n.4 2022 www.inmagazine.it cesena MARCANTONIO IL DESIGN DELL’IDEALE ETTORE SANSAVINI UN NUOVO UMANESIMO AGRITURISMI SLOW-CHIC
Viale G. Matteotti 90 Cesena | T. 0547 304315 | www.tagliatixilsuccesso-cesena.com |
ph. Chiara Pavolucci
Apriamo questo numero autunnale intervistando, a quasi cinquant’anni dall’inizio di un’avventura che ha cambiato la sanità privata italiana, il fondatore e presidente di GVM Care&Research Ettore Sansavini. Incontriamo poi il designer Marcantonio (nato Marcantonio Raimondi Malerba) che racconta la sua indagine creativa fuori dalle regole e le collaborazioni con le grandi firme. Parliamo dei modelli di energia del futuro di Hypertec Solution e Zero3, di storie di vino e impresa under 40, e dell’ultima novità for livese nel mondo dei giochi da tavolo, Forum Livii, il curioso gioco di società sulla storia di Forlì. Scopriamo gli agriturismi slow-chic del territorio per un ritorno alla natura con stile, e ripercorriamo i 12 anni che hanno riscritto la storia di una via con l’associazione Regnoli 41. Infine, un’anticipazione sulla nuova edizione del TEDxCesena. Buona lettura!
DI ANDREA MASOTTI
Edizioni IN Magazine s.r.l. Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47122 Forlì | T. 0543.798463 www.inmagazine.it | info@inmagazine.it
Anno XXIV N.4
ottobre/novembre Reg. di Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n.27
Direttore Responsabile: Andrea Masotti
Redazione centrale: Clarissa
Collaboratori:
Fotografi:
Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e citando la fonte. In ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR) sulla privacy, se non vuoi più ricevere questa rivista in formato elettronico e/o cartaceo puoi chiedere la cancellazione del tuo nominativo dal nostro database scrivendo a privacy@inmagazine.it
EDITORIALE
Costa Coordinamento di redazione: Roberta Invidia Artwork e impaginazione: Francesca Fantini Ufficio commerciale: Roberto Amadori, Gianluca Braga Stampa: La Pieve Poligrafica Villa Verucchio (RN) Chiuso per la stampa il 27/10/2022
Barbara Baronio, Andrea Biondi, Anna Chiarini, Paola Francia, Francesca Miccoli.
Alessio Agnoletti, Paolo Ambrosini, Andrea Bonavita, Bruno Bravi, Sergio Catitti, Maurizio Marcato, Luca Nostri, Angelo Trani, Gianmaria Zanotti, Renzo Zilio. 16 10 / PROFILI ETTORE SANSAVINI 10 49 26 16 / PROFILI FIRMATO MARCANTONIO 22 / VISIONI ENERGIA DEL FUTURO 26 / VITICOLTURA WINE GENERATION 33 / PASSIONI LA CITTÀ IN UN GIOCO 38 / ESPERIENZE AGRITURISMI SLOW-CHIC 44 / RINASCITA L’ASSOCIAZIONE REGNOLI 41 49 / EVENTI TEDXCESENA RITORNO ALL’OPERA 04 / PILLOLE NOTIZIE DALLA PROVINCIA
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PILLOLE
PREMIO IN MAGAZINE PER IL RACCONTO INEDITO
FORLÌ | È il bolognese Simone Laurenzi il vincitore della XIX edizione del Premio letterario nazionale “Città di Forlì”, sezione Premio “IN Magazine” per il racconto inedito a tema “L’acqua”. Il concorso, promosso dal Cen tro culturale L’Ortica, ha visto la grande partecipazione di scrittori provenienti da tutta Italia. La cerimonia di premiazione dei finalisti si è tenuta il 23 ottobre a Forlì, presso la Sala del Con siglio della Provincia: sul podio, al primo posto, il racconto La spagnola di Laurenzi (nella foto, a sinistra, riceve da Roberta In vidia il premio), al secondo posto Purificazione di Anna Sofia Scheele di Brisighella e al terzo posto Sei acqua di Cristina Giuntini di Firenze. Nel prossimo numero, la pubblicazione del racconto vincitore e dell’intervista all’autore.
FESTA DEL CIOCCOLATO ARTIGIANALE
ABBECEDARIO FOTOGRAFICO
FORLÌ | Una collettiva di ventisei tra gli au tori più rappresentativi della fotografia italiana contemporanea, curata da Elena Dolcini, sarà visitabile fino al 6 gennaio 2023 presso “Arte al Monte”, sede della Fondazione Cassa dei Rispar mi di Forlì. La mostra indaga la relazione paro la-immagine attraverso la scelta di una fotografia per ogni lettera dell’alfabeto, a cui corrisponde una parola di pertinenza fotografica: l’obiettivo è descrivere uno specifico fotografico che altri menti rimarrebbe una questione di nicchia, nel la consapevolezza che ogni pratica cresce anche attraverso il confronto con ciò che è altro e chi osserva dall’esterno. La mostra è aperta tutti i venerdì dalle 17.00 alle 19.00.
FORLÌ | Sabato 26 e domenica 27 novembre 2022, in Piazza Saffi a Forlì, tornano i maestri cioccolatieri di “Choco Amore” per una dolcissima quinta edizione della Festa del Cioccolato Artigianale. L’evento, promosso dall’Associazione Karisma Eventi, che nelle scorse edizioni ha riscosso uno strepitoso successo, ha l’obiettivo di promuovere un consumo consapevole e responsabile del buon cioccolato artigianale, e in particolare di informare il giovane pubblico sull’importanza del consumo del cioccolato prodotto artigianalmente. Non a caso, questo alimento era considerato dai Maya il “Cibo degli Dei”, buono e salubre: antidepressivo, antiossidante, aiuta il cuore, la circolazione e accelera il metabolismo.
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PILLOLE
CESENA COMICS
CESENA | Al via l’edizione 2022 di Cesena Comics & Stories, il Festival del fumetto per bambini e ragazzi che, dall’11 al 27 novembre, vedrà tanti autori e autrici incontrare piccoli e grandi lettori. Storie che raccontano di donne coraggiose, avventure incredibili e narrazioni divertenti saranno protagoniste di un mese di laboratori, mostre, workshop e talk, presso la Biblioteca Malatestiana. La grande novità del 2022 è la sezione OFF: una serie di eventi pensati per indagare il rapporto tra immagine e parole, accolti all’interno di Opificio Artaj fino al 14 dicembre. La partecipazione è gratuita, previa prenotazione.
LA CAMPANARA MIGLIOR OSTE
APOFRUIT MIGLIOR DATORE
CESENA | Miglior datore di lavoro nel setto re agricoltura: è il riconoscimento che l’Istitu to Tedesco Qualità e Finanza ha assegnato alla cooperativa Apofruit, nell’ambito dello studio Italy’s Best Employers 2022/23 che ha preso in esame aspetti come clima di lavoro, crescita pro fessionale, valori e sostenibilità. “Ci rende molto orgogliosi,” dichiara il presidente Mirco Zanotti. “Abbiamo deciso di dedicare ogni energia per ridurre al minimo i rischi e innalzare la qualità del lavoro: i numeri ci stanno dando ragione.”
GALEATA | L’osteria La campanara, incastonata nel borgo di Pianetto di Galeata, trionfa su Osterie d’Italia, storico sussidiario del mangiarbere all’italiana giunto alla 36° edizione. Quest’anno Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi, titolari del locale, si sono aggiudicati anche il premio “Miglior oste”, uno dei nove riconoscimenti speciali assegnati.
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ETTORE
SANITÀ, BENESSERE E TERRITORIO CON FORLÌ
SEMPRE NEL CUORE
A quasi cinquant’anni dall’inizio di un’av ventura che ha cambiato la sanità privata italiana, Ettore Sansavini non ha smesso di sognare, di porsi nuovi obiettivi da raggiungere. Dal 1973, anno in cui gli fu affidata la conduzione della Casa di Cura Villa Maria di Cotignola, ha lavorato caparbiamente con un’idea ben chiara in mente: rendere disponibile in tutto il Paese l’offerta sanitaria di alta specialità (come la Cardiochirurgia) che fino ad allora era appannaggio solo dei grandi policlinici universitari. Oggi che la sfida è vinta e GVM Care&Research è uno dei maggiori gruppi italiani del settore della sanità, ricerca, benessere, cure termali e in dustria biomedicale, il suo amore per le sfide lo ha portato a spingersi ancora oltre. A immaginare un nuovo umanesimo delle cure che passa attraverso tecnologia, ricerca e Intelligenza Artificiale. Senza dimenticare la sua Forlì e la Romagna, per le quali ha grandi progetti in serbo, a partire dal consolidamento dell’aeroporto Ridolfi, riaperto due
anni fa insieme all’imprenditore Giuseppe Silvestrini con cui condivide la stessa idea di impresa e di valorizzazione dei territori. Nel 2023 GVM Care&Research compirà mezzo secolo di storia. Qual è il suo personale bilancio di questi primi 50 anni? “Quando nel 1973 mi sono lanciato nell’av ventura della conduzione della Casa di Cura Villa Maria di Cotignola l’ho fatto come solo i giovani riescono a fare, credendoci fino in fondo e scommettendo tutto sul concetto, rivoluzionario, di una struttura innovativa, di alta specialità, che potesse portare nel Paese l’offerta sanitaria che fino ad allora era appannaggio solo dei grandi policlinici uni versitari. Era ed è una sfida riuscita che mi riempie di emozione. Dopo 50 anni, vedermi ancora oggi alle prese con nuovi obiettivi e nuove frontiere da esplorare, insieme ai miei collaboratori e alle nuove generazioni che sono in azienda, mi fa comprendere come ta lento e risorse siano beni da condividere per poterli perennizzare.”
