New Insurance N°10 - Agosto/Settembre/Ottobre

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NSURANCE

LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LOM/MI/5193 -Prima immissione 17/10/2019 - Trimestrale

NEW INSURANCE | AGO/OTT | N°10 |

9 € | Agosto/Ottobre 2019

CATTOLICA ASSICURAZIONI

INNOVARE PER CRESCERE SCENARI Le strategie dei ceo americani RC Il futuro delle assicurazioni è lontano dall’auto?

Alberto Minali

ISSN 2532-9332

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LAVORIAMO INSIEME, PER DARVI IL MEGLIO. Idee diverse, un unico obiettivo. Noi di Legg Mason abbiamo riunito nove gestori specializzati e indipendenti, ognuno con le proprie idee e convinzioni. Tutto questo per offrirti un’ampia scelta di strategie e strumenti che ti aiutino a diversificare i tuoi investimenti, ottenere i risultati che desideri e realizzare così i tuoi obiettivi finanziari.

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Capitale a rischio. La presente promozione finanziaria è emessa da Legg Mason Investments (Ireland) Limited, con sede legale sita all’indirizzo 6th Floor, Building Three, Number One Ballsbridge, 126 Pembroke Road, Ballsbridge, Dublin 4, D04 EP27, Ireland. Registrata in Irlanda e iscritta al registro delle imprese con il n. 271887. Autorizzata e regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda.


IN ORDINE ALFABETICO

Alberto Banfi

Ruggero Bertelli

Docente di Economia degli intermediari finanziari UNIVERSITÀ CATTOLICA

Prof. associato di Economia degli intermediari finanziari UNIVERSITÀ DI SIENA

Antonio Corda

Claudio Criscuolo

Roberto Daverio

Ugo Ettore Di Stefano

Salvatore Lo Giudice

Stefano Longhini

Elisabetta Lunati

Diego Manzetti

Fabrizio Masinelli

Alberto Mattiello

Mario Noera

Bepi Pezzulli

Claudia Ricchetti

Roberta Roccanova

Valérie Ruotolo

Direttore Affari Legali VODAFONE ITALIA

General Counsel GRUPPO MONDADORI

Responsabile direzione legale e contenzioso INTESA SANPAOLO

Docente di Innovazione Digitale UNIVERSITÀ BOCCONI

Direttore Legale e Societario ANAS

Umberto Simonelli

Chief Legal & Corporate Affairs Officer BREMBO

Group General Counsel CEMENTIR HOLDING

Direttore affari legali e societari INWIT

General Counsel AIG EUROPA

Docente di Finanza UNIVERSITÀ BOCCONI

Director of Legal Affairs QVC ITALIA

Alberto Tron

Docente di Finanza Aziendale e di Revisione Aziendale UNIVERSITÀ DI PISA

IL COMITATO SCIENTIFICO LE FONTI® Scannerizza il QR Code per maggiori informazioni

Stefano Brogelli Direttore Affari Legali & Compliance AXPO ITALIA

Presidente ACMI

Direttore Gestione Enti Collettivi, Protezione Diritto d’Autore e Contenzioso MEDIASET

Presidente AITI

Chairman SELECT MILANO

Direttore Affari Legali HP ITALY


EDITORE

Le Fonti S.r.l. Via Dante, 4, 20121, Milano

SOMMARIO SCENARI E BUSINESS

DIRETTORE RESPONSABILE Guido Giommi | guido.giommi@lefonti.it REDAZIONE redazione@lefonti.it

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REDAZIONE GRAFICA Vanessa D’Agostino SEGRETERIA DI REDAZIONE segreteria@lefonti.it

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COLLABORATORI Annabella D’Argento, Federica Chiezzi, Giuseppe Dosi, Nino Gavioli, Annalisa Lospinuso, Paolo Tomasini, Gabriele Ventura COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Claudia Chiari

INNOVAZIONE E DIGITAL MARKETING Simona Vantaggiato simona.vantaggiato@lefonti.it REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI Via Dante 4, 20121 Milano tel. 02 87386306 Per comunicati stampa inviare a: press@lefonti.it EDITORIAL OFFICES Londra - Milano - New York - Singapore Dubai - Hong Kong

Agilità e innovazione nelle strategie dei ceo

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Il futuro delle assicurazioni? È fuori dall’auto

False soluzioni per il climate change?

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L’unione delle tecnologie di frontiera

PROTAGONISTI 22

COORDINAMENTO INTERNAZIONALE ( New York, Dubai, Hong Kong, Londra, Singapore) Alessia Liparoti | alessia.liparoti@lefonti.it PROGETTI SPECIALI Alessia Rosa alessia.rosa@lefonti.it

DIGITAL E INNOVAZIONE

Cattolica Assicurazioni, la forza del capitale umano

LIFESTYLE 58

A tutta velocità verso il futuro

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Luxury gadget

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Lussi Zen sulle Alpi

MERCATO E PRODOTTI 32

Assicurazioni vita, queste sconosciute

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Made in Italy Affari a stelle e strisce

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Risparmiatori virtuosi

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LE FONTI A SAN SIRO

TIPOGRAFIA AGF S.p.A. Unipersonale) UFFICIO ADV press@lefonti.it DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA MePe - Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano SERVIZIO ABBONAMENTI Telefono 02 8738 6306 o inviare una mail a: abbonamenti@lefonti.it CAMBIO INDIRIZZO Si prega di comunicarci entro il 20 del mese precedente il nuovo indirizzo via mail a: abbonamenti@lefonti.it GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONAMENTI Le Fonti garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7 del D. leg. 196/2003 scrivendo a abbonamenti@lefonti.it Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Milano il 09 Giugno 2017, numero 183. La testata New Insurance è di proprietà di Le Fonti. Direttore responsabile Guido Giommi Prezzo di copertina € 9,00

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6 Carriere

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III edizione

Smart Advisory & Life Planning le spinte verso un nuovo sistema

20 Novembre 2019 Palazzo Mezzanotte | Piazza degli Affari, 6 - Milano

8.45 - Registrazione e welcome coffee 9.15 - Keynote speech 9.35 - Fondi pensione e gestione patrimoniale: come investire oggi per essere sereni domani

10.20 - Il nuovo portafoglio: pluralitĂ di strumenti per la piena efficienza e flessibilitĂ in tutti i contesti di mercato

11.00 - Coffee Break & Networking 11.30 - Passaggio generazionale e supporto alle aziende:

come il risparmio gestito diventa necessario per chi fa impresa

Partner

Evento riservato a investitori qualificati Registrazione su: www.newassetmanagement.it


CARRIERE

UNISALUTE - PASSAGGIO DI TESTIMONE

SWISS RE CORPORATE SOLUTIONS UN NUOVO RESPONSABILE PER L'ITALIA

Giovanna Gigliotti (foto) è stata nominata amministratore delegato dal consiglio di amministrazione di UniSalute. Prende il posto di Fiammetta Fabris, che termina la sua ultratrentennale collaborazione con il gruppo Unipol e va in pensione. Gigliotti, che ricopriva il ruolo di responsabile della direzione tecnica danni di UnipolSai, vanta una pluriennale esperienza nel gruppo, dove ha rivestito ruoli di crescente rilievo strategico in molteplici aree del settore assicurativo. «La profonda conoscenza del gruppo, delle reti distributive e del mercato assicurativo», si legge in una nota delle società, «costituiranno un valore aggiunto che il nuovo ad metterà a disposizione delle professionalità e competenze presenti in UniSalute per contribuire a cogliere gli obiettivi del piano industriale 2019-2021 di Unipol, che prevede, tra l’altro, un forte sviluppo del settore salute integrato nel più ampio contesto dell’ecosistema welfare», Unipol si propone di diventare attore di riferimento.

