Logistica Management ottobre 2020

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Editrice TeMi Srl LOGISTICA MANAGEMENT - Anno 30 n. 308 Ottobre 2020 - €7.5 PT MAGAZINE In caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

n° 308 logisticamanagement.it

manufacturing

distribution

supply chain

OTTOBRE 2020 ISSN 1120-3587

Speciali PACKAGING - LOGISTICA SOSTENIBILE

Supply chain digital & lean DOSSIER TECNOLOGIE: SOFTWARE WMS


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sommario

LM n. 308 ottobre

8 EDITORIALE

L’ARROCCO di E. Baglieri

10 COVER

Speciale PACKAGING 16 IL PACKAGING GIUSTO È QUELLO ESSENZIALE

VISIBILITÀ SUI PROCESSI COME ARMA PER COMPETERE

EFFICIENZA IN SANITÀ, IL TEMA IN PRIMO PIANO IN TEMPI DI COVID

12 ANTEPRIMA

MANAGEMENT 76 ECONOMIA CIRCOLARE E LOGISTICA SOSTENIBILE di M. Medaglia, R. Zannoni

80 ESEMPI VIRTUOSI DAL SETTORE TESSILE

E ABBIGLIAMENTO di B. Colombo, A. Boffelli, P. Gaiardelli, S. Dotti

a cura di M. Del Pizzo

28 SOSTENIBILE E DIFFERENZIANTE: COSÌ SARÀ IL PACKAGING DEL PROSSIMO FUTURO di F. Zavatarelli, D. Costa

30 PACKAGING ED ECOMMERCE: C’È ANCORA DA OTTIMIZZARE 34 HAIER: 4R PROJECT PER OTTIMIZZARE IL PACKAGING DELLE SPARE PARTS

38 IL VETRO, UN IMBALLO RICICLABILE ALL’INFINITO E OLTRE 40 NON CHIAMATELO SEMPLICEMENTE TAPPO (IN SUGHERO)

86 DIGITAL&LEAN, COSÌ LA SUPPLY CHAIN

DIVENTA PIÙ EFFICIENTE di A. Tsipoulanidis

rubriche 94 0RGANIZER

67

DOSSIER TECNOLOGIE

Speciale LOGISTICA SOSTENIBILE 42 COVID-19 E LOGISTICA SOSTENIBILE: TRA RECUPERO

DELL’EFFICIENZA E OPPORTUNITÀ PER UN CAMBIAMENTO di L. Vecchio

44 IL COVID-19 CI FA VEDERE MEGLIO LA SOSTENIBILITÀ

di R. Provedel

48 SOSTENIBILITÀ LOGISTICA NEL NUOVO SCENARIO POST COVID-19

SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS In copertina: TECNEST www.tecnest.it

di M. Marciani

50 LA TECNOLOGIA DIGITALE: OPPORTUNITÀ E RISCHI PER LA

SOSTENIBILITÀ DELLA LOGISTICA a cura di L. Bolognini, M. Centofanti, L. Pignatelli

56 LOGISTICA GREEN E HI-TECH: EFFICIENZA ENERGETICA E

SOSTENIBILITÀ PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA DEI MAGAZZINI di P. Bartolini

60 LA VOCE DELLE AZIENDE: L’IMPATTO DEL COVID SULLE SCELTE DI

SOSTENIBILITÀ di C. Biondi


Pubbliredazionale

PRODUTTIVITÀ ed EFFICIENZA con le nuove stampanti per etichette Brother LA SOLUZIONE PROFESSIONALE PER LE AZIENDE SMART

L'

organizzazione è un requisito fondamentale per miglio-

normative in materia di tracciabilità dei campioni e provette nel settore

rare l’efficienza e offrire un eccellente servizio. Nelle

sanitario le stampanti di etichette Brother permettono di stampare in

aziende specializzate nella vendita al dettaglio, nel tra-

modo chiaro e nitido, più facilmente riconoscibili dagli operatori.

sporto e logistica e nell’assistenza sanitaria, in particola-

Un altro grande vantaggio è che nei modelli TD-4650TNWBR e

re, nasce l’esigenza di identificare al meglio materiali e avere strumenti

TD-4750TNWBR è integrata la tecnologia RFID che consente di aggiun-

per l’ottimizzazione delle attività.

gere dei tag tracciabili. In questo modo è facile individuare la posizione

Per rispondere a queste esigenze e stampare etichette di alta qualità, in

in tempo reale dei beni aumentando la sicurezza, riducendo il numero di

modo semplice e veloce, Brother presenta le nuove stampanti per eti-

quelli smarriti o rubati e semplificando i processi produttivi o di lavora-

chette professionali della gamma TD. Grazie alla tecnologia di stampa

zione delle merci. Inoltre, la tecnologia RFID può essere utilizzata per il

a trasferimento termico i nuovi modelli della gamma TD sono in grado

monitoraggio dei prodotti, delle spedizioni, dei campioni, per il back of-

di stampare etichette resistenti e di qualità, ancora più velocemente.

fice e la gestione delle scorte: tutti vantaggi pratici per i processi aziendali modernamente organizzati.

I nuovi modelli - TD-4650TNWB, TD-4750TNWB, TD-4650TNWBR e TD-4750TNWBR – garantiscono la stampa di etichette senza interruzio-

La gamma si collega facilmente a tutti i dispositivi mobili tramite

ni, con una velocità fino a 200 mm al secondo, grande facilità d’uso e la

Bluetooth e Wireless, mentre tutti i modelli sono compatibili con i lin-

connessione con tutti i dispositivi tramite Bluetooth e Wireless. Grazie

guaggi di stampa più comuni tra cui ZPL, DPL ed EPL. A disposizione

alla risoluzione fino a 300 dpi, inoltre, si ottengono etichette nitide di

ci sono molteplici accessori come lo spellicolatore e la taglierina au-

qualità elevata. Infine, il nastro dalla grande capacità, riducendo al mini-

tomatica che permettono di semplificare ulteriormente il processo di

mo i tempi di fermo macchina per la sostituzione del nastro, aumenta la

stampa, e ottenere velocemente etichette della lunghezza desiderata.

produttività. Ogni stampante è dotata di uno schermo LCD a colori da 2,3 pollici, molto intuitivo, che facilita la navigazione e rende più sempli-

Le nuove stampanti per etichette desktop della gamma TD soddisfano

ci la configurazione e la stampa.

le esigenze di qualsiasi ambiente lavorativo che ricerca efficienza e affidabilità.

Le nuove stampanti permettono di creare etichette professionali per ogni esigenza aziendale. • Magazzino e logistica: è possibile creare etichette per spedizioni, per imballaggi, per indirizzi, per controllo qualità e conformità. • Distribuzione e vendita al dettaglio: possibilità di stampare etichette con testi nitidi, loghi e codice a barre con elevato contrasto che garantiscono una scansione immediata e, inoltre, grazie alla tecnologia a trasferimento termico, etichette durevoli e resistenti. • Assistenza sanitaria, strutture mediche e laboratori: nel rispetto delle

www.brother.it OTTOBRE 2020 LM 5


LM n.308 ottobre

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Paola Bartoloni, Albachiara Boffello, Luca Bolognini, Massimo Centofanti, Beatrice Colombo, Daniele Costa, Stefano Dotti, Paolo Gaiardelli, Massimo Marciani, Matteo Medaglia, Luigi Pignatelli, Renzo Provedel, Alexander Tsipoulanidis, Luca Vecchio, Riccardo Zannoni, Filippo Zavatarelli DIRETTORE RESPONSABILE Ernesto Salvioli DIRETTORE EDITORIALE Enzo Baglieri

COMITATO SCIENTIFICO

Roberto Panizzolo

Luigi Battezzati

Alessandro Perego

(Università LIUC Castellanza)

(Politecnico di Milano)

Mauro Caputo

Marco Perona

(Università di Salerno)

(Università di Brescia)

Antonio Carlin

Giorgio Pizzamiglio

(Università di Padova)

(Politecnico di Torino)

(Politecnico di Milano)

Sergio Cavalieri

Carlo Rafele

(Università di Bergamo)

(Politecnico di Torino)

Alberto De Toni

Renato Redondi

REDAZIONE Cecilia Biondi (Caporedattrice) Michela Del Pizzo

(Università di Udine)

DIREZIONE MARKETING Anna Dall’Osso anna.dallosso@editricetemi.com

(Università La Sapienza

Antonio Rizzi

Roma)

(Università di Parma)

IMPAGINAZIONE Paola Cuzzolin

Marco Falagario

Pietro Romano

(Politecnico di Bari)

(Università di Udine)

Paolo Gaiardelli

Remigio Ruggeri

REDAZIONE E UFFICIO TRAFFICO Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 www.logisticamanagement.it www.editricetemi.com press@editricetemi.com PUBBLICITÀ Fabrizio Marioli fabrizio.marioli@editricetemi.com LOGISTICA MANAGEMENT è una rivista mensile e viene distribuita in abbonamento Copyright© 1994. Testi e disegni: riproduzione vietata. ABBONAMENTO € 75, versabili sul c.c.p. 37982204 Editrice TeMi S.r.l. - Milano La ricevuta del bollettino di conto/corrente è liberatoria ad ogni effetto e può essere inserita nella contabilità come operazione non soggetta ad IVA. Non sussiste l’obbligo di emettere fatture ai sensi dell’art. 72 D.P.R. n. 633/72 e del D.M. del 29-12-89. PUBBLICITÀ Inferiore al 50% REGISTRAZIONE presso il Tribunale di Milano. N° 943 del 22/12/1989 ISCRIZIONE presso il R.O.C. Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 4204 STAMPA Ingraph S.r.l. Via Bologna, 104/106 20831 Seregno (MB)

(Università di Brescia)

Giulio Di Gravio

(Università di Bergamo)

(Politecnico di Milano)

Domenico Gattuso (Università Mediterranea di R. Calabria) Alberto Grando (SDA Bocconi) Valeria Mininno

Nicola Saccani (Università di Brescia) Raffaele Secchi (LIUC) Andrea Sianesi

(Università di Pisa)

(Politecnico di Milano)

Roberto Mosca

Giuseppe Stabilini

(Università di Genova)

(SDA Bocconi)

Massimo Tronci (Università La Sapienza Roma) Andrea Vinelli (Università di Padova) Roberto Zucchetti (Gruppo Clas)

COMITATO TECNICO Andrea Antognazza (Key Project) Fausto Benzi (VALEOin - Propeller Club) Marco Lauro Bonomi Chain Accent Luigi D’Alonzo (Accenture) Claudio Ferrozzi (GEA) Stefano Novaresi (Unico SpA) Gianluca Sperone (Zoppas Industries) Paolo Volta (Pagiro Economia dei Trasporti) Tito Zavanella (GEA)

INFORMATIVA PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Editrice TeMi Srl con sede legale in Monza (MB) e sede operativa in Monza (MB) Corso Milano, 19 CF e Partita IVA 11489470150 (in seguito “Titolare”), in qualità di Titolare del trattamento, ai sensi dell’art. 13 D.Lgs 30/06/2003 n.196 (in seguito “Codice Privacy”) e dell’art. 13 Regolamento UE n. 2016/679 (in seguito “GDPR”) garantisce la massima riservatezza dei dati da lei forniti. Con il conferimento dei suoi dati, esprime il suo specifico consenso al loro trattamento per gli scopi legati al servizio richiesto (Servizio) che Editrice TeMi Srl fornisce. Responsabile del trattamento è il legale rappresentante di Editrice TeMi Srl, Corso Milano, 19 20900 Monza (MB). I dati personali forniti per l’erogazione del servizio sono trattati con modalità elettroniche e cartacee, esclusivamente per l’attivazione e la gestione del servizio e per le operazioni contabili e di fatturazione. Per tale finalità, il conferimento dei dati è obbligatorio: in loro assenza non è possibile fornire il servizio. Al suddetto responsabile è possibile rivolgersi per esercitare i diritti che la normativa sulla privacy in vigore riconosce (accesso, rettifica, integrazione, cancellazione dei dati, opposizione al trattamento, ecc.) nonché per conoscere l’elenco aggiornato degli ulteriori responsabili del trattamento e le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza. Con il conferimento dei dati, Editrice TeMi Srl potrà utilizzare i dati forniti anche per finalità promozionali proprie e di terzi mediante sistemi cartacei e/o automatizzati (quali per esempio fax, email, sms, ecc.). Le segnaliamo che se siete già nostri clienti e/o lettori e/o avete partecipato a nostri eventi, potremo inviarle comunicazioni commerciali relative a servizi e prodotti del Titolare analoghi a quelli di cui ha già usufruito, salvo Suo dissenso (art. 130 c. 4 Codice Privacy). Attraverso il conferimento dei suoi dati personali conferma anche di aver letto l’informativa GDPR sul trattamento dei dati, pubblicata sul nostro sito www.logisticamanagement.it. Potrà chiedere ogni informazione scrivendo a amministrazione@editricetemi.com

Impresa Sanità

I PORTALI Editrice TeMi srl Sede legale: Via Vittorio Emanuele II, 36 20900 Monza - (MB) Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Corso Milano, 19 - 20900 Monza (MB) Tel. 039/23.02.398 - Fax 039/23.02.383 press@editricetemi.com Presidente Ernesto Salvioli Amm. delegato Pietro Salvioli

6 LM OTTOBRE 2020

GLI EVENTI

I SOCIAL

CONVEGNI

WORKSHOP


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l'Editoriale

L’arrocco Enzo Baglieri

Professor, SDA Bocconi School of Management enzo.baglieri@sdabocconi.it

N

egli scacchi, l’arrocco è l’unica mossa che consente di

strategie di multicanalità. Ritengo in generale per semplice

muovere simultaneamente due pezzi, segnatamente il

ignoranza. Alla guida di molte aziende, ad esempio della grande

re e una delle due torri. Ha uno scopo strategico molto

distribuzione, ci sono ancora modelli manageriali che misurano

preciso: mette in sicurezza il re e porta la torre in una posizione

solo la redditività del metro quadrato, che concepiscono la

più attiva e centrale.

collaborazione con i fornitori come una relazione a una sola via,

È una delle mosse più importanti e deve inserirsi in un quadro di

dal fornitore verso di loro e mai viceversa, che pur seduti su

strategia complessiva ben congegnato e coerente.

montagne di dati raccolti in anni e anni di programmi fedeltà,

La multicanalità oggi equivale all’arrocco negli scacchi. È

ancora faticano a comprendere cosa farne. Ho dipinto

un’azione finalizzata a mettere in sicurezza il canale tradizionale,

volutamente uno scenario a tinte fosche e forse sono stato

fisico; a rendere finalmente centrale quello virtuale, intangibile;

eccessivamente severo, ma i fatti dimostrano che la realtà non è

richiede una riflessione ad ampio raggio e scelte di progettazione

molto lontana. Durante il lockdown, poca parte della distribuzione

logistica e commerciale articolate e tra loro integrate.

organizzata ha dimostrato di poter traghettare rapidamente i

La sensazione generale, tuttavia, è che fino a qualche mese fa,

clienti da un canale all’altro. Quando lo ha fatto, le promesse di

per molte aziende, la multicanalità fosse considerata una strada

consegna erano talmente improbabili che francamente il cliente

possibile, ma da percorrere il più tardi possibile. Vi elenco alcune

continuava a preferire le lunghe code d’attesa del supermercato

delle affermazioni che più spesso ho dovuto ascoltare.

tradizionale. Vero è che la pressione che si è riversata sul canale

Cominciamo con “il nostro mercato è diverso e non abbiamo la

digitale è stata senza precedenti e non potevamo mai immaginare

forza di chi vende beni di largo consumo”; proseguiamo con “non

che si sarebbe manifestata in un tempo così breve, ma altrettanto

possiamo generare ansia sulla nostra rete commerciale attuale”;

vero è che questa difficoltà del canale online della distribuzione

terminiamo con “abbiamo appena rifatto il sito internet e

tradizionale è stata in larga parte logistica e operativa. Ossia, gli

comunque le vendite online non si muovono, quindi il canale non

stock erano sufficienti, gli scaffali venivano comunque

funziona”.

ri-approvvigionati, ma i canali sono risultati “impermutabili” e come tali incapaci di sostenersi a vicenda.

In primo luogo notare che anche gli operatori del largo consumo

Dobbiamo parimenti considerare che non si capisce per quale

si sono rivelati finora parecchio refrattari nella sperimentazione di

motivo un cliente di contesti business to business o di beni

8 LM OTTOBRE 2020


durevoli non dovrebbe poter voler esplorare, confrontare,

La terza e ultima obiezione è la più preoccupante. Molte aziende

finalizzare, un processo di acquisto anche online. Ad esempio, per

infatti associano il successo del canale online all’estetica e alla

quale motivo l’acquisto di piastrelle in ceramiche per la mia nuova

user experience del loro sito internet.

casa dovrebbe prevedere esclusivamente una mia visita in uno

Non che si tratti di fattori irrilevanti, ma onestamente avete mai

show room? Quale dovrebbe essere il valore differenziale del

trovato il layout di amazon.com particolarmente sexy? Fermo

canale fisico? La risposta è molto semplice: la consulenza, la

restando quindi che di sicuro un negozio virtuale, tanto quanto

competenza e l’assistenza che si possono offrire, il beneficio di

uno tradizionale, se bello e piacevole certamente genera una

poter toccare il prodotto, di visualizzarlo in un contesto adeguato.

propensione più favorevole a finalizzare il processo d’acquisto, il

Tutti elementi corretti e appropriati. E tuttavia, cari lettori, quante

vero punto, nel mondo fisico come nel mondo digitale, è che il

volte avete avuto la sensazione che in realtà tutti questi elementi,

cliente deve trovare il punto vendita ed entrarci. E un bel sito, da

ormai fortemente standardizzati nel servizio professionale ma

solo, non garantisce che, in un universo digitale sovraffollato,

“despecializzato” della grande distribuzione, potessero essere

dominato da pochissimi grandi operatori e con regole di ingaggio

meglio erogati da un bel giro su qualche sito internet e una lettura

diverse, il cliente vi trovi.

approfondita di blog specializzati e commenti di clienti come voi?

In definitiva, se ancora sussistevano delle perplessità, è il caso di

E se i campioni delle piastrelle ve li spedissi a casa, perché li

riconsiderarle rapidamente. Fisico e digitale devono essere

poteste toccare? In generale, il cliente ha ormai sviluppato dei

considerati come canali contigui e complementari, in cui i diversi

comportamenti d’acquisto che nella vita privata come nell’ambito

passaggi che conducono al perfezionamento della transazione si

professionale si influenzano reciprocamente e, vieppiù a seguito

succedono e si rimbalzano reciprocamente. Inoltre, la

dell’accelerazione dovuta alla crisi sanitaria e alla domanda di

progettazione congiunta dei canali consente di gestire in maniera

sicurezza e “distanziamento” sociale, non esclude più nessuna

più efficace il vero valore aggiunto che un cliente può ricercare nel

opzione.

canale tradizionale, ossia la qualità e la profondità della relazione che si crea. E pertanto, come nell’arrocco, un canale digitale più

Il tema della conflittualità con le reti commerciali tradizionali è

robusto e funzionale rappresenta per il canale fisico quello che la

purtroppo una battaglia di pura e inutile retroguardia. I processi di

torre diventa per il re. Infine, se i due canali sono progettati per

vendita sono mutati definitivamente e la complementarietà tra

gestire non in concorrenza, ma in collaborazione, la relazione con

canali di cui al punto precedente è una strategia a mio modo di

il cliente, anche le logistiche possono essere disegnate per

vedere ormai irrinunciabile in qualunque contesto. Il vero dilemma

supportarsi reciprocamente e per gestire sinergicamente il

non è quindi “se” riconsiderare il peso delle strutture commerciali

processo operativo. Anche ricorrendo a nuove soluzioni

tradizionali, ma “quando” farlo, sapendo che il costo opportunità

tecnologiche che oggi consentono di automatizzare e integrare

del ritardo è consegnare il proprio cliente all’efficacia delle

sia fisicamente sia digitalmente il negozio virtuale, il negozio

multicanalità altrui.

tradizionale e il futuribile negozio automatico.

Fisico e digitale devono essere considerati come canali contigui e complementari, in cui i diversi passaggi che conducono al perfezionamento della transazione si succedono e si rimbalzano reciprocamente OTTOBRE 2020 LM 9


Cover A colloquio con FABIO PETTARIN, presidente di TECNEST

Visibilità sui processi come arma per competere Nata nel mondo dell’industria, dove ha maturato una competenza specifica, Tecnest si rivolge alle aziende manifatturiere di qualsiasi settore e qualsiasi dimensione, parlando la lingua dell’efficienza supportata dalla digitalizzazione dei processi. Un approccio che si fonda sulla visibilità completa dei processi industriali e che consente di trasformare i dati raccolti in risultati di business.

Fabio Pettarin

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Logistica Management: Per una realtà come Tecnest, che da

un trasferimento di know-how specialistico, maturato e consolidato

sempre opera nel mondo dell’industria, come si può descrivere

operando specificatamente su queste tematiche; per questo, per Tec-

l’evoluzione di questo settore nel corso degli anni?

nest diventa fondamentale seguire con grande attenzione l’evoluzione

Fabio Pettarin: Tecnest è nata trent’anni fa dalla mia esperienza per-

dell’intero settore industriale, per capire quali sono le nuove esigenze

sonale e del “compagno di viaggio”, l’ing. Mario Chientaroli, maturata

del mercato e con quali nuovi scenari tecnologici vi si possa risponde-

presso una grande realtà industriale, Electrolux, ai tempi Zanussi.

re. Nel corso dei nostri tre decenni di attività, infatti, siamo passati da

Queste le radici e gli obiettivi della nostra storia: affrontare e dare solu-

modalità di meccanizzazione e informatizzazione che ormai definirei

zioni concrete alle problematiche legate alla produzione industriale e

tradizionali, a scenari ben più sofisticati soprattutto nell’ambito della

in particolare all’ottimizzazione dei processi logistici-produttivi. Negli

digitalizzazione dei processi, come ad esempio tutto ciò che va sotto

anni questa mission si è confermata, consolidando sempre più le nostre

la ben nota e consolidata Industria 4.0 o anche già 5.0 come obiettivo

competenze. Oggi Tecnest è in grado di fornire soluzioni per la pianifi-

attuale/futuro. Questo tipo di innovazione diventa per Tecnest un

cazione, il controllo e l’ottimizzazione dei processi produttivi, in pratica

punto di riferimento e attenzione fondamentale in quanto in questi

per gestire tutta la supply chain delle aziende manifatturiere. L’orizzon-

ultimi anni abbiamo accompagnato numerose aziende nell’adozione

te dei nostri clienti si è continuamente ampliato e oggi seguiamo real-

di nuovi sistemi di digitalizzazione, che coprono non solo tutta innova-

tà molto diverse sia per settore applicativo – impiantistica, meccanica,

zione dei processi produttivi, ma l’intera supply chain comprendente

componentistica, plastica, legno, moda, cartario, elettronico, chimico,

tutto l’ecosistema composto da terzisti e fornitori.

farmaceutico... - ma anche per dimensione e per portata geografica: oltre alle piccole e medie imprese con cui abbiamo sostanzialmente

LM: È migliorato secondo voi anche l’approccio alla tecnologia da

mosso i primi passi, possiamo annoverare tra i nostri clienti gruppi

parte dell’industria?

industriali italiani e internazionali con plant dislocati praticamente in

FP: I clienti hanno mostrato una sensibilizzazione crescente nei con-

tutto il mondo. Ma se da un lato rafforzare la nostra competenza e

fronti dell’informatizzazione e in particolar modo verso le tematiche

innovare le nostre soluzioni è sempre fondamentale, dall’altro quello

della digitalizzazione dei processi produttivi e della logistica. Questi

che le aziende ci chiedono è soprattutto un confronto di competenze,

progetti sono ormai diventati imprescindibili e percepiti sempre con

10 LM OTTOBRE 2020


maggiore consapevolezza nell’ottica di una maggior competitività. In

strano abilitanti per soluzioni quali la manutenzione preventiva e pre-

particolare, il mercato connesso alle tematiche dell’Industry 4.0 ha visto

dittiva, adozione di algoritmi di intelligenza artificiale, edge computing,

una significativa crescita anche se, in parte, spesso è stato trainato da

big data, sistemi di simulazione e ottimizzazione ecc.

motivazioni legate alle opportunità di finanziamento e iperammortamento, piuttosto che per una reale consapevolezza dell’importanza e

LM: Su questo scenario, come potete descriverci l’impatto

dei vantaggi della digitalizzazione. È comunque un fatto assodato il

dell’attualità?

forte aumento delle richieste, molte delle quali soddisfatte da parte

FP: Innanzitutto, vorrei sottolineare che la maggior parte di queste

nostra con proposte e progetti concreti realizzati con successo. Un

tecnologie sono già disponibili, facilmente accessibili e relativamente

altro tema interessante e a mio avviso da sottolineare, è il legame ormai

poco costose. Ma c’è un’altra cosa ancora più indispensabile in questo

evidente fra l’innovazione tecnologica e le istanze della sostenibilità.

processo di trasformazione: il cambiamento culturale che deve neces-

Tra l’altro, gli obiettivi e il percorso verso la CSR legata allo sviluppo

sariamente accompagnare questi progetti. L’elemento umano, insom-

sostenibile delle aziende, è una tematica strategica, alla quale tengo

ma, è altrettanto fondamentale rispetto a quello tecnologico e su

particolarmente: oltre al mio ruolo in Tecnest, infatti, sono Presidente

questo abbiamo sempre puntato molto come azienda, con percorsi di

di AnimaImpresa (www.animaimpresa.it), associazione che intende

trasferimento della conoscenza e di formazione continua.

promuovere e diffondere le best practice e le riflessioni legate alla so-

Dobbiamo ogni giorno studiare, informarci, confrontarci con nuovi

stenibilità non solo ambientale, ma anche economica e culturale delle

contenuti, tecnologie. E, aggiungo, meglio ancora se allarghiamo la

risorse umane. Pensare e riprogettare i prodotti e i processi della

nostra conoscenza verso ampie vedute: la specificità e la competenza

supply chain secondo i principi della sostenibilità, rappresenta oggi e

di settore è essenziale e indispensabile, ma si rafforza anche con sti-

lo sarà sempre di più nel futuro un driver di miglioramento aziendale e

moli e contaminazioni esterne. Sono convinto che ascoltare una bella

dunque di competitività sul mercato. Gli enormi investimenti previsti e,

sinfonia, ammirare un’opera d’arte o osservare con un telescopio il

ci auguriamo realizzati in Italia e in Europa, grazie al piano Recovery

cielo in una notte stellata, può servire a scrivere un software migliore:

Fund, ne sono la dimostrazione.

apertura mentale per me significa infatti maggiore capacità di entrare nei nuovi contesti tecnologici non con solo con freddezza tecnologica,

LM: Industria 4.0 racchiude tante possibili aree tecnologiche. Quali

ma anche con una sorte di calore dell’anima.

sono quelle in cui vi riconoscete di più?

Per concludere, in risposta all’attualità legata alla grave crisi causata

FP: Una delle parole chiave è sicuramente “visibilità”. In pratica per

dalla pandemia Covid-19, le aziende stanno rispondendo e stanno

un’azienda significa individuare e tenere sotto controllo, in tempo reale,

cercando di reagire tra mille difficoltà con una determinazione che

dati, parametri e indicatori dai quali è possibile misurare e dunque

sinceramente credo che sia tipicamente italiana. Ma non solo. Sto no-

migliorare i processi, prendere decisioni, simulare scenari alternativi.

tando che per molte aziende, compresa Tecnest, la crisi è stata anche

Un indicatore ad esempio può essere la reattività alle richieste dei

l’occasione per attuare miglioramenti sul fronte organizzativo, dell’inno-

clienti, la misurazione dell’on time delivery, oppure l’effettivo utilizzo

vazione dei prodotti/processi, ma anche in una visione più ampia, della

degli impianti, da cui trarre informazioni sull’efficienza e sulla possibi-

strategia orientata a nuovi modelli di business, nuovi prodotti/servizi,

lità di migliorare ed incrementare queste performance. Qualunque in-

nuovi mercati. Con questi condividiamo lo spirito costruttivo che il

dicatore può essere individuato, registrato, visualizzato e trasmesso in

momento richiede. Questa è l’occasione per far emergere i nostri veri

tempo reale; ma soprattutto diventa accessibile ovunque ed alle per-

valori di riferimento: innanzitutto la condivisione, il senso di appartenen-

sone giuste nei tempi adeguati: ad esempio su un visualizzatore a

za, la responsabilità individuale sicuramente enfatizzata dalle situazio-

bordo linea per gli operatori, come anche sul pc in ufficio per i respon-

ni di lavoro agile richieste negli ultimi mesi, e certamente la fiducia nel

sabili o sul proprio smartphone per il management. L’azienda potrà

futuro. Con una base concreta però: l’Italia ha oggi davvero una grande

tenere sotto controllo l’effettivo flusso della produzione in tempo reale

opportunità da cogliere, come ha già fatto in tante altre occasioni.

e, individuati eventuali problemi, può immediatamente attivare azioni

Possiamo mettere insieme le nostre capacità con le risorse che avremo

correttive per risolverli.

a disposizione e dirigerle verso investimenti che potranno migliorare

Questo ci collega ad altre tematiche innovative ormai oggetto di richie-

non solo il singolo contesto aziendale, ma anche la nostra idea di na-

ste del mercato e concrete applicazioni; le nuove tecnologie si dimo-

zione e perché no, di un mondo migliore e più sostenibile.

OTTOBRE 2020 LM 11


Anteprima

CONVEGNO D I G I TA L E

Efficienza in sanità, il tema in primo piano in tempi di Covid

undicesima edizione

Parlare di miglioramento dei processi in sanità è oggi più urgente che mai. Si conferma per questo il convegno: “L’efficienza della gestione dei processi sanitari” alla XI edizione in versione digital. Appuntamento on line il 18 e 19 novembre 2020 dalle 15 alle 17.30

L

a pandemia da Covid-19 ha trasformato il mondo: cer-

nuovo, ma che conferma ulteriormente la validità di un incontro

tamente ha acceso i riflettori sulla qualità delle struttu-

come il Convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanita-

re sanitarie, chiamate negli ultimi mesi ad uno sforzo

ri”, organizzato per la sua undicesima edizione da Editrice Temi

straordinario. Capire dunque come organizzare i pro-

con le riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collabo-

cessi, come ottimizzare le risorse e come gestire i percorsi per i

razione con il Consorzio Dafne.

pazienti e per i materiali, in modo da supportare risultati clinici

Per questo appuntamento, è stata scelta quest’anno la forma del

migliori, diventa oggi più importante che mai. È uno scenario

convegno digitale suddiviso in due webinar pomeridiani che si

12 LM OTTOBRE 2020


terranno il 18 e il 19 novembre 2020, dalle ore 15.00 alle 17.30.

valore della collaborazione a livello di filiera, un’area precompetiti-

Una formula pratica, sicura, professionale ed efficiente che in

va in grado di erogare benefici per tutti gli operatori. Ne parleranno

questo periodo ancora molto incerto permette, anche se non con

i relatori di Consorzio Dafne, Daniele Marazzi e Christian Mondini,

un contatto fisico diretto, di entrare in relazione con persone di

Head of Innovation & Development, insieme a Giorgio Fasolis,

alto livello e aziende protagoniste del settore.

Supply Chain Solution

Consultant di Intesa (Gruppo

Il cuore del programma è sem-

IBM), partner tecnologico del

pre incentrato sulle soluzioni

consorzio stesso. Il punto di vista pratico sarà

per la gestione di tutti quei processi - interni e esterni,

offerto da Gianluigi Sangerma-

relativi a cose o persone, che

ni, Direttore sistemi informativi

riguardano le strutture sanitarie

di Silvano Chiapparoli Logistica,

o le aziende farmaceutiche,

e da Fabio Grossi Gondi, Di-

quindi tutta la filiera della sa-

rettore Generale di Plurima,

nità.

che presenteranno non solo

Di particolare importanza il

i progetti di collaborazione

riferimento all’attualità, con le

messi in atto nelle loro sedi lo-

forti sollecitazioni a cui le strut-

gistiche ma anche l’impatto sui

ture sanitarie sono state sotto-

processi della recente attuali-

poste e la necessità di elabo-

tà, che ha messo in evidenza

rare modelli che siano al

una serie di buone pratiche

tempo stesso efficienti e

e scelte applicative, anche di

flessibili. In riferimento all’e-

lungo termine, che confermano

mergenza Covid-19, infatti,

ora più che mai la loro validità.

cercheremo di far emergere

Esempio lampante in questo sen-

dagli interventi in programma

so sarà quello offerto da

le risposte alle grandi doman-

Michele Palumbo, Supply

de di questo periodo: quali

Chain Manager di Bayer SpA,

organizzazioni sono risultate

con un’ampia riflessione sulle

vincenti e hanno resistito me-

basi strategiche che possono

glio? Quali tecnologie 4.0 sono

rendere una supply chain più robusta di fronte alle avversità,

state applicate? Quali le lezioni apprese per il futuro? L’even-

con particolare riferimento

to digitale si terrà sulla piat-

al settore farmaceutico. Il

taforma Gotowebinar e pro-

punto di vista sui processi lo-

porrà diversi interventi,

gistici sarà completato infine

suddivisi in quattro tavole ro-

da DHL Supply Chain, che con-

tonde. Vediamole in sintesi.

dividerà con i partecipanti le sue esperienze nel settore soluzioni per

La prima tavola rotonda, in programma il 18 novembre alle 15,

il settore Life Sciences & Healthcare.

dopo l’introduzione generale a cura del prof. Carlo Rafele, è dedicata alle soluzioni collaborative di filiera e alla sostenibilità, e vede

Di concreto interesse gli altri progetti collaborativi in corso presso

Daniele Marazzi, Consigliere Delegato Consorzio Dafne, nel ruolo

il Consorzio Dafne: «fra questi posso citare sicuramente il “segna-

di chairman. In questa sessione verrà esplorato il significato e il

collo standard”, che abbiamo avviato grazie alla collaborazione con

OTTOBRE 2020 LM 13


Anteprima

Silvano Chiapparoli Logistica, fra i partner più assidui delle nostre

portata, il paziente con le sue esigenze, il medico prescrittore, la

sperimentazioni» prosegue Daniele Marazzi. «Parliamo in questo

farmacia come nodo cruciale di questa rete e ovviamente la cate-

caso di un’etichetta con codice bidimensionale – Bayer in questo

na di fornitura, da sempre capace di parlare il linguaggio dell’inno-

caso ha scelto di aggiungervi un tag RFID, per evidenti vantaggi

vazione nel mondo della salute. Fra gli esempi principali che saran-

tecnologici – che viene letta al ricevimento merci, andando a colle-

no proposti per la discussione, il ruolo della ATS di Bergamo

gare il passaggio “fisico” dei farmaci con quello “logico” già comuni-

nell’erogazione dei farmaci all’interno di processi specifici, primo

cato mediante il flusso elettronico dell’avviso di spedizione, e dunque

fra tutti la DPC (Distribuzione Per Conto). Presenti inoltre Gulliver,

già precaricato a magazzino. Un sistema che consente di velociz-

la software house attiva specificatamente nelle soluzioni di delivery,

zare tutta l’attività di controllo all’ingresso. L’operatore logistico è già

tracciabilità dei farmaci e gestione dell’ultimo miglio, e Dofar, che

a regime fin dall’inizio dell’anno e stampa questo segnacollo su

presenterà la sua innovativa piattaforma per la gestione completa

tutte le spedizioni in uscita; la maggior parte dei grossisti suoi de-

dei farmaci a supporto dei pazienti cronici.

stinatari è parimenti attrezzata con la lettura ottica in entrata, dovendo quindi solo “chiudere il cerchio” a sistema. Ma il sistema non

AUTOMAZIONE E DIGITALIZZAZIONE

ha limitazioni e facilmente potrà estendersi anche ai magazzini ospedalieri: fra i tanti posso citare il sito di AVEN, che si sta già or-

Sempre più protagonista la tecnologia nel programma del giorno

ganizzando per la lettura all’ingresso. Ed è inoltre pensato per esse-

seguente, 19 novembre. Alle 15 la terza tavola rotonda del convegno,

re compatibile con la dematerializzazione delle informazioni di

affidata a Marcello Pani, Direttore Divisione UOC Farmacia del

consegna presso gli ospedali che, in futuro, dovranno essere gesti-

Policlinico Gemelli. Oltre al punto di vista offerto dal chairman, i

te mediante NSO: ovvero il DdT elettronico previsto dalla cosiddetta

due casi concreti saranno proposti da Knapp in collaborazione con

“fase due” del progetto sull’Ordine Elettronico via NSO».

Rekeep, a cura dei relatori Filippo Indovina e Michele Simbula per le rispettive società, e da BD Rowa, con l’intervento di Daniele To-

TRACCIABILITÀ DEI FARMACI E DEI PROCESSI

masello.

Alle 16.30 si parlerà di distribuzione farmaceutica nel corso della

«La collaborazione tra Rekeep e Knapp – spiega Michele Simbula,

seconda tavola rotonda, che sarà condotta da Stefano Novaresi,

Head of Healthcare Logistics Sales Rekeep - è partita diversi anni

Direttore Generale Unico SpA La farmacia dei farmacisti. In eviden-

fa, con una partnership tecnica atta a sviluppare soluzioni da pro-

za le tendenze, certamente enfatizzate dalle sollecitazioni emerse

porre ai clienti per la logistica conto terzi, in particolare nel settore

nei mesi scorsi, che entrano nello scenario logistico farmaceutico

ospedaliero. Con l’obiettivo di arricchire la nostra offerta, nasce ora

e sanitario del post pandemia, influenzandone le scelte e le dire-

questa nuova iniziativa che vuole spingere sulla digitalizzazione dei

zioni. Cosa che peraltro coincide, secondo il relatore, con l’evolu-

processi ospedalieri attraverso l’automazione, innanzitutto per con-

zione del convegno stesso: «Dalla sola logistica farmaceutica e

dividere in tempo reale le informazioni sui farmaci e dispositivi

sanitaria, che comunque rappresenta il filo conduttore di tutti i

medici che escono dal magazzino per andare in reparto, tenendone

contenuti proposti negli anni dal convegno Logfarma, abbiamo ri-

traccia fino alla somministrazione al paziente». La logistica di re-

scontrato negli anni un continuo ampliamento dei temi trattati e dei

parto è dunque al centro di questo modello di supply chain 4.0 che

professionisti presenti, sia come relatori che come partecipanti»

prevede l’adozione di diverse tecnologie, come spiega Filippo Indo-

afferma Stefano Novaresi. «L’evoluzione già in corso nel settore

vina, Amministratore Delegato Knapp Italia: «Ci siamo focalizzati

della sanità è stata drammaticamente accelerata dalla situazione

su due soluzioni in particolare: la prima è KNAPPStore per l’automa-

eccezionale che abbiamo vissuto nei mesi scorsi e questo è il con-

zione del magazzino ospedaliero; la seconda è invece Cube di Apo-

testo che siamo chiamati a fronteggiare in questo momento. Fra gli

store, ideale per ottenere un armadio di reparto ottimizzato, funzio-

elementi più dirompenti vi è sicuramente quello digitale, che ha as-

nale e connesso. Nel progetto, c’è la possibilità di impiegare anche

sunto un ruolo cruciale sia nella fase acuta dell’emergenza, ma anche

un carrello di reparto automatizzato che funge in sostanza da pic-

in vista del ritorno alla cosiddetta “nuova normalità”». Nuovi sogget-

colo magazzino su due ruote. Tutte queste soluzioni sono integrate

ti entrano a far parte della filiera logistica e di fatto ne ampliano la

tra loro attraverso un’unica piattaforma software che permette lo

14 LM OTTOBRE 2020


scambio dei dati per una completa tracciabilità di ciò che viene

istituto ospedaliero che abbiamo già citato diverse volte su queste

movimentato tra il magazzino e il reparto».

pagine, prevalentemente per la qualità e completezza dei suoi

Soluzioni diverse, collocate nei diversi “snodi” della logistica del

progetti di Lean Transformation.

farmaco all’interno dell’ospedale, ma perfettamente integrate per

Si tratta di Fondazione Poliambulanza di Brescia, ospedale privato

rispondere ad una gestione delle cure al paziente senza errori.

accreditato e non profit, che ha maturato negli anni una vasta espe-

Un’esigenza indubbiamente stressata nei mesi della pandemia: «La

rienza nei progetti di riorganizzazione in ottica Lean. Qual è stata la

validità delle nostre soluzioni – aggiunge Daniele Tomasello, Key

loro utilità nel corso dell’emergenza? «L’approccio Lean è stato la

Account Manager BD Rowa Italy - è emersa ancora più chiaramen-

chiave di volta del nostro operato» afferma Francesco Cigala, Re-

te durante l’emergenza Covid-19, alle prese con i limiti di una gestio-

sponsabile Acquisti, che interverrà come relatore. Di fronte alle in-

ne tradizionale dei magazzini farmaceutici e ospedalieri. In quei

certezze del post pandemia e di una Fase 3 che si protrae ancora in

mesi, con la filiera stata messa sotto stress dal punto di vista sia

modo indefinito, vedremo anche l’approccio che Poliambulanza in-

organizzativo che, soprattutto, della continuità operativa, l’automa-

tende conservare come eredità positiva, come base per lo sviluppo

zione è risultata essere l’alleata migliore per affrontare le nuove lo-

di altre buone pratiche operative. «In sintesi, abbiamo unito le buone

giche distributive all’interno di un mercato in piena trasformazione».

pratiche maturate in tempi di crisi, con quelle sviluppate in tempi di

«Mantenere alto il livello di efficienza in un contesto pandemico

pace, e dobbiamo ancora ringraziare il buon allenamento fatto con

come quello che stiamo vivendo non è stato facile, - prosegue To-

l’approccio Lean. Organizzazione centralizzata e visione a 360 gradi

masello - ma grazie alle nostre soluzioni, i clienti hanno potuto ga-

delle risorse chiave dell’ospedale ci hanno sicuramente aiutati nell’e-

rantire gli approvvigionamenti di filiera rispettando tempi e consegne,

mergenza, e naturalmente non sarebbe stato possibile improvvisare

oltre che gli standard di sicurezza personale».

un simile approccio sotto le spinte dell’urgenza».