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PROFILI
SANSAVINI DI ROBERTA INVIDIA FOTO MAURIZIO MARCATO
PROFILI
Qual è il suo rapporto con Forlì? Cosa apprezza e come vorrebbe che fosse?
“Appartengo sempre a Forlì, anche quando sono altrove. La Forlì che vorrei è giovane, europea, aperta al turismo nazionale ed internazionale, impegnata nell’innovazione senza tralasciare l’importanza di tenere vivo il cen tro storico come luogo di aggregazione e di sviluppo commerciale. Apprezzo molto l’impegno dell’amministrazione comunale sul progetto “Shaping Fair Cities”. Anche GVM Care&Research ha imboccato la strada della sostenibilità.”
Ha portato la sua attività in Italia e all’estero. Cosa porta con sé del suo essere forlivese e del suo carattere imprenditoriale?
“Porto il pragmatismo e la tenacia che ca ratterizza la provincia forlivese, ottimista e produttiva, curiosa e aperta a nuove scommesse. Si può dire che il mio modello im prenditoriale attinge forza proprio dalla mia
ORA CHE GVM
CARE&RESEARCH È
UNO DEI PRINCIPALI GRUPPI OSPEDALIERI ITALIANI, IL SUO AMORE PER LE SFIDE LO HA SPINTO ANCORA OLTRE, A IMMAGINARE UN NUOVO UMANESIMO DELLE CURE E A PROGETTARE, INSIEME A GIUSEPPE SILVESTRINI, UN RILANCIO IN GRANDE STILE DELL’AEROPORTO RIDOLFI.
storia individuale e dalla mia terra e si fonda sul rispetto per il lavoro, considerato sempre onorevole qualunque sia il ruolo, ispirando si al principio della concreta intercettazione dei bisogni come missione imprenditoriale.”
Come è nata l’idea di investire nell’aeroporto con quello che considera un amico?
“Giuseppe Silvestrini e io condividiamo la stessa idea di impresa e di valorizzazione dei territori. Abbiamo pensato prima di tutto di restituire dignità ad una infrastruttura che vanta il primato di essere stato uno dei pri mi aeroporti nella storia italiana e che negli anni ‘30 era il più grande aeroporto militare d’Italia. Le prime attività di volo risalgono al 1935, quando la Reale Unione Nazionale Aeronautica scelse di tenere proprio all’aero porto di Forlì i propri corsi.”
Qual è la sua idea di sviluppo di questa importante infrastruttura?
“Puntiamo a riportare il nostro aeroporto a quel ruolo di centralità strategica che aveva in passato, ponendolo al servizio non solo di Forlì ma di tutta la Romagna. La partnership con le compagnie aeree, tra cui Ryanair, assicurerà il rilancio di un’area storicamente a forte vocazione turistica, artigianale e industriale. Il piano prevede l’inserimento di nuove compagnie e nuove rotte, per ampliare lo sviluppo turistico dell’entroterra, oltre che della nostra riviera. E vorrei anche evidenziare l’importanza dell’aeroporto per i nostri ospedali pubblici e privati che già oggi attraggono pazienti da altre regioni e anche dall’estero. Da non trascurare, inoltre, il collegamento con il porto turistico di Ravenna, progetto per il quale auspichiamo un poten ziamento della rete viaria Ravenna-Forlì. Ci auguriamo anche una collaborazione con l’aeroporto Marconi di Bologna, per supportarlo nel far fronte alle sempre maggiori richieste, e speriamo in un crescente coin volgimento delle amministrazioni pubbliche, le fondazioni, le comunità montane e le asso ciazioni imprenditoriali. Serve stringere una alleanza buona a favore dello scalo e della nostra collettività.”
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Cosa ha rappresentato per lei e per GVM Care&Research investire nelle Terme di Castrocaro?
“Le storiche Terme di Castrocaro, con il Grand Hotel in stile Art déco, immerso nel magnifico parco e totalmente recuperato, sono per me un gioiello da custodire e va lorizzare. Nate nel 1830 e accreditate con il SSN, si inseriscono in una visione imprenditoriale di servizi di cura, ricerca, prevenzione e benessere che stanno alla base di un concetto olistico di salute, con ottimi riscontri a livello sia nazionale che internazionale. Questo concetto trova piena realizzazione in Long Life Formula, il metodo adottato all’interno di Lucia Magnani Health Clinic. Del
compendio termale fa parte anche il Poliambulatorio con un Centro Diagnostico ad alta tecnologia di ultima generazione.”
Che consiglio darebbe ai giovani che sono il futuro del Paese?
“Ai giovani suggerisco di puntare su una formazione qualificata e di esplorare nuove opportunità, seguendo le proprie passioni anche quando l’impresa può sembrare ardua. Accostarsi a un nuovo progetto con slancio e coraggio, non accontentandosi di imitare chi li ha preceduti, ma cercando di creare nuovi modelli. Le sfide dei prossimi anni saranno legate a nanotecnologie, genomica, robotica gestite con un approccio antropocentrico. La tecnologia restituirà una misura più umana nella gestione del tempo, delle risorse e nel creare nuove condizioni di vita e di salute.”
Quali progetti vuole ancora sviluppare in GVM Care&Research?
“Vorrei completare il progetto di digitalizza zione totale degli ospedali GVM Care&Research, percorso già avviato grazie all’utilizzo diffuso di dispositivi connessi tra loro e con gli operatori da remoto, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza, la produttività e l’ef ficienza. Vorrei che la sanità italiana fosse sempre più digitale a beneficio dell’innovazione dei percorsi di cura e sempre più antropocentrica: un nuovo umanesimo delle cure che passa attraverso tecnologia, ricerca e AI. Vero, la sanità punta su ricerca, buone prati che e tecnologie ma è fatta di persone, con persone e per le persone e si alimenta della passione che ho sempre messo fino ad oggi e che metto ancora nei miei progetti attuali e futuri.”
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IN QUESTE PAGINE, ETTORE SANSAVINI CON GIUSEPPE SILVESTRINI PER IL LANCIO DELLA SOCIETÀ FORLÌ AIRPORT. IN ALTO, L’ESTERNO DI MARIA CECILIA HOSPITAL E, SOTTO, L’INGRESSO DI LUCIA MAGNANI HEALTH CLINIC A CASTROCARO.
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PROFILI FIRMATO L’INDAGINE CREATIVA DEL DESIGNER FUORI DALLE REGOLE MARCANTONIO
DI BARBARA BARONIO
FOTO GIANMARIA ZANOTTI
Il suo è il design dell’ideale, una sintesi del creato che va a soddisfare l’esigenza di dolcezza, ironia, pulizia e bello che ogni uomo va cercando. È così che si può sintetizzare l’opera di Marcantonio (al secolo Marcanto nio Raimondi Malerba), designer originario di Massa Lombarda dove è nato nel 1976, ma da anni residente a Cesena, che ad oggi colla bora con grandi nomi del design nazionale e internazionale come Seletti, Qeeboo, Scarlet Splendour, Natuzzi, Opinion Ciatti, Slamp, Mogg e ancora Altreforme, Nodus, Scapin Collezioni e Anthropologie. A partire dalle sue opere uniche scelte da Armani per i suoi showroom sparsi nel mondo per passare a quelle che portano la sua firma, riconoscibili
al primo sguardo come la Monkey Lamp e il vaso a forma di cuore, Marcantonio è tra i maggiori designer italiani in continua ricer ca e sempre pronto a stupire. Parallelamente alle sue collaborazioni questo giovane creati vo romagnolo persegue un percorso autoriale e artistico legato all’autoproduzione, a cui si aggiungono numerose incursioni nell’inte rior design.
Marcantonio si è formato all’Istituto d’arte Severini e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna: un percorso artistico che ha influen zato il suo approccio al design, dove l’aspetto creativo e quello della produzione industriale si intrecciano continuamente. “Credo nell’educazione al bello e nell’impor-
IN QUESTE PAGINE, IL DESIGNER MARCANTONIO NELLA SUA CASA-LABORATORIO A CESENA. A LATO, IL GORILLA REALIZZATO PER IL SALONE DEL MOBILE E POI ACQUISTATO ANCHE DA ARMANI. NELLA PAGINA SEGUENTE, IL VASO A FORMA DI CUORE LOVE IN BLOSSOM.
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PROFILI
tanza dello studio, ma sono anche convinto che spesso sia proprio la conoscenza trasversale e l’acquisizione di competenze anche lontane dai propri studi a far emergere il punto di vista alternativo che riesce a condurre l’artista ad affrontare la disciplina con sensibilità. Se ci riflettiamo, spesso l’opera creativa nasce in contesti lontani dalla sfera degli studi compiuti. L’approfondire la disciplina, inevitabilmente, porta a seguire un binario, come anche il guardare al passato condiziona il proprio modo di trovare una strategia.”
Curioso scopritore della realtà e indagatore della natura, Marcantonio sin da bambino ha mostrato interesse per la struttura delle cose. “Per me è sempre stato più importante il come rispetto al cosa. Sono stato più affascinato dalla fenomenologia, che dal fenomeno stesso. E così ho iniziato a scoprire gli oggetti da dentro, per poi ricostruirli e ricomporli anche in maniera differente. Un’attività questa che mi ha permesso nel tempo di acquisire conoscenze in vari ambiti come quello dell’elettronica, che poi ho sfruttato nelle mie creazioni. Ai tempi non lo sapevo, ma questo era già design.”
