sta tenendo è coerente con quello programmato oppure se è in anticipo o in ritardo. . Distribuito da Piscine Castiglione

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UN BAGNO TURCO “INCORNICIATO” Philippe Starck crea per Duravit “St.Trop”, la nuova cabina doccia con funzione bagno turco dal design originale. La porta della cabina doccia è infatti incorniciata come un grande dipinto: la parete di fondo è bianca e funge da tela, mentre l’utilizzatore diventa il soggetto stesso del quadro e completa l’immagine. Anche lo sgabello, realizzato in materiale resistente alle alte temperature, riprende il motivo artistico, costituendo lui stesso una vera e propria scultura. La struttura della cabina occupa solo un metro quadrato di superficie: un’unità di comando attiva il bagno di vapore e l’interno della cabina raggiunge rapidamente una temperatura tra i 42 e i 50 gradi, con un’umidità del 100%. Per l’illuminazione, Starck ha scelto la soluzione lineare di una barra luminosa installata nel tetto, mente la “cornice” è personalizzabile in tutte le finiture Duravit: 27 colori per soddisfare qualsiasi esigenza. Per approfondire: canale POLIMPIANTI - SPORT INDUSTRY 171x236_POLIMPIANTI - SPORT INDUSTRY 171x236 13/04/11 10:38 Pagina 1 Wellness

Avvolgitori Polimpianti. Una signora piscina.

Per approfondire: VIRTUAL TRAINER

POLIVALENZA IN CAMPO

Avvolgitori Rollmatic a colonna

Moltissimi colori, anche “fashion”, per pavimentazioni sportive polivalenti, ideali per disegnare con estrema facilità le aree gioco nei differenti sport. Ci riferiamo a Gripper, la piastrella in polipropilene stabilizzato ai raggi UV ad elevata resistenza meccanica brevettata da Geoplast. La piastrella può essere posata all’interno o all’esterno e l’eventuale rimozione è semplice e veloce. Perfetto per la realizzazione di campi da basket, volley, calcetto, tennis, superfici da ballo o aerobica. Gripper è il supporto ottimale per la realizzazione di superfici dedicate ad attività ricreative e sportive, non richiede particolari sottofondi per essere posato e diventa la scelta vincente, soprattutto nel periodo estivo quando le richieste di spazi di questo genere, spesso momentanei, si moltiplica. Gripper consente la realizzazione di fondi stabili e resistenti alle sollecitazioni, come salti o rimbalzi, senza condizionare l’attività in corso.

Pannelli solari Heliocol

Coperture Wincogrill

Pulitori Dolphin Wave

Polimpianti. La tua piscina si fa più bella di te. Il piacere di vivere all’aria aperta a contatto con la natura carica di colori e profumi. Godersi momenti di felicità e dedicare più tempo agli amici. Polimpianti ha pensato a tutto questo, con le coperture che allungano la stagione dei bagni e Dolphin che mantiene la piscina pulita e l’acqua cristallina. Punti vendita in tutta Italia: per informazioni chiama il Numero Verde 800.508360 V i a P i a v e, 1 7 4 - 2 1 0 2 2 A z z a t e ( VA ) - Te l . 0 3 3 2 4 5 7 7 2 7 - F a x . 0 3 3 2 4 5 9 1 2 6 - w w w. p o l i m p i a n t i . i t

Per approfondire: canale Sport & Ftness

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DI ULTIMA GENERAZIONE

ATTIVITÀ DI GRUPPO SOTTO CONTROLLO

Eurosquash presenta Mondoturf, una pavimentazione in erba artificiale di ultima generazione, composta da fibre di polietilene di lunghezza minima 40 mm realizzate in monofilamento estruso, antiabrasive ed estremamente resistenti all’usura grazie a uno speciale trattamento anti-UV. Tessute con 8 monofili (4 fili verde chiaro e 4 fili verde scuro) per inserzione su supporto drenante in polipropilene/polipropilene rivestito in poliuretano, per aumentare la forza di strappo del ciuffo che dovrà risultare non inferiore a 50N. La particolare forma dei fili, con struttura semiconcava con 3 nervature asimmetriche, conferisce agli stessi eccezionale resilienza e ottima durata. L’intaso di stabilizzazione è costituito da sabbia silicea, lavata a spigolo arrotondato di opportuna granulometria.

GXM, acronimo di “Group Exercise Module”, è il frutto dell’ormai consolidata partnership tra Byteware, azienda produttrice del software gestionale TO.M.M.YS., e Igor Castiglia, affermato professionista del settore fitness. La forza di questo modulo – perfettamente integrato nel software gestionale TO.M.M.YS. – risiede nella capacità di pianificare, strutturare e monitorare, in modo semplice e pratico, le Per approfondire: canale Sport & Fitness

AAA PALESTRE CERCASI

Per approfondire: canale Complementi

RASOR: UNA STORIA DI SUCCESSI Con oltre sessant’anni di esperienza nel campo tessile, Rasor è riuscita a “ritagliarsi” uno spazio di rilievo all’interno del mercato sportivo. Il merito è della linea SportLine, prodotta dall’azienda: una gamma completa di utensili elettrici da taglio professionali per erbe sintetiche sportive/ornamentali e pavimentazioni sportive indoor/outdoor. Ideali per posatori e produttori, i prodotti della linea Rasor SportLine riducono drasticamente i tempi di realizzazione, migliorando la qualità della posatura e la comodità del lavoro degli addetti alla realizzazione. Qualità che hanno permesso al prodotto di posizionarsi egregiamente sul mercato, riuscendo a ottenere referenze di grande prestigio. Tra le aziende partner di Rasor figurano infatti nomi di prestigio quali Mondo Italia, Mondo Iberica, Hellas Construction, Tarkett, Italgreen, nomi di rilievo nel panorama internazionale del settore sportivo.

Come si cerca un fitness club o un centro benessere nei dintorni della propria abitazione o del posto di lavoro? Una soluzione potrebbe essere consultare il caro vecchio elenco telefonico. Ma chi possiede un iPhone o un iPad può ora risparmiarsi la fatica di consultare il grande e scomodo volume. Non dovrà fare altro che scaricare l’app Imago: Cerca Palestre, la prima applicazione appositamente realizzata per la ricerca di centri fitness, centri benessere, SPA e dei servizi correlati. Grazie a questo app è possibile sapere, in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi, qual è il club più vicino e dove è possibile trovare il servizio desiderato. Ma non è tutto. Questa applicazione può essere utilizzata dai club per promuovere gli eventi organizzati, pubblicizzare le offerte in corso, indicare la programmazione dei corsi e presentare tutti i servizi disponibili. Aderire è facilissimo e gratuito: è sufficiente compilare un semplice modulo. Per approfondire: canale Complementi

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attività di gruppo proposte dai club. GXM è in grado di gestire molteplici valori quali, ad esempio, il totale soci, gli ingressi giornalieri e la capacità massima teorica delle sale in relazione alle fasce orarie: consente di “scattare una fotografia” quotidiana dell’efficienza, anche economica, del servizio corsi collettivi, fornendo uno strumento prezioso ai settori tecnico, commerciale e manageriale.

