IN Magazine Rimini 03/2013

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Rimini

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Anno XIII - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2013

Una corsa

per due

Stefano Gregoretti e Davide Ugolini Vacanze nell’entroterra Tutto il verde dietro il mare Monica Guerritore Una donna sulla scena Davide e Nicolò Bulega Generazioni in corsa






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Sommario

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10 Annotare Brevi IN 20 Essere Gregoretti e Ugolini 28 Accogliere Vacanze nell’entroterra 34 Creare Nuove tendenze 38 Intrattenere Appuntamenti al mare 42 Interpretare Monica Guerritore 45 Esporre Biagetti designer 48 Abitare La casa sul porto

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

52 Correre Davide e Nicolò Bulega 56 Fotografare Tommi Flores 60 Saltare Eugenio Rossi 62 Pedalare Andrea Manusia 64 Festeggiare Rotaract 65 Guidare Stefano Libertà 66 Inscenare Santarcangelo • 13

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Un numero tutto “in corsa” per accompagnare l’estate riminese, con l’energia e la determinazione di Stefano Gregoretti e Davide Ugolini, campioni internazionali di Ultra Trail abituati a correre nelle regioni più inospitali del pianeta. E poi tante storie di chi “fa correre” le idee nella vita e nel lavoro di tutti i giorni, valorizzando le ricchezze turistiche dell’entroterra, sviluppando progetti di moda e creatività o, ancora, organizzando eventi. Perché non si è mai arrivati, come insegna Monica Guerritore nell’intervista per la consegna del “CinèCiak d’Oro” a Riccione dove racconta i suoi progetti e il suo legame speciale con la Romagna.

Design esclusivo e all’avanguardia quello italiano lungo la Senna con la personale di Alberto Biagetti; design che ritorna nella luminosa casa sul canale del porto di Rimini. E poi tanti giovani, che “corrono” incontro al futuro: il giovanissimo Nicolà Bulega che col padre Davide sfreccia sulle moto, Tommi Flores che coglie nei suoi scatti la materia dei sogni, Eugenio Rossi che salta verso il cielo. Su due ruote è anche l’avventura “in corsa” di Andrea Manusia sulle strade del Tour de France. E per chiudere le iniziative del Rotaract di Rimini, del Rotary Club Riviera e del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo.

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. - Menabò Group

Direttore Responsabile: Andrea Masotti

Collaboratori: Cinzia Bauzone, Graziella Biagetti, Andrea Cicchetti, Matteo De Angelis, Giorgia Gianni, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Lucia Rughi, Cesare Trevisani

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

Redazione centrale: Roberta Brunazzi, Serena Focaccia Progetto grafico: Lisa Tagliaferri Impaginazione: Sabrina Montefiori Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli Ufficio commerciale: Irena Coso

Fotografi: Enrico Cavazzuti, Riccardo Gallini, Pico Riccione, Stefano Rambaudi, Giorgio Salvatori, Gabriele Scarpato, Studio Paritani. Chiuso per la stampa il 30/07/2013

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Giochi di design

Rimini - Beach on the Beachdesign, il gioco vintage da spiaggia portato in auge dall’evento clou del design estivo in Riviera: il Beachdesign, primo torneo di biglie dell’architettura italiana. Così, al Bagno26 di Rimini il gotha dell’architettura si è sfidato in un immenso circuito di sabbia, ideato da Lorenzo Palmeri e realizzato dall’architetto Gianni Schiumarini. Si sono sfidati: da Genova 5+1AA, da Bolzano Bergmeisterwolf, da Milano Antonio Citterio Patricia Viel and Partners e Matteo Thun & Partners, da Bologna MiroArchitetti ed Open Project, da Firenze PLSDesign, da Roma Studio Transit. Unico studio riminese: Simonetti & Associati. La sfida è stata vinta dallo studio Antonio Citterio, Patricia Viel and Partners, aggiudicandosi un weekend a Londra, in occasione di 100%Design. (L.L.)

Poeti al castello Rimini - Grande successo per la decima edizione di Parco Poesia, festival che promuove i giovani talenti nazionali promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Ben 85 i poeti protagonisti, dei quali 62 nati tra gli anni ‘80 e ‘90. Nell’occasione è stato annunciato per il 2014 il Premio Rimini, che condurrà un poeta under 35 alla pubblicazione del suo primo libro. La serata inaugurale è stata dedicata a Sergio Zavoli nella veste di poeta (nella foto con gli scrittori riminesi Piero Meldini, Rosita Copioli ed Ennio Cavalli). (C.T.)

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Arriva a settembre la MotoGP a Misano Misano - Conto alla rovescia per la MotoGP al Misano World Circuit, in arrivo il 14 e 15 settembre. Il campionato sta vivendo una stagione molto equilibrata e cresce l’interesse per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Quest’anno gli organizzatori hanno messo a punto numerose facilitazioni sul prezzo dei biglietti, fra le quali il Prato 3, che fino ad esaurimento dei biglietti è in vendita a 50 euro. Tutte le informazioni sul sito www.misanocircuit.com. (Nella foto Valentino Rossi con la locandina del Gran Premio) (C.T.)

Il green a quattro Ruote San Giovanni in Marignano - San Giovanni in Marignano - Sosta romagnola il 6 luglio scorso per il circuito Audi quattro Cup al Riviera Golf Resort, ospiti della Concessionaria Reggini S.p.A. di San Marino. Record di presenze per l’evento sportivo, con 184 giocatori che, per conquistarsi gli ambiti posti disponibili per la Finale Nazionale, si sono dati battaglia su questo percorso che si snoda lungo la riva destra del fiume Conca. L’attenzione si è concentrata sui gio-

ielli di casa Audi che la Concessionaria Reggini, storico dealer sammarinese, ha posteggiato nell’area della club house. La giornata si è conclusa con la premiazione, alla presenza del direttore del circolo Gianluca Ghiglione e di Filippo Reggini della Concessionaria, che hanno premiato i vincitori che rappresenteranno il Riviera Golf Resort alla Finale Nazionale in calendario il 13 e 14 settembre sul percorso del DoubleTree by Hilton Acaya Golf Resort.



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Al Parco Terme Galvanina la cucina in festival

Rimini - Già gli antichi romani frequentavano il suggestivo colle di Covignano. Secoli dopo è ancora frequentato per la 13° edizione del Festival della Cucina Italiana, patrocinato dalla provincia di Rimini, per una intensa tre giorni (6-8 settembre) dedicata all’enogastronomia. Lo chef resident sarà Silver Succi (nella foto) del ristorante Quartopiano. Sarà una sorta di festival multitasking che accoglie differenti tematiche: festival delle bontà, dei mastri carnaioli, della musica, della birra, del vino, dell’acqua salutare, del bio e del benessere, e ancora le sfogline romagnole, l’università del pomodoro, altamoda e bollicine, trofeo nazionale Galvanina, premio “world wide chef”. Insomma, ce n’è per tutti i gusti! (L.L.)

Poeti sotto le stelle Rimini - Il Giardino del Lapidario del Museo di Rimini ha fatto da cornice alla 13° edizione di Poeti sotto le stelle. Organizzato dalla Compagnia Kar.Ma, sotto l’egida di Milena Massani. Un evento che ha proposto storiche e originali voci poetiche, tra le evocazioni sonore di dj Fabiana. Carlo Falvo ha presentato il reading suddiviso in due sezioni: “Poesia in lingua” con Lucia Lombardi (nella foto), Ivo Gigli, Milena Massani, Onide Fabbri, Pierpaolo Benedetti, Antonio Zavoli e “Poesia dialettale” con Lidiana Fabbri e Miro Gori. (L.L.)

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La musica dell’ Alba Riccione - Sono albe “speciali” quelle che avvolgono le spiagge di Riccione, che si rivelano lentamente in compagnia della musica, regalando uno degli spettacoli più belli che la natura possa offrire. L’appuntamento dei “Concerti all’alba” rappresenta una graditissima proposta promossa dall’Istituzione culturale del Comune di Riccione curata da Cristina Baldolini. Musica di qualità, per assaporare

il risveglio della città in sintonia con il mare. Quest’anno, l’iniziativa ha visto la collaborazione di Greda-Arte Pura, azienda che ha curato i suggestivi allestimenti. Giovedì 15 agosto Playa del sol (zona 108/109) Orchestra Hallo Mr Sax, direttore Mario Marzi I (We) Have A Dream. Un viaggio con dodici sassofoni tra classica e jazz sulle note di Johann Sebastian Bach, Duke Ellington e Glenn Miller. (C.B.)

L’aperitivo ideale è sul Mare Rimini - L’estate si anima negli spazi affacciati sul mare del Caffè della Darsena a San Giuliano. La location più esclusiva e affascinante del territorio è il luogo migliore dove prendersi una pausa per un caffè o gustare un aperitivo in compagnia regalandosi una vista mozzafiato. Le due terrazze si affacciano una a filo

della spiaggia di San Giuliano e l’altra, più piccola, sugli yacht ormeggiati nella darsena. Una semplicità di classe contraddistingue l’arredamento e l’atmosfera del locale, che ha come nota distintiva le installazioni artistiche di Giuseppe Battaglia realizzate con elementi naturali quali legno e conchiglie.



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DolceBio, prima gelateria certificata 100%

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Rimini - Nella storica location dell’Embassy, in Viale Vespucci 33, il 24 maggio si è svolta la festa di apertura della gelateria DolceBio, la prima certificata 100% biologica. Sono stati tantissimi i partecipanti e il ricavato della giornata è stato devoluto all’Associazione SEGNO Onlus di Montefiore Conca, una realtà impegnata nell’educazione e nell’accoglienza di minori da ol-

bio

tre quindici anni, durante i quali ha accolto oltre duecento bambini. Nel pomeriggio, a sorpresa, un’inedita incursione letteraria dei giovani volontari del festival “Un Mare di Libri” (nella foto con Andrea Santibacci, responsabile progetto DolceBio) e, per finire in bellezza, l’aperitivo con il gelato bio accompagnato da dj set. DolceBio è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 24.

800 Festival raddoppia Saludecio - Fedele alla tradizione, ma diversificando l’offerta, l’800 Festival raddoppia, presentandosi in due week-end di agosto, dal 2 al 4 e dal 9 all’11. Tanti i momenti di divertimento con funamboli, varietà con i Fratelli di Taglia, acrobazie del teatro di C’è Chi C’ha, il balletto di Arabesque, le musiche della tradizione popolare, il teatro grottesco con la regia di Roberto Caminiti, il teatro itinerante dei 5quattrini, la musica del Tango, fino alle più belle canzoni napoletane. Il tutto passeggiando per il Borgo di Saludecio dove le Mostre e i Musei restano aperti.

Un mare di fiori con Flora Folies Rimini - Potrebbe essere a Parigi, Berlino, Barcellona perché è romantico e mette allegria. È Flora Folies, il primo pick&pay dei fiori (nella foto) inaugurato a Rimini. Flora Folies è un brand innovativo presente sul territorio nazionale con punti vendita specializzati nella vendita di fiori prêt-à-porter e questo di Rimini è il primo in Romagna. Dopo l’offerta della colazione e del gelato, stupisce con un’altra novità: la Casa dell’Acqua, uno strumento ecologico che eroga acqua naturale, leggermente frizzante e frizzante a soli 5 centesimi al litro.

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Sinfonia di sapori e Cinema Rimini - Venerdì 26 luglio Embassy Gallery in Viale Vespucci si è illuminata di grande fascino per “Sinfonia dei sapori”, un evento emozionante con protagonista Federico Fellini. Francesca Fabbri Fellini (a sinistra, nella foto), nipote del maestro, ha presentato il libro “A tavola con Fellini”,

che racconta il regista gourmet della vita e anche della buona tavola, come dimostrano le ricette della cucina romagnola che preparava Maria Maddalena, sorella di Federico e mamma di Francesca. Hanno fatto da cornice all’evento la colonna sonora dei Maestri del Lettimini ispirata alle musiche di Nino Rota e il buffet con piatti legati alle ricette del libro; in particolare la gelateria DolceBio ha creato per l’occasione un gusto molto particolare, la crostatina di albicocche, ispirato ad una ricetta di Maddalena Fellini. L’iniziativa è stat promossa da Embassy Abitare il Mare con il patrocinio del Comune di Rimini e dell’Associazione Nuova Marina Centro.


