Pesaro IN Magazine 01/2020

Page 1

Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/02/2006 n. 6 - EURO 3,00

PESARO

Mauro

FRADEANI

SPECIALISTA DEL SORRISO

COMMERCIANTI / La bella impresa MONTEFELCINO / Fra Guelfi e Ghibellini GIUSEPPE ESPOSTO / La vita è un palcoscenico

N° 1 GIUGNO/AGOSTO 2020



EDITORIALE

SOMMARIO

R

R ipartiamo con il sorriso: Mauro Fradeani rappresenta l’eccellenza dell’odontoiatria internazionale e il suo studio a Pesaro è punto di riferimento per vip e dentisti da tutto il mondo. Parliamo di impresa con tre attività commerciali che mettono le relazioni davanti al guadagno, e con Stefano, Patrizio e Mirco che hanno fatto della loro vocazione un lavoro. Incontriamo Matilde Leonardi, medico e neuroscienziato; Enrico Fossa, che ci parla della sua passione per la lettura; e Giuseppe Esposto, che ci racconta del suo amore per il teatro. Andiamo alla scoperta di Montefelcino, ripercorriamo le trasformazioni della Pescheria e scopriamo gli appuntamenti di Follow the Sun al Castello di Granarola. Incontriamo poi Mirella Moretti, Emanuele Gambini e Daniela Santini. Infine, parliamo del Patto per la lettura sottoscritto dalla città di Pesaro. Buona Lettura! Andrea Masotti

8

ANNOTARE

Brevi IN

12

ESSERE

Mauro Fradeani

12

18

PROSPERARE

La bella impresa

22

GUSTARE

30

Professione felicità

40

VISITARE

La Pescheria

42

LEGGERE

Enrico Fossa

28

CURARE

44

Matilde Leonardi

RICORDARE

Un fumetto per Liliana

44

EDIZIONI IN MAGAZINE S.R.L. Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì Tel. 0543.798463 / Fax 0543.774044 www.inmagazine.it info@inmagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Masotti REDAZIONE CENTRALE: Clarissa Costa, Gianluca Gatta, Beatrice Loddo COORDINAMENTO DI REDAZIONE: Simonetta Campanelli - 335 5262743 nelli@simonettacampanelli.it ARTWORK: Lisa Tagliaferri IMPAGINAZIONE: Francesca Fantini UFFICIO COMMERCIALE: Gianluca Braga, Irena Coso, Laura De Paoli STAMPA: La Pieve Poligrafica Villa Verucchio (RN) ANNO XIV - N. 1 Chiuso per la stampa il 23/06/2020 Collaboratori: Ettore Franca, Cristina Lupinelli, Elisabetta Marsigli, Alice Muri, Giovanna Patrignani, Silvia Sinibaldi, Maria Rita Tonti. Fotografi: Laura De Paoli, Leo Mattioli, Luca Toni.

48

CORRERE

Emanuele Gambini

49

ALLENARE

Daniela Santini

50

PROMUOVERE

Patto per la lettura

30

GIROVAGARE

Montefelcino

Seguici su FB: www.facebook.com/ edizioni.inmagazine

34

IMMAGINARE

Castello di Granarola Edizioni IN Magazine si impegna alla salvaguardia del patrimonio forestale aderendo al circuito di certificazione di FSC-Italia.

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e citando la fonte.

In ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) sulla privacy, se non vuoi più ricevere questa rivista in formato elettronico e/o cartaceo puoi chiedere la cancellazione del tuo nominativo dal nostro database scrivendo a privacy@inmagazine.it

36

RECITARE

Giuseppe Esposto

49 IN MAGAZINE

3




NUOVA LAND ROVER DEFENDER

C’È SEMPRE UN’ALTRA STRADA.

Progettata per essere unica, Nuova Defender è una categoria a parte. al limite delle sue possibilità, è un’auto inarrestabile per natura, tecnologica per scelta, ineguagliabile nel suo look deciso. Nuova Defender, vivi la tua prossima avventura insieme a lei.

PRENOTA UN TEST DRIVE VERNOCCHI

Via Circonvallazione Ovest 3, Rimini - 0541 740 740 Strada della Romagna 155, Pesaro - 0721 27520 concierge.vernocchirn@landroverdealers.it concierge.vernocchipu@landroverdealers.it www.vernocchi.com

Gamma Nuova Defender, valori di consumo carburante (l/100 km): ciclo combinato da 7,5 a 10,2 (NEDC 2), da 8,8 a 12,5 (WLTP). Emissioni CO2 (g/km): ciclo combinato da 199 a 234 (NEDC 2), da 230 a 283 (W



ANNOTARE

Rossini Opera FESTIVAL

Il CUP IN FARMACIA

PESARO L’estate pesarese 2020

PESARO È stato presentato

potrà contare sul Rossini Opera Festival, dall’8 al 20 agosto 2020, con un programma riadattato per tutelare al massimo la sicurezza di artisti e pubblico. Al Teatro Rossini la nuova produzione de La cambiale di matrimonio con l’orchestra che suonerà in platea e il pubblico nei palchi. In calendario anche la Cantata Giovanna d’Arco. L’ultima recita sarà trasmessa in streaming gratuito sul sito del festival, per dare l’opportunità ai tanti spettatori che quest’anno non potranno essere a Pesaro di mantenere il legame con la manifestazione, e proiettata in piazza del Popolo come tradizione per la serata conclusiva. Sempre in piazza del Popolo, due date del Viaggio a Reims messo in scena ogni anno dall’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”e sei concerti con la Filarmonica Gioachino Rossini e alcuni tra i principali interpreti rossiniani d’oggi. (S.C.)

l’accordo tra Regione Marche, Assofarm e Federfarma che permetterà ai cittadini della nostra Regione di prenotare visite specialistiche e gli esami medici nelle farmacie. Sarà infatti possibile anche pagare i ticket, ritirare i referti, scegliere o revocare il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e rilasciare il consenso informato per il fascicolo sanitario elettronico. Con questo accordo la Regione riconosce ulteriormente il ruolo della farmacia come parte integrante del Sistema Sanitario Regionale, già evidenziato durante l’emergenza Covid-19 con l’introduzione della distribuzione dei farmaci ospedalieri in ogni farmacia. “È un’intesa che accosta la sanità ai territori e ai comuni, dove le farmacie rimangono punto di riferimento insostituibile,” afferma il presidente Luca Ceriscioli. (S.C.)

Excelsior LIDO, HOTEL & SPA PESARO Il profumo di salsedine, l’atmosfera frizzante, da Dolce

Vita, l’eleganza delicata di una spiaggia in cui il blu adriatico luccica tra l’oro della sabbia e il bianco degli ombrelloni. Il Lido Excelsior è un’oasi di relax, impreziosita da due vasche idromassaggio, salottini all’ombra di un chiosco dove conversare comodamente, il ‘59 Restaurant che porta il mare nel piatto e sapori freschi d’estate, un bar con smoothies, pasticceria e proposte sfiziose direttamente sotto l’ombrellone. Una luce speciale e ritmi distesi, per un’esperienza raffinata, fuori dal tempo. Accarezzati dal sole e dal solletico delle onde, il Lido offre ampi lettini con comodi materassi per un dolce riposo, ampi bauli in legno per riporre in sicurezza i propri averi e grandi ombrelloni per un riposo discreto, senza pensieri. All’arrivo, lo staff accompagna ogni ospite alla propria postazione con teli da mare, acqua fresca e un solare benvenuto. Il Lido Excelsior è il posto giusto per tutti i momenti della giornata: una colazione vista mare, un aperitivo al tramonto, un momento gourmet sulla sabbia o una lezione di yoga all’alba. Sul sito www.excelsiorpesaro.it sono tante le proposte per una giornata al mare all’insegna di gusto e benessere. (S.C.)

Maya Club EPILAZIONE LASER PESARO L’epilazione laser è un trattamento sempre più richiesto per

combattere l’odiosa ricrescita dei peli superflui, la follicolite e i peli incarniti. Offre risultati straordinariamente stabili in quanto inibisce l’attività del bulbo pilifero. Si può quindi definire un’epilazione progressiva e permanente in quanto a ogni seduta vengono eliminati un quantitativo di peli, con un diradamento fino al 90-95%. Sin dalla prima seduta si noteranno dei risultati che saranno però, nel complesso, graduali. Per avere risultati soddisfacenti sono necessarie dalle 8 alle 10 sedute: il numero giusto lo stabilisce il professionista dopo un’adeguata analisi del pelo. Questo tipo di epilazione è definita indolore: le persone riferiscono di percepire solo un leggero pizzicore. L’epilazione con il laser di MAYA CLUB è consigliata a tutti tranne a chi ha i peli molto chiari, rossi, bianchi e su qualsiasi colore di pelle! (S.C.) 8

IN MAGAZINE


PESARO VIA BRANCA 15 TEL. +39 0721 31345 CUSTOMERCARE@BARTORELLIPESARO.IT in-magazine-230x320-brera-still-rossini.indd 1

06/06/19 10:50


ANNOTARE

Mostra DEL CINEMA

Oscar Piattella IN MOSTRA

PESARO Dal 22 al 29 agosto

PESARO È legato alle

si svolgerà, in tutta sicurezza in piazza del Popolo, al Teatro Sperimentale e in spiaggia, la 56° edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Dopo aver messo online circa 40 film delle passate edizioni durante la fase di emergenza sanitaria, torna l’evento dedicato agli appassionati e studenti di cinema. Sarà un’edizione speciale – e proprio per questo la consueta collocazione si sposta da giugno ad agosto – in cui verranno privilegiati gli spazi all’aperto con il ritorno delle proiezioni in spiaggia. Ancora più attenzione al nuovo cinema grazie alla selezione del concorso internazionale che quest’anno ospiterà lavori di ogni formato e durata, non solo di autori e autrici esordienti. L’Evento Speciale è dedicato a Giuliano Montaldo, regista storico del cinema italiano che ha compiuto 90 anni a febbraio. (S.C.)

celebrazioni per i 500 anni della morte di Raffaello il nuovo evento della Fondazione Pescheria Centro Arti Visive: una personale di Oscar Piattella a cura di Alberto Mazzacchera. La mostra Disgregazione e unità. Solcando la misura rinascimentale di Urbino è visitabile fino all’11 ottobre 2020 e ha come fulcro il corpus di opere dell’ultima produzione del pittore pesarese che, nell’atelier sotto il Catria, ha indagato le declinazioni della luce nelle sue creazioni astratte. Piattella nutre la sua ricerca solcando la misura del rinascimento matematico del Ducato di Urbino e rilegge in chiave attualissima le fughe prospettiche presenti in tanta pittura. Da qui l’idea di presentare l’esposizione in occasione dei tributi per il figlio di quella superba cultura rinascimentale urbinate. Per info: www. centroartivisivepescheria.it (S.C.)