Francesco Semprini lascia l’incarico di direttore generale di Hdi in Italia per assumere la guida della branch italiana di Swiss Re Corporate Solutions. Sarà responsabile della gestione della strategia, dello sviluppo e della gestione delle risorse umane e dell’andamento dell’attività della società. Laureato in ingegneria chimica presso il Politecnico di Milano, un master in Insurance Engineering, Semprini, porta con sé oltre 30 anni di esperienza nel settore.

HDI - PROMOZIONE INTERNA DOPO IL PASSAGGIO DEL DG A SWISS RE Dal primo di novembre, Alberto Bellomi prenderà il posto lasciato da Francesco Semprini al vertice di Hdi Global Se/Italia. Nella sua attuale veste di chief underwriting officer, Bellomi è responsabile delle linee di business property, casualty, group accident, energy, marine, engineering e aviation. Il manager ha accumulato un notevole patrimonio di competenze in quasi 30 anni di attività nel settore assicurativo. Prima di entrare in Hdi, circa tredici anni fa, ha trascorso molti anni con Gerling con ruoli sia nell’underwriting che nei sinistri. In precedenza ha lavorato per Winterthur.

AVIVA ITALIA - RINNOVATO IL VERTICE Il nuovo presidente di Aviva Italia è Carlo Salvatori (foto), che prende il posto di John Russell T. Walls. Nel corso della sua carriera, Salvatori ha ricoperto molte cariche ad alti livelli nel settore bancario, assicurativo e finanziario: è stato amministratore delegato di Banca Intesa, presidente del gruppo UniCredito Italiano, presidente di Allianz e dal 2010 è anche presidente di Lazard Italia. «Sono lieto», ha commentato Salvatori, «di entrare a far parte del team di Aviva in Italia. I risultati e le performance registrate negli ultimi anni dimostrano come ci sia ancora spazio per migliorare e crescere in un settore che in futuro offrirà tante nuove opportunità». Ignacio Izquierdo, ceo di Aviva in Italia, si è detto sicuro che l’arrivo di Salvatori consentirà ad Aviva «di cogliere con successo nuove opportunità di sviluppo e dare continuità al trend di crescita che abbiamo mostrato negli ultimi anni».

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ZURICH ITALIA - SI RAFFORZA L’EXECUTIVE TEAM Diana Allegretti è il nuovo General Counsel di Zurich Italia. Proviene da DeA Capital Group, società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana attiva nell’alternative investment, dove ha ricoperto il ruolo di head of corporate affairs and secretary of the board of directors. In oltre vent’anni di carriera. Allegretti ha maturato una consolidata esperienza nel settore legale lavorando in prestigiose realtà nazionali e internazionali, tra cui Baker & McKenzie e Linklaters. Nel suo percorso professionale si è dedicata ad ambiti quali capital market e corporate/m&a, con un particolare focus su operazioni di quotazione in Borsa, fusioni e acquisizioni, private equity e riorganizzazioni aziendali.

ASSITECA - ECCO IL DIRETTORE DELLA COMUNICAZIONE La società di brokeraggio assicurativo quotata sull’Aim di Borsa Italiana ha un nuovo direttore comunicazione, relazioni esterne e rapporti istituzionali: Dario Zerboni (foto). Romano, 57 anni, nel corso della sua carriera Zerboni ha ricoperto diversi incarichi tra cui spicca quello in Civita, leader nel settore dei beni culturali, dove ha lavorato per oltre 20 anni a fianco dei suoi fondatori Gianni Letta, Antonio Maccanico e Gianfranco Imperatori. «Sono molto contento di essere arrivato in Assiteca in un momento storico così importante per la società», ha commentato Zerboni. «È in corso un significativo processo di sviluppo e rinnovamento dell’azienda che necessita di essere accompagnato da un grande lavoro di comunicazione volto a potenziare la visibilità del nostro brand nonché a trasmetterne in modo efficace il valore. Si tratta di una sfida stimolante che ho la fortuna di affrontare con il supporto di uno staff interno altamente professionale e di grande esperienza».

AXA XL - IN ITALIA CAMBIA IL COUNTRY LEADER A partire da novembre Saverio Longo assumerà il ruolo di country leader per l’Italia di Axa XL. Prende il psoto di Simona Fumagalli, che è stata nominata head of international financial lines per l’Europa. Longo, che ha maturato la sua esperienza professionale in Zurich, dove ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali, tra cui quella di ceo global corporate e più di recente quella di head of commercial insurance per l’Italia. sarà responsabile di proseguire il processo di integrazione di Axa XL in Italia, nonché della definizione e dell’attuazione della strategia aziendale e dell’ampliamento della sua presenza nel Paese. «Insieme al team di underwriting locale e in stretta collaborazione con Axa Italia, svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuove proposte e soluzioni all’avanguardia per rispondere al meglio alle esigenze del mercato italiano», spiega una nota della compagnia. «L’Italia», ha commentato Bruno Laval, regional leader Europe di Axa XL, «è il terzo paese dell’Eurozona per prodotto interno lordo ed ospita numerose aziende che esportano e operano all’estero. È un mercato chiave per Axa XL in Europa e sono lieto di dare il benvenuto a Saverio, che per esperienza professionale e reputazione è la persona ideale alla guida delle nostre attività in Italia».

