Forlì
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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - E 3,00
Anno XVII - N. 2 - maggio - giugno 2014
Riccardo
Saponara
Un sogno firmato Milan
Camera di Commercio Vicini alle imprese Antonella Imolesi Pozzi La passione dei libri Imprenditori in Riviera Rotta verso il mare
Sommario
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4 Annotare Brevi IN 14 Essere Riccardo Saponara 20 Supportare Camera di Commercio 26 Camminare Trekking in Romagna 32 Conservare Antonella Imolesi Pozzi 36 Investire Imprenditori in Riviera
| EDITORIALE di Andrea Masotti |
40 Improvvisare Playback Theatre 44 Giocare Romagna Rugby Football Club 48 Inscenare Ravenna Festival 51 Celebrare Centro Relazioni Culturali 54 Creare Enzo Tinarelli 58 Pubblicare “Bluemasters”
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I colori del Milan coronano la vita di Riccardo Saponara, centrocampista “made in Forlì” che apre questo numero di IN Magazine. Una storia fatta di passione e impegno, che lo ha portato a correre sui campi nazionali e internazionali. Guarda verso il mondo anche la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, impegnata sul fronte dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Da piazza Saffi ai monti dell’Appennino, l’estate ci porta verso i sentieri battuti dal trekking, mentre torniamo alla cultura e alla storia della città con Antonella Imolesi Pozzi, responsabile dei Fondi Antichi e delle Raccolte Piancastelli della Bibliote-
ca Saffi di Forlì. Ci spostiamo verso il mare con alcuni imprenditori che, partiti dall’entroterra, hanno dato vita a fiorenti attività in riviera. Passiamo poi al teatro d’improvvisazione con il gruppo dei Playback Theatre, mentre ci tuffiamo nello sport con i giocatori del club Romagna Rugby Football, fucina di campioni grazie all’intensa attività con i bambini. Parliamo quindi di arte con Enzo Tinarelli e di poesia con Walter Della Monica e il Centro Relazioni Culturali da lui fondato; di musica con il Ravenna Festival e di moda con “Bluemasters – Innovation in Denim”, volume che racconta la storia del jeans. Buona lettura!
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Annotare | Brevi IN
Inaugurato il nuovo Teatro Mentore Santa Sofia - Inaugurato il nuovo Teatro Mentore di Santa Sofia, teatro ottocentesco punto di riferimento culturale e di identità locale oggi riproposto come struttura polivalente. Il programma dell’inaugurazione, tenuta il 26 e 27 aprile, ha rispettato tutte le finalità che il Mentore propone: dopo gli interventi del sindaco Flavio Foietta sono seguiti concerti della Banda comunale “Cesare Roveroni” e della band Equ, uno spettacolo teatrale di Accademia Perduta - Romagna Teatri e la proiezione di un film a cura della Pro Loco di Santa Sofia, oltre ad un’esposizione dedicata a Gae Aulenti e una visitata guidata con i progettisti. Una grande scommessa per la crescita del territorio santasofiese.
Nuova sede di CNA nella zona Industriale Forlì - È stata inaugurato il 13 maggio scorso, alla presenza del presidente nazionale di CNA Daniele Vaccarino, la nuova sede di CNA in via Meucci 18. Un ufficio che nasce nel cuore della zona industriale, a Coriano, per essere vicini alle aziende. Hanno presenziato all’inaugurazione, oltre a Vaccarino, anche il presidente della Camera di commercio di Forlì-Cesena, Alberto Zambianchi,
e numerosi imprenditori, associati e rappresentanti del mondo politico e istituzionale. Ha fatto gli onori di casa Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena, insieme a Lorenzo Zanotti, presidente di CNA Forlì città, e al responsabile territoriale Riccardo Guardigli. Nella sede di via Meucci operano 12 collaboratori che gestiscono 300 contabilità e producono ogni mese 1.600 cedolini.
Graziano Rinaldini presidente di Rinnova Forlì - Nuovo CdA per Rinnova Romagna Innovazione. A guidarlo dal 9 maggio in veste di presidente è Graziano Rinaldini, già vice presidente al fianco di Piergiuseppe Dolcini, che ha passato il testimone nelle mani dell’imprenditore forlivese. Affianca Rinaldini nel ruolo di vicepresidente Enrico Sangiorgi, assieme ai consiglieri Alessandra Alessandrini, Giampaolo Amadori, Roberto Camporesi, Aurelio Cicognani, Dario Maio, Riccardo Silvi e Alberto Zambianchi. Sindaci revisori sono Widmer Bassi, Roberto Poggiolini e Marco Vicini. L’incarico ricoperto dai membri del consiglio di amministrazione è a titolo gratuito.
4 | IN Magazine
Nuova acquisizione per Elfi Forlì - Nuova energia per Elfi s.p.a., che acquisisce la piacentina D.E.I. s.r.l., un’azienda con nove filiali tra Alta Emilia e Bassa Lombardia che distribuiscono materiale elettrico a 4.500 clienti, raggiungendo nel 2013 un fatturato di circa 24 milioni di euro. L’acquisizione potenzia la squadra Elfi in termini di risorse umane (ora la forza lavoro è di circa 250 unità) e di presenza sul territorio, con un’espansione nel Nord e nel Centro della Penisola. Come afferma Ser-
gio Lorenzi, Direttore Generale del Gruppo: “Abbiamo deciso di continuare a investire nonostante la situazione critica del mercato e dell’intera economia italiana, perché solo così era possibile mantenere le promesse fatte a soci e dipendenti. Del resto questo è lo spirito imprenditoriale che da sempre ci caratterizza, e che fa di questa acquisizione un passo importantissimo ma anche un tassello di un progetto di crescita più ampio su cui continuiamo a lavorare”.
Annotare | Brevi IN
Monica Fantini Cavaliere della Repubblica Forlì - Monica Fantini, direttore generale di Legacoop Romagna, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. La cerimonia di conferimento ha avuto luogo venerdì 30 maggio nel palazzo del Governo di Forlì-Cesena, alla presenza del prefetto Erminia Rosa Cesari e del nuovo sindaco di Forlì, Davide Drei (nella foto). Monica Fantini ha ottenuto il riconoscimento - oltre che per essere stata la prima donna a livello nazionale a ricoprire l’incarico di direttore nel movimento cooperativo - per la sua grande determinazione nella promozione di temi sociali, buon vivere e legalità.
Corte San Ruffillo, nuova attività a La Rocca San Casciano - L’Agriturismo Corte San Ruffillo di Dovadola ha inaugurato i locali di trasformazione alimentare presso il podere La Fontana, in località Calbola di Rocca San Casciano, domenica 25 maggio in occasione della manifestazione regionale “Fattorie aperte”. Le originarie cantine, dove fin dall’Ottocento veniva prodotto vino, dopo la recente ristrutturazione ospitano ancora la vinificazione delle uve biologiche aziendali mentre nei laboratori vengono prodotte marmellate, ragout, conserve, salumi destinati al ristorante e alla vendita diretta. Sia i laboratori sia la cantina si avvalgono di moderne tec-
Fontana
nologie e luccicante acciaio all’interno degli antichi locali de La Fontana.
Talenti a canestro col Supercamp Edra con Binfarè nello showroom Salaroli Cesena - Il Gruppo Salaroli ha dedicato una serata ad Edra nel nuovo showroom di Cesena, progettato da Archea Associati e con oltre 2500 mq di superficie espositiva. All’evento, tenuto il 5 giugno, è intervenuto Francesco Binfarè, raccontando la sua collaborazione con l’azienda toscana. Salaroli ha presentato i divani Sherazade, Flap, prodotto icona (nella foto), Standard, caratterizzato da “un cuscino intelligente” che fa da bracciolo e schienale regolabile e tanti altri interessanti prodotti della collezione. L’evento ha rappresentato il perfetto connubio tra l’ispirazione artistica di Francesco Binfarè, l’eccellenza della qualità di Edra e la cura che il Gruppo Salaroli impiega nella diffusione della cultura del design e dell’architettura.
6 | IN Magazine
Sportilia - Al via la 21° edizione del WBSC Supercamp International Basketball School “Claudio Papini”, a Sportilia dal 22 giugno al 12 luglio. Il camp di basket, sotto la guida degli organizzatori e fondatori Stefano Colombo, Giovanni Grassi e Fabio Coirazza, è oggi un punto di riferimento a livello internazionale per l’allenamento giovanile di ragazzi e ragazze dai 10 ai 20 anni, con possi-
bilità di ricevere borse di studio per scuole e università americane. Anche quest’anno si terrà la Special Girl Session, spazio dedicato alle giovani cestiste, mentre la novità dell’edizione 2014 è il torneo a libera iscrizione 3C3 per squadre miste composte da due ragazze e un ragazzo, che si svolgerà nel tempo libero al di fuori della programmazione giornaliera. www.wbscsupercamps.com
F o r l ì - C . s o d e l l a R e p u b b l i c a , 124 - Te l . 0 5 4 3 2 6 0 0 8 - F a x 0 5 4 3 3 9 0 9 8 - o t t i c a - g h e t t i @ l i b e r o . i t
Annotare | Brevi IN
Successo per le Vocine nuove
Ph. Andrea Brusa
Castrocaro Terme - L’undicesima edizione di “Vocine Nuove”, concorso canoro per bambini e ragazzi fino ai 14 anni, si è chiuso a fine maggio tra applausi e unanimi consensi. La kermesse, andata in scena al Padiglione delle Feste delle Terme di Castrocaro, si è confermata come la rassegna più prestigiosa riservata alle baby ugole. Vincente la sinergia tra il team di Catia Conficoni, ideatrice e direttrice artistica del concorso, e Terme di Castrocaro, che rappresentano l’ideale supporto per chi sulla voce vuole costruire una professione. (Nella foto: l’ad di Terme Lucia Magnani con l’ideatrice di Vocine Nuove Catia Conficoni).
Melagodo premiata a Rovigno Rovigno - Dopo la partecipazione alla regata Barcolana 2013, Melagodo, l’imbarcazione guidata dagli skipper Claudio Ricci e Paolo Baldassarri e sponsorizzato dall’agenzia di comunicazione Menabò, è fresca di partecipazione alla trentesima edizione della regata internazionale “Pesaro Rovigno sulla rotta dei trabaccoli”. La competizione, che ha visto la partecipazione di ottanta barche italiane e croate, come ogni anno ha unito le due sponde dell’Adriatico, in un gemellaggio che non si è
interrotto nemmeno ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia. La regata è risultata molto impegnativa, per uomini e imbarcazioni, date le avverse condizioni atmosferiche presenti nell’alto Adriatico all’inizio del mese di maggio. Nella foto, scattata durante la premiazione a Rovigno, oltre al presidente di Menabò Stefano Scozzoli, sono presenti gli skipper Ricci e Baldassarri e l’equipaggio composto da Roberto Ranieri, Guido Emiliani, Emanuel Fisher, Annalisa Raschi e Daniele Benzoati.
Villafranca in festa con lo sport Villafranca di Forlì - Il Gruppo Sportivo di Villafranca insieme al Comitato di quartiere ha organizzato dal 3 al 7 giugno scorso una fortunata Festa dello Sport, che per la prima volta ha visto la partnership di un marchio di livello nazionale come Decathlon. La Festa ha proposto al pubblico esibizioni sportive, tornei agonistici e spettacoli di numerose attività sportive e ludiche come karate, basket, beach volley, calcio, danza moderna e acrobatica, ping pong. Le serate sono state allietate da spettacoli e stand gastronomici.
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Premio Artusi a Padre Forlimpopoli - Il mondo del cibo è sempre più contrassegnato dalla sovra-esposizione di pentole e cuochi-celebrità più intenti all’immagine che alla sostanza del piatto? La città artusiana, attenta alla cultura del cibo, manda ancora una volta un messaggio in controtendenza e assegna il Premio Artusi 2014 ad un personaggio lontano dai riflettori come Padre Enzo Bianchi, fondatore della comunità di Bose, che ha fatto del lavoro della terra e della commensalità gli habitat della sua riflessione quotidiana. Il Premio gli sarà consegnato sabato 11 ottobre nella chiesa dei Ser-
Enzo Bianchi vi di Casa Artusi; la Festa Artusiana va in scena invece da 21 al 29 giugno, nel corso della quale verranno consegnati i Premi Marietta ad Honorem.
