IN Magazine Rimini 06/2014

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Rimini

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Anno XIV - N. 6 - DICEMBRE-GENNAIO 2014/2015

Antonio

Paolucci

Una vita nel Museo

Sigep La fiera della Dolcezza Elisa Triani Mamma, che Giornalista! Mon Amour Scintillanti notti della Riviera





Sommario

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6 Annotare Brevi IN 12 Essere Antonio Paolucci 18 Cucinare Sigep 24 Salvaguardare Servizio Faunistico 28 Condurre Elisa Triani 30 Creare Linea Gio.tta 32 Intrattenere Mon Amour 34 Fotografare t.club

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

Chi ci traghetta nel nuovo anno dalla copertina di Rimini IN? Un personaggio di grande autorevolezza e cultura, il direttore - riminese - dei Musei Vaticani Antonio Paolucci. Proseguiamo con dolcezza con il Sigep e le nuove tendenze del cake design, poi tanta natura e le storie del lupo e degli animali dell’Appennino. Bellezza e classe con la giornalista di Studio Aperto Elisa Triani, nell’inedito ruolo di mamma, e anche con le creazioni di moda di Giovanna Micheloni. Nel segno del divertimento, le sorelle Barbara e Pamela Righetti ci parlano del Mon Amour; donne impegnate anche quelle del t.club, donne dietro la macchina fotografi-

ca. L’eccellenza nello studio è quella premiata dei Licei Alighieri e Valgimigli di Rimini e altra eccellenza in campo dello stile, quella di Giovagnoli Collezioni. Tanta arte a seguire con le pitture di Eleonora Mazza, la ceramica di Debora Carlini. E poi design su quattro ruote con l’evento per la nuova Discovery Sport Land Rover, e ancora nuove idee con Bluenext e ristorante Evviva.

Stampa: Montefeltro di Celli F. - Rimini

Collaboratori: Maria Luisa Bertolini, Arianna Denicolò, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Milena Massani, Melania Rinaldini, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi, Cesare Trevisani

Direttore Responsabile: Andrea Masotti Redazione centrale: Serena Focaccia Progetto grafico: Lisa Tagliaferri Impaginazione: Sabrina Montefiori

Vi auguriamo un nuovo anno pieno di

36 Emergere Scuole Karis 38 Esporre Giovagnoli Collezioni 41 Dipingere Eleonora Mazza 44 Modellare Debora Carlini 46 Presentare Concessionaria Vernocchi.Zero 48 Inaugurare Wellness Privé 49 Produrre Bluenext 50 Rinnovare Ristorante Evviva

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sorprese. Come tante sorprese sono quelle che arriveranno dalla nostra rivista: non perdete il prossimo numero, perché Rimini IN Magazine vi stupirà con una nuova veste editoriale unica e sorprendente. Stay tuned!

Fotografi: Federico Galli, Riccardo Gallini, Governatorato SCV - Direzione dei Musei, Giorgio Salvatori

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com

Chiuso per la stampa il 19/12/2014 Ufficio commerciale: Gianluca Braga, Irena Coso Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso

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Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte.


Annotare | Brevi IN

Fashion e food alla Savoia Shopping Gallery

Nuovi arrivi alla Concessionaria

Reggini

Rimini - La scintillante Savoia Shopping Gallery, incastonata nel prestigioso omonimo hotel sul lungomare di Marina Centro a Rimini, ha riaperto giovedì 18 dicembre con un’elegante apericena e con il concerto del trio musicale “Novecento”. Savoia Shopping Gallery ospita 32 aziende su 1300 mq, fra i migliori brand italiani e internazionali: Annarita N, Lego, Technogym, Galvanina, Cupro, Papeete, Disney, Bagatt, Jens Jakobsen, Valerio Braschi, San Patrignano, Marlù e tanti altri. Le aziende espongono in un open space all’interno del quale la clientela può passeggiare. (G.G.) (Nella foto Piero Marini, direttore di Hotel Savoia, e Dario Aprile, Amministratore di Savoia Shopping Gallery)

Premio a Francesca Falcioni Rimini - Francesca Falcioni (nella foto) del centro estetico Soleluna di viale Ceccarini è stata premiata ad Assisi in occasione del meeting di “Comfort Zone”. L’imprenditrice riccionese è stata classificata tra le dieci migliori professioniste italiane dell’estetica con la seguente motivazione: “Per aver saputo ritagliarsi una fetta di mercato in completa espansione offrendo qualità nei trattamenti, nei servizi e nelle soluzioni riservate alla clientela”. (M.G.)

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San Marino - Un grande successo, quello avuto a novembre da Audi Reggini presso lo showroom di San Marino, in occasione della presentazione al pubblico delle ultime novità della casa automobilistica tedesca. Il tutto in un’ottica di sostenibilità e futuribilità. Attesissimo era il lancio della nuova TT Coupé, che non ha certamente tradito le aspettative. Una autovettura dalla silhouette inconfondibile e dalla tecnologia all’avanguardia, giunta ormai alla terza generazione e che sarà, come le precedenti, destinata ad essere una pie-

tra miliare in una storia di successi. Del tutto inusuale il modo in cui è stata presentata: Reggini ha infatti offerto al pubblico la possibilità di compiere un viaggio virtuale al suo interno attraverso la tecnologia dei Google Glass, gli innovativi occhiali dotati di realtà aumentata. Grande interesse anche per la seconda novità della stagione: l’A3 e-tron, la prima compatta Audi di categoria premium con ricarica plug-in ibrida di serie, che unisce così la sostenibilità del motore elettrico alle performance del propulsore a benzina.

“Più lavoro” con Banca Rimini - Nuova iniziativa di Banca Carim a sostegno dell’economia reale del territorio e in questo caso, in particolare, utile a creare nuova occupazione. In concreto, l’opportunità elaborata da Banca Carim prevede la concessione di un finanziamento di 20.000 euro per ogni nuovo lavoratore assunto, al tasso fisso del 2,50% e per una durata massima di tre anni. L’opportunità è estesa retroattivamente alle aziende che hanno perfezionato assunzioni a partire dal 2 maggio 2014, con contratti dalla durata minima di un anno. Ogni

Carim

informazione utile alla conoscenza del finanziamento è disponibile presso le filiali di Banca Carim e sul sito www.bancacarim.it. (C.T.)



Annotare | Brevi IN

Bellezza al Savoia Beach Golf Experience a Riccione Riccione - Il mondo del golf si trasferisce dal green alla spiaggia e va in buca! Il Comune di Riccione, in collaborazione con Energia Eventi e il patrocinio dell’Organizzazione Italiana Golf e Federgolf EmiliaRomagna, ha presentato per il Natale 2014, Beach Golf Experience - Live the Space around You, una lunga serie di eventi tra sport ed emozione, in programma nella Perla Verde nel tratto di spiaggia tra piazzale Roma e il porto. Gare, Golf Academy aperta a tutti e tante altre attività e momenti di divertimento nell’Hospitality Village per accogliere sportivi, professionisti, curiosi e vip.

Rimini - “La ricostruzione delle unghie non è solo una questione di estetica, ma una vera cura per chi ha problemi di onicofagia” spiega Elvana Caci Hoxha, che applica la sua espe-

Intermittenze al Teatro Massari San Giovanni in Marignano Il Teatro. Massari si appresta a vivere un mese di gennaio ricco di appuntamenti con la rassegna “Intermittenze”, a cura della Compagnia Teatro dei Cinquequattrini. Sabato 10 sarà all’insegna del dialettale con gli Armadiéd che proporranno in prima assoluta “La Fira De’ Borg”. Martedì 13 torneranno a calcare le scene Marcimarcela e Janina Star in “Quelle della TV”, mentre sabato 17 sarà la volta del gruppo riminese Voci nel Deserto in “Frammenti di libertà di pensiero”. Sabato 21 la comica Silvana Fallisi (nella foto) metterà in scena “La morte balla sui tacchi a spillo”, domenica 25 Fabio Severi presenterà “La Dinastia dei Malatesta in 500 anni di storia”, mentre sabato 31 gran finale con il concerto dell’Elena Sanchi Trio. www.teatromassari.it (A.D)

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Wellness

rienza decennale lavorando in una fra le più belle SPA di Rimini, il Savoia Wellness by Mary. La ricostruzione unghie è una tecnica estetica mediante la quale si pratica un allungamento o ricopertura delle unghie grazie a specifici materiali, da non confondere con l’applicazione di unghie finte. Il centro si trova all’interno del Savoia Hotel Rimini ed è composto da tre sezioni dedicate alla cura del corpo. SPA offre un percorso umido completo di bagno turco, piscina con lame d’acqua e idromassaggio, area relax. La sezione Beauty, curata personalmente da Mary, la SPA manager della struttura, propone trattamenti estetici mirati alla cura del corpo e alla bellezza. Infine Sun è l’area dedicata all’abbronzatura. Per info: tel. 0541.309678.

Gas e sicurezza con SGR Rimini - Per l’anno scolastico 20142015 il Gruppo SGR realizza, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Rimini, un progetto didattico rivolto alle classi prime delle scuole medie della Provincia dal titolo “Gas e Sicurezza”. Il percorso è già iniziato e il 12 dicembre scorso SGR ha consegnato due pc por-

tatili per ogni scuola aderente all’iniziativa per un totale di 42 apparecchi. L’obiettivo dell’iniziativa è guidare l’attenzione dei ragazzi a una maggiore coscienza del ruolo del gas nella vita di tutti i giorni, anche attraverso la conoscenza diretta delle reti di distribuzione gas, la strumentazione utilizzata e i controlli eseguiti sulla rete.



