Edizioni IN Magazine Rimini 03/2015

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R I M I N I

BASTIANINI

Enea

LA MOTO E LA BESTIA

BARMAN / Tutto per un bicchiere KELLY JOYCE / Il canto di una principessa GIULIO CAPPELLINI / Di pancia e di cuore

N° 3 LUGLIO/AGOSTO 2015


Rimini Via Circonvallazione Ovest, 3 • t. 0541 740740 Pesaro Strada della Romagna, 155 • t. 0721 27520


ALL-NEW RANGE ROVER SPORT

IN UN ATTIMO, IL DESIGN.

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EDITORIALE

V

Veloc it à, g r i nt a, passione: l’estate e i suoi personaggi ci portano tanta energia, partendo dal giovanissimo Enea Bastianini, lanciato con le sue due ruote rombanti sui circuiti di tutto il mondo, per incontrare poi tanti barman che con le loro creazioni originali rinfrescano le serate estive e ancora gli appassionati riminesi di fotografia, che immortalano il paesaggio in scatti di grande suggestione, e la cantante riminese d’adozione Kelly Joyce che ci racconta in esclusiva il suo matrimonio e la sua nuova scelta religiosa. Il territorio riminese ci porta poi tante storie di solidarietà e generosità, come quelle di Cittadinanza Onlus impegnata con i problemi sanitari dei paesi più poveri e della Fondazione Cetacea che invece ridà la salute alle tartarughe marine. E ancora tanti tanti altri personaggi e luoghi. Leggiamoli insieme! Andrea Masotti

SOMMARIO

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ANNOTARE

Brevi IN

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ESSERE

Enea Bastianini

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MISCELARE

Barman

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FOTOGRAFARE

Appassionati riminesi

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Unindustria Rimini

Kelly Joyce

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PROGETTARE

SVILUPPARE

Giulio Cappellini

Igor Pellicciari

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www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Masotti REDAZIONE CENTRALE: Serena Focaccia ARTWORK: Lisa Tagliaferri IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini CONTROLLO PRODUZIONE E QUALITÀ: Isabella Fazioli UFFICIO COMMERCIALE: Irena Coso COORDINAMENTO REDAZIONE DI RIMINI: Irena Coso STAMPA: Montefeltro di Celli F. - Rimini Anno XV - N. 3 Chiuso per la stampa il 23/07/2015 Collaboratori: Lina Colasanto, Matteo De Angelis, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Francesca Magnoni, Melania Rinaldini, Roberta Silverio Fotografi: Catia Casalboni, Lucio Censi, Riccardo Gallini.

OLOGRAFARE

Ferruccio Fabbri

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Lucia Renati

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MOSTRARE

Oltrepassi 201

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RACCONTARE

ABITARE

Andrea Rossini

La casa in collina

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AMARE

Yacht Time

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Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte

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SCRIVERE

NAVIGARE Seguici su FB: www.facebook.com/edizioni.inmagazine

Cittadinanza Onlus

CELEBRARE

CANTARE

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044

CURARE

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EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L.

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SALVAGUARDARE

Fondazione Cetacea

Baita Il Nido d’Amore

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LEGGERE

Pier Vittorio Tondelli IN MAGAZINE

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ANNOTARE

Graziano Spinosi IN MOSTRA RIMINI Dal 12 settembre

una Breve Antologica dedicata a Graziano Spinosi, allestita a palazzo Spina presso Augeo Art Space, è un vero e proprio dono per tutti noi. In questa galleria di opere che va dal 1990 al 2015 c’è rappresentato tutto il meglio della creatività dell’artistaprofessore santarcangiolese. “Da bambino costruivo teatrini e piccole automobili con materiali di scarto trovati per strada: legnetti, fili di ferro ossidato, cartone. Era bello questo gioco e mi perdevo, nessuna colpa ne violava l’incanto – afferma Spinosi –. Nello studio in cui lavoro oggi ci sono gli stessi materiali e mi perdo anche ora, come allora, pur coi limiti dell’età adulta.” (L.L.)

ph Riccardo Gallini

Novità ai Giochi DEL TITANO

Mangiare vegan AL VEGGY DAYS RIMINI Si amplia l’offerta vegan nel centro storico di Rimini

con la recente apertura di Veggy Days in Vicolo Pescheria. Il locale offre ristorazione 100% vegan, per pranzi e cene veloci, ma anche aperitivi e spezza fame. Il menù varia da una scelta di panini e piadine con farciture varie, insalate componibili, primi a base di cereali e pasta o zuppe, centrifughe, bibite e vini bio-vegan. A gestirlo è Alessandra Lucherini. Un punto vendita, quello di Rimini, fortemente voluto dalla Conbio di Santarcangelo, azienda produttrice di prodotti biologici e vegani, socio fondatore di Che Veg s.r.l., proprietaria di Veggy Days. Punto vendita che non rimarrà solo: già previsto il raddoppio con l’apertura di un altro locale, questa volta a Riccione, per gennaio 2016. Aperto dal lunedì, mercoledì e giovedì dalle 11,30 alle 14,30 e dalle 18 alle 22; il venerdì fino alle 23 e il sabato e domenica dalle 18 alle 23. Per informazioni: tel. 0541 783571. www.veggydays.it

SAN MARINO Alla Giochi del Titano, nell’antica Repubblica, arrivano poker cash e giochi americani. Con il taglio del nastro presso il palazzo Diamond la sala sammarinese ora può proporre un offerta più ampia e attraente, continuando a puntare sulla qualità del servizio e sulla cura del cliente. Black Jack, Mini Punto e Banco, Ultimate Poker sono alcune delle novità che sono state introdotte sul territorio romagnolo, dando la possibilità agli appassionati e non del gioco di passare una serata all’insegna dell’intrattenimento e del divertimento, in un ambiente glamour e sicuro. Dal venerdì alla domenica è possibile anche cenare presso il ristorante che nel menù a la carte offre una ricca selezione di piatti integrata da una curata carta di vini nazionali www.giochideltitano.sm.

ph Riccardo Gallini

Momenti di gusto SUL LUNGOMARE

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IN MAGAZINE

RICCIONE Riccione è da sempre una calamita naturale per le novità, grazie al Posillipo L’Osteria e Posillipo Dolce Officina Enoteca ora, anche in fatto di novità gastronomiche e vinicole, il parterre della Perla Verde si fa più ricco che mai. Posillipo l’Osteria collocata sul meraviglioso Lungomare della Repubblica racchiude in sé tutta l’esperienza della tradizione della cucina marinara romagnola accompagnata da un must dell’italianità: la pizza, con impasti a lunga lievitazione e farine selezionate, macinate a pietra. Nella vetrina di viale Ceccarini alta, al numero 136, si colloca l’enoteca con rarità gastronomiche e vinicole italiane ed europee, champagne francesi di maison di nicchia, vini della Mosella, formaggi di stagione o prosciutti spagnoli. Nonché i loro grandi lievitati, biscotti, grissini e schiacciatine. Per momenti di gusto! (L.L.)



ANNOTARE

Mobilificio Olivieri A MILANO MILANO Enrica e Marco

RIMINI Cresce l’attesa verso

il Gran Premio TIM di San Marino e della Riviera di Rimini del 13 settembre. Si prospetta un weekend nel quale la Repubblica di San Marino e la Riviera di Rimini avranno puntati i riflettori di tutto il mondo sportivo, visto l’equilibrio e la spettacolarità che regna in MotoGP e la fantastica stagione di tanti giovani piloti della Riders’ Land. La febbre ha trovato risposta al circuito, con la costruzione di tre nuove tribune, due delle quali destinate ad ospitare alla Brutapela l’invasione dei fan di Valentino Rossi. “La MotoGP a metà settembre sta assumendo dimensioni mai viste in precedenza” commenta Andrea Albani, Coordinatore generale MWC.

ph Riccardo Gallini

Tutti in attesa DEL MOTOGP

Nuovo punto vendita GENUYNO RIMINI Dall’esperienza della prima bottega artigiana, Mani in pasta, tagliere & mattarello di via Garibaldi, nasce il secondo punto vendita in via Valturio che cambia nome all’intero progetto: Genuyno, tagliere, mattarello & cucina. “Genuyno è una parola semplice ma dai grandi contenuti, parla del nostro modo di concepire il cibo, la pasta e la cucina – racconta Davide Del Piccolo – . Le nostre sono ricette tradizionali lette in chiave moderna, saporite ma alleggerite di grassi superflui e a partire solo da materie prime fresche del nostro territorio.” Via libera alla pasta fresca dagli impasti più svariati: farina di ceci, farina di grano saraceno, kamut e ai ripieni di volta in volta diversi, per i gusti più esigenti. Per non rinunciare al gusto e rimanere leggeri Genuyno consiglia ad esempio ravioli integrali ripieni di ricotta e spinaci: la farina integrale contiene numerose vitamine, tra cui acido folico, riboflavina e vitamine B-1, B-3 e B-5. Per informazioni: tel. 0541 780808.

Olivieri festeggiano gli 86 anni di attività del Mobilificio Olivieri di Rimini con l’apertura di uno showroom aziendale a Milano, nel quartiere Brera – punto di riferimento del design milanese – sotto la direzione di Michele Sartini, al fianco di storici store come Boffi. Per la vetrina si è affidato allo studio LDAC|Architettura dell’architetto Luca Gangemi, attivo nel campo del residenziale e retail. Il concept si fonda sull’idea del mobile tailor-made, una falegnameria del lusso dove architetti e designer possono ritrovare il knowhow di una azienda storica come Olivieri, coniugata alle esigenze di personalizzazione che il mercato richiede. La vetrina è caratterizzata da una parete imponente in noce lucido e l’effetto scenico di tre poltrone appese.

La Carteria del centro COMPIE 25 ANNI

ph Riccardo Gallini

RIMINI Esperienza, estro e ricerca contraddistinguono La Carteria

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del Centro, negozio storico, che quest’anno si accinge a festeggiare i 25 anni di attività. La Carteria del Centro, la cui squadra è costituita dalle due proprietarie – Lucia, la mamma, e Francesca, la figlia – e dalla preziosa collaboratrice Lia, si trova nel cuore di Rimini ed è un luogo dal fascino senza tempo che propone gioielli, bomboniere, argenti e carte pregiate che si sposano perfettamente al personale stile di ognuno. Tra le prestigiose aziende e la linea curata interamente da Lucia e Francesca c’è la new entry Le Favole Gioielli con bijoux preziosi e resi unici dagli originali temi: le favole, quelle più celebri e famose nell’immaginario collettivo, dal burattino di Pinocchio al lupo di Cappuccetto Rosso. Così La Carteria del Centro prosegue con passione e arricchisce la sua personale favola, cominciata un quarto di secolo fa.


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ANNOTARE

Ilario Fioravanti IN MOSTRA

La natura IN FIERA

RIMINI Fino al 1° novembre

RIMINI Dal 23 al 25 settembre,

Rimini Fiera ospita Flora Trade Show, un evento dedicato alle imprese e che ospita l’intera filiera del settore florovivaistico: dai sistemi e tecnologie di produzione ai prodotti, alle attrezzature e accessori per garden centre e fioristi. Il programma si presenta ricco di contenuti culturali e di attività formative per tutti gli operatori, che troveranno l’occasione per innovare il proprio business e aprire nuove relazioni commerciali. Una piattaforma interattiva permetterà agli espositori di dialogare con i buyer internazionali. L’affiancamento con Macfrut permette di avere in un unico marketplace il settore florovivaistico e ortofrutticolo. www.floratradeshow.it

G.A.S. Racing Team IN EUROPA RIMINI Passione e tecnologia made in Rimini. Il G.A.S. Racing

Team è tra i protagonisti del Campionato Europeo Stock 600. La squadra è composta interamente da piloti, dirigenti e tecnici della provincia di Rimini. Durante questa stagione ha lavorato con grande impegno conquistando buoni piazzamenti, in particolare a Imola e Misano. Il G.A.S. Racing Team si avvale della partnership tecnica della Bike Service di Stefano Morri, una realtà presente da quindici anni in ambito italiano ed internazionale. In passato ha vinto vari titoli tra cui il Trofeo Yamaha, il Campionato Italiano Supersport e l’Europeo Supersport. Il G.A.S. Racing Team, capitanato dal team manager Paolo Meluzzi, schiera Luca Vitali e Riccardo Caruso. Il primo ha 23 anni, è di Rimini, gareggia da diverse stagioni ad importanti livelli e in passato ha corso nel motomondiale. Caruso ha 18 anni, alla sua seconda stagione nell’Europeo Stock 600 ha passione e notevoli potenzialità. G.A.S. Racing Team nasce nel 2008 dalla passione comune di due amici che decidono di creare un team dedicato alle giovani promesse del motociclismo. Da allora la squadra ha partecipato a diverse gare e campionati, ottenendo risultati significativi.

