Rimini
w w w. i n m a g a z i n e . i t ®
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00
Anno XIII - N. 6 - DICEMBRE - GENNAIO 2013/2014
oro
Pattini d’
Sara Venerucci e Danilo Decembrini
Concept Store Spazio allo shopping Taste & Travel Italy Il business passa dalla tavola Vogue Talents Vogue chiama i talenti
Sommario
20
26
10 Annotare Brevi IN 20 Essere Venerucci e Decembrini 26 Comprare Concept store 34 Vincere Taste & Travel Italy 40 Sperimentare Vogue Talents 44 Creare Sara Tognacci 46 Raccontare L’altro Fellini 51 Curare Clinica Montanari 54 Filmare Mauro Ugolini
| EDITORIALE di Andrea Masotti |
55 Fotografare Epimaco “Pico” Zangheri 56 Gustare Castello di Albereto 58 Condurre Davide Paolini 60 Applaudire Teatro Titano 62 Ricordare Daniele Rossi 64 Cantare Andrea Bianchino 65 Camminare A Passo D’Uomo 66 Scrivere Andrea Cesaretti
34
Corrono i pattini e l’entusiasmo di Sara Venerucci e Danilo Decembrini sulla copertina di Rimini IN Magazine, per dare spazio poi alle nuove frontiere dello shopping che non è più un acquisto “mordi e fuggi” ma si svolge nei moderni concept store. Le vincitrici di “Nuove idee nuove imprese” raccontano il loro progetto di business legato a gastronomia e mercato russo, mentre anche Vogue si gemella con il Corso di Laurea riminese dedicato alla moda per scoprire giovani talenti e poi sempre di design parliamo con Sara Tognacci, che crea scarpe originali. Con “L’altro Fellini”, di Roberto Naccari e Stefano Bisulli, incontriamo il fratello
meno noto di Federico Fellini. Una storia di successo quella coronata dal premio Made in Rimini assegnato alla clinica Montanari di Morciano. E poi tanti volti: il filmaker Mauro Ugolini, lo storico fotografo riccionese Epimaco “Pico” Zangheri, lo chef Palmisani che riapre il Castello di Albereto, Davide Paolini che presenta i nuovi designer in tv, lo scrittore Daniele Rossi e il giovanissimo vocal coach Andrea Bianchino. Uno sguardo sulle iniziative culturali proposte dal Teatro Titano di San Marino e con gli appuntamenti a contatto con la natura di “A Passo d’Uomo”; infine una buona lettura con “Smeraldi” di Andrea Cesaretti.
Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)
Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso
Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.
Direttore Responsabile: Andrea Masotti
Collaboratori: Alberto Crescentini, Matteo De Angelis, Marina Giannini, Giorgia Gianni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Milena Massani, Davide Nicolò, Melania Rinaldini, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi.
Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044
Redazione centrale: Roberta Brunazzi, Serena Focaccia Progetto grafico: Lisa Tagliaferri
Fotografi: Raniero Corbelletti (foto di copertina), Riccardo Gallini, Studio Paritani.
Impaginazione: Sabrina Montefiori
Chiuso per la stampa il 19/12/2013
Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli
Seguici su FB: www.facebook.com/edizioni.inmagazine
Ufficio commerciale: Irena Coso
40
www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com
Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte.
Annotare | Brevi IN
Diversi e divertenti gli Aperitivi del NoMi Rimini - È sicuramente il locale piu glamour della città, un salotto metallico progettato dal designer Ron Arad. Stiamo parlando del noMi, il suggestivo lounge bar dell’hotel Duomo di Rimini, a due passi dal corso d’Augusto. I suoi pomeriggi sono caratterizzati dagli aperitivi, che cominciano intorno alle 18,30 per proseguire fino a tarda notte. Più precisamente quelli del mercoledì, che poi proseguono con una serata a base sake di sushi alla giapponese; il venerdì c’è l’aperitivo all’italiana “un po’ retrò”, con la musica d’altri tempi selezionata dal music designer Davide Nicolò. Momento clou la domenica, quando il dj Max Monti anima la notte dell’aperitivo lungo più seguito della città. A orchestrare il tutto è una “veterana” delle notti in riviera, Daniela Nicoletti, per tutti “La Dani”, che otre a occuparsi del Nomi non si tira indietro per “pierrare” e animare le notti del Peter! (D.N.)
Aldo Coppola by Rimini Rimini - Il tocco di uno degli stylist del capello più famosi al mondo, Aldo Coppola, può essere ora sperimentato anche a Rimini, grazie all’apertura del nuovo ed elegante salone, Aldo Coppola by Rimini. Un atelier dedicato al benessere e al relax, ove la clientela potrà rinnovare il proprio look grazie ai consigli, alla preparazione artistica e al continuo rinnovamento del know how
degli hair stylist. Situato nel salotto della zona mare di Rimini, uno spazio esclusivo e raffinato, arredato da Marcel Wanders, ove trovare prodotti formulati con ingredienti naturali per supportare al meglio i trattamenti per la cura della chioma, come l’Hair Therapy Aldo Coppola. Per un glamour con stile! Aldo Coppola by Rimini, via Amerigo Vespucci 42F, tel. 0541 381794. (L.L.)
C
M
Italo, il super treno è arrivato a Rimini Rimini - Italo, il super treno della Ntv, ha finalmente acceso i motori sulla linea adriatica e dallo scorso 15 dicembre ferma anche a Rimini. Dopo aver adeguato i marciapiedi di fermata e i binari 2 e 3 della stazione, il treno che unisce Ancona a Torino passando per Milano e Bologna è pronto. Da Rimini a Milano in meno di 2 ore, per una cifra che varia dai 20 euro in Smart, a 30 in Prima e 71 euro in Club. Il network di NTV raggiunge così quota 52 collegamenti giornalieri tra 16 stazioni di 13 città che oltre a Rimini, Pesaro e Ancona ha gia al suo attivo le fermate di Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, Milano, Torino, Padova, Venezia. Per acquisti, informazioni e assistenza, sono disponibili i canali di NTV: www.italotreno.it, Pronto Italo 06.07.08, agenzie di viaggio convenzionate e stazioni. (D.N.)
10 | IN Magazine
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Giorgio Lucchi al vertice della Confartigianato Rimini - Giorgio Lucchi è stato confermato alla presidenza della Confartigianato di Rimini al termine del decimo Congresso provinciale ospitato a metà dicembre all’hotel La Perla di Rimini. Oltre quattromila gli imprenditori associati dalla Confartigianato riminese, che da 67 anni sul territorio tutela il valore del lavoro e della cultura d’impresa. La conferma è avvenuta per acclamazione: “Noi siamo quelli - ha affermato Giorgio Lucchi, che guiderà l’associazione anche nel prossimo quadriennio - che si riconoscono nella genialità creativa, tradizionale e innovativa. Pur piccoli, con-
tinuiamo a resistere alle truffe della cosiddetta ‘finanza creativa’. Siamo quelli che si impegnano per dare vita ancora a occasioni di lavoro, anche quando sarebbe meglio, e più conveniente, mollare tutto”.
Annotare | Brevi IN
Un altro grande passo ™ per i clienti iPersonalTrainer
Rimini - Il Ristorante dallo zio, uno dei gioielli della ristorazione di pesce custoditi tra le mura della città, a pochi passi dall’Arco D’Augusto, ha festeggiato dieci anni. Un tragitto importante quello compiuto dallo chef Giuliano Canzian (nella foto) che, con il suo amore per gli abbinamenti precisi e misurati, ha saputo attribuire alla cucina di mare locale una gustosa eleganza. Lo chef ha condiviso le glorie raggiunte con la moglie ristoratrice, Enrica Mancini, spalla dell’azienda di famiglia. Da qui entrambi sono partiti con una passione smisurata, sono cresciuti esponenzialmente senza perdere di vista l’obiettivo: donare emozioni!
A teatro con i ragazzi Riccione - Continuano le iniziative dell’Arcipelago dei Ragazzi, l’Associazione Culturale di Promozione Sociale costituita dalle compagnie teatrali “Alcantara” e “Fratelli di Taglia”, per promuovere il teatro dedicato ai ragazzi e alle famiglie. Doppio appuntamento domenica 12 gennaio a Cattolica con lo spettacolo “Pigiami”, ambientato nella stanza da letto di un adulto che nella quiete della sera scopre il piacere di ridiventare bambino, e a Santarcangelo con “Pop Up – Un fossile di cartone animato” che propone la reinvenzione scenica del libro pop up, la sfida di creare un cartone animato artigianale, una sorta di fossile di cartone animato nell’epoca del 3D. Si fa il bis anche domenica 19 gennaio, con la rappresentazione “Secondo Pinocchio” a Bellaria Igea Marina e “Il Folletto Mangiasogni” a Cattolica. www.arcipelagoragazzi.it
12 | IN Magazine
Rimini - È nata la sinergia tra il metodo iNutritionPlan™ (Sistema nutrizionale per il dimagrimento e la propria salute) e L’EAU (Show cooking del Villa Rosa Riviera), per garantire praticità e risultato. Tanti gli allievi che hanno già deciso di “vincere facile” attraverso la consegna di packet lunch giornalieri, ripartiti in pasti e spuntini. Ecco il modo per dimagrire senza dover più pensare a nulla; niente più spesa, pulire cibi o sfilettare pesce, nessun rischio di tentazioni fuori “regime”, solo me-
Reggini Snow
party 17 G2 e0n n1a i4o
todo e la preparazione di cibi freschi di altissima qualità, alla ricerca continua di gusto e sapori autentici. www.ipersonaltrainer.it
save the date
Ristorante doc, dieci anni dallo zio
Piattaforma informatica per le azioni Carim Rimini - Una volta consolidati i bilanci 2013, Banca Carim avvierà la promessa piattaforma informatica, che consentirà di raccogliere dai clienti gli ordini di acquisto o di vendita delle Azioni dell’istituto di credito rimi-
nese. Tali ordini verranno eseguiti al prezzo di equilibrio tra domanda e offerta, con le modalità tipiche di un sistema ad asta a chiamata con frequenza settimanale. “Era un impegno preso con gli azionisti – ha commentato il presidente Sido Bonfatti – che abbiamo mantenuto individuando la migliore soluzione disponibile”. Contemporaneamente, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato il nuovo “Regolamento per la compravendita delle azioni Banca Carim”, che disciplina l’utilizzo di questo nuovo strumento, creato per facilitare lo scambio delle Azioni Carim secondo criteri di trasparenza nella formazione dei prezzi.
Osterie d’Italia 2014 La guida dei nuovi Sapori Rimini - Per i “pellegrini” del gusto, non può mancare: La guida slow food “Osterie d’Italia 2014” presentata, come unica data in regione presso il ristorante La Marianna, nel borgo san Giuliano di Rimini, con una cena ispirata ai migliori sei piatti selezionati all’interno della guida. Cucinati con eccellenti materie prime regionali e non, il ricavato della serata è andato in beneficenza. Nell’edizione 2014 c’è stato un notevole turnover di locali, un dovuto ricambio fisiologico, dicono i responsabili: Antonio Cerchi, Eugenio Signoroni, Gianpiero Giordani, anche in virtù della forte attenzione posta alla selezione di osterie che offrono menù green, elevate qualità nei prodotti proposti, o addirittura realtà munite di orto personale. Leggere per testare! Osterie d’Italia è la guida che, da oltre vent’anni, racconta la ristorazione italiana di tradizione e di territorio nel modo più completo. Sono oltre 1700 i locali recensiti, perché custodi e promotori di piatti e materie prime di altissimo valore a un prezzo non superiore a 35 euro (vini esclusi). (L.L.)
i-Suite, un mese dedicato all’ Amore Rimini - Febbraio, il mese dedicato all’amore. È così che si presenta i-Suite hotel, in vista della festa di San Valentino. Durante tutto il mese, non solo il 14 febbraio, i-Suite si trasforma in Love Hotel, grazie alle design suite come nidi d’amore, i rilassanti trattamenti pensati per la coppia, la cena Love&Design ideata dallo chef, creatore di originali delizie dal gusto raffinato. Tutte le idee di coppia sono su i-SUITE.it
Annotare | Brevi IN
Nel tempio delle Bionde
Il Festival di canto della Riviera
Città - Se non fosse per l’arancione alle pareti, parrebbe di stare in uno di quei fumosi pub di Londra. Altro che Rimini… Ma nel nuovissimo Fob, acronimo di Foam on beer, il nuovo locale che ha aperto i battenti al posto dell’ex ristorante Gilda (un tempo Doctor Jekyll e Mister Hyde), la birra è un rito. Celebrato dall’im-
Cattolica e Misano - L’inverno della Riviera romagnola si è accesso grazie al Festival di canto della Riviera, originale iniziativa nata da un’idea di Giuseppe Calò (nella foto) e grazie all’ausilio di uno sponsor come Dorelanbed Riccione. La frizzante iniziativa, andata in scena in diverse location tra Cattolica e Misano Adriatico nel mese di dicembre, ha permesso di ascoltare cantanti e deejay della Riviera e non, in gara tra loro e in tour, portrando musica e allegria. www.festivaldicanto.it
Orso Marino in centro città Rimini - Orso Marino, voluto e gestito da Roberto Falzone, è il primo locale lgtb di Rimini. Un salotto accogliente, con sgabelli e tavoli alti, dove dominano i colori arancio, marrone e oro, nonché particolari quadri dell’artista Churro, aperto ogni giorno dalle 17,00 fino a tarda notte (escluso il lunedì). Si trova in via Giovanni XXIII vicino a piazza Ferrari (tel. 0541 54979) ed è frequentato da etero friendly, gente stravagante, ma anche normale. Ci s’incontra come in un circolo, ma senza tessera, per assistere a performance culturali, ascoltare musica live, cineforum o solo per incontrare amici e gustare un cocktail. È possibile anche divertirsi a uno spettacolo di Janina Star o a qualche festa organizzata in collaborazione con lo staff del Fuera. Qui si ascolta buona musica elettronica, italiana o dance ‘70-’80, selezionata da dj provenienti dai più famosi locali romani, milanesi e bolognesi. (D.N.)
