Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00
Rimini
Alberto
Rondina
Sulla cresta dell’onda
Prime cittadine Le signore tricolori I balconi di Piero Affacciati sulla storia Adolfo Franzò Ciao maschio!
w w w. i n m a g a z i n e . i t ®
Anno XIV - N. 3 - LUGLIO - AGOSTO 2014
Sommario
20 6 Annotare Brevi IN 20 Essere Alberto Rondina 28 Amministrare Prime cittadine 34 Visitare I balconi di Piero 40 Presiedere Maria Teresa Colombo 44 Recitare Carlotta Montanari 50 Fotografare Adolfo Franzò
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| EDITORIALE di Andrea Masotti |
52 Danzare Daniela Zaghini 54 Organizzare Santarcangelo dei Teatri 58 Suonare Fabio Mina 60 Inventare Giovannino Pasini 62 Gustare Alceo e Summertrade 66 Creare Cambia-Menti
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Surfiamo sui mari di tutto il pianeta con il giovane campione riccionese di kitesurf Alberto Rondina, che salta sulle onde ben stretto alla sua “vela”. Proseguiamo raccontando tante storie al femminile, con una carrellata di energiche ed entusiaste donne che intraprendono l’avventura di sindaco dei comuni del riminese; sempre una donna ha assunto di recente la guida del Gruppo Giovani di Confindustria di Rimini, Maria Teresa Colombo, e, ancora, l’attrice riccionese Carlotta Montanari ci racconta Hollywood e la sua nascente carriera negli States. Il territorio lo guardiamo invece con gli occhi del grande ar-
tista Piero della Francesca dai balconi che mostrano i paesaggi che ha raffigurato nei suoi quadri più celebri. Affascinanti foto d’autore sono poi quelle di Adolfo Franzò che ha ritratto gli attori italiani dandoci una panoramica dell’universo maschile contemporaneo. E ancora tanta arte e passione, con la talentuosa ballerina Daniela Zaghini, i curatori artistici di Santarcangelo dei Teatri, il flautista Fabio Mina, il costruttore di giocattoli Giovannino Pasini e la nuova realtà culturale di Cambia-menti. E infine una pausa con il gusto di due protagonisti del ricevere con Alceo e Summertrade. Buona lettura!
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Banca di Rimini al fianco di iBike
Rimini Fiera a passo di danza Rimini - Oltre 25mila ballerini da 35 nazioni sono stati protagonisti di SportDance, a luglio a Rimini Fiera. Il più grande festival di Danza Sportiva al mondo per sette giorni ha riempito otto padiglioni di Rimini Fiera e la città di Rimini di atleti e di accompagnatori, garantendo al territorio oltre 20mila presenze turistiche. In fiera si sono svolti anche i campionati mondiali, le gare paralimpiche, con 100 coppie in pista e una preparazione atletica di altissimo profilo. Rimini si conferma quindi una delle capitali mondiali della danza, fenomeno sportivo in costante crescita e che ha trovato sul territorio partnership adeguate a favorire la crescita di un’arte straordinaria per gli spettacoli presentati e per l’indotto economico garantito.
Rimini - La Banca di Rimini partecipa al progetto iBike di Rimini Reservation. Si tratta di un nuovo mezzo di comunicazione al servizio dei turisti, realizzato tramite una sorta di bicicletta da cui si possono attingere informazioni turistiche, come pure effettuare prenotazioni e pagamenti di alberghi, ristoranti, concerti ed eventi. A luglio una nuova iBike è stata inaugurata presso la filiale di Miramare della Banca di Rimini, sulla quale è attivo anche il servizio di POS mobile, con cui è possibile acquistare le vacanze con carte di credito e bancomat.
Castel Sismondo vive l’Estate Rimini - La volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini di promuovere Castel Sismondo Estate 2014 ha trovato il favore dei cittadini e dei turisti. Oltre 40 serate dedicate ad eventi culturali stanno punteggiando l’estate riminese. Undici serate dedicate alla danza, poi Parco Poesia, i concerti, le serate dedicate alla lettura per ragazzi, la rassegna
I ponti di Parigi raccontati da Antonio Stolfi San Marino - Parigi come non è mai stata raccontata. Con il suo “Ponti di Parigi - Una passeggiata poetica lungo le rive della Senna lontano dal traffico caotico della metropoli”, il sammarinese Antonio Stolfi conduce il lettore alla scoperta del carattere di una città nata dall’acqua. Il libro, edito da Europa Edizioni Roma, è dedicato agli innamorati di Parigi ma anche a tutti i curiosi, studiosi e turisti che vogliono conoscere la capitale francese da un punto di vista inusuale. L’autore, infatti, propone un viaggio carico di fascino, per scoprire la memoria di una città dinamica, vivace e romantica.
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Ph. Francesco Grillo
Moby Cult e insieme la mostra dedicata a Guerrino Bardeggia, il grande artista di Gabicce scomparso dieci anni fa. La Fondazione ha voluto rendere maggiormente fruibile uno dei monumenti più famosi della città e, allo stesso tempo, valorizzare le realtà culturali locali, offrendo loro una location suggestiva come la rocca quattrocentesca.
Annotare | Brevi IN
Gelato World Tour, gran finale al Sigep
A settembre romba la MotoGP
Rimini - Dal 5 al 7 settembre l’arte del gelato artigianale conclude a Rimini un trionfale viaggio mondiale proprio nel cuore del suo distretto, nella patria di Sigep, salone leader del settore. Il conto alla rovescia in vista di Gelato World Tour è partito e i maestri gelatieri stanno affinando le ricette in vista del weekend che decreterà il miglior gusto gelato del mondo. In piazzale Fellini, davanti a migliaia di turisti, Carpigiani Gelato University e Sigep-Rimini Fiera, in partnership con Ifi e Mec3, proporranno quindi la tappa finale di un viaggio partito da Roma e poi proseguito a Valencia, Melbourne, Dubai, Austin e Berlino. Il Villaggio del Gelato, aperto al pubblico e con ingresso libero, trasmetterà la cultura del gelato italiano, prodotto alimentare artigianale fresco ed unico, insieme ad una impareggiabile occasione di degustare coppette firmate dai grandi maestri internazionali.
La CasaMatta, un anno di solidarietà San Giovanni in Marignano - Primo anno di attività per l’iniziativa “La CasaMatta”, il progetto realizzato da Auser con il patrocinio del Comune di San Giovanni in Marignano. La CasaMatta è un luogo in cui è possibile portare e donare oggetti, indumenti e materiali non più utilizzati e trovarne altri cui dare una nuova vita, nonché un punto di aggregazione per i cittadini con l’obiettivo di finanziare progetti a carattere sociale o culturale nel territorio comunale. Curata da un gruppo di volontari, è aperta tre volte alla settimana (lu nedì, mercoledì e sabato) e in occasione di eventi; si trova in piazza Silvagni, presso l’ex sede comunale.
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Misano - Si avvicina il grande appuntamento con la MotoGP. Dal 12 al 14 settembre e nelle giornate precedenti, la Riviera di Rimini tornerà ad ascoltare la musica dei motori, in un’estate che ha visto prima il Mondiale Superbike e, a metà luglio, lo straordinario World Ducati Week, che ha richiamato oltre 65mila appassionati della community Ducati
da tutto il mondo. Il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini sarà l’occasione per abbracciare i grandi campioni delle due ruote, vedere se Marquez sarà capace di imporre il suo dominio anche a Misano e, allo stesso tempo, incitare i beniamini locali che anche in questa stagione si sono messi in evidenza. motogp.misanocircuit.com
Hotel Savoia, il mercoledì a Bordo Rimini - Sorseggiare un aperitivo e rinfrescarsi con un tuffo in piscina: il mercoledì sera è magico all’Hotel Savoia di Rimini, con appuntamento in terrazza dalle ore 20.00. A rendere ancora più frizzante l’atmosfera il Dj Set e live music con Alberto Ananke. Progettato dall’architetto Paolo Portoghesi, l’Hotel Savoia si trova nel tratto di lungomare più esclusivo di Marina Centro, affacciato sul mare Adriatico. Benessere, divertimento e relax sono di casa, grazie ad un nuovo concetto di ospitalità che, unito alla cura dei dettagli, fa la differenza.
piscina
Ph.federicogalli.net
Annotare | Brevi IN
Ladri di biciclette da De Sica a Missiroli Rimini - Una bicicletta viene prima riscattata, poi rubata e quindi cercata: tutto in tre giorni. Questa storia banale è il soggetto di uno dei film più decisivi della storia del cinema come “Ladri di biciclette”, firmato nel 1948 da Vittorio De Sica. Un gigante del cinema mondiale, che condivide con Federico Fellini il primato del regista italiano più premiato dall’Academy, 4 Oscar, tutti nella categoria del miglior film straniero. Questo film che incarna, nell’immaginario collettivo, la quintessenza del neorealismo, è stato presentato alla Corte degli Agostiniani il 26 luglio scorso dallo scrittore riminese Marco Missiroli, autore, tra gli altri, di “Senza coda”, premio Campiello opera prima, e del recente “Il senso dell’elefante”.
Luce in salotto con Marisa Rimini - La luce che valorizza gli spazi fondendosi perfettamente con le architetture. È lo spirito con cui, dal 1974, Effetto Luce Spa lavora nel settore dell’illuminazione. Guidata da Marisa Lazzaretti, la società si appresta a festeggiare i 40 anni di vita forte del nuovo showroom Vbo-
Lazzaretti
riccione, monomarca Viabizzuno, e dello spazio a Rimini in via XX Settembre 29, dove Marisa incontra clienti e architetti come nel salotto di casa, per ascoltare le loro richieste e riuscire sempre a dare una soluzione adeguata alle loro esigenze. www.effettoluce.it
Clinic per allenatori a San Patrignano Rimini - Non esiste una grande squadra senza un grande allenatore. Nello sport come nella vita. Lo sanno bene San Patrignano e la Federazione Italiana Pallacanestro, che durante il weekend del 28 e 29 giugno hanno dato vita al Clinic Internazionale per Allenatori “Giovanni Papini”, a cura del Comitato nazionale allenatori della FIP. Un importante momento tecnico, dedicato a tutti gli allenatori italiani e stranieri, tenuto proprio a San Patrignano. Tra i relatori Ettore Messina (nella foto assieme a Carlton Myers, che con la sua agenzia B-Side ha organizzato con i ragazzi di San Patrignano il camp Sport High School), uno dei migliori allenatori europei di tutti i tempi, già ct della Nazionale italiana e allenatore del CSKA. Con lui anche Luca Banchi e Marco Crespi, Francesco Cuzzolin, Aleksandar Dzikic e Umberto Vezzosi.
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Ph. Riccado Gallini
Contemporary Shop inaugurato all’Embassy Rimini - Nella cornice della nuova e più esclusiva area turistica-commericiale della città, Embassy Marina Centro ha inaugurato il nuovo Contemporary Shop Embassy - bags & shoes, che rimarrà aperto fino all’autunno inoltrato. Uno store con forte identità, che esprime la decennale esperienza lavorativa di Giuliano e Natasha nel settore. Insieme hanno esposto brand tra i più importanti nel modo delle scarpe e borse tanto amate dalle donne: Baldan, Essere, Accademia, Norma J. Baker, Sara Burglar e tante altre. I colori della collezione 2014 sono rosso e salmone, pensati per la clientela giovane, attenta ai codici tendenza della moda femminile.
E poi giacche in pelle autunno-inverno con colori caldi e linee morbide, rigorosamente Made in Italy. Negli oltre 200 metri quadri dello store è esposta anche la linea scarpe per lui di Dino Bigioni. (I.C.)
