Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00
Rimini
Roberto
Scaini
Missione vite umane
Il faro La luce di Rimini Elvio Bernardi La felicità ad alta quota Augeo Art Space e Wellness Mente e corpo!
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Anno XIV - N. 5 - NOVEMBRE - DICEMBRE 2014
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Sommario
22 8 Annotare Brevi IN 22 Essere Roberto Scaini 28 Visitare Il faro 34 Cucinare Re Panettone 38 Volare Elvio Bernardi 42 Accrescere Augeo Art Space e Wellness 46 Filmare Lumaca Film 48 Partecipare Borgo Natale 50 Gareggiare Alessandro Del Bianco
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| EDITORIALE di Andrea Masotti |
52 Sorseggiare Charles Flamminio 54 Festeggiare Christmas Village 56 Tradurre Emanuelle Caillat 58 Innovare ITWorking 60 Inscenare Stagione Teatrale sammarinese 63 Raccontare Misteri di Rimini 64 Esportare Giovagnoli Collezioni 66 Ideare Michele Focchi
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Per quest’anno abbiamo pensato a un numero natalizio diverso, con una copertina che vada oltre i classici cliché e ci parli di un uomo che, davvero, spende la sua vita per gli altri. Stiamo parlando di Roberto Scaini, medico impegnato in Africa con Medici senza frontiere nella lotta contro l’ebola. E poi torniamo in città, guardando Rimini dalla lanterna del faro oppure ancora dall’alto affacciandoci sul paesaggio con Elvio Bernardi, mentre vola appeso al suo parapendio insieme ai suoi falchi. Ma Natale va festeggiato, anche gustando un classico panettone, oppure cogliendo un momento di relax e benessere nei nuovi spazi
eclettici e di esclusivo design di Augeo. Raccontiamo poi i progetti di Lumaca Film di Pennabilli, l’esperienza televisiva del giovane motociclista Alessandro Del Bianco, quella di traduttrice di Emanuelle Caillat e lo spirito innnovativo di ITWorking. Gli appuntamenti per le feste non mancano con il Borgo Natale di Borgo San Giuliano e il Christmas Village di Riccione, ma anche con il teatro per stagione sammarinese e con la lettura dei segreti riminesi. Concludiamo con due storie di intraprendenza e genio italiano: il nuovo showroom Giovagnoli a Miami e le geniali invenzioni dell’ingegnere Michele Focchi. Buona lettura!
Stampa: Montefeltro di Celli F. - Rimini
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Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.
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Riccardo Gallini Chiuso per la stampa il 22/11/2014
Ufficio commerciale: Gianluca Braga, Irena Coso Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso
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Errata corrige Nel numero 3/2014 di Rimini IN Magazine nell’intervista a Maria Teresa Colombo (pp. 40-42) si affermava che Maria Teresa Colombo era la prima presidente donna del Gruppo Giovani Imprenditori di Rimini. L’informazione non era corretta in quanto alla guida del Gruppo in passato ci sono state anche Alessia Valducci e Linda Gemmani. La redazione si scusa dell’errore con tutti gli interessati.
Tre buoni motivi per visitare la Profumeria
Biotti
Ph. Riccardo Gallini
L’estate invernale di Nanni Sald Miami - Nanni Sald di Viserba azienda che produce e commercializza lettini prendisole, sdrai e sedie regista per stabilimenti balneari, piscine e parchi – si trasferisce ogni inverno nella sua base a Miami, in Florida, dove è sempre estate. Qui è stata aperta una filiale, NanniUSA, che importa negli Stati Uniti tutta l’attrezzeria da spiaggia, rigorosamente Made in Rimini. Anche a Miami, molti stabilimenti balneari iniziano a recepire il Rimini Style: un’occasione in più per valorizzare il Made in Italy, che non è solo cucina e arte.
Rimini - Materie prime e accostamenti innovativi, ispirazioni sublimi e flaconi che sembrano sculture: le arti olfattive sono di casa alla Profumeria Biotti, in Piazza Tre Martiri a Rimini. Una ricerca accurata tra le essenze più esclusive ha consentito di ospitare tre nuovi brand in vetrina. XerJoff Casamorati è ispirato alla maison bolognese fonda-
ta nel 1888, di cui mantiene immutate classe ed eleganza originali. Isabey Paris, storico nome della profumeria francese, propone essenze rare e decò che richiamano il fascino di una sensualità intensa e raffinata. The Collector, infine, si ispira alle arti decorative: fissatori naturali di altissima qualità e fragranze firmate da grandi nasi.
Oltre 700 birre nella Cantina Natale in compagnia di San Patrignano Rimini - Piccole, medie, grandi, di tutti i prezzi ed ecofriendly: con le Christmas Box, San Patrignano si fa interprete delle festività proponendo le eccellenze enogastronomiche della propria filiera agricola, oltre ad una selezione dei migliori prodotti italiani. Disponibili anche i manufatti di artigianato d’arte provenienti dai laboratori della Comunità come plaid e scialli e oggetti di piccola pelletteria. Immancabile il panettone impastato con lievito madre e canditi naturali, anche su ordinazione, così come le stelle di Natale coltivate nel vivaio della Comunità. (L.R.)
8 | IN Magazine
Riccione - Nella galleria del Palazzo dei Congressi, in Viale Virgilio 17, apre al pubblico Cantina della Birra, il nuovo punto di riferimento per gli amanti della più antica e diffusa bevanda prodotta dall’uomo. Fino a ieri giovane portale di vendita della birra (nato nel 2012 da una idea di Roberto Bagli di Target2000 e Luca Eusebi), www.cantinadellabirra.it diventa oggi un luogo concreto dove gustare e acquistare più di 700 etichette da tutto il mondo tra cui, in prima fila, la Birra Amarcord, ormai storica birra riminese di cui Target2000 è coti-
della Birra
tolare. Cantina della Birra è anche rivenditore per esercizi commerciali, a cui offre assistenza quotidiana e un numero verde che garantisce supporto tecnico e consulenza continua.
Annotare | Brevi IN
QP Lunch Rimini - Via Chiabrera, 34/c aperto dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 14.00. Tel: 0541 393238 www.qplunch.com
Il rock che fa Bene Rimini - Alla fine di ottobre, presso il Nomi Bar di Rimini, i Presidenti dei Club 41 Rimini, Ladie’s Circle Rimini e Round Table 12 Rimini - organizzatori del “Concerto Rock per beneficenza a favore dell’Associazione ESPLORA Rimini” svoltosi il 4 ottobre 2014 al Rockisland - hanno consegnato il ricavato al Presidente dell’Associazione Fiorenzo Fantini. Alla presenza degli artisti della serata Massimo Biagetti della “The Prisma Band”, Daniele Pozzi “DJ
Lele”, lo show man Sergio Casabianca e di quanti altri hanno collaborato per la riuscita della serata, tra cui Nico Olivieri, Elena Santarini, Franco Altieri, Aldo Merli, Bonfiglio Mariotti e Paolo Ciabatta, è stato donato in beneficenza un assegno di seimila euro. (Nella foto da sinistra Fabio Ferrari Presidente Round Table, Fiorenzo Fantini Presidente Ass.ne ESPLORA Rimini, Claudio Onofri Presidente Club 41, Simona Menghi Sartorio Presidente Ladies Circle)
Nasce Confindustria Romagna Romagna - Un traguardo importantissimo raggiunto in pochi mesi, concreta applicazione della riforma del sistema confindustriale e tra i primi esempi di integrazione tra realtà associative vicine: le assemblee generali di Unindustria Forlì-Cesena, Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini, per la prima volta riunite insieme, hanno sancito il 28 ottobre scorso la nascita di Confindustria Romagna dall’1 gennaio 2015. È il primo passo di un percorso che nelle intenzioni porterà, nell’arco temporale di un biennio, all’integrazione delle strutture esistenti in un’unica realtà associativa, con articolazioni locali. Il percorso, già deliberato dai rispettivi Consigli Direttivi, ha l’obiettivo, da un lato, di migliorare la relazione con gli associati e la capacità di rappresentanza dei loro interessi, e dall’altro di contenere dei costi organizzativi. Confindustria Romagna rappresenterà circa 1500 aziende per quasi 70.800 dipendenti.
10 | IN Magazine
Luisa Boutique premiata a Londra Rimini - Un premio prestigioso quello ricevuto a Londra da Luisa Severi (nella foto), fondatrice di Luisa Boutique, che ha festeggiato quest’anno i 47 anni di attività. Il Platinum Award “The Best in the World” le è stato consegnato in occasione della serata di gala che riunisce le boutique aderenti a Farfetch.com, piattaforma di shopping online che seleziona i migliori negozi indipendenti del mondo. Per il figlio Giovanni Venturini - braccio destro di Luisa Severi e consigliere della Camera Italiana Buyer Moda - il premio attribuito da Farfetch “è un riconoscimento significativo visto che abbiamo debuttato nell’e-commerce
solo nel giugno del 2013. Inoltre, da riminesi, ci riempie di orgoglio vedere la nostra città affiancata a piazze blasonate come Parigi, Londra e New York.”
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Defibrillatore nuovo per la Croce Rossa di Riccione
Summertrade entra in Serie
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Riccione - Un defibrillatore esterno è stato donato al Comitato locale della CRI di Riccione dal dottor Luigi Rusconi, past president dell’associazione “Amici del cuore” che nel settembre 2012 ha cessato l’attività. L’apparecchio è costato un totale di 952,66 euro di cui 500 euro sono stati coperti dalla cessazione delle attività dell’associazione e il restante da una donazione del cardiologo, che ha utilizzato a tal scopo la somma raccolta in occasione di mostre fotografiche personali. (M.G.)
Chef (non) per caso Riccione - Giorgio Rattini, 27 anni, riccionese, ha in tasca il diploma di Geometra ma ha maturato una grande passione per la cucina, che è stata la sua scelta di vita. Dopo aver frequentato il corso di cucina all’Istituto Alberghiero Savioli, il suo impegno e la sua passione sono stati premiati con l’ammissione all’AIMA, scuola internazionale di cucina italiana ospitata all’interno del Palazzo ducale di Codorno in provincia di Parma, diretta dal grande maestro della cucina italiana Gualtiero Marchesi. Qui, oltre al diploma, Giorgio Rattini ha ricevuto un ulteriore riconoscimento per la migliore tesi di fine corso dal titolo: “Appunti di viaggio: il rito e il gesto della cucina italiana”. (M.G.)
12 | IN Magazine
Rimini - Non è una prerogativa solo delle “grandi” squadre quella di offrire un servizio di catering di eccellenza all’interno del proprio stadio. Dal 2010 infatti anche il Cesena Calcio si affida ad un’azienda leader del settore come Summertrade per curare il proprio servizio di ristorazione nei prestigiosi Sky Box, nell’Area Hospitality e nella Sala Stampa dello Stadio. La professionalità di Summertrade è garanzia di qualità, ad ogni partita propone infatti non solo differenti menù
utilizzando i migliori prodotti locali, ma arricchisce l’offerta tematizzando alcune ricette in base alla provenienza della squadra ospite. È dunque possibile gustare “piatti veri”, frutto del lavoro di 15 persone tra cuochi e camerieri che servono oltre 1.000 coperti a partita. In accordo poi con il medico nutrizionista del Cesena Calcio, Summertrade cura la “dieta dopo partita” dei calciatori servendo direttamente negli spogliatoi alcuni piatti opportunamente studiati. (S.M.)