Dalla Saraghina per mangiare “Come

a casa”

Profondamente comodo, tutto naturale

Rimini - Michele Paesani e Danilo Bascucci (già titolari del bar Ciringuito Oasi) hanno aperto la trattoria Dalla Saragina, pizza e pesce. Ogni piatto “è pescato” dalla tradizione della nonna-mamma-vicina di casa che hanno allietato l’infanzia con i profumi di quella cucina marinara. L’esperienza del mangiare sano, affiancata a quella del “come a casa”, si riflette anche nella piazza: il locale, sul Lungomare Murri davanti al bagno 50, fa angolo con la via Otto e mezzo ed è un loft bianco, arredato con mobili di recupero che creano un’atmosfera casalinga trasmessa anche dalla cordialità dei ragazzi che ci lavorano. Un ambiente vintage al 100% intriso di familiarità, con l’ambizione di dare una nuova vita non solo allo spazio ma anche a mobili e oggetti dimenticati. (Nella foto lo staff al completo)

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Scatti di Paesaggio Rimini - Il Centro Fotografico Man Ray, in collaborazione col Comune di Sant’Agata Feltria, organizza un corso teorico e pratico di fotografia di paesaggio che si terrà dal 19 settembre al 3 ottobre. Le lezioni di teoria si svolgeranno a Rimini presso lo studio Foto PariTani (nella foto), la pratica invece si terrà a Sant’Agata Feltria e dintorni. Gli allievi parteciperanno con i loro scatti alla mostra finale che verrà allestita presso le sale comunali di Sant’Agata Feltria. Per info: 3351430972 - 3351430973 - www.centromanray.it.


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Tutte tendenze dell’outdoor Rimini - SUN, il Salone Internazionale dell’Esterno, torna protagonista a Rimini Fiera dal 6 all’8 ottobre 2013. In contemporanea si svolgeranno Giosun, 28° Salone Internazionale del giocattolo e dei giochi all’aria aperta e la 5° edizione di Camping & Village. La tre giorni è declinata in 7 percorsi espositivi: Out_style (sui trend del mercato), Garden Sun (eccellenza florovivaistica), Sun_contract (per le strutture di accoglienza dotate di spazi esterni), Sea_style (per la filiera della spiaggia), Urban_style (per gli spazi pubblici urbani), Sunaquae (piscine, vasche) e Out_floor (pavimentazioni per l’esterno). Spazio alla creatività, con la sesta edizione del concorso Sun.Lab, che riunirà i talenti under 35 dell’outdoor design.

A Rimini il rinascimento dell’aeronautica Rimini - Dal 3 al 5 ottobre il quartiere fieristico riminese ospita AIRET - The Italian Air Industry Renaissance, che mira a riunire la filiera in un’unica offerta. La kermesse sarà composta da quattro sezioni: AIREM, incentrata sull’industria meccanica; AIRED, che darà spazio a design e arredi aeroportuali; AIRES, che ospiterà sistemi per la tutela ambientale e la sicurezza; infine, ALA - Airet Light Aviation, dedicata all’aviazione leggera e sportiva. www.airet.it

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Vilebrequin inaugura a Riccione con le Nuove Riccione - Arriva anche a Riccione il prestigioso marchio Vilebrequin, già presente in 150 boutique nelle location più esclusive: St. Tropez, Parigi, Saint Barth, Porto Cervo, Capri, Bal Harbour, Montecarlo, Mauritius, Cannes, New York, Miami, Beverly Hills. In occasione del nuovo opening del pop-up store di via Dante 55, Vilebrequin ha presentato le collezioni Spring Summer e High Summer 2013 in una sfilata presso l’Hakuna Matata

collezioni

di Riccione. Vilebrequin, il marchio di costumi nato a Saint Tropez nel 1971, riferimento nel mondo per costumi e beachwear di alta gamma per uomo e bambino crea due collezioni: Spring Summer e High Summer. In Riviera Romagnola Vilebrequin è già presente nello storico negozio di Milano Marittima in via Matteotti con le collezioni uomo, donna e bambino e ora nel nuovo pop-up store di Riccione in via Dante 55. www.vilebrequin.com

Fotografando il Maggiolino San Marino - Il Maggiolino Photo Contest è arrivato al termine: il concorso organizzato da Volkswagen Reggini, partito il 20 maggio e concluso il 21 luglio, si è svolto su Facebook dove in tanti hanno caricato i propri scatti con il Maggiolino Volkswagen come protagonista. Il pubblico ha poi espresso la propria opinione mettendo il “mi piace” sulla fotografia preferita, rendendo il photo contest un evento partecipato e divertente. Molte sono state le fotografie inviate, alcune davvero d’effetto. Si è scelto di premiare gli scatti che hanno saputo comunicare meglio la passione per il mitico Maggiolino, tenendo conto anche delle preferenze degli utenti Face-

book. La giuria ha selezionato la terna dei vincitori: 1° posto Carmen Carlini, 2° Eleonora Parmeggiani, 3° Gabriele Susino. (Nella foto i tre scatti premiati)


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Sicuri sulla strada

Il gusto dell’ Estate

Rimini - Si è tenuta lo scorso 20 luglio sulla spiaggia del Tiki beach bagno26 di Rimini la serata per la sicurezza stradale organizzata da Sunrise management. L’iniziativa rientra nella kermesse “IN-GIUSTIZIA”. Alla serata, dal titolo “Non chiamatelo incidente”, hanno partecipato Claudio Brachino (nella foto a destra), direttore di “Studio Sport”, Barbara Benedettelli (nella foto la seconda da sinistra), Responsabile Nazionale del Dipartimento tutela Vittime della violenza di FDI, e alcuni familiari di Vittime della Strada. Durante la serata sono stati distribuiti speciali braccialetti a chi ha deciso di non bere per accompagnare a casa gli amici: una guida responsabile che può salvare tante vite.

Rimini - Il gusto dell’estate si fa intenso presso i raffinati locali riminesi, che offrono eventi per dare sapore alle serate di vacanza. Il pesce d’estate e lo champagne sono uniti in un connubio d’autore, il 3 agosto, al ristorante “Dallo Zio”, con una serata dedicata alle ricette di stagione proposte dallo chef Giuliano Canzian (nella foto), accompagnate da bollicine francesi. Il tour culinario prosegue il 4 agosto con le “pizze light” dell’Osteria de Borg, per un incontro sull’educazione alimentare, in cui la dietista Vittoria Salvatori e il pizzaiolo Stefano Gessaroli converseranno su gusto e benessere, offrendo ai clienti un

Ph. Giorgio Salvatori

menu dedicato a pizze light. Nei mesi roventi soddisfare la sete è una priorità, così all’Osteria de Borg, l’11 agosto, sarà protagonista la storica Birra Ronzani: l’oro del Reno, di Bologna, da abbinare a sfiziose pizze. (L.L.)

Harmont & Blaine junior a Rimini Pascucci Golf Cup e l’eccellenza del caffè San Giovanni in Marignano Cambiare il gusto degli italiani nel bere il caffè. Ci sta provando Pascucci, azienda del nostro territorio con 350 punti vendita nel mondo, l’unica italiana ad aderire all’associazione internazionale “Alleanza per il caffè d’eccellenza” che seleziona i migliori caffè con il progetto “Cup of Excellence” firmato Pascucci. Un’innovazione che punta alla tradizione, rievocando il gusto del caffè che sbarcava a Trieste ai primi del ‘900. Rivieragolf è stata la prima location per la degustazione in occasione dei festeggiamenti per il 10° anno della Pascucci Golf Cup. (M.G.)

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Rimini - Arrivano anche a Rimini le coloratissime collezioni Harmont & Blaine junior: un’intera boutique dedicata ai piccoli amanti del bassotto con una proposta ricca e completa che copre da 1 a 14 anni. Il concept boutique di Harmont & Blaine junior nasce da un viaggio ideale nelle atmosfere coloniali british, nei colori e nei paesaggi sospesi tra le coste nordamericane di New Port e le calde dimore country chic New England, concretizzandosi

in ambienti luminosi e confortevoli con arredi e oggetti che richiamano la bellezza delle imperfezioni, la patina del già vissuto. Gli arredi e le sedute vintage, i quadri dalle bianche cornici alle pareti, i bauli in rattan e tanti piccoli oggetti che ci accompagnano nel viaggio, danno colore e anima agli ambienti, definiscono i percorsi in modo familiare e rendono la visita nella boutique un momento di piacevole relax. www.harmontblaine.it


Yoga & Finance, distanti solo in Apparenza

Nuovi spazi di Arte

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Rimini - Si è tenuto al Centro Congressi SGR l’incontro “Yoga & Finance” promosso da BAA - Bocconi Alumni Association assieme all’Associazione Culturale ManagerZen. Proposta originale: in abiti comodi e muniti di tappetino, ai partecipanti è stato richiesto di accettare un nuovo punto di osservazione. L’accostamento tra Yoga e Finanza potrebbe apparire stravagante, in realtà così come la cura del corpo e dello spirito ricercano l’equilibrio per affrontare al meglio la vita di tutti i giorni, nella finanza è l’equilibrio smarrito che ha inceppato “l’organismo” economico.

Riccione - Il cuore di Riccione batte per l’Arte, grazie a una Galleria storica come la Rosini Gutman. È stata inaugurata, presso la sede di Banca Carim, la mostra “19122012” dedicata ai Maestri dell’arte moderna e contemporanea, giovedì 8 agosto sarà aperta la galleria permanente in via Cortemaggiore 3. Carim Temporary Art Space è uno spazio espositivo che ospiterà fino a ottobre 100 opere della Collezione Rosini Gutman, insieme a eventi speciali fra cui “International Pop Art” e l’esposizione della collezione privata di arredi di design appartenente alla famiglia Biagetti. Ingresso libero, tutti i giorni dalle 18.00 alle 23.00.

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Essere | Stefano Gregoretti e Davide Ugolini

Una corsa per

Due

testo Matteo De Angelis - foto Studio Paritani

Due atleti, due amici, ma prima di tutto due uomini che hanno fatto di una passione il loro stile di vita e gareggiano in tutto il mondo con i migliori runners in gare al limite della resistenza umana. Sono Stefano Gregoretti e Davide Ugolini: riccionesi con la polvere sempre sotto le scarpe.



Stefano Gregoretti e Davide Ugolini: i campioni delle sfide impossibili. Deserti di sabbia e di ghiaccio, boschi, torrenti, canyon, montagne e dirupi sono gli spazi su cui i due campioni di Ultra Trail disputano le loro massacranti ed entusiasmanti gare: maratone no stop lunghe anche 160 chilometri, oppure corse a tappe in autosufficienza ovvero portando con sé anche cibo, arnesi di prima necessità e vestiario, che si estendono per oltre 300 chilometri immersi nella natura selvaggia. Non c’è sole cocente, neve, grandine, vento o altra intemperia che li fermi, hanno fisici temprati per resistere a tutto e una determinazione tale che li rende capaci di affrontare ogni tipo di avversità. I due amici si sono avvicinati progressivamente a questo genere di sfide, prima attraverso il podismo poi il triathlon, e oggi di-

sputano gare internazionali che da alcuni anni li vedono quali atleti di rifermento. Stefano Gregoretti, 38 anni, e Davide Ugolini, 39 anni, sono entrambi di Riccione e gareggiano con la squadra di “Misano Podismo”. Affascinati dal rischio e dalle difficoltà, ma soprattutto dall’opportunità di mettersi ogni volta alla prova, confrontandosi in primo luogo con se stessi e poi con i migliori runners del pianeta, in un solo anno sono stati protagonisti di due tra le più dure maratone al mondo: la Yukon Arctic Ultra, 160 chilometri a -30°C tra le nevi del Canada, vinta tagliando il traguardo insieme e la Gobi March disputata nel deserto compreso tra la Cina settentrionale e la Mongolia, dominata da Gregoretti e con un buon sesto piazzamento di Ugolini su 152 agguerriti concorrenti. In entrambe le competizioni

sono stati gli unici due italiani a partecipare. Il loro duo è ormai considerato dai concorrenti e dagli appassionati di Ultra Trail un elemento imprescindibile, tenuto insieme da una grande stima e fiducia reciproca. Per il grande pubblico siete “superuomini”, vi sentite tali?