Annotare | Brevi IN

Tutti bottegai per un giorno Bellaria - Si è chiusa con grande soddisfazione la prima edizione di “Bottegaio per un giorno”, che domenica 7 dicembre si è svolta al Palacongressi Bellaria, sullo stile dei Vide-Grenier francesi, gli “svuota cantine”. Un centinaio le bancarelle dei cittadini che per un giorno sono diventati venditori ambulanti e circa mille i visitatori, perché lo spirito del “Bottegaio per un giorno” è che chiunque può partecipare vendendo o barattando ciò che non gli serve più, trascorrendo una giornata diverse dalle solite, in compagnia di vecchi amici e di nuovi. Una bella iniziativa per il riuso nella giornata di shopping ad impatto zero incorniciata da musica e cibo della tradizione. Second hand, per scelta, per necessità, per il desiderio di non sprecare e di non inquinare, una tematica molto attuale. Hanno partecipato all’evento Ristorante Dalla Saraghina per la ristorazione, Scaramakai per l’area bimbi e Radio Gamma. Prossimo appuntamento domenica 8 febbraio. (M.L.B.)

Gastronomia e musica da Kia Rimini - Domenica 14 dicembre la concessionaria Kia Ruggeri di Rimini ha aperto le porte a un grande evento: “Saraghina e Musica”. Alcune realtà note si sono riunite per un pomeriggio di festa all’insegna della solidarietà. Cento nasi rossi hanno dato un tocco di vivacità alla festa che ha sostenuto una causa importante: l’intero incasso è stato devoluto in beneficenza all’Associazione Dottor Clown di Rimini. Kia Ruggeri, il risto-

rante Dalla Saraghina, in collaborazione con Banca Popolare dell’Emilia Romagna, la palestra JustFitness di Villa Verucchio, Skaramacai, Cea Gruppo, insieme al Live di Paola e Luca, lo spettacolo di ballo liscio dei ballerini di “Balla con noi”, la cucina tradizionale romagnola curata Dalla Saraghina affiancata a quella dei pescatori di Rimini e lo spettacolo del clown Caramello hanno reso la giornata ricca di emozioni.

Accoglienza per l’Oriente Rimini - Il direttore Dell’Hotel Savoia di Rimini, Piero Marini, ha preso parte a Shangai a un incontro internazionale con tour operator cinesi (nella foto) per promuovere contatti e collaborazioni finalizzati a sviluppare il turismo orientale verso la Riviera. Il target dell’Hotel Savoia è principalmente composto da turisti di status sociale elevato e con un’alta capacità di spesa. A questi ospiti la struttura ricettiva propone un serie di servizi ad hoc che intercettano le esigenze del cliente orientale, dalla lingua alle attenzioni nell’accoglienza con una cura nei dettagli a misura della cultura del Sol Levante.

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Racconta una storia a Stefanel Rimini - Lo storico brand italiano Stefanel dimostra ancora una volta la sua attenzione verso le donne. La sua keys succesfully di oggi è creare collezioni che soddisfino prima di tutto i desideri delle donne. Nasce così il contest #Stefanelstories, uno scatto da pubblicare su Instagram per poter vincere l’outfit dei sogni! Le partecipanti hanno potuto scegliere in uno store quattro capi per un look, raccontando in che occasione lo avrebbero voluto indossare. Il 19 dicembre una giuria interna alla Stefanel ha proclamato le tre vincitrici degli outfit scelti con il maggior numero di like ricevuti, che hanno potuto ritirare in uno store il loro prezioso e speciale regalo dalla

Stefanel. Se non è amore questo! (Nella foto, da sinistra Stella Grappini, area manager Stefanel e Maria Grazia Gallo, store manager presso Stefanel di Rimini)




Essere | Antonio Paolucci

Una vita nel

Museo

testo Manuel Spadazzi foto Governatorato SCV Direzione dei Musei

Una vita in mezzo alla bellezza e all’arte. Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, racconta del suo impegno per promuovere il patrimonio artistico del nostro Paese, e il suo rammarico per non essere riuscito a organizzare una mostra nella sua città, Rimini.

Il mondo ce lo invidia. Lui, invece, non invidia nessuno. Perché “sono stato fortunato: ho sempre vissuto in mezzo al bello”. Eppure l’uomo che ha fatto luce (letteralmente) sui capolavori della Cappella Sistina, ha un grande cruccio: non essere mai riuscito a portare la bellezza e l’arte nella sua Rimini. Eppure ci ha provato Antonio Paolucci, classe 1939, dal 2007 direttore dei Musei Vaticani dopo una brillante carriera che l’ha portato a essere anche ministro ai Beni culturali e soprintendente alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Una vita spesa per l’arte e per il bello, la sua, ma i successi e i riconoscimenti Paolucci li ha trovati tutti lontano dalla sua città. Molti a Rimini continuano a chiedersi, con rammarico, perché lei non abbia

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Antonio Paolucci apre le porte del meraviglioso spettacolo della Cappella Sistina.

“Già, ma poi? Cosa è rimasto ai riminesi, una volta che si è interrotto il rapporto tra la Fondazione Carim e Goldin? Io credo che Rimini, più che inseguire mostre preconfezionate, già ‘impacchettate’, dovrebbe avere maggiori ambizioni di fare qualcosa di autentico, di proprio”. Nella vicina Forlì, che prima non era certo sulla mappa delle grandi mostre, lei ha fatto un piccolo miracolo organizzando mostre che, di anno in anno, sono state sempre tra le più visitate in Italia.

“A Forlì si sono create delle condizioni favorevoli. È una realtà che ha dalla sua alcuni elementi di indiscutibile valore: una sede espositiva molto bella e funzionale come il San Domenico, una posizione baricentrica e facilmente raggiungibile da ogni parte dell’Italia, un forte sostegno da parte della Fondazione della Cassa di Risparmio. E poi ci sono le mostre… Non dovrei dirlo io, ma ogni evento organizzato al San Domenico è stato di grande qualità, e i risultati si sono visti”. Per Rimini non c’è speranza?

curato mostre nella sua città. Cosa che ha fatto a Forlì in questi ultimi anni, e con grande successo.

“È un rimpianto anche per me, anche se in realtà qualcosa si era tentato di fare. Avevo presentato, tra i vari progetti, uno per una grande mostra su Agostino Di Duccio. Purtroppo non se ne è fatto nulla, e resta il rimpianto di vedere come Rimini non riesca a fare il salto di qualità. Certamente non aiuta, in

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possa aspirare a diventare città

“Mi sembra che qualcosa stia cambiando. Da quando è diventato assessore alla Cultura Massimo Pulini, che è un ottimo studioso di cui nutro grande stima, si sta cercando di risalire la china. Penso, ad esempio, alla ‘Biennale del disegno’. L’ho trovata un evento molto interessante, allestito tra l’altro con un budget ridottissimo”.

d’arte. Eppure, negli anni delle mo-

I soldi però, come ricordava lei,

stre a Castel Sismondo curate da

non sono tutto. Tra l’altro, Rimini è

Marco Goldin, i risultati di pubblico

una città che ha un ricco patrimonio

si sono visti.

artistico da offrire: i monumenti

questo contesto, la situazione della Fondazione Carim, che per i noti problemi della banca non può più investire come in passato nella cultura. Ma non credo sia solo una questione di soldi”. Qualcuno sostiene che Rimini non



romani, il Tempio Malatestiano, la chiesa di Sant’Agostino…

“La chiesa di Sant’Agostino è uno straordinario gioiello d’arte, che meriterebbe molta più attenzione e cura. In fondo stiamo parlando di una delle chiese più importanti del Trecento. Ma è molto più facile trovare qualcuno che sia disposto a finanziare il restauro della Cappella Sistina piuttosto che la chiesa di Sant’Agostino”. Infatti sono stati gli sponsor a pagare i tre milioni di euro per l’ultimo intervento di conservazione della

I risultati della sperimentazione?

Cappella Sistina. Paolucci, ci rac-

“Davvero notevoli. Abbiamo stimato che, con questo intervento, non ci sarà più bisogno di effettuare restauri sostanziali per i prossimi tre o anche quattro secoli. Ma anche il nuovo impianto di illuminazione, con 7 mila lampade a led, contribuirà a una migliore conservazione, e permette di godere appieno di tutte le opere. Anche gli affreschi del Perugino, di Botticelli, del Ghirlandaio, oltre a quelli

conta com’è nata questa impresa?

“Tutto è nato dalla consapevolezza che la grande affluenza di pubblico alla Sistina rappresenti un vanto, ma anche un pericolo per le opere. Nelle giornate di maggiore affluenza, si arriva tranquillamente anche a 20-22 mila visitatori al giorno. Questo significa che in un anno passano dalla Cappella quasi 6 milioni di presenze. Così tante persone portano all’interno ingenti quantità di umidità, calore, agenti inquinanti dall’esterno, per non parlare dell’aumento di anidride carbonica. Tutto questo è fortemente nocivo per le opere conservate nella Cappella. Abbiamo pensato pertanto di creare un sistema climatizzato in grado di regolare perfettamente l’ambiente, la temperatura, il tasso di umidità, la concentrazione di anidride. Il progetto, nato in collaborazione con tre università, Roma III, Budapest, Barcellona, ha avuto ben tre anni di sperimentazione prima di essere completato”.

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di Michelangelo naturalmente, ora splendono di nuova luce”. Nuova luce per la Sistina, ma restano purtroppo molte ombre sul nostro patrimonio artistico. L’Italia non sa proteggere i suoi tesori?