Lo Scudiero, RISTORANTE IN GIARDINO PESARO Per la prima volta nella storia del Ristorante Lo Scudiero,

finalmente si può cenare anche sotto le stelle, nell’incantevole scenario del giardino rinascimentale all’italiana di Palazzo Baldassini. L’edificio risale alla fine del 1500, per iniziativa del Marchese Ranieri Del Monte, generale dei Della Rovere. Il suo ingresso è situato in via Baldassini, all’angolo di via San Francesco d’Assisi, a pochi passi da Piazza del Popolo. Il Ristorante si trova nelle ex scuderie del palazzo stesso, mentre il giardino si sviluppa lungo una parte perimetrale delle antiche mura cittadine. Il Ristorante Lo Scudiero è collocato in alcuni prestigiosi ambienti e salotti di Palazzo Baldassini, luogo perfetto, in tutte le stagioni per ospitare appassionati gourmet in occasione di avvenimenti memorabili e speciali. I padroni di casa, al servizio dell’ospite, lo chef patron Daniele Patti e Dunia Donini, responsabile di sala, fanno de Lo Scudiero un luogo ideale e piacevole, sinonimo di alta cucina, pesarese e marchigiana, di mare e collina. (S.C.)

ai158264631919_rogerio 230 x 130 mar-apr-mag-2020.pdf

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

1

25/02/20

16:58


MAYAISTITUZIONALE.pdf

1

22/06/20

13:12

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

MAYACLUB PESARO VIA PONCHIELLI, 79 TEL: 0721 416086

MAYACLUB FANO

www.mayaclub.it

VIA DEL PONTE, 66 TEL: 0721 808045


12

IN MAGAZINE


ESSERE

Specialista

DEL SORRISO MAURO FRADEANI RAPPRESENTA L’ECCELLENZA DELL’ODONTOIATRIA INTERNAZIONALE ED È RELATORE PER PRESTIGIOSE ACCADEMIE. IL SUO STUDIO DI PESARO È PUNTO DI RIFERIMENTO PER VIP E MIGLIAIA DI DENTISTI DA TUTTO IL MONDO. di Silvia Sinibaldi / ph Laura De Paoli

E

Entrando nel suo studio, a Pesaro, ti pervade un senso d’accoglienza sprigionato dall’atmosfera di cordialità diffusa tra il dottor Mauro Fradeani e le persone che lavorano con lui, dentista per caso con una carriera di giornalista sportivo arrivata fino alla proposta di praticantato alla Rai e poi accantonata. “Mi ero laureato in medicina, i miei genitori avevano fatto sacrifici importanti perché io e mio fratello studiassimo. Ho pensato fosse giusto così,” racconta. “Dentista per caso? Certo, era estate e un amico informatore farmaceutico mi portò con sé a consegnare dentifrici a un dentista. Lo osservai mentre lavora intorno a un minuscolo perno per ricostruire un dente e per la prima volta mi accorsi che c’era qualcosa di molto stimolante in un universo del quale non mi ero mai interessato.” Il resto lo fanno la sua capacità di appassionarsi e la sua determinazione. Due peculiarità che ritorneranno ogni volta nelle grandi e nelle piccole scelte della sua vita. Uno spirito che tende all’eccellenza, una di quelle rare alchimie

per cui è ragionevole ritenere che qualsiasi professione Mauro Fradeani avesse scelto l’avrebbe praticata al meglio. E per questo ci vuole un po’ di audacia, la capacità di reinventarsi per puntare in alto, la forza di fare tutti i sacrifici necessari per arrivare all’obiettivo. Così a 34 anni ha uno studio avviato e il primo Porschettino, acquistato usato ma pur sempre un mito. Scorribande da Ancona a Pesaro dove si fa subito un bel numero di amici e di clienti – anche sua moglie è pesarese e a Pesaro lo ha riportato – fino a quando entra in contatto con un gruppo di giovani colleghi che si formano accanto a un luminare dell’odontoiatria. “Parlavano tutti un inglese fluente mentre io, che ho studiato francese e tedesco, non spiccicavo una parola.” Condizione imbarazzante nella sostanza e nella forma e secondo il mood Fradeani meritevole di un intervento drastico. Decide di studiare l’inglese. Non proprio studiare. Chiude infatti il suo studio, vende il suo Porschettino e vola a Boston per una full immersion, più spartana IN MAGAZINE

13


che francescana, nell’inglese. “Mi sono chiesto tante volte che diavolo avevo fatto. Una gran solitudine, l’essere comunque tagliati fuori da una comunità che più che parlare una lingua si affida a un intraducibile slang. Ho pianto più di una volta mentre mi guardavo bruciare tutti i risparmi (pochi) della mia breve vita lavorativa, in un posto estraneo, vittima di una nostalgia pungente.” Mentre studia tutto il giorno e la sera si vede con studenti e insegnanti per fare pratica, trova il modo di prendere contatti con il suo ambiente professionale e la faccenda va a finire che in poco tempo diventa uno dei più richiesti relatori ai congressi internazionali e riceve il prestigioso incarico di Associate Visiting Professor alla Louisiana State University di New Orleans (1998-2008). “Il segreto è non fermarsi, non avere paura, buttarsi. A distanza di anni, dopo aver parlato tanto in inglese e in consessi molto specifici sono certo di commettere ancora qualche errore ma saper dosare le pause, saper fare una battuta, ti aiuta a superare ogni ostacolo.” Un po’ la capacità istrionica del radiocronista sportivo. “Ah certo, quell’esperienza mi ha formato tantissimo. All’epoca avevo problemi di timidezza acuiti dal fatto che soffrivo di balbuzie. Alla 14

IN MAGAZINE

radio è sparito tutto. Lavoravo a Radio Conero, avevo il mio pubblico e lentamente si creò la fila per venire a parlare al mio microfono. Sono stati anche anni divertentissimi in cui, per allestire una telecronaca, si entrava nelle case a ridosso degli stadi e capitava anche di dover combattere con un duplex. Era tutto un’avventura e credo che in quegli anni il nostro modo di raccontare partite e dare voce al mondo del tifo, dei dirigenti, degli allenatori e soprattutto dei giocatori, ha segnato una nuova stagione arrivando a svecchiare anche la Rai.” Nello studio di Mauro Fradeani, per uscire dall’area accoglienza, si indossavano copri calzari molto prima del Coronavirus. Anche la geografia del suo grande spazio di lavoro disegna un percorso professionale che non rinuncia mai all’aggiornamento costante e alla diffusione del sapere. E nell’ampia zona dedicata alla didattica e alla pratica ti accoglie una bella cucina, al centro un grande tavolo dove trovare spazi e momenti comuni. Cifra non certo scontata in un luogo di lavoro. Fradeani è circondato da professionisti accuratamente selezionati: la sua segretaria gli è al fianco dal 1987 e ciò che accomuna chi ogni mattina sale le scale del palazzo patrizio, che si affaccia sul

CAPACITÀ E DETERMINAZIONE SONO LE PECULIARITÀ CHE RITORNANO OGNI VOLTA NELLE GRANDI E PICCOLE SCELTE DI VITA DI FRADEANI: COME QUANDO DECIDE DI CHIUDERE TUTTO E VOLARE A BOSTON DIVENTANDO NEL TEMPO UNO DEI RELATORI PIÙ RICHIESTI.

corso cittadino, è l’orgoglio di fare parte della squadra. Sposato con Alessandra, padre di Giorgia, Fradeani rivela i suoi affetti profondi nel citarne frequentemente ruoli, episodi, tenerezze e allora ti prende una sorta di invidia quando nella sobrietà del suo ufficio ti cade l’occhio sulla scrivania e noti due grossi volumi sull’estetica in odontoiatria di cui è autore. Ma quando trova il tempo di scrivere? “Quando ho affrontato queste due prove (2004 e 2007) mi mettevo al lavoro tutte le sere fino a tardi.” Due corposi volumi (“per alcuni fanno arredamento”) che un editore internazionale ha curato e che attualmente sono stati tradotti in 12 lingue, costantemente rieditati e presenti nella maggioranza delle Università mondiali.


MARINELLI: SOLIDA, INNOVATIVA... DI SUCCESSO

via del vallo n. 1 Pesaro (PU) ph. +39 0721 436200 info@marinelli.it www.marinelli.it


IL SUO STUDIO È UN PUNTO DI RIFERIMENTO NON SOLO DI VIP, MANAGER, DIRIGENTI, UOMINI E DONNE DI POTERE, “MA ANCHE PERSONE COMUNI CHE NON POSSONO PRESCINDERE DAL BIGLIETTO DA VISITA CHE È UNA BOCCA PULITA E RISANATA,” SPIEGA IL DOTTOR FRADEANI.

“Fortunatamente il profumo della carta stampata ha ancora il suo fascino.” In realtà Fradeani, per esempio nel primo libro, propone un’analisi estetica del lavoro odontoiatrico che è una legge eterna almeno fino a quando non arriveranno i marziani a cam16

IN MAGAZINE

biarci i connotati. E per questo ha un valore al di là del tempo. Ovviamente c’è un terzo volume in uscita. Non chiedetegli chi sono i suoi clienti famosi, perché essendo davvero punto di riferimento per vip, big e top non ama parlarne, non solo per una questione di privacy ma anche per le leggende metropolitane che una clientela facoltosa può alimentare. Fradeani non ha peli sulla lingua: “Per scelta, per aver preferito mantenere il mio studio a Pesaro e non in altre metropoli (dove per altro ha lungamente lavorato, N.d.R.), la mia vita professionale e soprattutto quella dei miei collaboratori non può essere confinata ai grandi interventi a cui si sottopongono le persone che vogliono proprio me ma deve essere

supportata dalla normale amministrazione. Ovvero da quelle operazioni di prevenzione e cura a cui tutti dovremmo sottoporci. A partire dall’igiene dentale. Anche se i clienti che voi chiamate vip creano un’allure di irraggiungibilità; per dirla chiara, nel mio studio curare una carie costa come negli altri ambulatori. Ovviamente quelli che garantiscono la professionalità e le condizioni di sicurezza che assicuriamo noi. E mi lasci svelare un segreto: chi si imbarca in un lavoro di ricostruzione completa della propria bocca no sono solo manager, dirigenti, uomini e donne di potere, ma anche persone comuni che non possono prescindere dal biglietto da visita che è una bocca pulita e risanata.” Mi spiega, lei che è un esperto, perché quando in agenda c’è l’appuntamento con il dentista siamo tutti inevitabilmente agitati? “Perché una persona stesa in un lettino a bocca spalancata, che percepisce come amplificato ogni movimento che avviene all’interno della sua bocca senza poter vedere nulla, non sempre è serena. Una volta forse era il dolore che si provava ma oggi è un elemento cancellato. Ormai possiamo disporre di tecniche minimamente invasive che ci permettono di trattare anche l’intera senza provocare alcun fastidio, eliminando a volte persino l’anestesia.” La visione di questo futuro stimolata da un piccolo perno è ciò che ha motivato Mauro Fradeani. Ma nessuno di noi sa fino a dove si è spinta la sua premonizione. Magari fino a cancellare la paura del dentista.


La linea di solari di Korff Sun Secret si prende cura della pelle sotto il sole, trasformando l’abbronzatura in un trattamento di bellezza. Le sue formulazioni contengono DNA-Safe Complex, Antiox Complex e filtri UVB-UVA, che preservano la bellezza delle pelle, prevengono e minimizzano le rughe, rendendo l’incarnato levigato ed omogeneo.

Via Fratelli Rosselli, 42 Pesaro Apertura dal lunedi alla domenica dalle 8.00 alle 22.00


PROSPERARE

La bella

IMPRESA TRE ATTIVITÀ COMMERCIALI DELLA PROVINCIA DI PESARO, DIVERSE MA UNITE FRA LORO DA UN APPROCCIO ETICO UMANO CHE METTE LE RELAZIONI DAVANTI AL GUADAGNO. di Simonetta Campanelli / ph Luca Toni

18

IN MAGAZINE


C

Ci sono aziende nel nostro territorio i cui titolari hanno una bella storia da raccontare. Ne abbiamo scelte tre, diverse per origine e sviluppo ma tutte interessanti e curiose, dove il valore aggiunto delle varie attività si manifesta sotto molteplici aspetti: relazionali, qualitativi, imprenditoriali, socio-culturali, ecosostenibili, formativi, solidali. Tutte, però, hanno la stessa priorità: i titolari mettono in atto all’interno della propria azienda, per favorire un processo di espansione, principi etici e un rapporto amichevole con i collaboratori. L’azienda deve certamente guadagnare, progredire, seguire gli sviluppi dei mercati e delle innovazioni ma con scelte e percorsi che mettano al centro la persona e i valori della comunità piuttosto che solo il denaro e i numeri. E, a conclusione dei momenti lavorativi, il tempo libero viene considerato un bene prezioso e necessario, da trascorrere in relax e con sane distrazioni perché questi elementi sono fondamentali per riacquisire energie e allontanare lo stress. PIKart è un’azienda che, merceologicamente, si potrebbe definire tipicamente maschile, tuttavia è condotta da tre geniali donne che sono cresciute nell’impresa di famiglia: Maria Letizia Papini, la figlia Gloria Paolini e nonna Marisa Ruspini. Tre generazioni a confronto: una struttura fortemente coesa! “La nostra azienda compie sessant’anni!” dice orgogliosa Marisa. “Mio marito Roberto, dopo alcune esperienze di rappresentanza, negli anni Sessanta, decise di aprire la sua piccola attività. Da principio commercializzava articoli di cancelleria (da qui il nome PIKart: Papini ingrosso carta) ma prestissimo ebbe l’intuizione di affiancarsi al settore del mobile. Proprio in quegli anni nasceva nella nostra città la nuova industria dell’arredamento. Si specializzò nella vendita di articoli per il fissaggio. La sede era il garage sotto casa nostra, un piccolo magazzino con annesso

uno spazio dove io mi occupavo di amministrazione e contabilità e lui, insieme a pochi collaboratori, della parte commerciale.” Oggi PIKart è gestita da Maria Letizia che ha ereditato l’attività dal papà e si occupa di tutta la parte commerciale e amministrativa ed è attivamente affiancata dalla giovane figlia Gloria (28 anni, laureata all’accademia di Brera) che gestisce tutti gli aspetti organizzativi, promozionali e di comunicazione con grande senso di responsabilità e rivolgimento creativo “perché prodotti asettici, come articoli per il fissaggio quali puntatrici pneumatiche, punti metallici o spillatrici, possono essere comunicati e promossi anche come oggetti di arte visiva,” rivela Gloria. “Sono ap-

PIKART È UN’AZIENDA FAMIGLIARE CHE COMPIE SESSANT’ANNI. OGGI È PORTATA AVANTI DA TRE GENERAZIONI DI DONNE. “ABBIAMO SVILUPPATO IL PROGETTO DI NONNO ROBERTO NELL’ERA MODERNA, MESCOLANDO TRADIZIONE E INNOVAZIONE.”

passionata di storia dell’arte e ho fatto una bellissima esperienza formativa a Milano, in un ambiente stimolante e innovativo, ma ho un fortissimo legame con la mia famiglia, la mia azienda, la mia terra. Ed eccomi qua, vicino a mamma a seguitare nel progetto di nonno e a svilupparlo nell’era moderna. Qui posso esprimere la mia passione e azzardare nuovi progetti di comunicazione per combinare arte e commercio, mescolare tradizione e innovazione, comunicare classico e tecnico come il sacro e il profano. Una bella sfida!” “La mia grande passione personale,” racconta Maria Letizia,

A LATO, DA SINISTRA, MARIA LETIZIA PAPINI, LA NONNA MARISA RUSPINI E LA FIGLIA GLORIA PAOLINI DELL’AZIENDA PIKART.