Il Brunch della Domenica Rimini - È la nuova moda della domenica, incontrarsi a pranzo per il brunch. Tre luoghi sostengono que-
sto nuovo modo di savoir-vivre: mix di gusti dolci e salati, un’evoluzione all’americana tra il pranzo della domenica e una supercolazione internazionale. I tre luoghi molto cari ai riminesi sono: La Saraghina (nella foto), Le Milton Beach e l’Embassy. Ha cominciato per prima l’anno scorso La Saraghina, è seguito il ristorante sul mare Le Milton Becah che ha aggiunto super dj e spettacoli dalle ore 16,30 in poi, dandogli il titolo “Don’t tell anybody”. Ultimo ad abbracciare questo nuovo appuntamento è L’Embassy che ogni domenica crea un appuntamento di dodici ore consecutive dalle 12 alle 24. Brunch, the, appuntamenti musicali, aperitivo con la possibilità di guardare mostre d’arte. (D.N.)
Sapori riminesi all’ Expo
2015
Milano - “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è il tema dell’Expo 2015. All’interno di questa cornice internazionale dedicata al food in tutte le sue sfaccettature si cala la candidatura del ristorante Quartopiano, nella persona del suo chef Silver Succi, a rappresentare l’eccellenza della tradizione emiliano-romagnola, voluta da Oscar Farinetti per il suo padiglione “Italy is Eataly”. Si tratta di un padiglione di 8mila mq, allestito dentro il villaggio EXPO, suddiviso in 20 ristoranti, uno per ogni Regione d’Italia per un totale di 120 ristoratori. Il turno di Silver Succi sarà agosto: un mese importante che vedrà un fittissimo numero di ospiti gustare i “classici” della nostra tradizione. A conclusione dei lavori verrà pubblicato un volume di ricette scelte tra quelle presentate. E il nome di Rimini salirà tra le stelle della gastronomia internazionale. (L.L.)
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Annotare | Brevi IN
Visitare musei in poltrona
Rimini - Il marchio Giometti Cinema è un punto di riferimento nazionale per il grande cinema. Lo è anche nel nostro territorio, attraverso le multisale multiplex Le Befane di Rimini e Cinepalace di Riccione. La nuova scommessa di Giometti Cinema è promuovere le proprie sale come luoghi di incontro per un pubblico esigente che ama l’arte e la cultura. Questo attraverso proposte avvincenti dedicate a opera, balletto, cinema d’autore e alla visita esclusiva delle più importanti collezioni d’arte del mondo. Sono proprio le visite museali a registrare un grande successo di pubblico, a partire dalla visita al Museo Hermitage di San Pietroburgo fino ai Musei Vaticani, che hanno raggiunto nelle 2 Multisale di Rimini e Riccione il record di presenze a livello nazionale. Tutta la programmazione è caratterizzata dall’appuntamento dedicato alle degustazioni offerte da Terra&Sole e Bio’s Kitchen: piccole imperdibili occasioni per chi desidera incontrarsi, parlare di cinema e arte.
Buongiorno veg a Caffè Rimini - Il Caffè Commercio amplia la sua attenzione alle esigenze della clientela e propone ogni mattina colazioni vegane. Aperto già di prima mattina, il Caffè mostra il meglio di sé quando cominciano ad accendersi i lampioni della piazza, prima di cena, offrendo un confortevole ambiente e proposte adatte a soddisfare ogni desiderio per un momento di pausa. Fanno parte dello staff professionale del Bar due sommelier e un espresso specialist, inoltre il locale è iscritto nel registro eccellenze italiane ed è in cor-
14 | IN Magazine
so la pratica di qualificazione storica in occasione dei 140 anni di attività.
Ph. Riccardo Gallini
I gioielli Baleani a Dubai Dubai - Appuntamento dal 3 al 6 dicembre a Dubai con Baleani Alta Gioielleria, per l’International Jewellery Week 2014, in cui presenterà in anteprima mondiale la nuova collezione “Bocciolo”, gioielli dal design stravagante e trasformabile che permettono alla donna che li indossa di personalizzarli in qualsiasi momento. Nato
Premiata l’innovazione di Èvviva Riccione - Il premio Bar Italia per il locale più innovativo è andato quest’anno a Èvviva, il locale che Franco Aliberti e Andrea Muccioli hanno aperto nella vecchia lavanderia del Grand Hotel. Èvviva nasce come un locale che è contemporaneamente caffetteria, pasticceria, ristorante, scuola di cucina e negozio; un luogo del cibo che si basa sulla filosofia dello “scarto zero”, che significa saper utilizzare e trasformare il più possibile anche parti dei prodotti che normalmente vengono scartate. All’interno di Èvviva è sempre presente una mostra d’arte curata dalla Galleria Rosini Gutman di Riccione.
Commercio
Ph. Riccardo Gallini
nel 1962, Baleani Alta Gioielleria è un brand conosciuto e riconosciuto a livello internazionale per aver rivoluzionato il concetto tradizionale di gioielleria classica, proponendo fin dagli anni ’80 creazioni di alta gioielleria dal design ingegnioso, innovativo e senza tempo come le collezioni “Bocca di squalo” e “Guscio”. www.baleanigioielli.it
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“Più Lavoro” con Banca Carim
La domenica da Colombini
Casa
Rimini - Nuova iniziativa di Banca Carim per sostenere l’economia reale e in questo caso, in particolare, utile a creare nuova occupazione. “Più Lavoro” è un finanziamento destinato alle imprese che nei propri piani di sviluppo stanno programmando nuove assunzioni e prevede la concessione di un finanziamento di 20.000 euro, al tasso fisso del 2,50% e per una durata massima di tre anni, per ogni nuovo lavoratore assunto. L’opportunità è estesa retroattivamente alle aziende che hanno perfezionato assunzioni a partire dal 2 maggio 2014, con contratti dalla durata minima di un anno. (C.T.)
Da SGR come evitare incidenti domestici Rimini - Per facilitare il processo di integrazione dei tanti stranieri che vivono a Rimini, anche su questioni legate alla vita quotidiana, quest’anno il Gruppo SGR propone un depliant informativo, tradotto in ben sette lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese e russo), per diffondere a tutti, anche agli stranieri le regole semplici e fondamentali per evitare incidenti domestici causati da una scorretta gestione degli impianti a gas. Il depliant è distribuito presso i corsi di lingua a cultura italiana organizzati della Provincia e all’URP del Comune di Rimini. Il personale di SGR è sempre a disposizione per informazioni, consulenze, preventivi e appuntamenti per il controllo della caldaia ai numeri 800.267.190, oppure agli sportelli dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00 e sabato mattina dalle 9.00 alle 12.00. Per controlli caldaie ed emergenze numero verde 800 339 944. (L.R.)
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San Marino - A Colombini Casa la domenica si fa squisita! Lo scorso 16 novembre, nello store del Centro Commerciale Atlante il pomeriggio è stato all’insegna del gusto e del divertimento. Lo store si è trasformato in una grande casa aperta in cui si sono avvicendati ospiti originali e sorprendenti. In salotto Simone Migani e la sua band; nella cameretta il folletto
Marcello Franca ha raccontato storie fantastiche per i più piccini; in cucina infine il famoso chef Luigi Sartini ha condotto una gara gastronomica facendo eseguire a bambini e adulti, in rigorosa tenuta da cuoco, le sue sfiziose ricette di macaron, cup-cake, muffin e altri dolci squisiti. Al termine del contest gli “chef” migliori hanno ricevuto premi firmati Colombini Casa.
50 Anni da Artista Rimini - Il pittore Maurizio Minarini festeggia il cinquantesimo anniversario della sua prima esposizione, risalente al 1964 presso la Sala delle Colonne, con la mostra “La luce del silenzio”, che accoglie la sua ultima produzione, presso la Galleria dell’Immagine di Rimini, in via Gambalunga 27, dal 13 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015. L’arte di Minarini si distingue per “Un sentire poetico (...) che lo spinge ad una introspezione continua sia sul versante del segno, sia su quello del colore” dice di lui Manlio Masi-
ni, nella presentazione della mostra “attraverso un coraggioso processo di selezione e semplificazione della struttura compositiva e dell’organizzazione dello spazio cromatico”.
Oltremateria alla fiera 100% Design di Londra La giovane voce di Chiara Fabbri Santarcangelo di Romagna -
Londra - Recentemente Oltremateria è stata presente alla ventesima edizione dell’esposizione 100% Design a Londra. Si tratta della più importante fiera di design del Regno Unito e si svolge durante la London Design Week. In questo contesto Materials Village ha presentato uno spazio dedicato interamente al mondo dei materiali innovativi e sostenibili, se-
lezionati dalla Library di Material ConneXion, il più grande archivio fisico e online di materiali e processi produttivi. Oltremateria è stata scelta per il suo progetto, nato per essere un punto di riferimento per l’abitare ecosostenibile, dove il know-how tecnologico si affianca alla continua ricerca di soluzioni innovative con l’obiettivo di creare ambienti eco-compatibili.
“Il sole dentro me”, questo è il titolo del singolo di debutto di Chiara Fabbri, giovanissima cantante di Santarcangelo di Romagna. Ha soli 17 anni, ma canta già da alcuni anni, seguita dalla sua insegnante Monia Angeli e ora anche dal produttore e compositore Marco Ballerini. Nella sua breve carriera ha già vinto un premio, il Bim Music Network 2013 di Bellaria Igea Marina, per la sezione editi, con l’interpretazione di Titanium di David Guetta. Frequenta il Liceo Scientifico Marie Curie di Savignano, è impegnata in attività di volontariato ed è prossima (forse) cintura nera di karate: occhio a non farla arrabbiare! (M.R.)
SHOWROOM presso OLTREMATERIA LAB Via al Mare, 20 - San Giovanni in Marignano (RN) Tel. 0541 831243 - www.studiobbdesign.it
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Una app per cercare clienti sul web
Rimini - Svelati al Teatro Novelli i vincitori della tredicesima edizione di Nuove Idee Nuove Imprese, la business plan competition con un montepremi di 38.000 euro ai quali si aggiunge una cifra equivalente che Banca Carim mette a disposizione dei primi tre classificati senza interessi, senza costi e senza garanzie. Al primo posto Customapp Italy, un’applicazione web che raccoglie, ordina e profila i dati raccolti da marketers, landing pages, applicazioni social e startup, rendendoli disponibili alle aziende che cercano clienti sul web. (C.T.)
Torna il Misano Rally Misano - I weekend di dicembre si aprono con la seconda edizione del MWC Misano Rally Event, una gara che lo scorso anno si è subito rivelata un successo e che si annuncia quest’anno con una serie di cambiamenti notevoli. Tra questi spicca il Flat Track Arena, uno spazio che ospita il nuovissimo tracciato a scarsa aderenza incastonato all’interno dell’impianto, nella zona opposta al rettilineo di partenza. Ultimato re-
Event
centemente e adatto sia alle automobili che alle moto, questo percorso permetterà a chi ama la guida “tutta di traverso” di divertirsi e dare spettacolo in piena sicurezza, con la possibilità di sfruttare a fondo sia le 2 che le 4 ruote. Il percorso del Flat Track Arena è lungo circa 1000 metri, per una larghezza di 10; l’andamento del percorso è sinuoso, da vera prova speciale, con 11 curve raccordate ad un ovale. www.misanocircuit.com.