Per approfondire: SPORTLINE

ANGELEYE = SICUREZZA AngelEye, l’innovativo sistema antiannegamento Made in Italy dotato delle migliori tecnologie nel campo dell’intelligenza artificiale, con videocamere di nuovissima tecnologia capaci di elaborare le immagini in formato digitale, da oggi è ancora più sicuro, grazie alla nuova funzionalità di Controllo Accessi alle piscine. Per scongiurare il pericolo di annegamento in vasche non presidiate o chiuse al pubblico, sia in ambito diurno che notturno, è stata realizzata una funzionalità di controllo perimetrale. Un accesso alle piscine, sia coperte sia all’aperto, in fasce orarie non autorizzate, genera un allarme raggiungibile dal personale di assistenza ai bagnanti oppure, tramite comunicazione telefonica, anche al personale addetto alla sicurezza dell’impianto.

Per approfondire: canale Piscine


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BIODESIGN: TUTTA UN’ALTRA PISCINA

VOGLIA DI OUTDOOR

Si chiama “Piscine Biodesign” ed è la nuovissima tecnologia, creata e brevettata da API Italia, grazie alla quale è possibile creare piscine sagomate per assecondare le esigenze di balneazione del committente, integrate al meglio nel contesto paesaggistico. Tutto questo grazie al modellamento dello scavo, sagomato con diverse profondità in modo da creare spiagge, zone bagnasciuga, sedute sommerse e rivestito con uno speciale tessuto protettivo: un telo impermeabilizzante elastico (+150%) e di particolare durata, che asseconda gli assestamenti del terreno e non comporta alcun problema dovuto a corrosione, raggi UV o ghiaccio. Sopra lo strato impermeabilizzante è posto il rivestimento strutturale in marmo, plasmato a mano su un sistema di reti strutturali, e una finitura naturale in marmo e resina epossidica. Nell’immagine: la piscina vincitrice di Italian Pool Award 2011, nella categoria “residenziale outdoor, forma libera”.

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ROCCE PIÚ VERE DEL VERO

Presentate in anteprima durante l’ultima edizione di ForumClub/ForumPiscine, le nuovissime attrezzature per il risveglio muscolare di Paradiso Gonfiabile. Attrezzi per il fitness concepiti secondo il principio scientifico della meccanica nana e cinetica, che consentono di lavorare con il peso e la forza del proprio corpo. Queste attrezzature sono espressamente progettate per l’attività fisica all’esterno e si rivelano ideali per l’utilizzo in stabilimenti balneari, hotel, villaggi turistici, centri benessere e sportivi, club e palestre. Nell’immagine: Sky Stepper, una pedana che permette di simulare la corsa utilizzando al contempo gli arti superiori, grazie alle pratiche maniglie. Utile per riattivare la circolazione degli arti superiori, inferiori e del bacino, rafforza i muscoli e ha importanti benefici a livello cardiopolmonare.

Con un’esperienza ultradecennale nella progettazione e realizzazione di ambienti si è speciascenografici, Pianeta Rocce lizzata nella produzione in proprio di Rocce Artificiali. Rocce realizzate completamente a mano, ottenute dall’unione di scocche monolitiche in G.F.R.C. e costruite su stampi ricavati da rocce naturali. L’insieme di questi processi, uniti a una tematizzazione a fresco e successiva scolpitura, rende il prodotto resistente nel tempo e protetto dall’aggressione degli agenti atmosferici. La coloritura avviene grazie a resine atossiche Oikos, un materiale che dona alle rocce un aspetto naturale, facendole apparire corrotte dal tempo, come rocce vere. Grazie a speciali materiali, l’azienda può creare anche elementi decorativi e ambientazioni che s’inseriscono perfettamente negli ambienti preesistenti, interni ed esterni: piscine, cascate, laghetti, giardini, grotte termali, idromassaggi, alberghi, palestre, centri benessere, parchi divertimento, e molto altro ancora.

Per approfondire: canale Sport & Fitness

Per approfondire: ROCCE ARTIFICIALI

Per approfondire: canale Piscine

IT’S POOL TIME!

LA MINIPISCINA È… GRANDEE Grazie all’esclusivo sistema di sedili Barrier-Free, non divisi tra loro, la minipiscina Grandee, prodotta da Hot Spring, può ospitare comodamente fino a un gruppo di sette adulti. Di dimensioni 254 x 231 x H 97 cm, Grandee è dotata di 37 getti idromassaggio, di cui due getti Moto-Massage® che consentono a due persone di godere contemporaneamente di un magnifico massaggio alla schiena. Dispone di numerosi optional: dalla cromoterapia all’impianto audio/video wireless, sino alla possibilità di personalizzare il rivestimento esterno della vasca; può essere infatti rivestita con il nuovissimo rivestimento in pietra sintetica SpaStone (sempre di Hot Spring) o con qualsiasi altro rivestimento si desideri, per una vasca in perfetta armonia con il luogo in cui è inserita. Per approfondire: canale Wellness

UN PANNELLO “ON THE ROCKS” Nuova versione per il pannello solare Sunnyday, di Janus Energy. L’assenza di vetratura permette a Sunnyday di raccogliere energia anche dall’aria esterna, quando opera al di sotto della sua temperatura (per esempio quando è attraversato da acqua di acquedotto a 15°C in piena estate). In questa ultimissima versione “On The Rocks”, il pannello si distingue dal suo predecessore per il nuovo “profilo” dell’estruso, che si presenta schiacciato. Grazie alla sua nuova forma, quando l’acqua rimasta all’interno del pannello ghiaccia aumentando di volume, il pannello è in grado di distendersi senza subire danni. Questo permette di lasciare in funzione l’impianto solare per periodi più lunghi, sfruttando tutte le giornate di sole disponibili, senza doversi preoccupare di svuotare l’impianto a fine stagione o di prevedere l’immissione di acqua satura di sale per evitare il congelamento. Per approfondire: canale Complementi

Trasformare una piscina natatoria in un parco acquatico? Niente di più facile, grazie ai gonfiabili dell’azienda tedesca Wibit Sports. Colore, divertimento e sicurezza in piscina, al mare o al lago, grazie a linee per specchi d’acqua più ampi: vasche da 50 m o Sports Park fino a 60 persone. Wibit è in grado di trasformare qualsiasi piscina (esterna o interna) in un parco acquatico adatto al divertimento di adulti e bambini, senza investire in costose soluzioni stabili e a basso impatto aggregante. Grazie a differenti moduli è inoltre possibile integrare e aggiornare, di anno in anno, il percorso, oppure scegliere giochi d’acqua più “tradizionali”, come la “polo goal”. Oltre all’acquisto, il distributore per l’Italia Swim & Fit offre anche, salvo overbooking, il noleggio di Aquatrack (visibile nell’immagine). Per approfondire: canale Piscine

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OK, L’ATTREZZO È GIUSTO!