Rimini ospita Estasi Immobile, mostra retrospettiva su Ilario Fioravanti (1922-2012), uno dei maestri della scultura italiana del secondo Novecento. La mostra – allestita a Castel Sismondo, in Piazza Malatesta, e al Museo della Città, in via L. Tonini 1 – raccoglie 140 sculture, tutte in terracotta, e 60 disegni che definiscono la ricerca plastica di Ilario Fioravanti dagli anni ’40 ai primi anni del 2000. Il circo, le donne, gli animali, il mito, le scene bibliche, i ritratti: sono i principali temi sviluppati dalla scultura di Fioravanti in oltre 60 anni di ricerca creativa. La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini.

Gemellaggi FRA CLUB RIMINI Nella splendida cornice di Villa des Vergers, hanno avuto

luogo due importanti cerimonie: il gemellaggio tra Club 41 Rimini 13 e Club 41 Rovato Franciacorta 34 e il passaggio delle consegne tra Presidenti uscenti e neoeletti. Un evento che ha visto la partecipazione di oltre 150 tra imprenditori e liberi professionisti, provenienti da tutta Italia. Il Club 41 è un’Associazione formata da ex soci della Round Table e dai loro amici e ha per motto la frase “Possano le catene dell’amicizia non arrugginire mai!”. Il Club 41 si fonda sull’amicizia, tanto a livello locale che a livello nazionale e internazionale. È un’associazione apolitica e aconfessionale che promuove e appoggia le attività di tipo sociale e culturale, privilegiando i valori della tolleranza, della reciproca comprensione e l’apertura internazionale. 10

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ANNOTARE

Claudio Villa AI LIONS Vivere le opere DI PIERO RIMINI È partito il calendario

di eventi con visite guidate a tema per vivere un’esperienza nuova e originale: entrare realmente nel paesaggio di opere d’arte come i Trionfi, la Resurrezione, il Battesimo di Piero della Francesca. I Balconi di Piero sono spazi panoramici e punti di avvistamento sparsi nel territorio del Montefeltro che, adeguatamente corredati di strutture per la sosta, corrispondono ai luoghi che il pittore scelse cinquecento anni fa come sfondo per le sue opere pittoriche. È possibile prenotare visite guidate ai balconi: 23 agosto e 4 ottobre a Urbania e Acqualagna, 5 settembre a Montecopiolo, 5 settembre e 10 ottobre a San Leo, 6 settembre e 10 ottobre a Sant’Agata Feltria.

Viaggio nell’arte A SAN MARINO SAN MARINO Fino all’8 ottobre presso il Museo di Stato,

in piazzetta Titano, è in programma “Intorno all’Opera, da Achille Perilli a Maurizio Cattelan”, un ciclo di incontri dedicati all’arte contemporanea: un’occasione per riflettere sui contenuti e la storia di alcune opere dell’importante collezione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino attraverso la ricostruzione delle vicende artistiche del secondo novecento europeo e ripercorrendo la fortuna delle maggiori correnti artistiche del secolo. Gli incontri si terranno alle h. 18.15 di giovedì 10 settembre con “Difesa della Natura” del 1984 di Joseph Beuys, giovedì 17 settembre con “Prima bella Mostra Italiana”(nella foto) di Enzo Cucchi e Sandro Chia e “Scala Santa” di Enzo Cucchi, giovedì 24 settembre con “Untitle (Boy with Bullets)” di Shirin Neshat, giovedì 8 ottobre con “Via Crucis” di Maurizio Cattelan. Gli incontri permetteranno di ricostruire brevemente le vicende artistiche del secondo novecento europeo: l’Astrattismo, l’Informale, l’Arte Concettuale, la Performance, la Transavanguardia, fino a giungere ai nuovi linguaggi delle arti visive e della fotografia.

RICCIONE Nel trentennale della nascita del Club Riccione, Claudio Villa è stato insignito della massima carica locale, che manterrà fino all’anno prossimo. Il Lions Club di Riccione è uno dei circa 45 mila Club che fanno parte del Lions Club International nato in America nel 1917 è presente in 210 Paesi del mondo e costituisce la più grande associazione di servizio esistente. Affiancherà il presidente Villa in questo anno lionistico il consiglio direttivo così composto: Graziella Cianini (1° vice presidente), Francesco Procopio (2° vice presidente), Cristina Berlini (segretario), Paolo Arcangeli (tesoriere), Ileana Belluzzi (cerimoniere), Marina Giannini (presidente commissione soci) e dai consiglieri Frangiotto Angelini, Franco Carbini, Roberto Rossi, Luigi Ortolani e Quinto Salucci.

Nasce Marketplace RIMINI EXPLORER RIMINI Grazie al contributo di Banca di Rimini e di Titanka!,

Rimini Reservation dà il via a MarketPlace Rimini Explorer, il nuovo portale pensato a favore dell’ospite, per facilitarlo nell’esplorazione delle proposte del territorio e per sostenerlo a livello informativo nei consumi, mettendolo in contatto con aziende, negozi e artigiani del posto. Gli esercizi commerciali abbonati al servizio gestiscono autonomamente i contenuti, con una scheda descrittiva della propria proposta d’acquisto, compresi coupon e offerte. L’accesso al portale è garantito da un QRcode presente sulla newsletter cartacea Rimini Today News consegnata dalle strutture ricettive agli ospiti. Un sistema di geolocalizzazione permette di vedere le proposte di acquisto ordinate in base alla distanza dall’esercizio commerciale, funzione che si aggiorna costantemente in base ai suoi spostamenti. 12

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OtticaFerri Ottica Ferri via Montescudo 34/a 47853 Ospedaletto Rn t. 0541 658 232


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ESSERE

La moto

E LA BESTIA ENEA BASTIANINI, 17 ANNI, ROOKIE OF THE YEAR AL MONDIALE MOTO3 2014, È A CAVALLO DELLA MOTO DA SEMPRE, ESATTAMENTE DA QUANDO AVEVA TRE ANNI E TRE MESI. di Marianna Giannoni

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È forte, schietto, geniale e genuino come la sua terra: la Rimini di Renzo Pasolini e Pier Paolo Bianchi, la terra de’ mutor in cui sono nati tanti piloti, ingegneri e team manager di successo. Enea Bastianini è soprannominato Bestia, un po’ per la somiglianza con il cognome ma anche per il suo stile di guida grintoso. È salito per la prima volta su una minimoto all’età di 3 anni e 3 mesi: da qui deriva il suo numero di gara, il 33. Dopo essersi messo in evidenza nelle categorie giovanili l’anno scorso ha debuttato nel Mondiale Moto3 ed ha subito stupito tutti. Era incredibile come un ragazzino di appena 16 anni, all’esordio tra i grandi, potesse battagliare con tanta autorevolezza nel gruppo dei migliori senza commettere errori. Sembrava già un pilota esperto, reduce da anni di sportellate in superbike, non certo un giovane. In pista non ha mai fatto trapelare incertezze o timori reverenziali, anzi, ha dimostrato una lucidità straordinaria e un immenso talento. Quest’anno è tra i big del campionato. Ultimamente è

entrato nel Gruppo Sportivo della Polizia di Stato-Fiamme Oro dopo aver vinto il concorso per l’assunzione di 25 atleti con il miglior punteggio complessivo. È dunque un campione, un poliziotto, ma fondamentalmente un ragazzo della nostra terra che vive un sogno e nello stesso tempo fa sognare migliaia di appassionati. Il motociclismo, in particolare il motomondiale, è seguitissimo dai media: dalle televisioni nazionali e dai giornali. Bastianini dunque è diventato in breve un personaggio pubblico e un modello per tantissimi giovani. Enea è una speranza per i tanti appassionati che scrutano l’universo del motomondiale alla ricerca di una stella che brilli anche tra anni, quando l’astro di Valentino Rossi si sarà inevitabilmente eclissato. Dopo gli ultimi risultati sei diventato famoso. Come vivi questo momento? “Vivo l’ondata di successo con grande serenità e con gioia nello stesso tempo, in particolare quando vengo fermato da persone che mi riconoscono e che vogliono una foto insieme a me.” IN MAGAZINE

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e Moto2, combattendo col coltello tra i denti e sportellandoci a vicenda, ma a gara finita tutti amici a ridere e scherzare.” La Romagna non è solo la terra dei motori. Quali sono i tuoi piatti preferiti? “Gli strozzapreti pasticciati, che è un piatto tipico della nostra zona, poi mi piace la pizza.” I piloti di Rimini hanno frequentato quasi tutti l’Istituto Tecnico Leon Battista Alberti. Il preside è un appassionato di moto e, oltre che docente, è sempre stato un

Rimini è una città viva, verace, con tanti motivi d’interesse turistici, mondani e storico-culturali. Cosa ami di più di questa città? “Non c’è un luogo o una cosa in particolare che mi piace della mia città: è il paese dove sono cresciuto e credo che tutti i luoghi e le cose di Rimini siano parte di me e, di conseguenza, tutto mi piace. Ci tengo molto a rimanere legato alle mie amicizie”. Facciamo un passo indietro. Sulle mitiche piste di minimoto della nostra zona sono cresciuti tanti piloti: da Pasini a Simoncelli, da De Angelis a Poggiali. Più altri campioni del circondario, quali Rossi, Dovizioso e Melandri. Quando gareggiavano in minimoto Bastianini probabilmente doveva ancora nascere ma gli esordi sono comuni a tanti. La passione per i motori in Romagna l’abbiamo nel codice genetico. Quali sono i tuoi ricordi legati alle minimoto? “Indubbiamente il ricordo più bello è la prima volta che sono salito sulla minimoto e ho domandato a mio padre se effettivamente era una vera moto e andava a benzina. Poi le serate alla pista di Cattolica dove andavo a girare quasi tutti i giorni con gli amici. Gli anni più belli sono stati il 2007e il 2008, quando gareggiavamo e ci allenavamo, io e altri piloti oggi presenti in Moto3 16

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“INDUBBIAMENTE IL RICORDO PIÙ BELLO È LA PRIMA VOLTA CHE SONO SALITO SULLA MINIMOTO E HO DOMANDATO A MIO PADRE SE EFFETTIVAMENTE ERA UNA VERA MOTO E ANDAVA A BENZINA, POI LE SERATE ALLA PISTA DI CATTOLICA.”

loro grande tifoso. Hanno studiato su quei banchi Mattia Pasini, Roberto Tamburini, Massimo Roccoli e Marco Simoncelli. Tra di loro c’è chi si è diplomato a pieni voti come il riminese Tamburini, che oggi è in piena lotta per il titolo mondiale in una classe propedeutica alla Superbike, e chi invece ha abbandonato gli studi prima del diploma. Enea quest’anno ha frequentato il terzo anno del Leon Battista Alberti. A scuola? Sei stato promosso? “La scuola non è sicuramente il mio punto forte, anche a causa del mio sport, ma cerco di fare del mio meglio. Quest’anno sono stato rimandato, ma ce la metterò tutta per essere promosso.” In attesa degli esami di riparazione, passiamo a un argomento più allegro. Il paddock della MotoGP è pieno di belle ragazze e di solito i piloti hanno molto successo. Sei fidanzato? “Diciamo che fidanzarsi è bene


Sta arrivando UN CAMPIONE Enea Bastianini è nato a Rimini il 30 dicembre 1997. È salito per la prima volta su una minimoto a 3 anni e ha conquistato numerosi successi nelle gare giovanili. Nel 2009 si è classificato 1° nella classifica individuale del Trofeo Honda HIRP 100cc. Nel 2011 si è laureato Vicecampione Italiano e Campione Europeo MiniGP 70. Nel 2012 si è aggiudicato il Trofeo Honda NSF250R classe 125cc, mentre nel 2013 ha debuttato alla grande nella MotoGP Rookies vincendo a Jerez e ad Aragon e terminando il campionato al 4° posto. Nello stesso anno ha esordito in Moto3 partecipando a 5 appuntamenti del Campionato Italiano. Nel 2014 ha raggiunto un accordo con lo Junior Team GO&FUN Moto3 di Fausto Gresini per il Mondiale Moto3 ed i risultati non sino fatti attendere: è salito sul 2° gradino del podio al suo settimo Gran Premio, a Barcellona, lottando per la vittoria anche a Brno, dove si è classificato 2°, e a Silverstone, dove a guadagnato il 3° posto. Ha terminato il campionato al 9° posto e si è aggiudicato il titolo di Rookie of the Year. Quest’anno è tra i principali protagonisti del Mondiale.

IN QUESTE PAGINE, ENEA BASTIANINI SUI CIRCUITI E IN SELLA ALLA SUA MOTO N. 33.