IN MAGAZINE

19


laureata in Economia e Commercio, “i miei hobby preferiti sono la musica e il canto. Adoro ascoltare musica leggera, lirica, pop e amo cantare. Quando canto mi rilasso, entro in una dimensione di assoluto benessere e di ricarica energetica. Mi aiuta tanto per ritrovare la giusta carica! Con altrettanta passione amo il mio lavoro. Perciò sono felice. In casa si vive parlando di lavoro, perché abbiamo l’azienda nel sangue. Sono cresciuta in ditta e ci lavoro già dagli anni dell’università. I miei genitori mi hanno sempre coinvolta nella attività dandomi fiducia e così mi sono appassionata a questo lavoro perché ho capito che, se sei preparata, informata e conosci perfettamente le caratteristiche del prodotto, una donna che si confronta con gli uomini viene molto apprezzata e a lei viene riconosciuto ampiamente il ruolo dirigenziale che ricopre. E poi c’è l’elemento della solidarietà, che al di là del percorso economico, è la preziosa risorsa che ci ha consentito di arrivare fin qui e che spero, nel futuro, resti sempre radicata nella 20

IN MAGAZINE

nostra impresa, permettendoci di guardare avanti con la fierezza di chi vuole essere, oltre che un’azienda all’avanguardia nel settore economico, una bella realtà, attenta al sociale e ricca dei valori umani che l’hanno da sempre caratterizzata.” E Marisa aggiunge: “Mio marito e io abbiamo sempre dato priorità a principi morali e valori umani tramandando questa apprezzabile attitudine anche ai nostri figli e nipoti. Questo è sempre stato molto apprezzato dai nostri collaboratori che abbiamo sempre voluto considerare la vera forza motrice della nostra azienda. Alcuni di loro, oggi in pensione, sono ancora molto legati a noi affettivamente.” Persona curiosa e piena di tante passioni, Christian Tamburinelli ama moltissimo fare sport. Frequenta regolarmente la palestra e ha praticato diversi tipi di attività agonistiche: nuoto, calcio, pallacanestro, boxe thailandese, sci, snowboard e judo. Ama viaggiare, conoscere nuovi posti e nuove persone, grazie anche al suo lavoro che lo obbliga piacevolmente a soggiornare nelle

“HO AVUTO L’INTUIZIONE,” RACCONTA CHRISTIAN, “DI BREVETTARE ARREDI INNOVATIVI CHE POTESSERO DARE LA GIUSTA E RILEVANTE IMPORTANZA ALLE AREE DI RELAX E RISTORO. SI TRATTA DI ARTICOLI REALIZZATI A MANO CON MATERIALI DI QUALITÀ.”

migliori strutture alberghiere del mondo. 44 anni, è titolare della ditta Trona, realtà imprenditoriale che nasce nel 2006 come evoluzione dell’azienda di famiglia, con l’obiettivo di creare una serie di prodotti galleggianti di lusso unici al mondo, da contestualizzare, per design, comfort e versatilità, in ambienti molto prestigiosi. “Ho avuto l’intuizione,” racconta Christian, “di brevettare una collezione di arredi galleggianti di gran classe e qualità quali vassoi, tavolini e bar, poltrone, divani, lettini e altro, proprio perché ho

IN ALTO, CHRISTIAN TAMBURINELLI, TITOLARE DI TRONA.


constatato che non vi era alcuna altra azienda al mondo che producesse suppellettili di questo tipo, se si escludono i gonfiabili industriali in plastica, stampati e di basso pregio, che non hanno nulla a che fare con la nostra produzione. Ho riflettuto a una possibile alternativa e ho creato arredi innovativi che potessero dare la giusta e rilevante importanza alle aree di relax e ristoro in piscine di ville, alberghi, terrazze panoramiche, yacht, beach club e ogni tipo di luoghi esclusivi. Questi articoli sono completamente realizzati a mano, con materiali di qualità, gli stessi in uso nel settore nautico. Vengono tagliati e cuciti manualmente, sono del tutto sfoderabili e principalmente vengono customizzati come da esigenza e gusto dei singoli clienti, con la rigorosa eleganza della moda italiana unita alla garanzia del marchio artigianale, registrato.” Il successo degli obiettivi prefissati e raggiunti in azienda da Christian è dovuto alla priorità che viene data al rapporto con i collaboratori. Un processo di espansione basato su etici principi dove la persona deve essere sempre al primo posto. “Nella mia azienda,” sottolinea Christian, “ognuno è libero di esprimere la propria opinione e suggerire proposte e programmi lavorativi, in un clima unito e compatto. Tutti miriamo a instaurare e mantenere un rapporto di fiducia con i clienti: il guadagno e i numeri sono la conseguenza del buon lavoro fatto da tutto il team.” Mentalità fresca, innovativa e pensiero creativo caratterizzano lo stile dell’attività di Christian Polidori e Luca Desimoni che, con la loro impresa Chico Bonito+ hanno dato vita al nuovo portale web per acquisti positivi. Dopo anni impegnati come dipendente in una ditta del settore sportivo, Christian (amante del calcio) a 27 anni realizza che in lui cresce l’esigenza di intrapren-

dere un percorso lavorativo autonomo: lascia l’impiego dipendente per avviare un’attività di vendite online di abbigliamento e gadget personalizzati quali t-shirt, felpe, giubbotti, abbigliamento sportivo e da lavoro, ammennicoli promozionali e oggettistica per aziende, eventi, manifestazioni e feste, con tecniche di ricamo, serigrafia, borchie e stampa digitale. Allestisce in casa una stanza, dove con PC e scorte di campioni vari, depositati in garage, contatta conoscenti e amici ai quali, con sorrisi ed energia, presenta la sua nuova attività. “Anche se la nostra ragione sociale non ci colloca in un ramo merceologico e commerciale definito il suo significato traduce stravaganza, simpatia e allegria, perché vogliamo trasmettere il messaggio di acquisto positivo, sicuro e di qualità superiore ai nostri clienti. Chico è il mio soprannome,” spiega Christian, “bonito significa bello in spagnolo. Perciò tradotto alla lettera bel ragazzo, ovvero Chico Bonito+ è chi compera e indossa i nostri articoli personalizzati che hanno un plus. Nel logo, infatti, ho voluto aggiungere alla o finale un + per trasmettere il valore

MENTALITÀ FRESCA, INNOVATIVA E PENSIERO CREATIVO CARATTERIZZANO LO STILE DELL’ATTIVITÀ DI CHRISTIAN POLIDORI E LUCA DESIMONI, CHE CON LA LORO IMPRESA CHICO BONITO+ HANNO DATO VITA AL NUOVO PORTALE WEB PER ACQUISTI POSITIVI.

aggiunto della positività.” “Sono entrato in società con Christian con forte spirito costruttivo,” racconta Luca, “e stiamo portando avanti l’attività a pieno ritmo. Lo sviluppo e la crescita della nostra azienda, avvenute nel tempo, ci riempiono di grande soddisfazione. Da poco ci siamo trasferiti in un nuovo e ampio magazzino, ma lo spirito con cui ci approcciamo ogni giorno al lavoro non è cambiato: la nostra esperienza e passione, il rispetto delle persone e delle idee altrui, le scelte etiche che ci prefiggiamo sono l’obiettivo che ci imponiamo ogni giorno: serietà e qualità per acquisite sempre fiducia e mantenerla.”

IN BASSO, IL TEAM DI CHICO BONITO+.

IN MAGAZINE

21


GUSTARE

Professione

FELICITÀ

DAL CIOCCOLATO, AI PANINI, AL VINO: SCOPRIRE L’INNATA VOCAZIONE E POTERNE FARE IL PROPRIO LAVORO RENDE PIÙ FELICI E APPAGATI. PROVARE PER CREDERE!

L

di Elisabetta Marsigli / ph Leo Mattioli

La passione per il proprio mestiere è alla base di ogni scelta di vita, ma c’è un’età per scoprire le proprie attitudini? Stefano, Patrizio e Mirco rappresentano 3 stili di vita differenti che hanno come comune denominatore la gioia di esprimere la propria creatività. Chiacchierando con il giovane Stefano Santini, si ha la percezione di avere a che fare con Willy Wonka: per lui la cioccolata non ha segreti e scoprire nuovi e impensabili accostamenti è ormai la sua missione. “Ho iniziato come pasticcere: mi piaceva molto e l’orario non era pesantissimo, avevo molto tempo libero. Poi ho fatto un corso di specializzazione sul cioccolato e mi si è aperto un mondo! Se ti dicono che solo a nove persone su dieci piace il cioccolato: la decima mente!” Il lavoro di Stefano, all’interno della Pasticceria Giampaoli di Via Nitti, è una ricerca continua di gusto e abbinamenti con un occhio orientato all’effetto di creazioni, anche esteticamente, davvero sorprendenti, tanto che le singolari borse Louis Vuitton di cioccolato sono oggetti cult. “Il cioccolato permette di sbizzarrirsi in tanti modi, sia a livello estetico che di contenuti. Da anni le nostre uova

22

IN MAGAZINE

di Pasqua sono animaletti con il corpo cavo in grado di contenere la sorpresa.” Ma cosa significa essere un cioccolatiere? “Riuscire a creare, attraverso la conoscenza del cioccolato, qualsiasi cosa: dal pan di Spagna a una mousse. Per creare un pezzo artistico è necessaria la conoscenza della materia prima, per ottenere effetti diversi e creare un prodotto unico.” Una tradizione di famiglia: “Devo ringraziare mio babbo, che mi ha dato fiducia per sviluppare tutta la mia creatività. Il cioccolato è stato un vero amore a prima vista: scatenare un’esplosione di sapori che possano evocare ricordi e sensazioni è ciò che desidero, soprattutto con le praline, nate proprio per i non golosi.” “Ogni mattina mi alzo con gioia,” esordisce Patrizio Borchia, titolare di uno degli esercizi commerciali più noti di Pesaro, la paninoteca Harnold’s che è un punto di riferimento di intere generazioni di pesaresi e non solo. “Dopo quasi 40 anni, andiamo avanti con il motto del primo giorno: creare ospiti felici. Fu mio fratello Stefano ad avere l’idea: offrire alla città un servizio di cui c’era bisogno. Erano i primi anni

IN ALTO, IL CIOCCOLATIERE STEFANO SANTINI.


“IL CIOCCOLATO È STATO UN VERO AMORE A PRIMA VISTA: SCATENARE UN’ESPLOSIONE DI SAPORI CHE POSSANO EVOCARE RICORDI E SENSAZIONI È CIÒ CHE DESIDERO, SOPRATTUTTO CON LE PRALINE, NATE PROPRIO PER I NON GOLOSI,” RACCONTA STEFANO SANTINI.

