Rimini IN Magazine 03 2018

Page 1

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- EURO 3,00.

R I M I N I N° 3 LUGLIO/AGOSTO 2018

FRENQUELLUCCI

Lucrezia

SONO NATA ATTRICE

GRIGLIATA D’ESTATE / Questa è poesia! GRAND HOTEL / Una storia da 110 e lode NIPPON MATSURI / Non solo sushi


NUOVA RANGE ROVER VELAR

WORLD CAR DESIGN OF THE YEAR

Nuova Range Rover Velar è nata per essere all’avanguardia. Il suo design futuristico unisce eleganza e semplicità, dalle maniglie delle portiere a filo allo spoiler posteriore integrato. La trazione integrale AWD offre una guida sicura e raffinata quanto tutti i suoi dettagli. Una vera opera di design minimalista che non ha rivali. O meglio, che li ha battuti tutti conquistando il titolo di World Car Design Of The Year 2018.

VERNOCCHI.ZERO

Via Circonvallazione Ovest 3, Rimini - 0541 740 740 concierge.vernocchirn@landroverdealers.it Strada della Romagna 155, Pesaro - 0721 27520 concierge.vernocchipu@landroverdealers.it vernocchizero.landrover.it

Consumi Ciclo Combinato da 5,4 a 9,4 l/100km. Emissioni CO2 da 142 a 214 g/km. Scopri le soluzioni d’acquisto personalizzate di LAND ROVER FINANCIAL SERVICES. Land Rover consiglia Castrol Edge Professional.



C

M

Y

CM

MY

CY

MY

K



Nuova Touareg.

Onroad. Offroad. Online.

Reggini San Marino – Strada Rovereta, 52 – Tel. 0549 909 164 Rimini – Via Macanno, 45 – Tel. 0541 395 041 www.reggini.it – vw@reggini.it Valori massimi: consumo di carburante ciclo comb. 6,9 l/100 km - CO2 182 g/km. I valori indicativi relativi al consumo di carburante ed alle emissioni di CO2 sono rilevati in base al Regolamento CE n. 692/2008 ed al Regolamento UE 2017/1151, e seguenti modifiche ed integrazioni, nel caso in cui le vetture siano omologate


con il metodo WLTP. Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi possono modificare i predetti valori. Ăˆ disponibile gratuitamente presso ogni concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO2, che riporta i dati inerenti a tutti i nuovi modelli di veicoli.



EDITORIALE

SOMMARIO

Q

Questo numero si apre con Lucrezia Frenquellucci, attrice nel film In a Lonely Place. La cultura dell’ospitalità è riassunta in tre esempi virtuosi dalla riviera. E che estate sarebbe senza una bella grigliata all’aria aperta? Proprio quest’anno il Grand Hotel compie 110 anni: impossibile non dedicare spazio a questo simbolo della città! Facciamo un salto a San Marino per il festival Nippon Matsuri, poi possiamo goderci la vista sull’orizzonte dalla finestra di un appartamento tra cielo e mare. A Rimini il futuro sarà multiculti grazie all’International School of Rimini, mentre alla tradizione e all’arte ci pensano le T-shirt made in Romagna. Continuiamo con la famiglia Tamburini, l’attore Piero Maggiò, il nuovo museo inaugurato a San Marino, Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino, direttrici artistiche del Santarcangelo Festival, i JBees e tanto altro ancora... Andrea Masotti

10

ANNOTARE

Brevi IN

14

ESSERE

Lucrezia Frenquellucci

20

Cambiare volto e anima

24

GUSTARE

Questa è poesia!

30

CELEBRARE

Grand Hotel

36

UNIRE

Nippon Matsuri

Seguici su FB: www.facebook.com/ edizioni.inmagazine

38

50

TRAMANDARE

Alessandro Tamburini

52

RECITARE

Piero Maggiò

54

DONARE

Massimiliano Rocchetta

56

EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L. Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044 www.inmagazine.it info@inmagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Masotti REDAZIONE CENTRALE: Clarissa Costa, Gianluca Gatta, Roberta Invidia, Beatrice Loddo COORDINAMENTO DI REDAZIONE: Irena Coso ARTWORK: Lisa Tagliaferri IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini UFFICIO COMMERCIALE: Gianluca Braga, Irena Coso STAMPA: La Pieve Poligrafica Villa Verucchio (RN) ANNO XVIII - N. 3 Chiuso per la stampa il 6/7/2018 Collaboratori: Cinzia Bauzone, Alessandra Beretta, Veronica Frison, Giorgia Gianni, Lucia Lombardi, Nicola Luccarelli, Gaia Matteini, Antonella Zaghini. Fotografi: Andrea Casadei, Melissa Cecchini, Riccardo Gallini, Marino Masi, Enrico Raffaelli, Melania Rinaldini, Paolo Stucchi, Andrea Zani.

14

RIPENSARE

SALVARE

CRAS

60

COLLABORARE

Santarcangelo Festival

52

62

SUONARE

JBees

38

ABITARE

Tra cielo e mare

44

INSEGNARE

Edizioni IN Magazine si impegna alla salvaguardia del patrimonio forestale aderendo al circuito di certificazione di FSC-Italia.

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e citando la fonte.

In ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) sulla privacy, se non vuoi più ricevere questa rivista in formato elettronico e/o cartaceo puoi chiedere la cancellazione del tuo nominativo dal nostro database scrivendo a privacy@inmagazine.it

International School of Rimini

47

INDOSSARE

T-shirt d’autore

56 IN MAGAZINE

9


ANNOTARE

L’unione fa LA FORZA!

Una terrazza SUL MARE

RIMINI Ci sono luoghi che

RIMINI È previsto per la

hanno il potere di farti sentire amato e curato. Come la casa, voluta dalla Onlus A.R.O.P., pronta a fine settembre 2018, per offrire momenti di relax alle famiglie dei piccoli ammalati in cura presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini, durante la terapia. A sostenere questo progetto, presso la sede di SGR di Rimini, oltre 200 persone per aiutare l’associazione riminese di Oncoematologia Pediatrica. Tra gli intervenuti: Roberto Romagnoli, presidente A.R.O.P. Onlus; Roberta Pericoli, responsabile U.O.S. Oncoematologia Pediatrica; Marcello Tonini, direttore generale dell’Ausl Romagna; Romeo Giannei, direttore direzione medica Rimini-Riccione; l’assessore riminese Mattia Morolli; Micaela Dionigi, presidente SGR; Carla Cifola, Lions Club Multidistretto 108. (L.L.)

prossima estate il termine per i lavori della Piazza sul Mare. Nel frattempo, c’è chi si è già portato avanti facendo diventare ancora più grande e bello il proprio progetto, che già funziona tanto e nell’arco dell’inverno è riuscito a entrare nel cuore dei riminesi. La colazione e il brunch, infatti, si fanno a Panenostro Lab, il laboratorio di cucina naturale all’interno dell’Hotel Villa Rosa Riviera che ha da poco inaugurato la nuova terrazza a pochi passi dal mare, e che l’anno prossimo guarderà su Piazzale Kennedy. L’intento era quello di creare una vera e propria serra o comunque uno spazio circondato dal verde dove perdere i pensieri e potersi fermare per un caffè o un pranzetto. In realtà, all’interno del Villa Rosa sta succedendo molto di più... Ma per scoprirlo dobbiamo aspettare ancora un po’. (V.F.)

Shopping TRASPARENTE RICCIONE In Viale Gramsci 5 ha inaugurato il nuovo shop AirDP

Style con le novità dell’estate: dagli occhiali leggeri alle sneakers trasparenti e colorate, dalle impalpabili wind jacket alle felpe, dalle T-Shirt all’intimo fino ai sandali infradito glam-tech e i costumi da bagno sporty chic oltre alle fragranze per ambiente e per la persona. Grande debutto per AirDP Wairdrobe, una linea di arredi, la capsule collection che House of Birds, il brand di design di Action Giromari e l’architetto Pietro Smurra hanno creato per AirDP Style. La collezione combina leggerezza ed ergonomia, traghettando le soluzioni pratiche e funzionali del retail nell’interior design. Un sistema modulare a misura di millennial, un progetto inedito in cui i complementi che espongono le collezioni AirDP Style diventano anch’essi prodotti che i clienti possono acquistare per dare un tocco di originalità. Armadi, stender, porta scarpe, couvette, consolle, separé e imbottiti danno vita a una collezione che propone soluzioni di arredamento con una duplice funzione: custodire e allo stesso tempo mettere in mostra i propri oggetti. Trait d’union tra la collezione e il brand AirDP è la trasparenza, ottenuta grazie al ricorso di materiali innovativi e sistemi d’illuminazione LED. (Nella foto: Lele Danzi, Founder e Creative Director AirDP Style, e Marco Tabasco, Socio Action Giromari)(A.B.)

Reggini e il FOOTVOLLEY SAN MARINO Siglata per l’estate 2018 la collaborazione fra Reggini S.p.A. e Footvolley Rimini, l’associazione sportiva che si occupa del più spettacolare dei beach games. Il giovane crossover, nato con l’ambizione di diventare il best seller di casa Volkswagen, sposa uno sport altrettanto giovane (per le spiagge d’Europa) ma già popolarissimo, e diventa auto ufficiale della squadra riminese che scenderà in campo con le magliette firmate da Reggini. Quel che affascina di questo sport è il connubio fra difficoltà, tecnica e spettacolarità. E quale spiaggia, più di quella riminese, si presta a essere il suo naturale campo da gioco? E quale auto può rappresentare al meglio le sue eccezionali performance se non la carismatica T-Roc che, con la sua agilità sportiva e una ricca dotazione di sicurezza, coniuga comfort e tecnologia presentando al contempo, nella sua linea dinamica e giovane, i tratti decisi tipici dei modelli del gruppo?

10

IN MAGAZINE



ANNOTARE

SCM alla conquista DEGLI USA

Un hashtag per LA ROMAGNA

CESENA SCM, leader

RIMINI Nell’epoca delle

mondiale nelle tecnologie per il legno, ha ricevuto in visita nella sua filiale di Duluth, in Georgia, Rob Woodall, membro della Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti e tra gli interlocutori politici di punta della Legislatura Trump. Ad accogliere Woodall, l’Amministratore Delegato di SCM Group, Andrea Aureli, e il Country Manager per il Nord America di SCM, Giuseppe Riva. SCM si è fatta portavoce delle istanze dell’intero settore, che chiede fondi per la formazione tecnica e professionale. “Il nostro fatturato negli Stati Uniti, negli ultimi quattro anni, è più che raddoppiato – sottolinea Andrea Aureli –. Oggi il mercato americano incide per il 20% sull’export del Gruppo e il primo semestre 2018 registra una crescita a doppia cifra. Anche le assunzioni sono in aumento. Stiamo aprendo altre sedi con presenza di commerciali e assistenti tecnici e stiamo cercando giovani intraprendenti e dinamici.”

immagini e della condivisione sui social, Birra Amarcord ha deciso di chiamare a raccolta gli amanti della fotografia per una gara a suon d’immagini dedicate alla Romagna. Si chiama #birraamarcordEromagna ed è il nuovo e divertente contest ideato e promosso proprio dal birrificio riminese. Fino al 31 agosto tutti gli amanti della fotografia, professionisti e non, potranno, attraverso l’hashtag #birraamarcordEromagna, promuovere la destinazione Romagna su Instagram e vincere una fornitura della birra romagnola. “Abbiamo pensato a questo contest perché tra i valori ai quali il nostro birrificio è legato ci sono da sempre l’amore per l’arte della fotografia e la terra dalla quale proveniamo: la Romagna – spiegano Elena e Andrea Bagli (nella foto), titolari dell’azienda di famiglia –. È il nostro piccolo contributo per rendere ancora più social la passione per questo territorio.” Il regolamento è reperibile sul sito www.birraamarcord.it.

ArchiNOW per la nuova LELLA AL MARE RIMINI Ha inaugurato all’inizio dell’estate, spostandosi di poco dalla

precedente posizione: la novità su Piazzale Kennedy quest’anno è la Lella al Mare, pronta a diventare un nuovo punto d’incontro non appena sarà finito il Parco del Mare. Si chiama Take&Stay perché si può decidere di mangiare in loco o portare tutto quanto da asporto. Il progetto, firmato ArchiNOW, trae ispirazione da una duplice visione: la prima appartiene a una ricerca dei progettisti tesa a esplorare il concetto di bellezza imperfetta: la bellezza del self-made che trae ispirazione dalla materia naturale, grezza e dal trascorrere del tempo e dalle sue contaminazioni. La seconda continua l’approfondimento di ArchiNOW sulla ricerca dell’identità della vetrina, la porta di accesso che anticipa la visione dello spazio al proprio fruitore. La vetrina si sviluppa come uno schermo, concepita come somma di riquadri di varie dimensioni accostate casualmente. Al tempo stesso diviene schermo narrante di memorie e sensi, un racconto per oggetti e immagini di una donna e i suoi figli che dall ’87 hanno intrapreso questa strada con passione, amore e successo. (V.F.)