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“NON C’È UN LUOGO O UNA COSA IN PARTICOLARE CHE MI PIACE DELLA MIA CITTÀ: È IL PAESE DOVE SONO CRESCIUTO E CREDO CHE TUTTI I LUOGHI E LE COSE DI RIMINI SIANO PARTE DI ME E, DI CONSEGUENZA, TUTTO MI PIACE.”

ma non fidanzarsi è meglio, anche perché alla mia età è bello potersi divertire.” La tua famiglia ti segue sempre alle gare? “La mia famiglia mi ha sempre appoggiato e se sono dove sono in questo momento è soprattutto grazie a loro. Alle gare è presente mio zio Francesco e alcune volte il babbo.” Bestia è un soprannome che ti hanno dato i tuoi parenti o i tuoi amici? “Mi fu dato dal mio meccanico ai tempi del trofeo Honda nel 2012, poi nel 2014 durante i primi test di 18

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Moto3 sempre un meccanico iniziò a chiamarmi Bestia: dal quel momento è diventato il soprannome che mi contraddistingue e non si limita solo alla moto.” Oltre al motociclismo quali sono i tuoi hobby, le tue passioni? “Mi piace pescare, andare in mountain bike con gli amici e sciare, che è una passione nuova.” Per quali motociclisti facevi il tifo da bambino? “Da piccolo tifavo per Manuel Poggiali e Valentino Rossi.” Proprio Rossi aveva messo gli occhi su Bastianini a fine 2014 quando aveva conquistato il titolo di debuttante dell’anno. Avrebbe voluto schierarlo nel suo team di Moto3 VR46 nel 2015 al fianco di Fenati, ma Enea ha preferito rifiutare e rimanere con Gresini, che aveva creduto in lui quando ancora lo conoscevano in pochi e lo aveva dunque lanciato ad alti livelli. Bastianini ha dunque dimostrato gratitudine a Gresini e lungimiranza restando in un team che gli offre ampie garanzie di competitività e gli consente di lottare regolarmente per il successo.



MISCELARE

Tutto per un

BICCHIERE QUELLA DEL BARMAN È UN PROFESSIONE MITICA, AD ALTO TASSO DI CREATIVITÀ MA CON UN’ATTENZIONE COSTANTE ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE. E SEMPRE PIÙ FEMMINILE. di Giorgia Gianni / ph Riccardo Gallini

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A

All’inizio fu Tom Cruise, che nel mezzo degli anni Ottanta nel film Cocktail mixava e shakerava dietro al bancone a ritmo di musica seducendo milioni di spettatrici con le sue acrobazie da barman freestyle. Oggi sono i mixologist, maestri nell’arte di miscelare le bevande e le essenze più particolari, i professionisti più ricercati e corteggiati dai migliori locali della riviera non solo riminese. E “le” mixologist: quella della barista (o bartender, o barmaid in inglese al femminile) sta diventando sempre più una professione in rosa. È questa la scelta che ha fatto ad esempio Valeria Rusca, lom-

“IN UN MOMENTO IN CUI TUTTI FANNO MOLTO HOME MADE IO VADO UN PO’ CONTROCORRENTE E I MIEI COCKTAIL SONO MOLTO SEMPLICI. DO LA MIA IMPRONTA, LAVORO MOLTO CON LA FRUTTA FRESCA, È ESSENZIALE USARE PRODOTTI FRESCHI E DI QUALITÀ.”

barda trapiantata con soddisfazione in Romagna, che dopo anni passati a lavorare in ufficio per un colosso della Milano da bere ha deciso di dare una svolta netta e inaspettata alla propria vita. “Lavorare come responsabile amministrativa clienti per una grande azienda, ma non mi sentivo soddisfatta, mi vedevo circondata da gente troppo seriosa, volevo una vita più vera e autentica – racconta Valeria –. Così ho riflettuto su me stessa e sui miei desideri per capire cosa ‘volevo fare da grande’. E mi sono accorta che quando uscivo, nei locali stavo sempre al banco del bar ad osservare affascinata i baristi: mi incuriosivano, mi interessavano. Così ho chiesto di poter andare a imparare.” 22

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Tra la pratica dietro il bancone e il primo corso da barman, per Valeria è stata una folgorazione. “Ho lasciato il mio lavoro e nel 2002 sono arrivata a Rimini grazie ad un docente del corso per barman, che mi ha dato un’opportunità professionale importante. Questa professione e la città di Rimini mi hanno catturata.” Brava e determinata, Valeria nel 2008 vince sia la finale nazionale di Barfestival sia la sfida internazionale a Bangkok. “In un momento in cui tutti fanno molto home made io vado un po’ controcorrente e i miei cocktail sono molto semplici. Do la

VALERIA RUSCA, MILANESE TRAPIANTATA A RIMINI CON LA PASSIONE DA BARMAN.


mia impronta, lavoro molto con la frutta fresca, è essenziale usare prodotti freschi e di qualità. La menta, ad esempio, la porto da casa. La mia filosofia è che un buon cocktail non deve fare sentire l’alcol: deve essere gustoso, ma non invadente. E quando il cliente ti chiede il bis è la soddisfazione più grande”. È invece la Chartreuse il segreto di Manuele Modula, che da circa un anno ha aperto a Riccione il suo locale Madame Chartreuse. I suoi cocktail hanno alla base il famoso liquore francese, nato esattamente 410 anni fa quando il Maréchal d’Estrées ritrovò nella Certosa di Parigi un manoscritto con la ricetta, contenente 130 diversi estratti di erbe. “Ho iniziato questa professione a fine anni ’90 grazie al mio mentore, Gianfranco Pola, grande barman e Brand Ambassador per Chartreuse – spiega Manuele –. La mia formazione è a 360 gradi, dalla caffetteria ai cocktail, agli aperitivi. Poi ho scelto di specializzarmi in particolare nei cocktail a base di Chartreuse.” Tantissimi i drink, classici e innovativi, che si possono degustare da Madame Chartreuse a partire da questo particolarissimo elisir. “Come il 127, un vero exploit in omaggio alla prima auto di Pola – elenca Manuele –. O il Chartreusito, per cui al posto del rum del mojito utilizzo la Chartreuse verde. O ancora The last word, il cocktail simbolo dell’epoca del proibizionismo. E sono solo alcuni dei tanti cocktail a base di Chartreuse, un liquore che trovo davvero unico.” Atmosfere anni ’20-30 si respirano sempre a Riccione al Belludi Quarantadue, inaugurato proprio all’inizio di luglio, dove il barman-alchimista Charles Flamminio incanta con i suoi cocktail. Un vero tuffo nel periodo del The Noble Experiment (ovvero il proibizionismo), quando l’arte della miscelazione ebbe uno dei suoi momenti di maggiore crescita, con la diffusione dei Moonshine, surrogati del whisky

e di altri superalcolici. “Negli ultimi anni la riscoperta dei cocktail storici e il recupero del lavoro di Jerry Thomas, considerato il padre dell’arte del miscelare statunitense, ha riportato in vita la cultura dei classici, ma anche la voglia di sperimentare e ricercare nuove soluzioni nella raffinata arte della miscelazione – racconta Charles –. Il Belludi Quarantadue offre una prestigiosa collezione di spirit e una grande selezione di drink secondo la migliore tradizione della vecchia scuola americana, con un twist decisamente italiano.” Flamminio miscela e

IN ALTO, MANUELE MODULA DEL MADAME CHARTREUSE; IN BASSO, CHARLES FLAMMINIO, CHE MISCELA AL BELLUDI QUARANTADUE.

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“LA PROFESSIONE DEL BARMAN È UN PO’ COME LA SPONDA DI UN BILIARDO: IL CLIENTE LANCIA LA PALLA E LA RICEVE INDIETRO CON LA VELOCITÀ E L’ANGOLO CON CUI L’HA LANCIATA. IL BARMAN FA DA SPONDA E CONFIDENTE, RESTITUENDO AL CLIENTE CIÒ CHE DESIDERA.”

crea nuove ricette, abbinando il food al beverage, mixando il meglio dei distillati, unendo spezie e salse per creare nuovi drink dai sapori sempre più particolari. È tra l’altro fra i promotori del gruppo Bartender @EmiliaRomagna, che conta quasi 400 membri e segnala appuntamenti,

serate, gruppi di lavoro, seminari, master class e corsi. Si è appena affacciata alla professione, invece, la giovane Virginia Ermeti, ventisettenne barista, titolare insieme alla madre di Le Milton Beach di Rimini. “Sono sommelier, ma volevo andare oltre i vini e mi incuriosivano i cocktail, con la ricerca dei liquori più diversi. Ho appena terminato il corso alla Drink Factory di Federico Mastellari a Bologna e ho notato con piacere che nei corsi ci sono ormai più donne che uomini. Dei cocktail amo l’estetica e la conoscenza dei liquori: i gin, i vermouth, le vodke. Mi piace fare poche cose, ma bene.” C’è infine chi è partito praticando la professione di barman per diventare imprenditore e consulente: è il percorso di Spiridione Ripaldi, che ha sfruttato le

competenze acquisite in tanti anni dietro il bancone. Ripaldi è arrivato così a fondare Eventi & Qualità, azienda di Food & Beverage e servizi turistico-alberghieri di qualità, lavorando con grandi chef e organizzando eventi di primo piano. Fra le numerose consulenze e collaborazioni, quella con Embassy per serate di alto profilo. Da sette anni è inoltre beach manager del Grand Hotel di Rimini. In tutte le sue attività Ripaldi mette al centro la sua grande conoscenza delle necessità del cliente. “La professione del barman è un po’ come la sponda di un biliardo: il cliente lancia la palla e la riceve indietro con la velocità e l’angolo con cui l’ha lanciata. Il barman ha la capacità di fare da sponda e confidente, restituendo al cliente ciò che desidera, nel modo migliore.”

SOPRA, SPIRIDIONE RIPALDI; A FIANCO, VIRGINIA ERMETI DI LE MILTON BEACH.

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Ingresso dalla Hall dell’Hotel Lungomare Lungomare della Libertà , 17 - Riccione

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FOTOGRAFARE

Pensieri

PER IMMAGINE QUATTRO STORIE DI AMANTI DELLA FOTOGRAFIA SONO UN ESEMPIO CHIARO DI COME CATTURARE LA LUCE SIA UNA VERA PROPRIA ARTE. di Alessandra Leardini

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Flavio Ricci

L’ispirazione per scattare può arrivare da un gioco di luce, dal dettaglio di un paesaggio ancora incontaminato, da un muro disegnato o perfino da un fabbricato abbandonato. L’importante è avere sempre a portata di clic la Reflex, perché anche nell’era dei selfie e degli smartphone più immediati la fotocamera tradizionale continua ad esercitare il suo fascino irresistibile sugli amanti dell’immagine. E il territorio riminese, così sospeso tra mare e collina, diventa un’inesauribile fonte di stimoli per tutti quelli che coltivano la passione per la fotografia. Come Elena Urdea, rumena, originaria di Bucarest, che da dodici anni ha preso casa a Rimini. La sua predilezione per gli scorci marini non poteva che portarla nel borgo di San Giuliano Mare, a due passi dalla darsena dove il suo sogno di fotografa si sta trasformando in realtà. “Era un desiderio che avevo rintanato in un cassetto. In passato, avendo i figli piccoli, non avevo il tempo necessario per dedicarmi alla fotografia. Oggi che Irene e Arturo sono diventati grandi, invece posso dire di essere realmente appagata.” Quando smonta dal lavoro (è impiegata in un grande store commerciale alle Befane, dove, guarda caso, si occupa proprio del reparto foto e video) Elena corre a prendere una delle sue quattro macchine professionali per rincorrere le onde marine, gli scorci dell’Adriatico sotto le luci del tramonto (“ma adoro anche l’alba, estate o inverno che sia, esco di casa anche in pigiama per non perdermi la luce giusta”) o per lavorare ai fotoreportage che le commissiona il quotidiano La Voce di Romagna. Il mare e le barche sono però i soggetti preferiti. “Ho già fatto una regata tra il Veneto e la Croazia con il comandante della barca Teneramente, Giovanni Zavatta, che ho

conosciuto durante una mostra di mie fotografie a San Giuliano, e dal 4 luglio, per due settimane, sono stata la fotoreporter ufficiale della Rimini - Corfù - Rimini. Ho viaggiato anche sotto le tempeste. Il mare in burrasca non mi spaventa!” Per condividere la sua passione con altri fotografi professionisti o amatori, Elena organizza anche l’evento Alba e tramonti in mare: uscite in barca a vela per chiunque voglia riprendere gli scorci più originali o suggestivi dell’Adriatico, iniziativa che a settembre culminerà con

“PREFERISCO SPOSTARMI LUNGO LE STRADE MENO FREQUENTATE PROPRIO PER SCOPRIRE E AMMIRARE MEGLIO QUESTI LUOGHI E FERMARMI CON L’AUTO E PRENDERE LA MIA REFLEX, CHE PORTO SEMPRE CON ME, APPENA NOTO UN PAESAGGIO PARTICOLARE.”

