Rimini
w w w. i n m a g a z i n e . i t
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00
Anno XI - N. 6 - DICEMBRE-GENNAIO 2011/2012
Giulia
Innocenzi Pensiero politico in azione
Coaching Allenatori per il successo Giacomo Morri Il guru del Real Estate Rinascita Sport Life I campioni a rotelle
1950 2010 SESSANTESIMO ANNIVERSARIO
0 541.78 5141
34 8.3 514 007
33 5.5 8 828 67
Sommario
22
30
10 22 30 36 40 45 49 52 54 61
Annotare
Brevi IN
Essere
Giulia Innocenzi
Formare
Coaching
Creare
Fuoriserie
Ammirare
Osservatorio astronomico
Consigliare
Giacomo Morri
Gustare
Il tè
Cucinare
Io scommetto che ci riesco
Abitare
Dimora di campagna
Progettare
Massimo Bilancioni
| EDITORIALE di Andrea Masotti |
64 68 70 72 74 76 78 80 82
Premiare
Rinascita Sport Life
Sostenere
Club Kiwanis
Riscoprire
Quartetto Agostino Di Duccio
Celebrare
I 90 anni di Riccione
Applaudire
Capodanno
Vincere
Premio Fellini 2011
Aiutare
Onlus Segno
Informare
Gruppo SGR
Festeggiare
Rolex Italia
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La politica vissuta come azione e passione: la giornalista Giulia Innocenzi apre questo Rimini IN raccontando la sua esperienza al fianco di Michele Santoro. Proseguiamo presentando il mestiere di coaching, con professionisti specializzati nell’affiancamento di manager, imprenditori, sportivi. La sartoria “Fuoriserie” è protagonista della rubrica sulla moda, mentre si parla di stelle con l’osservatorio astronomico “Copernico”. Il bocconiano Giacomo Morri, esperto di mercato immobiliare, ci riporta sulla terra, verso un viaggio che approda in cucina, alla scoperta del tè e dei corsi di economia domestica per uomini. La parte dedicata
all’architettura vede protagonista una casa a San Giovanni Marignano e l’architetto Massimo Bilancioni. Passiamo allo sport con i campioni di pattinaggio a rotelle della Rinascita Sport Life, mentre tra le associazioni di volontariato incontriamo il Club Kiwanis e la onlus Segno. La reunion del quartetto di chitarre “Agostino Di Duccio” ci porta nel mondo della cultura, che continua con il Premio Fellini e con le iniziative del Gruppo SGR. Feste ed eventi chiudono l’anno, con Riccione che celebra i suoi 90 anni e tanti appuntamenti lungo la riviera. Fino all’evento Rolex in viale Ceccarini, trasformato in un angolo magico avvolto dalla neve.
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Fotografi: Mario Flores, Foto Riccione, Riccardo Gallini, Studio Paritani
Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli
Chiuso per la stampa il 20/12/2011
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Annotare | Brevi IN
Con Sic al 105 Franca Fabbri: tre artiste, uno stesso nome
Santarcangelo di Romagna Curioso l’evento che a metà ottobre s’è tenuto alla celletta Zampeschi di Santarcangelo. Tre donne con lo stesso nome, Franca Fabbri, artiste ispirate da muse diverse, si sono incontrate portando ciascuna qualcosa della propria area di interesse: teatro, poesia, pittura. La prima, famosa soprano milanese più volte interprete di Violetta nella Traviata, ha calcato i più importanti teatri d’Italia, d’Europa e d’America. La seconda, poetessa e scrittrice di San Mauro Pascoli, e la terza, di Santarcangelo, critico e docente di storia dell’arte all’Accademia delle Belle Arti di Rimini. Le tre Franca Fabbri hanno così cancellato, divertendosi, l’errata attribuzione di ruoli e meriti attraverso questo incontro organizzato dall’associazione “Noi della Rocca” con la Biblioteca Baldini e patrocinato dal Comune di Santarcangelo. (M.C.M.)
Grande Successo per Italy Bike Hotels Miami - Esordio di successo per il Consorzio Italy Bike Hotels alla Gran Fondo Usa, la manifestazione ciclistica che si è conclusa il 20 novembre a Miami e che ha visto oltre 1400 partecipanti. Una vetrina del made in Italy non solo ciclistico, con 45 alberghi che aderiscono al Consorzio Italy Bike Hotels, partner dell’evento al suo esordio. Il Consorzio ha messo in palio decine di soggiorni presso le proprie strutture ricettive. L’avventura della Gran Fondo Usa si è conclusa con la vittoria della vacanza in Italia in un Bike Hotel da parte di Eduardo Chipoco.
10 | IN Magazine
Rimini - Solo qualche giorno prima del GP della Malesia arrivò una telefonata di Marco Simoncelli ad un suo amico, il comico Sergio Sgrilli: “Vorrei fare una grande festa per il mio venticinquesimo compleanno”. Poi, la fatale caduta in quella brutta curva di Sepang. Aldo Drudi, designer dei caschi dei campioni, ma prima di tutto grande amico di famiglia, trovò sul tavolo un foglio con le canzoni che Sic aveva già scelto per la festa prima di partire. Un paio di telefonate tra Paolo Simoncelli, Sergio e Aldo, e la conferma, una grande festa di compleanno per Marco allo Stadio 105 di Rimini, il 20 gennaio alle ore 21. L’organizzatore Ridens ha già confermato la presenza di Giuseppe Giacobazzi, Duilio Pizzocchi, Rocco Gigolò, Gio-
Stadium vanni Vernia, Giovanni Cacioppo, e si attendono le conferme di altri comici. Il manifesto per l’evento è stato realizzato da Drudi Performance, mentre i biglietti sono già disponibili, in prevendita online su TicketOne.it. Il ricavato della serata sarà devoluto alla “Fondazione Marco Simoncelli 58”.
Ph. Damiano Fiorentini
Sirena nuovo skipper di Luna Rimini - Max Sirena è il nuovo skipper di Luna Rossa. Lo ha comunicato lo scorso novembre il sindacato che fa capo a Patrizio Bertelli. Il 40 riminese sarà a capo del Team Luna Rossa Challenge 2013 sfidante della 34esima
Rossa
America’s Cup di vela, in programma tra due anni nella baia di San Francisco. Max, dopo aver conquistato con BMW Oracle la Coppa America nell’ultima edizione di Valencia, guiderà il gruppo che porta il marchio di Prada nella sfida agli americani. L’annuncio ufficiale è stato già dato ma il sindacato che corre con il guidone del Circolo della Vela Sicilia, si riserva di presentare il nuovo skipper in una conferenza stampa in programma nel mese di marzo. Cresciuto come velista nel Club Nautico di Rimini, Sirena ha già fatto parte del Team Luna Rossa nella Coppa America 2000 e 2003 in Nuova Zelanda e nella successiva edizione di Valencia nel biennio 2005-2007. Da prodiere di fiducia di Francesco De Angelis, ora sarà il suo sostituto: la ciliegina sulla torta di una grande carriera velistica. (A.M.)
Lista nozze - Oggettistica - Porcellane
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Baldinini conquista Parigi
Presepi in Vetrina Viserba - “La Rinascita, itinerario nel Natale” è il titolo dell’iniziativa che fino all’Epifania caratterizzerà la zona di Viserba e Viserbella. Le diverse realtà commerciali e associative, ma anche alcuni privati cittadini, hanno messo in mostra il proprio presepe illuminando così le strade e le piazze. Ogni vetrina un presepe, con un’ampia varietà di stili e ispirazioni: da quello di cioccolato, che caratterizza la vetrina di una nota pasticceria, a quello meccanico e un po’ naif creato in tanti anni da Mario Semprini, nonno dalle mani d’oro. “Abbiamo voluto creare hanno spiegato gli organizzatori - un percorso di luce che suggerisca una visione positiva del nostro futuro. Soprattutto come augurio per le tante attività commerciali e imprenditoriali di qualità di questa zona”. Il sei gennaio in piazza Pascoli si terrà la festa conclusiva, con l’arrivo della Befana che racconterà favole ai più piccoli.
Parigi - Baldinini, forte dei suoi cent’anni d’esperienza e delle sue cento boutique in tutto il mondo, conclude il 2011 aprendo il primo monobrand nel cuore di Parigi. Uno spazio di 200 mq su due piani al numero 350 nella storica rue Saint-Honoré, un progetto del flagship store basato su giochi di volumi e luci, in un mix di elementi e decori in stucco alternati a granito, vetro e metallo brunito. La scelta di accompagnare l’interior design ad arredamenti rigorosamente Made in Italy ribadisce con forza la creatività
di matrice italiana del prodotto e del brand. L’inaugurazione del monomarca parigino è solo il primo passo di una rinnovata strategia che prevede nuove inaugurazioni a Vienna e Budapest e, tra i progetti futuri, a Londra. “Vedere finalmente in questa importante capitale della moda la mia insegna è una grande emozione. Dopo aver festeggiato i 100 anni dell’azienda e aver superato i 100 monomarca, era il momento per dare un altro segnale forte”. Parola di Gimmi Baldinini, patron dell’azienda.
Arcangelo d’Oro a Liviana Conti Santarcangelo di Romagna L’Arcangelo d’Oro per l’anno 2011 a Liviana Conti, per i riconoscimenti che la nota stilista ha ottenuto a livello nazionale ed internazionale, legandoli inevitabilmente anche al nome della città. È quanto hanno deciso il sindaco Mauro Morri e la Giunta comunale che, come di consueto, hanno consegnato il prestigioso riconoscimento in occasione del tradizionale saluto di fine anno, il 17 dicembre nella sala consiliare “Maria Cristina Garattoni”, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni e dei dipendenti comunali. “Quest’anno - spiega il sindaco Morri - abbiamo voluto premiare il lavoro ed i molteplici successi di una donna che da oltre 35 anni opera nel settore della moda, scegliendo Santarcangelo per vivere e dove, a breve, trasferirà anche l’azienda”. La stilista, infatti, ha acquistato di recente una vecchia fabbrica in via Fosse Incrociate, che nel 2012 diventerà sede dell’azienda.
12 | IN Magazine
Le superfici del Benessere San Giovanni in Marignano - Continua il progetto di Oltremateria, brand del gruppo Ecomalta che condivide con il Centro della Ceramica la sede e gli obiettivi. Oltremateria è nato per essere un punto di riferimento per l’abitare ecosostenibile, dove la tecnologia si affianca alla continua ricerca di soluzioni innovative per creare ambienti eco-compatibili, migliorando la qualità della vita attuale e futura e salvaguardando l’ecosistema. “È importante che il materiale non sia soltanto bello ma che abbia anche un basso impatto ambientale”, dice Loris Casalboni, direttore generale di Oltremateria, azienda che distribuisce superfici su tutto il territorio
nazionale. “Tutti i prodotti distribuiti sono certificati e sono frutto del lavoro di uno staff con esperienza internazionale nella ricerca di prodotti sostenibili ed ecocompatibili, con caratteristiche tecniche che nessun’altra azienda propone sul mercato”. (F.Ri.)
maurizio polverelli
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La Matrioška del Gruppo La Feltrinelli all’ombra di Augusto Rimini - Nuovo punto vendita “La Feltrinelli”, inaugurato il 23 novembre. Carlo Feltrinelli ha fatto gli onori di casa, presentando 550 luminosi metri quadrati di storie e di idee, di libri di tutti i generi e temi, oltre ad un importante reparto di musica e home video, con poltrone e divani per sostare e “assaggiare” i libri in esposizione. Un assortimento vasto che spazia da letteratura e saggistica a illustrati e manualistica, classici del cinema, novità, cartoleria e oggettistica, giochi didattici e da tavolo e molto altro. Per i più piccoli è presente il reparto “Kidz - la Feltrinelli dei ragazzi”, realizzato in collaborazione con Reggio Children, e c’è anche uno spazio dedicato agli eventi. www.lafeltrinelli.it (M.C.M.)
Rimini - Un grande evento si è svolto il 4 dicembre scorso ed è stata la matrioška a guidarne lo svolgimento. Lo spazio espositivo della concessionaria Land Rover del Gruppo Vernocchi, infatti, si è presentato come una scatola cinese per presentare un nuovo Concept LabStore in cui moda, design, vintage, arredamento, musica, sapori, comunicazione, unicità, fantasia, scambio hanno trovato il loro posto. Sono questi gli ingredienti di Matrioška, che offre la possibilità di trovarsi di fronte a pezzi unici assistendo al processo di realizzazione
Vernocchi
di un oggetto d’arte inimitabile dalla grande produzione. Matrioška è, infatti, uno spazio di ricerca, un contenitore per artisti emergenti e creativi che producono oggetti unici realizzati a mano. Una piccola tradeshow dove gli artisti possano mostrare i loro prodotti e il processo di realizzazione, interagendo con avventori curiosi, potenziali compratori e con gli altri stylist in un’atmosfera distesa ed amichevole. L’evento, ospitato nei locali del Gruppo Vernocchi, è stato realizzato in collaborazione con L’associazione culturale “L’Equilibrista”.
Gaudenzi apre le vetrine all’eccellenza
Paliotti restaurati dai Commercialisti Riccione - Moda, cioccolato, automobili. Sono questi i tre elementi scelti dalla boutique Gaudenzi per coccolare il mondo femminile, con l’obiettivo di presentarsi alla clientela con brio e proposte originali. Francesca e Giovanna hanno scelto Majani, l’eccellenza della cioccolata che festeggia quest’anno i cent’anni del cremino Fiat. A questo proposito, per rivisitare la mitica auto, Gaudenzi presenta il mondo della moda attraverso il lunotto della 500 targata Gucci. (M.G.) Generazione Apple L’articolo “Generazione Apple” pubblicato a pag.32 del n° 5 di Rimini IN a firma di Lucia Rughi è in realtà opera di Alessandra Leardini. Ce ne scusiamo con le interessate.