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Nuovi vertici per Unioncamere
Forlì - Alberto Zambianchi
Forlì - La Farmacia Villafranca, nella sede di via Lughese 256, offre una serie di innovativi servizi alla propria clientela, sempre più aggiornati sulle necessità di salute e benessere. Per favorire la prevenzione di problemi cardiovascolari sono qui disponibili nuovi servizi: elettrocardiogramma in tempo reale ; holter cardiaco (elettrocardiogramma nelle 24 ore); holter pressorio (misurazione della pressione arteriosa nelle 24 ore); monitoraggio settimanale della pressione arteriosa a domicilio, tutti refertati da uno specialista cardiologo. La farmacia rappresenta anche un punto di riferimento importante per l’intero quartiere, in quanto met-
te a disposizione un defibrillatore semiautomatico, dispositivo fondamentale in caso di arresto cardiaco. Per completare i servizi legati alla prevenzione cardiovascolare, è qui possibile l’autoanalisi del sangue, si può avere inoltre il supporto di un nutrizionista laureato e, per i problemi legati allo stress, è disponibile la consulenza di una psicologa-psicoterapeuta.
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Alunni in video per “Un sogno Liberty” Forlì - S’intitola “Un sogno Liberty” il video di animazione ispirato alla mostra in San Domenico realizzato dagli alunni della scuola elementare Diego Fabbri, presentato in anteprima ai musei cittadini il 5 giugno. Per la prima volta un’esposizione d’arte è musa ispiratrice di un corto di animazione, realizzato dagli alunni di una scuola elementare. Il video è frutto di un progetto al quale la scuola ha aderito, indetto dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per promuovere eventi culturali di pregio collaterali alla mostra sul Liberty. Da questa esperienza i bambini hanno imparato a conoscere le opere d’arte di quel periodo, a rielaborarne i contenuti e le caratteristiche formali, a utilizzare tecniche di animazione digitale dando libero sfogo ad immaginazione e creatività. Un successo a più livelli quindi, pienamente raggiunto.
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Venticinque anni di Premio Rocca San Casciano - Celebrazione importante quella del 2014 per il Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli che festeggia il quarto di secolo. Domenica 20 luglio alle ore 21 nella cornice di Piazza Garibaldi verrà reso omaggio a Ravenna Festival e al suo direttore artistico Cristina Mazzavillani Muti. Il premio speciale, nella ricorrenza dei venti anni dalla scomparsa, sarà assegnato alle figure artistiche di Federico Fellini e Giulietta Masina; sarà presente lo storico collaboratore del regista, Gianfranco Angelucci (nella foto), e ritirerà il premio la nipote di Fellini, Francesca Fabbri Fellini. A seguire, come ogni anno, il Gran Galà Lirico con i cantanti Annalisa Ferrarini, Federica Livi, Daniela Pini e Diego Cavazzin;
Cappelli
le musiche saranno eseguite dall’Orchestra Maderna di Forlì diretta da Aldo Salvagno. La serata sarà condotta da Daniele Rubboli.
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e Giorgio Tabellini (a sinistra e a destra nella foto) sono i nuovi vicepresidenti di Unioncamere Emilia-Romagna, nominati dalla Giunta dell’associazione delle Camere di commercio. Zambianchi è il numero uno della Camera di commercio di Forlì-Cesena, mentre Tabellini è presidente della Camera di commercio di Bologna. La loro nomina segue quella del presidente di Unioncamere regionale, il modenese Maurizio Torreggiani (al centro). Si completa così la “squadra” per il triennio 2014-2016 dell’Unioncamere Emilia-Romagna, l’associazione che rappresenta gli interessi delle nove Camere di Commercio del territorio.
La farmacia amica del Cuore
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Salone del Mobile 2014 tra minimal e retrò
Ph. Saverio Lombardi Vallauri
Milano - Al Salone del Mobile di Milano dell’aprile scorso, o Design Week, l’interior designer forlivese Nicoletta Gentili, libera professionista che svolge la sua professione dal 2013 combinando passione e creatività, ha dedicato un articolo sul suo blog, puntando l’attenzione sulle principali tendenze del Salone 2014, dove hanno spopolato le ambientazioni calde e retrò, il legno, le pelli e le luci scenografiche. Tra i più apprezzati lo stand di Minacciolo, con la sua cucina in Corten sotto una pioggia d’acqua, e Alpes Inox, che ha ambientato i mobili d’acciaio in una scenografia d’altri tempi.
Banda larga e ultralarga nel territorio di Modigliana Modigliana - Istituzioni pubbliche e imprese private, insieme, hanno realizzato un progetto a lungo caldeggiato dal territorio di Modigliana. Dopo lo studio di fattibilità realizzato da Uniontrasporti, si è giunti all’accordo tra Comune di Modigliana, Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Lepida per portare la banda larga e ultralarga nelle aree industriali e artigianali del territorio comunale. Grazie a queste infrastrutture le aziende potranno avere ritorni positivi in termini di utilizzo di applicazioni innovative ad elevato valore aggiunto, migliore efficienza e maggiore com-
petitività sui mercati. Quattro sono le aree industriali e artigianali per le quali sono state esaminate sia la dotazione infrastrutturale in essere sia quella da predisporre per l’entrata della fibra nei locali delle aziende. Preparato anche un progetto per la realizzazione delle opere di scavo e stesura della fibra ottica. I tempi previsti per il completamento sono settembre 2014. (Nella foto, da sinistra Claudio Pasini di Uniontrasporti, Antonio Nannini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Vincenzo Samorì e Claudio Samorì, Assessore e Sindaco di Modigliana)
I Medici alla Rocca di Castrocaro Castrocaro Terme - Dipinti, arredi, maioliche e medaglie dalla Signoria al Granducato sono in mostra alla Rocca di Castrocaro Terme fino al 30 novembre, presentate nell’ambito dell’esposizione dal titolo “Medici! Medici! Medici!”. Promossa dal Comune di Catrocaro Terme e Terra del Sole e dalla Pro Loco di Castrocaro, è curata da Elio Caruso, in occasione del 450esimo anniversario della fondazione di Terra del Sole. La visita al pubblico è aperta di sabato pomeriggio e tutti i giorni festivi. Info: 0543 769541. www.proloco-castrocaro.it
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Tre idee di impresa vincono il “Primo Forlì - Premiati i progetti vincitori di “Primo Miglio”, il concorso, promosso da Confartigianato di Forlì Federimprese in collaborazione con Self Storage Forlì, Corriere Romagna, Menabò e Edizioni IN Magazine, che è nato per sostenere i migliori progetti d’impresa del territorio. La commissione ha scelto di premiare Claudio Alberto Ricci, un ingegnere che ha presentato un progetto su “Diporto e sicurezza”, Ana Isabel Perez Alvarez che ha proposto con “Laboratorio design C&P” la produzione di oggetti di design con materiale di recupero e, infine, il progetto “Loch
Miglio”
your face” di Mirco Gentilini che si occupa della realizzazione di oggetti personalizzati con disegni originali. I tre vincitori usufruiranno di una serie di servizi a sostegno della fase di start up: coworking presso Self Storage Forlì al 50% dei costi, progettazione gratuita di corporate identity e ADV a cura dell’agenzia Menabò, consulenza e gestione gratuita della contabilità da parte di Confartigianato, spazi redazionali e pubblicitari su “Corriere Romagna”, servizio su “Forlì IN Magazine” e sull’house organ di Confartigianato Forlì “Essere Impresa”. (S.F.)
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Essere | Riccardo Saponara
Un sogno firmato
Milan
testo Francesca Miccoli
Dalle prime pedate sul campo della Sammartinese agli impianti di Milanello. La maglia rossonera, assieme a quella azzurra, veste a pennello Riccardo Saponara, giovane centrocampista “Made in Forlì”.
Timido, educato, schivo. Riccardo Saponara, calciatore forlivese del Milan, è il prototipo dell’antidivo. Pronto a scardinare la grammatica del luogo comune pallonaro che vuole gli atleti spesso arroganti e scarsamente acculturati. Il ventiduenne rossonero stravolge i capisaldi dell’immaginario collettivo: si esprime con un eloquio forbito che sorprende, è un mago dell’informatica, ama parlare in inglese con i compagni stranieri e non disdegna l’economia. Il classico bravo ragazzo, con la testa sulle spalle e i piedi ben saldi per terra, ancorati dai solidi valori e dai
nobili ideali acquisiti in famiglia. Virtù che si intravedevano in Riccardo fin dalla tenera età, come si evince andando alle radici del campioncino (il diminutivo è solo in ordine all’anagrafe). Saponara inizia a dilettarsi con lo sport negli anni verdissimi. “In prima elementare ho cominciato a giocare a pallacanestro - racconta -. Ho militato prima nella Giorgina Saffi quindi nella Fulgor. Due anni più tardi un amico mi ha convinto a provare il calcio e per un po’ di tempo ho
praticato entrambe le discipline con discreti risultati. Poi, acquisita la consapevolezza che per giocare a basket a buoni livelli è necessario possedere determinate qualità fisiche, ho optato per il pallone”. Una scelta che, a posteriori, può considerarsi illuminata. Le prime pedate sui campi polverosi della Sammartinese, che la fusione con
il Vecchiazzano trasformerà in Sporting. Un po’ di apprendistato nelle giovanili prima di finire nel mirino del Ravenna e cominciare a sentire il profumo dei palcoscenici che contano. “Dopo una stagione negli allievi nazionali mi sono ritrovato in prima squadra”. Nel volgere di poche settimane arrivano l’esordio a Genova in coppa Italia a soli 16 anni e tre presenze in serie C. Tornando con la mente
a quei giorni, Ricky si vede come un giovane timido e promettente. In realtà è già un talento e sono in molti ad accorgersene. L’Empoli fiuta per primo l’affare e un giovedì di gennaio arriva la telefonata che prelude il trasferimento in terra toscana. “Ho deciso d’istinto, senza pensare ai cambiamenti che in 24
IN Magazine | 15 Ph. Studio Buzzi
ore avrebbero stravolto la mia vita. All’indomani raggiunsi Brescia, dove la squadra era in ritiro, e il lunedì successivo ero già ad Empoli, aggregato alla formazione primavera”. I genitori del giovane sono contenti ma un po’ spiazzati. “Mio papà era entusiasta, tuttavia credo che sia lui che mia madre abbiano accusato il colpo di vedere un figlio andare via di casa adolescente. Però mi hanno sempre appoggiato. Per un giovane che vuole crescere, il massimo”. I primi sei mesi sono difficili, poi Riccardo acquisisce confidenza con l’ambiente e conquista una maglia da titolare in primavera, guadagnando altresì le attenzioni degli osservatori della prima squadra. Ancora una volta è il mese di gennaio a fare da spartiacque del destino. “In quel periodo si parlava molto di me, c’era l’interesse di alcuni club italiani e inglesi. Mi telefonò il mio agente e mi chiese cosa ne pensassi di un’eventuale
Ph. Giorgio Sabatini
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chiamata del Milan”. La risposta è un’esplosione di gioia, priva tuttavia della consapevolezza che l’accordo è già raggiunto, ormai solo da formalizzare. Il dado è tratto. “All’indomani, rientrato negli spogliatoi a fine allenamento, venni sommerso dall’abbraccio dei miei compagni che avevano appreso da Sky la notizia del mio passaggio in rossonero. Scoppiai in lacrime incredulo. Chiamai mio papà, che per qualche ora rimase immobile sul divano, forse più elettrizzato di me”. Intanto, Riccardo consegue il diploma di ragioniere con un bell’81/100. “Devo tanto a mia
mamma, che la sera, distrutto dagli allenamenti, mi aiutava negli studi”. Messo in bacheca il pezzo di carta, il giovane può dedicarsi completamente al calcio, curando non solo il fisico ma anche la psiche, seguito dal mental coach Roberto Civitarese. Prima di arrivare all’ombra della Madonnina, c’è tempo per onorare la maglia azzurra. “L’8 febbraio 2011 Ciro Ferrara mi convocò nell’under 21. In precedenza avevo raccolto qualche presenza nell’under 19. Entrato stabilmente nel giro, ho saltato qualche gara solo per infortunio. Ho chiuso il ciclo con la finale continentale persa contro la Spagna. Al di là dello sfortunato epilogo della rassegna, resta un grande orgoglio”. Archiviata, momentaneamente, l’avventura con la rappresentativa nazionale, per Saponara si apre il capitolo Milan. E qui si inserisce l’antefatto: papà Luciano, da sempre tifoso rossonero, inizia a trasmettere la passione al figlio quando Riccardo è poco più che in fasce. A tre anni lo veste da capo a piedi con il primo completo milanista. Alla microdivisa seguiranno bandiere e tante magliette, da quella di Rui Costa a quella di Shevchenko, per arrivare alla “camiseta” dell’idolo Kakà. “Negli anni di Empoli, avevo come rinchiuso in un cassetto il mio tifo di bimbo - racconta Riccardo -. Ma dopo quella telefonata sono tornato piccolo, pronto a rivestire quei colori che in gioventù mi avevano accompagnato in casa e sui campi di calcio”. La prima pelle d’oca già in sede, al momento della firma del contratto nella sala dei trofei. “In quella circostanza sono rimasto impietrito e ho capito realmente cosa sia il
L’universo del calcio L’altro incontro che ha scaldato il cuore e fatto stropicciare gli occhi a Saponara è quello con Silvio Berlusconi. “Una persona formidabile. Un uomo di grande spessore e personalità, simpatico al di là di ogni immaginazione. Racconta barzellette, per metterti a tuo agio facendo sì che tu non percepisca soggezione. Quando gli ho stretto la mano ho capito di essere arrivato in alto. Orgoglioso che mio papà abbia assistito alla scena”. Tra gli avversari Riccardo stima Tevez e Pirlo, il difensore più ostico se lo è trovato in casa. “Ramì è uno tosto, allenarsi con lui è un piacere, l’opportunità di crescere e imparare”. A sorprendere positivamente il calciatore forlivese anche Andrea Poli, “compagno che merita la convocazione per i mondiali”. Per Ricky l’azzurro è più che una prospettiva: “La nazionale è un sogno che cullo, chiunque desidera rappresentare il proprio Paese”. A ventidue anni sognare è doveroso.
