Asset Management N°10 - Maggio/Giugno

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ISSN 2532-9669

772532 90010

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LOM/MI/5193 -Prima immissione 17/06/2019 - Bimestrale | www.newassetmanagement.it | N°10 maggio - giugno | € 9.00 ITA

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L’ultima frontiera

AFRICA

FINTECH

L’open banking cambia le regole del gioco

TEMATICI

Scommessa vincente

Matteo Benetti

BANCA EUROMOBILIARE

La formula per proiettarsi verso il FUTURO


Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il KIID, disponibili presso i collocatori

CON UN UNICO PUNTO DI VISTA NON PUOI CERTO AVERE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Idee diverse, un unico obiettivo. Noi di Legg Mason abbiamo riunito nove gestori specializzati e indipendenti, ognuno con le proprie idee e convinzioni. Tutto questo per offrirti un’ampia scelta di strategie e strumenti che ti aiutino a diversificare i tuoi investimenti, ottenere i risultati che desideri e realizzare così i tuoi obiettivi finanziari.

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Pubblicato e approvato da Legg Mason Investments (Europe) Limited, sede legale 201 Bishopsgate, Londra, EC2M 3AB. Società registrata in Inghilterra e Galles al n. 1732037. Autorizzata e regolamentata dall’UK Financial Conduct Authority.


Alberto Banfi

Ruggero Bertelli

Docente di Economia degli intermediari finanziari

Prof. associato di Economia degli intermediari finanziari

UNIVERSITÀ CATTOLICA

UNIVERSITÀ DI SIENA

AXPO ITALIA

Antonio Corda

Claudio Criscuolo

Roberto Daverio

VODAFONE ITALIA

CEMENTIR HOLDING

ACMI

Ugo Ettore Di Stefano

Salvatore Lo Giudice

Stefano Longhini

GRUPPO MONDADORI

INWIT

MEDIASET

Elisabetta Lunati

Diego Manzetti

Fabrizio Masinelli

INTESA SAN PAOLO

AIG ITALIA

AITI

Alberto Mattiello

Mario Noera

Bepi Pezzulli

UNIVERSITÀ BOCCONI

UNIVERSITÀ BOCCONI

SELECT MILANO

Claudia Ricchetti

Roberta Roccanova

Valérie Ruotolo

Direttore Affari Legali

General Counsel

Responsabile direzione legale e contenzioso

Docente di Innovazione Digitale

Direttore Legale e Societario

Group General Counsel

Direttore affari legali e societari

General Counsel

Docente di Finanza

Director of Legal Affairs

ANAS

QVC ITALIA

Umberto Simonelli

Alberto Tron

Chief Legal & Corporate Affairs Officer

BREMBO

Stefano Brogelli

Direttore Affari Legali & Compliance

Presidente

Direttore Gestione Enti Collettivi, Protezione Diritto d’Autore e Contenzioso

Presidente

Chairman

Direttore Affari Legali

HP ITALY

Docente di Finanza Aziendale e di Revisione Aziendale

UNIVERSITÀ DI PISA

IL COMITATO SCIENTIFICO LE FONTI® Scannerizza il QR Code per maggiori informazioni

IN ORDINE ALFABETICO


SOMMARIO Scenari

Consulenza

8

Il boom di Wall Street era prevedibile?

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12

Quell’eterno ottimista del Fondo monetario

Digital e Innovazione

Protagonisti 14

Banca Euromobiliare La boutique finanziaria proiettata al futuro

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Capire il comportamento, conoscere il cliente

L’open banking cambia le regole del gioco

Lifestyle 66

La potenza del silenzio

Mercati e Business

68

Luxury gadget

24

70

La Sicilia più esclusiva

Africa, ultima frontiera

70 / VIAGGI

Prodotti e Servizi 36

Investimenti tematici, scommessa vincente

44

Rischi emergenti per economie emergenti

46

Top & Flop Fondi emergenti

52

Pir alla ricerca dello slancio perduto

RUBRICHE 6

Carriere

30

Market Star

11-19

News

34

Consapevolmente

22

Women in Finance

61

Book Crossing

La rivista del Risparmio Gestito | Maggio - Giugno DIRETTORE RESPONSABILE Guido Giommi | guido.giommi@lefonti.it COORDINAMENTO EDITORIALE Paolo Tomasini | redazione@lefonti.it REDAZIONE GRAFICA Giulia Andreoli | giulia.andreoli@lefonti.it COLLABORATORI Annabella D’Argento, Jonathan Figoli, Nino Gavioli, Annalisa Lospinuso, Pasquale Orlando, Alessandro Ruocco, Sara Silano, Mario Valdo

REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI Via Dante 4, 20121 Milano - tel. 02 87386306 Per comunicati stampa inviare a: press@lefonti.it EDITORIAL OFFICES Londra - Milano - New York - Singapore - Dubai - Hong Kong TIPOGRAFIA Arti Grafiche Fiorin AGF. S.p.A.

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COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Alessia Annicchiarico | alessia.a@lefonti.com

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Maggio / Giugno 2019


© Getty Images

Essere un partner di fiducia significa essere un partner responsabile.

Impegnarsi per il futuro significa conciliare criteri finanziari e responsabilità sociale in un’ottica di rendimento sostenibile. Fin dalla sua costituzione Amundi ha adottato criteri ESG – ambientali, sociali e di governance – ed è all’avanguardia nell’investimento socialmente responsabile. Oggi Amundi, leader europeo(1) dell’asset management, si impegna a spingersi ancora oltre, per diventare entro il 2021 un’azienda 100% ESG, in materia di rating, gestione e politica di voto. _ amundi.it #ResponsiblePartner #Ambition2021 Messaggio pubblicitario. (1) Fonte: IPE “Top 400 Asset Managers” pubblicato nel giugno 2018, dati di AUM al 31 dicembre 2017. L’investimento comporta un sostanziale grado di rischio. Prima di qualunque investimento, prendere attenta visione della documentazione relativa allo strumento finanziario oggetto dell’operazione, la cui sussistenza è disposta dalla applicabile normativa di legge e regolamentare tempo per tempo vigente. Si declina qualsiasi responsabilità in caso di qualsivoglia perdita, diretta o indiretta, derivante dall’affidamento alle opinioni o dall’uso delle informazioni ivi contenute. Il presente documento non è diretto a investitori al dettaglio né alle “US Person” così come definite nel U.S. “Regulation S” della Securities and Exchange Commission. Amundi Asset Management, “Société par Actions Simplifiée” di diritto francese con capitale sociale di € 1.086.262.605 - Società di gestione del risparmio autorizzata da AMF con il numero GP 04000036 - Sede legale: 90, boulevard Pasteur, 75015 Parigi, Francia - 437 574 452 RCS Paris - amundi.com - Responsible Partner: Partner Responsabile - Ambition: Ambizione. Aprile 2019. |


RUBRICHE | CARRIERE

JANUS HENDERSON Un nuovo responsabile globale della distribuzione Suzanne Cain è entrata a far parte del team di Janus Henderson, come responsabile delle divisioni global sales e product strategy sia per i canali istituzionali sia per quelli retail. Supervisionerà il marketing globale oltre che il servizio clienti. Vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore. Di recente ha rivestito l’incarico di Us e global head of institutional clients per la gamma degli Etf iShares presso BlackRock. Dal 2010 al 2017 Suzanne ha ricoperto i ruoli di head of the institutional client group e head of structured credit and structured finance sales presso Deutsche Bank per l’area Emea. Dal 2004 al 2010 ha lavorato a Londra lavorando per Morgan Stanley, dove ha svolto l’incarico di managing director e head of credit sales, per Europa e Medio Oriente. Prima ancora, tra il 1996 e il 2002, era stata managing director e head of relative value group presso Deutsche Bank.

BLACKROCK Lascia il global chief investment strategist Richard Turnill (foto), global chief investment strategist di BlackRock, ha lasciato il gruppo dopo 23 anni, durante i quali era anche stato a capo globale dell’azionario. Al suo posto è stato nominato Jean Boivin, che era responsabile della ricerca e delle attività di costruzione del portafoglio e, prima di entrare gigante dell’asset management, dal 2010 al 2012, aveva ricoperto il ruolo di vicedirettore della Bank of Canada. In seguito all’uscita di scena di Turnill, Isabelle Mateos y Lago è stata nominata head of the official institutions group, un ruolo creato di recente. BlackRock ha anche strappato Ben Powell a Ubs per assegnargli l’incarico di capo della strategia per l’Asia-Pacifico.