Insegnare le scienze in lingua straniera
Mostra fotografica per Patrizia
Misano - Insegnare e apprendere in lingua inglese o francese una materia scientifica, approfondendo in particolare il tema complesso ma affascinante delle cellule staminali. Parte da qui il progetto proposto dalla Fondazione Universitaria San Pellegrino ai docenti e ai dirigenti scolastici interessati a condividere l’esperienza della didattica delle scienze in lingua straniera. La proposta didattica è stato ideata in collaborazione con la Fondazione InScientiaFides, istituzione dedita a iniziative di studio e prevenzione nel settore della patologia molecolare e cellulare, che sostiene la ricerca sulle cellule staminali adulte e l’applicazione terapeutica. (C.T.)
18 | IN Magazine
Rimini - All’Augeo Art Space di Corso d’Augusto 217, Patrizia Zelano espone le sue opere fotografiche fino al 15 febbraio 2015 in una mostra intitolata Plastica Animistica. Originaria di Verucchio, la Zelano unisce una formazione antropologica a una forte sensibilità artistica. Dopo la specializzazione in Archeologia Precolombiana, con esperienze di ricerca e scavo a Nasca, in Perù, lavora al Museo Dinz Rialto per sedici anni, svolgendo l’attività di consulente scientifico americanista. In seguito frequenta il Corso di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Ravenna tenuto dal maestro Guido Guidi, il cui insegnamento risulta fondamentale per la sua ricerca artistica. Realizza dunque pubblica-
Zelano
zioni, mostre personali e collettive, in Italia ed all’estero, ricevendo riconoscimenti e premi in manifestazioni nazionali ed internazionali. La mostra è aperta dal martedì al sabato, h. 10-12.30 / 16-19.30.
Annotare | Brevi IN
Il Teatro Massari a nuova luce
San Giovanni in Marignano Quando un teatro riapre i battenti è un evento collettivo che interessa tutta la comunità, perché il teatro è vita. E la vita è condivisione. Perciò l’evento non riguarda solo il paese di San Giovanni in Marignano, ma tutti noi. Per festeggiare la riapertura di questo spazio dopo un anno di restauri il 23 novembre inaugura una nuova stagione teatrale, “Intermittenze”, che ospiterà un cartellone denso curato dalla compagnia Cinquequattrini. Questo gioiello del teatro all’italiana, uno dei settantadue teatri storici dell’Emilia-Romagna, il terzo per anzianità, come indicato da studi dell’Istituto per i beni culturali, dopo Lugo e Faenza, ospiterà sino al 5 aprile 2015 appuntamenti di prosa, musica, comicità, varietà, teatro ragazzi, cinema e attività formative, come le lezioni di filosofia per bambini (gennaio-marzo ’15). Peccato non aver più l’età! www.teatromassari.it (L.L.)
Donne al lavoro Rimini - Il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della CCIAA di Rimini, con il patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Rimini, promuove la mostra fotografica dal titolo “Donne al lavoro”, allestita nella sede della Provincia di Rimini, C.so d’Augusto 231. La mostra, inaugurata venerdì 21 novembre, è aperta fino al 15 dicembre in orario di apertura della sede provinciale. All’inaugurazione della mostra erano presenti la Consigliera di Parità e la referente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile.
20 | IN Magazine
Mostra in Boutique con Mario Rimini - Fino al 16 dicembre, “16 vibrazioni fra arte e realtà” in mostra negli spazi della boutique LaCerba in Piazza Ferrari. Sono le coloratissime opere fotografiche di Mario Flores risultato di una ricerca artistica che, utilizzando la tecnica del “mosso fotografico”, intende superare il confine fra arte e realtà. L’ambiente è lo studio del pittore Giovanni Lombardini, dove Mario Flores ha colto particolari della realtà trasformandoli in una simbiosi di forme e cromie che trascende i limiti della semplice percezione visiva. Mario Flores già da giovanissimo si dedica allo studio della musica e collabora, come visual, con i principali negozi della sua città, Genova. Nel campo musicale ottiene
Flores
grandi soddisfazioni sia come pianista che come autore e produttore, collaborando con i maggiori artisti italiani degli anni ’90. Dalla fine di quegli anni si dedica alla fotografia professionale. (D.N.)
Pon Pon contro la Violenza Città - C’è un filo sottile ma infrangibile che lega il “Salvadanaio rosa” alla “Fabbrica dei pon pon”. Le protagoniste sono più o meno sempre
loro, le ragazze dell’operazione del cuore e dei tremila e più euro raccolti per contribuire all’acquisto di un mammografo 3d. Ora si raggruppano in un nuovo progetto le “Oche di Pilucone”. Sono: Barbara, Francesca, Giovanna, Roberta, Claudia e Annamaria ancora in campo e da un paio di mesi al lavoro per il nuovo progetto di volontariato. Hanno raccolto da ogni dove avanzi di lana, a cui poi hanno dato nuova vita realizzando tantissimi pon pon di lana. Questa volta sotto l’ala protettrice è stata accolta “Rompi il silenzio”, associazione che combatte la violenza contro le donne. Per loro le ragazze stanno facendo con i pon pon oggetti di design - ghirlande, sgabelli, tappeti e semplici palline da appendere all’albero di Natale - che verranno venduti il 6, 7 e 8 dicembre negli spazi di Matrioska. (D.N.)
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Essere | Roberto Scaini
Missione vite
Umane
testo Marina Giannini
Roberto Scaini, un medico che ha fatto della vita una missione, racconta la sua ultima esperienza in un ospedale di Medici senza frontiera a Monrovia, in prima linea contro l’ebola.
Medico generico specializzato in malattie tropicali e cooperazione sanitaria, Roberto Scaini, 41 anni riccionese, operatore umanitario di Medici senza frontiere, ha scelto di rinunciare a tante cose, dalla vita privata alla carriera professionale, per dedicarsi ad aiutare gli altri. Da quando è scoppiata l’epidemia in Africa Occidentale sta lottando contro l’ebola per salvare vite umane. “L’atto del donare provoca gioia perché è un atto concreto”, risponde il dottor Robi alla domanda: “cosa l’ha spinto a dedicarsi agli aiuti umanitari?”. “È la nona volta che parto per una missione. Dopo le esperienze in Nepal e in Afghanistan mi sono unito a Medici senza frontiere: sei mesi in Etiopia poi l’emergenza dei campi rifugiati in Sud Sudan, lo Yemen, la Siria sotto le bombe di una guerra dimenticata, ancora i rifugiati Sud Sudanesi in Gambella, Etiopia, dove vedevo morire di malnutrizione trenta bambini ogni settimana, e ora l’emergenza ebola. Sono appena tornato in
22 | IN Magazine
Italia a Riccione da Monrovia, in Liberia. Aiutare chi ha bisogno è stato il motivo per studiare medicina e rinunciare a tante cose della mia vita privata e a quella che il nostro mondo sembra sempre rincorrere: una carriera. Dedicare la vita agli altri, incrociare gli sguardi con le persone che noi Medici senza frontiere riusciamo ad aiutare, non ti arricchisce di beni materiali, bensì di qualcosa molto più importante”. Qual è il primo pensiero quando si sveglia?
“Il mio primo pensiero? Ti chiedi quando questa tragedia umana finirà”. Qual è la giornata tipo per chi lavora in un ospedale MSF?
“Le giornate cominciano presto, alle 7 abbiamo il primo meeting, e non sai mai quando finiranno. Sai però che ti aspettano drammi indescrivibili. Il tasso di mortalità è molto elevato, siamo oltre il 60%: ciò significa che su dieci contagiati dall’epidemia, sei non riescono a sopravvivere, ed è per abbassare
questa percentuale che continuiamo a seguire la nostra missione. Il centro ospita duecentocinquanta posti letto e ogni giorno arrivano decine di nuovi contagiati che ci chiedono aiuto. Ho visto ambulanze trasportare più di quindici persone alla volta, molte delle quali non riuscivano nemmeno a raggiungere il centro perché morivano durante il percorso. Sotto le tende è un susseguirsi di lamenti, di volti deformati dal dolore e di gemiti dei bambini che invocano il nostro aiuto. Con i bambini la
situazione è molto più difficile, alcuni di loro sono soli al mondo, altri arrivano accompagnati dai genitori e non sai chi di loro sopravviverà. I genitori vedono morire i figli, o viceversa. Combattiamo l’ebola ogni giorno affrontando le malattie e il dolore. Il nostro coraggio non basta a vincere la sfida, servono farmaci, attrezzature e risorse. Sotto le ingombranti tute protettive ci sono medici che lavorano giorno e notte per affrontare l’epidemia di ebola. Noi medici scriviamo il
nostro nome sulla tuta per creare maggior contatto con i pazienti che in questo modo possono riconoscerci e chiamarci per nome. A volte ci viene voglia di sederci al loro fianco, specie con i bambini, togliere la tuta e stringerli tra le braccia. Potrebbero morire presto, noi siamo gli unici esseri umani che vedranno. Non esiste ancora nessuna medicina per curare i malati, nessun vaccino per proteggere le popolazioni a rischio. L’unica cosa che possiamo fare è fornire una terapia di supporto ai
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A fianco, Roberto Scaini “batte il cinque” con un bimbo in un centro di Medici senza frontiere.
pazienti per aiutarli a vincere la lotta contro il virus. Tutti noi viviamo storie tragiche legate alla morte di alcuni pazienti. Il virus non risparmia nessuno, neanche i più giovani. Un terzo dei sacchi che si acquistano per raccogliere i corpi dei pazienti deceduti, è destinato ai bambini. L’ebola è una malattia estremamente crudele. Sono tanti e toccanti i momenti di vita quotidiana nel campo di Monrovia, mi viene in mente ad esempio il piccolo Patrick, il primo bambino guarito nel centro: sono stato il primo ad accoglierlo, con la mia tuta protettiva e i miei guanti ogni volta che lo vedevo gli battevo il cinque, e il giorno in cui è uscito dall’isolamento, ormai guarito, l’ho incontrato davanti al centro. ‘Ciao Patrick’, l’ho salutato, ‘sono Robi, il medico che era dentro quel tutone giallo’, e lui ha alzato la manina per battermi ancora il cinque. È stato un
momento di grande emozione e di speranza per me e per tutti noi medici del centro MSF. Quando fai il solito giro quotidiano sotto le tende, i pazienti non possono vedere il nostro volto ma gli sguardi s’incrociano, e sono proprio quegli sguardi che ti fanno comprendere la sofferenza umana. Un giorno sono uscito dal centro d’isolamento e un uomo che era stato dimesso mi ha fermato per dirmi: ‘ti ricordi di me? Devo ringraziarti per tutti i giorni in cui venivi, mi guardavi negli occhi e
mi davi coraggio, umanità e dignità’. Tra qualche giorno tornerò a Monrovia, questa volta con l’incarico di medical team leader, quindi come responsabile dell’attività medica di quello che oggi è il centro trattamento ebola più grande del mondo. Mi aspetterà un altro mese difficile, dove sofferenza, rabbia, lacrime e gioia ancora una volta si fonderanno insieme. Lì dove voglio essere, perché noi Medici senza frontiere siamo gente fatta così, gente che non si arrende”. IN
Scaini nel mondo Una famiglia distribuita in diversi paesi del mondo, quella degli Scaini. Incontriamo anche il fratello Luca, 42 anni, laureato in marketing e comunicazione, che dopo aver lavorato in Russia,Thailandia, Giappone e diretto l’UNESCO di Mosca, e dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in California e Ucraina, ha insegnato presso università e prestigiose scuole di moda e lusso in Italia. Recentemente è stato convocato a Shanghai come “specialista gradito dal Governo cinese”. Da settembre riveste il ruolo di Head Manager dei Corsi Undergraduate (la nostra laurea triennale) in Fashion Marketing presso IFA Paris (sede di Shangai). Il professore Scaini ha vinto nel 2007, assieme ai suoi studenti, il prestigioso Premio Leonardo conferitogli dal Presidente della Repubblica Napolitano per la migliore tesi di laurea in marketing internazionale nel campo della moda e del lusso. E dopo, com’è finito dall’altra parte del mondo? “Ci sono casi in cui s’innesta un cortocircuito con il proprio Paese d’origine. Credo che talvolta non si è abbastanza bravi per rimanere ed essere valorizzati, talvolta invece, lo si è troppo. Francamente non so come sia successo a me, o perché. So solo che stavolta ho deciso di prendere l’aereo per Shanghai, e così ho messo in valigia un po’ di esperienza, qualche cravatta, scarpe comode per fare strada e, non lo nego, una gran bella dose di coraggio”. Le manca l’Italia? “Mi manca mia figlia. L’Italia, per ora, no”. (M.G.)