Innovativi attrezzi cardio e isotonici, interessanti programmi interattivi, soluzioni di design e molto altro ancora. Il menu a disposizione del club è ricco di interessanti soluzioni dal punto di vista sia tecnico sia estetico. In queste pagine, una carrellata sull’ampia offerta di un mercato in continua evoluzione. Con una precisazione: le informazioni pubblicate in questa rassegna possono essere approfondite sul nostro portale www.sportindustry.com, sia cercando il nome dell’azienda e/o del prodotto nella Directory, sia leggendo la rassegna pubblicata nel canale Sport & Fitness. Trovare le informazioni è semplicissimo, basta... seguire la lente. Questo simbolo identifica infatti la barra di ricerca della Directory di www.sportindustry.com, dove potrete trovare schede dettagliate e approfondite sui prodotti proposti in questa rassegna. Dunque... buona ricerca!

In forma con lo sci Slalom+ è l’attrezzo per gli allenamenti a secco proposto dall’azienda Brigati. Il movimento compiuto allargando le gambe e piegando il corpo in avanti si rivela particolarmente adatto al miglioramento della tecnica alla base della pratica sciistica. Semplicemente adottando la giusta postura e coordinando in maniera fluida i movimenti, si possono rivivere le sensazioni tipiche di un’emozionante sciata. Slalom+ si presta particolarmente all’allenamento di gruppo: il modulo SlalomFit è stato pensato per un allenamento pre-atletico che migliori l’assetto cardio respiratorio, potenzi i muscoli e aiuti a ridurre il grasso corporeo. Dal design innovativo, l’attrezzo della Brigati si distingue per la sua capacità di sviluppare agilità e coordinazione.

SLALOM+

Nato per correre Cybex presenta il nuovo Treadmill 770T, tapis roulant dal design ergonomico e accattivante, dotato dell’Intelligent Suspension System, il sistema che “accorda” con precisione il funzionamento meccanico dell’attrezzo con i movimenti compiuti. L’impiego di un elastomero di ultima generazione, specificamente studiato per attutire l’impatto, rende l’allenamento sicuro ed efficace. Il sistema brevettato ARMZ impiega invece uno stabilizzatore, più efficace rispetto alle barre di supporto tradizionali, che conferisce all’attrezzo la massima stabilità. Treadmill 770T è inoltre dotato del nuovo display Cardiotouch 770T-CT e di un’unica centralina di comando impiegabile per gestire sia l’allenamento sia i dispositivi d’intrattenimento quali il collegamento all’iPod e all’iPhone.

TREADMILL 770T

La scala del fitness È stata recentemente realizzata l’ultima versione dello StepMill di StairMaster, altrimenti conosciuto come “la scala”. Sul mercato da oltre trent’anni, l’attrezzo ha ottenuto un grande successo nei club di tutto il mondo grazie all’efficacia dell’allenamento naturale e divertente. La nuova versione di StepMill, oltre a un design d’impatto, presenta anche nuove caratteristiche tecniche: livelli di resistenza personalizzabili (dai 24 ai 162 gradini al minuto); passamani allungati e sporgenti che, uniti agli appoggi laterali, facilitano la salita e la discesa dall’attrezzo; una consolle a colori touchscreen (10 programmi e 3 fitness test) e gradini a battuta maggiorata (23 centimetri) che coinvolgono più gruppi muscolari consentendo un maggior numero di esercizi.

STEPMILL

Allenamento senza limiti Si chiama Virtual Active il nuovo programma interattivo compatibile con le attrezzature cardio di Matrix . Si tratta di una vera e propria simulazione ultra-sensoriale, che rende possibile una corsa in un ambiente alternativo a quello del club, oltre che molto suggestivo. I video, gli audio e i numerosi automatismi dell’attrezzo – che in base al movimento compiuto e al “terreno incontrato” modifica la sua inclinazione (nel caso del treadmill) o il suo livello di resistenza (nel caso di ascent, bike, ellittiche e stepper), concorrono alla creazione di un’intensa esperienza d’allenamento. Paesaggi italiani, europei e americani, per una nuova e stimolante soluzione in grado di solleticare curiosità e fantasia.

VIRTUAL ACTIVE

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Fitness a colori La linea di attrezzi isotonici Signature Series Strength di Life Fitness si presenta con una nuova ampia gamma di colori e motivi grafici, realizzati per soddisfare i clienti che desiderano differenziare il proprio centro fitness dagli altri. La Signature Series New Weight Stack Collection è dotata del Life Fitness StackWrap, ovvero le coperture permanenti a larga scala che donano colore e carattere all’area destinata all’allenamento, disponibili con motivi in acciaio, bronzo, bambù, sequoia e due diverse fantasie di colori. Il rivestimento del pacco pesi è disponibile in sei versioni diverse, mentre le varianti cromatiche sono dieci per i telai e trenta per la tappezzeria. Impiegando la stessa tecnologia sviluppata nell’industria automobilistica, queste nuove cover sono altamente resistenti e durature.

SIGNATURE SERIES

In sella Manubrio con micro-regolazioni, pedana in acciaio antiscivolo e sistema di trasmissione a cinghia Poly-v con movipresenta Indoor Activa A-600, il nuovo attrezzo per il fitness mento avanti e indietro. Metalsport Diffusion group in grado di combinare il condizionamento muscolare degli arti inferiori e superiori a un’intensa attività cardiovascolare. Il nuovo attrezzo risulta ideale sia per un’attività complementare all’indoor cycling sia per allenamenti individuali, completi ed efficaci. Indoor Activa A-600 - che pesa 56 chilogrammi e misura 143 centimeri in altezza, 75 in larghezza e 155 in altezza - è disponibile anche nella versione dotata di computer multi-funzione.

cardi ness

INDOOR ACTIVA A-600

Al cuore dell’allenamento Nessfit World presenta Cardioness, la linea di attrezzi professionali per l’allenamento cardiovascolare dal design moderno e accattivante e dalla struttura solida e resistente. La neonata serie, composta da un tapis-roulant, un’ellittica, due bike (vertical e recubent) e uno stepper, vanta un display semplice e intuitivo che consente anche ai meno esperti di interagire facilmente con la macchina e gestire al meglio il proprio allenamento. Il tapis roulant (nella foto) consente di optare per inclinazioni comprese tra 0 e 15 % e velocità che possono variare da 0 a 25 chilometri orari. È lungo 225 centimetri, largo 91 e alto 161, la superficie di corsa misura 150X56 centimetri e può essere utilizzato da utenti il cui peso massimo può raggiungere i 180 chilogrammi. ness cardi

CARDIONESS

Un attrezzo, mille esercizi Olympian’s presenta il nuovo Crossfire Conquest Ottagonale, attrezzo in grado di ospitare 8-10 utenti contemporaneamente, risultando ideale per l’esercitazione di gruppo, l’allenamento individuale con personal trainer e l’allenamento Crossfit. Composto da 8 stazioni, è utilizzato da polizia, vigili del fuoco, in ambito militare, per il Mixed Martial Arts e più in generale per la preparazione atletica. Grazie al’inclusione di numerosi accossori, Crossfire Conquest Ottagonale consente di svolgere più di 100 differenti esercizi finalizzati, oltre che al dimagrimento e all’attivazione metabolica, all’incremento della velocità, della forza, della potenza, dell’endurance aerobica, della flessibilità, dell’agilità, della resistenza, così come dell’equilibrio e della coordinazione motoria.