“No, siamo come tutti gli altri. In questi anni abbiamo plasmato il nostro corpo giorno dopo giorno, a suon di chilometri corsi, bracciate in acqua e colpi di pedali in sella a bici da corsa, chiunque con allenamento e costanza può farcela. Per raggiungere gli attuali livelli di preparazione fisica e psichica abbiamo lavorato tantissimo, ricercando la perfezione nei movimenti, ascoltando la risposta alle sollecitazioni di ogni fibra muscolare e di ogni tendine. Abbiamo dovuto imparare a conoscere i nostri limi-


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A fianco, Stefano Gregoretti e Davide Ugolini in corsa nella natura selvaggia. In apertura e nella pagina successiva, i due atleti si allenano sul lungomare di Rimini.

e nutrienti, dall’eliminazione dello zucchero e delle bevande alcoliche alla selezione delle carni che comunque molto spesso sono sostituite da legumi e cereali. Prima di partire per le gare siamo noi stessi a preparare i cibi che terremo negli zaini in spalla, liofilizziamo gli alimenti per contenere i pesi e ci affidiamo a pratici e leggeri gel energetici per recuperare le energie perse. Il peso è così incidente sulla prestazione in gara che dalle maglie eliminiamo anche le cuciture e le etichette. Per dare un’idea del peso portato basti pensare che in Canada abbiamo corso trainando 11 chili di slitta e nel Gobi portando in spalla 9 chili di zaino.”

molto, sempre più persone si avvicinano al Trail e Ultra Trail, basti pensare che per la gara del Monte Bianco ci sono circa 10.000 spettatori lungo il percorso. È chiaro poi che l’Italia è ‘calciocentrica’, ciò comporta meno attenzione da parte dei media e degli sponsor, a differenza di quanto avviene in altri Stati. All’estero, in Giappone, nel Gobi o in Austria e Francia è capitato che qualcuno ci riconoscesse, ci chiedesse di fare una foto assieme o solamente si complimentasse. Il nostro sport è fatto da persone che si dedicano in tutto e per tutto alla loro passione, pagandosi il più delle volte abbigliamento, trasferte, fisioterapista, medico e alimenta-

Correre per superare i limiti ti, ponendoci sempre nuovi obiettivi da raggiungere.” La parola impossibile è stata cancellata dal vostro dizionario?

“Quasi! Abbiamo capito che gli obiettivi possono essere raggiunti e i limiti abbattuti. Per cavarsela al meglio però non basta essere atleticamente prestanti e preparati, occorre essere anche esperti di nutrizione e capaci di rinunciare ad ogni comodità superflua in gara. Il cibo, la ‘benzina’ che ci nutre, ha un’importanza fondamentale. La cura nello scegliere gli alimenti e nel dosare le loro proporzioni è altissima. Si va dal grana padano invecchiato oltre i 30 mesi per evitare i grassi in eccesso, alla pastasciutta integrale perché più ricca di fibre

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Dopo tutte queste “rinunce” vi concederete qualche vizio?

“Sì, certamente, ci vogliono anche quelli: come ad esempio una bella pinta di birra per festeggiare, magari accompagnata da un buon sigaro.”

zione specializzata. I runners sono inoltre tutti lavoratori, quindi devono essere in grado di trovare tempo ed energie da spendere.” State diventando dei personaggi di riferimento nel vostro sport, quan-

Gli stimoli personali che vi prefig-

do ve ne siete accorti?

gete nello sport sono utili anche

“Quando Stefano è stato immortalato sulla locandina della gara attraverso i canyon statunitensi. Assieme ad altri tre super atleti era presentato come uno dei concorrenti speciali all’evento. Poi proprio a fine luglio è stato uno dei protagonisti della prima edizione europea degli Adventure Movie Awards che si è svolta a San Candido: quattro giorni dedicati agli appassionati di sci, alpinismo, viaggi d’esplorazione e sky-running,

nella vita?

“Assolutamente sì, lo sport è metafora della vita. Otteniamo un risultato se ci impegnamo, lo otterremo migliore se ci dedicheremo strenuamente a raggiungerlo. Come in tutte le cose servono allenamento, costanza, pazienza e impegno. Lo sport è scuola di vita.” Qual è secondo voi la percezione degli italiani del vostro sport?

“In questi ultimi anni sta crescendo


Ph. Federico Galli


Stefano Gregoretti in una pausa di una gara invernale.

con lui ospiti come Manolo, Alex Bellini, Marco De Gasperi, Danilo Callegari e Tite Togni.” Come conciliate gli impegni lavorativi con il vostro sport?

“Abbiamo orari differenti (Stefano è agronomo, mentre Davide fa il macellaio), tuttavia troviamo il modo di non perdere i nostri due appuntamenti quotidiani con la preparazione fisica. Ci alziamo molto presto, specialmente in estate, e già alle 5,30 siamo a correre; poi la seconda sessione la facciamo nel tardo pomeriggio al termine del lavoro. È tutta questione di abitudine, di impostare i ritmi di vita. Andiamo a dormire abbastanza presto, non oltre le 23. All’inizio non è stato facile, ma ora è tutto regolare e non accusiamo stanchezza durante il giorno, anche perché dedichiamo almeno 15 minuti a un sonnellino nella pausa pranzo.” Dove preferite allenarvi?

“Prediligiamo lo sterrato, strade di campagna o di montagna, meno trafficate, con aria più salubre. Amiamo ritirarci nelle foreste del Casentino durante i fine settimana. Lì ci prepariamo per le dure

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salite e discese. È l’ambiente ideale perché i percorsi sono estesi e ci permettono di effettuare molti chilometri. Abbiamo poi la fortuna di condividere la nostra passione con le persone che amiamo, che spesso ci seguono sia in gara che in allenamento. È diventato un bel momento per entrambe le coppie.” Quali sono i vostri prossimi obiettivi e cosa farete da grandi?

“Il prossimo obiettivo è l’Ultra Trail du Mont Blanc che si corre il prossimo 30 agosto a Chamonix in Francia (170 km di lunghezza, 9.700 metri di dislivello senza mai fermarsi). Finalmente dopo tre

anni di tentativi siamo stati sorteggiati tra i 2.500 concorrenti provenienti da tutto il mondo per correre la gara. Le richieste ogni anno raggiungono numeri incredibili, dai 5.000 ai 7.000 concorrenti. Per questo, a prescindere da chi sia l’atleta, viene effettuato un sorteggio. Da grandi, quando avremo provato le ultra maratone che ancora ci mancano e quando ci sentiremo pronti per farlo, vorremmo compiere spedizioni in solitaria, come l’attraversata di intere regioni, foreste o deserti. Avere sempre tanti sogni è importante, serve anche a correre più veloci.” IN

Correndo verso sogni possibili L’Ultra Trail è anche un’opportunità formativa per le giovani generazioni. Grazie a Stefano Gregoretti approda in Italia, e per la prima volta in Europa, il progetto educativo “impossible2Possible” (i2P) fondato dal campione canadese di Ultra Trail Ray Zahab. impossible2Possible è una “organizzazione no profit” dedicata a educare i giovani affinché essi stessi possano avere un impatto positivo sulla comunità globale. Lo fa coinvolgendoli in avventure a stretto contatto con la natura, con lo sport, la scienza e l’interattività; il tutto ad impatto ambientale ridottissimo perché il viaggio che i gruppi di ragazzi di i2P svolgono è esclusivamente compiuto a piedi, a passo di running, sulle orme delle imprese degli ultra trailers. Un’esperienza unica, offerta gratuitamente ai ragazzi di età compresa tra i 17 e 21 anni. Le selezioni per la spedizione del prossimo novembre nell’Amazzonia peruviana sono già partite. Tra i candidati sarà scelto il primo giovane ambasciatore d’Italia. Per saperne di più: www.impossible2possible.com




Accogliere | Vacanze nell’entroterra

Tutto il verde

dietro il

Mare

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Il fascino della vacanza slow, a contatto con la natura, in luoghi ricchi di atmosfera e storia, contagia le colline riminesi dove fioriscono iniziative e strutture ricettive di classe in cui accogliere un turismo nuovo, consapevole, esclusivo e green.

Non è un caso se ha potuto contare su testimonial del calibro di Tonino Guerra, Umberto Eco e tra gli ultimi ad essere sedotti - il deejay Linus. Proprio il noto speaker di Radio Deejay, dopo una gita in sella alla sua mountain bike, ha pubblicato sul suo blog un video di dieci minuti sulle ricchezze e la buona tavola delle colline riminesi, che ha catturato migliaia di visite on line. Una delle migliori pubblicità a costo zero per la terra dei Malatesta e Montefeltro. Uno degli obiettivi del marketing mirato svolto dalla Provincia era di raggiungere entro il 2014 i 200mila pernottamenti, con una quota di mercato estero pari al 30%. Il traguardo è ormai vicino considerando che nel 2012 le presenze nell’entroterra sono state 196mila, in aumento (+2,8%) e in controtendenza rispetto alla costa (-1,6%). Fortissima proprio la crescita delle presenze straniere (+16%), salite al 33,7% del totale. Le colline della Valconca e Valmarecchia costituiscono dunque un’attrattiva poten-

tissima per l’intero turismo made in Rimini. Più difficile è riuscire a trattenere i visitatori per più di una giornata, riuscire a trasformare un diffuso escursionismo “mordi e fuggi” in turismo stanziale e indotto economico. Ne è certo il professor Giancarlo Dall’Ara, esperto di marketing turistico e presidente nazionale dell’Associazione Alberghi Diffusi. “Non bastano i depliant, le campagne pubblicitarie e la partecipazione a fiere all’estero - annota -. La sfida sta nel trasformare la risorsa in prodotto, nell’organizzare reti ospitali”. Visitare un posto ed essere subito stimolati a raggiungerne un altro poco distante: è questo l’effetto “spugna” che trattiene il turista ed è questo l’obiettivo di una forma alternativa di ospitalità che fa del concetto di rete il suo principio ispiratore: l’albergo diffuso. “Case antiche, tra loro separate, diventano le camere di un albergo ‘orizzontale’ dove le strutture non vengono solo visitate ma abitate, offrono prodotti locali - prosegue Dall’Ara -, sono perfet-

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Da sinistra, Giancarlo Dall’Ara, Vito Campanelli e Daniela Bonvicini.

tamente integrate con il resto del territorio, le botteghe, la comunità del posto”. In Italia gli alberghi diffusi sono un’ottantina, la Romagna ne conta due, uno a Verucchio dove Silvia Santolini ospita i clienti in tre strutture molto curate, con pietra a vista, travi in legno, mobili ricercati. Il 60% dei turisti sono stranieri con il mito del borgo, che amano immergersi nella cultura del posto e odiano tutto ciò che fa rima con gadget. Le colline riminesi piacciono prevalentemente a tedeschi, olandesi e inglesi, ma il loro fascino è pronto a conquistare anche fette di mercato ben più ambiziose. Conta clienti da tutto il mondo un altro gioiello verucchiese, l’Oste del Castello, che come spiega il direttore Vito Campanelli sta puntando in particolare sul turismo arabo. “Gli arabi da sempre frequentano Riccione e il Grand Hotel di Rimini, noi vogliamo far capire che oltre alla costa esiste un entroterra di