Marcantonio è giunto a Cesena nel 2006. “Stavo cercando un luogo tutto per me. Un garage che a Cervia non trovavo perché tutti gli spazi nella cittadina dove sono cresciuto sono de stinati al turismo. Così ho allungato il mio sguardo su Cesena dove ho affittato un capanno che è diventato il mio atelier. Qui ho vissuto sette anni di arte pura. Un periodo prezioso e incredibile in cui ho potuto vivere una mia dimensione artistica. Passavo da un mercatino all’altro, scomponevo gli oggetti, li ridipingevo, offrivo loro un nuovo volto e sperimentavo. Ecco il design, una forma d’arte che può offrirci tantissimo. L’opera di design ha una fun-
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“HO INIZIATO A SCOPRIRE GLI OGGETTI DA DENTRO, PER POI RICOSTRUIRLI E RICOMPORLI ANCHE IN MANIERA DIFFERENTE,” RACCONTA IL DESIGNER, CHE DAL 2006 HA FATTO DI CESENA LA SUA CASA E LABORATORIO.
zione e proprio grazie a questo suo ruolo nel reale l’oggetto s’impone nel contesto in cui è inserito. Mi ritengo un artista fortunato perché ho trovato l’ambito in cui potermi identificare e dove portare la mia indagine.”
Marcantonio, molto abile nell’arte sculto rea, ha saputo sfruttare questo suo talento innato per la creazione di oggetti ironici, spesso inaspettati e decontestualizzati come la realizzazione di un attaccapanni con mar telli. “Ho voluto portare oggetti illustrativi perfettamente riconoscibili attribuendo loro una funzione anche diversa rispetto a quella originale, un gioco semplice da leggere, ma che proprio per questa immediatezza ha subi to raccolto molto interesse.”
È così che sono nati alcuni suoi best seller come Monkey Lamp e Mouse Lamp rea lizzate per Seletti o il vaso a forma di cuore animale, il Love in bloom anche in versione kintsugi (ossia con venature d’oro).
“La lampada nasce da una scultura ‘Ale Piantana’, che ho realizzato raffigurando il mio assistente con la mano alzata che porta una lampadina. Successivamente pensando al film 2001: Odissea nello spazio di Kubrick ho sostituito l’osso che le scimmie nel film usano come arma con la lampadina: l’evo luzione dell’uomo che dall’arma passa alla luce. È piaciuta tantissimo come idea e Seletti ha scelto di produrla. Il mio desiderio è che l’opera d’arte sia comprensibile. A volte mi accade che davanti a un quadro, ad esem pio, non ne colga subito il significato, invece vorrei che ogni volta che ci si imbatte in un mio lavoro lo si possa comprendere.”
Marcantonio realizza opere ideali e che fun
ANCHE GIORGIO ARMANI.
zionano dove il rapporto tra l’uomo e la na tura è uno dei temi più ricorrenti e da dove emerge l’amore per l’universo animale. Ne sono un esempio: Sherwood realizzato per Qeeboo, un cervo alto 2 metri le cui corna diventano lampadari decorati con cristalli e pendenti, o ancora Giraffe in love, una giraf fa sognante che regge un classico lampadario in stile Maria Teresa.
“Molte delle mie opere sono fisicamente lontane da me perché i lavori dei miei pri
mi anni di produzione sono stati tutti ac quistati da buyer di New York per conto di Anthropologie, linea d’abbigliamento, i cui concept store sono arredati con pezzi artistici e di design unici. Poi è arrivata l’intuizione del Gorilla. Ricordo di averlo realizzato per il Salone del Mobile, per una galleria in zona Brera, Giorgio Armani lo ha notato e l’ha voluto per sé.”
Oggi Marcantonio segue direttamente tutte le sue produzioni e spesso la sfida per lui è trovare soluzioni artistiche che migliorino la funzione dell’oggetto e possano renderne an che più semplice la produzione. “Nella mia vita ho avuto un lungo periodo in cui ho solo lavorato. Ero terrorizzato all’idea di perdere l’ispirazione, sono stato cieco d’amore per la mia arte. Ogni mio lavoro è una storia d’amore: mi appassiono all’idea e finché non la realizzo cerco mantenermi fedele ad essa. Una volta che l’opera è conclusa ecco che non ho il desiderio di possederla, per me l’eccitazione sta nel produrla. Ho pochissime opere mie: ho conservato nel mio studio dei prototipi, ma tendenzialmente me ne separo.” Ad oggi sta lavorando a un progetto molto prestigioso con Armani per l’Art Basel di Miami. “Sto realizzando 4 sculture che saran no installate in quattro piazze e sono molto felice di questa occasione che mi viene data. Nei miei desideri c’è l’intenzione di ritornare alla scultura. In cantiere ho il progetto di creare un nuovo studio in cui poter seguire i miei progetti che ho in essere con le circa 15 aziende con cui collaboro, e sviluppare le mie idee e dedicarmi il più possibile all’arte dell’ideale che tanto mi fa innamorare.”
20 PROFILI
LE SUE OPERE PIÙ FAMOSE SONO:
MONKEY LAMP E MOUSE
LAMP REALIZZATE PER SELETTI, LOVE IN BLOOM, IL VASO A FORMA DI CUORE ANIMALE, E IL GORILLA DI CUI SI È INNAMORATO
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VISIONI ENERGIA I MODELLI DI PRODUZIONE ALL’AVANGUARDIA DI HYPERTEC SOLUTION E ZERO3 DEL FUTURO DI PAOLA FRANCIA PH GIANMARIA ZANOTTI
Sole, acqua, vento, terra e mare: abbiamo in natura un vero e pro prio tesoretto (poco sfruttato) di energia pulita. Dal fotovoltaico alle biomasse, passando per le pale eoliche e il geotermico, il futuro è green. Tra le sfide che l’Europa si è posta in materia di clima c’è, infatti, quella di aumentare la quota di rinnovabili dall’attuale obiettivo del 32%, contenuto nel pacchetto sul cli ma Fit for 55, fino al 45% entro il 2030, accelerando la transizione ecologica verso l’energia pulita. Un traguardo ambizioso dal quale però l’Italia risulta ancora lontana: pur avendo raggiunto nel 2015 l’obiettivo fissato per il 2020, l’energia rinnovabile con sumata (17,5% - Fonte: Parla mento Europeo) risulta inferiore rispetto a quella di altri Stati.
C’è invece chi, in tempi non sospetti, e a pochi passi da noi, ha sposato con largo anticipo e con una visione di lungo raggio un modello di produzione energetica sostenibile, dando vita a
progetti innovativi e ad alto tas so tecnologico.
È il caso di Hypertec Solution, società di ingegneria meccani ca e meccatronica, con sede a Bertinoro e a Occhiobello, che a breve inaugurerà un nuovo punto strategico a Catania per offrire un’opportunità lavorativa
a giovani ingegneri in terra di Sicilia, in una sorta di deloca lizzazione al contrario. Nata nel 2000 dall’iniziativa di Enrico Pezzi, Daniele Bucci e Filippo Guidazzi, questa realtà ad oggi può contare sulla competenza di 80 ingegneri che lavorano nei settori dell’automotive, dell’aerospaziale e dell’energia, e non solo. Tra i progetti di punta di questo sito altamente tecnologi co c’è il nucleare di generazione pulita per la produzione di energia. “La conversione elettri ca della mobilità non farà altro che incrementare la richiesta di elettricità che, solo parzialmente, potrà essere coperta con energia di nuova generazione proveniente da fonti rinnovabi li,” spiega Daniele Bucci, Amministratore di Hypertec Solutions insieme a Filippo Guidazzi. “In questo quadro, e con la necessità dettata dai cambiamenti climati ci, un fattore imprescindibile nel futuro della generazione elettrica sarà rappresentato dal nucleare
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TRA I PROGETTI DI PUNTA DI HYPERTEC SOLUTION, SOCIETÀ DI INGEGNERIA E MECCATRONICA, TROVIAMO ITER, IL CUI OBIETTIVO È COSTRUIRE LA MACCHINA PER LA FUSIONE NUCLEARE PIÙ GRANDE AL MONDO, GENERANDO COSÌ ENERGIA PULITA.
IN APERTURA, DANIELE BUCCI E FILIPPO GUIDAZZI DELLA SOCIETÀ HYPERTEC SOLUTION E, A DESTRA, IL MACCHINARIO PER LA FUSIONE DEL PROGETTO ITER. SOTTO, MARCO ANTONINI E FRANCESCA SANDRINI DELL’AZIENDA CESENATE ZERO3 E L’A DISCARICA ASET.
a fusione. Ci rendiamo conto che la sfida è ciclopica ma è alla portata dell’uomo e delle sue capacità e riteniamo che sarà un settore in forte espansione nei prossimi decenni di cui Hypertec vuole essere un pioniere.”
Due i progetti ai quali collabora questo vero e proprio laboratorio che fa parte della Rete Alta Tec nologia dell’Emilia-Romagna: il progetto ITER in Francia, che coinvolge Università, Centri di ricerca e sistemi industriali di Unione Europea, Svizzera, Cina, India, Giappone, Russia, Corea del Sud e Stati Uniti, con l’obiettivo di costruire la macchina per la fusione più grande al mondo. E il progetto DTT (Di vertor Tokamak Test) che vede ENEA ed Eni in un’alleanza strategica per l’energia sostenibile del futuro. “Le fonti fossili sono destinate a ridimensionar si,” conclude Bucci, “e i governi dovranno marciare a ritmi sempre più spediti per la produzione di energie alternative.”
Nasce dall’esperienza ventennale nel campo della gestione dei
rifiuti Gas Stabilizer, il sistema di regolazione automatico per la captazione del biogas emesso dalle discariche e messo a punto dall’azienda cesenate ZERO3 Grazie a questa innovazione realizzata da Marco Antonini, ingegnere edile, e da Francesca Sandrini, ingegnere ambientale – nonché marito e moglie – è possibile trasformare i rifiuti in risorsa e produrre più energia che viene immessa nella rete elettrica nazionale.
“Il biogas è una fonte energetica rinnovabile che rappresenta una soluzione alternativa ai combustibili fossili sulla quale puntare per il futuro,” spiega Marco Antonini. “La sua produzione parte da materiali di scarto e può quindi favorire un’economia circolare.”