“Tutto il nostro Paese è un museo a cielo aperto. Io lo chiamo ‘museo Italia’, fatto di piccole e grandi realtà, distribuite all’ombra di ogni campanile. Un patrimonio immenso, ma mancano le risorse per valorizzarlo come meriterebbe”. IN

Amante del bello... e dei gatti Nato a Rimini nel 1939, figlio di antiquari, dopo il diploma al Liceo Classico, Antonio Paolucci studia a Firenze dove si laurea in storia dell’arte con Roberto Longhi, uno dei mostri sacri della storia e della critica d’arte. Specializzatosi a Bologna con Francesco Arcangeli, nel 1969 vince il concorso da ispettore alle Belle Arti e inizia la carriera alla Soprintendenza di Firenze. Lavora poi a Venezia, Verona, Mantova, per poi tornare a Firenze dove arriva alla nomina di Soprintendente ai Beni artistici e storici di Firenze, Prato e Pistoia. Autore di numerosi saggi, dal 1995 al 1996 è ministro ai Beni culturali con il governo di Lamberto Dini, mentre nel 1997 viene nominato commissario straordinario per il restauro della Basilica di San Francesco d’Assisi dopo il terremoto nelle Marche e in Umbria. Dal 2007 è alla guida dei Musei Vaticani, che con Paolucci hanno conosciuto una vera e propria rivoluzione con le aperture notturne, le prenotazioni on line, le visite virtuali. “Sono un uomo fortunato che ha vissuto in mezzo al bello”, ripete spesso Paolucci. Che è famoso anche per la sua grande passione per i gatti. In un’intervista, una volta, ha dichiarato: “Non esiste una creatura più bella al mondo”.



Cucinare | Sigep

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La fiera della

Dolcezza

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Sigep di Rimini Fiera, la manifestazione in cui i pasticceri di tutto il mondo si ritrovano per esibirsi con gustose novità, arriva alla 36esima edizione. Incontriamo i cake designer di Rimini, tra conservatori e innovatori.

Gustose, scenografiche (perché anche l’occhio vuole la sua parte), ma soprattutto buone e dagli ingredienti genuini. Elementi, questi ultimi, tutt’altro che scontati quando si parla di cake design. Già, perché al di là della moda che da alcuni anni contagia scultori del dolce e puri amatori pronti a improvvisarsi “pasticceri” tra le mura domestiche, una torta deve innanzitutto soddisfare il palato. Ne sono convinti gli stilisti dolciari riminesi che anche quest’anno si daranno appuntamento, così come tantissimi altri colleghi da ogni parte del mondo, al Sigep di Rimini Fiera. Dal 17 al 21 gennaio torna la fiera più golosa, alla sua 36esima edizione: un’unica grande vetrina sulle migliori novità della gelateria, pasticceria e panificazione artigianale “made in Italy”, non senza

trascurare le filiere contigue, dalla ristorazione fuori casa (rinnovato anche per il 2015 il binomio con Rhex) al caffé. Se le imprese espositrici saranno oltre mille, i

visitatori attesi salgono a 175mila. “Ci attendiamo - commenta Patrizia Cecchi, direttore business unit di Rimini Fiera - un ulteriore incremento della manifestazione, sempre più capace di qualificare il profilo dei visitatori, in particolare quelli provenienti dall’estero. Ne consegue un’offerta commerciale completa e di qualità”. Fra i grandi eventi, spiccano Sigep Gelato d’Oro, con le selezioni della squadra italiana per la Coppa del Mondo della Gelateria 2016 e i Pastry Events (Campionato mondiale Juniores e campionati nazionali di pasticceria), con le rispettive arene dedicate alle performance dei grandi maestri internazionali. Per il palcoscenico del Sigep sono passati anche noti stilisti del dolce riminesi come Roberto Rinaldini, fresco di debutto in tv al format Rai “Il più grande pasticcere”, e Sonia Balacchi, per non parlare del cake designer più famoso della tv, Buddy Valastro, meglio noto come “Il boss delle torte”, che l’anno scorso

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ha ammaliato il pubblico con le sue realizzazioni. È una passione, quella tra Rimini, la pasticceria creativa e il cake design, che prosegue anche fuori dai padiglioni del quartiere fieristico. Sul territorio sono nate pasticcerie specializzate in cake design come Maky’s Cake, nel cuore della Vecchia Pescheria riminese, mentre si moltiplicano i corsi rivolti a chi vuole imparare a scolpire la pasta da zucchero. Per carpire i segreti del mestiere direttamente dal “boss” Valastro, invece, i ti-

tolari della pasticceria Duomo di Rimini sono andati oltreoceano, in New Jersey, dove vive il talento italo-americano. Qualità, creatività e bellezza sono gli ingredienti principali di questa “casa del dolce”, che dal 1987 punta a esaudire ogni più dolce desiderio unendo l’estetica al gusto. Ma se è vero che un dolce deve sedurre al primo sguardo, non bisogna mettere in secondo piano le gioie del palato. Vale anche per le torte da cerimonia. “Se una torta in pasta di zucchero segue più i ca-

noni dell’estetica che la qualità, e per giunta mi costa anche il doppio di una torta tradizionale, quanto mi conviene?”. È abbastanza critica Gigliola Nanni, titolare con il marito Luigi di Soriani, a Rimini. La sua pasticceria è rinomata specialmente per torte nuziali personalizzate e su misura. “Rispetto ad altri, abbiamo il vantaggio di essere in tanti e quindi di riuscire a consegnare le torte anche in piena notte. In più realizziamo bomboniere, confetteria e segnaposti. Il nostro è un servizio a 360 gradi che con-

A sinistra, i titolari della pasticceria Duomo con una loro creazione dolce. A destra, il pasticcere Soriani. Nella pagina a fianco, Paolo Staccoli. In apertura, lo chef Franco Aliberti durante una lezione di cucina.

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Profondamente comodo, tutto naturale

materassi di qualità e sistemi letto

sente al cliente di evitare qualche giro in più”. E una volta all’anno, da Soriani si svolge anche il “Wedding Day”, una giornata in cui le coppie pronte al “sì” possono confrontarsi con tutti gli specialisti del “gran giorno”: dal fioraio al fotografo, dall’orefice al negozio di abiti da sposa. Da Rimini a Cattolica non cambia il punto di vista: ben vengano le creazioni artistiche ma alla fine sarà sempre la qualità a trionfare. Ne è convinto anche Paolo Staccoli: la sua pasticceria ha iniziato a produrre torte monumen-

Buone e anche belle tali americane e inglesi in tempi non sospetti (primi anni ’90) “ma sempre con una precisa linea e con uno strato esterno molto sottile in pasta di zucchero così da non compromettere il gusto e la consistenza del dolce tipico italiano”. Negli ultimi due anni la scelta è diventata ancora più radicale: copertura esterna americana solo per tre quarti e strato in panna nella parte superiore. “Le torte in cake design sono molto belle e rimarranno in voga ancora per qualche anno. Ma la gente vuole prima di tutta torte buone e fresche”. Allo stesso modo, i corsi di cake design che Staccoli ha organizzato per anni, oggi vengono dedicati solo ai bambini, “come puri momenti di gioco”. E al posto della pasta da zucchero tornano protagonisti i classici, soprattutto il cioccolato, nei numero-

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A sinistra, Silver Succi chef del Quarto Piano; a destra, lo chef del Riviera Golf Resort, Sabato Ferrante.

si laboratori riservati agli adulti. “Nessuno mette in dubbio la professionalità di chi realizza questo genere di produzioni, ma bisogna trovare il giusto compromesso tra l’estetica e i sapori e la genuinità della nostra cucina tradizionale” aggiunge Franco Aliberti, titolare di Evviva a Riccione. Questo locale, che si contraddistingue per la sua versatilità (è contemporaneamente pasticceria, caffetteria, ristorante e scuola di cucina “a scarto zero”) ha da poco organizzato corsi di dolci e da gennaio riparte con le lezioni dedicate a gelati, granite e sorbetti. Cambiano le ricette ma non il maestro (Aliberti) e la filosofia: “Si può stupire anche con un piatto tipico italiano e, soprattutto, salutare”.

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Chi si intende di sperimentazioni al cucchiaio è anche Silver Succi del Quarto Piano che ha conquistato i palati di riminesi e non con il suo “gelato salato”. “Il legame sempre più stretto tra gelato e alta gastronomia - afferma lo chef -, oltre a rappresentare il trend del momento, risulta essere una proposta culinaria interessantissima capace di esaltare i contrasti di sapore (dolce e salato, dolce e piccante, fresco e caldo) e di offrire allo chef l’opportunità di creare piatti raffinati accostando forme e colori”. Infine, anche al ristorante del Riviera Golf Resort, lo chef Sabato Ferrante propone una scelta di dolci che uniscono tradizione, passione e semplicità, preparati con prodotti di stagione. IN

La scorsa edizione Alla scorsa edizione del Sigep ha stupito il pubblico con la torta più piccola del mondo, in collaborazione con Italia in Miniatura. Una chicca modellata da Manuela Michieli, artista miniaturista di professione, e da Barbara Perego, uno dei cake designer più abili in Italia. Mo.Ca., storica azienda di Coriano specializzata in prodotti, attrezzature e servizi per pasticceria, panetteria e gelateria, anche quest’anno sarà protagonista alla fiera più dolce di Rimini con più iniziative. Tra queste, “Non congelateci il sorriso” (alla sua ottava edizione), iniziativa che coinvolge cento alunni delle scuole riminesi e una rete di gelaterie artigianali abbinando a una passione come quella per il gelato una buona causa: la lotta al bullismo.


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Salvaguardare | Servizio Faunistico

Il lupo (non è)

Cattivo

testo Melania Rinaldini

Pier Claudio Arrigoni, Responsabile del Servizio Faunistico della Provincia di Rimini, sfata il mito del “lupo cattivo” e racconta la salvaguardia di questa specie e della fauna selvatica del nostro territorio.