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Riccardo Saponara con i genitori nella loro casa di Forlì.
Giulia, la bella ragazza del calciatore. “Studia giurisprudenza a Ra-
Ph. Giorgio Sabatini
Milan”. Giunto a Milanello per le visite mediche il ragazzo si rende immediatamente conto di essere sbarcato su un altro pianeta. “Mi sono trovato in un centro sportivo da sogno, dotato di strutture avveniristiche difficili da immaginare”. Seguono il ritiro, l’intervista di presentazione e il primo allenamento davanti a quattromila tifosi. “Tanti quanti normalmente riempiono lo stadio a Empoli”. Tra i momenti più significativi della nuova avventura, l’incontro con Kakà: un sogno che si realizza. “Ricardo è un giocatore che ho sempre ammirato come un dio, passavo le giornate a vedere suoi video su youtube. Ci ha presentato Galliani, mi sentivo il ragazzino al cospetto del proprio idolo. Per me è sempre stato un modello, non solo come calciatore ma anche come persona. Ha grandi valori e fuori dal campo è uno come tutti gli altri”. Sulle orme del brasiliano, anche Riccardo con due “c” cerca sempre di mantenere un profilo basso. “Con piccoli gesti provo a dimostrare di essere
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rimasto semplice. Al termine degli allenamenti sono il primo a raccogliere i palloni, a fermarmi per firmare autografi”. E a sera, ormai sfinito, Saponara cerca di recuperare le energie. Qualche volta esce a cena con i compagni, ogni tanto si concede una serata al cinema. “Mi manca la cucina delle mie donne: mia mamma, mia sorella, mia nonna. Poi la possibilità di incon-
venna, quando può mi raggiunge. La distanza fa sì che la nostra sia una relazione diversa, ma le sono grato perché cerca di essere presente nonostante i suoi impegni”. Tra speranze e aspettative Riccardo guarda fiducioso all’avvenire. “Il futuro lo vedo roseo, pieno di risultati e soddisfazioni. Mi piacerebbe restare in rossonero ma se non ci fossero i presupposti, farei le dovute considerazioni”. I soldi non hanno cambiato il calciatore. La firma di un contratto a molti zeri non ha modificato le abitudini. “Non mi manca niente, non inseguo sfizi né ho mai sperperato in spese folli. Sono i miei genitori a gestire le mie risorse, io ho necessità di concentrarmi sul calcio. Recentemente ho iniziato ad interessarmi di economia e finanza”. A Forlì Riccardo torna di rado, dopo la pausa natalizia si è rivisto all’om-
Al Milan si realizza un sogno trare gli amici e, soprattutto, passare un po’ di tempo con mia sorella Enrica, che ha otto anni più di me ed è in dolce attesa. Sono molto legato anche a mio cognato Luca, un ragazzo meraviglioso. Come futuro zio mi sento emozionatissimo”. A fine luglio, quando sulla porta di casa Saponara spunterà un beneaugurante fiocco azzurro, Ricky sarà in ritiro. “Ma scapperò appena possibile per venire a conoscere il piccolo”. A Forlì vive anche
bra di Saffi solo a Pasqua. “D’estate cerco di rimanere nei dintorni, al massimo mi spingo fino al mare”. Tuttavia Milano non è da demonizzare, anzi. “Un’altra realtà sotto tutti punti di vista, una città che schiude orizzonti e apre la mente. Sono contento del percorso che ho intrapreso, sto crescendo come persona e come giocatore. La famiglia mi manca, ma qualche rinuncia è necessaria per continuare ad inseguire il sogno di bambino”. IN
Supportare | Camera di Commercio di ForlĂŹ-Cesena
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Vicini alle
Imprese
testo Alberto Zambianchi - foto Giorgio Sabatini
Un ruolo di supporto, facilitazione nell’accesso al credito, tutoraggio, promozione dell’innovazione e dell’internazionalizzazione: tanti impegni che ogni giorno la Camera di Commercio di Forlì-Cesena mette in campo per essere sempre a fianco delle imprese.
Le Camere di Commercio costituiscono una realtà importante, perché rappresentano l’unico segmento della Pubblica Amministrazione Italiana che è gestito dalle Imprese e dalle loro Associazioni, inoltre va considerato che sono, di fatto, l’unico interlocutore in grado di mettere in relazione le singole imprese con il livello centrale. La Camera di Commercio di ForlìCesena è parte attiva all’interno di tale sistema e, dal 5 ottobre 1862, è in prima linea per la difesa del ruolo insostituibile dell’imprenditorialità locale in un più ampio contesto economico, in cui l’innovazione, la competenza, la qualità e la sussidiarietà diventano elementi strategici di competitività a livello internazionale. Numerosi e importanti sono i fronti in cui la Camera è impegnata: dal sostegno
al credito all’infrastrutturazione tecnologica, dalle conciliazioni e
dagli arbitrati alla regolazione del mercato, dall’ informazione economica all’internazionalizzazione,
rappresentando sempre per le imprese un facilitatore della modernizzazione, della legalità e della semplificazione amministrativa. E proprio all’insegna dell’efficienza è improntata l’azione dell’Ente, proiettata in prospettiva verso un futuro in cui il “particolare” si integra con il “globale ”, senza perderne le caratteristiche distintive, un futuro in cui trova spazio la valorizzazione delle eccellenze locali tanto più esaltate, quanto più collegate a realtà diverse e complementari. Queste sono le premesse indispensabili per comprendere ed apprezzare i tanti servizi che la Camera
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A fianco, il presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi. In apertura, uno scorcio di Palazzo Serughi in piazza Saffi, sede della Camera di Commercio.
di Commercio mette a disposizione delle imprese e del territorio, avvalendosi anche di personale altamente professionalizzato e di strumenti tecnologici che garantiscono prestazioni efficienti in campo anagrafico-certificativo, promozionale, di regolazione e tutela del mercato, sino al tutoraggio per l’innovazione e la responsabilità sociale. Una Camera, quindi, non solo depositaria del Registro delle Im-
I servizi della Camera Registro delle Imprese: fornisce ad
aziende, amministrazioni pubbliche, professionisti e cittadini un quadro anagrafico chiaro, completo e facilmente accessibile, del mondo delle imprese italiane. La Camera di Forlì-Cesena mette a disposizione della collettività, in tempo reale - sia attraverso i propri sportelli delle sedi di Forlì e di Cesena, sia attraverso l’accesso con modalità telematica tramite il por-
Obiettivo puntato allo sviluppo prese - tanto per citare una delle sue funzioni più conosciute -, ma anche come collettore di idee e progetti a sostegno della crescita dell’intero territorio, i Comprensori di Forlì e di Cesena, che rappresentano un mix quasi perfetto di “economia integrata”. La Camera, infine, come parte attiva di una governance condivisa e protagonista in programmi e progetti ad ampio raggio.
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tale www.registroimprese.it -, un vasto e organizzato patrimonio informativo sulla vita e la storia delle sue imprese. In particolare, con il progetto “Impresa in un giorno” il Registro svolge un’azione determinante per l’avvio di un’impresa; infatti mediante la “Comunicazione unica” le imprese beneficiano di una concreta semplificazione: con un solo adempimento tutte le pratiche indirizzate al Registro
Il Registro delle Imprese La tabella riporta i volumi dei principali servizi erogati sia presso gli sportelli fisici sia tramite interrogazioni on-line con lo strumento “Telemaco” nel corso del 2013: Copia atti Copia bilanci Certificati Visure
TOTALI 13.541 27.226 4.561 278.626
Principali servizi erogati al 31 dicembre 2013: - n. 42.762 dispositivi contenenti un certificato di firma digitale (equivalenti a n. 1,1 dispositivo per impresa attiva iscritta al registro delle imprese); - n. 8.790 carte tachigrafiche prodotte. Pratiche di comunicazione unica gestite nel 2013 dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena: - n. 26.117 destinate solo al registro delle imprese; - n. 40.929 destinate solo/anche all’INPS; - n. 876 destinate anche/solo all’INAIL; - n. 7.276 destinate solo/anche all’Agenzia delle Entrate; - n. 3.825 destinate solo/anche all’Albo delle imprese Artigiane.
A fianco, i componenti della Giunta, eletti il 15 ottobre 2013, sono da sinistra: Giancarlo Corzani, Augusto Patrignani, Magalì Prati, Giorgio Grazioso, Alberto Zambianchi, Mara Biguzzi, Stefano Lazzarini, Annalisa Raduano. Nella pagina seguente, lo scalone di ingresso di Palazzo Serughi.
Imprese vengono inviate a INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate e SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), direttamente dal proprio pc e anche al di fuori degli orari e dei giorni di apertura al pubblico degli Enti coinvolti. Servizi promozionali e di supporto all’imprenditoria: decisamente
strategici sono i servizi che, interpretando le esigenze e i valori del territorio, promuovono attività e iniziative a supporto del sistema imprenditoriale locale; in particolare, di servizi di informazione, assistenza e sostegno specializzati in alcuni specifici ambiti d’intervento. Si evidenziano, in particolare: - Iniziative in favore dell’accesso al credito per mezzo dei Confidi. A questo proposito, solo nel 2013, sono stati erogati circa 1.200.000 euro, ed è già funzionante il “Fondo per lo sviluppo” in collaborazione con Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Comune di Forlì. - Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, per lo sviluppo del business verso i mercati esteri. Uno dei progetti-chiave è senza
dubbio il “Temporary Export Manager” che ha la duplice finalità di dare supporto concreto e personalizzato alle aziende che intendono investire nell’internazionalizzazione e di offrire allo stesso tempo un’opportunità di esperienza pratica lavorativa ai giovani. - Azioni di marketing territoriale e promozione delle eccellenze e delle tipicità locali, per la valorizzazione di un territorio “allargato” quale è l’area romagnola. - Azioni mirate allo sviluppo delle infrastrutture del territorio, comprese quelle “digitali”, quale leva strategica di crescita
Servizi di regolazione e tutela del mercato e cultura conciliativa: re-
golazione e tutela del mercato e della cultura conciliativa rappresentano la recente evoluzione delle attività camerali a sostegno di imprese e consumatori, in particolare riguardo a: - Conciliazione e arbitrato: sul territorio, la Camera di Conciliazione dell’Ente è considerata come un interlocutore competente e affidabile, grazie al quale le parti possono risolvere la lite e rinnovare il loro rapporto economico. - Marchi e brevetti: il tema della tutela della proprietà industriale,
Il Fondo per lo Sviluppo Il Fondo, promosso da Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Amministrazione Comunale di Forlì, sostiene l’accesso al credito delle imprese attraverso operazioni in controgaranzia in favore dei Confidi che garantiscono in primo grado finanziamenti attivati dalle imprese dei 15 Comuni del comprensorio forlivese, più i Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto. Il Fondo, che ha una durata di 5 anni, conta su uno stanziamento complessivo pari a 1.300.000 euro. Considerato il meccanismo di controgaranzie individuato, l’effetto leva che si conta di poter così attivare dovrebbe essere compreso tra i 25 e i 40 milioni di euro di nuovi possibili prestiti per le imprese del territorio (info: www.fc.camcom.gov.it, ufficio Promozione Economica, Contributi e Finanziamenti).
