7 minute read
INNOVAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO PER COIM
A colloquio con:
Paolo D’Adda - Supply Chain Manager Massimo Tonani - Site Manager dello stabilimento COIM a Offanengo Roberto Cattadori - Technical Manager: Polyurethanes, Organic Peroxides, Plasticizers, Resins Division for Coatings, UP for Composites Sergio Doldi - Technical Manager: Adhesives, Coatings, Inks for Flexible Packaging Mariaenrica Cesano - Technical & Business Manager FILCO
Advertisement
PER CAPIRE CHE COSA INTENDE PER INNOVAZIONE UNA REALTÀ COME COIM, PRIMO GRUPPO ITALIANO NEL SETTORE DELLE SPECIALITÀ CHIMICHE NONCHÉ IL SESTO PIÙ GRANDE GRUPPO CHIMICO ITALIANO, ABBIAMO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI COINVOLGERE UN PANEL IMPORTANTE DI MANAGER E FIGURE TECNICHE DELL’AZIENDA. SENTIAMO DALLE LORO VOCI QUALI PASSI STA COMPIENDO L’AZIENDA IN QUESTA DIREZIONE, DALLE TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA PER VELOCIZZARE LA SUPPLY CHAIN FINO ALLA RICERCA APPLICATA IMPRONTATA ALLE NUOVE ESIGENZE DELL’OGGI, PRINCIPALMENTE SOSTENIBILITÀ E CIRCOLARITÀ DEI MATERIALI
Chimica Magazine: Quali sono le strategie di innovazione messe in atto da COIM in ambito organizzativo?
Paolo D’Adda: Le innovazioni di COIM in ambito organizzativo hanno una doppia natura, una interna e una esterna. La prima riguarda lo stabilimento produttivo di Offanengo (CR), dove è stato realizzato un nuovo magazzino automatizzato e autoportante, il terzo presso lo stabilimento di Offanengo e il più evoluto. L’interfaccia tra l’automazione di magazzino e il sistema ERP aziendale è stata progettata per essere il riferimento per eventuali future integrazioni di nuove strutture in qualsiasi parte del mondo. L’investimento si inserisce inoltre in un percorso di innovazione, digitalizzazione e automazione in essere da alcuni anni e che prevede ulteriori progetti, già avviati e di prossima partenza. In questo momento stiamo lavorando all’adozione di sistemi MES (Manufacturing Execution System) evoluti, che ci consentiranno di informatizzare ulteriormente l’organizzazione e il monitoraggio dei reparti produttivi. Il Warehouse Management System (WMS), attualmente impiegato esclusivamente nelle aree attrezzate con magazzini automatici, verrà ulteriormente implementato per la ricerca della massima tracciabilità delle merci nello stabilimento.
Stiamo infine finalizzando un progetto di yard management, che ci consentirà di integrare COIM con gli spedizionieri e di tracciare i mezzi che entrano nell’impianto. Il progetto prevede altresì la qualifica degli autisti all’ingresso dell’impianto attraverso la partecipazione preventiva ad un corso sulla sicurezza con test finale di superamento. L’innovazione che definiamo “esterna” fa riferimento
all’ottenimento - con il più alto livello, noto come “AA” - dello status di AEOF (Authorized Economic Operator – Semplificazioni Doganali e Sicurezza) da parte della Direzione Centrale di Roma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il prestigioso riconoscimento, che include sia gli aspetti di semplificazione doganale (AEOC) che di sicurezza (AEOS), certifica una situazione di affidabilità specifica di COIM nell’ambito degli scambi internazionali, a valle di un percorso di crescita sulle tematiche doganali e di security che ha visto l’azienda impegnata negli anni in progetti e investimenti mirati in questi ambiti.
CM: Può spiegarci più nel dettaglio quali sono le innovazioni portate dal nuovo magazzino automatizzato in chiave 4.0?
Paolo D’Adda: COIM si è dotata di magazzini automatici già in passato. Il magazzino inaugurato a settembre 2021 rappresenta però lo standard più aggiornato in termini di tecnologia. La vera novità non è, in ogni caso, il magazzino di per sé, bensì il fatto di averlo realizzato all’interno di un impianto chimico con l’obiettivo di una rivisitazione efficiente e qualitativamente all’avanguardia dei processi di intralogistica dello stabilimento. L’innovazione risiede inoltre nella capacità di armonizzare i flussi di intralogistica di stabilimento, dove coesistono differenti tecnologie, al fine di rispondere alle peculiarità delle specifiche linee di prodotto: sono infatti presenti magazzini automatici, magazzini a scaffale, magazzini a catasta. L’interconnessione bidirezionale del sistema WMS con il sistema ERP, un tema chiave nell’industria 4.0, consente di portare con sé flussi informativi che tracciano specifiche caratteristiche del mondo chimico con annesse informazioni legate al tema della sicurezza.
CM: Parlando di prodotto, quali sono le strategie di innovazione messe in atto da COIM?