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NEWS

ALLIANZ «IL PROTEZIONISMO FA PERDERE TUTTI»

Allianz ha presentato la decima edizione del Global Wealth Report, il rapporto globale sulla ricchezza finanziaria dei privati, che mette sotto la lente asset e indebitamento delle famiglie in più di 50 paesi nel mondo. Per la prima volta, nel 2018 gli asset finanziari nei paesi industrializzati e nelle economie emergenti sono diminuiti; un triste primato, considerando che non era accaduto nemmeno nel 2008, al culmine della crisi finanziaria. Nel 2018, in tutto il mondo, i risparmiatori si sono trovati in difficoltà per una molteplicità di fattori. Da un lato, l’escalation del conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina, l’infinita saga della Brexit e le crescenti tensioni geopolitiche; dall’altro, l’inasprimento delle condizioni monetarie e l’annunciata normalizzazione delle politiche monetarie. I mercati azionari hanno reagito di conseguenza: le quotazioni azionarie globali sono scese del 12% circa nel 2018. Ciò ha avuto un impatto diretto sulla crescita degli Michael Heise, capo economista di Allianz asset finanziari delle famiglie. Gli asset finanziari lordi globali sono diminuiti dello 0,1%, rimanendo pressoché invariati a 172,5 trilioni di euro. «La crescente incertezza prende il sopravvento», ha commentato Michael Heise, capo economista di Allianz. «Lo smantellamento dell’ordine economico globale basato sulle regole è deleterio per l’accumulo di ricchezza. Anche i numeri per la crescita degli asset lo rendono evidente: il commercio non è un gioco a somma zero. O tutti sono dalla parte dei vincitori, come in passato, o dalla parte dei perdenti, come è successo l’anno scorso. Il protezionismo aggressivo non conosce vincitori».

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GENERALI ITALIA AL VIA IL MANDATO UNICO

Generali Italia ha fi rmato con tutti i suoi gruppi Agenti (Anagina, Gaag, Gaat, Gagi e Unat) l’accordo per l’adozione del mandato unico. L’obiettivo strategico è quello di off rire al cliente un’esperienza di relazione Marco Sesana, di elevata qualità. Il country manager & ceo mandato richiama di Generali Italia due principi generali della relazione impresa-agente: l’imprenditorialità dell’agente e quindi la sua autonomia nella organizzazione della propria struttura agenziale; la partnership del rapporto impresa-agente è fi nalizzata alla creazione di valore per il cliente. La fi rma è avvenuta alla presenza di Marco Sesana, country manager & ceo Generali Italia; Stefano Gentili, chief marketing & distribution officer di Generali Italia; Cristina Rustignoli, general counsel di Generali Italia; Mariagrazia Musto, presidente Unat; Antonio Canu, presidente Gaag Lloyd Italico; Vincenzo Cirasola, presidente Gagi; Davide Nicolao, presidente Anagina; Roberto Salvi, presidente Gaat. Sesana ha così commentato: «Con questo accordo, moderno e coerente con l’evoluzione dei mercati, rafforziamo il ruolo dei nostri agenti nel panorama distributivo attuale e futuro. Il mandato unico, infatti, valorizza la relazione con la rete, da sempre il fulcro del nostro business fondato sulla consulenza di valore dei nostri agenti nel rispetto della centralità della figura del cliente, con l’obiettivo strategico di off rire un’esperienza di relazione di elevata qualità». La rete distributiva di Generali Italia conta 2.250 agenti e 1.350 agenzie sull’intero territorio italiano.


MOODY’S OUTLOOK STABILE PER LA RIASSICURAZIONE

Le prospettive per i riassicuratori sono stabili fino I riassicuratori sono sempre più esposti al rischio al 2020. Lo dice un rapporto pubblicato da Moopatrimoniale poiché i bassi tassi di interesse indy’s, che sottolinea come il settore sia caratterizzacoraggiano gli investimenti in debiti societari di to da una forte capitalizzazione, dall’aumento dei bassa qualità e asset illiquidi. La cyber insurance prezzi e da una domanda crescente. Ciononostante, presenta nuove opportunità, ma comporta anche ci sono ancora forti venti contrari per l’industria e rischi elevati. E i cambiamenti climatici rendono la redditività rimane vulnerabile a perdite legate a meno prevedibile la frequenza e la gravità dei perisinistri catastrofali superiori alla media. coli naturali, rendendo più difficile creare modelli «La capitalizzazione dei riassicuratori è fore prezzare in modo appropriato. te, con un cuscinetto significativo al di soSebbene i riassicuratori abbiano aumentato i pra dei requisiti patrimoniali, e i prezzi sono prezzi negli ultimi due anni, gli aumenti sono aumentati, alleviando una certa pressione stati in gran parte limitati alle linee colpite sulla redditività», dice Brandan Holmes, da perdite e i prezzi su alcune linee assicuvice president senior credit officer di Morative rimangono significativamente inferiori ody’s. «Tuttavia, i bassi tassi di interesse e il ai livelli del 2012. Sebbene la redditività delcalo dei rilasci di riserve faranno pressioni la sottoscrizione sia ancora insufficiente per sugli utili, mentre i cambiamenti climatici supportare la resilienza degli utili in un anno creano una maggiore incertezza. L’aumento con catastrofi superiori alla media, si prevede della dipendenza da retrocessioni alternative che i prezzi aumenteranno ulteriormente il Brandan Holmes, prossimo anno, sostenendo un ulteriore misupportate da capitale rappresenta una sfida vice president, Moody’s glioramento dei profitti di sottoscrizione. anche per alcuni riassicuratori».

QBE UN SEMESTRE DA INCORNICIARE

Qbe Insurance group ha archiviato un primo semestre 2019 più che positivo, con un utile al netto delle imposte pari a 520 milioni di dollari, in crescita del 35% rispetto ai 385 milioni del primo semestre 2018. Il Roe si è attestato al 13,4%, (era stato del 9,6% nello stesso periodo dell’anno scorso). Anche il combined ratio è migliorato rispetto al primo semestre 2018, passando dal 95,8% al 95,2% e il rapporto tra sinistri e premi è diminuito dal 51,3% al 47,7%. Questi risultati, ha commentato il ceo della società, Patrick Regan, «riflettono un andamento positivo in tutte le divisioni di business e un ritorno più elevato sugli investimenti».

Patrick Reagan, ceo di Qbe Insurance

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STRIPE PROSEGUE LA CAMPAGNA D’ESPANSIONE IN EUROPA

Stripe, la fi ntech con sede a San Francisco che consente a privati e aziende di effettuare e ricevere pagamenti via Internet, valutata 22,5 miliardi di dollari dopo l’ultimo round di fi nanziamento, ha lanciato ufficialmente i suoi servizi anche in Polonia, Estonia, Lettonia, Grecia, Lituania, Slovacchia, Slovenia e Portogallo. Da ora in poi le aziende di questi paesi potranno iniziare ad accettare pagamenti in oltre 130 valute in soli 10 minuti. Per la prima volta, Stripe off re loro l’accesso alla propria rete globale di pagamenti e tesoreria. Oltre ad accettare pagamenti, le aziende possono utilizzare Stripe per gestire la contabilità, la fatturazione, i pagamenti che coinvolgono terze parti e l’ottimizzazione per i pagamenti da mobile, il tutto da un’unica dashboard centralizzata.