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Visitare | Il faro
La luce di
Rimini
testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini
Il faro, un monumento che nei secoli ha illuminato la storia della cittĂ seguendone passo dopo passo i mutamenti, oggi compie 250 anni.
Svetta ancora, di bianco vestito. Famoso per il suo capo “illuminato”, punto di riferimento di capitani coraggiosi. Da secoli sempre lì, estate e inverno, maestrale o scirocco che sia. Il suo canto libero, evocativo, si sprigionava nelle notti adriatiche, ci cullava, sincero e confortevole. Riconduceva a dimora i più temerari e stimolava, al contempo, l’estro dei più creativi. Ora, uno dei monumenti simbolo della città, il faro di Rimini, compie 250 anni. Per
questo nobile compleanno, il Rotary Club Riviera ha organizzato una
visita guidata condotta dal reggente del faro Vincenzo Colaci e una conferenza serale tenuta dallo storico dell’architettura Giovanni Rimondini. Chi volesse organizzare visite per scolaresche o romantici cittadini può prendere contatti col guardiano, ma tutto senza scopo di lucro. Se da una vita vi domandate cosa vi sia conservato al suo interno, beh, semplice, cimeli della regia marina: una raccolta di vecchi componenti degli impianti di illuminazione non più in uso, foto di fari italiani, nonché il nautofo-
no, bloccato ormai due anni or sono. Tre rampe di scale conducono ai vari livelli terrazzati, sino a giungere in cima alla lanterna con una erta scala a chiocciola, e più si sale più si sente una sorta di forza ascensionale, una smania fortissima di curiosità, di sentirsi, romanticamente, un solitario tutore delle sorti della marineria locale. La lampada custodita lassù in cima si trova all’interno di potenti lenti di cristallo profilo Fresnel. Ogni faro ha la sua personalità, caratterizzata da un proprio “periodo di luce”: il nostro compie tre lampi in dodici secondi. Intorno alla lanterna c’è un piccolo terrazzo da dove si può ammirare senza soluzione di continuità il grande blu. La storia del faro è avvolta nel mistero. Pare che i diecimila scudi
stanziati da Papa Clemente XII nel 1735 per realizzarlo fossero stati utilizzati dal Cardinale Legato Giulio Alberoni per costruire due ponti sulla strada per Ravenna, denari che la comunità riminese dovette, in un modo o nell’altro, far ricomparire. Con l’insabbiamento del porto canale e l’allontanarsi sempre più del mare dalla città, la necessità di un nuovo faro si faceva impellente. Così, qualche anno dopo, l’opera fu finalmente realizzate e terminata tra 1763 e 1764. Ad oggi mancano i documenti della costruzione e secondo Rimondini questa mancanza non è affatto casuale, considerate le abilità con cui i riminesi di allora facevano sparire gli scudi provenienti da Roma. Si dibatte molto sulla paternità del progetto, il toto nomi passa da Lu-
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igi Vanvitelli a Giovan Francesco Buonamici, Gaetano Stegani, Filippo Marchionni. Il sospetto però cade sul capomastro Domenico Bazzocchi Pomposi, che aveva diretto i lavori del cantiere della torre dell’orologio di Piazza Tre Martiri. In attesa che vengano scartabellati nuovi archivi, mettiamo in stand by le supposizioni sull’autore del progetto del faro e plachiamo la curiosità con ciò che sino ad ora è dato sapere. I progenitori di questa nostra lanterna erano collocati precedentemente in corrispondenza di due chiese cittadine situate sulla sponda del Marecchia: attorno al Trecento una lanterna fu posta sul campanile della chiesa di San Nicolò, e nel Seicento spostata sulla Chiesa di sant’Antonio. Nel 1934 la
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modernità bussò all’uscio, la torre venne sopraelevata di circa nove metri e la sorgente luminosa dotata di corrente elettrica. Il nostro faro svolse nei secoli un sacco di ruoli, tra cui quello di torre-fortino, vedetta e faro di atterraggio. Abbattuto in parte durante i feroci bombardamenti sulla città, fu ricostruito nel 1946 dal genio civile. Il piede della costruzione è la parte, ad oggi, più antica. In ogni caso, salire in cima a questa storica lanterna, visibile da quindici miglia, provoca forti emozioni; dalle balconate poste a differenti livelli lo sguardo si apre a 360° sul paesaggio circostante. Ma il futuro chiama anche da quassù, motivandoci a pensare a nuovi e proficui utilizzi di questo simbolo cittadino. IN
A sinistra, una vista del porto canale da una finestra posta sul faro; a destra, l’interno con la scala che sale all’interno della torre.
Cucinare | Re Panettone
Dolci
Sfide
testo Melania Rinaldini foto Riccardo Gallini
Anche quest’anno i migliori pasticceri italiani si metteranno in gara al concorso del dolce re del Natale, il Panettone. Fra i partecipanti Michele Falcioni e Mario Ardui del Posillipo di Gabicce Monte.
Re Panettone, non un personaggio delle fiabe, ma un concorso di panettoni, anzi il concorso del panettone per eccellenza. Si svolge a Milano, città del dolce natalizio, da sette anni, nell’ultimo fine settimana di novembre, alle porte del Natale. Quest’anno a partecipare alla manifestazione ci sarà anche il Posillipo di Gabicce Monte, grazie all’arte e alla competenza di Michele Falcioni, pasticcere, e dello chef e titolare Mario Arduini. Come è nata questa esperienza?
“Michele mi ha raccontato di questo concorso nazionale molto importante e insieme abbiamo deciso di provarci. Ho seguito il suo consiglio, essendo un professionista e conoscitore del suo settore: si è infatti formato con Gualtiero Marchesi in Franciacorta ed egli stesso
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A fianco, da sinistra Mario Arduini, il pasticcere Michele Falcioni e Gianmarco Arduini.
tiene corsi. Abbiamo così seguito le indicazioni per fare domanda e abbiamo spedito un panettone prodotto nel nostro laboratorio di pasticceria. Dopo qualche tempo abbiamo saputo di essere stati scelti per partecipare.” Si tratta di un concorso molto esclusivo, quanti sono i partecipanti?
“Il concorso ammette solo quaranta partecipanti, spesso gli stessi maestri pasticceri si propongono più volte e vengono selezionati, quindi i posti si riempiono facilmente. Le selezioni sono molto severe perché, oltre alla degustazione da parte di esperti, ci sono anche vere e pro-
prie analisi del prodotto per risalire a tutti gli ingredienti utilizzati.” Quali sono gli ingredienti che determinano la qualità del panettone?
“Ovviamente gli ingredienti devono essere tutti freschissimi e naturali. Non sono ammessi ingredienti artificiali ed esagerazioni, si segue la ricetta classica, con lunga lievitazione. Sono ammesse poche variazioni, come canditi e uvetta, solo canditi, solo uvetta o glassati alle mandorle e qualche farcitura.” La pasticceria fa parte ormai da qualche tempo della vostra produzione, quali sono le altre specialità a cui vi dedicate?
“Oltre ai panettoni produciamo anche altri dolci tipici delle feste, dolci lievitati e biscotteria che rivendiamo nell’Enoteca o che ci commissionano direttamente i clienti.” Ci sono particolari richieste che avete soddisfatto?
“Abbiamo ricevuto una commissione dal marchio Pascucci per dei dolci lievitati al caffè, molto profumati.” A questo punto, non resta che attendere il fine settimana del 29 e 30 novembre per conoscere il vincitore di Re Panettone a Milano e visitare la mostra mercato della manifestazione. IN
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Volare | Elvio Bernardi
La felicità
ad alta
Quota
testo Melania Rinaldini
Una vita tra le nuvole quella di Elvio Bernardi, 75 anni e da sette lanciato con il suo parapendio, che vola insieme ai tre compagni un po’ speciali.
Elvio il suo battesimo dell’aria l’ha avuto da giovanissimo: “Ero paracadutista militare, volare è sempre stato parte della mia vita”. Ma da allora di tempo ne è passato, e non poco. Elvio Bernardi è un grintoso settantacinquenne che da ormai sette anni si lancia con il parapendio. “Vorrei volare fin che campo! E se le gambe non mi reggeranno più, allora farò come la ragazza che ho visto su YouTube: volerò con la carrozzina”. Volare è un vizio che non ha mai perso, quindi?
“No, ho aspettato di andare in pensione e di non avere più le responsabilità nella gestione dell’autoscuola di famiglia, dove comunque continuo a dare una mano, per dedicarmi completamente al volo”. Perché ha scelto il parapendio?
“Anni fa ero in vacanza a Canazei e vidi un signore lanciarsi con la sua vela da un pendio e mi colpì molto. Decisi che volevo farlo anche io. Così, qualche anno dopo
mi sono iscritto al corso. Un corso molto impegnativo, con materie da studiare, quaranta voli alti da effettuare e un esame sia scritto che pratico”. Nei primi momenti era solo, o con qualche collega, poi ha iniziato a volare con dei compagni molto particolari. Chi sono?
“Sì, ho fatto tanti voli e anche delle gare, ho dato filo da torcere anche ai trentenni! I miei compagni ora sono tre falchi Harris, due maschi e una femmina, Gimmy, Genny e Luna-Shin”. Chi le ha ispirato questa idea?
“Avevo amici che volavano con i gabbiani, poi ho visto molti video di persone che volano con diversi uccelli, in particolare ho preso spunto da un mio modello, Angelo d’Arrigo, un aviatore e deltaplanista siciliano che ha dedicato la sua vita al volo e allo studio dei rapaci. Purtroppo se n’è andato in un incidente”. Come si addestrano i falchi per
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Ph. Giuseppe Bucci
Ph. Giuseppe Bucci
volare insieme a un deltaplano?
delle persone su questo suo pas-
“Li ho presi che erano dei pulcini e li ho cresciuti con me, mi sono fatto aiutare da un falconiere che mi ha insegnato degli esercizi su come farmi seguire. All’inizio era molto difficile, scappavano dove volevano, poi con costanza e premi in cibo hanno accettato di seguirmi in volo”.