una mostra alla Darsena dei migliori scatti realizzati. Per Flavio Ricci, agente di commercio, il colpo di fulmine con la fotografia è avvenuto pochi anni fa e, grazie anche ai social network, gli sta procurando diverse soddisfazioni. Oltre ai panorami, lo affascinano paesaggi abbandonati, ex fabbriche, colonie abbandonate, che rappresenta ormai una delle immagini simbolo della Riviera, ma che pochi apprezzano senza quell’occhio artistico che può cogliere il fascino anche dietro il degrado. “Viaggio molto per lavoro tra Marche, Abruzzo e Molise, dove preferisco spostarmi lungo le strade meno frequentate proprio per scoprire e ammirare meglio IN MAGAZINE

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Alfio Sgroi

questi luoghi e, eventualmente, fermarmi con l’auto e prendere la mia Ref lex, che porto sempre con me, appena noto un paesaggio particolare.” Flavio ama poi lavorarle, svilupparle e condividerle su Facebook, Twitter e Instagram. E la sua Rimini resta la grande protagonista. Molto apprezzata sul canale social #MyRimini, una sua foto di alcuni pescatori al porto (nella pagina precedente), sulla barca,

Sabrina Suadoni 28

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mentre piove, ha ottenuto più di 1200 like e circa 240 condivisioni. Un’altra immagine che Flavio ama raccontare è poi quella che ritrae l’ombra di un signore in bicicletta con il porto canale a fare da sfondo. Anche la spiaggia con gli ombrelloni e la ruota panoramica ricorrono spesso nei suoi scatti. “Il mio sogno? Fare il coast to coast negli Stati Uniti. Con la mia fotocamera, ovviamente.” Sabrina Suadoni ha una storia

particolare oltre che una passione da raccontare. A Rimini da sedici anni, è di origini piemontesi ma sin dall’infanzia ha viaggiato moltissimo al seguito del papà che progettava strade all’estero. “Ho vissuto nei Paesi arabi e a Roma, dove sono rimasta per vent’anni e ho studiato prima al Liceo Artistico e poi come stilista di moda.” Il viaggio, l’avventura, la pittura ed il disegno sono confluiti insieme nell’obbiettivo della


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“AMO LE SPERIMENTAZIONI, I CHIAROSCURI, LE FORME E I COLORI, TUTTO CIÒ CHE È ASTRATTO. ANCHE UN MURO ROVINATO PUÒ ESSERE FONTE D’ISPIRAZIONE, O UNO DEI DETTAGLI DELLA NOSTRA CITTÀ CHE PASSANO INOSSERVATI.”

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macchina fotografica che oggi è il linguaggio che dà più espressione alla sua anima artistica. “Dopo aver lavorato al Giardino dei Libri e nell’ambito della medicina naturale, oggi seguo a tempo pieno mia figlia, di 11 anni, ma sto cercando di fare della fotografia un lavoro raccogliendo i primi frutti.” Sabrina collabora con La Rivista intelligente di cui è stata cofondatrice ideando il logo, si divide tra qualche matrimonio e qualche book per ragazze e sta anche lavorando ad un suo sito. “La macchina fotografica è diventata oggi il mio pennello: amo le sperimentazioni, i chiaroscuri, le forme e i colori, tutto ciò che è astratto. Anche un muro rovinato può essere fonte d’ispirazione, o anche uno dei tanti dettagli della nostra città che solitamente passano inosser-

vati. Capita spesso che quando ne riprendo uno poi mi chiedano dove si trova quel bel particolare quando, in realtà, è sotto i nostri occhi!” Facebook rappresenta un ottimo mezzo di condivisione anche se, per Sabrina, prima ancora di fungere da vetrina per le sue immagini, ha rappresentato un canale di comunicazione prezioso negli anni in cui si è trovata a dover lottare contro un tumore. Forse è in quelle due palme sul lungomare di Rimini, avvolte nella nebbia (un’immagine felliniana che ama particolarmente tra i suoi scatti), che si possono intravedere la forza ed il riscatto con cui lei ha saputo uscire da quella nebbia. Natura protagonista anche nei ritratti di Alfio Sgroi, operaio di una ditta edile di Santarcangelo. “Amo i paesaggi, in partico-


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Elena Urdea lare l’alba e i tramonti – racconta –. Sfrutto ogni momento libero per usare la mia Nikon e spesso mi alzo prestissimo, nelle prime ore del mattino, pur di fare qualche foto prima di correre a lavorare”. Un hobby che Alfio preferisce coltivare da solo, “dove capita”, sia al mare, nella località di Viserba dove abita e dove partecipa ai mercatini settimanali per vendere le sue fotografie, sia in collina. Una valvola di sfogo ma anche un modo per trovare un po’ di pace e relax nella routine quotidiana. Questa passione si è unita anche a quella che da sempre Alfio nutre per il basket. “Sono il fotografo ufficiale dei CNO Santarcangelo Basket che hanno appena ottenuto la promozione in serie D, una soddisfazione immensa.”

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CANTARE

Il canto di una

PRINCIPESSA NATA IN UNA FAMIGLIA DI ATTORI E MUSICISTI DAL SANGUE BLU, KELLY JOYCE RACCONTA LA SUA CARRIERA DI CANTANTE E SVELA IL NUOVO ALBUM, TUTTO ITALIANO.

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Da bambina, Kelly Joyce cantava La vie en rose di Edith Piaf con sua madre Emmanuelle, ora la vita è davvero rosa per lei, a pochi giorni dal matrimonio con Giacomo Fambri. “Iper rosa, fuxia! Sono molto felice è un bel momento per me, ho tanti progetti in corso, quest’anno è molto ricco.” Il tuo matrimonio con Giacomo sulla spiaggia di Rimini, con una cerimonia molto intima, com’è andato? “Benissimo, c’erano tutti i miei parenti dall’estero, Francia, Inghilterra, Africa… Insomma da vari continenti. La cerimonia è stata simbolica, perché ancora non è possibile sposarsi in spiaggia, ma volevamo festeggiare a modo nostro, siamo persone minimaliste, volevamo una cerimonia personale che ufficializzasse la nostra unione alle persone più care. Abbiamo scelto pochi elementi, i fiori erano a cura di Valentina Battistini, Non ti scordar di me, Cesena, mentre l’organizzazione è di Sereventi 2005. Il nostro officiante ha letto dei bellissimi testi sull’amore e vedere Giacomo a piedi nudi sulla sabbia, così a suo agio, mi ha riempito di gioia. Farlo davanti al mare è stata una decisione naturale, perché per noi il mare è tutto, siamo due surfisti e

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di Melania Rinaldini / ph Lucio Censi


Rimini è la nostra città del cuore. Poi (il 2 luglio per chi legge n.d.r.) andremo in Comune e saremo ufficialmente marito e moglie!” Il viaggio di nozze però è rimandato causa lavoro. “Sì, abbiamo deciso che lo faremo l’anno prossimo alle Hawaii, così faremo surf in tranquillità, ora siamo entrambi molto impegnati. Però passiamo l’estate qui a Rimini e ho una tournée in Italia. Sto anche preparando un nuovo album, una vera sfida per me.” Di che si tratta? “Sarà la prima volta che scrivo e interpreto canzoni in italiano. È una sfida perché bisogna rieducarsi a cantare quando si cambia lingua, sto seguendo i consigli di un vocal coach. Cantare in italiano è molto diverso da cantare in inglese o francese. In italiano

l’interpretazione è molto più importante perché il sottotesto cambia completamente il significato di una canzone. È una sfida anche perché io sono sempre stata vista come la cantante francese che promuove la canzone francese nel mondo. Io però mi sento italiana, in fondo sono arrivata a Rimini che avevo 4 anni, quindi mi sono data come obbiettivo di farmi promotrice della canzone italiana in chiave internazionale.” Rifarai la TV dopo l’esperienza con Chiambretti? “Non so, la TV è molto stressante! Io sono molto più metodica, ho tempi diversi, ma chissà? Mi è comunque servita come esperienza, ho imparato molto.” Pensi che l’immagine un po’ sofisticata degli esordi ti abbia penalizzata? Parlo anche delle tue origini nobili. “Non penso, alla fine sono tratti delle mie origini che fanno parte di me, emergono quando serve, ma non sono così tutti i giorni, mi piace la mia vita semplice. Poi sul palco mi trasformo. Conoscere le proprie origini è gratificante, ti fa sentire parte di un tutto. Quando ero piccolina, a sei-sette anni, ero un po’ la stramba della classe, andavo in giro dicendo di essere una principessa! Crescendo ho capito che siamo quello che dimostriamo tutti i giorni e che scegliamo di essere. In realtà mi sono penalizzata da sola: quando ero proprio all’apice del successo con Vivre la vie ero molto giovane, avevo 18 anni, mi sono accorta che non ero attorniata da persone con cui condividevo gli stessi principi, così ho cambiato team. Ma non me ne pento, lo rifarei. Sono sempre stata convinta che avrei fatto di testa mia, senza compromessi, anche se avrebbe allungato il mio percorso.” Ti reputi un’antidiva? “Forse sì, non saprei. Sono una diva sul palco ma non fuori, ecco. Sono anche un’arzdora se voglio: cerco le rosole per fare i cassoni e faccio i cappelletti a mano. Quando sono partita per Bali (dove adesso vive n.d.r.) ho caricato le valigie di farina e mattarello!”

Questo 2015 non ha portato solo il matrimonio come evento importante... “La notte di Pasqua ho finalmente ricevuto il battesimo nel Duomo di Rimini. È stato un momento molto emozionante, al culmine di un percorso personale iniziato qualche anno fa. Quando è stato eletto Papa Francesco sono scoppiata a piangere, era il segnale che mi serviva. Ho rivisto in lui una guida. Ho fatto un percorso spirituale che mi ha portato fino al battesimo dove ho ricevuto anche cresima e comunione direttamente dal Vescovo Lambiasi, con altre 20 persone circa. Ho scelto il nome Cecilia, in onore alla santa protettrice dei musicisti e mia suocera mi ha fatto da madrina. Anche mia madre e mia sorella erano lì, felici della mia scelta.”

QUANDO ERO PICCOLINA, A SEI-SETTE ANNI, ERO UN PO’ LA STRAMBA DELLA CLASSE, ANDAVO IN GIRO DICENDO DI ESSERE UNA PRINCIPESSA! CRESCENDO HO CAPITO CHE SIAMO QUELLO CHE DIMOSTRIAMO TUTTI I GIORNI E CHE SCEGLIAMO DI ESSERE.

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SVILUPPARE

Dalla Russia

IN RIVIERA IGOR PELLICCIARI, CONSOLE ONORARIO DELLA FEDERAZIONE RUSSA, PROSPETTA PER RIMINI UNA CRESCITA DEGLI EVENTI CULTURALI PER INCREMENTARE IL TURISMO.

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di Alessandra Leardini / ph Riccardo Gallini

Nome tipicamente russo, cognome italiano che tradisce le origini del padre, bolognese, e anima e cuore in parte anche croati, perché là, sull’altra sponda dell’Adriatico (il paese della madre) Igor Pellicciari è nato, cresciuto e ha studiato, laureandosi in Scienze Politiche. Fra queste tre terre, già impresse nel suo DNA, oggi si divide, spostandosi tra Mosca, Bologna, Rimini, il Salento (è professore di Storia contemporanea all’Ateneo Salentino) e la stessa Croazia dove torna, quando possibile, insieme alla sua famiglia. È una vita perennemente con la valigia in mano, e all’insegna della multiculturalità, quella del professor Igor Pellicciari, Console Onorario della Federazione Russa nella circoscrizione dell’Emilia-Romagna. Una delega prestigiosa, quella arrivata dal Ministero degli Esteri italiano, risultato di una profonda e decennale conoscenza delle istituzioni e del territorio russo. Il Consolato, che sostiene le relazioni diplomatiche, economiche e culturali tra Italia e Federazione Russa, presto potrà contare anche su un Ufficio a Rimini in

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contemporanea a quello già attivo a Bologna. Non a caso qui entra in gioco Rimini. La posizione strategica rispetto all’Est Europa e la solidità dei rapporti tra la città dell’Arco d’Augusto e la Federazione Russa, contano, certo. Ma con il territorio riminese il Console Pellicciari ha anche un rapporto molto forte visto che qui ha scelto di vivere (ha casa a Riccione e Santarcangelo) e di far crescere i suoi figli. Puoi continuare a girare il mondo, ad amare i Paesi che ti hanno arricchito personalmente e professionalmente, ma “Rimini è veramente a misura di bambini e di famiglia.” Incontriamo il professor Pellicciari all’aeroporto Fellini, poco prima di vederlo prendere l’ennesimo aereo per Mosca. Cosa aspettarci dal turismo russo, in Riviera, dopo il calo che si è registrato nell’ultimo anno dovuto in parte alla crisi del rublo ed in parte alla chiusura dello scalo aeroportuale di Rimini-San Marino? “Su Rimini e la Riviera potrebbe influire positivamente l’allargamento della classe media russa – afferma il Console – visto che questo è il turista-tipo che sceglie

questo territorio.” Ci sono però alcuni aspetti su cui la città di Rimini deve fare attenzione se vuole veramente riconquistare i russi: “Il turista russo di classe media non viene qui per il mare, ma soprattutto per fare acquisti e allacciare rapporti economici con i piccolimedi imprenditori della zona. Ciò non esclude che questo turista possa appassionarsi anche al mare, ma servono proposte all inclusive efficaci, in grado di competere con le altre mete balneari italiane ed estere.” Buone prospettive arrivano dalle trattative in corso tra l’aeroporto Fellini ed i tour operator russi: “dall’autunno ci sarà un aumento dei voli.” Intanto, però, c’è spazio anche per un altro suggerimento da parte di un personaggio che conosce a fondo le preferenze dei vacanzieri dell’Est Europa: “Rimini può e deve fare un salto di qualità: vanno potenziati gli eventi culturali, non solo quelli eno-gastronomici, i concerti, gli spettacoli, le mostre. Questo potrebbe anche essere un modo per favorire maggiormente gli scambi con altre culture e Paesi diversi, per aprire di più gli orizzonti.”