Patrick Collison, co-founder e ceo di Stripe

AXA ITALIA AL VIA LA PARTNERSHIP CON IL FINTECH DISTRICT

Patrick Cohen, amministratore delegato di Axa Italia

Axa Italia è entrata a far parte, come corporate member, del Fintech District di Milano, community che riunisce oltre 120 startup di cui 10 operanti nel settore insurtech. L’attenzione di Axa sarà rivolta soprattutto a quelle realtà operanti a livello locale, fintech, insurtech o ad alto impatto sociale, con cui poter realizzare progetti innovativi che vedano al centro i temi della tutela dell’ambiente e del sostegno all’ecosistema locale, con una particolare attenzione agli aspetti etici e sociali. La collaborazione si inserisce nella strategia di Axa, che punta a sviluppare nuovi modelli di business che integrino la copertura assicurativa mediante servizi utili a semplificare la vita dei propri clienti. A questo proposito, Patrick Cohen, ceo di Axa Italia, ha commentato: «La partnership con Fintech District arricchisce ulteriormente il nostro ecosistema fatto di startup, università, community di innovatori e incubatori sociali, da cui traiamo spunti sempre nuovi che ci consentono di anticipare il futuro e intercettare le esigenze dei nostri clienti, con l’obiettivo di passare da payer a partner. L’innovazione è nel dna di Axa Italia e del nostro gruppo, basti pensare che tramite il veicolo Axa Next, Axa investe 200 milioni di euro l’anno in progetti innovativi».

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IDC BLOCKCHAIN: NEL 2023 INVESTIMENTI PER 4,9 MILIARDI

ASSIMOCO UNA CASA TUTTA NUOVA

Gli investimenti nella blockchain passeranno dagli 800milioni di quest’anno a 4,9 miliardi nel 2023. È quanto emerge dal Worldwide Semiannual Blockchain Spending Guide di Idc. Pur essendo nata nel settore bancario (rappresenta ancora il 31% degli investimenti nel 2019 con picchi nei pagamenti transfrontalieri e trade finance) la blockchain sta espandendosi ad altri mercati, dai servizi professionali alla manifattura, con tassi di crescita sopra la media. Il taglio di costi legato all’eliminazione dell’intermediario e l’abbattimento dei rischi di errori umani attrae le imprese. Anche la gestione dell’identità sta assumendo un ambito di primo piano, nell’adozione della blockchain in Europa, soprattutto nei settori assicurativi, bancari, governativi e nella gestione di dati personali dei consumatori, spinti dalla sicurezza assicurata dal sistema decentralizzato e crittografato. Anche il voto elettronico e la gestione della proprietà intellettuale fra i nuovi campi di utilizzo.

Assimoco, da oltre 40 anni l’assicurazione di riferimento del mondo cooperativo, si è trasferita presso il Centro Leoni Milano, all’interno di un’area verde di circa 300mila mq. «Il cambiamento di sede è stato originato dalla necessità di favorire maggiormente il dialogo, la collaborazione e i processi generativi dell’organizzazione, la connessione e la relazione, sia all’interno, sia all’esterno», ha detto Ruggero Frecchiami, direttore generale del gruppo Assimoco. Gli spazi di lavoro sono stati realizzati con layout differenti: ci sono aree per attività individuali, aree per brevi interazioni e spazi per lavoro di gruppo, così come zone ideate per Ruggero Frecchiami, direttore generale favorire processi generativi diffusi e dialogici. del Gruppo Assimoco

AON CYBER ATTACK: IL COSTÒ SALIRÀ A 6 TRILIONI DI DOLLARI

Secondo gli analisti di Aon, le perdite globali annue causate da attacchi cyber potrebbero raggiungere i 6 trilioni di dollari entro il 2021, mentre la spesa per la sicurezza informatica supererà il trilione di dollari. Aon sottolinea come le perdite possono incidere sulle imprese sotto forma di spese per aff rontare le crisi, nonché sotto forma di multe da parte degli organismi regolamentari e come mancate entrate dovute all’interruzione delle attività commerciali o di base. Ma soprattutto, se i costi di un attacco informatico possono essere paralizzanti nell’immediato per un’azienda, il danno alla reputazione può essere pari o addirittura maggiore.

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ANIA SALDO NEGATIVO NEL VITA: -23,6% Nel I semestre 2019 il saldo tra entrate (premi) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del mercato vita in Italia è stato di 11,9 miliardi di euro, il valore più bassi rispetto ai primi sei mesi del quinquennio 2014-2018, in calo del 23,6% rispetto al I semestre 2018. È quanto emerge dai dati raccolti da Ania. Tale risultato è dovuto al lieve calo del volume dei premi, principalmente a causa della raccolta negativa di ramo III che ha annullato il contributo positivo delle polizze di ramo I, ma soprattutto alla crescita significativa del totale onere sinistri, generata principalmente dagli importi per scadenze e rendite maturate di ramo I. Analizzando gli andamenti nei singoli trimestri, si osserva come il flusso netto realizzato nel II trimestre 2019 sia inferiore di circa 1 miliardo rispetto a quello registrato nei primi tre mesi del 2019 e di quasi 2 miliardi rispetto al corrispondente trimestre del 2018, a causa principalmente del contributo più contenuto del ramo I. Nel I semestre 2019 il volume dei premi contabilizzati è stato 53,1 miliardi di euro, in calo dello 0,4% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, quando invece la variazione era positiva e pari a +5,9%. L’86% dei premi è generato

dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in aumento dell’1,7% rispetto al I semestre 2018 (percentuali ricavate utilizzando i dati della rilevazione associativa mensile sulla nuova produzione vita). L’ammontare dei premi contabilizzati risulta costituito per l’81% da premi unici, in lieve calo (-0,6%) rispetto al I semestre 2018, e per il restante 19% da premi periodici, di cui il 5% sono premi di prima annualità (-1,0% rispetto al I semestre 2018) e il 14% premi di annualità successive (+0,7%). Valutando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual premium equivalent (Ape, pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti convenzionalmente posta pari a 10 anni, la variazione del volume premi diventerebbe pressoché nulla. Nei primi sei mesi del 2019 l’ammontare complessivo delle uscite è risultato in aumento del 9,1% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e pari a 41,2 miliardi di euro, il valore più alto mai rilevato dal 2006. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 54% dei pagamenti complessivi (66% nel I semestre 2018) ma comunque in calo del 9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; sono invece le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da

ANIA/2 DANNI A 19,2 MILIARDI NEL II TRIMESTRE

Alla fine del II trimestre 2019 i premi totali del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono stati pari a 19,2 miliardi di euro, in aumento (+3,5%) rispetto alla fine del II trimestre del 2018, in lieve diminuzione rispetto al +4% rilevato alla fine di marzo 2019. Vi ha contribuito, in particolare, l’aumento dei premi degli altri rami danni e, più marginalmente, la crescita dei premi del comparto auto. Nel dettaglio, i premi del ramo rc auto sono stati pari a 7,1 miliardi, in lieve diminuzione (-0,3%) rispetto al II trimestre del 2018; i premi del ramo corpi veicoli terrestri sono stati pari a 1,7 miliardi, in crescita del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (in linea con quanto rilevato a marzo). Gli altri rami danni confermano il trend positivo degli ultimi anni, contabilizzando alla fine del II trimestre del 2019 oltre 10,4 miliardi di premi con un tasso di crescita del 6,0% (6,1% a fine marzo 2019). 12 New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019


Maria Bianca Farina, presidente Ania pagare, che hanno raggiunto un’incidenza pari al 32% delle uscite totali, per effetto della crescita (+68,8%) registrata rispetto ai primi sei mesi del 2018. Il restante 14% è costituito dagli importi dei sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita che hanno registrato un incremento annuo più contenuto e pari a +8,6%.

Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 76% delle imprese, rappresentative dell’86% del mercato in termini di premi contabilizzati 2018, ha registrato da inizio anno un flusso netto positivo e che il 54% (per una quota premi pari al 54%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell’indice (1,70%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive. Le riserve tecniche vita alla fine del I semestre 2019 sono state pari a 710 miliardi di euro, in aumento del 5,2% rispetto al corrispondente periodo del 2018 e dell’1,3% rispetto alla fine del trimestre precedente. In particolare, il 72% delle riserve complessive di fine anno deriva da impegni assunti nel ramo I mentre il 21% è afferente a polizze di ramo III. Analizzando la concentrazione delle riserve tecniche tra le compagnie di assicurazione operanti in Italia alla fine del I semestre 2019, si osserva che quasi la metà dell’intero ammontare (48,1%) è detenuto dalle prime cinque compagnie, mentre se si considerano anche le successive cinque si arriva al 68%. La variazione dello stock delle riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2018 è stata pari a 25,8 miliardi di euro, circa 14 miliardi in più rispetto al saldo tecnico del settore vita, differenza principalmente dovuta alla rivalutazione delle masse gestite di ramo III; nel triennio 2016-2018 non si sono mai registrate variazioni semestrali dello stock di riserve così significative.

IVASS RC AUTO, IL PREZZO SCENDE

Continua la discesa dei prezzi delle assicurazioni auto. Gli ultimi dati del Bollettino Ivass relativi al secondo trimestre 2019 indicano un calo su base annua dell’1,5% (dal -0,9% del primo trimestre), con un premio medio rc auto su base nazionale di 405 euro. Si tratta del prezzo più basso dal 2012, da quando cioè è iniziata la rilevazione statistica. Il calo è più intenso al Sud e nelle isole: a Enna, Caltanissetta, Catanzaro e Vibo Valentia le riduzioni sono state superiori al 4,5% (fino al 5,7%). A Roma i prezzi sono diminuiti del 4%. Il 21,5% delle polizze rc auto stipulate nel secondo trimestre del 2019 prevede uno sconto legato alla presenza della scatola nera. Lo rileva l’Ivass, spiegando che negli ultimi 12 mesi il trend di penetrazione del dispositivo ha nuovamente accelerato: rispetto all’anno precedente i sistemi che registrano stili di guida e dati di percorrenza sono aumentati di 1,4 punti percentuali (contro il mezzo punto percentuale dello scorso anno). New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019 13


ONE2ONE UN NUOVO MODO PER PROTEGGERE AUTO E FAMIGLIA

One2One è la prima società di mutuo soccorso nata in Italia per fornire sussidi alle persone e alle famiglie in caso venga meno la mobilità a causa, ad esempio, di furto, incendio oppure di eventi naturali che colpiscano gli autoveicoli familiari. Questo tipo di società si sono finora dedicate quasi esclusivamente all’assistenza nel settore salute e welfare. One2One è il primo soggetto a trasferire il concetto di mutualità alla mobilità dei soci, intesi sia come singoli sia come famiglia. A pensare di replicare il modello nel settore auto, escludendo però la responsabilità civile, è stato Umberto Salinaro, presidente della nuova società. «One2One rappresenta un nuovo modo di vivere la mutualità in quanto garantisce una effettiva mobilità alle persone e alle famglie, accollandosi i costi e i disagi per l’improvvisa mancanza della disponibilità di veicoli. La tutela è effettiva e soprattutto il socio può contare sul sostegno di un team di professionisti che lavorano solo per lui». Il modello distributivo di One2One punta molto sulle concessionarie auto che saranno soci convenzionati della mutua, mentre i clienti saranno i soci beneficiari.

LLOYD’S GLI UTILI TORNANO A VOLARE

John Neal, chief executive officer dei Lloyd’s

14 New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019

Dopo due anni difficili, archiviati con il segno rosso, il primo semestre dell’anno per i Lloyd’s di Londra si è chiuso cone un utile lordo ante imposte di 2,6 miliardi di euro. Il risutato è stato raggiunto grazie soprattutto ai rendimenti degli investimenti, che hanno generato circa 2,3 miliardi di euro, beneficiando di plusvalenze non realizzate derivanti dalla riduzione dei rendimenti obbligazionari statunitensi e britannici e dei sostanziali rendimenti dei titoli azionari, nei primi sei mesi del 2019. I premi lordi sottoscritti nel periodo fi no a giugno 2019 sono stati di 22,7miliardi di euro, e registrano una crescita del 1,8% rispetto allo stesso periodo nel 2018 L’amministratore delegato John Neal ha così commentato: «È incoraggiante vedere che il mercato dei Lloyd’s mostra maggiore disciplina nel 2019 come confermano la riduzione dei premi lordi sottoscritti e il miglioramento dell’attritional loss ratio per l’esercizio corrente. Riconosciamo però l’importanza di mantenere una costante attenzione sulla gestione della performance al fi ne di confermare questo impulso positivo per tutto il 2019 e negli anni a venire».