Il focus tecnologico si sposterà verso la parte immateriale – software, gestione dei dati, integrazione degli apparati e delle informazioni – nella quarta e ultima tavola rotonda del convegno, in programma dopo le 16, che vede innanzitutto un intervento di inquadramento sui contenuti offerto da Deborah De Cesare, Ricercatrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano. In seguito Andrea Piovanelli, Product Manager in Antares Vision SpA, porterà il punto di vista dell’azienda sui van-

“L’EFFICIENZA DELLA GESTIONE DEI XI EDIZIONE PROCESSI SANITARI” Organizzatore: Editrice Temi, con le riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne

18 e 19 novembre 2020, dalle 15 alle 17.30 Agenda, dettagli, iscrizioni su www.logfarma.it

taggi di una tracciabilità completa nel contesto ospedaliero, in grado di mettere insieme tutto il flusso dei materiali con il flusso dei pazienti e delle attività cliniche. Come esempio di applicazione di questi concetti sarà presente l’Ospedale San Raffaele, come noto da sempre in prima linea sull’innovazione. Ne emerge un

è un evento di:

quadro nel quale viene incrementata l’efficienza complessiva del reparto, grazie ad una miglior gestione dei costi, e aumentano nel tempo le opportunità di miglioramento a livello clinico, grazie ad

in collaborazione con

una miglior conoscenza dei processi stessi. Altro punto di vista tecnologico sarà offerto da Pietro Lanza, direttore generale di Intesa (Gruppo IBM), con la sua esperienza nella trasformazione digitale dei processi aziendali, più che mai strategica oggi anche

con il patrocinio di

nei settori healthcare e farmaceutico. La conclusione del pomeriggio e del convegno sarà affidata ad un

OTTOBRE 2020 LM 15


Speciale PACKAGING a cura di MICHELA DEL PIZZO

Il packaging giusto è quello ESSENZIALE

16 LM OTTOBRE 2020


N

ell’era dell’eCommerce la capacità di offrire servizi di consegna e di ritiro efficienti e rapidi dipende anche da un uso corretto e sostenibile degli imballaggi. Il packaging è oggi uno degli elementi

chiave del servizio al cliente, fondamentale per una customer experience di successo. Con l’aumento degli acquisti online e dei volumi di imballaggi im-

Fare di più con meno, verrebbe da dire. Sì perché il packaging moderno deve essere multifunzionale - proteggere, conservare, comunicare, riutilizzare, riciclare... - sicuramente performante e allo stesso tempo col minor impatto ambientale possibile. A parità di performance, si cerca infatti di progettare nuove tipologie di imballi, realizzati con minore quantità di materiale e derivante da fonti riciclate. Inoltre, per ottimizzare le attività logistiche, ci si pone l’obiettivo della massima saturazione degli imballaggi, così da muovere meno aria possibile. Tra i materiali impiegati, il cartone primeggia come prima scelta, ma sembra ancora molto difficile fare del tutto a meno della plastica

piegati, si fa però sempre più accentuata la necessità di trovare soluzioni sostenibili per la loro produzione e recupero. Secondo le stime Netcomm, sono circa 20 milioni le consegne

stribuzione sono proseguiti a vantaggio del packaging “da

mensili in Italia generate dall’eCommerce, con

trasporto” per il quale si deve tener conto (soprattutto per quanto

un conseguente significativo flusso di imbal-

riguarda forma e dimensione) della sua disposizione in contenitori

laggi che può rivelarsi un’opportunità per

di spedizione (imballaggio secondario), che a loro volta possono

l’industria del riciclo; ancora più signifi-

essere disposti su imballaggi terziari come i pallet, l’unità di carico

cativi risultano i numeri registrati durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.

più utilizzata e diffusa nella distribuzione. Nell’ambito della progettazione di nuove soluzioni per packaging, l’affermazione della GDO ha portato in primo piano le esigenze le-

Cosa accade dal punto di vista del packaging? Innanzitutto dover

gate alla logistica distributiva nonché le valutazioni relative alla

innovare, alla ricerca di imballaggi non tanto più performanti quan-

redditività della superficie espositiva. Inoltre, risparmi in termini di

to in grado di asservire a più funzioni, inclusa quella di comunica-

volume del packaging incidono positivamente sulla saturazione del

re i valori di un brand. Poi c’è tutto l’aspetto legato alla sostenibi-

singolo carico di spedizione e quindi sull’ottimizzazione dei carichi

lità degli imballi, che chiama in causa il tipo di materiale utilizzato,

movimentati, con conseguente diminuzione del numero di mezzi

la quantità impiegata per produrlo nonché la sua effettiva capaci-

circolanti su strada.

tà di riutilizzo ed infine di riciclo. In passato, l’importanza data alla funzione comunicativa e la con-

Insomma, di packaging si potrebbe parlare all’infinito, ma partiamo

tinua ricerca di originalità delle confezioni limitavano molto l’effi-

da una sua definizione e delle sue principali valenze per i canali

cienza logistica, che richiede invece soluzioni standardizzate e

online e offline, per poi concentrarci su alcune best practice e la-

modulari per facilitare il trasporto ed il rifornimento a scaffale. Ma

sciare infine la parola all’industria, per comprendere al meglio i

oggi non è più così.

vantaggi che un imballo ben progettato, sia nella dimensione che

Negli ultimi anni, infatti, gli interventi concordati tra industria e di-

nel design, può comportare in termini logistici.

OTTOBRE 2020 LM 17


Speciale PACKAGING

DEFINIZIONE

L

a direttiva europea 2004/12/CE sugli imballaggi e i ri-

• Plastica. Materiale di confezionamento più diffuso, grazie alle sue

fiuti di imballaggi (che modifica e integra la direttiva

capacità di assumere un’ampia varietà di conformazioni. Essa è leg-

94/62/CE) è stata recepita nel nostro ordinamento

gera, robusta, poco costosa da lavorare, possiede molte caratteristiche

nazionale con il D.lgs. 152/06 (ex D.lgs. 22/97).

positive, ma è anche particolarmente difficile da smaltire e da riciclare. La plastica però ingombra e si degrada molto lentamente, conta-

L’art. 218 contenuto in tale decreto, al comma 1 specifica: «Ai fini

minando purtroppo l’ambiente, per cui il suo uso va drasticamente

dell’applicazione del presente Titolo si intende per imballaggio il

ridotto a favore di un materiale più sostenibile.

prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a conte-

• Metallo. Robusto e poco costoso, è ampiamente utilizzato nella

nere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a pro-

confezione di cibi e bevande. L’acciaio è relativamente semplice da

teggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal

riciclare, mentre la sua produzione richiede quantità notevoli di energia.

produttore al consumatore o all’utilizzatore, ad assicurare la loro

La latta dei cibi in scatola, in realtà, è fatta di acciaio ricoperto di stagno,

presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo;

per impedire che si ossidi e arrugginisca.

imballaggio per la vendita o imballaggio primario: imballaggio con-

• Cartone in brick. Esso è leggero, robusto ed ermetico, perché com-

cepito in modo da costituire, nel punto vendita, un’unità di vendita

posto da vari strati di plastica e da un foglio di alluminio, che lo rendo-

per l’utente finale o il consumatore; imballaggio multiplo o imballag-

no a tenuta stagna. Si parla del Tetra Pak, ideale per trasportare liqui-

gio secondario: imballaggio concepito in modo da costituire, nel

di come il latte o il succo. Difficile da riciclare, perché multistrato.

punto vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di

• Cartone. Prodotto cartaceo robusto, dotato di grandi capacità di

vendita, indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale

prestazioni, viene utilizzato per funzioni di confezionamento diverse.

all’utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il

Si presta al riciclo e al riuso sia come cartoncino leggero sia nella

rifornimento degli scaffali nel punto vendita. Esso può essere rimos-

forma di cartone ondulato o scatoloni per l’imballaggio.

so dal prodotto senza alterarne le caratteristiche; imballaggio per il

• Vetro. Materiale ideale per gli alimenti liquidi, si può realizzare in

trasporto o imballaggio terziario: imballaggio concepito in modo da

forme diverse, ma è più pesante della plastica e la sua rottura può

facilitare la manipolazione ed il trasporto di merci, dalle materie

essere molto pericolosa. Esso è facilmente riciclabile.

prime ai prodotti finiti, di un certo numero di unità di vendita oppure

• Pellicola in materiale plastico. Nel packaging se ne usano di vari

di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni

tipi. Si parla di pellicola autosigillante per proteggere i prodotti freschi

connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali,

nei loro contenitori, mentre di pellicola termoretraibile per proteggere

ferroviari marittimi ed aerei».

da manomissioni.

La tecnologia rende ogni giorno più ampia la varietà di materiali con cui si può realizzare una confezione, inventando composti

Passiamo ora ad elencare le quattro funzioni base del packaging:

sempre più nuovi che forniscono un crescente assortimento di

• Contenimento del prodotto, del bene del quale usufruirà il consu-

funzionalità.

matore; • Protezione del contenuto da fattori esterni quali azioni meccaniche

A livello macro, si distinguono due tipologie di materiali: materiali

- urti, contatto con altri oggetti esterni, ma anche da contaminazioni

flessibili, impiegati quando la leggerezza è più importante della

da parte di agenti chimici - acqua, umidità, aria, ecc. - al fine di man-

necessità di proteggere il prodotto dagli urti, che includono barat-

tenerne la qualità inalterata nello spazio e nel tempo;

toli di alluminio, pellicole, cartone e cartoncino, cartone in brick e

• Manipolazione della merce tra i vari utenti che compongono la rete

di vari tipi di plastica; materiali rigidi, la cui funzione primaria è

distributiva, a partire dal produttore per arrivare all’utilizzatore o al

quella di fungere da barriera protettiva, in modo tale da non defor-

consumatore;

marsi se sottoposta a pressione. Si tratta di barattoli di acciaio,

• Presentazione del bene al consumatore, divenendo valore aggiunto

bottiglie di vetro e ceramiche.

e svolgendo una funzione comunicativa grazie al trasferimento di in-

Vediamoli con ordine, accennando anche al loro grado di sostenibilità:

formazioni dal produttore all’utilizzatore.

18 LM OTTOBRE 2020


FOCUS

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alle potenti stampanti a trasferimento termico e

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etichette autoadesive, sfogliatori, pre-

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per l’alto livello di qualità e robustezza che li

sa e posa, stampanti termiche e Print

gamma dei sistemi Print Apply permette di rea-

rendono durevoli nel tempo.

Apply. Con un vasto know-how acquisito nel mondo dell’imballaggio e

Totalmente customizzabili, i siste-

un’ampia offerta di soluzioni svilup-

mi Print Apply Etipack possono

pate in più di 40 anni di attività, è

essere integrati anche in applica-

l’interlocutore ideale per le aziende

zioni molto spinte ed essere per-

che lavorano in diversi settori indu-

sonalizzati, nella configurazione e

striali. Etipack è un gruppo internazio-

nella scelta di diversi print engine,

nale che conta due sedi produttive in

per rispondere a esigenze specifi-

Italia, uno stabilimento dedicato all’e-

che e fuori standard. La gamma

tichettatura e alla codifica e uno spe-

comprende diversi modelli per la

cializzato negli sfogliatori e pick &

stampa di codici a barre, immagini

place, oltre a due centri R&D per la

e dati variabili provenienti dalla

progettazione, personalizzazione e

linea e l’applicazione senza contat-

integrazione delle soluzioni in linea. La missione

lizzare la stampa in tempo reale e qualsiasi tipo-

to dell’ultima etichetta stampata lateralmente e

dell’azienda è quella di costruire non solo mac-

logia di applicazione di etichette su scatole,

ad angolo sulla superficie dei prodotti e su pallet

chine di alta qualità, ma anche relazioni duratu-

imballi e prodotti sia fermi, sia in movimento.

fino a 2 etichette ISO A5 su due lati contigui -

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OTTOBRE 2020 LM 19


Speciale PACKAGING

LE VALENZE NELL’ECOMMERCE

N

di antieffrazione, la sua facilità di riciclo e ovviamente la garanzia di protezione del contenuto. Quest’ultima resta infatti, anche per l’online,

ell’eCommerce, in realtà, le funzionalità dell’imballaggio si mol-

la funzione più importante assolta dall’imballaggio, senza nulla toglie-

tiplicano: rappresenta infatti l’unico contatto fisico con il cliente

re al fatto che il packaging è anche un elemento funzionale ed ha un

nel processo di acquisto, un’opportunità per comunicare con il consu-

ruolo comunicativo e strategico nel rapporto con i clienti.

matore, consolidare la percezione del brand e differenziarsi dalla concorrenza, ma può ovviamente diventare anche un’arma a doppio

Al libro bianco sopra citato ha fatto seguito nel 2019 la pubblicazione

taglio, se trascurato. Nel libro bianco “Logistica e packaging per

delle “Linee guida e Checklist per il corretto uso del packaging per

l’eCommerce. Le nuove prospettive” pubblicato nel 2018 da Netcomm,

l’eCommerce ai fini della sostenibilità ambientale” realizzato da

venivano analizzati i nuovi trend riguardo al packaging, volti a genera-

Netcomm in collaborazione con Comieco. Nel testo si parla di come

re opportunità di fedelizzazione per il merchand e di ottimizzazione

l’ottimizzazione della logistica e del packaging, non solo ai fini ambien-

dal punto di vista logistico. Tra i principali trend menzionati, troviamo

tali, deve comprendere necessariamente la fase di progettazione dei

ai primi posti per importanza l’impiego di un packaging minimal, la

prodotti e dei loro imballaggi primari e secondari, al fine di ottimizzare

sua personalizzazione, il fatto che possa essere riutilizzabile, a prova

l’intero flusso logistico end-to-end, dalla fabbrica al cliente finale. Toneremo a parlare dei contenuti delle linee guida nel corso dell’intervista a Eliana Farotto, responsabile ricerca e sviluppo di Comieco, contesto nel quale tratteremo ampiamente l’uso degli imballaggi in cartone; ora invece ci concentreremo sul concetto di sostenibilità applicato al mondo del packaging per poi presentare le best practice di alcune aziende – dal food&beverage al pharma, fino alla GDO – che stanno lavorando per ridurre l’impiego di materiali, soprattutto plastica, dai loro imballi, riuscendo ad ottenere anche soluzioni 100% green, grazie all’impiego massivo di nuove tecnologie.

RIDURRE, RIUTILIZZARE, RICICLARE

L

’imperativo della sostenibilità poggia sulle cosiddette “3R”: ridurre, riutilizzare, riciclare. I produttori di imballaggi si sono

impegnati, specialmente negli ultimi anni con l’ascesa dell’eCommerce, a ridurre lo spessore dei materiali impiegati e ad utilizzare materiali rinnovabili. Sealed Air ad esempio, ha lanciato il film Extreme Efficiency, capace di migliorare le prestazioni di tenuta dei cuscini riempiti d’aria utilizzati per colmare i vuoti all’interno degli imballi così da attutire i colpi durante la spedizione e allo stesso tempo di ridurre

20 LM OTTOBRE 2020


l’impiego di risorse. Ad oggi, la produzione di film impiega il 37% in

di CO2eq, pari a quanto assorbirebbero in un anno 59.714 alberi che

meno di resine di petrolio e le emissioni di CO2 si sono ridotte del 25%.

occupano una superficie grande quanto 84 campi di calcio.

Si moltiplicano inoltre gli imballaggi sostenibili con prestazioni pari

Oltre al polistirolo, un altro materiale il cui consumo andrebbe ridotto

agli imballaggi tradizionali: le scatole vengono prodotte sempre più in

drasticamente negli imballaggi, è la plastica. Entro il 2030, almeno il

cartone riciclato (con aggiunta di additivi e amido che le rendono re-

50% dei rifiuti in plastica generati in Europa dovrà essere riciclato, che,

sistenti quanto quelle di fibra vergine), oppure sono di pura carta kraft

sempre entro il 2030, tutti gli imballaggi in plastica nel mercato UE

certificata PEFC e FSC, ovvero ottenuta da foreste gestite responsa-

dovranno essere riciclabili o riutilizzabili e che per la produzione delle

bilmente. In crescita poi i riempitivi riciclati, come quelli sviluppati da

plastiche saranno sviluppate soluzioni da fonte rinnovabile. È quanto

bio-materiali, una performante alternativa bio alle classiche patatine

richiede la Commissione europea nel documento “Strategia europea

di polistirolo, fabbricata a partire dall’amido di mais. Grifal, ad esempio,

per la plastica nell’economia circolare” con l’obiettivo di finalizzare una

ha condotto un’indagine per attestare come, utilizzando il loro cartone

strategia condivisa tra gli Stati membri sull’uso della plastica, tale da

ondulato cArtù al posto del polistirolo, si eviterebbe di immettere in

ridurre l’inquinamento che generano i suoi rifiuti, in particolare di

atmosfera fino a 418.000 kg di CO2, ogni 100.000 kg di materiale.

quelli che finiscono in mare. Per raggiungere questi importanti obiet-

Nello studio sul Life-Cycle Assessment, che analizza appunto l’impat-

tivi, la Commissione europea ha lanciato contestualmente una cam-

to ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, sono stati

pagna su base volontaria la “Pledging Campaign”, rivolta al mondo

messi a confronto 29 prodotti con quello di Grifal. Dai risultati emerge

dell’industria e a tutti gli altri interlocutori interessati: l’obiettivo è au-

come l’utilizzo di 100.000 kg di cArtù al posto della stessa quantità di

mentare l’utilizzo nel mercato delle plastiche riciclate, attraverso l’im-

polistirolo permette di evitare l’immissione in atmosfera di 418.000 kg

plementazione di azioni puntuali, così da raggiungere nel 2025 l’obiet-


Speciale PACKAGING

tivo di 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata che dovranno trovare una seconda vita in nuovi prodotti sul mercato europeo. Coop è stata l’unica catena della Grande distribuzione italiana ad averlo fatto, impegnandosi in una serie di azioni progressive che promuoveranno un maggior uso di plastica riciclata al posto di quella vergine negli imballaggi, per raggiungere, con passaggi in successione, nel 2025, l’utilizzo di 6.400 tonnellate annue di plastica riciclata, corrispondenti al volume di circa 60 Tir (circa una fila di 1 km di Tir in autostrada), con un relativo risparmio annuo stimato di 9.000 tonnellate di CO₂ equivalente. Già nel 2018, su 290 prodotti a marchio Coop, grazie alle azioni di riduzione dell’imballaggio e uso di ricariche di prodotto, si è

del proprio operato. Al suo interno, viene riportato anche il precorso

stimato un risparmio complessivo in peso di 837 tonnellate di mate-

virtuoso volto al ripensamento del packaging in ottica sostenibile in-

riale di confezionamento, ed inoltre l’uso di 814 tonnellate di plastica

trapreso da Sanpellegrino. L’azienda, da anni, lavora a monte e a valle

riciclata. Queste azioni hanno contribuito a ridurre l’emissione di 8.002

della filiera per ridurre l’impatto ambientale nel packaging, trovare

tonnellate di CO2 eq. in atmosfera.

materiali alternativi, sensibilizzare i cittadini sulla corretta raccolta differenziata e aumentare le performance di riciclo con l’obiettivo di rendere il 100% dei propri imballaggi riciclabili e riutilizzabili entro il 2025. Sanpellegrino è anche tra i sei soci fondatori di Coripet, un Consorzio volontario per il recupero e l’avvio al riciclo dei contenitori in PET per liquidi alimentari che si propone di trasformare un potenziale rifiuto in una preziosa risorsa da immettere nuovamente nel ciclo produttivo con un approccio “bottle to bottle”. Attraverso la raccolta differenziata domestica e tramite eco-compattatori posti su suolo pubblico e privato - come i punti vendita della grande distribuzione - le bottiglie in PET vengono raccolte, riciclate e usate nella produzione di nuove bottiglie. Coripet si propone, infatti, di contribuire a raggiungere gli obiettivi della direttiva Europea SUP (Single Use Plastics) che prevedono la raccolta di almeno il 77% delle bottiglie in PET entro il 2025.

Molte altre sono le azioni sul packaging che Coop sta portando avanti, le prossime riguarderanno tutti i flaconi per la detergenza della casa

Anche Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A ha ridotto negli

e i tessuti a marchio Coop, tutte le referenze di acqua a marchio Coop,

ultimi anni le emissioni di gas effetto serra del 18,7% sulla linea Eco-

tutte le referenze di acqua non a marchio Coop, le cassette riutilizza-

green (dati 2019); un risultato pari alla CO2 assorbita in un anno da

bili del sistema CPR System utilizzate per l’ortofrutta e gli imballaggi

140.767 piante, all’emissione generata dal consumo di 65.146 lampa-

per l’ortofrutta. Proprio in riferimento a queste ultime, a Coop è stato

dine a LED da 11,5 W sempre accese 24h su 24 per un anno, oppure

conferito l’Oscar dell’imballaggio per la vaschetta con coperchio per

all’emissione generata da un camion di taglia 40t che percorre una

ortofrutta, iscritta al contest Besta Packaging 2019, che nello specifi-

distanza pari a 1.227.616 km trasportando una tonnellata di prodotto.

co ha vinto il premio Ambiente.

Ecogreen è la linea di prodotti con il 100% di emissioni di CO2 eq compensate – attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra – e realizzata con plastica riciclata

Sanpellegrino, invece, ha presentato a fine agosto “The Future we

(RPET) fino al 50%, il massimo consentito dalla normativa vigente in

Share”, il Report di sostenibilità che illustra le attività sviluppate per

Italia. San Benedetto ha registrato inoltre, dal 2013 al 2018, una ridu-

prendersi cura dell’acqua, promuovere una crescita sostenibile e la

zione del peso delle bottiglie della linea Ecogreen da 0,5L, 1L, 1,5L e

creazione di valore condiviso mettendo sempre le persone al centro

2L rispettivamente del -5%, -18%, -18% e -10%.

22 LM OTTOBRE 2020


FOCUS

PANOTEC

L’imballaggio vincente in ottica di ecosostenibilità Per il 70% degli e-shopper l’attenzione verso un imballo ecologico diventa uno dei motivi fondamentali per tornare a comprare più facilmente da quel specifico brand piuttosto che da un altro

L’

imballo ecososte-

nanti (come ad esempio pluri-

nibile è diventato

ball, polistiroli, materie plasti-

un’importante leva

che in genere, ecc.) che solita-

di marketing alla

mente vengono utilizzati all’in-

quale puntare per innovare e far

terno di scatole sovradimensio-

crescere il proprio business.

nate rispetto al prodotto da

Da qui la scelta di molte realtà

imballare.

aziendali, soprattutto del setto-

Oggi l’impatto “green” della pro-

re del commercio online e della

duzione aziendale deve diven-

logistica più in generale, di adot-

tare un obiettivo da raggiungere

tare un macchinario o una linea

e mantenere da parte di tutti gli

completa di imballaggio Panotec, a seconda

liamo del sistema Panotec e della scatola su

operatori economici. La scelta della tecnologia

delle esigenze produttive, che permetta la cre-

misura?

leader per creare imballi ecosostenibili diventa la strategia vincente per le aziende che voglio-

azione dei propri imballi su misura completamente ecologici.

Per due motivi fondamentali. Il primo riguarda

no fare dell’imballaggio un asset strategico per

L’innovazione del packaging on demand trova

il materiale utilizzato dal macchinario: cartone

la crescita del proprio business e della propria

origine nel 1986 quando Panotec brevettò e creò

(materiale 100% riciclabile). Il secondo: la per-

reputazione nel mercato globale, sempre più

la prima macchina per la produzione di scatole

fetta aderenza della scatola all’oggetto imbal-

attento e premiante delle scelte in linea con un

di cartone su misura “just in time”. Ma perché

lato. Ciò permette di eliminare tutti i riempitivi,

comportamento rivolto a un’etica di tutela e

parliamo di imballo ecosostenibile quando par-

usualmente non riciclabili ed altamente inqui-

sostenibilità ambientale.

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OTTOBRE 2020 LM 23


Speciale PACKAGING

Interessante anche il progetto Unigreen di Unifarco, specializzata

Nieddittas, il brand che gestisce l’intera filiera della mitilicoltura nel

nella produzione e distribuzione di cosmetici, dispositivi medici, make-up

Golfo di Oristano, ha adottato un packaging green e sostenibile al

e integratori alimentari, che punta a ridurre la quantità di materiale

100% per le proprie cozze, con una retina e una etichetta completa-

plastico impiegato nella preparazione degli ordini. Giusto per dare

mente biodegradabili e compostabili, realizzati rispettivamente da

qualche numero, l’azienda oggi conta circa 350 soci farmacisti, più

Rom Plastica e da Etichettificio LGL. Un obiettivo importante, rag-

di 5.500 farmacie clienti in Italia e in Europa e l’anno scorso ha

giunto grazie a una sperimentazione durata diversi mesi per ottenere

spedito oltre 18 milioni di pezzi. Per Giovanni Giovenco, Santa Giu-

un risultato competitivo in termini di resistenza, estetica e costo. Un

stina Outward Coordinator e Project Leader di Unigreen, è stato

risultato che diventa ancora più rilevante in vista delle disposizioni

fondamentale «non perdere di vista le performance che un imballag-

riguardo l’eliminazione della plastica monouso entro il 2021. La retina

gio deve garantire, in primis la protezione dagli urti in fase di spedi-

biodegradabile, creata con amido di mais, può essere smaltita nell’u-

zione, sempre nel rispetto dell’ambiente».

mido così come l’etichetta, che appare identica alla precedente eccetto che per il colore leggermente più opaco, dovuto a un minore utiliz-

Unifarco ha dunque rivisto le proprie attività di packaging, adottando

zo di inchiostro perché il materiale possa risultare compostabile. Non

il sistema di riempimento ad aria Raja Air 2 di Raja Italia, dotato di

cambia quindi il look del packaging, ma cambia in modo profondo la

uno schermo tattile e intuitivo oltre che programmabile tramite

sua ecosostenibilità.

Bluetooth, che produce cu-

La realizzazione del packaging green e sostenibile fa parte di un più

scini d’aria o tappeti di cu-

ampio processo che sta portando Nieddittas a riflettere su ogni aspet-

scini per avvolgere e bloc-

to della propria produzione per poter offrire al consumatore un pro-

care in modo efficace i

dotto sempre più rispettoso dell’ambiente. Infatti, in risposta a un

prodotti. L’azienda lo ha

mercato sempre più orientato verso prodotti ad alto valore aggiunto

scelto abbinato al suo con-

Nieddittas ha realizzato le Nieddittas box, una proposta in vassoio di

sumabile, il film ecologico

PET con un particolare confezionamento in atmosfera ipobarica. I

e compostabile realizzato

vassoi sono sigillati da film trasparente, con effetto skin, che compor-

per il 35% da amido di pa-

ta una lieve riduzione della pressione dell’aria totale senza alcuna

tate, impiegato per riempi-

modifica nella composizione dei gas. Non viene aggiunta alcuna so-

re i vuoti che si creano

stanza chimica e non è previsto alcun trattamento particolare, se non

all’interno dell’imballo.

il rispetto delle basse temperature. Questa confezione permette l’of-

A questo si aggiunge anche

ferta di prodotti freschi di grande qualità, dotati delle caratteristiche

il sistema di protezione in

organolettiche del prodotto appena pescato, ma con forma e presen-

carta Geami WrapPak che

tazione migliori, ottima conservabilità, massima igiene dovuta alla

combina la carta alveolare

impossibilità di contaminazione crociata durante la consegna, con

con celle a nido d’ape con

una aumentata praticità commerciale

la carta velina e che viene

e distributiva.

utilizzato da Unifarco per avvolgere i campioni fragili in vetro. Oltre ad assicurare un’ottima protezione antishock e a valorizzare i prodotti all’interno dell’imballo, è un prodotto totalmente riciclabile. L’adozione di questi nuovi sistemi di imballaggio, ha permesso a Unifarco di aumentare la produttività in fase di preparazione ordini, ridurre i tempi di impiego e ovviamente la quantità dei materiali utilizzati, tra cui la plastica, ottenendo importanti benefici dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

24 LM OTTOBRE 2020


SUPPLY CHAIN SOLUTIONS

GREEN VS DESIGN PACKAGING

I

l design e il tipo di packaging sono le due principali caratteristiche da cui i consumatori sono attratti ma alle quali sono disposti a

rinunciare per acquistare prodotti sostenibili. Secondo l’ultima indagine Nielsen sul comportamento di chi compra beni di largo consumo, presentata a febbraio da Nicola De Carne al forum internazionale Packaging Speaks Green (organizzato da Ucima e Fondazione Fico), l’Italia sembra essere uno dei Paesi europei meno attaccati al brand. Mentre il 40% ritiene di poter cambiare marca (rispetto al 46%

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della media europea) in favore di confezioni green. Contano invece di più per il consumatore la dimensione del packaging (34%), la gamma (16%), il gusto (15%) e il texture (8%). Caratteristiche per le quali la scelta green è meno preferibile. Secondo le stime, in Italia solo il 25% delle aziende offre prodotti green anche se per il 41% degli intervistati è molto facile e piuttosto facile trovarli nei negozi. Per essi il trend del valore di vendita è in aumento dell’1,3%, mentre cala dello 0,8% per i prodotti privi di indicazioni circa lo smaltimento del packaging. Tali informazioni sulla riciclabilità del packaging si trovano più facilmente nelle confezioni di frutta e verdura ((62,2%). Seguite da ambient food (49,7%), surgelati (49%), beverage (41,5%), pesce fresco (39,7%); cura della casa (33%), cura della persona (19,7%); poi cura degli animali (13,2%) e carne (9,2%). Secondo l’osservatorio Nielsen, i prodotti che abbracciano i valori

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della sostenibilità crescono rapidamente rispetto alla media del mercato (+3,4%): pesa molto la gestione sostenibile delle risorse (per il 37,1%), seguita da agricoltura e industria sostenibile (29,2%). Responsabilità sociale delle aziende (29%) e rispetto per gli animali (5,7%). Il nostro Paese è tra i primi a livello europeo a richiedere sostenibilità alle aziende produttrici di packaging: per il 74% della popolazione si tratta di un elemento molto o estremamente importante e in fatto di sensibilità ambientale siamo secondi solo agli spagnoli (78%).

rappresentano la categoria più venduta e la quantità di confezioni è in crescita con 43,3 miliardi di bottiglie e flaconi venduti nel 2019 (+1,2% rispetto al 2018). Le bevande, insieme ai prodotti da forno e agli alimenti freschi sono i prodotti più acquistati. Nel nostro Paese, in par-

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ticolare, cala significativamente la vendita di plastica monouso (-9%) mentre cresce il mercato del cibo fresco confezionato (+5,2%), che gli italiani associano a velocità di spesa, sicurezza e convenienza.

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Sempre per quanto riguarda i beni di largo consumo, quelli liquidi


Speciale PACKAGING

Infine, secondo l’indagine svolta dall’Osservatorio Immagino di GS1

menti del prodotto che favoriscono l’italian sounding, rappresentan-

Italy su un campione di quasi 20mila referenze con l’etichetta carat-

done una mera imitazione. Nel futuro prossimo i produttori dovranno

terizzata da un richiamo all’italianità, nella GDO la presenza del tri-

gestire attentamente la messa a valore di queste esperienze, deter-

colore sui prodotti ha generato un aumento delle vendite del +0,7%

minando il vantaggio competitivo difficilmente imitabile».

rispetto all’anno precedente, toccando un giro d’affari che supera i 7 miliardi di euro. Oltre all’importanza del tricolore sul packaging, grande risalto è dato al claim “100% italiano” che ha registrato una crescita del +0,4% dell’offerta e del +3,5% nel giro d’affari su base annua. La rilevanza del made in Italy sull’impulso all’acquisto da parte dei consumatori è un pensiero condiviso anche da Ercole Vagnozzi, professore di Business Intelligence & Customer Relationship Management presso l’Università “Alma Mater” di Bologna: «Non esiste più una vendita di prodotti, ma esclusivamente vendita di un servizio in cui il prodotto rappresenta parte del processo che ingloba preacquisto e post acquisto. Nell’omnicanalità della vendita del servizio sul prodotto made in Italy, pertanto, la presenza della bandiera sulle confezioni ne è l’emblema essenziale perché agevola gli scambi commerciali e rappresenta il biglietto da visita primaria per l’export. La comunità virtuale del mangiare italiano nel mondo è in continua crescita, e lo sarà anche nel post crisi, generando il cosiddetto “glocalismo”. Un aspetto positivo che si contrappone ai grossi stravolgi-

OLTRE IL COPACKING: I COPRIPALLET IN CARTONE PER LA GDO Come “vestire” e personalizzare in modo veloce ed efficace le scatole di prodotti impilate sui pallet all’interno del punto vendita e come essere coerenti con la sempre maggiore sensibilità verso i temi sostenibili? La soluzione arriva da Smurfit Kappa e dai kit copripallet realizzati in collaborazione con Barilla. Il colosso del settore food aveva infatti la necessità di personalizzare e rendere esteticamente gradevoli le scatole di pasta e biscotti impilate sui pallet all’interno dei punti vendita della grande distribuzione, con un sistema facile e veloce. La soluzione proposta è costituita da un kit copripallet, una sorta di “vestito” totalmente in cartone ondulato certificato FSC quindi riciclabile e biodegradabile, stampato e realizzato in due moduli che si adattano a dimensioni diverse, leggero, facile da trasportare in auto perché pieghevole e veloce da montare, perché non richiede attrezzature particolari ma solo pochi gesti che i venditori hanno imparato tramite il video tutorial realizzato dai designer di Smurfit Kappa. Il kit comprende un elemento angolare che si fissa alla base del pallet senza uso di ganci in plastica o altro materiale e un raccordo modulare che unisce gli angoli. Il vantaggio di utilizzare il cartone ondulato risiede anche nella sua grande versatilità per quanto riguarda la personalizzazione. I copripallet, infatti, possono essere stampati in offset con finitura verniciata utilizzando inchiostri non nocivi, sempre nel massimo rispetto dell’ambiente, diventando essi stessi un supporto per la comunicazione al cliente finale. Ad oggi, sono stati realizzati oltre 10mila kit per le linee Barilla e Mulino Bianco, la previsione è di un consumo di 100mila l’anno con la personalizzazione di diversi brand.