Sono state pubblicate l’8 dicembre sul sito di La Repubblica le immagini di due cuccioli di lupo salvati, curati e rimessi in libertà grazie alla collaborazione tra Provincia di Rimini, Provincia di Arezzo e Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica del Monte Adone, Sasso Marconi, Bologna. Le immagini inedite raccontano di due piccoli di 3 e 5 mesi trovati feriti e ammalati nel 2013 sul ciglio di due strade, poi recuperati e curati. Tutto con il minor contatto possibile con l’uomo, in modo da mantenerli più indipendenti possibile in vista del loro reinserimento in natura. Il lupo più piccolo, soprannominato Spartaco, a soli 3 mesi viene trovato investito sulle strade dell’entroterra riminese. Inizialmente ricoverato presso una clinica veterinaria in loco, si decide poi di portarlo al Centro bolognese, dove condividerà il tempo delle cure e della riabilitazione con un altro cucciolo, chiamato Cecco, proveniente dall’Aretino. I due verranno poi liberati 9 mesi dopo. La storia di Spartaco purtroppo

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non ha un bel finale, il giovane lupo viene nuovamente investito e questa volta non ce la fa. Ad oggi infatti gli incidenti stradali sono tra le prime cause di morte per gli animali selvatici.

Storie come questa ci ricordano anche quella del lupo Sic, l’esemplare maschio che nel 2012 fu recuperato a Ponte Messa, Pennabilli, ferito e debilitato dall’epocale “nevone” di quell’anno. Che fine ha fatto Sic? Lo abbiamo chiesto a Pier Claudio Arrigoni, Responsabile del Servizio Faunistico della Provincia di Rimini.

“A Sic, dopo essere stato curato a Parma, è stato fatto indossare un radiocollare, con il quale abbiamo potuto seguire i suoi spostamenti per un periodo. Attraversata la regione in direzione Bologna si è poi diretto verso Pistoia, dove ha perso il radiocollare. È stato visto e fotografato in salute nel Pistoiese e ora ha probabilmente costruito il suo nucleo familiare e si è riprodotto”. Qual è lo stato attuale della fauna selvatica nel nostro territorio? Le lunghe pioggie e le temperature

fuori dalla media hanno influito su di essa?

“Il 2012 è stato un anno molto pesante per quanto riguarda la popolazione selvatica, la neve e le temperature rigide hanno provocato un’altissima mortalità di tutte le specie, sia di piccole che di grandi dimensioni. La situazione in questi due anni è migliorata, riportando i numeri di esemplari nei valori normali, a parte nel caso dei caprioli. C’è stato un cambiamento nelle zone di presenza di alcuni animali, ad esempio gli ungulati si sono spostati nella fascia mediana, per intenderci San Leo, Torriana, Verucchio. Nonostante le piogge e il poco caldo, ma anche il poco freddo, la fauna ha reagito bene. Pensavamo ci sarebbero stati problemi, invece alcuni animali come tordi, beccacce e fagiani sono in aumento, così come la vegetazione. Sono buone anche le loro condizioni di salute, dai controlli che facciamo con Ausl risulta che non ci sono epidemie di aviaria o di altre malattie. Inoltre hanno cibo a sufficienza, motivo per il quale a volte



Due animali selvatici tipici dell’entroterra: il lupo e l’istrice.

taccherà; preferisce prede facili. Ricordo inoltre che la sua alimentazione è per oltre il 95% composta da animali selvatici, quindi gli animali domestici sono per lui un’eccezione. Sono inoltre poco prolifici, come tutti gli animali a capo di una catena alimentare. La presenza del lupo è da considerare un segnale che il nostro territorio è sano perché sono presenti tutti i componenti della catena alimentare. Recentemente la Regione Emilia-Romagna ha istituito un bando di finanziamento per l’acquisto di recinzioni atte a prevenire il contatto tra animali d’allevamento e lupi. Al momento sono circa 17 i richiedenti e le richieste sono in fase di evasione. Le richieste di indennizzo per danni subiti da attacchi sono di circa 20mila Euro al momento e anche queste sono in via di liquidazione.” C’è qualche mito da sfatare?

è difficile catturare esemplari per i controlli con esche alimentari”.

La gente spesso si spaventa sapen-

Parliamo ancora del lupo: com’è

vicino all’abitato, ci sono problemi

composta la popolazione presente

nella coabitazione?

sul nostro territorio? Dove si trova?

“Il lupo è un animale molto intelligente e opportunista, non assale l’uomo nè animali che possono ferirlo: in natura un lupo ferito è un lupo morto. Detto questo, i lupi trovano facile attaccare ad esempio greggi di pecore, proprio perché sono animali docili e inoffensivi. Non predano invece le mandrie di vacche per non incorrere in calci e cornate. Non sono pericolosi, va gestita la convivenza. Se per il lupo è troppo difficile arrivare alla pecora, perché c’è ad esempio una recinzione o uno steccato, non at-

“Sul nostro territorio è presente una popolazione ben strutturata ma non di notevoli dimensioni. Al momento si tratta di circa 5-6 branchi per un totale di non più di 30 esemplari: questi si trovano in Valmarecchia, ogni tanto ci sono incursioni da lupi provenienti dal Forlivese ma non sono probabilmente stabili. Inoltre c’è la segnalazione di un piccolo gruppo a Montefiore Conca, è la prima volta che abbiamo un nucleo riproduttivo in Valconca”.

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do che ci sono lupi che transitano

“Sì, ci tengo a dire che non tutti i casi di attacco a bestiame sono sempre da ricondurre al lupo, molti casi sono da attribuire a cani randagi. Un altro mito è quello che i lupi siano stati portati da enti o altro: non è così, i lupi sono animali che si spostano tantissimo, percorrono centinaia di chilometri all’anno e si spostano alla ricerca di luoghi ideali dove creare un branco. I motivi per i quali sono più presenti ultimamente sono da trovare anche in altre cause. Per fortuna dal 1971 il lupo è specie protetta, e l’abbandono delle campagne e l’ampliarsi delle zone boschive hanno favorito l’habitat del lupo e delle sue prede”. IN



Condurre | Elisa Triani

Mamma, che

Giornalista! testo Lucia Lombardi

Da ballerina a giornalista, e ora anche mamma per la seconda volta: Elisa Triani parla del suo esordio, della sua carriera nel mondo della televisione e della sua vita che divide tra lavoro e famiglia.

Tra una poppata e un baby party, Elisa Triani, classe ’76, giornalista e conduttrice televisiva di Studio Aperto, mi riceve in veste di madre affettuosa che, per vivere al meglio la maternità, è tornata a Novafeltria, dove la famiglia le dona tutto il supporto necessario che a Milano non avrebbe avuto. Una scelta importante lasciare, momentaneamente, la città d’adozione che le ha dato notorietà per seguire il suo uomo e la famiglia, senza avvertire la minima distonia. Si percepisce che è una donna che ama ed è amata. Mentre la nonna accudisce i bambini, iniziamo la nostra conversazione: “La mia vera passione è sempre stata la danza. Ho frequentato la Royal Academy of Dancing. Intorno ai vent’anni ho insegnato in due scuole a Novafeltria e a Rimini, all’Arabesque, e non ero assolutamente intenzionata a lasciare”, racconta Elisa. “Poi ho vinto il concorso Miss Canale 5, nel ’96, che mi ha condotta al provino per Passaparola, trasmissione di successo a cui

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A fianco, Elisa Triani ai tempi de “La Corrida”, con Jerry Scotti e il maestro Pregadio.

ho partecipato per due anni, sino al 2000. Nel tempo è nata una bella amicizia con Gerry Scotti che mi ha voluta con lui per due stagioni de ‘La Corrida’”. Da donna di spettacolo com’è approdata al giornalismo?

“È stata l’azienda a consigliarmi, mi hanno instradata su questa rotta. Quello di giornalista è un titolo che mi sono sudata: non è stata una passione che ho maturato dall’infanzia, ho fatto la mia gavetta e ho superato l’esame di stato, mentre già presentavo il Tg di Italia1. È stata una grande soddisfazione. La conduzione è una cosa bellissima, mi piace l’adrenalina che scatta con la diretta, lavorare in una redazione come quella di Studio Aperto significa crescere culturalmente, aprirsi sempre a nuovi scenari”. A suo avviso il giornalismo televisivo è maschilista? Lei ha iniziato come letterina, una bella ragazza per fare carriera giornalistica in Tv

paese, probabilmente era destino che tornassi qui”.

professionale svanisce. Cosa pensa

Ora che è nato il secondo figlio come

D’Urso sollevata dall’ordine dei

concilia lavoro e famiglia?

giornalisti, della spettacolarizza-

“Per godermi questo momento con i bambini vivo qui, ma in seguito vorrei tornare a lavorare con ritmi diversi, unendo il giornalismo alla passione per lo spettacolo. In proposito ho delle idee che vorrei sviluppare. Penso a una rubrica mia”.

zione della morte di Mango?

della polemica nei confronti della

“Su queste cose sono molto severa. Bisogna lasciare il giudizio a chi ha le competenze, sono contro i processi mediatici. Gli organi preposti devono vigilare attentamente. Ci vuole più rispetto per le vite altrui”.

deve passare da quella strada?

“Che la società sia maschilista è un dato di fatto. Ma a Studio Aperto siamo quasi tutte donne, adesso abbiamo anche una direttrice. Tra colleghe c’è molta solidarietà. Una bella donna può avere qualche possibilità in più, però in questo mestiere la meritocrazia c’è”. Sta da parecchi anni con un compagno, che non è del mondo dello spettacolo. È quasi una mosca bianca!