14 | IN Magazine
Rimini - L’Ordine e la Fondazione dei dottori commercialisti di Rimini hanno concluso il programma 2011 dedicato all’arte e alla cultura consegnando il restauro di due paliotti dell’altar maggiore alla Chiesa di Sant’Agostino. Un paliotto in tela copriva il fronte dell’altare e la rimozione per consentirne il restauro ha fatto venire alla luce un altro paliotto in scagliola. Il primo, in seta gialla, ricamato con fili d’argento, impreziosito da una cornice lignea ottocentesca, è ora esposto nella sacrestia della chiesa. Il secondo, in scagliola colorata, di data settecentesca e di mirabile fattura, probabilmente na-
riminesi
scosto stabilmente da quello in stoffa, ora è visibile e si accorda con tutta la decorazione della chiesa e con gli altri paliotti d’altare, eseguiti con la medesima tecnica. (C.T.)
Cullati dal mare per il fatidico ‘Sì’
Rimini - Scegliere il Molo 22 Osteria sul Mare per trascorrere il giorno più importante significa dare ad ogni cerimonia la cornice più bella grazie ad un gruppo di professionisti della ristorazione. A rendere speciale il matrimonio al Molo 22 Osteria sul mare è l’atmosfera unica di un ricevimento servito in mezzo al mare, davanti allo spettacolo del tramonto sull’acqua, deliziando gli ospiti con proposte e raffinatezze culinarie in grado di esaltare i profumi e i colori della natura. Il ristorante, totalmente riservato, è a disposizione in esclusiva degli sposi.
Lo stile di Ma.Ni
Nuova Mercedes Classe ML da AutoPronti Santarcangelo di Romagna - Con un “porte aperte” dedicato, il 26 e 27 novembre AutoPronti ha presentato la nuova Classe M, il prestigioso SUV di casa Mercedes sul mercato dal 1997 (la seconda risale al 2005), l’ammiraglia dei fuoristrada di taglia grande. “Sulla Terza generazione di nuova Mercedes Classe M si riflette tutta l’esperienza accumulata in campo automobilistico in 125 anni di storia della casa di Stoccarda”, dice Domenico Pronti, presidente della concessionaria. La nuova classe M non ha rivali in materia di efficienza, sicurezza, agilità e design, con ridotti valori in termini di emissioni e consumi. L’intera gamma, utilizza in media il 25% in meno di carburante rispetto alle ver-
sioni precedenti, grazie anche alla nuova motorizzazione 250 Biturbo BlueTEC 4MATIC, in grado di percorrere fino a 1.500 chilometri con un pieno. www.autopronti.it
Letture in vetrina per Cittadinanza Rimini - Personalità locali in vetrina per letture solidali pro Cittadinanza Onlus. Si è aperta in centro storico a Rimini l’iniziativa delle letture solidali nelle vetrine dei commercianti del centro storico, associati a Downtown Rimini, a favore dell’associazione Cittadinanza Onlus. Gli amministratori si sono messi in vetrina per dedicarsi
Onlus
alle loro letture: tra questi anche il sindaco Gnassi, il presidente della Provincia Vitali e il Presidente di Confindustria Rimini Maurizio Focchi (nella foto). La tariffa oraria, fissata in 100 euro, viene devoluta a favore di Cittadinanza Onlus, associazione riminese che si occupa di salute mentale nei paesi a medio e basso reddito.
poesia, femminilità e romanticismo. Nella nuova boutique Ma.Ni., adiacente a Nicole in centro storico a Rimini, si ritrova il piacere di costruire uno stile non omologato, personale e ricercato. La titolare Nicoletta Mainardi, da anni nel campo dell’abbigliamento, prima come designer poi come consulente, propone marchi emergenti internazionali che si mescolano alle sue creazioni personali, disponibili in serie limitata. (L.R.)
16 | IN Magazine
Ph. Riccardo Gallini
Rimini - Dove la moda è leggerezza e
Tina & Mary boutique P.tta San Bernardino 3A/4 - Rimini - Tel.: 0541 783004 info@tinaemary.com
BRAMANTE EMANUEL UNGARO GIORGIO GRATI GUIDO LOMBARDI KARL LAGERFELD KENZO MARLY’S PIAZZA SEMPIONE RENATO BALESTRA SALVATORE FERRAGAMO VIOLANTI
PlayHall, col il volto di Barbara L’azzurra vision di San Marino San Marino - Francesca Michelotti, direttrice dei Musei di Stato, ha inaugurato a metà dicembre alla Galleria San Marino di Palazzo Arzilli la mostra “L’Azzurra Vision di San Marino”, una collettiva che raccoglie le opere di diversi maestri. Le tele di 29 affermati artisti sono qui raccolte per onorare la Repubblica di San Marino, celebrando da più punti di vista il monte Titano, scenografia di una storia antica. La mostra è aperta al pubblico fino all’8 gennaio, nei seguenti orari: 10,30 - 13,00; 15,00 - 19,00 (chiuso il 19, 24, 25, 26, 31 dicembre; 1 e 2 gennaio).
Riccione - Taglio del nastro del PlayHall Riccione, che ha aperto ufficialmente le porte alla città con una cena di gala inaugurale. Per l’occasione l’ingegner Andrea Vellani, responsabile esecutivo del progetto realizzato dalla ditta Monacelli di Gubbio, ha presentato l’opera edilizia inserita nel parco più importante della città, che ospiterà eventi sportivi indoor nazionali ed internazionali ma anche concerti, meeting, convention, spettacoli teatrali e di moda. PlayHall ha poi finalmente anche un volto. È
quello di Barbara Bencivenni, 19 anni, ex nuotatrice agonistica, che rappresenterà il nuovo Palazzo dello Sport di Riccione in tutta la campagna di comunicazione del 2012. Un’iniziativa creata in collaborazione con Moda Fashion Agency, che ha seguito tutta la campagna di comunicazione del complesso sportivo. Barbara ha confermato di possedere i requisiti e le qualità necessarie per rappresentare il volto della “ragazza della porta accanto”, in grado di impersonare le caratteristiche e il concept di PlayHall.
Calendario dell’esercito 2012
Ph. Videocam Visual Studio
Rimini - Il personale del settimo reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega” ha celebrato la festività della Madonna di Loreto, patrona di coloro che solcano i cieli e dei naviganti, alla presenza delle Autorità civili e militari di Rimini. Il Vescovo, S.E. Mons. Mariano De Nicolò, ha officiato la Santa Messa. Il Comandante colonnello Salvatore Annigliato ha poi illustrato il nuovo calendario dell’Esercito, presentato dal Comandante Militare Esercito “Emilia Romagna”, Generale di Divisione Antonio De Vita, il 6 dicembre scorso a Palazzo Grassi di Bologna. Il tema dell’opera - come sottolineato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Giuseppe Valotto - è rappresentato dal rapporto tra uomo e tecnologia, binomio che ha saputo rinnovarsi per far fronte a scenari sempre più complessi. Per questo nel Calendesercito 2012 viene dato spazio alle applicazioni tecnologiche, ponendo l’accento sul cuore digitale che le anima.
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San Marino Teatro, nuovi Appuntamenti San Marino - A febbraio e marzo 2012 tante serate da non perdere al Teatro Nuovo. Sabato 11 febbraio si terrà uno spettacolo che farà restare tutti con il naso all’insù: i fantastici Performers Volanti della Sonics nello spettacolo
Meraviglia. Il 16 febbraio sarà la volta di Antigone – ovvero una strategia del rito, portato in scena da Elena Bucci e Marco Sgrosso, mentre il 22 febbraio Gioele Dix dirige lo staff di Zelig e il duo Petra Magoni - Ferruccio Spinetti (Musicanuda) in Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Chiude la stagione del Nuovo, il 20 marzo, Paolo Bonacelli, con Il malato immaginario di Molière. Al Teatro Titano, il 1° marzo, termina la rassegna degli “assoli” con Andrea Scanzi, con uno spettacolo dal titolo “Gaber se fosse Gaber”. Allestita inoltre, nel Ridotto del Teatro, una mostra dedicata a Giorgio Gaber, in collaborazione con la stessa Fondazione. www.sanmarinoteatro.sm
Repubblica di San Marino, Dogana - Via III Settembre, 43 (100 mt. prima del Centro Atlante) - Tel./Fax 0549 908561
Fondazione Cassa di Risparmio per la cultura
Bellaria Igea Marina - Dopo l’ultimazione dei restauri alla chiesa S. Apollinare di Cattolica e il restauro in corso al Tempio Malatestiano, la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini rinnova il suo contributo nel campo della cultura, impegnandosi per dare valore alle realtà del territorio provinciale. La Fondazione ha infatti acquistato cinque quaderni autografi di Alfredo Panzini, donandoli all’Accademia Panziniana di Bellaria Igea Marina. I quaderni manoscritti, vergati a penna da Alfredo Panzini (1863-1939) al tempo della sua studiosa adolescenza, arricchiscono il voluminoso patrimonio cartaceo del letterato-scrittore presente all’Accademia. Nel frattempo il Consiglio Generale della Fondazione ha approvato all’unanimità il Documento programmatico previsionale per l’esercizio 2012, con l’obiettivo di continuare a contribuire in modo significativo allo sviluppo civile ed economico della comunità locale. La Fondazione destinerà all’attività di erogazione per il 2012, nei cinque settori rilevanti prescelti, risorse complessive pari a 2.900.000 euro. (C.T.)
Premio europeo per pianisti Riccione - Decima edizione del concorso nazionale di Esecuzione Musicale per solisti e musicisti da camera, indetto dall’Istituto Musicale di Riccione. Il concorso comprende anche la quinta edizione del Premio Europeo di esecuzione pianistica “Riviera di Rimini”. Il montepremi è di 10mila euro, oltre a 15 concerti. Le prove sono in programma dal 12 al 18 marzo 2012; il termine per l’iscrizione è fissato al 21 febbraio 2012. Info: 339 3048499 - www.imriccione.com
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Market In Town, successo per il Vintage Rimini - Gr a nde successo nel weekend pre-natalizio per Market in town, una delle iniziative più originali del cartellone del “Capodanno Più Lungo del Mondo” predisposto dal Comune di Rimini. In due giorni oltre 2700 visitatori hanno affollato il mercatino vintage, con dj set, allestito allo Spazio Zero di via Giovanni XXIII. Due giorni di incontri in una galleria di 300 metriquadri, per veri cultori dello stile retrò dagli anni ‘50 ad oggi. Tra oggetti, collezioni di abiti, accessori, bigiotteria ed elementi di design, curiosità e ricordi accompagnati dalla musica selezionata dai music designers Alclement dj e Davide Nicolò. Organizzato dall’associazione culturale
Crossover in collaborazione con Studio Zero, l’evento ha fatto incontrare collezionisti e giovani bohemien. Esaltante è inoltre stata la serata di chiusura di domenica 18 dicembre, che dopo le 21 si è trasferita all’interno della hall del Hotel DuoMo, progettato da Ron Arad. (D.N.)
Riconoscimento a Rino Rimini - Un riconoscimento per essersi distinto per le qualità umane e professionali, contribuendo allo sviluppo economico e sociale del territorio. Rino Mini, presidente della società La
Mini
Galvanina, ha ricevuto il 12 novembre dalla Provincia di Pesaro e Urbino il premio “Una Provincia di Apifarfalle”, giunto all’ottava edizione. I premiati sono stati scelti da un ristretto comitato che valuta le candidature provenienti da associazioni di categoria e sindacali, ordini professionali, enti locali, Camera di Commercio, associazioni e istituzioni. Una storia di successo quella di Mini: a Covignano l’agriturismo “Il Pomod’oro”, aperto dall’imprenditore nel 1994, ha inaugurato la stagione invernale con una nuova accoglientissima veranda. E intanto milioni di bottiglie di “Aqua Rimini”, l’etichetta ideata da La Galvanina per la distribuzione dell’acqua “made in Rimini” a New York, hanno già conquistato i locali di Manhattan. “Aqua Rimini” è nata grazie ad un accordo con Gregory Bryman, titolare della Phoenix Distrib Inc. (G.G.)
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Essere | Giulia Innocenzi
Pensiero politico in
Azione
testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani
Idee chiare, radicali, molto poco ‘politically correct’. Che la giornalista Giulia Innocenzi porta con sé ad Annozero e Servizio Pubblico al fianco di Michele Santoro. Guidando anche, con Avaaz, il popolo degli ‘indignati’ della rete.
Quando Berlusconi si è dimesso “io purtroppo non ero a Roma, sennò sarei andata dritta al Quirinale. Ero alla fiera di San Martino, a Santarcangelo, con le mie amiche. Per festeggiare ho offerto loro strozzapreti ai funghi e alla salsiccia”. Giulia Innocenzi è fatta così. Radicale convinta, anche se col partito di Pannella ha rotto da tempo. Una ragazza molto poco ‘politically correct’, che non la manda a dire ai politici, che siano di destra e di sinistra, “ma se sono del Pdl c’è più gusto. E pensare che in famiglia sono tutti berlusconiani”. Michele Santoro l’ha capito subito che Giulia faceva al caso suo, fin da quando
Servizio pubblico ha anche un altro primato: è la prima trasmissione pagata direttamente dal pubblico…
“È vero. Senza gli oltre 100mila spettatori che hanno versato 10
Ph. Gettyimages
ha invitato quella biondina con l’accento riminese ad Annozero, nel 2009. “Sono stata ospite alla trasmissione due volte. In quel momento conducevo un programma
su Redtv (la tivù di D’Alema, ndr). La seconda volta c’erano in studio Ghedini e Castelli: li ho attaccati in diretta, quanto li ho fatti arrabbiare…”. Due giorni dopo ecco la telefonata di Santoro, che la vuole accanto a sé per la nuova edizione di Annozero, su RaiDue. Un ‘matrimonio’ dell’etere che è proseguito anche con Servizio pubblico, dove la giovane riminese non solo conduce, insieme a Santoro, ma è anche una delle anime della grande comunità virtuale che si è creata intorno al programma, “il primo talk show politico in diretta su Facebook, oltre che in tivù e sul nostro sito. Siamo stati dei pionieri”.