ORGANIZZATO DA

F IT N E S S B E N E S S E R E S P O R T O N S TAG E



14

IN MAGAZINE


ESSERE

Sono nata

ATTRICE

INTERPRETE NEL FILM IN A LONELY PLACE DEL REGISTA DAVIDE MONTECCHI, LA RIMINESE LUCREZIA FRENQUELLUCCI È UN’ATTRICE TUTTA INTUITO E TALENTO. di Lucia Lombardi / ph Paolo Stucchi

U

Una Monnalisa in carne ed ossa. Vocata alla recitazione “senza necessità di riscontro”, dice di sé Lucrezia Frenquellucci, anche se di riscontri ne ha avuti: infatti ha da poco vinto il premio come miglior attrice al Rio Festival per il ruolo interpretato nel thriller In a Lonely Place di Davide Montecchi, ambientato interamente a Rimini e girato nel 2016, in lingua inglese, in un hotel abbandonato. “Ho deciso solamente da un mesetto di farmi rappresentare da Silvia Sarra dell’agenzia romana Mia-Movimento in arte, che mi ha inserita nella sua rosa di attori. Precedentemente ho gestito da sola le varie scelte professionali, decidendo di muovermi in ambito prettamente regionale”, racconta. Ma “ora si aprono nuove importanti prospettive che mi porteranno lontana da Rimini per un po’”, grazie al riconoscimento di cui l’attrice va fiera. Anche se, da perfezionista, rivela: “Ero preoccupata di come potesse essere percepita la mia interpretazione, inevitabilmente alterata in alcune sfumature a causa del doppiaggio in inglese.

Per fortuna, Cine-Museum distribuirà il film a settembre in italiano in home video, versione dvd blu-ray e limited edition con contenuti speciali. Sarà anche proiettato al cinema. In questi giorni sono in studio di registrazione per ultimare il doppiaggio e i risultati sono perfetti.” Che tipo di donna ha interpretato? “Teresa è una ragazzetta all’apparenza frivola e sfacciatamente leggera. Ma, nel profondo, devastata da piccole, impercettibili fratture. Per questo motivo ho scelto un approccio più intimista e d’impatto meno immediato, che contrasta con la teatralità esibita del personaggio di Thomas. Vorrei che Teresa arrivasse a infastidire, per quella sua ostentata superficialità, per poi invece scoprirsi ed essere scoperta nel corso del film, palesando risvolti più profondi e sfaccettature più complesse.” Come ha conosciuto il regista del film? “Il primo ricordo che ho di lui coincide con il primo ricordo che ho del cinema, a 4 anni. Ero a IN MAGAZINE

15


ph Melissa Cecchini

vedere Aladdin e Davide, amico di mia sorella maggiore e di famiglia, era lì. L’incontro artistico è avvenuto una decina di anni dopo e non ci siamo più separati. Ora è l’amico più caro che ho.” È l’unica attrice in famiglia? “Per ora sì. La mia nipotina di tre anni Elettra però promette bene!” Che tipi sono i suoi genitori? “Dei tipi molto carini. Mio padre è spiritoso e caloroso. Mia madre è delicata e amorevole. Sono un medico e una ex infermiera e io sono cresciuta a pane e medicina, eppure su tre figli nessuno ha seguito le orme paterne. Mia sorella e mio fratello sono due appassionati classicisti mentre io ancora non ho esattamente capito cosa sia diventata o cosa stia diventando, ma per la prima volta in vita mia questo non mi spaventa. Anzi, mi piace.” È appoggiata in questo suo progetto di vita? “Sì. Il pregio più grande dei miei genitori è sicuramente quello di avermi insegnato cosa sia una scelta libera.” Come ha iniziato questa attività? “Sono nata attrice. Ma non ha nulla a che fare con il mestiere, è un qualcosa che riguarda l’essere. Lo sono, senza necessità di riscontro. Senza che gli altri debbano vederlo per renderlo reale.” 16

IN MAGAZINE

“SONO CRESCIUTA A PANE E MEDICINA, EPPURE SU TRE FIGLI NESSUNO HA SEGUITO LE ORME PATERNE. IO ANCORA NON HO ESATTAMENTE CAPITO COSA SIA DIVENTATA O COSA STIA DIVENTANDO, MA PER LA PRIMA VOLTA IN VITA MIA QUESTO NON MI SPAVENTA. ANZI, MI PIACE.”

Qual è la sua meta? “Liberarmi della necessità di averne una. Ho passato anni a definire obiettivi, a punirmi quando mi sfuggivano dalle mani, senza mai capire che nulla sfugge perché nulla c’è, che è tutto un palliativo. L’unica meta e l’unico obiettivo è riuscire a stare in se stessi. E vivere l’istante presente.” La paura più grande? “La più banale: la fine della vita. Il non esistere. È un pensiero costante.” Cosa la fa arrabbiare di più? “L’indefinitezza. Mia e altrui. È la cosa che più amo e più detesto. La odio perché è ineluttabile e non lo accettiamo. La amo perché è la caratteristica più vera che un essere umano possa avere. L’incostanza, l’incertezza, il dubbio.” Quali le doti che si riconosce

IN QUESTA PAGINA LUCREZIA FRENQUELLUCCI DURANTE LE RIPRESE DI IN A LONELY PLACE.


INTIMO SPOSA | INTIMO DONNA | COSTUMI Specializzato in taglie calibrate e curvy Via Garibaldi, 103 - 47921 Rimini Tel. 0541.784560 - www.cosedisogno.com


subito passata al cinema indipendente, che è potente per motivi diversi: è puro e incontaminato, almeno quello che ho avuto il piacere di fare io.” Le piacciono le storie cupe? “Mi affascina e mi spaventa tutto ciò che è oscurità e tenebre. Forse per questo ho dormito con la lucina accesa vicino al letto fino all’anno scorso…” Film preferito e perché? “Le notti di Cabiria, di Fellini. Perché Giulietta Masina mi lacera. Vederla, mi distrugge. E quando qualcosa ti provoca turbamenti tanto forti, non puoi non amarla.” Attori di riferimento? “Venero Umberto Orsini. Adoro Franco Branciaroli. Sono succu-

“SONO UN’INSICURA MANCATA E UNA PERFEZIONISTA MANCATA: UN MIX LETALE. NONOSTANTE CIÒ, RIESCO A RICONOSCERMI GRANDI DOTI ESPRESSIVE. VORREI RIUSCIRE A PENSARE DI PIÙ ALLA TECNICA: RECITATIVAMENTE PARLANDO SONO TUTTA INTUITO.”

e su cosa sente di dover lavorare? “Sono un’insicura mancata e una perfezionista mancata: un mix letale. Nonostante ciò, senza falsa modestia, riesco a riconoscermi grandi doti espressive. Vorrei riuscire a pensare di più alla tecnica: recitativamente parlando sono tutta intuito.” Cosa fa quando è libera da impegni professionali? “Penso e scrivo poesie.” Le piacerebbe fare teatro? “Sì, il teatro è la mia musica. Il teatro per me è potente perché vive nel presente: subito scompare ma resta poi nella memoria collettiva. Porto un rispetto tale per l’arte teatrale da non essere mai riuscita a viverla con leggerezza. Sono 18

IN MAGAZINE

be di Carmelo Bene.” Con chi e dove le piacerebbe lavorare in futuro? “Lavorerei sempre e per sempre con Davide Montecchi se si potesse. Ora ci stiamo occupando insieme di un nuovo film che sarà di una bellezza eterna.” Ci puoi anticipare qualcosa? “Il nuovo film è ancora in fase embrionale, purtroppo non posso dire nulla perché si devono definire ancora importanti questioni a livello di produzione... Ma come per In a Lonely Place sono coinvolta dal principio ed è un lavoro che gestiremo insieme. Il genere non sarà lo stesso.” Si sente libera quando recita? “Di più. Quando recito mi sento vera.”



RIPENSARE

Cambiare

VOLTO E ANIMA RISTRUTTURARE UN ALBERGO, PARTENDO DALLA FILOSOFIA ALLA BASE DELLA CULTURA DELL’OSPITALITÀ: TRE ESEMPI VIRTUOSI DALLA RIVIERA. di Giorgia GIanni / ph Riccardo Gallini

20

IN MAGAZINE


A

Ambienti in cui design e arte fanno da cornice a servizi innovativi, per una nuova cultura dell’ospitalità in cui la vacanza si trasforma in vera esperienza: è questa la filosofia che guida alcune delle ristrutturazioni più interessanti nel panorama della ricettività alberghiera del territorio. Non cambiano volto e anima solo i grandi hotel delle zone più centrali, ma anche le piccole pensioni familiari nelle frazioni diventano laboratori per un nuovo turismo, dove condivisione, socialità, interazione con il territorio sono i punti di riferimento. “È un fenomeno molto positivo, gli alberghi si trasformano e scelgono diverse specializzazioni – commenta Patrizia Rinaldis, recentemente riconfermata al vertice dell’Associazione albergatori di Rimini dopo dodici anni da presidente e nove da vice –. È un segnale di apertura al mondo, e spesso sono i giovani a prendere in mano l’attività alberghiera di famiglia guardando al futuro. Noi imprenditori turistici vendiamo un sogno, un’esperienza. Dà soddisfazione vedere che c’è chi investe e ci crede, ognuno con il proprio target e seguendo le proprie passioni.” Less, but better è la filosofia del The Box, appena inaugurato a Riccione da Marianna Chiaraluce e Alfredo Monetti, coppia nel lavoro e nella vita, con una solida esperienza nella consulenza alberghiera, nella formazione e nello sviluppo di nuovi concept. “Il The Box nasce da una profonda ristrutturazione – spiega Chiaraluce –. Abbiamo voluto rendere omaggio alla storia di questo hotel nato come Nevada, di cui abbiamo ricreato le suggestioni anni ’50, e divenuto poi l’avveniristico Hotel Sixty, di cui abbiamo conservato i bagni tondi e due delle opere che contraddistinguevano in origine ogni stanza, una disegnata da Jon Burgerman, l’altra da Jan Christensen. The Box è un nuovo concept creato da viaggiatori per i viaggiatori che desiderano comfort, bellezza e connessioni umane. Siamo convinti che siano

NON CAMBIANO VOLTO E ANIMA SOLO I GRANDI HOTEL DELLE ZONE PIÙ CENTRALI, ANCHE LE PICCOLE PENSIONI FAMILIARI DIVENTANO LABORATORI PER UN NUOVO TURISMO, DOVE CONDIVISIONE, SOCIALITÀ, INTERAZIONE CON IL TERRITORIO SONO I PUNTI DI RIFERIMENTO.

i dettagli a fare la differenza e per questo motivo, dopo una ricerca maniacale, abbiamo scelto quelle che riteniamo eccellenze nel proprio settore: l’illuminotecnica viene dal Libano, alcuni arredi, come la poltrona 366, dalla Polonia, i telefoni sono una riproduzione di un modello anni ’60, altri elementi di design arrivano dalla Francia, dalla Spagna, dal Regno Unito. E nel piccolo corner shop è possibile acquistare ogni oggetto presente all’interno dell’hotel.” Al quinto piano, The Box racchiude anche un appartamento, una vera e propria casa, ricca di oggetti ricercati, pezzi vintage e con una terrazza esterna, concepita come originalissimo spazio eventi. L’Art hotel Admiral di Rimi-

IN APERTURA, MARIANNA CHIARALUCE E ALFREDO MONETTI DI THE BOX. IN ALTO, PATRIZIA RINALDIS, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE ALBERGATORI DI RIMINI.

IN MAGAZINE

21


ph Paolo Catuogno

“SPESSO SONO I GIOVANI A PRENDERE IN MANO L’ATTIVITÀ ALBERGHIERA DI FAMIGLIA. NOI IMPRENDITORI TURISTICI VENDIAMO UN SOGNO, UN’ESPERIENZA. DÀ SODDISFAZIONE VEDERE CHE C’È CHI INVESTE, SEGUENDO LE PROPRIE PASSIONI.”

SOPRA, DANIELE CALESINI E CARMELA PASQUINI DELL’ART HOTEL ADMIRAL ALL’INTERNO DEL CAGE CLUB. SOTTO, ANTONELLA FABBRI, MONICA GASPERINI E FABRIZIO FABBRI DI UP HOTEL.

ph Marino Masi

22

IN MAGAZINE

ni, grande quattro stelle gestito da oltre 30 anni dalla famiglia Calesini, sta portando avanti una profonda riqualificazione nel segno dell’arte, con opere dissemi-

nate nelle stanze, lungo le scale e nei corridoi, che diventano un itinerario fra graffiti di writer internazionali come El Pez, disegni del raffinatissimo René Gruau, quadri di pittori come Valerio Adami e sculture dell’estrosa Erika Calesini. In maggio è stato inaugurato inoltre il Cage Club, uno spazio polifunzionale per eventi, musica, incontri culturali ed enogastronomia di alto livello ispirato a una foresta equatoriale, firmato da Luca Tausani Ferrini. “Ospitare con arte è la nostra filosofia: nella ristrutturazione la nostra passione per l’arte e la musica è entrata dalla porta principale insieme all’attenzione per il recupero dei materiali e per la sostenibilità – spiega il proprietario

Daniele Calesini –. In questo percorso di riqualificazione spicca il Cage Club, volutamente un ambiente fuori luogo e sorprendente, che aspira a diventare un nuovo punto d’incontro per la cultura e gli eventi nella nostra città.” Fra Rivazzurra e Miramare, una profonda metamorfosi ha interessato anche la struttura della famiglia Fabbri, che nel 2016 ha inaugurato l’Up Hotel. La storica pensioncina acquistata negli anni ’60 è oggi una struttura all’avanguardia, con servizi di livello internazionale e un’offerta su misura per i millennial all’insegna del motto be yourself, racconta il titolare Fabrizio Fabbri. “Con mia moglie ho viaggiato tanto e abbiamo preso ispirazione dalle realtà viste nel mondo. Nel progetto abbiamo messo le nostre passioni, con grande attenzione al design, alla ricerca degli arredi, ai particolari, ai prodotti per le colazioni. Ogni camera è differente dalle altre e contiene pezzi unici, creativi e originali. La colazione è preparata dal nostro pasticcere e conta una cinquantina di proposte fatte in casa, con prodotti rigorosamente bio e a km 0 e grande cura nella presentazione. E con l’honesty bar abbiamo importato un modello molto in uso all’estero, grazie al quale il cliente può avere sempre a disposizione snack, spuntini e caffetteria che non paga subito, ma segna nell’honesty box. Funziona molto bene. Ora il nostro sogno è replicare il modello Up e aprire 10 alberghi in 5 anni.”