Brevettato nel 2019, il sistema Gas Stabilizer si è aggiudicato il primo premio assegnato da Legambiente nella categoria della Transizione Energetica. “Non esisteva un sistema che garan tisse un livello di prestazioni e di precisione così elevato nella
captazione del biogas,” conti nua il CEO di ZERO3, selezio nata tra le tre migliori start up italiane nel 2020. Numerosi i vantaggi che derivano dalla sua applicazione: l’incremento di combustibile reso disponibi le per la produzione di energia, l’eliminazione dei cattivi odori provenienti dalla discarica e una maggiore sicurezza rispetto ai ri schi di incendi.
Ad oggi l’azienda opera a Fano e in Abruzzo e ha contatti con produttori di motori di cogene razione in Spagna e in Francia, oltre che collaborare con numerose aziende del cesenate.
“Dopo aver lavorato per molti anni in un’azienda nel campo dei rifiuti,” raccontano, “tre anni fa, proprio all’inizio della pandemia, abbiamo deciso di intraprende re insieme questa sfida e di fare un ‘salto’. Ci siamo rimboccati le maniche. Non è stato facile ma abbiamo creduto in questo progetto, nella convinzione che l’energia pulita è l’energia del fu turo di cui non possiamo e non potremo fare a meno.”
VISIONI
L’AZIENDA ZERO3
HA MESSO A PUNTO L’INNOVATIVO GAS STABILIZER, UN SISTEMA DI CAPTAZIONE DEL BIOGAS EMESSO DALLE DISCARICHE CHE TRASFORMA I RIFIUTI IN RISORSA E IN ENERGIA. UN’ALTERNATIVA
AI COMBUSTIBILI FOSSILI.
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STORIE DI VINO E DI IMPRESA UNDER QUARANTA
GENERATION
ANDREA BIONDI
WINE
DI
VITICOLTURA
Una rivoluzione è in corso nel mondo del vino? Pare di sì. Al 6° Forum Mondiale dell’Enotu rismo dello scorso settembre ad Alba è emerso che l’andar per vigne rappresenta un mercato con 14 milioni di appassionati di cui il 60% sotto i 35 anni: delle generazioni, quelle dei Millenials e Gen Z, di veri wine lovers! Un dato che viene ulte riormente confermato nello stu dio Annata 2.0: il vino per i nativi digitali realizzato dalla società di ricerca Swg, che rivela come, tra i giovani, il vino sia un prodotto apprezzato e considerato un’ec cellenza italiana che racchiude storia, cultura e tradizione. E nella nostra Provincia le nuove leve del vino sono tante e pronte a dire la loro, scommettendo sul mercato, coltivando progetti e nuove narrazioni, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Esseri custodi della storia vi nicola di un territorio come Predappio e darne un’interpretazione nuova è proprio la sfida
di Chiara Condello, dal 2015 alla guida dell’azienda con il suo nome, realtà autonoma rispetto alla ‘capostipite’ Condé dove lavora dal 2012. Tutto ha inizio dalla scoperta di alcuni vecchi filari di sangiovese. “I proprietari non erano intenzionati a seguir le. Abbiamo quindi acquistato questo ettaro e mezzo, dove lavoravo nel weekend: ho cambiato
sistema di potatura e scelto il regime biologico.” Oggi vengono prodotte circa 28.000 bottiglie e nel frattempo Chiara ha esteso la proprietà a quasi 5 ettari. “Voglio contribuire ad aumentare la fama del territorio. La cre azione delle sottozone ha dato una spinta decisiva alla crescita della Doc Romagna Sangiovese, e il ricambio generazionale con produttori che hanno scelto questo mestiere, che viaggiano e fanno formazione, ha portato ai successi attuali.”
Non guasta poi che i vini piac ciono, e anche molto: Chiara è tra i 22 produttori vincitori del premio Tastevin 2022 dell’Associazione Italiana Sommelier per il suo Romagna Sangiovese “Le Lucciole”, un riconoscimento che viene assegnato ai vini che hanno contribuito a imprimere una svolta produttiva al terri torio di origine e che rappre sentano modelli di valore. Freschissimo è anche il trionfo ai Food&Wine Italia Awards, dove
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LE NUOVE LEVE DEL VINO SONO TANTE E PRONTE A DIRE LA LORO, SCOMMETTENDO SUL MERCATO, COLTIVANDO PROGETTI E NUOVE NARRAZIONI: INCONTRIAMO CHIARA CONDELLO, LUCREZIA LELLI, MIRANDA POPPI ED ELISA MAZZAVILLANI.
PH GIANMARIA ZANOTTI
COLTIVARE
IN APERTURA, CHIARA CONDELLO, IMPRENDITRICE DELL’OMONIMA AZIENDA, E LA PRODUTTRICE LUCREZIA LELLI DELLA CANTINA VILLA CAROLINA. IN ALTO, CHIARA CONDELLO LAVORA IL MOSTO NEL TINO. A LATO, MIRANDA POPPI DELL’AZIENDA GIOVANNA MADONIA E, ACCANTO, ELISA MAZZAVILLANI, PATRON DI MARTA VALPIANI.
una giuria di esperti e la stampa del settore l’ha insignita del pre mio ‘Miglior vignaiolo d’Italia 2022 under 35’ Spostandoci nel cesenate incon triamo Lucrezia Lelli, una gio
vane produttrice che vuole “por tare aria fresca nella tradizione romagnola” partendo da una storica villa. “Ricordo le estati sui colli cesenati. Mani e piedi nel mosto li ho sempre messi:
nonno Edo fa ancora il vino, che regala a clienti e fornitori dell’a zienda di famiglia. Ricordo l’e dificio confinante al nostro. Era Villa Carolina.” Un ritiro ecclesiastico di fine Seicento passato ai Conti Alberici fino agli anni Cinquanta, che Edo Lelli acquista nel 2001. E Lucrezia? Scopre il vino a Milano, mentre studia Marketing, grazie al coinquilino che segue i corsi per sommelier. Da lì alla tesi, un marketing plan su come gestire una cantina, il passo è breve. Tornata a Cese na si diploma come sommelier a maggio 2020, in piena pandemia. È la molla: Lucrezia coinvolge amici enologi, agronomi. Poi la prima vendemmia nel 2020, due le etichette. Dal 2021 l’offerta si amplia con altre tre etichette in arrivo. “Voglio contribuire a promuovere la realtà cesenate, anche fuori dal territorio. Ci vorrà tempo: lavoro sui vini ma non dimentico Villa Carolina, per riportarla al suo splendore e farne il fulcro del progetto.”
Il vino è sempre più l’ideale testi mone che passa tra le generazioni e nei luoghi della tradizione, come nel caso di Giovanna Madonia, a Bertinoro: qui il ‘passaggio generazionale’ si è compiuto con Miranda Poppi, terza delle quattro figlie. “Sono entrata in società con mia madre nel 2017. Mi è piaciuta l’idea di iniziare il percorso affiancandola.” Miran da lavora col compagno Genna ro (cantiniere, sommelier e uno
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dei più allegri accompagnatori che incontrerete durante una visita) e uno staff collaudato.
“Voglio operare in continuità portando qualcosa di nuovo, salvaguardando il nostro stile, anche in etichette come ‘Trapunta’, Albana secco macerato appena lanciato.”
Il sogno di un padre, passato nel le mani della madre. E, da quasi 10 anni, di Elisa Mazzavillani, patron di Marta Valpiani, sopra Castrocaro Terme. “Mio pa dre comprò nel ’99 i primi due ettari. Dopo la sua prematura scomparsa, Marta ha proseguito l’attività. Io, astemia, sono entrata in cantina nel 2009.” E la scintilla è scattata subito. Gli
ettari vitati sono circa 13, a re gime biodinamico, ma la tenuta è un ecosistema agricolo con terreni boschivi. “Non vogliamo che attorno ai vigneti ci sia qualcosa di ‘inadeguato’. Siamo interpreti rispettosi del territorio.” In cantina c’è Massimo, il fratello trattorista, il cane Gin come mascotte, e uno staff col laudato. Elisa è delegata FIVI, la Federazione che raccoglie migliaia di vignaioli fautori di una gestione verticale della filiera. Marta segue le attività, consa pevole che sono in ottime mani. “Sorrido pensando a chi, quando avevo 30 anni, voleva sapere chi era ‘l’uomo’ in cantina. Oggi mi chiedono consigli!”
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SETTEMARZO SHOES UN PASSO VERSO IL TUO STILE
“Non esiste la scarpa da mette re con tutto” ma esiste la scarpa giusta per ogni circostanza. La si può cercare, e trovare, a Forlì nel negozio Settemarzo Shoes in via dei Filergiti al civico 15. Lo ha aperto sette anni fa Alessandra Bandini e da un paio di anni può contare sulla collaborazione della figlia, Giulia. Entrambe ben rap presentano il carattere del nego zio, dinamico, bon-ton, originale e di stile. È Alessandra a raccon tare la strada fino a qui percorsa. Settemarzo, sette anni dall’aper tura. Questo è un anno speciale?
“Lo è senza dubbio. Ho aperto nel 2015, quando il periodo eco nomico non era dei migliori. Ero motivata da un grande entusia smo e non ho mai pensato che le cose potessero andare male. Avendo lavorato fino a quel mo mento in un negozio di scarpe conoscevo già la piazza di Forlì e le esigenze delle clienti. Ero mos sa dalla fiducia e dalla certezza che l’attività sarebbe andata bene e ho voluto portare in città qualcosa di bello. Sette anni in cui ci sono state tante soddisfazioni, tra cui l’arrivo di mia figlia Giulia in negozio. Questo è anche l’an no in cui compio cinquant’anni, un giro di boa significativo.”
Settemarzo: perché la scelta di questo nome?
