New Insurance N°3 - Marzo / Aprile

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NEW INSURANCE

EW

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NSURANCE 9 € | Marzo/Aprile 2018

LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO MARZO - APRILE 2018 | N°3 |

COSÌ PUNTIAMO A CRESCERE NELLO SMALL BUSINESS

Prima immissione 12 / 04 / 2018

Ernesto De Martinis

Il Ceo di Coface Italia illustra le strategie del gruppo sul mercato italiano. Che mirano a conquistare spazio nel target delle piccole e medie imprese. E confermano l’importanza della rete agenziale

IDD

GROUPAMA

DISTRIBUZIONE

Tutela e trasparenza con le regole europee

IL NUOVO PIANO DI SVILUPPO

ASSOCIAZIONE AGENTI ALLIANZ

L’amministratore delegato, Dominique Uzel, illustra la roadmap che la compagnia francese intende seguire in Italia A cominciare dalla costruzione di portafogli sempre più diversificati

Gli obiettivi da raggiungere


Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il KIID, disponibili presso i collocatori

CON UN UNICO PUNTO DI VISTA NON PUOI CERTO AVERE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Idee diverse, un unico obiettivo. Noi di Legg Mason abbiamo riunito nove gestori specializzati e indipendenti, ognuno con le proprie idee e convinzioni. Tutto questo per offrirti un’ampia scelta di strategie e strumenti che ti aiutino a diversificare i tuoi investimenti, ottenere i risultati che desideri e realizzare così i tuoi obiettivi finanziari.

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Pubblicato e approvato da Legg Mason Investments (Europe) Limited, sede legale 201 Bishopsgate, Londra, EC2M 3AB. Società registrata in Inghilterra e Galles al n. 1732037. Autorizzata e regolamentata dall’UK Financial Conduct Authority.


EDITORIALE

La Idd spinge il settore ad omogeneizzare i processi distributivi Angela Maria Scullica @AngelaScullica

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n ottobre il settore assicurativo dovrà fare i conti con l’entrata in vigore della nuova direttiva europea, la Insurance distribution directive (Idd), che lo avvicinerà, dal punto di vista regolamentare, a quello finanziario. Come più volte ricordato infatti la Idd, si ispira agli stessi principi della Mifid 2 e cioè sulla volontà di accrescere la trasparenza complessiva del mercato per elevare la tutela del consumatore. Nei fatti entrambe le direttive europee Mifid 2 e Idd spingeranno il settore finanziario e quello assicurativo verso una sostanziale omogeneizzazione dei canali distributivi chiamati tutti a fornire una reale consulenza. Uno dei principali obiettivi perseguiti dal legislatore europeo è infatti quello di evitare gli arbitraggi regolamentari che si avrebbero nel caso in cui un canale fosse avvantaggiato rispetto ad altri in termini di minore regolamentazione dell’attività di vendita, finendo quindi per essere privilegiato dai soggetti economici. In quest’ottica le Authority intendono applicare regole precise indipendentemente dai canali di vendita in modo da evitare i tentativi di baipassare le norme. L’Ivass dovrà quindi concordare con la Consob la Vigilanza sul settore assicurativo e su quello della distribuzione dei prodotti finanziari/assicurativi. A questo proposito il decreto prevede esplicitamente che Ivass e Consob si parlino per concordare su chi fa che cosa e sui termini di collaborazione. Secondo quanto esplicitamente detto nella legge delega si prevede infatti che “l’Ivass, sentita la Consob, debba adottare le disposizioni attuative in ipotesi di vendita dei prodotti assicurativi a contenuto finanziario in-