26 LM OTTOBRE 2020


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Sostenibile e differenziante: così sarà il packaging del prossimo futuro Fenomeni come il drastico aumento delle vendite online a discapito dei canali fisici, a cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo, e il mutamento dei bisogni dei consumatori, portano ad un significativo ripensamento sul ruolo del packaging. Vediamo le caratteristiche che il packaging deve avere per essere davvero perfetto, dai processi di magazzino fino agli occhi del consumatore

A

l giorno d’oggi, oltre ai fattori chiave che contribuiscono

timo risulta esclusivamente quello di ricevere un prodotto che rispon-

al successo di un’azienda quali la qualità del prodotto

da alle proprie esigenze nel più breve tempo possibile. Il packaging

offerto, il prezzo e la qualità del servizio garantito, vi è

risulta così il primo contatto fisico con il cliente, l’opportunità per fide-

un ulteriore elemento che negli ultimi anni continua a

lizzarlo, per consolidare il brand e per differenziarsi dai competitor. Per

ricoprire un’importanza sempre maggiore: il packaging.

quanto concerne l’ecosostenibilità e la salvaguardia ambientale, da

Il packaging presenta molteplici scopi. Da una parte ha una funzione

un lato l’attenzione e la sensibilità sempre maggiore dei consumatori

pratica garantendo la protezione del prodotto durante le fasi di imma-

sugli effetti ambientali di un dato prodotto, dall’altro l’aumento delle

gazzinamento, trasporto e stoccaggio, dall’altra assolve una funziona

pressioni da parte di organizzazioni regolatrici e le scelte politiche

comunicativa, trasmettendo le peculiarità del prodotto, comunicando

imposte dai governi stessi sullo sviluppo di prodotti più ecosostenibi-

la brand identity e attraendo i clienti all’acquisto.

li, hanno portato aziende e consumatori ad orientarsi su imballaggi

Questa continua ricerca verso all’originalità delle forme e dei materia-

ecosostenibili rispetto a quelli derivati dal petrolio. La domanda per

li degli involucri ha posto in secondo piano tematiche relative all’effi-

cambiare rappresenta una grande opportunità, in quanto in tutto il

cienza logistica, la quale predilige soluzioni standard, modulari, che

mondo circa il 70% dei consumatori sono disposti a pagare un prezzo

garantiscano semplicità di movimentazione e immagazzinamento

maggiore per prodotti con imballaggi ecosostenibili, e richiedono una

all’interno dei centri logistici e ottimizzazione dei trasporti, e alla so-

maggiore personalizzazione e qualità.

stenibilità ambientale, priorità in forte crescita che nell’ultimo periodo sta attraversando tutti i settori industriali. Se cerchiamo di analizzare

FUNZIONALE, MA ANCHE ECOSOSTENIBILE

le cause che hanno portato concretamente al passaggio da un packaging originale, dalle forme accentuate con numerosi elementi superflui,

Packaging funzionale ed ecosostenibile è oggi un fattore chiave per

ad un imballaggio essenziale e funzionale, ritroviamo sicuramente il

garantire ad una azienda di rimanere competitiva sul mercato. La

boom di vendite e-commerce e il crollo delle vendite sui canali fisici

standardizzazione dell’imballo semplifica e ottimizza innanzitutto il

accentuato anche dalla pandemia da Coronavirus. Nella modalità

processo produttivo di esso stesso contenendone così i costi, la di-

online viene a mancare il passaggio intermedio di interazione fisica

minuzione delle dimensioni riduce i costi di approvvigionamento dei

tra produttore o distributore e consumatore, il cui obbiettivo di quest’ul-

materiali, aumenta l’efficienza dei processi di stoccaggio e movimen-

28 LM OTTOBRE 2020


tazione delle merci all’interno dei magazzini, aumenta i carichi di tra-

benefici aziendali e ai clienti come una maggiore esperienza utente,

sporto diminuendo il numero di veicoli utilizzati, avendo così effetti

informazioni sui clienti, fedeltà al marchio e risparmio sui costi. Inoltre

benefici anche sulla sostenibilità ambientale. In sintesi, è importante

ad oggi il tasso di riciclo globale della plastica è molto basso, attorno

notare come l’utilizzo di un packaging ottimale influenzi la catena lo-

al 15%, e il 95% del valore della plastica è perso subito dopo il primo

gistica di una azienda nella sua totalità, a partire dall’approvvigiona-

utilizzo del prodotto. Il modello di business dell’economia circolare

mento delle materie prime fino alla distribuzione finale al consumato-

fornisce uno spazio di soluzione per l’innovazione del packaging so-

re. Oltre ad imballaggi ecosostenibili, molte aziende stanno anche

stenibile, strategia che deve essere costruita basandosi su specifiche

intraprendendo il cambiamento da un modello di economia lineare,

fondamenta. Innanzitutto si deve partire da una analisi delle normati-

basato sulla produzione, sul consumo di massa e sullo smaltimento

ve, degli obiettivi specifici del mercato e dei dati aziendali in modo

degli scarti, ad un modello alternativo più sostenibile detto economia

tale da identificare e prioritizzare le opportunità per ottimizzare la

circolare in cui l’attenzione è posta sul riutilizzo, sul rinnovo e sul riciclo.

sostenibilità del packaging esistente. Dopodiché, è necessaria un’a-

Trasformazione resa possibile grazie alla creazione di percorsi colla-

nalisi e gestione dei costi e delle regolamentazioni all’interno del

borativi con start-up e alla definizione di obbiettivi ambiziosi come la

mercato dell’azienda, in modo tale da comprendere i rischi commer-

riduzione dei materiali derivanti dal petrolio e l’utilizzo esclusivo di

ciali e le implicazioni in termini di costi associati alla regolamentazio-

packaging ecosostenibile o riutilizzabile. Un modello di riutilizzo inno-

ne emergente sulla plastica nelle operazioni globali. In secondo luogo,

vativo potrebbe far fronte a questo cambio di preferenze dei consu-

è necessaria l’implementazione di tecnologie dell’industry X.0, come

matori, fornendo così un packaging dall’aspetto migliore, più funzio-

ad esempio le tecnologie individuate dai costruttori di macchine con-

nale, che raccolga informazioni sui clienti e che consenta

fezionatrici come il virtual commissioning, ossia il collaudo della

all’utilizzatore di personalizzare il prodotto.

macchina effettuato non sul mezzo fisico ma sul digital twin, il gemel-

Soprattutto in ambito consumer goods, vi sono start-up che hanno

lo digitale che riduce i tempi di collaudo, l’evoluzione delle tecnologie

creato collaborazioni con i principali rivenditori in tutto il mondo for-

IoT (Internet of Things), grazie alle quali le macchine potranno miglio-

nendo elementi innovativi e indirizzando così questi ultimi verso una

rarsi e aggiustarsi in autonomia, i robot e i cobot (robot collaborativi)

visione di economia circolare. Tra quelle più interessanti possiamo

mobili che consentono una produzione più flessibile, e la R&D (Rese-

citare start-up che offrono, presso il cliente finale, un servizio di distri-

arch and Development) nel campo delle tecnologie innovative per il

buzione, raccolta, pulizia e ridistribuzione di packaging riutilizzabile,

recupero e il riciclo degli imballi.

aumentando così la fedeltà al marchio e raccogliendo informazioni

Di fondamentale importanza vi è inoltre la creazione di un sistema di

sui bisogni dei consumatori. Vi sono aziende innovative che offrono

cambiamento attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakeholders

un servizio di riutilizzo del contenitore direttamente a casa portando

dell’azienda, collaborazione con start-up, con fornitori, con distributo-

il cliente a fidelizzarsi al brand, oppure che offrono stazioni di ricarica

ri o rivenditori, con società di gestione dei rifiuti o riciclatori, con orga-

del proprio prodotto a cui l’utilizzatore può rifornirsi esclusivamente

nizzazioni non governative o organismi regolatori per lo sviluppo di

attraverso packaging riutilizzabili.

soluzioni collaborative. Ricapitolando quanto detto, nell’ultimo periodo

Nonostante ciò, la maggior parte delle aziende non dispone ancora di

il drastico aumento delle vendite online a discapito dei canali fisici e il

una strategia di packaging sufficientemente ambiziosa e sostenibile,

mutamento dei bisogni dei consumatori hanno portato ad un ripen-

in quanto solamente circa il 25% presenta un programma maturo per

samento sul ruolo del packaging, il quale per essere perfetto deve

l’ecosostenibilità del packaging e circa il 40% ha rilasciato dichiarazio-

includere le seguenti caratteristiche: minimal senza eccessi e facile

ni pubbliche sui propri obbiettivi di sostenibilità. Di conseguenza la

da aprire, eco sostenibile, caratteristica che influisce sull’immagine

strada verso la completa sostituzione di imballaggi derivati dal petro-

dell’azienda e la distingue dalla concorrenza, personalizzabile in quan-

lio con quelli biodegradabili risulta ancora lunga.

to è importante che non passi inosservato ma evidenzi il brand e infi-

Analisi di mercato rivelano che il packaging riutilizzabile è un’opportu-

ne riutilizzabile. Queste rappresentano le priorità che oggi un’azienda

nità di business non ancora sfruttata se pensiamo che, globalmente,

deve sviluppare per aumentare il proprio successo. Porre il packaging

il riutilizzo di circa il 20% dei packaging in plastica monouso con alter-

al centro dell’attenzione differenzia l’approccio al mercato, necessità

native riutilizzabili rappresenterebbe un mercato valutato in circa 10

fondamentale per un percorso di innovazione e differenziazione rispet-

miliardi di dollari. I modelli di riutilizzo potrebbero portare maggiori

to alla concorrenza.

OTTOBRE 2020 LM 29


Speciale PACKAGING A colloquio con ELIANA FAROTTO, responsabile ricerca e sviluppo COMIECO

Eliana Farotto ®Tommaso Gesuato

Packaging ed eCommerce: c’è ancora da ottimizzare

L’anno scorso sono state pubblicate le linee guida e checklist per il corretto uso del packaging per l’eCommerce ai fini della sostenibilità ambientale, un vademecum utile per chi cerca efficienza nelle attività logistiche che coinvolgono gli imballi, realizzato in collaborazione con Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. Vediamone i contenuti

D

al 2017, Netcomm promuove il gruppo di lavoro Logisti-

uso del packaging nell’eCommerce ai fini della sostenibilità ambien-

ca & Packaging per l’eCommerce a cui partecipano oltre

tale”: uno strumento pratico per aiutare sia le imprese che fanno

50 aziende socie, tra cui Comieco, il Consorzio Naziona-

eCommerce che le società logistiche a prestare maggiore attenzione

le Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.

alla pianificazione e alla gestione delle attività legate al packaging, così

Le diverse attività di ricerca svolte hanno evidenziato i tanti ruoli e le

da contribuire allo sviluppo di una filiera digitale attenta ai valori della

tante funzioni del packaging per l’eCommerce, facendo emergere

sostenibilità ambientale. Di questo progetto (e non solo) ne abbiamo

spazi di miglioramento nell’ottimizzazione dei consumi e degli impat-

parlato con Eliana Farotto, responsabile ricerca e sviluppo Comieco,

ti ambientali. (“Logistica & Packaging per l’eCommerce”, Netcomm,

che ha partecipato in prima persona alla stesura delle linee guida.

gennaio 2018). I volumi crescenti del commercio online, infatti, stanno avendo un forte impatto sul sistema del packaging, aumentandone la

«Il packaging è sicuramente protagonista indiscusso della realtà asso-

produzione e modificandone i flussi con importanti conseguenze

ciata al commercio elettronico. Utilizzare imballaggi sostenibili per i

nella gestione del ciclo di vita degli imballaggi. Proprio per questo,

propri prodotti significa contribuire efficacemente allo sviluppo di un

Netcomm in collaborazione con Comieco ha presentato nel maggio

eCommerce sostenibile, trasmettendo al contempo al consumatore, la

2019 la nuova pubblicazione “Linee guida e checklist per il corretto

propria attenzione e il proprio impegno rispetto alle tematiche green. -

30 LM OTTOBRE 2020


afferma Eliana Farotto - Le linee guida e la checklist realizzate con

così? «La risposta non è così semplice,- sottolinea sempre Farotto -

Netcomm si focalizzano sul corretto uso del packaging per l’eCommer-

perché se da una parte è vero che c’è stato uno spostamento della ti-

ce ai fini della sostenibilità ambientale con un taglio il più possibile

pologia di raccolta - più imballaggi terziari nei condomini per intenderci

operativo e non intendono essere un dogma ma bensì una serie di

- dall’altra non riusciamo a capire quanto questo sia un effetto incre-

consigli pratici per ottenere vantaggi sia ambientali che economici. La

mentale o sostitutivo. Questo perché se aumentano gli acquisti online,

protezione del prodotto è sicuramente il fine principale dell’imballaggio,

di conseguenza diminuisce il traffico verso i network fisici della distri-

ma se indaghiamo più a fondo scopriamo che il packaging è un ele-

buzione, dove pertanto registreremo un minore utilizzo di imballaggi e

mento funzionale, ha un ruolo comunicativo e sempre più strategico

dunque una riduzione dei volumi di raccolta. L’eCommerce, inoltre, sta

nel rapporto con i clienti. Non dobbiamo dimenticare poi che rappre-

sicuramente modificando i nostri comportamenti di acquisto e mentre

senta una voce di costo, è soggetto a specifiche normative (direttiva

per la GDO il settore del packaging si era già adoperato per progettare

94/62/UE) in particolar modo se applicato al settore alimentare e ha

delle soluzioni ottimizzate, per l’online questa fase è appena iniziata e

anche un impatto ambientale che va gestito correttamente».

la nostra collaborazione con Netcomm intende proprio indirizzare al meglio le aziende nello sviluppo di un packaging più sostenibile per

PENSARE GREEN SIN DALLA PROGETTAZIONE

l’ambiente ed efficiente per la logistica, riducendo al minimo gli sprechi».

L’ottimizzazione della logistica e del packaging, non solo ai fini am-

GLI OTTO PUNTI CHIAVE

bientali, deve comprendere necessariamente la fase di progettazione dei prodotti e dei loro imballaggi primari e secondari, al fine di ottimiz-

Vediamo ora più nel dettaglio il contenuto delle linee guida e checklist

zare l’intero flusso logistico dalla fabbrica al cliente finale. In questo,

stilate da Netcomm in collaborazione con Comieco: «Le linee guida

gli operatori della logistica, gli spedizionieri e i trasportatori hanno un

sono articolate in otto punti chiave, ovvero gli otto comportamenti che

ruolo chiave nello sviluppo della sostenibilità ambientale del packaging

le imprese eCommerce possono adottare in tutto o in parte per mani-

per l’eCommerce e le aziende manifestano il loro impegno anche

festare il loro impegno ambientale. Può essere infatti che alcune azien-

privilegiando gli operatori con le attenzioni e gli investimenti maggio-

de applichino già spontaneamente alcune delle linee guida e che per

ri nello sviluppo della sostenibilità. «Al crescere dei volumi dell’eCom-

questo debbano ottimizzare soltanto alcuni aspetti delle attività legate

merce i produttori si sono impegnati sempre più nel disegnare prodot-

all’imballaggio. La checklist, invece, consente alle aziende di valutare e

ti e packaging in funzione della loro trasportabilità fino a casa del

ottimizzare nel tempo la corretta applicazione delle otto Linee Guida»

cliente, oltre che della gestione del fine vita dell’imballaggio. Penso ad

afferma Farotto.

esempio al cartone ondulato, che è stato riformulato diminuendo la

Di seguito, le linee guida in dettaglio:

grammatura media senza però ridurre le sue performance, un risultato

1. Utilizzare imballaggi facilmente riciclabili, eco-sostenibili, rinno-

importante dal punto di vista della sostenibilità, ottenuto grazie agli investimenti in ricerca e sviluppo e all’impiego di nuove tecnologie. Sempre grazie ad esse, inoltre, ora possiamo usufruire di packaging ottimizzati dal punto di vista dell’apertura / chiusura e dalle dimensioni certamente più contenute rispetto a quelle di un tempo. A livello macro la qualità degli imballaggi è dunque sicuramente migliorata, anche se ci sono ancora ampi margini di ottimizzazione e penso ai riempimenti

vabili e riutilizzabili 2. Ottimizzare il consumo di imballaggi e attivare un processo di miglioramento continuo 3. Verificare sempre l’applicazione della Direttiva Europea sugli imballaggi e sui rifiuti d’imballaggio 4. Sensibilizzare e coinvolgere i clienti nell’ottimizzazione del packaging

di plastica o polistirolo che ancora vengono usati negli imballi di carto-

5. Utilizzare imballaggi riutilizzabili per il reso della merce

ne. Il packaging può dare fastidio al consumatore nel momento in cui

6. Utilizzare i partner logistici e di trasporto più opportuni ai fini

deve smaltirlo, per cui se utilizziamo un unico materiale per lo stesso imballo, a beneficiarne sarà certamente il sistema di raccolta e riciclo». Il ruolo del packaging nella customer experience è essenziale e la percezione che si ha è che l’esplosione dell’eCommerce abbia comportato un aumento dei volumi di imballaggi prodotti. Ma è davvero

della sostenibilità ambientale 7. Sensibilizzare i produttori nel progettare i prodotti e i loro imballaggi per l’eCommerce 8. Verificare sempre l’applicazione di tutte le normative per la sicurezza connesse al packaging.

OTTOBRE 2020 LM 31


Speciale PACKAGING

I primi due punti sono già emersi dalle riflessioni fatte fin qui da Farot-

per la raccolta differenziata ancora prima dell’entrata in vigore della

to. Al punto 3 si ricorda che le merci destinate a un paese europeo

direttiva comunitaria. Per fare un paragone, la plastica ha invece una

devono avere un imballaggio rispettoso della direttiva 94/62/UE e

storia molto più recente ed anche se è molto più economica e perfor-

devono contribuire economicamente al loro successivo riciclo. Per

mante sotto molti aspetti (si pensi alla durata o alla sua impermeabili-

questo, tutte le merci che entrano in Italia o sono destinate a un clien-

tà),il riciclo è più complesso e, se non viene gestito correttamente il fine

te italiano devono avere un imballaggio che abbia pagato il Contribu-

vita, la persistenza del materiale crea non pochi problemi all’ambiente.

to Ambientale Conai (CAC): solo così sarà possibile sostenere i costi

Inoltre, quello che chiamiamo plastica in realtà è prodotta da una serie

delle raccolte differenziate.

di polimeri, alcuni facilmente riciclabili come il PET, altri invece di diffi-

Al punto 4 si offrono alcuni suggerimenti per coinvolgere operativa-

cile reimmissione sul mercato. È bene ricordare che la carta è un pro-

mente i clienti nell’efficientamento dell’imballaggio, ad esempio of-

dotto a energia solare, proviene dalle piante e alla natura ritorna».

frendo incentivi sugli ordini che ottimizzano il consumo di packaging (ordini minimi, abbinamento di prodotti, formati famiglia, …) oppure

Stando all’ultimo rapporto annuale di Comieco, la raccolta differenzia-

mettendo a disposizione delle opzioni di packaging maggiormente

ta di carta e cartone anche nel 2019 conferma il trend degli ultimi

ecologiche rispetto a quelle standard, chiedendo un piccolo contribu-

anni migliorando le performance nazionali del 3%. Con 100mila ton-

to in cambio. La linea guida numero 5 sottolinea quanto sia fonda-

nellate in più rispetto al 2018 si supera quota 3,5 milioni di tonnellate

mentale pensare a soluzioni di packaging che supportino il cliente in

differenziate dai cittadini con un pro-capite di 57,5 kg/ab. I nuovi dati

caso di reso, grazie a scatole o buste che possano essere facilmente

trovano spiegazione in due diversi fattori: da una parte l’impegno

richiuse e inserendo nel pacco etichette di reso già pronte all’uso. Al

sempre crescente dei cittadini nel fare la raccolta differenziata, dall’al-

punto 6 si ricorda che la scelta del corretto corriere per un’azienda di

tra una filiera efficiente – quella del riciclo - che non si è mai fermata,

eCommerce diventa un elemento centrale non solo per efficientare i

nemmeno in pieno lockdown, confermandosi settore essenziale per

costi e ottimizzare l’esperienza di consegna vissuta dal cliente, ma

il Sistema Paese. Pilastro di tutto questo è l’azione di Comieco ispira-

anche per poter utilizzare un imballaggio idoneo e a basso impatto

ta dal principio di sussidiarietà che consente di garantire il ritiro e

ambientale. Per ottimizzare i costi di trasporto (punto 7) è essenziale

l’avvio al riciclo delle raccolte comunali su tutto il territorio nazionale

adattare anche il formato dell’imballaggio alla merce che contiene,

e in qualunque condizione di mercato. Un aspetto non secondario se

bandendo inutili vuoti. Infine, il trasporto e la consegna delle merci per

si considera che il 2019 è stato un anno caratterizzato dalla depres-

l’eCommerce devono rispettare tutte le normative vigenti in tema di

sione del mercato della carta da riciclo, dopo il crollo dei prezzi del

trasporti e sicurezza sul lavoro, come ribadito nel punto 8 delle sud-

2018, che ha reso difficile la collocazione del materiale a destino fina-

dette linee guida.

le. In un contesto così complesso, molti Comuni che gestivano tutta

Il testo integrale delle linee guida e checklist è disponibile all’indirizzo:

o parte della propria raccolta fuori convenzione hanno chiesto di rien-

www.comieco.org/linee-guida-e-check-list-per-il-corretto-uso-del-packa-

trare nel circuito consortile per beneficiare della garanzia del ritiro

ging-per-l-ecommerce-ai-fini-della-sostenibilita-ambientale.

offerta da Comieco. Il Consorzio ha dunque gestito attraverso le convenzioni attuative dell’Accordo Anci/Conai quantità superiori ri-

LARGO ALLA CARTA E AL CARTONE

spetto agli anni precedenti: sono 2 milioni le tonnellate (delle 3,5 totali raccolte) gestite da Comieco nel 2019, ossia 600mila tonnellate in

Parlando di Comieco non possiamo che soffermarci sul 25mo rap-

più rispetto al 2018. Nel 2019, in virtù delle quantità gestite in conven-

porto annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia

zione, sono stati erogati 129milioni di euro, con un aumento del 32%

pubblicato dal Consorzio quest’estate, dove si attesta la crescita

rispetto all’anno precedente.

della raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone nel 2019, con

Analizzando i dati nazionali relativi al riciclo degli imballaggi cellulosi-

oltre 3,5 milioni di tonnellate raccolte in Italia. «La carta è un materiale

ci e proiettandoli a livello europeo, si registra un consolidamento della

che ha una storia di millenni e specialmente in Italia, un paese povero

posizione dell’Italia nell’ambito degli obiettivi di riciclo posti dalla nor-

dal punto di vista delle risorse forestali, abbiamo sempre prodotto

mativa europea: il tasso di riciclo si attesta all’81%, lungo la direttrice

carta partendo da altri materiali (stracci, carta, macero…). Inoltre, pos-

che porta agli obiettivi previsti per il 2030 (85%). L’Italia, già a partire

sediamo un distretto cartario molto importante che ha sempre spinto

dal 2003/2004 ha ampiamente superato l’80% di riciclo della carta

32 LM OTTOBRE 2020


superando gli obiettivi che allora prevedono di arrivare al 60% di riciclo.

infatti non è semplicemente raccolta, ma richiede una lavorazione,

È la conferma di quanto la filiera cartaria sia un comparto trainante

trasformazione attraverso appositi impianti, le cartiere che producono

dell’economia circolare italiana. «A partire dagli anni Novanta esiste

nuove scatole».

una direttiva comunitaria sul packaging, la 94/62/UE, che indica come

L’attività di Comieco si rivela dunque fondamentale per far sì che gli

gestire i rifiuti da imballaggio, privilegiando la progettazione sostenibile

imballaggi, anche quelli più complessi, diventino sempre di più ricicla-

degli imballaggi stessi, la cosiddetta prevenzione, e come favorire il ri-

bili: «Serve tanta innovazione ma anche un grande lavoro di filiera perché

ciclo e il recupero energetico al fine di evitare lo smaltimento in disca-

da una parte bisogna instaurare un dialogo proficuo con gli scatolifici

rica. Da qui poi, all’interno dell’Unione Europea sono stati sviluppati dei

e le cartiere per una progettazione ottimale degli imballaggi, e dall’altra

sistemi di gestione in ciascuno dei paesi membri. In Italia, in particola-

bisogna interfacciarsi con le aziende che acquistano tali packaging per

re, sono presenti sei consorzi che fanno capo a Conai, il Consorzio

un loro utilizzo corretto e senza sprechi. L’utilizzo di molto inchiostro al

Nazionale Imballaggi, che indirizza l’attività e garantisce i risultati di

di sopra o la presenza di diversi materiali all’interno di un imballo, sono

recupero di 6 consorzi dei materiali: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial),

tutti aspetti che si possono migliorare ai fini di una raccolta differenzia-

carta/cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro

ta corretta, necessaria per rimettere in circolo un materiale così prezio-

(Coreve), garantendo il necessario raccordo tra questi e i gestori dei

so come la carta. Infine, serve la collaborazione di tutti noi consumato-

rifiuti urbani. Abbiamo un’industria che utilizza i rifiuti di carta come

ri affinché l’imballo venga smaltito nel modo più corretto possibile,

materia prima secondaria ed è anche per questo che ci sono grandi

solo così sarà possibile mettere in moto le leve dell’economia circolare

sforzi per una raccolta differenziata di qualità. Questa materia prima

che tanto auspichiamo» afferma in conclusione Farotto.

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Speciale PACKAGING A colloquio con PATRIZIA ALBANESE, Group Service Supply Chain Manager HAIER EUROPE

Grazie al progetto “4R_Project” la divisione Service di Haier Group si è aggiudicata per due anni consecutivi il premio speciale CONAI per i nuovi imballaggi sostenibili in cartone delle parti di ricambio, nello specifico le guarnizioni dei frigoriferi e le vasche delle lavatrici

H

aier Smart Home è tra i principali produttori di elettro-

vo di ridurre le emissioni sia

domestici al mondo, proprietario tra gli altri dei marchi

nel rispetto delle normative

Haier, Candy e Hoover. Il Gruppo è presente in Europa

vigenti nei vari Paesi, sia per

attraverso Haier Europe e, grazie all’acquisizione di

ridurre il consumo energetico

Patrizia Albanese

Haier: 4R Project per ottimizzare il packaging delle spare parts

Candy Group nel 2019, abbraccia ormai l’intero mercato degli elet-

legato all’uso degli elettrodomestici.

trodomestici, dalle gamme ultra-high premium a quelle più accessi-

Il quartier generale di Haier Europe si trova a Brugherio (MB), dove

bili, offrendo sempre un alto standard qualitativo.

è presente anche l’hub logistico europeo dedicato alle parti di ricam-

Il Gruppo utilizza materiali riciclabili per ogni componente sia nei

bio, presso il quale vengono lavorate ogni giorno oltre 5.000 customer

prodotti che negli imballi e ha partecipato attivamente alla definizio-

lines, per un totale di oltre un milione di righe evase all’anno. L’hub

ne del WEEE, Waste Electrical and Electronic Equipment Directive.

logistico si estende su una superficie di 19.000 mq dedicati alle

Grazie all’utilizzo di nuove tecnologie il Gruppo è riuscito a rispettare

spare parts con una capacità di

due priorità: la soddisfazione del cliente e la salvaguardia dell’am-

stoccaggio di 22.000 pallet per un

biente. I processi produttivi, infatti, sono stati concepiti con l’obietti-

totale di 64.000 referenze.

34 LM OTTOBRE 2020


PREVENZIONE NEGLI IMBALLAGGI: IL PREMIO CONAI

sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. Nell’edizione 2018 del bando, tali obiettivi sono stati raggiunti dai

Negli ultimi anni, Haier Europe ha partecipato al bando “CONAI per

103 progetti virtuosi presi in considerazione, provenienti da 73 azien-

la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imbal-

de che hanno conseguito una riduzione media del 24% dell’impatto

laggi”, iniziativa promossa dal Consorzio Nazionale Imballaggi con

ambientale degli imballaggi in termini di emissioni di CO2 in atmo-

il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, nasce per valorizzare e

sfera, di consumi di energia e di consumi di acqua. Tra queste, al

premiare le soluzioni di packaging più innovative e che impattano

primo posto per la sezione di imballi in cartone è arrivata proprio

meno sull’ambiente.

Haier Europe grazie al nuovo packaging progettato per le guarnizioni dei frigoriferi, che ha permesso di ridurre il peso unitario dell’im-

Le soluzioni presentate, vengono analizzate attraverso lo strumento

ballaggio cartaceo (-65%), il volume unitario di trasporto outbound

Eco Tool di CONAI che permette di effettuare un’analisi LCA (Life

(-84%) e il cycle time di assiemaggio (-70%).

Cycle Assessment) semplificata, calcolando gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende in termini di risparmio energetico,

Nel 2019, l’azienda ha bissato la vittoria aggiudicandosi nuovamen-

idrico e di riduzione delle emissioni di CO2; i risultati vengono poi

te il “Super Premio Materiale” grazie ad uno speciale imballaggio per

sottoposti alla validazione da parte di DNV GL, ente di certificazione

le vasche delle lavatrici, risultato il caso più virtuoso in termini di

internazionale. “Prevenzione” in questo contesto significa adottare

ecosostenibilità e qualità all’interno della filiera di imballaggio della

interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale degli im-

carta. In questa sesta edizione erano stati presentati 145 casi di

ballaggi, che incidono non solo sulla quantità delle materie utilizza-

eccellenza sostenibile, che hanno consentito un risparmio del 17%

te, ma anche sui processi di produzione, di utilizzo e di fine vita,

di CO2 emessa, una riduzione del consumo energetico pari al 27%

considerando così l’intero ciclo di vita dell’imballaggio stesso.

e un risparmio di risorse idriche del 29%. «Se l’obiettivo è accrescere

Al bando possono partecipare tutte le aziende consorziate che

la sostenibilità ambientale degli imballaggi immessi al consumo, la

hanno rivisto il proprio packaging in un’ottica di innovazione e soste-

prevenzione è la strada da seguire - afferma Giorgio Quagliuolo, pre-

nibilità ambientale, agendo su almeno una delle seguenti leve: riuti-

sidente CONAI. Nella fase di progettazione di un imballaggio, del resto,

lizzo, facilitazione delle attività di riciclo, risparmio di materia prima,

si definisce la maggior parte degli impatti che l’imballaggio stesso

utilizzo di materie provenienti da

avrà nel corso di tutto il suo ciclo di vita, stimabili attorno all’80%. È

riciclo, ottimizzazione della

una percentuale altissima: per questo l’eco-design è fondamentale

logistica, semplificazione del

per fare prevenzione».

OTTOBRE 2020 LM 35


Speciale PACKAGING

RIDUZIONE, RICICLO, RIUTILIZZO, REGOLE

Il nuovo imballaggio per il gruppo vasca è stato davvero una sfida che la divisione Service di Haier Europe ha vinto con successo: «L’imballo

«Il nostro nuovo imballo premiato da CONAI – afferma Patrizia Alba-

della vasca – racconta Patrizia Albanese - è abbastanza complicato

nese, Group Service Supply Chain Manager Haier Europe - ha permes-

da progettare perché deve contenere e proteggere un prodotto partico-

so di ridurre del 90% l’utilizzo del polistirolo espanso, del 29% il peso

larmente pesante. Ponendoci come obiettivo quello di eliminare ciò che

della materia prima utilizzata, del 20% il numero dei componenti e la

non è essenziale, siamo comunque riusciti a ridurre il materiale impie-

tipologia dei materiali utilizzati, da 3 a 2. Questa minore complessità di

gato del 40% e ad eliminare completamente l’uso degli inserti in polisti-

progettazione ha determinato una riduzione del 15% del tempo medio

rolo a favore di quelli in cartone, così da impiegare un solo tipo di ma-

di lavoro per assemblare l’imballo nella linea di produzione. Il progetto

teriale riciclabile al 100%. Anche in questo caso, c’è stato un grande

dedicato al gruppo vasca delle lavatrici ha permesso inoltre l’ottimizza-

lavoro con i fornitori a monte».

zione dello spazio dei magazzini, grazie alla riduzione dei materiali e della complessità di imballaggio».

OBIETTIVI RAGGIUNTI E PROSSIMI TRAGUARDI

Il doppio riconoscimento ottenuto da CONAI, premia gli sforzi com-

Oltre alla progettazione di due nuovi imballi specifici, prima quello per

piuti da Haier Europe negli ultimi anni nella direzione della sostenibili-

le guarnizioni dei frigoriferi e poi quello dedicato alle vasche delle la-

tà ambientale e dell’efficienza nella gestione della logistica e del

vatrici, Haier Europe ha incentivato l’adozione di comportamenti green

packaging, con la creazione di un team specificamente dedicato al

sull’imballaggio ad ampio spettro: «All’interno del magazzino, ad esem-

“4R_Project: Riduzione, Riciclo, Riutilizzo, Regole”, che ha permesso

pio, abbiamo incentivato il riuso degli imballi nelle movimentazioni in-

un incremento della saturazione degli spazi sia sui mezzi di trasporto

terne in modo da ridurre gli sprechi derivanti dal packaging. - spiega

che nel magazzino del 20%. «Il progetto 4R è volto alla revisione dei

Albanese che poi prosegue - Inoltre, abbiamo lavorato sulla razionaliz-

processi dell’intera nostra supply chain in ottica green e il primo passo

zazione degli imballi, partendo dalla tipologia di ordini da evadere per

importante è stato compiuto proprio verso la riprogettazione degli im-

cercare di ottimizzare le scatole per numero e dimensione, con l’obiet-

balli dedicati alle parti di ricambio, privilegiando come materiale il car-

tivo di avere un certo numero di box standard e di massimizzare la

tone e tenendo ben presenti i 4 indicatori individuati. Siamo partiti dalla

saturazione, che è infatti passata dal 50% all’80%. Questo vuol dire

riduzione di tutti gli sprechi, inclusa la quantità di materiale utilizzato,

spostare molta meno aria e ridurre drasticamente le emissioni di CO2».

nonché l’aria movimentata a causa della scarsa saturazione degli im-

Nell’ottica di miglioramento continuo, Albanese spiega che uno dei

balli. Siamo passati poi al riciclo, con l’intento di impiegare il più possi-

prossimi progetti riguarderà l’adozione di un sistema di imballaggio

bile materiale ottenuto da fonti riciclate,; il terzo step è stato quello del

automatizzato che permetterà di creare solo gli imballi necessari e

pensare ad un imballo durevole che potesse essere riutilizzato all’inter-

della giusta misura proprio durante la fase di preparazione dell’ordine.

no della nostra supply chain. Infine abbiamo messo giù una serie di linee

Ad oggi tutti gli imballi sono identificati tramite bar-code, ma per il

guida sugli imballaggi che potessero portare ad un miglioramento

futuro c’è in progetto di adottare invece il QR code. «Quella sugli im-

continuo del processo in ottica sostenibile» spiega Albanese.

ballaggi è un’attività di continuo miglioramento ed ora ci stiamo con-

Il processo di revisione è stato molto lungo e complesso ed ha richie-

centrando a monte della filiera per ottenere degli imballi idonei ai nostri

sto il coinvolgimento dei nostri fornitori: «In sostanza, siamo partiti da

standard, che abbiamo provveduto a condividere con i nostri fornitori.

zero per individuare tutte le problematiche inerenti il packaging, pas-

Ad esempio, stiamo lavorando con molti di loro per ridurre drasticamen-

sando poi ad analizzarle singolarmente per trovare nuove soluzioni. Ad

te l’impiego degli inserti polistirolo utilizzati per proteggere alcune

esempio, utilizzavamo un cartone ondulato ottenuto da fibre vergini,

parti di ricambio; stiamo lavorando sulla riduzione dello spessore delle

per poi prediligere quello derivante da carta e cartone riciclati, senza

bobine di plastica usate nelle imbustatrici, oppure stiamo vedendo

intaccare le performance di protezione. E ancora: abbiamo analizzato

quali componenti possono essere già imballate in maniera appropriata

la volumetria delle scatole ed avviato un processo di standardizzazione

in fase di produzione. Il tutto sempre rivolto a rispettare le nostre rego-

che ci ha portati a ridefinire la gamma di scatole impiegate, riducendo-

le di sostenibilità ambientale. L’obiettivo è presto detto: arrivare ad

la del 22%». Tra le nuove soluzioni adottate, anche quelle premiate dal

avere presto un sistema integrato di packaging volto alla sostenibilità»

bando CONAI.

conclude Albanese.

36 LM OTTOBRE 2020


FOCUS

DURABLE

Segnaletica rimovibile che non lascia residui Nuova gamma di prodotti rimovibili per la segnaletica da pavimento per il rispetto delle attuali prescrizioni sanitarie

D

urable ha introdotto sul mercato una nuova gamma di prodotti rimovibili per la marcatura di aziende e stabilimenti, ideali per far osservare le principali

prescrizioni sanitarie in questo periodo straordinario. In questo periodo storico particolare ognuno deve rispettare rigorose norme igieniche e di distanziamento sociale, soprattutto nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro. Per questo Durable ha deciso di ampliare la sua gamma di prodotti

ISO 7010 e sono resistenti allo scivolamento R9.

trasparente, oltre a far aderire il prodotto al pavimento, proteggono l’inserto da umidità e sporco.

per la segnaletica da pavimento introducendo una serie di prodotti rimovibili, adatti quindi ad

Il nastro da pavimento bicolore Duraline® 50/05,

Ideali per identificare e segnalare le merci all’in-

un uso temporaneo, che possono essere rimos-

anch’esso rimovibile, ideale per la segnaletica

terno di magazzini e aree logistiche. Possono

si senza lasciare residui.

da pavimento in aree interne. Conforme alle nor-

essere utilizzate sia in formato orizzontale che

mative DIN EN ISO 7010 e DIN EN ISO 51130 e

in verticale.

La nuova gamma di prodotti include una serie di

resistente allo scivolamento R9.

pittogrammi con diverse simboli di obbligo o

A chiudere la gamma troviamo una serie di sim-

divieto, come ad esempio “Mantenere la distan-

Due cornici da pavimento per la segnaletica oriz-

boli adesivi rimovibili, raffiguranti impronte e

za di sicurezza”, “Indossare la mascherina”,

zontale, personalizzabili tramite foglio inserto

frecce, ideali per contrassegnare passaggi pedo-

“Disinfettarsi le mani” e molti altri ancora. Tutti

f.to A5 o A4 da riporre sotto la finestra traspa-

nali o segnalare l’esatto posto in cui attendere il

i prodotti sono conformi alla normativa DIN EN

rente. Le bande adesive che circondano la finestra

proprio turno.

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OTTOBRE 2020 LM 37


Speciale PACKAGING A colloquio con ANTONINO-FRANCIS VIRGILLITO, direttore supply chain VERALLIA ITALIA

Il vetro, un imballo riciclabile all’infinito e oltre Gli imballaggi in vetro non solo hanno un basso impatto sull’ambiente ma, se riciclati, permettono di contenere le emissioni di gas serra, risparmiare energia e ridurre al minimo il ricorso alle materie prime vergini. Se poi il trasporto avviene su rotaia, i benefici si moltiplicano. Parola di Verallia Italia Villa Poma (MN), tecnologicamente avanzato e importante per l’industria alimentare e delle birre; Pescia (PT), prioritario per i contenitori monodose e valido riferimento per i sagomati per l’olio; Gazzo Veronese (VR), espressione di alta personalizzazione e design. «Nel settore alimentare e delle bevande, - afferma Antonino-Francis Virgillito, direttore supply chain Verallia Italia - l’imballaggio in vetro è essenziale: garantisce conservazione, qualità, sicurezza e trasmette l’identità del prodotto. Comporta infatti importanti vantaggi per il consumatore, tra cui una comprovata capacità di conservare perfettamente i cibi, lasciando inalterati i loro odori e sapori; una ineguagliabile trasparenza, che consente di controllarne il contenuto; una totale riciclabilità a fine vita che ne massimizza la sostenibilità economica ed ambientale». Il vetro, inoltre, non solo ha un basso impatto sull’ambiente ma, se riciclato, permette di contenere le emissioni di gas

N

serra, risparmiare energia e ridurre al minimo il ricorso alle materie prime vergini, di natura estrattiva (minerali da cava, come sabbia o

el 2019 il Gruppo Verallia, terzo produttore mondiale di

carbonati) e chimica (soda). «Il vetro è riciclabile all’infinito e per questo

packaging alimentare in vetro, ha prodotto circa 16

si inserisce naturalmente in uno schema di economia circolare tale per

miliardi di bottiglie e vasi in vetro destinati ai mercati dei

cui le bottiglie e i vasi raccolti e riciclati diventano nuovamente conte-

vini, degli spirits, prodotti food, birre e bevande analco-

nitori per alimenti. Per questo, Verallia predilige come materia prima il

liche, registrando un volume d’affari di 2,6 miliardi di euro. Il modello

vetro riciclato, ottenuto attraverso la raccolta differenziata gestita dai

aziendale integra la forza del gruppo internazionale (presenza indu-

Comuni. Più rottame usiamo, minori sono le materie prime e l’energia

striale in 11 paesi, 5 centri tecnici e 13 centri di sviluppo prodotto) e la

che utilizziamo e la CO2 che emettiamo» afferma sempre Virgillito. In

vicinanza al cliente, grazie alle circa 10.000 persone dedicate. Il Grup-

Italia, l’azienda ha investito per circa 1,5 milioni di euro per migliorare

po opera in Italia con sei stabilimenti produttivi: Dego e Carcare (SV),

il trattamento del vetro domestico nei centri di Lonigo e Dego della

i più flessibili per la grande capacità di produrre in simultanea forme

controllata Ecoglass. In particolare, nel sito di Lonigo, la smistatrice è

e colori; Lonigo (VI), all’avanguardia nell’utilizzo del vetro riciclato;

stata modernizzata per ottimizzare il pretrattamento del rottame

38 LM OTTOBRE 2020


grezzo ed è stata aggiunta anche una terza linea di produzione. «La

consentirà all’azienda di ridurre del 30% le emissioni di anidride carbo-

quantità di rottame disponibile per gli stabilimenti italiani è aumentata

nica derivanti dal trasporto, oltre ad una maggiore efficienza dei pro-

e Verallia sostiene attivamente l’incremento del tasso di riciclo in Italia

cessi logistici» spiega Virgillito. Le principali direttrici Nord-Sud sono

per poterlo reimpiegare quanto più possibile come materia prima nel

operate dal gruppo Smet per conto di Verallia, con l’ausilio del traspor-

proprio ciclo produttivo» aggiunge Virgillito. Nel sito di Dego, invece, la

to marittimo e in particolare con la rete di Autostrade del mare di

ristrutturazione del frantumatore ha permesso di ottimizzare la pro-

Grimaldi Lines (linee marittime Genova-Salerno e Venezia-Bari). Nel

duzione di sabbia di vetro e migliorare le prestazioni ambientali ed

corso del 2019 Verallia Italia ha anche trasportato con mezzi terzi

industriali del sito, in termini di produttività e qualità del rottame.

sabbie umide da Robilante (Cuneo) agli stabilimenti del polo veneto (Lonigo, Villa Poma e Gazzo Veronese), progetto per il quale Verallia

Migliorare l’efficienza energetica e ridurre la CO2 sono dunque le pri-

ha ricevuto una menzione speciale nel premio Il Logistico dell’anno.

orità di Verallia. Poiché l’energia viene consumata principalmente

«Sempre nello stesso anno – prosegue Virgillito - è stato attivato anche

durante la fusione del vetro, ogni nuova costruzione di forni rappre-

un flusso logistico che prevede il trasporto ferroviario da Robilante (CN)

senta un’opportunità per migliorare le prestazioni del Gruppo in questo

al polo veneto e distribuzione sui tre stabilimenti via gomma. Da inizio

segmento. Durante tutta la loro vita, circa 12 anni, i forni sono anche

2020 è invece operativo il terminal ferroviario a Villa Poma, attrezzato

soggetti a miglioramenti per ridurre il consumo: tenuta e isolamento

per trasferire le casse mobili dal treno ai camion. Sono previsti dai 2 ai

termico, ottimizzazione temperatura del vetro, regolazioni della com-

3 treni a settimana, con una riduzione di emissioni di CO2 di circa il 15%.

bustione, regolazione dei volumi aria di combustione. Inoltre, Verallia

Entro luglio 2021 si prevede infine il treno con ritorno carico e la distri-

ha investito nell’Industria 4.0 introducendo l’intelligenza artificiale nei

buzione agli stabilimenti con camion alimentati a gas metano liquido

suoi stabilimenti: sensori installati su tutta la linea di produzione con-

(LNG), con un risparmio di emissioni di CO2 di circa il 30%».

tribuiscono alla regolazione della produzione in tempo reale.