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legato a doppio filo con quello dell’innovazione, è fondamentale per le imprese nell’economia attuale. - Tutela del mercato e dei consumatori attraverso anche la rilevazione e diffusione dei prezzi, la raccolta degli usi e delle consuetudini, la predisposizione e divulgazione di contratti standard, la pubblicazione dei protesti cambiari. Informazione statistica economica e sociale: l’informazione statisti-
ca, economica e sociale costituisce una linea strategica nella quale la Camera è, fin dalla sua istituzione, fortemente impegnata, con le finalità di aggiornamento e migliora-
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mento del patrimonio informativo per la governance del territorio, implementazione di strumenti informativi innovativi per il sistema delle imprese, incremento della base dati a supporto della pianificazione strategica dell’Ente. La Camera di Commercio mette a disposizione della collettività un patrimonio di dati unico, articolato e dinamico, gratuitamente consultabile nel sito camerale (www. fc.camcom.it/studiestatistica/) Servizi per l’Innovazione: i servizi nel campo dell’innovazione sono realizzati attraverso l’Azienda Speciale CISE (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico).
Essi si articolano sulle diverse fasi di un ideale ciclo innovativo (dallo sviluppo e la messa a fuoco delle idee, all’affinamento, alla ricerca di soluzioni tecniche, al financing) e prendono forma nel servizio “Tutoraggio Innovazione” erogato in forma gratuita sia ad imprese che a start-up del territorio provinciale. Grazie allo sviluppo di relazioni con un’ampia rete di partner, CISE rappresenta sul territorio un punto di contatto in grado di sviluppare progetti e partenariati innovativi, con la funzione di attrarre sul territorio risorse e opportunità provenienti anche dai livelli comunitario ed internazionale. IN
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In vacanza su sentieri
Alternativi
testo Gianluca Gatta - foto Roberto Giardini
I monti dell’Appennino sono una meta ideale per le escursioni a piedi, tra natura, storia e mistero. Su queste vie si sviluppa il trekking in Romagna, pratica sempre piÚ seguita da appassionati di ogni età .
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Camminare | Trekking in Romagna
Col giungere della primavera, i romagnoli cominciano a puntare la propria attenzione verso la riviera. Gli stabilimenti balneari, da principio timidamente, aprono ai primi turisti della domenica, che accompagnano volentieri un pranzo in riva al mare a una passeggiata sulla spiaggia, ancora un po’ appesantiti nei vestiti. Ma è solo questione di poche settimane perché, con l’arrivo dei primi veri caldi, tutti sembrano travolti da una foga incontenibile: il mare è la prima e unica meta, i lettini sono salotti all’aria aperta e, complice anche l’immancabile murata di acquirenti per lo shopping, nei fine settimana la battigia sembra trasformarsi in una via del centro a Natale. Ma in Romagna c’è anche chi volge il proprio sguardo dalla parte opposta, verso la montagna. Sono gli appassionati del trekking, per i quali l’estate è il momento adatto per organizzare passeggiate nei boschi e sulle vette locali, mangiare nei rifugi e prendere il sole sui prati, all’aria fresca. Il trekking è un’attività adatta per tutti - grandi e piccoli, allenati o meno - molto flessibile nell’offerta ma, soprattutto, molto adatta a chi ama la natura e a chi desidera qualche ora di tranquillità.
(adatti per la lettura su supporti GPS), nonché stampare e filtrare le mappe alla ricerca, fra le altre cose, di rifugi, sorgenti e fontane, parcheggi e punti panoramici. Si tratta di uno strumento completo adatto a chi ha le idee chiare e che può essere affiancato alle altre mappe online offerte dalla Regione - consultabili al seguente link: goo.gl/OM5P5c - che contengono dati precisi su parchi, riserve, geologia e, persino, sulla rete di castelli della regione. Per chi preferisce affidarsi alla guida di esperti sono molti i gruppi,
associazioni, enti che organizzano uscite di trekking in Romagna, spesso a tema e con un’attenzione particolare alle famiglie. Romagna Trekking (w w w.romagnatrekking.it) propone la serie di uscite “In natura… con mamma e papà”: il sabato sono previsti laboratori didattici della durata di due ore (dedicati questa estate alle api e ai predatori notturni); la domenica, invece, vere e proprie escursioni nelle Terre del Rubicone e nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Nella serie di uscite “Into the wild”
Non è difficile organizzare una passeggiata in quota. Chi vuole fare da
solo può affidarsi alla Rete Escursionistica dell’Emilia-Romagna consultabile al seguente link: goo. gl/eTExq3 - dove è possibile trovare tutti i sentieri mappati del territorio regionale, effettuare il download dei percorsi in formato GPX
Escursioni sull’Appennino romagnolo organizzate dal gruppo forlivese di trekking “La poiana”.
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troviamo alcuni “classici” del trekking locale, come la passeggiata all’eremo di Camaldoli che inizia dal passo della Calla e ripercorre parte dell’antico sentiero delle foreste sacre, una via che continua in un intreccio di faggi, querce, abeti e castagni terminando al santuario della Verna (13 luglio). Molto suggestiva anche la passeggiata sul
Lugo, che organizza l’escursione al parco della Vena del Gesso Romagnola (29 giugno). Il gruppo CAI di Faenza organizza, tra le altre, una passeggiata che tocca il Lago degli Idoli, sul monte Falterona, luogo sacro agli etruschi, nelle cui acque agli inizi del 1800 vennero rinvenuti oltre 600 tra bronzetti e statuette umane e migliaia
Passo dopo passo nel territorio crinale tosco-romagnolo, sul sentiero che ripercorre i confini tra le due Regioni, passando dai prati della Burraia, Monte Gabrendo e il passo della Calla (20 luglio). Le sezioni locali del Club Alpino Italiano (www.cai.it) sono una fonte
inesauribile di proposte, anche in notturna e con alcune puntate speleologiche, su cui sono molto attivi soprattutto il gruppo CAI di Forlì, con uscite settimanali, e quello di
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di monete, gettate nel lago a scopo rituale e votivo (13 luglio). Per chi ama la montagna al punto da voler trascorrere un’intera vacanza in passeggiata, tra boschi agriturismi e ostelli può valere la pena seguire le proposte di Trekking Italy (www.trekkingemiliaromagna.com), dove sono offerti pacchetti organizzati comprensivi di assicurazione, pernotti, vitto, mappe e, per chi lo ritiene ne-
cessario, una guida ambientale escursionistica personale. Molto suggestiva la proposta di un percorso che, in sei giorni, ci fa scoprire il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, la Riserva di Sasso Fratino, Corniolo, Passo del Muraglione, San Benedetto in Alpe per finire a Marradi. Accanto alle organizzazioni e alle guide che si propongono professionalmente, non mancano numerosi gruppi spontanei che non hanno riferimenti online ufficiali, spesso basta un account facebook e vivono del passaparola tra i partecipanti alle varie escursioni. Sono la prova che il trekking è un’attività sempre viva, una passione che accomuna migliaia di persone in Romagna, come in tutta Italia, che consente di vivere e conoscere il proprio territorio secondo una prospettiva alternativa, lontana dal rumore di fondo e dallo stress che ci accompagnano nelle città e in riviera. IN
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BANCA FIDEURAM PROGETTIAMO INSIEME IL TUO FUTURO
A FoRlì BANCA FIDEURAM è Il pUNto DI RIFERIMENto pER pRoFESSIoNIStI E IMpRENDItoRI AllA RICERCA DI CoNSUlENzA pERSoNAlIzzAtA.
Leader nella promozione finanziaria dal 1968, con quasi 86 miliardi di euro di attività in gestione, il gruppo Banca Fideuram è presente in Italia con più di 5.000 private banker, appartenenti alle due reti di distribuzione Fideuram e Sanpaolo Invest. A Forlì Fideuram è presente da diversi decenni, ma è dal 2000, con l’inaugurazione dell’attuale prestigiosa sede in Viale Vittorio Veneto, che ha fatto un vero salto di qualità: oggi gestisce più di 600 milioni di euro affidati ai 26 Private Banker da oltre 4.000 clienti. È con orgoglio che Giovanni Taioli, Regional Manager e responsabile della sede di Forlì, da sempre una delle migliori agenzie in Italia, presenta questi numeri impressionanti. Fideuram offre prodotti di risparmio gestito in una logica di architettura aperta con le più importanti case di asset mana-
gement internazionali e nel risparmio amministrato mette a disposizione della propria clientela servizi bancari completi e di private placement. Accanto ai servizi erogati tramite la società fiduciaria dedicata, Fideuram Fiduciaria, la Banca offre inoltre consulenza fiscale, legale e immobiliare grazie a importanti partnership con le principali società specializzate. Con il servizio di “consulenza base” Banca Fideuram è stata pioniera sul mercato italiano sia per aver offerto la consulenza finanziaria gratuita a tutti i clienti e su tutti i prodotti distribuiti, sia per averla formalizzata con un contratto. Per chi ha esigenze più complesse, dal 2009 esiste il “servizio di consulenza evoluto Sei”, che permette un’allocazione delle risorse patrimoniali nelle sei tipiche aree di biso-
gno del cliente - protezione, liquidità, riserva, investimento, previdenza ed extra-rendimento - e consente il controllo dei principali fattori di rischio. L’evoluzione dei mercati finanziari e l’attuale contesto di incertezza ha reso evidente l’importanza del controllo del rischio, a cui dare un significato sempre più ampio. Particolare attenzione è posta al segmento dei clienti private, per i quali l’assistenza, oltre ad un supporto nella pianificazione finanziaria, va estesa anche ai bisogni non strettamente finanziari, quali ad esempio l’ottimizzazione fiscale, le tematiche successorie legate al passaggio generazionale, i servizi fiduciari e di asset protection, oltre che alla tutela del tenore di vita. Questi temi, validi per molti clienti, lo
sono ancor di più per la clientela private in quanto al crescere dell’importanza del patrimonio queste esigenze di protezione diventano prioritarie. Elenco dei private banker: Arcangeloni Tassinari Pietro, Baccini Libero, Bassini Gianluca, Barchi Dania, Bergossi Piero, Billi Fabio, Brasini Giacomo, Brasini Iames, Cristofani Luca, Cristofani Mauro, Del Ciondolo Franco, Drudi Gabriele, Fabbri Gianluca, Fabbri Giuseppe, Gardella Andrea, Ghetti Sandro, Lazzarini Daniele, Lazzarini Giulia, Leoncini Giuseppe, Nigi Francesco, Nigi Martino, Rosetti Andrea, Rossi Alessandro, Venturini Carlo, Venturini Filippo, Viroli Massimo.
BANCA FIDEURAM Viale Vittorio Veneto, 9 - 47122 FORLÌ Tel. 0543 38811
Conservare | Antonella Imolesi Pozzi
La passione dei
Libri
testo Serena Focaccia - foto Giorgio Sabatini
Una vita dedicata con passione allo studio dell’arte, alla conservazione e tutela del patrimonio librario e documentario della città: un incontro con Antonella Imolesi Pozzi, responsabile dei Fondi Antichi e delle Raccolte Piancastelli della Biblioteca Saffi di Forlì.
Riaperte da poco le sale della Biblioteca Saffi dove sono conservate le preziose Raccolte Piancastelli, dopo oltre un anno di chiusura e restauri, incontriamo Antonella Imolesi Pozzi, conservatrice di uno dei Fondi storici più importanti della nostra regione e, da alcuni anni, responsabile anche di tutti i Fondi antichi e dei manoscritti conservati nella Biblioteca comunale forlivese. Ci spiega qual è il ruolo di un conservatore all’interno di una biblioteca con un ricco patrimonio storico come la Saffi?