Annotare | Brevi IN
TTG Lab, formazione per il mondo del turismo Rimini - Incontri, lectio magistralis e seminari con i massimi esperti del settore per aggiornarsi e specializzarsi sui temi più caldi del momento. Un percorso di marketing online in collaborazione con Be Wizard! e tre giorni intensi di formazione per il settore alberghiero, con un programma di seminari realizzato in collaborazione con Sia Guest, il Salone Internazionale dell’Accoglienza. È quanto propone TTG Lab, principale fiera btb del turismo in Italia che si terrà a Rimini Fiera dal 9 all’11 ottobre 2014. In tutto saranno 50 le ore d’aula, dense di istruzioni, informazioni, proiezioni e suggerimenti utili all’attività degli operatori del comparto.
Aperidialoghi di Assoform Rimini - Riscuotono successo e ampia partecipazione di pubblico gli Aperidialoghi di Assoform Rimini, il ciclo d’incontri organizzato in collaborazione con Accademia Ligabue per raccontare storie di imprenditori e professionisti che hanno basato il proprio successo sulla capacità di costruire e gestire efficacemente il gruppo. Il secondo appuntamento si è tenuto il 21 luglio presso l’Osteria il mare in piazza di Rimini, e ha avuto come ti-
tolo “Gestire il Team nelle emergenze: Obbligati a essere efficaci”. Protagonista Alessandro Grandi, coordinatore infermieristico del reparto Anestesia e Rianimazione dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. I prossimi appuntamenti di Aperidialoghi saranno con Mauro Berruto, commissario tecnico della Nazionale maschile italiana di pallavolo, il 2 ottobre e con Marcello Mazzoni, pianista e compositore, atteso per il 27 ottobre.
Moda e bellezza con Sunrise Cattolica - Nell’elegante cornice dell’Hotel Carducci76 di Cattolica, la Sunrise management ha organizzato a metà luglio una serata di moda con i migliori brand del momento, come Cucò costumi, Brandina, MariaSole gioielli, Make your shoes. La serata ha visto conquistare la fascia di Miss Carducci76 da Natalia, bellissima ragazza proveniente dalla Russia (nella foto); la fascia di Miss Birra Viola, birra artigianale del posto, è andata invece a Jennifer di Riccione. La Sunrise management e fashion Show hanno sostenuto la causa Tatù, braccialetto contro la violenza alle donne. Tatù è un simbolo di libertà dai condizionamenti culturali che vogliono ancora oggi la donna un passo dietro l’uomo, un braccialetto fashion e insieme una causa civile. www.sunrisemanagement.it
12 | IN Magazine
I finalisti del Premio Riccione - Saranno proclamati il prossimo 6 settembre i vincitori della ventesima edizione del Premio Ilaria Alpi, che si terrà da giovedì 4 a domenica 7 settembre all’interno del Palazzo dei Congressi di Riccione. I finalisti sono stati già scelti dalla giuria presieduta da Luca Ajroldi. Il premio per la migliore inchiesta televisiva italiana va a Laura Bonasera, Elena Radaelli, Alessandro Pampanini, Giancarlo Ceraudo, oltre che a Walter Molino, Francesco Nava e Valerio Cataldi. Per la sezione IA Doc i pre-
Alpi
miati sono Alessandro Marinelli, Raffaella Cosentino, Alessio Genovese e Manfredi Lucibello. Per la miglior inchiesta giornalistica internazionale premiati Edouard Perrin, James Jones, Marcel Mettelsiefen, Jean-Sébastien Desbordes, Matthieu Martin e Nicolas Berthelot. Il premio della critica va invece a “Morti di Stato” di Riccardo Iacona e Giulia Bosetti; “Inferno Atomico” di Sandro Ruotolo e Dina Lauricella e a “Caccia al tesoro”, di Duilio Giammaria e Teresa Paoli. www.premioilariaalpi.it
Gran Galà per tutti gli Sposi Rimini - Il 28 settembre nella magica cornice dello storico Grand Hotel, lo showroom santarcangiolese “Il Giardino della Sposa” di Alessandra Mussoni (nella foto in alto) realizza uno dei desideri di ogni sposa: indossare di nuovo il proprio abito del matrimonio. Perché l’abito da sposa è l’Abito per eccellenza che rappresenta il sogno ed esprime la personalità della donna che lo indossa e va scelto con cura, affidandosi a professionisti che possono guidare in un acquisto unico nella vita. Per questo Alessandra Mussoni realizza il Gran Galà degli Sposi, evento in cui ogni sposa potrà re-indossare il suo Abito. Il momento dell’aperitivo sarà seguito dalla cena nel salone interno e dall’intrattenimento musicale per concludersi con un meraviglioso finale a sorpresa.
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Annotare | Brevi IN
L’Adorazione, il canto dei corpi agli Agostiniani Rimini - Nell’ambito del programma “Due Giorni con Jean Luc Nancy”, promosso dall’Istituto di Scienze dell’Uomo con il patrocinio del Comune di Rimini e la collaborazione della Biblioteca Civica Gambalunga, il 1° luglio è andata in scena agli Agostiniani la performance “L’Adorazione, il canto dei corpi”, produzione di Movimento Centrale Danza & Teatro per la regia di Claudio Gasparotto. Il progetto artistico è nato dall’incontro con Roberto Borghesi, traduttore del libro “L’adorazione” di Jean-Luc Nancy, una delle figure più interessanti dello scenario filosofico contemporaneo.
Doppia personale a Augeo Art Space Rimini - Augeo Art Space invita a Rimini Dannielle Tegeder e Diego Cibelli, in una doppia personale, a cura di Elena Forin e Claudia Löffelholz - LaRete Art Projects, che sarà visitabile fino al 28 settembre prossimo. L’americana Dannielle Tegeder è un’artista multidisciplinare la cui consolidata ricerca affianca installazione, animazione e suono a una indagine nell’ambito dell’astrattismo pittorico. Per la sua prima mostra in Europa, negli spazi di Augeo, ha elaborato un progetto che interpreta l’ambiente attraverso il dialogo tra alcuni disegni di grandi dimensioni, una proiezione, e un’installazione di The Library of Abstract Sound, uno dei suoi progetti a lungo termine. La ricerca di Diego Cibelli ha già suscitato attenzione presso diverse sedi istituzionali in Italia e all’estero. Da Augeo l’artista presenta un progetto inedito che tramite un video e fotografie - elabora una profonda riflessione evolutiva basata sul confronto tra le dinamiche del mondo animale e di quello umano. www.augeo.it
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Oltremateria a Londra San Giovanni in Marignano - Oltremateria, una delle eccellenze della produzione italiana, e Material ConneXion Italia danno appuntamento a Londra all’evento “100% Design”, la più importante fiera sul design del Regno Unito, con oltre 35mila visitatori provenienti da tutto il mondo. L’azienda sarà all’interno di Materials Village, piattafor-
ma di eventi e iniziative dedicate a promuovere la cultura dei materiali e delle relative aziende produttrici, con uno spazio dedicato al mondo dei materiali innovativi e sostenibili, dove sarà possibile toccare con mano le nuove collezioni in ECOMALTA® e una parte dei materiali presenti nella Library di Material ConneXion.
L’artista israeliano Rimon dona l’installazione “Cumulus” Santarcangelo di Romagna - La 44esima edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza, da poco conclusa, lascia un segno tangibile della sua presenza a Santarcangelo: l’artista israeliano Yuval Rimon, infatti, ha scelto di donare alla città l’installazione “Cumulus”, inaugurata proprio nel corso della kermesse. L’opera, ideata e realizzata appositamente per l’arco di piazza Ganganelli con l’obiettivo di creare un’atmosfe-
ra provvisoria e un luogo di ritrovo, mette al centro il tema dell’invito e le figure dell’ospite e della nuvola. “Cumulus”, infatti, è il risultato di un workshop realizzato nell’ambito del progetto Nomadic School, che nel corso del Festival ha dato vita ad una serie di incontri e seminari intitolati “The host and the cloud” (“L’ospite e la nuvola”, appunto), titolo ispirato all’opera omonima dell’artista francese Pierre Huyghe.
Ph. Ilaria Scarpa
Annotare | Brevi IN
Smiaf, festival dei giovani Saperi
Arisa, Brignano e Noemi, star sotto le Stelle
San Marino - Spettacoli, concerti, mostre, incontri dalle ore 18.00 fino a tarda sera animano le piazze e le vie del centro storico di San Marino città dal 1° al 3 agosto. Torna infatti anche questo anno Smiaf, San Marino International Arts Festival, settima edizione della kermesse dedicata ai giovani saperi. Circa 60 eventi nelle tre giornate del festival: concerti, dj set, performance, spettacoli, installazioni, proiezioni e mostre si susseguiranno senza sosta, spaziando dall’arte figurativa al teatro, dalla danza al nuovo circo. Non mancheranno workshop, incontri e aperitivi culturali; eventi in cui le idee più innovative e aggiornate saranno le protagoniste, promuovendo arte e turismo culturale.
Assosoftware, il futuro tra innovazione solidarietà Coriano - Si è tenuto il 23 giugno a San Patrigano il convegno di Assosoftware dal titolo “L’Italia che sa innovare - 20 anni di storia proiettati verso il futuro”. Ai soci, che oggi superano quota 100 aziende, è stato presentato il nuovo “Software Hub” dell’associazione, una piattaforma nazionale per la fatturazione elettronica a cui aderiscono le più grandi imprese italiane produttrici di sistemi gestionali. Forte anche l’impegno sociale: per ogni fattura che transiterà sulla piattaforma, un centesimo di euro verrà donato ad un’associazione non profit italiana, con particolare attenzione alle imprese sociali. Per il 2014 la scelta è ricaduta proprio sulla Comunità San Patrignano. Alla giornata hanno partecipato Bonfiglio Mariotti (nella foto), presidente di Assosoftware, e Roberto Bellini, direttore generale dell’associazione.
Ph. Julian Hargreaves
Ph. Emilio Tini
Ph. Gianmarco Chieregato
San Marino - Sarà Arisa ad aprire “l’estate stellata” di San Marino. “Star night (in) San Marino”, la nuova manifestazione promossa dalle Segreterie di Stato Turismo e Cultura, nei mesi di luglio, agosto e settembre vede succedersi sul grande palco all’apice del centro storico, tre personaggi amatissimi e di grande talento: Arisa, Enrico Brignano e Noemi. Il primo appuntamento è con Arisa il 31 luglio, che porterà sul
www.visitsanmarino.com
Al Riviera Golf Resort Audi quattro Cup con Reggini
San Giovanni in Marignano - Si è tenuta sabato 5 luglio la sosta romagnola del circuito Audi quattro Cup al Riviera Golf Resort, ospite della Concessionaria Reggini S.p.A. di San Marino. Ben 148 giocatori si sono dati “battaglia” per conquistare i posti disponibili per la Finale Nazionale su
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Titano il suo nuovo tour “Se vedo te”; il secondo appuntamento, sabato 30 agosto (sempre alle 21.30) con un altro beniamino del pubblico come Enrico Brignano, con il nuovissimo spettacolo “Evolushow”. Ultima star dell’estate, in occasione della Festa Nazionale del 3 settembre, per le Celebrazioni della Fondazione della Repubblica, sarà Noemi, a San Marino con il suo “Made in London tour”.
questo percorso. Prima coppia classificata quella composta da Renato Gaudimonte e Gabriele Marzi, la seconda da Marco Pelliccioni e Loris Riccardi, che accedono alla finale di Acaya. Una vera festa per la concessionaria Reggini, conclusa con un ricco cocktail offerto dallo sponsor.
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Annotare | Brevi IN
Dalla Saraghina fritto e piadina Viserba - È ormai noto che “Dalla Saraghina” sul lungomare di Rimini si gusta la cucina riminese, quella di mare dal profumo di ospitalità e di cibo di una volta con il pesce appena pescato (davvero) e la pasta fatta in casa dalla “zdora”, quella di famiglia. Ogni piatto del menù “è pescato” dalla tradizione della nonna-mamma-vicina di casa con i profumi nostalgici di quella cucina marinara al profumo di sardoncino e gratin. A un anno dall’apertura, l’anima “Dalla Saraghina” si è sdoppiata per diventare “Dalla Saraghina, fritto e piadina”. A Viserba, a pochi passi dal mare, è nata una gastronomia che propone piatti tradizionali con ingredienti a km 0, prezzi accessibili a tutti e cordialità romagnola servita dalla “zdora” (vera). E già in cantiere c’è l’esportazione del format.