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STRETTA DI MANO TRA L’AUDI E IL GOLF

STEFANO GREGORETTI PREMIA I VINCITORI DELL’AUDI QUATTRO CUP BY REGGINI E PER L’OCCASIONE VIENE PRESENTATA LA NUOVA AUDI Q7.

Grande successo e sport ad alti livelli, lo scorso sabato 13 giugno al Riviera Golf di San Giovanni in Marignano (RN), in occasione dell’Audi Quattro Cup by Reggini, sosta romagnola del noto torneo golfistico. L’ambita gara, nelle diverse categorie, è stata vinta da Simone Spreafico e Alessio Perazzini (prima coppia netta), Federico Pelliccioni e Marco Galassi (prima coppia classificata) e, a seguire, le coppie formate da Claudia Rosati e Luciano Rosati e Francesco Boattini e Filippo Fabbri. Il primo posto come Possessore Audi è stato invece assegnato al duo Jonathan Ruggeri e Tonino Ruscelli. I vincitori sono stati premiati da Stefano Gregoretti, ultra runner conosciuto in tutto il mondo per le sue estreme imprese sportive al limite dell’umano e da tempo testimonial di Reggini. L’atleta è stato inoltre recentemente selezionato da Audi Italia come uno dei mille esponenti dell’innovazione italiana per il programma Innovative Thinking e come uno dei quattro profili che meglio rappresenta le caratteristiche dell’Audi Q7. Proprio durante l’evento sportivo patrocinato da Audi Reggini, la concessionaria ha infatti presentato anche il nuovo SUV della casa tedesca organizzando prove off road e allestendo un’esposizione di autovetture.



ABITARE

Spazi

DI LUCE UNA CASA IN COLLINA SI TRASFORMA IN NIDO ACCOGLIENTE CON SPAZI INTERNI E GIARDINO ORGANIZZATI SAPIENTEMENTE. di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

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Fra campi di grano assolati e dolci colline prospicienti il mare si adagia la casa in collina di una famiglia riminese, che vive questo spazio quale buen retiro vacanziero. Il giovane architetto Claudia Trevisan si è occupato di seguire i lavori, di ristrutturare la sagoma preesistente e dare forma agli ambienti, cercando di far coesistere lo stile country dell’esterno con un’anima interna più contemporary chic, con quel tocco francese che parla delle affinità della famiglia che la abita. A colpire subito lo sguardo è la grande luce che permea gli ambienti, una luce che si fa scultrice degli spazi stessi, che sfuma ed evidenzia, mette in risalto e custodisce, assecondando la suddivisione degli spazi voluta dal progettista, come si osserva nel grande salone tripartito, punto nevralgico della casa, luogo di grande impatto, ove in un unico ambiente Trevisan è riuscita a creare tanti microcosmi.

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In principio ti senti accolto da un unico e avvolgente abbraccio poi lentamente sono i singoli spazi a chiamare a raccolta, come lo studiolo, che accoglie l’ospite in un ingresso-studio, dove una boiserie in rovere si fa arredo contenendo la preziosa libreria che si srotola come un nastro, giocando tra pieni e vuoti, una scrivania rivolta verso l’esterno è impreziosita da una seduta vintage in pelle, avvolgente come un guantone da baseball. Questo luogo funge da spartiacque, da trait d’union, tra lo spazio conviviale del grande living e il reparto notte, dove la luce si fa più soffusa e delicata quasi a preannunciare il cambio di registro, a connotare gli spazi stessi. Il fulcro del salone è il massiccio tavolo in legno chiaro, ottimo per accogliere amici e famigliari, disegnato dall’architetto e fatto eseguire da un artigiano di fiducia. Attorno vi sono le poltroncine Armchair, originali Vitra, firmate Eames;

ad incoronare il tutto, in perfetta armonia con l’ambiente, vi è un ampio lampadario di cristallo acquistato dai padroni di casa ad un mercato dell’antiquariato in Veneto, così come le porte d’epoca raffiguranti le maschere della commedia dell’arte, appoggiate disinvoltamente alle pareti, come leggiadri elementi decorativi. Questo dimostra come il progettista sia riuscito ad includere nel suo disegno globale anche le passioni dei committenti, dando luogo ad un dialogo tra linguaggi trasversali. Lo spazio pranzo è collegato visivamente con la cucina, bianca e ariosa, contornata da aperture che danno verso il portico e il giardino. A separare gli ambienti, una porta a vetri, bianco latte, su disegno dell’architetto, richiama la leggerezza delle porte giapponesi in carta di riso e bambù. Un altro importante spazio del salone è quello della grande parete finestra a tutta altezza. Dove sprofondati sui


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LO SKYLINE DELLA CAMPAGNA SI FA PROTAGONISTA, PERMEA GLI AMBIENTI, TIENE COMPAGNIA NEL DISPIEGARSI DELLE STAGIONI. LA LUCE GIOCA VOLUTAMENTE CON LE TEXTURE DEI MATERIALI ESALTANDO LE VENATURE DEL LEGNO O DELLA PIETRA.

IN ALTO, IL BAGNO MOSAICATO CON IL LUCERNAIO. NELLA PAGINA PRECEDENTE, IL SALONE.

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soffici divani bianchi Frau ci si sente catapultati in un altro ambiente, lo skyline della campagna si fa protagonista, permea gli ambienti, tiene compagnia nel dispiegarsi delle stagioni. La parete innanzi, color tortora, ampia e svettante, sormontata da possenti travi a vista in legno massiccio, crea uno stile più rurale ma allo stesso tempo di una eleganza contemporanea. Anche qui l’uso pulito e sapiente del materiale naturale si fa decorativo, questa volta nella grande mensola di tre metri e mezzo, che non solo interrompe l’ampiezza della parete, ma crea un dialogo stilistico con la libreria-boiserie del lato

opposto. La curata zona notte: stanza padronale con bagno privato, un’altra camera e il bagno per gli ospiti si trovano allo stesso livello, mentre salendo attraverso una piccola porta a vetri ci si trova nel vano scala, una struttura metallica leggera dalla silhouette quasi astratta, illuminata naturalmente da una grande lucernario che ci chiama subito a salire. Il secondo piano, sormontato da grandi travi a vista, richiama quasi i masi delle Dolomiti, luogo molto amato dalla famiglia. Una sala ballatoio, affacciata sul grande living sottostante, ospita i giochi domestici dei nipotini quando arrivano da Parigi. Le avvolgenti stanze sono caratterizzate da luce naturale e contornate da legno e toni chiari. Il bagno tutto mosaicato nelle tinte del sole è sovrastato da un ampio lucernario che si apre sul cielo e lascia libero lo sguardo di osservare i sempreverdi. In tutto l’ambiente il mobilio è essenziale, fatto su misura, calibrato. I materiali naturali: Topaz Dune, pietra di sabbia e rovere sono presenti nelle tonalità dell’ocra, in perfetto accordo con la tavolozza della campagna circostante.

La luce gioca volutamente con le texture dei materiali così come l’architetto ha designato, esaltando le venature del legno o della pietra, creando decori apparentemente spontanei, ma fortemente voluti, così da ottenere movimento e plasticità in maniera non invasiva ma attribuendo personalità ai vari ambienti. Anche il disegno del giardino segue la stessa filosofia, tante piccole aree differenti creano un’armonia globale. La zona della piscina più intima e nascosta, collocata ad un livello inferiore rispetto all’edificio, è contornata da macchia mediterranea, la forma della vasca è naturale, sinuosa, in sintonia con le forme della natura. Poco più in là, una fitta selva selvaggia nasconde succulenti frutti di bosco. E sul davanti della casa un piccolo orto a scacchiera, come facevano i monaci nelle antiche abbazie. Sul lato opposto c’è una casetta sull’albero per il gioco dei nipoti. La circolarità del giardino crea un’energia unica, un percorso vario e calamitante. Il silenzio, i profumi della natura, la varietà di questa dimora di famiglia donano al soggiorno emozioni sempre nuove.


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NAVIGARE

Il mare

IN FESTA PER IL SECONDO ANNO SUL PORTO DI RICCIONE YACHT TIME HA ORGANIZZATO L’EVENTO NAUTICO PIÙ ESCLUSIVO DELL’ESTATE. PER AMMIRARE I MODELLI FERRETTI CON CUI SOLCARE LE ONDE.

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di Irena Coso / ph Riccardo Gallini

La stagione nautica non poteva iniziare che dal quartier generale di Yacht Time al porto di Riccione, agente ufficiale per l’Italia di Ferretti Group. Franca Mulazzani e Athos Baldacci hanno riportato nella Perla Verde la mondanità, l’allure e il lusso, organizzando un evento esclusivo che ha avuto come filo conduttore il business in campo nautico di altissimo livello che richiede capacita manageriali e la conoscenza dei segreti del settore. In tre giorni gli ospiti hanno potuto ammirare e salire a bordo degli esclusivi modelli Ferretti, ormeggiati lungo la banchina del porto di Ponente. Giunto alla seconda edizione “Per mare, cielo e terra”, l’happening del mare, si è arricchito di importanti novità e collaborazioni, riunendo celebri brand del Made in Italy tra i quali Ineco Auto, concessionaria Ferrari che ha messo a disposizione per dei test drive cinque vetture. E, trattandosi di Made in Italy, non poteva certo mancare la moda. Un’eccellenza interpretata dal marchio Twin-Set Simona Barbieri che ha ambientato durante l’evento un vero shooting fotografico con i capi dell’ultima

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collezione. Per complementare l’esclusività del momento, Baleani Gioielleria con le sue creazioni preziose e innovative indossate da bellissime modelle ha reso la serata di gala una vetrina griffata e ricca di eleganza. Non è mancata anche la raffinatezza gastronomica, con le creazioni del Ristorante Settimopiano che hanno deliziato i presenti e reso l’evento anche un piacere per il palato. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno seguito durante tutte le giornate e siamo molto grati a Yacht Time che ha voluto per il secondo anno Rimini IN Magazine come media partner a fianco di grandi brand.

YACHT TIME SI PROPONE COME UNO STUDIO DI CONSULENZA NAUTICA CAPACE DI FORNIRE ASSISTENZA MIRATA PER ARRIVARE ALLA CONSEGNA DELLE IMBARCAZIONI CHIAVI IN MANO. È OGGI AGENTE IN ESCLUSIVA PER L’ITALIA DEI CANTIERI FERRETTI.


MOMENTI E OSPITI DELL’EVENTO YACHT TIME SUL PORTO DI RICCIONE.

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ADVERTORIAL

ESTETIQUE MICHELLE E PARRUCCHIERE STAFF FABIO DANNO VITA A UN PROGETTO CHE UNISCE L’ATTENZIONE AI TRATTAMENTI INNOVATIVI A UN SERVIZIO ESTETICO COMPLETO.

Termale, dove venivano applicati trattamenti estetici erboristici. Questo imprinting le è rimasto e lo replica anche nel suo centro, facendo una selettiva cernita dei prodotti proposti, tutti esclusivamente senza parabeni e conservanti. “La bravura di un’estetista aggiornata - afferma - sta nell’essere in grado di abbinare tecnica e manualità. Il trattamento coadiuvato dalle macchine diventa più potente”. Chi vuole provare trattamenti in “alto mare” può aderire all’innovativa e originale proposta di stagione, ideata esclusivamente da Estetique Michelle, ovvero pacchetti benessere per corpo e capelli e relax per uomo e donna, svolti veleggiando in barca o su uno yacht, al rientro ci sarà chi penserà al look, per nuove ed energiche avventure.