Ottanta, le pause pranzo si stavano accorciando: era un modo alternativo di fare quello che già accadeva nelle grandi città.” Oltre al sorriso di Patrizio e del suo staff, la qualità dei prodotti: “Eravamo e siamo piccoli artigiani di una piccola bottega di Provincia: la carne ce la porta ancora il macellaio Bavosi che la prende nelle fattorie del Montefeltro. Abbiamo sempre usato prodotti italiani, formaggi selezionati…” Praticamente un Km 0 ante litteram. Un luogo dove le persone si sono sempre trovate a loro agio, tanto da inventare o dare loro stessi i nomi ai panini: “Numerosi i personaggi illustri che sono stati

e sono nostri clienti, vista la vicinanza al teatro Rossini e al Rof: il sovrintendente Gianfranco Mariotti fu tra i primi nostri fan, organizzando spesso i suoi compleanni da noi con tutto il suo ufficio. Il panino Ciro in Babilonia lo ha inventato David Livermore, Francesco Calcagnini ha ideato il Signor Bruschino e il Gran pezzo concertato lo dobbiamo a Luigi Pizzi. Ma anche il nostro staff ha sempre dimostrato amore e passione per il proprio lavoro: il Mister C, ancora tra i più quotati, fu opera di Fiorenzo Canti, detto Cino. Non finirò mai di ringraziare Dennis e Lorenzo, vere colonne portanti di questo posto.” IN MAGAZINE

23


DA 40 ANNI, CREARE OSPITI FELICI È IL MOTTO DELLA PANINOTECA HARNOLD’S DI PATRIZIO BORCHIA, CHE DA SEMPRE PUNTA A USARE PRODOTTI LOCALI. FELICITÀ È UN TERMINE CONDIVISO ANCHE DAL SOMMELIER MIRCO ROMANI: “È LA PASSIONE CHE MI MUOVE.”

Ma scoprire cosa ci piacerà fare da grandi non è sempre così immediato: Mirco Romani è oggi un sommelier profes-

sionista, degustatore di oli e acque minerali, esperto di abbinamento cibo/birra, ma fino a qualche anno fa la sua vita era diversa. “Ho svolto per tanti anni l’attività commerciale nel settore delle auto, coltivando come hobby la passione per il vino. Il giorno del diploma di sommelier sono stato messo in cassa integrazione ed è lì che è arrivato il segnale importante che mi ha fatto scegliere d’istinto quello che davvero volevo fare.” Così Mirco, con piccoli ma significativi passi, si mette in contatto con i piccoli produttori locali e nel 2016 crea Connubio di vino. “Ci sono arrivato dopo i 30 anni, ma non è mai tardi per fare

quello che si ha nel cuore: i miei genitori, come tutti del resto, mi avevano dirottato su lavori cosiddetti sicuri per chiunque voglia costruirsi una famiglia e un futuro, ma credo che la felicità di una persona sia molto più importante e nutriente. Posso dire con onestà e franchezza che guadagnare di più, ma essere costantemente stressati non aiuta la salute. Ora è la passione che muove le mie cose: ho sposato il vino come elemento di convivialità, amicizia e studio. Mi piace fare conoscere e capire il vino a più persone possibile. Sono un inguaribile romantico ed è questo il mio modo di comunicare e condividere la mia passione con altre persone.”

IN ALTO, PATRIZIO BORCHIA DELLA PANINOTECA HARNOLD’S. A LATO, IL SOMMELIER MIRCO ROMANI.

24

IN MAGAZINE


CAFFÈ BARRIER, una tradizione di tre generazioni A pochi metri da piazza del Popolo, nel cuore del centro storico di Pesaro, da vent’anni la famiglia di Carla e Paolo, con Eleonora, Andrea e Samuela, gestisce il piacevole Caffè Barrier. Caratteristico locale - che trae il suo nome dai primi caffè nati a Parigi, dove il bancone era identificato come l’estensione di un confine da superare per avvicinare barman e cliente - il Caffè Barrier è il risultato di una tradizione familiare di tre generazioni, dove si possono assaggiare colazioni con pasticceria artigianale, abbinate a varie selezioni di miscele e filter coffee di tutto il mondo e gustare il “caffè completo” una particolare specialità. A completare il tutto un’ampia carta di vini (disponibili sia alla mescita che al dettaglio) e una cocktail list per sorseggiare un piacevole aperitivo in un intimo spazio all’aperto lungo corso XI Settembre.

Corso 11 Settembre 15 Pesaro Prenotazioni ed info: 338 8483 670 caffebarrier@gmail.com




CURARE

Curiosità

BENEFICA PARLIAMO CON MATILDE LEONARDI DELLA SUA PROFESSIONE DI MEDICO E NEUROSCIENZIATO: UNA VOCAZIONE ALLA SCOPERTA E ALL’APPROFONDIMENTO CHE SI TRASFORMA IN UTILI CURE PER CHI SOFFRE.

P

Prendersi cura di qualcuno: la cura è responsabilità e Matilde Leonardi ne conosce bene il suo profondo significato. Nata a Pesaro, ora vive e lavora a Milano. Laureata in Medicina con due specializzazioni in Neurologia e in Pediatria, è attualmente Direttore neurologo presso la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, nella Direzione Scientifica. Da anni si occupa di disabilità, salute pubblica, neurologia, in particolare di disordini di coscienza e politiche sociosanitarie in Italia e all’estero. La sua passione arriva da lontano. “Non so se si possa parlare di

28

IN MAGAZINE

di Elisabetta Marsigli

passione: io sono un medico, non faccio il medico. Non ho mai cambiato idea ed è una scelta che rifarei ogni giorno.” Un percorso lungo e non privo di ostacoli e difficoltà, che Matilde ha affrontato con tenacia. Ha iniziato come pediatra e, dopo una decina d’anni, è passata a neurologia, la sua primigenia passione. “Nel privato sono anche una donna molto amata e questo mi ha permesso di superare le difficoltà che la vita mi ha messo davanti.” Cosa significa curare per lei? “Curare non è necessariamente guarire: come neurologo i miei pazienti spesso non guariscono, ma si possono curare. Curare significa accettare, profondamente. La curiosità è alla base del lavoro dei ricercatori: cercare quello che non c’è partendo da quello che c’è. Strade nuove che offrano un miglioramento per la salute: questo il mio punto fermo, condizionato anche dalla mia esperienza a Ginevra, nell’Organizzazione Mondiale della Sanità.” Una missione, una ragione di vita? “Una missione non lo so, ma se mi chiedessero cos’altro avrei voluto fare, risponderei questo. Sono onnivora di conoscenza. Il

mio metodo di lavoro affronta tanti aspetti, tutti gli elementi che abbracciano un metodo biopsicosociale, perché ogni persona non è mai indipendente dall’ambiente che la circonda. In questa relazione dinamica, ritengo che si possa fare molto osservando l’ambiente, che funge da barriera o facilitatore, così come per le relazioni.” Questo è un lavoro che assorbe molte energie rispetto alla vita privata? “Per me, come per molti colleghi, questo non è propriamente solo un lavoro: lavoriamo spesso contro malattie difficilissime e lottiamo per i nostri pazienti. Le relazioni sono importantissime: essendo un neuroscienziato dovrei dire ti amo dal profondo del mio cervello, ma sono convinta che il mondo relazionale e affettivo funzioni esattamente come un cuore, tra tensione di sé verso l’esterno e accettazione dell’altro in sé, in continua alternanza.” Il suo rapporto con Pesaro? “Essere nata a Pesaro mi dà la dimensione dell’infinito: quello che mi ha sempre detto mio padre, ora uno splendido ultra-novantenne. Chi nasce sul mare si porta dentro questa profonda dimensione di infinito, per sempre.”


Hai bisogno di spazio? Vieni da Incastro’s!

Incastro’s è una struttura suddivisa in box chiusi di diversa metratura a Pesaro. Il luogo ideale, protetto, sicuro e ad uso esclusivo, in cui Privati e Aziende possono trovare spazio extra per effettuare stoccaggio, archiviazione, deposito e custodia di merci e beni personali.

AFFITTA BOX - SPAZI CHIUSI Via dei Pioppi, sn - 61100 Pesaro | mob. +39 331 2338733 | info@incastros.com | www.incastros.com


30

IN MAGAZINE


GIROVAGARE

Fra Guelfi e

GHIBELLINI MONTEFELCINO E LA SUA FRAZIONE, MONTEMONTANARO, CUSTODISCONO UNA STORIA MILLENARIA DI LOTTE E CONQUISTE TUTTA DA SCOPRIRE.

P

di Ettore Franca / ph Leo Mattioli

Provate a scoprire uno dei paesi del primo entroterra pesarese: è Montefelcino, un antico castello sulla collina, a 5 km dalla via Flaminia, da Ponte degli Alberi risalendo sulla piccola valle del rio Puto. Non si sa da quando esisteva qui il primo nucleo di abitanti. Si deve risalire a prima del Mille, quando prendevano ad affermarsi i liberi Comuni ma, il nome di Montefelcino spunta la prima volta su una campana del 1144 – finita a Bargni – e compare in un documento del 1224 della diocesi di Fossombrone (Montemfelcinum cum suis pertinentiis). In quegli anni le città erano guelfe o ghibelline; Federico II era in disaccordo col Papa e così, fra scomuniche e lotte, non potevano mancare le liti tra Fano e Fossombrone per il possesso di Montefelcino, conteso fra i due finché non sarà distrutto da Fossombrone fra il 1250 e il Sessanta. Era la vigilia del primo Anno Santo indetto da Bonifacio VIII e lungo la Flaminia s’aspettavano masse di pellegrini d’ogni lingua, in viaggio per avere perdono e indulgenze; così i centri collinari s’attrezzavano per ospitare i romei che passavano verso Roma o

tornavano verso il nord Europa. In quegli anni Montefelcino costruisce la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e accoglie i pellegrini ai quali la comunità religiosa assicura alloggio e protezione. Al tempo, i viaggiatori erano una ricchezza per gli abitanti così, i fanesi presero a dolersi presso Bonifacio VIII contro quelli di Fossombrone che, secondo loro, sottraevano turisti. Stufo dei lagni, il Papa ristabilì i diritti montefelcinesi-fanesi affidando l’ordine sul territorio ai Malatesti finché il cardinale Albornoz, cacciandoli, farà sì che tutto l’antico possedimento torni alla Chiesa, che lo consegnerà ai Montefeltro. Il grande Federico, su disegno di Francesco di Giorgio Martini, a Montefelcino costruisce la rocca rimasta in piedi finché Valentino Borgia e Lorenzino de’ Medici la smantelleranno durante i loro saccheggi lasciando solo la cisterna che assicurava acqua al castello e alla città. All’inizio del Cinquecento Guidobaldo della Rovere, terzo duca d’Urbino, affiderà Montefelcino in feudo al conte Fabio Camillo Landriani che aveva sposato Costanza, sua nipote. Landriani, enIN MAGAZINE

31


MERITA UNA VISITA IL MERCATINO DEL FEUDATARIO, UNA RASSEGNA CHE OGNI ESTATE SI SVOLGE NEL CENTRO STORICO RICHIAMANDO I TURISTI. OLTRE AL PALAZZO DEL FEUDATARIO, FUORI DALLE MURA SOFFERMATEVI SULLA CHIESA DEI SANTI PIETRO E PAOLO.

IN APERTURA, IL PALAZZO DEL FEUDATARIO DI MONTEFELCINO. IN BASSO, MONTEMONTANARO.