Ph. Giorgio Sabatini
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“I materiali antichi rappresentano i tre quarti del posseduto della Biblioteca Saffi e tra i fondi storici il
più prezioso è sicuramente il ricchissimo Fondo donato da Carlo Piancastelli alla nostra città. Le Raccolte Piancastelli sono composte da circa 55.000 volumi, migliaia di autografi, documenti, incisioni, dipinti, monete e ceramiche che hanno come fulcro tematico la Romagna e sono dal 1938 custodite all’interno della Biblioteca comunale in un’ala del palazzo del Merenda. Il complesso delle Raccolte che compongono il patrimonio donato da Piancastelli è qualcosa di organico e complesso, unico e prezioso, conosciuto non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale. Prova ne sono le richieste d’informazioni che riceviamo quotidianamente da tutto il
fonderne la conoscenza. Lavoro in Biblioteca dal 1985, da allora mi sono occupata con entusiasmo e passione delle Raccolte e continuo a farlo con impegno e dedizione. La mia formazione storico artistica (mi sono laureata al DAMS di Bologna specializzandomi nella storia delle incisioni antiche) mi ha permesso di approfondire lo studio dell’illustrazione libraria che fino all’avvento della fotografia era realizzata con l’incisione di tavole xilografiche, calcografiche e litografiche, poi di riordinare e schedare parte dell’immenso patrimonio iconografico conservato in Biblioteca. Inoltre la passione collezionistica mi accomuna a Piancastelli: raccolgo incisioni, disegni,
Impegno per tutelare e divulgare mondo e le presenze di centinaia di studenti che qui preparano le loro tesi di laurea e di dottorato, le associazioni e gruppi che visitano le mostre tematiche realizzate con i materiali del Fondo. Senza dimenticare i numerosi prestiti di volumi, incisioni, disegni per le mostre organizzate da Musei e Biblioteche italiane ed europee. La mia storia professionale è legata in maniera indissolubile a quella delle Raccolte Piancastelli, tanto che i miei studi, le collaborazioni a cataloghi e a riviste specialistiche si nutrono della continua ricerca su temi relativi alla Romagna e alla collezione e hanno lo scopo di dif-
dipinti antichi e vecchi vinili degli anni ’60 e ’70. Forse era scritto che dovessi vivere gran parte della mia vita in queste stanze.” Mentre parliamo la dott.ssa Imolesi Pozzi ci accompagna attraverso “le stanze della memoria” mostrandoci con orgoglio alcuni codici miniati e antiche pergamene, disegni e dipinti, autentici tesori, e ci spiega che quei libri e quegli oggetti sono ancora oggi conservati all’interno degli armadi e delle librerie che li contenevano nel Palazzo Piancastelli di Fusignano. “La formazione storico-artistica è stata un valore aggiunto per il mio lavoro in Biblioteca e ho potuto
Sopra, incisione di Francesco Rosaspina conservata nei Fondi Piancastelli. In apertura, Antonella Imolesi Pozzi nelle stanze della Biblioteca restaurate.
mettere in pratica e approfondire questa mia competenza curando numerose mostre dedicate all’incisione e al disegno. Credo sia stato un grande risultato essere riuscita in questi anni a raggiungere centinaia di persone che abitualmente non frequentavano la Biblioteca, accompagnandole alla scoperta delle più preziose testimonianze del nostro passato che appartengono alla nostra Istituzione, con percorsi guidati che hanno riportato i cittadini all’interno dei locali della Biblioteca, tenendo alto il livello della proposta culturale destinata alla cittadinanza pur scegliendo uno stile divulgativo e comprensi-
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A fianco, due incisioni delle raccolte Piancastelli: in alto “Antichità di Roma” di luigi Rossini, sotto “Borgo Cotogni in Forlì” di Bernardino Rosaspina.
un testo sull’artista ravennate Luigi Rossini per il catalogo della mostra a lui dedicata dal Museo M.A.X. di Chiasso. Di questo autore, che ha operato agli inizi dell’Ottocento, le Raccolte Piancastelli conservano un cospicuo carteggio e quasi l’intero corpus incisorio, a cui si affiancano i disegni preparatori e i bozzetti che illustrano il percorso dal progetto all’opera finita”. Come ci racconterebbe in breve il ruolo del patrimonio artistico forlivese nel campo dell’incisione?
bile a tutti, senza svilire la ‘casa dei libri’ a ‘non luogo’, salvaguardandone l’identità e il ruolo di conservazione della memoria”. Quest’anno Forlì ha presentato molte proposte all’insegna del Liberty, grazie alla mostra realizzata al San Domenico, un argomento che nel campo della grafica è estremamente interessante...
“Infatti già dalla fine del 2013 sono stata impegnata con la redazione di un saggio dedicato agli autoritratti di Domenico Baccarini presente all’interno del catalogo della mo-
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stra e ho curato il prestito della rivista Il romanzo dei piccoli pubblicata a Forlì dal 1913 al 1915 e di alcuni volumi illustrati da xilografie originali di Francesco Nonni conservati all’interno delle Raccolte Piancastelli. Ho inoltre curato un contributo dedicato proprio a Nonni per il catalogo della mostra Nel segno del Liberty allestita a Castrocaro Terme e dedicata all’incisione xilografica che ebbe una grande rinascita in Romagna all’inizio del Novecento. Sono poi tornata ad occuparmi dello studio dell’incisione antica con
“Per quanto riguarda l’incisione Forlì ha un patrimonio molto interessante. Non solo la città conserva una delle più antiche xilografie italiane, l’immagine della Madonna del Fuoco protettrice della città, ma conserva molte testimonianze di questa antica tecnica incisoria che venne recuperata nel Novecento per illustrare la popolarissima rivista La Piê fondata da Aldo Spallicci nel 1920. Le copertine xilografiche della rivista firmate da Francesco Nonni, Antonello Moroni, Serafino Campi, Giuseppe Ugonia, Luigi Pasquini, documentano la rinascita dell’antica tecnica dell’incisione su legno interpretata con sensibilità contemporanea, in linea con le proposte prodotte dall’Espressionismo tedesco. Accanto alle copertine della rivista romagnola, le Raccolte Piancastelli conservano le opere di molti eccellenti rappresentanti dell’incisione antica ad iniziare dal ravennate Marco Dente, amico e sodale di Raffaello, continuando con i riminesi Francesco e Bernardino Rosaspina, il già menzionato Luigi Rossini e moltissimi altri”. IN
Investire | Imprenditori in Riviera
Rotta verso il
Mare
testo Roberta Brunazzi e Francesca Miccoli
Dall’entroterra alla costa, per cogliere opportunità nel dorato mondo vacanziero e fare business. Storie di imprenditori in Riviera, che con tenacia hanno costruito il loro successo.
Si fa presto a dire impresa. Farla, e nemmeno in casa propria, è invece più complicato. Ma può dare grandi soddisfazioni, soprattutto se il luogo in cui si sviluppa è la riviera romagnola, ricca di opportunità per chi ha voglia di lavorare bene. In tanti sono partiti da Forlì e dintorni verso il mare, e lì hanno costruito le loro fortune. Di queste storie di successo ne raccontiamo alcune, attraverso la voce dei protagonisti. Antesigano di questo gruppo di imprenditori è Antonio Batani, re degli albergatori romagnoli, che assieme alla famiglia gestisce oggi un imponente gruppo alberghiero. “La mia è una storia come tante altre. Nel 1957, al rientro dalla Svizzera, dove avevo lavorato come cameriere in una località frequentata da Vip, ho preso in affitto una pensioncina di 16 camere insieme alla mia famiglia e più tardi ho
costruito a Pinarella la Pensione Batani di 32 camere. Da quel momento la passione per l’ospitalità non mi ha più lasciato. E la mucillagine degli anni Ottanta non mi ha spaventato: a quell’epoca molti albergatori, presi dallo sconforto, cominicarono a svendere i loro alberghi. È così che ho potuto acquistare l’hotel Aurelia**** a Milano Marittima. Sapevo, grazie ad alcuni amici pescatori molto anziani, che quel disastro sarebbe cessato prima o poi, poiché si trattava di un fenomeno che, mi dissero, si ripete ogni 50, 60 anni. Quindi non mi sono demoralizzato, anzi mi sono rimboccato le maniche e ho avuto ragione, perché oggi il mare è bellissimo. Con mia moglie Luciana al fianco, e oggi i miei figli Gianni, Cristina e Paola, sono riuscito, in cinquant’anni, a creare un gruppo alberghiero composto da 13 hotel che è tra i primi in Italia
e include varie strutture di prestigio, tra cui spiccano il Grand Hotel Rimini, il Palace Hotel di Milano Marittima e l’ultimo nato, il Grand Hotel da Vinci di Cesenatico, tutti cinque stelle. Certo, guardo al mio passato con grande soddisfazione, consapevole che i miei figli hanno assorbito da me e da mia moglie la grande passione per l’ospitalità e la gastronomia, che da sempre sono il fiore all’occhiello del nostro gruppo Select Hotels Collection”. Anche Alessandro Fanelli, partito da Forlì, è approdato nel 2003 a Milano Marittima, dove gestisce il ristorante Felix in società con il fratello Enrico e Gianluca Savorelli. La specialità del locale? Carne pregiata, dalla Chianina IGP alla Manzetta Prussiana Extra Marezzata. “Poi abbiamo sviluppato anche il menù di pesce fresco - racconta - puntando molto sui prodotti nostrani. La clientela del
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A fianco, Sauro Sedioli di Charly Max. In apertura, in alto Antonio Batani alla guida del gruppo Select Hotels Collection; sotto (da sinistra) Alessandro Fanelli con i soci Gianluca Savorelli e il fratello Enrico.
Felix è in buona parte composta da giovani e famiglie a cui vogliamo far assaporare il meglio, dal sale dolce alla cozza cervese, anche per educare i palati a riconoscere i migliori sapori del territorio. Da quest’anno facciamo parte dell’alleanza dei cuochi e dei presidi Slow Food, cosa molto importante per valorizzare la qualità e la storia di ogni piatto”. Partire dal territorio e dalle sue peculiarità è uno dei punti su cui fa leva Fanelli, che è anche segretario della locale Pro Loco, coordinatore della rivista “Milano Marittima life” e presidente di Fiepet - Confesercenti di Cervia. E non disdegna neppure il ruolo di consulente per la gestione aziendale di altri ristoranti: “Oggi il ristoratore dev’essere un vero e proprio manager - dice -, con idee ben precise sull’andamento analitico-gestionale della propria azienda”. Tra gli imprenditori forlivesi in trasferta “balneare” anche Sauro Sedioli, titolare di Charly Max, più che un marchio un’autentica istituzione. Un negozio in cui trovano armonia stile e griffe, nuovo e
Ph. Giorgio Sabatini
2001 si facevano affari, in seguito però la stagione si è accorciata a non più di 100 giorni l’anno. D’inverno non si lavora, per fortuna c’è una clientela consolidata”. Sedioli punta l’indice verso le istituzioni. “Le politiche adottate non sosten-
Il manager dell’accoglienza vintage dal sapore evergreen. Da quarant’anni sulla piazza forlivese, a metà degli anni Novanta Sedioli decise di raddoppiare nella modaiola Milano Marittima. “All’epoca una scelta fortunata - racconta -. Ho cominciato a puntare su griffe quali Hermes e Vuitton e fino al
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gono i commercianti, e soprattutto si privilegia Cervia ignorando la perla dell’Adriatico”. E l’orizzonte non si profila roseo: gli esercenti sono penalizzati anche dal web. “Su internet vendono tutti, tanto è vero che le ultime sei fiere sul vintage a cui ho partecipato sono sta-
te fallimentari. Oggi si salva solo la grande distribuzione, i negozi monomarca. È significativo che a Forlì siano ben 300 gli esercizi chiusi”. Anche Franco Mazzoni dall’entroterra ha trovato fortuna verso il mare. “Sono forlivese ma vivo a Milano Marittima da trent’anni. Nel 1970 ho deciso di investire ne ‘Il Caminetto’ assieme ad alcuni amici. Perché proprio in riviera? Si presentò un’opportunità e la cogliemmo al volo. Mio padre da tempo ‘faceva’ la stagione al mare, impegnato nella gestione di una pensioncina e anch’io, nel 1968, mi cimentai nella conduzione di un albergo a Pinarella. In realtà non c’è un vero perché. Si può creare una similitudine con quello
A fianco, in alto Franco Mazzoni del ristorante Il Caminetto; sotto, Andrea Montaguti (a sinistra) con il fratello Fabio, titolari del Bagno Adriatico.
che accade nel matrimonio: due persone s’incontrano senza deciderlo a tavolino”. Dal 1970 ad oggi molto è cambiato. “Dai tempi degli esordi sono mutate le persone e si sono trasformate le abitudini - spiega Mazzoni - . Un tempo si andava al ristorante solo in occasioni speciali, ora c’è chi frequenta il locale due o tre volte alla settimana o addirittura tutti i giorni. Certo, Il Caminetto non è una mensa aziendale ma un locale differente: qui si incontrano gli amici, si tira a sera”. Una scelta fatta in famiglia è quella che invece ha portato la vita di Andrea Montaguti verso il mare, al Bagno Adriatico di Milano Marittima. “Terminati gli studi, io e mio fratello Fabio abbiamo deciso di rilevare l’attività di famiglia. Papà era un agente di commercio, vedeva salumi e formaggi a quei piccoli negozi poi fagocitati dalla grande distribuzione. Così, quando negli anni Settanta si palesarono le prime difficoltà, papà scelse di investire i risparmi in un bagno al mare”. Un impegno che ha regalato grandi soddisfazioni alla famiglia Montaguti. “Quando hai a che fare con gente serena in vacanza, la qualità della vita sale”. Oggi però fosche nubi si addensano all’orizzonte. “Una normativa europea frena gli investimenti: nel 2020 scadranno le concessioni demaniali marittime. Inizialmente il termine era stato fissato addirittura nel 2015! Per noi un grave problema: i governi si susseguono, si alternano le amministrazioni ma le nostre istanze restano inascoltate”. IN
Ph. Giorgio Sabatini
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Improvvisare | Playback Theatre
Tante storie sulla
Scena
testo Gianluca Gatta
Tutti abbiamo una storia da raccontare e ogni storia può essere messa in scena: da qui parte l’esperienza del Playback Theatre per drammatizzare, sempre e solo improvvisando, il vissuto che il pubblico porta a ogni performance.