GUSTARE

Questa è

POESIA! UNA TRADIZIONE ITALIANA E INTERNAZIONALE TUTTA DA GUSTARE, CHE SIA DI CARNE O DI PESCE, SENZA UNA BELLA GRIGLIATA NON È ESTATE. ECCO I QUATTRO PUNTI CARDINALI DELLA GRIGLIATA IN ROMAGNA.

ph Marco Montanari

di Veronica Frison / ph Andrea Casadei

24

IN MAGAZINE


ph Marco Montanari

N

Non me ne vogliano gli amici vegetariani e vegani, ma con l’arrivo della bella stagione già dai primi di marzo e ancora di più a estate inoltrata, il richiamo (quasi ancestrale) per me è solo uno: non sono gli aperitivi in riva al mare, non sono le cene con i piedi sulla sabbia, non sono i picnic. È il barbecue, il profumo della carne e del pesce cotti sulla griglia, accompagnati dal sole del tramonto, la giusta compagnia di amici e una birra ghiacciata. Che sia organizzato in giardino, in terrazzo, in spiaggia o in qualsiasi luogo all’aperto, non c’è forma più alta di condivisione di un bel bbq… è divertente da organizzare, è meraviglioso fare la spesa di preparazione ed è un evento speciale per tutta la famiglia, soprattutto per i bambini. Una delle espressioni più genuine della convivialità in Romagna è sicuramente rappresentata dalla rustida di pesce, omaggio sia all’estate sia alla Costa Adriatica. In riva al mare, nei pressi del porto o dal bagnino, il profumo del pesce appena pescato cotto sulla brace è inconfondibile. Affondare i piedi nella sabbia, lasciarsi inebriare dall’odore del mare e stuzzicare l’appetito con gustosi spiedini cotti sul focone: è questo il sapore dell’estate a Rimini, e la ricetta della felicità! Lo sa bene il Ristorante Da Gher a Riccione, che dal 1951 è una garanzia di qualità e assoluta bontà per quanto riguarda la grigliata di pesce, soprattutto gli spiedini. Da 60 anni Da Gher hanno a cuore che il sapore del mare sia servito e restituito intatto nei piatti: tutto viene cotto come facevano i marinai romagnoli cinquant’anni fa quando, tornati dalla pesca, svuotavano le reti dal pescato e preparavano la grigliata, senza fronzoli sulla sabbia con dei tizzoni ardenti. Quello che una volta veniva definito pesce povero (ovvero tutte le tipologie di pesce piccolo ma ricco di valori nutritivi) qui è diventato la storia, l’ingrediente da portare in tavola come orgoglio e identità.

LA RUSTIDA DI PESCE: AFFONDARE I PIEDI NELLA SABBIA, LASCIARSI INEBRIARE DALL’ODORE DEL MARE E STUZZICARE L’APPETITO CON GUSTOSI SPIEDINI COTTI SUL FOCONE: È QUESTO IL SAPORE DELL’ESTATE A RIMINI, E LA RICETTA DELLA FELICITÀ!

Tornando alla carne, tanti sono gli accorgimenti da utilizzare sia per la preparazione di un’ottima grigliata che, in generale, nello sceglierla. Daniela Balducci, Chef del Chiosco di Bacco a Poggio Torriana, da oltre dieci anni riesce a portare tutti i giorni tantissime persone soprattutto da Bologna, Modena e dall’Emilia in generale in questo tempio della ciccia che, diciamo, non è proprio in una posizione centrale. Il segreto? Proprio la ciccia, che al Chiosco di Bacco viene scelta attentamente e scrupolosamente da piccoli allevatori e produttori: marchigiane, chianine, fiorentine romagnole, Angus fino al celebre Kobe, il bovino giapponese rinomato per il sapore, la tenerezza e

SOPRA, ELVIRO SERAFINI DEL RISTORANTE DA GHER, CON I SUOI SPIEDINI COTTI SUL FOCONE.

IN MAGAZINE

25


“IL SEGRETO È NELLA SCELTA DELLA MATERIA PRIMA, E NEL SAPER FROLLARE IL PRODOTTO NEL MODO GIUSTO, PER IL TEMPO NECESSARIO. LA CARNE, QUANDO VIENE FROLLATA E COTTA BENE, NON HA BISOGNO DI NIENTE, NÉ SALE NÉ OLIO, È GIÀ PERFETTA.”

la struttura grassa e ben marezzata. “Il segreto – mi ha confessato Daniela –, è proprio nella scelta della materia prima, e in secondo luogo nel saper frollare il prodotto nel modo giusto, per il tempo necessario. La carne, quando viene frollata e cotta bene, non ha bisogno di niente, né sale né olio, è già perfetta.” Con entusiasmo e con il carisma tipico dei romagnoli Roberto, suo marito e patron del ristorante, aggiunge: “I piccoli produttori hanno un orgoglio diverso nel fare le cose,

nel proporre un prodotto d’élite. È tutta un’altra poesia”. A Santarcangelo di Romagna è invece esemplare la carne che propone Ferramenta - Generi Alimentari. Sono ben 22 i tipi di carni presenti in menù assieme al sushi, alla pizza e alle ostriche. La selezione dei produttori è fondamentale alla Ferramenta, e si basa su amicizie e fiducia accordata e prodotti che hanno una storia da raccontare. Come gioielli in esposizione – perché di questo si tratta – le carni sono ben

A LATO, RINO MINI, PROPRIETARIO E IDEATORE DI FERRAMENTA – GENERI ALIMENTARI. SOPRA, DANIELA BALDUCCI, CHEF DEL CHIOSCO DI BACCO.

26

IN MAGAZINE



visibili nelle celle di fronte al pubblico, e vengono conservate con un sistema di climatizzazione all’ozono che, oltre a garantire la non proliferazione dei batteri, permette una frollatura perfetta e un mantenimento al massimo livello di sicurezza. Al fine di esaltare il sapore e le naturali caratteristiche di ogni carne, anche per il metodo di cottura è stato scelto il meglio: un forno X-Oven che viene alimentato con carbone di legno di mogano di mangrovia cubana, ideale perché non produce fiamma e non emana esalazioni, così da evitare la dispersione nell’ambiente di ceneri dannose per l’organismo. È stato invece Mariano Guardianelli di Abocar Due Cucine, argentino originario di Arroyito Cordoba, e Chef di uno dei migliori ristoranti di Rimini, a spiegarmi l’essenza vera dell’Asado, la versione sudamericana della nostra grigliata. La parola Asado significa proprio cotto alla brace e fa riferimento a grossi tagli di manzo, a volte intere bestie che vanno dai 200 ai 400 kg, lasciate a cottura indiretta per molte ore. L’Asado tradizionale ripercorre

LA PAROLA ASADO SIGNIFICA COTTO ALLA BRACE E FA RIFERIMENTO A GROSSI TAGLI DI MANZO, LASCIATI A COTTURA INDIRETTA PER MOLTE ORE. RICORDA I GAUCHOS CHE PASCOLAVANO LE MANDRIE NELLA PAMPA, MA OGGI È SINONIMO DI FESTA.

la tradizione secolare dei gauchos che pascolavano le mandrie nella Pampa, nelle praterie argentine e uruguaiane; ma oggi è sinonimo di festa, convivialità e condivisione di sapori genuini. Sarebbe impossibile proporlo in un ristorante, ma per Mariano la carne è un simbolo imprescindibile e forte come le sue radici, un DNA: nelle carni come in tutto il menù di Abocar Due Cucine la ricerca della massima qualità del prodotto si affianca a una grande attenzione per le tecniche di lavorazione. Ecco perché da Abocar potete trovare quasi tutti i tipi di carne alla griglia: dalla faraona all’agnello, il manzo, il maiale.

QUI A LATO, CAMILLA CORBELLI E MARIANO GUARDIANELLI DI ABOCAR DUE CUCINE.

28

IN MAGAZINE



CELEBRARE

Una storia da

110 E LODE IN OCCASIONE DEI 110 ANNI DALLA FONDAZIONE DEL GRAND HOTEL, GRANDI FESTEGGIAMENTI PER CELEBRARE LA STORIA DI UN LUOGO SIMBOLO DELLA CITTÀ DI RIMINI.

U

di Gaia Matteini / ph Riccardo Gallini

Un compleanno in grande stile: 110 anni di festeggiamenti, danze, cene, gran galà, amori, volti illustri, ombre e stelle. Rimini festeggia una ricorrenza importante in onore di un cittadino davvero speciale, un personaggio capace di attraversare, con eleganza e raffinato stile, la storia di una intera città e del nostro Paese. Stiamo parlando del Grand Hotel, sorto a pochi anni dall’entrata in guerra nel Primo Conflitto Mondiale, uno dei simboli più ammirati e conosciuti della nostra città, mirabile opera architettonica progettata dai fratelli Somazzi – progettisti di livello internazionale – destinata a divenire emblema di un periodo, di un sogno e della necessità di un solido senso identitario. I lavori di realizzazione, iniziati nel 1904 con il finanziamento della Società Milanese Alberghi, Ristoranti e Affini, si concludono il 3 luglio del 1908 con la magnifica inaugurazione voluta dal sindaco Camillo Duprè che fin da subito crede nelle potenzialità della “Magnificente e sontuosa residenza”. Balli sfarzosi, concerti e fuochi d’artificio svelano ai primi fortunati ospiti l’opulenta

30

IN MAGAZINE

struttura dell’albergo: 200 camere, ampie terrazze, giardini esotici, splendide sale e il suo simbolo più famoso, l’imponente facciata in stile liberty. Di lì a poco il Grand Hotel diventa la più importante attrazione del Mediterraneo, meta eletta dalle personalità dell’alta società, dalla nobiltà italiana e internazionale, dai politici e da numerosi esponenti del mondo dell’arte e della cultura, dimostrando così la capacità di uscire dalla dimensione provinciale per inserirsi in un contesto ben più ampio. In pochi anni il celebre hotel diviene il centro della vita mondana e di quella marittima, che si sviluppa grazie anche alla decisione, nel 1906, di affidare alla Società Milanese il controllo dello stabilimento balneare, consentendole così di gestire l’attività della zona, ad esclusione del Kursaal e dell’Idroterapico. Nel 1920 la silhouette dell’albergo muta radicalmente: il 14 luglio infatti un incendio devasta i piani superiori e distrugge le due grandi cupole ornamentali in catrame e legno che impreziosivano il tetto e che non verranno più ripristinate, anche se già l’anno seguente l’albergo riapre al pubblico.


Nonostante questo tragico evento, l’albergo rimane centro della vita mondana, animandone sogni, amori e serate. “Le sere d’estate il Grand Hotel diventava Instambul, Baghdad, Hollywood. Si intravvedevano nude schiene di donne che ci sembravano d’oro, allacciate da braccia maschili in smoking bianco.” Così Federico Fellini descrive il suo Grand Hotel, che ama al punto da farne quasi un personaggio dello splendido Amarcord.

“LE SERE D’ESTATE IL GRAND HOTEL DIVENTAVA INSTAMBUL, BAGHDAD, HOLLYWOOD. SI INTRAVVEDEVANO NUDE SCHIENE DI DONNE CHE CI SEMBRAVANO D’ORO, ALLACCIATE DA BRACCIA MASCHILI IN SMOKING BIANCO.” COSÌ SCRIVEVA FELLINI.


IL GRAND HOTEL HA PROFONDAMENTE SEGNATO L’IMMAGINARIO DEI TANTI CHE VI HANNO SOGGIORNATO O CHE HANNO ANCHE SOLO SOGNATO DI POTERNE VARCARE I CANCELLI, È STATO UNO DEI CARDINI NEL PROCESSO DI EVOLUZIONE DEL TURISMO BALNEARE.

IN APERTURA, UNA FOTO D’EPOCA DEL 1908 DALL’ARCHIVIO CATRANI. IN QUESTA PAGINA, DA SINISTRA, ALESSANDRO GIOVANARDI, ALESSANDRO CATRANI E SILVIA CAPELLI. A DESTRA, LA FACCIATA DEL GRAND HOTEL COME SI PRESENTA OGGI.