CROSSFIRE CONQUEST

In forma con Ghibli Panatta Sport presenta Ghibli, la nuova linea di attrezzi professionali per il cardiofitness caratterizzati da un ampio numero di funzionalità, programmi d’allenamento e applicazioni finalizzate all’intrattenimento. Composta da treadmill, elliptical (nell’immagine), bike, horizontal bike e stepper, è disponibili nelle versioni con e senza monitor televisivo. Il display user friendly, facile e intuitivo, visualizza costantemente i principali parametri dell’allenamento nel corso del suo svolgimento. Ogni attrezzo consente inoltre la lettura di file mp3, è dotato di ventilatore e il monitoraggio della frequenza cardiaca è affidato sia ai sensori palmari sia al sistema telemetrico Polar.

GHIBLI

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Pedalate di qualità Precor presenta la nuova Experience Series 880, la linea composta da tapis roulant, bike, AMT ed EFX che condividono la consolle touch screen P80 (sul mercato a partire dalla seconda metà del 2011). L’RBK 885 Recumbent Bike è dotata di sedile ventilato e ammortizzato e di manubrio ergonomico regolabile in tre posizioni per massimizzare il comfort e rendere l’allenamento piacevole ed efficace. Le numerose funzioni multimediali allungano la lista delle qualità dell’RBK 885. E non è tutto: sia la Recumbent sia l’Upright bike consentono un comodo accesso al sistema di trasmissione a cinghia, facilitando la manutenzione dell’attrezzo.

RBK 885

Forti e sicuri Nata dall’evoluzione di Reca – azienda che opera nel campo della carpenteria metallica e della meccanica industriale, Triform presenta un’ampia gamma di attrezzi isotonici tra i quali figura Leg Press, concepita per la tonificazione e il potenziamento della muscolatura degli arti inferiori. Misura 268 x 150 x 170 centimetri ed è dotata di due pacchi peso da 200 chilogrammi ciascuno per consentire il movimento e il caricamento indipendenti di ogni arto. La regolazione della seduta e l’appoggio per i piedi sono concepiti per mantenere costantemente un angolo di 90 gradi (evitando il sovraccarico della caviglia) per massimizzare la sicurezza e l’efficacia dell’esercizio svolto.

LEG PRESS

Corsa d’elite Il tapis roulant Run 7410 Elite proposto da Runner può raggiungere velocità costanti comprese tra 0,2 e 25 chilometri orari, una pendenza massima pari al 30 % ed è dotato di consolle disponibile con due diversi display: LCD grafico illuminato a led bianchi e Dot Matrix a led verdi ad alta luminosità. Il centraggio e la lubrificazione del nastro avvengono automaticamente, mentre la frequenza cardiaca può essere monitorata tramite i sensori palmari o per mezzo del sistema telemetrico che impiega la fascia toracica. Oltre ai programmi cardio e consumo grassi sono dsponibili numerosi profili personalizzabili e diversi test. Run 7410 Elite misura 80 centimetri in larghezza, 210 in lunghezza, 150 in altezza e pesa 180 chilogrammi.

RUN 7410

Nato per il walking Sellfit ha risolto i problemi legati alla scorrevolezza del nastro dei treadmill a trascinamento, una caratteristica determinante affinché un attrezzo di questo tipo soddisfi le esigenze di un club. Basandosi sulla solida esperienza maturata in questo campo, ha ideato il Treadmill TR 20.10, studiando un sistema a rulli in grado di aumentare la scorrevolezza del nastro e neutralizzare ogni problema di natura tecnica. I club che intendono investire su un’attività di gruppo come il walking possono fare affidamento su un “mezzo meccanico” che coniuga l’affidabilità alla versatilità di utilizzo. A tutto ciò va aggiunto un efficiente servizio post vendita garantito da una rete di assistenti tecnici dislocati su tutto il territorio nazionale.

TR 20.10

what women want Donna, il primo corner totalmente dedicato al pubblico femminile proposto da Teca, è stato ideato per portare nel club anche le donne più sedentarie, impacciate e timide abbinando snellimento localizzato, rimodellamento globale e attività aerobica. Il concept prevede tre circuiti: MyShape (svolto con apposite macchine isotoniche) svolge un’azione mirata sulle zone critiche del corpo femminile; MyBody (che prevede l’esecuzione di esercizi di tonificazione restando in posizione eretta) attiva tutti i distretti muscolari per favorire snellimento e tonificazione; MyEnergy (svolto con attrezzi cardio) prevede un percorso aerobico ad alto impatto e dunque molto efficace.

CONCEPT DONNA

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A Q U AT I C P R O F E S S I O N A L E Q U I P M E N T - M A D E I N I TA LY

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rassegna sport & fitness

All’origine del movimento Technogym presenta Arke, la nuova soluzione ideata per il movimento funzionale che comprende diversi attrezzi, visual display e formazione. Ispirandosi alla parola greca che significa “origine”, questa innovativa forma di allenamento consente di andare all’origine del movimento per compiere gesti naturali propri della vita quotidiana. La grande libertà motoria è associata alla possibilità di coinvolgere tutto il corpo, risultando ideale per diverse tipologie di utenti che possono svolgere un’ampia varietà di esercizi, anche con l’assistenza di un personal trainer in lezioni individuali o in piccoli gruppi. Arke risulta ideale per migliorare coordinazione motoria, stabilità, equilibrio, flessibilità, forza, potenza, la componente velocità-agilità-reattività e le capacità cardiorespiratorie.

ARKE

Polivalenza funzionale PFT-200A Functional Trainer – attrezzo polivalente a cavi proposto da TT Sport – è dotato di doppia colonna pesi che consente di allenare o riabilitare entrambe le braccia con diversi livelli di resistenza. Sul disco di regolazione verticale dei bracci sono chiaramente indicate le 12 posizioni possibili su un raggio di 155 gradi, mentre quello responsabile della regolazione orizzontale consente spostamenti su 9 posizioni con un’ampiezza del raggio pari a 105 gradi. I pulley girevoli massimizzano la libertà di movimento, mentre il sistema con cavi su cuscinetti a sfere radiali elimina la torsione del cavo e consentono una rotazione delle maniglie di 360 gradi. Diversi accessori e configurazioni opzionali massimizzano la versatilità di questo attrezzo.