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Quando sento la parola “Guardiamo...”, magicamente le cinque persone vestite di nero in fondo alla sala, immobili fino a quel momento, cominciano a muoversi. L’atmosfera è tesa. Uno avanza verso il pubblico e, all’improvviso, si mette carponi, diventa un cane in cerca di prede, annusa dappertutto; un altro gli si avvicina e sembra urlare qualcosa, ma dalla bocca non emette suoni. In pochi secondi sono tutti lì a ripetere una smorfia, mimare un movimento, come in un quadro vivente. Da un lato del palco, c’è un musicista che suona una chitarra e che osserva attentamente la scena per sottolineare con le note i gesti degli attori. Ad un certo punto tutto finisce, la musica si ferma e, dopo un momento di esitazione, scatta l’applauso. Molti tra il pubblico sorridono e la persona che, a inizio
Che cos’è Nodi Playback Factory?
“Siamo una rete di professionisti legati dalla comune esperienza nell’ambito dello psicodramma e dei metodi attivi: psicologi, psicoterapeuti, formatori. Progettiamo e realizziamo azioni di consulenza e formazione nel campo della psicologia del lavoro, della psicologia di comunità, dell’orientamento professionale e della crescita personale utilizzando, in particolare, il Playback Theatre, che è una forma di teatro completamente improvvisato dove si mettono in scena le storie raccontate dagli spettatori.” Dove e quando nasce il Playback Theatre?
“Esiste un’associazione internazionale, l’International Playback Theatre Network, fondata nel 1990, che raggruppa e coordina tutti coloro che si occupano di questa forma di teatro. In Italia,
Improvvisazione teatrale serata, alla richiesta di proporre una sensazione da mettere in scena, aveva alzato il braccio e aveva cominciato a parlare della propria giornata lavorativa, dice: “È proprio così che mi sentivo. Grazie.” Questo è il Playback Theatre: improvvisazione teatrale e musicale basata sui racconti degli spettatori. Ne parlo con Gaetano Martorano, psicologo del lavoro e tra i fondatori di Nodi Playback Factory (www. nodionline.it), network con sede a Faenza di Playback Theatre per le organizzazioni.
a Torino, dal 2002 esiste la Scuola Italiana di Playback Theatre. Ma le origini risalgono al 1975, quando a Beacon, New York, nasce la prima compagnia diretta da Jonathan Fox, il fondatore.” L’intuizione nasce durante un training in psicodramma presso il Moreno Institute di Beacon. Fox, la moglie - Jo Salas - e altri partecipanti cominciarono a ritrovarsi per dare vita a una forma di teatro che, negli anni, avrebbe assunto caratteri distintivi e una ritualità sempre più precisa: la posizione
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A fianco, il gruppo di Nodi Playback Factory con il fondatore di questa forma di teatro di improvvisazione, Jonathan Fox (il terzo da destra nella seconda fila). Nelle pagine precedenti, alcuni momenti di una performance di playback theatre.
degli attori in scena, i cubi in legno su cui siedono gli attori, le sedie affiancate del conduttore e del narratore, l’attaccapanni con appesi foulard di vari colori. Col tempo divenne un’attività professionale vera e propria, tanto che la compagnia venne chiamata in centri di osservazione pediatrica, festival, conferenze aperte al pubblico e anche presso le aziende. Come si colloca il Playback Theatre nella realtà aziendale rispetto ad altre azioni?
“Si tratta di un’analisi qualitativa che si affianca ad altre analisi empiriche quantitative, come possono essere i risultati di un’indagine sul clima aziendale effettuata attraverso un tradizionale questionario. È però uno strumento chiave perché permette di concretizzare sulla scena il caso particolare che si nasconde nei dati percentuali, spesso quello legato alle persone più vulnerabili, aiutando a ricordare meglio e a costruire significati attorno alle vicende vissute e non solo a partire da una
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prospettiva numerica o statistica.” Il Playback Theatre viene proposto non solo all’interno delle aziende e delle organizzazioni, ma soprattutto come forma di teatro sociale, aperto al pubblico. Non sono poche le occasioni, in Romagna, per partecipare a uno spettacolo di Playback Theatre. E “partecipare” è proprio il verbo giusto, poiché il pubblico viene invitato a conoscersi, a esprimere le proprie emozioni, a interagire in modo dinamico con gli attori. I quali si preparano
lungamente, attraverso esercizi per lo sviluppo dell’attenzione reciproca. Una caratteristica fondamentale del Playback è infatti che gli attori siano rispettosi, oltre che della storia narrata, di quello che viene proposto sulla scena dai compagni. Ogni movimento o sguardo, ogni parola deve essere colta e rilanciata in una dinamica al servizio dello sviluppo scenico. Il risultato è uno spettacolo teatrale originale e vario dove c’è sempre chi, alla fine, ringrazia gli attori. IN
Pellegrini in Playback A Forlimpopoli c’è una compagnia stabile che organizza spettacoli di Playback Theatre: “ForlimPLAYBACK. La Compagnia dei Pellegrini” fondata e diretta da Fabio Canini, psicodrammatista ed esperto in metodi d’azione. La storia della compagnia è legata allo sviluppo del Centro per le Famiglie del Comune di Forlimpopoli. “Nel 2000 diventai il Referente del Centro”, racconta Canini “e dopo qualche anno ci fu l’occasione di proporre esperienze laboratoriali di ‘gioco espressivo’ ai genitori dei bimbi che frequentavano i servizi per l’infanzia. La cosa piacque e così decisi di formare un gruppo di genitori per animare iniziative interattive e relazionali. Nel 2008, avendo allargato la proposta anche all’esterno, nacque la compagnia, che si ritrova da settembre a giugno per approfondire il proprio training e per proporre spettacoli aperti al pubblico. Ogni anno organizziamo una rassegna aperta al pubblico intitolata Pellegrini… in cerca d’autore.”
Ph. Davide Leonardi
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SPIAGGIA 30
PESCE MARE E BOLLICINE RIAPRE LA StAGIonE EStIvA E SPIAGGIA 30 SI RInnovA oFFREnDo ConFoRt E DIvERtIMEnto, BuonA CuCInA ED ELEGAntI APERItIvI, PER vIvERE IL MARE Con EMozIonE.
“Spiaggia 30 Pesce Mare e Bollicine” è la novità La buona cucina, le bollicine e migliori champagne, Franciacorta e Trento doc. Una dell’estate 2014 sulla spiaggia di Lido di Classe, lo il mare: ecco servita la ricet- vera eccellenza per qualità e prezzo è il Franciastabilimento balneare rinnovato per offrire confort ta dell’ospitalità romagnola. corta Brut Antica Fratta di cui Spiaggia 30 è e divertimento senza lasciare da parte le emozioni e ambasciatrice per le spiagge della Romagna. La in linea con il massimo rispetto dell’ambiente. L’ospitalità è garandomenica dal tardo pomeriggio al tramonto è il momento dell’“Etita da una lunga tradizione, oltre trent’anni di gestione da parte legante Aperitivo”, con le bollicine e la buona musica di dj della famiglia Garoia che ha scelto di non fermarsi e di rilanciare Pyton. Elegante, emozionante e non gridato, non si balla ma ci si con l’energia di Elena e Cristina un progetto che dà la massima può abbracciare per stare bene, molto bene, tutta la vita. attenzione all’innovazione. Anche l’arte è amica di Spiaggia 30, l’artista forlivese Delio PicLa Cucina dell’osteria Spiaggia 30 è legata alle materie cioni ha collaborato alla realizzazione degli arredi ed è l’autore prime e alle ricette del territorio sempre abbinate al migliore dell’insegna/scultura che sovrasta lo stabilimento. Piccioni sarà pesce del mercato; ricette come gli spaghetti alle poveracce o la anche il protagonista della Notte Rosa 2014, con performance absemplicità delle cozze di Cervia alla marinara non sarebbero possibinate alla cena live cooking e alla passeggiata romantica sotto le bili senza la dedizione dello staff di cucina e l’impegno di produttostelle, in collaborazione con l’Arena del sole. ri come Frantoio Paganelli, le saline di Cervia, il buon gelaSpiaggia 30 è l’evoluzione dell’ospitalità romagnola: si inizia con to, Le Armonie pasticceria e l’orto biologico dove le verdure una colazione soft per poi dedicarsi ai bagni, ai giochi dei bambini, di stagione crescono sotto l’occhio vigile di Mario e Fiorella. Il a prendere il sole o a giocare a racchettoni, per ritrovarsi attorno a legame fra la campagna e il mare è la tipicità di Lido di Classe: i un buon piatto o aspettare il tramonto con una bottiglia di bollicine campi finiscono dove inizia la spiaggia e la pineta del parco del servita sotto l’ombrellone. Il tutto con prezzi alla portata di tutti, badelta fornisce ossigeno e restituisce un’immagine dell’Adriatico sta avere emozione e vivere Pesce Mare Bollicine… Tutta la vita. adatta sia a una lunga passeggiata che a una giornata da surfista. Ma dove si mangia sano e bene non si può bere male, soprattutto SPIAGGIA 30 se la “bagnina” è anche sommelier e a Spiaggia 30 si trova una Viale Caboto, 94 - Lido Di Classe (RA) scelta di vini poco usuale per una spiaggia: oltre ai migliori bianTel. 0544.9391107 Cell. 339 1199277 - 347 7736618 chi italiani e romagnoli, le bollicine sono protagoniste con i
Giocare | Romagna Rugby Football Club
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Insieme nella
Mischia
testo Nevio Galeati - foto Filippo Venturi
La Romagna unita nel segno del rugby, uno sport che non riempie le prime pagine dei giornali sportivi ma che coinvolge moltissimi appassionati e tanti atleti.