32

IN MAGAZINE

tro la cinta delle mura, costruisce il suo palazzo del feudatario: “… una gran cosa” dirà Vespasiano da Bisticci. Montefelcino passerà un buon periodo per le migliorie urbanistiche e sociali introdotte fra cui la rinuncia alla gabella sul mercato. Da quello è scaturita l’idea del Mercatino del Feudatario, una rassegna che ogni estate si svolge nel centro storico richiamando turisti e curiosi. Finita l’epoca roveresca, Montefelcino tornerà alla Chiesa, rimanendo nello Stato Pontificio fino all’Unità d’Italia. Oltre al palazzo del feudatario, col portale ad arco e gli stipiti a bugnato, fuori dalle mura soffermatevi sulla chiesa dei Santi Pietro e Paolo che dal 1975 sostituisce quella costruita nel 1290. La lapide della vecchia chiesa ricorda uno dei maestri comacini

che, all’epoca, operavano in Italia. Se volete, ve la traduco: “Nell’anno del Signore 1229, al tempo del pontefice Bonifacio VIII, il pievano Tiberio fece realizzare quest’opera in onore di Dio e di Pietro e Paolo. Nel nome di Cristo, amen. Quest’opera è stata fatta dal Maestro Cristoforo. Possa durare nel tempo. Amen.” Di interesse è anche il fonte battesimale del Cinquecento con due vaschette, d’alabastro e di pietra. Fuori paese, ricostruita alla fine del Settecento, è la chiesa di san Severo con un crocifisso ligneo del Quattrocento – la tradizione lo considera miracoloso –, due affreschi di scuola del Perugino e la pala d’altare con i protettori S. Severo e S. Esuperanzio. Attualmente ospita le suole Orsoline. Nel piccolo gruppo delle Ville c’è una chiesetta che risale al XIII secolo con i preziosi affreschi: tre sulle pareti e uno sull’abside con una Madonna del Latte, attribuito alla scuola del Perugino. Dato che siete in giro non mancate di andare a Montemontanaro, frazione di Montefelcino, un piccolo nucleo con 300 abitanti sulle colline, in vista del fiume che vide la disfatta di Asdrubale. Nei tempi, come a Montefelcino, qui sono passati i Malatesta, i Montefeltro e i Della Rovere per tornare allo Stato Pontificio dal 1631 fino all’Unità d’Italia del 1860, dopo l’intervallo napoleo-

nico dal 1798 al 1815. Una visita consente di ammirare, a duecento metri dal paese, la chiesa di S. Marco con la Madonna con il Bambino e i Santi Francesco, Marco, Biagio e Lorenzo, grande tela d’altare di Gianfrancesco Guerrieri, pittore fossombronese. Di particolare interesse è il centro storico, circolare, attorniato da mura che ora consentono l’accesso per le due interruzioni delle mura, una delle quali era l’unico ingresso sotto una costruzione ad arco distrutta nel 1948. Nei dintorni, è giusto notare le due pregevoli residenze padronali. Guardandosi attorno, le campagne esprimono un’agricoltura significativa per la produzione di cereali, gli ortaggi e l’ottima uva di Bianchello, Sangiovese e Montepulciano che generano i vini tipici del territorio. Oltre al Mercatino del Feudatario, che richiama persone dalla costa, merita soffermarsi sulla curiosa selezione delle biciclette utilizzate fino a mezzo secolo fa da artigiani e commercianti che percorrevano le strade dei paesi e delle campagne vendendo merci oppure offrendo i loro servizi. Erano il cavallo di battaglia di calzolaio, barbiere, sarto, calderaio, spranghino, falegname, arrotino, ecc., mestieri itineranti e diffusi nel periodo fino agli anni Cinquanta del secolo passato.


Augusto Gabellini Srl

Strada della Romagna, 119 - Pesaro (PU) Tel 0721/279325 www.gabellini.it - info@gabellini.it


IMMAGINARE

Follow

THE SUN QUESTA ESTATE AL CASTELLO DI GRANAROLA IL TRAMONTO SARÀ ANCORA PIÙ MAGICO GRAZIE AI TANTI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA IDEATA DA MARCO MOROSINI, TRA APERITIVI, MUSICA E DEGUSTAZIONI.

E

di Simonetta Campanelli

È molto probabile che Dante Alighieri quando scriveva Nullo sensibile in tutto lo mondo è più degno di farsi essemplo di Dio che ‘l sole, si trovasse nel Parco naturale del San Bartolo e stava mirando il paesaggio collinare all’ora del tramonto, dal magico Castello di Granarola dove, ogni giovedì dalle ore 18:00 e per tutta la stagione calda, si celebra il sole con l’aperitivo più esclusivo dell’estate. È un rito rigenerativo per l’anima e lo spirito accompagnato dal cibo degli dei. Con questa idea Marco Morosini ha voluto omaggiare il sole con una serie di appuntamenti nel Castello di

34

IN MAGAZINE

Granarola, immerso nel verde e con vista mozzafiato sulla riviera. Tra tutti gli spettacoli della natura il tramonto è forse uno dei più apprezzati e sicuramente il più romantico: il sole che cala, svanisce e scompare ha da sempre esercitato una grande attrazione sull’appassionato pubblico di sognatori. Il tramonto ha ispirato tanti artisti, poeti, scrittori, musicisti che gli hanno dedicato un’inesauribile raccolta di opere nelle espressioni artistiche più disparate. Letterati, intellettuali, compositori di ogni tempo citano il sole e il tramonto, con un linguaggio universale: Non c’è niente di più musicale che un tramonto diceva Claude Debussy; Victor Hugo scriveva C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo; recitava Pablo Neruda E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo. In questo clima di poetica e suggestione gli ospiti, che partecipano agli eventi Follow the sun (sulle note musicali di Xavier Rudd) sono comodamente stesi tra tappeti e cuscini policromi, firmati Brandina. Coccolati dal tepore dell’attimo prima che precede la sera, si degustano una se-

lezioni dei migliori vini e birre del territorio con la Crescia di Granarola (una focaccia fatta con impasto idratato composto da farine di grani romagnoli e marchigiani con lievito madre naturale). L’originale antica ricetta è stata riscoperta dallo chef Tomas Morazzini che, seguendo rigorosamente la tradizione dell’epoca, la cuoce nel forno artigianale di mattoni, alimentato con legna di quercia e acacia. Cotta al momento, la fragrante crescia, viene servita con tre tipologie di farcitura: crudo sgambato di Macerata Feltria insaporito da crema di melanzane con erbette aromatiche dell’orto di Natasha; con pomodorini al gratin e burrata cremosa; con sardoncini al pane profumato, squacquerone, rucola e cipollina in agro-dolce. Affianca lo chef Tomas, la fedelissima Natasha proprietaria della storica osteria Il Melograno di Granarola. Marco, insieme alla moglie Barbara e alla figlia Margherita e con tutto lo staff del Castello di Granarola, propongono un brindisi di Brut metodo classico rosato, e un sentito applauso al calar del sole in onore alla bellezza della natura.


ADVERTORIAL

CRYOITALIA PESARO BELLEZZA E SALUTE: IL FREDDO CHE FA BENE

PRESSO IL SUO CENTRO DI PESARO, SELENE RAGNETTI OFFRE TRATTAMENTI DI CRIOTERAPIA IN CRIOSAUNA, PERSONAL TRAINING E SAUNA INFRAROSSI, PER IL BENESSERE FISICO E PSICHICO.

Viale Verdi, 12 (Pesaro) Tel. 0721 22457 info@pesaro.cryoitalia.it www.cryoitalia.it 1

IN MAGAZINE

Selene Ragnetti è socia del centro medico e di fisioterapia, osteopatia e fitness Physio12 e responsabile di Criosauna Pesaro, un sistema innovativo ed efficace che già in Europa e nelle grandi città italiane ha riscosso successo sia in campo sportivo, medicale ed estetico. Ora anche Pesaro mette a disposizione dei clienti la Criosauna e la sauna infrarosso. La Criosauna è lo strumento con cui si eseguono sessioni di Crioterapia o Crioterapia Sistemica Total Body e consiste in “trattamenti di freddo” con esposizione totale del corpo a temperature che raggiungono i -190°C, fino a 3 minuti. Il principio da cui derivano tutti i benefici della Crioterapia risiede nel fatto che il corpo percepisce una “situazione di pericolo generalizzato” quando esposto al freddo, attivando una serie di meccanismi che rappresentano proprio i benefici della Crioterapia. Il corpo esposto al freddo quindi richiama tutto il sangue dalla periferia a protezione degli organi interni, il sangue si arricchisce di enzimi, ossigeno e collagene. Al termine di una sessione di Crioterapia, il sangue così arricchito torna verso

la periferia, andando a riparare tutti i tessuti periferici. In questo processo la Criosauna amplifica anche un enorme lavoro metabolico che viene svolto durante una seduta di Crioterapia e che permetterà di bruciare fino a 900 kcal. L’esercizio fisico, con sessioni di Personal Trainer o con allenamento EMS Training a seguire amplifica ulteriormente l’efficacia e gli effetti benefici della Criosauna. La sicurezza ipotermica delle procedure di Crioterapia sistemica per tutti i gruppi di pazienti nasce dal fatto che l’area sottoposta all’abbassamento di temperatura dei tessuti non supera la “tunica del corpo”, cioè quella parte della superficie corporea costituita da tessuti insensibili alla diminuzione della temperatura, che protegge la parte più interna del corpo dall’ipotermia avendo proprietà di isolamento termico e di generazione di calore nei tessuti epiteliali. Le sedute di Crioterapia possono essere svolte senza prescrizione medica in persone in salute, per tornare in forma, per il trattamento della cellulite, migliorare la performance sportiva o prevenire infortuni

muscolari e molto altro ancora. Gli ambiti di impiego e gli effetti benefici della Criosauna spaziano tra sport e bellezza! Nello sport la Criosauna accelera il processo di recupero della condizione, aiutando a smaltire l’acido lattico, ed è utile nella prevenzione degli infortuni di tipo muscolare e articolare. Inoltre, data l’accelerazione metabolica, aiuta nel processo di dimagrimento, specialmente se eseguita prima di un’attività di tipo aerobico. La crioterapia sistemica è consigliata nel trattamento di estetica e bellezza con cicli periodici e ripetitivi per contrastare l’inestetismo della cellulite e a donare un effetto anti-age alla pelle, per il miglioramento del microcircolo, l’ottimizzazione del metabolismo e l’aumento di turgore della pelle. La Criosauna, sotto prescrizione di specialisti o del medico curante, è praticata anche nei trattamenti medicali quali dermatologia, pneumologia e patologie neurologiche. Inoltre, la Criosauna porta anche a un benessere generale, in particolare migliora l’umore e il sonno oltre a ulteriori benefici.


RECITARE

La vita è un

PALCOSCENICO GIUSEPPE ESPOSTO È UNA DELLE PIÙ SIGNIFICATIVE VOCI DEL TEATRO ITALIANO, UN ATTORE ECLETTICO E SPERIMENTALE CHE SI È INSERITO NEL NOSTRO VIVACE PANORAMA TEATRALE COME PERFORMER E INSEGNANTE.

G

di Maria Rita Tonti / ph Leo Mattioli

Giuseppe Esposto lavora a Pesaro dal 2010. È un artista che opera a livello nazionale e in modo eclettico: è infatti attore, performer e insegnante con una carriera consolidata. Come si è accesa la fiamma della sua passione per il teatro? “Il mio amore per il teatro e per l’arte in genere si è rivelato già in tenerissima età. Fin da piccolo, invece di giocare, mi piaceva leggere Pirandello e Shakespeare, oltre che vedere i film di Buster Keaton e Charlie Chaplin. Le prime esperienze di teatro risalgono ai tempi della scuola superiore, in Provincia di Reggio Emilia. La

“IN FUTURO VORREI RIVOLGERE IL MIO IMPEGNO VERSO PROGETTI DI RICERCA TEATRALE CON UNO SGUARDO PARTICOLARE ALLE TEMATICHE CIVILI E DI ATTUALITÀ SOCIALE. IL TEATRO SARÀ SEMPRE AL CENTRO DELLA MIA VITA,” RACCONTA L’ATTORE GIUSEPPE ESPOSTO.