dipendentemente dal canale distributivo impiegato, cercando così di garantire l’uniformità della disciplina applicabile”. I due elementi più evidenti che accomunano le due direttive Mifid 2 e Idd sono la valutazione di adeguatezza e la product governance. Nel primo, la valutazione di adeguatezza, il settore finanziario parte avvantaggiato nel senso che già ha dovuto affrontare il problema con la Mifid 1 del 2007. Quello assicurativo invece per la prima volta si trova di fronte a questi obblighi e alle relative regole di condotta. Dovrà quindi raccogliere le informazioni dai clienti tramite i questionari per proporre un’offerta adeguata. Ciò di fatto si traduce in un carico di lavoro complessivo notevole anche per le stesse agenzie che non solo saranno chiamate obbligatoriamente a richiedere alla clientela la compilazione dei questionari ma anche ad accrescere il proprio ventaglio di proposte assicurative e la propria competenza e conoscenza in modo da svolgere una consulenza corretta, professionale e adeguata alla clientela che si trovano di fronte. Riguardo invece alla product governance, questa è nuova sia per il settore finanziario sia per quello assicurativo. E consiste nel definire da parte del produttore e del distributore un target di mercato per tutti i prodotti che vengono proposti alla clientela. Pertanto il distributore dovrà individuare la tipologia di clientela a cui indirizzare le proprie offerte anche sulla base delle indicazioni di product governance fornite dalla compagnia. Questo inevitabilmente rafforzerà il legame delle reti agenziali con le mandanti per un efficace scambio di informazioni. 

Mar - Apr 2018 New Insurance

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EDITORE

SOMMARIO

Le Fonti S.r.l. Via Dante, 4, 20121, Milano DIRETTORE RESPONSABILE Angela Maria Scullica angela.scullica@lefonti.it REDAZIONE Federica Chiezzi federica.chiezzi@lefonti.it REDAZIONE GRAFICA Valentina Russotti

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Tutela e trasparenza con le nuove regole

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La normativa sospesa preoccupa gli intermediari

Cattolica: Minali promette la supercedola e più efficenza

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La tecnologia rivoluziona l’Rc auto

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Dove investono le assicurazioni

SEGRETERIA DI REDAZIONE segreteria@lefonti.it COLLABORATORI Filippo Cucuccio, Vanessa D’Agostino, Luigi Dell’Olio, Filippo Fattore, Gianenrico Levaggi, Alberto Mazza, Maurizio Giuseppe Montagna, Fabio Sgroi, Nino Sunseri, Paolo Tomasini, Gabriele Ventura

PROTAGONISTI

COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Claudia Chiari

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Coface: le Pmi ci fanno crescere

COORDINAMENTO INTERNAZIONALE ( New York, Dubai, Hong Kong, Londra, Singapore) Alessia Liparoti alessia.liparoti@lefonti.it

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Groupama: puntiamo su innovazione e agenti

PROGETTI SPECIALI Alessia Rosa alessia.rosa@lefonti.it INNOVAZIONE E DIGITAL MARKETING Simona Vantaggiato simona.vantaggiato@lefonti.it

MERCATO & PRODOTTI

SCENARI & BUSINESS

WELFARE 54

DISTRIBUZIONE & INTERMEDIARI

Cresce il business dei benefit

INSURANCE TECH

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La lunga crisi delle agenzie

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REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI Via Dante 4, 20121 Milano - tel. 02 87386306 Per comunicati stampa inviare a: press@lefonti.it

Le 20 capitali mondiali dell’insurtech

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EDITORIAL OFFICES Londra - Milano - New York - Singapore Dubai - Hong Kong

AAA, i tre obbiettivi da raggiungere

Reale Mutua: difendersi dai giganti del web

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TIPOGRAFIA Arti Grafiche Fiorin AGF S.p.A. Unipersonale Via del Tecchione, 36-36A 20098 - Sesto Ulteriano San Giuliano Milanese (Mi)

Ecco come dovranno essere redatti i nuovi contratti

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Sono ancora pochi a credere nel digital

RUBRICHE

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Carriere

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News


comitato scientifico le fonti (in ordine alfabetico)


SCENARI

IDD

Tutela e trasparenza con le nuove regole

La legge europea impatterà soprattutto su chi realizza prodotti assicurativi, ma anche i distributori dovranno dotarsi di meccanismi che garantiscano il consumatore. Come? Tra dubbi interpretativi e auspici di un’evoluzione delle prassi operative, se n’è discusso in un convegno organizzato all’Università Sapienza di Roma

Filippo Cucuccio

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New Insurance Mar - Apr 2018