24 | IN Magazine
Leader degli ‘indignati’ della rete Nata a Rimini il 13 febbraio 1984, diplomata al Serpieri, Giulia Innocenzi a 19 anni si trasferisce a Roma per studiare Scienze Politiche alla Luiss. È qui che entra in contatto con l’associazione ‘Luca Coscioni’ e con i Radicali. Nell’estate 2007 lavora al Parlamento europeo a Bruxelles, presso gli uffici di Pannella e Cappato. Nel dicembre 2008 debutta su Redtv, il canale tivù satellitare fondato da Massimo D’Alema. Nel settembre 2009 diventa la ‘spalla’ di Santoro in Annozero. Da novembre conduce con Santoro Servizio pubblico, ed è anche presidente dell’associazione nata per sostenere il programma. L’impegno politico della Innocenzi va avanti con Avaaz, il popolo degli ‘indignati’ della rete: una comunità virtuale che vanta quasi 11 milioni di membri, e che si batte con campagne e petizioni per l’ambiente e i diritti umani. La Innocenzi ne è la responsabile italiana da oltre un anno.
A fianco, Giulia Innocenzi assieme a Michele Santoro e Sandro Ruotolo.
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A fianco, Giulia in sella alla bici nel centro storico di Rimini.
a Roma in un appartamento con una mia amica, con cui condivido le spese. Mi sono sempre data da fare lavorando per mantenermi, sia a Rimini che a Roma”. Da ‘grande’ farà ancora la giornalista, o considera questa esperienza una fase della sua vita?
euro a testa per sostenere le spese della trasmissione, non ce l’avremmo mai fatta. Penso che abbiamo cambiato davvero modo di fare informazione: il programma è fatto dagli spettatori, attraverso internet, e il pubblico non è solo fruitore dei contenuti ma ne è anche il creatore, l’ispiratore. Il popolo della rete pone le domande, fa interventi: e noi gli diamo voce. E sono tanti a seguirci: abbiamo calcolato un’audience di 5 milioni di spettatori, di cui 2 milioni solo durante le due ore di diretta, al giovedì”. E lei intanto è diventata una delle giornaliste più conosciute della televisione italiana. Quanto le è cambiata la vita, con Santoro?
“Nella vita privata non è cambiata nulla. Certo, ora qualcuno mi
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riconosce per strada, mi ferma. I romani poi sono fantastici: Ah signori’, l’ho vista in tivù. Ma io sono rimasta la Giulia di sempre”.
“Ho iniziato ai tempi dell’università, con il giornale della Luiss e poi con Redtv. E mi piace farlo. Anche se il giornalismo italiano è troppo spesso accomodante, controllato, gestito dall’alto, dai poteri forti, considero questo lavoro lo strumento che mi permette di fare quello che più mi appassiona: dare voce a chi non ce l’ha, far emergere le ingiustizie”. Ecco, a differenza di Beatrice Bor-
Magari con qualche soldo in più sul
romeo e Margherita Granbassi, che
conto in banca.
l’hanno preceduta ad Annozero e
“Ho un normalissimo contratto giornalistico da praticante, con uno stipendio normalissimo. Vivo
si limitavano a leggere testi scritti per loro, lei commenta, interviene, intervista.
Meglio fottere che... In pochi mesi è diventato un piccolo caso editoriale. Meglio fottere (che essere comandati da questi), il romanzo di Giulia Innocenzi, è un impietoso affresco della politica italiana attraverso le storie di quattro ragazzi, ciascuno impegnato in un partito. Ma non sono solo i partiti a cui si ispira Giulia nel libro (Pd, Pdl, Lega e Movimento 5 stelle) a essere messi alla berlina: “Nel libro denuncio tutto il sistema della politica italiana”, racconta lei. Il libro ha avuto un ottimo riscontro, ma “al di là delle vendite e del successo, è stata un’esperienza esaltante girare l’Italia per parlare della politica con altri ragazzi come me, da Como fino a Catania. Ovunque ho trovato giovani che sono interessati alla cosa pubblica, e che sono come me delusi e arrabbiati dai partiti”.
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te nei Radicali. Come mai ha lasciato
ra dei talk-show politici. Non ero d’accordo, ma le mie critiche non sono state gradite. Ma io resto una ‘radicale’ dentro. Le idee dei Radicali le ho scoperte all’università, e le ho subito abbracciate. Mi sono resa conto però che i Radicali sono come tutti gli altri partiti. I nostri politici sono una casta, si sentono intoccabili, non accettano critiche, e soprattutto sono lontani dai problemi reali della gente”.
il partito?
Lei ha corso anche per diventare la
“La rottura c’è stata quando, alla vigilia delle elezioni regionali, mi sono opposta alla proposta del partito, che chiedeva la chiusu-
segretaria dei giovani del Pd, nel
“Non credo che Santoro mi abbia scelto per il mio aspetto fisico… Sicuramente con me in trasmissione quel ruolo è cambiato. Però Beatrice Borromeo, dopo Annozero, è cresciuta molto. Ho letto delle sue interviste molto belle. Invece la Granbassi non ha proseguito”. Prima di approdare in tivù lei ha lavorato anche a Bruxelles per Pannella. E ha avuto un ruolo importan-
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2008…
“Sì, ma sempre come radicale. E il mio primo approccio alla politica
l’ho avuto (facevo ancora il liceo) andando a una riunione di Alleanza nazionale. Mi è bastata una volta per capire che non faceva per me”. Scelga, senza pensarci troppo: il politico italiano che più ammira, e quello che invece proprio non digerisce.
“Il primo è facile: scelgo Matteo Renzi, che può diventare il leader del centro-sinistra, se glielo permetteranno. È uno che non deve niente a nessuno, parla in modo comprensibile e diretto alla gente. In negativo, direi tutto il Pdl: sembra che recitino ogni volta un copione già scritto. Se devo fare un
nome, l’ex ministro Gelmini: è la cantilena della propaganda pidiellina”. Ma in casa sua non erano berlusconiani?
“Assolutamente sì. Mio padre, quando gli ho detto che mi avevano offerto un posto da assistente parlamentare con i Radicali - poi rifiutato - non mi ha parlato per quattro mesi, anche perché lui sperava che io lavorassi nell’azienda di famiglia. Ancora adesso, anche se mi segue in tivù, non fa che ripetermi: Però tu stai dalla parte sbagliata…”.
Il politico preferito? Renzi Ci torna a casa sua, a Rimini, ogni tanto?
“Una volta al mese. Ora poi ho un nipotino, non me lo voglio perdere. E quando torno, faccio la vita di tante mie coetanee: l’aperitivo, la cena fuori, il cinema. Ho un gruppo di amiche molto solido: con alcune ci conosciamo dai banchi delle elementari, e ci ritroviamo appena torno a Rimini. Ma a Roma sto benissimo. E ogni volta che ho l’occasione viaggio fuori dall’Italia. Sono stati a studiare negli Stati Uniti, in Francia”. Non le è mai venuta voglia di trasferirsi all’estero, visto come vanno le cose in Italia?
“Abbiamo il paese più bello del mondo, per il patrimonio artistico, culturale, ma soprattutto per le persone. A lasciarlo non ci penso, resto qui con l’ambizione di poterlo migliorare”. IN
Io e Nicole Non potrebbero essere più distanti. Eppure Giulia Innocenzi e Nicole Minetti, l’ex igienista dentale coinvolta dagli scandali di Arcore, hanno molto in comune. Non solo perché entrambe riminesi e quasi coetanee (Giulia è più grande di un anno): tutte e due hanno una madre inglese, tutte e due hanno studiato danza per tanti anni, accarezzando il sogno di diventare ballerine. Non si conoscono personalmente, Giulia e Nicole, ma la Innocenzi dal suo blog sul Fatto quotidiano ha invitato la Minetti a dire la verità: “Cara Nicole, mi rivolgo a te perché con quelle lacrime agli occhi e quella vita rovinata, tu che hai paura che questo immenso scandalo e le indagini a tuo carico mettano in pericolo i tuoi sogni, hai ancora la possibilità di riscattarti. Puoi finalmente raccontare la verità, addossarti le tue eventuali responsabilità e parare così te stessa”.
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Formare | Coaching
Allenatori
per il
Successo
testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
Dagli Stati Uniti arriva la pratica del coaching esperienziale, con professionisti pronti ad affiancare manager, sportivi, neolaureati. Per valorizzare le risorse personali e sconfiggere il pessimismo.
Lo sportivo che ha bisogno di ritrovare la forma perduta. L’imprenditore sfiduciato che fatica a fare affari. Il manager troppo debole per guidare una squadra di lavoratori e il neolaureato che, dopo una serie di colloqui falliti, ha paura di rimettersi in gioco. C’è una strategia che dagli Stati Uniti sta prendendo piede anche in Italia, Rimini compresa, per aiutare casi come questi a uscire dal baratro e riprendere in mano la propria vita. Gli esperti lo chiamano “coaching”, termine che dal linguaggio sportivo (pensiamo al coach di una squadra o al personal trainer) si è esteso ad altri ambiti ad indicare una pratica di affiancamento, allenamento, consulenza o formazione in vista di un obiettivo preciso. Il formatore motivazionale più noto al mondo, Anthony Robbins, ha dimostrato anche in riviera, lo scorso settembre, tutte le potenzialità di una “forma mentis” basata sulla valorizzazione delle
risorse personali e la sconfitta del pessimismo. Attenzione però: coach non ci si può improvvisare. “Occorrono formazione teorica, capacità di ascolto, uno spiccato senso di osservazione ma anche una forte consapevolezza dei propri limiti caratteriali e psicologici così da mantenersi neutrali quando si vanno ad affrontare certe problematiche” spiega Marco Tanda, milanese di nascita ma riminese d’adozione, che dal 2003 svolge con Ioè (la società che nel 2005 ha portato a Rimini il Dalai Lama) la professione di coach per enti, aziende e privati. Innovativo il metodo utilizzato, come spiega lo stesso esperto nella sua ultima pubblicazione, “L’armonia dilata l’efficienza. La rivoluzione del coaching esperienziale”. “Le aziende sono abituate a chiamare un formatore o consulente per risolvere un problema specifico, ma se l’azienda non ha risolto alla radice alcuni problemi organizzativi, il coaching
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mirato rimane fine a se stesso”. Alle imprese turistiche si rivolge gran parte del lavoro di Mauro Santinato e della sua società Teamwork . “Le condizioni di mercato oggi sono tali che un’azienda o si evolve o si estingue”, afferma Santinato, che svolge questa professione da 25 anni, ben prima che scoppiasse la ‘moda’. Con una precisazione però: “Oggi il coaching non può fare a meno di esplorare tematiche che fino a qualche anno fa erano sconosciute, come il web, i social network e la brand reputation” aggiunge. “Gli effetti registra-
ti sulle imprese sono immediati, con livelli di crescita professionale e risultati economici incredibili”. Ai seminari rivolti agli albergatori che anche nel 2012 si terranno a Rimini su diversi temi (dall’arte della vendita alle “50 regole d’oro per affrontare con successo la stagione”) Teamwork affianca momenti di coaching esperienziale e corsi di formazione sulla cultura
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dell’accoglienza per catene alberghiere, istituti bancari e non solo. Tra i progetti in corso c’è quello con una clinica svizzera: 22 giornate di formazione a 450 dipendenti sull’accoglienza e la relazione con il paziente. A seguirlo è la psicologa e psicoterapeuta Alessandra Belluomini. “Il coaching - spiega - è un affiancamento sul campo, che parte da una base teorica per aiutare poi i lavoratori di una data
che la persona fa, è un supporto
che si applica a piccole difficoltà quotidiane” e non a terapie più complesse. Il miglioramento della performance si può ottenere anche con tecniche teatrali. È il metodo di Gianluca Reggiani, che parallelamente al lavoro di regista e interprete di spettacoli (è direttore del Mulino d’Amleto e presidente dell’associazione Banyan) si occu-
Migliorare le performance realtà a mettere in pratica quanto acquisito”. Il coaching si sta sviluppando pure nella relazione di aiuto individuale, anche se, fa chiarezza la dottoressa Belluomini, “non può sostituirsi alla psicoterapia, che viene praticata solo da chi ha un’adeguata formazione universitaria sul tema”. In altri termini, “il coaching aiuta a migliorare quello
pa di formazione sociale, educativa e aziendale, public speaking, soluzione dei conflitti e team building. Più che un formatore, però, preferisce definirsi un “possible maker” che “aiuta la persona a rivelare a se stessa le proprie potenzialità”. Il 18 e 19 febbraio terrà a Rimini per la società Manager Zen un corso di public speaking rivolto a imprendi-
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A fianco, Maria Grazia Sapigni e, sotto, Gianluca Reggiani. Nella pagina precedente Alessandra Belluomini e Marco Tanda. In apertura Mauro Santinato.
tori, responsabili marketing e comunicazione, consulenti, politici e, più in generale, a “tutti coloro che desiderano migliorare l’efficacia comunicativa in pubblico e tenere costante l’attenzione degli altri”. Tra le tecniche utilizzate, esercizi corporei, training di rilassamento, prove pratiche e improvvisazione teatrale per la gestione dell’imprevisto. “Molte cose insegnate nel
coaching - conclude - il teatro le mastica da una vita”. Dove c’è bisogno di affievolire gli attriti in azienda e rafforzare lo spirito di squadra intervengono anche i professionisti di Màgina, altra realtà riminese specializzata nella formazione esperienziale e nel team building, oltre che nel settore della comunicazione e degli eventi. Un’agenzia che lavora con clienti sia italiani che stranieri; tra i più noti Tetrapack per la quale, racconta Maria Grazia Sapigni , “sono stati messi in pratica diversi tipi di esercizi esperienziali”. Tra i più innovativi, una tecnica basata sul lavoro manuale ed il mondo del riuso, in collaborazione con la
sede riminese dell’Università di Bologna. Non un laboratorio di divertimento fine a se stesso ma una modalità “basata sulla creatività e la capacità di reinventare, utilissima nei processi di cambiamento, che riporta le persone in una situazione di spontaneità aiutandole a scoprire talenti e risorse fino a prima inesplorati”. Tutto parte dall’obiettivo richiesto dal cliente ma l’esercizio, a volte, può anche rivelarsi più produttivo di quanto si potesse immaginare. IN
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La formazione a Rimini Rimini capitale della formazione. Sulla scia del successo ottenuto con Anthony Robbins che lo scorso settembre ha portato a Rimini 4.500 persone, Convention Bureau e Evolution Forum hanno firmato un accordo che mira ad organizzare a Rimini, nel nuovo Palas, almeno un evento di richiamo internazionale all’anno e a portare fino a 10mila presenze in più. Per l’11 e 12 febbraio è atteso il medico olistico Roy Martina, ideatore del metodo “Omega Healing” che combina le conoscenze mediche tradizionali con la medicina orientale e alternativa (previsti 1.500 partecipanti). Il 16 e 17 marzo, sempre al nuovo Palas, è in programma invece Be Wizard (600 partecipanti), il primo evento mondiale dedicato al web marketing, alla sua quarta edizione.