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SALVAGUARDARE

I dottori delle

TARTARUGHE ALLA FONDAZIONE CETACEA DI RICCIONE C’È CHI LAVORA ININTERROTTAMENTE PER RESTITUIRE LE TARTARUGHE AL MARE GRAZIE AI VOLONTARI, AI PROGETTI EUROPEI E ALLE DONAZIONI DEI VISITATORI. di Marina Giannini

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IN MAGAZINE


ph Riccardo Gallini

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Carolina, Titania, Gea, Sale, Francesco, Piccolina sono solo alcuni dei nomi delle venticinque tartarughe marine Carretta carretta, di ogni età e dimensione, arrivate alla Fondazione Cetacea di Riccione spiaggiate, ferite e pescate nelle reti lungo la costa. Il centro della Perla Verde è uno dei più importanti e attivi dell’Adriatico che si estende da Porto Garibaldi fino a San Benedetto del Tronto con sede all’ex colonia Bertazzoni in via Torino. Dal 1988, data della nascita della Fondazione di Riccione, sono state recuperate e restituite al mare circa quattrocento tartarughe. Per la gestione del centro il presidente Sauro Pari si avvale della collaborazione di quattro dipendenti tra cui una biologa e trenta volontari che arrivano da ogni parte d’Italia e dedicano le loro vacanze alla cura, alla divulgazione e alla conoscenza delle tartarughe marine. Nel periodo estivo si contano dai quattrocento ai cinquecento visitatori al giorno con oltre ottocento nei weekend. Come si sostiene la gestione del centro? “Partecipiamo ad attività di ricerca e a progetti europei, attualmente ne stiamo portando avanti tre – spiega il presidente Pari –, riceviamo donazioni di gente che viene a visitare il centro ad ingresso libero e siamo inseriti nel 5 per mille. All’interno della struttura abbiamo organizzato l’ospedale delle tartarughe, un servizio che ha costi elevati per l’acquisto del cibo, il filtraggio, i prelievi del sangue, l’ecografia e i medicinali. Per fortuna nel nostro centro abbiamo il prezioso supporto della dottoressa Elisa Ambrosio di Rimini che ha uno studio a Santarcangelo e uno a Bellaria e mette a disposizione tempo e professionalità a titolo gratuito. Con noi collaborano le Università di Bologna e di Ancona, le Capita-

nerie di Porto, il Corpo Forestale e altre associazioni ambientali. Proprio in questi giorni sono arrivate due tartarughe marine da Porto Garibaldi, una ferita alla testa da un’elica e l’altra da un corpo contundente. Una terza è arrivata dal porto di Ravenna.” Quale emozione provate quando restituite le tartarughe al mare? “È difficile esprimere l’emozione e la soddisfazione. Recentemente, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Pesaro, a guarigione avvenuta nel nostro ospedale, abbiamo rilasciato in mare aperto una tartaruga che abbiamo chiamato Matteito della specie Carretta carretta di ventiquattro centimetri di carapace e tre chili di peso. In questi giorni a Numana abbiamo liberato in mare un esemplare di tartaruga marina della stessa specie che nello scorso mese di febbraio era stato trovato spiaggiato per il freddo. A Numana, assieme all’Amministrazione Comunale, abbiamo creato la clinica delle tartarughe. È il primo ricovero in mare aperto di mille metri qua-

“PROPRIO IN QUESTI GIORNI SONO ARRIVATE DUE TARTARUGHE MARINE DA PORTO GARIBALDI, UNA FERITA ALLA TESTA DA UN’ELICA E L’ALTRA DA UN CORPO CONTUNDENTE. UNA TERZA È ARRIVATA DAL PORTO DI RAVENNA.”

dri per gli animali convalescenti.” Un sogno nel cassetto? “Una sede nuova in un’area vicino al mare di circa cinquecento metri quadri.” Da tredici anni alla Fondazione Cetacea di Riccione svolge la sua attività Valeria Angelini, riccionese, laureata in scienze biologiche con la specializzazione nella gestione dei centri di recupero cetacei e tartarughe marine. Inoltre si occupa di progetti di ricerca, partecipa all’attività di banca dati e a progetti europei per il monitoraggio dei delfini al largo delle coste di Ravenna. IN MAGAZINE

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CURARE

Gli anni

PERSI

CITTADINANZA ONLUS SI OCCUPA DI SALUTE MENTALE NEI PAESI POVERI, CON UN’ATTENZIONE PARTICOLARE AI BAMBIN BISOGNOSI DI ASSISTENZA.

C I MEMBRI DI CITTADINANZA ONLUS: DA SINISTRA, ENRICA MANCINI, MAURIZIO CASADEI, ANITA MARINI, WILMA LUCCHINI, FRANCO BULGARINI, MONICA MARCUCCI, MAURIZIO FOCCHI, PAOLO CESARI, GIORGIO BENELLI, MAURIZIO MAGGIONI.

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di Melania Rinaldini / ph Riccardo Gallini

“Ciò di cui spesso non si tiene conto della malattia mentale sono gli anni di vita persi.” Maurizio Focchi è fermo quando parla del disagio di chi vive la malattia mentale nei paesi poveri. Lei è socio fondatore di Cittadinanza Onlus, un’associazione che si occupa di salute mentale e povertà, come nasce l’idea? “L’idea nasce dalla mia sensibilità personale, ho studiato da medico e la materia mi ha sempre appassionato, oltre ad avere molto cara la cooperazione. Così ho coinvolto gli altri soci fondatori in questo

progetto. Mi sono reso conto che la malattia mentale, soprattutto nei paesi poveri, è molto trascurata. Può sembrare, per chi ha problemi quotidiani di sopravvivenza, che sia il male minore. Non è così. Sicuramente la mortalità è bassissima, ma gli anni di vita persi sono persi per l’individuo e per tutta la società, un danno irreparabile. Oltretutto le malattie mentali sono quasi sempre curabili o gestibili con trattamenti che riducono i sintomi.” Nei vari progetti che avete portato a termine e in quelli che ancora state portando

avanti, ha mai pensato di essere una goccia nel deserto? “No, perché con Cittadinanza Onlus organizziamo progetti ad ampio spettro e cerchiamo di coinvolgere più persone possibile con progetti di sanità pubblica. Formiamo personale sul posto in modo che la conoscenza rimanga. Penso che ogni sforzo sia positivo, è il mio modo di vedere le cose.” Uno dei punti dello statuto di Cittadinanza Onlus riguarda la de-istituzionalizzazione dei manicomi. Qual è la vostra esperienza all’estero? “Purtroppo, soprattutto nei Paesi dell’Est, fin dagli anni ’50 si sono istituite molte strutture residenziali, anche per bambini. Ce ne sono veramente tanti, dei veri e propri manicomi per bambini. La cosa ci ha molto turbato.” Organizzerete di nuovo un meeting internazionale a Rimini? “Sì, l’idea è proprio di parlare della condizione dei bambini ammalati e di come proporre l’idea di chiudere queste strutture residenziali, offrendo un’alternativa valida di cura e assistenza alle famiglie. Lo terremo qui a Rimini, come gli altri che abbiamo organizzato.”


PARTY IN WHITE PER RICCI & CAPRICCI

Trent’anni e non sentirli: Sonia Piastra festeggia i tre decenni di attività, celebrando la creatività e lo stile. Un’atmosfera suggestiva. Una scenografia da sogno. Sfavillanti luci nella notte. È stato un grande successo il party “White” per i trent’anni di attività di Sonia Piastra, titolare di Ricci & Capricci Parrucchieri. Farfalle danzanti, musica fino a mezzanotte, buffet, torta e le acconciature delle modelle, futuristiche e stilose, realizzate da tutto lo staff del salone. Un party riuscitissimo. Più di trecento persone il 21 giugno, al Milton Beach di Rimini, hanno partecipato festeggiando le tante soddisfazioni del percorso professionale di Sonia e il futuro già ricco di obiettivi e progetti. “È stata una serata fantastica – racconta l’hair stylist - in cui si è respirata una bellissima energia positiva. Un’occasione di condivisione con tutte le mie clienti. L’inizio per pensare ai prossimi trent’anni”. Un ringraziamento particolare a Marco Tiraferri del Peter Pan, a Giorgio Salvatori che ha curato lo shooting fotografico, a Cristina dello staff del Milton Beach, a Nicoletta Cei e ai suoi bracciali indossati dalle modelle.

Rimini, Via Cignani, 1 - Tel. 0541 786607 - ricci.capricci.rimini@gmail.com - www.riccicapricci.it


GRUPPO SGR: consegnato il ricavato della cena di beneficienza “per il sorriso di un bambino�


Grazie al successo della serata organizzata da Micaela Dionigi, Donatella Turci e Roberto Rinaldini, AROP ha devoluto più di 40 mila euro al reparto di pediatria oncologia.

L’11esima edizione della serata solidale “Per il sorriso di un bambino”, organizzata e promossa da Micaela Dionigi, Donatella Turci e Roberto Rinaldini, si è conclusa con un grande successo: 40.452,00 euro è l’importo dell’assegno consegnato giovedì 2 luglio, nella terrazza del Quartopiano Suite Restaurant, a Roberto Romagnoli, Presidente di AROP, la Onlus riminese destinataria del ricavato della cena di beneficenza, tenutasi presso il giardino del Centro Congressi SGR il 1° giugno, che destinerà i fondi raccolti alle attività interne del reparto di pediatria oncologica dell’Ospedale Infermi di Rimini. Un risultato che si deve all’adesione di molti ospiti illustri e vip, tra cui i calciatori Ambrosini, Eto’o e Bobo Vieri, Chiara Baschetti, Martina Colombari, Ana Laura Ribas, Iacchetti, Federica Nargi, Alessandro Sampaoli, Katia Follesa, Paolo Cevoli, ma anche agli sponsor e soprattutto alla grande adesione da parte del territorio: oltre 450 le persone che hanno voluto partecipare a questo importante appuntamento di solidarietà. Nel corso della serata non sono mancati momenti riflessione alternati ad altri di divertimento e spensieratezza, allietati dalla ricca proposta dello chef Silver Succi, unitamente a tutto lo staff del Quartopiano Ristorante, e piatti dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe e dell’Accademia dei Maestri Pasticcieri.


CELEBRARE

Proiettati

NEL FUTURO UNINDUSTRIA RIMINI HA FESTEGGIATO IL 12 GIUGNO, PRESSO IL GRAND HOTEL DI RIMINI, I SUOI PRIMI SETTANTA ANNI DI ATTIVITÀ

D IN ALTO, IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA GIORGIO SQUINZI, IL PRESIDENTE DI UNINDUSTRIA RIMINI PAOLO MAGGIOLI E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA STEFANO BONACCINI. IN BASSO, IL TAGLIO DELLA TORTA DEI SETTANT’ANNI.

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di Roberta Silverio / ph Riccardo Gallini

È con il ricordo delle radici su cui si fonda la sua storia e con uno sguardo ottimista verso il futuro, che Unindustria Rimini ha celebrato il suo settantesimo anniversario in una giornata celebrativa che il 12 giugno si è svolta al Grand Hotel di Rimini. I festeggiamenti si sono aperti con la seduta privata dei soci che hanno rieletto alla guida dell’Associazione, per il biennio 2015-2017, il Presidente Paolo Maggioli e i vicepresidenti Simone Badioli e Alessandro Pettinari. Al centro dell’Assemblea Pubblica, oltre agli interventi del Presidente di Unindustria di Rimini, Paolo Maggioli, e del Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, si sono tenuti due importanti momenti di confronto con l’intervista del Direttore del QN, Andrea Cangini, al Presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e con il dibattito sui temi dell’Area Vasta moderato dal Direttore Cangini e a cui sono intervenuti il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini, e il Presidente di Confindustria Romagna, Guido Ottolenghi. A concludere i festeggiamenti l’a-

peritivo e la cena nella suggestiva cornice del Grand Hotel di Rimini dove gli ospiti hanno brindato ai 70 anni di successi e al passaggio di testimone a Confindustria Romagna che porterà alla nascita di un’unica Associazione di tutte le territoriali della Romagna.



PROGETTARE

Di pancia

E DI CUORE A SANTARCANGELO, BIAGETTI ARREDAMENTI METTE IN MOSTRA TRENTA PEZZI DEL DESIGNER GIULIO CAPPELLINI, ALLIEVO DI GIO PONTI E ACHILLE CASTIGLIONI.