Mai stati meglio, con Lia Rimini - Ritrovare il proprio benessere e la fiducia in se stessi, scoprendo le nuove tecniche per migliorare la propria qualità della vita, attraverso l’ironia di una giornalista e l’entusiasmo di un ventenne sognatore alle prese con una complicata storia d’amore. È il format di “Mai Stati Meglio”, il nuovo programma di Rai Radio2 dedicato al mondo del benessere, condotto dalla giornalista, autrice satirica e tweet star Lia Celi e dal giovanissimo Gianluca Daluiso (entrambi nella foto), in onda dal 5 luglio il sabato e la domenica. Lia Celi ha scritto alcune delle pagine più irriverenti della satira degli ultimi anni, ad esempio su riviste come “Cuore” e in programmi come il “Pippo Chen-
e Gianluca
nedy Show”. Gianluca Daluiso ha 21 anni ma si è dato già molto da fare: a 16 anni inizia a scrivere per “La Voce di Romagna”. È stato web-opinionista di “Agorà” su Rai 3; cura una rubrica sul Corriere di Romagna e, dal 2014, collabora con “Il Fatto Quotidiano”.
Festa de Borg dedicata al Ponte
Carabinieri in mostra Rimini - Si è tenuta lo scorso 17 luglio presso la Galleria dell’Immagine di via Gambalunga l’inaugurazione della personale di pittura dal titolo “L’abbecentenario del carabiniere”. La mostra è realizzata con l’alto patrocinio del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, del Comune e della Provincia di Rimini ed espone le opere realizzate dal maestro Freddy Veroni, Brigadiere Capo presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini, in occasione del 200° Annuale della Fondazione dell’Arma. Si possono vedere esposte cinquanta opere in cui Veroni raffigura situazioni ed eventi legati all’Arma, reinterpretandoli con leggerezza e ironia.
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Rimini - Borgo San Giuliano in festa come sempre a inizio settembre per la tradizionale Festa de Borg che quest’anno giunge alla diciannovesima edizione. Sabato 6 e domenica 7 settembre la comunità del Borgo si riunirà per festeggiare in particolare i duemila anni del Ponte di Tiberio, un’icona dell’intera città di Rimini, che ha visto passare sulle sue pietre secoli di storia e di vita. Il fulcro della
Festa sarà “Happy Birthsday’s Water Square”, una serie di spettacoli di grande impatto visivo che si terranno sabato e domenica sera nell’invaso, con celebrazioni collettive del compleanno del Ponte. Nelle piazze del Borgo ci saranno poi animazioni con ambientazioni storiche differenti e, come sempre, mostre, iniziative con le scuole, un’area dedicata ai bambini e la lotteria. (S.F.) Ph. Riccardo Gallini
Essere | Alberto Rondina
Sulla cresta
dell’
Onda
testo Marina Giannini - foto Gilles Calvet
Storia, sogni e progetti del giovane fuoriclasse riccionese Alberto Rondina, ai primi posti delle classifiche Mondiali e campione europeo di Kitesurf.
Nascere in una località di mare e avere una naturale passione per le onde non è poi così scontato. Ad Alberto, nato nel 1989, la passione per il mare e per il surf l’ha trasmessa suo padre Flavio. Quando ha compiuto un anno il primo regalo che ha ricevuto è stata una tavola da surf cinque volte più alta di lui. Ha iniziato il surf e la ginnastica artistica a 5/6 anni, poi è arrivato in Italia questo nuovo sport dalle Hawaii, il Kitesurf. A Riccione è sta-
to un grande boom. Una moda che continua anche oggi, con appassionati e soci del Vela Club Marano. Il vento e le onde sono diventati per lui alleati indispensabili, gli “amici” sui quali sa di poter esaltare al massimo il suo talento. Alberto, infatti, è andato oltre. Dopo aver provato il Kitesurf se n’è innamorato, trasformando una semplice passione in professione fino a diventare, nel 2010, Campione Europeo di Freestyle Open. All’icona dell’onda basta una tavola sotto i piedi e una sorta di paracadute per “prendere” l’aria, poi Alberto sprigiona tutta la sua fantasia con evoluzioni e salti che possono raggiungere i 10 metri di altezza. Nel corso della sua carriera agonistica quali traguardi ha raggiunto?
“Ho iniziato a fare le prime gare di kite nel 2004. All’inizio non c’erano categorie juniores, quindi mi sono dovuto subito confrontare con molti rider più grandi, che venivano da anni di gare sul windsurf. Nel 2006, a 17 anni, sono riuscito a vincere il mio primo Campionato Italiano, salendo sul podio in tutte le tappe in pro-
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gramma. Continuando ad andare al liceo non avevo molto tempo per allenarmi, ma ho continuato a gareggiare in Italia e a vincere ogni tappa del Campionato per 4 anni consecutivi, fino al 2009. Dopo aver dato l’esame di maturità nel 2008, per tutta l’estate mi sono dedicato al kite e ho partecipato alle mie prime tappe di Coppa del Mondo in giro per l’Europa, per fare esperienza e vedere il livello dei migliori riders. Nell’autunno di quell’anno mi sono iscritto all’Università di Scienze della Nu-
trizione ad Urbino, ho frequentato un po’ le lezioni, ho dato qualche esame poi ho deciso che il 2009 doveva essere il mio primo anno completamente dedicato al kite. Ho partecipato e vinto il mio ultimo Campionato Italiano e ho partecipato per la mia prima volta a tutto il Campionato del Mondo di Freestyle. All’ultima tappa, in Nuova Caledonia, sono riuscito a battere il 5 volte Campione del Mondo Aaron Hadlow e ad assicurarmi un posto nei primi 10 del ranking mondiale”.
Sulle spiagge del mondo Quattro volte Campione italiano di kitesurf e Campione europeo 2010, grazie al primo posto in tutte e cinque le tappe del Tour Europeo, che gli ha regalato una vittoria più che piena. Nel 2012 è arrivato nella top3 del ranking mondiale ed ora il suo obiettivo - prima di tirare i remi in barca, come è normale in uno sport in cui competono giovani e giovanissimi - è quello di vincere una tappa del Campionato del Mondo. Una carriera sempre sulla cresta dell’onda quella di Andrea Rondina, 24 anni, nato a Riccione il 14 novembre 1989 e da oltre un decennio in viaggio lungo le spiagge e i litorali più belli del mondo, affrontati con il suo formidabile kite. Ben 12 anni di gare, come ricorda il suo profilo di rider pubblicato su www.prokitetour.com, dove si legge - non senza un sorriso - che il nickmane di Alberto è quello di “Alby, The Italian Stallion”. Il suo kite preferito è Cabrinha Nomad prodotto dalla ditta Cabrinha, suo sponsor assieme a Npx, Turbolenza, Marcar, Andrel Multimedia. Tra le caratteristiche umane e di carattere, il profilo on-line sottolinea la discrezione e la personalità molto apprezzata dai compagni in tour, oltre alla sua gentilezza e solarità. E il grande charme con le ragazze di tutte le spiagge del mondo, dal quale si deduce l’inequivocabile soprannome...
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Un esordio davvero entusiasmante!
“Nel 2010 ho deciso di partecipare al primo Campionato Europeo di Kite oltre che cercare di migliorare la mia posizione nel Mondiale. All’inizio non ci potevo credere, ma ho vinto tutte le 5 tappe del Tour Europeo, diventando cosi il primo Campione Europeo. In questo secondo anno del mondiale sono arrivato per le prime volte sul podio, chiudendo 3° in Marocco e 3° in Australia, e concludendo l’anno al 5° posto Overall. Il mio sogno si stava davvero avverando! Nel 2011 ho avuto una grande battaglia con Marc Jacobs dalla Nuova Zelanda. Ogni evento eravamo sempre in finale per giocarci il terzo gradino del podio. Alla fine dell’anno, con la differenza di qualche punto, lui è riuscito a salire sul podio finale e io sono rimasto 4° overall. Nel 2012 ce l’ho fatta: sono riuscito a chiudere al 2° posto in diverse tappe e alla fine dell’anno sono finalmente arrivato nella top3 del ranking mondiale!! Che spettacolo... È stata una grande soddisfazione salire sul quel podio mondiale. Il 2013, poi, è stato un anno particolare e sfortunato. Tutti gli anni prima delle gare partecipo al photoshooting della mia azienda sponsor Cabrinha alle Hawaai o in altre location sempre paesaggisticamente molto belle. L’anno scorso mi sono infortunato ad un piede su una delle belle onde di Maui e sono rimasto fermo due mesi”. Come si svolge una giornata normale di allenamento?
“Il programma giornaliero dipende da dove mi trovo. Se sono in al-
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lenamento probabilmente mi trovo in un posto caldo e ventoso, come potrebbe essere il Brasile, e questo mi permette di stare in acqua più tempo durante la giornata e avere sempre la certezza del vento! Mi alzo presto, verso le 7, e dopo una colazione abbondante mi avvio in spiaggia per la prima session in acqua. Le uscite della mattina possono essere un po’ dure all’inizio, ma alla fine sono sempre le più produttive. Dopo avere fatto stretching ed aver mangiato un bel piatto di pasta (se ce l’ho anche una bella piadina) faccio la mia penichella pomeridiana. Torno giù in spiaggia verso le 3 di pomeriggio e mi preparo per la session al tramonto. Le “Sunset session” sono sempre le più belle, per i colori che ti circondano. Mi piace un sacco stare in acqua fino a quando diventa buio e aspettare il sorgere della luna! Dopo avere fatto ancora stretching, faccio una doccetta veloce e sono pronto per cenare con gli amici!
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Due chiacchere, un film o una jam con le chitarre e sono pronto per andare a dormire”. Chi è il suo preparatore atletico a Riccione?
“Ho la fortuna di aver praticato ginnastica artistica per oltre 10 anni, sempre qui a Riccione, e quindi sono riuscito quasi sempre ad autogestirmi nell’allenamento e nello stretching. Ma quando si ha bisogno di un massaggio per qualche muscolo o parte del corpo contratta non c’e stretching che tenga! Il mio amico Maurizio Poli mi ha sempre dato una mano, dalla preparazione atletica, al massaggio e lo stretching”. Quali sono le caratteristiche necessarie per praticare questa disciplina?
“Ci sono altri due sport che cerco di praticare il più possibile e sono il surf da onda ed il cable. Sono entrambi, diciamo, complementari al kite, perché riuscire a surfare bene con la tavola da surf rende le cose ancora più facili quando si surfa un’onda in kite”. Progetti per il futuro?
“Gareggio da 10 anni e adesso che ho 24 anni nel mondiale stanno arrivando i ‘giovani’ kiter di 15-16 anni e questo mi fa anche un po’ pensare che magari sia ora di lasciare il campo di gara vero e proprio, pur rimanendo nel kite, per dedicarmi al freeride, fare video, partecipare ad eventi o gare singole, senza avere il vincolo di un campionato”.
“La passione e la tenacia sono due elementi fondamentali. Per il resto se sei uno sportivo e ti piace l’acqua non ci sono problemi, non serve niente di speciale”.
Il suo prossimo obiettivo?
Oltre al Kitesurf le piace praticare
“La chitarra, un libro e quando posso... la piadina”. IN
anche qualche altro sport?
“Mi piacerebbe vincere una tappa del Campionato del Mondo prima di lasciare la competizione”. Tre cose sempre in valigia...
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Le signore
Tricolori
testo Marina Giannini e Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini
Donne sindaco al governo delle città. Da Riccione a Santarcangelo, da Verucchio a Montescudo fino a San Clemente, le prime cittadine raccontano il loro impegno politico e sociale.