ASFALIA AL VIA GRIFO HOLDING, NUOVO HUB DI SERVIZI ASSICURATIVI E FINANZIARI

In occasione di Grifo 5.0, la XVI fi nire la Grifo come un ecosistema convention aziendale di Asfalia, il di aziende, di pensieri, soluzioni e presidente della società Bernardo valori condivisi, un modello innoFranchi ha annunciato la nascita vativo multicanale, quindi con una della Grifo Holding. Nel nuovo specializzazione estrema su più ofgruppo confluiranno le parteciferte, ma che si presenta al mercato pazioni di Asfalia, Asfalia Prime attraverso la omnicanalità, ovvero Broker, Argenta e Quadratum, con come un unico punto di riferimento un nuovo modello organizzativo, su una pluralità di soluzioni per i raggruppando le proprie attività clienti e partners. Abbiamo percorin due macroaree di business, una so una lunga strada, ma al tempo dedicata al canale diretto e una al stesso siamo consapevoli che resta canale istituzionale (banche, comancora molto da fare. Per resistepagnie, intermediari). Le quattro re in un mondo che cambia bisosocietà della holding saranno tragna cambiare e noi continueremo a sversalmente al servizio e supporfarlo. Per questo non ci fermiamo Bernardo Franchi, to delle due business unit e saranqui». presidente di Asfalia no strutturate per servire e gestire La nuova holding punterà nei prose amministratore unico nel migliore dei modi i servizi e le simi mesi a crescere nell’insegna di Grifo Holding attività del gruppo. della continuità, ovvero investendo Nata nel 2003, Asfalia nel tempo sui due pilastri fondamentali che si è rivelata la base solida per le successive athanno contraddistinto le sue società in questi tività di diversificazione del business. Dal nuanni: il fattore umano e la tecnologia. «Per noi cleo originale, dedicato alla tutela e alla gestione la positiva customer experience durante tutto il assicurativa del patrimonio, si sono sviluppate ciclo di vita del cliente diventerà sempre più un successivamente le attività nel settore del brokeelemento al centro delle nostre attività: risposte raggio assicurativo indipendente, rappresentate nuove, semplici, veloci, efficaci e ritagliate suloggi da Asfalia Prime Broker, quelle specializle specifiche esigenze in continuo mutamento. zate nel ramo danni e nelle soluzioni assicuraAbbiamo voluto chiamare la nostra convention tive per il ramo vita, rappresentate da Argenta, Grifo 5.0. proprio per evidenziare oggi più che e l’expertise nell’ideazione e creazione di solumai la nostra anima proiettata al futuro in granzioni innovative, rappresentato dalla società di de evoluzione, ma anche per celebrare il ragservizi e di formazione Quadratum. giungimento di un importante obiettivo come i «La Grifo Holding nasce con l’ambizione di di5 milioni di fatturato di gruppo con 24 mesi di ventare il primo hub di servizi del settore assianticipo rispetto al business plan. Infi ne, abbiacurativo e fi nanziario italiano», spiega Franchi, mo colto l’occasione di preannunciare la nascita che assume anche il nuovo ruolo di amministradi una quinta società del gruppo che presenteretore unico della holding. «Rispetto al concetto mo nei prossimi mesi», colcude Franchi. di architettura aperta rivolta solo al prodotto, La holding sta già lavorando per sviluppare abbiamo voluto fare un passo in più ed estennuove aree di business, che comunicherà al merderla anche ai servizi e alle idee. Mi piace decato entro fi ne anno. New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019 15


VITTORIA ASSICURAZIONI QUANDO IL MARKETING È UN GIOCO

Fidelizzare i propri assicurati. Naturalmente, è l’obiettivo di tutte le compagnie. Ognuna però prova a raggiungerlo con strategie differenti. Vittoria Assicurazioni, società indipendente costituita nel 1921 in Milano, che opera in tutti i rami danni e vita sull’intero territorio nazionale, ha pensato di riuscirci con un gioco. E non sbagliava. Da novembre 2018 allo scorso maggio, a sostegno del programma di loyalty «Vittoria Doppio Vantaggio», la compagnia ha organizzato le Vittoriadi, un data game pensato e realizzato per premiare i propri assicurati. Un strumento di marketing estremamente performante che ha registrato un incremento della customer base iscritta al programma del 57% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il gioco, fruibile sia da mobile che da desktop attraverso il sito del loyalty program, era articolato in sei sfide, una al mese, e altrettanti “allori” da conquistare non solo per partecipare all’estrazione fi nale, ma anche per accumulare punti sull’intero circuito Doppio Vantaggio. Integrando abilmente sia l’aspetto ludico sia quello competitivo in una perfetta combinazione di creatività e tecnologia, le Vittoriadi hanno realizzato un tasso di engagement oltre le aspettative che racchiudeva un duplice scopo. Da una parte educare i clienti sui valori che da sempre caratterizzano la compagnia in modo divertente, dall’altra rafforzare la relazione tra brand e consumatore per incrementarne la retention. Le Vittoriadi hanno arricchito Vittoria Doppio Vantaggio, il programma fedeltà della compagnia attivo dal 2015 e basato su dinamiche di cash back a punti, vantaggi e sconti. Il programma, che è a tutti gli effetti una raccolta punti, si contraddistingue sul mercato in virtù di un innovativo sistema di premiazione: oltre a ottenere interessanti agevolazioni all’interno del sistema Vittoria, il cliente ha infatti la possibilità di accedere alle offerte di un ricco network di part16 New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019

Luciano Chillemi, responsabile comunicazione istituzionale e customer care di Vittoria Assicurazioni

ner convenzionati, come ad esempio Coop, Enel, eDreams, La Feltrinelli, Philips, Stroili, Tigotà o Vodafone. Un elemento distintivo e differenziante che rende la proposta di Vittoria all’avanguardia nel settore assicurativo. «Il successo di questa iniziativa si misura nel netto incremento del tasso di fedeltà riscontrato nei clienti aderenti al programma, in termini non solo di acquisiti ma anche di interazione con il brand», ha commentato Luciano Chillemi, responsabile comunicazione istituzionale e customer care di Vittoria Assicurazioni. «Creare una relazione sempre più esclusiva e duratura con l’assicurato grazie a questo approccio alla loyalty è un asset strategico per Vittoria Assicurazioni perché permette di renderlo anche un vero e proprio ambassador del brand». La customer experience, infatti, sta assumendo un ruolo sempre più centrale e impattante nelle strategie marketing dei brand. Oggi, il successo di un’azienda non è infatti determinato solo dal prodotto o dal prezzo, ma anche e soprattutto dalla relazione che si instaura con il cliente e dall’esperienza che vive interagendo con il brand stesso. Un elemento chiave che Vittoria Assicurazioni ha saputo comprendere e tradurre in una strategia di marketing vincente.


ACCENTURE LE AZIENDE ITALIANE SPENDONO IN SICUREZZA IL 10% DEL BUDGET IT

Le aziende italiane investono oltre il 10% del loro budget It in cybersecurity. Una percentuale analoga alla media europea, che però non basta. È quanto emerge dal report The State of Cyber Resilience 2019 di Accenture, che evidenzia livelli di sicurezza ancora bassi, con solo il 59% degli asset aziendali protetti attivamente dai programmi di cybersecurity. e i tempi lunghi di risposta a un cyberattacco. In Italia 4 aziende su 10 richiedono ancora oggi più di 15 giorni per rimediare a un attacco, meglio della media globale che sale a quasi 6 aziende su 10. Lo studio ha identificato le aziende, classificate come leader, che ottengono ritorni significativi sugli investimenti in cyber security in relazione alle performance calcolate su quattro parametri: indice di violazione, velocità nel rilevamento dell’attacco, rapidità di ripristino e contenimento del danno. Le aziende leader in Italia evidenziano risultati migliori rispetto agli altri paesi: per esempio, il 93% ha un basso indice di violazione, a livello globale sono l’86%; l’87% evidenzia un impatto basso o nullo a seguito di una violazione, a livello globale è il 70%. C’è però un ampio margine di miglioramento sulla rapidità nel rilevare le violazioni: rispetto all’88% delle organizzazioni leader a livello globale, solo il 66% delle aziende leader italiane riesce a rilevare una violazione in meno di un giorno.