Oltre all’ottimizzazione dei trasporti in ottica sostenibile, Virgillito e il

Ma qual è il ciclo produttivo del vetro? «Una volta ottenuta la materia

suo team stanno lavorando da circa due anni per ottenere una mag-

prima dal rottame recuperato e lavorato da Ecoglass, si passa alla sua

giore tracciabilità dei pallet lungo la supply chain, introducendo la

fusione attraverso i forni e poi alla colata all’interno di appositi stampi.

tecnologia RFID in buona parte degli stabilimenti. «È un progetto im-

La fase successiva prevede la lavorazione del vetro mediante o pres-

portante che è ancora in corso, ma che sicuramente ci permetterà di

satura o soffiatura, a seconda dal tipo di imballo che si deve realizzare

avere un maggiore trasparenza e più controllo della filiera. Infine, credo

(abbiamo 1.400 referenze per 12 varianti di colore). Una volta raffred-

molto nella supply chain collaboration e proprio a tal fine, uno dei nostri

dato, il prodotto viene stoccato su dei pallet multistrato presso i nostri

prossimi obiettivi è migliorare il forecast. Questo perché quello del vetro

depositi, in attesa della consegna al cliente. Dico sempre che in realtà

è un mercato abbastanza “nervoso”, dove manca ancora la trasparenza

noi muoviamo aria: saturiamo i trasporti in volume e mai in peso e per

necessaria per riuscire a pianificare in maniera adeguata la produzione

questo, dal punto di vista della sostenibilità sia economica che ambien-

e gestire in maniera ottimale i livelli di stock».

tale, meno muoviamo la merce e meglio è. Anche per questo abbiamo deciso di avvalerci di un trasporto alternativo a quello tradizionale su gomma».

PROGETTI IN CORSO: ROTAIA E RFID In ottica di sostenibilità della propria supply chain, Verallia ha deciso di avvalersi di un sistema intermodale che combina e alterna il trasporto marittimo a quello ferroviario. Un progetto partito l’anno scorso, che vede la collaborazione con il Gruppo Smet di Salerno: «A partire dal mese di giugno 2019, tutti flussi di trasporto delle bottiglie e contenitori alimentari in vetro sono gestiti con modalità prevalentemente intermodale su media e lunga distanza, una svolta epocale che

OTTOBRE 2020 LM 39


Non chiamatelo semplicemente tappo (in sughero) Fondamentale per preservare e conservare il vino e altre bevande, il tappo in sughero è un elemento impercettibile nel processo di imbottigliamento ma essenziale per garantire un imballaggio primario idoneo alla corretta conservazione di ciò che viene sigillato con esso

Carlos Veloso Dos Santos

Speciale PACKAGING

A colloquio con CARLOS VELOSO DOS SANTOS, direttore generale AMORIM CORK

A

morim Cork Italia nasce nel 1999 ed è la filiale italiana del Gruppo Amorim, tra le cinque aziende di produzione e vendita di tappi in sughero più grandi al mondo. Nello stabilimento di Conegliano

(TV), vengono realizzate le chiusure per oltre 3.700 cantine vinicole nazionali. A partire dai semilavorati provenienti esclusivamente dagli stabilimenti del gruppo, in modo da garantire il controllo dell’intera filiera, le fasi produttive che avvengono in Italia sono quelle di finitura e personalizzazione del prodotto. «In particolare, - afferma Carlos Veloso Dos Santos, direttore generale Amorim Cork - nella sede di Conegliano si effettua la lavorazione giornalie-

sente di trattenere tra i 309 e i 562 g di CO2. Ciò significa che, per un

ra di circa 1.300.000 tappi; l’unità produttiva ha una capacità di

effetto di compensazione, l’uso di un tappo in sughero attenua l’impat-

stoccaggio di circa 50 milioni di tappi di tutte le tipologie, con rotazione

to ambientale delle altre filiere in cui è coinvolto: ad esempio, nell’eno-

media di 40 giorni. L’anno scorso, con una produzione mondiale di 5,5

logia, l’impronta di carbonio delle bottiglie di vetro, che rilasciano in

miliardi di tappi, abbiamo raggiunto il 28% di share del mondo delle

media tra 300 e 500 g di CO2 durante la produzione a seconda del loro

chiusure per il vino. Già solo questi numeri fanno capire quanto i nostri

peso, può essere addirittura annullata se per la chiusura si sceglie il

tappi siano fondamentali per la filiera del vino, dove il packaging prima-

tappo in sughero. Tale certificazione nobilita ulteriormente il sughero

rio (bottiglia + tappo) ha il compito non solo di proteggere da agenti

quale chiusura da preferire per preservare e conservare il vino, rispetto

esterni il contenuto, ma anche di mantenerne intatte le proprietà orga-

a quelle realizzate in plastica o alluminio».

nolettiche nel tempo».

TECNOLOGIE E PROCESSI DI LAVORAZIONE Totalmente naturale, riutilizzabile e riciclabile, il sughero è un materiale prezioso che viene preservato sin dalla raccolta, a partire dalla de-

Quanta tecnologia richiede un tappo e a quali processi di trasforma-

cortica nelle sugherete Amorim, in Portogallo. «Nel bacino del Medi-

zione viene sottoposto? «I tappi semi-lavorati arrivano in sacchi da

terraneo – prosegue Dos Santos – risiedono 2,2 milioni di ettari di

5.000 pezzi ciascuno. - spiega Dos Santos - Attraverso dei sistemi di

querce da sughero. La filiera dei tappi in sughero Amorim, dalla decor-

rilevazione, siamo in grado di capire quali pezzi, non avendo raggiunto

tica fino al finissaggio, è un processo molto delicato, oggi certificato

le condizioni ideali di umidità, hanno bisogno di soggiornare nella ca-

scientificamente con carboon footprint negativo da Ernst & Young e

mera di stabilizzazione e trattamento microbiologico prima di essere

PWC. I loro studi hanno infatti dimostrato che un singolo tappo con-

lavorati. Successivamente avviene la selezione, che permette di suddi-

40 LM OTTOBRE 2020


videre i tappi per classi in base alle loro caratteristiche. Passiamo poi alla fase di timbratura che, a seconda delle richieste del cliente e del tipo di prodotto che deve essere conservato, può essere a fuoco, ad induzione elettrica, inchiostro o, tecnologia più recente, a laser. In seguito, per evitare l’effetto “ventosa” al collo della bottiglia, i tappi vengono sottoposti alla lubrificazione a caldo anti-colosità, indispensabile per permettere di stappare con facilità la bottiglia. Anche qui, in funzione del tipo di utilizzo (bottiglia che va sdraiata o conservata in piedi) e del tempo di conservazione, viene impiegato un certo tipo di lubrificante per garantire la tenuta ottimale. Nella fase successiva si passa al sistema di imballaggio automatico, che permette di confezionare oltre un milione di tappi al giorno ed impiega materiali sostenibili per la realizzazione dei colli che possono contenere 4.000 o 6.000 pezzi. Al loro interno i tappi sono suddivisi in buste da 500 o 1.000 pezzi a seconda della dimensione».

MAI PIÙ DIRE “SA DI TAPPO” Con uno sguardo sempre rivolto al miglioramento continuo, Amorim è al lavoro da diversi anni ad un sistema per eliminare il famoso “gusto di tappo” causato dal triclorofenolo, una sostanza presente nei pesticidi utilizzati a partire dagli anni Settanta, che viene trasformato in tricloroanisolo dai micro-organismi presenti nel sughero. Tale sostanza, non tossica, è la vera responsabile del male odore che si può avvertire nel momento in cui si stappa in particolare una bottiglia di vino, poiché l’alcol in esso contenuto funge da solvente e trasmette il tricloanisolo dal sughero al liquido. «Finalmente siamo riusciti a mettere a punto un sistema di gascromatografia individuale che analizzerà circa

anzi può contribuire a migliorarle».

80 milioni di tappi all’anno e un sistema di sanificazione dal tricloroani-

Nelle battute finali torniamo a parlare della sostenibilità ambientale,

solo che invece riguarderà circa un miliardo di tappi monopezzo, ridu-

economica e sociale quale pilastro fondamentale di Amorim Cork

cendo praticamente a zero la possibilità di dover ancora incorrere in un

attraverso due progetti di economia circolare: «Il primo è Etico, che

vino che sa di tappo».

mira ad avviare una raccolta differenziata del sughero in ogni città, attraverso la distribuzione capillare degli appositi box contenitori per i

Ma quanto incide la scelta del giusto tappo sull’imballaggio primario

tappi usati. Grazie alla collaborazione di diverse istituzioni, enti e asso-

delle bevande, in particolare del vino? «In uno studio pubblicato da

ciazioni onlus, impegnati in prima linea nella raccolta e primi beneficia-

AC Nielsen nel 2010 negli Stati Uniti, si è osservato che le bottiglie di

ri del ricavato dalla vendita, Etico permette di trasformare “uno scarto”

vino chiuse con un tappo di sughero vengono vendute a prezzi più

in nuovo materiale per la bioedilizia. Il secondo è la creazione di ogget-

elevati (1-2 euro) rispetto a quelle chiuse con tappi alternativi. Lo

ti di design prodotti con il sughero di Amorim Cork Italia, opere destina-

stesso studio ha rilevato che i marchi di vino che usano tappi di su-

te a cantine e a wine bar» afferma Dos Santos. In materia di sosteni-

ghero hanno registrato una più elevata crescita annuale delle vendite

bilità sociale, infine, l’azienda ha ottenuto il prestigioso

e prezzi più stabili di quelli che scelgono tappi alternativi, come cap-

riconoscimento Family Audit, che certifica l’avvenuta ottimizzazione

sule di alluminio e tappi sintetici. Il vino è una materia viva e il tappo

della conciliazione vita/lavoro, un ulteriore passo verso il rispetto

in sughero permette di conservarne le caratteristiche naturali al meglio,

delle persone e dell’ambiente.

OTTOBRE 2020 LM 41


Speciale a cura di SOS-LOGISTICA

COVID-19 e LOGISTICA SOSTENIBILE:

tra recupero dell’efficienza e opportunità per un cambiamento

Lo speciale che ogni anno Logistica Management dedica alla sostenibilità anche quest’anno è stato curato da SOS-LOGistica (www.sos-logistica.org). L’associazione – la prima, in Italia, ad aver promosso il tema della sostenibilità nell’ambito della logistica – ha colto questa opportunità per chiedere ad alcuni suoi soci di riflettere ed esporre le proprie considerazioni su una questione oggi ineludibile, dato il particolare momento che tutti noi stiamo vivendo: l’impatto – attuale e prospettico – della pandemia da Covid-19 sulle attività produttive e sui processi di lavoro del settore. Il problema, naturalmente, è già stato discusso in numerose occasioni nei mesi passati, anche su questa rivista; molte sono le considerazioni che sono state sviluppate dai diversi interlocutori intervenuti sull’argomento, gli scenari prefigurati, le iniziative proposte per far fronte alle difficoltà, i propositi dichiarati e la definizione di agende per affrontare con successo i tempi a venire.

42 LM OTTOBRE 2020


LOGISTICA SOSTENIBILE di LUCA VECCHIO, Vice-presidente SOS-LOGISTICA, Professore di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni all’Università degli Studi di Milano-BICOCCA

Q

ambiguo, se non sbagliato. Una certa interpretazione del termine suggerisce, infatti, la possibilità di tornare, una volta superata l’emergenza, alla normalità pregressa, alla situazione precedente l’avvento

uesto speciale è un ulteriore contributo alla discussione,

della situazione perturbante. Da questo punto di vista parlare di re-

ad alcuni mesi dalla fase di acuta emergenza ma an-

silienza è rassicurante, perché permette di interpretare ciò che è

cora in una situazione di grande incertezza, viste le ri-

avvenuto come qualcosa di eccezionale, unico, che non si ripeterà;

prese dei contagi e i timori di nuove misure restrittive

un “disturbo passeggero”, per quanto grave, che per di più si è in

dopo la relativa “pausa” del periodo estivo. Riteniamo che i contribu-

grado di gestire, senza danno eccessivo per il modo abituale di

ti raccolti possano arricchire il confronto perché, oltre a indicare

condurre le proprie esistenze e attività. Ma questa convinzione è

cosa ha permesso di apprendere questa inedita situazione, propon-

erronea e fuorviante quando, come in questo caso, la normalità

gono delle riflessioni da una prospettiva particolare: quella, appunto,

pregressa è la fonte del problema; come recita un recente slogan:

della sostenibilità, ponendo l’attenzione sulle eventuali conseguenze

“Ya no podemos volver a la normalidad, porque la ‘normalidad’ era

del Covid-19 sui progetti orientati alla transizione energetica e allo

el problema”.

sviluppo sostenibile. Su questi argomenti sono state realizzate anche

Ciò che l’emergenza ci deve insegnare è piuttosto la necessità del

alcune interviste ad altri soci e a opinion leader del comparto logi-

cambiamento, non il ritorno al passato. Un cambiamento radicale,

stico che possono essere visionate accedendo alla versione online

che deve investire i modelli del nostro sviluppo, le logiche della nostra

dell’articolo e che sono in parte sintetizzate nel contributo di Cecilia

economia, i nostri stili di vita (“nostri” nel senso di riferiti primaria-

Biondi al numero speciale.

mente al mondo occidentale industrializzato, il cosiddetto “primo

Ci pare che il risultato sia interessante, ricco di suggestioni e propo-

mondo”). Bisogna affrontare l’emergenza del Covid-19 come occa-

ste stimolanti per riuscire a far fronte a questa eccezionale e inedita

sione per pensare, innanzitutto, e poi attuare un diverso modo di

situazione di emergenza, pur nella diversità degli approcci e degli

vivere insieme, che consenta, ad esempio, “alla generazione presen-

stili dei diversi autori. Di fatto, alcuni contributi avanzano delle con-

te di soddisfare i propri bisogni, senza compromettere la possibilità

siderazioni generali sulla tematica, altri offrono delle riflessioni più

delle generazioni future di soddisfare i propri”, come recita la defini-

ancorate all’operatività, illustrando alcune iniziative messe in campo

zione di “sviluppo sostenibile” del Rapporto Brundtland che, lo ricor-

dalla propria organizzazione di appartenenza.

do, risale a più di 30 anni fa, essendo stata proposta nell’ormai lon-

Lascio a chi è interessato la lettura e la visione attente dei contribu-

tano 1987. Si tratta di cambiare i nostri modi di produrre e

ti – testuali e video – di questo numero speciale. Qui di seguito

consumare, in modo che tengano conto degli impatti sull’ambiente.

propongo poche brevi riflessioni personali, sollecitate da alcune

Si tratta anche di garantire una distribuzione più equa della ricchez-

delle considerazioni presenti negli scritti pubblicati.

za e del valore che si deve essere comunque in grado di generare.

Una prima osservazione riguarda un tema ricorrente in diversi con-

È su questa linea che si collocano, d’altra parte, le richieste di istitu-

tributi – in alcuni casi esplicitamente richiamato, in altri di fatto

zioni quali le Nazioni Unite, il cui Segretario Generale, Antonio Guter-

sotteso alle argomentazioni proposte – ovvero, il riferimento alla

res, ha invitato a utilizzare il denaro dei contribuenti per promuovere

“resilienza”. Come è noto, il termine proviene dal lessico della fisica

la transizione verso una economia “verde”; o le azioni della Commis-

e indica la proprietà di un materiale di assorbire le deformazioni per

sione europea, con l’iniziativa del Next Generation EU, il piano di ri-

poi tornare allo stato originario. La parola è poi stata utilizzata in

lancio post-Covid da 750 miliardi di euro fortemente incentrato su

altri contesti disciplinari a significare, più genericamente, la capacità

obiettivi coerenti con il Green Deal; o, ancora, le parole dell’ex presi-

di un sistema – sia esso un individuo o un sistema sociale, come

dente della BCE, Mario Draghi, nel suo recente intervento all’ultimo

una organizzazione – di fronteggiare le difficoltà e le perturbazioni

Meeting di Rimini dello scorso agosto, quando dice di un ritorno a

impreviste, continuando a svolgere efficacemente le proprie attività

una crescita che “rispetti l’ambiente e che non umili la persona”.

e operazioni.

Dunque cambiare per costruire un futuro migliore e non per ripristi-

Ora, io ritengo che nell’ambito delle attività produttive e dei servizi

nare un passato che ci si deve lasciare alle spalle.

alle imprese – e in relazione all’attuale emergenza – il richiamo alla

Peraltro (e questa è la mia seconda considerazione), il cambiamen-

resilienza corra il rischio di comunicare un messaggio quantomeno

to è spesso interpretato in termini di innovazione tecnica, ponendo

OTTOBRE 2020 LM 43


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

particolare enfasi sui processi di digitalizzazione, pensati come tra

zante, recuperando magari il senso e la consapevolezza dei limiti,

i primi e più urgenti interventi da realizzare per il perseguimento di

senza per questo rinchiudersi in una prospettiva rinunciataria ma

obiettivi di sostenibilità. L’abbiamo sperimentato tutti: lo smart-wor-

continuando a perseguire il progetto, che era dell’Illuminismo, di libe-

king, le riunioni in remoto, i webinar, la dematerializzazione delle

rare gli uomini dalla minorità dell’ignoranza, dalla tirannia della miseria

procedure, ecc. Il Covid-19 ha accelerato – spesso in modo disordi-

che la rincorsa alla soddisfazione immediata di una serie illimitata di

nato – il ricorso massiccio alle tecnologie informatiche e, d’altra

bisogni e desideri contribuiscono invece a generare. Bisogna saper

parte, ha mostrato come certe soluzioni operative siano efficace-

“cambiare il cambiamento” come scriveva Günther Anders in un testo

mente e anche facilmente implementabili, con potenziali benefici,

non recente di cui mi piace riportare per intero la citazione:

individuali e collettivi. Si pensi, per fare un solo esempio, alla “mobi-

“Cambiare il mondo non basta. Lo facciamo comunque. E, in larga

lità dolce” con il car sharing e i monopattini elettrici, impensabile da

misura, questo cambiamento avviene persino senza la nostra colla-

realizzare senza l’ausilio della telefonia digitale.

borazione. Nostro compito è anche interpretarlo. E ciò, precisamen-

Un rapido cambiamento è dunque possibile.

te, per cambiare il cambiamento. Affinché il mondo non continui a

Allo stesso tempo, al di là dei rischi – anche per la sostenibilità

cambiare senza di noi. E, alla fine, non si cambi in un mondo senza

delle soluzioni – che la digitalizzazione spinta può comportare (ben

di noi.” (Anders, G. (1956), L’uomo è antiquato, tr. it. 1980.

messi in evidenza dal contributo di aizoOn allo speciale), mi domando se questa direzione del cambiamento segnali una reale trasfor-

Cambiare in questa direzione e con questi obiettivi è molto difficile

mazione o non sia altro che l’accelerazione di un processo in asso-

e faticoso. Soprattutto nei contesti di lavoro, non è semplice propor-

luta continuità con una idea di sviluppo preesistente alla pandemia.

re modi e criteri diversi per condurre le proprie attività, costretti come

Un progetto orientato da una esigenza di controllo su tutto quanto

siamo in logiche e vincoli che il più delle volte rispondono a finalità

accade e può accadere, grazie alla raccolta massiva e pervasiva di

che vanno in direzioni opposte a quelle brevemente accennate nelle

ogni tipo di dato in ogni ambito dell’esperienza, al fine di anticipare

righe precedenti. Posso però immaginare che chi legge queste pa-

e prevedere tutti i possibili rischi e assicurare un sempre più efficien-

role sia nella condizione di contribuire ad attuare questo necessario

te (e veloce, se non frenetico) svolgersi delle attività usuali; perse-

cambiamento. Logistica Management si rivolge, infatti, a persone

guendo, così, una sorta di dominio sul futuro. Ma proprio uno dei

che coprono posizioni di rilievo nei contesti organizzativi e che quo-

principali insegnamenti della pandemia è che, oltre una certa misu-

tidianamente sono impegnate a prendere decisioni strategiche e

ra, il futuro non è prevedibile; pensare (o sperare) che lo sia fa parte

operative per le organizzazioni in cui operano.

di quella irrazionale volontà di potenza che caratterizza una parte

Ciò che si richiede è allora il coraggio di fare delle scelte. Senza

della tradizione della nostra modernità.

proclami, senza pubblicità, senza retorica ma nell’agire quotidiano; ad esempio, facendo davvero valere i criteri della sostenibilità nelle

Non è in discussione l’innovazione, ovviamente. Sarebbe velleitario e

strategie di sviluppo delle proprie organizzazioni e nella definizione

sciocco credere di poter contrastare e opporsi ai progressi che la

dei processi di lavoro, difendendone il valore, mettendo in discussio-

scienza e le tecnologie offrono agli uomini – e che tanto hanno con-

ne interessi e pratiche consolidate, avendo l’audacia di proporre

tribuito al miglioramento delle loro condizioni di vita – in nome di un

nuove soluzioni, capaci di garantire il giusto equilibrio tra interesse

passato più “a misura d’uomo” che probabilmente non è mai esistito.

collettivo (l’ambiente, il bene comune, la giustizia sociale) e interes-

Ciò che deve essere oggetto di riflessione sono il senso e la “direzione”

si privati.

dell’innovazione e del cambiamento. Come si sa, le tecnologie restano un mezzo: possono esser utilizzate per sollecitare lo spreco, il consu-

Ripeto: non è facile, è faticoso; richiede di mettersi quotidianamente

mo senza misura, per accelerare la depredazione delle risorse in nome

in discussione, espone a conflitti altrimenti evitabili, richiede la ca-

di uno sviluppo senza limiti a vantaggio di pochi. Oppure possono

pacità di affrontare e reggere l’incertezza.

servire a ridurre gli sprechi, ad assicurare uguali opportunità per tutti,

Mi domando però, con le parole di un grande scrittore che è stato

a ottimizzare l’uso delle risorse e a garantirne la riproducibilità.

testimone e vittima di una cultura che aveva fatto del bisogno di

Si tratta, allora, di pensare un cambiamento orientato da principi di

dominio e della sopraffazione dei pochi sui molti il criterio guida del

ragione piuttosto che da una irrazionale volontà di controllo totaliz-

proprio agire: “Se non così come? E se non ora, quando”?

44 LM OTTOBRE 2020


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

di RENZO PROVEDEL, Vice Presidente SOS-LOGISTICA

Il Covid-19 ci fa vedere meglio la sostenibilità In questo articolo propongo una riflessione sul fenomeno della pandemia, e lo farò collegando la logistica sostenibile con questa sfida che sta invadendo il campo della “sopravvivenza” degli umani: virus come problema e logistica sostenibile come soluzione

A

lle nostre spalle ci sono poco più di sette mesi di storia

• il distanziamento sociale tra le persone, da uno a due metri;

di un invisibile virus, battezzato SARS-COV-2 dalla’Orga-

• il lavaggio delle mani per eliminare potenziali fonti di infezione;

nizzazione mondiale della Sanità, che, a metà marzo

• la cura, cioè l’intervento di medici, biologi, infermieri per salvare

2020, ha dichiarato “pandemia” la sua diffusione, cioè

vite e per contenere il fenomeno.

fenomeno mondiale ad alto impatto sulla vita e sull’economia. Questo è il punto di partenza che ho scelto per esplorare quanto ci sta succe-

Il mondo è sopravvissuto a questo attacco perché aveva a disposizio-

dendo e per delineare le sue relazioni con la logistica sostenibile. In

ne due risposte efficaci:

questo articolo propongo una riflessione sul fenomeno della pandemia,

• la prima è stata la struttura della logistica che ha assicurato alle

e lo farò collegando la logistica sostenibile con questa sfida che sta

diverse popolazioni i beni alimentari, mantenendo la gamma d’of-

invadendo il campo della “sopravvivenza” degli umani: virus come

ferta e la disponibilità. La prestazione della logistica è stata ec-

problema e logistica sostenibile come soluzione? Vedremo.

cellente; • la seconda è stata la cura dei malati il cui incremento in pochi

LA RESILIENZA

giorni ha rischiato di saturare e superare la strumentazione ospedaliera delle terapie intensive. In Italia il sistema sanitario ha pa-

Noi umani siamo come delle molle. La malattia causata dal virus –

gato un prezzo altissimo, anche perché il virus era ed è altamente

denominata Covid-19 – comprime la molla, e la molla, quando può,

infettivo. Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) italiano ha retto

cerca di opporsi; quando non ci riesce più segue la forza e si deforma,

piuttosto bene la forza del virus, pur raggiungendo in alcune Re-

ma, appena può, cerca di tornare alla forma di partenza. È quella che

gioni i propri limiti tecnici. Tra le molte vittime – più di 35.000 – ci

chiamiamo resilienza.

sono alcune centinaia di medici, infermieri/e, persone di supporto

Cominciamo a guardare a cosa è successo nel mondo durante la

al trasporto degli ammalati.

prima fase, quando il coronavirus si è accanito e quando quasi tutti i

Ora (a settembre 2020), in Italia, la curva delle infezioni, pur con l’ef-

Governi sono ricorsi a quattro grandi raccomandazioni:

fetto “domino” dei rientri dalle vacanze, e la curva della mortalità, si

• l’isolamento, lo stare chiusi in casa, il cosiddetto lockdown;

avvicinano allo zero. Le attività industriali e i servizi si sono riavviati,

OTTOBRE 2020 LM 45


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

Ciò che l’emergenza ci deve insegnare è piuttosto LA NECESSITÀ DEL CAMBIAMENTO, non il ritorno al passato

mia madre mi raccontava sulla influenza detta “spagnola” che aveva infettato, negli anni dal 1918 al 1920 almeno 500 milioni di persone e fatto almeno 50 milioni di morti, ma… queste pestilenze si svolgevano nell’arco di diversi anni e le risposte della scienza erano inesistenti, almeno all’inizio. Che cosa è cambiato col coronavirus?

pur con regole restrittive sul distanziamento sociale e per la preven-

Ci sono tre nuovi fattori emergenti:

zione della diffusione. Si usa spesso dire che stiamo tornando alla

• il virus è globale, tutti i Paesi del mondo ne sono colpiti; ad inizio

normalità e la frase suona ambigua perché da un lato, quello dei

settembre 2020 gli infettati sono oltre 27 milioni (quelli ufficiali,

comportamenti, la resilienza ci induce al ritorno “tout court” alle nostre

censiti dagli ospedali), ma possiamo applicare un coefficiente

abitudini precedenti; dall’altro lato osserviamo che quasi nulla torna a

correttivo di 20 per contare gli “asintomatici” e i “ricoveri in casa”,

funzionare “come prima” e si vede, spesso, una notevole prudenza,

per cui si può ritenere che l’infezione abbia contagiato oltre 500

una “disabitudine” a fare ciò a cui eravamo socialmente abituati. Un

milioni di persone. La mortalità è alta, non imponente, ma ha

esempio per tutti, ed è curioso in un paese come l’Italia, molto relazio-

superato la cifra di 900.000 vittime;

nale: le persone non si danno più la stretta di mano che apriva e

• la velocità di propagazione è impressionante, perché il virus si

chiudeva qualsiasi relazione. La resilienza funziona nella ripresa ma

trasmette attraverso l’aria, entro due metri di distanza dalla

scompare per certi atti, piuttosto abitudinari.

persona che abbia la sindrome attiva;

La resilienza appare come una risorsa che ci fa ricordare e che ci

• la cura è costituita da diversi farmaci, alcuni tradizionali, altri

spinge a riprendere i comportamenti agiti prima del coronavirus.

nuovi, la cui efficacia si svela solo attraverso l’applicazione; non

Possiamo farci la domanda chiave: la resilienza ci spinge esatta-

ci sono esperienze pregresse che ci aiutino. I vaccini – tanti in

mente alla situazione di partenza (gennaio 2020) o a qualcosa

sperimentazione – arriveranno, forse, nel 2021 ma non ne pos-

di diverso?

siamo prevedere l’efficacia e la durata, perché il virus potrebbe

Per rispondere e per capire l’impatto sulla sostenibilità la nostra co-

mutare.

munità, SOS-LOG ha intervistato alcuni responsabili della funzione logistica, per raccogliere i racconti di quanto è stato fatto nelle azien-

RIVELAZIONI

de per affrontare il Covid-19. Ecco che cosa abbiamo scoperto. Il corona virus ha portato alla luce nuove connessioni, che ho chiama-

IL FATTORE “B” SI È RIVELATO

to “rivelazioni”, con la logistica sostenibile. La tabella che segue esprime queste connessioni.

La prima scoperta è stata che un nuovo elemento, che ho chiamato il fattore “B”, dove “B” sta per Biologia, è entrato inaspettato nella vita degli umani. Pur conoscendo la biologia e i suoi professionisti (biologi molecolari, genetisti, ecc.) non avevamo una conoscenza così diretta, diffusa e impattante della Biologia. Sì, avevamo conosciuto virus terribili che portavano malattie con altissimi tassi di mortalità. Ricordo la poliomielite, risolta con un vaccino dal 1950 in poi; ricordo le storie che

46 LM OTTOBRE 2020

N.

RIVELAZIONE

LOGISTICA SOSTENIBILE

NOTE

1 Lavoro da remoto. Si può lavorare da casa utilizzando le tecnologie digitali.

Impatto notevole sull’ambiente per riduzione della Problemi di sicurezza e mobilità e maggiore attenzione a contenuti e forse di occupazione. tempo dedicato alla riunione.

2 Acquisti da remoto. Si può acquistare e farsi consegnare a domicilio qualsiasi prodotto alimentare e non, usando l’e-commerce.

Riduzione significativa della mobilità per acquisti, sia di alimentari sia di altri tipologie di prodotti, con benefici effetti sull’ambiente. Per contro aumento percentuale a due cifre delle consegne a domicilio con effetti negativi sull’ambiente.

3 Innovazione prodotti. Si possono innovare prodotti e servizi più facilmente e più velocemente perché l’utenza cerca soluzioni e si mostra più aperta.

L’innovazione aperta diventa un’abitudine Cresce la domanda di processuale nelle aziende. Si condivide capacità di “execution” maggiormente la conoscenza disponibile anche in in azienda. settori non contigui e internazionali

4 Supply chain alimentare. Robusta, efficiente, veloce

Pur con una logistica tradizionale, la filiera alimentare ci aiuta a superare l’emergenza coronavirus.

5 Sicurezza. Le aziende considerano i dipendenti come la risorsa più preziosa da tutelare.

La componente sociale della tripletta della sostenibilità prende forma: è il dipendente.

6 Siamo noi umani ad inquinare. Le variabili antropiche su cui agire per ridurre le Dalla riduzione evidente dell’inquinamento ambientale emissioni sono ben identificate. L’invisibile è durante il lockdown, si è ben capito l’effetto diventato visibile. “antropico”, cioè che sono le attività degli umani ad essere la fonte principale dell’inquinamento. Tabella 1

I pagamenti diventano sempre più digitali. Meno necessità di moneta cartacea.

I guidatori di veicoli di trasporto sono sottoposti a forti stress.


LEZIONI APPRESE

ci sono alcuni settori economici che sono molto penalizzati; uno di questi è il turismo.

Molte di queste “rivelazioni” sono state metabolizzate, sperimentate

Il fenomeno più rilevante sta avvenendo nell’organizzazione del lavoro

e misurate. Le nuove esperienze hanno creato:

che sta migrando verso l’on line, grazie agli strumenti di video-confe-

• nuove consapevolezze;

renza e il software che facilita il lavoro digitale.

• miglioramento/arricchimento di fiducia tra le parti;

Stiamo vivendo un periodo con un tasso di trasformazione potenzia-

• creazione di “attenzione” individuale su nuovi comportamenti

le elevatissimo, il cui esito è impossibile da prevedere. Allora che fare? Partiamo dall’uso del tempo, del nostro tempo. Pos-

sociali. Ho elencato le lezioni apprese collegandole alla logistica sostenibile. N.

LEZIONI APPRESE

siamo ripensare al nostro modello di business, a come differenziarci LOGISTICA SOSTENIBILE

NOTE

1 Il lavoro digitale può essere esteso

Il lavoro da remoto, in digitale, è possibile e funziona Lavoro flessibile: è il nuovo paradigma del bene, con una ottima risposta da parte dei lavoratori e dei lavoro consumatori finali.

2 La biologia fa parte dello scenario.

L’economia circolare deve includere il circuito biologico che interagisce con quello “inorganico” dei prodotti di consumo attuali. Si ”vede” e s’include il processo biologico. Vedremo la riprogettazione dei processi di logistica per ridurre la terziarizzazione.

3 Glocal. Il “locale” torna nella attenzione del management delle aziende; la terziarizzazione cede il passo al “re-shoring” (riportare in Italia) per motivi di “business continuity”, di sostenibilità ambientale, di sicurezza della salute. La “regionalità” ritorna nello scenario. 4 Riprogettazione della Logistica con criteri ampi che superano quello attuale predominante, cioè la riduzione dei costi.

Si devono condividere e applicare nuove regole per la sicurezza biologica Riduzione possibile sul medio lungo termine dei trasporti internazionali.

I processi della logistica si possono riprogettare, applicando criteri nuovi legati all’ambiente, alla socialità sul territorio e al ritorno sugli investimenti.

Tabella 2

CONCLUSIONI

dalla concorrenza, a che cosa fare per ri-posizionarci sul mercato, che potrebbe aver creato nuovi spazi e magari chiuso alcuni spazi su cui

L’impatto del coronavirus sull’economia è ancora forte. L’Europa sta

noi lavoravamo. La “palla “ torna ancora nel nostro campo per cui di-

sperimentando un lento e complesso ritorno a quello che viene defi-

venta determinante portare alla luce la nostra intenzione, cioè la

nito “next to normal”. È interessante notare la verbalizzazione di questo

direzione delle nostre azioni, e la nostra volontà nella esecuzione

“ritorno”: non è un ritorno “tout court” al passato, è “vicino” al passato:

dei nostri progetti.

è come dire che il rientro alle prassi, ai comportamenti di gennaio 2020

Possiamo confidare in questo mantra: “il futuro non si prevede, si

sono esclusi. Le due tabelle che ho presentato sopra lo confermano.

costruisce”. Insomma dobbiamo migliorare noi stessi e le nostre

In questo “next to normal” le aziende, specie quelle di medio-grande

prestazioni. Buon lavoro a tutti.

dimensione, sono, di fatto, i migliori esecutori delle nuove norme sociali. A me sembra una novità, positiva. Dobbiamo anche rilevare che

Dunque CAMBIARE PER COSTRUIRE un futuro migliore e non per ripristinare un passato che ci si deve lasciare alle spalle

OTTOBRE 2020 LM 47


LOGISTICA SOSTENIBILE

Speciale

di MASSIMO MARCIANI, Presidente del FREIGHT LEADERS COUNCIL

Sostenibilità logistica nel nuovo scenario post Covid-19 Il sistema produttivo nazionale può fare molto affinché la crisi da Covid-19 non passi invano, bensì diventi una occasione di miglioramento della filiera ed allo stesso tempo di risk analysis nel caso di future situazioni di emergenza. Le parole chiave secondo il Freight Leaders Council: resilienza, trasparenza e più che mai sostenibilità

N

tutti i partecipanti sulla fase di ricostruzione post-coronavirus, sulle nuove procedure e operatività e sulle misure adottate dal Governo allo scopo di sottoporre alle istituzioni e alla politica le iniziative a sostegno di una logistica sempre più innovativa, competitiva e strutturata. Di seguito una breve panoramica di quanto emerso dai lavori del TTL.

TUTTE LE SUPPLY CHAIN HANNO SUBITO UNO SHOCK DEVASTANTE Le filiere just in time hanno subito un tale shock nel loro delicato e perfetto equilibrio di vasi comunicanti che nessuno aveva piani di recovery o di contingenza per risolvere la disruption che abbiamo visto materializzarsi in questi ultimi mesi. Dall’inizio della pandemia in Cina, le compagnie di navigazione marittima che trasportano container hanno cancellato centinaia di rotte nell’Oceano Pacifico verso gli Stati Uniti. Questa asimmetria delle relazioni marittime ha lasciato moltissimi container bloccati in Cina: le industrie agroalimentari nordamericane non hanno potuto utilizzarli per esportare i loro prodotti. Analogamente negli Stati Uniti ci sono

essuno di noi è mai stato testimone di una pandemia

milioni di metri cubi di celle frigorifere piene di carne di maiale, di

così grave come quella che il mondo sta vivendo in

pollo e di manzo che non sono stati mai spediti e che quindi non arri-

questi durissimi mesi. Governi, imprese e cittadini sem-

veranno mai ai consumatori in tutto il mondo.

brano restare basiti, increduli di fronte alle conseguenze

Per superare queste problematiche di capacità di trasporto via mare,

che il Covid-19 sta causando. Tantissime cose che abbiamo dato

molte aziende stanno iniziando a spedire i loro prodotti in aereo, no-

sempre per scontate, improvvisamente sono scomparse: fare un

nostante i costi siano evidentemente più elevati. Ma il blocco di tutte

viaggio in tranquillità, andare a teatro, anche prendere un caffè con un

le relazioni internazionali dei passeggeri fra i diversi Paesi nel mondo

amico sono azioni che ormai quasi dappertutto nel mondo prevedono

sta rendendo di fatto questa alternativa non più percorribile. In defini-

delle nuove e stringenti regole e procedure. Questi sono gli effetti che

tiva sappiamo che nel pre-Covid-19 il 60% delle merci trasportate tra

vediamo e percepiamo immediatamente, ma che dire di tutte quelle

Europa e Stati Uniti viaggiava su aerei passeggeri, ma adesso gli

conseguenze anche più devastanti ma meno evidenti come i cambia-

stessi aerei sono a terra. Quindi le compagnie aeree (KLM, Lufthansa

menti che le catene logistiche globali stanno affrontando?

ad esempio) hanno iniziato a utilizzare aerei passeggeri per le merci

Davanti all’emergenza pandemica, il Freight Leaders Council, di con-

sistemandole fra le file delle poltrone in cabina. La domanda di aerei

certo con Ebilog (Ente bilaterale del settore) che sostiene l’iniziativa,

cargo a noleggio è aumentata sensibilmente così come le tariffe di

ha deciso di attivare il Think Tank della Logistica (TTL). L’iniziativa

trasporto che risultano aumentate del 50-100% per kg. È ovvio per

chiama a raccolta le migliori risorse del trasporto e della logistica, sia

tutti gli operatori del settore che queste modalità promiscue di traspor-

in termini scientifici sia imprenditoriali, allo scopo di esaminare e af-

to e soprattutto questi prezzi non sono assolutamente sostenibili sul

frontare costruttivamente le sfide che attendono la logistica. Un set-

lungo termine. Anche la modalità su strada non si trova in una condi-

tore che, come dimostrato anche in questi giorni difficili per il Paese,

zione ottimale. Il trasporto delle merci nel nostro Paese e in Europa è

costituisce l’impalcatura fondamentale sulla quale si regge l’industria,

svolto per oltre l’80% dei volumi su gomma. La riposta alla crisi sani-

l’export, ma anche la vita quotidiana dei cittadini.

taria è stata quasi dappertutto la reintroduzione dei controlli alle

Il primo risultato del TTL è stato quello di avviare un confronto fra

frontiere, non solo per le merci ma anche per le persone. Addirittura

48 LM OTTOBRE 2020


abbiamo assistito a pratiche di concorrenza sleale e a bieche opera-

frontare in modo sistemico questo come successivi tempi di crisi, le

zioni di protezionismo da parte di alcuni Stati dell’Unione Europea,

aziende devono soprattutto dimostrare di aver sviluppato piani appro-

l’Austria fra tutte al valico del Brennero. Queste misure tutt’altro che

priati ed efficaci in grado di metterle in condizioni di gestire una sem-

logistiche hanno causato enormi ingorghi con file chilometriche di 40

pre più comune vulnerabilità della filiera di approvvigionamento. Come

km di camion nel confine tra Polonia e Germania. In tutto questo ta-

possono essere aiutate a rispondere a questa impellente necessità?

luni autisti – più specificatamente quelli che lavorano fuori sede –

Si provi a immaginare la supply chain globale rappresentata grafica-

spesso si rifiutano di svolgere il servizio internazionale perché poi

mente come una enorme nuvola di puntini con numerosi (se non in-

temono di non poter tornare a casa a seguito delle misure di quaran-

finiti) collegamenti tra loro. Ogni punto rappresenta una azienda.

tena. Se osserviamo la Cina come front runner della crisi, non possia-

Adesso identifica sul grafico la tua azienda, il tuo puntino e disegna

mo fare a meno di osservare che, mentre le attività portuali e il tra-

un cerchio intorno a quel puntino, evidenziando tutti gli altri punti a cui

sporto su strada si sono pressoché interrotte nel periodo del Covid-19,

è direttamente o indirettamente connesso: ecco così hai semplice-

il trasporto ferroviario ha continuato a svolgere regolarmente il proprio

mente rappresentato la complessità della tua filiera logistica che

servizio di trasporto delle merci. C’è indubbiamente una buona pratica

corrisponde alla tua filiera di approvvigionamento. E poiché vedi im-

da adottare anche in altre condizioni e in altre latitudini.