Creare | Fuoriserie
La creatività su
Misura
testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini
Un marchio che parla da solo. È Fuoriserie, design sartoria di alta classe creata da artigiani contemporanei, capaci di precorrere nuove tendenze.
“Fuoriserie”, ovvero fuori serie, cioè al di là della serialità, fuori dai canoni precostituiti, dagli schemi. Un modo per liberare la fantasia e metterla al servizio degli altri al fine di poter realizzare al meglio sogni e idee. Questo è l’intento di un pool di creativi afferente a discipline complementari che ha deciso di creare un marchio che parla da solo: Fuoriserie. Un progetto imprenditoriale che si riappropria delle persone, dei rapporti interpersonali, come quello del creativo col proprio fruitore-cliente. Un progetto che cerca di scardinare l’appiattimento globale del gusto, assecondando le peculiarità di ogni singolo cliente, recuperando anche un rapporto col tempo, con il valore dell’atto creativo in sé e della sua qualità. Per realizzare dall’oggetto all’evento, dall’abito su misura, per uomo e donna, alla cerimonia tout court. Chi si nasconde dietro questo intento dal sapore retrò, che recupera artigianalità, manualità e professionalità? Dino Ferrari, Paul Mochrie, Lucia Gusella, Elena Licitra e Giulia Ai-
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raudo. Per molti sono nomi cono-
sciuti, per altri si riveleranno una vera e propria scoperta. Ferrari e Mochrie appartengono al mondo della moda da sempre, il primo più dedito alla comunicazione, alla ricerca, mentre il secondo un abile stilista. I due soci hanno inaugurato da qualche mese, nel cuore pulsante del distretto della moda, San Giovanni in Marignano, un luogo magico, una design sartoria di alta classe. Rinnovando l’attività quarantennale della madre di Dino, Graziella. Che confeziona abiti per grandi stilisti italiani e non. Dedicando gli ultimi quindici anni ad Armani, facendo la prima linea. Indirizzandosi nell’ultimissimo periodo a capi di alto livello, da sfilata e da campionario. Insomma, ai modelli più pregiati delle maison. “Il sistema di produzione e prototipia della moda italiana non è più come quello di una volta”. Afferma Dino, “Sicché si è deciso di chiudere l’attività materna, senza perdere l’esperienza maturata nel tempo, cambiando formula, mettendosi a disposizione del privato
e non più delle Spa. Un concept in cui è possibile creare un capo da zero, materializzare un sogno. La gente non crede che possa esistere una sartoria ove è possibile creare un capo da zero. Qui lo è! Lo spazio ha anche una parte espositiva in cui noi presentiamo ciò che sappiamo fare, qui sviluppiamo concretamente le idee”. Chiosa ancora “La filosofia sta nel sedersi assieme attorno ad un tavolo, e analizzare le esigenze del cliente, che sia l’abito da cerimonia, da ufficio, o anche l’apportare modifiche a vecchi abiti. Non ci interessa posizionarsi ove già si è collocata l’industria. Quindi abbiamo deciso di aprire un atelier unendo le nostre competenze. Creando un ambiente che fosse il meno commerciale possibile, che ci rappresentasse appieno, dove ogni scelta è stata operata in prima persona”, ottenendo anche l’arredo con materiali antichi dei quali è stata mutata la destinazione d’uso. In un ready-made artistico, innovativo, senza precedenti. Ed è questa filosofia che ha unito i loro intenti a quelli di Lucia
Fondatori di “Fuoriserie”: da sinistra, il alto Graziella, madre di Ferrari, Paul Mochrie e Dino Ferrari. A fianco, Giulia Airaudo e Lucia Gusella.
contemporanea, precorritrice, an-
Gusella, creatrice raffinata, il cui
laboratorio creativo, la Polena di viale Ceccarini a Riccione, la rappresenta appieno. Amante del mare e dei suoi doni, è una interior designer dalla grande manualità, arreda anche interni di yacht. Estimatrice del Vintage, compera oggetti per rivederli, manipolarli, per dirla alla Magritte: “Questa pipa non è una pipa”. Lucia crea oggetti dall’alto valore poetico ed evocativo. Personalizzando ogni
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cosa spontaneamente. Leggendo spesso l’interiorità, toccando le corde più intime di chi le sta davanti. Questa unione d’intenti vede anche Elena e Giulia impegnate nell’apportare forze a questo progetto “Fuoriserie”, coadiuvando i creativi nella realizzazione pratica degli eventi, di feste casalinghe, indoor, o dall’intento più mondano.
ticipatrice di nuove tendenze. Di un nuovo modo di approcciarsi all’acquisto, alla personalizzazione, all’idea di stile. Se oggigiorno le capacità artigiane, le conoscenze secolari di tessuti, materiali e lavorazioni manuali, si stanno perdendo, loro cercano di ricomporre un’aura mitica. Dove ciò che conta è il singolo individuo, le sue peculiarità che ne fanno un unicum, come gli oggetti e gli eventi creati ad hoc da questo gruppo di cervelli, capaci di confezionare idee in base all’esigenza di chi decide di affidarsi al loro estro. Quasi la ricomposizione di un’età dell’oro del concetto di creatività. Fuoriserie:
Il team di “Fuoriserie” ha la capa-
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Ammirare | Osservatorio astronomico
Sotto la volta
Celeste
testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini
Nella valle più buia di Romagna, a Saludecio, c’è l’osservatorio astronomico “Niccolò Copernico”, punto di riferimento per astrofili e appassionati di ogni età.
Sulle colline di Saludecio c’è un luogo magico in cui gli innamorati si regalano la luna e le stelle. Un luogo dove una piramide permette di salire fino al cielo. È l’osservatorio astronomico “Niccolò Copernico”, da oltre 30 anni punto di ri-
ferimento di astrofili e appassionati della volta celeste. Diretto da Gian Franco Lollino, 54 anni passati con il naso all’insù, l’osservatorio è una realtà consolidata ed affermata in campo scientifico, didattico e divulgativo. La valle del fiume Tavollo, dove si
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trova l’osservatorio, è ancora la più buia di tutta la Romagna ed è il luogo migliore da queste parti per scrutare il cielo. Una scelta felice, se si pensa che negli anni ‘70, quando un gruppo di giovanissimi con tanta passione e poche risorse ebbe l’idea di realizzare una struttura di osservazione stabile, i motivi furono più contingenti. “Scegliemmo questo luogo perché il parroco di Saludecio allora ci concesse la casa colonica in comodato”, ricorda Lollino. Per il direttore dell’osservatorio la
folgorazione era avvenuta, come per molti suoi coetanei, con lo sbarco sulla luna del 1969. “Avevo 12 anni e in breve tempo, con un binocolo prestato da un amico, sono diventato astrofilo. Negli anni ‘70 ci trovavamo a casa di un amico, discutevamo e facevamo esperienze di osservazione. Siamo partiti costruendo una torretta accanto alla casa colonica e acquistando il primo telescopio. Il 28 luglio del ‘78 abbiamo inaugurato l’osservatorio e iniziato il lavoro di ricerca”. Una passione non ha prezzo, si
sa. “Siamo partiti in 21 associati, agguerriti, per fare astronomia e ricerca. Il costo dell’impresa è incalcolabile... un pozzo di San Patrizio”, ammette Lollino. “Ho fatto tanti di quei chilometri in auto, come andare e tornare dalla Luna! Abbiamo fatto tutto da soli, apportando continue migliorie al telescopio. Chi faceva il meccanico, chi l’ottico, chi l’elettricista. Io mi occupavo della camera oscura”. La “seconda era” dell’osservatorio inizia dopo il ‘97, con la rifondazione dopo alterne vicende e la nascita
Una suggestiva immagine dell’osservatorio, con la piramide che contiene uno dei due telescopi.
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A fianco, osservazione notturna a Santa Maria del Monte. Sotto, il direttore Gian Franco Lollino.
dell’associazione Copernico. Oggi sono due i telescopi (di cui uno nella piramide inaugurata per il ventennale della struttura) e 12 i soci ordinari, ma si contano quasi 300 appassionati che gravitano attorno all’osservatorio e alle sue molteplici attività, con un’utenza intorno alle 4000 persone l’anno. Ma che differenza c’è tra un astro-
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filo e un astronomo? “La bellezza di essere astrofilo sta nel costruirsi le cose da sé. Noi ci siamo dedicati all’astrometria, all’osservazione del sistema solare e dei corpi celesti, oltre al monitoraggio delle supernove in oltre 1000 galassie con il telescopio Newton 400mm F5. E c’è una competizione abbastanza accanita con gli astrofili giapponesi.
Con il nostro Cross Project, infine, siamo inseriti in una rete di ricerca mondiale sui fenomeni ufologici”. Il lavoro dell’osservatorio Copernico coinvolge anche numerose scuole: gli astrofili tengono lezioni e laboratori durante l’anno e in primavera i ragazzi vivono l’emozionante esperienza di una visita all’osservatorio. Oggi la struttura è aperta tutto l’anno ogni sabato sera dalle 21.30, mentre dal lunedì al venerdì è possibile prenotare visite guidate a pagamento. “In tanti restano affascinati, tra i ragazzi molti proseguono gli studi astronomici, ma tra i visitatori ci sono anche molte coppie che si regalano un anniversario all’osservatorio. Ogni stagione ha il suo cielo, noi guidiamo nell’osservazione e organizziamo serate a tema. E non abbiamo messo un biglietto d’ingresso: il nostro motto è il cielo è di tutti”. L’osservatorio Copernico di Saludecio è a Santa Maria del Monte, via Pulzona 1708, ed è anche su facebook, all’indirizzo www.facebook. com/groups/108284572529043. Per prenotazioni. 333 4055640. IN
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Esperto di finanza immobiliare, Giacomo Morri insegna ai bocconiani ad ampliare lo sguardo verso il futuro. Per cogliere le opportunità di un mercato in grande evoluzione.
Per una serie di abitudini e condizionamenti, siamo abituati ad associare la parola ‘immobiliare’ con ‘motore dell’economia’. Per molti è un mercato in cui si accede per compiere un passo importante, come l’acquisto della prima casa. Per altri è il luogo in cui misurare le proprie abilità, mattone dopo mattone. Giacomo Morri, riminese e direttore del corso Real Estate alla Sda Bocconi di Milano ci insegna ad allungare lo sguardo. E vedere come la complessità di un sistema possa essere affascinante e misteriosa. Lo abbiamo intercettato di ritorno da New York, grazie alla Boc-
coni alumni association di Rimini. Da dove nasce il suo interesse per il Real Estate?
“Sono sempre stato affascinato dall’architettura e dagli edifici in generale, ma ho preferito seguire la passione per la finanza. Arrivato al termine degli esami universitari, ero stupito di non aver incontrato nella miglior università economica italiana neppure un corso sull’immobiliare. Così decisi di approfondire con una tesi di laurea in finanza immobiliare. A fine anni 90, in un momento in cui l’interesse dei colleghi era per la internet economy, trovavo invece interessante
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Giacomo Morri Giacomo Morri è professore di Finanza Immobiliare e direttore del Master in Real Estate presso SDA Bocconi School of Management. è anche docente di Real Estate Finance presso l’Università Bocconi. Autore di numerose pubblicazioni su tematiche di finanza immobiliare, è membro del comitato editoriale di riviste scientifiche nazionali e internazionali. Presidente della “European real estate society conference” e di “Aici sezione giovani”, è consulente per fondi e società immobiliari ed è nel comitato consultivo di fondi immobiliari riservati.
applicare le stesse tecniche di analisi finanziaria all’immobiliare”.