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di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

Alto, regale, dal ceruleo sguardo acuto, così compare l’architetto milanese Giulio Cappellini, classe ’54, uno che ha saputo trasformare il suo saper fare in un brand internazionale, un’azienda che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. Vi starete chiedendo qual è il filo che lo collega alla Romagna, inserendola tra le sue tappe di queste settimane, dopo Chicago e Shangai? Ebbene, uno dei suoi partner storici, Biagetti Arredamenti si trova proprio nel nostro territorio, Santarcangelo di Romagna. Uno showroom storico, che in questo periodo ha allestito una sorta di sala museale, dove una trentina di pezzi targati Cappellini sono in esposizione, miscelati con altri elementi d’arredo, come potrebbe capitare nelle case di ognuno di noi, se fossimo fortunati! “In Romagna mi sento in vacanza anche se vengo per lavoro, respiro sempre grande energia, – chiosa il designer – una terra che esprime solarità, la stessa che ritrovo anche nelle persone.” È uno che lavora 18 ore al giorno, la sua azienda vanta 7.000 dipendenti al mondo con un fatturato di due miliardi. Di sé dice di essere esigentissimo, non sono in molti a “resistere al mio fianco più di tre mesi. I miei collabora-

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VIAGGI DI GRUPPO I migliori pacchetti per i VIAGGI DI GRUPPO per non partire da soli e godervi le più belle destinazioni nel mondo. PARTENZA da CATTOLICA/RIMINI

tori li scelgo di pancia, in maniera istintiva, cerco di rispettare sempre l’individualità del singolo designer, mi piace lavorare in team, e avendo l’opportunità di viaggiare molto sono attento alle contaminazioni, arricchiscono sia dal punto di vista personale che del business.” Al suo fianco a Santarcangelo c’è proprio uno di quei giovani che lui scova nelle scuole di design in cui insegna con grande entusiasmo: “Ha fatto una tesi su di me e l’ho molto apprezzata, così eccolo qui!” È considerato un grandissimo

talent scout, uno capace di dare chance, come a sua volta ricevette ai suoi inizi da due grandi Compasso d’oro: “Nei due anni a contatto con Gio Ponti ho appreso l’importanza del decoro, del progettare oggetti utili e belli. Da Achille Castiglioni a far sorridere le persone,” racconta entusiasta Giulio, restituendoci con queste affermazioni un sapere di bottega che si tramanda da una generazione all’altra. “I macchinari funzionano ovunque nello stesso modo, per questo dobbiamo difendere nel mondo il nostro saper fare, che è quello che si aspettano gli altri da noi. Dobbiamo vendere cultura!” La ricetta del suo successo è racchiusa nel “saper creare un’affezione verso un oggetto bello che duri nel tempo. Dobbiamo far sognare le persone, non creare best seller. Dobbiamo stupire il cliente, non scioccarlo, dargli ciò che si aspetta da noi.” Il futuro sta nell’innovazione, parola di Giulio: tra industrializzazione e qualità artigiana. “L’importante – aggiunge – è lavorare con cuore e testa! Nutrire grande passione per il futuro.” Prima le persone volevano in casa ciò che avevano gli altri. “Ora desiderano ciò che rispecchia la loro cultura. Bisogna essere un po’ psicologi, capire i gusti, e la profonda voglia di mixare, la trasversalità odierna dell’arredo, delle nuove forme del vivere contemporaneo. Una volta il design doveva essere un oggetto dal prezzo elevato – spiega il professore – oggi non funziona più così.” L’esposizione santarcangiolese, decisa da Cappellini stesso, nata per ispirarci e stuzzicarci, pone l’accento su ironia e colore, con una proposta di massima contaminazione dove i trenta pezzi esposti, diversi tra loro, interagiscono col resto, come avviene là dove regnano personalità e gusto.

A spasso per il Portogallo - 07 Ott € 1.225 Cuba Coloniale - 18 Ott € 1.950 Birmania Anima d’Oriente 22 Nov € 2.950 Mercatini di Natale a Cracovia - 05 Dic € 595

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OLOGRAFARE

Alchimista

IN 3D

FERRUCCIO FABBRI REALIZZA CON IL LASER OLOGRAFIE TRIDIMENSIONALI, CHE ESPONE IN ITALIA E ALL’ESTERO. COME UN MODERNO ALCHIMISTA, LAVORA NEL SUO LABORATORIO CREANDO ILLUSIONI DI LUCE.

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di Francesca Magnoni / ph Riccardo Gallini

Di solito quando si parla di ologrammi si è portati a pensare a banconote, carte di credito o documenti di identif icazione, poiché, per la loro complessità di riproduzione, sono usati come sistema di antifalsificazione. Invece, anche se in Italia si tratta di un fenomeno di nicchia, l’olografia rappresenta una moderna forma d’arte. A raccontarlo è Ferruccio Fabbri, agente di commercio nel campo dell’elettronica industriale, che però nutre questa grande passione. Si definisce alchimista, un mezzo stregone che nel suo

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laboratorio di Viserba miscela chimica e fisica ed è perfettamente padrone dell’uso del laser. In parole semplici gli ologrammi si ottengono attraverso l’impressione di una lastra o pellicola olografica (simile a quella fotografica ma con una risoluzione solitamente maggiore) utilizzando un laser, che è in grado di creare un effetto ottico tridimensionale grazie alla registrazione delle linee di inferenza della sua luce. Anche l’olografo o laserista, così come il fotografo tradizionale, lavora in una camera oscura in cui occorre avere cura nello scegliere sempre il giusto tempo di esposizione e la giusta temperatura dei bagni di sviluppo. Per questo, ogni ologramma è un’opera unica, inserita in un delicatissimo vetro. L’effetto, racconta Ferruccio, è molto stimolante perché incastonata in questa lastra ci puoi ammirare una scena reale tridimensionale: l’ologramma è quasi un inganno, dietro alla lastra si è sempre portati a cercare qualcosa di tangibile, ma non è così! Ferruccio è un grande sperimentatore sempre alla ricerca della perfetta realizzazione tecnica e del giusto mix per

la sua nuova creazione, oggetto che di solito trova poi collocazione dentro i supporti più diversi: una tela, un pannello, una stoffa, un mosaico. E quando gli chiedo cosa cerca di raccontare con le sue opere, mi dice che il suo tentativo è di fondere in esse passato, presente e futuro, in una composizione di luce. Ferruccio, formatosi all’Istituto d’arte di Urbino, ha iniziato una carriera da fumettista e vignettista, ma poi è approdato definitivamente all’olografia e incisione dopo essere stato laserato, come dice lui, visitando nel ’91 la mostra Ologrammi e Olografia d’Autore al castello di Gradara. Nel 1999 crea Hololaser, primo forum italiano dedicato alla tecnologia laser e all’olografia, nel 2005 costruisce un sistema di taglio e marcatura laser con il quale inizia a sperimentare l’incisione laser su pietra ed altri materiali, nel 2012 espone i suoi ologrammi per Europa Day 2012 a Marghera, partecipa alla mostra AEmilia ARTquake – L’Arte della Solidarietà a Reggio Emilia e nel 2014 è l’unico artista italiano nella collezione Jonathan Ross di Londra con una rivisitazione della lattina della Coca Cola.


IL PIACERE DI GIOC ARE CON ST ILE Seg uic i su

R E P U B B L IC A DI S A N M A R I N O “IL GIOCO E’ RISERVATO AI MAGGIORENNI”

“IL GIOCO PUO’ CAUSARE DIPENDENZA”

“ V E R I F I C A L E P R O B A B I L I T A ’ D I V I N C I T A ’ S U L S I T O W W W. G I O C H I D E L T I T A N O. S M ”


SCRIVERE

L’amore

NELLA PENNA LUCIA RENATI È UNA WEDDING WRITER DI PROFESSIONE. SCRIVE LETTERE D’AMORE PER CONTO DI CHI NON RIESCE A COMUNICARE I PROPRI SENTIMENTI PER ISCRITTO.

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di Lucia Lombardi / ph Catia Casalboni

Se siete tra quelli che non riescono a raccontarsi, ad esprimere verbalmente il proprio sentire, così da dichiarare apertamente un amore con la A maiuscola, c’è qualcuno che potrebbe fare al caso vostro, una sorta di novello Cyrano de Bergerac, senza cappa né spada, ma dotato di carta e penna e tanto naso per le storie, ovvero la wedding writer Lucia Renati, giornalista riminese, che confezionerà il vostro amore attraverso parole ben calibrate.

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“Quando mio cugino, addolorato dalla fine di una storia importante, ha sentito la necessità di mettersi a scrivere una lettera a mano per la sua innamorata impiegandoci ore ed ore, ho avuto l’idea,” racconta Lucia Renati, blogger di fumosolodopocena.wordpress. com e giornalista radiotelevisiva di un’emittente locale, nonché collaboratrice di Donna Moderna e dell’emittente La7. In tempi in cui la comunicazione sentimentale è ridotta a pochi e

scarnificati caratteri, la necessità di comunicarsi si fa impellente. Uscire dall’anonimato e dare forma al proprio vissuto preme ai più. Tanto che all’estero questa tendenza ha già dato origine ad una nuova attività intellettuale, il personal writer. Anche qui in Italia, con le dovute sfumature, c’è chi ha captato la necessità dei singoli di uscire allo scoperto. “Sono sempre stata attratta dalle piccole storie di vita,” chiosa la nostra love writer. Perciò, se non sapete parlar d’amore, Lucia si farà portavoce delle vostre passioni più intime, fungendo da tramite tra voi e il vostro partner. Sì, perché il gesto più bello è svelarsi, senza aver paura di essere feriti, attribuendo un senso di unicità alla propria liaison, poiché ogni storia umana è speciale, soprattutto quando vi albergano sentimenti amorosi veri e sinceri. Dar fiato ai vostri sentimenti sarà il regalo più bello che potrete fare. Un perfetto dono di nozze tra futuri sposi. Scrittori, poeti e registi, si sono spesso ispirati a schegge di vite altrui per comporre le loro opere, qui però la differenza è che la storia ad essere raccontata sarà la vostra, da donare e donarsi.


MOSTRARE

Storie nelle

SCARPE

LE SCARPE RACCOLTE SULLA BATTIGIA DIVENTANO IL FULCRO DI UN PROGETTO ARTISTICO: UNA MOSTRA A MATERA, UN DOCUMENTARIO E VENTUNO RACCONTI.

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Chilometri macinati a piccoli passi o a grandi falcate, momenti calpestati, ballati, vissuti in pieno o attraversati frettolosamente. È la naturale evoluzione di un percorso artistico quello che ha portato Maria Cristina Ballestracci a indagare l’accessorio che più di ogni altro ci protegge e ci accompagna nel nostro cammino: le scarpe. Non quelle scintillanti dietro le vetrine, o almeno forse lo sono state, bensì quelle portate dal mare. Relitti, appunto, come i tanti che l’artista santarcangiolese ha raccontato nelle sue precedenti mostre. Oggi questi relitti hanno la forma delle più disparate calzature, impalcature del nuovo progetto Oltrepassi 201: una mostra installazione che troverà dimora nel 2016 a Matera, nella poetica città dei sassi, Capitale Europea della Cultura nel 2019. Duecentouno è un numero simbolico e corrisponde a quello delle scarpe raccolte sulla battigia e custodite in attesa di essere esposte e raccontate. Il progetto affonda le sue radici nel 2013, in una suggestione dolcemente naufragata sulla spiaggia di Fiorenzuola di Focara. Una scarpa portata dal mare suggerisce un’intuizione e inizia

di Lina Colasanto

a germogliare Oltrepassi 201. Un’idea sviluppata insieme alla giornalista Rai Giovanna Greco e poi condivisa con altre tre donne: Brunella Guida, life coach, Sonia Mariotti, operatrice culturale, e la poetessa Annalisa Teodorani. “Dall’idea dell’incedere e della trasformazione degli oggetti, del tempo e dello spazio prende corpo Oltrepassi – afferma Maria Cristina Ballestracci – una raccolta di sensazioni attraverso i passi che hanno fatto, o a cui hanno rinunciato, i piedi, le scar-

pe di chi si può conoscere solo immaginando.” E questa immaginazione è stata affidata a 21 autori, che hanno sposato un’emozione e donato un racconto inedito. Un cammino su cui hanno affondato i loro passi scrittori, giornalisti e cantanti, fra cui Nada, Marco Paolini, Marcello Fois, Simone Perotti, Eraldo Affinati, Davide Brullo, Giovanna Greco, Alessandra Battaglia e Ofelia Bartolucci. Ventuno storie come le scarpe che saranno allestite in alcuni luoghi chiave di Matera. IN MAGAZINE

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RACCONTARE

Il signor

TRENTADELITTI ANDREA ROSSINI RICOSTRUISCE NEL SUO ULTIMO LIBRO TRENTA CASI DI CRONACA NERA CHE HANNO INSANGUINATO LA ROMAGNA.