PFT-200A

Allenare il corpo e la mente Ugolini presenta Quick Minded System, sistema che valuta la performance psico-fisica dell’atleta tramite test sviluppati ad hoc, impiegabile anche per specifici training allenanti. Il sistema è composto da boe elettroniche wireless che dialogano in tempo reale con una stazione di coordinamento e un computer. Opportunamente disposte, determinano il circuito sul quale svolgere i test e gli allenamenti. La capacità dell’atleta di progettare obiettivi da raggiungere nel minor tempo possibile, scegliendo percorsi diversi, fornisce precise indicazioni non solo sulla forma fisica, ma anche sulla freschezza mentale.

QUICK MINDED SYSTEM

Pedalare alto L’UPCycling è la novità 2011 firmata Why be Normal? Il nome evoca un concetto semplice e intuitivo: il “pedalare alto”, ossia con le braccia. L’UPCycling è soprattutto un’attività di gruppo semplice, efficace e divertente che garantisce la giusta dose di impegno fisico e riesce a coinvolgere la muscolatura della parte superiore del corpo con una biomeccanica principalmente rivolta al coordinamento delle rotazioni. A supportare l’UPCycling interviene DAVENBIKE, un cicloergometro brevettato dall’italiano Alberto Balbo e scientificamente certificato come “dispositivo medico chirurgico”. Grazie alle due ventose che permettono di fissarlo su qualunque superficie liscia, il DAVENBIKE si distingue per semplicità, funzionalità, nonché per la molteplicità di movimenti e posizioni possibili.

UPCYCLING

Come una vera bicicletta Keiser M3 è una bike stazionaria silenziosa, solida e performante, prodotta dall’azienda statunitense Keiser e distribuita in esclusiva in Italia da Diesse. La resistenza magnetica, il volano leggero a inerzia ridotta e la trasmissione a cinghia rendono questo attrezzo unico nel suo genere, simulando fedelmente la pedalata di una bicicletta su strada. È dotata di un computer multifunzionale chiaro e semplice che, tramite feedback in tempo reale, consente di monitorare costantemente l’allenamento, incoraggiando l’utente a migliorare le sue prestazioni. Attrezzo professionale polivalente, impiegabile per allenamenti individuali e di gruppo e nella rieducazione motoria.

KEISER M3

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rassegna pulitori

PULITORI PER OGNI ESIGENZA

In questa rassegna, presentiamo una panoramica sui pulitori automatici professionali, espressamente progettati per la pulizia di piscine di grandi dimensioni (dai 20 metri), olimpioniche o in generale di uso pubblico. Sottolineiamo che le informazioni pubblicate in questa rassegna, ridotte ai “minimi termini” per esigenze di spazio, possono essere approfondite sul nostro portale www.sportindustry.com, sia cercando il nome del prodotto o dell’azienda nella Directory, sia leggendo la rassegna pubblicata nel canale Piscine. Trovare le informazioni è semplicissimo, basta... seguire la lente. Questo simbolo identifica infatti la barra di ricerca della Directory di www.sportindustry.com, nella quale potrete trovare schede dettagliate e approfondite sui prodotti proposti in questa rassegna. Dunque... buona ricerca!

A doppia potenza La potenza di due robot unita per soddisfare i requisiti di pulizia delle piscine professionali con lunghezza a partire dai 25 m. Con doppia azione delle spazzole e sistema di filtrazione ultra fine a doppia porosità per lo sporco fine e grossolano, Dolphin 2x2 Pro Gyro pulisce professionalmente il fondo e le pareti dell’intera piscina, con la massima efficienza ed efficacia. Cicli di lavoro da 4, 6, 8 ore. Il pulitore è dotato di spazzole combinatesi, che si adattano a tutti i tipi di superficie, e di cavo di alimentazione galleggiante da 40 metri, con snodo rotante che ne impedisce l’attorcigliamento evitando torsioni su se stesso. . Distribuito da Polimpianti

2X2 PRO GYRO

Per una pulizia a fondo Flipper 2X2 pulisce fondo, pareti e linea dell’acqua, grazie all’elevata capacità di aspirazione garantita da due ampi sacchi filtranti interni, autonomi, con grande capacità di ritenzione, in grado di raccogliere sporco, detriti e perfino particelle di polvere. Un indicatore di riempimento del sacco filtrante garantisce inoltre l’efficienza della pulizia in corso. Una pulizia sistematica e ottimale, dunque, permessa anche in virtù di un software avanzato, con telecomando per gestire programmi di pulizia o per uso manuale. Lo snodo brevettato impedisce l’aggrovigliamento del cavo. Consigliato per grandi piscine pubbliche, lunghe fino a 50 m. Distribuito da SCP Italy.

FLIPPER 2X2

In assenza di elettronica Pulitore elettromeccanico Hercules, senza elettronica, per la pulizia del solo fondo piano di piscine olimpioniche, fino a una dimensione massima di 450 mq, con cavo galleggiante da 30 m. La trasmissione integrale a 4 rulli indipendenti ne assicura l’omnidirezionalità, la velocità differenziata e un’impeccabile pulizia. Dotato di 2 sacchetti filtranti da 100 microns, 2 motori da 48V dc che permettono una portata acqua di circa 36mn/h totali e una scatola comandi con timer 0-12 ore. Grazie alla totale assenza di componenti elettronici non necessita di particolari manutenzioni. Dotato di carrello per un agile trasporto. Conforme alle norme di sicurezza CE. . Prodotto da Aquatech Srl

HERCULES

Veloce e autonomo Un pulitore automatico per piscine di grandi dimensioni. Veloce e conveniente, Kingshark2 DC, di Hayward, è completamente automatico e autonomo; è in grado di pulire completamente una piscina olimpionica in meno di cinque ore! Semplicissima la manutenzione. I filtri removibili si puliscono in pochi minuti grazie al sistema di filtrazione Quick Release: un gancio in dotazione, fissato sul manico e collegato alla piastra posteriore del filtro, permette di rimuovere facilmente il gruppo-filtro prima di togliere il pulitore dall’acqua. Il sensore regolabile permette al . pulitore di girare o invertire la marcia quando urta la parete. Distribuito da Piscine Castiglione

KINGSHARK

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rassegna pulitori

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Di estrema semplicità La divisione Drago Piscine di Diversey presenta la novità 2011: i pulitori automatici per piscine pubbliche Hexagone, con tecnologia Magellan System in grado di calcolare e pulire il 100% del fondo delle piscine. Lunghezza cavo da 40 m o, in optional, da 50 m. Grazie all’aumentata potenza di aspirazione e all’estrema facilità d’uso, il pulitore è indicato per piscine ad uso pubblico da 25, 33 e 50 metri. Dotati di auto diagnostica, possono contare su una manutenzione semplicissima: è infatti possibile montare e smontare il pulitore in appena 10 minuti. Il telaio in acciaio inox 316 L offre particolare resistenza. Dotato di comando a distanza con 8 funzioni. Nella foto, il modello Premium 750.