CHI VINCE E CHI PERDE Come in ogni crisi, ci sono vincito-

mediatamente che è inserita in un

Davanti all’emergenza pandemica, il Freight Leaders Council, di concerto con Ebilog (Ente bilaterale del settore) che sostiene l’iniziativa, HA DECISO DI ATTIVARE IL THINK TANK DELLA LOGISTICA (TTL)

sistema globale molto più ampio, questo ti fa immediatamente comprendere che non puoi controllarlo completamente. Un evento negativo che succede in un qualsiasi

ri e vinti. Le grandi aziende tecno-

puntino o connessione del disegno

logiche come Facebook, YouTube

ha un effetto a catena sul resto del

e Netflix sono fiorenti, così come la grande distribuzione organizzata

sistema, effetto che prima o poi colpirà anche il tuo puntino, cioè la

e le piattaforme di vendite online. Tutti gli operatori immobiliari che

tua azienda. Non ci si può assicurare contro ogni tipo di impatto ne-

hanno investito negli anni passati in strutture logistiche hanno vinto

gativo ma si può cercare di essere preparati, gestire il rischio che ne

la loro scommessa contro il paradigma totalitario della produzione

deriva ripensando e riprogettando la supply chain tenendo a mente di

just in time, se è vero come è vero che in tutto il mondo la fame di

soddisfare tre obiettivi sinergici e interconnessi: resilienza, traspa-

spazi di stoccaggio sta aumentando. Le aziende manifatturiere che

renza e sostenibilità.

per la loro produzione hanno bisogno di affidarsi a supply chain com-

Vediamo allora cosa dovrebbe essere realizzato da parte dell’intero

plesse sono invece in grandi difficoltà. Le vendite di automobili in Cina

sistema produttivo nazionale per fare in modo che questa crisi Covid-19

sono diminuite del 92% nella prima metà di febbraio e stabilimenti

non passi invano ma possa essere una occasione di miglioramento

automobilistici primari hanno chiuso negli Stati Uniti, in Europa e in

della filiera ed allo stesso tempo di risk analysis nel caso di future si-

India. Le compagnie petrolifere, colpite dal doppio impatto negativo

tuazioni di emergenza.

causato dal coronavirus e dal crollo dei prezzi del petrolio, hanno im-

Cominciamo con la resilienza. Ogni azienda, e in particolare quelle

mediatamente annunciato tagli agli investimenti. Stiamo assistendo

che fanno parte delle filiere più sensibili o strategiche (alimentare,

a grandi cambiamenti in risposta alle sfide dell’era del Covid-19: il

sanitaria, farmaceutica, energia, ecc.) dovrebbe iniziare a mappare

governo cinese ha incoraggiato le proprie aziende, comprese quelle

con cura la propria supply chain non solo identificando puntualmente

automobilistiche, a produrre termometri e robot medici.

tutti i fornitori/partner ma anche indicando quale servizio svolgono e per quale fase della produzione. Verificare i luoghi di origine dei com-

RIPENSARE OGNI SUPPLY CHAIN

ponenti necessari alla produzione o delle materie prime da trasformare, dove è localizzata la progettazione o dove avviene la produzione,

Le risposte immediate che le aziende hanno messo in campo sono

dove sono i punti di vendita, come e dove si raggiungono i propri

state necessarie per superare questa fase emergenziale ma, per af-

clienti e come si opera per gestire il fine vita dei prodotti e/o i rifiuti che

OTTOBRE 2020 LM 49


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

si producono. Una volta identificati tutti questi punti, allora è possibile

zando le tecnologie più evolute per rilevare le possibili minacce che

unirli attraverso i servizi logistici che attivati e di cui ci si serve, senza

possono interrompere la continuità del servizio e dunque avere un

dimenticare di inserire eventuali interruzioni di un ipotetico flusso teso

impatto sui clienti.

e cioè i magazzini e le piattaforme logistiche di consolidamento dei carichi. Una volta che è chiaro questo quadro d’insieme, sarà possibi-

Chiudiamo i tre pilastri della rinascita logistica aziendale con il tema

le analizzare gli eventuali punti deboli e, di conseguenza, adottare

della sostenibilità. Una volta che si è mappata la filiera, svolto una

tutte le misure necessarie per attenuare il rischio derivante. Alcune

specifica analisi del rischio e fornito gli strumenti necessari ai propri

misure che avrebbe senso iniziare a valutare e implementare proprio

clienti e ai fornitori per svolgere un adeguato monitoraggio del proces-

in questa fase di crisi sono: avvicinare la produzione e le scorte ai

so, si è di fatto introdotto un sistema che è molto prossimo alle buone

mercati di consumo, ridurre il numero dei fornitori anziché subappal-

pratiche dettate dall’economia circolare. Anche se in questo momen-

tare selvaggiamente rincorrendo il prezzo più basso, pensare di inse-

to di crisi si levano molte voci che chiedono di abbandonare ogni

rire nel post-vendita innovazione tecnologica come quella rappresen-

velleità ambientale perché adesso siamo in pericolo di sopravvivenza

tata dalle stampanti 3D per produrre i pezzi di ricambio a domanda e

e non possiamo fare troppi distinguo, riteniamo che sarebbe un erro-

vicino ai consumatori che li

re madornale per le aziende tornare

dovranno utilizzare.

indietro nel processo di implementa-

Poi è necessario adottare un criterio di massima trasparenza. Cioè, una volta effettuata la mappatura e portata in chiaro la propria filiera, allora si è nella

Anche se in questo momento di crisi si levano molte voci che chiedono di abbandonare ogni velleità ambientale perché adesso siamo in pericolo di sopravvivenza e non possiamo fare troppi distinguo, riteniamo che sarebbe un ERRORE

zione di un Green Deal planetario. Sarà invece indispensabile trarre il massimo beneficio dalle analisi sopra descritte per svolgere una dettagliata valutazione degli impatti di ogni singola attività economica in termini

condizione di implementare un

strategici e operativi, adottando i ne-

sistema di monitoraggio in tem-

cessari strumenti e misure per un

po reale su tutti i flussi di merce proveniente da fornitori, da partner e

contenimento definitivo dei cambiamenti cimatici derivanti, in parti-

dai distributori avendo così a disposizione un semplice strumento per

colare dalla supply chain, una volta per tutte. Per rendere attuale e

avere completa visibilità su tutte le fasi del proprio business a livello

concreta questa scelta è necessario individuare come indicatore le

strategico, tattico e operativo. Anche in questa fase delicata della

emissioni di CO2, un indicatore chiave di resilienza ed efficienza di

nostra economia le aziende dovrebbero cogliere l’occasione per sfrut-

ogni filiera di approvvigionamento. È un indicatore affidabile che deve

tare al massimo i progressi della tecnologia, gli sviluppi dei sistemi IT

accompagnare ogni scelta strategica; questo vuol dire che se da un

così come le opportunità offerte dal machine learning e dall’intelligen-

lato potremmo sempre trattare il prezzo del servizio, dall’altro non si

za artificiale rompendo gli indugi che hanno frenato l’innovazione

potrà transigere sul contenimento dell’impronta ambientale del servi-

negli anni passati, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Al momento sul

zio stesso. Questa scelta presa in questo momento di crisi sarà più

mercato sono presenti moltissime opportunità di combinare gli svi-

che utile per competere in modo efficace nel futuro, un futuro in cui

luppi dell’IT con l’intelligenza artificiale per ridisegnare, mettere in si-

minori emissioni di carbonio vorranno dire minori costi per l’azienda

curezza ed efficientare le supply chain. Per essere innovativi in questo

(se è vero come è vero che già adesso i sistemi di tariffazione delle

settore è indispensabile abbandonare la propria confort zone e forse

emissioni di carbonio sono applicati a circa il 20% delle emissioni

anche i fornitori abituali per vedere di capire cosa stanno sviluppando

globali). In questo scenario il Freight Leaders Council, attraverso il TTL,

le start up che possa essere di beneficio per il proprio business; fare

è attivamente impegnato a sviluppare tutte le iniziative necessarie per

insomma massicce operazioni di scouting tecnologico anche utiliz-

affrontare la crisi perché ritiene che non solo si debba essere consa-

zando la figura dell’Innovation manager promossa dal MISE. Sarà

pevoli del pericolo, ma è soprattutto necessario riconoscere l’oppor-

fondamentale per la sopravvivenza e per la messa in sicurezza di ogni

tunità che non dobbiamo sprecare perché solo innovando radicalmen-

attività economica condurre una specifica analisi del rischio con

te il settore possiamo trovare quella sicurezza del domani che i nostri

particolare attenzione alle diverse fasi della supply chain anche utiliz-

figli ci chiedono a gran voce.

50 LM OTTOBRE 2020


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

A cura di LUCA BOLOGNINI, MASSIMO CENTOFANTI e LUIGI PIGNATELLI, di AIZOON CONSULTING

La TECNOLOGIA DIGITALE: opportunità e rischi per la sostenibilità della logistica L’emergenza Covid può essere vista come fattore di accelerazione della Digital Transformation già in atto, poiché ne ha valorizzato alcune caratteristiche distintive, utilizzandole come elementi risolutivi dell’emergenza stessa. Uno scenario nel quale la tecnologia può impattare positivamente sulle strategie di sostenibilità

L’

emergenza Covid, con le relative ricadute in termini di

applicazioni innovative.

distanziamento sociale e di parziale paralisi dell’economia,

2. Seconda premessa: lo scenario che per comodità chiamiamo

ha impattato su tutti e tre gli assi della sostenibilità:

“emergenza Covid” ha comportato diverse conseguenze sul piano

1- ambientale: ha ridotto l’impatto antropico;

delle abitudini e dei processi: in particolare a) l’applicazione su

2- sociale: le istituzioni pubbliche si sono rivelate, dopo una prima

larga scala del lavoro a distanza, b) il modo con cui ci si deve com-

fase emergenziale, abbastanza efficaci dal punto di vista sanitario;

portare negli ambienti condivisi/pubblici e c) un forte impulso al

non altrettanto nel salvaguardare diritti e welfare;

commercio on-line.

3- economico: ha messo in crisi numerosi settori produttivi a fronte di un effetto positivo per pochi altri.

PRIMA PARTE: ALCUNI SPUNTI SU COME LA

Come vediamo le cose dal punto di vista tecnologico? Come la tecno-

TECNOLOGIA PUÒ AIUTARE A MIGLIORARE LA

logia può impattare positivamente la sostenibilità in scenari simil-Covid?

SOSTENIBILITÀ IN SCENARI SIMIL-COVID

Partiamo da due concetti preliminari. 1. Prima premessa: in termini di evoluzione tecnologica siamo

L’emergenza Covid può essere vista come fattore di accelerazione

nella fase dell’applicazione su larga scala e in tutti i settori della

della Digital Transformation già in atto, poiché ne ha valorizzato alcu-

cosiddetta “Digital transformation”. In termini concreti ciò significa

ne caratteristiche distintive, utilizzandole come elementi risolutivi

a) la digitalizzazione sempre più pervasiva e b) il suo utilizzo per

dell’emergenza stessa.

OTTOBRE 2020 LM 51


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

Una prima caratteristica essenziale della Digital Transformation è la

le, i meccanismi utili a coinvolgere efficacemente l’intelligenza collet-

connettività, che coinvolge indistintamente persone, apparati, sistemi

tiva come contributo allo sviluppo di una società più sostenibile e

produttivi, ecc. creando un vero e proprio ecosistema a rete. L’emer-

vivibile.

genza Covid ha contribuito senza alcun dubbio ad accelerare il pro-

La trasformazione digitale fornisce i mezzi per una comunicazione

cesso di inter-connessione che progressivamente e sistematicamen-

veloce e diretta con i cittadini e varie tecniche di partecipazione col-

te migliora in termini di pervasività, efficienza e capillarità. Ciò implica

lettiva (living lab, crowdsourcing, citizen science, gamification) per-

anche una transizione verso un modello socio-economico a rete di-

mettono alle amministrazioni di raccogliere i bisogni e le richieste dei

stribuita, molto più adatto in termini di resilienza a fronteggiare even-

cittadini e di instaurare un meccanismo partecipativo di retroazione.

ti catastrofici come la pandemia da Covid. In questo senso è evidente

Nel caso dell’emergenza Covid il coinvolgimento del singolo come

ad esempio la trasformazione delle aziende da poli concentrati e lo-

elemento attivo di una comunità si è dimostrato elemento primario

calizzati a reti distribuite di singole persone attraverso lo smart working.

per l’efficacia di una qualsiasi politica di contenimento e di ripresa.

Una seconda caratteristica della Digital Transformation, è la possibi-

In ultima analisi, un effetto collaterale dell’emergenza Covid e delle

lità di acquisire dati e informazioni relativi ai più disparati fenomeni e

trasformazioni irreversibili da essa innescate consiste nell’accresciu-

processi, unificati dal comune linguaggio digitale. Ciò è premessa per

ta consapevolezza ed adesione ai benefici che la Digital Transforma-

una ulteriore trasformazione di grandissimo impatto che consiste

tion può comportare, valorizzandoli in un’ottica nuova e prospettica.

nella possibilità di creare nuova conoscenza attraverso l’elaborazione

L’evoluzione dei sistemi economici, produttivi e sociali secondo un

L’emergenza Covid ha contribuito senza alcun dubbio ad ACCELERARE IL PROCESSO DI INTER-CONNESSIONE che progressivamente e sistematicamente migliora in termini di pervasività, efficienza e capillarità

algoritmica dei dati stessi (Data Science). Si parla pertanto di data

modello a rete, data driven e partecipativo può essere una delle rispo-

driven (o algorithmic) economy, contraddistinta da un’inesplorata e

ste al futuro che ci attende.

nuova capacità di comprendere e intervenire in termini migliorativi sulla realtà. Anche in questo caso, l’emergenza Covid ha contribuito

Nel senso appena descritto esemplifichiamo nel seguito tre applica-

a dimostrare l’importanza di una visione data driven e ad accettarne

zioni della Digital Transformation che possono supportare il recupero

l’applicazione. Si pensi infatti al valore determinante dei modelli stati-

di una nuova normalità, riferendoci al trasporto pubblico, alla gestione

stico-numerici, basati sul più ampio spettro di dati oggettivi e quanti-

del personale nelle Organizzazioni ed alla logistica merci.

tativi inclusi quelli comportamentali, e utilizzati per descrivere la diffusione del contagio e per avere riscontri in merito all’efficacia delle

La gestione efficiente e sostenibile del trasporto pubblico è uno dei

misure di controllo e di cura.

temi più rilevanti all’interno del più ampio contesto delle smart cities, affrontati anche in programmi di ricerca a livello europeo (ad esempio

Un’ultima caratteristica, tra le più rilevanti della Digital Transformation,

SETA) per la definizione di metodologie e tecnologie finalizzate a:

è la rinnovata centralità dell’individuo come attore della trasformazio-

• la raccolta dei dati eterogenei rilevati da sensori fisici e dispositivi

ne digitale stessa, secondo il paradigma dell’Internet of Humans, che

mobili, raccolti su larga scala sia tramite un approccio partecipativo

abilita in maniera determinante la possibilità di contribuire ad una

(crowdsourcing), sia da basi istituzionali, pubbliche e private;

causa comune e condivisa agendo a livello di singolo.

• la progettazione e lo sviluppo in tempo reale di servizi di trasporto e

Questo approccio persona-centrico fornisce uno strumento straordi-

mobilità personalizzati e distribuiti per i cittadini e le imprese;

nario per esplorare, ad esempio tramite l’economia comportamenta-

• la progettazione e lo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni per

52 LM OTTOBRE 2020


i decisori pubblici, per consentire un’efficace pianificazione giornaliera

provvede a monitorare la reciproca posizione delle persone negli

ed a lungo termine dei trasporti nelle aree metropolitane, così come

spazi lavorativi, segnalando i casi di violazione dei criteri di distanzia-

una gestione resiliente e sicura della mobilità.

mento (combinazione di fattori geometrici e di durata) mediante diverse tecnologie quali ad esempio Bluetooth Low Energy. La stessa

Le piattaforme digitali integrate che ne derivano sono caratterizzate

applicazione mobile viene utilizzata per tracciare ingressi ed uscite

dalla capacità di gestire elevatissimi volumi di dati e dall’applicazione

dalle diverse aree aziendali con lettura di QR code o altro. La compo-

di nuovi metodi di data fusion applicati a migliaia di sensori distribuiti.

nente web, rivolta alle funzioni HR ed organizzative, è invece di sup-

Vengono utilizzati modelli data-driven di simulazione e previsione

porto nel monitoraggio e nella gestione dei fattori di rischio, che ven-

applicati su scale geografiche anche molto ampie e su tempi di rispo-

gono calcolati sulla base dei dati in arrivo dalla parte mobile. Si

sta molto rapidi, fino al real-time. È possibile rispondere pertanto a

possono in questo senso definire numerose metriche di controllo

nuove esigenze, quali:

quali, ad esempio, il numero di violazioni al distanziamento per unità

• la pianificazione strategica dei trasporti nelle Regioni metropoli-

di tempo ed area lavorativa, il numero delle diverse persone incontra-

tane, basata sulle necessità di cittadini e imprese, raccolte attra-

te dal singolo dipendente, l’andamento del numero di postazioni uti-

verso tecnologie di acquisizione dati su larga scala;

lizzare rispetto a quelle allocate nei vari spazi, ecc. Ciascuna di queste

• la pianificazione a lungo termine della mobilità, unitamente a

metriche confluisce in una dashboard di controllo a disposizione dei

piani di resilienza, a fronte di cambiamenti climatici e naturali e

decisori aziendali che possono intervenire sia nell’immediato sia con

di emergenze;

adeguamenti organizzativi e di processo sul lungo periodo. Una ulte-

• la gestione a più breve termine per gli eventi di grandi dimensioni (sportivi, culturali ecc.); • il supporto alle decisioni tramite simulazioni di scenario, per far fronte a situazioni quotidiane, eventi minori ed emergenze; • i servizi ai cittadini ed alle imprese quali, ad esempio, il supporto alla pianificazione della mobilità personale.

riore ed importante funzionalità consiste nella creazione di un canale comunicativo dedicato tra il singolo utente e l’ente aziendale preposto alla gestione del rischio, mediante il quale attivare uno scambio bidirezionale di informazioni, procedure, aggiornamenti nonché la richiesta e la consegna dei dispositivi di protezione individuale. Una soluzione di questo tipo si presta a supportare il miglioramento continuo delle Organizzazioni a prescindere dall’emergenza contingente. Lo

Merita un cenno il controllo del load factor nei trasporti pubblici, ovve-

stesso approccio può essere infatti applicato in senso più ampio e

ro del numero di passeggeri trasportati in funzione della tratta, del

prospettico a metriche di benessere, di efficienza, di sostenibilità og-

periodo temporale e di altri fattori. L’analisi del load factor è determi-

gettivate e gestite nel senso descritto.

nante per migliorare l’efficienza del servizio e, in condizioni di emergenza Covid, per verificare il rispetto delle limitazioni e delle regole

Anche il settore della logistica merci, settore strategico e particolar-

comportamentali. La misura del load factor a bordo dei mezzi può

mente sollecitato dalle condizioni pandemiche, può essere significa-

avvenire con numerose soluzioni digitali. Nel caso di automezzi di

tivamente migliorato e sostenuto dalla Digital Transformation soprat-

vecchia generazione è possibile intervenire mediante specifiche ap-

tutto in ottica di sostenibilità. In questo senso, una delle voci di maggior

plicazioni di retrofit, quali ad esempio soluzioni di image recognition

costo economico ed ambientale dell’intera catena è rappresentata dal

che quantificano il numero di persone presenti e la loro distanza sulla

trasporto. Esistono pertanto sofisticate soluzioni a supporto del ri-

base delle immagini dalle telecamere disponibili a bordo.

sparmio carburante e della sostenibilità d’esercizio per i mezzi su gomma, che consentono una più approfondita comprensione del

In relazione alla gestione del personale all’interno delle Organizzazio-

consumo nelle reali condizioni di utilizzo, includendo i parametri am-

ni sono disponibili soluzioni digitali integrate (quali ad esempio OrSa)

bientali, le tipologie di carico e di missione, lo stile di guida, la storia

che consentono di assicurare la corretta applicazione degli obblighi

manutentiva, ecc.

normativi e di migliorare la gestione del rischio in ottica oggettiva e

Tali soluzioni si basano su architetture Big Data, necessarie per rac-

personalizzata alle specifiche necessità. Tali soluzioni si basano sulla

cogliere e organizzare i dati provenienti dai sistemi elettronici e tele-

integrazione di una componente mobile e di una web. La prima, che

matici a bordo mezzo (inclusi quelli di retrofit), relativi all’intera flotta

coinvolge direttamente il dipendente o l’ospite dell’Organizzazione,

dei mezzi circolanti, i dati di contesto geo-referenziato, i dati di eserci-

OTTOBRE 2020 LM 53


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

L’evoluzione dei sistemi economici, produttivi e sociali secondo un MODELLO A RETE,DATA DRIVEN E PARTECIPATIVO può essere una delle risposte al futuro che ci attende

zio, i feedback degli utenti, etc. Su questi dati, fortemente multi-dimensionali e dinamici, si applicano i metodi più avanzati della Data Scien-

aziende in cui manca un’adeguata cultura aziendale sulle tematiche

ce, e in particolare di Machine Learning, che portano a notevoli

della sicurezza informatica, che resta spesso un’area ancora sottova-

vantaggi nella gestione intelligente del mezzo, riducendo i costi di

lutata.

esercizio e l’impatto ambientale. Questi modelli possono essere integrati con i SW di controllo a bordo mezzo oppure essere inseriti nei

Il lockdown imposto a seguito dello sviluppo dell’epidemia ha creato

sistemi di supporto alle decisioni ad uso dei fleet manager o del

così un ambiente estremamente favorevole ai tentativi di hackeraggio,

supporto clienti.

in particolare per i seguenti motivi: Smart working spesso implementato da parte delle aziende con assenza di strumenti di difesa adegua-

SECONDA PARTE: LA NECESSITÀ DI RENDERE

ti e senza una concreta consapevolezza dei rischi; possibilità di utiliz-

SOSTENIBILE LA “DIGITAL TRANSFORMATION”

zare “esche” legate a parole chiave associate al coronavirus o ad

DAL PUNTO DI VISTA DELLA SICUREZZA

eventi correlati, su cui gran parte della popolazione è ancora particolarmente sensibile; un ambiente in cui le informazioni sulla pandemia

Il Covid-19 ha messo in luce le falle esistenti in molte aziende in ma-

confuse e spesso contraddittorie può favorire lo sviluppo di trappole

teria di cybersecurity. Il remote working, se non implementato su

digitali che imitano fonti affidabili. Basti pensare che da gennaio 2020

basi solide e sicure, può esporre le aziende a molteplici rischi: spesso

sono più di 16.000 i domini correlati al coronavirus che sono stati re-

sono comportamenti errati, distrazioni, o superficialità a recare i mag-

gistrati, e sebbene non tutti rappresentino una minaccia, molti di

giori danni alle imprese, più che attacchi complessi. Non va poi asso-

questi siti si sono rivelati a supporto di una vasta gamma di attività

lutamente trascurato il livello di protezione di tutta la catena del valo-

dannose, tra cui la raccolta di credenziali, la frode di carte di credito e

re. Occorrono non solo maggiori investimenti, ma anche gli

l’installazione di malware. Secondo una recente ricerca è stato rileva-

investimenti giusti, con particolare attenzione sia alle nuove tecnologie

to che i domini associati a Covid-19 hanno il 50% di probabilità in più

oggi disponibili sia alla sensibilizzazione sulla priorità di questo tema

di essere fraudolenti rispetto agli altri domini.

all’interno dell’azienda. Inoltre, data la velocità con cui evolvono le

Quindi tra smart working e lockdown i pirati hanno fatto incetta di

nuove minacce e il livello di incertezza che contraddistingue questo

truffe e intrusioni: queste, tra aprile e giugno, sono aumentate del 250%

periodo, è fondamentale sviluppare all’interno delle aziende un livello

rispetto al primo trimestre ai danni di aziende, privati e amministrazio-

maggiore di cyber resilience, ovvero la capacità di garantire continui-

ni pubbliche.

tà operatività alla propria azienda adottando un approccio strategico

Oltre il 60% degli attacchi hanno provocato il furto dei dati degli uten-

e implementando soluzioni che lavorino sulla prevenzione.

ti, con una crescita del 361% rispetto al periodo gennaio-marzo 2020. E nei prossimi mesi aumenterà il rischio di intrusione nei sistemi di

La pandemia ha obbligato molte aziende ad una necessaria trasfor-

videosorveglianza e nei dispositivi collegati a Internet che non hanno

mazione digitale, proiettando il loro business e i loro stessi spazi

l’adeguata protezione.

aziendali in una dimensione virtuale. C’è stato un ricorso massiccio

Sempre nel secondo trimestre dell’anno, è stata rilevata una forte

allo smart working e alle tecnologie cloud, ma molte imprese si sono

impennata degli attacchi cosiddetti «hactivisti», collegati a campagne

trovate impreparate, soprattutto a garantire il lavoro da remoto in

internazionali di grande attualità, come «black-lives-matter» e «reven-

completa sicurezza. Alcune non avevano mai condotto test efficaci

ge-porn»: l’incremento rispetto al trimestre precedente è stato supe-

sull’operatività da remoto dei dipendenti, mentre sono ancora tante le

riore al 700%.

54 LM OTTOBRE 2020


Non mancano, ovviamente, anche le tecniche di phishing e di social

In questo nuovo scenario di gestione del lavoro da postazioni remo-

engineering, cioè le truffe attraverso messaggi di posta elettronica o

te, indubbiamente critico e che mette a repentaglio la sostenibilità

tramite i social per ingannare gli utenti e carpire dei dati finanziari o

dell’azienda, è possibile tuttavia aumentare i sistemi di protezione

rubare i codici di accesso a conti correnti, carte di credito o servizi in

dei dati e dei dispositivi, e quindi migliorare la sostenibilità, lavorando

abbonamento: tra aprile e giugno, l’aumento è stato di oltre il 300%.

su quattro pilastri cardine:

Ma il dato più preoccupante è che quasi un attacco informatico su tre (il 30%) viene effettuato con modalità ancora sconosciute.

Cultura della sicurezza. Dare priorità al fattore umano: è fondamentale educare i dipendenti sui rischi del lavoro a distanza in termini di

Alle minacce legate allo smart working si accompagnano le criticità

cybersecurity e fornendo loro le competenze necessarie per proteg-

della Supply Chain: l’emergenza coronavirus, infatti, ha costretto mol-

gere le informazioni aziendali sensibili: criptografia, aggiornamento

te aziende ad una rapida e radicale riorganizzazione del proprio busi-

software, archiviazione file.

ness con il rischio di creare, nell’emergenza, ulteriori falle nel comparto della security, in particolare per quanto riguarda la supply chain:

Sicurezza degli accessi aziendali. È necessario effettuare test per

molte aziende si sono dovute riorganizzare in velocità o dovranno

valutare la sicurezza degli accessi da remoto. Bisogna inoltre iden-

farlo nel prossimo futuro e garantire la sicurezza sulle nuove filiere

tificare le tattiche degli aggressori ed educare i dipendenti a ricono-

sarà un aspetto fondamentale.

scere e prevenire queste minacce. Su questo fronte sono da esplo-

L’attenzione alla sicurezza, in pratica, dovrà essere rivolta non solo ai

rare soluzioni di Predictive Identity, che con l’aiuto di tecnologie

propri dipendenti da remoto, ma anche verso i soggetti che fanno

quali Artificial Intelligence e Machine Learning contribuiscono a

parte del proprio ecosistema, come fornitori o terze parti con cui l’a-

garantire una governance efficace delle identità digitali.

zienda interagisce all’interno della propria catena del valore. Nei nuovi scenari digitali la supply chain rappresenta sicuramente un elemen-

Creare un ambiente di lavoro sicuro. Da una parte è necessario

to critico per la sopravvivenza delle aziende. È fondamentale quindi

investire nell’implementazione di strumenti tecnologici in grado di

adottare misure di sicurezza efficaci, che nascano dalla collaborazio-

rilevare automaticamente qualsiasi falla nei sistemi in modo da ri-

ne delle diverse componenti della filiera, attraverso strumenti mirati e

durre il più possibile la quantità di interventi umani necessari e pro-

linee guida precise che vengano condivise da tutti i protagonisti.

teggere al meglio i dispositivi, dall’altra è fondamentale un utilizzo in

Dal Third Annual State of Cyber Resilience study di Accenture emer-

maniera sicura di tutti i propri dispositivi.

geva infatti già prima della pandemia che il 40% delle violazioni avviene proprio attraverso attacchi a soggetti che fanno parte dell’ecosi-

Fornire gli strumenti e i team adatti per affrontare i rischi. Il lavoro

stema delle aziende, i cosiddetti indirect attacks. A dimostrazione

dei responsabili della sicurezza è oggi fondamentale, in quanto de-

della crescente necessità di una protezione adeguata, sempre secon-

vono fornire le best practice per lavorare in sicurezza da remoto,

do lo stesso report buona parte delle aziende intervistate investe in

fornendo anche i migliori strumenti che aiutino a migliorare la pro-

nuove tecnologie quali AI, machine learning e robotica il 20% del

duttività.

proprio budget riservato ai programmi di cybersecurity. Se si considerano le aziende che risultano più performanti in materia di sicurezza,

In sintesi: Digital Transformation come grande opportunità con al-

quelle che spendono almeno il 20% in tecnologie d’avanguardia sono

cuni rischi mitigabili con l’approccio giusto.

passate dal 41% di tre anni fa all’82% di oggi.

Su questi dati, fortemente multi-dimensionali e dinamici, si applicano i metodi più avanzati della Data Science, e in particolare di MACHINE LEARNING, CHE PORTANO A NOTEVOLI VANTAGGI NELLA GESTIONE intelligente del mezzo, riducendo i costi di esercizio e l’impatto ambientale

OTTOBRE 2020 LM 55


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE di PAOLA BARTOLONI - Responsabile Marketing ENERQOS ENERGY SOLUTIONS

Logistica GREEN e HI-TECH: efficienza energetica e sostenibilità per la transizione energetica dei magazzini Il sistemico inasprimento della concorrenza, in particolare nel settore dei servizi di logistica e distribuzione, causa una generale erosione della marginalità aziendale, contrastabile solo con una scrupolosa gestione dei costi, in primis quelli energetici. L’introduzione di impianti ad alta efficienza può contribuire ad una riduzione significativa dei costi energetici influendo sul miglioramento della competitività aziendale

56 LM OTTOBRE 2020


I

l settore della logistica è in grande espansione ormai da diversi

torio nell’ultimo report “Tecnologia, organizzazione e competenze: la

anni ma ha vissuto una fase di enorme crescita proprio durante

svolta per una Logistica 4.0” stima che, mantenendo costante il livel-

il periodo emergenziale dovuto al Covid-19 che ha incrementato

lo di crescita attuale, nel 2050 le emissioni di gas serra attribuibili

- quale metodo di acquisto - l’e-commerce, sempre più richiesto

alla logistica supereranno i 6 miliardi di tonnellate di CO2. Attualmen-

dai consumatori. Dall’inizio del 2020 gli acquisti online di prodotti dei

te i magazzini rappresentano il 10% del totale di emissioni di anidride

consumatori italiani sono valsi al mercato 22,7 mld di euro, con una

carbonica prodotte dalle attività logistiche. Per raggiungere la decar-

crescita del +26% (4,7 mld in più) rispetto al 2019, in seguito al lock-

bonizzazione del settore diventa quindi rilevante la capacità di misu-

down, in cui l’e-commerce ha rappresentato il principale motore di

rare l’impatto climatico degli immobili logistici e identificare soluzio-

generazione dei consumi. A fronte di tale boom si può riflettere su

ni che permettano di ridurre le emissioni di CO2. Il report ha

come sia possibile conciliare uno sviluppo impetuoso (e forse neces-

identificato in particolare tre principali fattori di consumo energetico

sario) con le esigenze di sostenibilità ambientale, cui è rivolta sempre

relativi ai magazzini: l’elettricità, ripartita a seconda dell’utilizzo tra

più attenzione anche in ambito logistico.

illuminazione, movimentazione e refrigerazione; il combustibile utilizzato principalmente per il riscaldamento delle aree interne all’edificio

In questo articolo si propone l’esperienza di Enerqos Energy Solutions,

e per la movimentazione; il refrigerante utilizzato per il raffrescamen-

con un esempio di efficientamento energetico che rappresenta una

to delle aree di stoccaggio a temperatura controllata. Per ognuno di

storia di successo verso la sostenibilità.

questi fattori sono state identificate diverse soluzioni di efficienza energetica: tra quelle maggiormente diffuse il relamping è la più uti-

Secondo l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano,

lizzata e, a seguire, la produzione di energia elettrica da fonti rinno-

il valore del fatturato delle aziende italiane operanti nella logistica -

vabili, l’utilizzo di batterie ad alta frequenza, l’uso di sensoristica per

oltre 97mila nel 2018 - era pari a 84miliardi di euro nel 2019. Sempre

il rilevamento di movimento e l’introduzione di soluzioni per l’isola-

più spesso sono tecnologia e sostenibilità ad influenzare la value

mento termico. La ricerca evidenzia, inoltre, come l’adozione di solu-

position degli attori del settore, come testimonia il fatturato totale

zioni per il risparmio energetico sia un primo step verso la riduzione

delle aziende oggetto di acquisizione, che nel 2019 ammontava a 500

dell’impatto climatico degli immobili logistici. Lo step successivo

milioni, in crescita di 50 milioni rispetto all’anno precedente. Dal

comporta la necessità di agire sul mix energetico e compensare le

punto di vista tecnologico, la supply chain prima e l’irruzione dei Big

emissioni di anidride carbonica.