“Stiamo assieme dal 2009, ma lo conosco da sempre, lo avevo perso di vista, poi ci siamo ritrovati attraverso Facebook. Mai avrei pensato di mettermi con un ragazzo del mio

Tanta gavetta per diventare giornalista Lavorare con Enzo Iacchetti nella

Quali gli incontri di lavoro più signi-

sit-com per Canale 5 dal titolo “Il

ficativi?

mammo” che eredità le ha lasciato?

“Nel cuore ho Gerry Scotti, è una brava persona. Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, e Giovanni Toti, ex direttore di Studio Aperto, mi hanno dato l’opportunità del giornalismo”. I bambini la reclamano. In attesa di rivederla sul piccolo schermo la lasciamo alla sua nuova attività, quella di mamma. IN

“Il mondo dello spettacolo mi ha sempre affascinata e lavorare con Iacchetti è stato divertentissimo, ho imparato tanto. Non escludo nulla, sono passata da ballerina a giornalista, e se mi facessero una bella proposta potrei anche vagliarla”. Sempre di più si mette in campo un giornalismo cannibalico, l’etica

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Creare | Linea Gio.tta

Vestirsi

di comoda

Eleganza

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Orgogliosamente “fatti in Italia”: i cinquanta capi della collezione Gio.tta, creata dalla fashion designer riminese Giovanna Micheloni, sono caratterizzati da una grande personalità e cura del dettaglio, disegnati per le donne che stanno al passo con i tempi.

“L’eleganza contemporanea corrisponde a uno stile che permetta di sentirsi bella, comoda, senza perdere il gusto di vestirsi”. Parola di una che di gusto ne sa qualcosa: Giovanna Micheloni (nella foto sopra). La fashion designer riminese che, dal 1987, con i suoi abiti da sposa, indimenticabili opere d’arte, ha incantato anche Vogue. Nel 2013 ha portato alla luce una sua linea di abbigliamento molto metropolitana: Gio.tta. In questo passaggio produttivo le sono state utili tutte le esperienze che ha attraversato, dalla innovativa boutique Giotta, all’atelier dei primi anni 2000 allestito a Palazzo Belli per il Corso di Rimini, un vero e

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proprio concept alla parigina con sala interna per le sfilate dei capi della maison, alle fashion-consulenze per Luisa Spagnoli, Ratti, Spaccio. La chiamata le è giunta dalla filiera stessa, da quell’Italia artigiana che tutto il mondo ci invidia, a cui ha risposto disegnando una linea di abbigliamento “facile, che si prende cura del dettaglio: i comodi tessuti vestono una donna che deve star al passo con lo scorrere del tempo”, afferma. “Punto Milano, Jersey, Cotone Puro, rendono confortevoli i capi di ogni stagione”. Il background sartoriale di Giovanna dona alle collezioni la forza di seguire ogni passaggio. I cinquanta capi che caratterizza-

no la nuova collezione, sono tutti chiamati per nome, e questo gli dona una forte personalità! “Sono abiti fuori dal tempo”, racconta la stilista, “per un total look che faccia sentire la donna pronta per ogni occasione, da mattina a sera, cosicché cambiando solo alcuni accessori l’abito cambi volto. La nuova collezione primavera-estate propone abiti che invogliano, freschi, veloci, dove righe e pois, molto bon-ton, hanno una capsule dedicata”. La proposta è duttile, abbraccia la mutevolezza delle stagioni e l’altalenare delle temperature. La capsule Gio.tta ha un’etichetta molto chiara, un vero e proprio manifesto d’intenti, dichiarando


apertamente: “fatto in Italia”, com’era una volta! Tessuti a tiratura limitata, caratterizzati da colori naturali e fantasie diverse per ogni abito. La gestazione di un indumento metropolitano è la stessa con cui Giovanna costruiva i suoi famosi abiti da sposa: “Mi interessano la vestibilità, i contrasti di tessuto, i volumi ‘spostati’”, ammette. “Le particolarità le ottengo con un intarsio geometrico, con una manica arricciata, con tagli inaspettati. Amo le linee asciutte ed essenziali. Anche le cose più eccentriche che disegno non sono mai troppo azzardate. Dono all’abbigliamento il valore del tempo meritato, senza la frenesia che caratterizza l’ambiente della moda. Sono una perfezionista, non mi concedo sbavature. Una cosa bella perché arrivi ha bisogno della giusta energia”. IN


Intrattenere | Mon Amour

Scintillanti

notti della

Riviera

testo Maria Luisa Bertolini - foto Riccardo Gallini

Il Mon Amour di Rimini è una realtà storica ma ancora fortemente attuale, un lustro delle notti della Riviera che ospita molte stelle del mondo dello spettacolo. Guidato dalle sorelle Righetti, che con grande passione mantengono vivo il locale.

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Parlare oggi del Mon Amour di Rimini è come discorrere di un’epoca legata alla scintillante Riviera dei clubbing: questo nome è radicato nel DNA di una famiglia che da trent’anni gestisce l’elegante villa di Miramare, aperta al pubblico sei lustri or sono dal noto imprenditore riccionese Paolo Righetti, che alle figlie ha trasmesso l’amore di un’impresa che ha resistito alle mode e ai trend repentini della “Riviera da bere”, rimanendo l’unica realtà ancora oggi di successo tra i grandi nomi della storia della notte di quel divertimentificio che negli anni si è fagocitato Hembassy, Paradiso, Savioli, Vallechiara e tanti altri “dancing” che parevano inossidabili pur rimanendo

immortali nell’immaginario collettivo. Oggi, alla guida del locale, la nuova generazione, quella di Barbara e Pamela, figlie di Paolo che gestiscono anche il Bingo di Riccione. La villa di Miramare ha mantenuto negli anni una connotazione ben definita, un carattere stabile, unica location dove è ancora possibile sorseggiare un cocktail canticchiando al piano bar in un’allure di rara eleganza. Grazie al patron, noto imprenditore e agente di tanti artisti del mondo dello spettacolo, sul palcoscenico del “Mon” si sono esibiti dal vivo molti artisti del calibro di Patty Pravo, Anna Oxa, Umberto Tozzi, Raf, i Nomadi, Fausto Leali… tanto per citarne alcuni, ma anche amici di


famiglia come il mitico “Califfo” e Beppe Grillo. Il Mon Amour, che la passione la racchiude nel nome, ha folgorato le due sorelle Righetti che con grinta e grande sentimento mantengono viva una realtà, scandita da eventi, concerti, feste a tema. Due donne in un ambiente prettamente maschile. Avete riscontrato delle difficoltà sul vostro cammino?

“Non è stato facile meritare la fiducia e la stima di colleghi e dipendenti. La puntualità, la serietà, la lealtà, sicuramente tanto sacrificio e dedizione sono la garanzia del raggiungimento nel tempo d’importanti obiettivi”. Cosa vi soddisfa nel vostro lavoro?

“L’emozione più grande è certamente il pubblico: le persone che frequentano il locale, che s’incontrano, si divertono, sorridono”. Perché il Mon Amour è uno dei pochi locali inossidabili nel tempo?

“È un luogo sano dai giusti valori condivisi, dove il cliente è al centro di ogni nostro primo pensiero”. Com’è cambiato il divertimento negli anni?

“Il pubblico è molto esigente e critico e non fa sconti sugli sbagli: non essere all’altezza delle attese è un grande errore che alla fine pesa”.

Sopra, ospiti al Mon Amour: Anna Falchi e Umberto Smaila. Nella pagina a fianco le sorelle Righetti.

un’emozione unica… ‘un’emozione da poco’ come il titolo di una sua celebre canzone”. Franco Califano era un amico di famiglia. Un ricordo speciale?

“Era un uomo veramente straordinario: lo chiamavano ‘il maestro’, e maestro lo era davvero. Ascoltarlo era pura magia, un dribbling tra imbarazzo, stupore e verità”.

“Determinazione e lealtà. Essere semplici e leali è la cosa più difficile, soprattutto nel panorama sociale odierno. Inoltre, come in tutti gli ambiti lavorativi, bisogna rispettare gli altri e fare in modo di avere rispetto”. Avete nuovi progetti?

“Una sala che è contenitore di tan-

Manager che sanno divertire Nel 2006 è iniziata l’avventura del Bingo di Riccione: come è stato l’ap-

Un aneddoto sugli ospiti vip che

proccio?

hanno cantato da voi?

“Durissimo, ma molto interessante. La prima volta che siamo entrate non sapevamo nemmeno accendere le luci. È stato impegnativo capire la giusta direzione. Un approccio molto interessante, perché questo settore ha un fascino tutto suo”.

“Anche in questo caso gli aneddoti sono infiniti. Ci piace ricordare il profumo inebriante del camerino di Patty Pravo che l’artista ha espressamente voluto pieno di fiori. Anna Oxa che esige il silenzio in sala, non vola una mosca e sentire la sua voce sulle note del piano è

imprese così diverse fra loro?

Quali sono le caratteristiche fondamentali nella gestione di due

ti servizi non solo riguardanti il gioco, ma anche intrattenimento, musica cucina, benessere. I sogni son desideri e a volte si avverano”. Un’idea per combattere la crisi dei locali notturni.

“Fare sistema”. Un’idea nel cassetto?

“Un grande evento: istituire un premio del Comune di Rimini alla miglior canzone e al miglior testo di tutti i tempi”. IN

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Fotografare | t.club

Il fattore “T”

della

Fotografia

testo Lucia Lombardi

È il nuovo club di Rimini: t.club, un’associazione interamente dedicata alla fotografia e caratterizzata dal “fattore T”, ovvero aperta a Tutti gli appassionati. E dopo il primo anno di attività, il 2015 si prospetta con un calendario ancora più ricco di progetti.