32

IN MAGAZINE

Sono anche gli anni in cui nelle sontuose camere soggiornano, tra le personalità di spicco dell’epoca, il Principe Umberto e Maria José, il gerarca Dino Grandi e Claretta Petacci. Sopraggiunge poi la guerra, accompagnata dall’inevitabile carico di distruzione e abbandono, e anche il Grande Albergo – chiamato così nell’italianismo forzato del fascismo – non sfugge a questo destino. “Pareti squarciate, vetrate scomparse, soffitti crollati, muri oscillanti in stato di deplorevole abbandono”: così appare

nel 1948 ai cronisti de Il Giornale dell’Emilia. L’Amministrazione Comunale dell’epoca, divenuta proprietaria della struttura, tenta inutilmente di venderla, finché nel 1953 un illuminato imprenditore, il Sig. Duranti, lo acquisterà, seppur per una cifra simbolica, e ristrutturerà l’edificio, riportandolo ai fasti originari. Il Grand Hotel, che ha profondamente segnato l’immaginario sociale dei tanti che vi hanno soggiornato o che hanno anche solo sognato di poterne varcare i cancelli, è stato uno dei cardini nel processo di crescita ed evoluzione del turismo balneare che da decenni caratterizza il nostro territorio, ed è diventato un modello a livello internazionale. Un’importanza, all’interno della storia italiana, che risulta centrale nel calendario dei numerosi eventi celebrativi previsti da giugno a fine agosto, con una particolare evidenza nel mese di luglio, che ha festeggiato i 110 anni del Grand Hotel con due giornate dedicate alla sua storia. Martedì 3 luglio è stato presentato il volume Grand Hotel: Rimini il


2018

Mito. (Minerva Edizioni), curato da Letizia Magnani, giornalista che ha dedicato numerosi testi al turismo e alla Romagna. Giovedì 5 luglio, invece, la meravigliosa location del parco dell’Hotel-Mito ha fatto da suggestiva cornice per festeggiare 110 anni di storia in un appuntamento dal titolo Il Grand Hotel di Rimini dalle origini alla nascita del Mito (1908 -1940). L’evento – moderato dal Prof. Alessandro Giovanardi, storico dell’arte – ha visto gli interventi dell’architetto riminese Silvia Capelli, che si è concentrata sugli aspetti più propriamente tecnici del capolavoro architettonico del Primo Novecento, e dell’avvo-

cato Alessando Catrani, collezionista di reperti iconografici che, servendosi di immagini talvolta inedite, ha sottolineato l’evoluzione dell’Hotel con l’intento d’illuminare anche visivamente la storia del celebre monumento. “Perché – sottolinea Catrani –, parlare del Grand Hotel significa parlare della Storia d’Italia e d’Europa.” Tanti auguri quindi all’HotelMito, riminese dall’animo nobile, capace ancora una volta di trasportarci nella fulgida aura dei tempi che furono, perché – come afferma il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi: “il Grand Hotel è il veliero di un viaggio che non finisce mai”.

MADEIRA LISBONA 25 sett.- 02 ott TOUR SICILIA 01 ott. - 09 ott. NEW YORK 27 ott. - 02 nov. LIONE LA FESTA DELLE LUCI 06 dic. - 09 dic. 2019 ARGENTINA 23 genn. - 08 febb. GIAPPONE 29 mar. - 09apr. Posti limitati FUTURADRIA VIAGGI Bologna Via Castiglione, 23 40124 Bologna (Bo) Tel. 051 0018151 Email: bologna@futuradria.com Rimini Piazza tre Martiri, 43/D - 47921 Rimini (Rn) Ingresso anche da vicolo San Michelino in Foro n°6 Tel. 0541 21703 Email: rimini@futuradria.com Cattolica Via Garibaldi, 66 47841 Cattolica (Rn) Tel. 0541 831707 Email: cattolica@futuradria.com www.futuradria.com @futuradria #futuradiaviaggi

Futuradria

Futuradria

Futuradriaviaggi




UNIRE

Non solo

SUSHI

NIPPON MATSURI: UN FESTIVAL CHE UNISCE DUE POPOLI. DAL LONTANO ORIENTE I RAPPRESENTANTI DEL GIAPPONE, IL PIÙ LONGEVO IMPERO, TORNANO A VISITARE LA REPUBBLICA PIÙ ANTICA DEL MONDO.

N

di Nicola Luccarelli / ph Enrico Raffaelli

Nippon Matsuri, Festival Culturale Giapponese. Si chiama così l’evento che si svolge, da qualche anno, nella Repubblica di San Marino per unire due popoli così lontani eppure così vicini come quello giapponese e sammarinese. Per capire il senso più profondo di questa manifestazione, della durata di tre giorni, abbiamo rivolto alcune domande a Danilo Chiaruzzi, Presidente dell’Associazione di amicizia Japan San Marino Friendship Society. Presidente, chi ha creato

questo Festival? “L’evento è stato creato dall’Associazione che presiedo, in collaborazione con l’Ambasciata di San Marino in Giappone e la ditta Oggi Company. È nato nel 2016 con l’idea di unire sempre di più queste due culture millenarie: il Giappone, l’impero più longevo, e San Marino, la più antica Repubblica del mondo.” Quante persone sono coinvolte in questa manifestazione? “Oltre all’Associazione di amicizia Japan San Marino Friendship

SOPRA, LA VIOLINISTA GIAPPONESE DI FAMA MONDIALE AKIKO YATANI. SOTTO, DANILO CHIARUZZI, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA JAPAN SAN MARINO FRIENDSHIP SOCIETY E LO CHEF LUIGI SARTINI.


“OGNI ANNO CERCHIAMO DI IMPLEMENTARE L’EVENTO CON ARTISTI SEMPRE PIÙ COMPLETI E CUOCHI DI ALTISSIMO LIVELLO. DAL GIAPPONE ARRIVANO CIRCA 50 PERSONE FRA CUOCHI, MUSICISTI, BALLERINI E ORGANIZZATORI, PROVENIENTI PRINCIPALMENTE DA TOKYO.”

Society e alla ditta Oggi Company, è impegnata attivamente in questa manifestazione, anche l’Ambasciata sammarinese a Tokyo, la Segreteria di Stato alla Cultura e al Turismo e l’Ufficio del Turismo di San Marino. Sono circa 20 gli elementi che portano avanti tutta la macchina organizzativa, che sta funzionando perfettamente.” Quanti sono invece gli ospiti provenienti dal Giappone? “Ogni anno cerchiamo di implementare l’evento con artisti sempre più completi e cuochi di altissimo livello. Dal Giappone arrivano circa 50 persone fra cuochi, musicisti, ballerini e organizzatori provenienti principalmente da Tokyo, ma anche da altre regioni del Sol Levante.” Qual è stato il momento più importante di questa edizione 2018?

“Tutte e tre le giornate hanno fatto rimanere a bocca aperta sia gli addetti ai lavori che gli ospiti, ma il momento clou è stato, senza dubbio, la Cena di Gala organizzata in collaborazione con lo Chef Luigi Sartini del Ristorante Righi. A cornice dell’evento, poi, anche una mostra del fotografo di guerra, Joe O’Donnell, che si potrarrà fino al 12 luglio.” Secondo lei, perché il Festival Nippon Matsuri sta avendo così successo? “Il Giappone affascina sempre di più e chiunque ci sia stato ne rimane innamorato, sia per la cultura così differente che per il loro rispetto della persona e della natura. Il nostro evento in terra di San Marino cerca di ricordare al meglio i pregi culinari e artistici di questo Paese unico nel suo genere, provando a coinvolgere sempre più persone.” IN MAGAZINE

37


ABITARE

Tra cielo

E MARE

UN RIFUGIO ESTIVO, MA ANCHE UNA CASA DI RAPPRESENTANZA: TRA LUSSO E DESIGN, UN APPARTAMENTO AFFACCIATO SUL MARE DI RIMINI CHE È COME UNA NAVE, PROGETTO DELL’INTERIOR DESIGNER MASSIMO BIAGETTI.

I

38

IN MAGAZINE

di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

“In architettura, quando lusso e design si amalgamano in modo naturale e raffinato, l’effetto d’insieme può essere emozionale e unico.” È il caso di un appartamento di 70 mq al mare, con una panoramica di 180° sulla spiaggia di Rimini, realizzato da Il Prisma arredamenti su progetto di Massimo Biagetti, interior designer, “che calato nella contemporaneità sposa i canoni di uno stile architettonico tipicamente moderno e di design”. Restituito da una linearità che pacifica lo sguardo, unitamente a nuances dell’azzurro polvere che si fondono con i colori offerti dal paesaggio esterno. “Il progetto traduce l’abilità del designer nel saper accostare in modo originale innovazione e materiali tradizionali con un risultato complessivo che suscita emozioni: l’emozione del legno, del vetro, del tessuto di velluto ma soprattutto l’emozione del design, di quelle forme innovative e accattivanti, eleganti e lussuose capaci di conferire agli interni un’anima sofisticata, ma essenziale.” Come nel realizzare il restyling di questo appartamento, pensato per le vacanze di una famiglia composta da quattro persone. La suddivisione degli interni ha por-

tato a creare due stanze, due bagni, sala, cucina, con una terrazza importante e attrezzata di 30 mq che abbraccia l’intero attico. “L’appartamento, posizionato all’ultimo piano di una palazzina in zona mare e con un affaccio privilegiato sulla costa, è stato oggetto di un intervento di ristrutturazione completo, che ha visto il rifacimento delle parti murarie, di isolamento e impiantistica, nonché la ridistribuzione di tutti gli spazi interni e la realizzazione degli arredi. Legno, pietra, vetro, resine, tessuti e pezzi di design danno origine a uno stile di casa dal carattere nuovo e lineare del Moderno Interior Design.” Il luogo è al contempo rifugio estivo e casa di rappresentanza grazie alle scelte precise ottemperate da Massimo di eliminare ogni asperità, ogni fronzolo, per rendere tutto amabilmente fruibile e pratico. Entrando ci si trova innanzi un rettangolo buio da cui si domina il mare, un vero binocolo calamitante verso l’esterno. Grazie ad un infisso che si impacchetta completamente, con un’ampia apertura di quattro metri, si ha un effetto sfondamento, dove interno ed esterno si fondo-


IN MAGAZINE

39


no quasi in un tutt’uno. A dare il benvenuto, una consolle in gommalacca, quale citazione classica rivisitata del mobile d’ingresso di una volta. Il tavolo importante in legno e ferro nero, lucido, perlato, customizzato per l’occasione, ha un piano graffiato, solcato, molto materico. È stato progettato da una tecnologica azienda brianzola che fa del movimento la sua filosofia, grazie a un sistema che permette a dei pannelli di spostarsi creando una superficie, facendo sì che 14 persone possano sedersi comodamente e al tavolo di non invadere lo spazio della sala. A coronamento delle sedute in plastica disegnate da Philippe Starck, utili sia per l’outdoor che per l’indoor, scelte per quando si torna dal mare con il costume bagnato, nulla è lasciato al caso,

40

IN MAGAZINE

UN RETTANGOLO BUIO DA CUI SI DOMINA IL MARE, UN VERO BINOCOLO CALAMITANTE VERSO L’ESTERNO. GRAZIE AD UN INFISSO CHE SI IMPACCHETTA COMPLETAMENTE, CON UN’AMPIA APERTURA DI QUATTRO METRI, INTERNO ED ESTERNO SI FONDONO.

neanche il più piccolo e disinvolto particolare. Sul soffitto campeggiano dei bracci essenziali lineari, dall’effetto grafico, che creano luce diffusa in tutta la sala. Mentre un comodo divano da lettura di Cassina, come fosse una mano, si apre e accoglie gli ospiti. “I nostri progetti non si limitano a esporre solo arredi di brand rinomati del design internazionale, ma con la nostra esperienza di progettazione d’interni questi stessi arredi diventano ogni volta unici. È qui che entra in gioco la sapienza di accostare ogni volta materiali diversi per dare sempre un nuovo volto alla casa contemporanea.” Massimo ha ricevuto carta bianca da parte dei committenti, apportando unicità grazie a precise e specifiche soluzioni: “Tutto si nasconde, quando apri c’è un mondo!” La necessità, la funzio-

IN APERTURA, LA SALA DA PRANZO CON VISTA SUL MARE. IN QUESTA PAGINA, SOPRA, UNA PANORAMICA DELLA CASA DALL’INGRESSO E, A LATO, IL BAGNO CON CARTA DA PARATI. ACCANTO, UNA CAMERA DA LETTO.


nalità, il poter riporre il corredo dell’estate di tutto il nucleo, o di nascondere i fili delle tecnologie tanto amate dal padrone di casa, erano necessari, così il progettista ha pensato ad armadi a scomparsa, come fosse una nave, porte essenziali disegnate dal designer stesso, sempre in azzurro polvere come le pareti, che riprendono tutte le coloriture del mare. La cucina in vetro bianco e acciaio, con i piani da lavoro in le-

gno massello scuro, quasi nero, è facile da pulire. I bagni piccoli sono privi di rivestimenti e tutti in resina per esaltarne le dimensioni; un tocco di vivacità è dato da una carta da parati con grandi pesci colorati a tutta altezza dal divertente effetto oceano. Una sensazione di calma avvolge chi entra in questo luogo ovattato, dove sembra di toccare il cielo e il mare con un dito. Un privilegiato rifugio marino.

Qualità Tradizione Gusto per vivere emozioni Posillipo Ristorante e Enoteca Posillipo Dolce Officina, per i tuoi eventi di successo

Posillipo Ristorante

Via Dell’Orizzonte, 1 - Gabicce Monte (PU) Tel 0541 953373 - www.ristoranteposillipo.com

Enoteca Posillipo Dolce Officina

Viale Ceccarini, 136 – Riccione - Tel. 0541 833439 www.posillipodolceofficina.it


ADVERTORIAL

SMOMA AMBASCIATORI DI ECCELLENZA ITALIANA

CON LA COVER DI O SOLE MIO SMOMA SI FA PORTATRICE DI NUOVE ED ELEGANTI SONORITÀ SU CLASSICI ITALIANI E RIELABORA IL CONCETTO DI SPETTACOLO RENDENDO PROTAGONISTA CHI GUARDA.

1

IN MAGAZINE

“Ma siete italiani?”: questa la domanda che spesso ci viene rivolta, forse perché il nostro sound non è tipicamente italiano, ma è il risultato di influenze, le più diverse, dal soul al reggae al jazz, colori che mescoliamo in qualsiasi canzone andiamo a vestire. “Certo che siamo italiani, siamo di Rimini!”: questa la risposta di Simona, perché per lei, essere di Rimini, significa essere italianissima. “La mia città per me è il centro del mondo, dove nascono le idee che poi condivido con tutto il mio staff, quelle persone che permettono la realizzazione di sogni che diventano progetti, come l’ultimo, Diva Italiana, il gala show dinner tenutosi a San Marino: regia, costumi e allestimenti tutti prodotti e firmati Smoma. “Davanti ad un caffè Catia Manduchi, organizzatrice di

eventi con all’attivo importanti collaborazioni sul territorio nazionale, ci chiese di studiare qualcosa che rappresentasse l’eccellenza italiana in occasione dell ’International Meeting Club 41 - HYM 2017. Farò di più, Catia – rispose Simona

ROBERTO MASI PH:“ASCOLTARE GLI SMOMA È PER ME UN’ESPERIENZA DI RISONANZA; LO STUPORE PER LA BELLEZZA DELLA LORO MUSICA MI PROVOCA OGNI VOLTA CHE LI ASCOLTO E LI FOTOGRAFO, LA VOGLIA DI RENDERE PIÙ PROFONDA LA MIA VITA E LA MIA FOTOGRAFIA”.