Sempre più donne vestono nei Comuni della provincia la fascia tricolore. Grazie al loro impegno e alla loro determinazione. Qualità che contraddistinguono anche la donna al governo della città di Riccione. Capelli lunghi e lisci, scuri come gli occhi e con il sorriso sempre pronto a stemperare qualsiasi tensione. Renata Tosi, laureata in Giurisprudenza, sostenuta dalla lista civica e dal centro destra, è la prima donna a conquistare la poltrona di sindaco e crede con grande convinzione nei valori della sua giovane squadra di governo. Sveglia alle sette. Si comincia a correre. Come nella savana, perché il leone, se sei gazzella, ti sta già alitando sul collo... Potrebbe sembrare la dichiarazione di un atleta impegnato a prepararsi alle Olimpiadi, invece è il sindaco che sta salendo la scalinata del Palazzo. Per portare una piccola rivoluzione culturale che chiarisca in quali tempi, con quali costi, in quanti punti si possano risolvere i problemi della città. “Vorrei trasmettere il sentimento femminile, quindi
un approccio più vicino alle cose semplici e alle persone. Ogni giorno sento la città sempre più vicina, anche perché l’entusiasmo che si è manifestato dopo la mia elezione lo rivivo quotidianamente negli occhi e nelle parole dei miei concittadini. Il rapporto che vorrei avere con loro è lo stesso di un vicino di casa che c’è quando hai bisogno del sale...”. Oltre alla sua professione, la politica è stata una scelta di vita? “Più che una scelta, una passione. Ho avuto la fortuna di approcciarmi alla politica dal basso ed è per questo che ancora mi appassiona e mi fa spegnere tutta la fatica. Ho un unico obiettivo: che la città torni unica, a pulsare e a vivere con la stessa visione”. A 26 anni, Alice Parma, laureanda in giurisprudenza, detiene il titolo di sindaco più giovane della Provincia di Rimini. E ringrazia la sua Santarcangelo per questa “fortuna e responsabilità”. “Un’esperienza importantissima, che spero mi permetterà di fare qualcosa di utile e importante per la città che mi ha
cresciuta e a cui devo molto”. Nonostante la giovane età, vanta già una buona esperienza politica (è stata segretario del suo partito, il PD, fino all’elezione) e cita fra i suoi modelli di riferimento “Enrico Berlinguer, come esempio di moralità e lungimiranza nell’azione politica, e Cristina Garattoni, sindaco molto amato dai santarcangiolesi, per la sua sensibilità e capacità di ascolto”. Le sue giornate da maggio sono cambiate molto. “Subito dopo le elezioni ho voluto essere presente in Comune per iniziare a lavorare insieme a tutti i nostri collaboratori. È una ‘macchina’ molto complessa, quindi è evidente che le mie giornate siano cambiate e ricche di impegni. Vado in ufficio tutti i giorni e cerco di essere presente alle iniziative pubbliche organizzate dalle tante realtà presenti a Santarcangelo. Il contatto quotidiano con i cittadini è una parte imprescindibile del mio lavoro”. A Verucchio la 44enne Stefania Sabba, avvocato, è il primo sindaco donna, dopo essere già stata primo vicesindaco “in gonnella” e poi as-
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A sinistra, Alice Parma, sindaco di Santarcangelo; a destra, Stefania Sabba, sindaco di Verrucchio. In apertura, Renata Tosi, sindaco di Riccione.
sessore provinciale. Un ruolo che ricopre con orgoglio, e che ha aggiunto numerosi impegni alle sue giornate già piene. “Sono comunque mamma e moglie, ho mantenuto l’impegno in Provincia e svolgo la libera professione di avvocato: ho dovuto riorganizzarmi, ed è stato indispensabile circondarsi di collaboratori molto bravi e motivati. Mi alzo verso le 6.30, spesso le pause pranzo sono di lavoro e cerco di ricevere tutte le persone che chiedono di incontrami”. Essere donna l’ha portata a fare delle scelte, ma non a delle rinunce. “Ho scelto di non accettare alcune proposte professionali ed accademiche che mi avrebbero trattenuto a Bologna subito dopo la laurea, anche perché mi sono sposata due mesi dopo essermi laureata. Ho scelto di non fare esperienze in enti sovranazionali per non lasciare l’Italia e Verucchio per lungo tempo, anche perché dopo due anni
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dal matrimonio è nata mia figlia. Soprattutto nella professione legale essere donna e giovane (ho aperto il mio studio a 28 anni) non è stato proprio un vantaggio: ricordo ancora che qualche cliente, al primo incontro, mi chiedeva addirittura se fossi laureata!”. Anche la famiglia partecipa in qualche modo al nuovo ruolo della mamma. “Natu-
piuto 35 anni Elena Castellari, neoletta sindaco di Montescudo, avvocato. Vanta già un’esperienza da assessore nella precedente legislatura, ma indossare la fascia tricolore nel proprio paese, racconta, è naturalmente un’esperienza che cambia la vita. “L’impegno elettorale è stato molto pressante e i mesi prima delle elezioni sono stati
Storie di impegno e orgoglio ralmente ho condiviso con loro la scelta di candidarmi e mi sostengono in tutto, con massicce dosi di pazienza. Più volte mia figlia è rientrata a casa riportandomi messaggi di cittadini incontrati in paese: a Verucchio conosco pressoché tutti, sono sempre stata disponibile nei confronti di tutti, e non voglio certo cambiare”. In Valconca, non ha ancora com-
impegnativi. Oggi le mie giornate sono cambiate completamente, non solo perché tutte le mattine sono presente in Municipio, ma anche perché le persone mi guardano con occhi diversi e anche io vedo con occhi diversi la mia realtà. In campagna elettorale, con gli incontri e il porta a porta, ho instaurato un contatto diretto con le persone e sento il loro calore e la grande
A fianco, in alto Elena Castellari, sindaco di Montescudo; sotto, Mirna Cecchini, sindaco di San Clemente.
responsabilità di essere sindaco: non è scontato avere la fiducia delle persone per 5 anni”. Essere donna, sottolinea, le dà una marcia in più. “Anche nella precedente giunta ero l’unica donna, ma non mi sono sentita né mi hanno fatto mai sentire più indietro rispetto agli uomini. Penso che essere donna sia un valore aggiunto, abbiamo più sicurezza, maggiore sensibilità”. Modelli a cui si ispira? “In realtà non credo a modelli a priori. Mi guidano i miei principi: la famiglia, l’amicizia, l’amore, la solidarietà, l’aiuto verso il prossimo”.
famiglia: i figli fanno sempre riferimento alla mamma. Ho dovuto impegnarmi di più, soprattutto a livello mentale, ma posso dire di non essere mai stata né favorita dal mio essere donna, né discriminata. E la mia famiglia mi ha sempre sostenuta sin da quando sono diventata assessore, mi è stata al fianco in campagna elettorale, non mi ha mai fatto provare sensi di colpa, anzi mi ha dato molta serenità”. Dall’elezione, le sue giornate non sono cambiate molto dal punto di vista degli impegni. “Anche come vicesindaco ho sempre voluto esse-
Sguardo femminile nella politica Sostenuta da colleghi, amici e familiari (“Sono felicissimi, i miei genitori sono anche un po’ preoccupati perché fare il sindaco significa essere in prima linea, ma da parte loro è comprensibile”), nel tempo libero la prima cittadina continua il proprio impegno nel sociale. “Frequento la parrocchia, curo le iniziative e le feste a Santa Maria del Piano. Amo anche le passeggiate, il trekking, il mare”. A San Clemente il nuovo sindaco è Mirna Cecchini, laureata in giurisprudenza, 48 anni e madre di due ragazzi adolescenti. Già vicesindaco e comproprietaria del Caffè Imperiale, ha scoperto la passione per la politica sin da ragazzina. “Come donna, nel lavoro e nella mia carriera, ho dovuto solo correre di più per conciliare gli impegni con la
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re molto presente. Ma sicuramente è cambiato l’atteggiamento psicologico. Ho realizzato che ruolo sto coprendo e la responsabilità di cui sono investita, consapevole che la città dipende dalle scelte della mia amministrazione. Da quando ho scoperto la politica, i valori che mi guidano sono sempre gli stessi, quelli del centrosinistra, la tutela dei più deboli, l’attenzione verso le persone. E non ho la presunzione di non sbagliare mai”. Il tempo libero, però, è davvero poco per la prima cittadina. “Amo la musica e il canto, soprattutto in passato adoravo cantare, ma anche fare sport, leggere. Ora la cosa più difficile è trovare l’equilibrio fra i molti impegni. Ciò che è fondamentale è non smettere mai di fare progetti”. IN
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Visitare | I balconi di Piero
Affacciati sulla
Storia
testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini
I paesaggi del Montefeltro riscoperti grazie a I balconi di Piero, originale iniziativa che avvicina i turisti al territorio attraverso gli scorci dei capolavori rinascimentali di Piero della Francesca.
Avete mai desiderato entrare in quadro. Farne parte? Un sogno per voi irrealizzabile? Ora non più. I fondali di alcuni dei masterpieces più famosi al mondo hanno un riscontro nella realtà. Una realtà in cui potete entrare: Le vedute rinascimentali del Montefeltro e i balconi di Piero. Piero chi? Ma Piero
della Francesca. Il grande pittore di San Sepolcro che lavorò sia per Sigismondo Pandolfo Malatesta sia per il rivale Federico da Montefeltro Duca di Urbino. Egli stesso, per mezzo delle sue opere, ci introduce, dal suo punto di vista e in maniera del tutto inusitata, alla scoperta dell’entroterra. Affascinanti dipinti quasi metafisici, limpidi e matematici quelli di Piero, la cui enigmaticità affascina il mondo intero. Vi siete mai chiesti, osservando quei dipinti, a quali luoghi corrispondessero le sinuosità dei crinali ammantati di bruma? Forse un gioco che si faceva da piccoli, quando la fantasia si lancia libera all’esplorazio-
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ne. Beh, c’è chi ha cercato delle risposte plausibili e scientifiche per tutti noi, identificando la Valmarecchia con il suo sfaccettato e sinuoso skyline in ben tre importanti dipinti: alle spalle del “ritratto
di Battista Sforza”, conservato agli Uffizi di Firenze; nel “San Girolamo e un devoto” conservato alle gallerie dell’Accademia di Venezia, nonché nel “Battesimo di Cristo” della National Gallery di Londra. L’internazionalizzazione della scoperta consegna a tutti noi una ricchissima eredità paesaggistica da condividere e proteggere nella sua integrità. Per questo anche gli enti pubblici hanno supportato questo progetto, individuandone l’importanza a livello internazionale. Sei itinerari corrispondenti a sette dipinti che danno luogo a sette balconi, ovvero sette postazioni d’osservazione, al costo di 5,00 euro a visita. Il progetto culturale è a cura
dell’associazione Montefeltro vedute Rinascimentali, nato a seguito delle scoperte di due studiose,
“cacciatrici di paesaggi”: Rosetta Borchia (pittrice e fotografa di pa-
esaggi) e Olivia Nesci (docente di Geomorfologia dell’Università di Urbino sui paesaggi del Montefeltro). Frutto di un anno di ricerche tra dipinti e colline, il lavoro delle due donne ha dato vita a una nuova scienza: il Landscape busting. Attestando che gli scorci dipinti in queste opere non sono frutto della fantasia dell’artista ma luoghi reali cui lui attinse. Località esistenti, riconoscibili ad un attento raffronto ed ora, grazie a questo progetto, visitabili. Ciò ha offerto a molti studiosi afferenti varie discipline di riprendere in mano gli studi affrontati sino ad ora. E rimettere in discussione molte delle precedenti teorie. Per approfondire l’argomento, potete leggere i due volumi “Il Paesaggio Invisibile”, edito da Il Lavoro Editoriale e successivamente per Electa - Monda-
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dori, e “Codice P. Il vero paesaggio della Gioconda” (oppure andate su www.montefeltroveduterinascimentali.eu). I balconi corrispondono alle locations che il pittore individuò ormai 500 anni fa, quali postazioni ideali
per carpire i fondali dei suoi dipinti tra Marche e Romagna, nel Montefeltro, un’area geografica
guatamente corredate di strutture atte alla sosta e all’offerta di utili informazioni, è possibile attuare il confronto tra paesaggio e opera d’arte presa in esame, grazie alle indicazioni fornite da esperte guide. Ai balconi già esistenti nel territorio di San Leo, quest’anno sono stati aggiunti il Balcone a Monteboaggine, Comuni di Mon-
Lo sguardo dell’artista piuttosto vasta continuamente ambita dai due potenti signori locali e con cui entrambi avevano nessi strettissimi, come vi sveleranno le guide, provando un forte senso di appartenenza. Un territorio unico per bellezze naturalistiche, peculiarità culturali e storiche. Attraverso questi studi e le conseguenti postazioni di avvistamento, ade-
tecopiolo e Pennabili per l’opera “la Natività di Cristo”; Balcone a Pugliano Vecchia, Comuni di Montecopiolo e San Leo per l’opera: “Resurrezione di Cristo”; Balcone di Petrella Guidi, Comune di Sant’Agata Feltria per l’opera: “Il Battesimo di Cristo”. Un unicum nel suo genere. Un prezioso gioiello di cui va fatto te-
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A fianco e nelle pagine precedenti, vedute e allestimenti dei balconi di Reno.