A

nche se i tempi sono slittati di circa 8 mesi, il tema della distribuzione dei prodotti assicurativi, alla luce della nuova direttiva europea Idd, sta entrando progressivamente nel vivo dell’attenzione degli esperti e degli operatori del mercato assicurativo. La nuova normativa, che fa seguito al recepimento della Mifid 2 entrata in vigore a inizio anno e di cui sostanzialmente ricalca i modelli di regolamentazione, pone nuove regole del gioco ispirate a una maggiore trasparenza complessiva del mercato nel segno di un innalzamento del livello di tutela del consumatore. Peraltro, come sempre avviene in occasione del debutto di una nuova regola, non mancano incertezze e dubbi interpretativi, mentre si moltiplicano gli auspici di un’evoluzione delle prassi operative con un’assunzione chiara di responsabilità rispetto alle nuove sfide lanciate ai diversi attori del mercato assicurativo. Una conferma di questo clima di speranze, attese, perplessità e auspici è emersa da un dibattito organizzato dalla facoltà di Economia dell’Università Sapienza di Roma.

questo specifico ambito, De Polis ha rilevato tre direttrici di sviluppo legate all’introduzione della nuova normativa: trasparenza delle informazioni, regole di comportamento e valutazione del prodotto. Senza dimenticare in prospettiva la costituzione di un arbitro assicurativo in grado di intervenire stragiudizialmente a dirimere molte delle controversie di gestione dei contratti, come sta avvenendo in altri settori, già da alcuni anni con l’Arbitro bancario finanziario e dall’inizio del 2017 con l’Arbitro per le controversie finanziarie. Altro punto di particolare importanza secondo il segretario generale dell’Ivass, concerne gli aspetti di affinità della nuova normativa rispetto alla Mifid 2 che, se giustamente sottolineati, non possono, comunque, far dimenticare alcune sostanziali differenze, come «l’obbligo di valutare i bisogni assicurativi del cliente e il divieto delle politiche di remunerazione che contrastano con gli interessi dei clienti». Anche per il direttore generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Calabrò, in tema di tutela del consumatore vanno sottolineati gli aspetti di

Le norme si estendono non solo agli intermediari ma a tutti coloro che operano con il pubblico

Per il segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis, la nuova normativa si colloca nel solco tracciato da Solvency 2, caratterizzato da una marcata tutela dei contraenti e dei beneficiari. Soffermandosi in particolare sugli aspetti di tutela del consumatore in

carattere informativo che devono caratterizzare l’attività dei distributore e quanto previsto a livello di disegno dei prodotti con un obbligo di seguire procedure che dovrebbero garantire la rispondenza delle richieste alla domanda e, quindi, la loro effettiva

ARBITRO ASSICURATIVO Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass, auspica la costituzione di «un arbitro assicurativo che intervenga stragiudizialmente nelle controversie»

vendibilità. Per Calabrò, poi, un altro punto importante concerne l’attenzione riservata dalla nuova normativa al ruolo della consulenza che, per essere svolta al meglio, richiede l’accesso del distributore a tutta la storia assicurativa del cliente. Rimanendo sul versante delle authority uno spunto di riflessione interessante è stato fornito da Davide Siclari, dottore di ricerca presso l’Università Sapienza, sul tema del riparto dei poteri di vigilanza e di controllo esercitati da Ivass e Consob. Circa la definizione delle rispettive competenze e, quindi, volendo ovviare alla complessità derivante dal regime di doppio binario, Siclari ha ricordato come la legge delega abbia espressamente previsto che «l’Ivass sentita la Consob debba adottare le disposizioni attuative in ipotesi di vendita dei prodotti assicurativi a contenuto finanziario indipendentemente dal canale distributivo impiegato, cercando così di garantire l’uniformità della disciplina applicabile». Una soluzione, che sul piano teorico soddisfa e che si spera possa funzionare anche su quello pratico; così

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come è anche fortemente auspicabile, in un’ottica di contenimento degli oneri a carico dei vigilati, un’efficace azione collaborativa tra le due authority. La voce dei consumatori, affidata a Mario Finzi, vicepresidente di Assoutenti, ha manifestato preoccupazione circa l’insufficienza di informazioni di cui beneficiano i consumatori/risparmiatori. L’augurio, pertanto, non può che essere, partendo da questa situazione in cui «il consumatore non è in grado di esercitare i nuovi diritti che sono a sua disposizione», di pervenire a sanare i rilevati deficit informativi, grazie a un’intensa opera di educazione finanziaria, sul cui versante è stato rivolto un esplicito invito all’Ivass a operare in tal senso. Altro motivo di possibile preoccupazione per il futuro prossimo, secondo Finzi, concerne la diffusione dei roboadvisor rispetto al quale «le autorità di regolazione appaiono sfornite di altrettanto efficaci strumenti di vigilanza e di controllo sul consulente tecnologico». Un aspetto inquietante, in quanto la tecnologia in questo caso «rende nebbiosa la catena delle responsabilità se l’algoritmo sbaglia; con la necessità di riconsiderare schemi che ormai venivano dati per acquisiti e consolidati». Venendo al merito della nuova normativa, Finzi ha sottolineato l’importanza di due obiettivi conclamati: «La regolamentazione analoga, quasi identica dei prodotti finanziari e assicurativi; l’estensione di queste norme non solo agli intermediari ma a tutti coloro che operano con il pubblico, agenti mediatori e operatori che vendono assicurazioni in relazione accessoria ad altri servizi, come le agenzie di viaggio e gli autonoleggi». Nell’ottica del consumatore, inoltre, tre sembrano essere le innovazioni più rilevanti dell’Idd: «La governance del prodotto con la responsabilità posta in capo all’ideatore