NON SOLO MUSICA SMOMA FIRMA EVENTI A 360°: CHE SI TRATTI DI UN WEDDING PARTY, DI EVENTO PRIVATO O AZIENDALE, SMOMA FORNISCE TUTTA LA PARTE TECNICA: AUDIO, VIDEO, LUCI, ALLESTIMENTI E ART DIRECTION. “FARE IN MODO CHE OGNI SINGOLO ELEMENTO PARLI TRASVERSALMENTE DEI NOSTRI CLIENTI, SOLLEVARLI DI TANTE RESPONSABILITÀ E DARE UN RISULTATO SARTORIALE, CI CONSENTE DA 18 ANNI DI CREARE EVENTI PER BRAND NAZIONALI ED INTERNAZIONALI.”

–. Ti porterò la Loren!” Era in embrione da due anni, infatti, un’idea di spettacolo teatrale che coinvolgesse artisti e spettatori facendoli diventare un’unica cosa. L’anteprima Diva Italiana presentata all’Embassy Club nel 2015 fu una serata scintillante, tale da far presagire il successo poi raccolto qualche tempo dopo. Ispirati dalle immagini del libro Diva Italiana (edizioni Mediane), divenuto l’elegante ricordo della serata, gli Smoma decidono di creare un repertorio tutto italiano, ma secondo la loro eclettica chiave di lettura. “Volevamo qualcosa di non già sentito, uno show da vedere ma non solo. Abbiamo usato dosi di coraggio e un pizzico d’incoscienza, con quella ironia e ritmo che contraddistinguono noi romagnoli.” Alla serata Diva Italiana ospiti provenienti da tutte le parti del mondo, tra smoking e abiti da sera, hanno ballato tutta la notte sulla musica dal vivo di SMOMA e del Dj Fabio Caminita. Ballerini, attori, costumi (questi ultimi disegnati da Simona), proiezioni di film che hanno segnato la storia del cinema italiano, hanno contribuito all’annunciato successo, ottenendo un riconoscimento da parte del Presidente internazionale Club 41 come miglior Show presentato ai loro meeting internazionali. “Con Catia Manduchi abbiamo condiviso ciò che ci rappresenta: la volontà di dichiarare l’eccellenza del nostro Paese, attraverso l’accoglienza, la musica, il cibo, il buon vino. Non abbiamo nulla da invidiare all’estero, la creatività non ci manca e, quando sostenuta dalle competenze, si creano automaticamente eventi indimenticabili.”

FOREVER ITALY È L’ALBUM DI SMOMA IN PROSSIMA USCITA CHE CONTIENE, INSIEME A PEZZI CULT ITALIANI, LA COVER DI O SOLE MIO IN BEN DUE VERSIONI: UNA PIÙ LOUNGE ED ELEGANTE, L’ALTRA DAL SAPORE ETNOBEAT E ISPIRATA DA PAPA DJ, RESIDENT DJ DEL BUDDHA BAR DI MONTECARLO, CON IL QUALE SMOMA COLLABORA DAL 2017. ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER E SCARICA IN ANTEPRIMA GRATUITAMENTE O SOLE MIO BY SMOMA IN DUE VERSIONI! WWW.SMOMA.COM

ST Production | Via Ponte Mellini, 78 | Serravalle (RSM) | 347.2648226 | info@smoma.com | www.smoma.com IN MAGAZINE

2


INSEGNARE

Un futuro

“MULTICULTI” APRIRÀ I BATTENTI A SETTEMBRE L’INTERNATIONAL SCHOOL OF RIMINI, UN PROGETTO AVVIATO DA VANDA VENTURI IN PARTNERSHIP CON LA COLOMBINI: NELLA NUOVA SCUOLA PRIVATA LE MATERIE SARANNO INSEGNATE IN INGLESE, PER TRASFORMARE L’ISTRUZIONE IN RISORSA.

I

44

IN MAGAZINE

di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

In centro storico a Rimini, all’interno di un antico monastero, sta nascendo una nuova realtà scolastica privata, dall’esprit del tutto internazionale, per nuove generazioni multiculti: si chiama International School of Rimini. Con un percorso pensato per bambini dai 3 anni fino ai 17 anni, l’inglese sarà la lingua veicolare

delle materie. Il progetto partirà con le classi materne Reception (3-4), Kinder (4-5), Transition (56) e la prima classe elementare. La riminese Vanda Venturi ne è Operation Manager, ovvero la responsabile dell’avviamento del progetto, di cui la Colombini è partner assieme all’International School of Rimini.

Un progetto voluto come madre, come cittadina, come architetto: “ne ho curato gli interni e la pratica edilizia”. L’istituto scolastico è pensato “per coloro che vogliono un futuro diverso per i propri figli, nel senso che la scuola, oltre a formare ragazzi che poi usciranno con un ottimo inglese, come madrelingua, ha un meto-


do di studio completamente innovativo che punta a far crescere negli studenti il senso di curiosità verso le cose, il ragionamento ed il lavoro in team”. L’International School of Rimini si appoggerà al know-how dell’International School of Bologna, che è a sua volta figlia dell’International School of Europe di Milano. Ed è stata portata a Rimini “dalla necessità d’investire sul nostro territorio per un rilancio concreto, affinché i giovani studenti altamente qualificati dalla ISR, una volta diplomati, possano avere tutti gli strumenti per integrarsi e collaborare con i propri coetanei a livello internazionale per tornare ad arricchire la propria città d’origine e offrire un contributo attivo come persone e come professionisti, perché il nostro territorio ha un potenziale inespresso nel quale da imprenditori crediamo e vogliamo sostenere e valorizzare”, dichiara Emanuel Colombini, marito di Vanda Venturi e partner dell’ISR. La mission della Scuola Internazionale di Rimini è quella di formare, dal punto di vista educativo, studenti che possano contribuire attivamente, quando entreranno a farne parte, alla società globale in perenne evoluzione. Gli studenti della scuola primaria studiano sei discipline: Scienze, Matematica, Educazione personale, sociale e fisica, Studi Sociali, Lingua, Discipline Artistiche: Musica e Arti Visive. “L’International School ha un metodo che incoraggia la crescita personale del bambino attraverso il piacere della scoperta e la presa di coscienza del mondo in cui vive. Anche se l’inglese è la lingua predominante in classe, l’italiano gioca un ruolo importante nella nostra scuola: il nostro obiettivo è che i bambini imparino a esprimersi con disinvoltura in entrambe le lingue – prosegue Vanda –. L’inglese è il principale canale di apprendimento dei bambini.” La scuola sarà attiva dal 30 agosto 2018 al 20 giugno 2019 e nel suo primo anno di vita ospiterà

una o due classi di materna e la prima classe elementare (Grade 1). Il ciclo scolastico si completerà successivamente con le medie e le superiori (Grade 12) consentendo l’ottenimento dell’IB diploma (IBO), che è una qualificazione riconosciuta a livello internazionale, valida per l’ammissione universitaria in più di 80 Paesi al mondo, uscendo madrelingua inglese e italiano. Tutte le discipline scolastiche vengono insegnate con docenti madrelingua inglese, accreditati dal CIS, che hanno corsi di aggiornamento per due giornate intere al mese, e da una docente italiana per insegnare l’italiano scritto e parlato. L’orario scolastico è dalle 8.45

“ANCHE SE L’INGLESE È LA LINGUA PREDOMINANTE IN CLASSE, L’ITALIANO GIOCA UN RUOLO IMPORTANTE NELLA NOSTRA SCUOLA: IL NOSTRO OBIETTIVO È CHE I BAMBINI IMPARINO A ESPRIMERSI CON DISINVOLTURA IN ENTRAMBE LE LINGUE.”

alle 15.30, dal lunedì al venerdì, con possibilità di prolungare fino alle 16.30. La sede, attualmente in lavorazione, sarà in via Santa Chiara 40 a Rimini. “Noi vediamo l’inglese come un veicolo attraverso cui i bambini imparano e sviluppano le abilità di comprensione ed espressione sia nella lingua scritta che in quella parlata. Sviluppiamo tre competenze principali, integrandole nel curriculum di scuola primaria nella sua globalità, parallelamente a tante attività stimolanti. Senza escludere naturalmente le nuove tecnologie da cui i nativi digitali sono ormai naturalmente attratti e da cui è praticamente impossibile esimersi.”

NELLA PAGINA ACCANTO, DA SINISTRA, EMANUEL COLOMBINI, LO ZIO IVO COLOMBINI, E VANDA VENTURI, OPERATION MANAGER DEL PROGETTO INTERNATIONAL SCHOOL OF RIMINI.

IN MAGAZINE

45


Seg uic i su

L E E MOZ IO N I D I L A S VEGAS V I V I LE A S A N M A RIN O. Divertimento. Brivido. Gioia. Sensazioni intense che solo Giochi del Titano può offrirti, tutte da vivere in un ambiente raffinato dove lo stile si tocca, si gusta, si respira. Prova l’emozione di un offerta completa e ricchissima, con i giochi più amati da chi ama giocare. In una cornice così, ogni serata è come essere a Las Vegas.

REPUBBLICA DI SAN MARINO Pal a z zo D i a m o nd - S tra d a d e i C e nsi ti 21 - Uscit a Falciano Te l . 05 49 9 42 011 - w w w. g i o c h i d e l tit ano.sm

“IL GIOCO E’ RISERVATO AI MAGGIORENNI”

“IL GIOCO PUO’ CAUSARE DIPENDENZA”

“ V E R I F I C A L E P R O B A B I L I T A ’ D I V I N C I T A S U L S I T O W W W. G I O C H I D E L T I T A N O. S M ”

IL PIACERE DI GIOCARE CON STILE


INDOSSARE

Lo specchio

DELL'ANIMA DALLA TRADIZIONE MARINARA ALL’ARTE PIÙ CONCETTUALE, LA T-SHIRT, CAPO D’ABBIGLIAMENTO UNIVERSALE, QUANDO È MADE IN ROMAGNA DIVENTA GIOCOSA E PROVOCATORIA.

I

di Antonella Zaghini / ph Riccardo Gallini

Indossata dai soldati americani sotto le uniformi durante la prima guerra mondiale, poi adottata dai manovali e dai braccianti nei lavori pesanti a partire dagli anni Sessanta, la T-shirt è diventata un palcoscenico per parlare al mondo. Celebri e infinite le possibilità: prendi un pantalone stretto nero, un paio di mocassini, una giovane ragazza dai capelli cortissimi, la maglietta bianca con la scritta Herald Tribune ed è subito effetto Nouvelle Vague. Cerchi l’allure da rockstar? Basta una T-shirt bianca, la linguaccia più famosa del mondo, poi mischiare a piacimento maculato, lustrini, borchie e il gioco è fatto. Questi sono solo un paio esempi; in mezzo ci sono icone, bandiere, scritte dirompenti, immagini reali, ritratti, loghi minimalisti o super barocchi, insomma, la maglietta bianca e le sue infinite declinazioni sono la perfetta tavolozza per raccontare e raccontarsi. “La T-shirt è lo specchio dell’anima.” Parola di Bonaccia e Biancura, il brand nato a Cattolica dalla voglia di giocare con la tradizione marinara da parte di Michele Zavagnini e Francesco Belfiore. La prima scintilla si sprigiona

nella primavera dell’anno scorso. “Sono appassionato di moda da sempre – racconta Michele – e da tempo pensavo di realizzare qualcosa di mio.” Il progetto funziona. Bonaccia e Biancura, spiegano, trasforma un modo di essere in un modo di vestire. Si stampano le prime T-shirt da uomo. Tessuto pregevole, packaging che si fa notare. Nei fatti è un capo semplice, da indossare nelle calde giornate d’estate, ma nello stesso tempo capace di attirare l’attenzione nella giusta maniera. L’idea

piace: e allora perché fermarsi lì? “Da quest’anno abbiamo aggiunto altre due linee: le magliette da donna e, per non farsi mancare nulla, le tutine per i neonati.” Dagli scottadito alle vongole, passando per il moscone – in attesa dell’ultima novità, la gradella, i simboli della tradizione marinara romagnola spuntano sulla più classica delle magliette i cui tratti distintivi sono cotone (nel loro caso 100% organico), scollo tondo, manica corta e taglio dritto. La filosofia imprendito-

IN MAGAZINE

47


IL PROGETTO ART TO WEAR, ALLA LETTERA ARTE DA INDOSSARE, HA FATTO DELLA T-SHIRT UN MANIFESTO ALL’ARTE. FELICE CONNUBIO FRA IL GRAFICO, PITTORE E FOTOGRAFO IRREGOLARE DAVIDE CONTI E LA STILISTA MILANESE VALERIA BERRETTA.