Data poi hanno trasformato il modus operandi delle aziende del settore in maniera considerevole. Nell’era della trasformazione digi-

Quello logistico, in Italia, è sicuramente un settore strategico: quasi

tale, infatti, qualsiasi cosa provenga dai sistemi transazionali, dai di-

100 mila imprese, 1,5 milioni di addetti, 85 miliardi di fatturato nel

spositivi connessi alla rete e da una lista interminabile di altre fonti,

2019, il 9% del PIL nazionale. Per quanto riguarda gli operatori logi-

converge nella supply chain, per cui ogni azione, sistema, movimen-

stici che offrono servizi integrati, in Italia sono circa 1.000, cui si ag-

to di merce porta con sé un’imponente quantità di bit che si dovrà

giungono i gestori di magazzini, ossia operatori che svolgono attività

archiviare, leggere, sintetizzare con la garanzia della qualità del dato

di stoccaggio e movimentazione. Questi sono circa 4.500. I magaz-

trasmesso. La “nuova logistica” deve essere in grado di scegliere con

zini in conto terzi destinati ad attività logistiche, censiti dall’Università

cura ed analizzare i cosiddetti Big Data per estrarre solo le informa-

Cattaneo-LIUC, insieme al gruppo World Capital, sono circa 3.000 per

zioni che contribuiscono all’ottimizzazione dei principali aspetti del

un totale di 36 milioni di mq, così ripartiti: a) 26,8 Mio.mq conto terzi;

settore, senza i quali le aziende correrebbero il rischio di un isolamen-

b) 4,7 Mio.mq Ce.Di. GDO; c) 3,9 Mio.mq interporti. Dei 36 Mio.mq,

to dalle logiche di mercato e, quindi, di una forte perdita di competi-

sono occupati 31,5 Mio.mq. Di certo c’è che l’aumento esponenziale

tività. Considerata la pervasività del digitale e delle nuove tecnologie,

degli acquisti tramite e-commerce durante il periodo del lockdown

l’evoluzione della funzione IT e la diffusione della “cultura del dato” in

ha fatto crescere la richiesta di immobili per la logistica, conferman-

tutta l’organizzazione sono determinanti per la costruzione di una

dosi come un driver fondamentale. Basti pensare che dall’inizio del

vera “Logistica 4.0”. Altro elemento fondamentale per la competitivi-

2020 sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, in tutto 29

tà è l’efficientamento energetico dei magazzini adibiti alla logistica,

milioni, secondo le stime di Netcomm, dei quali 1,3 milioni, sono da

sia in termini di impatto ambientale sia di costi. Lo stesso Osserva-

attribuire all’impatto della pandemia. Il settore degli immobili logisti-

OTTOBRE 2020 LM 57


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

ci è in trasformazione e certamente e-commerce, sostenibilità e

zione del percorso e utilizzo delle fonti energetiche. Il suo operato si

tecnologia stanno modificando completamente i criteri di organizza-

basa sulla conoscenza energetica dell’azienda che è tanto più appro-

zione e progettazione del magazzino, con una forte incidenza, però,

fondita quanti più dati si hanno a disposizione. Un sistema di moni-

dell’attenzione all’impatto ambientale, oramai tema centrale nell’a-

toraggio esteso permette, infatti, di comprendere le dinamiche di

genda delle aziende. Già nel 2019, secondo la ricerca del Politecnico,

consumo e avviare interventi mirati efficaci. Inoltre, lo stesso sistema

le aziende mostravano la volontà di passare da magazzini carbon

di monitoraggio serve all’Energy Manager per valutare in maniera

positive a carbon neutral (54% dei rispondenti che ha preso parte

oggettiva i risultati ottenuti dagli interventi eseguiti. Quello dell’Energy

allo studio), capaci di neutralizzare le proprie emissioni di CO2, fino

Management è un processo che ben si adatta alla logistica dove i

ad arrivare a magazzini carbon negative, ovvero punti di generazione

consumi sono dipendenti da diversi fattori e da molte variabili, moti-

di energia pulita.

vo per cui è utile suddividere i magazzini in categorie analoghe o valutare gli indicatori di performance conoscendo nel dettaglio tutte

Questo dunque chiedono i clienti: efficienza e sostenibilità, binomio

le realtà. Avendo a disposizione i dati sui centri di consumo e le ana-

imprescindibile nella valorizzazione degli asset e nella liberazione di

lisi di benchmark è possibile individuare il percorso di efficientamen-

cash flow. Il sistemico inasprimento della concorrenza, in particola-

to più opportuno che porti l’azienda a ridurre i consumi energetici e

re nel settore dei servizi di logistica e distribuzione, causa una gene-

le conseguenti emissioni di CO2 in ambiente. Ricordiamo che i prin-

rale erosione della marginalità aziendale, contrastabile solo con una

cipali centri di consumo delle strutture logistiche sono illuminazione,

scrupolosa gestione dei costi, in primis quelli energetici che scatu-

ricarica dei muletti, uffici e utenze connesse. Nei magazzini adibiti

riscono dai bisogni termici (riscaldamento e raffrescamento), segui-

alla logistica del freddo diventano, invece, rilevanti i sistemi di clima-

ti da quelli di illuminazione dei centri operativi. L’introduzione di im-

tizzazione delle strutture che assumono un ruolo dominante nei

pianti ad alta efficienza può contribuire ad una riduzione

consumi energetici del sito, soprattutto se gli involucri dei magazzini

significativa dei costi energetici influendo sul miglioramento della

sono scarsamente coibentati. Partendo da queste analisi è evidente

competitività aziendale.

quali siano i principali interventi che una logistica può mettere in atto per ridurre i propri consumi e ottenere risultati profittevoli dal punto

Da questo punto di vista, Enerqos Energy Solutions ha iniziato il

di vista economico:

percorso di efficientamento con i propri clienti logistici proprio con

• installazione di sistemi di monitoraggio per correggere comporta-

l’audit energetico, strumento per andare verso una maggiore consa-

menti e orari di funzionamento anomali delle apparecchiature (luci

pevolezza dei propri consumi e accelerare il processo di digitalizza-

accese di giorno, compressori sempre accesi, etc.) oltre alla possi-

zione. La finalità vera, l’elemento qualificante di una diagnosi prelimi-

bilità di tracciare l’efficacia di futuri interventi di efficientamento;

nare, è nelle raccomandazioni contenute per la riduzione dei consumi

• azioni comportamentali virtuose guidate da un Energy Manager;

energetici. Con vantaggi conseguenti, quali, una maggiore efficienza

• sostituzione dei corpi illuminanti con tecnologia LED;

energetica del sistema, la riduzione dei costi per gli approvvigiona-

• installazione di sistemi di ricarica muletti più efficienti;

menti di energia elettrica e gas, un miglioramento della sostenibilità

• installazione di sistemi generazione di caldo e freddo oltre che di

ambientale e la riqualificazione del sistema energetico. All’audit energetico è strettamente correlato l’Energy Management, un processo finalizzato a un uso più efficiente e razionale delle fonti ener-

distribuzione ed emissione più efficienti; • installazione di impianti rinnovabili come il fotovoltaico per ridurre il prelievo di energia dalla rete nazionale.

getiche, per un’autentica sostenibilità economica e ambientale dell’a-

Un caso reale, fornito da Enerqos e relativo a siti di Ceva Logistics

zienda. L’Energy Manager è la figura, introdotta per legge (legge

Italia Srl, si presta per analizzare la trasformazione a vantaggio

10/1991 per soggetti industriali che consumano più di 10.000 tep o

della sostenibilità, su un’installazione di un sistema di monitoraggio

1.000 nel caso degli altri settori), che si occupa di gestire tutto ciò che

IoT avanzato. Grazie al contributo del proprietario dei capannoni,

riguarda l’energia all’interno dell’azienda, verificando i consumi, otti-

Prologis, è nata la collaborazione con Enerqos, in risposta alla ne-

mizzandoli e promuovendo interventi mirati all’efficienza energetica

cessità del tenant degli spazi, di redigere la diagnosi energetica.

e all’uso di fonti rinnovabili. Tale figura è essenziale anche nel settore

Sono stati selezionati i siti più energivori, sei in totale, e sono state

logistico in quanto è responsabile della definizione e corretta attua-

avviate le attività.

58 LM OTTOBRE 2020


Il percorso di efficientamento si è svolto su sei centri logistici, attra-

«Questo nuovo modello di collaborazione è vantaggioso per tutti gli

verso 105 misuratori che hanno consentito il monitoraggio dei con-

attori coinvolti e aiuta Ceva Italia a fare la propria parte nel realizza-

sumi delle principali utenze, tra cui illuminazione, carica muletti, linee

re la strategia del Gruppo, ovvero essere carbon neutral entro il 2050»,

di imballaggio e smistamento, sistemi di raffrescamento, ausiliari,

afferma Christophe Boustouller, CEO di Ceva Logistics Italia. «Aven-

magazzini automatici e uffici.

do i dati a disposizione e le soluzioni a portata di mano, siamo in

I consumi energetici dei siti oggetto di monitoraggio sono relativi a:

grado di valutare i nostri progressi, ridurre il consumo complessivo

a) Power: 13.400 MWh/anno - 2 Mio€/anno, b) Gas: 507.500 Smc/

di energia e controllare meglio le emissioni di CO2 che la nostra at-

anno - 0,3 Mio€/anno. I dati sono stati raccolti in campo, inviati at-

tività crea. Come ho detto, l’intero gruppo CMA CGM è impegnato a

traverso 54 dispositivi di trasmissione ad un server in Cloud e, tra-

diventare carbon neutral entro il 2050 e il nostro lavoro in Italia –

mite accesso alla piattaforma online, visualizzati e scaricati. Il ser-

grazie a questa strategia - ci pone sulla buona strada per raggiunge-

vizio offerto da Enerqos, in questo caso specifico, non si è fermato

re questo obiettivo». «Oltre ad efficientare i capannoni, gli stessi

alla sola raccolta dei dati, ma ha fornito anche un’analisi degli stessi

acquistano maggior appetibilità sul mercato degli affittuari» aggiun-

per intercettare sprechi energetici e possibili migliorie nella gestione

ge Giacomo Gambaiani, Responsabile sostenibilità di Prologis. «Fa-

delle utenze monitorate. Tramite la piattaforma web sono stati con-

re efficienza è parte integrante del processo di evoluzione del mer-

figurati allarmi e report automatici, impostati ad hoc sulle esigenze

cato dei magazzini logistici». «La strategia di Prologis in questo

del cliente, per avvisare sia il team Enerqos sia i referenti Ceva di

momento» prosegue Rossana Pinato, Construction Manager Ope-

eventuali consumi anomali. Grazie alla reportistica, invece, è stata

rations di Prologis Nord Italia, che ha seguito la realizzazione dell’impianto di Somaglia «mira ad in-

garantita alla Direzione una visio-

vestire in qualità e prestazioni

ne complessiva sulla destinazione d’uso dei consumi dei vari siti. Enerqos si è occupata anche di monitorare settimanalmente la frequenza e la severità degli allarmi e di fornire eventuali sug-

Avendo a disposizione i dati sui centri di consumo e le analisi di benchmark È POSSIBILE INDIVIDUARE IL PERCORSO DI EFFICIENTAMENTO PIÙ OPPORTUNO che porti l’azienda a ridurre i consumi energetici e le conseguenti emissioni di CO2 in ambiente

quando queste significano sostenibilità ambientale ed efficienza energetica per il conduttore. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri clienti un valore aggiun-

gerimenti sulle possibili migliorie

to non solo in termini di qualità

nella gestione delle utenze per

dell’immobile e di property ma-

efficientare i processi energivori. Nel corso del 2019 è stato indivi-

nagement ma anche sotto il profilo della competitività».

duato un risparmio di oltre 1GWh, che ha evitato l’emissione in atmosfera di circa 200 tep. Alla fine delle analisi è stato possibile

I risultati di efficientamento attuati, nel caso della collaborazione tra

avere una visione chiara sulle modalità di consumo all’interno dei

Enerqos, Prologis e Ceva, si sono quindi mostrati da subito più che

magazzini e su quali fossero i principali centri da tenere sotto con-

soddisfacenti e in linea con i requisiti necessari per la competitività

trollo. Enerqos ha provveduto quindi a offrire al cliente in primis il

dell’azienda sul mercato, che richiede, oggi, maggiori garanzie a

relamping LED su una superficie di c.a. 250.000 mq di magazzini

seguito dell’aumento esponenziale del settore logistico.

mediante l’utilizzo di 6.000 lampade LED (sospensioni industriali + proiettori per esterni) passando da una potenza installata di 2.000

«Visti gli ultimi sviluppi della logistica e anche del boom del settore»

kW ad una di 650 kW, facendo ottenere al tenant un risparmio ener-

conclude Davide Fulgosi, Business Development Manager di Enerqos

getico annuale di c.a. 2.250.000 kWh e un totale di CO2 non emessa

«durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la transizione

pari a 1.200 tonnellate. A seguire è stato installato un impianto foto-

energetica dei magazzini e la produzione di energia da fonti rinno-

voltaico che potesse produrre fino a 1.350.000 kWh/anno sulle co-

vabili diventano essenziali. La maggior richiesta di energia elettrica

perture e allacciato direttamente all’impianto elettrico del capanno-

da parte dei tenant sarà prioritaria soprattutto quando, nel futuro più

ne, dimensionato in modo da ottimizzare l’autoconsumo (90% della

prossimo, cominceranno sempre più a circolare i van elettrici che

produzione) con un risparmio di energia elettrica pari a 1.200.000

avrà come effetto la diffusione dell’installazione di colonnine di rica-

kWh/anno e di c.a. 700 tonnellate di CO2.

rica elettrica».

OTTOBRE 2020 LM 59


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE Di CECILIA BIONDI

LA VOCE DELLE AZIENDE: l’impatto del Covid sulle scelte di sostenibilità Con una rosa di interviste video, realizzate fra giugno e luglio 2020, il direttivo di Sos Log ha voluto chiedere direttamente ad aziende di diversa natura – operatori logistici, interporti, associazioni, industrie... – quale sia stato l’impatto della situazione di pandemia sui processi. Non solo sull’effettivo svolgimento delle proprie attività, ma anche sui ragionamenti legati alla sostenibilità e sulle prospettive di determinate scelte. Fra le tante evidenze, emerge anche la volontà di apprendere spunti positivi pur da una situazione indubbiamente negativa, per farne punti di forza concreti da spendere nel prossimo futuro.

T

rascorsi i mesi più difficili dell’emergenza Covid-19, i

coinvolte nel business o nell’attività svolta, come è stato il caso degli

soci del direttivo di SOS-LOGistica hanno realizzato una

interporti rispetto alle aziende del territorio, o degli operatori ferro-

serie di interviste video, che potete rivedere integralmen-

viari rispetto agli altri utenti della medesima infrastruttura.

te nell’area riservata del sito (www.sos-logistica.org). Le

Come anche sintetizzato nella lettera di presentazione alle interviste

interviste sono state registrate durante i mesi immediatamente

stesse, il Covid in un certo senso ha posto le aziende di fronte a un

successivi al lockdown e raccontano le prime reazioni alla pandemia,

bivio “esistenziale”. Da una parte, la pandemia ha rappresentato un

con le azioni messe in campo, le strategie avviate nell’immediato e

evento improvviso e devastante e ha determinato effetti drammati-

la risposta alle straordinarie sollecitazioni della nuova situazione da

ci sulla vita e sulla quotidianità di ciascuno, con ricadute importanti

affrontare quotidianamente. Azioni che si possono riassumere in due concetti chiave: sicurezza, prima di tutto e per tutti gli operatori, e spirito di servizio nei confronti del cliente.

anche sull’economia e sul settore

Si può pensare che il Covid-19 abbia accelerato, reso evidenti e non più rinviabili sfide e DIFFICOLTÀ GIÀ PRESENTI NEL PERIODO PRE-PANDEMICO; sfide e difficoltà che ora si devono affrontare e risolvere con urgenza

Le aziende si sono impegnate

della logistica in particolare. Dall’altra parte, però, si può pensare che il Covid-19 abbia accelerato, reso evidenti e non più rinviabili sfide e difficoltà già presenti nel periodo pre-pandemi-

innanzitutto a proteggere i propri dipendenti e collaboratori, imple-

co; sfide e difficoltà che ora si devono affrontare e risolvere con ur-

mentando le soluzioni elencate dai vari DPCM, le modalità di smart

genza.

working e così via; nel contempo, hanno anche cercato di garantire il massimo livello di servizio possibile nei confronti dei clienti, pur nel

Insomma, se ripartenza deve essere, almeno che venga costruita su

rispetto di questi vincoli. Altro aspetto che emerge in generale da

pilastri più robusti, in grado di generare una difesa migliore di fronte

queste testimonianze è la volontà di allargare per quanto possibile

a rischi che ora più che mai si dimostrano essere imprevedibili.

il perimetro dei propri interventi, andando a coinvolgere non solo il

Dalla ricerca dell’efficienza di oggi, può nascere una significativa

proprio team di lavoro, ma anche la rosa delle realtà a diverso titolo

opportunità di cambiamento per il domani.

60 LM OTTOBRE 2020


L’IMPATTO DEL COVID-19 E LE PRIME REAZIONI

ferroviarie hanno continuato ad operare, anche durante il periodo dell’emergenza, garantendo continuità al servizio offerto, ma si

L’impatto negativo della pandemia sull’economia in generale non è

sono accollate tutti gli oneri dovuti alla risposta all’emergenza

certo una novità. «Secondo le rilevazioni di RFI, il traffico ferroviario

stessa. Non solo quelli dovuti all’acquisto di materiali di sicurezza

è diminuito in media del 30-35%, con punte del 90% nel settore

come mascherine o detergenti, ma anche i costi ben più sostan-

convenzionale che è quello più direttamente legato ai settori che

ziali dovuti ai cambiamenti organizzativi necessari, che dalle nostre

si sono sostanzialmente interrotti, come l’automotive o l’industria

stime pesano per circa venti milioni di euro. A questi si aggiunge

pesante» riferisce Giuseppe Rizzi, Segretario Generale Fercargo

fatturato mancato per circa centocinquanta milioni di euro, per la

e delle altre imprese aderenti al Forum Fercargo. «In compenso,

sola parte di trazione del cargo ferroviario, cifra che per l’intero

nei mesi del lockdown, l’intermodale è leggermente aumentato, in

cluster risulta ben più elevata». «Stiamo ancora subendo in pieno

prevalenza sulle tratte internazionali e per prodotti legati al food, al

l’onda lunga della pandemia» risponde Daniele Ciulli, Direttore

farmaceutico e al largo consumo in generale. Purtroppo, dopo

Generale, Interporto della Toscana Centrale. «Consideriamo ad

questa fase di leggera crescita, l’effetto a lungo termine del lockdown

esempio che l’Interporto della Toscana Centrale lavora a servizio

si sente tuttora, con una diminuzione ancora in corso che ci tiene

di un’area economica molto importante, prevalentemente votata

ancora molto lontani dai volumi pre-crisi. Dal canto loro, le aziende

all’export: oggi questo canale è ancora sostanzialmente fermo.

OTTOBRE 2020 LM 61


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

Ma, oltre che sulla logistica delle merci, io vedo un impatto molto

una combinazione casuale o provvisoria, bensì di soluzioni capaci

forte anche sulla logistica delle persone: tutti coloro che viaggia-

di dare risposte concrete ad esigenze diverse: sicurezza, sosteni-

vano in Europa anche solo per riunioni di poche ore - me compreso

bilità e anche congestione stradale. Il rischio è solo che l’infrastrut-

- hanno generalmente sospeso queste attività. Per questo ritengo

tura non sia pronta e questo solo un’ulteriore accelerazione potrà

che la situazione sia ancora molto fluida e non trovo facile preve-

renderlo assolutamente evidente – come è stato il caso dell’e-com-

dere in che modo ne riemergeremo. Fra le tendenze che mi sem-

merce, esploso in modo disordinato nei giorni della pandemia. Il

brano più probabili per il futuro, vedo le attività di reshoring: ripor-

sistema intermodale purtroppo non è ancora completo a livello

tare delle lavorazioni in Paesi più vicini le renderà più facilmente

europeo, e questo è un problema se la domanda degli operatori,

controllabili e dunque meno soggette a rischi. Ma per quanto ri-

come vedo già oggi, continuerà a crescere. Se oggi, per esempio,

guarda l’oggi, l’obiettivo principale è sostanzialmente sopravvivere».

io volessi inviare un treno di semirimorchi dall’Est Europa verso la Francia o la Spagna, non potrei ancora farlo, perché le gallerie non

Ricerca di sinergie a livello di rete e di sistema, messa in sicurezza

sono pronte. Ad oggi, l’Unione Europea non è ancora tanto unita,

e garanzia di continuità di servizio sono in generale le linee di con-

almeno dal punto di vista ferroviario».

dotta seguite dalle aziende dallo scoppio dell’emergenza. «Per una realtà di natura pubblica come l’Interporto di Padova, è stato prio-

GLI INVESTIMENTI IN SOSTENIBILITÀ

ritario salvaguardare la continuità del servizio: il nostro obiettivo era mantenere il terminal aperto e fruibile dagli operatori, nel rispet-

La pandemia ha modificato il corso degli investimenti in progetti

to delle misure di sicurezza. E questo ci ha consentito di dare

di sostenibilità? «A marzo 2020 l’Interporto di Padova ha ordinato

supporto costante a tutte quelle industrie che non si sono mai

una gru automatica da 4 milioni di euro. E non dimentichiamo

fermate» conferma Paolo Pandolfo, Real Estate and Logistic Di-

l’impianto solare da oltre 12 MW sui nostri tetti. Quindi direi di no»

rector dell’Interporto Padova. «Nel contempo questa situazione

risponde ancora Pandolfo.

straordinaria ha confermato la validità di alcune scelte compiute negli ultimi anni, con l’obiettivo di migliorare il servizio reso ai clien-

«Credo fermamente che la sostenibilità sia uno dei farmaci – ter-

ti, come ad esempio quelle legate all’automazione. Ad esempio, a

mine più che mai attuale - più idonei ed efficaci per farci resistere

gennaio abbiamo completato l’automazione di tutti i nostri gate

a queste tipologie di crisi» ribadisce Giuseppe Rizzi. «I nostri asso-

stradali, una soluzione che si è dimostrata estremamente utile in

ciati pertanto, che sono aziende sostenibili per natura, stanno

tempi di contagio, in quanto elimina l’interazione fra gli autisti e gli

portando avanti senza sosta gli investimenti programmati. Con

operatori del terminal. Lo stesso vale per il trasporto intermodale

soluzioni anche particolarmente interessanti, come i nuovi loco-

che, richiedendo un numero di persone nettamente inferiore rispet-

motori dotati di sistemi di recupero dell’energia in frenata. Ma sono

to al trasporto stradale, garantisce molta più sicurezza». Come riportato da Giuseppe Rizzi, «ai 60 macchinisti di un trasporto intermodale, corrispondono 800 autisti per l’equivalente trasporto

scelte che vengono da lontano.

Fra le tendenze che mi sembrano più probabili PER IL FUTURO, VEDO LE ATTIVITÀ DI RESHORING: riportare delle lavorazioni in Paesi più vicini le renderà più facilmente controllabili e dunque meno soggette a rischi

stradale».

Per esempio, i nostri associati sono stati i primi a dotare i macchinisti di iPad, per sostituire il fascicolo treno, risparmiando l’uso di tonnellate di carta. Insomma crediamo che la sostenibilità

sia un antidoto, o in altri termini una forma di allenamento: un or«La scelta di un’alternativa al tutto-gomma, naturalmente sulle di-

ganismo più allenato è anche più capace di resistere alle avversità.

stanze di un certo tipo, si è rivelata premiante, sicuramente dal

Per questo sì, continuiamo ad investire in nuovi mezzi e soluzioni,

punto di vista sanitario ma anche da quello economico» prosegue

nelle quali la digitalizzazione è il “mantra” di tutti i progetti».

Pandolfo «e lo sarà sempre di più anche dal punto di vista della

«Anche in questo momento di confusione, la sostenibilità e la ridu-

congestione, se consideriamo il carico sui nodi infrastrutturali come

zione dell’impatto ambientale della catena logistica continuano ad

strade e porti. Il messaggio arriva chiaro: non stiamo parlando di

essere per noi un riferimento fisso, una stella polare» conferma

62 LM OTTOBRE 2020


Ciulli. «E non solo per noi: continuiamo a incontrare aziende di

ma-pianeta. Abbiamo capito che siamo tutti interconnessi e che in

qualsiasi tipo, per le quali i progetti di sostenibilità, che in tempi

realtà non esistono veri confini».

normali sarebbero già in corso, sono solo rimandati di qualche

«Più che rischi, credo che ci siano delle occasioni che dovremmo

tempo ma non certo accantonati. Dal canto nostro, il principale

cercare di portare avanti, che se non colte possono diventare mi-

investimento riguarderebbe l’impianto di fornitura di carburante

nacce» aggiunge Pandolfi. «Per esempio in termini di qualità delle

LNG, che risulta a tutt’oggi bloccato non certo dal virus, quanto piuttosto da vincoli burocratici che riguardano questioni di confine fra comuni e province». Altro fronte di investimenti è quello

infrastrutture, non solo quelle

A gennaio abbiamo completato L’AUTOMAZIONE DI TUTTI I NOSTRI GATE STRADALI, una soluzione che si è dimostrata estremamente utile in tempi di contagio, in quanto elimina l’interazione fra gli autisti e gli operatori del terminal

ferroviarie o stradali, ma anche di fornitura energetica e di telecomunicazioni. Il salto di qualità passerà anche per la qualità delle infrastrutture».

che riguarda gli edifici, rallentato, in questo caso, da una ostacolo di tipo economico: «l’idea è quella

«Il rischio forte è quello di avere un’area di manovra troppo ristret-

di rivedere complessivamente la struttura dei magazzini, per ren-

ta. Siamo talmente concentrati su quello che capiterà domani che

derli più efficienti dal punto di vista energetico. Peccato che gli

non abbiamo spazio per poter immaginare quello che potrebbe

incentivi economici siano accessibili solo dai proprietari dei ma-

capitare tra cinque o dieci anni. Il problema è la mancanza di pro-

gazzini e non dai locatori. Chi fa il mestiere di sviluppare e costru-

spettiva» prosegue Ciulli. «Il cambiamento climatico costituisce

ire magazzini per affittarli all’industria o alla logistica, non ha dirit-

una minaccia enorme, ma visto che riguarda il futuro, la maggior

to agli ecobonus».

parte di noi non riesce a prenderlo in considerazione adeguatamente: si vive alla giornata. Questo invece sarebbe un elemento da

«Racchiuderei la nostra visione in tre parole: clima, salute e rispar-

tenere presente in tutto quello che facciamo, perché avrà un im-

mio energetico sono e dovranno essere i punti indispensabili per il

patto enorme sul futuro delle nostre aziende, dei nostri territori, e

rilancio» aggiunge Guido Nicolini, Presidente di Confetra e Am-

quindi dei nostri figli». E aggiunge anche l’ostacolo della burocrazia:

ministratore Delegato Logtainer. «E queste sono le nostre priorità,

«Altro elemento di rischio forte, che percepisco direttamente come

anche come azienda. Oltre al trasporto intermodale su cui spingia-

azienda a partecipazione pubblica, è una burocrazia tale da allun-

mo fin dalla nascita, stiamo anche rivedendo in modo importante

gare in modo drammatico i tempi dello sviluppo in generale. Qua-

l’ultimo miglio, con la sostituzione dei veicoli stradali con mezzi più

lunque sia l’opera o il progetto a cui ci dedichiamo, il rischio è che

ecologici. Unico neo, la sensazione che il mercato si dichiari atten-

lo sviluppo sia così lento da risultare inutile una volta completato,

to a queste esigenze, ma solo a parole; quando si trova di fronte a

perché le condizioni a contorno a quel punto saranno diverse. E

tariffe meno convenienti, la maggior parte delle aziende, anche

questo rischio riguarda tutte le nostre infrastrutture: i magazzini

strutturate o multinazionali, inevitabilmente predilige il trasporto

ma anche strade, ferrovie, porti. A causa di una burocrazia che

tradizionale anche se meno ecologico. La nostra impressione è che

rallenta tutti i nostri progetti, rischiamo di lavorare per un futuro

alle parole ancora non corrispondano delle scelte concrete da

che non esisterà mai, perché è già passato».

parte delle aziende». Dal canto suo Guido Nicolini aggiunge un’altra voce di rischio, che

QUALI RISCHI OLTRE L’ORIZZONTE?

riguarda la qualità del tessuto imprenditoriale italiano. «Come abbiamo visto, la logistica è stata inserita nelle attività essenziali

Quali altre minacce, considerato l’effetto dirompente e imprevisto

anche durante il periodo Covid. Il comparto logistica però è com-

della pandemia, potrebbero profilarsi all’orizzonte? «Abbiamo im-

posto in larga parte da aziende piccole e piccolissime. A mio avvi-

parato che siamo vulnerabili e questo sarebbe già tanto riuscire a

so bisognerebbe invece rafforzare questo tessuto, puntando su

non scordarcelo» afferma Ciulli. «Dovremmo pertanto cominciare

soggetti di portata nazionale, in grado di competere anche a livello

a ragionare in termini di programmazione e pianificazione, con una

internazionale con i corrispondenti soggetti che le altre nazioni

risk analysis a livello di sistema-paese o meglio ancora di siste-

invece riescono a mettere in campo, pensiamo solo a Germania o

OTTOBRE 2020 LM 63


Speciale

LOGISTICA SOSTENIBILE

Paesi Bassi. Di fronte a questo tipo di competitor dovremmo esse-

di fondamentale aiuto avere sistemi IT abbastanza all’avanguardia,

re in grado di rispondere rafforzando e ricapitalizzando le aziende

cosa che ci ha consentito di mettere in condizione di lavorare da

e concentrando le risorse in soggetti forti, di ampia portata. Le

casa tutti coloro che avevano mansioni adatte a questa modalità.

95mila imprese, di cui 90mila microimprese, operanti in Italia nel

Credo che questo sia uno dei maggiori insegnamenti che ci ha la-

settore logistica e trasporti, non possono essere capaci di affron-

sciato il Covid. E valuteremo anche in un domani la possibilità di

tare in autonomia le complessità del settore. Questo è il principale

andare avanti in questo modo, almeno per le situazioni che lo

rischio che io vedo all’orizzonte».

consentono».

«La pandemia ha messo in evidenza delle criticità che noi lamen-

Lo smart working ha avuto un impatto sostanziale su tantissimi

tiamo da diverso tempo» sottolinea ancora Giuseppe Rizzi. «Innan-

aspetti del nostro quotidiano, innanzitutto sulla nostra idea del tem-

zitutto eccesso di burocrazia. E, collegata a questa, una lacuna di

po dedicato al lavoro, ma anche sul senso di responsabilità indivi-

tipo tecnologico, il cosiddetto digital divide o digital gap. Per esem-

duale, che ne è uscito rafforzato: «Questa situazione ha trasformato

pio, nel nostro settore il problema si è visto nei processi di e-learning,

le nostre giornate, modificando i vecchi equilibri e costringendoci a

ancora non consentiti in forma completa per determinate certifi-

crearne di nuovi, ma soprattutto, ha avuto anche il merito di enfatiz-

cazioni. Mentre le scuole di ogni ordine e grado hanno trasformato

zare la serietà individuale» afferma Pellegrino Verruso, Presidente

le proprie lezioni in modalità on line superando enormi difficoltà,

del Consiglio di Gestione La Spezia Shunting Railways e Direttore

alcuni dei nostri macchinisti, che non potevano muoversi da casa, non hanno potuto completare on line i propri processi di aggiornamento professionale, di fatto trovandosi impossibilitati ad adempiere ai propri compiti. In

Generale Oceanogate. «Abbiamo

QUESTO EVENTO NON RALLENTERÀ I NOSTRI INVESTIMENTI in sostenibilità, bensì li confermerà, in quanto solo un approccio sostenibile potrà rafforzare la nostra resistenza di fronte ad avversità di diversa natura, principalmente quelle di origine naturale

qualunque situazione, finisce im-

visto che si può risolvere qualunque situazione anche attraverso una riunione video, quello che serve è solo la buona volontà di farlo. Altra cosa positiva che ho notato: la necessità di spegnere il microfono durante le riunioni, in

mancabilmente per saltare fuori una qualche legge, magari di

taluni casi ci ha anche allenato ad ascoltare di più le altre persone».

trenta-quarant’anni fa, che impedirà di concludere il processo in

Verruso torna anche sui rischi per il futuro e sull’importanza di por-

forma digitale. Legge magari scritta con le migliori intenzioni del

tare avanti, adesso più che mai, gli investimenti in progetti di soste-

caso, ma ormai inadatta ai tempi. E questo rende fragile qualunque

nibilità: «Si è presa consapevolezza che ci sono aspetti che non

sistema, non solo quello relativo al cargo ferroviario. Aggiungo

possiamo governare, ed è per questo che questo evento non rallen-

infine la frammentazione e moltiplicazione dei livelli di governo su

terà i nostri investimenti in sostenibilità, bensì li confermerà, in

determinate tematiche, per cui diventa impossibile prendere deci-

quanto solo un approccio sostenibile potrà rafforzare la nostra resi-

sioni rapidamente».

stenza di fronte ad avversità di diversa natura, principalmente quelle di origine naturale, fra le quali inserisco anche il Covid. Sono i rischi

GLI INSEGNAMENTI E LA VISIONE PER IL

climatici quelli che vedo più probabili nel futuro e contro i quali un

FUTURO

approccio sostenibile è l’unica vera difesa».

L’effetto rivoluzionario dello smart working è riconosciuto dalla

«Quella che è emersa con evidenza è la nostra vulnerabilità» riba-

generalità degli intervistati come una delle conseguenze più signi-

disce Milena Fico, General Manager TCR - Terminal Container

ficative e di ampia portata dovute alla pandemia. «Molti di noi

Ravenna «di fronte a qualcosa che si è rivelato più forte di noi,

erano scettici sulla possibilità di lavorare in remoto, ma quello che

anche nei Paesi più solidi economicamente: la natura. Questa la

è capitato praticamente ci ha aperto gli occhi: tanti hanno visto che

lezione fondamentale che ci è rimasta impressa, da cui la consa-

il lavoro poteva andare avanti ugualmente, anzi, a volte anche

pevolezza che d’ora in poi si debba agire con più attenzione verso

meglio di prima» risponde Guido Nicolini. «Nel nostro caso, è stato

valori che si sono rivelati fondamentali. A partire dalla conoscenza

64 LM OTTOBRE 2020


e dal rispetto dell’ambiente e della natura: solo così riusciremo

In queste pagine abbiamo riferito e sintetizzato solo alcune delle

davvero a mitigare tanti rischi potenziali che oggi magari non ci

opinioni raccolte; naturalmente l’invito è a visionare tutte le intervi-

sono ancora noti, ma ai quali forse stiamo per andare incontro. Non

ste, in quanto portatrici di una rosa di testimonianze, di natura e

possono essere soltanto il business o gli utili a guidare le politiche

caratteristiche diverse, che dimostrano la volontà diffusa, e proba-

aziendali e industriali; dobbiamo fare riferimento a valori fonda-

bilmente enfatizzata dall’emergenza stessa, di costruire aziende

mentali che sicuramente, sul lungo termine, ci ripagheranno degli

su basi più robuste di fronte a un’idea di rischio che allarga sempre

investimenti che dovremo mettere in atto da qui in avanti».

più la sua portata.

LE DOMANDE... TEMA 1 LA RISPOSTA ALL’EMERGENZA

Una volta “scoppiata” l’emergenza Covid-19 mi può dire quale ha pensato fosse la priorità fondamentale, per quanto riguarda le attività legate alla logistica e i trasporti di cui si occupa / di cui ha la responsabilità? Cosa, secondo lei, doveva essere fatto innanzitutto? E cosa, effettivamente, siete riusciti a fare? Quali azioni immediate sono state realmente attuate? Quali sono stati i criteri / le logiche fondamentali e prioritarie che hanno guidato le sue decisioni nell’affrontare i problemi posti dall’emergenza Covid-19?

In particolare, ritiene che gli investimenti della sua organizzazione in progetti di sostenibilità saranno sospesi, rallentati o potenziati? Può motivare la risposta? Se pensate di attuare / incrementare gli investimenti in sostenibilità può farmi un esempio concreto di quanto farete o state già facendo? E come pensate di rendicontare oggettivamente tali iniziative?

TEMA 5 I POSSIBILI RISCHI FUTURI

La pandemia Covid ci ha trovati sostanzialmente impreparati e ciò ha avuto conseguenze molto serie. Lei vede altre minacce che a suo avviso l’intero sistema, o il comparto economico a lei più vicino, dovrebbe prendere in considerazione?

TEMA 2 LE RELAZIONI

Nell’affrontare l’emergenza, su chi ha potuto fare affidamento per attuare le soluzioni ipotizzate? Può indicare gli “attori di sistema” con/sui quali ha agito? Più in dettaglio, quali sono state le leve ed i valori sui quali ha fatto forza per motivare il personale dipendente e/o i collaboratori e/o i partner in un momento così complesso, come la crisi Covid-19?

TEMA 3 GLI INSEGNAMENTI DEL COVID-19

Quali sono le principali lezioni che ritiene siano state messe in evidenza dall’emergenza? Cosa ha imparato e cosa sta imparando grazie al Covid-19? Quali apprendimenti ha reso possibile questa emergenza, tali da permettere al sistema e alle imprese di affrontare meglio future possibili crisi?

TEMA 4 LA SOSTENIBILITÀ

Quanto ritiene che – a seguito della pandemia COVID-19 – il tema della sostenibilità potrà avere rilievo nel determinare le scelte di investimento e operative per la vostra attività nel campo della logistica?

... E LE PERSONE RISPONDONO IN VIDEO: Gianclaudio Bassetti, Fondatore Ibilab Giorgio Berettini, Account Manager LC3 Daniele Ciulli, Direttore Generale Interporto della Toscana Centrale Milena Fico, General Manager TCR - Terminal Container Ravenna Giuseppe Galantuomo, Logistics Director Unilever Alejandro Javier Marijanac, Managing Director BLG Logistics Solutions Italia Guido Nicolini, presidente di Confetra e Amministratore Delegato Logtainer Paolo Pandolfo, Real Estate and Logistic Director Interporto Padova Giuseppe Rizzi, Segretario Generale Fercargo Marco Ronco, Managing Director Business & Supply Chain Develoment Italy Havi Marco Ruini, CEO Gruppo Bomi Guglielmo Davide Tassone, Managing Director Rhenus Logistics Pellegrino Verruso, Presidente del Consiglio di Gestione La Spezia Shunting Railways e Direttore Generale Oceanogate

OTTOBRE 2020 LM 65


chi del Garda – Lazise/VR

Centro Congressi Hotel Par


NOVITÀ E PROPOSTE DAGLI ESPERTI DI SETTORE

DOSSIER 2020

TECNOLOGIE

SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS ONIT OVERLOG PLANNET SEDAPTA

OTTOBRE 2020 LM 67


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS ONIT On.Plant/WMS: SOFTWARE PER LA GESTIONE DELL’INTRALOGISTICA

O

nit Group è una softwarehouse con

2. una migliore qualità del servizio verso il Cliente,

sede a Cesena attiva nel settore

3. un carico di lavoro bilanciato tra gli operatori,

dell’ICT dal 2001. Oggi, con oltre

supervisionando le risorse e operando in maggiore

150 dipendenti, è una realtà alta-

sicurezza. Il software è multi-lingua, multi-stabili-

mente specializzata nello sviluppo

mento, multi-piattaforma e ovviamente, multi-a-

di soluzioni software verticali per il comparto

zienda, ben adattandosi pertanto anche a realtà di

industriale e terziario, integrate nella suite appli-

medio-grandi aziende con stabilimenti produttivi o

cativa On.Plant: sono presenti infatti i moduli

filiali commerciali dislocati all’estero.

specifici per la gestione della produzione (MES), della logistica di magazzino (WMS), dell’automazione (WCS), dei trasporti (TMS) e la piattaforma

ONIT GROUP Contatto aziendale: Massimo Manfredi Via dell’Arrigoni 308 47521 Cesena FC Telefono 0547 313110 www.onit.it/industria onit@onit.it

68 LM OTTOBRE 2020

di IoT (iOTTO).

L’ECOSISTEMA MODULARE DEL WMS AL SERVIZIO DELLE AZIENDE Il software On.Plant/WMS consente la gestione informatizzata di tutti i flussi di movimentazio-

WMS di Onit è la soluzione software verticale per

ne delle Unità di Carico (UdC) dal momento dell’ar-

la gestione avanzata del magazzino come strumen-

rivo dai siti produttivi o dai fornitori al carico del

to per il controllo e l’ottimizzazione dell’intralo-

camion per l’uscita verso i clienti o il navettaggio

gistica, garantendo benefici lungo tre direttrici

verso un altro magazzino/stabilimento, passando

principali:

per tutte le fasi intermedie di movimentazione in-

1. una maggiore efficienza operativa,

terna e/o asservimento alle linee produttive.


Assieme alle funzionalità oramai classiche di un WMS, il software si arricchisce di tanti moduli e funzionalità innovative che concorrono a risolvere determinate esigenze, portando un maggior valore aggiunto al Cliente.

CERTIFICAZIONE CARICO

WMS di Onit è la soluzione software verticale per la gestione avanzata del magazzino come strumento per il controllo e l’ottimizzazione dell’intralogistica

Questo modulo permette di certificare le operazioni di caricamento delle merci sul camion in parten-

barcode o tag RFID, abilitando nel contempo Analyti-

con allineamento tra magazzino fisico e contabi-

za, raccogliendo e archiviando foto del carico diret-

cs per verificare l’efficienza della propria flotta e

le sull’ERP

tamente dal carrello propriamente allestito con

del layout di magazzino. Inoltre, la navigazione in

• Avere zero carta in magazzino, grazie ad un

device industriali: si rende così più trasparente il

3D permette un percorso guidato verso la destina-

flusso informativo automatico completamente

rapporto tra fornitori e clienti, migliorandone la

zione di prelievo o stoccaggio, particolarmente

paper-less che tiene sotto controllo tutti i proces-

qualità del servizio.

utile nell’inserimento di un nuovo carrellista in sta-

AUTOMAZIONE L’interfacciamento con sistemi automatici di stoccaggio (es. trasloelevatori, miniload, magazzini

bilimento.

I VANTAGGI PER CHI UTILIZZA ON. PLANT/WMS

si di magazzino • Migliorare la sicurezza all’interno del magazzino, dove spesso coesistono carrelli, operatori del picking e sistemi automatici • Disporre di un software espandibile attraverso

verticali), di movimentazione (es. AGV, LGV, rulliere,

Il software web-based On.Plant/WMS, consente di:

l’integrazione con i sistemi automatici presenti in

automotore, ecc.) o di processo (es. pallettizzatori,

• Aumentare la produttività degli operatori di ma-

magazzino: insomma, il WMS come un vero di-

robot antropomorfi, ecc.) permette al software WMS

gazzino grazie all’ottimizzazione dei percorsi e se

di poter interagire anche con l’automazione dei

attivato l’RTLS, alle funzionalità di Auto-ID

rettore d’orchestra logistico! In poche parole… affidati all’esperienza venten-

processi di magazzino permettendo in sol colpo di

• Ridurre l’incidenza degli errori, con migliore

nale di Onit Group nell’ambito di progetti informa-

ridurre ancor di più i costi operativi, migliorare il

soddisfazione e qualità del servizio percepita dal

tici per la logistica nelle aziende: ciò che ci riesce

livello di servizio e aumentare l’efficienza comples-

Cliente

meglio è aiutare il Cliente portando valore aggiunto

siva del magazzino.