14 | IN Magazine
ponente bancone a 34 spine, e dalle 350 birre artigianali selezionate da tutto il mondo per il pubblico riminese. “Non esiste un altro pub in Italia che serva alla spina così tante birre artigianali”, dichiarano convinti i gestori del pub, nato da un’idea del negozio riminese Grand cru e del Barbeer di Forlì. (M.S.)
Ph. Riccardo Gallini
Personale di Pivi a Rimini Rimini - Inaugurato il 14 dicembre presso la FAR (Fabbrica Arte Rimini - Palazzo del Podestà) e Villa Mussolini a Riccione la mostra dal titolo “Terra bruciata” dell’artista Leonardo Pivi. Si tratta della prima retrospettiva che rende conto
della grande varietà di interessi dell’artista e della sua multiforme e prolifica produzione degli ultimi venticinque anni. Nella sede di Rimini, sfruttando le alte volte di sapore medievale del Palazzo del Podestà sono esposte alcune opere di grandi dimensioni, sculture in cemento e marmo, grandi mosaici e installazioni; a Riccione nelle sale moderniste di Villa Mussolini l’artista installa alcune videoproiezioni combinate con mosaici policromi, le celebri “riviste” intarsiate con interventi in micromosaico, e una estesa serie di dipinti, collage e opere musive realizzate nell’ultimo decennio. www.museicomunalirimini.it
Annotare | Brevi IN
Cuochi per un giorno a favore di Arop
Riccione Inn Jazz Club al Teatro del Mare Riccione - Dal 17 gennaio fino al 7 marzo 2014 la riviera romagnola s’incontra sotto le stelle del Riccione Inn Jazz Club, ospite del Teatro del Mare (via Don Minzoni 1, angolo viale Ceccarini), che per l’occasione si trasforma in alcova delle note improvvisate, proponendo buona musica ed enogastronomia di qualità. In programma degustazioni bio e a km zero by La Serra Sicomoro e grandi live: il 17 gennaio con Jimmy Villotti Quartet (nella foto); il 31 gennaio con Scott Hamilton Quintet feat. Luciano Milanese e il 7 marzo con Sarah Mckenzie Quartet, formazione guidata dalla giovane e spumeggiante promessa australiana. www.riccioneinnjazz.com
Rimini - Per una sera hanno armeggiato con i mestoli invece che con i bisturi. Calandosi nella parte di “cuochi per giorno” hanno sfoderato, per una cena in favore di Arop (associazione riminese oncoematologia pediatrica) presso La Marianna, le loro ricette di famiglia: il dottor Roberto Romagnoli, presidente di Arop, i dottori Jacopo Palombo e Alberto Oppi con i politici Andrea Gnassi e Stefano Vitali, hanno simpaticamente sfidato il secondo gruppo, formato dai dottori Luca Cappuccini e Pierfrancesco Vizzardelli e i loro menu a quattro mani, coinvolgendo il reparto di Oculistica di Rimini e Riccione. Tutti insieme dietro ai fornelli con tanta passione,
come quella che ripongono nel sostenere la onlus riminese Arop, che dal 2004 offre un supporto al reparto di Oncoematologia di Rimini. Tramite privati e aziende farmaceutiche la onlus cerca fondi utili all’aggiornamento del personale del reparto e per sostenere il supporto psicologico a pazienti e familiari. (L.L.)
Con.Bio., successo per gli alimenti Vegetali
Spettacoli a CorTe Coriano - Due serate in programma per inizio d’anno al CorTe il Teatro di Coriano: domenica 5 gennaio la Compagnia La Carovana presenta tre atti tragicomici in dialetto dal titolo “La boll sa do batéc”, mentre sabato 1 febbraio va in scena “In fondo agli occhi”, uno spettacolo di nuova drammaturgia interpretato da Gianfranco Berardi (Premio Scenario, Premio ETI – Nuove creatività) e Gabriella Casolariche che affronta le tematiche della crisi e della malattia. Mercoledì 29 gennaio riprendono gli appuntamenti della fortunata rassegna enogastronomica DegustiAMO – L’arte dei sensi… a Km Zero che trasforma CorTe in un bistrot offrendo agli avventori un’esperienza sensoriale nel gusto dei prodotti di eccellenza del territorio e momenti di spettacolo a tema. www.corianoteatro.it
16 | IN Magazine
Santarcangelo di R. - Il successo dell’alimentazione veg segue un trend in crescita. Nel 2013 l’aumento degli acquisti di prodotti alimentari vegetali, in controtendenza rispetto al calo generale dei consumi, ha destato l’interesse della Tv. Così le troupe del Tg1 e Linea Verde hanno visitato lo stabilimento dell’azienda romagnola Con.Bio. srl, realizzando interessanti servizi di approfondimento sulla produzione degli
alimenti biologici e vegetali. Con.Bio. produce dal 1998 piatti pronti vegetariani 100% biologici e prodotti sostitutivi della carne e dei latticini come Tufu e Seitan. A questo si aggiunge anche una linea forno che va dalla pizza alle specialità romagnole. Nel rispetto della tradizione culinaria italiana, l’azienda si avvale di moderne tecnologie e di costanti controlli, per garantire i migliori standard qualitativi.
Lista nozze - Oggettistica - Porcellane Vasto assortimento di oggetti Natalizi Alessi - Saladini - Ivv - Flamant - Etro - Venini - Lampe-Berger - Sabre Le Jacquard Franรงais - Wedgwood - Villeroy & Boch - St. Louis - Hermes Cattolica Piazzale Filippini, 1 tel. 0541.962565
Annotare | Brevi IN
SGR, campagna pubblicitaria con il testimonial Cevoli
“Un mondo di pace” per il Kiwanis club San Marino - Tradizionale festa degli auguri del Kiwanis club all’hotel San Giuseppe, dove la presidente del Kiwanis San Marino Franca Stolfi ha riunito soci e amici per un pranzo dedicato allo scambio di auguri e alla solidarietà nei confronti dei bambini meno fortunati. Anche quest’anno, ospite d’onore è stata una delegazione dei ragazzi del Colore del Grano, accompagnati dal dirigente dott Riccardo Venturini e dall’educatore Rossella Selva, entrambi soci del club. Il luogotenente della Divisione San Marino-Marche Biancamaria Toccagni (nella foto), oltre a portare il saluto del governatore Kiwanis, ha donato alla presidente il calendario “Un mondo di pace” della scuola elementare “La Roccia” di Borgo Maggiore, realizzato con la finalità di raccogliere fondi da devolvere a favore di iniziative benefiche.
M’ama non m’ama, emozioni in fotografia Rimini - Un incontro di immagini semplici, a volte pure ma sempre naturali, intervallate da reazioni mai semplici, quasi mai pure, forse naturali. Un mondo di emozioni raccontate da Renato Ferri e Jader Bonfiglioli attraverso gli scatti in bianco e nero raccolti nella mostra “M’ama non m’ama – imbarazzante equilibrio tra pudore, vergogna, purezza e peccato”. Le stampe fotografiche sono esposte fino al 19 gennaio 2014 alla Galleria dell’Immagine di Rimini, in via Alessandro Gambalunga 27.
18 | IN Magazine
Riccione - Chi più del riccionese Paolo Cevoli, con tutto quel “gas” addosso, potrebbe rappresentare al meglio l’azienda SGR? La risposta nasce spontanea, nessun altro! La sua espressività verrà colta in sei differenti espressioni dal fotografo Chico De Luigi per ren-
dere al meglio la nuova cartellonistica pubblicitaria targata SGR, che da gennaio 2014 tappezzerà la provincia allargandosi anche verso Marche e Veneto. Il comico che più rappresenta la “riminesità” a livello nazionale, reduce dai successi teatrali al Manzoni di Milano, è entrato nelle case degli italiani grazie ai famosi sketch di Zelig e ora è alle prese col suo primo film. Dona il suo volto, in maniera intelligente e divertente allo stesso tempo, a una azienda che si candida come fornitore unico di luce e gas: ne esce così un prodotto vero, in cui l’attore e l’azienda si riconoscono e in cui anche i cittadini possono ritrovarsi. (L.L.)
A Perfetti e Delucca i Sigismondo d’Oro Rimini - Sono Leonella Perfetti (nella foto a sinistra) e Oreste Delucca (nella foto a destra) i due riminesi insigniti del Sigismondo d’Oro 2013, riconoscimento che viene attribuito ogni anno a coloro che, attraverso la propria attività, tengono alto il nome di Rimini. La consegna è avvenuta nel corso della cerimonia del “Saluto di Fine anno”, tenuto nel complesso dell’ex Convento dei Servi il 20 dicembre. Leonella, “Lella” per miglia-
2013
ia di riminesi, da venticinque anni è l’anima del Day Hospital Oncologico dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. Con il suo sorriso accoglie e accompagna con delicatezza e professionalità i pazienti e le loro famiglie in una fase non semplice della loro vita. In un contesto diverso, ma altrettanto importante, si muove Oreste Delucca, che ha dedicato la sua vita alla ricerca dei documenti e dei segni della storia della sua città e del territorio.
Ph. Flavio Marchetti
Plastex, le opere di Annibale in mostra da Biagetti Cesena - Sabato 14 dicembre, nel negozio di arredamenti Alvaro Biagetti a Cesena, è stata inaugurata la mostra di Annibale “Plastex”. I quadri e le sculture dell’artista cesenate si integrano magnificamente nell’allestimento “domestico” dell’esposizione di mobili nello store Biagetti, dimostrando quanto siano facilmente integrabili arte e design. Il sindaco Paolo Lucchi, intervenuto tra i primi a visitare la mostra, ha dato il via a una grande affluenza di pubblico. L’evento espositivo durerà fino a metà di gennaio 2014.
Gennaio al Teatro del Mare
Riccione - Un mese di gennaio fitto di appuntamenti quello proposto dal Teatro del Mare. Si comincia il 2014 all’insegna della musica con una serata l’11 gennaio dedicata ai Pink Floyd suonati dalla tribute band dei Sound Project; si prosegue venerdì 17 con la rassegna Riccione Inn Jazz Club che trasforma il Teatro in un jazz club con possibilità di cenare e seguire i concerti anche dai tavoli sistemati in platea. Per la prosa Moni Ovadia presenta il 19 gennaio la lettura commentata degli “Scritti Corsari” di Pier Paolo Pasolini. Sabato 25 gennaio è in scena Amanda Sandrelli (nella foto) insieme all’Orchestra Multietnica di Arezzo con lo spettacolo teatral-musicale “Credoinunsolodio”. Ancora musica e canto il 26 gennaio per un omaggio al poeta andaluso Garcia Lorca e il 27 gennaio, Giornata della Memoria, quando la ricercatrice Erika Lorenzon e la cantante e fisarmonicista Francesca Gallo ricostruiscono la deportazione di oltre 600mila militari italiani proponendo anche i canti che accompagnavano i militari alla guerra. Si chiude gennaio con lo Scott Hamilton Quintet e la sua proposta di Jazz Mainstream. www.teatrodelmare.org
[
]
Essere | Sara Venerucci e Danilo Decembrini
Pattini d’
Oro
testo Alberto Crescentini
Quattro titoli iridati all’attivo, Sara Venerucci e Danilo Decembrini sono la super coppia mondiale del pattinaggio artistico. Subito pronti a rimettersi in pista, dopo l’ultima vittoria a Taipei.
È un riuscito mix di eleganza e atletismo, armonia e precisione, pulizia tecnica. È lo spettacolo che abitualmente offrono Sara Venerucci e Danilo Decembrini, i due splendidi atleti - riminese lei, romano lui - che hanno concluso in bellezza il 2013 conquistando il titolo mondiale di pattinaggio a rotelle, specialità ‘coppie artistico’. Il sigillo a Taipei, in estremo Oriente, per quello che è stato il quarto acuto consecutivo nel panorama iridato dopo i successi centrati in Portogallo (2010), Brasile (2011) e Nuova Zelanda (2012). Praticamente in ogni angolo del globo. Vincere tanto, costringere praticamente tutti gli avversari a lottare per le posizioni che vanno dal secondo posto in giù, non provoca qualche ‘antipatia’ nei vostri confronti?