soro. E che si innesta e fa fronte all’intensificarsi, a livello internazionale, della domanda da parte del cosiddetto “turismo culturale” di itinerari appetibili da più punti di vista. Sono già molti i turisti olandesi, inglesi e tedeschi che hanno aderito alle interessanti visite guidate a caccia di paesaggi rinascimentali di Piero e non solo. Un altro scoop artistico, infatti, è stato svelato da Rosetta e Olivia. Alle due detective di “vedute rinascimentali” non poteva sfuggire un grande esponente dell’arte di tutti i tempi, proprio lui, Leonardo da Vinci. L’ultima scoperta in ordine di tempo, risalente allo scorso anno, è relativa alla “Gioconda” di Leonardo. Il balcone dedicato a “Monna Lisa” sarà visitabile a partire dal 2015. Alle spalle della
conturbante dama a stagliarsi è proprio l’entroterra di Rimini e Pesaro Urbino. Che vogliate fare i turisti a casa vostra o far bella figura coi vostri ospiti, portandoli in visita al patrimonio naturale ed artistico che le nostre colline serbano, affidatevi al fitto carnet di eventi che include visita ai balconi e alla città di san Leo o, in alternativa, una visita ai balconi accompagnata da un aperitivo campestre dai sapori autoctoni, mentre per un maggiore coinvolgimento potete scegliere di seguire l’incontro con un attore che impersona il grande artista. Il calendario si spalanca fitto sui mesi di agosto, settembre e ottobre. Affrettatevi dunque, il cammino dei balconi di Piero è aperto. Imboccatelo, e lasciatevi incantare. IN
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Presiedere | Maria Teresa Colombo
Lo spazio
Impresa
dell’
testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
La neo-presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Rimini, Maria Teresa Colombo, racconta la sua esperienza di giovane imprenditrice e di guida dell’associazione di categoria, fra speranze e sempre nuove sfide.
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Meno ostacoli e più flessibilità per la creazione di nuove imprese, “perché il mito del posto fisso non esiste più”, e al tempo stesso un atteggiamento più propositivo e ottimista da parte della classe imprenditoriale. Maria Teresa Colombo, nuovo presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Rimini, non ha in mano una precisa ricetta per la ripresa. Ma come tanti coetanei sebbene crederlo sia veramente difficile di questi tempi - non ha perso la speranza perché è dai tanti punti di forza del nostro territorio che si può e si deve ripartire.
oltre al sostegno delle banche e alla disponibilità di finanziamenti, il nostro Paese abbia bisogno di riformarsi: meno burocrazia, tassazione più equa e un mercato del lavoro più flessibile altrimenti l’imprenditore non sarà mai incoraggiato a creare nuovi posti di lavoro e far crescere la sua attività”.
Da presidente del Gruppo Giovani riminese, qual è la sfida principale
Secondo gli ultimi dati sull’economia
che si è posta?
“Di responsabilizzare i giovani imprenditori affinché siano loro stessi a muoversi per portare le loro istanze al governo. In questo momento prevale un senso di forte scoraggiamento e sfiducia verso le istituzioni, è vero, ma se riusciremo a presentarci uniti e ad essere propositivi verso chi ci ammini-
tra le maggiori vittime della crisi. Come è possibile invertire il trend?
“La crisi non è di certo un incentivo per i giovani, per chi vuole creare una sua impresa e per le aziende che esistono già e faticano a sopravvivere. Da imprenditrice penso che
Qual è il principale punto di forza del nostro territorio?
“Una cultura di impresa in crescita, nonostante la crisi. Dalle piccole imprese del manifatturiero al turismo, sempre al passo con i tem-
La forza del territorio per l’impresa
riminese, i giovani - e gli imprenditori under 40 in particolare - sono
stra, potremo aiutare il Paese ad attuare finalmente quelle riforme di cui da tempo abbiamo bisogno”.
pi, passando per eccellenze locali come le macchine per la lavorazione del legno. La nostra economia, così variegata, possiede un valore altissimo. Il fatto stesso che il settore edile, una fetta importante della nostra economia, sia legato anche al turismo, ci porta a sviluppare rispetto ad altri territori prodotti di qualità maggiore”. E qui veniamo alla sua impresa, la C.C.C. Srl. Immobiliare e Costruzio-
A fianco, Maria Teresa Colombo all’Assemblea di Confindustria di Rimini.
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ni: come vi distinguete sul mercato?
“Abbiamo alle spalle l’esperienza trentennale della società immobiliare di famiglia alla quale abbiamo affiancato un’attività di progettazione di costruzioni piccole ma di alta qualità. Oggi è il mercato turistico la nostra principale salvezza: clienti che cercano casa per trascorrere le vacanze e imprenditori stranieri arrivati in Italia per fare business. Il nostro territorio piace e non a caso la clientela straniera è in crescita”. Ha sempre avuto le idee chiare sul
“Mi sono laureata in architettura per poi specializzarmi in economia e gestione degli appalti con un master all’Università di Bologna. Da lì ho iniziato a lavorare in questa città, al Consorzio Cooperative Costruzioni. Imprenditori non si nasce e quando ti scontri con il mondo del lavoro comprendi quanto sia diverso da quello universitario. Per questo uno degli impegni della nostra associazione è di creare una nuova classe imprenditoriale più consapevole. La formazione è uno dei pilastri da cui partire”.
suo percorso formativo e profes-
Lei è il primo presidente donna del
sionale?
Gruppo Giovani di Confindustria
Rimini. Crede nelle quota rosa, in politica come nei CdA?
“Se oggi ci sono più donne che ricoprono ruoli di prestigio in questi campi, ciò avviene non per le quote rosa in sé e per sé, ma soprattutto perché abbiamo avuto più opportunità nello studio e nella realizzazione delle nostre attitudini”. Infine, in cosa pensa che una donna imprenditrice possa essere più “forte” di un collega uomo?
“Forse nella sensibilità e capacità di intravedere alcuni aspetti nascosti della realtà, alcune opportunità non così palesi nei mercati e nel business”. IN
Chi è Maria Teresa Colombo Maria Teresa Colombo, riccionese, 36 anni, dopo una laurea in Architettura conseguita a Ferrara, si specializza con un master universitario a Bologna in “Processi Gestionali delle opere pubbliche”. Dopo varie esperienze di lavoro, fra le quali l’attività di assistente in Economia Industriale presso il Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna, nel 2006 torna nella sua città per ristrutturare insieme alla sorella Cristina l’azienda di famiglia, oggi C.C.C. s.r.l. Immobiliare e Costruzioni. Entra a far parte del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Rimini nel 2007. Dal 2009 è nel Consiglio Direttivo e delegato regionale e nazionale. Dal 2010 fa parte del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Rimini.
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Recitare | Carlotta Montanari
La ribalta
a stelle e
testo Melania Rinaldini
Strisce
Partita da Riccione con una valigia piena di sogni, Carlotta Montanari è approdata a Los Angeles e oggi lì è un’apprezzata attrice e produttrice. Senza dimenticare la sua città, alla quale ha dedicato un toccante filmato.
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Un’infanzia serena tra il mare e la campagna romagnola, ma anche telecamere e microfoni come giocattoli. Questa è Carlotta Montanari, attrice e produttrice riccionese ormai parte integrante dello star system a stelle e strisce. “Fin da piccola ho sempre avuto la passione del cinema e della tv”, racconta Carlotta, passione che pian piano è diventata la sua professione: “Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte Fellini sono partita alla volta di Roma, dove ho iniziato a lavorare nel mondo della televisione, in Mediaset e in Rai”. Un percorso che prende forma, ma la parte migliore deve ancora venire. “Durante gli anni a Roma ho iniziato a studiare seriamente l’inglese, volevo avere opportunità anche al di fuori dell’Italia”. L’occasione è dietro l’angolo, Carlotta sbarca a Los Angeles, viene scelta dall’Actors Studio e dopo soli due mesi ha la sua prima parte. Semplificando, la sua storia si direbbe una favola: dalla provincia al cinema statunitense... “In realtà non è stato tutto facile, anzi. La recitazione non è il mestiere giusto per chi non è disposto a fare sacrifici. Bisogna studiare molto, lavorare ed esercitarsi. Ho voluto imparare l’accento americano per avere più possibilità di lavorare: negli Stati Uniti, infatti, parlare fluentemente americano è molto importante per essere maggiormente considerati ai casting”. Quali sono i progetti ai quali sta attualmente lavorando?
“Sono davvero tanti, sia come attri-
ce che come produttrice. I film ai quali sto lavorando sono molti, questo è un anno davvero magico per me. Il primo si chiama ‘The perfect weapon’ con Scott Adkins, si tratta di un thriller poliziesco, c’è molta suspence e questo è tipico del regista Fatmir Doga, con il quale collaboro tantissimo. Poi sto lavorando anche a ‘Mission S.O.P.’ con l’attore di ‘Grey’s Anatomy’, Patrick Dempsey. Si tratta di un film natalizio
con un grande messaggio sul tema della famiglia e delle crisi coniugali; in questo film avrò un ruolo molto ‘italiano’, una donna frizzante! A fine agosto, invece, inizio le riprese di ‘Mermaid’s Tale’, una vera e propria favola della quale sarò anche co-produttrice. In quest’occasione avrò l’onore di lavorare con Luke Perry, un’icona del cinema americano e un grande professionista. L’ultimo, ma non ultimo, è il cor-
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A fianco, in alto Carlotta Montanari alla presentazione del corto “Riccione Chi... Ama Hollywood”; sotto, in una scena del film “Being American” con Lorenzo Lamas.
to ‘Sundust’, che girerò con il mio team nel deserto della California. Si tratta di un progetto nato con un’associazione locale per la difesa dei cavalli, animali che amo molto, sarà una storia emozionante”. Un vero e proprio vulcano in attività. Recentemente è tornata nella sua città, Riccione, per presentarle una sorta di dedica, di cosa si tratta?
“Il titolo è ‘Riccione Chi… Ama Hollywood’, un filmato di 6 minuti nato per gioco con Carlo Cancellieri, Paolo Massarente, Gabriele Maestri, Valerio Tullio e Simona Meriggi. Abbiamo ricevuto subito l’appoggio di tutta la comunità e gli sponsor necessari alla realizzazione. Si tratta di un bello spot per Riccione, che speriamo possa diventare internazionale. L’aiuto del
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mio partner lavorativo Fatmir Doga è stato essenziale: abbiamo inserito nella clip le immagini di Los Angeles tratte da ‘Being American’, un film in uscita nel 2015, si tratta di una piccola anteprima esclusiva!”. Mentre parla di Riccione le brillano le perle verdi che ha al posto degli occhi. Mi sembra proprio il momento di farle una domanda sentimentale.