Guardando le cronache attuali, il
ve misure sui beni immobili varate
mattone resta il miglior investimen-
dal Governo Monti incideranno sul
In quale misura il settore dell’im-
to nel tempo?
mercato?
mobiliare sta crescendo in termini
“Solo apparentemente. L’immobiliare ha una bassa volatilità dei rendimenti perché i canoni di locazione sono stabili, tuttavia quando l’economia è in una fase critica i canoni di mercato si riducono e aumentano le situazioni di insolvenza e di sfitto. Per questa ragione anche gli immobili perdono valore in periodi di recessione. Inoltre, la man-
“Sicuramente contribuiranno a ridurre il valore dei beni, ma non in misura significativa. La crisi attuale del mercato immobiliare è maggiormente legata alla difficoltà nell’ottenere credito e nelle prospettive negative per l’economia. Senza una soluzione alla crisi economica e delle finanze pubbliche il valore degli immobili è destinato a ridursi”.
di professionalità?
“Nell’ultimo decennio ci sono stati notevoli cambiamenti nel mercato immobiliare e nelle professionalità richieste e nella formazione. La sempre maggior presenza di investitori istituzionali, come i fondi immobiliari, anche stranieri, ha favorito la crescita professionale
Direttore di un Master alla Bocconi per la richiesta di nuove figure con congiunte competenze tecniche ed economiche. è aumentata sempre più la richiesta di figure professionali complete, capaci di operare in un settore complesso. Da qui l’esigenza e la nascita di corsi di formazione dedicati al settore immobiliare”.
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canza di finanziamento per l’acquisto di immobili riduce l’interesse da parte degli investitori. Rimane tuttavia un buon investimento in caso di inflazione in quanto sia i costi di costruzione sia i canoni di locazione tendono ad adeguarsi all’incremento dei prezzi”. La reintroduzione dell’Ici e le nuo-
In che modo la Baa-Bocconi Alumni Association può orientare le scelte dell’imprenditoria locale?
Grazie anche a una sede fisica, l’unica al momento nell’ambito dell’Associazione che è presente in 70 aree italiane e 35 paesi nel mondo, la BAA può facilmente supportare l’imprenditoria locale con un continuo aggiornamento sui temi di maggior rilievo e costituendo un network di professionisti che operano nei diversi settori”. IN
Gustare | Il tè
Il piacere in
Infusione
testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini
Nero all’inglese o verde all’orientale, con latte o limone, il tè è un piacere tutto da gustare nel tepore delle feste. Viaggio tra aromi pungenti e intriganti, nelle sale e botteghe del territorio riminese.
Carne o pesce? Cosa preferite per il pranzo di Natale, i pasti di Santo Stefano, le abbuffate della settimana tra Natale e l’anno nuovo e infine il cenone di San Silvestro? Quello che sia, purché le portate siano tante. È proprio l’abbondanza il leit motiv delle feste natalizie, con conseguente mal di pancia e tè pomeridiano col limone. Ah! Il dolce tè delle cinque! Come dimenticarlo! Peccato solo che, in barba alle
necessità, veniva accompagnato da carrellate di biscotti che inficiavano il tentativo di calmare gli spasmi dello stomaco. Effetti a parte, tè e Natale sono da sempre legati
perché è usanza, dalle nostre parti, considerare questa bevanda - la più apprezzata e consumata al mondo solo come un rimedio per il mal di pancia. Non che non abbia effetto, ma ridurre la tradizione millenaria del tè a quest’unica apparizione
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Sopra a sinistra un tè da “The Quiero”. A destra il negozio di Santarcangelo “Arte del tè”.
annuale è un po’ come conoscere il vasto mondo del vino solo da un cartone di tavernello. Il tè che si beve il pomeriggio alle cinque, con o senza limone, o magari un po’ di latte è un tè nero, fermentato, solitamente di Ceylon, oppure un Darjeeling. Anche in questo caso la tradizione del tè non è quella orientale, ma la versione importata e adattata all’europea dagli inglesi. Il tè nero, le cui foglie vengono ossidate e quindi acquistano un gusto più ferroso e amarognolo, è solo un
Rimini oltre alle storiche Porcellini, in piazza Tre Martiri, e la torrefazione a Palazzo Fabbri, che offrono una discreta scelta, ma un po’ limitata, si affianca The Quiero, in via Montefeltro, a pochi passi da piazza Mazzini (www.thequiero.com). All’interno si rischia di perdersi tra le decine e decine di varietà di tè da tutto il mondo. Gli scaffali e il bancone traboccano di vasi e scatole di latta con etichette che raccontano la provenienza di ogni varietà. Gli odori nell’aria sono pungenti e
Degustazioni e cene a base di tè modo di consumare questa pianta. Cinesi, indiani e giapponesi preferiscono di gran lunga il tè verde, le
cui foglie sono raccolte, passate al vapore - per bloccare l’ossidazione - e non spezzate. Le foglie rimangono verdi e il tè ha un sapore più dolce, di linfa, fiore e terra. Tra i tè neri e verdi, poi, le varietà sono davvero infinite. C’è un modo per viaggiare tra i sapori di queste regioni lontane e scoprire le diverse sfumature di ogni tè, ed è assaggiandoli. Le botteghe non mancano, e anzi, in questi ultimi due anni hanno aperto due negozi del tè, in provincia, davvero interessanti. A
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intriganti. Lorella, la proprietaria, si lascia subito prendere la mano e racconta la storia di ogni tè e le iniziative che organizza in bottega per far conoscere questa bevanda, tra cui i corsi di degustazione e le cene a base di tè. Un numero minore di varietà, ma non meno entusiasmo, si trova all’Arte del tè, l’ultimo nato in ordine di tempo. Il negozio è a Santarcangelo, in via Giordano Bruno (www.artedelte.com). Paola e la sorella Sandra hanno aperto la loro bottega a fine 2010 per dare vita ad un luogo che potesse diventare un punto d’incontro per gli appassionati del tè. Anche qui si
trovano tè da tutto il mondo con una predilezione per quelli giapponesi, tra cui il matcha - il tè verde in polvere finissima. “Il negozio - racconta Paola - è stato il coronamento di una mia personale passione per il tè e per la cerimonia del tè giapponese”. Per noi occidentali è necessario un piccolo sforzo per entrare in sintonia col lontano paese del Sol Levante, in cui la cerimonia del tè ha un profondo valore sacrale. Eppure, prima ancora che per le valenze religiose dei numerosi benefici della bevanda, il tè merita di essere avvicinato per il suo sapore. Tè che comunque, in caso di abbuffate, fa ancora il suo effetto. E a proposito di mangiate natalizie, mi sembra giusto concludere il numero natalizio con la segnalazione di un’iniziativa della Onlus riminese Cittadinanza (www.cittadinanza.org), associazione no-profit fondata nel 1999 a Rimini dall’idea di Maurizio Focchi che opera nell’ambito della salute mentale che ha lanciato l’iniziativa “I Sapori della solidarietà”. Il progetto è semplice. Per ogni pasto consumato nei ristoranti La Marianna, Dallo Zio, Nud’ e Crud e Osteria de’ Borg, verranno donati 50 centesimi del costo del coperto all’associazione. Non salverà il mondo ma è qualcosa... IN
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Cucinare | Io scommetto che ci riesco
Il sesso forte in
Cucina
testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
Cucinare, stirare, crescere i figli. Sono le materie di studio di “Io scommetto che ci riesco”, laboratorio di economia domestica organizzato da Provincia e Cescot. Riservato ai soli uomini.
Organizzare la spesa settimanale, lavare, stirare, cucinare e pulire le verdure… Chi l’ha detto che solo le donne possono riuscirci? Molti uomini ci hanno scommesso e oggi possono definirsi con orgoglio ottimi “padroni di casa”. Per il quarto anno la Provincia di Rimini (Ufficio alle Pari Opportunità) e l’ente di formazione professiona-
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le Cescot hanno organizzato “Io scommetto che ci riesco”, laboratorio pratico gratuito di cucina ed economia domestica “rigorosa-
mente” vietato alla popolazione femminile. Dieci serate riservate, come sottolinea la consigliera provinciale alle Pari Opportunità Leonina Grossi, a tutti gli uomini “che hanno deciso di cimentarsi
A fianco, da sinistra Luca Marchetti, al centro Leonina Grossi, consigliera provinciale alle Pari Opportunità e Marco Brusanowski.
con le piccole e grandi prove della vita quotidiana”. Le ragioni sono diverse: dall’esigenza di liberarsi della “sindrome della massaia”, nel caso dei single, al desiderio di vivere la cultura della parità tra le mura domestiche. “Questa edizione - spiega il coordinatore del corso, Stefano Buselli - si è conclusa il 27 novembre con la preparazione della cena di gala per la Provincia in occasione della Giornata contro la violenza alle donne”. Dei 16 partecipanti la maggioranza sono sposati con figli. Sette i corsisti tra i 40 e i 50 anni, quattro tra i 30 e i 40, tre sotto i 30 anni e due sopra i 50. “Quest’anno si è avuta una maggiore diversità nelle caratteristiche dei partecipanti”, prosegue Buselli sottolineando che se gli altri anni tendevano a prevalere “figure più giovani e con un approccio forse più di curiosità e divertimento”. Questa volta, invece, “sono emerse esigenze più strutturate come, il bisogno di un maggior coinvolgimento nella vita casalinga, necessario per problemi concreti di
teoriche di economia domestica o quelle di maggiore sensibilità, dedicate al trucco carnevalesco e al gioco con i palloncini”. “Finalmente non dovrò più chiedere aiuto a familiari, colf e a presunte fidanzate con le quali la convivenza non sempre risulta idilliaca”, afferma uno dei corsisti, Massimo Moroncelli, 36 anni e single convinto, per il quale la cucina è stato il più grande scoglio da superare. Tra i più
Il lavoro più difficile? Stirare... divisione dei tempi in casa”. Un’altra curiosità riguarda il modo in cui i corsisti si sono cimentati nelle varie attività. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i primi ritiri non si sono avuti con la preparazione della pizza o in altri momenti dedicati ai lavori domestici. “A pagare - continua Buselli - sono state soprattutto le lezioni
giovani c’è invece Marco Brusanowski, appena 25 anni, che pur,
vivendo ancora con la madre, ha voluto ‘giocare d’anticipo’. “Mi son reso conto che se stessi convivendo con una donna, che non fosse mia madre, mi avrebbe sicuramente cacciato di casa per la mia inettitudine!”. Oggi invece può definirsi un futuro compagno “modello”:
“ La cosa più difficile? Sicuramente stirare, ma anche crescere dei bambini: dopo aver ascoltato le
testimonianze penso che sia non solo la lezione più difficile da imparare in ambito domestico, ma probabilmente quella più difficile di tutta la vita”. Promette che dopo questa esperienza affiancherà più facilmente la sua compagna Paolo Pracucci, 60 anni. “Forse una mia incapacità ad usare l’intarsio della frutta mi ha impedito di apprendere meglio questa tecnica - commenta - ma la cura della cucina resta la parte che ho assimilato meglio, soprattutto per quanto riguarda l’esecuzione delle ricette”. Più che soddisfatto anche Luca Marchetti, 45 anni, sposato con un figlio di 5 anni, che pure, era partito “un po’ scettico”. “Ho avuto più difficoltà nei lavori che a casa non facevo, uno fra tutti stirare - dice - mentre ho trovato molto interessante la lezione finale con la psicologa di Children No Problem”. IN
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Ridisegno
Domestico testo Monica Gasperini - foto Mario Flores
La reinvenzione compositiva di una dimora di campagna a San Giovanni in Marignano. Un intervento di restauro creativo incentrato sulla sperimentazione della materia.
Abitare | Dimora di campagna
Un’interpretazione emozionale ha guidato la mano di Massimo del Monte nella progettazione architettonica di questa abitazione dalla forte impronta materica e dagli ambienti non convenzionali. Ha scelto materiali come cemento, ferro lasciato al naturale, legni trattati e particolari vetri per dare
vita all’idea di una nuova dimora di campagna. Gli arredi sono tutti su disegno, miscelati liberamente a oggetti e luci ‘affettivi’, pezzi di modernariato dei proprietari, configurano un comfort contemporaneo avvolto da pareti di colore morbido misto a crudo cemento grigio in cui sono state abolite le luci a sospensione, eccetto alcune ‘storiche’ come il lampadario, e
sostituite da suggestivi tagli di luce indiretta ricavati nei soffitti e nelle pareti. Gli ambienti si succedono e comunicano liberamente fra di loro aprendosi sul paesaggio. Il living si articola in momenti differenti: uno comprende la zona più riservata con l’impianto di home theatre e il divano in pelle nera e l’altro è dato dal camino con la poltrona bianca di fronte, simbolo fondamentale di intima convivialità. Il camino è pensato come un taglio nella parete, definito all’interno di un mobile realizzato con pannelli artistici decorati con resine e vernici a mano. Continuazione del living è la cucina completamente realizzata in acciaio, divisa dal resto dell’area
Sotto, la cucina completamente in acciaio. In apertura, il leaving.