Roberto Cattadori, Mariaenrica Cesano, Sergio Doldi: Ricerca e innovazione sono temi centrali per COIM e importanti investimenti sono volti a rendere i prodotti sempre più performanti. Presso l’impianto di Offanengo sono concentrati i centri di ricerca e i laboratori applicativi di tutte le linee prodotto. COIM investe da oltre dieci anni nella ricerca di formulazioni che diano vita a prodotti sostenibili con un approccio a questo tema volto al raggiungimento delle medesime performance dei materiali tradizionali da fonte fossile. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di sostituzioni “drop in” che consentono agli utilizzatori, oltre al rispetto dell’ambiente, anche l’utilizzo delle medesime tecnologie produttive. I piani di business di COIM sono guidati da un approccio aperto al tema della sostenibilità, che contempla diverse possibilità di sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili:
- Materie prime da fonti rinnovabili; - Materie prime da riciclo; - Sistemi biodegradabili e compostabili; - Sistemi low VOC; - Controllo e riduzione delle emissioni di CO2 sull’intera filiera; - Recupero a valle dei prodotti finiti per riciclo del PU, ad esempio nel settore calzaturiero.
Già oggi il nostro portafoglio prodotti è ricco di soluzioni di questo genere:
- Le nuove linee di prodotti poliuretanici biobased per il mondo della calzatura Laripur RS e Urexter RS, il frutto di un accurato sviluppo in direzione della massima sostenibilità, essendo formulati con una percentuale di materie prime da fonti rinnovabili superiore al 70%.
- Il nuovo adesivo compostabile a base solvente per il food packaging, Novacote NE 810 S + CE 510, dotato dei certificati “OK compost Industrial”, “Seedling” di TÜV Austria e “BPI” (Biodegradable products institute) per il mercato americano. Il nuovo adesivo, impiegato con film certificati compostabili, consente ai clienti di COIM di produrre imballaggi al 100% compostabili, senza sostituire né modificare gli impianti esistenti.
Oltre a questo, la nostra gamma di adesivi per laminazione e coatings funzionali si sta evolvendo per andare incontro alle esigenze dei nuovi materiali per imballaggio alimentare e farmaceutico. Questi materiali stanno subendo una profonda trasformazione per agevolare i processi di riciclo, diversificati per materiali e in evoluzione a loro volta, con l’obiettivo di avviare frazioni sempre più elevate di imballaggi ad un processo virtuoso di economia circolare:
- Polioli poliesteri per PU rigido realizzati utilizzando materie prime da riciclo derivate da rifiuti post-consumo, in particolare bottiglie di PET (polietilene tereftalato), contribuendo alla creazione di un’economia circolare. COIM è stato un pioniere in questo ambito, iniziando a proporre tali soluzioni venti anni fa. L’Italia registra oggi un significativo incremento di domanda in questo campo, anche grazie alle richieste e alle regolamentazioni imposte per i materiali isolanti, in conformità con i CAM (Criteri ambientali minimi) necessari per accedere al beneficio del Superbonus 110%.
- La gamma Isoexter E: polioli ottenuti con materie prime da fonte rinnovabile, lanciati nel 2021.
- Greenexter, la gamma di polimeri a parziale contenuto di materie prime di origine rinnovabile per la produzione di vernici e materiali compositi, in particolare per il settore legno-arredo.
nel contesto competitivo attuale, consentendo a COIM di sviluppare nuovi materiali e ottimizzare quelli esistenti, in preparazione della loro futura messa in produzione, così come testare personalizzazioni e nuovi prodotti per clienti specifici, mediante produzioni in piccola scala e campionature. L’impianto pilota è inoltre una risorsa strategica per le attività di ricerca e sviluppo di COIM. Consente, infatti, una volta intercettate nuove tendenze, di testare e creare più rapidamente nuove soluzioni che anticipano le evoluzioni del mercato. Una vera strategia di innovazione. Il TPU non è una commodity, ma un materiale speciale, che si presta a infinite personalizzazioni ed evoluzioni che vanno incontro a nuove esigenze, sia dal punto di vista prestazionale che estetico. Gli ambiti di applicazione sono moltissimi e spaziano dalla produzione di tubi e profili ai fogli estrusi e calandrati, dalle suole per la calzatura alla produzione di scarponi da sci, dalle guaine per cavi elettrici agli articoli stampati per innumerevoli applicazioni. Le innovazioni sviluppate grazie all’impianto vengono poi verificate nei nostri laboratori simulando e testando le proprietà desiderate del prodotto finito, quali quelle tattili, di trasparenza e di leggerezza.
- FILCO, le soluzioni COIM per fibre di rinforzo, si arricchiranno con nuove proposte basate su materie prime di origine biologica. Grazie alla ricerca, COIM ha formulato un legante per fibra di vetro con componenti da fonte bio che possono arrivare al 100%, e di un primo appretto - in fase di messa a punto di laboratorio - con componenti da fonte bio fino al 75%. Le applicazioni più rilevanti di queste soluzioni riguardano infrastrutture, automobile, nautica.
CM: Se parliamo del processo produttivo, quali sono le innovazioni messe in atto da COIM?
Massimo Tonani: COIM è da sempre impegnata a garantire ai propri clienti un servizio di sviluppo delle innovazioni e di personalizzazione dei prodotti, che presuppone la nostra capacità di replicare nel nostro impianto i processi produttivi e le problematiche che i clienti dovranno affrontare nei loro stabilimenti. Per potere fare questo abbiamo creato, ad esempio, un impianto pilota dedicato ai poliuretani termoplastici (TPU). Progettato e realizzato secondo le più avanzate tecnologie disponibili, rappresenta un’eccellenza