“Una data che ha cambiato in
IL NEGOZIO DI CALZATURE E ACCESSORI NEL CENTRO STORICO DI FORLÌ IN CUI TROVARE PRODOTTI PER TUTTE LE OCCASIONI E PERSONALITÀ, MARCHI PREGIATI E PERSONALIZZAZIONI PER LA DONNA CHE VUOLE DISTINGUERSI.
meglio la mia vita da un punto di vista personale: è il giorno in cui è nata mia figlia Giulia. Ma è anche la data in cui, sedici anni dopo, ho inaugurato il negozio, anche que sta data segna una nascita anche se professionale. Nello stesso giorno quindi, a distanza di anni, due fatti meravigliosi a scandire la mia vita.”
Chi entra in negozio cosa può trovarvi?
“Il consiglio giusto per ogni cir costanza, una selezione più lega ta allo stile e alla qualità che alla tendenza, alla moda del momen to. Anche se da quando è entrata mia figlia in negozio ci rivolgiamo pure alle clienti più giovani con qualche elemento di tendenza in più.”
Come selezioni i prodotti da pro porre alle clienti?
“Pensando prima di tutto alle loro esigenze. Sono tante e di verse: c’è la donna che lavora e vuole la scarpa elegante e co
moda per tutto il giorno, c’è chi anche andando a fare la spesa vuole apparire curata e stilosa. Ci sono le ragazze che per occasio ni speciali desiderano indossare qualcosa di più formale ed ele gante e allo stesso tempo con temporaneo. Ecco quando vado a Milano, in fiera o in showroom penso sempre alle donne di Forlì e del territorio, scegliendo il me glio in termini di qualità, di stile, di colori. Le clienti di Settemarzo hanno una bella personalità, for te, sono esigenti e più che farsi condizionare dalla moda carat terizzano il loro stile con scelte precise. E quando entrano in ne gozio vedo entusiasmo.”
Che marchi si possono trovare da Settemarzo Shoes?
“C’è il marchio Bruglia che pro pone una scarpa quotidiana e divertente con dei bei colori, c’è Pomme D’Or con le scarpe a sacchetto che si piegano a metà, realizzate con un pellame morbi
dissimo, lo stesso che si utilizza per i guanti. Ci sono le realizza zioni di Sergio Levantesi, produt tore marchigiano, quest’anno i suoi tacchi alti sono molto richie sti. C’è l’artigianalità di Alberto Fasciani, un marchio di nicchia di grande qualità per una donna ca sual, comoda, attenta allo stile. Ci sono le scarpe francesi prodotte dal marchio Arche: una calzatura dalla linea particolare, si adattano al piede con aderenza, sono rea lizzate in cervo, un tipo di pella me molto morbido, confortevole e che isola dal freddo. In Roma gna si possono trovare solo nel nostro negozio. Abbiamo anche il marchio Sturlini, storica casa produttrice fiorentina che ha fat to del bio-artigianato il punto di forza. E non ultima proponiamo anche una nostra linea, chiamata proprio Settemarzo: ci occupia mo della personalizzazione delle calzature, partendo da un cam pionario e trasferendo in maniera
“SCEGLIAMO IL MEGLIO IN TERMINI DI QUALITÀ, STILE, COLORI. LE CLIENTI DI SETTEMARZO HANNO UNA BELLA PERSONALITÀ E PIÙ CHE FARSI
CONDIZIONARE DALLA MODA CARATTERIZZANO IL LORO STILE CON SCELTE PRECISE. CON IL NOSTRO MARCHIO, PROPONIAMO ANCHE LA PERSONALIZZAZIONE DELLE CALZATURE.”
chiara il nostro gusto, pensando alle clienti.”
Qualche consiglio di stile per le lettrici?
“Per chi ama il casual una scarpa con tacco medio va bene dalla mattina alla sera ma anche un mocassino può servire a conno tare un look perfetto. Una scarpa con tacco alto risulta sempre la migliore scelta per una circo stanza in cui si desidera esaltare la propria femminilità.”
Settemarzo è attivo anche sui social e con e-commerce… “Sì, se ne occupa Giulia da qual che anno. È possibile acquistare anche online e i prodotti in ne gozio sono ben presentati sul nostro sito, tra cui la nostra col lezione cerimonia: che sia bassa o con tacco, per la sposa che guarda al comfort e per quella più audace, la scarpa da sposa veste il ruolo di una amica fidata che ti accompagna, letteralmen te, nel giorno più bello della vita.”
Via dei Filergiti 15, Forlì | Whatsapp: 349 4715407 – 366 4801582 | www.settemarzoshoes.it
LA CITTÀ
ARRIVA FORUM LIVII
GIOCO
SOCIETÀ SULLA STORIA
FORLÌ
GIOCO
Di giochi da tavolo ne ha almeno cento. Li colleziona, ci gioca, li ha analizzati per capirne la tra ma, il funzionamento, i mecca nismi che li rendono sfide coinvolgenti e appassionanti. Da qui, e dalla sua profonda conoscenza della storia, è nato Forum Livii: il primo gioco da tavolo ambien-
tato in una Forlì magica e misteriosa, in cui 60 personaggi della storia e del folklore romagnolo, dalla preistoria a Pellegrino Ar tusi, si contendono il “Paradiso”, la residenza fortificata, bella e inespugnabile, che Caterina Sforza fece costruire, alla fine del Quattrocento, accanto alla
Rocca di Ravaldino. Parliamo del forlivese Simone Valmori, esperto di fundraising e scrittore di romanzi a tema storico, come L’eredità di Leonardo in cui ipotizza un figlio illegittimo tra Caterina Sforza e Leonardo da Vin ci, e La macchina dei prodigi sulla leggendaria Arca dell’Alleanza,
PASSIONI
IL
DI
DI
IN UN
DI ROBERTA INVIDIA FOTO ANDREA BONAVITA
entrambi editi da Rusconi Libri. La sua ultima fatica è proprio Forum Livii, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale L’Agenda Filosofica, che entrerà nei canali di distri buzione a dicembre. Una sfida appassionante vinta anche grazie al sostegno dei forlivesi, perché le prime 1.500 scatole del gioco sono state prodotte attraverso la raccolta fondi dal basso. Il crowdfunding sulla piattaforma ideaginger.it ha avuto infatti un grande successo, permettendo di raccogliere oltre 32.500 euro, su un obiettivo di 8.000, con il contributo di 250 sostenitori, che hanno prenotato il gioco tra luglio e settembre. Tra i sostenitori ci sono anche la Fondazione Carisp e il Comune di Forlì, che ne farà uno strumento didattico per le scuole.
“Da adolescente ho passato molto tempo a giocare con gli amici, sviluppando quelle capacità di strategia e di risoluzione dei problemi, che poi mi sono state molto utili da adulto. Per questo ho pensato a un gioco che fosse un’alternativa ai dispositivi elettronici che infestano il tem po dei nostri ragazzi e che, se condo me, non li stimolano nel modo giusto,” dice Valmori. “Forum Livii è un ibrido tra il fantasy di Talisman, molto in voga negli anni Ottanta, la strategia di Ri
siko e l’abilità di Monopoly, che sono anche i miei giochi preferi ti. Vederlo realizzato mi ripaga di due anni di ricerca e di test fatti nel tempo libero, perché si trat ta di un progetto senza scopo di lucro. A dicembre è previsto un grande evento in cui Forum Livii sarà presentato ufficialmente alla città e in cui consegneremo le prime 250 scatole ai donatori che ci hanno permesso di arriva re fin qui.”
“In questo gioco c’è il contributo di tante persone animate dalla volontà e dalla necessità di valorizzare un grande patrimonio di sapere e di metterlo a dispo sizione di tutte le generazioni,” dice Alberto Donati, presidente di Agenda Filosofica, che da 18 anni organizza a Cervia il festival Filosofia sotto le stelle. “La filosofia è conoscenza e divulgare attraverso il gioco la storia dei nostri luoghi rispecchia chiaramente lo scopo della nostra associazione.”
Forum Livii sarà acquistabile, al prezzo consigliato di 59 euro, durante l’evento di presentazione e in diversi punti vendita: al Conad del centro commerciale Punta di Ferro, nell’area dedica ta ai giochi da tavolo di Monda dori in corso della Repubblica, al Centro Giochi 2000, alla libreria Feltrinelli di Piazza Saffi e nel negozio NerdEmpire di Faenza.
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NELLA PAGINA PRECEDENTE, SIMONE
VALMORI, IDEATORE DEL GIOCO FORUM LIVII. IN ALTO, ROBERTA LOLLI DELL’ASSOCIAZIONE
“IL DRAGO OSCURO” NEI PANNI DI CATERINA SFORZA CON IL GIOCO DA TAVOLO.
PASSIONI
IL GIOCO SARÀ IN VENDITA DAI PRIMI DI DICEMBRE E SARÀ PRESENTATO ALLA CITTÀ CON UN GRANDE EVENTO IN CUI SARANNO CONSEGNATE LE PRIME SCATOLE DEL GIOCO AI 250 SOSTENITORI DEL CROWDFUNDING.
BEC,
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eC
40 ANNI DI RICERCA, NATURA E BENESSERE
La prima crema è nata nel frulla tore della cucina di casa di Bruno Coliva ed Elda Bedetti.
Negli anni si sono avvalsi dei più grandi professionisti provenienti dal mondo della cosmesi naturale e, oggi, è diventata un punto di riferimento nella cosmeceutica italiana. Sin dalle origini, i fonda tori si sono dedicati allo studio e all’uso delle piante e grazie al connubio tra preziosi oli essen ziali, estratti naturali, oli vegetali pregiati, vitamine, sali minerali, anti-radicali liberi accuratamen te selezionati e combinati e la continua ricerca in laboratorio, si origina l’unicità non replicabile sul mercato di ciascun prodotto nato in casa BeC.