“Più che altro in tanti cercano di metterci il bastone tra le ruote,
20 | IN Magazine
creando magari zizzania. È un ambiente chiacchierone, quello del pattinaggio”, dice Sara, 23 anni, figlia d’arte se ce n’è una, col padre Patrick pluricampione mondiale e la madre, Cristina Pelli, allenatrice federale. È stato facile portare quel cognome?
“Credo che nel complesso sia stato un vantaggio, io la cosa l’ho sempre vissuta positivamente. Sapere di essere la figlia di un campione mi ha regalato forti stimoli. Solo nel mio primo mondiale senior, quando facevo ancora coppia con Guarise, ho sofferto un po’ l’immancabile paragone. Però è andata bene, ho vinto, così questo piccolo ostacolo l’ho superato. E adesso sono Sara Venerucci, non più la figlia di Patrick”, afferma con orgoglio la talentuosa pattinatrice, nella vita di tutti i giorni studentessa alla facoltà di Economia nella sua città.
L’ultimo trionfo, comunque, non era così scontato alla vigilia. Per un paio di buoni motivi. Innanzitutto perché Sara e Danilo, dopo essere stati una coppia anche lontano dalla pista fin dal 2007, nello scorso giugno si sono lasciati. Poi c’erano le precarie condizioni fisiche del 25enne Decembrini, costretto a convivere con una fastidiosa pubalgia che lo limitava negli allenamenti, nelle sedute in palestra. “E proprio per questo credo che la vittoria di Taipei sia stata in assoluto la più sofferta”, ammette Danilo. “Le sofferenze non sono mancate”, aggiunge l’ex fidanzata, brava, al pari del suo partner, a ‘camuffare’ all’occhio dei giudici la rottura nel privato, con i loro virtuosismi sui pattini che regalavano ugualmente emozioni forti, brividi sulla pelle grazie ad un’espressività, ad un’intensità davvero notevoli.
Ph. Raniero Corbelletti
Ph. Riccardo Gallini
Sara e Danilo con i genitori della pattinatrice: Cristina Pelli, allenatrice federale, e Patrick Venerucci, pluricampione mondiale di pattinaggio su rotelle. In apertura, Sara e Danilo con la medaglia d’oro; a fianco, in pista.
E adesso, con un palmares del genere, come fate a trovare ulteriori stimoli per andare avanti, non vi sentite appagati?
“Quello che ci dà sempre la spinta è la soddisfazione di riconfermarci campioni a ogni appuntamento, di proporre in pista esercizi nuovi, con ‘difficoltà’ sempre crescenti rispetto al passato”, ribatte la Venerucci. “Non abbiamo più la ‘fame’ di vittorie di una volta, però, come dice Sara, introdurre novità tecniche, arricchire il nostro programma ci gratifica”, aggiunge Decembrini.
22 | IN Magazine
mia età, è un lupo piccolo che mi accompagna dappertutto. Mentre gareggio lo tiene il mio babbo oppure, se lui non c’è, ma non capita quasi mai, è sempre in mano a una persona alla quale sono molto affezionata”. Quattro volte campioni del mondo e il conto in banca non si è certo gonfiato. Il vostro è purtroppo uno sport povero, che chiede tanti sacrifici e, materialmente, restituisce davvero poco. Non vi fa un po’ rabbia vedere che magari in altre discipline sportive, e a livelli ben più modesti, ci sono
Da sportivi, avete qualche partico-
ragazzi della vostra età o addirittu-
lare scaramanzia?
ra più giovani che guadagnano cifre
“Certo - risponde Danilo -. Io dormo sempre con la maglietta di Fabrizio, un mio amico down che pattinava con me e adesso non c’è più”. E Sara? “Ho un pelouche ‘Trudino’ che ha più o meno la
iperboliche?
“Sì, se penso a certi calciatori mi arrabbio, noi paghiamo ancora la quota sociale per poter pattinare... Comunque non rimpiango niente - è risoluta Sara -, il pat-
tinaggio mi ha dato tanto, emozioni intense, adrenalina pura... Chi non pratica sport non può capire”. “Al di là dei soldi, quello che mi fa andare avanti è il piacere di regalare emozioni al pubblico. Tutto questo è impagabile, è un valore vero. Però appena smetteremo di pattinare, saremo obbligati a trovarci un lavoro, su questo non ci piove”, riflette Danilo, che fa un po’ il pendolare tra Roma e Rimini. E quando non avete le rotelle sotto i piedi, come passate il (poco) tempo libero che vi resta?
“Mi piace andare a pesca, a funghi, al cinema. E il mio secondo sport è lo snowboard”, rivela Decembrini. “Nonostante sia riminese, non sono mai stata una discotecara. Piuttosto preferisco andare al cinema e poi voglio portare avanti il discorso universitario”, è il fiero proposito della giovane Venerucci. In estrema sintesi, cos’è il pattinaggio artistico per voi?
“Per me il pattinaggio rappresenta una fonte di energia, una possibilità di scaricare le tensioni”, è la risposta immediata di Danilo. “Una grande passione, una lezione di vita”, gli fa eco Sara, che si illumina letteralmente quando parla del suo sport. La passione per il pattinaggio Sara Venerucci, prima di Danilo Decembrini, l’ha condivisa con un pattinatore riminese, Matteo Guarise, 25 anni, che ha sostituito nei suoi pattini le familiari rotelle
Ph. Riccardo Gallini
Questione di Dna Quando si dice avere il pattinaggio nel sangue. Sara Venerucci era una sorta di predestinata, una bambina che i suoi primi passi li ha fatti probabilmente con le rotelle sotto i piedi. D’altronde era piccolissima quando si trovava a seguire i genitori in giro per il mondo. Il babbo Patrick comincia la sua fantastica carriera all’inizio degli anni Novanta. Nel ‘91 coglie un argento ai mondiali di ‘coppie artistico’ – la stessa specialità che abbraccerà poi la figlia – insieme alla pesarese Maura Ferri. Quella, paradossalmente, sarà l’ultima sconfitta, se proprio vogliamo chiamarla così, nella massima competizione iridata. Dal ‘92 in poi Venerucci senior cattura la bellezza di 11 titoli mondiali, i primi due ancora in coppia con Maura, gli altri con Beatrice Palazzi Rossi. Trionfi che lanciano pure ai massimi livelli la Rinascita Sport Life, la società riminese che continua a crescere talenti grazie all’apporto di Cristina Pelli, l’allenatrice che è pure la mamma di Sara.
IN Magazine | 23
Ph. Massimo Giacomello
Matteo Guarise, riminese, ex partner sui pattini di Sara Venerucci, sul ghiaccio con la compagna di gara, Nicole Della Monica.
con un paio di lame. Da Rimini Matteo si è trasferito a Milano e ha abbracciato la nuova specialità, rimboccandosi le maniche
“Però alle medaglie non penso, ancora non siamo pronti per poter aspirare al podio”, ha ripetuto, con sano realismo, Guarise, consapevole che in una specialità così tecnica e difficile serve tempo, tanto tempo per oliare gli ingranaggi, per rendere il tutto più elegante, più armonioso. Nel frattempo, però, Matteo qualche soddisfazione ha potuto togliersela lo stesso. Nelle Universiadi di Trento, infatti, lui e la sua compagna (solo sui pattini) sono riusciti a conquistare il terzo gradino del podio, lasciandosi dietro – e questa è sempre una notizia – una coppia russa. “La cosa più importante, poi, è che abbiamo incrementato il nostro record. Prima dell’Universiade avevamo totalizzato in gara al massimo 150 punti, mentre in questa occasione abbiamo sfiorato i 161. Questo significa che stiamo crescendo, che le nostre
Campioni sempre in gara come suo costume. Da novembre 2011 fa coppia con la pattinatrice bergamasca Nicole Della Monica e insieme hanno già strappato il pass per le Olimpiadi invernali che si terranno a Sochi, in Russia, il prossimo febbraio. Un risultato notevole, addirittura una ‘prima volta’ assoluta per un atleta riminese, mai presente in passato alle edizioni su neve e ghiaccio dei Giochi a cinque cerchi.
24 | IN Magazine
esecuzioni sono più veloci, più ‘pulite’. Ed essendo assieme da poco, io e Nicole abbiamo davvero consistenti margini di miglioramento, infatti la federazione italiana ci vorrebbe in pista fino al 2022. Per adesso io punto ad essere al top dei risultati per il 2018, poi vedremo”. È fatalista Matteo Guarise, che per allenarsi al meglio trascorre lunghi periodi a San Pietroburgo. IN
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Comprare | Concept store
Spazio allo
Shopping
testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
I concept store inaugurano uno shopping più suggestivo in spazi ricercati e di design, accogliendo il consumatore in mondi all’avanguardia fatti di moda e arredamento, ma anche arte, musica e incontro.
Non chiamateli semplicemente negozi e non entrateci con “l’ansia” di dover comprare subito. Nella nuova era dello “slow shopping” anche una boutique può trasformarsi in un luogo d’incontro, in uno spazio espositivo o in un palcoscenico dove ascoltare musica dal vivo. I concept store sono pensati, arredati e allestiti così, con l’obiettivo di distinguersi e fare tendenza, non come semplici luoghi d’acquisto, ma come spazi culturali da vivere. È la formula adot-
tata da diverse attività commerciali che portano, tra Rimini e San Marino, una ventata di originalità. Punta a regalare al visitatore innanzitutto un’emozione il concept store Cupro inaugurato tre mesi fa nel centro storico riminese, tra piazza Cavour e le vie Sigismondo e Pisacane. 300 metri quadrati votati allo shopping (aperto tutti i giorni, domenica compresa, fino alle 22,00) ma, allo stesso tempo, un locale dove ascoltare ottima musica, leggere un libro o sorseggiare un drink
26 | IN Magazine
con gli amici. La formula scelta dai fratelli Marco e Manila Tomassoni, dinamici e giovani imprenditori sammarinesi, è quella di ridare vivacità e orgoglio a un “centro commerciale naturale” come quello riminese.
Nell’area abbigliamento è possibile trovare i capi del nuovo brand Cupro, per uomo e donna, dal design originale e rigorosamente Made in Italy. Poco distante, la zona caffetteria è un’oasi in cui ritrovare un po’ di relax, gustare l’aperitivo o la pausa pranzo. “Nonostante la crisi - sottolinea Marco Tomassoni - è un momento fertile per seminare. Vogliamo crescere e pensiamo che farlo con un prodotto Made in Italy e in una location come questa, contribuendo a tenere vivo il centro storico, sia il modo più giusto”. Un negozio dove comprare marchi esclusivi ad un prezzo outlet, con firme d’abbigliamento uomo e donna e accessori comprati direttamente dalle case madri e scontati del 50%. La Libreria Cultura della
IN Magazine | 27
In alto, lo spazio Cupro; sotto, lo store Libreria Cultura della Moda. In apertura, Home Store di Riccione.
moda, inaugurata i primi di novembre in via Quintino Sella, sempre a Rimini, nasce per venire incontro alla clientela in un periodo economico difficile, ma allo stesso tempo “offrendo qualcosa di più rispetto a una boutique standard”, spiega l’ideatrice del progetto, Sara Gavagna. Non poteva chiamarsi diversamente questo locale a pochi passi dal Campus universitario, allestito come una vera libreria con arredi da recupero, un ricco repertorio di volumi dell’Istituto internazionale di fashion e design Polimoda e uno spazio aperto a collaborazioni culturali esterne. La moda ricercata però resta la colonna portante. “Vendiamo marchi europei, ma puntiamo molto anche su un brand completamente ecosostenibile, Naked Ape, con cotone organico e tessuti 100% certificati”. Ecologica è anche una linea australiana altamente innovativa di pullover ecowool. Su questi maglioni, come sui pantaloni uomo e donna, la possibilità di stampare grafiche personalizzate. L’unione di due anime e due passioni - quella per gli arredi di Marco, ingegnere, e quella per la moda più innovativa di Giulia - è il cuore pulsante dell’Appartamento di via Bertola, altro store riminese con solo qualche mese di vita ma già attento alle prossime tendenze. Non una boutique e nemmeno un negozio d’arredamento, bensì uno spazio dove questi due elementi si fondono in nome di un design di alta qualità.