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New Insurance Mar - Apr 2018

IL RUOLO DELLA CONSULENZA Il direttore generale dell’Agcm, Giovanni Calabrò, sottolinea positivamente «l’attenzione riservata dalla nuova normativa al ruolo della consulenza»

ROBO-ADVISOR Per Mario Finzi, vicepresidente di Assoutenti, «le autorità di regolazione appaiono sfornite di efficaci strumenti di vigilanza e di controllo sui robo-advisor»

dei prodotti in modo da diversificare il prodotto stesso per i diversi target di risparmiatori; il monitoraggio nel tempo e l’informazione relativa all’assicurato della persistenza dell’adeguatezza della protezione assicurativa del prodotto rispetto al suo profilo; e, infine, il rilievo riconosciuto alla correttezza delle attività e dei comportamenti in fase di profilazione del cliente».

investimento (Ibips) ha lanciato un invito alle autorità a «non appesantire il processo di transizione e a semplificare le nuove regole». In questa specifica ottica per l’esponente dell’Ania si possono porre alcuni interrogativi: «Se la verifica della coerenza tra le esigenze del cliente e il prodotto offerto non debba essere sostanzialmente uguale tra Idd e Mifid 2; se poi, con il Kid (key information document), servono ancora il prospetto e la nota informativa; e, infine, in che modo verranno semplificati i documenti che oggi accompagnano i prodotti vita». E proprio su quest’ultimo versante vale la pena ricordare, per Focarelli, come l’Ania insieme con le associazioni dei consumatori e degli intermediari abbia già risposto alle sollecitazioni dell’Ivass, «predisponendo delle linee guida per contratti semplici e chiari», con un risultato giudicato di «grande livello». Altro punto di particolare rilevo emerso nella disamina del direttore generale dell’Ania è quello relativo alla distinzione prevista dall’Idd tra prodotti assicurativi di investimento semplici e complessi, aggiungendo per i di-

Quanto alla posizione delle compagnie assicurative, il direttore generale dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), Dario Focarelli, ha esposto le perplessità del settore per il rinvio della nuova normativa, essendo invece entrata in vigore la Mifid 2, «che si applica con l’emanazione dell’apposito regolamento Consob ai prodotti assicurativi di ramo III e V; con inevitabili pericolose incertezze interpretative e applicative, nonché la necessità di prevedere ripetuti adeguamenti a discipline diverse nel breve periodo». Inoltre, Focarelli, alla luce di quanto emerso in due anni di discussioni in Europa in tema di applicazioni della direttiva ai prodotti assicurativi di


versi Stati l’opzione di ammettere il collocamento di quelli semplici con il solo obbligo di valutare «demands and needs»; ossia delineando un regime equivalente a quello di «execution only» previsto dalla Mifid 2. In Italia il regolamento, che nello schema approvato dal consiglio dei ministri e passato all’esame delle commissioni parlamentari, lascia prevedere l’affidamento all’Ivass della distinzione dei casi in cui fornire consulenza con una raccomandazione personalizzata rispetto agli altri in cui non viene richiesta. In questa prospettiva sembrerebbe coerente con quanto indicato dalla direttiva prevedere nel regolamento Ivass l’opzione demands and needs per prodotti semplici, come nel caso delle gestioni separate, evitando in tal modo di creare «un arbitraggio regolamentare a favore di dei prodotti finanziari collocati in regime di execution only». Riguardo invece ai produttori, Fabio Carniol, amministratore delegato di Helvetia Vita e Chiara Assicurazioni, ha detto di attendersi che l’impatto della Idd sulla banca assicurazio-