Angeles da quasi 5 anni e mi trovo bene negli Stati Uniti, la prima volta che sono atterrata non ho provato straniamento, anzi. Mi sono trovata subito a mio agio, perché quello è il mio modo di lavorare e di vivere, ero già in linea con quello stile di vita. Sicuramente però il mio cuore appartiene ai luoghi dove sono nata e cresciuta”.
Quali sono i suoi luoghi del cuore in
pretato ma che desidera davvero?
Romagna?
“Sì, ci sto lavorando. Si tratta di un ruolo estremo e sensuale che mi permetterà di uscire dalle righe. È un film provocatorio che penso smuoverà molto il pubblico, soprattutto quello femminile. Si tratta di mettere a nudo anima e corpo delle donne. Una storia molto intensa e sofferta, ma non posso dirvi di più”. IN
“Oltre a Riccione, dove ho parte della mia famiglia, torno spesso a Santarcangelo e a Sant’Ermete, in campagna, dove rivivo i miei ricordi di passeggiate a cavallo e di cose semplici, come mangiare le ciliegie appena colte. Poi una gita a San Marino ci sta sempre. Abito a Los
C’è un ruolo che ancora non ha inter-
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Casagli Foulard d’autore Capolavori sulla seta I ColorI ed I motIvI rIprodottI neI quadrI dI FranCa CasaglI trasFerItI su lussuosI CapI dI moda, prodottI raFFInatI e leggerI pIenI dI grazIa ed estro CreatIvo.
Franca Casagli, riminese doc, è più di una semplice artista: è pittrice e al tempo stesso designer di capi di moda di lusso per la “Casagli Foulard d’autore”. Il suo percorso inizia come autodidatta: nature morte e soggetti floreali sono il suo personalissimo album di soggetti. Col tempo quella che è una semplice passione si fa sempre più preponderante nella sua vita fino ad arrivare al 2009, l’anno della svolta. La vittoria di un concorso di pittura organizzato dal comune della sua città segna un cambiamento di approccio all’arte, e Franca ne ricava la giusta motivazione per dedicarsi più sistematicamente ai suoi amati pennelli. Quelli ricercati da Franca Casagli sono effetti visivi di
Il brand Foulard Casagli vanta grande impatto e dalla forte emotide. Nasce così, da questo forte impulso oggi varie rappresentanze, vità che trascinano in un vortice di e dal supporto del marito Luciano, l’odalla California al Giappone. sentimenti. I colori ricordano il poetico monimo brand “Foulard Casagli”, che giardino della casa di Giverny, nel quale vanta già rappresentanze dalla California Monet amava rifugiarsi per ritrarre le sue adorate ninal Giappone. La filosofia aziendale è chiara quanto semfee, perdersi negli effetti della luce e lasciarsi affasciplice: proporre su supporti preziosi e di estrema raffinanare dai fenomeni atmosferici. Ma nella creativa scena tezza come i foulard di seta o cachemire, le nuances e riminese sono i colori del suo mare ad ispirarla, nonché i soggetti originali provenienti dalle tele create dalla le rutilanti estati della vita rivierasca. Le grandi tele ad appassionata mano di Franca. olio tratteggiate da Franca si armonizzano naturalmenNel 2014 “Casagli Foulard d’autore” partecipa alla te con l’ambiente circostante. fiera di settore White Fashion Show di Milano, permetDalle mura di casa nasce quindi l’idea di espandersi tendo al brand di collocarsi anche all’estero e permetfino alle boutique di moda, dove il pennello incontra il tendo a questo ennesimo esempio di “Made in Italy” tessuto: nel 2013 Franca decide di fare della sua di affacciarsi con disinvoltura sui due lati dell’oceano passione artistica qualcosa di diverso e più granPacifico, avvolgendolo con l’eleganza del suo marchio!
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Maschio!
testo Lucia Lombardi - foto Adolfo Franzò
Il cinema italiano al maschile in mostra a Riccione, dove il fotografo delle star Adolfo Franzò presenta un carrellata di volti del grande schermo, illuminati dalla luce glamour del bianco e nero.
Maschio alfa più Merlo Maschio, il tutto mescolato con un 50% di seduzione e l’illusione è servita. È il mix che il fotografo delle star Adolfo Franzò mette in mostra per illuminare l’estate riccionese. Attori svelati e riflessi dall’obiettivo ci restituiscono la loro natura più vera e intima, suscitando in noi (donne) reazioni molto calde. Il titolo della mostra: “Ciao, Maschio” si ispira al film di Ferreri del 1978 con Depardieu e Mastroianni, una pellicola dalle tematiche sociali molto forti. Quello che “saluti” tu oggi che maschio è?
“L’idea della mostra nasce dal ‘Merlo Maschio’ di Lando Buzzanca. Attraverso gli attori del nostro cinema si offre uno spunto per dare uno sguardo a come la ‘maschiezza’ italiana sia cambiata anche nella società, da quei tempi ad oggi. Diciamo che dal maschio selvatico, istintivo, animalesco e anche un
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po’ grezzo dei tempi di Buzzanca o di Giannini (‘Mimì Metallurgico’, ‘Travolti da un insolito destino’) siamo adesso arrivati ad un essere maschio a tratti più elegante, vanesio, curato, spesso permaloso e talvolta incerto. Il titolo l’ho soltanto preso in prestito dal bellissimo film di Ferreri, ma non è legato alla Mostra. Mi piaceva per l’as-
sonanza col tema ed il cinema...”. Come mai un’esposizione al maschile?
“E perché no?! Un’idea originale in più, per distinguersi con temi ed immagini differenti rispetto ad altre iniziative, con quel pizzico di glamour che non guasta. Credo sia la prima dedicata esclusivamente al cinema italiano al maschile”. Quanti sono i pezzi esposti?
A fianco; i ritratti di Raoul Bova e Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. In apertura, Giancarlo Giannini fotografato da Adolfo Franzò.
“Sono 83 fotografie 50x70 tutte in bianco e nero, tutte verticali; 88 invece sul catalogo (con 5 inediti in più non esposti). Le foto sono in vendita come opere uniche con una quotazione, che parte dai 2.500 euro ciascuna. Per l’acquisto di più opere o della totalità della mostra, la valutazione sarebbe quantificata in proporzione al numero”. Dedichi molto del tuo lavoro al ritratto, quali differenze d’approccio all’obiettivo hai riscontrato tra uomini e donne?
“Solitamente il mio modo di fotografare è istintivo. Ma comunque dipende dalle circostanze ed esigenze dello shooting da realizzare. Mi rinnovo ogni volta, se posso”. C’è tra gli scatti presenti in mostra uno al quale sei più legato o di cui serbi un aneddoto significativo?
“Quasi tutte le foto della mostra hanno una storia. Una per tutte, quella scattata a Giancarlo Giannini: eravamo all’Hotel Timeo di Taormina durante un’edizione del Festival del Cinema. Erano più di
Ritratti di uomini di oggi “Semplicissimo: con gli uomini è tutto molto, ma molto più immediato e rapido… anche se alcuni, pochi, chiedono di rivedersi dopo la post-produzione, che invece con i maschi praticamente non uso”. Come sei diventato fotografo?
“Un po’ per caso: in una calda estate siciliana del 1979, a 18 anni, ho rubato una rivista (‘Fotografare’) perché mi piaceva l’immagine della copertina di una ragazza nuda a cavallo, in controluce verso il tramonto. Poi, sfogliandola, ho cominciato a cercare di capire di cosa trattasse! Ci sono volute alcune settimane, la Voigtlander di mio padre e molti rullini per cominciare a fare i primi scatti più o meno accettabili. Nel 1981 ho venduto le prime foto: Anna Kanakis in bikini sulla spiaggia di Catania a ‘Playboy’. Il resto è quasi tutto noto…”. Dove trai l’ispirazione per creare il set di un servizio?
vent’anni che aspettavo l’occasione, mai concessa, di poterlo fotografare! Senonché, trovata la situazione favorevole sulla terrazza dell’hotel, mi presento e gli chiedo di poter fare questi sospirati ritratti. Lui dubbioso e titubante, fra una sigaretta e l’altra, acconsente e comincia a posare forse annoiato ma spontaneo. La cosa che però mi folgora è che comincia ad usare il quotidiano che stava leggendo a mo’ di riflesso per schiarirsi le ombre sul volto, visto che scattavo in esterni e a luce naturale. Quindi ha praticamente fatto da assistente al suo stesso servizio fotografico! Quando si dice la professionalità e l’esperienza. Ho aspettato vent’anni per fare quelle foto, ma ne è valsa la pena, son semplicemente meravigliose! Grazie Giancarlo”. La mostra “Ciao, maschio - Il Cinema Italiano Ritratto al Maschile” è a Villa Mussolini fino al 31 agosto. IN
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Danzare | Daniela Zaghini
Sulle punte del
Successo
testo Lucia Rughi - foto Anna Agliardi
Talento e determinazione segnano la strada di Daniela Zaghini, partita da Rimini per Milano e approdata al corpo di ballo del Grand Théâtre de Genève. E da qui ai palcoscenici mondiali.
Questa è una storia a lieto fine. Quasi un copione da film. Sullo sfondo, il destino determinato dall’amore per la danza si sovrappone all’avventura acerba di una ragazzina che dalla gaudente provincia conquista i più grandi palcoscenici del mondo. Scorre felice oggi le istantanee più importanti della sua vita, Daniela Zaghini, 23enne riminese il cui nome compare nella selezionatissima lista dei 22 elementi del corpo di ballo del Grand Théâtre de Genève, uno de-
gli ensemble più brillanti della scena europea. Ma andiamo con ordine. A 8 anni inizia a sentire il richiamo della danza. Muove i primi passi al Centro Futura di Rimini, attorno agli 11 anni arriva la svolta. L’insegnante consiglia a Daniela di affiancare alle lezioni di danza moderna lo studio delle basi di classica. “A quell’età ho cominciato a partecipare ai primi concorsi -
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racconta Daniela - e sono arrivate le prime vittorie”. Così nel 2004, appena quindicenne, la decisione di tentare un’audizione al Teatro La Scala di Milano appare naturale. “Entro affrontando un mese di prova, mi sento osservata, esaminata, penso che sia un buon segno, invece dopo 30 giorni il verdetto è come un macigno. ‘Hai le spalle troppo larghe’, mi dicono, e il mondo mi crolla addosso”. Lontana dalla famiglia e dagli affetti, rifiutata, alloggiata in un convento di suore meneghino, Daniela non si perde d’animo e tira fuori una straordinaria grinta. Si convince che un ostacolo non basterà a dissolvere il suo sogno e dimostra come una sconfitta possa diventare un’opportunità. “Continuo a frequentare la scuola a Milano, m’iscrivo al Teatro Carcano per continuare le lezioni di danza e nel frattempo tento un provino con
Maurice Béjart a Losanna”. L’incontro con uno dei grandi
maestri del balletto contemporaneo segna la strada di Daniela. Accolta alla Rudra Béjart School, per lei si apre lo scenario della danza accademica. “Béjart è stato un grande maestro - ricorda Daniela - aveva uno sguardo di ghiaccio ma dava prova di profonda umanità e continuamente ci spronava verso il meglio”. Terminato questo ciclo, entra a 20 anni al Grand Théâtre de Genève. “Siamo 22 ballerini molto uniti, c’è una rivalità fisiologica, i ruoli girano e negli spettacoli c’è una buona alternanza. Quando siamo ‘sotto creazione’ fisicamente è molto faticoso, si lavora a stretto contatto con il coreografo che è l’ideatore dello spettacolo. Ci sono balletti in cui si diventa attori e s’interpreta un’idea, un’ispirazione”. Come nell’ultimo, “Glory” di Andonis Foniadakis su musiche di Friedrich Händel, portato in tournée in Europa, Stati Uniti, Sud Africa, quest’estate anche nel programma del Ravenna Festival. “Conoscere un coreografo è sempre un’esperienza artistica di arricchimento - riflette Daniela - capita anche di confrontarsi con creatività giovani, come quando abbiamo lavorato con Benjamin Millepied (ballerino francese marito dell’attrice Natalie Portman, che da settembre sarà il direttore dell’Opera di Parigi ndr), un personaggio molto aperto. Ci siamo molto divertiti, nonostante la fatica”. IN
Organizzare | Santarcangelo dei Teatri
Un triennio per
Tre
testo Lucia Lombardi - foto Ilaria Scarpa
Con l’edizione 2014 di Santarcangelo dei Teatri si chiude la conduzione del festival curata dal presidente Roberto Naccari e da Silvia Bottiroli e Rodolfo Sacchettini per la direzione artistica. A loro la parola.