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Maggio / Giugno 2019

EDMOND DE ROTHSCHILD Cambi al vertice Il numero uno europeo di Edmond de Rothschild, Bernard Coucke, ha deciso di lasciare «per perseguire nuovi progetti». Al suo posto è stato nominato Yves Stein (foto), che era già entrato nel cda della società l’anno scorso, dopo precedenti esperienze come ceo della banca lussemburghese Kbl European Private Bankers e, ancor prima, responsabile delle attività in Lussemburgo di Ubp (Europe). EdR ha anche nominato un nuovo responsabile della struttura di private banking: Michel Longhini: supervisionerà di tutte le attività di pb del gruppo, tra cui Svizzera, Belgio, Francia, Israele, Italia, Lussemburgo, Monaco, Portogallo, Spagna e Regno Unito. Longhini, che entra a far parte del comitato esecutivo del gruppo, arriva dalla Ubp dove guidava la divisione per grandi portafogli, prima aveva ricoperto ruoli manageriali anche in Bnp Paribas Wealth Management, dove era stato responsabile della divisione asiatica dal 2003 al 2008 e dell’intero dipartimento internazionale, a Parigi, dal 2008 al 2010.


AIPB Eletto il presidente dell’associazione L’amministratore delegato e direttore generale di Cordusio Sim società del Gruppo Unicredit, Paolo Langé, è il nuovo presidente di Aipb, Associazione italiana private banking. Faceva già parte del consiglio di amministrazione e del comitato direttivo di Aipb.

KAIROS Il fondatore se ne va Paolo Basilico ha lasciato la guida della Sgr che aveva fondato venti anni fa, oggi di proprietà del gruppo svizzero Julius Baer. Secondo i rumor, Basilico avrebbe già costituito una nuova società che ha per oggetto «l’investimento del proprio patrimonio in altri strumenti finanziari».

KAMES CAPITAL High yield tutto nuovo Si allarga la squadra del reddito fisso ad alto rendimento dell’asset manager britannico: Thomas Hanson (foto) è il nuovo capo del team high yield fixed income, mentre Eleanor Price rivestirà il ruolo di analyst high yield. Hanson, 19 anni di esperienza, arriva da Janus Henderson, dove è stato co-gestore dei portafogli di credito Janus Henderson Euro High Yield e Janus Henderson Global High Yield. Price, oltre 24 anni di esperienza, recentemente ha lavorato come investment manager presso Baillie Gifford, dove si occupava di generare idee di investimento per i portafogli high yield europei e statunitensi.

GIAM | Avvicendamento alla guida

Francesco Martorana (foto) è il nuovo amministratore delegato di Generali Insurance Asset Management S.p.A. Società di gestione del risparmio (Giam). Entrato nel gruppo del Leone di Trieste a novembre 2013, Martorana mantiene, ad interim, il suo ruolo di head of investments che ricopre da ottobre 2017. Santo Borsellino, che gli ha ceduto il posto, assume la presidenza del consiglio di amministrazione e il ruolo di head of investments & asset management corporate governance implementation & institutional relations, con la responsabilità di gestire i rapporti con le istituzioni, le associazioni e gli organismi regolatori, e di assicurare l’efficace attuazione dell’assetto di governance della business unit Generali Investments, Asset & Wealth Management.

2019 Maggio / Giugno

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SCENARI | MERCATO AZIONARIO

Il BOOM di Wall Street era prevedibile? Mentre il senso comune sostiene che non è mai possibile «anticipare il mercato», ci si aspetterebbe che i grandi movimenti, come il fatto che l’indice Standard & Poor 500 nell’ultimo decennio è quadruplicato, siano almeno in parte prevedibili. Perché non lo sono?