SCHEDULATORE MISSIONI

• Bilanciare le attività di magazzino tra gli ope-

con le nostre soluzioni e competenze attraverso

ratori, grazie alla regia intelligente dello schedu-

l’efficienza dei processi, la qualità nei servizi e la

latore

sicurezza dei sistemi.

Sfruttando le informazioni disponibili dal software

• Tracciare tutte le operazioni di magazzino,

Per maggiori informazioni, vai sul nostro sito www.

WMS e dalle varie automazioni logistiche integrate

essenziale nel caso si debbano gestire eventuali

onit.it/industria/magazzino-wms-software-di-ge-

presenti in magazzino, lo schedulatore permette di

criticità

stione-magazzino, oppure contattaci telefonica-

organizzare le operazioni di magazzino alle risorse

• Tenere aggiornate in tempo reale le giacenze,

mente, siamo pronti ad aiutarti.

disponibili in maniera bilanciata e ottimizzata. Lo schedulatore è ancora più performante se la regia può gestire anche le informazioni di localizzazione dei carrelli provenienti dai sistemi RTLS presenti.

REAL TIME LOCATING SYSTEM (RTLS) Grazie alla tracciatura di tutti i percorsi effettuati dai carrelli, opportunatamente allestiti con la tecnologia RTLS, il software permette di gestire senza problemi la localizzazione dei carrelli per l’auto-identificazione dei pallet senza dover leggere alcun

OTTOBRE 2020 LM 69


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS OVERLOG

Overlog: tracciabilità, ottimizzazione dei flussi logistici di produzione e magazzino e controllo dell’efficienza

O OVERLOG Contatto aziendale: Andrea Gosgnach Via Nazionale 20/D 33042 Buttrio UD Telefono 0432683119 Fax 043268439 www.over-log.it marketing@over-log.it

70 LM OTTOBRE 2020

ttimizzazione dei processi, delle

tari, cartotecnica, farmaceutici, GDO, legno/

procedure e dei sistemi di magaz-

arredamento, meccanico, retail, tessile, gioielli,

zino e logistici, integrazione con

sanitario/ospedaliero, ecommerce ecc.), Overlog

altri sistemi gestionali e consu-

investe massivamente nei suoi prodotti per mi-

lenza logistica dei magazzini: è

gliorare e arricchire la sua offerta, estendendola

proprio di questo che si occupa Overlog srl, con

e integrandola costantemente con le nuove tec-

sede a Buttrio (UD).

nologie.

Lo staff Overlog è esperto nell’analisi, gestione

SLIM2k, prodotto di punta di Overlog, è la piatta-

di progetti “chiavi in mano” per magazzini, for-

forma software WMS (Warehouse Management

mazione del personale sia operativo che direzio-

System) per il controllo della movimentazione e lo

nale di magazzino e nel supporto alla gestione

stoccaggio dei materiali nel magazzino; si caratte-

di tutta la filiera di supply chain, per aziende di qualsiasi ambito e dimensione. Potendo contare su un parco installato e consolidato di oltre 90 magazzini e referenze importanti in diversi settori (abbigliamento, alimen-


rizza per l’elevata affidabilità e adattabilità alle specifiche esigenze dei clienti. È pensato per rispondere in modo semplice alle operatività di magazzino, è dotato di avanzati sistemi di gestione e monitoraggio dei processi e consente un costante controllo delle attività e ne supporta la loro pianificazione; essendo sviluppato in modo nativo con tecnologia web, risponde efficacemente alle esigenze di delocalizzazione produttiva e distributiva.

Overlog investe sempre nei suoi prodotti per migliorare e arricchire la sua offerta, estendendola e integrandola costantemente con le nuove tecnologie

PUNTI DI FORZA DI SLIM2K - cruscotto real-time di analisi dello stato dei - consente flessibilità di interfacciamento e completa integrabilità con i più diffusi ERP e gestionali; - garantisce flessibilità funzionale e dunque l’utilizzo in tutti i settori merceologici; - Multimagazzino: grazie alla piattaforma web-based nativa di SLIM2k con un unico server si

prelievi

del riconoscimento e tracciabilità della merce. Overlog, un tempo Satel Group Srl, è da sempre

- autonoma gestione delle query;

sensibile ed attenta alle esigenze di un mercato

- gestione degli accessi (un tipico utilizzo riguar-

ormai globalizzato ed una supply chain sempre

da la registrazione dei movimenti dei dipenden-

più articolata e si è specializzata nella progetta-

ti attraverso l’utilizzo di badge personali);

zione di soluzioni integrate di magazzino.

- monitoraggio di infrastruttura e server.

possono gestire più magazzini remoti;

Overlog risulta di supporto per le aziende di

- è multilingua, multiditta e multimagazzino;

Grazie alle tecnologie utilizzate ed a un efficace

qualsiasi settore in particolare per:

- utilizza un browser web per tutte le periferiche

sistema di configurazione del prodotto, viene

- analisi su magazzini esistenti e su progetti di

garantita la massima semplicità nell’integra-

nuovi magazzini, definendo il layout, l’organiz-

- gestisce in modo dinamico le ubicazioni e in

zione con le migliori tecnologie, sia tradiziona-

zazione, le procedure operative, le attrezzature

modo intelligente sia le movimentazioni che i

li che innovative. Questi strumenti aiutano a

mezzi;

migliorare la produttività dei flussi logistici e

(terminali palmari, PC, notebook, ecc.);

ed i supporti informatici; - analisi dei processi, della produttività con indi-

- schedula e ottimizza il picking;

garantiscono miglioramenti sostanziali in termi-

- stabilisce logiche e automatismi per le movi-

ni di velocità, sicurezza ed economicità nell’ese-

- analisi per l’introduzione e l’avviamento del

cuzione delle operazioni che richiedono elevata

WMS SLIM2k (dipartimentale per la gestione

mentazioni;

viduazione delle fasi critiche;

- ottimizza i percorsi di magazzino;

manualità. In particolare, Overlog integra le se-

- gestisce in modo dinamico gli inventari;

guenti tecnologie: voice, RFID, Pick to Light, PLC

- aggiornamento costante delle nuove release

e apparati di campo (verticali, automatici, bilan-

via internet. Oltre ai moduli più tipici di un WMS,

ce ecc). Inoltre, Overlog si propone come partner

- analisi e individuazione dei kpi da monitorare

SLIM2K presenta una serie di funzionalità in-

per accompagnare le Aziende nella scelta e

con obiettivo la riduzione dei costi e l’incremen-

tegrabili per il governo e il miglioramento dell’at-

fornitura delle migliori tecnologie barcode per la

tività nel magazzino, quali: - analisi statistiche

logistica (mobile computer, scanner, stampanti,

di movimentazione;

tablet).

- analisi statistiche di produttività; - analisi consultiva e previsionale sulle liste di

del magazzino); - diminuzione dei costi e miglioramento dei servizi in tutta la supply chain;

to dell’efficienza; - analisi statistiche con la realizzazione di cruscotti che sintetizzano le prestazioni di magazzino e forniscono analisi previsionali utili per

CONSULENZA OPERATIVA

dimensionare l’operatività di magazzino.

prelievo; - interrogazione grafica del magazzino su parametri definibili dall’utente; - simulazione dei tempi e delle risorse di evasione ordini;

Overlog è in grado di offrire un servizio di con-

La nostra “mission” è realizzare soluzioni sem-

sulenza mirato su tutti i processi che coinvolgo-

plici ed efficaci che rispondano a problemi

no la supply chain, ciò grazie all’esperienza

complessi, interpretando le idee del cliente e

maturata in oltre 20 anni di attività nel settore

soddisfacendo le sue esigenze in tempi brevi.

OTTOBRE 2020 LM 71


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS PLANNET Plannet: soluzioni software innovative per la gestione integrata della Supply Chain

A

iutiamo le aziende a migliorare le

in molteplici settori industriali, Compass10 è utiliz-

proprie performance in ottica indu-

zato con successo dalle aziende che lo hanno

stria 4.0, fornendo strumenti,

implementato e si compone dei seguenti moduli:

software e consulenza nella progettazione dell’innovazione organizza-

tiva e nel re-engineering dei processi di supply chain.

PCO – SIMULAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI TOTALI DELLA SUPPLY CHAIN

I principali benefici ottenuti dai nostri clienti sono: miglioramento del livello di servizio, ottimizzazio-

Con il modulo Plan Cost Optimiser, è possibile

ne dei costi complessivi della supply chain, ridu-

simulare, in maniera agile e in tempi rapidi, il pia-

zione delle scorte, aumento della produttività delle

no di produzione ottimizzato in termini di costo

risorse, diminuzione dei tempi di set-up degli im-

globale della Supply Chain, considerando in input

pianti, maggiore controllo dei processi produttivi,

la domanda di mercato, i vincoli (a capacità finita)

migliore circolazione delle informazioni verso gli

di disponibilità delle risorse del network ed i cost

attori esterni (come terzisti e fornitori) e riduzione

driver del contesto logistico-produttivo. L’estrema

degli sprechi.

velocità di calcolo garantita dai potenti algoritmi RAM-based offre la possibilità di costruire facil-

Compass10: strutturato con un approccio innova-

mente scenari “what-if”, sperimentare virtual-

tivo e realizzato utilizzando tecnologie all’avanguar-

mente le dinamiche e le incertezze delle variabili

dia, garantisce all’utente flessibilità operativa e

endogene ed esogene, e valutare i risultati attra-

rapidità di risposta. Inoltre, con la sua modularità,

verso analisi grafiche e cruscotti di indicatori di

scalabilità, interfaccia grafica intuitiva e rapidità di

prestazione.

elaborazione (grazie a tecnologie RAM based),

PLANNET Contatto aziendale: Angelo La Malfa Via Pier Carlo Cadoppi 4/6 42124 Reggio Emilia Telefono 0522 435959 Fax 0522 439960 www.plannet.it info@plannet.it

72 LM OTTOBRE 2020

Compass10 è uno strumento che supporta efficacemente le attività decisionali e strategiche, oltre alla gestione ottimale delle attività operative quotidiane. Compass10 si integra in modo semplice e completo con qualsiasi sistema gestionale (ERP). Oggi, con oltre 200 installazioni,


Compass10: strutturato con un approccio innovativo e realizzato utilizzando tecnologie all’avanguardia, garantisce all’utente flessibilità operativa e rapidità di risposta zione” delle informazioni tra l’azienda ed i propri Terzisti i quali possono vedere le richieste previste a programma e comunicare variazioni di date e stato di avanzamento.

PIANIFICAZIONE MPS DATAZIONE ORDINI (ATP E CTP) Il Piano Principale di Produzione (MPS), che viene elaborato con un approccio a capacità finita e con

La pianificazione sincronizzata di produ-

regole di ottimizzazione definisce le modalità con

SCHEDULAZIONE A CAPACITÀ FINITA

zione ed approvvigionamenti consente la data-

cui l’azienda risponderà alla domanda di mercato,

ED OTTIMIZZAZIONE DELLA

zione automatica degli ordini cliente in modali-

valutandone la fattibilità, al fine di individuare tem-

PRODUZIONE

tà CTP (Capable To Promise). Gli stock di

pestivamente le risorse (impianti, persone, attrez-

prodotti finiti e le disponibilità inventariali genera-

zature, materiali, ecc.) necessarie a garantire li-

Compass10 elabora il programma di produzione

te dai piani di produzione (a capacità finita) e dai

velli di servizio pianificati. Piano di lancio della

ottimizzato a partire dal portafoglio degli ordini

piani di acquisto, vengono assegnate alle singole

produzione, pianificazione dei trasferimenti tra

secondo un approccio “multivincolo” e “multirisor-

righe ordine con regole di priorità, permettendo di

magazzini (DRP), assetto impianti-manodopera,

sa” tenendo conto della capacità finita delle risor-

ottenere la data di consegna “fattibile” e monito-

fabbisogni materiali, componenti e attrezzature

se (impianti, manodopera, materiali, attrezzature

rarla nel tempo fino all’evasione dell’ordine.

sono alcune delle risposte che il pianificatore può

ed unità di stoccaggio), delle regole di ottimizza-

ottenere dal sistema.

zione del set-up, di tutti i vincoli specifici del pro-

PIANIFICAZIONE SINCRONIZZATA ACQUISTI-FORNITORI E CAPACITÀ PRODUTTIVA

cesso e dello stato di avanzamento. Il sistema genera sequenze produttive ottimizzate in fun-

MES - RACCOLTA DATI, MONITORAGGIO, AVANZAMENTO, TRACCIABILITÀ E ANALISI PERFORMANCES

zione delle caratteristiche di articoli e attrezzature (con lo scopo di ridurre i tempi complessivi

Compass10 gestisce la raccolta dei dati di produ-

Compass10 pianifica i materiali di acquisto in mo-

di set-up) ed ottimizza il livello di servizio attra-

zione con procedure configurabili web-based,

dalità sincrona al programma di produzione in

verso il rispetto delle date di consegna. Un avan-

attraverso un’infrastruttura basata su pannelli

funzione della reale capacità produttiva. I fornitori

zato sistema grafico interattivo consente di inter-

touch-screen, tablet, ecc., per il data entry manua-

sono gestiti con approcci tradizionali (ordini “spot”)

venire per modificare e forzare i piani proposti.

le dei dati e su connessioni agli impianti (SCADA, PLC, segnali digitali, ...) e a strumenti di misura,

oppure attraverso ordini quadro-piani-contratti rispetto ai quali vengono emesse le richieste di con-

INTEGRAZIONE TERZISTI

segna (call-off). Funzionalità avanzate permetto-

pesatura ed etichettatura in ottica Industry 4.0. I dati raccolti permettono di controllare avanza-

no di effettuare gestioni particolari phase-in/

Compass10 permette di condividere via WEB con

mento ordini, tracciabilità dei lotti, controlli di

phase-out, codici alternativi, pegging tra fabbisogni,

i Terzisti in maniera semplice le informazioni su

qualità (raccolta misure e monitoraggio variabili

sharing tra più fornitori e molte altre, a seconda

piani di produzione, date di consegna, ecc., gene-

di processo), interventi di manutenzione impianti,

delle caratteristiche del prodotto e del mercato in

rate in fase di schedulazione, con lo scopo di

ed effettuare analisi sui principali KPI dei proces-

cui opera ogni singola azienda.

aumentare l’efficacia e la velocità di “circola-

si produttivi (OEE, fermi, scarti, ecc.).

OTTOBRE 2020 LM 73


DOSSIER 2020 TECNOLOGIE

SOFTWARE PER IL SUPPLY CHAIN MANAGEMENT/WMS sedApta Soluzioni orchestrate per una Supply Chain evoluta

L

a Suite sedApta nasce dall’esperienza

catena di approvvigionamento ed esecuzione sia

industriale dei prodotti Atomos/Nicim

per S&OP che MOM, trasformando il concetto in

evoluta negli ultimi anni verso nuove

Sales&Operation Execution. Questo significa

piattaforme ed innovazioni tecnologiche.

connettere le attività di pianificazione (delle vendi-

Ora la Suite offre un portfolio di soluzio-

te e della fornitura) con la reale disponibilità di

ni integrate che supportano le aziende nel soddi-

fabbrica, permettendo alle aziende una maggiore

sfare esigenze di ottimizzazione, pianificazione ed

reattività a cambiamenti imprevisti.

esecuzione in tutte le funzioni della Supply Chain, massimizzando i risultati di business e la collaborazione tra le funzioni e gli stabilimenti. Con una serie di componenti orchestrati e capaci di lavorare insieme, sia fra di loro, sia con soluzioni softwa-

SEDAPTA Contatto aziendale: Simona Semeia Via Euguenia Ravasco 10 16129 Genova Telefono 0103070911 Fax 0103070900 www.sedapta.com/it/ simona.semeia@sedapta.com

74 LM OTTOBRE 2020

re di terze parti, la Suite sedApta è in grado di trasformare i processi di Sales&Operations Planning (S&OP) e di Manufacturing Operations Management (MOM) esistenti, permettendo un’evoluzione nella gestione della pianificazione e della produzione in tempo reale. Grazie alla modularità dei suoi componenti, la Suite sedApta è infatti in grado di coordinare l’interoperabilità e orchestrare persone che lavorano insieme per ottimizzare i processi lungo tutta la

sedApta sedApta è un gruppo internazionale nato dall’unione di alcune delle migliori aziende tecnologiche italiane ed estere con pluriennale esperienza nel Manufacturing IT e Supply Chain Management. Oltre 1000 clienti si affidano ai nostri prodotti e alle nostre soluzioni orchestrate nell’ambito Industry 4.0 ed applicate in svariati settori industriali. sedApta è presente in Italia, in Germania, in Francia, in Brasile.


L’approccio Demand-driven Manufacturing di sedApta consente di sincronizzare pianificazione, schedulazione ed esecuzione, per un vantaggio reale della produzione

UNA RETE DI PARTNER IN ITALIA E NEL MONDO L’ECOSISTEMA SEDAPTA La Suite sedApta per il S&OP supporta i processi tipici di pianificazione, dal Demand Management, per un’efficace previsione e analisi delle vendite in un ambiente collaborativo; all’Inventory Management (per controllare, pianificare ed ottimizzare i

sedApta crede profondamente che il successo di un progetto non dipenda solamente dall’utilizzo di una tecnologia, ma anche dal supporto tecnico ed organizzativo di una squadra competente. Per questo motivo, sedApta collabora con un network di Partner, in Italia e all’estero, che conducono i clienti verso la trasformazione digitale in base alle dimensioni, al verticale di riferimento e alla localizzazione sul mercato.

livelli di scorta, determinando un piano di reintegro a capacità infinita) e al Resource&Supply Planning

forma OSA (Orchestra–Supporta–Analizza), una

to su una metodologia innovativa.

(per la pianificazione della produzione a capacità

vera Control Tower collaborativa, capace di inte-

La creazione di flussi di lavoro in grado di coor-

finita) fino all’estensione della pianificazione inte-

grare diversi processi aziendali e sincronizzare le

dinare le persone a tutti i livelli dell’organizzazio-

grata ai fornitori e terzisti tramite un ambiente

persone, di essere altamente flessibile per gestire

ne, consentendo l’esecuzione di attività e procedu-

unico per la condivisione, il dibattito e la collabora-

facilmente le eccezioni, generando allarmi in real-ti-

re sui propri componenti oltre a quelli di terze

zione (Web Supply Engine) e alla gestione delle

me, dibattiti e dashboard che combinano informa-

parti (sistemi per la gestione del magazzino, della

priorità con i clienti ed evadibilità degli ordini ATP

zioni proveninenti da diversi dipartimenti (produ-

qualità, ERP aziendali, sistemi SCADA), superando

(Order Promising).

zione, qualità, manutenzione, logistica) o livelli

i limiti di collaborazione tra gruppi di lavoro diversi.

La Suite MOM è composta di tre moduli principali:

ISA-95 (livello 0 – 1 – 2 – 3). Un ambiente dove le

L’integrazione tra pianificazione e schedulazione

Factory Scheduling, per la schedulazione fine e

simulazioni possono essere preparate, lanciate e

permette di generare simulazioni di scenari cross-

ottimizzazione delle sequenze di produzione; Shop

analizzate valutando scenari alternativi, supportan-

plant e piani di produzione ottimizzati consideran-

Floor Monitor per il monitoraggio dell’avanzamen-

do rapidamente il processo decisionale in una lo-

do i vincoli necessari alla pianificazione e program-

to produzione e misurazione delle performance;

gica end-to-end.

mazione delle risorse a medio termine. Tecnologia

Smart Asset Management per la gestione della manutenzione preventiva e correttiva.

CONTROL TOWER COLLABORATIVA

DIGITAL TRANSFORMATION E CHANGE MANAGEMENT

e piattaforme moderne che risolvono problematiche legate all’aumento della complessità (supporto cross-plant e volatilità della domanda), alla

La combinazione dei moduli della Suite sedApta e

necessità di analizzare vari scenari e simulazioni,

Per aiutare i clienti nella trasformazione digitale,

della Suite OSA ha permesso a diversi clienti di

alla programmazione a breve termine, alla comple-

ciascun componente si completa con la piatta-

intraprendere un vero cambiamento digitale basa-

mentarità di ruoli e responsabilità tra pianificazione della produzione e programmazione di fabbrica. L’orchestrazione in tempo reale di macchine, software e persone per gestire un vero cambiamento dei processi aziendali. La creazione in tempo reale di KPI pertinenti, aggregati per diversi utenti e orizzonti temporali, fino alla gestione di una Manufacturing Intelligence multi-impianto e multi-dimensione affinchè le aziende prendano decisioni basate su dati concreti e “armonizzati” a tutti i livelli dell’organizzazione.

OTTOBRE 2020 LM 75


Management di MATTEO MEDAGLIA e RICCARDO ZANNONI - ACCENTURE

Economia circolare e logistica sostenibile

L’utilizzo di modelli di business circolari sarà uno dei principali vantaggi competitivi sui cui le aziende, incluse quelle di logistica, potranno far leva per differenziarsi e rispondere alle richieste sempre più stringenti dei consumatori verso scelte più sostenibili ECONOMIA CIRCOLARE: UNA NUOVA OPPORTUNITÀ DA COGLIERE

I

l modello lineare di consumo ha mostrato nell’ultimo decennio evidenti limiti in considerazione della riduzione della disponibilità di risorse naturali e dell’impatto ambientale generato. Passare da un sistema economico come

quello lineare ad una economia circolare, che punta ad essere più efficiente e sostenibile in termini di risorse impiegate, è diventata una necessità e allo stesso tempo un’opportunità per le aziende che sapranno intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione del loro modo di operare. In tal senso sono ormai numerosi gli studi che confermano le importanti ricadute positive che, anche sul piano economico-finanziario, posso derivare dall’adozione strutturale di un

76 LM OTTOBRE 2020


modello incentrato sull’economia circolare: si stima infatti ad esempio che l’impatto a livello sistemico potrebbe arrivare fino a 4,5 triliardi di dollari.1 In questa transizione socio-economico, le aziende retail e i produttori di beni di largo consumo, insieme ai loro partner logistici, potranno giocare un ruolo chiave nel condividere i benefici generati con i propri clienti che ogni giorno comprano i loro prodotti o visitano i loro punti vendita. Sebbene ad oggi, soltanto il 50% dei retailer europei ha pianificato ed implementato progetti per sviluppare forme di economia circolare2, nell’immediato futuro, questa percentuale è destinata ad aumentare sensibilmente, sotto la spinta da un lato degli stessi consumatori, sempre più attenti a scelte di acquisto consapevoli e a pri-

Figura 1. “How is Covid-19 changing the retail consumer?” Fonte: Accenture.

vilegiare marchi e prodotti sostenibili, dall’altro dalle regolamentazioni

è resi conto, ad esempio, di quale sia l’enorme quantità di imballaggi

nazionali ed internazionali sempre più stringenti.

utilizzati per le spedizioni dei propri ordini online o di come diversi or-

Secondo un recente studio condotto da Forbes3 infatti, l’88% del

dini, destinati allo stesso luogo di destinazione, vengano consegnati

campione di consumatori inglesi ed americani si aspetta che i “brand”

da corrieri diversi senza la minima possibilità di consolidamento degli

li aiutino a vivere e fare scelte in modo sempre più sostenibile. Più in

stessi su un’unica consegna. Questa accresciuta sensibilità verso temi

particolare, in Italia, ad oggi già il 48% dei consumatori affermano di

di sostenibilità è stata anche messa in evidenza da una recentissima

aver smesso di comprare prodotti con eccessivi materiali di imballag-

survey condotta da Accenture (fig.1) durante i mesi della pandemia,

gio, anche se al tempo stesso si dichiarano ancora contrari a pagare

che mostra in particolare come, anche al termine dell’emergenza, i

un “premium-price” per prodotti con performance più sostenibili. Per

consumatori siano propensi a mantenere questi nuovi comportamen-

quanto riguarda invece l’evoluzione delle diverse regolamentazioni, da

ti “virtuosi”.

quest’anno l’Unione Europea ha introdotto all’interno del proprio programma di Green Deal un capitolo specifico sulla “Circular Economy”4,

LOGISTICA SOSTENIBILE

che si configura come un vero e proprio piano d’azione che detta misure specifiche per rendere i prodotti e le attività produttive/distri-

Lo sviluppo di un business model circolare non può prescindere da

butive ad essi collegate realmente sostenibili concentrando gli sforzi

un concetto nuovo di logistica sostenibile, ripensata per superare il

a livello di sistema verso un modello sempre più circolare.

paradigma alla base dei tradizionali schemi di supply chain, attraverso

Coerentemente, le aziende, sia a livello europeo che a livello globale,

l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche e processi in grado di ridur-

hanno confermato tale tema come strategico, inserendo nelle proprie agende programmi di Corporate Social Responsability per il rilancio a lungo termine in ottica sostenibile e modificando i loro business model con logiche di circolarità. I bilanci di sostenibilità sono un primo fondamentale passo verso il cambiamento e la loro rapida diffusione testimonia la crescente centralità di queste tematiche per le aziende. Negli ultimi mesi, la situazione generata dalla pandemia Covid-19 ha enfatizzato ulteriormente l’interesse per i temi della sostenibilità e l’attenzione all’ambiente in generale. A causa delle misure di restrizione per prevenire i contagi e a seguito dei prolungati periodi di lockdown, i consumatori hanno avuto molto più tempo a disposizione per osservare e riflettere sugli effetti diretti e indiretti delle loro scelte e comportamenti di acquisto in termini di inquinamento e sprechi generati. Ci si

Figura 2. Circular business model framework Fonte: “The Circular Economy Handbook”.

OTTOBRE 2020 LM 77


Management

re l’impatto ambientale sull’intera filiera distributiva, senza pregiudicarne performance e livelli di servizio. L’obiettivo finale, dunque, deve essere quello di coniugare scelte di efficienza e produttività con azioni volte a limitare gli impatti ambien-

Un esempio di packaging offerto da Loop.

tali e sociali in tutte le principali aree della catena: dalla distribuzione primaria e secondaria, allo stoccaggio ed imballaggio delle merci, fino ai flussi di reserve logistics, sempre più fondamentali per logiche circolari. Se si considerano inoltre un contesto competitivo di mercato con clienti sono sempre più orientati a ricercare modelli di acquisto eco-sostenibili e al tempo stesso desiderosi di avere servizi rapidi, puntuali e personalizzati, ne consegue l’importanza di avere a disposizione una struttura logistica adeguata che armonizzi performance richieste con logiche di sostenibilità. Le aziende retail e i produttori di beni di largo consumo si trovano allora di fronte alla sfida di dover innovare i proprio modello di supply chain e sviluppare soluzioni per rendere la propria catena logistica più “green”.

Nuro - veicolo autonomo.

In quest’ottica Accenture ha sviluppato un approccio integrato che fa leva su cinque assi d’innovazione, di seguito rappresentati (Figura 2):

Un esempio interessante d’applicazione di materiali eco-sostenibili o

1. “Circular Supply Chain”: l’introduzione di fonti energetiche rinnova-

riutilizzabili per il packaging per la consegna finale al cliente è la solu-

bili e bio-materiali completamente riciclabili negli input di processo.

zione Loop, offerta da Terracycle, che integra i principi di “Resource

2. “Sharing Platform”: utilizzo di piattaforme condivise per aumentare

Recovery” e di “Product as a Service”. La soluzione elimina il packaging

la produttività ed efficienza andando a saturare i processi produttivi e

della delivery e dei prodotti, sostituendolo con contenitori progettati

distributivi.

per essere riutilizzati nel tempo. Più precisamente un cliente che de-

3. “Product as a Service”: offerta di prodotti come servizi, i quali ven-

cide di fare acquisti in uno dei retailer convenzionati con Loop, potrà

gono poi ritirati dal produttore e destinati ad altri clienti.

scegliere di ricevere la sua spedizione con “Loop Tote”, una custodia

4. “Product Use Extension”: prolungamento del ciclo di vita del prodot-

anch’essa riutilizzabile. Inoltre, i contenitori dei prodotti, una volta

to attraverso riparazioni, miglioramenti e rivendite in altri mercati.

esauriti, verranno recuperati attraverso un ritiro gratuito a domicilio

5. “Resource Recovery”: recupero e riutilizzo delle risorse utilizzate

per poi essere sanificati, riutilizzati e reimmessi nel ciclo distributivo.

durante la produzione o direttamente dai clienti una volta finito l’utiliz-

Ad oggi sono già diversi i retailer che hanno deciso di adottare solu-

zo del prodotto.

zioni in questo senso, tra questi alcuni dei leader di mercato mondia-

Molte aziende nel mercato stanno applicando alcuni di questi principi

li come Tesco, Carrefour e Kroger.

innovativi per rivoluzionare il modo di intendere la logistica. L’introdu-

Una seconda area d’intervento riguarda il ridisegno della last mile de-

zione di flotte di mezzi elettrici o a bio-carburanti, l’utilizzo di pratiche

livery in ottica “green”, attraverso l’adozione di modelli innovativi che

di backhauling per ottimizzare i viaggi di ritorno e lo sfruttamento

consentono di ridurre sensibilmente costi, tempi e impatti ambientali

dell’intermodalità tra trasporto su gomma e rotaia sono soluzioni

legati alla logistica di ultimo miglio. Diversi, infatti, sono i player in

comuni, già da tempo utilizzate per sviluppare una logistica più green.

ambito retail che stanno sperimentando già da tempo consegne me-

Allo stesso modo però in ottica prospettica le strategie più innovative

diante droni, veicoli elettrici ed autonomi e l’utilizzo di modelli predittivi

e significative per una radicale trasformazione dovranno necessaria-

per ottimizzare i mezzi e le consegne, con una significativa riduzione

mente concentrarsi sempre di più sullo sviluppo ed introduzione di

degli indici di inquinamento. Per esempio, Kroger e Walmart, hanno

imballi e materiali eco-sostenibili per la distribuzione, su progetti di

avviato lo scorso anno una partnership con Nuro, innovativa start-up

green last mile applicati a contesti di urban mobility e sull’adozione di

americana specializzata nel campo della robotica, per la consegna

piattaforme collaborative di crowdsourcing per la condivisione di ca-

last-mile a Houston (USA) con veicoli autonomi elettrici a zero emis-

pacità in eccesso.

sioni. Amazon, invece, con Prime Air sta ormai da tempo rivoluzionan-

78 LM OTTOBRE 2020


beneficiare al tempo stesso di maggiore flessibilità e produttività del proprio footprint distributivo. Ad oggi, nella logistica si possono distinguere tre principali applicazioni del concetto di crowdsourcing: il Drone Amazon Prime Air.

crowd-delivery (consegna al cliente finale), il crowd-shipping (movimentazione merci sulla lunga distanza) e il crowd-storage (esternalizzare capacità di stoccaggio e gestione merce). Un esempio di piattaforma di crowd-delivery è quello offerto da Postmates, nota azienda americana specializzata nel food delivery recentemente acquisita da Uber, che attraverso la sua piattaforma ha rivoluzionato il concetto di Urban Logistics: i clienti sono messi in contatto con i corrieri locali che possono consegnare qualsiasi cosa da qualsiasi negozio in pochi minuti. Nell’ambito del crowd-storage, un esempio è invece quello di Flexe, start-up Americana che opera nel “on-demand warehousing”, che offre una piattaforma che consente a chiunque abbia capacità di magazzino in eccesso di monetizzarla

I “Mobile Micro-Depot” di TNT.

do la consegna a casa tramite la sperimentazione dell’utilizzo di droni

affittando temporaneamente spazi e risorse.

CONCLUSIONI

per consegnare gli ordini cliente entro soli trenta minuti. Un’altra soluzione interessante per la gestione dell’ultimo miglio in

L’utilizzo di modelli di business circolari sarà uno dei principali vantag-

contesti urbani è quella dei “mobile micro-depot”, elaborazione inge-

gi competitivi sui cui le aziende potranno far leva per differenziarsi e

gneristica di un rimorchio di un camion, in fase di sperimentazione da

rispondere alle richieste sempre più stringenti dei consumatori verso

parte di alcuni operatori logistici mondiali come TNT. Ogni mattina i

scelte più sostenibili. In questo contesto, le logiche tradizionali di di-

mobile depot vengono posizionati in zone strategiche della città in

stribuzione e logistica dovranno essere ripensate per mantenere gli

base alle consegne previste per quel giorno per poter ottimizzare

alti standard di performance richiesti e coniugare al tempo stesso

l’intero processo. I corrieri si recano direttamente al micro-depot a ri-

logiche green di sostenibilità. Gli operatori logistici e distributivi do-

tirare i pacchi da consegnare con mezzi eco-sostenibili. Alla sera, il

vranno dunque collaborare in maniera ancora più stretta e strategica

micro-depot viene poi recuperato con al suo interno tutti i prodotti

con le aziende retail e di produzione di beni di largo consumo per riu-

resi dai clienti su cui attivare il processo di Reverse Logistics. Ideal-

scire a mettere in pratica le molteplici innovazioni derivanti da un

mente, queste soluzioni di “depositi viaggianti”, combinata con l’utiliz-

nuovo modello operativo basato sull’economia circolare.

zo di strutture “Micro-Hub” urbane condivise, potrebbero diventare a

È ormai certo il fatto che il nuovo paradigma della sostenibilità appli-

breve una soluzione per una logistica urbana sostenibile.

cato alla logistica non è più trascurabile. Dall’esperienza Accenture, nel breve periodo, sarà chiave quindi riuscire a ripensare ai processi

Infine, una terza strategia d’azione nell’ambito della logistica sosteni-

di integrazione e collaborazione tra le aziende retail e gli operatori lo-

bile riguarda l’adozione di modelli basati sull’utilizzo di piattaforme

gistici per integrare nuovi modelli distributivi e di fullfilment, cercando

collaborative di crowdsourcing per la condivisione di mezzi, capacità

di coniugare le nuove strategie con i vantaggi offerti dall’applicazione

e spazi di stoccaggio. Questo genere di applicazioni si basano su un

delle innovazioni tecnologiche.

modello di Sharing Platform dell’economia circolare che sfrutta le reti e le capacità distributive di operatori logistici e corrieri locali – professionisti e non – per la gestione di tutte le attività operative, dallo stoccaggio alla preparazione degli ordini fino alla consegna al cliente finale. Le aziende che decidono di adottare queste soluzioni collaborative, oltre alle ricadute positive sulla sostenibilità, possono

NOTE 1. Peter Lacy, Jessica Long, Wesley Spindler, 2020. The circular economy handbook 2. www.researchgate.net/publication/323618211_The_Circular_Economy_and_the_Leading_European_Retailers_A_Research_Note 3. www.forbes.com/sites/solitairetownsend/2018/11/21/consumers-want-you-tohelp-them-make-a-difference/#789c1e4e6954 4. https://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/new_circular_economy_ action_plan.pdf

OTTOBRE 2020 LM 79


Management di BEATRICE COLOMBO, ALBACHIARA BOFFELLI, PAOLO GAIARDELLI, STEFANO DOTTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO – Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione

Esempi virtuosi dal settore tessile e abbigliamento

Il successo derivante dall’adozione di modelli di business fondati sull’economia circolare dipende dalla capacità di realizzazione di prodotti in modo sostenibile da una comunicazione sapiente dell’impegno verso la società, che si concretizzano attraverso una supply chain circolare

L’

esaurimento delle risorse naturali, i livelli crescenti di

il modello economico nell’interesse del capitale naturale e dei bisogni

inquinamento e i cambiamenti climatici hanno messo in

di tutti gli esseri umani. Basata sull’idea per cui i prodotti giunti al

luce la necessità di una drastica rivisitazione delle nostre

termine del proprio ciclo di vita possano essere trasformati in nuovi

azioni e e dei nostri comportamenti, anche perché, stan-

beni, in modo tale da mantenere e recuperare, almeno in parte, il

do ai recenti studi promossi dall’organizzazione di ricerca interna-

valore derivante dalla loro produzione, l’economia circolare si fonda

zionale Global Footprint Network, per mantenere l’attuale sfrutta-

sul concetto di sistema di produzione a ciclo chiuso (closed-loop)

mento di risorse primarie bisognerebbe avere a disposizione ben 1,6

che si contrappone in maniera netta al tradizionale approccio linea-

pianeti Terra! Urge dunque trovare soluzioni efficaci ai problemi

re che, sin dalla prima Rivoluzione Industriale, ha caratterizzato il

ambientali e socio-economici che stanno affiorando. A tal riguardo,

contesto economico mondiale.

l’economia circolare (in Inglese circular economy) sta emergendo in qualità di paradigma dominante, in quanto permette di reinventare

80 LM OTTOBRE 2020

Tuttavia, perseguire una strategia circolare non è semplice, in quanto


la sua attuazione richiede una stretta e reale collaborazione tra tutti i

consapevoli delle grandi potenzialità economiche di questo paradigma

soggetti della supply chain coinvolti nel processo di erogazione-pro-

fondato sui principi di preservare e valorizzare il capitale naturale, ot-

duzione-fruizione di beni e/o servizi, ossia le aziende, i clienti, i gover-

timizzare il valore delle risorse e favorire l’efficacia dei sistemi produt-

ni e la società, così da rendere la catena efficace, reattiva ai cambia-

tivi (Ellen MacArthur Foundation, 2015).

menti e resiliente. Pertanto, il settore tessile-abbigliamento, uno tra i più inquinanti al

In termini più operativi, la letteratura scientifica ha evidenziato come

mondo, può trarre importanti benefici dall’adozione del modello eco-

l’economia circolare possa essere perseguita tramite vari approcci

nomico circolare, recuperando almeno parte di quei 500 miliardi di

caratterizzati dall’uso di specifiche pratiche riconducibili, come sug-

dollari di valore che, secondo uno studio del 2017 di Ellen MacArthur

gerito da diversi autori, al cosiddetto modello 3R. Tale schema, basa-

Foundation, vengono perduti ogni anno a causa di un sistema di

to su riduzione (Reduce), riutilizzo (Reuse) e riciclo (Recycling), è

produzione lineare e di catene di approvvigionamento globali, com-

stato affinato nel tempo con l’aggiunta di nuove strategie connesse a

plesse e frammentate, tanto disorganizzate e scoordinate da risultare

un uso più intelligente del prodotto e delle sue parti, a un allungamen-

totalmente incapaci di recuperare i prodotti giunti a fine vita o non più

to della relativa durata, piuttosto che a un migliore sfruttamento del

utilizzati.

materiale che li compongono. Azioni finalizzate a intensificare l’uso

In tale contesto, è importante espandere la conoscenza e la consape-

dei prodotti e dei loro componenti (Rethink), cambiarne la destinazio-

volezza di come un modello di economia circolare sia utile e vantag-

ne d’uso (Refuse), allungarne la durata riparandoli (Repair) o rinnovan-

gioso rispetto al tradizionale modello lineare, e di quali fattori possano

doli (Refurbish), utilizzando parti di prodotti scartati per ricreare nuovi

aiutare la sua implementazione.

prodotti con funzionalità identiche (Remanufacture), o completamente nuove (Repurpose), recuperando il materiale qualora non sia più

UNO SGUARDO APPROFONDITO ALL’ECONOMIA CIRCOLARE

utilizzabile in energia (Recover), costituiscono i nuovi fondamenti dell’economia circolare. Nonostante i concetti alla base dell’economia circolare possano

Negli ultimi anni, a causa della crescente attenzione circa il tema

sembrare intuitivi, il passaggio dal modello economico lineare a

della sostenibilità ambientale, l’idea di “economia circolare” ha acqui-

quello circolare non è affatto immediato, in quanto richiede una ra-

sito sempre più rilevanza. In particolare, secondo la definizione pro-

dicale trasformazione degli attuali schemi di produzione e consumo.

posta da Ellen MacArthur Foundation nel 2013, con economia circo-

Ad ogni modo, l’adozione del modello circolare porta con sé una

lare si intende “un sistema industriale ristorativo o rigenerativo per

serie di effetti positivi in ambito ambientale, sociale ed economico.

intenzione e design” che “sostituisce il concetto di fine vita con il ripri-

In definitiva, la piena consapevolezza di questo concetto e delle

stino” ponendo particolare attenzione sull’impiego di energie rinnova-

pratiche per perseguirlo è un requisito fondamentale per sfruttarne

bili, sulla riduzione di sostanze chimiche tossiche che ostacolano il

appieno il potenziale.

riutilizzo, e che mira all’eliminazione degli sprechi attraverso una progettazione migliore di materiali, prodotti e sistemi organizzativi. In

LA COLLABORAZIONE NELLA SUPPLY CHAIN

altre parole, si tratta di un sistema che mette in luce l’importanza del riutilizzo dei materiali giunti alla fine del proprio ciclo di vita in modo

Negli ultimi anni il tema dell’economia circolare ha progressivamente

da mantenerne e recuperarne il valore, riducendo al minimo gli sprechi.

attratto anche l’attenzione degli studiosi della supply chain, che hanno

Tale concetto fonda le sue radici in differenti scuole di pensiero e te-

evidenziato l’importanza dell’instaurare rapporti di collaborazione

orie che mettono in discussione l’attuale sistema economico che,

all’interno della filiera di fornitura e di vendita, per intraprendere un

come è ormai risaputo, sta mettendo a dura prova il nostro pianeta e

percorso che porti a una reale economia circolare. È, infatti, impensa-

ne sta ostacolando la sopravvivenza.

bile e infruttuoso che un’azienda possa implementare i modelli di

Peraltro, l’economia circolare sta emergendo come strategia econo-

economia circolare da sola. È proprio dalle relazioni a lungo termine,

mica piuttosto che come strategia puramente ambientale, tanto che

caratterizzate da mutua fiducia, condivisione degli obiettivi e delle

molti governi a livello mondiale stanno intraprendendo piani d’azione

informazioni chiave, coinvolgimento reciproco nei processi decisiona-

che promuovono lo sviluppo sostenibile dell’economia e della società,

li, che si ottiene un più elevato recupero del valore aggiunto e si imple-

OTTOBRE 2020 LM 81


Management

mentano con successo modelli di business innovativi.

no comune e nel tempo economicamente sostenibile per la salute e

La collaborazione nella supply chain (o supply network, per utilizzare

la conservazione dei mari, integrando in un’iniziativa internazionale

un termine più adatto a descrivere le odierne attività globali delle filie-

(Healthy Seas) aziende del mondo profit e no profit. Un progetto tal-

re) consiste in un processo di creazione di rapporti di partnership di

mente di successo che ha portato l’azienda a intraprendere a partire

lungo periodo, in cui i soggetti coinvolti, aventi obiettivi comuni, lavo-

dal 2015 l’ambizioso progetto Econyl® Qualified finalizzato a rendere

rano congiuntamente per ottenere vantaggi reciproci, superiori rispet-

la filiera di Econyl® ancora più virtuosa grazie all’apertura verso lle

to a quelli che raggiungerebbero individualmente. Agire verso una più

catene di fornitura poste a monte e la distribuzione. “Econyl® Qualified”

profonda condivisione delle informazioni (Information sharing), la

è infatti una qualifica che viene attribuita ai fornitori di Econyl® che si

congruenza degli obiettivi (Goal congruence), la sincronizzazione

distinguono per il rispetto di determinati requisiti ambientali, come

delle decisioni (Decision synchronisation), l’allineamento degli incen-

Ambiberica Nofir per la fornitura delle reti da pesca, Valcuvia P.T.C. per

tivi (Incentive alignment), la condivisione delle risorse (Resource sha-

le attività di finitura, Favretto Gross Hof per la produzione di tubetti e

ring), la collaborazione in modo comunicativo (Collaborative commu-

Fralog Arcese per il trasporto del prodotto (si veda la Figura 1).

nication) e l’unione degli sforzi volti alla creazione di conoscenza (Joint

Tuttavia, poiché Aquafil crede che abbracciare l’economia circolare

knowledge creation) sono alcuni esempi di come si possa ottenere

non significhi soltanto puntare alla collaborazione con i propri sta-

una maggiore cooperazione.

keholder per riciclare, ma anche ripensare e riprogettare insieme il prodotto adottando un’ottica più ampia e visionaria, sono numerosis-

ESEMPI DI ECONOMIA CIRCOLARE

sime e molto proficue le collaborazioni messe in pratica negli ultimi anni con i propri clienti come Tarkett, Prada, Gucci, Stella McCartney

Il settore tessile-abbigliamento è dopo quello dell’Oil & Gas quello che

e Napapijri, finalizzati alla creazione di una comune sensibilità sul tema

ogni anno produce più scarti e sprechi di materiali a livello globale.

della sostenibilità fin dalla fase di design e redesign di prodotto.