36

IN MAGAZINE


arredamenti

Primo Piano arredamenti nasce nel 2004 dall’idea di Emanuela Olmi sotto forma di Primo Piano open house. Uno showroom concepito come un vero appartamento aperto al pubblico. Nel 2019 apre Primo Piano gallery. Un secondo spazio espositivo nel centro storico di Pesaro, dove la ricerca si concentra maggiormente sull’oggettistica. Sotto la direzione di Benedetta Ferri, i concetti di galleria e negozio si uniscono, in un luogo in cui è possibile trovare l’oggetto come focus principale dell’esposizione. All’interno dello spazio sono inoltre presenti opere di artisti emergenti e un accurata selezione di elementi d’arredo. La nostra filosofia si basa su un approccio ispirato ad un ampio background con l’intendo di realizzare progetti sempre unici nel loro genere. La nostra attenzione ai dettagli e al cliente sono fondamentali nei progetti che sviluppiamo.

mia prima rappresentazione, che ha riscosso un certo successo, è stata Il gioco dell’epidemia di Ionesco. In seguito ho frequentato il DAMS (Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo) all’Università di Bologna e numerosi corsi di teatro.” La città di Pesaro è sicuramente molto vivace e ricca di offerte dal punto di vista teatrale, come dimostra fra l’altro la stagione di prosa organizzata da Comune di Pesaro e AMAT - Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Come si inseriscono in questo contesto le sue esperienze più significative? “Nel ricco panorama teatrale cittadino mi sono inserito lavorando con l’Associazione Amici della Prosa, collaborando in qualità di attore e insegnante di teatro negli istituti scolastici. Sono inoltre membro della giuria del Festival Nazionale d’Arte Drammatica.” E per quanto riguarda la dimensione attoriale? “Sono andato in scena come attore partecipando a diverse stagioni di AMAT: ricordo la rassegna Teatri d’Autore e nella stagione AMAT TeatroOltre ho recitato

ne Il furioso Orlando.” Ci parla delle altre sue collaborazioni? “Quella con l’Orchestra Sinfonica Rossini, che in questi anni ha prodotto numerosi spettacoli crossover: Queen’s symphonies, Pink Floyd la storia, la leggenda e Michael Jackson - il re del pop. Ho partecipato inoltre in qualità di lettore a eventi culturali curati da Lucia Ferrati come Di strada in strada sulla figura di Martin Luther King e L’esempio di Pio La Torre.” Ci racconta di un’esperienza che l’ha colpita in modo particolare? “Quella fatta nella casa di reclusione di Fossombrone, dove in qualità di assistente alla regia ho potuto conoscere una realtà molto complessa e coinvolgente.” Quali sono i suoi progetti per il futuro? “Sto preparando lo spettacolo Il gigante della foresta sulla vita di Chico Mendes con la regia di Fabrizio Bartolucci. In futuro vorrei rivolgere il mio impegno verso progetti di ricerca teatrale con uno sguardo particolare alle tematiche civili e di attualità sociale. Il teatro sarà sempre al centro della mia vita.”

open house. Via Mazzini, 6 - Pesaro info@primopianoopenhouse.it

gallery. Via Rossini, 60 - Pesaro info@primopianogallery.it instagram: primopiano_openhouse facebook: Primo Piano Open House https://www.primopianoopenhouse.it


ADVERTORIAL

ALESSANDRO VALENTINI MAI AVERE PAURA DI UN CAMBIAMENTO

IL CONSULENTE FINANZIARIO ALESSANDRO VALENTINI HA SCELTO DI PUNTARE SUL WEALTH MANAGEMENT, FORNENDO UNA CONSULENZA A 360° VOLTA ALLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E ALLA CONQUISTA DELLA SUA FIDUCIA.

C’è tanta gente che non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione, anche se è infelice, perché è condizionata da tradizionalismo, conformismo, sicurezza. Sono tutti aspetti che sembrano assicurare la pace dello spirito ma, in realtà, risultano i più devastanti per un futuro certo, soprattutto per l’animo avventuroso di ogni uomo. L’incontro con diverse esperienze e l’emozione immensa di avere un orizzonte con nuove possibili prospettive sono la gioia della vita. Incontriamo Alessandro Va1

IN MAGAZINE

lentini nato per relazionarsi e per trasmettere energia positiva perché non ha paura dei cambiamenti. Come filosofia di vita non perde di vista un punto fondamentale per tenersi in carica e trae grande stimolo dalla citazione: “Chi è causa del suo male pianga se stesso”. Alessandro non è certo tipo che si adagia nelle situazioni ma crede fortemente nelle spinte motivazionali. Noto professionista napoletano, è approdato a Pesaro nel ‘97 (dopo avere vissuto in sette città italiane diverse, tra

nord e sud, da Verona a Bari e lavorato come funzionario in un importante Istituto Bancario internazionale). Nella città marchigiana ha piantato le radici insieme alla sua famiglia: la moglie Susanna e i figli Luca (21) e Ludovica (14), entrambi nati a Pesaro. A completare il quadro familiare c’è anche Totò, un Bracco italiano pure lui molto conosciuto in città per la sua propensione alla simpatia. Laureato in Commercio Internazionale e Mercati Valutari, ha una travolgente passione per il teatro e per il suo cane e,

soprattutto, ama le sfide! Cosa ti ha portato a intraprendere questa nuova sfida? “Quando ci si accorge che il binario professionale che si sta percorrendo non è più adeguato si sente il desiderio, o forse la necessità, di cambiare qualcosa, di sperimentare situazioni nuove anche per proteggere tutto quello che si è costruito in tanti anni. Perché questo è nella natura dell’essere! Il desiderio non deve, in nessuna maniera, essere sopraffatto dalla paura di non riuscire, di non esserne capace o, peggio ancora, di fallire. La ricerca di nuove esperienze è sinonimo di stimolo, di curiosità, di conoscenza, di crescita, per questo ogni individuo deve ambire sempre alla conquista di nuove esperienze personali e mettersi in gioco, mettersi alla prova per puntare a una costante e positiva crescita personale, sconfiggere l’insofferenza di una monotona routine, battere il pericolo della


ADVERTORIAL

“IL CLIENTE VA AIUTATO FORNENDOGLI UNA CONSULENZA CHE NON TIENE CONTO SOLO DELLA COMPONENTE STRETTAMENTE FINANZIARIA, MA ANCHE LA MASSIMA TUTELA CON PRODOTTI DI TIPO ASSICURATIVO, DI RISOLUZIONE DI NECESSITÀ GIURIDICO-FISCALI, DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE E MOLTO ALTRO ANCORA.”

noia e guadagnarsi una adrenalinica euforia che tanto giova alla buona riuscita di ogni evento. Con questo spirito, sicuramente, si può davvero apprezzare la vita che è unica.” Perciò questo importante cambiamento? “Più che un cambiamento la definirei un’evoluzione. Finora mi sono sempre occupato di Consulenza Corporate e indirettamente di sviluppare sinergie con la Divisione Private Banking. Ora credo sia giunto il momento di unificare queste due anime finanziarie puntando a quello che ultimamente nel settore viene definito Wealth Management ma che in realtà è quello che ho sempre fatto, una consulenza globale a 360° mirando sempre alla soddisfazione del cliente e alla conquista della sua stima e fiducia, soprattutto in questi momenti in cui c’è il rischio che l’emotività prenda il sopravvento nelle decisioni. Oggi più che mai questo sarà il mio solo

obiettivo perché ho imparato, in quasi trent’anni di attività, che non esiste riconoscimento più prezioso, il resto va da sé. Il cliente va aiutato nel processo che permette di comprendere ciò di cui ha veramente bisogno, una consulenza che non tiene conto solo della componente strettamente finanziaria ma deve essere in grado di garantire la massima tutela anche con prodotti di tipo assicurativo (la massimizzazione dei rendimenti avviene perciò anche tramite la riduzione dei rischi); di risoluzione di necessità giuridico-fiscali; di esigenze Corporate Finance; assistenza nel Passaggio Generazionale; valorizzazione e gestione del patrimonio immobiliare e molto altro ancora. La Banca di cui faccio parte oggi, che appartiene a uno dei più solidi e importanti gruppi assicurativi, bancari e finanziari al mondo, racchiude tutto questo ai massimi livelli e sono orgoglioso di farne parte.”

Certo però il momento oggi non è facile? “La storia ci ha insegnato che i momenti migliori di mercato si verificano sempre a seguito di quelli peggiori. La chiave del successo è avere pazienza sempre, come in tutte le cose.” E passata la bufera cosa speri per il prossimo futuro? “La mia speranza è che davvero non si perda la memoria di tutto quello che sta accadendo: dobbiamo ricordarci di quelle persone che si sono date davvero da fare (e un plauso immenso va a tutto il personale sanitario della nostra città, i veri eroi), di quelle che invece ne hanno solo approfittato per farne l’ennesima sterile e inutile diatriba politica senza tener conto delle conseguenze, dei Paesi che ci hanno attaccato e deriso e di quelli che invece ci sono stati accanto. Dobbiamo ricordarci di aiutare di più le nostre aziende, i nostri prodotti e se possibile privilegiare

di più i nostri luoghi di vacanze (e magari far sì che una settimana in Costa Smeralda non costi come un mese in Francia o in Spagna per esempio). Ricordiamoci per favore di tutto, quando andremo a fare la spesa, quando andremo in vacanza e anche quando andremo a votare. Senza memoria siamo un Paese senza futuro.” Concludiamo ora con un argomento più leggero ma che ti sta molto a cuore: la tua esperienza teatrale. Come si rapporta il teatro, la recitazione con la vita, la realtà? “Se riflettiamo è la ricerca di nuove esperienze a farla da padrone e non c’è niente di più creativo del teatro che ti permette di studiare e interpretare sempre ruoli diversi mantenendo costante la tua propria e intima identità. Il teatro dovrebbero farlo tutti perché è una iniezione di adrenalina che bisogna provare. È vita allo stato puro.”

ALESSANDRO VALENTINI mob. 338 9033240 | alessandro.valentini@allianzbankfa.it IN MAGAZINE

2


VISITARE

Trasformazioni

URBANE

RIPERCORRIAMO INSIEME LA STORIA E LE TRASFORMAZIONI DI UN LUOGO SIMBOLO, LA PESCHERIA, CONVERTITA POI IN SPAZIO ESPOSITIVO DEL CENTRO ARTI VISIVE PESCHERIA.

F

di Giovanna Patrignani

Fu agli inizi dell’Ottocento che l’Amministrazione Comunale di Pesaro avvertì l’improrogabile esigenza di un edificio pubblico deputato alla vendita del pesce, che andava acquistando sempre più rilevanza per l’economia cittadina. Approvato il progetto di edificazione nella seduta consiliare del

40

IN MAGAZINE

16 novembre 1820, la Pescheria fu costruita nel triennio 1821-23 sull’angolo oggi delimitato dal corso XI Settembre e da via Cavour (antica strada di Porta Marina), dove allora sorgevano la sagrestia della chiesa del Suffragio, alcune casette e una loggia della scomparsa chiesa di Santo Spirito.

Come si legge ancora nella lapide commemorativa con iscrizione latina, datata 1823, posta all’interno, sovrastata dalla scultura della testa del Redentore, la Pescheria fu progettata dall’ing. Pompeo Mancini (Ferrara 1780 - Pesaro 1856), che ne diresse i lavori: ingegnere capo della Provincia Metauren-


se, era autore di numerosi progetti, fra cui gli Orti Giuli, ricavati nel 1830 sugli spalti dell’antico baluardo del Carmine presso l’attuale Porta Rimini; ricoprì la carica di gonfaloniere e fu munifico filantropo della città, a cui lasciò in eredità un cospicuo patrimonio. Addizionale all’appalto della Pescheria fu anche un complessivo riassetto e sistemazione del quadrivio o piazzale di Fonte Rossa, sul quale la Pescheria si affacciava e che si trovava in pessime condizioni stradali, fognarie e igieniche. La seicentesca Fonte Rossa, così denominata per il marmo rosso di Verona con cui era stata costruita, fu trasferita sul piazzale del Trebbio, davanti al Teatro Rossini, dove ancora si trova in piazzale Lazzarini. La costruzione della Pescheria mutò radicalmente lo scorcio urbano di quella parte terminale del Corso in cui inizia il Borgo, e assunse il ruolo di preludio e proscenio – imponente e sobrio a un tempo – al Borgo del Porto, i cui avamposti emblematici della fontana e della Chiesa del Porto, con la statua di Sant’Andrea, protettore dei marinai, diventano il fondale che si staglia lungo la linea sfuggente delle dodici colonne doriche in cotto allineate lungo via Cavour. Due fontane in marmo d’Istria ornavano i lati dell’ingresso della Pescheria sul Corso: ciascuna a due zampilli d’acqua che sgorgava da un mascherone rappresentante un fauno con due trombe di metallo fuso a forma di crostaceo marino e che defluiva

nella sottoposta vasca. Asportate durante il ventennio fascista, erano rimaste depositate nel giardino degli Orti Giuli: nel 1998, restaurate e reintegrate nelle parti mancanti, sono state ricollocate nel sito originario. È ancora rimasta, seppure rovinata e bisognosa di un urgente restauro, la fontana in pietra a conchiglia e a bacino semicircolare, con vari ornati, situata nella parete di fondo dell’unico grande ambiente costituente l’interno, che ha conservato il soffitto a capriate di legno, anche se non quello originario, mentre sono stati rimossi i banconi in pietra per la vendita del pesce e le inferriate tra le colonne. Nella struttura generale e nelle linee essenziali, l’ottocentesca Pescheria è rimasta a tutt’oggi integra nella sua fisionomia di sobria e composta eleganza: in linea con quella “architettura delle Legazioni” che caratterizzò anche la Provincia Metaurense e con i tardi echi dell’architettura neoclassica, è stata concepita nello schematipo del tempio pagano, di cui presenta gli elementi strutturali: le possenti colonne, il propileo, la fascia aggettante della trabeazione con soprastante attico. Smessa la funzione originaria per la quale è stata edificata e convertita nel 1996 in spazio espositivo del Centro Arti Visive Pescheria, rappresenta ormai una struttura simbolica del contesto urbano, un punto di riferimento consolidato e conserva potenzialmente suggestive capacità evocative e testimoniali.