“Tra le prime volte c’è stato un concorso internazionale di un’azienda produttrice di vele per deltaplano, a cui ho partecipato nel 2010. Bisognava inviare un video nel quale si volava con le loro vele, e io ne ho inviato uno in cui ero con i falchi e alla fine mi sono classificato terzo”.
Questa particolarità l’ha già resa un
Lei vola quotidianamente o quasi,
satempo?
personaggio, tanto da apparire an-
ma cosa ne pensano i suoi familiari
che più volte in Rai. Lei stesso ha un
di questo sport insolito e anche un
suo canale YouTube dove pubblica i
po’ pericoloso?
video dei suoi voli con e senza fal-
“Mia moglie l’ha accettato col tempo, ma non ha contatti con i falchi perché ha paura di tutti i pennuti!
chi, ma qual è stata la prima volta che ha ricevuto interesse da parte
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A sinistra, Elvio Bernardi in volo accompagnato dai suoi falchi; a destra, Bernardi pronto a partire.
Ho anche un figlio pilota, che mi capisce, gli altri sono contenti perché vedono che volare mi rende felice”. Volare la rende felice in che modo?
“Quando volo provo un incredibile senso di libertà, di gioia, un appagamento totale dei sensi. Lassù c’è un silenzio bellissimo”. Lei è una persona molto intraprendente, come abbiamo capito. Che progetti ha riguardanti i voli in deltaplano?
“Un regista, Gianni Caminiti, mi ha visto nell’intervista fattami per Rai 3 e ha deciso di inserirmi nel progetto di un film che sta realizzando. Si tratta di un’opera rock sulla vita di Icaro, un giovane che sapeva volare ma che se ne dimentica a causa di brutte cose che gli accadono. Un film con un messaggio molto preciso che condivido sempre con i giovani che incontro: non abbandonate le vostre passioni, i vostri sogni! Bisogna coltivare il fanciullino che è in noi... In me c’è un fanciullino prepotente!”. IN
Accrescere | Augeo Art Space e Wellness
Mente e
Corpo!
testo Lucia Lombardi foto Riccardo Gallini
Augeo di Rimini è lo spazio eclettico e polivalente dedicato alla cura di mente e corpo, in cui arte e wellness creano un connubio unico nel suo genere all’interno di una cornice dal design innovativo.
Come sostenevano i latini: “Nomen omen”. Proprio seguendo questo motto nasce un nuovo gioiello, posto nel cuore pulsante della Rimini più antica: Augeo, dal verbo latino augére, accrescere, aumentare, rendere illustre. Perché l’intento è proprio quello di dar luogo a uno spazio ove le persone possano accrescere, potenziare e stimolare, al contempo, intelletto e corpo. Infatti, tra le antiche mura dello storico Palazzo Spina, dalla primavera 2014 è cresciuto un vero e proprio tesoro da scoprire, aperto alla città: Augeo Art Space e, dalle festività natalizie, Augeo Wellness. Un grembo in cui mens sana in corpore sano è la filosofia di fondo che muove i fili di questa perfetta architettura d’insieme. Voluta da un pool di soci illuminati: Sergio, Luca, Matteo Antolini e Matteo Sormani. Il concept degli spazi è stato sviluppato dallo studio lon-
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A sinistra, Sergio Antolini, Matteo Sormani e Luca Antolini. A destra e a fianco, attrezzature e spazi per il fitness e il relax.
dinese di Jasmine Mahmoudieh, mentre la messa in opera è a cura dello studio riminese Mori-Roversi. Un progetto multiforme che accoglie l’arte contemporanea nelle sue varie forme in un continuo dialogo teso con l’altro. Uno spazio dedicato al wellness a 360°, dalle lezioni di Hatha Yoga tenute in mezzo alle opere d’arte, per accrescere l’effetto benefico della pratica, sino a un percorso fitness dedicato ad personam, in una palestra attrezzata Technogym, e illuminata da neon artistici in stile pop art ma dall’effetto cromoterapico, ove i clienti possono essere seguiti da un personal trainer per tutta la lezione. Si trova poi un ampio e variegato percorso benessere: percorso umido o solo area massaggi, costituito
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da docce domotiche emozionali, cascata d’acqua, vasca, lettini, cabine massaggio, cromoterapia, sauna, più uno spazio dedicato al benessere di coppia, in cui tutto è doppio. Dove c’era un’antica torre medievale, di cui rimane solo il massiccio piede, poi inglobata nel
nuove e fervide collaborazioni, e si rivolge ai turisti curiosi che vogliano scoprire uno dei nuovi volti possibili della città. Una città che grazie anche ad Augeo parla le molte lingue universali dell’arte, un’arte locale e internazionale che si confronta fuori da schemi preco-
Spazio eclettico e innovativo palazzo, sarà allestita una Suite cittadina: un’unica e preziosa stanza da affittare a turisti raffinati ed esclusivi che vogliono vivere il cuore della città e le attività di questo attivo spazio polivalente, che non si chiude in se stesso ma si apre alla cittadinanza, alle istituzioni, per
stituiti. Happening all’avangardia e cura della persona con le tecniche più innovative, questo è Augeo, aperto alle contaminazioni più cool e di tendenza, come emerge dalle
scelte preponderanti fatte nell’unire l’alta tecnologia che governa gli antichi spazi innestati al design più
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contemporaneo. La domotica si innerva nella struttura regolando luci, musica e temperature. Il bancone bianco avvolgente si snoda scultoreo sino al foyer divenendo al tempo stesso un office artistico, una sala quasi circolare, ove far convergere le idee, come nei corsi di letteratura, dove si leggono libri e se ne condivide il senso. Dal 15 novembre al 15 febbraio sarà possibile visitare la mostra fotografica di Patrizia Zelano dal titolo “Plastica animistica”. Frutto di nuove sperimentazioni che la verucchiese d’adozione ha messo in campo, ponendo quali quinte teatrali del suo progetto artistico gli skyline dei borghi dell’entroterra, in netto contrasto con le plastiche animistiche poste in primo piano. L’arte per Augeo Art Space si fa catalizzatore di tutto ciò che accade nel mondo, tastando il polso della situazione per restituirla soggettivamente decodificata. Il vero lusso oggigiorno è potersi dedicare del tempo, accrescendo se stessi e le proprie aspirazioni, frequentando luoghi che sappiano donarci del valore aggiunto, come accade in questo spazio eclettico e innovativo, dalla spiccata personalità, un luogo totalmente aderente a un nuovo percorso dal sapore metropolitano. IN
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Filmare | Lumaca Film
A passo di
Lumaca
testo Lucia Lombardi
Lumaca Film è una giovane casa di produzione indipendente fondata a Pennabilli da Francesco Zucchi e Lu Pulici, nata per catturare la bellezza poetica della realtà e dei sogni sperimentando con le immagini.
A Pennabilli la poesia si respira nell’aria. La bellezza pervade ogni scorcio del paese, della valle. In questa cornice non poteva che nascere la Lumaca Film, una giovane casa di produzione, che a un anno
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dalla sua istituzione ha già intascato una pioggia di premi, dalla Colombia alla Scozia. Partecipando con i propri lavori a quaranta festival, attraverso quindci paesi nel mondo, vincendo ben nove
premi. Questa casa di produzione nasce su iniziativa di Francesco Zucchi e Lu Pulici, coadiuvati da: Valentina Galli, sceneggiatura, Bernardo Brizi, camera & montaggio, Massimiliano Chieco e
Margherita Crociati, fotografia, Josep Piris, scenografia, Luca Fucili, suono, Enrico Partisani, produzione, con la volontà di cristallizzare un momento di bellezza attraverso le immagini. “La nostra è una pasta visiva che piace ed è molto apprezzata da chi ama il made in Italy. E i numeri lo dimostrano!” afferma il regista Francesco Zucchi. “Lumaca Film nasce dall’esigenza di fare qualcosa di creativo dall’alto valore sociale, mettendo assieme le competenze di ciascuno di noi” continua. Il passaggio della lumaca lascia dietro di sé un segno luminoso, effimero quanto eterno: così come senza tempo è l’idioma espresso da questi cortometraggi; uno su tutti, “Piove”. Il loro concetto estetico “passa attraverso la sperimentazione di linguaggi visivi differenti: fiction, video musicali e pubblicità”, sostiene Zucchi. “Per restitu-
ire una bellezza che parte da questi luoghi, e si espande oltre i confini nazionali, per dialogare con una cultura altra, mescolandosi.
Creatività e socialità Le nostre sono storie piene di poesia, atipiche, dal linguaggio universale. Ci lasciamo ispirare dalla realtà stessa che ci circonda. A Pennabilli basta tenere le orecchie aperte”. “Arturo e la balena”, un corto promozionale creato per il Festival degli Artisti in Piazza, è un racconto altamente evocativo, che promuove un evento sondando gli imperscrutabili ambiti della fantasia, sotto l’estatico sguardo di meraviglia che si compie sul volto di quanti ogni anno assistono alla kermesse. Così come i poetici video musicali che la casa di produzione crea in sinergia con gli eclettici artisti stranieri che scelgono come tappa Pennabilli, come residenza artistica, per entrare in un circuito virtuoso. Ora la Lumaca sta cercando di reperire i finanziamenti per il prossimo lavoro previsto per l’inverno, il cortometraggio dal titolo “Neve”, attraverso un progetto di crowdfounding, a cui si può aderire facendo una donazione sul sito www.indiegogo.com. Perché la bellezza nel suo senso più ampio passa anche attraverso la condivisione di un significativo progetto artistico che appartenga alla comunità. IN IntImo sposa Intimo donna • Costumi specializzato in taglie calibrate Via Garibaldi, 103 - 47921 Rimini tel. 0541.784560 - www.cosedisogno.com
Partecipare | Borgo Natale
A Natale puoi...
Di più!
testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini
Borgo Natale all’insegna della solidarietà e della condivisione: quest’anno il comitato invita a sostenere A.R.O.P. contro le malattie croniche dell’infanzia.