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altissima qualità con più punti di forza: dall’arte alla storia, dal vino alle tagliatelle fino alla mora romagnola”. A febbraio, in occasione del Sigep, i locali di Campanelli (Oste del Castello, Mastin Vecchio e Rosa d’oro resort) hanno ospitato una delegazione di imprenditori arabi rimasti letteralmente entusiasti di Verucchio e dell’intera vallata. “Tanto da chiedermi quanto costasse comprare l’intero borgo!” ricorda ancora incredulo Campanelli. Il comune villanoviano di certo non è in vendita, ma l’imprenditore sta lavorando per soddisfare i capricci degli emiri. “Oltre al ristorante che si presta a family room riservate, mi piacerebbe molto poter creare altre suite come quella del Rosa d’oro resort, su tre piani, ricavata in una delle cinque torri di Verucchio”. Ma per promuovere l’entroterra non basta lo sforzo degli imprenditori: “Occorre un progetto di marketing di rete”. Internet si rivela l’arma vincen-

te per superare il primo scoglio: la visibilità. Ma è una carta che va giocata bene. Grazie ai motori di ricerca e al passaparola il bed&breakfast Le Contrade, nel centro storico di Santarcangelo, richiama clienti da Germania, Francia, Svezia, Austria fino ad arrivare oltreoceano, in Brasile. A guardare gli ambienti non c’è da stupirsi: dalla cucina, collocata in una grotta del Seicento, fino alla terrazza con vista mare, ogni angolo trasmette pace. “I nostri clienti commenta la proprietaria, Daniela Bonvicini - apprezzano la struttura e impazziscono per le bellezze di Santarcangelo, la conformazione del borgo, le grotte”. Oltre ad amare le torte sfornate direttamente dalla titolare, perché anche il turista va conquistato per la gola. Cambia lo scenario ma non il modo di fare ospitalità. Ca’ Bianca, a Montefiore, nasce dalla ristrutturazione di un fortino del Settecento, rimasto intatto nelle



In alto, Letizia Fabbri con il padre Oliviero. In basso, Andrea Zanzini.

sue caratteristiche originarie. Una casa-museo aperta ad un pubblico “che ama la semplicità, il silenzio, il contatto con la natura, e desidera emozionarsi con il recupero della tradizione e la riscoperta del buon cibo”. Letizia Fabbri si è occupata della rinascita di questo rustico insieme al padre Oliviero. “La nostra casa piace soprattutto ad una clientela femminile per la sua originalità, tranquillità e il giardino botanico. Altre strutture vicine sono più legate allo sport e ai cavalli, quindi a un pubblico maschile, per questo spesso operiamo in rete”. In quest’ottica è forte la sinergia anche con la costa, in particolare con l’Arboreto Cicchetti dove Letizia ha promosso la nascita di una cooperativa sociale tutta al femminile, Ratatuia, per la valorizzazione del cibo biologico. “I miei ospiti scendono per mangiare all’Arboreto e trovano un altro bosco ad incantarli - conclude -. Non c’è cosa migliore del promuovere la natura”. Tra pochi mesi l’entroterra di Rimini potrà vantare nel suo ricco repertorio anche il primo b&b

Non solo entroterra La formula del bed&breakfast in una struttura intima di charme e buon gusto fa capolino anche sulla costa, più esattamente a San Giuliano, in via Sinistra del Porto. Qui Brigitta Venturi (nella foto a fianco) ha creato il B&B che da lei prende il nome e che emana tracce della sua storia e della sua creatività (la ristrutturazione di interni è la sua professione, il recupero di vecchi arredi la sua filosofia di vita) in ogni particolare: dai quadri in alto rilievo ai mobili antichi e pregiati. “A parte il pavimento in cotto dipinto a mano però, tutto il resto è molto semplice” sottolinea Brigitta da un angolo dell’ampio giardino con vista sul porto canale. “Volevo creare un luogo dove il turista potesse lasciarsi alle spalle i problemi quotidiani - aggiunge - un posto di accoglienza selezionato, intimo, diverso. È da otto anni che seguo questa ristrutturazione, spero di esserci riuscita”.

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completamente ecosostenibile. SassoErminia, a Secchiano di Novafeltria. Non sarà solo un nuovo modello d’accoglienza, ma anche un centro di divulgazione ambientale, come spiega Andrea Zanzini. Una sensibilità insita già nelle sue fondamenta: al rustico in pietra di fine ’600 è stata affiancata una casa realizzata con le tecniche più evolute di bioedilizia e materiali completamente naturali quali legno, paglia e argilla. L’idea, spiega Zanzini, è di dare ospitalità ai turisti “in una struttura con una storia importante, a pochi passi dal castello di Secchiano” e di organizzare incontri, laboratori e cineforum che valorizzino l’intera vallata. Oltre alle tre camere, il b&b dispone di due saloni: uno nella casa in legno e paglia per incontri, laboratori e conferenze; l’altro, nella vecchia stalla, potrà ospitare piccoli gruppi di lavoro concedendo loro una pausa di relax davanti al caminetto o in una Spa esclusiva con idromassaggio e bagno turco, sul modello di certi hotel del Nord Europa. Porte aperte la prossima primavera. IN


Lungomare G. Di Vittorio 55 , Rimini - Tel. 333 449 6051


Creare | Nuove tendenze

La moda che guarda

Avanti

testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini

Uno sguardo sui riminesi che mettono in moto la creatività per proporre una moda che rompe gli schemi, che non ha paura di osare e di sperimentare e che interpreta le tendenze contemporanee con entusiasmo e originalità. Facendo di etica e concretezza la cifra distintiva.

Come un gigantesco animale stanco, ipertrofico e annoiato, il mondo della moda si sta scrollando di dosso l’inganno del superfluo. Lo scintillio di facili profitti a basso costo, passando attraverso la crisi, si è rivelato uno sfondo a tinte grigie. Cambiano i tempi e i gusti si trasformano determinando scelte più consapevoli, sostenibili, concrete. Se l’omologazione dei marchi puntella i centri storici, si allarga la scena di una nuova tendenza. Fatta di talenti nascosti, individuali e collettivi. Coltivati timidamente in casa, nel tempo libero. Oppure al lavoro, accarezzando un’idea che diventa un pensiero fisso, fino alla decisione di fare il salto nel grande mare. Cercando di nuotare contando sulle proprie forze. Sono le esperienze di alcuni giovani di quella Rimini che ha ritrovato la voglia di sperimentare una nuova estetica. Più etica e più vicina alla tradizione di una terra

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costruita sul saper fare cose belle che durano seppellendo definitivamente la tentazione dell’“usa e getta in fondo all’armadio”. Spot Design Space

Una lunga gestazione di oltre sette anni. Poi finalmente lo spazio giusto nel posto ideale. A due passi dall’Arco d’Augusto nel borgo di San Giovanni ha inaugurato Spot Design Space, un contenitore-raccoglitore di contenuti selezionati. Espressione dell’eclettico stile

di Monica Para, Clarissa Grossi e Michela Carnevale che insieme

creano, dispongono, ricercano. Monica viene da decenni nel disegno di calzature fashion e tuttora collabora con Stuart Weitzman, ma da alcuni anni si occupa anche della sua linea omonima. “Il progetto Spot nasce dalla voglia di tirar fuori e mostrare le nostre creazioni - spiega - qui possiamo dare visibilità a quel sottobosco di creativi indipendenti in sintonia

con il nostro approccio: sartoriale e originale”. Le calzature trovano posto accanto alle borse realizzate da una signora giapponese con ritagli di antichi kimono, insieme ai bracciali di un’artigiana di Arezzo, ai paralumi in tessuto fatti a mano di Beatrice, alle borse di Nu. “I modelli di questa prima collezione estiva - continua la stilista - portano i nomi di figure femminili che hanno segnato la storia come Twiggy, Pippi, Paloma, Sabrina, Peggy, di ogni scarpa si può scegliere il colore e in due settimane è pronta”. Le “madrine” di Spot firmano anche una micro collezione: bluse, caftani e gonne che avvolgono il corpo di un’eleganza sobria, quasi d’altri tempi, in materiali nobili e per una produzione limitata. diMètiu

Da bambino amava osservare e toccare, passare le dita sulle finiture delle scarpe della madre. Con lei andava a fare shopping dai grandi



In alto, Matteo Vanzolini “diMètiu”; in basso, Angelo e Silvia Di Stefano, ideatori di Saraghina. In apertura, le tre socie di Spot Design Space.

marchi. Quell’universo di forme, pellami e colori l’ha talmente conquistato che negli anni è diventata una passione viscerale. Matteo Vanzolini, in arte “diMètiu”, lo racconta divertito: “Ho sempre avuto il pallino delle scarpe, le vedevo in casa, mi fermavo a pensare a come potessero vestire una persona dai piedi, come potessero in qualche maniera rivelarne dettagli importanti”. Dal liceo artistico passa al corso pratico di stilista e modellista per calzature alla Cercal nel distretto di San Mauro Pascoli. Da qui, Matteo comincia a mettersi alla prova. Prima con Di Brera, poi lavora a lungo con Diego Dolcini a Bologna, fondamentale nella sua formazione. Oggi, ad appena trent’anni, ha aperto il primo punto vendita in via Serpieri, 17 a Rimini centro. Dalla vetrina già si coglie un estro che esplode in tutta la sua forza all’interno. Broccati, stampe floreali, jacquard, seta da cravatte, dettagli di macramè. “Mi voglio differenziare dai negozi di scarpe commerciali” specifica Matteo. “Fonte d’ispirazione primaria sono i mercatini delle pulci, i negozi vintage, dove posso frugare alla ricerca della particolarità, dell’unicità, con questi scampoli realizzo le scarpe che dal 36 al 40 sono un pezzo unico per numero”. Personalizzabili fin nei minimi dettagli le scarpe diMètiu si prestano ad accontentare spose e damigelle esigenti alla ricerca di un servizio in più. Quello di Matteo Vanzolini è un vortice di continua ispirazione. “A settembre parteciperò a Vigevano a ‘Giovani stilisti

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del futuro’ con una scarpa décolleté in sughero impreziosita da una ruche di fiori in tessuto nero”. E per l’inverno accanto a tacchi vertiginosi e accenti barocchi ci sarà anche il ritorno del bon ton con classiche ballerine alla francese. Saraghina

È appena nata - il battesimo è avvenuto non più tardi di marzo - ma è già un successo. Si chiama Saraghina il nuovo marchio di eyewear concepito e prodotto da Angelo e Silvia Di Stefano, “fratelli da sem-

che a Ibiza, Formentera, Saint Tropez. Un’Ape Piaggio “vestita” alla marinara attraversa lo Stivale con cassette piene di occhiali Saraghina toccando le principali località turistiche, il Salento, l’Isola d’Elba. Un tour da cartolina sulle spiagge più belle dove le forme e i coraggiosi accostamenti di lenti e montatura attraggono il popolo dei vacanzieri. Righello

Geometrie alla Mondrian. Volumi disegnati dai colori. Righello è il

Alda Forquet con una sua creazione a marchio Righello.

Una moda concreta e sostenibile pre, soci da 20 anni” come amano scherzare. Riminesi purosangue, dopo anni nel commercio alla guida delle boutique “Angelo. Gli occhiali”, i due Di Stefano hanno scommesso sul mercato lanciando un prodotto giovane, al giusto prezzo, con un richiamo diretto alla Riviera. “Saraghina sono uno stile di vita. Quello della Riviera romagnola” li definisce Angelo. Un felice back to basic, un ritorno alla semplicità dove si apprezza la leggerezza di uno stile allegro e spensierato. Un po’ come Rimini. Gli occhiali Saraghina sono prodotti anche in edizione limitata. Così è stato per i 140 pezzi “Amo Rimini” realizzati in occasione dell’ultima Molo Street Parade a Rimini. Ma il progetto non è assolutamente circoscritto al locale. Il marchio è commercializzato in circa 80 negozi in Italia oltre

progetto tessile di Alda Forquet, architetto milanese di nascita, riminese acquisita. Habituée di mercatini e collezionista di arredi vintage, con Righello crea capi d’abbigliamento realizzati a mano con stoffe di riciclo e disegnati con riga e squadra. La collezione comprende grembiuli, casacche e gonne prodotte con scampoli, rimanenze di tessuto anche d’arredamento, inserti di gros grain, ritagli di stoffe. Ogni capo è un pezzo unico. I modelli sono declinati secondo i materiali disponibili che si combinano tra loro generando soluzioni creative diverse e mutevoli. Il gusto è molto design con uno sguardo al Giappone e alle alchimie neoplastiche delle avanguardie artistiche. Linee, griglie e superfici si fondono in armonie di colori e di stoffe con stile e semplicità. IN

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Intrattenere | Appuntamenti al mare

La riviera che

non dorme testo Giorgia Gianni

Mai

L’estate è al culmine e tutta la costa riminese è un brulicare di eventi, serate, rassegne per tutti i gusti: dal recupero nostalgico di atmosfere ormai novecentesche alla letteratura, dall’arte alla gastronomia.