PREMIUM 750

È Max. È Ultra. Ideale per piscine oltre i 25 metri di lunghezza, Ultramax Smart è fornito dotato di cavo galleggiante da 36 m, pratico carrello Aquakart in acciaio/allumino per il trasporto e radiocomando. Quattro i programmi di funzionamento: automatico da 3,5 ore, automatico da 5 ore, radio controllato e possibilità di avvio ritardato in automatico da 2 ore dall’accensione, per consentire allo sporco di posarsi sul fondo. Dotato di sensori a infrarossi di serie, per piscine con ostacoli o fondi e pareti particolarmente scivolosi, e motori e pompe senza spazzole (carboncini). . Distribuito da Euraqua

ULTRAMAX

Per una pulizia attiva Raccomandato per piscine olimpiche o piscine commerciali di grandi dimensioni – dai 25 metri – Dolphin Wave è dotato di sistema attivo di spazzole che ruotano ad alta velocità, progettate per spazzolare, strofinare e rimuovere sporco e alghe dal fondo, dai bordi, dagli angoli e dalle inclinazioni della piscina. Durata del ciclo da 1 a 8 ore, con una media di 3 ore per piscine da 25 m e 5 ore per piscine da 50 m, con entrata e immersione autonome nella piscina. Alta capacità di filtraggio, unita a 3 tipi alternativi di filtraggio per soddisfare ogni esigenza di pulizia, stagionale . o quotidiana. Garanzia di 2 anni, compresa la manutenzione preventiva. Distribuito da AstralPool

WAVE 

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Di potenza olimpionica 

Un pulitore dedicato alla pulizia di piscine olimpioniche e parchi acquatici, completamente automatico e dalle performance elevate. Navigator II, a marchio Mariner, è dotato di bussola elettronica esclusiva, che permette una pulizia efficace anche sul lato lungo della piscina, seguendo un sistema preciso di rotte consequenziali. Con il programma H, il più veloce, è in grado di pulire una piscina olimpionica in sole 2 ore. La pulizia è programmabile per il funzionamento automatico durante le ore notturne. Il pulitore è infine dotato di un dispositivo di auto-emersione e di pratico carrello per un trasporto maneggevole e sicuro. Distribuito in esclusiva da Acquabenessere.

NAVIGATOR II

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Un pulitore made in Italy

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Twin è un pulitore elettronico di fabbricazione italiana, telecomandato, di ultima generazione, indicato per la pulizia del fondo delle piscine fino a 25x12,5 m. Con una larghezza di 72 cm, consente di pulire il fondo in breve tempo. Due le modalità di funzionamento: automatico, con radiocomando che permette di scegliere differenti programmi di pulizia e tempi di lavoro, e manuale. Grazie alla funzione di auto apprendimento, è in grado di selezionare autonomamente il programma più efficiente per la pulizia della piscina. Dotato di cavo senza galleggianti da 30 m, più leggero e più facile da riavvolgere grazie allo snodo antiarrotolamento. Prodotto da International Caratti. TWIN

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Forum 2011... pillole di marketing Un’occasione unica, che 6.500 operatori non si sono lasciati sfuggire. Ci riferiamo all’ultima edizione dell’evento ForumClub/ForumPiscine, appuntamento imperdibile per il settore piscina, fitness, wellness e sport.

Un’opportunità unica, di aggiornamento, di informazione, di crescita professionale: ForumClub/ForumPiscine è un evento unico in Italia per qualità di prodotti esposti nell’Area Espositiva e temi proposti al Congresso Internazionale

C’erano una volta la palestre. C’erano una volta le piscine. Ve le ricordate? La classica sala attrezzi? La classica vasca dedicata solo al nuoto? C’erano una volta e non esistono più. Perché la nuova parola d’ordine, se si vuole rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione, è “integrazione”. Integrazione di servizi, integrazione di competenze, integrazione di “anime”. Ed ecco che diventa sempre più difficile trovare una palestra che non abbia una piscina, o una piscina che non abbia un’area benessere, per non parlare dei centri sportivi, che stanno aprendo le porte alle più disparate attività. Il motivo di tale integrazione, di tale varietà di servizi è il cliente. Il cliente che, entrando in un centro sportivo, ormai si aspetta di trovare una piscina, una piccola palestra attrezzata e, perché no, un’area dove rilassarsi. E se il cliente è contento e trova quello che stava cercando, ne parla con gli amici, posta un commento positivo

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su Facebook, e gli amici ne parlano agli amici, ed ecco che “piovono” le iscrizioni. Certo non è così semplice, chi lavora in questo settore lo sa benissimo e sa anche che sono moltissime le considerazioni da prendere in esame per avere il proprio centro sportivo strapieno di fedelissimi. Gestire le diverse “anime” di questi centri integrati non è un compito semplice, e sicuramente da non sottovalutare. Dunque? Come fare?

Il cliente al centro

Una risposta univoca non esiste. Durante l’ultima edizione di ForumClub/ ForumPiscine, che ha portato in Fiera a Bologna più di 6.500 visitatori e 1.000 iscritti al Congresso Internazionale, Alberto Costa, first interior designer di IKEA in Italia, ha spiegato quanto sia importante studiare con la massima attenzione la presentazione del proprio pro-

a cura della redazione

dotto, per valorizzare il marchio che lo identifica e al tempo stesso fare emergere i valori fondamentali sui quali si basa: “è il linguaggio visivo, compreso da tutti, ad influenzare positivamente il comportamento dei propri clienti, stimolandone l’interesse, favorendone la soddisfazione e, dulcis in fundo, la fidelizzazione”. Gli ha fatto da controcanto Roberto Tiby, che ha svelato le dieci regole d’oro per sfruttare le potenzialità di un portentoso, e al tempo stesso delicato, strumento di marketing: il passaparola, definito come “il metodo più efficiente per acquisire nuovi clienti o il più diretto per perderli”. E dunque, come acquisire nuovi clienti? Per Roberto Coda Zabetta il segreto è saper “guardare oltre la siepe, battendo nuove strade e conquistare nuovi e magari più fertili terreni”. In quale modo? Ad esempio collegando le attività indoor a quelle outdoor, proponendo nuove formule d’abbonamento grazie alle quali è


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possibile attrarre nuovi target senza penalizzare la fedeltà dei propri iscritti. Oppure, come ha svelato Edoardo Cognonato, saper mettere in pratica le due anime della leadership, ovvero: “la capacità di soddisfare le aspettative altrui (dei clienti, dei colleghi, dei capi, dell’azienda per la quale si lavora e magari dei finanziatori) e le intime motivazioni personali, ovvero gli obiettivi, le ambizioni, i desideri e i sogni, ma anche le contraddizioni, i conflitti e le passioni che caratterizzano ogni essere umano”.