riale di Michele e Francesco è riassunta nelle parole bonaccia, ossia il mare piatto e biancura, la foschia che segna certi giorni l’orizzonte. La spiegazione – soprattutto per chi non è della zona e la maglietta se la porta a casa come ricordo della vacanza al mare – è racchiusa nell’etichetta, dalle mille sfumature d’azzurro e nella parte interna del collo, per averla sempre con sé: “...il mare era piatto e all’orizzonte una bianca foschia rendeva il tutto un quadro perfetto...” Il progetto, nato on-line, ora sta prendendo piede attraverso una selezionata rete di punti vendita in Romagna e nelle Marche, in linea con la loro visione: interpretare in chiave attuale la riviera romagnola, con le sue calde notti estive e le uggiose giornate invernali, un’icona per tante generazioni. Ne ha fatto invece un manifesto all’arte il progetto Art to Wear, alla lettera arte da indossare. Felice connubio fra il grafico, pittore e fotografo irregolare Davide Conti e la stilista milanese Valeria Berretta. Le loro T-shirt, pensate per un pubblico colto, dalla forte personalità, non lasciano indifferenti. Sulle magliette sono infatti riportate le opere di Conti: i Modern Painting, “potenti e provocatori”. Corpi nudi, sensuali, allegorie mitologiche come la sua personale visione dell’albero della vita, oppure la rievocazione di una contemporanea Salomé, con in mano il capo mozzato di 48

IN MAGAZINE

Giovanni Battista. Ci sono pensieri concettuali, come la modella con la testa di leone chiusa in un reticolo colorato, possibili arterie della vita. La collezione ha debuttato in primavera, a Milano, nell’ambito della mostra Licenza di Eccesso. “Il progetto – racconta Conti, natali bolognesi e da anni adottato da Misano Adriatico – nasce alla fine del 2017 da una felice ispirazione mia e di Valeria: riprodurre le immagini simboliche e misteriche dei miei Modern Paint su un capo d’abbigliamento essenziale e indispensabile come la T-shirt,

creando un connubio interessante e di grande impatto.” Il risultato è un capo semplice, dal design pulito, ma ad alto tasso di emozione. Le T-shirt sono prodotte in tessuto tecnico a fibra idrofoba, solitamente utilizzato per le magliette che si indossano in palestra. Un tessuto innovativo che, oltre all’elevata resistenza all’abrasione, contiene persino una schermatura solare. Produzione italiana al 100%, le T-shirt Art to Wear sono acquistabili on-line attraverso il loro sito internet, consegnate in preziose scatole e numerate, come pregevoli stampe d’artista.

IN APERTURA, MICHELE ZAVAGNINI E FRANCESCO BELFIORE DI BONACCIA E BIANCURA. IN ALTO, DAVIDE CONTI E VALERIA BERRETTA. A LATO, LE MAGLIETTE DI ART TO WEAR.


In una cucina Febal Casa c’è molto più che una cucina. C’è un luogo dove puoi mangiare, leggere un libro, guardare la tv, riposare o addirittura guardare tutto il resto della tua casa Febal, dal salotto alla camera da letto. FEBAL CASA-CERASOLO S. S. Rimini-San Marino km. 8,2 Tel 0541 759460 Orario: da lunedì a sabato 09.00-12.30/15.00-19.30 Domenica 15.00-19.30

FEBAL CASA SAN MARINO-CENTRO ATLANTE Via Tre Settembre, 17 - DOGANA Tel 0549 941366 Orario: da lunedì a sabato 09.00-20.00 Domenica 15.00-20.00


TRAMANDARE

Un gioiello

DI FAMIGLIA ALESSANDRO TAMBURINI, IN OCCASIONE DEI 30 ANNI DELL’ATTIVITÀ DI FAMIGLIA, CI RACCONTA LE ORIGINI E I PUNTI DI FORZA DELL’AZIENDA RIMINESE, DAL FONDATORE ALDO AGLI ULTIMI SERVIZI IMPLEMENTATI.

P

di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

Per i loro primi 30 anni di attività i Tamburini, sinonimo di gioielleria e orologeria di qualità, stanno organizzando un evento estivo che sarà un gioiello di festa, una vera e propria sorpresa, dicono dalla maison. Un’attività longeva in tempi moderni che si fonda su salde radici, quelle forti della famiglia di Aldo Tamburini che “nel 1959, appena quindicenne, iniziò a lavorare come apprendista presso una gioielleria riminese, dove apprese l’arte orafa e durante i quindici anni di permanenza ne divenne direttore – racconta con orgoglio il figlio, Alessandro Tamburini –. Nel 1975 decise di aprire con suo fratello un negozio nel centro storico di Rimini fino al 1988 quando, supportato dalla moglie Iliana, i figli Alessandro e Barbara e dal genero Leonardo, inaugura la gioielleria Aldo Tamburini, staccandosi pertanto, commercialmente, dal fratello”. In questi importanti anni l’attività di famiglia si è accresciuta, grazie alla capacità imprenditoriale e “prontezza nell’acquisire nuovi brand esclusivi e nel contempo proseguire con le nostre creazioni di alta gioielleria, dando così un grande senso di esclusività ai

50

IN MAGAZINE

nostri fedeli clienti”, prosegue Alessandro, quale portavoce dell’attività di famiglia per questa importante occasione. A contraddistinguere e a caratterizzare la Tamburini incide anche la competenza professionale

acquisita negli anni da parte dei singoli membri che la formano, proprio nelle varie specialità che competono l’attività. Alessandro, per esempio, ha maturato un diamond grading Gia ed ha partecipato con Gia a vari cor-


si di gemmologia, colored stones (zaffiri, smeraldi, rubini). Con l’esperienza acquisita in più di trent’anni di mestiere anche a fianco del padre Aldo, egli sceglie pietre particolari, nuove, per differenziare e ampliare l’offerta. Tutti i componenti della famiglia hanno esperienza trentennale, hanno acquisito un’ottima conoscenza dei prodotti orologieri e di gioielleria rendendosi perfettamente intercambiabili, anche se naturalmente ciascuno di loro ha una propria predisposizione naturale: chi per l’orologio vintage, come Leonardo e Alessandro, chi per i diamanti come il capostipite Aldo, o Barbara, col suo spiccato gusto, per l’acquisto dei gioielli. Le Forze dell’Ordine, aziende o privati spesso li contattano per ricevere perizie su preziosi ed orologi, tanta è la loro credibilità nel settore. “L’assortimento, la varietà dei servizi da noi forniti – prosegue Alessandro – tra cui il laboratorio interno di gioielleria e orologeria, e la proposta del secondo polso ci hanno permesso di contraddistinguerci sul mercato.” Talvolta si pensa che il segreto del successo sia riposto in chissà quali prerogative ma, il più delle volte, e soprattutto nella piccola e media impresa che caratterizza da sempre l’economia italiana, è data proprio da ciò che ci sta testimoniando questa famiglia d’imprenditori: “La nostra forza proviene dalla correttezza e dalla

trasparenza verso la clientela, ma soprattutto dalla capacità di percepire i cambiamenti del mercato e quindi offrire al pubblico le ultime novità del mondo orologiero e della gioielleria”. In questi tre decenni ci sono stati importanti passaggi di testimone dal fondatore Aldo passando per i figli, i cognati sino al nipote. Il tutto è avvenuto in maniera naturale: “Aldo è ancora la colonna portante dell’azienda, e nei cambi generazionali abbiamo avuto la forza e la saggezza di rimanere uniti e in armonia, inserendo il nipote Federico e Catia, mia moglie. Abbiamo inoltre aperto nuovi punti vendita, supportati da bravi e fedeli collaboratori”. La Tamburini ha captato l’evoluzione del mercato, spingendosi ad ampliare la proposta con l’apertura nel 2012 del primo punto vendita Pandora in EmiliaRomagna, il quarto in Italia, esattamente a Rimini. “Da qui è stato un crescendo: nel 2015, l’apertura del primo negozio Pandora nelle Marche, a Pesaro, nel Dicembre 2016 l’apertura del secondo punto vendita gioielleria Aldo Tamburini e finalmente a Marzo del 2018, in occasione del trentesimo anniversario abbiamo completamente ristrutturato la sede storica.” Con un restyling dallo stile asciutto, essenziale, pratico grazie all’inserimento di vetrine girevoli per favorire i delicati movimenti quotidiani. I colori variano dal

“LA NOSTRA FORZA PROVIENE DALLA CORRETTEZZA E DALLA TRASPARENZA VERSO LA CLIENTELA, MA SOPRATTUTTO DALLA CAPACITÀ DI PERCEPIRE I CAMBIAMENTI DEL MERCATO E OFFRIRE AL PUBBLICO LE NOVITÀ DEL MONDO OROLOGIERO E DELLA GIOIELLERIA.”

panna al beige, per donare all’insieme luminosità e ariosità, e permettere al contempo alle materie prime di spiccare. “Un’altra idea rivelatasi vincente è stata dedicare un punto vendita prevalentemente al settore dell’orologeria vintage e secondo polso, mantenendo un livello di qualità alto nel servizio di vendita e post vendita.” La loro clientela travalica i confini nazionali: “abbiamo fedelissimi clienti russi, americani e cinesi, e grazie ai nostri siti siamo in contatto con clienti italiani e stranieri, che spesso acquistano anche grazie all’e-commerce”. Per completare la gamma di servizi offerti con lungimiranza alla clientela e alle necessità aziendali, il team ha “ampliato il laboratorio orafo e di orologeria, assumendo direttamente tecnici specializzati e acquisendo la certificazione di centro assistenza ufficiale dei brand che rappresentiamo”. IN MAGAZINE

51


RECITARE

Una chiave

POETICA

UN FILM CHE RACCONTA L’AMORE PER LA ROMAGNA E LA SUA CULTURA A PARTIRE DAL LISCIO, BALLO ROMAGNOLO PER ANTONOMASIA: PER L’OCCASIONE L’ATTORE PIERO MAGGIÒ SI È FATTO ANCHE PRODUTTORE, CON UNA SQUADRA D’ECCEZIONE AL SUO FIANCO.

T

di Nicola Luccarelli / ph Riccardo Gallini

Tutto Liscio: è questo il titolo del film che vedrà tra i protagonisti l’attore riminese Piero Maggiò. La pellicola verrà girata a settembre e prenderà spunto, in un certo senso, dal famoso ballo creato da Secondo Casadei per arrivare a parlare della romagnolità più profonda. Maggiò (classe ’64), ex pugile, mo-

52

IN MAGAZINE

dello e attore, ha recitato in alcune importanti produzioni come Il Mandolino del Capitano Corelli (insieme a Nicholas Cage, Christian Bale e Penelope Cruz), ed El Alamein - La Linea del Fuoco (in cui era a fianco di Pierfrancesco Favino, Silvio Orlando ed Emilio Solfrizzi), ma anche in serie TV di successo come Anni ’60, Casa Vianello, Don Luca, L’Ispettore Coliandro e Crimini, e ora ha deciso di mettersi nuovamente in gioco. Un’avventura che dividerà con il suo collega e grande amico santarcangiolese Samuele Sbrighi, ma nel cast troveremo anche un paio di nomi di rilievo del panorama cinematografico italiano come Maria Grazia Cucinotta e Antonio Catania. Ma come è nato questo progetto così ambizioso? Chiediamolo proprio a colui che, oltre a recitare in questo film, vestirà anche i panni del produttore. Maggiò, che cosa rappresenta per lei la recitazione? “Per me la recitazione è tutto. Rappresenta una continua ricerca di sfumature della vita. È un costante lavoro su te stesso che ti porta ad acquisire una maggiore consapevolezza nei tuoi mezzi e, soprattutto, ti fa crescere tanto dal

punto di vista umano.” Ci vuole spiegare come è nata l’idea di Tutto Liscio? “È nata semplicemente dal mio amore per la Romagna, del quale parlai a uno sceneggiatore: Edoardo Bechis, che mi scrisse il soggetto. Samuele Sbrighi, invece, ha realizzato la sceneggiatura, raccontando come meglio non poteva il nostro territorio, mentre la regia è stata affidata alle esperte mani di Igor Maltagliati.” La Romagna è ancora la patria del Liscio? “È la casa naturale del Liscio e noi romagnoli ci identifichiamo con esso.” È vero che saranno presenti anche Maria Grazia Cucinotta e Antonio Catania? “Sì, esatto. Sono molto contento che abbiano accettato la mia proposta. È sempre un piacere poter lavorare con professionisti di questo calibro e sono sicuro che verrà fuori un bel film.” Con lei reciterà anche Samuele Sbrighi? “Oltre a creare il soggetto, Samuele, che è un mio caro amico, mi darà una mano anche da quel punto di vista. Direi che si sta formando proprio una grande squadra!”


Per quanto riguarda gli altri attori del cast? Da dove arrivano? “Gli altri protagonisti arriveranno tutti dal nostro territorio. Ci sono molti attori di talento dalle nostre parti che hanno solo bisogno di un’occasione per farsi conoscere dal grande pubblico. Sono sicuro che chi verrà chiamato in causa darà il massimo.” E lei vestirà il doppio ruolo di attore e produttore? “Sì, esatto. Sono anche il produttore e questo mi sta impegnando davvero tanto. Mi sono presentato e ho vinto il bando regionale Emilia-Romagna Film Commission, ottenendo il finanziamento necessario per cominciare a girare. Poi mi hanno dato una mano anche diversi imprenditori, che ringrazio. Non è stato facile, ma alla fine ce l’ho fatta e non vedo l’ora di mettere piede sul set.” A proposito di budget, quanto costerà il film? “Al momento siamo sui 300.000 euro, ma esiste la possibilità che la cifra possa variare. Fare un film non costa poco, ma non necessariamente avere tanti soldi a disposizione porta a confezionare un capolavoro, a volte accade

esattamente il contrario.” Dove verrà girato? “Le riprese verranno realizzate principalmente a Rimini e in qualche bella cittadina come Santarcangelo. Possiamo contare su un entroterra straordinario, quindi avremo a disposizione diverse location dove girare.” Come verrà distribuito? “Il film avrà un’uscita cinematografica, per poi passare alla televisione. Vogliamo che tutti possano vedere il nostro lavoro.” Qual è l’obiettivo che volete raggiungere con questo progetto? “L’obiettivo di Tutto liscio, come quello della casa di produzione Famiglia Film, della quale sono Presidente, è quello di scoprire, come ho già detto in precedenza, i talenti delle nostre zone. Il mio controller di produzione, Luca Camposarcuno, sta monitorando con attenzione ogni proposta artistica che riceviamo. Inoltre, attraverso questa pellicola promuoveremo anche la Romagna in chiave poetica e racconteremo la nostra cultura. Tutto Liscio è il mio primo film sul territorio romagnolo, sul quale punto, con tutto me stesso.”