Chiuso la domenica


LEGGERE

Leggere per

EVADERE

QUANDO IL LAVORO È IMPEGNATIVO E RICHIEDE GRANDI ENERGIE, ENRICO FOSSA, SOCIO DELL’ASSOCIAZIONE LE VOCI DEI LIBRI, SI RICARICA LEGGENDO.

Q

Quando gli si chiede di definire ciò che per lui descrive l’essenza della lettura, risponde che è il suo potere di unire gli esseri umani. Classe 1971, Enrico Fossa è uno dei tanti soci appassionati – oltre che membro del Collegio dei Probiviri – de Le Voci dei Libri, associazione presieduta da Lucia Ferrati nata da un principio forte e chiaro: leggere è uno strumento di crescita civile. L’ingresso nell’associazione è dovuto all’incontro con Lucia, appunto, sua insegnante a un corso

42

IN MAGAZINE

di Cristina Lupinelli / ph Leo Mattioli

di lettura ad alta voce, che ha subito notato il timbro vocale solenne di Enrico e lo ha coinvolto nei suoi progetti. “Se ripenso a me bambino e adolescente, non mi vedo lettore: da piccolo i miei passatempi erano quelli classici maschili che non prevedevano la frequentazione di pagine scritte. Posso dire che la lettura è una passione adulta che si è fortificata con un crescendo progressivo negli anni. Hanno sicuramente contato nel consolidamento dell’amore per i libri l’esperienza universitaria con una laurea in sociologia e ancora la paternità, che mi ha fatto ritrovare in biblioteca per accompagnare le mie due figlie, oggi di 8 e 12 anni e già lettrici forti. Ma soprattutto con la lettura compenso l’intensità e la durezza della mia professione, e coltivo la speranza.” Enrico è in Polizia da quando ha 19 anni e dal 2008 si occupa di vittime vulnerabili tra cui donne e minori maltrattati o perseguitati, un ruolo che lo porta a gestire contesti relazionali divisi per sanare distanze e situazioni complesse di separazione. “Il lavoro mi ha portato a sviluppare una forte capacità empatica,” continua, “e, per contrapposizio-

ne a ciò che vivo quotidianamente, mi ha fatto approdare alla lettura perché pratica capace di avvicinare le persone, anche le più diverse per estrazione sociale, vissuto e conoscenze. Ovunque si legge ad alta voce – modalità potentissima di stare insieme –, chi ascolta si trova proiettato nello stesso mondo, quello evocato dal libro, e accomunato dalle emozioni universali messe in circolo dalle storie lette. Leggo con grande piacere Gianrico Carofiglio, il mio autore preferito, anche se può sembrare scontato, ma non lo è. La sua scrittura narrativa di fatti, indagini, leggi e manovre racconta tantissimo l’aspetto umano dei personaggi nella loro complessità e fragilità con un linguaggio molto immediato che allo stesso tempo rispetta le regole dell’equilibrio e della condivisione del pensiero.” E a proposito di condivisione, Enrico ha un sogno: realizzare un piccolo teatro all’aperto da aprire alla comunità, tra gli ulivi della casa sul San Bartolo che sta ristrutturando proprio ora. Chissà, magari potrebbe pure capitare di avere tra il pubblico delle letture i teneri caprioli, ospiti frequenti della zona.


TENDE • GAZEBO • PERGOLE • COPERTURE TECNICHE arredamento per esterni • barbecue Via Marecchiese, 166 - 47922 Rimini RN - Enrico Casanova +39 335 54 87 173 - enrico@outdoor19.com outdoor19


RICORDARE

Un fumetto

PER LILIANA NEL 2013 I GIOVANI STUDENTI DELLA MAESTRA MIRELLA MORETTI IDEARONO UN FUMETTO DEDICATO A LILIANA SEGRE: OGGI QUEL FUMETTO È ALLA SECONDA RISTAMPA ED È UN PUNTO D’ORGOGLIO.

S

Solidarietà e tolleranza sono temi importanti da trasmettere ai più piccoli e il ruolo di insegnante è determinante per riuscire a stabilire un rapporto che leghi la conoscenza all’emotività: Mirella Moretti, oggi in pensione, ha fatto un lavoro straordinario con i bambini della 5° elementare della Scuola Primaria O. Giansanti di Pesaro che, nel 2013, hanno realizzato un fumetto dedicato a Liliana Segre. “Anche se non fa parte del programma didattico delle elementari, ho pensato fosse importante trasmettere ai bambini alcuni valori fondamentali e quello della Shoa è un argomento che ho

LILIANA E LA SUA STELLINA È LA STORIA DI UNA BAMBINA RACCONTATA DAI BAMBINI AI BAMBINI, MA È UN LIBRO CHE PARLA A TUTTI: “LA MODALITÀ DEL FUMETTO, DEL DISEGNO, HO PENSATO CHE FOSSE IL MODO PIÙ IMMEDIATO DI COMUNICAZIONE.”

44

IN MAGAZINE

di Elisabetta Marsigli / ph Luca Toni


Hotel / Ristorante nel cuore del parco del Monte San Bartolo a Gabicce Monte

sempre trattato con loro,” racconta Mirella. “La storia di una bambina senza colpe, ma non per questo sottratta a un destino di sofferenza e dolore li ha coinvolti in un percorso prima emotivo e poi cognitivo. Inoltre, avere a che fare direttamente con la protagonista e poter ascoltare dalla sua voce la testimonianza diretta, ha

fatto capire loro l’importanza di diventare messaggeri, divulgatori di memoria che dalla generazione che è in possesso del passato si trasmette a quella successiva.” Liliana e la sua Stellina è la storia di una bambina raccontata dai bambini ai bambini, ma è un libro che parla a tutti: “La modalità del fumetto, del disegno, ho pensato che fosse il modo più immediato di comunicazione e mi auguro che questo tipo di approccio possa essere utile ad altri insegnanti che intendono affrontare il tema, un contributo allo sviluppo del senso civico.” Una storia drammatica, raccontata dai bambini ai bambini, come solo loro sanno fare. Con parole semplici e dolci, per esprimere l’indicibile e per diventare messaggeri di memoria. Quando il fumetto fu presentato a Pesaro nel 2013 anche in forma scenica fatta dagli stessi bambini, coordinati da Lucia Ferrati e dalla maestra, la signora Segre era visibilmente commossa nel rivedersi bambina e commentò: “Oggi sono la nonna di me stessa.” “Sono molto grata all’editore che è stato coraggioso a intraprendere la stampa del fumetto, definendolo di delicatezza estrema e rigore storico da fare invidia a molti altri testi,” conclude Mirella. A 7 anni di distanza, è uscita a gennaio scorso la ristampa di questo volume – tuttora depositato e catalogato in numerose biblioteche tra queste la libreria di Amsterdam di Anna Frank e lo Yad Vashem di Gerusalemme, il più grande Memoriale della Shoah – ed è ora disponibile nelle librerie e nel sito della People editore.

61011 Gabicce Monte (PU) - Via Dell’Orizzonte, 1 Tel 0541 953373 • Fax 0541 953095 www.hotelposillipo.com • www.ristoranteposillipo.com

DALL'EDITORIA AL DIGITALE, IL MIGLIORE PARTNER PER I TUOI CONTENUTI.

C O M U N I C A Z I O N E

DIAMO FORMA ALLE TUE IDEE INlab è un laboratorio creativo che mette a disposizione delle tue idee esperti di comunicazione e pianificazione strategica per promuovere efficacemente la tua attività.

MARKETING STRATEGICO // COMUNICAZIONE GRAFICA // PROGETTI EDITORIALI

SEDE: VIA L.NAPOLEONE BONAPARTE, 50 | CAP 47122 | FORLÌ T. 0543.798463 | WWW.INLABCOMUNICAZIONE.IT


ADVERTORIAL

EMPORIO OLEODINAMICO DA 45 ANNI NEL SETTORE

UN IMPORTANTE TRAGUARDO PER EGIDIO BARZANTI E LA SUA FAMIGLIA: IMPEGNATI IN ITALIA E ALL’ESTERO NEL SETTORE DELL’OLEODINAMICA, GARANTISCONO SOLUZIONI EFFICACI E COMPLETE PER IL PASSAGGIO DI FLUIDI A QUALSIASI PRESSIONE.

1

IN MAGAZINE

La famiglia Barzanti festeggia quest’anno un importante traguardo di Emporio Oleodinamico: sono infatti 45 gli anni di vita di questa attività che occupa più di 28 persone. Fondato nel 1975 da Egidio Barzanti, Emporio Oleodinamico è passato negli anni da piccolo laboratorio di vendita al dettaglio fino ad essere oggi una realtà che copre un ruolo di eccellenza nel settore dell’oleodinamica. Nel tempo anche la famiglia si unisce al progetto di Egidio: dapprima la moglie Loretta nell’area amministrativa e successivamente i figli Eugenio ed Edoardo nelle aree commerciale e direzionale. Nel corso degli anni si è sempre più consolidata anche la storica collaborazione con Gabriele Gaiba Rappresentanze Industriali. Nel 1988 l’attività si trasferisce nell’attuale sede di proprietà; tali spazi vengono

ampliati una prima volta nel ’96, per aumentare il magazzino, ed una seconda volta nel 2017 con l’inaugurazione della palazzina su tre livelli che ospita parte degli uffici e la sala riunioni. Separatamente, ma nella stessa via, nel 2002 viene costruito un deposito per lo stoccaggio delle merci in giacenza. L’attività ad oggi si avvale di circa 3.000 metri quadri coperti. Dal 1999 l’azienda rispetta i severi standard internazionali UNI EN ISO 9001, ed anche per il 2020, seppure in piena emergenza Covid-19, ha conseguito con successo il rinnovo di Certificazione del Sistema Gestione per la Qualità. Emporio Oleodinamico è stato da subito punto di riferimento sia per artigiani che per grandi aziende nella soluzione efficace delle esigenze tecniche e produttive per ogni tipologia

di applicazione oleodinamica. La crescita negli anni è stata costante grazie alla disponibilità di un’ampia offerta che trova applicazione nei settori più disparati: meccanizzazione agricola, macchine di sollevamento, macchine industriali e da costruzione, impianti petrolchimici, macchine per la pulizia e la manutenzione del verde, logistica e trasporti, ed anche settore navale. Punto forte dell’offerta è l’assemblaggio del prodotto integrato Tubo-Raccordo, lavorazione demandata all’azienda Tecno Fluid, anch’essa fondata dalla Famiglia Barzanti nel 1986. La capacità di produzione si attesta tra i 2.000 e i 5.000 tubi flessibili raccordati al giorno. Emporio Oleodinamico mantiene il ruolo fondamentale di rapporto diretto con i Clienti, sia al dettaglio che all’ingrosso, vero focus


ADVERTORIAL

“LA FIDUCIA ACCORDATACI IN QUESTI 45 ANNI SARÀ MOTIVO PER PROSEGUIRE CON L’IMPEGNO E LA SERIETÀ CHE FINO AD OGGI CI HANNO CONTRADDISTINTO.”