“Il nostro obiettivo è arrivare a una prima squadra composta completamente da atleti cresciuti in questa terra. Vogliamo aumentare il numero dei praticanti e anche il numero delle società. Far giocare i bambini. E, naturalmente, tornare in serie A”. Giacomo Berdondini, direttore generale del Romagna Rugby Football Club, non nasconde un pizzico d’amarezza per la conclusione dei play out, che hanno visto la franchigia fondata nel 2006 da Giovanni Poggiali (che ne è tutt’ora presidente), lasciare la serie A dopo tre stagioni. “C’è ugualmente una grossa soddisfazione: aver fatto esordire in serie A - prosegue - molti giocatori che arrivavano dai club del territorio. E in complesso, sulla rosa di 34 atleti, ben 28 sono cresciuti in queste province. È questa l’unica strada percorribile per uno sport come il rugby, che in Italia non può ancora contare su sostegni economici significativi: far crescere i propri atleti”. Oggi aderiscono al Romagna RFC i club di Cesena, Forlì, Imola, Ravenna, Rimini, San Marino; e Lugo (P.G.S. Robur Lugo Rugby ASD) è addirittura nato per iniziativa della franchigia. “Un altro punto di forza è la salvaguardia delle peculiarità di ogni società. I club conservano la
propria identità e le proprie caratteristiche, poi contribuiscono, insieme, a formare la squadra romagnola. Per arrivare a questo traguardo è stato necessario instillare un senso di appartenenza perché la collaborazione avvenga nel senso più ampio del termine. Certo, è un atteggiamento e un sentire che si crea nel tempo e il Romagna è cresciuto esponenzialmente in pochissimo tempo. Basti pensare come nella prima stagione gli atleti complessivi del Romagna fossero poco più di duecento; oggi i numeri si sono quintuplicati e questa crescita ha naturalmente interessato anche gli staff e i tifosi. D’altra parte il seguito che il rugby ha riconquistato in Italia è arrivato in gran parte dall’ingresso della squadra azzurra nel Torneo delle Sei nazioni, nel 2000; prima era davvero uno sport di nicchia, che pochissimi seguivano. Per sintetizzare: soprattutto da noi l’avventura è appena iniziata e, quindi, il lavoro da fare è molto”. C’è un altro tema al quale il presidente Giovanni Poggiali e tutta la dirigenza tiene molto: il progetto non vuole essere solo un simbolo sportivo per la Romagna (ed ecco la scelta per il logo del Gallo e della Caveja), ma anche culturale, che si basi appunto sulla cooperazione e il sostegno dei club. E la cultura si crea, naturalmente,
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A fianco e in apertura, due momenti di gioco della squadra Romagna Rugby.
partendo dai ragazzi e a scuola. “Ci sono realtà - commenta il direttore generale - nelle quali si fatica a entrare nelle scuole; vogliamo capire quali siano i problemi e trovare le soluzioni. Perché vogliamo portare il mini rugby anche nei piccoli centri. Per questo, però, occorre preparare chi poi andrà a parlare con gli studenti: non è sufficiente la buona volontà e l’entusiasmo spesso non giova. Le scelte devono avvenire, sempre, seguendo il parametro della qualità. Nell’arco di due o tre anni al massimo vorremmo riuscire a portare due squadre Under 16 nel campionato d’Elite; e almeno una Under 18 nello stesso livello di preparazione”. Chiosa Mario Battaglia, nuovo presidente del Ravenna Rugby Juniores: “In gioventù nessuno sport ha catturato il mio cuore, come in età adulta ha saputo fare il rugby. Ma non ho rimpianti perché pochi sport come il rugby sanno tenerti giovane per sempre”. E la sua visione, molto orientata al reclutamento e all’attenzione alle categorie del minirugby, ha già prodotto risultati apprezzabili. Il Romagna RFC sta poi seguendo un corso unico in tutt’Italia, per la formazione di specialisti nella gestione delle attività sportive; undici persone, per un anno e mezzo, lavorano per crescere in professionalità. “Anche le grandi società - conclude Giacomo Berdondini - devono valorizzare i volontari, ma devono essere dotati di competenze. Se riceviamo un’ora di tempo per i ragazzi, gli atleti, le segreterie dei club, dev’essere un’ora competente. Possiamo crescere, e vogliamo farlo”. IN
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Rugby formato mini Il primo embrione di rugby junior è nato a Ravenna sette anni fa. Pochi bambini, in un’unica categoria, che giocavano insieme e apprendevano i rudimenti di questo sport sul campo di via Isonzo. Presto quell’insieme poco organico fa proseliti e si riescono a delineare le prime categorie. Oggi il minirugby e la juniores ravennati contano quasi 140 iscritti, 40 dei quali mini rugbisti (dai 6 ai 12 anni). I giovani vengono guidati da due allenatori per categoria, un maschio e una femmina. Nel mini rugby infatti la presenza di allenatrici è una risorsa; per i bambini, specie i più piccoli, la figura femminile è garanzia di dolcezza e comprensione; e per i genitori è una tranquillità in più. Gli allenamenti al campo trovano uno straordinario momento di verifica durante i concentramenti. Si tratta di veri e propri momenti di rugby vissuti incontrando bambini di altre realtà, occasione per testare i consigli degli allenatori e per fare belle amicizie. “L’anno trascorso - spiega Mario Battaglia, appena eletto presidente Ravenna Rugby Football Club Juniores - è stato ricchissimo di soddisfazioni sportive. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma le aspirazioni sono quelle di portare il Ravenna Rugby Juniores a conquistare un posto di rilievo nel panorama rugbistico giovanile italiano”. (N.G.)
Inscenare | Ravenna Festival
Che la musica
Un programma suggestivo, e di alto livello, come sempre, quello del venticinquesimo Ravenna Festival. Che spazia nei generi musicali e nelle tendenze culturali, partendo da un anno cruciale, il 1914. Giusto cent’anni fa.
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Cominci!
Venticinque anni di musica, teatro, cultura: Ravenna Festival festeggia il suo quarto di secolo con un cartellone ricchissimo di appuntamenti, a partire dal 5 giugno per finire l’11 luglio. Ricordando i cent’anni dal 1914, “l’anno che cambiò il mondo”, si potrà ad esempio ascoltare l’Orchestra Filarmonica di S. Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov, ammirare il Ballet du Grand Théâtre de Genève, oppure assistere al Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi all’interno del Palazzo Rasponi dalle Teste di freschissimo restauro (il programma completo è disponibile come sempre su www.ravennafestival.org). Una due giorni originale e suggestivo è quella che il Festival propone l’ultimo fine settimana di giugno nell’affascinante cornice
di Palazzo San Giacomo a Russi, seicentesca residenza estiva dei Conti Rasponi. Sabato 28 giugno alle ore 21.30 l’Orchestra Popolare “La notte della Taranta”, composta da oltre trenta elementi e diretta dal maestro concertatore Giovanni Sollima, proporrà al pubblico una personale interpretazione della tradizionale pizzica salentina. Compositore e musicista “colto” tra i più sensibili alle vibrazioni ancestrali e misteriose della musica popolare, Giovanni Sollima si affaccia al mondo del tarantismo come maestro concertatore. E imbracciando l’inseparabile violoncello riporta dopo sette anni gli irresistibili ritmi salentini nel suggestivo anfiteatro che sul fiume Lamone si apre di fronte alla nobile dimora Rasponi. Ritmi che, per lo stesso Sollima, “scatenano il
corpo e generano danza, come il respiro genera canto e viceversa” e che con forza irrompono nella sua scrittura, in quell’Antidotum tarantulae xx i in cui l’energia contagiosa del rito si intreccia a inflessioni rinascimentali e barocche, viaggiando in un tempo senza tempo. Ma la grande musica continua domenica 29 giugno, con l’atteso ritorno al Festival del cantautore Vinicio Capossela che, con La Banda della Posta (nella foto sotto), si esibirà in un repertorio di musiche popolari “ballabili” per i matri-
La musica che fa ballare moni. Gli originali componenti della Banda si riunivano davanti alla Posta, nei pomeriggi assolati, in attesa della pensione e, quando il sospirato assegno arrivava, imbracciavano gli strumenti e si facevano una suonata. “Avevano l’aria di vecchi pistoleri in paglietta”, dice Vinicio Capossela, che dalla piazzetta di Calitri, in Irpinia, ha trascinato l’irresistibile Banda nell’avventura del palcoscenico. Così Tottacreta, Matalena, Bubù, Parrucca (sono alcuni dei soprannomi) hanno ritrovato tutta l’intensa e solenne vitalità del loro repertorio: mazurke, polke, valzer e tanghi, tarantelle, quadriglie e fox trot che negli anni Cinquanta e Sessanta erano chiamati a eseguire nelle interminabili feste di matrimonio. Musiche che hanno il gusto delle cose semplici e durature. IN
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Celebrare | Centro Relazioni Culturali
Quarant’anni di
Poesia
testo Anna De Lutiis
Ph. Lidia Bagnara
Tempo di celebrazioni per il Centro Relazioni Culturali, guidato da Walter Della Monica, che festeggia i milleseicento incontri con grandi personaggi della letteratura, della scienza e del giornalismo italiano.
“Una torre di libri”, “Una pagina di storia”. Con questi titoli la stampa locale ha commentato l’evento dedicato ai circa milleseicento incontri che dall’8 aprile del 1974 ad oggi hanno visto protagonisti grandi personaggi della letteratura, della scienza e del giornalismo italiano, passati dal Centro Relazioni Culturali di Ravenna. “Devo tutto al Trebbo Poetico”, dice Walter Della Monica, assoluto protagonista, inventore, organizzatore di questi quarant’anni di incontri. “Nato per caso, come conseguenza di letture e recitazioni fatte tra amici nelle sere d’estate trascorse in campeggio. Iniziativa che - prose-
gue - si trasformò in un vero e proprio progetto, riuscito a portare la poesia in tutta Italia e anche all’estero. Un successo dovuto anche alla presenza degli stessi autori delle poesie che venivano divulgate, da Quasimodo a Ungaretti, e poi Montale, Pasolini, Cardarelli. Vista la risposta del pubblico abbiamo pensato, successivamente, insieme a Mario Lapucci, fondatore delle Edizioni del Girasole, di avviare gli appuntamenti culturali, prima solo periodici, oggi ogni venerdì con la successiva aggiunta di alcuni martedì dedicati agli scrittori locali”. Ad aprire il lungo ciclo furono Carlo Sgorlon, vincitore del Pre-
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A fianco, la “serata dei ricordi” per celebrare i quarant’anni del Centro Relazioni Culturali. Nella pagina precedente, Walter Della Monica fra Anna Guidazzi e Francesca Masi del Comune di Ravenna.
integrale della Divina Commedia che ha impegnato Vittorio Sermonti
Ph. Massimo Fiorentini
mio Campiello 1973, con “Il trono di legno”; poi Giuseppe Berto, autore del famoso romanzo “Il male oscuro”, che presentò nel Ridotto del Teatro Alighieri la sua favola ecologica “Oh Serafina! È successo qualcosa?” di Luca Goldoni, noto giornalista e scrittore, tornato successivamente a Ravenna per ben tredici volte e protagonista della “serata dei ricordi” insieme a Franco Gàbici, Giuseppe Rossi e Roberto Casalini. A rappresentare il Comune era presente l’assessore alla Cultura Ouidad Bakkali. Sarebbe davvero molto lungo l’elenco degli ospiti degli incontri in questi quarant’anni, tutti grandi protagonisti dei vari settori culturali, ne citeremo solo alcuni: Enzo Biagi, Umberto Eco, Mario Rigoni Stern, Camilla Cederna, Flavio Caroli, Bruno Vespa, Corrado Augias, Dacia Maraini, Edmondo Berselli, Paolo Crepet, Vittorio Emiliani, Sergio Romano, Edoardo Boncinelli, Margherita Hac, Fernanda Pivano, Piero Angela, Ersilio Tonini, Ezio Raimondi, Massimo Montanari e tanti altri. Sala D’Attorre di Casa Melandri (l’attuale sede degli incontri, dopo aver frequentato periodicamen-
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te il Ridotto del Teatro Alighieri, la Sala Muratori della Classense, quella della Camera di Commercio e la Nullo Baldini della Provincia) era affollata nella serata d’aprile dedicata alla commemorazione; c’era nell’aria un’atmosfera di commozione e di orgoglio sia da parte degli organizzatori che prendevano atto del successo sia da parte del pubblico, formato in parte dai fedelissimi che non hanno mai
per tre anni, con la felice conclusione a Castel Gandolfo alla presenza di Papa Wojtyla. “Non ho abbandonato Dante, il grande poeta che onora l’Italia in tutto il mondo - dice Della Monica - e proprio nel mondo ho voluto indagare per verificare in quali paesi, in quali continenti Dante è conosciuto, studiato, tradotto. È nata così la rassegna ‘La Divina Commedia nel Mondo’, che rappresenta ogni anno una sorpresa nello scoprire che nei paesi più remoti c’è grande attenzione per il nostro poeta. Quest’anno arriveremo a cinquantadue versioni della Commedia. Per non dimenticare i grandi poeti del ’900 prima e dell’800 poi, ogni anno viene preparato un incontro conferenza
Quarant’anni di cultura perso un incontro in questi anni. Walter Della Monica, figura fulcro di tutta l’ organizzazione, è apparso profondamente commosso nel ricordare tutte le persone che, con il loro aiuto, hanno permesso la realizzazione di quello che sembrava un sogno appena probabile. Da grande divulgatore quale è, il suo desiderio di far conoscere la poesia e la cultura in genere l’ha portato ad intraprendere iniziative parallele come l’invenzione del Premio Guidarello, che oggi rappresenta un traguardo molto gratificante per i giornalisti; la lettura
a Marina di Ravenna, sempre di grande successo”. Nonostante la vivacità intellettuale e il desiderio di andare sempre avanti, recentemente Walter ha affidato la continuità del Centro al Comune, che a sua volta ha incaricato della supervisione dell’organizzazione alla responsabile istituzionale, Francesca Masi, mentre la segreteria si occupa Anna Guidazzi. Al timone, però, è sempre lui, l’intramontabile suggeritore e inventore di iniziative Walter Della Monica, insieme ai suoi collaboratori storici. IN
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OSTERIA “AL CIRCOLINO” ristorante / eventi
ImmERSO NELLA CAmpAgNA RAvENNATE, IL LOCALE gIuSTO pER SERATE dA TRASCORRERE IN uN CLImA RACCOLTO, guSTANdO I pIATTI TIpICI dELLA ROmAgNA.