Gabicce Monte - tel. 0541.962295 www.dallagioconda.com - info@dallagioconda.com

LIBERTÀ DI GUIDA

AUTORICARICA

BAGAGLIAIO INVARIATO

BASSI CONSUMI

ECO FRIENDLY

DRIVE SUZUKI SUZUKI

L’ibrido del futuro è già qui.

a

13.600*€ con tutto di serie

Consumo gamma Hybrid ciclo combinato (l/100km) da 4,0 a 4,7. Emissioni CO 2 ciclo combinato (g/km) da 90 a 106. *Prezzo promo chiavi in mano riferito a Baleno 1.2 HYBRID B-TOP (IPT e vernice met. escluse) in caso di permuta o rottamazione, presso i concessionari che aderiscono all’iniziativa e per immatricolazioni entro il 30/09/2018. Seguici su

suzuki.it

Via Ausa, 40, 47853 Cerasolo RIMINI Tel. 0541/759855 - Fax: 0541/756079 info@japancarrimini.com - www.japancarrimini.com


DONARE

La musica

CHE FA BENE MASSIMILIANO ROCCHETTA SI È ESIBITO ALL’HOTEL CORALLO PER L’INNER WHEEL CLUB DI RICCIONE-VALCONCA AL CONCERTO DI BENEFICENZA A FAVORE DELL’ISTITUTO MUSICALE DI RICCIONE.

U

di Cinzia Bauzone / ph Marino Masi

Un concerto davvero speciale quello di Massimiliano Rocchetta all’hotel Corallo di Riccione. Il musicista ha donato al suo attento pubblico una serata ricca di emozioni. La musica, quella vera, quella che viene dall’anima, in favore dell’Istituto Musicale riccionese. La prima edizione del Premio, istituito dall’Inner Wheel Club Riccione-Valconca Rosa dei Malatesta, vuole sensibilizzare i giovani alla cultura della musica attraverso la creazione di borse di

54

IN MAGAZINE

studio per gli allievi della scuola. Piano solo il titolo del concerto con cui il Maestro riccionese, che vanta una brillante carriera, ricca di collaborazioni con grandi e prestigiosi musicisti, si è presentato al pubblico della sua città. Durante la serata ha eseguito il suo ultimo album, Solo In Violet, dodici tracce in pianoforte, tra le quali composizioni originali e interpretazioni di grandi autori. Prima dell’esecuzione, ha raccontato il percorso che lo ha

portato a incidere questo nuovo disco, dedicato a sua madre: la prima persona ad avvicinarlo fin da piccolo alla musica, attraverso l’ascolto di alcuni brani. Una sensibilità, quella di Massimiliano Rocchetta che lo ha portato fin da subito ad abbracciare il progetto benefico dell’Inner Wheel. Un plauso anche ai giovanissimi allievi dell’Istituto Musicale, che si sono esibiti sotto la guida del direttore artistico Gianmarco Mulazzani.


Atelier Sessantaquattro

Passione, eleganza, originalita, bellezza. Negozio di abbigliamento femminile nel cuore di Santarcangelo di Romagna. Uno spazio dove trovare pezzi unici esclusivi, bijoux e accessori realizzati in modo artigianale e prodotti al 100% in Italia. L’amore, la passione ed il talento di Nicoletta Cei, artista creativa e originale, per la ricerca di stoffe, materiali, stili da assemblare per la creazione di abiti e accessori, rende questo Atelier unico nel suo genere, dal mood esclusivo ed al tempo stesso accessibile!

Via Matteotti, 7 | Santarcangelo | Tel. 0541 1830516 www.nicolettacei.com


SALVARE

S.O.S.

SELVATICI I VOLONTARI DEL CRAS GESTISCONO A CORPOLÒ IL CENTRO DI RECUPERO ANIMALI SELVATICI DELLA PROVINCIA DI RIMINI. UNA STORIA DI AMORE PER GLI ANIMALI, MA ANCHE DI COMPETENZA.

E

di Melania Rinaldini / ph Riccardo Gallini

È il grande impegno di un piccolo gruppo di volontari a portare avanti l’intensa attività del CRAS, il Centro di Recupero Animali Selvatici della Provincia di Rimini: “I volontari che aiutano in maniera stabile sono circa sette, a questi si aggiungono altri che lo fanno periodicamente”, racconta Clara Corbelli, responsabile del centro. Nel 2014 il Cras rischiava di scomparire dal territorio, lasciando la Provincia senza un servizio per il recupero dei selvatici. Fu allora che Clara e il suo gruppo decisero di partecipare al bando del Comune vincendolo e rice-

56

IN MAGAZINE

vendo in gestione un’ampia area, di circa 11.000 mq a Corpolò. “Si trattava di un’area dove c’erano strutture dell’acquedotto, una piccola casetta, tutto intorno terreno incolto, pieno di piante spontanee.” Il gruppo allora si mette al lavoro: non tutti i volontari però sono impegnati a prendersi cura degli animali, ci sono anche i volontari che prestano il loro tempo e la loro competenza manuale. “Il terreno era completamente da ripulire e da attrezzare. Abbiamo costruito voliere, recinti, rifatto impianti e sistemato come fosse un giardino, piantando anche vari alberi che possono dare frutti utili soprattutto agli uccelli, nel momento in cui li reintroduciamo in natura”, spiega Corbelli. All’intenso lavoro dei volontari si affianca quello del Direttore sanitario, il veterinario Danilo Lanci. L’obiettivo di ogni attività di recupero è la reintroduzione in natura dell’animale riabilitato: “è molto importante che tutte le pratiche di cura vengano fatte senza sviluppare un rapporto di dipendenza tra l’animale e l’uomo – racconta la responsabile –, utilizziamo vari metodi per fare ciò: dall’avere contatto


“NON TUTTI GLI ANIMALI CHE VEDIAMO NECESSITANO DEL NOSTRO AIUTO: È IL CASO AD ESEMPIO DI PICCOLI DI CAPRIOLO E DI LEPRE. SE LI TROVIAMO IN UN CAMPO ACCUCCIATI STANNO ASPETTANDO LA MADRE, È NORMALE, NON DOBBIAMO TOCCARLI NÉ DISTURBARLI.”

solo se strettamente necessario, al nutrire un capriolo con guanti e tuta bianca, di modo che non possa mai ritrovare qualcosa di simile in natura e farsi avvicinare... sono tanti gli espedienti che utilizziamo per garantire agli animali soccorsi e curati lo status di selvatici. Solo una piccolissima parte di essi (attorno al 5%) si addomestica, sono casi speciali. Ad esempio è successo con un gufo trovato da pullo e impiegato in attività didattica con i bambini perché non più reintroducibile nel suo habitat”. Il Cras ha però bisogno di aiuto per portare avanti la sua attività. Ecco che allora Animal Freedom di Rimini, altre associazioni e vari privati si attivano per fare delle collette e/o dare il 5 per mille: “la Regione copre solo le spese veterinarie e non spese

come bollette di acqua, elettricità e tutto il resto. Andiamo avanti con il volontariato e le donazioni”. Ogni anno sono tanti gli animali che vengono portati al Cras. Quali sono le informazioni che le persone devono conoscere quando si soccorre un animale selvatico? “La cosa più importante è chiamare subito le Forze dell’Ordine in caso d’incidente, perché è reato non soccorrere l’animale ferito: saranno poi loro a contattarci. Oppure in casi diversi ci si può contattare direttamente al 338 720 4689. La prima cosa da fare è rivolgersi a esperti, purtroppo molte pratiche casalinghe sono davvero nocive per gli animali selvatici: meglio non improvvisare pastoni per gli uccelli o altri animali, succede spesso che chi li trova poi li alimenta con rimedi per sentito dire. Oltre a questo, bisogna ricordare che non tutti gli animali che vediamo necessitano del nostro aiuto: è il caso ad esempio di piccoli di capriolo e di lepre. Se li troviamo in un campo accucciati stanno aspettando la madre, è un comportamento normale, non dobbiamo toccarli né disturbarli. L’unica occasione in cui dobbiamo agire è se vediamo che sono feriti. In questo caso occorre chiamare soccorso e muovere gli animali solo se si è competenti a farlo, perché i selvatici hanno reazioni molto improvvise che possono nuocere sia a loro che a noi.” IN MAGAZINE

57


ESPORRE

Un compleanno

SPECIALE

APRE AL PUBBLICO, IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO D’INGRESSO NELL’UNESCO, LA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI SAN MARINO.

D

di Lucia Lombardi / ph Andrea Zani

Da ora in avanti il magnifico edificio degli anni ’30 delle Logge dei Volontari, da poco ristrutturato, ospiterà opere di Renato Guttuso, Emilio Vedova, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Corrado Cagli, Giuseppe Spagnulo, Enzo Mari, Luigi Ontani e altri, accanto a quelle d’importanti autori della scena artistica sammarinese: Marina Busignani Reffi, Walter Gasperoni, Gilberto Giovagnoli e Patrizia Taddei. Il percorso prevede quattro aree storico-tematiche, che offrono un focus di approfondimento su particolari eventi nella storia dell’arte di San Marino del XX secolo. “L’Istituzione è la prima sede museale pubblica ad ospitare l’arte

58

IN MAGAZINE

moderna e contemporanea nella Repubblica di San Marino, conserverà e valorizzerà la collezione d’arte dello Stato – racconta Marco Podeschi, segretario di Stato, che intervistiamo per l’occasione –. L’apertura del museo è un evento rilevante per uno Stato che ha nella cultura un asset importante a livello turistico che intende ulteriormente valorizzare. La scelta d’inaugurare la Galleria il 7 luglio 2018, decimo anniversario dell’inserimento del sito Centro storico di San Marino, Borgo Maggiore e monte Titano nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, è stata voluta per dare ulteriore significato al percorso che da oggi porterà questa istituzione a divenire un centro di riferimento per le discipline artistiche e ad avere un ruolo rilevante nel panorama internazionale.” Che tipo di allestimento è stato realizzato e da chi? “L’allestimento è stato curato dagli Istituti Culturali, settore dell’AP dedicato alla gestione della cultura, con il supporto fornito dalla Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella–Museo MAGA. Al progetto hanno partecipato di-

versi settori dell’Amministrazione, l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e l’architetto Gino Zani.” Da quali istanze culturali prende avvio questa nuova istituzione? “La costituzione e la fruibilità della collezione d’arte moderna e contemporanea è un atto di estrema rilevanza politico-culturale per un Paese che intende riappropriarsi di un patrimonio unico e inestimabile e farne oggetto di crescita e formazione. Nell’offerta museale c’era una lacuna oggi colmata: una sede permanente dedicata all’arte moderna e contemporanea, in stretta connessione con l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e con il Museo di Stato.” Da dove provengono le opere? “Si tratta di più di mille opere artistiche acquisite e ricevute a partire dalle Biennali d’Arte di San Marino (1956-1967), dislocate sul territorio, poi scrupolosamente raccolte, catalogate, restaurate dal centro di restauro dei Musei di Stato e ora esposte.”


WELLNESS


COLLABORARE

Un Festival

PER DUE

EVA NEKLYAEVA E LISA GILARDINO, DIRETTRICI ARTISTICHE DELLA 48° EDIZIONE DEL SANTARCANGELO FESTIVAL, CI SVELANO LA RICETTA DEL SUCCESSO DI UNO DEI FESTIVAL DI TEATRO PIÙ LONGEVI E SIGNIFICATIVI.

S NELLA FOTO, LISA GILARDINO ED EVA NEKLYAEVA, DIRETTRICI ARTISTICHE DEL SANTARCANGELO FESTIVAL 2018.

60

IN MAGAZINE

di Lucia Lombardi / ph Riccardo Gallini

Si è da poco conclusa la 48° edizione del Santarcangelo Festival, che ha visto la partecipazione di quasi 200 artisti, 54 formazioni dai cinque continenti e oltre 150 appuntamenti. Un successo ben orchestrato dalle direttrici artistiche Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino. Esperienze diverse, le loro, ma una formazione simile e un sistema di valori comune. Eva ha una laurea in Art Criticism e un M. A. in Arts Management: “Ho maturato un’esperienza ventennale come freelance curator, lavorando alla program-

mazione e alla produzione di diversi festival internazionali. Ho diretto poi il festival internazionale Baltic Circle di Helsinki e ho collaborato con l’organizzazione di arte contemporanea Checkpoint di Helsinki”. Lisa è manager e curatrice freelance: “Ho studiato Storia dell’Arte e Conservazione dei Beni Culturali e ottenuto un Master in Arti Visive. Nel tempo ho collaborato per 10 anni con Lenz Rifrazioni e seguito la direzione organizzativa del Festival Natura Dèi Teatri. Oggi mi occupo di promozione e accompagnamento per diverse compagnie, in particolare quella di Alessandro Sciarroni e Motus.” La caratteristica di Santarcangelo Festival 2018 è stata la possibilità di conoscere artisti provenienti da tutto il mondo, non ancora noti in Italia: “Una grande esperienza di scoperta per il pubblico. Particolare attenzione è stata data alle emozioni e alla natura – Afferma Eva –. La storica propulsione del Festival a una programmazione puntata su esperienze innovative si è articolata, quest’anno, in una scelta ancor più rivoluzionaria e internazionale: abbiamo invitato il pubblico a danzare ogni notte

fino all’alba nello chapiteau di Imbosco, immerso in una radura appena fuori Santarcangelo, a godere di performance dedicate a un solo spettatore alla volta, come nel caso del lavoro dell’artista libanese Tania El Khoury, a immergersi in una Piazza Ganganelli abitata dagli 80 performer di Multitud, una sferzata di energia immaginata dalla coreografa uruguaiana Tamara Cubas.” L’urgenza espressa dal Festival è sempre la medesima: la cultura, intesa in senso sociale e politico. “Molti artisti hanno affrontato il tema della paura, che è una delle emozioni più diffuse nella società di oggi, a dimostrazione del fatto che l’arte e in particolare le performing art possono essere uno strumento cruciale per affrontare le emozioni, personali e collettive.” Quest’anno è stata scattata una possibile fotografia di quella che sarà la scena di domani: “Tutti insieme restituiscono una visione globale della scena contemporanea – aggiunge Lisa –, caratterizzata da un approccio artistico molto fluido, che spazia tra le diverse discipline, e che ha portato al pubblico le urgenze e le sfide della società di oggi.”