La gestione aziendale è passata ad Anna Muscoso che ricopre il ruolo di Amministratore Dele gato insieme al marito, nonché figlio dei fondatori, il prof. Luca Valgimigli a cui è affidata la Di rezione Scientifica. Quest’ultimo è uno specialista mondiale della chimica dei radicali liberi e degli antiossidanti naturali, Professore Associato di Chimica Organica presso l’Università di Bologna e docente dei corsi di laurea in Farmacia e Advanced Cosme tic Sciences. Autore di oltre 130 pubblicazioni internazionali e cu ratore del testo scientifico inter nazionale Essential Oils as Natural Food Additives. BeC ha sul mer cato 3 differenti linee distribuite
nell’e-commerce e in oltre 2.000 distributori in Italia quali: farma cie, parafarmacie, erboristerie, spa, centri benessere ed estetici, ma è presente anche in Francia, Belgio e Stati Uniti. I laboratori sono suddivisi in: Chimica, Tec nica, Microbiologia, Prove di Ef ficacia e Controllo Qualità con personale altamente qualificato. Le linee si suddividono nella linea madre e naturale “BeC natura”, la biologica “Terra biocare” e la novità basata sull’aromaterapia “SPAZIOTEMPO” per un tota le di 96 referenze che spaziano dalla cura del viso e del corpo, all’igiene della persona, ai pro dotti per mamme in gravidanza, ai bambini, allo sport, ai solari e
B
AZIENDA FAMILIARE DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI COSMESI NATURALE CON 4 LABORATORI INTERNI A FORLÌ, NEL CUORE DELLA WELLNESS VALLEY, NEL 2022 COMPIE 40 ANNI.
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agli integratori alimentari. I pro dotti vengono formulati con i più puri ingredienti naturali, sono privi di ingredienti di origine ani male o che ne abbiano causato sofferenza, sono privi di OGM e sono tutti certificati Qualità Ve getariana e V-Label Vegan. Sono ricchi di Vitamine e sali minera li, oltre a estratti secchi vegetali standardizzati ad alto titolo. Gli integratori alimentari non con tengono coloranti e conservanti di nessun tipo e sono prodotti in
atmosfera controllata per preser vare incontaminata la purezza e la qualità. Le capsule degli inte gratori alimentari sono di origine vegetale, ricavate cioè dalla pol pa di legno di pino e dalla fibra di cotone; alcuni integratori sono stati testati al CISM di Firenze e sono certificati NO-DOPING. Ogni formulazione è studiata per il benessere di tutto l’organismo, per mantenere una condizione di armonia tra l’uomo e l’am biente – inteso come insieme di
abitudini che possono incidere sulla condizione di salute, come abitudini alimentari scorrette, vita sedentaria, stress. L’azienda è molto attenta anche all’etica e alla solidarietà, come dimostrano i riconoscimenti ricevuti nell’ulti mo anno dalla GDO italiana: ad esempio il “Premio Charity” per aver destinato parte del ricavato e-commerce a un’associazione di medici volontari di Forlì, che ha acquistato medicinali e dispositivi medicali per le donne e i bambi
ni ucraini, ricevuto in occasione della Fiera bio Sana di Bologna; il secondo premio è stato insigni to per il progetto “Back to Bag” per aver realizzato merchandising con tessuti destinati al macero e confezionati da una cooperativa sociale che si occupa del reinte gro di persone svantaggiate con sede a Bologna. Il premio è stato ritirato presso la Fiera BI/OPEN di Verona. “Siamo rigorosamente 100% made in Italy e continuere mo ad esserlo.”
“BeC ci tiene a rivolgere un ringraziamento speciale alla città di Forlì e a tutti i suoi clienti, che considera una famiglia ed è soprattutto per loro che continua a rinnovarsi e a migliorarsi, per offrire la migliore qualità in ciascuno dei loro prodotti.”
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AGRITURISMI
IL RITORNO CON STILE ALLA NATURA E ALLA QUIETE
SLOW-CHIC
Un bagno di serenità nel verde della natura, pronto a sfumare nell’incanto della ciclica girandola delle stagioni. Sono sempre più numerose le persone che scelgono di trascorrere qualche giorno di vacanza, o anche un semplice fine settimana, in agriturismo per rigenerarsi e riappropriarsi di quella lentezza sconosciuta nella frenesia della quotidianità. Alle strutture tradizionali, che fanno leva su una confortevole essenzialità per avvolgere l’ospite nel tepore del nido domestico, si af fiancano sempre più spesso agriturismi slow & chic, in cui l’atmosfera bucolica si sposa con l’attenzione per i dettagli. Nell’entroterra romagnolo s’incontrano varie strutture ricettive che strizzano l’occhio al design. Sorge nel cuore delle foreste casentinesi Pian di Rocchi, ubicato a 858 metri sul livello del mare nei pressi di quell’oasi fuori dal tempo che è Fiumicello di Premilcuore. Un rifugio gestito da una famiglia cementata dall’amore ma anche dalla stessa visione del mondo. “I più bei racconti hanno un inizio simile: c’è
un posto abbandonato, due viaggiatori che vi si perdono e un sogno che prende forma” è la presentazione del rifugio affidata ai social dai titolari Filippo Fiumana e Greta Bellini. Due giovani manager che a un’esistenza sospesa tra jet e scrivania hanno preferito un ritorno alle origini. “Abbiamo scelto di abbandonare la città per tornare a posti che hanno caratterizzato la nostra infanzia, al punto di voler investire il nostro avvenire in quello che riconosciamo come l’unico futuro possibile,” spiega Filippo. “Pian di Rocchi è il contributo che vogliamo dare per un ritorno a una vita più lenta, attenta ai bisogni umani più intimi e dimenticati,” aggiunge Greta, moglie di Filippo e mamma del piccolo Bran do. “Una vita fatta di silenzi, di passi indietro per compierne altrettanti in avanti.” Un modo di intendere l’esistenza che si esprime anche nella decisione di dare al rifugio il nome dall’altopiano in cui è situato. “La scel ta di mantenere la denominazione dell’antico podere deriva dalla volontà di dare nuova
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DI FRANCESCA MICCOLI
anima a un posto ricco di storia, che meritava essere apprezzato e conosciuto.” Anche le camere hanno nomi evocativi, a partire dalla Stanza del Cervo, che vuole omaggiare il protagonista principe della foresta, pronto a far capolino nei pressi del rifugio all’alba e al tramonto; c’è poi la matrimoniale adatta ai sognatori, affacciata su un panorama che toglie il fiato. In comune due sale relax, dove leggere un libro in ricercata solitudine o trascorrere qualche ora di convivialità attorno al camino, magari con un buon calice di vino tra le mani.
S’incammina sulla strada del benessere anche il turista che sceglie la quiete dell’agri-
turismo Il Cornio, in quel di Sarsina. Un edificio rurale integralmente ristrutturato di recente, affiancato nel 2021 da una nuova dependance, a pochi metri dalla struttura principale, raggiungibile attraverso una scalinata in pietra indiana.
Le camere sono autentici gioielli con ampie vetrate affacciate sulla vallata: l’ideale per affidare lo sguardo all’infinito, al tepore del camino alimentato dalla legna dei boschi e tra le mille bollicine della jacuzzi. Tra i ser vizi inclusi nel soggiorno l’uso esclusivo della spa: un centro benessere composto da mini piscina riscaldata e chaise longue con getti d’aria massaggianti, sauna con aromaterapia,
IN APERTURA E IN ALTO, GLI AMBIENTI DEL RIFUGIO
PIAN DI ROCCHI NEL CUORE DELLE FORESTE CASENTINESI. SOTTO, LA PISCINA CON FINESTRA PANORAMICA DELL’AGRITURISMO IL CORNIO. NELLA PAGINA SEGUENTE, LA FATTORIA DELL’AUTOSUFFICIENZA E GLI INTERNI DELLA LORO TINY HOUSE.
DUE.ZERO
Un rito irrinunciabile che scandi sce gioiosamente alcuni momenti della quotidianità: un buon caffè aiuta a iniziare con il piede giusto la giornata, addolcisce una ritem prante pausa dal lavoro, dispensa coccole e sferzate di energia.
A Forlì, il caffè (e non solo) è sino nimo di Due.zero Caffè, negozio specializzato nella vendita di cial de, capsule e grani, macchine per espresso ma anche sfiziose con fezioni regalo, oltre a prodotti selezionatissimi per i differenti regimi alimentari. Un tempio consacrato a uno dei piaceri del
la vita, inaugurato lo scorso mese di luglio in via Somalia 3, di fronte alla Taverna Verde. Al timone Francesca , quindici anni di esperienza nel settore e una cordialità che trasmettono immediata fiducia. La cortese ti tolare accompagna il cliente nella scelta tra una vastissima gamma di proposte, tutte improntate all’insegna della qualità. Caffè da gli aromi e gusti differenti, dalla pregiata arabica alle miscele più forti e cremose, in grani o maci nato, in cialde o capsule. Tante le opzioni per gli affezionati alla
vecchia intramontabile moka, mentre gli amanti dell’espresso possono sbizzarrirsi nell’indivi duare la macchina più idonea a soddisfare i propri gusti. E godere del puntuale servizio di assisten za post vendita, particolarmente apprezzato dalla clientela.
L’apertura del nuovo negozio se gna il debutto di Sileo, il marchio coniato dalla titolare, dall’evoca tivo nome di origine latina a indi care la ‘ripartenza’, l’inizio di una nuova, promettente, avventura. Nel periodo in cui si privilegia il consumo casalingo, la scelta ide ale per sposare qualità e conve nienza.Nel colorato negozio di via Somalia anche tantissimi alcolici e liquori, tè selezionati sfusi o a peso, tisane, in formato tradizio nale o in quello innovativo in cap sule, dolci da gustare assieme al caffè. E ancora cioccolato senza glutine, mieli biologici, marmel late, succhi di frutta bio e senza zucchero. Grande attenzione è rivolta a etichette e valori nutri zionali per favorire l’adozione di uno stile di vita sano. Due.zero Caffè propone oggettistica e idee regalo, dolci pensieri per il Natale ormai alle porte.