In scena: novità e innovazione

Settori, dunque, quello del fitness, della piscina, del benessere e dello sport, che appaiono sempre più connessi tra loro. Ma pur sempre settori diversi, con esigenze diverse che vanno, di volta in volta, analizzate nel dettaglio. Ed ecco che diventa fondamentale tenersi aggiornati. E ForumClub/ForumPiscine rappresenta un’opportunità unica per il settore sportivo: un’unica grande area espositiva (16.000 metri quadrati) nella quale le aziende protagoniste del mercato (che quest’anno hanno toccato quota 150, con un +15 % rispetto al 2010) hanno presentato soluzioni all’avanguardia per fitness/ wellness club, piscine, spa, centri sportivi e termali. Prodotti nuovi e innovativi come, dal lato piscina: soluzioni rivolte al risparmio energetico e gestionale (dalle coperture ai prodotti alternativi al cloro agli impianti per il trattamento automatico aria/acqua) quelli per la manutenzione e la filtrazione dell’acqua (con nuovi materiali filtranti, dosatori e centraline automatiche di ultima generazione, valvole e sistemi di installazione per ogni esigenza), i rivestimenti, con colorazioni e materiali sempre più innovativi, oltre ai materiali, alle tecnologie e alle soluzioni per la costruzione della vasca, tra le quali figurano piscine interamente realizzate in acciaio inox e pannelli prefabbricati che incorporano nuovi materiali. Quest’anno hanno fatto la loro entrata in scena anche i gonfiabili per piscina, grandi attrezzature per il gioco e l’attività fisica in acqua, oltre ai nuovi tessuti per l’attività fisica in piscina. Da segnalare, inoltre, la crescita, in confronto all’edizione del 2010, del settore del wellness, grazie a una presenza maggiore di aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di centri benessere e nella produzione di minipiscine idromassaggio, con soluzioni rivolte al risparmio idrico/energetico e idee innovative dal punto di vista del design (come pannelli di rivestimento dalle colorazioni e tonalità tutte da scoprire). In ultima istanza, da segnalare l’immancabile presenza delle attrezzature per l’attività fisica: dalle ultime soluzioni pensate per “sole donne” alle nuove linee fitness dal design innovativo. E come non citare le

L’ECCELLENZA PREMIATA Mettere in mostra l’eccellenza: dal punto di vista manageriale e dal punto di vista progettuale. Questo l’obiettivo della quinta edizione di Club Award, che ha premiato i professionisti che hanno dato smalto all’immagine del settore fitness, favorendone la crescita sotto diversi punti di vista, e della prima edizione di Italian Pool Award, il riconoscimento all’eccellenza progettuale e costruttiva italiana nel settore piscina. I vincitori? Per Italian Pool Award: Api Italia e Bauen nella categoria residenziale outdoor (rispettivamente per forma libera e forma geometrica); FM Studio nella categoria residenziale indoor; A&T - Piscine Castiglione nella categoria commerciale indoor e l’architetto Lamberto Caponi in quella commerciale outdoor. Per Club Award: Life Planet come Club dell’anno, Fabio Grossi e Michela Verardo di Salute in Movimento come premio Innovazione, mentre il premio Speciale è andato a Dario Rago di Alexa Wellness Club.

nuovissime e coloratissime soluzioni per svolgere attività fisica all’esterno? Oppure i grandi pannelli interattivi che, applicando il concetto di “realtà virtuale” al fitness, aiutano a tenersi in forma… giocando. E ancora: soluzioni innovative (e nuovissime) che permettono a più persone di svolgere attività differenti, in un’unica stazione multifunzionale.

Parola d’ordine: aggiornamento

Ma l’aggiornamento non è solo di “prodotto”. Tenersi aggiornati significa anche non lasciarsi cogliere impreparati davanti a tutte le ultime novità dal punto di vista fiscale e normativo; un tema sempre

più importante, soprattutto alla luce delle ultime direttive in materia di risparmio energetico. Dal punto di vista normativo, ForumClub/ForumPiscine può contare, sin dalla sua prima edizione, su due tra i massimi esperti in materia: l’avvocato Guido Martinelli, che quest’anno ha affrontato le ultime novità fiscali e normative strettamente legate alla gestione di fitness club e centri sportivi, e Lionello Ambrosi, che ha affrontato il tema, tanto delicato quanto attuale, della sicurezza nelle piscine a grande afflusso di visitatori (per approfondire l’argomento, si veda l’articolo pubblicato su questo numero a pagina 20). Accanto a questi due “veterani”, quest’anno l’evento bolognese ha visto la partecipazione di un esponente dell’ENEA, Marco Zambelli, che ha parlato di sistemi di incentivazione utili alla penetrazione delle energie rinnovabili nel nostro Paese (si veda l’articolo pubblicato su questo numero a pagina 16). Da segnalare, infine, l’ultima grande novità dell’edizione 2011: la presenza della prima edizione della ForumPilates Convention – due giorni di workshop tecnici a pagamento – e del ForumPilates Open Day, giornata di lezioni gratuite non-stop, ovvero la soluzione ideale per soddisfare la domanda di formazione di insegnanti e operatori da un lato e avvicinare il pubblico di potenziali appassionati dall’altro.

PER INFORMAZIONI, ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI STAND

Segreteria organizzativa: Absolut Eventi& Comunicazione tel. 051.27.25.23, fax 051.27.25.08 Segreteria scientifica e commerciale: Editrice Il Campo tel. 051.25.55.44, forum@ilcampo.it www.forumexpo.it www.ilcampo.it

APPUNTAMENTO AL 2012 ForumClub/ForumPiscine tornerà in Fiera a Bologna dal 23 al 25 febbraio 2012. Nell’attesa: www.forumexpo.it.