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Santarcangelo dei Teatri 12 •13 •14 si è appena concluso e con lui un triennio di conduzione dalla forte caratterizzazione, che ha ricollocato il Festival nella schiera delle kermesse artistiche d’avanguardia di più forte impatto e di più forte ricezione della mistura linguistica dell’oggi. La direzione artistica è stata nelle mani di Silvia Bottiroli e Rodolfo Sacchettini: “Sono stati tre anni molto intensi - affermano - e non privi di difficoltà. Proprio per questo crediamo che il nostro bilancio personale sia molto positivo. Il festival ha assunto un carattere sempre più internazionale e allo stesso tempo ha creato maggiori relazioni con la città di Santarcangelo
e il suo territorio. In un momento di grande crisi per tutti crediamo che questo festival sia riuscito, in questi tre anni, a guardare avanti e a dire delle cose importanti”. Come si conclude questa edizione?
“In crescita, con slancio. Si chiude guardando avanti, ‘aprendosi’ ancora di più”. Che eredità lasciate al festival?
“È riuscito a riacquisire un ruolo importante nel panorama dei festival europei, riconosciuto oggi come momento importante di riflessione e scoperta della scena contemporanea. È ancora luogo di inizi, di nascite, di crescite, di incroci. L’eredità? Un luogo vivo e vitale. Ci sono anche alcune questioni di metodo
importante, a partire dal fatto che per lavorare bene ci vuole tempo”. Cosa vi caratterizza?
“Lavorare accanto agli artisti stimolando percorsi non scontati; guardare fuori, all’estero e scoprire artisti internazionali; lavorare con le attività di Anno Solare; essere esigenti e rischiare nei progetti artistici; ricercare un teatro che continui a porre domande e confrontarsi con l’oggi; creare per dieci giorni un piccolo mondo”. In questo importante momento di passaggio incontriamo un’altra figura cardine: Roberto Naccari, presidente del Festival, al quale chiediamo di delinearci il percorso di questo triennio: “Quando tre anni fa ci siamo assunti la responsabilità di guidare il Festival di Santarcangelo i pilastri su cui abbiamo delineato la nostra strategia erano l’annualità, il radicamento sul territorio, l’ampliamento progettuale e il rafforzamento della dimensione internazionale del Festival. Anno solare, la restituzione della piazza al teatro, le attività formative nelle scuole e il progetto P. S. per la sostenibilità ambientale della manifestazione sono state le risposte che abbiamo messo in campo. Con questa terza edizione - conclude - abbiamo affrontato il nodo della dimensione internazionale, con un cartellone di spettacoli di cui almeno un terzo realizzati da compagnie estere e con un festival sostenuto economicamente con la partecipazione a due progetti europei, ‘Create to connect’ e ‘SharedSpace’”.
Quale sarà il futuro della manifestazione?
“Il paradosso che stiamo vivendo è che mentre il Festival attraversa un periodo di salute interna notevole, godendo degli sforzi di questi intensi anni di lavoro, il suo futuro
mai incerta la programmazione di un’attività futura”. Lei rimarrà in carica?
“Conserverò il mio ruolo di presidente fino al termine di questo festival poi, alla prima assemblea dei soci, rimetterò il mio manda-
Un teatro che sa porre domande appare drammaticamente fosco a causa di una serie di contingenze esterne, come la soppressione delle province, minacce di tagli alle entrate delle Camere di Commercio, la riduzione dei contributi dei Comuni e una perdurante crisi economica, che rendono quanto
to nelle loro mani. Anche se il mio mandato scadrebbe tra un paio di anni, il Festival ha bisogno di piena legittimità da parte degli enti soci. Se ci sono le condizioni e se i soci intendono rinominarmi io rimango disponibile per portare a compimento il percorso”. IN
Da sinistra, Rodolfo Sacchettini, Roberto Naccari e Silvia Bottiroli.
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Per il sorriso di un bambino serata solidale Promossa dal GruPPo sGr Oltre 450 persone hanno partecipato alla cena di beneficenza organizzata da Micaela Dionigi e Donatella Turci nel Giardino del Centro Congressi SGR SGR Solidale chiama e la città risponde! La cena di beneficenza organizzata da micaela dionigi e donatella turci per raccogliere fondi da devolvere a progetti di solidarietà sociale ha avuto in questa sua decima edizione un grande successo. Sono state circa 450 le persone che hanno partecipato alla serata svoltasi venerdì 18 luglio presso il Giardino del Centro Congressi SGR e tra i presenti anche il vice sindaco di Rimini Gloria Lisi e l’assessore Jamil Sadegholvaad, oltre a Stefano Giannini, sindaco di Misano Adriatico. Ad allietare i convenuti oltre al buon cibo frutto della sapienza culinaria degli chef del Quartopiano Suite Restaurant e l’emozionate spettacolo pirotecnico
offerto da Scarpato, l’applaudita performance di Paolo Cevoli, testimonial della campagna pubblicitaria del Gruppo SGR 2013-2014. Le due organizzatrici e promotrici, Micaela Dionigi e Donatella Turci, hanno saputo costruire una serata dal giusto equilibrio dosando con estrema capacità tutti gli ingredienti e alternando momenti di riflessione ad attimi di assoluta spensieratezza. Il ricavato di “Per il sorriso di un bambino” edizione 2014, sarà devoluto in parti uguali a tre progetti umanitari: una missione in Tanzania, una in Bangladesh e a “Crescere Insieme”, associazione della Provincia di Rimini che riunisce i familiari di persone affette da Sindrome di Down. ph. Gabriele Scarpato
Suonare | Fabio Mina
Il flauto
Magico
testo Alessandra Leardini - foto Roberto Masotti
Da “Percuotere la mente” ai concerti con Vinicio Capossela. Tanti i successi per il flautista e compositore riminese Fabio Mina, ora impegnato ad inseguire i suoni del mare.
Da “Percuotere la mente” ai concerti con Vinicio Capossela. Per Fabio Mina, flautista e compositore riminese, quest’estate sarà difficile da dimenticare. Ne sono soffiate di note da quel primo flauto provato a 11 anni sull’onda di una melodia scoperta in un brano di Peter Gabriel. Era il suono, quasi impercettibile, di un flauto turco, il ney, tra i più antichi strumenti al mondo. Una vera folgorazione per il giovane Mina che decide così di studiare per sette anni il flauto traverso al Conservatorio di Pesaro. Parallelamente agli studi accademici, affianca l’approfondimento delle tecniche di improvvisazione e del jazz di confine tra i ritmi standard e le musiche etniche. Studia le melodie e i flauti dell’India, del Giappone, del Medio Oriente. Queste stesse atmosfere, però, vuole viverle da vicino, così anche i suoi viaggi s’ispirano alla ricerca dei flauti più preziosi. “Il ney, che tanto mi ha condizionato,
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resta uno degli strumenti che amo di più”, racconta, pur ammettendo di suonarlo poco nei suoi concerti. “Estrapolarlo dal suo contesto vorrebbe dire snaturarlo”. Fabio è stato anche in India, in Slovacchia, “dove i flauti in legno di betulla sono un patrimonio dell’umanità”, e ora sogna di partire con la moglie Laura per la Thailandia per conoscere un altro flauto “magico”, il khaen. Nel frattempo si esibisce solo o con altri artisti, ha affiancato Vinicio Capossela in un progetto legato al Carnevale degli animali del compositore Camille Saint-Saën tra Ravenna, Verona e Grottaglie. E dal 2007 collabora con Markus Stockhausen, trombettista e compositore tedesco, suo maestro dagli anni vissuti a Berlino. Con lui ha partecipato a molti festival in Italia e Germania e ha suonato l’11 luglio scorso a “Percuotere la Mente”, insieme al percussionista Marco Zanotti e al bassista Daniele Camarda. Qui Fabio Mina
ha anche presentato il suo ultimo lavoro, “The Shore”, un mix di improvvisazione, musiche extraeuropee, elettronica e field recording (registrazione di suoni ambientali). Il mare, in particolare, è al centro dei suoi prossimi obiettivi. “Sound
collective” è il progetto sui suoni della natura per cui ha vinto il bando regionale GAER con il fratello Luca Mina e Emiliano Battistini. Il trio si è esibito al porto di Rimini. “Grazie a dei microfoni in tempo reale, per noi è stato come suonare con le onde”. Ma perché il mare? “È un bene da difendere dal punto di vista ecologico-ambientale, ma anche una causa sociale: dal mare arrivano i migranti, i popoli si sono sempre spostati così, portando con sé anche i loro strumenti”. Con il mare anche la musica diventa multiculturalità, modello di una società dove “nessuna voce prevale, ma c’è bisogno di ogni singolo suono per avere una perfetta sintonia”. IN
Inventare | Giovannino Pasini
Giocattoli senza
Tempo
testo Marianna Giannoni - foto Riccardo Gallini
Nel suo laboratorio di Coriano sono nati i primi giochi elettromeccanici in vetroresina. Qui Giovannino Pasini ancora costruisce e restaura clown e quei cavallucci su cui, da generazioni, cavalcano i bimbi in riviera e nel mondo.
brevettato e costruito per primo i
anni come apprendista da un artigiano che lavorava la vetroresina”, racconta Pasini. “Poi crescendo, nel 1979, mi sono messo in proprio in questo stesso settore realizzando scenografie, arredamento per locali e giochi”. Nel corso degli anni
giochi elettromeccanici a grandezza
ha esportato i suoi manufatti in tut-
naturale nel suo laboratorio di Co-
ta Europa e perfino in Brasile.
riano, a pochi chilometri da Rimi-
Migliaia, forse milioni, di bambini si sono divertiti grazie ai suoi giochi che riproducono animali ma non solo. Pasini ha ideato anche clown a grandezza naturale che distribuiscono palloncini e tante altre attrazioni amate dai bambini e dai loro genitori. Tra l’altro molti giochi tutt’ora presenti sono proprio gli stessi degli anni ’80. Giovannino Pasini, infatti, regala una nuova vita anche a giochi costruiti 30 o 40 anni fa. Ci sono cose
Da oltre 30 anni i suoi giochi fanno divertire e sognare i bambini di tutta Europa. Giovannino Pasini è un artigiano riminese che ha rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento per l’infanzia. Ha inventato,
ni. I cavalli, i cammelli, gli elefanti e tutti gli altri animali in vetroresina che vediamo nelle sale giochi per bambini e nei parchi sono frutto del suo ingegno e creatività. Giovannino Pasini ha 57 anni ed è il classico “self made man”, un uomo che grazie al duro lavoro, l’umiltà, l’impegno, la determinazione e l’ingegno ha creato una realtà artigianale d’eccellenza. “Ho cominciato a lavorare a 14
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senza tempo, che non passano mai di moda. Ci sono sapori, colori, suo-
ni, suggestioni che si tramandano da generazioni e solo la memoria storica è in grado di preservarle. “Mi capita spesso di attualizzare dei giochi anche molto vecchi. Forse sono uno dei pochi in Italia in grado di farlo, perché lavoro in questo settore da tanto. Non si tratta solo di ristrutturarli o ammodernarli ma di aggiornarli tecnicamente ed elettronicamente, adeguandoli alle normative attuali in materiale di sicurezza, che è la priorità. I giochi devono essere belli, colorati, divertenti, ma soprattutto sicuri”. E così la mente vola agli anni dell’infanzia. Quel cavalluccio su cui giocano i bambini di oggi forse è lo stesso, da intere generazioni. IN
IN Magazine | Special ADV
DANNI ENDOFAMILIARI
Quando l’illecito è di casa Un fenomeno In crescIta come QUello deI dannI sUbItI all’Interno delle mUra domestIche e le rIsposte fornIte dal mondo del dIrItto.