C’è un nuovo club in città. Il t.club, fondato da quattro donne: Maria Teresa Romolo, Patrizia Brigliadori, Barbara Cicero e Cinzia Pasquinelli (nella foto), con una passione comune per lo “scatto”. A caratterizzarle è il fattore T, ovvero l’apertura verso “Tutti” coloro che hanno a cuore la fotografia, siano essi fotografi amatoriali o professionisti, con macchine compatte o reflex, ma anche a chi non scatta e ama l’arte fotografica. “Nasciamo dalla necessità di imparare e di divertirci con la fotografia. Le realtà più vicine a noi sono molto improntate sulla tecnica fotografica, e questo modo di vedere la fotografia ci andava ‘stretto’. In questo primo anno, e con il continuo dialogo con i soci, abbiamo

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iniziato a cucirci il nostro ‘vestito’ sperimentando serate, progetti e collaborazioni”, racconta la Presidentessa del club. “Ci consideriamo un’associazione aperta, anticonformista e proiettata verso la condivisione di tutto quello che è il mondo della fotografia. Ad oggi abbiamo 148 soci, e per il 2015 abbiamo già 45 nuovi iscritti!”. A breve soffierete la vostra prima candelina.

“Il 31 gennaio sarà il nostro Capodanno, per una volta faremo ‘solo’ una festa al Velvet! Una serata dedicata a tutti noi e aperta anche a chi non è ancora socio”. Quali i progetti futuri?

“Continueremo i progetti che ci hanno dato maggiori soddisfazioni l’anno scorso (‘Istruzioni per l’uso.

Non è un corso’; le uscite; i progetti fotografici sociali in collaborazione con altre associazioni e la ‘Fotomaratona’). Nel 2015 il contest sarà ‘per_corso’ per un totale di tre progetti con caratteristiche comuni: ‘per_corso#1 - tutti i volti della donna’ (febbraio per marzo), ‘per_ corso#2 - tutti i volti dei lavoratori’ (aprile per maggio), ‘per_corso#3 - tutti i volti della diversità’ (ottobre per novembre). Per ogni progetto verranno richiesti tre scatti. Ospiteremo tre workshop e un progetto nuovo con il Nopanic di Chico De Luigi. A febbraio organizzeremo una tavola rotonda con le realtà italiane più importanti sul tema della fotografia sociale ed etica”. Il t.club travolge, munitevi di un robusto apparato! IN



Emergere | Scuole Karis

I primi della

Classe

testo Milena Massani - foto Riccardo Gallini

La Fondazione Gianni Agnelli ha stilato una classifica dei migliori Istituiti superiori d’Italia. I primi in classifica? Il Liceo Classico Dante Alighieri e il Cesare Valgimigli di Rimini. Ce ne parla Claudio Emilio Minghetti, Rettore delle scuole Karis. L’Istituto indipendente di cultura e ricerca che investe il campo delle scienze umane e sociali, creato da Gianni Agnelli, ha eseguito una classifica dei migliori Istituti superiori d’Italia. I risultati sono stati resi noti poche settimane fa da John Elkann, e fruibili su www. eduscopio.it, sito su cui si possono leggere i parametri di confronto su un campione di quattromila scuole esaminate sulla base dei voti ottenuti alla maturità, e sulla media degli esami superati e dei voti ottenuti dai ragazzi durante il loro primo anno universitario. Primi in classifica risultano il Liceo Classico Dante Alighieri della Karis Foundation di Rimini e il Cesare Valgimigli, per il settore licei di

scienze umane. Il Liceo Alighieri, con sede nell’antica colonia marina Comasca, “porta con questi esiti ben lusinghieri un plus a tutta la società”, afferma il prof. Claudio Emilio Minghetti, Rettore delle scuole Karis. Quale tipo di ricerca è stata effettuata dagli esaminatori?

“Una ricerca di tipo sociologico, utilizzando il data base della Pubblica Istruzione in cui sono presenti i dati di ogni singolo alunno”. Come siete venuti a conoscenza della classificazione del vostro Istituto?

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“Ne siamo venuti a conoscenza tramite i mezzi di comunicazione”. Da chi è stato fondato l’Istituto e quali gli intendimenti educativi?

“Da don Giancarlo Ugolini e dalla sorella Lella. L’Istituto è attivo da ben quaranta anni. Ricordiamo che la nostra scuola persegue un modello pedagogico ispirato a don Luigi Giussani. L’Istituzione si prefigge di assorbire tutto il percorso scolastico dei ragazzi, fino al completamento delle scuole superiori. La comunicazione interpersonale è alla base del rapporto alunni e

insegnanti, e avviene attraverso esercitazioni collettive, gite scolastiche e vita sportiva, per creare legami interpersonali e un amore tangibile verso lo studio attraverso i territori visitati”. Nel Liceo si pratica anche lo sport en plein air. Fiore all’occhiello è la squadra di palla a mano che stimola la dimensione comunitaria. Ai professori il compito di formare le menti del domani, non omologandole, poiché ciascuno coltivi la propria originalità e la propria esemplarità esclusive. IN


IN Magazine | Special ADV

Compagnia della Bellezza

Il benessere dI un buon haIr stylIng CONSuLENZA, SERvIZI EStEtICI E tRAttAMENtI PROfESSIONALI PER IL “BELLESSERE” DEI CAPELLI E DELLA PERSONA NEL SALONE RIMINESE DI GIANCARLO SERvOLINO E MIRIAM SAvOCA.

Nella “Compagnia della Bellezza” sarete in buone Il format garantisce zone di creare. Dopo questo step si effettua un preventivo mani, quelle del nuovo salone riminese di hair privacy, un ventaglio di stili di spesa in piena trasparenza, con una guida alle styling, dove la persona è posta al centro dell’at- su misura e per ogni stagione. possibili opzioni e alle promozioni settimanali mitenzione grazie a uno scrupoloso servizio di ascolrate ai servizi. A coadiuvare il lavoro dei due soci vi to, che ha come obiettivo il “Bellessere”, un neologismo creato sono anche Laura e Adriana, storiche parrucchiere di Rimini. Il serdall’azienda per indicare la fusione tra ricerca della bellezza vizio è completato dai trattamenti di estetica curati da Simona. La del capello e lo star bene grazie al suo raggiungimento. formazione costante del personale avviene nelle sedi dell’AccaI due soci: Giancarlo Servolino e Miriam Savoca dopo circa demia del gruppo. Più la squadra è formata, più la sinergia è alta. venti anni di esperienza, maturata in giro per l’Italia con l’AccaUn ambiente sereno, dove la qualità del servizio offerto unisce il demia della Compagnia della Bellezza, hanno deciso di portare binomio bellezza e ben stare: qui si “serve” il servizio e si celebra a Rimini la loro professionalità e i codici etici aziendali. L’accola storia di un marchio con l’avvenire. gliente format del negozio è concepito al fine di creare delle zone di privacy, con spazi specifici dedicati al ricevimento della cliente e ai singoli trattamenti. Presso la “Compagnia della Bellezza” il capello e il tempo sono sacri. Iscritta alla camera della moda, con COMPAGNIA DELLA BELLEZZA le sue collezioni propone un ampio ventaglio di stili per ogni staGIANCARLO E MIRIAM Viale Luigi Settembrini 2/B - Rimini gione. Uno specifico percorso di ricevimento, consulenza e Tel.: 0541 384474 ascolto permette di conoscere la storia del capello e le abitudini rimini@cdbmail.com della persona, creando un disegno su misura di ciò che si andrà a www.compagniadellabellezza.com


Esporre | Giovagnoli Collezioni

Preziosi tessuti da

Sogno

testo Lucia Lombardi - foto Federico Galli

Ph. Giorgio Salvatori

Valter Giovagnoli, titolare dello Showroom riminese Giovagnoli Collezioni, ha allestito nella sede del MAT un’esposizione dei più prestigiosi e preziosi tessuti di Hermès Home Fabrics.

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In un grigio pomeriggio d’inverno, a creare uno sguardo di luminosa meraviglia sul mondo è stata l’installazione, proposta nella polifunzionale sede del MAT a Misano Adriatico, dei tessuti di Hermès Home Fabrics, allestita dal tocco di Valter Giovagnoli, titola-

re della ormai storica Giovagnoli Collezioni. Esposte nell’occasione anche alcune creazioni tessili di Sabina Monti e le collezioni di alta gioielleria realizzate da Nicoletta Cei. Quelli esposti per l’occasione sono tessuti preziosi che rappresentano una parte della collezione


Hermès Home Fabrics, oltre ad alcune composizioni di Dedar. Le collezioni complete sono visionabili presso lo Showroom riminese della Giovagnoli Collezioni. Molti dei convenuti, estimatori d’arte e della moda, professionisti e giornalisti, hanno potuto ammirare dal vivo la preziosità, le sfumature ineguagliabili, e le fantasie senza tempo proposte dalla maison parigina per la collezione di stagio-

ne. Nuances da sogno, che declinavano dal verde bosco, dal terra di Siena bruciata, dal beige, rimandando alla mente le antiche dimore della più raffinata campagna francese o ai palazzi di città, ove ogni stagione si propongono nuovi salotti, passamanerie, tappezzerie e tendaggi, atti a ricevere gli ospiti con fascinazioni sempre nuove. E, per i padroni di casa, donarsi l’opportunità di vivere gli ambienti domestici conosciuti sotto altri sembianti, sotto sguardi nuovi, per lasciarsi sorprendere, magari da tessuti illustrativi per l’arredamento che evocano storie poetiche e viaggi esotici, simbologie equestri, soggetti naturalistici, o geometrici, propri delle grafiche Hermès. Far spaziare la fantasia della clientela è per Giovagnoli Collezioni una sorta di sfida quotidiana. Attivo dal 1978 con clienti nelle più prestigiose località europee, ora ha una nuova e moderna sede nella multietnica Miami, per lanciare la raffinatezza delle lavorazioni artigianali e dei più pregiati marchi oltre oceano. IN

Momenti dell’esposizione presso il MAT di Misano Adriatico.