“Mi occupo di ristrutturazione e arredi di interni e da sempre giro per le fiere alla ricerca di pezzi di modernariato - racconta Marco
28 | IN Magazine
Monticelli -. Da qui l’idea di creare uno spazio dove proporre arredi e oggettistica anni Trenta, Cinquanta, Settanta, in sintonia con le linee d’abbigliamento e accessori di ricerca, rigorosamente made in Italy”. Il risultato è un ambiente intimo, dove si può trovare di tutto e dove tutto è in continua evoluzione. Tra i prossimi progetti anche lo studio di prodotti di cosmesi e il rafforzamento dell’e-commerce. Dai nuovi nati a chi ha saputo rinnovarsi catturando le nuove tendenze del mercato. Propone un vero e proprio percorso rivolto ai cinque sensi la boutique Sabattini tra via Dante e via Castelfidardo. A
svilupparlo la titolare di questo storico negozio di Rimini di 160 metri quadri, Elena Sabattini. “Sulla base delle mie esperienze lavorative precedenti, dove mi occupavo di consulenza di moda - afferma Elena, che ha studiato all’Istituto Europeo di Design di Milano - ho voluto creare uno spazio espositivo che interagisca con il cliente facendolo dialogare con le proprie emozioni”. Se la vista è allietata da un abbigliamento di qualità c’è spazio anche per il gusto, con una selezione autoctona dei vini abbinati per territorialità e proprietà dall’amica e professionista Arianna Fossacecchi. La capsula musicale curata da Beppe Vaccarini
getto su due piani. “Abbiamo inaugurato in agosto con gli accessori - spiega il titolare -, poi abbiamo inserito i capi d’abbigliamento e oggi siamo al top per quanto riguarda le linee uomo e donna”. Per quale target? “Si va dalle linee più giovanili per un pubblico dai 18 ai 25 anni prosegue Angelini - a quelle sopra i 25 e fino ai 50 anni. L’importante è fare tendenza, tra le quattro mura dello store e nella vetrina virtuale con la pagina Facebook, di cui oggi nessun negozio può essere sprovvisto e che nel caso di Home Store Riccione conta già 800 fans. Il marchio distintivo? La sfida di inserire in una boutique un angolo con un tatuatore professionista. Infine, anche un settore specializzato come quello dei matrimoni ha sul territorio riminese un suo concept
Dall’alto in basso, Marco Monticelli nel suo store l’Appartamento, l’interno della boutique Sabattini e lo staff di My Wedding Space.
(New Note) soddisfa l’udito, mentre a fare la gioia dell’olfatto sono le essenze pronte a giocare con le nostre memorie olfattive. Abbigliamento uomo e donna, accessori, fragranze e perfino uno studio per tattoo sono invece i quattro ingredienti della ricetta Home Store Riccione. In corso Fratelli Cervi Fi-
lippo Angelini ha trovato il luogo ideale dove sviluppare il suo pro-
30 | IN Magazine
store. Si tratta di My Wedding Space, inaugurato sulla via Emilia il primo dicembre. L’artefice è Giandomenico Murru, wedding planner da dieci anni con un forte interesse per la comunicazione. “La stragrande maggioranza delle persone - spiega - ha bisogno di visualizzare concretamente un progetto. Ecco perché diventa importantissimo offrire loro, in un unico spazio, più servizi: il fotografo con il suo set, un monitor che proietta i video, l’agenzia viaggi per la luna di miele, lo spazio con gli abiti per la sposa e lo sposo, la postazione per il trucco e quella del wedding planner per pianificare l’intera giornata”. My Wedding Space è tutto questo: uno sguardo a 360 gradi su tutto ciò che rende il giorno più bello della vita ancora più speciale. Oltre che semplificarlo! IN
Vuoi ricevere questa rivista a casa tua per un anno? Compila e invia la scheda qui sotto e per un anno potrai ricevere la rivista IN Magazine della tua città a soli 10 €.
E se vuoi anche vivere davvero la Romagna c’è un’opportunità in più! A 20 € puoi avere, oltre all’abbonamento alla rivista, una guida a scelta della collana “52”.
✂ Voglio sottoscrivere l’abbonamento annuale a IN Magazine (10 € all’anno). Scelgo la rivista:
Voglio ricevere in più anche una guida (costo totale rivista + guida = 20 € comprese spese di spedizione):
Forlì IN Magazine (5 uscite)
“52 domeniche in Romagna” vol. 2
Ravenna IN Magazine (5 uscite)
“52 storie e luoghi di Romagna”
Rimini IN Magazine (6 uscite)
“Questa sera ho voglia di...”
Premium IN Magazine (2 uscite) Scelgo di pagare con:
Nome................................................ Cognome..............................................
versamento tramite il bollettino postale che mi sarà inviato per posta
Via..............................................................n. ................. Cap...........................
bonifico bancario sul conto corrente n. 72807480 (IBAN IT13K0760113200000072807480)
Città .................................................................Prov. .......................................
Compila la cartolina e spediscila via mail a liza.vallicelli@menabo.com oppure via fax al n. 0543 774044.
Tel. .................................................................................................................... Il trattamento dei dati personali viene svolto nell’ambito della banca dati elettronica di Edizioni IN Magazine e nel rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs. n. 196/2003 sulla tutela della privacy. I suoi dati non verranno comunicati a terzi e potrà richiederne in qualsiasi momento la modifica o cancellazione.
IN Magazine | Special ADV
Reggini Rally Day LA mAnIFESTAzIonE hA FATTo DA PRELuDIo AL GRAnDE EVEnTo In PRoGRAmmA IL 17 GEnnAIo 2014 ALL’EREmo DI CARPEGnA: IL REGGInI SnoW PARTy.
Tecnologia e passione insieme in un grande evento dedicato alle quattro ruote: il Reggini Rally Day. La manifestazione, ad invito, è iniziata con la visita agli showroom Audi, Volkswagen e Skoda, i tre marchi rappresentati dal Gruppo. Tante le automobili presentate per l’occasione: le Audi A8 e A3 Sedan, la Skoda Rapid Spaceback, le Volkswagen Golf Variant e la potentissima Polo R WRC, l’auto campione del mondo 2013. Dopo avere ammirato questi gioielli della tecnologia, i partecipanti hanno provato in prima persona le emozioni della guida “on road” e “off road”. Dalla Concessionaria si partiva con la gamma Audi per il percorso on road e con i Suv per i percorsi off road, resi impegnativi dalle condizioni meteo dei
giorni precedenti. Entrambi i percorsi portavano alla prova speciale Rally. Il primo test drive si è svolto in collaborazione con i piloti di Audi Experience nel piazzale antistante il Multieventi Sport Domus di San Marino. I partecipanti hanno eseguito esercizi comparativi tra vetture a due e quattro ruote motrici, apprezzando appieno il potenziale tecnologico delle auto in prova. Dai test comparativi si è passati ad un circuito rally appositamente allestito in località Ciarulla, dove le emozioni sono cresciute a livelli esponenziali. Filippo Reggini, amministratore delegato della Reggini, si è concesso un tuffo nel passato toccando il cuore di tanti: ha guidato la mitica Golf GTI 16V gruppo A, riportando alla luce
TuTTi in pisTa con auTo Da caMpioni auDi, Volkswagen e skoDa ricordi che il tempo non ha mai cancellato. Alla prova hanno partecipato grandi piloti, gloriose automobili e si è provato quindi il pathos di una vera competizione. Il Campione Italiano 2013 umberto Scandola ha guidato in modo magistrale la Skoda Fabia S2000 con cui ha conquistato l’alloro tricolore dimostrando tutto il suo talento. Tra i piloti anche il sammarinese Graziano muccioli, per anni tra i big dell’automobilismo, al volante della leggendaria Audi Quattro gruppo B, un’auto che ha fatto sognare intere generazioni di appassionati. Gli ospiti hanno potuto provare l’emozione di una prova speciale rally assieme a questi grandi campioni vivendo un’esperienza che resterà per sempre tra i loro ricordi più intensi. Al fianco di questi
grandi piloti anche Emanuele Felici e Francesco Sansovini, i due fortunati fan della pagina Facebook Reggini, scelti per provare l’ebbrezza del rally agonistico. Il Reggini Rally Day ha fatto da preludio al grande evento in programma il 17 gennaio 2014 all’Eremo di Carpegna: il Reggini Snow Party. Previsti due test drive, uno su percorso veloce e l’altro su neve fresca, a bordo delle autovetture Skoda, Audi e Volkswagen del Gruppo Reggini. In serata scenderanno le temperature ma le emozioni diventeranno incandescenti: si svolgerà l’attesa prova-spettacolo di Umberto Scandola, al volante della Skoda Fabia S2000. L’evento è aperto a tutti. Per informazioni e prenotazioni: info@reggini.it
Concessionaria Reggini Strada Rovereta, 52 - San Marino tel. 0549.909164 www.reggini.it - facebook.com/regginicar
Vincere | Taste & Travel Italy
Il business
passa dalla
Tavola
testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini
Si chiama Taste & Travel Italy ed è il progetto vincitore dell’edizione 2013 di “Nuove idee, nuove imprese”. Il team premiato, tutto al femminile, punta sulla cultura gastronomica italiana e sui turisti russi.
Cultura, gastronomia, soggiorni di charme e corsi di cucina tipica. Sono gli ingredienti di Taste & Travel Italy, il progetto vincitore dell’edizione 2013 di “Nuove idee nuove imprese”, la business plan competition promossa da dieci enti della Repubblica di San Marino e della Provincia di Rimini per avviare nuove imprese innovative guidate da giovani. Selezionato fra i 28 concorrenti al concorso e presentato da un team tutto al femminile - Elena Rapisardi, Claudia Galanti, Natalia Reznichenzo - Taste & Travel Italy trasforma la vacanza in esperienza enogastronomica di alto livello. Nasce in Emilia-Romagna ed è rivolto ai turisti russi con alta capacità di spesa, ma guarda già a nuovi mercati internazionali. “Abbiamo colto un trend molto popolare e sentito da parte del turista straniero: imparare a cucinare sano, a mangiar bene, consumare prodotti a ‘km zero’ ed entrare in contatto con gli chef in una vacanza esperienziale – spiega Natalia Reznichenzo, da tre anni in Italia dopo essersi occupata di turismo in Russia, suo paese di origine -. La cucina italiana è un’attrattiva impareggia-
IN Magazine | 35
bile, e se un russo deve scegliere una scuola di cucina certamente sceglierà l’Italia”. La gastronomia e i corsi di cucina sono il cuore del progetto, veri ma-
ster class con i migliori chef del territorio, uniti a soggiorni di cultura e relax in strutture di alto livello, nonché escursioni enogastronomiche. “Se per il lancio ci dedicheremo totalmente al mercato russo, in un secondo momento allargheremo la nostra offerta a quello brasiliano – aggiunge la capogruppo Elena Rapisardi, esperta di web marketing -. Oltre ad internazionalizzare il nostro prodotto desideriamo delocalizzare la vacanza in altre regioni italiane, come le Marche e la Puglia, e utilizzare una piattaforma multimediale che permetterà al cliente di scegliere l’offerta turistica e ordinare online i prodotti tipici. In questo modo si mantiene un legame con il territorio e le sue eccellenze”. Le tre socie hanno colto al meglio le opportunità che offre l’Italia, da sempre il paese della storia e dell’arte, ma anche della cucina e del benessere. Taste & Travel Italy ha già pronto un piano di marketing rigoroso e sono stati contattati operatori turistici in Russia, in vista del lancio del prodotto sul mercato internazionale con le prossime fiere di settore. “Non miriamo ad un turismo fatto di grandi numeri – conclude Claudia Galanti, giornalista e per diversi anni organizzatrice di eventi culturali ed enogastronomici -, ma di poche persone che sentano l’esigenza di conoscere a fondo la
36 | IN Magazine
nostra cultura, partendo dal cibo. In un momento economico come questo il nostro Paese deve sfruttare le risorse che lo rendono unico al mondo. Noi, nel nostro piccolo, con questo progetto cercheremo di farlo, iniziando dalla cucina”. La vittoria di “Nuove idee nuove imprese” ha consentito alle ideatrici di Taste & Travel Italy di aggiudicarsi il primo premio di 20mila euro, a cui si aggiungono 20mila euro finanziati da Banca Carim con tasso agevolato, zero spese e zero garanzie. “Nuove idee nuove imprese” è una competizione tra idee imprenditoriali innovative, con tappe intermedie ed un traguardo finale, ma è soprattutto un’occasione unica per trasformare la creatività in impresa. Per partecipare basta un’idea, per vincere occorre svilupparla con il miglior business plan. Il concorso offre a tutti i partecipanti formazione, testimonianze imprenditoriali in aula, incontri e contatti con il mondo economico ed imprenditoriale; assistenza legale, tributaria e com-
38 | IN Magazine
merciale, tutorship per i progetti che consegnano il business plan; importanti premi assegnati ai tre progetti vincitori, oltre alla possibilità di iscriversi all’Associazione Industriali e di ricevere per due anni l’assistenza gratuita. Nelle dodici edizioni del concorso sono stati consegnati complessivamente 424mila euro di premi; sono stati 2.136 i giovani partecipanti, 787 le idee di business prodotte, 300 i business plan disponibili. Significativo risulta il numero di aziende avviate: sono 39, ancora attive per oltre l’80%, a fronte di una media italiana del 50% dopo cinque anni. IN
Il podio di “Nuove idee nuove imprese”: a sinistra i terzi classificati con “Le Origini”, al centro le vincitrici e a destra i secondi classificati di “YourApp”.
