COMUNITÀ
I GESTI CHE CONTANO L’ESPERIENZA DEL TEAMBÒTA: MICHELE LARI RACCONTA IL VOLONTARIATO A RIMINI
DI CRISTINA RIGHI
Siamo a marzo 2020: mentre Rimini si ferma per il lockdown, alcuni amici, tutti tra i 22 e i 30 anni, sentono di dover fare qualcosa. Su 3.000 cartoline che diffondono in città, scrivono a mano: “Sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità”.
FOTO ALESSIA BOCCHINI
Poi ancora: “Possiamo fare qualcosa per te?” Nei tre numeri di telefono segnati in calce, anche quello di Michele Lari, oggi presidente di TeamBòta, l’associazione nata sulla scia di quel primo gesto di vicinanza. Abbiamo incontrato Michele virtualmente, perché è impegnato con un’altra emergenza, ma quello che ci ha raccontato è reale e ci fa capire, all’alba del Metaverso, che certi aspetti del nostro essere umani non possono prescindere dalla relazione con l’altro. Come è cresciuta la vostra realtà in questi due anni? “Da quel messaggio è partito un tam-tam clamoroso, che ci ha fatto vivere già due anni intensi, faticosi e pieni di affetto, amicizie ed emozioni. Il TeamBòta nasce dalla voglia di metterci a disposizione della comunità. Non potendoci incontrare, il gruppo si è formato come digitale e tutto è stato gestito tramite canali social dedicati. I volontari li
IN QUESTA PAGINA, MICHELE LARI PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE TEAMBÒTA. NELLA PAGINA SEGUENTE, ALCUNI DEI VOLONTARI DURANTE UN SERVIZIO.