Forse proprio per questo motivo, esso rappresenta uno dei settori

Oltre a rappresentare un’opportunità per aziende consolidate come

industriali in cui si trova il maggior numero di esempi e applicazioni

Aquafil, l’economia circolare stimola l’ideazione di nuovi modelli di

dei principi dell’economia circolare con riferimento sia alle singole

business, come dimostrato dalle numerose startup fondate (e finan-

realtà aziendali sia alle loro filiere produttive e distributive.

ziate) negli ultimi anni. Naturalmente, in questo caso la strutturazione

È il caso per esempio di Aquafil, un’azienda italiana dall’esperienza

di una supply chain collaborativa appare ancor più fondamentale per

consolidata con sede ad Arco, in Trentino Alto Adige. Fondata nel 1965,

il successo. Si prenda come esempio il caso Orange Fiber, azienda

Aquafil è oggi un’importante realtà industriale dal respiro internazio-

italiana con sede a Catania. Fondata nel 2014 come startup innovati-

nale, leader mondiale nella produzione di filati in fibra sintetica per la

va, grazie alla forte attenzione alla sostenibilità, l’azienda siciliana si è

realizzazione di tessuti destinati all’abbigliamento e all’arredamento

rapidamente affermata, arrivando nel 2015 ad inaugurare, con l’aiuto

casa. Concordemente alla mission l’azienda trentina punta a “svolge-

dei fondi di Smart&Start di Invitalia, il primo impianto pilota per l’estra-

re un ruolo di primo piano nei nuovi modelli di sviluppo sostenibile per

zione della cellulosa da

garantire il futuro della crescita dell’azienda e delle generazioni future”.

agrumi e, poco dopo, a

Tale impegno nei confronti dell’ambiente, è chiaramente esplicitato

produrre e vendere veri

da Energy & Recycling, un’unità operativa istituita nel 2008, attraverso

e propri lotti di tessuti.

cui Aquafil sviluppa con i propri clienti e partner attività e progetti to-

Oggi Orange Fiber è il

talmente dedicati alla sostenibilità, coerentemente al pensiero del suo

primo e unico marchio

CEO e Presidente Giulio Bonazzi secondo cui “Il viaggio verso un’eco-

al mondo in grado di pro-

nomia circolare non si fa da soli. Ogni attore all’interno della filiera ha

durre un materiale bre-

un ruolo importante. Dai consumatori ai fornitori, il Gruppo Aquafil si

vettato creato partendo

impegna a migliorare insieme”. Ne è un esempio Econyl®, un sistema

dai sottoprodotti dell’in-

di rigenerazione per trasformare i rifiuti di nylon da reti da pesca,

dustria di trasformazio-

scarti di tessuti, moquette e plastica industriale in nylon di qualità, rigenerato e 100% rigenerabile, nato dalla volontà di attivare un cammi-

82 LM OTTOBRE 2020

Figura 1. Fornitori virtuosi di ECONYL® Fonte: Aquafil e la sostenibilità (2019).

ne degli agrumi, altamente problematici in


termini di smaltimento a causa delle ingenti quantità generate annual-

importante da valere il primo premio del Global Change Award 2017

mente (pari a circa 700.000 tonnellate per la sola Italia). Un’intuizione

e di ulteriori riconoscimenti quali il “Peta Fashion Innovation 2017” e

di business a dir poco geniale, fondata sullo spirito di iniziativa e sulla

il premio Unicredit “Innovative Made in Italy 2017”. Infine, è importan-

capacità di cogliere un’opportunità dove tutti vedevano unicamente

te sottolineare come Vegea ponga particolare attenzione alla propria

un ostacolo, che ha potuto realizzarsi anche perché l’azienda ha sa-

catena di approvvigionamento, attraverso collaborazioni con centri di

puto integrarsi a monte e valle della filiera, avviando collaborazioni

ricerca per supportare il progresso tecnologico verso materiali sempre

win-win con vecchi fornitori e nuovi partner finalizzate a sincronizzare

più sostenibili, con cantine e produttori del territorio italiano e noti

decisioni e attività di filiera. Ne è un esempio l’attivazione di una part-

brand dei settori moda, arredo e automotive per creare insieme nuo-

nership con Salvatore Ferragamo e con E. Marinella, marchi di moda

ve idee e soluzioni e sviluppare un nuovo concetto di made in Italy,

di alto livello, per la creazione di un’esclusiva capsule collection con

che integri l’eccellenza artigianale italica con i nuovi paradigmi dell’e-

capi femminili realizzati con il tessuto degli agrumi, dando così vita a

co-sostenibilità.

un nuovo modo di interpretare lo stile di vita in maniera etica e sostenibile, andando oltre lo status sociale.

Interessante anche il caso di MUD Jeans, azienda olandese fondata nel 2012 e successivamente certificata B Corp, il cui core business

Interessante è anche il caso di Vegea, azienda italiana con sede a

consiste nell’offerta di prodotti di abbigliamento realizzati in denim

Milano, anch’essa istituita recentemente (nel 2014) come startup in-

riciclato. In linea con la mission aziendale (“Abbiamo l’obiettivo di

novativa e che grazie al genio creativo del suo fondatore Gianpiero

cambiare il settore della moda, iniziando dal capo di abbigliamento

Tessitore, ha raggiunto la notorietà in breve tempo. In dettaglio, l’a-

più popolare di tutti: un paio di jeans”), l’azienda ha introdotto nel 2013

zienda meneghina è la prima e unica impresa ad avere brevettato una

l’innovativo modello di business “Lease a jeans”, che le consente di

tecnologia, Vegeatextile, per la produzione di tessuti tecnici a base

mantenere il controllo sulle fibre prodotte al fine di riutilizzarle o rici-

vegetale (bio-based), ricavati dal trattamento delle fibre e degli oli

clarle. In pratica, fin dalla progettazione del prodotto, MUD Jeans

della vinaccia, derivato naturale della produzione del vino, e che pos-

adotta un approccio circolare, utilizzando per esempio etichette stam-

sono essere impiegati per tutte le applicazioni dei settori moda e de-

pate invece che in pelle. La produzione dei capi viene realizzata utiliz-

sign. In particolare, con il progetto “Wineleather”, Vegea è la prima

zando esclusivamente cotone organico e certificato GOTS (Global

azienda in grado di realizzare una pelle vegetale al 100% senza impie-

Organic Textile Standard) e per il 40% filato riciclato. È inoltre facoltà

go di petroli e prodotti chimici inquinanti, un’innovazione talmente

del cliente decidere se acquistare il jeans o “noleggiarlo”, diventando parte della comunità MUD (Lease or Buy). Così i jeans indossati possono essere restituiti all’azienda (Use and return) e, se sono ormai consumati e non recuperabili, essere triturati, tagliati a pezzi così da riciclarli mescolandoli con cotone vergine (Recycle), ma se ancora buoni, essere opportunamente trattati per poi essere venduti come prodotti vintage (Upcycle). In tutto il processo circolare (Figura 3), MUD Jeans gestisce il rapporto con il cliente finale (vendita, affitto e recupero dei capi), mentre le attività di produzione e riciclo sono affidate a società esterne, attraverso delle vere e proprie partnership, che tengono conto non solo della base economica, tecnologica, qualitativa e tec-

Figura 2. Rappresentazione dell’idea di circolarità per Orange Fiber. Fonte: http://orangefiber.it/

nica, ma anche dei criteri di sostenibilità am-

OTTOBRE 2020 LM 83


Management

seconda, mentre alla tunisina Yousstex International è demandata la realizzazione dei jeans. Si tratta di fornitori, con cui MUD Jeans collabora fin dall’inizio della propria avventura e con cui si sono instaurati rapporti di fiducia reciproca e di collaborazione, senza i quali MUD Jeans non sarebbe riuscita a raggiungere i propri obiettivi e ad implementare il proprio innovativo modello di business. Si tratta di una logica che conosce molto bene anche WRÅD, startup innovativa nata nel 2015 dall’idea del co-fondatore Matteo Ward di sensibilizzare l’opinione pubblica circa i costi ambientali e sociali dell’essere fashion victim (Startupitalia, 2019). L’idea di business su Figura 3. La CE di MUD Jeans. Fonte: www.mudjeans.eu

cui ha puntato la startup italiana è quella di utilizzare la grafite, scarto di molte lavorazioni industriali, per tingere i tessuti, proprio come

bientale e sociale adottati, come affermato dal CEO e fondatore: “In

facevano gli antichi romani. Un’idea di economia circolare basata

MUD Jeans manteniamo un numero di fornitori ristretto e selezio-

quindi sul tramutare quello che per un settore è uno scarto in una

niamo solo fabbriche innovative nel loro modo di pensare la soste-

risorsa che aggiunga nuovo valore per un altro. E in questo caso la

nibilità”. Peraltro, fin dall’inizio della sua attività, MUD Jeans ha pro-

collaborazione all’interno della supply chain diventa fondamentale

gettato la propria supply chain scegliendo partner che si trovano

per raggiungere l’obiettivo, come traspare dalle parole di uno dei

nell’area mediterranea, per favorire la collaborazione, ma anche di-

fondatori: “In due anni e mezzo siamo riusciti a inventare una nuova

minuire gli impatti ambientali riducendo le distanze percorse e incre-

supply chain circolare capace di rimettere in gioco la grafite avanza-

mentare il controllo della sfera sociale.

ta dalle lavorazioni e utilizzarla per poter trattare e tingere tessuti”

Naturalmente, la supply chain dell’azienda si è evoluta nel tempo e

(Resource sharing) (Startupitalia, 2019). Ne consegue che per ogni

ad oggi ogni fase produttiva è affidata a un partner chiave, come le

prodotto realizzato WRÅD debba prima di tutto definire la giusta e

spagnole Recover e Tejidos Royo, rispettivamente responsabili del-

specifica supply chain, individuando i partner chiave con i quali in-

le fasi di riciclo e la filatura la prima e della produzione del tessuto la

staurare rapporti di lungo termine (Figura 4).

Figura 4. La supply chain circolare di WRÅD per la propria T-Shirt Graphi-Tee e per la propria felpa. Fonte: https://www.wradliving.com/

84 LM OTTOBRE 2020


CONCLUSIONI L’integrazione dei concetti dell’economia circolare nel proprio core business può generare esternalità positive sia per l’immagine sia per le opportunità di crescita di un’azienda, e ciò vale tanto per le aziende consolidate quanto per le startup. I casi proposti in questo articolo sottolineano però che il successo derivante dall’adozione di modelli di business fondati sull’economia circolare dipende dalla capacità di realizzazione di prodotti in modo sostenibile e da una comunicazione sapiente dell’impegno verso la società, che si concretizzano attraverso una supply chain circolare. Le difficoltà nell’ottenimento di una reale economia circolare, vengono infatti superate stabilendo un forte impegno tra i diversi attori coinvolti nel ciclo di vita dei prodotti e dei servizi offerti, in cui la collaborazione tra i diversi anelli della filiera aiuta a rafforzare e rendere vincente la strategia improntata sulla sostenibilità, a dimostrazione che la forza generata da una catena è di molto superiore alla somma di quelle dei singoli anelli che la compongono. L’allineamento degli obiettivi aziendali, la condivisione delle risorse, la creazione di una conoscenza condivisa, nonché lo sviluppo di relazioni di lungo termine basate sulla fiducia, dunque, risultano essere elementi strategici nella creazione del valore, ed è pertanto fondamentale che tutti i partner ne capiscano l’importanza e le implementino in modo proattivo. In definitiva, la collaborazione nella filiera emerge come il fattore chiave per promuovere miglioramenti sostenibili e una corretta sincronizzazione della supply chain contribuisce alla realizzazione di un modello realmente sostenibile ed efficiente.

BIBLIOGRAFIA Aquafil (2019). “Aquafil e la sostenibilità” https://www.Aquafil.com/ assets/uploads/RS19_Aquafil_ENG_web.pdf Aquafil “ECONYL StayClean” https://www.econyl.com/assets/uploads/Brochure_ESC_2018_LR_FINAL.pdf Ellen MacArthur Foundation (2013), “Towards the Circular Economy: Economic and Business Rationale for Accelerated Transition”. Ellen MacArthur Foundation, & McKinsey Center for Business and Environment. (2015). Growth within: a circular economy vision for a competitive Europe. Ellen MacArthur Foundation. Ellen MacArthur Foundation. (2017), “A new textiles economy: redesigning fashion’s future”. Global Footprint Network (2020), https://www.footprintnetwork.org/

IL SISTEMA GLAP DEL GRUPPO TORELLO DIVENTA BREVETTO Sviluppato a partire dal 2016 con continui investimenti in Ricerca & Sviluppo, il progetto GLAP, programma di innovazione e digitalizzazione orientato ad offrire a tutti gli stakeholder un servizio di supply chain management più efficiente, performante ed eco-sostenibile, ideato dal Gruppo Torello, è riconosciuto come brevetto. G.L.A.P. - Green Logistics Automation Platform è un brevetto di procedimento ideato dal Gruppo Torello, che abbraccia tutte le fasi logistiche del gruppo, con un unico scopo: ridurre le emissioni inquinanti e contenere gli sprechi. Fra le ragioni di questo percorso, la convinzione che sia necessario intervenire fin dall’inizio della supply chain, dal conferimento della commessa, disegnando una green supply chain che abbia una visione sistemica. Il Green Logistic Automation Platform infatti mette a sistema tutte le tecnologie, risorse e infrastrutture che Torello utilizza, le quali vengono collegate e coordinate andando ad intervenire direttamente sui processi di lavoro. Si basa sui principi cardine dell’industria 4.0 - automazione e interconnessione - e utilizza processi come IoT, analisi predittive, Real Time-Traceability che permettono la trasformazione in valore di dati e informazioni generate dalle tecnologie allo scopo di orientare le decisioni aziendali e di conseguenza aumentare l’efficienza. Gli stimoli a cercare strade alternative vengono spesso dalle stesse aziende che hanno cominciato ad essere sempre più attente ai risvolti pratici di un’attività che inevitabilmente ha ripercussioni sull’ambiente. I limiti sono evidenti anche dal punto di vista economico perché la logistica è parte integrante del mondo economico-produttivo. Conoscere sempre lo stato delle condizioni in cui si lavora, definire e attuare interventi, in real time, alimenta un circuito virtuoso che contrappone una logistica sostenibile alle soluzioni logistiche classiche, l’economia circolare all’economia lineare. Grazie a questo percorso virtuoso, l’azienda ha risparmiato 25.837.435 kg di CO2 (in rapporto ai mezzi su strada fino a dicembre 2019). Ma in questo approccio Torello ha inserito anche una particolare attenzione alle persone. Il brevetto GLAP infatti è l’occasione di un cambiamento culturale che coinvolge tutte le persone Torello, in tutte le aziende del Gruppo, dove ognuno, con il proprio profilo, contribuisce ad erogare servizi che meritano fiducia perché sono pensati ripartendo le risorse in modo efficiente e strategico.

OTTOBRE 2020 LM 85


Management PROF. DR. ALEXANDER TSIPOULANIDIS Professore di Supply Chain and Operations Management presso la Berlin School of Economics and Law (Hochschule für Wirtschaft und Recht Berlin), Dipartimento Business and Economics

Digital & lean, così la supply chain diventa più efficiente Come implementare processi eccellenti di creazione del valore, dalla produzione al consumatore? La riposta, secondo il prof. Alexander Tsipoulanidis, sta nell’adozione di soluzioni digitali e “lean” nella gestione della supply chain e delle operations. Partendo da un’approfondita conoscenza del modello SCOR, le nuove tecnologie di Industria 4.0 potranno impattare decisamente sui processi, aprendo orizzonti un tempo irraggiungibili

86 LM OTTOBRE 2020

Questo articolo è stato presentato alla settima conferenza sul Marketing Contemporaneo tenutasi ad Heraklion, Grecia, il 10-12 luglio 2019. È stato opportunamente adattato alle esigenze editoriali di Logistica Management, anche omettendo le numerose pagine di bibliografia, che comunque sono a disposizione dei lettori su richiesta. L’uso sistematico di termini in lingua inglese non ha potuto essere evitato, in quanto entrati nella terminologia corrente della supply chain e quindi non altrimenti comprensibili.


L

INTRODUZIONE

L’idea di base del supply chain management (SCM) è quella di appli-

e “Operations” sono una funzione o un sistema che tra-

care un approccio globale di sistema per gestire il flusso di informa-

sforma input (ad esempio materie prime e lavoro) in

zioni, materiali, e servizi, dai fornitori di materie prime al cliente fina-

output di valore maggiore (esempio: prodotti o servizi);

le, attraverso punti di stoccaggio e di trasformazione (come

in altre parole, la funzione delle operations è quella di

rappresentato in Figura 2).

accoppiare la domanda con la fornitura. In connessione diretta con ciò, l’American Marketing Association definisce il marketing come

GAP DI CONOSCENZA

quella attività, gruppo di regole e processi, al fine di creare, comu-

Diventa ovvio che la funzione “core” della gestione delle operations

nicare, fornire e scambiare offerte che abbiano valore per la clien-

è parte integrale della gestione della supply chain.

tela, i partner, e la società intera.

Nel testo Logistics and Supply Chain Management: Creating Value-adding Networks, a pag. 5, Martin Christopher osserva che, ri-

Questo significa che operations efficienti ed una impeccabile sup-

spetto all’espressione oggi più comunemente usata di “supply chain

ply chain sono gli abilitatori cruciali per conseguire gli obiettivi

management”, la definizione più corretta dovrebbe essere “demand

fondamentali del Marketing. Ne consegue che i processi di trasfor-

chain management”.

mazione. sono condotti in modo da aggiungere valore in modo

Allo stesso modo, la parola “chain” dovrebbe essere sostituita da

efficiente dal fornitore al cliente finale (Vedi Figura 1).

“network”, dato che ogni funzione viene svolta da una pluralità di soggetti. Quindi la definizione più corretta dovrebbe essere: “demand

INPUT Acciaio, Gomma, Colla… Pasta, Funghi, Formaggio… Paziente, Diagnosi, Raggi X Viaggiatori, Rotta, Carburante…

TRASFORMAZIONE UTILIZZO DEGLI INPUT, DI MACCHINE, DI FORZA LAVORO, PER LA CREAZIONE DI VALORE TRAMITE LA TRASFORMAZIONE

OTPUT

La questione risultante è come rendere più efficiente il percorso dal

Pneumatici

fornitore al cliente, come gestire la soddisfazione della domanda e

Pizza

quali soluzioni digitali adottare per avere processi eccellenti e quindi

Operazione chirurgica Crociera nei Caraibi

Figura 1: Modello Input-output di Operations Management (illustrazione dell’autore).

INPUT

network management”.

vantaggi competitivi. Secondo l’Associazione di Supply Chain Management ASCM (quella che tutti conosciamo come APICS), la gestione della supply chain e delle operations si occupa di tutti i processi e

TRASFORMAZIONE

OTPUT

Flusso delle materie prime - flusso dell’energia Flusso delle informazioni - flusso finanziario

MAG CEDI

CEDI

MAG

Produttori

Centri di distribuzione

PV

MAG MAG

Fornitori di materie prime

PV

Magazzini

PV Punti vendita

Clienti

Figura 2: Principi della Supply Chain.

OTTOBRE 2020 LM 87


Management

Plan

che potranno essere smart, quindi sempre

Plan

caratterizzati dalla loro forma fisica, ma anche

Plan

P SMD

P Source

R Fornitore del fornitore

Make

Deliver

Source

Make

Deliver

Source

Return

Fornitore interno o esterno

Make

Deliver

SMD R

Return

Return La vostra azienda

Cliente interno o esterno

Cliente del cliente

Figura 3. Modello SCOR semplificato.

forniti di sensori e magari attuatori, nonché, al fine di scambiarsi i dati con il mondo esterno, dotati di una terza caratteristica: la connettività. In ogni caso, durante la loro vita, genereranno dati, una miriade di dati. Ma, e questa è la novità, non solo li genereranno riguardo a loro stessi, ma anche ai comportamenti degli utenti e alle loro condizioni d’uso.

attività relative ai processi di Plan, Source, Make, Deliver e

Questa nuova conoscenza facilita il miglioramento del prodotto

Return. Il processo è anche rappresentato dal modello SCOR

stesso e della sua manutenzione, arrivando a predire possibili rottu-

(Supply Chain Operations Reference), come rappresentato

re e alla possibilità di progettare meglio la generazione seguente.

dalla figura 3.

In ogni caso, grazie al monitoraggio continuo, si potranno tenere a magazzino meno parti di ricambio e altresì pianificare meglio le at-

Nel testo già citato, a pag. 18, Martin Christopher aggiunge che “le

tività lavorative e di logistica.

aziende leader si sono convinte che la vera competizione non è tra

In essenza, tali prodotti smart supportano guadagni di efficienza da

le aziende, ma tra le relative supply chain”. Quindi il vero differenzia-

un punto di vista “lean”, il che porta a definire il concetto di Lean

tore è la loro efficienza. L’aspettativa che si è andata consolidando,

thinking, combinato con Industry 4.0.

è che la combinazione delle classiche teorie del lean thinking con quelle dell’Industria 4.0 possa contribuire ad un significativo incre-

Baur e Wee (2015) hanno definito Industry 4.0 come la prossima

mento dell’efficienza (che alcuni portano anche al 25%) e sarà inoltre

fase di digitalizzazione del settore manifatturiero, pilotato da quattro

di aiuto per costruire strategie di resilienza e mitigare i rischi.

fattori “disruptive”: crescita impressionante del volume di dati, della

Per riassumere, le supply chain e le operations devono affrontare

potenza di elaborazione e della connettività; emergere di capacità di

queste sfide globali, quindi devono essere efficienti, e allo stesso

analytics e business intelligence; nuove forme di interazione uomo

tempo agili e adattabili. Di conseguenza la trasformazione digitale

macchina quali touch screen e realtà aumentata; miglioramento nel

sarà un deciso abilitatore.

trasferimento di istruzioni digitali al mondo fisico, come robotizza-

Questo significa che la ricerca deve dare una risposta alle seguenti

zione avanzata e stampa 3D. Grazie alla quantità di dati a disposi-

domande:

zione, è più facile capire se un fornitore è adeguato oppure no: ne

1) Come le soluzioni digitali e “smart” supporteranno i classici pro-

deriva di conseguenza una maggior efficienza dei processi di sourcing

cessi di plan, source, make, deliver e return? 2) Perché e come SC e OP efficienti riusciranno a supportare gli

e di valutazione dei fornitore, anche ricorrendo ad ulteriori tecnologie quali la RPA (Robotic Process Automation).

obiettivi di marketing? 3) Che cosa implica tutto questo sulle necessarie skills manageriali e competenze gestionali?

Per quanto riguarda la seconda domanda, la figura 4 ne mostra i primi aspetti:

In sostanza, questo è lo scopo di questo articolo, redatto innanzitut-

Molti degli aspetti riassunti nella tabella sopra sono correlati alla di-

to con una poderosa rivisitazione della letteratura esistente, poi con

sponibilità di dati generati, immagazzinati e analizzati durante i vari

molteplici interviste ad esperti dell’industria e del mondo accademi-

processi. La Figura 4 rappresenta in modo dettagliato la tecnologia

co, oltre ad incontri sul campo. Infine, mediante tesi di ricerca di

digitale e le relative soluzioni che raramente saranno applicate ad un

dottorandi.

solo, per quanto importante, processo SCOR. Ad esempio, l’analisi dei big data potrebbe essere usata per per tutti i

SUPPLY CHAIN E OPERATIONS “DIGITAL & LEAN”

processi, l’additive manufacturing solo per source e make, i robot per

Esaminiamo innanzitutto la prima domanda partendo dai prodotti

la produzione e la logistica...

88 LM OTTOBRE 2020


PROCESSO SCOR

ESEMPIO DI TECNOLOGIE ABILITANTI

APPLICAZIONE Plan Plan

A sinistra: i classici processi SCOR

Plan

P SMD R Fornitore del fornitore

P Source

Make

Deliver

Source

Make

Deliver Source

Return

Fornitore interno o esterno

Make

Deliver

SMD R

Return

Return La vostra azienda

Cliente interno o esterno

A destra: esempi di tecnologie digital & lean applicate agli elementi SCOR e dunque di supply chain digitale

Cliente del cliente

Plan

In questa fase si pianificano i processi che aggiungono valore e quindi si prepara la supply chain, utilizzando anche i dati di vendita o di uso, questi ultimi anche nella progettazione della nuova generazione. Questa fase consente di ridurre l’incertezza e consente di pianificare i processi produttivi e logistici. Fonte dei dati fondamentale: dati di vendita o di uso

Dati dei POS, Big Data Analytics (BDA), Artificial Intelligence (AI), Digital Twins. Simulazioni CAD, Realtà aumentata e virtuale...

Source

I dati aiutano a stabilire la qualità, affidabilità e durabilità dei prodotti o dei componenti acquistati, il che conduce alla caratterizzazione del fornitore, che così può essere anche chiamato a miglioramenti o al limite essere sostituito. Da tutti i punti di vista, questo conduce ad un miglioramento dell’intero processo di Source. Fonte di dati fondamentale: dati di fornitura

RPA, Portali di collaborazione con i fornitori, Torri di controllo e di visibilità sul processo di fornitura, e- procurement, procurement 4.0, cataloghi elettronici…

Make

Durante i processi produttivi, si possono utilizzare identificatori embedded (es. RFID) per dare istruzioni circa i processi di produzione. Si possono anche creare prodotti con caratteristiche uniche, pilotare eventuali robot e influenzare i Sensori, robot, droni, additive processi a valle. Infine, si evitano difetti, perché il processo supporta il principio Poka Yoke. manufacturing/stampa 3D... Fonte di dati fondamentale:dati di produzione

Deliver

Il processo diventa più trasparente, quindi permette una riduzione dei rischi e l’effetto conosciuto come VUCA (vulnerability, uncertainty, complexity e ambiguity). Sorgente di dati fondamentale: dati logistici

Droni, veicoli a guida autonoma, AGV, Tracciabilità, Dati di transazioni nella SC

Return

In caso di prodotti restituiti perché difettosi, la diagnosi dei motivi di guasto si può fare più velocemente, e lo stesso vale per le riparazioni. Nel caso di ritorni di tipo commerciale, ad es. venduti tramite e-commerce, i motivi alla base possono essere usati per migliorarne la descrizione commerciale. Fonte dati fondamentale: Reclami o scarti

Big data analytics, Intelligenza artificiale, digital twin

Figura 4. Processo SCOR - Tecnologie di supporto.

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Management

Il tentativo è quello di creare un ambiente che collega le tecnologie digitali ai processi primari derivati dal modello SCOR. In aggiunta a quanto esposto nella figura 4, Ivanov et al (2018) hanno presentato un modello di digital SCOM, nel quale i classici elementi dello SCOR sono rappresentati come mostrato in figura 5. Come si vede, in questo ambiente sono integrati i componenti della supply chain sia fisica, che cyber. E questo si collega direttamente alla seconda delle domande iniziali: “Perché e come Supply Chain e gestione delle Operations

Figura 5: Lo schema della Digital SC&OM.

efficienti possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Marketing?.

soddisfare e comprendere con esattezza di che cosa un cliente abbia

Anche quando i prodotti viaggiano dal produttore al consumatore, vi

bisogno, le soluzioni digitali illustrate nelle figure 4 e 5 contribuiranno

sono altre attività supportate dall’elemento digitale che devono esse-

in modo sostanziale a generare un vantaggio competitivo decisivo.

re avviate. Fra queste vi sono: specifiche azioni promozionali; analisi delle performance della SC

LE COMPETENZE NECESSARIE PER UN “DIGITAL SUPPLY CHAIN LEADER”

e valutazione della sua resilienza;

Cerchiamo di rispondere allora alla terza domanda e cioè che cosa

- Analisi. Analisi dei dati descrittivi e diagnostici, ad esempio per

- Modellazione. Simulazione e ottimizzazione predittiva sia della

richiede tutto questo in termini di capacità e competenze manageriali. Per questo, innanzitutto si devono capire le implicazioni della tra-

produzione che della logistica; - Controllo: sia della produzione, che di tutto il resto, in tempo reale;

sformazione digitale. Occorre un approccio integrato e strutturato, che

- Apprendimento: Algoritmi adattivi utilizzati sia per il machine learning,

coinvolga la capacità nell’uso della tecnologia, ma al tempo stesso la

che per il deep learning e per la mitigazione continua dei rischi

leadership (Westerman et al., 2014). La domanda fondamentale non

della supply chain.

è tanto come gestire la trasformazione digitale in corso, ma anche quali set di competenze sono necessari per mantenere il successo

In ogni caso possiamo osservare che l’ambiente della SCOM digitale,

nel tempo.

che include la tecnologia per dei classici processi SCOR, rappresenta

La figura 6 descrive le quattro dimensioni che riflettono i quattro

nel complesso un driver importante per far emergere tutti i potenziali in termini di efficienza e agilità di una supply chain. L’uso di Big Data e AI permetterà di identificare i punti critici nei processi produttivi e logistici, di impostare un migliore uso delle risorse e soprattutto di reagire meglio ad eventi inaspettati. Questo significa che una supply chain digitale così impostata è quella che meglio risponde agli obiettivi di marketing; e che proprio per conseguirli pienamente, saranno necessari processi di SCM robusti, snelli e agili, in accordo con il classico modello SCOR, e che per

90 LM OTTOBRE 2020

‣ Visione di business ‣ Modello di business ‣ Pensiero strategico ‣ Generazione di vantaggio competitivo ‣ Pensiero critico e problem solving

‣ Pensiero analitico e Data analytics ‣ Comprensione della tecnologia e dell’interloquire tecnico ‣ Conoscenza delle tecnologie rilevanti (AI, VR, AR, ALM/3D...) ‣ Innovazione e creatività

La lingua del business

La lingua della tecnologia

La lingua dell’ambiente

La lingua dell’uomo

‣ I principi del modello SCOR ‣ I principi della supply chain e delle operations ‣ Pensiero snello ‣ Risk assessment ‣ Analisi della catena del valore

‣ Gestione del cambiamento ‣ Comunicazione effecace ‣ Comandare sugli altri ‣ Lavoro di squadra e collaborazione ‣ Sviluppo dei talenti ‣ Abilità interpersonali e capacità emozionali negoziazione e persuasione

Figura 6: Le quattro dimensioni della leadership digitale con particolare riferimento al SCM.


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linguaggi principali della leadership, chiamate BFTH (Business, Te-

dei click on line e da dispositivi mobili, e l’analisi dei “social” in combi-

chnological, Framework, Human Language). Di conseguenza le ca-

nazioni con le classiche strategie SCM del “postponement”. Quindi il

ratteristiche principali del tempo digitale possono essere raggrup-

linguaggio umano è in sintesi l’abilità di mettere urgenza, spiegando

pate nelle quattro categorie principali mostrate in figura 6.

e persuadendo, di condividere la visione e gestire il cambiamento, ma

Vediamo più in dettaglio.

anche di capire le paure e le preoccupazioni e vincere la resistenza.

Il linguaggio del business. È una metafora relativa all’abilità del leader di formare una visione e di creare una strategia d’urto, di formare

Il linguaggio dell’ambiente. È correlato alla conoscenza degli am-

modelli di business e di essere capace di usare i KPI e indirizzare, e

bienti fondamentali, in primis del classico modello SCOR.

ciò anche senza avere in precedenza tutti i dettagli necessari.

Un manager o leader di qualsiasi SCM, che non ne abbia piena com-

Come spesso viene detto: non viviamo in un mondo perfetto, non

prensione, è destinato al fallimento. Questo anche significa che

abbiamo tutti i dati, ma dobbiamo prendere decisioni .

debbono essere conosciute le caratteristiche di SC efficienti e re-

È comunque importante che ci sia una connessione solida tra la

sponsive, dato che il leader dovrà identificare soluzioni tecniche di-

strategia commerciale dell’azienda e la medesima nella supply chain,

gitali capaci di ridurre i costi senza ridurne le prestazioni di respon-

comunemente chiamata convergenza strategica (strategic fit). In altri

sività. Un’idea potrebbe essere quella di coniugare AI e postponement.

casi, il leader deve conoscere quali partner chiave, attività e risorse

Anche le teorie fondamentali del lean thinking, come l’eliminazione

sono necessarie per fornire il valore desiderato.

dei “7 scarti”, dovrebbero fare parte del DNA, e l’utilizzo dei Big Data

Per capire la value proposition, ci si debbono fare le domande quali:

potrebbe fare germinare idee sul come eliminarli. Ad es. utilizzando

quale valore forniamo al cliente? quale problema dei nostri clienti

stampa 3D per produrre un numero di parti di ricambio esattamente

stiamo aiutando a risolvere? quali categorie di prodotti e servizi stiamo

uguale al numero della domanda o la realtà aumentata e l’IoT per

offrendo a ciascun segmento di mercato?

diminuire i tempi necessari alla manutenzione.

Rispondere a queste domande utilizzando le tecnologie digitali po-

E questo anche per quanto riguarda la voce rischi, che possono

trebbe in effetti portare allo sviluppo di modelli di business completa-

essere meglio identificati tramite l’uso del digitale.

mente nuovi.

CONCLUSIONI E PROSPETTIVE Il linguaggio della tecnologia. È un’espressione che indica l’abilità del

In conclusione, questo articolo ha cercato di fornire una visione sul

manager di parlare con gli sviluppatori del software, con i data scien-

tema della supply chain digitale e sulla sua capacità di creare valo-

tist, insomma con tutti quelli “del mestiere”. Il leader deve essere ca-

re reale per l’azienda e per i suoi clienti, e ha cercato di rispondere

pace di capire la tecnologia, usarla, e da questo sviluppare nuove idee.

alle tre principali questioni che si pongono, che possiamo sintetiz-

Come illustrato in figura 4, il leader deve comprendere il modello SCOR

zare nella tabella che segue.

come fondamentale per la SC, ma anche essere capace di connettergli le tecnologie abilitanti. Deve inoltre essere capace di agire come manager delle relazioni di business, o meglio manager delle relazioni di SC. Viene anche sugge-

DOMANDE INIZIALI

RISPOSTE IN BREVE

Come le soluzioni digitali e “smart” supporteranno i classici processi di plan, source, make, deliver e return?

SCM efficienti, basate sui principi di un modello SCOR robusto, snello e agile, assicurano il soddisfacimento dei basilari processi di marketing, volti a creare, comunicare, fornire e scambiare offerte di beni e servizi che abbiano valore per i clienti, i partner e la società intera.

Perché e come SC e OP efficienti riusciranno a supportare gli obiettivi di marketing?

Soluzioni digitali in linea con il modello SCOR sono la base per supply chain fisiche e virtuali al fine di esplorarne il potenziale in termini di efficienza ed agilità.

Che cosa implica tutto questo sulle necessarie skills manageriali e competenze gestionali?

Le quattro dimensioni di leadership che ne derivano, possono essere sintetizzate come Business, Tecnologia, Ambiente e Linguaggio umano, in relazione al bisogno di una prospettiva globale.

rito di istituire il ruolo di “SCM business partner management” che dovrebbe avere il compito di fulcro nella configurazione dei processi e nei sistemi di pianificazione della SC, compresi quelli di S&OP /IBP. Il linguaggio umano. Deve essere riconosciuto come la competenza del leader di parlare con la forza lavoro, i colleghi, i superiori, i partner, tutti gli stakeholder. Deve essere capace di comunicare il bisogno delle implementazioni digitali richieste e della loro urgenza. Il leader del futuro potrebbe invero suggerire di usare l’AI per l’analisi

92 LM OTTOBRE 2020


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