ALLIANZ ZERO EMISSIONI ENTRO IL 2050

Il gruppo Allianz è tra i promotori della Net-Zero Asset Owner Alliance, un’alleanza per ridurre le emissioni e andare verso la decarbonizzazione entro il 2050. L’iniziativa è stata lanciata a New York, in occasione del vertice sul clima all’Onu, insieme a un gruppo di investitori istituzionali che gestiscono investimenti per 2.400 miliardi di euro, dei quali circa un terzo è riferito al gruppo Allianz. Oliver Baete, il ceo del gruppo, ha detto che «mitigare il cambiamento climatico è la sfida dei nostri tempi. La società, la politica e l’economia devono agire assieme per ridurre rapidamente le emissioni climalteranti. Noi, per quanto riguarda gli asset proprietari, saremo all’altezza delle nostre responsabilità e, nel dialogo con le aziende sulle quali investiamo, puntiamo a favorire i business a basse emissioni. Abbiamo iniziato questo percorso e nel 2050 i nostri portafogli d’investimento saranno neutrali per il clima».

Oliver Baete, amministratore delegato di Allianz New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019 17


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SCENARI E BUSINESS - SONDAGGIO

AGILITÀ E INNOVAZIONE NELLE STRATEGIE DEI CEO Secondo un'indagine realizzata da Kpmg tra gli amministratori delegati delle assicurazioni Usa, la crescita del settore nei prossimi anni sarà trainata dalla tecnologia, che permetterà di abbattere i costi e di migliorare il coinvolgimento dei clienti. Oltre un quarto di loro vede nei cambiamenti climatici la minaccia più grande

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li amministratori delegati delle assicurazioni statunitensi, secondo il sondaggio «2019 Ceo Outlook» di Kpmg, sono fiduciosi sulle prospettive di crescita delle loro società nei prossimi tre anni, e questo grazie alle innovazioni tecnologiche, che migliorano il coinvolgimento dei clienti, riducono i costi e forniscono informazioni migliori. «I ceo hanno affermato che una crescita significativa dell’industria assicurativa è possibile solo se le aziende sono sufficientemente agili e innovative da soddisfare le mutevoli aspettative dei clienti, mentre chi va piano sarà lasciato indietro», dice Ed Chanda, insurance sector leader di Kpmg. «Un buon esempio è la sottoscrizione automatica che consente decisioni migliori, riduce l’onere per il cliente e

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27% Quasi un ceo su tre identifica nella crescente frequenza di catastrofi, in particolari incendi e tornado, la più grande minaccia per il business

abbassa i costi; aprendo potenzialmente il mercato anche per la sottoscrizione di rischi meno importanti» Tra le maggiori preoccupazioni, il 27% dei ceo indica il rischio ambientale/climatico come la più grande minaccia, a causa della crescente frequenza di catastrofi intense, in particolare incendi e tornado.

MAGGIORE FIDUCIA NEL CLOUD

La chiave per l’agilità e l’innovazione è l’uso del cloud, con molti amministratori delegati (82%) che si sentono più sicuri oggi di quanto non fossero negli ultimi tre anni. Il 75% ha anche affermato che stanno investendo maggiormente nelle nuove tecnologie per migliorare la resilienza della propria organizzazione. «I ceo sono sempre più fiduciosi


73%

sicurezza delle informazioni una funzione strategica e una potenziale fonte di vantaggio competitivo. Secondo la maggior parte dei ceo le tecnologie di intelligenza artificiale e robotica creeranno più posti di lavoro di quanti ne elimineranno

nell’uso delle tecnologie cloud. Tuttavia, l’implementazione di queste tecnologie, che possono alimentare l’intelligenza artificiale e aumentare capacità analitiche, dovrebbe arrivare dall’alto per superare la resistenza istituzionale; altrimenti potrebbe non funzionare», aggiunge Chanda. L’88% degli amministratori delegati ha dichiarato di guidare personalmente le strategie d’implementazione tecnologica per la propria organizzazione e la maggior parte si aspetta di vedere un significativo ritorno sugli investimenti da programmi di trasformazione digitale e automazione dei processi entro uno o tre anni. Il 52% prevede inoltre un significativo ritorno sugli in-

AI E ROBOTICA PER CREARE PIÙ LAVORO

La maggior parte dei numeri uno delle assicurazioni Usa (73%) ha affermato che nei prossimi tre anni le tecnologie di intelligenza artificiale e robotica creeranno

vestimenti dall’intelligenza artificiale entro 3-5 anni.

ATTACCHI INFORMATICI LA VERA MINACCIA

L’uso delle tecnologie cloud porta con sé preoccupazioni sulle minacce informatiche. Il 62% degli amministratori delegati ha affermato che la protezione dei dati dei propri clienti è una delle loro responsabilità più importanti, portando la maggior parte (78%) a preoccuparsi della migrazione di tutti i dati delle proprie attività sul cloud. Il 68% ha anche concordato sul fatto che una forte strategia cyber è fondamentale per generare fiducia nei confronti delle parti interessate. Considerano la

77% Nei prossimi tre anni più di tre quarti delle assicurazioni Usa hanno in programma di potenziare le skill digitali dei loro dipendenti

88% La stragrande maggioranza degli amministratori delegati guida in prima persona le strategie tecnologiche della propria azienda

più posti di lavoro di quanti ne elimineranno. «Gli assicuratori devono prendere provvedimenti per preparare il futuro della loro forza lavoro», sottolinea Chanda. «I dipendenti devono essere preparati per comprendere le capacità di questi nuovi sistemi e il loro ruolo in essi». Nei prossimi tre anni, la maggior parte degli amministratori delegati (77%) ha in programma di potenziare del 41-60% le competenze digitali della forza lavoro delle proprie organizzazioni. New Insurance Agosto - Settembre - Ottobre 2019 19


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SCENARI E BUSINESS - AMBIENTE

FALSE SOLUZIONI PER IL CLIMATE CHANGE? Se il cambiamento climatico (e i fenomeni catastrofali che si porta dietro) è in testa alle preoccupazioni anche degli assicuratori; riuscire a combatterlo sembra impresa quasi impossibile. Ecco infatti cosa servirebbe, secondo la presidente di Friends of the Earth International, rete di organizzazioni ambientaliste di 69 paesi