A fianco, la scala che conduce al piano superiore, in un’area relax.
da vetri trasparenti e fumè terra tetto. Infine la zona con il tavolo
privati la narrazione si affida a ma-
da pranzo in legno scuro e lamiera
texture d’ispirazione artistica supportate da giochi di vetri e specchi che mettono in comunicazione visiva zone differenti, restituendo la sensazione di una patina di vissuto con riflessi di luce ogni volta diversi. Scelte cromatiche che sono un continuo rincorrersi di sfumature, tra neri che diventano grigi asfalto o antracite e ‘bianchi’ modulati in una gamma di tonalità sabbia, bronzo e rame, si coniugano con una luminosità leggera e soffusa affidata a velette da cui fuoriesce la luce. Texture materiche reinventano e animano, come un fondale - quadro, la parete della camera da letto.
nera affiancato da un mobile a tut-
ta altezza sempre in legno e vetro retroilluminato. Lo sfondo è arricchito da morbide tende bianche, leggere, cadenti e fluttuanti. Ci spostiamo e la vista è catturata da una parete trattata con cemento naturale che, come una quinta scenografica, conduce all’area più intima della casa. Sul lato destro si sviluppa la scala, impercettibile, in ferro verniciato nero che conduce al piano superiore in un’area relax. Il controllo dal dettaglio alla dimensione più generale prosegue anche nella zona notte. Negli spazi
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teriali porosi, a rilievo, declinati in
In questo luogo vuoto, essenziale, ma lontano dalle soluzioni minimaliste i bagni diventano luoghi di riferimento. Qui boiserie continue, piani sfalsati in legno e pedane in ottone brunito nascondono alla vista ogni oggetto d’uso quotidiano, mentre i lavabi sono in acciaio curvato su pareti nere. Tutto lo spazio è permeato dal piacere del ‘saper fare’ manuale e di piegare i materiali, anche i più semplici e poveri, a un sapiente riusoriciclo e alla possibilità di una nuova vita. È tutto racchiuso in questi ambienti, che trovano nell’arte contemporanea una fonte d’ispirazione per raggiungere esiti formali mai scontati ed omologati. IN
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Progettare | Massimo Bilancioni
L’econauta e il suo
laboratorio di
Idee
testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini
Nato e formato nei laboratori veneziani. Così si definisce Massimo Bilancioni, architetto che ha individuato nell’uovo la forma perfetta per ogni abitazione.
Massimo Bilancioni, architetto, si
definisce “nato e formato nei laboratori Veneziani”. Cosa significa per un architetto fare laboratorio?
“Significa incontrare e relazionare, elaborare e sviluppare le idee per iniziare lo studio di un progetto. Lo studio è il momento di prima sintesi e confronto del lavoro fatto a monte, perché nel ‘labor-oratorio’ c’è l’incontro della parola, che è la fonte di vita. Anche la materia si incomincia con la materia: si disgre-
ga. Va indagata. L’architetto deve capire il processo di disgregazione. Prendiamo ad esempio l’argilla: praticamente lo stato naturale va indagato per capire i vari processi che ha subito, che subisce e che subirà, quando verrà introdotta nel ciclo produttivo. Il laboratorio serve per capire anche il metodo: i liquidi, il modo meccanico o manuale, intuirne le diversità”. Quando prende forma l’econauta?
“Prende origine nel 2000 a Montefiore. Era un programma di eventi
dedicati al mondo olistico salutistico. Il mio intervento si intitolava ‘La forma informa’, praticamente il concetto dell’evoluzione dell’uomo dal punto di vista della bio-architettura, la relazione dell’uomo con la natura. In quel caso si parlava della ‘storia del casolare colonico’, delle apparizioni dei casolari come farfalle dalle ali aperte… si sente riecheggiare la voce…! Dopo questa esperienza è stato dato vita ad un concetto: ‘Chi è l’architettura?’. L’architettura intesa come espe-
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A fianco, alcune sezioni del progetto dell’architetto Bilancioni, ritratto nella foto di apertura.
rienza fra uomo-natura, materia e spirito. Che significa, in senso antropologico, trasformare la propria essenza nel processo di evoluzione del ciclo biologico, mantenendo e provvedendo alla vita dell’uomo. In sintesi l’architettura custodisce la vita dell’uomo, non la demolisce, non la rende nociva, non la degenera, avviene come, nel concetto della forma primigenia dalla quale tutto ha origine: l’uovo”. L’uovo?
“La forma della casa ad uovo è un progetto econautico, non utopico e custodirà l’uomo. Parliamo di navicelle spaziali, del Nautilus… è un concetto olistico, consente di realizzare una forma abitativa universale “semplice” non in metodo riduttivo, ma di un percorso di elaborazione e di ricerca. La forma si inserisce ad innesto in un nuovo tessuto del territorio geomorfologico. Questa forma ha superato i millenni, l’era geologica, contiene le matrici per una geometria sostenibile accogliente e resistente. Tutte le forme esistenti o rintracciabili attraverso l’archeologia, si ispirano e richiamano la volta, l’arco, l’arco a sesto acuto, la calotta, le grotte antropologiche, le arcate dei capannoni industriali. Oggi una struttura resistente dal punto di vista sismico è quella con una sezione ad arco che richiama l’uovo, che supera il concetto tradizionale del portale architravato”. Dove operano gli econauti?
“Nel circondario di Rimini e si rivolgono al concetto di universo”. Gli econauti sono dunque un movimento culturale?
“Si, è una visione proattiva ver-
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“Il rapporto sistemico concentrico”.
ma di relazioni che chiede risposte alle proprie esigenze. Quindi non è più l’architetto, ma il laboratorio stesso riformato che si esprime con i MOA, modelli operativi applicati”.
Adesso dove è il suo laboratorio?
Quale è il suo sogno?
“Alle Fonti di San Francesco a Verucchio. Vi partecipano più tecnici, un ragazzo per la bio-architettura, una ragazza per la bio-edilizia, un collega che fa ricerca sui sistemi costruttivi insieme ad un ingegnere che lavora sulle strutture; è partito
“Sentirmi dentro ad una buona forma architettonica!”. Stop, intervista finita! Un architetto può essere tante persone insieme, un tecnico, un poeta, un alchimista, un filosofo, un ricercatore… Sono sempre più convinta che l’ar-
so la natura e l’ambiente”. Quale progetto degli econauti è realizzabile nella realtà urbanistica delle nostre città?
Giovani tecnici riuniti a Verucchio da poco un giovane universitario straniero che partecipava ad un progetto Erasmus… È un laboratorio di architettura riformato, si occupa della riformulazione dei progetti in senso lato. Oggi la vera architettura è una sintesi del siste-
chitettura sia la sintesi delle conoscenze dell’umanità. Massimo Bilancioni è un uomo che vive il suo tempo con curiosità e con la voglia antica (così rara di questi tempi!) di filosofare sul come e perché del suo mestiere di architetto. IN
Premiare | Rinascita Sport Life
I campioni a
Rotelle
testo Alberto Crescentini
Ritorno trionfale a Rimini per i pattinatori della Rinascita Sport Life, vincitori dei campionati mondiali di pattinaggio artistico a Brasilia.
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“Bentornati campioni!”. Semplicemente questo recitava lo striscione, scritto rigorosamente a mano, appeso all’ingresso del pattinodromo di via Aleardi, a Rimini. Un grazie di cuore - dalla società, dai dirigenti, dai tecnici, dagli altri atleti - a quei fantastici ragazzi (e naturalmente ragazze) che hanno portato altissimo il nome della Rinascita
Sport Life ai campionati mondiali di pattinaggio artistico di Brasilia. Un appuntamento internazionale che, come spesso succede, ha visto l’Italia recitare la parte del leone: e all’interno del team azzurro, sempre più netta era l’impronta della società riminese, un club che da quasi un quarto di secolo continua a sfornare talenti sulle rotelle,
campioni che catturano medaglie a grappoli sui palcoscenici più prestigiosi. Prendiamo la specialità ‘coppie artistico’ senior. Bene, la nazionale italiana ha occupato tutti e tre i gradini del podio con tre squadre targate Sport Life. Già, una rassegna
iridata che finiva per trasformarsi in una gara sociale, tanto era netta, limpida la supremazia sul resto del mondo che pattina. A mettersi l’oro al collo, bissando così il successo centrato nell’edizione del 2010 di Portimao, in Portogallo, Sara Venerucci e Danilo Decembrini, coppia in pista e nella vita, due
atleti - e soprattutto due giovani: 21 anni lei, 23 lui - che quando si esibiscono sanno trasmettere emozioni intense, forti, grazie proprio all’essere un duo affiatato anche in abiti borghesi. Una coppia che si è vista assegnare dai giudici la bellezza di tre ‘10’: voto che, nel pattinaggio come nella ginnastica, rappresenta l’eccellenza assoluta, la perfezione. “È tanto che lavoriamo per migliorare la parte artistica, credo che la giuria se ne sia accorta”, sostiene Sara, sorriso dolce e corpo minuto. Una figlia d’arte, una predestinata. Sapeva infatti camminare sì e no, la piccola Venerucci, quando i genitori le misero i pattini ai piedi. La mamma Cristina Pelli, allenatrice federale, il padre Patrick campionissimo inarrivabile, qualcosa come 11
titoli iridati vinti nel ‘coppie artistico’, 9 dei quali insieme a Beatrice Palazzi Rossi. Difficile, insomma, sfuggire a un destino che sembra-
va scritto, scolpito nella pietra. Ma sarebbe riduttivo parlare della bontà del pattinaggio artistico riminese solo in funzione della famiglia Venerucci, lo Sport Life è una ‘cantera’ dove tanti altri giovani crescono e si affermano sulle piste di tutto il pianeta. È il caso di Marco Garelli, altro ‘indigeno’, un ventenne che, insieme a Pamela
Sopra, un momento dell’esibizione di Sara Venerucci e Danilo Decembrini. In apertura, i due atleti immortalati assieme ai genitori di Sara, anche allenatori, Cristina Pelli e Patrick Venerucci.
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Cappeller, a Brasilia ha catturato
l’argento sempre nella specialità coppie artistico, sopravanzando a sorpresa i più quotati MarzocchiniFabbri, che dovevano accontentarsi del bronzo. “È andato veramente tutto alla grande - ammette Garelli -. Eravamo concentrati sul terzo posto e invece alla fine ci siamo ritrovati secondi, dietro a Sara e Danilo. Un risultato inaspettato e, proprio per questo, ancor più gradito”. C’è anche chi a Rimini mette radici, proprio per potersi allenare quotidianamente agli ordini
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di Cristina Pelli sotto le volte del bell’impianto di via Aleardi. È il caso di Anna Remondini, medaglia di bronzo con Alessandro Spigai nel ‘coppie danza’ in Brasile. “Nasco in una società del mantovano, ma da un paio d’anni sono stata adottata dallo Sport Life, società nella quale mi sono trovata subito a mio agio”, dice Anna, classe ‘90, studentessa in Scienze Motorie quando si toglie i pattini dai piedi. “Quel terzo posto ha del miracoloso, come coppia siamo nati solamente a gennaio e non ci aspetta-
vamo neppure la convocazione per i mondiali. Invece ci hanno chiamati e siamo saliti pure sul podio. È stata una grandissima gioia”. Gli atleti gareggiano e gli ex atleti soffrono. Parola di Patrick Venerucci. “Star fuori, a bordo pista, è terribile. Passa il tempo, ma la tensione è sempre la stessa. In Brasile ho avuto pure un mezzo mancamento durante la finale. Chissà, magari è stata colpa dell’altitudine, Brasilia è a 1200 metri sul livello del mare...”, prova a buttarla sul ridere il babbo-consigliere federale. IN
Sostenere | Club Kiwanis
La cultura
Altruismo
dell’
testo Lucia Rughi
L’azione del Club Kiwanis raccontata dalle parole della presidente Franca Fresi Stolfi. L’impegno di tutti i kiwaniani sparsi nel mondo che, anche in tempi di crisi, credono nell’importanza dell’aiutare gli altri.
Kiwanis, da “nunc kiwa nos”, significa “stiamo insieme per conoscerci e per aiutarci”. Il motto racchiude e identifica un club nato nel 1915 a Detroit negli Stati Uniti, all’epoca con l’idea di avvicinare distanze e genti di un territorio immenso e sperduto. Oggi Kiwanis è cresciuto, focalizzando l’attenzione sull’uomo e raggiungendo ogni angolo del mondo. Il distretto più vicino a noi è a San Marino. Ne è da poco stata eletta presidente Franca Fresi Stolfi. Attivissima e dinamica dentro e fuori i confini della Repubblica. Quali sono le caratteristiche del service e come funziona?
“I service sono l’espressone più bella di tutti i kiwaniani sparsi per
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il mondo. Il lavoro di ogni socio, è dedicato in modo prioritario ai bambini che vivono situazioni di malattia, di fame, di povertà e di abbandono, per questo, ho scelto la frase “ogni giorno, ogni ora, ogni minuto è speciale se dedicato ad un bambino”. Il service, mette in movimento tutti i soci e la rete del territorio in cui sono inseriti. Questo facilita la conoscenza della mission che è sempre finalizzata alla sensibilizzazione del progetto scelto dal Kiwanis International e all’impegno di ognuno di noi, perché a volte ai nostri soci, non vengono chiesti soldi, ma lavoro concreto e impegno in prima persona. Quando il progetto è su larga scala, come
“Eliminate”, la campagna di vaccinazione per eliminare il tetano materno e neonatale, c’è la raccolta fondi che chiede il contributo di 60 centesimi di euro per salvare la vita di una mamma e del suo bambino che nascerà”. Che tipo di turn over esiste all’interno del Club?
“L’amore ed il rispetto per i bambini, è il nostro filo conduttore ed è la nostra priorità. Il nostro club è molto giovane, l’anno prossimo festeggeremo il decennale, ma in questi dieci anni tutti i presidenti che si sono succeduti e tutti i no-
zioni contro il tetano in 38 paesi del continente sub sahariano e del sud est asiatico. In Italia e nella nostra Repubblica di San Marino anche l’Unicef ha sottoscritto un protocollo di collaborazione. Entro l’anno prossimo, saranno terminati i lavori di ricostruzione della scuola materna di Barisciano, in provincia dell’Aquila, dopo la distruzione del terremoto e, nel febbraio 2013, arriverà in Zambia un forno industriale della Moretti forni, donato dal nostro club, destinato alla formazione per panettieri e pizzaioli, in attesa dell’avvio
Rossa sammarinese e all’Associazione oncologica sammarinese da parte dell’Ambasciata d’Italia a San Marino. Questo, ci aiuta a ricordare ogni giorno che quando non ci saremo più, le cose più belle da ricordare, saranno le tracce d’amore che avremo lasciato”. IN
Sotto e in apertura, alcuni momenti conviviali dell’associazione.