Il tuo business a portata di mano

Valorizza i tuoi contatti, fidelizza i clienti e comunica con loro in maniera personalizzata.

APP BUSINESS SELF-ORDER BOOKING MULTISEDE AREA RISERVATA CALENDARIO CLIENTI APP PERSONALIZZATE FIDELITY

Contattaci per una consulenza personalizzata: info@inmagazine.it • 0543 798463


SUONARE

Voglia di

DISCO MUSIC ALESSANDRO SILVAGNI, CHITARRISTA E MANAGER DEI JBEES, RACCONTA LA BAND ROMAGNOLA CHE FA NUOVAMENTE BALLARE CON LA DISCO MUSIC.

L

di Nicola Luccarelli / ph Riccardo Gallini

La Disco Music è tornata di moda con i JBees. La band romagnola, nata nel 2013 da un’idea di Alessandro Silvagni, chitarrista/manager del gruppo, e Pachi Panunzio, storico trombettista della Demo Morselli Band di Canale 5 e dei Blues Mobile, è composta da ben 9 elementi: Alberta Saccani (voce), Giulia Boria (voce), Daniele Mancini (sax), Andrea Brugnettini (trombone), Andrea Gigli (tastiera),

62

IN MAGAZINE

Jack Volpinari (basso), Marco Casali (batteria). In formazione anche Andrea Bartolini, Matteo Berardi, Federico Canini, Gianluca Terenzi. Abbiamo chiesto ad Alessandro di dirci qualcosa in più sui JBees. Perché avete scelto di chiamarvi proprio così? “Il nome JBees è un omaggio al re del funky James Brown e alla sua band: The JB’s. Ci piaceva anche l’assonanza con uno dei gruppi simbolo del genere: i Bee Gees.” Secondo te, la Disco Music ha una marcia in più? “Sì, la marcia in più di questo genere è, senza alcun dubbio, l’energia unita alle sonorità live, che mancano alle produzioni attuali.” Dove vi esibite? “Generalmente in grandi feste in piazza, discoteche, festival che contemplano nel loro palinsesto i grandi nomi della Black Music americana, radunando migliaia di appassionati da tutto il mondo come Disco Diva e Porretta Soul Festival. Inoltre, lavoriamo per importanti fiere dedicate ai professionisti del settore e agenzie che organizzano eventi.” Avete in programma di realizzare un album? “Abbiamo in previsione per il

prossimo inverno di iniziare le registrazioni del nostro primo album che omaggerà i grandi nomi della Disco Music: Chic, Earth Wind and Fire, Kool and the Gang e Abba.” Qual è il vostro obiettivo? Dove vorreste arrivare con la vostra musica? “Siamo molto impegnati nel rendere sempre più bello il progetto JBees, che sta attraversando un momento particolarmente felice. Stiamo molto bene tra di noi e questo credo si rifletta nel modo di suonare e coinvolgere il pubblico. Il nostro obiettivo è di farci conoscere sempre più negli ambiti in cui vengono maggiormente valorizzati i nostri punti di forza: l’esecuzione totalmente dal vivo, senza uso di basi registrate, l’eleganza e le coreografie coinvolgenti ma mai scontate, proseguendo il percorso all’insegna del massimo rispetto per la musica che suoniamo e, soprattutto, per tutti coloro che ci seguono con grande affetto. Ai nostri fan, infatti, promettiamo di continuare a essere spontanei e di puntare sulle cose vere, quelle che ci piacciono e che ci riescono meglio, provando a regalare a ogni concerto sempre qualcosa di nuovo.”


Piazzale Kennedy, 2 - 8 Rimini (RN) Via Covignano, 96 - Tel. 0541.775505 Viale Rimembranze, 74/A - Tel. 0541.389460 www.dallalella.it


CUCINARE

Presi per

LA GOLA DA MISANO ADRIATICO AL TEXAS, ELEONORA TONTI HA CONQUISTATO GLI AMERICANI CON LE MIGLIORI RICETTE ITALIANE, DIRETTAMENTE DALLA CUCINA DI CASA SUA.

U

Un insieme d’ingredienti semplici, una cucina che diventa luogo della vita attiva, una tradizione legata saldamente al piacere di stare insieme a tavola e socializzare. Il risultato? Quel buon sapore d’Italia che fa apprezzare la nostra cucina agli americani.

64

IN MAGAZINE

di Cinzia Bauzone / ph Marino Masi

A confermare tutto ciò è Eleonora Tonti, 41 anni, di Misano Adriatico, una laurea in ingegneria ambientale: da due anni vive in Texas con il marito Adolfo Basile, vice presidente di un’azienda che si occupa di progettazione e costruzione d’impianti per la perforazione petrolifera, e il figlio Antonio di 10 anni. Ci vuole raccontare? “Appena trasferiti a The Woodlands vicino Houston, ci siamo subito confrontati con un mondo diverso da quello in cui siamo cresciuti. Abbiamo affrontato l’inserimento di nostro figlio nel nuovo percorso scolastico e devo dire che hanno fatto di tutto per farci sentire subito a nostro agio, le insegnanti, i compagni di scuola e i loro genitori. Abbiamo portato le nostre radici assimilando dalla nuova cultura quanto di meglio per noi, facendo delle diversità un valore aggiunto. Antonio ha compagni di scuola di tante nazionalità.” Veniamo al cibo e alla cucina romagnola. “Tutto è iniziato come un gioco, durante una cena in cui ho invitato una famiglia americana. Per l’occasione ho preparato alcuni piatti tipici della Romagna, quelli

che mia madre ci ha sempre cucinato: le lasagne, dei cassoni ripieni e una torta della nonna. La cena è stata un vero successo, c’è un grande apprezzamento della nostra cucina da parte degli americani, essa definisce un modo di essere. Parlano di italian style come fosse qualcosa di unico. Poi attraverso il word of mouth, ovvero il passaparola, hanno iniziato a commissionarmi torte per compleanni. Successivamente ho creato una pagina Facebook, molto utilizzata per le varie richieste. Dai compleanni sono passata a organizzare buffet per meeting e agenzie di realtor. È il cibo italiano-fatto-in-casa a suscitare grande interesse. Nel frattempo ho coinvolto una ragazza italiana, non riuscivo più a gestire la situazione da sola!” I piatti più richiesti? “Dalle lasagne, alla piada farcita, pizzette, stuzzichini salati, tartine. Tiramisù, crostate e torta della nonna tra i dolci più gettonati.” Il segreto del successo del cibo tricolore? “Una tradizione basata sulla semplicità, con prodotti italiani di alta qualità, ma soprattutto per la modalità del nostro servizio, per l’appunto fatto in casa.”



ADVERTORIAL

AROMI – ORTO E CUCINA PROFUMI E SAPORI SOTTO IL CIELO STELLATO

AROMI – ORTO E CUCINA È LA NUOVA SCOMMESSA DEL GRUPPO LEARDINI. IN CAMPO, LETTERALMENTE, LO CHEF DAVIDE PONTORIERE, CON PROPOSTE SOFISTICATE E INSOLITE, SENZA DIMENTICARE LA TRADIZIONE.

Misano Adriatico, Via Ca’ Rastelli 13 Per info: tel 370.3600391 www.locandagirasoli.it 1

IN MAGAZINE

L’idea alla base è semplice, come una piantina che in inverno crea le sue radici e in primavera germoglia forte e robusta. Con il primo sole di Marzo e con l’arrivo della primavera è nato un nuovo progetto all’interno della Locanda I Girasoli a Misano Adriatico, quello di Aromi – Orto e Cucina. Il fascino della Locanda lo conosciamo già: un’oasi incantata, dall’atmosfera rilassata, lontana dai ritmi frenetici della vita quotidiana ma al tempo stesso a pochi passi dai più bei luoghi che la nostra regione e il nostro entroterra possa offrire. Aromi – Orto e Cucina è il nuovo ristorante: si chiama Orto perché le verdure che ogni giorno lo Chef Davide Pontoriere utilizza nelle preparazioni dei piatti provengono e crescono nell’orto della Locanda. Si chiama anche Cucina perché è quello il luogo designato al naturale prolungamento dell’orto, delle mani e del cuore, ed è lì che succede la magia. Aromi è un ristorante intimamente legato ai profumi e ai sapori delle stagioni, un tesoro situato nel primissimo entroterra di Riccione ed è pronto a sorprendervi con una cucina raffinata ed elegante, da gustarsi all’interno o a bordo piscina, sotto un meraviglioso cielo stellato.

Lo Chef Davide Pontoriere è un fuoriclasse ai fornelli, con un passato in alcuni fra i migliori ristoranti, dal Joia di Pietro Leeman a Milano, al Symposium di Lucio Pompili, fino al Don Alfonso, uno dei più importanti della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana. La selezione degli ingredienti e delle materie prime è la priorità, unita al desiderio di far trascorrere a tutti gli ospiti una serata speciale. La cucina di Aromi è sofisticata, ricercata, e insolita, un invito a lasciarsi andare anche ad accostamenti inusuali ma pronti a sorprendervi. In carta sono presenti anche tanti piatti tradizionali per chi ama i buoni sapori di casa nostra, come per esempio i salumi dell’Azienda Agricola Zavoli e i formaggi tipici di Montefiore,

le Tagliatelle al matterello con ragù di carni e soffritto come una volta e il Galletto di Gregorio al fieno, erbe aromatiche, laccato al miele, limone e rosmarino. Speciale è anche la pizza, che viene lievitata a lungo e naturalmente, cotta nel forno a legna, dall’impasto fragrante e accompagnata ai migliori ingredienti. Un’anima triplice, insomma, pronta ad accontentare tutta la famiglia. Dopo i picnic al chiar di luna in Locanda che ogni Mercoledì attraggono centinaia di persone, anche da molto lontano, Aromi è la nuova scommessa del Gruppo Leardini, che a Riccione è già proprietario di diverse strutture sinonimo di qualità ed eccellenza come l’Hotel Lungomare, il Settimo Piano, la Spiaggia Le Palme e il Catering dei Girasoli.


> SMARTPHONE INTEGRATION > TOYOTA SAFETY SENSE

*

*

PIÙ CONNESSA. PIÙ SICURA. UNICA IN TUTTO.

XXXXX XXXXXX Auto In Xxxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx - Xxx. XX/XXXXXXX

€ 125 AL MESE TUA A

TAN 4,95% TAEG 7,45%

RIMINI - Via Sassonia, 2 - Tel. 0541.742742 - Fax 0541.742777 SAN GIOVANNI IN M. - Via Al Mare sn - Tel. 0541.956700 (assistenza)

xxxxxx-toyota.it

Esempio di finanziamento su AYGO 1.0 x-play 5p. Prezzo di vendita € 10.450, con rottamazione. Anticipo € 1.920. 47 rate da € 124,77. Valore Futuro Garantito dai Concessionari aderenti all’iniziativa pari alla rata finale di € 4.336,75 (da pagare solo se si intende tenere la vettura alla scadenza del contratto). Durata del finanziamento 48 mesi. Estensione di garanzia, pacchetto di manutenzione, assicurazione furto e incendio e garanzie accessorie RESTART e Kasko disponibili su richiesta. Spese d’istruttoria € 350. Spese di incasso e gestione pratica € 3,50 per ogni rata. Imposta di bollo € 16. Importo totale finanziato € 8.880. Totale da rimborsare € 10.384,47. TAN (fisso) 4,95%. TAEG 7,45%. Tutti gli importi riportati sono IVA inclusa. Salvo approvazione Toyota Financial Services. Fogli informativi, SECCI e documentazione del Programma “PAY PER DRIVE” disponibili in Concessionaria e sul sito Toyota-fs.it sezione Trasparenza. Offerta valida fino al 31/07 30/06/2018 2018 presso i concessionari che aderiscono all’iniziativa, con il contributo della Casa e del Concessionario. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Maggiori dettagli su Toyota.it. *Smartphone Integration by Pioneer, è compatibile con Apple CarPlay™ e Android Auto™. I sistemi di sicurezza attiva del Toyota Safety Sense non sono in grado di sostituirsi al conducente ed è necessario che quest’ultimo mantenga il controllo del proprio veicolo in ogni momento, senza distrazioni, per maggiori informazioni consultare www.toyota.it. Immagine vettura indicativa. Valori massimi riferiti alla gamma AYGO: consumo combinato 23,8 km/l, emissioni CO2 97 g/km (NEDC - New European Driving Cycle - correlati ai sensi del Regolamento UE 2017/1151).



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.