Non è festa se non passi per Borgo Natale. Ovvero per il borgo dei borghi: San Giuliano, che si fa il luogo della solidarietà grazie alle iniziative che preludono alla ricorrenza più sentita dell’anno, soprattutto dai bambini. Ed è proprio a loro che si rivolge la comunità borghigiana con una serie di iniziative pensate per sostenere l’A.R.O.P.,
l’Associazione Riminese di Oncoematologia Pediatrica e altre malattie croniche dell’infanzia, che ha diversi obiettivi: migliorare la qualità dei percorsi terapeutici, offrire supporto psicologico alle famiglie dei piccoli malati, incentivare la ricerca e garantire la formazione di personale specializzato, promuovere l’informazione relativa alle ma-
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lattie. Per sostenerlo ci sarà il coinvolgimento diretto degli alunni di alcune scuole riminesi, che in tre ore di attività creative, supportate da vetrinisti specializzati, realizzeranno delle palline in polistirolo decorate con carta, stoffa e fantasia; ai partecipanti verrà spiegata la storia dell’albero di Natale e del progetto A.R.O.P. Il 7 dicembre tutti i partecipanti verranno invitati ad addobbare l’albero della propria scuola posizionato su viale Tiberio. Tramite un coupon ritagliabile dal Resto del Carlino, il 21 dicembre sarà possibile votare l’albero più bello da portare, il 22, in dono ai bambini della pediatria dell’ospedale di Rimini. Dal 7 dicembre il cielo del borgo sarà costellato di
addobbi da scegliere, donare e ritagliare. Quelli inutilizzati saranno “acquistabili” per A.R.O.P. con offerta libera presso gli esercizi del borgo. Per i più grandi sono state pensate le “palline V.I.P.”, realizzate da un pool di artisti locali, battute all’asta il 21 dicembre durante uno show divertente e coinvolgente alla presenza di personaggi famosi. Anche alcuni operatori del mercato coperto si sono resi disponibili a supportare le iniziative di beneficenza con una vendita straordinaria di addobbi fuori dal mercato stesso. A rendere il vostro Natale più partecipato, attivo e condiviso, ci pensa il comitato del Borgo. E non dite che non eravate stati avvisati. Fare la differenza spetta a ognuno di noi! IN
Gareggiare | Alessandro Del Bianco
Se la moto
è di
Casa
testo Alessandra Leardini
Alessandro Del Bianco è uno dei protagonisti di “MotorHome”, programma in onda su MTV che segue le vite di giovani piloti tra scuola, allenamenti, gare in pista e un sogno comune: il Motomondiale.
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“La moto? Non è un pezzo di ferro: devi trattarla come la tua morosa perché se ci litighi è un macello!”. Parole sante di un pilota che, nonostante la giovane età, da romagnolo purosangue ha già imparato a conoscere il binomio donne-motori. Dalla prima volta che è salito in sella, a 6 anni, il centauro cattolichino Alessandro Del Bianco ha continuato a correre verso un unico traguardo, il Motomondiale. E oggi, che di anni ne ha 17, si trova a essere protagonista di un docu-reality di MTV, in cui racconta al grande pubblico la sua passione continuando a sfrecciare sulle due ruote. Dal 20 ottobre Alessandro è uno dei volti di MotorHome insieme ad altri giovani piloti, tutti tra i 16 e i 17 anni e tutti alle prese con il Civ, il Campionato
Italiano Velocità della Federazione Motociclistica Italiana per la classe Moto3, vivaio nazionale per l’accesso al Motomondiale. Per sette mesi le telecamere di MTV hanno seguito Alessandro nella sua Cattolica, tra casa, scuola e palestra, fino alle gare in pista, per riprendere da vicino le motivazioni, le gioie e i dolori di chi sogna di diventare il nuovo Valentino Rossi. Alessandro, raccontaci prima di tutto questa tua esperienza televisiva: come sei arrivato a essere uno dei protagonisti di MotorHome?
“Lo scorso febbraio ero al Mugello a fare un test per il Civ. Girava voce che una troupe di MTV avrebbe fatto un provino a tutti i piloti, per un reality sui motori. Così è stato: eravamo un’ottantina e alla fine siamo stati scelti in quattro”.
Che cosa hai provato?
“Lì per lì è stato molto bello, del resto sono cose che non capitano mai nella vita! Le riprese sono iniziate il mese dopo e durante le prime settimane non è stato facile girare per casa, e per tutta Cattolica, con le telecamere dietro. Mi seguivano 24 ore su 24, mi accompagnavano persino a scuola, all’istituto Gobetti di Morciano, dove frequento l’indirizzo in Meccanica. Poi, piano piano, ci ho fatto l’abitudine”. Com’è cambiata la tua vita con questa esperienza?
“Pe strada capita che qualcuno mi fermi per chiedermi se sono davvero ‘quello del programma’ e se posso fare una foto o un autografo. Mi fanno i complimenti e mi chiedono anche com’è andata a finire con il Campionato Italiano di Velocità, ma io ovviamente rispondo che lo scopriranno solo guardando il programma!”. A noi puoi dire com’è andata?
“Non sono stato fortunato. Ho corso tutte le gare, a parte l’ultima, con il team Rumi, ma la moto ha avuto problemi per tutti i round del campionato e non sono mai riuscito a finire una gara. Per l’ultima, però, ho cambiato team: sono pas-
sato a TMracing e sono riuscito a vincere. Ora spero nel campionato spagnolo del prossimo anno”. Com’è nata la tua passione per le due ruote?
“Avevo 6 anni, giocavo a calcio ma senza troppo entusiasmo. Una domenica, guardando una gara di moto con la mia famiglia, ho avuto come un’illuminazione. Da lì a poco sono salito per la prima volta in sella su una minimoto a noleggio: è stata l’emozione più bella di tutta la mia vita. Da quel giorno non sono più sceso”. E hai cominciato anche a vincere…
“Già, ho vinto tre titoli europei e due italiani di MiniMoto e un Trofeo Honda. Il giorno della conquista del primo premio europeo, nel 2006, è stato il più bello”. I tuoi genitori hanno assecondato questa tua passione?
“Il mio babbo sì. È lui il mio migliore amico, la prima persona che sento dopo una gara, indipendentemente dall’esito. Non ha mai corso e non mi ha nemmeno spinto a farlo, ma mi ha compreso, e per farmi correre ha fatto grandi sacrifici a livello economico e di tempo. La mamma invece è meno convinta, vorrebbe che mi dedicassi di più
alla scuola, ma a me pesa troppo fare i compiti il pomeriggio!”. Come gestisci la paura in corsa?
“Non sento paura, se ce l’hai non puoi fare il pilota. Quando corro provo un’emozione indescrivibile, sento che questo è il mio futuro, quindi mi ci dedico 24 ore su 24”. E la vita privata?
“Ho una ragazza, Chiara, che mi segue sempre ed è felice per me. Certo, non è facile per lei visto che sono molto impegnato tra corse e allenamenti in palestra. E poi, tolti gli allenamenti, sono sempre un ragazzo che ama ballare e uscire”. IN
In pista con Marco Bezzecchi Nelle puntate di MotorHome (dal lunedì al venerdì alle 16 e il sabato alle 18.10 su MTV, canale 8 del DTT) è coinvolto anche un altro pilota riminese, oltre ad Alessandro Del Bianco: si tratta di Marco Bezzecchi. Classe 1998, Marco è nato a Rimini, dove vive. Anche lui milita nel Campionato Italiano di Velocità di Moto3, dove con la sua Honda NSF è primo in classifica con 102 punti. Corre da sette anni e fa parte del Club Renzo Pasolini. Il proverbio preferito? “Se delle due ruote hai paura, tieni aperto e vai su una!”. Ultimo libro letto: “Diobò che bello” del compianto Marco Simoncelli.
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Sorseggiare | Charles Flamminio
Alchimia di
Cocktail
testo Giorgia Gianni - foto Veronica Frison
Di orgine molisana, Charles Flamminio è il barman da medaglia d’oro che nei bar e della Riviera crea cocktail dal gusto travolgente, sperimentando con incredibili ingredienti.
Fiori, cubetti di ghiaccio aromatici, infusi, concentrati, oli essenziali, marmellate, piccola pasticceria. E naturalmente i migliori liquori. Come un alchimista che dosa sapientemente gli elementi segreti della sua pozione, con questi e altri incredibili ingredienti, Charles Flamminio prepara i suoi cocktail da primo premio. Bartender eclettico e creativo, il quarantacinquenne di origine molisana elabora cocktail unici e originali dietro il bancone del Terminal Lounge, il bar dell’omonimo hotel di lusso a Miramare. Per sorseggiare le sue opere arrivano appassionati e curiosi da mezza Italia, tant’è che Flamminio si deve dividere fra Rimini (dove è possibile trovarlo anche al Cupro Store un venerdì al mese) e Bologna, dove esplora nuovi percorsi al Fram Cafè, specializzato in bio e vegan. Quest’anno, fra i numerosi riconoscimenti, ha conquistato il primo posto al terzo Trofeo Cocktail Città di Rimini con “90° minuto”, un pestato ideato la notte prima della gara e preparato in un... annaffiatoio. “Dopo undici anni di lavoro nei migliori hotel e per i più esigenti committenti, dalla Costa Smeralda al Grand Hotel di Rimini, da Riccio-
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ne al Riviera Golf Resort, ho sentito l’esigenza di innovare la mia professione”, spiega. “Anche grazie a un amico che aveva lavorato da Gualtiero Marchesi ho iniziato a utilizzare la piccola pasticceria. Poi mi sono avvicinato agli oli essenziali con un’amica erborista. Nella mia sperimentazione ci sono anche marmellate, mieli, fiori eduli che utilizzo per riduzioni e infusi. Ingredienti che entrano nei miei cocktail accanto a liquori ‘vintage’, come il Rosso Antico”. Nel suo “90° minuto” ci sono ad esempio lime, zenzero, Amaretto di Saronno, zucchero vanigliato, vodka, infusi, riduzioni di fiori, ghiaccio aromatico creato da infusi e macarons. Gli ingredienti principali vengono pestati nell’annaffiatoio e poi versati in una teiera insieme agli infusi. Anche la collaborazione con il locale vegan ha portato Flamminio a nuove sperimentazioni. “Preparo ad esempio centrifughe a base alcolica. I cocktail a 21 gradi sono la nuova moda, e nascono per consentire di bere un ottimo drink senza superare i limiti alcolemici. Perché come dice il grande barman Dom Costa, se dopo un drink esci ubriaco, allora non era un buon drink”. IN
Festeggiare | Christmas Village
Feste on
Ice
testo Marina Giannini
Christmas Village: a Natale Riccione diventa eventi, attività e una lunga pista da pattinaggio sul ghiaccio per vivere le feste con emozione.
Riccione, luogo d’eccellenza per il lancio delle nuove tendenze, si cimenta in una nuova avventura nata da un’idea dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Consorzio d’Area di Viale Ceccarini e le diverse realtà cittadine. Percorrere Viale Ceccarini sui pattini e intraprendere un intrigante percorso di emozioni legate alle feste di Natale e Capodanno fino all’Epifania, sono gli ingredienti
che offrirà il villaggio tematico che avrà inizio il 29 novembre 2014 fino all’11 gennaio 2015. Una pista di ghiaccio lunga 170 metri attraverserà il viale dal Victor Pub fino allo spazio antistante il Piazzale Roma, il tutto protetto da una copertura di PVC trasparente. “Christmas Village” ha pensato anche ai più piccoli: in Piazzetta Faro verrà posizionato il “Castello di Cristallo”, al villaggio di Natale, che si snoderà da Viale Ceccarini lungo un tratto di Viale Dante fino al porto canale, verrà posizionato un albero con 100 mila luci e, a completamento
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del progetto, alla fine della pista di pattinaggio saranno installate delle casette scenografiche che ospiteranno attività ludiche con vendita di prodotti locali e tipici natalizi. Per il taglio del nastro è attesa la squadra nazionale di Hockey sul ghiaccio maschile. La notte di San Silvestro, per lo scambio degli auguri con il brindisi di Capodanno, l’appuntamento sarà in piazzale Ceccarini (Palazzo del Turismo) con l’intrattenimento musicale del DJ Rudi Zeinky, che ha inizio nel pomeriggio del 31 dicembre fino alle prime ore del mattino quando l’appuntamento per la prima cola-
zione è al mare nell’area antistante il piazzale Roma. Saranno i ragazzi dell’Istituto alberghiero “S. Savioli” e lo chef del ristorante “Evviva” a preparare i bomboloni alla crema. Lo spettacolo continuerà con il tradizionale bagno di Capodanno. Il Vicesindaco Luciano Tirincanti si dice soddisfatto: “Le cose a Riccione si fanno alla grande e si continua a lanciare nuove idee assieme alle realtà economiche di una città che merita l’appellativo di località che anticipa le mode. Riccione, con questo progetto, offre un’opportunità in più per lo shopping e il divertimento”. IN
Pattinare sotto l’Arco di Augusto Dal 29 novembre all’11 gennaio l’Arco d’Augusto si trasformerà in “Rimini Christmas Square”. La porta romana dedicata all’Imperatore Augusto accoglierà in una grande distesa di ghiaccio e sarà un maestoso fondale naturale. Da un lato, una pista di ghiaccio di oltre 800 mq che si snoderà tra merli e arcate, dall’altro uno scivolo ghiacciato di 35 metri dove poter praticare per la prima volta in riviera lo snow tube su gommoni. Inoltre a partire dall’8 dicembre e fino al 6 gennaio, spazio allo shopping nelle casette con i mercatini di Natale e l’artigianato artistico locale.