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Aperitivi swingin’ sixties, mercatini vintage, concerti tribute, mostre fluo anni ’80: la parola d’ordine dell’estate 2013 è retrò. Che si tratti della spensieratezza del passato recente o del fascino nostalgico di quello più lontano, sono numerosi in tutta la Riviera gli eventi che fanno un salto nel tempo. E come ogni anno non mancano nel cartellone di appuntamenti delle città della costa riminese gli incontri con gli autori e i personaggi più noti della cultura, del giornalismo e dello spettacolo, le rassegne musicali, i reading nei luoghi più suggestivi. A Rimini ogni giovedì sera viale Vespucci diventa la cornice de “L’Antico & Il Vintage”, promosso dal Comitato Marina Centro: operatori selezionati da tutta Italia

aperto dal Grand Hotel a piazzale Kennedy - sottolinea Giammaria Zanzini, presidente del Comitato -, ‘cartolina’ di Rimini che riannoda i fili del suo legame con il centro storico di cui rappresenta la naturale continuazione. Il 23 agosto Marina Centro si animerà con la prima edizione di ‘I love Saraghina dinner’, fusione tra tradizione e modernità, dove sarà possibile degustare uno dei nostri piatti tipici accanto a un’edizione speciale di ArtigianINstrada”. Poco distante, nel giardino dell’ Opificio Beccadelli, ogni mercoledì si rivivono le atmosfere della Saint Tropez degli anni ’60 con musica a tema e proiezioni, ma ogni giorno c’è un evento a tema. “L’Opificio Beccadelli è uno spazio poliedrico,

Ph. Riccardo Gallini

Eventi dal fascino retrò espongono oggetti di un tempo, mobili, libri, dischi, collezionismo, modernariato, bijoux d’epoca, accessori e abiti vintage, mentre per l’occasione i ristoranti e i locali propongono apericena e menù retrò. Gli appuntamenti sono accompagnati da dj set e musica dagli anni anni ’50 agli anni ’70. Il martedì è invece il giorno di “Fatto a mano ArtigianINstrada”, che propone l’handmade, dalle antiche tradizioni locali come le tele stampate e i pizzi delle ricamatrici a nuove creazioni uniche e di design. “L’obiettivo è rilanciare e riqualificare Marina centro facendola diventare una galleria a cielo

versatile, eclettico, in cui fermarsi, guardare, rilassarsi, ascoltare, pensare, degustare - spiega Carlotta Frenquellucci, direttrice artistica -. Ho voluto che fosse una fabbrica creativa e un bar ri-creativo: alla proposta culturale che si articola in mostre, workshop e ascolto si alterna l’offerta enogastronomica di prodotti selezionati e rigorosamente a km 0”. Tutti i martedì si balla la milonga, il giovedì è Gggell!, una serata in collaborazione con Velvet e Qualcosina dedicata alla musica più alternativa. “E poi il live di due jazz big band, l’incursione di DIMENSIONS, un festival unico di musica underground, uno spet-

Ph. Riccardo Gallini

In alto, Giammaria Zanzini, presidente di Marina Centro. In basso, Dino Saponi, presidente del Comitato Riccione Paese.

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Ph. Riccardo Gallini

tacolo dedicato a Fellini, la serata dei ragazzi di Funkrimini e molto altro da scoprire sulla nostra pagina Facebook”. Nel centro storico continua “Fellinianno 2013 Estate”: nell’ex convento degli Agostiniani proiezioni, incontri, concerti, mostre nel nome del maestro Federico Fellini con ospiti come Francesca Fabbri Fellini, Paolo Mereghetti, Marco Lodoli, Umberto Curi, Ivano Marescotti e Gerald Morin. Abbraccia invece Rimini e Riccione la XXIII edizione di “MobyCult - Incontro con l’autore”, collaudato talk show letterario e di costume promosso da CNA e Consorzio Il libro nella città. Un must dell’estate che si articola in 12 appuntamenti dal 2 al 29 agosto (a Rimini nella Vecchia pescheria di piazza Cavour e a Riccione in piazzetta San Martino). Fra i tanti ospiti delle serate Gian Antonio Stella, Manuel De Sica, Raoul Casadei, Lella Costa, Antonella Boralevi, Sergio Zavoli e Marco Travaglio. Sempre a Riccione, il mercoledì dalle 18 è da

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non perdere l’appuntamento con la “Movida De Pais” 2013, promossa nel cuore storico della città dal Comitato Riccione Paese. Ottimi cocktail preparati dai migliori bar, spettacoli, musica live, mercatini, shopping nelle boutique dell’area fra corso F.lli Cervi, viale Diaz e via Ruffini sono gli ingredienti del successo della manifestazione, che ogni anno registra presenze record. Nel calendario di agosto del

Carlotta Frenquellucci, direttrice artistica dell’Opificio Beccadelli.

’50-’60 con la movidona ‘Sapore di sale’, dedicata alle atmosfere, alla musica e alla vitalità di quel periodo. Un invito, come ogni mercoledì, a vivere una serata spensierata, in armonia con i residenti, scendendo nel bar sotto casa come si faceva una volta”. A poca distanza è da riscoprire anche l’Arboreto Cicchetti, che partecipa alla Movida con live music e apericena. L’ex vivaio ha riaperto come esperienza

Fra musica, reading e aperitivi Comitato sono da segnalare due eventi importanti, sottolinea il presidente Dino Saponi: “Domenica 4 si terrà la ‘Cena sotto le stelle’, accompagnata da una lotteria con premi importanti, iniziativa benefica che da otto anni organizziamo a sostegno di una bimba colpita da una grave malattia. Mercoledì 21 faremo invece un tuffo negli anni

di “altra economia” con il suo Risto Serra. Il Planetario dell’arboreto, per grandi e bambini, è aperto ogni domenica. Attesissimo nella Perla Verde anche “Parole tra noi”, ciclo di reading, incontri e conversazioni a cura di Block 60 e Riccione per la cultura. Dal 5 al 26 agosto al Palacongressi di Riccione arriveranno Albertino, Rudy


Zerbi, Catena Fiorello, Nada, Beppe Fiorello, Eraldo Pecci e Igor Sibaldi. Mentre sulla spiaggia è da non perdere la rassegna “Musiche del Mare”, concerti al sorgere del sole: il 15 agosto alla Playa del Sol 108/109 è protagonista l’orchestra Hallo Mr. Sax. A Cattolica quest’estate tornano protagonisti gli anni più fluo e pop. La Regina dell’Adriatico celebra il tempo in cui era la regina della notte con “Cattolica ’80”, una mostra di gigantografie che campeggiano in viale Bovio per celebrare i locali, i personaggi, le mode e i look dell’epoca. “Nel momento in cui moda, musica e spettacolo celebrano un ritorno agli anni ’80, la mostra rende omaggio a quel periodo irripetibile - spiega Emer Sani della società Fucina798, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il Comune di Cattolica -. Locali come Champagne, Tana, Insomnia, Tabù, Taxi, Casanova, Rock’o ko, Play Time, Baia Imperiale e Aleph erano i templi

della club culture, consegnati ormai alla storia. Nelle disco anni ’80 di Cattolica muovono i primi passi deejay destinati a diventare star internazionali ed esprime la propria creatività un nome del calibro di Aldo Drudi, oggi designer di Valentino Rossi e di altri piloti della Moto Gp”. In agosto, Cattolica ’80 propone tre venerdì di concertitributo in piazza 1° Maggio. Più a nord, a Bellaria, si torna alla Belle Epoque con “I mercoledì a casa di Alfredo”. Nella cornice del parco del museo La Casa Rossa dello scrittore Alfredo Panzini va in scena la grande musica da ascoltare, da guardare, da raccontare. Il 21 e 28 agosto note e parole da altre epoche e culture lontane si mescoleranno nelle ombre del giardino creando un’atmosfera sospesa nel tempo. Il parco di Casa Panzini ospita inoltre “Sottosale - parole a lunga conservazione”, incontri letterari, dialoghi e interviste con autori e personaggi di spicco del panorama nazionale. IN

A sinistra, la Casa Rossa di Alfredo Panzini a Bellaria; a destra, una serata di “MobyCult”.

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Interpretare | Monica Guerritore

Una donna sulla

Scena

testo Cinzia Bauzone - foto Pico Riccione

Premiata a Riccione con il “CinèCiak d’Oro”, Monica Guerritore racconta il suo legame affettivo con la Romagna e i suoi progetti internazionali, sempre con un’attenzione particolare al mondo femminile.

Una bellezza che non sbiadisce col tempo, simbolo di fascino ma anche di bravura, intelligenza, determinazione e pensiero, di un genere di attrice che oggi si intravede con molta difficoltà. Questa è Monica Guerritore, ma è anche molto di più, perché certe donne non si possono racchiudere in definizioni, in

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aggettivi, si possono eventualmente “memorizzare”. Da sempre è impegnata nella difesa dei diritti umani, attenta a tutto ciò che è di rilevanza sociale, alla libertà femminile, al rispetto per la dignità delle persone. Sposata dal 2010 con Roberto Zaccaria, riminese, politico e professore universitario. La incontriamo a

Riccione, al Palazzo dei Congressi, per ritirare il “CinèCiak d’Oro”, premio alla commedia ideato dal mensile “Ciak” nell’ambito della manifestazione “Cinè Giornate Professionali di Cinema”. Monica, un premio qui in Romagna, nella terra di suo marito che è anche un po’ la sua...


In apertura, Monica Guerritore premiata con il “CinèCiak d’Oro”. A destra, l’attrice con la giornalista Cinzia Bauzone.

“Sono molto legata alla Romagna. Roberto mi ha trasmesso tanta romagnolità, questo sano e legittimo orgoglio identitario basato sulla consapevolezza e fierezza delle proprie radici, della storia, della cultura di una terra straordinaria che significa tanto per noi.” Che cosa le ha trasmesso?

“In primo luogo il piacere dell’amicizia. Il piacere di stare insieme intorno a un tavolo a chiacchierare, a discutere. E poi i rapporti, le relazioni assaporando il cibo, il vino e la vita. C’è sempre un grande giro di amicizie qui tra le colline e il mare: Mario Guaraldi, Paolo Fabbri... Roberto ha vissuto a Riccione per otto anni, poi è tornato a Rimini prima di trasferirsi definitivamente a Firenze, sono tante le parole nei suoi racconti su questi luoghi, ognuna ricca di sfumature.” Ma parliamo di cinema…

“Per prima cosa, vorrei unirmi all’appello fatto da autori e registi in questi giorni: propongo che le grandi industrie cinematografiche

to bene. Attrici che diventano registe a cui viene dato il giusto spazio, mi sembra che questo stia a significare che ci sono speranza e futuro.” Monica lei è pronta sempre a marcare la sua linea con coraggio e determinazione, a dare voce alle ingiustizie, alle donne. Anche di recente purtroppo continuiamo ad ascoltare definizioni discriminanti sulle donne, basate sul genere “sessuale”...