La famiglia è per tutti il luogo degli affetti, della La giurisprudenza fissa norme sione, infatti, l’uomo, la cui paternità era già stata tranquillità e della sicurezza, o almeno dovrebbe per il risarcimento di violazione accertata giudizialmente, non solo ha arrecato un esserlo... Uso il condizionale proprio perché quoti- dei diritti coniugali e genitoriali. danno esistenziale al figlio con cui più e più volte dianamente mi trovo ad affrontare e ad assistere ha rimarcato di non volerci avere nulla a che fare, realtà che testimoniano l’opposto; anzi è proprio tra le mura domema gli ha altresì causato un pregiudizio economico, proprio perché stiche che in molte tristi occasioni si annida l’illecito. non ha mai contribuito al suo mantenimento”. Solo recentemente il mondo del diritto è intervenuto nel grande Quali possono essere allora le nuove frontiere di questo tema dei danni endofamiliari, un fenomeno di enorme dimensiotipo di illecito? ne che, caso dopo caso, si ingrandisce in ragione del fatto che è “Anno dopo anno si fanno straordinari passi avanti e vi saranno difficile far emergere quel che avviene quando si chiude l’uscio. sempre nuovi approdi, poiché da un lato vi è maggiore consapevoLa giurisprudenza, grazie ad una prima apertura a metà degli anni lezza dei propri diritti sia da parte dei figli che da parte dei coniugi ’90, è riuscita a porre la questione sotto la tutela del rimedio gevittime di azioni dannose, e dall’altro ci si muove in un ambito nerale fornito dall’articolo 2043 del Codice Civile, che obbliga al molto empirico e dominato da sentimenti contrastanti e devastanrisarcimento chiunque cagioni un danno ingiusto tramite un comti, ove la rosa di situazioni possibili è in costante aumento. Basti portamento doloso o colposo. pensare al mancato esercizio del diritto-dovere di visita dei figli Quali sono stati i punti di partenza di questo nuova sfera minori da parte di uno degli ex coniugi, e al conseguente senso di protettiva? abbandono da parte del bambino, che nel lungo periodo potrebbe “Il fondamentale punto di partenza si è registrato allorché la Susubire un danno nella propria sfera emotiva e relazionale”. prema Corte ha ammesso che potessero avere natura di fatto illecito (e quindi degno di risarcimento) tanto la violazione dei diritti coniugali quanto la violazione di quelli genitoriali. Così facendo ha aperto il vaso di Pandora portando alla ribalta numerosi contesti familiari ove il mancato rispetto da parte di un coniuge degli obblighi nascenti dal matrimonio aveva creato un reale e tangibile danno all’altro. Esempio di scuola è sicuramente la lesione dell’onore e della dignità personale che subisce un coniuge quando l’altro viene meno all’obbligo di fedeltà e - come spesso accade - la nuova relazione è sulla bocca di tutti”. Invece, nel caso del rapporto con i figli, quali danni si possono venire a creare nei loro confronti? “Questa voce di danno è in continua espansione ed è difficile da tipizzare. Tuttavia in diverse occasioni è stato riconosciuto dannoso proprio per la prole il comportamento di un padre o di una madre che ostacola - in modo più o meno diretto - gli incontri tra i figli e l’altro genitore. Oppure altre Corti di merito hanno riconosciuto un danno all’identità del figlio qualora il genitore per lunghi periodi abbia dimostrato totale disinteresse verso di lui. Infine anche lo stesso rifiuto del padre di riconoscere il figlio è stato ritenuto Nella foto, Dott. Giordano Fabbri Varliero e Avvocato Lucia Varliero dannoso, e pertanto da condannare in via risarcitoria; in tale occa-
Gustare | Alceo e Summertrade
Quando la qualità va a
Nozze
testo Sabrina Marin - foto Photo Love
Un’unione di successo quella tra Alceo e Summertrade, ristorante stellato il primo e società leader nel banqueting e catering di eccellenza la seconda. Insieme per trasformare eventi e cerimonie in momenti unici. Alceo e Summertrade hanno rinnovato i “voti” per un’unione che, negli ultimi anni, ha garantito ad entrambi numerosi successi. Questa volta il matrimonio è tutto per loro: la creatività e la fantasia di Alceo sposa la professionalità e qualità di Summertrade. Da oltre 30 anni sulla cresta dell’onda, Alceo Rapa è ristoratore rinomato e stellato; l’azienda riminese Summertrade è invece dal 1979 leader nel banqueting e catering di eccellenza. Insieme hanno dato vita ad una partnership che li ha portati a servire aziende di prestigio fra le quali Scavolini, Dond Up e Banca Mediolanum. Come ama dire Alceo, “il menu sono io”. Alceo si reca tutte le mattine prima dell’alba all’asta del pesce e si aggiudica solo il prodotto migliore. Alceo non parte con la lista della spesa, ma si lascia guidare dal suo occhio esperto. E poi c’è il servizio, e Alceo è un virtuoso in questo: “L’importante è creare la giusta atmosfera, dove contano i tempi di attesa e l’identificazione del cameriere col cliente”. Al fianco di Alceo c’è Summertrade. Nata nel 1979 da un’idea, per quegli anni lungimirante, avuta da gruppo di giovani direttori d’albergo, barman, chef di cucina e maître, è oggi ancora di più un riferimento
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nel settore della banchettistica e della ristorazione organizzata. “Per essere degli ottimi caterer bisogna essere strutturati, con personale professionale, equipaggiamento logistico, organizzazione amministrativa e commerciale. In poche parole il catering si può delegare, il banqueting invece richiede il diretto controllo della proprietà”: è quanto sostengono i tre soci fondatori rimasti, Gino Angelini, chef patron di alcuni ristoranti di Los Angeles, Aureliano Bonini, fondatore di Trademark Italia, prima società di consulenza turistica in Italia e Francesco Tosi, gestore di diversi ristoranti di successo.
Con un fatturato annuo di circa 9 milioni euro e una forza lavoro di 160 persone, oggi Summertrade annovera tra i suoi clienti Audi, BMW, Coca Cola, Banca Mediolanum, IBM, Maserati, Mediaset, Poltrona Frau, RAI, RAS Assicurazioni, TIM, Volkswagen e Whirlpool. La cucina, che conta una brigata stabile di 15 persone, è affidata all’executive chef Cristian Pratelli, talentuoso cuoco cresciuto alla scuola di Gino Angelini. E da qui un altro presupposto per il futuro: Alceo e Summertrade insieme per consentire ai loro ospiti di trasformare eventi, cerimonie e ricevimenti in momenti unici. IN
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1784… 2014 La storia di Scarpato Pirotecnica inizia in Italia sul finire del Settecento. Nei favolosi giardini della Reggia di Caserta la Corte Reale faceva allestire meravigliosi ed elaborati spettacoli pirotecnici composti da “ruote di fuoco scintillante”, “Vulcani luminosi”, “getti di stelle d’oro”. Nel gruppo di quegli artigiani del fuoco, un antenato della famiglia Scarpato aveva iniziato l’arte magica dei fuochi d’artificio, dal 1784 ad oggi 2014, una grande storia di “fuochi di gioia” che festeggia oggi i suoi 230 anni in questa nobile Arte. La famiglia Scarpato continuò la sua Magìa del Fuoco nelle generazioni successive a Napoli fino ad arrivare nel dopoguerra a stabilirsi a Rimini. Sempre proponendo la propria tradizione, affinando uno stile di preparazione e di allestimento dei fuochi artificiali, con arte e maestria ma anche con infinito senso di sicurezza e con esclusive ed originali composizioni chimiche elaborate da una propria alchimia che ancora oggi contraddistinguono le “creazioni” della Scarpato Pirotecnica. Oltre agli spettacoli la maggiorparte della produzione è da decenni destinata al mercato estero, a quelle ditte che realizzano i loro show pirotecnici e piromusicali con i prodotti “Scarpato”. Oggi tutta la gamma ha ottenuto le Certificazione CE che garantiscono la massima affidabilità e sicurezza degli artifici “made by Scarpato” secondo rigorosissimi standard qualitativi ottenuti da test dettati dalla Direttiva Europea. EmOziOnE, SPETTACOlO, fASCinO dEl fuOCO, ChE ROmPE il buiO, REndE AllEgRA lA nOTTE COn millE COlORi Ed EffETTi ChE divERTOnO TuTTi, COn il nASO All’inSù E gli OCChi PiEni di STuPORE: quESTA è lA mAgìA dEl fuOCO!
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Creare | Cambia-Menti
L’arte di
mettersi in
Rete
testo Andrea Manusia - foto Terri Romolo
Primo compleanno per Cambia-Menti, dinamica realtà frutto di una partnership innovativa nata con un obiettivo chiaro: riqualificare, diffondere e sviluppare la cultura riminese.
Un progetto per riqualificare la cultura riminese, diffondere e sviluppare nuovi modi di pensare creando dinamismo e proponendo una nuova forma di cittadinanza, mettendo a sistema un network artistico-culturale. Con questi presupposti nasce l’associazione culturale Cambia-Menti e compie un anno di vita il suo “GATE - Un passaggio per la cultura” (in via Tonini 24/A, di fronte al Museo di Rimini), frutto di una partnership innovativa con la famiglia Poggiali, proprietaria dello spazio, che lo ha reso disponibile - temporaneamente e gratuitamente - per la realizzazione di eventi culturali. “Nel corso di un solo anno di vita - racconta la presidente di Cambia-Menti, Sonia Mariotti - il GATE ha ospitato mostre fotografiche (Per-Corsi/L’Egitto di Simone Maria Fiorani; ‘Ti amo da vivere’ di Christian Zanzani in colla-
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borazione con Rompi il Silenzio; ‘Per-Corsi/L’India’ di Francesco Busignani e Francesco Mascella; ‘Anitya: il sentiero di carta’ di Daniele Canonici, ‘Per-Corsi/Il Marocco’ di FF Fabio Franchini); mostre d’arte (Roberto Steve Gobesso, Francesco Pasculli, Francesco Ferranti, Viviana Manganaro); temporary store (NdA Edizioni e Insieme Fuori dal Fango, Rimini Swap Party); eventi teatrali (Teatro dei Cinquequattrini, Rione Montecavallo, Slash, Compagnia Teatrale Frelli), radiofonici (Rimini Net Radio) e fotografici (T-Club); casting cinematografici (Meclimone), presentazioni di libri, conferenze e concerti live”. Un numero considerevole di iniziative realizzate grazie alla apporto di Emanuela Giannini, cofondatrice dello spazio GATE, e di Alexia Bianchi e Valentina Porrazzo, collaboratrici di Cambia-Menti. “Un ri-
sultato molto importante è stata la collaborazione con la Biennale del Disegno - continua Sonia -, in occasione della quale abbiamo ospitato ben tre mostre: ‘Eppur si muove’ della disegnatrice Mabel Morri, ‘Mazel Tov - Un augurio per chi resta’ dell’artista Emanuela Cicoria e ‘Cartavita’ di Augusto Gennari, a cura di Annamaria Bernucci e Andrea Bianchi. Quello che abbiamo saputo creare è un vero e proprio network artistico-culturale realizzando il principale obiettivo di CambiaMenti: non solo produrre cultura, ma organizzarla, mettere a sistema realtà culturali diventandone una sorta di catalizzatore. Un obiettivo che l’associazione persegue sin dalla propria fondazione con il progetto, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, della piattaforma culturale C.A.M.B.I.A.”. www.cambia-menti.com IN