Tradurre | Emanuelle Caillat
La lingua del
Nobel
testo Giorgia Gianni
È docente a presso la Fondazione Universitaria di Misano Emanuelle Caillat, la traduttrice dal francese dell’ultimo Nobel per la letteratura che ci introduce nell’affascinante mondo della traduzione. “Tradurre è prima di tutto cercare di appropriarsi pienamente di un testo, in un certo senso ‘viverlo’, per coglierne l’essenza profonda e successivamente consegnarlo totalmente all’altro cercando di non tralasciare nulla”. È grazie al lavoro di Emanuelle Caillat che le più recenti opere del Nobel per la letteratura Patrick Modiano sono arrivate in Italia, tradotte per i tipi di Einaudi. Ed è della traduttrice italo-francese la “voce” di Paloma nel bestseller “L’eleganza del Riccio” di Muriel Barbery. Emanuelle Caillat è docente alla Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano, dove si è formata al corso “Tradurre la letteratura”, di cui oggi è coordinatrice del laboratorio di traduzione dal francese. Dopo aver tradotto “L’orizzonte” di Modiano, è appena uscito per Einaudi anche “L’erba delle notti”, ultimo libro del Nobel. Professoressa Caillat, come si è avvicinata al mestiere del traduttore?
“Il mio amore per la traduzione nasce da una storia familiare. Sono nata a Parigi e ho vissuto in Francia fino a otto anni, quando i miei genitori hanno deciso di venire ad abitare in in Romagna dov’è nata la mia mamma. Mi sono laureata in lingue e letterature straniere con una tesi su Georges Perec, e forse proprio da quella lettura è nato il
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desiderio di tradurre: desideravo che anche i miei amici italiani capissero la genialità di quell’autore. Da lì è nata l’idea di affrontare ‘Quel petit vélo à guidon chromé au fond de la cour?’. E così è iniziata un’avventura.”
la traduzione è ‘un’opera di civiltà e di pace’: lo stesso insegnamento delle lingue lo è. Imparare bene una lingua straniera ci apre agli altri, ci avvicina agli altri.”
“Tradurre è tradire” o, come lei ha
“Le difficoltà del mestiere sono legate all’isolamento. Nella prima fase di traduzione vera e propria è un mestiere che si svolge in silenzio da soli davanti al testo e al computer. Quando poi il libro esce in libreria è una gioia vedere il proprio lavoro concluso, ma ormai la tua creatura non ti appartiene più... e infatti spesso i traduttori lamentano di non venire citati. Forse, alla fine, la più grande soddisfazione è fare il mestiere che ci piace.” IN
scritto citando Primo Levi, “un’opera di civiltà e pace”?
“Tradurre non è tradire, semmai il tradimento nasce proprio per essere il più fedele possibile al testo originale. Se in una pagina c’è un gioco di parole e il lettore francese ride, lo stesso deve succedere al lettore italiano. Forse si tradisce l’autore proprio quando si mette una nota a piè pagina e si spiega il testo: sarebbe bene non farlo mai. Certo,
Quali sono le difficoltà e soddisfazioni del mestiere di traduttore?
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Innovare | ITWorking
Tecnologia
e nuove
Idee
testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini
Una dinamica azienda riminese aperta alla ricerca, alle idee e alle tecnologie: ITWorking si lancia e lascia il segno nel mercato grazie ai suoi servizi innovativi.
Nata come startup nel 2011, appena due anni dopo ha registrato un fatturato di 1 milione di euro, in crescita del 30% rispetto al 2012. Quest’anno avrà un’ulteriore crescita sopra al 30% fatturando oltre 1.3 milioni. È ITWorking, azienda riminese giovane e innovativa del settore IT, creata come spin-off di Italstudio Spa, con la mission di sfruttare la struttura snella e dinamica della startup per fare ricerca e portare avanti progetti innovativi. Oggi ITWorking fa parte del gruppo Bluenext, che raccoglie quattro aziende produttrici di software fiscale e gestionale e conta quasi 200 dipendenti con un’età media di 35 anni e più di 8.000 clienti tra commercialisti, aziende, associazioni, centri di assistenza fiscale e softwarehouse. Nei locali di ITWorking a Rimini ha sede la ‘testa’ del gruppo. Giacomo Mari-
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otti (27 anni, laureato in matematica all’Università di Pisa e master all’Università Bocconi) fa parte del marketing strategico, si occupa di analisi di mercato e brand equity. Qual è la filosofia dell’azienda?
“Il Team ITWorking per scelta e per anagrafe non guarda indietro. Sia per la propria natura, sia per il ruolo all’interno di Bluenext, Itworking è un’azienda dinamica e innovativa capace di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e di mercato. Proprio per questo in ITWorking è lasciato spazio per indagare nuove idee e nuove tecnologie”. Quali servizi offrite?
“Abbiamo sviluppato una suite di applicazioni interamente fruibili su cloud e mobile computing, utilizzabili anche in versione desktop. Il prodotto di punta è Smartsign (www.smartsign.it), una soluzione di firma elettronica sicura su ta-
blet, che consente di firmare con pieno valore legale ogni genere di documenti. Consente un notevole risparmio non solo di carta, ma anche di tempo ed energia. È stato attivato, per esempio, dal centro di assistenza fiscale Cisl su 400 posti firma per il 2014. Diversi altri Caf e software house del settore stanno adottando la nostra soluzione, che, con le implementazioni per l’utilizzo in mobilità su iPad e Android, sta avendo sempre più successo”. Cosa distingue la vostra azienda?
“In tre parole: innovazione, qualità, empatia. Innovazione significa sviluppare e immettere sul nostro mercato le nuove tecnologie. Qualità deriva da una storia di successo e si traduce in prodotti efficienti, affidabili, semplici da utilizzare. Empatia, infine, è attenzione al cliente, assistenza rapida e puntuale, affiancamento nel business”. IN
Inscenare | Stagione Teatrale sammarinese
Una stagione per
Due (Teatri)
testo Milena Massani
Si apre la Stagione Teatrale sammarinese 2014-15, divisa anche quest’anno tra il Teatro Nuovo e il Teatro Titano, con un calendario ricco di proposte. Un teatro che vanta spettatori fedeli e investe su nuovi progetti per un cartellone con quattordici appuntamenti: cinque al Teatro Nuovo per Identità Teatrali, sei al Teatro Titano, per Microphonie e tre per Lo schermo sul leggio. “Progettare la stagione quest’anno è stato particolarmente da car-
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diopalma”, racconta Marilia Reffi, dell’Ufficio Stampa. “Il Teatro Nuovo era stato chiuso per ristrutturazioni e fino alla fine del mese di luglio non sapevamo se ci sarebbe stato reso in tempo utile! Così abbiamo dovuto scegliere spettacoli che potessero essere allestiti sia al Teatro Titano che al Teatro Nuovo, o meglio, data la differenza di dimensioni dei due Teatri, che potessero fisicamente essere messi in scena anche su un palcoscenico più piccolo. Il risultato, però, ci ha soddisfatto”. La Stagione Teatrale sammarinese 2014-15 è, come di consueto, divisa tra i due Teatri: Nuovo e Titano. Gli spettacoli del Teatro Nuovo, per la rassegna “Identità Teatrali”, sono stati pensati quale omaggio ai grandi protagonisti della scena; Paolo Rossi, Orsini, Albanese, Herlitzka, Lavia (nella foto). Esponenti di spicco del teatro italiano che spazieranno da monologhi a rivisitazioni di grandi classici. Al Teatro Titano, invece, per l’evocativa rassegna “Microphonie” (tradotto: “suoni flebili, sussurrati”) sei appuntamenti sospesi tra musica e parole: da Eugenio Finardi e Gianmaria Testa insieme a Paolo Fresu, a Mario Perrotta; da Laura Lattuada, Marta Cuscunà a un’insolita overture di Stagione con “Nella” di Luciano Melchionna.
La grande novità del Titano è frutto di un progetto di e con Ivano Marescotti che, per tre domeniche pomeriggio, terrà “Lo schermo sul leggio. Ciò che non hai mai visto in un libro e mai letto in un film”. La finalità è quella di mettere in rapporto tra loro in un unico spettacolo diverse discipline artistiche: cinema, letteratura e teatro. Difficile dare una sorta di “priorità” in un calendario così ricco di proposte! L’Arlecchino interpretato da Paolo Rossi è imperdibile, così come la nuova regia di Lavia o la modernissima trasposizione di Orsini del monologo del grande inquisitore tratto da “I Fratelli Karamazov”; e poi, che dire di Albanese o di Herlitzka? Da segnare: “La semplicità ingannata” di Marta Cuscunà e “last but not least”, un testo di Susanna Tamaro con Laura Lattuada, uno spettacolo contro la violenza sulle donne, promosso dal Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle pari opportunità della Repubblica Italiana. La stagione terminerà mercoledì 15 aprile con un “gioiello” al teatro Titano: due grandi artisti, due poeti della musica e delle parole, Gian Maria Testa e Paolo Fresu in un meraviglioso “Concerto in duo”, che allestiscono appositamente per pochissime occasioni. IN
IN Magazine | Special ADV
SpeSe Condominali Come ripartirle
L’argomEnTo dELLa suddivisionE dELLE spEsE CondominiaLi origina spEsso disCussioni E ConfLiTTi: L’avvoCaTo varLiEro Ci iLLusTra La CorrETTa riparTizionE.