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46 appuntamenti maggio-ottobre 2011 SPORT IN FIERA A COLONIA

Segnali molto positivi per il mercato dell’impiantistica sportiva giungono da FSB, il Salone internazionale dell’impiantistica ricreativa, sportiva e acquatica che si svolgerà a Colonia dal 26 al 28 ottobre 2011. “Diversi protagonisti molto noti, nazionali e internazionali – ha commentato Oliver P. Kuhrt, Direttore della Fiera di Colonia – hanno già confermato la loro presenza, nelle tre sezioni espositive”, ovvero Amenity Areas, Sports Facilities e Pool Facilities. L’acqua in tutte le sue declinazioni sarà invece protagonista di Aquanale, l’evento internazionale dedicato a saune, piscine e centri benessere che per tradizione si tiene nelle immediate adiacenze e contemporaneamente a FSB. L’FSB si contraddistingue per l’ampia rete di collaborazioni strette con le più importanti associazioni professionali dei settori interessati, tra cui la European Synthetic Turf Organisation (ESTO), la Federazione mondiale del basket FIBA, la FIFA

NON SOLO PISCINA

e la EWA, European Waterpark Association. Dall’edizione 2011, inoltre, la concezione espositiva prevede la scelta di un paese partner di ciascun evento: il Brasile per il Salone internazionale dell’impiantistica ricreativa, sportiva e acquatica, e l’Italia per il Salone internazionale per le saune, piscine e centri benessere. Nell’ambito di questa iniziativa, si svolgerà anche la presentazione dell’Italian Pool Award, il riconoscimento istituito dalla rivista specializzata italiana Piscine Oggi che lo scorso febbraio, in occasione di ForumPiscine, ha premiato i vincitori della prima edizione. Un variegato programma di eventi congressuali si svolgerà parallelamente ai due saloni. Tra questi la 22a edizione del Congresso organizzato dalla IAKS, l’Associazione Internazionale dell’Impiantistica Sportiva e Ricreativa. A completamento di Aquanale, ricordiamo invece il 4° Forum di Colonia su “Piscine & Wellness” e l’area a tema “Laghetti e piscine naturali”. Per informazioni: sezione Appuntamenti

Tre settori in un unico evento. Ci riferiamo a Piscina BCN, il Salone Internazionale della Piscina a cadenza biennale che, anche per questa edizione 2011, rinnova la partnership con il Congresso latinoamericano sugli impianti sportivi e ricreativi (CIDYR), organizzato dalla ASOFAP e dall’Associazione latinoamericana d’impianti sportivi e ricreativi. Il congresso richiamerà in un unico luogo 23 paesi ibero-americani e sarà dedicato a neolaureati, professionisti, progettisti, costruttori e gestori di centri sportivi, e più in generale a tutti i professionisti coinvolti nella costruzione, ristrutturazione e gestione di centri sportivi, così come ai promotori di eventi sportivi. Accanto allo sport e alla piscina, quest’anno ampio spazio sarà dedicato anche al settore wellness, con prodotti e tecnologie dedicati al benessere. Un programma ricco di seminari e di contenuti, tenuti da esperti e professionisti dei tre settori, completerà l’evento dal punto di vista formativo. Rinnovato infine il consueto appuntamento con i Premi Piscina Barcellona rivolti agli espositori e assegnati da una giuria composta da specialisti di prestigio dei settori dell’edilizia, della piscina, del wellness e degli impianti sportivi/ricreativi. L’appuntamento è dunque presso le installazioni fieristiche di Gran Via a Barcellona, dal 18 al 21 ottobre 2011.

Per informazioni: sezione Appuntamenti

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maggio 4-5

settembre 17-18

Splash! Asia

Splash! New Zealand

Fiera sulle piscine e spa in Asia melanie@intermedia.com.au www.splashasiaexpo.com Raffles City Convention Centre (Singapore)

Fiera dedicata a piscine e spa in Nuova Zelanda info@splashexpo.com.au www.splashnzexpo.co.nz Wellington Town Hall, (Nuova Zelanda)

4-6

20-24

Solarexpo & Greenbuilding

Cersaie

Mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita www.solarexpo.com Fiera di Verona

Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno cersaie@cersaie.it www.cersaie.com FieraBologna

12-15 RiminiWellness Fiera su fitness, wellness e sport centralino@riminifiera.it www.rimini-wellness.it RiminiFiera

13-15 Fit Expo Manifestazione dedicata a sport, fitness, salute e benessere info@mtp.pl www.fitness.mtp.pl/en Pozna International Fair (Polonia)

16-19 Aqua-Therm Kiev Salone della termoidraulica e delle piscine info@fin-mark.com www.aquatherm-kiev.com Kiev, Ucraina

giugno 9-12 Festival del Fitness Kermesse dedicata al fitness foractivepeople@hotmail.it www.fitfestival.com Parco del Foro Italico - Roma

agosto 13-14 Spa & Pool Show Fiera dedicata a piscine e spa in Australia info@auexhibitions.com.au www.spasashow.com.au Melbourne Exhibition Centre (Australia)

28-30 Golf Europe Salone internazionale del golf visitor@golf-europe.com www.golf-europe.com New Munich Trade Fair (Monaco)

21-23 Pool & Spa Asia Esibizione e conferenza sul mercato delle piscine e delle spa nel Sud-est asiatico www.poolspaasia.com IMPACT Exhibition & Convention Centre (Bangkok)

21-24 Sport Life 2011 International Sport Fair sport-life@bvv.cz www.bvv.cz/sport-life Brno Exhibition Centre (Repubblica Ceca)

22-24 Klimaenergy 2011 Fiera specializzzata delle energie rinnovabili info@fierabolzano.it www.fierabolzano.it/klimaenergy Fiera Bolzano

20-22 LIW - Leisure Industry Week International Leisure Industry Week’s Fitness, Health & Sport jonny.sullens@ubm.com www.liw.co.uk NEC - Birmingham

ottobre 18-21 Piscina BCN Salone Internazionale della Piscina salonpiscina@firabcn.es www.salonpiscina.com Quartiere fieristico Gran Via, Barcellona

26-29 FSB - Aquanale Salone internazionale degli impianti sportivi, ricreativi e delle piscine info@koelnmesse.de www.aquanale.com Kölnmesse (Colonia)

trimestrale, anno 2, n. 4 aprile-giugno 2011 Direttore responsabile: Federico Maestrami Coordinamento: Alice Spiga Redazione: Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario (info@sportindustry.com) Hanno collaborato: Andrea Muzzarelli, Guido Martinelli, Lucia Dallavalle Progetto grafico: Alice Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani Videoimpaginazione: Alice Rameschi Prestampa: Massimo Piani Tipografia: Rotolito Lombarda S.p.A. - Milano Editrice Il Campo srl fondata da Franco Maestrami Via Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax 051.25.53.60 Direzione editoriale: Federico Maestrami, Roberto Maestrami Spedizione in posta target Periodico iscritto al ROC con numero 6228 ISSN 2038-5781 Domini internet: www.sportindustry.com www.sportindustry.net www.sportindustry.org www.sportindustry.info www.sportindustry.tv www.sportindustry.it www.sportindustry.eu L’Editore declina ogni responsabilità per eventuali errori e/o omissioni sui dati pervenuti e pubblicati. È vietata la traduzione, la memorizzazione elettronica, la riproduzione e l’adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i cd rom, le fotocopie e i siti Internet), non autorizzati. PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © Copyright 2011

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