UN PICCOLO E COLORATO MONDO PER GLI AMANTI DEL CAFFÈ, DA QUELLO IN CIALDE, IN CAPSULE O IN GRANI. MA ANCHE MACCHINE DA CAFFÈ, LIQUORI, TÈ E TISANE, DOLCI E IDEE REGALO. ADVERTORIAL Via Somalia 3, Forlì | T. 0543 814152 | due.zerocaffe@gmail.com
CAFFÈ PER TUTTI I GUSTI E IN TUTTE LE FORME
doccia con cascata e angolo relax con lettini e tisane. E tra un’escursione nell’incanto e un momento rigenerante, la possibilità di deliziare il palato con prodotti a km 0, alla base dei piatti tradizionali della cucina romagnola e delle specialità della casa, come cappelli d’alpino e tartufo bianco raccolto in loco.
“Sette anni fa abbiamo deciso di restaurare un vecchio rudere in sasso diroccato, immer so in uno straordinario contesto naturale,” spiega Lorenzo Ruscelli, che gestisce l’agriturismo assieme alla moglie e ai due figli.
“Un immobile ripristinato in modo tipologi co, ricostruito identico a quello preesistente mediante il recupero dei vecchi materiali.” Sostenibilità e salute, dell’uomo e del pianeta, sono il fuoco sacro che alimenta il motore della Fattoria dell’Autosufficienza, ‘micro-macrocosmo’ di oltre 80 ettari,
L’ATMOSFERA BUCOLICA SI SPOSA CON L’ATTENZIONE PER I DETTAGLI DI QUESTI AGRITURISMI: TRA LE SALE RELAX CHE SONO UN OMAGGIO ALLA FORESTA, NELLE AMPIE VETRATE PER AFFIDARE LO SGUARDO ALL’INFINITO, O IN UNA TINY HOUSE ALL’INSEGNA DEL LESS IS MORE
situato nel comune di Bagno di Romagna, nell’abbraccio avvolgente degli Appennini. Un centro produttivo, di formazione e di ospitalità turistica dove l’uomo vive in armonia con la natura, seguendone i ritmi e sposando i concetti di biodiversità, perma cultura, autosufficienza. “Vogliamo essere il cambiamento che desideriamo vedere nel mondo,” spiega il fondatore Francesco Rosso, già proprietario di Macrolibrarsi, azienda che opera nel mondo della cultura e del benessere. “Un luogo il più possibile indipendente dagli interessi economici delle grandi multinazionali. Con l’obiettivo di raggiunge re l’autosufficienza dal punto di vista energe tico, alimentare, sociale, educativo.”
Al centro della Fattoria sorge l’edificio storico Caselle di Paganico, il Bio-Agriturismo, costruito con materiali naturali quali roccia, calce, terra, canapa, e arredato con mobili in legno trattati solo con oli e vernici ecologiche. I prodotti utilizzati sono eco-compatibili e la cucina è biologica, a km 0 e prevalente mente vegetale e integrale. Non manca l’area relax con bio-piscina, realizzata su 3 livelli e con impianto di depurazione e ossigenazione effettuato da batteri, piante, ghiaie e vortici d’acqua in movimento. A ridosso della vasca delle ninfee si trova il tempio ottagonale di 86 mq, dove vengono organizzati “seminari residenziali volti a riconnettersi con sé stessi e con la natura.” Nel 2020 è stato inaugurato l’agricampeggio che vanta, al suo interno, la Tiny house: uno spazio abitativo di 24 mq all’insegna del less is more. Per vivere con meno evitando dispendio di tempo, energie e risorse economiche, ma arricchiti da una impagabile quiete interiore.
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PH ANGELO
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Ci sono scommesse che si vincono per caso e scommesse che si vincono con tenacia e passio ne. E con tanta tenacia e tanta passione l’associazione “Regnoli 41” ha intrapreso una sfida che sembrava, ai suoi esordi, im possibile: riqualificare una delle principali vie del centro storico di Forlì segnata dal degrado e da una triste sequela di negozi sfitti e di abitazioni abbandonate.
Oggi l’associazione spegne do dici candeline e, senza ombra di dubbio, quella scommessa l’ha vinta. Lo dimostra il fatto che, in questi anni, da quando è iniziato questo percorso di ‘rinascita urbana’, hanno aperto una quindicina di nuove attività tra negozi, laboratori artigianali, bar e ristoranti, cui si aggiungono i numerosi studi di professionisti che hanno deciso di investire in via Regnoli.
Nata per iniziativa di un piccolo gruppo di residenti, ma non solo, l’associazione prende corpo e anima con l’obiettivo di restitu-
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PH ALESSIO AGNOLETTI
ANNI
HANNO RISCRITTO
STORIA
UNA
PAOLA
ire nuova vita a una via storica, ma poco valorizzata, della città. Con pazienza e molta inventi va, nasce e cresce, giorno dopo giorno, un progetto di riqualificazione che si traduce in eventi culturali e di aggregazione, mostre, concerti, laboratori di artigianato, performance teatrali, cene conviviali e molto altro. In breve, prende vita la “Galleria a cielo aperto”, giunta quest’anno alla decima edizione grazie anche alla collaborazione attiva degli artigiani e dei commercianti della via e con il contributo del Comune di Forlì e di partner come Banca Mediolanum, Otoplus e Capolupo Innovazioni. Galleria di cui fanno parte per un anno anche le foto premiate nell’ambito del con corso fotografico “Uno scatto per Regnoli” organizzato da Regnoli 41 insieme all’associazione culturale Postcards, cartoline da Forlì.
Alla base lo stesso desiderio: promuovere i valori della socialità,
semplice e spontanea, tra vicini di casa, e riscoprire la ricchezza delle relazioni.
“All’inizio eravamo un piccolo gruppo di undici persone,” racconta la presidente dell’associazione, Raffaella Orazi, “non ci conoscevamo neanche ma eravamo animati dallo stesso desiderio, ridare nuova vita a via Regnoli coinvolgendo residenti e artisti romagnoli sul tema scel to per le diverse edizioni della Galleria.”
Di anno in anno i muri delle abitazioni di via Regnoli si sono trasformati nello scenario idea le – ma anche molto reale – per l’esposizione di opere d’arte pittoriche e scultoree, muri che sono diventati protagonisti di una street art permanente che ricorda una fiaba metropolitana.
Arte sì, ma non solo. Tra gli appuntamenti fissi dell’associa zione, che per sei anni ha anche gestito “Arte al monte” nelle sale espositive del Monte di Pietà con più di 30 mostre e ol-
“Non esistono formule segrete,” spiega Salvo Ambrosi, “ma in novativi protocolli di allenamento personalizzati, ideati da me e realizzati insieme a uno staff di trainer professionisti laureati. Che si tratti di allenamenti individuali o svolti in small group, lo scopo è sempre quello di portare il corpo a un livello superio re di efficienza, andando a stimolare in maniera equilibrata la funzionalità delle articolazioni e dei sistemi cardiocircolatorio e neuromuscolare.”
“Un ambiente professionale,” continua Davide, “in cui chiun que, dal giovane all’anziano, può curare ed allenare il proprio corpo utilizzando attrezzature funzionali e mettendo sempre al primo posto la salute.”
RINASCITA SFIDA REGNOLI 41 I 12
CHE
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L’ASSOCIAZIONE “REGNOLI 41” PRENDE CORPO E ANIMA CON L’OBIETTIVO DI RIQUALIFICARE UNA VIA STORICA DELLA CITTÀ: “ERAVAMO ANIMATI DAL DESIDERIO DI RIDARE NUOVA VITA A VIA REGNOLI COINVOLGENDO RESIDENTI E ARTISTI ROMAGNOLI,” SPIEGA RAFFAELLA ORAZI.
tre cento eventi collaterali, c’è la “Cena a impiatto zero”, l’ultima delle quali si è tenuta nel mese di settembre, in concomitanza con il Festival del Buon Vivere Il legame tra l’associazione e il Festival è ben consolidato, con l’intento di promuovere, con modalità diverse ma uguali negli obiettivi, il bene comune e la coesione come esperienze im prescindibili per fare della bel lezza e della sostenibilità azioni concrete di sviluppo. Tant’è che hanno inaugurato insieme nel mese di settembre una nuova sede comune al civico 52 di via Regnoli, uno spazio ‘in relazione’ che intende essere punto di in-
contro e di riferimento – aperto tutti i giorni – per gli associati e per i volontari del Buon Vivere, ma anche sala espositiva dove attualmente è in corso l’allestimento artistico di Silvana Cardinale e Sergio Catitti. “Siamo molto soddisfatti dei ri sultati raggiunti,” continua Raffaella Orazi, “anche per le ricadute positive dal punto di vista commerciale, con l’apertura di tante nuove attività, e dal punto di vista residenziale: i forlivesi sono tornati ad abitare in questa via e ora è difficile trovare un appartamento libero.”
Tra i progetti imminenti c’è anche la terza edizione di “Partico-
lari. Incontri straordinari di vite quotidiane”, in collaborazione con l’associazione “Idee in corso” e in programma il prossimo 26 novembre, durante la quale case, laboratori e attività commerciali apriranno le proprie porte al pubblico e potranno essere visi tati. Ci saranno concerti, pranzi, buffet e mostre lungo via Regnoli, corso Mazzini e Borgo San Pietro. “Dopo le chiusure e i li miti imposti dal lockdown,” conclude Orazi, “siamo ripartiti con nuovo entusiasmo, lo stesso che abbiamo ritrovato e ritroviamo ogni giorno nei tanti volontari e cittadini che sono il cuore pulsante della nostra associazione.”