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Dipingere | Eleonora Mazza

Olio, tela ed

Emozione

testo Marianna Giannoni

Pittrice di stati d’animo, di tormenti, di quotidianità: Eleonora Mazza, sammarinese apprezzata anche all’estero, con la sua tecnica “fluida” e ricca di dissolvenze ci trasporta in un universo in continua mutazione.

Eleonora Mazza dipinge emozioni. È nata a San Marino, dove vive con la famiglia, e i suoi dipinti sono ammirati e apprezzati in Italia e all’estero. Eleonora si è avvicinata all’arte in tenera età, frequentando il Liceo Artistico “Giovanni da Rimini”, in cui si è diplomata. Si è poi laureata in psicologia e con l’analisi interiore è sbocciata in lei una nuova creatività. Inizialmente ha sperimentato varie tecniche artistiche ma ora dipinge solo a olio su

tela, prediligendo effetti quasi eterei come trasparenze e dissolvenze. Ha all’attivo numerose mostre personali e collettive, e partecipa con entusiasmo a tutte le iniziative delle associazioni culturali sammarinesi che si svolgono sul Titano, ma la sua arte ha valicato da tempo i confini di San Marino e dell’Italia. La sua pittura è espressionista e introspettiva. “Dipingo i miei tormenti, il mio stato d’animo, le mie sensazioni”, spiega la pittrice

IN Magazine | 41


Due opere di Eleonora Mazza, “Prima del cinema” e “Io e te”.

sammarinese. “In passato ho avuto un periodo difficile e usavo colori scuri, cupi, mentre ora ho una figlia e la maternità ha influito sulla mia arte. Attualmente sono attratta da aspetti ludici: luna-park, giochi per bambini, ma anche oggetti di uso comune. Non mancano inoltre temi sociali, trattati con sguardo critico”. Da cosa trae ispirazione?

“Dalla vita quotidiana. Amo dipingere ciò che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Mi capita di andare al supermercato, notare un oggetto, fotografarlo con il telefonino e dipingerlo. Mi piace rendere speciale, affascinante e interessante ciò che è ordinario e banale”. Quali artisti del passato predilige?

“Munch, Vincent Van Gogh e Bacon, mentre di quelli più recenti De Koonig e Baselytz. Sono espressionista però mi piacciono anche gli impressionisti”. A cosa ambisce?

“Ho già esposto le mie opere a Londra, Berlino e Mannheim. Nel 2015 sarò ancora presente in queste città, ma il sogno è esporre a Tokyo. Sono in contatto con un’artista giapponese con cui avevo fatto una mostra a San Marino e l’obbiettivo è ripeterla nella sua città. Spero si possa fare veramente”. La pittura per lei è una passione o una professione?

“Essenzialmente passione perché è molto difficile vivere di sola arte, quindi ho anche un impiego parttime. Mi auguro che dipingere possa diventare il mio unico lavoro. Oltre alla pittura, amo anche la danza e il cinema”. IN

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IN Magazine | Special ADV

il “Jobs Act”

RifoRma del meRcato del lavoRo Il contratto a tutele crescentI, dIsoccupazIone, lIcenzIamentI, le modIfIche all’art. 18: l’aVVocato VarlIero cI Illustra I cambIamentI e le noVItà del pIano dI rIforme del GoVerno renzI sul laVoro.

Corre sulla bocca di tutti, se ne parla dappertutto, Una disposizione che ha lo stamente, continuerà a essere valido per chi ha già ma cosa prevede concretamente il famoso “Jobs scopo di porre uno stop agli un posto di lavoro a tempo indeterminato mentre abusati contratti flessibili. Act” tanto voluto dal Governo Renzi? scomparirà per i nuovi assunti. Sarebbe più corretIl 3 dicembre scorso il Senato ha dato la fiducia e to dire che per questi non verrà applicato a tutti i il testo, così com’è uscito dalla Camera dei Deputati, è diventato casi di licenziamento. Difatti non sarà più possibile ottenere da legge. Tuttavia le modifiche concrete sono rimesse ai decreti atun Giudice il reintegro sul posto di lavoro qualora il licenziamento tuativi che il Governo dovrà emanare nel 2015. dipenda da motivi economici dell’azienda, mentre rimarrà valido Una delle più grandi novità riguarda proprio l’ambito contrattuale come strumento di tutela laddove il licenziamento si basi su ragioe consiste nella previsione di un solo contratto tipico, quello a ni discriminatorie o, in alcuni casi, anche disciplinari, ma saranno i tempo indeterminato, per tutti i nuovi assunti; si prevede inoltre decreti attuativi a circoscriverne la portata. In conclusione questa che tale forma si caratterizzi per sempre maggiori tutele in ragione riforma del mercato del lavoro garantisce una maggiore certezza dell’anzianità sul posto di lavoro. Lo scopo di questa disposizione per il datore di lavoro nel poter operare più liberamente in momenrisiede nella volontà di superare tutti quei contratti flessibili che ti di crisi e, com’è nelle intenzioni del Governo, dovrebbe incentisono stati fin troppo abusati negli ultimi anni, come ad esempio vare le assunzioni in virtù di una nuova concezione del lavoro che, la collaborazione coordinata e continuativa, il co.co.co appunto. a contrario di un diamante, non è per sempre…”. Quali sono le novità in materia di cassa integrazione e di assegno di disoccupazione? “È bene indicare sin d’ora che i licenziamenti per motivi economici Nella foto, Avvocato Lucia Varliero dell’impresa avranno un semplice indennizzo come corrispettivo economico per il lavoratore. Per quanto riguarda la CIG, Cassa Integrazione Guadagni, vi saranno notevoli cambiamenti: cambierà la durata e la partecipazione economica dell’azienda che richiederà di ricorrere a questo strumento, inoltre tutto il sistema sarà legato maggiormente a quella che è stata la storia contributiva del dipendente. Il trattamento di disoccupazione subirà anch’esso un’estensione prevedendone una durata maggiore, eventualmente associabile ad altre prestazioni economiche in favore di colui che ha perso il lavoro, però anche questo strumento verrà legato alla precedente contribuzione del lavoratore privilegiando in tal senso coloro che hanno contribuito maggiormente durante il loro percorso lavorativo”. Veniamo infine al tanto dibattuto articolo 18, come cambierà? “Diciamo che sarà il primo a cambiare poiché sembra che il decreto attuativo a riguardo possa entrare in vigore già dall’inizio del 2015. L’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, che prevede il diritto al reintegro nel posto di lavoro per il dipendente licenziato ingiu-


Modellare | Debora Carlini

Lo spirito poetico della testo Lucia Rughi

Debora Carlini, psicologa, si avvicina alla ceramica grazie a un percorso che ha inizio con l’arte terapia e prosegue con lo studio dei materiali e delle tecniche che le permette di creare poetiche ceramiche dai richiami naturali e dal profondo spirito materico.

Sabbia di fiume, inchiostri dal Sol Levante, colori rubati nei boschi alla luce del tramonto. Le ceramiche di Debora Carlini riflettono uno spirito materico profondo, raccontano la poesia della natura in un linguaggio tratto da forme essenziali e sfumature lievi. “Come sempre

nella mia vita le passioni arrivano come colpi di fulmine e anche la ceramica è arrivata un pomeriggio dopo avere visto la mostra di un amica” afferma Debora, ripercorrendo gli inizi della sua vocazione artistica. Dopo la laurea in psicologia si avvicina all’arte terapia e comincia a lavorare con l’argilla

Materia facendo attività con malati psichiatrici e bambini autistici. “Passati alcuni anni mi sono resa conto che la mia attenzione era troppo rivolta al risultato piuttosto che alla relazione con i pazienti, così ho pensato di provare a fare ceramica questa volta per me stessa”. Inizia così un percorso di ricerca, a partire dalla ceramica raku con l’aiuto di un piccolo forno a legna. “Con il tempo ho iniziato a fare oggetti per uso quotidiano”, riflette. “Non so perché ma non riesco a fare cose prive di una loro funzionalità. In questo periodo è iniziata la mia lotta con il tornio e dopo un po’ ho deciso di recarmi da un torniante dove sono stata per diversi mesi ogni giorno. Mi piace cuocere, e ad alta temperatura, perché gli oggetti sono più resistenti e durano nel tempo. Mi piace cercare texture interessanti, che rendano la superficie materica o facciano pensare a qualche paesaggio nascosto dietro una sfumatura o una trasparenza. Amo la ricerca dei materiali, la sperimentazione di essi che mi permette di trovare - passando in un altalenarsi di soddisfazioni e delusioni - superfici sempre nuove. Mi piace l’aspetto geologico della ceramica, il fatto che tutti i materiali che compongono uno smalto possono essere trovati in natura: cenere, silice, feldspati. Non mi piace consumare energia elettrica per cuocere, ma su questo punto non ci sono soluzioni alternative, se non cambiare passione”. IN

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Presentare | Concessionaria Vernocchi.Zero

Quattro ruote

Sportive

testo Giorgia Gianni

La nuova Land Rover Discovery Sport ha fatto ufficialmente il suo ingresso nel mondo delle quattro ruote all’evento organizzato dalla Concessionaria Vernocchi.Zero di Rimini, nella cornice del Technogym Village. Un modello dinamico, dal design premium.