“Queste sono cose molto gravi, considerare ancora la donna solo come oggetto sessuale è un preludio alla violenza. Le donne devono riappropriarsi della loro essenza,

“Qui assaporo il piacere dell’amicizia”

dire che ce la stiamo facendo.” A quali nuovi progetti sta lavorando?

Sono tanti. Sono tornata da Parigi, per due impegni importanti. In primo luogo la realizzazione di uno spettacolo in francese su Oriana Fallaci, ‘Mi chiedete di parlare’, in cui porto in scena la giornalista italiana, prima donna inviata di guerra, autrice di romanzi. Poi un film girato in Algeria, ‘Profumo d’Algeri’, che parla di donne e racconta le stragi degli integralisti, un film contro i fanatismi. L’Algeria non è un paese facile per il mondo femminile, anche se noi occidentali abbiamo altre imposizioni, per esempio la chirurgia plastica che è a suo modo un velo che ti si appiccica addosso.” Con la sua brillantissima carriera,

e quelle della telefonia lascino un piccolo ‘obolo’, un aiuto per il cinema, come avviene in Francia per le arti e lo spettacolo.” Come sta andando il cinema?

“Tutto sta andando leggermente meglio, credo si stia superando il momento più difficile. Abbiamo visto commedie che sono andate mol-

della loro forza. Anche se facciamo molta fatica, stiamo combattendo, per cercare di spostare il problema della violenza dal corpo e lo si può fare guardando negli occhi l’intelligenza e la creatività di una persona. Stiamo cercando di buttarci alle spalle vent’anni di ‘berlusconismo’, un periodo orrendo, ma devo

cosa le manca ancora?

“Ho una grandissima desiderio e spero che il mio angelo custode riesca a realizzarlo proprio da Riccione. Una commedia ‘Il gallo è morto’, una sceneggiatura divertente scritta da Ugo Chiti e poi per la televisione uno sceneggiato sulla vita di Marie Curie.” IN

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Esporre | Biagetti designer

Design lungo la

Senna

testo e foto Graziella Biagetti

Se dovessi scegliere una città di adozione in cui vivere, Parigi sarebbe casa mia. Sarà per il cibo, per il vino o perché il francese risuona nelle note armoniose della lingua romagnola, comunque è che io in Francia sto bene. Fino a qualche anno fa, anche per ciò che riguardava il gusto dell’arredamento, Parigi rispecchiava una forte personalità, riconoscibile a colpo d’occhio in quell’atmosfera

coloniale che identifica le case di lusso alla Christian Liaigre o per quel romanticismo provenzale che decora le altre. Perciò è molto interessante e francamente assolutamente piacevole passeggiare per Saint Germain des Prés e vedere come il design italiano abbia preso piede nella Ville Lumière, regalandole la freschezza dei segni e la cura dei materiali che lo caratterizzano. Sono arrivata con l’aereo del

Una passeggiata per i boulevard di Parigi per intercettare le nuove tendenze del design italiano. Con uno sguardo privilegiato sulla creatività del santarcangiolese di nascita Alberto Biagetti.

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In apertura e in alto a sinistra, il negozio Cappellini. In basso a sinistra, Alberto Biagetti con un pezzo della sua collezione.

tardo pomeriggio: il fresco di queste giornate di fine maggio diventa vero freddo al nord e contrasta fortemente con la luce grigiastra che si protrae fino alle 21.40, creando un’atmosfera di aspettativa della notte stranamente ferma e silenziosa. È quindi una gioia per gli occhi trovarsi di fronte al negozio Cappellini! Il rosa è una sferzata di luce e gioia, il movimento di due video sui quali scorrono immagini e interviste dà la sensazione che il negozio non chiuda mai, il colore degli oggetti induce al buon umore e invoglia ad entrare e toccare. Giulio Cappellini cura personalmente lo showroom di Parigi, rendendosi interprete di quel pen-

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siero decorativo intenso, seppur ludico, che unisce gli oggetti della sua collezione. È una sferzata di gioia di vivere, che sinceramente dà una gran bella emozione! Nel raggio di 300 metri si gusta una passeggiata magica: prima di Cappellini si incontra Cassina, poi Kartell, quindi i due negozi Boffi (bagni e cucine) poi ArcLinea, sulla vicinissima Rue du Bac, ci sono Frau e B&B con Maxalto (proprio di fronte al francesissimo Christian Liaigre!) e a meno di 5 minuti sulla Rue de Bellechasse c’è Promemoria di Romeo Sozzi… ci si sente bene, credete! Dolce in fondo il mio impegno di questa sera è l’inaugurazione

di una mostra d’arte e design. La Galerie Italienne presenta la collezione di Alberto Biagetti (e qui sono di parte…!). La galleria è considerata fra gli spazi più prestigiosi della capitale francese per ciò che riguarda il design e qui vengono presentati gli oggetti più interessanti dei nuovi artisti italiani. L’artista romagnolo, nato a Santarcangelo e cresciuto a Ravenna, è stato invitato a presentare il suo lavoro. Biagetti ha dato vita a creazioni per Memphis-Post Design, De Vecchi, Zerodisegno e ha firmato alcuni tra i vetri prodotti da Venini. Ma fa davvero un freddo terribile, piove e ho anche fame… speriamo che passi presto un taxi! IN


Caffetteria_Gelateria_Lounge bar Rimini Marina Centro front. bagno 42 - Lungomare Murri, 31 (ang. P.zza Marvelli) tel. 0541.410600 - www.cafetaormina.it


Abitare | La casa sul porto

Giochi di luce e

Materia

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Un appartamento affacciato sul canale del porto a Rimini, che rimane nel solco del classico guardando alla contemporaneità e utilizzando materiali d’effetto. Per giocare con la luce e cogliere i riflessi cangianti dell’acqua che vibra al di là delle finestre.

“Hospitalis Benignus” è il motto paolino inciso sulla targa marmorea posta all’ingresso di questa bifamiliare d’epoca Razionalista, quale monito sull’arte dell’accogliere! L’appartamento, che appartiene a una famiglia di professionisti, si trova al secondo piano ed è stato terminato nell’agosto del 2011. La ristrutturazione e l’interior design sono stati realizzati dallo storico Studio bilune di Silvana Tombini a Rimini, che in forte empatia col cliente ha creato uno stile classico contemporaneo, pensato per durare nel tempo senza stancare, occhieggiando al Deco e al Navy, senza tralasciare influenze French. Si sente l’eco delle sofisticate ville al mare di Cape Cod, espresso in particolare nel concetto di dépendance attuato nel geometrico giardino per ospitare amici e cene.

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Una scala in pietra Montblanc del Montenegro conduce all’interno dell’abitazione innestandosi nel parquet in rovere spazzolato, con un gioco di intarsi che evita lo stacco netto e indica la suddivisione interna dei volumi. La stanza del figlio è tutta giocata sulle differenti altezze ricavate dal precedente vano-scala, cosicché chi soggiorna nella stanza possa godere di due spazi distinti, uno dedicato al riposo e l’altro allo svago. La camera padronale invece si propone come uno spazio romantico da eterna luna di miele: dal letto lo sguardo cade sull’acqua del canale, così come dalla vasca a forma di semiluna si può avere una “intima” visuale sull’esterno. La parete, su cui poggia la testiera del letto è resa vibratile dal caratteristico gioco di ombreggiature del Galuchat, ma-



teriale prezioso con cui si rivestono oggetti di prestigio. Gli arredi sono tutti su disegno come le librerie, i funzionali mobili dei bagni o le dispense che scompaiono nella parete. A livello cromatico predominano le nuance del panna e del sabbia, colori adatti ad una località di mare e ad accogliere e restituire appieno i riflessi naturali che il canale su cui si affaccia l’appartamento dona nelle varie ore della giornata. Il living funge da raccordo tra i vari ambienti, usufruisce di ampi giochi di trasparenze con vari affacci interno-esterno, tra cui quello della es-

senziale cucina, che si fa conviviale al momento opportuno senza interrompere l’armonia degli spazi. Una scala in vetro si erge scultorea per condurre al soppalco, regno del padrone di casa che ama i libri antichi, da qui la scelta di adornare le pareti con grandi librerie che da un piano giungono all’altro senza soffocare gli spazi. Nel soppalco quattro lucernari a pavimento permettono un legame con i vari settori della casa e tra gli elementi. La luce amplifica gli spazi e si irradia in tutta la casa rendendola gioiosa e vitale, quasi pulsante di vita propria. IN

In alto, il soppalco con i lucernari a pavimento. A sinistra, la camera padronale. In apertura, il living con la scala in vetro che conduce al soppalco.

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Correre | Davide e Nicolò Bulega

Generazioni in

Corsa

testo Andrea Cicchetti

Una famiglia su due ruote quella dei Bulega che di padre in figlio si tramandano una passione per la moto che non conosce ostacoli. E così il giovane Nicolò, sulle orme di babbo Davide, a 13 anni ha già conosciuto l’ebbrezza del podio.

Ph. Riccardo Gallini

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A destra, Davide Bulega in tenuta da gara. In apertura, papà Davide, il giovane Nicolò e il meccanico del team, Andrea Andreani.

“Noi non siamo abituati alle cose belle come quelle che ci stanno accadendo, ma alle ‘sfighe’. Ho quasi paura, ma ci pensa Nicolò che è più umile di me e mia moglie”. La chiacchierata con Davide e Nicolò Bulega inizia così. O meglio, con Davide Bulega. Perché Nicolò, il campioncino che vince tutto, dall’alto dei suoi 13 anni è impegnato a ordinare una piadina al bar accompagnato dal fido Andrea Andreani, il suo meccanico di fiducia, un’icona nel mondo del motociclismo. Ha appena terminato di disputare una qualifica nella gara con i mini motard al Jeeper Kart di Cattolica insieme ai suoi colleghi e

di questi. Dalla sport production che vince a livello italiano e poi europeo, passa al mondiale dove gareggia per tre anni nella classe 250 per concludere la sua carriera nel 2001 in supersport. Ma siccome l’amore per le corse è una brutta bestia, insieme al padre Bruno, perno centrale della sua vita, decide di fondare un team, il Lightspeed che diventerà team ufficiale Kawasaki motor Europe. Un’avventura ricca di soddisfazioni ma anche di tanti sacrifici che si concluderà nel 2007. “Lui parlava di gru e io di moto, ci compensavamo nel nostro mestiere - attacca Davide Bulega -. Quando è venuto a mancare mi sono improv-

Crescere correndo sulle due ruote amici. Ragazzini terribili che oltre a incontrarsi in pista nel campionato PreGP, di cui Nicolò è il leader indiscusso, si ritrovano almeno una volta alla settimana nelle piste della riviera per gareggiare e giocare tra loro. Sì, perché poi alla fine la moto, a questa età, ha il pregio di creare amicizie che con il tempo si salderanno per poi diventare ancora più forti man mano che l’età e le moto cresceranno di cilindrata. Ma andiamo con ordine partendo dall’inizio. Davide Bulega è un campione di moto della bassa. Di quell’Emilia che sforna piloti come fosse la cosa più semplice del mondo. Alcuni rimangono nell’anonimato, altri tra mille difficoltà diventano qualcuno. Davide è uno

visato imprenditore. È stato un colpo durissimo perché fino a quel momento avevo pensato solo alla pista. Quando andavo alle riunioni all’inizio per me era tutto ‘arabo’, ma siccome ero il figlio di Bruno notavo che nei miei confronti c’era grande rispetto. Ecco, quei momenti mi hanno insegnato molto perché ho capito che quel rispetto che degli sconosciuti nutrivano per me era determinato dalla correttezza che aveva avuto mio padre nel svolgere il suo lavoro. Ecco, il rispetto verso gli altri penso che sia il miglior insegnamento che un padre possa tramandare ad un figlio”. Per Davide arriva presto Nicolò. “Il primo viaggio in aereo l’ha fatto che aveva sei mesi. Natalie, mia

moglie, mi accompagnò prima in Giappone e poi in Australia per le gare. Diciamo che fu svezzato con il sushi. Non gli ho fatto mancare proprio niente” dice ridendo papà Davide. Il cibo giapponese al piccolo Nicolò non va molto giù e il richiamo della piadina sembra essere più forte. Sarà il gene di mamma Natalie, nata a Berlino ma vissuta dall’età di due anni a San Giuliano di Rimini, grande appassionata di cucina. “Io sono nativo della provincia di Reggio Emilia. La riviera romagnola la conoscevo molto bene. Qui ho incontrato mia moglie. Qui, a Misano, ho fatto tante gare. Si vede che il destino era già scritto.” Il destino in questione si traveste in questo caso da pediatra: “Nicolò non aveva ancora tre anni, accusava dei problemi abbastanza seri di respirazione. Il pediatra ci consigliò di portarlo al mare. Ricordo che io e Natalie ci

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Nicolò Bulega in sella alla sua moto.