Robert J. Shiller

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Maggio / Giugno 2019

vremmo forse dovuto sapere a marzo del 2009 che il valore dell’indice S&P 500 degli Stati Uniti si sarebbe quadruplicato nei dieci anni successivi, o che il Nikkei 225 del Giappone si sarebbe triplicato, seguito a breve dall’indice Hang Seng di Hong Kong? Il pensiero comune è che non sia mai possibile «pianificare il mercato». Sembra, però, che movimenti di tale portata avrebbero dovuto almeno essere in parte prevedibili. Il problema è che nessuno può provare perché sia accaduto un boom, anche dopo il fatto avvenuto, figuriamoci dimostrare in che modo avrebbe potuto essere previsto. Il boom americano dal 2009 è un caso esemplificativo. Nell’osservare il mercato azionario Usa, è importante tenere a mente che i suoi partecipanti sono per la grande maggioranza investitori americani. Secondo uno studio governativo pubblicato lo scorso anno, malgrado una certa crescita tra il 2009 e il 2017, la percentuale di mercato azionario americano in mano agli stranieri era ancora solo circa un settimo due anni fa. Ma se facessero attenzione ai consigli dei consulenti finanziari e fossero totalmente diversificati, le persone al di fuori degli Usa, che detengono oltre i due terzi della ricchezza mondiale in base ai dati dello scorso anno, sarebbero proprietarie di oltre due terzi del mercato azionario americano. Le preferenze per le attività


nazionali, ovvero il patriottismo, sono un fattore importante nel mercato azionario. Per comprendere la forza di quello dobbiamo quindi considerare il pensiero di chi vi partecipa. Sembra che negli Stati Uniti ci sia stata un’iperreazione alla temporanea contrazione degli utili. Nel quarto trimestre del 2008 gli utili per azione delle società S&P 500 furono negativi (evento molto raro), e quei numeri arrivavano proprio a marzo del 2009, quando l’indice raggiungeva il punto più basso. Si potrebbe pensare che un osservatore intelligente negli Usa del 2009 avrebbe capito che la flessione era temporanea e si sarebbe aspettato una ripresa degli utili, fondamentali per prevedere la crescita a lungo termine dei prezzi azionari. Ma la vera domanda è se l’osservatore avrebbe potuto basare una previsione molto ottimistica di crescita degli utili a lungo termine sul rimbalzo derivante da quel momento negativo degli utili. Ora sappiamo che la misurazione a lungo termine della crescita degli utili non aveva subito particolari cambiamenti. Gli utili medi decennali dell’indice S&P 500 per azione dal 2009 al 2019 sono aumentati solo del 71% rispetto al decennio precedente. Il quadruplicarsi dell’indice S&P 500 non è quindi dettato da utili più elevati bensì da valutazioni degli utili di gran lunga elevate. È vero che i tassi di interesse reali sono in flessione dal 2009, con i titoli decennali

S&P 500

Un rimbalzo lungo 10 anni

del Tesoro americano protetti dall’inflazione che rendevano lo 0,8% a febbraio, in calo dall’1,71% registrato a marzo del 2009. Ma questa flessione è avvenuta prima del 2010 e non può giustificare in alcun modo il forte trend positivo dei prezzi azionari in atto da allora. Nel 2009, negli Stati Uniti, alcune persone usavano un linguaggio molte forte per esprimere la loro preoccupazione. Si sentiva dire che era in arrivo una «supernova finanziaria». La ricerca di ProQuest News & Newspapers delle parole «derivatives» (derivati) e «financial weapons of mass destruction» (frase attribuita a Warren Buffett, che significa armi finanziarie di distruzione di massa) dimostra che questi due termini sono comparsi per la prima volta insieme nel 2003, diventati molto popolari prima del 2009, per poi scomparire quasi definitivamente nel 2018. Chi è stato abbastanza lungimirante da sapere che i mercati dei derivati non avrebbero fatto esplodere l’economia avrebbe dovuto sapere che qualsiasi freno al mercato derivante da questo timore non avrebbe potuto essere mantenuto per dieci anni. È difficile però quantificare o difendere pubblicamente una previsione basata su questo tipo di prescienza.

2019 Maggio / Giugno

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