Gli altri progetti premiati Sul podio di “Nuove idee, nuove imprese” anche due progetti targati San Marino. “YourAPP”, al secondo posto, è il primo portale di auto-configurazione applicazioni mobile per negozi, ristoranti o locali. Guidato dal capogruppo Giacomo Agostini, il progetto YourAPP è costituito da app pre-realizzate che l’esercente potrà personalizzare e configurare, anche senza alcuna preparazione tecnica. Al terzo posto, per il settore agricoltura eco-sostenibile e formazione, l’iniziativa imprenditoriale “Le Origini” (capogruppo Eleonora Raschi), che offre servizi e attività rivolte alla collettività, dall’agricoltura ecosostenibile a laboratori ludico-ricreativi e corsi per bambini e adulti. Menzioni anche per i progetti “Piccoli Titani’”, “Pronti Partenza Via” e “Content Art”.
Sperimentare | Vogue Talents
Vogue
chiama i
Talenti
testo Matteo De Angelis - foto Riccardo Gallini
Rimini si apre al progetto innovativo lanciato dai leader italiani del settore della moda: laboratori di progettazione e design per valorizzare i talenti degli studenti.
40 | IN Magazine
A Rimini si è aperto un laboratorio didattico sulla sperimentazione della moda e la ricerca di tendenze: un’esperienza unica per gli studenti del Corso di Laurea in Culture e Tecniche della Moda della sede dell’Università di Bologna, che è al contempo un’opportunità di avanguardia e rivalutazione per la città e opportunità per il made in Italy. Il progetto, primizia in Italia, nasce dalla collaborazione tra ZoneModa, lo spazio di didattica, di ricerca e sperimentazione uni-
versitaria, Future Concept Lab, leader italiano nel settore degli studi di tendenza e Vogue Italia, la rivista patinata di riferimento sulla moda diretta da Franca Sozzani. Il fashion magazine metterà a disposizione degli studenti un ‘contenitore’ unico e privilegiato: Vogue Talents, un palcoscenico d’eccellenza per nuovi designer che da qualche mese ha puntato i riflettori proprio su Rimini alla ricerca di giovani talentuosi capaci di produrre progetti innovativi
nell’abbigliamento e negli accessori. Il laboratorio, condotto da Federico Chiara, Elisa Pervinca Bellini, Laura Marino di Vogue Italia e Paolo Ferrarini di Future Concept Lab, prevede quattro incontri con professionisti ed esperti del sistema moda, studiosi e giovani designer. Nelle 8 ore a disposizione verranno analizzate tematiche relative al passato di Vogue Italia e i suoi sviluppi futuri; in particolare i ragazzi avranno l’occasione di seguire la progettazione e l’ideazione dello speciale “Vogue Talents” dedicato agli accessori e all’Italian Factor. Le prossime sessioni si svolgeranno il 3 febbraio, 10 marzo e 24 marzo. L’idea del progetto è nata dalla professoressa Federica Muzzarelli, coordinatore del Corso di Laurea in Culture e tecniche della moda, e da Fabriano Fabbri, coordinatore del Corso di laurea Magistrale in Moda, che hanno coinvolto Federico Chiara e Paolo Ferrarini. Professoressa Muzzarelli, che approccio avete registrato al primo incontro?
“Grandissimo interesse. Gli studenti oggi sono dei ‘navigatori’ globali e onnivori. Non è facile offrire loro spunti di riflessione e di stimolazione mentale e sensoriale. L’iniziativa ZoneModa/Vogue/ Future Concept Lab Project va in questa direzione e la massiccia presenza al primo appuntamento e le numerose domande poste confermano che siamo sulla strada giusta. L’Università fornisce anzitutto il sapere e i metodi per metterlo in pratica, ma deve dialogare col
mando dei professionisti, è questo quello che ci chiedono i ragazzi e che chiede il mondo del lavoro”. Ve lo aspettavate?
“Sinceramente sì e ci aspettiamo nei prossimi appuntamenti, quando verranno coinvolti giovani designer legati alla realtà di Vogue Talents, ancora maggiore affluenza e interesse”. Pensa sia esportabile in altre realtà universitarie?
“Perché no, sarebbe bello costruire dei progetti trasversali che possano trovare interesse in diverse realtà formative sulla moda italiana. Credo che questa idea avrebbe un successo abbastanza scontato, ma potrebbe favorire anche gli scambi, le relazioni didattiche e di ricerca tra le istituzioni stesse, e questo lo è meno”. Cosa vi aspettate di ottenere da questa sperimentazione?
“Un passo ulteriore verso lo sforzo che da anni facciamo nell’implementazione dei nostri corsi di laurea legati alla cultura della moda: grazie all’attivazione di laboratori tenuti da esperti e studiosi, a lezioni speciali condotte da professionisti del settore, a esperienze e incontri con chi possiede un sapere accumulato dal lavoro sul campo (oltre che naturalmente alla fondamentale attività di tirocinio prevista dai corsi), cerchiamo di arricchire le competenze dei nostri studenti e di valorizzare meglio i loro talenti”. Chiara, che contributo potrà dare questa esperienza a Vogue Talents? I ragazzi riminesi potranno scrivere sulle vostre pagine?
Federica Muzzarelli, Coordinatore del Corso di Laurea in Culture e Tecniche della Moda.
IN Magazine | 41
Rimini: chi ha progetti innovativi nell’abbigliamento e negli accessori, ce lo faccia sapere”. Cosa serve ad un giovane studente per diventare un giornalista di moda?
“Aprirsi a 360 gradi sul mondo, e non concentrarsi solo sulla moda. Chi la adora rischia di diventare ossessivo, dimenticandosi che essa è onnivora, si nutre di ogni altra disciplina, dall’arte alla musica, e la trasforma in vestito”. La Riviera è ancora la ‘Terra delle mode’? Perché?
“Credo che sia ancora un centro della cultura giovanile, per via della sua nightlife e dei negozi di ricerca. A questo va sommata la proverbiale energia creativo/pragmatica romagnola, che rende la Riviera, vero topos italico dell’edonismo, uno spazio a suo modo unico: molto concreto, e allo stesso tempo squisitamente effimero”. L’editoria è in crisi, il giornalismo che segue la moda come se la passa? La stampa legata alla moda riesce ad essere indipendente? In alto, studenti al lavoro nel Corso di Moda; sotto, la presentazione del progetto Vogue Talents.
42 | IN Magazine
“Oggi siamo in un mercato sempre più competitivo e i ragazzi di Rimini devono vedersela con coetanei di tutto il mondo, tutti ugualmente motivati a fare un’esperienza a Vogue Italia che è tutt’ora il giornale italiano più venduto all’estero. Ciò detto, ho avuto modo di conoscere il lavoro dei migliori studenti e sono sicuro che, se continueranno a crescere, le nostre strade si rincontreranno! Vogue Talents è un contenitore per nuovi designer e sul nostro radar, ora, c’è anche
“Molte case editrici sono attualmente in solidarietà, e questo rende difficile assorbire forze nuove. È un peccato, perché in Italia queste forze ci sono. Per dirla in termini pratici: l’unica cosa che possiamo fare, per adesso, è chiedere alle migliori penne delle collaborazioni esterne. La stampa di moda è indipendente? No, direi che è interdipendente. C’è un margine di indipendenza che varia a seconda del peso della testata, ma ovviamente il rapporto con la pubblicità, in un periodo in cui si investe poco, è molto complesso”. IN
Creare | Sara Tognacci
Con le ali ai
Piedi
testo Lucia Lombardi
Trae spunto dalla poesia di Pessoa l’ispirazione di Sara Tognacci, stilista della scarpa pronta a lanciare sul mercato i suoi modelli, Oscar e Inquietudo. Nati in un lampo, tra improbabilità e tensione artistica.
“Sentire tutto, in tutte le maniere, vivere tutto da tutte le parti, essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo”. È una frase dello scrittore Pessoa, ricca di sfumature da cui Sara Tognacci, stilista savignanese di nascita ma bellariese d’adozione, ha tratto ispirazione per uno dei suoi modelli di punta. Questo poetico esempio ci mostra come sia imprevedibile e sfaccettata l’ispirazione creativa. Per i suoi 34 anni, Sara vanta già un curriculum d’eccezione e collaborazioni con grandi stilisti italiani e internazionali:
44 | IN Magazine
formatasi nei calzaturifici del nostro territorio, è passata dallo “storico” ed estroso Sergio Rossi (prima che il marchio venisse ceduto a Gucci) ad Armando Pollini, fino alla Pollini Spa, approdando poi a Parigi, ove ha lavorato fianco a fianco con il celebre Rodolphe Menudier, seguendo le collezioni donna e uomo per le linee Menudier e Christian Dior. Senza dimenticare l’opportunità di realizzare gli accessori da sfilata di Dior, sotto la direzione artistica dello stravagante John Galliano. “Dopo questa entusiasmante espe-
A fianco, Sara Tognacci e il suo modello “Inquietudo”. In apertura, la stilista con Armando Pollini.
rienza, una volta rientrata in Italia ho cominciato a lavorare ad una linea che mi corrispondesse totalmente arrivando a realizzare due creazioni: ‘Oscar’ e ‘Inquietudo’, afferma entusiasta Sara. Due progetti che Armando Pollini ha fortemente voluto all’interno della mostra ‘Visitors & Natives’, prima rassegna dei giovani designers internazionali organizzata al Museo della Calzatura di Vigevano, città simbolo della scarpa di qualità”. Per questa occasione Sara è stata selezionata fra i 50 giovani designers della calzatura più promettenti al mondo.
“L’entusiasmo col quale hanno accolto il nostro invito - spiega Armando Pollini - è significativo del richiamo che Vigevano ancora esercita nel mondo. La mostra si è composta da modelli unici, per estetica e innovazione. Ha fornito un forte stimolo a rinnovarsi, è stata un’occasione d’incontro tra ottimi produttori e giovani designers, portatori di idee innovative, nuove culture ed entusiasmo”. A Sara Tognacci partecipare a questa esposizione internazionale ha fruttato molte richieste soprattutto
fondo, venute alla luce come vere e proprie filiazioni della mente. “Oscar è il primo, nato nel 2011. Deve il suo nome a Oscar Wilde rivela la stilista - semplicemente perché, dopo averlo disegnato e immaginato ai piedi di una donna, è stata
Creazioni nate da emozioni per ‘Inquietudo’, sua fantasiosa creazione, tanto che a breve il modello verrà messo in produzione con un packaging che ne racconti la storia. Ad accompagnare i due modelli, ‘Oscar’ e ‘Inquietudo’, che la stilista ha portato a Pavia vi sono delle storie legate al suo sentire più pro-
la frase di Wilde a illuminarmi, ‘Bisogna sempre essere un po’ improbabili’. Ormai è diventato un amico e gli ho perdonato i motivi per cui l’ho disegnato! Non vorrei raccontare di più, ogni donna vedrà il suo Oscar a modo suo ed è giusto che sia così...”. Poi c’è l’emblatico “Inquie-
tudo”, nomen omen, un modello che già esprime molto nel nome: “Nato in una sera di inquietudine interiore - spiega Sara - mi sentivo ribollire il sangue nelle vene senza capirne il motivo. Poi, come spesso accade quando mi sento così, leggo Pessoa, riconoscendomi in una sua frase tratta da ‘Il libro dell’inquietudine’. Da qui nasce il disegno: d’istinto, dipinto con il succo di una ciliegia dal color di-vino che stavo mangiando. È stato semplicissimo tradurla su forma, quasi naturale. Con Inquietudo comincio ad intravedere la realizzazione di una scarpa”. La scintilla creativa nasce così: In un lampo, tra improbabilità e tensione artistica, per diventare espressione viva delle tendenze future. IN
IN Magazine | 45
Raccontare | L’altro Fellini
L’importanza
di chiamarsi
Riccardo
testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini
A vent’anni dalla scomparsa del grande Federico, Roberto Naccari e Stefano Bisulli gli dedicano un toccante documentario, “L’altro Fellini”. Incentrato sul fratello minore del maestro, anche lui attore e regista.
A vent’anni dalla morte del grande cineasta riminese, Stefano Bisulli e Roberto Naccari rendono il loro personalissimo omaggio al maestro con un film documentario dal titolo altamente metaforico: “L’altro Fellini”. Un lavoro che indaga la sfera più intima dell’uomo e dell’artista da cui emerge un’indagine su doppio binario, che pone in risalto sia il Federico Fellini “altro” da ciò che il grande pubblico conosce sia il Fellini “minore”: Riccardino, il fratello. Per un intersecarsi inscindibile e imprescindibile tra arte e vita. Da cos’è nata questa vostra urgenza di mettere in luce “L’altro Fellini”?
46 | IN Magazine
“Siamo incappati in questa storia abbastanza casualmente, mentre facevamo una delle ultime interviste per il nostro documentario sull’Isola delle Rose. Un testimone ci chiese se volevamo vedere le riprese che gli aveva fatto Fellini. Noi sgranammo gli occhi e lui ci disse ‘Sì Fellini, Riccardo Fellini’. All’epoca avevamo solo qualche informazione sull’attività di attore di Riccardo, per averlo visto ne ‘I Vitelloni’ diretto dal fratello maggiore e ne ‘L’Ape Regina’ di Marco Ferreri. Scoprimmo che aveva avuto una carriera da regista che lo aveva posto in contrasto con Federico e da lì intuimmo
Perché andarlo a vedere? Dove cir-
Che cosa più vi ha toccati nell’as-
cura più gli aspetti organizzativi e la registrazione del sonoro”.
semblare tutto questo materiale?