I

n un recente rapporto speciale, il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) afferma che arginare il cambiamento climatico richiederà una modifica radicale del nostro modo di gestire il patrimonio forestale e i terreni agricoli. I dati sono nuovi, ma non la conclusione di fondo: da oltre un decennio, scienziati, ambientalisti e organizzazioni della società civile avvertono che alla base della crisi del clima c’è il nostro modello prevalente, e profondamente ingiusto, di produzione e consumo. Proteggere il pianeta da cui dipende la nostra sopravvivenza implicherà niente di meno che una trasformazione del sistema. Il mondo, e i paesi sviluppati in particolare, hanno instaurato un sistema economico basato sull’accumulo di capitale, il quale privilegia i profitti aziendali rispetto al benessere dei cittadini e all’ambiente, radicando le ingiustizie e premiando chi le commette. Tale processo va avanti da secoli, ma negli ultimi decenni ha subito un’accelerazione, dal momento che un ristretto numero di eletti si è accaparra-

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to una quota sempre maggiore di ricchezza e influenza politica a livello globale. Attualmente, appena 100 multinazionali producono il 71% delle emissioni di gas serra. Il 10% più ricco della popolazione è responsabile del 50% circa delle emissioni, mentre il 50% più povero ne produce il 10%. Poco disposti a contrastare chi sta distruggendo il nostro pianeta, i leader politici si sono aggrappati ad alcune soluzioni tecnologiche, tra cui le strategie basate sulla geoingegneria, che promettono di rimuovere dall’atmosfera l’anidride carbonica già emessa. Persino l’Ipcc ne ha tenuto conto nell’elaborare molti dei suoi percorsi modellati per mantenere l’aumento delle temperature globali entro 1,5°C al di sopra dei livelli pre-industriali. Ma le tecnologie basate sulla geoingegneria non sono testate, e sono rischiose e poco realistiche. Prendiamo, ad esempio, la bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio (Beccs), il percorso proposto per raggiungere l’obiettivo delle emissioni «nette negative». L’approccio implica la coltivazione di

determinate colture per produrre biomassa, la combustione di materiale vegetale per ricavare energia, la cattura della CO2 emessa durante il processo, e il suo stoccaggio sotterraneo in profondità. Ciò suona promettente finché non si riconosce che coltivare biomassa nella quantità necessaria richiederebbe una superficie agricola pari a circa 3 miliardi di ettari, cioè due volte l’estensione delle terre attualmente coltivate sul pianeta. Qualunque tentativo di attuare l’approccio Beccs, pertanto, risulterebbe impossibile senza un intervento massiccio di deforestazione e di degrado del suolo nella fascia tropicale dell’emisfero australe, dove viene prodotta la maggior pare della biomassa a crescita rapida. L’accaparramento della terra sarebbe garantito. Inoltre, qualora i terreni agricoli fossero convertiti alla produzione di biomasse, si rischierebbe un incremento dei prezzi dei generi alimentari e il conseguente aumento della fame e della malnutrizione. Infine, la distruzione di ecosistemi vitali comprometterebbe i mezzi di sostentamento


delle comunità locali e delle popolazioni indigene. Promuovere la tecnologia Beccs e altre promesse ingannevoli, come le iniziative legate al progetto Redd+ (Reducing emissions from deforestation and forest degradation) e i sistemi di scambio delle emissioni di carbonio, conviene ai paesi ricchi, alle multinazionali e alle élite perché permette loro di continuare a trarre vantaggio dalla crisi climatica che essi stessi hanno creato ricorrendo alla farsa della tecnologia. Invece, distogliendo l’attenzione dai veri imperativi, ciò non fa che aggravare la crisi e colpire in maniera sproporzionata coloro che meno hanno contribuito al suo insorgere. È giunto il momento che gli artefici della crisi climatica si assumano la responsabilità di porvi rimedio. A tal fine, i governi dei paesi sviluppati devono prendere l’iniziativa di ridurre drasticamente le emissioni alla fonte realizzando una totale trasformazione dei loro sistemi energetici, dei trasporti, alimentari ed economici. Tra gli interventi fondamentali vi sono la sospensione degli investimenti nei combustibili fossili, l’evoluzione dei nostri sistemi energetici verso fonti di energia rinnovabili pubbliche, l’abbandono di pratiche distruttive come l’agricoltura industriale e il disboscamento, la gestione comunitaria della biodiversità e delle risorse idriche, e la riorganizzazione della vita urbana all’insegna della sostenibilità. Gli accordi finanziari e commerciali neoliberisti che privilegiano gli interessi delle aziende rispetto alla sostenibilità ambientale e ai diritti umani vanno modificati per consentire tali soluzioni. Allo stesso tempo, i governi dei paesi sviluppati dovranno stanzia-

re finanziamenti pubblici su vasta scala per sostenere questa trasformazione indispensabile nel mondo in via di sviluppo. Per riuscirvi, la transizione dovrà essere equa e garantire i diritti dei lavoratori, degli agricoltori, delle donne, dei migranti e delle popolazioni indigene. In questo caso, il coinvolgimento delle comunità avrà un ruolo cruciale. Alcuni movimenti sociali attivi nel

servare la diversità delle sementi e tutelare i bacini idrici. Fra l’altro, la gestione delle foreste a livello comunitario aiuta a salvaguardare le foreste, preservare i mezzi di sostentamento di coloro che da esse dipendono e tutelare la biodiversità. (Allo stato attuale, soltanto l’8% del patrimonio forestale mondiale è gestito dalle comunità.) Con una forte volontà politica e

sud del mondo stanno già offrendo dei modelli in tal senso. Ad esempio, la Via Campesina, un movimento internazionale formato da contadini, piccoli coltivatori, agricoltori, donne e giovani delle aree rurali, popolazioni indigene e altri, ha dimostrato come l’agricoltura contadina e l’agroecologia siano in grado di raffreddare il pianeta, nutrirne gli abitanti, fertilizzarne i suoli, proteggerne le foreste, pre-

le giuste strategie in atto potremo affrontare a livello sistemico il cambiamento climatico e le crisi a esso collegate, come la perdita della biodiversità, la carenza idrica, la fame e l’aumento delle disuguaglianze. Se, invece, continueremo ad assecondare l’idea che sarà una “soluzione miracolosa” a salvarci, ciò renderà impossibile qualunque progresso. Karin Nansen

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PROTAGONISTI - CATTOLICA ASSICURAZIONI

LA FORZA DEL CAPITALE UMANO

Da due anni Alberto Minali è alla guida della compagnia veronese. E fin da subito ha investito nella riorganizzazione, oltre che naturalmente sull’operatività. Ha sviluppato lo smartworking, ampliato l’offerta formativa per i dipendenti e ha perfino creato un job market interno. Perché, «le aziende funzionano bene solo se le persone sono soddisfatte». E i risultati ottenuti lo dimostrano

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