Da San Marino al mondo stri associati, hanno fatto crescere la cultura dell’altruismo applicando la nostra regola d’oro. Gli incarichi di presidenza vanno da 1 a 2 anni e se il presidente entrante dichiara di voler assumere l’incarico per il biennio, questo facilita ulteriormente la realizzazione dei progetti che spesso hanno bisogno di tempi lunghi per essere portati a termine”. Anno sociale 2012: quali le iniziative in cantiere?
“Per l’anno sociale 2012, tutti i club Kiwanis sparsi per il mondo, porteranno avanti il progetto “Eliminate” e in funzione di questa campagna ogni club si attiverà con la creatività che ci contraddistingue, per la riuscita della raccolta fondi che coprirà con le vaccina-
della panetteria pizzeria, che si realizzerà, in collaborazione con l’associazione Carità senza confini di San Marino a Lusaka”. È possibile sostenere un circolo virtuoso anche in tempi di crisi?
“Nel nostro club, la differenza la fa certamente, l’unione e la forza del gruppo, che riesce sempre, anche nei momenti di crisi come quello che si vive oggi, ad arrivare al cuore dell’altro. Abbiamo concluso prima di Natale il mercatino di beneficenza, organizzato dall’Ambascita d’Italia, in collaborazione con Soroptimist San Marino e sono stati raccolti oltre 10mila euro per il progetto ‘Eliminate’ del Kiwanis, per ‘Lavoriamo per l’acqua e il cibo nel mondo’ del Soroptimist ed il sostegno alla Croce
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Riscoprire | Quartetto Agostino Di Duccio
Un’amicizia in
Musica
testo Riccardo Belotti
Dopo trent’anni la reunion del quartetto di chitarre classiche Agostino Di Duccio, nato negli anni ’70. Un’ensemble che ritrova l’intesa e il piacere di suonare insieme.
Un quartetto di chitarre classiche nato negli anni ’70, al termine di un percorso di studi comune, si fa strada nel mondo della musica vincendo premi e collezionando concerti. Quattro amici che dopo 10 anni si dividono per motivi di lavoro e che solo recentemente, dopo quasi tre decadi, si ritrovano
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assieme per suonare in un evento particolare. Un’amicizia mai venuta meno, il piacere riscoperto di suonare assieme: Maurizio Cerqua, Riccardo Losappio, Alessandro Pigiani e Tonino Vaccari sono il ‘Quartetto Agostino Di Duccio’,
una delle rare formazioni musicali al mondo ad esibirsi unica-
mente con le sei corde classiche. Quando nasce il Quartetto Agostino Di Duccio?
“Ci siamo formati nel 1975 nell’ambito della Scuola Benizzi di Rimini, a coronamento della condivisione di una lunga serie di esperienze, concerti e concorsi legata alla normale attività didattica. Abbiamo
approfondito la ricerca nel campo della musica d’assieme con analisi e trascrizioni dai repertori che meglio si prestano a valorizzare le qualità musicali della chitarra nel dialogo amichevole di un insieme cameristico”.
non erano cambiati e il quartetto si è così ricostituito per condividere di nuovo, con chi vorrà ascoltarlo, il “diletto” di fare musica”. Avete progetti per il futuro?
“Continuare a divertirci suonando e creando l’opportunità di diffon-
Carfagna, hanno sicuramente influenzato la nostra formazione musicale. Il nostro repertorio spazia della musica barocca fino ad autori moderni passando per i classici del repertorio spagnolo”. Cosa ne pensate della scena musicale riminese?
dere un repertorio, quello della musica d’insieme, che in ambito chitarristico non è molto praticato. Recentemente abbiamo fatto alcuni concerti, e sicuramente altri ne faremo nel 2012”.
“La Sagra Musicale Malatestiana svolge un ruolo centrale e molto importante. Sarebbe auspicabile creare spazi per proposte allargate ad altri generi e repertori. Le ristrettezze economiche hanno limitato le possibilità di valorizzare la cultura musicale che meriterebbe maggiore spazio nell’ambito delle iniziative culturali e di intrattenimento della città”.
A chi vi ispirate nel vostro lavoro
Qual è stata la cosa più bella della
musicale?
vostra reunion?
“Non abbiamo un modello preciso, anche se i grandi interpreti della chitarra classica come Segovia, Williams, Bream, Gangi,
“Riscoprire nel nostro stare insieme un rapporto di amicizia che, anche attraverso la musica, è rimasto invariato per 40 anni”. IN
Rara formazione con le sei corde Come vi siete conosciuti?
“Frequentavamo tutti da molti anni la scuola di musica “Laura Benizzi”, una musicista che all’inizio degli anni ’60 aveva deciso di dedicarsi all’insegnamento di strumenti molto popolari come chitarra e fisarmonica. All’epoca in città c’era solo il Lettimi e chi voleva avvicinarsi a strumenti come quelli, doveva andare a Bologna o Pesaro, o arrangiarsi da solo”. Per 10 anni avete suonato assieme collezionando concerti e premi anche individuali, poi agli inizi degli anni ’80 vi siete separati per motivi professionali. Cosa avete fatto in seguito?
“Oggi Maurizio Cerqua è docente di chitarra classica all’Istituto Lettimi ed è l’unico a svolgere un’attività nell’ambito musicale. Noi altri invece svolgiamo varie attività in ambito commerciale”. In che occasione vi siete ritrovati?
“Nell’ottobre del 2008 ci siamo ritrovati in occasione del concerto per le celebrazioni del centenario della nascita di Laura Benizzi. Dopo trent’anni l’intesa del gruppo e il piacere di suonare insieme
Sopra e in apertura, il quartetto ieri e oggi.
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Celebrare | I 90 anni di Riccione
Il regalo di
Compleanno testo Marina Giannini - foto Foto Riccione
Festa per i 90 anni del Comune di Riccione. Trasmettendo emozioni e con un progetto strategico per il futuro della città.
La Perla al centro dell’attenzione con le sue immagini e i suoi ricordi, per progettare il futuro partendo dal suo passato e comunicare quello sviluppo incessante che, fin dalla sua nascita, quando vacanza significava spedire cartoline e incollare etichette sulle valige, la comunità riccionese ha saputo promuovere, diventando non solo capitale turistica prestigiosa, ma anche centro di cultura e creatività e benessere. È questo il messaggio che si legge nel logo “Riccione ’90”, ideato dal grafico Giovanni Garattoni che accom-
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pagnerà i festeggiamenti per tutto il 2012 quando i luoghi, la spiaggia, le strade, il lungomare, i viali, il paese, i giardini e le piazze diventeranno teatro di incontri, spettacoli ed esposizioni. Sarà una combinazione di eventi importanti e di nuove iniziative, un laboratorio permanente di idee che riguardano il presente e il futuro della città. Una città, che con il pretesto di festeggiare i novant’anni del proprio Comune, disegna un nuovo immaginario e si accinge a riflettere intorno a un progetto strategico rivolto all’intera comunità.
A Simone Bruscia è stato affidato il compito di coordinatore del gruppo di lavoro assieme a Claudio Villa (a sinistra nella foto, con Simone Bruscia), responsabile per gli eventi mediatici. “Riccione – spiega Bruscia - con il pretesto virtuoso di festeggiare i novant’anni del proprio Comune disegna un nuovo immaginario e si accinge a riflettere intorno ad un progetto strategico rivolto all’intera comunità. Le iniziative devono coinvolgere i cittadini, promuovere Riccione come città creativa e contemporanea. È una bella sfida!”. IN
STAGIONE TEATRALE 2011 - 2012
Repubblica di San Marino Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura l’Università e le Politiche Giovanili Ufficio Attività Sociali e Culturali
2011-2012
Teatro Nuovo • Teatro Titano
da novembre 2011 ad aprile 2012
BIGLIETTERIA TEATRO TITANO piazza Sant’Agata – 47890 San Marino tel. 0549 88 24 16
BIGLIETTERIA TEATRO NUOVO piazza M. Tini, 7 - Dogana tel. 0549 88 55 15 CARTELLONE TEATRO TITANO - inizio spettacoli ore 21.15
CARTELLONE TEATRO NUOVO - inizio spettacoli ore 21.15
martedì 17 gennaio 2012
venerdì 18 novembre 2011
Dr JEKYLL e Mr. HYDE
DONNA NON RIEDUCABILE
L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ
sogni e visioni con Alessandro Benvenuti, Rosalinda Celentano la partecipazione straordinaria di Alice ed Ellen Kessler musical ideato e diretto da Giancarlo Sepe
martedì 6 dicembre 2011
lunedì 28 novembre 2011
NOVECENTO
di Alessandro Baricco regia ed interpretazione Corrado d’Elia
di Stefano Massini con Ottavia Piccolo musiche per arpa composte ed eseguite da Floraleda Sacchi regia di Silvano Piccardi
di Luigi Pirandello regia ed interpreti Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Teatro de Gli Incamminati / Diablogues
Teatri Possibili
La Contemporanea
Bis Tremila s.r.l. mercoledì 11 gennaio 2012
giovedì 16 febbraio 2012
domenica 29 gennaio 2012
TRAPPOLA PER TOPI
ANTIGONE
di Agatha Christie con Stefano Altieri, Annalisa Di Nola, Stefano Messina regia di Stefano Messina
giovedì 1° marzo 2012
L'ARCHIVIO DELLE ANIME. AMLETO
ovvero Una strategia del rito da Sofocle elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci e Marco Sgrosso
di e con Massimiliano Donato
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare da Zelig: Alessandro Betti, Maria Di Biase, Katia Follesa, Maurizio Lastrico, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta Zoboli e con Petra Magoni e Ferruccio Spinetti regia di Gioele Dix Teatro Stabile di Verona - Bananas s.r.l.
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni regia di Marco Bernardi
compagnie sammarinesi - Teatro Titano spettacoli fuori abbonamento
mercoledì 21 dicembre 2011
sabato 25 febbraio 2012
ANITA
Teatro Stabile di Bolzano
MANZAROLIK
musica e parole su Anita Garibaldi di e con Luisa Cottifogli Luisa Cottifogli: voce Gabriele Bombardini: chitarre Anselmo Pelliccioni: violoncello
La genesi con Elisa Manzaroli regia di Fabrizio Raggi
Allegro Vivo - Associazione Musicale
sabato 11 febbraio 2012 - Fuori abbonamento
venerdì 9 marzo 2012
MERAVIGLIA
Compagnia Performers Volanti Sonics creato e diretto da Alessandro Pietrolini Equipe Eventi sas/ Sonics srl
Meraviglia è una delle grandi performance a cui ha dato vita la creatività visionaria e onirica di Alessandro Pietrolini fondatore insieme ad Ileana Prudente dei Sonics, una compagnia di acrobati tutta italiana, protagonista di eventi magici e di grande effetto; riempiono i cieli, le piazze e i teatri con le loro aeree acrobazie, le imponenti attrezzature, le visioni oniriche del loro immaginario e tutta la multiforme e geniale fantasia del circo moderno e della danza acrobatica dando vita ogni volta ad eventi unici e irripetibili.
venerdì 30 marzo 2012
con Aleksandra Di Capua e Andrea Tamagnini regia di Andrea Tamagnini
sabato 28 aprile 2012
UNA - primo studio Compagnia Titanz
ACQUISTO BIGLIETTI
www.sanmarinoteatro.sm
omaggio a Ornella Vanoni con Valentina Monetta regia di Fabrizio Raggi
Bradipoteatar
prima parte
seconda parte
SOLO GIAPPONE - SILENZI Compagnia Titanz - Artemis Danza
PagineGialle
DI SAN MARINO.SM
MEDIA
• Presso la biglietteria del Teatro dove si svolge la Ufficio Attività Sociali e Culturali rappresentazione nei due giorni precedenti la via Ventotto Luglio, 192 data di ogni spettacolo dalle ore 16.30 alle ore 20.00 47893 Borgo Maggiore e il giorno dello spettacolo dalle ore 16.30 in poi Repubblica di San Marino 0549 88 24 52 - 0549 88 24 57 - 58 • on line sul sito www.sanmarinoteatro.sm dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00 info.uasc@pa.sm
MA CHE DIFFERENZA FA
ECLIPSE
sabato 21 aprile 2012
11610 | photo: Amati-Bacciardi
Fondazione Giorgio Gaber
LA PASSIONE E IL MESTIERE
martedì 20 marzo 2012
mercoledì 22 febbraio 2012
www.studioag.sm
incontro spettacolo con Andrea Scanzi
Centro Teatrale Umbro
CTB Teatro Stabile di Brescia Le Belle Bandiere
Attori & Tecnici
informazioni
GABER SE FOSSE GABER
NUOVA PRODUZIONE Compagnia Piccolo Teatro Arnaldo Martelli
Applaudire | Capodanno
Gran finale in
Musica
testo Marina Giannini e Davide Nicolò
Si accendono i riflettori sulla festa più attesa. Gli appuntamenti di Rimini e Riccione per rendere unico il Capodanno e dare il benvenuto al 2012.