Quanto materiale avete sondato e in
“La storia di un perfetto looser come Riccardo ci ha attirato fin dal principio, questo personaggio messo in ombra da un fratello troppo imponente ci offriva una chiave interessante per toccare un mostro sacro come Federico. Sicuramente ci hanno toccato le debolezze e le fragilità di Federico in cui siamo incappati, e che la lettura del Libro dei sogni metteva impietosamente in luce”.
quanto tempo l’avete montato?
Non siete nuovi ad un lavoro in équi-
Il documentario è stato presentato
pe, dopo il successo del vostro do-
al festival del cinema di Roma. Com’è
cumentario sull’Isola delle Rose.
stato accolto da pubblico e critica?
Qui come avete proceduto, come vi
“Siamo molto contenti della risposta del pubblico a Roma in entrambe le proiezioni che erano a programma. Eravamo abbastanza preoccupati delle reazione dei felliniani doc, invece anche su quel versante abbiamo avuto riscontri positivi”.
“Noi crediamo in un cinema in grado di emozionare lo spettatore e la storia che abbiamo raccontato non è rivolta ad un pubblico di cinefili ma pensiamo contenga tematiche universali, in grado di toccare le corde di un pubblico vasto. Per quanto riguarda la circuitazione il film ha appena iniziato la sua vita festivaliera: attualmente stiamo lavorando per ridurre la durata del film dagli attuali 68 ai 52 minuti del format televisivo, dato che STV (Televisione Svedese) è entrata nella compagine produttiva e che il nostro distributore internazionale, la francese Windrose, ha una quindicina di lettere di interesse da televisioni straniere. Per quanto riguarda la circuitazione nelle sale stiamo aspettando di sapere che tipo di accordi siano riusciti a stringere i nostri produttori”. IN
che c’era una storia da raccontare”.
siete distribuiti i compiti?
“Nel lavoro di progettazione, scrittura e regia siamo perfettamente integrati e paritari. Poi io (Stefano) sono più tecnico e mi occupo del montaggio, Roberto invece
“Quello de ‘L’altro Fellini’ è stato un lavoro molto lungo, durato quasi quattro anni. Un periodo durante il quale abbiamo continuato a scoprire aspetti e sfaccettature nascoste, recuperato nuovi materiali d’archivio e rintracciato testimoni. Il film ha cambiato molte volte struttura, per trovare solo negli ultimi mesi la forma attuale”.
cuiterà questa vostra nuova fatica?
Federico Fellini con il fratello Riccardo. A fianco, Roberto Naccari e Stefano Bisulli.
IN Magazine | 47
IN Magazine | Special ADV
La tecnica e L’anima Le proposte e La professionaLità deLL’ingegner Magnani e deLL’architetto gangeMi A MisAno Lo studio di proGEttAzionE “MAGnAni” uniscE LA soLidità profEssionALE ALL’AttEnzionE ArchitEttonicA ALL’intErior dEsiGn, pEr soLuzioni AttEntE A stiLE E quALità.
Come nei più evoluti studi di architettura, anche all’interno dello storico studio di progettazione misanese “Magnani” si sono create sinergie tra differenti competenze tecniche. L’obbiettivo è di arricchire l’offerta professionale e perfezionare l’idea estetica con una progettazione ricercata che soddisfa a pieno le nuove esigenze del mercato. L’ingegnere Enrico Magnani - titolare dello studio - e l’architetto Luca Gangemi, due professionisti dalle competenze ben strutturate e
definite, si sono uniti per amplificare al massimo le loro caratteristiche peculiari, creando così un circuito virtuoso, legato a 360° al mondo della progettazione. Enrico, solidamente radicato alla progettazione territoriale, crede nella divulgazione educativa di un linguaggio innovativo, curato e durevole e trova in Luca la giusta spalla, per la sua innata attenzione all’interior design e per le influenze ricevute dalle sue esperienze lavorative maturate in Olanda, Milano e Marrakech.
In alto a sinistra, una facciata in eco-malta dell’edificio di Misano; in alto a destra, il rendering di una villa a Cattolica. In basso a sinistra, l’interno di un riad a Marrakech; in basso a destra il salone di una villa a Gabicce.
Per i due professionisti alla base dei progetti deve vigere un dialogo armonioso tra interno ed esterno, il cui motore è fornito dal desiderio del cliente. Riescono nell’intento, grazie ad una precisa attenzione al committente, alle sue abitudini, esigenze di vita ed economiche. Progettano su misura soluzioni che si distinguono per qualità ed estetica, utilizzando materiali durevoli, innovativi ed ecologici. Creano uno stile riconoscibile senza eseguire dei cloni architettonici, ritagliando sul cliente un accurato risultato, occupandosi di ogni aspetto progettuale e burocratico, nonché dei rapporti con le maestranze stesse. L’ingegner Magnani e l’architetto Gangemi sono fermamente convinti che ogni singolo lavoro deve originare una sorta di stimolo al territorio e di dialogo con il paesaggio circostante. L’adoperarsi di ogni progettista, può migliorare certamente a livello strutturale ed estetico costruzioni private o pubbliche e rendere più armonioso l’ambiente in cui si vive. La continua
ricerca di soluzioni ottimali, della qualità e l’utilizzo di materiali specifici possono influenzare positivamente il paesaggio urbano ed educare lo sguardo delle persone a stimolare i singoli a valorizzare ciò che li circonda, i luoghi in cui vivono o lavorano. Questo è il risultato che hanno ottenuto con le ristrutturazioni o le costruzioni ex novo cui i due progettisti hanno già messo mano sulla costa romagnola, così come nell’entroterra, su ville, edifici residenziali e hotel. Uno studio di progettazione, dal ricco background, che dona al panorama urbano dei preziosi plus.
studio di progettazione Magnani Via Della Repubblica 96, Misano Adriatico Tel. 0541-615355 ing.enricomagnani@gmail.com - luca.gangemi@gmail.com
31/01/2014.
Curare | Clinica Montanari
Cent’anni in
Corsia
testo Manuel Spadazzi
Tutti medici, in famiglia: la dinastia dei Montanari da un secolo porta avanti l’attività chirurgica e ambulatoriale nella clinica privata di Morciano. Oggi premiata con il Made in Rimini.
Da qualche anno in clinica lavorano anche Elisa, biologa, e Lucia, tecnico di radiologia, e con loro due i Montanari sono già alla quarta generazione. Altri pronipoti di Ernesto stanno studiando medicina, pronti a rinfoltire la schiera dei Montanari in corsia. Chissà se il fondatore Ernesto avrebbe mai immaginato, in quell’agosto del 1913, che la sua casa di cura aperta nel cuore di Morciano cent’anni dopo sarebbe diventata un grande ospedale privato da fare invidia a quelli pubblici. Una saga lunga e gloriosa, quella
della clinica Montanari, che dopo aver festeggiato il primo secolo di vita ora ha anche ricevuto il prestigioso premio Made in Rimini , assegnato ogni anno dalla Provincia alle migliori imprese del territorio. “Poche sono le realtà private, in campo sanitario, che riescono a raggiungere i livelli di eccellenza e a mantenersi economicamente autonome come la casa di cura Montanari - spiega il presidente della Provincia Stefano Vitali -. Ci è sembrato giusto riconoscere il grande valore di questa realtà, che ha celebrato
IN Magazine | 51
In alto, un’immagine d’epoca della clinica; sotto, da sinistra la dottoressa Marina Montanari, il dottor Luca Montanari e la dottoressa Lia Montanari. In apertura, lo staff della clinica Montanari.
proprio quest’anno il centenario”. Un bel traguardo per la clinica di Morciano, fondata nel 1913 dal chirurgo Ernesto Montanari , rimasto alla guida della struttura per quattro decenni. Scrisse lui stesso, molti anni dopo l’apertura della casa di cura, a proposito della sua ‘creatura’: “Lo scopo che mi prefiggevo era quello di far funzionare nella sede più adatta e più comoda un istituto di cura chirurgica, venendo incontro ai bisogno di una popolazione di 20mila abitanti di un vasto territorio (come la Valconca) nel quale non esisteva alcun ospedale”. La Montanari è diventata a tutti gli effetti il vero ospedale della Valconca, grazie anche alle convenzioni
attivate con l’Ausl per alcune attività ambulatoriali, diagnostiche e chirurgiche. I numeri della clinica lo confermano. Lo scorso anno la casa di cura Montanari ha effettuato ben 193.000 prestazioni ambulatoriali, 3.253 ricoveri, oltre 2.600 interventi chirurgici e 430 interventi ambulatoriali tra chirurgia generale, ortopedia, urologia ed oculistica. I pazienti della clinica non sono solo riminesi. L’alto livello di specializzazione raggiunto nella chirurgia ha portato negli anni a Morciano malati da tutta Italia, tanto che la clinica sta pensando di ampliarsi. “Abbiamo attualmente 60 posti letto autorizzati, ma abbiamo già fatto richiesta all’Ausl e alla Regione per poter arrivare a 80”, racconta la dottoressa Lia Montanari, terza generazione della dinastia. Tutti
52 | IN Magazine
medici, in famiglia: Giorgio e Giuseppe ‘Pippo’ Montanari hanno continuato la tradizione del padre Ernesto, proseguita poi da Luca (figlio di Giorgio), Lia e Marina (le figlie di Giuseppe). Nella clinica lavorano da un po’ anche Elisa e Lucia, entrate a far parte del vasto personale dell’istituto di cura. La clinica vanta oggi un centinaio di dipendenti tra dottori, infermieri, amministrativi e addetti vari. È un’azienda solida, la Montanari di Morciano, anche nei conti. La casa
di cura ha chiuso il 2012 con un fatturato che ha abbondantemente superato i 10 milioni di euro. Niente male, per un ospedale privato che ha costruito la sua fortuna
con il bisturi, diventando uno dei centri all’avanguardia in Romagna per gli interventi chirurgici, specialmente quelli in campo ortopedico. È una storia che merita di essere raccontata, quella della casa di cura Montanari. Infatti Lia ha intenzione, da tempo, di scrivere un libro. Lo farà raccogliendo le tante foto storiche della clinica, dal 1913 agli anni della seconda guerra mondiale (quando fu utilizzata come ospedale civile) fino ai tempi recenti. In quel libro finiranno anche molti degli appunti e delle riflessioni di Ernesto Montanari, moderno Ippocrate che ha elevato a ragione di vita la sua professione di chirurgo. IN
Filmare | Mauro Ugolini
Una storia
formato testo Davide Nicolò
Video Personalità poliedrica e cre-attiva, Mauro Ugolini lavora nel mondo del cinema e della pubblicità. È suo il filmato scelto da Rimini Fiera per farsi conoscere in Italia e nel mondo.
lizzato per promuovere Rimini Fiera
fare l’attore, comincia con l’iscrizione alla facoltà di Psicologia a Padova. Alla fine degli anni Ottanta si trasferisce a Roma per lavorare con alcune case di produzione cinematografica tra cui De Laurentis ed Excelsior, che gli permettono di affrontare i set come aiuto regista. Successivamente riesce ad affacciarsi al mondo della pubblicità milanese e dei video musicali collaborando con Filmaster, BRW, BBE, Diamante. Nonché, a livello organizzativo, nel mondo della fotografia per “Armani” e per le reti televisive Rai, Mediaset, Telemontecarlo e Videomusic. Nel 2002 Liga-
in Italia e all’estero. La vita artistico-
bue sceglie Rimini per girare il suo
creativa di Mauro Ugolini, che in un primo momento avrebbe voluto
secondo film “Da zero a dieci” ed il
Veloce e dinamico come l’ultimo video realizzato per Rimini Fiera (online su www.riminifiera.it/pagine/ video_ufficiale.asp), Mauro Ugolini è da sempre cre-attivo. Forse non tutti ancora lo conoscono, ma a Rimini, sua città natale, tutte le volte che torna si presta a creare qualcosa di strabiliante... Come questo suo ultimo lavoro, che regala immagini suggestive di una città frizzante, grazie anche alle riprese dall’alto con droni, montaggi con tecnologie innovative e all’avanguardia. Il filmato, dai costi contenuti, ha una durata di quattro minuti e verrà uti-
54 | IN Magazine
suo aiuto regista, Roy Bava, sceglie
Mauro per affiancarlo nella realizzazione di quello che a tutt’oggi risulta uno dei progetti più ambiziosi girati in riviera. Il successo non tanto del film, quanto della realizzazione, consacra la collaborazione con la casa di produzione Fandango, per la quale realizza i primi video e back stage di alcuni dei film prodotti da Domenico Procacci. Mauro si avvicina ai progetti, prediligendo l’aspetto creativo, e fonda la riminese “THE MENTE” themente.com. Nascono così i primi spot, i filmati istituzionali e i documentari per Karnak, il Palacongressi di Rimini, Adidas, Prosciutti di Parma, Citroen ed altri. Conosce il mondo di Radio Deejay e stringe un sodalizio con Linus che lo chiama per rea-
lizzare, quasi per gioco, un piccolo filmato. Visti i risultati ne vengono realizzati ben tre, sulle sue uscite in bicicletta: pubblicati sul blog del direttore artistico della radio, hanno richiamato l’attenzione non solo degli appassionati del noto anchorman, ma anche degli addetti al settore del cicloturismo. IN
Fotografare | Epimaco “Pico” Zangheri
Tutta Riccione
in un
Click
testo Marina Giannini - foto Fotoriccione
Con il suo obiettivo, Epimaco “Pico” Zangheri ha immortalato frammenti di memoria della Perla Verde. Oggi raccolti in un elegante volume fotografico curato da Gianfranco Angelucci.