ne riguarderà soprattutto il business danni con una maggiore diffusione di partnership strategiche tra banche e compagnie. È da valutare, poi, secondo Carniol, l’impatto sul canale degli agenti «che dovranno affrontare una sostanziale revisione dell’attuale catalogo prodotti e dei processi di interazione con le compagnie, ma potranno anche cogliere le nuove opportunità dell’Idd con la consulenza al centro della relazione con il cliente, imponendo il monitoraggio nel tempo della capacità dei prodotti di rispondere alle esigenze del cliente». Dal canto suo, GianPiero Mosca, consigliere di Aon Benfield, ha rilevato che «la nuova normativa rafforza la funzione sociale dell’assicurazione del terzo millennio intensificando il regime di libertà vigilata di imprese assicuratrici e di distributori», e ha posto l’accento su tre aspetti della nuova normativa: l’importanza degli interventi formativi da somministrare, onde evitare il rifiorire del contenzioso; la disciplina di modelli distributivi e delle figure professionali a oggi non normate, quali la vendita abbinata di prodotti assicurativi e beni e/o servizi

INCERTEZZE INTERPRETATIVE Il dg dell’Ania, Dario Focarelli, si dice perplesso per il rinvio della Idd, essendo entrata in vigore la Mifid 2, «che si applica ai prodotti assicurativi di ramo III e V»

IMPATTO SUL DANNI Secondo Fabio Carniol, ad di Helvetia Vita e Chiara Assicurazioni, l’impatto della normativa sulla banca assicurazione riguarderà soprattutto il business danni»

di diversa natura, il ruolo dei comparatori e della figura dell’intermediario accessorio; e, infine, l’incisività dell’impianto sanzionatorio, ispirato a gravare personalmente e patrimonialmente sui trasgressori ben oltre i vantaggi economici conseguenti alla trasgressione . Infine, l’esponente dei distributori bancari, Francesco Petitto, vicedirettore generale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, ha ricordato come «il collocamento di prodotti assicurativi sta via via acquisendo sempre maggiore importanza, in quanto l’intermediazione creditizia sta trasformandosi da attività core a strumento di commodity finalizzato a instaurare una relazione con il cliente; cliente al quale, in un secondo momento, collocare una serie di servizi con l’obiettivo, lato cliente, di ricevere soluzioni ed esigenze non sempre palesi e, lato banca, di fidelizzare il rapporto ponendolo al riparo dagli effetti della disintermediazione a opera della concorrenza». Per Petitto, poi, una particolare attenzione va riservata all’articolo 25 della direttiva in tema di governo e controllo dei prodotti con l’obbligo per produttori e distributori di «operare nell’interesse del target market e di presidiare la coerenza tra il prodotto collocato e il profilo del sottoscrittore durante l’arco di vita del prodotto stesso». I prossimi mesi sveleranno con la crudezza dei fatti quanti di questi auspici si saranno tradotti in realtà operative e quanto sia stato effettivamente assorbito dai protagonisti del mercato assicurativo italiano il monito lanciato dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco all’ultimo Forex di Verona: «Accrescere la trasparenza verso i clienti deve essere visto non come un onere imposto dalla legge o dai regolatori, ma come un fondamentale strumento di competitività».

Mar - Apr 2018 New Insurance

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NEW INSURANCE

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GENNAIO - FEBBRAIO 2018 | N°2 |

LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO

La fusione tra Ergo Previdenza, Old Mutual Wealth Italy ed Eurovita ha dato il via a un nuovo polo nel ramo vita. L’amministratore delegato illustra le strategie e le ragioni che hanno guidato l’operazione e i prossimi obbiettivi

Erik Stattin

Prima immissione 16 / 02 / 2018

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NSURANCE 9 € | Gennaio/Febbraio 2018

EUROVITA ECCO I NUOVI PROGETTI

SFIDA TECNOLOGICA

LIBERALIZZAZIONI

ANAGINA

L’innovazione modifica il business model

IL BILANCIO DEL DECENNIO

Mandato unico e accordo nazionale

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Dalla legge Bersani a quella sulla concorrenza della scorsa estate. Quale impatto hanno avuto le misure governative sull’intermediazione?

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