Giovanissimo in sella Nicolò Bulega nasce Reggio Emilia il 16 ottobre 1999, ma da quando ha 4 anni vive con la famiglia a San Clemente sulle colline tra Misano e Cattolica. Nel 2009 corre da pilota ufficiale con la squadra di Stefano Zanetti e diventa Campione Regionale Emilia-Romagna con una gara d’anticipo. Nel 2010 corre il Campionato Italiano MiniGP 50 cc. 4° assoluto nell’italiano e terzo nel Campionato europeo di categoria. Conquista 7 podi tra Italiano e Europeo. Nel 2011 è Campione Italiano ed Europeo MiniGP 50 cc con il team RMU. Nel 2012 è nuovamente Campione Italiano 125 PreGP. Quest’anno gareggiando con un proprio team, il JNB Sport Business con moto RMU, è primo in classifica nel campionato PreGP 250 (3 vittorie su 3).

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guardammo negli occhi e la Romagna si materializzò”. Ora la famiglia Bulega vive in una casa a San Clemente sulle colline di Rimini, a due passi dal circuito di Misano e dal mare. Per Nicolò arrivare nella pista intitolata a Marco Simoncelli in bicicletta non è un problema. Appassionato di tutto quello che è due ruote, passa le giornate con gli amici a pedalare nelle colline. “Capita molto spesso che finita una biciclettata poi la sera mi dica: babbo andiamo sui motardini? Non si stanca mai”. Eccolo Nicolò. Capello biondo lungo, occhi chiari, alto, asciutto con una parlantina misurata. Nel senso che quando è in famiglia e con gli amici non smette mai di parlare, poi scende in pista, vince e sul podio al massimo è capace di sfornarti tre parole. Timidezza? No, chiamiamola pacatezza. L’amore per le moto è iniziato che Nicolò non aveva nemmeno 4 anni. “Eravamo a Cattolica in spiaggia. Era il 2004. Faceva un caldo bestiale e Nicolò non stava fermo un minuto - racconta Davide. - Mia moglie con mia grande sorpresa mi disse di portarlo alle minimoto così si calmava. Dopo 24 ore aveva una moto nel soggiorno”.

“Il mio babbo mi chiedeva dove avessi imparato a guidare la moto e a fare la traiettorie. Io guardavo le gare di Vale in televisione (Valentino Rossi ndr) e cercavo di imitarlo. Passai tutta l’estate in pista” dice ridendo Nicolò. Da quel momento sono passati 10 anni e oggi Nicolò gareggia con Valentino Rossi, nella sua pista, al ranch di Tavullia. “Graziano, il babbo di Vale, un giorno disse al mio babbo se volevamo andare alla cava che c’era Vale e altri ragazzi. Ci andai per vedere, da lì nacque l’invito a fare parte del loro gruppo e ci trasferimmo al Ranch. Inizialmente non ci volevo credere. E ogni volta mi emoziono perché Vale e i suoi amici ti fanno sentire uno di loro e si vede quando gareggiamo con i motard. Ci diamo certe sportellate!” Oggi Nicolò Bulega, dopo essersi laureato campione italiano nella categoria PreGP, si ritrova al comando della classifica. Tre vittorie su tre, l’ultima sul circuito di Misano. Al suo fianco un team fatto in casa, il JNB Team Sport Business, dove JNB sta per Jerod Nicolò Bulega, “perché la famiglia Bulega-Carlini un po’ strana lo è, anche nei nomi,” ridono i due Bulega. IN



Fotografare | Tommi Flores

Nato dietro

l’

Obiettivo

testo Giorgia Gianni

Il giovane Tommi Flores con i suoi scatti si proietta da Rimini sul panorama internazionale, con un imperativo: dare forma in ogni foto alla materia dei sogni.

In famiglia ha respirato arte e creatività sin dall’infanzia. E per Tommaso Flores, in arte Tommi Flores, classe 1989, la fotografia è stato un approdo naturale. Figlio del fotografo ed ex musicista Mario Flores e di Patrizia Rabitti, già direttrice dello studio di registrazione Heaven studios, Tommi ha colto i migliori stimoli da entrambi i genitori nella sua formazione professionale e personale. “Maestri uno in tecnica e l’altra in comunicazione, la scelta professionale è stata naturale. Mi ricordo - racconta - di essere andato a fare un servizio fotografico a Salsomaggiore come assistente di mio padre: in quell’occasione mi resi conto di essere un fotografo, o comunque di appartenere al mondo della direzione di scena. Un colpo di fulmine!” Per Tommi la fotografia si può sintetizzare in una frase: “L’idea qui è semplice, se puoi sognarlo lo puoi realizzare.” E continua: “Penso di essere molto distante dalla fotografia tradizionale, mi piace creare da

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zero un’atmosfera, cercando attraverso la luce e i contrasti di dare a chi guarda la sensazione di misterioso e mistico e creare una storia. Sono affascinato dalla magia del cinema e dalla direzione all’interno del circuito cinematografico, ho la fortuna di aver visto diversi set di grandi registi e penso che sarà il mio futuro lavoro”. Intanto Tommi ha partecipato al Festival della fotografia europea con novanta immagini estrapolate dal suo blog fotografico, The black vision. Fa parte del movimento sociale-fotografico Blogghers insie-

me, tra gli altri, a Chico de Luigi, fondatore del gruppo, che considera fra i suoi maestri d’arte e di vita accanto naturalmente al padre e a Marco “Sfrevol” Montanari. Tra i progetti più recenti, una serie di immagini che saranno esposte il prossimo inverno a Milano, con il titolo Look at me. “Voglio sensibilizzare la gente a non dare giudizi affrettati sulla persona che hai davanti e che ti si presenta. Aprire gli occhi è sempre stato per me fondamentale, mi viene naturale, e quindi lo trasformo in chiave fotografica dando vita a questa mostra”. IN

In apertura e in basso a sinistra, due scatti di Tommi Flores. In basso a destra un ritratto del fotografo.

Ph. Stefano Rambaudi

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UN NUOVO GRANDE SUCCESSO “PER IL SORRISO DI UN BAMBINO” Oltre 400 persone alla tradizionale cena di beneficenza a cura di SGR Solidale Di nuovo un grande successo per la nona edizione dell’iniziativa di SGR Solidale “Per il sorriso di un bambino”, che ha avuto luogo il 18 luglio nei giardini del Centro Congressi SGR a Rimini. La cena è stata realizzata dal Quartopiano Suite Restaurant che ha proposto un menu impeccabile: servite oltre 2.000 portate per i 400 partecipanti. Una serata indimenticabile anche grazie alla presenza di Happiness, l’azienda di moda santarcangiolese che ha offerto i suoi capi di abbigliamento per la realizzazione di un vivacissimo spettacolo musicale curato da Christine Joan. Sulla passerella anche tanti bambini, a richiamo dell’obiettivo della serata, che hanno portato un messaggio simbolico di speranza ai piccoli amici delle missioni umanitarie coinvolte nell’iniziativa. Conduttori sul palco Christine Joan e Tiziano

Corbelli. Trucco e acconciature sono stati offerti rispettivamente da Serena di Paolo e Gabriele. La Lotteria del Sorriso ha visto l’assegnazione di 60 premi gentilmente offerti da alcune aziende del nostro territorio che, ogni anno, accettano di contribuire a questo momento di solidarietà. Il ricavato della cena è stato di oltre 16 mila euro che saranno devoluti in parti uguali a due missioni umanitarie, una in Tanzania e l’altra in Bangladesh, e all’associazione Crescere Insieme, che riunisce i genitori di persone con Sindrome di Down. Promotrici e organizzatrici volontarie della serata Micaela Dionigi, Presidente Gruppo SGR, e Donatella Turci, Presidente del Consiglio Comunale di Rimini. è possibile visualizzare le foto della serata sulla pagina Facebook “la mia energia è”. ph. Gabriele Scarpato - Enrico Cavazzuti


Saltare | Eugenio Rossi

Il cielo

sotto i

Piedi

testo Marianna Giannoni

Il giovane sanmarinese Eugenio Rossi, promessa del salto in alto italiano, racconta la sua passione per una disciplina che lo fa volare a un passo dalle nuvole. Eugenio Rossi ha spiccato il volo. Ormai non è più solo una promessa, è uno tra i protagonisti dell’atletica italiana. Ha 21 anni, è sammarinese, gareggia nel salto in alto ed è allenato da Giulio Ciotti, uno tra i migliori saltatori italiani di tutti tempi. Nel suo palmares due medaglie d’argento ai Giochi dei Piccoli Stati, numerosi podi ai campionati italiani giovanili e ai meeting di atletica in tutta Italia. È un ottimo atleta e un ragazzo carismatico, genuino: è impossibile non fare il tifo per lui. Sta facendo appassionare all’atletica molti che prima non la seguivano. “Da bambino ho praticato tanti sport, - racconta - basket, calcio, nuoto, ginnastica… mia sorella Virginia invece era impegnata

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nell’atletica. La andavo a prendere al campo con l’Ape. Un allenatore dell’Olimpus Atletica mi ha chiesto se ero il ragazzo che aveva vinto i campionati studenteschi e se volevo provare l’alto.” È iniziata così la carriera sportiva dell’atleta che sta facendo sognare San Marino. “I primi tempi andavo a saltare ogni tanto, per gioco, in jeans, ma facevo già delle discrete misure. Ho iniziato ad allenarmi un po’ di più ma non riuscivo a superare il muro dei 2 metri. La Federazione Sammarinese Atletica ha deciso di chiamare Giulio Ciotti. Nel 2011 ho iniziato ad allenarmi con lui e ho conquistato l’argento sia ai Giochi dei Piccoli Stati che ai Campionati Italiani Giovanili e ho stabilito il record sammarinese

con la misura di 2,15 metri. In questa stagione sto conquistando dei risultati positivi, sto saltando con la media del 2,10 metri, però non mi accontento e voglio migliorare.” Citando il testo di una canzone, Eugenio Rossi ha tanti “centimetri di cielo sotto i piedi” ma forse avrebbe bisogno di “sognare in pace”. È giovanissimo, ma già molto pragmatico: “Pratico atletica a tempo pieno e spero di diventare un professionista, un campione, ma dopo? Non è uno sport

come il calcio in cui si guadagna bene. Non so cosa farò a fine carriera. Oltre all’atletica amo la zootecnia, l’agraria e soprattutto i viaggi, mi piacerebbe girare, conoscere i vari paesi ed ampliare i miei orizzonti.” IN



Pedalare | Andrea Manusia

Sulle strade del

Tour

testo Andrea Cicchetti

Lungo la Francia, guidando cicloamatori australiani a rivivere le emozioni del Tour de France: così il giornalista Andrea Manusia si è inventato un’avventura, tutta su due ruote.