Con “Pico”, che è diventato sinonimo di fotografia, la storia di Riccione diventa immagine, con più di 70 anni della nostra città immortalati attraverso il suo obiettivo. Cordiale, schivo il suo lasciapassare è sempre stato l’amore per la città. Epimaco Zangheri, per tutti “Pico”, era visibilmente commosso alla presentazione del suo libro fotografico dal titolo “Pico - fotografo a Riccione”, opportunamente rivisitato nell’impaginazione, nei testi e nella veste grafica di copertina. Centinaia i riccionesi presenti all’evento, nel corso del quale hanno potuto ripercorrere non solo la storia della loro città, ma anche e soprattutto dare “un abbraccio” a colui che ha immortalato, con migliaia di click, l’anno del miracolo economico, la Dolce Vita riccionese, le storie di vita notturna, con occhio vigile sulla cit-
tà. Un fotografo instancabile che è sempre riuscito a carpire l’attimo più significativo con quel suo stile gentile e riguardoso, che riusciva a disarmare anche personaggi dello spettacolo come Gina Lollobrigida,
Sofia Loren, Sordi, Fiorello, Benigni, Morandi, Celentano, presidenti della Repubblica come Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano, uomini sportivi come Pelè. Fino alla celebre fotografia del 1999, dove Papa Vojtyla, Govanni Paolo II, gli porge la mano. Oggi, sfogliando le pagine del volume fotografico in bianco e nero curato dal giornalista Gianfranco Angelucci, ci troviamo di
fronte ad una documentazione che ha il potere di veicolare emozioni e riportare la mente a ricordi che altrimenti scivolerebbero via. Già alla fine degli anni ’50, da fotografo di spiaggia in cerca di “bellezze” da immortalare con il suo obiettivo, la sera indossava il “vestito della festa” e saliva sul suo mosquito in direzione del dancing Savioli. Era tale la passione per il suo lavoro da portarlo spesso a mettere in secondo piano l’interesse commerciale. Non è diventato ricco, Pico, però ha reso più ricca la sua città con un archivio storico che dovrà essere tutelato, inventariato e digitalizzato, per renderlo fruibile a tutti. IN
IN Magazine | 55
Gustare | Castello di Albereto
Il Castello
riapre le
testo Melania Rinaldini
Porte
Lo chef Palmisani riapre il Castello di Albereto, collocato in in una location elegante tra monti e Riviera, con un menù che spazia dal tradizionale al moderno per soddisfare tutti i gusti.
Riapre dopo un anno di inattività il ristorante il Castello di Albereto, sotto la guida dello chef Antonio Palmisani. Un locale elegante, interamente arredato da AFA arredamenti, in una splendida location come quella di Albereto, tra una vista sul Monte Titano e uno sguardo alla Riviera. “Cercavo un posto dove portare la mia cucina e appena ho visto questo castello me ne sono subito innamorato”, racconta Palmisani. “La location è assolutamente unica, il ristorante è attivo dal 14 dicembre (salvo complica-
zioni burocratiche), ma abbiamo inaugurato l’8 dicembre”. Il locale si propone con un menù aperto,
56 | IN Magazine
ad ampio raggio, tra il tradizionale e le rivisitazioni moderne. “Si tratta di un ristorante elegante ma alla portata di tutti i gusti e di tutte le tasche. Si spazia: da carne a pesce, a vegetariano e anche vegano”. Palmisani ha una lunga carriera, iniziata tanti anni fa nella sua terra natale, la Puglia. Ora, dopo 13 anni di “onorato servizio” presso la Locanda I Girasoli di Misano, si dedicherà a questo nuovo progetto. “Ci sto lavorando da mesi e a parte qualche lungaggine burocratica (e problemi con la linea telefonica!) sono soddisfatto”, racconta. E per Capodanno 2014 la proposta dello chef è già pronta. IN
“L’arte di cucinare gLi avanzi deLLa mensa” di OLindO guerrini Un classico della gastronomia italiana riletto dallo chef Bruno Barbieri
La nuova edizione di un libro fondamentale nella storia della cucina cha valorizza l’attualità delle ricette raccolte in un volume dal
taglio molto quotidiano e pratico, con spunti e idee che ognuno può realizzare nella propria cucina di casa.
“Ogni vOLta che aprO questO LibrO mi vengOnO nuOve idee.” (b. barbieri)
Per ordini e informazioni: Tel . 0543.798463 Fax 0543.774044 | info@inmagazine.it | www.inmagazine.it
Condurre | Davide Paolini
Design
Satellitare testo Lucia Lombardi
Le nuove frontiere del design in Italia, raccontato incontrando giovani creativi e pieni di idee. Ecco il format di “Design 2.0”, la trasmissione su Leonardo TV condotta da Davide Paolini.
Davide Paolini è un giovane e agguerrito architetto e designer: nato a San Giovanni in Marignano, vive a Rimini dove lavora nello studio Arkimera©. È da poco approdato alla TV satellitare con una stimolante trasmissione, andiamo a farci raccontare di più dall’interessato... Com’è nata questa sua avventura “satellitare” su Leonardo TV, casualmente o volutamente? “Ca-
sualmente come contatto e poi volutamente come impegno profuso in questo progetto. A seguito di un’intervista fatta per il format A2, in veste di designer dell’azienda Antonio Lupi, sono stato ricontattato dalla redazione poiché, a loro avviso, avevo del potenziale televisivo. Mi sono recato a Roma e lì é nata l’idea del format ‘Design 2.0’. A febbraio abbiamo girato una puntata di prova che li ha ulteriormente convinti a dedicare una stagione al programma.”
58 | IN Magazine
“Le registrazioni sono iniziate a febbraio 2013 e il programma è andato in onda a partire da settembre. Si è appena conclusa la prima stagione di dieci puntate settimanali che hanno visto raccontare le storie di venti studi di giovani designer italiani. Sono comunque già iniziate le repliche, gli orari sono i medesimi della stagione: sabato ore 21.00, domenica ore 15.00 e lunedì mattina ore 9.00.” Proseguirà anche nel 2014?
“La redazione si é detta molto soddisfatta dei risultati. Mi hanno anticipato però scelte aziendali con investimenti su altri canali di loro proprietà che ancora non li hanno portati a dedicare tempo alla strategia definitiva di programmazione di Leonardo per settembre 2014. Vedremo...” Mi sembra un format in grado di restituire ai telespettatori un ricco “mondo del fare”. Il titolo stesso appare come
Da quanto tempo è in onda la tra-
un manifesto programmatico. Che
smissione “Design 2.0”?
tipo di approccio ha verso il design?
Profondamente comodo, tutto naturale
“Il format nasce dal preciso scopo di mettere in televisione, e visibili a tutti, i giovani italiani che si danno da fare, che creano attività con la loro creatività, con l’augurio che questo sia uno stimolo per chi è a casa. Ho sempre creduto che la televisione abbia una grande capacità come mezzo di propaganda e se i contenuti veicolati sono positivi e motivanti allora si può innescare una ‘viralità’ del fare, del crederci.” Qual è l’Italia del design 2.0 che emerge?
“È un’Italia formata dalla nuova generazione di designer che vede gli albori di una nuova rivoluzione industriale
Idee giovani e creative materassi reti e letti
dove i processi produttivi e di sviluppo non saranno più solo nelle mani di grandi aziende, ma prenderà piede una larga e diffusa capacità creativa e produttiva che vedrà il designer in rapporto diretto con il cliente stesso. È interessante notare come da questo punto di vista appaia un’Italia assolutamente europea e al passo coi tempi, infatti quello che in questo settore sta avvenendo in Europa sta succedendo anche qui, e oltretutto incentivati da una piattaforma storica di knowhow del design che non ha eguali.” IN
Via Respighi, 41/43 - 47841 Cattolica (RN) Tel. 0541 951117 www.culturadeldormire.com - info@culturadeldormire.com
Applaudire | Teatro Titano
Si alzi il
Sipario
testo Milena Massani
Tra fascino ottocentesco e tradizione, lo storico Teatro Titano di San Marino si apre alla nuova stagione che avrà inizio a febbraio 2014.
Ancora oggi il 5 febbraio, festa di Sant’Agata, patrona di San Marino, all’interno dello storico Teatro Titano si tiene una rappresentazione teatrale alla presenza dell’Eccellentissima Reggenza. Sino agli anni ‘80, terminata la commedia, veniva sgombrata la platea e si dava inizio al ballo, mentre nel ridotto del teatro funzionava un servizio ristorante, ove il Maestro Secondo Casadei amava mangiare i cappelletti in brodo... Una storia viva che sa di lustrini, brodo e solennità. Chiediamo a Marilia Reffi, responsabile dell’ufficio stampa, qualche curiosità in più su questa storica istituzione. Quando nasce il Teatro Titano di San Marino?
“Il Titano è un piccolo teatro all’italiana situato nel cuore del centro storico, la cui storia iniziò nel 1773. Per i sammarinesi rimane un luogo legato alle antiche tradizioni e alle ufficialità. Tutt’ora, infatti, è molto ambìto per celebrazioni e serate istituzionali. Ricco di scorci e di prege-
60 | IN Magazine
voli opere al suo interno, possiede un fascino architettonico. Come il sipario ottocentesco del Tonnini, la sala bar all’ultimo piano affrescata da Bico Martelli, o il Ridotto, tipico esempio di spazio dell’epoca”.
tornare ad essere sede, dall’acustica perfetta, delle consuete Stagioni teatrali. Ha una capienza totale di 315 posti ed è caratterizzato da un palcoscenico rettangolare con proscenio stondato e inclinato in legno”.
Cosa significa per i sammarinesi
Quali sono gli spettacoli da segnare
questa istituzione?
in agenda per i primi mesi del 2014?
“È stato per secoli il fulcro delle attività teatrali e sociali del Paese, sebbene anche Borgo Maggiore avesse un delizioso ‘teatro all’italiana’, purtroppo andato distrutto, dove venivano organizzate feste da ballo, i cosiddetti Veglioni, e rappresentazioni teatrali alle quali partecipavano famiglie intere. È da sempre considerato il Teatro Istituzionale. Le prime esperienze di compagnie teatrali sammarinesi, tra cui la Filodrammatica di Arnaldo Martelli, sono state fatte su questo palco”.
“Il calendario del Titano inizierà il 28 febbraio, con La commedia de Le Sorelle Marinetti e Gianni Fantoni; un trio en travesti che esegue un repertorio anni ’20-’40, su modello del Trio Lescano. Il 5 marzo, si cambia registro con il monologo ‘Per non morire di mafia’, tratto dal libro di Pietro Grasso, interpretato da Sebastiano Lo Monaco. Il racconto di un uomo coraggioso. Il 14 marzo, Alessandro Bergonzoni presenterà uno spettacolo così nuovo che ad oggi non ha neppure il titolo. Concluderà la Stagione, il 26 marzo, un personaggio amatissimo: Rocco Papaleo, che con la sua band si esibirà in ‘Una piccola impresa meridionale’”. IN
Com’è strutturato il Teatro Titano?
“È testimonianza rappresentativa dell’architettura sammarinese dell’Ottocento. Il restauro avvenuto negli anni ’80 gli ha permesso di
IN Magazine | Special ADV
Mediazione e ConCiliazione Le ragioni di una sceLta Con la mediazione è possibile risolvere liti e Controversie senza entrare in un’aula di tribunale: l’avvoCato luCia varliero illustra per quali materie e Con quali modalità è possibile tentare questa soluzione.