I problemi condominiali sono una tematica molto Un vademecum per proprie- Ci parli ancora della nuova tabella di ripartizioattuale ed è il caso di soffermarvisi ancora un po’. tari e inquilini per sapere ne, quando è stata introdotta? Cosa prevede? In particolare è sempre poco chiaro come ripartire cosa si è obbligati a pagare. “La tabella è molto recente, è stata registrata il 30 aprile 2014 all’Agenzia delle Entrate di Roma e le spese condominiali tra locatore e condutle parti che hanno contribuito alla formazione della stessa sono tore dell’immobile. A tal proposito di recente si è giunti ad un Confedilizia unitamente alle tre sigle Sunia, Sicet e Uniat. Al suo accordo tra Confedilizia e i Sindacati dell’Inquilinato ove è stata interno il documento è molto dettagliato e prevede una rigida sudmessa a punto una tabella per la ripartizione. È stato previsto che divisione dei costi. Per fare qualche esempio sono a carico dell’ingravino sull’inquilino tutte le spese di ordinaria manutenquilino i costi relativi allo sgombero dalla neve nei mesi più freddi, zione e le piccole riparazioni, nonché ovviamente i costi per il per quanto riguarda la pulizia sono sue voci di spese i materiali per consumo di energia e le relative ispezioni e collaudi degli impianti. la pulizia, la manutenzione ordinaria dei macchinari, i sacchi per Spettano invece al proprietario tutte le spese straordinarie la raccolta dei rifiuti e il trattamento economico e previdenziale di come il rifacimento o l’installazione di nuovi impianti. Egli è tenuto un addetto, qualora sia stato assunto. Sempre all’inquilino spetta inoltre al pagamento dell’Imu e della tassa del passo carrabile, il 90% del trattamento economico e previdenziale del portiere, se mentre è a carico dell’inquilino la tassa rifiuti. previsto, nonché sempre la stessa percentuale di spese di manuE invece come viene suddiviso il pagamento della Tasi? tenzione ordinaria della guardiola dello stesso. Sono totalmente a “La Tassa sui Servizi Indivisibili non colpisce solo i proprietari carico suo inoltre le spese di manutenzione ordinaria dell’impianto dell’immobile ma anche i detentori, ossia chiunque utilizzi quel comune di illuminazione, degli impianti di suoneria e allarme, dei bene. I soggetti passivi di quest’imposta sono quindi molteplici citofoni e degli impianti di videosorveglianza. Gravano invece sul perché il pagamento non grava solo sugli inquilini ma anche su proprietario i costi di installazione degli impianti comuni di illumichi ha il bene in comodato; difatti è sufficiente che si verifichi una nazione e allarme, l’acquisto degli estintori, tutti gli adeguamenti situazione di fatto, non è invece richiesto un contratto formale. Il alle nuove disposizioni di legge; riguardo alla pulizia sono a carico detentore è quindi chiamato a contribuire insieme al proprietario suo l’acquisto di bidoni, contenitori, macchinari per la pulizia e al pagamento di questa tassa almeno in ragione del 10%; in base le spese di assunzione di un addetto laddove fosse necessario.” al regolamento comunale però può aumentare sino al 30%.”
Nella foto, Dott. Giordano Fabbri Varliero e Avvocato Lucia Varliero
Raccontare | Misteri di Rimini
Segreti in
Città
testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini
Il volto nascosto della città raccontato a quattro mani dalla giornalista Vera Bessone e lo storico Federicomaria Muccioli. A Rimini può avvenire anche questo, che un professore universitario e una giornalista si incontrino e decidano di mettere nero su bianco “I misteri di Rimini”. Una messa a fuoco su personaggi fascinosi e accadimenti caratterizzanti la storia della città, dalle epoche più remote ai giorni nostri. Loro sono Federicomaria Muccioli e Vera Bessone. Scopriamo quale mistero li ha spinti ad unire le loro energie. “Quando l’editore Marzio Casalini mi ha domandato se volessi scrivere questo libro, ho subito pensato di coinvolgere Federico, - racconta Vera - e credo che unire le nostre forze sia stata una buona scelta per il carattere del volume, che non è un libro di storia né una cronaca giornalistica, ma forse un po’ l’uno e un po’ l’altro. In più, ci è venuto spontaneo dare un tono ironico al testo, sorridendo su Rimini e i riminesi, ma naturalmente su noi stessi prima di tutto”.
F.: “È una cosa a cui avevo pensato e che potrebbe essere realizzata con spesa minima e resa massima. In particolare, l’episodio dell’eroina di Rimini (che riprende un mio precedente libro) dovrebbe essere segnalato nell’incrocio tra via Flaminia e via Tripoli: una pagina di storia che aiuterebbe molto a riflettere sulla manipolazione degli eventi e su come alcune invenzioni vengano propagate, ancora oggi, come realtà storiche!” V.: “Sarebbe un’idea! Rimini è fatta di tutto ciò, dei Malatesta e dello Slego, di Fellini e dei turisti russi… E’ una città bellissima proprio per questo.”. C’è una storia a cui siete più legati? F.: “‘La Rimini autunnale di Alain
Delon’ è quella che rispecchia la
mia parte più elegiaca!” V.: “Sono rimasta anche affascinata dalla figura della beata Chiara, una donna forte e singolare nella Rimini del Medioevo.”. Qual è lo stratagemma per definire il livello di amore verso la città? F.: “Un piccolo indizio è il numero delle m nella pronuncia Rimini. L’orgoglio riminese risalta in modo ‘irremediabile’ soprattutto se sono più di due..” V.: “Vorrei citare il grande regista americano Martin Scorsese quando venne al Fulgor nel 2005 per ritirare il Premio Fellini: ‘La vera Rimini comincia dove finisce la città fantastica disse. Fellini è un monumento, e anche la città di Rimini in un certo senso lo è’.” IN
Con questa cavalcata attraverso i secoli, unite tematiche tra loro trasversali, cogliendo l’essenza più profonda della città, inserendo anche uno dei volti leggendari dell’era pop: il mondo dei club, dal risvolto quasi antropologico. Bisognerebbe porre delle insegne nei luoghi legati ai soggetti da voi trattati, al fine di non disperdere una così forte identità locale.
IN Magazine | 63
Esportare | Giovagnoli Collezioni
Lo stile italiano
sbarca a testo Lucia Lombardi
Walter Giovagnoli approda a Miami, in Florida, con un nuovo showroom firmato Giovagnoli Collezioni che punta sulla qualità del Made in Italy e accoglie brand in esclusiva.
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Miami
A Miami, lì dove il mare luccica e tira forte il vento, dove il lusso è di casa e lo stile italiano vince su tutti, ha aperto il nuovo showroom firmato Giovagnoli Collezioni. In fatto di gusto per la scelta di tessuti preziosi, Walter Giovagnoli (a destra, nella foto centrale) è un’istituzione. Con uno stile che sta investendo le località più à la page: St. Moritz, Cortina, Porto Cervo, New York, Vienna. La sua partnership è richiesta dagli studi di arredamento più all’avanguardia. La creatività, il gusto e il saper fare sono la carta vincente del Bel Paese, quella più apprezzata all’estero. Proprio quella su cui Giovagnoli ha puntato da sempre e che ora esporta con maestria a Miami, insieme al socio Loris Toni (a sinistra, nella foto centrale) noto imprenditore riminese che vive nella città statunitense. “In Italia siamo riusciti a farci conoscere soprattutto grazie al passaparola, così come
a Lugano, Praga e Mosca. Speriamo che lo stesso possa accadere in America, per quanto riguarda hotel, spazi pubblici, e soprattutto privati”, racconta Walter Giovagnoli. “Abbiamo una realtà composta da pochi dipendenti, preferiamo puntare sui dettagli e sull’artigianato, cercando di occuparci di ogni cosa in prima persona, e aprendoci alla collaborazione con architetti e interior designer”. La scelta è caduta su Miami perché negli Stati Uniti il mercato si sta risollevando e la voglia di investire sta riprendendo con slancio. Lo showroom di Miami si caratterizza per la proposta di brand sconosciuti in quel mercato. “Si tratta di aziende Made in Italy da noi accolte in esclusiva. Molte le ho scoperte viaggiando sia in Italia che fuori. Il mio gusto personale è sempre il primo parametro di selezione: non riuscirei a vendere qualcosa che non mi piace”. IN
Professionisti, giovani creativi, startup, aziende in fase di ridimensionamento. L’ufficio temporaneo è una soluzione che consente di rispondere in maniera efficace ad eventuali esigenze di downsizing o riduzione di costi. Le postazioni sono arredate e attrezzate all’interno di uno spazio comune con la possibilità di usufruire di servizi ulte-
riori come sale riunioni, bar e ristorante. Nessun investimento inziale né costi d’installazione o di attivazione per le utenze. Una sistemazione logistica ideale ma anche un nuovo approccio al lavoro in cui la condivisone degli spazi può contribuire allo scambio di idee e alla crescita professionale.
info@centrocongressisgr.it www.centrocongressisgr.it tel 0541 303192-3 fax 0541 303063
Ideare | Michele Focchi
Progettare il
Futuro
testo Alessandra Leardini
Ingegnere e creativo: Michele Focchi è il giovane ricercatore riminese al servizio del progresso e dell’innovazione. L’ultima invenzione? HyQ, un robot quadrupede in grado di reagire agli stimoli come un vero animale.
Dalla “moneta” che genera energia a uno dei robot quadrupedi più versatili al mondo, progettato per sostituire l’uomo in situazioni di emergenza, prelevare campioni in ambienti contaminati e radioattivi, fare perlustrazioni in edifici crollati. Sembrerebbe un film di fantascienza, in realtà lo “Steven Spielberg” della situazione è un ricercatore riminese di appena 34 anni. Michele Focchi è uno dei giovani Archimede di punta dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, dove arriva nel 2009 dopo una
laurea al Politecnico di Milano in Ingegneria dell’automazione e alcune esperienze lavorative non del tutto soddisfacenti. Il suo desiderio di unire l’ingegneria e la creatività al servizio del progresso, trova nel
massimo polo della ricerca italiana l’ambiente ideale. Il primo impegno di Focchi, nel biennio 2010-2012, a quattro mani con il collega Emanuele Guglielmi-
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no, porta al brevetto mondiale di una microturbina, un generatore della grandezza di una moneta di 1 euro, “capace di portare elettricità in zone impervie e inagibili, dove non è possibile utilizzare cavi”. “Per questa invenzione abbiamo ricevuto diversi riconoscimenti tra cui quello della Start Cup Ricerca del Sole 24 Ore e il Premio Nazionale dell’Innovazione 2013”. Il progetto ora si è concretizzato in una startup. Ma Michele non si ferma qui e con un team di colleghi provenienti da tutto il mondo arriva a creare HyQ (Hydraulic Quadruped). HyQ è un robot quadrupede in grado di trottare ad alte velocità, saltare, attraversare terreni accidentati e reagire ai disturbi proprio come un animale vero. “Siamo un gruppo di dodici ricercatori tra i 25 e i 37 anni, da tutti cinque i continenti”, prosegue Michele. “Dell’HyQ abbiamo creato una versione successiva, più evolu-
ta, più leggera, con quasi il doppio della forza, movimenti ancora più veloci ed estremi. Abbiamo avuto contatti dal Cern e stiamo attualmente lavorando a una versione capace di muoversi senza cavi”. Un lavoro di ricerca che ha portato anche ad una versione ultraleggera di 24 Kg per 85 centimetri. I progetti che Focchi porta avanti per l’IIT di Genova sono ambiziosi. “Sto facendo quello che ho sempre sognato”, commenta. “Penso a robot che riescano a trascinare un ferito, ad esempio”. Il segreto? La passione. “Il mio lavoro non ha orari, non potrei farcela diversamente”. Un ritmo che non tutti riescono a sostenere: “Quest’anno il mio gruppo ha lanciato due borse di dottorato perché c’è bisogno di giovani ricercatori, eppure una è rimasta vuota. Sorprendentemente, fra gli applicanti non c’era nessun italiano”. Se non si nasce Archimede, non sempre lo si diventa. IN
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