In alto, Franco Battiato; sotto, Stefani Bollani
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Tutto è pronto per il conto alla rovescia che anticipa il benvenuto al nuovo anno. Il Capodanno a Rimini quest’anno è orfano della Rai ma promette di avere un successo sorprendente, soprattutto considerando la spesa. Numerosi eventi per tutto il mese di dicembre, voluti e sostenuti dal sindaco Andrea Gnassi, faranno della festa riminese il “Capodanno più lungo del mondo”. Tutto è cominciato con il concerto di Zucchero, il 1° dicembre, e culminerà il 31 con il tanto atteso concerto di Franco Battiato a piazzale Fellini. Nel mezzo, un programma ricchissimo di eventi, concerti, mostre tra cui vanno degnamente citati il concerto di Ivano Fossati al Teatro Novelli il 16 dicembre, quello di Laura Pausini per i suoi fans, il 18 al 105 Stadium, per proseguire il 30 con Fabri Fibra all’Altro Mondo Studios. Il primo gennaio, poi, l’appuntamento più classico, quello con “Elisir d’amore” al nuovo Palacongressi. Tra le tante proposte, un grande successo sta ottenendo l’iniziativa del RiminiMovida Pass, che consente di entrare in diversi locali di marina centro per poter ballare, bere alcuni drinks e usufruire di
convenzioni con gli hotels riminesi. Tutte le manifestazioni sono state racchiuse all’interno del sito, costantemente aggiornato, capodanno.riminiturismo.it. Non è da meno Riccione che, il 31 dicembre, porta sul palco di piazzale Roma lo show del pianista e cabarettista Stefano Bollani, mentre a Dario Vergassola, con la verve e il sarcasmo che lo caratterizzano, è affidato il compito di animare lo spettacolo e rievocare i momenti storici dei 90 anni del Comune di Riccione. Protagonisti della serata, il quartetto d’archi tutto al femminile Euphoria e la prestigiosa orchestra sinfonica Rossini di Pesaro, diretta dal maestro Giorgio Leardini. Sempre in piazzale Roma sarà allestito un maxi-schermo che proietterà immagini della città tratte dagli scatti di originali del prezioso archivio “Foto Riccione” di Pico e Gianni Zangheri, reinterpretate in chiave pop dai Vj di Cocoricò Network. Proseguiranno anche nell’aftershow che, dopo un’esplosione di fuochi d’artificio, trasformerà piazzale Roma in un inedito Dance Floor, con la partecipazione dei Dj delle principali discoteche della collina. IN
Vincere | Premio Fellini 2011
Girotondo
Felliniano
testo Maria Cristina Muccioli - foto Riccardo Gallini
È andato a Terry Gilliam il Premio Fellini 2011. Un regista visionario, che ha in comune molte cose con il maestro riminese.
Dopo Scorsese, Polanski, Olmi, de Oliveira e Pinelli, Lumet e Sorrentino, il Premio Fellini 2011 è andato a Terry Gilliam. Statunitense di nascita ma inglese d’adozione, Gilliam è fondatore dei Monty Python, nonché regista di film come Brazil, Paura e delirio a Las Vegas, Il barone di Munchausen, Parnassus. “C’è una certa vicinanza fra lui e Fellini - ha spiegato durante la premiazione del 19 novembre Paolo Fabbri, direttore della Fondazione Fellini - Innanzitutto ambedue han-
no esordito come disegnatori. Registi visionari, pur se con prospettive diverse, sono forse gli unici diventati aggettivi: felliniano e gilliamesque”. La full immersion nella città del suo “eroe, il gigante, il meraviglioso
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incantatore” ha decisamente emozionato Gilliam. “Un grande onore, perché Federico per me era un dio”, ha dichiarato quando Francesca Fabbri, nipote di Fellini, gli ha consegnato la medaglia offerta da Assogemme. Essere accolto a Rimini, città visitata anni fa da semplice turista sulle tracce del Maestro, ha significato anche entrare come ospite d’onore al Grand Hotel, luogo felliniano per antonomasia. Ma ciò che probabilmente ha emozionato più di tutto il burattinaio sognatore Terry è stata una frusta, simile a quella impugnata da Marcello Mastroianni nella celebre scena dell’harem in “8 e ½”, che gli è stata offerta il 20 novembre alla proiezione di “The wholly family”,
il corto girato a Napoli con l’attrice Cristiana Capotondi. La sorpresa è arrivata al Cinema Tiberio del Borgo San Giuliano, altro luogo felliniano, quando, al ritmo scandito dalla musica di Nino Rota, alcuni attori di Smiting Festival hanno circondato Gilliam in un girotondo fantastico. Come per magia si sono materializzati Guido, la Tabaccaia, il motociclista Scurèza, le suorine... Ma anche un paio di personaggi gilliamesque: il Barone di Munchausen e il Don Chisciotte non ancora realizzato. Chissà, magari questo gioioso girotondo porterà fortuna al progetto gilliamesque tuttora in sospeso e fra qualche anno, parafrasando il celebre “amarcòrd”, i riminesi gli potranno dire: “T’atarcòrd, Terry?” IN
Aiutare | Onlus Segno
Nel Segno della
Solidarietà
testo Claudia Gelmini
Simona Ventura al fianco della onlus Segno, con una serata di beneficenza al Peter Pan di Riccione e un’asta per la raccolta fondi a favore della casa famiglia di Montefiore Conca.
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Associazione Segno e Simona Ventura: un connubio vincente fatto
di amore, solidarietà e calore. Il giudice di X Factor, grazie alla Fondazione Simona Ventura e in collaborazione con i Comuni di Misano Adriatico e Riccione, ha organizzato una serata di beneficenza con cena di gala al Peter Pan di Riccione dove è stata battitrice di asta per l’associazione di Montefiore Conca che accoglie bimbi e ragazzi con alle spalle storie drammatiche, vittime di maltrattamenti, abusi, abbandoni, allontanati dalle famiglie di origine. Grazie ad un team di educatori e psicologi che lavorano 24 ore su 24 con i giovani, nelle case famiglia
della onlus Segno si cerca di ricreare un rapporto genitori-figli ridando fiducia e serenità a ragazzi che rischiano altrimenti di perdersi. La serata del 2 dicembre scorso è stata un’occasione importante per fornire un concreto aiuto ai minori in difficoltà: i fondi raccolti, infatti, consentiranno l’acquisto di uno scuolabus, di iscrivere i bambini alla scuola media e di portare a termine la terza casa famiglia a Montefiore Conca. Per effettuare donazioni all’Associazione Segno e per ulteriori informazioni sul suo operato si possono contattare i siti www.associazionesegno.com, www.facebook.com/associazionesegno, www.simonaventura.tv IN
L’armonia deLL a chioma studiata da specialisti.
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Via Pascoli, 37
|
47923 Rimini
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Tel 05 41.382233
Informare | Gruppo SGR
Il futuro
Sostenibile testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
I giovani a confronto sui temi ambientali. Grazie agli incontri promossi dal Gruppo SGR, in vista di un progetto più ampio per il 2012.
“In mano ad altri”, “da proteggere” o, ancora, “un punto interrogativo”. Prevalgono insicurezza e preoccupazione tra i giovani riminesi, nel momento in cui sono chiamati a pensare al futuro. A parlare chiaro sono le parole utilizzate dagli studenti di una ventina di scuole del territorio, che hanno partecipato agli incontri sulla sostenibilità ambientale promossi dal Gruppo SGR tra ottobre e novembre.
Gli incontri si sono inseriti all’interno di un progetto più ampio, “Sostenibilità, la strada per il futuro”, promosso in vista del 2012, anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti a vent’anni dal primo Summit della Terra di Rio de Janeiro, con il patrocinio di Unric, Centro regionale di informazione delle Nazioni Unite, della Provincia e del Comune di Rimini. Se l’avvicinamento degli studenti ha permesso un primo confronto, un altro canale per raccogliere i feedback dei giovani è la comunità on line (scuole.gasrimini.it), dove i ragazzi possono già confrontarsi e condividere documenti, articoli e attingere a contenuti scolastici sul tema. Il progetto prosegue nel nuovo anno con una mostra didattica organizzata in partnership con Remarkable e IES (International Exhibition Service), che dal 9 marzo resterà visitabile nelle sale del Palazzo dell’Arengo fino al 1° aprile, con l’obiettivo, spiega per il Gruppo SGR la presidente Micaela Dionigi (nella foto), “di far riscoprire le ragioni che hanno portato il mondo a muoversi verso uno sviluppo sostenibile”. Anche il Gruppo riminese ne ha avuta più
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di una, tanto da spingere sempre più sulle energie rinnovabili e presentare, il prossimo maggio, il suo primo bilancio di sostenibilità. “A vent’anni dal Summit della Terra spiega per Unric Nicolas Bucci - occorre rinnovare l’impegno globale a minimizzare gli effetti negativi dell’energia tratta da combustibili fossili, e muoversi rapidamente verso un’economia energetica più pulita, in modo da prevenire gli effetti devastanti del cambiamento climatico”. In quest’ottica i giovani, protagonisti di domani, sono i primi che vanno sensibilizzati. “Grazie anche ad importanti iniziative come quella intrapresa da SGR - prosegue Bucci - i giovani stanno maturando una maggiore sensibilità all’uso razionale dell’energia tratta da combustibili fossili”. Occorre poi “diffondere una maggior consapevolezza sui benefici economici, sociali ed ambientali che una diffusione globale dell’energia sostenibile porterebbe. Una persona su cinque è ancora esclusa da forme di energia per noi convenzionali. Lasciare che le persone più vulnerabili paghino le conseguenze del nostro ‘sviluppo’ è inaccettabile”. IN
IN Magazine | Special ADV
EssErE lEadEr con stile
NuOVE SLOT DI uLTIMA GENERAzIONE SI AGGIuNGONO ALLA RICCA OffERTA DELLA GIOCHI DEL TITANO
Ogni sportivo che si trovi ai vertici della propria Crescono i clienti abituali, an- la nostra sala piace, e la miglior conferma arriva categoria ha come arma vincente il proprio stile di che grazie alla qualità dei ser- dal fatto che abbiamo registrato anche un aumento gioco. Ma quando lo stile è nel modo di offrire il vizi in costante ampliamento. dei clienti abituali. Chi viene da noi, poi ritorna”. Il gioco, allora a vincere e divertirsi sono tutti quelli segreto sta anche nei servizi: “Offriamo – prosegue che giocano. È questa la filosofia di fondo che caratterizza la GioCaronia - il massimo di attenzione e cortesia ai nostri clienti, olchi del Titano, la società a maggioranza pubblica che gestisce la tre a tutti i servizi di cui possano avere bisogno mentre giocano. sala da gioco di Rovereta a San Marino. Una struttura che è Chi entra, inoltre, può disporre del massimo rispetto della propria leader nel suo settore e vuole continuare ad esserlo. Nonostante privacy e sicurezza”. la forte concorrenza: il 2011 in Italia è esponenzialmente cresciuta Ma per restare leader bisogna sempre guardare avanti. Per questo la possibilità di aprire sale con slot-machine e da poker. E l’increle novità non mancheranno anche in futuro. “Entro la primavera mento numerico è tutt’ora in corso. A San Marino si è scelto diver- assicura il direttore della Giochi del Titano - aumenteremo gli samente: la struttura è una sola, ed essendo già leader la strada spazi dedicati ai servizi, ampliando l’area per bar e piccola ristoramigliore era ed è quella di rimanere tale ampliando, rinnovando e zione”. Insomma, anche l’accoglienza e i servizi dimostrano lo stile migliorando l’offerta di gioco e degli ambienti. Dopo l’apertura ad della struttura che, come recita lo slogan della Giochi del Titano, aprile della poker room ora sono in fase di ultimazione anche i offre a tutti “il piacere di giocare con stile”. lavori di ampliamento degli spazi adibiti alle sale slot. In estate, inoltre, c’è stato l’arrivo di nuove macchinette, scelte tra quelle ai vertici di categoria e che si possono trovare solo nei casinò, di ultimissima generazione. Tra le 35 nuove Vlt (così si chiamano in gergo tecnico) ce ne sono anche un paio ispirate alla sit-com “Sex and The City”, la nota serie televisiva americana ambientata a New York. In totale alla Giochi del Titano ci sono quasi 230 slot, che vanno dal tradizionale keno fino ai più classici della roulette, baccarà, black jack, ecc… Ogni nuova slot è multigame, ovvero consente di poter giocare fino ad oltre 10 tipi diversi di gioco, con altrettanti diversi tipi di puntata. La voglia di continuare ad essere leader spinge la struttura verso un continuo miglioramento dell’offerta, come spiega il direttore della Giochi del Titano, Salvatore Caronia, per anni al Casinò di Sanremo. “Il nostro prodotto complessivo di giochi e servizi dice con soddisfazione - ha incontrato in questi anni un deciso e rinnovato interesse del pubblico. Registriamo un aumento di 30mila presenze nel 2011 rispetto all’anno scorso. Vuol dire che
GIOCHI DEL TITANO Repubblica di San Marino Palazzo Diamond - Strada Dei Censiti, 21 - Uscita Falciano Tel. 0549 942011
Festeggiare | Rolex Italia
Evento Rolex
nel cuore della testo Marina Giannini
Una serata speciale in viale Ceccarini firmata Rolex. Con la gioielleria Tamburini trasformata, come per incanto, in un angolo magico avvolto da candida neve.
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Nella suggestiva cornice di viale Ceccarini è andata in scena, in un’eccezionale sera stellata di dicembre, l’evento fashion Rolex. Un’atmosfera unica e irripetibile per Riccione, che ha permesso agli ospiti di provare l’emozione unica di trovarsi nel bel mezzo di una coltre bianca di neve, dove tra giochi
Perla di luce si rifletteva l’immagine della corona dorata Rolex. Per sentirsi parte di questo mondo incantato bastava fare una sosta nel “salotto” della gioielleria Tamburini, da 60 anni concessionaria Rolex Italia. Uno spazio trasformato, come per incanto, in un angolo magico della Regina delle Dolomiti. IN