Capita spesso che la passione ti porti a fare strane cose. Capita a volte che una passione possa diventare un lavoro. Se poi si mettono di mezzo la volontà e l’arguzia di un romagnolo allora capita che un sogno possa tramutarsi in realtà. Un numero fa era lui, da queste colonne, a raccontare le storie di alcuni giornalisti e politici riminesi appassionati di ciclismo, tra cui il sottoscritto, ora è lui a essere raccontato. La storia di Andrea Manusia nella foto, il primo da sinistra), giornalista riminese free lance, 44 anni di vita passati ad amare tutti gli sport, ha calcato le pagine del Corriere della Sera e pure la Rai con Uno Mattina si è occupata di que-

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sto riminese che durante il Tour de France si è sbattuto a far da guida turistica a un manipolo di australiani facoltosi per far vivere loro l’ebbrezza di pedalare tra i castelli della Loira, scalando il Mont Ventoux e l’Alpe d’Huez, per arrivare trionfanti sugli Champs-Élysées. E pensare che era partito tutto da un blog in cui Andrea raccontava le avventure domenicali in bicicletta con i suoi amici. “Tutto è partito da un viaggio che feci in Australia nel 2011 - racconta Andrea. - Conobbi il titolare di un’agenzia, la Bike Style, specializzata in ciclismo che organizza viaggi per uomini d’affari al seguito del Tour de France. È stata un’avventura affascinante, fa-

ticosa ma piena di soddisfazioni, in cui ho vissuto momenti anche particolari come per esempio durante una salita del Mont Ventoux, davanti a tutto il gruppo, Matteuw, un giovane imprenditore australiano di 35 anni, si inginocchiò e porgendo un anello enorme alla fidanzata Lucinda le chiese di sposarlo”. Questa esperienza avrà un seguito?

“Mi piacerebbe riportare la stessa esperienza sul nostro territorio, magari legandola anche al Giro d’Italia. Gli australiani sono pazzi di tutto quello che è legato all’enologia e noi, in Romagna, non abbiamo nulla da invidiare alla Toscana e al Piemonte. Ci sono già diverse idee in cantiere.” IN


IN Magazine | Special ADV

La donazione COME E PERCHè UTILIZZARLA L’AVVocAto riminese LuciA VArLiero, espertA di diritto ciViLe e di fAmigLiA, AffrontA L’Argomento deLLA donAzione e Le sue impLicAzioni giuridiche.

Chi non ha mai sentito parlare di illustri personaggi che, per guadagnarsi il Paradiso, hanno donato parte delle loro proprietà a monasteri quando erano ancora in vita? Chi non conosce persone che hanno un avo che è ricorso alla donazione per spogliarsi di alcuni beni in favore della remissione di tutti i peccati? Cominciamo dunque descrivendo in cosa consiste la donazione: è uno strumento giuridico con cui un soggetto vivente (il donante) ne arricchisce un altro (il donatario) a titolo gratuito, senza chiedere niente in cambio. Non va confuso con il testamento che, invece, produce effetti solo alla morte del testatore. Insomma. è un contratto attraverso cui si realizza il progetto di regalare un bene; oppure si individua una prestazione, come la corresponsione di un vitalizio, o si costituisce un nuovo diritto su un bene, per esempio un usufrutto, un diritto di abitazione o una servitù; o - ancora - un contratto col quale si svincola il donatario da un obbligo, magari rinunciando a un credito che si vanta nei suoi confronti. È fondamentale, prima di procedere a una donazione, essere convinti poiché, fatte salve alcune eccezioni, una donazione non può essere revocata. come si dovrebbe procedere ad una donazione? che forma dovrebbe avere? “Il contratto di donazione dev’essere formalizzato alla presenza di due testimoni, avanti a un Notaio e nella forma dell’atto pubblico, sia quando ha ad oggetto immobili che beni mobili. Ma non basta, perché la donazione deve essere accettata dal beneficiario: solo così si perfeziona.” e per quanto riguarda quelle che si definiscono donazioni “di modico valore”? “Esiste anche questo tipo di donazione, che è valida anche in mancanza di un atto notarile in quanto si perfeziona con l’effettiva consegna e accettazione del bene. Attenzione però che il ‘valore modesto’ non si valuta in relazione a quanto l’oggetto donato possa essere costoso, ma si usano come parametri il patrimonio

L’avvocato Lucia Varliero con il figlio, dott. Giordano Fabbri-Varliero.

del donante, le sue condizioni economiche, la situazione familiare, nonché le implicazioni che tale donazione avrebbe sulla sua successione. Per essere più chiari, la donazione di una Ferrari può essere considerata di modico valore se a donarla è uno sceicco, in quanto privarsene non incide sul suo patrimonio.” L’oggetto della donazione può essere anche un bene futuro? “No, l’oggetto non può mai essere un bene futuro, ma può esserlo il donatario! Ciò che si dona deve sempre essere un bene già presente nel patrimonio del donante, ma la donazione può essere fatta anche in favore di un figlio non ancora nato o concepito, o in vista della realizzazione di un futuro progetto di beneficenza.”

Avvocato Lucia Varliero Via S. Chiara, 68 - 47900 Rimini - Tel.: 0541 783071 P.zza Ferrari, 22/A - 47921 Rimini - Tel.: 0541 50346 segreteria@varliero.it - www.studiolegalevarliero.com


Festeggiare | Rotaract

Servire in

Amicizia

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Il Club Rotaract di Rimini festeggia i suoi primi trent’anni nel segno della continuità con i principi fondanti, alimentati dall’entusiasmo e dalla solidarietà dei giovani soci.

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“Fellowship Through Ser vice” è il motto del Rotaract Club, nato nel caldo ’68 americano. Secondo i pr incipi fondant i dell’associazione,ciascun socio che può avere dai 18 ai 30 anni dovrebbe impegnarsi con spirito nell’organizzazione di attività dal valore culturale e sociale, servendo concretamente la propria comunità allo scopo di sviluppare capacità professionali e doti direttive. L’associazione internazionale consta di oltre 8.700 Club Rotaract in 170 paesi al mondo, che contano circa 200.000 soci. In Italia sono presenti 430 Club, con 6.417 soci, organizzati in 10 zone denominate Distretti. Dal 1º luglio 2013 il Distretto locale diventerà il 2072 (Emilia-Romagna, San Marino), scorporandosi dalla regione Toscana. Quest’estate il club giovanile locale ha festeggiato i suoi primi 30 anni dalla fondazione, con un evento presso la terrazza del ristorante Quartopiano alla presenza

di 80 invitati tra cui molti soci fondatori. Afferma, emozionata, Marzia Ceccaglia (nella foto, la quarta da sinistra), professoressa di italiano e latino presso un Liceo locale: “Ci occupiamo dell’organizzazione di eventi e iniziative benefiche, tutto ciò in un contesto che promuove e cementifica amicizie. Io sono stata presidente per l’annata che si è appena conclusa e passerò le consegne al mio vice: Gianmarco Tognacci. Saluterò i soci (ho compiuto 30 anni), ma continuerò a seguirli dato che mi hanno omaggiato del titolo di socio onorario!” Gli altri obiettivi che il club tende a sviluppare sono il rispetto dei principi etici e della dignità di ogni professione; intende inoltre fornire ai giovani l’occasione di affrontare le esigenze della comunità locale, offrendo l’opportunità di collaborare con i Rotary Club Padrini, per creare un dialogo intergenerazionale. Nella speranza che l’etica acquisita sia perseguita nel quotidiano. IN


Guidare | Stefano Libertà

In nome del

Club

testo Lucia Lombardi

I progetti del nuovo presidente del Rotary Club Riviera, Stefano Libertà, che crede in un club attivo, coeso, capace di azioni concrete di solidarietà.

“Nel Rotary vige una regola: ‘servire al di sopra di ogni interesse personale’. I soci mi hanno scelto e io mi sono messo a disposizione del club.” Così esordisce Stefano Libertà, il neo-eletto presidente del Rotary Club Riviera, un uomo lungimirante e d’azione, con idee ben precise sulla sua nuova carica: “Per me far parte del club è soprattutto un grande onore. Il Rotary è un’organizzazione internazionale molto prestigiosa che, tra le tante cose, ha contribuito a debellare la polio attraverso la diffusione dei vaccini in molte aree del pianeta.” La sua conduzione, dice, “sarà priva di personalismi, dedicata soprattutto alla coesione tra i soci del club. Sarà un anno dedicato ai giovani, alla loro intraprendenza e creatività. Cercheremo di identificare progetti innovativi sostenendoli, se pos-

sibile, attraverso borse di studio. A livello di fattività sociale, il club si muove a diversi livelli: locale, distrettuale e internazionale. Tutti i service devono avere una concreta aderenza realizzativa a vantaggio di persone disagiate. Ma non solo, il club interviene in progetti di carattere culturale partecipando al restauro di opere e monumenti. Il Rimini Riviera, in oltre 30 anni, ha dato concretezza a tanti progetti di sostegno nell’ambito del disagio sociale, dello studio e della ricerca.” Ha ancora valore la scelta del Rotary oggi? “La vita sociale del club è basata sul senso di amicizia tra i soci e sulla solidarietà verso i disagiati. Nel nostro club il dibattito è molto vivace, ma più che sui valori fondanti si discute sulle modalità esecutive che per restare al passo con i tempi si devono adeguare.” IN

Chi è il nuovo presidente Stefano Libertà è consulente di direzione nell’ambito delle strategie di sviluppo marketingcommerciale dell’impresa. Tra i suoi clienti annovera aziende private ed enti pubblici; per questi ultimi lavora prevalentemente nella progettazione di piani di sviluppo turistico. Ha tenuto seminari di approfondimento sul Turismo alla Facoltà di Economia del turismo dell’Università di Bologna (Polo riminese). Sempre per l’Università, è stato consulente della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e del DISMEC (Polo ravennate). Nel 2004 ha co-fondato la prima internet company italiana nell’ambito della ristorazione professionale, un’azienda che vende in tutto il mondo macchinari per il settore HO.RE.CA. Infine, è consulente scientifico di Promoslab: un’officina di idee che valuta e sostiene economicamente progetti industriali innovativi.

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Inscenare | Santarcangelo • 13

La piazza come

Teatro

testo Lucia Lombardi

Con il Festival Internazionale del Teatro in Piazza, giunto alla quarantatreesima edizione, Santarcangelo diventa il cuore pulsante del teatro, con performance dal vivo e artisti internazionali che indicano le nuove strade della contemporaneità.

Il paese di Santarcangelo di Romagna dal 12 al 21 luglio si è trasformato in un agorà per ospitare il Santarcangelo • 13 - Festival Internazionale del Teatro in Piazza. Un evento che viaggia su “altre velocità”, quelle che captano le onde dei cambiamenti sociali. Un festival annualmente in mutazione anche nel rapporto che esso intesse con il paese ospitante. Forte è stata la valenza di questa edizione con il suo appoggio al gruppo dei Mutoid. Danza, musica, teatro, sono state al centro delle produzioni presentate che, in alcuni casi, hanno visto anche giovanissimi esibirsi, come nei delicati spettacoli di Sieni. In “The Honey Queen”, dell’olandese Van Gennip, invece emerge, dall’antro della grotta dell’autocoscienza, un ancestrale dialogo tra sé e sé. Un festival che parla più idiomi creando nel tam tam d’insieme un linguaggio universale, che tasta il polso della realtà da molti punti di

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vista, dove il dato socio-antropologico si fa pressante e imprescindibile, come per Kate Mcintosh o in altra chiave nel tema del femminicidio affrontato per la piazza dalla compagnia Lombardi-Tiezzi, unendo poi una ricerca in cui l’atto performativo, il suo compiersi, avviene in una relazione tra paesaggi dell’anima e dello spazio urbano, come nei lavori di Stasse. All’interno della kermesse si è tenuto il Premio Scenario 2013 che ha valutato undici progetti finalisti per la 14° edizione, proclamando vincitore il progetto “Mio figlio era come un padre per me” di Fratelli Dalla Via (Tonezza del Cimone Vicenza). Quando il sipario cala sulla notte si accendono i neon del dopofestival, dove, presso lo spazio Liviana Conti, il popolo del festival si è incontrato per sciogliere il corpo al ritmo dei colorati dj-set, pronto per captare nuove vibranti pulsazioni che lasciano la scia. IN




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