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Spirito sportivo, dinamismo, passione. Sono le qualità che caratterizzano la nuova Discovery Sport, il SUV Premium compatto che sostituirà il Freelander nella gamma Land Rover. Per l’anteprima nazionale del primo modello della nuova famiglia Discovery, la concessionaria Land Rover Vernocchi.Zero di Rimini ha scelto una location che ne rispecchiasse la filosofia. L’innovativo Technogym Village è stato così la cornice dell’evento unico che a novembre ha visto la partecipazione di oltre 300 ospiti. “Chi sceglie Land Rover, così come il cliente Technogym, ama il wellness, il tempo libero, la vita attiva”, sottolinea Giacomo Vernocchi, amministratore di VernocchiZero. “Valori condivisi sulla cui base è nata la presentazione della nuova

Discovery Sport, un evento di grande rilievo organizzato in un contesto eccezionale. La nostra strategia è proprio quella di investire sempre di più in iniziative di questo tipo, concentrandoci su una comunicazione che lega eventi importanti e location ad alto impatto”. La nuova Land Rover Discovery Sport combina insieme design premium e versatilità straordinaria

per riflettere lo spirito di avventura proprio del brand, ed è progettata intorno ai passeggeri per essere il veicolo più completo del segmento. Un modello dinamico e robusto adatto a chi conduce una vita attiva e cerca in un’auto una compagna affidabile con cui affrontare nuove sfide. La vettura già ordinabile si potrà ammirare da gennaio negli showroom Vernocchi.Zero. IN



Inaugurare | Wellness Privé

iPersonalTrainer™ sbarca al

Riviera Golf Resort testo Davide Nicolò - foto Tommi Flores

Il benessere arriva al Riviera Golf Resort con iPersonalTrainer e il nuovo Wellness Privé, appena inaugurato e pronto ad accogliere amanti del golf e tutti coloro che desiderano ottenere un cambiamento.

Inizia così una nuova avventura per l’azienda iPersonalTrainer, che domenica 23 novembre ha dato vita al nuovo Wellness Privé situato all’interno di una struttura incantevole, il Riviera Golf Resort. Numerosissimi i presenti, tra i curiosi addirittura arrivati dalla lontana Senigallia ai fedeli sostenitori di questa équipe dalle grandi trasformazioni fisiche. Media partner dell’evento Edizioni IN Magazine con la sua testata Rimini IN Magazine. Reduci dall’apertura in luglio del primo centro in franchising di Aosta, tre sono i centri iPersonalTrainer realizzati ed avviati negli ultimi dodici mesi: una crescita esponenziale nel settore che ha portato l’azienda a divenire un brand di riferimento nazionale nel mondo del personal training. L’evento sullo sfondo autunnale del Riviera Golf Resort è stato curato nei minimi dettagli, dal servizio navetta Land Rover “Vernocchi Automotive” che accompagnava gli invitati fino l’ingresso del resort, alla piacevole accoglienza delle hostess, che fornivano a tutti un accogliente coperta rigorosamente brandizzata, confortando la permanenza

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a bordo piscina con un caldo vin brulé e caldarroste. Attraverso un tour guidato, i ragazzi di iPersonalTrainer hanno presentato gli innovativi servizi e si sono prodigati, da buoni ciceroni, nel mostrare la location in tutto il suo splendore. “L’idea”, dice Stefano Sorbino, socio fondatore di iPersonalTrainer assieme a Pizzi e Borrelli, “era quella di allargare il bacino di utenza e la copertura di zona con il nostro servizio, ormai sempre più richiesto. Dopo l’apertura di Cesenatico, ritenevamo opportuno aprire un centro sull’altra faccia della costa, abbracciando così anche le Marche. Una location ricettiva, completa e suggestiva come il Riviera Golf Resort, ci apre dunque le porte a nuove dimensioni, da progetti di espansione legati all’hôtellerie all’opportunità di accostarci al mondo del golf e della sua preparazione fisica, una disciplina che tanto ci affascina.” Dunque anche a Cattolica sarà possibile finalmente affidare il proprio corpo alle sapienti mani dei professionisti di iPersonalTrainer, ma con il plus di un nuovo salotto per il training a 5 stelle. IN


Produrre | Bluenext

Il software

che fa

Business

testo Giorgia Gianni

Il gruppo Bluenext unisce quattro aziende produttrici di software, tra le quali la riminese ITWorking, con lo scopo di affermarsi tecnologicamente e qualitativamente nel mercato offrendo ai clienti strumenti innovativi e consigli per gestire al meglio il loro business. Unire aziende produttrici di software contabile e fiscale, utilizzandone le diverse competenze per poter scrivere la nuova generazione di software. Una sfida che nessuna impresa avrebbe potuto affrontare singolarmente. È l’intuizione da cui nasce nel 2011 il gruppo Bluenext, fondato su iniziativa di Bonfiglio Mariotti (nella foto), presidente di Italstudio Spa. Oggi insieme a Italstudio (Santarcangelo) fanno parte del gruppo Bluenext la riminese ITWorking, la catanese Sistemidata e 01S (Sansepolcro), formando una realtà che conta sette sedi e duecento collaboratori. “Italstudio di Santarcangelo e Sistemidata di Catania, nate a cavallo degli anni ’80 e ’90, hanno fatto la storia dell’informatica italiana”, spiega Giacomo Mariotti, che per il gruppo si occupa di marketing strategico, analisi di mercato e brand equity. “ITWorking è invece una startup giovane e dinamica, nata nel 2011 come spin-off di Italstudio, con l’obiettivo di sfruttare una struttura snella per intraprendere progetti innovativi. Infine, 01S è un’azienda di Sansepolcro con sedi a Pisa e Reggio Emilia specializzata in grandi progetti cloud e collaborazioni con le università ed è il luo-

go principale dove avviene la ricerca e sviluppo per l’intero gruppo”. Le quattro aziende producono e hanno sempre prodotto principalmente software contabile e fiscale per professionisti, aziende, associazioni, centri di assistenza fiscale e altre softwarehouse. “In aggiunta il

gruppo ha iniziato, ormai da qualche anno, a diversificare il business affacciandosi ad altri mercati con prodotti come Smartsign, la nostra soluzione di firma grafometrica, e Docscloud, il nostro gestore documentale interamente cloud-nativo”. Clienti di Bluenext sono principalmente commercialisti e consulenti del lavoro, associazioni di categoria, Caf, aziende e altre Softwarehouse. “In Bluenext crediamo che la nostra missione, che noi chiamiamo ‘promessa’, sia quella di affiancare i nostri clienti e fornire loro gli strumenti per consentirgli di sviluppare e gestire al meglio il proprio business. Ad oggi, il gruppo conta oltre 6.000 commercialisti, 2.000 aziende e circa altri 4.500 clienti che utilizzano i nostri prodotti rivenduti da nostri partner”. Tre i “fari” che guidano il gruppo: “I nostri valori: qualità, empatia, innovazione. Il primo significa software affidabili, veloci, semplici da

utilizzare e apprendere, assistenza precisa, rapida e puntuale. L’empatia è vicinanza a clienti e partner, supporto continuo e immedesimazione. Infine, l’innovazione di prodotti, servizi e processi produttivi, è per noi una sfida continua al miglioramento nonché un dovere nei confronti del cliente. In Bluenext abbiamo un’ambizione: diventare il punto di riferimento tecnologico e qualitativo del nostro mercato. Le competenze dei nostri 200 collaboratori, che vantano le più diverse esperienze, sono la materia prima che ci consentirà di raggiungere questo obiettivo”. IN

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Rinnovare | Ristorante Evviva

Il ristorante

a scarto

Zero

testo Marina Giannini - foto Riccardo Gallini

Una cucina premiata e green, quella del Ristorante Evviva di Riccione: la “cucina a scarto zero” è l’idea vincente di Franco Aliberti e Andrea Muccioli, che li ha subito inseriti nelle guide più prestigiose.

È trascorso solo qualche mese dal giorno in cui Franco Aliberti e Andrea Muccioli hanno aperto i locali della vecchia lavanderia del Grand Hotel di Riccione. Il vecchio centralino telefonico è diventato il bancone della reception, il pianale della macchina da cucire Singer si è trasformato in tavolino da ristorante, e il tutto - lampade, stoviglie, mobili - è stato realizzato recuperando e reinterpretando i materiali e gli oggetti spesso destinati alla soffitta.

zato da Caterina Balivo su Rai 2. Franco ha lasciato il ruolo di pastry chef dell’Osteria La Francescana di Massimo Bottura per aprire il locale a Riccione con lo slogan: “Oltre

Com’è nata questa intrigante idea

di ciò che offrono la natura e la mano

giungere?

del green?

dell’uomo”.

La risposta arriva dallo chef Aliberti, protagonista dello spazio dedicato alla cucina all’interno del programma “Detto Fatto”, realiz-

Una filosofia risultata vincente. Franco e Andrea, infatti, nel corso dell’anno sono entrati nelle gui-

“Avere più clienti giovani e meno giovani, far capire loro quello che stiamo facendo. Il nostro obiettivo futuro è quello di esportare questo format vincente anche all’estero”. IN

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il chilometro zero - per una cucina a scarto zero”. “L’idea di sfruttare le

tecniche di cucina per trasformare e utilizzare le parti degli alimenti che di solito vengono scartate è stata mia e di Andrea. Volevamo creare un luogo del cibo che partisse da un pensiero semplice, appassionato e forte: sprecare il meno possibile

de gastronomiche più prestigiose

come il “Gambero Rosso, “Identità Golosa”, guida riservata ai giovani professionisti della ristorazione, e “Bi Benda”, il portale più prestigioso del vino. Recentemente hanno ricevuto due premi importanti: il premio “Innovazione dell’anno 2015 categoria New Format” promosso dalle riviste del Bargiornale; un altro riconoscimento non meno prestigioso è stato il premio “Buona cucina” della storica guida “Touring” riservato agli chef emergenti. Un obiettivo che vorrebbero rag-


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