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IN QUESTE PAGINE, LE IMMAGINI DEL CONCORSO “UNO SCATTO PER REGOLI”. IN APERTURA, LA FOTO DEL VINCITORE ALESSIO AGNOLETTI. IN QUESTA PAGINA, DALL’ALTO, GLI SCATTI DEI FINALISTI: RENZO ZILIO, PAOLO AMBROSINI E SERGIO CATITTI.
INFO: 0543 26355 www.accademiaperduta.it SCOPRI QUI TUTTI I DETTAGLI DELLA STAGIONE • MIC Ministero della Cultura • Regione Emilia-Romagna • Comune di Forlì • Accademia Perduta/Romagna Teatri • PROSA PRIMA RIALLESTIMENTO 4-5-6 novembre 2022 GABRIELE LAVIA Il berretto a sonagli 18-19-20 novembre 2022 VINCENZO SALEMME Napoletano? E famme ‘na pizza! 2-3-4 dicembre 2022 CLAUDIO CASADIO l’Oreste Quando i morti uccidono i vivi 13-14-15 gennaio 2023 VALERIO SANTORO NELLO MASCIA A che servono questi quattrini 27-28-29 gennaio 2023 ANTONIO CATANIA G.LUCA RAMAZZOTTI NINI SALERNO PAOLA QUATTRINI PAOLA BARALE Se devi dire una bugia dilla grossa 3-4-5 marzo 2023 LUNETTA SAVINO La madre 21-22-23 aprile 2023 PAMELA VILLORESI GEOFFREY CAREY Seagull dreams Il sogno del gabbiano FUORI ABBONAMENTO 17 gennaio 2023 ARTURO BRACHETTI Solo The Legend of Quick-change 21 gennaio 2023 CLAUDIO BAGLIONI Dodici Note Solo BIS 8 febbraio 2023 LUCA WARD CLAYTON NORCROSS SERGIO MUÑIZ SABRINA MARCIANO MAMMA MIA! Il musical 11 marzo 2023 FRANCESCO TESEI Telepathy Venti Ventitre COMICO 23 novembre 2022 PAOLO CEVOLI Andavo ai 100 all’ora 14 dicembre 2022 GIOBBE COVATTA 6° (sei gradi) 9 febbraio 2023 TERESA MANNINO Il giaguaro mi guarda storto 6 marzo 2023 RIMBAMBAND Manicomic MODERNO 27 novembre 2022 ASCANIO CELESTINI Museo Pasolini 22 gennaio 2023 MARCO BOCCI Lo zingaro 16 febbraio 2023 GIACOMO PORETTI Funeral Home 18 marzo 2023 GIORGIO PASOTTI Racconti disumani 17 aprile 2023 SILVIO ORLANDO La vita davanti a sé DANZA & MUSICAL 18 dicembre 2022 COMPAGNIA ALMATANZ Lo schiaccianoci 7 febbraio 2023 LUCA WARD CLAYTON NORCROSS SERGIO MUÑIZ SABRINA MARCIANO MAMMA MIA! Il musical 2 marzo 2023 SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET Vivaldiana FAMILY 8 dicembre 2022 TEATRO GIOCO VITA Il più furbo - Disavventure di un incorreggibile lupo 6 gennaio 2023 ACCADEMIA PERDUTA/ TEATRO PERDAVVERO Re tutto cancella 4 febbraio 2023 ACCADEMIA PERDUTA/ ROMAGNA TEATRI Il lungo viaggio del coniglio Edoardo 19 febbraio 2023 ACCADEMIA PERDUTA/ PROGETTO G.G. Naso d’argento Nuova Biglietteria diurna: C.so Armando Diaz, 38/1 ForlìCASA WALDEN COMUNICAZIONE Con il contributo di: Media partner:
RITORNO
TEDXCESENA PER LA PRIMA VOLTA AL TEATRO BONCI CON NUOVI SPEAKER
Il TEDxCesena si è rimesso all’opera ed è pronto a tornare in scena per l’edizione 2022 che si preannuncia ricca di suggestioni e che si svolgerà, dal vivo, il 30 novembre, al Teatro Bonci di Cesena. Il titolo di questa nuova edizione (già scelto per l’evento 2020 poi rimandato causa Covid) è proprio “Opera”. Opera, come prodotto dell’inge gno dell’uomo, che coinvolge diversi ambiti, tra natura, tecnologia, scienza, architettura, arte; Opera, come meraviglia da progettare e realizzare. Ma anche Opera, come imperativo del fare e del creare; e infine Opera come quella che prende vita sul palco dei teatri.
“Opera è un concetto ricco di ispirazioni e aperto a molteplici interpretazioni. Abbiamo deciso di mantenere il titolo già ideato nel 2020 perché ancor più ricco di significato: dopo due anni di pandemia è un invito a mettersi in gioco, a scoprire connessioni tra diverse idee ed esperienze, a darsi da fare,” dicono Maurizio Berti, licenziatario e curatore dell’evento, e Fulvia Venturi, co-organizzatrice. “Gli ospiti che si alterneranno sul palco ci aiuteranno a riflettere sulle capacità creative e intellettuali dell’uo-
mo, all’opera in diversi campi della conoscenza e in varie par ti del mondo: sarà interessante ascoltare le varie declinazioni del tema in diversi ambiti, ed esaltare l’opera dell’uomo nelle sue forme più variegate.”
TEDxCesena, di cui Edizioni IN Magazine è Media partner e Menabò Group Main Technical Partner, è un evento no-profit organizzato interamente da vo lontari secondo le regole TED (acronimo di Technology, Entertainment e Design). Sul palco si alternano relatori in brevi in
terventi di 15 minuti l’uno, con l’obiettivo di diffondere idee in novative in vari campi del sape re, dalla tecnologia alla scienza, dal design all’intrattenimento. Dopo le due edizioni “Kilome trozero”, on line nel 2020 e al Teatro Verdi nel 2021, si tratta della quinta edizione dal vivo (più una sesta edizione on line in tempo di Covid) che conquista il palco del Bonci, aprendo le sue porte ad un pubblico sempre più numeroso.
Info su speaker e biglietti su tedxcesena.com.
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EVENTI
ALL’OPERA
DI ANNA CHIARINI
TEGAMINO
Genuino, buono, naturale, che rimanda al vero: ecco Semplice, pizza al Tegamino in via Zefferino
Re nel cuore del centro storico di Cesena. Un luogo accogliente e molto gradevole dove i fratel li Piero ed Egidio Mongelli, figli d’arte grazie alla passione per la cucina che la madre Barbara ha trasmesso loro sin dall’infanzia, offrono l’opportunità di degusta re una pizza atipica, unica nel suo genere e realizzata con prodotti di alta qualità.
“Mio fratello,” racconta Piero, “è il creatore della pizza. Utilizziamo farina del Mulino Benini di Santo Stefano in provincia di Ravenna. Ogni 3 chilogrammi di farina
mio fratello aggiunge 1 grammo di lievito e lascia riposare l’impa sto per 72 ore. Successivamente l’impasto viene adagiato in un tegame di 23 centimetri e farci to. Ne otteniamo una pizza del la grammatura di 200 grammi, equivalente al peso delle pizze più stese, ma dalla base alta, sof fice e croccante, cotta con forno elettrico e senza essere girata.” Semplice, che ha aperto i bat tenti lo scorso autunno in piena emergenza Covid, ha assunto questo nome anche in contrasto con la realtà complicata causata dalla pandemia e ha subito rac colto il grande entusiasmo dei cesenati. “In questi mesi sono innumerevoli le attestazioni di stima ricevute perché molti no stri clienti hanno apprezzato non solo il prodotto, ma la sua alta digeribilità .” Un successo che ha portato i fratelli Mongelli ad aprire anche un secondo punto a Cesena nella zona di Villachia viche. “Abbiamo scelto di allesti re il nostro laboratorio lungo la via Cervese: qui prepareremo le basi pizza precotte per la grande distribuzione e sarà presente an che il forno a legna per la pizza Semplice da asporto. Abbiamo pensato di arrivare anche nei supermercati con una base piz za artigianale e realizzata con prodotti selezionati che potesse rispondere alla domanda di chi desidera gustare un’ottima pizza e farcirla a propria scelta.” Piero ed Egidio,oltre a registrare il marchio Semplice, hanno an che reso il loro locale in centro a Cesena un luogo d’incontro, sempre aperto. “Ho vissuto tre anni a Londra,” spiega Piero, “e ho portato tanto nel nostro pro getto Semplice di quello che ho imparato in Inghilterra. In Italia siamo leader indiscussi del buon cibo e delle materie prime, ma
non sempre flessibili nell’acco glienza. Mio fratello ed io abbia mo voluto che il nostro locale fosse fruibile sin dal mattino con le colazioni caratterizzate da torte e biscotti fatti in casa, per passare a pranzi veloci e gustosi e alla proposta di brunch servito fino al primo pomeriggio. Un lo cale dove poter gustare la pizza a qualunque orario, magari so stando nel locale in cui è attivo il wi-fi e sono state predisposte postazioni con prese usb.”
Ad oggi Semplice propone un menù ricco di proposte pizza dove la fanno da padroni gli in gredienti legati alla stagiona lità. Tra le pizze preferite dalla clientela c’è quella con salame piccante, olive taggiasche, gor gonzola e porcini oppure un’altra più ‘estiva’ con bacon in cottura, mozzarella di Bufala e granella di pistacchio. “Mio fratello ed io abbiamo l’obiettivo tramutare il nostro marchio in un franchising perché ci piacerebbe che il no stro prodotto potesse arrivare anche in altre parti d’Italia, e per ché no, magari anche a Londra dove mi piacerebbe tanto far gu stare la nostra pizza al tegamino mentre si ammira lo spettacolo del Tower Bridge.”
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