La mediazione: un’interessante idea nata sotto una cattiva stella. L’idea di cercare una soluzione alle liti lontana dalle aule giudiziarie, prima di dissotterrare l’ascia di guerra e andare davanti ad un giudice, ha da sempre affascinato gli operatori del diritto che ben conoscono la giungla di vicissitudini e il coinvolgimento personale che la scelta della via giudiziale porta con sé. Per questi motivi è stata ritenuta una soluzione positiva l’introduzione della mediazione obbligatoria, operata dal D.Lgs. 28 nel 2010, ma dichiarata in seguito incostituzionale dalla Suprema Corte, perché il Governo si è spinto troppo oltre la delega fatta dal Parlamento a regolamentare la questione. Il cosiddetto “Decreto del fare” ha reintrodotto l’obbligatorietà dell’istituto e ha ridefinito le materie per le quali si deve preventivamente cercare un accordo stragiudiziale: questioni condominiali, diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazioni, comodati, affitto di aziende, risarcimento a seguito di responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, nonché in materia di contratti assicurativi, bancari e finanziari. La mediazione, per le suddette materie, è quindi diventata condizione di procedibilità. I soggetti che, per amore o per forza, devono procedere a mediazione (altresì detta conciliazione) non possono rivolgersi a un qualsiasi organismo di conciliazione (pur iscritto nel registro tenuto dal Ministero della Giustizia), ma ad uno nel territorio in cui sarebbe competente il giudice dell’eventuale causa. Se durante il primo incontro non si raggiunge alcun accordo le parti non devono pagare le spese di mediazione, che vanno invece versate dal secondo incontro in poi, indipendentemente dall’esito dello stesso. La mediazione, proprio in vista di un positivo accordo che sacrifichi il meno possibile delle rispettive ragioni, necessita di un mediatore imparziale, indipendente e con il principale obbligo di riservatezza. Io stessa, in qualità di Mediatore, talvolta ho percepito una
Nella foto, Avvocato Lucia Varliero e Dott. Giordano Fabbri Varliero
forte avversione da parte di coloro che – normativamente obbligati – si sono trovati seduti davanti alla loro controparte. Solo dopo una precisa e puntuale spiegazione del principio di riservatezza, che impone al Mediatore di non rivelare a nessuna delle Parti quanto apprende nelle sessioni svolte privatamente, a meno che non vi sia una espressa autorizzazione, l’atmosfera si è rilassata e i soggetti coinvolti hanno aderito a procedere nella conciliazione. Si è così giunti ad un accordo conciliativo, facilitato dal Mediatore, ma frutto della volontà delle Parti che, in minor tempo e con minor spesa, hanno risolto una lite evitando le sedi del Tribunale. Nei casi specificatamente indicati dalla legge, quindi, il ricorso al Giudice sarà possibile solo dopo aver tentato, senza successo, la mediazione.
avvocato lucia varliero Via S. Chiara, 68 - 47900 Rimini - Tel.: 0541 783071 P.zza Ferrari, 22/A - 47921 Rimini - Tel.: 0541 50346 segreteria@varliero.it - www.studiolegalevarliero.com - Facebook: Studio Legale Varliero
Ricordare | Daniele Rossi
Coltivare la
Memoria
testo Melania Rinaldini - foto Riccardo Gallini
La Romagna contadina raccontata in un libro, dalle antiche tradizioni allo sviluppo dell’agricoltura in tempi moderni. A scriverlo è Daniele Rossi, sull’onda dei ricordi e della passione per il lavoro nei campi e per la natura.
Un libro nato per scherzo, dal desiderio di saperne di più e di fissare i ricordi d’infanzia. Nasce così “Ro-
contadina” non è un romanzo. Si
magna contadina” di Daniele Ros-
osserviamo uno spaccato che ci viene raccontato con parole semplici. Lungi quindi dall’essere un saggio storico, è piuttosto una rievocazione personale, basata sui racconti degli anziani, sulla ricerca di documenti e fotografie d’epoca. Tutto sul filo dell’entusiasmo e della passione di un giovane uomo che ha rinnovato nella sua professione le sue origini. Un’opera non unitaria, ampi capitoli accanto ad altri più brevi. Parte dalle prime rivendicazioni sindacali, foriere di diritti, per arrivare alla situazione dell’agricoltura degli anni Duemila. La parte più grande
si, giovane tecnico viticolo di una
nota cantina cooperativa riminese. Lo stimolo a scrivere arriva qualche anno fa, quando inizia una piccola ricerca personale sui temi dell’agricoltura locale. Parte dalle parole di suo nonno Giuseppe, dai racconti epici del Secondo Dopoguerra, fino alle sue prime esperienze da bambino di campagna. Il suo lavoro viene poi apprezzato da Roberto Casalini, editore cesenate che lo pubblica con la Società editrice ‘Il Ponte Vecchio’. Nonostante la sua genesi possa far intuire diversamente, “Romagna
62 | IN Magazine
tratta invece di una sorta di ciclo pittorico, dove in ogni capitolo
di “Romagna contadina” è dedicata a lavori, coltivazioni e fonti di reddito: dal grano alla vite, dal mais all’olivo passando per il kiwi, oltre all’allevamento e alla castanicoltura, solo per citarne alcuni. Un capitolo a parte è dedicato alle donne in agricoltura e racconta della dura vita delle contadine, sempre impe-
gnate tra focolare, campi e bambini. Oltre a ricordare che le donne si occupavano dei lavori più duri e certosini: filare, tessere, togliere le erbe infestanti nelle colture, fare le fascine, occuparsi degli animali da cortile. A loro Daniele Rossi dedica pagine piene di sensibilità e rispetto, arrivando a raccontare anche i riti e le superstizioni riguardanti nozze e gravidanze. IN
CENTRO CONGRESSI SGR Spazi a misura d’uomo per le più svariate occasioni d’incontro. Un modello d’accoglienza affidabile ed eccellente. Le migliori tecnologie con l’assistenza di personale specializzato.
Un’offerta ricca, caratterizzata da un rapporto qualità/prezzo sorprendente e da una struttura con otto sale attrezzate, un temporary office e un raffinato ristorante con terrazza panoramica.
congressi@gasrimini.it www.centrocongressisgr.it tel. 0541 303192-3 fax 0541 303063
Cantare | Andrea Bianchino
Il canto nel
Cuore
testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini
Andrea Bianchino è un condensato di passione e dedizione: vocal coach a soli 17 anni, ha le idee chiare sul suo percorso e tante aspirazioni per il futuro.
A cinque anni era già davanti alla macchina da presa, nei panni del protagonista bambino nel film di Luciano Ligabue “Da zero a dieci”. A otto ha iniziato a studiare musica e canto con i più rinomati insegnanti italiani e internazionali, come Loretta Martinez e Elisabeth Howard, e a 13 anni ha iniziato a tenere lezioni private di tecnica vocale per cantanti. Oggi, a 17 anni, il riminese Andrea Bianchino è il più giovane vocal coach che abbia mai conseguito il diploma specialistico per docenti di canto Certified Master Teacher rilasciato da Estill International, di cui è stato nominato rappresentante ufficiale. E ha le idee chiare sul proprio percorso professionale: frequentando corsi internazionali e conseguendo importanti master sul canto e la voce, Andrea ha unito all’insegnamento del canto la specializzazione nel trat-
64 | IN Magazine
tamento meccanico-artistico delle patologie vocali e nella trattazione della voce doppiata e attoriale, fino a ideare un sistema metodologico originale che unisce la foniatria a tutti gli stili musicali moderni. “Con la determinazione si fa tutto, l’età non conta”, afferma. “Ho sempre amato il canto sin da bambino e ho intrapreso presto lo studio della voce. Frequentando l’Accademia del musical ho avuto insegnanti che mi hanno illuminato e a 12 anni ho seguito il primo corso per docenti di canto, iniziando quindi a insegnare senza mai smettere di studiare”. Da una passione precoce, Andrea ha saputo creare una professione.
“Il vocal coach negli Usa è una figura che aiuta il cantante a 360°, anche in studio di registrazione o dietro le quinte. Sono partito da un diploma di tecnica vocale, ag-
giornandomi quindi sugli aspetti musicali, stilistici e interpretativi. In questi due anni ho creato il mio metodo didattico, con un percorso di formazione per gli insegnanti di canto e uno per i cantanti, che conto di depositare in marzo, una volta maggiorenne”. Non è l’unico progetto in cantiere per il giovane docente, che tiene periodicamente masterclass e seminari di canto moderno per insegnanti e cantanti ed è spesso chiamato come giudice in audizioni e concorsi. “Da quando avevo 13 anni partecipo a convegni medici e il mio obiettivo è studiare medicina e specializzarmi in audiologia e foniatria, per unire l’attività di vocal coach all’aspetto medico/diagnostico e alla riabilitazione (logopedia), e creare una mia ‘clinica della voce’ in cui gli artisti abbiano un supporto completo”. IN
Camminare | A Passo d’Uomo
Passeggiando nella
Natura
testo Matteo De Angelis
Da Rimini all’Europa, camminando “A Passo d’Uomo”: il festival che vuole recuperare un rapporto diretto con la natura e il territorio ha fatto il pieno di adesioni, non solo italiane, e riparte a febbraio con le sue passeggiate ambientali.
“A Passo d’Uomo” è il Festival della Valconca che piace all’Europa. Il suo segreto: il rapporto uomonatura e la valorizzazione del territorio attraverso la cultura. Un’idea e una proposta premiata dalla partecipazione di tremila persone alle tre giornate di arte, musica e spettacoli itineranti alla scoperta dei sentieri, borghi e paesaggi dalla Riviera alla Valconca. Una formula che piace e che coinvolge, anche al di là del festival settembrino giunto alla seconda edizione, come testimoniano le oltre mille persone che da ogni parte della provincia e della regione partecipano alle passeggiate ambientali organizzate dalla primavera all’inverno. Un’esperienza unica nel panorama provinciale e non solo, tanto che dopo la presentazione a Barcellona durante il 2012 quest’estate sono
giunti direttamente da Spagna, Malta, Bulgaria e Olanda delegazioni di amministratori e tecnici per conoscere da vicino la proposta messa in campo dall’Associazione “A Passo d’Uomo”. Una formula che piace anche ai tour operator esteri, tanto che ad interessarsi sono stati norvegesi e svedesi, notoriamente amanti delle passeggiate nel verde. Questo autunno il progetto è stato presentato dalla Regione Emilia-Romagna nella provincia di Flevoland, nei Paesi Bassi. Le passeggiate di “A Passo d’Uomo” tornano nel 2014 a partire dal 2 febbraio attraverso le colline affacciate al mare di Montescudo. Per conoscere tutte le attività basta iscriversi alla newsletter accedendo alla pagina web www.apassoduomo.org oppure alla pagina Facebook “A Passo d’Uomo Festival”. IN
IN Magazine | 65
Scrivere | Andrea Cesaretti
Tutti i riflessi dell’
Amore
testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini
Irrazionalità, scelte ed appagamento nel romanzo “Smeraldi” di Andrea Cesaretti, in cui l’amore si scontra con valori e trasgressioni.
In bilico tra convenzioni sociali sbiadite e la ricerca ossessiva di un nuovo discorso amoroso, sullo sfondo di metropoli disorientanti dove la sera si accendono le luci delle fragilità domestiche, il riminese Andrea Cesaretti, alias Paolo Barbieri, riflette sulla generazione dei quarantacinquantenni nel suo “Smeraldi”, un racconto sulla consapevolezza e l’appagamento in amore. Nella storia Andrea Cesaretti ha trasferito buona parte della sua esperienza come life coach. Il punto di arrivo del romanzo sta nel comprendere che “l’amore è una faccenda irrazionale e autorizza scelte irrazionali. Possiamo tranquillamente stabilire cosa è giusto, saggio o morale, poi fare esattamente l’opposto e sentirci appagati”, spiega l’autore. “Quello che conta è scegliere e Matteo, il protagonista, sceglierà la sua personalissima e trasgressiva strada verso il suo – e solo suo – appagamento”. Ma andiamo con ordine.
te di andare oltre e di comprendere l’importanza dell’incontro con Andrea e agire di conseguenza”.
nuove emozioni per dare una mano di tinta forte a una vita complicata”.
Chi sono i suoi protagonisti?
lori”?
“Matteo, il protagonista della storia, nonché voce narrante, è un cinquantenne di successo che attraversa una profonda crisi per la fine del ‘menage à trois’ con la bellissima moglie Isabella e il loro comune amante Luca, con i quali ha condiviso la passione per l’eros estremo. Giada è una single quarantenne, affascinante e potente che ha bisogno di un partner per recuperare completamente un ruolo sociale. Marina, divorziata con due figli adolescenti a carico, cerca
“I valori di cui parlo sono le convinzioni, le idee, le opinioni di ciascuno di noi che ci portano a dare determinati giudizi, prendere determinate decisioni e compiere determinate azioni. Quello che è importante comprendere è che molte delle nostre azioni si basano su valori non nostri, ‘passati’. Al contrario, il segreto dell’appagamento è decidere quali sono i nostri, oltre qualsiasi giudizio morale o etico e imparare l’arte di vivere in linea con essi”. IN
Che peso ha nel libro la parola “va-
Perché “Smeraldi”?
“Perché il loro colore è il verde. Come quello degli occhi di Andrea, uno dei personaggi del libro. L’unico che è disposto ad amare il protagonista Matteo a patto che ne condivida i valori ordinari, ma concreti. Matteo è stregato da quegli occhi, ma il suo narcisismo non gli permet-
66 | IN Magazine
Andrea Cesaretti fotografato dentro la Libreria Riminese.