dell’impresa. L’affidabilità e la capacità di offrire soluzioni e risposte personalizzate e flessibili permette di annoverare clienti storici e blasonati. Tale risultato è ottenuto anche grazie alla severa selezione dei Fornitori, tutti di fascia medioalta, con prodotti prevalentemente Made in Italy. Emporio Oleodinamico è il frutto dell’unità di una famiglia e di una visione condivisa con tutti i Dipendenti, fra i quali si sta verificando lo stesso cambio generazionale che sta avvenendo ai vertici. “Ci sono state persone che sono entrate in azienda e ci sono rimaste per più di trentaquarant’anni, fino al pensionamento! – rivelano con orgoglio i Barzanti. – Oggi siamo fieri di poter dire che l’età media dei nostri Collaboratori è sotto ai 40 anni. I rallentamenti causati dal lockdown non ci hanno impedito di continuare a concentrarci sulla formazione, in quanto riteniamo i Dipendenti parte integrante nella realizzazione dei nostri progetti.” Sotto all’impronta della nuova generazione non si ferma neppure la ricerca dell’innovazione tecnica, sempre nell’ottica di poter offrire un migliore servizio al Cliente. È già in cantiere un’importante innovazione del

sistema gestionale, mentre sono al vaglio: la riorganizzazione del comparto produttivo, l’automatizzazione di alcuni processi fra cui l’introduzione di tecnologie al laser per poter imprimere maggiori informazioni sui singoli componenti. Di fondamentale importanza sarà poi l’implementazione di nuovi metodi di stoccaggio delle merci visto che Emporio Oleodinamico dispone, a magazzino in pronta consegna, di una gamma quantitativamente ampia e disparata di articoli: tubi flessibili, raccordi a pressare, adattatori, innesti rapidi, rondelle e guarnizioni

a tenuta statica e dinamica, valvole di controllo direzionale, valvole oleodinamiche, cilindri e componenti, pompe, motori, moltiplicatori, filtri e tappi, miniprese e tubi capillari, strumenti di misura e controllo, accumulatori, scambiatori di calore, tubi e raccordi freno, minicentraline. A questa già ricca offerta, dal 2003 si è aggiunta anche quella degli articoli commercializzati dalla società Idrogem s.r.l., nata dalla collaborazione di Gabriele Gaiba con Emporio Oleodinamico, ampliando ulteriormente la gamma di applicazioni oleodinamiche disponibili.

Via Golfarelli, 88/B Forlì | Tel. 0543 724202 info@emporiooleodinamico.com www.emporiooleodinamico.com IN MAGAZINE

2


CORRERE

30 maratone

PER 50 ANNI EMANUELE GAMBINI HA INIZIATO UNA CARRIERA DI MARATONETA QUASI PER CASO, E NON SENZA COLPI DI SCENA. IL SUO SOGNO? FESTEGGIARE IL CINQUANTESIMO COMPLEANNO CON LA MARATONA DI NEW YORK. di Alice Muri / ph Leo Mattioli

O

Oltre 50 maratone all’attivo. Numerosi titoli conquistati in soli 7 anni, tra cui 2 medaglie d’oro: la prima nel 2016 in occasione del Campionato europeo di Triathle di Setúbal, in Portogallo; la seconda ai mondiali di Triathle Master a Viveiro in Spagna, l’anno successivo. È questo il ricco palmares di Emanuele Gambini, orafo nella vita, con una passione sfegatata per la corsa. Emanuele, come è nata que-

48

IN MAGAZINE

sta passione? “Fin da piccolo mi sono cimentato in diversi sport, tra cui pallanuoto, pallavolo, tennis, baseball e il calcio, che mi rapì per quasi 20 anni. Poi nel 2009, un po’ per una scommessa con me stesso e un po’ stimolato da un cugino che aveva corso la maratona di New York, decisi di correre i miei primi 42 Km e 195 m a Firenze (che portai a termine in 4 ore e 15 minuti). Da lì nacque una vera e propria passione per la corsa, che mi ha portato a correre 15 maratone e più di 20 mezze maratone fino al gennaio 2013 quando, vista l’insorgenza di un grosso problema ai talloni, decisi di passare al Triathlon. Così iniziai a praticare nuoto e ciclismo.” Una nuova impresa… “Una durissima impresa, resa ancor più dura da un incidente che mi capitò proprio durante un allenamento. Stavo percorrendo in bicicletta il tragitto Pesaro-Riccione, quando purtroppo un automobilista distratto mi travolse. Da lì iniziò un calvario di 6 mesi tra operazioni, visite e giorni di sconforto, visto che si era prospettata la possibilità di non poter più tornare a correre. Riiniziando però alcuni allenamenti conobbi Ra-

oul Rossi, presidente della società di Pentathlon Asd Gabbiano di Pesaro, che mi propose di fare alcune competizioni internazionali percorrendo distanze più brevi. Da quel momento riiniziò la mia carriera di maratoneta.” Con quali risultati hai chiuso il 2019? “È stato un anno ricco di soddisfazioni perché ho vinto una medaglia di bronzo nella disciplina del biathle e una medaglia d’oro nel triathle in occasione del Campionato Europeo Master a Madeira. Poi il massimo risultato inaspettato, con la vittoria del Campionato del Mondo Master di Laser-run (corsa e tiro) a Budapest.” Quali sono gli appuntamenti del 2020? “A luglio con i campionati europei di biathle e triathle a Barcellona e ad agosto con i campionati mondiali di biathle e triathle di Weiden in Germania.” Qual è il tuo sogno nel cassetto? “Quello di poter partecipare a novembre alla maratona di New York. Sarebbe la mia trentesima maratona in carriera e sarebbe il regalo perfetto per i miei 50 anni, che compirò a dicembre di quest’anno.”


ALLENARE

Corpo e

ANIMA

INSEGNANTE DI GINNASTICA POSTURALE E CONSAPEVOLEZZA CORPOREA, DANIELA SANTINI AIUTA LE PERSONE AD ASCOLTARSI E A INTRAPRENDERE LA STRADA VERSO IL BENESSERE, FISICO E MENTALE.

P

Postura perfetta e pelle tonica, Daniela Santini è il ritratto compiuto di ciò che fa per mestiere – e per passione, tanta passione. Diplomata ISEF, ha cominciato a lavorare in palestra nel 1986 e da allora ha in curriculum tantissimi corsi di formazione, idea chiave che la guida da sempre e che nasce dal desiderio profondo di crescere e conoscere come funziona il corpo umano. “Siamo molto più di quel che pensiamo,” dice con energia. “E, soprattutto, siamo un tutto armonico dove ogni parte è in relazione con le altre.” Nella sua professione c’è stato un anno di svolta, il 2005, quando ha chiuso con tutto quello che aveva costruito fino a quel momento e ha ripreso a studiare, approdando prima all’insegnamento di bioginnastica e poi all’Accademia di Tecniche Osteopatico Posturali di Reggio Emilia. “Qui ho trovato insegnanti di altissimo livello che mi hanno aiutato a capire le leggi che governano la nostra struttura, come la fisiologia del movimento o la meccanica articolare, e quello è stato il salto quantico.” Da lì proviene la fase attuale del lavoro di Daniela, che insegna ginnastica

di Cristina Lupinelli / ph Luca Toni

posturale e consapevolezza corporea: un’offerta molto personale, risultato dei suoi studi e della sua storia. “Vedo il corpo come una macchina meravigliosa e il fatto che ci siano correlazioni importanti tra i sistemi strutturale, organico e nervoso e la sfera psico-emozionale significa che tutto viaggia seguendo un unico principio: il nostro essere e il suo equilibrio. E oggi, in un’epoca in cui le pressioni sono pesantissime, diventa vitale coltivare una dimensione intima dove ascoltarsi in modo profondo. Aiutare le persone a capirlo è la base per metterle nelle condizioni di intraprendere una strada verso il benessere: è questo ciò che faccio con grande senso di responsabilità perché ho davvero a cuore chi si affida a me per una sofferenza o un problema fisico.” Per Daniela la consapevolezza del corpo “è un processo di equilibrazione dinamica,” così lo chiama, “che coinvolge anche la mente, per adeguarsi alle variabili che la vita ci presenta e trovare la sintonia in ogni stagione dell’esistenza, anche quella delle rughe e dei segni del tempo. D’altra parte, la bellezza vera è accogliere ciò che sei.” IN MAGAZINE

49


PROMUOVERE

Città

CHE LEGGE PESARO HA SOTTOSCRITTO IL PATTO PER LA LETTURA CON ASSOCIAZIONI, BIBLIOTECHE, LIBRERIE, SCUOLE, REALTÀ PUBBLICHE E PRIVATE. UNA RETE CHE LAVORA CON PASSIONE PER UN OBIETTIVO CONDIVISO: LA PROMOZIONE DEL LIBRO E DELLA LETTURA.

L

Leggere migliora la vita, favorisce la crescita intellettuale, sociale ed economica di una comunità, aiuta a costruire una società più civile. Pesaro crede nella lettura come valore forte che segna la sua identità e per questo, da qualche anno, è stata riconosciuta Città che Legge. Quest’anno Pesaro IN Magazine ha aderito al Patto per la lettura, uno strumento operativo e un accordo che coinvolge, insieme all’Amministrazione comunale, biblioteche, scuole, librerie, associazioni, realtà pubbliche e private del territorio. Una rete destinata a crescere nel tempo e che lavora con passone per l’obiettivo comune: la promozione del libro e della lettura.

50

IN MAGAZINE

di Simonetta Campanelli

Per documentare chi sono i sottoscrittori del Patto per la lettura e dove si svolgono le attività messe in campo da chi lo ha condiviso, è stata realizzata una mappa ricca e animata della città che legge, mentre per i più digital è stata realizzata anche l’app Pesaro che legge, scaricabile da sistemi android e ios tramite motore di ricerca. L’app permette agli interessati di essere costantemente informati e aggiornati sulle attività e iniziative sulla lettura che si svolgono a Pesaro. L’Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Daniele Vimini, racconta che: “Nella città di Pesaro, grazie a una sinergica collaborazione, sono stati promossi e realizzati in questi anni progetti per la promozione della lettura declinata in tutte le sue forme, diversificata per età, contenuti e supporti. Questo ha permesso alla città di Pesaro di ottenere il riconoscimento.” Perché un Patto per la lettura? “Le tante attività e iniziative realizzate negli anni hanno ottenuto riscontri estremamente positivi in termini di partecipazione e gradimento, progressivamente si è quindi generato nella città un contesto fecondo e un patrimonio di buone pratiche nella promo-

zione della lettura e del libro che ora va rafforzato e consolidato anche per attirare i non lettori. Il patto si configura dunque come intervento di politica attiva e partecipata per promuovere la lettura quale strumento di sviluppo individuale, superamento dei gap di conoscenza, cittadinanza consapevole.” Quali finalità si propone? “Il Patto per la lettura si prefigge di ridare valore all’atto di leggere come bene comune su cui investire, favorendo un’azione coordinata e sistematica di contatto e di conoscenza tra le diverse realtà, dando continuità e vigore alle iniziative di promozione alla lettura già collaudate, sviluppandone di nuove e creando ambienti favorevoli alla lettura. In particolare il Patto per la lettura mira a riconoscere l’accesso alla lettura quale diritto di tutti; rendere la pratica della lettura un’abitudine sociale diffusa, capace di entrare nell’immaginario collettivo e promuovere l’apprendimento permanente e ad avvicinare alla lettura i non lettori. Punta ad aiutare chi è in difficoltà offrendo la possibilità di leggere: nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, e tanto altro.”



L’innovazione ha un nuovo punto di partenza. Per continuare a innovare non smettiamo mai di metterci alla prova. Ecco perché abbiamo unito l’intelligenza della tecnologia a performance sorprendenti e abbiamo raggiunto nuovi livelli di sicurezza e di controllo, grazie alla trazione integrale quattro. Per arrivare ovunque, affrontando qualsiasi condizione. È così che è nata Audi e-tron, la prima Audi completamente elettrica con una velocità di ricarica ultrarapida e un’autonomia di oltre 400 Km. Scopritela nel nostro Showroom e su audi.it

L’elettrico ora è Audi. L’elettrico ora è quattro. Gamma Audi e-tron. Consumo ciclo di prova combinato (WLTP): 26,6 - 21,7 kWh/100 km; autonomia ciclo di prova combinato (WLTP): 446 - 276 km; emissioni CO₂ ciclo di prova combinato: 0 g/km.

I valori indicativi relativi al consumo di energia ed alle emissioni di CO₂ sono rilevati dal Costruttore in base a metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici possono modificare i predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi alle Concessionarie Audi e a consultare il sito audi.it

Augusto Gabellini S.r.l Concessionario Audi per Pesaro e Provincia Strada della Romagna, 119 - Pesaro (PU) Tel. 0721/279325 www.gabellini.it

Seguici su


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.