2 minute read
Editoriale
ditoriale
Dalle matite dei designer idee per un mondo migliore
Advertisement
Non si può produrre nulla che prima non sia stato disegnato, ed è sicuramente difficile realizzare qualcosa che prima non sia stato pensato, progettato e definito per essere tradotto in realtà. Alle spalle di qualsiasi industria c’è l’immensa e trasversale area del design, protagonista in questo giugno 2022 di quello che senza dubbio può essere definito il principale evento mondiale del settore: il premio Compasso d’Oro, alla sua XXVII edizione, assegnato da ADI - Associazione per il Disegno Industriale – presso la splendida nuova sede dell’ADI Design Museum di Milano.
Ci colpisce il fatto che nella gamma dei venti progetti premiati non si trovano solo oggetti d’uso comune – sebbene qualsiasi oggetto d’uso abbia un impatto importante sul tessuto industriale e molti dei prodotti esposti abbiano sostanzialmente segnato la quotidianità di molti di noi – bensì anche soluzioni e concept di diretto interesse per l’industria stessa, per settori in ascesa come e-commerce e logistica cittadina come anche in generale per altri ambiti legati alla supply chain.
Vediamo ad esempio la fresatrice portatile Goliath CNC della start up milanese Springa, uno strumento a controllo numerico agile e intelligente, che permette operazioni di taglio e fresatura su ampi spazi, già premiata in altre sedi e adatta a qualsiasi tipo di applicazione: dalle piccole aziende digitali o maker, fino alle realtà più strutturate ma che vogliano superare i limiti dei macchinari tradizionali. Altra soluzione premiata è il materiale da costruzione RH120 di RiceHouse, le malte da intonaco che combinano calce e scarti del riso, un nuovo materiale che porta una reale sostenibilità ambientale nelle costruzioni.
Altrettanto originali le soluzioni sul fronte della logistica, come i veicoli elettrici per il trasporto merci urbano LAMBROgio e LAMBROgino, di Repower, e il carrello elevatore elettrico E-Worker di Merlo, che nasce dal mondo delle macchine agricole e approda a quello della mobilità a emissioni zero. Fra i premiati vi sono poi soluzioni avveniristiche per il mondo della sanità, principalmente protesi robotiche ad alte prestazioni o esoscheletri, ma anche soluzioni provocate dall’emergenza Covid-19 e rimaste in seguito per la loro validità, come Easy Covid di Isinnova, la maschera C-PAP di emergenza basata su una normale maschera da snorkeling per la quale è stato ridisegnato il raccordo di giunzione all’erogatore di ossigeno.
Qui trascuro tutte le altre soluzioni per l’arredamento, la casa o la vita quotidiana, che sicuramente meritano una visita al museo, aperto da un anno soltanto all’indirizzo Piazza Compasso D’Oro 1, angolo via Ceresio, a Milano. E volutamente trascuro l’oscurità della presente situazione, le gravi preoccupazioni sul fronte della guerra in Ucraina, i costi e le difficoltà che ricadono sulle imprese, le questioni che riguardano l’energia e le materie prime. Non perché non meritino attenzione, al contrario, ma solo perché mi sembra altrettanto importante dare spazio all’idea del costruire come traino di energie positive. Non a caso questo sta già avvenendo anche in Ucraina: mentre il sud è ancora martoriato dall’aggressione russa, in diverse aree si ricomincia a progettare per il futuro, come dimostra la strategia annunciata dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi a Kiev e siglata insieme al presidente Zelensky, o i progetti avviati dall’Università Iuav di Venezia per la città di Irpin. Perché anche quando altrove si distrugge, diventa ancora più importante continuare a costruire e progettare.
Un augurio di buon lavoro e buona estate a tutti i lettori di Chimica Magazine.
Cecilia Biondi