Semplice e ben curato in ogni suo dettaglio, l’Osteria al Circolino si trova immersa nella campagna a Roncalceci sulla Ravegnana tra Ravenna e Forlì. All’Osteria al Circolino ci si può incontrare per un lungo aperitivo, una cena o un dopocena all’ombra di tigli secolari. Qui si possono gustare i migliori vini delle Aziende vinicole della Romagna accompagnati da battilarde di affettati della Mora Romagnola, formaggi e marmellate, queste ultime prodotte direttamente nella cucina del Circolino. Qui si possono gustare i primi piatti più autentici e genuini della cucina tradizionale Romagnola e si viene sopraffatti dai profumi e
dai sapori figli della tradizione degli anni passati che resistono al trascorrere del tempo. Sarete accolti in un clima rilassante e intimo la cui sobrietà dell’ambiente e del personale gestito da Marco Riccardi vi farà sentire a casa vostra. Il locale è l’ideale anche per eventi privati, in particolare il lunedì - giorno di chiusura - può essere riservato per cene esclusive, feste avendo a disposizione il medesimo servizio di alta qualità e professionalità di ogni sera. La suggestiva location esterna del Circolino è anche a disposizione per eventi riservati in cui usufruire di un catering esterno con cui organizzare serate piacevoli ed esclusive.
OSTERIA “AL CIRCOLINO” Via Ravegnana, 677 - Roncalceci (RA) - Tel.: 0544.534922 - Cell.: 348.1838729 - 340.1229123 -
Mosaici di
Idee
testo Aldo Savini - foto Lidia Bagnara
Un artista che si esprime attraverso la tecnica musiva, dando vita tramite una pratica artigianale alla creatività. Enzo Tinarelli ama spaziare nelle tecniche espressive dedicandosi anche alla pittura e mettendosi in gioco con l’insegnamento.
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Alla conclusione degli studi all’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna, diretto allora da Rocchi, dove ha seguito l’insegnamento dei maestri mosaicisti Ventura e Cicognani, Enzo Tinarelli ha completato gli studi all’Accademia di belle Arti di Ravenna e lavorato poi nell’atelier di Carlo e Renato Signorini. Collabora con i più giovani Marco De Luca e Giuliano Babini, realizzando opere moderne e restauri di mosaici antichi in Italia e all’estero. Relazioni ed esperienze formative determinanti per addentrarsi nella tecnica e
soprattutto nei segreti del linguaggio musivo che solo direttamente possono essere scoperti e indagati. Sono i presupposti su cui si innesta la sua creatività impaziente e l’esigenza d’andare oltre, proprio a partire da queste basi, attraverso una ricerca sulle valenze espressive dei materiali utilizzati, sia quelli storici e artificiali, come gli smalti vetrosi, che quelli di recupero, come le pietre e soprattutto il marmo delle cave di Carrara, che ha potenzialità straordinarie per le variazioni minime delle cromie. Fin dagli esordi Tinarelli si sente
Creare | Enzo Tinarelli
impegnato per il rinnovamento del mosaico nell’arte contempora-
nea. Di fronte ai nuovi linguaggi e alle innovazioni tecnologiche, il mosaico riafferma il valore imprescindibile della manualità e della pratica artigianale. Tinarelli non è un semplice esecutore: l’artista e il mosaicista sono una figura unica. I suoi mosaici sono realizzati con la tecnica della posa diretta, per conferire alla superficie un andamento plastico per l’inclinazione delle tessere, che mirano a catturare la luce in un gioco suggestivo di rifrazioni e di riflessi come nella tradizione bizantina. Ma ogni suo lavoro presuppone sempre un’idea che si traduce progettualmente in un cartone da utilizzare come traccia genetica, come pensiero musivo che consente di dare forma a un’immagine controllando le variazioni tra l’opacità dei marmi e la luminosità degli smalti, combinando colore e luce. Memore di quanto diceva il suo maestro di pittura Francesco Verlicchi, che considerava il mosaico come “la più bella pittura che ci sia”, è convinto che debba comunicare qualcosa oltre l’emozione immediata. Tinarelli è anche pittore, con una predilezione per gli artisti dell’informale e del naturalismo padano, come Vedova, Moreni, Sartelli, Nanni. Pertanto, la sua vicenda artistica è un viaggio parallelo che scorre tra la pittura e il mosaico. Pur complementari, hanno una loro rivalità perché sono due linguaggi diversi, uno veloce e fluido, l’altro riflessivo e discontinuo, ma in essi convergono le stes-
se valenze poetiche ed estetiche. Il linguaggio musivo, nonostante la discontinuità propria delle tessere, deve avere una sua lettura nell’unicità, come un testo narrativo o poetico, e sono quindi importanti il segno e la forma, termini di una ricerca estetica affine tra mosaico e pittura e scultura. Un altro ambito operativo che gli offre stimoli alla sperimentazione è l’insegnamento. Nella pratica didattica se da un lato mira alla valo-
rizzazione dell’espressività estetica individuale, dall’altra tende alla coesione stilistica di gruppo, per dar vita a una sorta di laboratorio collettivo, un’“officina”, come per altro operavano i mosaicisti antichi bizantini di cui non si conoscono i nomi se non di alcuni greci che firmavano i loro mosaici. Così, ancora una volta per Tinarelli si ripropone un intimo intreccio tra storia, tradizione, sperimentazione e contemporaneità. IN
Enzo Tinarelli Nato ad Anita di Alfonsine nel 1961, dopo la maturità artistica presso l’Istituto statale d’Arte per il mosaico di Ravenna, ha conseguito il diploma di scultura presso l’Accademia di belle Arti di Ravenna nel 1984. Nel 1982 figura tra i più giovani fondatori dell’Associazione mosaicisti di Ravenna. Sono gli anni delle collaborazioni con mosaicisti locali per la realizzazione di grandi mosaici, tra cui quello pavimentale di 300 mq su progetto di Mimmo Paladino per il Parco della Pace di Ravenna nel 1986. Nei primi anni Novanta si trasferisce in Francia e apre un atelier permanente a Biganos, Bassin d’Arcachon, mantenendo regolari rapporti con l’Italia e Ravenna. Ha collaborato negli anni Novanta con il regista teatrale Enzo Cuoghi e Giorgio Celli per spettacoli sperimentali presso il Centro Video Arte di Ferrara. Dal 1992 è docente di Plastica ornamentale e mosaico presso l’Accademia di belle Arti di Carrara e attualmente tiene corsi annuali di Tecniche del mosaico all’Accademia di belle Arti di Ravenna.
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ENOTECA PISACANE Un originale tapas bar nel centro di cervia Un angolo di SPagna BRilla SUlla RiviERa RavEnnaTE, TRa PiaTTi di PEScE, caRnE E SalUMi, annaffiaTi da oTTiMi vini. con Uno SgUaRdo PRivilEgiaTo alla gaSTRonoMia SPagnola.
C’è un angolo di Spagna a Cervia e si chiama “Enoteca Pisacane”. In pieno centro, nella piazzetta da cui prende il nome, dove un tempo c’era la pescheria Muschin ora troviamo un locale che, grazie all’esperienza dei soci Simone Rosetti e Michele Baldini, raccoglie i frutti della Ca’ de Be’ di Bertinoro, li unisce al modello dei tapas bar spagnoli e li miscela con cibi e vini locali e internazionali per creare un cocktail originale e gustoso. Il tutto in un ambiente arredato secondo uno stile industrial vintage, dove le dispense di inizio ’900 si affiancano ai tavolini recuperati da vecchie macchine da cucire Singer e i lampadari a bulbo paiono scaturire da un romanzo steampunk. In un’atmosfera informale, tra serate con musica dal vivo e intrattenimento, i giovani di tutte le età potranno assaporare piatti caldi di carne e pesce – come il polipo alla gallega, le acciughe del Mar Cantabrico, il baccalà gratinato, il filetto di maiale al foie gras –, formaggi spagnoli e salumi locali affiancati a prodotti tipici spagnoli, come il jamon iberico tagliato al coltello che viene proposto accanto all’affettato di mora romagnola. Non mancano ovviamente i vini, sbicchierati anche
Una proposta di qualità per alle norme emanate dai re cattolici che imponevaal calice (tra cui vale ricordare lo champaserate all’insegna della buona no ai tavernieri di servire vino con cibo, per limigne, i vini alsaziani, il Barolo, il Brunello compagnia e dell’ottimo cibo. tare gli effetti dell’alcool; c’è chi ritiene derivino di Montalcino) e la birra artigianale. dall’usanza di tappare le damigiane con del pane. Ma ciò che caratterizza in modo particolare Ciò che veramente conta è che oggi in Spagna le tapas oltre ad il locale - oltre a un menu che cambia di settimana in settimaessere un cibo buono, comodo e veloce da gustare sono anche na in base ai prodotti freschi - sono le tapas, servite al banco un pretesto per trovarsi, per animare la serata e passare del con carne, pesce e verdure. In molte regioni spagnole, soprattempo insieme. E questo è lo spirito con cui è nata l’Enoteca tutto il fine settimana, è ormai divenuta un’abitudine andare Pisacane: offrire un luogo dove tutti possono incontrarsi per per tapas, ovvero cenare a base di questo piatto muovendosi un aperitivo, per cenare o per un dopocena e vivere così una di locale in locale, soprattutto allo scopo di incontrare amici e serata originale e in compagnia. socializzare. Le origini sono quasi mitiche: c’è chi le fa risalire
Enoteca Pisacane Piazza Pisacane, 11 - 48015 Cervia (RA) - Tel. 347 3915270 info@enotecapisacane.it - www.enotecapisacane.it
Pubblicare | “Bluemasters - Innovation in Denim”
L’innovazione veste
Blu
La storia del jeans in un volume curato da Menabò Group, “Bluemasters Innovation in Denim”, raccontata dai maestri del settore. E un tour di presentazione che ha toccato le capitali internazionali della moda.
Un progetto editoriale prestigioso, presentato con un road show internazionale nelle più importanti capitali della moda: è l’ultima sfida di Menabò Group, che ha curato e pubblicato “Bluemasters - Innovation in Denim”, il primo libro sul passato e futuro del tessuto più pop al mondo, il jeans, raccontato attraverso le parole di chi ne ha fatto la storia. Scritto da Fabiana Giacomotti, giornalista, fashion guru e responsabile del corso di Scienze della Moda e del Costume dell’Università Sapienza di Roma, il libro nasce dal desiderio condiviso di ISKO™ e Archroma, rispettivamente leader nella produzione di denim e specialista globale del colore, di creare uno spazio in cui riunire le storie di chi ha partecipato all’incredibile successo di questo tessuto, per raccontare una vera e propria icona culturale della nostra epoca dalla prospet-
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tiva di chi se ne occupa ogni giorno. Un importante successo per la divisione fashion di Menabò Group, che da Forlì porta avanti progetti di respiro internazionale confermandosi tra i maggiori interlocutori a livello europeo nella comunicazione della moda e in particolare del suo ingrediente più amato, il denim. “Bluemasters - Innovation in Denim”, è diviso in due parti: dopo la prefazione di Elio Fiorucci sono raccolte le interviste dei “bluemasters” che hanno cambiato il volto del denim, tra cui Ermanno Scervino, Adriano Goldschmied, François Girbaud, Renzo Rosso e Vivienne Westwood. La seconda sezione racconta invece il ciclo produttivo del jeans con uno sguardo più tecnico sui vari passaggi che, dal cotone grezzo alle passerelle, contribuiscono alla creazione di questo versatile capo.
Insieme ai partner ISKO™ e Archroma, Menabò presenta il libro con un road show che tocca le capitali internazionali della moda . Dall’esuberante Manhattan per un lancio in pieno stile newyorkese al 3x1 Concept Store di Scott Morrison, avvenuto lo scorso 10 aprile, allo splendido Palazzo Clerici di Milano, dove il 15 aprile si è tenuto l’evento che ha riunito oltre 200 ospiti del settore e circa 70 giornalisti della stampa italiana e internazionale. Tra i presenti anche il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Mario Boselli, che ha aperto la serata. Il tour è proseguito nel Nord-Europa, con una tappa a Copenhagen in occasione del “Copenhagen Fashion Summit”, tra le principali manifestazioni internazionali dedicate al tema della sostenibilità, e si è concluso a maggio con “Denim by Première vision” a Barcellona. IN
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