P

di Lina Colasanto

“Poiché se da un lato tutta la vita notturna rifulgeva nel pieno del fervore estivo, dall’altro esistevano solo il buio, il profondo, lo sconosciuto”: lo scrittore Pier Vittorio Tondelli descriveva così, trent’anni fa, in un passaggio del suo romanzo Rimini, i frammenti di una città caleidoscopica dove eccessi e solitudini erano due facce della stessa medaglia. E sono

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proprio quelle solitudini, che scavano profonde crepe nell’anima, l’invisibile filo conduttore del nuovo libro del giornalista Andrea Rossini, I delitti della Romagna (NFC Edizioni, euro 11,90). Il volume racchiude trenta casi di cronaca nera, efferati omicidi ricostruiti dall’autore attraverso i fascicoli delle inchieste e l’ascolto dei testimoni. Un viaggio a ritroso nel tempo, con fermate in veri e propri misteri irrisolti, fatti che hanno scosso la Romagna e hanno valicato i confini regionali. Tragedie ambientate tra Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena. Drammi che raccontano la condizione umana e l’ineluttabilità del destino. Andrea Rossini guarda a queste vicende con sensibilità e con la volontà di restituire memoria e dignità alle vittime. In queste storie affiorano le figure del boss Epaminonda e quella del latitante Luciano Liboni, si insegue la pazza corsa della banda della Uno bianca e si ascoltano le bugie del boia del Circeo Angelo Izzo. Si entra in un macabro teatro, dove si affacciano personaggi da brivido e uomini insospettabili, capaci di compiere feroci delitti per vendetta, invidia,

denaro o agghiaccianti passioni. L’incipit di ognuno di questi casi catapulta in atmosfere inquietanti e desolanti: La sposa scozzese scomparve nel nulla sulla soglia di casa; La donna quel pomeriggio non aveva peccati da confessare; Per la legge non era un assassino, ma toglieva la vita. Il sipario della vita si schiude mostrando le smorfie grottesche della società, gli istinti omicidi, i volti di assassini tormentati dalla mediocrità e quelli delle loro vittime. Sembra di scorgere la follia dell’uomo che in un pomeriggio del 2006, a bordo della sua auto, trasformò le strade di Rimini in un videogioco di morte: “Il conducente travolgeva ogni donna di una certa età che, a piedi o in bicicletta, gli si parasse davanti.” C’è anche chi forse ha perso la vita per uno scambio di persona (due gemelli, nessuna differenza), oppure chi, a soli 16 anni, pensa sia giusto difendere una fede calcistica che nulla ha a che vedere con lo sport. Brevi racconti dal ritmo incalzante afferrano il lettore e lo conducono in minuti fatali, nel momento in cui il destino ha tracciato la sua linea rossa, un solco definitivo, impossibile da cancellare.


ADVERTORIAL

DIVORZIO BREVE LA LUNGA VIA DELLA SEMPLIFICAZIONE

DAL MAGGIO SCORSO DIVORZIARE È PIÙ SEMPLICE CON TEMPI PIÙ BREVI TRA SEPARAZIONE E DIVORZIO.

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IN MAGAZINE

La recente legge n. 55 del 6 maggio 2015 ha apportato interessanti modifiche in materia di famiglia, riducendo drasticamente il triennio che per legge doveva intercorrere tra la separazione e la domanda di divorzio. La tempistica è stata ridotta a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la separazione consensuale, indipendentemente dalla presenza di figli e il “divorzio breve” è applicabile anche ai procedimenti in corso alla data di approvazione della legge. Inoltre non è più indispensabile rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per separarsi o divorziare, perché, oltre alla classica possibilità di rivolgersi al Presidente del Tribunale, con apposito ricorso, al fine di ottenere l’autorizzazione a vivere separati, è ora possibile addivenire alla separazione personale fra coniugi, al divorzio, o alla modifica delle condizioni dei suddetti, alla

sola presenza dei rispettivi Avvocati. La Legge 162/2014 ha introdotto l’istituto della “negoziazione assistita” che comincia con una Convenzione di Negoziazione, ossia un accordo col quale i coniugi si impegnano a collaborare in buona fede e con lealtà per giungere a una soluzione bonaria della controversia. I coniugi dovranno impegnarsi a raggiungere un accordo entro il termine massimo di 3 mesi, prorogabile per ulteriori 30 giorni, che verrà trasmesso al Procuratore della Repubblica. Se la coppia non ha figli o ha figli autonomi, il P.M. svolgerà un’attività di verifica di tipo amministrativo e, in caso di regolarità, rilascerà un nullaosta. Se la coppia ha figli minori o portatori di handicap, al P.M. è richiesto un controllo più approfondito per verificare che l’accordo risponda all’interesse dei figli: in caso affermativo il P.M. rilascerà l’autorizzazione, in caso negativo ne consegui-

rà la trasmissione dell’accordo entro 5 giorni al Presidente del Tribunale che fisserà entro i successivi 30 giorni un’udienza di comparizione delle Parti. Laddove il Pubblico Ministero abbia concesso nullaosta o autorizzazione, è compito degli Avvocati trasmettere entro 10 giorni l’accordo all’Ufficiale di Stato Civile affinché provveda all’annotazione nei suoi registri. Questi interventi legislativi hanno lo scopo di creare procedure slegate da un ambito giudiziario, ratio che si inserisce nella necessità di diminuire il carico di procedimenti che rallentano il sistema giudiziario. Si auspica che la riduzione dei tempi e le procedure semplificate possano allentare la conflittualità fra coniugi. In tema di scioglimento della comunione dei beni tra coniugi vi sono state modifiche. L’articolo 191 del Codice Civile prevede ora che in caso di separazione personale consensuale la comunione si scioglie immediatamente. Laddove la separazione fosse giudiziale, all’udienza di comparizione dei coniugi, il Presidente del Tribunale emetterà l’ordinanza di autorizzazione a vivere separati che verrà comunicata all’Ufficiale di Stato Civile affinché sia annotata e risulti inserita nell’atto di matrimonio. Solo con il divorzio, però, si scioglierà il vincolo patrimoniale, difatti sola la cessazione degli effetti civili può far cessare il diritto alla successione. IN MAGAZINE

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AMARE

Una serata

SPECIALE

IN UN SOLO AMBIENTE TUTTO CIÒ CHE SERVE PER VIVERE UN SOGNO D’AMORE. LA BAITA IL NIDO D’AMORE È L’ALCOVA DEGLI INNAMORATI, TRA EMOZIONI E ATTENZIONI CHIC.

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di Matteo De Angelis / ph Riccardo Gallini

Quante volte in compagnia del vostro amato o amata avete sognato di avere in una sola stanza un letto comodo e spazioso, una spa, calici di spumante per brindare in camera con luci soffuse e il profumo di delicate essenze, la vostra musica preferita in filodiffusione e tanto altro ancora, tutto a portata di mano? Servizi e confort d’eccellenza all in one che consentano di non interrompere quell’idilliaco momento in cui gli sguardi sembrano fondersi per minuti interminabili, in cui l’atmosfera romantica e riservata amplifica e ridonda gli attimi di puro relax e d’ozio amoroso. Oggi tutto ciò è possibile grazie al romanticismo di Bruno Ricci, imprenditore 38enne di Cattolica che ha deciso di realizzare un’esclusiva struttura interamente dedicata al piacere d’amare. Ricci ha trasformato un Bed and Breakfast di Carpegna, in località Cantoniera, in un’alcova d’amore per veri innamorati, il suo nome spiega tutto: Baita il Nido d’Amore. Il cottage, in cui si respira aria country-chic, è immerso nel verde della faggeta più vasta d’Europa e custodisce tre love suites: Nausica, Cupido e Venere. Ogni camera si distingue

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e caratterizza attraverso decorazioni fatte a mano che riportano elementi floreali e faunistici, dai gigli ai maggiociondoli, dagli scoiattoli ai pettirossi. La vera magia della Baita il Nido d’Amore sta nella capacità di concentrare tutto ciò che serve per un momento romantico indimenticabile in poco più di trenta metri quadrati: dal letto a baldacchino king size, rifinito con testate in pelle o velluto, all’esclusiva vasca idromassaggio da duecento litri, con fondo morbido, che si estrae da sotto il materasso. A riscaldare l’atmosfera ci sono candele profumate, un camino bioecologico, luci soffuse, un bagno con doccia idromassaggio e cromoterapia, un TV a led 42 pollici con sistema dolby surround, cuscini benessere, un mini-bar con snack dolce e salato, un frigo-bar, uno scaldavivande per thè e tisane e una macchina caffè espresso. A disposizione degli amanti ci sono anche un lussurioso vassoio di frutta e una bottiglia di prosecco o champagne da degustare. Dopo l’aperitivo la serata prosegue con una cena a lume di candela in camera, o a bordo piscina nella bella stagione, a base di prodotti

artigianali selezionati da aziende enogastronomiche locali. Al mattino la colazione non può che essere in camera, per un piacevole e rilassato risveglio ed infine un comodo check out fissato per le ore 13. A rendere speciale al mondo il format è il sistema benessere brevettato della ditta toscana Idrolet, con cui Ricci ha creato un franchising dedicato ad hotel e agriturismi. L’idea è piaciuta moltissimo sul versante tirrenico tanto che sono già sette le strutture ad averlo richiesto tra le province di Firenze, Livorno e Pisa. Sul versante adriatico, invece, le suite di Carpegna sono uniche, non solo per quel che riguarda le caratteristiche tecniche, ma anche per l’offerta abbinata. Qui tutto è personalizzabile, tutto mira a realizzare i desideri dei clienti, che intendono regalare una sorpresa mozzafiato al proprio partner. La cura nei dettagli è minuziosa, le emozioni sono al centro del servizio offerto, tanto che è possibile stampare dediche d’amore sul biglietto di invito, predisporre la musica preferita da ascoltare in filodiffusione in camera, scegliere l’omaggio floreale che sarà già nella stanza all’ingresso della

QUI TUTTO È PERSONALIZZABILE, TUTTO MIRA A REALIZZARE I DESIDERI DEI CLIENTI, CHE INTENDONO REGALARE UNA SORPRESA MOZZAFIATO AL PROPRIO PARTNER. LA CURA NEI DETTAGLI È MINUZIOSA, LE EMOZIONI SONO AL CENTRO DEL SERVIZIO OFFERTO.

coppia. Ci sono poi veri e propri pacchetti capaci di soddisfare le attitudini, passioni e gusti di tutti: dal pacchetto Relax e Massaggi, che prevede trattamenti viso e corpo di coppia con sedute dai 30 ai 50 minuti e massaggio a quattro mani, ad Amore sotto Zero, dedicato a chi non vuole rinunciare a sciare con la possibilità di usufruire di due skipass giornalieri e servizio navetta per le piste dell’Eremo di Carpegna. Sono inoltre previsti il noleggio di limousine e super car come Hummer o Mercedes S, mentre per chi vorrà arrivare dal cielo il Nido d’Amore è raggiungibile anche in elicottero decollando da Rimini o Cattolica.

SOPRA, UNA SUITE DELLA BAITA IL NIDO D’AMORE; A FIANCO, BRUNO RICCI IDEATORE DELLA STRUTTURA.

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LEGGERE

Rimini

ANNI '80 BOMPIANI PUBBLICA UNA NUOVA EDIZIONE DEL ROMANZO RIMINI, DI PIER VITTORIO TONDELLI, CHE RACCONTA LA VITA IN RIVIERA NEGLI ANNI ’80.

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di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

Un operaio della cultura è il ruolo che ricopre nella società il libraio secondo la visione di Mirco Pecci, proprietario della Libreria Riminese, collocata in uno dei luoghi più intimi e caratteristici della città, la piazzetta della vecchia Pescheria. A lui non poteva sfuggire la ripubblicazione, da parte di Bompiani, a trent’anni esatti dalla prima uscita, di un vero best seller, Rimini di Pier Vittorio Tondelli. Un libro in cui l’irruenza del vissuto palpita senza moralismi sulla pagina, e le molteplici storie narrate esprimono in tutto e per tutto la cultura rampante e pop di una riviera descritta come una sorta di metropoli balneare diffusa, il luogo in cui tutto può succedere. Il romanzo cult vendette centomila copie e ancora oggi fa discutere, tanto che dopo la ristampa sui social locali si sono già accesi alacri dibattiti. Ma chiediamo al nostro libraio di fiducia a chi consiglierebbe Rimini e perché? “Penso che Tondelli con questo libro abbia realizzato un affresco molto eterogeneo della società italiana di quei primi anni ’80 e delle tendenze di quel tempo, tanto da inserire per primo nella

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narrativa italiana una playlist in fondo al libro, a testimoniare l’importanza della musica come colonna sonora nella nostra vita; quindi ancora oggi consiglierei questo libro a un nuovo lettore, anche se tante cose sono cambiate, come fotografia dai colori accesi di quel periodo.” Quali le peculiarità di questa edizione 2015?

“È stata aggiunta una post-fazione a cura di Nicoletta Sgarbi e la rassegna stampa del tempo a cura di Fulvio Panzeri.” Quali altre letture estive consiglieresti, prescindendo da Tondelli? “Due consigli, non necessariamente solo estivi: Annie Ernaux Gli anni (L’Orma Editore) e Ferenc Karinthy Epepe (Adelphi).


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